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Moncler

Governance Information Mar 14, 2025

4110_cgr_2025-03-14_c5c46ac2-a73d-42d6-94c7-227a8f0586ce.pdf

Governance Information

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MONCLER S.p.A.

Sede sociale in Milano, Via Stendhal, n. 47 - capitale sociale Euro 54.961.190,80 i.v. Registro delle Imprese di Milano, codice fiscale e partita IVA 04642290961 - REA n° 1763158

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

Redatta ai sensi dell'Art. 123–bis del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 relativa all'esercizio 2024

Approvata dal Consiglio di Amministrazione del 13 febbraio 2025 Pubblicata sul sito www.monclergroup.com, Sezioni "Governance/Assemblea degli Azionisti" e "Governance/Documenti e Procedure"

INDICE

GLOSSARIO4
1. PROFILO DELL'EMITTENTE6
2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI8
3.
12
COMPLIANCE
4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 12
5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE 41
6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO 42
7. AUTOVALUTAZIONE E SUCCESSIONE DEGLI AMMINISTRATORI 43
8 REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI E COMITATO NOMINE E REMUNERAZIONE 45
9. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI – COMITATO CONTROLLO,
RISCHI E SOSTENIBILITÀ 47
10. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 64
11. COLLEGIO SINDACALE 66
12. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI E GLI ALTRI
74
STAKEHOLDER
13. ASSEMBLEE 76
14. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO – COMITATO STRATEGICO 78
15. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO 79
16. CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 17 DICEMBRE 2024 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO
PER LA
79
CORPORATE GOVERNANCE
TABELLA 1: INFORMAZIONE SUGLI ASSETTI SOCIETARI 81

GLOSSARIO1

Assemblea L'assemblea degli Azionisti di Moncler.
Azioni
o Azioni Moncler
Le azioni di Moncler.
CEO ovvero il principale responsabile
Chief
Executive Officer
della gestione dell'impresa
individuato
nel
Presidente e
Amministratore Delegato di Moncler, Remo Ruffini.
Codice CG Il codice di
vigente alla data della
corporate governance
Relazione e approvato
nel gennaio 2020 dal Comitato per
la
e promosso da Borsa Italiana
Corporate Governance
S.p.A., ABI, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria.
Codice Etico Il codice etico di Moncler.
Collegio Sindacale Il collegio sindacale
di Moncler.
Consiglio
o
Consiglio
di
Amministrazione
Il consiglio di amministrazione di Moncler.
Decreto n. 125/2024 Il
D. Lgs. n. 125/2024 in materia di rendicontazione
consolidata di sostenibilità, adottato per recepire la
direttiva
europea n. 2022/2464 (
Corporate Sustainability Reporting
c.d. CSRD).
Directive,
Esercizio L'esercizio sociale chiuso il 31 dicembre 2024
a cui si riferisce
la Relazione.
Gruppo Moncler o Gruppo Congiuntamente,
l'Emittente
e
le
società
da
questa
direttamente o indirettamente controllate ai sensi dell'Art.
93
del TUF.
MAR Il Regolamento UE n. 596/2014, come successivamente
integrato ed attuato
in materia di abusi di mercato (c.d.
).
Market
Abuse
Regulation
Moncler,
la
Società
o
l'Emittente
Moncler S.p.A.,
società con sede in Milano, via Stendhal n.
47, c.f., p. IVA e numero di iscrizione al Registro delle Imprese
di Milano 04642290961.
Piano 2022 Il piano di incentivazione basato su Azioni denominato
"Piano
di
2022"
approvata
Performance
Shares
dall'Assemblea il 21 aprile 2022.
Piano 2024 Il piano di incentivazione basato su Azioni denominato
"Piano
di
2024"
approvata
Performance
Shares
dall'Assemblea il 24 aprile 2024.
Politica di Remunerazione La politica della Società in materia di remunerazione dei
membri del Consiglio di Amministrazione, dei Dirigenti con
Responsabilità Strategiche
(DRS)
e del Collegio Sindacale
della Società.

1 Laddove non diversamente precisato, devono altresì intendersi richiamate le definizioni del Codice CG relative a: amministratori, amministratori esecutivi, amministratori indipendenti, azionista significativo, chief executive officer (CEO), organo di amministrazione, organo di controllo, piano industriale, società a proprietà concentrata, società grande, successo sostenibile, top management.

Procedura OPC La procedura adottata dalla Società in materia di operazioni
con parti correlate in conformità a quanto previsto dal
Regolamento
OPC
Consob,
come
successivamente
modificata e integrata.
Regolamento
Emittenti
o
RE
Il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n.
11971 del 1999, come successivamente modificato e integrato.
Regolamento
Operazioni
Parti Correlate Consob o
Regolamento OPC
Consob
Il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n.
17221 del 12 marzo 2010 in materia di operazioni con parti
correlate, come successivamente modificato ed integrato.
Relazione
Governance
o
Relazione
La presente relazione sul governo societario e gli assetti
proprietari relativa all'Esercizio che la Società è tenuta a
redigere ai sensi dell'Art.
123-
del TUF.
bis
Relazione
sulla
Remunerazione
La relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui
compensi corrisposti che la Società è tenuta a redigere
ai
sensi dell'Art. 123-
del TUF.
ter
Rendicontazione
Consolidata
di
Sostenibilità
La rendicontazione consolidata di sostenibilità
Decreto
n.
ex
125/2024.
SCIGR Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi di
Moncler.
Testo Unico della Finanza o
TUF
Il
Decreto
Legislativo
24
febbraio
1998
n.
58,
come
successivamente modificato e integrato.

1. PROFILO DELL'EMITTENTE

1.1 PREMESSA

Moncler è una società con Azioni quotate sull'Euronext Milan (già Mercato Telematico Azionario) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. (Borsa Italiana) a far data dal 16 dicembre 2013. Moncler fa parte dell'indice FTSE-MIB di Borsa Italiana a decorrere dal 24 marzo 2014. Alla data della presente Relazione, la capitalizzazione di mercato della Società è pari a circa Euro 17,01 miliardi.

1.2 IL GRUPPO MONCLER

Nasce il 1° aprile 2021 il Gruppo Moncler che, con i suoi due brand – Moncler e Stone Island –, è l'espressione di un nuovo concetto di lusso, caratterizzato da esperienzialità, inclusività, senso di appartenenza ad una comunità e contaminazione di significati e mondi diversi come quello dell'arte, della cultura, della musica e dello sport. Uniti dalla filosofia "beyond fashion, beyond luxury", i due brand rafforzano la loro capacità di essere interpreti delle evoluzioni dei codici culturali delle nuove generazioni. Pur mantenendo le identità dei propri brand fortemente indipendenti e basate sull'autenticità, sulla costante ricerca di unicità e su un legame straordinario con le community di consumatori, il Gruppo intende mettere a fattor comune le proprie culture imprenditoriali e manageriali oltre alle conoscenze di business e al know-how tecnico per rafforzarne la competitività e valorizzarne il grande potenziale di crescita, condividendo inoltre la cultura della sostenibilità.

Moncler

Moncler è presente in tutti i più importanti mercati sia attraverso il canale DTC (Direct-To-Consumer), costituito da punti vendita monomarca a gestione diretta (Directly Operated Store, DOS), dal negozio online e dalle e-concession, sia attraverso il canale wholesale, rappresentato da punti vendita multimarca, da shop-in-shop (SiS) all'interno di department store del lusso e di importanti aeroporti, così come anche da siti online specializzati nella vendita di beni di lusso (e-tailer). La strategia di Moncler si pone come obiettivo il controllo della distribuzione, sia essa retail, wholesale o digitale, dove opera attraverso un'organizzazione diretta. Al 31 dicembre 2024, la rete di negozi monomarca del marchio Moncler può contare su 286 punti vendita diretti (DOS).

Stone Island

Il marchio Stone Island è distribuito globalmente sia attraverso il canale wholesale sia attraverso una presenza diretta (DTC). Il marchio attualmente è presente nei più importanti department store mondiali, anche con spazi dedicati (shop-in-shop), nelle migliori boutique multimarca e nei principali e-tailer, oltre ad avere sviluppato una rete di punti vendita monomarca a gestione diretta e il negozio online. Al 31 dicembre 2024, la rete di negozi monomarca del marchio Stone Island si compone di 90 punti vendita diretti (DOS) e 9 negozi monomarca wholesale (shop-in-shop).

1.3 SISTEMA DI CORPORATE GOVERNANCE

Per Moncler il sistema di corporate governance riveste un ruolo centrale per il chiaro e responsabile svolgimento dell'operatività del Gruppo, contribuendo significativamente alla creazione di valore sostenibile nel medio-lungo periodo sia per gli Azionisti che per tutti gli stakeholder, nel rispetto dei migliori princìpi di responsabilità sociale applicabili in tutti i paesi in cui il Gruppo opera.

Detto sistema è costruito in conformità ai principi e alle raccomandazioni del Codice CG, cui Moncler aderisce, e alle disposizioni normative e regolamentari che regolano le società quotate italiane, e si fonda su quattro pilastri:

  • a) il ruolo centrale degli organi di amministrazione e controllo;
  • b) la trasparenza delle scelte gestionali;
  • c) un monitoraggio attento e consapevole delle operazioni con parti correlate e del trattamento delle informazioni privilegiate;
  • d) il rispetto dei valori definiti nel Codice Etico e nelle politiche aziendali insieme all'efficacia e all'efficienza del SCIGR.

Moncler ha adottato il sistema di amministrazione e controllo tradizionale italiano, articolato in due organi sociali nominati dall'Assemblea:

  • a) un Consiglio di Amministrazione (composto attualmente da 12 membri, di cui 3 Esecutivi e 9 non Esecutivi e di cui 7 Indipendenti), cui sono devoluti i poteri di amministrazione ai sensi della legge e dello Statuto. Il ruolo del Consiglio di Amministrazione – cui si rinvia al Paragrafo 4 della Relazione – è centrale per Moncler nel perseguirne il successo sostenibile nel tempo, garantendo lo sviluppo dei processi di innovazione, pianificazione strategica e controllo nell'interesse di tutti i suoi stakeholder e Azionisti, con cui si impegna a promuovere un dialogo costante e proficuo; e
  • b) un Collegio Sindacale, con funzione di vigilanza, tra l'altro, sull'amministrazione e sull'osservanza della legge e dello Statuto.

La revisione legale dei conti è esercitata da una società di revisione iscritta nell'apposito Registro: l'Assemblea tenutasi il 22 aprile 2021 ha conferito l'incarico per il novennio 2022- 2030 a Deloitte&Touche S.p.A. (Deloitte), all'esito di un processo di selezione coordinato dal Collegio Sindacale.

Il Consiglio, tenendo conto delle raccomandazioni di cui al Codice CG, ha istituito due Comitati endo-consiliari con funzioni propositive, consultive e istruttorie: il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e il Comitato Nomine e Remunerazione. Il Consiglio ha inoltre costituito un terzo comitato endo-consiliare, il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, in conformità alle disposizioni del Regolamento OPC Consob e della Procedura OPC.

Il Presidente e Amministratore Delegato, Remo Ruffini, è assistito da un Comitato Strategico interno con funzione consultiva nella definizione delle strategie del Gruppo, assicurando così uniformità e condivisione dei valori fondanti di Moncler. Tra le aree di competenza del Comitato Strategico rientrano la revisione del Business Plan e del Piano Strategico di Sostenibilità e di tutte le decisioni strategiche tra cui a titolo esemplificativo quelle relative allo sviluppo della rete distributiva, dei piani di marketing, degli investimenti, dell'ingresso in nuovi mercati e delle iniziative ambientali e sociali.

Nell'ambito del SCIGR adottato da Moncler, è stato istituito l'Organismo di Vigilanza (composto da 3 membri, di cui 2 esterni tra cui il Presidente) con il compito di vigilare sull'effettività e sull'adeguatezza dei meccanismi e dei controlli interni di Moncler nonché del modello organizzativo e di gestione ai sensi e per gli effetti del Decreto 231/2001 (il Modello 231) adottato dalla Società, riferendo in merito alla sua attuazione. Oltre all'Organismo di Vigilanza, rivestono un ruolo importante all'interno del SCIGR, tra gli altri, la Funzione Corporate Affairs & Compliance (che opera come Funzione di controllo di II livello), la Direzione Internal Audit (che opera come Funzione di controllo di III livello), l'Amministratore Incaricato del SCIGR, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ed il Collegio Sindacale.

I valori fissati nel Codice Etico impegnano tutti i dipendenti a garantire che le attività del Gruppo siano svolte nell'osservanza delle disposizioni di legge, regolamentari e delle procedure interne adottate dal Gruppo, in un quadro di concorrenza leale, con onestà, integrità e correttezza, nel rispetto degli interessi legittimi degli Azionisti, dei dipendenti, dei clienti, dei fornitori, dei partner commerciali e finanziari nonché delle collettività dei paesi in cui il Gruppo Moncler è presente.

In secondo luogo, Moncler ha sviluppato e adottato un modello anticorruzione, che prevede, tra le altre cose, una ricognizione normativa sui reati di corruzione nei Paesi in cui la Società opera, identificando le aree e i processi aziendali più a rischio di corruzione. Nello specifico è stata definita una politica anticorruzione, che si applica a ciascuna società del Gruppo Moncler, che definisce le responsabilità di monitoraggio dei cambiamenti della normativa, i controlli a presidio del rischio, la formazione, le attività di audit, la gestione e il reporting dei casi di non-compliance.

L'Emittente non rientra nella definizione di PMI ai sensi dell'Art. 1, comma 1, lett. wquater.1), del TUF e dell'Art. 2terdel RE.

Si precisa che l'Emittente rientra nella definizione di "società grande" di cui al Codice CG e non rientra nella definizione di "società a proprietà concentrata" di cui al Codice CG.

Infine, Moncler, in qualità di società capogruppo, svolge attività di direzione delle strategie aziendali e del Gruppo ed esercita attività di direzione e coordinamento ai sensi degli Artt. 2497 e ss. Cod. Civ. sulle società italiane appartenenti al Gruppo Moncler dalla stessa controllate, delineando le strategie di medio-lungo termine in termini di (i) risultati economici e finanziari, (ii) obiettivi industriali e di investimento, e (iii) politiche commerciali e di marketing.

1.4 SOSTENIBILITÀ

Il Gruppo Moncler è impegnato da sempre nella creazione di valore sostenibile per tutti i suoi stakeholder.

L'Unità di Sostenibilità ha la responsabilità di proporre la strategia di sostenibilità del Gruppo che viene poi riflessa nel Piano Strategico di Sostenibilità, di identificare, segnalare prontamente ai vertici aziendali e gestire, in collaborazione con le Funzioni preposte, gli impatti, i rischi e le opportunità legati alle tematiche di sostenibilità, tra cui quelli che si riferiscono al cambiamento climatico, alla biodiversità, ai diritti umani, all'economia circolare e al supporto alle comunità, nonché individuare aree e progetti di miglioramento, contribuendo così alla creazione di valore di lungo periodo.

L'Unità di Sostenibilità redige la Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità e diffonde la cultura della sostenibilità all'interno del Gruppo; inoltre, l'Unità, insieme alle Funzioni Corporate Affairs & Compliance e Investor Relations, promuove il dialogo con gli stakeholder inclusi gli investitori istituzionali e risponde alle richieste informative delle agenzie di rating di sostenibilità.

La documentazione in materia di sostenibilità, compresa la Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità e le valutazioni delle società di rating assegnate al Gruppo Moncler sono disponibili sul sito internet della Società www.monclergroup.com, Sezione "Sostenibilità/Documenti" e "Sostenibilità/Rating".

2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI

A) STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE

Alla data della Relazione, il capitale sociale risulta sottoscritto e versato per Euro 54.961.190,80 suddiviso in 274.805.954 Azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale.

L'azionariato di Moncler alla data della Relazione si compone come segue:

Alla data della Relazione, la Società non ha emesso strumenti finanziari che attribuiscano il diritto di sottoscrivere Azioni di nuova emissione e non vi sono piani di incentivazione a base azionaria che comportano aumenti del capitale sociale in quanto i piani in essere alla data della Relazione sono serviti da azioni proprie.

Si veda anche la Tabella 1 riportata in appendice.

B) RESTRIZIONI AL TRASFERIMENTO DI TITOLI

Lo Statuto non prevede alcuna limitazione alla libera trasferibilità delle Azioni né limiti al possesso delle stesse, né sono previste clausole di gradimento per acquistare partecipazioni nel capitale sociale di Moncler.

C) PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE

Le partecipazioni rilevanti nel capitale di Moncler, dirette o indirette, secondo quanto risulta dalle comunicazioni ricevute dalla Società ai sensi dell'Art. 120 del TUF al 31 dicembre 2024 sono riportate nella Tabella 1 riportata in appendice.

D) TITOLI CHE CONFERISCONO DIRITTI SPECIALI

Salvo quanto di seguito indicato, non sono stati emessi titoli che conferiscono diritti speciali di controllo, né esistono soggetti titolari di poteri speciali ai sensi delle disposizioni normative e statutarie vigenti.

E) PARTECIPAZIONE AZIONARIA DEI DIPENDENTI: MECCANISMO DI ESERCIZIO DEI DIRITTI DI VOTO

Alla data della Relazione trovano applicazione il Piano 2022 e il Piano 2024 appprovati dall'Assemblea il, rispettivamente, 21 aprile 2022 e 24 aprile 2024. Tali piani non prevedono l'attribuzione del diritto di voto a soggetti diversi dai relativi beneficiari, né particolari meccanismi di esercizio del diritto di voto.

Entrambi i piani sono descritti nelle Relazioni sulla Remunerazione nonché nei relativi documenti informativi predisposti ai sensi dell'Art. 114bis del TUF e dell'Art. 84bis del Regolamento Emittenti, disponibili sul sito internet della Società www.monclergroup.com, Sezioni "Governance/Remunerazione" e "Governance/Assemblea degli Azionisti".

F) RESTRIZIONI AL DIRITTO DI VOTO

Non esistono restrizioni al diritto di voto.

G) ACCORDI TRA AZIONISTI

Alla data della Relazione sono noti alla Società due accordi (i.e., il Patto Parasociale e l'Accordo di Investimento, come di seguito definiti) contententi previsioni riconducibili a pattuizioni parasociali rilevanti ex Art. 122 del TUF sottoscritti nell'ambito della operazione annunciata al mercato in data 26 settembre 2024 e mediante cui Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. (RPH), holding di Remo Ruffini (RR), ha avviato una partnership con LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton S.E. (LVMH).

Nello specifico, in data 26 settembre 2024 (la Data Rilevante) RPH e, per alcune specifiche previsioni, RR, da un lato, e un veicolo societario di nuova costituzione, White Investissement SAS (White), e, per alcune altre specifiche previsioni, LVMH, dall'altro lato, hanno sottoscritto un accordo di investimento (l'Accordo di Investimento) avente ad oggetto Double R S.r.l. (DR), il veicolo di investimento controllato da RPH, e volto a disciplinare, tra l'altro, l'acquisto da parte di White di una partecipazione rappresentativa del 10% del capitale sociale di DR detenuta da RPH (l'Investimento Iniziale). Alla Data Rilevante si è perfezionato l'Investimento Iniziale e, ad esito dello stesso, RPH detiene il 90% del capitale sociale di DR e White il restante 10%. Le pattuizioni parasociali contenute nell'Accordo di Investimento sono riconducibili a pattuizioni parasociali rilevanti a norma dell'Art. 122, comma 5, lett. c), del TUF.

Sempre alla Data Rilevante (i) RPH e, per alcune specifiche previsioni, RR, da un lato, (ii) White e, per alcune altre specifiche previsioni, LVMH, dall'altro lato e (iii) per alcune ulteriori specifiche previsioni, DR, da un altro lato ancora, hanno sottoscritto un patto parasociale (il Patto Parasociale) mediante cui regolare i loro rapporti e rispettivi diritti e obblighi in qualità di soci di DR e di azionisti indiretti di Moncler. Le pattuizioni parasociali contenute nel Patto Parasociale riprodotte sono riconducibili a pattuizioni parasociali rilevanti a norma dell'Art. 122, comma 1 e comma 5, lett. a), b) e d)bisdel TUF.

Per il contenuto delle pattuizioni parasociali contenute nell'Accordo di Investimento e nel Patto Parasociale si rinvia alle informazioni essenziali pubblicate, ai sensi dell'Art. 130 del Regolamento Emittenti, sul sito internet dell'Emittente all'indirizzo www.monclergroup.com, Sezione "Governance/Documenti e Procedure".

H) CLAUSOLE DI CHANGE OF CONTROL E DISPOSIZIONI STATUTARIE IN MATERIA DI OPA

Moncler e le sue controllate Industries S.p.A. (Industries) e Sportswear Company S.p.A. (SPW o Stone Island) sono parti, nell'ambito della loro ordinaria attività, di taluni contratti di locazione commerciale e accordi di joint venture, che prevedono, come d'uso nella prassi negoziale per accordi analoghi, clausole che, se applicate, attribuiscono a ciascuna delle parti la facoltà di risolvere o modificare tali accordi in caso di cambiamento del controllo di una delle parti stesse.

Lo Statuto non deroga alle disposizioni sulla passivity rule di cui all'Art. 104, comma 1 e 1bis, del TUF e non prevede l'applicazione delle regole di neutralizzazione contemplate dall'Art. 104bis, commi 2 e 3, del TUF.

I) DELEGHE AD AUMENTARE IL CAPITALE SOCIALE E AUTORIZZAZIONI ALL'ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE

Deleghe ad aumentare il capitale sociale

Alla data della Relazione non sono in essere deleghe ad aumentare il capitale sociale.

Si segnala che ai sensi dell'Art. 7 dello Statuto la Società può emettere strumenti finanziari partecipativi ma a tale riguardo l'Assemblea non ha conferito alcuna delega al Consiglio di Amministrazione.

Acquisto e disposizione di azioni proprie

In data 24 aprile 2024 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha revocato, per la parte non eseguita, l'autorizzazione all'acquisto ed alla disposizione di Azioni ordinarie concessa con delibera dell'Assemblea in data 18 aprile 2023 e, contestualmente, ha deliberato di autorizzare l'acquisto di Azioni proprie, in una o più volte, per un periodo non superiore a 18 mesi, nel rispetto dei termini e delle condizioni indicati in dettaglio nella delibera assembleare.

Alla data della Relazione la Società detiene n. 4.199.510, Azioni proprie, pari all'1,5% del capitale sociale.

Si segnala che all'Assemblea convocata per il 16 aprile 2025 sarà sottoposta la proposta di revocare, per la parte non eseguita, l'autorizzazione all'acquisto ed alla disposizione di Azioni ordinarie concessa con delibera dell'Assemblea in data 24 aprile 2024 e, contestualmente, di autorizzare l'acquisto di Azioni proprie, in una o più volte, per un periodo non superiore a 18 mesi.

L) ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO (EX ART. 2497 E SS. COD. CIV.)

La Società, controllata di fatto indirettamente da Remo Ruffini tramite RPH (società di diritto italiano, detenuta al 100% da Remo Ruffini) e DR (società di diritto italiano, indirettamente controllata da Remo Ruffini per il tramite di RPH), non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento, i cui presupposti sono stati oggetto di valutazione da parte del Consiglio di Amministrazione. La Società è a capo del Gruppo Moncler.

La presunzione di cui all'Art. 2497sexies Cod. Civ. non si applica (e deve, pertanto, ritenersi superata) poichè RPH svolge le funzioni di holding di partecipazioni e di investimento finanziario; RPH non svolge, né nei confronti di Moncler né delle sue partecipate, attività di indirizzo operativo e industriale.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che non sussistano attività di direzione e coordinamento da parte di RPH in quanto:

  • (i) RPH non provvede alla predisposizione o approvazione di piani industriali, finanziari e strategici o all'approvazione dei budget che debbano essere attuati da Moncler;
  • (ii) RPH non si occupa della definizione di strategie commerciali o di mercato di Moncler;
  • (iii) non vi è l'emanazione, verso Moncler o delle sue controllate, di direttive o istruzioni in materia finanziaria o creditizia, ovvero circa la scelta di contraenti o di operazioni straordinarie;
  • (iv) non è richiesta la preventiva approvazione da parte della controllante di operazioni di investimento della controllata Moncler o delle sue controllate;
  • (v) Moncler non ha mai adottato né applica policy, regolamenti o organigrammi su istruzione di RPH.

Come indicato nel Paragrafo 1 che precede della Relazione, la Società esercita l'attività di direzione e coordinamento, ai sensi degli Artt. 2497 e ss. Cod. Civ., nei confronti delle società italiane appartenenti al Gruppo Moncler e controllate, direttamente o indirettamente, delineando le strategie di medio-lungo termine delle stesse in termini di risultati economici e finanziari, di obiettivi industriali e di investimento e politiche commerciali e di marketing.

Più in generale, la Società, in qualità di capogruppo, svolge attività di direzione delle strategie aziendali e del Gruppo, è proprietaria dei marchi Moncler e Stone Island, definisce le politiche di gestione dei marchi di proprietà del Gruppo Moncler, nonché definisce le attività di comunicazione del Gruppo con riferimento alle strategie di comunicazione e

marketing a partire dalla presentazione delle nuove collezioni fino all'attività di vendita retail e wholesale.

* * *

Si precisa infine che:

  • a) le informazioni richieste dall'Art. 123bis, comma primo, lett. i), del TUF in merito a "gli accordi tra la società e gli amministratori […] che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o se il loro rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto" sono contenute nella relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti della Società predisposta e pubblicata ai sensi dell'Art. 123terdel TUF;
  • b) le informazioni richieste dall'Art. 123bis, comma primo, lett. l), del TUF, in merito a "le norme applicabili alla nomina e alla sostituzione degli amministratori […] nonché alla modifica dello statuto, se diverse da quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva" sono illustrate nel successivo Paragrafo 4.2 della presente Relazione dedicato al Consiglio di Amministrazione.

3. COMPLIANCE

La Società aderisce al Codice CG vigente alla data della Relazione e applicabile a partire dall'1 gennaio 2021, accessibile al pubblico sul sito internet del Comitato per la Corporate Governancedi Borsa Italiana alla seguente pagina web:

https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2020.pdf

Moncler ha ritenuto di dare attuazione, ove possibile, a tutte le raccomandazioni del Codice CG. Nella presente Relazione si dà conto – secondo il principio "comply or explain" posto a fondamento del Codice CG – delle raccomandazioni alle quali la Società non ha, allo stato, ritenuto di adeguarsi parzialmente o integralmente spiegando in che modo è stato disatteso il relativo principio o la raccomandazione e quali vantaggi ha portato i termini di governance al Gruppo.

Né la Società né le sue società controllate sono soggette a disposizioni di legge non italiane che influenzano la struttura di corporate governancedi Moncler.

4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

4.1. RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Il Consiglio di Amministrazione di Moncler riveste un ruolo chiave di indirizzo strategico che non si esaurisce nella definizione dei piani strategici e degli assetti organizzativi della Società e dei suoi valori e standard, ma è caratterizzato dall'impegno costante per assicurare la creazione di valore nel lungo periodo e perseguire il successo sostenibile:

  • (a) promuovendo una crescita sostenibile nel medio-lungo periodo che tenga in considerazione gli aspetti sociali e ambientali che impattano sulla sua attività, attraverso un adeguato sistema di controllo e gestione dei rischi, ivi inclusi quelli di sostenibilità;
  • (b) garantendo massima trasparenza verso il mercato e gli investitori; e
  • (c) ponendo particolare attenzione ai cambiamenti significativi delle prospettive di business, così come alle situazioni di rischio cui la Società è esposta.

Oltre alle attribuzioni ad esso spettanti ai sensi di legge e dello Statuto, al Consiglio è riservata in via esclusiva la competenza in relazione alle decisioni più importanti sotto il

profilo economico e strategico e in termini di incidenza sulla gestione, ovvero funzionali all'esercizio dell'attività di monitoraggio e di indirizzo della Società e del Gruppo.

Il Consiglio di Amministrazione conformemente alla Raccomandazione 1 del Codice CG:

  • a) esamina e approva il Business Plan della Società e del Gruppo nell'ambito del quale sono definiti gli obiettivi strategici dell'impresa e le azioni da compiere al fine di raggiungere tali obiettivi in coerenza con il livello di esposizione al rischio prescelto, nell'ottica di promuovere il successo sostenibile della Società e del Gruppo;
  • b) monitora periodicamente l'attuazione del Business Plan, nonché valuta il generale andamento della gestione, confrontando periodicamente i risultati conseguiti con quelli programmati;
  • c) definisce la natura e il livello di rischio compatibili con gli obiettivi strategici della Società, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica del successo sostenibile della Società;
  • d) definisce il sistema di governo societario della Società e la struttura del Gruppo più funzionale allo svolgimento dell'attività dell'impresa e al perseguimento delle sue strategie, nel limite di quanto previsto dalle norme di legge, regolamentari e statutarie applicabili alla Società. Se del caso, valuta e promuove le modifiche opportune, sottoponendole, quando di competenza, all'Assemblea;
  • e) valuta l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al SCIGR, assicurandosi che i rischi inclusi quelli di sostenibilità siano correttamente identificati, misurati, gestiti e monitorati;
  • f) delibera in merito alle operazioni della Società e delle controllate che hanno un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per la Società stessa, stabilendo i criteri generali per individuare le operazioni di significativo rilievo;
  • g) adotta, su proposta del Presidente d'intesa con gli Amministratori Delegati, una procedura per la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti la Società, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate;
  • h) promuove altresì, nelle forme più opportune, il dialogo con gli Azionisti e gli altri stakeholderrilevanti per la Società.

Il Consiglio di Amministrazione gioca un ruolo centrale nella definizione delle politiche e delle strategie di sostenibilità, nell'identificazione di obiettivi di breve e di medio-lungo termine e nella verifica dei relativi risultati, che vengono anche presentati all'Assemblea degli Azionisti.

