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Moncler

Annual Report Apr 8, 2025

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2024

MONCLER GROUP – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2024 II

RELAZIONE SULLA GESTIONE 1
SEZIONE PRIMA 2
Lettera agli azionisti 2
Dati finanziari di Gruppo 3
Organi sociali 4
Struttura del Gruppo al 31 dicembre 2024 5
Composizione del Gruppo 6
Il Gruppo Moncler 9
La storia 10
Valori 13
La strategia del Gruppo 15
Modello di business 16
Brand Protection 25
Moncler e i mercati azionari 27
Premessa 30
xxxxxx
Andamento della gestione del Gruppo Moncler 31
Andamento della gestione della Capogruppo Moncler S.p.A. 39
Principali rischi 41
Corporate governance 47
Operazioni con parti correlate 48
Operazioni atipiche e/o inusuali 48
Azioni proprie 48
Fatti di rilievo avvenuti nel corso dell'esercizio 2024 49
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 49
Aggiornamento rating di sostenibilità 50
Evoluzione prevedibile della gestione 51
Altre informazioni 53
Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2024 55

SEZIONE TERZA – RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA' 56
INFORMAZIONI GENERALI 57
AMBIENTE112
SOCIALE. 173
GOVERNANCE 232
BILANCIO CONSOLIDATO 258
PROSPETTI DEL BILANCIO CONSOLIDATO 259
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO 265
1. Informazioni generali sul Gruppo 265
2. Principi contabili rilevanti utilizzati nella redazione del bilancio consolidato 271
3. Area di consolidamento 288
4. Commento alle principali voci del prospetto di conto economico consolidato 290
5. Commento alle principali voci della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata 296
6. Informazioni di segmento 315
7. Impegni e garanzie prestate 315
8. Passività potenziali 315
9. Informazioni sui rischi finanziari 316
10. Altre informazioni 320
11. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 328
BILANCIO D'ESERCIZIO 330
PROSPETTI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO 331
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO 337
1. Informazioni generali 337
2. Principi contabili rilevanti 341
3. Commenti al conto economico 355
4. Commenti alla situazione patrimoniale e finanziaria 358
5. Impegni e garanzie prestate 371
6. Passività potenziali 371
7. Informazioni sui rischi finanziari 372
8. Altre informazioni 373
9. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 381
10. Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2024 381

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS 58/98

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO

ATTESTAZIONE DELLA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ AI SENSI DELL'ART. 81-TER, COMMA 1, DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SULL'ESAME LIMITATO DELLA RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITÀ

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS 58/98

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO D'ESERCIZIO

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

RELAZIONE SULLA GESTIONE

SEZIONE PRIMA

1

SEZIONE SECONDA

SEZIONE PRIMA

LETTERA AGLI AZIONISTI

Cari azionisti,

Guardando al 2024, sono orgoglioso di poter dire che il nostro Gruppo ha raggiunto risultati notevoli in un contesto complesso e volatile. Sia Moncler sia Stone Island hanno registrato una crescita a doppia cifra nel canale DTC, portando i ricavi del Gruppo oltre i 3,1 miliardi di euro, e mantenendo una solida marginalità EBIT del 29,5% e raggiungendo 1,3 miliardi di euro di liquidità netta. Questi risultati sottolineano la forza del nostro modello di business e la nostra disciplina operativa.

Nel corso dell'anno, abbiamo rafforzato ulteriormente ciò che rende i nostri marchi distintivi. Con gli eventi di Moncler Grenoble a St. Moritz e Moncler Genius a Shanghai — che ha registrato il maggiore impatto nella storia del marchio — abbiamo continuato ad esprimere la nostra creatività, ridefinendo il concetto di brand experience. Allo stesso tempo, Stone Island ha continuato a consolidare la propria identità attraverso iniziative di brand rilevanti che hanno coinvolto communitynuove ed esistenti.

Abbiamo inoltre continuato a integrare la sostenibilità nel nostro modo di operare attraverso risultati concreti riconosciuti dalle principali società di rating ESG. Mentre ci impegniamo a raggiungere vette sempre più alte, siamo consapevoli che il percorso è ancora lungo e sfidante.

Ciò che ci ha sempre ispirato e che continuerà a guidare il nostro percorso è la ricerca dell'unicità. Viviamo in un'epoca di immediatezza, in cui catturare l'attenzione richiede idee audaci, creative e distintive. Più che mai, dobbiamo rimanere fedeli alla nostra visione — riconoscibile, mai banale, sempre fedele alla nostra storia e al nostro DNA, ma sempre attuale e rilevante.

La nostra vera forza risiede soprattutto nelle idee e nel talento delle nostre persone.

Guardando al 2025, nonostante il contesto macroeconomico globale rimanga incerto, siamo fiduciosi nella nostra capacità di navigare dinamiche di mercato in continua evoluzione, restando fedeli alla nostra storia, alla passione per l'innovazione, e all'ambizione di andare oltre le convenzioni. Creatività, distintività dei marchi e eccellenza operativa continueranno a guidarci mentre continuiamo a costruire il futuro dei nostri marchi a favore di una crescita sostenibile e di una creazione di valore a lungo termine.

Grazie.

REMO RUFFINI PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO

DATI FINANZIARI DI GRUPPO1

EBIT (EURO M)

UTILE NETTO (EURO M)

FREE CASH FLOW (EURO M)2

INVESTIMENTI NETTI(EURO M)

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (EURO M)3

La nota si applica a tutto il documento: i dati includono gli impatti dell'implementazione del principio contabile IFRS 16 a partire dal 2019, ove non diversamente specificato. Numeri arrotondati al primo decimale.

Il free cash non include gli effetti dell'implementazione del principio contabile IFRS 16. Il dato relativo al 2022 riflette l'impatto del riallineamento del valore fiscale del marchio Stone Island.

La posizione finanziaria netta qui rappresentata corrisponde alla configurazione utilizzata dal Gruppo, che esclude i debiti finanziari per leasing.

ORGANI SOCIALI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Remo Ruffini Presidente e Amministratore Delegato
Marco De Benedetti Vice Presidente
Amministratore Non Esecutivo
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
Comitato Nomine e Remunerazione
Roberto Eggs Amministratore Esecutivo
Bettina Fetzer Amministratore Indipendente
Gabriele Galateri di Genola Amministratore Indipendente
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
Alessandra Gritti Amministratore Indipendente
Lead Independent Director
Comitato Nomine e Remunerazione
Comitato Parti Correlate
Jeanne Jackson Amministratore Indipendente
Diva Moriani Amministratore Indipendente
Comitato Nomine e Remunerazione
Comitato Parti Correlate
Guido Pianaroli Amministratore Indipendente
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
Comitato Parti Correlate
Carlo Rivetti Amministratore Non Esecutivo
Luciano Santel Amministratore Esecutivo
Maria Sharapova Amministratore Indipendente

COLLEGIO SINDACALE

Riccardo Losi Presidente
Carolyn Dittmeier Sindaco effettivo
Nadia Fontana Sindaco effettivo
Federica Albizzati Sindaco supplente
Lorenzo Mauro Banfi Sindaco supplente

REVISORI ESTERNI

Deloitte & Touche S.p.A.

STRUTTURA DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2024

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO

Il Bilancio Consolidato del Gruppo Moncler ("Gruppo") al 31 dicembre 2024 include Moncler S.p.A. ("Moncler" o "Capogruppo"), Industries S.p.A., Sportswear Company S.p.A. (società direttamente controllate da Moncler), e 50 società consolidate nelle quali la Capogruppo detiene indirettamente la maggioranza dei diritti di voto, o sulle quali esercita il controllo, o dalle quali è in grado di ottenere benefici in virtù del suo potere di governarne le politiche finanziarie ed operative. Le società collegate ALS Luxury Logistic S.r.l. e Star Color S.r.l., rispettivamente detenute al 30% e al 24%, non sono consolidate e sono valutate col metodo del patrimonio netto.

Area di consolidamento

Moncler S.p.A. Società Capogruppo proprietaria dei marchi Moncler e Stone
Island
Industries S.p.A. Società sub holding per il marchio Moncler, direttamente
coinvolta nella gestione delle società estere e dei canali
distributivi (wholesale e retail in Italia) e licenziataria del
marchio Moncler
Industries Yield S.r.l. Società che svolge attività di confezione di prodotti di
abbigliamento
Moncler Asia Pacific Ltd Società che gestisce DOS ad Hong Kong SAR e a Macao SAR
Moncler Australia PTY Ltd Società che gestisce DOS in Australia
Moncler Belgium S.p.r.l. Società che gestisce DOS in Belgio
Moncler Brasil Comércio de
moda e acessòrios Ltda.
Società che gestisce DOS in Brasile
Moncler Canada Ltd Società che gestisce DOS in Canada
Moncler Denmark ApS Società che gestisce DOS in Danimarca
Moncler Deutschland GmbH Società che gestisce negozi a gestione diretta (DOS) e promuove
prodotti Moncler in Germania ed Austria
Moncler España SL Società che gestisce DOS in Spagna
Moncler France S.à.r.l. Società che gestisce DOS e distribuisce e promuove prodotti
Moncler in Francia
Moncler Holland B.V. Società che gestisce DOS in Olanda
Moncler Hungary KFT Società che gestisce DOS in Ungheria
Moncler Ireland Limited Società che gestisce DOS in Irlanda
Moncler Istanbul Giyim ve
Tekstil Ticaret Ltd. Sti.
Società che gestisce DOS in Turchia
Moncler Japan Corporation Società che gestisce DOS, distribuisce e promuove prodotti
Moncler in Giappone
Moncler Kazakhstan LLP Società che gestisce DOS in Kazakistan

Moncler Korea Inc. Società che gestisce DOS e distribuisce e promuove prodotti
Moncler in Corea del Sud
Moncler Malaysia SDN. BHD. Società che gestirà DOS in Malesia
Moncler Mexico, S. de R.L. de
C.V.
Società che gestisce DOS in Messico
Moncler Mexico Services, S. de
R.L. de C.V.
Società inattiva
Moncler Middle East FZ-LLC Società holding per l'area Middle East
Moncler New Zealand Limited Società che gestisce DOS in Nuova Zelanda
Moncler Norway AS Società che gestisce DOS in Norvegia
Moncler Prague s.r.o. Società che gestisce DOS in Repubblica Ceca
Moncler Shanghai Commercial
Co Ltd
Società che gestisce DOS in Cina
Moncler Singapore Pte.
Limited
Società che gestisce DOS in Singapore
Moncler Suisse SA Società che gestisce DOS in Svizzera
Moncler Sweden AB Società che gestisce DOS in Svezia
Moncler Taiwan Limited Società che gestisce DOS nella Regione di Taiwan
Moncler UAE LLC Società che gestisce DOS negli Emirati Arabi Uniti
Moncler UK Ltd Società che gestisce DOS nel Regno Unito
Moncler Ukraine LLC Società che gestiva DOS in Ucraina, ora inattiva
Moncler USA Inc. Società che gestisce DOS, distribuisce e promuove prodotti in
Nord America
White Tech Sp.zo.o. Società che svolge attività di controllo qualità sulla piuma
Sportswear Company S.p.A. Società sub holding per il marchio Stone Island direttamente
coinvolta nella gestione delle società estere e dei canali
distributivi (wholesale e retail in Italia) e licenziataria del
marchio Stone Island
Stone Island Amsterdam B.V. Società che gestisce DOS in Olanda
Stone Island Antwerp B.V.B.A. Società che gestisce DOS in Belgio
Stone Island Austria GmbH Società che gestisce DOS in Austria
Stone Island Canada Inc. Società che gestisce DOS in Canada
Stone Island China Co., Ltd Società che gestisce DOS in Cina
Stone Island España S.L. Società che gestisce DOS in Spagna
Stone Island France S.a.s.u. Società che gestisce DOS in Francia
Stone Island Germany GmbH Società che funge da Agente per le zone Germania ed Austria e
gestisce DOS in Germania

Stone Island Hong Kong Limited Società che gestisce DOS a Hong Kong
Stone Island Japan Inc. Società che gestisce DOS in Giappone
Stone Island Korea Co., Ltd Società che gestisce DOS, distribuisce e promuove prodotti Stone
Island in Corea del Sud
Stone Island Macau Limited Società che gestisce DOS a Macau
Stone Island (UK) Retail Ltd Società che gestisce DOS nel Regno Unito
Stone Island Suisse SA Società che gestisce DOS in Svizzera
Stone Island Sweden AB Società che gestisce DOS in Svezia
Stone Island USA Inc. Società che gestisce DOS, distribuisce e promuove prodotti in
USA

IL GRUPPO MONCLER

Nasce il 1 aprile 2021 il Gruppo Moncler che, con i suoi due brand – Moncler e Stone Island –, è l'espressione di un nuovo concetto di lusso, caratterizzato da esperienzialità, inclusività, senso di appartenenza ad una comunità e contaminazione di significati e mondi diversi come quello dell'arte, della cultura, della musica e dello sport. Uniti dalla filosofia "beyond fashion, beyond luxury", i due brand rafforzano la loro capacità di essere interpreti delle evoluzioni dei codici culturali delle nuove generazioni.

Pur mantenendo le identità dei propri brand fortemente indipendenti e basate sull'autenticità, sulla costante ricerca di unicità e su un legame straordinario con le community di consumatori, il Gruppo intende mettere a fattor comune le proprie culture imprenditoriali e manageriali oltre alle conoscenze di business e al know-how tecnico per rafforzarne la competitività e valorizzarne il grande potenziale di crescita, condividendo inoltre la cultura della sostenibilità.

IL MARCHIO MONCLER

Il marchio Moncler nasce nel 1952 a Monestier-de-Clermont, sulle montagne vicino a Grenoble, con una vocazione per i capi sportivi destinati alla montagna.

A partire dal 2003, con l'ingresso di Remo Ruffini nel capitale del Gruppo, ha inizio un percorso di riposizionamento del marchio attraverso il quale i prodotti Moncler assumono un carattere sempre più unico ed esclusivo per evolversi da una linea di prodotti a destinazione d'uso prettamente sportivo, a linee versatili che clienti di ogni genere, età, identità e cultura possono indossare in qualunque occasione e dove il capospalla, pur essendo il capo identificativo del brand, viene gradualmente e naturalmente affiancato da prodotti complementari. Sotto la sua guida, Moncler persegue infatti una filosofia volta a creare prodotti unici di altissima qualità, versatili e in continua evoluzione, ma al contempo sempre fedeli al DNA del marchio guidata dal motto "nasce in montagna, vive in città".

Tradizione, unicità, qualità, coerenza ed energia, sono da sempre i caratteri distintivi di Moncler che negli anni ha saputo evolversi pur rimanendo coerente al proprio DNA, alla propria tradizione e all'identità del marchio, in una continua ricerca di un dialogo aperto con i propri molteplici consumatori nel mondo.

IL MARCHIO STONE ISLAND

Cultura della ricerca sui materiali, innovazione e funzionalità sono i valori che da sempre definiscono Stone Island, marchio di abbigliamento nato nel 1982 per merito di Massimo Osti, con un centro d'eccellenza a Ravarino – un piccolo paese in Emilia-Romagna – e destinato a diventare simbolo della ricerca estrema su fibre e tessuti, applicata a un design innovativo.

È proprio attraverso lo studio della forma e la "manipolazione" della materia, che Stone Island trova un linguaggio proprio, che ha come pilastri fondanti ricerca estrema e funzionalità massima. Ogni capo Stone Island nasce da una sintesi perfetta tra sperimentazione e funzione d'uso, tra studio dei tessuti e razionalità.

Lo studio delle uniformi e degli abiti da lavoro diventa l'osservatorio di Stone Island nel definire un progetto in cui la funzione del capo va oltre l'estetica. Una costante indagine sulla trasformazione e nobilitazione di fibre e tessuti e sulla capacità unica di intervenire sul capo finito attraverso continue sperimentazioni di tintura ha portato Stone Island a scoprire, negli anni, materiali e tecniche produttive mai utilizzati in precedenza e a mettere a punto più di 60.000 ricette di tinture diverse.

IL MARCHIO MONCLER

LA STORIA

1952, LE ORIGINI Le origini del nome sono racchiuse nelle sue radici: Moncler è
infatti l'abbreviazione di Monestier-de-Clermont, villaggio di
montagna vicino a Grenoble. Qui René Ramillon e Andrè
Vincent fondano nel 1952 l'azienda che darà vita al celebre
piumino creando giacche ad alta resistenza e protezione per i
climi più estremi ideali per gli operai che li indossano sopra la
tuta da lavoro nel piccolo stabilimento di montagna, e che
verranno poi messi alla prova nel corso di varie spedizioni.
1954, LE SPEDIZIONI A notare e intuire le potenzialità dei primi piumini Moncler sarà
l'alpinista
francese
Lionel
Terray.
Nasce
così
la
linea
specialistica "Moncler pour Lionel Terray". Nel 1954, i piumini
Moncler vengono scelti per equipaggiare la spedizione italiana
sul K2, culminata nella conquista della seconda vetta più alta
del mondo da parte di Achille Compagnoni e Lino Lacedelli.
Nel 1955 equipaggeranno la spedizione sul Makalù.
1968, LE OLIMPIADI In occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Grenoble, Moncler
diventa fornitore ufficiale della squadra francese di sci alpino.
1980, CITY ICONS Negli anni 80, Moncler fa il suo ingresso in città, diventando il
capo iconico di una generazione di ragazzi.
2003, L'INGRESSO DI REMO
RUFFINI
Il brand viene acquisito dall'imprenditore italiano Remo Ruffini,
attuale Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo
Moncler, che inizia una strategia di espansione mondiale nel
segmento dei beni di lusso.
2006, HAUTE COUTURE Nel 2006 con
e nel 2009 con
Moncler Gamme Rouge
Moncler
, l'universo Moncler si arricchisce di collezioni
Gamme Blue
, entrambe terminate nel 2017 quando Moncler
Haute Couture
lancia un nuovo progetto. Nel 2010 debutta a New York la
collezione
, che reinterpretando gli stili del
Moncler Grenoble
passato dà vita a collezioni sia tecniche per lo sci che per
momenti più legati all'"
" con un taglio contemporaneo
après-ski
e tecnico.
2013, LA QUOTAZIONE Il 16 dicembre 2013 la società Moncler si quota sulla Borsa
Italiana S.p.A. di Milano. Le azioni sono state offerte a Euro 10,2
e il primo giorno sono aumentate di oltre il 40%, segnalando il
maggior successo europeo degli ultimi anni.
2018, MONCLER GENIUS Nel 2018 Moncler lancia il nuovo progetto creativo
Moncler
, un
di menti creative
Genius – One House, Different Voices
hub
che, operando insieme pur mantenendo la loro individualità,
reinterpretano l'essenza del brand Moncler.

2020, STONE ISLAND ENTRA NEL
GRUPPO MONCLER
A dicembre, Moncler annuncia di aver siglato un accordo per
l'acquisizione di Stone Island. Tale accordo è stato finalizzato il
31 marzo 2021, momento in cui Stone Island entra a fare parte
del Gruppo Moncler.
2021, INTERNALIZZAZIONE
E-COMMERCE
Moncler ha concluso il progetto di internalizzazione del canale
e-commerce
(.com) e ha debuttato nel segmento della
profumeria con il lancio delle fragranze
e
Moncler Pour Femme
Moncler Pour Homme

2022, EVOLUZIONE DEL BRAND NELLE SUE TRE DIMENSIONI E IL 70° ANNIVERSARIO Moncler lancia un nuovo capitolo, facendo evolvere la declinazione del marchio in tre dimensioni – Collection, Genius e Grenoble – per raggiungere un pubblico più vasto. Nello stesso anno, Moncler celebra il suo 70° anniversario con uno straordinario evento del luogo più iconico di Milano, Piazza Duomo, lanci di prodotti dedicati, e un programma di 70 giorni di eventi ed esperienze a livello globale, con l'obiettivo di continuare a coinvolgere e connettere le sue community.

2023, MONCLER GENIUS EVOLVE IN UNA PIATTAFORMA DI CO-CREAZIONE Nel 2023, Moncler Genius è evoluto in una piattaforma di cocreazione, basato sul coinvolgimento di partner da diversi settori, tra cui arte, design, intrattenimento, musica, sport e cultura, per portare nuova energia al marchio e un nuovo significato al mondo del lusso.

IL MARCHIO STONE ISLAND

  • 1982, LE ORIGINI Dalla mente creativa di Massimo Osti nasce la prima collezione Stone Island ispirata alle uniformi militari e realizzata con la Tela Stella – tessuto che evoca le cerate marinare corrose dal mare e dal sole, frutto di uno studio di un rigido e corposo telone da camion bifacciale e bicolore lavorato a lungo con pietra pomice – a cui venne applicato un "Badge" – etichetta in tessuto ricamata con la Rosa dei Venti.
  • 1983, GFT ACQUISTA IL 50% DI STONE ISLAND GFT, Gruppo Finanziario Tessile – azienda italiana controllata dalla famiglia Rivetti – acquisisce il 50% del marchio Stone Island. Sono gli anni in cui si fondano e si consolidano estetiche caratterizzate dall'estrema ricerca tessile, dal trattamento dei materiali e dalla tintura in capo.

1993, LA FAMIGLIA RIVETTI ACQUISTA IL PIENO CONTROLLO Carlo Rivetti, insieme alla sorella Cristina, attraverso Sportswear Company S.p.A., acquistano il pieno controllo del marchio Stone Island. Nel 1996 Paul Harvey assume la guida stilistica del marchio.

  • 2005, LA LINEA JUNIOR Nasce Stone Island Junior, una collezione creata per offrire capi per bambini e ragazzi tra i 2 e i 14 anni.
  • 2008, L'ESPANSIONE Carlo Rivetti viene nominato Direttore Creativo. Viene lanciato il sito e-commerce stoneisland.com raggiungibile da circa 45

paesi. Entra sul mercato Stone Island Shadow Project, una piattaforma di esplorazione per una nuova generazione di abbigliamento maschile urbano che rappresenta la continua indagine di nuovi codici estetico-funzionali.

2017, TEMASEK Temasek, società d'investimento con sede a Singapore, acquista il 30% di Sportswear Company S.p.A., società detentrice del marchio Stone Island, dalla famiglia Rivetti.

2020, L'INGRESSO IN MONCLER A dicembre, Stone Island annuncia il proprio ingresso nel Gruppo Moncler.

2022, IL 40° ANNIVERSARIO Stone Island festeggia il suo 40° anniversario con lanci di prodotti dedicati e una iconica installazione a Miami, seguita da celebrazioni che hanno coinvolto tutte le principali communitydel brand.

2023, ROBERT TRIEFUS NOMINATO AMMINISTRATORE DELEGATO DI STONE ISLAND Robert Triefus è stato nominato Amministratore Delegato di Stone Island. Sotto la sua guida, il marchio ha dato inizio ad un nuovo capitolo della propria storia di evoluzione per farne crescere la sua rilevanza a livello internazionale e rafforzare il suo posizionamento unico.

2024, LA NUOVA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE GLOBALE E L'INTERNALIZZAZIONE DELL'E-COMMERCE Il 2024 ha segnato l'inizio del prossimo capitolo evolutivo di Stone Island, ufficialmente aperto durante la Milano Fashion Week di gennaio con il lancio della nuova campagna pubblicitaria globale e la presentazione del manifesto del marchio "The Compass Inside". Inoltre, Stone Island ha completato l'internalizzazione del suo e-commerce (sito .com), implementando un nuovo concetto di front-end per la piattaforma, pensato per migliorare la narrazione del brand e l'esperienza del cliente.

VALORI

IL MARCHIO MONCLER

Moncler è per sua natura un'azienda sempre in evoluzione, proiettata alla reinvenzione e allo sviluppo continuo, i cui valori con il tempo si sono arricchiti di nuovi significati pur rimanendo sempre fedeli all'identità del marchio.

Moncler ha una cultura aziendale molto forte e un'unicità che è caratterizzata dalla capacità di scoprire lo straordinario che si nasconde in ognuno di noi.

Un'unicità fatta di impegno a porsi obiettivi sempre più sfidanti, di volontà di celebrare il talento di ciascuno, di consapevolezza che ogni azione ha degli impatti sulla società e sull'ambiente, di capacità di creare calore in ogni relazione e di volontà di lasciare segni intramontabili.

PUSH FOR HIGHER PEAKS Cerchiamo sempre di fare meglio, come individui e come azienda.
Ispirati dalla continua ricerca dell'eccellenza, non ci stanchiamo mai
di imparare e di ridefinire le regole. Non ci accontentiamo mai.
ONE HOUSE, ALL VOICES Viviamo di molteplicità e dialoghiamo con tutte le generazioni
lasciando libertà di espressione. Lasciamo che il talento di ciascuno
si esprima e per questo celebriamo ed incoraggiamo le prospettive
di tutti. Nella diversità troviamo grande armonia.
EMBRACE CRAZY Siamo unici e non convenzionali. Diamo spazio al nostro genio
interiore e crediamo nel potere della creatività. Con grande rigore
trasformiamo in realtà sogni coraggiosi e idee che possono
sembrare irraggiungibili. Spesso sono le idee più folli che si rivelano
geniali e alimentano la nostra energia.
BE WARM Siamo nati per proteggere dal freddo e ogni giorno portiamo il
calore delle relazioni umane in tutto quello che facciamo perché è
l'emozione che ricerchiamo. Celebriamo i grandi e piccoli risultati
con empatia e fiducia.
CREATE AND
PROTECT TOMORROW
Crediamo in un domani autentico, coraggioso e
responsabile.
Aspiriamo
ad
essere
portatori
di
un
cambiamento
reale
e
significativo.
Guardiamo lontano per disegnare un futuro che
risponda con azioni concrete alle sfide sociali e ambientali che il
mondo e la società devono affrontare.

IL PURPOSE DI MONCLER È UNLEASH THE EXTRAORDINARY IN EVERYBODY.

IL MARCHIO STONE ISLAND

Stone Island rappresenta insieme LAB & LIFE grazie al suo impegno nella ricerca e nell'innovazione continua e alla community che è cresciuta intorno al marchio grazie alla sua intersezione universale con generazioni, geografie e culture.

LAB LIFE CULTURE LAB è la ricerca costante, profonda e incessante sulla
trasformazione e sulla nobilitazione di fibre e tessuti che porta
a scoprire materiali e tecniche produttive mai utilizzati prima
dall'industria dell'abbigliamento.
LIFE è il vissuto, l'identità, la
di coloro che sono
community
orgogliosi di indossare Stone Island. È l'estetica forte e
riconoscibile che trae origine dallo studio delle uniformi e degli
abiti da lavoro, rielaborato in base a nuove esigenze d'uso, per
definire un progetto in cui la funzione del capo non è mai solo
estetica.
ENDLESS PASSION FOR
ENDLESS KNOW-HOW
L'
prodotto-centrico, infatti, permea non solo le collezioni
ethos
di Stone Island ma tutti coloro che vivono il marchio ogni giorno,
dentro e fuori l'azienda.

LA STRATEGIA DEL GRUPPO

Il Gruppo Moncler si pone come obiettivo strategico lo sviluppo dei propri marchi, in modo autentico e valorizzandone la forte unicità, anche attraverso una contaminazione costante delle diverse culture imprenditoriali e manageriali, oltre che delle conoscenze di business e del know-how tecnico.

La strategia del Gruppo si fonda su quattro pilastri.

ESSSERE L'ESPRESSIONE DI UN
CONCETTO CHE VA OLTRE IL
LUSSO
Il Gruppo Moncler, con i suoi due brand – Moncler e Stone Island
– è l'espressione di un concetto che va oltre il lusso, lontano dai
canoni tradizionali e caratterizzato da esperienzialità, inclusività,
senso di appartenenza ad una comunità e contaminazione di
significati e mondi diversi come quello dell'arte, della cultura,
della musica e dello sport.
Uniti dalla filosofia "
", Moncler e
beyond fashion, beyond luxury
Stone Island, intendono rafforzare la propria capacità di essere
interpreti delle evoluzioni dei codici culturali delle nuove
generazioni.
CREARE UN GRUPPO IN GRADO DI
VALORIZZARE APPIENO LE
POTENZIALITA' DEI PROPRI
MARCHI A LIVELLO GLOBALE
Sotto la guida di Remo Ruffini, Moncler da sempre ha seguito una
strategia di crescita ispirata a due principi fondamentali:
diventare un marchio globale e avere un approccio diretto verso
i consumatori.
Il Gruppo Moncler vuole mettere a disposizione dei suoi marchi
conoscenze e esperienze per valorizzarne il potenziale di crescita
globale, mantenendo il loro posizionamento unico e rafforzando
il loro approccio diretto verso i consumatori.
SVILUPPARE TUTTI I CANALI
DISTRIBUTIVI IN UN'OTTICA DI
OMNICANALITA', SOSTENUTA DA
UNA FORTE CULTURA DIGITALE
Avere un rapporto diretto con i propri clienti, attraverso ogni
canale e
, riuscire a coinvolgerli capendo le loro
touch point
aspettative anche le più inespresse, creare nei propri negozi
esperienze uniche e distintive, sono i capisaldi del rapporto che il
Gruppo Moncler ha voluto sviluppare con la propria
community
per non smettere mai di stupirla. Il Gruppo ha abbracciato una
strategia di sviluppo integrato dei propri canali distributivi
sapendo che pensare, definire ed attuare la propria strategia in
chiave digitale è fondamentale per sostenerne lo sviluppo futuro.
PERCORRERE UNA CRESCITA
SOSTENIBILE CHE PORTI VALORE A
TUTTI GLI STAKEHOLDER
Da tempo Moncler ha rafforzato il proprio impegno verso uno
sviluppo sostenibile, responsabile e integrato nella strategia, un
impegno pienamente condiviso anche da Stone Island. Cinque le
priorità strategiche su cui si sviluppa il piano del Gruppo:
cambiamenti climatici
e biodiversità, economia circolare
e
innovazione, catena di fornitura responsabile, valorizzazione
della diversità e supporto alle comunità locali.

MODELLO DI BUSINESS

Il Gruppo Moncler adotta un modello di business integrato e flessibile, volto a controllare direttamente le fasi a maggior valore aggiunto e che mette al centro di ogni azione e decisione la ricerca di una qualità sempre più elevata e la soddisfazione del proprio cliente.

IL MARCHIO MONCLER

MONCLER – LE COLLEZIONI

Il successo di Moncler si fonda su una strategia di brand unica, orientata a sviluppare prodotti sempre innovativi seppur "ancorati" alla propria storia. Sin dal 2003 con l'ingresso di Remo Ruffini in Moncler, il cammino intrapreso è stato coerente e perseguito senza compromessi. Tradizione, unicità, qualità, creatività ed innovazione racchiudono il concetto di lusso per Moncler.

Le collezioni Moncler sono articolate su tre dimensioni parallele: Moncler Collection, Moncler Grenoble e Moncler Genius.

Le Collezioni Moncler Uomo, Donna ed Enfant nascono dalla ricerca di forme e funzionalità, innovazione di materiali e dettagli con costante attenzione alla elevazione della collezione in tutte le sue categorie, declinando i codici distintivi del marchio per rispondere alle molteplici esigenze del consumatore globale e locale.

In Moncler Grenoble il DNA del marchio è ancora più forte e marcato. Moncler Grenoble è divenuta nel tempo un laboratorio di innovazione tecnologica, oltre che stilistica, arricchito con elementi di luxury- lifestyle per la montagna, che celebra il fascino glamour delle Alpi, per un consumatore sportivo, attento alla performance oltre che al design ed all'innovazione. Le collezioni Moncler Grenoble si dividono in High Performance, prodotti che garantiscono la massima prestazione, Performance & Style, per un consumatore sportivo ma anche attento alla creatività, Après-Ski, per un consumatore che predilige capi, seppur sportivi, di grande contenuto stilistico, e Day-namic per offrire, anche nel periodo estivo, un prodotto outdoor sviluppato all'insegna della funzionalità e dello stile.

Infine, le collezioni Moncler Genius sono l'espressione della creatività nella sua massima forma attraverso diverse interpretazioni e visioni del marchio da parte di talentuosi co-creator che contribuiscono a raggiungere nuove community e a generare nuova energia creativa, rimanendo sempre fedeli all'unicità del brand.

Trasversale alle tre dimensioni, la collezione calzature assume da settembre 2022, con il lancio della nuova famiglia di prodotti Trailgrip, un ruolo sempre più significativo nell'offerta del brand, essendo sviluppata prendendo in considerazione non solo i codici del marchio ma anche le diverse funzioni d'uso. Completano le collezioni Moncler l'offerta di borse, zaini, accessori e occhiali, oltre ai profumi introdotti a fine 2021.

Il team di designer del Gruppo è suddiviso per collezione e lavora sotto la stretta supervisione di Remo Ruffini, che ne definisce le linee stilistiche e supervisiona che le stesse siano coerentemente recepite a livello di tutte le collezioni e categorie merceologiche. Il dipartimento stile Moncler è coadiuvato dai team merchandising e sviluppo prodotto, che supportano la costruzione della collezione e permettono di "trasformare" in prodotto le idee creative dei designer.

MONCLER – PRODUZIONE

I prodotti offerti da Moncler sono ideati, realizzati e distribuiti secondo le linee guida di un modello operativo caratterizzato dal controllo diretto di tutte le fasi a maggiore valore aggiunto.

Moncler gestisce direttamente la fase creativa, l'acquisto delle materie prime e lo sviluppo della prototipia. Riguardo alla produzione, le due principali categorie di prodotto ovvero i capispalla e la maglieria sono gestite sia internamente che con l'ausilio di soggetti terzi indipendenti (façonisti) che si occupano della fase di taglio e confezionamento, mentre per gli accessori e le scarpe Moncler si avvale di fornitori esterni.

L'acquisto delle materie prime rappresenta una delle principali aree della catena del valore. Tutte le materie prime devono rispettare gli standard qualitativi più elevati nel settore, devono essere innovative ed in grado di offrire caratteristiche avanzate, sia funzionali sia estetiche. Moncler acquista solo la migliore piuma di oca bianca proveniente da Europa, Nord America e Asia. Mentre i tessuti e gli accessori del capospalla (bottoni, cerniere, etc.) sono acquistati principalmente in Italia e Giappone.

Attualmente Moncler impiega oltre 360 fornitori di materia prima: i primi 50 fornitori coprono oltre l'80% del valore di fornitura.

La fase di confezionamento del capo avviene sia presso produttori terzi (façonisti) sia nello stabilimento produttivo Moncler a Trebaseleghe (Padova) che nello stabilimento in Romania, che attualmente impiega oltre 2.000 persone. L'hub produttivo rumeno, inizialmente costituito nel 2015 e dal 2016 trasferito nella sede attuale, è stato ampliato nel 2022 per incrementarne significativamente la capacità produttiva. A tal fine, continuano inoltre gli investimenti in R&D per automatizzare alcune fasi della produzione del capospalla, riducendone i tempi di lavorazione.

Nel 2024 è stato aperto un nuovo impianto di produzione nella regione del Veneto, in Italia, dedicato alla maglieria – che ora rappresenta la seconda categoria di prodotto più significativa in termini di contribuzione ai ricavi. Con questa aggiunta, Moncler punta ad aumentare progressivamente la quota di questo business gestita internamente, rafforzando ulteriormente il controllo sulla qualità e sulla sostenibilità lungo tutta la catena del valore.

I façonisti utilizzati da Moncler sono principalmente localizzati in paesi dell'Europa dell'Est, che oggi garantiscono standard qualitativi tra i più elevati nel mondo per la produzione del capospalla in piuma, sui quali la Società attua una supervisione diretta, anche attraverso lo svolgimento di attività di audit volte a verificare aspetti connessi alla qualità del prodotto, alla brand protection e al rispetto delle leggi vigenti, del Codice Etico Moncler (aggiornato nel 2017) e del Codice di Condotta Fornitori del Gruppo (approvato nel 2016). Per la confezione dei capi sono impiegati 130 fornitori, suddivisi tra façonisti e fornitori di prodotti finiti commercializzati: i primi 30 fornitori coprono circa l'80% del valore di fornitura4 .

LA PIUMA

Sin dall'inizio della storia di Moncler la piuma è stata il cuore di ogni suo capospalla fino ad identificarsi progressivamente con il marchio stesso. Grazie alla lunga esperienza maturata e alla continua attività di ricerca e sviluppo, l'azienda può oggi vantare una expertise unica, sia con riguardo alla conoscenza della materia prima, sia al processo manifatturiero del capo.

4 Valore dell'ordinato.

Moncler richiede ai propri fornitori il rispetto dei più alti standard qualitativi che nel corso degli anni hanno rappresentato e continuano a rappresentare un punto chiave di differenziazione del prodotto: solo il miglior fiocco di piuma d'oca bianca viene, infatti, impiegato per la realizzazione dei propri capi.

Il contenuto di "fiocco di piumino" e il fill power sono i principali indicatori della qualità della piuma. Tutta la piuma utilizzata nei capi Moncler contiene almeno il 90% di fiocco di piumino ed è dotata di un livello di fill power elevato, uguale o superiore a 710 (pollici cubi per 30 grammi di piumino), traducendosi in capi caldi, soffici, leggeri e capaci di offrire un comfort unico.

Ogni lotto di piuma è sottoposto ad un duplice controllo che verifica la corrispondenza a 11 parametri fissati dalle più severe normative internazionali e dai restrittivi requisiti di qualità richiesti dall'Azienda. Nel 2024 sono stati effettuati in totale più di 1.200 test.

Per l'Azienda però "qualità" è qualcosa di più: per Moncler è fondamentale anche l'origine della piuma utilizzata e il rispetto del benessere animale. Aspetti che, nel processo di acquisto della materia prima, sono tenuti in considerazione al pari della qualità. Dal 2016, tutta la piuma Moncler è certificata con il protocollo interno DIST (consultabile alla pagina dist.moncler.com).

MONCLER – DISTRIBUZIONE

Moncler è presente in tutti i più importanti mercati sia attraverso il canale DTC (Direct-to-Consumer), costituito da punti vendita monomarca a gestione diretta (Directly Operated Store, DOS5 ), dal negozio online e dalle e-concession, sia attraverso il canale wholesale, rappresentato da punti vendita multimarca, da shop-in-shop (SiS) all'interno di department store del lusso e di importanti aeroporti, così come anche da siti online specializzati nella vendita di beni di lusso (etailer).

La strategia di Moncler si pone come obiettivo il controllo della distribuzione, sia essa retail, wholesale o digitale, dove opera attraverso un'organizzazione diretta.

Al 31 dicembre 2024 la rete di negozi monomarca del marchio Moncler può contare su 286 punti vendita diretti retail (DOS), con un aumento netto di 1 unità rispetto al 30 settembre 2024 e di 14 unità rispetto al 31 dicembre 2023. Tra i negozi più importanti aperti nel quarto trimestre figurano New Bond Street a Londra e Boca Raton in Florida. Inoltre, il marchio Moncler gestisce 56 shop-in-shop (SiS) wholesale, una riduzione netta di 1 unità rispetto al 31 dicembre 2023.

MONCLER 31/12/2024 31/12/2023 Aperture nette
Esercizio 2024
Asia 143 132 11
EMEA 96 95 1
Americhe 47 45 2
RETAIL 286 272 14
WHOLESALE 56 57 -1

5 Include free standing store (negozi su strada), concession (negozi nei department store/mall), travel retail store (negozi negli aeroporti), factory outlet.

Moncler continua anche a sviluppare il canale digitale. Dopo l'internalizzazione del sito .com conclusasi nel 2021 e la successiva implementazione del nuovo concept della piattaforma, continua l'evoluzione con aggiornamenti costanti, al fine di migliorare l'esperienza e la customer journey ispirata al mondo dell'entertainment, garantendo fluidità di navigazione con contenuti e servizi dedicati. Tra questi anche la personalizzazione attraverso il nuovo servizio di Moncler by Me lanciato nel 2022.

MONCLER – MARKETING E COMUNICAZIONE

Moncler è nata in montagna. Nata per proteggere, per riscaldare. Nata per affrontare gli estremi. Un'azienda dinamica per natura, Moncler è sempre stata guidata da una incessante ricerca dell'innovazione attraverso una creatività dirompente.

Con l'obiettivo di ridefinire i confini del lusso, espanderne la portata e portarlo in luoghi inesplorati, Moncler abbraccia il potere di una creatività senza limiti in ogni sua espressione. Negli anni, ha perseguito obiettivi sempre più ambiziosi, coinvolgendo nuove voci e dando spazio al suo lato più audace, sempre con grande rigore. Il brand punta costantemente a ridefinire le infinite possibilità della creatività e della performance, affermandosi come molto di più di un marchio di lusso, come "the brand of extraordinary".

Oggi, per esprimere appieno il suo potenziale, Moncler è definita da tre dimensioni chiave del brand: Moncler Collection, Moncler Grenoble e Moncler Genius. Ognuna di esse gioca un ruolo fondamentale nel definire il futuro del marchio attraverso iniziative distintive e una narrazione che ne rafforza l'identità. Se Moncler Genius è la dimensione del brand che si fa più interprete delle evoluzioni dei codici culturali e della collaborazione creativa, Moncler Grenoble è espressione di una vocazione più tecnica rivolta all'outdoor, mentre Moncler Collection ha uno stile che richiama i capi più iconici.

Nel 2024, Moncler ha esplorato nuovi modi per entrare in contatto con community diverse e ampliare la sua influenza nel mondo della moda, della cultura e delle performance. Integrando le sue dimensioni in progetti unici, il marchio ha riaffermato il suo impegno verso l'innovazione, l'eccellenza tecnica e un design senza tempo.

Ad ottobre 2024, Moncler ha dato inizio a un nuovo capitolo di Moncler Genius con The City of Genius, una straordinaria esperienza immersiva tenutasi a chiusura della Shanghai Fashion Week. Allestita in un imponente spazio di 30.000 metri quadrati, The City of Genius si è trasformata in una metropoli di esperienze immersive, dove creatività e innovazione si sono intrecciate con la cultura unica di Shanghai, per rispondere alla domanda: How do you live Genius? Guidati dalla convinzione che ognuno di noi nasca con un genio creativo, Moncler ha riunito una community dinamica di visionari creativi da tutto il mondo per co-creare collezioni ed esperienze rivoluzionarie. The City of Genius ha svelato dieci quartieri unici, ognuno espressione di una creatività unica in una perfetta unione tra lusso, arte, design, intrattenimento e cultura. Nell'esplorare questa esperienza immersiva, gli ospiti sono stati invitati a liberarsi dalle convenzioni e vivere in prima persona le infinite possibilità dell'immaginazione, dimostrando che Genius è ovunque e dentro ognuno di noi. L'evento ha segnato un momento senza precedenti nella storia di Moncler, con la diretta streaming che ha coinvolto 57 milioni di spettatori sulle piattaforme digitali, mentre 8.000 ospiti hanno partecipato dal vivo.

Per Moncler Grenoble, la dimensione più vicina alle radici montane del marchio e la più fedele al suo DNA, il 2024 è stato l'anno in cui sono state raggiunte nuove vette, portando il suo mix distintivo di performance e stile ad un livello mai visto prima in tutte le stagioni dell'anno. Dopo il lancio della

campagna "Beyond Performance" alla fine del 2023, nel febbraio 2024 Moncler ha organizzato un evento unico a St. Moritz, facendo vivere agli ospiti un'esperienza immersiva nella splendida cornice naturale tra le montagne. Dopo una giornata sulle piste insieme ad atleti di fama mondiale, sono state presentate le collezioni Autunno-Inverno 2024 di Moncler Grenoble nel bosco, avvolti in un'atmosfera fiabesca. L'evento ha offerto un'esperienza sensoriale completa, con la colonna sonora proposta agli ospiti attraverso cuffie, creando un'atmosfera intima che celebrava la sinergia armoniosa tra natura, stile e performance.

Nel 2024, Moncler Collection ha continuato la sua evoluzione con la collezione Primavera-Estate, rafforzando la capacità del marchio di accompagnare i propri clienti durante tutte le stagioni dell'anno. La collezione ha saputo coniugare eleganza urbana e i distintivi codici tecnici di Moncler, celebrando la stagione primavera/estate con linee raffinate e pulite, e al contempo rinnovando i capi iconici, dai piumini alle giacche leggere, fino ai capi cut & sewn, beachwear e molto altro.

MONCLER – DIGITAL

Il Gruppo è da sempre alla ricerca di nuovi modi di comprendere, comunicare ed interagire con i propri clienti e con le community nuove ed esistenti.

Nel 2023 Moncler ha ulteriormente accelerato la sua trasformazione digitale grazie alla nuova organizzazione aziendale e finalizzando l'espansione dell'e-commerce in Cina con il lancio di un flagship digitale su Tmall alla fine del 2022, seguito dall'apertura di moncler.com ad Hong-Kong e Singapore nel 2023.

Nel 2024, Moncler ha aperto un nuovo flagship digitale in Australia e ha ampliato la sua presenza nell'e-commerce in Cina con l'apertura su JD (JingDong), una delle più grandi piattaforme di ecommerce per i brand di lusso internazionali.

L'obiettivo è che ogni progetto o iniziativa, dalla definizione delle collezioni, allo sviluppo prodotto fino alla progettazione degli eventi, siano definiti pensando al mondo digitale come primo punto di contatto con il cliente, per poi diffondersi sugli altri canali. Questo nuovo approccio apre le porte ad un futuro pieno di esplorazione, creatività, sperimentazione e soprattutto "contaminazione" di contenuti e canali di interazione.

A luglio 2020 è stata creata la nuova funzione Digital, Engagement and Transformation per supportare l'evoluzione della visione strategica di Moncler e amplificare le opportunità digitali per l'Azienda. La funzione si è occupata della definizione e dell'implementazione della strategia del marchio su tutti i canali digitali e della condivisione in azienda della cultura digitale, sulla base di cinque pilastri strategici: D-Commerce, D-Marketing, D-Experience, D-Intelligence e D-Strategy&Culture.

Il D-Commerce è volto a definire soluzioni innovative e uniche nella gestione del business online. Il team è responsabile della creazione di "esperienze commerciali" che fondono commercio, branding e servizi mettendo sempre in primo piano il cliente. Il team gestisce principalmente la creazione di contenuti, gli acquisti e il merchandising.

Il D-Marketing contribuisce ad accelerare ulteriormente l'espansione delle tre dimensioni del marchio sviluppando un universo digitale immersivo che - dalle piattaforme di proprietà ai touchpoint esterni - mira a far crescere il livello di consumer reach sia rafforzando l'identità del marchio, ma anche aumentando il livello di engagement e la conversione in acquisto dei clienti. Per raggiungere questi obiettivi sono stati sviluppati e lanciati diversi progetti, tra cui il lancio del primo showroom immersivo della collezione Moncler x adidas Originals, la Custom Augmented Reality

Lens di Snapchat per promuovere la collezione footwear e il lancio del rinnovato programma di membership Moncler Peaks.

Il D-Intelligence, attraverso l'analisi e la gestione di dati qualitativi e quantitativi, raccoglie informazioni sul comportamento dei clienti omnichannel per identificare leve strategiche di crescita e migliorare la customer experience.

Il D-Operations gestisce l'esecuzione della strategia digitale per garantire una customer experience efficace e coerente attraverso tutti i touchpoint, attraverso lo sviluppo, la manutenzione e il miglioramento del sito .com e delle appsdi Moncler.

Il Consumer Engagement è un dipartimento volto a migliorare la comprensione del comportamento dei clienti attuali e potenziali di Moncler e di coinvolgerli attraverso iniziative digitali e un Loyalty Program, che offre vantaggi esclusivi finalizzati all'ingresso di nuovi clienti e all'elevazione dell'esperienza di quelli fedeli al marchio.

In particolare, a livello di social network, Moncler vede la sua presenza su: Instagram, Facebook, X (Twitter), YouTube, LinkedIn, TikTok; in Cina su WeChat, Weibo, Douyin e RED; in Giappone su LINE, mentre in Corea su Kakao Talk.

IL MARCHIO STONE ISLAND

STONE ISLAND – LE COLLEZIONI

Stone Island punta da sempre sulla tecnologia dei tessuti e sulla sperimentazione, focalizzandosi su funzionalità, che si traduce in un'impronta di taglio, forma, materialità e colore immediatamente riconoscibile.

Oltre alle collezioni Stone Island uomo, il brand propone le collezioni Stone Island Junior per bambini e ragazzi dai 2 ai 14 anni. L'offerta di Stone Island, oltre alla collezione Main, si articola in tre sotto-collezioni, ciascuna orientata a soddisfare le esigenze di diversi segmenti di mercato: Stone Island Ghost, capi totalmente monocromatici e dall'estetica sofisticata; Stone Island Marina, fortemente ispirata al mondo navy e ai capi dell'archivio del brand, e Stone Island Stellina, che uniscono alte prestazioni e design essenziale.

STONE ISLAND – RICERCA E SVILUPPO

Quattro decenni dedicati alla ricerca e alla sperimentazione tessile, allo studio della funzione d'uso dei capi e all'innovazione, indagando spesso mondi lontani dall'abbigliamento hanno reso Stone Island un marchio che fa della ricerca il suo carattere unico e distintivo, e lo hanno reso punto di riferimento imprescindibile per il mondo dell'abbigliamento e del design.

Sfide importanti affrontate anche con l'impegno del team creativo che con passione ed entusiasmo ha sempre cercato di trasferire la propria visione nel prodotto, spingendo la ricerca su territori molto spesso inesplorati.

STONE ISLAND – PRODUZIONE

Il ciclo completo dello sviluppo prodotto è gestito internamente in Italia presso la sede di Ravarino in Emilia Romagna.

Stone Island ha sempre avuto la missione di innovare il prodotto attraverso un'implementazione di know-how costante ed una spasmodica ricerca a 360° su fibre, filati, finissaggi e tinture, coltivando l'ambizione di poter offrire un prodotto unico nel suo genere.

Per poter ottenere questo si è sempre votata ad un'attenta gestione dello sviluppo grazie a un sistema integrato interno nel quale modelleria, prototipia e tintoria si abbinano a consolidate partnership esterne sia in ricerca che in esecuzione.

La catena del valore, tanto nella selezione dei materiali accessori e componenti, quanto nella manifattura e finissaggio/tintoria, è svolta sotto una capillare supervisione dei tecnici dell'Azienda presso partner consolidati e propriamente allineati ai codici etici e normativi dell'Azienda.

Tessuti e filati sono forniti dalle migliori realtà italiane ed estere, in particolare dal Giappone e dalla Corea.

La manifattura è in Italia, nel bacino mediterraneo e nel Far East, presso realtà terze consolidate e formate nel know-how per poter soddisfare i canoni di qualità e gli standard di sostenibilità del brand.

STONE ISLAND – DISTRIBUZIONE

Il marchio Stone Island è distribuito globalmente sia attraverso il canale wholesale sia attraverso una presenza diretta (DTC). Il marchio attualmente è presente nei più importanti department store mondiali, anche con spazi dedicati (shop-in-shop), nelle migliori boutique multimarca e nei principali e-tailer, oltre a d avere sviluppato una rete di 90 negozi monomarca direttamente gestiti e il negozio online. Nel 2024, l'e-commerce (sito .com) è stato internalizzato ed è stato implementato un nuovo concetto di front-end per la piattaforma, progettato per migliorare l'esperienza dell'utente e allinearsi con la nuova strategia di comunicazione globale di Stone Island.

In linea con la strategia del Gruppo volta allo sviluppo integrato dei propri canali distributivi, Stone Island ha progredito costantemente verso un maggiore controllo della distribuzione sui mercati internazionali, attraverso una gestione diretta progressiva dei mercati precedentemente gestiti dai distributori e attraverso l'espansione del canale DTC. Infatti, dopo l'internalizzazione della distribuzione in Corea e Giappone e del canale DTC nel Regno Unito avvenuti nel 2022, nel 2024 Stone Island ha completato il processo avviato alla fine del 2023 per assumere il pieno controllo della distribuzione del marchio nel mercato cinese.

Al tempo stesso, l'Azienda continua ad attuare una politica di stretto controllo e di selezione dei punti vendita del canale wholesale, canale di importanza strategica per Stone Island, con l'obiettivo di elevare ulteriormente il posizionamento del marchio stesso.

Nel 2024, il canale wholesale ha generato il 48% del fatturato, mentre il restante 52% è stato generato da negozi gestiti direttamente e dal canale online. Al 31 dicembre 2024 la rete di negozi monomarca del marchio Stone Island può contare su 90 punti vendita diretti retail (DOS), con un aumento netto di 1 unità rispetto al 30 settembre 2024 e di 9 unità rispetto al 31 dicembre 2023. Inoltre, il marchio Stone Island conta 9 negozi monomarca wholesale, una riduzione netta di 6 unità rispetto al 31 dicembre 2023.

STONE ISLAND 31/12/2024 31/12/2023 Aperture nette
Esercizio 2024
Asia 56 48 8
EMEA 27 26 1
Americhe 7 7 -
RETAIL 90 81 9
WHOLESALE 9 15 -6

STONE ISLAND – MARKETING, COMUNICAZIONE E DIGITAL

"Il prodotto" è il protagonista assoluto anche in ogni attività di marketing, a partire dalla brand narrative.

Negli anni il brand ha creato un'iconografia forte e riconoscibile affidata alla multiculturalità espressa dai volti dei modelli e dallo scatto fotografico, diretto, su fondo bianco dove i capi sono perfettamente leggibili.

Il tone of voice di Stone Island è diretto e didascalico. Privo di aggettivi, è più vicino al rigore del design industriale che al mondo della moda.

Nel 2024, Stone Island ha presentato il suo manifesto "The Compass Inside" e ha lanciato la prima campagna "Community as a Form of Research". Sotto la direzione creativa di Ferdinando Verderi, le campagne celebrano personaggi della community che indossano capi iconici della collezione fotografati da David Sims. Tra i protagonisti figurano personalità di rilievo come l'attore Jason Statham, i musicisti Dave e Liam Gallagher, il designer Philippe Starck, e la DJ e produttrice Peggy Gou, prima donna a essere protagonista in una campagna Stone Island.

"The Compass Inside" è una dichiarazione dei valori e del credo intrinsechi di Stone Island, marchio fondato nel 1982 con la forte intenzione di porre la ricerca e l'innovazione dei materiali al centro dello studio dei prodotti e delle collezioni. "The Compass Inside" si rivolge a tutti i membri della community globale del brand, in continua espansione e definita da quello spirito condiviso che conferisce a Stone Island la sua forza unica.

Negli anni Stone Island si è avvicinata anche al mondo della musica, importante strumento di comunicazione del marchio, con STONE ISLAND PRESENTS, eventi internazionali musicali che dal 2015 riuniscono talenti della musica elettronica, e con STONE ISLAND SOUND, progetto curatoriale nato nel 2020 a supporto della produzione artistica contemporanea indipendente con l'obiettivo di valorizzare le community locali e costruire un'ideale mappa sonora mondiale. Nel 2024, il progetto si è evoluto come piattaforma per esplorare il suono attraverso le community che lo creano, attraverso collaborazioni con artisti e creator, con brani disponibili su Apple Music e Spotify.

Nel 2023, Stone Island ha annunciato una partnership globale pluriennale con Frieze, una delle principali piattaforme internazionali di arte e cultura contemporanea. A partire dall'evento di Frieze London, nell'ottobre 2023, Stone Island è diventato partner ufficiale di Focus, la sezione dedicata alle gallerie di giovani talenti, e di Frieze 91, il programma di membership globale che offre accesso alle communitye all'arte al centro della cultura contemporanea.

Il sito web e i social media offrono un accesso unico all'universo Stone Island. Stoneisland.com è stato interamente ricostruito e internalizzato per offrire un'autentica esperienza Stone Island. Il design modulare consente una narrazione in continua evoluzione, che si tratti di LAB, ricerca e sviluppo dei prodotti Stone Island, o LIFE delle communityglobali che fanno propria Stone Island.

Inoltre, una versione virtuale della mostra itinerante Selected Works del marchio offre ai visitatori la possibilità di immergersi nel rinomato archivio di Stone Island.

Stone Island è presente su Instagram e sulle altre principali piattaforme di social media.

STONE ISLAND – LE COLLABORAZIONI

Il filo conduttore che attraversa la storia delle collaborazioni di Stone Island è che avvengono nel rispetto reciproco dei marchi. Così è stato per le collaborazioni ante litteram, lanciate già nel 2009, che l'Azienda ha avuto con Adidas e New Balance. E rafforzatesi successivamente con altre importanti collaborazioni: Supreme dal 2014 ad oggi, Nike dal 2016 al 2019, Persol nel 2020, e la capsule collection con Kim Jones e Dior, nata nel 2024 dalla passione condivisa per l'eccellenza, e infine, le collaborazioni di lungo termine con Porter e New Balance.

BRAND PROTECTION

Il Gruppo Moncler impegna significative energie ed importanti risorse nella salvaguardia del valore, unicità ed autenticità dei propri prodotti e nella difesa dei diritti di Proprietà Intellettuale ed Industriale (PI) relativi ad entrambi i marchi del Gruppo, basi indispensabili per la tutela dei propri clienti.

Il dipartimento interno specializzato in PI e Brand Protection svolge innanzitutto attività di tutela amministrativa: dalla protezione dei propri marchi nei Paesi e nelle categorie merceologiche di interesse commerciale attuale e potenziale, inclusivi di forme ed elementi caratterizzanti i prodotti, nonché delle invenzioni di prodotto e di processo, alla tutela delle opere di diritto d'autore.

Un importante traguardo in ambito amministrativo è stato raggiunto nel 2024, essendo stato il marchio MONCLER riconosciuto quale marchio rinomato dall'EUIPO (Ufficio europeo di proprietà Intellettuale) a seguito di attività posta in essere dal dipartimento a tutela degli asset intangibili del Gruppo.

Quanto all'enforcement dei diritti di PI ed alla lotta alla contraffazione, essi si articolano in molteplici attività, quali la formazione ed il coordinamento delle autorità doganali e l'attivazione delle relative istanze in numerosi Paesi, il monitoraggio e le azioni investigative nel mercato sia fisico che online, gli abbattimenti di contenuti illeciti presenti nel web, l'organizzazione di raid e sequestri di concerto con le Autorità locali di numerosi Paesi e, infine, l'instaurazione di azioni civili, penali ed amministrative. Anche nel 2024, il Gruppo ha svolto un numero rilevante di training rivolti agli ufficiali doganali ed alle Autorità di enforcement italiane ed estere. In particolare, nel corso dell'anno, sono stati svolti 36 training per il marchio Moncler e 23 training per il marchio Stone Island.

Nel 2024 la costante attività di lotta alla contraffazione ha portato, a livello mondiale, a più di 2.800 casi di sequestro per il marchio Moncler e più di 1.300 casi per il marchio Stone Island, che hanno consentito la rimozione dal mercato di, rispettivamente, circa 150.000 e 70.000 prodotti finiti e rispettivamente 177.000 e quasi 30.000 elementi brandizzati contraffatti, quali ad esempio loghi ed etichette destinate alla produzione di capi ed accessori in violazione dei diritti PI del Gruppo.

Sempre maggiore attenzione è posta al canale digitale, quotidianamente monitorato al fine di intraprendere attività di enforcement su motori di ricerca, marketplace, website e social network. Per quanto riguarda Stone Island, durante il 2024 sono state rimosse oltre 38.000 aste online di prodotti contraffatti, chiusi oltre 130 siti in violazione, delistate oltre 15.000 pagine che riportavano a prodotti contraffatti e rimossi quasi 99.000 post, account e annunci sponsorizzati dai principali social network. Quanto a Moncler, il 2024 ha visto un abbattimento di oltre 92.000 aste di vendita di prodotti contraffatti, un oscuramento di circa 300 siti, il delisting dai principali motori di ricerca di quasi 32.000 link a siti di offerta in vendita di prodotto non originale e la rimozione di oltre 203.000 tra post, ads ed account che promuovevano prodotti Moncler falsi attraverso i social network.

Nell'ottica di rafforzamento della strategia della lotta alla contraffazione online, continua per entrambi i brand il piano di instaurazione di cause civili per contraffazione negli Stati Uniti contro venditori che promuovono a livello internazionale la vendita di prodotti contraffatti su piattaforme digitali, dando così un forte segnale deterrente ai contraffattori.

In un'ottica di sempre maggior tutela del cliente finale, Moncler ha dal 2021 potenziato il proprio sistema di autenticità-tracciabilità, caratterizzato ora da un codice alfanumerico univoco ed un tag NFC (Near Field Communication), permettendo al consumatore finale di ricevere immediatamente

un riscontro sulla natura del capo acquistato scansionando l'NFC con un supporto smartphone o tablet e mantenendo attiva la modalità di verifica sul sito code.moncler.com, gestito direttamente da Moncler. Laddove necessario, inoltre, Moncler redige perizie per i clienti truffati che desiderino recuperare, dalle relative società di servizi di pagamento elettronico, le somme versate nell'incauto acquisto di un capo contraffatto. Analogamente, dalla Primavera-Estate 2014 Stone Island si avvale della tecnologia e dell'esperienza Certilogo® offrendo ai propri clienti la possibilità di verificare l'autenticità dei prodotti. Dall'Autunno-Inverno 2020-2021 la predetta tecnologia è stata estesa altresì ai capi Stone Island Junior, permettendo – per tutti i capi – la generazione di un "report anticontraffazione" utilizzabile presso istituti di pagamento al fine di ottenere l'accredito di quanto versato per l'acquisto di un capo non autentico.

A conferma dell'impegno del Gruppo nell'applicazione delle procedure di brand protection, volte a disciplinare le modalità di verifica dei contenuti stilistici e creativi, nel corso del 2024 sono state rafforzate le tematiche di Cultural Assessment e Risk Mitigation, soprattutto per i dipartimenti che generano contenuti creativi in Stone Island, dove sono state diffuse ufficialmente tali policy.

MONCLER E I MERCATI AZIONARI

Il 2024 si è rivelato un altro anno caratterizzato da sfide macroeconomiche e crescenti tensioni geopolitiche. Il conflitto tra Russia e Ucraina è rimasto irrisolto e ha continuato a impattare negativamente i mercati energetici e le catene di approvvigionamento globali, mentre il conflitto tra Israele e Palestina, contraddistinto da periodiche escalation durante l'anno, ha ulteriormente destabilizzato il Medio Oriente e ha pesato sul sentimentdegli investitori globali.

In questo contesto di sfide continue, i mercati finanziari nel 2024 hanno mostrato una notevole resilienza. Dopo un lungo periodo di inasprimento delle politiche monetarie, la moderazione dell'inflazione nei principali mercati sviluppati ha portato le banche centrali a implementare ampi tagli dei tassi d'interesse, segnando il più significativo tentativo di allentamento dalla crisi finanziaria del 2009.

I principali indici azionari hanno registrato ottime performance (S&P Global Index, BMI: +13%) con gli Stati Uniti che si sono distinti per una solida crescita del PIL, le prospettive di deregolamentazione post-elezioni e il successo continuo delle azioni legate all'intelligenza artificiale, che hanno spinto l'S&P 500 a un guadagno del +23%. Al contrario, i mercati azionari europei sono rimasti indietro, appesantiti dal deterioramento del settore manifatturiero, dalle regolamentazioni restrittive, dall'instabilità politica in Francia e Germania, e dalla limitata esposizione alle azioni legate all'intelligenza artificiale (EuroSTOXX50: +8%; FTSE MIB: +13%).

In Asia, l'economia cinese è rimasta debole, poiché il paese ha dovuto affrontare diverse sfide macroeconomiche, tra cui un calo dei prezzi immobiliari, che ha a sua volta indebolito la fiducia dei consumatori. Tuttavia, vari annunci di politiche economiche a partire da settembre hanno contribuito a rafforzare la fiducia degli investitori, con aspettative che il 2025 possa portare uno stimolo significativo per rivitalizzare l'economia. Di conseguenza, le azioni cinesi hanno registrato un rally nella seconda metà dell'anno (Shanghai Stock Exchange Index: +13%; Hang Seng Index: +18%). Nel frattempo, l'ottimismo continuato riguardo la fine della deflazione, unito a uno yen debole e a riforme aziendali in corso, ha spinto una forte performance delle azioni giapponesi, facendo del Giappone il secondo migliore tra i principali mercati azionari (NIKKEI 225: +19%).

Per il settore del lusso, dopo un periodo di performance straordinarie post-Covid, il 2024 si è rivelato un anno più impegnativo, con performance in generale deterioramento. Il settore è stato in particolar modo influenzato da una domanda più debole da parte dei consumatori cinesi, dovuta alla minore fiducia degli stessi, oltre che da trend più moderati in altre regioni. Solo pochi marchi del lusso sono rimasti in gran parte immuni a queste difficoltà economiche generalizzate. Gli investitori hanno iniziato a mettere in discussione i fondamentali del settore, speculando se la performance più debole fosse il risultato di una "fatica" temporanea dovuta alla limitata innovazione e creatività, unita a una maggiore sensibilità ai prezzi dopo anni di forti aumenti. Tuttavia, verso la fine dell'anno, sono emersi segnali di ripresa, soprattutto tra i consumatori americani a seguito delle elezioni negli Stati Uniti. Ciò ha riacceso l'ottimismo degli investitori, con l'aspettativa che il mercato statunitense possa rappresentare un motore chiave di crescita per il settore del lusso nel 2025.

Il settore ha concluso l'anno in calo del 9%, sottoperformando rispetto all'MSCI Europe (+2%) e il FTSE MIB (+13%).

Moncler, pur registrando una performance azionaria negativa, ha comunque sovraperformato la maggior parte dei propri concorrenti, registrando la diminuzione di prezzo azionario più contenuta, dopo le performance positive di Prada, Hermès, Richemont e Cucinelli.

Performance titolo 1 anno (2024) 2 anni (2024-2023) 5 anni (2024-2020)
Prada 34,7% 36,4% 86,8%
Hermès 21,0% 60,7% 248,5%
Richemont 19,1% 15,0% 81,3%
Cucinelli 19,0% 52,5% 234,0%
Moncler -8,5% 3,0% 27,2%
LVMH -13,4% -6,5% 53,4%
Swatch -27,8% -37,3% -38,9%
Zegna -28,6% -21,1% n.a.
Burberry -30,8% -51,7% -55,6%
Kering -40,3% -49,9% -59,3%
Ferragamo -44,6% -58,9% -63,9%
Media Settore Beni di Lusso -9,1% -5,3% 51,4%
FTSE MIB 12,6% 44,2% 45,4%

(fonte: FACTSET al 31 dicembre 2024)

La capitalizzazione di mercato di Moncler al 31 dicembre 2024 è pari a Euro 14,0 miliardi, rispetto a Euro 15,3 miliardi al 31 dicembre 2023 e nell'anno ha registrato un Total Shareholders Return (TSR) negativo e pari a -6.8%. Il numero di azioni al 31 dicembre 2024 è pari a 274.805.954. Gli azionisti rilevanti di Moncler sono riportati nel grafico sottostante.

AZIONARIATO

Nel corso del 2024, il dialogo con la comunità finanziaria (investitori, analisti) è proseguito con una frequenza sempre costante, considerata la volatilità del settore di riferimento e l'imprevedibilità degli eventi macroeconomici globali. Il team Investor Relations, anche coadiuvato dal management del Gruppo, ha partecipato a conferenze di settore, a roadshow nelle principali piazze finanziarie mondiali e a incontri e chiamate con fund manager, con analisti buy-side e sell-side. Gli eventi sono stati svolti talora in presenza fisica, talora in formato virtuale.

CALENDARIO FINANZIARIO

Di seguito si riporta il calendario degli eventi societari per l'anno 2025 6 :

Data Evento
Giovedì, 13 febbraio 2025 Consiglio di Amministrazione per l'approvazione del Progetto di
Bilancio d'Esercizio e del Bilancio Consolidato al 31 dicembre
2024
Mercoledì, 16 aprile 2025 Assemblea dei Soci per l'approvazione del Bilancio d'Esercizio al
31 dicembre 2024
Mercoledì, 16 aprile 2025 Consiglio di Amministrazione per l'approvazione dell'
Interim
al 31 marzo 2025
Management Statement
Mercoledì, 23 luglio 2025 Consiglio di Amministrazione per l'approvazione della Relazione
Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2025
Martedì, 28 ottobre 2025 Consiglio di Amministrazione per l'approvazione dell'
Interim
al 30 settembre 2025
Management Statement

6A seguito delle riunioni del C.d.A. sono previste delle conference call/meeting con la comunità finanziaria; gli orari saranno comunicati non appena stabiliti.

SEZIONE SECONDA

PREMESSA

Come consentito dall'articolo 40 comma 2 bis del decreto legislativo n.127 del 09/04/91, la Capogruppo ha redatto la Relazione sulla Gestione come unico documento sia per il bilancio separato di Moncler S.p.A. sia per il Bilancio Consolidato del Gruppo.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO MONCLER

RISULTATI ECONOMICI

Di seguito si riporta il prospetto di Conto Economico Consolidato riclassificato relativo all'esercizio 2024, comparato con i dati relativi al 2023.

(Euro 000) Esercizio 2024 % sui ricavi Esercizio 2023 % sui ricavi
RICAVI 3.108.924 100,0% 2.984.217 100,0%
performance anno su anno +4% +15%
PROFITTO LORDO 2.426.557 78,1% 2.300.830 77,1%
Spese di vendita (937.349) (30,2%) (868.062) (29,1%)
Spese generali ed amministrative (351.656) (11,3%) (331.231) (11,1%)
Spese di marketing (221.228) (7,1%) (207.698) (7,0%)
EBIT 916.324 29,5% 893.839 30,0%
Proventi / (oneri) finanziari (6.515) (0,2%) (23.204) (0,8%)
Risultato ante imposte 909.809 29,3% 870.635 29,2%
Imposte sul reddito (270.213) (8,7%) (258.733) (8,7%)
Aliquota fiscale 29,7% 29,7%
RISULTATO NETTO DI GRUPPO 639.596 20,6% 611.931 20,5%

RICAVI CONSOLIDATI

Nel 2024 il Gruppo Moncler ha realizzato ricavi consolidati pari a Euro 3.108,9 milioni, in crescita del 7% cFX rispetto al 2023. Tali risultati includono i ricavi del marchio Moncler pari a Euro 2.707,3 milioni e i ricavi del marchio Stone Island pari a Euro 401,6 milioni.

Nel quarto trimestre il Gruppo ha realizzato ricavi pari a Euro 1.243,2 milioni, +8% cFX rispetto allo stesso periodo del 2023. Nel quarto trimestre, i marchi Moncler e Stone Island hanno registrato rispettivamente Euro 1.134,1 milioni e Euro 109,2 milioni di ricavi.

GRUPPO MONCLER Esercizio 2024 Esercizio 2023 % vs 2023
Euro 000 % Euro 000 % rep FX cFX
Moncler 2.707.315 87,1% 2.573.159 86,2% +5% +8%
Stone Island 401.609 12,9% 411.058 13,8% -2% -1%
RICAVI 3.108.924 100,0% 2.984.217 100,0% +4% +7%

MONCLER GROUP: RICAVI PER BRAND

ANALISI DEI RICAVI DI MONCLER BRAND

Nel 2024 il marchio Moncler ha realizzato ricavi pari a Euro 2.707,3 milioni, in aumento dell'8% cFX rispetto al 2023.

Nel quarto trimestre i ricavi del brand sono stati pari a Euro 1.134,1 milioni, in crescita dell'8% cFX anno su anno, in accelerazione rispetto alla crescita registrata nel terzo trimestre.

MONCLER BRAND: RICAVI PER AREA GEOGRAFICA

MONCLER Esercizio 2024 Esercizio 2023 % vs 2023
Euro 000 % Euro 000 % rep FX cFX
Asia 1.378.955 50,9% 1.291.377 50,2% +7% +11%
EMEA 949.328 35,1% 910.489 35,4% +4% +5%
Americhe 379.032 14,0% 371.294 14,4% +2% +4%
RICAVI 2.707.315 100,0% 2.573.159 100,0% +5% +8%

Nel 2024 i ricavi in Asia (che include APAC, Giappone e Corea) sono stati pari a Euro 1.379,0 milioni, in crescita dell'11% cFX rispetto al 2023. Nel quarto trimestre i ricavi della regione sono cresciuti dell'11% cFX anno su anno, in miglioramento rispetto al trimestre precedente. Il risultato è stato supportato da un ritorno a una solida crescita a doppia cifra nella Cina continentale, nonostante la sfidante base di confronto e le ancora difficili condizioni macroeconomiche che hanno continuato a pesare sulla fiducia dei consumatori. Anche Giappone, Corea e il resto dell'APAC hanno registrato una performance solida, con tutti i mercati in accelerazione rispetto al trimestre precedente.

La regione EMEA ha registrato ricavi pari a Euro 949,3 milioni, +5% cFX rispetto al 2023. Nel quarto trimestre i ricavi nella regione sono aumentati del 3% cFX anno su anno, in miglioramento rispetto al trimestre precedente grazie all'accelerazione del canale DTC, che ha beneficiato di un contributo positivo da parte sia dei turisti che dei consumatori locali, nonostante il canale rimanga penalizzato da trend più difficili nel canale online diretto.

I ricavi delle Americhe sono aumentati del 4% cFX rispetto al 2023, attestandosi a Euro 379,0 milioni. Nel quarto trimestre i ricavi della regione sono aumentati del 5% cFX anno su anno, con la performance del canale DTC a guidare il miglioramento rispetto al Q3, sia nel canale fisico sia online.

MONCLER Esercizio 2024 Esercizio 2023 % vs 2023
Euro 000 % Euro 000 % rep FX cFX
DTC 2.331.896 86,1% 2.163.920 84,1% +8% +11%
Wholesale 375.420 13,9% 409.239 15,9% -8% -7%
RICAVI 2.707.315 100,0% 2.573.159 100,0% +5% +8%

MONCLER BRAND: RICAVI PER CANALE DISTRIBUTIVO

Nel 2024 il canale DTC ha conseguito ricavi pari a Euro 2.331,9 milioni, in aumento dell'11% cFX rispetto al 2023. I ricavi nel quarto trimestre del 2024 sono cresciuti del 9% cFX anno su anno, guidati dal miglioramento sequenziale registrato in tutte le regioni, nonostante la base di confronto progressivamente più difficile.

Il canale fisico ha continuato a performare meglio del canale online, il cui trend è rimasto debole nel quarto trimestre, sebbene in miglioramento rispetto al trimestre precedente.

Nel 2024 i ricavi dei negozi aperti da almeno 12 mesi (Comparable Store Sales Growth 7 ) hanno registrato un +3% rispetto al 2023.

Il canale wholesale ha registrato ricavi pari a Euro 375,4 milioni, in calo del 7% cFX rispetto al 2023. Nel quarto trimestre i ricavi del canale sono diminuiti del 7% cFX anno su anno, impattati da trend di mercato sfidanti e dalle azioni in corso volte a migliorare la qualità della rete distributiva.

ANALISI DEI RICAVI DI STONE ISLAND BRAND

Nel 2024 Stone Island ha generato ricavi pari a Euro 401,6 milioni, in calo dell'1% cFX rispetto al 2023.

Nel quarto trimestre i ricavi del brand sono stati pari a Euro 109,2 milioni, in crescita del 10% cFX anno su anno.

STONE ISLAND BRAND: RICAVI PER AREA GEOGRAFICA

7 Il dato di Comparable Store Sales Growth (CSSG) considera i DOS (esclusi gli outlet) aperti da almeno 52 settimane e il negozio online; esclude dal calcolo i negozi che sono stati ampliati e/o rilocati.

STONE ISLAND Esercizio 2024 Esercizio 2023 % vs 2023
Euro 000 % Euro 000 % rep FX cFX
Asia 105.201 26,2% 89.441 21,8% +18% +23%
EMEA 268.910 67,0% 287.506 69,9% -6% -7%
Americhe 27.498 6,8% 34.111 8,3% -19% -18%
RICAVI 401.609 100,0% 411.058 100,0% -2% -1%

L'Asia (che include APAC, Giappone e Corea) ha raggiunto Euro 105,2 milioni di ricavi nel 2024, in crescita del 23% cFX rispetto al 2023. Nel quarto trimestre la regione è cresciuta del 23% cFX grazie principalmente alla continua forte performance del Giappone e al miglioramento del mercato cinese. La Corea ha continuato a mostrare trend più deboli rispetto al resto della regione.

Nel 2024 la regione EMEA, che continua a rappresentare l'area geografica più rilevante per il brand, ha registrato ricavi pari a Euro 268,9 milioni, in calo del 7% cFX rispetto al 2023. Nel quarto trimestre i ricavi sono cresciuti del 4% cFX anno su anno, grazie alla solida performance del canale DTC e al miglioramento dei trend del canale wholesale. L'Italia, in particolare, ha sovraperformato rispetto al resto della regione EMEA.

Le Americhe hanno registrato un calo del 18% cFX rispetto al 2023. Nel quarto trimestre i ricavi sono cresciuti del 2% cFX anno su anno, tornando a crescere dopo diversi trimestri di deterioramento, principalmente grazie al miglioramento registrato dal canale wholesale.

STONE ISLAND Esercizio 2024 Esercizio 2023 % vs 2023
Euro 000 % Euro 000 % rep FX cFX
DTC 208.935 52,0% 172.844 42,0% +21% +23%
Wholesale 192.674 48,0% 238.214 58,0% -19% -19%
RICAVI 401.609 100,0% 411.058 100,0% -2% -1%

STONE ISLAND BRAND: RICAVI PER CANALE DISTRIBUTIVO

Nel 2024 il canale DTC ha registrato una crescita del 23% cFX rispetto al 2023 attestandosi a Euro 208,9 milioni, arrivando a rappresentare il 52% dei ricavi totali del 2024. Nel quarto trimestre i ricavi del canale sono aumentati del 15% cFX anno su anno, con Asia ed EMEA che hanno sovraperformato.

Il canale fisico ha continuato a performare meglio del canale online in tutte le regioni.

Il canale wholesale ha registrato ricavi pari a Euro 192,7 milioni nel 2024, in calo del 19% cFX rispetto al 2023. Nel quarto trimestre i ricavi sono diminuiti dell'1% anno su anno, registrando un miglioramento rilevante, sebbene ancora impattati da trend di mercato sfidanti e dal rigoroso controllo sui volumi adottato al fine di continuare a migliorare la qualità della rete distributiva.

RISULTATI DI CONTO ECONOMICO DI GRUPPO

Nel 2024 il profitto lordo consolidato è stato pari a Euro 2.426,6 milioni con un'incidenza sui ricavi del 78,1% rispetto al 77,1% del 2023. L'aumento della marginalità è stato principalmente guidato dal mix di canale, con una maggiore incidenza del canale DTC sia per Moncler che per Stone Island.

Nel 2024 le spese di vendita sono state pari a Euro 937,3 milioni rispetto a Euro 868,1 milioni nel 2023, con un'incidenza sui ricavi pari al 30,2%, superiore rispetto allo stesso periodo del 2023 per effetto della maggiore incidenza del canale DTC. Le spese generali e amministrative sono state pari a Euro 351,7 milioni, con un'incidenza sui ricavi dell'11,3% che riflette gli investimenti in corso nella struttura organizzativa, rispetto a Euro 331,2 milioni nel 2023 (11,1% dei ricavi).

Le spese di marketing sono state pari a Euro 221,2 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 7,1%, rispetto a 7,0% nel 2023. Le maggiori spese di marketing nella seconda parte del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 (e la relativa incidenza sui ricavi) sono interamente dovute a una diversa pianificazione delle attività di marketing nel H1 vs H2 rispetto all'anno fiscale precedente.

Gli ammortamenti, escludendo quelli relativi ai diritti iscritti in applicazione del principio contabile IFRS 16, sono stati pari a Euro 120,7 milioni, rispetto a Euro 114,2 milioni nel 2023.

L'EBIT di Gruppo è stato pari a Euro 916,3 milioni con un margine del 29,5%, rispetto a Euro 893,8 milioni nel 2023 con un margine del 30,0%, dimostrando resilienza nonostante un contesto operativo più sfidante.

Nel 2024 gli oneri finanziari netti sono stati pari a Euro 6,5 milioni, rispetto a Euro 23,2 milioni nel 2023, inclusi Euro 31,4 milioni di interessi sulle lease liabilities (vs Euro 29,0 milioni nel 2023). La riduzione è dovuta a un ammontare più elevato di proventi finanziari per via dei tassi di interesse più elevati ed alla buona gestione della cassa.

L'aliquota fiscale nel 2024 è stata pari a 29,7%, in linea con il 2023.

Il risultato netto di Gruppo è stato pari a Euro 639,6 milioni, rispetto a Euro 611,9 milioni nel 2023, in aumento del 5% anno su anno, con un'incidenza sui ricavi del 20,6% vs 20,5% nel 2023.

SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

Di seguito si riporta lo schema della situazione patrimoniale e finanziaria riclassificata dell'esercizio 2024 e 2023.

(Euro 000) 31/12/2024 31/12/2023
Marchi 999.354 999.354
Avviamento 603.417 603.417
Attività immobilizzate 510.136 442.098
Attività per il diritto di utilizzo 848.173 737.501
Capitale circolante netto 255.548 240.200
Altre attività / (passività) nette 20.076 3.177
CAPITALE INVESTITO 3.236.704 3.025.747
Indebitamento finanziario netto / (cassa netta) (1.308.751) (1.033.693)
Debiti finanziari per leasing 924.077 805.177
Fondo TFR e altri fondi non correnti 34.710 39.834
Patrimonio netto 3.586.668 3.214.429
TOTALE FONTI 3.236.704 3.025.747

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO

Il capitale circolante netto consolidato al 31 dicembre 2024 era pari a Euro 255,5 milioni rispetto a Euro 240,2 milioni al 31 dicembre 2023, con un'incidenza sui ricavi pari all'8,2% (8,0% al 31 dicembre 2023), a conferma del continuo e rigoroso controllo sul capitale circolante.

(Euro 000) 31/12/2024 31/12/2023
Debiti commerciali (540.914) (538.586)
Rimanenze 470.080 453.178
Crediti verso clienti 326.382 325.608
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO 255.548 240.200
% sui ricavi 8,2% 8,0%

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Al 31 dicembre 2024 la posizione finanziaria netta nella configurazione utilizzata dal Gruppo (i.e. escludendo gli effetti del principio contabile IFRS 16, era positiva e pari a Euro 1.308,8 milioni, rispetto a Euro 1.033,7 milioni di cassa netta al 31 dicembre 2023. Come richiesto dal principio contabile IFRS 16, al 31 dicembre 2024 il Gruppo ha contabilizzato lease liabilities che sono risultate pari a Euro 924,1 milioni rispetto a Euro 805,2 milioni al 31 dicembre 2023. La posizione finanziaria

netta complessiva, inclusiva delle lease liabilities, era positiva e pari a Euro 384,7 milioni (Euro 228,5 milioni al 31 dicembre 2023).

(Euro 000) 31/12/2024 31/12/2023
Cassa e banche 1.187.978 998.799
Debiti finanziari al netto dei crediti finanziari 120.773 34.894
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ESCLUSE LEASE LIABILITIES 1.308.751 1.033.693
Debiti finanziari per leasing (924.077) (805.177)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA COMPLESSIVA 384.674 228.516

Di seguito si riporta il rendiconto finanziario consolidato riclassificato relativo all'esercizio 2024 e 2023.

(Euro 000) Esercizio 2024 Esercizio 2023
EBIT 916.324 893.839
Ammortamenti 120.666 114.170
Altre variazioni non monetarie 16.045 15.333
Variazioni del capitale circolante netto (15.348) (48.526)
Variazione degli altri crediti / (debiti) correnti e non correnti (18.647) 3.694
Investimenti netti (186.675) (174.068)
CASH FLOW DELLA GESTIONE OPERATIVA 832.365 804.442
Proventi / (oneri) finanziari 24.916 5.788
Imposte sul reddito (269.791) (260.791)
FREE CASH FLOW 587.490 549.439
Dividendi pagati (311.014) (303.443)
Variazioni del patrimonio netto ed altre variazioni (1.418) (30.526)
NET CASH FLOW 275.058 215.470
Posizione finanziaria netta8 all'inizio del periodo 1.033.693 818.223
Posizione finanziaria netta alla fine del periodo 1.308.751 1.033.693
VARIAZIONE DELLA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 275.058 215.470

8 La posizione finanziaria netta qui rappresentata corrisponde alla configurazione utilizzata dal Gruppo, che esclude i debiti finanziari per leasing.

Il net cash flow nel 2024 è stato positivo e pari a Euro 275,1 milioni, dopo il pagamento di Euro 311,0 milioni di dividendi, rispetto a un net cash flow positivo di Euro 215,5 milioni nel 2023.

INVESTIMENTI NETTI

Nel 2024 sono stati effettuati investimenti netti per Euro 186,7 milioni (6,0% di incidenza sui ricavi), rispetto a Euro 174,1 milioni nel 2023. Gli investimenti relativi alla rete distributiva sono stati pari a Euro 104,1 milioni, di cui oltre la metà dedicati a progetti di ristrutturazione e ampliamento. Gli investimenti relativi all'infrastruttura sono stati pari a Euro 82,6 milioni, principalmente relativi all'Information Technology, alla produzione e alla logistica.

(Euro 000) 31/12/2024 31/12/2023
Distribuzione 104.070 100.738
Infrastruttura 82.605 73.330
INVESTIMENTI NETTI 186.675 174.068
% sui ricavi 6,0% 5,8%

ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA CAPOGRUPPO MONCLER S.P.A.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato i risultati 2024 della capogruppo Moncler S.p.A.

I ricavi sono stati pari a Euro 491,9 milioni nel 2024, in aumento del 4% rispetto a Euro 473,0 milioni relativi al 2023 ed includono sostanzialmente i proventi derivanti dalla concessione in licenza dei marchi Moncler e Stone Island.

Le spese generali e amministrative, comprensive dei piani di incentivazione azionaria, si sono attestate a Euro 84,1 milioni pari al 17,1% dei ricavi (16,9% nel 2023). Le spese di marketing sono state pari ad Euro 82,5 milioni (Euro 98,4 milioni nel 2023), pari al 16,8% dei ricavi (20,8% nel 2023).

Nel 2024, i proventi finanziari netti sono stati pari a Euro 416,6 milioni, rispetto a Euro 24,2 milioni di oneri finanziari netti nel 2023, grazie a Euro 436,0 milioni di dividendi ricevuti dalle società controllate.

Nel 2024, le imposte sul reddito sono state pari a Euro 90,0 milioni rispetto a Euro 74,7 milioni nel 2023.

L'utile netto è stato pari a Euro 651,9 milioni, in aumento del 233% rispetto a Euro 195,7 milioni nel 2023, per effetto principalmente del precitato pagamento di dividendi dalle società controllate.

Moncler S.p.A. ha riportato al 31 dicembre 2024 un patrimonio netto di Euro 1.783,5 milioni, rispetto a Euro 1.398,6 milioni al 31 dicembre 2023, e una posizione finanziaria netta negativa e pari a Euro 115,4 milioni (Euro 600,6 milioni al 31 dicembre 2023), comprensiva delle leasing liabilities derivanti del principio contabile IFRS 16 per Euro 0,5 milioni.

MONCLER S.P.A.: CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO

(Euro 000) Esercizio 2024 % sui ricavi Esercizio 2023 % sui ricavi
RICAVI 491.918 100,0% 473.022 100,0%
Spese generali ed amministrative (84.110) (17,1%) (80.003) (16,9%)
Spese di marketing (82.517) (16,8%) (98.421) (20,8%)
EBIT 325.291 66,1% 294.598 62,3%
Proventi / (oneri) finanziari 416.641 84,7% (24.178) (5,1%)
Risultato ante imposte 741.932 150,8% 270.420 57,2%
Imposte sul reddito (90.046) (18,3%) (74.685) (15,8%)
RISULTATO NETTO 651.886 132,5% 195.735 41,4%

MONCLER S.P.A.: SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA RICLASSIFICATA

(Euro 000) 31/12/2024 31/12/2023
Immobilizzazioni immateriali 1.002.558 1.001.862
Immobilizzazioni materiali 1.141 4.821
Partecipazioni 1.000.012 970.787
Altre attività / (passività) non correnti nette (89.575) (47.370)
Totale attività / (passività) non correnti nette 1.914.136 1.930.100
Capitale circolante netto 37.917 55.829
Altre attività / (passività) correnti nette (48.679) 24.862
Totale attività / (passività) correnti nette (10.762) 80.691
CAPITALE INVESTITO 1.903.374 2.010.791
Indebitamento finanziario netto / (cassa) 115.358 600.564
Fondo TFR e altri fondi non correnti 4.537 11.639
Patrimonio netto 1.783.479 1.398.588
TOTALE FONTI 1.903.374 2.010.791

PRINCIPALI RISCHI

La normale gestione del business e lo sviluppo della propria strategia espone il Gruppo Moncler a diverse tipologie di rischio che potrebbero influire negativamente sui risultati economici e sulle condizioni patrimoniali e finanziarie del Gruppo stesso. Tali rischi sono integrati nel processo di Enterprise Risk Management (ERM) aziendale. L'ente deputato alla gestione dell'ERM promuove il coordinamento tra le funzioni interne coinvolte, al fine di garantire coerenza ed efficacia nel presidio e nel monitoraggio dei principali rischi all'interno dell'organizzazione aziendale.

