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Moncler

Annual Report Mar 25, 2024

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2023

MONCLER GROUP – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2023 II

RELAZIONE SULLA GESTIONE
1
SEZIONE PRIMA 2
Lettera agli azionisti 2
Dati finanziari di Gruppo 3
Organi sociali 4
Struttura del Gruppo al 31 dicembre 2023 5
Composizione del Gruppo 6
Il Gruppo Moncler 9
La storia 10
Valori 13
La strategia del Gruppo 15
Modello di business 16
Brand Protection 24
Capitale umano 26
Sostenibilità 31
Moncler e i mercati azionari 35
SEZIONE SECONDA 38
Premessa 38
Andamento della gestione del Gruppo Moncler39
Andamento della gestione della Capogruppo Moncler S.p.A 47
Principali rischi49
Corporate governance 57
Operazioni con parti correlate 58
Operazioni atipiche e/o inusuali 58
Azioni proprie 58
Fatti di rilievo avvenuti nel corso dell'esercizio 2023 59
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 60
Aggiornamento rating di sostenibilità 61
Evoluzione prevedibile della gestione 62
Altre informazioni 63
Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2023 65

BILANCIO CONSOLIDATO
66
PROSPETTI DEL BILANCIO CONSOLIDATO 67
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO 72
1. Informazioni generali sul Gruppo 72
2. Principi contabili rilevanti utilizzati nella redazione del bilancio consolidato 78
3. Area di consolidamento 95
4. Commento alle principali voci del prospetto di conto economico consolidato 97
5. Commento alle principali voci della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata 103
6. Informazioni di segmento 121
7. Impegni e garanzie prestate121
8. Passività potenziali 121
9. Informazioni sui rischi finanziari 122
10. Altre informazioni 126
11. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 134
BILANCIO D'ESERCIZIO
135
PROSPETTI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO136
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO 142
1. Informazioni generali 142
2. Principi contabili rilevanti 146
3. Commenti al conto economico 160
4. Commenti alla situazione patrimoniale e finanziaria 163
5. Impegni e garanzie prestate 177
6. Passività potenziali 177
7. Informazioni sui rischi finanziari 177
8. Altre informazioni 179
9. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 185
10. Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2023 185

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS 58/98

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS 58/98

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO D'ESERCIZIO

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

RELAZIONE SULLA GESTIONE

SEZIONE PRIMA

1

SEZIONE SECONDA

SEZIONE PRIMA

LETTERA AGLI AZIONISTI

Cari azionisti,

mentre riflettiamo sui traguardi raggiunti nel 2023, non posso fare a meno di ricordare che quest'anno ha scandito un momento importante per la nostra azienda: il decimo anniversario dalla quotazione alla Borsa di Milano.

Siamo felici di celebrare questa occasione ricca di significato con dei risultati eccellenti nel 2023.

Gli elementi distintivi che caratterizzano la nostra performance includono il raggiungimento della cifra record di 2,98 miliardi di euro di fatturato di Gruppo, più di 5 volte il livello di dieci anni fa, un margine EBIT del 30%, e il superamento di 1 miliardo di euro di cassa netta per la prima volta.

Se sono molto orgoglioso di questi risultati finanziari, lo sono ancora di più per ciò che rappresentano. Sono il riflesso di un decennio di pensiero al di fuori delle convenzioni, di una continua ricerca dell'eccellenza di prodotto, di un rapporto costante e diretto con il cliente, e soprattutto e di una strategia di brand senza compromessi che continua a guidare il nostro Gruppo e ad ispirare le nostre persone.

Guardando al futuro, il nostro viaggio prosegue. In Moncler, rimaniamo impegnati a rafforzare le tre dimensioni del nostro marchio – Collection, Genius e Grenoble - mantenendo una connessione costante con le community esistenti e raggiungendone di nuove. Nel frattempo, Stone Island sta per iniziare un nuovo capitolo con una nuova strategia di brand e comunicazione, pronta ad esprimere il suo pieno potenziale.

La sostenibilità rimane fondamentale per il nostro Gruppo, che continua a integrare elementi sociali e ambientali nel proprio modello di business. Le nostre collezioni includono sempre più materiali riciclati, organici e altri materiali certificati, e continuiamo a collaborare con la nostra filiera per apportare miglioramenti su più larga scala. Anche se i nostri sforzi sono stati riconosciuti all'esterno dalle principali agenzie di rating ESG globali, sappiamo che c'è ancora molto da fare.

Il contesto in cui operiamo rimane complesso e imprevedibile. Continueremo a confrontarci con questo scenario incerto rimanendo vigili e facendo leva sulla nostra agilità e reattività. Allo stesso tempo, continueremo ad investire nella nostra organizzazione, nei nostri marchi e nel talento eccezionale all'interno del Gruppo.

La nostra visione a lungo termine, le nostre emozioni e la passione continuano a guidarci, proprio come hanno fatto nel 2013. Siamo spinti dai nostri sogni e determinati a raggiungere nuovi ambiziosi obiettivi.

Per concludere, rivolgo un sentito ringraziamento ai nostri azionisti, ai nostri clienti e a tutti i dipendenti per il loro fermo sostegno e costante impegno. Insieme, continueremo a spingerci verso vette sempre più alte e a creare valore per tutti gli stakeholder.

Grazie.

REMO RUFFINI PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO

DATI FINANZIARI DI GRUPPO1

UTILE NETTO (EURO M)

FREE CASH FLOW (EURO M)2

INVESTIMENTI NETTI(EURO M)

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (EURO M)

La nota si applica a tutto il documento: i dati includono gli impatti dell'implementazione del principio contabile IFRS 16 a partire del 2019. La posizione finanziaria netta esclude i debiti finanziari per leasing. Numeri arrotondati al primo decimale. Il free cash flow 2022 riflette l'impatto del riallineamento del valore fiscale del marchio Stone Island.

ORGANI SOCIALI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Remo Ruffini Presidente e Amministratore Delegato
Marco De Benedetti Vice Presidente
Amministratore Non Esecutivo
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
Comitato Nomine e Remunerazione
Roberto Eggs Amministratore Esecutivo
Bettina Fetzer Amministratore Indipendente
Gabriele Galateri di Genola Amministratore Indipendente
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
Alessandra Gritti Amministratore Indipendente
Lead Independent Director
Comitato Nomine e Remunerazione
Comitato Parti Correlate
Jeanne Jackson Amministratore Indipendente
Diva Moriani Amministratore Indipendente
Comitato Nomine e Remunerazione
Comitato Parti Correlate
Guido Pianaroli Amministratore Indipendente
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
Comitato Parti Correlate
Carlo Rivetti Amministratore Non Esecutivo
Luciano Santel Amministratore Esecutivo
Maria Sharapova Amministratore Indipendente

COLLEGIO SINDACALE

Riccardo Losi Presidente
Carolyn Dittmeier Sindaco effettivo
Nadia Fontana Sindaco effettivo
Federica Albizzati Sindaco supplente
Lorenzo Mauro Banfi Sindaco supplente

REVISORI ESTERNI

Deloitte & Touche S.p.A.

STRUTTURA DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2023

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO

Il Bilancio Consolidato del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2023 include Moncler S.p.A. ("Moncler" Capogruppo), Industries S.p.A., Sportswear Company S.p.A. (società direttamente controllate da Moncler), e 53 società consolidate nelle quali la Capogruppo detiene indirettamente la maggioranza dei diritti di voto, o sulle quali esercita il controllo, o dalle quali è in grado di ottenere benefici in virtù del suo potere di governarne le politiche finanziarie ed operative.

Area di consolidamento

Moncler S.p.A. Società Capogruppo proprietaria dei marchi Moncler e Stone
Island
Industries S.p.A. Società sub holding, direttamente coinvolta nella gestione delle
società estere e dei canali distributivi in Italia e licenziataria del
marchio Moncler
Industries Yield S.r.l. Società che svolge attività di confezione di prodotti di
abbigliamento
Moncler Asia Pacific Ltd Società che gestisce DOS ad Hong Kong SAR e a Macao SAR
Moncler Australia PTY Ltd Società che gestisce DOS in Australia
Moncler Belgium S.p.r.l. Società che gestisce DOS in Belgio
Moncler Brasil Comércio de
moda e acessòrios Ltda.
Società che gestisce DOS in Brasile
Moncler Canada Ltd Società che gestisce DOS in Canada
Moncler Denmark ApS Società che gestisce DOS in Danimarca
Moncler Deutschland GmbH Società che gestisce negozi a gestione diretta (DOS) e promuove
prodotti Moncler in Germania ed Austria
Moncler España SL Società che gestisce DOS in Spagna
Moncler France S.à.r.l. Società che gestisce DOS e distribuisce e promuove prodotti
Moncler in Francia
Moncler Holland B.V. Società che gestisce DOS in Olanda
Moncler Hungary KFT Società che gestisce DOS in Ungheria
Moncler Ireland Limited Società che gestisce DOS in Irlanda
Moncler Istanbul Giyim ve
Tekstil Ticaret Ltd. Sti.
Società che gestisce DOS in Turchia
Moncler Japan Corporation Società che gestisce DOS, distribuisce e promuove prodotti
Moncler in Giappone
Moncler Kazakhstan LLP Società che gestisce DOS in Kazakistan
Moncler Korea Inc. Società che gestisce DOS e distribuisce e promuove prodotti
Moncler in Corea del Sud

Moncler Malaysia SDN. BHD. Società che gestirà DOS in Malesia
Moncler Mexico, S. de R.L. de
C.V.
Società che gestisce DOS in Messico
Moncler Mexico Services, S. de
R.L. de C.V.
Società inattiva
Moncler Middle East FZ-LLC Società holding per l'area Middle East
Moncler New Zealand Limited Società che gestirà DOS in Nuova Zelanda
Moncler Norway AS Società che gestisce DOS in Norvegia
Moncler Prague s.r.o. Società che gestisce DOS in Repubblica Ceca
Moncler Rus LLC Società inattiva che gestiva DOS in Russia
Moncler Shanghai Commercial
Co Ltd
Società che gestisce DOS in Cina
Moncler Singapore Pte.
Limited
Società che gestisce DOS in Singapore
Moncler Suisse SA Società che gestisce DOS in Svizzera
Moncler Sweden AB Società che gestisce DOS in Svezia
Moncler Taiwan Limited Società che gestisce DOS nella Regione di Taiwan
Moncler UAE LLC Società che gestisce DOS negli Emirati Arabi Uniti
Moncler UK Ltd Società che gestisce DOS nel Regno Unito
Moncler Ukraine LLC Società che gestisce DOS in Ucraina
Moncler USA Inc. Società che gestisce DOS, distribuisce e promuove prodotti in
Nord America
White Tech Sp.zo.o. Società che svolge attività di controllo qualità sulla piuma
Sportswear Company S.p.A. Società sub holding per il marchio Stone Island direttamente
coinvolta nella gestione delle società estere e del canale
distributivo wholesale attraverso la società controllata Stone
Island Distribution S.r.l.
Stone Island Amsterdam B.V. Società che gestisce DOS in Olanda
Stone Island Antwerp B.V.B.A. Società che gestisce DOS in Belgio
Stone Island Austria Gmbh Società che gestisce DOS in Austria
Stone Island Canada Inc. Società che gestisce DOS in Canada
Stone Island China Co., Ltd Società che gestisce DOS in Cina
Stone Island Distribution S.r.l. Società che svolge attività di distribuzione
Stone Island España S.L. Società che gestisce DOS in Spagna
Stone Island France S.a.s.u. Società che gestisce DOS in Francia
Stone Island Germany GmbH Società che funge da Agente per le zone Germania ed Austria e
gestisce DOS in Germania
Stone Island Hong Kong Limited Società che gestisce DOS a Hong Kong

Stone Island Japan Inc. Società che gestisce DOS in Giappone
Stone Island Korea Co., Ltd Società che gestisce DOS, distribuisce e promuove prodotti Stone
Island in Corea del Sud
Stone Island Macau Limited Società che gestisce DOS a Macau
Stone Island Retail S.r.l. Società che gestisce DOS in Italia
Stone Island (UK) Retail Ltd Società che gestisce DOS nel Regno Unito
Stone Island Suisse SA Società che gestisce DOS in Svizzera
Stone Island Sweden AB Società che gestisce DOS in Svezia
Stone Island USA Inc Società che gestisce DOS, distribuisce e promuove prodotti in
USA

IL GRUPPO MONCLER

Nasce il 1 aprile 2021 il Gruppo Moncler che, con i suoi due brand – Moncler e Stone Island –, è l'espressione di un nuovo concetto di lusso, caratterizzato da esperienzialità, inclusività, senso di appartenenza ad una comunità e contaminazione di significati e mondi diversi come quello dell'arte, della cultura, della musica e dello sport. Uniti dalla filosofia "beyond fashion, beyond luxury", i due brand rafforzano la loro capacità di essere interpreti delle evoluzioni dei codici culturali delle nuove generazioni.

Pur mantenendo le identità dei propri brand fortemente indipendenti e basate sull'autenticità, sulla costante ricerca di unicità e su un legame straordinario con le community di consumatori, il Gruppo intende mettere a fattor comune le proprie culture imprenditoriali e manageriali oltre alle conoscenze di business e al know-how tecnico per rafforzarne la competitività e valorizzarne il grande potenziale di crescita, condividendo inoltre la cultura della sostenibilità.

IL MARCHIO MONCLER

Il marchio Moncler nasce nel 1952 a Monestier-de-Clermont, sulle montagne vicino a Grenoble, con una vocazione per i capi sportivi destinati alla montagna.

A partire dal 2003, con l'ingresso di Remo Ruffini nel capitale del Gruppo, ha inizio un percorso di riposizionamento del marchio attraverso il quale i prodotti Moncler assumono un carattere sempre più unico ed esclusivo per evolversi da una linea di prodotti a destinazione d'uso prettamente sportivo, a linee versatili che clienti di ogni genere, età, identità e cultura possono indossare in qualunque occasione e dove il capospalla, pur essendo il capo identificativo del brand, viene gradualmente e naturalmente affiancato da prodotti complementari. Sotto la sua guida, Moncler persegue infatti una filosofia volta a creare prodotti unici di altissima qualità, versatili e in continua evoluzione, ma al contempo sempre fedeli al DNA del marchio guidata dal motto "nasce in montagna, vive in città".

Tradizione, unicità, qualità, coerenza ed energia, sono da sempre i caratteri distintivi di Moncler che negli anni ha saputo evolversi pur rimanendo coerente al proprio DNA, alla propria tradizione e all'identità del marchio, in una continua ricerca di un dialogo aperto con i propri molteplici consumatori nel mondo.

IL MARCHIO STONE ISLAND

Cultura della ricerca sui materiali, innovazione e funzionalità sono i valori che da sempre definiscono Stone Island, marchio di abbigliamento nato nel 1982 per merito di Massimo Osti e Carlo Rivetti, con un centro d'eccellenza a Ravarino – un piccolo paese in provincia di Modena – e destinato a diventare simbolo della ricerca estrema su fibre e tessuti, applicata a un design innovativo.

È proprio attraverso lo studio della forma e la "manipolazione" della materia, che Stone Island trova un linguaggio proprio, che ha come pilastri fondanti ricerca estrema e funzionalità massima. Ogni capo Stone Island nasce da una sintesi perfetta tra sperimentazione e funzione d'uso, tra studio dei tessuti e razionalità.

Lo studio delle uniformi e degli abiti da lavoro diventa l'osservatorio di Stone Island nel definire un progetto in cui la funzione del capo va oltre l'estetica. Una costante indagine sulla trasformazione e nobilitazione di fibre e tessuti e sulla capacità unica di intervenire sul capo finito attraverso continue sperimentazioni di tintura ha portato Stone Island a scoprire, negli anni, materiali e tecniche produttive mai utilizzati in precedenza e a mettere a punto più di 60.000 ricette di tinture diverse.

IL MARCHIO MONCLER

LA STORIA

1952, LE ORIGINI Le origini del nome sono racchiuse nelle sue radici: Moncler è
infatti l'abbreviazione di Monestier-de-Clermont, villaggio di
montagna vicino a Grenoble. Qui René Ramillon e Andrè
Vincent fondano nel 1952 l'Azienda che darà vita al celebre
piumino creando giacche ad alta resistenza e protezione per i
climi più estremi ideali per gli operai che li indossano sopra la
tuta da lavoro nel piccolo stabilimento di montagna, e che
verranno poi messi alla prova nel corso di varie spedizioni.
1954, LE SPEDIZIONI A notare e intuire le potenzialità dei primi piumini Moncler sarà
l'alpinista
francese
Lionel
Terray.
Nasce
così
la
linea
specialistica "Moncler pour Lionel Terray". Nel 1954, i piumini
Moncler vengono scelti per equipaggiare la spedizione italiana
sul K2, culminata nella conquista della seconda vetta più alta
del mondo da parte di Achille Compagnoni e Lino Lacedelli.
Nel 1955 equipaggeranno la spedizione sul Makalù.
1968, LE OLIMPIADI In occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Grenoble, Moncler
diventa fornitore ufficiale della squadra francese di sci alpino.
1980, CITY ICONS Negli anni 80, sotto la direzione stilistica di Chantal Thomass,
Moncler fa il suo ingresso in città, diventando il capo iconico di
una generazione di ragazzi.
2003, L'INGRESSO DI REMO
RUFFINI
Il brand viene acquisito dall'imprenditore italiano Remo Ruffini,
attuale Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo
Moncler, che inizia una strategia di espansione mondiale nel
segmento dei beni di lusso.
2006, HAUTE COUTURE Nel 2006 con
e nel 2009 con
Moncler Gamme Rouge
Moncler
, l'universo Moncler si arricchisce di collezioni
Gamme Blue
, entrambe terminate nel 2017 quando Moncler
Haute Couture
lancia un nuovo progetto. Nel 2010 debutta a New York la
collezione
, che reinterpretando gli stili del
Moncler Grenoble
passato dà vita a collezioni sia tecniche per lo sci che per
momenti più legati all'"
" con un taglio contemporaneo
après-ski
e tecnico.
2013, LA QUOTAZIONE Il 16 dicembre 2013 la società Moncler si quota sulla Borsa
Italiana S.p.A. di Milano. Le azioni sono state offerte a Euro 10,2
e il primo giorno sono aumentate di oltre il 40%, segnalando il
maggior successo europeo degli ultimi anni.
2018, MONCLER GENIUS Nel 2018 Moncler lancia il nuovo progetto creativo
Moncler
, un
di menti creative
Genius – One House, Different Voices
hub
che, operando insieme pur mantenendo la loro individualità,
reinterpretano l'essenza del brand Moncler.

2020, STONE ISLAND ENTRA NEL A dicembre, Moncler annuncia di aver siglato un accordo per
l'acquisizione di Stone Island. Tale accordo è stato finalizzato il
GRUPPO MONCLER 31 marzo 2021, momento in cui Stone Island entra a fare parte
del Gruppo Moncler.
2021, INTERNALIZZAZIONE Moncler ha concluso il progetto di internalizzazione del canale

E-COMMERCE e-commerce (.com) e ha debuttato nel segmento della profumeria con il lancio delle fragranze Moncler Pour Femme e Moncler Pour Homme.

2022, EVOLUZIONE DEL BRAND NELLE SUE TRE DIMENSIONI E IL 70° ANNIVERSARIO e

Moncler lancia un nuovo capitolo, facendo evolvere la declinazione del marchio in tre dimensioni – Collection, Genius Grenoble – per raggiungere un pubblico più vasto. Nello stesso anno, Moncler celebra il suo 70° anniversario con uno straordinario evento del luogo più iconico di Milano, Piazza Duomo, lanci di prodotti dedicati, e un programma di 70 giorni di eventi ed esperienze a livello globale, con l'obiettivo di continuare a coinvolgere e connettere le sue community.

abbigliamento maschile urbano che rappresenta la continua

indagine di nuovi codici estetico-funzionali.

IL MARCHIO STONE ISLAND

1982, LE ORIGINI Dalla mente creativa di Massimo Osti nasce la prima collezione
Stone Island ispirata alle uniformi militari e realizzata con la
Tela Stella – tessuto che evoca le cerate marinare corrose dal
mare e dal sole, frutto di uno studio di un rigido e corposo
telone da camion bifacciale e bicolore lavorato a lungo con
pietra pomice – a cui venne applicato un "
" – etichetta
Badge
in tessuto ricamata con la Rosa dei Venti.
1983, GFT ACQUISTA IL 50% DI
STONE ISLAND
GFT, Gruppo Finanziario Tessile – azienda italiana controllata
dalla famiglia Rivetti – acquisisce il 50% del marchio Stone
Island. Sono gli anni in cui si fondano e si consolidano estetiche
caratterizzate dall'estrema ricerca tessile, dal trattamento dei
materiali e dalla tintura in capo.
1993, LA FAMIGLIA RIVETTI
ACQUISTA IL PIENO CONTROLLO
Carlo
Rivetti,
insieme
alla
sorella
Cristina,
attraverso
Sportswear Company S.p.A., acquistano il pieno controllo del
marchio Stone Island. Nel 1996 Paul Harvey assume la guida
stilistica del marchio.
2005, LA LINEA JUNIOR Nasce Stone Island Junior, una collezione creata per offrire capi
per bambini e ragazzi tra i 2 e i 14 anni.
2008, L'ESPANSIONE Carlo Rivetti viene nominato Direttore Creativo. Viene lanciato
il sito e-commerce stoneisland.com raggiungibile da circa 45
paesi. Entra sul mercato Stone Island Shadow Project, una
piattaforma di esplorazione per una nuova generazione di

2017, TEMASEK Temasek,
società
d'investimento
con
sede
a
Singapore,
acquista il 30% di Sportswear Company S.p.A., società
detentrice del marchio Stone Island, dalla famiglia Rivetti.
2020, L'INGRESSO IN MONCLER A dicembre, Stone Island annuncia il proprio ingresso nel
Gruppo Moncler.
2022, IL 40° ANNIVERSARIO Stone Island festeggia il suo 40° anniversario con lanci di
prodotti dedicati e una iconica installazione a Miami, seguita
da celebrazioni che hanno coinvolto tutte le principali
del brand.
community
2023, ROBERT TRIEFUS
NOMINATO AMMINISTRATORE
DELEGATO DI STONE ISLAND
Robert Triefus è stato nominato Amministratore Delegato di
Stone Island. Sotto la sua guida, il marchio ha dato inizio ad un
nuovo capitolo della propria storia di evoluzione per farne
crescere la sua rilevanza a livello internazionale e rafforzare il
suo posizionamento unico.

VALORI

IL MARCHIO MONCLER

Moncler è per sua natura un'azienda sempre in evoluzione, proiettata alla reinvenzione e allo sviluppo continuo, i cui valori con il tempo si sono arricchiti di nuovi significati pur rimanendo sempre fedeli all'identità del marchio.

Moncler ha una cultura aziendale molto forte e un'unicità che è caratterizzata dalla capacità di scoprire lo straordinario che si nasconde in ognuno di noi.

Un'unicità fatta di impegno a porsi obiettivi sempre più sfidanti, di volontà di celebrare il talento di ciascuno, di consapevolezza che ogni azione ha degli impatti sulla società e sull'ambiente, di capacità di creare calore in ogni relazione e di volontà di lasciare segni intramontabili.

PUSH FOR HIGHER PEAKS Cerchiamo sempre di fare meglio, come individui e come azienda.
Ispirati dalla continua ricerca dell'eccellenza, non ci stanchiamo mai
di imparare e di ridefinire le regole. Non ci accontentiamo mai.
ONE HOUSE, ALL VOICES Viviamo di molteplicità e dialoghiamo con tutte le generazioni
lasciando libertà di espressione. Lasciamo che il talento di ciascuno
si esprima e per questo celebriamo ed incoraggiamo le prospettive
di tutti. Nella diversità troviamo grande armonia.
EMBRACE CRAZY Siamo unici e non convenzionali. Diamo spazio al nostro genio
interiore e crediamo nel potere della creatività. Con grande rigore
trasformiamo in realtà sogni coraggiosi e idee che possono
sembrare irraggiungibili. Spesso sono le idee più folli che si rivelano
geniali e alimentano la nostra energia.
BE WARM Siamo nati per proteggere dal freddo e ogni giorno portiamo il
calore delle relazioni umane in tutto quello che facciamo perché è
l'emozione che ricerchiamo. Celebriamo i grandi e piccoli risultati
con empatia e fiducia.
CREATE AND
PROTECT TOMORROW
Crediamo in un domani autentico, coraggioso e responsabile.
Aspiriamo
ad
essere
portatori
di
un
cambiamento
reale
e
significativo.
Guardiamo lontano per disegnare un futuro che
risponda con azioni concrete alle sfide sociali e ambientali che il
mondo e la società devono affrontare.

IL PURPOSE DI MONCLER È UNLEASH THE EXTRAORDINARY IN EVERYBODY.

IL MARCHIO STONE ISLAND

Stone Island è assieme LAB e LIFE. È ricerca continua, è identità e comunità. Stone Island è un marchio trasversale, autentico, che ha nel prodotto il suo fondamento.

LAB LIFE CULTURE LAB è la ricerca costante, profonda e incessante sulla
trasformazione e sulla nobilitazione di fibre e tessuti che porta
a scoprire materiali e tecniche produttive mai utilizzati prima
dall'industria dell'abbigliamento.
LIFE è il vissuto, l'identità, la
di coloro che sono
community
orgogliosi di indossare Stone Island. È l'estetica forte e
riconoscibile che trae origine dallo studio delle uniformi e degli
abiti da lavoro, rielaborato in base a nuove esigenze d'uso, per
definire un progetto in cui la funzione del capo non è mai solo
estetica.
ENDLESS PASSION FOR
ENDLESS KNOW-HOW
L'
prodotto-centrico, infatti, permea non solo le collezioni
ethos
di Stone Island ma tutti coloro che vivono il marchio ogni giorno,
dentro e fuori l'Azienda.

LA STRATEGIA DEL GRUPPO

Il Gruppo Moncler si pone come obiettivo strategico lo sviluppo dei propri marchi, in modo autentico e valorizzandone la forte unicità, anche attraverso una contaminazione costante delle diverse culture imprenditoriali e manageriali, oltre che delle conoscenze di business e del know-how tecnico.

La strategia del Gruppo si fonda su quattro pilastri.

DIVENTARE LEADER NEL
SEGMENTO DEL NUOVO LUSSO
Il Gruppo Moncler, con i suoi due brand – Moncler e Stone Island
– è l'espressione di un nuovo concetto di lusso, lontano dai
canoni
tradizionali
e
caratterizzato
da
esperienzialità,
inclusività,
senso
di
appartenenza
ad
una
comunità
e
contaminazione di significati e mondi diversi come quello
dell'arte, della cultura, della musica e dello sport.
Uniti dalla filosofia "
", Moncler e
beyond fashion, beyond luxury
Stone Island, intendono consolidarsi nel segmento del nuovo
lusso, rafforzando la propria capacità di essere interpreti delle
evoluzioni dei codici culturali delle nuove generazioni.
CREARE UN GRUPPO IN GRADO
DI VALORIZZARE APPIENO LE
POTENZIALITA' DEI PROPRI
MARCHI A LIVELLO GLOBALE
Sotto la guida di Remo Ruffini, Moncler da sempre ha seguito
una strategia di crescita ispirata a due principi fondamentali:
diventare un marchio globale e avere un approccio diretto verso
i consumatori.
Il Gruppo Moncler vuole mettere a disposizione dei suoi marchi
conoscenze e esperienze per valorizzarne il potenziale di
crescita globale, mantenendo il loro posizionamento unico e
rafforzando il loro approccio diretto verso i consumatori.
SVILUPPARE TUTTI I CANALI
DISTRIBUTIVI IN UN'OTTICA DI
OMNICANALITA', SOSTENUTA DA
UNA FORTE CULTURA DIGITALE
Avere un rapporto diretto con i propri clienti, attraverso ogni
canale e
, riuscire a coinvolgerli capendo le loro
touch point
aspettative anche le più inespresse, creare nei propri negozi
esperienze uniche e distintive, sono i capisaldi del rapporto che
il Gruppo Moncler ha voluto sviluppare con la propria
community
per non smettere mai di stupirla. Il Gruppo ha abbracciato una
strategia di sviluppo integrato dei propri canali distributivi
sapendo che pensare, definire ed attuare la propria strategia in
chiave digitale è fondamentale per sostenerne lo sviluppo futuro.
PERCORRERE UNA CRESCITA
SOSTENIBILE CHE PORTI VALORE
A TUTTI GLI STAKEHOLDER
Da tempo Moncler ha rafforzato il proprio impegno verso uno
sviluppo sostenibile, responsabile e integrato nella strategia, un
impegno pienamente condiviso anche da Stone Island. Cinque le
priorità strategiche su cui si sviluppa il piano del Gruppo:
cambiamenti climatici e biodiversità, economia circolare e
innovazione, catena di fornitura responsabile, valorizzazione
della diversità e supporto alle comunità locali.

MODELLO DI BUSINESS

Il Gruppo Moncler adotta un modello di business integrato e flessibile, volto a controllare direttamente le fasi a maggior valore aggiunto e che mette al centro di ogni azione e decisione la ricerca di una qualità sempre più elevata e la soddisfazione del proprio cliente.

IL MARCHIO MONCLER

MONCLER – LE COLLEZIONI

Il successo di Moncler si fonda su una strategia di brand unica, orientata a sviluppare prodotti sempre innovativi seppur "ancorati" alla propria storia. Sin dal 2003 con l'ingresso di Remo Ruffini in Moncler, il cammino intrapreso è stato coerente e perseguito senza compromessi. Tradizione, unicità, qualità, creatività ed innovazione racchiudono il concetto di lusso per Moncler.

Le collezioni Moncler sono articolate su tre dimensioni parallele: Moncler Collection, Moncler Grenoble e Moncler Genius.

Le Collezioni Moncler Uomo, Donna ed Enfant nascono dalla ricerca di forme e funzionalità, innovazione di materiali e dettagli con costante attenzione alla elevazione della collezione in tutte le sue categorie, declinando i codici distintivi del marchio per rispondere alle molteplici esigenze del consumatore globale e locale.

In Moncler Grenoble il DNA del marchio è ancora più forte e marcato. Moncler Grenoble è divenuta nel tempo un laboratorio di innovazione tecnologica, oltre che stilistica, per un consumatore sportivo, attento alla performance oltre che al design ed all'innovazione. Le collezioni Moncler Grenoble si dividono in High Performance, prodotti che garantiscono la massima prestazione, Performance & Style, per un consumatore sportivo ma anche attento alla creatività, Après-Ski, per un consumatore che predilige capi, seppur sportivi, di grande contenuto stilistico, e Day-namic per offrire, anche nel periodo estivo, un prodotto outdoor sviluppato all'insegna della funzionalità e dello stile.

Infine, le collezioni Moncler Genius sono l'espressione della creatività nella sua massima forma attraverso diverse interpretazioni e visioni del marchio da parte di talentuosi co-creator che contribuiscono a raggiungere nuove community e a generare nuova energia creativa, rimanendo sempre fedeli all'unicità del brand.

Trasversale alle tre dimensioni, la collezione calzature assume da settembre 2022, con il lancio della nuova famiglia di prodotti Trailgrip, un ruolo sempre più significativo nell'offerta del brand, essendo sviluppata prendendo in considerazione non solo i codici del marchio ma anche le diverse funzioni d'uso. Completano le collezioni Moncler l'offerta di borse, zaini, accessori e occhiali, oltre ai profumi introdotti a fine 2021.

Il team di stilisti del Gruppo è suddiviso per collezione e lavora sotto la stretta supervisione di Remo Ruffini, che ne definisce le linee stilistiche e supervisiona che le stesse siano coerentemente recepite a livello di tutte le collezioni e categorie merceologiche. Il dipartimento stile Moncler è coadiuvato dai team merchandising e sviluppo prodotto, che supportano la costruzione della collezione e permettono di "trasformare" in prodotto le idee creative degli stilisti.

MONCLER – PRODUZIONE

I prodotti offerti da Moncler sono ideati, realizzati e distribuiti secondo le linee guida di un modello operativo caratterizzato dal controllo diretto di tutte le fasi a maggiore valore aggiunto.

Moncler gestisce direttamente la fase creativa, l'acquisto delle materie prime e lo sviluppo della prototipia. Riguardo alla produzione, le due principali categorie di prodotto ovvero i capispalla e la maglieria sono gestite sia internamente che con l'ausilio di soggetti terzi indipendenti (façonisti) che si occupano della fase di taglio e confezionamento, mentre per gli accessori e le scarpe Moncler si avvale di fornitori esterni.

L'acquisto delle materie prime rappresenta una delle principali aree della catena del valore. Tutte le materie prime devono rispettare gli standard qualitativi più elevati nel settore, devono essere innovative ed in grado di offrire caratteristiche avanzate, sia funzionali sia estetiche. Moncler acquista solo la migliore piuma di oca bianca proveniente da Europa, Nord America e Asia. Mentre i tessuti e gli accessori del capospalla (bottoni, cerniere, etc.) sono acquistati principalmente in Italia e Giappone.

Attualmente Moncler impiega oltre 370 fornitori di materia prima: i primi 50 fornitori coprono oltre l'80% del valore di fornitura.

La fase di confezionamento del capo avviene sia presso produttori terzi (façonisti) sia nello stabilimento produttivo Moncler in Romania, che attualmente impiega oltre 1.800 persone. L'hub produttivo inizialmente costituito nel 2015 e dal 2016 trasferito nella sede attuale, è stato ampliato nel 2022 per incrementarne significativamente la capacità produttiva. A tal fine, continuano inoltre gli investimenti in R&D per automatizzare alcune fasi della produzione del capospalla, riducendone i tempi di lavorazione.

I façonisti utilizzati da Moncler sono principalmente localizzati in paesi dell'Europa dell'Est, che oggi garantiscono standard qualitativi tra i più elevati nel mondo per la produzione del capospalla in piuma, sui quali la Società attua una supervisione diretta, anche attraverso lo svolgimento di attività di audit volte a verificare aspetti connessi alla qualità del prodotto, alla brand protection e al rispetto delle leggi vigenti, del Codice Etico Moncler (aggiornato nel 2017) e del Codice di Condotta Fornitori del Gruppo (approvato nel 2016). Per la confezione dei capi sono impiegati 130 fornitori, suddivisi tra façonisti e fornitori di commercializzato: i primi 30 fornitori coprono circa l'80% del valore di fornitura3 .

LA PIUMA

Sin dall'inizio della storia di Moncler la piuma è stata il cuore di ogni suo capospalla fino ad identificarsi progressivamente con il marchio stesso.

Grazie alla lunga esperienza maturata e alla continua attività di ricerca e sviluppo, l'Azienda può oggi vantare una expertise unica, sia con riguardo alla conoscenza della materia prima, sia al processo manifatturiero del capo.

Moncler richiede ai propri fornitori il rispetto dei più alti standard qualitativi che nel corso degli anni hanno rappresentato e continuano a rappresentare un punto chiave di differenziazione del

3 Valore dell'ordinato.

prodotto: solo il miglior fiocco di piuma d'oca bianca viene, infatti, impiegato per la realizzazione dei propri capi.

Il contenuto di "fiocco di piumino" e il fill power sono i principali indicatori della qualità della piuma. Tutta la piuma utilizzata nei capi Moncler contiene almeno il 90% di fiocco di piumino ed è dotata di un livello di fill power elevato, uguale o superiore a 710 (pollici cubi per 30 grammi di piumino), traducendosi in capi caldi, soffici, leggeri e capaci di offrire un comfort unico.

Ogni lotto di piuma è sottoposto ad un duplice controllo che verifica la corrispondenza a 11 parametri fissati dalle più severe normative internazionali e dai restrittivi requisiti di qualità richiesti dall'Azienda. Nel 2023 sono stati effettuati in totale più di 1.300 test.

Per l'Azienda però "qualità" è qualcosa di più: per Moncler è fondamentale anche l'origine della piuma utilizzata e il rispetto del benessere animale. Aspetti che, nel processo di acquisto della materia prima, sono tenuti in considerazione al pari della qualità. Dal 2016, tutta la piuma Moncler è certificata con il protocollo interno DIST (consultabile alla pagina dist.moncler.com)

MONCLER – DISTRIBUZIONE

Moncler è presente in tutti i più importanti mercati sia attraverso il canale DTC (Direct-to-Consumer), costituito da punti vendita monomarca a gestione diretta (Directly Operated Store, DOS4 ), dal negozio online e dalle e-concession, sia attraverso il canale wholesale, rappresentato da punti vendita multimarca, da shop-in-shop (SiS) all'interno di department store del lusso e di importanti aeroporti, così come anche da siti online specializzati nella vendita di beni di lusso (etailer).

La strategia di Moncler si pone come obiettivo il controllo della distribuzione, sia essa retail, wholesale o digitale, dove opera attraverso un'organizzazione diretta.

Al 31 dicembre 2023, la rete di negozi monomarca del marchio Moncler può contare su 269 DOS, in aumento di 18 unità rispetto al 31 dicembre 2022. Tra i negozi più importanti aperti e/o convertiti a DOS nell'anno si contano Dallas Highland Park e Moncler Grenoble St. Moritz e alcune importanti relocation/expansion tra le quali Zurigo Bahnhofstrasse, Shanghai Plaza 66, Miami Bal Harbour, Parigi Galeries Lafayette e Vienna Kohlmart. Moncler gestisce anche 57 SiS wholesale.

MONCLER 31/12/2023 31/12/2022 Aperture nette
Esercizio 2023
Asia 130 125 5
EMEA 95 88 7
Americhe 44 38 6
RETAIL 269 251 18
WHOLESALE 57 63 -6

Moncler continua anche a sviluppare il canale digitale. Dopo l'internalizzazione del sito .com conclusasi nel 2021 e la successiva implementazione del nuovo concept della piattaforma, continua

4 Include free standing store (negozi su strada), concession (negozi nei department store/mall), travel retail store (negozi negli aeroporti), factory outlet.

l'evoluzione con aggiornamenti costanti, al fine di migliorare l'esperienza e la customer journey ispirata al mondo dell'entertainment, garantendo fluidità di navigazione con contenuti e servizi dedicati. Tra questi anche la personalizzazione attraverso il nuovo servizio di Moncler by Me lanciato nel 2022.

MONCLER – MARKETING E COMUNICAZIONE

Moncler è nata in montagna. Nata per proteggere, per riscaldare. Nata per affrontare gli estremi. Un'azienda per natura dinamica. Quando il mondo del fashion riconosceva solamente un calendario a due stagioni come modello di marketing, Moncler ha rotto gli schemi. Dal lancio di Moncler Genius nel 2018, il Gruppo è stato capace di dare la risposta più convincente del settore a un mondo sempre più digitale, in cui le aspettative dei consumatori sono plasmate alla velocità di Instagram. Ha spinto per raggiungere traguardi sempre più alti, ha coinvolto altre voci e ha abbracciato il suo lato più coraggioso, sempre con grande rigore. Il marketing di Moncler è stato rivoluzionato: singoli lanci mensili di designer visionari sono comunicati direttamente e in maniera istantanea al consumatore con piani editoriali dedicati. Un approccio che ha richiesto un assoluto coordinamento tra tutte le diverse divisioni e funzioni all'interno del marketing e in tutta l'Azienda.

Il futuro del marchio verrà declinato attraverso attività distintive finalizzate a continuare a rafforzare ciascuna dimensione: Moncler Collection, Moncler Grenoble e Moncler Genius.

A febbraio 2023, all'Olympia London durante la London Fashion Week, Moncler ha svelato la nuova visione di Genius con uno straordinario evento live, The Art of Genius. Con il passaggio da universo di collaborazioni a vera e propria piattaforma di co-creazione, Moncler ha esplorato i confini della creatività mettendo in connessione arte, design, musica, sport e cultura. Una community di 10.000 persone si è riunita per vivere un'esperienza unica. The Art of Genius ha riunito mondi artistici differenti in un'unica location in cui ogni co-creatore ha portato in scena la propria interpretazione di Genius. Il DNA di Moncler è stato reinterpretato andando oltre i codici della moda, immaginando anche un viaggio con mezzi di trasporto futuristici e una visione psichedelica del glamping nella natura. Ogni "co-creatore" ha infuso l'energia del proprio brand nel mondo di Genius offrendo esperienze immersive frutto di una forte visione creativa.

Per Moncler Grenoble, il 2023 ha visto per la prima volta il lancio di collezioni per tutta la prima metà dell'anno (Primavera-Estate 2023 a febbraio e Pre-Fall 2023 a giugno), presentando capi outdoor per la montagna, per tutte le stagioni. A dicembre 2023, Moncler ha inaugurato nel cuore di St. Moritz il suo primo flagship store interamente dedicato al mondo di Moncler Grenoble e ha contestualmente lanciato una nuova campagna globale "Beyond performance". La nuova campagna vede protagonisti quattro atleti di fama mondiale – Xuetong Cai, Perrine Laffont, Richard Permin e Shaun White – e li ritrae mentre condividono un'esperienza insieme in sintonia con la montagna, passando da discese adrenaliniche a momenti più intimi.

Nel 2023, Moncler ha lanciato la prima collezione Estate per Moncler Collection, contribuendo a rafforzare la capacità del marchio di servire i propri clienti in ogni stagione e celebrando l'estate Moncler con stile, concentrandosi sui capi principali, dai piumini alle giacche leggere, fino al cut & sewn, al beachwear e altro ancora.

MONCLER – DIGITAL

Il Gruppo è da sempre alla ricerca di nuovi modi di comprendere, comunicare ed interagire con i propri clienti e con le community nuove ed esistenti.

Nel 2023 Moncler ha ulteriormente accelerato la sua trasformazione digitale grazie alla nuova organizzazione aziendale e finalizzando l'espansione dell'e-commerce in Cina con il lancio di un flagship digitale su Tmall alla fine del 2022, seguito dall'apertura di moncler.com ad Hong-Kong e Singapore nel 2023.

L'obiettivo è che ogni progetto o iniziativa, dalla definizione delle collezioni, allo sviluppo prodotto fino alla progettazione degli eventi, siano definiti pensando al mondo digitale come primo punto di contatto con il cliente, per poi diffondersi sugli altri canali. Questo nuovo approccio apre le porte ad un futuro pieno di esplorazione, creatività, sperimentazione e soprattutto "contaminazione" di contenuti e canali di interazione.

A luglio 2020 è stata creata la nuova funzione Digital, Engagement and Transformation per supportare l'evoluzione della visione strategica di Moncler e amplificare le opportunità digitali per l'Azienda. La funzione si è occupata della definizione e dell'implementazione della strategia del marchio su tutti i canali digitali e della condivisione in azienda della cultura digitale, sulla base di cinque pilastri strategici: D-Commerce, D-Marketing, D-Experience, D-Intelligence e D-Strategy&Culture.

Il D-Commerce è volto a definire soluzioni innovative e uniche nella gestione del business online. Il team è responsabile della creazione di "esperienze commerciali" che fondono commercio, branding e servizi mettendo sempre in primo piano il cliente. Il team gestisce principalmente la creazione di contenuti, gli acquisti e il merchandising.

Il D-Marketing contribuisce ad accelerare ulteriormente l'espansione delle tre dimensioni del marchio sviluppando un universo digitale immersivo che - dalle piattaforme di proprietà ai touchpoint esterni - mira a far crescere il livello di consumer reach sia rafforzando l'identità del marchio, ma anche aumentando il livello di engagement e la conversione in acquisto dei clienti. Per raggiungere questi obiettivi sono stati sviluppati e lanciati diversi progetti, tra cui il lancio del primo showroom immersivo della collezione Moncler x adidas Originals, la Custom Augmented Reality Lens di Snapchat per promuovere la collezione footwear e il lancio del rinnovato programma di membership Moncler Peaks.

Il D-Intelligence, attraverso l'analisi e la gestione di dati qualitativi e quantitativi, raccoglie informazioni sul comportamento dei clienti omnichannel per identificare leve strategiche di crescita e migliorare la customer experience.

Il D-Operations gestisce l'esecuzione della strategia digitale per garantire una customer experience efficace e coerente attraverso tutti i touchpoint, attraverso lo sviluppo, la manutenzione e il miglioramento del sito .com e delle appsdi Moncler.

Il Consumer Engagement è un dipartimento volto a migliorare la comprensione del comportamento dei clienti attuali e potenziali di Moncler e di coinvolgerli attraverso iniziative digitali e un Loyalty Program, che offre vantaggi esclusivi finalizzati all'ingresso di nuovi clienti e all'elevazione dell'esperienza di quelli fedeli al marchio.

In particolare, a livello di social network, Moncler vede la sua presenza su: Instagram, Facebook, X (Twitter), YouTube, LinkedIn, TikTok; in Cina su WeChat, Weibo, Douyin e RED; in Giappone su LINE, mentre in Corea su Kakao Talk.

IL MARCHIO STONE ISLAND

STONE ISLAND – LE COLLEZIONI

Stone Island è leader mondiale nel design di prodotto e nell'innovazione dell'abbigliamento. Punta da sempre sulla tecnologia dei tessuti e sulla sperimentazione, focalizzandosi su funzionalità e utilitarismo. Il design è guidato dalla finalità, che si traduce in un'impronta di taglio, forma, materialità e colore immediatamente riconoscibile.

Oltre alle collezioni Stone Island uomo, il brand propone le collezioni Stone Island Junior – declinazione del marchio per bambini e ragazzi dai 2 ai 14 anni.

STONE ISLAND – RICERCA E SVILUPPO

Quattro decenni dedicati alla ricerca e alla sperimentazione tessile, allo studio della funzione d'uso dei capi e all'innovazione, indagando spesso mondi lontani dall'abbigliamento hanno reso Stone Island un marchio che fa della ricerca il suo carattere unico e distintivo, e lo hanno reso punto di riferimento imprescindibile per il mondo dell'abbigliamento e del design.

Sfide importanti affrontate anche con l'impegno del team creativo che con passione ed entusiasmo ha sempre cercato di trasferire la propria visione nel prodotto, spingendo la ricerca su territori molto spesso inesplorati.

STONE ISLAND – PRODUZIONE

Il ciclo completo dello sviluppo prodotto è gestito internamente in Italia presso la sede di Ravarino, in provincia di Modena.

Stone Island ha sempre avuto la missione di innovare il prodotto attraverso un'implementazione di know-how costante ed una spasmodica ricerca a 360° su fibre, filati, finissaggi e tinture, coltivando l'ambizione di poter offrire un prodotto unico nel suo genere.

Per poter ottenere questo si è sempre votata ad un'attenta gestione dello sviluppo grazie a un sistema integrato interno nel quale modelleria, prototipia e tintoria si abbinano a consolidate partnership esterne sia in ricerca che in esecuzione.

La catena del valore, tanto nella selezione dei materiali accessori e componenti, quanto nella manifattura e finissaggio/tintoria, è svolta sotto una capillare supervisione dei tecnici dell'Azienda presso partner consolidati e propriamente allineati ai codici etici e normativi dell'Azienda.

Tessuti e filati sono forniti dalle migliori realtà italiane ed estere, in particolare dal Giappone e dalla Corea.

La manifattura è in Italia, nel bacino mediterraneo e nel Far East, presso realtà terze consolidate e formate nel know-how per poter soddisfare i canoni di qualità e gli standard di sostenibilità del brand.

STONE ISLAND – DISTRIBUZIONE

Il marchio Stone Island è distribuito globalmente sia attraverso il canale wholesale sia attraverso una presenza diretta (DTC). Inoltre, in alcuni mercati il marchio è gestito tramite contratti di distribuzione con partner qualificati e di lunga data, selezionati sulla base delle loro elevate

conoscenze del settore fashion. Il marchio attualmente è presente nei più importanti department store mondiali, anche con spazi dedicati (shop-in-shop), nelle migliori boutique multimarca e nei principali e-tailer, oltre ad avere sviluppato una rete di 81 negozi monomarca direttamente gestiti e il negozio online.

In linea con la strategia del Gruppo volta allo sviluppo integrato dei propri canali distributivi, Stone Island ha iniziato un percorso che porterà il marchio ad un maggiore controllo della distribuzione sui mercati internazionali, attraverso una progressiva gestione diretta dei mercati attualmente gestiti da distributori attraverso l'espansione del canale DTC. Infatti, dopo l'internalizzazione della distribuzione in Corea e Giappone e del canale DTC nel Regno Unito avvenuti nel 2022, alla fine del 2023 Stone Island ha avviato il processo per assumere il pieno controllo della distribuzione del marchio nel mercato cinese, che si concluderà entro i primi mesi del 2024.

Al tempo stesso, l'Azienda sta attuando una politica di stretto controllo e di selezione dei punti vendita del canale wholesale, canale di importanza strategica per Stone Island, con l'obiettivo di elevare ulteriormente il posizionamento del marchio stesso.

Nel 2023, il canale wholesale ha generato il 58% del fatturato, mentre il restante 42% è stato generato da negozi gestiti direttamente e dal canale online. Al 31 dicembre 2023, la rete di negozi monomarca Stone Island si compone di 15 punti vendita wholesale (shop-in-shop) e di 81 punti vendita diretti (DOS), +9 unità rispetto al 31 dicembre 2022. Tra i negozi più importanti aperti e/o convertiti a DOS nell'anno si contano Stoccolma e Chengdu Swire, oltre ad importanti relocations/expansions tra cui Monaco e Amsterdam Bijenkorf.

STONE ISLAND 31/12/2023 31/12/2022 Aperture nette
Esercizio 2023
Asia 48 44 4
EMEA 26 21 5
Americhe 7 7 -
RETAIL 81 72 9
WHOLESALE 15 19 -4

STONE ISLAND – MARKETING, COMUNICAZIONE E DIGITAL

"L'immagine è il prodotto", protagonista assoluto anche in ogni attività di marketing, a partire dalla comunicazione.

Negli anni il brand ha creato un'iconografia forte e riconoscibile affidata alla multiculturalità espressa dai volti dei modelli e dallo scatto fotografico, diretto, su fondo bianco dove i capi sono perfettamente leggibili.

La puntuale descrizione del tessuto e del trattamento di ogni singolo capo è presente anche nelle campagne pubblicitarie.

Il tone of voice di Stone Island è diretto e didascalico. Privo di aggettivi, è più vicino al rigore del design industriale che al mondo della moda e del lifestyle: una solida brand visual identity declinata anche nei video.

È sempre il prodotto al centro delle attività, non solo di comunicazione, ma anche delle installazioni, dei progetti speciali nei flagship e pop-uppresso clienti di rilevanza internazionale.

Anche il sito online e i social media rispecchiano l'estetica pulita e industriale di Stone Island.

Il social di riferimento è Instagram, affiancato dalle principali piattaforme: Facebook, X (Twitter), Pinterest, YouTube, TikTok e Vimeo, oltre ai media specificatamente cinesi: WeChat, Weibo e Little Red Book.

Stone Island ha una fan base molto attiva che interagisce intensamente con l'account ufficiale e molti sono i gruppi spontanei di fan del brand sui social.

Negli anni Stone Island si è avvicinata anche al mondo della musica, importante strumento di comunicazione del marchio, con STONE ISLAND PRESENTS, eventi internazionali musicali che dal 2015 riuniscono talenti della musica elettronica, e con STONE ISLAND SOUND, progetto curatoriale nato nel 2020 a supporto della produzione artistica contemporanea indipendente con l'obiettivo di valorizzare le communitylocali e costruire un'ideale mappa sonora mondiale.

Nel 2023, Stone Island ha annunciato una partnership globale pluriennale con Frieze, una delle principali piattaforme internazionali di arte e cultura contemporanea. A partire dall'evento di Frieze London, nell'ottobre 2023, Stone Island è diventato partner ufficiale di Focus, la sezione dedicata alle gallerie di giovani talenti, e di Frieze 91, il programma di membership globale che offre accesso alle communitiese all'arte al centro della cultura contemporanea.

STONE ISLAND – LE COLAB

Il filo conduttore che attraversa la storia delle collaborazioni di Stone Island è che avvengono nel rispetto reciproco dei marchi. Così è stato per le collaborazioni ante litteram, lanciate già nel 2009, che l'Azienda ha avuto con Adidas e New Balance. E rafforzatesi successivamente con altre importanti collaborazioni: Supreme dal 2014 ad oggi, Nike dal 2016 al 2019, Head Porter dal 2015 al 2020, Persol nel 2020, e, infine, dal 2021, con la nuova partnership a lungo termine con New Balance.

BRAND PROTECTION

Il Gruppo Moncler impegna significative energie ed importanti risorse nella salvaguardia del valore, unicità ed autenticità dei propri prodotti e nella difesa dei diritti di Proprietà Intellettuale ed Industriale (PI) relativi ad entrambi i marchi del Gruppo, basi indispensabili per la tutela dei propri clienti.

Il dipartimento interno specializzato in PI e Brand Protection svolge innanzitutto attività di tutela amministrativa: dalla protezione dei propri marchi nei Paesi e nelle categorie merceologiche di interesse commerciale attuale e potenziale, inclusivi di forme ed elementi caratterizzanti i prodotti, nonché delle invenzioni di prodotto e di processo, alla tutela delle opere di diritto d'autore.

Quanto all' enforcement dei diritti di PI ed alla lotta alla contraffazione, essi si articolano in molteplici attività, quali la formazione ed il coordinamento delle autorità doganali e l'attivazione delle relative istanze in numerosi Paesi, il monitoraggio e le azioni investigative nel mercato sia fisico che online, gli abbattimenti di contenuti illeciti presenti nel web, l'organizzazione di raid e sequestri di concerto con le Autorità locali di numerosi Paesi e, infine, l'instaurazione di azioni civili, penali ed amministrative. Anche nel 2023, il Gruppo ha svolto un numero rilevante di training rivolti agli ufficiali doganali ed alle Autorità di enforcement italiane ed estere. In particolare, durante l'anno 2023 sono stati svolti 27 training per il marchio Moncler e 17 training per il marchio Stone Island.

Nel 2023 la costante attività di lotta alla contraffazione ha portato, a livello mondiale, a più di 3.300 casi di sequestro per il marchio Moncler e a quasi 1.400 casi per il marchio Stone Island, che hanno consentito la rimozione dal mercato di, rispettivamente, circa 201.000 e 53.000 prodotti finiti e rispettivamente 125.000 e 88.000 elementi brandizzati contraffatti, quali ad esempio loghi ed etichette destinate alla produzione di capi ed accessori in violazione dei diritti PI del Gruppo.

