AGM Information • Mar 26, 2018
AGM Information
Open in ViewerOpens in native device viewer
Sede sociale in Milano, Via Stendhal, n. 47 - capitale sociale euro 50.955.998,20 i.v. Registro delle Imprese di Milano, codice fiscale e partita IVA 04642290961 - REA n° 1763158
Redatta ai sensi dell'articolo 123–Bis del del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 relativa all'esercizio 2017
Approvata dal Consiglio di Amministrazione del 26 febbraio 2018 Pubblicata sul sito www.monclergroup.com - sezione "Governance"
| GLOSSARIO4 | |
|---|---|
| 1. PROFILO DELL'EMITTENTE5 | |
| 2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI 6 |
|
| 3. COMPLIANCE | 13 |
| 4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE | 14 |
| 5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE | 33 |
| 6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO | 33 |
| 7. COMITATO PER LE NOMINE E REMUNERAZIONE | 34 |
| 8. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI | 37 |
| 9. COMITATO CONTROLLO, RISCHI E SOSTENIBILITÀ |
37 |
| 10. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI | 40 |
| 11. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE | 50 |
| 12. NOMINA DEI SINDACI | 52 |
| 13. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE | 53 |
| 14. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI | 57 |
| 15. ASSEMBLEE | 57 |
| 16. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO | 59 |
| 17. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO | 59 |
| 18. CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 13 DICEMBRE 2017 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE |
59 |
| TABELLE |
62 |
| Assemblea | L'Assemblea dei soci di Moncler. | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Codice di Autodisciplina o Codice | Il Codice di Autodisciplina delle società quotate | ||||||
| approvato nel marzo 2006, come successivamente | |||||||
| modificato e integrato, dal Comitato per la Corporate |
|||||||
| Governance e promosso da Borsa Italiana S.p.A., ABI, |
|||||||
| Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria. | |||||||
| Collegio Sindacale o Sindaci |
I membri effettivi del Collegio Sindacale di Moncler. |
||||||
| Consiglio o Consiglio di |
I membri del Consiglio di Amministrazione di |
||||||
| Amministrazione o Amministratori |
Moncler. | ||||||
| Esercizio | L'esercizio sociale chiuso il 31 dicembre 2017 a cui si |
||||||
| riferisce la Relazione. | |||||||
| Gruppo Moncler o Gruppo | Collettivamente l'Emittente e le società da questa | ||||||
| direttamente o indirettamente controllate ai sensi | |||||||
| dell'articolo 93 del TUF. | |||||||
| Market Abuse Regulation o MAR | il Regolamento UE n. 596/2014, come |
||||||
| successivamente integrato e attuato. | |||||||
| Moncler o Società |
Moncler S.p.A. | ||||||
| Regolamento Emittenti Consob o RE | il Regolamento emanato dalla Consob con |
||||||
| deliberazione n. 11971 del 1999 in materia di emittenti, | |||||||
| come successivamente modificato. | |||||||
| Regolamento Mercati Consob |
il Regolamento emanato dalla Consob con |
||||||
| deliberazione n. 16191 del 2007 (come |
|||||||
| successivamente modificato) in materia di mercati. | |||||||
| Regolamento Operazioni Parti Correlate | il Regolamento emanato dalla Consob con |
||||||
| Consob o Regolamento OPC | deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 in materia di | ||||||
| operazioni con parti correlate, come successivamente |
|||||||
| modificato. | |||||||
| Relazione | La relazione sul governo societario e gli assetti | ||||||
| proprietari che la Società è tenuta a redigere ai sensi | |||||||
| dell'art. 123-bis del TUF e in conformità al Codice di |
|||||||
| Autodisciplina. | |||||||
| Testo Unico della Finanza o TUF | il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, come | ||||||
| successivamente modificato e integrato. |
Moncler S.p.A. ("Moncler" o la "Società") è una società con azioni quotate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. a far data dal 16 dicembre 2013. Moncler fa parte dell'indice FTSE-MIB di Borsa Italiana a decorrere dal 24 marzo 2014. Alla data della presente relazione, la capitalizzazione di mercato della Società è pari ad Euro 7.212.821.545.
La Società ed il Gruppo sono attivi nel settore mondiale dei beni di lusso e sono tra i principali operatori nel design, nella realizzazione e nella distribuzione di abbigliamento di alta gamma per donna, uomo e bambino nonché di accessori.
Moncler produce e distribuisce direttamente le proprie collezioni di abbigliamento e accessori, tramite boutique dirette e attraverso i più esclusivi department store e multimarca internazionali.
Secondo lo statuto sociale vigente (lo "Statuto"), Moncler è organizzata secondo il modello di amministrazione e controllo organizzativo tradizionale di cui agli artt. 2380-bis e seguenti del codice civile, con l'Assemblea degli Azionisti, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale.
Il Consiglio di Amministrazione di Moncler riveste un ruolo centrale nella guida e nella gestione della Società e del Gruppo. Oltre alle attribuzioni ad esso spettanti ai sensi di legge e dello Statuto, al Consiglio di Amministrazione è riservata in via esclusiva la competenza in relazione alle decisioni più importanti sotto il profilo economico e strategico e in termini di incidenza strutturale sulla gestione, ovvero funzionali all'esercizio dell'attività di monitoraggio e di indirizzo della Società e del Gruppo.
All'interno del Consiglio di Amministrazione, sono stati costituiti il Comitato per le Nomine e la Remunerazione e il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, entrambi con funzioni propositive e consultive in adesione alle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina.
Il Collegio Sindacale vigila sull'osservanza delle legge e dello Statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo funzionamento. Il Collegio agisce altresì quale comitato per il controllo interno e la revisione contabile ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, come modificato dal Decreto Legge n. 135 del 17 luglio 2016, entroato in vigore il 5 agosto 2016.
La revisione legale dei conti per il novennio 2013-2021 è affidata alla società di revisione KPMG S.p.A., incaricata dall'Assemblea dei soci su proposta motivata del Collegio Sindacale in conformità con le prescrizioni di legge al tempo vigenti contenute nel D.Lgs. n. 39/2010, applicabili agli enti di interesse pubblico.
Moncler, in qualità di Società capogruppo, svolge attività di direzione delle strategie aziendali e di gruppo ed esercita attività di direzione e coordinamento ai sensi degli artt. 2497 e seguenti codice civile sulle società italiane appartenenti al Gruppo Moncler dalla stessa controllate, delineando le strategie di mediolungo termine in termini di (i) risultati economici e finanziari, (ii) obiettivi industriali e di investimento, e (iii) politiche commerciali e di marketing.
Il sistema di corporate governance di Moncler è costruito in conformità al Codice di Autodisciplina e alle disposizioni normative che regolano le società quotate italiane, secondo le best practice di corporate governance ed è fondato su cinque pilastri con l'obiettivo di sviluppare il brand Moncler nel segmento dei beni di lusso a livello mondiale, con una strategia diretta al continuo rafforzamento dell'identità e dell'unicità di posizionamento del marchio, supportando i valori di heritage, uniqueness, quality, timeless e versatility che sono alla base della filosofia del marchio Moncler, creando valore nel medio-lungo periodo per gli azionisti e gli stakeholder, nel rispetto dei migliori principi di responsabilità sociale applicabili in tutti i Paesi del mondo in cui il Gruppo Moncler opera:
I valori fissati nel Codice Etico di Moncler impegnano tutti i dipendenti a garantire che le attività del Gruppo siano svolte nell'osservanza delle leggi, in un quadro di concorrenza leale, con onestà, integrità e correttezza, nel rispetto degli interessi legittimi di azionisti, dipendenti, clienti, fornitori, partner commerciali e finanziari nonché delle collettività dei paesi in cui il Gruppo Moncler è presente.
Il capitale sociale risulta sottoscritto e versato per Euro 50.955.998,20, suddiviso in 254.779.991 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale.
L'Assemblea straordinaria del 1° ottobre 2013 ha deliberato di attribuire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile, la facoltà di aumentare il capitale sociale della Società in una o più volte entro il termine massimo di cinque anni dalla data di efficacia della delibera, stabilita nel 16 dicembre 2013, per un importo massimo di nominali Euro 1.500.000, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'articolo 2441, quinto, sesto e ottavo comma del codice civile, al servizio di uno o più piani di incentivazione a favore di amministratori, dipendenti e collaboratori della Società e/o delle società da essa controllate (la "Delega 2013").
In parziale esecuzione della Delega 2013, il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 28 febbraio 2014:
option denominato "Piano di Stock option 2014-2018 Strutture Corporate Italia" approvato dall'Assemblea Ordinaria dei Soci del 28 febbraio 2014 (il "Piano di Stock Option Dipendenti"), ad un prezzo di emissione pari a Euro 10,20 per azione, di cui Euro 0,20 da imputare a capitale ed Euro 10 a titolo di sovraprezzo.
Si rinvia per ogni dettaglio sul Piano di Stock Option Top Management e sul Piano di Stock Option Dipendenti, ai documenti informativi predisposti ai sensi dell'art. 84-bis del Regolamento Emittenti Consob e alla Relazione sulla Remunerazione predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, pubblicati sul sito internet della Società www.monclergroup.com, nella sezione Governance.
L'Assemblea straordinaria dei soci del 23 aprile 2015 ha:
(i) revocato la Delega 2013 per la parte non esercitata e le precedenti delibere di aumento di capitale approvate dal Consiglio di Amministrazione il 28 febbraio 2014, in parziale esecuzione della Delega 2013, a servizio dei piani di stock option Piano di Stock Option Top Management e Piano di Stock Option Dipendenti. Conseguentemente: (a) l'ammontare massimo dell'aumento di capitale a servizio del Piano di Stock Option Top Management è limitato a nominali Euro 911.000,00, da eseguirsi con l'emissione di massime n. 4.555.000 azioni ordinarie prive di indicazione del valore nominale; e (b) l'ammontare massimo dell'aumento di capitale a servizio del Piano di Stock Option Dipendenti è limitato a nominali Euro 7.9354,20, da eseguirsi con l'emissione di massime n. 396.771 azioni ordinarie prive di indicazione del valore nominale.
A tale riguardo si segnala che alla data della presente Relazione la Società ha emesso complessive 250.231.976 azioni prive di indicazione del valore nominale a servizio del Piano di Stock Option "Top Management & Key People" e del Piano di Stock Option Dipendenti, per nominali complessivi Euro 50.046.395,20;
(ii) approvato il piano di stock option denominato "Piano di Performance Stock Option 2015" (il "Piano di Performance Stock Option 2015") e deliberato di aumentare, in via scindibile e a pagamento, entro il termine ultimo del 30 giugno 2022, il capitale sociale della Società per un importo massimo di nominali Euro 509.645, mediante emissione, anche in più riprese, di massime 2.548.225 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie in circolazione alla data di emissione, con godimento regolare, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 4, secondo periodo, del codice civile, da riservare in sottoscrizione ai beneficiari del Piano di Performance Stock Option 2015, ad un prezzo di emissione pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali delle azioni della Società sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana ("MTA") nei trenta giorni precedenti la seduta del Consiglio di Amministrazione che procede alla attribuzione delle opzioni di sottoscrizione ai beneficiari di detto piano di stock option e determina il numero di opzioni attribuite a ciascuno di essi. Il successivo Consiglio di Amministrazione del 3 marzo 2016 ha deliberato che a servizio del Piano di Performance Stock Option 2015 possano essere utilizzate anche azioni proprie della Società oltre a quelle rivenienti dall'aumento di capitale deliberato a servizio del Piano medesimo.
Pertanto, l'Assemblea Straordinaria del 20 aprile 2016 ha deliberato di revocare la delibera di aumento di capitale assunta in data 23 aprile 2015 nei limiti in cui la medesima non sia necessaria al fine di soddisfare l'esercizio da parte dei beneficiari del Piano di Performance Stock Option 2015 delle opzioni agli stessi assegnate al 20 aprile 2016. Ferme tutte le altre condizioni, il suddetto aumento di capitale avrà ad oggetto l'emissione di massime 1.375.000 azioni ordinarie.
Si rinvia per ogni dettaglio sul Piano di Performance Stock Option 2015, al documento informativo predisposto ai sensi dell'art. 84-bis del Regolamento Emittenti Consob e alla Relazione sulla Remunerazione predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, pubblicati sul sito internet della Società www.monclergroup.com, nella sezione Governance.
Inoltre, l'Assemblea Straordinaria del 20 aprile 2016 ha deliberato di di dare facoltà agli Amministratori per cinque anni dal 20 aprile 2016 di aumentare il capitale sociale a servizio dell'attuazione del piano di incentivazione e fidelizzazione denominato "Piano di Performance Shares 2016 - 2018", per massimi Euro 760.000,00 con emissione di massime 3.800.000 nuove azioni ordinarie senza indicazione del valore nominale, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, godimento regolare, ad un valore di emissione uguale alla parità contabile delle azioni Moncler alla data di esecuzione della presente delega mediante assegnazione di corrispondente importo di utili e/o riserve di utili quali risultanti dall'ultimo bilancio approvato ai sensi dell'art. 2349 codice civile, nei termini, alle condizioni e secondo le modalità previsti dal Piano medesimo.
Per ogni informazione relativa al Piano di Performance Share 2016 – 2018, si rinvia al documento informativo predisposto ai sensi dell'art. 84-bis del Regolamento Emittenti Consob e alla Relazione sulla Remunerazione predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, pubblicati sul sito internet della Società www.monclergroup.com, nella sezione Governance.
Non esiste alcuna limitazione alla libera trasferibilità delle azioni né limiti al possesso delle stesse, né sono previste clausole di gradimento per accedere alla compagine sociale di Moncler, ai sensi di legge o di Statuto.
Per completezza, si segnala che, in continuità con il Patto Parasociale 2013 (come nel seguito definito), il patto parasociale relativo a Moncler sottoscritto in data 15 ottobre 2016 e modificato nel corso dell'esercizio 2017 (il "Patto Parasociale 2016") vigente tra (i) Ruffini Partecipazioni S.r.l. che dal 1° agosto 2016 ha assunto la denominazione "Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l." ("RPH"), (ii) una società di controllata da RPH che dal 3 agosto 2016 ha assunto la denominazione di "Ruffini Partecipazioni S.r.l." ("Ruffini Partecipazioni"), e (iii) ECIP M S.A. ("ECIP M"), prevede, inter alia, alcune restrizioni alla circolazione delle azioni della Società, consistenti nella previsione di un diritto di co-vendita e in specifici limiti alla vendita sul mercato delle azioni Moncler a fini di stabilizzazione (cfr. infra sub g) Accordi tra azionisti).
Per ogni ulteriore dettaglio, si rinvia all'estratto del Patto Parasociale 2016 comunicato alla CONSOB ai sensi dell'art. 122 del TUF, consultabile nella Sezione "Emittenti" del sito internet della CONSOB www.consob.it.
Le partecipazioni rilevanti nel capitale di Moncler, dirette o indirette, secondo quanto risulta dalle comunicazioni ricevute dalla Società ai sensi dell'art. 120 del TUF fino alla data della presente Relazione sono riportate nella Tabella 1 riportata in appendice.
Non sono stati emessi titoli che conferiscono diritti speciali di controllo, né esistono soggetti titolari di poteri speciali ai sensi delle disposizioni normative e statutarie vigenti.
In data 28 febbraio 2014, l'Assemblea ordinaria ha approvato il Piano di Stock Option Dipendenti riservato ai dipendenti delle Strutture Corporate Italia di Moncler e delle società di diritto italiano da questa controllate ai sensi dell'art. 93 del TUF (le "Società Controllate Italiane").
Il Piano di Stock Option Dipendenti prevede l'assegnazione gratuita, ai dipendenti delle Strutture Corporate Italia di Moncler e delle Società Controllate Italiane, individuati dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, di opzioni che attribuiscono il diritto di sottoscrivere le azioni ordinarie, nel rapporto di n. 1 (una) azione ordinaria per ogni n. 1 (una) opzione esercitata, ad un prezzo pari a Euro 10,20. Il Piano di Stock Option Dipendenti prevede l'assegnazione di massime complessive 525.000 opzioni e ha durata fino al 30 settembre 2018.
Il Piano di Stock Option Dipendenti non prevede meccanismi che escludono o limitano l'esercizio diretto da parte dei beneficiari dei diritti di voto relativi alle azioni ordinarie sottoscritte in esercizio delle opzioni ad essi assegnate.
Si rinvia per ogni dettaglio sul Piano di Stock Option Dipendenti, al documento informativo predisposto ai sensi dell'art. 84-bis del Regolamento Emittenti Consob e alla Relazione sulla Remunerazione predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, pubblicati sul sito internet della Società www.monclergroup.com, nella sezione Governance.
* * *
In data 23 aprile 2015, l'Assemblea ordinaria ha approvato il Piano di Performance Stock Option 2015, riservato ad amministratori esecutivi, dirigenti con responsabilità strategiche, dipendenti, collaboratori e consulenti di Moncler e delle società da questa controllate ai sensi dell'art. 93 del TUF (le "Società Controllate").
Il Piano di Performance Stock Option 2015 prevede l'assegnazione gratuita, agli Amministratori Esecutivi, ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche, ai dipendenti, e/o ai collaboratori e/o ai consulenti di Moncler e delle Società Controllate, individuati dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, di opzioni che attribuiscono il diritto di sottoscrivere le azioni ordinarie nel rapporto di n. 1 (una) azione ordinaria per ogni n. 1 (una) opzione esercitata. Il prezzo di esercizio delle opzioni sarà determinato in misura pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali delle azioni della Società sul MTA nei trenta giorni precedenti la data di attribuzione delle opzioni ai beneficiari. Il Piano di Performance Stock Option 2015 prevede l'assegnazione di massime complessive 2.548.225 opzioni e ha durata fino al 30 giugno 2022.
Il Piano di Performance Stock Option 2015 non prevede meccanismi che escludono o limitano l'esercizio diretto da parte dei beneficiari dei diritti di voto relativi alle azioni ordinarie sottoscritte in esercizio delle opzioni ad essi assegnate.
Si rinvia per ogni dettaglio sul Piano di Performance Stock Option 2015, al documento informativo predisposto ai sensi dell'art. 84-bis del Regolamento Emittenti Consob e alla Relazione sulla Remunerazione predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, pubblicati sul sito internet della Società www.monclergroup.com, nella sezione Governance.
In data 20 aprile 2016 l'Assemblea degli Azionisti ha approvato il Piano di Performance Share 2016 – 2018, riservato agli amministratori esecutivi, i dirigenti con responsabilità strategiche, i dipendenti e i collaboratori, ivi inclusi consulenti esterni, di Moncler e delle Società Controllate, individuati dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Comitato Nomine e Remunerazione. Il Piano ha ad oggetto l'attribuzione di "Diritti Moncler" che, in caso di raggiungimento di taluni obiettivi di performance, prevedono l'assegnazione di una (1) azione a titolo gratuito per ogni Diritto Moncler attribuito.
Il Piano di Performance Share 2016 – 2018 subordina l'esercizio dei Diritti Moncler attribuiti ai beneficiari al decorso di un periodo di vesting pari a 3 anni e al raggiungimento di specifici obiettivi di performance connessi all' earning per share ("EPS") consolidato del Gruppo Moncler del vesting period di riferimento.
Il Piano di Performance Share 2016 – 2018 non prevede meccanismi che escludono o limitano l'esercizio diretto da parte dei beneficiari dei diritti di voto relativi alle azioni ordinarie sottoscritte in esercizio delle opzioni ad essi assegnate.