I più importanti rischi di business sono monitorati dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e periodicamente esaminati dal Consiglio di Amministrazione, il quale ne tiene conto nello sviluppo della strategia.

RISCHI CONNESSI AI CONFLITTI ARMATI TRA STATI

I conflitti armati tra Stati, tra cui il conflitto tra Russia e Ucraina e quello tra Israele e Palestina, hanno conseguenze importanti a livello globale non solo per le gravi crisi umanitarie che ne conseguono, ma anche per gli effetti economici sui mercati globali, riflessi tra l'altro in aumenti dei tempi e dei costi dei trasporti, dei costi dell'energia e delle materie prime.

Si specifica che il Gruppo non ha fornitori di materie prime né siti produttivi o stores localizzati in aree in cui è in corso un conflitto armato. Tuttavia, non si può escludere che un inasprimento dei conflitti possa avere ripercussioni imprevedibili su paesi limitrofi dove produce il Gruppo, con impatto sulla capacità produttiva, per esempio a seguito dell'interruzione temporanea della fornitura di energia elettrica, e sui tempi e costi di approvvigionamento. La situazione viene costantemente monitorata per poter prontamente reagire ad un eventuale ulteriore esacerbarsi dei conflitti.

RISCHI CONNESSI AI MERCATI IN CUI OPERA IL GRUPPO E ALLE CONDIZIONI GEOPOLITICHE ED ECONOMICHE GENERALI

Il Gruppo opera nel settore dei beni di lusso, caratterizzato da un'importante correlazione tra la domanda dei beni e il livello di ricchezza, il livello di crescita economica e di stabilità politica dei Paesi in cui la domanda è generata. La capacità del Gruppo di sviluppare il proprio business dipende, quindi, anche dalla stabilità politica e dalla situazione economica dei vari Paesi in cui esso opera.

Nonostante Moncler sia presente con le proprie attività in un numero significativo di Paesi in tutto il mondo, riducendo con ciò il rischio di un'elevata concentrazione del business in aree geografiche circoscritte, l'eventuale deterioramento delle condizioni economiche, sociali, o politiche in uno o più mercati in cui esso opera potrebbe provocare conseguenze negative sulle vendite e sui risultati economici e finanziari.

Anche un'eventuale introduzione da parte di enti nazionali o sovranazionali di vincoli allo spostamento delle persone – come conseguenza, ad esempio, di crisi internazionali e di pandemie –, atti terroristici, così come le tensioni nell'area Asia-Pacifica o l'introduzione di nuovi dazi o di eventuali limitazioni alle esportazioni a seguito di sanzioni commerciali o finanziarie, potrebbero avere un'incidenza sulle vendite soprattutto in relazione a specifiche aree geografiche. In particolare, negli ultimi anni è aumentata la rilevanza dei mercati asiatici per il settore dei beni di lusso, arrivando a rappresentare per il marchio Moncler a fine 2024 la metà del fatturato; mentre

Stone Island, avendo solo di recente avviato un'espansione internazionale in particolare in Asia e America, rimane più esposta al mercato Europeo (67% dei ricavi dei dodici mesi dell'esercizio 2024).

RISCHI LEGATI AD ATTACCHI CIBERNETICI ("CYBER RISKS") E ALLA TUTELA DEI DATI PERSONALI

La rapida evoluzione tecnologica e la crescente complessità organizzativa del Gruppo, unitamente alla crescente sofisticazione e frequenza degli attacchi informatici, non escludono il potenziale rischio per il Gruppo di attacchi cyber, mediante l'utilizzo di innovative tecniche di attacco.

A tale riguardo Moncler investe in modo significativo nel proprio modello di gestione dei rischi cibernetici in ottica di business continuity e di protezione dei dati personali, con l'adozione delle migliori tecnologie e metodologie di identificazione delle vulnerabilità e di protezione dei sistemi, garantendo la presenza di competenze qualificate in ambito di cyber sicurezza, la formazione del proprio personale e un attento processo di valutazione e revisione periodica dei rischi. Per ulteriori informazioni si rimanda alla Sezione Terza – Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità.

RISCHI CONNESSI AL COSTO ED ALLA DISPONIBILITÀ DI MATERIE PRIME DI ELEVATA QUALITÀ, AL CONTROLLO DELLA FILIERA E AI RAPPORTI CON I FORNITORI

La realizzazione dei prodotti a marchio Moncler e Stone Island richiede materie prime di elevata qualità, tra le quali, a titolo esemplificativo, piuma, nylon, cotone e lana. Il prezzo e la disponibilità delle materie prime dipendono da un'ampia varietà di fattori, in larga misura non controllabili dal Gruppo e difficilmente prevedibili.

Nonostante il Gruppo sia sempre riuscito a garantirsi un approvvigionamento di materie prime commisurato alle esigenze produttive per quantità e qualità, non si può escludere che l'insorgere di ulteriori tensioni sul fronte dell'offerta possano comportare difficoltà di approvvigionamento e un ulteriore incremento dei costi, con conseguenze negative sui suoi risultati economici. Al fine di minimizzare i rischi legati alla potenziale indisponibilità delle materie prime nei tempi richiesti dalla produzione, Moncler adotta una strategia multi-sourcing di diversificazione dei fornitori e programma gli acquisti con un orizzonte temporale di medio termine. Inoltre, i fornitori di materie prime devono contrattualmente rispettare precisi vincoli di qualità, composizione e prestazione e rispetto delle leggi vigenti in materia di protezione dei lavoratori, condizioni di lavoro e conformità alle normative giuslavoristiche locali, rispetto del benessere animale, dell'ambiente e nell'uso di sostanze chimiche pericolose.

Con riferimento ai diritti dei lavoratori, il Gruppo Moncler include tra i criteri di qualifica dei fornitori il superamento di audit sociali svolti da professionisti qualificati. Per ulteriori informazioni si rimanda alla Sezione Terza – Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità.

RISCHI CONNESSI ALL'IMMAGINE, ALLA REPUTAZIONE E ALLA RICONOSCIBILITÀ DEI MARCHI

Il settore dei beni di lusso è influenzato dai cambiamenti dei gusti e delle preferenze dei consumatori, nonché degli stili di vita nelle diverse aree geografiche in cui il Gruppo opera. Il successo del Gruppo Moncler è influenzato in maniera rilevante dall'immagine, dalla reputazione e dalla riconoscibilità dei suoi marchi. Qualora in futuro il Gruppo non fosse in grado, attraverso i propri prodotti e le proprie iniziative, di mantenere alta l'immagine, la reputazione e la riconoscibilità dei propri marchi, le vendite e i risultati economici potrebbero risentirne.

Pertanto, il Gruppo si adopera costantemente per mantenere ed accrescere la forza del marchio Moncler e del marchio Stone Island prestando attenzione alla qualità dei prodotti, all'innovazione, alla comunicazione e allo sviluppo del proprio modello distributivo attraverso criteri di selettività, qualità e sostenibilità, anche nella scelta delle controparti con cui operare. Il Gruppo integra valutazioni di sostenibilità, anche connesse al rispetto di valori locali (religiosi, culturali e sociali) nelle proprie strategie di comunicazione e marketing, ritenendo la continua creazione di valore per tutti i propri stakeholderfondamentale e prioritaria per rafforzare la propria reputazione.

RISCHI CONNESSI AI RAPPORTI CON I PRODUTTORI TERZI

Il Gruppo Moncler gestisce direttamente lo sviluppo delle collezioni così come l'acquisto o la scelta delle materie prime, mentre per la fase di confezionamento dei capi si avvale sia di fabbriche di proprietà, sia di soggetti terzi indipendenti che operano sotto la stretta supervisione del Gruppo (façonisti).

Nonostante il Gruppo non dipenda in misura significativa da alcun façonista, non può escludersi che l'eventuale interruzione o cessazione del rapporto con alcuni tra i façonisti più rilevanti possa influenzare in misura negativa l'attività del Gruppo con conseguenze sulle vendite e sui risultati economici.

Il Gruppo Moncler ha in essere un controllo costante sulla filiera di produttori terzi al fine di assicurarsi, oltre agli elevati requisiti di qualità e affidabilità finanziaria, il pieno rispetto, tra le altre, delle leggi sul lavoro, sulla sicurezza dei lavoratori e sull'ambiente, nonché dei principi del proprio Codice Etico e di Condotta dei Fornitori mediante audit presso i terzisti e presso i loro subfornitori.

RISCHI CONNESSI ALLA RETE DISTRIBUTIVA RETAIL

Il Gruppo Moncler genera con il brand Moncler la maggior parte dei propri ricavi attraverso il canale retail, costituito da negozi monomarca gestiti direttamente (DOS) e dal negozio online, mentre il marchio Stone Island ha progressivamente ridotto la propria esposizione verso il canale wholesale e ora presenta un'esposizione bilanciata tra i due canali. Il Gruppo ha dimostrato negli anni la capacità di aprire nuovi negozi nelle posizioni più prestigiose delle più importanti città del mondo e all'interno di department store di altissimo profilo, nonostante la competizione fra gli operatori del settore dei beni di lusso per assicurarsi tali posizioni sia molto forte.

Inoltre, per sua natura, il business retail è caratterizzato da una maggiore incidenza di costi fissi, principalmente legati ai contratti d'affitto. Nonostante il management abbia dimostrato negli anni la capacità di sviluppare un business retail profittevole, non si può escludere che un eventuale rallentamento dei fatturati in aree geografiche specifiche, possa ridurre la capacità del Gruppo di generare profitto.

RISCHI AMBIENTALI

Si rimanda alla Sezione Terza – Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità.

IMPATTO DELLE TEMATICHE RELATIVE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO SUL BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO

Si rimanda alla Sezione Terza – Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità.

RISCHI CONNESSI ALLA DIPENDENZA DA FIGURE CHIAVE

Si rimanda alla Sezione Terza – Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità.

RISCHI CONNESSI ALLA CONTRAFFAZIONE DEI MARCHI E DEI PRODOTTI E ALLA TUTELA DEI DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE

Il mercato dei beni di lusso è caratterizzato da fenomeni di contraffazione dei marchi e dei prodotti. Il Gruppo Moncler ha effettuato importanti investimenti per l'adozione di tecnologie innovative che consentono di tracciare il prodotto lungo tutta la catena del valore per prevenire e mitigare gli effetti delle attività di contraffazione dei propri marchi e prodotti e per proteggere i propri diritti di proprietà intellettuale nei territori in cui opera. Tuttavia, non si può escludere che la presenza sul mercato di significative quantità di prodotti contraffatti possa influenzare negativamente l'immagine dei marchi, con conseguenze negative sulle vendite e sui risultati economici.

RISCHI CONNESSI ALL'EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO

Il Gruppo Moncler opera in un contesto internazionale complesso ed è soggetto, nelle varie giurisdizioni in cui è attivo, a normative e regolamenti, che vengono costantemente monitorati per quanto attiene alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, alla tutela dell'ambiente, alle norme sulla fabbricazione dei prodotti e sulla loro composizione, alla tutela dei consumatori, alla tutela dei dati personali, alla tutela dei diritti di proprietà industriale ed intellettuale, alle norme sulla concorrenza e sulla gestione dei fornitori, a quelle fiscali e doganali, e, in generale, a tutte le disposizioni regolamentari di riferimento.

Il Gruppo opera secondo le disposizioni di legge vigenti ed ha istituito processi che garantiscono la conoscenza delle specificità normative locali nei contesti in cui opera e delle modifiche normative che via via intervengono. Tuttavia, poiché la normativa su alcune materie, ad esempio fiscali, si caratterizza per un elevato grado di complessità, non si può escludere che un'interpretazione diversa da quella applicata dal Gruppo, possa avere un impatto significativo sui risultati economici. A questo proposito, il Gruppo Moncler è impegnato in un programma di definizione di accordi preventivi (Advance Pricing Agreements) con le Autorità Fiscali dei principali Paesi in cui il Gruppo opera, in parte finalizzati e in parte in corso.

In aggiunta, l'emanazione di nuove normative o modifiche a quelle vigenti, che dovessero imporre l'adozione di standard più severi, ad esempio in materia di product compliance, potrebbero comportare, a titolo esemplificativo, costi di adeguamento delle modalità produttive o delle caratteristiche dei prodotti o, ancora, limitare l'operatività del Gruppo con conseguenze negative sui risultati economici.

RISCHI CONNESSI ALL'ANDAMENTO DEI TASSI DI CAMBIO

Il Gruppo Moncler opera sui mercati internazionali anche utilizzando valute diverse dall'Euro, quali prevalentemente Renminbi cinese, Yen giapponese, Dollaro USA, Yuan coreano e Sterlina Inglese. È pertanto esposto al rischio derivante dalla fluttuazione dei tassi di cambio, nella misura pari all'ammontare delle transazioni (prevalentemente ricavi) non coperte da transazioni di segno opposto espresse nella medesima valuta. Il Gruppo ha in essere una strategia volta alla graduale

copertura dei rischi connessi all'andamento dei tassi di cambio, limitatamente ai rischi c.d. "transattivi", e ha adottato una policy stringente in tema di rischio valute che fissa al 75% il limite minimo di copertura per valuta all'inizio di ciascuna campagna vendite, e al 90% il limite minimo di copertura per valuta alla conclusione della campagna vendite.

Tuttavia, anche per effetto del rischio c.d. "traslativo", derivante dalla conversione in Euro dei bilanci delle società estere espressi in valuta locale, variazioni significative dei tassi di cambio potrebbero comportare variazioni (positive o negative) sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

RISCHI CONNESSI ALL'ANDAMENTO DEI TASSI D'INTERESSE

Il Gruppo non attinge a linee di credito significative in quanto è pienamente in grado di autofinanziarsi. Il Gruppo ha peraltro la possibilità di ricorrere a finanziamenti da terzi, specificatamente bancari; nel caso scegliesse di ricorrere a tali finanziamenti, sarebbe soggetto al rischio di revisioni dei tassi d'interesse. Il Gruppo, a parziale copertura del rischio relativo a un incremento dei tassi, può porre in essere attività di copertura; tuttavia, eventuali fluttuazioni significative dei tassi di interesse potrebbero comportare un incremento degli oneri finanziari, con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio 9.1.

RISCHI DI CREDITO

Il Gruppo Moncler opera nel rispetto di politiche di controllo del credito finalizzate a ridurre i rischi derivanti dalla non solvibilità dei propri clienti wholesale. Tali politiche si basano su analisi preliminari approfondite in merito all'affidabilità dei clienti e su forme di copertura assicurativa e/o modalità di pagamento garantite. Inoltre, il Gruppo non ha significative concentrazioni del credito.

Tuttavia, non si può escludere che l'insorgere di situazioni di sofferenza significativa di alcuni clienti possa comportare delle perdite sui crediti, con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo. Il Gruppo Moncler monitora e gestisce con particolare attenzione la propria esposizione nei confronti dei clienti wholesale con posizioni significative, anche tramite la richiesta e l'ottenimento di garanzie bancarie e depositi di denaro anticipatamente rispetto alle spedizioni.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio 9.2.

RISCHI DI LIQUIDITÀ

Il Gruppo opera attuando attività di pianificazione finanziaria finalizzata a ridurre il rischio di liquidità, anche in considerazione della stagionalità del business, in particolare per il marchio Moncler. Sulla base dell'andamento dei fabbisogni finanziari, laddove ne venisse ravvisata la necessità, vengono pianificate con il sistema bancario le linee di credito necessarie per far fronte a tali fabbisogni, secondo una corrispondente distinzione fra linee a breve termine e a lungo termine.

Inoltre, a fronte del rischio di perdita del capitale disponibile, il Gruppo segue regole stringenti per ripartire in modo bilanciato i propri depositi e disponibilità liquide tra un numero adeguato di istituti bancari con rating di alto livello, evitandone la concentrazione e servendosi esclusivamente di prodotti finanziari a rischio molto basso.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio 9.3.

RISCHI CONNESSI ALL'INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Il Gruppo Moncler pone particolare attenzione all'innovazione tecnologica dei propri processi e delle proprie collezioni, nonché al miglioramento costante dell'esperienza dei propri clienti. In questo contesto, una non adeguata innovazione tecnologica potrebbe comportare la perdita di vantaggio competitivo rispetto ad altre società operanti nel settore. Di contro, l'introduzione di nuove tecnologie, ad esempio l'adozione di strumenti di intelligenza artificiale, oltre che opportunità, potrebbe generare alcuni nuovi rischi che il Gruppo deve adeguatamente intercettare e gestire.

CORPORATE GOVERNANCE

Il sistema di corporate governance adottato da Moncler S.p.A. (la "Società", "Moncler", o "Capogruppo") riveste un ruolo centrale per il chiaro e responsabile svolgimento dell'operatività del gruppo facente capo a Moncler (il "Gruppo"), contribuendo significativamente alla creazione di valore sostenibile nel medio-lungo periodo sia per gli azionisti sia per tutti gli stakeholder.

Detto sistema è costruito in conformità alle raccomandazioni per le società quotate approvato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana (il "Codice di Corporate Governance"), cui Moncler aderisce, alle disposizioni normative e regolamentari che regolano le società quotate italiane e alle best practicenazionali ed internazionali e si fonda su quattro pilastri:

  • (i) il ruolo centrale degli organi di amministrazione e controllo;
  • (ii) la trasparenza delle scelte gestionali;
  • (iii) un monitoraggio attento e consapevole delle operazioni con parti correlate e del trattamento delle informazioni privilegiate;
  • (iv) il rispetto dei valori definiti nel Codice Etico e nelle politiche aziendali insieme all'efficacia e l'efficienza del sistema di controllo interno e gestione dei rischi ("SCIGR").

Moncler ha adottato il sistema di amministrazione e controllo tradizionale italiano, articolato in due organi societari nominati dall'Assemblea dei soci (che esprime con le proprie deliberazioni la volontà degli azionisti): un Consiglio di Amministrazione (composto, alla data della presente Relazione, da 12 membri, di cui 3 Esecutivi, 9 non Esecutivi di cui 7 indipendenti) cui sono devolute ampi poteri ai sensi dello Statuto, e un Collegio Sindacale, con funzione di vigilanza, tra l'altro, sull'amministrazione e sull'osservanza della legge e dello Statuto.

La revisione legale dei conti è esercitata da Deloitte & Touche S.p.A., società di revisione iscritta nell'apposito albo cui l'Assemblea ordinaria dei Soci, tenutasi il 22 aprile 2021, ha conferito l'incarico per il novennio 2022-2030, all'esito di un processo di selezione coordinato dal Collegio Sindacale.

Il Consiglio ha istituito tre Comitati endo-consiliari con funzioni propositive, consultive e istruttorie ovvero il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, il Comitato Nomine e Remunerazione ed il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate.

Il Presidente e Amministratore Delegato, Remo Ruffini, è assistito da un Comitato Strategico, avente funzione principalmente consultiva, che su base continuativa supporta il Presidente e Amministratore Delegato nella definizione e attuazione delle decisioni strategiche, assicurando così uniformità e condivisione dei valori fondanti di Moncler. Tra le aree di sua competenza rientrano la revisione del Business Plan e del Piano di Sostenibilità e tutte le decisioni strategiche tra cui, a titolo esemplificativo, quelle relative allo sviluppo della rete distributiva, dei piani di marketing, degli investimenti, dell'ingresso in nuovi mercati e delle iniziative ambientali e sociali.

Nell'ambito del SCIGR adottato da Moncler è stato istituito l'Organismo di Vigilanza (composto da 3 membri, di cui 2 esterni tra cui il Presidente) con il compito di vigilare sull'effettività e sull'adeguatezza dei meccanismi e dei controlli interni di Moncler nonché del modello organizzativo e di gestione ex D. Lgs. 231/2001 della Società, riferendo in merito alla sua attuazione. Oltre all'Organismo di Vigilanza, rivestono un ruolo importante all'interno del SCIGR tra gli altri, la Funzione di Compliance (che opera come Funzione di controllo di II livello) nonché la Funzione di Internal Audit (che opera come Funzione di controllo di III livello), l'Amministratore Incaricato del SCIGR, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ed il Collegio Sindacale.

Per ulteriori informazioni riguardanti, tra l'altro, il sistema di corporate governance adottato da Moncler e l'adesione ai principi ed alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari predisposta ai sensi dell'Art. 123-bis del TUF, consultabile nel sito web della Società www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance / Documenti e procedure", e alla Sezione Terza – Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Le informazioni relative ai rapporti con parti correlate sono presentate rispettivamente nella Nota 10.1 del Bilancio Consolidato e nella Nota 8.1 del Bilancio d'Esercizio.

OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali rilevanti in termini di impatto sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo e della Capogruppo.

AZIONI PROPRIE

Moncler detiene n. 4.199.510 azioni proprie al 31 dicembre 2024, pari all' 1,5% del capitale sociale.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI NEL CORSO DELL'ESERCIZIO 2024

MONCLER JAPAN

In data 28 marzo 2024 Moncler Japan Corporation ha acquistato dal socio giapponese (Yagi Tsusho Ltd) la sua partecipazione residua in Moncler Japan Corporation pari al 5,06% del capitale sociale, per un esborso di Euro 9,3 milioni. A seguito di questo acquisto Moncler, tramite la controllata Industries S.p.A., detiene l'intero capitale sociale di Moncler Japan Corporation.

DIVIDENDI

In data 24 aprile 2024 l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato il Bilancio d'Esercizio di Moncler al 31 dicembre 2023 e ha deliberato la distribuzione di un dividendo unitario lordo pari a Euro 1,15 per azione (Euro 1,12 per azione nell'anno precedente). L'esborso connesso a tale distribuzione è stato pari a Euro 311,0 milioni.

PIANO DI PERFORMANCE SHARES 2024

In data 24 aprile 2024 il Consiglio di Amministrazione di Moncler, a seguito della delibera assembleare, ha approvato l'attuazione al piano di stock grant denominato "Piano di Performance Shares 2024" e ha deliberato, con il parere favorevole del Comitato Nomine e Remunerazione, l'assegnazione di azioni fino ad un massimo di 1.109.219 azioni a favore di n. 198 beneficiari – tra i quali vi sono gli Amministratori Esecutivi e i Dirigenti con responsabilità strategiche – subordinatamente al raggiungimento degli obbiettivi di performance al termine del vesting period triennale.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 2024

Nessun fatto di rilievo è avvenuto dopo la chiusura dell'esercizio.

AGGIORNAMENTO RATING DI SOSTENIBILITÀ

MSCI

Nel 2024 il Gruppo Moncler è stato valutato per il secondo anno consecutivo con lo score massimo "AAA" da MSCI ESG Research che fornisce rating di sostenibilità di società internazionali quotate e di alcune aziende private valutandole su una scala da "AAA" a "CCC", in base all'esposizione a rischi ESG specifici per il settore di appartenenza e alla capacità di gestire tali rischi rispetto a società del medesimo comparto.

CDP

Il Gruppo Moncler ha conquistato il massimo rating "A" (su una scala da "A" a "D-") nella classifica 2024 stilata a livello mondiale da CDP, per la sua leadership in tema di trasparenza e gestione delle tematiche legate ai cambiamenti climatici.

INDICI DOW JONES BEST-IN-CLASS WORLD E EUROPE

Per il sesto anno consecutivo, il Gruppo Moncler si è confermato negli indici Dow Jones Best-in-Class World e Europe, mantenendo il primo posto del settore Textiles, Apparel & Luxury Goods con il punteggio più alto (90/100) nello S&P Global Corporate Sustainability Assessment 2024 (dato al 17 ottobre 2024).

SUSTAINALYTICS

Nel 2025 Sustainalytics ha confermato al Gruppo Moncler l'Industry Top-Rated Badge così come il Regional Top Rated Badge.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Nei primi mesi del 2025, lo scenario macroeconomico globale e il contesto in cui operiamo rimangono volatili e imprevedibili. In questo panorama incerto, il Gruppo rimane focalizzato sull'agilità operativa e sulla reattività, continuando al contempo a investire nella propria organizzazione, nei propri talenti e nei propri marchi distintivi.

Facendo leva sul proprio heritage unico e sulla propria dedizione all'innovazione e alla creatività dirompente, il Gruppo è ben posizionato per adattarsi alle dinamiche di mercato in continua evoluzione, con l'obiettivo di dare forma a nuove opportunità e creare valore di lungo termine. Queste le principali linee strategiche di sviluppo.

RAFFORZAMENTO DI TUTTE LE DIMENSIONI DEL MARCHIO MONCLER A LIVELLO GLOBALE, IN TUTTE LE STAGIONI DELL'ANNO. Nel corso del 2025 Moncler continuerà a rafforzare le tre dimensioni complementari del marchio – Moncler Grenoble, Moncler Collection e Moncler Genius – attraverso eventi distintivi, iniziative e strategie di marketing mirate a realizzare il pieno potenziale di ciascuna dimensione in tutte le regioni. Moncler Grenoble, la dimensione del brand più vicina al DNA del marchio, continuerà a valorizzare la propria combinazione distintiva di performance e stile attraverso iniziative di marketing dedicate ed una collezione più ampia e adatta a tutte le stagioni dell'anno. Questo approccio rafforzerà ulteriormente tale dimensione core del marchio, consolidando la leadership di Moncler come il più autentico brand del lusso per l'outdoor. Moncler Collection continuerà il suo percorso volto ad elevare il prodotto in modi nuovi, re-interpretare capi iconici, e rafforzare la capacità del brand di servire i propri clienti in tutte le stagioni dell'anno grazie a collezioni e proposte mirate. A seguito dell'evento straordinario tenutosi a Shanghai ad ottobre 2024, Moncler Genius continuerà a svolgere il proprio ruolo di "brand recruiter", entrando in contatto con nuove community, abbracciando la creatività in ogni sua forma attraverso attivazioni e lanci di prodotto.

ULTERIORE EVOLUZIONE DELLA LEGACY DEL MARCHIO STONE ISLAND, CON IL PRODOTTO COME PROTAGONISTA ASSOLUTO. Il 2024 ha segnato l'inizio del nuovo capitolo di evoluzione di Stone Island, con la presentazione del suo manifesto "The Compass Inside" e il lancio della prima campagna pubblicitaria globale. Nel 2025 Stone Island continuerà il percorso finalizzato a sprigionare il pieno potenziale del marchio, accrescendo la visibilità del marchio a livello globale attraverso un approccio di marketing più mirato, volto a stimolare l'interesse tra nuovi segmenti di consumatori target. Questo obiettivo sarà raggiunto amplificando il DNA del marchio, profondamente radicato in un'identità unica e in una matrice valoriale radicata nella cultura della ricerca e della sperimentazione. La narrazione del marchio continuerà a posizionare il prodotto come protagonista assoluto, puntando a elevare l'offerta di prodotto attraverso l'espansione delle categorie core e massimizzando l'attrattività con pezzi iconici e sub-collection, rafforzando al contempo l'importanza di un approccio total-look come firma distintiva. Il marchio continuerà anche a potenziare la propria rete distributiva, implementando una strategia omnicanale altamente selettiva e centrata sul consumatore, coerente in tutti i punti di contatto, per offrire un'esperienza autentica e di alto livello.

CRESCITA SOSTENIBILE E RESPONSABILE. Il Gruppo Moncler crede in uno sviluppo sostenibile e responsabile, nell'ottica di un valore condiviso che risponda alle aspettative degli stakeholder e coerente con la strategia di lungo periodo di Gruppo. Un approccio che si basa non solo sull'impegno a porsi obiettivi sempre più sfidanti, ma anche sulla consapevolezza che ogni azione ha degli impatti sulla società e sull'ambiente in cui operiamo. Nel 2025 Moncler si impegna ad implementare le azioni ed i progetti necessari per perseguire gli obiettivi di sostenibilità pubblicati nel Piano 2020-2025. Le cinque priorità strategiche del Piano di Sostenibilità sono: cambiamenti climatici e biodiversità, economia circolare e innovazione, catena di fornitura responsabile, valorizzazione della diversità e supporto alle

comunità locali. Partendo da questa solida base, il Gruppo punta a proseguire il proprio percorso di miglioramento continuando a integrare le tematiche di sostenibilità nel suo modo di operare.

ALTRE INFORMAZIONI

RICERCA E SVILUPPO

Poiché il successo del Gruppo Moncler dipende in parte dall'immagine, dal prestigio e notorietà dei marchi ed in parte anche dalla capacità di produrre collezioni d'abbigliamento in linea con le tendenze del mercato, il Gruppo effettua attività di ricerca e sviluppo al fine di disegnare, creare e realizzare nuovi prodotti e nuove collezioni. I costi di ricerca e sviluppo sono spesati a conto economico nell'esercizio di competenza.

RACCORDO TRA RISULTATO E PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO E I RISULTATI DEL GRUPPO

La riconciliazione tra il risultato ed il patrimonio netto del Gruppo alla fine del periodo ed il risultato e patrimonio netto della società controllante Moncler S.p.A. è dettagliato nella seguente tabella:

Riconciliazione risultato e patrimonio netto
società controllante e del Gruppo
Risultato 2024 Patrimonio netto
31/12/24
Risultato 2023 Patrimonio netto
31/12/23
(Euro 000)
Società controllante 651.886 1.783.479 195.735 1.398.588
Storno dividendi infragruppo (606.217) 0 (50.200) 0
Risultato e patrimonio netto delle società
consolidate al netto del valore di carico
delle partecipazioni
657.313 1.567.954 551.747 1.516.342
Allocazione del maggior valore pagato
rispetto al relativo patrimonio netto della
società consolidata
0 605.298 0 605.298
Eliminazione utile infragruppo (61.500) (284.933) (84.360) (223.433)
Riserva di conversione 0 (41.167) 0 (40.295)
Effetto di altre scritture di consolidamento (1.886) (44.051) (991) (42.165)
TOTALE DI PERTINENZA DEL GRUPPO 639.596 3.586.580 611.931 3.214.335
Risultato e patrimonio netto di terzi 0 88 (29) 94
TOTALE 639.596 3.586.668 611.902 3.214.429

SEDI SECONDARIE

Si specifica che la Società non ha sedi secondarie.

ATTESTAZIONE AI SENSI DELL'ART. 2.6.2, COMMA 8 E 9 DEL REGOLAMENTO DEI MERCATI ORGANIZZATI E GESTITI DA BORSA ITALIANA S.P.A.

In relazione all'art. 15 del Regolamento Mercati Consob adottato con delibera n. 20249 del 28 dicembre 2017 e successive modifiche ed integrazioni, in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini del Bilancio Consolidato, si segnala che rientrano nella previsione regolamentare cinque società del Gruppo (Moncler Japan, Moncler USA, Moncler Asia Pacific, Moncler Shanghai, Moncler Korea), che sono state adottate le procedure adeguate per assicurare la completa ottemperanza alla predetta normativa e che sussistono le condizioni di cui al citato art. 15.

ATTESTAZIONE AI SENSI DELL'ARTICOLO 16, COMMA 4, DEL REGOLAMENTO MERCATI ADOTTATO DALLA CONSOB CON DELIBERA N. 20249 DEL 28 DICEMBRE 2017

Moncler S.p.A. è controllata di fatto da Remo Ruffini tramite Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. (RPH) e Double R S.r.l. (DR, già Ruffini Partecipazioni S.r.l.): in particolare, Remo Ruffini detiene l'intero capitale sociale di RPH, società che controlla DR che, a sua volta, al 31 dicembre 2024 detiene una partecipazione rappresentativa del 16,5% del capitale sociale di Moncler S.p.A.

Moncler S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l., per le cui valutazioni in merito si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, disponibile nel sito www.monclergroup.com, sezione Governance / Assemblea degli Azionisti.

PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO 2024

Signori Azionisti,

Vi invitiamo ad approvare il Bilancio Consolidato del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2024 e il Bilancio d'Esercizio della società Moncler S.p.A.

Vi proponiamo di deliberare a valere sull'utile dell'esercizio 2024 di Moncler S.p.A., che ammonta ad Euro 651,9 milioni, la distribuzione di un dividendo unitario lordo di Euro 1,30 per azione ordinaria.

L'ammontare complessivo da distribuire a titolo di dividendo, tenuto conto delle azioni emesse alla data odierna, al netto delle azioni proprie direttamente detenute dalla società, è pari a Euro 351,8 milioni, con un payout ratio del 55% sull'utile netto consolidato9 .

Milano, 13 febbraio 2025

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente e Amministratore Delegato Remo Ruffini

9Soggetto a variazione per l'eventuale utilizzo e/o acquisto di azioni proprie.

INFORMAZIONI GENERALI 57
AMBIENTE 112
E1 Cambiamenti climatici 113
E2 Inquinamento 143
E3 Acqua 147
E4 Biodiversità ed ecosistemi 151
E5 Uso delle risorse ed economia circolare 158
SOCIALE 173
S1 Forza lavoro propria 164
S2 Lavoratori nella catena del valore 204
S4 Consumatori e utilizzatori finali 216
Entity specific - Supporto alle comunità 225
GOVERNANCE 232
G1 Condotta delle imprese 233
APPROFONDIMENTI 244

ESRS 2

INFORMAZIONI GENERALI

[BP-1] Criteri generali per la redazione della Rendicontazione di Sostenibilità 58
[BP-2] Informativa in relazione a circostanze specifiche 59
[GOV-1] Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo; [GOV-2] Informazioni fornite
agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi
affrontate 60
[GOV-3] Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione 68
[GOV-4] Dichiarazione sul dovere di diligenza 69
[GOV-5] Gestione del rischio e controlli interni sulla rendicontazione di sostenibilità 71
[SBM-1] Strategia, modello aziendale e catena del valore 73
[SBM-2] Interessi e opinioni dei portatori di interessi 86
[SBM-3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello
aziendale 92
[IRO-1] Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità
rilevanti 98
[IRO-2] Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della Rendicontazione di Sostenibilità
dell'impresa 101
[MDR-M] Metriche relative a questioni di sostenibilità rilevanti 111

[BP-1] CRITERI GENERALI PER LA REDAZIONE DELLA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ

La Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità (anche "Rendicontazione di Sostenibilità" o "Rendicontazione") 2024 del Gruppo Moncler è redatta in conformità al Decreto Legislativo n. 125 del 6 settembre 2024 e agli European Sustainability Reporting Standards(ESRS).

I dati e le informazioni qualitative e quantitative contenuti nella Rendicontazione di Sostenibilità 2024 si riferiscono alla performance del Gruppo Moncler (anche il "Gruppo") per l'esercizio chiuso il 31 dicembre 2024. La presente Rendicontazione è stata redatta su base consolidata, includendo i dati della società madre (Moncler S.p.A.) e delle sue società figlie; dunque l'ambito di consolidamento corrisponde a quello del Bilancio Consolidato del Gruppo. Si evidenzia che il paragrafo dedicato alla descrizione del modello di Corporate Governance si riferisce alla società capogruppo Moncler S.p.A. che riveste un ruolo centrale per il chiaro e responsabile svolgimento dell'operatività del Gruppo Moncler.

Rientrano nel perimetro di rendicontazione anche gli impatti, i rischi e le opportunità relativi alla catena del valore a monte (ad es. catena di fornitura) e a valle (es. clienti) identificati a seguito del processo di doppia rilevanza.

La Rendicontazione di Sostenibilità del Gruppo Moncler è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione, dopo essere stata esaminata dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ed è soggetta al rilascio di un giudizio di conformità da parte della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. nella forma di un esame limitato.

[BP-2] INFORMATIVA IN RELAZIONE A CIRCOSTANZE SPECIFICHE

Il Gruppo rendiconta le informazioni utili alla disclosure secondo quanto previsto dall'articolo 8 dell'Atto Delegato dell'EU Taxonomy Regulation 852/2020 e tiene in considerazione, anche, le raccomandazioni emanate dalla Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) per la diffusione volontaria di una rendicontazione trasparente in materia di rischi e opportunità legati ai cambiamenti climatici.

All'interno del paragrafo "[IRO-2] Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della Rendicontazione di Sostenibilità dell'impresa" (pagg. 101-111) si riporta la lista degli obblighi di informativa rendicontati, l'adozione di misure transitorie (c.d. phase-in) e le informazioni derivanti da altre leggi europee. Le informazioni rendicontate con riferimento a ciascun obbligo di informativa dipendono dai risultati dell'analisi di doppia rilevanza condotta.

Per le metriche relative al calcolo delle emissioni di scope 3 e dei consumi idrici indiretti, laddove i dati della catena del valore a monte e/o a valle sono stati stimati sulla base di fonti indirette, la metodologia di stima ed eventuali relative aree di incertezza sono descritte all'interno della sezione "[E1-6] Emissioni GHG di scope 1, 2, 3 ed emissioni totali di GHG" al paragrafo "Emissioni di CO2e scope 3" e della sezione "[E3-2] Azioni e risorse connesse alle acque".

Quando si fa riferimento ad orizzonti temporali di breve, medio e lungo periodo ci si riferisce rispettivamente a periodi di un anno, entro 5 anni e oltre i 5 anni in linea con le disposizioni di cui al paragrafo 6.4 dell'ESRS 1.

La richiesta di illustrare eventuali modifiche nella redazione e nella presentazione delle informazioni sulla sostenibilità rispetto ai precedenti periodi di riferimento non è applicabile per il 2024 essendo il primo anno di rendicontazione in base alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). Il Gruppo illustra i dati relativi al periodo di rendicontazione (1 gennaio 2024 – 31 dicembre 2024) fornendo anche, ove possibile, dati relativi all'anno precedente per comparazione.

[GOV-1] RUOLO DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DIREZIONE E CONTROLLO; [GOV-2] INFORMAZIONI FORNITE AGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DIREZIONE E CONTROLLO DELL'IMPRESA E QUESTIONI DI SOSTENIBILITÀ DA QUESTI AFFRONTATE

SISTEMA DI CORPORATE GOVERNANCE

Il sistema di corporate governance adottato da Moncler S.p.A. (di seguito anche Moncler o la Società) riveste un ruolo centrale per il chiaro e responsabile svolgimento dell'operatività del Gruppo Moncler (il Gruppo), contribuendo significativamente alla creazione di valore sostenibile nel medio-lungo periodo sia per gli azionisti che per tutti gli stakeholder, nel rispetto dei migliori princìpi di responsabilità sociale applicabili in tutti i Paesi in cui Moncler opera.

Tale sistema è costruito in conformità alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, approvato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A., al quale Moncler aderisce, e alle disposizioni normative e regolamentari che regolano le società quotate fondandosi su quattro pilastri:

  • il ruolo centrale degli organi di amministrazione e controllo;
  • la trasparenza delle scelte gestionali;
  • il monitoraggio attento e consapevole delle operazioni con parti correlate e del trattamento delle informazioni privilegiate;
  • il rispetto dei valori definiti nel Codice Etico e nelle politiche aziendali, insieme all'efficacia e all'efficienza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR).

Moncler ha adottato il sistema di amministrazione e controllo tradizionale, articolato in due organi societari nominati dall'Assemblea dei Soci, che esprime con le proprie delibere la volontà degli Azionisti: il Consiglio di Amministrazione (che a sua volta nomina tre Comitati endo-consiliari) e il Collegio Sindacale.

Nell'ambito del SCIGR adottato da Moncler è stato inoltre nominato l'Organismo di Vigilanza. Oltre a quest'ultimo, rivestono un ruolo importante nel SCIGR tra gli altri, la Funzione Compliance, che opera come funzione di controllo di II livello, la Direzione Internal Audit, che opera come funzione di controllo di III livello, l'Amministratore incaricato del SCIGR nonché il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (CCRS) e il Collegio Sindacale.

SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHI

Consiglio di Amministrazione

Composizione

Il Consiglio di Amministrazione1 è composto da 12 membri2 3 , di cui 3 esecutivi e 9 non esecutivi a maggioranza indipendenti.

COMPONENTE CARICA
Remo Ruffini Presidente e CEO
Marco De Benedetti Vice-Presidente e Amministratore non esecutivo
Roberto Eggs Amministratore esecutivo
Bettina Fetzer Amministratore non esecutivo e indipendente
Galateri di Genola Gabriele Amministratore non esecutivo e indipendente
Alessandra Gritti Amministratore non esecutivo e indipendente
Jeanne Jackson Amministratore non esecutivo e indipendente
Diva Moriani Amministratore non esecutivo e indipendente
Guido Pianaroli Amministratore non esecutivo e indipendente
Carlo Rivetti Amministratore non esecutivo
Santel Luciano Amministratore esecutivo
Maria Sharapova Amministratore non esecutivo e indipendente

Moncler ritiene che organi societari composti da membri con competenze, esperienze professionali e patrimoni culturali eterogenei possano offrire la possibilità di adottare le migliori decisioni per un

1 Nel corso del 2024 si sono tenute 6 riunioni del Consiglio di Amministrazione (con una partecipazione media di circa l'89%). Per le informazioni sulle attività svolte (nonché sulla composizione del Consiglio e delle relative funzioni) si rinvia a quanto riportato nella Relazione sugli Assetti Proprietari e il Governo Societario disponibile sul sito www.monclergroup.com Sezione "Governance/Documenti e procedure".

2 Per maggiori informazioni sui curriculum vitae dei singoli Consiglieri, si rinvia ai profili presenti nel sito di Moncler www.monclergroup.com nella Sezione "Governance/Consiglio di Amministrazione" nonché alla Relazione sul Governo Societario e gli Asseti Proprietari presente nella Sezione "Governance/Documenti e procedure".

3 Si segnala che la normativa italiana non prevede forme di rappresentanza collettiva dei lavoratori all'interno degli organi societari e, pertanto, al suo interno non sono presenti rappresentati dei lavoratori.

Gruppo operante in un contesto internazionale. Moncler ha quindi adottato la Politica di diversità4 , che ha trovato applicazione rispetto al Consiglio di Amministrazione in carica. Questo documento descrive le caratteristiche ritenute ottimali per la composizione del Consiglio di Amministrazione, oltre che del Collegio Sindacale, con l'obiettivo di integrare profili professionali diversi in termini di genere, etnia, fasce di età e anzianità di carica. Il monitoraggio e l'eventuale aggiornamento della Politica di diversità sono affidati al Consiglio di Amministrazione, che agisce con il supporto del Comitato Nomine e Remunerazione (CNR) e, ove necessario, del Collegio Sindacale.

I criteri definiti nella Politica di diversità tengono conto degli esiti del processo di autovalutazione annuale (board review) mediante cui, conformemente a quanto previsto dal Codice di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione valuta periodicamente il funzionamento, la dimensione e la composizione del Consiglio e dei suoi Comitati, garantendo un continuo allineamento con le esigenze strategiche del Gruppo.

Nella Politica di diversità5 , inoltre, sono anche riflesse le valutazioni riportate dal Consiglio di Amministrazione uscente nel Parere di orientamento che il Consiglio stesso, a valle della disamina del Comitato Nomine e Remunerazione, rilascia sulla dimensione e sulla composizione, sia in termini qualitativi che quantitativi, ritenuta ottimale per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione. Tra le competenze professionali raccomandate figurano quelle in ambito ESG (Environmental, Social, Governance).

Per l'esercizio 2024, la composizione del Consiglio di Amministrazione riflette l'impegno verso la diversità, con una componente femminile pari al 42% del totale (le donne risultano essere cinque rispetto a sette uomini, rappresentando un ratio del 71%). La percentuale di amministratori indipendenti è del 58% (7 membri su 12). Ulteriori dettagli relativi alle competenze e ad altri aspetti di diversity sono riportati nei grafici di seguito.

Anche al fine di sviluppare ulteriormente le competenze degli Amministratori e dei Sindaci, la Società periodicamente organizza sessioni di induction, con l'obiettivo di fornire un'adeguata conoscenza della Società, del settore in cui opera, dei principali trend che potrebbero avere impatto sulla sua strategia di crescita, dei suoi prodotti, delle dinamiche aziendali, dei potenziali rischi di sostenibilità e del quadro normativo e regolamentare di riferimento, che può incidere sulle scelte strategiche.

Nel corso dell'esercizio 2024 è stata fornita al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale, attraverso il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, una disamina delle novità normative in materia di rendicontazione di sostenibilità e del processo di doppia rilevanza nell'ambito della quale è stata analizzata la lista degli impatti, rischi e opportunità rilevanti identificati attraverso tale processo. Vedi anche pagg. 92-97.

4 Approvata dal Consiglio di Amministrazione il 18 dicembre 2018 e aggiornata, previa valutazione del CNR, il 24 febbraio 2022. Una versione aggiornata della Politica di diversità è stata approvata nella riunione del 13 febbraio 2025 in vista del rinnovo del Consiglio di Amministrazione che sarà deliberato dall'Assemblea del 16 aprile 2025. Il testo è disponibile nella Sezione "Governance/Documenti e procedure" e "Governance/Assemblea" del sito www.monclergroup.com.

5 La Politica di diversità ed il Parere di orientamento sono disponibili sul sito www.monclergroup.com nella Sezione "Governance".

Ruolo

Il Consiglio di Amministrazione riveste un ruolo centrale nella guida e nella gestione della Società e del Gruppo. Oltre alle attribuzioni ad esso spettanti ai sensi di legge e dello Statuto, al Consiglio di Amministrazione è riservata in via esclusiva la competenza in relazione alle decisioni più importanti sotto il profilo economico e strategico, nonché funzionali all'indirizzo del business in ottica di sostenibilità. Nell'ambito delle proprie attribuzioni, il Consiglio, in linea con quanto previsto dal Codice di Corporate Governance:

  • esamina e approva il Business Plan del Gruppo nel quale sono definiti gli obiettivi strategici e le azioni da intraprendere, incluse quelle relative alle tematiche di sostenibilità;
  • monitora periodicamente l'attuazione del Business Plan e valuta il generale andamento della gestione, confrontando periodicamente i risultati conseguiti con quelli programmati;
  • definisce la natura e il livello di rischio compatibili con gli obiettivi strategici della Società, includendo nelle proprie valutazioni anche i rischi rilevanti in materia di sostenibilità;
  • valuta l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e delle sue controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al SCIGR, assicurandosi che i rischi, inclusi quelli di sostenibilità (come ad esempio quelli legati al cambiamento climatico, alla biodiversità e ai diritti umani), siano correttamente identificati, misurati, gestiti e monitorati.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione svolge un ruolo significativo nella supervisione delle tematiche sociali e ambientali legate all'attività del Gruppo e alle sue interazioni con gli stakeholder. Con il supporto del CCRS, il Consiglio esamina e approva, tra l'altro:

  • le linee strategiche di sostenibilità e del relativo piano di azione (Piano di Sostenibilità) che include obiettivi di breve e di medio-lungo termine connessi agli impatti, ai rischi e alle opportunità rilevanti per il Gruppo, tra i quali il cambiamento climatico, la transizione energetica e la tutela dei diritti umani; il Consiglio di Amministrazione viene inoltre informato almeno semestralmente circa lo stato di avanzamento dei progetti che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi del Piano di Sostenibilità;
  • le politiche in ambito sociale e ambientale;
  • la rendicontazione di sostenibilità predisposta in conformità con la nuova direttiva 2022/2464/UE (Corporate Sustainability Reporting Directive - CSRD) e, con cadenza almeno annuale, i risultati dell'analisi di doppia rilevanza in linea con gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), un processo importante per individuare e valutare gli impatti, rischi e opportunità di sostenibilità; vedi anche pagg. 92-97; 98-100.
  • la Politica di Remunerazione che prevede, tra gli altri, l'integrazione degli obiettivi di sostenibilità nel sistema retributivo (sia di breve che di medio-lungo termine) e il conseguente allineamento della remunerazione del Top Management alla strategia di sostenibilità del Gruppo; vedi anche pag. 68.

Comitati endo-Consiliari

Il Consiglio di Amministrazione, tenendo conto delle raccomandazioni di cui al Codice di Corporate Governance, ha istituito tre Comitati endo-consiliari con funzioni propositive, consultive e istruttorie: il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, il Comitato Nomine e Remunerazione e il Comitato Parti Correlate.

Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità

Composizione

Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (CCRS) in carica è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 21 aprile 2022, resterà in carica sino all'approvazione del bilancio relativo al 2024 ed è composto dai seguenti Amministratori aventi preparazione ed esperienza professionale idonee allo svolgimento dei compiti del CCRS: Gabriele Galateri di Genola (in qualità di Presidente), Marco De Benedetti e Guido Pianaroli.

Ruolo

Il CCRS ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione, con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e nelle decisioni relative al SCIGR. Il CCRS assiste inoltre il Consiglio di Amministrazione nell'approvazione delle relazioni periodiche finanziarie e di sostenibilità.

In particolare, come previsto nel relativo regolamento, il CCRS assiste il Consiglio di Amministrazione, tra l'altro, nella:

  • o supervisione delle tematiche di sostenibilità, con focus su impatti, rischi e opportunità, legate all'attività aziendale e alle dinamiche di interazione con gli stakeholder nonché nella definizione delle linee strategiche di sostenibilità e del relativo piano d'azione, inclusi i temi quali il cambiamento climatico, la biodiversità e i diritti umani;
  • o definizione delle linee di indirizzo del SCIGR in modo che i principali rischi afferenti Moncler e le sue controllate (inclusi i rischi rilevanti in materia di sostenibilità) nel medio-lungo periodo risultino correttamente identificati, adeguatamente misurati,

gestiti e monitorati, determinando i criteri di compatibilità fra i rischi così identificati ed una sana e corretta gestione della Società coerente con gli obiettivi strategici individuati;

o periodica verifica, con cadenza almeno annuale, dell'adeguatezza e dell'efficacia del SCIGR rispetto alle caratteristiche della Società e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia.

Relativamente alle tematiche di sostenibilità, il CCRS, tra l'altro, nell'assistere il Consiglio di Amministrazione:

  • o annualmente esamina il Piano di Sostenibilità, la Rendicontazione di Sostenibilità e i risultati dell'analisi di doppia rilevanza in linea con quanto richiesto dagli European Sustainability Reporting Standards (ESRS); vedi anche pagg 78-84; 92-97.
  • o riferisce al Consiglio d'Amministrazione almeno semestralmente circa lo stato di avanzamento dei progetti che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi del Piano di Sostenibilità;
  • o supporta, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio di Amministrazione sia venuto a conoscenza.

Il CCRS, nell'ambito delle proprie attività, almeno semestralmente richiede all'Unità di Sostenibilità un aggiornamento sulle tematiche di sostenibilità e sulle relative azioni intraprese anche ai fini della valutazione e gestione di impatti, rischi e opportunità legati agli aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG).

L'Unità di Sostenibilità ha, infatti, la responsabilità di proporre la strategia di sostenibilità del Gruppo, identificare, segnalare prontamente ai vertici aziendali, gestire e monitorare, in collaborazione con le funzioni preposte, gli impatti, i rischi e le opportunità legati alle tematiche di sostenibilità. In particolare, l'Unità:

  • o al fine di definire una strategia di sostenibilità, individua grazie alla collaborazione con i responsabili delle funzioni rilevanti, le aree di miglioramento e i relativi progetti e, su questa base, formula una proposta di Piano di Sostenibilità (fase di pianificazione);
  • o sottopone il Piano di Sostenibilità al Comitato Strategico di Moncler e di Stone Island, ovvero due comitati interni al Gruppo composti da Amministratori esecutivi, dirigenti strategici e altri capi funzione, che ne analizzano i contenuti e la fattibilità. In fase finale, il Piano di Sostenibilità è valutato dal CCRS che ne verifica la coerenza con la strategia del Gruppo ed esprime il suo parere al Consiglio di Amministrazione al quale spetta l'approvazione finale;
  • o identifica i referenti responsabili del raggiungimento degli obiettivi inclusi nel Piano di Sostenibilità, che hanno risorse, strumenti e know-how necessari per l'implementazione (fase di gestione). Il raggiungimento di tali obiettivi è legato al sistema di Management By Objective (MBO) così come ai piani di incentivazione di medio-lungo periodo. Vedi anche pagg. 68; 114; 187-188.
  • o a garanzia del rispetto degli impegni presi, chiede conto dello stato di avanzamento dei progetti alle diverse funzioni e, a sua volta, informa semestralmente il CCRS (fase di controllo);
  • o aggiorna annualmente circa il Piano di Sostenibilità al fine di rendere conto dello stato di implementazione dei progetti e di fissare, qualora necessario, nuovi obiettivi nella consapevolezza che la sostenibilità non rappresenta un punto d'arrivo, ma un processo di miglioramento continuo;
  • o redige la Rendicontazione di Sostenibilità e diffonde la cultura della sostenibilità all'interno del Gruppo;
  • o promuove il dialogo con gli stakeholder e, in particolare insieme alle funzioni Corporate Affairs & Compliance e Investor Relations, con gli investitori istituzionali e risponde alle richieste informative delle agenzie di rating di sostenibilità e degli Investitori Socialmente Responsabili (SRI).

Al fine di integrare sempre più la sostenibilità nel business, all'interno di ogni dipartimento aziendale sono stati poi individuati i cosiddetti Ambasciatori che hanno il compito di sensibilizzare sui temi sociali e ambientali i dipartimenti in cui operano e di promuovere iniziative di sostenibilità coerentemente con gli obiettivi di Gruppo, e i Sustainability data owner, che hanno invece la responsabilità, ognuno per la propria area, dei dati e delle informazioni pubblicate nella Rendicontazione di Sostenibilità nonché del raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Piano di Sostenibilità per le tematiche di competenza.

Comitato Nomine e Remunerazione

La Società si avvale di un unico Comitato per le Nomine e la Remunerazione (CNR), in conformità a quanto previsto dagli Artt. 4 e 5 del Codice di Corporate Governance.

Il CNR in carica è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 21 aprile 2022 e resterà in carica sino all'approvazione del bilancio relativo al 2024. Il CNR è composto dai seguenti Amministratori aventi preparazione ed esperienza professionale idonee allo svolgimento dei compiti del CNR: Diva Moriani (in qualità di Presidente), Alessandra Gritti e Marco De Benedetti.

Composizione, riunioni, obiettivi, compiti e attività del CNR sono pienamente allineati con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance.

Comitato Parti Correlate

Il Comitato Parti Correlate (CPC) in carica è stato nominato dal Consiglio nella riunione del 21 aprile 2022 e resterà in carica sino all'approvazione del bilancio relativo al 2024. Il CPC è composto dai seguenti Amministratori aventi preparazione ed esperienza professionale idonee allo svolgimento dei compiti del CPC: Alessandra Gritti (in qualità di Presidente), Diva Moriani e Guido Pianaroli. Il CPC ha il compito principale di esprimere pareri sulle operazioni con parti correlate sottoposte alla sua attenzione nei termini e conformemente a quanto previsto dal regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 in materia di operazioni con parti correlate (il Regolamento OPC) e dalla relativa procedura adottata dalla Società (la Procedura OPC)6 .

Collegio Sindacale

Composizione

Il Collegio Sindacale7 in carica è stato nominato dall'Assemblea del 18 aprile 2023 e rimarrà in carica sino alla data di approvazione del bilancio per l'esercizio 2025. Il Collegio è composto come segue:

COMPONENTE CARICA
Riccardo Losi Presidente del Collegio Sindacale
Carolyn Dittmeier Sindaco Effettivo
Nadia Fontana Sindaco Effettivo
Lorenzo Mauro Banfi Sindaco Supplente
Federica Albizzati Sindaco Supplente

6 Il Regolamento OPC e la Procedura OPC sono disponibili sul sito di Moncler www.monclergroup.com nella Sezione Governance/Documenti e procedure.

7 Per informazioni sui curriculum vitae dei Sindaci si rinvia ai profili presenti nel sito di Moncler www.monclergroup.com nella Sezione Governance/Collegio Sindacale nonché alla Relazione sul Governo Societario e gli Asseti Proprietari presente nella Sezione Governance/Documenti e procedure.

Considerando i Sindaci Effettivi, la componente femminile è pari al 67% del totale (le donne risultano essere due rispetto a un uomo, rappresentando un ratio del 200%) e l'età media è di 63 anni. I membri in carica presentano caratteristiche che garantiscono un adeguato livello di diversità anche in termini di percorso formativo e professionale, con tutti i Sindaci che hanno maturato esperienza nel campo della consulenza fiscale e societaria. Anche i membri del Collegio Sindacale partecipano alle sessioni di induction organizzate dal Gruppo, dedicate anche a tematiche di sostenibilità.

In occasione del rinnovo del Collegio ha trovato applicazione la Politica di diversità descritta.

Ruolo

Il Collegio Sindacale è responsabile della vigilanza sugli adempimenti previsti dalle disposizioni normative e regolamentari vigenti, monitorando l'osservanza della legge e dello Statuto, nonché il rispetto dei princìpi di corretta amministrazione. In particolare, il Collegio Sindacale, verifica l'adeguatezza e il funzionamento degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili adottati dalla Società, oltre che della corretta attuazione delle regole di governance societaria stabilite dalle norme in materia.

Nell'ambito di tali compiti, il Collegio vigila sull'osservanza delle disposizioni previste dal Decreto 125; il Collegio è dunque tenuto a svolgere sia un ruolo di vigilanza sull'adeguatezza di tutte le procedure, i processi e le strutture che presiedono alla predisposizione della Rendicontazione di Sostenibilità; sia una verifica del rispetto delle norme afferenti alla materia. Il Collegio opera inoltre quale Comitato per il controllo interno e la revisione contabile (CCIRC) ex Art. 19 del D. Lgs. 39/2010 e, pertanto, è tenuto a svolgere i compiti ivi previsti (tra cui l'obbligo di monitorare il processo per la Rendicontazione di Sostenibilità).

Organismo di Vigilanza

L'Organismo di Vigilanza è composto da Carlo Alberto Marchi, in qualità di Presidente e membro esterno, da Lorenzo Mauro Banfi, membro esterno, e dal Responsabile della Direzione Internal Audit, Riccardo Greghi quale membro interno. L'Organismo di Vigilanza ha il compito di vigilare sull'effettività e sull'adeguatezza del sistema dei controlli interni di Moncler nonché del modello organizzativo, di gestione e controllo adottato dalla Società (il Modello 231) ai sensi del D. Lgs. 231/2001 (il Decreto 231). Per una piena conformità al Decreto 231, l'Organismo di Vigilanza riporta al Consiglio di Amministrazione e non è legato alle strutture operative da alcun vincolo gerarchico, in modo da garantire la sua piena autonomia e indipendenza nell'espletamento delle funzioni.

Società di revisione

La revisione legale dei conti è esercitata da Deloitte & Touche S.p.A. (Deloitte), società di revisione iscritta nell'apposito albo, cui l'Assemblea ordinaria dei Soci, tenutasi il 22 aprile 2021, ha conferito l'incarico per il novennio 2022-2030, all'esito di un processo di selezione coordinato dal Collegio Sindacale.

A Deloitte, inoltre, è stato conferito l'incarico di svolgere l'attività di attestazione sulla Rendicontazione di Sostenibilità.

[GOV-3] INTEGRAZIONE DELLE PRESTAZIONI IN TERMINI DI SOSTENIBILITÀ NEI SISTEMI DI INCENTIVAZIONE

La politica di remunerazione di Moncler, sottoposta all'approvazione dell'Assemblea, prevede l'integrazione degli obiettivi di sostenibilità nel sistema retributivo, sia di breve che di medio-lungo termine. Tale approccio garantisce un allineamento della remunerazione del Top Management alla strategia di sostenibilità di Gruppo.

Il CNR e, con riferimento agli indicatori ESG, il CCRS hanno il compito di esaminare, preliminarmente rispetto al Consiglio di Amministrazione, il contenuto degli obiettivi di sostenibilità e di verificarne il raggiungimento. Il Consiglio di Amministrazione, a sua volta, è chiamato ad approvare la definizione di tali obiettivi e a verificarne il raggiungimento.

ll pacchetto retributivo del Presidente e Amministratore Delegato, degli Amministratori Esecutivi e dei Dirigenti Strategici comprende una componente variabile:

  • di breve termine (Management By Objective o MBO) che comprende tra gli obiettivi un indicatore ESG, con una incidenza del 10%. Tale indicatore è basato sugli obiettivi annuali del Piano di Sostenibilità 2020-2025, definiti per l'anno di competenza. Questi obiettivi sono specificamente riferiti ai driver del piano, che include la lotta ai cambiamenti climatici e la salvaguardia della biodiversità, l'economia circolare, la catena di fornitura responsabile, la valorizzazione delle diversità e il supporto alle comunità locali;
  • di medio-lungo termine rappresentata da piani di incentivazione azionaria (Long Term Incentive o LTI) che includono tra gli obiettivi un indicatore ESG con una incidenza del 15%. Per il piano di incentivazione, denominato Piano di Performance Shares 2022, di cui è in corso il secondo ciclo di attribuzione (2023-2025), l'indicatore ESG è costituito dai seguenti tre obiettivi:
    • o carbon neutrality delle sedi a gestione diretta del Gruppo nel mondo raggiunta attraverso il 100% di energia proveniente da fonti rinnovabili, 90% di veicoli del parco auto aziendale a basso impatto ambientale e compensazione delle emissioni residuali non evitabili nel 2025;
    • o il raggiungimento di una percentuale del 50% del nylon utilizzato nelle collezioni 2025 proveniente da materia prima c.d. preferred (e.g., nylon riciclato, nylon bio-based);

o ottenimento della certificazione Equal Pay a livello mondo per il marchio Moncler nel 2025. Il Piano di Performance Share 2024, approvato dall'Assemblea del 24 aprile 2024 e attualmente in corso, prevede, invece, un indicatore ESG costituito dai tre obiettivi relativi al:

  • o completamento del programma di formazione su temi di Diversity, Equity & Inclusion dal 100% del management (manager, senior manager, executive e senior executive) entro il 2026;
  • o raggiungimento di una percentuale del 55% del nylon utilizzato nelle collezioni 2026 proveniente da materia prima "preferred" (e.g., nylon riciclato, nylon bio-based);
  • o ottenimento della certificazione, entro il 2026, per il nuovo Headquarter di Moncler secondo lo standard LEED for Building Design and Construction, che attesta l'efficienza ambientale degli edifici, e secondo lo standard WELL relativo al comfort e alle condizioni di lavoro dei dipendenti.

Inoltre, come criterio di over performance, entrambi i piani prevedono il conseguimento di un ulteriore obiettivo che riflette l'ottenimento di un'alta valutazione della performance di sostenibilità del Gruppo da parte di una delle primarie società di rating ESG tra cui, ad esempio, S&P Global, CDP, MSCI, Sustainalytics.

[GOV-4] DICHIARAZIONE SUL DOVERE DI DILIGENZA

Di seguito si riporta la mappatura delle informazioni fornite nel presente Documento in merito al processo di dovere di diligenza, in conformità con quanto previsto dagli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) in particolare dal GOV-4:

ELEMENTI
FONDAMENTALI DEL
DOVERE DI DILIGENZA
PARAGRAFI NELLA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ
Integrare il dovere di
diligenza nella
governance, nella
strategia e nel modello
aziendale

GOV-1 Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e
controllo; GOV-2 Informazioni fornite agli organi di
amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di
sostenibilità da questi affrontate

GOV-3 Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei
sistemi di incentivazione

SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con
la strategia e il modello aziendale
Coinvolgere i portatori
di interessi in tutte le
fasi fondamentali del
dovere di diligenza

GOV-2 Informazioni fornite agli organi di amministrazione,
direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da
questi affrontate

SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi

IRO-1 Descrizione del processo per individuare e valutare gli
impatti, i rischi e le opportunità rilevanti

E1-2 Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e
all'adattamento agli stessi

S1-2 Processi di coinvolgimento della forza lavoro propria e dei
rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti

S2-1 Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore

S2-2 Processi di coinvolgimento dei lavoratori nella catena del
valore in merito agli impatti

S4-2 Processi di coinvolgimento dei consumatori e degli utilizzatori
finali in merito agli impatti

G1-1 Politiche e pratiche in materia di cultura d'impresa e condotta
delle imprese (sistema di whistleblowing)
Individuare e valutare
gli impatti negativi
• IRO-1 Descrizione del processo per individuare e valutare gli
impatti, i rischi e le opportunità rilevanti
o
E1 IRO-1 legati al clima
o
E3 IRO-1 legati alle acque
o
E4 IRO-1 connessi alla biodiversità e agli ecosistemi
• S2-4 Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del
valore e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il
conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella
catena del valore, nonché efficacia di tali azioni
Intervenire per far
fronte agli impatti
negativi
• Azioni e risorse connesse a:
o
E1-3 cambiamenti climatici
o
E3-2 acque
o
E4-3 biodiversità e agli ecosistemi
o
S1-4 forza lavoro
o
S2-4 lavoratori nella catena del valore
• E1-1 Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti
climatici
• S1-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che
consentono ai lavoratori propri di sollevare preoccupazioni

• S2-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che
consentono ai lavoratori nella catena del valore di esprimere
preoccupazioni
Monitorare l'efficacia
degli interventi e
comunicare
• Azioni e risorse connesse a:
o
E1-3 cambiamenti climatici
o
E3-2 acque
o
E4-3 biodiversità e agli ecosistemi
o
S1-4 forza lavoro
o
S2-4 lavoratori nella catena del valore

Metriche e target relativi a:
o
cambiamenti climatici (da E1-4 a E1-7)
o
acque (Metriche relative ai consumi idrici)
o
biodiversità e agli ecosistemi (E4-4)
o
forza lavoro (da S1-5 a S1-17)
o
lavoratori nella catena del valore (S2-5)

[GOV-5] GESTIONE DEL RISCHIO E CONTROLLI INTERNI SULLA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ

La Rendicontazione di Sostenibilità è stata sottoposta ad una serie di controlli sia interni, attraverso procedure che hanno coinvolto i data owner e l'Unità di Sostenibilità, sia esterni, da parte della società di revisione. Nel 2024, per rafforzare e consolidare le pratiche in essere, il Gruppo Moncler ha avviato un progetto che ha portato alla definizione di un solido Sistema di Controllo Interno sull'Informativa di Sostenibilità (SCIIS). Questo sistema, sviluppato in risposta alle richieste degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), rappresenta un insieme strutturato di processi, strumenti e procedure progettati per garantire l'accuratezza, la completezza delle informazioni di sostenibilità valorizzate nella Rendicontazione di Sostenibilità di Gruppo prevista dalla Corporate Sustainability Reporting Directive(CSRD), nonché il rispetto degli standard stessi.

Il sistema è stato progettato in conformità con le migliori pratiche in ambito di controllo interno, in particolare tenendo in considerazione l'Internal Control Integrated Framework (CoSO Framework SCIGR), che rappresenta il benchmark rispetto al quale ogni componente del sistema di controllo interno del Gruppo Moncler è impostato, mantenuto e valutato. Inoltre, il SCIIS opera in linea con le normative vigenti e con i principi di buona governance aziendale, integrandosi pienamente nel Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi del Gruppo.

Il progetto, guidato dalla funzione di Internal Audit con il supporto di una società esterna specializzata, ha previsto una prima fase dedicata alla definizione del modello di governance del SCIIS. Successivamente sono stati identificati i processi, i ruoli e le responsabilità, il modello operativo, gli strumenti a supporto, i flussi informativi e le modalità di coordinamento tra l'Unità di Sostenibilità e le altre funzioni aziendali coinvolte nel processo di raccolta delle informazioni di sostenibilità.

Parallelamente, è stato definito il perimetro di applicazione del SCIIS attraverso un'analisi basata sul potenziale rischio di errore nella rendicontazione, sviluppata su quattro driver di valutazione: complessità8 , priorità/rilevanza del tema9 , ownership 10 e impatto potenziale dovuto al misstatement del dato. Questa analisi ha permesso di categorizzare gli indicatori oggetto di rendicontazione in tre livelli di rischio (alto, medio, basso) e di identificare le società del Gruppo che contribuiscono maggiormente alle informative. I rischi potenziali di reporting riguardano l'inaccuratezza e l'incompletezza dei dati raccolti, errori nel calcolo degli indicatori e il mancato allineamento alle richieste degli ESRS.

Successivamente, con riferimento al perimetro definito, sono stati individuati i controlli a mitigazione dei rischi, ossia i Process Level Control, Entity Level Control e Group Wide Control, che saranno implementati a partire dal 2025.

I rischi e i controlli identificati sono stati riportati all'interno delle "Risk & Control Matrix", che sintetizzano le informazioni relative al disegno dei controlli al fine di valutarne l'efficacia e l'eventuale integrazione nelle procedure aziendali già in essere.

Inoltre, dal 2025 la funzione Internal Audit implementerà l'attività di testing indipendente sul Sistema di Controllo Interno sull'Informativa di Sostenibilità, in linea con quanto svolto sull'informativa finanziaria, con l'obiettivo di verificare l'adeguatezza e il corretto funzionamento dei controlli.

Infine, si provvederà alla formalizzazione di un report di sintesi relativo ai risultati delle attività di testing, alle eventuali carenze di controllo emerse e relative azioni correttive. Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità esaminerà regolarmente tali risultati, contribuendo al costante miglioramento del sistema.

8 Il livello di complessità incrementa laddove il processo di raccolta dati e/o di calcolo dell'indicatore richieda aggregazioni, stime o l'impiego di formule di calcolo.

9 A seconda delle aspettative del Management, delle analisi condotte su dati storici e delle pubblicazioni del settore.

10 «Diffusa» o «concentrata».

Con l'obiettivo di incrementare progressivamente il livello di controllo sul processo di rendicontazione della sostenibilità, il Gruppo Moncler pianifica di estendere nei prossimi anni il perimetro di applicazione dello SCIIS e il numero di indicatori di riferimento.

[SBM-1] STRATEGIA, MODELLO AZIENDALE E CATENA DEL VALORE

Il Gruppo Moncler, con i marchi Moncler e Stone Island (Marchi), si distingue per un'offerta di prodotti dallo stile inconfondibile. La gamma prodotti comprende capi di abbigliamento tecnico e di alta gamma, come giacche, piumini e maglioni, oltre ad accessori, calzature e borse.

Moncler propone prodotti dal design unico, di altissima qualità e in continua evoluzione, mantenendo sempre una forte coerenza con il DNA del Marchio. Le collezioni sono articolate su tre dimensioni: Moncler Collection, Moncler Grenoble e Moncler Genius.

Stone Island punta da sempre sulla tecnologia dei tessuti e sulla sperimentazione, focalizzandosi sulla funzionalità, che si traduce in un'impronta di taglio, forma, materialità e colore immediatamente riconoscibile. Oltre alle collezioni Stone Island Uomo, il Brand propone le collezioni Stone Island Junior - declinazione del Marchio per bambini e ragazzi dai 2 ai 14 anni. L'offerta di Stone Island, oltre alla collezione Main, si articola in tre sub-collection, ciascuna orientata a soddisfare le esigenze di diversi segmenti di mercato: Stone Island Ghost, capi totalmente monocromatici e dall'estetica sofisticata; Stone Island Marina, fortemente ispirata al mondo navy e ai capi dell'archivio del brand; e Stone Island Stellina, che propone look dalle funzionalità ad alte prestazioni e dal design essenziale.

Entrambi i Marchi uniscono tradizione, qualità e innovazione, guidati dalla volontà di evolversi continuamente per rimanere sempre contemporanei. Questa evoluzione si riflette anche nell'impegno del Gruppo in termini di sostenibilità: negli ultimi anni, le collezioni sono state infatti sviluppate introducendo progressivamente materie prime a più basso impatto ambientale (riciclate, biologiche o certificate in linea con specifici standard) rispetto ai materiali convenzionali e orientando la ricerca verso soluzioni sempre più rispettose dell'ambiente.

Il Gruppo Moncler distribuisce le collezioni, sempre conformi alla legislazione locale applicabile, in oltre 70 Paesi attraverso una rete che include negozi fisici e digitali gestiti direttamente, punti vendita multimarca selezionati, shop-in-shop all'interno dei department store e di aeroporti e siti online specializzati nella vendita di beni di lusso (e-tailer). Nel corso dell'anno di riferimento, il Gruppo ha registrato una crescita in tutte le regioni in cui opera, rafforzando ulteriormente il legame con le proprie community, attraverso campagne mirate ed eventi dedicati.

La presenza internazionale del Gruppo Moncler si riflette nella distribuzione dei suoi dipendenti. L'area EMEA, inclusa l'Italia, ospita la maggior parte dell'organico con 5.429 dipendenti (il 66% del totale), grazie alla presenza delle sedi corporate di Moncler e Stone Island, oltre al sito produttivo di Moncler in Romania, che da solo rappresenta il 24% della forza lavoro dell'intera Regione. Nella Region America il Gruppo conta 576 dipendenti (7% del totale) mentre in Asia 2.170 (27% del totale). Vedi anche pagg. 195; 244-245.

Il Gruppo Moncler basa la sua strategia su quattro pilastri strategici principali: essere l'espressione di un concetto di lusso che va oltre i canoni tradizionali e che sa essere interprete delle evoluzioni dei codici culturali delle nuove generazioni; continuare a valorizzare appieno le potenzialità dei propri Marchi a livello globale; sviluppare un modello omnicanale, che coniughi il rapporto diretto con il consumatore e una forte integrazione digitale; e infine, promuovere una crescita sostenibile, integrando le tematiche di sostenibilità nel proprio modello di business e creando valore per tutti gli stakeholder.

Il Gruppo Moncler adotta un modello di business, descritto di seguito, che gli consente di controllare direttamente le fasi a maggiore valore aggiunto della catena del valore, dalla produzione alla distribuzione, per garantire una gestione ottimale e un'esperienza cliente coerente e di alta qualità.

PRODUZIONE E APPROVVIGIONAMENTO

Moncler gestisce internamente l'intero processo creativo, dalla ricerca e selezione delle materie prime, alla prototipia e al controllo qualità. La produzione avviene tramite una combinazione di risorse interne e collaborazioni con façonisti, in particolare per capispalla e maglieria. Dal 2020, Moncler ha avviato un processo di parziale internalizzazione della produzione, una scelta strategica per rafforzare il controllo sul ciclo produttivo e garantire eccellenza attraverso tecnologie all'avanguardia. Questo approccio intende tutelare il know-how aziendale, consolidare le competenze interne, potenziare la Ricerca e Sviluppo favorendo l'innovazione di prodotti e mantenendo al contempo l'agilità necessaria per rispondere rapidamente alle esigenze del mercato. L'azienda possiede un polo produttivo in Romania, una "smart factory" a Trebaseleghe (Padova) e un nuovo stabilimento dedicato alla maglieria a Padernello di Paese (Treviso). Per l'approvvigionamento delle materie prime, Moncler sceglie con attenzione materiali che rispondano ai più elevati standard di qualità e in linea con i propri obiettivi di sostenibilità. Stone Island gestisce internamente il ciclo dello sviluppo prodotto presso la sede di Ravarino (Modena), focalizzandosi sull'innovazione attraverso la ricerca su fibre, filati, finissaggi e tinture. L'azienda adotta un sistema integrato che combina modellistica, prototipia e tintoria, supportato da partnership esterne per la ricerca e l'esecuzione. La selezione di materiali e la manifattura sono attentamente supervisionate da tecnici interni, con fornitori italiani, giapponesi e coreani.

I fornitori coinvolti nella produzione di prodotti Moncler e Stone Island nel corso del 2024 sono 58911 suddivisi in fornitori di materie prime, façonisti, fornitori di commercializzato e fornitori di servizi, vedi anche pagg. 205-206. La maggior parte dei fornitori (circa il 90%) sono localizzati12 nell'area EMEA con prevalenza in Italia. Il Gruppo distribuisce il proprio fatturato d'acquisto evitando di creare situazioni di dipendenza di approvvigionamento dai propri fornitori che potrebbero rappresentare dei rischi per il business. Con riferimento al livello di concentrazione, si rileva che i primi 40 fornitori rappresentano oltre il 50% del valore degli ordini. Il Gruppo si impegna a monitorare attentamente il livello di concentrazione e a identificare tempestivamente eventuali situazioni di criticità che potrebbero compromettere la continuità della fornitura. In questo contesto, il Gruppo adotta misure per mitigare tali rischi e, ove possibile, predilige l'impiego di fornitori locali situati nelle vicinanze delle principali sedi. Questo approccio non solo consente di ottenere vantaggi logistici, ma contribuisce anche a ridurre le emissioni di gas a effetto serra (GHG), generando al contempo reddito e creando opportunità di lavoro nelle comunità in cui il Gruppo è attivamente presente.

11 Dal conteggio sono esclusi i fornitori con un fatturato d'ordine inferiore a 1.000 Euro l'anno.

12Al fine di una corretta rappresentazione, per i façonisti e i fornitori di commercializzato, per la classificazione geografica viene utilizzato il 'made in' mentre per i fornitori di servizi e materie prime, la sede legale della società. Percentuali calcolate sul numero di fornitori.

Ai fornitori coinvolti nella produzione dei capi si aggiungono quelli indiretti, che forniscono beni e servizi non direttamente correlati alla produzione del prodotto, tra cui le imprese di costruzioni, servizi di vigilanza, pulizie, facchinaggio e manutenzioni, logistica e consulenza.

CANALI DI VENDITA E CLIENT EXPERIENCE

Per entrambi i Marchi, la distribuzione avviene attraverso canali Direct-to-Consumer (DTC) e wholesale, con una rete di negozi monomarca e una forte presenza online diretta.

Nel 2024 Moncler ha rafforzato la sua presenza diretta attraverso nuove selezionate aperture e relocation a favore di posizioni più strategiche e negozi più grandi, mentre Stone Island ha proseguito il percorso volto ad acquisire il controllo diretto della distribuzione nei mercati in cui opera. Dopo l'internalizzazione della distribuzione in Corea e Giappone e del canale DTC nel Regno Unito avvenuti nel 2022, nel 2024 Stone Island ha completato il processo avviato alla fine del 2023 per assumere il pieno controllo della distribuzione del Marchio nel mercato cinese e ha internalizzato l'e-commerce.

13 Percentuali calcolate sul numero di fornitori.

Sia per Moncler sia per Stone Island, l'approccio omnicanale è centrale nel modello distributivo e include servizi finalizzati a garantire ai clienti una maggiore flessibilità durante il processo di acquisto, consentendo di prenotare o ordinare un capo online e provarlo in negozio o riceverlo direttamente a casa, nonché di acquistare capi comodamente da casa tramite vendite a distanza.

Consapevole che ogni momento di contatto con il cliente rappresenta un'opportunità per accogliere, conoscere, raccontare, ingaggiare e raccogliere feedback, il Gruppo definisce ogni progetto e iniziativa con l'obiettivo di migliorare l'esperienza di acquisto, coinvolgendo sempre più i clienti nel mondo di Moncler e Stone Island. In quest'ottica, Moncler ha sviluppato il progetto

Retail Excellence, esteso nel 2021 a Stone Island con il nome di Omnichannel Excellence, per rafforzare la cultura Direct-to-Customer (DTC). Il progetto ha coinvolto diverse aree, dalla riprogettazione dell'esperienza cliente all'organizzazione dei negozi e del personale di vendita, fino alla ridefinizione dei processi e delle modalità operative, con l'obiettivo di conoscere e ingaggiare il consumatore, accrescerne la fedeltà e sviluppare un approccio sempre più omnicanale.

Garantire coerenza tra tutti i punti di contatto con il cliente è fondamentale per il Gruppo, che ha esteso, infatti, i princìpi della Retail Excellence anche a tutti i partner del canale wholesale, a partire dai punti vendita monobrand e aeroporti. Questo approccio prevede formazione alla forza vendita, personalizzazione dell'esperienza cliente, servizi post-vendita, e una comunicazione integrata.

Moncler adotta un sistema di distribuzione selettiva, aggiornato periodicamente, che assicura il rispetto di criteri qualitativi e quantitativi per mantenere il posizionamento del Marchio. Il sistema, adottato anche da Stone Island nel 2024, stabilisce regole per la scelta dei distributori, l'esposizione dei prodotti, le competenze del personale e il tipo di packaging, garantendo l'allineamento con l'immagine e i valori del brand.

Entrambi i Marchi sottopongono annualmente i propri partner commerciali ad audit svolti sia dal personale dei due brand sia da enti terzi indipendenti, per verificare la compliance con i propri princìpi di servizio e qualità, in conformità con lo standard ISO 9000.

LOGISTICA

Nel corso degli anni, il Gruppo ha concentrato i propri sforzi sull'aumento dell'automazione e della standardizzazione dei processi, proseguendo con l'integrazione dei principali provider di servizi logistici nei propri sistemi informatici. Parallelamente, è stato sviluppato un centro di competenza interno per garantire il controllo, la continuità del business e ridurre l'impatto dei processi. Dal 2023, il sistema logistico e distributivo di Stone Island è stato progressivamente integrato nel modello del Gruppo, con molti flussi sovrapposti a quelli già sviluppati per Moncler. Questo ha migliorato l'efficienza operativa, grazie alla creazione di sinergie tra spazi, risorse nei nodi logistici e nei trasporti.

PIANO DI SOSTENIBILITÀ

Il Gruppo ha progressivamente integrato aspetti ambientali e sociali nel suo modo di operare come dimostrato dal Piano Strategico di Sostenibilità 2020-2025. Il Piano si focalizza su cinque priorità strategiche: cambiamenti climatici e biodiversità, economia circolare, catena di fornitura responsabile, valorizzazione della diversità e supporto alle comunità locali.

Per ogni direttrice strategica, il Gruppo ha definito una serie di impegni basati su un'attenta analisi delle aree in cui può amplificare gli impatti positivi e ridurre quelli negativi. Questa analisi tiene conto sia delle sfide specifiche del settore sia delle aspettative degli stakeholder, inclusi comunità finanziaria, consumatori, fornitori e dipendenti. Integrando la gestione dei rischi con la valorizzazione delle opportunità, il Piano punta a diffondere pratiche sostenibili lungo l'intera catena del valore.

Il Piano include obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra basati su criteri scientifici, l'impegno a raggiungere emissioni nette zero (net zero) entro il 2050, oltre al riciclo degli scarti di produzione di nylon nelle proprie sedi e nella filiera produttiva, l'utilizzo entro il 2025 di oltre il 50% di tessuti e filati a più basso impatto, ovvero riciclati, biologici, da agricoltura rigenerativa o certificati secondo specifici standard. Il Piano di Sostenibilità valorizza anche la tracciabilità delle materie prime e il continuo miglioramento degli standard sociali e ambientali lungo la filiera grazie ad una stretta collaborazione con i propri partner produttivi. Sono inoltre previste iniziative di sensibilizzazione interna ed esterna per favorire e valorizzare la diversità e promuovere una cultura sempre più inclusiva oltre all'ottenimento della certificazione Equal Pay. Il Gruppo Moncler si impegna anche a supportare le comunità locali con progetti ad alto valore sociale a favore della collettività e a proteggere dal freddo bambini e famiglie in situazioni di vulnerabilità.

Nella definizione dei driver strategici e dei relativi impegni del Piano sono state tenute in considerazione anche le priorità definite nell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDG), contribuendo così al loro raggiungimento. Dei 17 macro-obiettivi descritti dagli SDG (come, ad esempio, lottare contro l'ineguaglianza, affrontare i cambiamenti climatici), il Gruppo direttamente o attraverso organizzazioni con cui collabora, contribuisce a 11 di loro.

LEGENDA Obiettivo raggiunto Obiettivo on time o Obiettivo posticipato OBIETTIVI RISULTATI 2024 ACT ON CLIMATE & NATURE Ridurre le emissioni di CO2 [SDG 7; 13] 2030 Riduzione del 70% delle emissioni CO2e assolute dello scope 1 e 2 vs 2021 (in linea con l'ambizione "1.5°C" dell'iniziativa Science Based Target) 2030 Riduzione del 52% delle emissioni CO2e dello scope 3 per unità di prodotto vendute vs 2021 (in linea con l'ambizione "Well Below 2°C" dell'iniziativa Science Based Target) 2050 Net zero -6% vs 2023 le emissioni CO2e scope 1 e 2 assolute (-53% vs 2021) -5% vs 2023 le emissioni CO2e scope 3 assolute (+5% vs 2021) Ongoing 100% carbon neutral in tutte le sedi aziendali a gestione diretta nel mondo (uffici, negozi, sedi produttive e polo logistico) Ongoing 100% energie rinnovabili in tutte le sedi aziendali a gestione diretta nel mondo (uffici, negozi, sedi produttive e polo logistico) 2024 90% di veicoli a basso impatto ambientale nel parco auto aziendale del Gruppo nel mondo Ongoing Certificazione LEED per tutte le nuove costruzioni aziendali Ongoing Certificazione LEED per tutti i nuovi negozi* *Esclusi gli shop-in-shop Mantenuta la carbon neutrality nelle sedi aziendali a gestione diretta nel mondo (uffici, negozi, sedi produttive e polo logistico) 100% energie rinnovabili in tutte le sedi aziendali a gestione diretta nel mondo (uffici, negozi, sedi produttive e polo logistico) 98% di vetture ibride ed elettriche nel parco auto aziendale del Gruppo nel mondo Avviato il processo di certificazione LEED for Building Design and Construction per il nuovo Headquarter di Moncler a Milano la cui realizzazione sarà finalizzata nel corso del 2025 Proseguito il processo di certificazione LEED per i nuovi negozi del Gruppo nel mondo Compensate le emissioni residue non evitabili attraverso progetti certificati sul mercato volontario e focalizzati rispettivamente sull'economia circolare e sull'energia rinnovabile

Ongoing
Promozione
di
misure
di
efficientamento
energetico ed energie rinnovabili lungo la
catena di fornitura

Proseguito il programma di coinvolgimento
della catena di fornitura che prevede oltre
ad attività di
finalizzate
energy assessment
all'identificazione di azioni concrete per la
riduzione dei consumi energetici e alla
promozione di energia da fonti rinnovabili,
anche attività a supporto dei fornitori per
la definizione di target di riduzione delle
emissioni
di
CO2
secondo
standard
riconosciuti a livello internazionale
Salvaguardare la biodiversità [SDG 6; 12; 14; 15]
2024
Aggiornamento dell'analisi dell'impatto sulla
biodiversità delle materie prime strategiche

Aggiornata l'analisi dell'impatto sulla
biodiversità delle materie prime
strategiche secondo gli sviluppi dei
Science Based Targets for Nature
2025
Supporto ad iniziative di
e
Zero Deforestation
gestione sostenibile delle foreste

Tutti i materiali in carta, cartone e legno
utilizzati dal Gruppo sono realizzati
esclusivamente con materie prime riciclate
e/o riusate e/o certificate dal
Forest
(FSC) e/o dal
Stewardship Council
Programme for the Endorsement of Forest
(PEFC)
Certification

Proseguiti i tavoli di lavoro sulla
EU
Deforestation Regulation
2024
Lancio dei progetti di agricoltura rigenerativa
nelle filiere del cotone e della lana volti a
diminuire
e/o
evitare
gli
impatti
sulla
biodiversità

Filiera
lana:
esteso
il
progetto
di
agricoltura rigenerativa in Australia con
attraverso l'ampliamento del
PUR Projet
numero di allevamenti coinvolti

Filiera cotone: proseguito il sostegno al
progetto
ed estensione dello stesso
Unlock
a coltivazioni in India e Stati Uniti; e
continuata
la
collaborazione
con
per
Ecosystem Services Market Consortium
progetti in Tennessee
THINK CIRCULAR & BOLD
Utilizzare materiali a più basso impatto rispetto a soluzioni convenzionali14 [SDG 12]
2025
Oltre il 50% di filati e tessuti saranno
realizzati con materiali "preferred" *

>43% dei filati e tessuti utilizzati nelle
collezioni PE e AI 2024 realizzato con
materiali "preferred" (>25% nelle
collezioni PE e AI 2023)

14 Il valore considera il fabbisogno in peso di filati e tessuti utilizzati complessivamente per la produzione delle collezioni PE e AI 2024.