Sempre maggiore attenzione è posta al canale digitale, quotidianamente monitorato al fine di intraprendere attività di enforcement su motori di ricerca, marketplace, website e social network. Per quanto riguarda Stone Island, durante il 2023 sono state rimosse quasi 45.000 aste online di prodotti contraffatti, chiusi 190 siti in violazione, delistate più di 18.000 pagine che riportavano a prodotti contraffatti e rimossi oltre 86.000 post, account e annunci sponsorizzati dai principali social network. Quanto a Moncler il 2023 ha visto un abbattimento di quasi 94.000 aste di vendita di prodotti contraffatti, un oscuramento di più di 500 siti, il delisting dai principali motori di ricerca di quasi 39.000 link a siti di offerta in vendita di prodotto non originale e la rimozione di circa 127.000 tra post, ads ed account che promuovevano prodotti Moncler falsi attraverso i social network.

Nell'ottica di rafforzamento della strategia della lotta alla contraffazione online, continua per entrambi i brand il piano di instaurazione di cause civili per contraffazione negli Stati Uniti contro venditori che promuovono a livello internazionale la vendita di prodotti contraffatti su piattaforme digitali, dando così un forte segnale deterrente ai contraffattori.

In un'ottica di sempre maggior tutela del cliente finale Moncler ha dal 2021 potenziato il proprio sistema di autenticità-tracciabilità, caratterizzato ora da un codice alfanumerico univoco ed un tag NFC (Near Field Communication), permettendo al consumatore finale di ricevere immediatamente un riscontro sulla natura del capo acquistato scansionando l'NFC con un supporto smartphone o tablet e mantenendo attiva la modalità di verifica sul sito code.moncler.com, gestito direttamente da Moncler. Laddove necessario, inoltre, Moncler redige perizie per i clienti truffati che desiderino recuperare, dalle relative società di servizi di pagamento elettronico, le somme versate nell'incauto acquisto di un capo contraffatto. Analogamente, dalla Primavera-Estate 2014 Stone Island si avvale

della tecnologia e dell'esperienza Certilogo® offrendo ai propri clienti la possibilità di verificare l'autenticità dei prodotti. Dall'Autunno-Inverno 2020-2021 la predetta tecnologia è stata estesa altresì ai capi Stone Island Junior, permettendo – per tutti i capi – la generazione di un "report anticontraffazione" utilizzabile presso istituti di pagamento al fine di ottenere l'accredito di quanto versato per l'acquisto di un capo non autentico.

A conferma dell'impegno di Moncler e Stone Island nell'applicazione delle procedure brand protection, volte a disciplinare le modalità di verifica dei contenuti stilistici e creativi, nel corso del 2023 sono state rafforzate le tematiche di Cultural Assessment e Risk Mitigation. Con l'obiettivo di sensibilizzare internamente sulle tematiche IP e Brand Protection, ad aprile 2023 è stata inoltre realizzata una mostra temporanea denominata "Fake Room": un'esperienza interattiva che ha consentito a tutta la comunità del Gruppo di toccare con mano il fenomeno della contraffazione e le strategie a contrasto attuate dal Gruppo. La mostra si è tenuta sia a Milano che a Trebaseleghe, per la durata di tre e due giorni rispettivamente, coinvolgendo oltre 350 partecipanti.

CAPITALE UMANO

Il Gruppo Moncler, forte della convinzione che le persone siano fondamentali per la creazione di valore di lungo periodo, da sempre investe attenzione, energie e risorse nella selezione dei migliori talenti, nella crescita professionale e personale dei suoi collaboratori e nella promozione del benessere aziendale. Il Gruppo ha in essere chiare politiche volte ad offrire un ambiente di lavoro sano e sicuro, meritocratico e stimolante, dove ogni persona si senta libera di esprimere al meglio le proprie capacità, potenzialità e il proprio talento e dove le diversità di ognuno vengano valorizzate.

Accogliere tutti, valorizzare le diversità sempre, esprimersi liberamente, sono elementi integranti nella cultura aziendale, nonché fattori determinanti per il modello di crescita e il modo di fare impresa. Moncler vive di molteplicità e dialoga con tutte le generazioni e le culture, consapevole di come la diversità costituisca un fattore imprescindibile per il successo.

La ricerca dei migliori talenti in tutto il mondo e la capacità di trattenerli sono da sempre in cima all'agenda delle attività del Gruppo. E sono proprio le opportunità di lavorare in un ambiente internazionale, dinamico, multiculturale e meritocratico, unitamente al grande impegno di Moncler verso uno sviluppo sostenibile, gli elementi chiave nel processo di attrazione dei talenti, specialmente tra le generazioni più giovani. A questi il Gruppo richiede elevate competenze tecnico-professionali e manageriali, ma anche passione, dinamicità, flessibilità, visione, tensione all'innovazione e sintonia con i valori del Gruppo.

Al fine di individuare i migliori talenti il Gruppo utilizza, da anni per il marchio Moncler e con un'implementazione graduale anche in Stone Island, un sistema di valutazione della performance che misura le competenze espresse nel raggiungimento degli obiettivi assegnati. Conoscenza, problem solving, impatto sul business, sono le meta-dimensioni prese in considerazione dal modello di valutazione che sta alla base del processo di revisione retributiva, fornendogli una solida base di equità, pari opportunità, meritocrazia e competitività rispetto al mercato.

Il sistema di remunerazione del Gruppo include:

  • Sistemi di remunerazione variabile di breve termine, MBO (Management By Objectives) annuali per Executive, Manager e Professional, basati, in via prevalente, sul raggiungimento di obiettivi economici, qualitativi e quantitativi misurabili, legati ad attività e processi strategici per il business, individuati attraverso una Balanced Scorecard. A tutti coloro che sono coinvolti nell'implementazione del Piano di Sostenibilità, nel sistema di MBO, vengono attribuiti obiettivi di natura sociale o ambientale, legati all'attuazione del Piano stesso. Negli schemi sono inoltre inseriti indicatori legati al risk management, con l'obiettivo di diffondere la cultura della valutazione e gestione del rischio nella presa di decisione;
  • Sistemi di commissioni di vendita di team e individuali che premiano eccellenza, qualità del servizio e sviluppo del business per i dipendenti della rete di vendita;
  • Sistemi di incentivazione di medio-lungo termine, quali piani di Performance Share, destinati al Top Management e ai ruoli chiave, che esprimono un particolare impatto sul business, indipendentemente dal livello organizzativo. Tali sistemi sono legati a condizioni di performance di medio-lungo periodo, ed a indicatori ESG a testimonianza dell'impegno del management per le tematiche di sostenibilità. Il sistema di incentivazione di medio-lungo termine costituisce una componente importante del pay mix, e rappresenta la parte preponderante della total compensationper il Top Management.

Tutti i sistemi di retribuzione variabile di Moncler sono volti ad incentivare il conseguimento di risultati distintivi, attraverso meccanismi che premiano l'over performance, incrementando il valore del premio ottenibile, a partire da una determinata soglia, in caso di superamento degli obiettivi assegnati a target. Il pacchetto retributivo offerto ai dipendenti si completa infine con una serie di benefit, che comprendono assicurazioni sulla vita, piani pensione e welfare, programmi di informazione e prevenzione.

La mobilità internazionale, pilastro della strategia di sviluppo delle persone, è regolata da una Global Mobility Policy, in cui sono definiti gli impegni aziendali per garantire un trattamento economico degli expatriatesequo, competitivo, incentivante e coerente a livello globale.

Attraverso la politica di remunerazione il Gruppo promuove e valorizza una cultura inclusiva: nel corso del 2023 è proseguita l'attività di analisi volta ad ottenere una certificazione in materia di equità salariale, a conferma dell'approccio volto ad eliminare il divario retributivo di genere.

I progressi relativi agli obiettivi di bilanciamento di genere, inoltre, sono monitorati attraverso una dashboard DE&I, sviluppata nel 2022, con la quale vengono analizzati i KPI più rilevanti in quest'ambito.

DE&I

Moncler è impegnata a rafforzare la cultura dell'inclusione e a valorizzare la diversità, dentro e fuori l'azienda, attraverso un programma di Diversity, Equity & Inclusion (DE&I). "Nurture Uniqueness" è infatti uno dei cinque pilastri del piano di sostenibilità 2020-2025 dedicato alla promozione della diversità e dell'inclusione.

Nel corso del 2023, è proseguito l'impegno nell'ambito della promozione della diversità per aumentare la consapevolezza di tutti riguardo alle questioni legate all'inclusività. È stata condotta una sessione formativa sulla promozione della diversità all'interno di organizzazioni complesse, coinvolgendo fisicamente i dipendenti dell'Headquarter e trasmettendo contemporaneamente il contenuto in tutte le regioni. Questo evento rappresenta il primo passo di un programma che nel 2024 si focalizzerà sulla leadership inclusiva.

Continua ad essere sempre disponibile per tutta la popolazione un modulo specifico sull'Unconscious Bias, fruibile tramite le piattaforme di formazione interne.

Per quanto riguarda le differenze tra generi, il peso percentuale delle donne sul totale dell'organico è predominante. La presenza femminile si attesta, infatti, al 69%, in linea con il 2022. La percentuale di donne è alta in tutte le aree geografiche e nella fascia manageriale (manager, dirigenti e dirigenti senior) è pari al 51%. Le donne rappresentano il 71% della popolazione a tempo indeterminato e il 57% di quella a tempo determinato. Il 61% dei contratti trasformati a tempo indeterminato nel corso del 2023 sono di donne. Analizzando la suddivisione di genere in termini di anzianità aziendale, distribuzione per fascia d'età, livello di istruzione, non si evidenziano fenomeni diversi dal trend generale.

FORMAZIONE

La formazione svolge un ruolo chiave nel processo di valorizzazione delle persone. È, infatti, uno strumento fondamentale per sviluppare e consolidare le competenze individuali, per favorire un continuo upskilling di conoscenze chiave, necessarie per accompagnare le continue evoluzioni del business.

Continua l'evoluzione della strategia di formazione per le sedi corporate, chiamata MAKE, Moncler Academy for Knowledge and Excellence, che fonda le sue radici in tre presupposti principali:

  • La leadership come fattore chiave dello sviluppo organizzativo;
  • Riconoscere che l'apprendimento è in ogni attività che viene svolta;
  • La conoscenza individuale che diventa patrimonio collettivo, attraverso la condivisione.

Le principali attività che si sono svolte nel corso del 2023 sono state:

  • MONCampus: un programma, giunto alla terza edizione, pensato per i giovani talenti, e gestito quasi integralmente da formatori interni;
  • Makers Lab: un programma in cui "esperti" interni all'Azienda, condividono la propria conoscenza su specifiche attività, processi, strumenti;
  • eMpower: il progetto, lanciato nel febbraio 2023, rappresenta un impegno tangibile nel supporto e nell'empowerment dei nuovi assunti attraverso programmi formativi mirati. Nel corso del 2023 l'iniziativa ha coinvolto 188 persone per un totale di 1.565 ore di formazione.

Nel 2023 si è svolta la terza edizione del progetto MATE, Academy interna di formazione tecnica dedicata ai neodiplomati degli istituti tecnici e professionali.

Permane costante l'impegno per assicurare il completamento di alcune formazioni obbligatorie: GDPR, Legge 231, Salute e Sicurezza, Codice Etico, i grandi capitoli sviluppati dal Gruppo a livello globale.

Nel corso del 2023, è proseguito l'impegno nell'ambito della promozione della diversità per aumentare la consapevolezza di tutti riguardo alle questioni legate all'inclusività. È stata condotta una sessione formativa sulla promozione della diversità all'interno di organizzazioni complesse, coinvolgendo fisicamente i dipendenti dell'Headquarter e trasmettendo contemporaneamente il contenuto in tutte le regioni. Questo evento rappresenta il primo passo di un programma che nel 2024 si focalizzerà sulla leadership inclusiva.

Continua ad essere sempre disponibile per tutta la popolazione un modulo specifico sull'Unconscious Bias, fruibile tramite le piattaforme di formazione interne.

Nel corso del 2023, il Gruppo ha erogato 305.161 ore di formazione totali.

Al 31 dicembre 2023 i dipendenti del Gruppo erano 7.510 (7.203 Full Time Equivalent, FTE), di cui circa il 48% impiegati nei negozi diretti, rispetto al 49% del 2022. I dipendenti del marchio Moncler sono 6.754 (6.483 FTE) e per Stone Island sono 756 (720 FTE).

A livello di Gruppo, la distribuzione per area geografica vede l'area EMEA impiegare il 67% del totale FTE, seguono l'Asia con il 26% e le Americhe con il 7%.

FTE 2023 2022 2021
Asia 1.886 1.611 1.167
EMEA 4.791 3.939 3.115
Americhe 526 485 353
TOTALE 7.203 6.035 4.635
di cui Retail Diretto 3.295 2.860 2.006

Al 31 dicembre 2023, il 69% dei dipendenti è rappresentato da donne, in linea con l'esercizio 2022.

Al 31 dicembre 2023, i dipendenti si confermano maggiormente concentrati nelle fasce d'età tra "31 e 40" anni e "minore di 30" anni. In particolare, quest'ultima categoria risulta in aumento del 18% rispetto al 2022 coerentemente con l'impegno del Gruppo a dare opportunità professionali ai giovani. L'età media è di 37 anni.

5 Full Time Equivalent al 31/12/2023.

6 Dipendenti puntuali al 31/12/2023.

7 Dipendenti puntuali al 31/12/2023.

BENESSERE DELLE PERSONE

Il Gruppo Moncler continua a mettere in atto una serie di programmi per garantire la salute, la sicurezza e il benessere delle proprie persone. Salute delle persone significa anche benessere psicofisico. È per questo che è stato deciso di includere tra i servizi a disposizione di tutti, un servizio dedicato di consulenza psicologica e attività di wellnesscome yoga serale in azienda.

MONVOICE

MONVOICE - Employee Opinion Survey è un questionario che consente di misurare il clima interno aziendale rispetto a due aspetti: engagement (coinvolgimento) ed enablement (abilitazione) dei dipendenti. Analizzando le singole componenti di ciascuna delle due dimensioni, il Gruppo Moncler individua i punti di forza e le aree sulle quali lavorare per accrescere e migliorare il posizionamento complessivo.

Ogni anno, l'analisi ci consente di identificare i punti di forza e le aree sulle quali lavorare per crescere e migliorare.

Tra i principali ambiti di eccellenza emersi si evidenziano la "qualità e l'attenzione verso il cliente", "rispetto e riconoscimento", la "flessibilità e disponibilità del proprio responsabile". La "collaborazione e la comunicazione fra dipartimenti", sebbene in crescita, continua ad essere l'area da rafforzare insieme alla capacità del Gruppo di organizzare "il lavoro in modo strutturato e in linea con le responsabilità richieste dal ruolo coperto" e al "sistema di remunerazione e benefit".

VOLONTARIATO

Forte della convinzione che il volontariato aziendale sia chiave per la responsabilità sociale e la promozione di una cultura inclusiva, il Gruppo Moncler ha avviato diverse partnership con organizzazioni no-profit dal 2018, abbracciando una vasta gamma di attività, dall'ambito ambientale a quello sociale.

Ogni dipendente del Gruppo a livello mondo ha la possibilità di usufruire di due giorni all'anno da dedicare alle attività di volontariato proposte, avendo inoltre la possibilità di scegliere tra diverse organizzazioni e diverse tipologie di attività.

Con Legambiente, il Gruppo Moncler ha contribuito alla sensibilizzazione sull'impatto ambientale dei rifiuti, partecipando alla pulizia di parchi e spazi pubblici. Parallelamente, sono state condotte attività di ripristino e manutenzione di scuole e centri sociali nelle città di Milano, Padova e Modena. A maggio 2023, in collaborazione con la Fondazione Francesca Rava N.P.H., il Gruppo ha coinvolto i dipendenti nelle attività di ripristino dei luoghi colpiti dall'alluvione in Emilia-Romagna, registrando una grande adesione e partecipazione attiva da parte delle persone.

Dal 2021, Moncler ha lanciato il progetto Be Warm, realizzato insieme ad Officine Buone, grazie al quale le persone mettono a disposizione degli ospedali italiani il proprio talento artistico, condividendo la propria passione per l'arte, la pittura, la fotografia e la musica: a luglio 2023, i volontari del Gruppo si sono esibiti in un concerto musicale presso la RSA Mater Gratiae a Milano, donando un momento di svago e serenità a pazienti e medici, mentre a dicembre 2023, le opere di arte visiva e digitale selezionate sono state esposte presso l'ospedale Niguarda di Milano.

Nel corso dell'anno, numerose iniziative hanno visto anche le Regioni del Gruppo impegnate in diverse attività, dal sociale, alla pulizia e conservazione di aree naturali come parchi e spiagge.

Nel 2023, a livello globale, hanno preso parte a questi programmi 476 dipendenti per un totale di oltre 2.083 ore di volontariato.

SOSTENIBILITÀ

Per il Gruppo Moncler, il valore di un'azienda è determinato anche dal modo in cui viene condotto il proprio business, dal contributo dato alla società nel suo complesso e dal rispetto degli impegni assunti.

La sempre maggiore integrazione tra decisioni di natura economica e la valutazione dei relativi impatti sociali e ambientali sono alla base della capacità di creare valore di lungo periodo per tutti gli stakeholder.

Il Gruppo crede, infatti, che la qualità dei propri prodotti sia qualcosa che debba andare oltre gli aspetti tecnici: un prodotto di qualità deve essere un prodotto realizzato in modo responsabile e rispettoso dei diritti umani e dei lavoratori, dell'ambiente e del benessere degli animali.

Nel 2021 il Piano strategico di Sostenibilità 2020-2025 è stato esteso anche a Stone Island ed integrato con nuovi obiettivi a conferma dell'impegno per uno sviluppo sostenibile e di come la responsabilità ambientale e sociale siano sempre più parte integrante del modello di business del Gruppo. La strategia si focalizza su cinque priorità strategiche: cambiamenti climatici e biodiversità, economia circolare, catena di fornitura responsabile, valorizzazione della diversità e supporto alle comunità locali.

Il Piano include obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra basati su criteri scientifici, l'impegno a raggiungere emissioni nette zero (net zero) entro il 2050, oltre al riciclo degli scarti di produzione di nylon nelle proprie sedi e nella filiera produttiva, l'utilizzo entro il 2025 del 50% di tessuti e filati a basso impatto, ovvero riciclati, biologici, da agricoltura rigenerativa o certificati secondo specifici standard. Il Piano di Sostenibilità si focalizza anche sulla tracciabilità delle materie prime e il continuo miglioramento degli standard sociali e ambientali lungo la filiera grazie ad una stretta collaborazione con i propri partner produttivi. Sono inoltre previste iniziative di sensibilizzazione interna ed esterna per favorire e valorizzare la diversità e promuovere una cultura sempre più inclusiva oltre all'ottenimento della certificazione Equal Pay. Il Gruppo Moncler si impegna anche a supportare le comunità locali con progetti ad alto valore sociale a favore della collettività e a proteggere dal freddo bambini e famiglie in situazioni di vulnerabilità.

Moncler è parte del Fashion Pact, una coalizione di aziende globali del settore della moda e tessile, che insieme a fornitori e distributori, si impegna a raggiungere obiettivi condivisi e focalizzati su tre aree principali: contenere il riscaldamento globale, proteggere la biodiversità e gli oceani.

Al fine di integrare sempre più la sostenibilità nel business, il Gruppo Moncler ha implementato una governance che prevede l'interazione di diversi organi dedicati alla supervisione e alla gestione di tematiche sociali e ambientali. L'Unità di Sostenibilità ha la responsabilità di proporre la strategia di sostenibilità del Gruppo, identificare, segnalare prontamente ai vertici aziendali e gestire, in collaborazione con le funzioni preposte, i rischi legati alle tematiche di sostenibilità, tra cui quelli che si riferiscono al cambiamento climatico e alla biodiversità, nonché individuare aree e progetti di miglioramento, contribuendo così alla creazione di valore di lungo periodo. Redige, inoltre, la Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria e diffonde la cultura della sostenibilità all'interno del Gruppo. L'Unità promuove, infine, il dialogo con gli stakeholder e, insieme alla funzione Investor Relations, risponde alle richieste informative delle agenzie di rating di sostenibilità e degli Investitori Socialmente Responsabili (SRI).

All'interno di ogni dipartimento aziendale sono stati poi individuati i cosiddetti "Ambasciatori" che hanno il compito di sensibilizzare sui temi sociali e ambientali i dipartimenti in cui operano e di promuovere iniziative di sostenibilità coerentemente con gli obiettivi di Gruppo. A partire dal 2017, inoltre, è stata formalizzata anche la figura del Sustainability data owner, con la responsabilità,

ognuno per la propria area, dei dati e delle informazioni pubblicate nella Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria nonché del raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Piano di Sostenibilità per le tematiche di competenza.

Il sistema di incentivazione annuale (MBO) prevede una forte correlazione con i temi ESG (Environmental, Social e Governance), attraverso l'utilizzo di un KPI legato al raggiungimento degli obiettivi annuali del Piano Strategico di Sostenibilità 2020-2025; il sistema di incentivazione di medio-lungo termine (che prevede il piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di Performance Shares 2022", approvato dall'Assemblea del 21 aprile 2022) prevede anch'esso tale correlazione attraverso un ESG Performance Indicator focalizzato sulla carbon neutrality per tutte le sedi aziendali a gestione diretta (uffici, negozi, sedi produttive e polo logistico), sulla riduzione della plastica vergine monouso e sul riciclo degli scarti produttivi di nylon. Come criterio di over performance è previsto il conseguimento di un ulteriore obiettivo che riguarda l'ottenimento di un'alta valutazione della performance di sostenibilità del Gruppo da parte di una delle primarie società di rating ESG tra cui S&P Global, CDP, MSCI o Sustainalytics. Tale obiettivo nel 2023 è stato conseguito con la percentuale massima di raggiungimento.Ad ulteriore conferma che la sostenibilità è un approccio condiviso e promosso dai più alti vertici aziendali, a livello di Consiglio di Amministrazione esiste il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità. Il Comitato è composto da tre consiglieri non esecutivi e in maggioranza indipendenti.

Al Comitato è stata affidata dal Consiglio di Amministrazione la supervisione delle tematiche di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività di impresa e alle sue dinamiche di interazione con gli stakeholder, la definizione delle linee strategiche di sostenibilità e del relativo piano d'azione (Piano di Sostenibilità), inclusi i temi quali il cambiamento climatico, la biodiversità e i diritti umani, e l'esame della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria.Anche nell'ambito dei prodotti finanziari, Moncler sta sperimentando e adottando nuovi meccanismi legati a performance di sostenibilità. A novembre 2020 Moncler ha siglato un accordo per le coperture di rischio di cambio che prevede un premio in termini di miglioramento dello strike di hedging sulle valute in base al riconoscimento di elevati standard di sostenibilità da parte di un ente di valutazione esterno ed indipendente.

Il Gruppo Moncler, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria, che costituisce una relazione distinta, che descrive le attività più rilevanti svolte durante l'anno in ambito ambientale e sociale, e rende pubblici i risultati conseguiti in relazione agli obiettivi del Piano di Sostenibilità. La Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2023 è redatta "in conformità" ai Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards (GRI Standards) ed è sottoposta ad esame limitato da parte di Deloitte & Touche S.p.A.

Al fine di migliorare sempre più la trasparenza sulle performance ESG (Environmental Social Governance) e di favorire la comparabilità dei dati e delle informazioni fornite ai diversi stakeholder, dal 2020 Moncler ha iniziato a considerare anche molti indicatori previsti dal Sustainability Accounting Standards Board (SASB) con l'obiettivo di estendere gradualmente la disclosurenelle successive pubblicazioni.

La Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD (Direttiva UE 2022/2464), approvata e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale UE a dicembre 2022, entrerà in vigore per il Gruppo Moncler con il report di sostenibilità relativo all'esercizio 2024. Lo stesso dovrà essere predisposto secondo i nuovi standard europei di rendicontazione di sostenibilità (ESRS) ed essere ricompreso all'interno della Relazione sulla Gestione. Il Gruppo ha già iniziato il percorso di transizione volto ad adeguarsi ai nuovi requisiti.

IL PROTOCOLLO DIST

Con l'obiettivo di assicurare l'animal welfare e la piena tracciabilità della piuma, Moncler richiede e verifica che le sue filiere di approvvigionamento rispettino stringenti requisiti enunciati nel Protocollo tecnico Moncler chiamato DIST (Down Integrity System & Traceability). Il Protocollo, la cui applicazione è partita nel 2015, norma le modalità di allevamento di oca bianca, la tracciabilità e la qualità tecnica della piuma. Moncler acquista solo piuma che abbia ottenuto la certificazione DIST.

Tra i requisiti chiave che devono essere rispettati ad ogni livello della filiera, si evidenziano:

  • la piuma deve essere ricavata esclusivamente da oche allevate e provenienti dalla filiera alimentare;
  • non è ammessa alcuna forma di spiumaggio degli animali vivi o di alimentazione forzata.

La filiera della piuma Moncler è particolarmente verticalizzata e include diverse tipologie di soggetti: gli allevamenti di oche bianche, i macelli, le aziende che effettuano le fasi di lavaggio, pulizia, cernita e lavorazione della materia prima. Inoltre, vanno considerati i façonisti che, a valle del processo di acquisto della piuma, confezionano il prodotto finito. Tutti i fornitori si devono attenere scrupolosamente ai requisiti previsti dal Protocollo, a garanzia della tracciabilità della materia prima, del rispetto dell'animale e della più alta qualità lungo tutta la filiera della piuma: dall'allevamento fino al momento in cui la piuma viene inserita nel capo.

Il Protocollo, definito in considerazione delle peculiarità della struttura della filiera di approvvigionamento Moncler, è il risultato di un dialogo aperto e costruttivo alimentato da un multistakeholder forum, istituito nel 2014 e che annualmente si riunisce per rivedere e rafforzare il protocollo. Nella stesura del Protocollo sono state prese in considerazione le aspettative dei vari portatori di interesse ed è stato adottato un approccio scientifico e olistico al tema del benessere degli animali. Dal 2023 il Protocollo è stato integrato con tre moduli specifici sui diritti umani, sull'ambiente e sulla procedura di riciclo della piuma DIST.

Nel Protocollo il benessere animale è valutato secondo una prospettiva innovativa. Accanto all'approccio tradizionale che considera l'ambiente in cui vive l'animale, il DIST, in linea con le indicazioni della Commissione Europea, valuta il benessere basandosi anche su un'attenta e completa osservazione dell'animale attraverso le cosiddette Animal-Based Measure (ABM8 ).

Moncler è costantemente impegnata nel processo di verifica sul campo del rispetto del Protocollo. Al fine di garantire la massima imparzialità:

  • gli audit sono commissionati e pagati direttamente da Moncler e non dal fornitore;
  • l'attività di certificazione è stata affidata ad un ente terzo qualificato i cui auditor sono stati formati da veterinari e zootecnici del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Milano;
  • l'operato dell'ente certificatore è a sua volta soggetto alla verifica di un altro organismo di certificazione esterno accreditato.

La presenza di piuma certificata nei capi Moncler è garantita dalla presenza dell'etichetta con l'indicazione "Piuma Certificata DIST".

8 Le Animal-Based Measure sono indicatori, rilevabili direttamente sull'animale, che valutano lo stato reale dell'animale stesso in relazione alla sua capacità di adattamento a specifici ambienti di allevamento. Tali misure comprendono indicatori fisiologici, patologici e comportamentali.

Nel 2023 sono stati condotti 156 audit di terza parte su tutta la filiera.

Come ulteriore passo verso un approccio sempre più circolare, Moncler ha iniziato a riciclare piuma certificata secondo il Protocollo DIST attraverso un processo meccanico innovativo, che consente un risparmio di acqua di circa il 70% rispetto ad un processo tradizionale di riciclo della piuma.

Anche Stone Island è impegnata a garantire che la piuma utilizzata nei propri prodotti sia ottenuta nel rispetto del benessere animale. L'Azienda acquista solo piuma d'anatra certificata secondo il protocollo Responsible Down Standard (RDS).

Nel 2023, tutti i fornitori di piuma del Gruppo sono compliant con i requisiti sociali e ambientali verificati tramite gli audit.

MONCLER E I MERCATI AZIONARI

Il 2023 è stato un altro anno volatile dal punto di vista macroeconomico e geopolitico.

Il prostrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina e lo scoppio del conflitto tra Israele e Palestina, iniziato il 7 ottobre 2023, hanno intensificato le tensioni geopolitiche ed il nervosismo dei mercati finanziari globali.

Le speculazioni sul ritmo di riduzione dei tassi di interesse da parte delle banche centrali hanno inoltre esacerbato la volatilità sui mercati finanziari nel corso dell'anno, contribuendo a generare un rally di fine anno, in quanto i dati sull'inflazione in calo negli ultimi mesi del 2023 hanno alimentato le aspettative di una riduzione dei tassi prima del previsto.

A seguito del rally, i principali indici azionari, in particolari quelli occidentali, hanno quindi chiuso l'anno registrando incrementi a doppia cifra.

L'indice globale (S&P Global Index, BMI) è aumentato del 32%. In Europa l'EuroSTOXX50 ha segnato un aumento del 19%, il FTSE MIB ha chiuso l'anno con un +28%, mentre negli Stati Uniti l'S&P 500 ha registrato un incremento del 24%.

In Asia, invece, i mercati sono stati in sofferenza a causa del deterioramento dei dati macroeconomici locali. Ad Hong Kong l'Hang Seng Index (HSI) ha chiuso a -14%, mentre in Cina lo Shanghai Stock Exchange index (SSE Composite) è calato del -18%. Il Giappone ha rappresentato un'eccezione, con il NIKKEI 225 in aumento del 28%.

Per il settore del lusso, il 2023 è stato un anno diviso in due metà: nella prima parte dell'anno, la performance delle aziende del settore e il sentiment degli investitori sono stati favoriti dalla riapertura in Cina – dopo le severe restrizioni Covid-19 attuate dal governo nel quarto trimestre del 2022 – e dalla domanda molto resiliente tra i clienti europei, che ha continuato a registrare performance oltre le aspettative.

Nella seconda metà dell'anno, a partire dall'estate, il settore ha registrato una moderazione nella crescita dopo il super cycle che ha caratterizzato il triennio post-pandemia, con una visibile normalizzazione dell'andamento dei consumi in particolare in Europa e negli Stati Unit. Il canale online ha registrato un forte peggioramento nella performance.

Quanto sopra ha comportato per molte società del settore, tra cui Moncler, le prime revisioni al ribasso dai tempi del Covid-19 delle stime degli utili da parte delle case di ricerca. Questi declassamenti hanno rappresentato una percentuale a due cifre per i titoli a grande capitalizzazione, e ciò si è riflesso sull'andamento dei prezzi delle azioni, che hanno subito una forte correzione soprattutto dopo l'estate.

Il settore è salito solo dell'1% nel 2023, sottoperformando l'MSCI Europe (+21%) e il FTSE MIB (+28%).

Moncler si colloca nella fascia più alta dello spettro, registrando la quarta più alta performance (+13%) dopo Hermès, Cucinelli e Tod's.

Performance titolo 1 anno (2023) 2 anni (2023-2022) 5 anni (2023-2019)
Hermès 32,8% 24,9% 295,8%
Cucinelli 28,2% 46,0% 194,8%
Tod's 12,7% -30,7% -17,3%
Moncler 12,5% -13,0% 92,5%
Zegna 10,5% 10,4% n.a.
LVMH 7,9% 0,9% 184,1%
Prada 1,2% -10,5% 73,1%
Richemont -3,5% -15,5% 83,7%
Swatch -13,1% -18,1% -20,3%
Kering -16,1% -43,6% -3,1%
Ferragamo -26,0% -45,8% -30,8%
Burberry -30,2% -22,1% -18,4%
Media Settore Beni di Lusso 1,4% -9,8% 75,8%
FTSE MIB 28,0% 11,0% 65,6%

(fonte: FACTSET al 31 dicembre 2023)

La capitalizzazione di mercato di Moncler al 31 dicembre 2023 è pari a Euro 15,3 miliardi, rispetto a Euro 13,6 miliardi al 31 dicembre 2022 e nell'anno ha registrato una Total Shareholders Return (TSR) pari al 14%. Il numero di azioni al 31 dicembre 2023 è pari a 274.627.673. Gli azionisti rilevanti di Moncler sono riportati nel grafico sottostante.

AZIONARIATO

Nel corso del 2023, il dialogo con la comunità finanziaria (investitori, analisti) è proseguito con una frequenza sempre costante, considerata la volatilità del settore di riferimento e l'imprevedibilità degli eventi macroeconomici globali. Il team Investor Relations, anche coadiuvato dal management del Gruppo, ha partecipato a conferenze di settore, a roadshow nelle principali piazze finanziarie mondiali e a incontri e chiamate con fund manager, con analisti buy-side e sell-side. Gli eventi sono stati svolti talora in presenza fisica, talora in formato virtuale.

al 31 marzo 2024

al 30 settembre 2024

Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2024

Interim

Interim

CALENDARIO FINANZIARIO

Data Evento
Mercoledì, 28 febbraio 2024 Consiglio di Amministrazione per l'approvazione del Progetto
di Bilancio d'Esercizio e del Bilancio Consolidato al 31
dicembre 2023
Mercoledì, 24 aprile 2024 Assemblea dei Soci per l'approvazione del Bilancio d'Esercizio
2023

Mercoledì, 24 aprile 2024 Consiglio di Amministrazione per l'approvazione dell'

Martedì, 29 ottobre 2024 Consiglio di Amministrazione per l'approvazione dell'

Management Statement

Management Statement

Mercoledì, 24 luglio 2024 Consiglio di Amministrazione per l'approvazione della

Di seguito si riporta il calendario degli eventi societari per l'anno 20249 :

9A seguito delle riunioni del C.d.A. sono previste delle conference call/meeting con la comunità finanziaria; gli orari saranno comunicati non appena stabiliti.

SEZIONE SECONDA

PREMESSA

Come consentito dall'articolo 40 comma 2 bis del decreto legislativo n.127 del 09/04/91, la Capogruppo ha redatto la Relazione sulla Gestione come unico documento sia per il bilancio separato di Moncler S.p.A. sia per il Bilancio Consolidato del Gruppo.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO MONCLER

RISULTATI ECONOMICI

Di seguito si riporta il prospetto di Conto Economico Consolidato relativo all'esercizio 2023, comparato con i dati relativi al 2022.

(Euro 000) Esercizio 2023 % sui ricavi Esercizio 2022 % sui ricavi
RICAVI 2.984.217 100,0% 2.602.890 100,0%
performance anno su anno +15% +27%
PROFITTO LORDO 2.300.830 77,1% 1.987.843 76,4%
Spese di vendita (868.062) (29,1%) (757.393) (29,1%)
Spese generali ed amministrative (331.231) (11,1%) (283.967) (10,9%)
Spese di marketing (207.698) (7,0%) (171.936) (6,6%)
EBIT 893.839 30,0% 774.547 29,8%
Proventi / (oneri) finanziari (23.204) (0,8%) (27.216) (1,0%)
Risultato ante imposte 870.635 29,2% 747.331 28,7%
Imposte sul reddito (258.733) (8,7%) (140.625) (5,4%)
Aliquota fiscale 29,7% 18,8%
RISULTATO NETTO DI GRUPPO 611.931 20,5% 606.697 23,3%

RICAVI CONSOLIDATI

Nel 2023, il Gruppo Moncler ha realizzato ricavi consolidati pari a Euro 2.984,2 milioni, in crescita del 17% cFX rispetto allo stesso periodo del 2022. Tali risultati includono i ricavi del marchio Moncler pari a Euro 2.573,2 milioni e i ricavi del marchio Stone Island pari a Euro 411,1 milioni.

Nel quarto trimestre, il Gruppo ha realizzato ricavi pari a Euro 1.177,9 milioni, +16% cFX rispetto allo stesso periodo del 2022. Nel quarto trimestre, i marchi Moncler e Stone Island hanno registrato rispettivamente Euro 1.076,9 milioni e Euro 101,0 milioni di ricavi.

GRUPPO MONCLER Esercizio 2023 Esercizio 2022 % vs 2022
Euro 000 % Euro 000 % rep FX cFX
Moncler 2.573.159 86,2% 2.201.758 84,6% +17% +19%
Stone Island 411.058 13,8% 401.132 15,4% +2% +4%
RICAVI 2.984.217 100,0% 2.602.890 100,0% +15% +17%

MONCLER GROUP: RICAVI PER BRAND

ANALISI DEI RICAVI DI MONCLER BRAND

Nel 2023, il marchio Moncler ha realizzato ricavi pari a Euro 2.573,2 milioni, in aumento del 19% cFX rispetto al 2022.

Nel quarto trimestre, i ricavi del brand sono stati pari a Euro 1.076,9 milioni, in crescita del 17% cFX anno su anno, in accelerazione rispetto all'incremento registrato nel terzo trimestre.

MONCLER Esercizio 2023 Esercizio 2022 % vs 2022
Euro 000 % Euro 000 % rep FX cFX
Asia 1.291.377 50,2% 1.029.327 46,8% +25% +30%
EMEA 910.489 35,4% 804.361 36,5% +13% +14%
Americhe 371.294 14,4% 368.070 16,7% +1% -1%
RICAVI 2.573.159 100,0% 2.201.758 100,0% +17% +19%

MONCLER BRAND: RICAVI PER AREA GEOGRAFICA

Nel 2023, i ricavi in Asia (che include APAC, Giappone e Corea) sono stati pari a Euro 1.291,4 milioni, in crescita del 30% cFX rispetto al 2022. Nel quarto trimestre, i ricavi della regione sono cresciuti del 28% cFX anno su anno, in accelerazione rispetto al terzo trimestre grazie alla forte crescita registrata dalla Cina continentale, la cui performance nel quarto trimestre 2022 era stata impattata dalle restrizioni Covid. Il Giappone, la Corea e il resto dell'APAC hanno continuato a registrare una performance molto solida con crescita a doppia cifra nel quarto trimestre.

La regione EMEA ha registrato ricavi pari a Euro 910,5 milioni, +14% cFX rispetto al 2022. Nel quarto trimestre, i ricavi nella regione sono aumentati del 7% cFX anno su anno, in leggero miglioramento rispetto al trimestre precedente, nonostante una base di confronto molto sfidante nel quarto trimestre 2022. Questa accelerazione è stata guidata dal canale DTC, con un contributo positivo da parte sia dei

consumatori locali sia dei turisti. I clienti cinesi, coreani e americani si sono confermati i principali contributori degli acquisti da parte dei turisti nella regione.

I ricavi delle Americhe sono diminuiti del 1% cFX rispetto al 2022, attestandosi a Euro 371,3 milioni. Nel quarto trimestre, i ricavi della regione sono aumentati del 3% cFX anno su anno. La performance positiva del canale DTC ha compensato il calo registrato nel canale wholesale. La performance della regione per entrambi i canali ha continuato ad essere impattata dalle conversioni di Nordstrom e di parte di Saks da un modello di business wholesale a uno DTC.

MONCLER Esercizio 2023 Esercizio 2022 % vs 2022
Euro 000 % Euro 000 % rep FX cFX
DTC 2.163.920 84,1% 1.772.003 80,5% +22% +25%
Wholesale 409.239 15,9% 429.755 19,5% -5% -6%
RICAVI 2.573.159 100,0% 2.201.758 100,0% +17% +19%

MONCLER BRAND: RICAVI PER CANALE DISTRIBUTIVO

Nel 2023, il canale DTC ha conseguito ricavi pari a Euro 2.163,9 milioni, in aumento del 25% cFX rispetto al 2022. I ricavi nel quarto trimestre del 2023 sono cresciuti del 20% cFX anno su anno, con sia l'Asia sia l'EMEA in miglioramento progressivo rispetto al trimestre precedente.

Il canale online diretto ha registrato una performance positiva nel 2023 con l'andamento del quarto trimestre in miglioramento rispetto al trimestre precedente.

Nel 2023, i ricavi dei negozi aperti da almeno 12 mesi (Comp-Store Sales Growth) hanno registrato un +19% rispetto al 2022.

Il canale wholesale ha registrato ricavi pari a Euro 409,2 milioni, in calo del 6% cFX rispetto al 2022. Nel quarto trimestre, i ricavi del canale sono diminuiti del 15% cFX anno su anno, principalmente impattati dalle sopracitate conversioni di Nordstrom e di parte del business di Saks negli Stati Uniti e dalle azioni in corso volte a migliorare la qualità della rete distributiva. Escludendo gli effetti delle conversioni negli Stati Uniti, i ricavi del canale wholesale sarebbero stati leggermente positivi nel 2023.

ANALISI DEI RICAVI DI STONE ISLAND BRAND

Nel 2023, Stone Island ha generato ricavi pari a Euro 411,1 milioni, in crescita del 4% cFX rispetto al 2022.

Nel quarto trimestre, i ricavi del brand sono stati pari a Euro 101,0 milioni, in crescita del 7% cFX anno su anno, guidati dalla solida crescita a doppia cifra del canale distributivo DTC.

STONE ISLAND Esercizio 2023 Esercizio 2022 % vs 2022
Euro 000 % Euro 000 % rep FX cFX
EMEA 287.506 69,9% 278.670 69,5% +3% +3%
Asia 89.441 21,8% 80.177 20,0% +12% +16%
Americhe 34.111 8,3% 42.285 10,5% -19% -17%
RICAVI 411.058 100,0% 401.132 100,0% +2% +4%

STONE ISLAND BRAND: RICAVI PER AREA GEOGRAFICA

Nel 2023, la regione EMEA, che continua a rappresentare l'area geografica più rilevante per il brand, ha registrato ricavi pari a Euro 287,5 milioni, in crescita del 3% cFX rispetto al 2022. Nel quarto trimestre, i ricavi sono cresciuti del 3% cFX anno su anno, grazie alla solida crescita a doppia cifra del canale DTC che ha più che compensato il calo registrato dal canale wholesale.

L'Asia (che include APAC, Giappone e Corea) ha raggiunto Euro 89,4 milioni di ricavi nel 2023, in crescita del 16% cFX rispetto al 2022. Nel quarto trimestre, la regione è cresciuta del 22% cFX, grazie principalmente alla solida performance del Giappone e della Cina continentale.

Le Americhe hanno registrato un calo del 17% cFX rispetto al 2022. Nel quarto trimestre, la regione ha registrato un calo del 14% cFX anno su anno, in quanto la performance del canale wholesale ha continuato a risentire di trend di business difficili soprattutto tra i department store, oltre che di continui interventi volti a rafforzare la qualità del canale distributivo.

STONE ISLAND Esercizio 2023 Esercizio 2022 % vs 2022
Euro 000 % Euro 000 % rep FX cFX
DTC 172.844 42,0% 149.153 37,2% +16% +19%
Wholesale 238.214 58,0% 251.979 62,8% -5% -5%
RICAVI 411.058 100,0% 401.132 100,0% +2% +4%

STONE ISLAND BRAND: RICAVI PER CANALE DISTRIBUTIVO

Nel 2023, il canale wholesale ha registrato ricavi pari a Euro 238,2 milioni, in calo del 5% cFX rispetto al 2022. Nel quarto trimestre, i ricavi sono diminuiti del 6% anno su anno, principalmente a causa del rigoroso controllo sui volumi adottato nella gestione di questo canale al fine di continuare a migliorare la qualità della rete distributiva.

Il canale DTC ha registrato una crescita del 19% cFX anno su anno a Euro 172,8 milioni, arrivando a rappresentare il 42% dei ricavi totali del 2023. Nel quarto trimestre, i ricavi del canale sono aumentati del 16% cFX anno su anno, principalmente grazie ad una solida performance registrata in Asia ed EMEA.

RISULTATI DI CONTO ECONOMICO DI GRUPPO

Nel 2023, il profitto lordo consolidato è stato pari a Euro 2.300,8 milioni con un'incidenza sui ricavi del 77,1% rispetto al 76,4% del 2022. L'aumento della marginalità è stato principalmente guidato dal mix di canale, con una maggiore incidenza del canale DTC.

Nel 2023, le spese di vendita sono state pari a Euro 868,1 milioni rispetto a Euro 757,4 milioni nel 2022, con un'incidenza sui ricavi pari al 29,1% (in linea con il 2022). Le spese generali ed amministrative sono state pari a Euro 331,2 milioni, con un'incidenza sui ricavi dell'11,1%, rispetto a Euro 284,0 milioni nel 2022 (10,9% dei ricavi). La maggiore incidenza di tali costi è principalmente imputabile agli investimenti in corso nella struttura organizzativa.

Le spese di marketing sono state pari a Euro 207,7 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 7,0%, rispetto al 6,6% nel 2022. Le minori spese di marketing nella seconda parte dell'anno del 2023 rispetto al 2022 (e la relativa minore incidenza sui ricavi) sono interamente dovute ad una diversa pianificazione delle attività di marketing nel H1 vs H2 rispetto all'anno precedente.

Gli ammortamenti, escludendo quelli relativi ai diritti iscritti in applicazione del principio contabile IFRS 16, sono stati pari a Euro 114,2 milioni.

L'EBIT di Gruppo è stato pari a Euro 893,8 milioni con un margine del 30,0%, rispetto a Euro 774,5 milioni nel 2022 con un margine del 29,8%.

Nel 2023, gli oneri finanziari sono stati pari a Euro 23,2 milioni, parzialmente compensati da proventi finanziari, rispetto a Euro 27,2 milioni nel 2022, principalmente relativi alle lease liabilities ex IFRS 16.

L'aliquota fiscale nel 2023 è stata pari a 29,7% rispetto a 18,8% nel 2022. Nel 2022, le imposte sul reddito riflettevano l'impatto netto positivo una tantum del riallineamento del valore fiscale del marchio Stone Island per Euro 92,3 milioni.

Il risultato netto di Gruppo è stato pari a Euro 611,9 milioni, rispetto a Euro 606,7 milioni nel 2022, che era stato impattato dal precitato elemento non ricorrente.

SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

Di seguito si riporta lo schema della situazione patrimoniale e finanziaria riclassificata dell'esercizio 2023 e 2022.

(Euro 000) 31/12/2023 31/12/2022
Marchi 999.354 999.354
Avviamento 603.417 603.417
Attività immobilizzate 442.098 388.325
Attività per il diritto di utilizzo 737.501 773.517
Capitale circolante netto 240.200 191.674
Altre attività / (passività) nette 3.177 4.470
CAPITALE INVESTITO 3.025.747 2.960.757
Indebitamento finanziario netto / (cassa netta) (1.033.693) (818.223)
Debiti finanziari per leasing 805.177 837.397
Fondo TFR e altri fondi non correnti 39.834 39.297
Patrimonio netto 3.214.429 2.902.286
TOTALE FONTI 3.025.747 2.960.757

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO

Il capitale circolante netto consolidato era pari a Euro 240,2 milioni rispetto a Euro 191,7 milioni al 31 dicembre 2022, con un'incidenza sui ricavi pari all'8,0% (7,4% al 31 dicembre 2022). L'aumento del capitale circolante netto anno su anno è stato guidato principalmente dalla posizione del magazzino, a causa di una diversa tempistica di produzione rispetto all'anno precedente al fine di servire al meglio le esigenze di tutti i mercati globali. Tutte le altre metriche sono rimaste in linea con l'anno precedente, confermando il continuo e rigoroso controllo del capitale circolante.

(Euro 000) 31/12/2023 31/12/2022
Debiti commerciali (538.586) (482.425)
Rimanenze 453.178 377.549
Crediti verso clienti 325.608 296.550
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO 240.200 191.674
% sui ricavi 8,0% 7,4%

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Al 31 dicembre 2023, la posizione finanziaria netta (escludendo gli effetti del principio contabile IFRS 16) era positiva e pari a Euro 1.033,7 milioni, rispetto a Euro 818,2 milioni di cassa netta al 31 dicembre 2022. Come richiesto dal principio contabile IFRS 16, al 31 dicembre 2023 il Gruppo ha contabilizzato lease liabilities che sono risultate pari a Euro 805,2 milioni rispetto a Euro 837,4 milioni al 31 dicembre 2022.

(Euro 000) 31/12/2023 31/12/2022
Cassa e banche 998.799 882.254
Debiti finanziari al netto dei crediti finanziari 34.894 (64.031)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 1.033.693 818.223
Debiti finanziari per leasing (805.177) (837.397)

Di seguito si riporta il rendiconto finanziario consolidato riclassificato relativo all'esercizio 2023 e 2022.

(Euro 000) Esercizio 2023 Esercizio 2022
EBIT 893.839 774.547
Ammortamenti 114.170 105.644
Altre variazioni non monetarie 15.333 14.570
Variazioni del capitale circolante netto (48.526) (42.832)
Variazione degli altri crediti / (debiti) correnti e non correnti 3.694 (212.342)
Investimenti netti (174.068) (167.099)
CASH FLOW DELLA GESTIONE OPERATIVA 804.442 472.488
Proventi / (oneri) finanziari 5.788 (3.977)
Imposte sul reddito (260.791) (140.786)
FREE CASH FLOW 549.439 327.725
Dividendi pagati (303.443) (160.960)
Variazioni del patrimonio netto ed altre variazioni (30.526) (78.129)
NET CASH FLOW 215.470 88.636
Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo 818.223 729.587
Posizione finanziaria netta alla fine del periodo 1.033.693 818.223
VARIAZIONE DELLA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 215.470 88.636

La variazione della posizione finanziaria netta nel 2023 è stata positiva e pari a Euro 215,5 milioni, dopo il pagamento di Euro 303,4 milioni di dividendi.

INVESTIMENTI NETTI

Nel 2023, sono stati effettuati investimenti netti per Euro 174,1 milioni, rispetto a Euro 167,1 milioni nel 2022. Gli investimenti relativi alla rete distributiva sono stati pari a Euro 100,7 milioni, di cui oltre la metà dedicati a progetti di ristrutturazione e ampliamento. Gli investimenti relativi all'infrastruttura sono stati pari a Euro 73,3 milioni, principalmente relativi all'Information Technology, alla produzione e alla logistica.

(Euro 000) 31/12/2023 31/12/2022
Distribuzione 100.738 99.428
Infrastruttura 73.330 67.670
INVESTIMENTI NETTI 174.068 167.098
% sui ricavi 5,8% 6,4%

RICONCILIAZIONE DELL'EBITDA

(Euro 000) Esercizio 2023 % sui ricavi Esercizio 2022 % sui ricavi
EBIT 893.839 30,0% 774.547 29,8%
Ammortamenti mat. e immateriali 114.170 3,8% 105.644 4,1%
Ammortamenti dei diritti d'uso 177.530 5,9% 159.273 6,1%
Piani ad incentivazione azionaria 39.966 1,3% 37.015 1,4%
EBITDA Adj. 1.225.505 41,1% 1.076.479 41,4%
Affitti collegati ai diritti d'uso (202.163) (6,8%) (181.718) (7,0%)
EBITDA Adj. Pre IFRS 16 1.023.342 34,3% 894.761 34,4%

ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA CAPOGRUPPO MONCLER S.P.A.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato i risultati 2023 della capogruppo Moncler S.p.A.

I ricavi sono stati pari a Euro 473,0 milioni nel 2023, in aumento del 13% rispetto a Euro 418,7 milioni relativi al 2022 ed includono sostanzialmente i proventi derivanti dalla concessione in licenza dei marchi Moncler e Stone Island.

Le spese generali ed amministrative, comprensive dei piani di incentivazione azionaria, si sono attestate a Euro 80,0 milioni pari al 16,9% dei ricavi (16,1% nel 2022). Le spese di marketing sono state pari ad Euro 98,4 milioni (Euro 73,8 milioni nel 2022), pari al 20,8% dei ricavi (17,6% nell'anno precedente).

Nel 2023, gli oneri finanziari sono stati pari a Euro 24,2 milioni, rispetto a Euro 4,4 milioni nel 2022.

Nel 2023, le imposte sul reddito sono state pari a Euro 74,7 milioni rispetto a positivi Euro 5,7 milioni per effetto del riallineamento del valore fiscale del marchio Stone Island.

L'utile netto è stato pari a Euro 195,7 milioni, in calo del 30% rispetto a Euro 278,8 milioni nel 2022, per effetto del precitato elemento non ricorrente.

Moncler S.p.A. ha riportato al 31 dicembre 2023 un patrimonio netto di Euro 1.398,6 milioni, rispetto a Euro 1.467,6 milioni al 31 dicembre 2022, e una posizione finanziaria netta negativa e pari a Euro 600,6 milioni (Euro 487,1 milioni al 31 dicembre 2022), comprensiva delle leasing liabilities derivanti del principio contabile IFRS 16.

MONCLER S.P.A.: CONTO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO 2023

(Euro 000) Esercizio
2023
% sui ricavi Esercizio
2022
% sui ricavi
RICAVI 473.022 100,0% 418.707 100,0%
Spese generali ed amministrative (80.003) (16,9%) (67.392) (16,1%)
Spese di marketing (98.421) (20,8%) (73.832) (17,6%)
EBIT 294.598 62,3% 277.482 66,3%
Proventi / (oneri) finanziari (24.178) (5,1%) (4.391) (1,0%)
Risultato ante imposte 270.420 57,2% 273.091 65,2%
Imposte sul reddito (74.685) (15,8%) 5.745 1,4%
RISULTATO NETTO 195.735 41,4% 278.836 66,6%

MONCLER S.P.A.: SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA DELL'ESERCIZIO 2023

(Euro 000) 31/12/2023 31/12/2022
Immobilizzazioni immateriali 1.001.862 1.001.405
Immobilizzazioni materiali 4.821 6.750
Partecipazioni 970.787 948.756
Altre attività / (passività) non correnti nette (47.370) (2.699)
Totale attività / (passività) non correnti nette 1.930.100 1.954.212
Capitale circolante netto 55.829 65.185
Altre attività / (passività) correnti nette 24.862 (53.569)
Totale attività / (passività) correnti nette 80.691 11.616
CAPITALE INVESTITO 2.010.791 1.965.828
Indebitamento finanziario netto / (cassa) 600.564 487.121
Fondo TFR e altri fondi non correnti 11.639 11.092
Patrimonio netto 1.398.588 1.467.615
TOTALE FONTI 2.010.791 1.965.828

PRINCIPALI RISCHI

La normale gestione del business e lo sviluppo della propria strategia espone il Gruppo Moncler a diverse tipologie di rischio che potrebbero influire negativamente sui risultati economici e sulle condizioni patrimoniali e finanziarie del Gruppo stesso. Tali rischi sono integrati nel processo di Enterprise Risk Management (ERM) aziendale. L'ente deputato alla gestione dell'ERM promuove il coordinamento tra le funzioni interne coinvolte, al fine di garantire coerenza ed efficacia nel presidio e nel monitoraggio dei principali rischi all'interno dell'organizzazione aziendale.