Per ogni informazione relativa al Piano di Performance Share 2016 – 2018, si rinvia al documento informativo redatto ai sensi dell'art. 84-bis del Regolamento Emittenti, pubblicato, sul sito internet www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance / Piani di Incentivazione", nonché presso il meccanismo di stoccaggio centralizzato .
Non esistono restrizioni al diritto di voto.
La Società è a conoscenza del patto parasociale, rilevante ai sensi dell'art. 122 del TUF, stipulato in data 16 dicembre 2013 (il "Patto Parasociale 2013") fra Ruffini Partecipazioni S.r.l., ECIP M e CEP III Participations S.à r.l SICAR ("CEP III"), che in data 18 dicembre 2013 è stato depositato presso il Registro delle Imprese di Milano, comunicato all'Emittente e pubblicato.
In data 30 ottobre 2014 e, successivamente, in data 19 maggio 2015 è stato depositato presso il Registro delle Imprese di Milano e pubblicato per estratto consultabile nella Sezione "Emittenti" del sito internet della CONSOB www.consob.it un estratto aggiornato del Patto Parasociale 2013 a seguito dell'avvenuta cessione (i) da parte di CEP III della propria intera partecipazione nella Società pari a 17.826.828 azioni, rappresentative del 7,131% del capitale sociale e del conseguente venir meno degli obblighi e dei diritti previsti dal Patto Parasociale 2013 medesimo in capo a CEP III e (ii) da parte di ECIP M di n. 19.500.000 azioni ordinarie della Società, pari a circa il 7,8% del capitale sociale di Moncler.
In data 12 luglio 2016, il Sig. Remo Ruffini, Ruffini Partecipazioni S.r.l. ed ECIP M hanno sottoscritto un accordo modificativo del Patto Parasociale 2013 avente ad oggetto la durata del Patto Parasociale 2013 stesso, al fine di prevedere che non sia soggetto a rinnovo automatico alla sua scadenza fissata al 15 ottobre 2016.
In data 1° agosto 2016 Ruffini Partecipazioni S.r.l. ha assunto la denominazione Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. ("RPH").
In data 3 agosto 2016, RPH ha (i) conferito in una società di nuova costituzione integralmente posseduta (che ha assunto la denominazione Ruffini Partecipazioni), l'intera partecipazione detenuta in Moncler, rappresentata da n. 66.921.551 azioni ordinarie di Moncler, e (ii) trasferito a Acamar S.r.l. e Venezio Investments Pte Ltd. rispettivamente una partecipazione pari al 22,182% e una partecipazione pari al 2,218% del capitale sociale della Ruffini Partecipazioni, mantenendone il controllo.
In data 5 settembre 2016: (i) la Ruffini Partecipazioni, in qualità conferitaria delle predette n. 66.921.551 azioni ordinarie Moncler, ha aderito al Patto Parasociale 2013 e, pertanto, si è impegnata a osservare le previsioni del Patto Parasociale 2013 stesso solo con riferimento alle disposizioni e alle obbligazioni precedentemente applicabili a RPH; (ii) anche il Sig. Remo Ruffini (controllante di RPH) e il Sig. Juan Carlos Torres (in qualità di controllante di Acamar S.r.l.), hanno sottoscritto il Patto Parasociale impegnandosi a osservarne le previsioni nei limiti delle obbligazioni ad essi riferibili.
In data 16 settembre 2016, le parti hanno sottoscritto un accordo modificativo del Patto Parasociale al fine di fissare al 31 ottobre 2016 la data entro la quale, a fronte delle dimissioni dalla carica di uno degli attuali membri del Consiglio di Amministrazione di Moncler, venga convocata una riunione del Consiglio di Amministrazione di Moncler per proporre la nomina il Sig. Juan Carlos Torres quale membro del Consiglio di Amministrazione in sostituzione dell'amministratore dimissionario.
In data 23 settembre 2016 ECIP M ha ceduto, nel rispetto delle modalità di dismissione delle azioni della Società previste dal Patto Parasociale 2013, n. 15.000.000 azioni della Società, pari a circa il 6% del capitale sociale, attraverso una procedura di accelerated bookbuilding rivolta a investitori istituzionali, il cui regolamento è avvenuto in data 27 settembre 2016. Ad esito di tale, ECIP M è risultata in possesso di n. 23.836.577 azioni della Società, pari al 9,528% del capitale sociale.
In data 14 ottobre 2016, RPH, Ruffini Partecipazioni e ECIP M hanno sottoscritto un patto parasociale, in continuità con le previsioni del Patto Parasociale 2013 (il "Patto Parasociale 2016"), che sostituisce il Patto Parasociale 2013 dopo la sua scadenza in data 15 ottobre 2016.
In data 26 ottobre 2017 ECIP M ha ceduto, nel rispetto delle modalità di dismissione delle azioni della Società previste dal Patto Parasociale 2016, n. 8.500.000 azioni della Società, pari a circa il 3,34% del capitale sociale, attraverso una procedura di accelerated bookbuilding rivolta a investitori istituzionali, il cui regolamento è avvenuto in data 30 ottobre 2017. Ad esito della cessione ECIP M detiene n. 13.530.049 azioni della Società, pari al 5,31% del capitale sociale
Ad esito di tali operazioni, RPH detiene attraverso Ruffini Partecipazioni n. 66.921.551 azioni ordinarie della Società, conferite nel Patto Parasociale 2016, pari al 26,753% circa del capitale sociale di Moncler ed ECIP M detiene n. 13.530.049 azioni ordinarie della Società, conferite nel Patto Parasociale 2016, pari al 5,31% circa del capitale sociale di Moncler.
Moncler e la sua controllata Industries S.p.A., sono parti nell'ambito della loro ordinaria attività, di taluni contratti di locazione commerciale e accordi di joint venture, che prevedono, come d'uso nella prassi negoziale per accordi analoghi, clausole che, se applicate, attribuiscono a ciascuna delle parti la facoltà di risolvere o modificare tali accordi in caso di cambiamento del controllo di una delle parti stesse.
Lo Statuto non deroga alle disposizioni sulla passivity rule di cui all'art. 104, comma 1 e 1-bis, del TUF e non prevede l'applicazione delle regole di neutralizzazione contemplate dall'art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.
i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex art. 123-bis, comma 1, lettera m), TUF)
In aggiunta alla Delega 2013, di cui al precedente paragrafo 2(a), cui il Consiglio di Amministrazione ha dato parizale esecuzione prima della revoca della stessa da parte dell'assemblea degli azionisti del 23 aprile 2015, l'Assemblea Straordinaria del 20 aprile 2016 ha deliberato di di dare facoltà agli Amministratori per cinque anni dal 20 aprile 2016 di aumentare il capitale sociale a servizio dell'attuazione del piano di incentivazione e fidelizzazione denominato "Piano di Performance Shares 2016 - 2018", per massimi Euro 760.000,00 con emissione di massime 3.800.000 nuove azioni ordinarie senza indicazione del valore nominale, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, godimento regolare, ad un valore di emissione uguale alla parità contabile delle azioni Moncler alla data di esecuzione della presente delega mediante assegnazione di corrispondente importo di utili e/o riserve di utili quali risultanti dall'ultimo bilancio approvato ai sensi dell'art. 2349 codice civile, nei termini, alle condizioni e secondo le modalità previsti dal piano medesimo.
Si segnala che ai sensi dell'articolo 7 dello Statuto la Società può emettere strumenti finanziari partecipativi, ma a tale riguardo l'Assemblea non ha conferito alcuna delega al Consiglio di Amministrazione.
In data 20 aprile 2017 l'Assemblea degli azionisti della Società, previa revoca dell'autorizzazione ad acquistare e disporre delle azioni ordinarie della Società concessa dall'Assemblea in data 20 aprile 2016, ha deliberato di autorizzare (i) l'acquisto di azioni proprie per un periodo di 18 mesi, e (ii) la possibilità di disporre delle azioni prorie senza limiti di tempo, nel rispetto ed in conformità con le disposizioni di cui all'art. 2357 del codice civile, agli artt.132 e 125-ter del TUF, nonché nel rispetto dell'art. 73 del Regolamento Emittenti. Le operazioni di acquisto devono rispettare un prezzo minimo e massimo rispetto al prezzo di Borsa delle azioni Moncler, determinato secondo i criteri indicati in dettaglio nella delibera assembleare.
In data 26 giugno 2017 la Società ha dato avvio al piano di riacquisto di azioni proprie deliberato in data 20 aprile 2017 dall'Assemblea degli azionisti, per un massimo di 1.000.000 di azioni ordinarie della Società, prive di valore nominale e pari allo 0,4% del capitale sociale di Moncler. In esito all'esecuzione di tale programma di acquisto di azioni proprie, alla data della presente Relazione, la Società detiene complessive 2.000.000 azioni proprie, pari allo 0,8% del capitale sociale di Moncler.
La Società, controllata di fatto indirettamente da Remo Ruffini tramite Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. ("RPH"), società di diritto italiano, detenuta al 100% da Remo Ruffini, e Ruffini Partecipazioni S.r.l., società di diritto italiano, indirettamente controllata da Remo Ruffini per il tramite di RPH, non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento, i cui presupposti sono stati oggetto di valutazione da parte del Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 26 febbraio 2018, ed è a capo del Gruppo Moncler.
La presunzione di cui all'articolo 2497-sexies del codice civile non si applica (e deve, pertanto, ritenersi superata) poichè RPH svolge le funzioni di holding di partecipazioni e di investimento finanziario; RPH non svolge, né nei confronti di Moncler né delle sue partecipate, attività di indirizzo operativo e industriale.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che non sussistano attività di direzione e coordinamento da parte di RPH in quanto:
Come indicato nel paragrafo 1 che precede, la Società esercita l'attività di direzione e coordinamento, ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del codice civile, nei confronti delle società italiane appartenenti al Gruppo Moncler e controllate, direttamente o indirettamente, delineando le strategie di medio-lungo termine delle stesse in termini di risultati economici e finanziari, di obiettivi industriali e di investimento e politiche commerciali e di marketing.
Più in generale, la Società, in qualità di capogruppo, svolge attività di direzione delle strategie aziendali e di gruppo, è proprietaria del marchio Moncler, definisce le politiche di gestione del marchio di proprietà del Gruppo Moncler, nonché definisce le attività di comunicazione del Gruppo con riferimento alle strategie di comunicazione e marketing a partire dalla presentazione delle nuove collezioni fino all'attività di vendita retail e wholesale.
* * *
Si precisa infine che:
Moncler aderisce al Codice di Autodisciplina, accessibile al pubblico sul sito internet del Comitato per la Corporate Governance alla seguente pagina web:
http://www.borsaitaliana.it/borsaitaliana/regolamenti/corporategovernance/codice2015.pdf
Nella presente Relazione si dà conto – secondo il principio "comply or explain" posto a fondamento del Codice di Autodisciplina e in linea con la Raccomandazione UE n. 208/2014 – delle raccomandazioni alle quali la Società non ha, allo stato, ritenuto di adeguarsi parzialmente o integralmente.
Né la Società né le sue società controllate sono soggette a disposizioni di legge non italiane che influenzano la struttura di corporate governance di Moncler.
La nomina e la sostituzione degli Amministratori sono regolate dalla normativa vigente, così come recepita ed integrata, nei limiti consentiti, dalle previsioni dello Statuto in conformità alle previsioni del Codice.
Ai sensi dell'art. 13 dello Statuto, la Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da 11 o da 13 membri. L'Assemblea, prima di procedere alla loro nomina, ne determina il numero entro i limiti suddetti. Gli Amministratori sono nominati per un periodo di tre esercizi, ovvero per il periodo, comunque non superiore a tre esercizi, stabilito all'atto di nomina, e sono rieleggibili.
L'assunzione della carica di Amministratore è subordinata al possesso dei requisiti stabiliti dalla legge, dallo Statuto e dalle altre disposizioni applicabili.
Le disposizioni dello Statuto che regolano la composizione e la nomina del Consiglio di Amministrazione sono idonee a garantire il rispetto delle disposizioni di legge di cui agli art. 147-ter e del TUF e alle relative norme di attuazione, come di seguito sinteticamente descritte.
In particolare, l'art. 13.3 dello Statuto stabilisce che gli Amministratori vengono nominati dall'Assemblea, nel rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi, sulla base di liste presentate dagli azionisti nel rispetto della disciplina di legge e regolamentare di tempo in tempo vigente, nelle quali i candidati, in numero non superiore a 13, ed in possesso dei requisiti previsti dalla disciplina di legge e regolamentare di tempo in tempo vigente, devono essere elencati mediante l'attribuzione di un numero progressivo.
Il Consiglio di Amministrazione della Società in carica alla data della presente Relazione risulta conforme alla disciplina prevista dalla Legge n. 120/2011 inerente all'equilibrio tra generi, in quanto al genere meno rappresentato è riservata una quota pari almeno a un quinto degli Amministratori eletti.
Dovranno far parte del Consiglio di Amministrazione almeno 3 Amministratori che posseggono i requisiti di indipendenza stabiliti dalla legge o dalle disposizioni regolamentari. Ciascuna lista dovrà indicare quali candidati siano in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti dalla disciplina di legge e regolamentare tempo per tempo vigente. I candidati indipendenti in ciascuna lista dovranno essere indicati ai numeri 2 / 4 / 8 della lista con i candidati non indipendenti. Le liste devono essere depositate presso la sede sociale e pubblicate in conformità con la normativa vigente.
Le liste che presentino un numero di candidati pari o superiore a tre devono essere composte da candidati appartenenti ad entrambi i generi, in modo che appartengano al genere meno rappresentato almeno un terzo (arrotondati all'eccesso) dei candidati.
Ogni azionista può presentare o concorrere alla presentazione di una sola lista ed ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.
Ai sensi dell'articolo 13.3 dello Statuto, hanno diritto di presentare le liste soltanto gli azionisti che, da soli o insieme ad altri azionisti, risultano titolari di azioni rappresentanti almeno il 2,5% del capitale o della diversa quota di partecipazione al capitale sociale stabilita dalla normativa di legge e regolamentare di tempo in tempo vigente. A tale proposito, si segnala che la soglia di partecipazione da ultimo determinata dalla CONSOB per Moncler ai sensi dell'art. 144-quater del Regolamento Emittenti Consob, con delibera n. 20273 del 24 gennaio 2018, è pari all'1%.
Unitamente a ciascuna lista, entro i termini previsti dalla normativa di legge e regolamentare di tempo in tempo vigente, devono essere depositate le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la propria candidatura ed attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché l'esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa vigente per le rispettive cariche.
Con le dichiarazioni dovrà essere depositato per ciascun candidato anche un curriculum vitae riguardante le caratteristiche personali e professionali con l'eventuale indicazione dell'idoneità a qualificarsi come indipendente, ai sensi della disciplina di legge e regolamentare vigente, nonché dei codici di comportamento in materia di governo societario eventualmente adottati dalla Società.
Le liste per le quali non sono osservate le predette prescrizioni, sono considerate come non presentate. Gli Amministratori nominati devono comunicare senza indugio al Consiglio di Amministrazione la perdita dei requisiti di indipendenza, nonché la sopravvenienza di cause di ineleggibilità o di incompatibilità.
Ogni avente diritto al voto può votare una sola lista.
Al termine della votazione, risulteranno eletti i candidati delle due liste che hanno ottenuto il maggior numero di voti, secondo i seguenti criteri:
In caso di parità di voti di lista, si procederà a una nuova votazione da parte dell'intera assemblea risultando eletti i candidati che ottengano la maggioranza semplice dei voti.
Se al termine della votazione non fossero eletti in numero sufficiente Amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla disciplina legale e regolamentare vigente, verrà escluso il candidato che non sia in possesso di tali requisiti eletto come ultimo in ordine progressivo della lista che avrà ottenuto il maggior numero di voti e sarà sostituito dal candidato successivo avente i requisiti indipendenza tratto dalla medesima lista del candidato escluso. Tale procedura, se necessario, sarà ripetuta sino al completamento del numero degli Amministratori indipendenti da eleggere. Qualora, inoltre, con i candidati eletti con le modalità sopra indicate non sia assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi, il candidato del genere più rappresentato eletto come ultimo in ordine progressivo nella lista che ha riportato il maggior numero di voti sarà sostituito dal primo candidato del genere meno rappresentato non eletto della stessa lista secondo l'ordine progressivo.
A tale procedura di sostituzione si farà luogo sino a che non sia assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi. Qualora infine detta procedura non assicuri il risultato da ultimo indicato, la sostituzione avverrà con delibera assunta dall'Assemblea a maggioranza relativa, previa presentazione di candidature di soggetti appartenenti al genere meno rappresentato.
In caso di presentazione di una sola lista, gli Amministratori verranno tratti dalla lista presentata, sempre che abbia ottenuto l'approvazione della maggioranza semplice dei voti e qualora gli Amministratori così eletti non fossero in numero corrispondente a quello dei componenti del consiglio determinato dall'Assemblea, ovvero nel caso in cui non venga presentata alcuna lista o ancora nel caso in cui la lista presentata non consenta la nomina di Amministratori indipendenti nel rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti, l'Assemblea delibererà con le maggioranze di legge; il tutto, fermo il rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi.
Il procedimento del voto di lista si applica solo in caso di nomina dell'intero Consiglio di Amministrazione. Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più Amministratori, si provvede ai sensi dell'art. 2386 del codice civile. Se uno o più degli Amministratori cessati erano stati tratti da una lista contenente anche nominativi di candidati non eletti, la sostituzione viene effettuata nominando, secondo l'ordine progressivo, persone tratte dalla lista cui apparteneva l'Amministratore venuto meno e che siano tuttora eleggibili e disposte ad accettare la carica, ovvero in mancanza di tali candidati nella lista o di loro indisponibilità, nominando altro candidato indicato dai consiglieri tratti dalla lista cui apparteneva l'Amministratore venuto meno. In ogni caso la sostituzione dei consiglieri cessati viene effettuata assicurando la presenza del numero necessario di Amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti dalla legge e il rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi.
Lo Statuto non prevede requisiti di indipendenza ulteriori rispetto a quelli previsti dall'art. 148, comma 3, del TUF, né requisiti di onorabilità diversi da quelli prescritti dalle vigenti disposizioni di legge. Lo Statuto non prevede requisiti di professionalità per l'assunzione della carica di Amministratore.
La Società non è soggetta a ulteriori disposizioni in materia di composizione del Consiglio di Amministrazione rispetto alle disposizioni stabilite dal codice civile e dal TUF.
In linea con la prassi di mercato, il Consiglio di Amministrazione eletto in data 20 aprile 2016, a seguito di istruttoria svolta dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni, ha adottato in data 28 febbraio 2017 un leadership continuity plan volto ad assicurare la stabilità del governo societario della Società nonché la continuità della gestione operativa del Gruppo nel caso di anticipata cessazione dall'incarico dell'Amministratore Delegato rispetto all'ordinaria scadenza del mandato. Allo stato si prevede che il leadership continuity plan sia soggetto ad una revisione da parte del Consiglio di Amministrazione con cadenza biennale e, quindi, detta revisione verrà eseguita nel corso dell'esercizio 2018.
L'assemblea ordinaria del 20 aprile 2016, tenuto conto degli accordi contenuti nel Patto Parasociale, ha nominato, fino all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione attualmente in carica, composto da 11 membri, inclusi 6 amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal combinato disposto degli articoli 147-ter, comma 4 e 148, comma 3, del TUF, nonché ai sensi dell'articolo 3 del Codice di Autodisciplina.