* Materiali che mirano ad avere un minor
impatto rispetto alle soluzioni convenzionali
utilizzate dal Gruppo Moncler (per esempio
riciclati, biologici, o certificati in linea con
specifici standard).
2025
50% del nylon "preferred" utilizzato nelle
collezioni 2025

>50% del nylon utilizzato nelle collezioni
PE e AI 2024 è costituito da materiale
"preferred", ad esempio riciclato (>40%
nelle collezioni PE e AI 2023)
2025
50% cotone "preferred" utilizzato nelle
collezioni 2025

Circa il 37% di cotone utilizzato nelle
collezioni PE e AI 2024 è biologico o
riciclato (>12% nelle collezioni PE e AI
2023)
2025
100% della lana merino utilizzata nelle
collezioni 2025 sarà certificata
mulesing free

Circa il 93% della lana merino utilizzata
nelle collezioni PE e AI 2024 è realizzato
con materiali certificati
mulesing free
(>65% nelle collezioni PE e AI 2023)
2025
70% di lana certificata secondo specifici
standard (ad esempio
Responsible Wool
)
Standard – RWS, Nativa, Sustainawool

Circa il 70% della lana utilizzata nelle
collezioni PE e AI 2024 è realizzato con
materiali certificati, ad esempio
Responsible Wool Standard – RWS,
(>45% nelle
Nativa, Sustainawool
collezioni PE e AI 2023)
Estendere la durabilità del prodotto [SDG 12]
Ongoing
Almeno il 55% degli scarti di produzione di
nylon (sedi produttive dirette del Gruppo e
fornitori di produzione
del marchio
outerwear
Moncler) riciclati

Riciclato il 100% degli scarti di nylon
provenienti dalle sedi dirette. Dal 2023, il
riciclo è stato esteso al network esterno di
produzione di
Moncler,
outerwear
raggiungendo oltre il 55% del totale degli
scarti di nylon
Ongoing
Servizio di riparazione "avanzata" Extra-Life
sviluppato a livello mondo

Servizio
Extra-Life
di
riparazione
"avanzata" dei capi Moncler attivo in tutte
le Region

Utilizzare un packaging a più basso impatto rispetto a soluzioni convenzionali [SDG 14]
Ongoing
100% packaging per i clienti finali realizzato
con materiali "preferred"

100% del packaging destinato a cliente
finale di Moncler e Stone Island realizzato
con materiali "preferred"
Ongoing
Zero plastica monouso vergine di origine
fossile

Zero plastica monouso vergine di origine
fossile
Ongoing
100%
packaging
impiegato
nei
processi
logistici realizzato con materiali "preferred"

100% packaging logistico del Gruppo
realizzato con materiali "preferred"
Diffondere la cultura della sostenibilità
2024
100% dei dipendenti nel mondo coinvolti in un
programma di formazione su temi ambientali

Programma
di
formazione
su
temi
ambientali erogato a tutti i dipendenti del
mondo
BE FAIR
Rafforzare i sistemi di tracciabilità delle materie prime [SDG 12]
Ongoing
100% dei fornitori di piuma conformi anche
con i nuovi moduli diritti umani e ambiente
inclusi
nel
Protocollo
DIST
(Stone
Island
adotterà gli stessi moduli ambientali e sociali
nella propria catena di fornitura certificata
-
)
Responsible Down Standard
RDS

100% dei fornitori di piuma conformi anche
con i nuovi moduli diritti umani e ambiente
inclusi nel Protocollo DIST (Stone Island ha
adottato gli stessi moduli ambientali e
sociali nella propria catena di fornitura
certificata Responsible Down Standard -
RDS)
Ongoing
Tracciate le materie prime strategiche

Materie prime strategiche tracciate (nylon,
poliestere, cotone, lana e piuma)
2024
Materie prime strategiche in linea con il
Raw
Material Manual

Pubblicato il
di
Raw Material Manual
Gruppo

Materie prime strategiche in linea con il
di Gruppo
Raw Material Manual
2024
Collezioni Moncler fur free

Collezioni del Gruppo Moncler fur free

Promuovere un luogo di lavoro sicuro ed equo [SDG 8]
2025
Almeno l'80% dei "critical supplier" allineati
ai più alti livelli dello standard di compliance
sociale del Gruppo Moncler
Per la definizione di "critical supplier" vedi

Oltre il 95% dei "critical supplier" allineati
ai
più
alti
livelli
dello
standard
di
compliance sociale del Gruppo Moncler

Eseguiti
546
audit
etico-sociali
e
ambientali.
100%
dei
fornitori
di
capospalla auditati su aspetti etico-sociali
pag. 242.
Ongoing
Prosecuzione
della
promozione
di
certificazioni in materia di salute e sicurezza e
ambiente presso i siti dei fornitori
nel triennio 2022-2024

Proseguita l'attività di sensibilizzazione sui
fornitori volta a promuovere l'importanza
dei processi di certificazione
2025
100% dei "critical supplier" valutati e coinvolti
in un'analisi sul

living wage
Le analisi di living wage hanno validità
triennale

86%
dei
"critical
supplier"
valutati
e
coinvolti in un'analisi sul
living wage
NURTURE UNIQUENESS
Promuovere una cultura inclusiva attraverso la formazione [SDG 4; 5]
2024
100%
dei
dipendenti
coinvolti
in
un
programma di formazione su temi di diversità,
equità e inclusione

100%
dei
dipendenti
coinvolti
in
un
programma di formazione sui temi di
diversità, equità e inclusione (DE&I) che
prevede diversi moduli erogati a livello
globale, tra cui un corso sui DE&I Essentials,
uno sugli
e il programma
Unconscious Bias
che coinvolge il 100% del
Building Bridges
management
2024
Estensione di MONCampus, il programma di
formazione aziendale per giovani talenti, nel
mondo

Esteso il programma MONCampus a livello
internazionale
coinvolgendo
tutte
le
Region del Gruppo

2025
Aggiornamento del modello di leadership
PIUMA, il sistema aziendale di valutazione
della performance, con un focus sull'inclusività

Predisposta una prima ipotesi del modello
di leadership
Garantire la rappresentatività [SDG 4; 5]
2025
≥ 50% di donne sul totale della popolazione
aziendale

70% di donne sul totale della popolazione
aziendale
≥ 50% di manager donne sul totale del
management

52% di manager donne sul totale del
management
≥ 50% di junior manager donne sul totale dei
junior manager

56% di junior manager donne sul totale
degli junior manager
≥ 50% di top manager donne sul totale dei top
manager

41% di top manager donne sul totale dei
top manager
≥ 50% di manager donne nelle funzioni che
generano ricavi sul totale dei manager nelle
funzioni che generano ricavi

55% di manager donne nelle funzioni che
generano ricavi sul totale dei manager
nelle funzioni che generano ricavi
≥ 50% di donne in posizioni STEM sul totale
delle posizioni STEM (
Science, technology,
engineering, and mathematics)

61% di donne in posizioni STEM sul totale
delle posizioni STEM
Creare un sistema di procedure e politiche a supporto della
(DE&I)
Diversity, Equity & Inclusion
Ongoing
Rafforzamento dei sistemi di protezione dei
dipendenti

Lanciata
una
nuova
campagna
di
comunicazione interna sulla procedura di
whistleblowing
2024
Lancio dell'iniziativa Ferie Solidali in Italia
La possibilità di cedere – a titolo gratuito – i
giorni di ferie ad un collega per agevolarlo
nella gestione di specifici e particolari bisogni

Siglato l'accordo, ad ottobre 2024 in
Italia, che permetterà di istituire la banca
ore solidale, consentendo ai dipendenti del
Gruppo di donare giornate di ferie ai
colleghi in difficoltà, con un contributo
equivalente offerto dall'azienda

2025
Certificazione Equal Pay a livello mondo
(perimetro marchio Moncler)

Ottenuta la Certificazione Equal Pay per
l'Headquarter
del
marchio
Moncler in
Italia

Avviato il processo di certificazione in
Corea
del
Sud,
Giappone,
Cina
continentale, Francia, Stati Uniti e Romania
2025
Pubblicazione di un
DE&I report

Aggiornato il processo di integrazione di
indicatori di performance DE&I nel sistema
di rendicontazione dei dati inerenti la
popolazione aziendale
Valorizzare le persone [SDG 3]
Ongoing
Ripetizione
annuale
dell'analisi
di
clima
interno a livello mondo

Svolta l'ottava analisi di clima interno,
MONVoice, con un tasso di risposta del
92% coinvolgendo 6.777 persone a livello
Gruppo
2024
Lancio della seconda survey sulla Diversità,
Equità e Inclusione coinvolgendo il 100% dei
dipendenti a livello mondo

Lanciata la seconda survey con l'obiettivo
di approfondire e rafforzare ulteriormente
le tematiche legate alla DE&I, a livello
mondo
Promuovere nuovi modi di lavorare
2024
Creazione di gruppi di lavoro locali per
garantire l'implementazione del piano DE&I e
condividere nuove proposte

Costituiti gruppi di lavoro locali in ogni
Region del Gruppo, che sono stati coinvolti
nella definizione di attività in ambito
diversità, equità e inclusione
GIVE BACK
Proteggere le persone dal freddo
2025
150.000 persone in difficoltà protette dal
freddo (2020-2025)

Oltre 165.000 persone in difficoltà protette
dal freddo negli ultimi otto anni (circa
135.000 nel periodo 2020 – 2024)
Creare valore condiviso [SDG 11]
2024
Realizzazione di un progetto ad alto valore
sociale ogni due anni che risponda a un
bisogno specifico della comunità

Supportato
il
progetto
biennale
di
Fondazione TOG dedicato ai bambini con
patologie neurologiche complesse e volto a
integrare
l'innovativa
tecnologia
Eye
presso il proprio domicilio
tracking

Ongoing

100% della popolazione aziendale elegibile per attività di volontariato

100% della popolazione aziendale elegibile per attività di volontariato

Il Piano di Sostenibilità del Gruppo Moncler è fortemente integrato nella strategia aziendale complessiva. Questa integrazione rende complesso distinguere in modo analitico i costi e gli investimenti associati ai singoli progetti e alle attività che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi del Piano di Sostenibilità. In molti casi, infatti, è necessario considerare una molteplicità di fattori interconnessi, con sovrapposizioni che rendono difficile isolare specifici elementi di costo o beneficio per fornire stime separate. Di conseguenza, sono di seguito riportati esclusivamente gli importi più significativi relativi al periodo di rendicontazione:

2024
(milioni di Euro) Investimenti Costi operativi
ACT ON CLIMATE & NATURE 6,6 2,8
THINK CIRCULAR & BOLD 0,3 84,315
BE FAIR 0,3 1,2
NURTURE UNIQUENESS - 3,6
GIVE BACK - 3,6

Inoltre, alla data di rendicontazione, non sono stati registrati effetti rilevanti sulle grandezze rappresentate nel Bilancio Consolidato del Gruppo derivanti da rischi e opportunità rilevanti.

Anche nell'ambito dei prodotti finanziari, Moncler sta sperimentando e adottando nuovi meccanismi legati alle performance di sostenibilità. A novembre 2020, Moncler ha siglato un accordo per le coperture del rischio di cambio, che prevede un premio in termini di miglioramento dello strike di hedging sulle valute, basato sul riconoscimento di elevati standard di sostenibilità da parte di un ente di valutazione esterno e indipendente.

Il Gruppo, in conformità alla propria strategia aziendale, intende proseguire in questo percorso di continui investimenti nella filiera, in particolare nell'acquisto di materiali "preferred" (il cui valore complessivo è riportato nella voce "Think Circular & bold") e nelle azioni per l'implementazione della strategia climatica. È tuttavia complesso dare indicazioni precise in termini numerici ma ci si aspetta un trend in linea con il 2024.

15 Il valore si riferisce al costo totale degli acquisti di materiali "preferred" avvenuti nel 2024. Non è possibile determinare il differenziale di costo tra materiale "preferred" e materiale convenzionale.

[SBM-2] INTERESSI E OPINIONI DEI PORTATORI DI INTERESSI

Il Gruppo Moncler considera molto importante mantenere una relazione costante e solida con tutti i propri stakeholder.

Gli stakeholder rappresentano un'ampia gamma di interessi diversi: stabilire e mantenere relazioni stabili e durature basate sul dialogo continuo e sul coinvolgimento attivo è un elemento cruciale per una creazione di valore condiviso e di lungo periodo.

Attraverso la comprensione delle specifiche aspettative, Moncler e Stone Island possono gestire anticipatamente l'insorgere di potenziali criticità, e perfezionare le proprie azioni e piani. Identificare in modo puntuale i propri stakeholder e organizzare i canali più efficaci, monitorando costantemente aspettative, bisogni e opinioni, costituiscono il punto di partenza per impostare un efficace processo di engagement.

Il Gruppo, attraverso funzioni dedicate, persegue un approccio proattivo nei confronti della pluralità di interlocutori con cui costantemente si rapporta nel mondo, promuovendo il dialogo costante e recependone le esigenze. Entrambi i Marchi sono consapevoli, infatti, che questi momenti di confronto costituiscano occasioni reciproche di crescita e arricchimento. Nel corso degli ultimi anni, l'impegno del Gruppo è volto a ridisegnare nuovi modi di dialogare per interagire con la propria community con un approccio sempre più digital native.

La tabella seguente illustra la mappa degli stakeholder inclusiva delle relative aspettative ed è aggiornata periodicamente tramite indagini interne con le strutture aziendali deputate alla gestione quotidiana dei rapporti con le specifiche categorie.

STAKEHOLDER STRUMENTI E CANALI DI
INTERAZIONE
ASPETTATIVE DEGLI
STAKEHOLDER
Dipendenti Analisi di clima interno,
MONVoice
Informazione su strategie e
risultati del Gruppo
Dialogo costante con la
Direzione Risorse Umane
Gestione responsabile del
business
Incontri annuali per
confrontarsi sul percorso di
crescita, per definire gli
Chiarezza di obiettivi e
sistema premiante
obiettivi individuali e per
discutere la valutazione della
performance
Formazione e sviluppo
professionale
Incontri con la popolazione
aziendale per la condivisione
Ambiente di lavoro
stimolante e sicuro
dei risultati e degli obiettivi
futuri aziendali
Pari opportunità. Diversità e
inclusione
sui temi di DE&I
Townhall
Coinvolgimento nella vita
aziendale
Incontri per sensibilizzare e
informare su tematiche
legate alla salute e al
benessere
Promozione del benessere,
della salute e della sicurezza
Incontri di formazione e corsi
in modalità digitale

Intranet aziendale e piano di
newsletter
MONCampus
Piattaforma aziendale
Thank Boss It's Friday!
Programmi di inserimento per
nuovi assunti
Programmi di volontariato
Organizzazioni sindacali,
rappresentanti dei lavoratori
Incontri con le
rappresentanze sindacali
Gestione responsabile del
business
Attività di coinvolgimento e
informazione tempestiva in
merito a tematiche rilevanti
per la popolazione aziendale
Aggiornamento
sull'avanzamento della
formazione svolta in azienda
Predisposizione della
rendicontazione di
sostenibilità chiara e
trasparente
Cliente finale Rapporto diretto e
continuativo con il personale
di vendita
Servizio di Client Service
Interazioni tramite telefono,
posta, e-mail, social media
Definizione di iniziative ed
esperienze personalizzate
Ricerche di mercato e focus
group
Raccolta sistematica dei
feedback del cliente (VIBE)
Qualità, sicurezza e
durabilità del prodotto
Prodotti realizzati
rispettando l'ambiente, le
persone e gli animali
Stile, unicità, innovazione e
completezza dell'offerta
Elevato livello di servizio
durante e post vendita
Personale di vendita
competente, professionale ed
empatico
Esperienze di acquisto ed
interazione personalizzate
Clienti wholesale Incontri di formazione in
presenza e online
Dialogo continuativo via
telefono o e-mail
Visite presso i negozi
Qualità e innovazione dei
prodotti
Sicurezza e trasparenza
relativamente agli aspetti
ambientali, sociali e al
benessere animale lungo

Testimonianze presso le
università
l'intero sistema di
approvvigionamento
Reputazione del marchio
Fornitori, partner commerciali Rapporti quotidiani Continuità della fornitura
Incontri istituzionali Rispetto delle condizioni
contrattuali
Definizione e condivisione di
standard
Coinvolgimento nella
definizione di standard
Training stagionali e annuali
Portale dedicato
relativi alla fornitura, inclusi
criteri socioambientali, e
tempestività nella
comunicazione dei nuovi
requisiti richiesti
Rapporto di collaborazione e
supporto nella gestione delle
eventuali problematiche
produttive
Comunità locali Incontri con rappresentanti
delle associazioni, delle
Sostegno o finanziamento di
iniziative
organizzazioni e della
comunità locale
Supporto ad attività di
sensibilizzazione
Definizione di interventi o
progetti gestiti direttamente
o in collaborazione
Investitori e analisti
(tradizionali e di sostenibilità)
Assemblea degli Azionisti Consolidamento e
rafforzamento della
Conference-call o incontri
periodici a seguito di
comunicazioni rilevanti
conoscenza del Gruppo e del
suo modello di business
Comunicazioni e informazioni
price-sensitive
Creazione di valore (ritorno
sugli investimenti,
sostenibilità del business)
Seminari, conferenze di
settore, roadshow e incontri
Gestione trasparente e
responsabile
Dialogo quotidiano (incontri,
telefono, e-mail)
Tempestività e disponibilità
al dialogo
Sito web istituzionale Adeguata gestione dei rischi
inclusi quelli socio
Compilazione di questionari
finalizzati alla valutazione
della performance di
sostenibilità
ambientali
Media Press day Disponibilità, tempestività e
Interviste con i vertici
aziendali
accuratezza delle
informazioni

Conferenze Stampa
Media plan
Dialogo costante
Sfilate/eventi
Incontri ed appuntamenti ad
hoc
Sito web istituzionale
Informazioni sulle tendenze
delle stagioni successive
Enti locali, pubblica
amministrazione, enti
regolatori, Associazioni di
categoria e Organizzazioni
Non Governative
Incontri ad hoc
Partecipazione a gruppi di
lavoro
Definizione e sviluppo di
progetti comuni
Partecipazione a progetti di
pubblica utilità
Inclusione di aspetti
ambientali, sociali e di
nelle
animal welfare
strategie aziendali e nel
sistema di
approvvigionamento
Comunicazione degli
obiettivi aziendali con
riferimento ad aspetti
ambientali, sociali e di
animal welfare
Partecipazione attiva ai
tavoli di discussione
Utilizzo efficiente delle
materie prime
Elementi di sostenibilità nei
nuovi punti vendita

La Funzione Corporate Affairs & Compliance aggiorna periodicamente il Comitato Nomine e Remunerazione, nonché il Consiglio di Amministrazione, sugli esiti dell'intensa attività di engagement svolta annualmente in preparazione dell'Assemblea degli Azionisti e, successivamente, con gli investitori e i Proxy Advisor. Tale attività include discussioni su tematiche ambientali, sociali e di governance (ESG).

Inoltre, su base annuale, vengono analizzati in dettaglio i risultati dell'indagine MONVoice dal Comitato Nomine e Remunerazione. Questi risultati sono fondamentali per le verifiche connesse alle politiche delle risorse umane.

Relazioni con enti, istituzioni e associazioni

Il Gruppo Moncler crede nel dialogo e nella collaborazione e aderisce a molteplici organizzazioni, associazioni e tavoli di discussione sia a livello nazionale sia internazionale con un contributo di circa 700.000 Euro in crescita rispetto al 2023 (530.000 Euro). Diversi sono gli ambiti di intervento: dalla promozione della moda italiana e delle iniziative di sostenibilità, alla lotta alla contraffazione, alla tutela del marchio, alla promozione del talento delle donne, al sostegno dell'innovazione fino al supporto nella definizione di modifiche di normative nazionali e internazionali.

Di seguito si riportano le principali associazioni a cui partecipa il Gruppo:

  • AIR (Associazione Italiana Investor Relations): associazione senza fini di lucro che ha l'obiettivo di promuovere la figura professionale dell'Investor Relation Officer e la qualità della comunicazione finanziaria tra le società e la comunità finanziaria.
  • Anti-Counterfeiting Group (ACG): associazione senza scopo di lucro, il cui fine è la tutela del consumatore dalla contraffazione attraverso l'agevolazione di programmi di formazione e la costituzione di un ambiente collaborativo tra società e le principali autorità locali (circa 3.800 Euro).
  • ECCK (European Chamber of Commerce in Korea): associazione coreana impegnata nella tutela e promozione degli interessi e delle società con sede nei paesi dell'Unione europea (UE) e dell'Associazione europea di libero scambio (AELS) attive in Corea del Sud. L'associazione si focalizza nella facilitazione del dialogo con le autorità governative locali; nel raccogliere e condividere informazioni sugli sviluppi commerciali, economici e regolamentari; nell'attuare attività di lobby per rafforzare e confermare l'impegno del Governo locale nella lotta alla contraffazione, nei mercati fisici e online.
  • Assonime: associazione delle società italiane per azioni che opera per il miglioramento della legislazione industriale, commerciale, amministrativa e tributaria in Italia con particolare riguardo alla disciplina delle società, realizza studi e pubblicazioni e rappresenta il punto di vista delle imprese presso le istituzioni italiane, europee ed internazionali.
  • Camera Nazionale della Moda Italiana: associazione il cui fine è la promozione, il coordinamento del settore della moda italiana e la formazione dei giovani stilisti italiani.
  • Club 231: iniziativa promossa per promuovere il confronto sulle novità legislative in materia del D.Lgs. 231/2001, favorendo lo scambio di conoscenze e competenze maturate sia in ambito aziendale sia in ambito giurisprudenziale e dottrinale.
  • Fondazione Altagamma: fondazione che riunisce le imprese dell'alta industria culturale e creativa italiana, riconosciute come autentiche ambasciatrici dello stile italiano nel mondo. La sua missione è contribuire alla loro crescita e competitività.
  • INDICAM: associazione per la lotta alla contraffazione, attivo su diversi fronti tra cui la diffusione di una cultura anticontraffazione fra gli operatori, le pubbliche autorità e il grande pubblico; il miglioramento delle disposizioni legislative anticontraffazione; operazioni collettive di investigazione fra i propri associati in cooperazione con le autorità diplomatiche italiane per la protezione dei marchi all'estero (5.600 Euro).
  • PREVILINE ASSISTANCE (Cassa Interaziendale di Assistenza per le Aziende clienti del Gruppo ASS. GENERALI S.p.A.): associazione nazionale a disposizione delle aziende, che opera per perseguire finalità esclusivamente assistenziali a favore dei propri iscritti, attraverso l'erogazione di prestazioni sia in forma mutualistica che assicurativa, mediante la sottoscrizione di convenzioni con compagnie assicurative.
  • SNB-REACT (Coöperatieve Vereniging SNB-REACT): associazione senza fini di lucro che promuove azioni contro la contraffazione.
  • Union des Fabricants (Unifab): associazione francese attiva nella difesa dei diritti di proprietà intellettuale. L'associazione, presente anche a Tokyo e Pechino, supporta gli associati nella lotta alla contraffazione in Asia e nella gestione dei rapporti con le autorità locali.
  • Unione degli industriali della provincia di Padova: associazione nazionale che ha lo scopo di migliorare la competitività del sistema produttivo locale, attraverso la realizzazione di infrastrutture, la promozione del trasferimento di conoscenza e di una cultura del lavoro

moderna, di un forte spirito d'iniziativa individuale e collettivo, dell'innovazione e della ricerca applicata.

Valore D: associazione italiana di cui fanno parte grandi realtà aziendali impegnate nel sostegno e nella promozione della leadership e del talento femminile quale contributo di valore alla crescita delle imprese (8.000 Euro).

Grazie alla partecipazione alle associazioni sopra elencate e ad altre, il Gruppo si impegna a supportare diversi temi rilevanti per il business e per il settore di appartenenza, tra cui, ad esempio, l'adesione con un contributo di oltre 137.000 Euro ad associazioni impegnate in tematiche industriali e produttive del mondo della moda e con un contributo di circa 355.000 Euro ad associazioni impegnate in tematiche ESG (Environmental Social Governance).

Inoltre, dal 2019, Moncler è parte del The Fashion Pact, una coalizione di aziende globali leader del settore della moda e tessile che, insieme a fornitori e distributori, si impegna a raggiungere obiettivi condivisi e focalizzati su tre aree principali: contrastare il riscaldamento globale, ripristinare la biodiversità e proteggere gli oceani. All'interno del The Fashion Pact, Moncler è stata presente, nel corso del mandato di tre anni, nello Steering Committee, un comitato composto da alcuni CEO di brand membri, volto a mantenere aperto un dialogo tra i dirigenti aziendali e condividere apertamente idee, linee guida e progressi, e continua a sedere nell'Operations Committee, l'organo che definisce le azioni, gruppi di lavoro e le attività di sensibilizzazione da implementare per raggiungere le priorità definite dallo Steering Committee.

MONCLER A SOSTEGNO DELLE ASSOCIAZIONI PER LA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Il Gruppo è consapevole dell'importanza di stringere partnership e collaborazioni con il mondo accademico, la società civile, le istituzioni e le imprese con l'obiettivo di unire le forze, creare nuove sinergie per combattere i cambiamenti climatici. A tal proposito nel corso degli ultimi anni ha aderito ad associazioni impegnate su questo fronte tra cui: il The Fashion Pact, una coalizione che ha tra i principali obiettivi proprio la lotta al cambiamento climatico e che si impegna a formare e informare le aziende che ne fanno parte supportandole nei processi di trasformazione e innovazione necessari a ridurre i propri impatti ambientali; Camera Nazionale della Moda Italiana impegnata a svolgere attività di advocacy con tutti i brand italiani per promuovere una moda responsabile che si basa tra le altre cose su princìpi di riduzione degli impatti ambientali delle attività di business e il rispetto dei diritti umani; la Fondazione Altagamma che promuove tra i propri aderenti anche tematiche di riduzione dell'impatto ambientale; e Re.Crea un consorzio fondato per organizzare in modo responsabile la gestione dei prodotti del settore tessile e moda a fine vita e per promuovere la ricerca e lo sviluppo di soluzioni di riciclo innovative. Il Gruppo Moncler, nell'aderire a queste associazioni in tutti i Paesi in cui opera, assume una posizione allineata ai princìpi espressi nella propria Politica Ambientale che si ispira all'Accordo di Parigi sul Clima del 2015, al Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP), al Green Deal Europeo, al Global Compact e agli obiettivi descritti dagli UN Sustainable Development Goals (SDGs). La responsabilità dell'effettiva applicazione di tali princìpi è affidata al Chief Marketing & Corporate Strategy Officer che aggiorna periodicamente il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, insieme all'Unità di Sostenibilità. A quest'ultima è anche affidato il monitoraggio periodico dell'allineamento degli impegni di queste associazioni con quelli del Gruppo. Moncler ritiene tale allineamento fondamentale per permettere il raggiungimento condiviso degli obiettivi sfidanti che queste associazioni si pongono e si impegna a promuovere proattivamente le proprie ambizioni ambientali nel caso in cui dovesse emergere un disallineamento con quelle delle associazioni a cui aderisce.

[SBM-3] IMPATTI, RISCHI E OPPORTUNITÀ RILEVANTI E LORO INTERAZIONE CON LA STRATEGIA E IL MODELLO AZIENDALE

Di seguito sono riportati gli impatti attuali e potenziali, i rischi teorici (la cui valutazione non prende in considerazione le azioni di mitigazione messe in atto dal Gruppo) e le opportunità, suddivisi nei sottotemi di sostenibilità delineati dagli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), che il Gruppo ha identificato e valutato come rilevanti nell'ambito dell'analisi di doppia rilevanza, il cui processo è descritto a pagg. 98-100. Le questioni di sostenibilità rilevanti emerse da tale analisi rappresentano le priorità su cui il Gruppo struttura il Piano Strategico di Sostenibilità.

Per ciascun impatto, rischio o opportunità viene specificato in quale fase della catena del valore si concentra prevalentemente, se nelle attività proprie del Gruppo, a monte o a valle di tali attività. Inoltre viene illustrato l'orizzonte temporale in cui il Gruppo si attende che l'effetto dell'impatto, rischio o opportunità si concretizzi o potrebbe concretizzarsi. Infine, viene indicato laddove un impatto abbia natura potenziale.

Priorità
Strategica del
Piano di
Sostenibilità
IRO materiali per ESRS Tematici Sotto
tema/Sotto
sotto-tema
Catena
del valore
a monte
Attività
proprie
Catena
del valore
a valle
Orizzonte
Temporale
E1 - Cambiamenti Climatici
ACT ON
CLIMATE &
NATURE
Impatto negativo sull'ambiente
dovuto alle emissioni dirette e
indirette di gas serra delle
proprie attività (scope 1 e 2).
- Mitigazione
dei
cambiamenti
climatici
- Energia
Breve
Periodo
Impatto negativo sull'ambiente
dovuto alle emissioni indirette di
gas serra delle attività a monte e
a valle (scope 3).
- Mitigazione
dei
cambiamenti
climatici
- Energia
Breve
Periodo
Rischi fisici teorici derivanti
dall'intensificazione di fenomeni
climatici estremi e cronici (forti
precipitazioni, trombe d'aria,
ondate di calore o di freddo,
mareggiate, incendi, fenomeni
di siccità, ecc.), che potrebbero
colpire i siti fisici comportando
la possibile interruzione o
riduzione dei livelli di
produzione (continuità
operativa).
Adattamento
ai
cambiamenti
climatici
Lungo
Periodo
Rischio teorico associato ai
cambiamenti nelle dinamiche di
acquisto dei clienti, con
potenziali preferenze per
prodotti a più basso impatto o
per capi più leggeri.
Adattamento
ai
cambiamenti
climatici
Lungo
Periodo
Rischio teorico reputazionale di
mancato raggiungimento degli
obiettivi climatici definiti nel
piano di sostenibilità (scope 1-2-
3).
- Mitigazione
dei
cambiamenti
climatici
- Energia
Medio
Periodo

Priorità
Strategica del
Piano di
Sostenibilità
IRO materiali per ESRS Tematici Sotto
tema/Sotto
sotto-tema
Catena
del valore
a monte
Attività
proprie
Catena
del valore
a valle
Orizzonte
Temporale
E2 – Inquinamento
Rischio teorico reputazionale
derivante dal mancato rispetto
delle normative sulla qualità
dell'aria, dell'acqua e del suolo
da parte dei fornitori.
-Inquinamento
del suolo
-Inquinamento
dell'aria
-Inquinamento
dell'acqua
Breve
Periodo
E3 – Acque e risorse marine
Potenziale impatto negativo
sulle falde acquifere dovuto
all'eccessivo prelievo di acqua e
al conseguente effetto
sull'equilibrio ecologico dei
corpi idrici, in particolare nelle
aree caratterizzate da elevato
stress idrico.
- Prelievi
d'acqua
- Consumo
d'acqua
Medio
Periodo
E4 – Biodiversità ed ecosistemi
Potenziale impatto negativo
sugli ecosistemi e sugli organismi
viventi derivante dal degrado
del suolo, causato da pratiche
non sostenibili come l'uso
intensivo delle risorse naturali e
la deforestazione, con
potenziale perdita di
biodiversità.
-
Cambiamento
di uso del
suolo
- Impatti
sull'estensione
e sulla
condizione
degli
ecosistemi
Medio
Periodo
THINK
CIRCULAR &
BOLD
E5 – Uso delle risorse ed economia circolare
Opportunità di ottenere un
vantaggio competitivo mediante
la promozione e ricerca di
soluzioni a basso impatto
ambientale da integrare nella
progettazione e produzione dei
prodotti, in un'ottica di
economia circolare (ad esempio,
utilizzo di materiali "preferred",
eco-design,
recupero/riciclo/riutilizzo degli
scarti di produzione, riparazione
dei capi, ecc.).
-Utilizzo di
materiali
"preferred"
(
entity
specific)
-Deflussi di
risorse
connessi a
prodotti e
servizi
Breve
Periodo
S4 - Consumatori e utilizzatori finali
Rischio teorico legato a sanzioni
o al divieto di
commercializzazione di
determinati articoli, qualora non
vengano rispettate le normative
applicabili relative alla
conformità dei prodotti in
particolare quelle relative
all'uso di sostanze chimiche
potenzialmente nocive.
Salute e
sicurezza
Breve
Periodo
S1 - Forza lavoro propria
NURTURE
UNIQUENESS
Impatto positivo sul benessere e
sulla soddisfazione dei
dipendenti che può derivare
dalla promozione di benefit
- Equilibrio tra
vita
professionale
e vita privata
Breve
Periodo

Priorità
Strategica del
Piano di
Sostenibilità
IRO materiali per ESRS Tematici Sotto
tema/Sotto
sotto-tema
Catena
del valore
a monte
Attività
proprie
Catena
del valore
a valle
Orizzonte
Temporale
dedicati, come assicurazioni
sulla vita, piani pensionistici,
programmi di prevenzione,
benessere e nutrizione, asili nido
e centri fitness oltre ad un orario
di lavoro flessibile.
- Occupazione
sicura
- Orario di
lavoro
Impatto positivo sulle
competenze e sulle conoscenze
dei dipendenti attraverso i
programmi di formazione, che
contribuiscono a una forza
lavoro coinvolta e motivata.
Formazione e
sviluppo delle
competenze
Breve
Periodo
Impatto positivo sui dipendenti
grazie all'offerta di pacchetti
retributivi competitivi e di
opportunità di lavoro e percorsi
di carriera stimolanti.
Salari
adeguati
Breve
Periodo
Potenziale impatto negativo
sulla salute e sulla sicurezza dei
dipendenti a causa di infortuni e
malattie professionali negli
ambienti di produzione.
Salute e
sicurezza
Breve
Periodo
Potenziale impatto negativo
sulla propria forza lavoro
derivante da episodi di
discriminazione.
- Diversità
- Occupazione
e inclusione
delle persone
con disabilità
Breve
Periodo
Rischio teorico di perdita e
attrazione di talenti e di figure
chiave a diversi livelli
dell'organizzazione, per un
mercato del lavoro competitivo e
in continua evoluzione, dal punto
di vista salariale e dei percorsi
di carriera, come quello del
settore moda/lusso.
Salari
adeguati
Breve
Periodo
Opportunità di rafforzare le
competenze e il
know-how
dell'azienda attraverso il
processo di parziale
internalizzazione della
produzione.
Formazione e
sviluppo delle
competenze
Medio
Periodo
S2 - Lavoratori nella catena del valore
BE FAIR Potenziale impatto negativo sui
lavoratori della catena del
valore causato dalla potenziale
violazione dei diritti umani lungo
la catena di fornitura in certi
Paesi.
- Lavoro
minorile
- Lavoro
forzato
Breve
Periodo
Potenziali impatti negativi sui
lavoratori della catena del
valore a causa dell'elevata
Occupazione
sicura
Breve
Periodo

Priorità
Strategica del
Piano di
Sostenibilità
IRO materiali per ESRS Tematici Sotto
tema/Sotto
sotto-tema
Catena
del valore
a monte
Attività
proprie
Catena
del valore
a valle
Orizzonte
Temporale
variabilità stagionale nella
pianificazione della produzione,
tipica del settore della moda,
che può compromettere la
stabilità occupazionale, ad
esempio portando a un aumento
dell'uso di lavoratori temporanei
o licenziamenti.
Rischio reputazionale teorico
derivante dal mancato rispetto,
da parte dei fornitori, di
standard lavorativi e di
condizioni di lavoro adeguate
(ad esempio, orario di lavoro
adeguato, equilibrio tra lavoro e
vita privata, occupazione sicura)
oltre che dall'assenza di dialogo
sociale.
-
Contrattazione
collettiva
- Dialogo
sociale
- Libertà di
associazione
- Occupazione
sicura
- Equilibrio tra
lavoro e vita
privata
- Orario di
lavoro
Breve
Periodo
Rischio reputazionale teorico
derivante dall'erogazione, da
parte dei fornitori, di salari non
adeguati.
Salari
adeguati
Breve
Periodo
Rischio reputazionale teorico
dovuto alla mancanza di sistemi
di gestione della salute e della
sicurezza o al verificarsi di casi
di incidenti e/o malattie gravi
lungo la catena del valore.
Salute e
sicurezza
Breve
Periodo
Rischio reputazionale teorico
causato dalla potenziale
violazione dei diritti umani lungo
la catena del valore.
- Lavoro
minorile
- Lavoro
forzato
Breve
Periodo
G1 - Condotta delle imprese
Potenziale impatto negativo sul
benessere degli animali dovuto
all'utilizzo di materie prime di
origine animale nelle collezioni.
Benessere
animale
Breve
Periodo
Potenziale impatto negativo
sulla stabilità dei flussi di cassa
dei fornitori, causato da una
gestione impropria delle
pratiche di pagamento.
Gestione dei
rapporti con i
fornitori,
comprese le
prassi di
pagamento
Breve
Periodo
Rischio reputazionale teorico
derivante dal mancato rispetto
dei princìpi di benessere
animale e degli standard del
Gruppo in merito lungo la
catena di approvvigionamento
delle materie prime di origine
animale.
Benessere
animale
Breve
Periodo

Priorità
Strategica del
Piano di
Sostenibilità
IRO materiali per ESRS Tematici Sotto
tema/Sotto
sotto-tema
Catena
del valore
a monte
Attività
proprie
Catena
del valore
a valle
Orizzonte
Temporale
Opportunità di rafforzare le
relazioni con i fornitori
attraverso un coinvolgimento
proattivo a fronte delle sfide di
sostenibilità, come la
decarbonizzazione e il
rafforzamento delle competenze
su tematiche sociali e
ambientali.
Promuovendo la collaborazione
e il dialogo, il Gruppo Moncler
può non solo rispondere alle
crescenti aspettative ambientali
e sociali, ma anche migliorare la
resilienza operativa e le
performance complessive della
catena di fornitura.
Gestione dei
rapporti con i
fornitori,
comprese le
prassi di
pagamento
Medio
Periodo
IRO materiali non correlati alle Priorità Strategiche del Piano di Sostenibilità
S4 - Consumatori e utilizzatori finali
PRIVACY Rischio di ricevere sanzioni per
la mancata conformità alle
norme sulla protezione dei dati e
relativo rischio reputazionale.
Riservatezza Breve
Periodo
IRO per Temi Entity Specific
Supporto alle comunità
GIVE BACK Impatto positivo sulle comunità
attraverso la promozione e la
sponsorizzazione di iniziative che
sostengono le organizzazioni no
profit tramite contributi in
denaro, donazioni di capi di
abbigliamento e supporto
organizzativo per programmi
nazionali e internazionali.
N/A Breve
Periodo

Nei capitoli del presente Documento sono illustrate le azioni implementate dal Gruppo per mitigare gli impatti negativi e i rischi teorici rilevanti o perseguire le opportunità e gli impatti positivi identificati, evidenziandone gli effetti attuali e potenziali. Per ciascuna area tematica, vengono inoltre descritti gli impatti rilevanti, spiegando come questi incidano sulle persone e sull'ambiente, se derivano dalla strategia e dal modello aziendale e se sono generati attraverso le attività proprie del Gruppo o dai rapporti commerciali.

Inoltre, nei capitoli viene dettagliato l'approccio di resilienza del Gruppo, della sua strategia e del modello aziendale ai rischi, evidenziando le misure adottate per prevenire, mitigare e rispondere agli effetti potenziali di tali rischi.

In relazione ai rischi e alle opportunità identificati come rilevanti, il Gruppo Moncler non ha riscontrato, nel periodo di rendicontazione, effetti finanziari attuali sulla propria situazione patrimoniale-finanziaria, sul risultato economico o sui flussi finanziari. Inoltre, alla data di pubblicazione del presente Documento, non sono emersi elementi che possano far presumere

l'esistenza di un rischio significativo di svalutazioni o aggiustamenti, nel prossimo esercizio, dei valori contabili degli attivi e delle passività riportati nel Bilancio Consolidato del Gruppo.

[IRO-1] DESCRIZIONE DEL PROCESSO PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ RILEVANTI

Per il Gruppo Moncler, l'analisi di materialità è da sempre uno strumento importante per identificare le priorità ambientali e sociali rilevanti per gli stakeholder e per il settore, coerentemente con la propria strategia e i propri impatti di business, per individuare e gestire rischi e opportunità, nonché per definire i contenuti della rendicontazione di sostenibilità.

Con l'entrata in vigore della Direttiva EU 2022/2464 sulla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), è stata introdotta l'analisi di doppia rilevanza (double materiality) che considera due prospettive complementari: la impact materiality, che riguarda l'identificazione e la valutazione degli impatti che il Gruppo ha (o potrebbe avere) sull'ambiente e sulle persone, e la financial materiality che si concentra sui rischi teorici e le opportunità derivanti da questioni ambientali, sociali o di governance che possono influire negativamente o positivamente sulla situazione patrimoniale-finanziaria, sul risultato economico, sui flussi finanziari, sull'accesso ai finanziamenti o sul costo del capitale.

Di conseguenza, l'Unità di Sostenibilità del Gruppo, con il supporto di una società specializzata, ha rivisto il proprio processo di analisi di materialità per allinearlo ai requisiti dei nuovi standard di rendicontazione di sostenibilità, European Sustainability Reporting Standards (ESRS), aggiornando la metodologia e strutturandola nelle seguenti fasi, come indicato nelle linee guida "IG1: Materiality Assessment Implementation Guidance" dell'European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG):

  • Comprensione del contesto. Questa fase ha previsto un'analisi approfondita delle attività del Gruppo, dei suoi rapporti di business, del contesto in cui opera e degli stakeholder rilevanti. L'obiettivo è stato raccogliere le informazioni necessarie per mappare le fasi della catena del valore, identificare gli attori coinvolti in ciascuna di esse, valutare gli impatti positivi, negativi, effettivi e potenziali, nonché individuare i rischi e le opportunità. Oltre all'approfondimento della documentazione interna, è stato effettuato un confronto con il settore di riferimento, attraverso un'analisi di benchmark, per identificare le questioni di sostenibilità rilevanti per le società dello stesso settore e garantire una visione completa e allineata alle best practice. Per approfondire la comprensione del contesto esterno, sono stati poi considerati il panorama legislativo in cui il Gruppo opera e le tematiche di interesse per i clienti e investitori, nonché le macro-tematiche ESG descritte in articoli e pubblicazioni scientifiche.
  • Identificazione di impatti, rischi e opportunità a partire dall'elenco dei temi e sottotemi forniti dallo standard ESRS 16 e alla luce di quanto emerso dall'analisi del contesto interno ed esterno, dalla lista di rischi identificati tramite il modello di gestione integrata dei rischi (Enterprise Risk Management - ERM) di Gruppo, dai temi di sostenibilità rilevanti pubblicati nella Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria del 2023 e dalle risultanze dei processi di due diligence. Nella maggioranza dei casi, gli impatti individuati hanno trovato rispondenza in rischi e/o opportunità correlati.

L'individuazione degli impatti, rischi e opportunità potenzialmente rilevanti per il Gruppo è stata possibile anche grazie al supporto di database pubblici che agevolano l'individuazione di impatti settoriali.

Nel processo di identificazione e valutazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità, il Gruppo Moncler ha preso in considerazione tutte le aree geografiche in cui opera, nonché le diverse attività lungo la propria catena del valore. Inoltre, ove necessario, sono state evidenziate le specificità legate a singoli Paesi, siti produttivi o rapporti commerciali. La lista di

16 Requisito Applicativo (RA) 16 ESRS 1, nell' Appendice B dell'Allegato II della direttiva CSRD.

impatti, rischi e opportunità identificata è stata successivamente validata dalle funzioni competenti durante la fase di valutazione.

Valutazione e determinazione di impatti, rischi e opportunità teorici rilevanti. Ciascun impatto, rischio e opportunità è stato successivamente valutato dalla relativa funzione di competenza, supportata dall'Unità di Sostenibilità e di Risk Management, tenendo conto di diversi fattori. In particolare, ai fini della valutazione, è stato analizzato se la generazione dell'impatto, del rischio o dell'opportunità emergesse prevalentemente nelle attività proprie del Gruppo e/o lungo la sua catena del valore (nel caso della catena del valore, sono stati considerati sia gli impatti, rischi e opportunità a monte che a valle), oltre a prendere in considerazione l'orizzonte temporale di breve, medio o lungo periodo17 in cui l'impatto, rischio o opportunità si verifica o potrebbe verificarsi.

In linea con quanto previsto dagli ESRS, le funzioni hanno valutato gli impatti tenendo conto della significatività, misurata attraverso l'entità, la portata, il carattere irrimediabile (quest'ultimo solo per gli impatti negativi) e della probabilità (solo per gli impatti potenziali). L'entità è definita come la misura del beneficio derivante da un impatto positivo o la gravità di un impatto negativo, la portata rappresenta l'estensione dell'impatto e il carattere irrimediabile indica la misura in cui un impatto negativo può essere rimediato. I rischi e le opportunità sono stati invece valutati considerando, oltre alla probabilità, anche la magnitudo, definita attraverso l'entità e la natura dei relativi effetti finanziari, reputazionali o di compliance. Importante sottolineare che gli impatti, i rischi e le opportunità sono stati identificati e valutati senza tenere conto delle azioni di mitigazione o, nel caso delle opportunità, di valorizzazione, già attuate dal Gruppo.

Le scale di valutazione appena descritte, di natura qualitativa o quantitativa, sono state definite a partire da quelle utilizzate per la valutazione dei rischi aziendali secondo il sistema di gestione dei rischi di Gruppo (Enterprise Risk Management). Le opportunità sono state identificate e valutate in continuità con le priorità su cui si sviluppa il Piano Strategico di Sostenibilità 2020-2025. In linea con quanto svolto in passato relativamente ai rischi sociali e ambientali, anche con l'obiettivo di includere le opportunità e la loro gestione, il Gruppo prevede di integrare quanto emerso dall'analisi di doppia rilevanza nel registro ERM. Questo approccio mira a ottimizzare il monitoraggio e la gestione strategica e operativa di tali aspetti, garantendo una visione più integrata e coerente con le priorità aziendali.

L'analisi ha coinvolto sia stakeholder interni che esterni al Gruppo. Tra gli stakeholder interni figurano le funzioni aziendali di Gruppo dei singoli Marchi e i membri dell'Unità di Sostenibilità di Moncler, in qualità di esperti nelle tematiche ambientali e sociali legate ai pilastri strategici del Piano di Sostenibilità. Per quanto riguarda gli stakeholder esterni, sono stati coinvolti investitori ed esperti di sostenibilità attraverso interviste individuali, mirate a raccogliere opinioni e feedback sul processo di analisi svolto.

Per determinare le tematiche di sostenibilità rilevanti ai fini della rendicontazione, i risultati delle valutazioni di ciascun impatto, rischio e opportunità sono state riportate all'interno di due matrici distinte: una per gli impatti e l'altra per i rischi e le opportunità18. Questa distinzione si è resa necessaria per garantire, nel caso degli impatti, un peso maggiore alla significatività rispetto alla probabilità di accadimento, come richiesto dagli standard ESRS (ESRS 1 - Prescrizioni generali, paragrafo 45) per gli impatti potenziali negativi sui diritti umani.

La soglia di materialità è stata definita, sia per impatti che per rischi ed opportunità, nelle aree di rilevanza medio-alta e alta.

17Moncler ha considerato i seguenti orizzonti temporali: breve periodo entro l'anno di rendicontazione successivo, medio periodo fino al 2030 e lungo periodo fino al 2050.

18 Gli impatti sono stati individuati nella matrice in base alla loro significatività (costituita dal valore massimo tra le valutazioni assegnate alle variabili di entità, portata ed eventualmente carattere irrimediabile) e probabilità (pari al valore massimo della scala per gli impatti attuali). Le coordinate di rischi e opportunità nella matrice, invece, corrispondono alla magnitudo dell'effetto finanziario, reputazionale o di compliance e alla probabilità.

I risultati dell'analisi di rilevanza, a seguito della convalida da parte dei membri del Comitato Strategico e dopo la valutazione del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, sono stati successivamente presentati al Consiglio di Amministrazione per essere approvati ai fini della rendicontazione.

L'analisi condotta ha portato alla definizione di una lista di 29 impatti, rischi e opportunità rilevanti sulla base delle prospettive di materialità financial o impact, riconducibili a tutti i Topical Standard previsti dagli ESRS, fatta eccezione per l'"S3 Comunità interessate" rispetto al quale non sono emersi, sopra la soglia di materialità, impatti, rischi o opportunità relativamente ai sotto-sottotemi identificati dallo standard, tra cui diritti economici, sociali e culturali, civili e politici delle comunità e i diritti dei popoli indigeni. Il Gruppo si riserva la possibilità di condurre, in futuro, analisi specifiche per rivalutare l'analisi condotta.

In linea con le priorità del Piano di Sostenibilità 2020-2025, è emerso come rilevante, inoltre, un tema entity specific, ovvero non previsto dagli ESRS Sector Agnostic ma considerato dal Gruppo in quanto rappresenta uno dei pilastri strategici su cui da anni sono implementate diverse iniziative: il supporto alle comunità.

I risultati ottenuti dall'analisi di doppia rilevanza sono in linea con la lista dei temi riportata sulla Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2023. Le uniche variazioni sono relative all'inclusione di un rischio legato all'inquinamento e alla valorizzazione dell'economia circolare come opportunità per il business.

Al fine di garantire l'allineamento dell'analisi alle evoluzioni normative e del business in cui opera, il Gruppo prevede di aggiornare regolarmente l'analisi di doppia rilevanza.

[IRO-2] OBBLIGHI DI INFORMATIVA DEGLI ESRS OGGETTO DELLA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ DELL'IMPRESA

Dopo aver chiarito nel paragrafo "[IRO-1] Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti" il modo in cui il Gruppo Moncler determina le informazioni da divulgare riguardo agli IRO che ha valutato come rilevanti, si riportano di seguito gli obblighi di informativa cui il Gruppo ha adempiuto nella redazione della Rendicontazione di Sostenibilità, inclusi gli elementi d'informazione derivanti da altri atti legislativi dell'UE elencati nell'Appendice B dell'Allegato II della CSRD.

Obbligo di informativa/elemento Obblighi da altri atti legislativi Ubicazione nella Rendicontazione di
d'informazione/Tema
entity specific
dell'UE19;20;21;22 Sostenibilità
ESRS 2 – Informazioni generali
ESRS 2 BP-1 Criteri generali per la Par. [BP-1] Criteri generali per la redazione
redazione delle dichiarazioni sulla della Rendicontazione di Sostenibilità
sostenibilità
ESRS 2 BP-2 Informativa in relazione a Par. [BP-2] Informativa in relazione a
circostanze specifiche circostanze specifiche
ESRS 2 GOV-1 Ruolo degli organi di Par. [GOV-1] Ruolo degli organi di
amministrazione, direzione e controllo amministrazione, direzione e controllo
SFDR: Allegato I, tabella 1, indicatore n. 13
ESRS 2 GOV-1 Diversità di genere nel
consiglio, paragrafo 21, lettera d)
Regolamento sugli indici di riferimento:
Regolamento delegato (UE) 2020/1816
della Commissione (5), allegato II
Par. [GOV-1] Ruolo degli organi di
amministrazione, direzione e controllo
ESRS 2 GOV-1 Percentuale di membri
indipendenti del consiglio di
amministrazione, paragrafo 21, lettera e)
Regolamento sugli indici di riferimento:
Regolamento delegato (UE) 2020/1816
della Commissione, allegato II
Par. [GOV-1] Ruolo degli organi di
amministrazione, direzione e controllo
ESRS 2 GOV-2 Informazioni fornite agli Par. [GOV-2] Informazioni fornite agli
organi di amministrazione, direzione e organi di amministrazione, direzione e
controllo dell'impresa e questioni di controllo dell'impresa e questioni di
sostenibilità da questi affrontate sostenibilità da questi affrontate
ESRS 2 GOV-3 Integrazione delle Par. [GOV-3] Integrazione delle prestazioni
prestazioni di sostenibilità nei sistemi di in termini di sostenibilità nei sistemi di
incentivazione incentivazione
ESRS 2 GOV-4 Dichiarazione sul dovere Par. [GOV-4] Dichiarazione sul dovere di
di diligenza diligenza
ESRS 2 GOV-4 Dichiarazione sul dovere di SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 10 Par. [GOV-4] Dichiarazione sul dovere di
diligenza, paragrafo 30 diligenza
ESRS 2 GOV-5 Gestione del rischio e Par. [GOV-5] Gestione del rischio e controlli
controlli interni sulla rendicontazione di interni sulla rendicontazione di sostenibilità
sostenibilità
Par. [SBM-1] Strategia, modello aziendale e
catena del valore
ESRS 2 SBM-1 Strategia, modello Per l'anno fiscale 2024, che corrisponde al
aziendale e catena del valore primo anno di preparazione della
Rendicontazione di Sostenibilità in
conformità con gli ESRS, relativamente al
paragrafo 40 (lettere b, c) è prevista

19 Regolamento (UE) 2019/2088 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 novembre 2019, relativo all'informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR) (GU L 317 del 9.12.2019, pag. 1).

20 Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012 (regolamento sui requisiti patrimoniali) (GU L 176 del 27.6.2013, pag. 1).

21Regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'8 giugno 2016, sugli indici usati come indici di riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014 (GU L 171 del 29.6.2016, pag. 1).

22Regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 giugno 2021, che istituisce il quadro per il conseguimento della neutralità climatica e che modifica il regolamento (CE) n. 401/2009 e il regolamento (UE) 2018/1999 («Normativa europea sul clima») (GU L 243 del 9.7.2021, pag. 1).

Obbligo di informativa/elemento
d'informazione/Tema
entity specific
Obblighi da altri atti legislativi
dell'UE19;20;21;22
Ubicazione nella Rendicontazione di
Sostenibilità
l'opzione di
in relazione alla
phase-in
divulgazione delle informazioni.
ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività
collegate ad attività nel settore dei
combustibili fossili, paragrafo 40, lettera d),
punto i)
SFDR: Allegato I, tabella 1, indicatore n. 4
Terzo pilastro: Articolo 449 bis del
regolamento (UE) n. 575/2013; regolamento
di esecuzione (UE) 2022/2453 della
Commissione (6), tabella 1 – Informazioni
qualitative sul rischio ambientale e tabella
2 – Informazioni qualitative sul rischio
sociale
Regolamento sugli indici di riferimento:
Regolamento delegato (UE) 2020/1816
della Commissione, allegato II
Non materiale in quanto il Gruppo non è
ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività
collegate alla produzione di sostanze
chimiche, paragrafo 40, lettera d), punto ii)
SFDR: Allegato I, tabella 2, indicatore n. 9
Regolamento sugli indici di riferimento:
Regolamento delegato (UE) 2020/1816
della Commissione, allegato II
SFDR: Allegato I, tabella 1, indicatore n. 14
coinvolto in attività collegate a quelle
indicate.
ESRS 2 SBM-1 Partecipazione ad attività
connesse ad armi controverse, paragrafo
40, lettera d), punto iii)
Regolamento sugli indici di riferimento:
Articolo 12, paragrafo 1, del regolamento
delegato (UE) 2020/1818 (7) e allegato II
del regolamento delegato (UE) 2020/1816
ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività
collegate alla coltivazione e alla
produzione di tabacco, paragrafo 40,
lettera d), punto iv)
Regolamento sugli indici di riferimento:
Articolo 12, paragrafo 1, del regolamento
delegato (UE) 2020/1818 e allegato II del
regolamento delegato (UE) 2020/1816
ESRS 2 SBM-2 Interessi e opinioni dei
portatori di interessi
Par. [SBM-2] Interessi e opinioni dei
portatori di interessi
ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e
opportunità rilevanti e loro interazione
con la strategia e il modello aziendale
Par. [SBM-3] Impatti, rischi e opportunità
rilevanti e loro interazione con la strategia
e il modello aziendale
Per l'anno fiscale 2024, è prevista l'opzione
di
in relazione alla divulgazione
phase-in
delle informazioni relative agli effetti
finanziari futuri come richiesto al paragrafo
48 (e)
ESRS 2 IRO-1 Descrizione dei processi per
individuare e valutare gli impatti, i rischi
e le opportunità rilevanti
Par. [IRO-1] Descrizione del processo per
individuare e valutare gli impatti, i rischi e
le opportunità rilevanti
ESRS 2 IRO-2 Obblighi di informativa
degli ESRS oggetto della dichiarazione
sulla sostenibilità dell'impresa
Par. [IRO-2] Obblighi di informativa degli
ESRS oggetto della Rendicontazione di
Sostenibilità dell'impresa
ESRS E1 – Cambiamenti climatici
ESRS 2 GOV-3 E1 Integrazione delle
prestazioni in termini di sostenibilità nei
sistemi di incentivazione
Par. [E1 GOV-3] Integrazione delle
prestazioni in termini di sostenibilità nei
sistemi di incentivazione
ESRS E1-1 Piano di transizione per la
mitigazione dei cambiamenti climatici
Par. [E1-1] Piano di transizione per la
mitigazione dei cambiamenti climatici
ESRS E1-1 Piano di transizione per
conseguire la neutralità climatica entro il
2050, paragrafo 14
Normativa dell'UE sul clima: Articolo 2,
paragrafo 1, del regolamento (UE)
2021/1119
Par. [E1-1] Piano di transizione per la
mitigazione dei cambiamenti climatici
ESRS E1-1 Imprese escluse dagli indici di
riferimento allineati con l'accordo di Parigi,
paragrafo 16, lettera g)
Terzo pilastro: Articolo 449 bis del
regolamento (UE) n. 575/2013; regolamento
di esecuzione (UE) 2022/2453 della
Commissione, modello 1: Portafoglio
bancario – Indicatori del potenziale rischio
di transizione connesso ai cambiamenti
climatici: Qualità creditizia delle
esposizioni per settore, emissioni e durata
residua
Par. [E1-1] Piano di transizione per la
mitigazione dei cambiamenti climatici

Obbligo di informativa/elemento Obblighi da altri atti legislativi Ubicazione nella Rendicontazione di
d'informazione/Tema
entity specific
dell'UE19;20;21;22
Regolamento sugli indici di riferimento:
Articolo 12, paragrafo 1, lettere a d) a g), e
paragrafo 2, del regolamento delegato
(UE) 2020/1818
Sostenibilità
ESRS 2 SBM-3 E1 Impatti, rischi e Par. [E1 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità
opportunità rilevanti e loro interazione
con la strategia e il modello aziendale
rilevanti e loro interazione con la strategia
e il modello aziendale
ESRS 2 IRO-1 E1 Descrizione dei processi
per individuare e valutare gli impatti, i Par. [E1 IRO-1] Descrizione dei processi per
individuare e valutare gli impatti, i rischi e
rischi e le opportunità rilevanti legati al
clima
le opportunità rilevanti legati al clima
ESRS E1-2 Politiche relative alla Par. [E1-2] Politiche relative alla
mitigazione dei cambiamenti climatici e mitigazione dei cambiamenti climatici e
all'adattamento agli stessi all'adattamento agli stessi
ESRS E1-3 Azioni e risorse relative alle
politiche in materia di cambiamenti
Par. [E1-3] Azioni e risorse relative alle
politiche in materia di cambiamenti
climatici climatici
ESRS E1-4 Obiettivi relativi alla
mitigazione dei cambiamenti climatici e
all'adattamento agli stessi
Par. [E1-4] Obiettivi relativi alla mitigazione
dei cambiamenti climatici e
all'adattamento agli stessi
SFDR: Allegato I, tabella 2, indicatore n. 4
ESRS E1-4 Obiettivi di riduzione delle
emissioni di GES, paragrafo 34
Terzo pilastro: Articolo 449 bis del
regolamento (UE) n. 575/2013; regolamento
di esecuzione (UE) 2022/2453 della
Commissione, modello 3: Portafoglio
bancario – Indicatori del potenziale rischio
di transizione connesso ai cambiamenti
climatici: metriche di allineamento
Regolamento sugli indici di riferimento:
Par. [E1-4] Obiettivi relativi alla mitigazione
dei cambiamenti climatici e
all'adattamento agli stessi
Articolo 6 del regolamento delegato (UE)
2020/1818
ESRS E1-5 Consumo di energia e mix
energetico
Par. [E1-5] Consumo di energia e mix
energetico
ESRS E1-5 Consumo di energia da
combustibili fossili disaggregato per fonte
(solo settori ad alto impatto climatico),
paragrafo 38
SFDR: Allegato I, tabella 1, indicatore n. 5 e
allegato I, tabella 2, indicatore n. 5
Par. [E1-5] Consumo di energia e mix
energetico
ESRS E1-5 Consumo di energia e mix
energetico, paragrafo 37
SFDR: Allegato I, tabella 1, indicatore n. 5 Par. [E1-5] Consumo di energia e mix
energetico
ESRS E1-5 Intensità energetica associata
con attività in settori ad alto impatto
climatico, paragrafi da 40 a 43
SFDR: Allegato I, tabella 1, indicatore n. 6 Par. [E1-5] Consumo di energia e mix
energetico
ESRS E1-6 Emissioni lorde di GES di
ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES
Par. [E1-6] Emissioni lorde di GES di ambito
1, 2, 3 ed emissioni totali di GES
ESRS E1-6 Emissioni lorde di ambito 1, 2, 3
ed emissioni totali di GES, paragrafo 44
SFDR: Allegato I, tabella 1, indicatori nn. 1 e
2
Terzo pilastro: Articolo 449 bis del
regolamento (UE) n. 575/2013; regolamento
di esecuzione (UE) 2022/2453 della
Commissione, modello 1: Portafoglio
bancario – Indicatori del potenziale rischio
di transizione connesso ai cambiamenti
climatici: Qualità creditizia delle
esposizioni per settore, emissioni e durata
residua
Regolamento sugli indici di riferimento:
Articolo 5, paragrafo 1, articolo 6 e articolo
8, paragrafo 1, del regolamento delegato
(UE) 2020/1818
Par. [E1-6] Emissioni lorde di GES di ambito
1, 2, 3 ed emissioni totali di GES
ESRS E1-6 Intensità delle emissioni lorde di
GES, paragrafi da 53 a 55
SFDR: Allegato I, tabella 1, indicatore n. 3
Terzo pilastro: Articolo 449 bis del
regolamento (UE) n. 575/2013; regolamento
di esecuzione (UE) 2022/2453 della
Par. [E1-6] Emissioni lorde di GES di ambito
1, 2, 3 ed emissioni totali di GES

Obbligo di informativa/elemento Obblighi da altri atti legislativi Ubicazione nella Rendicontazione di
d'informazione/Tema
entity specific
dell'UE19;20;21;22 Sostenibilità
Commissione, modello 3: Portafoglio
bancario – Indicatori del potenziale rischio
di transizione connesso ai cambiamenti
climatici: metriche di allineamento
Regolamento sugli indici di riferimento:
Articolo 8, paragrafo 1, del regolamento
delegato (UE) 2020/1818
ESRS E1-7 Assorbimenti di GES e progetti Par. [E1-7] Assorbimenti di GES e progetti di
di mitigazione delle emissioni di GES mitigazione delle emissioni di GES
finanziati con crediti di carbonio finanziati con crediti di carbonio
Normativa dell'UE sul clima: Articolo 2, Par. [E1-7] Assorbimenti di GES e progetti di
ESRS E1-7 Assorbimenti di GES e crediti di paragrafo 1, del regolamento (UE) mitigazione delle emissioni di GES
carbonio, paragrafo 56 2021/1119 finanziati con crediti di carbonio
Nel 2024, il Gruppo Moncler non ha
ESRS E1-8 Fissazione del prezzo interno applicato schemi interni di
carbon pricing
del carbonio per supportare il proprio processo
decisionale e incentivare l'implementazione
di politiche e obiettivi legati al clima.
ESRS E1-9 Effetti finanziari attesi di
rischi fisici e di transizione rilevanti e
potenziali opportunità legate al clima
Regolamento sugli indici di riferimento:
ESRS E1-9 Esposizione del portafoglio
dell'indice di riferimento verso rischi fisici
Allegato II del regolamento delegato (UE)
legati al clima, paragrafo 66 2020/1818 e allegato II del regolamento
delegato (UE) 2020/1816
ESRS E1-9 Disaggregazione degli importi Terzo pilastro: Articolo 449 bis del Per l'anno fiscale 2024, che corrisponde al
monetari per rischio fisico acuto e cronico, regolamento (UE) n. 575/2013; punti 46 e primo anno di preparazione della
paragrafo 66, lettera a) 47 del regolamento di esecuzione (UE)
2022/2453 della Commissione; modello 5:
Rendicontazione di Sostenibilità in
Portafoglio bancario – Indicatori del conformità con gli ESRS, il Gruppo Moncler
ESRS E1-9 Posizione delle attività
significative a rischio fisico rilevante,
potenziale rischio fisico connesso ai ha deciso di avvalersi dell'opzione di
in relazione alla divulgazione
phase-in
paragrafo 66, lettera c) cambiamenti climatici: esposizioni soggette degli effetti finanziari previsti dai rischi
al rischio fisico fisici e di transizione materiali. È
Terzo pilastro: Articolo 449 bis del responsabilità del Gruppo strutturarsi per
regolamento (UE) n. 575/2013; punto 34 del fornire le informazioni e i dati richiesti in
ESRS E1-9 Ripartizione del valore contabile regolamento di esecuzione tempi compatibili con la loro divulgazione
dei suoi attivi immobiliari per classi di (UE) 2022/2453 della Commissione;
Modello 2: Portafoglio bancario –
obbligatoria.
efficienza energetica, paragrafo 67, lettera Indicatori del potenziale rischio di
c) transizione connesso ai cambiamenti
climatici: prestiti garantiti da beni immobili
– Efficienza energetica delle garanzie reali
ESRS E1-9 Grado di esposizione del
portafoglio a opportunità legate al clima,
Terzo pilastro: Allegato II del regolamento
paragrafo 69 delegato (UE) 2020/1818
ESRS E2 - Inquinamento
ESRS 2 IRO-1 E2 Descrizione dei processi Par. [E2 IRO-1] Descrizione dei processi per
per individuare e valutare gli impatti, i individuare e valutare gli impatti, i rischi e
rischi e le opportunità rilevanti legati le opportunità rilevanti legati
all'inquinamento all'inquinamento
ESRS E2-1 Politiche relative Par. [E2-1] Politiche relative
all'inquinamento
all'inquinamento
ESRS E2-2 Azioni e risorse connesse
all'inquinamento Par. [E2-2] Azioni e risorse connesse
all'inquinamento
ESRS E2-3 Obiettivi connessi Par. [E2-3] Obiettivi connessi
all'inquinamento all'inquinamento
ESRS E2-4 Inquinamento di aria, acqua e
suolo Tale aspetto è emerso rilevante dall'analisi
ESRS E2-4 Quantità di ciascun inquinante di doppia rilevanza solo con riferimento
che figura nell'allegato II del regolamento SFDR: Allegato I, tabella 1, indicatore n. 8; alla catena del valore a monte. Di
E-PRTR (registro europeo delle emissioni e allegato I, tabella 2, indicatore n. 2; conseguenza, non viene rendicontato nel
dei trasferimenti di sostanze inquinanti)
emesso nell'aria, nell'acqua e nel suolo,
allegato 1, tabella 2, indicatore n. 1;
allegato I, tabella 2, indicatore n. 3
2024 in quanto il Gruppo Moncler ha
deciso di avvalersi dell'opzione di
phase-in
paragrafo 28 concessa in relazione alle metriche relative
ESRS E2-5 Sostanze preoccupanti e alla catena del valore.
sostanze estremamente preoccupanti

Obbligo di informativa/elemento
d'informazione/Tema
entity specific
Obblighi da altri atti legislativi
dell'UE19;20;21;22
Ubicazione nella Rendicontazione di
Sostenibilità
ESRS E2-6 Effetti finanziari attesi di
impatti, rischi e opportunità legati
all'inquinamento
Per l'anno fiscale 2024, che corrisponde al
primo anno di preparazione della
Rendicontazione di Sostenibilità in
conformità con gli ESRS, il Gruppo Moncler
ha deciso di avvalersi dell'opzione di
in relazione alla divulgazione
phase-in
degli effetti finanziari attesi di impatti,
rischi e opportunità legati all'inquinamento.
È responsabilità del Gruppo strutturarsi per
fornire le informazioni e i dati richiesti in
tempi compatibili con la loro divulgazione
obbligatoria.
ESRS E3 – Acque e risorse marine
ESRS 2 IRO-1 E3 Descrizione dei processi
per individuare e valutare gli impatti, i
rischi e le opportunità rilevanti legati
alle acque e alle risorse marine
Par. [E3 IRO-1] Descrizione dei processi per
individuare e valutare gli impatti, i rischi e
le opportunità rilevanti legati alle acque
ESRS E3-1 Politiche connesse alle acque e
alle risorse marine
Par. [E3-1] Politiche connesse alle acque
ESRS E3-1 Acque e risorse marine,
paragrafo 9
SFDR: Allegato I, tabella 2, indicatore n. 7 Par. [E3-1 Politiche connesse alle acque
ESRS E3-1 Politica dedicata, paragrafo 13 SFDR: Allegato I, tabella 2, indicatore n. 8 Non materiale in quanto nessun sito del
Gruppo è ubicato in zone a elevato stress
idrico.
ESRS E3-1 Sostenibilità degli oceani e dei
mari paragrafo 14
SFDR: Allegato I, tabella 2, indicatore n. 12 Non materiale in quanto emerso come non
rilevante dall'analisi di doppia rilevanza
2024.
ESRS E3-2 Azioni e risorse connesse alle
acque e alle risorse marine
Par. [E3-2] Azioni e risorse connesse alle
acque e alle risorse marine
ESRS E3-3 Obiettivi connessi alle acque e Par. [E3-3] Obiettivi connessi alle acque e
alle risorse marine alle risorse marine
Par. [E3-4] Consumo idrico
ESRS E3-4 Consumo idrico
ESRS E3-4 Totale dell'acqua riciclata e
SFDR: Allegato I, tabella 2, indicatore n.
riutilizzata, paragrafo 28, lettera c) 6.2 Dall'analisi di doppia rilevanza, tale
ESRS E3-4 Consumo idrico totale in m3
rispetto ai ricavi netti da operazioni
proprie, paragrafo 29
SFDR: Allegato I, tabella 2, indicatore n. 6.1 aspetto è emerso come materiale solo
relativamente alla catena del valore. Alla
luce di quanto emerso nell'ambito della
prima applicazione, la rendicontazione di
tale indicatore può essere limitata alle
proprie operations. Di conseguenza,
Moncler fornisce informazioni sul consumo
diretto e indiretto di acqua per garantire
continuità con quanto riportato nelle
Dichiarazioni Consolidate Non Finanziarie
degli anni precedenti.
ESRS E3-5 Effetti finanziari attesi Non materiale in quanto emerso come non
derivanti da impatti, rischi e opportunità
connessi alle acque e alle risorse marine
rilevante dall'analisi di doppia rilevanza
2024.
ESRS E4 – Biodiversità ed ecosistemi
ESRS E4-1 Piano di transizione e
attenzione alla biodiversità e agli
ecosistemi nella strategia e nel modello
aziendale
Non rilevante in quanto emerso come non
rilevante dall'analisi di doppia rilevanza
2024.
ESRS 2 SBM-3 E4 Impatti, rischi e
opportunità rilevanti e loro interazione
con la strategia e il modello aziendale
Par. [E4 SBM-3] Impatti, rischi e
opportunità rilevanti e loro interazione con
la strategia e il modello aziendale
ESRS 2 SBM-3 E4 paragrafo 16, lettera a),
punto i)
SFDR: Allegato I, tabella 1, indicatore n. 7 Par. [E4 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità
rilevanti e loro interazione con la strategia e
il modello aziendale
ESRS 2 SBM-3 E4 paragrafo 16, lettera b) SFDR: Allegato I, tabella 2, indicatore n. 10 Par. [E4 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità
rilevanti e loro interazione con la strategia e
il modello aziendale
ESRS 2 SBM-3 E4 paragrafo 16, lettera c) SFDR: Allegato I, tabella 2, indicatore n. 14 Par. [E4 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità
rilevanti e loro interazione con la strategia e
il modello aziendale

Obbligo di informativa/elemento Obblighi da altri atti legislativi Ubicazione nella Rendicontazione di
d'informazione/Tema
entity specific
dell'UE19;20;21;22 Sostenibilità
ESRS 2 IRO-1 E4 Descrizione dei processi Par. [E4 IRO-1] Descrizione dei processi per
per individuare e valutare gli impatti, i individuare e valutare gli impatti, i rischi e le
rischi e le opportunità rilevanti connessi opportunità
rilevanti
connessi
alla
biodiversità e agli ecosistemi
alla biodiversità e agli ecosistemi
ESRS E4-2 Politiche relative alla Par. [E4-2] Politiche relative alla
biodiversità e agli ecosistemi
biodiversità e agli ecosistemi
ESRS E4-2 Politiche o pratiche agricole/di
Par. [E4-2] Politiche relative alla
utilizzo del suolo sostenibili, paragrafo 24,
lettera b)
SFDR: Allegato I, tabella 2, indicatore n. 11 biodiversità e agli ecosistemi
ESRS E4-2 Pratiche o politiche di utilizzo
del mare/degli oceani sostenibili,
paragrafo 24, lettera c)
SFDR: Allegato I, tabella 2, indicatore n. 12 Par. [E4-2] Politiche relative alla
biodiversità e agli ecosistemi
ESRS E4-2 Politiche volte ad affrontare la
deforestazione, paragrafo 24, lettera d)
SFDR: Allegato I, tabella 2, indicatore n. 15 Par. [E4-2] Politiche relative alla biodiversità e agli ecosistemi
ESRS E4-3 Azioni e risorse relative alla Par. [E4-3] Azioni e risorse relative alla
biodiversità e agli ecosistemi biodiversità e agli ecosistemi
ESRS E4-4 Obiettivi relativi alla Par. [E4-4] Obiettivi relativi alla
biodiversità e agli ecosistemi biodiversità e agli ecosistemi
Tale aspetto è emerso rilevante dall'analisi
di doppia rilevanza 2024 solo con
E4-5 - Metriche d'impatto relative ai riferimento alla catena del valore a monte.
cambiamenti della biodiversità e degli Di conseguenza, non viene rendicontato nel
2024 in quanto il Gruppo Moncler ha
ecosistemi deciso di avvalersi dell'opzione di
phase-in
concessa in relazione alle metriche relative
alla catena del valore.
E4-6 - Effetti finanziari attesi derivanti Non materiale in quanto emerso come non
da rischi e opportunità rilevanti connessi rilevante dall'analisi di doppia rilevanza
alla biodiversità e agli ecosistemi 2024.
ESRS E5 – Uso delle risorse ed economia circolare
ESRS 2 IRO-1 E5 Descrizione dei processi Par. [E5 IRO-1] Descrizione dei processi per
per individuare e valutare gli impatti, i individuare e valutare gli impatti, i rischi e
rischi e le opportunità rilevanti connessi le opportunità rilevanti connessi all'uso
all'uso delle risorse e all'economia delle risorse e all'economia circolare
circolare
ESRS E5-1 Politiche relative all'uso delle Par. [E5-1] Politiche relative all'uso delle
risorse e all'economia circolare
risorse e all'economia circolare
ESRS E5-2 Azioni e risorse relative all'uso
Par. [E5-2] Azioni e risorse relative all'uso
delle risorse e all'economia circolare delle risorse e all'economia circolare
ESRS E5-3 Obiettivi relativi all'uso delle Par. [E5-3] Obiettivi relativi all'uso delle
risorse e all'economia circolare risorse e all'economia circolare
Non materiale in quanto emerso come non
ESRS E5-4 Flussi di risorse in entrata rilevante dall'analisi di doppia rilevanza
2024.
ESRS E5-5 Flussi di risorse in uscita Par. [E5-5] Flussi di risorse in uscita
ESRS E5-5 Rifiuti non riciclati, paragrafo 37, SFDR: Allegato I, tabella 2, indicatore n. 13 Par. [E5-5] Flussi di risorse in uscita
lettera d)
ESRS E5-5 Rifiuti pericolosi e rifiuti
radioattivi, paragrafo 39
SFDR: Allegato I, tabella 1, indicatore n. 9 Par. [E5-5] Flussi di risorse in uscita
Per l'anno fiscale 2024, che corrisponde al
primo anno di preparazione del bilancio di
sostenibilità in conformità con gli ESRS, il
Gruppo Moncler ha deciso di avvalersi
ESRS E5-6 Effetti finanziari attesi dell'opzione di
in relazione alla
phase-in
divulgazione degli effetti finanziari previsti
derivanti da impatti, rischi e opportunità delle opportunità materiali derivanti
connessi all'uso delle risorse e dall'uso delle risorse e dagli impatti legati
all'economia circolare all'economia circolare. È responsabilità del
Gruppo strutturarsi per fornire le
informazioni e i dati richiesti in tempi
compatibili con la loro divulgazione
obbligatoria.
ESRS S1- Forza lavoro propria
ESRS 2 SBM-2 S1 Interessi e opinioni dei Par. [S1 SBM-2] Interessi e opinioni dei
portatori di interessi portatori di interessi

Obbligo di informativa/elemento Obblighi da altri atti legislativi Ubicazione nella Rendicontazione di
d'informazione/Tema
entity specific
ESRS 2 SBM-3 S1 Impatti, rischi e
dell'UE19;20;21;22 Sostenibilità
Par. [S1 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità
opportunità rilevanti e loro interazione rilevanti e loro interazione con la strategia
con la strategia e il modello aziendale e il modello aziendale
ESRS 2 SBM-3 S1 Rischio di lavoro forzato, SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 13 Par. [S1 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità
rilevanti e loro interazione con la strategia
paragrafo 14, lettera f) e il modello aziendale
ESRS 2 SBM-3 S1 Rischio di lavoro minorile, Par. [S1 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità
paragrafo 14, lettera g) SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 12 rilevanti e loro interazione con la strategia
ESRS S1-1 Politiche relative alla forza e il modello aziendale
Par. [S1-1] Politiche relative alla forza lavoro
lavoro propria propria
ESRS S1-1 Impegni politici in materia di SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 9 Par. [S1-1] Politiche relative alla forza lavoro
diritti umani, paragrafo 20 e allegato I, tabella 1, indicatore n. 11 propria
ESRS S1-1 Politiche in materia di dovuta
diligenza sulle questioni oggetto delle
Regolamento sugli indici di riferimento:
convenzioni fondamentali da 1 a 8 Regolamento delegato (UE) 2020/1816 Par. [S1-1] Politiche relative alla forza lavoro
propria
dell'Organizzazione internazionale del
lavoro, paragrafo 21
della Commissione, allegato II
ESRS S1-1 Procedure e misure per prevenire SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 11 Par. [S1-1] Politiche relative alla forza lavoro
la tratta di esseri umani, paragrafo 22 propria
ESRS S1-1 Politica di prevenzione o sistema
di gestione degli infortuni sul lavoro,
SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 1 Par. [S1-1] Politiche relative alla forza lavoro
paragrafo 23 propria
ESRS S1-2 Processi di coinvolgimento dei Par. [S1-2] Processi di coinvolgimento della
lavoratori propri e dei rappresentanti
dei lavoratori in merito agli impatti
forza lavoro propria e dei rappresentanti
dei lavoratori in merito agli impatti
ESRS S1-3 Processi per porre rimedio agli Par. [S1-3] Processi per porre rimedio agli
impatti negativi e canali che consentono impatti negativi e canali che consentono ai
ai lavoratori propri di sollevare lavoratori propri di sollevare
preoccupazioni preoccupazioni
Par. [S1-3] Processi per porre rimedio agli
ESRS S1-3 Meccanismi di trattamento dei
reclami/delle denunce, paragrafo 32,
SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 5 impatti negativi e canali che consentono ai
lettera c) lavoratori propri di sollevare
ESRS S1-4 Interventi su impatti rilevanti preoccupazioni
Par. [S1-4] Interventi su impatti rilevanti per
per la forza lavoro propria e approcci la forza lavoro propria e approcci per la
per la mitigazione dei rischi rilevanti e il mitigazione dei rischi rilevanti e il
perseguimento di opportunità rilevanti
in relazione alla forza lavoro propria,
perseguimento di opportunità rilevanti in
relazione alla forza lavoro propria, nonché
nonché efficacia di tali azioni efficacia di tali azioni
ESRS S1-5 Obiettivi legati alla gestione Par. [S1-5] Obiettivi legati alla gestione
degli impatti negativi rilevanti, al degli impatti negativi rilevanti, al
potenziamento degli impatti positivi e
alla gestione dei rischi e delle
potenziamento degli impatti positivi e alla
gestione dei rischi e delle opportunità
opportunità rilevanti rilevanti
ESRS S1-6 Caratteristiche dei dipendenti Par. [S1-6] Caratteristiche dei dipendenti
dell'impresa dell'impresa
ESRS S1-7 Caratteristiche dei lavoratori
non dipendenti nella forza lavoro
Par. [S1-7] Caratteristiche dei lavoratori non
dipendenti nella forza lavoro propria
propria dell'impresa dell'impresa
ESRS S1-8 Copertura della Par. [S1-8] Copertura della contrattazione
contrattazione collettiva e dialogo collettiva e dialogo sociale
sociale
ESRS S1-9 Metriche della diversità
Par. [S1-9] Metriche della diversità
ESRS S1-10 Salari adeguati Par. [S1-10] Salari adeguati
ESRS S1-11 Protezione sociale Par. [S1-11] Protezione sociale
ESRS S1-12 Persone con disabilità Par. [S1-12] Persone con disabilità
ESRS S1-13 Metriche di formazione e
sviluppo delle competenze
Par. [S1-13] Metriche di formazione e
sviluppo delle competenze
ESRS S1-14 Metriche di salute e sicurezza Par. [S1-14] Metriche di salute e sicurezza
SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 2 Par. [S1-14] Metriche di salute e sicurezza
ESRS S1-14 Numero di decessi e numero e
tasso di infortuni connessi al lavoro,
paragrafo 88, lettere b) e c)
Regolamento sugli indici di riferimento:
Regolamento delegato (UE) 2020/1816
Il Gruppo Moncler ha deciso di avvalersi
della Commissione, allegato II dell'opzione di
in relazione alla
phase-in

Obbligo di informativa/elemento Obblighi da altri atti legislativi Ubicazione nella Rendicontazione di
d'informazione/Tema
entity specific
dell'UE19;20;21;22 Sostenibilità
divulgazione delle informazioni relative ai
lavoratori non dipendenti.
Par. [S1-14] Metriche di salute e sicurezza
ESRS S1-14 Numero di giornate perdute a Il Gruppo Moncler ha deciso di avvalersi
causa di ferite, infortuni, incidenti mortali o SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 3 dell'opzione di
in relazione alla
phase-in
malattie, paragrafo 88, lettera e) divulgazione delle informazioni relative ai
lavoratori non dipendenti.
ESRS S1-15 Metriche dell'equilibrio tra Par. [S1-15] Metriche dell'equilibrio tra vita
vita professionale e vita privata professionale e vita privata
ESRS S1-16 Metriche di retribuzione Par. [S1-16] Metriche di retribuzione (divario
(divario retributivo e retribuzione totale) retributivo e retribuzione totale)
SFDR: Allegato I, tabella 1, indicatore n. 12
ESRS S1-16 Divario retributivo di genere non
corretto, paragrafo 97, lettera a)
Regolamento sugli indici di riferimento:
Regolamento delegato (UE) 2020/1816
della Commissione, allegato II
Par. [S1-16] Metriche di retribuzione (divario
retributivo e retribuzione totale)
ESRS S1-16 Eccesso di divario retributivo a
favore dell'amministratore delegato, SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 8 Par. [S1-16] Metriche di retribuzione (divario
retributivo e retribuzione totale)
paragrafo 97, lettera b)
ESRS S1-17 Incidenti, denunce e impatti
gravi in materia di diritti umani
Par. [S1-17] Incidenti, denunce e impatti
gravi in materia di diritti umani
ESRS S1-17 Incidenti legati alla Par. [S1-17] Incidenti, denunce e impatti
discriminazione, paragrafo 103, lettera a) SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 7 gravi in materia di diritti umani
SFDR: Allegato I, tabella 1, indicatore n. 10
ESR S1-17 Mancato rispetto dei principi e allegato I, tabella 3, indicatore n. 14
guida delle Nazioni Unite su imprese e Regolamento sugli indici di riferimento: Par. [S1-17] Incidenti, denunce e impatti
diritti umani e OCSE, paragrafo 104, lettera Allegato II del regolamento delegato (UE) gravi in materia di diritti umani
a) 2020/1816 e articolo 12, paragrafo 1, del
regolamento delegato (UE) 2020/1818
ESRS S2 – Lavoratori nella catena del valore
ESRS 2 SBM-2 S2 Interessi e opinioni dei Par. [S2 SBM-2] Interessi e opinioni dei
portatori di interessi
portatori di interessi
ESRS 2 SBM-3 S2 Impatti, rischi e
opportunità rilevanti e loro interazione Par. [S2 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità
rilevanti e loro interazione con la strategia
con la strategia e il modello aziendale e il modello aziendale
ESRS 2 SBM-3 S2 Grave rischio di lavoro SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatori nn. 12 Par. [S2 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità
minorile o di lavoro forzato nella catena del e 13 rilevanti e loro interazione con la strategia
lavoro, paragrafo 11, lettera b) e il modello aziendale
ESRS S2-1 Politiche connesse ai
lavoratori nella catena del valore
Par. [S2-1] Politiche connesse ai lavoratori
nella catena del valore
ESRS S2-1
Impegni politici in materia di diritti umani, SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 9
e allegato I, tabella 1, indicatore n. 11
Par. [S2-1] Politiche connesse ai lavoratori
nella catena del valore
paragrafo 17
ESRS S2-1 Politiche connesse ai lavoratori
SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatori nn. 11 Par. [S2-1] Politiche connesse ai lavoratori
nella catena del valore, paragrafo 18 e 4 nella catena del valore
SFDR: Allegato I, tabella 1, indicatore n. 10
ESRS S2-1 Mancato rispetto dei principi
guida delle Nazioni Unite su imprese e Regolamento sugli indici di riferimento: Par. [S2-1] Politiche connesse ai lavoratori
diritti umani e delle linee guida dell'OCSE, Allegato II del regolamento delegato (UE)
2020/1816 e articolo 12, paragrafo
nella catena del valore
paragrafo 19 1, del regolamento delegato (UE)
2020/1818
ESRS S2-1 Politiche in materia di dovuta
diligenza sulle questioni oggetto delle Regolamento sugli indici di riferimento: Par. [S2-1] Politiche connesse ai lavoratori
convenzioni fondamentali da 1 a 8 Regolamento delegato (UE) 2020/1816 nella catena del valore
dell'Organizzazione internazionale del
lavoro, paragrafo 19
della Commissione, allegato II
ESRS S2-2 – Processi di coinvolgimento Par. [S2-2] Processi di coinvolgimento dei
dei lavoratori nella catena del valore in lavoratori nella catena del valore in merito
merito agli impatti agli impatti
ESRS S2-3 Processi per porre rimedio agli Par. [S2-3] Processi per porre rimedio agli
impatti negativi e canali che consentono impatti negativi e canali che consentono ai
ai lavoratori nella catena del valore di lavoratori nella catena del valore di
esprimere preoccupazioni esprimere preoccupazioni

Obbligo di informativa/elemento Obblighi da altri atti legislativi Ubicazione nella Rendicontazione di
d'informazione/Tema
entity specific
dell'UE19;20;21;22 Sostenibilità
ESRS S2-4 Interventi su impatti rilevanti Par. [S2-4] Interventi su impatti rilevanti per
per i lavoratori nella catena del valore e i lavoratori nella catena del valore e
approcci per la gestione dei rischi approcci per la gestione dei rischi rilevanti
rilevanti e il conseguimento di e il conseguimento di opportunità rilevanti
opportunità rilevanti per i lavoratori per i lavoratori nella catena del valore,
nella catena del valore, nonché efficacia nonché efficacia di tali azioni
di tali azioni
Par. [S2-4] Interventi su impatti rilevanti per
ESRS S2-4 Problemi e incidenti in materia i lavoratori nella catena del valore e
approcci per la gestione dei rischi rilevanti
di diritti umani nella sua catena del valore SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 14 e il conseguimento di opportunità rilevanti
a monte e a valle, paragrafo 36 per i lavoratori nella catena del valore,
nonché efficacia di tali azioni
ESRS S2-5 Obiettivi legati alla gestione Par. [S2-5] Obiettivi legati alla gestione
degli impatti negativi rilevanti, al degli impatti negativi rilevanti, al
potenziamento degli impatti positivi e potenziamento degli impatti positivi e alla
alla gestione dei rischi e delle gestione dei rischi e delle opportunità
opportunità rilevanti rilevanti
ESRS S3 – Comunità interessate
ESRS 2 SBM-2 S3 Interessi e opinioni dei
portatori d'interessi
ESRS 2 SBM-3 S3 Impatti, rischi e
opportunità rilevanti e loro interazione
con la strategia e il modello aziendale
ESRS 2 S3-1 Politiche relative alle
comunità interessate
ESRS S3-1 Impegni politici in materia di SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 9
diritti umani, paragrafo 16 e allegato I, tabella 1, indicatore n. 11
SFDR: Allegato I, tabella 1, indicatore n. 10
ESRS S3-1 Mancato rispetto dei principi
guida delle Nazioni Unite su imprese e Regolamento sugli indici di riferimento:
diritti umani, dei principi dell'OIL o delle Allegato II del regolamento delegato (UE)
linee guida dell'OCSE, paragrafo 17 2020/1816 e articolo 12, paragrafo 1, del
regolamento delegato (UE) 2020/1818
ESRS S3-2 Processi di coinvolgimento
delle comunità interessate in merito agli Emerso come non rilevante dall'analisi di
impatti doppia rilevanza 2024.
ESRS S3-3 Processi per porre rimedio agli
impatti negativi e canali che consentono
alle comunità interessate di esprimere
preoccupazioni
ESRS S3-4 Interventi su impatti rilevanti
sulle comunità interessate e approcci per
gestire i rischi rilevanti e conseguire
opportunità rilevanti per le comunità
interessate, nonché efficacia di tali
azioni
ESRS S3-4 Problemi e incidenti in materia
di diritti umani, paragrafo 36 SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 14
ESRS S3-5 Obiettivi legati alla gestione
degli impatti rilevanti negativi, al
potenziamento degli impatti positivi e
alla gestione dei rischi e delle
opportunità rilevanti
ESRS S4 – Consumatori e utilizzatori finali
ESRS 2 SBM-2 S4 Interessi e opinioni dei Par. [S4 SBM-2] Interessi e opinioni dei
portatori di interessi portatori di interessi
ESRS 2 SBM-3 S4 Impatti, rischi e Par. [S4 SBM-3] Impatti, rischi e
opportunità rilevanti e loro interazione opportunità rilevanti e loro interazione con
con la strategia e il modello aziendale la strategia e il modello aziendale
ESRS S4-1 Politiche connesse ai Par. [S4-1] Politiche connesse ai
consumatori e agli utilizzatori finali consumatori e agli utilizzatori finali
ESRS S4-1 Politiche connesse ai consumatori SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 9 Par. [S4-1] Politiche connesse ai
e agli utilizzatori finali, paragrafo 16 e allegato I, tabella 1, indicatore n. 11 consumatori e agli utilizzatori finali

Obbligo di informativa/elemento
d'informazione/Tema
entity specific
Obblighi da altri atti legislativi
dell'UE19;20;21;22
Ubicazione nella Rendicontazione di
Sostenibilità
SFDR: Allegato I, tabella 1, indicatore n. 10
ESRS S4-1Mancato rispetto dei principi
guida delle Nazioni Unite su imprese e Regolamento sugli indici di riferimento: Par. [S4-1] Politiche connesse ai
diritti umani e delle linee guida dell'OCSE, Allegato II del regolamento delegato (UE) consumatori e agli utilizzatori finali
paragrafo 17 2020/1816 e articolo 12, paragrafo 1, del
ESRS S4-2 Processi di coinvolgimento dei regolamento delegato (UE) 2020/1818 Par. [S4-2] Processi di coinvolgimento dei
consumatori e degli utilizzatori finali in consumatori e degli utilizzatori finali in
merito agli impatti merito agli impatti
ESRS S4-3 Processi per porre rimedio
agli impatti negativi e canali che Par. [S4-3] Processi per porre rimedio agli
impatti negativi e canali che consentono ai
consentono ai consumatori e agli consumatori e agli utilizzatori finali di
utilizzatori finali di esprimere esprimere preoccupazioni
preoccupazioni
ESRS S4-4 Interventi su impatti rilevanti Par. [S4-4] Interventi su impatti rilevanti per
per i consumatori e gli utilizzatori finali e
approcci per la mitigazione dei rischi
i consumatori e gli utilizzatori finali e
rilevanti e il conseguimento di approcci per la mitigazione dei rischi
rilevanti e il conseguimento di opportunità
opportunità rilevanti in relazione ai rilevanti in relazione ai consumatori e agli
consumatori e agli utilizzatori finali, utilizzatori finali, nonché efficacia di tali
nonché efficacia di tali azioni azioni
Par. [S4-4] Interventi su impatti rilevanti per
i consumatori e gli utilizzatori finali e
ESRS S4-4 Problemi e incidenti in materia SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 14 approcci per la mitigazione dei rischi
rilevanti e il conseguimento di opportunità
di diritti umani, paragrafo 35 rilevanti in relazione ai consumatori e agli
utilizzatori finali, nonché efficacia di tali
azioni
ESRS S4-5 Obiettivi legati alla gestione Par. [S4-5] Obiettivi legati alla gestione
degli impatti rilevanti negativi, al degli impatti rilevanti negativi, al
potenziamento degli impatti positivi e potenziamento degli impatti positivi e alla
alla gestione dei rischi e delle gestione dei rischi e delle opportunità
opportunità rilevanti (consumatori e rilevanti
utilizzatori finali)
Tema Entity specific - Supporto alle comunità
Par. [Entity specific] Impatti, rischi e
opportunità rilevanti e loro interazione con
la strategia e il modello aziendale
Par. [Entity specific] Politiche connesse al
supporto alle comunità
Par. [Entity specific] Interventi su impatti
rilevanti per il supporto alla comunità e
Supporto alle comunità approcci per la gestione dei rischi rilevanti
e il conseguimento di opportunità rilevanti
per il supporto alla comunità, nonché
efficacia di tali azioni
Par. [Entity specific] Obiettivi legati alla
gestione degli impatti negativi rilevanti, al
potenziamento degli impatti positivi e alla
gestione dei rischi e delle opportunità
ESRS G1 – Condotta delle imprese rilevanti
ESRS 2 GOV-1 G1 Ruolo degli organi di Par. [G1 GOV-1] Ruolo degli organi di
amministrazione, direzione e controllo amministrazione, direzione e controllo
ESRS 2 IRO-1 G1 Descrizione dei processi Par. [IRO-1] Descrizione dei processi per
per individuare e valutare gli impatti, i individuare e valutare gli impatti, i rischi e
rischi e le opportunità rilevanti le opportunità rilevanti
ESRS G1-1 Politiche in materia di cultura Par. [G1-1] Politiche in materia di cultura
d'impresa e condotta delle imprese d'impresa e condotta delle imprese
ESRS G1-1 Convenzione delle Nazioni Unite
contro la corruzione, paragrafo 10, lettera
SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 15 Par. [G1-1] Politiche in materia di cultura
d'impresa e condotta delle imprese
b)

Obbligo di informativa/elemento
d'informazione/Tema
entity specific
Obblighi da altri atti legislativi
dell'UE19;20;21;22
Ubicazione nella Rendicontazione di
Sostenibilità
ESRS G1-1 Protezione degli informatori, SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 6 Par. [G1-1] Politiche in materia di cultura
paragrafo 10, lettera d) d'impresa e condotta delle imprese
ESRS G1-2 Gestione dei rapporti con i Par. [G1-2] Gestione dei rapporti con i
fornitori fornitori
Par. [G1-1] Politiche in materia di cultura
d'impresa e condotta delle imprese
ESRS G1-3 Prevenzione e individuazione
della corruzione attiva e passiva
Seppur emerso come non rilevante
dall'analisi di doppia rilevanza 2024, il
Gruppo Moncler fornisce informazioni sulla
corruzione attiva e passiva (ESRS G1-3 Par.
18 a, b, c; 20; 21 a), per garantire
continuità con quanto riportato nelle
Dichiarazioni Consolidate Non Finanziarie
degli anni precedenti.
ESRS G1-4 Casi accertati di corruzione Par. [G1-1] Politiche in materia di cultura
attiva o passiva d'impresa e condotta delle imprese
ESRS G1-4 Ammende inflitte per violazioni
delle leggi contro la corruzione attiva e
passiva, paragrafo 24, lettera a)
SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 17
Regolamento sugli indici di riferimento:
Allegato II del regolamento delegato (UE)
2020/1816
Seppur emerso come non materiale
dall'analisi di doppia rilevanza 2024, il
Gruppo Moncler fornisce informazioni sulla
corruzione attiva e passiva (ESRS G1-4 Par.
ESRS G1-4 Norme di lotta alla corruzione
attiva e passiva, paragrafo 24, lettera b)
SFDR: Allegato I, tabella 3, indicatore n. 16 25 a), per garantire continuità con quanto
riportato nelle Dichiarazioni Consolidate
Non Finanziarie degli anni precedenti.
Par. [G1-1] Politiche in materia di cultura
d'impresa e condotta delle imprese
Seppur emerso come non materiale
dall'analisi di doppia rilevanza 2024, il
ESRS G1-5 Influenza politica e attività di Gruppo Moncler fornisce informazioni
lobbying relative ad influenza politica e attività di
lobbying (ESRS G1-5 Par. 27), per garantire
continuità con quanto riportato nelle
Dichiarazioni Consolidate Non Finanziarie
degli anni precedenti.
ESRS G1-6 Prassi di pagamento Par. [G1-6] Prassi di pagamento

[MDR-M] METRICHE RELATIVE A QUESTIONI DI SOSTENIBILITÀ RILEVANTI

Le metriche adottate in relazione a ciascuna tematica di sostenibilità rilevante sono illustrate nei singoli capitoli del presente Documento, in conformità ai requisiti degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS). Ogni metrica viene chiaramente identificata attraverso nomi e/o descrizioni precisi e, a seconda dei casi, vengono dettagliate le metodologie applicate, le assunzioni significative adottate e le eventuali limitazioni delle metodologie stesse. Inoltre, è indicato se la misurazione è stata validata da un ente esterno, se diverso dalla società di revisione. Qualora l'unità di misura sia espressa in valuta, viene utilizzata la valuta di presentazione dei bilanci finanziari del Gruppo. Le metriche entity specific sono riportate all'interno del paragrafo su azioni e target al fine di contestualizzare il loro stato di avanzamento.