I più importanti rischi di business sono monitorati dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e periodicamente esaminati dal Consiglio di Amministrazione, il quale ne tiene conto nello sviluppo della strategia.

RISCHI CONNESSI AI CONFLITTI TRA RUSSIA-UCRAINA E ISRAELE-PALESTINA

Il conflitto tra Russia e Ucraina, iniziato il 24 febbraio 2022, e il conflitto tra Israele e Palestina, iniziato il 7 ottobre 2023, hanno conseguenze importanti a livello globale non solo per le gravi crisi umanitarie che ne conseguono, ma anche per gli effetti economici sui mercati globali, riflessi tra l'altro in aumenti dei tempi e dei costi dei trasporti, dei costi dell'energia e delle materie prime.

Il Gruppo Moncler ha interrotto le proprie attività commerciali in Russia dopo lo scoppio del conflitto e ha delle attività del tutto trascurabili in Israele.

Si specifica, inoltre, che il Gruppo non ha fornitori di materie prime in Russia, Ucraina, Israele o Palestina, né siti produttivi ivi localizzati. Tuttavia, non si può escludere che un inasprimento dei conflitti possa avere ripercussioni imprevedibili su paesi limitrofi dove produce il Gruppo, con impatto sulla capacità produttiva, per esempio a seguito dell'interruzione temporanea della fornitura di energia elettrica, e sui tempi e costi di approvvigionamento. La situazione viene costantemente monitorata per poter prontamente reagire ad un eventuale ulteriore esacerbarsi dei conflitti.

RISCHI CONNESSI AI MERCATI IN CUI OPERA IL GRUPPO E ALLE CONDIZIONI GEOPOLITICHE ED ECONOMICHE GENERALI

Il Gruppo opera nel settore dei beni di lusso, caratterizzato da un'importante correlazione tra la domanda dei beni e il livello di ricchezza, il livello di crescita economica e di stabilità politica dei Paesi in cui la domanda è generata. La capacità del Gruppo di sviluppare il proprio business dipende, quindi, anche dalla stabilità politica e dalla situazione economica dei vari Paesi in cui esso opera.

Nonostante Moncler sia presente con le proprie attività in un numero significativo di Paesi in tutto il mondo, riducendo con ciò il rischio di un'elevata concentrazione del business in aree geografiche circoscritte, l'eventuale deterioramento delle condizioni economiche, sociali, o politiche in uno o più mercati in cui esso opera potrebbe provocare conseguenze negative sulle vendite e sui risultati economici e finanziari.

Anche un'eventuale introduzione da parte di enti nazionali o sovranazionali di vincoli allo spostamento delle persone – come conseguenza, ad esempio, di crisi internazionali e di pandemie –, atti terroristici, così come le tensioni nell'area Asia-Pacifica o l'introduzione di eventuali limitazioni alle esportazioni a seguito di sanzioni commerciali o finanziarie, potrebbero avere un'incidenza sulle vendite soprattutto in relazione a specifiche aree geografiche. In particolare,

negli ultimi anni è aumentata la rilevanza dei mercati asiatici per il settore dei beni di lusso, arrivando a rappresentare per il marchio Moncler a fine 2023 la metà del fatturato; mentre Stone Island, avendo solo di recente avviato un'espansione internazionale in particolare in Asia e America, rimane più esposta al mercato Europeo (70% dei ricavi dei dodici mesi dell'esercizio 2023).

RISCHI LEGATI AD ATTACCHI CIBERNETICI ("CYBER RISKS") E ALLA TUTELA DEI DATI PERSONALI

La rapida evoluzione tecnologica e la crescente complessità organizzativa del Gruppo, unitamente alla crescente sofisticazione e frequenza degli attacchi informatici, non escludono il potenziale rischio per il Gruppo di attacchi cyber, mediante l'utilizzo di innovative tecniche di attacco..

A tale riguardo Moncler investe in modo significativo nel proprio modello di gestione dei rischi cibernetici in ottica di business continuity e di protezione dei dati personali, con l'adozione delle migliori tecnologie e metodologie di identificazione delle vulnerabilità e di protezione dei sistemi, garantendo la presenza di competenze qualificate in ambito di cyber sicurezza, la formazione del proprio personale e un attento processo di valutazione e revisione periodica dei rischi, anche in relazione alle terze parti.

RISCHI CONNESSI AL COSTO ED ALLA DISPONIBILITÀ DI MATERIE PRIME DI ELEVATA QUALITÀ, AL CONTROLLO DELLA FILIERA E AI RAPPORTI CON I FORNITORI

La realizzazione dei prodotti a marchio Moncler e Stone Island richiede materie prime di elevata qualità, tra le quali, a titolo esemplificativo, piuma, nylon, cotone e lana. Il prezzo e la disponibilità delle materie prime dipendono da un'ampia varietà di fattori, in larga misura non controllabili dal Gruppo e difficilmente prevedibili.

Nonostante il Gruppo sia sempre riuscito a garantirsi un approvvigionamento di materie prime commisurato alle esigenze produttive per quantità e qualità, non si può escludere che l'insorgere di ulteriori tensioni sul fronte dell'offerta possano comportare difficoltà di approvvigionamento e un ulteriore incremento dei costi, con conseguenze negative sui suoi risultati economici. Al fine di minimizzare i rischi legati alla potenziale indisponibilità delle materie prime nei tempi richiesti dalla produzione, Moncler adotta una strategia multi-sourcing di diversificazione dei fornitori e programma gli acquisti con un orizzonte temporale di medio termine. Inoltre, i fornitori di materie prime devono contrattualmente rispettare precisi vincoli di qualità, composizione e prestazione e rispetto delle leggi vigenti in materia di protezione dei lavoratori, condizioni di lavoro e conformità alle normative giuslavoristiche locali, rispetto del benessere animale, dell'ambiente e nell'uso di sostanze chimiche pericolose.

Con riferimento ai diritti dei lavoratori, il Gruppo Moncler include tra i criteri di qualifica dei fornitori il superamento di audit sociali svolti da professionisti qualificati.

Relativamente al rispetto degli animali, il marchio Moncler ha costituito un multi-stakeholder forum che ha approvato e continuamente monitora e integra il Protocollo DIST (Down Integrity System & Traceability) dedicato alla piuma, a cui i fornitori si devono attenere scrupolosamente, a garanzia della tracciabilità della materia prima, del rispetto dell'animale e della più alta qualità lungo tutta la filiera. Relativamente alle sostanze chimiche pericolose, il Gruppo richiede ai propri fornitori di operare nel rispetto assoluto delle più restrittive legislazioni internazionali applicabili in materia di sostanze chimiche pericolose o potenzialmente pericolose, tra cui il regolamento europeo REACH , gli standard cinesi GB , le norme giapponesi JIS e di conformarsi alla Product Restricted Substance

List (PRSL) e alla Manufacturing Restricted Substances List (MRSL) aziendali che includono non solo parametri derivanti da leggi, ma anche molti requisiti volontari più restrittivi, in linea con un approccio precauzionale.

RISCHI CONNESSI ALL'IMMAGINE, ALLA REPUTAZIONE E ALLA RICONOSCIBILITÀ DEI MARCHI

Il settore dei beni di lusso è influenzato dai cambiamenti dei gusti e delle preferenze dei consumatori, nonché degli stili di vita nelle diverse aree geografiche in cui il Gruppo opera. Il successo del Gruppo Moncler è influenzato in maniera rilevante dall'immagine, dalla reputazione e dalla riconoscibilità dei suoi marchi. Qualora in futuro il Gruppo non fosse in grado, attraverso i propri prodotti e le proprie iniziative, di mantenere alta l'immagine, la reputazione e la riconoscibilità dei propri marchi, le vendite e i risultati economici potrebbero risentirne.

Pertanto, il Gruppo si adopera costantemente per mantenere ed accrescere la forza del marchio Moncler e del marchio Stone Island prestando attenzione alla qualità dei prodotti, all'innovazione, alla comunicazione e allo sviluppo del proprio modello distributivo attraverso criteri di selettività, qualità e sostenibilità, anche nella scelta delle controparti con cui operare. Il Gruppo integra valutazioni di sostenibilità, anche connesse al rispetto di valori locali (religiosi, culturali e sociali) nelle proprie strategie di comunicazione e marketing, ritenendo la continua creazione di valore per tutti i propri stakeholderfondamentale e prioritaria per rafforzare la propria reputazione.

RISCHI CONNESSI AI RAPPORTI CON I PRODUTTORI TERZI

Il Gruppo Moncler gestisce direttamente lo sviluppo delle collezioni così come l'acquisto o la scelta delle materie prime, mentre per la fase di confezionamento dei capi si avvale sia di fabbriche di proprietà, sia di soggetti terzi indipendenti che operano sotto la stretta supervisione del Gruppo (façonisti).

Nonostante il Gruppo non dipenda in misura significativa da alcun façonista, non può escludersi che l'eventuale interruzione o cessazione del rapporto con alcuni tra i façonisti più rilevanti possa influenzare in misura negativa l'attività del Gruppo con conseguenze sulle vendite e sui risultati economici.

Il Gruppo Moncler ha in essere un controllo costante sulla filiera di produttori terzi al fine di assicurarsi, oltre agli elevati requisiti di qualità e affidabilità finanziaria, il pieno rispetto, tra le altre, delle leggi sul lavoro, sulla sicurezza dei lavoratori e sull'ambiente, nonché dei principi del proprio Codice Etico e di Condotta dei Fornitori mediante audit presso i terzisti e presso i loro subfornitori. Tuttavia, non si può escludere il rischio che la controparte non rispetti pienamente i contratti stipulati con Moncler in termini di qualità, tempestività delle consegne rispetto delle normative applicabili.

RISCHI CONNESSI ALLA RETE DISTRIBUTIVA RETAIL

Il Gruppo Moncler genera con il brand Moncler la maggior parte dei propri ricavi attraverso il canale retail, costituito da negozi monomarca gestiti direttamente (DOS) e dal negozio online, mentre il marchio Stone Island è maggiormente esposto al canale wholesale (58% dei ricavi dell'esercizio 2023). Il Gruppo ha dimostrato negli anni la capacità di aprire nuovi negozi nelle posizioni più prestigiose delle più importanti città del mondo e all'interno di department store di altissimo profilo, nonostante la competizione fra gli operatori del settore dei beni di lusso per assicurarsi tali posizioni sia molto forte. Per questo motivo, non si può escludere che in futuro il

Gruppo possa incontrare difficoltà nell'apertura di nuovi punti vendita, con conseguenze negative sulle prospettive di crescita del business.

Inoltre, per sua natura, il business retail è caratterizzato da una maggiore incidenza di costi fissi, principalmente legati ai contratti d'affitto. Nonostante il management abbia dimostrato negli anni la capacità di sviluppare un business retail profittevole, non si può escludere che un eventuale rallentamento dei fatturati in aree geografiche specifiche, possa ridurre la capacità del Gruppo di generare profitto.

RISCHI AMBIENTALI

Le tematiche ambientali e i rischi ad esse correlati sono anch'essi oggetto di valutazione e definizione di piani di mitigazione.

Con riferimento ai rischi ambientali legati ai cambiamenti climatici, a partire dal 2021, il Gruppo rendiconta su base volontaria all'interno sia della Dichiarazione Non Finanziario sia nel CDP Climate Change questionnaire, i rischi aziendali legati ai cambiamenti climatici secondo le richieste dell'European Securities and Market Authority (ESMA) e le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board: Governance, Strategia, Gestione dei Rischi, Metriche e Obiettivi.

I potenziali ed effettivi rischi analizzati riguardano l'intensificazione dei fenomeni climatici estremi, l'aumento delle temperature medie, l'aumento del costo di alcune tipologie di materie prime, l'introduzione di normative finalizzate a contenere il cambiamento climatico ed eventuali cambiamenti nelle abitudini di acquisto del cliente.

In aggiunta ai rischi legati ai cambiamenti climatici, il Gruppo identifica tra i rischi ambientali anche il mancato o incompleto rispetto di norme e leggi in materia che potrebbe comportare eventuali sanzioni di tipo penale e/o esborsi pecuniari; i fenomeni di inquinamento ambientale legati, ad esempio, ad emissioni incontrollate, a non adeguato smaltimento di rifiuti e acqua reflue o a sversamenti nel terreno di sostanze pericolose.

Il Gruppo è impegnato a prevenire e mitigare eventuali rischi ambientali attraverso diverse iniziative e progettualità.

Nel 2020, ha sottoscritto l'Iniziativa dei Science Based Targets (SBTi) definendo obiettivi di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra coerenti con l'impegno delle Nazioni Unite a limitare l'innalzamento massimo della temperatura mondiale rispetto ai livelli preindustriali.

Il Gruppo ha definito regole, processi e attività di controllo per prevenire e gestire eventuali rischi ambientali provenienti dai propri fornitori di lavorazioni e materie prime, tramite l'adozione del Codice Etico, del Codice di Condotta dei Fornitori e della Politica Ambientale, aggiornati a luglio 2022, contenenti disposizioni vincolanti il cui rispetto viene verificato tramite audit di compliance ambientale svolti da enti terzi specializzati.

Il Gruppo inoltre gestisce i rischi derivanti dall'interruzione temporanea dell'operatività derivante da eventi esterni o eventi naturali attraverso diverse iniziative tra cui piani di continuità oltre a polizze assicurative a copertura della perdita di integrità degli asset aziendali e dei danni derivanti dall'interruzione dell'attività di business.

Si prega di fare riferimento alla Dichiarazione Non Finanziaria 2023 per maggiori informazioni.

IMPATTO DELLE TEMATICHE RELATIVE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO SUL BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO

Il Gruppo ha definito una strategia climatica finalizzata alla riduzione delle emissioni di gas effetto serra (GHG), nell'intento di contribuire positivamente all'obiettivo globale di combattere il cambiamento climatico, in linea con quanto richiesto nell'Accordo di Parigi sul clima. Tale strategia, integrata nel modello di business del Gruppo, comprende obiettivi a medio e lungo termine.

In particolare, il Gruppo si è impegnato a ridurre, entro il 2030, del 70% le emissioni di CO2e assolute dello Scope 1 e Scope 2 (in linea con l'ambizione "1,5°") e del 52% le emissioni di CO2e dello scope 3 (in linea con l'ambizione "Well-Below 2°") per unità di prodotto venduto rispetto al 2021.

Inoltre, il Gruppo Moncler si è impegnato a raggiungere emissioni nette zero (Net Zero10) lungo tutta la catena del valore entro il 2050.

Tali obiettivi sono stati formalmente approvati dalla Science Based Targets initiative (SBTi)11 e giudicati coerenti con il contributo richiesto alle aziende per limitare l'innalzamento massimo della temperatura mondiale rispetto ai livelli preindustriali.

Le principali azioni intraprese per il raggiungimento di tali obiettivi sono le seguenti:

  • utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili (sia acquistata che autoprodotta);
  • implementazione di attività di efficienza energetica (sistemi di gestione degli edifici Building Management System – BMS, sistemi di illuminazione, condizionamento e riscaldamento più efficienti, miglioramento dell'isolamento termico degli edifici e promozione di standard ambientali per gli edifici);
  • adozione di veicoli a basso impatto ambientale nella flotta di auto del Gruppo;
  • ottenimento di certificazioni LEED per i nuovi negozi12 e per tutte le nuove costruzioni aziendali.

Per le emissioni di Scope 3:

  • la progressiva introduzione di materiali "preferred" nelle collezioni;
  • promozione di progetti di agricoltura rigenerativa;
  • la decarbonizzazione della catena di fornitura attraverso misure di efficientamento energetico e l'adozione di energie da fonti rinnovabili.

Le azioni sopra descritte si riflettono e si rifletteranno sul Bilancio Consolidato del Gruppo in termini di nuovi investimenti e di operazioni ricorrenti (ad es. acquisto di certificati di garanzia di origine, acquisto di materie prime certificate, ecc.).

Il Gruppo rendiconta su base volontaria sia nella Dichiarazione Non Finanziaria sia nel CDP Climate Change questionnaire, i rischi aziendali legati ai cambiamenti climatici secondo le richieste dell'European Securities and Market Authority (ESMA) e le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board: Governance, Strategia, Gestione dei Rischi, Metriche e Obiettivi.

10 Il raggiungimento di Net Zero comporta l'equilibrio complessivo tra le emissioni di gas a effetto serra (GHG) prodotte e quelle assorbite dagli ecosistemi, attraverso meccanismi di neutralizzazione. In particolare, per contribuire al raggiungimento di emissioni nette zero, le aziende devono ridurre le emissioni e neutralizzare le emissioni residue.

11 Promossa da CDP, United Nations Global Compact, World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF), la Science Based Targets initiative stabilisce e promuove le best-practice nella definizione dei science-based target, oltre a valutare gli obiettivi delle aziende.

12 Esclusi gli Shop-in-shop.

È stato valutato l'impatto dei cambiamenti climatici anche con riferimento alle stime e alle valutazioni effettuate nel bilancio. Gli impatti a medio termine sono stati presi in considerazione nelle proiezioni del business plan che costituiscono la base per lo svolgimento dell'impairment test.

Alla data di rendicontazione, non vi sono effetti rilevanti sulle grandezze rappresentate nel Bilancio Consolidato del Gruppo.

Inoltre, per rafforzare l'impegno del Gruppo nei confronti delle tematiche ESG, a partire dal piano Performance Share 2020, è stato introdotto un ESG Performance Indicator focalizzato sulla carbon neutrality per tutte le sedi a gestione diretta del Gruppo nel mondo (uffici, negozi, polo logistico, siti produttivi), sulla riduzione della plastica monouso vergine di origine fossile e sul riciclo degli scarti di produzione di nylon, che tiene in considerazione anche l'inclusione del Gruppo negli indici Dow Jones Sustainability World e Europe.

RISCHI CONNESSI ALLA DIPENDENZA DA FIGURE CHIAVE

I risultati del Gruppo Moncler dipendono anche dall'abilità del management, che ha un ruolo determinante per lo sviluppo del Gruppo e che vanta una significativa esperienza nel settore dei beni di lusso. Qualora il rapporto in essere con alcune di queste figure professionali si interrompesse senza una tempestiva e adeguata sostituzione, la capacità competitiva del Gruppo e le relative prospettive di crescita potrebbero risentirne.

Il Gruppo Moncler si è dotato di una struttura operativa e dirigenziale capace di assicurare la continuità del business, anche attraverso la definizione di piani di successione e l'adozione di piani di ritenzione per le figure professionali chiave, nonché di programmi di talent management finalizzati allo sviluppo di competenze e al trattenimento dei talenti.

RISCHI CONNESSI ALLA CONTRAFFAZIONE DEI MARCHI E DEI PRODOTTI E ALLA TUTELA DEI DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE

Il mercato dei beni di lusso è caratterizzato da fenomeni di contraffazione dei marchi e dei prodotti. Il Gruppo Moncler ha effettuato importanti investimenti per l'adozione di tecnologie innovative che consentono di tracciare il prodotto lungo tutta la catena del valore per prevenire e mitigare gli effetti delle attività di contraffazione dei propri marchi e prodotti e per proteggere i propri diritti di proprietà intellettuale nei territori in cui opera. Tuttavia, non si può escludere che la presenza sul mercato di significative quantità di prodotti contraffatti possa influenzare negativamente l'immagine dei marchi, con conseguenze negative sulle vendite e sui risultati economici.

RISCHI CONNESSI ALL'EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO

Il Gruppo Moncler opera in un contesto internazionale complesso ed è soggetto, nelle varie giurisdizioni in cui è attivo, a normative e regolamenti, che vengono costantemente monitorati per quanto attiene alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, alla tutela dell'ambiente, alle norme sulla fabbricazione dei prodotti e sulla loro composizione, alla tutela dei consumatori, alla tutela dei dati personali, alla tutela dei diritti di proprietà industriale ed intellettuale, alle norme sulla concorrenza, a quelle fiscali e doganali, e, in generale, a tutte le disposizioni regolamentari di riferimento.

Il Gruppo opera secondo le disposizioni di legge vigenti ed ha istituito processi che garantiscono la conoscenza delle specificità normative locali nei contesti in cui opera e delle modifiche normative

che via via intervengono. Tuttavia, poiché la normativa su alcune materie, ad esempio fiscali o di protezione dei dati personali, si caratterizza per un elevato grado di complessità, non si può escludere che un'interpretazione diversa da quella applicata dal Gruppo, possa avere un impatto significativo sui risultati economici. A questo proposito, il Gruppo Moncler è impegnato in un programma di definizione di accordi preventivi (Advance Pricing Agreements) con le Autorità Fiscali dei principali Paesi in cui il Gruppo opera, in parte finalizzati e in parte in corso.

In aggiunta, l'emanazione di nuove normative o modifiche a quelle vigenti, che dovessero imporre l'adozione di standard più severi, ad esempio in materia di product compliance, potrebbero comportare, a titolo esemplificativo, costi di adeguamento delle modalità produttive o delle caratteristiche dei prodotti o, ancora, limitare l'operatività del Gruppo con conseguenze negative sui risultati economici.

RISCHI CONNESSI ALL'ANDAMENTO DEI TASSI DI CAMBIO

Il Gruppo Moncler opera sui mercati internazionali anche utilizzando valute diverse dall'Euro, quali prevalentemente Renminbi cinese, Yen giapponese, Dollaro USA, Yuan coreano e Sterlina Inglese. È pertanto esposto al rischio derivante dalla fluttuazione dei tassi di cambio, nella misura pari all'ammontare delle transazioni (prevalentemente ricavi) non coperte da transazioni di segno opposto espresse nella medesima valuta. Il Gruppo ha in essere una strategia volta alla graduale copertura dei rischi connessi all'andamento dei tassi di cambio, limitatamente ai rischi c.d. "transattivi", e ha adottato una policy stringente in tema di rischio valute che fissa al 75% il limite minimo di copertura per valuta all'inizio di ciascuna campagna vendite, e al 90% il limite minimo di copertura per valuta alla conclusione della campagna vendite.

Tuttavia, anche per effetto del rischio c.d. "traslativo", derivante dalla conversione in Euro dei bilanci delle società estere espressi in valuta locale, variazioni significative dei tassi di cambio potrebbero comportare variazioni (positive o negative) sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio 9.1.

RISCHI CONNESSI ALL'ANDAMENTO DEI TASSI D'INTERESSE

Il Gruppo non attinge a linee di credito significative in quanto è pienamente in grado di autofinanziarsi. Il Gruppo ha peraltro la possibilità di ricorrere a finanziamenti da terzi, specificatamente bancari; nel caso scegliesse di ricorrere a tali finanziamenti, sarebbe soggetto al rischio di revisioni dei tassi d'interesse. Il Gruppo, a parziale copertura del rischio relativo a un incremento dei tassi, può porre in essere attività di copertura; tuttavia, eventuali fluttuazioni significative dei tassi di interesse potrebbero comportare un incremento degli oneri finanziari, con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio 9.1.

RISCHI DI CREDITO

Il Gruppo Moncler opera nel rispetto di politiche di controllo del credito finalizzate a ridurre i rischi derivanti dalla non solvibilità dei propri clienti wholesale. Tali politiche si basano su analisi preliminari approfondite in merito all'affidabilità dei clienti e su forme di copertura assicurativa

e/o modalità di pagamento garantite. Inoltre, il Gruppo non ha significative concentrazioni del credito.

Tuttavia, non si può escludere che l'insorgere di situazioni di sofferenza significativa di alcuni clienti possa comportare delle perdite sui crediti, con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo. Il Gruppo Moncler monitora e gestisce con particolare attenzione la propria esposizione nei confronti dei clienti wholesale con posizioni significative, anche tramite la richiesta e l'ottenimento di garanzie bancarie e depositi di denaro anticipatamente rispetto alle spedizioni.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio 9.2.

RISCHI DI LIQUIDITÀ

Il Gruppo opera attuando attività di pianificazione finanziaria finalizzata a ridurre il rischio di liquidità, anche in considerazione della stagionalità del business, in particolare per il marchio Moncler. Sulla base dell'andamento dei fabbisogni finanziari, laddove ne venisse ravvisata la necessità, vengono pianificate con il sistema bancario le linee di credito necessarie per far fronte a tali fabbisogni, secondo una corrispondente distinzione fra linee a breve termine e a lungo termine.

Inoltre, a fronte del rischio di perdita del capitale disponibile, il Gruppo segue regole stringenti per ripartire in modo bilanciato i propri depositi e disponibilità liquide tra un numero adeguato di istituti bancari con rating di alto livello, evitandone la concentrazione e servendosi esclusivamente di prodotti finanziari privi di rischio.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio 9.3.

RISCHI CONNESSI ALL'INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Il Gruppo Moncler pone particolare attenzione all'innovazione tecnologica dei propri processi e delle proprie collezioni, nonché al miglioramento costante dell'esperienza dei propri clienti. In questo contesto, una non adeguata innovazione tecnologica potrebbe comportare la perdita di vantaggio competitivo rispetto ad altre società operanti nel settore. Di contro, l'introduzione di nuove tecnologie, ad esempio l'adozione di strumenti di intelligenza artificiale, potrebbe generare alcuni nuovi rischi che il Gruppo dovrà adeguatamente intercettare e gestire.

CORPORATE GOVERNANCE

Il sistema di corporate governance adottato da Moncler S.p.A. (la "Società", "Moncler", o "Capogruppo") riveste un ruolo centrale per il chiaro e responsabile svolgimento dell'operatività del gruppo Moncler (il "Gruppo"), contribuendo significativamente alla creazione di valore sostenibile nel medio-lungo periodo sia per gli azionisti sia per tutti gli stakeholder.

Detto sistema è costruito in conformità alle raccomandazioni per le società quotate approvato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana (il "Codice di Corporate Governance"), cui Moncler aderisce, alle disposizioni normative e regolamentari che regolano le società quotate italiane e alle best practicenazionali ed internazionali e si fonda su quattro pilastri:

  • (i) il ruolo centrale degli organi di amministrazione e controllo;
  • (ii) la trasparenza delle scelte gestionali;
  • (iii) un monitoraggio attento e consapevole delle operazioni con parti correlate e del trattamento delle informazioni privilegiate;
  • (iv) il rispetto dei valori definiti nel Codice Etico e nelle politiche aziendali insieme all'efficacia e l'efficienza del sistema di controllo interno e gestione dei rischi ("SCIGR").

Moncler ha adottato il sistema di amministrazione e controllo tradizionale italiano, articolato in due organi societari nominati dall'Assemblea dei soci (che esprime con le proprie deliberazioni la volontà degli azionisti): un Consiglio di Amministrazione (composto attualmente da 12 membri, di cui 3 Esecutivi, 9 non Esecutivi di cui 7 indipendenti) cui sono devolute ampi poteri ai sensi dello Statuto, e un Collegio Sindacale, con funzione di vigilanza, tra l'altro, sull'amministrazione e sull'osservanza della legge e dello Statuto.

La revisione legale dei conti è esercitata da Deloitte & Touche S.p.A., società di revisione iscritta nell'apposito albo cui l'Assemblea ordinaria dei Soci, tenutasi il 22 aprile 2021, ha conferito l'incarico per il novennio 2022-2030, all'esito di un processo di selezione coordinato dal Collegio Sindacale.

Il Consiglio ha istituito tre Comitati endo-consiliari con funzioni propositive, consultive e istruttorie ovvero il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, il Comitato Nomine e Remunerazione ed il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate.

Il Presidente e Amministratore Delegato, Remo Ruffini, è assistito da un Comitato Strategico, avente funzione principalmente consultiva, che su base continuativa supporta il Presidente e Amministratore Delegato nella definizione e attuazione delle decisioni strategiche. Tra le aree di sua competenza rientrano la revisione del Business Plan e del Piano di Sostenibilità e tutte le decisioni strategiche tra cui, a titolo esemplificativo, quelle relative allo sviluppo della rete distributiva, dei piani di marketing, degli investimenti, dell'ingresso in nuovi mercati e delle iniziative ambientali e sociali.

Nell'ambito del SCIGR adottato da Moncler è stato istituito l'Organismo di Vigilanza (composto da 3 membri, di cui 2 esterni tra cui il Presidente) con il compito di vigilare sull'effettività e sull'adeguatezza dei meccanismi e dei controlli interni di Moncler nonché del modello organizzativo e di gestione ex D. Lgs. 231/2001 della Società, riferendo in merito alla sua attuazione. Oltre all'Organismo di Vigilanza, rivestono un ruolo importante all'interno del SCIGR tra gli altri, la Funzione di Compliance (che opera come Funzione di controllo di II livello) nonché la Funzione di Internal Audit (che opera come Funzione di controllo di III livello), l'Amministratore Incaricato del SCIGR, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ed il Collegio Sindacale.

Per ulteriori informazioni riguardanti, tra l'altro, il sistema di corporate governance adottato da Moncler e l'adesione ai principi ed alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari predisposta ai sensi dell'Art. 123-bis del TUF, consultabile nel sito web della Società www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance/ Documenti e procedure".

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Le informazioni relative ai rapporti con parti correlate sono presentate rispettivamente nella Nota 10.1 del Bilancio Consolidato e nella Nota 8.1 del Bilancio d'Esercizio.

OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali rilevanti in termini di impatto sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo e della Capogruppo.

AZIONI PROPRIE

Moncler detiene n. 4.490.875 azioni proprie al 31 dicembre 2023, pari all' 1,6% del capitale sociale.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI NEL CORSO DELL'ESERCIZIO 2023

SUSTAINALYTICS

A gennaio 2023 Sustainalytics ha confermato a Moncler l'Industry Top-Rated Badge così come il Regional Top Rated Badge. Sustainalytics è una primaria società di ricerca, rating e analisi su tematiche ESG e di corporate governance che supporta gli investitori nello sviluppo e nell'implementazione di strategie di investimento responsabili.

MONCLER KOREA

In data 31 marzo 2023, Moncler Korea Inc. ha acquistato dal socio coreano (Shinsegae International Inc.) una quota della sua partecipazione in Moncler Korea Inc. pari al 9,99% del capitale sociale, per un esborso di Euro 10,8 milioni. A seguito di questo acquisto ora Moncler, tramite la controllata Industries S.p.A., detiene l'intero capitale sociale di Moncler Korea Inc.

DIVIDENDI

In data 18 aprile 2023, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato il Bilancio d'Esercizio di Moncler al 31 dicembre 2022 e ha deliberato la distribuzione di un dividendo unitario lordo pari a Euro 1,12 per azione (Euro 0,60 per azione nell'anno precedente).

NOMINA DEL COLLEGIO SINDACALE

In data 18 aprile 2023, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha altresì nominato il Collegio Sindacale per il triennio 2023-2025. Il nuovo Collegio Sindacale, che resterà in carica fino all'Assemblea che sarà chiamata ad approvare il Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2025, è composto da tre Sindaci Effettivi (Riccardo Losi, Presidente, e Carolyn Dittmeier e Nadia Fontana, Sindaci Effettivi) e due Sindaci Supplenti (Lorenzo Mauro Banfi e Federica Albizzati).

ROBERT TRIEFUS NOMINATO AMMINISTRATORE DELEGATO DI STONE ISLAND

In data 3 maggio 2023, Robert Triefus è stato nominato Amministratore Delegato di Sportswear Company S.p.A. (licenziataria del marchio Stone Island) con efficacia dal 1 giugno 2023.

PIANO DI PERFORMANCE SHARES 2022 – SECONDO CICLO DI ATTRIBUZIONE

In data 4 maggio 2023, Il Consiglio di Amministrazione di Moncler ha dato esecuzione al secondo ciclo di attribuzione del piano di stock grant denominato "Piano di Performance Shares 2022", approvato dall'Assemblea del 21 aprile 2022, previo ottenimento del parere positivo del Comitato Nomine e Remunerazione, e ha approvato l'assegnazione di un numero massimo di azioni pari a 436.349.

ACCORDO DI LICENZA ESCLUSIVA CON ESSILORLUXOTTICA

A novembre 2023, EssilorLuxottica e Moncler hanno annunciato la firma di un accordo di licenza esclusiva che comprende il design, la produzione e la distribuzione globale degli occhiali Moncler. L'accordo è in vigore dal gennaio 2024 fino a dicembre 2028, con un'opzione di rinnovo automatico per ulteriori cinque anni. La prima collezione Moncler Lunettes realizzata con EssilorLuxottica sarà quella dell'Autunno-Inverno 2024, disponibile da settembre 2024. Grazie alla consolidata esperienza e alla costante innovazione di EssilorLuxottica, la partnership contribuirà ad elevare ulteriormente le collezioni Moncler Lunettes, riconosciute per la perfetta fusione di funzionalità ed estetica senza tempo, con un mix di montature per vivere al meglio la città come la montagna.

STONE ISLAND CINA

Alla fine di dicembre 2023, Stone Island ha avviato il processo per assumere il pieno controllo della distribuzione del marchio nel mercato cinese che si concluderà entro i primi mesi del 2024 e che prevederà anche la chiusura di alcuni negozi monomarca wholesale.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 2023

Nessun fatto di rilievo è avvenuto dopo la chiusura dell'esercizio.

AGGIORNAMENTO RATING DI SOSTENIBILITÀ

INDICI DOW JONES SUSTAINABILITY WORLD E EUROPE

Per il quinto anno consecutivo, il Gruppo Moncler si conferma negli indici Dow Jones Sustainability World e Europe, mantenendo il primo posto del settore Textiles, Apparel & Luxury Goods con il punteggio più alto (89/100) nello S&P Global Corporate Sustainability Assessment 2023 (dato al 7 febbraio 2024).

CDP

Il Gruppo Moncler conquista il massimo rating "A" nella classifica 2023 stilata a livello mondiale da CDP, per la sua leadership in tema di trasparenza e gestione delle tematiche legate ai cambiamenti climatici.

MOODY'S

Il Gruppo Moncler si è classificato al secondo posto nel settore Specialised Retail Europe esaminato da Moody's ESG Solutions nella graduatoria ESG Overall Score. Il Gruppo ha ricevuto un punteggio di 65/100, ottenendo il livello "Advanced".

MSCI

Il Gruppo Moncler è stato valutato con lo score massimo AAA da MSCI ESG Research che fornisce rating di sostenibilità di società internazionali quotate e di alcune aziende private valutandole su una scala da AAA a CCC, in base all'esposizione a rischi ESG specifici per il settore di appartenenza e alla capacità di gestire tali rischi rispetto a società del medesimo comparto.

SUSTAINALYTICS

Sustainalytics ha confermato al Gruppo Moncler l'Industry Top-Rated Badge così come il Regional Top Rated Badge.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Nei primi mesi del 2024, il panorama macroeconomico e geopolitico globale rimane incerto e imprevedibile.

In risposta a questo contesto volatile, il Gruppo rimane focalizzato sul migliorare la propria flessibilità operativa e reattività, e continuerà ad investire nella propria organizzazione e nelle proprie persone per rafforzare ulteriormente l'esecuzione della propria strategia.

Facendo leva sui propri marchi distintivi e sul grande talento presente in azienda, il Gruppo continuerà ad affrontare questo scenario incerto e le dinamiche di mercato in continua evoluzione, con l'obiettivo di rimanere su una solida traiettoria di crescita.

Queste le principali linee strategiche di sviluppo.

RAFFORZAMENTO DI TUTTE LE DIMENSIONI DEL MARCHIO MONCLER IN TUTTE LE STAGIONI DELL'ANNO. Nel corso del 2024 Moncler continuerà a rafforzare le tre dimensioni del marchio (Moncler Collection, Moncler Grenoble e Moncler Genius) attraverso eventi distintivi, iniziative e strategie di marketing mirate. Moncler Genius continuerà ad evolversi come piattaforma di cocreazione, svolgendo un ruolo di brand recruiter, basato sul coinvolgimento di nuovi talenti che abbracceranno nuove forme di creatività fra design, intrattenimento, musica e sport andando ben oltre la moda. Moncler Collection vedrà la celebrazione in una chiave contemporanea di altri capi iconici che hanno fatto la storia del marchio fino ad oggi attraverso collezioni e concept rilevanti per tutte le stagioni dell'anno. Moncler Grenoble, la dimensione del brand più vicina al suo DNA, dopo la straordinaria brand experience tenutosi a febbraio 2024 a St. Moritz, continuerà a rafforzare la propria percezione con iniziative di marketing dedicate ed una collezione più ampia e completa orientata alla performance e adatta a tutte le stagioni dell'anno, sempre unendo qualità tecniche e stile.

SVILUPPO DEL PROSSIMO CAPITOLO DI CRESCITA PER STONE ISLAND FACENDO LEVA SULLE SOLIDE FONDAMENTA DEL MARCHIO. Il 2024 segna l'inizio del nuovo capitolo di evoluzione di Stone Island, inaugurato ufficialmente a gennaio 2024 durante la settimana della moda uomo di Milano, quando è stata svelata la nuova campagna pubblicitaria globale e presentato il nuovo manifesto del marchio, "The Compass Inside". Stone Island continuerà ad alimentare la visibilità ottenuta a gennaio attraverso un piano articolato di attivazioni e iniziative di marketing, con momenti di comunicazione previsti per ogni mese dell'anno. La nuova strategia di comunicazione e di brand contribuirà a far evolvere a livello mondiale la visibilità e il posizionamento unico di Stone Island, un brand che trae la propria matrice identificativa e valoriale nella cultura della ricerca e della sperimentazione. Il marchio proseguirà nel suo percorso di sviluppo a livello internazionale e nel migliorare progressivamente la propria rete di distribuzione, tramite una strategia molto selettiva nel canale wholesale e il rafforzamento del canale DTC, sia fisico sia digitale. La prevista internalizzazione della piattaforma di e-commerce del marchio sarà fondamentale per esprimere il pieno potenziale del canale digitale e della strategia omnichannel.

CRESCITA SOSTENIBILE E RESPONSABILE. Il Gruppo Moncler crede in uno sviluppo sostenibile e responsabile, nell'ottica di un valore condiviso che risponda alle aspettative degli stakeholder e coerente con la strategia di lungo periodo di Gruppo. Un approccio che si basa non solo sull'impegno a porsi obiettivi sempre più sfidanti, ma anche sulla consapevolezza che ogni azione ha degli impatti sulla società e sull'ambiente dove operiamo. Anche nel corso del 2024 Moncler si impegna ad implementare le azioni ed i progetti necessari per perseguire gli obiettivi di sostenibilità pubblicati nel Piano 2020-2025. Le cinque priorità strategiche del Piano di Sostenibilità sono: cambiamenti climatici e biodiversità, economia circolare e innovazione, catena di fornitura responsabile, valorizzazione della diversità e supporto alle comunità locali.

ALTRE INFORMAZIONI

RICERCA E SVILUPPO

Poiché il successo del Gruppo Moncler dipende in parte dall'immagine, dal prestigio e notorietà dei marchi ed in parte anche dalla capacità di produrre collezioni d'abbigliamento in linea con le tendenze del mercato, il Gruppo effettua attività di ricerca e sviluppo al fine di disegnare, creare e realizzare nuovi prodotti e nuove collezioni. I costi di ricerca e sviluppo sono spesati a conto economico nell'esercizio di competenza.

RACCORDO TRA RISULTATO E PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO E I RISULTATI DEL GRUPPO

La riconciliazione tra il risultato ed il patrimonio netto del Gruppo alla fine del periodo ed il risultato e patrimonio netto della società controllante Moncler S.p.A. è dettagliato nella seguente tabella:

Riconciliazione risultato e patrimonio netto
società controllante e del Gruppo
Risultato 2023 Patrimonio netto
31/12/23
Risultato 2022 Patrimonio netto
31/12/22
Società controllante 195.735 1.398.588 278.836 1.467.615
Storno dividendi infragruppo (50.200) 0 (19.622) 0
Risultato e patrimonio netto delle società
consolidate al netto del valore di carico
delle partecipazioni
551.747 1.516.342 361.131 1.019.066
Allocazione del maggior valore pagato
rispetto al relativo patrimonio netto della
società consolidata
0 605.298 0 605.298
Eliminazione utile infragruppo (84.360) (223.433) (13.245) (137.120)
Riserva di conversione 0 (40.295) 0 (11.515)
Effetto di altre scritture di consolidamento (991) (42.165) (403) (41.174)
TOTALE DI PERTINENZA DEL GRUPPO 611.931 3.214.335 606.697 2.902.170
Risultato e patrimonio netto di terzi (29) 94 9 116
TOTALE 611.902 3.214.429 606.706 2.902.286

SEDI SECONDARIE

Si specifica che la Società non ha sedi secondarie.

ATTESTAZIONE AI SENSI DELL'ART. 2.6.2, COMMA 8 E 9 DEL REGOLAMENTO DEI MERCATI ORGANIZZATI E GESTITI DA BORSA ITALIANA S.P.A.

In relazione all'art. 15 del Regolamento Mercati Consob adottato con delibera n. 20249 del 28 dicembre 2017 e successive modifiche ed integrazioni, in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini del Bilancio Consolidato, si segnala che rientrano nella previsione regolamentare cinque società del Gruppo (Moncler Japan, Moncler USA, Moncler Asia Pacific, Moncler Shanghai, Moncler Korea), che sono state adottate le procedure adeguate per assicurare la completa ottemperanza alla predetta normativa e che sussistono le condizioni di cui al citato art. 15.

ATTESTAZIONE AI SENSI DELL'ARTICOLO 16, COMMA 4, DEL REGOLAMENTO MERCATI ADOTTATO DALLA CONSOB CON DELIBERA N. 20249 DEL 28 DICEMBRE 2017

Moncler S.p.A. è controllata di fatto da Remo Ruffini tramite Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. (RPH) e Double R S.r.l. (DR, già Ruffini Partecipazioni S.r.l.): in particolare, Remo Ruffini detiene l'intero capitale sociale di RPH, società che controlla DR che, a sua volta, al 31 dicembre 2023 detiene una partecipazione rappresentativa del 23,7% del capitale sociale di Moncler S.p.A.

Moncler S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l., per le cui valutazioni in merito si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, disponibile nel sito www.monclergroup.com, sezione Governance / Assemblea degli Azionisti.

PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO 2023

Signori Azionisti,

Vi invitiamo ad approvare il Bilancio Consolidato del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2023 e il Bilancio d'Esercizio della società Moncler S.p.A.

Vi proponiamo di deliberare a valere sull'utile dell'esercizio 2023 di Moncler S.p.A., che ammonta ad Euro 195,7 milioni, e sulla riserva utili e perdite a nuovo, la distribuzione di un dividendo unitario lordo di Euro 1,15 per azione ordinaria.

L'ammontare complessivo da distribuire a titolo di dividendo, tenuto conto delle azioni emesse alla data odierna, al netto delle azioni proprie direttamente detenute dalla società, è pari a Euro 310,7 milioni, con un payout ratio del 51% sull'utile netto consolidato13 .

Milano, 28 febbraio 2024

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente e Amministratore Delegato Remo Ruffini

13 Soggetto a variazione per l'eventuale utilizzo e/o acquisto di azioni proprie.

2 BILANCIO CONSOLIDATO

PROSPETTI DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Conto economico Conto economico complessivo Situazione patrimoniale-finanziaria Variazioni di patrimonio netto Rendiconto finanziario

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

Informazioni generali sul Gruppo Sintesi dei principali principi contabili utilizzati nella redazione del Bilancio Consolidato Area di consolidamento Commento alle principali voci del prospetto di conto economico consolidato Commento alle principali voci della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata Informazioni di segmento Impegni e garanzie prestate Passività potenziali Informazioni su rischi finanziari Altre informazioni Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

PROSPETTI DEL BILANCIO CONSOLIDATO

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Conto economico consolidato
di cui parti di cui parti
correlate Esercizio correlate
(Euro/000) Note Esercizio 2023 (nota 10.1) 2022 (nota 10.1)
Ricavi 4.1 2.984.217 1.399 2.602.890 1.394
Costo del venduto 4.2 (683.387) (16.133) (615.047) (14.318)
Margine lordo 2.300.830 1.987.843
Spese di vendita 4.3 (868.062) (2.648) (757.393) (2.697)
Spese generali ed amministrative 4.4 (331.231) (56.900) (283.967) (23.426)
Spese di marketing 4.5 (207.698) (171.936)
Risultato operativo 4.6 893.839 774.547
Proventi finanziari 4.7 11.341 3.537
Oneri finanziari 4.7 (34.545) (30.753)
Risultato ante imposte 870.635 747.331
Imposte sul reddito 4.8 (258.733) (140.625)
Risultato Netto, incluso Risultato di Terzi 611.902 606.706
Risultato di terzi 29 (9)
Risultato Netto di Gruppo 611.931 606.697
Utile (perdita) base per azione (in Euro) 5.16 2,27 2,26
Utile (perdita) diluito/a per azione (in Euro) 5.16 2,26 2,24

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Conto economico complessivo consolidato
(Euro/000) Note Esercizio 2023 Esercizio 2022
Utile (perdita) del periodo 611.902 606.706
Utili (perdite) sui derivati di copertura 5.16 (4.638) 10.238
Utili (perdite) dalla conversione dei bilanci di
imprese estere
5.16 (28.773) (12.384)
Componenti che possono essere riversati nel
conto economico in periodi successivi (33.411) (2.146)
Altri utili (perdite) 5.16 (236) 336
Componenti che non saranno mai riversati nel
conto economico in periodi successivi (236) 336
Totale altri utili (perdite) al netto dell'effetto (33.647) (1.810)
Totale utile (perdita) complessivo 578.255 604.896
Attribuibili a:
Soci della controllante 578.277 604.888
Interessenze di pertinenza di terzi (22) 8

SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA CONSOLIDATA

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
di cui parti di cui parti
correlate correlate
(Euro/000) Note 31/12/2023 (nota 10.1) 31/12/2022 (nota 10.1)
Marchi e altre immobilizzazioni immateriali, nette 5.1 1.096.473 1.086.706
Avviamento 5.1 603.417 603.417
Immobilizzazioni materiali, nette 5.3 1.082.480 1.074.490
Partecipazioni in società collegate 915 908
Altre attività non correnti 5.9 49.493 46.863
Crediti per imposte anticipate 5.4 252.197 205.932
Attivo non corrente 3.084.975 3.018.316
Rimanenze 5.5 453.178 377.549
Crediti verso clienti 5.6 325.608 4.492 296.550 20.136
Crediti tributari 5.12 9.251 5.940
Altre attività correnti 5.9 41.901 47.352
Crediti finanziari correnti 5.8 78.308 11.351
Cassa e banche 5.7 998.799 882.254
Attivo corrente 1.907.045 1.620.996
Totale attivo 4.992.020 4.639.312
Capitale sociale 5.16 54.926 54.737
Riserva sovrapprezzo azioni 5.16 745.309 745.309
Altre riserve 5.16 1.802.169 1.495.427
Risultato netto del Gruppo 5.16 611.931 606.697
Capitale e riserve del Gruppo 3.214.335 2.902.170
Capitale e riserve di terzi 94 116
Patrimonio netto 3.214.429 2.902.286
Debiti finanziari a lungo termine 5.15 664.188 718.709
Fondi rischi non correnti 5.13 27.690 27.261
Fondi pensione e quiescenza 5.14 12.144 12.036
Debiti per imposte differite 5.4 63.034 15.190
Altre passività non correnti 5.11 103 117
Passivo non corrente 767.159 773.313
Debiti finanziari a breve termine 5.15 184.403 194.070
Debiti commerciali 5.10 538.586 50.326 482.425 22.431
Debiti tributari 5.12 134.531 158.855
Altre passività correnti 5.11 152.912 7.334 128.363 5.105
Passivo corrente 1.010.432 963.713
Totale passivo e patrimonio netto 4.992.020 4.639.312

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Prospetto delle variazioni del patrimonio
netto consolidato
Altri utili complessivi
Altre riserve
(Euro/000) Note Capitale
sociale
Riserva
sovraprezzo
azioni
Riserva
legale
Riserva di
conversione
Altri
componenti
Riserva
IFRS 2
Riserva
FTA
Utili
indivisi
Risultato
del periodo
di Gruppo
Patrimonio
netto di
Gruppo
Patrimonio
netto di
terzi
Totale
Patrimonio
netto
consolidato
Patrimonio netto al 01.01.2022 5.16 54.737 745.309 10.334 869 (11.133) 34.978 (21.636) 1.291.995 393.533 2.498.986 108 2.499.094
Destinazione utile esercizio
precedente
0 0 613 0 0 0 0 392.920 (393.533) 0 0 0
Variazione area di consolidamento 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Dividendi 0 0 0 0 0 0 0 (161.288) 0 (161.288) 0 (161.288)
Aumento capitale sociale
Altre variazioni nel patrimonio
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 26.097 0 (66.513) 0 (40.416) 0 (40.416)
Variazioni delle voci di conto
economico complessivo
0 0 0 (12.383) 10.574 0 0 0 0 (1.809) (1) (1.810)
Risultato del periodo 0 0 0 0 0 0 0 0 606.697 606.697 9 606.706
Patrimonio netto al 31.12.2022 5.16 54.737 745.309 10.947 (11.514) (559) 61.075 (21.636) 1.457.114 606.697 2.902.170 116 2.902.286
Patrimonio netto al 01.01.2023 5.16 54.737 745.309 10.947 (11.514) (559) 61.075 (21.636) 1.457.114 606.697 2.902.170 116 2.902.286
Destinazione utile esercizio
precedente 0 0 38 0 0 0 0 606.659 (606.697) 0 0 0
Variazione area di consolidamento 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Dividendi 0 0 0 0 0 0 0 (302.525) 0 (302.525) 0 (302.525)
Aumento capitale sociale 189 0 0 0 0 0 0 (189) 0 0 0 0
Altre variazioni nel patrimonio 0 0 0 0 0 (3.931) 154 40.190 0 36.413 0 36.413
Variazioni delle voci di conto
economico complessivo 0 0 0 (28.780) (4.874) 0 0 0 0 (33.654) 7 (33.647)
Risultato del periodo 0 0 0 0 0 0 0 0 611.931 611.931 (29) 611.902
Patrimonio netto al 31.12.2023 5.16 54.926 745.309 10.985 (40.294) (5.433) 57.144 (21.482) 1.801.249 611.931 3.214.335 94 3.214.429

PROSPETTO DI RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

Prospetto di rendiconto finanziario consolidato Esercizio
2023
di cui
parti
correlate
Esercizio
2022
di cui
parti
correlate
(Euro/000)
Flusso di cassa della gestione operativa
Risultato consolidato 611.902 606.706
Ammortamenti immobilizzazioni 291.700 264.917
Costi (Ricavi) finanziari, netti
Operazioni con pagamento basato su azioni regolato con
23.204 27.216
strumenti rappresentativi di capitale 39.966 37.015
Imposte dell'esercizio 258.733 140.625
Variazione delle rimanenze - (Incremento)/Decremento (72.862) (120.225)
Variazione dei crediti commerciali - (Incremento)/Decremento (47.934) 15.644 (88.124) (8.051)
Variazione dei debiti commerciali - Incremento/(Decremento) 67.282 27.895 163.314 8.911
Variazione degli altri crediti/debiti correnti 23.565 2.229 (21.574) (56)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalla gestione operativa 1.195.556 1.009.870
Interessi ed altri oneri ricevuti 8.334 14
Imposte e tasse pagate (285.112) (342.127)
Variazione degli altri crediti/debiti non correnti (3.913) (5.180)
Flusso di cassa netto della gestione operativa (a) 914.865 662.577
Flusso di cassa della gestione degli investimenti
Acquisto di immobilizzazioni materiali ed immateriali (176.423) (169.853)
Vendita di immobilizzazioni materiali ed immateriali 2.355 2.754
Flusso di cassa netto della gestione degli investimenti (b) (174.068) (167.099)
Flusso di cassa della gestione dei finanziamenti
Rimborso di finanziamenti (8.197) (11.803)
Investimenti in titoli di stato (68.605) 0
Rimborso di debiti per leasing (200.796) (170.502)
Variazione dei debiti finanziari a breve termine (15.584) (2.565)
Dividendi pagati ai soci della controllante (303.443) (160.960)
Variazione Azioni proprie 0 (48.352)
Altre variazioni del patrimonio netto 0 2.929
Flusso di cassa netto della gestione finanziaria (c) (596.625) (391.253)
Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre
disponibilità finanziarie (a)+(b)+(c)
144.172 104.225
Cassa e altre disponibilità finanziarie all'inizio del periodo 882.254 802.715
Effetto della variazione dei tassi di cambio (27.627) (24.686)
Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre
disponibilità finanziarie
144.172 104.225
Cassa e altre disponibilità finanziarie alla fine del periodo 998.799 882.254

Per il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A.

Remo Ruffini

Presidente e Amministratore Delegato

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

1. INFORMAZIONI GENERALI SUL GRUPPO

1.1. IL GRUPPO E LE PRINCIPALI ATTIVITÀ

La società Capogruppo Moncler S.p.A. è una società costituita e domiciliata in Italia. L'indirizzo della sede legale è Via Stendhal 47 Milano, Italia e il numero di registrazione è 04642290961.

La società Capogruppo Moncler S.p.A. è inoltre controllata di fatto indirettamente da Remo Ruffini per il tramite di Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. (RPH) e di Double R S.r.l. (DR): in particolare, Remo Ruffini detiene l'intero capitale sociale di RPH, società che controlla DR che, a sua volta, al 31 dicembre 2023 detiene una partecipazione rappresentativa del 23,7% del capitale sociale di Moncler S.p.A.

Il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023 comprende la società Capogruppo e le società controllate (successivamente riferito come il "Gruppo").

Ad oggi, le principali attività del Gruppo sono la creazione, la produzione e la distribuzione di capi d'abbigliamento per uomo, donna e bambino, calzature, occhiali ed altri accessori correlati con i marchi di proprietà Moncler e Stone Island.

1.2. PRINCIPI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

1.2.1. PRINCIPI CONTABILI DI RIFERIMENTO

Il Bilancio Consolidato 2023 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il Bilancio Consolidato include il conto economico consolidato, il conto economico complessivo, il prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il rendiconto finanziario consolidato e le note al Bilancio Consolidato.