Il Consigliere Vivianne Akriche si è dimessa dall'incarico, in esecuzione del Patto Parasociale, in data 25 ottobre 2016. A seguito di tali dimissioni il Consiglio di Amministrazione dell'8 novembre 2016 ha nominato per cooptazione, ai sensi dell'art. 2386 del codice civile, Juan Carlos Torres Carretero.
Gli attuali componenti del Consiglio di Amministrazione sono:
| Nome e cognome | Carica | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Remo Ruffini | Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato |
||||||
| (c)(e) Virgine Sarah Sandrine Morgon |
Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione | ||||||
| (a) (b) (e) Nerio Alessandri |
Amministratore indipendente | ||||||
| Juan Carlos Torres Carretero(e) | Amministratore | ||||||
| Luciano Santel | Amministratore Esecutivo | ||||||
| Sergio Buongiovanni | Amministratore Esecutivo e Amministratore Incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi |
||||||
| (a) (b) (c) (d) (e) Marco Diego De Benedetti |
Amministratore indipendente e Lead Independent Director |
||||||
| (a) (b) (d) (e) Gabriele Galateri di Genola |
Amministratore indipendente | ||||||
| (a) (b) (c) (e) Diva Moriani |
Amministratore indipendente | ||||||
| Stephanie Phair(a) (b) (e) | Amministratore indipendente | ||||||
| Guido Pianaroli (a) (b) (d) (e) | Amministratore indipendente |
(a) Amministratore in possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi del Codice di Audosciplina.
(b) Amministratore in possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi del TUF.
(c) Membro del Comitato per le Nomine e la Remunerazione.
(d) Membro del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.
(e) Amministratore non esecutivo.
Si rinvia alla Tabella 2 in appendice per ogni dettaglio sulla composizione del Consiglio di Amministrazione.
Si riporta nel seguito un breve profilo di ciascun Consigliere in carica con l'indicazione delle principali caratteristiche personali e professionali.
Remo Ruffini – Nato a Como il 27 agosto 1961, vive con la sua famiglia tra Como e Milano, dove lavora. La formazione professionale di Remo Ruffini si sviluppa a cavallo fra l'Italia e gli Stati Uniti dove, mentre finisce i suoi studi, a fianco del padre Gianfranco inizia la sua esperienza lavorativa nel mondo della moda. Rientrato in Italia, nel 1984 fonda la New England, azienda nata come una camiceria maschile e presto divenuta un total look sportswear, supportato dalla continua crescita delle vendite e dall'espansione distributiva nel territorio europeo, americano e giapponese. Nel 1993 crea anche una collezione donna, Ingrose, altra linea di grande successo. Nel 2003 rileva il marchio Moncler diventando socio e Presidente dell'omonima società. Nei successivi dieci anni ha sviluppato il suo progetto di globalizzazione del piumino, portando a termine parecchi progetti sempre supportato dalla sua forte visione strategica che lo ha condotto ad essere un player global nel settore. A partire dal 27 gennaio 2017, Remo Ruffini è entrato a far parte del Board of Directors di Acne Studios Holding AB, in qualità di Amministratore.
Virginie Sarah Sandrine Morgon – Nata a Tassin-La-Demi-Lune (Francia) il 26 novembre 1969. Nel 1990 si è laureata in Economia e Finanza presso l'Institut d'Etudes Politiques di Parigi e ha conseguito un master in economia e management presso l'Università Bocconi di Milano. Ha lavorato per oltre 15 anni come investment banker presso Lazard, a Londra, New York e Parigi, acquisendo sempre maggiori responsabilità, tra cui, dal 1992, responsabile per l'Europa del settore cibo, retail e beni di consumo, fino a diventare, nel 2000, Managing Partner, ruolo ricoperto fino al 2007. Nel 2008 entra in Eurazeo come membro del Comitato Esecutivo, divenendo, nel dicembre 2012, Chief Investment Officer e Vice-Amministratore Delegato nel marzo 2014. È membro del Consiglio di Amministrazione di Accor, Presidente dell'Organismo di Vigilanza di Eurazeo PME e membro dell'Organismo di Vigilanza di Elis. Virginie Morgon è anche un membro del Consiglio di Amministrazione di L'Oréal e membro dell'Organismo di Vigilanza di Vivendi.
Nerio Alessandri – Nato a Gatteo (FC) l'8 aprile 1961, formatosi come industrial designer, ha fondato, nel 1983, la società Technogym S.p.A., leader nei prodotti e servizi per il wellness, il fitness e la riabilitazione. Nel 2004 la facoltà di Scienze Motorie dell'Università di Urbino, e nel 2005 la facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna, gli conferiscono la Laurea Honoris Causa, dopo essere stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2001. Le sue qualità di imprenditore gli sono valse diversi premi e riconoscimenti sia nazionali che internazionali, fra i quali si annovera anche il Premio Guido Carli per la responsabilità sociale d'impresa. Membro, sin dal 2004, del Consiglio Direttivo di Confindustria, oggi riveste la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione della società Technogym S.p.A. e della Wellness Holding S.r.l., Amministratore Unico delle società Oiren S.r.l. e Duke Investment S.r.l. ed Amministratore di Enervit S.p.A., LQH S.r.l. e Nextrend S.r.l..
Juan Carlos Torres Carretero — Ha conseguito una laurea in Fisica presso l'Universidad Complutense de Madrid e un Master in Management presso la Sloan School of Management dell'MIT. Dopo molti anni di esperienza operativa in gestione in ambito private equity, nel 1988 è diventato socio della società Advent International di Boston. Dal 1991 al 1995 è stato socio di Advent International di Madrid mentre dal 1995 ricopre il ruolo di Managing Director e Senior Partner e si occupa delle attività di investimento della Advent International Corporation's in America Latina. Siede nei consigli delle seguenti società: Dufry AG, Latin American Airport Holding Ltd., Aeropuertos Dominicanos Siglo XXI, S.A., TCP Participações S.A., InverCap Holdings, S.A. de C.V., Grupo Biotoscana, S.L.U.
Luciano Santel – Si è laureto in Economia e Commercio presso l'Università Ca' Foscari di Venezia e si è formato presso primarie società di audit internazionali, quali Ernst & Young e Arthur Andersen. Ha lavorato come Direttore Finance in IVG e poi nel gruppo Rossignol. Nel 1996 ha assunto il ruolo di Chief Operating Officer di Retail Brand Alliance (già Casual Corner Group Inc.) dove è rimasto fino al 1999 quando è entrato in Luxottica con il ruolo di Vice President Group International Development. Dal 2001 al 2009 è stato Chief Corporate Officer in Geox S.p.A., mentre nel 2009 ha assunto il ruolo di Chief Executive Officer di Stefanel S.p.A.. Dal 2013 è Chief Corporate Officer di Moncler S.p.A. e Amministratore Delegato di Industries S.p.A.. È inoltre Amministratore Indipendente di Luxottica Group S.p.A. dal 2015.
Sergio Buongiovanni – Nato a Milano il 29 aprile 1962, si è laureato in Economia e Commercio presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi nel 1987. Dopo aver avviato la propria carriera professionale presso KPMG (Milano) come revisore, e dopo un'esperienza di 3 anni presso Pa.fin (Milano) con il ruolo di Venture Capital Activities Supervisor, dal 1996 al 2008 è stato amministratore delegato di Marina Yachting S.p.A. (poi incorporata nella Società) e di Best Company S.r.l.. Dal 1998 lavora presso Industries S.p.A. (società del Gruppo Moncler), inizialmente come Direttore Operations e dal 2000 al 2004, come CFO e Amministratore, e dal 2004 all'ottobre 2013 è stato Amministratore Delegato, con delega per le aree amministrazione, finanza, controllo di gestione, IT, personale e logistica. Dal 2008 all'ottobre 2013 è stato Procuratore con delega all'area finanza della Società. Sempre dal 2008, ricopre la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Moncler Enfant. La società Goodjohn & Co. S.r.l., controllata interamente dal dottor Buongiovanni, è azionista di Moncler con una partecipazione del 0,27% del capitale sociale.
Marco Diego De Benedetti – Nato a Torino il 9 settembre 1962, ha conseguito la laurea in Economia presso la Wesleyan University di Middletown (Connecticut - Stati Uniti d'America) nel 1984 e successivamente, nel 1987, ha conseguito un Master in Business Administration presso la Wharton Business School di Philadelphia (Pennsylvania - Stati Uniti d'America). Dal 1998 al 2005 ha ricoperto la carica di Amministratore Delegato di TIM S.p.A., e dal luglio 2005 all'ottobre 2005 di Amministratore Delegato di Telecom Italia S.p.A. Dal mese di novembre 2005 è Managing Director di The Carlyle Group. Attualmente siede nel Consiglio di Amministrazione, anche come Amministratore Delegato, tra gli altri, di Cofide S.p.A., Marco De Benedetti Consulting S.r.l., CommScope Holding Company, Inc. e NBTY, Inc. Riveste la carica di amministratore anche all'interno di Save the Children Italia Onlus.
Gabriele Galateri di Genola – Nato a Roma l'11 gennaio 1947, Gabriele Galateri di Genola è coniugato, con una figlia. E' Cavaliere del Lavoro dal 31 maggio 1999 ed è stato insignito della onorificenza della Legion d'Onore. Dall'8 aprile 2011 è il Presidente di Assicurazioni Generali SpA. Dopo il conseguimento del Master of Business Administration presso la Business School della Columbia University, inizia la carriera professionale nel 1971 nella Direzione Centrale del Banco di Roma, con l'incarico prima di Responsabile dell'Ufficio Analisi Finanziaria, e successivamente di Responsabile dell'Ufficio Finanziamenti Internazionali. Nel 1974 entra nel Gruppo Saint Gobain, prima in Italia come Direttore Finanziario, poi a Parigi, dove resta fino al 1976. Nel 1977 entra in FIAT S.p.A. dove assume incarichi di crescente responsabilità: da Responsabile dell'Area Nord-Centro-Sud America della Direzione Finanza Estero a Direttore della Finanza Estero e, infine, Direttore Finanza. Nel 1986 è nominato Amministratore Delegato di Ifil S.p.A e, nel 1993, assume anche la posizione di Amministratore Delegato e Direttore Generale di IFI, incarichi che manterrà fino al 2002. Nel giugno 2002 è nominato Amministratore Delegato di FIAT SpA. Dall'aprile 2003 al giugno 2007 è Presidente del Consiglio di Amministrazione di Mediobanca S.p.A. e dal 3 dicembre 2007 al 12 aprile 2011 è Presidente di Telecom Italia SpA. È membro non esecutivo del Consiglio di Amministrazione di Lavazza S.p.A., Fondazione Giorgio Cini Onlus, nonché Edenred S.A.. E' Presidente dell'Istituto Italiano di Tecnologia, Presidente del Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana, nonché Presidente della Fondazione Studium Marcianum e membro del Board of Overseers della Columbia Business School.
Diva Moriani – Nata ad Arezzo il 18 ottobre 1968, Diva Moriani è coniugata con un figlio. Ha conseguito la Laurea in Economia e Commercio presso l'Università degli studi di Firenze. Dal 2007 è Vicepresidente esecutivo di Intek S.p.A., holding di partecipazioni quotata che controlla partecipazioni industriali e finanziarie diversificate con fatturato complessivo superiore ai 2,7 mldEuro ed oltre 6700 dipendenti. Ricopre altresì i seguenti ruoli esecutivi e/o apicali all'interno delle principali società del Gruppo. Da Settembre 2014 Amministratore Delegato di KME AG, holding tedesca del gruppo KME, primario player mondiale nel settore dei semilavorati in rame con 13 stabilimenti dislocati in Europa, Cina e USA. Dal 2012 Membro esecutivo del Vorstand di KME AG, con delega alle attività di M&A/accordi strategici internazionali in ottica di sviluppo strategico e/o razionalizzazione delle attività in portafoglio. Dal 2009 Membro del Consiglio di Sorveglianza (Supervisory Board) della KME Germany GmbH, società tedesca operativa del gruppo KME. Dal 2007 al 2012 Amministratore delegato del Fondo I2Capital Partners, fondo di private equity promosso da Intek SpA, specializzato in Special Situation. Dal 2011 Membro del Consiglio di Amministrazione della società quotata Cobra Automotive Technologies S.p.A., società operante nel settore dell'elettronica (produzione black box) e dei servizi telematici innovativi di sicurezza dell'autoveicolo, attualmente oggetto di Opa da parte di Vodafone. Dal 2010 Membro del Consiglio di Amministrazione della società quotata Ergycapital S.p.A., società attiva nel settore delle energie rinnovabili e risparmio energetico. Dal 2004 Membro del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Dynamo e Associazione Dynamo, primo camp di terapia ricreativa in Italia per bambini malati. Da maggio 2014 è Membro del Consiglio di Amministrazione di ENI S.p.A., e membro dei comitati Nomine e Remunerazione della società stessa.
Stephanie Phair – È stata Presidente di THE OUTNET.COM fino al 2015, la seconda tra le società del gruppo NET-A-PORTER, da lei lanciato nel 2009. Sotto la sua guida, THE OUTNET è diventato il sito di e-commerce per eccellenza per la moda di design delle stagioni precedenti, con un mix curato di brand di alto profilo nonché una propria etichetta, un servizio clienti di eccellenza. In poco più di 6 anni THE OUTNET è cresciuto fino ad essere un business esclusivo e remunerativo, con un'impronta globale e più di 2 milioni di visitatori al mese. Quale membro del Comitato Esecutivo del gruppo NET-A-PORTER, Stephanie è stata coinvolta nella definizione della sua strategia di crescita nonché in tutta una serie di iniziative globali del gruppo. Le sue esperienze professionali precedenti si sono svolte a New York tra il 1999 e il 2009 dove ha guidato i dipartimenti di Business Development e Product di Portero.com, la prima piattaforma online dedicata al lusso. Ha lavorato presso American Vogue, Issey Miyake e Siren PR concentrandosi sulla comunicazione e sul marketing. È stata coinvolta nel lancio del CFDA Vogue Fashion Fund, nell'annuale Costume Institute Gala e ha insegnato a The Parsons School of Design. È Consigliere di Felix Capital e presta consulenza a numerose start-up del mondo digitale.
Guido Pianaroli - ha conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l'Università Bocconi nel 1979, successivamente ha conseguito la specializzazione in Marketing Management presso la stessa università. Inizia la carriera professionale nel marketing prima in Unilever S.p.A (1980 – 1982) poi in Bayer S.p.A. (1982-1985), in Seagram (1985-1990). Successivamente ricopre il ruolo di Direttore Generale della filiale italiana di Estee Lauder S.r.l. (1990 – 1997) e successivamente di Amministratore Delegato in Guerlain Sp.A., del Gruppo LVMH. Dal 2002 è Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo Ferrari, che comprende tre società: Ferrari, Surgiva e Segnana, con responsabilità di rilancio dei marchi e la loro internazionalizzazione.
A far data dalla chiusura dell'Esercizio, nessun componente del Consiglio di Amministrazione ha cessato di ricoprire la propria carica, né vi è stato alcun cambiamento nella composizione del Consiglio di Amministrazione.
Fin dal rinnovo degli organi sociali di Moncler avvenuto nel 2014, è stata assicurata, nella composizione del Consiglio di Amministrazione della Società, l'equilibrata rappresentanza dei generi, come previsto dalla legge n. 120 del 12 luglio 2011 (la "L. 120/2011"), dal TUF e dalla Delibera Consob n. 18098/2012.
In particolare, la L. 120/2011 prevede che venga riservata al genere meno rappresentato, per il primo rinnovo degli organi di amministrazione e di controllo successivo ad un anno dalla sua data di entrata in vigore, una quota pari almeno a un quinto degli Amministratori e dei Sindaci effettivi eletti e una quota pari ad almeno a un terzo nei due mandati successivi. In occasione del primo rinnovo del consiglio di amministrazione avvenuto il 20 aprile 2016, successivamente alla data di entrata in vigore della legge e della quotazione in Borsa, l'Assemblea di Moncler ha nominato tre membri del Consiglio di Amministrazione di genere femminile, conformemente alle disposizioni della L. 120/2011: Virgine Sarah Sandrine Morgon, Diva Moriani e Stephanie Phair.
Inoltre, i membri del Consiglio di Amministrazione presentano caratteristiche tali da assicurare un adeguato livello di diversità, oltre che per la composizione di genere, anche relativamente ad aspetti quali l'età e il percorso formativo e professionale. In particolare, il Consiglio è composto da 3 amministratori esecutivi e 8 non esecutivi, di cui 6 indipendenti; il genere meno rappresentato esprime il 27% della totalità dei membri del Consiglio, la cui età media è per il 9% tra i 31 e i 40 anni, per il 18% tra i 41 e i 50 anni e per il restante 73% è superiore ai 50 anni. La diversità dei profili professionali e dei percorsi formativi degli Amministratori (sopra illustrati) assicurano al Consiglio le competenze necessarie ed opportune per gestire la Società. In particolare, il Consiglio è composto per il 27% da membri che hanno una pregressa esperienza impreditoriale, per il 36% con esperienza nel campo della consulenza, per il 64% da membri hanno una solida esperienza in ambito finanziario. Inoltre, più della metà del membri del Consiglio di Amministrazione ha una pregressa esperienza formativa o lavorativa maturata all'estero.
Allo stato Moncler non ha ancora adottato una specifica politica in materia di diversità ai sensi dell'articolo 123-bis co. 2, lett. d-bis del TUF, in considerazione dell'imminente rinnovo del Consiglio di Amministrazione, e rinviando ai nuovi amministratori ogni più ampia valutazione in materia, atteso in ogni caso che i processi di formazione degli organi di amministrazione e controllo della Società tengono già ampiamente in considerazione aspetti rilevanti quali l'età, la composizione di genere e il percorso formativo e professionale dei rispettivi membri.
Conformemente a quanto raccomandato dall'art. 1 del Codice di Autodisciplina, ciascun membro del Consiglio di Amministrazione è tenuto a deliberare con cognizione di causa ed in autonomia, perseguendo l'obiettivo della creazione di valore per gli Azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo e si impegna a dedicare alla carica rivestita nella Società il tempo necessario a garantire uno svolgimento diligente delle proprie funzioni, indipendentemente dagli incarichi ricoperti al di fuori del Gruppo Moncler, con piena consapevolezza delle responsabilità inerenti la carica ricoperta.
A tal fine, ciascun candidato alla carica di Amministratore valuta preventivamente, al momento dell'accettazione della carica nella Società e indipendentemente dai limiti stabiliti dalle disposizioni di legge e di regolamento relativamente al cumulo degli incarichi, la capacità di svolgere con la dovuta attenzione ed efficacia i compiti al medesimo attribuiti, tenendo in particolare considerazione l'impegno complessivo richiesto dagli incarichi rivestiti al di fuori del Gruppo Moncler.
Ciascun membro del Consiglio di Amministrazione è inoltre tenuto a comunicare prontamente al Consiglio medesimo l'eventuale assunzione di cariche di amministratore o sindaco in altre società, allo scopo di consentire l'adempimento degli obblighi informativi ai sensi delle disposizioni di legge e regolamento applicabili.