Su tali tematiche il Consiglio di Amministrazione, con l'ausilio del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, esamina e approva tra le altre cose:

  • a) il Piano Strategico di Sostenibilità e le relative strategie; il Consiglio di Amministrazione viene inoltre informato almeno semestralmente circa lo stato di avanzamento dei progetti che costituiscono il Piano Strategico di Sostenibilità;
  • b) la Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità e i risultati dell'analisi di doppia rilevanza in linea con gli European Sustainability Reporting Standards;
  • c) la Politica di Remunerazione che prevede, tra gli altri, l'integrazione degli obiettivi di sostenibilità nel sistema retributivo (sia di breve che di medio-lungo termine) e il conseguente allineamento della remunerazione del Top Management alla strategia di sostenibilità di Moncler. A tale ultimo riguardo si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione per l'Esercizio disponibile sul sito internet di Moncler www.monclergroup.com, Sezione "Governance/Assemblea".

Pagina 13 di 82 Inoltre, il Consiglio viene informato periodicamente relativamente alle attività di Risk Management tra le quali è inclusa la valutazione dei principali rischi a cui è esposto il Gruppo, inclusi quelli connessi al climate change valutati secondo le raccomandazioni di cui alla Task

Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD), previamente disaminati dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.

Per informazioni in merito alle competenze attribuite al Consiglio si rinvia ai seguenti Paragrafi: (i) in materia di composizione e funzionamento del Consiglio: Paragrafi 4.3 e 4.6; (ii) in materia di nomina e autovalutazione: Paragrafi 4.2 e 7.1; (iii) in materia di Politica di Remunerazione: Paragrafo 8.1; (iv) in materia di SCIGR: Paragrafo 9 e (v) in materia di dialogo con gli Azionisti: Paragrafo 12.

4.2. NOMINA E SOSTITUZIONE

La nomina e la sostituzione degli Amministratori sono regolate dalla normativa vigente, così come recepita ed integrata, nei limiti consentiti, dalle previsioni dello Statuto.

Di seguito si riporta una sintesi delle previsioni statutarie vigenti alla data della Relazione; a tale riguardo si segnala che all'Assemblea straordinaria del 20 marzo 2025 saranno sottoposte alcune modifiche statutarie concernenti, tra l'altro, l'Art. 13.1 che stabilisce il numero minimo e massimo di membri del Consiglio di Amministrazione e l'Art. 13.3 che stabilisce (i) la quota minima di partecipazione al capitale ai fini della presentazione dele liste per la nomina del Consiglio da parte degli azionisti e (ii) i criteri mediante cui gli Amministratori vengono eletti dalla lista di maggioranza e di minoranza. Si rinvia a tale riguardo alla relazione illustrativa presente nella Sezione del sito www.monclergroup.com dedicata all'Assemblea del 20 marzo 2025 presente in "Governance/Assemblea".

Composizione
e nomina
La Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da un
minimo di 9 a un massimo di 15 membri. L'Assemblea ne determina il numero entro
i limiti suddetti. Gli Amministratori sono nominati per un periodo di 3 esercizi,
ovvero per il periodo, comunque non superiore a 3 esercizi, stabilito all'atto di
nomina, e sono rieleggibili.
L'assunzione della carica di Amministratore è subordinata al possesso dei requisiti
stabiliti dalla legge, dallo Statuto e dalle altre disposizioni applicabili, ivi incluse
le previsioni del Codice CG.
Gli Amministratori vengono nominati dall'Assemblea nel rispetto della disciplina
vigente inerente l'equilibrio tra generi, sulla base di liste presentate
pro tempore
dagli Azionisti nelle quali i candidati, in numero non superiore a 15, ed in possesso
dei requisiti normativi e regolamentari, devono essere elencati mediante
l'attribuzione di un numero progressivo.
Le liste che presentino un numero di candidati pari o superiore a 3 devono essere
composte da candidati appartenenti ad entrambi i generi, in misura conforme
alla disciplina
vigente inerente l'equilibrio tra generi.
pro tempore
La Legge n. 160 del 27 dicembre 2019 (la L. 160/2019) e il relativo criterio di
riparto (ovvero una quota riservata al genere meno rappresentato pari ad almeno
due quinti con applicazione del criterio di arrotondamento per eccesso) hanno
trovato applicazione in sede di rinnovo del Consiglio di Amministrazione in carica
alla data della Relazione. In particolare, tenuto conto delle previsioni suddette,
l'Assemblea del 21 aprile 2022, ha nominato 12 Amministratori di cui 7 uomini e
5 donne, la cui scadenza è prevista con l'approvazione del bilancio al 31
dicembre 2024.
La maggioranza dei membri del Consiglio di Amministrazione deve possedere i
requisiti di indipendenza stabiliti dalla legge o dalle disposizioni regolamentari
e del Codice CG.
Le liste devono essere depositate presso la sede sociale e pubblicate in
conformità con la normativa vigente.
Lo Statuto non prevede requisiti di indipendenza ulteriori rispetto a quelli previsti
dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari e dalle previsioni del Codice
CG, né requisiti di onorabilità diversi da quelli prescritti dalle vigenti disposizioni

di legge e regolamentari. Lo Statuto non prevede requisiti di professionalità per l'assunzione della carica di Amministratore.

Voto di lista Ogni Azionista può presentare o concorrere alla presentazione di una sola lista ed ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.

Lo Statuto non contiene alcuna previsione ai sensi della quale sia attribuita al Consiglio di Amministrazione uscente la facoltà di presentare una lista di candidati.

Hanno diritto di presentare le liste gli Azionisti che, da soli o insieme ad altri Azionisti, risultano titolari di azioni rappresentanti almeno il 2,5% del capitale o della diversa quota di partecipazione al capitale sociale stabilita dalle disposizioni normative e regolamentari vigenti2 .

Unitamente a ciascuna lista devono essere depositate le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la propria candidatura ed attestano l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché l'esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa. Con le dichiarazioni deve essere depositato per ciascun candidato anche un curriculum vitae riguardante le caratteristiche personali e professionali con l'eventuale indicazione dell'idoneità a qualificarsi come indipendente.

Le liste per le quali non sono osservate le predette prescrizioni, sono considerate come non presentate.

Votazione ed Ogni avente diritto al voto può votare una sola lista.
elezione Al termine della votazione, risultano eletti i candidati delle 2 liste che hanno
ottenuto il maggior numero di voti, secondo i seguenti criteri:
a)
dalla lista che ha ottenuto la maggioranza dei voti espressi sono tratti,
nell'ordine progressivo con il quale sono elencati nella lista stessa, un
numero di amministratori pari al numero totale dei componenti da
eleggere, tranne 1;
b)
il restante amministratore è tratto dalla seconda lista che ha ottenuto in
Assemblea il maggior numero di voti (la lista di minoranza), che non sia
collegata in alcun modo, neppure indirettamente, con coloro che hanno
presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti.
In caso di parità di voti di lista, si procede ad una nuova votazione da parte
dell'intera Assemblea risultando eletti i candidati che ottengano la maggioranza
semplice dei voti.
Se al termine della votazione non sono eletti in numero sufficiente amministratori
in possesso dei requisiti di indipendenza, viene escluso il candidato che non sia
in possesso di tali requisiti eletto come ultimo in ordine progressivo della lista che
ha ottenuto il maggior numero di voti ed è sostituito dal candidato successivo
avente i requisiti indipendenza tratto dalla medesima lista del candidato escluso.
Tale procedura, se necessario, è ripetuta sino al completamento del numero degli
amministratori Indipendenti da eleggere.
Qualora, inoltre, con i candidati eletti con le modalità sopra indicate non sia
assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla
disciplina
vigente inerente l'equilibrio tra generi, il candidato del
pro tempore
genere più rappresentato eletto come ultimo in ordine progressivo nella lista che
ha riportato il maggior numero di voti è sostituito dal primo candidato del genere
meno rappresentato non eletto della stessa lista secondo l'ordine progressivo.
Qualora detta procedura non assicuri il risultato da ultimo indicato, la
sostituzione avviene con delibera assunta dall'Assemblea a maggioranza

Pagina 15 di 82 2 Si segnala che la soglia di partecipazione da ultimo stabilita dalla Consob per Moncler ai sensi dell'Art. 144 septies, comma 1, del Regolamento Emittenti con determinazione n. 123 del 28 gennaio 2025 è pari all'1%.

relativa, previa presentazione di candidature di soggetti appartenenti al genere meno rappresentato.

In caso di presentazione di una sola lista, gli Amministratori vengono tratti dalla lista presentata, sempre che abbia ottenuto l'approvazione della maggioranza semplice dei voti e, qualora gli Amministratori così eletti non fossero in numero corrispondente a quello dei componenti del Consiglio determinato dall'Assemblea, ovvero nel caso in cui non venga presentata alcuna lista o ancora nel caso in cui la lista presentata non consenta la nomina di Amministratori Indipendenti nel rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge; il tutto, fermo il rispetto della disciplina pro temporevigente inerente l'equilibrio tra generi.

Il procedimento del voto di lista si applica solo in caso di nomina dell'intero Consiglio. Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più Amministratori, si provvede ai sensi dell'Art. 2386 Cod. Civ. Se uno o più degli Amministratori cessati erano stati tratti da una lista contenente anche nominativi di candidati non eletti, la sostituzione viene effettuata nominando, secondo l'ordine progressivo, persone tratte dalla lista cui apparteneva l'Amministratore venuto meno e che siano tuttora eleggibili e disposte ad accettare la carica, ovvero in mancanza di tali candidati nella lista o di loro indisponibilità, nominando altro candidato indicato dai Consiglieri tratti dalla lista cui apparteneva l'Amministratore venuto meno. In ogni caso la sostituzione dei Consiglieri cessati viene effettuata assicurando la presenza del numero necessario di Amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti dalla legge e il rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi.

La Società non è soggetta a ulteriori disposizioni in materia di composizione del Consiglio di Amministrazione rispetto alle disposizioni stabilite dal Codice Civile, dal TUF e dal Codice CG.

4.3. COMPOSIZIONE

L'Assemblea ordinaria del 21 aprile 2022 ha nominato, fino all'approvazione del bilancio relativo all'Esercizio, il Consiglio di Amministrazione attualmente in carica, composto da 12 membri.

Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato sulla base delle seguenti 2 liste di candidati:

  • (i) una lista composta da 12 candidati presentata dall'azionista Double R S.r.l. (la Lista 1); e
  • (ii) una lista composta da 2 candidati presentata da un gruppo di società di gestione del risparmio ed investitori istituzionali (la Lista 2).

La Lista 1 è risultata quella più votata (con l'82% del capitale sociale rappresentato), mentre la Lista 2 è stata votata dal 17,419% del capitale sociale rappresentato. Pertanto, sulla base delle disposizioni statutarie relative al meccanismo del voto di lista vigenti, sono stati nominati 11 Amministratori tratti dalla Lista 1 e 1 Amministratore (il primo candidato) tratto dalla Lista 2.

A far data dalla chiusura dell'Esercizio, nessun componente del Consiglio di Amministrazione ha cessato di ricoprire la propria carica, né vi è stato alcun cambiamento nella composizione del Consiglio di Amministrazione.

Si rinvia alla Tabella di seguito per i dettagli sulla composizione del Consiglio di Amministrazione.

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI COMITATI (2024)

Consiglio di Amministrazione CDA CCRS CNR COPC
Carica Componenti Anno di
nascita
Data di
prima
nomina *
In carica
da
In
carica
fino a
Lista
**
Esec. Non
esec.
Indip.
Codice
Indi
p.
TUF
N. altri
incarichi
***
(*) (*) (**) (*) (**) (*) (**)
Presidente e
Amministratore
Delegato ◊
Remo Ruffini 1961 01.10.2013 21.04.2022 Ass.
appr.
Bil.
2024
M X 5/6
Vice-Presidente
e Amministratore
non Esecutivo
Marco De
Benedetti
1962 01.10.2013 21.04.2022 Ass.
appr.
Bil.
2024
M X 1 6/6 4/4 M 6/6 M
Amministratore
Esecutivo
Roberto
Eggs
1965 16.04.2019 21.04.2022 Ass.
appr.
Bil.
2024
M X 6/6
Amministratore
Indipendente
Bettina
Fetzer
1980 21.04.2022 21.04.2022 Ass.
appr.
Bil.
2024
M X X X 1 4/6
Amministratore
Indipendente
Gabriele
Galateri di
Genola
1947 07.07.2014 21.04.2022 Ass.
appr.
Bil.
2024
M X X X - 6/6 4/4 P
Amministratore
Indipendente
Alessandra
Gritti
1961 16.04.2019 21.04.2022 Ass.
appr.
Bil.
2024
M X X X 2 6/6 6/6 M 1/1 P
Amministratore
Indipendente
Jeanne
Jackson
1952 21.04.2022 21.04.2022 Ass.
appr.
Bil.
2024
M X X X 3 6/6
Amministratore
Indipendente
Diva
Moriani
1968 15.12.2014 21.04.2022 Ass.
appr.
Bil.
2024
M X X X 3 6/6 6/6 P 1/1 M
Amministratore
Indipendente
Guido
Pianaroli
1952 20.04.2016 21.04.2022 Ass.
appr.
m X X X 1 6/6 4/4 M 1/1 M

Bil.
2024
Amministratore
non Esecutivo
Carlo
Rivetti
1956 22.04.2021 21.04.2022 Ass.
appr.
Bil.
2024
M X 3/6
Amministratore
Esecutivo
Luciano
Santel
1956 20.04.2016 21.04.2022 Ass.
appr.
Bil.
2024
M X 1 6/6
Amministratore
Indipendente
Maria
Sharapova
1987 21.04.2022 21.04.2022 Ass.
appr.
Bil.
2024
M X X X - 4/6
AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO
Amministratore -
N. riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 6 CCRS: 4 CNR: 6 COPC: 1
Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex Art. 147-
TUF): 1% del capitale sociale
ter

NOTE

I simboli di seguito indicati devono essere inseriti nella colonna "Carica":

• Questo simbolo indica l'Amministratore incaricato del SCIGR.

◊ Questo simbolo indica il principale responsabile della gestione dell'Emittente (Chief Executive Officer o CEO).

○ Questo simbolo indica il Lead Independent Director (LID).

* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'emittente.

** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza; "CdA": lista presentata dal CdA).

*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Gli incarichi di ciascun Amministratore sono riportati nel rispettivo profilo professionale.

(*). In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni rispettivamente del Consiglio e dei Comitati (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).

(**). In questa colonna è indicata la qualifica del consigliere all'interno del Comitato: "P": presidente; "M": membro.

Profili degli Amministratori

Tutti i Consiglieri sono dotati di professionalità e di competenze adeguate ai compiti loro affidati. L'Emittente, inoltre, ritiene che il numero e le competenze degli Amministratori Non Esecutivi siano tali da assicurare loro un peso significativo nell'assunzione delle delibere consiliari e da garantire un efficace monitoraggio della gestione. Ad eccezione di Carlo Rivetti e di Marco De Benedetti, tutti gli Amministratori Non Esecutivi sono dotati dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice CG e dal TUF.

Si riporta di seguito un breve profilo di ciascun Consigliere in carica con l'indicazione delle principali caratteristiche personali e professionali individuate anche attraverso l'ausilio di Sodali, in qualità di advisoresterno.

Remo Ruffini – Remo Ruffini è il Presidente e Amministratore Delegato di Moncler S.p.A. È nato il 27 agosto 1961 a Como. Nel 2003 Ruffini rileva Moncler, storico brand noto per i suoi piumini, che rilancia a livello mondiale elevandone il marchio a un posizionamento di lusso, sempre nel rispetto delle sue radici e della sua storia. L'amore per le sfide e un talento spiccato nel definire una visione chiara per il brand consentono a Ruffini di lasciare il segno, attraverso una strategia integrata che combina business acumen con una sensibilità creativa in continua evoluzione. Un approccio che decreta il successo internazionale di Moncler, portando l'azienda, dopo solo un decennio, alla quotazione alla Borsa di Milano nel 2013. Il 20 febbraio 2018, Moncler presenta a Milano il progetto Moncler Genius, risultato della visione di Remo Ruffini che dà inizio ad un inedito capitolo, in cui approcci creativi diversi e collezioni

definiscono la nuova dialettica del marchio nell'era digitale, in costante dialogo con il consumatore. Da allora Moncler Genius evolve in una piattaforma di co-creazione, attraverso collaborazioni con partner, artisti e creativi provenienti da settori diversi - arte, design, intrattenimento, musica, sport e cultura - aprendo ad un dialogo con nuove community e portando nuova energia al marchio. Nel dicembre 2020, sotto la guida di Ruffini, Moncler annuncia l'acquisizione di Stone Island, finalizzata il 31 marzo 2021, momento in cui Stone Island entra a fare parte del Gruppo Moncler. Nel 2022, Moncler compie 70 anni, un momento unico per festeggiare l'evoluzione del brand in modo distintivo, attraverso una serie di attivazioni in tutto il mondo per 70 giorni che culminano con un evento in Piazza Duomo a Milano, di fronte a un pubblico di 18.000 persone. Il 9 novembre 2017 Remo Ruffini ha ricevuto a Milano il premio di "Imprenditore dell'Anno" in occasione della XXI edizione del Premio EY per l'imprenditoria italiana. Nel maggio 2018, Remo Ruffini è stato eletto membro del Consiglio Direttivo Camera Nazionale della Moda Italiana. Nel giugno 2018, Remo Ruffini è stato nominato "Cavaliere del Lavoro" in Italia. A maggio 2019, Remo Ruffini è stato insignito con una cerimonia a Palazzo Madama, nell'Aula del Senato a Roma, del prestigioso premio "Guido Carli". Dalla sua costituzione nell'agosto del 2019, Remo Ruffini è membro del Comitato Direttivo del Fashion Pact. Il 7 dicembre 2019, Remo Ruffini è stato premiato come Business Leader ai British Fashion Awards 2019 presso il Royal Albert Hall di Londra. Il 28 maggio 2021 Remo Ruffini ha ricevuto il Premio Rosa Camuna impresa, solidarietà e impegno, istituito dalla giunta Regionale della Lombardia. Nel luglio 2023, Remo Ruffini è stato insignito a Londra della Laurea Honoris Causa in Arts - Fashion and Entrepreneurship dalla University for the Creative Arts (UCA), come riconoscimento del suo eccezionale contributo nei campi della moda e del business. Il 2 dicembre 2024, il British Fashion Council ha premiato Remo Ruffini con il "Trailblazer Award" in occasione dei Fashion Awards, come riconoscimento per la leadership innovativa e la visione creativa con cui ha guidato Moncler dando vita a idee rivoluzionarie come Moncler Genius.

Marco De Benedetti –Nato a Torino il 9 settembre 1962, ha conseguito la laurea in Economia presso la Wesleyan University di Middletown (Connecticut - Stati Uniti d'America) nel 1984 e successivamente, nel 1987, ha conseguito un Master in Business Administration presso la Wharton Business School di Philadelphia (Pennsylvania - Stati Uniti d'America). Dal 1998 al 2005 ha ricoperto la carica di Amministratore Delegato di TIM S.p.A., e dal luglio 2005 all'ottobre 2005 di Amministratore Delegato di Telecom Italia S.p.A. Dal mese di novembre 2005 è Managing Director di The Carlyle Group. Attualmente ricopre l'incarico di Amministratore di CIR S.p.A.

Roberto Eggs – Nato nel 1965 e di nazionalità italo-svizzera, Roberto Eggs si laurea nel 1991 in Economia e Management presso l'Università di Friburgo, con successive specializzazioni alla London Business School e all'IMD di Losanna. Inizia la sua carriera professionale nel 1992 presso il Gruppo Nestlé, come Senior Corporate International Auditor, per passare poi a ricoprire dal 1995 al 1997 il ruolo di International Marketing Manager in Nespresso. Nel 1997 assume il ruolo di General Manager di Nespresso Belgilux e di Nespresso France, dove rimane sino al 2002. Nel 2002 torna nella sede di Nestlé Nespresso a Losanna dove ricopre il ruolo di Worldwide Vice President per le divisioni Consumer and Business sino al 2008. Nel gennaio 2008 sino ad aprile 2009 ricopre il ruolo di Chairman e CEO di Nestlé Super Premium S.A. Nel maggio 2009 passa in Louis Vuitton per ricoprire il ruolo di President Europe, Middle East, India & Africa presso la sede di Parigi sino ad aprile 2015. Nel maggio 2015 entra in Moncler con l'incarico di Chief Operating Officer, per poi assumere nel luglio 2017 il ruolo di Chief Marketing & Operating Officer. A partire da aprile 2019 ricopre il ruolo di Amministratore Delegato di Moncler. Da giugno 2021 Roberto Eggs ricopre il ruolo di Chief Business Strategy & Global Market Officera servizio del Gruppo Moncler.

Bettina Fetzer –Bettina Fetzer è Vice President Digital & Communications di Mercedes-Benz AG. Dopo aver ricoperto diverse posizioni all'interno di Daimler AG, Bettina Fetzer nel 2015 è stata nominata Head of Global Communications di Mercedes-Benz. In seguito, nel 2018, è diventata la più giovane manager a ricoprire il ruolo di Vice President di Mercedes-Benz, diventando anche la prima donna Chief Marketing Officer dell'azienda. Grande esperta di comunicazione e marketing, Bettina Fetzer si è focalizzata sul lusso come elemento chiave della strategia di Mercedes-Benz. Nel suo ruolo di responsabile del posizionamento interno ed esterno del marchio Mercedes-Benz, dell'azienda e dei suoi prodotti ha dato grande slancio al brand tra tutti i target di comunicazione a livello globale. A partire da dicembre 2024 si occupa anche della parte digital delle Funzioni Marketing e Vendite di Mercedes-Benz, creando così una importante unità composta da comunicazione, marketing e digital per costruire un Customer Journeydigitale senza soluzione di continuità.

Gabriele Galateri di Genola – Nato a Roma l'11 gennaio 1947, Gabriele Galateri di Genola è coniugato, con una figlia. E' Cavaliere del Lavoro dal 31 maggio 1999 ed è stato insignito della onorificenza della Legion d'Onore. Dopo il conseguimento del Master of Business Administration presso la Business School della Columbia University, inizia la carriera professionale nel 1971 nella Direzione Centrale del Banco di Roma, con l'incarico prima di Responsabile dell'Ufficio Analisi Finanziaria, e successivamente di Responsabile dell'Ufficio Finanziamenti Internazionali. Nel 1974 entra nel Gruppo Saint Gobain, prima in Italia come Direttore Finanziario, poi a Parigi, dove resta fino al 1976. Nel 1977 entra in FIAT S.p.A. dove assume incarichi di crescente responsabilità: da Responsabile dell'Area Nord-Centro-Sud America della Direzione Finanza Estero a Direttore della Finanza Estero e, infine, Direttore Finanza. Nel 1986 è nominato Amministratore Delegato di Ifil S.p.A e, nel 1993, assume anche la posizione di Amministratore Delegato e Direttore Generale di IFI, incarichi che manterrà fino al 2002. Nel giugno 2002 è nominato Amministratore Delegato di FIAT S.p.A. Dall'aprile 2003 al giugno 2007 è Presidente del Consiglio di Amministrazione di Mediobanca S.p.A. e dal 3 dicembre 2007 al 12 aprile 2011 è Presidente di Telecom Italia S.p.A. dall'8 aprile 2011 al 29 aprile 2022 è Presidente di Assicurazioni Generali S.p.A. Attualmente è Presidente dell'Istituto Italiano di Tecnologia e Presidente della Fondazione Generali -The Human Safety Net. È membro non Esecutivo del Consiglio di Polifin S.p.A e del Consiglio di Amministrazione di YAFA S.p.A , Vice Presidente della Fondazione Giorgio Cini. È membro emerito del Board of Overseers della Columbia Business School, membro dell'International Advisory Board di Bank of America nonchè Senior Advisordi Temasek.

Pagina 22 di 82 Alessandra Gritti – Laurea nel 1984 in Economia aziendale con specializzazione in Finanza Aziendale presso l'Università Bocconi di Milano. Ha ricoperto la carica di Amministratore di diverse società, quotate e non, tra le quali un istituto bancario. Collaboratrice di istituzioni e riviste specializzate in campo finanziario. Autrice di numerosi articoli e pubblicazioni in materia. Co-fondatrice di TIP - Tamburi Investment Partners S.p.A. di cui è Vice Presidente ed Amministratore Delegato. TIP è un gruppo industriale indipendente e diversificato, che investe nelle eccellenze imprenditoriali, quotato da più di 15 anni sul mercato Euronext STAR Milan di Borsa Italiana. TIP ha effettuato investimenti – direttamente e tramite la formula del "club

deal" – per oltre 6 miliardi di euro ed è attualmente il primo investitore italiano con capitali interamente privati su tale segmento, con particolare focus sui settori: manifatturiero, moda/lusso/design e servizi (retail, turismo e terza età). TIP è una "public company" che ha nel proprio capitale oltre 100 famiglie di imprenditori italiani, alcuni tra i più prestigiosi investitori istituzionali a livello internazionale e il management team. È attualmente anche Amministratore Delegato di: Asset Italia S.p.A. e Clubitaly S.p.A.; Consigliere di Amministrazione di: Alpitour S.p.A., Beta Utensili S.p.A., Chiorino S.p.A., Eataly S.p.A., Itaca Equity S.r.l., Itaca Equity Holding S.p.A., Limonta S.p.A., OVS S.p.A. e Sant'Agata S.p.A.. Amministratore Unico di: Asset Italia 1 S.r.l., Asset Italia 3 S.r.l., Club Design S.r.l. e StarTIP S.r.l.

Jeanne Jackson – Jeanne Jackson è Executive Chair of Spanx, una società del portfolio Blackstone e Amministratore Delegato di MSP Capital, private equity e società di consulenza che lei stessa ha fondato nel 2002, ed è anche membro del Consiglio di Amministrazione di Monster Beverages. Recentemente è stata membro dei Consigli di Amministrazione di Nike, McDonald's, Kraft Heinz e Nordstrom. Jeanne Jackson è stata pioniera nello sviluppo dell'ecommerce già a partire dagli anni '90 e ha supportato alcune delle più iconiche aziende a livello mondiale nell'affrontare e comprendere i grandi cambiamenti che hanno interessato il comportamento dei consumatori e la tecnologia al loro servizio. Nel 2018, dopo 16 anni, ha lasciato Nike dove ha ricoperto diversi ruoli: membro del Consiglio di Amministrazione per sette anni, poi Presidente e, successivamente, Senior Advisor dell'Amministratore Delegato guidando i team che hanno sviluppato l'infrastruttura e i processi per la creazione del business DTC (Direct-to-Consumer - vendita diretta al consumatore) di Nike. Prima di Nike, Jeanne Jackson è stata AD e Presidente di Wal-Mart.com USA, Presidente e Amministratore Delegato di Banana Republic - una divisione di Gap - e contemporaneamente Presidente e Amministratore Delegato della divisione DTC di Gap. Prima di Gap, ha ricoperto vari ruoli nell'ambito Retail e Consumer Brand Management in Victoria's Secret, The Walt Disney Company e Saks Fifth Avenue. Attualmente è membro dell'International Women's Forum e, in passato, è stata riconosciuta da Business Week come una delle "25 migliori manager dell'anno", da Fortune come una delle "donne di business più potenti" e infine da Ad Age come una delle "donne più potenti del mondo dello sport".

Diva Moriani – Nata ad Arezzo il 18 ottobre 1968, ha conseguito la Laurea in Economia e Commercio presso l'Università degli studi di Firenze. Dal 2007 è stata nominata Vice-Presidente Esecutivo e da maggio 2024 ricopre la carica di Presidente Esecutivo di KME GROUP S.p.A. (nuova denominazione sociale di Intek Group S.p.A.), società quotata che controlla partecipazioni industriali e finanziarie diversificate. Ha ricoperto e ricopre numerosi ruoli esecutivi e apicali all'interno delle principali società del Gruppo, tra le quali KME AG (oggi KME SE), holding tedesca del gruppo KME, primario player mondiale nel settore dei semilavorati in rame con circa 3 miliardi di Euro di fatturato e circa 4.000 dipendenti in 10 stabilimenti dislocati in Europa, Cina e USA. In KME AG Diva Moriani è stata membro del Consiglio di Gestione (2012-2017), ricoprendo la carica di CEO (2014-2017), per poi rivestire, fino ad ottobre 2021, il ruolo di Vice Presidente del Consiglio di Sorveglianza e quindi assumere l'attuale carica di Vice Presidente Esecutivo del Consiglio di Amministrazione e Chief Transformation Officer. Dal 2020 ricopre anche il ruolo di Presidente di KME Mansfeld GmbH e di KME Germany GmbH. E' inoltre membro dal 2013 del Consiglio di Amministrazione di KME S.r.l. Dal 2007 al 2012 è stata Amministratore delegato del Fondo I2Capital Partners, fondo di private equity promosso da Intek SpA, specializzato in Special Situation. Dal 2004 cofondatore e membro del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Dynamo , primo camp di terapia ricreativa in Italia per bambini malati, nonché membro del Consiglio di Amministrazione di Dynamo Academy. Da maggio 2020 membro del Consiglio di Amministrazione di CULTI MILANO S.p.A., società specializzata nella produzione e distribuzione di fragranze d'ambiente e personal care. Dal 2014 assume ruoli da consigliere indipendente in aziende esterne al Gruppo, tra cui ENI S.p.A. (2014-2020), in cui è stata membro del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Remunerazione e Presidente del Comitato per le Nomine. Dal 2014 è membro del Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A. ed è Presidente del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e membro del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate. Da aprile 2016 è membro del Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali S.p.A., dove è Presidente del Comitato Remunerazione e Risorse Umane e membro del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate.