AMBIENTE

  • E1 Cambiamenti climatici
  • E2 Inquinamento
  • E3 Acqua
  • E4 Biodiversità ed ecosistemi
  • E5 Uso delle risorse ed economia circolare

E1

CAMBIAMENTI CLIMATICI

[E1 GOV-3] Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione…1134
[E1 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello
aziendale; [E1 IRO-1]Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le
opportunità rilevanti legati al clima 114
[E1-1] Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici 117
[E1-2] Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi 118
[E1-3] Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici 120
[E1-4] Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi 127
[E1-5] Consumo di energia e mix energetico 129
[E1-6] Emissioni lorde di GHG di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GHG 130
[E1-7] Assorbimenti di GHG e progetti di mitigazione delle emissioni di GHG finanziati con crediti di
carbonio 136
Tassonomia UE 138

[E1 GOV-3] INTEGRAZIONE DELLE PRESTAZIONI IN TERMINI DI SOSTENIBILITÀ NEI SISTEMI DI INCENTIVAZIONE

La Politica di Remunerazione1 di Moncler è definita in coerenza con il modello di governance adottato dalla Società e con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance. Tra gli altri aspetti considera obiettivi di sostenibilità, inclusi quelli climatici, il cui raggiungimento concorre alla valutazione delle performance dei membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo.

Come dettagliato nel capitolo ESRS 2, GOV-3 (vedi anche pag. 68), il sistema di incentivazione di breve termine (Management By Objectives - MBO) include obiettivi ESG (Environmental, Social e Governance) legati al Piano Strategico di Sostenibilità 2020-2025 con riferimento all'anno di competenza. Per quanto riguarda il pilastro del Piano relativo alla lotta ai cambiamenti climatici, gli obiettivi includono tra gli altri il miglioramento dell'efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di CO2. L'incidenza dell'indicatore ESG sulla remunerazione variabile è pari al 10%.

Il sistema di incentivazione di medio-lungo termine (Long Term Incentive - LTI) prevede piani di incentivazione su base azionaria che includono un indicatore ESG correlato a obiettivi di sostenibilità specifici, che, relativamente alla lotta ai cambiamenti climatici, per il primo ciclo del "Piano di Performance Shares 2022", riguardano il mantenimento nel 2024 della carbon neutrality delle sedi del Gruppo nel mondo attraverso l'utilizzo del 100% di energia proveniente da fonti rinnovabili, il 90% di veicoli del parco auto aziendale a basse emissioni e la compensazione delle emissioni residue non evitabili. L'incidenza dell'indicatore ESG sulla remunerazione variabile è pari al 15% (si veda anche pag. 68).

Inoltre, il sistema di incentivazione di medio-lungo termine prevede un criterio di over performance che riflette il conseguimento di un'elevata valutazione della performance di sostenibilità del Gruppo da parte di una delle primarie agenzie di rating ESG.

[E1 SBM-3] IMPATTI, RISCHI E OPPORTUNITÀ RILEVANTI E LORO INTERAZIONE CON LA STRATEGIA E IL MODELLO AZIENDALE; [E1 IRO-1] DESCRIZIONE DEI PROCESSI PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ RILEVANTI LEGATI AL CLIMA

Ai fini del processo di doppia rilevanza, il Gruppo ha identificato e valutato impatti, rischi e opportunità legati anche ai cambiamenti climatici (la valutazione non ha preso in considerazione le azioni di mitigazione messe in atto dal Gruppo).

Per la valutazione degli impatti, il Gruppo si è basato su dati e informazioni raccolti negli anni per il calcolo e il monitoraggio dei consumi energetici e delle emissioni di gas a effetto serra lungo l'intera catena del valore, in conformità con le linee guida del Greenhouse Gas Protocol (vedi anche pagg. 129-135). Le valutazioni hanno evidenziato impatti attuali derivanti dalle emissioni generate dai processi produttivi e dalle attività, riconducibili alle seguenti tipologie:

1 Per ulteriori informazioni rispetto al sistema di remunerazione di Moncler si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione 2025 contenente la nuova Politica che sarà sottoposta al voto dell'Assemblea del 16 aprile 2025 e alle precedenti versioni disponibili sul sito www.monclergroup.com, Sezione "Governance/Remunerazione".

  • emissioni dirette (scope 1), generate nelle sedi aziendali a gestione diretta a livello globale, inclusi uffici, negozi, stabilimenti produttivi e il polo logistico;
  • emissioni indirette riconducibili al consumo di energia elettrica acquistata (scope 2), relative alle sedi aziendali a gestione diretta a livello globale, inclusi uffici, negozi, stabilimenti produttivi e il polo logistico;
  • emissioni lungo la catena del valore (scope 3), comprendenti le attività a monte e a valle.

Per la valutazione di rischi e opportunità legati ai cambiamenti climatici, il Gruppo ha preso in considerazione anche i risultati delle analisi svolte su base volontaria dal 2021, secondo le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) che si concentrano su quattro pilastri fondamentali: Governance, Strategia, Gestione dei Rischi, Metriche e Obiettivi. Tali analisi sono coordinate dal responsabile della funzione di Risk Management incaricato della gestione integrata dei rischi (Enterprise Risk Management - ERM), per conto dell'Amministratore Incaricato del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR), in collaborazione con l'Unità di Sostenibilità. I risultati delle valutazioni sono integrati nel modello ERM, che stima la probabilità di accadimento e l'effetto finanziario dei rischi. Questo approccio contribuisce a individuare e monitorare nel tempo gli asset e le aree di business in cui sono necessari maggiori impegni nell'ottica della transizione verso un modello a più basso impatto e a definire azioni di mitigazione mirate per assicurare una strategia di business resiliente. Tali analisi, infatti, hanno l'obiettivo di comprendere l'evoluzione del clima e le tendenze che potrebbero influenzare le attività aziendali, fornendo una base solida per adattare le strategie operative nel lungo termine. I risultati vengono periodicamente condivisi con il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità garantendo un'efficace supervisione e integrazione nella strategia aziendale.

Nell'ambito del processo per l'identificazione dei rischi legati al clima, il Gruppo ha individuato:

  • rischi fisici, ovvero legati all'impatto fisico degli eventi climatici, identificati attraverso strumenti come mappe di rischio climatico (ad esempio, per i rischi connessi all'acqua come il rischio di inondazione, è stato utilizzato l'Aqueduct Water Risk Atlas),
  • rischi di transizione, ovvero quelli derivanti dal processo di transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, connessi ad esempio a cambiamenti delle politiche pubbliche, delle normative, della tecnologia e delle scelte dei clienti.

Le analisi sono svolte considerando sia le sedi a gestione diretta che la catena del valore, con particolare attenzione alle materie prime e ai siti produttivi della filiera.

I rischi identificati vengono analizzati qualitativamente e quantitativamente e le relative valutazioni vengono aggiornate periodicamente, utilizzando scenari climatici coerenti con le raccomandazioni della TCFD e basati su proiezioni scientifiche.

Con riferimento ai rischi fisici, è stata effettuata una valutazione sulla base degli scenari climatici identificati dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), ovvero RCP2 2.6, RCP 4.5 e RCP 8.5. Nello specifico, gli scenari RCP 4.5 e RCP 8.5 presentano rispettivamente uno scenario di emissioni intermedio, allineato all'Accordo di Parigi, e uno business-as-usual con emissioni di gas ad effetto serra in aumento e con limitate politiche climatiche. L'analisi viene eseguita su tre diversi orizzonti temporali al fine di valutare come gli eventi climatici possano evolvere e influenzare il business. In particolare:

  • breve termine (2025): in linea con le tempistiche del piano strategico aziendale del Gruppo;
  • medio termine (entro il 2030): allineato agli impegni del Gruppo di riduzione delle emissioni su base scientifica in linea con l'iniziativa Science-Based Targets;
  • lungo termine (entro il 2050): coerente con l'impegno Net Zero del Gruppo e in linea con le evidenze scientifiche internazionali fornite dall'IPCC, nonché con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi per limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5 °C.

2 Representative Concentration Pathway.

Con riferimento ai rischi di transizione, è stata condotta un'analisi sulla base dei due scenari identificati dall'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) che delinea i principali percorsi di possibile evoluzione del sistema energetico: uno scenario che riflette le politiche governative già in essere e quelle programmate, pur non raggiungendo l'obiettivo di contenimento della temperatura entro i 2°C, ed uno scenario di decarbonizzazione (Sustainable Development Scenario - SDS) che considera il perseguimento dei principali obiettivi energetici di sviluppo sostenibile, tra cui il pieno accesso all'energia e il contenimento dell'aumento della temperatura ben al di sotto dei 2°C e che prevede che le economie avanzate raggiungano le net-zero emission entro il 2050. Anche per i rischi di transizione, l'analisi è stata eseguita su tre diversi orizzonti temporali in linea con quanto svolto per i rischi fisici.

Dal 2022, il Gruppo ha iniziato a quantificare in termini di implicazioni finanziarie i rischi e le opportunità identificati e, dal 2023, ha considerato nelle analisi anche i potenziali effetti che eventi fisici di cambiamento climatico acuti, come siccità e inondazioni, possono avere sull'approvvigionamento di materie prime attraverso interruzioni nella catena di fornitura e sulla volatilità dei prezzi. In particolare, le analisi sono state svolte secondo gli scenari RCP 4.5 e RCP 8.5 sul cotone nel 2023 e sulla piuma nel 2024.

Per quanto riguarda il cotone, gli studi di letteratura analizzati nel corso del progetto hanno evidenziato che, in generale, questa pianta è intrinsecamente resistente al calore e resiliente a periodi limitati di scarsità di acqua. Tuttavia, le correlazioni tra dati storici globali e l'accadimento di eventi meteorologici estremi, evidenziano come eventi quali siccità intensa e prolungata e inondazioni persistenti possano impattare la disponibilità di cotone in alcune zone e, di conseguenza, comportare un aumento del prezzo della materia prima stessa. A valle dell'analisi svolta sui dati del Gruppo, l'impatto finanziario non è risultato essere significativo per l'organizzazione in termini di aumento stimato di costi operativi annuali.

L'analisi condotta sulla piuma non ha rilevato correlazioni significative tra i dati storici globali e l'occorrenza di eventi meteorologici estremi. Di conseguenza, non è stato possibile effettuare ulteriori valutazioni sul potenziale impatto finanziario per il Gruppo.

In generale, i risultati dell'analisi degli scenari, che includono valutazioni su potenziali effetti finanziari derivanti da rischi fisici e di transizione e l'identificazione di misure di mitigazione con l'allocazione delle relative risorse finanziarie (vedi anche pagg. 254-257), forniscono la base per la definizione della strategia climatica del Gruppo.

Con l'obiettivo di continuare a integrare le metriche e i target utilizzati per misurare l'effetto finanziario dei rischi e delle opportunità legati al clima, il Gruppo si impegna a proseguire l'attività di allineamento alle raccomandazioni della TCFD.

I dettagli dei rischi teorici e le opportunità identificate attraverso il framework TCFD sono riportati nella tabella nella sezione "Approfondimenti", che include anche le azioni intraprese dal Gruppo per mitigare e adattarsi ai rischi e promuovere le opportunità. Ulteriori dettagli riguardo gli elementi delle analisi sono rendicontati pubblicamente nel questionario annuale Climate Change di CDP.

I risultati delle analisi sopra descritte hanno rappresentato la base di partenza per le valutazioni condotte nell'ambito del processo di doppia rilevanza (vedi anche pagg. 92-97; 98-100) che ha considerato solo i rischi teorici che hanno superato la soglia di rilevanza: il rischio fisico derivante dall'intensificazione di fenomeni climatici estremi e cronici (ad esempio forti precipitazioni, ondate di calore o di freddo, fenomeni di siccità, ecc.), che potrebbero colpire i siti fisici comportando la possibile interruzione o riduzione dei livelli di produzione (continuità operativa) e il rischio associato ai cambiamenti nelle dinamiche di acquisto dei clienti. In aggiunta, attraverso l'analisi di doppia rilevanza, è stato identificato un rischio reputazionale teorico legato al mancato raggiungimento degli obiettivi climatici definiti nel Piano di Sostenibilità 2020-2025 (vedi anche pag. 92).

[E1-1] PIANO DI TRANSIZIONE PER LA MITIGAZIONE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Il Gruppo Moncler considera la lotta al cambiamento climatico una priorità ed è impegnato sia a ridurre la propria impronta di carbonio, sia a mitigare i rischi e i potenziali effetti che il cambiamento climatico stesso può avere sulle proprie attività. Affrontare il cambiamento climatico è una sfida collettiva che supera i confini dell'azienda e include tutta la catena del valore, va oltre i confini nazionali e coinvolge tutti i settori, dalle aziende e i governi alle organizzazioni non governative.

La strategia climatica del Gruppo Moncler, che rappresenta un pilastro fondamentale della Strategia di Sostenibilità, esaminata e approvata dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (vedi anche pagg. 64-65; 78-84), è stata sviluppata per confermare l'impegno del Gruppo a ridurre le emissioni non solo nelle proprie sedi, ma anche lungo la catena del valore, dall'estrazione delle materie prime alla produzione dei capi, fino al trasporto e alla gestione a fine vita dei prodotti finiti.

La strategia climatica del Gruppo è basata su un percorso a tappe, costantemente monitorata e soggetta a revisione annuale.

In particolare, il Gruppo Moncler si è impegnato a ridurre, entro il 2030, del 70% le emissioni di CO2e assolute di scope 1 e scope 2 (in linea con l'ambizione "1,5°C") e del 52% le emissioni di CO2e di scope 3 per unità di prodotto venduto rispetto al 2021 (in linea con l'ambizione "Well-Below 2°C").

Tali obiettivi sono stati formalmente approvati dall'iniziativa Science Based Targets (SBTi)3 e giudicati coerenti con il contributo richiesto alle aziende per limitare l'innalzamento massimo della temperatura mondiale rispetto ai livelli pre-industriali. Inoltre, il Gruppo sta monitorando lo sviluppo del GHG Protocol Land Sector and Removals Guidance e i target Forest, Land and Agriculture(FLAG).

All'interno della strategia climatica, l'adozione di energia da fonti rinnovabili, il miglioramento dell'efficienza operativa e l'utilizzo di materiali "preferred" sono tra le principali leve di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG)4 , in coerenza con gli obiettivi fissati dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs). Il dettaglio delle azioni e iniziative previste dalla strategia climatica sono descritte all'interno del paragrafo "E1-3 Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici" a pagg. 120-126 dove vengono approfonditi anche i progressi dell'anno. Le risorse necessarie alla sua

3 Promossa da CDP, United Nations Global Compact, World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF), la Science Based Targets initiative stabilisce e promuove le best-practice nella definizione dei science-based target, oltre a valutare gli obiettivi delle aziende.

4 Con riferimento agli obiettivi fissati, non risultano emissioni di gas a effetto serra (GHG) bloccate ("locked-in") associate agli asset di proprietà. Di conseguenza, non emergono rischi che tali emissioni possano ostacolare il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni GHG. Nonostante ciò, il Gruppo prosegue nel monitoraggio continuo dei propri asset per assicurare la flessibilità necessaria all'adattamento agli obiettivi di sostenibilità e riduzione delle emissioni.

attuazione sono integrate nella pianificazione finanziaria del Gruppo, che prevede sia costi operativi che investimenti, in linea anche con quanto riportato come "ammissibile" e "allineato" nella rendicontazione relativa alla Tassonomia UE.

Il Gruppo si è anche impegnato a raggiungere emissioni nette pari a zero (Net Zero) 5 lungo tutta la catena del valore entro il 2050, in linea con gli sforzi richiesti nell'Accordo di Parigi6 volti a limitare l'aumento della temperatura media globale a 1,5 °C. A tal proposito, l'ambizione del Gruppo si articolerà su due fasi complementari da portare a termine entro il 2050, in linea con quanto indicato dalla Science Based Targets initiative:

  • ridurre del 90% le emissioni GHG di scope 1, 2 e 3;
  • neutralizzare tutte le emissioni residue con progetti di assorbimento di CO2.

Fonte: Science Based Targets initiative (SBTi)

In quest'ottica, il Gruppo Moncler sta esplorando quali progetti di carbon removal e attività che immagazzinano carbonio potrebbero supportare il proprio percorso per raggiungere il Net Zero.

Moncler si impegna a riportare e comunicare in maniera trasparente il proprio impatto sul cambiamento climatico e i risultati delle attività di mitigazione attraverso la Rendicontazione di Sostenibilità e il questionario Climate Changedi CDP.

[E1-2] POLITICHE RELATIVE ALLA MITIGAZIONE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI E ALL'ADATTAMENTO AGLI STESSI

La Politica Ambientale del Gruppo Moncler, in linea con i valori e i princìpi descritti nel Codice Etico e nel Codice di Condotta dei Fornitori, conferma l'impegno a migliorare la propria performance ambientale, prevenendo o minimizzando gli impatti negativi attuali e potenziali sulle risorse naturali e sulle persone lungo tutta la catena del valore attraverso un approccio basato sulla valutazione del rischio e la definizione di obiettivi.

In particolare, la Politica definisce le ambizioni del Gruppo in merito alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG), sia in termini di mitigazione che di adattamento ai cambiamenti

5 Secondo il panel intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (Intergovernmental Panel on Climate Change - IPCC) il raggiungimento di Net Zero comporta l'equilibrio complessivo tra le emissioni di gas a effetto serra (GHG) prodotte e quelle assorbite dagli ecosistemi, attraverso meccanismi di neutralizzazione. In particolare, per contribuire al raggiungimento di emissioni nette pari a zero, le aziende devono ridurre le emissioni e neutralizzare le emissioni residue. Secondo quanto definito dalla Science Based Targets initiative il raggiungimento di Net Zero coinvolge le emissioni GHG di scope 1, 2 e 3.

6 Il Gruppo Moncler, per la natura del suo business, non è escluso dal EU Paris-aligned Benchmark (EU PAB), strumento finanziario introdotto dall'Unione Europea per aiutare gli investitori a supportare la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, in linea con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi sul clima.

climatici, alla protezione della biodiversità, alla gestione delle risorse idriche e dei rifiuti, ai prodotti realizzati con materiali "preferred" e alla promozione di una cultura della sostenibilità.

La Politica si ispira all'Accordo di Parigi sul Clima del 2015, al Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP), al Green Deal Europeo e ai princìpi del Global Compact e si pone l'obiettivo di contribuire direttamente, o attraverso organizzazioni con cui il Gruppo collabora, agli obiettivi descritti dagli UN Sustainable Development Goals(SDGs).

Il Gruppo Moncler applica la Politica Ambientale a tutte le proprie attività e ne incoraggia l'adozione lungo tutta la catena di fornitura. In particolare, il Gruppo Moncler richiede ai propri fornitori e partner commerciali di rispettare tutte le normative ambientali applicabili nei Paesi in cui operano oltre ai princìpi di salvaguardia dell'ambiente inclusi nel Codice di Condotta dei Fornitori del Gruppo.

Nel processo di selezione di potenziali partner con cui collaborare, il processo di due diligence del Gruppo prevede una valutazione delle modalità di gestione delle tematiche ambientali. Per garantire il pieno rispetto della Politica, il Gruppo Moncler si impegna a investire risorse tecniche, economiche e professionali.

Con specifico riferimento al cambiamento climatico, la Politica Ambientale ribadisce l'impegno del Gruppo nel mitigare il proprio impatto, riducendo le emissioni GHG dirette e indirette in linea con l'obiettivo dell'Accordo di Parigi sul Clima, di quantificare, monitorare e comunicare in modo trasparente le proprie emissioni GHG dirette e indirette e di adattare il proprio modello di business e attività agli effetti dei cambiamenti climatici, identificando, valutando e gestendo i rischi e le opportunità legati ai cambiamenti climatici sia nei propri siti sia lungo la catena di fornitura.

Per quanto riguarda le emissioni GHG dirette, la Politica Ambientale include gli impegni del Gruppo relativamente a:

  • approvvigionamento del 100% di elettricità da fonti rinnovabili per i siti di proprietà e per quelli a gestione diretta a livello globale;
  • allineamento con i migliori standard ambientali previsti per le proprie sedi corporate e i negozi minimizzando il consumo di energia e promuovendo il benessere dei propri dipendenti e clienti;
  • monitoraggio regolare degli spostamenti di lavoro e incremento del numero di veicoli a più basso impatto ambientale nella flotta aziendale del Gruppo;
  • mantenimento della carbon neutrality (neutralità carbonica) presso i propri siti e sedi aziendali implementando diverse iniziative per la riduzione delle emissioni GHG e compensando le emissioni dirette residue attraverso progetti certificati secondo i migliori standard.

Per quanto riguarda le emissioni GHG indirette, la Politica include i seguenti impegni:

  • promuovere il coinvolgimento dei propri fornitori incentivando l'utilizzo di energie rinnovabili e la riduzione delle emissioni GHG in linea con un approccio science-based;
  • ridurre l'impatto ambientale della catena di fornitura promuovendo l'utilizzo di materiali "preferred" nelle collezioni;
  • ridurre gli impatti ambientali legati ai trasporti identificando e promuovendo l'utilizzo di soluzioni più efficienti e a più basso impatto senza intaccare l'efficienza operativa e il rispetto dei tempi di consegna;
  • incoraggiare i propri dipendenti ad adottare soluzioni di trasporto alternative a più basso impatto e a fornire il servizio di navetta presso i siti produttivi in modo tale da ridurre l'impatto della mobilità urbana.

Adottata a livello Gruppo, la Politica Ambientale è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nel 2017 dopo aver ricevuto l'opinione del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ed è stata aggiornata nel 2024. Il processo di definizione e aggiornamento della Politica coinvolge le funzioni aziendali competenti, per garantire che la stessa sia sempre allineata alle best practice internazionali e aggiornata in base ai cambiamenti di contesto o ai progressi verso gli obiettivi ambientali.

Il documento è disponibile in italiano e in inglese, sia sulla intranet aziendale che sul sito internet del Gruppo (monclergroup.com).

[E1-3] AZIONI E RISORSE RELATIVE ALLE POLITICHE IN MATERIA DI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Di seguito vengono descritte le azioni adottate dal Gruppo Moncler per implementare un sistema di gestione ambientale efficace presso le proprie sedi a gestione diretta e per ridurre le emissioni di gas a effetto serra (GHG) di scope 1, 2 e 3 e quindi gli impatti del Gruppo, oltre che per mitigare i rischi teorici identificati legati ai cambiamenti climatici. Tali azioni rappresentano un impegno concreto che il Gruppo continuerà a portare avanti nel futuro, consolidando e rafforzando il percorso di implementazione della strategia climatica.

Iniziative di riduzione dei consumi e delle emissioni scope 1 e 2

Il Gruppo adotta da diversi anni, presso le sedi a gestione diretta, sistemi di gestione ambientale certificati che richiedono un attento monitoraggio di indicatori (KPI) specifici e piani di miglioramento continuo.

Anche nel 2024 è stata mantenuta la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale secondo lo standard ISO 14001 nel polo produttivo in Romania, nelle sedi corporate italiane e nel polo logistico di Castel San Giovanni (Piacenza).

Inoltre, il Gruppo Moncler si è dotato di un Sistema di Gestione dell'Energia in linea con la norma ISO 50001 per gli uffici, l'hub logistico e parte dei siti produttivi in Italia. Il Gruppo prevede di estendere questa certificazione anche ad altre strutture recentemente avviate, tra cui l'Hub di Ravarino (Modena), lo showroom di Stone Island a Milano, lo stabilimento produttivo in Romania e il nuovo stabilimento dedicato alla maglieria a Padernello di Paese (Treviso). Nell'ambito di questo percorso di certificazione il Gruppo Moncler si è dotato di una Politica Energetica che integra gli impegni descritti nella Politica Ambientale, focalizzandosi sulla gestione dei consumi energetici e migliorando continuamente la propria prestazione energetica.

Al fine di ridurre i consumi energetici e le emissioni GHG, il Gruppo Moncler sta implementando diverse attività nelle proprie sedi a gestione diretta (negozi, uffici, sedi produttive e polo logistico):

Utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili

L'utilizzo di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili rappresenta uno strumento chiave per il percorso di decarbonizzazione delle attività dirette del Gruppo.

In linea con gli impegni presi, il Gruppo Moncler per le sedi aziendali a gestione diretta del mondo, dal 2023, si è approvvigionato esclusivamente di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili.

Il Gruppo ha raggiunto questo risultato attraverso:

  • o installazione di pannelli fotovoltaici: presso il polo logistico di Castel San Giovanni (Piacenza) l'impianto fotovoltaico ha contribuito alla generazione di oltre 458 MWh di energia nel corso dell'anno 2024. Anche Stone Island si è dotata di un impianto fotovoltaico presso la sede di Ravarino (Modena) che, nel corso del 2024, ha contribuito alla produzione di circa 38 MWh di energia;
  • o acquisto di elettricità da fonti rinnovabili: anche nel 2024 il Gruppo ha continuato a convertire i contratti di fornitura di energia convenzionale in contratti di energia elettrica proveniente da fonte rinnovabile. In particolare, nel corso dell'anno, il Gruppo si è focalizzato sul canale retail nella Region EMEA e America, riuscendo a convertire circa 20 contratti integrando energia certificata proveniente da fonti rinnovabili.

Laddove non disponibile un'offerta di energia da fonte rinnovabile da parte del provider energetico, il Gruppo ha proseguito con l'acquisto di Certificati di Attribuzione dell'Energia (EACs), tra cui i certificati di Garanzie d'Origine (GO), Renewable Energy Certificate(REC),

New Zealand Energy Certificate (NZEC), Non-Fossil Value Certificates (NFC) e International Renewable Energy Certificate (I-REC). Il costo d'acquisto dei Certificati di Attribuzione dell'Energia è parte integrante della pianificazione finanziaria annuale del Gruppo, che tiene in considerazione sia di eventuali ampliamenti del canale retail e quindi di un aumento di consumi energetici che di potenziali variazioni di prezzo dei certificati.

Queste iniziative hanno permesso al Gruppo di mantenere a zero le emissioni GHG di scope 2 (market-based) relative al consumo di energia elettrica acquistata, in tutte le sedi nel mondo.

Iniziative di efficientamento energetico

Per quanto riguarda l'efficientamento energetico, il Gruppo Moncler, anche nel 2024, ha continuato l'attività di installazione di sistemi di illuminazione a basso consumo e di ottimizzazione dei sistemi di riscaldamento e climatizzazione.

Nelle sedi corporate di Moncler, in linea con quanto svolto gli anni scorsi, sono proseguite le attività di ristrutturazione e di installazione di sistemi di illuminazione più efficienti, grazie alla sostituzione di impianti di illuminazione tradizionale con lampade a Light-Emitting Diode (LED)7 e di sistemi di isolamento termico per garantire una maggiore efficienza energetica.

Ad oggi, l'intera sede produttiva in Romania e l'intero polo logistico di Castel San Giovanni (Piacenza) sono dotati di impianti a LED. Presso la sede di Milano, quasi la totalità degli impianti di illuminazione è costituita da sistemi più efficienti di quelli convenzionali mentre presso la sede corporate di Trebaseleghe (Padova) circa il 90% dei sistemi di illuminazione è a più basso consumo. In aggiunta, sono proseguiti i lavori di ristrutturazione del nuovo Hub di Ravarino (Modena), che saranno finalizzati nel 2025 e che prevedono l'istallazione sia di sistemi LED sia di sistemi di riscaldamento a pompa di calore.

Per quanto riguarda i negozi, ad oggi oltre il 99%8 dei punti vendita Moncler nel mondo (100% negli Stati Uniti, in Corea del Sud, in Giappone e in Europa) è dotato di impianti d'illuminazione a LED. La stessa tipologia di impianti è stata prevista anche da Stone Island a livello globale, che la installerà in tutti i nuovi negozi.

In linea con quanto svolto nel corso degli anni precedenti, anche nel 2024 il Gruppo ha implementato attività volte a rinnovare gli impianti elettrici dei negozi utilizzando nuove tecnologie che garantiscono un risparmio energetico.

A tal proposito, dal 2021 Moncler ha iniziato a dotare i negozi di impianti di supervisione Building Management System (BMS) per la gestione integrata di tutte le funzioni tecnologiche dello spazio, dal controllo degli accessi alla gestione dell'illuminazione e della climatizzazione al fine di avere una gestione più efficiente dei consumi energetici.

Certificazioni ambientali LEED e BREEAM

Dal 2021 il Gruppo ha avviato un processo di certificazione ambientale ed energetica dei propri negozi e di tutte le nuove costruzioni di sedi corporate secondo lo standard LEED. Adottando questa certificazione, che richiede l'implementazione di interventi di efficienza energetica, il Gruppo si impegna a mettere in atto buone pratiche energetiche per ogni nuovo progetto.

A partire dal 2023 il Gruppo Moncler è impegnato ad ottenere la certificazione LEED per tutti i nuovi store9 .

A fronte di questo obiettivo, ad oggi il Gruppo Moncler conta:

9 Esclusi gli shop-in-shop.

7 I LED di ultima generazione, capaci di garantire un'ottima qualità di luce, permettono un risparmio di energia stimato fino a circa l'80% rispetto ai sistemi di illuminazione usati precedentemente e al tempo stesso producono un calore residuale inferiore. Sempre con riferimento all'impatto ambientale, le lampade a LED hanno una vita media sensibilmente superiore rispetto a quelle tradizionali e sono quasi completamente realizzate in materiale riciclabile.

8 Sono esclusi da questo computo gli shop-in-shop in cui gli impianti di illuminazione sono forniti dai department store ospitanti (17 in tutto il mondo) e sui quali, quindi, Moncler non può intervenire. Tuttavia, a fine 2024, tali shop-in-shop erano dotati di impianti di illuminazione a LED.

  • o otto negozi certificati secondo lo standard LEED per Building Operations and Maintenance e tre negozi in corso di certificazione;
  • o 27 negozi certificati secondo lo standard LEED Interior Design and Construction e 10 negozi in corso di certificazione.

Per quanto riguarda le sedi produttive, nel 2023 il Gruppo ha ottenuto la certificazione LEED Building Design and Construction per l'estensione dello stabilimento realizzato in Romania e ha avviato, nel 2024, il processo per il nuovo stabilimento dedicato alla maglieria a Padernello di Paese (Treviso).

Infine, presso il polo logistico di Castel San Giovanni (Piacenza) è stata conseguita la certificazione BREEAM In-Use con livello Excellent, che attesta una gestione più efficiente dell'edificio e un miglioramento delle prestazioni energetiche e ambientali.

Flotta auto a basse emissioni

Nel corso dell'anno, il Gruppo ha continuato ad introdurre veicoli a basso impatto ambientale nella flotta auto, superando l'obiettivo prefissato e portando al 98% la quota di veicoli a basso impatto nel proprio parco auto aziendale.

Aree strategiche per la mitigazione delle emissioni scope 3

Per la natura del suo modello di business, in cui la produzione è prevalentemente gestita tramite fornitori, gli impatti ambientali più significativi del Gruppo Moncler sono quelli indiretti (scope 3) pari a più del 98% delle emissioni totali del Gruppo. Al fine di limitare l'impatto indiretto legato alla realizzazione e alla distribuzione dei loro prodotti e nei limiti della propria capacità di influenza, Moncler e Stone Island incoraggiano i propri partner produttivi e logistici all'applicazione di buone pratiche ambientali.

Materiali "preferred"

Tra le materie prime utilizzate, inclusi i materiali per i prodotti finiti e gli imballaggi, la lana ed il cotone rappresentano la principale fonte di emissioni GHG, seguite dai materiali sintetici, come ad esempio nylon e poliestere.

Per ridurre questo impatto, il Gruppo Moncler ha iniziato a sostituire i materiali vergini con alternative di origine riciclata, biologica o provenienti da agricoltura rigenerativa che garantiscono una riduzione in termini di emissioni generate e quindi rappresentano una leva chiave della strategia climatica del Gruppo. Questo approccio non solo supporta l'impegno del Gruppo contro il cambiamento climatico, ma contribuisce anche a mitigare altri impatti ambientali (vedi anche pagg. 79-81; 161-162).

In particolare, il Gruppo Moncler ha fissato una serie di obiettivi intermedi da raggiungere entro il 2025:

  • o 50% di nylon "preferred";
  • o 50% di cotone "preferred";
  • o 70% di lana certificata secondo specifici standard (ad esempio Responsible Wool Standard – RWS, Nativa, Sustainawool).

Gli obiettivi sopra elencati contribuiscono ad arrivare ad oltre il 50% di filati e tessuti realizzati con materiali "preferred" in tutte le collezioni entro il 2025.

Nel 2024, in particolare, il Gruppo ha utilizzato circa il 37% di cotone riciclato o biologico, oltre il 50% di nylon "preferred" (ad es. riciclato) e circa il 70% di lana certificata, ad esempio Responsible Wool Standard (RWS), Nativa, Sustainawool. Grazie all'acquisto di questi materiali, fatta eccezione per la lana per la quale non è stato ancora definito un fattore di emissione che valorizzi il beneficio del passaggio a una soluzione a più basso impatto, il Gruppo ha evitato l'emissione di oltre 10.000 tonnellate di CO2e nel 2024 rispetto all'acquisto delle equivalenti materie prime convenzionali.

Inoltre, nel 2024 il Gruppo ha pubblicato il Raw Material Manual, che riassume i criteri e le soglie per guidare nella scelta di materiali e accessori a più basso impatto ambientale e in linea con le best practice sul benessere animale. Tutte le materie prime strategiche sono in linea con quanto definito all'interno del Manuale.

Allo stesso modo, il Gruppo Moncler è impegnato nella riduzione dei consumi di materiali per il packaging e nella ricerca e applicazione di alternative a più basso impatto. Negli ultimi anni, infatti, il Gruppo ha avviato una serie di programmi di miglioramento per il design del packaging focalizzati principalmente sulla riciclabilità, riutilizzabilità10 e capacità di durare nel tempo oltre che sulla diminuzione di materiale utilizzato. Vedi anche pagg. 160; 164-168.

Dal 2022 il packaging destinato al cliente finale è realizzato con materiali "preferred" così come quello logistico a partire dal 2023.

Maggiori dettagli sui progressi raggiunti nel 2024 rispetto ai materiali "preferred" sono riportati a pagg. 79-81; 154-156; 161-162.

Agricoltura rigenerativa

A partire dal 2023 il Gruppo Moncler supporta progetti dedicati a pratiche di agricoltura rigenerativa lungo le filiere del cotone e della lana, con effetti di mitigazione sia delle emissioni GHG che dell'impatto sulla biodiversità, e l'implementazione di nuove metodologie di misurazione degli impatti in linea con i più recenti standard di riferimento. In particolare, tra i progetti avviati sulla filiera del cotone, il Gruppo ha aderito ad un progetto sviluppato in Tennessee in collaborazione con Ecosystem Services Market Consortium (ESMC11) di agricoltura rigenerativa su circa 200 ettari che ha permesso di rimuovere circa 100 tonnellate di CO2e dall'atmosfera. Gli impatti del progetto sono stati verificati e certificati da SustainCERT 12 nel corso del 2024 (vedi anche pagg. 79; 154).

Relativamente alla filiera della lana, è stato lanciato un progetto in Australia nel 2023 insieme a PUR Projet 13 che nel 2024 ha visto un'estensione coinvolgendo altri due allevamenti (vedi anche pagg. 79; 154).

Il Gruppo continua a monitorare lo sviluppo del GHG Protocol Land Sector and Removals Guidance e del SBTi FLAG (Forest, Land and Agriculture) al fine di includere la valutazione degli impatti positivi di questi progetti nella propria rendicontazione. A tal proposito, nel 2024, il Gruppo ha calcolato le proprie emissioni FLAG, che rappresentano oltre il 20% del totale scope 3.

Decarbonizzazione della catena di fornitura

Il Gruppo collabora attivamente con i propri fornitori per monitorare i consumi energetici, e definire obiettivi e piani mirati alla riduzione della loro impronta di carbonio.

Negli ultimi anni, ha avviato un'attività di mappatura dei consumi energetici e della relativa tipologia di energia utilizzata lungo la filiera con l'obiettivo di integrare i dati primari dei processi produttivi nella carbon footprint di Gruppo e individuare, insieme ai propri fornitori, opportunità di efficientamento energetico e il passaggio a energie da fonti rinnovabili.

Tale attività è proseguita anche nel 2024, con la raccolta e l'integrazione dei dati primari relativi ai consumi energetici e alla tipologia di energia utilizzata presso oltre 115 siti produttivi dei fornitori diretti e dei loro subfornitori. Ad oggi circa il 30% di energia elettrica consumata presso questi siti proviene da fonti rinnovabili. In particolare, di questi siti produttivi, 44 dispongono di impianti fotovoltaici.

10 Si riferisce alla capacità di un prodotto di essere utilizzato più volte o in più contesti senza perdere le sue funzionalità, prestazioni o qualità.

11 Organizzazione no-profit che riconosce e premia gli agricoltori e gli allevatori per le loro pratiche ambientali.

12 Organismo di certificazione ufficiale per il Gold Standard for the Global Goals, il più credibile e solido standard volto a garantire che le azioni per il clima contribuiscano anche agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

13Organizzazione attiva nell'attività di insetting dal 2008, PUR Projet è una B Corp certificata e leader globale nell'implementazione di soluzioni nature-based.

Questo processo, affiancato da partner esterni per la fase di verifica del dato, permette al Gruppo sia di migliorare la qualità del dato utilizzato nei calcoli degli impatti ambientali sia di monitorare nel tempo le azioni virtuose implementate dai suoi fornitori.

Nel 2024, grazie al supporto consulenziale finanziato dal Gruppo, alcuni fornitori hanno implementato misure di efficientamento energetico identificate durante le diagnosi energetiche, mentre altri hanno avviato il passaggio all'utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Durante l'anno, è stata inoltre intensificata la collaborazione con un gruppo selezionato di fornitori, attraverso una campagna di sensibilizzazione che promuove l'adozione delle migliori pratiche di settore, la definizione di obiettivi di riduzione delle emissioni e l'incremento dell'utilizzo di energia rinnovabile. A fronte di questo impegno il Gruppo è diventato partner di Apparel Impact Institute(Aii).

Guardando al futuro, il Gruppo continuerà a collaborare con i fornitori che presentano processi di lavorazione più intensivi dal punto di vista energetico (ad esempio, tintura o finissaggio) per stimolarli all'attuazione di programmi di efficienza energetica.

Per rafforzare ulteriormente questo approccio, nel 2024, il Gruppo Moncler ha creato un Comitato dedicato alla supervisione del programma di decarbonizzazione della filiera. Composto da figure chiave del top management, responsabili delle funzioni acquisti, dal team Sustainable Supply Chain e l'Unità di Sostenibilità, il Comitato combina competenze strategiche e operative assicurando un approccio integrato e multidisciplinare. Tra le sue responsabilità principali figurano la guida della strategia di coinvolgimento dei fornitori per la riduzione delle emissioni, la supervisione delle attività implementate e il monitoraggio dei progressi, al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi aziendali di decarbonizzazione. Questo organismo rappresenta un pilastro fondamentale nella promozione di una transizione energetica efficace lungo tutta la filiera, favorendo la collaborazione tra funzioni aziendali e fornitori.

Il sistema logistico

Il team Logistic Strategic Planning & Integration, che nel corso degli ultimi anni, ha sviluppato competenze di sostenibilità in ambito logistico al fine di creare ulteriori strumenti per allinearsi alle best practice, ha portato avanti diverse iniziative per contenere gli impatti ambientali e i costi logistici, tra cui:

  • o ingegnerizzazione di percorsi ottimizzati per ridurre le distanze percorse;
  • o razionalizzazione delle frequenze di trasporto nei flussi di alimentazione dei poli produttivi, per minimizzare gli spostamenti e ottimizzare i flussi;
  • o promozione di impiego di mezzi di trasporto a minor impatto ambientale con la definizione di requisiti minimi di sostenibilità (Sustainability Minimum Requirement);
  • o packaging space efficient per spedire lo stesso volume di prodotto in meno spazio;
  • o utilizzo di packaging a minor impronta ambientale rispetto al packaging convenzionale.

In particolare, durante l'anno, il Gruppo ha proseguito il suo percorso di sviluppo dei processi logistici, concentrandosi sull'aumento del livello di automazione e standardizzazione. Sono stati rafforzati i sistemi di integrazione tra i principali provider di servizi logistici e le piattaforme informatiche aziendali.

Un'importante tappa nel 2024 è stata la completa integrazione del sistema logistico distributivo di Stone Island nel modello operativo del Gruppo. Questa integrazione ha incluso l'insourcing del canale e-commerce comprendendo sia le attività di magazzino che di gestione diretta della distribuzione al cliente finale. Inoltre, è stato avviato il processo di integrazione della logistica industriale per sfruttare le sinergie tra i modelli logistici di Stone Island e Moncler.

Il Gruppo, inoltre, promuove una cultura condivisa con i partner logistici per promuovere l'adozione di modalità di trasporto più sostenibili. A supporto di questo impegno, ha progressivamente introdotto nei contratti di fornitura di servizi logistici i Sustainability

Minimum Requirement (SMR) orientati alla mitigazione e prevenzione delle emissioni di CO2. Gli SMR sono già obbligatori nei principali contratti nella Region EMEA e saranno progressivamente estesi ad altri fornitori e aree operative.

Negli ultimi anni, Moncler ha apportato cambiamenti al packaging utilizzato per il trasporto dei prodotti finiti, ottenendo una notevole riduzione dei volumi movimentati. Questo ha comportato una riduzione del fabbisogno di mezzi di trasporto e, conseguentemente, degli impatti ambientali generati in termini di emissioni in atmosfera. In aggiunta a queste, il Gruppo sta valutando altre azioni da integrare nei prossimi anni.

Infine, Moncler, anche nel 2024 ha compensato le emissioni dell'ultimo miglio per il canale ecommerce in Corea e Giappone e per le Region America ed EMEA per le quali nello specifico ha continuato ad utilizzare il servizio UPS® carbon neutral. Nel corso del 2024 questa possibilità è stata estesa anche ai flussi e-commerce del marchio Stone Island.

Nel 2024 le emissioni della logistica distributiva e industriale sono pari a 23.329 tonnellate di CO2e in riduzione di oltre il 15 % rispetto al 2023.

Iniziative per promuovere la mobilità sostenibile dei dipendenti

Il Gruppo Moncler è consapevole dell'impatto della mobilità urbana e incoraggia i propri dipendenti ad adottare soluzioni a basso impatto ambientale.

Nel corso degli anni il Gruppo ha avviato diverse iniziative per ridurre l'impatto ambientale degli spostamenti casa-lavoro e, allo stesso tempo, per offrire dei servizi alternativi convenienti per i dipendenti del Gruppo.

Per esempio, nel 2024, è proseguita l'iniziativa di car pooling per i dipendenti della sede di Trebaseleghe (Padova); tale iniziativa, incentivata dal Gruppo attraverso un contributo erogato a chi mette a disposizione la propria auto, consente alle persone di Moncler di beneficiare di momenti di socializzazione con i colleghi limitando l'impatto ambientale degli spostamenti. Inoltre, sempre nell'anno, Moncler ha continuato a promuovere l'utilizzo di biciclette mettendo a disposizione dei dipendenti della sede di Milano e della sede di Trebaseleghe (Padova) biciclette aziendali per ogni dipendente che ne facesse richiesta al fine di incoraggiare la mobilità individuale in alternativa all'uso del trasporto privato per i tragitti urbani e gli spostamenti tra uffici.

Nel polo produttivo in Romania il Gruppo Moncler ha continuato a offrire il servizio navetta. Tale modalità di spostamento casa-lavoro, di cui hanno usufruito circa 1.200 persone, ha consentito di evitare oltre circa 3.500 tonnellate di CO2e 14 che sarebbero state emesse qualora ciascun dipendente si fosse mosso con mezzi privati.

Relativamente alle sedi corporate in Italia, da ormai tre anni il Mobility Manager ha la responsabilità di promuovere la mobilità sostenibile dei dipendenti attraverso l'elaborazione di un Piano di Spostamenti Casa Lavoro (PSCL), che viene aggiornato con frequenza annuale. In particolare, sulla base dell'aggiornamento costante della mappatura delle sedi corporate volta ad analizzare l'accessibilità ai luoghi di lavoro, le soluzioni di trasporto utilizzate dai dipendenti, la distanza percorsa e il tempo impiegato per gli spostamenti, sono state individuate eventuali aree di intervento per ridurre le emissioni di inquinanti e promuovere modalità di spostamento casa-lavoro alternativi. A tal proposito, nel 2024, per i dipendenti del Gruppo in Italia sono stati offerti nuovamente servizi di mobilità convenzionata, come la sharing mobility e l'acquisto degli abbonamenti al trasporto pubblico locale. Inoltre, è stato reso disponibile uno strumento basato sulla gamification, che incentiva i comportamenti virtuosi dei dipendenti che scelgono mezzi a basso impatto per il tragitto casa-lavoro, come bici, camminare, tram, bus, ecc. Grazie a questa piattaforma, il Gruppo ottiene anche informazioni mensili sulle emissioni di CO2 risparmiate, utili per l'aggiornamento del PSCL.

14 Il valore è calcolato considerando le emissioni che si sarebbero generate se i dipendenti non avessero usufruito del servizio navetta ma avessero utilizzato l'auto privata.

Le emissioni di CO2e relative agli spostamenti casa-lavoro rappresentano circa il 6% dello scope 3.

Iniziative di mitigazione dei rischi teorici legati ai cambiamenti climatici

Il Gruppo ha messo in campo una serie di presidi per mitigare gli effetti del rischio teorico derivante dall'intensificazione di fenomeni climatici estremi e cronici (ad esempio forti precipitazioni, ondate di calore o di freddo, fenomeni di siccità, ecc.) che potrebbero colpire i siti fisici comportando la possibile interruzione o riduzione dei livelli di produzione (continuità operativa). In particolare, adotta delle coperture assicurative finalizzate a limitare l'impatto economico derivante da eventuali danni dovuti a fenomeni climatici estremi ed esegue regolari valutazioni dei rischi fisici legati al clima (ad esempio, l'esposizione dell'area a rischi idrogeologici e geomorfologici). Sulla base dei risultati ottenuti dalle valutazioni svolte, il Gruppo adegua la progettazione dei siti con l'obiettivo di ridurre al minimo la propria esposizione ai rischi identificati. In aggiunta, ha definito piani di azione per fronteggiare con celerità ed efficacia eventuali situazioni emergenziali relative ai propri servizi logistici al fine di garantire la business continuity.

Rispetto al rischio associato ai cambiamenti nelle dinamiche di acquisto dei clienti con potenziali preferenze per prodotti a più basso impatto o per capi più leggeri, da anni il Gruppo ha iniziato a introdurre nelle proprie collezioni prodotti con materiali "preferred", dal piumino bio-based nel 2019 alla gamma di capi creati con tessuti riciclati nella collezione Moncler Grenoble del 2021 al lancio, nelle collezioni Moncler, di una selezione di giacche "Born To Protect", progetto che è diventato un total look nel 2022 includendo anche capi e accessori sostenibili. Oggi, grazie alla collaborazione dei team di Design, Fabric and Research and Developement, Operations e Merchandising, il Gruppo sta progressivamente integrando nelle collezioni tessuti e filati a più basso impatto rispetto alle soluzioni convenzionali (oltre il 43% nelle collezioni 2024); inoltre Moncler ha ampliato la gamma di prodotti nel corso degli anni, includendo, insieme ad altre nuove categorie (tra cui t-shirt, felpe, maglieria, scarpe e altri accessori) anche piumini leggeri, che possono essere utilizzati a temperature più miti, o soluzioni multistrato che aumentano le occasioni d'utilizzo.

Formazione sostenibilità ambientale

Il Gruppo Moncler ha creato nel 2024 un corso dedicato a tutti i dipendenti, con l'obiettivo di sensibilizzare e accrescere la consapevolezza sulle tematiche ambientali. Il corso è accessibile tramite vari dispositivi e disponibile nelle piattaforme digitali del Gruppo. Strutturato in quattro moduli, il corso approfondisce diversi temi tra cui: cambiamenti climatici, biodiversità, gestione delle risorse idriche, uso efficiente delle risorse e circolarità.

Il modulo sui cambiamenti climatici guida i dipendenti attraverso le sfide e le opportunità di uno dei temi più urgenti del nostro tempo. Presenta una panoramica chiara sui concetti fondamentali, dalla definizione e classificazione dei gas serra agli impatti globali e locali del cambiamento climatico. Il modulo approfondisce, inoltre, il tema dell'impronta carbonica come strumento per misurare le emissioni di un'organizzazione e illustra le principali strategie di mitigazione adottate dal Gruppo Moncler per ridurre il proprio impatto.

[E1-4] OBIETTIVI RELATIVI ALLA MITIGAZIONE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI E ALL'ADATTAMENTO AGLI STESSI

Di seguito viene riportato il dettaglio degli obiettivi inclusi nel Piano di Sostenibilità e dei risultati raggiunti nel 2024, relativi al pillar Act on Climate & Nature, che delineano gli impegni futuri del Gruppo per favorire l'attuazione di iniziative concrete in ambito ambientale in linea con quanto definito nella Politica Ambientale.

Gli obiettivi legati all'utilizzo dei materiali "preferred" che concorrono alla riduzione delle emissioni scope 3 sono riportati a pagg. 79-81; 155-156; 170-171.

LEGENDA

Obiettivo raggiunto

Obiettivo on time
o
Obiettivo posticipato
OBIETTIVI RISULTATI 2024
ACT ON CLIMATE & NATURE
Ridurre le emissioni di CO2 [SDG 7; 13]
2030
Riduzione
del
70%
delle
emissioni
CO2e
assolute dello scope 1 e 2 vs 202115 (in linea con
l'ambizione
"1.5°C"
dell'iniziativa
Science
)
16
Based Target
2030
Riduzione del 52% delle emissioni CO2e dello
scope 3 per unità di prodotto vendute vs 202117
(in linea con l'ambizione "Well Below 2°C"
dell'iniziativa
)
Science Based Target
2050
Net zero

-6% vs 2023 le emissioni CO2e scope 1 e 2
assolute (-53% vs 2021)

-5% vs 2023 le emissioni CO2e scope 3
assolute (+5% vs 2021)
Ongoing
100%
in tutte le sedi aziendali
carbon neutral
a gestione diretta nel mondo (uffici, negozi,
sedi produttive e polo logistico)
Ongoing
100% energie rinnovabili in tutte le sedi
aziendali a gestione diretta nel mondo (uffici,
negozi, sedi produttive e polo logistico)

Mantenuta la
nelle sedi
carbon neutrality
aziendali a gestione diretta nel mondo
(uffici, negozi, sedi produttive e
polo
logistico)

100% energie rinnovabili in tutte le sedi
aziendali a gestione diretta nel mondo

15 Il valore assoluto delle emissioni scope 1 e scope 2 (market-based) del 2021, che costituisce il base year dell'obiettivo, è pari a 5.065 tonnellate di CO2e (scope 1 e scope 2 market-based sono pari a 2.332 e 2.733 tonnellate di CO2e, rispettivamente).

16 Obiettivi definiti in coerenza con il perimetro dell'inventario di GHG di Gruppo.

17 Il valore assoluto di scope 3 del 2021 considerato per il base year dell'obiettivo è pari a 206.932 tonnellate di CO2e. In linea con le raccomandazioni della Science Based Targets Initiative le emissioni di scope 3 coperte dall'obiettivo non includono le emissioni associate all'utilizzo del prodotto.

(uffici, negozi, sedi produttive e
polo
logistico)
2024
90% di veicoli a basso impatto ambientale nel
parco auto aziendale del Gruppo nel mondo
Ongoing

98% di vetture ibride ed elettriche nel
parco auto aziendale del Gruppo nel
mondo
Certificazione
LEED
per
tutte
le
nuove
costruzioni aziendali
Avviato il processo di certificazione LEED
per il
for Building Design and Construction
nuovo Headquarter di Moncler a Milano la
cui realizzazione sarà finalizzata nel corso
del 2025
Ongoing
Certificazione LEED per tutti i nuovi negozi
Esclusi gli shop-in-shop

Proseguito il processo di certificazione
LEED per i nuovi negozi del Gruppo nel
mondo

Compensate
le
emissioni
residue
non
evitabili attraverso progetti certificati sul
mercato
volontario
e
focalizzati
rispettivamente sull'economia circolare e
sull'energia rinnovabile
Ongoing
Promozione
di
misure
di
efficientamento
energetico ed energie rinnovabili lungo la
catena di fornitura

Proseguito il programma di coinvolgimento
della catena di fornitura che prevede oltre
ad attività di
finalizzate
energy assessment
all'identificazione di azioni concrete per la
riduzione dei consumi energetici e alla
promozione di energia da fonti rinnovabili,
anche attività a supporto dei fornitori per
la definizione di target di riduzione delle
emissioni
di
CO2
secondo
standard
riconosciuti a livello internazionale
Salvaguardare la biodiversità [SDG 6; 12; 14; 15]
2024
Aggiornamento dell'analisi dell'impatto sulla
biodiversità delle materie prime strategiche

Aggiornata l'analisi dell'impatto sulla
biodiversità delle materie prime
strategiche secondo gli sviluppi dei
Science Based Targets for Nature
2025
Supporto ad iniziative di
e
Zero Deforestation
gestione sostenibile delle foreste

Tutti i materiali in carta, cartone e legno
utilizzati
dal
Gruppo
sono
realizzati
esclusivamente con materie prime riciclate
e/o
riusate e/o certificate dal
Forest
(FSC)
e/o
dal
Stewardship
Council
Programme for the Endorsement of Forest
(PEFC)
Certification

Proseguiti i tavoli di lavoro sulla
EU
Deforestation Regulation

2024
Lancio dei progetti di agricoltura rigenerativa
nelle filiere del cotone e della lana volti a
diminuire
e/o
evitare
gli
impatti
sulla
biodiversità

Filiera
lana:
esteso
il
progetto
di
agricoltura rigenerativa in Australia con
attraverso l'ampliamento del
PUR Projet
numero di allevamenti coinvolti

Filiera cotone: proseguito il sostegno al
progetto
ed estensione dello stesso
Unlock
a coltivazioni in India e Stati Uniti; e
continuata
la
collaborazione
con
per
Ecosystem Services Market Consortium
progetti in Tennessee

[E1-5] CONSUMO DI ENERGIA E MIX ENERGETICO

CONSUMI ENERGETICI

I consumi energetici diretti e indiretti presso le sedi del Gruppo Moncler sono principalmente legati all'attività produttiva in Italia e Romania e al polo logistico italiano di Castel San Giovanni (Piacenza) oltre al riscaldamento, condizionamento, all'illuminazione delle strutture e al funzionamento delle apparecchiature informatiche nelle sedi corporate e nei negozi di Moncler e Stone Island.

Il Gruppo Moncler nel 2024 ha registrato un consumo energetico presso le proprie sedi di 62.289 MWh, con un incremento di circa l'11% dovuto a un aumento della produzione diretta, all'acquisizione e affitto di nuovi edifici, alla crescita dell'organico (+9%) e del network dei negozi diretti del Gruppo a fronte, però, di una diminuzione delle emissioni totali scope 1 e 2 (marketbased).

18
CONSUMI ENERGETICI DIRETTI (MWh)
2023 2024
Consumo totale di energia 56.341 62.289
Consumo totale di energia da fonte fossile 12.714 11.558
Consumo di combustibile da carbone e prodotti del carbone - -
Consumo di combustibile da petrolio greggio e prodotti petroliferi19 3.510 3.550
Consumo di combustibile da gas naturale20 9.192 8.008
Consumo di combustibile da altre fonti non rinnovabili - -
Consumo di elettricità, calore, vapore e raffreddamento acquistati o acquisiti da fonti
fossili
1221 -
Quota di fonti fossili sul consumo totale di energia 23% 19%

18 Per il calcolo dei consumi di energia elettrica e gas, sono stati raccolti i dati relativi ai primi dieci mesi dell'anno, ove disponibili, mentre per i mesi restanti o in caso di informazioni parziali, i consumi sono stati stimati.

19 I dati includono consumi e relative emissioni del parco auto con riferimento al perimetro globale nel 2024 e 2023. Nel 2024 il parco auto del Gruppo è caratterizzato per oltre il 90% da mezzi ibridi ed elettrici, a cui sono stati applicati i relativi fattori di consumo del mezzo.

20 I dati comprendono il totale dei consumi energetici calcolati sulla base delle informazioni raccolte attraverso le bollette delle utenze.

21 Il dato include il consumo di energia elettrica relativo ai veicoli full-electric del parco auto in linea con le linee guida del GHG Protocol.

Consumo da fonti nucleari - -
Quota di consumo da fonti nucleari sul consumo totale di energia - -
Consumo totale di energia da fonte rinnovabile 43.627 50.731
Consumo di combustibili da fonti rinnovabili, compresa la biomassa (include anche i
rifiuti industriali e urbani di origine biologica, il biogas, l'idrogeno rinnovabile, ecc.)
- -
Consumo di elettricità, calore, vapore e raffreddamento acquistati o acquisiti da fonti
rinnovabili22
42.977 50.271
Consumo di energia rinnovabile autoprodotta senza ricorrere a combustibili23 650 460
Quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo totale di energia 77% 81%
Produzione di energia non rinnovabile - -
Produzione di energia rinnovabile24 709 496
Consumo totale di energia da attività in settori ad alto impatto climatico per ricavi
netti25 da attività in settori ad alto impatto climatico26
18,88 20,04

[E1-6] EMISSIONI GHG DI AMBITO 1, 2, 3 ED EMISSIONI TOTALI DI GHG

EMISSIONI GHG DEL GRUPPO MONCLER

Nel 2024 le emissioni totali di scope 1, 2 (market -based) e 3 sono pari a 230.368 tonnellate di CO2e, registrando una riduzione in termini assoluti del 5% rispetto al 2023.

27
EMISSIONI DI SCOPE 1, 2 E 3
(TONNELLATE DI CO2e)
2023 2024
Emissioni totali di scope 1, 2 (location-based) e 3 259.097 248.126
Emissioni totali di scope 1, 2 (market-based) e 3 242.867 230.368

La metodologia standard utilizzata per calcolare le emissioni GHG del Gruppo è coerente con i principi e le linee guida del Greenhouse Gas Protocol Initiative (GHG Protocol). Le emissioni di GHG sono riportate in CO2 equivalente (CO2e), una metrica che consente di confrontare le emissioni di diversi gas serra in base al loro potenziale di riscaldamento globale (GWP)28. Le emissioni di GHG considerate includono CO2, CH4 e N2O.

22 Il dato include energia verde certificata tramite i Certificati di Attribuzione dell'Energia (EAC), tra cui i Renewable Energy Certificate (REC)/Guarantee of Origin (GO)/International Renewable Energy Certificate (I-REC)/Non-Fossil Certificates (NFC). 23 Il dato include il consumo di energia elettrica dagli impianti fotovoltaici installati sulle sedi del Gruppo.

24 Nel 2024 la produzione di energia è stata minore rispetto al 2023 a seguito di un guasto accaduto presso uno degli impianti fotovoltaici del Gruppo, che ne ha compromesso temporaneamente il funzionamento.

25 Le società del Gruppo operano nel settore della vendita e del commercio al dettaglio (NACE Sezione G), classificato come ad alto impatto climatico, tutti i ricavi generati e i consumi energetici sono attribuiti a queste attività. I ricavi corrispodono a quanto rendicontato nella voce 4.1 Ricavi delle Note Esplicative al Bilancio Consolidato.

26 I settori ad alto impatto climatico sono quelli elencati nelle sezioni NACE da A ad H e nella sezione L (come definiti nel regolamento (UE) 2019/2088 e nell'Allegato 1 del relativo Regolamento delegato per quanto riguarda le norme di divulgazione sugli investimenti sostenibili).

27 Nel 2023 e 2024 non sono state rilevate emissioni biogeniche legate alle emissioni di GHG generate dalle operations del Gruppo e dalla sua catena del valore.

28 I calcoli si basano sui fattori GWP forniti dalla valutazione globale AR5 dell'IPCC.

Il periodo di riferimento considerato per il calcolo delle emissioni del Gruppo 2024 corrisponde all'anno fiscale 01.01.2024 – 31.12.2024 per tutte le categorie, ad eccezione di quelle legate ai materiali utilizzati per la produzione dei capi finiti. Per queste categorie, nello specifico Categoria 3.1 – Materie prime e produzione capi finiti e Categoria 3.12 – Fine vita del prodotto, i dati considerati fanno riferimento ai materiali utilizzati nelle collezioni PE e AI 2024.

Emissioni di CO2e scope 1 e 2

Nel 2024, le emissioni di scope 1 e 2 (market-based) del Gruppo Moncler sono state pari a 2.382 tonnellate di CO2e, registrando una riduzione di circa il 6%29 rispetto al 2023 (circa il 53% rispetto al 2021 in linea con i target climatici definiti dal Gruppo).

In particolare, le emissioni totali di scope 1 si sono ridotte del 6% rispetto al 2023, principalmente a fronte del minor utilizzo di gas naturale (le cui emissioni rappresentano circa il 61% dello scope 1), ottenuto anche a seguito di una serie di investimenti svolti per l'elettrificazione dei consumi di gas naturale attraverso l'installazione di pompe di calore.

Per quanto riguarda le emissioni di scope 2 (market-based), le emissioni generate dall'acquisto di energia elettrica sono state pari a 0 tonnellate di CO2e, in linea con l'obiettivo del Gruppo di continuare ad approvvigionarsi esclusivamente di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili.

30
EMISSIONI DI SCOPE 1 E 2
(TONNELLATE DI CO2e)
2023 2024
Emissioni dirette (scope 1) 2.539 2.382
Gas naturale20 1.692 1.450
Diesel19 354 264
Benzina19 493 60731
Fluidi refrigeranti 32
-
61
Percentuale di emissioni scope 1 provenienti da sistemi di scambio di quote
di emissione regolamentati 33
- -
Emissioni indirette (scope 2)
Location-based 16.233 17.758
Market-based 3 -
Emissioni totali (scope 1 e 2)
Location-based 18.772 20.140

29 La percentuale media della riduzione annuale delle emissioni di scope 1 e scope 2 (market-based) rispetto al target di riduzione al 2030 rispetto all'anno base 2021 risulta pari al 7%.

30 Per il calcolo delle emissioni è stato considerato il controllo finanziario, il quale coincide con il controllo operativo, per la totalità delle emissioni scope 1 e scope 2.

31 L'aumento delle emissioni rispetto al 2023 è principalmente legato all'introduzione di auto aziendali ibride a benzina in sostituzione ai veicoli alimentati esclusivamente a diesel, comportando un aumento della benzina consumata nel 2024. 32 Nel 2023 non sono state registrate dispersioni di gas refrigeranti.

33 Il Gruppo, al momento, opera al di fuori del mercato regolamentato delle emissioni Emission Trading System (ETS), in quanto non rientra tra i settori o le attività soggette agli obblighi di monitoraggio e scambio di quote previsti dal sistema europeo di scambio delle emissioni.

Market-based 2.542 2.382

La riduzione delle emissioni CO2e di scope 1 e 2 (market-based) normalizzate sui ricavi è di circa il 68% delle emissioni per milione di euro di ricavi rispetto al 202134 .

INTENSITÀ SCOPE 1 E 2 UNITÀ DI MISURA 2023 2024
35
Intensità scope 1 e 2 per ricavi netti
Intensità delle emissioni scope 1 e scope 2 - Location based tCO2e/mln € 6,29 6,48
Intensità delle emissioni scope 1 e scope 2 - Market based 0,85 0,77
Intensità scope 1 e 2 per dipendente
Intensità delle emissioni scope 1 e scope 2 - Location based tCO2e/numero di
dipendenti
2,50 2,46
Intensità delle emissioni scope 1 e scope 2 - Market based 0,34 0,29

Emissioni di CO2e scope 3

Con riferimento alle emissioni GHG generate lungo la catena del valore, nel 2024 le emissioni scope 3 del Gruppo, calcolate per tutte le categorie significative, sono state pari a circa 227.986 tonnellate di CO2e, in diminuzione di circa il 5%36 in termini assoluti rispetto all'anno precedente.

Le emissioni GHG generate dalla produzione delle materie prime, lavorazioni tessili e produzione dei capi finiti rappresentano circa il 72% delle emissioni scope 3 del Gruppo. Nel 2024, Moncler ha continuato nel processo di miglioramento della completezza della qualità del dato integrato nei calcoli delle emissioni grazie alle informazioni raccolte tramite il processo di tracciabilità e alla raccolta approfondita dei dati sui consumi energetici dei fornitori. L'inserimento nelle collezioni di materiali "preferred", come nylon e poliestere realizzati con materie prime riciclate e cotone biologico, ha evitato circa 10.00037 tonnellate di CO2e (per maggiori dettagli sui progressi del Gruppo fatti sui materiali "preferred", vedi pagg. 79-81; 155-156; 170-171). Il Gruppo si aspetta che queste scelte, insieme alle altre attività avviate sulla filiera (vedi anche pagg. 122-124) possano continuare a contribuire negli anni alla riduzione delle emissioni GHG in linea con gli impegni presi con l'iniziativa SBTi.

Le emissioni legate alla logistica industriale e distributiva38 del Gruppo nel 2024 ammontano a circa 23.329 tonnellate di CO2e 39, in riduzione di oltre il 15% rispetto all'anno precedente, soprattutto grazie agli sforzi fatti nell'ottimizzare i volumi della logistica distributiva e nella promozione di metodi di trasporto a minor impatto.

34 I dati 2021 includono il Gruppo Moncler ipotizzando Stone Island consolidata dal 1 gennaio. I prospetti che includono i dati inerenti Stone Island con riferimento agli ultimi nove mesi del 2021, ovvero dalla data di acquisizione, sono riportati in Appendice. Il valore delle emissioni CO2e di scope 1 e 2 (market-based) normalizzate sui ricavi del 2021 è pari a 2,37.

35 I ricavi corrispodono a quanto rendicontato nella voce 4.1 Ricavi delle Note Esplicative al Bilancio Consolidato.

36 La percentuale media della riduzione annuale delle emissioni di scope 3 con riferimento al target di riduzione al 2030 rispetto all'anno base 2021 risulta pari a circa l'1,5%.

37 Il valore è calcolato considerando le emissioni che si sarebbero generate se il Gruppo avesse utlizzato materie prime convenzionali.

38 La logistica distributiva si occupa della gestione del trasporto e della distribuzione di prodotti finiti ai clienti. La logistica industriale, d'altra parte, si occupa della gestione dei flussi di materiali a monte della filiera.

39 Valore Well-to-Wheels (WtW). Le emissioni dei trasporti logistici sono state calcolate in conformità al GLEC Framework 3.0.

Le emissioni legate alle trasferte di lavoro e agli spostamenti casa-lavoro hanno registrato un aumento rispetto al 2023 riconducibile all'incremento del numero di dipendenti del Gruppo.

Si riportano di seguito le emissioni di scope 3 relative al 2024 e al 2023 suddivise per le categorie ritenute significative per il Gruppo.

EMISSIONI DI SCOPE 3 (TONNELLATE DI CO2e) 2023 2024
40
Emissioni scope 3
240.325 41
227.986
3.1 Materie prime e produzione capi finiti 42 43 164.083 163.121
3.2
44
Capital goods
15.939 9.257
3.3 Energia indiretta 1.103 1.309
3.4 Trasporto e distribuzione 27.925 23.329
di cui trasporto via nave 219 169
di cui trasporto via aereo 25.606 21.403
di cui trasporto via terra 2.100 1.757
3.5 Rifiuti 114 122
3.6 Trasferte di lavoro 2.069 2.993
3.7 Spostamento dipendenti casa-lavoro 12.912 13.175
45
3.8 Beni o immobili in locazione –
upstream
- -
3.9 Magazzini terziarizzati 555 569
3.10 Trasformazione dei prodotti venduti 46 - -
3.11 Utilizzo del prodotto 11.445 10.384
3.12 Fine vita del prodotto 4.180 3.727
47
3.13 Beni o immobili in locazione –
downstream
- -
48
3.14
Franchises
- -
3.15 Investimenti49 - -

Per maggiori dettagli sulla metodologia di calcolo delle categorie dello scope 3, si veda la tabella seguente.

40 Il dato è calcolato applicando i fattori di emissione location-based a tutte le categorie di scope 3 ad esclusione della categoria "Magazzini terziarizzati" e "Materie prime e produzione capi finiti". Le emissioni associate a tali categorie, per cui sono disponibili dati primari, sono state incluse nel computo applicando i relativi fattori di emissione market-based.

41 La percentuale delle emissioni di scope 3 calcolate a partire da dati primari nel 2024 è pari a circa il 70%.

42 Le emissioni di CO2e sono state calcolate utilizzando fattori emissivi regionalizzati sia per la fase di coltivazione e allevamento delle materie prime che per i processi di produzione lungo la filiera dei codici materiale più rilevanti per il Gruppo. Questo è stato possibile grazie alle informazioni raccolte ai fini degli obiettivi di tracciabilità del Gruppo.

43 Sono stati utilizzati dati primari dei consumi energetici di alcuni fornitori raccolti sia tramite diagnosi energetiche condotte in situ sia attraverso una campagna di raccolta informazioni specifiche sulle pratiche energetiche adottate nei siti produttivi dei fornitori diretti e indiretti.

44 Per il calcolo nel 2024 della categoria Capital goods è stata utilizzata una metodologia più accurata, grazie alla disponibilità di una maggior granularità dei dati considerati. Questo affinamento metodologico applicato sugli anni precedenti comporterebbe uno scostamento non materiale.

45 Questa categoria non è applicabile al Gruppo Moncler, in quanto il Gruppo non utilizza beni o immobili di terzi in affitto, i cui impatti non siano già inclusi nella rendicontazione di scope 1 e 2.

46 Questa categoria non è applicabile al Gruppo Moncler in quanto i prodotti venduti non necessitano di ulteriori lavorazioni o trasformazioni.

47 Questa categoria non è applicabile al Gruppo Moncler in quanto non possiede beni o immobili affittati ad altre società.

48 Questa categoria non è applicabile al modello di business del Gruppo Moncler, in quanto il Gruppo non possiede franchising. 49 Questa categoria non è applicabile al Gruppo Moncler in quanto tutte le società in cui il Gruppo investe sono consolidate integralmente; quindi, le emissioni sono già incluse nei dati di scope 1 e 2.

CATEGORIA SCOPE 3
METODOLOGIA DI CALCOLO
Materie prime e
produzione capi finiti
Questa categoria include le emissioni di CO2e derivanti dall'acquisto di
materie prime e la produzione dei capi finiti. Per ogni materia prima (come
nylon, lana, cotone, poliestere, piume e altre), le emissioni sono state
calcolate considerando i volumi in termini di peso, composizione e paese
di origine, ove disponibile. Per i processi produttivi (tessitura, maglieria,
tintura, assemblaggio e finitura), le emissioni di CO2e sono state stimate
in base ai volumi, ai processi coinvolti e al paese in cui è avvenuta la
lavorazione. Per il calcolo del 2024, sono stati raccolti dati primari sul
consumo energetico e sul mix energetico specifico dai fornitori diretti e
indiretti.
Fattori di emissione specifici sono stati applicati a ciascun materiale
acquistato per stimare correttamente il loro impatto nelle fasi di
produzione della materia prima e di lavorazione. Per la maggior parte
delle fibre e per tutte le lavorazioni, la fonte dei dati è stata
World
(WALDB). Dataset
Apparel & Footwear Life Cycle Assessment Database
relativi ad altri paesi non disponibili in WALDB sono stati adattati in base
al mix energetico nazionale.
Capital goods Questa categoria include le emissioni di CO2e legate agli investimenti
CapEx nel 2024, relative ad attività connesse ai macchinari di
produzione, alle nuove aperture, ristrutturazioni ed espansioni di negozi
ed edifici, software e hardware IT. I fattori di emissione sono stati
applicati ai valori monetari per stimare l'impatto in CO2e. Per questa
categoria è stato utilizzato il database multi-regionale input-output
Exiobase3, adeguato al tasso d'inflazione del 2024.
Energia indiretta Questa categoria include le emissioni di CO2e derivanti da attività a monte
legate al consumo diretto e indiretto di energia già riportato negli scope 1
e 2. Le emissioni sono calcolate moltiplicando il consumo energetico per
un fattore di emissione specifico (fonte: IEA 2024). Sono stati applicati
fattori di emissione "Well-to-tank" per calcolare le emissioni indirette.
Trasporto e distribuzione Questa categoria include le emissioni di CO2e derivanti dalla logistica in
entrata e in uscita gestita dal Gruppo. I dati relativi ai flussi logistici
vengono mappati e aggiornati quando necessario in collaborazione con i
partner logistici di Moncler. Tra i flussi più rilevanti:

il trasporto di filati e tessuti dai fornitori all'hub logistico di Castel
San Giovanni, Piacenza;

il trasporto di filati e tessuti ai produttori di capi di abbigliamento;

il trasporto dei prodotti finiti dai produttori di abbigliamento
all'hub logistico di Castel San Giovanni, Piacenza;

il trasporto dei prodotti finiti dai centri di distribuzione alla rete di
negozi e al canale e-commerce gestito direttamente da Moncler.
I fattori di emissione applicati per calcolare le emissioni logistiche del
Gruppo si basano sul GLEC Framework 3.0. Le emissioni di questa
categoria per gli ultimi due mesi dell'anno sono state stimate sulla base dei
dati dei volumi e modalità di trasporto utilizzati nei dieci mesi precedenti.
Rifiuti Questa categoria include le emissioni di CO2e calcolate considerando i
volumi e il tipo di rifiuti (pericolosi e non pericolosi) generati dalle
operazioni del Gruppo Moncler, assumendo una distanza media di 50 km
per la raccolta dei rifiuti tramite camion. Per valutare l'impatto totale in
CO2e, sono stati considerati i seguenti metodi di smaltimento: riciclo,
incenerimento con recupero energetico, altre operazioni di recupero e
altre operazioni di smaltimento (es. discarica). I fattori di emissione
utilizzati provengono da Ecoinvent 3.10.

Trasferte di lavoro Questa categoria include le emissioni di CO2e calcolate considerando il
numero totale di viaggi effettuati dai dipendenti (suddivisi tra viaggi in
treno e in aereo). Le emissioni sono state calcolate moltiplicando la
distanza totale percorsa (in km) per il fattore di emissione di CO2e
corrispondente al mezzo di trasporto utilizzato (fonte: GLEC 3.0).
I dati per questa categoria sono stati forniti dalle agenzie di viaggi con
cui collabora il Gruppo Moncler. Le emissioni di questa categoria per gli
ultimi due mesi dell'anno sono state stimate sulla base dei dati delle
distanze percorse e del mezzo di trasporto utilizzati nei dieci mesi
precedenti.
Spostamento dipendenti
casa-lavoro
Questa categoria include le emissioni di CO2e calcolate considerando
informazioni raccolte attraverso un sondaggio volto a indagare i mezzi di
trasporto utilizzati dai dipendenti del Gruppo (sia corporate che retail) a
livello globale (Italia, EMEA - esclusa l'Italia, Americhe, Asia). I giorni
lavorativi di ciascun dipendente sono stati suddivisi tra "pendolarismo" e
"lavoro da remoto" per differenziare i giorni in presenza da quelli di lavoro
a distanza.
Fattori di emissione specifici provenienti da Ecoinvent 3.10 sono stati
utilizzati in base al mezzo di trasporto utilizzato dai dipendenti.
Beni o immobili in
locazione –
upstream
Questa categoria non si applica al Gruppo Moncler, poiché le emissioni
legate agli spazi presi in leasing dal Gruppo Moncler sono incluse nelle
emissioni degli scope 1 e 2.
Magazzini terziarizzati I dati energetici dei magazzini di terze parti sono stati raccolti tramite
sondaggi dedicati. I fattori di emissione applicati si basano sui parametri
dell'IEA 2024.
Trasformazione dei
prodotti venduti
Questa categoria non si applica al Gruppo Moncler, poiché i prodotti
venduti non necessitano di ulteriori lavorazioni o trasformazioni.
Utilizzo del prodotto Questa categoria include le emissioni di CO2e calcolate a partire dal
totale dei pezzi venduti durante l'anno di rendicontazione dal Gruppo
Moncler e dalle relative informazioni sulla cura dei capi. Il calcolo è stato
basato sulla fase di utilizzo indiretto (es. lavaggio, stiratura, asciugatura)
riportata nelle etichette di manutenzione specifiche del prodotto,
utilizzate per stimare i processi di manutenzione applicabili durante il ciclo
di
vita
di
ogni
categoria
di
prodotto.
Sono stati applicati fattori di emissione specifici a ciascuna categoria di
prodotto, tenendo conto dei materiali e del tipo di manutenzione richiesta.
Fine vita del prodotto Il Gruppo Moncler non gestisce direttamente questa fase, ma ne ha stimato
l'impatto in conformità al GHG Protocol. Secondo i volumi dei materiali, i
metodi di smaltimento (es. riciclo e recupero) e l'imballaggio, sono stati
utilizzati fattori di emissione specifici per calcolare le emissioni di CO2e
(fonte: Ecoinvent).
Beni o immobili in
locazione –
downstream
Questa categoria non si applica al Gruppo Moncler, poiché non possiede
beni o immobili affittati ad altre società.
Franchises Questa categoria non si applica al modello di business del Gruppo
Moncler in quanto il Gruppo non possiede franchising.
Investimenti Questa categoria non si applica al Gruppo Moncler, in quanto tutte le
società in cui il Gruppo investe sono consolidate integralmente; quindi, le
emissioni sono già incluse nei dati di scope 1 e 2.

[E1-7] ASSORBIMENTI DI GHG E PROGETTI DI MITIGAZIONE DELLE EMISSIONI DI GHG FINANZIATI CON CREDITI DI CARBONIO

CARBON NEUTRALITY

Nel 2024 il Gruppo ha mantenuto la carbon neutrality 50 per tutte le sedi a gestione diretta nel mondo.

Per mantenere la neutralità climatica e in linea con quanto svolto nel corso degli scorsi anni, le emissioni di scope 1 e 2 (market-based) sono state ridotte (-6% rispetto all'anno precedente), mentre le emissioni residue non evitabili sono state compensate attraverso tre progetti certificati sul mercato volontario e focalizzati, rispettivamente, sull'economia circolare e sull'energia rinnovabile.

Il primo progetto supportato è relativo all'ampliamento di un impianto di riciclo di rifiuti plastici in Romania ad alta efficienza energetica certificato Gold Standard. A questa iniziativa si aggiunge il contributo alla realizzazione di due progetti che hanno l'obiettivo di incrementare l'accesso alle energie da fonti rinnovabili: un impianto fotovoltaico, certificato secondo il Verified Carbon Standard, presso le isole Mauritius, e un impianto eolico off-shore, certificato secondo Gold Standard, in Vietnam. I tre progetti sono di rilievo non solo dal punto di vista ambientale ma anche sociale in quanto hanno permesso di creare nuove opportunità di lavoro e sensibilizzare le comunità locali circa le tematiche ambientali e l'importanza del riciclo e della gestione sostenibile delle risorse locali.