Nell'ambito della board evaluation relativa all'Esercizio effettuata dal Consiglio di Amministrazione in data 14 dicembre 2017 (descritta in dettaglio nel successivo paragrafo 4.3), il Consiglio si è avvalso di un questionario con il quale è stato richiesto a ciascun Consigliere di esprimere le proprie valutazioni, commenti e suggerimenti in merito alla dimensione, al funzionamento del Consiglio di Amministrazione, del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, tenendo conto delle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina. I Consiglieri hanno espresso le proprie valutazioni e orientamenti circa il numero massimo di incarichi di amministrazione e di controllo che possono essere ricoperti dagli Amministratori stessi nelle altre società quotate (anche estere), società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, in adesione alle raccomandazioni contenute nell'art. 1.C.3. del Codice di Autodisciplina. In particolare, a seguito della board evaluation è emerso essere ritenuto compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di Consigliere della Società, da due a cinque incarichi in caso di Amministratore esecutivo e fino a massimo otto incarichi in caso di Amministratore non esecutivo.
Nel corso dell'esercizio 2017, selezionati Dirigenti del Gruppo Moncler hanno preso regolarmente parte alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, ciascuno in base alla propria area di competenza, nell'ambito delle quali venivano discussi i principali temi relativi all'operatività del Gruppo e all'andamento delle attività. Tali riunioni hanno consentito di fornire ai partecipanti, tra cui anche i membri del Collegio Sindacale, un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera Moncler, delle dinamiche aziendali, dei principi di corretta gestione dei rischi nonché del quadro normativo e autoregolamentare di riferimento.
Nel corso dell'Esercizio sono state tenute sei riunioni del Consiglio di Amministrazione (con una durata media di circa due ore e trenta) e sono previste almeno quattro riunioni nell'esercizio 2018 (una delle quali è quella tenuta alla data della presente Relazione).
La partecipazione effettiva di ciascun Consigliere alle riunioni del Consiglio è segnalata in forma percentuale nella Tabella 2 in appendice.
La tempestività e la completezza dell'informativa pre-consiliare sono garantite mediante il coinvolgimento delle competenti strutture societarie, che curano e coordinano la predisposizione della documentazione di volta in volta necessaria per gli specifici argomenti posti all'ordine del giorno. Nei casi in cui non sia possibile fornire la necessaria informativa con congruo anticipo, il Presidente del Consiglio di Amministrazione cura che siano effettuati adeguati e puntuali approfondimenti durante le sessioni consiliari.
La trasmissione della documentazione ai Consiglieri e ai Sindaci è curata dalla Segreteria degli Affari Societari che vi provvede in coordinamento con il Presidente con congruo anticipo rispetto alla data delle riunioni, tenendo adeguatamente conto delle eventuali esigenze di riservatezza e di price sensitivity connesse ad alcuni argomenti (quali ad esempio progetti di particolare rilevanza strategica per il business della Società e di cui il Presidente e Amministratore Delegato riferisce direttamente in sede consiliare avviando il conseguente iter di esame e valutazione collegiale), nonché dell'eventuale urgenza connessa a determinati argomenti. Di prassi, è stato ritenuto congruo un preavviso di 3 giorni antecedenti alla data della riunione del Consiglio per l'invio della documentazione. Tale preavviso è stato normalmente rispettato.
Alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, partecipa di prassi, su invito del Presidente, il chief corporate officer e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, i dirigenti con responsabilità strategiche, nonché gli altri dirigenti della Società e del Gruppo responsabili delle funzioni a cui si riferiscono gli argomenti oggetto di volta in volta di trattazione da parte del Consiglio, affinché possano fornire i più opportuni e puntuali approfondimenti e chiarimenti nel corso delle riunioni ai Consiglieri e ai Sindaci.
Il Consiglio di Moncler è organo centrale nel sistema di corporate governance della Società e riveste un ruolo primario nella guida e nella gestione e dell'intero Gruppo. Oltre alle attribuzioni ad esso spettanti ai sensi di legge e dello Statuto, al Consiglio è riservata in via esclusiva la competenza in relazione alle decisioni più importanti sotto il profilo economico e strategico e in termini di incidenza strutturale sulla gestione, ovvero funzionali all'esercizio dell'attività di monitoraggio e di indirizzo della Società e del Gruppo ed alla creazione di valore sostenibile di medio-lungo periodo.
Esso ha il potere e dovere di indirizzare e dirigere l'impresa, perseguendo l'obiettivo di massimizzare il valore per gli azionisti e gli stakeholder. A tal fine il Consiglio delibera le operazioni necessarie per l'attuazione dell'oggetto sociale, salvo quanto espressamente riservato dalla legge o dallo Statuto all'Assemblea degli azionisti.
Oltre ad esercitare i poteri che gli sono attribuiti dalla legge, il Consiglio di Amministrazione è competente a deliberare, ai sensi dell'art. 19.2 dello Statuto, circa:
(a) la fusione e la scissione, nei casi previsti dalla legge;
Sono inoltre riservate alla competenza esclusiva del Consiglio di Amministrazione:
numero di dipendenti uguale o superiore a 50; ovvero di operazioni che determinino o possano determinare un mutamento sostanziale dell'attività aziendale;
* * *
Per quanto riguarda le operazioni della Società e delle sue controllate, quando tali operazioni abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per la Società stessa, come sopra descritto esse sono riservate alla competenza esclusiva del Consiglio di Amministrazione che applica i criteri e i limiti generali sopra descritti richiamati.
In adesione alle raccomandazioni contenute nell'art. 1.C.1., lett. e) del Codice di Autodisciplina e delle prescrizioni di cui all'art. 19.3 dello Statuto, l'Amministratore Delegato ha riferito al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale circa il generale andamento della gestione, nel corso di tutte riunioni del Consiglio di Amministrazione tenute nel corso dell'Esercizio e, precisamente, in data28 febbraio, 4 maggio, 26 luglio e 24 ottobre 2017. Il Consiglio di Amministrazione ha pertanto valutato e monitorato costantemente il generale andamento della gestione, tenendo conto dell'informativa fornita dall'Amministratore Delegato e confrontando periodicamente i risultati conseguiti con quelli programmati sulla base dei piani strategici, industriali e finanziari della Società.
Con riferimento all'Esercizio, in data 26 febbraio 2018, il Consiglio ha valutato l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile e, in particolare, i sistemi di controllo interno e di gestione dei rischi della Società e delle Società controllate, con particolare riferimento alla società Industries S.p.A. in quanto società rilevante in considerazione delle attività che svolge all'interno del Gruppo e secondo quanto in dettaglio descritto nel successivo Paragrafo 10.
A questo riguardo, coerentemente con quanto raccomandato dal Codice di Autodisciplina (Criterio 1.C.1.,b), il Consiglio di Amministrazione, nel corso dell'esercizio, nell'ambito dell'attività di monitoraggio dei rischi connessi alle varie aree operative della Società, ha definito la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società, includendo nelle proprie valutazioni i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'attività della Società.
In adesione alla raccomandazione contenuta nell'art. 1.C.1., lett. g, del Codice di Autodisciplina, il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 14 dicembre 2017, ha inoltre effettuato la valutazione sul funzionamento del Consiglio stesso del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, nonché sulla loro dimensione e composizione, tenendo anche conto delle caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di genere dei componenti e della loro anzianità di carica (c.d. board evaluation).
A supporto della board evaluation per l'Esercizio, su iniziativa del Presidente e dell'Amministratore Incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, è stato predisposto e distribuito un questionario in lingua italiana e inglese a beneficio dei Consiglieri stranieri con il quale è stato richiesto a ciascun Consigliere di esprimere le proprie valutazioni sulla base di parametri qualitativi, commenti, note proposte di miglioramento e suggerimenti in merito alla dimensione, al funzionamento del Consiglio di Amministrazione di Moncler, del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, formulando le domande sulla base delle raccomandazioni sul ruolo, sulla composizione e sul funzionamento contenute nel Codice di Autodisciplina e, in particolare, negli articoli da 1 a 7.
Le risposte e le considerazioni formulate dai Consiglieri in risposta al questionario sono state oggetto di analisi collegiale da parte del Consiglio, in esito alla quale il Consiglio, all'unanimità, ha valutato positivamente il funzionamento proprio, del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, nonché la loro rispettiva dimensione e composizione.
Si segnala infine che l'Assemblea non ha autorizzato in via generale e preventiva deroghe al divieto di concorrenza previsto dall'art. 2390 codice civile.
Ai sensi dell'art. 20 dello Statuto, il Consiglio può delegare, nei limiti di cui all'art. 2381 del codice civile e con l'esclusione delle materie di cui all'art. 17.3 dello Statuto, proprie attribuzioni ad uno o più dei suoi componenti, determinando il contenuto, i limiti e le eventuali modalità di esercizio della delega. Il Consiglio, su proposta del Presidente e d'intesa con gli organi delegati, può conferire deleghe per singoli atti o categorie di atti anche ad altri membri del Consiglio di Amministrazione.
Rientra nei poteri degli organi delegati conferire, nell'ambito delle attribuzioni ricevute, deleghe per singoli atti o categorie di atti a dipendenti della Società ed a terzi, con facoltà di subdelega.
Il Consiglio di Amministrazione del 21 aprile 2016 ha conferito al Presidente del Consiglio di Amministrazione, Remo Ruffini, anche in qualità di Amministratore Delegato, nei limiti di cui all'art. 2381 del codice civile, tutti i poteri inerenti l'ordinaria amministrazione della Società da esercitarsi con firma singola e con facoltà di subdelega, entro il limite di valore di Euro 2.000.000 (duemilioni/00) per singola operazione, ritenuto adeguato ai fini della gestione corrente ordinaria della Società, con espressa esclusione delle materie riservate dalla legge e dallo Statuto alla competenza del Consiglio di Amministrazione, ivi compresi i poteri, entro i limiti di volta in volta eventualmente indicati:
acquisire la disponibilità di beni e servizi strumentali alla gestione delle strutture corporate e delle attività di business della Società e del gruppo che fa capo a quest'ultima, anche mediante la stipulazione, modifica e risoluzione di accordi e contratti, ivi compresi (a titolo esemplificativo e non esaustivo) contratti di compravendita, locazione ad uso commerciale ed abitativo, affitto, noleggio, comodato, leasing, permuta, contratti d'opera, appalti d'opere e servizi, spedizione, trasporto, deposito, somministrazione, subfornitura, consulenza, mediazione ed ogni altro contratto avente per oggetto prestazioni di opere, servizi, forniture e utenze, con terzi pubblici e privati, entro il limite di valore di Euro 2.000.000,00 (due milioni /00) per singola operazione, fermo restando che i contratti di consulenza aventi durata superiore a 36 (trentasei) mesi restano riservati alla competenza del Consiglio di Amministrazione.
sovraintendere alle attività legate alla vendita all'ingrosso (wholesale) della società e del gruppo, anche mediante la stipulazione, modifica e risoluzione di accordi e contratti ivi compresi (a titolo esemplificativo e non esaustivo) contratti di vendita, distribuzione, franchising, agenzia, rappresentanza, fatta salva la competenza esclusiva del Consiglio di Amministrazione per la stipulazione di contratti di durata pluriennale e/o ripetitivi se il fatturato stimato è maggiore di Euro 10.000.000 (dieci milioni/00) per anno cadauno.
sovraintendere e coordinare le strutture stilistiche della Società e del gruppo che fa capo a quest'ultima, nonché ogni altra attività inerente lo studio, la progettazione, il design e lo sviluppo, tecnico e stilistico, dei prodotti della Società e del gruppo che fa capo a quest'ultima, anche mediante la stipulazione, modifica e risoluzione di accordi e contratti ivi compresi (a titolo esemplificativo e non esaustivo) contratti d'opera, appalto, consulenza (compresi i contratti di consulenza con stilisti e designer) merchandising, co-branding, contratti per l'acquisto e la concessione di diritti d'utilizzo e sfruttamento di immagini ed opere artistiche, che prevedano il pagamento di corrispettivi complessivamente non eccedenti Euro 2.000.000 (due milioni /00) per singola operazione e, nel caso dei contratti di consulenza, la cui durata non sia superiore a 36 (trentasei) mesi, qualunque sia l'importo.
atti e contratti aventi ad oggetto la donazione di denaro e/o prodotti del gruppo ad enti benefici per importi non superiori al 2 percento del reddito d'impresa dichiarato.
h) richiedere anticipazioni a fronte di crediti;
i) disporre pagamenti di imposte dirette ed in dirette, di tasse e di tributi in genere, oltre agli eventuali interessi ed oneri accessori, di contributi e ritenute calcolati sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti e sui compensi dei lavoratori autonomi;
far elevare azioni di protesto a carico di terzi debitori, esercitare azioni in sede giudiziale, ivi comprese azioni ordinarie cambiarie ed esecutive;
insinuare crediti in procedure concorsuali e proporre domande di rivendica, rappresentare la Società nell'ambito di procedure concorsuali (ivi incluse le procedure di amministrazione controllata e di concordato preventivo).
L'Amministratore Delegato Remo Ruffini è qualificabile anche come Chief Executive Officer e non riveste l'incarico di Amministratore in altro emittente quotato di cui sia Chief Executive Officer un Amministratore della Società.
Al Presidente del Consiglio di Amministrazione spettano i poteri previsti dalla legge e dallo Statuto per quanto concerne il funzionamento degli organi sociali e la rappresentanza legale della Società nei confronti dei terzi. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, nominato con deliberazione dell'Assemblea del 20 aprile 2016, è Remo Ruffini che ricopre anche la carica di Amministratore Delegato con i poteri descritti nel paragrafo che precede ed è quindi il principale responsabile della gestione della Società, anche in considerazione del suo ruolo strategico in relazione alle decisioni chiave riguardanti lo sviluppo e la gestione dell'azienda e del Gruppo.
A questo riguardo, si segnala anche che sono posti alle dirette dipendenze del Presidente e Amministratore Delegato e rispondono funzionalmente allo stesso i seguenti uffici: Segreteria di Presidenza, Segreteria del Consiglio di Amministrazione, Segreteria Tecnica, Investor Relations e Pianificazione Strategica, Marketing & Communication, la Direzione Creativa e la funzione Internal Audit.
A fronte della concentrazione in capo al Signor Ruffini della carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione e di Chief Executive Officer, in data 21 aprile 2016, il Consiglio di Amministrazione ha designato l'amministratore indipendente Marco De Benedetti quale lead independent director, in adesione alle raccomandazioni contenute negli artt. 2.C.3 e 2.C.4 del Codice di Autodisciplina (si veda il successivo paragrafo 4.7).
Alla data della Relazione, non è stato costituito un Comitato Esecutivo.
Ai sensi dell'art. 19.3 dello Statuto e in adesione alle best practice, l'Amministratore Delegato riferisce tempestivamente al Consiglio ed al Collegio Sindacale con periodicità almeno trimestrale e comunque in occasione delle riunioni del Consiglio stesso, sull'attività svolta, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, o comunque di maggior rilievo per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla Società e dalle società controllate; in particolare riferisce sulle operazioni nelle quali essi abbiano un interesse per conto proprio o di terzi.
Per maggiori informazioni sull'informativa fornita dall'Amministratore Delegato al Consiglio nel corso dell'Esercizio si veda il precedente paragrafo 4.3.
Oltre al Presidente e Amministratore Delegato:
il dottor Sergio Buongiovanni riveste la qualifica di Amministratore Esecutivo. Il dottor Buongiovanni ricopre infatti, nell'ambito delle società controllate del Gruppo, la carica di Amministratore di Industries S.p.A. e di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Industries Yield Srl. Il dottor Buongiovanni svolge anche il ruolo di Amministratore Incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi con le funzioni descritte in dettaglio nel successivo paragrafo 10.1 in adesione delle raccomandazioni contenute nell'art. 7.C.4 del Codice di Autodisciplina. Infine, è Vice Presidente del Comitato Strategico, descritto nel successivo paragrafo 16;
il dottor Luciano Santel riveste la qualifica di Amministratore Esecutivo non solo in Moncler ma anche in Industries S.p.A.. Il dottor Santel è altresì Chief Corporate & Supply Officer del Gruppo e ricopre, nell'ambito di alcune delle società controllate estere del Gruppo, la carica di Directors (Amministratore). Il dottor Santel è inoltre Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi e per gli effetti dell'art. 154-bis del TUF e dell'articolo 19.4 dello Statuto.
In adesione alle raccomandazioni contenute nell'art. 3 del Codice di Autodisciplina e in conformità alle prescrizioni contenute nell'art. 13.3 dello Statuto, descritte nel precedente paragrafo 4.1., fanno parte del Consiglio di Amministrazione in carica alla data della presente Relazione 6 Amministratori Indipendenti nelle persone di Diva Moriani, Gabriele Galateri di Genola, Nerio Alessandri, Marco Diego De Benedetti, Stephanie Phair e Guido Pianaroli, che sono altresì in possesso dei requisiti di indipendenza prescritti dal combinato disposto degli artt. 147-ter, comma 4 e 148, comma 3, del TUF. La società ritiene che sia stato così individuato un numero adeguato di Amministratori Indipendenti, anche ai fini della composizione dei Comitati descritti nei successivi paragrafi 7 e 9.
Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 21 aprile 2016, a seguito della nomina da parte dell'Assemblea ordinaria del 20 aprile 2016, ai sensi dell'art. 2386, comma 1, codice civile e dell'art. 13.4 dello Statuto, ha verificato la sussistenza in capo agli Amministratori Diva Moriani, Gabriele Galateri di Genola, Alessandro Neri, Marco Diego De Benedetti, Stephanie Phair e Guido Pianaroli dei requisiti di indipendenza previsti dal combinato disposto degli articoli 147-ter, comma 4 e 148, comma 3, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, nonché dei requisiti di indipendenza raccomandati dall'art. 3 del Codice di Autodisciplina.
La verifica annuale circa la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo a ciascuno dei Consiglieri non esecutivi in adesione alle raccomandazioni contenute nell'art. 3.C.4 del Codice di Autodisciplina è stata compiuta dal Consiglio in data 14 dicembre 2017. Il Collegio Sindacale, nella medesima data, ha provveduto a verificare la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri membri
Nel corso dell'Esercizio gli Amministratori Indipendenti non hanno ritenuto necessario riunirsi in assenza degli altri Amministratori, ritenendo adeguate per discutere sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione e su temi di governance della Società le normali riunioni consiliari.
Si segnala, infine che gli Amministratori Diva Moriani, Gabriele Galateri di Genola, Alessandro Neri, Marco Diego De Benedetti, Stephanie Phair e Guido Pianaroli, nella dichiarazione di accettazione della carica di Amministratori della Società e attestazione dei requisiti per l'assunzione della carica, hanno indicato l'idoneità a qualificarsi come indipendenti e, contestualmente, si sono impegnati a comunicare tempestivamente al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale eventuali variazioni in merito ai requisiti, inclusi quelli di indipendenza, nonché eventuali sopravvenute cause di decadenza.
Come rappresentato nel precedente paragrafo 4.4.2, in considerazione della concentrazione in capo a Remo Ruffini della carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione e di Chief Executive Officer, pur sottolineando la centralità del ruolo e dei poteri del Consiglio di Amministrazione nella governance della Società che costituiscono adeguato contrappeso al cumulo degli incarichi conferiti al Signor Ruffini, il Consiglio di Amministrazione della Società, in data 4 novembre 2013, ha deliberato di avvalersi del lead independent director in adesione alle raccomandazioni contenute nell'art. 2.C.3 del Codice di Autodisciplina. In data 21 aprile 2016 il Consiglio di Amministrazione ha nominato il dottor Marco De Benedetti in tale ruolo, al quale sono stati conferiti i seguenti compiti raccomandati dall'art. 2.C.4 del Codice:
Il Lead Independent Director ha svolto le sue funzioni nel corso dell'esercizio, partecipando alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati Nomine e Remunerazione e Controllo, Rischi e Sostenibilità.