Guido Pianaroli - Guido Pianaroli ha conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l'Università Bocconi nel 1979, successivamente ha conseguito la specializzazione in Marketing Management presso la stessa università. Inizia la carriera professionale nel marketing prima in Unilever S.p.A. (1980 – 1982) poi in Bayer S.p.A. (1982-1985), in Seagram (1985-1990). Successivamente ricopre il ruolo di Direttore Generale della filiale italiana di Estee Lauder S.r.l. (1990 – 1997) e successivamente di Amministratore Delegato in Guerlain Sp.A., del Gruppo LVMH. Dal 2002 fino al 2015 è Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo Ferrari, che comprende tre società: Ferrari, Surgiva e Segnana, con responsabilità di rilancio dei marchi e la loro internazionalizzazione. Dal 2017 fino al 2024 è Consigliere Delegato di Domini Castellare di Castellini (vini e spirits) con specifica delega sulla gestione aziendale e commercializzazione di tutti i marchi. Da gennaio 2024 è Amministratore Indipendente di Lemon Sistemi S.p.A.

Pagina 25 di 82 Carlo Rivetti – Classe 1956, laurea in Economia e Commercio all'Università Luigi Bocconi di Milano, Carlo Rivetti è Presidente di Sportswear Company S.p.A., la società cui fa capo il marchio di abbigliamento maschile Stone Island. La sua famiglia e una delle dinastie imprenditoriali che hanno reso grande l'industria manifatturiera tessile italiana. I Rivetti, infatti, giocano un ruolo fondamentale dalla seconda metà del XIX secolo nel distretto biellese della lana. Quasi un secolo dopa, Silvio, il padre di Carlo, con i suoi fratelli, introduce in Italia, dopo un viaggio negli Stati Uniti, l'abbigliamento realizzato su misure teoriche. Una vera rivoluzione che porta a un incredibile successo e alla crescita inarrestabile dell'azienda di famiglia, il Gruppo Finanziario Tessile (GFT). Alla fine degli anni '70, un'intuizione di Marco Rivetti, cugino di Carlo, lancia il GFT nel prêt-à-porter internazionale; è infatti la prima azienda a produrre e distribuire le collezioni di firme come Giorgio Armani, Emanuel Ungaro, Valentino, contribuendo in modo fondamentale sia alla loro affermazione nel mondo che alla nascita del Made in Italy. All'inizio degli anni '80, il GFT decide di espandersi anche nel mondo della moda informale e nell'83 acquista il 50% e, dopo qualche anno la totalità della C.P. Company. Nasce così la Divisione Sportswear all'interno del Gruppo, guidata da Carlo Rivetti che ne diventa l'Amministratore Delegato. Da questo ramo di attività nascono progetti importanti e di grande successo, dal consolidamento del marchio C.P. Company, a Boneville,

Taverniti e Stone Island, create nel 1982, destinate a diventare un vero fenomeno di costume. Alcuni anni dopo, nel 1993, Carlo Rivetti, insieme alla sorella Cristina, esce dal GFT e rileva le attività di Ravarino. Ribattezza l'azienda Sportswear Company S.p.A. Nel 2010 Rivetti decide di concentrare tutte le risorse e l'immenso know-how aziendale su Stone Island e cede il marchio C.P. Company. Carlo Rivetti è stato docente di Marketing per il Disegno lndustriale e del Progetto Moda Uomo presso il Politecnico di Milano e Presidente della Biblioteca Tremelloni del Tessile e della Moda. Ha ricoperto diversi incarichi istituzionali: è stato consigliere di amministrazione di Pitti lmmagine, membro del consiglio di amministrazione e consigliere incaricato dell'area promozione e industrializzazione per Smi-Ati, Federazione delle lmprese Tessile e Moda ltaliane e nel consiglio di amministrazione come coordinatore delle attività commerciali con l'estero per Altagamma. È stato socio fondatore della Fondazione ADI, Associazione per il Design lndustriale, e membro del comitato scientifico dello IED ModaLab.

Luciano Santel – Si è laureato in Economia e Commercio presso l'Università Ca' Foscari di Venezia e si è formato presso primarie società di audit internazionali, quali Ernst & Young e Arthur Andersen. Ha lavorato come Direttore Finance in IVG e poi nel gruppo Rossignol. Nel 1996 ha assunto il ruolo di Chief Operating Officer di Retail Brand Alliance (già Casual Corner Group Inc.) dove è rimasto fino al 1999 quando è entrato in Luxottica Group S.p.A. con il ruolo di Vice President Group International Development. Dal 2001 al 2009 è stato Chief Corporate Officer in Geox S.p.A., mentre nel 2009 ha assunto il ruolo di Chief Executive Officer di Stefanel S.p.A. Ha inoltre ricoperto il ruolo di Amministratore Indipendente e membro del Comitato Controllo e Rischi di Luxottica Group S.p.A. dal 2015 al 2020. Nel 2013 entra in Moncler con il ruolo di Chief Corporate Officer. Dal 2024 è membro del Consiglio di Amministrazione di Stevanato Group in qualità di Amministratore Indipendente. Attualmente è Amministratore Esecutivo di Moncler e Chief Corporate & Supply Officer del Gruppo Moncler; è inoltre Dirigente Preposto ex Art. 154bis del TUF di Moncler e Amministratore Delegato di Industries.

Maria Sharapova – Maria Sharapova è una campionessa di tennis di livello mondiale, investitrice ed imprenditrice. Dopo essersi trasferita negli Stati Uniti dalla Russia all'età di sei anni per perseguire la sua carriera tennistica, è diventata professionista a 14 anni. A 17 anni ha vinto il torneo di Wimbledon - il primo dei cinque titoli del Grande Slam vinti nella sua carriera - ed è stata la settima tennista donna dell'era open a completare il Grande Slam. Al di fuori del tennis, Maria Sharapova è un'attiva imprenditrice ed investitrice. Nel 2012 ha fondato la sua linea di dolciumi premium, Sugarpova, della quale supervisiona le decisioni quotidiane di business dalla costruzione e rafforzamento del brand alla strategia creativa, dal packaging all'innovazione di prodotto sino all'espansione commerciale. Maria Sharapova ha anche ampliato il suo business portafoglio diventando investitrice e consulente strategica per diverse aziende, tra cui Tonal, Therabody, Public.com, Bala e molte altre. In tutte le aziende in cui investe, Maria Sharapova lavora a stretto contatto con i suoi partner supportandoli in molteplici ambiti tra cui lo sviluppo del marchio e del prodotto, la strategia creativa e la crescita del business. Maria Sharapova è anche appassionata di design e architettura, passione che l'ha portata a lanciare la sua prima collezione di mobili in collaborazione con Rove Concepts.

4.4. CRITERI E POLITICHE DI DIVERSITÀ NELLA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO E NELL'ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

La Politica di Diversità

In vista del rinnovo del Consiglio (che sarà deliberato dall'Assemblea del 16 aprile 2025), il Consiglio di Amministrazione in data 13 febbraio 2025 ha approvato, previa disamina del Comitato Nomine e Remunerazione, una nuova versione della politica concernente la diversità nella composizione del Consiglio e del Collegio Sindacale (la Politica di Diversità), adottata in data 18 dicembre 2018 e poi aggiornata il 24 febbraio 2022.

La Politica di Diversità intende, inter alia, orientare le candidature formulate dagli Azionisti in sede di rinnovo dell'intero Consiglio di Amministrazione, assicurando in tale occasione una composizione del Consiglio stesso allineata ai criteri di diversità.

La Politica di Diversità contiene gli orientamenti e raccomandazioni rispetto alla composizione dei propri organi sociali affinchè la stessa sia adeguata alle dimensioni, posizionamento, complessità e specificità del settore in cui opera Moncler. Inoltre, la Politica di Diversità, in continuità con quella precedentemente adottata, formalizza l'obiettivo, in linea con le aspettative degli stakeholders, nonché in coerenza con i pilastri su cui si fonda il sistema di corporate governance e con i valori del Codice Etico, di creare i necessari presupposti affinché i propri organi di amministrazione e controllo siano posti in condizione di esercitare nel modo più efficace e virtuoso le proprie funzioni, mediante processi decisionali che esprimano una pluralità di qualificati ed eterogenei contributi.

Ai fini dell'adozione della Politica di Diversità, Moncler ha condotto un processo di analisi e valutazione della composizione dei propri organi sociali focalizzandosi:

  • (a) sulla loro coerenza con i requisiti previsti dalla normativa legislativa e regolamentare e dallo Statuto, nonché con le raccomandazioni del Codice CG; e
  • (b) sui profili di diversità ritenuti rilevanti e di valore ai fini della composizione di tali organi, in coerenza con i pilastri su cui si fonda il sistema di corporate governance e con i valori prefissati nel Codice Etico di Moncler.

A tal fine il Consiglio, con l'ausilio del Comitato Nomine e Remunerazione, ha tenuto conto dei risultati dell'attività di autovalutazione che il Consiglio uscente, in linea con le raccomandazioni del Codice CG, effettua con cadenza annuale sul proprio funzionamento, dimensione e composizione nonché con riferimento ai propri Comitati (la Board Review).

Inoltre, nella Politica di Diversità sono state anche riflesse le valutazioni riportate dal Consiglio uscente nel parere di orientamento che il Consiglio, previa disamina del Comitato Nomine e Remunerazione, ha rilasciato sulla dimensione e sulla composizione qualiquantitativa ritenuta ottimale in vista dell'Assemblea del 16 aprile 2025 (il Parere di Orientamento). Tra le caratteristiche professionali raccomandate in entrambi i documenti è inclusa la competenza in materia ESG.

La Politica di Diversità, unitamente al Parere di Orientamento, sono disponibili sul sito della Società www.monclergroup.com nella Sezione dedicata all'Assemblea del 16 aprile 2025 presente in "Governance", nonché nella Sezione "Governance/Documenti e Procedure".

La Politica di Diversità è sottoposta a revisione con cadenza almeno triennale, al fine di garantirne l'attualità rispetto ad eventuali variazioni ed emendamenti nella legislazione applicabile, nel mercato e nelle best practice.

Il monitoraggio dei risultati derivanti dall'applicazione della Politica di Diversità e il suo aggiornamento sono rimessi alla responsabilità del Consiglio di Amministrazione che agisce con il supporto del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e, ove del caso, del Collegio Sindacale.

Consiglio di Amministrazione in carica

Rispetto al Consiglio uscente, in carica alla data della Relazione, ha trovato applicazione la Politica di Diversità approvata dal Consiglio il 18 dicembre 2018 e poi aggiornata il 24 febbraio 2022.

In particolare, in occasione della nomina (deliberata dall'Assemblea del 21 aprile 2022), il Consiglio di Amministrazione all'epoca uscente, nella propria relazione illustrativa relativa alla nomina del nuovo Consiglio, ha invitato gli Azionisti a considerare, ai fini della formulazione delle candidature il parere di orientamento (contenente l'orientamento sulla dimensione e sulla composizione quali-quantitativa ritenuta ottimale) e la politica di diversità, nella versione predetta. Tra le caratteristiche professionali raccomandate in entrambi i documenti è inclusa la competenza in materia ESG.

Con riferimento alla diversità di genere hanno trovato applicazione le disposizioni di cui alla L. 160/2019, richiamata dalla politica suddetta, e pertanto almeno 2/5 del Consiglio è composto dal genere meno rappresentato3 .

Circa lo stato di attuazione della politica di diversità rispetto all'Esercizio e la composizione e diversità del Consiglio di Amministrazione si fa presente quanto segue4 :

  • (a) sotto il profilo della diversità di genere, la componente femminile si attesta al 42% (il numero di donne è pari a 5 su 12);
  • (b) gli Amministratori Indipendenti rappresentano il 58% (il numero di Amministratori Indipendenti è pari a 7 su 12);

3 L'Assemblea del 21 aprile 2022 ha nominato un Consiglio composto da 12 membri di cui 7 uomini e 5 donne.

4 Si segnala che la normativa italiana non prevede forme di rappresentanza collettiva dei lavoratori all'interno degli organi societari e, pertanto, al suo interno non sono presenti rappresentati dei lavoratori.

(c) rispetto alle competenze e agli altri profili di diversity, si rinvia ai grafici sotto.

Con riferimento agli altri profili di diversità dei membri del Consiglio di Amministrazione attualmente in carica (quali l'età ed il percorso formativo e professionale) si rinvia ai grafici di seguito; si rinvia inoltre alla Sezione "Induction program" di cui al successivo Paragrafo 4.6 con riferimento alla valorizzazione e allo sviluppo delle competenze, inclusa quella in materia di sostenibilità.

Si precisa da ultimo che, dei 12 Amministratori in carica alla data della Relazione, 3 hanno incarichi esecutivi; si rimanda in proposito al successivo Paragrafo 4.7.

ANZIANITÀ DI CARICA (al 31 dicembre 2024)

<1 anno 0%
1-3 anni 33%
4-6 anni 17%
>6 anni 50%

Organizzazione aziendale – Diversity, Equity & Inclusion

Moncler è impegnata a rafforzare la cultura dell'inclusione e a valorizzare la diversità, dentro e fuori l'azienda, attraverso un programma di Diversity, Equity & Inclusion (DE&I). Nurture Uniqueness è infatti uno dei cinque pilastri del Piano Strategico di Sostenibilità 2020-2025 dedicato alla promozione della diversità e dell'inclusione.

Per informazioni in merito si rinvia alla Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità relativa all'Esericizio disponibile sul sito internet di Moncler www.monclergroup.com, Sezione "Sostenibilità/Documenti".

4.5. CUMULO MASSIMO DI INCARICHI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO RICOPERTI IN ALTRE SOCIETÀ

Ciascun membro del Consiglio di Amministrazione è tenuto a deliberare con cognizione di causa ed in autonomia e si impegna a dedicare alla carica rivestita nella Società il tempo necessario a garantire uno svolgimento diligente delle proprie funzioni, indipendentemente dagli incarichi ricoperti al di fuori del Gruppo Moncler, con piena consapevolezza delle responsabilità inerenti la carica ricoperta.

A tal fine, ciascun candidato alla carica di Amministratore valuta preventivamente, al momento dell'accettazione della carica, la capacità di svolgere con la dovuta attenzione ed efficacia i compiti al medesimo attribuiti, tenendo in particolare considerazione l'impegno complessivo richiesto dagli incarichi rivestiti al di fuori del Gruppo Moncler.

Nell'ambito della Board Review relativa all'Esercizio (descritta in dettaglio nel successivo Paragrafo 7.1), gli Amministratori hanno espresso le proprie valutazioni e orientamenti in merito, tra l'altro, al numero massimo di incarichi di amministrazione e di controllo che possono essere ricoperti dagli Amministratori stessi nelle altre società quotate o di rilevanti dimensioni (fermo restando che più cariche ricoperte in entità dello stesso gruppo societario sono considerate come un unico incarico), in adesione alle raccomandazioni contenute nel Codice CG. In particolare, a seguito della Board Review, in linea con l'orientamento già espresso negli anni passati, è emerso essere ritenuto compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di Consigliere della Società, un numero massimo di 3 incarichi in caso di Amministratore Esecutivo e fino a un massimo di 4 incarichi in caso di Amministratore Non Esecutivo (inclusa la carica ricoperta in Moncler).

L'elenco degli incarichi ricoperti dagli Amministratori della Società in società quotate in mercati regolamentati (anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, è riportato nella Tabella di cui al Paragrafo 4.3 della Relazione.

4.6. FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Regolamento CDA

Il Consiglio di Amministrazione ha adottato un regolamento (il Regolamento CDA) che definisce le regole e le procedure per il funzionamento del Consiglio nel rispetto delle previsioni normative e regolamentari applicabili nonché in linea con la Raccomandazione 11 del Codice CG. Il Regolamento CDA definisce le competenze e le modalità di funzionamento del Consiglio di Amministrazione, nonché talune competenze del Presidente, del CEO, del Lead Independent Director e del Segretario del Consiglio di Amministrazione); il Regolamento CDA prevede inoltre obblighi di riservatezza in capo ai membri del Consiglio rispetto ai documenti e alle informazioni acquisiti nello svolgimento delle proprie funzioni.

Funzionamento

Convocazione Le riunioni del Consiglio di Amministrazione sono convocate, ai sensi dello
Statuto, dal Presidente il quale, insieme al Segretario del Consiglio di
Amministrazione, fissa l'ordine del giorno delle riunioni e cura che la
documentazione a supporto delle stesse sia messa a disposizione dei membri
del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, con modalità idonee
a garantire la tutela della riservatezza dei dati e delle informazioni nonché a
consentire agli Amministratori e ai Sindaci, nello svolgimento del loro ruolo, di
agire in modo informato e di esprimersi con consapevolezza sulle materie
oggetto di deliberazione. La documentazione viene messa a disposizione su un
applicativo informatico gestito dal Segretario del Consiglio che garantisce un
accesso riservato agli Amministratori e ai Sindaci.
Informativa pre
consiliare e
documentazione
La tempestività e la completezza
dell'informativa pre-consiliare sono
garantite mediante il coinvolgimento delle competenti strutture societarie che
curano e coordinano la predisposizione della documentazione di volta in volta
necessaria per gli specifici argomenti posti all'ordine del giorno.
La trasmissione della documentazione ai Consiglieri e ai Sindaci è curata dalla
Funzione
, che si occupa anche degli
Corporate Affairs & Compliance
adempimenti
della
segreteria
societaria
della
Società
e
del
Gruppo,
provvedendovi con congruo anticipo rispetto alla data delle riunioni, e almeno
3 giorni
prima di quella in cui è stata convocata la riunione, salvo che
specifiche esigenze non lo permettano; in tali casi la documentazione è
trasmessa non appena disponibile. Il termine di 3 giorni è stato normalmente
rispettato. Nei casi in cui non sia possibile fornire la necessaria informativa
con congruo anticipo, il Presidente del Consiglio di Amministrazione cura che
siano effettuati adeguati e puntuali approfondimenti durante le sessioni
consiliari.
Verbalizzazione Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione risultano da processi verbali
che, firmati da chi presiede la riunione e dal Segretario, vengono trascritti su
apposito libro tenuto a norma di legge. Le copie dei verbali fanno piena fede
se sottoscritte dal Presidente o da chi ne fa le veci e dal Segretario.
Approfondimenti Il Presidente, qualora lo reputi opportuno e/o su richiesta di uno o più
Amministratori,
può
chiedere
ai
responsabili
delle
Funzioni
aziendali
competenti secondo la materia di intervenire alle riunioni consiliari per fornire
gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno. Nel
corso dell'Esercizio hanno partecipato con regolarità alle riunioni consiliari il
, il
,
Chief Brand Officer
Senior Director of WW Retail Business and Development
il
, il
Chief Marketing & Corporate Strategy Officer
Director of Strategic
, il
, il
Planning and Investor Relations
Chief Financial Officer
Global Finance
ed il
di Stone Island, anche al fine di discutere
Chief Executive Officer
Director
e fornire al Consiglio gli approfondimenti necessari rispetto all'andamento del
di Moncler e del Gruppo, ad alcune tematiche in materia ESG, alle
business
attività di dialogo con gli investitori e al posizionamento di Moncler rispetto
alla
di riferimento nonché alle iniziative della Società volte allo
industry
sviluppo dei
. Inoltre, i responsabili delle Funzioni coinvolte hanno
brand
partecipato alla riunione dedicata al
nel corso della quale sono
Business Plan
state esaminate e discusse le iniziative e i progetti di natura strategica afferenti
Moncler e Stone Island, al fine di fornire tutti gli approfondimenti e i chiarimenti

necessari. Rispetto alle attività di induction condotte dalla Società si rinvia alla Sezione "Induction Program" del presente Paragrafo.

Ruolo del Presidente

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione è Remo Ruffini il quale, oltre a essere Amministratore Delegato, ricopre anche la carica di CEO.

A fronte della concentrazione in capo a Remo Ruffini della carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione e di CEO, in data 21 aprile 2022 il Consiglio di Amministrazione ha nominato l'Amministratore Indipendente Alessandra Gritti quale Lead Independent Director, in adesione alle Raccomandazioni 13 e 14 del Codice CG (si veda il successivo Paragrafo 4.8).

Al Presidente del Consiglio di Amministrazione spettano i poteri previsti dalla legge e dallo Statuto per quanto concerne il funzionamento degli organi sociali e la rappresentanza legale della Società nei confronti dei terzi.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, con l'ausilio del Segretario, cura:

  • (a) che la documentazione utile allo svolgimento delle riunioni sia messa a disposizione dei membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale con congruo anticipo e nelle modalità stabilite dal Regolamento CDA; cura inoltre, con l'ausilio del Segretario, che le informazioni complementari fornite durante le riunioni siano idonee a consentire agli Amministratori di agire in modo informato;
  • (b) che l'attività dei Comitati endo-consiliari sia coordinata con l'attività del Consiglio;
  • (c) che nelle riunioni consiliari possa intervenire il Top Management di Moncler nonché i responsabili delle Funzioni aziendali per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno;
  • (d) che tutti i membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale possano partecipare a iniziative finalizzate a fornire loro un'adeguata conoscenza dei settori di attività in cui opera la Società; si rinvia a tale riguardo alla Sezione "Induction Program" del presente Paragrafo della Relazione;
  • (e) il processo di autovalutazione sia adeguato e trasparente; a tale riguardo si rinvia al Paragrafo 7 della Relazione.

Informativa al Consiglio

Ai sensi dell'Art. 19.3 dello Statuto e dell'Art. 150 del TUF e in adesione alle best practice, gli Amministratori Delegati riferiscono al Consiglio ed al Collegio Sindacale con periodicità almeno trimestrale, e comunque in occasione delle riunioni del Consiglio stesso, sull'attività svolta nell'esercizio delle deleghe loro attribuite, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, o comunque di maggior rilievo effettuate dalla Società e dalle controllate.

Si rinvia a quanto riportato al precedente Paragrafo 4.1. anche con riferimento alla informativa in materia di sostenibilità.

Segretario del Consiglio

Il Consiglio di Amministrazione in carica alla data della Relazione, nella prima seduta utile successiva alla sua nomina (e, quindi, in data 21 aprile 2022), ha nominato, quale Segretario, Andrea Bonante, Global Corporate Affairs & Compliance Director. La nomina, i requisiti e le funzioni del Segretario sono disciplinati dal Regolamento CDA. In particolare è previsto che il Segretario sia nominato dal Consiglio su proposta del Presidente e che possa essere anche un estraneo alla Società, fermo restando che tale figura viene scelta di norma tra i soggetti con una adeguata competenza ed esperienza in materia di diritto societario e corporate governance.

Al Segretario è attribuito il compito di supportare l'attività del Presidente, incluse quelle di cui al Paragrafo precedente (Ruolo del Presidente).

Il Segretario partecipa a tutte le riunioni consiliari fornendo con imparzialità di giudizio gli approfondimenti richiesti su ogni aspetto rilevante per il corretto funzionamento del sistema di governo societario e sulle materie di propria competenza; il Segretario e si occupa, inoltre, della redazione del verbale delle riunioni che vengono sottoposti agli Amministratori per raccogliere eventuali commenti, prima di essere allibrati.

Attività svolte nell'Esercizio

Nel corso dell'Esercizio si sono tenute 6 riunioni del Consiglio di Amministrazione (con una durata media di circa 3 ore e mezza). Alla data della Relazione si è già tenuta 1 riunione e per il 2025 sono previste almeno ulteriori 4 riunioni.

La percentuale di partecipazione complessiva è stata pari a circa l'89%; nei casi in cui sono state registrate assenze, gli interessati hanno sempre fornito una giustificazione.

Di seguito vengono riportate le principali attività svolte dal Consiglio nel corso dell'Esercizio, suddivise per trimestre.

GENNAIO - Dati finanziari,
e
di mercato
business
trend
a)
2024
Esame del
del mercato, del contesto macro-economico nonchè dei
trend
principali progetti di cui al
Business Plan;
b) aggiornamento sul
;
Business Plan
c) informativa degli Amministratori Delegati rispetto al generale andamento della
gestione;
d) aggiornamento sull'evento per la collezione Grenoble a St. Moritz;
e) approvazione del bilancio consolidato e del progetto di bilancio nonché delle
relative relazioni.
e politiche retributive
Governance
a) Esercizio (parziale) della delega conferita dall'Assemblea l'11 giugno 2020 e
quindi delibera dell'aumento di capitale a servizio del secondo ciclo del Piano
di
2020;
Performance Shares
b) revisione degli esiti del processo di Board Review;
c) disamina e approvazione della relazione sulla remunerazione e della relazione
sul governo societario;
d) valutazione in merito alla sussistenza dei requisiti di indipendenza degli
Amministratori;
e) verifica del raggiungimento degli obiettivi di
di cui al secondo
performance
ciclo di attribuzione (2021-2023) del Piano di
Performance Shares
2020;
adozione del piano di incentivazione "Piano di
2024";
Performance Shares
f) verifica del raggiungimento degli obiettivi relativi agli MBO 2023
degli
Amministratori Esecutivi, dei Dirigenti con Responsabilitò Strategiche e dei
riporti diretti del Presidente; definizione degli MBO per l'Esercizio;
g) proposta di modifica del pacchetto retributivo (i) di un Dirigente con
Responsabilità Strategiche; e (ii) del Responsabile della Direzione
Internal
Audit.
Controlli
a) Valutazione
periodica
sull'adeguatezza
dell'assetto
organizzativo
e
amministrativo-contabile e sull'adeguatezza ed efficacia del SCIGR; a tale
proposito, si rinvia al Paragrafo 9 della Relazione;

  • b) disamina della Relazione del Responsabile della Direzione Internal Audit relativa al secondo semestre 2023 e aggiornamento sulle attività svolte nel periodo settembre-dicembre 2023; disamina e approvazione del Piano di Audit per l'Esercizio;
  • c) disamina della Relazione annuale dell'Organismo di Vigilanza;
  • d) disamina e approvazione del Piano di Compliance per l'Esercizio; esame della Relazione periodica della Funzione Corporate Affairs & Compliance.

ESG

a) Disamina e approvazione della dichiarazione consolidata non finanziaria nell'ambito della quale sono stati esaminati i principali risultati raggiunti con riferimento ai 5 pillardel Piano Strategico di Sostenibilità 2020-2025.

Dati finanziari, business e trenddi mercato

  • a) Approvazione dei risultati finanziari relativi al primo trimestre dell'Esercizio;
  • b) informativa degli Amministratori Delegati rispetto al generale andamento della gestione;
  • c) presentazione del progetto concernente la relocationdel negozio a New York.

Governancee politiche retributive

  • a) Attuazione del Piano di Performance Shares2024;
  • b) disamina degli esiti delle votazioni dell'Assemblea del 24 aprile 2024 rispetto alla seconda Sezione della Relazione sulla Remunerazione e dell'attività di engagement condotta dalla Società con l'ausilio del Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione e del Lead Independent Director;
  • c) aggiornamento (i) della Corporate Treasury Investment Policy; e (ii) della procedura in materia di Internal Dealing.

LUGLIO – SETTEMBRE 2024

APRILE - GIUGNO 2024

Dati finanziari, business e trenddi mercato

  • a) Approvazione della relazione finanziaria semestrale relativa all'Esercizio 2024;
  • b) informativa degli Amministratori Delegati sul generale andamento della gestione;
  • c) aggiornamento rispetto al progetto concernente i nuovi uffici della Società a Milano;
  • d) aggiornamento rispetto all'evento Moncler Genius a Shanghai.

Governancee politiche retributive

a) Disamina ed approvazione (i) di un accordo di uscita di un riporto diretto del Presidente e Amministratore Delegato; (ii) di una deroga ai sensi del Regolamento del Piano di Performance Shares 2022; e (iii) del Deferred Cash Bonus del Responsabile della Direzione Internal Audit.

ESG

a) Aggiornamento, attraverso il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, della normativa di cui alla Corporate Sustainability Reporting Directive(CSRD)

Controlli

a) Disamina (i) della relazione periodica del Responsabile della Direzione Internal Audit sui controlli interni al 30 giugno 2024 e (ii) dello stato di avanzamento del Piano di Audit2024;

b) disamina della relazione periodica dell'Organismo di Vigilanza al 30 giugno
2024;
c) disamina dello stato di avanzamento del Piano di
2024;
Compliance
d) approvazione della procedura di Gruppo in materia di Intelligenza Artificiale;
e) aggiornamento (e relativa approvazione) delle procedure adottate in materia
di
;
Market Abuse Regulation
f) rinnovo della nomina del DPO.
p
OTTOBRE – Dati finanziari,
e
di mercato
business
trend
DICEMBRE a) Approvazione dei risultati finanziari relativi al terzo trimestre dell'Esercizio;
2024 b) disamina ed approvazione del
2025. In occasione di tale disamina, cui
Budget
ha partecipato il
di Moncler e di Stone Island, il Consiglio,
Top Management
assieme al Collegio, ha partecipato ad una sessione di
rispetto alla
induction
quale si rinvia al Paragrafo successivo;
c) informativa da parte degli Amministratori Delegati sul generale andamento
della gestione;
d) approvazione di un progetto nell'area Logistica;
e) approvazione del calendario degli eventi societari.
e politiche retributive
Governance
a) Aggiornamento dei poteri degli Amministratori Delegati;
b) disamina e approvazione del rinnovo del contratto di un Amministratore
Esecutivo.
ESG
a) Aggiornamento da parte della Funzione
sull'analisi di doppia
Sustainability
rilevanza prevista dalla CSRD;
b) integrazione dell'incarico di attestazione della Rendicontazione Consolidata di
Sostenibilità.

Inoltre il Consiglio ha monitorato la struttura del Gruppo e il sistema di governo societario da questo adottato. Il sistema di governo societario di Moncler risulta funzionale alle esigenze dell'impresa e, per tale ragione, non è stato ritenuto opportuno elaborare motivate proposte da sottoporre all'Assemblea a detto riguardo.