1.2.2. SCHEMI DI BILANCIO

Il Gruppo presenta il conto economico per destinazione, forma ritenuta più rappresentativa in relazione al tipo di attività svolta. La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business.

Con riferimento al prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, è stata adottata una forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto previsto dal paragrafo 60 e seguenti dello IAS 1.

Per il rendiconto finanziario è stato adottato il metodo di rappresentazione indiretto.

Secondo quanto previsto dallo IAS 24 nei paragrafi successivi si evidenziano i rapporti con parti correlate con il Gruppo e le loro incidenze, se significative, sulla situazione patrimoniale-finanziaria, economica e sui flussi finanziari.

Gli schemi di bilancio consolidato sono presentati in migliaia di Euro mentre, salvo ove diversamente indicato, i dati contenuti nelle esplicative sono presentati in milioni di Euro.

1.2.3. PRINCIPI DI REDAZIONE

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, con eccezione della valutazione di alcuni strumenti finanziari (derivati) come richiesto dall'IFRS 9, nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Il Bilancio Consolidato è presentato in Euro migliaia, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente.

1.2.4.VALUTAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SUL PRESUPPOSTO DELLA

CONTINUITÀ AZIENDALE

Sulla base dei risultati ottenuti nell'esercizio in corso e delle previsioni per gli anni futuri, il management ritiene non sussistano elementi che rendano incerta la continuità aziendale. In particolare, la solidità patrimoniale del Gruppo e le disponibilità liquide di fine esercizio garantiscono un'elevata autonomia finanziaria a supporto delle esigenze operative e dei programmi di sviluppo del Gruppo Moncler. Per l'esercizio 2024 l'operatività aziendale risulta ampiamente garantita, sia in termini di offerta prodotti nei diversi mercati e canali distributivi che nella capacità di gestione e organizzazione delle attività di business.

1.2.5.USO DI STIME E VALUTAZIONI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione a loro apportate sono riflesse a conto economico del periodo in cui avviene la revisione della stima nel caso in cui la revisione stessa abbia effetti solo su tale periodo, od anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Nel caso in cui le stime della direzione possano avere un effetto significativo sui valori rilevati nel Bilancio Consolidato o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio, i successivi paragrafi delle Note esplicative al bilancio includono le informazioni rilevanti a cui le stime si riferiscono.

Le stime si riferiscono principalmente alle seguenti voci di bilancio:

  • valore recuperabile delle attività non correnti e dell'avviamento ("impairment");
  • fondo svalutazione crediti;
  • fondo resi;
  • fondo svalutazione magazzino;
  • recuperabilità delle attività per imposte anticipate;
  • stima dei fondi rischi e delle passività potenziali;
  • passività per leasing e attività per diritto di utilizzo;
  • sistemi di incentivazione e remunerazione variabile;
  • IAS 29 Iperinflazione;
  • passività finanziarie per acquisto delle quote di minorities;
  • IFRIC 23: incertezze sui trattamenti fiscali.

Valore recuperabile delle attività non correnti e dell'avviamento ("impairment")

Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali incluso l'avviamento e le altre attività finanziarie.

Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale.

Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo rileva una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani aziendali e di Gruppo.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite potenziali relative al portafoglio di crediti verso la clientela finale. Per la descrizione dei criteri di stima del fondo svalutazione crediti si rimanda al successivo paragrafo 2.10 Strumenti finanziari - Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Fondo resi

Il fondo resi riflette la stima del management circa la valutazione dell'attività derivante dalle previsioni di resa dei prodotti e della relativa passività per rimborsi futuri.

Fondo svalutazione magazzino

Il Gruppo produce e vende principalmente capi d'abbigliamento che sono soggetti a modifiche nel gusto della clientela ed al trend nel mondo della moda. Il fondo svalutazione magazzino riflette pertanto la stima del management circa le perdite di valore attese sui capi delle collezioni di stagioni passate, tenendo in considerazione la capacità di vendere i capi stessi attraverso i diversi canali distributivi in cui opera il Gruppo.

Recuperabilità delle attività per imposte anticipate

Il Gruppo è soggetto a imposte in numerosi paesi e alcune stime si rendono necessarie al fine di determinare le imposte in ciascuna giurisdizione. Il Gruppo riconosce attività per imposte anticipate fino al valore per cui ne ritiene probabile il recupero negli esercizi futuri ed in un arco temporale compatibile con l'orizzonte temporale implicito nelle stime del management.

Stima dei fondi rischi e delle passività potenziali

Il Gruppo può essere soggetto a contenziosi legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Le cause ed i contenziosi contro il Gruppo sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascun contenzioso, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale. Il Gruppo rileva una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

Passività per leasing e attività per diritto di utilizzo

Il Gruppo rileva l'attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing. L'attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, e successivamente al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite per riduzione di valore cumulati, e rettificata al fine di riflettere le rivalutazioni della passività del leasing.

Il Gruppo valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per i leasing non versati alla data di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di interesse definito tenendo conto della durata dei contratti di leasing, della valuta nella quale sono denominati, delle caratteristiche dell'ambiente economico in cui è stato stipulato il contratto e del credit adjustment.

La passività del leasing viene successivamente incrementata degli interessi che maturano su detta passività e diminuita dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati ed è rivalutata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che il Gruppo prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando il Gruppo modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, di proroga o risoluzione.

I contratti di leasing nei quali il Gruppo agisce da locatario possono prevedere opzioni di rinnovo con effetti, quindi, sulla durata del contratto stesso. Valutazioni sull'esistenza di una relativa certezza che tale opzione sia (o non) esercitata possono influenzare, anche in maniera significativa, l'importo delle passività di leasing e delle attività per il diritto di utilizzo.

Sistemi di incentivazione e remunerazione variabile

Per la descrizione in merito alla determinazione del fair value dei pagamenti basati su azioni per l'incentivazione del managementdel Gruppo Moncler si rinvia al paragrafo 2.13.

IAS 29 Iperinflazione

Si segnala, inoltre, che il principio contabile IAS 29 avrebbe trovato applicazione al 31 dicembre 2023, così come al 31 dicembre 2022, in relazione alla controllata in Turchia, paese per il quale nel corso dell'esercizio sono maturate le condizioni per la qualifica come economia iper-inflazionata. Tuttavia,

gli effetti contabili derivanti dall'applicazione del citato principio non sono rilevanti e pertanto non sono stati considerati nella redazione della presente Relazione Finanziaria Annuale.

Per la stima delle passività finanziarie riferite all'acquisto delle quote di minorities ed all'IFRIC 23: incertezze sui trattamenti fiscali, si rinvia ai paragrafi 2.20 e 2.16.

1.3. IMPATTO DELLE TEMATICHE RELATIVE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Il Gruppo ha definito una strategia climatica finalizzata alla riduzione delle emissioni di gas effetto serra (GHG), nell'intento di contribuire positivamente all'obiettivo globale di combattere il cambiamento climatico, in linea con quanto richiesto nell'Accordo di Parigi sul clima. Tale strategia, integrata nel modello di business del Gruppo, comprende obiettivi a medio e lungo termine.

In particolare, il Gruppo si è impegnato a ridurre, entro il 2030, del 70% le emissioni di CO2e assolute dello Scope 1 e Scope 2 (in linea con l'ambizione "1,5°") e del 52% le emissioni di CO2e dello scope 3 (in linea con l'ambizione "Well-Below 2°") per unità di prodotto venduto rispetto al 2021.

Inoltre, il Gruppo Moncler si è impegnato a raggiungere emissioni nette zero (Net Zero1 ) lungo tutta la catena del valore entro il 2050.

Tali obiettivi sono stati formalmente approvati dalla Science Based Targets initiative (SBTi)2 e giudicati coerenti con il contributo richiesto alle aziende per limitare l'innalzamento massimo della temperatura mondiale rispetto ai livelli preindustriali.

Le principali azioni intraprese per il raggiungimento di tali obiettivi sono le seguenti:

  • utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili (sia acquistata che autoprodotta);
  • implementazione di attività di efficienza energetica (sistemi di gestione degli edifici Building Management System – BMS, sistemi di illuminazione, condizionamento e riscaldamento più efficienti, miglioramento dell'isolamento termico degli edifici e promozione di standard ambientali per gli edifici);
  • adozione di veicoli a basso impatto ambientale nella flotta di auto del Gruppo;
  • ottenimento di certificazioni LEED per i nuovi negozi3 e per tutte le nuove costruzioni aziendali.

Per le emissioni di Scope 3:

  • la progressiva introduzione di materiali "preferred" nelle collezioni;
  • promozione di progetti di agricoltura rigenerativa;
  • la decarbonizzazione della catena di fornitura attraverso misure di efficientamento energetico e l'adozione di energie da fonti rinnovabili.

1 Il raggiungimento di Net Zero comporta l'equilibrio complessivo tra le emissioni di gas a effetto serra (GHG) prodotte e quelle assorbite dagli ecosistemi, attraverso meccanismi di neutralizzazione. In particolare, per contribuire al raggiungimento di emissioni nette zero, le aziende devono ridurre le emissioni e neutralizzare le emissioni residue.

2 Promossa da CDP, United Nations Global Compact, World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF), la Science Based Targets initiative stabilisce e promuove le best-practice nella definizione dei science-based target, oltre a valutare gli obiettivi delle aziende.

3 Esclusi gli Shop-in-shop.

Le azioni sopra descritte si riflettono e si rifletteranno sul Bilancio Consolidato del Gruppo in termini di nuovi investimenti e di operazioni ricorrenti (ad es. acquisto di certificati di garanzia di origine, acquisto di materie prime certificate, ecc.).

Il Gruppo rendiconta su base volontaria sia nella Dichiarazione Non Finanziaria sia nel CDP Climate Change questionnaire, i rischi aziendali legati ai cambiamenti climatici secondo le richieste dell'European Securities and Market Authority (ESMA) e le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board: Governance, Strategia, Gestione dei Rischi, Metriche e Obiettivi.

È stato valutato l'impatto dei cambiamenti climatici anche con riferimento alle stime e alle valutazioni effettuate nel bilancio. Gli impatti a medio termine sono stati presi in considerazione nelle proiezioni del business plan che costituiscono la base per lo svolgimento dell'impairment test.

Alla data di rendicontazione, non vi sono effetti rilevanti sulle grandezze rappresentate nel Bilancio Consolidato del Gruppo.

Inoltre, per rafforzare l'impegno del Gruppo nei confronti delle tematiche ESG, a partire dal piano Performance Share 2020, è stato introdotto un ESG Performance Indicator focalizzato sulla carbon neutrality per tutte le sedi a gestione diretta del Gruppo nel mondo (uffici, negozi, polo logistico, siti produttivi), sulla riduzione della plastica monouso vergine di origine fossile e sul riciclo degli scarti di produzione di nylon, che tiene in considerazione anche l'inclusione del Gruppo negli indici Dow Jones Sustainability World e Europe.

2. PRINCIPI CONTABILI RILEVANTI UTILIZZATI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

I principi contabili di seguito indicati sono stati utilizzati coerentemente per l'anno 2023 ed il periodo comparativo.

2.1. PRINCIPI PER IL CONSOLIDAMENTO

Il Bilancio Consolidato di Gruppo è composto dal bilancio della società Capogruppo e da quello delle società controllate, nelle quali la Capogruppo detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto e sulle quali esercita il controllo o dalle quali è in grado di ottenere benefici in virtù del suo potere di governarne le politiche finanziarie ed operative.

I bilanci delle società controllate consolidate sono predisposti con riferimento allo stesso periodo temporale ed utilizzando gli stessi principi contabili della Capogruppo.

I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel Bilancio Consolidato a partire dalla data in cui il Gruppo assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. Qualora il Gruppo abbia perso il controllo della società controllata, il Bilancio Consolidato include il risultato della controllata in proporzione al periodo durante il quale ha esercitato il controllo. La quota del capitale e delle riserve di pertinenza di terzi nelle controllate e la quota di pertinenza di terzi dell'utile o perdita d'esercizio delle controllate consolidate sono identificate separatamente nella situazione patrimoniale-finanziaria e nel conto economico consolidati. Le variazioni delle quote di possesso di controllate che non comportano perdita di controllo o che rappresentano incrementi successivi all'acquisizione del controllo sono iscritte fra le variazioni di patrimonio netto.

Nella preparazione del Bilancio Consolidato sono eliminati tutti gli effetti ed i saldi derivanti da operazioni tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo.

Partecipazioni in imprese collegate

Le partecipazioni in imprese collegate sono inizialmente iscritte al costo sostenuto per l'acquisizione e poi valutate col metodo del patrimonio netto. La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo.

2.2.VALUTA ESTERA

Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna società appartenente al Gruppo sono indicati utilizzando la valuta corrente del paese in cui la società svolge la propria attività.

Operazioni in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall'estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell'esercizio o in bilanci precedenti.

Consolidamento di imprese estere

Tutte le attività e le passività di società estere espresse in moneta diversa dall'Euro che rientrano nell'area di consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio. Proventi e costi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio in quanto ritenuto ragionevolmente rappresentativo del cambio effettivo. Le differenze cambio di conversione risultanti dall'applicazione di questo metodo rappresentano una voce specifica del conto economico complessivo e sono incluse come voce di patrimonio netto sotto la voce riserva di conversione, fino alla cessione della partecipazione stessa. L'avviamento e gli adeguamenti al fair value generati dall'acquisizione delle società estere sono rilevati nella relativa valuta e sono convertiti utilizzando il tasso di cambio di fine periodo.

I principali tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro dei bilanci del 2023 e del 2022 delle società estere sono stati i seguenti:

Cambio medio Cambio puntuale
Esercizio 2023 Esercizio 2022 Al 31 Dicembre 2023 Al 31 Dicembre 2022
AED 3,971000 3,867320 4,058100 3,917100
AUD 1,628800 1,516690 1,626300 1,569300
BRL 5,401000 5,439900 5,361800 5,638600
CAD 1,459500 1,369500 1,464200 1,444000
CHF 0,971800 1,004710 0,926000 0,984700
CNY 7,660000 7,078800 7,850900 7,358200
CZK 24,004300 24,565900 24,724000 24,116000
DKK 7,450900 7,439560 7,452900 7,436500
GBP 0,869790 0,852761 0,869050 0,886930
HKD 8,465000 8,245100 8,631400 8,316300
HUF 381,852700 391,286000 382,800000 400,870000
JPY 151,990000 138,027000 156,330000 140,660000
KRW 1.412,880000 1.358,070000 1.433,660000 1.344,090000
KZT 493,570000 485,587000 502,480000 492,900000
MOP 8,718900 8,492690 8,890300 8,565800
MXN 19,183000 21,186900 18,723100 20,856000
MYR 4,932000 4,627900 5,077500 4,698400
NOK 11,424800 10,102610 11,240500 10,513800
NZD 1,762200 1,658200 1,750400 1,679800
PLN 4,542000 4,686100 4,339500 4,680800
RON 4,946700 4,931310 4,975600 4,949500
RUB 92,599400 72,634900 100,550600 76,076500
SEK 11,478800 10,629600 11,096000 11,121800
SGD 1,452300 1,451160 1,459100 1,430000
TRY 25,759700 17,408790 32,653100 19,964900
TWD 33,698300 31,322300 33,874000 32,760300
UAH 39,540000 34,010500 41,996000 39,037000
USD 1,081300 1,053050 1,105000 1,066600

2.3.AGGREGAZIONI AZIENDALI ("BUSINESS COMBINATIONS")

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisizione ("acquisition method").

Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

L'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa. Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.

Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio Bilancio Consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.

2.4.ATTIVITÀ NON CORRENTI DETENUTE PER LA VENDITA E DISCONTINUED

OPERATIONS

Le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione sono classificate come attività destinate alla vendita quando il loro valore è recuperabile principalmente attraverso una transazione di vendita ed essa è ritenuta probabile. In tal caso vengono valutate al minor tra valore contabile e valore equo (fair value) al netto dei costi di vendita se il loro valore è recuperabile principalmente attraverso la vendita più che attraverso il loro uso continuato.

Le attività operative cessate (discontinued operations) sono attività che:

  • rappresentano una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • fanno parte di un singolo e coordinato piano per la cessione di una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • sono costituite da società controllate acquisite con l'intento esclusivo di essere rivendute.

Nel conto economico, le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti dell'IFRS 5 per essere definiti come "discontinued operations", vengono presentati in un'unica voce che include sia gli utili e le perdite, che le minusvalenze ovvero le plusvalenze da cessione ed il relativo effetto fiscale. Il periodo comparativo viene conseguentemente ripresentato come richiesto dall'IFRS 5.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale e finanziaria, le attività non correnti destinate alla vendita ed i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti previsti dall'IFRS 5 vengono riclassificati tra

le attività e le passività correnti nell'esercizio in cui tali requisiti si manifestano. L'esercizio comparativo non viene ripresentato o riclassificato.

2.5. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, non rivalutato al netto dell'ammontare cumulato degli ammortamenti e delle perdite di valore ("impairment"). Il costo include il prezzo pagato per l'acquisto e tutti i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni utili al suo utilizzo.

Ammortamento

L'ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata degli immobili, impianti e macchinari come riportato in tabella:

Categoria Periodo
Terreni Non ammortizzati
Fabbricati Da 25 a 33 anni
Impianti e macchinari Da 8 a 12 anni
Mobili e arredi Da 5 a 10 anni
Macchinari elettronici d'ufficio Da 3 a 5 anni
Migliorie su beni di terzi Vita utile della miglioria
Diritti di utilizzo Durata contrattuale
Altre immobilizzazioni materiali In dipendenza delle condizioni di mercato e generalmente entro la vita
utile attesa del bene di riferimento

I beni acquisiti in leasing sono ammortizzati nel minore tra il periodo del leasing e la loro vita utile a meno che non sia ragionevolmente certo che il Gruppo otterrà la proprietà del bene alla fine del periodo contrattuale.

Il periodo di ammortamento è rivisto in ciascun esercizio e corretto se necessario in base alle mutate condizioni economiche del bene.

Utile/Perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari

L'utile o la perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari rappresenta la differenza tra il ricavo ed il valore netto del bene alla data della cessione. Le cessioni sono contabilizzate quando l'operazione è definitiva o non più soggetta a condizioni che posticipano gli effetti del trasferimento della proprietà.

2.6.ATTIVITÀ IMMATERIALI

Avviamento

L'avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, così come definito al precedente paragrafo "Aggregazioni aziendali".

L'avviamento è trattato come un'attività a vita utile indefinita e pertanto non è ammortizzato ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto di non applicare l'IFRS 3 - Aggregazioni di imprese in modo retroattivo alle acquisizioni di aziende avvenute antecedentemente alla data di

transizione (1° gennaio 2009); di conseguenza, l'avviamento generato su acquisizioni antecedenti la data di transizione agli IFRS è stato mantenuto al precedente valore determinato secondo i principi contabili italiani, previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore.

Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.7 "Perdita di valore delle attività non finanziarie".

Marchi

I marchi separatamente acquisiti sono iscritti al costo storico di acquisto. I marchi acquisiti a seguito di una "business combination" sono iscritti al valore equo determinato alla data dell'operazione di aggregazione aziendale.

I marchi sono trattati come un'attività a vita utile indefinita e dopo la rilevazione iniziale sono valutati al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate. I marchi non sono ammortizzati ma vengono sottoposti annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore.

Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.7 "Perdita di valore delle attività non finanziarie".

Altre attività immateriali a vita utile definita

I diritti di licenza sono iscritti come attività immateriali e sono ammortizzati a quote costanti sulla vita utile stimata, determinata per ogni singola licenza sulla base dei termini contrattuali.

I key money pagati per l'apertura di negozi diretti DOS sono considerati come costi di buonuscita riferiti ad un contratto di locazione immobiliare e sono generalmente attività a vita utile definita determinata sul periodo del contratto sottostante. In certe circostanze, i key money hanno una vita utile indefinita in relazione a protezioni legali o prassi comuni rinvenibili nelle giurisdizioni o mercati di riferimento che ne prevedono il rimborso al termine della locazione. In questi limitati casi che devono essere adeguatamente supportati, i key money non sono ammortizzati ma sottoposti a verifica periodica, almeno annuale, per identificare eventuali riduzioni di valore (come riferito nel paragrafo relativo alle perdite di valore di attività non finanziarie).

I software (incluse le licenze e i costi separatamente identificabili come costi di sviluppo esterno) sono iscritti come attività immateriali al prezzo di acquisto inclusi i costi direttamente attribuibili per predisporre il bene immateriale ad essere pronto per l'utilizzo. I software e le altre attività immateriali acquisite dal Gruppo che hanno una vita utile definita sono valutate al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite di valore accumulate.

Categoria Periodo
Licenze In base alle condizioni di mercato all'interno del periodo contrattuale di
licenza o ai limiti legali per l'utilizzo della licenza stessa
Key money In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo
contrattuale della locazione
Software Da 3 a 5 anni
Order backlog In base all'evasione del portafoglio ordini identificato in sede di PPA
Altre immobilizzazioni immateriali In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo
in cui si esercita il controllo dell'attività

Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita

L'ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita è determinato a quote costanti sulla vita stimata residua come definito in tabella:

2.7.PERDITA DI VALORE DELLE ATTIVITÀ NON FINANZIARIE

Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno se vi sia qualche indicazione che le attività immateriali a vita utile definita e gli Immobili, impianti e macchinari possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.

L'avviamento e le attività immateriali con vita utile indefinita sono sottoposti a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività o l'avviamento possano aver subito una perdita durevole di valore.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui il bene appartiene. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'attività il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

Ad eccezione delle perdite di valore contabilizzate sull'avviamento, quando vengono meno le circostanze che hanno determinato la perdita, il valore contabile dell'attività è incrementato fino al valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

Ai fini dell'impairment test, l'avviamento ed il marchio di Moncler e di Stone Island sono misurati rispetto al gruppo di CGU che compongono l'intero business.

A partire dal 2019, l'IFRS 16 richiede di rilevare in bilancio un'attività per il diritto d'utilizzo e una passività per l'obbligazione a pagare in futuro i canoni di leasing. Eventuali perdite di valore dell'attività per il diritto d'utilizzo devono essere calcolate e rilevate in accordo alle disposizioni dello IAS 36.

Ai fini dell'impairment test dei diritti d'uso, riferiti al business Moncler e Stone Island, sono state definite le seguenti CGU, che coincidono con le unità organizzative preposte al presidio dei singoli mercati (c.d. "Regions"):

  • Region EMEA;
  • Region Americas;
  • Region APAC;
  • Region Japan;
  • Region Korea.

I "diritti d'uso" di ogni singola CGU vengono sottoposti ad impairment test in presenza di triggering events (in capo alla singola CGU) identificati da una possibile perdita di valore e segnalati dai seguenti key performance indicators:

  • piani di dismissione;
  • indicatori di performance inferiori alle aspettative;
  • perdite operative.

L'impairment test viene svolto con le seguenti modalità:

  • calcolo del value in use lordo della CGU, escludendo dai flussi di cassa quelli connessi alla passività per leasing;
  • calcolo del valore recuperabile della CGU, deducendo dal value in use lordo il valore contabile della passività per leasing;
  • confronto del valore recuperabile con il valore contabile della CGU, quest'ultimo calcolato al netto del valore contabile della passività per leasing.

Nel calcolo del value in use, il discount rate utilizzato è il WACC riferito all'area geografica di appartenenza, il cui valore aggregato determina il WACC di Gruppo.

2.8.BENI IN LEASING

Il 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 16 Leasing, che sostituisce lo IAS 17. Tale documento è stato adottato dall'Unione Europea mediante la pubblicazione dello stesso in data 9 novembre 2017. L'IFRS 16 si applica ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2019 o successivamente. Il nuovo principio elimina di fatto la differenza nella contabilizzazione del leasing operativo e finanziario pur in presenza di elementi che consentono di semplificarne l'applicazione ed introduce il concetto di controllo all'interno della definizione di leasing. In particolare, per determinare se un contratto rappresenti o meno un leasing, l'IFRS 16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'utilizzo di una determinata attività per un determinato periodo di tempo.

Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva l'attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing. L'attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, comprensivo dell'importo della valutazione iniziale della passività del leasing, rettificato dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza, incrementato dei costi diretti iniziali sostenuti e di una stima dei costi che il locatario dovrà sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante o per il ripristino dell'attività sottostante o del sito in cui è ubicata, al netto degli incentivi al leasing ricevuti.

L'attività per il diritto di utilizzo viene ammortizzata successivamente a quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della durata del leasing, a meno che il leasing trasferisca la proprietà dell'attività sottostante al Gruppo al termine della durata del leasing. In tal caso, l'attività per il diritto di utilizzo sarà ammortizzata lungo la vita utile dell'attività sottostante, determinata sulla stessa base di quella di immobili e macchinari. Inoltre, l'attività per il diritto di utilizzo viene regolarmente diminuita delle eventuali perdite per riduzione di valore e rettificata al fine di riflettere eventuali variazioni derivanti dalle valutazioni successive della passività del leasing.

Il Gruppo valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati alla data di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing.

I pagamenti dovuti per il leasing inclusi nella valutazione della passività del leasing comprendono:

  • i pagamenti fissi (inclusi i pagamenti sostanzialmente fissi);
  • i pagamenti dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza;
  • gli importi che si prevede di pagare a titolo di garanzia sul valore residuo; e
  • i pagamenti dovuti per il leasing in un periodo di rinnovo facoltativo se il Gruppo ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione di rinnovo, e le penalità di risoluzione anticipata del leasing, a meno che il Gruppo non abbia la ragionevole certezza di non risolvere anticipatamente il leasing.

La passività del leasing è valutata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo ed è rimisurata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che il Gruppo prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando il Gruppo modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, proroga o risoluzione o in caso di revisione dei pagamenti dovuti per il leasing fissi nella sostanza.

Quando la passività del leasing viene rimisurata, il locatario procede ad una corrispondente modifica dell'attività per il diritto di utilizzo. Se il valore contabile dell'attività per il diritto di utilizzo è ridotto a zero, il locatario rileva la modifica nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, il Gruppo espone le attività per il diritto di utilizzo che non soddisfano la definizione di investimenti immobiliari nella voce 'Immobilizzazioni materiali' e le passività del leasing nella voce 'Debiti Finanziari'.

Il Gruppo rileva i relativi pagamenti dovuti per il leasing come costo con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing.

Per i contratti sottoscritti prima del 1° gennaio 2019, il Gruppo stabiliva se l'accordo fosse o contenesse un leasing verificando se:

  • l'adempimento dell'accordo dipendeva dall'utilizzo di una o più attività specifiche; e
  • l'accordo trasferiva il diritto di utilizzare l'attività.

Le altre attività oggetto di leasing erano classificate come leasing operativi e non erano rilevate nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo. I pagamenti relativi ai leasing operativi erano rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing, mentre gli incentivi accordati al locatario venivano rilevati come una parte integrante del costo complessivo del leasing lungo la durata del leasing.

2.9.RIMANENZE DI MAGAZZINO

Le rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono valutate al minore tra il costo medio ponderato di produzione o di acquisto ed il valore netto di realizzo. Il costo medio include i costi diretti dei materiali e del lavoro ed una quota di costi indiretti calcolata in proporzione alla normale capacità produttiva.

Il fondo svalutazione per materie prime e prodotti finiti è calcolato per ricondurre il costo al valore netto di realizzo sulla base di stime che tengono conto dell'anzianità della stagione produttiva e della possibilità di utilizzare la materia prima in produzione e di vendere i prodotti finiti attraverso i diversi canali distributivi (outlet e stock).

2.10. STRUMENTI FINANZIARI

I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando il Gruppo diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario.

Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVOCI) e al fair valuerilevato nell'utile/(perdita) d'esercizio (FVTPL).

Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

In sede di misurazione successiva, le attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli effetti di tale misurazione sono riconosciuti tra i componenti finanziari di reddito. Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment descritto al paragrafo Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, il Gruppo può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.

In sede di misurazione successiva, la valutazione effettuata in sede di iscrizione è riaggiornata ed eventuali variazioni di fair value sono riconosciute all'interno del conto economico complessivo. Così come per la categoria precedente, tali attività sono soggette al modello di impairment descritto al paragrafo Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Sono compresi tutti gli strumenti finanziari derivati. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI.

In sede di misurazione successiva, le attività finanziarie FVTPL sono valutate al fair value. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico consolidato nel periodo in cui sono rilevati, alla voce Proventi/Oneri finanziari.

Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell'attività

finanziaria sono trasferiti o quando il Gruppo non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.

Gli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo consistono principalmente nelle voci di bilancio relative a cassa e disponibilità bancarie, crediti e debiti commerciali, crediti e debiti finanziari, altre attività e passività finanziarie correnti e non correnti e gli strumenti derivati.

Disponibilità e mezzi equivalenti

Le disponibilità e mezzi equivalenti includono i depositi bancari, le quote di fondi di liquidità ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. I conti correnti passivi sono iscritti tra le passività finanziarie nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria di Gruppo.

Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti

I crediti commerciali e gli altri crediti che derivano dalla fornitura di disponibilità finanziarie, di beni o di servizi da parte del Gruppo a soggetti terzi sono classificati nelle attività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio con riferimento ai crediti non commerciali.

I crediti finanziari correnti e non correnti, gli altri crediti correnti e non correnti ed i crediti commerciali ad eccezione delle attività derivanti da strumenti finanziari derivati, sono valutati, se hanno una scadenza prefissata, al costo ammortizzato calcolato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Le attività finanziarie sopra elencate sono valutate sulla base del modello di impairment introdotto dall'IFRS 9 ovvero adottando una logica di perdita attesa (Expected Loss), in sostituzione del framework IAS 39 basato tipicamente sulla valutazione delle perdite osservate (Incurred Loss).

Per i crediti commerciali il Gruppo adotta un approccio alla valutazione di tipo semplificato (cd. Simplified approach) che non richiede la rilevazione delle modifiche periodiche del rischio di credito, quanto piuttosto la contabilizzazione di una Expected Credit Loss ("ECL") calcolata sull'intera vita del credito (cd. lifetimeECL).

In particolare, la policy attuata dal Gruppo prevede la stratificazione dei crediti commerciali sulla base dei giorni di scaduto e di una valutazione della solvibilità della controparte e applica percentuali di svalutazione diverse che riflettono le relative aspettative di recupero. Il Gruppo applica poi una valutazione analitica in base all'affidabilità e capacità del debitore di pagare le somme dovute, per i crediti deteriorati.

Il valore dei crediti è esposto nella situazione patrimoniale-finanziaria al netto dei relativi fondi svalutazione. Le svalutazioni effettuate ai sensi dell'IFRS 9 sono rilevate nel conto economico consolidato al netto degli eventuali effetti positivi legati a rilasci o ripristini di valore.

Debiti commerciali, debiti finanziari ed altri debiti correnti e non correnti

I debiti commerciali e gli altri debiti che sorgono all'acquisto da un fornitore terzo di denaro, beni o servizi sono classificati tra le passività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio con riferimento ai debiti non commerciali.

I debiti finanziari correnti e non correnti, le altre passività correnti e non correnti ed i debiti commerciali sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value normalmente rappresentato dal costo dell'operazione che le origina, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamente, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, tutte le passività finanziarie sono iscritte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting.

Strumenti derivati

Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell'hedge accounting solo quando:

  • gli elementi coperti e gli strumenti di copertura soddisfano i requisiti di ammissibilità;
  • all'inizio della relazione di copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi del Gruppo nella gestione del rischio e della strategia nell'effettuare la copertura;
  • la relazione di copertura soddisfa tutti i seguenti requisiti di efficacia:
    • o esiste una relazione economica fra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
    • o l'effetto del rischio credito non è dominante rispetto alle variazioni associate al rischio coperto;
    • o il rapporto di copertura (hedge ratio) definito nella relazione di copertura è rispettato, anche attraverso azioni di ribilanciamento ed è coerente con la strategia di gestione dei rischi adottata dal Gruppo.

Fair value hedge

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value ("Fair value hedge") di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge

Quando uno strumento finanziario derivato è designato come strumento di copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari, la parte efficace delle variazioni del fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata tra le altre componenti del conto economico complessivo e presentata nella riserva di copertura dei flussi finanziari. La parte efficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato che viene rilevata nelle altre componenti del conto economico complessivo è limitata alla variazione cumulata del fair value dello strumento coperto (al valore attuale) dall'inizio della copertura. La parte inefficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata immediatamente nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se la copertura cessa di soddisfare i criteri di ammissibilità o lo strumento di copertura è venduto, giunge a scadenza o è esercitato, la contabilizzazione delle operazioni di copertura cessa prospetticamente. Quando cessa la contabilizzazione delle operazioni di copertura per le coperture di flussi finanziari, l'importo accumulato nella riserva di copertura dei flussi finanziari rimane nel

patrimonio netto fino a quando, nel caso di copertura di un'operazione che comporta la rilevazione di un'attività o una passività non finanziaria, è incluso nel costo dell'attività o della passività non finanziaria al momento della rilevazione iniziale o, nel caso delle altre coperture di flussi finanziari, è riclassificato nell'utile/(perdita) dell'esercizio nello stesso esercizio o negli stessi esercizi in cui i flussi finanziari futuri attesi coperti hanno un effetto sull'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se non si prevedono più futuri flussi finanziari coperti, l'importo deve essere riclassificato immediatamente dalla riserva per la copertura di flussi finanziari e dalla riserva per i costi della copertura nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair valuedello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

A seguito delle relazioni di copertura poste in essere i ricavi in valuta vengono tradotti nel bilancio consolidato al corrispondente cambio a termine per la relativa quota coperta.

2.11.BENEFICI AI DIPENDENTI

I benefici correnti ai dipendenti che afferiscono ai salari e stipendi, ai contributi sociali e previdenziali, alle ferie maturate e non godute entro dodici mesi dalla data del bilancio ed altri fringe-benefits derivanti dal rapporto di lavoro sono riconosciuti nell'esercizio in cui il servizio è reso.

I benefici che saranno corrisposti ai dipendenti al termine del contratto di lavoro attraverso piani pensionistici a benefici definiti o a contribuzione definita sono contabilizzati lungo tutto l'arco temporale in cui il dipendente presta il proprio servizio ("vesting period").

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dai dipendenti nel corso di un predeterminato periodo di servizio.

L'obbligazione della società di finanziare i fondi per piani a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). Il valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali viene contabilizzato interamente nel conto economico complessivo nell'esercizio in cui maturano.

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria a fronte di piani a benefici definiti rappresenta il valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti.

Piani a contribuzione definita

I pagamenti relativi ai piani a contribuzione definita effettuati dalle società del Gruppo sono rilevati a conto economico come costo quando sostenuti.

I dipendenti delle società italiane appartenenti al Gruppo beneficiano di piani a benefici definiti. Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

2.12. FONDI RISCHI ED ONERI

Il Gruppo rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, a fronte di un evento passato, quando è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa.

Il Gruppo rileva un fondo per ristrutturazioni quando è stato approvato un dettagliato programma formale per la ristrutturazione e la ristrutturazione è iniziata o è stata comunicata pubblicamente. Le perdite operative future non sono oggetto di accantonamento.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

2.13. PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

Il fair value alla data di assegnazione degli incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale concessi ai dipendenti viene rilevato solitamente tra i costi, con un corrispondente aumento del patrimonio netto, lungo il periodo durante il quale i dipendenti ottengono il diritto agli incentivi. L'importo rilevato come costo viene rettificato per riflettere il numero effettivo di incentivi per i quali sono maturate le condizioni di permanenza in servizio e di conseguimento di risultati non di mercato, affinché l'importo finale rilevato come costo si basi sul numero di incentivi che soddisfano le suddette condizioni alla data di maturazione. Nel caso di incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni le cui condizioni non sono da considerarsi di maturazione, il fair value alla data di assegnazione del pagamento basato su azioni viene valutato al fine di riflettere tali condizioni. Con riferimento alle condizioni di non maturazione, le eventuali differenze tra le ipotesi previste alla data di assegnazione e quelle effettive non produrranno alcun impatto in bilancio.

Il fair value dell'importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolati per cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante il quale i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna data di chiusura dell'esercizio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni. Le eventuali variazioni del fair value della passività sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

2.14. RICONOSCIMENTO DEI RICAVI

Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall'IFRS 15, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni e/o servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento rispetto ad adempimento nel corso del tempo).

Le vendite del canale wholesale sono riconosciute alla spedizione del prodotto finito al cliente finale poiché tale momento riflette il passaggio di proprietà con i suoi rischi e benefici. L'accantonamento per resi e sconti, iscritto a rettifica dei ricavi, è stimato sulla base delle previsioni future, tenuto conto dell'andamento storico del fenomeno ed è contabilizzato quale componente variabile del corrispettivo contrattuale con la contestuale presentazione di una passività per resi e della corrispondente attività nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria.

I componenti variabili del corrispettivo (ad esempio, effetto resi) sono riconosciuti in bilancio solo qualora sia altamente probabile che non si verifichi in futuro un significativo aggiustamento dell'importo dei ricavi rilevati.

Le vendite del canale retail sono riconosciute alla data della cessione diretta del bene al cliente finale.

I ricavi per royalties sono riconosciuti per competenza sulla base dei termini e degli ammontari previsti nel contratto di licenza, generalmente in base ai volumi di vendita.

Il Gruppo, al ricevimento di un pagamento anticipato effettuato dal cliente, rileva nella voce Altre passività correnti l'importo del pagamento anticipato per l'obbligazione di trasferire beni in futuro ed elimina tale passività rilevando il ricavo quando trasferisce tali beni.

Il Gruppo rileva i corrispettivi pagati ai clienti a riduzione dei ricavi quando i costi per servizi non sono stimabili attendibilmente ovvero nei costi quando i costi per servizi sono stimabili attendibilmente.

2.15. ONERI FINANZIARI

Gli oneri finanziari per interessi sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle attività e passività finanziarie, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

2.16. IMPOSTE

Le imposte iscritte a conto economico rappresentano l'ammontare per imposte correnti sul reddito e per imposte differite.

L'onere per imposte sul reddito, di competenza dell'esercizio, è determinato in base alla normativa vigente. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite passive e le imposte anticipate sono determinate sulla base di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori dell'attivo e del passivo del bilancio ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione.

Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le attività e passività per imposte differite non sono attualizzate.

Le imposte anticipate sulle perdite fiscali nonché sulle differenze temporanee sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possono essere recuperate.

I debiti tributari includono la stima dei rischi connessi ad incertezze sui trattamenti fiscali adottati per la determinazione delle imposte sul reddito in conformità al nuovo IFRIC 23. Tali incertezze possono derivare da: i) poca chiarezza o complessità delle norme fiscali; ii) cambiamenti nelle norme fiscali o chiarimenti da parte delle autorità fiscali; iii) verifiche e/o contenziosi fiscali in corso; iv) informazioni pubbliche su accertamenti e/o conteziosi fiscali in corso che coinvolgono altre entità.

Il Decreto Legislativo n. 209 del 27 dicembre 2023 ha recepito la Direttiva n. 2022/UE/2523, in materia di "Global Minimum Tax", con l'esplicito scopo di garantire, a decorrere dal 1° gennaio 2024, un livello impositivo minimo di tassazione dei gruppi con ricavi superiori ad Euro 750 milioni. La normativa trae origine dalle regole formulate in sede OCSE ed è comunemente nota come "Pillar II".

Il Gruppo rientra nell'ambito di applicazione della normativa in oggetto.

Sulla base delle informazioni conosciute o ragionevolmente stimabili alla data di redazione del presente bilancio, l'esposizione del Gruppo alle eventuali imposte derivanti dalla disciplina "Pillar II" è valutata non significativa.

Il Gruppo ha applicato l'eccezione temporanea alla contabilizzazione delle imposte anticipate e differite connesse all'applicazione delle disposizioni di cui alla normativa "Pillar II", prevista in proposito dalla modifica introdotta nel 2023 al principio IAS 12.

2.17. UTILE PER AZIONE

Il Gruppo presenta l'utile base e diluito per azione, relativamente alle proprie azioni. L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile ai possessori di azioni della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione nell'esercizio rettificata per tener conto delle eventuali azioni proprie possedute. L'utile diluito per azione è calcolato rettificando l'utile o la perdita attribuibile ai possessori di azioni, nonché la media ponderata delle azioni in circolazione, come sopra definita, per tener conto degli effetti di tutte le potenziali azioni con effetto diluitivo.

2.18. INFORMAZIONI DI SEGMENTO ("SEGMENT INFORMATION")

Ai fini dell'IFRS 8 "Operating segments", l'attività svolta dal Gruppo è identificabile in due segmenti operativi riferiti al business Moncler ed al business Stone Island aggregati in un unico segmento, avendo le caratteristiche similari richieste dal citato principio.

2.19. FAIR VALUE

L'IFRS 13 rappresenta un'unica fonte di riferimento per la valutazione al fair value e per la relativa informativa quando tale valutazione è richiesta o consentita da altri principi contabili. Nello specifico, il principio riunisce la definizione di fair value stabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Inoltre, il nuovo principio sostituisce e amplia l'informativa di bilancio richiesta relativamente alle valutazioni al fair value dagli altri principi contabili, compreso l'IFRS 7.

L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. I livelli previsti, esposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:

  • input di livello 1: sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività e passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • input di livello 2: sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
  • input di livello 3: sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.

2.20.ACCORDI DI PUT AND CALL CON I SOCI DI MINORANZA

Il Gruppo iscrive le passività finanziarie relative alle opzioni put concesse ai soci di minoranza al valore attuale del prezzo di esercizio dell'opzione. Al momento del riconoscimento iniziale della passività tale valore viene riclassificato dal Patrimonio Netto riducendo la quota delle minoranze se i termini e le condizioni dell'opzione put danno al Gruppo accesso ai benefici economici collegati alla quota di capitale opzionata. Il Gruppo contabilizza tale quota come se fosse già stata acquistata in applicazione dell'anticipated interest method. In base allo IAS 32, la passività finanziaria iscritta è pari alla miglior stima del prezzo di esercizio dell'opzione e viene successivamente rimisurata ad ogni data di chiusura in base all'IFRS 9. La politica contabile adottata dal Gruppo prevede il riconoscimento a patrimonio netto di ogni modifica di valore della passività.

2.21. PRINCIPI CONTABILI ED INTERPRETAZIONI DI RECENTE PUBBLICAZIONE

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2023

TITOLO DOCUMENTO DATA
EMISSIONE
DATA DI
ENTRATA IN
VIGORE
DATA DI
OMOLOGAZIONE
REGOLAMENTO
UE E DATA DI
PUBBLICAZIONE
Informativa sui principi
contabili
(Modifiche allo IAS 1)
Febbraio
2021
1° gennaio
2023
2 marzo 2022 (UE) 2022/357
3 marzo 2022
Definizione di stime
contabili (Modifiche allo
IAS 8)
Febbraio
2021
1° gennaio
2023
2 marzo 2022 (UE) 2022/357
3 marzo 2022
Imposte differite relative
ad attività e passività
derivanti da un'unica
operazione (Modifiche allo
IAS 12)
Maggio
2021
1° gennaio
2023
11 agosto 2022 (UE) 2022/1392
12 agosto 2022
IFRS 17 – Contratti
assicurativi
(incluse modifiche
pubblicate nel giugno
2020)
Maggio
2017
Giugno
2020
1° gennaio
2023
19 novembre 2021 (UE) 2021/2036
23 novembre
2021
Prima applicazione
dell'IFRS 17 e dell'IFRS 9 —
Informazioni comparative
(Modifiche all'IFRS 17)
Dicembre
2021
1° gennaio
2023
8 settembre 2022 (UE) 2022/1491
9 settembre
2022
Riforma fiscale
internazionale Norme tipo
del secondo pilastro
(Modifiche allo IAS 12)
Maggio
2023
1° gennaio
2023
8 novembre 2023 (UE) 2023/2468
9 novembre
2023

L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

Le modifiche introdotte allo IAS 12 relativamente alla rilevazione della fiscalità differita sui contratti di leasing non hanno avuto impatti poiché il Gruppo rilevava già in precedenza tali effetti.

Principi contabili ed emendamenti non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo

Alla data di redazione del presente bilancio annuale gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei principi contabili ed emendamenti di cui nel seguito. Con riferimento ai principi applicabili, il Gruppo ha deciso di non esercitare l'opzione che consente l'adozione anticipata ove prevista.

TITOLO DOCUMENTO DATA
EMISSIONE
DATA DI
ENTRATA IN
VIGORE
DATA DI
OMOLOGAZIONE
REGOLAMENTO
UE E DATA DI
PUBBLICAZIONE
Passività del leasing in
un'operazione di vendita e
retrolocazione (Modifiche
all'IFRS 16)
Settembre
2022
1° gennaio
2024
20 novembre
2023
(UE) 2023/2579
21 novembre
2023
Classificazione delle
passività come correnti o
non-correnti (Modifiche
allo IAS 1) e passività non
correnti con clausole
(Modifiche allo IAS 1)
Gennaio
2020
Ottobre
2022
1° gennaio
2024
19 dicembre 2023 (UE) 2023/2822
20 dicembre
2023

Dall'adozione di tali emendamenti non si attendono effetti significativi nel bilancio consolidato del Gruppo.

Alla data del presente bilancio, inoltre, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi contabili ed emendamenti:

TITOLO DOCUMENTO DATA EMISSIONE
DA PARTE DELLO
IASB
DATA DI ENTRATA
IN VIGORE DEL
DOCUMENTO IASB
DATA DI PREVISTA
OMOLOGAZIONE
DA PARTE DELL'UE
Standards
IFRS 14 Regulatory deferral
accounts
Gennaio 2014 1° gennaio 2016 Processo di
omologazione
sospeso in attesa
del nuovo principio
contabile sui "rate
regulated
activities".
Amendments
Sale or contribution of assets
between an investor and its
associate or joint venture
(Amendments to IFRS 10 and
IAS 28)
Settembre 2014 Differita fino al
completamento del
progetto IASB
sull'equity method
Processo di
omologazione
sospeso in attesa
della conclusione
del progetto IASB
sull'equity method
Accordi di "supplier finance"
(Modifiche allo IAS 7 e
all'IFRS 7)
Maggio 2023 1° gennaio 2024 TBD
Assenza di scambiabilità
(Modifiche allo IAS 21)
Agosto 2023 1° gennaio 2025 TBD

Il Gruppo adotterà tali nuovi principi ed emendamenti, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti sul Bilancio Consolidato, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

3. AREA DI CONSOLIDAMENTO

Al 31 dicembre 2023 il Bilancio Consolidato del Gruppo Moncler comprende la società Capogruppo Moncler S.p.A. e 55 società controllate, consolidate con il metodo dell'integrazione globale, come riportato in dettaglio nella tabella allegata:

Partecipazioni in società
controllate
Sede legale Capitale
sociale Valuta
% di
possesso
Società controllante
Moncler S.p.A. Milano (Italia) 54.925.535 EUR
Industries S.p.A. Milano (Italia) 15.000.000 EUR 100,00% Moncler S.p.A.
Moncler Deutschland GmbH Monaco (Germania) 700.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler España S.L. Barcellona (Spagna) 50.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Asia Pacific Ltd Hong Kong (Cina) 300.000 HKD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler France S.à.r.l. Parigi (Francia) 8.000.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler USA Inc New York (USA) 1.000 USD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler UK Ltd Londra (Regno Unito) 2.000.000 GBP 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Japan Corporation ()
(
*)
Tokyo (Giappone) 104.776.859 JPY 94,94% Industries S.p.A.
Moncler Shanghai Commercial
Co. Ltd
Shanghai (Cina) 82.483.914 CNY 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Suisse SA Chiasso (Svizzera) 9.500.000 CHF 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Belgium S.p.r.l. Bruxelles (Belgio) 1.800.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Denmark ApS Copenhagen
(Danimarca)
2.465.000 DKK 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Holland B.V. Amsterdam (Olanda) 18.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Hungary KFT Budapest (Ungheria) 150.000.000 HUF 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Istanbul Giyim ve
Tekstil Ticaret Ltd. Sti. (*)
Istanbul (Turchia) 1.000.000 TRY 51,00% Industries S.p.A.
Moncler Brasil Comércio de
moda e acessòrios Ltda.
San Paolo (Brasile) 20.000.000 BRL 95,00%
5,00%
Industries S.p.A.
Moncler USA Inc
Moncler Taiwan Limited Taipei (Cina) 10.000.000 TWD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Rus LLC Mosca (Russia) 590.000.000 RUB 99,99%
0,01%
Industries S.p.A.
Moncler Suisse SA
Moncler Canada Ltd Vancouver (Canada) 1.000 CAD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Prague s.r.o. Praga (Repubblica
Ceca)
200.000 CZK 100,00% Industries S.p.A.
White Tech Sp.zo.o. Katowice (Polonia) 369.000 PLN 70,00% Industries S.p.A.
Moncler Korea Inc. (**) Seoul (Corea del Sud) 2.550.000.000 KRW 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Middle East FZ-LLC Dubai (Emirati Arabi
Uniti)
50.000 AED 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Singapore PTE, Limited Singapore 5.000.000 SGD 100,00% Industries S.p.A.
Industries Yield S.r.l. Bacau (Romania) 25.897.000 RON 99,00%
1,00%
Industries S.p.A.
Moncler Deutschland GmbH
Moncler UAE LLC (*) Dubai (Emirati Arabi
Uniti)
1.000.000 AED 49,00% Moncler Middle East FZ-LLC
Moncler Ireland Limited Dublino (Irlanda) 350.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Australia PTY LTD Melbourne (Australia) 2.500.000 AUD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Kazakhstan LLP Almaty (Kazakhstan) 250.000.000 KZT 99,00%
1,00%
Industries S.p.A.
Moncler Rus LLC
Moncler Sweden AB Stoccolma (Svezia) 1.000.000 SEK 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Norway AS Oslo (Norvegia) 3.000.000 NOK 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Mexico, S. de R.L. de
C.V.
Città del Messico
(Messico)
33.000.000 MXN 99,00%
1,00%
Industries S.p.A.
Moncler USA Inc
EMARKET
SDIR
CERTIFIED
Moncler Mexico Services, S. de
R.L. de C.V.
Città del Messico
(Messico)
11.000.000 MXN 99,00%
1,00%
Industries S.p.A.
Moncler USA Inc
Moncler Ukraine LLC Kiev (Ucraina) 47.367.417 UAH 99,99%
0,01%
Industries S.p.A.
Moncler Suisse SA
Moncler New Zealand Limited Auckland (Nuova
Zelanda)
2.000.000 NZD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Malaysia Sdn. Bhd. Kuala Lumpur (Malesia) 1 MYR 100,00% Industries S.p.A.
Sportswear Company S.p.A. Bologna (Italia) 10.084.166 EUR 100,00% Moncler S.p.A.
Stone Island Retail S.r.l. Bologna (Italia) 99.000 EUR 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Germany Gmbh Monaco (Germania) 500.000 EUR 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Antwerp Bvba Anversa (Belgio) 400.000 EUR 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Amsterdam BV Amsterdam (Olanda) 25.000 EUR 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Usa Inc New York (USA) 2.500.000 USD 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Canada Inc Toronto (Canada) 500.000 CAD 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island China Co. Ltd Shanghai (Cina) 2.500.000 EUR 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island France S.a.s. Saint Priest (Francia) 50.000 EUR 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Distribution S.r.l. Bologna (Italia) 50.000 EUR 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Korea Co., Ltd. (*) Seoul (Corea del Sud) 30.500.000 KRW 51,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island (UK) Retail Limited Londra (Regno Unito) 1.000.000 GBP 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Japan Inc. (*) Tokyo (Giappone) 400.000.000 JPY 80,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Suisse SA Chiasso (Svizzera) 3.000.000 CHF 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Sweden AB Stoccolma (Svezia) 3.000.000 SEK 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island España S.L. Barcellona (Spagna) 3.000 EUR 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Austria GmbH Vienna (Austria) 500.000 EUR 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Hong Kong Limited Hong Kong (Cina) 500.000 HKD 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Macao Limited Macao (Cina) 5.500.000 MOP 100,00% Sportswear Company S.p.A.
(*) Consolidata al 100% senza attribuzione di interessenze ai terzi.

(**) Il valore del capitale sociale e la % di possesso tengono conto delle azioni proprie detenute dalla stessa.

In relazione all'area di consolidamento si segnala che nel corso del 2023 rispetto al 31 dicembre 2022 sono state costituite le società Stone Island Austria Gmbh, Stone Island España S.L., Stone Island Macau Limited e Stone Island Hong Kong Limited.

Si segnala inoltre che nel primo trimestre 2023, in conformità con gli accordi pre-esistenti, si è proceduto all'acquisto dal socio locale dell'ultima quota (9,99% del capitale sociale) di Moncler Korea Inc., portando la percentuale di possesso al 100%.

Si ricorda che le società Moncler UAE LLC, Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil Ticaret Ltd. sti. e Moncler Japan Corporation, come nei periodi precedenti, e Stone Island Korea Co., Ltd. e Stone Island Japan Inc. sono consolidate al 100% senza attribuzione di interessenze ai terzi, come previsto dal principio dell'anticipated interest alla luce degli accordi in essere tra i Soci di tali entità.

4.COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

4.1. RICAVI

Ricavi per brand

(Euro/000) Esercizio 2023 % Esercizio 2022 %
Ricavi consolidati 2.984.217 100,0% 2.602.890 100,0%
Moncler 2.573.159 86,2% 2.201.758 84,6%
Stone Island 411.058 13,8% 401.132 15,4%

Nell'esercizio 2023 il Gruppo Moncler ha realizzato ricavi consolidati pari a Euro 2.984,2 milioni in crescita del 14,7% rispetto al 2022. Tali risultati includono i ricavi del marchio Moncler pari a Euro 2.573,2 milioni e quelli del marchio Stone Island pari a Euro 411,1 milioni.

ANALISI DEI RICAVI DI MONCLER BRAND

Nell'esercizio 2023 il marchio Moncler ha realizzato ricavi pari a Euro 2.573,2 milioni con una crescita del 16,9% rispetto all'esercizio 2022.