La comunicazione con il mercato e gli investitori istituzionali avviene nel rispetto della "Procedura interna per la gestione ed il trattamento delle informazioni societarie e per la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni" - approvata inizialmente dal Consiglio di Amministrazione il 26 settembre 2013 e successivamente aggiornata - che disciplina la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate come definite dall'articolo 7 della MAR e le regole per la comunicazione all'esterno di documenti ed informazioni riguardanti Moncler tenendo conto, più in generale, della normativa legislativa e regolamentare vigente intesa alla prevenzione e alla repressione degli abusi di mercato.
La Società ha inoltre adottato e ha in essere le seguenti procedure:
Le descritte procedure sono disponibili sul sito internet della Società www.monclergroup.com nella sezione Governance / Documenti societari e a cui si rimanda per ogni dettaglio.
La Società, in adesione alla migliore prassi in materia di corporate governance adottate dalle società quotate e previste dal Codice di Autodisciplina, ha istituito il Comitato per le Nomine e la Remunerazione ed il Comitato Controllo e Rischi, in attuazione delle raccomandazioni contenute negli artt. 4, 5, 6 e 7 del Codice di Autodisciplina.
Il Consiglio di Amministrazione della Società del 9 novembre 2015, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi rilasciato in data 5 novembre 2015, ha deliberato, coerentemente con le raccomandazioni di cui al Codice di Autodisciplina introdotte nel luglio 2015, di delegare la supervisione delle questioni di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività del Gruppo Moncler al Comitato Controllo e Rischi, ampliandone le relative funzioni, che a partire da tale data è denominato "Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità".
Conformemente a dette raccomandazioni del Codice, i regolamenti interni del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità prevedono che entrambi i comitati siano composti da tre Amministratori non esecutivi, in maggioranza indipendenti, fra i quali è scelto il Presidente. Almeno un componente del Comitato per le Nomine e la Remunerazione possiede un'adeguata conoscenza ed esperienza in materia finanziaria o di politiche retributive, mentre almeno un componente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità possiede un'adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi.
Il presidente di ciascun comitato consiliare dà informazione delle riunioni del comitato al primo Consiglio di Amministrazione utile.
Alla data della presente Relazione non risultano costituiti comitati ulteriori rispetto a quelli raccomandati dal Codice di Autodisciplina, ad eccezione del Comitato Strategico descritto in dettaglio nel successivo paragrafo 16.
In considerazione delle esigenze organizzative della Società, delle modalità di funzionamento e della dimensione del proprio Consiglio di Amministrazione, la Società ha istituito un unico comitato per le nomine e la remunerazione, in conformità a quanto previsto dagli articoli 4, 5 e 6 del Codice di Autodisciplina.
Il Comitato Nomine e Remunerazione è composto dai seguenti 3 Amministratori non esecutivi,aventi preparazione ed esperienza professionale idonee allo svolgimento dei compiti del Comitato, di cui almeno 2 componenti scelti tra gli Amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina: Diva Moriani (Amministratore Indipendente e Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione), Virginie Morgon e Marco Diego De Benedetti (Amministratore Indipendente). Il Consiglio ha altresì valutato al momento della nomina che il Consigliere De Benedetti possiede una adeguata conoscenza ed esperienza in materia finanziaria e di politiche retributive.
I lavori del Comitato per le Nomine e la Remunerazione sono coordinati dal Presidente Diva Moriani. Nel corso dell'Esercizio, il Comitato Nomine e Remunerazione si è riunito tre volte; ogni riunione è durata in media circa un'ora e quindici minuti. I Consiglieri Diva Moriani, e Marco Diego De Benedetti hanno partecipato a tutte le riunioni, Virginie Morgon a due riunioni su tre.
Per l'esercizio 2018 sono programmate almeno due riunioni del Comitato Nomine e Remunerazioni di cui una già tenuta in data 12 febbraio 2018.
Pagina 34 di 65 Il Comitato Nomine e Remunerazione ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione, con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e nelle decisioni relative alla composizione del Consiglio di Amministrazione e alla remunerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche.
Al Comitato per le Nomine e la Remunerazione sono affidate le seguenti funzioni: (a) supportare il Consiglio di Amministrazione nell'identificazione preventiva della propria composizione qualiquantitativa considerata ottimale ai fini della nomina o della cooptazione dei consiglieri e nella successiva verifica della rispondenza tra la composizione quali-quantitativa ritenuta ottimale e quella effettiva risultante dal processo di nomina (b) formulare pareri al Consiglio di Amministrazione in merito alla dimensione e alla composizione dello stesso ed esprimere raccomandazioni in merito alle figure professionali la cui presenza all'interno del Consiglio sia ritenuta opportuna nonché sulle questioni relative al numero massimo di incarichi di Amministratore o Sindaco in società quotate in mercati regolamentati italiani o esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni che possa essere considerato compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di Amministratore della Società, tenendo conto anche della partecipazione ai diversi Comitati e considerando criteri differenziati in ragione dell'impegno connesso a ciascun ruolo nonché in merito alle autorizzazioni assembleari concesse agli Amministratori ad operare in deroga al generale divieto di concorrenza; (c) proporre al Consiglio di Amministrazione candidati alla carica di Amministratore nei casi di cooptazione, ove occorra sostituire Amministratori indipendenti indicandone i nominativi e/o i requisiti ad essi richiesti; (d) formulare pareri al Consiglio di Amministrazione in ordine alle deliberazioni riguardanti l'eventuale sostituzione dei membri dei comitati interni al Consiglio di Amministrazione, che si rendano necessarie durante la permanenza in carica del Comitato; (e) esaminare le proposte dell'Amministratore Delegato relativamente alla nomina e ai piani di sostituzione dei dirigenti con responsabilità strategiche; (f) curare l'istruttoria e supporta il Consiglio di Amministrazione sull'eventuale predisposizione del piano di successione degli amministratori esecutivi; (g) formulare al Consiglio di Amministrazione proposte per la definizione della politica per al remunerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche, anche attraverso la formulazione di suggerimenti in merito alla relazione sulla remunerazione che gli Amministratori devono presentare all'assemblea annuale; (h) valutare periodicamente l'adeguatezza, la coerenza complessiva e la concreta applicazione della politica per la remunerazione degli Amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche, avvalendosi a tale ultimo riguardo delle informazioni fornite dagli Amministratori Delegati; formulare al Consiglio di Amministrazione proposte in materia; (i) presentare proposte o esprimere pareri al Consiglio di Amministrazione sulla remunerazione degli Amministratori esecutivi e degli altri Amministratori che ricoprono particolari cariche nonché sulla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile di tale remunerazione, monitorando l'applicazione delle decisioni adottate dal consiglio stesso e l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance; (j) supportare il Consiglio di Amministrazione nel processo di autovalutazione; in particolare provvede all'istruttoria relativa alle verifiche periodiche dei requisiti di indipendenza e onorabilità degli Amministratori e sull'assenza di cause di incompatibilità o ineleggibilità in capo agli stessi; (k) supportare il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità nell'individuazione dei responsabili delle funzioni aziendali di controllo da nominare; (l) esprimere pareri al Consiglio di Amministrazione sul trattamento economico del responsabile della funzione di internal audit; e (m) esprimere una valutazione su particolari e specifiche questioni in materia di trattamento economico per le quali il Consiglio di Amministrazione abbia richiesto un suo esame.
Il Comitato Nomine e Remunerazione ha facoltà di accesso alle informazioni e alle funzioni e strutture aziendali, assicurando idonei collegamenti funzionali e operativi con queste per lo svolgimento dei propri compiti. Può avvalersi di consulenti esterni, a spese della Società, e comunque nei limiti del budget stabilito dal Consiglio di Amministrazione, previa verifica che tali consulenti non si trovino in situazioni che ne compromettano in concreto l'indipendenza di giudizio e, in particolare, non forniscano al dipartimento delle risorse umane, agli Amministratori o ai dirigenti con responsabilità strategiche servizi di significatività tale da compromettere in concreto l'indipendenza di giudizio.
Alle riunioni del Comitato Nomine e Remunerazione prende parte il Presidente del Collegio Sindacale (ovvero altro sindaco da lui designato) e possono comunque partecipare anche gli altri sindaci. Il Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione ha la facoltà di invitare alle riunioni del Comitato Nomine e Remunerazione il Responsabile del Dipartimento Risorse Umane della Società, il Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari della Società, gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale nonché i responsabili delle funzioni aziendali della Società e delle società controllate, nonché altri soggetti con riferimento ai singoli punti all'ordine del giorno, per fornire informazioni ed esprimere valutazioni di competenza o la cui presenza possa essere di ausilio al migliore svolgimento delle funzioni del Comitato Nomine e Remunerazione.
In linea con quanto raccomandato dall'articolo 6.C.6 del Codice di Autodisciplina, nessun amministratore prende parte alle riunioni del Comitato per la Remunerazione in cui vengono formulate le proposte al Consiglio di Amministrazione relative alla propria remunerazione, salvo che si tratti di proposte che riguardano la generalità dei componenti i Comitati costituiti nell'ambito del Consiglio di Amministrazione.
Le riunioni del Comitato Nomine e Remunerazione sono verbalizzate. Il Presidente e il segretario sottoscrivono i verbali delle riunioni che vengono conservati a cura del segretario in ordine cronologico e trasmessi in copia ai componenti del Comitato nonché al Presidente del Collegio Sindacale.
Il Consiglio di Amministrazione approva annualmente, su proposta del Comitato Nomine e Remunerazione, il budget necessario per dotare il Comitato Nomine e Remunerazione delle risorse finanziarie adeguate per l'adempimento dei propri compiti. Tale budget è stato fissato dal Consiglio di Amministrazione del 21 aprile 2016 in Euro 20.000.
Il Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione riferisce (i) al Consiglio di Amministrazione, con cadenza almeno semestrale, in merito all'attività svolta, e (ii) all'Assemblea, con cadenza annuale, in occasione dell'approvazione del bilancio di esercizio circa le modalità di esercizio delle proprie funzioni.
Nel corso dell'Esercizio, nell'esercizio delle funzioni ad esso attribuite, il Comitato Nomine e Remunerazione:
Il Comitato Nomine e Remunerazione ha riferito al Consiglio di Amministrazione sull'attività svolta nel corso dell'esercizio in data 26 febbraio 2018.
Per tutte le informazioni riguardanti la remunerazione degli amministratori, si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, disponibile presso la sede sociale e sul sito internet della Società www.monclergroup.com, sezione Governance /Assemblea degli Azionisti.
Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità è composto dai seguenti 3 Amministratori non esecutivi, aventi preparazione ed esperienza professionale idonei allo svolgimento dei compiti del Comitato, di cui 2 indipendenti: Gabriele Galateri di Genola (Amministratore Indipendente e Presidente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità), Guido Pianaroli (Amministratore Indipendente) e Marco Diego De Benedetti (Amministratore Non Esecutivo).
Nel corso dell'Esercizio, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità si è riunito sei volte; ogni riunione è durata in media circa due ore e mezza. I Consiglieri Gabriele Galateri di Genola e Guido Pianaroli hanno partecipato a tutte le riunioni; il Consigliere Marco Diego De Benedetti ha partecipato a cinque riunioni su sei.
Per l'esercizio 2018 sono programmate almeno quattro riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, di cui una si è già tenute in data 26 febbraio 2018.
Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione, con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e nelle decisioni relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, includendo in tali valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo, nell'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche, nonché, in generale, nell'impegno della Società a favore di uno sviluppo sostenibile.
In particolare, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità assiste il Consiglio d'Amministrazione nell'espletamento dei compiti relativi a:
l'approvazione con cadenza almeno annuale del piano di lavoro predisposto dal responsabile della funzione di internal audit;
la descrizione, nella relazione sul governo societario, delle principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, per valutarne l'adeguatezza;
Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, nell'assistere il Consiglio di Amministrazione:
Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ha facoltà di accesso alle informazioni ed alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti, e può avvalersi, a spese della Società, nei limiti del budget approvato dal Consiglio d'Amministrazione, di consulenti esterni, previa verifica della circostanza che tali consulenti non si trovino in situazioni che ne compromettano in concreto l'indipendenza di giudizio e, in particolare, non forniscano al responsabile della funzione di Internal Audit, agli amministratori o ai dirigenti con responsabilità strategiche, servizi di significatività tale da comprometterne in concreto l'indipendenza di giudizio.
Il Consiglio di Amministrazione approva annualmente, su proposta del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, il budget necessario per dotare il Comitato delle risorse finanziarie adeguate per l'adempimento dei propri compiti. Tale budget è stato fissato dal Consiglio di Amministrazione del 21 aprile 2016 in Euro 20.000.
Alle riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità prende parte il Presidente del Collegio Sindacale (ovvero altro Sindaco da lui designato) e possono comunque partecipare anche gli altri Sindaci. Il Presidente può di volta in volta invitare alle riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità altri componenti del Consiglio d'Amministrazione e del Collegio Sindacale, nonché, l'Amministratore esecutivo incaricato di sovraintendere alla funzionalità del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, il responsabile della funzione di Controllo Interno e Gestione dei Rischi, il responsabile della funzione Sostenibilità, il Presidente o altro componente designato dell'Organismo di Vigilanza costituito ai sensi del D.lgs. 231/2001, il responsabile della funzione legale e il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, i responsabili delle funzioni aziendali della Società e delle società controllate, nonché altri soggetti, con riferimento ai singoli punti all'ordine del giorno, per fornire informazioni ed esprimere valutazioni di competenza ola cui presenza possa essere di ausilio al migliore svolgimento delle funzioni del Comitato stesso.
Le riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità sono verbalizzate. Il Presidente e il segretario sottoscrivono i verbali delle riunioni che vengono conservati a cura del segretario in ordine cronologico.
Nel corso dell'esercizio, nell'esercizio delle funzioni ad esso attribuite, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità:
(vi) ha esaminato le relazioni periodiche, aventi per oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla funzione di internal audit;
(vii) ha verificato il sistema delle deleghe e delle procure conferite all'interno del Gruppo monitorandone il funzionamento;
Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ha riferito al Consiglio di Amministrazione sull'attività svolta nel corso dell'Esercizio in data 25 luglio 2017 e 26 febbraio 2018.
Si segnala che il Bilancio di Sostenibilità relativo all'esercizio 2016 ed il Piano di Sostenibilità di Moncler sono stati presentati all'assemblea degli azionisti del 20 aprile 2017. Questi rappresentano strumenti fondamentali per condividere con gli stakeholder le performance del Gruppo ed il percorso volto alla ricerca di una sempre più completa integrazione degli aspetti ambientali e sociali nel modo di operare del Gruppo.
Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi adottato da Moncler, in conformità alle raccomandazioni dell'art. 7 del Codice di Autodisciplina e alle best practice di settore, è l'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi afferenti alla Società e alle società controllate, una sana e corretta gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici della Società.
Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi coinvolge, ciascuno per le proprie competenze:
Considerata la complessità delle attività gestionali e tenuto conto che l'assunzione di rischio rappresenta una componente insita nell'attività dell'impresa, il Consiglio di Amministrazione ha valutato l'importanza di identificare e mappare in via preventiva i principali rischi e di adottare strumenti idonei a governarli e ridurne impatto e/o probabilità di accadimento. La Società ha pertanto avviato un processo per la definizione del modello di gestione integrata dei rischi, ispirato ai principi indicati dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commissions – Enterprise Risk Management Integrated Framework.
Coerentemente con queste finalità, il modello integrato di governo dei rischi (c.d. Risk Management) adottato dalla Società si pone le seguenti finalità:
Il modello di Risk Management di Moncler è inoltre:
Il modello di Risk Management della Società è stato adottato dal Consiglio di Amministrazione, su proposta dell'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, sentito il parere favorevole del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e del Collegio Sindacale in data 28 marzo 2014. Tale modello enuncia le linee guida di Moncler per identificare, presidiare e governare le aree di rischio garantendo il raggiungimento degli obiettivi strategici ed operativi, l'affidabilità delle informazioni (non solo finanziarie) fornite agli organi sociali ed al mercato, il rispetto di leggi e regolamenti e la salvaguardia dei beni aziendali, inclusi gli asset immateriali e la reputazione di Moncler.
Il modello di Risk Management di Moncler prende in considerazione tre macro-categorie di rischio che permettono al management di identificare gli obiettivi, il modello di controllo e gli organi di governo:
I rischi identificati possono essere sia di natura interna che esterna all'azienda, legati quindi al contesto di settore e/o di mercato dove la probabilità di accadimento è al di fuori della sfera di influenza aziendale. Nel caso di rischi di natura esterna, l'obiettivo del modello di Risk Management è il monitoraggio del rischio stesso e la mitigazione dell'impatto in caso di accadimento. Nel caso di rischi di natura interna, l'obiettivo del modello di Risk Management è la gestione del rischio attraverso specifici sistemi di prevenzione, controllo e monitoraggio integrati nei processi aziendali a livello operativo o manageriale, mirati a ridurne la probabilità e/o a contenerne l'impatto in caso di accadimento.
L'esposizione del Gruppo ai rischi strategici, di business ed operativi e le relative azioni di mitigazione confluiscono negli strumenti c.d. Risk Register e nel reporting di Risk Management, che vengono sottoposti all'approvazione degli organi amministrativi e di controllo competenti.
Al Consiglio di Amministrazione spetta il compito di coordinare e supervisionare il processo di Risk Management affinché i rischi assunti nell'ambito dell'attività d'impresa siano coerenti con le strategie di business deliberate, definendo inoltre la soglia di rischio accettabile.
Al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità spetta il compito di assistere il Consiglio per (i) identificare e valutare, almeno annualmente, i principali rischi afferenti la Società e le sue controllate di modo che gli stessi siano adeguatamente monitorati; (ii) definire ed aggiornare, almeno annualmente, i piani di mitigazione e in generale di governo dei rischi al fine di mantenere i livelli di esposizione al rischio complessivo entro la soglia di rischio accettabile.
All'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno spetta il compito di (i) identificare i principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche del business e dell'operatività svolta dalla Società e dal Gruppo; (ii) di curare la progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia.
Con riferimento all'esito delle attività condotte, l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno ed il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, per quanto di loro competenza, hanno evidenziato che l'attuale sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è congruo rispetto alle dimensioni ed alla struttura organizzativa ed operativa del Gruppo.
Nell'ambito del modello integrato di Risk Management, il Consiglio di Amministrazione della Società in data 26 febbraio 2017, preso atto di quanto espresso dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e dall'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno, ha valutato sostanzialmente adeguato il sistema di controllo interno evidenziando la capacità dello stesso identificare e richiedere la predisposizione di azioni di mitigazione addeguate per ciascuno dei rischi sopra descritti.
Il Consiglio di Amministrazione del 26 febbraio 2018, sentito il Collegio sindacale e l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno, ha approvato il piano di lavoro per l'esercizio 2018 predisposto dal responsabile della funzione di Internal audit.