Per monitorare la riduzione e la compensazione delle emissioni di gas serra nei propri siti, il Gruppo annualmente:

  • monitora l'attuazione delle linee guida del Gruppo per l'approvvigionamento di energia rinnovabile;
  • collabora con i dipartimenti aziendali competenti per identificare costantemente le aree di miglioramento in materia di efficienza energetica;
  • monitora i consumi energetici e le relative emissioni di CO2 attraverso strumenti aziendali dedicati e il supporto di una società di consulenza;
  • collabora con partner riconosciuti per l'acquisto di certificati di energia rinnovabile (EACs) e crediti di CO2 allineati ai più importanti standard internazionali come il Gold Standard o il Verified Carbon Standard(VCS).

In linea con i requisiti della SBTi, i crediti di carbonio acquistati da questi progetti non contribuiscono alle traiettorie di riduzione delle emissioni di scope 1 e 2 definite dal Gruppo.

CREDITI DI CARBONIO51 Unità di misura 2023 2024
Crediti di carbonio esterni alla catena del valore,
verificati secondo standard di qualità riconosciuti
2.542 2.400
di cui da progetti di rimozione tCO
e
2
- -
di cui da progetti di mitigazione 2.542 2.400

50 Il raggiungimento della carbon neutrality implica la diminuzione degli impatti attraverso attività di riduzione delle emissioni di CO2 come, ad esempio, l'acquisto di energia da fonti rinnovabili, l'utilizzo di sistemi di illuminazione più efficienti, l'utilizzo di veicoli a basso impatto ambientale e compensando le emissioni residue con crediti di carbonio generati da progetti ad impatto positivo. Ogni credito, certificato seguendo standard internazionali come il Gold Standard o Verified Carbon Standard (VCS), attesta l'avvenuta riduzione, o la rimozione, di una tonnellata di CO2 dall'atmosfera.

51 I crediti di carbonio acquistati dal Gruppo non rientrano negli adeguamenti corrispondenti previsti dall'Articolo 6 dell'Accordo di Parigi.

Quota da progetti di rimozione - -
Quota da progetti di mitigazione % 100 100
Suddivisione per tipologia di standard
Gold Standard 39 83
Verified Carbon Standard 61 17
Altri standard riconosciuti % - -
Quota da progetti sviluppati in EU 39 42

TASSONOMIA UE

Il Regolamento (UE) 2020/852 ha introdotto nel sistema normativo europeo la Tassonomia, al fine di determinare se un'attività economica possa considerarsi ecosostenibile e stimolare la trasparenza nelle operazioni di green finance individuando il grado di ecosostenibilità di un investimento.

Le attività economiche ecosostenibili sono valutate in base alla possibilità di contribuire a sei obiettivi ambientali:

  • mitigazione dei cambiamenti climatici;
  • adattamento ai cambiamenti climatici;
  • uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
  • transizione verso l'economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti;
  • prevenzione e controllo dell'inquinamento;
  • protezione della biodiversità e della salute degli eco-sistemi.

Le attività per essere considerate ecosostenibili devono soddisfare specifici criteri, tra cui: contribuire positivamente ad almeno uno dei sei obiettivi ambientali; rispettare i criteri tecnici identificati da atti delegati adottati dalla stessa Commissione Europea; non produrre impatti negativi su nessun altro obiettivo (criterio DNSH – Do Not Significant Harm); essere attività svolte nel rispetto di garanzie minime di salvaguardia.

Il Regolamento (UE) 2020/852 prevede che siano fornite le informazioni relative alla quota del fatturato, delle spese in conto capitale (CapEx) o delle spese operative (OpEx) associate ad attività economiche ammissibili e allineate ai criteri della Tassonomia.

METODOLOGIA DI CALCOLO E RISULTATI DEGLI INDICATORI PREVISTI DAL REGOLAMENTO TASSONOMIA

Fatturato:

Sulla base dell'interpretazione maturata dei requisiti ad oggi applicabili, il Gruppo ha valutato che le sue principali attività commerciali non siano incluse tra quelle attualmente identificate dalla normativa di riferimento per gli obiettivi ambientali di cui sopra, e di conseguenza non siano considerabili come ammissibili alla data di redazione del presente Documento.

Per il calcolo dell'indicatore sul fatturato, al denominatore è stato considerato il fatturato netto consolidato. Per quanto riguarda il numeratore, sulla base delle considerazioni sopra citate e sulla base dell'interpretazione del Regolamento Tassonomia, non è stata identificata, alla data di pubblicazione del presente Documento, alcuna quota di fatturato ottenuta dalla vendita di prodotti o servizi associati ad attività economiche considerate ammissibili, e allineate, in relazione agli obiettivi della Tassonomia.

Quota del fatturato derivante da prodotti o servizi associati ad attività allineate alla tassonomia – Informativa relativa all'anno 2024

Esercizio finanziario
2024
2024 Criteri per il contributo sostanziale Criteri DNSH («non arrecare danno
significativo»)
Attività economiche Codice Fatturato Quota di
fatturato,
anno 2024
cambiamenti climatici
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
Adattamento ai
Acqua Inquinamento Economia circolare Biodiversità cambiamenti climatici
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
Adattamento ai
Acqua Inquinamento Economia circolare Biodiversità Garanzie minime di
salvaguardia
Quota di
fatturato
allineata (A.1.) o
ammissibile (A.2.)
alla tassonomia,
anno 2023
Categoria
attività
abilitante
Categoria
attività di
transizione
Testo Mln € % Sì; No;
N/AM
Sì; No;
N/AM
Sì; No;
N/AM
Sì; No;
N/AM
Sì; No;
N/AM
Sì; No;
N/AM
Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No % A T
A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
A.1. Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
Fatturato delle attività
ecosostenibili (allineate alla
tassonomia) (A.1)
0,00 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Di cui abilitanti 0,00 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% A
Di cui di transizione 0,00 0,0% 0,0% 0,0% T
A.2. Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia)
Fatturato delle attività
ammissibili alla tassonomia ma
non ecosostenibili (attività non
allineate alla tassonomia) (A.2)
0,00 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
A. Fatturato delle attività
ammissibili alla tassonomia
(A.1+A.2)
0,00 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
Fatturato delle attività non
ammissibili alla tassonomia
3.108,92 100,0%
TOTALE 3.108,92 100,0%
Quota di fatturato/Fatturato totale
Allineata alla Ammissibile alla
tassonomia per tassonomia per
obiettivo obiettivo
CCM - -
CCA - -
WTR - -
CE - -
PPC - -
BIO - -

CapEx:

Per il calcolo dell'indicatore sulle Capital Expenditure (CapEx), al denominatore sono stati considerati gli incrementi delle immobilizzazioni materiali e immateriali avvenuti nell'esercizio, prima degli ammortamenti e delle eventuali rivalutazioni, compresi quelli derivanti da rideterminazioni e riduzioni di valore, per l'esercizio 2024, ed escluse le variazioni del fair value. Il denominatore include, in particolare, le eventuali acquisizioni di immobilizzazioni materiali (IAS 16), immobilizzazioni immateriali (IAS 38) e attività per diritti d'uso (IFRS 16).

Per quanto riguarda il numeratore, sono stati considerati ammissibili gli incrementi in immobilizzazioni legati all'acquisto di output da attività economiche incluse nella Tassonomia relative alle misure messe in atto che contribuiscono all'obiettivo previsto dalla normativa denominato "mitigazione dei cambiamenti climatici". Tra queste attività rientrano principalmente gli investimenti sostenuti per i lavori di edilizia collegati all'apertura dei nuovi negozi o stabilimenti produttivi e all'ampliamento e ristrutturazione delle sedi aziendali e dei negozi esistenti con un focus particolare sulle misure di efficientamento energetico e di riduzione del consumo di energia di questi immobili. Tali investimenti sono riconducibili alle attività economiche categorizzate come "7.2 Ristrutturazione di edifici esistenti", "7.3 Installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi per il miglioramento dell'efficienza energetica" e "7.5 Installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi per il controllo e la gestione dell'energia" del Regolamento (UE) 2020/852. In particolare, nel 2024, tali investimenti hanno riguardato, per l'attività 7.2, il nuovo stabilimento dedicato alla maglieria a Padernello di Paese (Treviso) e la ristrutturazione di alcuni stabili a Ravarino (Modena), mentre, per le attività economiche 7.3 e 7.5, sono stati considerati gli investimenti relativi ad alcune delle nuove aperture di negozi sia di Moncler sia di Stone Island.

L'analisi di allineamento è stata svolta verificando sia l'aderenza delle attività sopracitate ai requisiti di vaglio tecnico e ai criteri DNSH relativi all'obiettivo di mitigazione del cambiamento climatico sia il rispetto delle garanzie minime di salvaguardia nello svolgimento dell'attività.

Con riferimento alle analisi per la verifica dell'allineamento ai requisiti di vaglio tecnico e ai criteri DNSH della Tassonomia è stata considerata l'adozione dei requisiti di efficientamento energetico negli interventi edilizi presso tutte le sedi a gestione diretta, in linea con gli obiettivi relativi al pillar "Act on climate & nature" del Piano Strategico di Sostenibilità 2020-2025 del Gruppo, con particolare focus sulle linee guida implementate da Moncler e Stone Island per la progettazione delle nuove aperture e relocation dei negozi e delle nuove costruzioni aziendali, che prevedono l'integrazione dei criteri per l'ottenimento della certificazione LEED. Tali analisi, specifiche per ciascuna delle tre attività (7.2, 7.3 e 7.5), sono state svolte da un ente terzo specializzato che ha supportato il Gruppo nel monitorare e verificare l'aderenza di ciascun intervento edilizio presa in considerazione ai requisiti della Tassonomia, dalle fasi di progettazione fino a quelle di cantiere. Per quanto riguarda la verifica del rispetto delle garanzie minime di salvaguardia, nell'ambito delle attività di due diligencesul rispetto dei princìpi del Codice Etico, il Gruppo ha accertato che i

fornitori coinvolti nelle attività sopra descritte rispettano gli standard aziendali in materia di diritti umani e dei lavoratori, pratiche di anticorruzione e buona governance, fiscalità e concorrenza leale.

Sulla base delle analisi svolte è emerso che la quota di spese in conto capitale considerate "allineate" è circa del 2,3%52, pari alla totalità degli investimenti relativi ad attività ammissibili.

Esercizio finanziario
2024
202453 Criteri per il contributo sostanziale Criteri DNSH («non arrecare danno
significativo»)
Attività economiche Codice CapEx Quota di
spese in
conto
capitale,
anno 2024
cambiamenti climatici
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
Adattamento ai
Acqua Inquinamento Economia circolare Biodiversità cambiamenti climatici
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
Adattamento ai
Acqua Inquinamento Economia circolare Biodiversità Garanzie minime di
salvaguardia
Quota di CapEx
allineata (A.1.) o
ammissibile (A.2.)
alla tassonomia,
anno 2023
Categoria
attività
abilitante
Categoria
attività di
transizione
Testo Mln € % Sì; No;
N/AM
Sì; No;
N/AM
Sì; No;
N/AM
Sì; No;
N/AM
Sì; No;
N/AM
Sì; No;
N/AM
Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No % A T
A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
A.1. Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
Ristrutturazione di edifici
esistenti
CCM 7.2 8,12 1,7% N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 7,4% T
Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per il miglioramento
dell'efficienza energetica
CCM 7.3 2,37 0,5% N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,0% A
Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per il controllo e la
gestione dell'energia
CCM 7.5 0,22 0,1% N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,0% A
CapEx delle attività ecosostenibili
(allineate alla tassonomia) (A.1)
10,71 2,3% 2,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 7,4%
Di cui abilitanti 2,59 0,6% 0,6% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% A
Di cui di transizione 8,12 1,7% 1,7% 7,4% T
A.2. Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia)
CapEx delle attività ammissibili
alla tassonomia ma non
ecosostenibili (attività non
allineate alla tassonomia) (A.2)
0,00 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
A. CapEx delle attività ammissibili
alla tassonomia (A.1+A.2)
10,71 2,3% 2,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 7,4%
B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
CapEx delle attività non
ammissibili alla tassonomia
463,88 97,7%
TOTALE 474,59 100,0%

Quota delle spese in conto capitale derivanti da prodotti o servizi associati ad attività allineate alla tassonomia – Informativa relativa all'anno 2024 53

52 La percentuale di allineamento sale al 5,7% escludendo l'impatto delle attività in diritto d'uso (right-of-use assets) contabilizzate secondo l'IFRS 16.

53 Le spese in conto capitale (CapEx) associate ad attività economiche ammissibili e allineate alla Tassonomia che contribuiscono all'obiettivo previsto dalla normativa denominato "mitigazione dei cambiamenti climatici" tra il 2023 e il 2024 non sono confrontabili a causa di una differente allocazione delle spese tra le diverse attività economiche.

Quota di CapEx/CapEx totali
Allineata alla
tassonomia per obiettivo
Ammissibile alla
tassonomia per obiettivo
CCM 2,3% 2,3%
CCA - -
WTR - -
CE - -
PPC - -
BIO - -

OpEx:

Per il calcolo dell'indicatore sulle Operating Expenditure (OpEx), al denominatore è stata considerata la totalità dei costi diretti non capitalizzati legati a ricerca e sviluppo, locazione a breve termine, manutenzione e riparazione nonché qualsiasi altra spesa diretta connessa alla manutenzione quotidiana di immobili, impianti e macchinari, dell'impresa o di terzi cui sono esternalizzate tali mansioni, necessaria per garantire il funzionamento continuo ed efficace di tali attivi. Non sono state incluse le spese relative al funzionamento quotidiano di immobili, impianti e macchinari come: materie prime, costo dei dipendenti che utilizzano la macchina, elettricità o fluidi necessari per il funzionamento di tali attivi.

Per quanto riguarda il numeratore, sono stati considerati i costi inclusi nel denominatore relativi ad acquisto di output da attività economiche ammissibili, e allineate, secondo la Tassonomia e/o relative alle misure messe in atto che contribuiscono all'obiettivo previsto dalla normativa denominato "mitigazione dei cambiamenti climatici". In particolare, sono stati inclusi i costi legati alle attività manutentive finalizzate a garantire il funzionamento di sistemi energetici per l'efficienza energetica e per la riduzione dei consumi energetici delle sedi aziendali, riconducibili quindi all'attività economica categorizzata come "7.3 Installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi per il miglioramento dell'efficienza energetica" nel Regolamento (UE) 2020/852. L'analisi di allineamento è stata svolta seguendo lo stesso processo utilizzato dal Gruppo per i CapEx. Sulla base delle analisi svolte è emerso che la quota di spese operative considerate "allineate" è di entità limitata e pertanto il numeratore è considerato pari a zero.

Quota delle spese operative derivanti da prodotti o servizi associati ad attività allineate alla tassonomia – Informativa relativa all'anno 2024 54

Esercizio finanziario
2024
2024 Criteri per il contributo sostanziale Criteri DNSH («non arrecare danno
significativo»)
Attività economiche Codice OpEx Quota di
spese
operative,
anno 2024
cambiamenti climatici
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
Adattamento ai
Acqua Inquinamento Economia circolare Biodiversità cambiamenti climatici
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
Adattamento ai
Acqua Inquinamento Economia circolare Biodiversità Garanzie minime di
salvaguardia
Quota di OpEx
allineata (A.1.) o
ammissibile (A.2.)
alla tassonomia,
anno 202354
Categoria
attività
abilitante
Categoria
attività di
transizione
Testo Mln € % Sì; No;
N/AM
Sì; No;
N/AM
Sì; No;
N/AM
Sì; No;
N/AM
Sì; No;
N/AM
Sì; No;
N/AM
Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No % A T
A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
A.1. Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
Spese operative delle attività
ecosostenibili (allineate alla
tassonomia) (A.1)
0,00 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Di cui abilitanti 0,00 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% A
Di cui di transizione 0,00 0,0% 0,0% 0,0% T
A.2. Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia)
Spese operative delle attività
ammissibili alla tassonomia ma
non ecosostenibili (attività non
allineate alla tassonomia) (A.2)
0,00 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
A. OpEx delle attività ammissibili
alla tassonomia (A.1+A.2)
0,00 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
Spese operative delle attività non
ammissibili alla tassonomia
25,97 100,0%
TOTALE 25,97 100,0%
Quota di OpEX/OpEx totali
Allineata alla
tassonomia per obiettivo
Ammissibile alla
tassonomia per obiettivo
CCM - -
CCA - -
WTR - -
CE - -
PPC - -
BIO - -

Attività legate al nucleare e ai gas fossili

Riga Attività legate all'energia nucleare
--------------------------------------------- --
1. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la
dimostrazione e la realizzazione di impianti innovativi per la generazione di
energia elettrica che producono energia a partire da processi nucleari con una
quantità minima di rifiuti del ciclo del combustibile.
NO
2. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l'esercizio
sicuro di nuovi impianti nucleari per la generazione di energia elettrica o
calore di processo, anche a fini di teleriscaldamento o per processi industriali
quali la produzione di idrogeno, e miglioramenti della loro sicurezza, con
l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili.
NO
3. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di impianti
nucleari esistenti che generano energia elettrica o calore di processo, anche
per il teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di
idrogeno a partire da energia nucleare, e miglioramenti della loro sicurezza.
NO
Attività legate ai gas fossili
4. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di
impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili
gassosi fossili.
NO
5. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la
riqualificazione e la gestione di impianti di generazione combinata di
calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili.
NO
6. L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la
riqualificazione e la gestione di impianti di generazione di calore che
producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili.
NO

Con riferimento all'informativa ai sensi dell'art. 8, paragrafi 6 e 7 del Regolamento delegato (UE) 2021/2178 che prevede l'utilizzo dei modelli forniti nell'Allegato XII per la comunicazione delle attività legate al nucleare e ai gas fossili, si precisa che sono stati omessi i modelli dal 2 al 5 in quanto non sono rappresentativi delle attività della società.

54 Valore aggiornato rispetto a quanto pubblicato all'interno della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2023 sulla base dell'allinamento metodologico adottato nel corso del 2024.

E2

INQUINAMENTO

[E2 IRO-1] Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati all'inquinamento..........….............................…..................….............................…..................…......................144

[E2-1] Politiche relative all'inquinamento 144
[E2-2] Azioni e risorse connesse all'inquinamento 145
[E2-3] Obiettivi connessi all'inquinamento 146

[E2 IRO-1] DESCRIZIONE DEI PROCESSI PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ RILEVANTI LEGATI ALL'INQUINAMENTO

Nel contesto dell'analisi di doppia rilevanza, è stato individuato un rischio teorico di mancato rispetto delle normative volte a contrastare l'inquinamento ambientale di acqua, aria e suolo, lungo la filiera produttiva (la valutazione non ha preso in considerazione le azioni di mitigazione messe in atto dal Gruppo). Alcune attività, infatti, come la coltivazione, produzione e il finissaggio di alcune materie prime, possono comportare l'uso di alcuni tipi di sostanze chimiche.

Ad oggi il rischio sopracitato non è stato ritenuto rilevante per i processi produttivi interni al Gruppo, inerenti principalmente alla realizzazione di capi e alle prove di laboratorio e alle attività di ricerca e sviluppo che prevedono un quantitativo limitato e gestito di sostanze chimiche.

In relazione all'inquinamento ambientale, un tema emergente nel settore moda è il rilascio di microfibre, che si possono distaccare dai tessuti durante la produzione, l'uso e soprattutto il lavaggio e che, se sintetiche, sono identificate come microplastiche che possono avere una persistenza variabile nell'ambiente. Ad oggi, le ricerche disponibili sul rilascio di microfibre non sono ancora sufficienti per comprenderne appieno i potenziali impatti e l'entità degli effetti. Ad esempio, non esiste un approccio univoco e standardizzato in grado di monitorare e identificare il rilascio di microfibre nell'intero ciclo di vita del prodotto e vi è una conoscenza limitata degli impatti ambientali legati ai diversi tipi di fibre e dei fattori che influenzano il rilascio di microfibre. Allo stesso tempo, le strategie più efficaci per ridurre questo fenomeno sono ancora in fase di studio. Il Gruppo, consapevole dell'importanza del tema, collabora con fornitori ed organizzazioni e partecipa a tavoli di lavoro dedicati per comprendere a fondo le cause e l'entità del fenomeno e permettere poi di individuare soluzioni percorribili.

Sempre in questo ambito, il Gruppo si impegna anche a sensibilizzare i clienti affinché nella fase di utilizzo dei prodotti vengano limitati eventuali impatti sull'ambiente. In particolare, per limitare il deterioramento dei materiali e ridurre il rischio di rilascio di microplastiche, sono state inserite informazioni utili sulle etichette e nelle apposite sezioni del sito di ciascun Marchio dedicate alla composizione e cura dei capi. La maggior parte dei capi che presentano prevalentemente fibre sintetiche è rappresentata dai capispalla, che solitamente non sono sottoposti a lavaggi frequenti. Riconoscendo la necessità di maggiore conoscenza scientifica su questo argomento, il Gruppo si riserva di rivalutare la materialità del tema relativo alle microplastiche man mano che saranno disponibili ulteriori evidenze.

[E2-1] POLITICHE RELATIVE ALL'INQUINAMENTO

In linea con quanto definito all'interno del Codice Etico, del Codice di Condotta dei Fornitori e della Politica Ambientale del Gruppo (vedi anche pagg. 118-120; 206; 234), il Gruppo si impegna a rispettare, e allo stesso tempo richiede ai suoi fornitori di rispettare, le normative applicabili e promuovere elevati standard ambientali, sia per le sue attività dirette sia lungo la filiera, con l'obiettivo di prevenire episodi di inquinamento e potenziali impatti sull'ambiente e le comunità locali.

Inoltre, l'uso di sostanze chimiche è disciplinato dal Gruppo nella Product Restricted Substances List (PRSL), con riferimento ai prodotti e materiali, e nella Manufacturing Restricted Substances List (MRSL) per i processi produttivi. Tali documenti tengono conto delle leggi applicabili, nonché di parametri volontari e, in linea con l'impegno del Gruppo ad adottare un approccio proattivo per

identificare e progressivamente sostituire le sostanze chimiche potenzialmente pericolose. I fornitori sono vincolati contrattualmente ad attenersi a tali linee guida pubblicate anche sul sito corporate monclergroup.com. Vedi anche pag. 218.

La MRSL del Gruppo è stata definita considerando i principali standard di settore (ad esempio, quello di Zero Discharge of Hazardous Chemicals- ZDHC, a cui Stone Island ha aderito nel 2019) e prevede ulteriori approfondimenti e requisiti specifici.

La PRSL è stata predisposta, con il supporto e la verifica di consulenti e di società di testing e certificazione, considerando i requisiti dei principali standard di settore (tra cui American Apparel and Footwear Association – AAFA e Camera Nazionale della Moda Italiana), schemi di certificazione di enti indipendenti e tenendo conto delle peculiarità dei prodotti di entrambi i Marchi. Il Documento riporta i nomi delle sostanze chimiche e delle formulazioni considerate, il numero CAS (Chemical Abstract Service registry number), i metodi di analisi e detection limit da utilizzare e i relativi parametri di riferimento da rispettare.

[E2-2] AZIONI E RISORSE CONNESSE ALL'INQUINAMENTO

Il Gruppo, consapevole dell'importanza di disciplinare le sostanze chimiche utilizzate nei processi produttivi, monitora l'applicazione dei propri standard lungo la filiera con lo scopo di prevenire possibili contaminazioni di acque, fanghi, materiali e prodotti.

In particolare, la MRSL e la PRSL definiscono sia le sostanze che i fornitori e i sub-fornitori devono monitorare nelle varie fasi produttive e nei prodotti/materiali, sia i relativi parametri di riferimento da rispettare con lo scopo di prevenire e/o mitigare il rischio di eventuali criticità legate ai prodotti, materiali e processi, e fornire le basi di una corretta metodica produttiva e root-cause analysis.

La MRSL e la PRSL disciplinano oltre 350 sostanze chimiche e si applicano a tutti i livelli della catena di fornitura coinvolta nella produzione di materiali e prodotti.

Inoltre, i fornitori e sub-fornitori, particolarmente quelli che gestiscono processi ad umido, sono incoraggiati a sviluppare proattivamente un sistema di chemical management tramite cui monitorare e testare, anche attraverso enti terzi qualificati, prodotti chimici, acque reflue e fanghi, oltre a materiali, componenti, prodotti e trattamenti. Ciò include l'aggiornamento continuo degli inventari delle formulazioni (chemical inventory) e la relativa documentazione, oltre alla tracciabilità dei lotti e uno screening e/o testing delle diverse formulazioni chimiche almeno stagionalmente, se non a campione o durante visite ispettive. Inoltre, Moncler e Stone Island richiedono ai propri fornitori di adottare pratiche rigorose per la gestione, lo stoccaggio, il trasporto e lo smaltimento di sostanze chimiche. Tali pratiche mirano a prevenire l'inquinamento causato da sversamenti accidentali, perdite o scarichi impropri.

I fornitori sono tenuti a verificare che quanto fornito sia conforme ai requisiti di legge o, se più restrittivi, a quelli del Gruppo, e, in caso di problematiche, ad approfondirne le cause applicando le opportune azioni correttive, sempre comunque nel rispetto delle normative applicabili nello specifico Paese/Stato di commercializzazione. Entrambi i Marchi monitorano il rispetto dei requisiti sulla base di una procedura di campionamento che definisce i campioni da testare, la frequenza e i test da effettuare da parte del Gruppo e dei fornitori. Le attività di test, svolte stagionalmente, sono avviate con la fase di ricerca dei materiali, e continuano nelle fasi di prototipia, campionario, fino alla produzione. Vedi anche pagg. 222-223.

La selezione dei campioni e sostanze da testare viene svolta considerando la tipologia di materiali (tessuti, pelli, ecc.) usati, le formulazioni utilizzate nel processo produttivo (ad esempio coloranti, agenti di finissaggio, ecc.), la disponibilità di documentazione, la frequenza e le quantità di utilizzo nella catena di fornitura, ecc..

Test su componenti, acque, formulazioni chimiche e prodotto finito sono svolti tramite laboratori di analisi di terza parte accreditati ISO 17025 e vengono commissionati sia dai fornitori che dal Gruppo.

In aggiunta a tali test, nell'ambito degli audit etico-sociali e ambientali, Moncler e Stone Island pongono particolare attenzione alla compliance ambientale dei propri fornitori. Durante questi controlli, il Gruppo verifica che i fornitori siano conformi con la normativa applicabile e abbiano sistemi di gestione ambientale adeguati. Un elemento chiave dell'audit riguarda le modalità di gestione e stoccaggio delle sostanze chimiche pericolose; viene verificato che i fornitori adottino misure di sicurezza adeguate, come i sistemi di contenimento secondario, e che dispongano di Schede di Sicurezza Materiali aggiornate, facilmente accessibili e leggibili. Inoltre, vengono monitorati anche il rispetto delle normative relative alle acque reflue e alla gestione corretta dei rifiuti oltre alla presenza di programmi di formazione sui temi ambientali per i dipendenti. Per maggiori informazioni in merito agli audit etico-sociali e ambientali si rimanda alle pagg. 81; 210- 211.

In aggiunta al modulo ambientale standard incluso negli audit etico-sociali e ambientali, nel 2024 sono stati svolti 9 audit ambientali specifici su un campione di fornitori di tessuto, finissaggio e tintorie. Inoltre, sono state esaminate le analisi delle acque di scarico di 60 (32 nel 2023) aziende con processi a umido, su un campione di fornitori di tessuto, tintorie, filature e concerie. Dalle attività condotte non sono emerse non conformità critiche.

Infine, i rischi che possono essere generati durante le fasi di coltivazione da alcune materie prime naturali sono mitigati attraverso l'impegno ad incrementare l'utilizzo di cotone certificato secondo gli schemi di certificazione biologici (GOTS o OCS) che limitano l'utilizzo di pesticidi, fertilizzanti chimici e altre pratiche dannose, promuovendo invece metodi attenti alla tutela degli ecosistemi e alla biodiversità. Vedi anche pag. 80; 153; 161.

[E2-3] OBIETTIVI CONNESSI ALL'INQUINAMENTO

Il Gruppo si pone l'obiettivo di proseguire con le attività di mitigazione sopra descritte anche nei prossimi anni, rafforzando il proprio impegno nel monitoraggio e nella gestione delle sostanze chimiche. Questo include l'adeguamento continuo dei documenti chiave, come MRSL e PRSL, all'evoluzione delle normative mantenendo un approccio proattivo per identificare e progressivamente sostituire e disciplinare le sostanze chimiche potenzialmente pericolose.

E3

ACQUA

[E3 IRO-1] Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le
opportunità rilevanti legati alle acque………………………………………………………………………………………….….148
[E3-1] Politiche connesse alle acque 148
[E3-2] Azioni e risorse connesse alle acque 149
[E3-3] Obiettivi connessi alle acque 150

[E3 IRO-1] DESCRIZIONE DEI PROCESSI PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ RILEVANTI LEGATI ALLE ACQUE

Consapevole che l'acqua sia una risorsa critica da proteggere, dal 2022 il Gruppo valuta periodicamente il proprio impatto sulle risorse idriche attraverso un'analisi di "water footprint".

Questo processo, che costituisce la base di partenza per le valutazioni dell'attività di doppia rilevanza, consente di monitorare e quantificare sia i consumi diretti relativi a sedi, negozi, siti produttivi e polo logistico, sia quelli indiretti lungo la filiera nelle fasi di produzione di materie prime e nelle fasi di trasformazione e confezionamento dei capi finiti.

L'attività viene svolta in collaborazione con un partner esterno specializzato e segue i princìpi definiti dallo standard ISO 14046: Water Footprint – Principles, requirements and guidelines. Il metodo di calcolo della water footprint permette di combinare i dati di consumo diretto e indiretto con l'indice di rischio idrico Available Water Remaining – AWARE, che riflette la scarsità idrica associata ad ogni area geografica analizzata.

I risultati di tali analisi, ad oggi, hanno evidenziato che i consumi rilevanti, e quindi i potenziali impatti negativi sulle falde acquifere dovuti all'eccessivo prelievo di acqua e al conseguente effetto sull'equilibrio ecologico dei corpi idrici sono quelli indiretti che avvengono lungo la filiera nelle fasi di produzione di materie prime naturali e di origine animale, in particolare per cotone e lana (la valutazione non ha preso in considerazione le azioni di mitigazione messe in atto dal Gruppo).

Per la natura del business del Gruppo, i consumi idrici diretti invece sono meno rilevanti e afferiscono prevalentemente ai servizi igienico-sanitari e, in quota minima, alla produzione di vapore per i reparti di stireria o per la piccola tintoria del reparto di prototipia di Stone Island.

Nel 2024, il Gruppo ha integrato i risultati della water footprint con una valutazione dello stress e del rischio idrico più puntuale nelle aree in Italia e Romania in cui sono localizzate le proprie sedi, i siti produttivi e il polo logistico, oltre che lungo la filiera produttiva dei "critical supplier" (vedi anche pag. 242) coinvolti in processi caratterizzati da consumi idrici significativi, come tintura, verniciatura e finissaggio. L'analisi è stata condotta utilizzando il tool pubblico Aqueduct Water Risk Atlas del World Resources Institute, che consente di identificare le aree ad alto stress idrico, ovvero quelle in cui il rapporto tra l'acqua prelevata annualmente e quella disponibile supera il 40%. Da questa ulteriore analisi è emerso che, ad oggi, le sedi del Gruppo e dei "critical supplier" non si trovano in aree ad alto stress idrico. Nell'ottica di un continuo miglioramento, il Gruppo si impegna a proseguire e ampliare l'analisi puntuale svolta, includendo altre aree della filiera produttiva.

[E3-1] POLITICHE CONNESSE ALLE ACQUE

Il Gruppo Moncler, come sancito nel Codice Etico, nella Politica Ambientale e nel Codice di Condotta dei Fornitori (vedi anche pagg. 118-120; 206; 234), promuove un uso efficiente delle risorse naturali, incluse le risorse idriche, valuta regolarmente i consumi idrici presso i propri siti e lungo la catena di fornitura e identifica potenziali rischi associati alla scarsità, alla qualità e alla quantità (vedi anche pag. 144) delle acque sia presso le proprie sedi aziendali a gestione diretta nel mondo (uffici, negozi, sedi produttive e polo logistico) sia lungo la catena di fornitura.

Il Gruppo è attento a verificare il rispetto delle leggi applicabili in ambito ambientale per il tema specifico dell'acqua attraverso audit condotti da enti terzi indipendenti, oltre che a identificare opportunità di innovazione e programmi per ridurre il consumo di acqua.

[E3-2] AZIONI E RISORSE CONNESSE ALLE ACQUE

Nel corso degli ultimi anni il Gruppo ha avviato una serie di attività volte a identificare azioni di miglioramento e contribuire agli impegni definiti nella Politica Ambientale.

Per quanto riguarda i consumi diretti, il Gruppo adotta un Sistema di Gestione Ambientale secondo lo standard ISO 14001 nei poli produttivi in Italia e Romania, nelle sedi corporate italiane e nel polo logistico di Castel San Giovanni (Piacenza), tra i cui obiettivi è riportato l'utilizzo efficiente delle risorse idriche. Inoltre, dal 2021 il Gruppo ha avviato un processo di certificazione ambientale ed energetica dei propri negozi e di tutte le nuove costruzioni aziendali secondo lo standard LEED che richiede interventi di efficientamento anche relativi al consumo di acqua (vedi anche pagg. 78; 121-122).

Rispetto ai consumi diretti (relativi a sedi, negozi, siti produttivi e polo logistico), la fonte principale di approvvigionamento idrico per il Gruppo è rappresentata dagli acquedotti, tali consumi, infatti, afferiscono prevalentemente ai servizi igienico-sanitari e, in quota minima, alla produzione di vapore per i reparti di stireria o per la piccola tintoria del reparto di prototipia di Stone Island. Di conseguenza, le acque di scarico sono assimilabili a quelle delle abitazioni e sono pertanto immesse in fognatura.

I consumi nel 2024 sono pari a 1.057 m3 in leggera crescita rispetto al 2023 (+6,5%) a seguito di un aumento della produzione diretta, all'acquisizione e affitto di nuovi edifici, da un aumento di circa il 9% dei dipendenti del Gruppo e dalla crescita del network retail.

1
(m3
CONSUMI IDRICI DIRETTI
)
2023 2024
Prelievi idrici 71.070 72.920
Consumi idrici 992 1.057
Scarichi idrici2 70.078 71.863

I consumi di acqua più rilevanti sono quelli che avvengono nelle fasi di produzione di materie prime naturali e di origine animale acquistate dal Gruppo. Per quanto riguarda le fibre sintetiche, i consumi di acqua maggiori risultano essere nelle fasi di trasformazione e di tintura dei filati e dei tessuti.

Nel 2024, i consumi idrici indiretti lungo la filiera, legati alla produzione e lavorazione delle materie prime, ammontano a 5.428.118 m³, in riduzione rispetto al 2023 (-10,6%). Questa riduzione è dovuta sia al minor quantitativo di cotone utilizzato dal Gruppo, sia al maggior utilizzo di materiali "preferred" che comportano un minore impatto sulla risorsa idrica.

1Per i consumi idrici diretti di sedi, polo produttivo e polo logistico, sono stati utilizzati dati primari delle utenze. Per i consumi idrici di negozi e outlet, sono stati utilizzati i dati di prelievo d'acqua raccolti da un campione di negozi certificati LEED, sul quale sono stati stabiliti degli indici di consumo di acqua utilizzati per stimare il consumo totale sull'intero network di negozi e outlet a gestione diretta.

2 Poichè i prelievi diretti del Gruppo sono in funzione di consumi assimilabili a servizi di tipo igienico-sanitario, quasi la totalità dell'acqua prelevata viene a sua volta scaricata nei sistemi idrici urbani. Il consumo idrico rappresenta la porzione di acqua non restituita al sistema a causa delle perdite per evaporazione dovute principalmente all'estrazione e trattamento pre-sanitizzazione e trattamento delle acque reflue.

3
(m3
CONSUMI IDRICI INDIRETTI
)
2023 2024
Consumi idrici indiretti per la produzione dei
prodotti finiti
6.074.618 5.428.118
4
di cui per le materie prime
5.254.671 4.347.017
5
di cui per le lavorazioni
819.947 1.081.101

Nel 2024 il Gruppo ha proseguito i progetti di agricoltura rigenerativa nelle filiere delle fibre naturali e animali come cotone e lana che permettono non solo di rigenerare le funzioni ecologiche delle aree interessate, ma anche di aumentare la capacità del suolo di immagazzinare acqua e, di conseguenza, adattarsi a situazioni di siccità (vedi anche pagg. 79; 153-154; 156).

Sempre nel corso dell'anno, è proseguito il progetto pluriennale di ricerca lanciato nel 2022 in collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi focalizzato sull'identificazione dei meccanismi messi in atto da specifiche varietà di cotone per sopravvivere o ottimizzare la crescita in situazioni di siccità. Tale studio è volto a capire come migliorare la resilienza di specie selezionate per l'agricoltura in uno scenario ambientale meno favorevole e con risorse idriche limitate. In particolare, nel 2024, lo studio ha previsto l'implementazione di un campo sperimentale a Milano dove sono state analizzate tipologie di cotone selezionate per rappresentare la più ampia dispersione geografica possibile di una regione di coltivazione. Per ogni tipologia sono stati misurati i tratti morfologici, fisiologici e molecolari. Questi dati, insieme alle variabili ambientali (irradiazione e temperatura) registrate nel corso dell'esperimento, sono stati poi correlati utilizzando modelli statistici che permetteranno di identificare geni chiave e processi biologici con maggiore resistenza alla siccità. Questo potrebbe contribuire allo sviluppo di varietà di cotone più adatte a climi aridi e/o che richiedono un minor fabbisogno idrico, mantenendo la produttività anche in un contesto di cambiamento climatico.

Infine, nel 2024, il Gruppo Moncler ha reso disponibile per tutti i dipendenti un corso dedicato alla sostenibilità ambientale, che include il tema della gestione della risorsa idrica. Il modulo è stato progettato per fornire ai dipendenti gli strumenti necessari per comprendere i concetti fondamentali tra cui il tema dello stress idrico, e approfondisce il calcolo della water footprint di un'organizzazione, analizzando sia i consumi diretti che quelli indiretti (vedi anche pag. 126).

[E3-3] OBIETTIVI CONNESSI ALLE ACQUE

Il Gruppo si pone l'obiettivo di valutare e/o proseguire con le attività di mitigazione sopra descritte anche nei prossimi anni, rafforzando il proprio impegno nel monitoraggio e nella gestione delle risorse idriche. Inoltre è obiettivo del Gruppo continuare ad affinare le analisi svolte fino ad oggi arricchendole con dati sempre più granulari, anche in ottica di conformità con le richieste della Corporate Sustainability Reporting Directive, coinvolgendo i fornitori che operano a monte della catena di fornitura per raccogliere le informazioni relative ai consumi idrici sui propri processi produttivi, identificare rischi teorici e soluzioni per mitigare gli impatti potenziali, oltre che a continuare a promuovere progetti di agricoltura rigenerativa.

3I consumi idrici indiretti legati alla produzione, estrazione e lavorazione delle materie prime sono stati stimati utilizzando i dati sui materiali utilizzati, già considerati per il calcolo della categoria "Materia prima e produzioni capi finiti" delle emissioni scope 3, garantendo così la coerenza del perimetro di calcolo. L'analisi si basa principalmente sul World Apparel Life Cycle Database (WALDB), che raccoglie dati sulla produzione delle principali fibre tessili, sia naturali che sintetiche, nei loro principali paesi di origine, includendo anche informazioni specifiche sulla lavorazione. A sua volta, il WALDB si basa su Ecoinvent, il principale database globale per l'analisi del ciclo di vita (LCA) dei prodotti di abbigliamento.

4 Consumi idrici indiretti associati alla produzione ed estrazione di materie prime, come ad esempio per la coltivazione del cotone, la fase di allevamento per la lana e i processi di trasformazione delle fibre sintetiche.

5 Consumi idrici indiretti associati a processi di lavorazione quali ad esempio la filatura, tessitura, tintura, il confezionamento, la stiratura, tintura in capo ecc.

E4

BIODIVERSITÀ ED ECOSISTEMI

[E4 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello
aziendale………… ……152
[E4 IRO-1] Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità
rilevanti connessi alla biodiversità e agli ecosistemi 152
[E4-2] Politiche relative alla biodiversità e agli ecosistemi 153
[E4-3] Azioni e risorse relative alla biodiversità e agli ecosistemi 153
[E4-4] Obiettivi relativi alla biodiversità e agli ecosistemi 155

[E4 SBM-3] IMPATTI, RISCHI E OPPORTUNITÀ RILEVANTI E LORO INTERAZIONE CON LA STRATEGIA E IL MODELLO AZIENDALE

Il Gruppo Moncler svolge periodicamente delle analisi dedicate a monitorare la posizione delle sedi aziendali a gestione diretta (uffici, negozi, sedi produttive e polo logistico) e della filiera rispetto alle aree ecologicamente vulnerabili. Tali analisi costituiscono la base di partenza per le valutazioni condotte nell'ambito del processo di doppia rilevanza (vedi anche pagg. 92-97; 98- 100).

Ad oggi, le sedi del Gruppo risultano non essere situate in aree sensibili sotto il profilo della biodiversità e non svolgono attività che possano generare impatti significativi legati al degrado del suolo, alla deforestazione e alla desertificazione.

Con riferimento alla filiera, in alcune aree e per alcune materie prime di origine naturale come lana, cashmere e cotone, sono emersi potenziali impatti negativi sugli ecosistemi e sugli organismi viventi che potrebbero derivare dal degrado del suolo, ad esempio a seguito di possibili pratiche agricole intensive, attività di pascolo non regolamentate o fenomeni di deforestazione (la valutazione non ha preso in considerazione le azioni di mitigazione messe in atto dal Gruppo).

[E4 IRO-1] DESCRIZIONE DEI PROCESSI PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ RILEVANTI CONNESSI ALLA BIODIVERSITÀ E AGLI ECOSISTEMI

Dal 2021, il Gruppo Moncler conduce periodicamente analisi del suo impatto sulla biodiversità, anche grazie alla collaborazione attiva dei propri fornitori e alle informazioni raccolte attraverso il processo di tracciabilità delle materie prime che rappresenta una componente chiave per conoscere e valutare gli impatti lungo tutta la filiera.

Questo approccio, allineato con le nuove linee guida tecniche per la definizione di obiettivi per la Natura Basati sulla Scienza - Science Based Targets for Nature1 dell'iniziativa Science-Based Targets Network (SBTN), è stato aggiornato nel 2024 con il supporto di un ente terzo qualificato. L'analisi si è focalizzata sulle materie prime con potenziale impatto rilevante in termini di biodiversità, ovvero quelle di origine naturale, principalmente lana, cashmere, cotone e piuma, utilizzate nelle collezioni PE e AI 2024.

L'aggiornamento ha previsto una prima fase di valutazione che ha portato ad identificare nell'uso e nell'inquinamento di suolo e acqua le potenziali aree di impatto della catena del valore sulla natura. A partire da tali evidenze è iniziata la fase dell'identificazione delle priorità tenendo in considerazione la significatività dell'impatto, l'urgenza delle azioni e la fattibilità tecnica ed economica.

1 Le linee guida SBTN indicano le nuove metodologie per implementare e misurare target su base scientifica in ambito di acqua dolce e suolo. Tali metodologie, in fase di validazione da parte di un gruppo ristretto di aziende provenienti da vari settori, saranno poi utilizzabili su larga scala dalle aziende che vorranno definire suddetti target.

[E4-2] POLITICHE RELATIVE ALLA BIODIVERSITÀ E AGLI ECOSISTEMI

Come descritto nella Politica Ambientale, il Gruppo Moncler si impegna a:

  • promuovere la protezione degli habitat naturali e il benessere degli animali nelle aree dove sono localizzati i propri siti produttivi e le catene di fornitura, riconoscendo l'importanza di salvaguardare gli ecosistemi e la biodiversità;
  • collaborare con i propri fornitori e partner esterni per valutare l'impatto sulla biodiversità lungo le varie fasi della catena di fornitura attraverso una mappatura delle aree di approvvigionamento delle materie prime strategiche (come ad esempio piuma, cotone, lana, ecc.) con l'obiettivo di identificare e gestire eventuali problematiche associate;
  • definire e implementare progressivamente una strategia di biodiversità volta a:
    • o evitare di operare in aree o in prossimità di aree rilevanti in termini di biodiversità a livello globale o nazionale;
    • o adottare misure volte a minimizzare l'intensità e l'estensione degli impatti che non possono essere evitati;
    • o promuovere il ripristino delle funzioni ecologiche di base negli ecosistemi interessati, ove possibile, attraverso processi di approvvigionamento più consapevoli che favoriscano pratiche di gestione dei pascoli, terreni agricoli e delle foreste a più basso impatto.

[E4-3] AZIONI E RISORSE RELATIVE ALLA BIODIVERSITÀ E AGLI ECOSISTEMI

A fronte dei risultati emersi dall'analisi dell'impatto sulla biodiversità, al fine di mitigare potenziali rischi sono state prioritizzate una serie di azioni sulla base del framework AR3T (Avoid, Reduce, Restore and Regenerate, and Transform) sia presso le proprie attività sia lungo la catena di fornitura.

Le azioni messe in campo riguardano:

Restore & Regenerate

Incremento dell'uso di materie prime che provengono da pratiche agricole o di allevamento a più basso impatto sulla biodiversità rispetto a metodologie tradizionali

Il Gruppo, come descritto nel Raw Material Manual (vedi anche pagg. 159-160), per quanto riguarda le materie prime di origine naturale, sta progressivamente inserendo nelle sue collezioni materiali certificati secondo standard quali il Global Organic Textile Standard (GOTS), RegenAgri, l'Organic Content Standard (OCS), il Responsible Alpaca Standard (RAS), il Responsible Mohair Standard (RMS) e il Responsible Wool Standard (RWS), che mirano a ridurre l'impatto ambientale e a proteggere la biodiversità. Tali standard, infatti, promuovono l'uso responsabile del suolo, contrastano la deforestazione e mirano a preservare gli ecosistemi naturali, limitando l'inquinamento e il degrado del territorio.

Circa il 37% di cotone usato nelle collezioni 2024 proviene da pratiche biologiche (oltre il 10% nel 2023) e circa il 70% della lana è certificato secondo standard specifici (oltre il 45% nel 2023). Vedi anche pag. 80.

Promozione di progetti di agricoltura rigenerativa

Dal 2022 il Gruppo è impegnato a sostenere le pratiche di agricoltura rigenerativa legate alle filiere del cotone e della lana, con effetti di mitigazione sia dell'impatto sulla biodiversità che delle emissioni di gas ad effetto serra. L'agricoltura rigenerativa è un approccio che mira a migliorare la salute e la fertilità del suolo, aumentandone la capacità di assorbimento di carbonio dall'atmosfera, oltre che proteggere le risorse idriche e la biodiversità.

Dal 2023, il Gruppo aderisce a due specifici progetti legati alla filiera del cotone: il progetto pilota Unlock Programme in India e Stati Uniti, promosso dal The Fashion Pact, e il progetto Cotton 2040 del Ecosystem Services Market Consortium (ESMC)2 in Alabama e Tennessee, entrambi volti a supportare i coltivatori di cotone nell'applicazione di pratiche agricole rigenerative. Nel 2024, il Gruppo ha continuato a sostenere il progetto collettivo Unlock, che nel corso dell'anno è arrivato a coinvolgere più di 10.000 agricoltori indiani e americani, e ha proseguito la collaborazione con ESMC ampliando i progetti in Tenneessee.

Nel 2023, il Gruppo ha anche avviato un progetto di agricoltura rigenerativa nella filiera della lana in Australia con PUR Projet 3 , promuovendo l'utilizzo di pratiche agricole rigenerative durante le fasi di allevamento degli animali. Nel corso del 2024, questo progetto ha visto un'estensione, attraverso l'ampliamento del numero di allevamenti coinvolti e alcuni affinamenti di specifiche pratiche agricole, grazie anche al supporto di collaborazioni ed expertiselocali.

Reduce

Introduzione progressiva di materiali "preferred" tra cui riciclati

Come affermato nel Raw Material Manual (vedi anche pagg. 159-160), il Gruppo sta progressivamente introducendo nelle collezioni materiali "preferred". Queste includono oltre ai materiali biologici, materiali certificati secondo specifici standard o anche materiali riciclati che quindi implicano un minor uso di materie prime vergini.

Ad oggi il 100% delle materie prime strategiche è in linea con il Raw Material Manual e nelle collezioni 2024 del Gruppo oltre il 43% dei filati e tessuti è realizzato con materiali "preferred" (oltre il 25% nel 2023). Vedi anche pag. 79.

Utilizzo di legno riusato nei processi logistici

Da anni il Gruppo, all'interno dei processi logistici, impiega bancali e altri strumenti in legno riutilizzato.

Avoid

Materie prime strategiche tracciate anche con l'obiettivo di identificare aree a potenziale rischio per la biodiversità

Un'attività importante per le analisi in ambito ambientale, non solo sulla biodiversità, ma anche sui cambiamenti climatici, così come per le valutazioni sociali, è la tracciabilità di prodotti e processi produttivi. Questa pratica sta assumendo un ruolo sempre più centrale nelle strategie di business, in ottica di identificazione e valutazione di rischi, opportunità e impatti della catena di fornitura.

Dal 2023, il Gruppo traccia, a livello di regione, oltre l'80%4 in volume per ciascuno dei tessuti e filati di nylon, poliestere, cotone e lana, in aggiunta al 100% già tracciato per la materia prima piuma dal 2015. In particolare, le materie prime di origine naturale e animale, ovvero cotone e lana, sono state tracciate a partire dalle fasi di coltivazione o allevamento, includendo, dove applicabile, i processi di filatura, tessitura, maglieria, tintura e finissaggio; le materie prime di origine sintetica, ossia nylon e poliestere, sono state invece tracciate dalle fasi di filatura includendo, dove applicabili, i processi di tessitura, tintura, stampa e finissaggio.

A seconda delle tipologie di materiali e maturità delle soluzioni tecniche sul mercato, sono state poi vagliate attività e progetti di verifica delle informazioni che comprendono test di laboratorio e certificati a supporto dell'affidabilità e della solidità delle informazioni raccolte. Ad esempio, per i materiali in cotone sono utilizzati test isotopici per indagare sull'origine geografica dichiarata, mentre per quelli in cotone biologico vengono svolti test del DNA per verificare l'eventuale presenza di organismi geneticamente modificati (OGM). Infine, per i

2 Organizzazione no-profit che riconosce e premia gli agricoltori e gli allevatori per le loro pratiche ambientali.

3 Organizzazione attiva nell'attività di insetting dal 2008, PUR Projet è una B Corp certificata e leader globale nell'implementazione di soluzioni nature-based.

4 Il valore è calcolato sul fabbisogno in peso utilizzato complessivamente per la produzione delle collezioni PE e AI 2024.

materiali realizzati in poliestere riciclato sono effettuati test per indagare la presenza di specifici indicatori relativi al contenuto di materiale riciclato. Per quanto riguarda i materiali certificati (ad esempio GOTS, OCS, GRS, ecc.), vengono richiesti ai fornitori certificazioni e/o documenti attestanti che il materiale acquistato sia allineato allo standard richiesto.

Nel 2024, sono stati ulteriormente potenziati la digitalizzazione e il consolidamento dei dati di tracciabilità attraverso una piattaforma gestita in collaborazione con un partner terzo, ottimizzando la raccolta delle informazioni dai fornitori. Questo progetto si è rivelato cruciale per approfondire la conoscenza delle dinamiche della catena di fornitura e migliorare la qualità dei dati primari, consentendo analisi più precise di carbon e water footprint.

Promozione di una gestione sostenibile delle foreste

Il Gruppo utilizza materiali in carta, cartone e legno realizzati esclusivamente con materie prime riciclate e/o riusate e/o provenienti da filiere gestite responsabilmente, che garantiscono l'assenza di deforestazione, attraverso certificazioni riconosciute come Forest Stewardship Council (FSC) e Programme for the Endorsement of Forest Certification (PEFC).

Nel 2024 il 100% dei materiali di carta e cartone è certificato FSC o PEFC e, come già evidenziato, il legno utilizzato nei processi logistici è al 100% riusato.

Transform

Partecipazione a gruppi di lavoro sulla biodiversità

Da diversi anni il Gruppo partecipa a tavoli e gruppi di lavoro con peer del settore ed esperti in materia, quali ad esempio SBTi, SBTN e The Fashion Pact, al fine di comprendere in modo più approfondito le tematiche legate alla biodiversità e l'impatto delle diverse attività su di essa con anche l'obiettivo di partecipare a progetti collaborativi (vedi anche paragrafo "Promozione di progetti di agricoltura rigenerativa").

[E4-4] OBIETTIVI RELATIVI ALLA BIODIVERSITÀ E AGLI ECOSISTEMI

L'impegno del Gruppo sul tema proseguirà anche nei prossimi anni. Di seguito si riportano gli obiettivi del Piano di Sostenibilità e i risultati raggiunti nel 2024 inerenti la tutela della biodiversità:

LEGENDA

  • Obiettivo raggiunto
  • Obiettivo on time
  • o Obiettivo posticipato
OBIETTIVI RISULTATI 2024
ACT ON CLIMATE & NATURE
Salvaguardare la biodiversità [SDG 6; 12; 14; 15]
2024
Aggiornamento dell'analisi dell'impatto sulla
biodiversità delle materie prime strategiche

Aggiornata l'analisi dell'impatto sulla
biodiversità delle materie prime strategiche
secondo gli sviluppi dei
Science Based
Targets for Nature

2025
Supporto ad iniziative di
e
Zero Deforestation
gestione sostenibile delle foreste

Tutti i materiali in carta, cartone e legno
utilizzati
dal
Gruppo
sono
realizzati
esclusivamente con materie prime riciclate
e/o
riusate
e/o
certificate
dal
Forest
(FSC)
e/o
dal
Stewardship
Council
Programme for the Endorsement of Forest
(PEFC)
Certification

Proseguiti
i
tavoli
di
lavoro
sulla
EU
Deforestation Regulation
2024
Lancio dei progetti di agricoltura rigenerativa
nelle filiere del cotone e della lana volti a
diminuire e/o evitare gli impatti sulla biodiversità

Filiera lana: esteso il progetto di agricoltura
rigenerativa in Australia con
PUR Projet
attraverso
l'ampliamento
del
numero
di
allevamenti coinvolti

Filiera cotone: proseguito il sostegno al
progetto
ed estensione dello stesso a
Unlock
coltivazioni in India e Stati Uniti; e continuata
la collaborazione con
Ecosystem Services
ampliando i progetti in
Market Consortium
Tennessee
THINK CIRCULAR & BOLD
Utilizzare materiali a più basso impatto rispetto a soluzioni convenzionali [SDG 12]
2025
Oltre il 50% di filati e tessuti saranno realizzati
con materiali "preferred"

>43% dei filati e tessuti utilizzati nelle
collezioni PE e AI 2024 realizzato con
materiali "preferred" (>25% nelle collezioni
PE e AI 2023)
2025
50% cotone "preferred" utilizzato nelle
collezioni 2025

Circa il 37% di cotone utilizzato nelle
collezioni PE e AI 2024 è biologico o riciclato
(>12% nelle collezioni PE e AI 2023)
2025
70% di lana certificata secondo specifici
standard (ad esempio
Responsible Wool
)
Standard – RWS, Nativa, Sustainawool

Circa il 70% della lana utilizzata nelle
collezioni PE e AI 2024 è realizzato con
materiali certificati, ad esempio
Responsible
Wool Standard – RWS, Nativa,
(>45% nelle collezioni PE e AI
Sustainawool
2023)
Utilizzare un packaging a più basso impatto rispetto a soluzioni convenzionali [SDG 14]
Ongoing
100% packaging per i clienti finali realizzato con
materiali "preferred"

100% del packaging destinato a cliente
finale di Moncler e Stone Island realizzato
con materiali "preferred"

Ongoing
Zero plastica monouso vergine di origine fossile

Zero plastica monouso vergine di origine
fossile
Ongoing
100% packaging impiegato nei processi logistici
realizzato con materiali "preferred"

100%
packaging
logistico
del
Gruppo
realizzato con materiali "preferred"
BE FAIR
Rafforzare i sistemi di tracciabilità delle materie prime [SDG 12]
Ongoing
Tracciate le materie prime strategiche

Materie prime strategiche tracciate (nylon,
poliestere, cotone, lana e piuma)
2024
Materie prime strategiche in linea con il
Raw
Material Manual

Pubblicato
il
di
Material
Manual
Raw
Gruppo

Materie prime strategiche in linea con il
Raw
di Gruppo
Material Manual

Alla luce delle nuove linee guida del Science Based Targets Network, introdotte a luglio 2024, il Gruppo sta aggiornando il proprio approccio alla salvaguardia della biodiversità con l'obiettivo di definire una baseline utile alla potenziale definizione di Science Based Targets for Nature.

E5

USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE

[E5 IRO-1] Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le
opportunità rilevanti connessi all'uso delle risorse e all'economia
circolare 159
[E5-1] Politiche relative all'uso delle risorse e all'economia circolare 159
[E5-2] Azioni e risorse relative all'uso delle risorse e all'economia circolare 161
[E5-3] Obiettivi relativi all'uso delle risorse e all'economia circolare 170
[E5-5] Flussi di risorse in uscita 172

[E5 IRO-1] DESCRIZIONE DEI PROCESSI PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ RILEVANTI CONNESSI ALL'USO DELLE RISORSE E ALL'ECONOMIA CIRCOLARE

Nel contesto del processo di doppia rilevanza, l'analisi delle dinamiche del settore moda, delle aspettative del cliente, dell'opinione pubblica e degli investitori ESG ha portato a identificare l'economia circolare come un'opportunità. In questo contesto il Gruppo Moncler, si sta impegnando ad adottare un modello di business sempre più circolare rafforzando il proprio vantaggio competitivo e posizionamento come brand attento alle tematiche ambientali e sociali. Per implementare un modello di economia circolare è necessario integrare pienamente considerazioni ambientali nel prodotto e nei processi agendo su diversi aspetti. Questi ultimi vanno dalla scelta di materiali, realizzati ad esempio con materie prime riciclate, a iniziative per estendere l'uso e la vita utile del prodotto, come servizi di riparazione dedicati, incluse una progettazione del capo volta a favorire il recupero e il riciclo e a una distribuzione e uso del packaging che prevedano processi o materiali in grado di garantire un minore impatto ambientale. Sono tutti aspetti che richiedono attitudine all'innovazione, a sperimentare nuove soluzioni e a collaborare con tutti gli attori della filiera. Sebbene queste attività possano richiedere anche investimenti iniziali e lo sviluppo di tecnologie innovative oltre che la ridefinizione di alcuni processi,

questa transizione rappresenta un'opportunità per collaborare lungo tutta la catena del valore, generando effetti positivi sia per il business che per l'ambiente.

[E5-1] POLITICHE RELATIVE ALL'USO DELLE RISORSE E ALL'ECONOMIA CIRCOLARE

Il Gruppo Moncler, come definito nella Politica Ambientale (vedi anche pagg. 118-120), si impegna a:

  • ideare e creare prodotti di altissima qualità capaci di durare nel tempo;
  • promuovere l'implementazione di modelli di economia circolare e approcci basati sull'ecodesign sia nei prodotti che nei processi produttivi, agendo su diversi aspetti: dalla scelta di materiali "preferred"1 , al design dei capi volto a favorirne il riciclo/recupero, dai processi produttivi e imballaggi a più basso impatto ambientale fino ad iniziative volte a estendere l'utilizzo e la vita del prodotto (come, ad esempio, servizi di riparazione dei capi);
  • svolgere annualmente valutazioni dell'impatto ambientale di determinati materiali e componenti attraverso analisi di Life Cycle Assessment (LCA) in linea con gli standard ISO per identificare e apportare le opportune modifiche nelle fasi di design e di scelta dei materiali;
  • aumentare progressivamente la quota di materie prime certificate e a più basso impatto nelle collezioni a partire da quelle maggiormente utilizzate, ad esempio nylon riciclato e cotone "preferred" (riciclato, biologico o rigenerativo).

Con riferimento ai materiali "preferred" nel 2024 il Gruppo Moncler ha pubblicato sul sito aziendale il Raw Material Manual, una linea guida che definisce criteri condivisi per i team di Research & Development e Purchaising & Procurement. Questo strumento ha l'obiettivo specifico di orientare le scelte relative alla ricerca, selezione e acquisto delle materie prime, considerando i relativi impatti ambientali, sociali e di benessere animale.

Il Manuale fornisce una panoramica sulle caratteristiche generali delle principali materie prime utilizzate, tra cui tessuti e filati costituiti da nylon, poliestere, cotone, lana e piuma, oltre a

1 Materiali che mirano ad avere un minor impatto rispetto alle soluzioni convenzionali utilizzate dal Gruppo Moncler (per esempio riciclati, biologici, o certificati in linea con specifici standard).

descrivere una serie di altre materie prime specifiche. Vengono individuati i loro punti critici (hotspot) e delineate le azioni mirate per mitigarli. Inoltre, dettaglia due tipologie di requisiti:

  • requisiti obbligatori (must-have): criteri essenziali da rispettare all'interno della catena di approvvigionamento delle materie prime;
  • requisiti distintivi (good practice): migliori pratiche consigliate per la selezione delle materie prime, considerate parte del percorso di miglioramento del Gruppo e aggiuntive rispetto ai requisiti obbligatori.

Le linee guida del Raw Material Manual sono soggette a revisioni e aggiornamenti periodici per includere ulteriori materie prime e garantire un continuo allineamento con l'evoluzione del Gruppo da una parte e del quadro normativo dall'altra. Questo processo si avvale della consulenza di esperti del settore per identificare le migliori pratiche in linea con l'approccio proattivo del Gruppo.

Per il packaging logistico, produttivo, destinato al cliente finale e quello utilizzato negli uffici, dal 2021, il Gruppo ha introdotto un Manuale, predisposto con il supporto tecnico di esperti e in linea con standard internazionali, che definisce le linee guida per la scelta di materiali "preferred" da impiegare per la realizzazione del packaging e degli elementi espositivi dei punti vendita e delle vetrine, con l'obiettivo di guidare tutte le funzioni che in Moncler e Stone Island progettano e selezionano tali elementi.

Le linee guida si basano su princìpi chiave, tra cui:

  • ridurre le quantità di materiali impiegati;
  • semplificare la struttura dei prodotti in ottica di eco-design, privilegiando articoli monomateriale o facilmente disassemblabili per favorirne il riutilizzo e la riciclabilità;
  • ridurre l'uso di materia prima vergine, soprattutto se di origine fossile, privilegiando materiali da fonte rinnovabile o da riciclo;
  • progettare articoli che possano essere usati a lungo, riusati e riciclati;
  • scegliere materiali con performance ambientali validate, sostenute da prove documentali e misurazioni e, dove possibile, certificate;
  • utilizzare solo materiali conformi alla Restricted Substances List(RSL) di Gruppo.

Tali linee guida sono state condivise con tutti i responsabili dei dipartimenti coinvolti nella loro implementazione e attuazione nelle aree di creatività e design, acquisti, ricerca e sviluppo, sostenibilità e comunicazione, attraverso specifiche sessioni formative.

Nell'ambito della gestione dei rifiuti, come descritto nella Politica Ambientale, il Gruppo Moncler si impegna a:

  • minimizzare la generazione di rifiuti presso i propri siti produttivi, uffici e negozi, monitorando i volumi di rifiuti prodotti;
  • gestire in modo corretto i rifiuti, in particolare le attività di riciclo/recupero di rifiuti non pericolosi, e applicare le migliori pratiche di smaltimento di materiali pericolosi presso le sedi corporate, i magazzini, i siti produttivi, gli hub logistici e distributivi;
  • gestire tutti i rifiuti prodotti presso i propri siti unicamente attraverso partner autorizzati e riconosciuti;
  • instaurare un dialogo costante con i partner e le organizzazioni per promuovere la conoscenza in merito all'economia circolare e identificare nuove soluzioni per utilizzare i rifiuti generati, con particolare attenzione agli scarti produttivi di tessuto attraverso processi che ne consentano l'impiego per lo stesso scopo originario, riducendo la necessità di nuove risorse (vedi maggiori dettagli a pagg. 162-163).

[E5-2] AZIONI E RISORSE RELATIVE ALL'USO DELLE RISORSE E ALL'ECONOMIA CIRCOLARE

Rivedere le diverse fasi del ciclo di vita del prodotto in un'ottica di economia circolare, è sempre di più un focus di attenzione al fine di minimizzare le risorse impiegate, estendere la vita del capo e promuovere il recupero dei materiali.

PRODOTTO

Utilizzo di materiali "preferred" 2

Il Gruppo da alcuni anni sta introducendo nelle proprie collezioni prodotti realizzati con materiali "preferred". Sono considerati materiali "preferred" i materiali che mirano ad avere un minor impatto rispetto alle soluzioni convenzionali utilizzate dal Gruppo Moncler per esempio riciclati, biologici o certificati secondo specifici standard.

Il percorso è iniziato nel 2019 con il piumino bio-based, ideato con materiali di origine vegetale e naturale. Si è proseguito con la gamma di capi creati con tessuti riciclati della collezione Moncler Grenoble, per arrivare a gennaio 2021 con il lancio di una selezione di giacche "Born To Protect", realizzate interamente con materiali a più basso impatto rispetto a quelli convenzionali utilizzati dal Marchio. Nel 2022, il progetto Moncler Born To Protect è stato ampliato fino a diventare un total look includendo oltre alle giacche anche diverse tipologie di capi e accessori sempre realizzati con tessuti e componenti a più basso impatto ambientale certificati secondo specifici standard di sostenibilità. Nel 2023, la collezione Autunno/Inverno è stata oggetto di un'ulteriore evoluzione: oltre ad utilizzare tali tessuti e componenti, all'interno di alcuni piumini è stata utilizzata la piuma riciclata R•DIST, ovvero la piuma DIST riciclata attraverso un processo meccanico innovativo (vedi anche pagg. 162-163).

Dal 2023, oltre a concentrarsi su progetti specifici, il Gruppo Moncler, in linea con gli impegni del Piano di Sostenibilità 2020-2025 e sulla base di quanto definito nel Raw Material Manual, ha inserito progressivamente materie prime a più basso impatto rispetto a quelle convenzionali utilizzate dal Gruppo all'interno delle collezioni Moncler e Stone Island come indicato attraverso specifici hangtag sui prodotti. Grazie alla collaborazione dei team di Design, Fabric Research and Development, Operations e Merchandising, nonché al coinvolgimento della filiera, il Gruppo mira a integrare nelle collezioni oltre il 50% di tessuti e filati a più basso impatto rispetto alle soluzioni convenzionali utilizzate dal Gruppo entro il 2025.

Il lavoro e l'impegno dei team coinvolti hanno portato ad un progresso significativo: nel 2024, oltre il 43% di tessuti e filati utilizzati nelle collezioni Autunno/Inverno (AI) e Primavera/Estate (PE) di Moncler e Stone Island era a più basso impatto rispetto alle soluzioni convenzionali utilizzate dal Gruppo. Questo risultato è stato ottenuto grazie all'adozione di oltre il 50% di nylon riciclato, di oltre il 43% di poliestere riciclato, di circa il 37% di cotone da pratiche biologiche o riciclato, di circa il 70% di lana certificata (ad esempio Responsible Wool Standard o Nativa o Sustainawool), del 100% alpaca certificato Responsible Alpaca Standard, e del 100% mohair certificato Responsible Mohair Standard.

Dal 2021, Stone Island, oltre ai materiali, ha integrato all'interno della propria collezione anche nuovi trattamenti, mantenendo l'aspetto tecnico e prestazionale dei propri prodotti ma con minori impatti ambientali, ad esempio i trattamenti a ridotto consumo idrico rispetto a quelli convenzionali nei capispalla in Soft Shell e.dye® waterless color system™.

La valutazione dell'impatto ambientale di materiali e componenti viene supportata da analisi di Life Cycle Assessment (LCA) che quantificano i potenziali impatti ambientali. Queste analisi, che si basano su una metodologia strutturata e in linea con le ISO 14040, 14044 e 14067 e che sono certificate da un ente terzo esterno indipendente, rappresentano uno strumento utile per le diverse

2 I valori riferiti ai materiali "preferred" del seguente paragrafo considerano il fabbisogno in peso di filati e tessuti utilizzati complessivamente per la produzione delle collezioni PE e AI 2024.

riflessioni sulla sostenibilità dei prodotti, dei processi e dei materiali utilizzati. Ad oggi su circa l'80% dei prodotti del Gruppo è stata svolta una valutazione con metodologia LCA.

Per continuare a diffondere la cultura della sostenibilità e fornire conoscenze tecniche ai Sales Assistant, dal 2023 è stato creato un programma di formazione dedicato. Il programma ha l'obiettivo di aumentare le conoscenze in termini di buone pratiche ambientali e sociali e delle caratteristiche, certificazioni e obiettivi aziendali di materiali e componenti "preferred" utilizzati nelle collezioni. Questo programma coinvolge l'intera forza vendita.

Adozione di soluzioni di riciclo

Una delle fasi del modello di economia circolare su cui il Gruppo ha posto particolare attenzione negli ultimi anni è il riutilizzo di materiali di scarto produttivo attraverso una gestione più efficiente delle risorse. A questo scopo il Gruppo collabora attivamente presso i propri siti produttivi e con diversi fornitori per ridurre scarti e sprechi, e conseguentemente rifiuti tessili, ottimizzando l'uso e il taglio dei tessuti, e contestualmente per implementare l'infrastruttura necessaria per riciclare e mantenere il valore intrinseco degli scarti inevitabili. Attraverso reti di riciclo, gli scarti di produzione possono essere trasformati in materia prima riciclata alimentando la produzione di nuovi materiali e contribuendo così alla promozione di un'economia circolare.

Tali attività hanno portato dal 2022 a far entrare nel processo di riciclo tutti gli scarti produttivi di nylon generati presso le sedi dirette del Gruppo Moncler in Italia e Romania. Dal 2023 il progetto è poi stato esteso anche ai fornitori di produzione outerwear del marchio Moncler, portando a riciclare, anche nel 2024, oltre il 55% del totale degli scarti di nylon. Questo risultato è stato frutto della collaborazione del dipartimento di Sustainable Innovation di Moncler che ha definito scope, parametri e modalità di riciclo e del dipartimento Operations e Supply Chain che ha implementato la procedura Gestione Processo Scarti Nylon.

Come da procedura, nel corso dell'anno gli scarti di nylon sono stati suddivisi per tipologia e raccolti dagli operatori di linea in specifiche categorie di riciclo, pesati, registrati, stoccati e successivamente inviati al riciclatore. Al fine di monitorare la corretta allocazione degli scarti di nylon nelle rispettive categorie di riciclo, sono stati effettuati dal Gruppo controlli fisici e di processo presso le sedi, oltre ad analisi di calorimetria differenziale a scansione effettuate a campione presso laboratori di analisi di terze parti. Presso il sito del riciclatore gli scarti di nylon possono subire processi di sfilacciatura, oppure di triturazione, fusione, raffreddamento, estrusione e infine taglio del materiale in chip, al fine di tornare disponibili come "materia prima seconda".

In Stone Island, è continuato il progetto, rinominato nel 2024 Raw Beauty, volto a recuperare gli scarti di cotone generati dai fornitori nelle fasi di produzione dei capi, sottoponendoli a un processo di riciclo meccanico. Tale processo consente di ottenere filati contenenti almeno il 50% di cotone riciclato utilizzati per realizzare 12 modelli, tra cui capospalla, pantaloni, felpe, t-shirt e maglie, della collezione invernale 2025. Inoltre, i capi finiti non sono stati trattati con processi di tintura così da valorizzare appieno le qualità intrinseche del cotone riciclato. L'intero processo è stato verificato da un ente terzo che ha validato il contenuto di riciclato dei materiali e la sua origine da sfridi produttivi.

Moncler, sempre con l'obiettivo di ridurre gli scarti di produzione, nel 2024 ha potenziato la "smart factory" di Trebaseleghe (Padova) con l'introduzione di un sistema filtrante progettato per ottimizzare la gestione degli scarti di lavorazione. Questo sistema permette di raccogliere le piume disperse, sottoporle a un processo di filtraggio che elimina le impurità e le rende nuovamente utilizzabili.

Grazie alla costante collaborazione con i propri fornitori sempre al fine di identificare soluzioni innovative in ottica di economia circolare per il business, dal 2021 Moncler ha unito le sue competenze specifiche nella piuma con quelle di un fornitore specializzato in tecnologie per il riciclo dando vita ad un macchinario che, attraverso un processo meccanico innovativo, consente di riciclare la piuma DIST. Il processo di brevettazione è stato finalizzato nel 2023 in Italia e avviato

a livello internazionale. Tale attività nel corso dell'ultimo triennio ha portato a riciclare circa 5 tonnellate della piuma presente nei capi Moncler, certificata secondo il modulo R•DIST del protocollo DIST che definisce i requisiti necessari per ottenere la certificazione della piuma riciclata.

Il Gruppo Moncler continua a lavorare per perfezionare il sistema di selezione e riciclo dei capi che non possono essere venduti in collaborazione con diverse aziende internazionali leader nelle pratiche di riuso e riciclo dei tessuti. A seconda delle diverse categorie, i prodotti vengono riciclati e destinati a diversi utilizzi come, ad esempio, la creazione di nuovi filati o componenti per giacche, la produzione di elementi di arredamento e di oggettistica spesso usata come visual merchandising per negozi. In tale direzione, dal 2022, con il coordinamento di Camera Nazionale della Moda Italiana, il Gruppo Moncler è entrato a far parte del consorzio Re.Crea. Il consorzio è stato fondato con l'obiettivo di organizzare la gestione dei prodotti del settore tessile e moda a fine vita e per promuovere la ricerca e lo sviluppo di soluzioni di riciclo innovative.

La strategia commerciale del Gruppo Moncler si basa sul principio della scarcity e, dal punto di vista operativo, su una gestione efficace del magazzino che si traduce in una pianificazione efficiente della produzione, quantità giuste al momento giusto e nel posto giusto, al fine di evitare scorte eccessive. Questo approccio, unito ad un alto livello di sell through permette di avere un numero limitato di invenduti. I capi "seasonal", ovvero i capi che vengono riproposti solo per una stagione (questi capi si distinguono dai carry over che invece possono essere riproposti per più stagioni), rimasti invenduti vengono immessi nel canale outlet gestito dall'Azienda o commercializzati tramite iniziative di vendita "Family and Friends". Parte di essi, in collaborazione con alcune Organizzazioni Non Governative (ONG), sono inoltre donati a popolazioni che vivono in situazioni di disagio attraverso il programma Warmly Moncler ideato per proteggere le persone dal freddo. Infine, il limitato numero di prodotti rimanenti è tutto sottoposto ad attività di riciclo attraverso processi innovativi anche sperimentali.

Capacità di durare nel tempo

Alcuni dei princìpi cardine dell'economia circolare, come ad esempio la capacità di durare nel tempo dei capi, hanno sempre fatto parte del DNA di Moncler. L'alta qualità dei prodotti e il loro essere oltre le mode e i trend garantiscono una vita media molto lunga. Questa caratteristica ha rappresentato la base su cui costruire il progetto Extra-Life, che è un servizio volto a dare una seconda vita alle giacche Moncler, intervenendo con riparazioni specifiche grazie ad un efficiente servizio personalizzato in grado di garantire anche le riparazioni di tessuti danneggiati allungando così la vita del prodotto. Dal 2022 il progetto è attivo in tutte le Region in cui opera Moncler. Tale iniziativa si inserisce in un percorso volto a creare maggiore consapevolezza da parte del cliente sul contributo che i propri comportamenti possono avere nell'evitare l'impatto ambientale associato alla produzione, acquisto e smaltimento di nuovi capi.

Nel 2024, attraverso questa iniziativa e gli altri servizi del canale post-vendita, il marchio Moncler ha gestito oltre 41.000 richieste di riparazione di capi utilizzati dai propri clienti (pari a circa 40 tonnellate) di cui l'89% è stato soddisfatto. Tutti i capi per i quali non è possibile procedere con una riparazione e che non possono essere restituiti al cliente sono sottoposti a processo di riciclo.

In riferimento alle modalità che il cliente dovrebbe seguire nella fase di utilizzo del prodotto per aumentare la sua capacità di durare nel tempo, sono state inserite anche delle informazioni all'interno delle etichette dei capi e nell'apposita sezione "composizione e cura" nel sito, che indicano specifiche linee guida per la cura e lavaggio del capo.

Ricerca di soluzioni innovative

Il percorso di innovazione del Gruppo si basa su un modello di open innovation che favorisce l'esplorazione e lo sviluppo di idee, soluzioni, competenze, processi e materiali in collaborazione con le università, i centri di innovazione e fornitori di settori diversi così come accelerator hub o enti di ricerca.

In tale direzione si inseriscono specifici programmi con start up nazionali ed internazionali, istituti, acceleratori e università e la costante collaborazione con i propri fornitori al fine di identificare soluzioni innovative per il business.

Il team di Sustainable Innovation, tra le diverse attività, lavora in stretta collaborazione con i team di Operations e Supply Chain nel processo di identificazione di partner nelle varie Region che possano garantire le tecniche più innovative e all'avanguardia per il riciclo delle principali categorie di prodotto.

Inoltre, con l'Unità di Sostenibilità, ha avviato dei tavoli di lavoro con organizzazioni esterne per individuare le soluzioni in ottica di circolarità, atte a ridurre l'impatto dei materiali.

PACKAGING

Il Gruppo Moncler è impegnato nella riduzione dei materiali per il packaging così come nella ricerca e applicazione di alternative che abbiano un impatto più basso rispetto a quelle convenzionali. Negli ultimi anni, il Gruppo ha anche avviato diversi programmi di miglioramento per il design del packaging con un focus particolare sulla riciclabilità e riutilizzabilità3 . Tutti i prodotti di packaging destinati ai clienti finali e impiegati nei processi logistici sono realizzati con materiali "preferred".

Per favorire la riciclabilità, ove possibile, è stato previsto l'utilizzo di un unico materiale per il packaging di ciascun articolo e nel polo logistico di Castel San Giovanni (Piacenza) è stato attivato un processo di riciclo attraverso un partner privato che opera all'interno della struttura e garantisce la corretta ed effettiva gestione del riciclo dei materiali di packaging. Nel 2024 l'80% dei materiali utilizzati per il packaging (sia logistico sia destinato al cliente finale) sono sia riciclabili sia riciclati. Relativamente alla riutilizzabilità3 , il 79% del packaging destinato al cliente finale è riutilizzabile con un trend in aumento rispetto al 2023 (72%).

Tra le iniziative inerenti alla diminuzione del peso e dei materiali utilizzati, Stone Island, dal 2021, ha sostituito la tradizionale stone paper, usata per le shopping bag, con carta riciclata diminuendo così il peso di ogni borsa del 35%. Inoltre, il Gruppo negli anni ha eliminato il packaging realizzato in plastica monouso utilizzato per il trasporto logistico delle scarpe, e ha introdotto una procedura per ottimizzare la quantità di packaging usato per la spedizione interna di campioni di tessuto e accessori tra le diverse funzioni aziendali con conseguente risparmio nei materiali utilizzati. In aggiunta, a partire dal 2023 sono state abolite le regge nel packaging logistico.

Da anni il canale e-commerce del marchio Moncler permette al cliente di scegliere tra due tipologie di packaging realizzati con materiali "preferred":

  • il packaging "Signature", con cui i prodotti sono presentati in una scatola Moncler riutilizzabile, chiusa con un nastro tricolore. La scatola logistica esterna è realizzata in carta 100% riciclata proveniente da foreste gestite responsabilmente, mentre la scatola interna è composta per oltre il 50% da fonti riciclate. I copriabiti interni, così come le grucce, inclusi con i piumini, sono realizzati con materiali plastici riciclati post-consumo. Inoltre, la consegna dell'ultimo miglio avviene tramite il servizio "UPS® carbon neutral" per le regioni America ed EMEA, mentre in Corea e Giappone, Moncler neutralizza le emissioni tramite progetti di compensazione;
  • il packaging "Moncler Born To Protect" (utilizzato nel 2024 nell'80% degli ordini) che usa un numero ridotto di strati di imballaggio, con il confezionamento dei prodotti in materiali leggeri

3 Si riferisce alla capacità di un prodotto di essere utilizzato più volte o in più contesti senza perdere le sue funzionalità, prestazioni o qualità.

e riutilizzabili. La scatola logistica esterna è sempre realizzata in carta 100% riciclata proveniente da foreste gestite responsabilmente, mentre le buste interne, così come le grucce, sono realizzate in plastica riciclata post-consumo. Anche per questa tipologia di packaging, la consegna dell'ultimo miglio avviene tramite il servizio "UPS® carbon neutral" per le regioni America ed EMEA, con compensazione delle emissioni in Corea e Giappone.

Relativamente all'applicazione di alternative che abbiano un impatto più basso rispetto a quelle convenzionali per i materiali utilizzati per il packaging4 totale, sia di Moncler sia di Stone Island, il 72% è rappresentato da carta e cartone provenienti da foreste gestite responsabilmente e composti per l'84% da materiali riciclati (2 punti percentuali in più rispetto al 2023). Circa il 17% dei materiali utilizzati nel packaging di Gruppo è poi rappresentato da plastica per il 99% riciclata e per l'1% bio-based e compostabile. Dal 2023 tutta la plastica monouso vergine di origine fossile è stata eliminata. Il terzo materiale più utilizzato (7%) è il legno, rappresentato dai bancali logistici riusati. I materiali rimanenti includono fibre sintetiche, riciclate per il 100%; materiali naturali; metalli e altro. In particolare:

TIPOLOGIA MATERIALI 2023 2024
UTILIZZATI NEL
4
PACKAGING TOTALE
% materiali sul
totale
Gruppo Moncler % materiali sul
totale
Gruppo Moncler
Carta e cartone (kg) 73% 3.571.919 72% 2.949.295
Riciclati 82% 84%
Riciclabili 100% 100%
Riutilizzabili3 28% 32%
Certificati FSC o PEFC 100% 100%
Plastica (kg) 13,7% 676.010 16,8% 685.318
Riciclata 88% 99%
Bio-based 12% 1%
Riciclabile 98% 100%
Compostabile 12% 1%
Riutilizzabile3 29% 27%
Legno (kg) 9% 427.881 7% 298.697
Riciclato e/o riusato 100% 100%
Riciclabile 100% 100%
Riutilizzabile3 100% 100%
Fibre sintetiche (kg) 2% 86.541 2% 66.685
Riciclate 100% 100%
Riciclabili5 100% 100%
Riutilizzabili3 83% 93%
Metallo (kg) 1,1% 54.771 1% 49.051
Riciclato e/o riusato 86% 81%
Riciclabile 100% 100%
Riutilizzabile3 96% 99%
Fibre naturali (kg) 1% 45.606 1% 32.939
Riciclate - -
Riciclabili 100% 100%
Riutilizzabili3 100% 100%
Altro (kg)6 0,2% 10.623 0,2% 6.928
Riciclato 2% 4%
Riciclabile 100% 100%

4 Il dato riportato include il packaging, ordinato nel 2024, logistico, produttivo, destinato al cliente finale e quello utilizzato negli uffici.

5 Riciclabile ma non attraverso il sistema di raccolta delle municipalizzate.

6 Materiali compositi non separabili.

Riutilizzabile3 69% 55%
Bio-based - -
Fibre artificiali (kg) - - - -
Riciclate - -
Riciclabili5 - -
Riutilizzabili3 - -

Packaging destinato al cliente finale7

Dal 2022 tutto il packaging del Gruppo Moncler destinato al cliente finale è realizzato con materiali "preferred" per la maggior parte riutilizzabili3 , fatti per durare nel tempo. In particolare, tutta la carta8 e il cartone provengono da foreste gestite in modo responsabile (certificazione FSC o PEFC) e sono costituiti per l'84% da materiali riciclati, 12 punti percentuali in più rispetto allo scorso anno. Tale aumento è stato possibile prevalentemente grazie al passaggio a carta 100% riciclata per gli hangtag e per le buste porta bottoni della collezione Moncler Collection.

Il secondo materiale più utilizzato è la plastica, 100% riciclata e riutilizzabile3 . In particolare, sono realizzati in plastica riciclata accessori come le zip dei copriabiti e dei sacchetti utilizzati nel canale e-commerce, nonché le grucce che sono state riprogettate con un gancio svitabile favorendo così il corretto processo di riciclo. Nel 2024, inoltre, il Gruppo Moncler è passato dall'acquistare grucce in plastica 100% riciclata pre-consumo a quelle in plastica 100% riciclata post- consumo.

Il terzo materiale più utilizzato per il packaging destinato al cliente finale sono le fibre sintetiche, 100% riciclate, usate per i copriabiti, e per le buste per accessori e maglieria.

I tessuti naturali, rappresentati nella quasi totalità da cotone biologico certificato, sono usati principalmente per tutte le buste degli accessori.

TIPOLOGIA MATERIALI
UTILIZZATI NEL
PACKAGING DESTINATO
7
AL CLIENTE FINALE
2023 2024
% materiali sul
totale
Gruppo Moncler % materiali sul
totale
Gruppo Moncler
Carta e cartone (kg) 78% 1.182.307 79% 1.241.052
Riciclati 72% 84%
Riciclabili 100% 100%
Riutilizzabili3 66% 74%
Certificati FSC o PEFC 100% 100%
Plastica (kg) 10% 151.831 12% 182.817
Riciclata 100% 100%
Riciclabile 92% 100%
Riutilizzabile3 100% 99%
Fibre sintetiche (kg) 6% 86.541 4% 66.685
Riciclate 100% 100%
Riciclabili5 100% 100%
Riutilizzabili3 83% 93%
Metallo (kg) 2% 32.768 2% 37.150
Riciclato e/o riusato 96% 76%
Riciclabile 100% 100%
Riutilizzabile3 100% 100%
Fibre naturali (kg) 3% 45.606 2% 32.939

7 Packaging destinato al cliente finale ordinato nel 2024.

8 La carta è impiegata principalmente per shopping bag, la cui carta è 100% riciclata, per gift box, cartellini e scatole delle scarpe.

Riciclate - -
Riciclabili5 100% 100%
Riutilizzabili3 100% 100%
Altro (kg)6 1% 8.528 1% 6.060
Riciclato - 4%
Riciclabile 100% 100%
Riutilizzabile3 75% 63%

Packaging logistico9

I materiali più utilizzati per il packaging logistico di Gruppo sono carta e cartone, provenienti da foreste gestite in modo responsabile (certificazione FSC o PEFC), e composti da materiali riciclati per l'84%.

La plastica è per il 99% riciclata e per l'1% compostabile e bio-based.

Dal 2023 tutto il packaging usato in logistica è composto solo da materiali "preferred".

TIPOLOGIA MATERIALI 2023 2024
UTILIZZATI NEL
PACKAGING
LOGISTICO9
% materiali sul
totale
Gruppo Moncler % materiali sul
totale
Gruppo Moncler
Carta e cartone (kg) 71,2% 2.370.655 68% 1.679.408
Riciclati 86% 84%
Riciclabili 100% 100%
Riutilizzabili3 9% -
Certificati FSC o PEFC 99% 100%
Plastica (kg) 15,2% 507.566 19% 475.301
Riciclata 84% 99%
Bio-based 16% 1%
Riciclabile 100% 100%
Compostabile 16% 1%
Riutilizzabile3 6% -
Legno (kg) 12,8% 427.881 12% 298.697
Riciclato e/o riusato 100% 100%
Riciclabile 100% 100%
Riutilizzabile3 100% 100%
Metallo (kg) 0,7% 22.003 0,9% 11.901
Riciclato e/o riusato 70% 100%
Riciclabile 100% 100%
Riutilizzabile3 91% 96%
Altro (kg) 6 0,1% 2.095 0,1% 868
Riciclato 11% -
Riciclabile 100% 100%
Riutilizzabile3 44% -

Plastica monouso10

L'impatto della plastica sull'ambiente, in particolare della plastica vergine monouso, è ormai diventato un tema molto importante per il nostro pianeta. Il Gruppo ha ridotto progressivamente l'utilizzo della plastica monouso vergine di origine fossile fino ad arrivare alla sua completa eliminazione dal 2023.

Ad oggi il 99% della plastica monouso ordinata dal Gruppo è costituita da plastica riciclata, e l'1% da plastica compostabile e bio-based.