Ricavi per area geografica

I ricavi di vendita sono ripartiti per area geografica come segue:

Ricavi per area geografica
Esercizio Esercizio Variazione
(Euro/000) 2023 % 2022 % Variazione %
Asia 1.291.377 50,2% 1.029.327 46,8% 262.050 25,5%
EMEA 910.488 35,4% 804.361 36,5% 106.127 13,2%
Americhe 371.294 14,4% 368.070 16,7% 3.224 0,9%
Totale 2.573.159 100,0% 2.201.758 100,0% 371.401 16,9%

Nell'esercizio 2023 i ricavi in Asia (che include APAC, Giappone e Corea) sono stati pari a Euro 1.291,4 milioni, in crescita del 25,5% rispetto al 2022, grazie alla forte crescita registrata dalla Cina continentale. La performance in APAC nel 2022 era stata penalizzata dalle stringenti misure di contenimento della pandemia in Cina continentale, avvenute negli ultimi mesi dell'anno. Il Giappone, la Corea e il resto dell'APAC hanno continuato a registrare una performance molto solida.

L'EMEA ha registrato vendite pari a Euro 910,5 milioni nel 2023, crescendo del 13,2% rispetto al 2022. L'accelerazione della crescita nella regione è stata guidata dal canale DTC, con contributo positivo da parte sia dei consumatori locali sia dei turisti. I clienti cinesi, coreani e americani si sono confermati i principali contributori delle vendite da turisti nella regione.

Le Americhe hanno raggiunto vendite pari a Euro 371,3 milioni nel 2023, +0,9% rispetto al 2022, grazie soprattutto al canale DTC (Direct-To-Consumer). La performance della regione ha continuato ad essere impattata dalle conversioni di Nordstrom e di parte di Saks da un modello di business wholesale a uno DTC.

Ricavi per canale

I ricavi di vendita per canale sono riportati nella tabella seguente:

(Euro/000) Esercizio 2023 % Esercizio 2022 %
Ricavi
di cui:
2.573.159 100,0% 2.201.758 100,0%
- Wholesale 409.239 15,9% 429.755 19,5%
- DTC 2.163.920 84,1% 1.772.003 80,5%

La distribuzione avviene tramite due canali principali, il canale DTC (Direct-To-Consumer) ed il canale wholesale. Il canale DTC si compone dei punti vendita direttamente gestiti dal Marchio (free-standing store, concession, e-commerce e factory outlet), mentre il canale wholesale comprende i punti vendita gestiti da terzi che vendono prodotti Moncler in spazi mono-marca (nella forma di shop-in-shop) e all'interno di negozi multi-marca (sia fisici che online).

Nell'esercizio 2023 il canale distributivo DTC ha conseguito ricavi pari a Euro 2.163,9 milioni, in crescita del 22,1% rispetto all'esercizio 2022.

Il canale wholesale ha registrato ricavi pari a Euro 409,2 milioni in calo del 4,8% rispetto all'esercizio 2022. Il decremento è dovuto principalmente alle sopracitate conversioni di Nordstrom e di parte del business di Saks negli Stati Uniti ed alle azioni in corso volte a migliorare la qualità della rete distributiva. Escludendo gli effetti di queste conversioni, i ricavi del canale wholesale sarebbero stati leggermente positivi nel 2023.

ANALISI DEI RICAVI DEL MARCHIO STONE ISLAND

Nel 2023, Stone Island ha generato ricavi pari a Euro 411,1 milioni, in crescita del 2,5% rispetto ai Euro 401,1 milioni registrati nel 2022.

Ricavi per area geografica
Esercizio Esercizio Variazione
(Euro/000) 2023 % 2022 % Variazione %
Asia 89.441 21,8% 80.177 20,0% 9.264 11,6%
EMEA 287.506 69,9% 278.670 69,5% 8.836 3,2%
Americhe 34.111 8,3% 42.285 10,5% (8.174) (19,3)%
Totale 411.058 100,0% 401.132 100,0% 9.926 2,5%

Ricavi per area geografica

L'EMEA continua a rappresentare l'area geografica più rilevante per Stone Island ed ha contribuito con Euro 287,5 milioni al 69,9% dei ricavi nell'esercizio 2023.

L'Asia ha raggiunto Euro 89,4 milioni di ricavi grazie alla solida performance del Giappone e della Cina continentale che ha pienamente compensato l'indebolimento del mercato coreano.

Le Americhe hanno riportato Euro 34,1 milioni di ricavi, in calo del 19,3% rispetto all'esercizio 2022 in quanto la performance del canale wholesale ha continuato a risentire di trend di business difficili soprattutto tra i department store, oltre che di continui interventi volti a rafforzare la qualità del canale distributivo.

Ricavi per canale

(Euro/000) Esercizio 2023 % Esercizio 2022 %
Ricavi consolidati
di cui:
411.058 100,0% 401.132 100,0%
- Wholesale 238.214 58,0% 251.979 62,8%
- DTC 172.844 42,0% 149.153 37,2%

Il canale wholesale ha registrato Euro 238,2 milioni nel 2023, in calo del 5,5% rispetto al 2022, principalmente a causa del rigoroso controllo sui volumi adottato nella gestione di questo canale al fine di continuare a migliorare la qualità della rete distributiva.

Il canale DTC ha registrato Euro 172,8 milioni di vendite, arrivando a rappresentare il 42% dei ricavi del 2023, principalmente grazie ad una solida performance registrata in Asia ed EMEA.

4.2.COSTO DEL VENDUTO

Nel 2023 il costo del venduto è aumentato in termini assoluti di Euro 68,4 milioni (+11,1%) passando da Euro 615,0 milioni del 2022 ad Euro 683,4 milioni del 2023. L'incidenza sui ricavi del costo del venduto è diminuito dal 23,6% nel 2022 al 22,9% nel 2023.

4.3. SPESE DI VENDITA

Le spese di vendita nel 2023 sono pari ad Euro 868,1 milioni (Euro 757,4 milioni nel 2022), con un incremento pari ad Euro 110,7 milioni rispetto al 2022.

Nell'esercizio 2023 l'incidenza sui ricavi è pari al 29,1%, come nell'esercizio 2022.

Le spese di vendita includono principalmente costi per affitti esclusi dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 per Euro 247,3 milioni (Euro 195,4 milioni nel 2022), costi del personale per Euro 217,9 milioni (Euro 177,2 milioni nel 2022), costi per ammortamenti relativi ai diritti di utilizzo per Euro 162,3 milioni (Euro 146,6 milioni nel 2022) e altri ammortamenti per Euro 80,2 milioni (Euro 77,9 milioni nel 2022).

La voce include inoltre i costi per i piani di incentivazione azionaria per Euro 6,1 milioni (Euro 6,2 milioni nel 2022).

4.4.SPESE GENERALI ED AMMINISTRATIVE

Le spese generali ed amministrative nel 2023 sono pari ad Euro 331,2 milioni, con un aumento di Euro 47,2 milioni rispetto all'anno precedente.

L'incidenza delle spese generali ed amministrative rispetto al fatturato è pari al 11,1%, rispetto all'10,9% del 2022.

La voce include anche i costi per i piani di incentivazione azionaria per Euro 33,8 milioni (Euro 30,8 milioni nel 2022).

4.5. SPESE DI MARKETING

Le spese di marketing ammontano a Euro 207,7 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 7,0% rispetto al 6,6% dell'esercizio 2022.

4.6.RISULTATO OPERATIVO

Nel 2023 il risultato operativo del Gruppo Moncler è stato pari ad Euro 893,8 milioni, rispetto ad Euro 774,5 milioni nel 2022. L'incidenza sui ricavi è pari al 30,0%, rispetto al 29,8% nel 2022.

4.7.PROVENTI ED ONERI FINANZIARI

La voce è così composta:

(Euro/000) Esercizio 2023 Esercizio 2022
Interessi attivi e altri proventi finanziari 11.341 3.537
Utili su cambi 0 0
Totale proventi finanziari 11.341 3.537
Interessi passivi e altri oneri finanziari (4.077) (4.328)
Perdite su cambi (2.210) (4.480)
Totale oneri finanziari (6.287) (8.808)
Totale oneri e proventi finanziari escluso interessi su
leasing 5.054 (5.271)
Interessi sulle passività per leasing (28.258) (21.945)
Totale oneri e proventi finanziari netti (23.204) (27.216)

4.8.IMPOSTE SUL REDDITO

Il carico fiscale del conto economico consolidato è così dettagliato:

(Euro/000) Esercizio 2023 Esercizio 2022
Imposte correnti (266.827) (380.856)
Imposte differite 8.094 240.231
Impatto fiscale a conto economico (258.733) (140.625)

L'aliquota fiscale nel 2023 è stata pari a 29,7%. Nel 2022 le imposte sul reddito riflettevano l'impatto netto positivo una tantum del riallineamento del valore fiscale del marchio Stone Island per Euro 92,3 milioni.

Per la composizione per natura delle attività e passività per imposte differite si rimanda al paragrafo 5.4.

La riconciliazione tra carico fiscale teorico, applicando l'aliquota teorica della Capogruppo, ed il carico fiscale effettivo è riportata nella seguente tabella:

Riconciliazione carico fiscale teorico - effettivo Imponibile
fiscale
2023
Imposta
2023
%
imposta
2023
Imponibile
fiscale
2022
Imposta
2022
%
imposta
2022
(Euro/000)
Risultato prima delle imposte 870.635 747.331
Imposte utilizzando l'aliquota fiscale teorica (208.952) 24,0% (179.359) 24,0%
Differenze temporanee (6.012) 0,7% (23.920) 3,2%
Differenze permanenti (26.048) 3,0% (6.669) 0,9%
Altre differenze (25.814) 3,0% (170.908) 22,9%
Imposte differite riconosciute a conto economico 8.094 (0,9)% 240.231 (32,1)%
Imposte all'aliquota fiscale effettiva (258.733) 29,7% (140.625) 18,8%

Le imposte differite nel 2022 comprendevano principalmente il beneficio derivante dal rilascio delle imposte differite passive conseguente al riallineamento del valore fiscale al valore civilistico del marchio Stone Island.

4.9.COSTO DEL PERSONALE

La seguente tabella fornisce il dettaglio dei principali costi del personale dipendente per natura, confrontati con l'esercizio precedente:

(Euro/000) Esercizio 2023 Esercizio 2022
Salari e stipendi e Oneri sociali
Accantonamento fondi pensione del personale
(339.286)
(25.655)
(265.408)
(20.977)
Totale (364.941) (286.385)

Nel periodo i costi del personale sono aumentati del 27,4%, passando da Euro 286,4 milioni nel 2022 ad Euro 364,9 milioni nel 2023.

Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione sono separatamente commentati alla sezione riferita alle Parti correlate a cui si rimanda (paragrafo 10.1).

Il costo relativo ai Piani di incentivazione basati su azioni, pari a complessivi Euro 40,0 milioni (Euro 37,0 milioni nel 2022), è separatamente commentato nel paragrafo 10.2.

Nella tabella sottostante è riportato il numero medio dei dipendenti full-time-equivalent (FTE) del 2023 comparato con l'esercizio precedente:

Dipendenti medi per area geografica
FTE Esercizio 2023 Esercizio 2022
Italia 1.951 1.609
Resto dell'Europa 2.445 1.876
Asia e Giappone 1.706 1.343
Americhe 439 395
Totale 6.541 5.223

Il numero puntuale dei dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2023 è pari a n. 7.510 unità (n. 6.310 nel 2022).

4.10. AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

Gli ammortamenti si suddividono come di seguito indicato:

(Euro/000) Esercizio 2023 Esercizio 2022
Ammortamenti immobilizzazioni materiali
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali
(265.314)
(26.386)
(242.754)
(22.163)
Totale Ammortamenti (291.700) (264.917)

L'incremento sia degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali che immateriali si riferisce principalmente agli investimenti effettuati nell'apertura di nuovi punti vendita o nella relocation/expansion di punti vendita già esistenti, agli investimenti in IT e agli investimenti a supporto della logistica e delle operation.

Gli ammortamenti relativi ai diritti di utilizzo ammontano ad Euro 177,5 milioni (Euro 159,3 milioni nel 2022), come esplicitato nel paragrafo 5.3.

Si rimanda ai commenti dei paragrafi 5.1 e 5.3 per ulteriori dettagli sugli investimenti dell'anno.

5. COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA CONSOLIDATA

5.1. AVVIAMENTO, MARCHI ED ALTRE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

Immobilizzazioni immateriali 31/12/2023 31/12/2022
(Euro/000) Valore lordo Fondo
ammortamento e
impairment
Valore netto Valore netto
Marchi 999.354 0 999.354 999.354
Diritti di licenza 12 (12) 0 0
Key money 67.939 (56.181) 11.758 15.042
Software 169.096 (98.127) 70.969 61.541
Altre immobilizzazioni immateriali 34.102 (31.362) 2.740 2.275
Immobilizzazioni immateriali in corso 11.652 0 11.652 8.494
Avviamento 603.417 0 603.417 603.417
Totale 1.885.572 (185.682) 1.699.890 1.690.123

I movimenti delle immobilizzazioni immateriali sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2023

Valore lordo Immobilizzazioni immateriali

(Euro/000) Marchi Diritti
di
licenza
Key
money
Software Altre
immobilizzazio
ni immateriali
Immobilizzazi
oni in corso e
acconti
Avviamento Totale
01/01/2023 999.354 12 75.563 138.062 32.759 8.494 603.417 1.857.661
Incrementi 0 0 0 27.777 1.371 8.628 0 37.776
Decrementi 0 0 (4.656) (137) (112) (1) 0 (4.906)
Modifiche all'area di
consolidamento
0 0 0 42 (42) 0 0 0
Differenze di
conversione
0 0 155 (611) 59 (7) 0 (404)
Altri movimenti incluse
riclassifiche
0 0 (3.123) 3.963 67 (5.462) 0 (4.555)
31/12/2023 999.354 12 67.939 169.096 34.102 11.652 603.417 1.885.572

Fondo ammortamento e impairment Immobilizzazioni immateriali

(Euro/000) Marchi Diritti di
licenza
Key
money
Software Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazio
ni in corso e
acconti
Avviamento Totale
01/01/2023 0 (12) (60.521) (76.521) (30.484) 0 0 (167.538)
Ammortamenti 0 0 (3.302) (22.091) (993) 0 0 (26.386)
Decrementi 0 0 4.656 88 112 0 0 4.856
Modifiche all'area di
consolidamento
0 0 0 0 0 0 0 0
Differenze di
conversione
0 0 (110) 396 3 0 0 289
Altri movimenti
incluse riclassifiche
0 0 3.096 1 0 0 0 3.097
31/12/2023 0 (12) (56.181) (98.127) (31.362) 0 0 (185.682)

Al 31 dicembre 2022

Valore lordo Immobilizzazioni

immateriali

(Euro/000) Marchi Diritti di
licenza
Key
money
Software Altre
immobilizzazion
i immateriali
Immobilizzazi
oni in corso e
acconti
Avviamento Totale
01/01/2022 999.354 0 68.576 105.728 31.455 6.961 603.417 1.815.491
Incrementi 0 0 3.883 26.186 921 7.622 0 38.612
Decrementi 0 0 (116) (170) 0 (336) 0 (622)
Modifiche all'area
di consolidamento
0 0 0 0 0 0 0 0
Differenze di
conversione
0 0 106 (123) (2) (2) 0 (21)
Altri movimenti
incluse riclassifiche
0 12 3.114 6.441 385 (5.751) 0 4.201
31/12/2022 999.354 12 75.563 138.062 32.759 8.494 603.417 1.857.661

Fondo ammortamento e impairment

Immobilizzazioni immateriali

(Euro/000) Marchi Diritti di
licenza
Key
money
Software Altre
immobilizzazion
i immateriali
Immobilizzazi
oni in corso e
acconti
Avviamento Totale
01/01/2022 0 0 (53.557) (59.298) (29.145) 0 0 (142.000)
Ammortamenti 0 0 (3.724) (17.514) (925) 0 0 (22.163)
Decrementi 0 0 94 131 0 0 0 225
Modifiche all'area di
consolidamento
0 0 0 0 0 0 0 0
Differenze di
conversione
0 0 (249) 118 0 0 0 (131)
Altri movimenti
incluse riclassifiche
0 (12) (3.085) 42 (414) 0 0 (3.469)
31/12/2022 0 (12) (60.521) (76.521) (30.484) 0 0 (167.538)

L'incremento della voce Software si riferisce agli investimenti in Information Technology per il supporto del business e delle funzioni corporate.

Si rimanda ai commenti della Relazione sulla Gestione dove è fornita l'analisi degli investimenti realizzati nel corso dell'anno.

5.2. PERDITE DI VALORE SU IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI A VITA UTILE INDEFINITA ED AVVIAMENTO

Le voci Marchi, Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e Avviamento non sono stati ammortizzati ma sono stati sottoposti alla verifica da parte del management in merito all'esistenza di eventuali perdite di valore.

l test di impairment sul marchio Moncler e sul marchio Stone Island sono stati effettuati mediante la comparazione del valore di iscrizione dei marchi con una stima del valore derivante dalla metodologia dei flussi di cassa attualizzati (Discounted Cash Flow) derivanti dall'applicazione del Royalty Relief Method, sulla base del quale i flussi sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalty applicata all'ammontare dei ricavi che ciascun marchio è in grado di generare.

Il valore recuperabile dell'avviamento Moncler e dell'avviamento Stone Island sono stati verificati con un approccio "asset side" confrontando il valore d'uso ("value in use") del corrispondente gruppo di Cash Generating Unit con il valore contabile del suo capitale investito netto ("carrying amount").

Per la valutazione 2023 del marchio e dell'avviamento Moncler e Stone Island, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati sul Business Plan 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 dicembre 2023 e, per gli esercizi dal 2027-2028, sulla base di stime del management coerenti con i piani di sviluppo attesi.

Il tasso "g" di crescita utilizzato è stato pari al 2,5%.

Il tasso di sconto è stato calcolato usando il costo medio del capitale (Weighted Average Cost of Capital, "WACC"), vale a dire ponderando il tasso atteso di rendimento sul capitale investito al netto dei costi delle fonti di copertura di un campione di società appartenenti allo stesso settore. Il calcolo ha tenuto conto del mutato scenario dell'economia rispetto al precedente esercizio ed alle conseguenti implicazioni in termini di tassi di interesse. Il costo medio del capitale (WACC) è stato calcolato pari all'8,9% per il marchio Moncler e pari al 9,5% per il marchio Stone Island.

I risultati della sensitivity analysis evidenziano che i valori iscritti relativi al marchio e all'avviamento Moncler sono confermati in tutti gli scenari di variazioni ragionevoli dei parametri di riferimento. Il marchio e l'avviamento Stone Island fino ad un WACC rispettivamente pari al 9,7% e al 9,9%, a parità di altri parametri.

Si sottolinea inoltre che la capitalizzazione di borsa della Società, basata sulla media della quotazione dell'azione Moncler nell'anno 2023, evidenzia un differenziale positivo significativo rispetto al patrimonio netto contabile del Gruppo, confermando quindi implicitamente la tenuta degli intangibili iscritti.

5.3. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI NETTE

Immobilizzazioni materiali 31/12/2023 31/12/2022
(Euro/000) Valore lordo Fondo
ammortamento e
impairment
Valore netto Valore netto
Terreni e fabbricati 1.413.415 (648.266) 765.149 800.742
Impianti e macchinari 63.313 (38.686) 24.627 22.249
Mobili e arredi 192.141 (132.117) 60.024 46.210
Migliorie su beni di terzi 441.456 (278.323) 163.133 141.008
Altri beni 49.679 (38.038) 11.641 11.002
Immobilizzazioni materiali in corso 57.906 0 57.906 53.279
Totale 2.217.910 (1.135.430) 1.082.480 1.074.490

I movimenti delle immobilizzazioni materiali sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2023

Valore lordo Immobilizzazioni
materiali
(Euro/000) Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie su
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in corso e acconti
Totale
01/01/2023 1.296.502 53.936 166.449 386.389 43.717 53.279 2.000.272
Incrementi 171.572 5.767 29.924 61.723 7.178 31.597 307.761
Decrementi (28.170) (365) (4.622) (11.393) (1.071) (120) (45.741)
Differenze di (27.169) 17 (2.595) (13.216) (510) (749) (44.222)
conversione
Altri movimenti incluse
riclassifiche
892 3.958 3.300 17.426 365 (26.101) (160)
31/12/2023 1.413.415 63.313 192.141 441.456 49.679 57.906 2.217.910

Fondo ammortamento e

impairment

(Euro/000) Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie su
beni di terzi
Altri
beni
Immobilizzazioni
in corso e acconti
Totale
01/01/2023 (495.760) (31.687) (120.239) (245.381) (32.715) 0 (925.782)
Ammortamenti (180.504) (7.571) (18.077) (52.490) (6.672) 0 (265.314)
Decrementi 11.172 611 4.306 11.116 874 0 28.079
Differenze di
conversione
15.354 (20) 1.894 8.418 323 0 25.969
Altri movimenti incluse
riclassifiche
1.472 (19) 2 11 152 0 1.618
31/12/2023 (648.266) (38.686) (132.117) (278.323) (38.038) 0 (1.135.430)

Al 31 dicembre 2022

Valore lordo Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazi
oni in corso e
acconti
Totale
29.410 1.626.874
42.280 405.905
(2.254) (34.034)
0 0
323 7.955
(16.480) (6.428)
53.279 2.000.272

Fondo ammortamento e

impairment

(Euro/000) Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie su
beni di terzi
Altri
beni
Immobilizzazi
oni in corso e
acconti
Totale
01/01/2022 (349.475) (25.266) (106.310) (205.286) (27.215) 0 (713.552)
Ammortamenti (162.618) (7.058) (17.903) (49.037) (6.138) 0 (242.754)
Decrementi 8.485 421 4.618 10.250 718 0 24.492
Modifiche all'area di
consolidamento
Differenze di
0 0 0 0 0 0 0
conversione
Altri movimenti incluse
1.771 (22) (1.255) (118) (40) 0 336
riclassifiche 6.077 238 611 (1.190) (40) 0 5.696
31/12/2022 (495.760) (31.687) (120.239) (245.381) (32.715) 0 (925.782)

A seguire si riportano i movimenti relativi alle attività per diritto di utilizzo derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.

Attività per diritto di utilizzo

(Euro/000) Terreni e fabbricati Altri beni Totale
01/01/2023 772.212 1.305 773.517
Incrementi 168.176 2.209 170.385
Decrementi (15.595) (112) (15.707)
Ammortamenti (178.700) (1.411) (180.111)
Modifiche all'area di consolidamento 0 0 0
Differenze di conversione (12.433) 0 (12.433)
Altri movimenti incluse riclassifiche 1.850 0 1.850
31/12/2023 735.510 1.991 737.501

Gli incrementi registrati nel 2023 si riferiscono a nuovi contratti d'affitto relativi all'apertura o alla relocation di negozi retail ed al rinnovo dei contratti di affitto esistenti, principalmente nelle region EMEA, AMERICAS e APAC.

Oltre ai sopra citati effetti derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16, i movimenti delle immobilizzazioni materiali nel 2023 evidenziano l'incremento delle voci impianti e macchinari, mobili ed arredi, migliorie su beni di terzi ed immobilizzazioni in corso ed acconti: tali voci sono correlate principalmente allo sviluppo della rete retail, all'ampliamento/relocation di punti vendita già esistenti e agli investimenti a supporto della logistica, delle operation e per ampliamento del sito produttivo a Bacau in Romania e in Italia.

Si rimanda ai commenti della Relazione sulla Gestione dove è fornita l'analisi degli investimenti nel corso dell'anno.

Sulla base delle dinamiche del business registrate nei periodi esaminati e gli aggiornamenti delle previsioni sui trend futuri non sono stati identificati indicatori di possibili perdite di valore e non sono quindi stati effettuati impairment test specifici sulle suddette voci.

5.4.CREDITI PER IMPOSTE ANTICIPATE E DEBITI PER IMPOSTE DIFFERITE

I crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite sono compensate solo qualora esista una disposizione di legge all'interno di una stessa giurisdizione fiscale. Al 31 dicembre 2023 e 2022, l'esposizione è così dettagliata:

Crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Crediti per imposte anticipate 252.197 205.932
Debiti per imposte differite (63.034) (15.190)
Totale 189.163 190.742

In considerazione della natura delle imposte anticipate e della aspettativa di imponibili fiscali futuri previsti nel Business Plan 2024-2026 (approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 dicembre 2023), non sono stati identificati indicatori circa la non recuperabilità dei crediti per imposte anticipate iscritti in bilancio.

I movimenti delle imposte anticipate e differite passive, senza prendere in considerazione gli effetti di compensazione all'interno di una stessa giurisdizione fiscale, sono dettagliati nella tabella sottostante:

Imposte anticipate e differite passive
(Euro/000) Saldo
iniziale - 1
Gennaio
2023
Imposte a
conto
economico
Imposte a
patrimonio
netto
Effetto
traduzione
cambi
Altri
movimenti
Saldo finale -
31 Dicembre
2023
Immobilizzazioni materiali ed
immateriali 24.220 4.030 0 (654) 1 27.597
Immobilizzazioni finanziarie 0 0 0 0 0 0
Rimanenze 135.993 53.191 0 (8.572) 73 180.685
Crediti commerciali 2.157 2.341 0 (126) 0 4.372
Strumenti derivati 2.018 (63) (1.686) 0 0 269
Benefici a dipendenti 2.791 874 78 (201) 6 3.548
Fondi rischi 20.881 745 0 (1.566) 0 20.060
Debiti commerciali 7.997 (12) 0 (4) 0 7.981
Altre variazioni temporanee 9.482 (2.206) 0 (602) 115 6.789
Perdite fiscali riportabili a nuovo 393 533 0 (17) (13) 896
Attività fiscali 205.932 59.433 (1.608) (11.742) 182 252.197
Immobilizzazioni materiali ed
immateriali
(10.338) (46.438) 0 338 1 (56.437)
Immobilizzazioni finanziarie (378) 75 0 0 0 (303)
Rimanenze (1.425) 1.688 0 0 0 263
Crediti commerciali 0 0 0 0 0 0
Strumenti derivati (1.605) (5) 1.080 0 0 (530)
Benefici a dipendenti (109) 95 0 0 0 (14)
Fondi rischi (279) 279 0 0 0 0
Debiti commerciali (48) (5.151) 0 2 0 (5.197)
Altre variazioni temporanee (1.008) (1.882) 2.070 (9) 13 (816)
Perdite fiscali riportabili a nuovo 0 0 0 0 0 0
Passività fiscali (15.190) (51.339) 3.150 331 14 (63.034)
Imposte differite nette 190.742 8.094 1.542 (11.411) 196 189.163
Imposte anticipate e differite passive
Saldo Imposte a Imposte a Effetto Altri Saldo finale -
iniziale - 1 conto patrimonio traduzione movimenti 31 Dicembre
Gennaio economico netto cambi 2022
(Euro/000) 2022
Immobilizzazioni materiali ed immateriali 23.417 335 0 (13) 481 24.220
Rimanenze 116.976 17.809 0 1.220 (12) 135.993
Crediti commerciali 2.619 (458) 0 7 (11) 2.157
Strumenti derivati 2.776 0 (748) 0 (10) 2.018
Benefici a dipendenti 1.695 1.150 20 (71) (3) 2.791
Fondi rischi 16.863 4.812 0 (794) 0 20.881
Debiti commerciali 6.200 1.798 0 (2) 1 7.997
Altre variazioni temporanee 8.514 1.417 0 (88) (361) 9.482
Perdite fiscali riportabili a nuovo 252 213 0 (11) (61) 393
Attività fiscali 179.312 27.076 (728) 248 24 205.932

MONCLER GROUP – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2023 109

Immobilizzazioni materiali ed immateriali (222.547) 212.164 0 (139) 184 (10.338)
Immobilizzazioni finanziarie (384) 6 0 0 0 (378)
Rimanenze (1.102) (323) 0 0 0 (1.425)
Crediti commerciali 0 0 0 0 0 0
Strumenti derivati (150) 151 (1.606) 0 0 (1.605)
Benefici a dipendenti 0 0 (109) 0 0 (109)
Fondi rischi 0 74 0 0 (353) (279)
Debiti commerciali (46) 1 0 (3) 0 (48)
Altre variazioni temporanee (1.392) 1.082 (878) (2) 182 (1.008)
Perdite fiscali riportabili a nuovo 0 0 0 0 0 0
Passività fiscali (225.621) 213.155 (2.593) (144) 13 (15.190)
Imposte differite nette (46.309) 240.231 (3.321) 104 37 190.742

L'imponibile fiscale su cui sono state calcolate le imposte anticipate è dettagliato nella seguente tabella:

Imposte anticipate e differite passive
(Euro/000) Imponibile fiscale
2023
Saldo finale - 31
Dicembre 2023
Imponibile
fiscale
2022
Saldo finale - 31
Dicembre 2022
Immobilizzazioni materiali ed immateriali 105.883 27.597 91.866 24.220
Rimanenze 725.407 180.685 548.879 135.993
Crediti commerciali 15.860 4.372 8.769 2.157
Strumenti derivati 1.119 269 8.409 2.018
Benefici a dipendenti 13.892 3.548 10.692 2.791
Fondi rischi 69.542 20.060 72.163 20.881
Debiti commerciali 28.545 7.981 28.657 7.997
Altre variazioni temporanee 25.799 6.789 41.536 9.482
Perdite fiscali riportabili a nuovo 3.896 896 1.748 393
Attività fiscali 989.943 252.197 812.719 205.932
Immobilizzazioni materiali ed immateriali (218.050) (56.437) (55.066) (10.338)
Immobilizzazioni finanziarie (1.264) (303) (1.534) (378)
Rimanenze 945 263 (5.106) (1.425)
Crediti commerciali 0 0 0 0
Strumenti derivati (2.210) (530) (6.687) (1.605)
Benefici a dipendenti (57) (14) (454) (109)
Fondi rischi 0 0 (1.163) (279)
Debiti commerciali (18.464) (5.197) (194) (48)
Altre variazioni temporanee (3.103) (816) (3.456) (1.008)
Perdite fiscali riportabili a nuovo (0) 0 0 0
Passività fiscali (242.203) (63.034) (73.660) (15.190)
Imposte differite nette 747.740 189.163 739.059 190.742

5.5. RIMANENZE

Le rimanenze di magazzino al 31 dicembre 2023 ammontano ad Euro 453,2 milioni (Euro 377,5 al 31 dicembre 2022) e si compongono come riportato in tabella:

Rimanenze
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Materie prime 141.913 134.521
Prodotti in corso di lavorazione 54.173 60.714
Prodotti finiti 519.529 424.143
Magazzino lordo 715.615 619.378
Fondo obsolescenza (262.437) (241.829)
Totale 453.178 377.549

Le rimanenze di magazzino, al lordo del fondo obsolescenza, incrementano per circa Euro 96,2 milioni (+15,5%) ed includono principalmente le materie prime e i prodotti finiti per le prossime stagioni.

Il fondo svalutazione prodotti finiti e materie prime riflette la miglior stima del management sulla base della ripartizione per anno e stagione delle giacenze di magazzino, sulle considerazioni desunte dall'esperienza passata delle vendite attraverso canali alternativi e le prospettive future dei volumi di vendita. Tale assunzione viene declinata in modo diverso nelle Region in cui opera il Gruppo, tenuto conto delle caratteristiche del singolo mercato.

I movimenti del fondo obsolescenza sono riepilogati nella seguente tabella:

Fondo obsolescenza magazzino - movimenti
1 Gennaio
2023
Altri movimenti Accantonamento
a conto
economico
Utilizzo Differenza di
conversione
31 Dicembre
2023
(241.829) 0 (63.917) 36.915 6.394 (262.437)
(241.829) 0 (63.917) 36.915 6.394 (262.437)

Fondo obsolescenza magazzino - movimenti

(Euro/000) 1 Gennaio
2022
Altri movimenti Accantonamento
a conto
economico
Utilizzo Differenza di
conversione
31 Dicembre
2022
Fondo (229.650) (427) (41.416) 28.824 840 (241.829)
obsolescenza
Totale
(229.650) (427) (41.416) 28.824 840 (241.829)

5.6.CREDITI VERSO CLIENTI

I crediti verso clienti al 31 dicembre 2023 ammontano ad Euro 325,6 milioni (Euro 296,6 milioni al 31 dicembre 2022) e sono così composti:

Crediti verso clienti
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Crediti verso clienti 341.155 311.691
Fondo svalutazione crediti (14.764) (15.009)
Fondo per sconti futuri (783) (132)
Totale crediti verso clienti netti 325.608 296.550

I crediti verso clienti si originano dall'attività del Gruppo nel canale wholesale e nel business concession e sono rappresentati da posizioni che hanno generalmente termini di incasso non superiori a tre mesi.

Nel 2023 e nel 2022 non ci sono concentrazioni di crediti superiori al 10% riferiti a singoli clienti. L'esposizione dei crediti commerciali in valuta è contenuta nel paragrafo 9.1 a cui si rimanda.

I movimenti del fondo svalutazione crediti e del fondo sconti futuri sono dettagliati nelle seguenti tabelle:

Fondo svalutazione
crediti e Fondo sconti
(Euro/000) 1
Gennaio
2023
Modifiche
all'area di
consolidamento
Accantonamento
a conto
economico
Utilizzo Differenza
di
conversione
31 Dicembre
2023
Fondo svalutazione
crediti
(15.009) 0 (280) 433 92 (14.764)
Fondo per sconti futuri (132) 0 (654) 0 3 (783)
Totale (15.141) 0 (934) 433 95 (15.547)

Fondo svalutazione

crediti e Fondo sconti

(Euro/000) 1
Gennaio
2022
Modifiche
all'area di
consolidamento
Accantonamento
a conto
economico
Utilizzo Differenza
di
conversione
31 Dicembre
2022
Fondo svalutazione
crediti
Fondo per sconti futuri
(13.871)
(92)
0
0
(1.601)
(36)
540
0
(77)
(4)
(15.009)
(132)
Totale (13.963) 0 (1.637) 540 (81) (15.141)

Il fondo svalutazione crediti è stato iscritto sulla base delle migliori stime del management sulla base dell'analisi dello scadenziario ed in relazione alla solvibilità dei clienti con posizioni più datate o soggetti a procedure di recupero forzato. I crediti svalutati si riferiscono a posizioni specifiche scadute per i quali esiste un'incertezza sulla recuperabilità dell'ammontare iscritto a bilancio. Inoltre il fondo svalutazione crediti include una stima della "expected loss" relativa ai crediti commerciali in bonis per tenere conto del mutato contesto economico e copre altresì eventuali rischi di revocatorie sui crediti commerciali.

5.7. CASSA E BANCHE

Al 31 dicembre 2023 la voce cassa e banche, che ammonta ad Euro 998,8 milioni (Euro 882,3 milioni al 31 dicembre 2022), include le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti ("cash equivalent") oltre le disponibilità liquide presso le banche.

L'ammontare iscritto a bilancio è allineato con il fair value alla data di redazione del bilancio. Il rischio di credito è limitato dal momento che le controparti sono istituti bancari di primaria importanza.

Il rendiconto finanziario evidenzia le variazioni della cassa e delle disponibilità liquide che comprendono la cassa e le banche attive e gli scoperti di conto corrente.

Le tabelle di seguito riportate evidenziano la riconciliazione dell'ammontare della cassa e delle disponibilità liquide con le disponibilità ed i mezzi equivalenti presentati nel rendiconto finanziario:

Cassa inclusa nel Rendiconto finanziario
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Cassa e disponibilità liquide in banca 998.799 882.254
Debiti in conto corrente e anticipi bancari a breve termine 0 0
Totale 998.799 882.254

5.8. CREDITI FINANZIARI CORRENTI

La voce crediti finanziari correnti si riferisce al credito derivante dalla valutazione di mercato degli strumenti finanziari derivati in essere a copertura del rischio cambio pari ad Euro 9,7 milioni (Euro 11,4 milioni nel 2022) e al deposito di titoli di stato pari ad Euro 68,6 milioni (non presente nel 2022).

5.9.ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI E NON CORRENTI

Altre attività correnti e non correnti
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Ratei e risconti attivi correnti 15.909 16.135
Altri crediti correnti 25.992 31.217
Altre attività correnti 41.901 47.352
Ratei e risconti attivi non correnti 113 87
Depositi cauzionali 43.454 44.615
Partecipazioni in società collegate 2.531 36
Altri crediti non correnti 3.395 2.125
Altre attività non correnti 49.493 46.863
Totale 91.394 94.215

La voce altri crediti correnti contiene principalmente il credito verso l'erario per l'imposta sul valore aggiunto.

I depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi pagati a beneficio dell'affittuario, a garanzia del contratto di affitto.

La voce partecipazioni in società collegate accoglie la partecipazione del 30% nella società ALS Luxury Logistic S.r.l., acquisita nel 2023, mentre è stata ceduta nel corso dell'esercizio la

partecipazione nella società 3B Restaurant S.r.l., che si occupava di ristorazione. La cessione è avvenuta al suo valore di iscrizione.

Non ci sono differenze tra il valore iscritto a bilancio ed il valore di mercato dei rispettivi crediti.

5.10. DEBITI COMMERCIALI

I debiti commerciali ammontano ad Euro 538,6 milioni al 31 dicembre 2023 (Euro 482,4 milioni al 31 dicembre 2022) e si riferiscono ad obbligazioni di breve termine verso fornitori di beni e servizi. I debiti si riferiscono a posizioni pagabili a breve termine e non ci sono valori che eccedono i 12 mesi.

Nel 2023 e nel 2022 non ci sono posizioni debitorie concentrate verso singoli fornitori che eccedono il 10% del totale valore.

Non ci sono differenze tra il valore iscritto a bilancio ed il valore di mercato dei rispettivi debiti.

L'analisi dei debiti commerciali in valuta è inserita nel paragrafo 9.1 a cui si rimanda per ulteriori analisi.

5.11.ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI E NON CORRENTI

Altre passività correnti e non correnti
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Ratei e risconti passivi correnti 699 2.078
Anticipi da clienti 23.636 18.658
Debiti verso dipendenti e istituti previdenziali 78.575 56.039
Debiti per imposte, escluse le imposte sul reddito 36.978 39.776
Altri debiti correnti 13.024 11.812
Altre passività correnti 152.912 128.363
Ratei e risconti passivi non correnti 103 117
Altre passività non correnti 103 117
Totale 153.015 128.480

La voce debiti per imposte include principalmente l'imposta sul valore aggiunto e le ritenute sul reddito da lavoro dipendente.

5.12. CREDITI E DEBITI TRIBUTARI

I crediti tributari ammontano ad Euro 9,3 milioni al 31 dicembre 2023 (Euro 5,9 milioni al 31 dicembre 2022).

I debiti tributari ammontano ad Euro 134,5 milioni al 31 dicembre 2023 (Euro 158,9 milioni al 31 dicembre 2022). Tali debiti tributari sono iscritti al netto dei crediti per imposte correnti, ove la compensazione si riferisca ad una medesima giurisdizione ed alla stessa imposizione.

Si segnala che ad esito della verifica fiscale subita dalla controllata Industries S.p.A. nel 2021 e relativa all'esercizio 2016, è stato emesso un Avviso di Accertamento nel corso del 2023 che riporta una serie di rilievi relativi alle modalità di determinazione dei prezzi di trasferimento. La Società ritiene non fondati i rilievi sollevati e si è pertanto attivata nelle sedi opportune a tutela della propria posizione e, anche confortata dal parere dei primari consulenti incaricati, confida che ad esito del contenzioso instaurato emergerà la correttezza del proprio operato.

5.13. FONDI RISCHI NON CORRENTI

Fondi rischi
(Euro/000) 1 Gennaio
2023
Incrementi Decrementi Differenze
di
traduzione
Altri
movimenti
31 Dicembre
2023
Contenziosi fiscali (11.164) 0 0 0 0 (11.164)
Altri fondi rischi non correnti (16.097) (1.724) 1.656 736 (1.097) (16.526)
Totale (27.261) (1.724) 1.656 736 (1.097) (27.690)

I movimenti dei fondi sono riportati nella seguente tabella:

Fondi rischi
(Euro/000) 1 Gennaio
2022
Incrementi Decrementi Differenze
di
traduzione
Altri
movimenti
31 Dicembre
2022
Contenziosi fiscali 0 (11.164) 0 0 0 (11.164)
Altri fondi rischi non correnti (11.320) (4.649) 1.253 335 (1.716) (16.097)
Totale (11.320) (15.813) 1.253 335 (1.716) (27.261)

La voce Contenziosi fiscali accoglie l'accantonamento effettuato nel 2022 relativo al possibile riversamento del credito di imposta ricerca e sviluppo riferito agli anni 2015-2019 alla luce della RM n. 41 del 26 luglio 2022 nella quale l'Agenzia delle Entrate ha rivisto la propria posizione circa l'ammissibilità al beneficio.

La voce altri fondi rischi non correnti include i costi di ripristino di negozi, i costi associati a controversie in corso e i costi per garanzia prodotti.

5.14. FONDI PENSIONE E QUIESCENZA

I movimenti dei fondi sono riportati nella seguente tabella:

Fondi pensione e quiescenza
(Euro/000) 1
Gennaio
2023
Modifiche
all'area di
consolidamento
Incrementi Decrementi Differenze
di
traduzione
Altri
movimenti
31
Dicembre
2023
TFR e Fondo
quiescenza
(6.618) 0 (1.791) 567 171 16 (7.655)
Fondo indennità
agenti
(5.418) 0 (1.037) 1.966 0 0 (4.489)
Totale (12.036) 0 (2.828) 2.533 171 16 (12.144)

Fondi pensione e quiescenza

(Euro/000) 1
Gennaio
2022
Modifiche
all'area di
consolidamento
Incrementi Decrementi Differenze
di
traduzione
Altri
movimenti
31
Dicembre
2022
TFR e Fondo
quiescenza
Fondo indennità
(6.773) 0 (1.712) 1.316 1 550 (6.618)
agenti (5.681) 0 (276) 539 0 0 (5.418)
Totale (12.454) 0 (1.988) 1.855 1 550 (12.036)

I fondi pensione sono principalmente riferiti alle società italiane del Gruppo. A seguito della riforma della previdenza complementare, a partire dal 1° gennaio 2007 l'obbligazione ha assunto la forma di fondo pensione a contribuzione definita. Coerentemente, l'ammontare del debito per TFR iscritto prima dell'entrata in vigore della riforma e non ancora pagato ai dipendenti in essere alla data di redazione del bilancio, è considerato come un fondo pensione a benefici definiti i cui movimenti sono riportati nella seguente tabella:

Trattamento fine rapporto - movimenti
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Obbligazione netta all'inizio del periodo (4.337) (4.956)
Modifiche all'area di consolidamento 0 0
Interessi sull'obbligazione (163) (27)
Costo corrente (866) (741)
Liquidazioni 558 837
Utile/(Perdita attuariale) 16 550
Obbligazione netta alla fine del periodo (4.792) (4.337)

La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia denominata "Projected Unit Credit Cost". Di seguito si riporta il dettaglio delle assunzioni economiche e demografiche utilizzate ai fini delle valutazioni attuariali.

Ipotesi adottate
Tasso di Attualizzazione 3,10%
Tasso di inflazione 2,25%
Tasso nominale di crescita delle retribuzioni 2,25%
Tasso annuo di turnover 11,88%
Probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR 3,00%
Misura di richiesta dell'anticipo 70,00%
Tavola di sopravvivenza - maschi M2019
Tavola di sopravvivenza - femmine F2019

(*) Tavole ISTAT popolazione residente

La seguente tabella evidenzia gli effetti che ci sarebbero stati sull'obbligazione per benefici definiti a seguito delle variazioni, ragionevolmente possibili, delle ipotesi attuariali rilevanti alla fine dell'esercizio.

Analisi di sensitività
(Euro/000) Variazione
Tasso di attualizzazione +0,5% (162)
Tasso di attualizzazione -0,5% 172
Incremento della probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR x(+0,5%) 3
Decremento della probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR x (-0,5%) (3)
Incremento del tasso di inflazione (+0,5%) 116
Decremento del tasso di inflazione (-0,5%) (114)
Incremento del tasso nominale di crescita delle retribuzioni (+0,5%) 29
Decremento del tasso nominale di crescita delle retribuzioni (-0,5%) (28)
Incremento dell'età di pensionamento (+1 anno) (3)
Decremento dell'età di pensionamento (-1 anno) 4
Incremento della sopravvivenza (+1 anno) (0)
Decremento della sopravvivenza (-1 anno) 0

5.15. DEBITI FINANZIARI

I debiti finanziari sono dettagliati nella seguente tabella:

Debiti finanziari
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Debiti in conto corrente e anticipi bancari a breve termine 0 0
Quota corrente finanziamenti bancari a lungo termine 1.514 7.429
Debiti finanziari per leasing correnti 167.659 163.194
Altri debiti a breve termine 15.230 23.447
Debiti finanziari correnti 184.403 194.070
Quota non corrente finanziamenti bancari a lungo termine 0 2.264
Debiti finanziari per leasing non correnti 637.672 674.285
Altri debiti a lungo termine 26.516 42.160
Debiti finanziari non correnti 664.188 718.709
Totale 848.591 912.779

I debiti finanziari correnti includono i debiti in conto corrente e anticipi bancari a breve termine, la quota corrente dei finanziamenti bancari a lungo termine, i debiti finanziari per leasing derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 e, nella voce altri debiti a breve termine, principalmente la quota entro l'anno delle passività finanziarie verso terzi soggetti non bancari.

I debiti finanziari non correnti includono i debiti finanziari per leasing derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 e le passività finanziarie verso terzi soggetti non bancari.

I debiti finanziari per leasing ammontano ad Euro 805,3 milioni (Euro 837,5 milioni nel 2022) e sono dettagliati come segue:

Debiti finanziari per leasing
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Debiti finanziari per leasing correnti 167.659 163.194
Debiti finanziari per leasing non correnti 637.672 674.285
Totale 805.331 837.479

La movimentazione dei debiti finanziari per leasing nel corso del 2023 è evidenziata nella seguente tabella:

IFRS 16 Ex IAS 17 Debiti finanziari
per leasing
(Euro/000)
01/01/2023 837.397 82 837.479
Incrementi 153.757 139 153.896
Decrementi (200.719) (77) (200.796)
Oneri finanziari 28.992 10 29.002
Modifiche all'area di consolidamento 0 0 0
Differenze di conversione (14.250) 0 (14.250)
31/12/2023 805.177 154 805.331

Il dettaglio dei debiti finanziari non correnti per data di scadenza è illustrato nella successiva tabella:

Scadenziario debiti finanziari non correnti
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Entro 2 anni 146.829 163.333
Da 2 a 5 anni 295.161 334.904
Oltre 5 anni 222.198 220.472
Totale 664.188 718.709

Il dettaglio dei debiti finanziari non correnti, esclusi i debiti finanziari per leasing non correnti, per data di scadenza è illustrato nella successiva tabella:

Scadenziario debiti finanziari non correnti esclusi debiti per leasing
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Entro 2 anni 6.437 14.871
Da 2 a 5 anni 20.079 29.553
Oltre 5 anni 0 0
Totale 26.516 44.424

Si riportano di seguito i flussi finanziari non attualizzati riferiti alla voce passività per leasing.

Scadenziario dei debiti per leasing finanziari non attualizzati
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Entro 1 anno 192.969 186.391
Da 1 a 5 anni 475.915 507.103
Oltre 5 anni 245.300 237.991
Totale 914.184 931.485

I finanziamenti bancari a lungo termine includono gli importi residui da rimborsare a istituti bancari relativi a finanziamenti chirografari accesi da società del sub-gruppo Stone Island.

Infine, gli altri debiti a breve termine includono anche il fair value negativo, pari ad Euro 4,4 milioni (Euro 9,0 milioni al 31 dicembre 2022), dei contratti di copertura del rischio di cambio descritti nella nota 9.3.

La posizione finanziaria netta è dettagliata nella successiva tabella.

Posizione finanziaria netta
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
A. Disponibilità liquide 998.799 882.254
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 0 0
C. Altre attività finanziarie correnti 78.308 11.351
D. Liquidità (A)+(B)+(C) 1.077.107 893.605
E. Debiti finanziari correnti (15.230) (23.447)
F. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (169.173) (170.623)
G. Indebitamento finanziario corrente (E)+(F) (184.403) (194.070)
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G)+(D) 892.704 699.535
I. Debiti finanziari non correnti (637.672) (676.549)
J. Strumenti di debito 0 0
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti (26.516) (42.160)
L. Indebitamento finanziario non corrente (I)+(J)+(K) (664.188) (718.709)
M. Totale Indebitamento finanziario (H)+(L) 228.516 (19.174)

Posizione finanziaria netta così come definita dagli Orientamenti ESMA del 4 marzo 2021 (richiamo di attenzione Consob n. 5/21 alla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006).

5.16. PATRIMONIO NETTO

I movimenti del patrimonio netto per l'anno 2023 ed il periodo comparativo sono inclusi nei relativi prospetti del Bilancio Consolidato a cui si rimanda.

Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale sottoscritto e versato è costituito da n. 274.627.673 azioni pari ad Euro 54.925.535, per un valore nominale di Euro 0,20 ciascuna.

Al 31 dicembre 2023 le azioni proprie detenute sono n. 4.490.875, pari all'1,6% del capitale sociale, per un ammontare complessivo di Euro 173,3 milioni.

La riserva legale e la riserva sovraprezzo si riferiscono alla società Capogruppo Moncler S.p.A.

Nel 2023 sono stati distribuiti dividendi ai soci della Capogruppo per un importo unitario lordo di Euro 1,12 per azione ordinaria per un ammontare pari ad Euro 302,5 milioni (Euro 303,4 milioni dividendi pagati nel 2023), rispetto a Euro 0,60 per azione pari ad Euro 161,3 milioni distribuiti nel 2022 (Euro 161,0 milioni dividendi pagati nel 2022).

La variazione della riserva IFRS 2 deriva dal trattamento contabile relativo ai Piani di Performance Share, ovvero dall'iscrizione del costo figurativo del periodo relativo ai suddetti piani e dalla riclassifica a utili indivisi del costo figurativo cumulato dei piani già chiusi.

La variazione degli utili indivisi si riferisce principalmente al riporto a nuovo del risultato 2022, alla distribuzione dei dividendi, alla riclassifica dalla riserva IFRS 2 sopra citata e all'adeguamento al valore di mercato delle passività finanziarie verso soggetti non bancari.

La voce riserva FTA accoglie gli effetti derivanti dall'applicazione iniziale del principio IFRS 16.

La voce altre riserve include gli altri utili complessivi, che si compone della riserva adeguamento cambi dei bilanci esteri, della riserva di copertura rischi su tassi di cambio e della riserva che accoglie gli utili/perdite attuariali. La riserva di conversione comprende le differenze cambio emerse dalla conversione dei bilanci delle società consolidate estere. La riserva di copertura include la porzione efficace delle differenze nette accumulate nel fair value degli strumenti derivati di copertura. La movimentazione di tali riserve è stata la seguente:

Riserva Altri utili complessivi Riserva di conversione Altri componenti
(Euro/000) Importo
ante
imposte
Imposte Importo post
imposte
Importo
ante
imposte
Imposte Importo post
imposte
Riserva al 01.01.2022 869 0 869 (14.628) 3.495 (11.133)
Variazioni del periodo (12.383) 0 (12.383) 13.895 (3.321) 10.574
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto economico 0 0 0 0 0 0
Riserva al 31.12.2022 (11.514) 0 (11.514) (733) 174 (559)
Riserva al 01.01.2023 (11.514) 0 (11.514) (733) 174 (559)
Variazioni del periodo (28.780) 0 (28.780) (6.416) 1.542 (4.874)
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto economico 0 0 0 0 0 0
Riserva al 31.12.2023 (40.294) 0 (40.294) (7.149) 1.716 (5.433)

Risultato per azione

Il calcolo dell'utile per azione al 31 dicembre 2023 ed al 31 dicembre 2022 è indicato nelle seguenti tabelle e si basa sul rapporto tra l'utile attribuibile al Gruppo ed il numero medio delle azioni, al netto delle azioni proprie detenute.

L'utile diluito per azione è in linea con l'utile base per azione in quanto al 31 dicembre 2023 gli effetti diluitivi derivanti dai piani di stock based compensationnon sono significativi.

Con riferimento al calcolo dell'utile diluito per azione si precisa che è stato applicato il "treasury share method", previsto dallo IAS 33 paragrafo 45 in presenza di piani di stock based compensation.

Utile/(perdita) per azione
Esercizio 2023 Esercizio 2022
Utile (perdita) del periodo (Euro/000) 611.931 606.697
Numero medio delle azioni dei soci della controllante 270.106.476 268.974.283
Utile (perdita) attribuibile alle azioni dei soci del Gruppo -
Base (in Euro)
2,27 2,26
Utile (perdita) attribuibile alle azioni dei soci del Gruppo -
Diluito (in Euro)
2,26 2,24

6.INFORMAZIONI DI SEGMENTO

Ai fini dell'IFRS 8 "Operating segments", l'attività svolta dal Gruppo è identificabile nei segmenti operativi riferiti al marchio Moncler e al marchio Stone Island. Tali segmenti operativi sono stati aggregati in un unico "reportable segment", coerentemente con il principio base dell'IFRS 8, in quanto i segmenti hanno caratteristiche economiche similari e condividono:

  • la natura dei prodotti;
  • la natura dei processi produttivi;
  • la tipologia di clientela;
  • i canali distributivi.

7. IMPEGNI E GARANZIE PRESTATE

7.1. IMPEGNI

Il Gruppo non ha significativi impegni derivanti da contratti di leasing operativo o da altre fattispecie contrattuali che non rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16.

7.2. GARANZIE PRESTATE

Al 31 dicembre 2023 le garanzie prestate sono le seguenti:

Garanzie e fideiussioni prestate
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Garanzie e fideiussioni a favore di:
Soggetti e società terze 56.615 53.817
Totale garanzie e fideiussioni prestate 56.615 53.817

Le garanzie si riferiscono principalmente a contratti di affitto di nuovi punti vendita.

8. PASSIVITA' POTENZIALI

Il Gruppo operando a livello globale è soggetto a rischi legali e fiscali che derivano dallo svolgimento delle normali attività. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, il Gruppo ritiene che alla data di redazione del presente documento non vi siano ulteriori passività potenziali rispetto a quanto già iscritto nei fondi accantonati nel Bilancio Consolidato.