Il sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria è parte integrante e si inserisce nel contesto più ampio del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. In linea generale il sistema di controllo interno posto in essere dalla Società è finalizzato a garantire la salvaguardia del patrimonio sociale, il rispetto di leggi e regolamenti, l'efficienza e l'efficacia delle operazioni aziendali oltre che l'affidabilità, accuratezza e tempestività dell'informativa finanziaria stessa.
Il sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria ha l'obiettivo di identificare e valutare gli eventi in grado di compromettere, in caso di accadimento, l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informazione finanziaria e la capacità del processo di redazione del bilancio nel suo complesso di produrre l'informativa finanziaria in accordo con i principi contabili di riferimento.
L'approccio progettuale nella costruzione del modello di controllo del processo di financial reporting si è ispirato agli standards internazionali ed alle best practices di settore, nonchè alle linee guida emanate dal Committee of Sponsoring Organizations of Tradeway Commission.
Le procedure amministrativo-contabili per la formazione del bilancio e di ogni altra comunicazione finanziaria sono predisposte sotto la responsabilità del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari che, congiuntamente al Presidente del Consiglio di Amministrazione, ne attesta l'adeguatezza e l'effettiva applicazione in occasione del bilancio di esercizio e consolidato e della relazione finanziaria semestrale della Società.
Nel corso dell'esercizio 2017, il Gruppo ha lavorato in piena aderenza alle indicazioni della Legge n. 262/2005, garantendo la gestione di un processo di financial reporting strutturato, documentato e verificato tramite specifici controlli a livello di processi operativi alimentanti il sistema contabile-amministrativo e delle principali attività di chiusura contabile, al fine di supportare il processo di attestazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.
Nell'ambito di tale progetto è stata svolta un'attività iniziale di scoping, che ha permesso di individuare le società rilevanti del Gruppo e in particolare, oltre alla Capogruppo Moncler S.p.A., le controllate aventi rilevanza strategica identificate in Industries S.p.A., Moncler Retail USA, Moncler Shanghai, Moncler Asia Pacific, Moncler France, Moncler Japan Corporation e Moncler Shinsegae nonchè i principali processi aziendali che ne alimentano conto economico e stato patrimoniale, sia attraverso analisi sia quantitative (significatività dei ricavi e degli asset di ciascuna società sul valore consolidato) che qualitative (rischiosità specifica e potenziale legata al business ed alle attività svolte).
Nell'ambito delle società rilevanti così identificate, sono state selezionate le voci di bilancio materiali e i processi aziendali alimentanti tali voci, giungendo alla definizione di una matrice di processi aziendali/entità legali per la quale sono stati identificati i rischi sul financial reporting relativi al mancato raggiungimento degli obiettivi di controllo e finalizzati ad assicurare una rappresentazione veritiera e corretta dell'informativa finanziaria. Questa fase viene definta risk assessment.
In generale, gli obiettivi di controllo per il processo di financial reporting sono collegati alle tipiche asserzioni di bilancio, quali l'esistenza, la completezza, l'accuratezza delle rilevazioni contabili, i diritti e gli obblighi e la valutazione delle operazioni, la presentazione dell'informativa. Gli obiettivi di controllo sono stati successivamente esplicitati e formalizzati, così come rilevati nell'ambito dei processi amministrativocontabili di Gruppo, all'interno di una matrice rischi/controlli (risk/control matrix). I controlli sono altresì collegati ad elementi che connotano l'ambiente di controllo interno e l'organizzazione aziendale quali, ad esempio, la separazione dei compiti, il rispetto delle norme di condotta e dei limiti autorizzativi, la sicurezza fisica dei beni, la documentazione e la tracciabilità delle operazioni.
L'analisi del perimetro societario (scoping), dei rischi connessi all'informativa finanziaria (risk assessment) e dei controlli esistenti (risk/control matrix) prevede un aggiornamento annuale, al fine di identificare le principali modifiche intervenute nella struttura dei processi amministrativo-contabili a seguito della naturale evoluzione del business, delle singole entità legali e dell'organizzazione del Gruppo.
Successivamente la Società definisce l'approccio da adottare nella fase di verifica per garantire l'adeguatezza e l'operatività dei controlli chiave (key controls) al fine del contenimento e/o della riconduzione del rischio ad un livello residuo ritenuto accettabile. L'approccio tiene in considerazione le modalità di esecuzione del controllo, suddividendo tra controlli manuali, controlli automatici a livello di sistemi applicativi e controlli generali delle strutture informatiche, e la frequenza dei controlli stessi.
Il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno del processo di informativa finanziaria è coordinato e gestito dal Dirigente Preposto, dottor Luciano Santel, nominato dal Consiglio di Amministrazione in conformità con le disposizioni legislative e statutarie vigenti.
Il Dirigente Preposto si avvale della funzione di Internal Audit per lo svolgimento di verifiche sull'operatività del sistema di controllo, ed è supportato dai responsabili di funzione (per le funzioni di headquarter) e dai rappresentati legali delle società estere controllate che, relativamente all'area di propria competenza, assicurano formalmente la completezza e l'attendibilità dei flussi informativi ai fini della predisposizione dei documenti finanziari, tramite lettere di attestazione interne.
Il Dirigente Preposto ha la responsabilità diretta della verifica circa la corretta e tempestiva esecuzione delle attività di gestione in ambito amministrativo, contabile e finanziario, essendo chiamato a supervisionare in modo continuativo tutte le fasi di monitoraggio e valutazione dei rischi inerenti il processo di financial reporting.
Il Dirigente Preposto informa periodicamente il Collegio Sindacale relativamente all'adeguatezza, anche organizzativa, e all'affidabilità del sistema amministrativo-contabile e riferisce al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e al Consiglio di Amministrazione sull'attività svolta e sull'efficacia del sistema di controllo interno con riferimento ai rischi inerenti l'informativa di bilancio.
In esito alle attività e ai controlli svolti, il Dirigente Preposto rilascia le dichiarazioni le attestazioni previste dall'art. 154-bis del TUF.
In particolare, ai sensi:
Il Consiglio di Amministrazione della Società del 21 aprile 2016 ha nominato a supporto del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, il dottor Sergio Buongiovanni in qualità di Amministratore esecutivo incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in attuazione delle raccomandazioni contenute negli articoli 7.P.3.a) e 7.C.4. del Codice di Autodisciplina.
In attuazione delle funzioni assegnate, come descritto nel precedente paragrafo 10, l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, con il supporto dei dirigenti competenti nelle diverse aree di riferimento:
Il dottor Buongiovanni ha il potere di chiedere alla funzione di Internal Audit delle verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e delle procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, mettendone al corrente il Presidente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ed il Presidente del Collegio Sindacale.
Nell'esercizio delle proprie funzioni, l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi non ha finora riscontrato, né ha avuto notizia di, criticità tali da essere tempestivamente portate alla conoscenza del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e al Consiglio di Amministrazione.
Il Consiglio di Amministrazione della Società del 9 novembre 2015 ha nominato il dott. Riccardo Greghi in qualità di responsabile della funzione Internal Audit aderendo alle raccomandazioni dell'articolo 7.P.3 b) e 7.C.5. del Codice di Autodisciplina. All'atto della nomina, il Consiglio ha determinato la remunerazione del responsabile della funzione di Internal Audit coerentemente con le politiche aziendali, assegnando al responsabile piena autonomia di spesa per l'esercizio delle funzioni attribuite, nei limiti del budget annuale generale allocato alla funzione Internal Audit e salve le eventuali integrazioni e modifiche ritenute necessarie che potranno essere esaminate e approvate dal Consiglio di Amministrazione in ogni momento su proposta dell'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, previo parere favorevole del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e sentito il Collegio Sindacale.
Il Responsabile della funzione di Internal Audit, al quale non fa capo alcuna area operativa e dipende gerarchicamente dal Consiglio di Amministrazione, nell'esercizio delle sue funzioni assicura le informazioni dovute all'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, al Collegio Sindacale ed al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.
Segnatamente, il responsabile della funzione di Internal audit:
verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso il piano di audit dallo stesso predisposto, approvato dal Consiglio di Amministrazione, basato su un processo strutturato di analisi e prioritizzazione dei principali rischi;
predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi, sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento, nonché una valutazione sull'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
Il Responsabile della funzione di Internal Audit ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell'incarico e ove ritenuto necessario ha accesso anche alla documentazione prodotta da soggetti terzi a cui sono state affidati incarichi di controllo nella Società o di altre società controllate. La funzione di Internal Audit svolge le proprie attività effettuando anche controlli a campione sui processi che regolano l'attività societaria, estendendo l'attività di verifica a tutte le società del Gruppo Moncler.
Nel corso dell'Esercizio, la funzione di Internal Audit ha svolto ed è stata coinvolta nelle seguenti attività:
svolgimento, su richiesta dell'Organismo di Vigilanza, delle attività di verifica su un set di aree/attività sensibili con riferimento ai reati astrattamente associabili all'attività stessa, verificandone il rispetto dei protocolli di comportamento ed i requisiti di controllo.
attività di Enterprise Risk Managament di Gruppo, svolte per conto dell'Amministratore Incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, di cui al paragrafo 10;
Il responsabile della Funzione Internal Audit ha riferito sull'attività svolta nel corso dell'Esercizio al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità con relazioni in data 27 febbraio, 2 maggio, 25 luglio, 24 ottobre 2017 e 26 febbraio 2018; al Consiglio di Amministrazione e all'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in data 27 febbraio 2017, 26 luglio 2017 e 26 febbraio 2018.
Il Consiglio di Amministrazione della Società ha adottato il Modello organizzativo e di gestione ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 8 giugno 2011 n. 231 (il "Modello") a far data 28 marzo 2014.
Il Modello di Moncler si compone di due parti. La prima, di carattere generale, illustra le finalità, i destinatari, le componenti del sistema di controllo preventivo del Modello stesso e, sempre in linea con le prescrizioni contenute nel D.Lgs. 231/2001, la struttura, il funzionamento ed i compiti dell'Organismo di Vigilanza, che, ai sensi dell'art. 6 del D.Lgs. 231/2001, ha il compito di vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Modello.
La prima parte del Modello prevede, altresì, le attività di formazione ed informazione del personale della Società in merito al contenuto del Modello ed il sistema disciplinare in caso di violazioni delle disposizioni del Modello stesso.
La seconda parte del Modello, a carattere speciale, contiene la descrizione delle fattispecie di reato previste dal D.Lgs. 231/2001 e le relative sanzioni con riferimento alle aree di rischio di commissione dei suddetti reati identificate nel Modello.
Le fattispecie di reato che il Modello, sulla base degli esiti della mappatura dei rischi condotta ai fini della sua adozione, intende prevenire riguardano:
i reati di falso in materia di marchi, brevetti e segni distintivi;
i reati in violazione del diritto d'autore;
Il Modello 231 è in fase di integrazione e aggiornamento a fronte dell'introduzione nel novero dei reati punibili ex D.Lgs. 231/01 del reato di "intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro", delle recenti modifiche sul reato di corruzione tra privati, dell'introduzione dei reati di razzismo e xenofobia e del recepimento della nuova normativa sul whistleblowing. Nel corso dell'Esercizio, quindi, è stato preventivamente svolto un aggiornamento delle attività di risk assessment relativamente a dette ipotesi di reato.
Le prescrizioni contenute nel Modello si completano con quelle del Codice Etico del Gruppo Moncler, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 24 gennaio 2014, che descrive gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari e delle attività aziendali a cui ogni dipendente e tutti coloro con i quali la Società entra in contatto nel corso della sua attività, devono uniformarsi nello svolgimento della propria attività, nel convincimento che l'etica nella conduzione degli affari sia alla base del successo dell'attività di impresa.
Il Codice Etico è disponibile sul sito internet della Società www.monclergroup.com nella sezione Governance / Documenti Societari.
L'Organismo di Vigilanza, cui è affidato il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza del Modello e del Codice Etico, è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2014: alla luce della tipologia di business ed organizzativa della Società, si è ritenuto opportuno istituire l'Organismo di Vigilanza in composizione collegiale.
Alla data della presente Relazione l'Organismo di Vigilanza, come rinnovato in data 10 maggio 2016, è composto dal Dottor Lorenzo Mauro Banfi, in qualità di Presidente, dal Dott. Carlo Alberto Marchi e dal responsabile della funzione di Internal Audit Dott. Riccardo Greghi.
Per una piena aderenza al D.Lgs. 231/2001, l'Organismo di Vigilanza riporta direttamente ai vertici della Società e non è legato all'operatività aziendale da nessun vincolo gerarchico, in modo da garantire la sua piena autonomia ed indipendenza nell'espletamento delle proprie funzioni.
L'Organismo di Vigilanza ha riferito al Consiglio di Amministrazione sull'attività svolta nel corso dell'Esercizio con relazioni in data 26 luglio 2017 e 26 febbraio 2018.
Il Consiglio di Amministrazione della controllata Industries S.p.A. ha adottato a far data dal 23 giugno 2014 il Modello organizzativo e di gestione ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 8 giugno 2011 n. 231 avente caratteristiche analoghe al Modello di Moncler.
Alla data della presente Relazione l'Organismo di Vigilanza è composto dal sindaco effettivo di Industries, Dott. Lorenzo Mauro Banfi in qualità di Presidente, dal Dott. Carlo Alberto Marchi e dal Dott. Riccardo Greghi.
Ai sensi dell'art. 13 del Decreto Legislativo n. 39 del 27 gennaio 2010, l'Assemblea ordinaria della Società in data 1° ottobre 2013, su proposta del Collegio Sindacale, ha deliberato di affidare alla società di revisione KPMG S.p.A. l'incarico di revisione contabile del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato del Gruppo per gli esercizi 2013-2021 di revisione contabile limitata dei bilanci consolidati semestrali abbreviati relativi a tale novennio, nonché la verifica della regolare tenuta della contabilità e della corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili nel corso di detti esercizi.
Il dottor Luciano Santel, agisce in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari a partire dal 16 dicembre 2013.
L'art. 19.4 dello Statuto prevede che il dirigente preposto sia nominato, previo parere obbligatorio del Collegio Sindacale, tra soggetti in possesso di una significativa esperienza professionale nel settore contabile, economico e finanziario, per almeno 5 anni.
Richiamando quanto già descritto nel precedente paragrafo 10, in conformità alla normativa vigente, il Dirigente Preposto ha il compito di:
All'atto della nomina, il Consiglio ha attribuito al Dirigente Preposto tutti i poteri ed i mezzi per l'esercizio dei compiti ad esso attribuiti dalla vigente normativa e dallo Statuto, ivi incluso l'accesso diretto a tutte le funzioni, uffici e informazioni necessarie per la produzione e la verifica dei dati contabili, finanziari ed economici, senza necessità di autorizzazione alcuna.
La Società ha altresì istituito, all'interno della Segreteria degli Affari Legali e Societari di Moncler, la figura di Head of Group Compliance con riporto gerarchico diretto al Chief Corporate Officer e funzionale al Consiglio di Amministrazione di Moncler.
Nel 2016 il Gruppo ha adottato una procedura e canali ufficiali di whistleblowing in linea con le best practice esistenti in ambito nazionale e internazionale, che consent a soggetti interni e a terzi di effettuare segnalazioni su presunte irregolarità avvenute nella gestione aziendale, attraverso un canale confidenziale e riservato.
Alla Data della Relazione, il Consiglio di Amministrazione della Società non ha nominato responsabili del controllo interno e di gestione dei rischi ulteriori rispetto a quelli fin qui descritti.
La Società ha previsto come modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, delle riunioni, con cadenza almeno semestrale, alle quali partecipano tutti i soggetti titolari di funzioni di controllo o comunque connesse col sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
Le riunioni coinvolgono il Consiglio di Amministrazione, e il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, il Responsabile della funzione di Internal Audit, il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il Collegio Sindacale, i rappresentanti della Società di Revisione, eventualmente i consulenti esterni che assistono la Società nei progetti di Enterprise Risk Management.
Rispettivamente in data 27 febbraio e 25 luglio 2017, nonché in data 26 febbraio 2018, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità si è riunito per esaminare, inter alia, lo stato di avanzamento dei lavori connessi al Modello Enterprise Risk Management. In occasione di dette riunioni, cui ha partecipato il Collegio Sindacale, sono intervenuti il Dirigente Preposto alla Redazione dei documenti contabili societari, dottor Luciano Santel, l'Amministratore Incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, Sergio Buongiovanni e Riccardo Greghi, responsabile della funzione di Internal Audit, nonchè il Dott. Francesco Masetto di KPMG S.p.A. in qualità di responsabile della revisione del Bilancio semestrale abbreviato.
Il Presidente del Comitato, dott. Galateri di Genola, al termine della riunione sopra indicata, ha riferito in Consiglio di Amministrazione sull'attività svolta dal Comitato da lui presieduto nel corso del primo semestre e, in particolare, sulle verifiche effettuate con riferimento agli specifici rischi aziendali cui sarebbe esposta la Società. A detta ultima riunione ha partecipato, altresì, l'Organismo di Vigilanza per relazionare sull'attività svolta nel primo semestre dell'esercizio 2017.
Ai sensi dell'art. 25 dello Statuto, la Società approva le operazioni con parti correlate in conformità alle previsioni di legge e regolamentari vigenti, alle disposizioni dello Statuto Sociale e alla procedura adottata in data 24 gennaio 2014, previo parere favorevole degli Amministratori Indipendenti ai sensi dell'articolo 2391-bis del codice civile e del Regolamento OPC, e aggiornata in data 27 giugno 2016 (la "Procedura OPC").
In conformità al Regolamento OPC, la Procedura OPC regolamenta le modalità di istruzione e di approvazione delle operazioni con parti correlate definite di maggiore rilevanza sulla base dei criteri indicati dal Regolamento OPC e delle operazioni con parti correlate definite di minore rilevanza, per tali intendendosi quelle diverse dalle operazioni di maggiore rilevanza e dalle operazioni di importo esiguo ai sensi del Regolamento OPC.
Considerato che ai sensi del Regolamento OPC le operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate sono quelle in cui l'indice di rilevanza del controvalore o dell'attivo o delle passività risulti superiore alla soglia del 5%, per agevolarne la puntuale individuazione e il costante monitoraggio, la Procedura OPC affida al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari il compito di (i) individuare periodicamente i valori di capitalizzazione, sulla base dei dati pubblicati da Borsa Italiana S.p.A, e di patrimonio netto consolidato di gruppo, sulla base dell'ultimo documento contabile periodico pubblicato, in base ai quali calcolare gli indici di rilevanza; e (ii) registrare e aggiornare i controvalori delle operazioni con parti correlate che hanno natura omogenea o rientrano nell'ambito di un disegno unitario che sono poste in essere con una stessa parte correlata della Società o con soggetti correlati a quest'ultima e alla Società, salva l'applicazione di un'ipotesi di esenzione indicata nell'art. 13 della Procedura OPC.
Fermi gli obblighi informativi previsti dalla legge e dalla Procedura OPC, le operazioni con parti correlate devono essere approvate dall'organo competente all'adozione della relativa decisione ai sensi della legge e dello Statuto, previa acquisizione del parere motivato e non vincolante sulla convenienza e correttezza sostanziale delle condizioni relative all'operazione espresso dal Comitato Parti Correlate, costituito da almeno 3 amministratori indipendenti di Moncler.