Induction program

La Società organizza periodicamente sessioni di induction rivolte a tutti gli Amministratori con l'obiettivo di fornire un'adeguata conoscenza della Società, del settore in cui opera il Gruppo, dei principali trend che potrebbero avere impatto sulla sua strategia di crescita, dei suoi prodotti, delle dinamiche aziendali e del quadro normativo e regolamentare di riferimento, che può incidere sulle scelte strategiche tenendo conto dei princìpi di corretta gestione dei rischi nonchè dei profili di sostenibilità.

Nel corso dell'Esercizio, in vista della riunione consiliare concernente l'approvazione del Budget 2025, è stata organizzata una sessione volta ad approfondire ulteriormente la conoscenza del prodotto Stone Island alla quale hanno partecipato, oltre al CEO di Stone Island, anche i responsabili delle Funzioni Business Operations, Corporate & Operations e Visual & Collection Merchandisingdi SPW.

In secondo luogo, nel gennaio 2025 è stato organizzato un evento off-site presso il polo logistico di Castel S. Giovanni (Piacenza) durante il quale il Consiglio e il Collegio hanno ricevuto una ampia e dettagliata informativa rispetto all'area Logistica e, in particolare, al sistema logistico del Gruppo e ai prossimi progetti che la Società intende portare avanti; la sessione formativa è stata effettuata assieme al Logistics Director, al Logistic Strategic Planning & Integration Director nonché a due consulenti esterni. È poi seguita una visita, guidata dal team della Funzione Logistica, presso alcune aree del polo logistico (in particolare, quella della materia prima e quella del prodotto finito).

Il Consiglio, inoltre, è stato sistematicamente tenuto aggiornato sugli eventi caratterizzanti lo scenario economico internazionale nonché sui trend di settore che potessero influire in modo significativo sul business di Moncler e del Gruppo. Periodicamente la Funzione Investor Relations & Strategic Planning predispone a favore del Consiglio e del Collegio un report che fornisce un confronto dei risultati dei principali peer nazionali ed internazionali nonché una informativa sul generale andamento degli operatori nel settore luxury. In sede consiliare sono inoltre proseguiti gli approfondimenti relativi alla performance del Gruppo in materia di sostenibilità e alle iniziative svolte per lo sviluppo dei brand Moncler e Stone Island. Il Consiglio ha ricevuto, inoltre, aggiornamenti rispetto all'attività di engagement che la Società, tramite il Segretario del Consiglio di Amministrazione (nonché Global Corporate Affairs & Compliance Director di Gruppo), anche con l'ausilio del Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione e del Lead Independent Director, ha intrattenuto con gli investitori ed i proxy advisor. Nel corso dell'Esercizio, attraverso il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, è stata fornita al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale, una disamina delle novità normative in materia di rendicontazione di sostenibilità e del processo di doppia rilevanza nell'ambito della quale è stata analizzata la lista degli impatti, rischi e opportunità rilevanti identificati attraverso tale processo.

Nel corso del 2025, a seguito del rinnovo del Consiglio di Amministrazione (che sarà deliberato dall'Assemblea del 16 aprile 2025), la Società organizzerà delle sessioni formative volte a fornire un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera Moncler, dei suoi prodotti, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, dei principi di corretta gestione dei rischi, nonché del quadro normativo ed autoregolamentare; sono inoltre previste specifiche sessioni dedicate all'area della sostenibilità.

Dialogo con gli Azionisti

Nel 2021 il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Presidente e CEO, ha adottato la procedura per la gestione del dialogo con la generalità degli Azionisti di Moncler, revisionata nella riunione del 13 febbraio 2025, alla luce, tra l'altro, delle raccomandazioni del Codice CG e delle prassi di engagement. Si rinvia, per maggiori informazioni, al Paragrafo 12.1 della presente Relazione.

4.7 ORGANI DELEGATI

Amministratori Delegati

Ai sensi dell'Art. 20 dello Statuto, il Consiglio può delegare, nei limiti di cui all'Art. 2381 Cod. Civ. e con l'esclusione delle materie di cui all'Art. 17.3 dello Statuto, proprie attribuzioni ad uno o più dei suoi componenti, determinando il contenuto, i limiti e le eventuali modalità di esercizio della delega. Il Consiglio, su proposta del Presidente e d'intesa con gli organi delegati, può conferire deleghe per singoli atti o categorie di atti anche ad altri membri del Consiglio di Amministrazione. Rientra nei poteri degli organi delegati conferire, nell'ambito delle attribuzioni ricevute, deleghe per singoli atti o categorie di atti a dipendenti della Società ed a terzi, con facoltà di subdelega.

A seguito della propria nomina in data 21 aprile 2022, il Consiglio in carica ha conferito specifici poteri in capo a, rispettivamente, Remo Ruffini, Presidente e CEO di Moncler, Roberto Eggs, Amministratore Esecutivo e Chief Business Strategy e Global Market Officer, e

Luciano Santel, Amministratore Esecutivo e Chief Corporate & Supply Officer, determinandone rispettivamente i contenuti, limiti e modalità di esercizio. I poteri (modificati da ultimo il 29 ottobre 2024), sono stati conferiti, in continuità con il passato, alla luce delle aree e delle responsabilità dei singoli soggetti delegati e al fine di creare una chiara e precisa ripartizione delle competenze.

Sintesi dei principali poteri degli Amministratori Delegati

Remo Ruffini,
Presidente e CEO
Al Presidente del Consiglio spettano i poteri previsti dalla legge.
Remo Ruffini è il Presidente del Consiglio di Amministrazione nonché
Amministratore Delegato. Remo Ruffini ricopre anche la carica di CEO5
Rispetto al ruolo e ai poteri conferiti in qualità di Presidente del Consiglio,
si rinvia al Paragrafo successivo.
L'attribuzione delle deleghe di cui sotto si giustifica in considerazione delle
caratteristiche dell'attività di impresa di Moncler nonché della stuttura
organizzativa del Gruppo.
Al Presidente fa capo tutta la struttura organizzativa del gruppo Moncler e
dunque sia la parte di
Strategy
, diretta da
& Global Market
Business
Roberto Eggs, sia l'area
, diretta da Luciano Santel. Le
Corporate & Supply
seguenti Funzioni sono poste alle dirette dipendenze del Presidente e
Amministratore Delegato e rispondono funzionalmente allo stesso:
Investor
e
Pianificazione
Strategica
Relations
Corporate
Strategy
&
,
Direzione Creativa,
Relations,
Communication, Creative & Corporate
Internal Audit
A Remo Ruffini, ai sensi e nei limiti di cui all'Art. 2381 Cod. Civ. e dell'Art.
20 dello Statuto, e con espressa esclusione delle materia riservate dalla
legge e dallo statuto alla competenza del Consiglio di Amministrazione,
sono stati attribuiti tutti i poteri di ordinaria amministrazione, da esercitarsi
entro il limite di valore di Euro 5 milioni. Tali poteri riguardano, tra l'altro,
gli acquisti di beni e servizi strumentali, le vendite
e
, la
retail
wholesale
direzione creativa e stilistica, le attività promozionali e di
, gli
marketing
eventi e le attività di comunicazione, la proprietà intellettuale, le risorse
umane e i rapporti con le banche.
Roberto Eggs,
Amministratore
Esecutivo
e Chief
Business Strategy e
Global
Market
Officer

A Roberto Eggs fa capo il comparto di impresa del Gruppo denominato Business Strategy & Global Markets. Sono dunque stati conferiti poteri concernenti tale area (ai sensi e nei limiti previsti dall'Art. 2381 Cod. Civ. e dell'Art. 20 dello Statuto, e con espressa esclusione delle materie riservate dalla legge e dallo Statuto alla competenza del Consiglio di Amministrazione) sono afferenti lo sviluppo e alla gestione di tutte le attività di business retail e wholesale su scala mondiale. Tali poteri (da esercitare entro il limite di volta in volta individuato per la singola area) si riferiscono tra l'altro alle vendite, al canale retail (per contratti con un affitto annuo non superiore a Euro 2 milioni e un key-money non superiore a Euro 5 milioni), e wholesale (esclusi gli accordi pluriennali con un fatturato stimato superiore a Euro 10 milioni).

Luciano Santel, Amministratore Esecutivo e Chief Corporate & Supply Officer

A Luciano Santel fa capo l'area Corporate & Supply che include, tra l'altro, l'Operations & Supply Chain e Worldwide Information & Technology Trasformation. Sono dunque stati conferiti poteri concernenti tale area (ai sensi e nei limiti previsti dall'Art. 2381 Cod. Civ. e dell'Art. 20 dello Statuto, e con espressa esclusione delle materie riservate dalla legge e dallo Statuto alla competenza del Consiglio di Amministrazione) e da esercitarsi entro il limite indicato rispetto alla specifica area concernenti tra l'altro i rapporti

5 Remo Ruffini non riveste l'incarico di Amministratore in altro emittente quotato di cui sia CEO un Amministratore della Società.

Comitato Esecutivo

Alla data della Relazione, non è stato costituito un Comitato Esecutivo.

4.8 ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI

9.6.

Oltre al Presidente e Amministratore Delegato, Remo Ruffini, all'Amministratore Esecutivo Luciano Santel e all'Amministratore Esecutivo Roberto Eggs non vi sono altri Amministratori Esecutivi.

4.9 AMMINISTRATORI INDIPENDENTI

In adesione a quanto indicato nella Raccomandazione 7 del Codice CG ed in conformità alle prescrizioni contenute nell'Art. 13.3 dello Statuto, descritte nel precedente Paragrafo 4.2, fanno parte del Consiglio di Amministrazione, in carica alla data della presente Relazione, 7 Amministratori Indipendenti nelle persone di Bettina Fetzer, Gabriele Galateri di Genola, Alessandra Gritti, Jeanne Jackson, Diva Moriani, Guido Pianaroli e Maria Sharapova che sono in possesso dei requisiti di indipendenza prescritti dal combinato disposto degli Art. 147ter comma 4 e 148 comma 3 del TUF e dalla Raccomandazione 7 del Codice CG.

Il Presidente Remo Ruffini non si qualifica come Amministratore Indipendente.

A tale riguardo si segnala che l'Art. 13.3 dello Statuto prevede che la maggioranza degli Amministratori debba possedere i requisiti di indipendenza stabiliti dalla legge e dalle disposizioni regolamentari nonché dalle disposizioni del Codice CG e, quindi, stabilisce una quota ben più elevata di quella minima prescritta dalla legge (2 Amministratori Indipendenti per i Consigli composti da più di 7 membri) e superiore rispetto a quella prevista dal Codice CG, che raccomanda che siano Indipendenti almeno la metà dei componenti l'organo di amministrazione delle società grandi che non abbiano una proprietà concentrata come Moncler. Tale previsione, che garantisce che il numero degli Amministratori Indipendenti sia adeguato alle esigenze di Moncler, al funzionamento del Consiglio e alla costituzione dei suoi comitati endo-consiliari, è stata introdotta a seguito della modifica statutaria approvata dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti il 25 marzo 2021 ed è volta a rafforzare in maniera ancora più incisiva l'impegno di Moncler a mantenere nel tempo una composizione del Consiglio che riconosca ruolo e peso sempre più significativi agli Amministratori Indipendenti.

Criteri di valutazione

Pagina 38 di 82 Rispetto alla valutazione di significatività delle circostanze rilevanti ai fini della valutazione di indipendenza degli Amministratori (eventuali relazioni commerciali, finanziarie o professionali) e alla definizione ex ante di criteri quantitativi e qualitativi di riferimento per tale valutazione, il Consiglio, previa disamina del Comitato Nomine e Remunerazione, ha confermato, nella propria riunione del 13 febbraio 2025 l'adozione dei seguenti criteri che sono stati anche riportati nel Parere di Orientamento predisposto in vista dell'Assemblea del 16 aprile 2025 che, tra le altre cose, rinnoverà il Consiglio di Amministrazione. Il Parere di

Orientamento è disponibile sul sito www.monclergroup.com, nella Sezione dedicata all'Assemblea predetta in "Governance".

1) Relazioni commerciali, finanziarie e professionali (lett. c), Raccomandazione 7 del Codice)

Le relazioni commerciali, finanziarie e professionali con un Amministratore (in qualità di persona fisica) sono da considerarsi di norma significative (e quindi in grado di compromettere l'indipendenza di un Amministratore) se:

  • a) ricorrono, in via continuativa nel corso del mandato di riferimento (e, quindi, non rappresentano prestazioni svolte occasionalmente nel corso del triennio di riferimento); e, in aggiunta, se
  • b) comportano un riconoscimento economico annuo almeno pari al 100% del compenso fisso percepito annualmente dall'Amministratore come componente del Consiglio di Amministrazione e (eventualmente) dei Comitati endo-consiliari.

Rispetto alle relazioni commerciali, finanziarie e professionali che l'Amministratore instaura o ha instaurato indirettamente (e, quindi, a titolo esemplificativo, attraverso società controllate o delle quali sia Amministratore Esecutivo), le valutazioni della significatività di tali rapporti verranno condotte caso per caso con riferimento alla singola relazione, anche avuto riguardo alle circostanze specifiche del soggetto interessato.

Si qualificano inoltre come significative, indipendentemente dai parametri di cui sopra, le relazioni di natura commerciale, finanziaria o professionale che, a giudizio del Consiglio, sono idonee a condizionare l'autonomia di giudizio e l'indipendenza di un Amministratore di Moncler nello svolgimento del proprio incarico. Pertanto, a titolo meramente esemplificativo, possono considerarsi significative le relazioni che (i) possano avere un effetto sulla posizione e/o sul ruolo ricoperto dall'Amministratore all'interno della società di consulenza e/o (ii) attengano ad importanti operazioni del gruppo Moncler e possano, pertanto, avere una rilevanza per l'Amministratore in termini reputazionali all'interno della propria organizzazione.

2) Remunerazione aggiuntiva (lett. d), Raccomandazione 7 del Codice)

La remunerazione aggiuntiva è da considerare di norma significativa (e quindi in grado di compromettere l'indipendenza dell'Amministratore) se risulta, su base annuale, almeno pari al 100% del compenso fisso percepito come componente del Consiglio di Amministrazione e (eventualmente) dei Comitati endo-consiliari.

Valutazioni sul requisito di indipendenza

L'indipendenza degli Amministratori viene valutata dal Consiglio in occasione della nomina dell'organo consiliare e, successivamente, ogni anno, tenendo conto delle informazioni fornite di singoli interessati o comunque a disposizione della Società.

In occasione della candidatura, gli Amministratori Bettina Fetzer, Gabriele Galateri di Genola, Alessandra Gritti, Jeanne Jackson, Diva Moriani, Guido Pianaroli e Maria Sharapova hanno dichiarato il possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal combinato disposto degli Art. 147ter comma 4 e 148 comma 3 del TUF, nonché dei requisiti di indipendenza di cui alla Raccomandazione 7 del Codice CG e, contestualmente, si sono impegnati a comunicare tempestivamente al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale eventuali variazioni in merito ai requisiti, inclusi quelli di indipendenza, nonché eventuali sopravvenute cause di decadenza. Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 21 aprile 2022, a seguito della nomina da parte dell'Assemblea ordinaria avvenuta in pari data, ai sensi dell'Art. 2386, comma 1, Cod. Civ. e dell'Art. 13.4 dello Statuto, ha verificato la sussistenza in capo ai predetti Amministratori anche sulla base delle dichiarazioni dagli stessi allo scopo rilasciate ai sensi dell'Art. del 148 TUF applicando, inter alia, tutti i criteri previsti dal Codice CG. Il Collegio Sindacale ha verificato la correttezza della valutazione effettuata dal Consiglio sull'indipendenza degli Amministratori. I risultati di tali verifiche sono resi noti

nella relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea ai sensi dell'Art. 153 TUF, alla quale si rinvia.

Il Consiglio ha rinnovato la richiesta agli Amministratori interessati al fine di verificare il mantenimento del requisito di indipendenza, da ultimo anche alla data della Relazione. Il Consiglio ha accertato il mantenimento dei requisiti di indipendenza dei suddetti Amministratori e il Collegio ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dall'organo amministrativo.

Nell'ambito di tale verifica il Consiglio ha confermato all'unanimità (con l'astensione dei Consiglieri direttamente interessati) la sussistenza dei requisiti di indipendenza di Gabriele Galateri di Genola e Diva Moriani, sebbene questi abbiano ricoperto l'incarico di Amministratore della Società per un periodo superiore a nove esercizi, superando, come prescritto dal Codice CG (cfr. Art. 2, Raccomandazione 7, lett. e), Codice CG), la forma con una valutazione di sostanza.

Tale valutazione, in continuità con quella effettuata nell'esercizio precedente, è stata supportata tra l'altro (i) dalla profonda conoscenza della Società sviluppata e consolidata nel corso del novennio e degli imprescindibili contributi apportati dagli Amministratori Gabriele Galateri di Genola e Diva Moriani nello svolgimento del loro ruolo di Consigliere e di Presidente, rispettivamente, del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e del Comitato Nomine e Remunerazione che hanno dato qualità e arricchito il dibattito consiliare; (ii) dalla specchiata indipendenza e autonomia di giudizio derivante dalla professionalità e dall'esperienza di entrambi gli Amministratori, anche alla luce dei rispettivi ruoli ricoperti nel corso degli anni in primarie società quotate; (iii) dalla sussistenza in capo agli stessi degli altri requisiti di indipendenza previsti dal Codice CG.

Con riferimento al Consigliere Gabriele Galateri di Genola, il cui mandato scadrà con l'approvazione del bilancio relativo all'Esercizio, lo scostamento dalla Raccomandazione del Codice CG è legato all'interesse di Moncler a continuare ad avvalersi (i) della sua elevata professionalità ed esperienza, maturate anche alla luce dei ruoli dallo stesso ricoperti nel corso degli anni, nonché (ii) dell'imprescindibile contributo apportato dall'amministratore medesimo nelle dinamiche endoconsiliari. Il Consiglio, nonostante tale scostamento, ha ritenuto comunque positivamente raggiunti gli obiettivi di (i) assicurare un'adeguata dialettica all'interno del Consiglio e dei Comitati endoconsiliari e di (ii) favorire un opportuno bilanciamento degli interessi diversi rispetto a quelli della Società.

Anche quindi per quanto concerne la componente del Consiglio di Amministrazione, Diva Moriani, il cui mandato scadrà con l'approvazione del bilancio relativo all'Esercizio, l'organo amministrativo ha ritenuto di disapplicare la Raccomandazione del Codice CG in quanto Diva Moriani ha dimostrato un elevato commitment nell'ambito dei lavori consiliari e dei Comitati, oltre che elevate professionalità, competenze ed esperienza maturate anche alla luce dei ruoli ricoperti nel corso degli anni in primarie società quotate. Si tratta di caratteristiche di cui il Consiglio intende tutt'ora beneficiare e che hanno quindi condotto allo scostamento dalla predetta Raccomandazione. Il Consiglio, discostandosi nei termini sopra indicati, ha ritenuto anche con riferimento alla predetta Amministratrice comunque positivamente raggiunti gli obiettivi sottesi alla presenza di Amministratori Indipendenti in Consiglio sopra indicati (assicurare un'adeguata dialettica all'interno del Consiglio e dei Comitati endoconsiliari e favorire un opportuno bilanciamento degli interessi diversi rispetto a quelli della Società). Al riguardo, Diva Moriani non ha mancato di agire, attraverso i contributi forniti in sede consiliare e endoconsiliare, con autonomia e indipendenza (sia in mind che in appearance), dimostrando, altresì, indubbie qualità etiche e professionali. Da ultimo, il Consiglio ha avuto modo di accertare che Diva Moriani soddisfa, comunque, tutti gli altri requisiti di indipendenza previsti dal Codice CG.

Riunione degli Amministratori Indipendenti

Nel corso dell'Esercizio gli Amministratori Indipendenti si sono riuniti in assenza degli altri Amministratori, per discutere in merito ai temi giudicati di interesse rispetto al funzionamento del Consiglio di Amministrazione e alla gestione sociale.

Nel corso della riunione sono state condivise proposte e considerazioni per il miglioramento dei lavori consiliari. La riunione è stata coordinata dal Lead Independent Director, Alessandra Gritti, la quale ha provveduto a trasferire i suggerimenti e le proposte emerse agli Amministratori Esecutivi e al Segretario del Consiglio di Amministrazione

4.10 LEAD INDEPENDENT DIRECTOR

Come rappresentato nel precedente Paragrafo 4.6 della Relazione, in considerazione della concentrazione in capo a Remo Ruffini della carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione e di CEO, sottolineando la centralità del ruolo e dei poteri del Consiglio di Amministrazione nella governance della Società che costituiscono un adeguato contrappeso al cumulo degli incarichi conferiti a Remo Ruffini, il Consiglio di Amministrazione della Società, in data 4 novembre 2013, ha deliberato di avvalersi del Lead Independent Director in adesione alla attuale Raccomandazione 13 del Codice CG.

In 21 aprile 2022, il Consiglio di Amministrazione ha nominato l'Amministratore Indipendente Alessandra Gritti alla quale sono stati conferiti i seguenti compiti di cui alla Raccomandazione 14 del Codice CG:

  • a) rappresentare un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degli Amministratori Non Esecutivi e, in particolare, degli Amministratori Indipendenti; e
  • b) coordinare le riunioni di soli Amministratori Indipendenti per la discussione di tematiche di volta in volta giudicate di interesse rispetto al funzionamento del Consiglio di Amministrazione o alla gestione della Società.

Il Lead Independent Director ha svolto le sue funzioni nel corso dell'Esercizio coerentemente con le raccomandazioni del Codice CG sopra citate e con le previsioni del Regolamento endo-consiliare. Inoltre, il Lead Independent Director ha preso parte agli incontri con gli investitori nell'ambito dell'attività di engagementcondotta dalla Società.

5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

In conformità alle disposizioni normative e regolamentari vigenti, Moncler ha da tempo adottato specifiche disposizioni procedurali volte a garantire il massimo livello di correttezza, accuratezza e tempestività nel processo di gestione delle informazioni societarie, oltre alla più ampia trasparenza e accessibilità a favore del mercato.

Moncler ha adottato la procedura interna per la gestione delle informazioni privilegiate (la Procedura IP) approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 26 settembre 2013 e da ultimo aggiornata il 24 luglio 2024.

La Società ha inoltre adottato la procedura in materia di Internal Dealing (Procedura ID), aggiornata da ultimo dal Consiglio di Amministrazione il 24 luglio 2024, volta a regolamentare gli obblighi informativi nei confronti di Consob e del pubblico connessi al compimento da parte dei c.d. Soggetti Rilevanti e delle c.d. Persone Strettamente Associate (come individuati ai sensi della MAR e della Procedura ID), di operazioni aventi ad oggetto strumenti finanziari emessi dalla Società.

Entrambe le procedure, come detto, sono state aggiornate in più occasioni dal Consiglio: in primo luogo, al fine di recepire anzitutto le modifiche normative e regolamentari intervenute nel tempo, nonché i più recenti orientamenti delle Autorità di riferimento; in secondo luogo, al fine di specificare e formalizzare taluni flussi informativi e valutazioni condotte dalle competenti Funzioni societarie ai sensi delle procedure predette, nell'ambito del più ampio

processo di monitoraggio e revisione che la Funzione Corporate Affairs effettua periodicamente.

Entrambe le procedure sono disponibili sul sito internet della Società www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance/Documenti e Procedure"a cui si rimanda per ogni dettaglio.

Procedura IP

La Procedura IP disciplina la corretta gestione interna e la comunicazione esterna delle informazioni aziendali e, in particolare, delle informazioni privilegiate, regolando i principi di comportamento e recependo gli specifici obblighi e divieti previsti dalla legge al fine di fornire un quadro di riferimento unitario, chiaro ed esaustivo degli adempimenti normativi e degli altri obblighi a tutela di Moncler e del mercato.

La Procedura IP, in linea con quanto previsto dal Codice Etico di Moncler, costituisce una misura preventiva per individuare ed evitare il verificarsi di fattispecie di abuso di informazioni privilegiate, manipolazione del mercato e comunicazione illecita di informazioni privilegiate, previste, tra l'altro, dagli Artt. 8, 10 e 12 della MAR e dagli Artt. 184 e seguenti del TUF, illeciti rilevanti anche ai fini del D.Lgs. n. 231/2001 in materia di responsabilità amministrativa degli enti. Detta procedura è quindi parte integrante del Modello 231 della Società.

Ai sensi di quanto previsto dalla Procedura IP, la valutazione sulla natura privilegiata di un'informazione è effettuata dal Presidente e CEO ovvero, in alternativa, a seconda dei casi, dall'Amministratore Esecutivo Luciano Santel, supportati dalla Funzione Corporate Affairs & Compliance e dalla Funzione Investor Relations, nell'ambito delle competenze attribuite. Sono poi previsti presidi organizzativi con funzioni consultive e di coordinamento a supporto delle valutazioni suddette.

La Procedura IP disciplina poi le comunicazioni al pubblico di queste ultime, la tenuta dell'elenco delle persone che hanno accesso a informazioni rilevanti (Relevant Information List) e dell'elenco delle persone che hanno accesso a informazioni privilegiate (Registro Insider). La gestione di entrambi i registri è in capo alla Funzione Corporate Affairs & Compliance.

Procedura ID

La Procedura ID disciplina la gestione e la comunicazione delle c.d. operazioni di internal dealing, ossia le operazioni sugli strumenti finanziari di Moncler effettuate da specifici soggetti individuati ai sensi della normativa applicabile e, in particolare, da coloro che esercitano funzioni di amministrazione, controllo e direzione (c.d. Soggetti Rilevanti) e le persone a loro strettamente legate.

La Procedura ID prevede, inoltre, in prossimità di determinati eventi societari, il divieto in capo ai soggetti sopracitati di compiere operazioni sugli strumenti finanziari di Moncler (c.d. blackout period).

Delle operazioni compiute dai Soggetti Rilevanti è data evidenza al pubblico sul sito della Società www.monclergroup.it nella Sezione "Governance/Transazioni azionarie/Comunicazioni Internal Dealing".

6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO

La Società, in adesione a quanto previsto dal Codice CG, ha istituito il Comitato per le Nomine e la Remunerazione ed il Comitato Controllo e Rischi. A tale riguardo si segnala che:

(i) il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, ha deliberato in data 9 novembre 2015, coerentemente con le raccomandazioni di cui al Codice CG, di delegare la supervisione delle questioni di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività del Gruppo al Comitato Controllo e Rischi, ampliandone le

relative funzioni, che è stato dunque denominato "Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità";

(ii) considerate le dimensioni e la struttura organizzativa dell'Emittente, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno di accorpare in un unico comitato le funzioni del comitato nomine, delineate dalla Raccomandazione n. 19 del Codice CG, con le funzioni del comitato per la remunerazione, previste dalla Raccomandazione n. 25 del Codice. Per ulteriori informazioni, si rinvia al successivo Paragrafo 8.2 della Relazione.

Per informazioni sulla composizione e il funzionamento dei comitati endo-consiliari si rimanda al Paragrafo 8.2 per il Comitato per le Nomine e la Remunerazione e al Paragrafo 9.2 per il Comitato Controllo e Rischi.

È inoltre stato costituito il Comitato Parti Correlate, composto da Amministratori in maggioranza Indipendenti, che svolge le funzioni previste dal Regolamento OPC Consob nonché dalla Procedura OPC; si rimanda al Paragrafo 10.3.

Conformemente a dette raccomandazioni del Codice CG, i regolamenti interni del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (distinti dal Regolamento CDA) prevedono che entrambi i Comitati siano composti da tre Amministratori Non Esecutivi, in maggioranza Indipendenti, fra i quali è scelto il Presidente. I regolamenti prevedono inoltre che almeno un componente del Comitato per le Nomine e la Remunerazione possieda un'adeguata conoscenza ed esperienza in materia finanziaria o di politiche retributive, mentre almeno un componente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità possieda un'adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi.

Il Presidente di ciascun Comitato consiliare dà informazione delle riunioni del Comitato alla prima riunione utile del Consiglio di Amministrazione utile, e quindi delle tematiche ivi trattate, in linea con quanto previsto dall'Art. 3 del Codice CG.

Per l'organizzazione dei propri lavori, i Comitati si avvalgono del supporto del Segretario del Consiglio cui è affidato il compito, inter alia, di formare l'ordine del giorno delle riunioni e di redigere e mantenere i verbali delle riunioni.

La documentazione viene messa a disposizione su un applicativo informatico gestito dal Segretario del Consiglio che garantisce un accesso riservato agli Amministratori e ai Sindaci e contestualmente all'avviso di convocazione e, comunque, non oltre tre giorni prima della data della riunione, salvo che specifiche esigenze non lo permettano; in tali casi la documentazione è trasmessa non appena disponibile.

In linea con quanto previsto alla Raccomandazione n. 17 del Codice CG, il Consiglio ha determinato la composizione dei Comitati privilegiando la competenza e l'esperienza dei relativi componenti ed evitando una eccessiva concentrazione di incarichi.

Alla data della presente Relazione non risultano costituiti Comitati ulteriori rispetto a quelli raccomandati dal Codice CG, ad eccezione del Comitato Strategico descritto in dettaglio nel successivo Paragrafo 14.

7. AUTOVALUTAZIONE E SUCCESSIONE DEGLI AMMINISTRATORI

7.1 BOARD REVIEW E PARERE DI ORIENTAMENTO

Il Consiglio di Amministrazione, in conformità a quanto previsto dall'Art. 4 del Codice CG, effettua annualmente l'auto-valutazione sul funzionamento, sulla dimensione e composizione del Consiglio stesso, del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e del Comitato Parti Correlate, tenendo anche conto delle caratteristiche professionali, di genere e della anzianità di carica degli Amministratori, avendo riguardo del ruolo svolto dal Consiglio nella definizione delle strategie e nel

monitoraggio dell'andamento della gestione e dell'adeguatezza del SCIGR (la Board Review).