9.INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Gli strumenti finanziari del Gruppo comprendono la cassa e le disponibilità liquide, i finanziamenti, i crediti e debiti commerciali ed altri crediti e debiti correnti e non correnti oltre che i derivati.

Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività: rischio di mercato (principalmente relativo ai tassi di cambio e di interesse), rischio di credito (sia in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti che alle attività di finanziamento), rischio di liquidità (con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie ed all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale) e rischio di capitale.

La gestione dei rischi finanziari è svolta a livello di Headquarter che garantisce principalmente che ci siano sufficienti risorse finanziarie per far fronte alle necessità di sviluppo del business e che le risorse siano adeguatamente investite in attività redditizie.

Il Gruppo utilizza strumenti derivati per coprire l'esposizione a specifici rischi di mercato, quali il rischio legato alle fluttuazioni dei tassi di cambio, sulla base delle policy stabilite dal Consiglio di Amministrazione.

9.1. RISCHIO DI MERCATO

Rischio di cambio

Il Gruppo opera a livello internazionale ed è esposto a rischi di cambio principalmente in Dollari americani, Yen giapponesi e Renminbi cinesi ed in misura minore in Dollari di Hong Kong, Sterline, Won coreani, Dollari canadesi, Franchi svizzeri, Dollari di Taiwan, Dollari di Singapore, Dollari australiani, Mexican Pesos, Corone Norvegesi, Dollaro Neo Zelandese e Corona Svedese.

Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione ai rischi finanziari di mercato e gestisce tali rischi attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati, secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi.

Nell'ambito di tali politiche, l'uso di strumenti finanziari derivati è riservato alla gestione dell'esposizione alle fluttuazioni dei cambi connessi con i flussi monetari futuri. Non sono consentite attività di tipo speculativo.

Nel corso del 2023 il Gruppo ha posto in essere una politica di copertura dal rischio di cambio di natura transattiva sulle principali valute verso le quali è maggiormente esposto: USD, JPY, CNY, HKD, GBP, KRW, CAD, CHF, TWD, SGD, AUD, MXN, NOK, NZD e SEK.

Gli strumenti utilizzati a tale scopo sono principalmente Currency Forward Contract e Currency Option Contract.

Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con l'obiettivo di rideterminare il tasso di cambio a cui le transazioni previste denominate in valuta saranno rilevate.

Le controparti di tali contratti sono primarie istituzioni finanziarie.

L'esposizione relativa ad attività e passività espresse in valuta è dettagliato nella seguente tabella (controvalore in Euro delle rispettive valute):

Dettaglio delle esposizioni in valuta 31/12/23
(Euro/000) Euro Yen JP Dollari US Yuan CN Dollari
HK
Franc
CH
Sterline
GB
Won KR Dollari
CA
Altre Totale
Cassa e banche 577.531 117.177 48.184 113.717 17.433 12.250 16.745 47.383 7.403 40.976 998.799
Crediti finanziari 78.308 0 0 0 0 0 0 0 0 0 78.308
Crediti verso clienti 101.951 46.566 12.349 110.865 1.052 316 7.991 31.807 4.819 7.892 325.608
Altre attività
correnti
17.311 3.717 2.802 10.324 (118) 244 1.962 1.549 432 3.678 41.901
Altre attività non
correnti
8.785 11.486 2.256 11.148 6.178 393 1.532 1.331 939 5.445 49.493
Totale attività 783.886 178.946 65.591 246.054 24.545 13.203 28.230 82.070 13.593 57.991 1.494.109
Debiti commerciali (357.784) (54.493) (36.062) (50.308) (5.113) (7.345) (7.134) (5.766) (3.614) (10.967) (538.586)
Debiti finanziari (408.964) (30.575) (167.234) (67.889) (16.727) (38.375) (50.693) (3.016) (11.384) (53.734) (848.591)
Altri debiti correnti
Altri debiti non
(97.597) (6.404) (18.725) (7.703) (1.652) (1.416) (5.876) (6.740) (496) (6.303) (152.912)
correnti (103) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (103)
Totale passività (864.448) (91.472) (222.021) (125.900) (23.492) (47.136) (63.703) (15.522) (15.494) (71.004) (1.540.192)
Totale netto
esposizione in
valuta
(80.562) 87.474 (156.430) 120.154 1.053 (33.933) (35.473) 66.548 (1.901) (13.013) (46.083)
Dettaglio delle esposizioni in valuta 31/12/22
(Euro/000) Euro Yen JP Dollari US Yuan CN Dollari HK Franc CH Sterline
GB
Won KR Dollari
CA
Altre Totale
Cassa e banche 429.795 89.626 63.264 103.026 11.232 14.413 18.023 84.038 22.624 46.213 882.254
Crediti finanziari 10.777 0 0 0 574 0 0 0 0 0 11.351
Crediti verso clienti 94.246 60.210 19.710 72.701 1.468 757 8.578 28.247 4.722 5.911 296.550
Altre attività
correnti
27.164 3.292 1.433 10.686 895 115 1.746 618 279 1.124 47.352
Altre attività non
correnti
7.625 12.701 2.383 11.920 6.088 461 1.178 1.122 906 2.479 46.863
Totale attività 569.607 165.829 86.790 198.333 20.257 15.746 29.525 114.025 28.531 55.727 1.284.370
Debiti commerciali (339.545) (41.566) (32.272) (39.655) 2.071 (3.889) (7.369) (5.243) (1.812) (13.145) (482.425)
Debiti finanziari (444.813) (47.651) (176.309) (79.695) (30.181) (38.978) (25.817) (4.905) (9.818) (54.612) (912.779)
Altri debiti correnti
Altri debiti non
(76.011) (7.019) (18.585) (5.001) (636) (803) (7.387) (6.342) (584) (5.995) (128.363)
correnti
Totale passività
(112) 0 0 (3) 0 0 (2) 0 0 0 (117)
(860.481) (96.236) (227.166) (124.354) (28.746) (43.670) (40.575) (16.490) (12.214) (73.752) (1.523.684)
Totale netto
esposizione in
valuta
(290.874) 69.593 (140.376) 73.979 (8.489) (27.924) (11.050) 97.535 16.317 (18.025) (239.314)

Alla data di bilancio il Gruppo aveva in essere coperture per Euro 205,0 milioni (Euro 202,5 milioni al 31 dicembre 2022) a fronte di crediti ancora da incassare e coperture per Euro 552,3 milioni (Euro 583,9 milioni al 31 dicembre 2022) a fronte di ricavi futuri; il Gruppo aveva inoltre in essere coperture su debiti commerciali in valuta per Euro 10,1 milioni (7,2 milioni al 31 dicembre 2022) a fronte di debiti ancora da pagare e coperture per Euro 10,0 milioni (Euro 13,8 milioni al 31 dicembre 2022) a fronte di costi futuri.

Con riferimento alle transazioni in valuta, si segnala che una variazione dei rispettivi tassi di cambio pari a +/-1% avrebbe comportato i seguenti effetti:

Dettaglio delle transazioni in valuta
(Euro/000) Yen JP Dollari
US
Yuan CN Dollari
HK
Won KR Sterline
GB
Altre
Effetto di un apprezzamento dei
cambi pari a +1%
Ricavi 3.165 3.404 5.291 588 2.800 802 2.047
Risultato operativo 1.987 1.779 3.300 315 1.633 408 763

Effetto di un deprezzamento dei

cambi pari a -1%
Ricavi (3.229) (3.472) (5.398) (600) (2.857) (818) (2.088)
Risultato operativo (2.027) (1.815) (3.367) (321) (1.666) (417) (778)

Con riferimento a quanto previsto dall'IFRS 13 si evidenzia che la categoria di strumenti finanziari valutati a fair value sono riconducibili ai derivati di copertura del rischio cambio. La valutazione di tali strumenti è basata sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri considerando i tassi di cambio alla data di bilancio (livello 2 come esposto nella sezione dei principi).

Rischio d'interesse

L'esposizione del Gruppo ai rischi di interesse è principalmente relativa alla cassa e alle disponibilità liquide, la cui gestione è presidiata centralmente.

Al 31 dicembre 2023 sono presenti limitate coperture sui tassi di interesse relative a finanziamenti chirografari a lungo termine.

9.2.RISCHIO DI CREDITO

Il Gruppo non ha significative concentrazioni di attività finanziarie (crediti commerciali ed altre attività correnti) che comportino un rischio di credito elevato. Le politiche del Gruppo sulla gestione delle attività finanziarie sono finalizzate a ridurre i rischi derivanti dalla mancata solvibilità della clientela wholesale. Le vendite nel canale retail sono effettuate attraverso riconosciute carte di credito e contanti. In aggiunta, l'ammontare dei crediti in essere è costantemente monitorato, tanto che l'esposizione del Gruppo per crediti inesigibili non è significativa e le percentuali storiche di passaggi a perdita sono molto basse. La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre 2023 è rappresentata dal valore contabile dei crediti commerciali iscritti in bilancio.

In relazione al rischio di credito derivante da altre attività finanziarie che non siano i crediti commerciali (che comprende cassa e depositi bancari a breve termine), il rischio di credito teorico per il Gruppo deriva dall'inadempienza della controparte con un'esposizione massima che è pari al valore contabile dell'attività finanziaria iscritta a bilancio, oltre che dal valore nominale delle garanzie prestate su debiti o impegni di terzi indicato nel paragrafo 7 delle Note esplicative. Il Gruppo ha in essere politiche che limitano l'ammontare dell'esposizione creditoria nelle diverse banche.

9.3. RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Il rischio di liquidità deriva dalla capacità di ottenere risorse finanziarie ad un costo sostenibile per condurre le normali attività operative del Gruppo. I fattori che influenzano tale rischio sono riferibili alle risorse generate/assorbite dalla gestione corrente, dalla gestione degli investimenti e dei finanziamenti e dalla disponibilità di liquidità nel mercato finanziario.

A seguito della dinamicità del business, il Gruppo ha centralizzato le funzioni di tesoreria con lo scopo di mantenere la flessibilità nel reperimento di fonti finanziarie e mantenere la disponibilità delle linee di credito. Le procedure in essere per ridurre il rischio di liquidità sono le seguenti:

  • gestione centralizzata della tesoreria e della pianificazione finanziaria. Utilizzazione di un sistema centralizzato di controllo della posizione finanziaria netta del Gruppo e delle società controllate;
  • ottenimento di linee di credito idonee per creare un'adeguata struttura finanziaria per utilizzare al meglio la liquidità erogata dal sistema creditizio;
  • monitoraggio costante delle previsioni future sui flussi finanziari in base ai piani operativi e di sviluppo del Gruppo.

Il management ritiene che i mezzi finanziari ad oggi disponibili, insieme a quelli che sono generati dall'attività operativa corrente, permettano al Gruppo di raggiungere i propri obiettivi e di rispondere alle esigenze derivanti dallo sviluppo degli investimenti e del rimborso dei finanziamenti alle date di scadenza concordate.

Si evidenzia inoltre, con riferimento a quanto previsto dall'IFRS 13, che, tra le passività finanziarie, quelle relative all'impegno di acquisto di quote di minoranza sono valutate al fair value sulla base essenzialmente di modelli di valutazione riferibili al livello 3, come esposto nella sezione dei principi.

Si riporta nella seguente tabella un'analisi delle scadenze contrattuali (che includono anche gli interessi) per le passività finanziarie e per le attività finanziarie derivate.

Flussi finanziari contrattuali
Passività finanziarie non
derivate
Totale
valore
contabile
Totale entro 1
anno
da 1 a 2
anni
da 2 a 5
anni
oltre 5
anni
(Euro/000)
Scoperti bancari 0 0 0 0 0 0
Finanziamenti autoliquidanti 0 0 0 0 0 0
Debiti finanziari vs terzi 0 0 0 0 0 0
Finanziamenti chirografari 1.514 1.514 1.514 0 0 0
Debiti finanziari per leasing 805.331 805.331 167.659 140.392 275.082 222.198
Flussi finanziari contrattuali
Attività e passività finanziarie
derivate
Totale
valore
contabile
Totale entro 1
anno
da 1 a 2
anni
da 2 a 5
anni
oltre 5
anni
(Euro/000)
Interest rate swap di copertura 0 0 0 0 0 0
Contratti a termine su cambi di
copertura
(5.312) (5.312) (5.312) 0 0 0
- Flussi in uscita 4.391 4.391 4.391 0 0 0
- Flussi in entrata (9.703) (9.703) (9.703) 0 0 0

9.4.RISCHI OPERATIVI E DI GESTIONE DEL CAPITALE

Nella gestione dei rischi operativi, l'obiettivo principale del Gruppo è quello di gestire i rischi associati con lo sviluppo del business nei mercati esteri soggetti a leggi e regolamenti specifici.

Il Gruppo ha implementato degli standard sulle seguenti aree:

  • appropriato livello di suddivisione dei compiti e delle responsabilità (segregation of duties);
  • riconciliazione e controllo costante delle transazioni significative;
  • documentazione dei controlli e delle procedure;
  • sviluppo tecnico e professionale dei dipendenti;
  • valutazione periodica dei rischi corporate e identificazioni delle azioni correttive.

In relazione al rischio di capitale proprio, gli obiettivi del Gruppo sono rivolti alla prospettiva di continuità aziendale al fine di garantire un giusto ritorno economico agli azionisti ed altri operatori pur mantenendo una classificazione di rischio buona nel mercato del capitale di debito. Il Gruppo gestisce la struttura del capitale ed effettua gli aggiustamenti in linea con i cambiamenti delle condizioni economiche generali e con gli obiettivi strategici.

10. ALTRE INFORMAZIONI

10.1. RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Vengono di seguito riportate le transazioni con parti correlate ritenute rilevanti ai sensi della "Procedura operazioni con parti correlate" adottata dal Gruppo.

La "Procedura operazioni con parti correlate" è disponibile sul sito internet della Società (www.monclergroup.com), Sezione "Governance/Documenti societari".

Le transazioni economiche ed i saldi verso società consolidate sono stati eliminati in fase di consolidamento e non sono pertanto oggetto di commento.

Nel 2023 le transazioni con parti correlate riguardano principalmente relazioni commerciali effettuate a condizioni di mercato come di seguito elencato:

  • La società Yagi Tsusho Ltd, controparte nell'operazione che ha costituito la società Moncler Japan Ltd, acquista prodotti finiti dalle società del Gruppo Moncler (Euro 138,3 milioni nel 2023, Euro 122,3 milioni nel 2022), e vende gli stessi alla società Moncler Japan Ltd (Euro 154,4 milioni nel 2023, Euro 136,6 milioni nel 2022) in forza del contratto stipulato in sede di costituzione della società.
  • La società Gokse Tekstil Kozmetik Sanayi ic ve dis ticaret limited sirketi, detenuta dal socio di minoranza della società Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil Ticaret Ltd. Sti., svolge prestazioni di servizi alla stessa in forza del contratto stipulato in sede di costituzione della società. Nel 2023 l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 0,2 milioni (Euro 0,1 milioni nel 2022).
  • La società La Rotonda S.r.l., riconducibile ad un dirigente del Gruppo Moncler, acquista prodotti finiti da Industries S.p.A. e fornisce prestazioni di servizi alla stessa. Nel 2023 l'ammontare complessivo dei ricavi risulta pari ad Euro 1,4 milioni (Euro 1,4 milioni nel 2022), mentre l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 0,2 milioni (Euro 0,2 milioni nel 2022).
  • La società Rivetex S.r.l., società riconducibile a Carlo Rivetti e ai suoi familiari, fornisce al Gruppo Moncler un immobile in locazione; nel 2023 l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 0,5 milioni (Euro 0,5 milioni nel 2022).
  • Il Dott. Fabrizio Ruffini, fratello del Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato di Moncler S.p.A., fornisce servizi di consulenza aventi ad oggetto l'attività di ricerca, sviluppo e controllo di qualità dei prodotti a marchio Moncler. Nel 2023 l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 0,6 milioni (Euro 0,6 milioni nel 2022).
  • La società ALS Luxory Logistics S.r.l., è una società collegata che fornisce servizi di logistica; nel 2023 l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 28,4 milioni.

Le società Industries S.p.A., Sportswear Company S.p.A., Stone Island Retail S.r.l. e Stone Island Distribution S.r.l. aderiscono al consolidato fiscale della Capogruppo Moncler S.p.A.

Compensi ad Amministratori, Sindaci ed ai Dirigenti con responsabilità strategiche

Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione per l'anno 2023 sono pari ad Euro 9.635 migliaia (Euro 8.052 migliaia nel 2022).

Gli emolumenti al Collegio Sindacale per l'anno 2023 sono pari ad Euro 182,8 migliaia (Euro 142 migliaia nel 2022).

Nel 2023 il valore complessivo dei compensi relativi ai Dirigenti con responsabilità strategiche è pari ad Euro 4.066 migliaia (Euro 2.787 migliaia nel 2022).

Nel 2023 l'ammontare dei costi relativi ai Piani di Performance Share (descritti nel paragrafo 10.2) riferiti a membri del Consiglio di Amministrazione e a Dirigenti con responsabilità strategiche è pari ad Euro 15.915 migliaia (Euro 13.833 migliaia nel 2022).

Le tabelle che seguono riassumono i rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate sopra descritte intercorsi nel 2023 e nell'esercizio precedente.

(Euro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2023 % 31/12/2022 %
Yagi Tsusho Ltd Contratto
Distribuzione
a 138.251 (20,2)% 122.310 (19,9)%
Yagi Tsusho Ltd Contratto
Distribuzione
a (154.384) 22,6% (136.628) 22,2%
Gokse Tekstil Kozmetik Sanayi
ic ve dis ticaret limited sirketi
Prestazioni di servizi b (161) 0,0% (117) 0,0%
La Rotonda S.r.l. Transazione
commerciale
c 1.399 0,0% 1.394 0,1%
La Rotonda S.r.l. Transazione
commerciale
d (151) 0,0% (157) 0,0%
Rivetex S.r.l. Transazione
commerciale
d (494) 0,0% (480) 0,0%
Fabrizio Ruffini Prestazioni di servizi b (553) 0,2% (554) 0,2%
ALS Luxory Logistics S.r.l. Prestazioni di servizi b (28.391) 8,6% 0 0,0%
Amministratori, sindaci e
dirigenti con responsabilità
strategiche
Prestazioni lavorative b (27.795) 8,4% (22.755) 8,0%
Dirigenti con responsabilità
strategiche
Prestazioni lavorative d (2.003) 0,2% (2.060) 0,3%
Totale (74.282) (39.047)

a incidenza % calcolata sul costo del venduto

b incidenza % calcolata sulle spese generali ed amministrative

c incidenza % calcolata sui ricavi

d incidenza % calcolata sulle spese di vendita

(Euro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2023 % 31/12/2022 %
Yagi Tsusho Ltd Debiti commerciali a (35.845) 6,7% (22.532) 4,7%
Yagi Tsusho Ltd Crediti commerciali b 4.429 1,4% 20.103 6,8%
La Rotonda S.r.l. Crediti commerciali b 63 0,0% 33 0,0%
La Rotonda S.r.l. Debiti commerciali a (37) 0,0% (38) 0,0%
Fabrizio Ruffini Debiti commerciali a (137) 0,0% 139 -
ALS Luxory Logistics S.r.l. Debiti commerciali a (14.307) 2,7% 0 0,0%
0,0%
Amministratori, sindaci e
dirigenti con responsabilità
strategiche
Altre passività
correnti
c (7.334) 4,8% (5.105) 4,0%
Totale (53.168) (7.400)

a incidenza % calcolata sui debiti commerciali

b incidenza % calcolata sui crediti commerciali

c incidenza % calcolata sulle altre passività correnti

Le tabelle di seguito rappresentano l'incidenza delle operazioni con parti correlate sui bilanci consolidati al 31 dicembre 2023 e 2022.

(Euro/000) 31 Dicembre 2023
Ricavi Costo del
venduto
Spese di vendita Spese generali ed
amministrative
Totale parti correlate 1.399 (16.133) (2.648) (56.900)
Totale bilancio consolidato 2.984.217 (683.387) (868.062) (331.231)
Incidenza % 0,0% 2,4% 0,3% 17,2%
(Euro/000) 31 Dicembre 2023
Crediti
commerciali
Debiti
commerciali
Altre passività correnti
Totale parti correlate 4.492 (50.326) (7.334)
Totale bilancio consolidato 325.608 (538.586) (152.912)
Incidenza % 1,4% 9,3% 4,8%
(Euro/000) 31 Dicembre 2022
Ricavi Costo del
venduto
Spese di vendita Spese generali ed
amministrative
Totale parti correlate 1.394 (14.318) (2.697) (23.426)
Totale bilancio consolidato 2.602.890 (615.047) (757.393) (283.967)
Incidenza % 0,1% 2,3% 0,4% 8,2%
(Euro/000) 31 Dicembre 2022
Crediti
commerciali
Debiti
commerciali
Altre passività correnti
Totale parti correlate 20.136 (22.431) (5.105)
Totale bilancio consolidato 296.550 (482.425) (128.363)
Incidenza % 6,8% 4,6% 4,0%

10.2. PIANI DI INCENTIVAZIONE AZIONARIA

Il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023 riflette i valori dei Piani di Performance Shares approvati nel 2020 e nel 2022.

I costi relativi ai piani di incentivazione azionaria nel 2023 ammontano ad Euro 40,0 milioni, rispetto ad Euro 37,0 milioni nel corrispondente periodo del 2022.

In data 11 giugno 2020, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato, ai sensi dell'art. 114-bis del TUF, l'adozione di un piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2020" destinato ad Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori, inclusi i consulenti esterni, di Moncler e delle sue controllate.

Il Piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del periodo di vesting pari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dai seguenti indici del Gruppo, misurati nel periodo di vesting, eventualmente rettificati dalle condizioni di over/under performance: (i) Net Income, (ii) Free Cash Flow e (iii) ESG (Environmental Social Governance).

Il numero massimo di Azioni a servizio del Piano è pari a n. 2.000.000 rivenienti da un aumento di capitale e/o dall'assegnazione di azioni proprie.

Il Piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Con riferimento al primo ciclo di attribuzione, in data 11 giugno 2020, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'assegnazione di n. 1.350.000 Diritti Moncler. Il secondo ciclo di attribuzione, avvenuto nel 2021, si è concluso con l'assegnazione di n. 463.425 Diritti Moncler.

Per quanto concerne il primo ciclo di attribuzione:

  • Il vesting period pari a 3 anni è terminato con l'approvazione del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2022;
  • Gli obiettivi di performance sono stati raggiunti, unitamente alla condizione di over performance e sono state quindi assegnate ai beneficiari n. 1.312.424 azioni (comprensive di n. 218.738 azioni derivanti dall'over performance), tramite aumento di capitale sociale (n. 944.833 azioni) e utilizzo di azioni proprie (n. 367.541 azioni).

Al 31 dicembre 2023 risultano ancora in circolazione n. 391.368 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione, il cui effetto a conto economico nel 2023 ammonta ad Euro 9,0 milioni, mentre non risultano in circolazione diritti relativi al primo ciclo di attribuzione, il cui effetto a conto economico nel 2023 ammonta ad Euro 4,0 milioni.

In data 21 aprile 2022, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato, ai sensi dell'Art. 114-bis del TUF, l'adozione di un piano di stock grant denominato "Piano di Performance Shares 2022" riservato agli Amministratori Esecutivi, Dirigenti con Responsabilità Strategiche, dipendenti, collaboratori e consulenti di Moncler e delle società da questa controllate.

Il Piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vesting pari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dai seguenti indici del Gruppo, misurati nel periodo di vesting, eventualmente rettificati dalle condizioni di over/under performance: (i) Net Income, (ii) Free Cash Flow e (iii) ESG (Environmental Social Governance).

Il numero massimo di Azioni a servizio del Piano è pari a n. 2.000.000 rivenienti dall'assegnazione di azioni proprie.

Il Piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Con riferimento al primo ciclo di attribuzione, in data 4 maggio 2022, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'assegnazione di n. 971.169 Diritti Moncler. In data 4 maggio 2023, dando esecuzione al secondo ciclo di attribuzione, il Consiglio di Amministrazione di Moncler ha approvato l'assegnazione di un numero massimo di Diritti Moncler pari a 436.349.

Al 31 dicembre 2023 risultano in circolazione n. 885.327 diritti relativi al primo ciclo di attribuzione, il cui effetto a conto economico nel 2023 ammonta ad Euro 19,0 milioni e n. 404.202 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione, il cui effetto a conto economico nel 2023 ammonta ad Euro 5,9 milioni.

Ai sensi dell'IFRS 2, i piani sopra descritti sono definiti come Equity Settled.

Per informazioni sui documenti informativi relativi ai Piani, si rinvia al sito internet della Società, www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance/Assemblea degli azionisti".

10.3. SOCIETÀ CONTROLLATE E PARTECIPAZIONI DI TERZI

A seguire i dati economico-finanziari delle società controllate che hanno partecipazioni di terzi significative.

Principali dati di bilancio
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio
Netto
Ricavi Utile/
(Perdita)
Utile/
(Perdita) di terzi
White Tech Sp.zo.o. 414 100 314 215 (97) (29)
Principali dati di bilancio 31/12/2022
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio Netto Ricavi Utile/
(Perdita)
Utile/
(Perdita) di terzi
White Tech Sp.zo.o. 467 82 385 225 30 9
Rendiconto finanziario 2023 (*)
(Euro/000) White Tech Sp.zo.o.
Cash Flow della Gestione Operativa (105)
Free Cash Flow (132)
Net Cash Flow (106)
Rendiconto finanziario 2022 (*)
(Euro/000) White Tech Sp.zo.o.
Cash Flow della Gestione Operativa 28
Free Cash Flow 29

(*) Grandezze esposte secondo lo schema del rendiconto finanziario della Relazione sulla gestione

10.4. EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Net Cash Flow 23

Si segnala che nel Gruppo, nel corso dell'esercizio 2023 non vi sono eventi ed operazioni significative non ricorrenti.

10.5. OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Si segnala che nel Gruppo, nel corso dell'esercizio 2023 non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

10.6. STRUMENTI FINANZIARI

Nella seguente tabella sono esposti, per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile ed il fair value, compreso il relativo livello della gerarchia del fair value degli strumenti finanziari valutati al fair value. Sono escluse le informazioni sul fair value delle attività e delle passività finanziarie non valutate al fair value, quando il valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value.

(Euro/000)
31 dicembre 2023 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - -
Contratti a termine su cambi di copertura 9.703 - 9.703 2
Totale 9.703 - 9.703
Attività finanziarie non valutate a fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 325.608 43.454
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 1.067.404 -
Totale 1.393.012 43.454 -
Totale generale 1.402.715 43.454 9.703
(Euro/000)
31 dicembre 2022 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - -
Contratti a termine su cambi di copertura 11.351 - 11.351 2
Totale 11.351 - 11.351
Attività finanziarie non valutate a fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 296.550 44.615
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 882.252 -
Totale 1.178.802 44.615 -
Totale generale 1.190.153 44.615 11.351
(Euro/000)
31 dicembre 2023 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - - 2
Contratti a termine su cambi di copertura (4.392) - (4.392) 2
Altri debiti (10.838) (26.516) (37.354) 3
Totale (15.230) (26.516) (41.746)
Passività finanziarie non valutate a fair value
Debiti commerciali e altri debiti (*) (575.246) -
Debiti in conto corrente (*) - -
Anticipi bancari (*) - -
Finanziamenti bancari (*) (1.514) -
Debiti finanziari IFRS 16 (*) (167.659) (637.672)
Totale (744.419) (637.672) -
Totale generale (759.649) (664.188) (41.746)

(Euro/000)
31 dicembre 2022 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - - 2
Contratti a termine su cambi di copertura (8.965) - (8.965) 2
Altri debiti (14.482) (42.160) (56.642) 3
Totale (23.447) (42.160) (65.607)
Passività finanziarie non valutate a fair value
Debiti commerciali e altri debiti (*) (512.895) -
Debiti in conto corrente (*) - -
Anticipi bancari (*) - -
Finanziamenti bancari (*) (7.435) (2.258)
Debiti finanziari IFRS 16 (*) (163.194) (674.285)
Totale (683.524) (676.543) -
Totale generale (706.971) (718.703) (65.607)

(*) Trattasi di attività e passività finanziarie a breve il cui valore di carico approssima ragionevolmente il fair value che, pertanto, non è stato indicato.

10.7. COMPENSI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE

Si evidenziano di seguito i corrispettivi della società di revisione:

(Euro) Soggetto che ha erogato il servizio Corrispettivi di competenza 2023
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. 465.545
Rete Deloitte & Touche S.p.A. 231.635
Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. 180.500
Rete Deloitte & Touche S.p.A. 0
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. 0
Rete Deloitte & Touche S.p.A. 0
Totale 877.680

Servizi di revisione, di attestazione ed altri servizi

10.8. INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE N. 124/2017

In relazione a quanto richiesto dalla legge n. 124/2017, si segnala che, nel corso del 2023:

  • la società Moncler S.p.A. ha beneficiato del credito di imposta relativo alla ricerca e sviluppo per un importo pari ad Euro 1.827 migliaia, del credito art bonus per Euro 26 mila e del bonus pubblicità per Euro 33 mila;
  • la società Industries S.p.A. ha beneficiato del credito d'imposta Industria 4.0 per Euro 422 mila, del bonus energia per Euro 691 mila e del credito di imposta relativo alla ricerca e sviluppo per Euro 353 mila;
  • la società Sportswear Company S.p.A. ha beneficiato del credito di imposta relativo alla ricerca e sviluppo per Euro 216 mila e del credito di imposta energia e gas per Euro 154 mila;

• la società Stone Island Retail S.r.l. ha beneficiato del credito di imposta energia e gas per Euro 7 mila.

Ai fini degli adempimenti sopra citati, in relazione ad eventuali altri contributi ricevuti che rientrino nelle fattispecie previste, si rinvia inoltre all'apposito Registro nazionale pubblicamente consultabile.

11.FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Nessun fatto di rilievo avvenuto dopo la chiusura dell'esercizio.

***

Il presente Bilancio Consolidato, composto da conto economico consolidato, conto economico complessivo, prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario consolidato e note al Bilancio Consolidato, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico e i flussi di cassa e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili della Controllante e dalle società incluse nel consolidamento.

Per il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A.

Remo Ruffini Presidente e Amministratore Delegato

3 BILANCIO D'ESERCIZIO

PROSPETTI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Conto economico

Conto economico complessivo Situazione patrimoniale-finanziaria

Variazioni di patrimonio netto

Rendiconto finanziario

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

Informazioni generali Principi contabili significativi Commenti al conto economico Commenti alla situazione patrimoniale-finanziaria Garanzie prestate ed impegni Passività potenziali Informazioni su rischi finanziari Altre informazioni Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2023

Moncler S.p.A. Sede Sociale: Via Stendhal 47, MILANO – ITALIA Capitale sociale: Euro 54.925.534,60 i.v. – Numero di registrazione CCIAA: MI-1763158 Partita Iva e codice fiscale: 04642290961

PROSPETTI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

CONTO ECONOMICO

Conto economico
(Euro) Note Esercizio
2023
di cui parti
correlate
(nota 8.1)
Esercizio
2022
di cui parti
correlate
(nota 8.1)
Ricavi
Spese generali ed
amministrative
3.1
3.2
473.022.005
(80.002.616)
469.309.520
(22.998.521)
418.706.683
(67.392.269)
414.471.815
(16.719.331)
Spese di marketing 3.3 (98.421.380) (997.194) (73.832.431) (4.349.396)
Risultato operativo 294.598.009 277.481.983
Proventi finanziari 3.5 699.909 681.977 4.651 4.651
Oneri finanziari 3.5 (24.877.636) (24.170.605) (4.395.888) (3.571.786)
Risultato ante imposte 270.420.282 273.090.746
Imposte sul reddito 3.6 (74.685.686) 5.744.959
Risultato netto 195.734.596 278.835.705

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Conto economico complessivo Note Esercizio 2023 Esercizio 2022
(Euro)
Utile (perdita) del periodo 195.734.596 278.835.705
Utili (perdite) sui derivati di copertura 4.16 0 0
Componenti che potrebbero essere riversati nel
conto economico in periodi successivi
0 0
Utili (perdite) attuariali trattamento di fine
rapporto
4.16 49.745 22.825
Componenti che non saranno riversati nel conto
economico in periodi successivi
49.745 22.825
Totale altri utili (perdite) al netto dell'effetto
fiscale
49.745 22.825
Totale utile (perdita) complessivo 195.784.341 278.858.530

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

Situazione patrimoniale - finanziaria di cui parti
di cui parti
correlate correlate
(nota 8.1) (nota 8.1)
(Euro) Note 31/12/23 31/12/22
Marchi e altre immobilizzazioni 4.1 1.001.862.310 1.001.405.282
immateriali, nette
Immobilizzazioni materiali, nette 4.3 4.821.335 6.749.883
Partecipazioni in società controllate 4.4 970.786.533 948.755.953
Altre attività non correnti 4.9 208.600 257.900
Crediti per imposte anticipate 4.5 1.858.864 1.957.703
Attivo non corrente 1.979.537.642 1.959.126.721
Crediti verso clienti 4.6 1.535.319 1.910.103
Crediti verso società del Gruppo 4.6 96.772.391 96.772.391 111.688.675 111.688.675
Crediti tributari 4.14 5.365.258 0
Altre attività correnti 4.9 610.519 1.849.521
Altre attività correnti verso società del 4.9 42.424.724 42.424.724 28.000.606 28.000.606
Gruppo
Crediti finanziari verso società del
4.8 53.524.852 53.524.852 159.741 159.741
Gruppo
Cassa e banche 4.7 964.198 12.966.224
Attivo corrente 201.197.261 156.574.870
Totale attivo 2.180.734.903 2.115.701.591
Capitale sociale 4.16 54.925.535 54.736.558
Riserva sovrapprezzo 4.16 745.308.990 745.308.990
Altre riserve 4.16 402.618.519 388.733.560
Risultato netto 4.16 195.734.596 278.835.705
Patrimonio netto 1.398.587.640 1.467.614.813
Debiti finanziari a lungo termine 4.14 3.475.266 4.985.590
Debiti finanziari a lungo termine verso 4.14 250.000.000 250.000.000 50.000.000 50.000.000
società del Gruppo
Fondi rischi non correnti 4.13 9.266.402 9.266.402
Trattamento di fine rapporto 4.12 2.372.829 1.825.276
Debiti per imposte differite 4.5 49.437.369 4.914.807
Passivo non corrente 314.551.866 70.992.075
Debiti finanziari a breve termine 4.14 933.973 1.146.328
Debiti finanziari verso società del 4.14 400.643.573 400.643.573 444.114.569 444.114.569
Gruppo
Debiti commerciali 4.10 38.161.686 41.137.651
Debiti commerciali verso società del 4.10 4.317.357 4.317.357 7.275.648 7.275.648
Gruppo
Debiti tributari 4.15 1.723.246 42.655.805
Altre passività correnti 4.11 17.618.266 5.203.326 16.845.378 3.752.387
Altre passività correnti verso società 4.11 4.197.296 4.197.296 23.919.324 23.919.324
del Gruppo
Passivo corrente 467.595.397 577.094.703
Totale passivo e patrimonio netto 2.180.734.903 2.115.701.591

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Prospetto delle variazioni del Capitale Riserva Riserva Altri utili Altre Riserva Riserva Utili indivisi Risultato del Patrimonio
Patrimonio netto sociale sovrapprezzo legale complessivi riserve da utili FTA periodo netto
su
cambi
Riserva IFRS 2
(Euro) Note
Patrimonio Netto al
01.01.2022
4.15 54.736.558 745.308.990 10.334.105 (201.400) 34.979.736 85.963 (19.585) 381.804.606 136.481.615 1.363.510.588
Destinazione utile esercizio
precedente
0 0 613.207 0 0 0 0 135.868.408 (136.481.615) 0
Aumento capitale sociale e
riserve
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Dividendi 0 0 0 0 0 0 0 (161.288.158) 0 (161.288.158)
Altre variazioni nel patrimonio 0 0 0 22.825 26.097.047 0 0 (39.563.194) 0 (13.443.322)
netto
Risultato del periodo 0 0 0 0 0 0 0 0 278.835.705 278.835.705
Patrimonio Netto al
31.12.2022
4.15 54.736.558 745.308.990 10.947.312 (178.575) 61.076.783 85.963 (19.585) 316.821.662 278.835.705 1.467.614.813
Patrimonio Netto al 4.15 54.736.558 745.308.990 10.947.312 (178.575) 61.076.783 85.963 (19.585) 316.821.662 278.835.705 1.467.614.813
01.01.2023
Destinazione utile esercizio
0 0 37.795 0 0 0 0 278.797.910 (278.835.705) 0
precedente
Aumento capitale sociale e
riserve
188.977 0 0 0 0 0 0 0 0 188.977
Dividendi 0 0 0 0 0 0 0 (302.525.331) 0 (302.525.331)
Altre variazioni nel patrimonio
netto
0 0 0 49.745 (4.034.366) 0 0 41.559.206 0 37.574.585
Risultato del periodo 0 0 0 0 0 0 0 0 195.734.596 195.734.596
Patrimonio Netto al
31.12.2023
4.15 54.925.535 745.308.990 10.985.107 (128.830) 57.042.417 85.963 (19.585) 334.653.447 195.734.596 1.398.587.640

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2023 – MONCLER GROUP 139

PROSPETTO DI RENDICONTO FINANZIARIO

Prospetto di rendiconto finanziario Esercizio
2023
di cui parti
correlate
(nota 8.1)
Esercizio
2022
di cui parti
correlate
(nota 8.1)
(Euro)
Flusso di cassa della gestione operativa
Risultato del periodo 195.734.596 278.835.705
Ammortamenti immobilizzazioni 2.110.879 2.173.448
Costi (Ricavi) finanziari, netti 24.177.727 4.391.237
Operazioni con pagamento basato su azioni 15.683.236 10.799.165
regolato con strumenti rappresentativi di capitale
Imposte dell'esercizio 74.685.686 (5.744.959)
Variazione dei crediti commerciali - 15.291.068 14.916.284 (28.501.769) (27.810.906)
(Incremento)/Decremento
Variazione dei debiti commerciali - (6.162.133) (2.958.291) 15.893.747 4.866.703
Incremento/(Decremento)
Variazione degli altri crediti/debiti correnti 3.057.685 121.586 3.924.394 121.586
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalla gestione
operativa
324.578.744 281.770.968
Interessi pagati (24.574.432) (4.259.534)
Interessi ricevuti 699.909 4.651
Imposte e tasse pagate (181.811.354) (241.954.657)
Imposte ricevute da consolidato fiscale 81.378.952 81.378.952 59.529.068 59.529.068
IVA ricevuta da Consolidato IVA (10.075.846) (10.075.846) (761.345) (761.345)
Variazione degli altri crediti/debiti non correnti 528.191 254.326
Flusso di cassa netto della gestione operativa (a) 190.724.164 94.583.477
Flusso di cassa della gestione degli investimenti
Acquisto di immobilizzazioni materiali ed
(1.259.364) (1.265.748)
immateriali
Flusso di cassa netto della gestione degli (1.259.364) (1.265.748)
investimenti (b)
Flusso di cassa della gestione dei finanziamenti
Rimborso di debiti per leasing (1.186.812) (1.360.098)
Variazioni dei finanziamenti, diversi dai 103.163.893 103.163.893 129.419.761 129.419.762
finanziamenti bancari
Operazioni sul patrimonio netto 0 (48.351.741)
Dividendi pagati ai soci (303.443.916) (160.960.599)
Flusso di cassa netto della gestione finanziaria (c) (201.466.835) (81.252.677)
Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre
disponibilità finanziarie (a)+(b)+(c)
(12.002.035) 12.065.052
Cassa e altre disponibilità finanziarie all'inizio del
periodo
12.966.182 901.130
Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre
disponibilità finanziarie
(12.002.035) 12.065.052
Cassa e altre disponibilità finanziarie alla fine del
periodo
964.147 12.966.182

Per il Consiglio di Amministrazione

Remo Ruffini Presidente e Amministratore Delegato

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

1. INFORMAZIONI GENERALI

1.1. MONCLER S.P.A.

Moncler S.p.A. (a cui di seguito si fa riferimento come "la Società" o "Moncler") è una società costituita e domiciliata in Italia. L'indirizzo della sede legale è Via Stendhal 47 Milano, Italia ed il numero di registrazione è 04642290961.

La Società è controllata di fatto indirettamente da Remo Ruffini per il tramite di Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. (RPH) e di Double R S.r.l. (DR): in particolare, Remo Ruffini detiene l'intero capitale sociale di RPH, società che controlla DR che, a sua volta, al 31 dicembre 2023 detiene una partecipazione rappresentativa del 23,7% del capitale sociale di Moncler S.p.A.

La Società è inoltre la controllante di riferimento per il Gruppo Moncler (a cui di seguito si fa riferimento come "Gruppo") che comprende 55 società controllate.

L'attività principale della Società è la gestione e la divulgazione, attraverso campagne di comunicazione e marketing, dell'immagine dei marchi di proprietà Moncler e Stone Island.

Le società del Gruppo Moncler gestiscono le loro attività in accordo con le linee guida di business e le strategie sviluppate dal Consiglio di Amministrazione di Moncler.

La Società redige anche il Bilancio Consolidato di Gruppo e la Relazione sulla Gestione è un documento unico così come consentito dall'art. 40/2 bis, lett. B D.Lgs. 127/91.

1.2. PRINCIPI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL BILANCIO

1.2.1.PRINCIPI CONTABILI DI RIFERIMENTO

Il Bilancio d'Esercizio 2023 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il presente Bilancio d'Esercizio include il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, il conto economico, il conto economico complessivo, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il rendiconto finanziario e le note esplicative.

1.2.2. SCHEMI DI BILANCIO

La Società presenta il conto economico per destinazione, forma ritenuta più rappresentativa in relazione al tipo di attività svolta. La forma scelta è, infatti, conforme con le modalità di reporting interno e di gestione del business.

Con riferimento al prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è stata adottata una forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto previsto dal paragrafo 60 e seguenti dello IAS 1.

Per il rendiconto finanziario è stato adottato il metodo di rappresentazione indiretto.

1.2.3. PRINCIPI DI REDAZIONE

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari (ad es. derivati, misurati al fair value come richiesto dall'IFRS 9), nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Il bilancio è redatto in unità di Euro, che coincide con la moneta corrente del paese in cui la Società opera.

Le Note esplicative sono redatte, ove non diversamente specificato, in migliaia di Euro.

1.2.4.VALUTAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SUL PRESUPPOSTO DELLA

CONTINUITÀ AZIENDALE

Sulla base dei risultati ottenuti nell'esercizio in corso e delle previsioni per gli anni futuri, il management ritiene non sussistano elementi di incertezza sulla continuità aziendale. In particolare, la solidità patrimoniale della Società e le disponibilità liquide di fine esercizio garantiscono un'elevata autonomia finanziaria a supporto delle esigenze operative e dei programmi di sviluppo di Moncler. Per l'esercizio 2024 l'operatività aziendale risulta ampiamente garantita, sia in termini di offerta prodotti nei diversi mercati e canali distributivi che nella capacità di gestione e organizzazione delle attività di business.

1.2.5.USO DI STIME E VALUTAZIONI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime.

Gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti, incluse aspettative su eventi futuri che si ritengono ragionevolmente probabili in seguito alle circostanze in essere. Nel caso in cui le stime della direzione possano avere un effetto significativo sui valori rilevati nel bilancio, o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio, i successivi paragrafi delle Note esplicative includono le informazioni rilevanti a cui le stime si riferiscono.

Le stime si riferiscono principalmente alle seguenti voci di bilancio:

  • valore recuperabile delle attività non correnti (marchio) e delle partecipazioni ("impairment");
  • stima dei fondi rischi e delle passività potenziali;
  • sistemi di incentivazione e remunerazione variabile.

Valore recuperabile delle attività non correnti a vita utile indefinita e delle partecipazioni ("impairment")

Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate, delle attività che devono essere dismesse e delle partecipazioni, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale.

Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, si rileva a bilancio una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani aziendali e di Gruppo.

Stima dei fondi rischi e delle passività potenziali

La Società può essere soggetta a contenziosi legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Le cause ed i contenziosi contro la Società sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascun contenzioso, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale. La Società rileva una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

Sistemi di incentivazione e remunerazione variabile

Per la descrizione in merito alla determinazione del fair value dei pagamenti basati su azioni per l'incentivazione del management del Gruppo Moncler si rinvia al paragrafo 2.9.

1.3. IMPATTO DELLE TEMATICHE RELATIVE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Il Gruppo ha definito una strategia climatica finalizzata alla riduzione delle emissioni di gas effetto serra (GHG), nell'intento di contribuire positivamente all'obiettivo globale di combattere il cambiamento climatico, in linea con quanto richiesto nell'Accordo di Parigi sul clima. Tale strategia, integrata nel modello di business del Gruppo, comprende obiettivi a medio e lungo termine.

In particolare, il Gruppo si è impegnato a ridurre, entro il 2030, del 70% le emissioni di CO2e assolute dello Scope 1 e Scope 2 (in linea con l'ambizione "1,5°") e del 52% le emissioni di CO2e dello scope 3 (in linea con l'ambizione "Well-Below 2°") per unità di prodotto venduto rispetto al 2021.

Inoltre, il Gruppo Moncler si è impegnato a raggiungere emissioni nette zero (Net Zero1 ) lungo tutta la catena del valore entro il 2050.

1 Il raggiungimento di Net Zero comporta l'equilibrio complessivo tra le emissioni di gas a effetto serra (GHG) prodotte e quelle assorbite dagli ecosistemi, attraverso meccanismi di neutralizzazione. In particolare, per contribuire al raggiungimento di emissioni nette zero, le aziende devono ridurre le emissioni e neutralizzare le emissioni residue.

Tali obiettivi sono stati formalmente approvati dalla Science Based Targets initiative (SBTi)2 e giudicati coerenti con il contributo richiesto alle aziende per limitare l'innalzamento massimo della temperatura mondiale rispetto ai livelli preindustriali.

Le principali azioni intraprese per il raggiungimento di tali obiettivi sono le seguenti:

  • utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili (sia acquistata che autoprodotta);
  • implementazione di attività di efficienza energetica (sistemi di gestione degli edifici Building Management System – BMS, sistemi di illuminazione, condizionamento e riscaldamento più efficienti, miglioramento dell'isolamento termico degli edifici e promozione di standard ambientali per gli edifici);
  • adozione di veicoli a basso impatto ambientale nella flotta di auto del Gruppo;
  • ottenimento di certificazioni LEED per i nuovi negozi3 e per tutte le nuove costruzioni aziendali.

Per le emissioni di Scope 3:

  • la progressiva introduzione di materiali "preferred" nelle collezioni;
  • promozione di progetti di agricoltura rigenerativa;
  • la decarbonizzazione della catena di fornitura attraverso misure di efficientamento energetico e l'adozione di energie da fonti rinnovabili.

Le azioni sopra descritte si riflettono e si rifletteranno sul Bilancio Consolidato del Gruppo in termini di nuovi investimenti e di operazioni ricorrenti (ad es. acquisto di certificati di garanzia di origine, acquisto di materie prime certificate, ecc.).

Il Gruppo rendiconta su base volontaria sia nella Dichiarazione Non Finanziaria sia nel CDP Climate Change questionnaire, i rischi aziendali legati ai cambiamenti climatici secondo le richieste dell'European Securities and Market Authority (ESMA) e le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board: Governance, Strategia, Gestione dei Rischi, Metriche e Obiettivi.

È stato valutato l'impatto dei cambiamenti climatici anche con riferimento alle stime e alle valutazioni effettuate nel bilancio. Gli impatti a medio termine sono stati presi in considerazione nelle proiezioni del business plan che costituiscono la base per lo svolgimento dell'impairment test.

Alla data di rendicontazione, non vi sono effetti rilevanti sulle grandezze rappresentate nel Bilancio.

Inoltre, per rafforzare l'impegno del Gruppo nei confronti delle tematiche ESG, a partire dal piano Performance Share 2020, è stato introdotto un ESG Performance Indicator focalizzato sulla carbon neutrality per tutte le sedi a gestione diretta del Gruppo nel mondo (uffici, negozi, polo logistico, siti produttivi), sulla riduzione della plastica monouso vergine di origine fossile e sul riciclo degli scarti di produzione di nylon, che tiene in considerazione anche l'inclusione del Gruppo negli indici Dow Jones Sustainability World e Europe.

2 Promossa da CDP, United Nations Global Compact, World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF), la Science Based Targets initiative stabilisce e promuove le best-practice nella definizione dei science-based target, oltre a valutare gli obiettivi delle aziende.

3 Esclusi gli Shop-in-shop.

2. PRINCIPI CONTABILI RILEVANTI

I principi contabili di seguito indicati sono stati utilizzati coerentemente per l'anno 2023 ed il periodo comparativo.

2.1. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, non rivalutato al netto dell'ammontare cumulato degli ammortamenti e delle perdite di valore ("impairment"). Il costo include il prezzo pagato per l'acquisto e tutti i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni utili al suo utilizzo.

Ammortamento

L'ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata degli immobili, impianti e macchinari come riportato in tabella:

Categoria Periodo
Terreni Non ammortizzati
Fabbricati Da 25 a 33 anni
Impianti e macchinari Da 8 a 12 anni
Mobili e arredi Da 5 a 10 anni
Macchinari elettronici
d'ufficio
Da 3 a 5 anni
Migliorie su beni di terzi Vita utile della miglioria
Diritti di utilizzo Durata contrattuale
Altre immobilizzazioni
materiali
In dipendenza delle condizioni di mercato e generalmente entro la vita
utile attesa del bene di riferimento

I beni acquisiti in leasing sono ammortizzati nel minore tra il periodo del leasing e la loro vita utile a meno che non sia ragionevolmente certo che la Società otterrà la proprietà del bene alla fine del periodo contrattuale.

Il periodo di ammortamento è rivisto in ciascun esercizio e corretto se necessario in base alle mutate condizioni economiche del bene.

Utile/Perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari

L'utile o la perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari rappresenta la differenza tra il ricavo ed il valore netto del bene alla data della cessione. Le cessioni sono contabilizzate quando l'operazione è definitiva o non più soggetta a condizioni che posticipano gli effetti del trasferimento della proprietà.

2.2.ATTIVITÀ IMMATERIALI

Marchi

I marchi separatamente acquisiti sono iscritti al costo storico di acquisto. I marchi acquisiti a seguito di una "business combination" sono iscritti al valore equo determinato alla data dell'operazione di aggregazione aziendale.

I marchi sono trattati come un'attività a vita utile indefinita e dopo la rilevazione iniziale sono valutati al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate. I marchi non sono ammortizzati ma vengono sottoposti annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore.

Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.5 "Perdita di valore delle attività".

Altre attività immateriali a vita utile definita

I software (incluse le licenze e i costi separatamente identificabili come costi di sviluppo esterno) sono iscritti come attività immateriali al prezzo di acquisto inclusi i costi direttamente attribuibili per predisporre il bene immateriale ad essere pronto per l'utilizzo. I software e le altre attività immateriali che hanno una vita utile definita sono valutate al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite di valore accumulate.

Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita

L'ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita è determinato a quote costanti sulla vita stimata residua come definito in tabella:

Categoria Periodo
Licenze In base alle condizioni di mercato all'interno del periodo contrattuale di
licenza o ai limiti legali per l'utilizzo della licenza stessa
Software Da 3 a 5 anni
Altre immobilizzazioni
immateriali
In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo
in cui si esercita il controllo dell'attività

2.3.ATTIVITÀ NON CORRENTI DETENUTE PER LA VENDITA E DISCONTINUED

OPERATIONS

Le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione sono classificate come attività destinate alla vendita quando il loro valore è recuperabile principalmente attraverso una transazione di vendita ed essa è ritenuta probabile. In tal caso vengono valutate al minor tra valore contabile e valore equo (fair value) al netto dei costi di vendita se il loro valore è recuperabile principalmente attraverso la vendita più che attraverso il loro uso continuato.

Le attività operative cessate (discontinued operations) sono attività che:

  • rappresentano una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • fanno parte di un singolo e coordinato piano per la cessione di una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • sono costituite da società controllate acquisite con l'intento esclusivo di essere rivendute.

Nel conto economico, le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti dell'IFRS 5 per essere definiti come "discontinued operations" vengono presentati in un'unica voce che include sia gli utili e le perdite, che le minusvalenze ovvero le plusvalenze da cessione

ed il relativo effetto fiscale. Il periodo comparativo viene conseguentemente ripresentato come richiesto dall'IFRS 5.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale e finanziaria, le attività non correnti destinate alla vendita ed i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti previsti dall'IFRS 5 vengono riclassificati tra le attività e le passività correnti nell'esercizio in cui tali requisiti si manifestano. L'esercizio comparativo non viene ripresentato o riclassificato.

2.4.PARTECIPAZIONI

Nel bilancio di esercizio della Società, le partecipazioni in società controllate, collegate e associate sono contabilizzate come di seguito descritto:

  • al costo, comprensivo di eventuali oneri accessori; o
  • in accordo con il principio contabile internazionale IFRS 9.

La Società contabilizza i dividendi dalle società controllate, collegate o associate nel suo conto economico quando sorge il diritto a ricevere tali dividendi.

2.5. PERDITA DI VALORE DELLE ATTIVITÀ

La Società verifica, almeno una volta all'anno se vi sia qualche indicazione che le attività immateriali a vita utile definita, gli Immobili, impianti e macchinari e le partecipazioni possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.

Un'attività immateriale con vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, la Società stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui il bene appartiene. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'attività la Società calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

Ad eccezione delle perdite di valore contabilizzate sull'avviamento, quando vengono meno le circostanze che hanno determinato la perdita, il valore contabile dell'attività è incrementato fino al valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

2.6.BENI IN LEASING

Il 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 16 Leasing, che sostituisce lo IAS 17. Tale documento è stato adottato dall'Unione Europea mediante la pubblicazione dello stesso in data 9 novembre 2017. L'IFRS 16 si applica ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2019 o successivamente. Il nuovo principio elimina di fatto la differenza nella contabilizzazione del leasing operativo e finanziario pur in presenza di elementi che consentono di semplificarne l'applicazione ed introduce il concetto di controllo all'interno della definizione di leasing. In particolare, per determinare

se un contratto rappresenti o meno un leasing, l'IFRS 16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'utilizzo di una determinata attività per un determinato periodo di tempo.