Il Comitato Parti Correlate svolge le funzioni previste dalla Procedura OPC, dal Regolamento OPC e dalla normativa di tempo in tempo vigente ed in particolare:
Il Consiglio di Amministrazione ha nominato membri del Comitato OPC gli amministratori non esecutivi indipendenti: Diva Moriani, Guido Pianaroli e Marco De Benedetti (Presidente).
La Procedura OPC è consultabile sul sito internet della Società www.monclergroup.com nella sezione Governance / Documenti Societari, a cui si rinvia per ogni dettaglio.
Alla data della Relazione, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di dover adottare, in aggiunta alla Procedura OPC e agli obblighi di informativa previsti dall'art. 2391 codice civile, una procedura specifica per l'individuazione e la gestione delle situazioni in cui un amministratore sia portatore di un interesse per conto proprio o di terzi.
Ai sensi dell'art. 24 dello Statuto, i Sindaci effettivi e i Sindaci supplenti sono nominati dall'Assemblea, nel rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi, sulla base di liste presentate dagli Azionisti nel rispetto della disciplina legale e regolamentare di tempo in tempo vigente contenuta negli art. 148 del TUF e 144-quinquies e seguenti del Regolamento Emittenti Consob, nelle quali i candidati devono essere elencati mediante un numero progressivo e devono risultare in numero non superiore ai componenti dell'organo da eleggere. Ciascuna lista deve essere composta di due sezioni: una per la nomina dei sindaci effettivi e una per la nomina dei sindaci supplenti. Il primo dei candidati di ciascuna sezione deve essere individuato tra i revisori legali iscritti nell'apposito registro di cui all'art. 2397 del codice civile.
Le liste che presentino un numero complessivo di candidati pari o superiore a tre devono essere composte da candidati appartenenti ad entrambi i generi, in modo che appartengano al genere meno rappresentato nella lista stessa almeno un terzo (arrotondati all'eccesso) dei candidati alla carica di Sindaco effettivo e almeno un terzo (comunque arrotondati all'eccesso) dei candidati alla carica di Sindaco supplente.
Ai sensi dell'art. 24 dello Statuto, hanno diritto di presentare le liste soltanto gli azionisti che, da soli o insieme ad altri azionisti, risultano titolari di azioni rappresentanti almeno il 2,5% del capitale o della diversa quota di partecipazione al capitale sociale stabilita dalle norme di legge e di regolamento vigenti. La soglia di partecipazione da ultimo determinata dalla CONSOB per Moncler ai sensi dell'art. 144-quater del Regolamento Emittenti Consob, con delibera n. 19856 del 25 gennaio 2017, è pari all'1%.
Ogni azionista ha diritto di presentare o concorrere alla presentazione di una sola lista e ciascun candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.
Unitamente a ciascuna lista, entro i termini per la presentazione prescritti dalla normativa vigente, devono depositarsi le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché l'esistenza dei requisiti normativamente e statutariamente prescritti per la carica. La lista per la quale non sono osservate le statuizioni di cui sopra, è considerata come non presentata. Con le dichiarazioni sarà depositato per ciascun candidato un curriculum vitae riguardante le caratteristiche personali e professionali e comprensivo della lista degli incarichi di amministrazione e controllo da ciascun candidato ricoperti in altre società.
Per la presentazione, il deposito e la pubblicazione delle liste si applicano le disposizioni di legge e di regolamento di tempo in tempo vigenti. Le liste si articolano in due sezioni: una per i candidati alla carica di sindaco effettivo e l'altra per i candidati alla carica di sindaco supplente. Ogni avente diritto al voto ha diritto di votare una sola lista.
All'elezione dei Sindaci si procede come segue:
(c) nel caso di presentazione di un'unica lista, il collegio sindacale è tratto per intero dalla stessa sempre che abbia ottenuto l'approvazione della maggioranza semplice dei voti.
Qualora con le modalità sopra indicate non sia assicurata la composizione del Collegio Sindacale, nei suoi membri effettivi, conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi, si provvederà, nell'ambito dei candidati alla carica di Sindaco effettivo della lista che ha ottenuto il maggior numero di voti, alle necessarie sostituzioni, secondo l'ordine progressivo con cui i candidati risultano elencati.
Nel caso vengano meno i requisiti normativamente e statutariamente richiesti, il Sindaco decade della carica. In caso di sostituzione di un Sindaco, subentra il supplente appartenente alla medesima lista di quello cessato ovvero, in difetto, in caso di cessazione del Sindaco di minoranza, il candidato collocato successivamente nella medesima lista a cui apparteneva quello cessato o in subordine ancora il primo candidato della lista di minoranza che abbia conseguito il secondo maggior numero di voti.
Resta fermo che la presidenza del Collegio Sindacale rimarrà in capo al Sindaco di minoranza e che la composizione del Collegio Sindacale dovrà rispettare la disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi.
Quando l'Assemblea deve provvedere alla nomina dei Sindaci effettivi e/o dei supplenti necessaria per l'integrazione del Collegio Sindacale si procede come segue: qualora si debba provvedere alla sostituzione di Sindaci eletti nella lista di maggioranza, la nomina avviene con votazione a maggioranza relativa senza vincolo di lista; qualora occorra sostituire Sindaci eletti nella lista di minoranza, l'assemblea li sostituisce con voto a maggioranza relativa, scegliendoli ove possibile fra i candidati indicati nella lista di cui faceva parte il Sindaco da sostituire, ovvero nella lista di minoranza che abbia riportato il secondo maggior numero di voti.
Qualora l'applicazione di tali procedure non consentisse, per qualsiasi ragione, la sostituzione dei Sindaci designati dalla minoranza, l'assemblea provvederà con votazione a maggioranza relativa, previa presentazione di candidature da parte di soci che, da soli o insieme ad altri, siano complessivamente titolari di azioni con diritto di voto rappresentanti almeno la percentuale sopra richiamata in relazione alla procedura per la presentazione di liste; tuttavia, nell'accertamento dei risultati di questa ultima votazione non verranno computati i voti dei soci che, secondo le comunicazioni rese ai sensi della vigente disciplina, detengono, anche indirettamente ovvero anche congiuntamente con altri soci aderenti ad un patto parasociale rilevante ai sensi dell'art. 122 del TUF, la maggioranza relativa dei voti esercitabili in assemblea, nonché dei soci che controllano, sono controllati o sono assoggettati a comune controllo dei medesimi.
Le procedure di sostituzione previste dallo Statuto sopra descritte devono in ogni caso assicurare il rispetto della vigente disciplina inerente l'equilibrio tra generi. I sindaci uscenti sono rieleggibili. Lo Statuto non prevede l'elezione di più di un Sindaco di minoranza.
Ai sensi dell'art. 24 dello Statuto, l'Assemblea elegge il Collegio Sindacale, costituito da tre Sindaci effettivi, e ne determina il compenso. L'Assemblea elegge altresì due Sindaci supplenti. Attribuzioni, doveri e durata in carica dei Sindaci sono quelli stabiliti per legge.
Il Collegio Sindacale in carica alla data della presente Relazione è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 20 aprile 2017 sulla base di due liste presentate rispettivamente in data 22 marzo 2017 dallo Studio Trevisan e Associati per conto di un gruppo di Azionisti che detenevano complessivamente all'epoca dell'Assemblea una percentuale pari all'1,039% del capitale sociale e in data 24 marzo 2017dal socio di maggioranza Ruffini Partecipazioni S.r.l.. Il collegio rimarrà in carica fino all'approvazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.
I componenti del Collegio Sindacale sono:
| Nome e cognome | Carica |
|---|---|
| Riccardo Losi | Presidente del Collegio Sindacale |
| Mario Valenti | Sindaco effettivo |
| Antonella Suffriti | Sindaco effettivo |
| Lorenzo Mauro Banfi | Sindaco supplente |
| Federica Albizzati | Sindaco Supplente |
Si rinvia alla Tabella 3 in appendice per ogni dettaglio sulla composizione del Collegio Sindacale.
Viene di seguito riportato un sintetico curriculum vitae dei componenti il Collegio Sindacale, dal quale emergono la competenza e l'esperienza maturate in materia di gestione aziendale.
Riccardo Losi – Nato a Roma il 19 novembre del 1967, ha conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l'Università La Sapienza di Roma nel 1992. È iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialiti e degli Esperti Contabili di Roma dal 1994 e dal 1999 al Registro dei Revisori Legali. È cofondatore dello "Studio Losi, Cantore, Calabrese – Dottori Commercialisti" che aderisce al "Polo Consulting S.r.l. tra Professionisti". Ha ricoperto numerosi incarichi presso gli Ordini professionali sopra indicati nonché ruoli accademici presso l'Università La Sapienza di Roma. Attualmente collabora a contratto con la Cattedra di Revisione, Deontologia e Tecnica Professionale presso il Dipartimento Impresa e Management dell'Università LUISS Guido Carli di Roma ed è componente di Consigli di Amministrazione e di Collegi Sindacali di varie società tra cui società del Gruppo Novelli, Gruppo Sacci Cementi e Gruppo Ericsson. È altresì componente del "Tavolo Tecnico per la Revisione dei Principi di Comportamento del Collegio Sindacale presso le Società Quotate" e iscritto all'albo dei CTU (Consulenti Tecnici di Ufficio) del Tribunale Ordinario di Roma nonché agli elenchi dei conciliatori e degli arbitri presso la Consob.
Mario Valenti – Nato a Tortona (AL) il 4 giugno 1942 ha conseguito una laurea in Economia e Commercio presso l'Università Bocconi di Milano nel 1967. È iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano con anzianità dal 1° gennaio 1963; inoltre è stato nominato revisore ufficiale dei conti nel 1969 e revisore contabile nel 1995. È titolare dell'omonimo studio professionale in Milano. Attualmente è Presidente del Collegio Sindacale di diverse società, Achille Pinto S.p.A., Dafe 4000 S.p.A., Giovanni Bosca Tosti IVI S.p.A., Immobiliare BA 68 S.p.A., Industries S.p.A., Jakil S.p.A., Lampugnani Farmaceutici S.p.A., Porto di Lavagna S.p.A., Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l., Ruffini Partecipazioni S.r.l., Tekmed Instruments S.p.A., nonché membro del Collegio Sindacale di Caprotti S.p.A., Intesa Aretina S.c.arl., Intercos Europe S.p.A., nonché Zephyro S.p.A.. Inoltre, è anche Amministratore Unico della società Tecla S.r.l.
Antonella Suffriti – Nata a Modena il 27 gennaio del 1960, Antonella Suffriti si è laureata in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Modena nel 1984 ed è iscritta all'albo dei Dottori Commercialisti e dei Revisori. Ha iniziato il suo percorso professionale in Reconta Ernst Young S.a.s. come assistant accountant. Nel 1987 ha lavorato come commercialista. Nel 1991 ha iniziato la collaborazione con il network Deloitte Touche Tohmatsu nel settore revisione ed è stata nominata Partner nel 2001. Attualmente riveste il ruolo di CFO, controller con delega sul settore HR per Partner di Deloitte FA Transaction Services e Amministratore Delegato di Dianthus S.p.A.. Ha acquisito una significativa esperienza nella gestione di incarichi diretti a fornire servizi a clienti di medie e grandi dimensioni, tra cui diverse società quotate. E' stata responsabile di numerosi progetti di due diligence su società italiane ed estere, quotazioni ed emissione di titoli obbligazionari anche su mercati internazionali. Tra i suoi principali clienti: Sportswear Company, Champion, Gucci, Armani, Bruno Magli, Ralph Lauren, Sergio Rossi, Golden Lady, Fiat, General Motors, VM Motori, Mahindra, Panini, Tiscali, Grand Hotel Baglioni, Cisa, Deutche Bahn, Snai, Gemeaz, Elica. E' stata membro dei Collegi Sindacali di Ge.Co., Investimenti Commerciali Savignano e Motoman.
Lorenzo Mauro Banfi – Nato a Milano il 12 gennaio 1959 ha conseguito una laurea in Economia e Commercio presso l'Università Cattolica di Milano nel 1983. È iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano dal 1984 e nel 1993 ha ottenuto la qualifica di revisore ufficiale dei conti (revisore contabile in base alle modifiche di legge entrate in vigore nel 1995). Opera in qualità di socio dello Studio di Revisori Associati e dello Studio Pirola Pennuto Zei & Associati. In precedenza, ha svolto l'attività di revisione per circa due anni presso una primaria società di revisione. Si occupa di operazioni straordinarie, consulenza fiscale in materia di reddito di impresa, problematiche regolamentari e fiscali relative all'attività bancaria e finanziaria. Ha ricoperto la carica di Sindaco, anche come Presidente del collegio sindacale, presso le società Halfen S.r.l., Hugo Boss S.p.A., Kion Rental Services S.p.A., Natixis Global Associates Italia S.p.A. in liquidazione, Società di Gestione delle partecipazioni di Banca Sintesi S.r.l., The Swatch Group (Italia) Les Boutiques S.p.A. in liquidazione, Geco SIM S.p.A., Goldman Sachs SGR S.p.A., Italsec S.r.l. in liquidazione Petunia S.p.A. in liquidazione, UBS Securities Italia Finanziaria S.p.A., Valora S.p.A. è Presidente del collegio sindacale in diverse società, tra cui Hugo Boss Shoes & Accessories Italia S.p.A., Lascor S.p.A., Linde Gas Italia S.r.l., Morgan Stanley SGR S.p.A., Puma Italia S.r.l., Still Italia S.p.A., The Swatch Group Italia S.p.A., Granato S.p.A., Carrier Distribution Italy S.p.A., Chiron Italia S.p.A., Cimprogetti S.p.A., Commerciale Carelli S.p.A., H7 S.p.A., DFI S.p.A. in liquidazione, Linde Medicale S.r.l., Linde Hydraulics Italia S.p.A. Inoltre, è Presidente del Consiglio di Amministrazione di SPV Venezia S.r.l..
Federica Albizzati – Nata a Varese il 22 ottobre del 1970, consegue la laurea in Economia Aziendale presso l'Università Bocconi di Milano nel 1994. È iscritta all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Busto Arsizio (VA) dal 2001 e dal 2002 presso il Registro dei Revisori. È un'esperta in materia di consulenza fiscale e societaria e ricopre la carica di Sindaco (anche come Presidente del Collegio Sindacale) presso alcune società italiane tra cui Pharma Finance 2 S.r.l., Mepa Finanziaria S.p.A. e TNT S.r.l..
Fin dal primo rinnovo del Collegio Sindacale di Moncler avvenuto nel 2014, successivamente alla quotazione e all'entrata in vigore della L.120/2011, è stata assicurata, nella composizione del Collegio Sindacale della Società, l'equilibrata rappresentanza dei generi, come previsto dalla L. 120/2011, dal TUF e dalla Delibera Consob n. 18098/2012 illustrate in precedenza
In occasione del più recenterinnovo del Collegio Sindacale del 2017, l'Assemblea di Moncler ha nominato un membro effettivo del Collegio Sindacale di genere femminile, pari a un terzo del totale, conformemente alle disposizioni della L. 120/2011, segnatamente Antonella Suffriti.
Inoltre, i membri del Collegio Sindacale presentano caratteristiche tali da assicurare un adeguato livello di diversità, oltre che per la composizione di genere, anche relativamente ad aspetti quali l'età e il percorso formativo e professionale. In particolare, tutti i membri del Collegio hanno maturato esperienza nel campo della consulenza fiscale e societaria, in particolare nei settori dell'industria e dell'abbigliamento / moda.
Allo stato Moncler non ha ritenuto di adottare una specifica politica in materia di diversità con riferimento al collegio sindacale ai sensi dell'articolo 123-bis co. 2, lett. d-bis del TUF, in considerazione dell'imminente rinnovo del Consiglio di Amministrazione, e rinviando ai nuovi amministratori ogni più ampia valutazione in materia, atteso in ogni caso che i processi di formazione degli organi di amministrazione e controllo della Società tengono già ampiamente in considerazione aspetti rilevanti quali l'età, la composizione di genere e il percorso formativo e professionale dei rispettivi membri.
Tutti i componenti del Collegio Sindacale sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148, comma 3, del TUF nonché, come indicato nei rispettivi curriculum vitae e nelle ulteriori informazioni riportate nel presente paragrafo, dei requisiti di onorabilità e dei requisiti di professionalità richiesti dall'art. 148 del TUF e dal Regolamento attuativo adottato con decreto del Ministero di Grazia e Giustizia n. 162/2000.
Nel 2017, il Collegio Sindacale ha verificato con esito positivo l'indipendenza dei propri membri sulla base dei criteri previsti dall'art. 3 e dall'art. 8 del Codice di Autodisciplina. Nella dichiarazione di candidatura e accettazione della carica di Sindaci della Società, tutti i Sindaci hanno inoltre attestato (i) l'inesistenza di cause di ineleggibilità, decadenza ed incompatibilità, (ii) di possedere tutti i requisiti di onorabilità, indipendenza e professionalità, normativamente e statutariamente richiesti per la carica di sindaco di Moncler quale società quotata; (iii) di non ricoprire incarichi di amministratore e controllo in misura pari o superiore ai limiti stabiliti dalla normativa vigente; e (iv) di impegnarsi a comunicare tempestivamente alla Società e, per essa, al Consiglio di Amministrazione egli altri componenti del Collegio Sindacale, eventuali variazioni della dichiarazione ed eventuali sopravvenute cause di decadenza.
Nel corso dell'Esercizio il Collegio Sindacale si è riunito undici volte.
La partecipazione effettiva di ciascun Sindaco alle riunioni del Collegio è segnalata in forma percentuale nella Tabella 3 in appendice.
Per l'esercizio in corso, il Collegio Sindacale ha programmato dieci riunioni, di cui tre riunioni già tenute in data 12 febbraio, 26 febbraio e 16 marzo 2018.
Per quanto riguarda le iniziative promosse dal Presidente del Consiglio di Amministrazione finalizzate a fornire ai Sindaci un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera l'Emittente, si rimanda a quanto già illustrato nel precedente paragrafo 4.2.
Come illustrato nel precedente paragrafo 10, il Collegio Sindacale, nello svolgimento delle proprie funzioni, si è coordinato e si coordina regolarmente con la Funzione di Internal Audit, con il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, con l'Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, con il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e con la società di revisione.
La Società non ha allo stato ritenuto necessario formalizzare e proceduralizzare l'obbligo per il Sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione della Società, di informare tempestivamente e in modo esauriente gli altri Sindaci e il Presidente del Consiglio di Amministrazione circa la natura, i termini, l'origine e la portata del proprio interesse, ritenendo efficaci e adeguati, da una parte, gli obblighi e i presidi applicabili ai Sindaci ai sensi della vigente disciplina di legge e regolamentare, del Codice di Autodisciplina; dall'altra riscontrando la più ampia collaborazione e dialogo a questo riguardo con i Sindaci che agiscono in trasparenza e piena informativa del Consiglio.
La Società ritiene proprio essenziale e strategico interesse e dovere instaurare e mantenere un dialogo costante e aperto con i propri azionisti, con gli investitori, in particolare con quelli istituzionali, e più in generale con tutti gli stakeholder interessati a Moncler e al Gruppo.
A questo fine, il Consiglio di Amministrazione, aderendo alle raccomandazioni di cui all'art. 11 del Codice di Autodisciplina, ha individuato il responsabile dei rapporti con gli azionisti e gli investitori (Investor Relator) nella persona della dottoressa Paola Durante.