L'attività, in continuità con l'esercizio precedente, è stata svolta con il supporto di Spencer Stuart, advisor esterno esperto di corporate governance e della c.d. Board effectiveness, indipendente in quanto non fornisce altri servizi alla Società o a società del Gruppo.

Coerentemente con i compiti attribuitigli dal Consiglio e in linea con quanto indicato dalle raccomandazioni del Codice CG, il Comitato Nomine e Remunerazione ha svolto un ruolo di supervisione del processo.

La Board Review ha quindi previsto la compilazione da parte di ciascun Consigliere di un questionario ed una intervista individuale effettuata dall'advisorSpencer Stuart.

Essendo il terzo ed ultimo anno di mandato il processo di Board Review si è focalizzato su:

  • a) bilancio di fine mandato, con evidenza del percorso effettuato nell'efficientamento delle dinamiche consiliari;
  • b) dimensione e composizione del Consiglio, al fine di raccoglire gli input ed i commenti dei Consiglieri in carica, utili per redigere gli orientamenti sulle figure professionali la cui presenza in Consiglio sia ritenuta opportuna in vista della nomina del nuovo Consiglio. In merito alla composizione del Consiglio, è stata anche predisposta da parte dell'advisor una analisi di benchmark relativamente ad un panel di società del settore consumer/lusso.

Rispetto alle risultanze emerse, il Consiglio opera in conformità con il Codice CG e con le best practice, sia a livello italiano che internazionale, e gli Amministratori, anche alla luce delle performance del business, hanno espresso soddisfazione generale in merito al funzionamento del Consiglio di Amministrazione di Moncler e dei suoi Comitati.

La Board Review ha confermato il forte senso di fiducia e rispetto reciproco fra i componenti. Nel corso del triennio la conoscenza degli Amministratori riguardo all'azienda e al settore si è progressivamente rafforzata così come la capacità di collaborare e approfondire le tematiche di business.

Il Consiglio di Moncler e i Comitati endoconsiliari hanno operato in modo efficace ed efficiente.

La frequenza delle riunioni del Consiglio è considerata appropriata. I materiali forniti al Consiglio per facilitare le discussioni sono accurati, chiari e di qualità. Il supporto offerto dalla Funzione Corporate Affairs & Compliance è molto apprezzato, soprattutto per la qualità del loro lavoro e per le risposte tempestive alle richieste degli Amministratori.

Alla luce delle difficoltà del contesto macroeconomico, caratterizzato da una significativa volatilità che ha impattato fortemente la fiducia dei consumatori in diversi mercati, il Consiglio ha espresso apprezzamento per il livello di preparazione ed efficacia del Top Management, per la maturità e la trasparenza con la quale i manager si sono rapportati al Consiglio.

L'atteggiamento costruttivo dei Consiglieri ha consentito loro di contribuire al dibattito consiliare e di supportare Moncler in una fase di forte evoluzione.

Nel corso dell'attività svolta a conclusione del triennio, non è mancata l'individuazione di alcune aree di miglioramento che possono essere tenute in considerazione anche in vista del prossimo mandato:

  • a) alla luce del rinnovo del Consiglio, proseguire nello sviluppo delle sessioni strutturate di onboarding e di induction dei Consiglieri, prevedendo sessioni sulle tematiche strategiche e relative allo sviluppo futuro dell'azienda, e in particolare sessioni su strategie internazionali, modelli di business, scenario competitivo, tematiche di sostenibilità, digitalizzazione ed utilizzo dell'intelligenza artificiale;
  • Pagina 44 di 82 b) prevedere la definizione di un calendario annuale che includa non solo la pianificazione delle sedute consiliari ma anche visite on-sitepresso sedi operative in

Italia e all'estero per accelerare la curva di conoscenza del mondo Moncler, in particolare da parte dei nuovi Amministratori, con riferimento al mercato, ai prodotti e al brand. Questo anche per stabilire interazioni e favorire coesione, nonchè consolidare un ambiente di reciprica fiducia fra i componenti ed il Top Management;

c) proseguire nella condivisione dei temi strategici in seno al Consiglio di Amministrazione, illustrando il lavoro di analisi ed approfondimento preventivo svolto dal Managemente valorizzando al meglio i contributi da parte di tutti i Consiglieri.

Si segnala inoltre che il Consiglio di Amministrazione, il cui mandato scade, come detto, con l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2024, con il supporto del Comitato Nomine e Remunerazione, ha elaborato, in vista dell'Assemblea del 16 aprile 2025, il Parere di Orientamento sulla composizione quali-quantitativa ritenuta adeguata allo svolgimento della propria attività nell'interesse degli Azionisti che intendano presentare una lista di candidati. Nella elaborazione del Parere di Orientamento il Consiglio ha, tra l'altro, tenuto conto di quanto emerso dalla Board Review svolta dal Consiglio con l'ausilio dell'esperto indipendente Spencer Stuart. Nel Parere di Orientamento, il Consiglio raccomanda inoltre di richiedere a coloro che presentino liste contenenti un numero di candidati superiori alla metà dei componenti da eleggere di fornire una adeguata informativa, nella documentazione presentata per il deposito della lista, sulla rispondenza della lista all'orientamento espresso dall'organo di amministrazione, anche con riferimento ai criteri di diversità.

Il Parere di Orientamento è pubblicato sul sito internet www.monclergroup.com, nella Sezione dedicata all'Assemblea del 16 aprile 2025 in "Governance/Assemblea".

7.2 LEADERSHIP CONTINUITY PLAN

La Società si è dotata, già a partire dal 2017, in linea con le prassi di mercato, di un Leadership Continuity Plan volto ad assicurare la stabilità del governo societario del Gruppo e la continuità della sua gestione operativa nel caso di anticipata cessazione e/o interruzione degli incarichi degli Amministratori Esecutivi, incluso l'incarico di CEO, e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche (DRS), facendo leva prevalentemente su risorse e profili già presenti nella struttura aziendale.

Il Leadership Continuity Plan è soggetto a revisioni periodiche da parte del Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato Nomine e Remunerazione, volte ad aggiornarlo rispetto all'evoluzione e alle variazioni della struttura organizzativa del Gruppo. Pertanto, il Consiglio, in primo luogo, ha individuato per ciascuna posizione chiave il perimetro di responsabilità, l'expertise, le competenze richieste e gli obiettivi strategici e, successivamente, ha valutato e quantificato il rischio associato alla singola key person identificando i profili e le figure professionali già presenti nel Gruppo in grado di garantire la continuità del business.

La Società anche quest'anno, insieme al Comitato Nomine e Remunerazione, ha proseguito le valutazioni in merito alla necessità di adottare un Piano di Successione, confermando contestualmente la validità e adeguatezza del Leadership Continuity Plan tuttora vigente rispetto alla struttura organizzativa del Gruppo.

8 REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI E COMITATO NOMINE E REMUNERAZIONE

8.1 REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

La Politica di Remunerazione di Moncler si pone quale obiettivo primario quello di supportare il perseguimento della strategia aziendale e degli obiettivi di sostenibilità del Gruppo, assicurando all'interno dell'azienda attraction e retention dei ruoli chiave che presentano caratteristiche e competenze importanti per la realizzazione degli indirizzi strategici di medio-lungo termine.

In vista dell'Assemblea del 16 aprile 2025 il Consiglio, con l'ausilio del Comitato Nomine e Remunerazione, ha predisposto una nuova Politica per il 2025 contenuta nella Relazione sulla Remunerazione che sarà sottoposta al voto dell'Assemblea predetta e disponibile sul sito www.monclergroup.com nella Sezione dedicata all'Assemblea in "Governance".

Rispetto al Consiglio in carica alla data della Relazione trova invece applicazione la Politica per il triennio 2022-2024 (e, quindi, per l'intero mandato del Consiglio uscente).

Entrambi i documenti sono disponibili sul sito internet della Società www.monclergroup.com nella Sezione "Governance/Remunerazione".

Remunerazione e sostenibilità

La politica di remunerazione del Gruppo Moncler prevede l'integrazione degli obiettivi di sostenibilità nel sistema retributivo, sia di breve (MBO) che di medio-lungo termine (LTI). Tale approccio garantisce un allineamento della remunerazione del Top Management alla strategia di sostenibilità di Gruppo.

ll pacchetto retributivo del Presidente e Amministratore Delegato, degli Amministratori Esecutivi e dei DRS comprende una componente variabile:

  • a) di breve termine (MBO) che include tra gli obiettivi un indicatore ESG, con una incidenza del 10%. Tale indicatore è basato sul raggiungimento della totalità degli obiettivi annuali del Piano Strategico di Sostenibilità 2020-2025, con riferimento all'anno di competenza. Questi obiettivi sono specificamente riferiti ai pillar del piano, che include la lotta ai cambiamenti climatici e la salvaguardia della biodiversità, l'economia circolare, la catena di fornitura responsabile, la valorizzazione delle diversità e il supporto alle comunità;
  • b) di medio-lungo termine rappresentata da piani di incentivazione azionaria (LTI) che includono tra gli obiettivi un indicatore ESG con una incidenza del 15%. I piani attualmente in corso sono il Piano 2022 ed il Piano 2024. Entrambi i Piani prevedono un ulteriore obiettivo, cui è legato l'eventuale raggiungimento dell'over-performance, corrispondente all'ottenimento di un'alta valutazione della performance di sostenibilità del Gruppo da parte di una delle primarie società di rating ESG come S&P Global, CDP, MSCI e Sustainalytics.

Per ogni ulteriore informazione in merito si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.monclergroup.com Sezioni "Governance/Assemblea degli Azionisti" e "Governance/Remunerazione".

8.2 COMITATO NOMINE E REMUNERAZIONE

La Società si avvale di un unico Comitato per le Nomine e la Remunerazione. Composizione, riunioni, obiettivi, compiti e attività del Comitato recepiscono totalmente le raccomandazioni del Codice CG.

Il Comitato in carica alla data della Relazione è stato nominato dal Consiglio nella riunione del 21 aprile 2022, resterà in carica sino all'approvazione del bilancio relativo all'Esercizio ed è composto dai seguenti Amministratori:

Diva Moriani Amministratore Non Esecutivo e Indipendente –
Presidente
Marco De Benedetti Amministratore Non Esecutivo
Alessandra Gritti Amministratore
Non
Esecutivo
e
Indipendente
e
Lead
Independent
Director

La maggioranza dei componenti del Comitato possiede i requisiti di indipendenza. In sede di nomina il Consiglio ha inoltre valutato che tutti i membri del Comitato possiedono una adeguata conoscenza ed esperienza in materia finanziaria e di politiche retributive.

Con riferimento alle attribuzioni del Comitato, al funzionamento dello stesso e alle attività svolte nel corso dell'Esercizio si rinvia alle relative sezioni presenti nel Paragrafo 3.2 della Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito di Moncler www.monclergroup.com, nelle Sezioni "Governance/Remunerazione" e "Governance/Assemblea degli Azionisti".

9. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI – COMITATO CONTROLLO, RISCHI E SOSTENIBILITÀ

Il SCIGR adottato da Moncler, in conformità alle raccomandazioni dell'Art. 6 del Codice CG e alle best practice di settore, è l'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi afferenti alla Società e alle società controllate, una sana e corretta gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici della Società.

Il SCIGR adottato da Moncler coinvolge, ciascuno per le proprie competenze:

  • (a) il Consiglio di Amministrazione che definisce le linee di indirizzo e valuta l'adeguatezza del SCIGR;
  • (b) il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità con i compiti, meglio illustrati nel successivo Paragrafo 9.3, di supportare, con adeguata attività istruttoria e propositiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al SCIGR, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche;
  • (c) l'Amministratore Incaricato del SCIGR (nonché Dirigente Preposto), Luciano Santel, con i compiti, precisati in dettaglio nel successivo Paragrafo 9.2, di identificare i principali rischi aziendali e dare esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione;
  • (d) il Responsabile della Direzione Internal Audit, Riccardo Greghi, incaricato, quale controllo di terzo livello di verificare, inter alia, che il SCIGR sia funzionante e adeguato, secondo i compiti in dettaglio indicati nel successivo Paragrafo 9.4;
  • (e) il Responsabile della Funzione Corporate Affairs & Compliance, Andrea Bonante, incaricato, quale controllo di secondo livello, di monitorare il corretto svolgimento delle operazioni di Gruppo nel rispetto dei vincoli normativi e regolamentari di riferimento nonché delle procedure interne e dei valori del Codice Etico adottato da Moncler, assicurando la gestione degli aspetti di compliance; e, in generale, garantire un adeguato sistema di governo dei rischi legati al business in cui l'intero Gruppo opera;
  • (f) il Collegio Sindacale che, anche in qualità di comitato per il controllo interno e la revisione contabile ai sensi dell'Art. 19 del D. Lgs. n. 39/2010, vigila sull'efficacia del SCIGR;
  • (g) l'Organismo di Vigilanza incaricato di vigilare sull'effettività e sull'adeguatezza dei meccanismi e dei controlli interni di Moncler nonché del Modello 231.

Considerata la complessità delle attività gestionali e tenuto conto che l'assunzione di rischio rappresenta una componente insita nell'attività dell'impresa, il Consiglio di Amministrazione ha valutato l'importanza di identificare e mappare in via preventiva i principali rischi e di adottare strumenti idonei a governarli e ridurne impatto e/o probabilità di accadimento. La Società ha pertanto implementato da diversi anni un processo per la definizione del modello di gestione integrata dei rischi, ispirato ai principi indicati dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commissions – Enterprise Risk Management Integrated Framework.

Coerentemente con queste finalità, il modello integrato di governo dei rischi (c.d. Risk Management) adottato dalla Società si pone le seguenti finalità:

  • (a) diffondere all'interno dell'azienda la cultura di prevenzione e mitigazione dei rischi, in particolare nei processi di pianificazione strategica ed operativa e nelle scelte aziendali di maggior rilievo;
  • (b) assicurare la trasparenza sul profilo di rischio assunto e sulle strategie di gestione attuate, attraverso un reporting periodico e strutturato al Consiglio di Amministrazione, al Top Managemente agli Azionisti.

Il modello di Risk Managementdi Moncler è inoltre:

  • (a) esteso a tutte le tipologie di rischio potenzialmente significative;
  • (b) focalizzato sui rischi maggiormente rilevanti in funzione della loro capacità di pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi strategici, ovvero di intaccare gli assets aziendali strategici e la reputazione del Gruppo;
  • (c) basato su un approccio quantitativo ovvero fondato, ove possibile, su una misurazione puntuale degli impatti dei rischi sui risultati economico-finanziari attesi pesati in funzione della loro probabilità di accadimento;
  • (d) basato su un risk appetitequantitativo definito per area di rischio;
  • (e) collegato alla strategia assicurativa adottatata dal Gruppo;
  • (f) integrato nei processi decisionali e di business;
  • (g) coerente con il sistema di valutazione dei rischi, degli impatti e delle opportunità alla base dell'analisi di doppia rilevanza per il reportingunico integrato.

Il modello di Risk Management della Società è stato adottato dal Consiglio di Amministrazione, su proposta dell'Amministratore Incaricato del SCIGR, sentito il parere favorevole del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e del Collegio Sindacale. Tale modello, aggiornato ogniqualvolta si sia reso necessario, enuncia le linee guida di Moncler per identificare, presidiare e governare le aree di rischio garantendo il raggiungimento degli obiettivi strategici ed operativi, l'affidabilità delle informazioni (non solo finanziarie) fornite agli organi sociali ed al mercato, il rispetto di leggi e regolamenti e la salvaguardia dei beni aziendali, inclusi gli asset immateriali e la reputazione di Moncler.

Il modello di Risk Management di Moncler, i cui ruoli, responsabilità e tempistiche sono definite all'interno della procedura interna "Processo di Risk Management", prende in considerazione quattro macro-categorie di rischio che permettono al management di identificare gli obiettivi, il modello di controllo e gli organi coinvolti:

  • (a) i rischi strategici, ovvero quelli legati alle strategie aziendali e che permettono di ottenere un vantaggio competitivo che si rispecchia negli obiettivi di cui al piano industriale;
  • (b) rischi di business, ovvero quelli collegati al settore di appartenenza ed al modello di business con cui la Società opera per realizzare gli obiettivi del piano industriale;
  • (c) rischi finanziari, ovvero quelli legati alle dinamiche finanziarie macro-economiche e di mercato;
  • (d) rischi di compliance, ovvero quelli relativi alla violazione di norme cogenti o regolamenti internamenti definiti.

All'interno di tali categorie sono classificati anche i rischi e le opportunità in ambito environment, sociale e di governancederivanti dall'analisi di doppia rilevanza.

I rischi identificati con i Risk Owner delle Funzioni coinvolte, inclusi i President delle Regions di Gruppo (EMEA, Cina, APAC, Americas, Japan, Korea), possono essere interni al Gruppo ovvero esterni (ossia legati al contesto di settore o di mercato). Nel primo caso l'obiettivo del modello di Risk Managementè di gestire il rischio attraverso specifici sistemi di prevenzione,

controllo e monitoraggio integrati nei processi aziendali a livello operativo o manageriale e finalizzati a ridurne la probabilità e/o a contenerne l'impatto in caso di accadimento. Rispetto ai rischi esterni l'obiettivo del modello di Risk Management è di monitorare il rischio stesso e mitigare l'impatto in caso di accadimento.

L'esposizione del Gruppo ai rischi strategici, di business, operativi, di compliance e le relative azioni di mitigazione confluiscono negli strumenti c.d. Risk Register e nel reporting di Risk Management, che vengono sottoposti all'approvazione degli organi competenti.

Al Consiglio di Amministrazione spetta il compito di coordinare e supervisionare il processo di Risk Management affinché i rischi assunti nell'ambito dell'attività d'impresa siano coerenti con le strategie di business deliberate e con la soglia di rischio accettabile definita nel risk appetite. Il Consiglio di Amministrazione di Moncler è l'organo competente a deliberare in merito all'adozione, e alle successive modifiche, delle procedure e delle policy interne che compongono il SCIGR e che sono volte a garantire l'osservanza delle disposizioni normative e regolamentari nonché il rispetto dei valori perseguiti dal Gruppo; il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità assiste il Consiglio di Amministrazione nell'espletamento di questo compito. Le procedure includono il Modello 231, il Codice Etico, la policy anticorruzione e la procedura in materia di whistleblowing. L'osservanza di tali procedure è monitorata dai competenti organi di controllo che dispongono delle conoscenze e competenze idonee a svolgere i rispettivi compiti.

Al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità spetta il compito di assistere il Consiglio per (i) identificare e valutare, almeno annualmente, i principali rischi afferenti la Società e le sue controllate di modo che gli stessi siano adeguatamente monitorati; (ii) definire ed aggiornare, almeno annualmente, i piani di mitigazione e in generale di governo dei rischi al fine di mantenere i livelli di esposizione al rischio complessivo entro la soglia di rischio accettabile definita nel risk appetite. A tale riguardo si segnala che all'interno della Società è presente un Risk Senior Manager per lo sviluppo metodologico ed il monitoraggio continuo del portafoglio dei rischi aziendali. Le soglie quantitative identificate nel risk appetite vengono aggiornate all'occorrenza in funzione della natura e del livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici, ed approvate dal Consiglio di Amministrazione previo parere del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.

All'Amministratore Incaricato del SCIGR spetta il compito di (i) identificare i principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche del business e dell'operatività svolta dalla Società e dal Gruppo; (ii) di curare la progettazione, realizzazione e gestione del SCIGR verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia.

La Società ha altresì istituito la Funzione Corporate Affairs & Compliance (il cui responsabile è il Global Corporate Affairs & Compliance Director) con riporto gerarchico diretto al Chief Corporate & Supply Officer e funzionale al Consiglio di Amministrazione. In materia di Compliance il Gruppo ha adottato una procedura al fine di: (i) divulgare la definizione di compliance di Moncler; (ii) stabilirne gli ambiti di applicabilità; (iii) fissarne i princìpi generali adottati; (iv) definire ruoli e responsabilità dei dipendenti; e (v) fornire le linee guida sulla base dei pilastri del Compliance Program di volta in volta aggiornato. Le attività poste in essere dalla Funzione Corporate Affairs & Compliance, sin dalla sua costituzione nel 2016, hanno avuto quindi l'obiettivo di rafforzare il sistema di monitoraggio e di gestione dei rischi di non conformità partendo dalle aree considerate più rilevanti, quali tra l'altro l'antitrust, la salute e sicurezza e la privacy. In secondo luogo, trova applicazione la procedura Information Flows to the Compliance Function (la Procedura Flussi Informativi) che stabilisce i flussi informativi e di reporting verso la Funzione Corporate Affairs & Compliance con cadenza semestrale e, in ogni caso, a seguito di accadimenti specifici che comportino un potenziale rischio di non compliance.

Pagina 49 di 82 Il Gruppo ha adottato una procedura nonché un canale ufficiale di whistleblowing in linea con le best practice esistenti in ambito nazionale e internazionale, che consentono a soggetti interni e a terzi di effettuare segnalazioni su presunte irregolarità avvenute nella gestione aziendale, attraverso un canale confidenziale e riservato. Il canale utilizzato consiste in una piattaforma informatica gestita da terzi specializzati (NAVEX), che consente di ricevere e

gestire le segnalazioni tramite piattaforma web nonché in via telefonica, con operatori locali. Il sistema anzidetto garantisce la riservatezza e la tutela del dipendente o collaboratore che segnali condotte illecite o violazioni del Modello 231, in linea con le disposizioni in materia di privacy di cui al GDPR e alle altre disposizioni normative e regolamentari applicabili in materia di privacy. La procedura recepisce le modifiche introdotte dal nuovo quadro normativo di riferimento a seguito dell'entrata in vigore del D. Lgs. n. 24/2023 attuativo della Direttiva (UE) 2019/1937.

Moncler ha inoltre adottato un modello anticorruzione, che prevede, tra le altre cose, una ricognizione normativa sui reati di corruzione nei Paesi in cui la Società opera, identificando le aree e i processi aziendali più a rischio di corruzione. Nello specifico trova applicazione una politica anticorruzione, adottata da ciascuna società del Gruppo Moncler, che definisce le responsabilità di monitoraggio dei cambiamenti della normativa, i controlli a presidio del rischio, la formazione, le attività di audit, la gestione e il reporting dei casi di non-compliance.

Il Consiglio, coadiuvato da tutte le Funzioni e dai presidi preposti nell'ambito del sistema di controllo, previa istruttoria del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, in data 13 febbraio 2025 ha valutato adeguato ed efficace l'assetto organizzativo, amministrativo e contabile ed il SCIGR della Società e delle società controllate aventi rilevanza strategica, anche rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto.

Nel corso dell'Esercizio i Responsabili della Direzione Internal Audit nonché della Funzione Corporate Affairs & Compliance hanno aggiornato il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ed il Consiglio di Amministrazione relativamente allo stato di avanzamento delle attività programmate nei rispettivi Piani nonchè delle azioni svolte nell'Esercizio. Le attività svolte nel corso del secondo semestre dell'Esercizio da parte di entrambe le Funzioni sono state illustrate durante la riunione del Comitato del 10 febbraio 2025, nel corso della quale sono stati disaminati il Piano di Audit e il Piano di Compliance per il 2025, approvati dal Consiglio nella riunione del 13 febbraio 2025, sentiti il Collegio Sindacale e l'Amministratore Incaricato del SCIGR.

Per ulteriori dettagli in merito a ruoli e responsabilità nella sorveglianza sulle procedure volte a gestire rischi, impatti e opportunità rilevanti, si rinvia ai seguenti Paragrafi della presente Sezione 9 ed alla Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità relativa all'Esericizio disponibile sul sito internet di Moncler www.monclergroup.com, Sezione "Sostenibilità/Documenti".

9.1 PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL SCIGR IN RELAZIONE AL PROCESSO DI INFORMATIVA FINANZIARIA E DI SOSTENIBILITÀ

Il sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria è parte integrante e si inserisce nel contesto più ampio del SCIGR. In linea generale il sistema di controllo interno posto in essere dalla Società è finalizzato a garantire la salvaguardia del patrimonio aziendale, il rispetto di leggi e regolamenti, l'efficienza e l'efficacia delle operazioni aziendali oltre che l'attendibilità, l'affidabilità, accuratezza e tempestività dell'informativa finanziaria stessa.

Il sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria ha l'obiettivo di identificare e valutare gli eventi in grado di compromettere, in caso di accadimento, l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informazione finanziaria e la capacità del processo di redazione del bilancio (di esercizio e consolidato) nel suo complesso di produrre l'informativa finanziaria in accordo con i principi contabili di riferimento.

L'approccio progettuale nella costruzione del modello di controllo del processo di Financial Reporting si è ispirato agli standards internazionali ed alle best practices di settore, nonchè alle linee guida emanate dal Committee of Sponsoring Organizations of Tradeway Commission.

Le procedure amministrativo-contabili per la formazione del bilancio e della documentazione finanziaria sono predisposte sotto la responsabilità del Dirigente Preposto che, congiuntamente al Presidente del Consiglio di Amministrazione, ne attesta l'adeguatezza e l'effettiva applicazione in occasione del bilancio di esercizio e consolidato e della relazione finanziaria semestrale della Società.

Nel 2024 il Gruppo Moncler ha avviato un progetto su un orizzonte temporale di due anni per strutturare un Sistema di Controllo Interno sull'Informativa di Sostenibilità (SCIIS). Questo sistema, sviluppato in risposta alle richieste degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), rappresenta un insieme strutturato di processi, strumenti e procedure progettati per garantire l'accuratezza, la completezza e tempestività delle informazioni di sostenibilità per la predisposizione del reporting integrato di Gruppo, nonché il rispetto degli standard medesimi.

Il sistema è stato progettato in conformità con le migliori pratiche in ambito di controllo interno (in particolare con il CoSO Framework SCIGR) e si integra con il SCIGR del Gruppo.

a) Fasi del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria

Nel corso dell'Esercizio, il Gruppo ha lavorato in aderenza alle indicazioni della Legge n. 262/2005, garantendo la gestione di un processo di Financial Reporting strutturato, documentato e verificato tramite specifici controlli a livello di processi operativi alimentanti il sistema contabile-amministrativo e delle principali attività di chiusura contabile, al fine di supportare il processo di attestazione del Dirigente Preposto.

Nell'ambito di tale progetto è stata svolta un'analisi che ha permesso di aggiornare il perimetro delle società rilevanti del Gruppo (adottando, quale perimetro, un livello di contribuzione sui ricavi e sull'attivo consolidati pari ad almeno il 5%) nell'ambito del quale sono state individuate, oltre alla capogruppo Moncler, le controllate aventi rilevanza strategica identificate in Industries, SPW, Moncler USA, Moncler Shanghai e Moncler Japan. Oltre a considerare tali società che, come detto, sono state individuate in base ad un parametro quantitativo, nell'ambito del progetto in esame sono state individuate ulteriori società sulla base di un criterio qualitativo. Le società rispetto alla quale sono state svolte queste ulteriori attività di audit sono Moncler France, Moncler Canada, Stone Island Korea e Stone Island USA.

Per le società rientranti nelle attività di cui alla Legge n. 262/2005 relative all'Esercizio, sono state selezionate le voci di bilancio materiali e i processi aziendali alimentanti tali voci, giungendo alla definizione di una matrice di processi aziendali per la quale sono stati identificati i rischi concernenti il Financial Reporting relativi al mancato raggiungimento degli obiettivi di controllo e finalizzati ad assicurare una rappresentazione veritiera e corretta dell'informativa finanziaria. Questa fase viene definita Risk Assessment.

In generale, gli obiettivi di controllo per il processo di Financial Reporting sono collegati alle tipiche asserzioni di bilancio quali l'esistenza, la completezza, l'accuratezza delle rilevazioni contabili, la valutazione delle operazioni e la presentazione dell'informativa. Gli obiettivi di controllo sono stati successivamente esplicitati e formalizzati, così come rilevati nell'ambito dei processi amministrativo-contabili di Gruppo, all'interno di una matrice rischi/controlli (risk/control matrix). I controlli sono altresì collegati ad elementi che connotano l'ambiente di controllo interno e l'organizzazione aziendale quali, ad esempio, la separazione dei compiti, il rispetto delle norme di condotta e dei limiti autorizzativi, la sicurezza fisica dei beni, la documentazione e la tracciabilità delle operazioni.

L'analisi del perimetro societario (scoping), dei rischi connessi all'informativa finanziaria (risk assessment) e dei controlli esistenti (risk/control matrix) prevede un aggiornamento periodico, al fine di identificare le principali modifiche intervenute nella struttura dei processi amministrativo-contabili a seguito della naturale evoluzione del business, delle singole entità legali e dell'organizzazione del Gruppo.

Successivamente, la Direzione Internal Audit individua l'approccio da adottare nella fase di verifica per garantire l'adeguatezza e l'operatività dei controlli chiave (key controls) al fine del contenimento e/o della riconduzione del rischio ad un livello residuo ritenuto accettabile. L'approccio tiene in considerazione le modalità di esecuzione del controllo (controlli manuali, controlli a livello di sistemi applicativi e la frequenza dei controlli stessi).

Complessivamente, nel corso dell'Esercizio sono state effettuate verifiche da parte della Direzione Internal Audit, in coordinamento con il Dirigente Preposto, su tutte le società sopra indicate rappresentative complessivamente dell'85% dei ricavi e dell'88% dell'attivo del Gruppo sui conti al 31 dicembre 2023.

b) Fasi del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa di sostenibilità (SCIIS)

Nel corso dell'Esercizio, il Gruppo ha lavorato sulla costruzione di un sistema di controllo in ambito di sostenibilità, in aderenza alle indicazioni degli ESRS. Il progetto, supportato per la parte dei controlli dalla funzione di Internal Audit e da una società esterna specializzata, ha previsto una prima fase dedicata alla definizione del modello di governance del SCIIS. Successivamente, sono stati identificati i processi, i ruoli e le responsabilità, il modello operativo, gli strumenti a supporto, i flussi informativi e le modalità di coordinamento tra Funzione Sostenibilità e le altre funzioni aziendali coinvolte nel processo di raccolta delle informazioni di sostenibilità.