9 Packaging logistico ordinato nel 2024.

10 Il dato include la plastica monouso totale ordinata nel 2024, non solo quella relativa al packaging.

La scelta di sostituire la plastica vergine monouso prevalentemente con plastica riciclata è frutto di un'analisi di Life Cycle Assessment condotta con il Politecnico di Milano per identificare la miglior alternativa dal punto di vista ambientale e tecnico-prestazionale. Da tale analisi è emerso che la plastica riciclata abbatte le emissioni di CO2 del 35% e il consumo d'acqua del 60% rispetto alla plastica vergine. Oltre a privilegiare la plastica riciclata, molti articoli monouso sono stati sgrammati del 10% consentendo così un alleggerimento del peso unitario e una diminuzione dell'utilizzo di materia prima.

PLASTICA MONOUSO10 Gruppo Moncler
2023 2024
Plastica (kg) 492.289 503.921
Riciclata 83% 99%
Bio-based 17% 1%
Riciclabile 100% 100%
Compostabile 17% 1%

Carta11

Tutta la carta e il cartone utilizzati dal Gruppo provengono da foreste gestite in modo responsabile (FSC o PEFC). Dato l'elevato utilizzo, questi materiali sono costante oggetto di progetti di miglioramento legati alla riduzione, ove possibile, del loro impiego e all'aumento della percentuale di materiale riciclato contenuto.

Ad oggi il 72% della carta del Gruppo è costituita da materiale riciclato.

11
CARTA
Gruppo Moncler
2023 2024
Carta (kg) 3.888.542 3.489.471
Riciclata 75% 72%
Riciclabile 100% 100%
Riutilizzabile3 26% 27%
Certificata FSC o
PEFC
99% 100%

RIFIUTI

I rifiuti generati dall'attività diretta del Gruppo Moncler sono costituiti principalmente da materiale da imballaggio, scarti da ufficio e da lavorazione di tessuti.

Le azioni intraprese dal Gruppo in materia di gestione dei rifiuti sono strettamente allineate agli obiettivi definiti nella Politica Ambientale di minimizzare la generazione di rifiuti, massimizzarne il riciclo e ridurre gli impatti ambientali delle proprie attività. A tal proposito, in tutte le sedi aziendali, polo produttivo e polo logistico, dove la quantità di rifiuti generati è notevolmente più elevata rispetto ad altri siti, l'azienda implementa un sistema di gestione ambientale certificato secondo la normativa ISO 14001.

Nel 2024 il Gruppo ha generato circa 1.700 tonnellate di rifiuti in questi siti, circa il 7% in meno rispetto al 2023. In particolare, nessun rifiuto generato nelle proprie sedi aziendali, poli produttivi e polo logistico è stato destinato a discarica o a incenerimento senza recupero di calore.

Questo risultato è stato raggiunto grazie a una serie di programmi volti a massimizzare il materiale inviato a reti di riciclo implementati con il supporto di imprese specializzate nel corretto smaltimento dei rifiuti.

11 Il dato include la carta totale ordinata nel 2024, non solo quella relativa al packaging.

Negli ultimi anni il Gruppo ha implementato procedure e processi ad hoc per la gestione dei materiali tessili, siano essi rimanenze, scarti di tessuto che capi invenduti.

A tale proposito, nel 2024, il Gruppo ha inviato a riciclo il 99% di tutto il materiale tessile in linea con il 2023. Questo è stato possibile grazie al continuo dialogo con partner e organizzazioni per studiare soluzioni innovative e integrare programmi di riciclo al fine di minimizzare il materiale inviato a termovalorizzazione e/o discarica.

In particolare, il team di Sustainability Innovation ha continuato il lavoro di ricerca e collaborazione con partner esterni per l'identificazione di soluzioni per il riciclo e recupero del materiale tessile di capi finiti. Nel 2024, come negli anni passati, nessun capo invenduto è finito a termovalorizzazione o discarica ma è stato riciclato per ritornare tessuto, filato o altri materiali.

Relativamente ai materiali tessili di scarto e al loro riutilizzo e recupero, nel 2024, il Gruppo ha continuato a collaborare attivamente presso i propri siti produttivi e con diversi fornitori per ridurre scarti e sprechi, e conseguentemente rifiuti tessili, ottimizzando l'uso e il taglio dei tessuti, e contestualmente per implementare l'infrastruttura necessaria per riciclare e mantenere il valore intrinseco degli scarti inevitabili. Per esempio, anche nel 2024, il 100% degli scarti produttivi di nylon delle sedi dirette di Gruppo è stato riciclato. Per maggiori dettagli sul metodo di smaltimento suddiviso per tipologia di rifiuto vedi anche pag. 172.

La riduzione della quantità di rifiuti inviati a incenerimento o discarica ha contribuito a evitare le emissioni di gas serra associate al trattamento dei rifiuti, con un impatto positivo non solo sull'ambiente, ma anche sull'allineamento agli obiettivi di riduzione delle emissioni del Gruppo.

Moncler coinvolge attivamente i propri dipendenti, incoraggiandoli a smaltire correttamente i rifiuti in conformità con le normative locali e/o le migliori pratiche. Per supportare questo impegno, nel 2024 il Gruppo ha sviluppato un corso sulla sostenibilità ambientale, che include un modulo dedicato all'uso efficiente delle risorse e alla circolarità. Il corso illustra concetti chiave come la distinzione tra le risorse rinnovabili e non rinnovabili e le principali caratteristiche dei rifiuti prodotti, e approfondisce i benefici di un approccio circolare nel settore della moda.

Infine, come descritto precedentemente, il Gruppo nel 2022 ha aderito a Re.Crea, il consorzio fondato da alcuni brand del settore e coordinato da Camera Nazionale della Moda Italiana per gestire i prodotti del settore tessile e moda a fine vita e per promuovere la ricerca e lo sviluppo di soluzioni di riciclo innovative.

[E5-3] OBIETTIVI RELATIVI ALL'USO DELLE RISORSE E ALL'ECONOMIA CIRCOLARE

Di seguito viene riportato il dettaglio degli obiettivi inclusi nel Piano di Sostenibilità e dei risultati raggiunti nel 2024, relativi al pillar Think circular & bold, che confermano gli impegni volontari futuri del Gruppo per promuovere il proprio impegno a favore dell'economia circolare.

LEGENDA

  • Obiettivo raggiunto
  • Obiettivo on time
  • o Obiettivo posticipato
OBIETTIVI RISULTATI 2024
THINK CIRCULAR & BOLD
Utilizzare materiali a più basso impatto rispetto a soluzioni convenzionali12 [SDG 12]
2025
Oltre il 50% di filati e tessuti saranno realizzati
con materiali "preferred"
Materiali che mirano ad avere un minor impatto
rispetto alle soluzioni convenzionali utilizzate dal
Gruppo Moncler (per esempio riciclati, biologici,
o certificati in linea con specifici standard).

>43% dei filati e tessuti utilizzati nelle
collezioni PE e AI 2024 realizzato con
materiali "preferred" (>25% nelle collezioni
PE e AI 2023)
2025
50% del nylon "preferred" utilizzato nelle
collezioni 2025

>50% del nylon utilizzato nelle collezioni PE
e
AI
2024
è
costituito
da
materiale
"preferred", ad esempio riciclato (>40% nelle
collezioni PE e AI 2023)
2025
50% cotone "preferred" utilizzato nelle
collezioni 2025

Circa il 37% di cotone utilizzato nelle
collezioni PE e AI 2024 è biologico o riciclato
(>12% nelle collezioni PE e AI 2023)
2025
100% della lana merino utilizzata nelle
collezioni 2025 sarà certificata
mulesing free
2025
70% di lana certificata secondo specifici
standard (ad esempio
Responsible Wool
)
Standard – RWS, Nativa, Sustainawool

Circa il 93% della lana merino utilizzata
nelle collezioni PE e AI 2024 è realizzato
con materiali certificati
(>65%
mulesing free
nelle collezioni PE e AI 2023)

Circa il 70% della lana utilizzata nelle
collezioni PE e AI 2024 è realizzato con
materiali certificati, ad esempio
Responsible
Wool Standard – RWS, Nativa,
(>45% nelle collezioni PE e AI
Sustainawool
2023)

12 Il valore considera il fabbisogno in peso di filati e tessuti utilizzati complessivamente per la produzione delle collezioni PE e AI 2024.

Estendere la durabilità del prodotto [SDG 12]
Ongoing
Almeno il 55% degli scarti di produzione di nylon
(sedi produttive dirette del Gruppo e fornitori di
produzione
del marchio Moncler)
outerwear
riciclati

Riciclato il 100% degli scarti di nylon
provenienti dalle sedi dirette. Dal 2023, il
riciclo è stato esteso al network esterno di
produzione di
Moncler,
outerwear
raggiungendo oltre il 55% del totale degli
scarti di nylon
Ongoing
Servizio di riparazione "avanzata" Extra-Life
sviluppato a livello mondo

Servizio Extra-Life di riparazione "avanzata"
dei capi Moncler attivo in tutte le Region
Utilizzare un packaging a più basso impatto rispetto a soluzioni convenzionali [SDG 14]
Ongoing
100% packaging per i clienti finali realizzato con
materiali "preferred"

100% del packaging destinato a cliente
finale di Moncler e Stone Island realizzato
con materiali "preferred"
Ongoing
Zero plastica monouso vergine di origine fossile

Zero plastica monouso vergine di origine
fossile
Ongoing
100% packaging impiegato nei processi logistici
realizzato con materiali "preferred"

100%
packaging
logistico
del
Gruppo
realizzato con materiali "preferred"
Diffondere la cultura della sostenibilità
2024
100% dei dipendenti nel mondo coinvolti in un
programma di formazione su temi ambientali

Programma di formazione su temi ambientali
erogato a tutti i dipendenti del mondo

[E5-5] FLUSSI DI RISORSE IN USCITA

13
RISORSE IN USCITA PER TIPOLOGIA
(tonnellate)
2023 2024
Rifiuti non pericolosi 1.807,8 1.688,2
Carta e cartone 647,7 675,2
Imballaggi misti 333,2 317,5
Legno 254,1 260,0
Plastica 161,5 148,5
Tessuto 346,5 216,8
Ferro 29,2 49,9
Vetro 0,9 -
Altro 35,6 20,3
14
Rifiuti pericolosi
1,8 3,7
Totale rifiuti prodotti 1.809,6 1.691,9
13
RISORSE IN USCITA PER DESTINAZIONE
(tonnellate)
2023 2024
Rifiuti generati 1.809,6 1.691,9
Rifiuti pericolosi sottratti (diverted) dallo smaltimento 1,8 2,9
Rifiuti pericolosi sottratti (diverted) allo smaltimento
con la preparazione per il riutilizzo 0,01 -
Rifiuti pericolosi sottratti (diverted) allo smaltimento 2,5
con il riciclo 1,8
Rifiuti pericolosi sottratti (diverted) allo smaltimento - 0,4
con altre operazioni di recupero
Rifiuti non pericolosi sottratti (diverted) allo 1.794,5 1.683,7
smaltimento
Rifiuti non pericolosi sottratti (diverted) allo 0,8 -
smaltimento con la preparazione per il riutilizzo
Rifiuti non pericolosi sottratti (diverted) allo 1.582,1 1.421,1
smaltimento con il riciclo
Rifiuti non pericolosi sottratti (diverted) allo 211,6 262,6
smaltimento con altre operazioni di recupero
Rifiuti pericolosi destinati allo smaltimento 0,04 0,80
Rifiuti pericolosi destinati allo smaltimento con 0,04 -
incenerimento
Rifiuti pericolosi destinati allo smaltimento con - -
smaltimento in discarica
Rifiuti pericolosi destinati allo smaltimento con altre - 0,8
operazioni di smaltimento
Rifiuti non pericolosi destinati allo smaltimento 13,3 4,5
Rifiuti non pericolosi destinati allo smaltimento con - -
incenerimento
Rifiuti non pericolosi destinati allo smaltimento con - -
smaltimento in discarica
Rifiuti non pericolosi destinati allo smaltimento con 13,3 4,5
altre operazioni di smaltimento
15
Rifiuti non riciclati
225,7 268,2
Percentuale di rifiuti non riciclati 12% 16%

13 Il dato si riferisce al perimetro uffici, polo logistico in Italia e polo produttivo in Romania. Non include i rifiuti gestiti direttamente dalle aziende municipalizzate locali. Il dato non include i rifiuti generati negli store del network retail di Gruppo. Questo dato è stato stimato utilizzando dati primari di volumi di rifiuti raccolti su un campione di store soggetti a certificazione LEED. I rifiuti si riferiscono principalmente a materiale da imballaggio dei prodotti venduti. Il totale stimato è di circa 1.028 tonnellate.

14 Il dato si riferisce prevalentemente ad apparecchiature elettroniche obsolete o fuori uso. Il Gruppo non ha generato rifiuti radioattivi nel 2024 in linea con il 2023.

15 I volumi di rifiuti non riciclati nel 2024 risultano maggiori rispetto al 2023, poiché nel 2024 si è verificato un aumento di alcuni materiali di imballaggi misti, i quali vengono ad oggi smaltiti con altre modalità di trattamento. Il Gruppo si è attivato con il proprio partner per identificare e implementare delle azioni di recupero o riciclo di tali rifiuti.

SOCIALE

  • S1 Forza lavoro propria
  • S2 Lavoratori nella catena del valore
  • S4 Consumatori e utilizzatori finali
  • Entity specific Supporto alle comunità

S1

FORZA LAVORO PROPRIA

[S1 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello
aziendale175
[S1-1] Politiche relative alla forza lavoro propria 176
[S1 SBM-2] Interessi e opinioni dei portatori di interessi; [S1-2] Processi di coinvolgimento della forza
lavoro propria e dei rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti 179
[S1-3] Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori propri di
sollevare preoccupazioni 182
[S1-4] Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la mitigazione dei rischi
rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché
efficacia di tali azioni 182
[S1-5] Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti
positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti 192
[S1-6] Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa; [S1-9] Metriche della diversità 194
[S1-7] Caratteristiche dei lavoratori non dipendenti nella forza lavoro propria
dell'impresa……………………………………………………………198
[S1-8] Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale 198
[S1-10] Salari adeguati 198
[S1-11] Protezione sociale 199
[S1-12] Persone con disabilità 199
[S1-13] Metriche di formazione e sviluppo delle competenze…………………………………………199
[S1-14] Metriche di salute e sicurezza 201
[S1-15] Metriche dell'equilibrio tra vita professionale e vita privata 202
[S1-16] Metriche di remunerazione (divario retributivo e remunerazione totale) 203
[S1-17] Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti umani 203

[S1 SBM-3] IMPATTI, RISCHI E OPPORTUNITÀ RILEVANTI E LORO INTERAZIONE CON LA STRATEGIA E IL MODELLO AZIENDALE

Le persone rappresentano un elemento centrale per la creazione di valore di lungo periodo del Gruppo Moncler. È grazie alle sue persone che il Gruppo può affrontare con successo le sfide del mercato supportando i propri Marchi a raggiungere il loro potenziale. Per questo motivo, il Gruppo è consapevole di quanto sia fondamentale identificare e gestire in modo efficace gli impatti, i rischi e le opportunità legati alla forza lavoro, assicurando che le persone siano supportate e valorizzate attraverso politiche, programmi e iniziative che promuovano il benessere e lo sviluppo professionale e favoriscano l'attrazione e il trattenimento dei talenti.

Gli impatti positivi effettivi sulla forza lavoro del Gruppo Moncler individuati attraverso l'analisi di doppia rilevanza sono correlati alla strategia e al modello aziendale e si riferiscono alla promozione del benessere e della soddisfazione dei dipendenti attraverso benefit dedicati, orari flessibili, pacchetti retributivi competitivi e percorsi di crescita stimolanti supportati da programmi di formazione e sviluppo delle competenze. Queste iniziative contribuiscono a rafforzare il posizionamento competitivo del Gruppo come datore di lavoro attrattivo e responsabile.

Con riferimento sia ai potenziali impatti negativi, che possono derivare da situazioni sistemiche o da singoli eventi (come ad esempio infortuni, in particolare nelle aree più esposte al rischio come gli ambienti di produzione, malattie professionali e episodi di discriminazione), sia ai potenziali rischi legati alla difficoltà di attrarre e trattenere talenti e figure chiave nel settore moda/lusso, il Gruppo ha adottato misure di mitigazione mirate che includono il continuo miglioramento delle condizioni lavorative, la promozione di una cultura della sicurezza, l'attuazione di politiche per garantire equità e inclusività e l'offerta di pacchetti retributivi competitivi.

Tra le opportunità identificate nell'analisi di doppia rilevanza si evidenzia il rafforzamento delle competenze e del know-how interno attraverso la parziale internalizzazione della produzione.

Nel Gruppo Moncler i dipendenti si suddividono in tre principali categorie: "corporate", che include coloro che operano nelle funzioni strategiche e di supporto, "retail", che comprende il personale impegnato nei punti vendita, e "produzione", che riguarda chi è coinvolto nelle attività manifatturiere e nella realizzazione dei capi.

L'organizzazione di ruoli e responsabilità prevede cinque macrocategorie: i dirigenti e dirigenti senior rappresentano i livelli apicali delle funzioni aziendali o delle business unit e sono responsabili della definizione delle strategie aziendali o funzionali, con un impatto diretto sulle prestazioni complessive dell'organizzazione. I manager si occupano dell'implementazione di attività e processi operativi e, spesso, gestiscono direttamente team di persone; all'interno di questa categoria rientrano anche i senior manager, che guidano l'esecuzione delle strategie aziendali o funzionali coordinando risorse. I professional sono figure dotate di competenze specialistiche che gestiscono attività o processi rilevanti per il Gruppo e, in alcuni casi, coordinano team di tecnici. Gli impiegati svolgono mansioni operative specializzate o compiti definiti dai rispettivi responsabili, mentre gli operai operano in ambiti strettamente legati ai processi produttivi e logistici.

A queste categorie si aggiungono i lavoratori non dipendenti che, pur non essendo integrati formalmente nell'organico, apportano un contributo al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Tra le principali categorie rientrano stagisti, consulenti e lavoratori interinali.

[S1-1] POLITICHE RELATIVE ALLA FORZA LAVORO PROPRIA

I princìpi che guidano la gestione e la tutela delle persone del Gruppo sono riportati nel Codice Etico, nella Politica Diritti Umani e nelle politiche delle risorse umane, e sono ispirati ai più alti standard nonchè conformi alle normative vigenti e ai contratti collettivi di lavoro, ove presenti (vedi anche pagg. 206-207; 234).

Tali documenti riguardano vari ambiti chiave, dalla ricerca, selezione e assunzione del personale, alla salute e sicurezza, alle pari opportunità, alla crescita e sviluppo dei dipendenti, alla remunerazione e ai congedi parentali.

Nello specifico, il Comitato per la Diversità, Equità e Inclusione ha il compito di promuovere la diversità in tutte le sue forme e di valutare e sviluppare le politiche interne in coerenza con la visione di business del Gruppo. Supportato da un gruppo operativo, il Comitato monitora costantemente i progressi raggiunti e lavora per integrare la diversità nelle pratiche aziendali.

Pubblicate sui canali della intranet aziendale, le politiche sono costantemente monitorate dal Chief People & Organization Officer di Gruppo, per assicurarne un'efficace attuazione.

RICERCA, SELEZIONE E ASSUNZIONE

La Politica di Ricerca, Selezione e Assunzione del Personale del Gruppo è stata recentemente aggiornata, valorizzando i risultati di una survey interna sui temi della diversity. Il Documento rafforza ulteriormente i processi e li rende sempre più trasparenti e inclusivi improntandoli su criteri oggettivi.

Il Documento illustra le varie fasi del processo di ricerca e selezione, partendo dall'analisi delle esigenze organizzative fino alla scelta e gestione dei canali, interni o esterni, utilizzati per raccogliere le candidature. Include le modalità per trattare casi specifici, come, a titolo di esempio, l'inserimento di dipendenti con disabilità.

La Politica si ispira ai princìpi e valori del Codice Etico, tra questi, l'impegno a offrire pari opportunità e garantire la non discriminazione in base a etnia, colore della pelle, religione, stato civile, età, nazionalità, disabilità, identità di genere, orientamento affettivo o altre caratteristiche personali.

Questa Politica è rivolta, in particolare, al personale del Gruppo coinvolto nei processi di ricerca, selezione e assunzione, che è direttamente responsabile della gestione di tali processi per tutti i candidati.

SVILUPPO E FORMAZIONE

Con la Politica di Crescita, Sviluppo e Pari Opportunità, il Gruppo si impegna a offrire opportunità di crescita professionale analoghe per tutti i dipendenti, senza discriminazioni basate su etnia, colore della pelle, religione, stato civile, età, nazionalità, disabilità, identità di genere, orientamento affettivo, opinioni politiche, origine sociale, o qualsiasi altra forma di discriminazione riconosciuta a livello nazionale e internazionale.

La Politica è stata sviluppata a fronte di quanto emerso dal piano di azione sviluppato a valle del processo di certificazione EDGE1 (vedi anche pagg. 180; 187; 203), che ha previsto anche lo svolgimento di un'indagine rivolta ai dipendenti dell'Headquarter.

La Politica si fonda su princìpi chiave quali l'accesso equo alle opportunità di apprendimento e sviluppo, che è sempre basato su competenze, qualifiche e performance. Inoltre, i programmi di sviluppo sono resi accessibili a tutti i dipendenti indipendentemente dalla sede geografica, dal

1 Una prestigiosa certificazione internazionale che attesta l'impegno delle aziende per le pari opportunità di genere e la promozione di un ambiente di lavoro inclusivo ed equo. La certificazione EDGE rappresenta uno standard riconosciuto a livello globale per la valutazione e il miglioramento delle politiche di parità e inclusione all'interno delle aziende, offrendo un quadro concreto per identificare azioni mirate e misurabili.

dipartimento o dalla categoria professionale e sono rivolti al personale a tempo indeterminato, determinato, a tempo pieno e con contratto a progetto o temporaneo.

Un altro principio cardine è l'applicazione di criteri meritocratici per la valutazione e gli avanzamenti di carriera, che premiano il contributo al successo aziendale. La Politica garantisce trasparenza ed equità nei criteri di valutazione e nei percorsi di sviluppo professionale, con momenti regolari di feedback e di condivisione con i propri responsabili, anche per rispondere all'evoluzione delle esigenze aziendali.

La responsabilità dell'applicazione di questa Politica è ripartita tra il dipartimento Risorse Umane, i manager e i dipendenti stessi, che sono parte attiva dei propri programmi di crescita.

REMUNERAZIONE

Come affermato nella Polica Diritti Umani, il Gruppo Moncler ha in essere un sistema di remunerazione atto ad attrarre, motivare e fidelizzare le persone dotate delle qualità professionali richieste dalla prospettiva di crescita del business aziendale. Il Gruppo definisce e aggiorna il sistema di remunerazione della popolazione aziendale prendendo in considerazione specifici criteri, tra cui il confronto con il mercato esterno e l'equità interna, le caratteristiche del ruolo e le responsabilità attribuite, nonché le competenze distintive delle persone, sempre in un'ottica di imparzialità, pari opportunità, meritocrazia e massima obiettività, evitando qualsiasi forma di discriminazione.

In tutti i Paesi in cui opera, il Gruppo offre salari di ingresso pari o superiori ai livelli minimi legali o contrattuali, senza differenze di genere, anche con riferimento al riconoscimento di straordinari e benefit. La remunerazione tiene conto del costo della vita e dei bisogni essenziali per garantire uno standard di vita dignitoso (living wage) per i lavoratori e le loro famiglie. Il Gruppo assicura inoltre il rispetto dei tempi di pagamento previsti contrattualmente.

In quanto società quotata, Moncler si è dotata di una Politica sulla Remunerazione per Amministratori, Sindaci e Dirigenti strategici, definita in linea con le migliori prassi di mercato e con le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina. Tale Politica, discussa dal Comitato Nomine e Remunerazione e approvata dal Consiglio di Amministrazione, viene poi sottoposta all'approvazione con voto vincolante degli Azionisti in sede di Assemblea. È aggiornata periodicamente con il supporto delle funzioni People & Organization e Corporate Affairs & Compliance e anche a seguito del confronto con investitori e proxy advisor. Per maggiori dettagli, si rimanda alla Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi corrisposti disponibile sul sito monclergroup.com.

In tema di mobilità internazionale, il Gruppo adotta una Global Mobility Policy, che stabilisce le linee guida per assicurare al personale distaccato all'estero un trattamento economico equo, competitivo e coerente nei diversi Paesi. Questa Politica rappresenta un pilastro fondamentale per lo sviluppo delle persone e il successo aziendale, rafforzando l'importanza della mobilità interna come leva strategica.

CONGEDI FAMILIARI

Il Gruppo Moncler, per promuovere la genitorialità e migliorare il benessere e l'equilibrio tra vita privata e professionale delle proprie persone, indipendentemente dal genere, stato civile o orientamento affettivo, nel 2024 ha introdotto la Politica New Parents.

La Politica introduce uno standard minimo a livello globale2 che garantisce un congedo interamente retribuito della durata di 16 settimane per tutti i neogenitori dipendenti dei marchi Moncler e Stone Island3 , tenendo quindi in considerazione la componente di retribuzione sia fissa

2 Questa Policy stabilisce standard minimi comuni in tutti i Paesi in cui opera il Gruppo e si propone di integrare o superare le condizioni legislative locali vigenti in materia di congedo retribuito fino a 16 settimane.

3 La nuova misura si applica a tutti i neogenitori del Gruppo, impiegati a tempo pieno, part-time, a tempo indeterminato e determinato, assunti da almeno sei mesi.

sia quella variabile, e integrando qualsiasi importo riconosciuto a livello locale dalle autorità, dalle leggi e dagli accordi di contrattazione collettiva.

Tra le misure previste per facilitare il rientro dal congedo e la gestione della famiglia, vi è inoltre la possibilità di richiedere orari flessibili e permessi retribuiti aggiuntivi fino ai tre anni della bambina o del bambino, così come è prevista, compatibilmente con il ruolo del dipendente, la possibilità di adottare modalità di lavoro da remoto e di usufruire di servizi di consulenza a supporto del benessere emotivo.

Il Gruppo Moncler si impegna, inoltre, a condividere la propria Politica con le realtà esterne con cui collabora, incoraggiando le aziende partner ad adottare benefici simili per le proprie persone.

SALUTE E SICUREZZA

Una delle iniziative sviluppate dal Gruppo per la tutela e la promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è l'implementazione di un efficace sistema di gestione conforme agli standard più alti in tema di Salute e Sicurezza. L'impegno del Gruppo Moncler, in tal senso, è dettagliato nella Politica per la Gestione della Salute e Sicurezza, rivista e approvata dal Consiglio di Amministrazione del Gruppo e diffusa a tutti i dipendenti del mondo. Il Documento, in linea con quanto definito nella Politica Diritti Umani, ribadisce la volontà del Gruppo di tutelare dipendenti, clienti, fornitori e, in generale, chiunque entri nella sfera d'influenza di Moncler e Stone Island, fissando i princìpi e gli orientamenti applicativi da attuare in ogni ambito di attività. Tali princìpi includono:

  • una valutazione dinamica e preventiva delle attività che permette di eliminare i rischi alla radice e, quando ciò non sia possibile, di ridurli secondo le migliori pratiche disponibili;
  • il miglioramento continuo in ogni attività che comporti impatti sulla sicurezza attraverso la definizione e prioritizzazione di specifici piani di azione;
  • lo sviluppo di conoscenza, competenza e consapevolezza di tutti i dipendenti attraverso formazione e addestramento mirati.

Il sistema di gestione della salute e sicurezza del Gruppo è supervisionato dal Chief Corporate & Supply Officer, che è responsabile della sua attuazione. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione del Gruppo riceve trimestralmente aggiornamenti sulla gestione delle tematiche di salute e sicurezza dai dirigenti preposti.

Nel 2024, il Gruppo ha ottenuto il rinnovo della certificazione del sistema di gestione secondo lo standard ISO 45001 a livello globale in tutti gli uffici, i negozi a gestione diretta, le sedi logistiche e produttive.

[S1 SBM-2] INTERESSI E OPINIONI DEI PORTATORI DI INTERESSI; [S1-2] PROCESSI DI COINVOLGIMENTO DELLA FORZA LAVORO PROPRIA E DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI IN MERITO AGLI IMPATTI

Il Gruppo Moncler riconosce l'importanza fondamentale dell'ascolto attivo e dell'engagement dei dipendenti per promuovere una cultura aziendale fondata sulla condivisione e la partecipazione. In questo contesto, il dipartimento Engagement & Internal Communication, all'interno della funzione People & Organization, ha il compito di sviluppare strategie e strumenti che promuovano il coinvolgimento dei collaboratori.

SURVEY INTERNE E ALTRI STRUMENTI DI ENGAGEMENT

Nel 2024, sono state lanciate diverse survey per raccogliere i feedback dei dipendenti, permettendo così di comprendere meglio le loro esigenze e di indirizzare le politiche e le azioni aziendali in modo mirato.

Queste iniziative sono parte di un impegno costante volto a favorire la collaborazione, creare occasioni di scambio e conoscenza reciproca e, soprattutto, rafforzare lo spirito di squadra e il senso di appartenenza all'interno del Gruppo Moncler.

Tra queste, in particolare:

MONVoice, l'analisi annuale di clima interno che fotografa il posizionamento dell'azienda rispetto a due aspetti: il coinvolgimento (Engagement) e l'abilitazione (Enablement) dei dipendenti. Analizzando le diverse componenti di ciascuno dei due aspetti, il Gruppo Moncler individua i punti di forza e le aree sulle quali lavorare per accrescere e migliorare il posizionamento complessivo.

L'ottava edizione di MONVoice ha coinvolto 6.777 persone in tutto il mondo, con un questionario composto da 47 domande chiuse e una domanda aperta volte a chiedere alle persone di fornire suggerimenti in merito alle aree di miglioramento del Gruppo e ai fattori che le motivano.

Tra i principali ambiti di eccellenza emersi si evidenziano la "qualità e l'attenzione verso il cliente", il "rispetto e riconoscimento", la "flessibilità e disponibilità del proprio responsabile". Il "coinvolgimento delle persone" è un'area su cui il Gruppo sta lavorando insieme alla capacità del Gruppo di organizzare "il lavoro in modo strutturato e in linea con le responsabilità richieste dal ruolo coperto" e al "sistema di remunerazione e benefit".

Per far sì che il processo di miglioramento rivolto alle persone abbia origine dalle persone stesse, i risultati vengono condivisi a tutto il Gruppo tramite comunicazioni dedicate e incontri di condivisione.

ANALISI DI CLIMA INTERNO Gruppo Moncler
2022 2023 2024
Dipendenti coinvolti (n.) 4.578 5.816 6.777
Copertura della popolazione
elegibile (%)
100 100 100
Indice di coinvolgimento (%)4 73 76 76
Tasso di risposta totale (%) 89 92 92
di cui donne
(%)
89 93 92
  • Inclusion Survey. Nel 2024 il Gruppo Moncler ha lanciato la seconda survey con l'obiettivo di approfondire e rafforzare ulteriormente le tematiche legate alla Diversità, Equità e Inclusione. L'iniziativa ha raccolto 4.111 risposte, con un tasso di partecipazione del 57%. A seguito di questa survey sono stati avviati diversi progetti di miglioramento, tra cui alcuni per rafforzare la comunicazione delle opportunità di crescita interne e altri per consolidare una cultura in cui le persone sono incoraggiate ad esplorare nuove strade, uscendo dalla propria area di comfort. Per affrontare queste aree di miglioramento, è stato lanciato il programma Building Bridges. Vedi anche pagg. 82; 184-185; 192.
  • Indagine di EDGE. Nell'ambito del processo di certificazione EDGE (ottenuta nel 2024 per l'Headquarter del marchio Moncler in Italia) l'azienda ha condotto un'indagine che ha coinvolto oltre l'80% dei dipendenti del Gruppo in Giappone, Cina continentale, Corea del Sud, Romania, Italia, Francia, Stati Uniti e ha permesso di raccogliere dati chiave sulle politiche retributive del Gruppo in tema di parità di genere, in linea con l'obiettivo del Piano di Sostenibilità di ottenere la certificazione a livello mondo per il marchio Moncler. I risultati della survey sono stati utilizzati come punto di partenza per identificare i punti di forza, i gap esistenti e le opportunità di sviluppo.

Oltre alle survey sono previsti altri momenti di ascolto e gruppi di lavoro all'interno del Gruppo Moncler, tra cui il Sounding Board, un gruppo di dipendenti provenienti dalle diverse Region, impegnato a contribuire a progetti strategici aziendali. Tra circa 200 candidature volontarie, sono stati selezionati 25 partecipanti che hanno preso parte a incontri focalizzati su progetti globali come la Inclusion Survey, la leadership inclusiva e l'Employee Value Proposition.

Inoltre, in ogni Region sono stati organizzati momenti di ascolto e raccolti feedback sulle iniziative di diversità, equità e inclusione dove sono stati ricevuti suggerimenti sullo sviluppo di percorsi di mentoring, su come rafforzare la mobilità internazionale e i programmi di formazione su unconcious bias e microaggression, contribuendo a migliorare le politiche aziendali.

Tra le attività finalizzate a favorire il contatto tra i dipendenti e il top management del Gruppo, è proseguito il programma Thank Boss It's Friday!, un'iniziativa globale lanciata nel 2019. Durante questi incontri, i dipendenti hanno l'opportunità di condividere curiosità e proporre suggerimenti al top management, in un'ottica di dialogo aperto. Nel 2024, l'iniziativa ha visto la partecipazione di circa 205 persone. Sono stati organizzati, inoltre, diversi incontri, aperti a tutti i dipendenti, in cui sono stati illustrati gli andamenti finanziari, i risultati aziendali e aggiornamenti sui progetti più rilevanti.

Infine, un altro momento fondamentale per favorire il lavoro di squadra e coinvolgere i dipendenti è il volontariato aziendale, strumento che promuove la responsabilità sociale e la cultura della diversità. Con Legambiente, è proseguito il progetto di sensibilizzazione sull'impatto ambientale,

4 Nel corso degli ultimi anni il questionario MONVoice è stato arricchito con nuove domande e dimensioni di analisi al fine di fornire una vista più rappresentativa del coinvolgimento (Engagement) e dell'abilitazione (Enablement) dei dipendenti. Per tale motivo a partire dal 2024 la metodologia di calcolo dell'indice di coinvolgimento considera la media delle risposte favorevoli a tutte le domande del questionario e, di conseguenza, i valori 2022 e 2023 sono stati aggiornati rispetto a quanto rendicontato nelle precedenti Dichiarazioni Consolidate Non Finanziarie.

con attività di pulizia parchi e conservazione della natura. Inoltre, sono stati avviati progetti di ripristino di scuole e centri sociali in diverse città italiane.

Dal 2021, inoltre, Moncler promuove il progetto Be Warm in collaborazione con Officine Buone, incoraggiando i dipendenti a mettere a disposizione il proprio talento artistico per gli ospedali italiani, offrendo momenti di svago a medici e pazienti.

Nel 2024, Moncler ha supportato l'associazione Casa Lontani da Casa con il progetto "Stanze e Favole Blu", creando spazi accoglienti per famiglie in viaggio per cure mediche e realizzando favole in podcast per i bambini.

Inoltre, grazie alla partnership con Dynamo Camp, associazione che offre programmi di terapia ricreativa a minori affetti da patologie gravi o croniche, disturbi del neuro sviluppo o condizioni di disabilità, è stata data la possibilità ai dipendenti di partecipare alla sessione di Formazione Volontari, presso il Camp di Limestre, per acquisire le conoscenze teoriche e pratiche del metodo "Terapia Ricreativa" di Dynamo.

Anche le Region del Gruppo hanno attivamente contribuito a una varietà di iniziative di volontariato, impegnandosi in progetti che spaziano dalla conservazione ambientale alla partecipazione a iniziative sociali, dimostrando un forte spirito di collaborazione e proattività nell'affrontare sfide locali e globali.

RELAZIONI INDUSTRIALI

Un altro aspetto fondamentale del coinvolgimento dei dipendenti per il Gruppo Moncler riguarda le relazioni industriali. Il Gruppo Moncler riconosce e rispetta il diritto dei lavoratori a essere rappresentati da organizzazioni sindacali e mantiene, con le rappresentanze, relazioni improntate al reciproco riconoscimento, al dialogo e alla cooperazione.

I rapporti e le negoziazioni con i sindacati sono gestiti nel rispetto dei più elevati princìpi di trasparenza e correttezza e in stretta osservanza delle leggi vigenti.

Il Gruppo Moncler fonda la propria politica di relazioni industriali su un confronto costruttivo, volto al coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori e al mantenimento di un buon clima aziendale. La ricerca di soluzioni condivise si traduce in una totale assenza di conflitto.

Grazie al clima di collaborazione instaurato negli anni, anche nel 2024 non sono stati registrati né scioperi aziendali né proteste sindacali da parte di lavoratori alle dirette dipendenze delle società del Gruppo e non si sono rilevati casi in cui la libertà di associazione e di contrattazione collettiva siano state violate o siano risultate a rischio.

Nel corso del 2024 gli incontri periodici con le rappresentanze sindacali si sono svolti in un clima di collaborazione, positività e rispetto reciproco, portando alla definizione di importanti accordi che hanno introdotto miglioramenti rispetto al contratto nazionale di riferimento. Tra questi, in Italia, per il marchio Moncler, rientrano la pianificazione e lo smaltimento delle ferie, la gestione dello spostamento di personale interno verso altri stabilimenti e l'istituzione della banca ore solidale, che consente ai dipendenti di donare giornate di ferie ai colleghi in difficoltà, con un contributo equivalente offerto dall'azienda.

Per il marchio Stone Island sono stati integrati gli obiettivi di sostenibilità nel piano Welfare e promossi interventi su sicurezza e lavoro agile. Sono stati condivisi i progetti di formazione interna e le azioni destinate ai dipendenti, individuate sulla base dei risultati emersi dall'analisi di clima MONVoice. Infine, è stata istituita, in linea con Moncler, la banca ore solidale.

Presso il polo produttivo in Romania è stato negoziato il contratto collettivo nazionale di lavoro con i rappresentanti eletti dai lavoratori, che ha previsto, tra le varie misure, l'incremento del valore del buono mensa e l'erogazione di bonus per il supporto sociale. Il Gruppo è consapevole che alcune decisioni strategiche possono avere ripercussioni sui propri dipendenti e, a tal proposito, in caso di cambiamenti significativi a livello organizzativo (ad esempio i processi di riorganizzazione o altre operazioni ad impatto rilevante), ha sempre messo in atto, e si impegna a farlo in futuro, tutte le procedure di informazione e consultazione preventive dei lavoratori previste dalle leggi.

[S1-3] PROCESSI PER PORRE RIMEDIO AGLI IMPATTI NEGATIVI E CANALI CHE CONSENTONO AI LAVORATORI PROPRI DI SOLLEVARE PREOCCUPAZIONI

Le informative sui canali messi a disposizione della forza lavoro per segnalare eventuali preoccupazioni e attivarne la gestione, insieme ai processi definiti in azienda per affrontare o collaborare nella risoluzione di eventuali impatti negativi sui lavoratori, sono descritte a pagina 236.

[S1-4] INTERVENTI SU IMPATTI RILEVANTI PER LA FORZA LAVORO PROPRIA E APPROCCI PER LA MITIGAZIONE DEI RISCHI RILEVANTI E IL PERSEGUIMENTO DI OPPORTUNITÀ RILEVANTI IN RELAZIONE ALLA FORZA LAVORO PROPRIA, NONCHÉ EFFICACIA DI TALI AZIONI

Il pilastro della strategia di sostenibilità del Gruppo Nurture Uniqueness si concentra sulla valorizzazione e motivazione delle persone all'interno dell'organizzazione. Nel Piano di Sostenibilità il Gruppo ha definito obiettivi chiari e azioni frutto di un'analisi approfondita delle aree in cui è possibile ottenere il massimo impatto positivo e minimizzare sia impatti negativi che rischi potenziali.

RICERCA, SELEZIONE E ASSUNZIONE

L'attuale scenario, in continua trasformazione ed evoluzione, richiede nuove competenze, professionalità e capacità di adattamento. Allo stesso tempo, per un'azienda è essenziale saper attrarre e valorizzare i talenti per affrontare le sfide presenti e future. Il Gruppo si impegna a creare un ambiente di lavoro internazionale, caratterizzato da competenze profonde ed uniche dove la condivisione di idee ed esperienze sa stimolare la creatività e l'innovazione. In questo contesto i processi di ricerca, selezione e assunzione svolgono un ruolo chiave e a tal fine sono state implementate diverse iniziative.

Nel corso del 2024 il dipartimento di Talent Acquisition ha proseguito il processo di revisione del linguaggio in chiave inclusiva, da adottare dalla fase di descrizione dell'annuncio di lavoro sino a quella dell'intervista. A supporto di questa iniziativa, sono stati organizzati momenti formativi destinati al personale coinvolto nei processi di ricerca, selezione e assunzione a livello globale.

Nel contesto del processo di ricerca, selezione e assunzione si inserisce anche l'attività di Internal Job Posting, tra funzioni e tra regioni. Ogni dipendente, tramite l'area dedicata sulla piattaforma aziendale, può candidarsi alle posizioni aperte, maggiormente allineate con il proprio profilo, livello di esperienza e aspirazioni, dieci giorni prima della pubblicazione esterna dell'annuncio. In Moncler, nel 2024, le posizioni coperte attraverso l'Internal Job Posting sono state circa il 15% a livello globale, in particolare nell'area europea sono state circa il 15%, in America il 9%, mentre per l'area asiatica il 18%. In Stone Island circa il 10% delle ricerche è stato coperto attraverso l'Internal Job Postingnel corso dell'anno.

Un aspetto fondamentale per attrarre talenti che sono in sintonia con la cultura aziendale e che condividono gli obiettivi dell'organizzazione è rappresentato dall'Employee Value Proposition (EVP), che il Gruppo ha definito nel 2024. L'EVP rappresenta ciò che distingue e valorizza i due Marchi come datori di lavoro, mettendo in evidenza le caratteristiche che rendono uniche le rispettive organizzazioni e migliorando così la percezione di Moncler e Stone Island nel mercato del lavoro. Nell'ambito di questa iniziativa, sono stati organizzati focus group interni e survey che hanno aiutato nell'identificazione degli elementi distintivi dei due brand come datori di lavoro, analizzando ciò che li rende peculiari e rilevanti per i candidati esterni.

Particolarmente importanti per l'attività di ricerca sul mercato sono anche le collaborazioni con le migliori Scuole Professionali, Università e Business School nel mondo, con le quali Moncler ha rapporti consolidati, che prevedono percorsi di stage per studenti e neolaureati, il coinvolgimento nello sviluppo di progetti, la partecipazione a gruppi di lavoro e visite presso le sedi operative. Al fine di accedere a un pool di talenti il più diversificato possibile, il Gruppo Moncler ha identificato un panel di università riconosciute dal QS Sustainability Ranking per la loro capacità di attrarre studenti garantendo un alto livello di diversità. Dal 2023 in ciascuna Region del Gruppo sono stati quindi avviati dei processi di selezione degli studenti con conseguenti inserimenti in azienda.

Moncler e Stone Island offrono ogni anno diverse opportunità di stage, dando a giovani ad alto potenziale la possibilità di conoscere la realtà aziendale e vivere un'esperienza di formazione. Nel 2024, sono stati attivati nel Gruppo circa 170 stage tra internship curriculari ed extra curriculari; in particolare presso le sedi corporate italiane di Moncler nel corso dell'anno sono stati ospitati giovani stagisti provenienti da 11 Paesi diversi. Con riferimento a queste due ultime tipologie, il 31% degli internship che si sono svolti nel 2024 si sono concretizzati in contratti di lavoro.

Nel 2024, Moncler ha continuato ad organizzare incontri con gli studenti delle scuole partner. Per queste occasioni sono stati progettati workshop, business case, sessioni di recruitment, in base a programmi definiti ad hoc per ciascuna scuola. Moncler ha partecipato, nell'ambito dell'Executive Master in Luxury Management (EMiLUX) di SDA Bocconi, al progetto Behind the Scenes, ospitando due studentesse presso il flagship store di Milano Montenapoleone per un'esperienza immersiva nel retail al fianco dei Client Advisor. Inoltre, ha collaborato nuovamente all'MBA Luxury Business Management di SDA Bocconi per sviluppare il progetto The Moncler Way and Cross Selling. Ha anche ospitato una delegazione del Retail & Luxury Goods Club della Columbia Business School, offrendo l'opportunità di dialogare con il Chief Executive Officer di Stone Island sulla nuova Brand Platform e con il Chief Retail Officer di Moncler sulla strategia sul cliente. Infine, è continuata la collaborazione volta a identificare nuove risorse da inserire nel canale retail con l'Ecole Hotelèrie de Lausanne.

Grazie a queste iniziative, il Gruppo ha consolidato la propria attrattività, come dimostrato dal notevole numero di candidature ricevute. Nel 2024, infatti, sono pervenuti oltre 40.470 curricula tramite il portale aziendale, registrando un incremento del 25% rispetto al 2023 e confermando un trend positivo costante negli anni.

Nel 2024, è stato implementato un nuovo applicativo informatico per la gestione del processo di recruiting, con l'obiettivo di semplificarlo e renderlo più inclusivo. Il nuovo sistema Applicant Tracking System permette di mantenere un dialogo costante con i candidati, favorendo la creazione di una community e consolidando un rapporto continuativo con i professionisti interessati a entrare a far parte dell'azienda.

Tra le novità introdotte, particolare attenzione è stata dedicata alla progettazione della fase di pre-boarding, ripensata per offrire un percorso graduale che accompagni i futuri collaboratori nella conoscenza del Gruppo. Questa fase prevede l'utilizzo di moduli formativi e momenti informali di incontro, preparando il terreno per un onboardingefficace e completo.

FORMAZIONE

Per il Gruppo Moncler, la formazione e lo sviluppo rappresentano pilastri strategici essenziali per favorire la crescita sia individuale che collettiva. Investire nel capitale umano significa, da un lato, potenziare le competenze dei dipendenti e promuovere il miglioramento continuo e, dall'altro, garantire un costante allineamento alle esigenze in evoluzione dell'organizzazione. Questo impegno contribuisce non solo a ridurre il rischio di perdere figure chiave, ma anche a costruire una squadra solida e pronta ad affrontare le sfide future con competenze sempre aggiornate e all'avanguardia.

Per rendere la formazione accessibile e continua, il Gruppo Moncler ha introdotto diverse piattaforme dedicate. Dal 2024, Stone Island ha lanciato EXPLORE [The Compass], una piattaforma interattiva che consente ai dipendenti di accedere a contenuti formativi, corsi elearning e risorse di aggiornamento continuo. Moncler, invece, offre MINE, attiva dal 2022, che informa i dipendenti corporate e retail sulle novità aziendali, opportunità formative e iniziative interne.

Nel 2024, è nata la Leadership Academy, un programma di apprendimento strutturato su più livelli per sviluppare le competenze di leadership in linea con i valori aziendali. La Leadership Academy è progettata per adattarsi alla fase di carriera di ciascun dipendente, accompagnandone la crescita dai ruoli entry-levelfino alla dirigenza, con percorsi di sviluppo personalizzati.

Sono previsti programmi mirati per ogni fase professionale volti ad assicurare lo sviluppo di competenze fondamentali allineate ai vari livelli di anzianità aziendale e di responsabilità, tra questi:

  • eMpower, il programma, avviato a febbraio 2023, rappresenta un impegno tangibile del Gruppo Moncler nello sviluppo e nell'empowerment dei giovani professionisti, inclusi tirocinanti e neoassunti. Strutturato su tre pilastri chiave – Learning, Networking e Inspirational Talks – eMpower è un percorso di tre anni concepito per facilitare l'integrazione delle nuove generazioni e sviluppare competenze essenziali per la crescita professionale e personale. Learning, il primo pilastro, si concentra sullo sviluppo di competenze fondamentali, con corsi tecnici e avanzati in aree come Excel, PowerPoint, comunicazione e collaborazione. Networking promuove la creazione di una rete professionale attraverso eventi sociali, tornei sportivi e attività di volontariato, rafforzando il senso di comunità all'interno del programma. Infine, Inspirational Talks invita manager e leader del Gruppo a condividere esperienze e valori, offrendo ai partecipanti preziosi insight sulle dinamiche di successo del Gruppo Moncler. Nel 2024, sono state erogate 875 ore di formazione per un totale di 193 partecipazioni.
  • Connections, è il programma di learning lanciato nel 2024 per tutti i dipendenti degli uffici Moncler e Stone Island in Italia, che sarà esteso anche alle Region del Gruppo. Il programma si concentra sulla costruzione di una cultura di collaborazione, innovazione ed eccellenza e si articola in tre pilastri principali. Il pilastro Excellence è orientato al raggiungimento di performance elevate, stimolando i dipendenti a perseguire obiettivi ambiziosi e a mantenere i più alti standard di qualità. Collaboration promuove il lavoro di squadra e il networking interfunzionale, favorendo la costruzione di relazioni professionali solide e una cultura aziendale collaborativa. Innovation, infine, incoraggia l'adozione di nuove idee e una mentalità aperta al cambiamento, spingendo i dipendenti a esplorare soluzioni creative e ad affrontare con resilienza le sfide aziendali.
  • Building Leadership e Building Bridges sono due programmi progettati per manager, senior manager e dirigenti, con l'obiettivo di sviluppare competenze di leadership efficaci per guidare i team e creare ambienti di lavoro coesi e positivi.

Il programma Building Leadership, dal 2021, rafforza le competenze manageriali, preparando i partecipanti ad affrontare sfide complesse e promuovendo un ambiente inclusivo orientato alle alte performance. Nel 2024, il programma ha coinvolto 16 manager di Moncler e Stone

Island, con background diversificati, per un totale di circa 370 ore di formazione su temi chiave come comunicazione, delega, gestione dello stress e dei conflitti, feedback costruttivo e leadership inclusiva. Ogni partecipante ha avuto accesso a un programma di coaching individuale, volto a tradurre gli insegnamenti in azioni concrete nel contesto lavorativo.

Building Bridges è il primo programma globale di leadership del Gruppo Moncler, ideato per promuovere una cultura inclusiva e positiva in azienda. Nato in risposta ai feedback dell'Inclusion Survey 2024, il programma è pensato per dotare i manager delle competenze necessarie a creare ambienti di lavoro sicuri, in cui ogni opinione venga rispettata e valorizzata.

Il percorso fornisce strumenti pratici per sostenere un clima lavorativo inclusivo e collaborativo. Questo programma rappresenta un impegno a lungo termine volto a integrare la leadership inclusiva a tutti i livelli dell'organizzazione, con l'obiettivo di coinvolgere il 100% del management (Manager, Senior Manager, Executive e Senior Executive) entro il 2026.

Con l'espansione graduale su scala internazionale, Building Bridges intende supportare e consolidare la trasformazione culturale in corso in tutte le aree geografiche.

All'interno di Leadership Academy, i Direttori di Funzione e i Presidenti di Region sono coinvolti in attività progettate per consolidare la coesione dei team e allineare la leadership alle sfide evolutive del Gruppo. Nel 2024, è stato organizzato un evento in collaborazione con IMD Business School, focalizzato su due temi chiave: Future Readiness, per fornire strumenti strategici per anticipare i cambiamenti di mercato, e Inclusive Leadership volto a esplorare l'importanza di un ambiente psicologicamente sicuro e inclusivo come elemento chiave per innovazione e crescita.

Sempre nell'ambito della Leadership Academy è stato sviluppato un percorso formativo di circa 600 ore, dedicato ai dipendenti con mansioni di coordinamento della "smart factory" di Trebaseleghe (Padova) focalizzato su comunicazione, feedback, motivazione e collaborazione.

Parallelamente ai programmi formativi della Leadership Academy, è continuato l'impegno del Gruppo nel coinvolgere i dipendenti in programmi di sviluppo, tra cui:

MONCampus un'iniziativa volta ad accelerare la crescita dei giovani talenti di Moncler e Stone Island, offrendo un percorso interattivo di sviluppo globale per il potenziamento delle competenze e lo scambio di conoscenze. Nel 2024 il programma è stato ampliato attraverso l'avvio della collaborazione con POLI.Design del Politecnico di Milano, che ha permesso di inserire nuovi contenuti, e attraverso l'estensione internazionale dell'iniziativa, con il coinvolgimento di 23 partecipanti da tutte le Region in cui opera il Gruppo. L'edizione 2024 ha visto l'assegnazione di quattro progetti strategici affidati dal top management, su cui i partecipanti devono applicare le competenze acquisite in contesti

aziendali reali. I corsi su leadership e innovazione di MONCampus, tra cui Leading International Projects e Design-Driven Innovation, offrono un supporto formativo aggiuntivo. Il programma si concluderà a luglio 2025 con la presentazione dei progetti alla leadership.

  • MAKERS LAB un'iniziativa globale che mira a promuovere il trasferimento di competenze tecniche tra i dipendenti di Moncler e Stone Island. Nel programma, esperti interni (Subject Matter Experts - SME) condividono il loro know-how su processi e strumenti con colleghi di varie funzioni, incentivando un apprendimento trasversale. Nel 2024 sono stati coinvolti anche esperti di Stone Island, favorendo uno scambio reciproco di competenze tra i due Marchi. Quest'anno, sono state erogate oltre 1.100 ore di sviluppo professionale, raggiungendo più di 650 dipendenti a livello globale.
  • MATE è un programma formativo specialistico triennale per i neodiplomati degli istituti tecnici e professionali e offre competenze avanzate in produzione di campioni, prototipazione e controllo qualità, con un focus sulla creazione del piumino. Nel 2024 è stata avviata la quarta edizione, coinvolgendo 11 nuovi partecipanti e oltre 19.000 ore di formazione. Inoltre, il programma è stato esteso a Stone Island con il Stone Island Atelier Project. Parallelamente,

la Pattern Making School in Romania, attiva dal 2018, continua a formare giovani talenti locali in modellistica e sviluppo, rafforzando le capacità locali e la produttività.

Oltre ai programmi specializzati, il Gruppo Moncler continua a offrire corsi di formazione obbligatoria. Nel 2024, è stato aggiornato il modulo e-learning sul Decreto Legislativo 231, che rende accessibili i princìpi etici del Gruppo a tutti i dipendenti. In Italia, le funzioni Finance di Moncler e Stone Island hanno seguito un percorso specifico sui Crimini Fiscali, Abuso di Mercato e Riciclaggio, mentre è stato introdotto un nuovo corso obbligatorio anti-corruzione a livello globale. È stato anche aggiornato il corso sul GDPR e la sicurezza informatica, per proteggere i dati aziendali. Prosegue la formazione obbligatoria secondo il Decreto Legislativo 81/2008 nelle sedi italiane e in Romania per sensibilizzare i dipendenti sui rischi lavorativi e promuovere un ambiente di lavoro sicuro e conforme.

Sono offerti inoltre corsi su temi come diritti umani, DE&I e sostenibilità ambientale. Nel 2024 è stato lanciato un modulo globale DE&I Essentials per promuovere una cultura inclusiva, insieme a un modulo sugli Unconscious Biasper sensibilizzare sulla necessità di superarli.

Anche nel corso del 2024, nella Region America e in Giappone sono stati erogati dei moduli elearning sulle tematiche legate alle molestie (harassment) sul posto di lavoro. Infine, in ambito ambientale, è stato pubblicato il nuovo corso globale dedicato a sensibilizzare i dipendenti sulle sfide ambientali globali, su temi come il cambiamento climatico, la biodiversità, la gestione delle risorse idriche, ecc..

SVILUPPO

A supporto della valorizzazione e dello sviluppo del potenziale delle persone, il Gruppo utilizza il Modello di Leadership PIUMA, un sistema di valutazione della performance, che misura annualmente le competenze messe in atto per raggiungere gli obiettivi assegnati. Esso, basandosi su una solida metodologia, misura la performance valutando il livello di conoscenza, la capacità di problem solving e l'impatto sul business e la leadership, confrontandola poi con lo standard atteso per lo specifico ruolo. Ciò permette di verificare il livello di aderenza del singolo al proprio ruolo, determinando possibili percorsi di formazione e sviluppo.

Alla base della valutazione, vi sono aspetti valoriali di cui ogni collaboratore deve essere ambasciatore e promotore: l'integrità, la passione, la sintonia con la cultura aziendale, la capacità di stabilire rapporti basati sulla fiducia, la visione su scala globale e la spinta all'innovazione. In particolare, tra le dimensioni su cui viene valutato ogni dipendente è presente uno specifico ambito di valutazione sulla conformità dei propri comportamenti ai princìpi definiti nei Codici Etici del Gruppo.

Il sistema di valutazione, che mira a migliorare la performance d'impresa, ha una prospettiva di medio-lungo periodo ed è, pertanto, uno dei processi chiave per la gestione, lo sviluppo delle persone, la definizione di piani di successione e la fidelizzazione dei migliori talenti, ponendosi alla base del processo di revisione retributiva garantendo equità, pari opportunità, meritocrazia e competitività rispetto al mercato. Un momento importante del processo di valutazione è quello della fase di autovalutazione da parte del dipendente che consente a quest'ultimo di confrontare la percezione delle proprie performance con la valutazione dell'Azienda.

Il processo di valutazione prevede che ciascun responsabile valuti i propri collaboratori, utilizzando una piattaforma digitale; inoltre, ove applicabile, anche il manager funzionale viene coinvolto nella valutazione. Tale valutazione viene successivamente condivisa e finalizzata all'interno di un comitato di dirigenti senior, con l'obiettivo di assicurare il confronto e la calibrazione delle valutazioni, rendendole ancora più oggettive ed eque. Il processo si conclude con la condivisione della valutazione tra responsabile e collaboratore, nel corso di un colloquio, in cui vengono discusse le aree di miglioramento individuate, valorizzati i risultati raggiunti e condiviso un piano di azione per rafforzare la prestazione futura. In questo modo, il processo è strutturato in modo da includere diverse fasi al fine di rendere multidimensionale il sistema di valutazione delle prestazioni.

Il processo di valutazione è applicato a tutti i ruoli organizzativi, sia corporate sia retail, in tutto il mondo, inclusa la popolazione operaia in Romania.

Oltre a questo processo di valutazione annuale strutturato, il Gruppo promuove processi continui di conversazione agile tra manager e dipendenti durante tutto l'anno, che permettano loro di fornire e ricevere feedback continui al fine di aumentare la consapevolezza e riesaminare obiettivi e ostacoli al raggiungimento delle performance.

REMUNERAZIONE

Al fine di verificare la corretta applicazione della sua politica salariale, il Gruppo monitora che i livelli salariali di ingresso, senza differenze tra uomini e donne, siano uguali o superiori al minimo previsto dalla legge o dalla contrattazione collettiva in tutti i Paesi in cui opera. Questo impegno è confermato anche dall'analisi sul living wage svolta annualmente sull'intera popolazione aziendale inclusa la sede produttiva in Romania, secondo la metodologia di Fair Wage Network (vedi anche pagg. 208; 212).

Inoltre, il Gruppo implementa annualmente un processo di revisione retributiva per valorizzare le performance delle proprie risorse, promuovendo una cultura del merito. In coerenza con l'approccio di equità e trasparenza, il Gruppo si è anche impegnato a ottenere, entro il 2025, la certificazione EDGE, da parte terza e imparziale, in materia di equità salariale per il marchio Moncler a livello globale, dopo averlo ottenuto a livello Italia.

ll pacchetto retributivo dell'85% della popolazione elegibile comprende una componente variabile, adeguatamente bilanciata rispetto alla componente fissa e al contributo individuale agli obiettivi strategici dell'azienda.

La componente variabile può essere di breve termine (Management By Objective o MBO) per la popolazione manageriale dei negozi e per la popolazione corporate; a titolo di commissione sul venduto per il personale retail, sia a livello di team sia individuale; oppure di medio-lungo termine (Long Term Incentive o LTI).

Il sistema di MBO, in particolare, si basa su obiettivi annuali prevalentemente quantitativi, di natura economico-finanziaria, tra cui principalmente l'EBIT consolidato di Gruppo, e su obiettivi qualitativi di significativa rilevanza strategico-operativa per la funzione di appartenenza. Tra questi sono inclusi anche il raggiungimento dei target previsti dal Piano Strategico di Sostenibilità, riflettendo l'impegno del Gruppo verso uno sviluppo responsabile.

Per ogni beneficiario, il sistema MBO prevede una combinazione di obiettivi:

  • collettivi, legati alla performance economico-finanziaria del Gruppo;
  • individuali e di team, focalizzati sulla performance operativa e strategica della funzione di appartenenza e realizzati con il coinvolgimento di più colleghi;
  • progettuali, connessi al raggiungimento di milestone rilevanti per la specifica funzione.

Questo sistema è applicato a professional, manager, dirigenti e dirigenti senior nelle sedi corporate, nonché al management team degli store. Il meccanismo incentiva il conseguimento di risultati distintivi, prevedendo premi incrementali in caso di over performance quando gli obiettivi assegnati vengono conseguiti ad un livello superiore al target.

Infine, il sistema MBO prevede l'allineamento tra gli obiettivi di performance e la gestione dei rischi identificati dall'Enterprise Risk Management (ERM) promuovendo una cultura aziendale orientata alla valutazione e gestione del rischio come parte integrante del processo decisionale dei dipendenti.

In merito all'inclusione degli impegni del Piano di Sostenibilità, all'interno della componente variabile del pacchetto retributivo sono attribuiti specifici obiettivi legati alla sostenibilità per ciascun dipendente della popolazione elegibile, relativi alla propria funzione o all'area di competenza.

Per quanto riguarda il Presidente e Amministratore Delegato, gli Amministratori Esecutivi e i Dirigenti Strategici, il sistema MBO si concentra sul raggiungimento degli obiettivi del Piano di Sostenibilità definiti per l'anno di competenza. Questi obiettivi includono anche aree come la lotta ai cambiamenti climatici e la salvaguardia della biodiversità, l'economia circolare, la catena di fornitura responsabile, la valorizzazione delle diversità e il supporto alle comunità locali, nonché agli obiettivi di People engagement e alle tematiche di Diversity, Equity & Inclusion (DE&I) (vedi anche pagg. 68; 114).

Inoltre, sempre con riferimento alla componente variabile di breve termine, per i dipendenti del canale retail sono previsti sistemi di incentivazione non solo basati sulle performance individuali ma anche a livello di store volti a premiare l'eccellenza e la qualità del servizio oltre che il contributo allo sviluppo del business.

Come sistema di incentivazione di medio-lungo termine, il Gruppo Moncler si avvale, ad oggi, di Piani di Performance Share, per i ruoli considerati chiave della popolazione manageriale. Tale approccio permette di legare il livello di incentivazione delle figure manageriali e delle risorse chiave del Gruppo all'effettivo risultato aziendale, orientare le persone verso strategie volte al perseguimento di risultati sostenibili di medio lungo termine, allineare gli interessi dei beneficiari a quelli degli azionisti ed investitori e sviluppare politiche finalizzate ad attrarre e trattenere professionisti di talento.

A partire dal 2020, per i Piani di Performance Share è stato introdotto un indicatore ESG (Environmental, Social and Governance) che prevede il raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità (vedi anche pagg. 68; 114).

BENEFIT

Il pacchetto retributivo offerto ai dipendenti include un'ampia offerta di benefit. In particolare, sono previsti piani pensione e piani sanitari integrativi, assicurazione sulla vita e sostegno finanziario in caso di disabilità. Inoltre, sono disponibili servizi come la mensa aziendale o buoni pasto sostitutivi, insieme a ulteriori iniziative di welfare aziendale per supportare il benessere dei dipendenti.

I benefit offerti dal Gruppo ai suoi dipendenti sono legati alla categoria professionale d'appartenenza, prescindono dalla tipologia di contratto (tempo determinato/ indeterminato; tempo pieno/part time) e seguono linee guida applicate a livello internazionale, con possibili variazioni a seconda della politica locale del Paese di riferimento.

Nell'ottica di sviluppare politiche retributive finalizzate non soltanto a remunerare la prestazione lavorativa svolta, ma anche a rispondere tempestivamente a esigenze di carattere non economico delle proprie persone, Moncler ha sviluppato dei piani di welfare aziendale, attualmente in Italia, Regno Unito e Corea del Sud per garantire maggiore cura e attenzione al benessere delle persone. In particolare, per tutti i dipendenti italiani, tali piani sono rivolti fino alla categoria dei manager delle sedi corporate, assunti a tempo indeterminato o con contratto di apprendistato, in forza al 31 dicembre di ogni anno, e prevedono un'ampia gamma di benefit e servizi, offerti in parte anche ai familiari del dipendente: dal rimborso delle spese scolastiche ai buoni acquisto, da soluzioni per il tempo libero a pacchetti benessere. In Italia vi è inoltre la possibilità di versare una parte del proprio credito welfare ai fondi di previdenza complementari.

Nel contesto del welfare aziendale, durante l'anno, i dipendenti corporate della sede di Trebaseleghe che si sono avvalsi dei servizi dell'asilo nido e della scuola dell'infanzia hanno potuto usufruire del contributo totale da parte dell'Azienda, supportando così le loro esigenze familiari e conciliando meglio vita lavorativa e privata.

Inoltre, dal 2023 è stato aperto un asilo per i figli dei dipendenti della sede produttiva in Romania che ospita oltre 60 bambini, ai quali viene offerta un'esperienza educativa innovativa basata su uno degli approcci didattici più rinomati a livello internazionale sviluppato dall'organizzazione Reggio Children. Questo approccio innovativo favorisce un ambiente che incoraggia il potenziale dei bambini e promuove l'apprendimento esperienziale attraverso interazioni, autonomia,

esplorazione e comunicazione. La scuola ha ottenuto la certificazione WELL "gold", il principale programma di certificazione edilizia al mondo con i più alti standard di salute e benessere. Presso il polo produttivo in Romania, sono state, inoltre, fornite forme di supporto economico a fronte di emergenze personali.

Infine, Moncler e Stone Island aderiscono a Sanimoda, il fondo di assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori dell'Industria della Moda in Italia, che fornisce prestazioni di assistenza sanitaria integrative a quelle del Sistema Sanitario Nazionale. Nel corso dell'anno 1.552 dipendenti italiani si sono iscritti a tale fondo.

SUPPORTO ALLA PERSONA

Le ulteriori iniziative di Moncler a supporto della persona riflettono l'impegno continuo verso il benessere dei dipendenti, offrendo strumenti concreti per la gestione di situazioni di difficoltà, come gravi malattie, visite specialistiche e lutti. Tra queste misure, l'azienda prevede permessi retribuiti aggiuntivi per visite mediche, l'allungamento del periodo di comporto in caso di malattie gravi (fino a un massimo di 24 mesi), permessi per lutti in famiglia e infermità gravi, nonché l'inserimento di due giorni l'anno di permessi retribuiti per attività di volontariato.

In questo contesto, Moncler ha introdotto nel 2023 CAREPLACE, un portale dedicato al benessere dei dipendenti, che offre supporto per conciliare lavoro e vita privata. Accessibile a tutti i dipendenti corporate in Italia alle relative famiglie, CAREPLACE si articola in tre aree principali: cura della famiglia (Family care), stile di vita (Lifestyle) e cura degli animali domestici (Pet care). All'interno di ciascuna area, i dipendenti possono accedere a una varietà di servizi, tra cui servizi on demand, incontri di gruppo online ed esperti.

La sezione "servizi on demand" offre una serie di servizi per la ricerca di baby-sitter, assistenti allo studio, colf, caregiver e pet sitter con la possibilità di visionare i profili dei professionisti selezionati e contattarli direttamente.

La sezione "Incontri di gruppo" offre una vasta gamma di incontri gratuiti online con professionisti delle aree Family care, Lifestyle e Pet care che vanno da sessioni di fitness e meditazione a incontri dedicati alla sfera familiare con psicologi e psicoterapeuti. Tutti gli incontri sono gratuiti e si svolgono in modalità di gruppo.

La sezione "Esperti" è dedicata a professionisti altamente qualificati in varie aree pronti a rispondere alle esigenze dei dipendenti. A settembre, gli incontri online di gruppo in CAREPLACE sono stati estesi anche alle famiglie dei dipendenti, permettendo loro di partecipare e beneficiare di questa opportunità.

Parallelamente, Moncler ha lanciato nel 2021 MINDCARE, un servizio di consulenza psicologica che inizialmente era disponibile per i dipendenti corporate in Italia e che nel 2024 è stato esteso a tutti i membri del Gruppo a livello globale, includendo anche i dipendenti retail. In collaborazione con MINDWORK, una società specializzata nella consulenza psicologica, il progetto offre cinque colloqui psicologici gratuiti, anonimi e riservati, accessibili online in qualsiasi momento, con professionisti specializzati in diverse aree del benessere psicologico, tra cui gestione dello stress, coaching professionale e supporto genitoriale.

Nel 2024 il servizio ha registrato un totale di 256 colloqui.

SALUTE E SICUREZZA

Il Gruppo Moncler, attraverso il proprio sistema di gestione della salute e sicurezza, opera nel pieno rispetto dei requisiti definiti dalle specifiche normative applicabili nei Paesi in cui è presente, con un approccio volto al miglioramento continuo. Il sistema prevede procedure specifiche per indagare su infortuni, malattie professionali, malori o incidenti sul lavoro al fine di identificare le circostanze e le possibili cause e, se necessario, pianificare e prioritizzare azioni e interventi per prevenirne la ricorrenza in futuro.

Nelle sedi centrali di Moncler e Stone Island, un team composto da figure specializzate ha la responsabilità di garantire un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle normative vigenti, definire le linee guida di salute e sicurezza, coordinare le attività di monitoraggio e, ove necessario, di

miglioramento delle condizioni di sicurezza, supervisionare le attività di progettisti e di architetti, e mantenere i rapporti con i rappresentanti dei lavoratori italiani per la sicurezza.

Ogni dipendente svolge un ruolo fondamentale. La diffusione di una cultura della sicurezza e della responsabilità individuale e la creazione di consapevolezza dei rischi sono infatti fattori centrali per continuare ad offrire un ambiente di lavoro sicuro.

Grande attenzione è rivolta anche alla sicurezza dei lavoratori e degli appaltatori che effettuano un'attività lavorativa all'interno delle sedi del Gruppo. In Italia, ogni rapporto commerciale con gli appaltatori prevede, infatti, la sottoscrizione di un documento che attesta la valutazione dei rischi legati allo svolgimento dell'attività in azienda (rischi da interferenza) e l'applicazione della massima prevenzione nelle attività caratterizzate da rischi.

Dalla prevenzione al controllo e monitoraggio

Il Gruppo Moncler dedica attenzione e investe molte energie nelle attività di prevenzione al fine di limitare quanto più possibile il verificarsi di infortuni.

Il Gruppo, pur non avendo attività ad alto rischio, adotta infatti un approccio di tipo preventivo. Prima dell'apertura di una nuova sede di lavoro, sia essa un ufficio o un punto vendita, viene effettuata una scrupolosa valutazione dei rischi di salute e sicurezza, attraverso ispezioni mirate svolte con il supporto di consulenti specializzati. Gli uffici e i punti vendita esistenti, invece, vengono sottoposti ad attività periodiche di controllo di conformità, attraverso analisi documentale e sopralluoghi (verifica degli ambienti e delle attrezzature di lavoro). Se necessario, viene formulato un piano di miglioramento con la prioritizzazione degli interventi per far fronte ai rischi individuati e l'integrazione di piani di azione con obiettivi quantificati; i progressi nella mitigazione e prevenzione delle problematiche e dei rischi identificati in ambito salute e sicurezza rispetto agli obiettivi del piano di miglioramento vengono periodicamente valutati e rendicontati internamente. Per ogni sito del Gruppo è inoltre previsto uno specifico e dettagliato piano di risposta alle emergenze con azioni di preparazione e risposta alle situazioni di emergenza.

Nel corso del 2024 sono continuati i sopralluoghi per le verifiche relative alla salute e sicurezza dei dipendenti nelle sedi corporate in Italia, nel polo logistico di Castel San Giovanni (Piacenza) e nella sede produttiva in Romania. Alla luce di tali sopralluoghi, svolti sia da personale interno che da enti esterni, sono state intraprese attività specifiche per ridurre i rischi e prevenire potenziali impatti negativi sui lavoratori. Tra queste, nel magazzino materie prime di Ravarino (Modena), sono stati installati manipolatori per le pezze, con l'obiettivo di ridurre la movimentazione manuale dei carichi ed è stata messa in sicurezza la linea di controllo tessuti presso lo stesso magazzino.

In Italia, il Gruppo organizza riunioni periodiche sul tema della sicurezza, a cui partecipano i datori di lavoro o i loro delegati rappresentanti dei due Marchi, i medici competenti, i responsabili del servizio di prevenzione e protezione e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Nell'ambito delle riunioni si condividono analisi e risultati relativamente alla valutazione dei rischi, all'andamento degli infortuni, alla formazione e ai dispositivi di protezione individuale utilizzati. Tutti gli indicatori relativi agli indici infortunistici vengono costantemente monitorati e valutati (vedi anche pagg. 201-202; 250-251).

Inoltre, per le sedi produttive del Gruppo sono state svolte delle valutazioni sull'ergonomia di alcune postazioni di lavoro del reparto stiro e cucitura in Romania e nelle linee di confezione per la "smart factory" di Trebaseleghe (Padova), necessarie per definire piani di miglioramento al fine di ridurre la fatica del personale e massimizzare la produttività. È proseguito l'inserimento di nuovi sistemi di illuminazione a LED, che oltre ad essere più eco-efficienti, contribuiscono anche migliorare le condizioni di lavoro.

Un altro aspetto regolarmente monitorato è il rumore negli ambienti lavoro che potrebbe provocare una serie di danni sulla salute dei lavoratori. In tutte le sedi corporate e produttive,

infatti, vengono annualmente svolte misurazioni del rumore per verificare in ogni area il rispetto dei limiti consentiti.

Anche la qualità dell'aria, la luminosità, la temperatura e l'umidità possono generare situazioni di disagio all'interno dei luoghi di lavoro, impattando sia sulla salute fisica che sul benessere psicologico dei lavoratori. Nello specifico il Gruppo Moncler, al fine di garantire una corretta aerazione dei luoghi di lavoro presso le sedi corporate di Trebaseleghe (Padova) e in Romania e presso la sede di Stone Island a Ravarino (Modena), in cui vi sono diversi micro-clima dovuti alle diverse fasi di lavorazione, ha continuato a introdurre impianti di aerazione di ultima generazione, che vengono periodicamente controllati. Nel 2024 sono state condotte analisi sul microclima in alcuni negozi e presso la "smart factory" di Trebaseleghe (Padova), che non hanno peraltro rilevato particolari criticità.

Moncler e Stone Island, in un approccio olistico al benessere del dipendente, pongono attenzione alle tematiche di stress lavoro-correlato. Nel 2024, Moncler ha rinnovato la valutazione stress lavoro-correlato presso le sedi corporate di Milano: per tutti gli uffici gli esiti di tale valutazione hanno evidenziato un rischio di tipo "basso". Tale valutazione sarà aggiornata nel 2026. Pur avendo ottenuto un rischio di tipo "basso", l'Azienda continuerà a implementare una serie di azioni volte a mettere in atto un percorso di miglioramento continuo: la valutazione dello stress è stata infatti utilizzata come base per la pianificazione ed implementazione di misure organizzative o gestionali mirate a evitare o ridurre al minimo i danni alla salute dei lavoratori correlati ai fattori di rischio stress.

Formazione e informazione sulla salute e sicurezza e programmi per la salute e il benessere

La formazione delle persone è parte dell'attività di prevenzione promossa dal Gruppo Moncler. Nel corso dell'anno 2024, sono state erogate circa 48.000 ore di formazione sulla salute e sicurezza con specifici percorsi di formazione, dedicati e personalizzati sulla base dei diversi profili professionali e livelli di rischio, al fine di trasferire conoscenze e competenze e creare un cultura della sicurezza.

La maggior parte dei dipendenti ha ricevuto, coerentemente con i disposti di legge, la formazione generale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Per chi in Azienda, invece, occupa posizioni di responsabilità e coordinamento, è stata erogata un'ulteriore formazione, specifica per preposti, al fine di favorire il controllo e l'osservanza da parte dei lavoratori di un comportamento in linea con le disposizioni di legge e aziendali in materia di salute e sicurezza.

L'impegno del Gruppo Moncler per la promozione e la tutela della salute dei propri dipendenti va oltre i confini delle attività aziendali e dei rischi professionali. Sono infatti proseguiti attività e programmi di informazione sulla prevenzione e il benessere.

Inoltre il Gruppo Moncler è impegnato a stabilire convenzioni con poliambulatori locali per garantire ai dipendenti l'accesso ai migliori centri medici alle tariffe più convenienti.

Nel 2024, sono continuate le tradizionali iniziative di welfare aziendale presso la sede produttiva in Romania: dalla possibilità di effettuare annualmente analisi del sangue direttamente presso la sede, allo svolgimento di visite oculistiche gratuite, fino al contributo per l'acquisto di occhiali da vista.

Rientrano inoltre nell'impegno del Gruppo Moncler a favore del benessere dei propri dipendenti i diversi programmi messi in campo per promuovere la flessibilità lavorativa e il miglior equilibrio possibile tra lavoro e vita privata (vedi anche pag. 176; 202).

[S1-5] OBIETTIVI LEGATI ALLA GESTIONE DEGLI IMPATTI NEGATIVI RILEVANTI, AL POTENZIAMENTO DEGLI IMPATTI POSITIVI E ALLA GESTIONE DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITÀ RILEVANTI

Di seguito viene riportato il dettaglio degli obiettivi e dei risultati raggiunti nell'anno del Piano di Sostenibilità, relativi al pillar Nurture Uniqueness, che confermano gli impegni futuri del Gruppo per promuovere l'applicazione delle politiche in ambito risorse umane.

LEGENDA

Obiettivo raggiunto

Obiettivo on time
o
Obiettivo posticipato
OBIETTIVI RISULTATI 2024
NURTURE UNIQUENESS
Promuovere una cultura inclusiva attraverso la formazione [SDG 4; 5]
2024
100% dei dipendenti coinvolti in un programma
di formazione su temi di diversità, equità e
inclusione

100%
dei
dipendenti
coinvolti
in
un
programma
di
formazione
sui
temi
di
diversità, equità e inclusione (DE&I) che
prevede diversi moduli erogati a livello
globale, tra cui un corso sui
,
DE&I Essentials
uno sugli
e il programma
Unconscious Bias
che coinvolge il 100% del
Building Bridges
management
2024
Estensione di MONCampus, il programma di
formazione aziendale per giovani talenti nel
mondo

Esteso il programma MONCampus a livello
internazionale coinvolgendo tutte le Region
del Gruppo
2025
Aggiornamento
del
modello
di
leadership
PIUMA, il sistema aziendale di valutazione della
performance, con un focus sull'inclusività

Predisposta una prima ipotesi del modello di
leadership
Garantire la rappresentatività [SDG 4; 5]
2025
≥ 50% di donne sul totale della popolazione
aziendale

70% di donne sul totale della popolazione
aziendale

50%
di
manager
donne
sul
totale
del
management

52% di manager donne sul totale del
management
≥ 50% di junior manager donne sul totale dei
junior manager

56% di junior manager donne sul totale degli
junior manager

≥ 50% di top manager donne sul totale dei top
manager

41% di top manager donne sul totale dei top
manager
≥ 50% di manager donne nelle funzioni che
generano ricavi sul totale dei manager nelle
funzioni che generano ricavi

55% di manager donne nelle funzioni che
generano ricavi sul totale dei manager nelle
funzioni che generano ricavi
≥ 50% di donne in posizioni STEM sul totale delle
posizioni
STEM
(
Science,
technology,
)
engineering, and mathematics

61% di donne in posizioni STEM sul totale
delle posizioni STEM
Creare un sistema di procedure e politiche a supporto della (DE&I)
Diversity, Equity & Inclusion
Ongoing
Rafforzamento dei sistemi di protezione dei
dipendenti

Lanciata
una
nuova
campagna
di
comunicazione interna sulla procedura di
whistleblowing
2024
Lancio dell'iniziativa Ferie Solidali in Italia

La possibilità di cedere – a titolo gratuito – i
giorni di ferie ad un collega per agevolarlo nella
gestione di specifici e particolari bisogni

Siglato l'accordo, ad ottobre 2024 in Italia,
che permetterà di istituire la banca ore
solidale,
consentendo
ai
dipendenti
del
Gruppo di donare giornate di ferie ai colleghi
in difficoltà, con un contributo equivalente
offerto dall'azienda
2025
Certificazione
Equal
Pay
a
livello
mondo
(perimetro marchio Moncler)

Ottenuta la Certificazione Equal Pay per
l'Headquarter del marchio Moncler in Italia

Avviato il processo di certificazione in Corea
del
Sud,
Giappone,
Cina
continentale,
Francia, Stati Uniti e Romania
2025
Pubblicazione di un
DE&I report

Aggiornato il processo di integrazione di
indicatori di performance DE&I nel sistema di
rendicontazione
dei
dati
inerenti
la
popolazione aziendale
Valorizzare le persone [SDG 3]
Ongoing
Ripetizione annuale dell'analisi di clima interno
a livello mondo

Svolta
l'ottava analisi di clima interno,
MONVoice, con un tasso di risposta del 92%
coinvolgendo 6.777 persone a livello Gruppo
2024
Lancio della seconda survey sulla Diversità,
Equità e Inclusione coinvolgendo il 100% dei
dipendenti a livello mondo

Lanciata la seconda survey con l'obiettivo di
approfondire e rafforzare ulteriormente le
tematiche legate alla DE&I, a livello mondo

Promuovere nuovi modi di lavorare
2024
Creazione di gruppi di lavoro locali per garantire
l'implementazione del piano DE&I e condividere
nuove proposte

Costituiti gruppi di lavoro locali in ogni
Region del Gruppo, che sono stati coinvolti
nella
definizione
di
attività
in
ambito
diversità, equità e inclusione

[S1-6] CARATTERISTICHE DEI DIPENDENTI DELL'IMPRESA; [S1-9] METRICHE DELLA DIVERSITÀ

Al 31 dicembre 2024 il numero totale dei dipendenti del Gruppo Moncler era pari a 8.1755 , in aumento rispetto al 2023 (+9%, equivalente a 655 persone in più). Tale crescita è stata guidata principalmente dal processo di parziale internalizzazione della produzione e dal rafforzamento del canale retail e della struttura corporate.

NUMERO DIPENDENTI

Genere 2023 2024
Donne 5.213 5.709
Uomini 2.297 2.466
Altro n.a n.a
Non comunicato n.a n.a
Totale 7.510 8.175

5 I valori del presente capitolo sono rendicontati considerando il numero effettivo di persone (Headcount - HC) al 31 dicembre 2024, valorizzando l'approccio orientato alle persone del Gruppo Moncler. Questo metodo rappresenta il conteggio totale dei dipendenti, indipendentemente dalla tipologia contrattuale o dall'impegno lavorativo (a tempo pieno, parziale, temporaneo, ecc.), offrendo una visione chiara e immediata della forza lavoro. Il numero totale di dipendenti corrisponde a quanto rendicontato nella voce 4.9 Costo del Personale delle Note Esplicative al Bilancio Consolidato.

Per quanto riguarda le differenze tra generi, il peso percentuale delle donne sul totale dell'organico è predominante. La presenza femminile si attesta, infatti, a circa il 70%, in linea con il 2023.

6
Numero di dipendenti a livello di alta dirigenza
2023 2024
Donne 56 60
% sul totale dell'alta dirigenza 42% 41%
Uomini 78 87
% sul totale dell'alta dirigenza 58% 59%
Altro n.a. n.a.
% sul totale dell'alta dirigenza n.a. n.a.
Non comunicato n.a. n.a.
% sul totale dell'alta dirigenza n.a. n.a.
Totale 134 147

L'area geografica in cui si concentra la maggior parte dell'organico è l'EMEA inclusa l'Italia (66%). In questa regione si trovano le sedi corporate, i siti produttivi, il polo logistico oltre ai negozi di Moncler e Stone Island. A livello di singolo Paese, oltre all'Italia (28%), i dipendenti sono principalmente distribuiti in Romania (24%), Cina7 (11%), Giappone (9%) e, a seguire, negli Stati Uniti (6%).

DIPENDENTI PER AREA GEOGRAFICA

Paese 2023 2024
Italia 2.164 2.282
Romania 1.716 1.959
Cina7 764 883
Giappone 709 773
Stati Uniti 486 464
Corea 401 438
Francia 352 358
Regno Unito 151 195
Germania 148 159
Svizzera 99 104

6 Il valore include i dirigenti e i dirigenti senior.

7 La Cina include i dipendenti della Cina continentale, Hong Kong SAR, Macao SAR e Taiwan Region.

Canada 96 89
Austria 68 78
Altri paesi 356 393
Totale 7.510 8.175

La categoria professionale con il maggior numero di dipendenti è quella degli impiegati, che rappresentano il 52% dell'organico. Le categorie che registrano la maggiore crescita sono quella degli operai (+14%), grazie al processo di parziale internalizzazione della produzione e alla conseguente espansione dei siti produttivi, seguita da quella dei manager (+13%) a fronte del continuo investimento del Gruppo in figure di coordinamento per l'implementazione di attività e processi chiave. La percentuale di donne nella fascia manageriale (manager, senior manager, dirigenti e dirigenti senior) è pari al 52%.

DIPENDENTI PER CATEGORIA PROFESSIONALE

Le maggiori concentrazioni dei dipendenti sono nella fascia d'età tra "30 e 50 anni" e a seguire in quella "minore di 30 anni". L'età media è di 38 anni.

DIPENDENTI PER FASCIA D'ETÀ

Nel 2024, l'88% dei contratti è a tempo indeterminato e di questi il 94% è a tempo pieno. I contratti a tempo determinato rappresentano circa il 12% del totale e sono principalmente legati alla stagionalità di alcune attività di business e commerciali. Nel corso dell'anno, 354 contratti a tempo determinato sono stati trasformati in contratti a tempo indeterminato, a dimostrazione di

quanto il Gruppo si impegni a garantire il consolidamento e la fidelizzazione delle proprie persone. Le donne rappresentano il 71% della popolazione a tempo indeterminato e il 58% di quella a tempo determinato.

Donne Uomini Altro Non comunicato Totale
2023 2024 2023 2024 2023 2024 2023 2024 2023 2024
Numero di
dipendenti
5.213 5.709 2.297 2.466 n.a n.a n.a n.a 7.510 8.175
Numero di
dipendenti a tempo
indeterminato
4.621 5.134 1.859 2.058 n.a n.a n.a n.a 6.480 7.192
Numero di
dipendenti a tempo
determinato
592 575 438 408 n.a n.a n.a n.a 1.030 983
Numero di
dipendenti a orario
variabile
- - - - - - - - - -
Numero di
dipendenti a tempo
pieno
4.731 5.182 2.012 2.172 n.a n.a n.a n.a 6.743 7.354
Numero di
dipendenti a tempo
parziale
482 527 285 294 n.a n.a n.a n.a 767 821
EMEA AMERICHE ASIA Total
2023 2024 2023 2024 2023 2024 2023 2024
Numero di dipendenti 4.970 5.429 598 576 1.942 2.170 7.510 8.175
Numero di dipendenti
a tempo
indeterminato
4.367 4.852 477 482 1.636 1.858 6.480 7.192
Numero di dipendenti
a tempo determinato
603 577 121 94 306 312 1.030 983
Numero di dipendenti
a orario variabile
- - - - - - - -
Numero di dipendenti
a tempo pieno
4.504 4.910 422 434 1.817 2.010 6.743 7.354
Numero di dipendenti
a tempo parziale
466 519 176 142 125 160 767 821

Nel 2024, il turnover negativo del Gruppo è stato pari al 17,8%8 in linea con il 2023. Tale valore scende a 13,8% se si considerano i soli dipendenti con contratto a tempo indeterminato. Questo dato è legato a dinamiche tipiche del personale retail, un fenomeno ritenuto "fisiologico" rispetto al contesto competitivo del settore di attività. Nel corso dell'anno sono state assunte, con contratto a tempo indeterminato o determinato, circa 3.029 persone, di cui circa il 66% donne e il 44% di età inferiore ai 30 anni. Le persone che hanno lasciato il Gruppo sono state 2.3649 .

8 Il turnover negativo è calcolato rapportando i dipendenti a tempo determinato e indeterminato che nel corso del 2024 hanno lasciato il Gruppo su base volontaria o a causa di licenziamento, pensionamento o decesso (1.456) rispetto al totale dell'organico (8.175) in forza al 31 dicembre 2024. Nel 2024, il turnover volontario è stato pari al 10,1% (10,5% nel 2023; 13,4% nel 2022). 9

Il dato include, oltre ai dipendenti che hanno lasciato il Gruppo su base volontaria o a causa di licenziamento, pensionamento o decesso, anche coloro che hanno lasciato il Gruppo alla scadenza del contratto a tempo determinato.