Alla data di decorrenza del leasing, la Società rileva l'attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing. L'attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, comprensivo dell'importo della valutazione iniziale della passività del leasing, rettificato dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza, incrementato dei costi diretti iniziali sostenuti e di una stima dei costi che il locatario dovrà sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante o per il ripristino dell'attività sottostante o del sito in cui è ubicata, al netto degli incentivi al leasing ricevuti.

L'attività per il diritto di utilizzo viene ammortizzata successivamente a quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della durata del leasing, a meno che il leasing trasferisca la proprietà dell'attività sottostante alla Società al termine della durata del leasing. In tal caso, l'attività per il diritto di utilizzo sarà ammortizzata lungo la vita utile dell'attività sottostante, determinata sulla stessa base di quella di immobili e macchinari. Inoltre, l'attività per il diritto di utilizzo viene regolarmente diminuita delle eventuali perdite per riduzione di valore e rettificata al fine di riflettere eventuali variazioni derivanti dalle valutazioni successive della passività del leasing.

La Società valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati alla data di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing.

I pagamenti dovuti per il leasing inclusi nella valutazione della passività del leasing comprendono:

  • i pagamenti fissi (inclusi i pagamenti sostanzialmente fissi);
  • i pagamenti dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza;
  • gli importi che si prevede di pagare a titolo di garanzia sul valore residuo; e
  • i pagamenti dovuti per il leasing in un periodo di rinnovo facoltativo se la Società ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione di rinnovo, e le penalità di risoluzione anticipata del leasing, a meno che la Società non abbia la ragionevole certezza di non risolvere anticipatamente il leasing.

La passività del leasing è valutata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo ed è rimisurata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che la Società prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando la Società modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, proroga o risoluzione o in caso di revisione dei pagamenti dovuti per il leasing fissi nella sostanza.

Quando la passività del leasing viene rimisurata, il locatario procede ad una corrispondente modifica dell'attività per il diritto di utilizzo. Se il valore contabile dell'attività per il diritto di utilizzo è ridotto a zero, il locatario rileva la modifica nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, la Società espone le attività per il diritto di utilizzo che non soddisfano la definizione di investimenti immobiliari nella voce 'Immobilizzazioni materiali' e le passività del leasing nella voce 'Debiti Finanziari'.

La Società rileva i relativi pagamenti dovuti per il leasing come costo con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing.

Per i contratti sottoscritti prima del 1° gennaio 2019, la Società stabiliva se l'accordo fosse o contenesse un leasing verificando se:

l'adempimento dell'accordo dipendeva dall'utilizzo di una o più attività specifiche; e

l'accordo trasferiva il diritto di utilizzare l'attività.

Le altre attività oggetto di leasing erano classificate come leasing operativi e non erano rilevate nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria della Società. I pagamenti relativi ai leasing operativi erano rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing, mentre gli incentivi accordati al locatario venivano rilevati come una parte integrante del costo complessivo del leasing lungo la durata del leasing.

2.7. STRUMENTI FINANZIARI

I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando la Società diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario.

Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVOCI) e al fair value rilevato nell'utile/(perdita) d'esercizio (FVTPL).

Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che la Società modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

In sede di misurazione successiva, le attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli effetti di tale misurazione sono riconosciuti tra i componenti finanziari di reddito. Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment descritto al paragrafo Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, la Società può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.

In sede di misurazione successiva, la valutazione effettuata in sede di iscrizione è riaggiornata ed eventuali variazioni di fair value sono riconosciute all'interno del conto economico complessivo. Così come per la categoria precedente, tali attività sono soggette al modello di impairment descritto al paragrafo Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Sono compresi tutti gli strumenti finanziari derivati. Al momento della rilevazione iniziale, la Società può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI.

In sede di misurazione successiva, le attività finanziarie FVTPL sono valutate al fair value. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico consolidato nel periodo in cui sono rilevati, alla voce Proventi/Oneri finanziari.

Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria sono trasferiti o quando la Società non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.

Gli strumenti finanziari detenuti dalla Società consistono principalmente nelle voci di bilancio relative a cassa e disponibilità bancarie, crediti e debiti commerciali, altre attività e passività finanziarie correnti e non correnti, finanziamenti e strumenti finanziari derivati.

Disponibilità e mezzi equivalenti

Le disponibilità e mezzi equivalenti includono i depositi bancari, le quote di fondi di liquidità ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. I conti correnti passivi sono iscritti tra le passività finanziarie nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria.

Crediti commerciali ed altri crediti correnti e non correnti

I crediti commerciali e gli altri crediti che derivano dalla fornitura di disponibilità finanziarie, di beni o di servizi sono classificati nelle attività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio.

I crediti sono valutati se hanno una scadenza prefissata, al costo ammortizzato calcolato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Le attività finanziarie sopra elencate sono valutate sulla base del modello di impairment introdotto dall'IFRS 9 ovvero adottando una logica di perdita attesa (Expected Loss), in sostituzione del framework IAS 39 basato tipicamente sulla valutazione delle perdite osservate (Incurred Loss).

Per i crediti commerciali la Società adotta un approccio alla valutazione di tipo semplificato (cd. Simplified approach) che non richiede la rilevazione delle modifiche periodiche del rischio di credito, quanto piuttosto la contabilizzazione di una Expected Credit Loss ("ECL") calcolata sull'intera vita del credito (c.d. lifetimeECL).

In particolare, la policy attuata dalla Società prevede la stratificazione dei crediti commerciali sulla base dei giorni di scaduto e di una valutazione della solvibilità della controparte e applica percentuali di svalutazione diverse che riflettono le relative aspettative di recupero. La Società applica poi una valutazione analitica in base all'affidabilità e capacità del debitore di pagare le somme dovute, per i crediti deteriorati.

Il valore dei crediti è esposto nella situazione patrimoniale-finanziaria al netto dei relativi fondi svalutazione. Le svalutazioni effettuate ai sensi dell'IFRS 9 sono rilevate nel conto economico consolidato al netto degli eventuali effetti positivi legati a rilasci o ripristini di valore.

Debiti commerciali ed altri debiti correnti e non correnti

I debiti commerciali e gli altri debiti che sorgono all'acquisto da un fornitore terzo di denaro, beni o servizi sono classificati tra le passività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio.

I debiti sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value normalmente rappresentato dal costo dell'operazione che li origina, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

Finanziamenti

La classificazione delle passività finanziarie non risulta variata dall'introduzione del principio IFRS 9. I debiti verso banche e altri finanziatori sono inizialmente iscritti al fair value al netto dei costi accessori di diretta imputazione e successivamente sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se vi è un cambiamento dei flussi di cassa attesi il valore delle passività è ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. I debiti verso banche e altri finanziatori sono classificati tra le passività correnti, salvo che la Società abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di riferimento. I finanziamenti sono classificati come non correnti ove la Società abbia un diritto incondizionato a differire i pagamenti di almeno dodici mesi dalla data del bilancio.

Strumenti derivati

Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell'hedge accountingsolo quando:

  • gli elementi coperti e gli strumenti di copertura soddisfano i requisiti di ammissibilità;
  • all'inizio della relazione di copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi della Società nella gestione del rischio e della strategia nell'effettuare la copertura;
  • la relazione di copertura soddisfa tutti i seguenti requisiti di efficacia:
    • o esiste una relazione economica fra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
    • o l'effetto del rischio credito non è dominante rispetto alle variazioni associate al rischio coperto;
    • o il rapporto di copertura (hedge ratio) definito nella relazione di copertura è rispettato, anche attraverso azioni di ribilanciamento ed è coerente con la strategia di gestione dei rischi adottata dalla Società.

Fair value hedge

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value ("Fair value hedge") di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge

Quando uno strumento finanziario derivato è designato come strumento di copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari, la parte efficace delle variazioni del fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata tra le altre componenti del conto economico complessivo e presentata nella riserva di copertura dei flussi finanziari. La parte efficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato che viene rilevata nelle altre componenti del conto economico complessivo è limitata alla variazione cumulata del fair value dello strumento coperto (al valore attuale) dall'inizio della copertura. La parte inefficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata immediatamente nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se la copertura cessa di soddisfare i criteri di ammissibilità o lo strumento di copertura è venduto, giunge a scadenza o è esercitato, la contabilizzazione delle operazioni di copertura cessa prospetticamente. Quando cessa la contabilizzazione delle operazioni di copertura per le coperture di flussi finanziari, l'importo accumulato nella riserva di copertura dei flussi finanziari rimane nel patrimonio netto fino a quando, nel caso di copertura di un'operazione che comporta la rilevazione di un'attività o una passività non finanziaria, è incluso nel costo dell'attività o della passività non finanziaria al momento della rilevazione iniziale o, nel caso delle altre coperture di flussi finanziari, è riclassificato nell'utile/(perdita) dell'esercizio nello stesso esercizio o negli stessi esercizi in cui i flussi finanziari futuri attesi coperti hanno un effetto sull'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se non si prevedono più futuri flussi finanziari coperti, l'importo deve essere riclassificato immediatamente dalla riserva per la copertura di flussi finanziari e dalla riserva per i costi della copertura nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair valuedello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

2.8.BENEFICI AI DIPENDENTI

I benefici correnti ai dipendenti che afferiscono ai salari e stipendi, ai contributi sociali e previdenziali, alle ferie maturate e non godute entro dodici mesi dalla data del bilancio ed altri "fringe-benefit" derivanti dal rapporto di lavoro sono riconosciuti nell'esercizio in cui il servizio è reso.

I benefici che saranno corrisposti ai dipendenti al termine del contratto di lavoro attraverso piani pensionistici a benefici definiti o a contribuzione definita sono contabilizzati lungo tutto l'arco temporale in cui il dipendente presta il proprio servizio ("vesting period").

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dai dipendenti nel corso di un predeterminato periodo di servizio.

L'obbligazione della Società di finanziare i fondi per piani a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). Il valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali rimane sospesa a patrimonio netto (nella voce conto economico complessivo).

Con riferimento ai piani a benefici definiti, i costi relativi all'incremento del valore attuale dell'obbligazione, derivanti dall'avvicinarsi del momento del pagamento dei benefici, sono inclusi tra i costi per benefici ai dipendenti.

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro, iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria a fronte di piani a benefici definiti, rappresenta il valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti, rettificato da costi relativi a prestazioni di lavoro pregresse da rilevare negli esercizi futuri.

Piani a contribuzione definita

I pagamenti relativi ai piani a contribuzione definita sono rilevati a conto economico come costo quando sostenuti.

I dipendenti beneficiano di piani a benefici definiti. Fino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

2.9.PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

Il fair value alla data di assegnazione degli incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale concessi ai dipendenti viene rilevato solitamente tra i costi, con un corrispondente aumento del patrimonio netto, lungo il periodo durante il quale i dipendenti ottengono il diritto agli incentivi. L'importo rilevato come costo viene rettificato per riflettere il numero effettivo di incentivi per i quali sono maturate le condizioni di permanenza in servizio e di conseguimento di risultati non di mercato, affinché l'importo finale rilevato come costo si basi sul numero di incentivi che soddisfano le suddette condizioni alla data di maturazione. Nel caso di incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni le cui condizioni non sono da considerarsi di maturazione, il fair value alla data di assegnazione del pagamento basato su azioni viene valutato al fine di riflettere tali condizioni. Con riferimento alle condizioni di non maturazione, le eventuali differenze tra le ipotesi previste alla data di assegnazione e quelle effettive non produrranno alcun impatto in bilancio.

Il fair value dell'importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolati per cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante il quale i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna data di chiusura dell'esercizio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni. Le eventuali variazioni del fair value della passività sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

2.10. FONDI RISCHI ED ONERI

La Società rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, a fronte di un evento passato, quando è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

2.11.RICONOSCIMENTO DEI RICAVI

Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall'IFRS 15, la Società procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni e/o servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento rispetto ad adempimento nel corso del tempo). I componenti variabili del corrispettivo sono riconosciuti in bilancio solo qualora sia altamente probabile che non si verifichi in futuro un significativo aggiustamento dell'importo dei ricavi rilevati.

I ricavi per royalties sono riconosciuti per competenza sulla base dei termini e degli ammontari previsti nel contratto di licenza, generalmente in base ai volumi di vendita.

2.12. ONERI FINANZIARI

Gli oneri finanziari per interessi sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle attività e passività finanziarie, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

2.13. IMPOSTE

Le imposte iscritte a conto economico rappresentano l'ammontare per imposte correnti sul reddito e per imposte differite.

L'onere per imposte sul reddito, di competenza dell'esercizio, è determinato in base alla normativa vigente. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite passive e le imposte anticipate sono determinate sulla base di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori dell'attivo e del passivo del bilancio ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione.

Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le attività e passività per imposte differite non sono attualizzate.

Le imposte anticipate sulle perdite fiscali nonché sulle differenze temporanee sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possono essere recuperate.

I debiti tributari includono la stima dei rischi connessi ad incertezze sui trattamenti fiscali adottati per la determinazione delle imposte sul reddito in conformità al nuovo IFRIC 23. Tali incertezze possono derivare da: i) poca chiarezza o complessità delle norme fiscali; ii) cambiamenti nelle norme fiscali o chiarimenti da parte delle autorità fiscali; iii) verifiche e/o contenziosi fiscali in corso; iv) informazioni pubbliche su accertamenti e/o contenziosi fiscali in corso che coinvolgono altre entità.

2.14. VALUTA ESTERA

Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna società appartenente al Gruppo sono indicati utilizzando la valuta corrente del paese in cui la Società svolge la propria attività.

Operazioni in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall'estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell'esercizio o in bilanci precedenti.

2.15. FAIR VALUE

L'IFRS 13 rappresenta un'unica fonte di riferimento per la valutazione al fair value e per la relativa informativa quando tale valutazione è richiesta o consentita da altri principi contabili. Nello specifico, il principio riunisce la definizione di fair value stabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Inoltre, il nuovo principio sostituisce e amplia l'informativa di bilancio richiesta relativamente alle valutazioni al fair value dagli altri principi contabili, compreso l'IFRS 7.

L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. I livelli previsti, esposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:

  • input di livello 1: sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività e passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • input di livello 2: sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
  • input di livello 3: sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.

2.16. PRINCIPI CONTABILI ED INTERPRETAZIONI DI RECENTE PUBBLICAZIONE

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2023

TITOLO DOCUMENTO DATA
EMISSIONE
DATA DI
ENTRATA IN
VIGORE
DATA DI
OMOLOGAZIONE
REGOLAMENTO
UE E DATA DI
PUBBLICAZIONE
Informativa sui principi
contabili (Modifiche allo
IAS 1)
Febbraio
2021
1° gennaio
2023
2 marzo 2022 (UE) 2022/357
3 marzo 2022
Definizione di stime
contabili (Modifiche allo
IAS 8)
Febbraio
2021
1° gennaio
2023
2 marzo 2022 (UE) 2022/357
3 marzo 2022
Imposte differite relative ad
attività e passività derivanti
da un'unica operazione
(Modifiche allo IAS 12)
Maggio
2021
1° gennaio
2023
11 agosto 2022 (UE) 2022/1392
12 agosto 2022
IFRS 17 – Contratti
assicurativi
(incluse modifiche
pubblicate nel giugno
2020)
Maggio
2017
Giugno
2020
1° gennaio
2023
19 novembre 2021 (UE) 2021/2036
23 novembre
2021
Prima applicazione
dell'IFRS 17 e dell'IFRS 9 —
Informazioni comparative
(Modifiche all'IFRS 17)
Dicembre
2021
1° gennaio
2023
8 settembre 2022 (UE) 2022/1491
9 settembre
2022
Riforma fiscale
internazionale —
Norme tipo del secondo
pilastro
(Modifiche allo IAS 12)
Maggio
2023
1° gennaio
2023
8 novembre 2023 (UE) 2023/2468
9 novembre
2023

L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio d'esercizio della Società.

Le modifiche introdotte allo IAS 12 relativamente alla rilevazione della fiscalità differita sui contratti di leasing non hanno avuto impatti poiché la Società rilevava già in precedenza tali effetti.

Principi contabili ed emendamenti non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società

Alla data di redazione del presente bilancio annuale gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei principi contabili ed emendamenti di cui nel seguito. Con riferimento ai principi applicabili, la Società ha deciso di non esercitare l'opzione che consente l'adozione anticipata ove prevista.

TITOLO DOCUMENTO DATA
EMISSIONE
DATA DI
ENTRATA IN
VIGORE
DATA DI
OMOLOGAZIONE
REGOLAMENTO
UE E DATA DI
PUBBLICAZIONE
Passività
del
leasing
in
un'operazione di vendita e
retrolocazione
(Modifiche
all'IFRS 16)
Settembre
2022
1° gennaio
2024
20 novembre
2023
(UE) 2023/2579
21 novembre
2023
Classificazione
delle
passività come correnti o
non-correnti (Modifiche allo
IAS 1) e passività non correnti
con clausole (Modifiche allo
IAS 1)
Gennaio
2020
Ottobre
2022
1° gennaio
2024
19 dicembre 2023 (UE) 2023/2822
20 dicembre
2023

Dall'adozione di tali emendamenti non si attendono effetti significativi nel bilancio d'esercizio della Società.

Alla data del presente Bilancio, inoltre, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi contabili ed emendamenti:

TITOLO DOCUMENTO DATA EMISSIONE
DA PARTE DELLLO
IASB
DATA DI ENTRATA
IN VIGORE DEL
DOCUMENTO
DATA DI PREVISTA
OMOLOGAZIONE
DA PARTE DELL'UE
Standards
IFRS 14 Regulatory deferral
accounts
Gennaio 2014 1° gennaio 2016 Processo di
omologazione
sospeso in attesa del
nuovo principio
contabile sui "rate
regulated activities".
Amendments
Sale or contribution of assets
between an investor and its
associate
or
joint
venture
(Amendments to IFRS 10 and
IAS 28)
Settembre 2014 Differita fino al
completamento del
progetto IASB
sull'equity method
Processo di
omologazione
sospeso in attesa
della conclusione
del progetto IASB
sull'equity method
Accordi di 'supplier finance'
(Modifiche allo IAS 7 e all'IFRS
7)
Maggio 2023 1° gennaio 2024 TBD
Assenza
di
scambiabilità
(Modifiche allo IAS 21)
Agosto 2023 1° gennaio 2025 TBD

La Società adotterà tali nuovi principi ed emendamenti, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti sul bilancio, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

3. COMMENTI AL CONTO ECONOMICO

3.1. RICAVI DI VENDITA

I ricavi della Società includono principalmente i proventi da diritti per lo sfruttamento del marchio Moncler e del marchio Stone Island.

L'incremento rispetto all'esercizio precedente, pari ad Euro 54.315 migliaia, è dovuto all'incremento dei volumi del business.

3.2. SPESE GENERALI ED AMMINISTRATIVE

Le spese generali ed amministrative ammontano ad Euro 80.003 migliaia (Euro 67.392 migliaia nel 2022) ed includono principalmente i costi di stile e di sviluppo del prodotto per Euro 19.655 migliaia (Euro 16.924 migliaia nel 2022), i costi del personale delle altre funzioni per Euro 19.349 migliaia (Euro 14.722 migliaia nel 2022), le consulenze legali, finanziarie e amministrative per Euro 3.763 migliaia (Euro 3.817 migliaia nel 2022), i compensi amministratori per Euro 8.846 migliaia (Euro 8.077 migliaia nel 2022), i costi per la revisione contabile e servizi di attestazione, i compensi ai sindaci, i costi per l'organismo di vigilanza e i costi di internal audit per Euro 573 migliaia (Euro 543 migliaia nel 2022).

La voce include anche i costi per i piani di incentivazione azionaria per Euro 15.887 migliaia (Euro 10.891 migliaia nel 2022).

3.3. SPESE DI MARKETING

Le spese di marketing ammontano ad Euro 98.421 migliaia (Euro 73.832 migliaia nel 2022) e sono principalmente costituite dal costo sostenuto per le campagne tramite mezzi di comunicazione di massa ("media-plan") e dal costo degli eventi.

3.4.COSTO DEL PERSONALE DIPENDENTE E AMMORTAMENTI

Il costo del personale complessivo, incluso nella voce spese generali ed amministrative, ammonta ad Euro 25.011 migliaia (Euro 18.976 migliaia nel 2022), inclusa la contribuzione e costi per accantonamenti a trattamento di fine rapporto.

Il numero medio dei dipendenti ("full-time-equivalent") nel 2023 è pari a 188 (166 nel 2022).

Gli ammortamenti, sempre inclusi nella voce spese generali ed amministrative, ammontano nell'esercizio 2023 ad Euro 2.111 migliaia (Euro 2.173 migliaia nel 2022).

3.5. PROVENTI ED ONERI FINANZIARI

La voce è così composta:

(Euro/000) Esercizio 2023 Esercizio 2022
Interessi attivi e altri proventi finanziari 700 5
Utili su cambi 0 0
Totale proventi finanziari 700 5
Interessi passivi e commissioni bancarie (24.566) (4.186)
Perdite su cambi (228) (127)
Totale oneri finanziari (24.794) (4.313)
Totale oneri e proventi finanziari escluso interessi su leasing (24.094) (4.308)
Interessi sulle passività per leasing (84) (83)
Totale oneri e proventi finanziari netti (24.178) (4.391)

La voce Interessi passivi si riferisce principalmente agli interessi maturati sul finanziamento ricevuto dalla controllata Industries S.p.A.

Nel 2023 e nel 2022 la Società non ha percepito dividendi.

3.6.IMPOSTE SUL REDDITO

L'impatto fiscale nel conto economico di esercizio è così dettagliato:

(Euro/000) Esercizio 2023 Esercizio 2022
Imposte correnti (30.064) (209.134)
Imposte differite (44.622) 214.879
Impatto fiscale a conto economico (74.686) 5.745

Nel 2022 le imposte sul reddito riflettevano l'impatto netto positivo una tantum del riallineamento del valore fiscale del marchio Stone Island per Euro 92,3 milioni. Tale operazione ha richiesto il versamento di una imposta sostitutiva pari al 16% del valore del marchio, ovvero Euro 124,1 milioni, iscritta nella voce imposte correnti ed ha comportato il rilascio delle imposte differite passive precedentemente iscritte per Euro 216,4 milioni.

Per la composizione per natura delle attività e passività per imposte differite si rimanda al paragrafo 4.5.

La riconciliazione tra carico fiscale effettivo a conto economico ed il carico fiscale teorico, calcolato sulla base delle aliquote teoriche, è riportata nella seguente tabella:

Riconciliazione carico fiscale teorico - Imponibile Imposta % Imponibile Imposta %
effettivo 2023 2023 imposta 2022 2022 imposta
2023 2022
(Euro/000)
Risultato prima delle imposte 270.420 273.091
Imposte utilizzando l'aliquota fiscale
nazionale
(64.901) 24,0% (65.542) 24,0%
Differenze temporanee 38.404 14,2% 1.298 (0,5)%
Differenze permanenti (47) (0,0)% (101) 0,0%
Altre differenze (3.520) (1,3)% (144.789) 53,0%
Imposte differite riconosciute a conto
economico
(44.622) (16,5)% 214.879 (78,7)%
Imposte all'aliquota fiscale effettiva (74.686) 27,6% 5.745 (2,1)%

La voce altre differenze comprende l'IRAP corrente e, nel 2022, l'imposta sostitutiva versata in relazione al riallineamento del valore fiscale al valore civilistico del marchio Stone Island.

4. COMMENTI ALLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

4.1. MARCHI ED ALTRE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

Immobilizzazioni immateriali 2023 2022
(Euro/000) Valore lordo Fondo
ammortamento
e impairment
Valore netto Valore netto
Marchi 999.354 0 999.354 999.354
Software 641 (524) 117 158
Altre immobilizzazioni immateriali 11.010 (8.619) 2.391 1.893
Totale 1.011.005 (9.143) 1.001.862 1.001.405

I movimenti delle immobilizzazioni immateriali per gli esercizi 2023 e 2022 sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2023

Marchi Software Altre Totale
999.354 641 9.614 1.009.609
0 0 1.366 1.366
0 0 0 0
0 0 0 0
0 0 30 30
999.354 641 11.010 1.011.005
Totale
immateriali
0 (483) (7.721) (8.204)
0 (41) (898) (939)
0 0 0 0
0
0 (524) (8.619) (9.143)
Marchi
0
Software
0
immobilizzazioni
immateriali
Altre
immobilizzazioni
0

Al 31 dicembre 2022

Valore lordo Immobilizzazioni Marchi Software Altre Totale
immateriali
immobilizzazioni immateriali
(Euro/000)
01/01/2022 999.354 641 8.788 1.008.783
Incrementi 0 0 826 826
Decrementi 0 0 0 0
Impairment 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0
31/12/2022 999.354 641 9.614 1.009.609
Fondo ammortamento Marchi Software Altre Totale
Immobilizzazioni immateriali immobilizzazioni
(Euro/000) immateriali
01/01/2022 0 (438) (6.885) (7.323)
Ammortamenti 0 (45) (836) (881)
Decrementi 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0
31/12/2022 0 (483) (7.721) (8.204)

4.2.PERDITE DI VALORE SU IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI A VITA UTILE

INDEFINITA

La voce Marchi, a vita utile indefinita, non è stata ammortizzata ma è stata sottoposta alla verifica da parte del management in merito all'esistenza di perdite durevoli di valore.

l test di impairment sul marchio Moncler e sul marchio Stone Island sono stati effettuati mediante la comparazione del valore di iscrizione dei marchi con una stima del valore derivante dalla metodologia dei flussi di cassa attualizzati (Discounted Cash Flow) derivanti dall'applicazione del Royalty Relief Method, sulla base del quale i flussi sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalty applicata all'ammontare dei ricavi che ciascun marchio è in grado di generare.

Per la valutazione 2023 del marchio Moncler e Stone Island, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati sul Business Plan 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 dicembre 2023 e per gli esercizi dal 2027-2028 sulla base di stime del management coerenti con i piani di sviluppo attesi.

Il tasso "g" di crescita utilizzato è stato pari al 2,5%.

Il tasso di sconto è stato calcolato usando il costo medio del capitale (Weighted Average Cost of Capital, "WACC"), vale a dire ponderando il tasso atteso di rendimento sul capitale investito al netto dei costi delle fonti di copertura di un campione di società appartenenti allo stesso settore. Il calcolo ha tenuto conto del mutato scenario dell'economia rispetto al precedente esercizio ed alle conseguenti implicazioni in termini di tassi di interesse. Il costo medio del capitale (WACC) è stato calcolato pari all'8,9% per il marchio Moncler e pari al 9,5% per il marchio Stone Island.

I risultati della sensitivity analysis evidenziano che il valore iscritto del marchio Moncler è confermato in tutti gli scenari di variazioni ragionevoli dei parametri di riferimento. Il marchio Stone Island fino ad un WACC pari al 9,7%, a parità di altri parametri.

Immobilizzazioni materiali 2023 2022
(Euro/000) Valore lordo Fondo
ammortamento
e impairment
Valore netto Valore netto
Terreni e fabbricati 6.040 (1.889) 4.151 5.916
Impianti e macchinari 125 (118) 7 9
Mobili e arredi 243 (192) 51 63
Migliorie su beni di terzi 151 (67) 84 69
Altri beni 1.007 (749) 258 237
Immobilizzazioni in corso 270 0 270 456
Totale 7.836 (3.015) 4.821 6.750

4.3.IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

I movimenti delle immobilizzazioni materiali per gli esercizi 2023 e 2022 sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Valore lordo Immobilizzazioni
materiali
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie
su beni di
Altri beni Totale
(Euro/000) terzi
01/01/2023 7.665 123 234 114 928 9.520
Incrementi 546 2 9 37 239 677
Decrementi (2.171) 0 0 0 (160) (2.331)
Altri movimenti incluse
riclassifiche
0 0 0 0 0 (30)
31/12/2023 6.040 125 243 151 1.007 7.836
Fondo ammortamento e
impairment
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie
su beni di
Altri beni Totale
(Euro/000) terzi
01/01/2023 (1.749) (114) (171) (45) (691) (2.770)
Ammortamenti (928) (4) (21) (22) (197) (1.172)
Decrementi 788 0 0 0 139 927
Altri movimenti incluse
riclassifiche
0 0 0 0 0 0
31/12/2023 (1.889) (118) (192) (67) (749) (3.015)

Al 31 dicembre 2023

Al 31 dicembre 2022

Valore lordo
Immobilizzazioni
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili
e
Migliorie
su beni di
Altri
beni
Immobilizzazioni in
corso e acconti
Totale
materiali
(Euro/000)
arredi terzi
01/01/2022 7.160 123 234 106 833 26 8.482
Incrementi 609 0 0 8 138 430 1.185
Decrementi (104) 0 0 0 (43) 0 (147)
Altri movimenti 0 0 0 0 0 0 0
incluse riclassifiche
31/12/2022 7.665 123 234 114 928 456 9.520
Fondo
ammortamento e
impairment
(Euro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili
e
arredi
Migliorie
su beni di
terzi
Altri
beni
Immobilizzazioni in
corso e acconti
Totale
01/01/2022 (739) (110) (146) (27) (503) 0 (1.525)
Ammortamenti (1.045) (4) (25) (18) (200) 0 (1.292)
Decrementi 35 0 0 0 12 0 47
Altri movimenti 0 0 0 0 0 0 0
incluse riclassifiche
31/12/2022 (1.749) (114) (171) (45) (691) 0 (2.770)

A seguire si riportano i movimenti relativi alle attività per diritto di utilizzo derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.

Attività per diritto di utilizzo Terreni e
fabbricati
Altri beni Totale
(Euro/000)
01/01/2023 5.916 204 6.120
Incrementi 546 239 785
Decrementi (1.385) (19) (1.404)
Ammortamenti (927) (181) (1.108)
31/12/2023 4.150 243 4.393

4.4.PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE

Partecipazioni in società
controllate
% di possesso Valore
contabile
(Euro/000) Paese 31/12/23 31/12/22 31/12/23 31/12/22
Industries S.p.A. Italia 100% 100% 377.045 356.374
Sportswear Company
S.p.A.
Italia 100% 100% 593.742 592.382
Totale netto 970.787 948.756

Le partecipazioni in società controllate sono dettagliate nella seguente tabella:

Le informazioni rilevanti di natura finanziaria relative alle società controllate sono dettagliate nelle seguenti tabelle:

Principali dati di
bilancio
31/12/2023
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio
Netto
Ricavi Utile/(Perdita)
Industries S.p.A. 2.268.256 835.075 1.433.181 1.629.954 305.894
Sportswear Company
S.p.A.
354.634 91.957 262.677 393.839 47.156
Totale netto 2.622.890 927.032 1.695.858 2.023.793 353.050
Principali dati di
bilancio
31/12/2022
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio
Netto
Ricavi Utile/(Perdita)
Industries S.p.A. 1.904.017 795.233 1.108.784 1.351.046 150.154
Sportswear Company
S.p.A.
328.550 113.675 214.875 327.225 40.751
Totale netto 2.232.567 908.908 1.323.659 1.678.271 190.905

Con riferimento ad Industries S.p.A. ed a Sportswear Company S.p.A., si evidenzia che il valore di carico delle partecipazioni include anche il maggior valore riconosciuto in sede di acquisizione di ciascuna (2008 e 2021) ed attribuito all'avviamento associato rispettivamente al business Moncler ed al business Stone Island.

Alla data di bilancio la direzione ha ritenuto che non vi siano rischi di impairment dei valori iscritti, sulla base dell'andamento del business Moncler e del business Stone Island e delle attese dei piani di sviluppo; tali considerazioni sono supportate anche dagli impairment test effettuati sulla "cash generating unit" relativa al business Moncler e quella relativa al business Stone Island e descritti nel Bilancio Consolidato del Gruppo Moncler. L'incremento del valore delle partecipazioni deriva dal trattamento contabile dei piani di Performance Share adottati dalla Società e descritti nel paragrafo 8.2.

Inoltre, si segnala che anche la capitalizzazione di borsa della Società calcolata sulla media della quotazione dell'azione Moncler dell'anno 2023 evidenzia un differenziale positivo significativo rispetto al patrimonio netto contabile, confermando quindi indirettamente la tenuta degli avviamenti.

Si faccia riferimento al Bilancio Consolidato per un elenco completo delle società del Gruppo direttamente e indirettamente controllate dalla Società.

4.5.CREDITI PER IMPOSTE ANTICIPATE E DEBITI PER IMPOSTE DIFFERITE

I crediti per imposte anticipate ed i debiti per imposte differite sono compensati solo qualora esista una specifica disposizione di legge. Al 31 dicembre 2023 e 2022 l'esposizione è così dettagliata:

Crediti per imposte anticipate e debiti per imposte
differite
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Crediti per imposte anticipate 1.859 1.958
Debiti per imposte differite (49.437) (4.915)
Totale (47.578) (2.957)

I movimenti delle imposte differite attive e passive, sono dettagliati nelle seguenti tabelle:

Imposte differite attive Saldo iniziale Imposte a Imposte a Altri Saldo finale - 31
(passive) - conto patrimonio movimenti Dicembre 2023
1 Gennaio economico netto
2023
(Euro/000)
Immobilizzazioni materiali 0 1 0 0 1
Benefici a dipendenti 34 0 0 0 34
Altre variazioni 1.924 (101) 0 1 1.824
temporanee
Attività fiscali 1.958 (100) 0 1 1.859
Immobilizzazioni
immateriali
(2.500) (44.522) 0 0 (47.022)
Immobilizzazioni (2.415) 0 0 0 (2.415)
finanziarie
Passività fiscali (4.915) (44.522) 0 0 (49.437)
Imposte differite nette (2.957) (44.622) 0 1 (47.578)

Imposte differite
attive (passive)
Saldo
iniziale -
1 Gennaio
2022
Imposte a conto
economico
Imposte a
patrimonio netto
Altri
movimenti
Saldo finale - 31
Dicembre 2022
(Euro/000)
Immobilizzazioni
materiali
2 (2) 0 0 1
Benefici a dipendenti 34 0 0 0 34
Altre variazioni
temporanee
2.142 (218) 0 0 1.924
Attività fiscali 2.178 (220) 0 0 1.958
Immobilizzazioni
immateriali
(217.599) 215.099 0 0 (2.500)
Immobilizzazioni
finanziarie
(2.415) 0 0 0 (2.415)
Passività fiscali (220.014) 215.099 0 0 (4.915)
Imposte differite nette (217.836) 214.879 0 0 (2.957)

L'imponibile fiscale su cui sono state calcolate le imposte differite è dettagliato nella seguente tabella:

Imposte differite attive
(passive)
(Euro/000)
Imponibile
2023
Saldo finale - 31
Dicembre 2023
Imponibile
2022
Saldo finale - 31
Dicembre 2022
Immobilizzazioni materiali 4 1 0 0
Benefici a dipendenti 143 34 143 34
Altre variazioni temporanee 7.597 1.824 8.015 1.924
Attività fiscali 7.744 1.859 8.158 1.958
Immobilizzazioni immateriali (168.538) (47.022) (8.960) (2.500)
Immobilizzazioni finanziarie (10.064) (2.415) (10.064) (2.415)
Passività fiscali (178.602) (49.437) (19.024) (4.915)
Imposte differite nette (170.858) (47.578) (10.866) (2.957)

La principale variazione della voce debiti per imposte passive si riferisce all'iscrizione di imposte differite passive sui marchi a seguito delle operazioni di riallineamento fiscale.

Le altre variazioni temporanee si riferiscono principalmente ai compensi agli amministratori.

4.6.CREDITI VERSO CLIENTI

Crediti verso clienti
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Crediti verso clienti 1.535 1.910
Crediti verso società del Gruppo 96.772 111.689
Crediti commerciali, netti 98.307 113.599

I crediti commerciali verso clienti si originano dall'attività della Società relativa ad attività di marketing e comunicazione per lo sviluppo dei marchi e delle attività del Gruppo e sono principalmente infragruppo.

Non ci sono crediti commerciali di una durata superiore a cinque anni. Non vi è alcuna differenza tra il valore di mercato dei crediti commerciali e il loro valore contabile.

I crediti verso società del Gruppo si riferiscono principalmente al credito verso le controllate Industries S.p.A. e Sportswear Company S.p.A. derivante dai diritti per lo sfruttamento del marchio Moncler e del marchio Stone Island.

Tali crediti non presentano rischi di esigibilità.

4.7.CASSA E BANCHE

Al 31 dicembre 2023 l'ammontare della cassa e disponibilità liquide è pari ad Euro 964 migliaia (Euro 12.966 migliaia al 31 dicembre 2022) ed è interamente rappresentato da depositi bancari liquidi. Si rimanda al rendiconto finanziario per l'analisi degli eventi che hanno comportato variazioni nelle disponibilità liquide.

Cassa inclusa nel Rendiconto finanziario
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Cassa e disponibilità liquide in banca 964 12.966
Totale 964 12.966

4.8.CREDITI FINANZIARI VERSO SOCIETÀ DEL GRUPPO

La voce crediti finanziari, pari ad Euro 53.525 migliaia, si riferisce al credito finanziario verso la controllata Industries S.p.A. per il cash pooling. Nel 2022 (Euro 160 migliaia) la voce si riferiva al credito al credito finanziario verso Stone Island Retail S.r.l.

4.9.ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI E NON CORRENTI

Altre attività correnti
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Anticipi a fornitori 165 60
Risconti attivi 117 1.434
Altre imposte correnti 281 258
Altri crediti correnti 47 97
Altre attività correnti verso società del Gruppo 42.425 28.001
Totale altre attività correnti 43.035 29.850
Depositi cauzionali 99 148
Altre attività non correnti 110 110
Altre attività non correnti 209 258
Totale 43.244 30.108

La voce Altre imposte correnti include principalmente il credito verso l'Erario per il rimborso IRES relativo ai costi del personale non dedotti ai fini IRAP ed il credito IVA.

La voce Altre attività correnti verso società del Gruppo include gli importi derivanti dal consolidato fiscale e dal consolidato IVA.

I depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi pagati a beneficio dell'affittuario, a garanzia del contratto di affitto.

Non vi è alcuna differenza tra il valore di mercato dei crediti commerciali e il loro valore contabile.

4.10. DEBITI COMMERCIALI

Al 31 dicembre 2023 la voce debiti verso fornitori è correlata principalmente a servizi di marketing e comunicazione:

Debiti commerciali
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Debiti verso fornitori terzi 38.162 41.138
Debiti verso fornitori del Gruppo 4.317 7.276
Totale 42.479 48.414

I dettagli relativi alle transazioni con le società controllate sono inclusi nel paragrafo 8.1 relativo alle parti correlate.

4.11. ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

Al 31 dicembre 2023, la voce altre passività correnti comprende i seguenti debiti:

Altre passività correnti
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Debiti verso ammministratori e sindaci 5.203 3.752
Debiti verso dipendenti e collaboratori 6.606 4.079
Ritenute reddito lavoro dipendente 1.890 1.158
Altri debiti correnti 3.920 7.857
Altre passività correnti verso società del Gruppo 4.197 23.919
Totale 21.816 40.765

Al 31 dicembre 2023 la voce Altre passività correnti verso società del Gruppo include principalmente gli importi derivanti dal consolidato IVA e al 31 dicembre 2022 anche gli importi derivanti dal consolidato fiscale. Per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 8.1.

4.12. TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO

Al 31 dicembre 2023 la voce comprende il fondo benefici a dipendenti che viene dettagliato nella tabella seguente:

Trattamento fine rapporto - movimenti
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Obbligazione netta all'inizio del periodo 1.825 1.658
Incorporazione ramo SPW 0 0
Interessi sull'obbligazione 75 10
Costo corrente 736 615
Liquidazioni (213) (435)
(Utile)/Perdita attuariale (50) (23)
Obbligazione netta alla fine del periodo 2.373 1.825

La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia denominata "Projected Unit Credit Cost". Di seguito si riporta il dettaglio delle assunzioni economiche e demografiche utilizzate ai fini delle valutazioni attuariali.

Ipotesi adottate
Tasso di Attualizzazione 3,10%
Tasso di inflazione 2,25%
Tasso nominale di crescita delle retribuzioni 2,25%
Tasso annuo di turnover 19,60%
Probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR 4,40%
Misura di richiesta dell'anticipo 70,00%
Tavola di sopravvivenza - maschi M2019 (*)
Tavola di sopravvivenza - femmine F2019 (*)

(*) Tavole ISTAT popolazione residente

La seguente tabella evidenzia gli effetti che ci sarebbero stati sull'obbligazione per benefici definiti a seguito delle variazioni, ragionevolmente possibili, delle ipotesi attuariali rilevanti alla fine dell'esercizio.

Analisi di sensitività
(Euro/000) Variazione
Tasso di attualizzazione (+0,5%) (50)
Tasso di attualizzazione (-0,5%) 52
Incremento della probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR x (+0,5%) 0
Decremento della probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR x (-0,5%) (0)
Incremento del tasso di inflazione (+0,5%) 39
Decremento del tasso di inflazione (-0,5%) (38)
Incremento del tasso nominale di crescita delle retribuzioni (+0,5%) 18
Decremento del tasso nominale di crescita delle retribuzioni (-0,5%) (17)
Incremento dell'età di pensionamento (+1 anno) 0
Decremento dell'età di pensionamento (-1 anno) (1)
Incremento della sopravvivenza (+1 anno) (0)
Decremento della sopravvivenza (-1 anno) 0

4.13. FONDI RISCHI NON CORRENTI

La voce fondi rischi non correnti, pari ad Euro 9.266 migliaia, accoglie l'accantonamento effettuato nel 2022 relativo al possibile riversamento del credito di imposta ricerca e sviluppo riferito agli anni 2015- 2019 alla luce della RM n. 41 del 26 luglio 2022 nella quale l'Agenzia delle Entrate ha rivisto la propria posizione circa l'ammissibilità al beneficio.

4.14. DEBITI FINANZIARI

Debiti finanziari
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Debiti finanziari per leasing correnti 934 1.146
Debiti finanziari verso società del Gruppo 400.644 444.115
Debiti finanziari correnti 401.578 445.261
Debiti finanziari per leasing non correnti 3.475 4.986
Debiti finanziari a lungo termine verso società del Gruppo 250.000 50.000
Debiti finanziari non correnti 253.475 54.986
Totale 655.053 500.247

I debiti finanziari ammontano ad Euro 655.053 migliaia (Euro 500.247 migliaia nel 2022) e sono composti principalmente dal debito finanziario verso la controllata Industries S.p.A. e verso Sportswear Company S.p.A. e dai debiti finanziari per leasing.

I debiti finanziari per leasing sono dettagliati come segue:

Debiti finanziari per leasing (Euro/000)

Debiti finanziari per leasing correnti 934
Debiti finanziari per leasing non correnti 3.475
Totale 4.409

La movimentazione dei debiti finanziari per leasing nel corso del 2023 è evidenziata in tabella:

IFRS 16 Ex IAS17 Debiti finanziari per leasing
(Euro/000)
01/01/2023 6.132 0 6.132
Incrementi (619) 0 (619)
Decrementi (1.188) 0 (1.188)
Oneri finanziari 84 0 84
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0
31/12/2023 4.409 0 4.409

Il dettaglio dei debiti finanziari non correnti per data di scadenza è illustrato nella successiva tabella:

Scadenziario debiti finanziari non correnti 31/12/23 31/12/22
(Euro/000)
Entro 2 anni 636 1.074
Da 2 a 5 anni 251.665 51.958
Oltre 5 anni 1.174 1.954
Totale 253.475 54.986

Si riportano di seguito i flussi finanziari non attualizzati riferiti alla voce passività per leasing.

Scadenziario dei debiti finanziari per leasing non attualizzati
(Euro/000) 31/12/23 31/12/22
Entro 1 anno 997 1.222
Da 1 a 5 anni 2.441 3.224
Oltre 5 anni 1.193 2.009
Totale 4.631 6.455

4.15. CREDITI E DEBITI TRIBUTARI

I crediti tributari ammontano ad Euro 5.365 migliaia al 31 dicembre 2023 (non presenti al 31 dicembre 2022).

Al 31 dicembre 2023 i debiti tributari ammontano ad Euro 1.723 migliaia, iscritti al netto degli anticipi (Euro 42.656 migliaia al 31 dicembre 2022). L'ammontare si riferisce al debito per IRES e IRAP.

4.16. PATRIMONIO NETTO

Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale sottoscritto e versato è costituito da n. 274.627.673 azioni pari ad Euro 54.925.535, per un valore nominale di Euro 0,20 ciascuna.

I movimenti del patrimonio netto per l'anno 2023 ed il periodo comparativo sono descritti nel prospetto delle variazioni del patrimonio netto a cui si rimanda.

Al 31 dicembre 2023 le azioni proprie detenute sono n. 4.490.875, pari al 1,6% del capitale sociale, per un ammontare complessivo di Euro 173.321 migliaia.

La variazione della riserva IFRS 2 deriva dal trattamento contabile relativo ai Piani di Performance Share, ovvero dall'iscrizione del costo figurativo del periodo relativo ai suddetti piani e dalla riclassifica a utili indivisi del costo figurativo cumulato dei piani già chiusi.

La variazione degli utili indivisi si riferisce principalmente al riporto a nuovo del risultato 2022, alla distribuzione dei dividendi e alla riclassifica dalla riserva IFRS 2 sopra citata.

Nel 2023 sono stati distribuiti dividendi ai soci per un ammontare pari ad Euro 302.525 migliaia (Euro 303.443 migliaia dividendi pagati nel 2023) rispetto ad Euro 161.288 migliaia distribuiti nel 2022 (Euro 160.960 migliaia dividendi pagati nel 2022).

La voce riserva FTA accoglie gli effetti derivanti dall'applicazione iniziale del principio IFRS 16.

Nella seguente tabella sono inclusi i dettagli di utilizzabilità delle riserve di Patrimonio Netto:

Informazioni sulle riserve
(Euro) Importo Possibilità
di utilizzo
Quota
disponibile
Quota non
disponibile
Utilizzazioni
effettuate nei 3
esercizi
precedenti per
copertura
perdite
Utilizzazioni
effettuate nei
3 esercizi
precedenti per
altre ragioni
Capitale sociale 54.925.535 - - 54.925.535 - -
Riserve:
Riserva legale 10.985.107 B - 10.985.107 - -
Riserva sovrapprezzo 745.308.990 A, B, C 745.308.990 (*) - - -
Riserva OCI (128.830) - - (128.830) - -
Riserva da utili su
cambi
85.963 A, B 85.963 - - -
Riserva FTA (19.585) A, B, C - (19.585) - -
Riserva IFRS 2 57.042.417 A, B, C - 57.042.417 - -
Utili e perdite a nuovo 334.653.447 A, B, C 334.524.617 128.830 - 282.562.848
Totale capitale sociale e
riserve
1.202.853.044 1.079.919.570 122.933.474 - 282.562.848
Quota non distribuibile 35.677
Residua quota
distribuibile
1.079.883.893

Legenda: A aumento capitale - B copertura perdite - C distribuibile ai Soci

(*) Riserva sovrapprezzo interamente disponibile previo accantonamento a riserva legale fino al 20% del capitale sociale

Si ricorda che, a fronte del riallineamento del valore fiscale del marchio Moncler al valore civilistico, come previsto dal Decreto Legge 104/2020 (c.d. Decreto "Agosto"), art.110, co. 8, è stato apposto un vincolo in sospensione di imposta pari ad Euro 217.150.636 alla Riserva Utili e perdite a nuovo.

La voce riserva OCI ("Other Comprehensive Income") comprende l'attualizzazione del trattamento fine rapporto.

La movimentazione di tale riserva è la seguente:

Riserva Altri utili complessivi Attualizzazione TFR Fair value IRS
(Euro/000) Importo ante
imposte
Imposte Importo
post
imposte
Importo
ante
imposte
Imposte Importo
post
imposte
Riserva al 01.01.2022 (239) 38 (201) 0 0 0
Riclassifica ad Altre riserve 0 0 0 0 0 0
Variazioni del periodo 23 0 23 0 0 0
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto economico 0 0 0 0 0 0
Riserva al 31.12.2022 (216) 38 (178) 0 0 0
Riserva al 01.01.2023 (216) 38 (178) 0 0 0

Riclassifica ad Altre riserve 0 0 0 0 0 0
Variazioni del periodo 50 0 50 0 0 0
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto economico 0 0 0 0 0 0
Riserva al 31.12.2023 (166) 38 (128) 0 0 0

5. IMPEGNI E GARANZIE PRESTATE

5.1. IMPEGNI

La Società non ha impegni significativi derivanti da contratti di leasing operativi o da altre fattispecie contrattuali che non rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16.

5.2. GARANZIE PRESTATE

Alla data di bilancio la Società non ha prestato garanzie a società del Gruppo o terze.

6. PASSIVITA' POTENZIALI

La Società è soggetta a rischi che derivano dallo svolgimento delle normali attività. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, il management ritiene che non vi sono attualmente passività potenziali ritenute probabili che richiederebbero pertanto un accantonamento a bilancio.

7. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Gli strumenti finanziari della Società comprendono la cassa e le disponibilità liquide, i finanziamenti, i crediti e debiti commerciali ed altri crediti e debiti finanziari correnti e non correnti derivanti dalla gestione operativa.

La Società è esposta principalmente al rischio di fluttuazione del tasso di interesse, rischio di liquidità e rischio di capitale.

Rischio di mercato

Rischio di cambio

La Società ha operato principalmente con controparti in Euro, di conseguenza l'esposizione al rischio di oscillazione dei cambi è stato limitato. Al 31 dicembre 2023 la Società detiene una porzione non significativa delle sue attività e passività (ad es. crediti e debiti commerciali) in valuta diversa dalla valuta funzionale.

Rischio d'interesse

La Società nel corso del 2023 è stata esposta al rischio di mercato per le variazioni dei tassi di interesse relativi ai finanziamenti.

In data 31 dicembre 2023 la Società non ha in essere finanziamenti bancari e quindi non sono presenti coperture sui tassi di interesse, pertanto eventuali variazioni dei tassi di interesse alla data di chiusura dell'esercizio non avrebbero effetti significativi sul risultato dell'esercizio.

La Società non è esposta a variazione nei tassi di interesse valutari.

Rischio di credito

La Società non ha significative concentrazioni di rischio di credito verso società che non siano parte del Gruppo. Il massimo rischio di credito alla chiusura dell'esercizio è rappresentato dall'importo esposto nello schema di bilancio.

Per quanto riguarda il rischio di credito derivante da altre attività finanziarie, che comprendono depositi bancari, depositi a breve termine e alcuni strumenti finanziari derivati, l'esposizione al rischio di credito della Società deriva dal rischio di default della controparte con un'esposizione massima pari all'ammontare delle voci iscritte in bilancio.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità deriva dalla capacità di ottenere risorse finanziarie ad un costo sostenibile per condurre le normali attività operative. I fattori che influenzano tale rischio sono riferibili alle risorse generate/assorbite dalla gestione corrente, dalla gestione degli investimenti e dei finanziamenti, e dalla disponibilità di liquidità nel mercato finanziario.

Il management ritiene che i mezzi finanziari ad oggi disponibili, insieme a quelli che sono generati dall'attività operativa corrente, permettano alla Società di raggiungere i propri obiettivi e di rispondere alle esigenze derivanti dallo sviluppo degli investimenti.

Rischi operativi e di gestione del capitale

Nella gestione dei rischi operativi, l'obiettivo principale della Società è quello di gestire i rischi associati con lo sviluppo del business nei mercati esteri soggetti a leggi e regolamenti specifici.

La Società ha implementato i seguenti standard divulgati nelle varie aree:

  • appropriato livello di suddivisione dei compiti e delle responsabilità (segregation of duties);
  • riconciliazione e controllo costante delle transazioni significative;
  • documentazione dei controlli e delle procedure;
  • sviluppo tecnico e professionale dei dipendenti;
  • valutazione periodica dei rischi corporate e identificazioni delle azioni correttive.

In relazione al rischio di capitale proprio, gli obiettivi della Società sono rivolti alla prospettiva di continuità aziendale al fine di garantire un giusto ritorno economico agli azionisti ed altri operatori pur mantenendo una classificazione di rischio buona nel mercato del capitale di debito. La Società gestisce la struttura del capitale ed effettua gli aggiustamenti in linea con i cambiamenti delle condizioni economiche generali e con gli obiettivi strategici.

8. ALTRE INFORMAZIONI

8.1. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Vengono di seguito riportate le transazioni con parti correlate ritenute rilevanti ai sensi della "Procedura operazioni con parti correlate" adottata dalla Società.

La "Procedura operazioni con parti correlate" è disponibile sul sito internet della Società (www.monclergroup.com), Sezione "Governance/Documenti societari".

Le transazioni economiche ed i saldi verso le società controllate sono relative a relazioni commerciali, definiti in base a condizioni di mercato similarmente a quanto fatto per le transazioni con parti terze, e sono dettagliate come segue:

Rapporti con imprese del gruppo -
patrimoniale
31/12/2023
(Euro/000) Crediti Debiti Valore netto
Industries S.p.A. 177.980 (602.919) (424.939)
Sportswear Company S.p.A. 11.740 (51.527) (39.787)
Stone Island Retail S.r.l. 450 0 450
Stone Island Distribution S.r.l. 2.494 (4.084) (1.590)
Altre società del Gruppo 58 (628) (570)
Totale 192.722 (659.158) (466.436)
Rapporti con imprese del gruppo -
economico
Esercizio 2023
(Euro/000) Ricavi Costi/Altri ricavi netti Valore netto
Industries S.p.A. 403.713 (25.625) 378.088
Sportswear Company S.p.A. 65.597 (2.950) 62.647
Altre società del Gruppo 0 (777) (777)
Totale 469.310 (29.352) 439.958

La società Moncler S.p.A. ha concesso in licenza d'uso il marchio Moncler alla controllata Industries S.p.A. ed il marchio Stone Island alla controllata Sportswear Company S.p.A. In base ai contratti di licenza d'uso la Società viene remunerata tramite la corresponsione di royalties.

L'ammontare complessivo di royalties per l'esercizio 2023 è pari ad Euro 469,3 milioni (Euro 414,5 milioni nel 2022).