Un'apposita sezione del sito internet della Società www.monclergroup.com è dedicata alle informazioni finanziarie e societarie di rilievo per gli investitori denominata "Investor Relations" all'interno della quale è attivo un indirizzo di posta elettronica per raccogliere e rispondere alle richieste di informazioni formulate dagli azionisti e dagli investitori.
I riferimenti del Responsabile della funzione di Investor Relations sono: Paola Durante Investor Relations and Strategic Planning Director Tel.: +39 02 422041 [email protected]
L'assemblea di Moncler delibera su tutti gli argomenti di sua competenza per legge.
Le deliberazioni, tanto per le Assemblee ordinarie che per quelle straordinarie, vengono prese con le maggioranze richieste dalla legge, salvo il disposto dell'art. 12.3 dello Statuto, a norma del quale l'Assemblea è regolarmente costituita con la presenza di tanti soci che rappresentino almeno la metà del capitale sociale, e delibera validamente con il voto favorevole di almeno il 70% del capitale sociale rappresentato in Assemblea, per le delibere aventi ad oggetto: (i) aumenti di capitale, o emissioni di obbligazioni convertibili o di altri strumenti finanziari convertibili, o che diano diritto a ricevere, a qualsiasi titolo, azioni della Società, con esclusione del diritto di opzione, o anche ove non vi sia esclusione di tale diritto, se emessi ad un prezzo unitario di emissione che non sia stato calcolato sulla base del fair market value della Società tenendo conto del prezzo medio di borsa dei sei (6) mesi antecedenti alla data di convocazione del Consiglio di Amministrazione che abbia deliberato in ordine alla proposta di aumento di capitale o di emissione di obbligazioni o di altri titoli di cui al presente punto (i); (ii) fusioni o scissioni cui partecipino società non interamente possedute dalla Società; (iii) modifiche dello statuto della Società concernenti (a) l'oggetto sociale; (b) la nomina di organi sociali; o (c) i diritti dei soci, ivi inclusa, a titolo esemplificativo e non esaustivo, ogni maggioranza qualificata; e (iv) la richiesta di esclusione volontaria dalle negoziazioni.
Ai sensi dell'art. 8 dello Statuto, le Assemblee ordinarie e straordinarie sono tenute, di regola, nel comune dove ha sede la Società, salva diversa deliberazione del Consiglio di Amministrazione, e purché in Italia ovvero in un Paese in cui la Società, direttamente ovvero tramite le sue controllate o partecipate, svolge la sua attività.
L'Assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta l'anno, per l'approvazione del bilancio, entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale ovvero entro centottanta giorni, essendo la Società tenuta alla redazione del bilancio consolidato o, comunque, quando lo richiedano particolari esigenze relative alla struttura e all'oggetto della Società.
La convocazione è fatta nei termini prescritti dalla disciplina di legge e regolamentare di tempo in tempo vigente, mediante avviso da pubblicare sul sito Internet della Società, nonché con le modalità previste dalla disciplina di legge e regolamentare di tempo in tempo vigente con un preavviso non inferiore a quello minimo di legge rispetto alla data fissata per l'assemblea.
L'Assemblea Ordinaria e quella Straordinaria si tengono in unica convocazione.
Possono partecipare e intervenire in Assemblea coloro ai quali spetta il diritto di voto e i loro rappresentanti ai sensi della normativa di legge e di regolamento di tempo in tempo vigente.
Ai sensi dell'art. 10 dello Statuto, coloro ai quali spetta il diritto di voto possono farsi rappresentare in Assemblea ai sensi di legge, mediante delega rilasciata secondo le modalità previste dalla normativa vigente. La delega può essere notificata alla Società anche in via elettronica, mediante trasmissione per posta elettronica secondo le modalità indicate nell'avviso di convocazione.
La Società non si avvale della facoltà prevista dalla legge di designare il rappresentante a cui i soci possono conferire la delega con istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte all'ordine del giorno dell'Assemblea.
L'Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o, in caso di sua assenza o impedimento, dal Vice Presidente o dall'Amministratore Delegato, se presenti, o in mancanza di questi l'Assemblea elegge il proprio Presidente.
Lo svolgimento delle assemblee è disciplinato da apposito Regolamento Assembleare che è stato approvato con delibera dell'Assemblea del 1° ottobre 2013 ed è in vigore dal 16 dicembre 2013.
Il Regolamento Assembleare è stato adottato al fine di disciplinare l'ordinato e funzionale svolgimento delle riunioni assembleari nonché di agevolare l'esercizio dei diritti degli azionisti, in conformità alle norme di legge attuative della direttiva comunitaria 2007/36/CE (c.d. Shareholders' Rights Directive) e alle raccomandazioni contenute nell'art. 9 del Codice di Autodisciplina.
Per regolare e agevolare l'intervento degli aventi diritto, l'art. 6 del Regolamento Assembleare stabilisce che i legittimati all'esercizio del diritto di voto possono chiedere la parola sugli argomenti posti in discussione una sola volta, facendo osservazioni e chiedendo informazioni. I legittimati all'esercizio del diritto di voto possono altresì formulare proposte. Al fine di garantire un ordinato svolgimento dei lavori assembleari, il Presidente ha facoltà di stabilire, in apertura o nel corso della discussione sui singoli argomenti, un termine per la presentazione delle richieste di intervento. Il Presidente stabilisce le modalità di richiesta e di effettuazione degli interventi e l'ordine di svolgimento dei medesimi. Il Presidente, tenuto conto dell'oggetto e della rilevanza dei singoli argomenti posti in discussione, nonché del numero dei richiedenti la parola e di eventuali domande formulate dai soci prima dell'Assemblea cui non sia già stata data risposta da parte della Società, predetermina la durata degli interventi e delle repliche – di norma non superiore a dieci minuti per gli interventi ed a cinque minuti per le repliche – al fine di garantire che l'Assemblea possa concludere i propri lavori in un'unica riunione.
Il Regolamento Assembleare è disponibile sul sito internet della Società www.monclergroup.com nella sezione Governance / Documenti Societari, al quale si rinvia comunque per ogni ulteriore dettaglio.
Nel corso dell'Esercizio si è tenuta un'Assemblea generale degli azionisti della Società in data 20 aprile 2017 in sede ordinaria, per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016 e delle destinazione dell'utile di esercizio, del bilancio di sostenibilità relativo all'esercizio 2016, della politica di remunerazione di cui alla prima sezione della relazione sulla remunerazione ai sensi dell'art. 123-ter del
TUF, della nomina di un Amministratore, di nomina del nuovo Collegio Sindacale per gli esercizi 2017- 2019 (con nomina del Presidente e del compenso dei componenti) e dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, ai sensi degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile previa revoca dell' autorizzazione deliberata dall'Assemblea ordinaria del 20 aprile 2016.
Oltre al Presidente del Consiglio di Amministrazione, Remo Ruffini, che ha presieduto l'Assemblea del 20 aprile 2017, sono intervenuti, per il Consiglio di Amministrazione, i Consiglieri Nerio Alessandri, Sergio Buongiovanni, Juan Carlos Torres Carretero, Gabiele Galateri di Genola, Guido Pianaroli, Stephanie Phair e Luciano Santel; per il Collegio Sindacale, il Presidente Mario Valenti e i Sindaci effettivi Raoul Francesco Vitulo e Antonella Suffriti.
La Società fa parte dell'indice FTSE-MIB di Borsa Italiana, a decorrere dal 24 marzo 2014, avendo raggiunto in esito alla quotazione sul MTA una capitalizzazione di mercato che, alla data della presente relazione, è pari ad Euro 7.212.821.545.
Nel corso dell'Esercizio non si sono verificate ulteriori variazioni significative della capitalizzazione di mercato della Società. Per quanto riguarda le modifiche della compagine sociale di Moncler, si rimanda a quanto evidenziato nel precedente paragrafo 2 (g).
Il Presidente e Amministratore Delegato Remo Ruffini è assistito da un Comitato Strategico composto, oltre che dallo stesso Presidente e Amministratore Delegato (Presidente del Comitato), dall'Amministratore Esecutivo Sergio Buongiovanni, dal Chief Corporate & Supply Officer, dal Chief Marketing & Operating Officer, dal Direttore Operation e Supply Chain e dal Direttore Retail.
Il Comitato Strategico assiste, con funzioni consultive, il Presidente e Amministratore Delegato, supportandolo su base continuativa nella definizione e attuazione delle linee strategiche, svolgendo un'attività di collegamento e di condivisione tra le principali aree strategiche della Società e del Gruppo, assicurando uniformità e condivisione dei valori fondanti Moncler, ovvero unicità, esclusività, trasversalità, qualità ed innovazione. In particolare, il Comitato Strategico si riunisce periodicamente per contribuire a definire la pianificazione operativa e di business, lo sviluppo del prodotto e delle collezioni, la gestione della rete retail e delle strutture locali (c.d. Regions), l'organizzazione di eventi, l'apertura di nuovi punti vendita e l'ingresso in nuovi mercati, anche attraverso la stipula di joint venture.
Salvo quanto indicato al paragrafo 4.2, successivamente alla data di chiusura dell'Esercizio, non si sono verificati cambiamenti nella struttura di Corporate Governance della Società.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha portato all'attenzione del Consiglio, riunitosi in data 26 febbraio 2018, le raccomandazioni formulate nella lettera inviata in data 13 dicembre 2017 dal Presidente del Comitato per la Corporate Governance (le "Lettera"), in particolare soffermandosi sulle aree critiche ivi individuate.
Con particolare riferimento alla prima area critica, attinente la necessità di assicurare piena trasparenza sulla tempestività, completezza e fruibilità dell'informativa pre-consiliare, il Presidente ha dato atto che la trasmissione della documentazione ai Consiglieri e ai Sindaci è curata dalla Segreteria degli Affari Societari che vi provvede in coordinamento con il Presidente con congruo anticipo rispetto alla data delle riunioni, tenendo adeguatamente conto delle eventuali esigenze di riservatezza e di price sensitivity connesse ad alcuni argomenti (quali ad esempio progetti di particolare rilevanza strategica per il business della Società e di cui il Presidente e Amministratore Delegato riferisce direttamente in sede consiliare avviando il conseguente iter di esame e valutazione collegiale), nonché dell'eventuale urgenza connessa a determinati argomenti. Di prassi, è stato ritenuto congruo un preavviso di 3 giorni antecedenti alla data della riunione del Consiglio per l'invio della documentazione. Tale preavviso è stato normalmente rispettato.
Con riferimento, invece, alla seconda area critica individuata dalla Lettera, il Presidente sottolinea che le politiche della Società in materia di componenti variabili della remunerazione, introduzione di clausole di claw-back e indennità di fine carica, è stata oggetto di trattazione da parte del Comitato per le Nomine e la Remunerazione nel corso della riunione del 12 febbraio 2018, e che in sede di autovalutazione su tale tema ha ritenuto che le politiche di remunerazione della Società già prevedano ampiamente meccanismi di claw-back, specifiche politiche in materia di compensi variabili e indennità di fine carica.
La terza area critica individuata dalla Lettera, attiene poi alla istituzione e alle funzioni del comitato per le nomine, per il quale la lettera auspica una maggiore chiarezza nella definizione da parte della Società di compiti e ruoli. Il Presidente dà atto che anche tale tema è stato oggetto di trattazione da parte del Comitato per le Nomine e la Remunerazione tenutosi sempre in data 12 febbraio 2018 ritenendo che le attuali politiche prevedano già un'adeguato grado di dettaglio nello stabilire specifici compiti e funzioni del Comitato; ciononostante, nel corso del 2018, le specifiche funzioni svolte del Comitato nomine saranno oggetto di ulteriore autovalutazione.
Infine, in tema di governance la Lettera evidenzia le seguenti tre ulteriori aree critiche:
Anche su questo tema il Presidente ribadisce che l'indipendenza dei Consiglieri è sempre stata cruciale per Moncler. L'attuale Consiglio di Amministrazione, infatti, è composto da 6 membri su 11 in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal combinato disposto degli articoli 147 ter, comma 4 e 148, comma 3, del TUF, nonché ai sensi dell'articolo 3 del Codice di Autodisciplina; e
(iii) l'importanza di prevedere procedure strutturate di board review.
Su tale ultimo punto il Presidente riporta che il Consiglio di Amministrazione si è sempre dimostrato efficace nel proprio funzionamento, in particolare con riferimento alla predisposizione ed attuazione di piani strategici, e nel monitoraggio dell'attivita di gestione e del sistema di controlli interno, nonché nella gestione dei rischi.
* * *
Milano, 26 febbraio 2018
Moncler S.p.A. per il Consiglio di Amministrazione il Presidente Remo Ruffini
| Struttura del capitale | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| N° azioni |
% rispetto al capitale sociale |
Quotato (indicare i mercati)/non quotato |
Diritti ed obblighi | ||||||||
| Azioni ordinarie | 254.779.991 | 100% | MTA | - | |||||||
| Azioni con diritto di voto limitato |
- | - | - | - | |||||||
| Azioni prive del diritto di voto |
- | - | - | - |
| Altri strumenti finanziari | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quotato (indicare i mercati)/non quotato |
N° strumenti in circolazione |
Categoria delle azioni a servizio della conversione\esercizio |
N° azioni a servizio della conversione\esercizio |
||||||||
| Obbligazioni convertibili |
- | - | - | - | |||||||
| Warrant | - | - | - | - |
| Partecipazioni rilevanti nel capitale (*) |
|||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dichiarante | Azionista diretto | N° azioni | Quota % su capitale ordinario |
||||||||
| RUFFINI REMO | RUFFINI PARTECIPAZIONI SRL |
66.921.551 | 26,3% | ||||||||
| EURAZEO SA | ECIP M SA | 13.530.049 | 5,3% |
| Consiglio di Amministrazione | Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità |
Comitato Nomine e Remun. |
Comitato Operazioni con parti correlate |
|||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Carica | Componenti | Anno di nascita |
Data di prima nomina * |
In carica da |
In carica fino a |
Lista ** |
Esec. | Non esec. |
Indip. Codice |
Indip. TUF |
N. altri incarichi *** |
(*) | (*) | (**) | (*) | (**) | (*) | (**) |
| 1.Presidente ◊ | Ruffini Remo | 1961 | 01.10.2013 | 20.04.2016 | Ass. appr. Bil. 2018 |
M | X | 5 | 5/6 | |||||||||
| 2.Amministratore • | Buongiovanni Sergio |
1962 | 01.10.2013 | 20.04.2016 | Ass. appr. Bil. 2018 |
M | X | 2 | 6/6 | |||||||||
| 3.Amministratore | Morgon Virginie | 1969 | 01.10.2013 | 20.04.2016 | Ass. appr. Bil. 2018 |
M | X | 3 | 6/6 | 2/3 | M | |||||||
| 4.Amministratore | Phair Stephanie | 1978 | 20.04.2016 | 20.04.2016 | Ass. appr. Bil. 2018 |
M | X | X | X | 1 | 5/6 | |||||||
| 5.Amministratore | Torres Carretero Juan Carlos |
1949 | 08.11.2016 | 08.11.2016 | Ass. appr. Bil. 2018 |
M | X | 6 | 6/6 | |||||||||
| 6.Amministratore | Santel Luciano | 1956 | 20.04.2016 | 20.04.2016 | Ass. appr. Bil. 2018 |
M | X | 2 | 6/6 | |||||||||
| 7.Amministratore○ | De Benedetti Marco |
1962 | 01.10.2013 | 20.04.2016 | Ass. appr. Bil. 2018 |
M | X | X | 12 | 4/6 | 5/6 | M | 3/3 | M | 1/1 | P | ||
| 8.Amministratore | Moriani Diva | 1968 | 15.12.2014 | 20.04.2016 | Ass. appr. Bil. 2018 |
M | X | X | X | 9 | 5/6 | 3/3 | P | 1/1 | M | |||
| 9.Amministratore | Pianaroli Guido | 1952 | 20.04.2016 | 20.04.2016 | Ass. appr. Bil. 2018 |
m | X | X | X | 1 | 6/6 | 6/6 | M | 1/1 | M | |||
| 10. Amministratore |
Alessandri Nerio | 1961 | 04.11.2013 | 20.04.2016 | Ass. appr. Bil. 2018 |
M | X | X | X | 8 | 6/6 | |||||||
| 11. Amministratore |
Galateri di Genola Gabriele |
1947 | 07.07.2014 | 20.04.2016 | Ass. appr. Bil. 2018 |
M | X | X | X | 11 | 4/6 | 6/6 | P | |||||
| --------------------------------AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO-------------------------------- | ||||||||||||||||||
| Amministratore | ||||||||||||||||||
| N. riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 6 | Comitato Controllo, Rischi e Comitato Nomine e Sostenibilità: 6 Remunerazione: 3 |
Comitato Operazioni con Parti Correlate: 1 |
||||||||||||||||
| Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 147-ter TUF): 2,5% del capitale sociale |
I simboli di seguito indicati devono essere inseriti nella colonna "Carica":
• Questo simbolo indica l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
◊ Questo simbolo indica il principale responsabile della gestione dell'emittente (Chief Executive Officer o CEO).
○ Questo simbolo indica il Lead Independent Director (LID).
* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'emittente.
** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza; "CdA": lista presentata dal CdA).
*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni (N.B. per completezza, nella colonna "Altri Incarichi" sono stati indicati altresì gli incarichi rivestiti da ciascun Amministratore all'interno di società commerciali a prescindere dalle rispettive dimensioni). Nella Relazione sulla corporate governance gli incarichi sono indicati per esteso.
(*). In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni rispettivamente del CdA e dei comitati (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).
(**). In questa colonna è indicata la qualifica del consigliere all'interno del Comitato: "P": presidente; "M": membro.
| Collegio sindacale | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Carica | Componenti | Anno di nascita |
Data di prima nomina * |
Lista In carica da In carica fino a Indip. Codice ** |
Partecipazione alle riunioni del Collegio *** |
N. altri incarichi **** |
|||
| Presidente | Losi Riccardo | 1967 | 20.04.2017 | 20.04.2017 | Ass. appr. Bil. 2019 |
m | X | 7/11 | 14 |
| Sindaco effettivo |
Valenti Mario | 1942 | 12.10.2011 | 20.04.2017 | Ass. appr. Bil. 2019 |
M | X | 11/11 | 16 |
| Sindaco effettivo |
Suffriti Antonella | 1960 | 29.04.2014 | 20.04.2017 | Ass. appr. Bil. 2019 |
M | X | 11/11 | - |
| Sindaco supplente | Banfi Lorenzo Mauro | 1959 | 12.10.2011 | 20.04.2017 | Ass. appr. Bil. 2019 |
M | X | - | 35 |
| Sindaco supplente | Federica Albizzati | 1969 | 20.04.2017 | 20.04.2017 | Ass. appr. Bil. 2019 |
m | X | - | 33 |
| -----------------SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO----------------- | |||||||||
| Sindaco effettivo | Vitulo Raoul Francesco | 1953 | 12.10.2011 | 29.04.2014 | Ass. appr. Bil. 2016 |
M | X | 4/11 | 18 |
| Numero riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 11 | |||||||||
| Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex | art. 148 TUF): 2,5% del capitale sociale |
* Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel collegio sindacale dell'emittente.
** In questa colonna è indicata lista da cui è stato tratto ciascun sindaco ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza).
*** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del collegio sindacale (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).
****In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato ai sensi dell'art. 148-bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob.
Building tools?
Free accounts include 100 API calls/year for testing.
Have a question? We'll get back to you promptly.