[S1-7] CARATTERISTICHE DEI LAVORATORI NON DIPENDENTI NELLA FORZA LAVORO PROPRIA DELL'IMPRESA

A fine 2024, le altre forme di collaborazione (stage, interinali ecc.), nel rispetto di quanto previsto dalle disposizioni di legge e in relazione alle esigenze di business, hanno riguardato 406 persone. Circa il 94% sono stage, considerati un'importante fonte di reperimento dei futuri talenti del Gruppo. La riduzione dei lavoratori con contratto di somministrazione è scesa grazie alla progressiva stabilizzazione nell'organico.

2023 2024
Numero totale di lavoratori non dipendenti nella forza lavoro propria 555 406
Numero totale di lavoratori non dipendenti nella forza lavoro propria – lavoratori autonomi e
lavoratori messi a disposizione da imprese che svolgono principalmente attività di collocamento10
120 23
Numero totale di lavoratori non dipendenti nella forza lavoro propria – stage 435 383

[S1-8] COPERTURA DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA E DIALOGO SOCIALE

Tutti i dipendenti in Italia, Romania, Corea del Sud, Francia, Austria, Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Brasile e Repubblica Ceca e una parte dei dipendenti in Svizzera sono coperti da contratti collettivi di lavoro, con una copertura di circa il 65% dei dipendenti nel mondo. In Italia, Romania e Francia, tutti i dipendenti sono coperti dai rappresentanti dei lavoratori.

Copertura della contrattazione collettiva Dialogo sociale
Tasso di
copertura
Lavoratori dipendenti – Sistema
Economico Europeo (SEE) per
Paese
Lavoratori dipendenti – Al di fuori
dei Sistema Economico Europeo
per Region
Rappresentanza sul luogo di
lavoro (soltanto SEE) per Paese
0-19% EMEA (esclusi i Paesi SEE),
Americhe
20-39%
40-59%
60-79%
80-100% Italia, Romania, Francia, Austria,
Spagna, Paesi Bassi,
Belgio, Repubblica Ceca
Italia, Romania, Francia

[S1-10] SALARI ADEGUATI

Tutti i dipendenti del Gruppo, senza differenze di genere, percepiscono livelli salariali di ingresso uguali o superiori al minimo previsto dalla legge o dalla contrattazione collettiva, come evidenziato anche dall'analisi sul living wage svolta annualmente sull'intera popolazione aziendale11 secondo la metodologia di Fair Wage Network, descritta a pagg. 208; 212.

10 Il dato non include la categoria dei consulenti e dei lavoratori autonomi che svolgono un'attività lavorativa regolare presso le sedi del Gruppo.

11 Nel 2024, in tutti i paesi in cui il Gruppo è presente, i dipendenti ricevono una retribuzione media superiore al living wage.

[S1-11] PROTEZIONE SOCIALE

I livelli di protezione sociale offerti dal Gruppo ai propri dipendenti sono conformi agli standard di legge vigenti nei Paesi in cui opera e, in alcuni casi, migliorativi grazie all'adozione di politiche specifiche. Un esempio è la New Parents Policy (vedi pagg. 176; 202), che introduce uno standard minimo a livello globale che garantisce un congedo interamente retribuito della durata di 16 settimane per tutti i neogenitori dipendenti dei brand Moncler e Stone Island, indipendentemente dal genere, stato civile o orientamento sessuale e affettivo, tenendo quindi in considerazione la componente di retribuzione sia fissa sia quella variabile, e integrando qualsiasi importo riconosciuto a livello locale dalle autorità, dalle leggi e dagli accordi di contrattazione collettiva.

Per quanto riguarda malattia, disoccupazione (a partire dall'inizio del rapporto di lavoro), infortunio sul lavoro, disabilità acquisita e pensionamento, il Gruppo si attiene alla normativa locale per garantire la copertura di tali eventi ai dipendenti. Si evidenzia che in otto Paesi (Italia, Giappone, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti, Irlanda, Danimarca, Norvegia e Paesi Bassi), le normative locali possono prevedere limitazioni legate a requisiti contributivi, anzianità aziendale o partecipazione a fondi privati.

[S1-12] PERSONE CON DISABILITÀ

Il Gruppo gestisce l'inserimento di persone diversamente abili conformemente alle regole e alle prassi previste dalle leggi applicabili e incentiva i diversi dipartimenti aziendali nell'inclusione di persone diversamente abili. Ogni inserimento viene valutato rispettando e considerando le esigenze e le capacità di ogni singola persona, prevedendo le corrette postazioni di lavoro ed eventualmente modulando l'orario lavorativo. Così facendo, le persone vengono tutelate e messe nelle condizioni di poter dare il meglio di sé.

Al 31 dicembre 2024, i dipendenti diversamente abili in Italia, Romania, Corea del Sud, Germania e Cina erano 98, in aumento del 18% rispetto al 2023. Nei prossimi anni, il Gruppo continuerà a pianificare l'inserimento di ulteriori persone, con diversi gradi di disabilità, anche attraverso la collaborazione con gli enti istituzionali preposti all'inserimento lavorativo mirato.

[S1-13] METRICHE DI FORMAZIONE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SVILUPPO

Il processo di valutazione è applicato a tutti i ruoli organizzativi, sia corporate sia retail, in tutto il mondo. Nel corso dell'anno, nel Gruppo, sono state valutate 7.006 persone (86% dell'organico a fine anno) di cui il 71% donne e il 29% uomini, il 20% in più rispetto all'anno precedente, corrispondenti al 100%12della popolazione elegibile13 .

Oltre a questo processo di valutazione annuale strutturato, il Gruppo promuove processi continui di conversazione agile tra manager e dipendenti durante tutto l'anno, che permettono loro di fornire e ricevere feedback continui al fine di aumentare la consapevolezza e riesaminare obiettivi e ostacoli al raggiungimento delle performance.

12 La percentuale è stata calcolata sulla popolazione elegibile 2024 con contratto a tempo indeterminato, base dati su cui è stato avviato il processo di valutazione 2024.

13 La popolazione elegibile include tutti i dipendenti in forza in azienda da almeno 6 mesi in azienda con contratto a tempo indeterminato.

FORMAZIONE

Nel 2024 sono stati investiti circa 3 milioni di Euro in formazione, in aumento del 48% rispetto al 2023 e sono state erogate 290.537 ore (circa 305.000 nel 2023) a favore di oltre 7.607 dipendenti (7.141 nel 2023).

La lieve diminuzione delle ore di formazione è dovuta all'alta base di confronto del 2023 guidata dalla formazione tecnica per i nuovi assunti presso il polo produttivo in Romania, svolta con l'obiettivo di consolidare le loro competenze e consentire loro di acquisire conoscenze attraverso osservazione, pratica e applicazione diretta durante l'esecuzione delle mansioni.

Allo stesso tempo sono aumentate le ore di formazione dedicate ai dipendenti del canale retail e delle sedi corporate.

Le persone formate sono state per il 49% impiegati, seguiti da operai (30%), professional (11%), manager (8%) e dirigenti e dirigenti senior (2%).

Le ore medie pro capite, sono state pari a 35,5 (circa 41 per le donne e 23 per gli uomini).

Nel 2024 l'investimento maggiore ha riguardato la formazione tecnico-professionale, che rappresenta il 77% dei corsi erogati sia per la forza vendita sia per i dipendenti delle sedi corporate. Inoltre, è stato mantenuto alto l'impegno nella formazione sulla salute e sicurezza, pari al 16% delle ore totali. Infine, sono state erogate circa 6.600 ore di formazione sul tema dei diritti umani (+55% rispetto al 2023).

[S1-14] METRICHE DI SALUTE E SICUREZZA

Tutti i dipendenti di Moncler e Stone Island e i lavoratori dei fornitori di servizi che lavorano presso le sedi del Gruppo, come le imprese di vigilanza, di pulizie, facchinaggio e manutenzioni, sono coperti dal sistema di gestione della salute e sicurezza aziendale secondo lo standard ISO 45001, che prevede audit svolti da funzioni interne e da enti esterni.

Nel 2024 gli infortuni dei dipendenti sono stati pari a 28 in leggero aumento rispetto al 2023 (22). Si tratta di infortuni avvenuti principalmente nel canale retail e connessi all'attività quotidiana svolta presso il punto vendita. Nell'anno non è stato registrato nessun incidente mortale, né tra i dipendenti né tra i lavoratori dei fornitori di servizi che lavorano presso le sedi del Gruppo.

Con riferimento alle malattie professionali, ovvero quelle malattie causate da una graduale e progressiva azione lesiva sull'organismo del lavoratore, in rapporto causale diretto con il lavoro svolto, queste sono monitorate dal Gruppo con lo scopo di identificare le condizioni degli ambienti di lavoro che ne possono aver favorito l'insorgenza, verificare la presenza di eventuali rischi residui e porre in essere le necessarie azioni correttive, per evitare il loro ripetersi. Nel 2024 non è stato registrato alcun caso di malattia connessa al lavoro.

Lavoratori dipendenti
2023 2024
Percentuale di forza lavoro coperta dal
sistema di gestione della salute e della
sicurezza
in
base
a
prescrizioni
giuridiche o orientamenti e standard
riconosciuti
100% 100%
Numero di decessi dovuti a lesioni e
malattie connesse al lavoro
- -
Numero di decessi dovuti a lesioni
connesse al lavoro
- -
Numero di decessi dovuti a malattie
connesse al lavoro
- -
Numero
di
infortuni
sul
lavoro
registrabili
2214 28
Tasso di infortuni sul lavoro registrabili 1,8 2,0
Numero di casi di malattie connesse al
lavoro registrabili
- -
Numero di giorni persi a causa di lesioni
e decessi sul lavoro dovuti a infortuni sul
lavoro e malattie connesse al lavoro e
decessi a seguito di malattie
72915 1.387
2023 2024
Numero di decessi dovuti a lesioni o
malattie connesse al lavoro di altri
lavoratori
che
operano
nei
siti
dell'impresa
- -
Numero di decessi dovuti a lesioni
connesse al lavoro di altri lavoratori
che operano nei siti dell'impresa
- -
Numero di decessi dovuti a malattie
connesse al lavoro di altri lavoratori
che operano nei siti dell'impresa
- -

14 Dato riportato in linea con la richiesta degli standard ESRS.

15 Il dato non include i giorni persi a causa di infortuni avvenuti nel 2022 per i quali l'assenza dal lavoro del dipendente si è protratta anche nel 2023.

Nel 2024, è continuato l'impegno del Gruppo nel monitoraggio degli indici infortunistici dei dipendenti del fornitore di servizi che gestisce il polo logistico di Castel San Giovanni (Piacenza) certificato secondo lo standard SA8000 con l'obiettivo di garantire ottimali condizioni di lavoro. Nell'anno presso il polo logistico si è registrato un indice di gravità16 sul posto di lavoro pari a 0,11 (0,10 nel 2023) e un indice di frequenza17 sul posto di lavoro pari a 3,25 (3,66 nel 2023). Inoltre, il monitoraggio è stato esteso anche ad altri fornitori di servizi ritenuti maggiormente esposti a rischio sicurezza, facendo registrare un indice di frequenza totale per tutti i fornitori monitorati pari a 4,25 (4,06 nel 2023).

[S1-15] METRICHE DELL'EQUILIBRIO TRA VITA PROFESSIONALE E VITA PRIVATA

Nel corso del 2024, l'86% dei dipendenti del Gruppo Moncler ha avuto diritto a tutte le tipologie di congedo per motivi familiari, tra maternità, paternità, congedo parentale e congedo per prestatori di assistenza. Di questi, 577 persone hanno effettivamente usufruito di tali congedi, pari all'8% degli aventi diritto, con una distribuzione del 79% tra le dipendenti donne e del 21% tra i dipendenti uomini.

L'impegno del Gruppo a valorizzare la genitorialità e l'equilibrio tra vita privata e professionale dei propri dipendenti è testimoniato anche dall'adozione della New Parents Policy (descritta a pag. 177-178).

Inoltre, in merito al congedo per assistenza ai familiari, la maggior parte dei dipendenti ne ha diritto in conformità con la legislazione nazionale nei Paesi in cui è previsto. Nei Paesi in cui non è previsto, il Gruppo supporta i dipendenti con misure adeguate a tutelare il benessere di coloro che ne necessitano.

16 Indice di gravità: (numero di giornate perse per infortuni sul lavoro/numero totale di ore lavorate) x 1.000.

17 Indice di frequenza: (numero di infortuni/numero totale di ore lavorate) x 1.000.000.

[S1-16] METRICHE DI RETRIBUZIONE (DIVARIO RETRIBUTIVO E RETRIBUZIONE TOTALE)

Nel 2024, il divario retributivo medio di genere nel Gruppo, calcolato considerando la differenza retributiva media tra uomini e donne per ciascun livello di inquadramento e ponderata per la distribuzione dell'organico nelle categorie professionali, è pari al 7%. In particolare, i livelli retributivi delle donne evidenziano degli scostamenti tra il 4% e il 20% rispetto a quelli degli uomini, ad eccezione della categoria dei manager, per la quale i livelli salariali delle donne sono superiori. Tali scostamenti riflettono la media delle retribuzioni dei dipendenti nelle diverse categorie organizzative quindi non considerano criteri quali l'anzianità aziendale, il livello di responsabilità, la performance individuale e il percorso professionale precedente all'ingresso nel Gruppo. Se calcolato come media aritmetica dei livelli salariali, senza considerare tra gli altri fattori la distribuzione delle categorie professionali, il divario retributivo medio di genere sarebbe pari a circa il 32%. Dal 2023, in coerenza con l'obiettivo di ottenere una certificazione sull'equità salariale, il Gruppo ha adottato la metodologia sviluppata da EDGE18 per condurre le analisi sui salari al fine di identificare e spiegare eventuali differenze non motivate (unexplained gap). Nel 2024, le analisi, iniziate sulla popolazione corporate in Italia, sono proseguite in altri Paesi con l'obiettivo di estendere la certificazione EDGE a livello globale. In particolare, sono stati coinvolti Corea del Sud, Giappone, Cina continentale, Francia, Stati Uniti e Romania. Ad oggi, attraverso tale metodologia sono stati evidenziati scostamenti salariali unexplained entro la soglia del 5%.

Con riferimento al rapporto tra il totale dei compensi percepiti dal Presidente e Amministratore Delegato in relazione al 2024 rispetto alla remunerazione totale annua mediana di tutti i dipendenti del Gruppo, il valore è pari a 192:1 (271:1 nel 2023 e 216:1 nel 2022).

[S1-17] INCIDENTI, DENUNCE E IMPATTI GRAVI IN MATERIA DI DIRITTI UMANI

Nel 2024 sono pervenute 29 segnalazioni di potenziali violazioni del Codice Etico in materia di condizioni di lavoro e diritti umani attraverso i canali di segnalazione messi a disposizione dei dipendenti, come ad esempio il sistema di whistleblowing. Di queste, sette casi sono stati ritenuti rilevanti e meritevoli di analisi e approfondimento e hanno riguardato episodi di comportamenti molesti e/o violenti e/o discriminatori. Sulla base delle indagini condotte, in cinque casi è stato valutato di interrompere il rapporto di lavoro e nei restanti due casi non si è proceduto a livello disciplinare ma è stata svolta un'attività di sensibilizzazione verso i soggetti interessati da parte del dipartimento Risorse Umane delle Region di riferimento. Per nessuno degli episodi sopra descritti sono state ricevute ammende o sanzioni nè sono stati effettuati risarcimenti danni. Infine, nel corso dell'anno non si è verificato alcun incidente grave in materia di diritti umani.

18 Il processo per ottenere la certificazione Equal Pay prevede un'analisi approfondita delle retribuzioni all'interno dell'azienda, della rappresentanza di genere a tutti i livelli organizzativi, delle politiche in ambito risorse umane applicate in azienda e della percezione dei dipendenti in materia di diversità, equità e inclusione. Quest'ultima viene rilevata attraverso un'indagine anonima. In particolare l'analisi delle retribuzioni è condotta attraverso una metodologia di regressione lineare, che viene ponderata considerando fattori come ruolo, scopo geografico della posizione, esperienza e performance, senza discriminazioni di genere. Il processo si articola in diverse fasi: in primis, viene condotta un'analisi che valuta le retribuzioni in base a variabili oggettive. Se emergono disparità, queste vengono esaminate e, se non giustificate da fattori legittimi come esperienza o performance, vengono adottati piani di azione per eliminarle. Infine, un ente esterno verifica che l'azienda rispetti gli standard internazionali, certificando il rispetto dei criteri di parità salariale richiesti dalla metodologia EDGE.

S2

LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE

aziendale………205
[S2-1] Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore 206
[S2 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello
[S2-3] Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori nella catena

del valore di esprimere preoccupazioni; [S2-4] Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del valore e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore, nonché efficacia di tali azioni ........................................................... 209

[S2-5] Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti .................................................................. 214

[S2 SBM-3] IMPATTI, RISCHI E OPPORTUNITÀ RILEVANTI E LORO INTERAZIONE CON LA STRATEGIA E IL MODELLO AZIENDALE

La catena del valore del Gruppo Moncler comprende, a monte, i lavoratori delle imprese fornitrici (incluse quelle coinvolte nella produzione di materie prime, i façonisti, i fornitori di commercializzato e quelli di servizi) e, nella fase a valle, i lavoratori dei partner commerciali del canale wholesale. Nell'ambito del processo di doppia rilevanza sono stati individuati potenziali impatti negativi e rischi prevalentemente presso i lavoratori delle fasi a monte ovvero quelli appartenenti alla catena di fornitura (la valutazione non ha preso in considerazione le azioni di mitigazione messe in atto dal Gruppo).

La filiera di Moncler e quella di Stone Island riflettono la complessità tipica del settore moda e sono caratterizzate da una rete di fornitori con cui il Gruppo mantiene rapporti contrattuali diretti (Tier 1) che, a loro volta, si avvalgono della collaborazione di altri operatori (Tier n). Nel corso del 2024 i fornitori Tier 1 ammontavano a 5891 , in leggera diminuzione rispetto allo scorso anno grazie a crescenti sinergie e per via della parziale internalizzazione della produzione.

I fornitori (Tier 1 e Tier n) si dividono in quattro macrocategorie: materie prime, façonisti, commercializzato e servizi.

I fornitori di materie prime forniscono principalmente tessuti, filati, piuma, pelli e accessori di produzione (bottoni, zip, nastri, elastici, ecc.). I tessuti provengono soprattutto da Italia, Giappone, Corea del Sud, Cina e Francia. I fornitori di filati, così come quelli degli accessori di produzione, sono invece prevalentemente italiani, mentre quelli di piuma sono europei, nord americani e asiatici.

I façonisti sono fornitori che impiegano lavoratori ad alto know-how tecnico ai quali il Gruppo affida la realizzazione del prodotto finito o alcune fasi di lavorazione intermedie (tintorie in capo, ricamifici, ecc.), fornendo loro tutte le materie prime necessarie. Sono incluse in questa macrocategoria anche le tintorie che eseguono la tintura in capo, a cui Stone Island affida direttamente tale processo in Italia. L'intero processo di confezionamento è attentamente monitorato dai tecnici del Gruppo che ne verificano l'allineamento con gli standard richiesti attraverso una metodologia rigorosa e costanti verifiche sul campo. Con questa modalità vengono prodotti in particolare capispalla, pantaloni, gonne, abiti, tutta la maglieria tricot e parte della maglieria tagliata. I façonisti sono prevalentemente localizzati in Italia e nell'Europa dell'Est, zone dove una lunga tradizione manifatturiera garantisce un'altissima expertise tecnica e un'adeguata capacità produttiva. In particolare, l'Italia è caratterizzata da un forte know-how relativo a lavorazioni particolarmente complesse e peculiari.

I fornitori di commercializzato sono quelli i cui lavoratori, ricevuto il disegno tecnico di prodotto, si occupano della realizzazione del capo, inclusa la fase di approvvigionamento delle materie prime, secondo gli standard del Gruppo; Moncler, inoltre, fornisce direttamente ai propri fornitori di commercializzato alcune materie prime considerate strategiche come ad esempio piuma, nylon e materiali logati. Durante la realizzazione del capo vi è una continua interazione tra il fornitore e i tecnici del Gruppo che intervengono in loco e supervisionano il processo in modo scrupoloso, per verificare che il prodotto finale rispecchi l'elevato livello di qualità atteso. Parte della maglieria tagliata (soprattutto t-shirt e polo), una parte dei soft accessories (come cappellini e guanti), scarpe e borse e piccola pelletteria sono realizzati prevalentemente con questa modalità. In particolare, per quanto riguarda la maglieria tagliata i fornitori sono localizzati in Europa e in Turchia; le calzaure sono realizzate da fornitori in Asia e Italia e le borse e la piccola pelletteria sono realizzate da fornitori europei, prevalentemente italiani.

I fornitori di servizi supportano il Gruppo Moncler nei processi di modelleria, prototipia e di controllo qualità e sono situati prevalentemente nelle vicinanze delle sedi aziendali.

1 Dal conteggio sono esclusi i fornitori con un fatturato d'ordine inferiore a 1.000 Euro l'anno.

Per quanto riguarda invece i fornitori indiretti, si tratta di partner che forniscono beni e servizi non direttamente correlati alla produzione del prodotto, tra cui le imprese di costruzioni, servizi di vigilanza, pulizie, facchinaggio e manutenzioni, logistica e consulenza.

L'eterogeneità dei fornitori, la loro distribuzione geografica, la natura di alcune lavorazioni e servizi, la variabilità stagionale della produzione potrebbero comportare potenziali impatti negativi sui lavoratori della filiera relativamente a temi legati ai diritti umani (per esempio lavoro forzato o minorile, diritto alla contrattazione collettiva, ecc.), a standard lavorativi non adeguati (gestione dei contratti e degli orari, salari, sistemi di salute e sicurezza sul lavoro, ecc) e alla stabilità dell'occupazione. Impatti che potrebbero tradursi in potentiali rischi reputazionali per il Gruppo. Per affrontare queste sfide, il Gruppo da anni dedica risorse significative alla prevenzione e al monitoraggio delle potenziali violazioni delle leggi applicabili nonchè dei propri standard lungo la catena di fornitura. In questo contesto è stato importante il processo della tracciabilità che ha consentito negli anni di avere una conoscenza sempre più approfondita della filiera, permettendo al contempo di definire un sistema strutturato di due diligence, con un focus particolare su coloro che potrebbero essere in situazioni di maggiore vulnerabilità.

[S2-1] POLITICHE CONNESSE AI LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE

Il Gruppo Moncler ha adottato specifiche politiche al fine di promuovere una catena del valore responsabile in tutti i Paesi in cui opera e gestire o mitigare rischi teorici e potenziali impatti negativi.

I Codici Etici del marchio Moncler e del marchio Stone Island racchiudono l'insieme dei valori che entrambi i Marchi riconoscono, condividono e promuovono anche presso tutti i partner. Ai dipendenti e collaboratori è richiesto di agire con onestà e integrità e di costruire con gli stakeholder relazioni basate sulla fiducia reciproca, affinché la crescita sia guidata dal principio del valore condiviso. In particolare, attraverso i Codici, il Gruppo richiede ai propri partner il medesimo impegno e, tra gli altri requisiti, anche di non intrattenere consapevolmente, né direttamente né indirettamente, rapporti di qualsiasi natura con soggetti che vìolino in qualsiasi modo le norme in materia di standard lavorativi adeguati, con particolare, ma non esclusivo, riferimento al contrasto al lavoro minorile e al lavoro forzato nonché alla tutela della salute e sicurezza (vedi anche pag. 234).

Il Codice di Condotta dei Fornitori del Gruppo illustra le aspettative rispetto al modo di operare dei partner. Esso si compone di sei sezioni (Lavoro e Diritti Umani – che include il divieto di qualsiasi forma di lavoro forzato e minorile -, Salute e Sicurezza, Ambiente, Salute e Benessere Animale, Sicurezza e Qualità dei prodotti e dei servizi ed Etica Aziendale) e contiene i requisiti obbligatori a cui i fornitori devono attenersi per poter instaurare o proseguire una collaborazione con il Gruppo.

La Politica Diritti Umani del Gruppo, parte integrante del Codice Etico e predisposta con il supporto tecnico dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), definisce i princìpi alla base dell'impegno del Gruppo a rispettare e promuovere i diritti fondamentali dell'uomo e a prevenire o mitigare qualsiasi impatto negativo delle proprie attività attraverso un approccio basato su criteri di valutazione del rischio a tutti i livelli della propria catena del valore.

Tali documenti si ispirano alle principali normative, regolamentazioni, standard nazionali e internazionali in tema di responsabilità sociale d'impresa, di corporate governance, di diritti umani e di tutela dell'ambiente, come la Carta Internazionale dei Diritti delle Nazioni Unite, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, e la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, gli standard di lavoro dignitoso contemplati nelle convenzioni dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), le Linee Guida per le Imprese Multinazionali dell'Organizzazione per la

Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), i 10 princìpi del Global Compact delle Nazioni Unite, ecc..

Codici e politiche vengono aggiornati periodicamente per rispondere alle esigenze e alle aspettative dei portatori di interessi, per garantire l'allineamento alle migliori best practice internazionali e per integrarli alla luce di tematiche di sostenibilità emergenti.

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo è l'organo responsabile per l'approvazione, l'adozione e la supervisione del rispetto dei documenti sopra descritti.

I documenti sono pubblicati, in lingua italiana e inglese, sul sito internet monclergroup.com nella Sezione "Sostenibilità/Documenti".

A tutti i fornitori2 , in fase contrattuale, è richiesto di sottoscrivere il Codice Etico, con le Politiche a esso correlate, e il Codice di Condotta dei Fornitori. Con la sottoscrizione i fornitori si impegnano a rispettarne i princìpi e a farli rispettare ai propri subfornitori oltre che a esporre tali documenti nei luoghi di lavoro per renderli facilmente consultabili dai lavoratori.

Moncler pubblica annualmente il Modern Slavery Statement al fine di comunicare in modo trasparente l'approccio alla gestione del tema dei diritti umani. In particolare, il documento descrive le misure adottate per assicurare, così come richiesto dalla legge del Regno Unito "Modern Slavery Act 2015 – Section 54", dalla legge del Canada "Fighting Against Forced Labour and Child Labour in Supply Chain Act" e dal "California Transparency in Supply Chains Act of 2010", l'assenza di ogni forma di schiavitù moderna, lavoro forzato, minorile e traffico di esseri umani nel proprio perimetro diretto e lungo la catena di fornitura.

2 Circa il 90% dei contratti significativi di Gruppo include il rispetto del Codice Etico dei Marchi (la percentuale per Moncler è del 95%).

[S2-2] PROCESSI DI COINVOLGIMENTO DEI LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE IN MERITO AGLI IMPATTI

Il Gruppo attribuisce grande importanza al dialogo e alla condivisione di buone pratiche con i propri fornitori, sia in ambito tecnico a beneficio delle attività di business, sia in ambito sociale e ambientale, per promuovere comportamenti responsabili. L'Unità di Sostenibilità, il dipartimento Operations & Supply Chain e la funzione di Internal Audit collaborano strettamente per garantire un ascolto continuo lungo la catena di fornitura. Tale ascolto si sviluppa attraverso molteplici canali, che spaziano da incontri periodici informali a momenti più istituzionali strutturati. Per rafforzare ulteriormente questo rapporto e semplificare lo scambio di informazioni e documentazione è operativo un portale web dedicato ai fornitori del Gruppo.

Consapevoli dell'importanza di prendere in considerazione anche i riscontri dei dipendenti dei fornitori, gli audit etico-sociali e ambientali condotti da enti terzi qualificati per conto del Gruppo includono interviste dedicate. Queste interviste coinvolgono un campione rappresentativo di lavoratori presso i fornitori sottoposti ad audit e sono svolte in modo anonimo senza la presenza del management per favorire un ambiente in cui le persone possano esprimersi liberamente.

Le interviste approfondiscono temi fondamentali come le condizioni di lavoro, il rispetto dei diritti umani, il benessere dei dipendenti, nonché la compliance sotto il punto di vista giuslavoristico in relazione alle norme e standard applicabili, la conoscenza e la comprensione dei meccanismi di segnalazione messi a disposizione dal Gruppo, la libertà di associazione e il rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza. Un'attenzione particolare è riservata alle categorie più vulnerabili, come i lavoratori migranti e/o rifugiati, per garantire che le loro specifiche esigenze e condizioni siano adeguatamente tutelate.

Un ulteriore canale attraverso il quale il Gruppo è aggiornato e sensibilizzato sulle tematiche relative ai lavoratori dei fornitori è la stretta collaborazione con enti e organizzazioni esperti in diritti umani. Per esempio, il Gruppo collabora attivamente con Fair Wage Network, un'organizzazione indipendente che si dedica a promuovere pratiche salariali eque nelle catene di fornitura globali. Fair Wage Network aggiorna annualmente il proprio database sui livelli di living wage in ogni paese, ovvero il salario sufficiente a coprire le necessità di base, coinvolgendo i lavoratori di diverse aziende di vari settori attraverso indagini e interviste per offrire una panoramica aggiornata delle condizioni economiche reali nelle filiere globali.

Inoltre, il Gruppo Moncler si avvale del supporto dell'Helpdesk for Business dell'OIL, un punto di riferimento per i responsabili aziendali e i lavoratori relativamente agli standard internazionali del lavoro e alle buone relazioni industriali per proteggere dialogo sociale e condizioni di lavoro.

Grazie al dialogo costante con gli esperti di tali realtà internazionali, il Gruppo acquisisce una visione approfondita e aggiornata delle sfide e delle priorità del settore, migliorando così la propria capacità di prendere decisioni consapevoli e responsabili.

[S2-3] PROCESSI PER PORRE RIMEDIO AGLI IMPATTI NEGATIVI E CANALI CHE CONSENTONO AI LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE DI ESPRIMERE PREOCCUPAZIONI; [S2-4] INTERVENTI SU IMPATTI RILEVANTI PER I LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE E APPROCCI PER LA GESTIONE DEI RISCHI RILEVANTI E IL CONSEGUIMENTO DI OPPORTUNITÀ RILEVANTI PER I LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE, NONCHÉ EFFICACIA DI TALI AZIONI

Per garantire una gestione adeguata e responsabile dei lavoratori lungo la catena del valore, il Gruppo ha adottato un sistema integrato di due diligence in linea con le linee guida dell'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), che include, oltre alla definizione di standard e politiche a cui i fornitori si devono attenere, anche processi di analisi dei rischi, azioni di mitigazione, verifica della compliance da parte di enti terzi specializzati ed eventuali piani di rimedio, oltre alla messa a disposizione di piattaforme di segnalazione e reclamo.

Il processo di due diligence copre la verifica del rispetto di tutti i diritti umani riconosciuti nella Politica sui Diritti Umani di Gruppo, inclusi, tra gli altri, il divieto di lavoro forzato, di lavoro minorile, di ogni forma di discriminazione e di traffico di esseri umani, la libertà di associazione, il diritto alla contrattazione collettiva, la promozione di una remunerazione e di orari lavorativi equi, la tutela della salute e sicurezza sul lavoro; e si estende anche alle tematiche ambientali come i cambiamenti climatici, la biodiversità e i consumi idrici.

Costantemente rafforzato e aggiornato in risposta alle normative emergenti, il processo è stato sviluppato dall'Unità di Sostenibilità in collaborazione con la funzione di Internal Audit, la funzione Legal e il dipartimento Operations & Supply Chain.

Il processo è integrato da un sistema di whistleblowing che consente di raccogliere e gestire segnalazioni di comportamenti illeciti o non conformi agli standard richiesti. Questo sistema, che garantisce l'anonimato del segnalante, può essere utilizzato, oltre che dai dipendenti del Gruppo, da qualsiasi persona esterna alla Società inclusi i lavoratori appartenenti alla catena del valore (vedi anche pag. 236).

I fornitori sono tenuti a esporre nei luoghi di lavoro il Codice Etico che descrive in dettaglio i canali e le modalità di segnalazione. Il Gruppo si impegna a verificare, durante gli audit etico-sociali e ambientali, che i lavoratori dei fornitori siano a conoscenza del sistema di whistleblowing.

Di seguito sono illustrati gli step del processo di due diligence, che si declinano a partire dalla definizione e adozione di politiche specifiche, essenziali per garantire e promuovere una gestione trasparente e responsabile della filiera, descritte a pagg. 206-207.

Valutazione dei rischi

L'analisi dei rischi è svolta con diversi strumenti ed è applicata a tutte le entità che costituiscono la catena del valore e considera tutte le sedi del Gruppo Moncler, le relazioni commerciali esistenti e potenziali (ad esempio fusioni o acquisizioni), fornitori potenziali ed effettivi, subfornitori e loro dipendenti, includendo donne, bambini, popolazioni indigene e comunità locali, in qualsiasi modo collegati o impattati, anche indirettamente, dalle attività del Gruppo.

In particolare, annualmente, il Gruppo, con il supporto tecnico di un partner internazionale specializzato, conduce una valutazione specifica del rischio ambientale e di violazione dei diritti umani lungo la catena del valore. L'analisi, svolta a livello Paese, copre tutte le fasi del processo produttivo. Come risultato di questo progetto è stata definita una mappatura per area geografica del profilo di rischio potenziale per ciascuno dei principali diritti umani, tra cui salari dignitosi, salute e sicurezza sul lavoro, discriminazione sul posto di lavoro, lavoro minorile, lavoro forzato, orari di lavoro non adeguati, tratta di esseri umani, lavoratori migranti, libertà di associazione e di contrattazione collettiva.

L'analisi di valutazione di rischio teorico ha confermato che i servizi e i processi produttivi svolti dal Gruppo nelle sedi a gestione diretta non presentano un profilo di rischio significativo di potenziale violazione dei diritti umani, mentre quelli gestiti dai fornitori diretti del Gruppo e dalle loro filiere sono caratterizzati da livelli diversificati di rischio. In particolare, le fasi della filiera relative alla coltivazione di cotone e alle lavorazioni intermedie del prodotto finito potrebbero essere potenzialmente caratterizzate da profili di rischio maggiore rispetto ad altre fasi. Per tale motivo il Gruppo da anni ha attivato processi di monitoraggio e prevenzione volti a mitigare tali rischi lungo l'intera filiera. Tra i diritti umani analizzati nella filiera, la garanzia di salari dignitosi è risultato essere tra quelli potenzialmente a rischio, e infatti da anni il Gruppo si impegna nel monitoraggio della tematica attraverso la conduzione di specifiche analisi sul living wage (vedi anche pagg. 212-213). Infine, l'analisi a livello Paese ha evidenziato la presenza di maggiori rischi potenziali nei paesi del sud-est asiatico, dove la filiera del Gruppo ha una presenza molto limitata.

I team Operations & Supply Chain e Acquisti sono periodicamente coinvolti in attività formative in cui sono condivisi i risultati delle attività di valutazione del rischio di violazione dei diritti umani lungo la filiera.

Prevenzione e mitigazione degli impatti

Il processo di analisi dei rischi è essenziale per prevenire impatti negativi e definire azioni di mitigazione, come ad esempio l'assegnazione di priorità nel piano di audit etico-sociali e ambientali e l'integrazione dei risultati nel processo di selezione dei nuovi fornitori.

Gli audit etico-sociali e ambientali sono infatti svolti sia su fornitori potenziali per valutarne l'idoneità ad iniziare un rapporto di business con il Gruppo sia su fornitori già attivi per verificare la continua compliance con le leggi applicabili e i princìpi contenuti nei Codici aziendali. Per questi ultimi, la violazione dei requisiti richiesti dal Gruppo costituisce un inadempimento contrattuale, con facoltà, da parte di Moncler e Stone Island, di richiedere la risoluzione immediata del contratto in essere in caso di non conformità gravi o, nei casi meno gravi, un piano di adeguamento tempestivo.

Al fine di garantire la massima imparzialità, le verifiche vengono regolarmente commissionate ad enti terzi qualificati, accreditati e con riconosciuta esperienza. Gli audit per quanto riguarda gli aspetti sociali si focalizzano sulla verifica del rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo e del lavoratore, con particolare attenzione ai temi del lavoro forzato, lavoro minorile, libertà di associazione, orario di lavoro, salario minimo garantito e, non ultimo, salute e sicurezza.

La checklist proprietaria del Gruppo, utilizzata per lo svolgimento degli audit, viene regolarmente aggiornata per tener conto dell'evoluzione degli standard di riferimento e delle normative locali e internazionali. È stata sviluppata a partire da un'analisi di benchmarking dei principali standard e metodologie riconosciuti a livello industriale e multi-stakeholder, tra cui SMETA3 , Responsible Business Alliance, amfori BSCI4 e altri sistemi di gestione e iniziative internazionali. Questo strumento è stato successivamente adattato alle specificità delle filiere del Gruppo e periodicamente rivisto con il supporto tecnico dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) e di aziende di certificazione e consulenza (tra cui SGS, Control Union, IDFL e KPMG).

3 Sedex Members Ethical Trade Audit.

4 Business Social Compliance Initiative.

Il Gruppo ha un piano di audit triennale che garantisce che tutti i façonisti e i fornitori di commercializzato siano auditati almeno una volta ogni tre anni. Moncler nel corso del triennio 2022-2024 ha svolto 794 audit etico-sociali e ambientali (sia sui fornitori che sui subfornitori), pari al 100% dei volumi assegnati ai façonisti del capospalla, al 93% dei volumi assegnati ai fornitori di altre lavorazioni del capospalla (tintorie, stamperie, ricamifici, ecc.), al 100% dei fornitori di scarpe e borse, all'88% delle concerie, al 97% dei volumi assegnati ai fornitori di maglieria e ai fornitori di soft accessories e al 96% del fatturato 2024 dei fornitori di modelleria e prototipia.

Anche Stone Island, dotata di un piano di audit etico-sociali e ambientali triennale finalizzato a garantire la massima copertura dei fornitori della propria filiera, nel corso del medesimo triennio ha svolto 380 audit etico-sociali e ambientali (sia sui fornitori che sui subfornitori), pari a circa il 100% del valore degli ordini assegnato ai fornitori di commercializzato e il 99% del valore degli ordini assegnato ai façonisti.

Inoltre, nel corso del 2024 entrambi i Marchi hanno svolto audit etico-sociali e ambientali presso i principali fornitori di materie prime, pari al 75% del totale degli acquisti di materie per Moncler e al 90% per Stone Island. In particolare, per quanto riguarda la filiera della piuma, il 100% dei fornitori di Moncler è risultato conforme anche ai nuovi moduli su diritti umani e compliance ambientale inclusi ufficialmente nel Protocollo DIST. Gli stessi moduli ambientali e sociali sono stati anche applicati ai processi di verifica dei fornitori piuma certificata RDS di Stone Island.

È proseguito, infine, lo svolgimento di audit etico-sociali e ambientali anche presso i fornitori di servizi strategici: piattaforme logistiche ed esterne di controllo qualità, fornitori di servizi presso sedi e negozi del Gruppo, per i quali non sono emerse non conformità significative.

A queste attività di verifica si sono affiancati gli audit sull'animal welfare e sulla tracciabilità della piuma. Vedi anche pagg. 238-240.

NUMERO Gruppo Moncler
2022 2023 2024
Audit etico-sociali e ambientali 239 389 546
Audit
e tracciabilità (DIST) - filiera
animal welfare
piuma
136 156 210
Totale 375 545 756

L'aumento del numero di audit etico-sociali e ambientali negli ultimi anni è attribuibile anche al potenziamento delle attività di verifica.

Nel 2024 sempre con l'obiettivo di prevenire gli impatti sui lavoratori dei fornitori e, contestualmente, i potenziali rischi per Moncler e Stone Island, è stata aggiornata la procedura di Gruppo applicata al processo di selezione dei nuovi fornitori. La valutazione di un nuovo fornitore prevede una visita in loco svolta dal team qualità per valutare l'allineamento del fornitore agli standard qualitativi del Gruppo; dopo tale analisi tecnica, il processo di valutazione dei nuovi façonisti e dei nuovi fornitori di commercializzato prevede una verifica documentale sugli aspetti di compliance e finanziari della controparte e la conduzione di un audit etico-sociale e ambientale preventivo da parte di un ente terzo. Per i fornitori di materia prima, invece, il processo prevede la compilazione di un questionario di valutazione in materia ambientale e sociale supportato da evidenze documentali e successivamente lo svolgimento di un audit sul campo.

In questo modo il Gruppo si impegna a non includere nella propria filiera le aziende che non risultano rispettare gli standard qualitativi e i princìpi base etici, sociali e ambientali di Moncler e Stone Island.

I risultati delle attività di audit, inclusi quelli preventivi, sono regolarmente condivisi dalle funzioni Sostenibilità e Internal Audit ai team Operations & Supply Chain e Acquisti. Questo confronto continuo permette a questi ultimi di rivedere la gestione delle relazioni con i fornitori, considerando anche i potenziali rischi e impatti sui lavoratori della filiera.

Con riferimento alle pratiche salariali, altro tema attenzionato nel settore moda, nel Codice di Condotta dei Fornitori e nella Politica Diritti Umani, il Gruppo riconosce l'importanza di garantire salari allineati alla legge o ai contratti collettivi vincolanti vigenti nei Paesi in cui il Gruppo opera e, in ogni caso, adeguati al costo della vita, ai bisogni di base del dipendente, al profitto discrezionale, a parametri di riferimento di mercato e al tipo di prestazioni professionali. Il Gruppo richiede infatti ai propri fornitori di offrire alla forza lavoro un equo livello retributivo e un percorso di valorizzazione e crescita professionale che rifletta le conoscenze, le competenze, le capacità, l'esperienza professionale, così come benefit e incentivi salariali o non salariali.

I fornitori, così come il Gruppo, sono tenuti sia a concedere tutti i benefit previsti dalla legge, ivi inclusi, a titolo esemplificativo e non esaustivo, la previdenza sociale, il congedo parentale, le ferie annuali e le festività, sia a garantire il dialogo sociale con cadenza regolare sulle questioni relative alla compensazione. Inoltre, a tutti i fornitori è richiesto di farsi interamente carico delle tasse e delle altre spese di reclutamento e assunzione dei lavoratori, compresi i lavoratori migranti, gli interinali e i contratti a tempo determinato.

A partire dal 2021, il Gruppo ha iniziato a svolgere, con il supporto di un ente terzo, specifiche analisi sul living wage sia sulle proprie sedi aziendali sia sui propri fornitori, con l'obiettivo di coprire il 100% dei "critical supplier" (vedi anche pag. 242) del Gruppo entro il 2025. In particolare, Moncler collabora con Fair Wage Network, un'organizzazione indipendente dedicata a sviluppare pratiche salariali eque lungo le catene di fornitura a livello globale. La metodologia adottata da Fair Wage Network si avvale della collaborazione delle aziende e dei fornitori in modo tale da valutare le pratiche salariali attraverso questionari compilati dai lavoratori e dai manager, identificando eventuali problematiche e suggerendo attività di miglioramento.

La metodologia di analisi di Fair Wage Network è strutturata attorno a 12 dimensioni, che coprono in modo completo l'intero spettro di indicatori salariali: il salario di sussistenza è quindi solo una delle dimensioni analizzate, a questa si aggiungono anche altri aspetti e variabili delle pratiche salariali e del sistema retributivo (come ad esempio la negoziazione del salario con i rappresentanti dei lavoratori attraverso contrattazione collettiva, la presenza di meccanismi di reclamo per problematiche relative alla remunerazione ecc.). Un altro ambito oggetto dell'analisi consiste nel comparare i risultati emersi dall'assessment con parametri di settore e Paese.

Lo svolgimento di tale analisi e la progressiva estensione ad altri fornitori del Gruppo sono state valutate e prioritizzate sulla base del rischio associato alla localizzazione geografica del fornitore e ad altri fattori, come la presenza di contratti collettivi di lavoro, che assicurino il dialogo e il rispetto di aspetti sociali e ambientali. A tal proposito, si evidenzia che circa il 70% dei fornitori del Gruppo Moncler è localizzato in Italia ed è coperto da contratti collettivi di lavoro.

A fine 2024, la percentuale di "critical supplier" (vedi anche pag. 242) valutati e coinvolti in un'analisi sul living wage svolta con Fair Wage Network era pari all'86%. L'analisi, che negli ultimi tre anni ha coinvolto più di 16.000 lavoratori dei fornitori del Gruppo, ha confermato che la totalità di questi riceve una retribuzione in linea o oltre il salario minimo locale applicabile in base alle normative vigenti. In particolare, è emerso che oltre l'85% dei lavoratori coinvolti nella valutazione percepisce una retribuzione in linea con il living wage specifico calcolato per il Paese di riferimento (ove possibile, la regione) e parametrizzato in funzione di indicatori specifici per tale Paese, quali il tasso di fertilità medio e il numero medio di persone per nucleo familiare che percepiscono un reddito da lavoro.

Per i fornitori di materie prime, una leva che contribuisce a mitigare i potenziali rischi in materia di diritti umani è rappresentata dalla progressiva introduzione di materie prime certificate

secondo standard quali, ad esempio, il Responsible Wool Standard (RWS), il Responsible Alpaca Standard (RAS) e il Responsible Mohair Standard (RMS), che includono criteri che vanno oltre il semplice benessere animale e comprendono aspetti sociali.

Il Gruppo utilizza anche la formazione e il capacity building come strumenti per prevenire potenziali impatti negativi e contestualmente promuovere una gestione responsabile delle tematiche sociali e ambientali lungo la catena di fornitura.

In questo ambito, nel 2024 è proseguita la formazione sul Codice Etico tramite un modulo dedicato disponibile sul portale fornitori, che include una sezione specifica sui princìpi di rispetto dei diritti umani. La partecipazione a questo corso è richiesta a tutti i fornitori al momento della registrazione sul portale.

Inoltre, il Gruppo, con il supporto dell'International Training Centre of the International Labour Organization (ITCILO), ha continuato a offrire formazione mirata sui diritti umani sia ai propri dipendenti sia ai fornitori. Il corso è tradotto in tutte le lingue rilevanti per il Gruppo e viene aggiornato annualmente.

Sono inoltre proseguiti i programmi di capacity building su temi chiave come il living wage (vedi anche pagg. 241-242) e sull'importanza di adottare meccanismi di efficienza energetica e promuovere l'uso di energia rinnovabile lungo la filiera (vedi anche pagg. 79; 123-124; 128; 256-257), coinvolgendo complessivamente 41 fornitori durante l'anno.

Oltre alle continue attività di sensibilizzazione avviate sui temi etici, sociali, ambientali e di benessere animale, Moncler sostiene alcuni fornitori ritenuti strategici, mettendo a disposizione sia degli esperti in materia di salute e sicurezza per fornire consulenza e sviluppare la conoscenza sia un supporto operativo per far fronte a investimenti in macchinari tecnologicamente all'avanguardia per lavorazioni particolari (otto fornitori nel 2024). Dal 2022 il programma è stato esteso anche ai fornitori di Stone Island.

Adozione di misure correttive o di rimedio

Nel caso in cui dalle attività di audit dovessero emergere violazioni delle leggi applicabili o dei princìpi contenuti nei Codici e nelle politiche del Gruppo, la Società richiede al fornitore di attuare adeguate azioni per risolvere le non conformità (vedi anche pag. 214).

Fermo restando l'atteggiamento di tolleranza zero verso violazioni gravi, per le quali il Gruppo si riserva il diritto di risolvere con effetto immediato il rapporto contrattuale in essere con il fornitore, entrambi i Marchi sono impegnati ad accompagnare la propria filiera di fornitura in un percorso di consapevolezza e di miglioramento continuo, richiedendo l'implementazione di azioni correttive laddove se ne rilevasse la necessità. A seguito di ogni audit viene infatti rilasciato un piano di azioni di miglioramento la cui implementazione è oggetto di verifiche successive; a tal proposito il Gruppo si impegna a supportare proattivamente tutti i fornitori nell'attuazione delle azioni correttive concordate.

Al fine di verificare l'effettiva adozione delle misure correttive entro la scadenza condivisa, il Gruppo svolge degli audit di follow up sia on sitesia documentali.

Con riferimento ai 546 siti dei fornitori auditati su aspetti etico-sociali e ambientali nel 2024, a fine anno circa il 94% di essi è risultato in linea con i più alti standard sociali e ambientali previsti dal Gruppo (tale percentuale è pari al oltre il 95% se si considerano i "critical supplier"), con circa il 3% di essi (16 fornitori) è stata interrotta la collaborazione, mentre il restante 3%, a fine 2024, risultava avere ancora in essere non-compliance in quanto l'attività di audit era avvenuta a ridosso degli ultimi mesi dell'anno e non erano stati ancora chiusi tutti i progetti per sanare le non conformità.

Con particolare riferimento agli aspetti sociali, nel corso del 2024 in 104 dei 546 siti oggetto di audit sono state rilevate non-compliance ed è stato rilasciato il relativo piano di azioni di miglioramento. Le principali aree di non conformità hanno riguardato temi di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (73%), nel 23% dei casi aspetti relativi alla gestione dei rapporti di lavoro (non conformità attinenti al trattamento salariale e retributivo (11%), agli orari lavorativi (6%),

alla gestione dei contratti di lavoro (6%)) e, solo nel 4% dei casi, a tematiche relative ai diritti umani. Per le non conformità meno critiche è stato concordato con i fornitori di implementare tempestivamente un piano di risoluzione delle stesse, mentre nei casi più critici è stata sempre interrotta la collaborazione con il fornitore.

Infine, il Gruppo esamina ogni situazione per verificare se dalle non conformità emerse siano scaturiti impatti negativi sui lavoratori; in caso di impatti negativi accertati, il Gruppo verifica se gli stessi ricadano o meno nell'ambito della propria responsabilità valutandone la correlazione con lo svolgimento delle proprie attività. Qualora tale correlazione sussista, il Gruppo adotta misure adeguate per rimediare agli impatti sui lavoratori nella catena del valore, collaborando, quando necessario, con le autorità competenti a livello nazionale e internazionale e con i propri fornitori e partner per risolvere adeguatamente tali situazioni. Il Gruppo si attende, inoltre, che anche i fornitori e partner commerciali adottino misure di mitigazione e rimedio per le violazioni dei diritti umani nelle loro attività, integrando questi obblighi nei propri contratti.

Il processo di due diligence ha contribuito a rafforzare nel tempo la consapevolezza e la cultura dei diritti umani, nonché dei rischi a essi associati, sia all'interno dell'azienda sia lungo la catena di fornitura. Le azioni intraprese hanno dimostrato la loro efficacia nel tempo, portando alla selezione di fornitori a rischio sempre minore e dimostrando che le non conformità, risolte grazie ai piani di miglioramento implementati durante i cicli di audit triennali, non si ripresentano nei successivi audit.

[S2-5] OBIETTIVI LEGATI ALLA GESTIONE DEGLI IMPATTI NEGATIVI RILEVANTI, AL POTENZIAMENTO DEGLI IMPATTI POSITIVI E ALLA GESTIONE DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITÀ RILEVANTI

Di seguito viene riportato il dettaglio degli obiettivi inclusi nel Piano di Sostenibilità e dei risultati raggiunti nel 2024, relativi al pillar Be Fair, che confermano gli impegni futuri del Gruppo per continuare a promuovere una catena di fornitura tracciata e responsabile.

LEGENDA

  • Obiettivo raggiunto
  • Obiettivo on time
  • o Obiettivo posticipato
OBIETTIVI RISULTATI 2024
BE FAIR
Rafforzare i sistemi di tracciabilità delle materie prime [SDG 12]
Ongoing
100% dei fornitori di piuma conformi anche con i
nuovi moduli diritti umani e ambiente inclusi nel
Protocollo DIST (Stone Island adotterà gli stessi
moduli ambientali e sociali nella propria catena
di
fornitura
certificata
Responsible
Down
-
)
Standard
RDS

100% dei fornitori di piuma conformi anche
con i nuovi moduli diritti umani e ambiente
inclusi nel Protocollo DIST (Stone Island ha
adottato gli stessi moduli ambientali e sociali
nella propria catena di fornitura certificata
)
Responsible Down Standard - RDS

Ongoing
Tracciate le materie prime strategiche

Materie prime strategiche tracciate (nylon,
poliestere, cotone, lana e piuma)
2024
Materie prime strategiche in linea con il
Raw
Material Manual

Pubblicato
il
di
Material
Manual
Raw
Gruppo

Materie prime strategiche in linea con il
Raw
di Gruppo
Material Manual
2024
Collezioni Moncler fur free

Collezioni del Gruppo Moncler fur free
Promuovere un luogo di lavoro sicuro ed equo [SDG 8]
2025
Almeno l'80% dei "critical supplier" allineati ai
più alti livelli dello standard di compliance
sociale del Gruppo Moncler
Per la definizione di "critical supplier" vedi pag.
242.

Oltre il 95% dei "critical supplier" allineati ai
più alti livelli dello standard di compliance
sociale del Gruppo Moncler

Eseguiti 546 audit etico-sociali e ambientali.
100% dei fornitori di capospalla auditati su
aspetti etico-sociali nel triennio 2022-2024
Ongoing
Prosecuzione della promozione di certificazioni
in materia di salute e sicurezza e ambiente presso
i siti dei fornitori

Proseguita l'attività di sensibilizzazione sui
fornitori volta a promuovere l'importanza dei
processi di certificazione
2025
100% dei "critical supplier" valutati e coinvolti in
un'analisi sul

living wage
Le analisi di living wage hanno validità triennale

86% dei "critical supplier" valutati e coinvolti
in un'analisi sul
living wage

S4

CONSUMATORI E UTILIZZATORI FINALI

[S4 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello
aziendale…217
[S4-1] Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali 217
[S4-2] Processi di coinvolgimento dei consumatori e degli utilizzatori finali in merito agli impatti 218
[S4-3] Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai consumatori e agli
utilizzatori finali di esprimere preoccupazioni 220
[S4-4] Interventi su impatti rilevanti per i consumatori e gli utilizzatori finali e approcci per la
mitigazione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti in relazione ai consumatori e
agli utilizzatori finali, nonché efficacia di tali azioni 221
[S4-5] Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti
positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti 224

216 MONCLER GROUP – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2024

[S4 SBM-3] IMPATTI, RISCHI E OPPORTUNITÀ RILEVANTI E LORO INTERAZIONE CON LA STRATEGIA E IL MODELLO AZIENDALE

I rischi teorici associati ai clienti, emersi nell'analisi di doppia rilevanza, riguardano temi legati alla gestione e tutela dei dati dei clienti e alla conformità alle leggi applicabili dei prodotti destinati alla vendita (la valutazione non ha preso in considerazione le azioni di mitigazione messe in atto dal Gruppo).

La gestione e la tutela dei dati relativi ai clienti rappresentano un elemento strategico dell'operatività del Gruppo Moncler e del rapporto di fiducia con gli stakeholder in quanto la raccolta, l'archiviazione e l'utilizzo dei dati rivestono un ruolo cruciale nei processi aziendali chiave, tra cui la personalizzazione dell'offerta e la gestione delle relazioni con i clienti nei negozi e online. Nello specifico, dalle valutazioni condotte è emerso che il non rispetto delle normative sulla gestione e tutela dei dati, in vigore nei diversi Stati in cui Moncler e Stone Island operano, potrebbe costituire un potenziale rischio per il Gruppo sia in termini di sanzioni sia a livello reputazionale.

Un altro rischio teorico emerso dall'analisi riguarda la potenziale mancata osservanza delle normative applicabili relative alla conformità dei prodotti destinati alla vendita nel Paese/Stato di commercializzazione, in particolar modo con riferimento all'uso di sostanze chimiche potenzialmente nocive. L'evoluzione delle regolamentazioni applicabili in termini di compliance di prodotto, come ad esempio il regolamento REACH1 in Europa, i requisiti cinesi GB2 e quelli giapponesi JIS3 , richiede, infatti, un attento monitoraggio e adeguamento agli stessi quando necessario. La mancata conformità potrebbe comportare conseguenze, non solo in termini economici, con perdite dirette dovute a restrizioni nella distribuzione, sanzioni, ritiri dal mercato o interdizioni alla vendita, ma anche dal punto di vista reputazionale, minando la percezione del marchio come simbolo di qualità, sostenibilità e responsabilità.

[S4-1] POLITICHE CONNESSE AI CONSUMATORI E AGLI UTILIZZATORI FINALI

GESTIONE E TUTELA DEI DATI

Il Gruppo Moncler, in linea con i princìpi sanciti dal Codice Etico e dalla Politica Diritti Umani (vedi anche pagg. 206-207; 234), riconosce e tutela il diritto alla privacy dei propri clienti, nonché di dipendenti, collaboratori, fornitori e partner. L'azienda si impegna a utilizzare e trattare i dati personali raccolti nei Paesi in cui opera in conformità alle normative vigenti, come il Regolamento UE 2016/679 General Data Protection Regulation(GDPR).

A tal fine Moncler e Stone Island si sono munite di procedure, strumenti e linee guida interni tra cui la Data Protection Master Policy che fornisce le regole e le istruzioni per il trattamento dei dati personali (dei clienti, dei dipendenti e delle terze parti), i relativi periodi di conservazione e individua e definisce le figure coinvolte nel processo, i rispettivi ruoli e le relative responsabilità; il registro delle attività di trattamento dei dati personali; la procedura per la valutazione dell'impatto sulla protezione dei dati personali (Data Protection Impact Assessment – DPIA); la procedura per la gestione delle violazioni dei dati (Data Breach); il regolamento sull'utilizzo degli strumenti informatici da parte dei dipendenti; e i sistemi di information technology in grado di garantire un livello sempre più elevato di sicurezza.

1 Registration, Evaluation, Authorisation and restriction of Chemicals.

2 National Standard of the People's Republic of China.

3 Japanese Industrial Standards.

Tali documenti, processi e strumenti vengono regolarmente monitorati e, se necessario, aggiornati per riflettere eventuali nuove normative o regolamentazioni, nonché cambiamenti nella struttura organizzativa del Gruppo o evoluzioni tecnologiche. Le responsabilità in ambito privacy sono in capo al Consiglio di Amministrazione.

CONFORMITÀ DEL PRODOTTO

In linea con quanto riportato nel Codice Etico, il Gruppo si impegna affinché i prodotti soddisfino le aspettative dei clienti e rispettino i requisiti normativi degli specifici mercati in cui vengono commercializzati.

In linea con quanto previsto dal Codice di Condotta dei Fornitori (vedi anche pag. 206), il Gruppo richiede contrattualmente ai propri partner produttivi di operare nel rispetto delle legislazioni internazionali applicabili in materia di sostanze chimiche e di performance.

In particolare, i partner sono vincolati contrattualmente ad attenersi alle indicazioni contenute nel Capitolato di Conformità che contiene le principali richieste di compliance di entrambi i Marchi ai propri fornitori e relativi sub-fornitori, tra cui tintorie, lavanderie e ricamifici. Il Capitolato viene aggiornato periodicamente, tenendo conto di regolamenti internazionali nonché di parametri volontari e impegni presi da Moncler e Stone Island, al suo interno sono incluse la Manufacturing Restricted Substances List (MRSL) e la Product Restricted Substances List (PRSL) di Gruppo, che definiscono sia le sostanze che i fornitori e i sub-fornitori devono monitorare nelle varie fasi produttive e nei prodotti/materiali, sia i relativi parametri di riferimento da rispettare con lo scopo di prevenire e/o mitigare il rischio di eventuali criticità legate ai prodotti. Inoltre, per Moncler nel Capitolato è incluso il Manual of Performances per i requisiti prestazionali e fisico-meccanici. Per maggiori informazioni su PRSL e MRSL vedi anche pagg. 144-145.

[S4-2] PROCESSI DI COINVOLGIMENTO DEI CONSUMATORI E DEGLI UTILIZZATORI FINALI IN MERITO AGLI IMPATTI

L'ascolto del cliente rappresenta un'attività strategica fondamentale per garantire un servizio sempre più in linea con i suoi desideri e le sue aspettative. Un dialogo continuo con i clienti non solo permette di rispondere in modo tempestivo e accurato alle loro esigenze, ma contribuisce anche a mitigare i rischi teorici e ridurre i potenziali impatti negativi, favorendo una relazione di fiducia e trasparenza. In questo modo, il Gruppo è in grado di adattarsi rapidamente alle dinamiche del mercato, migliorando costantemente l'esperienza offerta e consolidando la propria reputazione.

Il progetto VIBE, adottato a livello globale dal marchio Moncler, prevede la raccolta sistematica dei feedback del cliente locale dopo ogni acquisto attraverso un rapido questionario che analizza, con una scala di gradimento da 1 a 5, diversi aspetti dell'esperienza vissuta, tra cui l'accoglienza, la personalizzazione e il servizio.

L'obiettivo del progetto è non solo quello di intercettare e intervenire su eventuali casi di insoddisfazione, ma soprattutto di supportare e focalizzare il Client Advisor ancor di più sulla conoscenza del proprio cliente al fine di instaurare una relazione duratura.

L'indagine è strutturata su cinque fasi: il giorno successivo all'acquisto i clienti ricevono tramite email o SMS il riepilogo del loro acquisto e un questionario composto da cinque domande. Il feedback del cliente (VIBE) viene immediatamente notificato nell'app di clienteling a disposizione del Client Advisor che potrà quindi prendere visione del commento lasciato dal cliente e ringraziarlo in modo da rafforzare la relazione. In caso di insoddisfazione, sarà compito dello Store

Manager individuare una soluzione per soddisfare pienamente le aspettative del cliente e le iniziative volte a migliorare l'esperienza all'interno del negozio.

Alla fine del 2024, il marchio Moncler ha continuato a mantenere un elevato indice di VIBE score, dato di sintesi che misura la volontà dei nostri clienti di raccomandare Moncler ad altri, pari a 94 (su una scala da 1 a 100) in linea con quanto registrato nel 2023. L'Azienda si propone di mantenere anche per il 2025 un eccellente livello di VIBE score, consolidando la propria performance nel range di eccellenza.

Moncler è inoltre dotata a livello globale di un canale diretto di comunicazione con il cliente, il Client Service. Non si tratta solo di una unità di servizio volta a diventare un interlocutore di riferimento per il cliente, ma rappresenta un canale di dialogo costante in un'ottica di miglioramento continuo. Il servizio gestisce richieste di supporto da parte di clienti provenienti dai diversi canali, sia fisici che digitali, in un'ottica di omnicanalità a livello globale. Nel 2024 l'Azienda ha consolidato il processo di digitalizzazione del Client Service, rafforzando la presenza sui social, ricorrendo a messaggistica istantanea, implementando la web chat e avviando il processo di integrazione delle attività di clienteling.

Le interazioni con il cliente sono state migliorate anche attraverso specifiche attività di coinvolgimento volte a supportare i Client Advisor nell'individuare e personalizzare i momenti di contatto: da quelli legati al lancio di un nuovo prodotto o di una nuova collezione (Product Moment), a quelli trasversali come una festività internazionale (Festivity Moment), a quelli personali come un compleanno (Personal Client Moment). Ciascuno di essi rappresenta per Moncler un'importante opportunità per creare valore per il proprio cliente, instaurare un rapporto di fiducia e offrire un'esperienza altamente distintiva e coinvolgente.

Inoltre, in un contesto caratterizzato da un'interazione sempre più intensa tra Client Advisor e cliente, dalla crescente integrazione tra il canale fisico e quello digitale, l'app di clienteling di Moncler, MonClient, ha assunto un ruolo di fondamentale importanza. L'applicazione si basa su una gestione centralizzata e integrata del calendario Customer Relationship Management (CRM), permettendo ai Client Advisor di gestire gli appuntamenti, pianificare e registrare attività legate ai Client Moment, verificare la disponibilità di un prodotto, effettuare una vendita, oltre che arricchire le anagrafiche dei clienti e gestire le richieste after-sales. Nel corso del 2024 l'app MonClient è stata ulteriormente migliorata nelle proprie funzionalità.

Con l'accelerazione nell'uso della tecnologia da parte dei consumatori, il clienteling di Moncler sta diventando sempre più relazionale e supportato da social platform oltre che da strumenti digitali come video messaging, digital appointment, distance sale e phygital event creando nuove sinergie tra il negozio fisico e i canali digitali, accompagnando i clienti alla scoperta del Marchio.

Nel 2024 il marchio Stone Island ha continuato a rafforzare la relazione diretta con i clienti grazie a MyStoneCompass (MSC), un'app che permette ai Client Advisor di rimanere in contatto con il cliente e offrire un'esperienza personalizzata anche nella fase post-vendita. Grazie a MSC, i Client Advisor possono analizzare lo storico degli acquisti e il profilo del cliente, offrendo un'esperienza altamente personalizzata, costruita attorno alle specifiche esigenze e preferenze di ciascun individuo. Questo sistema integrato permette di ottenere una visione più completa delle preferenze e dei comportamenti dei clienti, ottimizzando l'offerta e migliorando l'esperienza complessiva.

Dal 2020 è, inoltre, stato implementato a livello globale per il marchio Moncler l'indice di VIBE After Sale, al fine di consentire la raccolta sistematica dei feedback del cliente che ha usufruito del servizio post-vendita. Nel 2024, Moncler ha ottenuto un indice di VIBE After Sale pari a 90 (su una scala da 1 a 100) in aumento di sei punti percentuali rispetto a quanto registrato nel 2023.

Inoltre, il marchio Moncler ha commissionato una ricerca quantitativa basata sulla metodologia CAWI (Computer Aided Web Interviews) per comprendere il percepito dei consumatori relativamente ad alcuni ambiti di interesse. La ricerca è stata svolta su un campione rappresentativo di individui tra i 16 e i 54 anni, tutti accomunati da una forte passione per la moda e il lusso; è condotta in sette città in cui il marchio Moncler è presente, coinvolgendo 800 partecipanti per città, per un totale di 22.400 interviste annuali. Le rilevazioni si svolgono in

quattro periodi dell'anno, consentendo una raccolta dati puntuale e continuativa. I dati sono acquisiti in forma anonima tramite panel provider certificati e successivamente analizzati in modo aggregato, garantendo la massima tutela della privacy.

Infine, il Gruppo aderisce e collabora attivamente con diverse associazioni di categoria su vari ambiti per rimanere costantemente aggiornato sulle tendenze di mercato e sulle esigenze dei clienti, e per attivarsi prontamente nel rispondere alle loro aspettative.

A seconda delle attività di coinvolgimento, la responsabilità operativa è gestita da diverse funzioni aziendali, che includono il Retail, Omnichannel, Client Service e Aftersale, oltre a Media & Brand Partnership.

[S4-3] PROCESSI PER PORRE RIMEDIO AGLI IMPATTI NEGATIVI E CANALI CHE CONSENTONO AI CONSUMATORI E AGLI UTILIZZATORI FINALI DI ESPRIMERE PREOCCUPAZIONI

Il cliente si può avvalere di diversi strumenti e momenti per manifestare la sua opinione o le sue preoccupazioni o semplicemente per porre delle domande. Tra questi: il dialogo diretto con i Client Advisor (in persona o tramite piattaforme di messaggistica istantanea), il servizio di Client Service, accessibile attraverso i canali indicati nella sezione "Contact Us" dei siti moncler.com e stoneisland.com, che include opzioni come telefono, e-mail, sistemi di messaggistica istantanea e live chat, e infine il canale di whistleblowing(vedi anche pag. 236).

Le segnalazioni e le richieste ricevute vengono gestite dalle funzioni aziendali competenti, con l'obiettivo di fornire risposte tempestive e soluzioni efficaci.

Nello specifico, in merito alla tutela della privacy, entrambi i Marchi hanno istituito una casella di posta elettronica [email protected] e [email protected] attraverso la quale è possibile contattare i rispettivi Data Protection Officer (DPO) per richieste di informazioni, chiarimenti circa la gestione dei dati personali o per segnalare eventuali violazioni della normativa sulla privacy.

Questi indirizzi si aggiungono a quelli già esistenti, [email protected] e [email protected], nonché gli indirizzi dedicati per ciascuna Region del Gruppo, che consentono a qualsiasi soggetto interessato di contattare Moncler e Stone Island su qualsiasi tematica privacy.

Eventuali segnalazioni e richieste in materia di privacy vengono gestite nel pieno rispetto della normativa vigente e conformemente alle procedure interne adottate, al fine di garantire la massima priorità e attraverso processi strutturati che prevedono l'analisi approfondita del caso, la messa in atto delle eventuali misure correttive e, ove necessario, la notifica tempestiva ai soggetti interessati e alle autorità competenti.

[S4-4] INTERVENTI SU IMPATTI RILEVANTI PER I CONSUMATORI E GLI UTILIZZATORI FINALI E APPROCCI PER LA MITIGAZIONE DEI RISCHI RILEVANTI E IL CONSEGUIMENTO DI OPPORTUNITÀ RILEVANTI IN RELAZIONE AI CONSUMATORI E AGLI UTILIZZATORI FINALI, NONCHÉ EFFICACIA DI TALI AZIONI

GESTIONE E TUTELA DEI DATI

La tutela e il corretto trattamento dei dati personali rappresentano per il Gruppo Moncler un'importante area che ha assunto sempre più rilievo nel corso degli ultimi anni.

Per garantire la conformità alle normative sulla protezione dei dati personali, come il Regolamento UE 2016/679 General Data Protection Regulation (GDPR) in Europa e regolamentazioni equivalenti in altre aree del mondo, il Gruppo adotta un approccio strutturato che include procedure, sopra descritte, e presidi dedicati. Tale approccio si applica alla gestione non solo dei dati dei clienti ma anche di dipendenti, fornitori e altri stakeholder.

Moncler e Stone Island sono dotati di un responsabile della protezione dei dati, il Data Protection Officer (DPO) con il compito di monitorare l'osservanza da parte delle rispettive società del GDPR e di tutte le disposizioni normative e regolamentari relative alla protezione dei dati personali, nonché di fornire alle società e ai dipendenti il necessario supporto in materia di protezione dei dati personali. È stato, inoltre, nominato un DPO delle subsidiary tedesche del Gruppo e un responsabile in materia privacy e cybersecurity in Cina, conformemente a quanto previsto dalla legge locale.

Il sistema di governance della privacy adottato da Moncler include il Comitato Privacy, istituito nel giugno 2019, che ha il compito di garantire un adeguato coordinamento e scambio di informazioni tra le società e il DPO, al fine di ottenere il supporto necessario e monitorare ed implementare gli adattamenti normativi nei processi aziendali. Il Comitato Privacy, che si riunisce con cadenza mensile o bimensile, è composto dal General Counsel, dal Responsabile Corporate Affairs & Compliance e dai responsabili delle funzioni designati come Referenti Privacy per le aree Information Technology, Customer Relationship Management (CRM), People & Organization e Video-sorveglianza, oltre ad altri referenti delle Funzioni Legal, Compliance e Digital. In Stone Island, è presente un ufficio dedicato alle tematiche di privacy che, in coordinamento con Moncler, monitora e gestisce tutte le questioni relative alla privacy.

Il Data Protection Officer di Moncler fornisce aggiornamenti periodici sulle tematiche legate alla privacy al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, che successivamente informa il Consiglio di Amministrazione. Allo stesso modo, la Funzione Worldwide Information & Technology Transformation presenta aggiornamenti periodici sulle questioni di cybersecurity, tema sul quale il Gruppo lavora costantemente per mitigare i potenziali rischi legati a eventuali interruzioni operative causate da attacchi informatici, con l'obiettivo di assicurare la continuità del business e la protezione delle informazioni.

Nel 2024 i momenti di incontro sono stati svolti regolarmente ed è proseguita l'attività di monitoraggio e aggiornamento della documentazione e delle procedure necessarie per garantire un costante allineamento rispetto al GDPR, nonché alle normative locali dei Paesi dove operano le varie società del Gruppo, inclusa la normativa privacy vigente in Cina (e.g., China Personal Information Protection Law(PIPL)).

Sono continuate nel corso del 2024 le attività di audit in materia di privacy condotte dalla funzione Internal Audit di Gruppo, anche con il supporto di consulenti esterni. In particolare, è stato svolto un audit relativo al livello di conformità alle normative in materia di protezione dei dati personali in Cina, con relative attività di follow-up con le funzioni coinvolte.

Eventuali violazioni delle procedure implementate da Moncler e da Stone Island ai sensi del GDPR da parte dei dipendenti sono contemplate dal sistema disciplinare adottato dal Gruppo. Fino ad oggi, non sono mai stati avviati procedimenti disciplinari per tali violazioni.

Moncler, nel 2024 ha ricevuto, attraverso i canali ufficiali, circa 1.367 richieste di varia natura, tra cui richieste di cancellazione dal database ex art. 17 del GDPR, di esercizio del diritto di accesso ex art. 15 del GDPR e di approfondimento sulla gestione dei dati. Quanto a Stone Island, nel 2024, attraverso i canali ufficiali, sono state ricevute circa 156 richieste.

Nel 2024 non sono stati notificati al Gruppo Moncler reclami dall'autorità Garante per la protezione dei dati personali ex art. 77 del GDPR.

È proseguita, infine, la formazione ai dipendenti in modalità e-learning sulle principali disposizioni del GDPR e definito il programma formativo sulla normativa privacy vigente in Cina.

CONFORMITÀ DEL PRODOTTO

Per mitigare il rischio teorico riguardo la potenziale mancata osservanza delle normative applicabili che definiscono la conformità dei prodotti destinati alla vendita nel Paese/Stato di commercializzazione, in particolar modo con riferimento all'uso di sostanze chimiche potenzialmente nocive, il Gruppo adotta un approccio integrato che include il monitoraggio delle materie prime e dei processi produttivi, una stretta collaborazione con i fornitori e l'aggiornamento dei propri standard alle evoluzioni normative.

Per il Gruppo Moncler, la qualità, intesa in senso olistico, è sempre stata e continuerà ad essere una priorità. Fin dalle prime fasi di progettazione e di selezione delle materie prime, la compliance con le leggi applicabili e gli standard aziendali di qualità rappresentano le priorità assolute per il Gruppo. La qualità della piuma, del nylon, del cotone, così come delle altre materie prime utilizzate per la produzione dei capi dei due Marchi, è combinata a una costante ricerca e sperimentazione per ottenere un prodotto finale d'eccellenza. Per raggiungere questi standard, il Gruppo seleziona con grande attenzione i propri fornitori e sottopone le materie prime a rigorosi piani di campionamento che prevedono controlli su composizione, sostanze chimiche potenzialmente pericolose utilizzate e caratteristiche fisico-meccaniche, fondamentali per conseguire la performance tecnica attesa.

In aggiunta alle azioni di mitigazione quali test e procedure di controllo descritti all'interno del capitolo "ESRS E2 – Inquinamento", le materie prime quali accessori (ad esempio bottoni, zip, ecc.) presenti sui capi possono essere sottoposte ad ulteriori campionamenti allo scopo di valutare la compatibilità tecnica degli stessi con i tessuti e con la manutenzione indicata, ad esempio la resistenza durante il lavaggio; mentre per i tessuti possono essere testate proprietà fisicomeccaniche come le variazioni dimensionali ai lavaggi, il pilling, la solidità dei colori, lo scorrimento delle cuciture, la resistenza alla lacerazione, l'idrorepellenza, ecc.. In Stone Island viene data particolare attenzione al processo di tintura in capo e gli accessori e tessuti di produzione vengono sottoposti ad approfonditi test preliminari, tra cui la compatibilità al trattamento, la presenza di impurità e altre componenti che potrebbero generare anomalie in fase tintoriale per apportare, laddove necessario, modifiche ed ottimizzazioni al processo stesso.

I fornitori sono tenuti a verificare che quanto fornito sia conforme ai requisiti di legge o, se più restrittivi, a quelli del Gruppo e, in caso di problematiche, ad approfondirne le cause applicando le opportune azioni correttive, sempre comunque nel rispetto delle normative applicabili nello specifico Paese/Stato di commercializzazione dei prodotti. Il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione delle normative applicabili e adegua i propri standard conseguentemente. Per esempio, relativamente alle emergenti normative sulle sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (Per- and Polyfluoroalkyl Substances - PFAS), il Gruppo Moncler opera nel

pieno rispetto delle normative applicabili dello specifico Paese/Stato in cui commercializza i propri prodotti. Nelle collezioni 2025, già oltre il 90% dei prodotti non contiene tali sostanze e il Gruppo si impegna a proseguire nel percorso di eliminazione.

Relativamente alla qualità tecnica, con riferimento al processo di realizzazione del prodotto, gli esperti della divisione dedicata alla gestione della qualità sia di Moncler che di Stone Island, nella fase di selezione del fornitore sono attenti ad esaminare che il partner abbia adeguate competenze e tecnologie che permettano di produrre capi in linea con gli standard richiesti e che possano garantire livelli qualitativi costanti e uniformi; successivamente monitorano, con cadenza regolare, lo stato d'avanzamento del processo e il rispetto degli standard qualitativi di prodotto. Prima di essere inserito nel processo di produzione, ogni modello è sottoposto a diversi fitting il cui fine è verificare la cura di ogni dettaglio, l'allineamento con le indicazioni stilistiche e modellistiche e garantire il massimo comfort e vestibilità.

Prima della commercializzazione, ogni singolo prodotto Moncler e Stone Island è sottoposto ad un'ultima approfondita ispezione qualitativa. Tali controlli, attraverso un processo strutturato e protocollato, verificano e garantiscono in maniera scrupolosa estetica, caratteristiche, dimensioni, etichettatura e funzionalità di ogni capo dei due Marchi. A tal proposito, dal 2023, il dipartimento dedicato alla gestione della qualità dei prodotti a marchio Moncler, ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema di Gestione Qualità, in conformità alle norme ISO 9001:2015, a garanzia di un costante miglioramento aziendale rivolto alla soddisfazione del cliente, del team interno e dei fornitori. Infine, in quest'ultima fase il Gruppo attiva e verifica l'efficacia di un complesso protocollo di anti-contraffazione con tecnologia di ultima generazione.

COMUNICAZIONE TRASPARENTE E RESPONSABILE

Le relazioni più solide e durature si costruiscono sulla fiducia e sulla trasparenza, princìpi cardine per il Gruppo Moncler. Per questo motivo, ogni azione di comunicazione e marketing viene pianificata e realizzata ponendo particolare attenzione al come comunicare, al "cosa" e a "chi".

Al fine di formalizzare tale consapevolezza e impegno, nel 2022, il Gruppo ha pubblicato la Politica Ethical Marketing & Advertising.

Tutte le immagini ed i messaggi veicolati attraverso i diversi canali di comunicazione, sia online che offline, vengono definiti con estrema cura, affinché siano in linea con i valori aziendali, rispettino la dignità umana, non siano discriminatori e non richiamino comportamenti violenti o modelli comportamentali pericolosi. Un'attenzione particolare viene rivolta alla comunicazione della collezione dedicata ai bambini, continuativamente volta a garantire il rispetto assoluto dei princìpi fondamentali alla base della tutela dei minori.

Sebbene al momento il Gruppo non aderisca a specifici codici o standard volontari relativi all'attività pubblicitaria, rispetta tutte le regolamentazioni applicabili in materia in vigore in ciascuno dei Paesi in cui è presente e monitora costantemente l'evoluzione delle normative, come ad esempio quelle in materia di pratiche commerciali sleali e di Greenwashing. A dimostrazione di questo impegno costante, le attività di marketing, pubblicità e promozione dei prodotti del Gruppo non hanno mai dato luogo a casi di non conformità con regolamenti in essere.

Sempre nell'ottica di una comunicazione responsabile verso il cliente, anche le etichette dei capi rivestono una grande importanza nel veicolare informazioni chiare, trasparenti ed accurate. Moncler e Stone Island adottano le normative applicabili, nazionali e internazionali, che disciplinano l'informativa sui prodotti. In linea con tale impegno, collaborano attivamente con i propri fornitori al fine di ottenere informazioni circa i materiali, effettuando anche test secondo la procedura di campionamento, e i processi utilizzati nelle diverse fasi di produzione. Tutti i capi sono provvisti di un'etichetta che riporta le informazioni applicabili relative alla composizione, alle istruzioni per il lavaggio e la manutenzione e al Paese di produzione.

Le informazioni riportate in tali etichette, laddove richiesto, sono tradotte in almeno dieci lingue. Inoltre, vengono applicate delle etichette personalizzate ai capi destinati a specifici mercati. Per i capi che contengono alcune categorie specifiche di materie prime vengono inserite informazioni aggiuntive come, nel caso della piuma, nome comune dell'animale e

percentuale di piuma e piumino. In particolare, in Moncler, per quanto riguarda la piuma, in tutti i capi è stata inserita un'etichetta con l'indicazione "Piuma certificata DIST" che garantisce che la piuma contenuta nel capo è tutta certificata secondo i princìpi definiti nel Protocollo tecnico chiamato DIST (Down Integrity System & Traceability), che norma le modalità di allevamento e di rispetto del benessere animale, la tracciabilità e la qualità tecnica della piuma. Allo stesso modo, Stone Island, su appositi cartellini, specifica che la piuma d'anatra utilizzata nei suoi capi è certificata secondo il protocollo Responsible Down Standard (RDS). Inoltre, attraverso specifici cartellini editoriali presenti sui capispalla, viene fornita una descrizione delle peculiarità dei materiali innovativi e dei trattamenti utilizzati.

[S4-5] OBIETTIVI LEGATI ALLA GESTIONE DEGLI IMPATTI RILEVANTI NEGATIVI, AL POTENZIAMENTO DEGLI IMPATTI POSITIVI E ALLA GESTIONE DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITÀ RILEVANTI

GESTIONE E TUTELA DEI DATI

Il Gruppo, in materia di gestione e tutela dei dati, si impegna ad aggiornare le procedure e i documenti interni per adeguarli con le evoluzioni normative e le best practice, a prevedere attività di formazione continua e/o specifiche sessioni alle diverse funzioni aziendali e a proseguire le attività di verifica da parte della funzione Internal Audit.

CONFORMITÀ DEL PRODOTTO

Il Gruppo si impegna a proseguire con le attività sopra descritte anche nei prossimi anni, confermando il proprio impegno nel monitoraggio e nella gestione delle sostanze chimiche oltre all'adeguamento continuo dei documenti chiave, come MRSL e PRSL, all'evoluzione delle normative, mantenendo un approccio proattivo per identificare e progressivamente sostituire e/o disciplinare le sostanze chimiche potenzialmente pericolose.

ENTITY SPECIFIC

SUPPORTO ALLE COMUNITÀ

[Entity specific] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello
aziendale…………………………………………………………………………………226
[Entity specific] Politiche relative al supporto alle comunità226
[Entity specific] Azioni e risorse relative al supporto alle comunità 226
[Entity specific] Monitoraggio dell'efficacia delle politiche e delle azioni relative al supporto alle
comunità mediante obiettivi 231

[ENTITY SPECIFIC] IMPATTI, RISCHI E OPPORTUNITÀ RILEVANTI E LORO INTERAZIONE CON LA STRATEGIA E IL MODELLO AZIENDALE

Da sempre il Gruppo Moncler è impegnato a promuovere iniziative e progetti e a supportare organizzazioni benefiche attraverso elargizioni in denaro, donazioni di prodotti e sostegno organizzativo a beneficio delle comunità. Un sostegno attivo frutto della consapevolezza che lo sviluppo di un'azienda non può che avvenire in sintonia e nel pieno rispetto delle comunità stesse. Tale impegno costituisce uno dei pilastri della strategia di sostenibilità del Gruppo, denominato Give Back.

La responsabilità delle iniziative è attribuita al Chief Marketing & Corporate Strategy Officer, in collaborazione con il team Sponsorship & Philanthropy, incaricato in particolare di identificare, sviluppare e gestire iniziative volte al benessere delle collettività e al sostegno di progetti filantropici e sponsorizzazioni in linea con i valori aziendali, di costruire partnership con organizzazioni non profit, istituzioni culturali, enti benefici e altre realtà rilevanti e monitorare i risultati e l'impatto generato dai progetti supportati.

L'impatto positivo di queste attività è emerso come significativo anche nell'ambito del processo di doppia rilevanza.

[ENTITY SPECIFIC] POLITICHE RELATIVE AL SUPPORTO ALLE COMUNITÀ

Il rapporto con le comunità locali è richiamato sia nel Codice Etico sia nella Politica Diritti Umani (vedi anche pagg. 206-207; 234).

Nel proprio Codice Etico, il Gruppo si impegna ad aderire ad iniziative di valore culturale o sociale, e nella Politica Diritti Umani a instaurare un dialogo trasparente e costruttivo con le comunità adiacenti alle proprie attività, sia in modo diretto che attraverso la collaborazione con diverse organizzazioni. Nel Codice Etico inoltre si richiama l'impegno a prestare attenzione a possibili situazioni di conflitto di interesse personali o aziendali, valutando l'affidabilità dei soggetti beneficiari e la loro coerenza con i valori del Gruppo e offrendo contributi in conformità con le leggi in vigore. È inoltre ribadita la consapevolezza di quanto sia importante il rispetto dell'ambiente, inteso come risorsa comune da salvaguardare a beneficio della collettività e delle generazioni future in un'ottica di sviluppo sostenibile.

[ENTITY SPECIFIC] AZIONI E RISORSE RELATIVE AL SUPPORTO ALLE COMUNITÀ

L'impegno del Gruppo a sostegno della comunità si concretizza in iniziative riconducibili principalmente a: ricerca scientifica, protezione dell'ambiente, sviluppo sociale, supporto a popolazioni in situazioni di emergenza, lotta alla povertà, arte e cultura.

A queste si aggiungono attività per le comunità locali adiacenti alle sedi principali del Gruppo, che sono il frutto di confronti con le autorità e la popolazione. I responsabili locali delle sedi principali di Moncler e di Stone Island, infatti, interagiscono e intrattengono un dialogo costante con i rappresentanti delle comunità stesse e delle amministrazioni territoriali, al fine di valutarne i bisogni, le aspettative e l'impatto delle attività aziendali sulla popolazione garantendo il consenso

sociale. Nel 2024 le risorse destinate dal Gruppo Moncler a supporto delle comunità locali sono state di oltre 3,6 milioni di Euro1 , in linea con il 2023. 2 3

Supporto alle popolazioni in situazioni di emergenza

Attraverso i progetti Warmly Moncler l'Azienda collabora con diverse associazioni per proteggere dal freddo coloro che vivono in condizioni di particolare vulnerabilità.

Da diversi anni, grazie al supporto offerto all'UNICEF, il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia che si occupa di garantire assistenza umanitaria ai bambini e alle loro comunità, e ad altre associazioni come UNHCR, l'Agenzia ONU per i Rifugiati che tutela i diritti e il benessere dei rifugiati in tutto il mondo e Fondazione Francesca Rava – N.P.H., Moncler protegge le famiglie più vulnerabili che vivono in alcune delle aree tra le più fredde del mondo, dove le condizioni di vita già estreme si acuiscono con l'arrivo dell'inverno rendendo la sopravvivenza al freddo una lotta quotidiana. Dal 2017 al 2024, l'Azienda ha protetto dal freddo oltre 165.0004 (circa 135.000 nel periodo 2020-2024) bambini e relative famiglie, distribuendo beni di prima necessità, kit neonatali, coperte e abiti.

1 L'ammontare è calcolato sulla base del modello London Benchmarking Group (LBG), un framework utilizzato per classificare e misurare il contributo delle aziende a favore delle comunità. Tale modello prevede tre aree principali di intervento: investimenti nelle comunità, donazioni e iniziative commerciali con impatto sociale. Inoltre, permette di classificare ciascun intervento secondo la tipologia di contributo, ovvero: donazioni finanziarie dirette; donazioni di prodotti, servizi o risorse aziendali (in kind); coinvolgimento attivo dei dipendenti attraverso attività di volontariato (tempo); costi di gestione. Per maggiori informazioni si veda il sito https://www.csisolutions.co.za/lbg-model.php.

2 Rappresenta i costi di gestione per l'organizzazione delle attività di volontariato prestato dai dipendenti durante l'orario di lavoro.

3 Rappresenta il valore monetario delle ore di volontariato prestato dai dipendenti durante l'orario di lavoro.

4 Il valore delle persone protette dal freddo viene calcolato considerando vari fattori: per le donazioni di capi, si attribuisce una persona protetta per ogni capo donato; per le donazioni in denaro, il numero di persone protette viene definito dall'associazione beneficiaria in relazione all'importo della donazione annuale.