Si ricorda inoltre che la società Moncler S.p.A. aderisce al consolidato fiscale ed al consolidato IVA ed è pertanto responsabile insieme ad Industries S.p.A., Sportswear Company S.p.A., Stone Island Retail S.r.l. e Stone Island Distribution S.r.l. dei relativi debiti di imposta e interessi.

Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione ammontano per l'esercizio 2023 ad Euro 8.917 migliaia (Euro 7.380 migliaia nel 2022).

Gli emolumenti ai membri del Collegio Sindacale ammontano per l'esercizio 2023 ad Euro 183 migliaia (142 migliaia nel 2022).

Nel 2023 l'ammontare dei costi relativi ai Piani di Performance Share (descritti nel paragrafo 8.2) riferiti a membri del Consiglio di Amministrazione è pari ad Euro 9.032 migliaia (Euro 5.083 migliaia nel 2022).

Non ci sono altre operazioni con parti correlate.

(Euro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2023 % 31/12/2022 %
Industries S.p.A. Rapporti commerciali c 403.713 85,3% 350.291 83,7%
Industries S.p.A. Rapporti commerciali b (4.002) 2,2% (3.261) 2,3%
Industries S.p.A. Proventi finanziari d 578 82,6% 5 100,0%
Industries S.p.A. Oneri finanziari a (22.201) 89,2% (3.572) 81,3%
Altre società del Gruppo Rapporti commerciali b (779) 0,4% (371) 0,3%
Altre società del Gruppo Proventi finanziari d 2 0,3% 0 0,0%
Sportswear Company S.p.A. Rapporti commerciali c 65.597 13,9% 64.181 15,3%
Sportswear Company S.p.A. Rapporti commerciali b (1.082) 0,6% (4.832) 3,4%
Sportswear Company S.p.A. Proventi finanziari d 102 14,6% 0 0,0%
Sportswear Company S.p.A. Oneri finanziari a (1.970) 7,9% 0 0,0%
Amministratori e sindaci Prestazioni lavorative b (9.100) 5,1% (7.522) 5,3%
Amministratori Prestazioni lavorative b (9.032) 5,1% (5.083) 3,6%
Totale 421.826 389.836

Le tabelle che seguono riassumono i rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate sopra descritte intercorsi nel 2023 e nell'esercizio precedente.

a incidenza % calcolata sugli oneri finanziari totali

b incidenza % calcolata sui costi operativi

c incidenza % calcolata sui ricavi

d incidenza % calcolata sui proventi finanziari totali

(Euro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2023 % 31/12/2022 %
Industries S.p.A. Debiti commerciali b (2.272) 5,3% (4.323) 8,9%
Industries S.p.A. Debiti finanziari a (600.647) 91,7% (445.345) 89,0%
Industries S.p.A. Crediti finanziari f 53.525 100,0% 0 0,0%
Industries S.p.A. Debiti per consolidato
IVA
d 0 0,0% (14.036) 34,4%
Industries S.p.A. Crediti per consolidato
IVA
e 3.102 7,2% 0 0,0%
Industries S.p.A. Crediti commerciali c 88.690 90,2% 91.922 80,9%
Industries S.p.A. Crediti per consolidato
fiscale
e 32.663 75,9% 24.005 80,4%
Sportswear Company S.p.A. Crediti finanziari f 0 0,0% 0 0,0%
Sportswear Company S.p.A. Crediti commerciali c 8.021 8,2% 19.713 17,4%
Sportswear Company S.p.A. Debiti commerciali b (1.417) 3,3% (2.625) 5,4%
Sportswear Company S.p.A. Debiti finanziari a (49.997) 7,6% (48.770) 9,7%
Sportswear Company S.p.A. Crediti per consolidato
fiscale
e 3.719 8,6% 0 0,0%
Sportswear Company S.p.A. Debiti per consolidato
fiscale
d 0 0,0% (9.883) 24,2%
Sportswear Company S.p.A. Debiti per consolidato
IVA
d (113) 0,5% 0 0,0%
Sportswear Company S.p.A. Crediti per consolidato
IVA
e 0 0,0% 2.932 9,8%
Stone Island Retail S.r.l. Crediti commerciali c 3 0,0% 1 0,0%
Stone Island Retail S.r.l. Crediti finanziari f 0 0,0% 160 100,0%
Stone Island Retail S.r.l. Crediti per consolidato
IVA
e 283 0,7% 0 0,0%

Stone Island Retail S.r.l. Crediti per consolidato
fiscale
e 164 0,4% 360 1,2%
Stone Island Retail S.r.l. Debiti per consolidato
fiscale
d 0 0,0% 216 -0,5%
Stone Island Distribution S.r.l. Crediti per consolidato fiscale e 2.494 5,8% 488 1,6%
Stone Island Distribution S.r.l. Debiti per consolidato IVA d (4.084) 18,7% 0 0,0%
Altre società del Gruppo Crediti commerciali c 58 0,1% 53 0,0%
Altre società del Gruppo Debiti commerciali b (628) 1,5% (328) 0,7%
Amministratori e sindaci Altre passività correnti d (5.203) 23,8% (3.752) 9,2%

Totale (471.639) (389.212)

a incidenza % calcolata sui debiti finanziari totali

b incidenza % calcolata sui debiti commerciali

c incidenza % calcolata sui crediti commerciali

d incidenza % calcolata sulle altre passività correnti

e incidenza % calcolata sulle altre attività correnti

f incidenza % calcolata sui crediti finanziari totali

Le tabelle di seguito rappresentano l'incidenza delle operazioni con parti correlate sul Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2023 e 2022.

(Euro/000) 31 Dicembre 2023
Ricavi Costi Oneri Proventi Crediti Altre Debiti Altre Debiti Crediti
operativi finanziari finanziari verso attività commerciali passività finanziari finanziari
clienti correnti correnti totali totali
Totale
parti
correlate
469.310 (23.995) (24.171) 682 96.772 42.425 (4.317) (9.400) (650.644) 53.525
Totale
bilancio
473.022 (178.424) (24.878) 700 98.308 43.035 (42.479) (21.816) (655.053) 53.525
Incidenza
%
99,2% 13,4% 97,2% 97,4% 98,4% 98,6% 10,2% 43,1% 99,3% 100,0%
(Euro/000) 31 Dicembre 2022
Ricavi Costi Oneri Proventi Crediti Altre Debiti Altre Debiti Crediti
operativi finanziari finanziari verso attività commerciali passività finanziari finanziari
clienti correnti correnti totali totali
Totale
parti
correlate
414.472 (21.069) (3.572) 5 111.689 27.785 (7.276) (27.455) (494.115) 160
Totale
bilancio
418.707 (141.225) (4.396) 5 113.599 29.850 (48.413) (40.765) (500.246) 160
Incidenza
%
99,0% 14,9% 81,3% 100,0% 98,3% 93,1% 15,0% 67,3% 98,8% 100,0%

8.2.PIANI DI INCENTIVAZIONE AZIONARIA

Il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 riflette i valori dei Piani di Performance Share approvati nel 2020 e nel 2022.

I costi relativi ai piani di incentivazione azionaria nel 2023 ammontano ad Euro 15.887 mila, rispetto ad Euro 10.891 mila nel 2022.

In data 11 giugno 2020, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato, ai sensi dell'art. 114-bis del TUF, l'adozione di un piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2020" destinato ad Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori, inclusi i consulenti esterni, di Moncler e delle sue controllate.

Il Piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vestingpari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dai seguenti indici del Gruppo, misurati nel periodo di vesting, eventualmente rettificati dalle condizioni di over/under performance: (i) Net Income, (ii) Free Cash Flow e (iii) ESG (Environmental Social Governance).

Il numero massimo di Azioni a servizio del Piano è pari a n. 2.000.000 rivenienti da un aumento di capitale e/o dall'assegnazione di azioni proprie.

Il Piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Con riferimento al primo ciclo di attribuzione, in data 11 giugno 2020, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'assegnazione di n. 1.350.000 Diritti Moncler. Il secondo ciclo di attribuzione, avvenuto nel 2021, si è concluso con l'assegnazione di n. 463.425 Diritti Moncler.

Per quanto concerne il primo ciclo di attribuzione:

  • Il vesting period pari a 3 anni è terminato con l'approvazione del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2022;
  • Gli obiettivi di performance sono stati raggiunti, unitamente alla condizione di over performance e sono state quindi assegnate ai beneficiari n. 1.312.424 azioni (comprensive di n. 218.738 azioni derivanti dall'over performance), tramite aumento di capitale sociale (n. 944.833 azioni) e utilizzo di azioni proprie (n. 367.541 azioni).

Al 31 dicembre 2023 risultano in circolazione n. 391.368 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione. Con riferimento alla società Moncler S.p.A., al 31 dicembre 2023 risultano ancora in essere n. 230.812 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione. L'effetto a conto economico nel 2023 ammonta ad Euro 5.459 mila.

Non risultano in circolazione diritti relativi al primo ciclo di attribuzione, il cui effetto a conto economico nel 2023 ammonta ad Euro 650 mila.

In data 21 aprile 2022, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato, ai sensi dell'Art. 114-bis del TUF, l'adozione di un piano di stock grant denominato "Piano di Performance Shares 2022" riservato agli Amministratori Esecutivi, Dirigenti con Responsabilità Strategiche, dipendenti, collaboratori e consulenti di Moncler e delle società da questa controllate.

Il Piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vestingpari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dai seguenti indici del Gruppo, misurati nel periodo di vesting, eventualmente rettificati dalle condizioni di over/under performance: (i) Net Income, (ii) Free Cash Flow e (iii) ESG (Environmental Social Governance).

Il numero massimo di Azioni a servizio del Piano è pari a n. 2.000.000 rivenienti dall'assegnazione di azioni proprie.

Il Piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Con riferimento al primo ciclo di attribuzione, in data 4 maggio 2022, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'assegnazione di n. 971.169 Diritti Moncler. In data 4 maggio 2023, dando esecuzione al secondo ciclo di attribuzione, il Consiglio di Amministrazione di Moncler ha approvato l'assegnazione di un numero massimo di Diritti Moncler pari a 436.349.

Al 31 dicembre 2023 risultano in circolazione n. 885.327 diritti relativi al primo ciclo di attribuzione e n. 404.202 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione. Con riferimento alla società Moncler S.p.A., al 31 dicembre 2023 risultano ancora in essere n. 329.886 diritti relativi al primo ciclo di attribuzione e n. 106.647 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione.

L'effetto a conto economico nel 2023 ammonta ad Euro 9.574 mila.

Ai sensi dell'IFRS2, i piani sopra descritti sono definiti come Equity Settled.

Per informazioni sui documenti informativi relativi ai Piani, si rinvia al sito Internet della società, www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance/Assemblea degli azionisti".

8.3. EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Si segnala che nel corso dell'esercizio 2023 non vi sono eventi ed operazioni significative non ricorrenti.

8.4.OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Si segnala che nel corso dell'esercizio 2023 non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

8.5. STRUMENTI FINANZIARI

Nella seguente tabella sono esposti, per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile ed il fair value, compreso il relativo livello della gerarchia del fair value degli strumenti finanziari valutati al fair value. Sono escluse le informazioni sul fair value delle attività e delle passività finanziarie non valutate al fair value, quando il valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value.

(Euro/000)
31 dicembre 2023 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - -
Contratti a termine su cambi di copertura - - - 2
Totale - - -
Attività finanziarie non valutate a fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 98.308 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 964 -
Crediti finanziari (*) 53.525
Totale 152.797 - -
Totale generale 152.797 - -

(Euro/000)
31 dicembre 2022 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - -
Contratti a termine su cambi di copertura - - -
Totale - - -
Attività finanziarie non valutate a fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 113.599 148
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 12.966 -
Crediti finanziari (*) 160
Totale 126.725 148 -
Totale generale 126.725 148 -
(Euro/000)
31 dicembre 2023 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - - 2
Contratti a termine su cambi di copertura - - - 2
Altri debiti - - - 3
Totale - - -
Passività finanziarie non valutate a fair value
Debiti commerciali e altri debiti (*) (46.398) -
Debiti finanziari (*) (400.644) (250.000)
Debiti in conto corrente (*) - -
Anticipi bancari (*) - -
Finanziamenti bancari (*) - -
Debiti finanziari IFRS 16 (*) (934) (3.475)
Totale (447.976) (253.475) -
Totale generale (447.976) (253.475) -
(Euro/000)
31 dicembre 2022 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - - 2
Contratti a termine su cambi di copertura - - - 2
Altri debiti - - - 3
Totale - - -
Passività finanziarie non valutate a fair value
Debiti commerciali e altri debiti (*) (56.270) -
Debiti finanziari (*) (444.115) (50.000)
Debiti in conto corrente (*) - -
Anticipi bancari (*) - -
Finanziamenti bancari (*) - -
Debiti finanziari IFRS 16 (*) (1.146) (4.986)
Totale (501.531) (54.986) -
Totale generale (501.531) (54.986) -

(*) Trattasi di attività e passività finanziarie a breve il cui valore di carico approssima ragionevolmente il fair valueche, pertanto, non è stato indicato.

8.6.COMPENSI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE

Si evidenziano di seguito i corrispettivi della società di revisione:

Servizi di revisione, di attestazione ed altri servizi
Soggetto che ha erogato il servizio Corrispettivi di
competenza 2023
(Euro)
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. 269.455
Rete Deloitte & Touche S.p.A. 0
Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. 102.000
Rete Deloitte & Touche S.p.A. 0
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. 0
Rete Deloitte & Touche S.p.A. 0
Totale 371.455

8.7.INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE N. 124/2017

In relazione a quanto richiesto dalla legge n. 124/2017, si segnala che la società Moncler S.p.A. ha beneficiato nel corso nel 2023 del credito di imposta relativo alla ricerca e sviluppo per un importo pari ad Euro 1.827 migliaia, del credito art bonus per Euro 26 mila e del bonus pubblicità per Euro 33 mila.

Ai fini degli adempimenti sopra citati, in relazione ad eventuali altri contributi ricevuti che rientrino nelle fattispecie previste, si rinvia inoltre all'apposito Registro nazionale pubblicamente consultabile.

9. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Nessun fatto di rilievo avvenuto dopo la chiusura dell'esercizio.

10. PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO

A conclusione delle presenti Note esplicative, Vi invitiamo ad approvare il bilancio di esercizio della società Moncler S.p.A.

Vi proponiamo di deliberare a valere sull'utile dell'esercizio 2023 di Moncler S.p.A., che ammonta ad Euro 195.734.596, e sulla riserva utili e perdite a nuovo, la distribuzione di un dividendo unitario lordo di Euro 1,15 per azione ordinaria.

L'ammontare complessivo da distribuire a titolo di dividendo, tenuto conto delle azioni emesse alla data odierna, al netto delle azioni proprie direttamente detenute dalla società, è pari a Euro 310,7 milioni 4 .

***

Il presente bilancio, composto da conto economico, conto economico complessivo, prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario e note, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico e i flussi di cassa e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.

Per il Consiglio di Amministrazione

Remo Ruffini Presidente e Amministratore Delegato

4 Soggetto a variazione per l'eventuale utilizzo e/o acquisto di azioni proprie.

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154-BIS DEL D.LGS. 58/98

  1. I sottoscritti Remo Ruffini, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato e Luciano Santel, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Moncler S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2023.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 si è basata su di un processo definito da Moncler S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

    1. Si attesta, inoltre, che:
  2. 3.1 il bilancio consolidato:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

28 febbraio 2024

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E AMMINISTRATORE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI DELEGATO Remo Ruffini Luciano Santel

Deloitte & Touche S.p.A. Via Fratelli Bandiera, 3 31100 Treviso Italia

Tel: +39 0422 5875 Fax: +39 0422 587812 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di Moncler S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del gruppo facente capo a Moncler S.p.A. ("Gruppo Moncler" o "Gruppo"), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2023, dal conto economico consolidato, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note esplicative al bilancio consolidato, che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Moncler S.p.A. (la Società) in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona

Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v.

Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

Impairment test del marchio e dell'avviamento iscritti con riferimento alla CGU Stone Island
Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2023 riporta "Marchi e
altre immobilizzazioni immateriali, nette" pari ad Euro 1.096 milioni ed
"Avviamento" pari ad Euro 603 milioni. Dette voci includono il marchio e
l'avviamento allocati alla
cash generating unit
("CGU") Stone Island
rispettivamente per Euro 775 milioni ed Euro 448 milioni. Tali attività sono
considerate beni immateriali a vita utile indefinita e conseguentemente non
vengono ammortizzate ma sono sottoposte, come previsto dal principio
contabile internazionale "IAS 36 Impairment of assets", a
impairment test
almeno annualmente mediante confronto tra il valore recuperabile della
CGU – determinato secondo la metodologia del valore d'uso – e il valore
contabile del capitale investito netto riferibile alla stessa, che include i
suddetti marchio ed avviamento tra le attività immobilizzate.
Il processo di valutazione posto in essere dalla Direzione è articolato e si basa
su una serie di assunzioni riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di
cassa attesi della CGU, la determinazione di un appropriato tasso di
attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate). Tali assunzioni
sono influenzate da aspettative future circa l'andamento del business Stone
Island oltre che da condizioni di mercato.
In considerazione della rilevanza dell'ammontare dell'avviamento e del
marchio iscritti nel bilancio consolidato relativamente alla CGU Stone Island,
della soggettività delle stime attinenti la determinazione dei flussi di cassa
della CGU e delle variabili chiave del modello di
impairment, abbiamo
considerato l'impairment test
un aspetto chiave della revisione del bilancio
consolidato.
La nota 5.2. al bilancio consolidato riporta l'informativa sui test effettuati
relativamente alle immobilizzazioni immateriali, ivi inclusa una "sensitivity
che illustra gli effetti derivanti da variazioni nelle variabili chiave
analysis"
utilizzate ai fini dell'impairment test.
Procedure di revisione
svolte
Abbiamo esaminato le modalità usate dalla Direzione per la determinazione
del valore d'uso della CGU, analizzando i metodi e le assunzioni utilizzati per
lo sviluppo dell'impairment test.
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolte le seguenti
procedure, anche avvalendoci del supporto di esperti:

rilevazione e comprensione del processo posto in essere dal Gruppo
Moncler nell'effettuazione dell'impairment test;

analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la
formulazione delle previsioni dei flussi di cassa, anche mediante analisi di
dati di settore e ottenimento di informazioni dalla Direzione;
  • analisi dei dati consuntivi rispetto ai piani originari ai fini di valutare la natura degli scostamenti e l'attendibilità del processo di predisposizione dei piani;
  • valutazione della ragionevolezza del tasso di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate);
  • verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la determinazione del valore d'uso della CGU;
  • verifica della corretta determinazione del valore contabile della CGU;
  • verifica della sensitivity analysis predisposta dalla Direzione.

Abbiamo inoltre esaminato l'adeguatezza e la conformità dell'informativa fornita dal Gruppo sull'impairment test a quanto previsto dallo IAS 36.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Moncler S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile.

Inoltre:

  • Abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno.
  • Abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo.
  • Abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa.
  • Siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento.
  • Abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.
  • Abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti di Moncler S.p.A. ci ha conferito in data 22 aprile 2021 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2030.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di Moncler S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Alcune informazioni contenute nelle note esplicative al bilancio consolidato, quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici, potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML.

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di Moncler S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del gruppo Moncler al 31 dicembre 2023, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2023 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2023 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n.254

Gli Amministratori di Moncler S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n.254.

Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Barbara Moscardi Socio

Treviso, 25 marzo 2024

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154-BIS DEL D.LGS. 58/98

  1. I sottoscritti Remo Ruffini, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato, e Luciano Santel, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Moncler S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2023.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 si è basata su di un processo definito da Moncler S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

  2. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il bilancio d'esercizio:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

28 febbraio 2024

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E AMMINISTRATORE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI DELEGATO Remo Ruffini Luciano Santel

Deloitte & Touche S.p.A. Via Fratelli Bandiera, 3 31100 Treviso Italia

Tel: +39 0422 5875 Fax: +39 0422 587812 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di Moncler S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di Moncler S.p.A. (la "Società"), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2023, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio, che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

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Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v.

Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

Impairment test del marchio Stone Island
Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023, la voce "Marchi e altre
immobilizzazioni immateriali, nette" include per Euro 775 milioni il valore
assegnato al marchio Stone Island (di seguito, il "Marchio") conferito alla
Società da Sportswear Company S.p.A. a seguito della scissione effettuata a
fine 2021.
Tale Marchio, quale bene immateriale a vita utile indefinita, non viene
ammortizzato ma è sottoposto, come previsto dal principio contabile
internazionale "IAS 36 Impairment of assets",
a impairment test almeno
annualmente mediante confronto tra il suo valore contabile e il valore
recuperabile, determinato come valore d'uso con il metodo dei flussi di cassa
attualizzati, stimati attraverso l'applicazione del c.d.
royalty relief method.
Il processo di valutazione posto in essere dalla Direzione è articolato e si basa
su una serie di assunzioni riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di
cassa attesi del Marchio, la determinazione di un appropriato tasso di
attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate). Tali assunzioni
sono influenzate da aspettative future circa l'andamento delle vendite,
elemento alla base del calcolo, oltre che da condizioni di mercato.
In considerazione della rilevanza dell'ammontare iscritto nel bilancio
d'esercizio, della soggettività delle stime attinenti la determinazione dei
flussi di cassa del Marchio e delle variabili chiave del modello di
impairment,
abbiamo considerato l'impairment test
un aspetto chiave della revisione del
bilancio d'esercizio della Società.
La nota 4.2. al bilancio d'esercizio riporta l'informativa sul test effettuato, ivi
inclusa una
che illustra gli effetti derivanti da variazioni
sensitivity analysis
nelle variabili chiave utilizzate ai fini dell'impairment test.
Procedure di revisione
svolte
Abbiamo esaminato le modalità usate dalla Direzione per la determinazione
del valore d'uso del Marchio, analizzando i metodi e le assunzioni utilizzati
per lo sviluppo dell'impairment test.
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure, anche avvalendoci del supporto di esperti:

rilevazione e comprensione del processo adottato dalla Società
nell'effettuazione dell'impairment test;

analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la
formulazione delle previsioni dei flussi di cassa, anche mediante analisi di
dati di settore e ottenimento di informazioni dalla Direzione;

analisi dei dati consuntivi rispetto ai piani originari ai fini di valutare la
natura degli scostamenti e l'attendibilità del processo di predisposizione
dei piani;

  • 3
  • valutazione della ragionevolezza del tasso di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate);
  • verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la determinazione del valore d'uso del Marchio;
  • verifica della sensitivity analysis predisposta dalla Direzione.

Abbiamo inoltre esaminato l'adeguatezza e la conformità dell'informativa fornita dalla Società sull'impairment test a quanto previsto dallo IAS 36.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • Abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno.
  • Abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società.
  • Abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa.
  • Siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento.
  • Abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti di Moncler S.p.A. ci ha conferito in data 22 aprile 2021 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2030.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di Moncler S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di Moncler S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Moncler S.p.A. al 31 dicembre 2023, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio di Moncler S.p.A. al 31 dicembre 2023 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di Moncler S.p.A. al 31 dicembre 2023 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Barbara Moscardi Socio

Treviso, 25 marzo 2024

MONCLER S.p.A. Sede in Milano, via Stendhal, 47 Registro Imprese di Milano e codice fiscale 04642290961 REA 1763158 * * *

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

Ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Signori Azionisti,

la presente relazione, redatta ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. n. 58/1998 (nel seguito, anche "T.U.F."), riferisce sull'attività svolta dal Collegio Sindacale (il "Collegio") di Moncler S.p.A. (nel seguito "Moncler" o anche la "Società") nell'esercizio concluso il 31 dicembre 2023. Il Collegio Sindacale, nella sua attuale composizione, è stato nominato dall'Assemblea del 18 aprile 2023 e resterà in carica sino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.

Nel corso dell'esercizio 2023 il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti nel rispetto del Codice Civile, del T.U.F., delle indicazioni fornite dalla Consob con comunicazione n. 1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti, del D. Lgs n. 39/2010 (Decreto di attuazione della Direttiva 2006/43/CE relativa alle revisioni legali dei conti annuali e consolidati, come modificata dalla Direttiva 2014/56/UE) e successive modifiche ed integrazioni, delle norme statutarie e di quelle emesse dalle Autorità che esercitano attività di vigilanza e di controllo, tenendo altresì in considerazione il Codice di Corporate Governance delle società quotate pubblicato nel 2020 dal Comitato per la Corporate Governance a cui la Società ha dichiarato di attenersi (il "Codice di Corporate Governance"), nonché le norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili aggiornate, da ultimo, a dicembre 2023 (le "Norme di Comportamento").

Il Collegio Sindacale ha inoltre ottemperato alla normativa applicabile agli enti di interesse pubblico di cui all'art. 16 D. Lgs. n. 39/2010, quale è Moncler in quanto società con azioni quotate, nella veste di "Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile", svolgendo le ulteriori specifiche funzioni di controllo e monitoraggio in tema di informativa finanziaria e revisione legale, previste dall'art. 19 del citato D. Lgs. n. 39/2010, così come modificato dal D. Lgs. n.

135/2016, nonché in tema di informativa non finanziaria ai sensi del D. Lgs. n. 254/2016 e successive modifiche.

Il Collegio Sindacale dà qui conto delle attività svolte nel corso dell'esercizio 2023 e fornisce di seguito le opportune informazioni, in linea con le disposizioni che regolano la materia.

  1. Attività del Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 (punto 10 della Comunicazione Consob n. 1025564/01)

Il Collegio Sindacale ha svolto le attività di propria competenza effettuando, nel corso dell'esercizio 2023, 10 riunioni.

Inoltre, il Collegio ha partecipato alle 7 riunioni del Consiglio di Amministrazione e ha preso parte in maniera totalitaria o a mezzo del proprio Presidente e/o altro sindaco:

  • a n. 6 riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità (CCRS);
  • a n. 7 riunioni del Comitato Nomine e Remunerazioni (CNR);
  • a n. 1 riunioni del Comitato Parti Correlate (CPC).

Nell'ambito della propria attività di controllo, il Collegio, tra l'altro, ha:

  • vigilato sull'osservanza delle leggi e dello statuto e delle regolamentazioni di settore;
  • vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;
  • vigilato sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società per gli aspetti di competenza, del sistema di controllo interno e amministrativo – contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione;
  • vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lettera c-bis) del T.U.F., sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Corporate Governance;
  • verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare i requisiti di indipendenza richiesti per i Consiglieri;
  • vigilato sulla conformità della procedura approvata dal Consiglio di amministrazione in materia di operazioni con parti correlate ai principi di cui al Regolamento Consob n. 17221 del 12 Marzo 2010 e successive modifiche, nonché sul rispetto della procedura medesima;
  • vigilato sull'adozione delle politiche retributive, sottoposte ad approvazione assembleare.

Il Collegio Sindacale, inoltre, ha:

  • incontrato l'Organismo di Vigilanza istituito ex D. Lgs. 231/2001 al fine di un opportuno scambio di informazioni;
  • svolto incontri e/o scambiato informazioni con gli organi di controllo delle principali società controllate;
  • tenuto incontri e ottenuto informazioni, anche attraverso la partecipazione alle riunioni del CCRS, dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dal Responsabile della Funzione Internal Audit e da altri responsabili delle funzioni aziendali di volta in volta interessate dall'attività di vigilanza del Collegio;
  • nel quadro dei rapporti tra organo di controllo e revisore previsti ai sensi del terzo comma dell'art. 150 del T.U.F. e alla luce delle attribuzioni del Collegio Sindacale in veste di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile ai sensi dell'art. 19 D. Lgs. 39/2010, effettuato appositi incontri su base periodica con la società incaricata della revisione legale Deloitte&Touche S.p.A. ("DT"), nel corso dei quali sono stati anche scambiati dati e informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti.

  • Operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale. Altri eventi meritevoli di richiamo (punto 1 della Comunicazione Consob n. 1025564/01)

2.1. Attività svolta dal Collegio

Il Collegio Sindacale ha vigilato sul rispetto da parte della Società della legge e dello statuto sociale e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, con particolare riferimento alle operazioni rilevanti sotto il profilo economico, finanziario e patrimoniale, mediante la costante partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, dei comitati endoconsiliari e l'esame della documentazione fornita.

A tal riguardo, il Collegio ha ricevuto informazioni da parte degli Amministratori Delegati e dal Consiglio di amministrazione sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Società, anche tramite società direttamente o indirettamente controllate; di tali operazioni e attività è data rappresentazione nella Relazione sulla Gestione, cui si rinvia.

Sulla base delle informazioni rese disponibili, il Collegio è giunto a ritenere ragionevolmente che tali operazioni siano da considerarsi conformi alla legge, allo statuto sociale e ai principi di corretta amministrazione e che esse non appaiono manifestamente imprudenti, né azzardate o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, né tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

2.2 Principali eventi di rilievo

I principali eventi di rilievo che hanno interessato la Società e il Gruppo nel corso del 2023 sono oggetto di informativa anche nella Relazione Annuale e Bilancio Consolidato 2023. Tra questi si riportano, in particolare, i seguenti:

(i) in data 31 marzo 2023 Moncler, tramite la controllata Industries S.p.A., ha acquistato dal socio coreano (Shinsegae International Inc.) una quota della sua partecipazione in Moncler Korea Inc. pari al 9,99% del capitale sociale, a fronte di un esborso di Euro 10,8 milioni. A seguito di questo acquisto ora Moncler, tramite Industries S.p.A., detiene l'intero capitale sociale di Moncler Korea Inc.;

(ii) in data 3 maggio 2023, Robert Triefus è stato nominato Amministratore Delegato di Sportswear Company S.p.A. (licenziataria del marchio Stone Island) con efficacia dal 1 giugno 2023;

(iii) in data 4 maggio 2023, il Consiglio di Amministrazione di Moncler ha dato esecuzione al secondo ciclo di attribuzione del piano di stock grant denominato "Piano di Performance Shares 2022", approvato dall'Assemblea del 21 aprile 2022, previo ottenimento del parere positivo del Comitato Nomine e Remunerazione, e ha approvato l'assegnazione di un numero massimo di azioni pari a 436.349;

(iv) a novembre 2023, Essilor Luxottica e Moncler hanno annunciato la firma di un accordo di licenza esclusiva che comprende il design, la produzione e la distribuzione globale degli occhiali Moncler. L'accordo è in vigore dal gennaio 2024 fino a dicembre 2028, con un'opzione di rinnovo automatico per ulteriori cinque anni.

3. Operazioni con parti correlate e infragruppo. Operazioni atipiche e/o inusuali (punti 2 e 3 della Comunicazione Consob n. 1025564/01)

La Società, in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento Consob 17221/2010 e successive modificazioni e dall'art. 2391-bis del Codice Civile, si è dotata di una "Procedura per la disciplina delle operazioni con le parti correlate" ("Procedura OPC"), da ultimo aggiornata in data 14 giugno 2021 per tener conto

delle modifiche apportate al Regolamento Consob 17221/2010 dalla Delibera Consob n. 21624 del 10 dicembre 2020 (entrate in vigore il 1o luglio 2021).

Il Collegio Sindacale ritiene che la predetta procedura risulti conforme alle prescrizioni del citato Regolamento Consob 17221/2010, nella formulazione attualmente vigente: nel corso dell'esercizio il Collegio ha vigilato sulla sua osservanza da parte della Società.

La Relazione Finanziaria Annuale, comprensiva della Relazione sulla Gestione, del Bilancio Consolidato e del Bilancio d'Esercizio 2023 di Moncler riporta gli effetti economico-patrimoniali delle operazioni con parti correlate, nonché la descrizione dei relativi rapporti più significativi.

Nel corso dell'esercizio 2023 non è stata sottoposta all'attenzione del Comitato Operazioni con Parti Correlate alcuna operazione classificata, ai sensi della Procedura OPC, come di "maggiore rilevanza". È stata viceversa sottoposta al Comitato Operazioni Parti Correlate un'operazione classificabile come di "minore rilevanza". In proposito, il Collegio Sindacale, in conformità dell'art. 4, comma 6, del Regolamento Consob OPC, ha vigilato sull'osservanza della Procedura OPC, monitorando il processo che ha portato al rilascio del parere da parte del Comitato OPC ai sensi dell'art. 7 del Regolamento Consob OPC.

Non risultano eseguite operazioni con parti correlate in via d'urgenza.

Il Collegio ha valutato adeguate le informazioni rese dal Consiglio di Amministrazione nella Relazione Finanziaria Annuale 2023 della Società in ordine alle operazioni infragruppo e con parti correlate.

Per quanto a nostra conoscenza, nel corso dell'esercizio 2023 non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali.

  1. Attività di vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo. Struttura organizzativa della Società e del Gruppo, rapporti con società controllate (punti 12 e 15 della Comunicazione Consob n. 1025564/01)

Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società tramite le informazioni acquisite dal Consiglio di Amministrazione, dall'Amministratore

Delegato e dai responsabili delle funzioni aziendali, nonché nell'ambito di incontri con i Collegi Sindacali delle controllate.

La struttura organizzativa della Società e del Gruppo e la relativa evoluzione sono descritte in dettaglio nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari.

L'assetto organizzativo della Società comprende i compiti e le responsabilità delle funzioni aziendali, i rapporti gerarchici e funzionali tra esse intercorrenti e i relativi meccanismi di coordinamento.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza del complessivo assetto organizzativo della Società e del Gruppo e ha monitorato altresì il processo di definizione e attribuzione delle deleghe.

Nell'ambito della propria attività di vigilanza il Collegio sindacale ha poi incontrato l'Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D. Lgs 231/2001, cui è affidato il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza del modello adottato ai sensi del D. Lgs. 39/2010 (c.d. Modello 231) e del Codice Etico, ed ha ottenuto informativa sulle attività di carattere organizzativo e procedurale poste in essere ai sensi del D. Lgs. 231/2001.

Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del TUIF al fine di ottenere con tempestività le informazioni necessarie ad adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge e dal Regolamento (UE) n. 596/2014. Il Collegio Sindacale, inoltre, ha posto in essere, ai sensi dell'art. 151 T.U.F., scambi informativi mediante specifici incontri con i componenti dei Collegi Sindacali di alcune tra le principali società controllate in merito, tra l'altro, al funzionamento dell'attività sociale e all'adeguatezza dell'assetto organizzativo. Il Collegio Sindacale ha acquisito, in data 25 marzo 2024, la Relazione al bilancio predisposta dall'organo di controllo della società controllata Industries S.p.A. e, in data 25 marzo 2024, la Relazione al bilancio predisposta dall'organo di controllo della società controllata Sportswear Company S.p.A., i cui contenuti confermano quanto emerso nel corso degli scambi informativi e dalle quali non sono emersi elementi da segnalare nella presente Relazione.

  1. Attività di vigilanza sull'adeguatezza sul sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e del sistema amministrativo contabile; monitoraggio del processo di informativa finanziaria e non finanziaria (punti 13 e 14 della Comunicazione Consob n. 1025564/01)

5.1 Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari sono descritte le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ("SCIGR") è formato dalle regole, dalle procedure e dalle strutture aziendali che operano per consentire l'efficace funzionamento della Società e del Gruppo e per identificare, gestire e monitorare i principali rischi cui essi sono esposti. Il SCIGR è un sistema integrato che coinvolge l'intera struttura organizzativa; al suo funzionamento sono chiamati a contribuire, in modo coordinato e interdipendente, tanto gli organi sociali quanto le strutture aziendali, comprese le funzioni di controllo.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza del SCIGR di cui è dotata la Società e il Gruppo, verificandone il suo concreto funzionamento. In particolare, il Collegio Sindacale ha:

  • (i) preso atto della valutazione di adeguatezza del SCIGR espressa, previo parere del CCRS, dal Consiglio di Amministrazione; a tale proposito, si rinvia alla Relazione di Corporate Governance e Assetti Proprietari;
  • (ii) esaminato la relazione del CCRS rilasciata semestralmente a supporto del Consiglio di Amministrazione;
  • (iii) esaminato i documenti di sintesi sulla valutazione dell'adeguatezza e dell'efficacia del sistema dei controlli interni e gestione dei rischi predisposti dalla Funzione Internal Audit;
  • (iv) partecipato a tutte le riunioni del CCRS, ricevendo informazioni anche in ordine alle iniziative che il Comitato ha ritenuto opportuno promuovere o richiedere a fronte di specifiche tematiche;
  • (v) acquisito conoscenza dell'evoluzione delle strutture organizzative e delle attività svolte dalle Funzioni di Internal Audit e di Compliance;
  • (vi) esaminato le relazioni sull'attività della Funzione di Internal Audit e della Funzione di Compliance portate all'attenzione del CCRS e del Consiglio di Amministrazione;

  • (vii) verificato l'autonomia, l'indipendenza e le funzionalità della Funzione Internal Audit, nonché implementato e mantenuto con la stessa un adeguato e costante collegamento. In particolare, il Collegio Sindacale ha verificato gli aggiornamenti apportati dalla Funzione Internal Audit al documento "Mandato alla Direzione Internal Audit del Gruppo Moncler", approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 26 ottobre 2023;
  • (viii) esaminato il Piano di Audit predisposto dalla Funzione di Internal Audit e approvato dal Consiglio di Amministrazione, osservato il rispetto dello stesso e ricevuto flussi informativi sugli esiti degli audit e sull'effettiva implementazione delle relative iniziative di mitigazione e azioni correttive;
  • (ix) preso conoscenza dell'evoluzione dell'assetto delle procedure adottate dal Gruppo.

Alla luce di tutto quanto sopra, tenuto conto della circostanza che il SCIGR è un sistema in costante evoluzione, dalle analisi svolte e sulla base degli elementi informativi acquisiti, non sono emersi elementi che possano indurre questo Collegio a ritenere non adeguato, nel suo complesso, il sistema di controllo interno e gestione dei rischi della Società.

5.2 Sistema amministrativo contabile e processo di informativa finanziaria

Per quanto riguarda il sistema amministrativo contabile e il processo di informativa finanziaria, il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza di detto sistema e sull'idoneità dello stesso a rappresentare correttamente i fatti di gestione. La vigilanza del Collegio Sindacale è stata svolta, tra l'altro, tramite l'esame delle relazioni del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari. Nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari sono descritte le principali caratteristiche del sistema.

Il Collegio Sindacale ha incontrato periodicamente, per gli scambi di informazione previsti per legge, i responsabili della società di revisione. Dallo scambio con detti soggetti di dati e informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti, ai sensi dell'art. 150, comma 3, T.U.F non sono emersi aspetti che debbano essere evidenziati nella presente relazione.

Nella riunione del 21 marzo 2024, il Collegio Sindacale ha esaminato i contenuti della bozza della Relazione aggiuntiva predisposta dalla società di revisione

Deloitte & Touche ex art. 11 del Regolamento UE 537/2014, emessa poi in data 25 marzo 2024, e ha constatato che da essa non emergono carenze significative del sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria. I contenuti previsti nella relazione sono stati oggetto di discussione e approfondimento nel corso dei periodici scambi informativi intervenuti tra il Collegio Sindacale e la società di revisione.

5.3 Processo di informativa non finanziaria

Il Collegio Sindacale ricorda che, ai sensi del D. Lgs. 254/2016 e successive modifiche, nonché del relativo regolamento di attuazione emanato dalla CONSOB con delibera n. 20267 del 18 gennaio 2018, la Società è chiamata a predisporre e a pubblicare una Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario ("DNF"). Ai sensi dell'art. 4 del D. Lgs. 254/2016, la DNF fornisce informazioni di carattere non finanziario relative alla Società e alle sue controllate "nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotto".

Come previsto dall'art. 3, comma 7, D. Lgs. 254/2016, il Collegio Sindacale, nell'ambito dello svolgimento delle funzioni ad esso attribuite dall'ordinamento, ha vigilato sull'osservanza delle norme che disciplinano la predisposizione e la pubblicazione della DNF, tenendo conto anche di quanto previsto dal Regolamento UE 2020/852 (cosiddetto Regolamento sulla Tassonomia).

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la DNF in data 28 febbraio 2024; essa è stata redatta in ottemperanza al D. Lgs. 254/2016, nel rispetto dell'art. 8 del Regolamento Tassonomia e del Regolamento Delegato UE 2021/2178, e tenendo in considerazione gli standard di rendicontazione internazionale (GRI Universal Standard) applicabili.

Il Collegio Sindacale segnala che, il 16 dicembre 2022, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea la Direttiva 2022/2464 del Parlamento Europeo e del Consiglio in materia di comunicazione societaria sulla sostenibilità ("CSRD") che modifica il Regolamento (UE) n. 537/2014, la Direttiva 2004/109/CE, la Direttiva 2006/43/CE e la Direttiva 2013/34/UE. Il recepimento della CSRD dovrà realizzarsi entro il 6 luglio 2024. A tal fine, è stato posto in

consultazione da parte del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell'Economia e delle Finanze, sino al 18 marzo 2024, il decreto di recepimento della CSRD.

La CSRD ha, in particolare, introdotto l'obbligo per le società con caratteristiche analoghe a quelle già soggette alla Non-Financial Reporting Directive ('NFRD'), di rendicontare le informazioni di sostenibilità includendole nella relazione sulla gestione. L'obbligo in questione si applicherà a partire dall'esercizio avente inizio il 1° gennaio 2024; conseguentemente, i dati riferiti all'esercizio 2024 saranno inseriti nella relazione sulla gestione predisposta nel corso del 2025. Le informazioni sulla sostenibilità previste dalla CSRD dovranno essere rendicontate utilizzando gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), elaborati dall'EFRAG, con il fine di creare uno standard unico e obbligatorio di rendicontazione a livello di UE, e, allo stato, saranno sottoposte a limited assurance da parte di un revisore.

Il Collegio ha preso altresì atto che la società di revisione ha emesso la Relazione di cui all'art. 3, comma 10, D. Lgs. 254/2016 in data 25 marzo 2024, i cui contenuti confermano quanto anticipato nel corso degli scambi informativi.

Nell'ambito di detta relazione, la Deloitte & Touche ha attestato che, sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla sua attenzione elementi che facciano ritenere che la DNF non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli artt. 3 e 4 D. Lgs. n. 254/2016 e dagli standard di rendicontazione utilizzati dal Gruppo.

Il Collegio Sindacale, a sua volta, osserva che, ad esito delle attività svolte, non sono pervenuti alla sua attenzione elementi di non conformità della DNF rispetto alle disposizioni normative che ne disciplinano la predisposizione e la pubblicazione.

6. Revisione legale dei conti (punti 4, 7, 8 e 16 della Comunicazione Consob n. 1025564/01)

6.1 Attività del Collegio Sindacale con riferimento all'esercizio 2023 L'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Società e del bilancio consolidato di Gruppo in essere è stato conferito, in data 21 aprile 2021, per il novennio 2022-2030, alla società di revisione Deloitte & Touche; la stessa società di revisione ha verificato nel corso dell'esercizio 2023 la regolare tenuta della contabilità sociale e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture

contabili.

In accordo con quanto previsto dall'art. 19 del D. Lgs. n. 39/2010, il Collegio Sindacale, nella veste di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, ha svolto la propria attività di vigilanza sulla Società di Revisione nei limiti previsti dalla disciplina applicabile.

Nel corso dell'esercizio, il Collegio ha tenuto riunioni con i responsabili della società di revisione anche ai sensi dell'art. 150, comma 3, del T.U.F. Nell'ambito della vigilanza di cui all'art. 19 del D.lgs. 39/2010, il Collegio Sindacale ha acquisito informazioni da Deloitte & Touche con riferimento alla pianificazione ed esecuzione dell'attività di revisione. Nel corso delle riunioni sono stati altresì svolti opportuni scambi di dati e informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti e non sono emersi fatti o situazioni meritevoli di essere evidenziati.

La società di revisione ha emesso in data 25 marzo 2024 le relazioni ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.lgs. 39/2010, rispettivamente per il bilancio d'esercizio e per il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023. I contenuti confermano quanto anticipato nel corso degli scambi informativi.

In particolare, la Società di Revisione nelle proprie relazioni ha:

  • rilasciato un giudizio dal quale risulta che i bilanci d'esercizio e consolidato di Moncler forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria di Moncler e del Gruppo al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dell'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 38/05;
  • rilasciato un giudizio di coerenza dal quale risulta che la Relazione sulla Gestione che correda il bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 e alcune specifiche informazioni contenute nella "Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari" indicate dell'articolo 123-bis, comma 4, del T.U.F., la cui responsabilità compete gli Amministratori della Società, sono redatte in conformità alle norme di legge;
  • rilasciato un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio e consolidato alle disposizioni del Regolamento (UE) 2019/815 ("Regolamento ESEF"), precisando quanto segue: "siamo consapevoli che alcune informazioni

contenute nelle note illustrative al bilancio consolidato quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML";

  • dichiarato, per quanto riguarda eventuali errori significativi nelle Relazioni sulla gestione, sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, di non avere nulla da riportare;
  • verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della Dichiarazione Non Finanziaria.

Il Collegio Sindacale, tenuto conto delle informazioni acquisite tramite la partecipazione nelle riunioni del CCRS, con la presenza del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e dei responsabili della Società di Revisione, non ha osservazioni in merito al corretto utilizzo dei principi contabili e all'omogeneità del loro utilizzo ai fini della predisposizione del bilancio consolidato.

In data 25 marzo 2024 la Società di Revisione ha altresì rilasciato al Collegio Sindacale la Relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014. In allegato a tale Relazione la Società di Revisione ha presentato al Collegio Sindacale la dichiarazione relativa all'indipendenza, così come richiesto dall'art. 6 del Regolamento (UE) n. 537/2014, dalla quale non emergono situazioni che possono compromettere l'indipendenza. In ottemperanza a quanto previsto dall'art. 19, comma 1, lett. a), D. Lgs. 39/2010, il Collegio ha tempestivamente trasmesso la Relazione aggiuntiva al Consiglio di Amministrazione, senza formulare osservazioni.

Ai sensi dell'art. 19, comma 1, lett. e), del D. Lgs. n. 39/2010, il Collegio Sindacale, sempre nel suo ruolo di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, ha verificato e monitorato l'indipendenza della società di revisione. Nello svolgimento di detti controlli, non sono state riscontrate situazioni idonee a compromettere l'indipendenza della società di revisione o cause di incompatibilità ai sensi della disciplina applicabile. Quanto sopra risulta confermato anche dalla dichiarazione rilasciata da Deloitte & Touche ai sensi dell'art. 6, paragrafo 2, lett. a) Regolamento UE 537/2014.

6.2 Attività del Collegio Sindacale con riferimento ai non-audit services Con riferimento alla tematica dei non-audit services, si rammenta che, su impulso e con il supporto del Collegio, la Società ha adottato a giugno 2021 una specifica procedura volta a disciplinare il conferimento alla società di revisione e a entità appartenenti al relativo network di incarichi aventi ad oggetto servizi diversi dalla revisione legale ("Procedura interna per il conferimento di incarichi relativi a servizi diversi dalla revisione legale al revisore del Gruppo Moncler e a soggetti appartenenti alla sua rete").

Nel corso dell'esercizio 2023, in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 19, comma 1, lett. e), del D. Lgs. n. 39/2010 e dall'art. 5, par. 4, del Regolamento UE 537/2014, il Collegio Sindacale, nel suo ruolo di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, ha preventivamente esaminato le proposte di conferimento di non-audit services alla società di revisione o a entità appartenenti al relativo network sottoposte alla sua attenzione.

Nell'ambito delle proprie valutazioni, il Collegio Sindacale ha verificato sia la compatibilità di detti servizi con i divieti di cui all'art. 5 del Regolamento EU 537/2014, sia l'assenza di potenziali rischi per l'indipendenza del revisore derivanti dallo svolgimento dei servizi medesimi alla luce delle disposizioni contenute nel D. Lgs. n. 39/2010 (artt. 10 e ss.), nel Regolamento Emittenti (art. 149-bis e ss.) e nel "Codice dei principi di deontologia professionale, riservatezza e segreto professionale, nonché di indipendenza e obiettività dei soggetti abilitati all'esercizio dell'attività di revisione legale dei conti" pubblicato in data 30 marzo 2023 e adottato con determina della Ragioneria Generale dello Stato del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 23 marzo 2023.

Al ricorrere dei presupposti previsti dalla legge, il Collegio ha approvato il conferimento del servizio a Deloitte & Touche o alle altre entità del network.

I corrispettivi relativi ai servizi diversi dalla revisione contabile svolti dalla società di revisione o da altre entità del network a favore della Società e delle sue società controllate nell'esercizio 2023 sono riportati in dettaglio, distinti tra servizi di revisione contabile, servizi di attestazione ed altri servizi, al punto 10.7 della Nota Esplicativa al bilancio consolidato, cui si rinvia.

7. Adesione al Codice di Corporate Governance. Composizione del Consiglio di Amministrazione. Remunerazioni. Autovalutazione del Collegio (punto 17 della Comunicazione Consob n. 1025564/01)

Moncler ha adottato il Codice di Corporate Governance.

Il Collegio Sindacale ha valutato il modo in cui sono state attuate da Moncler le previsioni del Codice di Corporate Governance nei termini illustrati nella Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari, senza avere osservazioni in merito.

Il Collegio Sindacale dà atto che il Consiglio di Amministrazione ha effettuato la valutazione su funzionamento, dimensione e composizione dello stesso e dei comitati consiliari in conformità a quanto previsto dall'art. 4 del Codice di Corporate Governance. Il processo di Board evaluation è descritto nella Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari a cui si rinvia.

Il processo e i risultati dell'attività di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione condotta rispetto all'esercizio 2023 sono stati presentati, condivisi e discussi dal Consiglio di Amministrazione con l'ausilio del consulente esterno nella riunione del Consiglio del 28 febbraio 2024 cui il Collegio Sindacale ha partecipato.

Il Collegio Sindacale ha monitorato l'applicazione del processo posto in essere dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza degli amministratori qualificati come "indipendenti" e dei relativi criteri.

Il Collegio Sindacale, in particolare nel corso della riunione del 28 febbraio 2024, ha preso atto delle informazioni fornite in merito alla sussistenza dei requisiti di indipendenza dei consiglieri Gabriele Galateri di Genola e Diva Moriani che con l'esercizio 2023 hanno superato i nove esercizi di permanenza in carica (cfr. Raccomandazione 7, lett. e), dell'art. 2 del Codice di Corporate Governance). Ad avviso dei Sindaci, le motivazioni addotte dal Consiglio per confermare la permanenza in capo a tali consiglieri dei requisiti di indipendenza risultano non contraddittorie, logiche e plausibili. I Sindaci hanno avuto modo di verificare che, in ossequio ai principi posti a base del Codice di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione, nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, ha chiaramente argomentato e motivato, in particolare, le ragioni per

le quali, nonostante lo scostamento dalla Raccomandazione in questione, gli obiettivi sottesi alle previsioni del Codice di Corporate Governance siano stati ugualmente raggiunti, alla luce delle motivazioni individuate per ciascuno dei soggetti interessati. Per maggiori dettagli sul punto, si rinvia al contenuto della Relazione sopra richiamata.

Nei primi mesi del 2024, in linea con quanto raccomandato dalla Norma Q.1.7 delle Norme di Comportamento del Collegio Sindacale delle Società Quotate predisposte dal CNDCEC, il Collegio Sindacale, con riferimento all'esercizio 2023, ha anch'esso svolto una propria attività di autovalutazione in merito alla composizione e al funzionamento dell'organo, nonché rilasciato le dichiarazioni in merito al possesso dei requisiti di indipendenza, onorabilità e professionalità previsti dal framework normativo e regolamentare di riferimento, provvedendo alla discussione e condivisione dei risultati complessivi nella riunione del 26 febbraio 2024.

Il Collegio Sindacale ricorda che, in data 3 marzo 2023, ha emesso la propria relazione di fine mandato, relativa al precedente triennio 2021-2023, contenente le "Considerazioni del Collegio Sindacale uscente in coerenza con le Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate del CNDCEC del 26 aprile 2018".

Il Collegio Sindacale ha verificato, tramite la partecipazione del Presidente e/o sindaco delegato a tutte le riunioni del CNR e CCRS, i processi aziendali che hanno condotto alla definizione delle politiche di remunerazione della Società con particolare riferimento ai criteri di remunerazione e incentivazione dei responsabili delle Funzioni di controllo e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

8. Pareri rilasciati dal Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio (punto 9 della Comunicazione Consob n. 1025564/01)

In data 23 febbraio 2023, il Collegio Sindacale, ai sensi del Codice di Corporate Governance (art. 6, Raccomandazione 33, lett. c.), si è espresso favorevolmente in merito all'approvazione del Piano di Audit per il 2023.

In data 26 febbraio 2024, il Collegio, si è espresso favorevolmente in ordine al Piano di Audit per il 2024, approvato da Consiglio di Amministrazione in data 28 febbraio 2024.

  1. Esposti, denunce ai sensi dell'art. 2408 del Codice Civile. Eventuali omissioni, fatti censurabili o irregolarità rilevate (punti 5, 6 e 18 della Comunicazione Consob n. 1025564/01)

Il Collegio Sindacale non ha ricevuto denunce ex art. 2408 del Codice Civile nel corso dell'esercizio 2023 e nei primi mesi dell'esercizio 2024.

Nel corso dell'attività svolta e sulla base delle informazioni ottenute non sono state rilevate omissioni, fatti censurabili, irregolarità o, comunque, circostanze significative che abbiano richiesto la segnalazione alle Autorità di Vigilanza o la menzione nella presente Relazione.

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Richiamate tutte le considerazioni formulate nella presente Relazione, Il Collegio Sindacale, tenuto conto degli specifici compiti spettanti alla Società di Revisione in tema di controllo della contabilità e di verifica dell'attendibilità del bilancio di esercizio, non ha osservazioni da formulare all'Assemblea, ai sensi dell'art. 153 del T.U.F., in merito all'approvazione del bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2023 accompagnato dalla Relazione sulla Gestione come presentato dal Consiglio di Amministrazione e alla proposta di destinazione dell'utile d'esercizio e di distribuzione dei dividendi formulata dal Consiglio medesimo.

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25 marzo 2024

IL COLLEGIO SINDACALE

Riccardo Losi

Carolyn Dittmeier

Nadia Fontana

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