Parallelamente, è stato definito il perimetro di applicazione del SCIIS attraverso un'analisi basata sul potenziale rischio di errore nella rendicontazione, sviluppata su quattro driver di valutazione, che ha permesso di categorizzare gli indicatori oggetto di rendicontazione in livelli di rischio differenziati e di identificare le società del Gruppo che contribuiscono maggiormente alle informative. I rischi potenziali di reporting riguardano l'inaccuratezza e l'incompletezza dei dati raccolti, errori nel calcolo degli indicatori e il mancato allineamento alle richieste degli ESRS.

Con riferimento al perimetro definito, sono stati individuati i controlli a mitigazione del rischio, ossia Process Level Controls, Entity Level Controls e Group Wide Controls, ed è stata costruita una risk/control matrix, la cui implementazione era stata prevista inizialmente per un sottoinsieme di processi e indicatori di riferimento, e nel 2025 si estenderà ad altri ambiti e indicatori di rilievo.

La Direzione Internal Audit provvederà a partire dal 2025 all'attività di testing indipendente sul SCIIS, in linea con quanto svolto sull'informativa finanziaria, con l'obiettivo di verificare l'adeguatezza e il corretto funzionamento dei controlli e di darne informativa al Dirigente Preposto e agli organi di controllo.

c) Ruoli e funzioni coinvolte

Il sistema di controllo concernente il processo di informativa finanziaria, che necessita di una chiara individuazione dei ruoli e delle funzioni coinvolte nel medesimo, è strutturato come segue.

Il sistema di controllo concernente il processo di informativa finanziaria è coordinato e gestito dal Dirigente Preposto, Luciano Santel, nominato dal Consiglio di Amministrazione in conformità con le disposizioni legislative e statutarie vigenti.

All'Amministratore Luciano Santel sono attribuiti, in qualità di Dirigente Preposto, i poteri necessari per la predisposizione di adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio, del bilancio consolidato e di ogni altra comunicazione di carattere finanziario, nonché per il rilascio di dichiarazioni scritte che attestino la corrispondenza degli atti e delle comunicazioni della Società diffusi al mercato e relativi all'informativa contabile, anche infrannuale, della Società medesima alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili. Luciano Santel, in qualità di Dirigente Preposto, fornisce, insieme al Presidente e CEO Remo Ruffini, le relazioni e attestazioni allegate al

bilancio di esercizio, al bilancio semestrale abbreviato e al bilancio consolidato richieste dalla normativa vigente. Sono attribuiti inoltre all'Amministratore Luciano Santel (i) i poteri di rappresentanza nei confronti dei terzi connessi alla funzione ricoperta e all'esercizio dei compiti attribuiti; (ii) le funzioni e i compiti previsti dalla procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate adottata dalla Società; (iii) ogni potere di carattere organizzativo e gestionale necessario per l'esercizio dei compiti attribuiti; nonché (iv) piena autonomia di spesa (nei limiti del budget annuale generale allocato alla direzione finanza e amministrazione, fatte salve eventuali integrazioni e modifiche ritenute necessarie, che potranno essere di volta in volta approvate dal Consiglio di Amministrazione).

Il Dirigente Preposto si avvale della Direzione Internal Audit per lo svolgimento di verifiche sull'operatività del sistema di controllo, ed è supportato dai Responsabili delle Funzioni della capogruppo nonché dai rappresentati legali e dai Finance Director per le società controllate estere che, relativamente alle aree di propria competenza, assicurano formalmente la completezza e l'attendibilità dei flussi informativi ai fini della predisposizione dei documenti finanziari, tramite l'invio con cadenza semestrale di lettere di attestazione interne.

Il Dirigente Preposto ha la responsabilità diretta della verifica circa la corretta e tempestiva esecuzione delle attività di gestione in ambito amministrativo, contabile e finanziario, essendo chiamato a supervisionare in modo continuativo tutte le fasi di monitoraggio e valutazione dei rischi inerenti il processo di financial reporting.

Il Dirigente Preposto informa periodicamente il Collegio Sindacale relativamente all'adeguatezza, anche organizzativa, e all'affidabilità del sistema amministrativo-contabile e riferisce al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e al Consiglio di Amministrazione sull'attività svolta e sull'efficacia del sistema di controllo interno con riferimento ai rischi inerenti l'informativa di bilancio.

In esito alle attività e ai controlli svolti, il Dirigente Preposto rilascia le dichiarazioni le attestazioni previste dall'Art. 154bisdel TUF.

In particolare, ai sensi:

  • (a) dell'Art. 154bis, comma 2, del TUF, gli atti e le comunicazioni di Moncler, diffusi al mercato e relativi all'informativa contabile anche infrannuale sono accompagnati dalla dichiarazione scritta del Dirigente Preposto che ne attesta la corrispondenza alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili;
  • (b) dell'Art. 154bis, comma 5, del TUF, il Dirigente Preposto e l'Amministratore Delegato attestano con apposita relazione sul bilancio di esercizio, sul bilancio semestrale abbreviato e sul bilancio consolidato:
    • i. l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili nel corso del periodo cui si riferiscono i documenti;
    • ii. che i documenti sono redatti in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti dall'Unione Europea;
  • iii. la corrispondenza dei documenti alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • iv. l'idoneità dei documenti a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • v. per il bilancio d'esercizio e per quello consolidato, che la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti;
  • vi. per il bilancio semestrale abbreviato, che la relazione intermedia sulla gestione contiene un'analisi attendibile delle informazioni di cui al comma 4 dell'Art. 154ter del TUF.

9.2 AMMINISTRATORE INCARICATO DEL SCIGR

Il Consiglio di Amministrazione della Società tenutosi in data 21 aprile 2022 ha confermato l'Amministratore Esecutivo e Chief Corporate & Supply Officer, Luciano Santel, quale Amministratore Incaricato del SCIGR in attuazione della Raccomandazione n. 34 del Codice CG.

L'attribuzione di tale ruolo ad un soggetto diverso dal CEO si giustifica in considerazione delle caratteristiche dell'attività di impresa di Moncler nonché della struttura organizzativa del Gruppo, anche considerata la tipologia di deleghe attribuite, rispettivamente, al Presidente e CEO, Remo Ruffini, e all'Amministratore Esecutivo e Chief Corporate & Supply Officer, Luciano Santel (riportate nel precedente Paragrafo 4.7).

Nell'espletamento delle funzioni assegnate, l'Amministratore Incaricato del SCIGR, con il supporto delle Funzioni coinvolte:

  • (a) ha curato l'identificazione dei principali rischi aziendali tenendo conto delle strategie e delle caratteristiche di business della Società e del Gruppo, sottoponendoli all'esame del Consiglio di Amministrazione;
  • (b) ha dato esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio, provvedendo alla progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno, verificandone costantemente l'adeguatezza complessiva e l'efficienza;
  • (c) si è occupato dell'adeguamento del sistema di controllo interno alle dinamiche aziendali ed alle mutate condizioni operative all'interno del quadro normativo e regolamentare di riferimento.

Luciano Santel ha il potere di chiedere alla Direzione Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e delle procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, mettendone al corrente il Presidente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, il Presidente del Collegio Sindacale ed il Responsabile della Funzione Corporate Affairs & Compliance.

Nell'esercizio delle proprie funzioni, l'Amministratore Incaricato del SCIGR porta tempestivamente alla conoscenza del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, al Consiglio di Amministrazione, al Collegio Sindacale e all'Organismo di Vigilanza eventuali criticità riscontrate o di cui ha avuto notizia.

9.3 COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO, RISCHI E SOSTENIBILITÀ

Composizione

Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità in carica alla data della Relazione è stato nominato dal Consiglio nella riunione del 21 aprile 2022, resterà in carica sino all'approvazione del bilancio relativo all'Esercizio ed è composto dai seguenti Amministratori aventi preparazione ed esperienza professionale idonee allo svolgimento dei compiti del Comitato:

Gabriele Galateri di Genola Amministratore Non Esecutivo, Indipendente

Presidente
Marco De Benedetti Amministratore Non Esecutivo
Guido Pianaroli Amministratore Non Esecutivo e Indipendente

La maggioranza dei componenti del Comitato possiede i requisiti di indipendenza. In sede di nomina il Consiglio ha inoltre valutato che tutti i membri del Comitato possiedono una adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi.

Attribuzioni

Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione, con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e nelle decisioni relative al SCIGR, includendo in tali valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo (inclusi quelli relativi al Climate Change), nell'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche, nonché, in generale, nell'impegno della Società a favore di uno sviluppo sostenibile.

In particolare, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità assiste il Consiglio di Amministrazione, tra l'altro, nella:

  • (a) supervisione delle tematiche di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività di impresa e alle sue dinamiche di interazione con gli stakeholder nonché nella definizione delle linee strategiche di sostenibilità e del relativo piano d'azione, inclusi i temi quali il cambiamento climatico, la biodiversità e i diritti umani;
  • (b) definizione delle linee di indirizzo del SCIGR in modo che i principali rischi afferenti all'Emittente e alle sue controllate (inclusi i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica di sostenibilità nel medio-lungo periodo - e.g., climate change - e i rischi connessi alla privacy, information technology e cyber security) risultino correttamente identificati, adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando i criteri di compatibilità fra i rischi così identificati ed una sana e corretta gestione della Società coerente con gli obiettivi strategici individuati;
  • (c) periodica verifica, con cadenza almeno annuale, dell'adeguatezza e dell'efficacia del SCIGR rispetto alle caratteristiche della Società e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia;
  • (d) la valutazione, sentito il Collegio Sindacale, dei risultati esposti nelle relazioni della società di revisione e nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale;
  • (e) l'approvazione con cadenza almeno annuale del piano predisposto dal Responsabile della Direzione Internal Audit;
  • (f) l'approvazione con cadenza almeno annuale del piano predisposto dal Responsabile della Funzione Corporate Affairs & Compliance;
  • (g) la nomina e la revoca del Responsabile della Direzione Internal Audit, la dotazione a favore dello stesso di adeguate risorse e la definizione della sua remunerazione coerentemente con le politiche aziendali.
  • Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, nell'assistere il Consiglio di Amministrazione:
  • (a) valuta, unitamente al Dirigente Preposto e sentiti il revisore legale e il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • (b) esamina il Piano Strategico di Sostenibilità, la Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità e i risultati dell'analisi di doppia rilevanza in linea con gli standard del Global Reporting Initiative; riferisce al Consiglio di Amministrazione almeno semestralmente circa lo stato di avanzamento dei progetti che costituiscono il Piano Strategico di Sostenibilità;
  • (c) riferisce al Consiglio di Amministrazione, almeno semestralmente, in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza del SCIGR;
  • (d) supporta, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio di Amministrazione sia venuto a conoscenza;

  • (e) esprime pareri su specifici aspetti inerenti all'identificazione dei principali rischi aziendali;
  • (f) esamina le relazioni periodiche aventi per oggetto la valutazione del SCIGR nonchè quelle di particolare rilevanza predisposte dalla Direzione Internal Audit; può chiedere alla Direzione Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale;
  • (g) monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della Direzione Internal Audit;
  • (h) esamina le relazioni periodiche fornite dal responsabile della Funzione Corporate Affairs & Compliance;
  • (i) definisce i meccanismi di controllo per verificare il rispetto delle deleghe attribuite e monitorarne periodicamente il funzionamento, segnalando tempestivamente al Consiglio di Amministrazione eventuali anomalie;
  • (j) monitora il grado di adesione della Società alle disposizioni regolamentari adottate dalla Società e dalle società controllate, formulando proposte e suggerimenti al Consiglio di Amministrazione;
  • (k) svolge gli ulteriori compiti che gli vengono attribuiti dal Consiglio di Amministrazione.

Funzionamento

Alle riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità prende parte il Presidente del Collegio Sindacale (ovvero altro Sindaco da lui designato) e possono comunque partecipare anche gli altri Sindaci. Il Presidente può di volta in volta invitare alle riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità altri componenti del Consiglio di Amministrazione, nonché l'Amministratore Incaricato di sovraintendere alla funzionalità del SCIGR e Dirigente Preposto, il Chief Financial Officer, il Segretario del Consiglio di Amministrazione di cui si avvale anche il Comitato e il quale partecipa alle riunioni anche il qualità di responsabile della Funzione Corporate Affairs & Compliance, il responsabile della Funzione Sustainability, il Presidente o altro componente designato dell'Organismo di Vigilanza, i responsabili delle Funzioni aziendali della Società e delle società controllate, nonché altri soggetti, con riferimento ai singoli punti all'ordine del giorno, per fornire informazioni ed esprimere valutazioni di competenza o la cui presenza possa essere di ausilio al migliore svolgimento delle funzioni del Comitato stesso.

Le riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità sono verbalizzate. I verbali delle riunioni vengono conservati a cura del Segretario in ordine cronologico e trasmessi in copia ai componenti del Comitato nonché al Presidente del Collegio Sindacale.

Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ha facoltà di accesso alle informazioni ed alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti, e può avvalersi, a spese della Società, nei limiti del budget approvato dal Consiglio di Amministrazione, di consulenti esterni, previa verifica della circostanza che tali consulenti non si trovino in situazioni che ne compromettano in concreto l'indipendenza di giudizio e, in particolare, non forniscano al responsabile della Direzione Internal Audit, agli Amministratori o ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche, servizi di significatività tale da comprometterne in concreto l'indipendenza di giudizio.

Il Consiglio di Amministrazione approva, su proposta del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, il Budget necessario per dotare il Comitato delle risorse finanziarie adeguate per l'adempimento dei propri compiti.

Attività svolte nell'Esercizio

Nel corso dell'Esercizio, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità si è riunito 4 volte e a tali riunioni hanno partecipato tutti i membri del Comitato e del Collegio Sindacale; ogni riunione è durata in media circa 3 ore.

A tutte le riunioni hanno preso parte l'Amministratore Incaricato del SCIGR nonchè Dirigente Preposto di Moncler, il Chief Financial Officer, il Global Finance Director ed il Segretario del Consiglio di Amministrazione (anche il qualità di responsabile della Funzione Corporate Affairs & Compliance di Gruppo); il Responsabile della Direzione Internal Audit è intervenuto in quasi la totalità delle riunioni così come il Presidente e il secondo membro esterno dell'Organismo di Vigilanza. Sono stati altresì invitati a partecipare per i punti all'ordine del giorno di rispettiva competenza i referenti della Funzione Sustainability, il Chief Information & Technology Transformation Officer, il Chief Information Security Officer, il Risk Senior Manager ed il Responsabile della Funzione People & Organization; i referenti della società di revisione nonché il DPO hanno altresì preso parte alle riunioni per i temi di propria competenza.

Di seguito vengono riportate le principali attività svolte dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità nel corso dell'Esercizio, suddivise per trimestre.

GENNAIO –
MARZO 2024
(a) Aggiornamento sul
;
Business Plan
(b) analisi degli esiti della procedura di
nonché del progetto di
impairment
bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato 2023; aggiornamento sulla
situazione della cassa;
(c) disamina della bozza della dichiarazione consolidata non finanziaria
2023 e degli obiettivi raggiunti nel corso del 2023 con riferimento ai 5
del Piano Strategico di Sostenibilità 2020-2025; aggiornamento da
pillar
parte della Funzione
relativamente alla
di
Sustainability
performance
Moncler in materia di sostenibilità;
(d) verifica del raggiungimento degli obiettivi di cui al KPI ESG del secondo
ciclo del Piano di
2020 (
, riduzione
Performance Shares
carbon neutrality
della plastica vergine monouso e riciclo degli scarti produttivi di
);
nylon
verifica del raggiungimento degli obiettivi relativi alla componente
variabile di breve termine (MBO 2023), definizione
dell'MBO 2024 e
disamina preliminare della proposta di
del Responsabile
salary review
della Direzione
;
Internal Audit
(e) aggiornamento da parte della Funzione
Worldwide
Information
&
e dei consulenti esterni di Moncler in materia
Technology Transformation
di
con riferimento alla
adottata da
Cyber Security
Security Road Map
Moncler;
(f) aggiornamento periodico da parte del
Responsabile della Direzione
in merito (i) al secondo semestre 2023 e contenente, tra
Internal Audit
l'altro, la propria valutazione sull'idoneità del SCIGR; (ii) alle attività
condotte a conclusione del Piano di
per il 2023; (iii) ad
un
Audit
aggiornamento rispetto al progetto di
; (iv) al
Enterprise Risk Management
per l'Esercizio; (iv) alle principali attività svolte nel quarto
Piano Audit
trimestre 2023;
(g) aggiornamento periodico da parte dell'Organismo di Vigilanza;
(h) aggiornamento periodico da parte del Responsabile della Funzione
in merito (i) al Piano di
per
Corporate Affairs & Compliance
Compliance
l'Esercizio; (ii) alle attività svolte nel secondo semestre 2023 nonché alle
risultanze emerse nell'ambito della Procedura sui Flussi Informativi
applicabile a Moncler e a Stone Island;
(i) approvazione della propria relazione periodica concernente le attività
svolte nel secondo semestre 2023;
(j) valutazione preliminare rispetto al SCIGR e alla sua adeguatezza.
APRILE – (a) Esame preliminare dei risultati finanziari relativi al primo trimestre 2024;
GIUGNO
2024
aggiornamento sulla situazione della cassa;

Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, attraverso il Presidente del Comitato, ha riferito al Consiglio di Amministrazione sulle attività svolta in data 28 febbraio 2024 e 24 luglio 2024 e sull'adeguatezza del SCIGR e ha informato il Consiglio in merito alle riunioni del Comitato medesimo e quindi alle tematiche ivi affrontate.

Attività svolte e programmate nel 2025

.

Alla data di approvazione della Relazione si è già tenuta una riunione del Comitato incentrata principalmente sulle seguenti tematiche: (a) disamina della procedura di impairment test nonché dei risultati finanziari relativi all'Esercizio; (b) disamina della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità inclusa nel bilancio consolidato per l'Esercizio e dei risultati raggiunti; (c) verifica relativa al raggiungimento del KPI ESG del primo ciclo del Piano 2022; (d) disamina preliminare del Piano di Audit per il 2025 nonché della relazione periodica del responsabile della Direzione Internal Audit inclusiva delle risultanze delle attività di ERM; (e) disamina preliminare del Piano di Compliance per il 2025 nonché della relazione periodica del responsabile della Funzione Corporate Affairs & Compliance; (f) disamina della relazione periodica dell'Organismo di Vigilanza; (g) verifica degli obiettivi concernenti la componente variabile della remunerazione del Responsabile della Direzione di Internal Audit; (h) aggiornamento in materia di privacy, intelligenza artificiale e Cyber Security.

Per il 2025 sono previste almeno ulteriori 3 riunioni del Comitato.

9.4 RESPONSABILE DELLA DIREZIONE INTERNAL AUDIT

Il Consiglio di Amministrazione della Società riunitosi in data 9 novembre 2015 ha nominato Riccardo Greghi in qualità di responsabile della Direzione Internal Audit aderendo alle raccomandazioni di cui all'Art. 6 del Codice CG. All'atto della nomina, il Consiglio ha determinato la remunerazione del responsabile della Direzione Internal Audit coerentemente con le politiche aziendali, assegnando al responsabile piena autonomia di spesa per l'esercizio delle funzioni attribuite, nei limiti del budget annuale generale allocato alla Direzione Internal Audit e salve le eventuali integrazioni e modifiche ritenute necessarie che potranno essere esaminate e approvate dal Consiglio di Amministrazione in ogni momento su proposta dell'Amministratore Incaricato del SCIGR, previo parere favorevole del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e sentito il Collegio Sindacale.

Il Responsabile della Direzione Internal Audit, a cui non fa capo alcuna area operativa e che dipende gerarchicamente dal Consiglio di Amministrazione, assicura, in coordinamento con la Funzione Corporate Affairs & Compliance, le informazioni dovute all'Amministratore Incaricato del SCIGR, al Collegio Sindacale e al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.

Nello specifico, il Responsabile della Direzione Internal Audit:

  • (a) verifica che il SCIGR sia funzionante e adeguato;
  • (b) verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità del SCIGR, attraverso il Piano di Audit dallo stesso predisposto, approvato dal Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, basato su un processo strutturato di analisi e prioritizzazione dei principali rischi;
  • (c) predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi, sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento, nonché una valutazione sull'idoneità del SCIGR;
  • (d) predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza;
  • (e) trasmette le suddette relazioni ai Presidenti del Collegio Sindacale, del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e del Consiglio di Amministrazione nonché all'Amministratore Incaricato del SCIGR; e
  • (f) verifica, nell'ambito del Piano di Audit, l'affidabilità dei sistemi informativi inclusi i sistemi di rilevazione contabile.

Il Responsabile della Direzione Internal Audit ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell'incarico e ove ritenuto necessario ha accesso anche alla documentazione prodotta da soggetti terzi a cui sono state affidati incarichi di controllo nella Società o di altre società controllate. La Direzione Internal Audit svolge le proprie attività

effettuando anche controlli a campione sui processi che regolano l'attività societaria, estendendo l'attività di verifica a tutte le società del Gruppo Moncler.

Nel corso dell'Esercizio, la Direzione Internal Audit ha svolto ed è stata coinvolta nelle seguenti attività:

  • (a) verifica delle attività espletate coerentemente con il Piano di Audit presentato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione il 28 febbraio 2024, preventivamente esaminato dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità in data 26 febbraio 2024, anche ai fini della verifica dell'operativa e dell'idoneità del SCIGR, e in particolare:
    • i. audit di assurance operativa su processi corporaterilevanti;
  • ii. audit di assurance su tematiche di compliance rilevanti (privacy, salute e sicurezza, aspetti giuslavoristici, anti-corruption);
  • iii. screening reputazionali e audit su controparti e fornitori strategici, in particolare della supply chain delle Operations e della Logistica, a prevenzione di rischi reputazionali e di compliance e a supporto di scelte operative operate dalle Funzioni preposte;
  • iv. audit di assurance sulle tematiche di cybersecurity;
  • (b) attività svolte per conto del Dirigente Preposto sulle società italiane e sulle società estere materiali in termini di contribuzione a ricavi e attivo di Gruppo e su altre società del Gruppo individuate sulla base di criteri qualitativi;
  • (c) attività per conto dell'Organismo di Vigilanza, in base a quanto stabilito nei Modelli 231 di Moncler, Industries e SPW e in particolare:
    • i. assistenza, quale componente degli Organismi di Vigilanza, alle sessioni di approfondimento e formazione dedicate ai responsabili dei processi sensibili rispetto alle aree di cui al Decreto 231/2001 (il Decreto 231) e al Modello 231, svolte anche tramite incontri individuale con i responsabili delle Funzioni del Gruppo;
  • ii. supporto nel ricevimento, gestione e analisi dei flussi verso gli Organismi di Vigilanza;
  • iii. supporto nella predisposizione del piano delle verifiche degli Organismi di Vigilanza;
  • iv. svolgimento, su richiesta degli Organismi di Vigilanza, delle attività di verifica rispetto a talune aree sensibili con riferimento ai reati astrattamente associabili all'attività stessa, verificandone il rispetto dei protocolli di comportamento ed i requisiti di controllo;
  • v. supporto nella stesura dei verbali degli incontri degli Organismi di Vigilanza;
  • vi. supporto nel risk assessment volto all'aggiornamento dei Modelli 231 a fronte dei cambiamenti normativi e organizzativi sopravvenuti;
  • (d) attività di coordinamento del progetto ERM, per il tramite del Senior Risk Manager dedicato a questo ambito, svolte per conto dell'Amministratore Incaricato del SCIGR;
  • (e) gestione delle segnalazioni in merito a presunte irregolarità, ricevute tramite i canali di whistleblowing;
  • (f) relazioni periodiche aventi ad oggetto le attività che precedono ai Presidenti del Collegio Sindacale, del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e del Consiglio di Amministrazione nonché all'Amministratore Incaricato del SCIGR.

Il Piano di Audit predisposto dalla Direzione Internal Audit per l'Esercizio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione, sentito il Collegio Sindacale e l'Amministratore incaricato del SCIGR, nella riunione del 28 febbraio 2024, previa disamina da parte del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità nel corso della riunione del 26 febbraio 2024. Nel corso della riunione del Consiglio del 24 luglio 2024 sono stati forniti gli opportuni aggiornamenti circa lo stato di avanzamento delle azioni ivi previste e le attività di follow-up, preventivamente condivisi con il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità nella riunione del 22 luglio 2024.

Modello Organizzativo ai sensi del D.Lgs. 231/2001

Il Consiglio di Amministrazione della Società ha adottato il Modello 231 ai sensi e per gli effetti del Decreto 231 a far data dal 28 marzo 2014. In data 26 ottobre 2023 il Consiglio ha approvato, previa disamina del 25 ottobre 2023 da parte del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, una nuova versione del Modello 231 di Moncler al fine di recepire il nuovo quadro regolamentare e quindi, tra l'altro, per introdurre le fattispecie dei delitti in materia di mezzi di pagamento diversi dai contanti, dei delitti contro il patrimonio culturale, del riciclaggio di beni culturali e devastazione e saccheggio di beni culturali e paesaggistici; le modifiche apportate al Modello 231 hanno inoltre recepito le novità introdotte dalla nuova regolamentazione in materia di whistleblowing. Il Modello 231 e la procedura di whistleblowing aggiornati sono disponibili sul sito internet della Società www.monclergroup.com nella Sezione "Governance/Controlli Interni".

Il Modello 231 si compone di due parti.

La prima, di carattere generale, illustra le finalità, i destinatari, le componenti del sistema di controllo preventivo del Modello 231 stesso e, sempre in linea con le prescrizioni contenute nel Decreto 231, la struttura, il funzionamento ed i compiti dell'Organismo di Vigilanza, che, ai sensi dell'Art. 6 del Decreto 231, ha il compito di vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Modello 231. La prima parte del Modello 231 prevede, altresì, le attività di formazione ed informazione del personale della Società in merito al contenuto del Modello 231 ed il sistema disciplinare in caso di violazioni delle disposizioni del Modello 231 stesso.

La seconda parte del Modello 231, a carattere speciale, contiene la descrizione delle fattispecie di reato previste dal Decreto 231 e le relative sanzioni con riferimento alle aree di rischio di commissione dei suddetti reati identificate nel Modello 231.

Le fattispecie di reato che il Modello 231, sulla base degli esiti della mappatura dei rischi condotta ai fini della sua adozione e dei successivi aggiornamenti, intende prevenire sono le seguenti:

  • (a) reati contro la Pubblica Amministrazione;
  • (b) reati societari e di abuso del mercato;
  • (c) reati di ricettazione, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita;
  • (d) reati in tema di salute e sicurezza sul lavoro;
  • (e) reati di induzione a non rendere o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria;
  • (f) reati di falso in materia di marchi, brevetti e segni distintivi;
  • (g) reati in violazione del diritto d'autore;
  • (h) reati di impiego di cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare;
  • (i) reati informatici e trattamento illecito dei dati;
  • (j) reati ambientali;
  • (k) reati di autoriciclaggio;
  • (l) reati contro la personalità individuale;
  • (m) reati di criminalità organizzata;
  • (n) reati tributari;
  • (o) reati contro l'utilizzo di strumenti di pagamento diversi dal contante;
  • (p) reati contro il patrimonio culturale.

Le prescrizioni contenute nel Modello 231 si completano con quelle del Codice Etico che descrive gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari e delle attività

aziendali a cui ogni dipendente e tutti coloro con i quali la Società entra in contatto nel corso della sua attività, devono uniformarsi nello svolgimento della propria attività, nel convincimento che l'etica nella conduzione degli affari sia alla base del successo dell'attività di impresa. Il Codice Etico è disponibile sul sito internet della Società www.monclergroup.com nelle Sezioni "Governance/Governance ed etica" e "Governance/Documenti e Procedure".

Alla luce della tipologia di business ed organizzativa della Società, si è ritenuto opportuno nominare, come detto, l'Organismo di Vigilanza in composizione collegiale. Alla data della presente Relazione, l'Organismo di Vigilanza, così come rinnovato in data 21 aprile 2022, è composto da Carlo Alberto Marchi, in qualità di Presidente e membro esterno, da Lorenzo Mauro Banfi, membro esterno e Sindaco Effettivo della controllata Industries, e dal Responsabile della Direzione Internal Audit, Riccardo Greghi quale membro interno. Tale composizione dell'Organismo di Vigilanza è stata prescelta anche allo scopo di assicurare il coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti nel SCIGR.

Per una piena aderenza al Decreto 231, l'Organismo di Vigilanza riporta direttamente ai vertici della Società e non è legato all'operatività aziendale da nessun vincolo gerarchico, in modo da garantire la sua piena autonomia ed indipendenza nell'espletamento delle proprie funzioni.

L'Organismo di Vigilanza ha riferito al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità sull'attività svolta nel corso dell'Esercizio con relazioni in data 22 luglio 2024 e 13 febbraio 2025 e le relative relazioni sono state presentate al Consiglio di Amministrazione.

Con riferimento agli obblighi di informativa che consentono ai fruitori delle dichiarazioni sulla sostenibilità dell'impresa di comprendere strategia, approccio, processi e procedure, nonché le prestazioni in materia di condotta, si rinvia alla Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità relativa all'Esericizio disponibile sul sito internet di Moncler www.monclergroup.com, Sezione "Sostenibilità/Documenti".

9.5 REVISORE

Ai sensi di quanto previsto dall'Art. 17 del D. Lgs. n. 39/2010, come modificato dal D. Lgs. n. 135/2016, l'Assemblea Ordinaria in data 22 aprile 2021, su proposta del Collegio Sindacale nella sua qualità di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, ha deliberato di affidare, con efficacia dall'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021, alla società di revisione Deloitte l'incarico di revisione legale dei conti e quindi la revisione contabile del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato del Gruppo per gli esercizi 2022- 2030, di revisione contabile limitata dei bilanci consolidati semestrali abbreviati relativi a tale novennio, nonché la verifica della regolare tenuta della contabilità e della corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili nel corso di detti esercizi.

A Deloitte, inoltre, è stato conferito l'incarico di svolgere l'attività di attestazione sulla Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità.

9.6 DIRIGENTE PREPOSTO E ALTRI RUOLI E FUNZIONI AZIENDALI

Luciano Santel agisce in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari a partire dal 16 dicembre 2013.

L'Art. 19.4 dello Statuto prevede che il Dirigente Preposto sia nominato, previo parere obbligatorio del Collegio Sindacale, tra soggetti in possesso di una significativa esperienza professionale nel settore contabile, economico e finanziario, per almeno 5 anni. Richiamando quanto già descritto, in conformità alla normativa vigente, il Dirigente Preposto ha il compito di:

(a) predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato, nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario;

  • (b) rilasciare le dichiarazioni scritte che attestano la corrispondenza degli atti e delle comunicazioni della Società diffuse al mercato e relativi all'informativa contabile anche infrannuale della stessa Società alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili;
  • (c) rendere insieme all'Amministratore Delegato le attestazioni previste dall'Art. 154bis, comma 5, del TUF, con apposita relazione resa secondo il modello stabilito con regolamento della Consob, allegata al bilancio di esercizio, al bilancio semestrale abbreviato e al bilancio consolidato;
  • (d) partecipare alle riunioni del Consiglio di Amministrazione della Società aventi all'ordine del giorno l'esame dei dati economico-finanziari della Società;
  • (e) riferire senza indugio all'Amministratore Delegato, al Consiglio di Amministrazione, anche per il tramite del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, in merito a eventuali aspetti di rilevanza significativa che ritenga, ove non corretti, debbano essere dichiarati nelle attestazioni previste dall'Art. 154 bisdel TUF;
  • (f) riferire circa l'attività svolta con cadenza semestrale, al Consiglio di Amministrazione, al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e al Collegio Sindacale circa l'attività svolta.

All'atto della nomina, il Consiglio ha attribuito al Dirigente Preposto tutti i poteri ed i mezzi per l'esercizio dei compiti ad esso attribuiti dalla vigente normativa e dallo Statuto, ivi incluso l'accesso diretto a tutte le funzioni, uffici e informazioni necessarie per la produzione e la verifica dei dati contabili, finanziari ed economici, senza necessità di autorizzazione alcuna.

Per lo svolgimento dei compiti assegnati, il Dirigente Preposto ha a disposizione le risorse finanziarie e umane secondo quanto previsto da un budget annuale, approvato dal Consiglio di Amministrazione su proposta dello stesso Dirigente Preposto.

Al Dirigente Preposto è stato altresì attribuito l'incarico di effettuare l'attestazione riguardante la Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità.

Si segnala a tale riguardo che l'Assemblea straordinaria del 20 marzo 2025 sarà chiamata a deliberare in merito all'introduzione nello Statuto di una previsione avente a oggetto la possibilità per il Consiglio di Amministrazione di nominare (e revocare) un dirigente incaricato dell'attestazione riguardante la Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità (anche diverso dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari), previo parere – obbligatorio, ma non vincolante - del Collegio Sindacale, determinandone la durata e conferendo allo stesso adeguati poteri e mezzi per l'esercizio delle funzioni. Il dirigente incaricato dell'attestazione riguardante la rendicontazione di sostenibilità è da nominarsi tra soggetti in possesso di una significativa esperienza professionale in materia di rendicontazione di sostenibilità.

9.7 COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SCIGR

Al fine di massimizzare l'efficienza del SCIGR, i soggetti coinvolti nel SCIGR, con cadenza almeno semestrale, si riuniscono e coordinano in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità cui partecipano tutti i soggetti titolari di funzioni di controllo o comunque connesse col SCIGR.

Le riunioni coinvolgono, quindi, l'Amministratore Incaricato del SCIGR nonché Dirigente Preposto, il Responsabile della Direzione Internal Audit, il Risk Senior Manager, il Collegio Sindacale, l'Organismo di Vigilanza, il Responsabile della Funzione Corporate Affairs & Compliance e i rappresentanti della Società di Revisione. In ogni caso, il Collegio Sindacale e Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità si scambiano tempestivamente le informazioni rilevanti per l'espletamento dei relativi compiti.

Nel corso dell'Esercizio, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità si è riunito in data 26 febbraio 2024 e 22 luglio 2024, per esaminare, inter alia, un aggiornamento del portafoglio dei rischi del Modello ERM, ivi inclusi i rischi relativi alla sicurezza informatica, presentato dal

Risk Senior Manager con il supporto del Responsabile della Direzione Internal Audit. In tali riunioni, cui ha partecipato il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza, sono intervenuti l'Amministratore Incaricato del SCIGR, il Responsabile della Funzione Corporate Affairs & Compliance, la Funzione Sustainability, nonché la società Deloitte, incaricata della revisione legale dei conti. Il Presidente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ha riferito al Consiglio di Amministrazione nelle riunioni del 22 luglio 2024 e 13 febbraio 2025 sull'attività svolta dal Comitato da lui presieduto nel corso del primo e del secondo semestre dell'Esercizio. A dette riunioni ha partecipato altresì l'Organismo di Vigilanza per relazionare sull'attività svolta nel corso dell'Esercizio.

10. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

10.1 PROCEDURA OPC

Moncler, in data 24 gennaio 2014, previo parere favorevole degli Amministratori Indipendenti ai sensi dell'Art. 2391bis Cod. Civ. e del Regolamento OPC Consob, ha approvato l'adozione della Procedura OPC che è stata da ultimo aggiornata in data 14 giugno 2021 al fine di riflettere le nuova regolamentazione introdotta da Consob con delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020 per dare attuazione alla Direttiva (UE) n. 2017/828 c.d. Shareholder Rights Directive 2 e che riguarda, tra l'altro, la definizione di parte correlata, le procedure di approvazione, i casi di esenzione e le ipotesi di conflitti di interessi.

La Procedura OPC regolamenta le modalità di istruzione e di approvazione delle operazioni con parti correlate definite di maggiore rilevanza sulla base dei criteri indicati dal Regolamento OPC Consob e delle operazioni con parti correlate definite di minore rilevanza.

La Procedura OPC è consultabile sul sito internet della Società www.monclergroup.com nella Sezione "Governance/Documenti e Procedure", a cui si rinvia per ogni dettaglio.

Di seguito vengono sintetizzate le principali previsioni della Procedura OPC.

Ambito di
applicazione
Soggetti indicati dall'Allegato 1 del Regolamento OPC Consob (che a sua
volta rinvia al principio contabile internazionale IAS 24 in vigore e che
quindi include gli Amministratori di Moncler (inclusi quelli non Esecutivi), i
Sindaci Effettivi, i DRS, gli stretti familiari degli stessi e le entità nelle quali
uno di questi soggetti esercita il controllo, il controllo congiunto o una
influenza notevole oppure detiene, anche indirettamente, una quota non
inferiore al 20%).
Operazioni di
importo esiguo
Operazioni che abbiano un importo un controvalore complessivo, per
singola operazione, non superiore a:
a)
Euro 250.000, qualora la parte correlata sia una persona giuridica;
b)
Euro 250.000 qualora la parte correlata sia una persona fisica.
Operazione di
maggiore rilevanza
Le operazioni in cui almeno uno degli indici di rilevanza individuati nel
Regolamento OPC
(
., controvalore, attivo e passività), applicabili a
i.e
seconda della specifica operazione, risulti superiore alla soglia del 5%.
Operazioni di
minore rilevanza
Le operazioni diverse dalle operazioni di maggiore rilevanza e dalle
operazioni di importo esiguo.
Esclusioni/esenzioni a)
deliberazioni
assembleari
relative
ai
compensi
spettanti,
rispettivamente, ai membri del consiglio di amministrazione e del
collegio sindacale
Artt. 2389, comma
1, e 2402 Cod. Civ.,
ex
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deliberazioni consiliari in materia di remunerazione degli amministratori investiti di particolari cariche ex Art. 2389, comma 3, Cod. Civ.;

  • b) delibere in merito ad operazioni deliberate dalla Società e rivolte a tutti gli Azionisti a parità di condizioni (e.g., aumenti di capitale in opzione e gratuiti exArt. 2442 Cod. Civ.);
  • c) operazioni in materia di remunerazione elencate nell'art. 13.3 della Procedura OPC concernenti, tra l'altro, i piani azionari ex Art. 114 bisdel TUF;
  • d) operazioni di importo esiguo;
  • e) operazioni ordinarie che siano concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard (come definite ai sensi della Procedura OPC);
  • f) operazioni con o tra società controllate o collegate in assenza di interessi significativi (come definite ai sensi della Procedura OPC).

10.2 INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI

Alla data della Relazione, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di dover adottare, in aggiunta alla Procedura OPC e agli obblighi di informativa previsti dall'Art. 2391 Cod. Civ., una procedura specifica per l'individuazione e la gestione delle situazioni in cui un Amministratore sia portatore di un interesse per conto proprio o di terzi.

A tale riguardo si ricorda che il presidio di cui all'Art. 2391 Cod. Civ. prevede che ogni Amministratore debba dare notizia agli altri Amministratori e al Collegio Sindacale di ogni interesse che, per conto proprio e di terzi, abbia in una determinata operazione della Società, precisandone la natura, i termini, l'origine e la portata. In secondo luogo, come previsto dall'Art. 6 della Procedura OPC, gli Amministratori che abbiano nell'operazione un interesse, per conto proprio o di terzi, in conflitto con quello della Società, devono astenersi dal votare in merito ad operazioni con parti correlate.

10.3 COMITATO PARTI CORRELATE

Composizione, attribuzioni e attività svolte

Il Comitato Parti Correlate in carica alla data della Relazione è stato nominato dal Consiglio nella riunione del 21 aprile 2022, resterà in carica sino all'approvazione del bilancio relativo all'Esercizio ed è composto dai seguenti Amministratori aventi preparazione ed esperienza professionale idonee allo svolgimento dei compiti del Comitato:

Alessandra Gritti Amministratore
Non
Esecutivo
e
Indipendente
e
Lead
-
Presidente
Independent
Director
Diva Moriani Amministratore Non Esecutivo e Indipendente
Guido Pianaroli Amministratore Non Esecutivo e Indipendente

In conformità a quanto previsto dal Regolamento OPC e dalla Procedura OPC, il Comitato ha il compito principale di esprimere pareri sulle operazioni con parti correlate sottoposte alla sua attenzione; il parere ha per oggetto l'interesse della Società al compimento della operazione e la convenienza sostanziale delle relative condizioni. Per il rilascio dei propri pareri il Comitato può farsi assistere da uno o più esperti indipendenti.

Il Comitato Parti Correlate svolge le funzioni previste dalla Procedura OPC, dal Regolamento OPC Consob e dalla normativa di tempo in tempo vigente ed in particolare:

  • (a) esprime il proprio parere preventivo sull'approvazione e sulle modifiche della Procedura OPC;
  • (b) esprime il proprio parere motivato vincolante sulle operazioni di maggiore rilevanza ed esprime il proprio parere motivato non vincolante sulle operazioni di minore rilevanza;
  • (c) interviene tempestivamente nella fase delle trattative e nella fase istruttoria delle operazioni di maggiore rilevanza, attraverso la ricezione di un flusso informativo completo e aggiornato e con la facoltà di richiedere informazioni e di formulare osservazioni agli organi delegati e ai soggetti incaricati della conduzione delle trattative o dell'istruttoria; e
  • (d) supporta le funzioni aziendali competenti nelle verifiche preliminari relative all'individuazione delle Parti Correlate e delle Operazioni con Parti Correlate.

I lavori del Comitato Parti Correlate sono coordinati dal suo Presidente e le riunioni regolamente verbalizzate.

Nel corso dell'Esercizio si è tenuta una riunione del Comitato (con una durata di 1 ora circa) nel corso della quale il Comitato ha esaminato i termini e le condizioni (i) del rinnovo di due accordi per servizi, rispettivamente, di fornitura stock e di logistica tra la controllata Industries e un Dirigente Strategico; e (ii) di un accordo di sponsorizzazione con una società riconducibile ad una parte correlata di Moncler; il Comitato ha dunque rilasciato il proprio parere favorevole (non vincolante) su entrambe le operazioni ex Art. 7 del Regolamento OPC e della Procedura OPC.

11. COLLEGIO SINDACALE

11.1 COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO

Il Collegio Sindacale in carica alla data della presente Relazione è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 18 aprile 2023 che ha confermato tutti i componenti in carica nel precedente triennio di mandato.

I componenti del Collegio Sindacale in carica alla data della Relazione sono:

Riccardo Losi Presidente del Collegio Sindacale
Carolyn Dittmeier Sindaco Effettivo
Nadia Fontana Sindaco Effettivo
Lorenzo Mauro Banfi Sindaco Supplente
Federica Albizzati Sindaco Supplente

Dalla lista risultata di maggioranza (presentata dall'azionista Double R S.r.l., titolare all'epoca di una partecipazione pari al 23,7%, sono stati eletti due Sindaci Effettivi (Carolyn Dittmeier e Nadia Fontana) e un Sindaco Supplente (Lorenzo Mauro Banfi) mentre dalla lista risultata di minoranza, presentata da un gruppo di società di gestione del risparmio e di investitori istituzionali (alla data dell'Assemblea titolare complessivamente di una percentuale pari all'1,47492% del capitale sociale), sono stati eletti il Presidente del Collegio (Riccardo Losi) e un Sindaco Supplente (Federica Albizzati).

Il Collegio rimarrà in carica fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio al 31 dicembre 2025.

COMPOSIZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE (2024)

Componente Carica Anno di
nascita
Data di prima
nomina *
In carica
da
In carica fino
a
Lista
**
Indip.
Codice
Partecipazione alle
riunioni del Collegio
***
N. altri incarichi
****
Riccardo Losi Presidente 1967 20.04.2017 18.04.2023 Ass. appr. Bil.
2025
m X 6/7 12
Carolyn
Dittmeier
Sindaco Effettivo 1956 11.06.2020 18.04.2023 Ass. appr. Bil.
2025
M X 7/7 2
Nadia Fontana Sindaco Effettivo 1961 11.06.2020 18.04.2023 Ass. appr. Bil.
2025
M X 7/7 5
Banfi Lorenzo
Mauro
Sindaco Supplente 1959 12.10.2011 18.04.2023 Ass. appr. Bil.
2025
M X -
Albizzati
Federica
Sindaco Supplente 1969 20.04.2017 18.04.2023 Ass. appr. Bil.
2025
m X -
SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

Numero riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 7

Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex Art. 148 TUF): 1% del capitale sociale


NOTE

-

* Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel collegio sindacale dell'emittente. ** In questa colonna è indicata lista da cui è stato tratto ciascun sindaco ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza).

*** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del collegio sindacale (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).

****In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato ai sensi dell'Art. 148bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'Art. 144uinquiesdeciesdel Regolamento Emittenti Consob.

Viene di seguito riportato un sintetico curriculum vitae dei componenti il Collegio Sindacale.

Riccardo Losi – Nato a Roma il 19 novembre del 1967, ha conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l'Università La Sapienza di Roma nel 1992. È iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma dal 1994 e dal 1999 al Registro dei Revisori Legali. È co-fondatore dello "Studio Losi, Cantore, Calabrese – Dottori Commercialisti" che aderisce al "Polo Consulting S.r.l. tra Professionisti". Ha ricoperto numerosi incarichi presso l' Ordine professionale sopra indicato, sia a livello locale che nazionale, nonché ruoli accademici presso l'Università La Sapienza di Roma. Attualmente è Professore a contratto alla Cattedra di Revisione, Deontologia e Tecnica Professionale presso il Dipartimento Impresa e Management dell'Università LUISS Guido Carli di Roma, è Professore a contratto alla Cattedra di Revisione Aziendale presso l'Università Unicusano di Roma ed è stato componente di Consigli di Amministrazione e di Collegi Sindacali di varie società tra cui società del Gruppo Novelli, Gruppo Sacci Cementi e Gruppo Ericsson. È stato, altresì, componente del "Tavolo Tecnico per la Revisione dei Principi di Comportamento del Collegio Sindacale presso le Società Quotate", è iscritto all'albo dei CTU (Consulenti Tecnici di Ufficio) del Tribunale Ordinario di Roma, all'albo degli amministratori giudiziari presso il Ministero della Giustizia e all'Albo dei Gestori della crisi di impresa presso il Ministero della Giustizia. Dal 22 novembre 2022 è Presidente della Commissione "Aggiornamento e revisione dei principi di comportamento del collegio sindacale di società quotate" istituita presso il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Carolyn Dittmeier – É nata il 6 novembre 1956 a Salem, Massachusetts (USA). Ha conseguito la laurea in Economia e Commercio alla Wharton School, Università di Pennsylvania ed è Revisore legale, Certified Public Accountant, Certified Internal Auditor e Certified Risk Management Assurance Professional. Ha svolto la propria carriera professionale soprattutto nell'area Financial reporting, Risk management, controllo interno ed Auditing. Ricopre il ruolo di Consigliere Indipendente, Presidente del Comitato Nomine e Membro del Comitato Controllo e Rischi di ENI S.p.A nonché di Consigliere Indipendente e membro dell' Audit

Committee e del Risk Comittee di HSBC UK. Inoltre è Consigliere Indipendente e Presidente del Comitato Controllo e Rischi di Illycaffè SpA. e membro del Collegio Sindacale della Fondazione Bologna University Business School. In precedenza, è stata Presidente del Collegio Sindacale di Assicurazioni Generali S.p.A, Consigliere indipendente e presidente dell'Audit Committee di Alpha Services & Holdings e la sua controllata Alpha Bank (Grecia), membro del Audit Committee di Ferrero International e Consigliere Indipendente e Presidente del Comitato Controllo e Rischi di Autogrill S.p.A. e di Italmobiliare S.p.A. Ha ricoperto il ruolo di responsabile della Funzione di Internal Audit del Gruppo Poste Italiane dal 2002 al 2014 e ha maturato esperienze professionali presso KPMG, presso la quale ha costituito nel 2000 la practice Corporate Governance Services di cui era responsabile. E stata inoltre responsabile del Financial Reporting e poi dell'Internal Auditing del Gruppo Montedison nel periodo dal 1987 al 1999. È stata Vice Chairman dell'Institute of Internal Auditors (IIA), associazione professionale di riferimento mondiale per l'Internal Auditing, e Presidente dell'European Confederation of Institutes of Internal Auditing (ECIIA) e dell'Associazione Italiana Internal Auditors. Ha svolto infine diverse attività accademiche, ed è autrice di diversi libri in ambito di risk governance, controllo interno e audit.

Pagina 69 di 82 Nadia Fontana – È nata a Roma il 15 novembre 1961 ed ha conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza. È iscritta all'Ordine dei Dottori commercialisti e nel Registro dei Revisori Contabili dal 1988. Fino al marzo 2022 è stata partner dello "Studio Tributario e Societario" appartenente al network Deloitte & Touche dove ha svolto l'attività professionale come consulente di primari gruppi italiani ed esteri. Dal 1988 al 2003 associata e poi partner presso lo studio tributario e societario Andersen Legal, appartenente al network Arthur Andersen. Dal 1986 al 1988 ha svolto dottorato di ricerca all'università La Sapienza di Roma presso la cattedra di Diritto commerciale. Ricopre il ruolo di Consigliere Indipendente, membro del Comitato di Controllo sulla gestione e membro del Comitato Operazioni con parti correlate di illimity bank SpA. Inoltre è Presidente del Collegio Sindacale della società quotata Technoprobe S.p.A. In precedenza, è stata Presidente del Collegio Sindacale di Infratel SpA del gruppo Invitalia, membro del Collegio sindacale di Poste Italiane SpA, della AXA Assicurazioni SpA e della società Cassa Depositi e Prestiti Immobiliare SpA. Ha maturato una vasta esperienza in materie societarie e di bilancio di società quotate e di gruppi e di fiscalità diretta ed internazionale. Ha altresì acquisito un'ampia esperienza in operazioni di fusione ed acquisizione, quotazioni in Borsa ed in processi di riorganizzazione societaria e ristrutturazione finanziaria nonché nella pianificazione fiscale nazionale ed internazionale. Ha esperienza in materia di corporate governance ed ha ricoperto incarichi in ambito organi di controllo di società quotate e vigilate Banca d'Italia e BCE. È componente della Commissione dell'Ordine Nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, area di delega "Sistemi di controllo e revisione legale" ed ha partecipato alla redazione delle nuove "Norme di Comportamento del Collegio Sindacale di società quotate" emanate a dicembre 2023 e da ultimo aggiornate a dicembre 2024. È altresì componente della Commissione "Collegio sindacale "dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Roma. Ha sviluppato competenze in tema di analisi dei sistemi di controllo e sui modelli organizzativi ricoprendo incarichi in organismi di vigilanza ex D. Lgs. n. 231/2001. Ha lavorato su progetti di cooperative compliancefiscale ai sensi del

D. Lgs. n. 128/2015. È Consulente tecnico del Tribunale di Roma. E' relatrice ed è autrice di articoli in ambito di corporate governancee sistemi di controllo interno.

Lorenzo Mauro Banfi – Nato a Milano il 12 gennaio 1959 ha conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l'Università Cattolica di Milano nel 1983. È iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano e ha ottenuto la qualifica di revisore contabile. Riveste il ruolo di Equity Partner dello Studio Pirola Pennuto Zei & Associati e dello Studio di Revisori Associati. Nell'ambito della propria attività professionale si occupa di consulenza fiscale a favore di imprese avuto riguardo anche ad operazioni straordinarie di corporate restructuring. Nello Studio in cui opera riveste il ruolo di responsabile dell'area financial services con specializzazione nell'area tax. Si occupa anche di assistenza in campo regolamentare a favore di soggetti quali banche, SIM, SGR e intermediari finanziari. Professore a contratto presso l'Università Cattolica, sede di Milano, facoltà di scienze bancarie, finanziarie e assicurative, corso di laurea Finance, nell'insegnamento in Corporate Restructuring. Ha ricoperto la carica di Sindaco, anche in qualità di Presidente del collegio sindacale, presso le società Natixis Global Associates SGR Italia S.p.A., Dresdner Finanziaria S.p.A., Goldman Sachs SGR S.p.A., UBS Securities Italia Finanziaria S.p.A., Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane (ICBPI), Depobank S.p.A., Nexi Payments S.p.A, Azimut SGR S.p.A., Azimut Fiduciaria SIM S.p.A.. Riveste la carica di Sindaco o Presidente del Collegio Sindacale in diverse società, tra cui Hugo Boss Italia S.p.A., Hugo Boss Shoes & Accessories Italia S.p.A., Morgan Stanley SGR S.p.A., Puma Italia S.r.l., The Swatch Group Italia S.p.A., Industries S.p.A. (Moncler group), Kering Service Italia S.p.A., Savills Investment Management SGR S.p.A.. Autore di alcune pubblicazioni nella rivista il "Diritto Bancario" quali: "CSRD e proposta di direttiva CSDD", "Criptovalute e tax compliance: stato dell'arte della Directive on Administrative Co-operation (DAC)" e "Violazione di obblighi di comunicazione dell'intermediario finanziario all'Agenzia delle Entrate", "Diritto Bancario 03/12/2024". Recentemente è stato relatore nei seguenti convegni: "Governance societaria tra ESG, compliance e reputazione d'impresa" in collaborazione con AEDBF, Centro Studi Ambrosoli e l'Ordine degli Avvocati di Milano. Relatore al webinar organizzato dall'Associazione Intermediari Mercati Finanziari - AMF "L'intelligenza artificiale: framework normativo e impatti sul settore finanziario".

Federica Albizzati – Nata a Varese il 22 ottobre del 1970, consegue la laurea in Economia Aziendale presso l'Università Bocconi di Milano nel 1994. È iscritta all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Busto Arsizio (VA) dal 2001 e dal 2002 presso il Registro dei Revisori. È un'esperta in materia di consulenza fiscale e societaria e ricopre la carica di Sindaco (anche come Presidente del Collegio Sindacale) presso alcune società italiane tra cui L.S.G.I. ITALIA 2 S.r.l., Mepa Finanziaria S.p.A. e TNT S.r.l.

La Società non ha allo stato ritenuto necessario formalizzare e proceduralizzare l'obbligo per il Sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione della Società, di informare tempestivamente e in modo esauriente gli altri Sindaci e il Presidente del Consiglio di Amministrazione circa la natura, i termini, l'origine e la portata del proprio interesse, ritenendo efficaci e adeguati, da una parte, gli obblighi e i presidi applicabili ai Sindaci ai sensi della vigente disciplina di legge e regolamentare, del Codice CG; dall'altra riscontrando la più ampia collaborazione e dialogo a questo riguardo con i Sindaci che agiscono in trasparenza e piena informativa del Consiglio.

Criteri e Politica di Diversità

Fin dal rinnovo degli organi sociali di Moncler, è stato assicurato, nella composizione del Collegio Sindacale, un adeguato livello di diversità, oltre che di genere, anche relativamente ad aspetti quali l'età e il percorso professionale.

Come indicato nel Paragrafo 4.4, il Consiglio uscente, anche in vista del rinnovo del Consiglio che sarà deliberato dall'Assemblea del 16 aprile 2025, ha approvato, previo parere del

Comitato Nomine e Remunerazione, la nuova versione della Politica di Diversità contenente disposizioni concernenti anche il Collegio Sindacale. Si rinvia al testo pubblicato sul sito www.monclergroup.com nella Sezione dedicata all'Assemblea in "Governance" e nella Sezione "Documenti e Procedure".

Rispetto al Collegio in carica alla data della Relazione ha trovato applicazione la politica di diversità (approvata nel 2018 e da ultimo rivista nel 2022) sulla composizione del Consiglio e del Collegio, che si pone in continuità rispetto alla nuova Politica.

In occasione della nomina del Collegio Sindacale in carica, deliberato dall'Assemblea del 18 aprile 2023, l'Assemblea ha nominato due Sindaci Effettivi di genere femminile ed un Sindaco Effettivo di genere maschile, conformemente alle disposizioni di cui all'Art. 148 del TUF (come modificato dalla L. 160/2019) che prevede che il genere meno rappresentato ottenga almeno due quinti dei membri effettivi eletti6 .

I membri del Collegio Sindacale in carica alla data della Relazione presentano caratteristiche tali da assicurare un adeguato livello di diversità anche relativamente ad aspetti quali l'età e il percorso formativo e professionale. Tutti i membri del Collegio hanno maturato esperienza nel campo della consulenza fiscale e societaria.

Indipendenza

Tutti i componenti del Collegio Sindacale sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'Art. 148, comma 3, del TUF e dell'Art. 2 del Codice CG nonché, come indicato nei rispettivi curricula vitae, dei requisiti di onorabilità e dei requisiti di professionalità richiesti dall'Art. 148 del TUF e dal Regolamento attuativo adottato con decreto del Ministero di Grazia e Giustizia n. 162/2000.

In occasione della candidatura, i Sindaci hanno dichiarato il possesso dei requisiti di indipendenza previsti e, contestualmente, si sono impegnati a comunicare tempestivamente eventuali variazioni in merito ai requisiti, inclusi quelli di indipendenza, nonché eventuali sopravvenute cause di decadenza.

Il Collegio Sindacale ha valutato l'indipendenza dei propri membri nella prima occasione utile dopo la loro nomina e, successivamente, annualmente, in occasione delle sue riunioni sulla base dei criteri previsti dall'Art. 3 del Codice CG, anche sulla base delle dichiarazioni dagli stessi allo scopo rilasciate e applicando, inter alia, tutti i criteri previsti dal Codice CG. Il Collegio ha verificato il mantenimento dei requisiti di indipendenza anche rispetto all'Esercizio.

Il Collegio ha altresì condotto un'attività di autovalutazione nell'ambito della quale è stata esaminata ed accertata l'idoneità dei componenti del Collegio Sindacale e l'adeguata composizione dello stesso. Gli esiti di tali verifiche sono stati verbalizzati e sono stati prontamente comunicati al Consiglio di Amministrazione.

Remunerazione

Il compenso dei Sindaci è determinato dall'Assemblea, tenuto conto dell'impegno loro richiesto, della rilevanza del ruolo ricoperto e delle caratteristiche dimensionali e settoriali di Moncler.

Il compenso del Collegio Sindacale in carica alla data della Relazione è stato deliberato dall'Assemblea del 18 aprile 2023 in occasione del rinnovo del Collegio medesimo; gli Azionisti hanno approvato la proposta presentata dall'Azionista Double R S.r.l. (che ha tenuto conto, tra l'altro, delle considerazioni del Collegio uscente) e hanno deliberato dunque di

6 Ai sensi dell'Art. 144undecies.1 del Regolamento Emittenti, qualora dall'applicazione del criterio di riparto tra generi non risulti un numero intero di componenti degli organi di amministrazione o controllo appartenenti al genere meno rappresentato, tale numero è arrotondato per eccesso all'unità superiore, ad eccezione degli organi sociali formati da 3 componenti per i quali l'arrotondamento avviene per difetto all'unità inferiore.

attribuire Euro 80.000 lordi annui per il Presidente del Collegio ed Euro 60.000 lordi annui per ciascun Sindaco Effettivo.

Per l'illustrazione della Politica di Remunerazione adottata da Moncler con riferimento al Collegio Sindacale si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione che sarà sottoposta al voto dell'Assemblea del 16 aprile 2025 e disponibile sul sito internet della Società www.monclergroup.com nella Sezione dedicata all'Assemblea presente in "Governance/Assemblea".

11.2 NOMINA E SOSTITUZIONE

La procedura di nomina del Collegio Sindacale è sintetizzata di seguito; a tale riguardo si segnala che nell'Assemblea straordinaria del 20 marzo 2025 saranno sottoposte alcune modifiche statutarie concernenti, tra l'altro, l'Art. 24.2 che stabilisce la quota minima di partecipazione al capitale ai fini della presentazione dele liste per la nomina del Collegio da parte degli Azionisti. Si rinvia a tale riguardo alla relazione illustrativa presente nella Sezione del sito www.monclergroup.com dedicata all'Assemblea del 20 marzo 2025 presente in "Governance/Assemblea".

Per ogni ulteriore informazione si rinvia alle disposizioni di legge applicabili e all'Art. 24 dello Statuto della Società (disponibile sul sito di Moncler www.monclergroup.com, Sezione "Governance/Documenti e Procedure").

Composizione e
voto di lista
Il
Collegio
Sindacale
è
costituito
da
3
Sindaci
Effettivi,
nominati
dall'Assemblea che ne determina il compenso. L'Assemblea elegge altresì 2
Sindaci supplenti.
Hanno diritto di presentare le liste soltanto gli Azionisti che, da soli o insieme
ad altri Azionisti, risultano titolari di Azioni rappresentanti almeno il 2,5% del
capitale o della diversa quota di partecipazione al capitale sociale stabilita
dalle norme di legge e di regolamento vigenti. La soglia di partecipazione da
ultimo stabilita da Consob per Moncler ai sensi dell'Art. 144-
, comma 1,
septies
del Regolamento Emittenti, con determinazione n. 123 del 28 gennaio 2025 è
pari all'1%.
Unitamente a ciascuna lista devono depositarsi le dichiarazioni con le quali i
singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria
responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità,
nonché l'esistenza dei requisiti normativamente e statutariamente prescritti
per la carica. La lista per la quale non sono osservate le statuizioni di cui sopra
è considerata come non presentata. Non possono essere eletti Sindaci, e se
eletti decadono dall'incarico, coloro che superino i limiti al cumulo degli
incarichi, o per i quali ricorrono cause di ineleggibilità e di decadenza o che
non siano in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità stabiliti dalle
vigenti disposizioni di legge e regolamentari. Ai fini dell'Art. 1, comma 2, lett.
b) e c) del decreto del Ministero della Giustizia n. 162/2000, che stabilisce i
requisiti di professionalità e onorabilità, si considerano strettamente attinenti
all'ambito di attività della Società le materie inerenti il diritto commerciale ed
il diritto tributario, l'economia aziendale e la finanza aziendale, nonché le
materie ed i settori inerenti al settore di attività della Società.
Con le dichiarazioni è depositato per ciascun candidato un
curriculum vitae
riguardante le caratteristiche personali e professionali e comprensivo della
lista degli incarichi di amministrazione e controllo da ciascun candidato
ricoperti in altre società.
Le liste dei candidati devono essere depositate presso la sede sociale almeno
25 giorni di calendario prima del giorno fissato per l'Assemblea e messe a
disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet e con le altre

modalità previste dalle disposizioni di legge e regolamentari almeno 21 giorni prima della data dell'Assemblea. Elezione All'elezione dei Sindaci si procede come segue: (a) dalla lista che ha ottenuto in Assemblea il maggior numero di voti sono tratti, in base all'ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, due Sindaci Effettivi ed un Sindaco Supplente; (b) dalla seconda lista che ha ottenuto in Assemblea il maggior numero di voti e che non risulti collegata in alcun modo, neppure indirettamente, con coloro che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti sono tratti, in base all'ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, il restante Sindaco Effettivo – che assume la carica di Presidente – e l'altro Sindaco Supplente. Nel caso in cui più liste di minoranza abbiano ottenuto lo stesso numero di voti, risulta eletto il candidato di lista, Sindaco Effettivo e Sindaco Supplente, più anziano di età; (c) nel caso di presentazione di un'unica lista, il Collegio Sindacale è tratto per intero dalla stessa sempre che abbia ottenuto l'approvazione della maggioranza semplice dei voti. Qualora con le modalità sopra indicate non sia assicurata la composizione del Collegio Sindacale, nei suoi membri effettivi, conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi, si provvederà, nell'ambito dei candidati alla carica di Sindaco effettivo della lista che ha ottenuto il maggior numero di voti, alle necessarie sostituzioni, secondo l'ordine progressivo con cui i candidati risultano elencati. Nel caso vengano meno i requisiti normativamente e statutariamente richiesti, il Sindaco decade della carica. In caso di sostituzione di un Sindaco, subentra il Sindaco Supplente appartenente alla medesima lista di quello cessato ovvero, in difetto, in caso di cessazione del Sindaco di minoranza, il candidato collocato successivamente nella medesima lista a cui apparteneva quello cessato o in subordine ancora il primo candidato della lista di minoranza che abbia conseguito il secondo maggior numero di voti. Resta fermo che la presidenza del Collegio Sindacale rimane in capo al Sindaco di minoranza e che la composizione del Collegio Sindacale deve rispettare la disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi.

11.3 RUOLO E ATTIVITÀ

Il Collegio Sindacale è responsabile della vigilanza sugli adempimenti previsti dalle disposizioni normative e regolamentari vigenti, monitorando l'osservanza della legge e dello Statuto, nonché il rispetto dei princìpi di corretta amministrazione. In particolare, il Collegio Sindacale, verifica l'adeguatezza e il funzionamento degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili adottati dalla Società, oltre che della corretta attuazione delle regole di governancesocietaria stabilite dalle norme in materia.

Nell'ambito di tali compiti, il Collegio vigila sull'osservanza delle disposizioni previste dal Decreto n. 125/2024; il Collegio è dunque tenuto a svolgere sia un ruolo di vigilanza sull'adeguatezza di tutte le procedure, i processi e le strutture che presiedono alla predisposizione della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità; sia una verifica del rispetto delle norme afferenti alla materia.

Il Collegio opera inoltre quale Comitato per il controllo interno e la revisione contabile (CCIRC) ex Art. 19 del D. Lgs. n. 39/2010 e, pertanto, è tenuto a svolgere i compiti ivi previsti (tra cui l'obbligo di monitorare il processo per la Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità).

Nel corso dell'Esercizio si sono tenute 7 riunioni del Collegio Sindacale con una durata media di 3 ore. Per quanto riguarda il 2025 si è già tenuta una riunione del Collegio Sindacale e ne sono previste altre 7.

Per quanto riguarda le iniziative promosse dalla Società finalizzate a fornire ai Sindaci un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera l'Emittente, nonché in materia di sostenibilità, si rimanda a quanto già illustrato nella Sezione "Induction Program" nel precedente Paragrafo 4.6.

Come illustrato nel precedente Paragrafo 9, il Collegio Sindacale, nello svolgimento delle proprie funzioni, si è coordinato e si coordina regolarmente con il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, con la Direzione Internal Audit, con la Funzione Corporate Affairs & Compliance, con l'Amministratore Incaricato del SCIGR e Dirigente Preposto e con la società di revisione.

Si rinvia alla relazione redatta dal Collegio ex Art. 153 del TUF per informazioni concernenti le attività svolte dal Collegio Sindacale nel corso dell'Esercizio.

12. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI E GLI ALTRI STAKEHOLDER

Moncler ha sempre attribuito massimo rilievo alla definizione, allo sviluppo ed al mantenimento di forme di dialogo aperte, trasparenti e continuative con gli Azionisti e con il mercato in generale in quanto portatrici di benefici sia per gli Azionisti che per la Società. Tale dialogo consente a Moncler di garantire una esauriente trasparenza informativa e di migliorare i propri risultati finanziari e non finanziari, anche al fine di favorire il successo sostenibile e la creazione di valore nel medio-lungo termine.

Nel sito internet della Società, www.monclergroup.com è presente la Sezione "Investor Relations" dedicata alle informazioni di rilievo per gli Azionisti e gli investitori e all'interno della quale è presente l'indirizzo di posta elettronica per raccogliere e rispondere alle richieste di informazioni formulate dagli Azionisti e dagli investitori.

Elena Mariani, in qualità di Director of Strategic Planning and Investor Relations, è responsabile dei rapporti con gli Azionisti e gli investitori (Investor Relations). In questa costante attività di dialogo interviene, soprattutto in occasione dell'Assemblea degli Azionisti e di road show che abbiano ad oggetto la corporate governance della Società, il Global Corporate Affairs & Compliance Director, Andrea Bonante.

I riferimenti del responsabile della Funzione Investor Relations & Strategic Planningsono:

Elena Mariani

Tel.: +39 02 42203500 [email protected]

I riferimenti del responsabile della Funzione Corporate Affairs & Compliancesono:

Andrea Bonante

Tel.: +39 02 42203500 [email protected]

Nella Sezione predetta sono inoltre disponibili i principali dati finanziari, i rendiconti finanziari periodici e le informazioni relative al titolo Moncler. È presente inoltre uno spazio dedicato alla composizione dell'azionariato, al calendario finanziario e all'attività di roadshow.

Altre Sezioni specifiche sono dedicate, tra l'altro, alla corporate governance e alla sostenibilità.

In particolare, la Sezione del sito "Governance" riporta informazioni sul sistema di governance adottato da Moncler, sul Consiglio di Amministrazione, i Comitati endo-consiliari e sul Collegio Sindacale. Sono disponibili inoltre i documenti societari più rilevanti tra i quali lo

Statuto, le procedure in materia di Internal Dealing, informazioni privilegiate e operazioni con parti correlate nonché la Relazione sulla Remunerazione. Sono inoltre presenti tutte le informazioni sull'Assemblea in una sottosezione dedicata.

La Sezione "Sostenibilità" fornisce, attraverso specifiche sottosezioni, una ampia informativa sui cinque driver che guidano il Piano Strategico di Sostenibilità 2020-2025. Sono poi disponibili, tra l'altro, la Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità relativa all'Esercizio (a cui si rinvia con riferimento al coinvolgimento degli stakeholder) e le dichiarazioni non finanziarie concernenti gli esercizi precedenti; inoltre, sono riportati i risultati raggiunti in materia di sostenibilità dal Gruppo, i dati concernenti i rating di sostenibilità di Moncler e le politiche aziendali adottate da Moncler in materia ambientale e di salute e sicurezza.

12.1 POLITICA DI ENGAGEMENT

Moncler riconosce da sempre la centralità del confronto con i propri Azionisti nonché con gli investitori istituzionali e favorisce un dialogo costante e continuativo che porti benefici sia agli investitori sia alla Società, nella prospettiva della creazione di valore nel medio-lungo termine.

In linea con le raccomandazioni del Codice CG, la Società ha adottato la Politica di Engagement anche tenendo conto delle politiche di engagement adottate dagli investitori istituzionali e dai gestori di attivi.

La Politica di Engagement è stata adottata dal Consiglio di Amministrazione di Moncler in data 15 dicembre 2021, su proposta del Presidente e CEO, nel rispetto del principio IV e della Raccomandazione 3 del Codice CG ed è stata da ultimo revisionata in data 13 febbraio 2025. Il documento formalizza l'approccio della Società alla gestione del dialogo per gli aspetti che concernono il coinvolgimento dei componenti del Consiglio, individuando gli interlocutori, gli argomenti oggetto di discussione, le tempistiche e i canali di interazione. Riguardo alle altre forme di gestione del dialogo rimangono valide e applicabili le altre politiche, linee guida ed attività già adottate da Moncler.

Nello specifico, la Politica di Engagement disciplina i ruoli e le modalità di svolgimento del dialogo che la Società instaura con gli Azionisti e/o gli investitori, attuali e/o potenziali, ovvero con i loro rappresentanti e i loro consulenti in materia di voto; il documento, inoltre, individua chiaramente i criteri per l'accettazione delle richieste di dialogo da parte della Società e individua altresì i soggetti che, assieme al Consiglio di Amministrazione, sono coinvolti nel dialogo (e.g., Segretario del Consiglio di Amministrazione e Responsabile della Funzione Investor Relations).

Con le modalità previste nella Politica, Moncler fornisce ai soggetti interessati informazioni sulle proprie attività, strategie e performance. Il dialogo oggetto della Politica di Engagement può riguardare, tra l'altro, l'andamento della gestione, il bilancio e i risultati periodici finanziari; la strategia aziendale; le tematiche ambientali, sociali e di governance (tematiche ESG); il sistema di governo societario; la politica di remunerazione del Top Management e ogni altra tematica che possa permettere una migliore comprensione delle attività svolte da Moncler.

La Politica di Engagement è disponibile sul sito www.monclergroup.com, Sezione "Governance/Engagement".

12.2 ATTIVITÀ SVOLTE

La Società ha condotto, sia nel corso dell'Esercizio sia durante esercizi precedenti, una significativa attività di engagement con i principali Proxy Advisor e investitori istituzionali presenti nel capitale sociale della Società avente ad oggetto, con riferimento al dialogo condotto nel corso dell'Esericizio, tematiche di governo societario, remunerazione e ESG.

Anche nel 2024 la Società ha alimentato un forte dialogo con i Proxy Advisor, gli investitori e gli stakeholder. La Funzione Corporate Affairs & Compliance, assieme alle Funzioni Investor

Relations e Sustainability ha preso parte a tale attività di dialogo, a cui ha partecipato anche il Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione ed il Lead Independent Director. In particolare, nel corso del 2024 si sono tenuti 15 incontri (14 in vista dell'Assemblea del 24 aprile 2024 e 1 successivamente) nel corso dei quali sono stati analizzati e commentati, tra l'altro, gli elementi che costituiscono il sistema remunerativo di Moncler nonché gli aspetti della politica e/o della relazione sui quali i Proxy Advisors hanno rappresentato criticità; ampia disamina è stata svolta anche relativamente alle tematiche ESG. In vista dell'Assemblea del 16 aprile 2025 si è già tenuto un incontro con uno dei principali Proxy Advisor, nel corso del quale quest'ultimo ha condiviso le proprie considerazioni anche in materia di remunerazione.

Il dialogo con la comunità finanziaria (investitori, analisti) è inoltre proseguito con una frequenza sempre costante, considerata la volatilità del settore di riferimento e l'imprevedibilità degli eventi macroeconomici globali, che hanno richiesto un dialogo continuo con investitori e analisti. La Funzione Investor Relations, anche coadiuvata dal Management del Gruppo, ha partecipato a conferenze di settore, a roadshow nelle principali piazze finanziarie mondiali e ad incontri e chiamate con fund manager, con analisti buy-side e sell-side. Gli eventi sono stati svolti talora in presenza fisica, talora in formato virtuale.

L'aggiornamento sullo sviluppo e il contenuto delle attività di dialogo condotte con gli Azionisti e gli investitori è stato fornito nel corso dell'Esercizio al Consiglio di Amministrazione dal Segretario del Consiglio di Amministrazione e dal Responsabile della Funzione Investor Relations.

13. ASSEMBLEE

13.1 COMPETENZE E FUNZIONAMENTO

Competenze

L'Assemblea degli Azionisti è l'organo attraverso il quale i soci possono partecipare attivamente alla vita societaria esprimendo la propria volontà con le modalità e sugli argomenti ad essi riservati dalla legge e dallo Statuto sociale. L'Assemblea degli Azionisti si riunisce in forma ordinaria e straordinaria.

Ai sensi dello Statuto di Moncler, l'Assemblea delibera su tutti gli argomenti di sua competenza per legge, salvo quanto previsto dall'Art. 19.2 dello Statuto che disciplina le materie demandate alla competenza del Consiglio.

Ai sensi di legge, l'Assemblea ordinaria (i) approva il bilancio di esercizio (che, per Moncler, si chiude il 31 dicembre); (ii) nomina e revoca gli Amministratori e ne determina il numero entro i limiti fissati dallo Statuto; (iii) nomina i Sindaci e il Presidente del Collegio Sindacale; (iv) conferisce l'incarico di revisione legale, su proposta motivata del Collegio Sindacale; (v) determina il compenso degli Amministratori e dei Sindaci ai sensi di legge; (vi) delibera sulla responsabilità degli Amministratori e dei Sindaci; (vii) delibera sugli altri oggetti attribuiti dalla legge alla sua competenza, nonché sulle autorizzazioni richieste dallo Statuto; (viii) approva il regolamento dei lavori assembleari.

L'Assemblea straordinaria delibera sulle modifiche statutarie e sulle operazioni di carattere straordinario, quali, ad esempio, aumenti di capitale, fusioni e scissioni, fatta eccezione per le materie la cui competenza è demandata dallo Statuto al Consiglio di Amministrazione, nonché su tutte le altre materie ad essa riservate dalla normativa applicabile.

Funzionamento

Le modalità di convocazione e funzionamento dell'Assemblea e le modalità di esercizio dei diritti previsti a favore degli Azionisti sono regolati dalla legge e dallo Statuto.

Convocazione L'Assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta l'anno per
l'approvazione del bilancio, entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio
sociale ovvero entro 180 giorni, essendo la Società tenuta alla redazione del
bilancio consolidato o comunque quando lo richiedano particolari esigenze
relative alla struttura e all'oggetto della Società.
La convocazione è fatta nei termini prescritti dalla disciplina di legge e
regolamentare di tempo in tempo vigente, mediante avviso da pubblicare
sul sito
della Società, nonché con le altre modalità previste dalla
internet
Consob con proprio Regolamento, ivi inclusa la pubblicazione per estratto
sui giornali quotidiani, e la diffusione tramite meccanismo di stoccaggio
centralizzato autorizzato.
Integrazione
dell'ordine del
giorno e nuove
proposte di
delibera
I soci che, anche congiuntamente, rappresentino almeno 1/40 del capitale
sociale possono chiedere l'integrazione dell'elenco delle materie da
trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti da essi proposti,
ovvero presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del
giorno.
Intervento -
Record
date
La Società non si avvale della facoltà prevista dalla legge di designare il
rappresentante a cui i soci possono conferire la delega con istruzioni di voto
su tutte o alcune delle proposte all'ordine del giorno dell'Assemblea.
Ai fini dell'intervento e voto in Assemblea, opera il meccanismo della cd.
che stabilisce che la legittimazione all'intervento e all'esercizio
record date
del diritto di voto sia attestata da una comunicazione alla Società
effettuata, ai sensi di legge, da parte di un intermediario abilitato in favore
del soggetto a cui spetta il diritto di voto. La comunicazione è effettuata
sulla base delle evidenze dei conti relative al termine della giornata
contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata
per l'Assemblea. Le comunicazioni effettuate dall'intermediario devono
pervenire alla Società entro la fine del terzo giorno di mercato aperto
precedente la data fissata per l'Assemblea, ovvero entro il diverso termine
stabilito da Consob, ferma restando la legittimazione all'intervento e al voto
nei casi in cui le comunicazioni siano pervenute alla Società.
Quorum L'Assemblea
ordinaria
e
quella
straordinaria
si
tengono
in
unica
convocazione alla quale si applicano le maggioranze a tal fine previste
dalla legge.
Le deliberazioni, tanto per le Assemblee ordinarie che per quelle
straordinarie, vengono prese con le maggioranze richieste dalla legge.
Documentazione
assembleare
Tutta la documentazione assembleare, ivi incluse le relazioni illustrative sugli
argomenti all'ordine del giorno dell'Assemblea e le proposte deliberative
sui predetti argomenti, viene messa a disposizione del pubblico presso la
sede legale e sul sito internet della Società, nonché presso il meccanismo di
stoccaggio autorizzato entro i termini di legge.
Domande prima
dell'Assemblea
Coloro ai quali spetta il diritto di voto in Assemblea possono porre domande
sulle materie all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea stessa,
secondo le modalità e i termini stabiliti dall'avviso di convocazione.

Le modalità di svolgimento delle Assemblee è disciplinato da apposito regolamento approvato dall'Assemblea del 1 ottobre 2013 ed in vigore dal 16 dicembre 2013. Il regolamento è stato adottato al fine di disciplinare l'ordinato e funzionale svolgimento delle riunioni assembleari nonché di agevolare l'esercizio dei diritti degli Azionisti, in conformità alle disposizioni legislative e regolamentari applicabili e alle raccomandazioni contenute nell'Art. 3 del Codice CG. Il regolamento assembleare è disponibile sul sito internet della Società www.monclergroup.com, Sezione "Governance/Documenti e Procedure", al quale si rinvia comunque per ogni ulteriore dettaglio.

13.2 ASSEMBLEE NEL CORSO DELL'ESERCIZIO

Nel corso dell'Esercizio si è svolta una riunione dell'Assemblea tenutasi in data 24 aprile 2024 presso gli uffici di Moncler, in via Solari n. 33 a Milano. Il Consiglio ha deciso di avvalersi anche per l'Assemblea 2024 della facoltà di cui all'Art. 106, comma 4, del D. Legge n. 18 del 17 marzo 2020 convertito dalla Legge n. 27/2020 (i cui effetti sono stati prorogati dal D. Legge n. 215/2023 convertito con modificazioni dalla L. n. 18/2024). Pertanto, l'intervento degli aventi diritti al voto è avvenuto esclusivamente attraverso il rappresentante designato ai sensi dell'Art. 135undecies del TUF, individuato in Monte Titoli S.p.A.

L'Assemblea, riunitasi in sede ordinaria, ha approvato il bilancio relativo all'esercizio al 31 dicembre 2023 e la destinazione dell'utile di esercizio, ha espresso il proprio voto favorevole non vincolante sulla Sezione II della Relazione sulla Remunerazione, ha approvato il Piano 2024 e, infine, ha autorizzato l'acquisto e la disposizione di Azioni proprie.

Gli intervenuti per delega al rappresentante designato sono stati 2.177 per complessive n. 201.343.281 Azioni rappresentanti il 73,267% del capitale sociale. Di seguito si rappresenta il livello di partecipazione degli Azionisti alle Assemblee dell'ultimo triennio.

14. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO – COMITATO STRATEGICO

Il Presidente e Amministratore Delegato Remo Ruffini è assistito da un Comitato Strategico composto, oltre che dallo stesso Presidente e Amministratore Delegato (Presidente del Comitato), Remo Ruffini, dall'Amministratore Esecutivo e Chief Corporate & Supply Officer, Luciano Santel, dall'Amministratore Esecutivo e Chief Business Strategy & Global Market Officer, Roberto Eggs, dall'Operation and Supply Chain Director, Francesca Bacci, dal Chief

Brand Officer, Gino Fisanotti, dal Chief Marketing & Corporate Strategy Officer, Mina Piccinini, dal Presidente di Stone Island nonché Amministratore non Esecutivo di Moncler, Carlo Rivetti, e dal Senior Director Retail and Business Development, Andrea Tieghi.

Il Comitato Strategico, avente principalmente funzioni consultive, supporta il Presidente e Amministratore Delegato di Moncler su base continuativa nella definizione e attuazione delle linee strategiche, svolgendo un'attività di collegamento e di condivisione tra le principali aree strategiche della Società e del Gruppo, assicurando uniformità e condivisione dei valori fondanti Moncler, ovvero unicità, esclusività, trasversalità, qualità ed innovazione. Tra le aree di competenza del Comitato Strategico rientrano la revisione del Business Plan e del Piano Strategico di Sostenibilità e di tutte le decisioni strategiche tra cui a titolo esemplificativo quelle relative allo sviluppo della rete distributiva, dei piani di marketing, degli investimenti, dell'ingresso in nuovi mercati e delle iniziative ambientali e sociali.

15. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

Successivamente alla data di chiusura dell'Esercizio non si sono verificati cambiamenti nella struttura di corporate governancedella Società.

16. CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 17 DICEMBRE 2024 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha portato all'attenzione dei membri del Consiglio e, per quanto di propria competenza, al Collegio Sindacale, le raccomandazioni formulate nella lettera (la Lettera) inviata in data 17 dicembre 2024 dal Presidente del Comitato per la Corporate Governancedi Borsa Italiana (il Comitato CG).

La Lettera intende comunicare alle società le principali indicazioni generali sull'applicazione del Codice CG emerse dall'attività di monitoraggio e individuare, con riferimento alle raccomandazioni funzionali alla piena realizzazione delle finalità del Codice CG, modalità applicative che potrebbero portare a una loro più efficace applicazione.

La seguente tabella riporta (i) le specifiche raccomandazioni rivolte dal Comitato CG agli organi di amministrazione e (ii) la posizione di Moncler con riferimento a ciascuna di tali raccomandazioni. A tal riguardo, la Società ritiene, come di seguito in dettaglio illustrato e descritto nell'ambito della presente Relazione, di essersi già allineata alle Raccomandazioni espresse dal Comitato CG.

RACCOMANDAZIONE POSIZIONE DI MONCLER

INFORMATIVA PRE-CONSILIARE

Il Comitato CG invita le società a dare adeguata informativa nella Relazione sul governo societario, in merito (i) alla mancata determinazione dei termini per l'invio preventivo dell'informativa al consiglio e ai comitati, (ii) alla mancata informazione sul rispetto di tali termini e (iii) alla previsione della possibilità di derogare all'informativa pre-consiliare per ragioni di riservatezza.

Moncler ha da tempo adottato i necessari presìdi al fine di garantire l'effettivo rispetto dell'informativa preconsiliare, secondo quanto previsto dal Regolamento CDA adottato dal Consiglio di Moncler (le cui previsioni sono riportate al Paragrafo 4.6).

Inoltre, relativamente all'Esercizio, come indicato nel citato Paragrafo 4.6, il termine previsto dal Regolamento CDA è stato rispettato.

POLITICA DI REMUNERAZIONE

Il Comitato CG invita le società a dare adeguata informativa rispetto all'applicazione della Raccomandazione 27 che prevede che

Pagina 79 di 82 Gli obiettivi di performance previsti dalla Politica di Remunerazione di Moncler, cui è legata l'erogazione delle componenti variabili di breve (MBO) e medio-lungo termine (LTI) sono predeterminati e misurabili; gli obiettivi

gli obiettivi di performance, cui è legata l'erogazione delle componenti variabili, siano "predeterminati e misurabili" e tenendo conto che la previsione di componenti variabili legate a generici obiettivi di sostenibilità di cui non si forniscono gli specifici parametri di valutazione e/o di erogazioni straordinarie una tantum di cui non sono identificati natura e obiettivi e non sono definite adeguate procedure deliberative può configurare la disapplicazione di tale raccomandazione.

RACCOMANDAZIONE POSIZIONE DI MONCLER

sono coerenti con gli obiettivi strategici della Società e sono finalizzati a promuoverne il successo sostenibile, comprendendo anche parametri non finanziari, ma misurabili. Si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione (disponibile sul sito di Moncler nella Sezione "Governance/Assemblea degli Azionisti").

RUOLO ESECUTIVO DEL PRESIDENTE

Il Comitato CG invita le società a dare adeguata informativa nella relazione sul governo societario, in merito alla mancanza di una spiegazione adeguatamente argomentata della scelta di attribuire al Presidente rilevanti deleghe gestionali (sia esso il CEO o meno).

Premesso che il Presidente e Amministratore Delegato è qualificato anche come CEO, si rinvia a tale riguardo al Paragrafo 4.6 e 4.7.

* * *

Milano, 13 febbraio 2025

MONCLER S.P.A.

per il Consiglio di Amministrazione il Presidente Remo Ruffini

Struttura del capitale
N° Azioni % rispetto al
capitale sociale
Quotato
(indicare i
mercati)/non
quotato
Diritti ed
obblighi
Azioni ordinarie 274.805.954 100% Euronext Milan -
Azioni con diritto
di voto limitato
- - - -
Azioni prive del
diritto di voto
- - - -

TABELLA 1: INFORMAZIONE SUGLI ASSETTI SOCIETARI

Altri strumenti finanziari
Quotato
(indicare i
mercati)/non
quotato
N° strumenti
in
circolazione
Categoria delle
azioni a servizio della
conversione\esercizio
N° Azioni a servizio
della
conversione\esercizio
Obbligazioni
convertibili
- - - -
Warrant - - - -
Partecipazioni rilevanti nel capitale
Dichiarante Azionista diretto N° Azioni Quota % su
capitale ordinario
Remo Ruffini Double R S.r.l. 45.658.609 16,615%
Remo Ruffini 215.269 0,078%
45.873.878 16,693%
Morgan Stanley
Investment
Management Inc
Morgan Stanley Investment
Management Inc
23.566.088 8,576%
Capital Research
and Management
Company
Capital Research and
Management Company
13.621.794 4,957%
Blackrock Inc. BlackRock (Netherlands)
B.V.
8.090 0,003%
BlackRock (Singapore)
Limited
7.421 0,003%

Partecipazioni rilevanti nel capitale
Dichiarante Azionista diretto N° Azioni Quota % su
capitale ordinario
BlackRock Advisors (UK)
Limited
2.972.785 1,082%
BlackRock Advisors, LLC 183.677 0,067%
BlackRock Asset
Management Canada
Limited
356.097 0,130%
BlackRock Asset
Management Deutschland
AG
283.151 0,103%
BlackRock Asset
Management North Asia
Limited
5.493 0,002%
BlackRock Financial
Management, Inc
114.353 0,042%
BlackRock Fund Advisors 4.284.314 1,559%
BlackRock Institutional
Trust Company, National
Association
2.908.590 1,058%
BlackRock International
Limited
451 0,000%
BlackRock Investment
Management (Australia)
Limited
84.029 0,031%
BlackRock Investment
Management (UK) Limited
1.604.260 0,584%
BlackRock Investment
Management, LLC
500.421 0,182%
BlackRock Japan Co., Ltd. 409.503 0,149%
APERIO GROUP LLC 23.411 0,009%
13.746.046 5,002%
Moncler (azioni
proprie)
4.199.510 1,528%

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