Sostegno alla ricerca scientifica

Moncler da sempre crede nella ricerca e nell'innovazione quali fattori chiave per il continuo sviluppo e miglioramento. Questa convinzione va oltre i confini dell'Azienda. Moncler si impegna, infatti, affinché la ricerca venga costantemente sostenuta anche nel settore medico-scientifico e per questo supporta attivamente i ricercatori nella loro attività quotidiana attraverso finanziamenti ed erogazioni di borse di studio. Nel 2024 sono stati devoluti oltre 385.000 Euro per borse di studio e finanziamenti a supporto dei ricercatori della Fondazione Umberto Veronesi e per donazioni genericamente a sostegno dei malati, supportando diverse associazioni e fondazioni tra cui Fondazione Vidas, l'Istituto Europeo di Oncologia (IEO) e Anlaids ETS.

Fondazione Umberto Veronesi

Fondazione Umberto Veronesi nasce nel 2003 con lo scopo di promuovere la ricerca scientifica oncologica di eccellenza e progetti di prevenzione, educazione alla salute e divulgazione scientifica. Tra i suoi promotori vi sono 11 premi Nobel che ne costituiscono il Comitato d'onore. Il sostegno alla ricerca scientifica si concretizza attraverso l'erogazione di borse di ricerca per medici e ricercatori nei settori più avanzati dell'oncologia: dall'inizio del suo operato ad oggi, la Fondazione ha infatti finanziato oltre 2.200 medici e scienziati, impegnati in progetti scientifici di grande valore e oltre 140 progetti di ricerca. La Fondazione è, inoltre, attiva nell'ambito della divulgazione scientifica attraverso la realizzazione di conferenze, progetti con le scuole, campagne di sensibilizzazione e pubblicazioni.

Nel 2013 la Fondazione ha dato vita al progetto Pink is Good, con l'obiettivo di offrire un sostegno concreto alla ricerca sul tumore femminile e avvicinare il pubblico al tema della prevenzione. Da subito Moncler ha partecipato attivamente. Anche nel 2024 Moncler ha sostenuto un ricercatore di Fondazione Umberto Veronesi, impegnato nello studio del tumore al seno. Inoltre, Moncler ha continuato a supportare la Fondazione nel suo impegno nei confronti dell'oncologia pediatrica contribuendo alla creazione della Rete italiana "PALM" (Pediatric Acute Leukemia of Myeloid origin), ovvero un network nazionale di istituti specializzati in campo oncoematologico, coordinato dall'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, e finalizzato alla prima sperimentazione clinica in Europa della terapia genica con cellule CAR-NK e allo sviluppo di nuove metodiche diagnostiche per la leucemia mieloide acuta, un tumore del sangue molto aggressivo che in Italia colpisce circa 70 bambini all'anno.

Infine, con l'obiettivo di promuovere la ricerca legata agli effetti che i cambiamenti climatici hanno sull'ambiente, Moncler dal 2022 supporta un progetto di ricerca della Fondazione Umberto Veronesi sulle capacità di adattamento a condizioni climatiche meno favorevoli di alcune varianti vegetali. Tale studio si concentra in particolare sull'identificare i meccanismi messi in atto da specifiche varietà di cotone per sopravvivere o ottimizzare la crescita in situazioni di siccità. La finalità dello studio è capire come migliorare la resilienza di specie selezionate per l'agricoltura in uno scenario ambientale meno favorevole e risorse idriche limitate.

Iniziative per lo sviluppo sociale ed economico delle comunità

Moncler si impegna a contribuire al benessere della comunità in cui opera sia promuovendo progetti autonomi sia supportando a vario titolo organizzazioni che operano in campo sociale su temi quali l'assistenza ai giovani, la promozione della diversità e dell'inclusione e la diffusione di una cultura di rispetto dell'ambiente.

I giovani e il loro futuro sono da sempre una tematica particolarmente cara a Moncler che da molti anni sostiene le nuove generazioni in difficoltà per garantire loro l'accesso a cure mediche, un livello di educazione adeguato e un percorso di crescita sereno, attraverso collaborazioni con associazioni e fondazioni tra cui Francesca Rava – N.P.H., Dynamo Camp, Comunità San Patrignano, I Bambini delle Fate, Amici di Cometa Onlus, e, dal 2024, Fondazione TOG (Together to Go).

Un altro tema che riveste un ruolo particolarmente rilevante per il Gruppo Moncler è quello della diversità, equità e inclusione. Il Gruppo è, infatti, consapevole di come la discriminazione possa rappresentare una minaccia per la comunità e allo stesso tempo di quanto sia importante contribuire a creare un senso di accoglienza e valorizzazione della diversità. In particolare, Moncler a partire dal 2020 ha iniziato a mettere in atto iniziative volte a promuovere una cultura sempre più inclusiva. In tale contesto si inseriscono donazioni a organizzazioni impegnate su tematiche di diversità e pari opportunità, tra cui la LeBron James Foundation, e Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI) per l'iniziativa CNMI Fashion Trust che ha l'obiettivo di sostenere e promuovere il talento emergente nel settore della moda.

Moncler sostiene anche attività e progetti legati all'ambiente, alla sua salvaguardia e conservazione. In particolare, negli ultimi anni l'Azienda ha supportato le iniziative Keep Karakorum Clean e Keep K2 Clean dell'Associazione Ev-K2-CNR, finalizzate alla pulizia delle montagne, e ha sviluppato un progetto di volontariato con Legambiente volto a ridurre l'utilizzo di plastica e a promuoverne il riciclo.

Fondazione TOG

Fondazione TOG nasce con l'obiettivo di offrire cure specialistiche a bambini con patologie neurologiche complesse e, negli anni, è diventata un centro di eccellenza nel campo della riabilitazione, dell'educazione e dell'orientamento scolastico per i ragazzi con queste disabilità, offrendo sostegno anche alle loro famiglie.

Pioniera nell'utilizzo di tecnologie innovative per favorire lo sviluppo motorio, cognitivo e comunicativo dei bambini, Fondazione TOG, grazie al supporto di Moncler, ha avuto la possibilità di sviluppare ulteriormente lo studio e l'applicazione dell'Eye-tracking. Questa tecnologia rende possibile la comunicazione di bambini o ragazzi con difficoltà di verbalizzazione o patologie neurologiche gravi, che altrimenti non potrebbero esprimersi, contribuendo a migliorare la loro qualità della vita e il percorso riabilitativo. Ad oggi, sono quindici i bambini che utilizzano due dispositivi Eye-trackingpresso il centro TOG.

Con l'obiettivo di integrare questa tecnologia avanzata presso il domicilio delle famiglie e quindi nella vita quotidiana dei bambini, favorendo la comunicazione e lo sviluppo cognitivo di un numero sempre maggiore di bambini, da settembre 2024 Moncler supporta il progetto biennale intitolato "Comunicare, giocare, imparare: un nuovo Eye-tracking per i bambini con patologie neurologiche complesse". Grazie a questo progetto, saranno aggiunti altri quattro dispositivi che verranno utilizzati a rotazione dai bambini, con l'obiettivo di promuoverne la prescrizione e l'acquisto individuale tramite il Servizio Sanitario Nazionale.

Parallelamente, la Fondazione TOG condurrà una ricerca sull'impatto di questa tecnologia e, dal 2025, offrirà un servizio di valutazione accessibile anche a bambini non seguiti dalla Fondazione.

Associazione Ev-K2-CNR

Ev-K2-CNR è un'associazione riconosciuta, senza scopo di lucro, che promuove progetti di cooperazione allo sviluppo e attività di ricerca scientifica nelle regioni montane. L'attività dell'associazione, svolta anche in collaborazione con organizzazioni internazionali come WWF (World Wide Fund for Nature), UNEP (United Nations Environment Programme), UNDP (United Nation Development Programme), WMO (World Meteorological Organization), e ICIMOD (International Centre for Integrated Mountain Development) e locali, si concentra sullo studio e il monitoraggio dei cambiamenti climatici e delle misure di adattamento agli stessi, la salvaguardia della biodiversità e lo sviluppo delle popolazioni montane.

Accomunate dalla passione e il rispetto per la montagna, Ev-K2-CNR e Moncler collaborano dal 2014 per promuovere programmi di ripristino ed educazione ambientale, quali Keep Karakorum Clean e Keep K2 Clean. Grazie a queste iniziative, sviluppate in collaborazione con le istituzioni e le popolazioni locali, i campi base vengono annualmente liberati dai rifiuti e riportati alla loro naturale condizione. Nel corso degli ultimi anni, grazie alla collaborazione

con le autorità del Central Karakorum National Park (CKNP) e della Provincia del Gilgit-Baltistan (Pakistan), è stato attivato un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti che ha consentito, a oggi, la raccolta di circa 80 tonnellate di rifiuti solidi e biologici. Tali attività anche nel 2024, sono state svolte dal personale del CKNP supportato da enti locali, mentre le attività di educazione ambientale per sensibilizzare gli operatori pakistani sull'importanza di preservare parchi e ghiacciai e di potenziamento dei progetti di protezione della natura nella regione sono proseguite a cura di Ev-K2-CNR in stretta cooperazione con il governo del Gilgit-Baltistan (Pakistan), gli stakeholder e la popolazione locale.

Nel 2024, grazie alla collaborazione con la Karakorum International University, la Baltistan University e l'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente del Gilgit-Baltistan per il progetto Glacier and Students, che aveva come obiettivo quello di approfondire la conoscenza dello stato della criosfera in Gilgit-Baltistan (Pakistan), è stato pubblicato, a marzo, lo studio "The Inventory of 13,032 Glaciers in Pakistan". Il progetto è stato realizzato grazie al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in partnership con l'UNDP ed EV-K2-CNR, che hanno collaborato con l'Università degli Studi di Milano, l'Università di Cagliari, la Karakorum International University, la Baltistan University e l'Environmental Protection Agency del Gilgit-Baltistan.

Questo rappresenta un significativo contributo italiano alla comprensione dei ghiacciai e delle risorse idriche della regione, che costituiscono la più importante e durevole riserva di acqua dolce dell'Asia. Il risultato ottenuto è stato accolto positivamente sia dal punto di vista scientifico, sia come strumento di programmazione territoriale, tanto da essere presentato insieme alla World Meteorological Organization (WMO), su invito del Governo italiano per i cambiamenti climatici, alla COP29 di Baku.

In collaborazione con la WMO e l'UNDP, il progetto proseguirà con una serie di attività di sensibilizzazione e divulgazione nelle aree montane del Pakistan e, a livello scientifico internazionale, nel contesto dell'Anno Internazionale dei Ghiacciai proclamato dalle Nazioni Unite per il 2025.

È proseguita, infine, l'iniziativa One Health, un sistema di laboratori dislocati nella regione del Gilgit-Baltistan (Pakistan) dedicati a studiare e salvaguardare la salute della natura e degli animali.

[ENTITY SPECIFIC] MONITORAGGIO DELL'EFFICACIA DELLE POLITICHE E DELLE AZIONI RELATIVE AL SUPPORTO ALLE COMUNITÀ MEDIANTE OBIETTIVI

Di seguito viene riportato il dettaglio degli obiettivi inclusi nel Piano di Sostenibilità e dei risultati raggiunti nel 2024, relativi al pillar Give Back, che confermano gli impegni futuri del Gruppo per supportare le comunità locali tramite iniziative di volontariato o sponsorizzazione di progetti.

LEGENDA

Obiettivo raggiunto

Obiettivo on time
o
Obiettivo posticipato
OBIETTIVI RISULTATI 2024
GIVE BACK
Proteggere le persone dal freddo
2025
150.000 persone in difficoltà protette dal freddo
(2020-2025)

Oltre 165.000 persone in difficoltà protette
dal freddo negli ultimi otto anni (circa
135.000 nel periodo 2020 – 2024)
Creare valore condiviso [SDG 11]
2024
Realizzazione di un progetto ad alto valore
sociale ogni due anni che risponda a un bisogno
specifico della comunità

Supportato
il
progetto
biennale
di
Fondazione TOG dedicato ai bambini con
patologie neurologiche complesse e volto ad
integrare
l'innovativa
tecnologia
Eye
presso il proprio domicilio
tracking
Ongoing
100% della popolazione aziendale elegibile per
attività di volontariato

100% della popolazione aziendale elegibile
per attività di volontariato

GOVERNANCE

G1 condotta delle imprese

G1

CONDOTTA DELLE IMPRESE

[G1-1] Politiche e pratiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese…234
[G1-2] Gestione delle relazioni con i fornitori 241
[G1-6] Prassi di pagamento 243

Questa sezione, in conformità con quanto previsto dagli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) in materia di condotta aziendale (ESRS G1), descrive la cultura d'impresa, i valori della società, nonché i Codici e le politiche che indirizzano i comportamenti e i princìpi da seguire nella gestione del business, con riferimento, in particolar modo, ai temi emersi come significativi nell'analisi di doppia rilevanza ovvero le relazioni con i fornitori e l'attenzione al benessere animale (la valutazione non ha preso in considerazione le azioni di mitigazione messe in atto dal Gruppo). Inoltre, per garantire continuità con quanto riportato nelle Dichiarazioni Consolidate Non Finanziarie degli anni precedenti, vengono affrontati anche i temi della prevenzione della corruzione, dei contributi ai partiti politici e delle attività di lobby, anche se non emersi come rilevanti.

[G1-1] POLITICHE E PRATICHE IN MATERIA DI CULTURA D'IMPRESA E CONDOTTA DELLE IMPRESE

CODICE ETICO

Il Codice Etico e le politiche aziendali sono uno dei pilastri del sistema di corporate governance del Gruppo e regolano il modo di operare del marchio Moncler, del marchio Stone Island e dei rispettivi dipendenti, partner, clienti e azionisti.

I Codici Etici di Moncler e Stone Island racchiudono l'insieme dei valori che entrambi i Marchi riconoscono, condividono e promuovono, nella consapevolezza che condotte ispirate ai princìpi di diligenza, correttezza e lealtà, costituiscono un importante motore dello sviluppo economico e sociale. Ai dipendenti e collaboratori è richiesto di agire con onestà, passione e integrità e di costruire con gli stakeholder relazioni basate sulla fiducia reciproca, affinché la crescita sia guidata dal principio del valore condiviso.

I Codici stabiliscono norme di comportamento chiare per i destinatari, regolando diversi aspetti tra cui i rapporti con dipendenti, fornitori, clienti e autorità; il rispetto dei diritti umani, la tutela della proprietà industriale e intellettuale, delle informazioni riservate e della privacy; il rispetto della concorrenza leale; la corretta gestione amministrativa e finanziaria; l'attenzione all'ambiente; la lotta alla corruzione e al riciclaggio; nonché l'uso responsabile dei beni aziendali e la gestione di conflitti di interesse, contributi e sponsorizzazioni.

I Codici Etici si applicano a tutti i dipendenti, fornitori, appaltatori, consulenti, partner e collaboratori esterni ai due Marchi e in generale in modo uniforme in tutti i Paesi in cui Moncler e Stone Island operano. In caso di inosservanza, è prevista l'applicazione di provvedimenti disciplinari e/o sanzioni fino alla risoluzione del contratto di lavoro o rapporto commerciale in essere.

Il Consiglio di Amministrazione è l'organo competente a deliberare in merito all'adozione, e alle successive modifiche, del Codice Etico, oltre a essere coinvolto nella gestione di eventuali problematiche etiche di particolare rilevanza. Il Responsabile della Funzione Corporate Affairs & Compliance nell'ambito del controllo di secondo livello, monitora il corretto svolgimento delle operazioni di Gruppo nel rispetto dei vincoli normativi e regolamentari di riferimento nonché delle procedure interne e dei valori del Codice Etico. Tale figura assicura inoltre la gestione degli aspetti di compliance aziendale. Le Risorse Umane e i Responsabili di Funzione, invece, supportano attivamente nella formazione e sensibilizzazione del personale, garantendo che tutti i dipendenti comprendano e rispettino le disposizioni del Codice Etico.

I Codici vengono aggiornati periodicamente al fine di allinearli alle migliori best practice internazionali e integrarli maggiormente con le tematiche di sostenibilità emergenti e di business conduct. Entrambi i Codici si ispirano alle principali normative e regolamentazioni esistenti a livello

nazionale e internazionale in tema di responsabilità sociale d'impresa, di corporate governance, di diritti umani e ambiente, come la Carta Internazionale dei Diritti delle Nazioni Unite, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, gli standard di lavoro dignitoso contemplati nelle convenzioni dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), e le Linee Guida per le Imprese Multinazionali dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). I Codici Etici richiamano inoltre i princìpi chiave enunciati nel Codice di Condotta dei Fornitori. Le politiche aziendali di Gruppo, tra cui la Politica Anticorruzione, la Politica Ambientale, la Politica Diritti Umani, la Politica per la Gestione della Salute e Sicurezza, ecc., sono da considerarsi parte integrante dei Codici.

I Codici sono portati a conoscenza dei dipendenti con le modalità più appropriate, conformemente alle consuetudini locali e sono disponibili in lingua italiana e inglese, oltre che in rumeno per il Codice Etico di Moncler. I documenti sono liberamente scaricabili dai siti aziendali intranet e internet. Viene regolarmente erogato un programma di formazione online per tutti i dipendenti di Moncler, inclusi quelli a tempo determinato e part time, al fine di assicurare la corretta comprensione e comportamenti virtuosi e coerenti con le prescrizioni contenute nel Codice, mentre i dipendenti di Stone Island in Italia sono formati su queste tematiche attraverso un modulo specifico all'interno del corso sul Modello 231.

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

I Codici Etici, insieme al Modello Anticorruzione, sono una parte fondamentale ed integrante dei Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo adottati da Moncler e Stone Island ai sensi del D.Lgs. 231/2001. Entrambi i Modelli si concretizzano in un insieme di princìpi e regole di comportamento, procedure operative e codici disciplinari, finalizzati a prevenire la commissione di illeciti e a garantire un comportamento etico da parte di coloro che operano per conto delle Società del Gruppo. I Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo sia di Moncler che di Stone Island vengono periodicamente aggiornati alla luce di variazioni normative ed organizzative. In particolare, per Moncler nell'ottobre 2023 e per Stone Island nel febbraio 2024, i Modelli sono stati aggiornati con l'integrazione di nuove fattispecie di reato quali i delitti in materia di strumenti di pagamento diversi dai contanti e i delitti contro il patrimonio culturale, nonché con il recepimento delle novità comunitarie relative alla gestione del canale di segnalazione (whistleblowing). L'organo deputato a vigilare sull'adeguatezza e sul rispetto del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e dei suoi princìpi ispiratori è l'Organismo di Vigilanza (OdV). Quest'ultimo opera in coordinamento con la funzione di Internal Audit di Gruppo, che riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione e opera in totale autonomia, senza responsabilità su aree operative. L'Internal Audit svolge verifiche su diverse tematiche di compliance, tra cui privacy, fiscalità, salute e sicurezza, aspetti giuslavoristici e prevenzione della corruzione, al fine di verificare il rispetto dei princìpi del Codice Etico. Nel 2024 la funzione di Internal Audit con riferimento alle attività di controllo in relazione alle società italiane del Gruppo ha continuato a svolgere anche diverse verifiche su processi corporate significativi (pagamenti, acquisti, servizi e consulenze, controllo qualità, riaddebiti ai fornitori, vendite, incassi, gestione crediti, gestione delle buste paga, ecc.) e sui principali ambiti identificati come "sensibili" all'interno del Modello. Per quanto concerne le società controllate estere del Gruppo, nel corso dell'anno la funzione Internal Audit ha condotto verifiche e test sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e delle procedure di financial reporting per le società operanti in Cina continentale, Corea del Sud, Giappone, Stati Uniti, Canada e Francia, anche con la finalità di identificare e/o prevenire potenziali comportamenti fraudolenti. Con riferimento alla gestione dell'operatività presso i negozi (gestione di incassi e vendite, gestione dello stock, tutela del patrimonio aziendale e prevenzione furti), la funzione Internal Audit definisce annualmente un piano di verifiche presso i punti vendita. Generalmente, i negozi sono selezionati secondo criteri di significatività del fatturato, indici di rischiosità e diversificazione geografica. Nel corso dell'anno la funzione ha svolto attività di monitoraggio degli inventari, degli ammanchi rilevati in fase di

movimentazione del prodotto e presso i magazzini e del rispetto della procedura relativa alle vendite.

SISTEMA DI WHISTLEBLOWING

A livello Gruppo è attivo un sistema di whistleblowing, con l'obiettivo di gestire in modo accurato e accertare celermente segnalazioni circa eventuali comportamenti illeciti e non rispettosi delle norme, regolamenti, procedure interne e princìpi valoriali, e adottare gli opportuni provvedimenti garantendo al contempo la possibilità di anonimato del segnalante. Qualunque portatore di interesse, interno o esterno al Gruppo che, in buona fede, segnali comportamenti anomali, presunte o effettive violazioni del Codice, è tutelato in questo modo contro ogni forma di ritorsione, discriminazione o penalizzazione.

Una volta ricevuta la segnalazione tramite i canali di whistleblowing, il responsabile della funzione di Internal Audit analizza tempestivamente ogni informazione dandone riscontro al segnalante; se la questione sollevata è molto seria e/o complessa, ha il compito di attivare un'indagine immediata, richiedendo anche il supporto di altre funzioni aziendali tra cui Asset Protection, Legale, Compliance, Risorse Umane, ICT e Sostenibilità, oltre che di consulenti esterni competenti, al fine di svolgere indagini e controlli finalizzati a comprendere ciò che è successo. Laddove lo si ritenga appropriato in relazione alla gravità dell'accaduto, sono messe in atto misure immediate che possono arrivare fino alla risoluzione del contratto con il dipendente, il collaboratore o il fornitore segnalato. La chiusura dell'indagine viene comunicata in forma tracciabile tramite piattaforma informatica al segnalante. Con cadenza almeno semestrale la funzione di Internal Audit riporta in Consiglio di Amministrazione sui casi investigati.

Il Gruppo Moncler ha messo a disposizione dei segnalanti una piattaforma web e linee telefoniche ad hoc – gestite da un soggetto terzo specializzato e disponibili in ogni momento a livello globale – al fine di accogliere e gestire eventuali segnalazioni provenienti da dipendenti, fornitori, clienti e controparti di tutte le società del Gruppo. La piattaforma web è disponibile in italiano, inglese, cinese, giapponese, coreano, francese, tedesco, turco, arabo e rumeno, mentre gli operatori delle linee telefoniche parlano la lingua di tutti i Paesi in cui il Gruppo è presente attraverso la sua rete di negozi. La piattaforma garantisce, tra l'altro, la piena aderenza alle normative internazionali in ambito privacy (trattamento di dati sensibili e personali).

Nel 2024, è stata comunicata all'intera popolazione aziendale con newsletter ad hoc la procedura di whistleblowing aggiornata e resa disponibile sulla intranet aziendale. I responsabili delle risorse umane delle Region sono stati sensibilizzati sull'importanza del whistleblowing e sulle modalità di segnalazione attraverso incontri one-to-one o video conference. Inoltre, il corso obbligatorio sul Codice Etico include una sezione dedicata alle modalità di utilizzo del canale.

ANTICORRUZIONE

Il Gruppo adotta un Modello Anticorruzione, approvato dal Consiglio di Amministrazione, che si basa su un risk assessment mirato e su un'analisi normativa dei reati di corruzione nei Paesi in cui il Gruppo opera, individuati in base all'Indice di Corruzione percepito del Paese e al valore del fatturato generato dall'azienda nel Paese. Sono così identificate le aree a teorico rischio di corruzione e i controlli interni esistenti o da potenziare. La Politica Anticorruzione di Gruppo definisce, inoltre, i princìpi guida e i controlli che il personale, i collaboratori e le controparti del Gruppo sono tenuti a seguire per prevenire episodi di corruzione.

La Politica, in particolare, definisce: responsabilità di monitoraggio della normativa; modalità di gestione e reporting dei casi di non-compliance, specifiche misure a presidio del rischio di corruzione.

Sono state identificate le seguenti aree come teoricamente esposte a un rischio di corruzione: le relazioni con la pubblica amministrazione; le relazioni con fornitori e consulenti esterni; le relazioni con agenti e intermediari; le relazioni con business partner per joint venture e amministratori; la gestione di donazioni / sponsorizzazioni / regali e omaggi; e la gestione delle risorse umane.

Per ognuna di queste aree sono definiti princìpi di comportamento e regole operative sia all'interno della Politica Anticorruzione sia all'interno dei Codici Etici, nonché delle politiche dedicate alla regolamentazione dei comportamenti da tenere nello svolgimento delle attività afferenti alle aree sopra menzionate.

Le politiche e le procedure afferenti al Modello Anticorruzione di Gruppo sono state diffuse e condivise a livello globale. Inoltre, a tutti i dipendenti del Gruppo viene regolarmente offerta una formazione specifica sulla corruzione attiva e passiva. In particolare, nel 2024 è stato introdotto un nuovo programma formativo su piattaforma e-learning, mirato a rafforzare la cultura dell'integrità e a implementare misure di prevenzione anticorruzione efficaci, contribuendo così a mitigare potenziali rischi e a mantenere elevati standard etici.

La funzione di Internal Audit svolge periodicamente attività di audit in loco presso le società del Gruppo al fine di verificare l'effettiva adozione dei controlli a mitigazione del rischio di corruzione nelle aree identificate come più rischiose. In particolare, vengono svolte annualmente verifiche sui costi del marketing, sulle sponsorizzazioni, su liberalità e donazioni, sulla gestione di consulenti e incarichi professionali, sulle assunzioni del personale dipendente, sulla gestione dei fornitori, sui pagamenti, su note spese e spese di rappresentanza.

Nell'ambito di tali verifiche, i vari dipartimenti coinvolti vengono sensibilizzati sul rispetto dei protocolli di controllo definiti. I risultati delle verifiche vengono condivisi con il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e con gli Organismi di Vigilanza di Moncler e Stone Island. Almeno semestralmente, il Consiglio di Amministrazione riceve e valuta le risultanze delle attività di verifica condotte dalla funzione di Internal Audit di Gruppo, anche tramite il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità che ha natura endoconsiliare.

Nel corso del 2024 non sono stati accertati casi di corruzione, attiva o passiva, in linea con il 2023.

Il Gruppo Moncler gestisce i rapporti con partiti politici e loro rappresentanti ispirandosi ai più elevati princìpi di trasparenza ed eticità. Anche nel 2024 il Gruppo Moncler non ha erogato contributi a partiti politici, ad attività di lobbying o a qualsiasi altra attività al di fuori di quelle con scopi associativi. L'impegno politico prestato dai dipendenti del Gruppo, così come l'erogazione di contributi da parte degli stessi, sono da intendersi a titolo personale e del tutto volontario.

Per quanto riguarda le attività di lobbying, il Gruppo opera principalmente attraverso associazioni di settore, senza escludere la possibilità residuale di interagire direttamente con le istituzioni, sempre seguendo i princìpi sopra descritti, al fine di garantire che le attività e le decisioni prese siano allineate alla Politica Ambientale del Gruppo.

COMPLIANCE

Il Gruppo Moncler, come descritto sopra, opera ispirandosi ai più alti princìpi etici di trasparenza, correttezza e lealtà, formalizzati nei Codici Etici di Moncler e Stone Island, nel pieno rispetto delle leggi applicabili nei Paesi in cui è presente e mettendo al centro dei propri sforzi la creazione di un rapporto di fiducia con i propri stakeholder.

A conferma di tale impegno, nel corso del 2024 non è stato emesso a carico delle Società del Gruppo nessun provvedimento definitivo in alcuno dei seguenti ambiti: concorrenza sleale ed antitrust; salute e sicurezza dei prodotti; etichettatura di prodotti (labelling); marketing, incluse pubblicità, promozione e sponsorizzazione; vertenze con impatto sulla comunità; ambiente; proprietà intellettuale.

ANIMAL WELFARE

L'attenzione all'animal welfare rappresenta per il Gruppo Moncler un'area di particolare attenzione.

Come delineato nel Codice di Condotta dei Fornitori e confermato all'interno del Raw Material Manual, tutti i partner sono tenuti a rispettare le normative vigenti sulla salute e il benessere animale e a osservare rigorosi standard di tutela che coprono ogni fase del trattamento degli animali.

In particolare, i fornitori devono garantire il rispetto delle "Cinque Libertà" per il benessere degli animali da allevamento: libertà dalla sete e dalla fame; libertà dal disagio fisico e termico; libertà dal dolore, dalle ferite e dalle malattie; libertà di esprimere comportamenti naturali; libertà dalla paura e dal dolore.

Il Codice richiede che i fornitori adottino tutte le misure necessarie per proteggere le esigenze comportamentali, biologiche ed emotive degli animali, tutelando la biodiversità degli ecosistemi nelle aree di approvvigionamento e che forniscano la provenienza dei materiali di origine animale. Il Gruppo, inoltre, si impegna a non utilizzare materiali derivati da specie a rischio di estinzione secondo la Convenzione CITES (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora).

Piuma

La piuma è una delle materie prime più importanti per Moncler. A tutti i fornitori non solo sono richiesti i più alti standard di qualità ma anche di agire in modo responsabile e nel pieno rispetto del benessere animale.

Con l'obiettivo di tutelare il benessere animale, Moncler richiede e verifica che le sue filiere di approvvigionamento della piuma rispettino stringenti requisiti enunciati nel Protocollo tecnico Moncler chiamato DIST (Down Integrity System & Traceability) consultabile alla pagina dist.moncler.com. Il Protocollo DIST, la cui applicazione è stata avviata nel 2015, norma le modalità di allevamento delle oche bianche, la tracciabilità e la qualità tecnica della piuma. Moncler acquista solo piuma che ha ottenuto la certificazione DIST.

Tra i requisiti base che devono essere rispettati ad ogni livello della filiera, si evidenziano i seguenti: la piuma deve essere ricavata esclusivamente da oche bianche allevate e provenienti dalla

  • filiera alimentare di cui la piuma è un by-product (prodotto secondario);
  • non è ammessa alcuna forma di spiumaggio degli animali vivi o di alimentazione forzata.

Il Protocollo, definito tenendo in considerazione le peculiarità della struttura della filiera di approvvigionamento di Moncler, è il risultato di un dialogo aperto e costruttivo alimentato da un multi-stakeholder forum, istituito nel 2014, che ha preso in considerazione le aspettative dei vari portatori di interesse adottando un approccio scientifico e olistico al tema del benessere degli animali. Il forum, presieduto da un Professore ordinario presso il Dipartimento di Management dell'Università Ca' Foscari di Venezia con specifica conoscenza e competenza nelle tematiche di sostenibilità, è composto oltre che da personale Moncler, da esperti provenienti dal Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Milano, dall'Istituto Nazionale Polacco di zootecnia Koluda Wielka, da Compassion in World Farming, organizzazione non governativa che si occupa del benessere degli animali negli allevamenti, da società di certificazione e consulenza (SGS, Control Union, IDFL, KPMG) e, a partire dal 2023, a seguito dell'inclusione nel protocollo DIST anche dei moduli specifici sui diritti umani e sulla compliance ambientale, anche da rappresentanti dell'International Labour Organization. Con la convinzione che il dialogo sia fonte di miglioramento, a febbraio 2025 è stato organizzato l'undicesimo multi-stakeholder forum durante il quale sono stati discussi i risultati del processo di certificazione ed eventuali evoluzioni future.

Nel Protocollo il benessere animale è valutato secondo una prospettiva innovativa. Accanto all'approccio tradizionale che considera l'ambiente in cui vive l'animale (disponibilità di cibo e di acqua, spazio adeguato per il movimento, ecc.) il DIST, in linea con le indicazioni della Commissione Europea, valuta il benessere basandosi anche su un'attenta osservazione dell'animale attraverso le cosiddette Animal-Based Measure (ABM)1 . Le ABM consentono una valutazione diretta dello stato dell'animale, ossia di come l'oca risponde ai diversi fattori dell'ambiente in cui vive (outcome approach). Gli indicatori Animal-Based utilizzati nel Protocollo DIST sono nove e includono, tra gli altri, quelli volti all'identificazione di comportamenti o aspetti anomali come la plumofagia2 , la presenza di ali dislocate o rotte, di irregolarità delle piume, di becco con colore irregolare. Queste situazioni sono infatti associabili a contesti in cui il benessere dell'oca è compromesso a causa di diversi fattori, tra cui l'elevata densità di allevamento, una dieta inadeguata, l'assenza di accesso all'esterno oppure inappropriate modalità di gestione degli animali.

Un altro indicatore importante e innovativo introdotto nel Protocollo è la valutazione della relazione uomo-animale attraverso la risposta a un test specifico (HAR test, Estep and Hetts, 1992).

Tutti i fornitori si devono attenere scrupolosamente ai requisiti previsti dal Protocollo, a garanzia della tracciabilità della materia prima, del rispetto dell'animale e della più alta qualità ad ogni anello della catena di fornitura.

Per verificare il rispetto dei princìpi contenuti nel Protocollo, Moncler svolge costantemente delle stringenti attività di audit sul campo lungo tutta la sua filiera della piuma che è particolarmente verticalizzata. La filiera include diverse tipologie di soggetti: gli allevamenti di oche, i macelli dove gli animali vengono abbattuti principalmente per la produzione di carne e dove successivamente viene prelevata la piuma, le aziende che effettuano le fasi di lavaggio, pulizia, selezione e lavorazione della materia prima. Inoltre, vanno considerati i façonisti che, a valle del processo di acquisto della piuma, confezionano il prodotto finito.

Al fine di garantire la massima imparzialità delle verifiche:

  • gli audit sono commissionati e pagati direttamente da Moncler e non dal fornitore;
  • l'attività di audit e certificazione è stata affidata a un ente terzo qualificato i cui auditor sono stati formati da veterinari e zootecnici del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Milano;
  • l'operato dell'ente certificatore è a sua volta soggetto alla verifica di un altro organismo di certificazione esterno accreditato.

In particolare, nel 2024 sono stati condotti 210 audit on site di terza parte, verificando così tutte le entità della filiera. In tutti i casi in cui sono state riscontrate delle non conformità non gravi durante le attività di verifica, gli allevamenti hanno dovuto mettere in atto tempestive azioni correttive prima di ottenere la certificazione. Durante gli audit svolti in nessuna farm sono stati riscontrati casi di spiumaggio di animali vivi o di alimentazione forzata.

Per comunicare in modo trasparente l'impegno dell'Azienda in tale ambito, all'interno di tutti i capi Moncler è inserita un'etichetta con l'indicazione "Piuma certificata DIST". Questo importante risultato è stato ottenuto grazie all'estensione della tracciabilità della piuma, secondo i princìpi definiti nel Protocollo DIST, fino all'ultima parte della catena di fornitura, ossia fino al prodotto finito.

Al fine di favorire un percorso di miglioramento continuo, Moncler si impegna a coinvolgere e sensibilizzare la propria filiera anche attraverso attività di formazione. A tal proposito, nel corso

1 Le Animal-Based Measures sono indicatori, rilevabili direttamente sull'animale, che valutano lo stato reale dell'animale stesso in relazione alla sua capacità di adattamento a specifici ambienti di allevamento. Tali misure comprendono indicatori fisiologici, patologici e comportamentali.

2 La plumofagia è un comportamento anormale nella specie avicola che consiste nel beccare le piume di un altro soggetto o strapparle con il becco.

del 2024 è proseguita l'attività di training per i façonisti del capospalla e della maglieria sul rispetto della procedura di tracciabilità. Inoltre, anche nel corso del 2024 sono state svolte diverse sessioni di formazione online con gli auditor della società terza specializzata che conduce sul campo le verifiche sui requisiti presenti nei nuovi moduli relativi ai diritti umani e alla compliance ambientale.

Il Protocollo DIST è un documento stringente e innovativo e vuole continuare ad esserlo. È per questo che è in continua evoluzione ed è soggetto a revisione periodica attraverso il multistakeholder forum. Moncler non intende infatti accontentarsi dei risultati ottenuti, ancorché significativi, ma è determinata a continuare ad impegnarsi per promuovere standard sempre più ambiziosi, accogliendo anche gli spunti di riflessione forniti dagli stakeholder.

Anche Stone Island è impegnata a garantire che la piuma utilizzata nei propri prodotti sia ottenuta nel rispetto del benessere animale. L'Azienda dal 2019 utilizza solo piuma d'anatra certificata secondo il protocollo Responsible Down Standard (RDS). Lo standard ha come obiettivo quello di garantire che le piume impiegate provengano da allevamenti che tutelano il benessere animale lungo tutta la filiera produttiva ed una tracciabilità completa dei materiali certificati. In particolare, dal 2023, su tutti i prodotti del marchio Stone Island contenenti piuma, viene applicata una etichetta che riporta il logo RDS e le informazioni relative alla certificazione secondo le linee guida dello standard. Inoltre, a partire dal 2023, tutti i fornitori della filiera piuma certificata RDS sono stati oggetto di audit di terza parte per verificare la compliance con i nuovi moduli del Gruppo relativi a diritti umani e ambiente.

Qualità della piuma

Sin dall'inizio della storia dell'Azienda, la piuma è stata il cuore di ogni capospalla fino a identificarsi progressivamente con il Marchio stesso. Grazie alla lunga esperienza maturata e alla continua attività di ricerca e sviluppo, Moncler può oggi vantare un'expertise unica, sia con riguardo alla conoscenza della materia prima sia al processo manifatturiero del capo. Ai propri fornitori, Moncler richiede il rispetto dei più alti standard qualitativi, che nel corso degli anni hanno rappresentato e continuano a rappresentare un punto chiave di differenziazione del prodotto. Per l'Azienda però "qualità" è qualcosa di più: per Moncler sono infatti fondamentali anche l'origine della piuma utilizzata e il rispetto dell'animal welfare, aspetti che, nel processo di acquisto della materia prima, sono tenuti in considerazione al pari della qualità.

In particolare, la qualità tecnica della piuma Moncler è garantita da un articolato processo che assicura che solo il miglior piumino d'oca bianca venga impiegato per la realizzazione dei capi. Ogni lotto di piuma è sottoposto ad un duplice controllo che ne verifica la corrispondenza a 11 parametri, che afferiscono alla qualità (oltre che ad aspetti di igiene e salute), definiti dalle più severe normative internazionali e dai restrittivi requisiti richiesti dall'Azienda: prima tramite le sofisticate analisi di un ente indipendente accreditato e, successivamente, per mezzo di ulteriori test svolti presso il laboratorio interno di Moncler, dove lavorano tecnici altamente specializzati nel campo della piuma.

Nel 2024 sono stati effettuati in totale più di 1.200 test. Il contenuto di fiocco di piumino e il fill power sono i principali indicatori della qualità della piuma. I capi Moncler contengono almeno il 90% di fiocco di piumino d'oca bianca e solo il 10% di piume/piumette. Questa alta percentuale di fiocco di piumino è garanzia di un elevato fill power ovvero della capacità della piuma di occupare volume: più elevato è il potere gonfiante, maggiori sono le performance in termini di leggerezza, capacità termica e proprietà isolanti. La piuma Moncler è dotata di un livello di fill power minimo di 710 (pollici cubi per 30 grammi di piumino) che si traduce in capi caldi, soffici e leggeri, capaci di offrire un comfort unico.

Pelliccia

Il Gruppo Moncler, con l'adesione alla Fur-Free Retailer Policy, si è impegnato a non utilizzare pelliccia animale in tutte le sue collezioni. Il termine "pelliccia" si riferisce a qualsiasi pelle con pelo proveniente da animali allevati o catturati in natura esclusivamente o prevalentemente per la loro pelliccia, ad esempio volpe, visone, coyote, finnraccon, ermellino, coniglio, ecc..

Non rientrano in questa definizione di "pelliccia" le pelli con pelo corto (es. shearling) o lungo, provenienti da animali allevati principalmente per la filiera alimentare (es. vitello, bovino, pecora, agnello e capra). Per assicurare che tali animali siano effettivamente un prodotto secondario della filiera alimentare il Gruppo richiede che venga svolto un audit di terza parte sulla filiera.

L'ultima collezione del marchio Moncler che includeva pelliccia è stata la collezione Autunno/Inverno 2023, mentre Stone Island non utilizza pelliccia dal 2018.

In alternativa alla pelliccia, il Gruppo utilizza anche materiali sintetici.

Lana

Per tutelare il benessere animale, il Gruppo Moncler si è dato degli obiettivi anche rispetto alle diverse tipologie di lana.

In particolare, per quanto riguarda la lana merino si è impegnato ad acquistare solo lana merino certificata mulesing free dalle collezioni 2025, ovvero proveniente da pecore non sottoposte alla pratica del mulesing, che consiste nella rimozione di una parte di pelle intorno alla coda per prevenire infezioni parassitarie. Nelle collezioni 2024 circa il 93% della lana merino è realizzato con materiali certificati mulesing free.

Il Gruppo si è inoltre impegnato ad arrivare complessivamente al 70% di lana certificata (ad esempio Responsible Wool Standard (RWS), Nativa o Sustainawool) al 20253 . Nelle collezioni 2024 circa il 70% della lana è certificata.

Inoltre, il Gruppo utilizza solo alpaca e mohair certificati rispettivamente secondo il Responsible Alpaca Standard (RAS) e Responsible Mohair Standard (RMS). Vedi anche pagg. 153; 161; 213.

[G1-2] GESTIONE DELLE RELAZIONI CON I FORNITORI

Il Gruppo Moncler riconosce l'importanza di costruire con i propri fornitori collaborazioni solide e basate sulla fiducia e su valori condivisi. Richiede ai propri fornitori di rispettare i princìpi del Codice Etico e del Codice di Condotta dei Fornitori e al tempo stesso adotta una Politica Acquisti, la cui responsabilità è affidata al Chief Corporate & Supply Officer, che guida il modo di operare dell'azienda nelle relazioni con il fornitore. Questa Politica, che definisce ruoli, responsabilità e princìpi fondamentali per la gestione degli acquisti, garantendo trasparenza, correttezza e conformità normativa, si applica a tutte le società del Gruppo e regola il processo di selezione, qualifica e gestione dei rapporti con i fornitori. Con riferimento al processo di selezione e qualifica viene richiesto di verificare e monitorare l'affidabilità etica, legale, economica e finanziaria dei potenziali fornitori, nonché le capacità tecniche, organizzative e gestionali. In aggiunta, attraverso diversi strumenti a seconda della tipologia del fornitore (vedi anche pagg. 81; 145-146; 210-215; 251-252), è verificato il rispetto dei requisiti in materia di ambiente, salute e sicurezza, diritti dei lavoratori e altri aspetti riportati nel Codice Etico e nel Codice di Condotta dei Fornitori. Nella gestione dei fornitori, la Politica Acquisti prevede l'impegno a rispettare i tempi di pagamento, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese (PMI) e a collaborare nella pianificazione delle consegne, garantendo tempi chiari, una comprensione condivisa dei piani di produzione e un'ottimizzazione della gestione dei picchi di ordini, favorendo così una relazione

3 Il valore considera il fabbisogno in peso di filati e tessuti utilizzati complessivamente per la produzione delle collezioni PE e AI 2025.

cooperativa ed efficiente. Il Gruppo si impegna inoltre a costruire relazioni durature con i propri fornitori e ad avere un comportamento responsabile in caso di un'eventuale interruzione dei rapporti. In aggiunta, sono previsti programmi di formazione e capacity building in ambiti sociali, incluso il tema del living wage (vedi anche pag. 213), e ambientali, sull'importanza dei meccanismi di efficienza energetica e della promozione di energie rinnovabili lungo la filiera (vedi anche pagg. 79; 123-124; 128; 256-257). Questi programmi sono fondamentali per promuovere una cultura del cambiamento, migliorando le performance sociali e ambientali dei fornitori stessi.

Un elemento chiave del modello di gestione dei fornitori è l'identificazione dei "critical supplier" 4 , coinvolti in azioni e iniziative mirate. Tale processo di identificazione è basato su un approccio risk based che tiene in considerazione, oltre all'importanza per il Gruppo in termini di entità economica degli ordini commissionati, qualità, tempi di consegna, dipendenza finanziaria del fornitore, capacità del Gruppo di garantire la fornitura dei beni e servizi nel caso in cui si trovi nelle condizioni di dover sostituire in tempi brevi un fornitore, anche specifici parametri di sostenibilità, tra cui: il potenziale rischio relativo ai diritti umani nel Paese di riferimento, la fornitura di materie prime chiave o di lavorazioni strategiche per il Gruppo, con particolare attenzione alle materie prime di origine animale o associabili a determinati impatti sociali o ambientali.

Infine, sempre nell'ottica di portare la catena di fornitura a un livello di eccellenza, Moncler si è dotato di un sistema di vendor rating attraverso il quale viene attribuita una valutazione complessiva del fornitore che tiene in considerazione anche gli aspetti di sostenibilità. Ad ogni indicatore viene attribuito un peso che contribuisce a stabilire la valutazione del singolo fornitore in base ai risultati raggiunti nelle diverse aree. Le macroaree del vendor ratingsono:

  • sostenibilità e compliance (condizioni di lavoro e rispetto dei diritti umani, rispetto di standard in materia di sostanze chimiche, indicatori relativi ai risultati dei test di compliance svolti sui prodotti, pratiche ambientali, animal welfare, ecc.);
  • qualità (tasso di difettosità della produzione, segnalazioni sulla qualità inviate al client service, ecc.);
  • livello di servizio delle consegne (flessibilità, puntualità di consegna, ecc.);
  • costo (competitività dei prezzi, costi logistici, ecc.);
  • innovazione (capacità tecnologica, attitudine all'innovazione, ecc.);
  • sostenibilità finanziaria (grado di resilienza economica del fornitore).

Per quanto riguarda invece i fornitori indiretti, ovvero i fornitori di beni e servizi non correlati al prodotto, dal 2018 è stato introdotto un processo di qualifica volto a raccogliere informazioni sull'organizzazione, sulla situazione economico-finanziaria e sulle pratiche sociali e ambientali dei fornitori stessi. Relativamente alle tematiche di sostenibilità, il 57% dei fornitori ha un codice etico e oltre il 50% dei fornitori qualificati ha implementato iniziative in ambito sociale e ambientale. È proseguita la mappatura delle certificazioni possedute dai fornitori, relative a qualità, sostenibilità sociale e ambientale, nonché salute e sicurezza. Circa la metà dei fornitori possiede almeno una certificazione e tra questi la maggior parte è in possesso della certificazione ambientale ISO 14001 e/o di quella sulla salute e sicurezza ISO 45001. Il Gruppo, inoltre, ha continuato a sensibilizzare i fornitori non ancora certificati, sottolineando l'importanza di tali strumenti come elemento strategico per il miglioramento continuo e per l'adozione di standard operativi sempre più elevati. Infine, Moncler nel 2021 ha svolto un'attività di verifica dell'affidabilità dei partner anche con l'arricchimento di informazioni sulla gestione delle tematiche di sostenibilità; tale attività ha coinvolto circa 120 fornitori. Tali fornitori indiretti, principalmente costruttori, provider di attività di manutenzione e servizi sono stati valutati secondo 28 criteri, suddivisi in quattro categorie: ambientale, lavoro e diritti umani, salute e sicurezza ed etica. Questo strumento, che si basa su princìpi, standard e linee guida internazionali quali il Global Compact, la ISO 26000 e le Linee

4 Ad oggi, la maggior parte dei lavoratori dei "critical supplier" del Gruppo è costituita da donne (circa il 72%) e la percentuale di lavoratori migranti è pari a circa il 4%.

Guida dell'OCSE, ha fornito una serie di parametri che hanno consentito di valutare e confrontare le prestazioni sociali e ambientali dei fornitori indiretti.

[G1-6] PRASSI DI PAGAMENTO

Il Gruppo Moncler paga le fatture secondo le condizioni contrattuali concordate e conformemente alle norme di mercato. In particolare, per la categoria "servizi"5 , che costituisce il 66% delle fatture annuali in termini di valore, il Gruppo paga entro circa 60 giorni dalla data della fattura in linea con il termine standard di pagamento. Le prassi e i tempi medi di pagamento descritti si applicano anche alle PMI.

Nel 2024, il tempo medio impiegato dal Gruppo per pagare le fatture dei fornitori relativi a tutte le categorie di acquisto è stato di 67 giorni. Si evidenzia che non vi sono procedimenti giudiziari attualmente pendenti dovuti a ritardi di pagamento.

5 Nella categoria "servizi" sono inclusi anche i façonisti.

APPROFONDIMENTI

DIPENDENTI PER AREA GEOGRAFICA E PER GENERE

Gruppo Moncler
2022 2023 2024
Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne
Italia 1.820 30,5% 69,5% 2.164 29,3% 70,7% 2.282 28,3% 71,7%
EMEA (esclusa Italia) 2.281 24,2% 75,8% 2.806 23,4% 76,6% 3.147 23,4% 76,6%
Americhe 548 47,8% 52,2% 598 46,5% 53,5% 576 48,4% 51,6%
Asia 1.661 36,0% 64,0% 1.942 37,5% 62,5% 2.170 37,1% 62,9%
Totale 6.310 31,2% 68,8% 7.510 30,6% 69,4% 8.175 30,2% 69,8%

DIPENDENTI PER CATEGORIA PROFESSIONALE E PER GENERE

Gruppo Moncler
2022 2023 2024
Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne
Dirigenti/ Dirigenti senior 122 63,1% 36,9% 134 58,2% 41,8% 147 59,2% 40,8%
Manager 545 45,5% 54,5% 587 46,5% 53,5% 666 45,0% 55,0%
Professional 711 36,3% 63,7% 831 34,5% 65,5% 894 33,9% 66,1%
Impiegati 3.476 35,4% 64,6% 3.999 36,8% 63,2% 4.239 37,1% 62,9%
Operai 1.456 10,6% 89,4% 1.959 9,6% 90,4% 2.229 9,1% 90,9%
Totale 6.310 31,2% 68,8% 7.510 30,6% 69,4% 8.175 30,2% 69,8%

DIPENDENTI PER FASCIA D'ETÀ E PER GENERE

Gruppo Moncler
2023 2024
Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne
<30 2.056 38,7% 61,3% 2.160 37,8% 62,2%
30-50 4.393 29,3% 70,7% 4.772 29,6% 70,4%
>50 1.061 20,4% 79,6% 1.243 18,9% 81,1%
Totale 7.510 30,6% 69,4% 8.175 30,2% 69,8%

DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO E PER GENERE

Gruppo Moncler
2022 2023 2024
Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne
Contratto tempo
indeterminato
5.307 29,6% 70,4% 6.480 28,7% 71,3% 7.192 28,6% 71,4%
Contratto tempo determinato 1.003 39,7% 60,3% 1.030 42,5% 57,5% 983 41,5% 58,5%
Totale 6.310 31,2% 68,8% 7.510 30,6% 69,4% 8.175 30,2% 69,8%

DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO E PER AREA GEOGRAFICA

Gruppo Moncler
2022 2023 2024
Totale Contratto
tempo
indeterminato
Contratto
tempo
determinato
Totale Contratto
tempo
indeterminato
Contratto
tempo
determinato
Totale Contratto
tempo
indeterminato
Contratto
tempo
determinato
Italia 1.820 90,7% 9,3% 2.164 90,0% 10,0% 2.282 92,9% 7,1%
EMEA (esclusa
Italia)
2.281 83,7% 16,3% 2.806 86,2% 13,8% 3.147 86,8% 13,2%
Americhe 548 78,3% 21,7% 598 79,8% 20,2% 576 83,7% 16,3%
Asia 1.661 79,4% 20,6% 1.942 84,2% 15,8% 2.170 85,6% 14,4%
Totale 6.310 84,1% 15,9% 7.510 86,3% 13,7% 8.175 88,0% 12,0%

DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO E PER GENERE

Gruppo Moncler
2022 2023 2024
Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne
Dipendenti tempo pieno 5.592 30,5% 69,5% 6.743 29,8% 70,2% 7.354 29,5% 70,5%
Dipendenti part time 718 36,9% 63,1% 767 37,2% 62,8% 821 35,8% 64,2%
Totale 6.310 31,2% 68,8% 7.510 30,6% 69,4% 8.175 30,2% 69,8%

DIPENDENTI A TEMPO INDETERMINATO PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO E PER GENERE

Gruppo Moncler
2022 2023 2024
Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne
Dipendenti tempo pieno 4.998 29,6% 70,4% 6.137 28,6% 71,4% 6.793 28,6% 71,4%
Dipendenti part time 309 30,1% 69,9% 343 30,0% 70,0% 399 28,6% 71,4%
Totale 5.307 29,6% 70,4% 6.480 28,7% 71,3% 7.192 28,6% 71,4%

DIPENDENTI ENTRATI E USCITI PER GENERE

Gruppo Moncler
2022 2023 2024
Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne
Dipendenti assunti 3.187 1.129 2.058 3.579 1.232 2.347 3.029 1.018 2.011
Dipendenti che hanno lasciato
il Gruppo
2.167 780 1.387 2.379 905 1.474 2.364 862 1.502

DIPENDENTI ENTRATI E USCITI PER ETÀ

Gruppo Moncler
2024
Tot.
<30
30-50
>50
Dipendenti
assunti
3.029 1.323 1.397 309
Dipendenti che
hanno lasciato
il Gruppo
2.364 986 1.133 245

DIPENDENTI ENTRATI E USCITI PER ETÀ

Gruppo Moncler
2022 2023
Tot. <30 31-40 41-50 >50 Tot. <30 31-40 41-50 >50
Dipendenti assunti 3.187 1.773 789 405 220 3.579 1.901 849 526 303
Dipendenti che hanno
lasciato il Gruppo
2.167 1.010 688 296 173 2.379 1.177 720 285 197

DIPENDENTI ENTRATI E USCITI PER CATEGORIA PROFESSIONALE E PER GENERE

Gruppo Moncler
2022
Dipendenti assunti Dipendenti che hanno lasciato il Gruppo
Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne
Dirigenti/ Dirigenti senior 24 58,3% 41,7% 17 58,8% 41,2%
Manager 148 46,6% 53,4% 77 37,7% 62,3%
Professional 173 40,5% 59,5% 141 39,7% 60,3%
Impiegati 2.289 39,6% 60,4% 1.598 39,0% 61,0%
Operai 553 12,7% 87,3% 334 18,3% 81,7%
Totale 3.187 35,4% 64,6% 2.167 36,0% 64,0%
Gruppo Moncler
2023
Dipendenti assunti Dipendenti che hanno lasciato il Gruppo
Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne
Dirigenti/ Dirigenti senior 17 64,7% 35,3% 13 92,3% 7,7%
Manager 100 47,0% 53,0% 79 44,3% 55,7%
Professional 156 36,5% 63,5% 113 44,2% 55,8%
Impiegati 2.489 41,2% 58,8% 1.871 40,2% 59,8%
Operai 817 11,3% 88,7% 303 18,2% 81,8%
Totale 3.579 34,4% 65,6% 2.379 38,0% 62,0%
Gruppo Moncler
2024
Dipendenti assunti Dipendenti che hanno lasciato il Gruppo
Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne
Dirigenti/ Dirigenti senior 19 68,4% 31,6% 14 64,3% 35,7%
Manager 107 44,9% 55,1% 80 53,8% 46,3%
Professional 119 32,8% 67,2% 112 38,4% 61,6%
Impiegati 2.147 39,8% 60,2% 1.800 39,8% 60,2%
Operai 637 10,0% 90,0% 358 14,0% 86,0%
Totale 3.029 33,6% 66,4% 2.364 36,5% 63,5%

DIPENDENTI ENTRATI E USCITI PER AREA GEOGRAFICA

Gruppo Moncler
2022
Totale EMEA (inclusa
Italia)
Americhe Asia
Dipendenti assunti 3.187 1.896 388 903
Dipendenti che hanno lasciato il Gruppo 2.167 1.199 330 638

Gruppo Moncler
2023
Totale EMEA (inclusa
Italia)
Americhe Asia
Dipendenti assunti 3.579 2.309 340 930
Dipendenti che hanno lasciato il Gruppo 2.379 1.444 288 647
Gruppo Moncler
2024
Totale EMEA
(inclusa Italia)
Americhe Asia
Dipendenti assunti 3.029 1.958 300 771
Dipendenti che hanno lasciato il Gruppo 2.364 1.507 317 540

DIPENDENTI PER PAESE

Gruppo Moncler
2022 2023 2024
Numero % Numero % Numero %
Italia 1.820 28,8 2.164 28,8 2.282 27,9
Romania 1.302 20,6 1.716 22,9 1.959 24,0
Cina1 655 10,4 764 10,2 883 7,9
Giappone 648 10,3 709 9,4 773 9,5
Stati Uniti 452 7,1 486 6,5 464 5,7
Sud Corea 284 4,5 401 5,3 438 5,4
Francia 319 5,1 352 4,7 358 4,4
Regno Unito 138 2,2 151 2,0 195 2,4
Germania 151 2,4 148 2,0 159 1,9
Svizzera 87 1,4 99 1,3 104 1,3
Canada 80 1,3 96 1,3 89 1,1
Austria 57 0,9 68 0,9 78 1,0
Altri Paesi 317 5,0 356 4,7 393 7,7
Totale 6.310 100 7.510 100 8.175 100

RAPPORTO TRA LIVELLI RETRIBUTIVI DELLE DONNE E QUELLI DEGLI UOMINI2

1 La Cina include i dipendenti della Cina continentale, Hong Kong SAR, Macao SAR e Taiwan Region.

2 I livelli retributivi sono stati riparametrati sulla base dell'indice del costo della vita in Italia.

PRESENZA FEMMINILE

Percentuale (%) Gruppo Moncler
2023 2024 Obiettivo
Percentuale di donne sul totale 69% 70% ≥ 50% entro il 2025
Percentuale delle manager donne sul totale del
management (incluse le posizioni junior, middle e
senior management, dirigenti e dirigenti senior)
51% 52% ≥ 50% entro il 2025
Percentuale delle junior manager donne sul totale dei
junior manager
55% 56% ≥ 50% entro il 2025
Percentuale delle top manager donne sul totale dei
top manager
42% 41% ≥ 50% entro il 2025
Percentuale delle manager donne nelle funzioni che
generano ricavi sul totale dei manager nelle funzioni
che generano ricavi
49% 55% ≥ 50% entro il 2025
Percentuale delle donne in posizioni STEM sul totale
delle posizioni STEM3
67% 61% ≥ 50% entro il 2025

DIPENDENTI PER ETNIA (REGION AMERICHE)

Gruppo Moncler
2022
Percentuale sulla forza lavoro totale Percentuale sul totale del management
(incluse le posizioni junior, middle e
senior management)
Afro-americani 13% 2%
Asiatici 25% 22%
Ispanici 23% 11%
Bianchi 9% 25%
Caucasici 18% 24%
Altro o mancanti 11% 15%
Gruppo Moncler
2023
Percentuale sulla forza lavoro totale Percentuale sul totale del management
(incluse le posizioni junior, middle e
senior management)
Afro-americani 13% 7%
Asiatici 29% 29%
Ispanici 23% 11%
Bianchi 10% 20%
Caucasici 15% 26%
Altro o mancanti 10% 7%
Gruppo Moncler
2024
Percentuale sulla forza lavoro totale Percentuale sul totale del management
(incluse le posizioni junior, middle e
senior management)
Afro-americani 14% 8%
Asiatici 29% 29%
Ispanici 22% 9%
Bianchi 9% 18%
Caucasici 15% 28%
Altro o mancanti 11% 8%

3 Science, technology, engineering, and mathematics.

TIPOLOGIA DI FORMAZIONE

ORE Gruppo Moncler
2022
Totale Uomini Donne
Obbligatoria 29.310 5.438 23.872
Italia 6.530 2.054 4.476
EMEA (esclusa Italia) 21.958 3.014 18.944
Americhe 623 262 361
Asia 199 108 91
Non obbligatoria 141.533 22.531 119.002
Italia 13.678 3.538 10.140
EMEA (esclusa Italia) 111.642 13.423 98.219
Americhe 1.953 778 1.175
Asia 14.260 4.792 9.468
Totale 170.843 27.969 142.874
ORE Gruppo Moncler
2023
Totale Uomini Donne
Obbligatoria 49.647 7.765 41.882
Italia 10.502 3.033 7.469
EMEA (esclusa Italia) 38.153 4.335 33.818
Americhe 501 220 281
Asia 491 177 314
Non obbligatoria 255.514 42.350 213.164
Italia 38.157 5.995 32.163
EMEA (esclusa Italia) 170.821 19.135 151.686
Americhe 7.927 3.911 4.016
Asia 38.609 13.310 25.300
Totale 305.161 50.115 255.046
ORE Gruppo Moncler
2024
Totale Uomini Donne
Obbligatoria 58.914 11.161 47.754
Italia 11.864 3.041 8.823
EMEA (esclusa Italia) 38.034 4.913 33.121
Americhe 1.489 656 833
Asia 7.527 2.550 4.977
Non obbligatoria 231.623 45.289 186.334
Italia 34.617 5.360 29.257
EMEA (esclusa Italia) 130.452 15.372 115.080
Americhe 13.363 6.792 6.571
Asia 53.190 17.765 35.425
Totale 290.537 56.450 234.088

FORMAZIONE PER FASCIA D'ETÀ

Gruppo Moncler
ORE 2024
Totale
Uomini
Donne
<30 76.529 14.368 62.161
30-50 152.394 33.321 119.074
>50 61.614 8.761 52.853
Totale 290.537 56.450 234.088

FORMAZIONE PER FASCIA D'ETÀ

Gruppo Moncler
ORE 2022 2023
Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne
<30 35.320 26,5% 73,5% 62.371 21,0% 79,0%
31-40 49.407 21,0% 79,0% 68.227 25,6% 74,4%
41-50 58.216 10,1% 89,9% 94.383 14,5% 85,5%
>50 27.900 8,5% 91,5% 80.180 7,4% 92,6%
Totale 170.843 16,4% 83,6% 305.161 16,4% 83,6%

ORE MEDIE DI FORMAZIONE PER CATEGORIA PROFESSIONALE E GENERE

Gruppo Moncler
ORE 2022 2023 2024
Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne
Dirigenti/ Dirigenti
senior
7,0 6,2 8,4 9,2 9,2 9,1 12,5 12,1 12,9
Manager 13,7 12,7 14,4 16,3 16,6 16,0 19,9 18,9 20,7
Professional 15,2 14,4 15,6 17,2 18,3 16,6 22,4 21,9 22,6
Impiegati 9,2 7,5 10,1 20,8 16,2 23,4 24,6 19,3 27,8
Operai 82,3 73,1 83,4 100,6 83,8 102,4 67,8 62,9 68,3
Totale 27,1 14,2 32,9 40,6 21,8 48,9 35,5 22,9 41,0

INFORTUNI PER GENERE E AREA GEOGRAFICA

NUMERO Gruppo Moncler
2022 2023 2024
Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne
Numero infortuni totali sul
luogo di lavoro
24 9 15 21 7 14 25 9 16
Italia 7 1 6 8 - 8 12 5 7
EMEA (esclusa Italia) 7 4 3 11 5 6 9 3 6
Americhe 6 4 2 1 1 - 4 1 3
Asia 4 - 4 1 1 - - - -
Numero infortuni totali in
itinere
11 2 9 1 - 1 3 1 2
Italia 9 1 8 - - - 2 1 1
EMEA (esclusa Italia) 2 1 1 1 - 1 1 - 1
Americhe - - - - - - - - -
Asia - - - - - - - - -
Numero infortuni totali sul
luogo di lavoro e in itinere
35 11 24 22 7 15 28 10 18

INFORTUNI E ASSENZE PER INFORTUNI

Gruppo Moncler
2022 2023 2024
Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne
Infortuni (n.) 35 11 24 22 7 15 28 10 18
sul luogo di lavoro 24 9 15 21 7 14 25 9 16
in itinere 11 2 9 14 - 1 3 1 2
Assenze per infortuni (gg.) 1.557 581 976 729 274 455 1.387 679 708
sul luogo di lavoro 1.365 560 805 717 274 443 1.369 674 695
in itinere 192 21 171 12 - 12 18 5 13

INDICI INFORTUNISTICI (LUOGO DI LAVORO E IN ITINERE) PER GENERE

Gruppo Moncler
2022 2023 2024
Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne
Indice di incidenza5 5,55 5,59 5,53 2,93 3,05 2,88 3,43 4,06 3,15
Indice di gravità6 0,16 0,20 0,14 0,06 0,07 0,05 0,10 0,17 0,07
Indice di frequenza7 3,58 3,75 3,51 1,80 1,91 1,75 2,01 2,45 1,83

INDICATORI SULLA CATENA DI FORNITURA

Gruppo Moncler
2024
Fornitori Tier 1 (n.) 589
Fornitori critical (n.) 133
Fornitori critical Tier 1 44
Fornitori critical non-Tier 1 89
Valore degli ordini con i fornitori critical (%) 50%
2024
Siti dei fornitori sottoposti ad assessment su aspetti etico-sociali e
ambientali (n.)
546
Fornitori sottoposti ad assessment su aspetti etico-sociali e ambientali,
risultati non in linea con i più alti standard sociali e ambientali previsti dal
Gruppo e con cui è stato condiviso un piano di azioni correttive per risolvere
le non conformità riscontrate (n.)
33
Di cui fornitori con cui è stata interrotta la collaborazione 16
Di cui fornitori supportati nell'implementazione del piano di azioni
correttive
17

4Dato riportato in linea con la richiesta degli standard ESRS.

5 Indice di incidenza: (numero di infortuni/numero totale dei dipendenti) x 1.000.

6 Indice di gravità: (numero di giornate perse per infortuni/numero totale di ore lavorate) x 1.000. Nel 2024 le ore lavorate sono state pari a circa 13,9 milioni per il Gruppo.

7 Indice di frequenza: (numero di infortuni/numero totale di ore lavorate) x 1.000.000.

Fornitori critical sottoposti ad assessment su aspetti etico-sociali e
ambientali (n.)
133
Fornitori critical sottoposti ad assessment su aspetti etico-sociali e
ambientali, risultati non in linea con i più alti standard sociali e ambientali
previsti dal Gruppo e con cui è stato condiviso un piano di azioni correttive
per risolvere le non conformità riscontrate (n.)
6
Di cui "critical supplier" con cui è stata interrotta la collaborazione -
Di cui "critical supplier" supportati nell'implementazione
del piano di azioni correttive
6

MATERIE PRIME

% SU VOLUMI
USATI8
20249
Nylon 18%
Cotone 36%
Poliestere 18%
Piuma 6%
Lana 7%
Altro10 15%

RIFIUTI PRODOTTI

RIFIUTI PER DESTINAZIONE (TONNELLATE) 2023 2024
Totale rifiuti riciclati o recuperati 1.614,1 1.431,2
Totale rifiuti smaltiti 195,5 260,7
di cui conferiti a discarica - -
di cui inceneriti con recupero di energia 182,1 255,4
di cui inceneriti senza recupero di energia 0,1 -
di cui conferiti ad altre operazioni di smaltimento 13,3 5,3

8La tabella non include i dati relativi ai quantitativi di materiali del packaging.

9 Il valore considera il fabbisogno in peso di filati e tessuti utilizzati complessivamente per la produzione delle collezioni PE e AI 2024 10 Include materiali di altre materie prime come ad esempio la seta, la viscosa, ecc..

EMISSIONI DI CO2e INDIRETTE SCOPE 3 Periodo di rendicontazione: 01.01.2021 – 31.12.202111

TONNELLATE DI CO2e Gruppo Moncler
2021
Emissioni indirette (scope 3) 217.226
Materie prime e produzione capi finiti 155.867
Capital goods 15.416
Energia indiretta 802
Magazzini terziarizzati 407
Trasporto e distribuzione 23.493
di cui trasporto via nave 311
di cui trasporto via aereo 20.899
di cui trasporto via terra 2.283
Rifiuti 72
Trasferte di lavoro 592
Spostamento dipendenti casa-lavoro 6.822
Utilizzo del prodotto 10.294
Fine vita del prodotto 3.461

11 I dati 2021 includono il Gruppo Moncler ipotizzando Stone Island consolidata dal 1 gennaio

Rischio Descrizione Azioni di mitigazione Intensificazione di fenomeni climatici estremi e cronici (rischio fisico – lungo termine) La progressiva intensificazione di fenomeni climatici estremi e cronici (forti precipitazioni, trombe d'aria, ondate di calore o di freddo, mareggiate, incendi, fenomeni di siccità, ecc.) potrebbe potenzialmente riflettersi sui siti fisici e operativi del Gruppo e della propria catena di fornitura comportando la possibile interruzione o riduzione dei livelli produttivi (business continuity) o un potenziale aumento dei costi di produzione. Il rischio non ha superato la soglia di significatività della doppia rilevanza relativamente alla catena di fornitura. Il Gruppo ha adottato delle coperture assicurative finalizzate a limitare l'impatto economico derivante da eventuali danni dovuti a fenomeni climatici estremi. Per le sue sedi, il Gruppo esegue una valutazione dettagliata dei rischi fisici legati al clima (ad esempio, l'esposizione dell'area a rischi idrogeologici e geomorfologici). Sulla base dei risultati ottenuti dalla valutazione svolta, il Gruppo adegua la progettazione dei siti con l'obiettivo di ridurre al minimo la propria esposizione ai rischi identificati. Il Gruppo ha definito specifici piani di azione per fronteggiare con celerità ed efficacia eventuali situazioni emergenziali relative ai propri servizi logistici o alla catena di fornitura al fine di garantire la business continuity. Il Gruppo ha adottato una strategia di approvvigionamento finalizzata a diversificare quanto più possibile la propria filiera sia in termini geografici sia in termini di indipendenza da singoli fornitori. Cambiamento nelle dinamiche di acquisto del cliente (rischio di transizione – lungo termine) La crescente sensibilità dei clienti finali e wholesale verso aziende con importanti impegni sociali e ambientali, oltre che prodotti a più basso impatto ambientale, potrebbe riflettersi direttamente sulle preferenze di acquisto. Il Gruppo pone particolare attenzione a creare valore per il proprio cliente, instaurando un rapporto di fiducia; a tal fine è stato definito un Piano Strategico di Sostenibilità, con obiettivi il cui raggiungimento è rendicontato periodicamente con trasparenza all'interno della documentazione pubblica di Gruppo, che descrive l'impegno per uno sviluppo sostenibile e sottolinea come la responsabilità ambientale e sociale siano sempre più parte integrante del modello di business, focalizzandosi su cinque priorità strategiche: cambiamenti climatici e biodiversità, economia circolare, catena di fornitura responsabile, valorizzazione della diversità e supporto alle comunità locali. Il Gruppo ha definito obiettivi legati all'utilizzo di materiali a più basso impatto rispetto a soluzioni convenzionali utilizzate dal Gruppo: o oltre il 50% di filati e tessuti con materiali "preferred"12 nelle collezioni 2025; o 50% di nylon "preferred" entro il 2025; o 50% di cotone proveniente da agricoltura biologica/rigenerativa o riciclato entro il 2025; o 70% di lana certificata secondo specifici standard come, ad esempio, Responsible Wool Standard entro il 2025.

MAPPATURA RISCHI E OPPORTUNITÀ SECONDO IL FRAMEWORK TCFD

12 Materiali che mirano ad avere un minor impatto rispetto alle soluzioni convenzionali utilizzate dal Gruppo Moncler (per esempio riciclati, biologici, o certificati in linea con specifici standard).

_______
Per quanto riguarda invece il
rischio teorico derivante dalla
preferenza verso capi più leggeri
lo stesso non è al momento
quantificabile. Infatti, nonostante
l'aumento delle temperature
medie stagionali e la durata
potenzialmente più breve delle
stagioni invernali previsti entro il
2050, è necessario tenere in
considerazione anche l'aumento
degli eventi meteorologici
estremi, come dimostrato dagli
studi condotti dal MIT
(
Massachusetts Institute of
), NSF (
Technology
National
) e GIST
Science Foundation
(
Gwangju Institute of Science and
). Questi fattori, se
Technology
combinati tra loro risultano
essere difficili da valutare in
termini di potenziale effetto.
Nelle collezioni PE e AI 2024 il Gruppo ha inserito
oltre il 50% di nylon riciclato, circa il 37% di cotone
"preferred" e circa il 70% di lana certificata, ad
esempio,
(RWS),
Responsible Wool Standard
,
Ad oggi oltre il 43% dei
Nativa
Sustainawool.
tessuti e filati è costituito da materiali "preferred".
__________

La gamma di prodotti Moncler si è ampliata nel
corso degli anni, includendo, insieme ad altre nuove
categorie (tra cui t-shirt, felpe, maglieria, scarpe e
altri accessori) anche piumini leggeri (100 grammi),
che possono essere utilizzati a temperature più miti,
o soluzioni multistrato che aumentano le occasioni
d'utilizzo
Aumento del
costo/diminuzione della
disponibilità di alcune
materie prime (rischio
fisico – lungo termine)
I cambiamenti climatici come
l'innalzamento delle temperature
e gli eventi di siccità potrebbero
impattare la produzione di
alcune materie prime naturali.
Questo potrebbe influenzare sia
la disponibilità che il prezzo
d'acquisto.

Il Gruppo ha adottato una strategia di
diversificazione della propria catena di fornitura in
modo tale da poter gestire con efficacia eventuali
fluttuazioni del prezzo/disponibilità delle materie
prime in determinate aree geografiche, e al tempo
stesso ha instaurato rapporti e accordi di lungo
periodo che si traducono in rapporti commerciali
proficui.
Il rischio non ha superato la
soglia di significatività della
doppia rilevanza.

Il Gruppo ha definito obiettivi strategici legati
all'utilizzo di materiali a più basso impatto rispetto
a soluzioni convenzionali utilizzate dal Gruppo
considerando che quelli derivanti da agricoltura
biologica o rigenerativa risultano essere più
resilienti al cambiamento climatico e la loro
coltivazione ha un minor impatto ambientale:
o
50% di cotone proveniente da agricoltura
biologica/rigenerativa o riciclato entro il
2025;
o
70% di lana certificata secondo specifici
standard come, ad esempio,
Responsible
Wool Standard (RWS),
Nativa,
entro il 2025.
Sustainawool
Nelle collezioni PE e AI 2024 il Gruppo ha inserito
circa il 37% di cotone "preferred" e circa il 70% di
lana certificata, ad esempio,
Responsible Wool
(RWS),
,
Standard
Sustainawool.
Nativa

Il Gruppo è sempre alla ricerca di soluzioni
innovative a basso impatto in termini di materiali.

Introduzione di normative
finalizzate a contenere il
L'adozione di politiche
energetiche e climatiche volte a

Il Gruppo, come raccomandato dalle linee guida
cambiamento climatico limitare le emissioni potrebbero dell'iniziativa
, si è dato
Science Based Target
l'obiettivo di ridurre entro il 2030:
(rischio di transizione – potenzialmente avere un impatto
lungo termine) sul business in termini di o
del 70% le emissioni CO2e assolute dello
tassazione sulle emissioni scope 1 e scope 2 rispetto al 2021;
generate. o
del 52% le emissioni CO2e dello scope 3
per unità di prodotto vendute rispetto al
2021.
Il rischio non ha superato la
soglia di significatività della Infine, il Gruppo si è impegnato a raggiungere
doppia rilevanza. emissioni nette zero (
) entro il 2050.
Net-Zero
Per le attività dirette, in linea con l'impegno dei
il Gruppo ha definito una
Science Based Target,
strategia e ad oggi ha ottenuto i seguenti risultati:
o
100% energie rinnovabili (ad esempio,
attraverso l'acquisto di energia
proveniente da fonti rinnovabili,
certificati di energia rinnovabile (REC)
e garanzie di origine (GO)) in tutte le
sedi aziendali nel mondo dal 2023;
o
98% di veicoli a basso impatto
ambientale nel parco auto aziendale di
Gruppo nel mondo nel 2024 (si veda
pagg. 125-126 per maggiori dettagli);
o
iniziative di efficienza energetica:

nel corso degli anni gli impianti
di illuminazione tradizionale
sono stati sostituiti con lampade
a LED e sono stati adottati
sistemi di isolamento termico per
garantire una maggiore
efficienza energetica. Ad oggi il
99% dei punti vendita Moncler
nel mondo (100% negli Stati
Uniti, in Corea, in Giappone e in
Europa) è dotato di impianti a
Light-Emitting Diode (LED);

applicazione di impianti di
supervisione
Building
(BMS)
Management System
presso i negozi Moncler al fine di
avere una gestione più efficiente
dei consumi energetici;

progressiva sostituzione dei
sistemi di climatizzazione e
riscaldamento a gas con
impianti più efficienti;

ove necessario, sostituzione dei
serramenti obsoleti presso gli
uffici per garantire un elevato
isolamento termico.
Con riferimento alla catena di fornitura, il Gruppo
sta collaborando con i propri fornitori per
proseguire attività di
finalizzate
energy assessment
all'identificazione di azioni concrete per la
riduzione dei consumi energetici e alla promozione
di energia da fonti rinnovabili, oltre che per avviare
attività di supporto ai fornitori per la definizione di
target di riduzione della CO2; in aggiunta sta

collaborando con i propri fornitori per promuovere
la produzione di materiali a più basso impatto
rispetto a soluzioni convenzionali al fine di
realizzare oltre il 50% di filati e tessuti con materiali
"preferred" nelle collezioni 2025.
Opportunità Descrizione Azioni di adattamento e mitigazione per
realizzare l'opportunità
Aumento di efficienza
delle risorse (medio
termine)
L'utilizzo efficiente di risorse,
come l'elettricità, presso le sedi
del Gruppo e nelle proprie
attività può portare a una
riduzione dell'energia utilizzata e
delle emissioni generate, con una
conseguente riduzione dei costi
operativi.
L'opportunità non ha superato la
soglia di significatività della
doppia rilevanza.

Il Gruppo ha implementato e continua a
implementare diverse misure di efficienza:
o
certificazioni ambientali: le sedi
corporate di Moncler e Stone Island sono
certificate ISO 14001; il polo logistico di
Castel San Giovanni (Piacenza) ha
ottenuto la certificazione BREEAM; nel
2024 il Gruppo ha implementato il
Sistema di Gestione Ambientale secondo
la norma ISO 50001 per gli uffici, l'hub
logistico e parte dei siti produttivi in
Italia. Inoltre, tutte le nuove costruzioni
aziendali e nuovi negozi sono certificate
LEED. Il rispetto dei criteri di
certificazione e standard si traduce in
una maggiore efficienza energetica degli
edifici e in un percorso di miglioramento
continuo;
o
iniziative di efficienza energetica: nel
corso degli anni gli impianti di
illuminazione tradizionale sono stati
sostituiti con lampade a LED e sono stati
adottati sistemi di isolamento termico per
garantire una maggiore efficienza
energetica. Ad oggi il 99% dei punti
vendita Moncler nel mondo (100% negli
Stati Uniti, in Corea, in Giappone e in
Europa) è dotato di impianti a Light
Emitting Diode (LED);
o
applicazione di impianti di supervisione
(BMS) presso i
Building Management System
negozi Moncler al fine di avere una gestione
più efficiente dei consumi energetici.
Cambiamento nelle
dinamiche di acquisto del
cliente (lungo termine)
Una crescente consapevolezza
dei clienti rispetto al tema del
cambiamento climatico è stata
registrata soprattutto tra le
generazioni più giovani. I clienti
prestano sempre maggiore
attenzione all'impatto
ambientale dell'industria della
moda e mostrano un crescente
interesse per i prodotti a basso
impatto e per le aziende più
responsabili.
L'opportunità non ha superato la
soglia di significatività della
doppia rilevanza.

Il Gruppo sta già lavorando dal 2021
all'integrazione di materiali a più basso
impatto rispetto a soluzioni convenzionali
utilizzate dal Gruppo al fine di realizzare
oltre il 50% di filati e tessuti con materiali
"preferred" nelle collezioni 2025.

2 BILANCIO CONSOLIDATO

Prospetti del Bilancio Consolidato

Conto economico Conto economico complessivo Situazione patrimoniale-finanziaria Variazioni di patrimonio netto Rendiconto finanziario

Note esplicative al Bilancio Consolidato

Informazioni generali sul Gruppo Principi contabili rilevanti utilizzati nella redazione del Bilancio Consolidato Area di consolidamento Commento alle principali voci del prospetto di conto economico consolidato Commento alle principali voci della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata Informazioni di segmento Impegni e garanzie prestate Passività potenziali Informazioni su rischi finanziari Altre informazioni Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

PROSPETTI DEL BILANCIO CONSOLIDATO

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Conto economico consolidato
Esercizio di cui parti
correlate
Esercizio di cui parti
correlate
(Euro/000) Note 2024 (nota 10.1) 2023 (nota 10.1)
Ricavi 4.1 3.108.924 1.393 2.984.217 1.399
Costo del venduto 4.2 (682.367) (30.640) (683.387) (16.133)
Profitto lordo 2.426.557 2.300.830
Spese di vendita 4.3 (937.349) (2.818) (868.062) (2.648)
Spese generali ed amministrative 4.4 (351.656) (43.704) (331.231) (56.900)
Spese di marketing 4.5 (221.228) (207.698)
Risultato operativo 4.6 916.324 893.839
Proventi finanziari 4.7 28.965 11.341
Oneri finanziari 4.7 (35.480) (34.545)
Risultato ante imposte 909.809 870.635
Imposte sul reddito 4.8 (270.213) (258.733)
Risultato Netto, incluso Risultato di Terzi 639.596 611.902
Risultato di terzi 0 (29)
Risultato Netto di Gruppo 639.596 611.931
Utile (perdita) base per azione (in Euro) 5.17 2,36 2,27
Utile (perdita) diluito/a per azione (in
Euro) 5.17 2,36 2,26

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Conto economico complessivo consolidato
(Euro/000) Note Esercizio 2024 Esercizio 2023
Utile (perdita) del periodo 639.596 611.902
Utili (perdite) sui derivati di copertura 5.17 (660) (4.638)
Utili (perdite) dalla conversione dei bilanci di
imprese estere
5.17 (873) (28.773)
Componenti che possono essere riversati nel
conto economico in periodi successivi (1.533) (33.411)
Altri utili (perdite) 5.17 (85) (236)
Componenti che non saranno mai riversati nel
conto economico in periodi successivi (85) (236)
Totale altri utili (perdite) al netto dell'effetto (1.618) (33.647)
Totale utile (perdita) complessivo 637.978 578.255
Attribuibili a:
Soci della controllante 637.978 578.277
Interessenze di pertinenza di terzi 0 (22)

SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA

CONSOLIDATA

Situazione patrimoniale-finanziaria

di cui
di cui parti parti
correlate correlate
(Euro/000) Note 31/12/2024 (nota 10.1) 31/12/2023 (nota 10.1)
Marchi e altre immobilizzazioni
immateriali, nette 5.1 1.106.784 1.096.473
Avviamento 5.1 603.417 603.417
Immobilizzazioni materiali, nette 5.3 1.250.879 1.082.480
Partecipazioni in società collegate 5.4 3.854 3.452
Altre attività non correnti 5.10 51.396 46.956
Crediti per imposte anticipate 5.5 286.780 252.197
Attivo non corrente 3.303.110 3.084.975
Rimanenze 5.6 470.080 453.178
Crediti verso clienti 5.7 326.382 383 325.608 4.492
Crediti tributari 5.13 12.207 9.251
Altre attività correnti 5.10 50.829 41.901
Altre attività finanziarie correnti 5.9 154.004 78.308
Cassa e banche 5.8 1.187.978 998.799
Attivo corrente 2.201.480 1.907.045
Totale attivo 5.504.590 4.992.020
Capitale sociale 5.17 54.961 54.926
Riserva sovrapprezzo azioni 5.17 745.309 745.309
Altre riserve 5.17 2.146.714 1.802.169
Risultato netto del Gruppo 5.17 639.596 611.931
Capitale e riserve del Gruppo 3.586.580 3.214.335
Capitale e riserve di terzi 88 94
Patrimonio netto 3.586.668 3.214.429
Debiti finanziari a lungo termine 5.16 761.188 664.188
Fondi rischi non correnti 5.14 22.828 27.690
Fondi pensione e quiescenza 5.15 11.882 12.144
Debiti per imposte differite 5.5 103.282 63.034
Altre passività non correnti 5.12 73 103
Passivo non corrente 899.253 767.159
Debiti finanziari a breve termine 5.16 196.120 184.403
Debiti commerciali 5.11 540.914 11.783 538.586 50.326
Debiti tributari 5.13 136.171 134.531
Altre passività correnti 5.12 145.464 5.946 152.912 7.334
Passivo corrente 1.018.669 1.010.432
Totale passivo e patrimonio netto 5.504.590 4.992.020

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Prospetto delle variazioni del patrimonio
netto consolidato
Altri utili complessivi Altre riserve
(Euro/000) Note Capitale
sociale
Riserva
sovraprezzo
azioni
Riserva
legale
Riserva di
conversione
Altri
componenti
Riserva
IFRS 2
Riserva
FTA
Utili
indivisi
Risultato
del
periodo di
Gruppo
Patrimonio
netto di
Gruppo
Patrimonio
netto di
terzi
Totale
Patrimonio
netto
consolidato
Patrimonio netto al 01.01.2023 5.17 54.737 745.309 10.947 (11.514) (559) 61.075 (21.636) 1.457.114 606.697 2.902.170 116 2.902.286
Destinazione utile esercizio
precedente 0 0 38 0 0 0 0 606.659 (606.697) 0 0 0
Variazione area di consolidamento 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Dividendi 0 0 0 0 0 0 0 (302.525) 0 (302.525) 0 (302.525)
Aumento capitale sociale 189 0 0 0 0 0 0 (189) 0 0 0 0
Altre variazioni nel patrimonio
netto
0 0 0 0 0 (3.931) 154 40.190 0 36.413 0 36.413
Variazioni delle voci di conto
economico complessivo
0 0 0 (28.780) (4.874) 0 0 0 0 (33.654) 7 (33.647)
Risultato del periodo 0 0 0 0 0 0 0 0 611.931 611.931 (29) 611.902
Patrimonio netto al 31.12.2023 5.17 54.926 745.309 10.985 (40.294) (5.433) 57.144 (21.482) 1.801.249 611.931 3.214.335 94 3.214.429
Patrimonio netto al 01.01.2024 5.17 54.926 745.309 10.985 (40.294) (5.433) 57.144 (21.482) 1.801.249 611.931 3.214.335 94 3.214.429
Destinazione utile esercizio
precedente 0 0 7 0 0 0 0 611.924 (611.931) 0 0 0
Variazione area di consolidamento 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Dividendi 0 0 0 0 0 0 0 (311.197) 0 (311.197) 0 (311.197)
Aumento capitale sociale 35 0 0 0 0 0 0 (35) 0 0 0 0
Altre variazioni nel patrimonio
netto
0 0 0 0 0 19.154 3.945 22.365 0 45.464 (6) 45.458
Variazioni delle voci di conto
economico complessivo 0 0 0 (873) (745) 0 0 0 0 (1.618) 0 (1.618)
Risultato del periodo 0 0 0 0 0 0 0 0 639.596 639.596 0 639.596
Patrimonio netto al 31.12.2024 5.17 54.961 745.309 10.992 (41.167) (6.178) 76.298 (17.537) 2.124.306 639.596 3.586.580 88 3.586.668

262 MONCLER GROUP – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2024

PROSPETTO DI RENDICONTO FINANZIARIO

CONSOLIDATO

Prospetto di rendiconto finanziario consolidato di cui di cui
(Euro/000) Esercizio 2024 parti Esercizio 2023 parti
correlate correlate
Flusso di cassa della gestione operativa
Risultato consolidato 639.596 611.902
Ammortamenti immobilizzazioni 306.844 291.700
Costi (Ricavi) finanziari, netti 6.515 23.204
Operazioni con pagamento basato su azioni
regolato con strumenti rappresentativi di
capitale 46.954 39.966
Imposte dell'esercizio 270.213 258.733
Variazione delle rimanenze -
(Incremento)/Decremento (13.801) (72.862)
Variazione dei crediti commerciali -
(Incremento)/Decremento
(3.676) 4.109 (47.934) 15.644
Variazione dei debiti commerciali -
Incremento/(Decremento) (1.169) (38.543) 67.282 27.895
Variazione degli altri crediti/debiti correnti (15.444) (1.388) 23.565 2.229
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalla 1.236.032 1.195.556
gestione operativa
Interessi ed altri oneri ricevuti 26.338 8.334
Imposte e tasse pagate (263.236) (285.112)
Variazione degli altri crediti/debiti non correnti (9.628) (3.913)
Flusso di cassa netto della gestione operativa (a) 989.506 914.865
Flusso di cassa della gestione degli investimenti
Acquisto di immobilizzazioni materiali ed
immateriali (195.195) (176.423)
Vendita di immobilizzazioni materiali ed
immateriali 8.520 2.355
Investimenti netti in titoli di stato e depositi a
breve termine (80.753) (68.605)
Flusso di cassa netto della gestione degli (267.428) (242.673)
investimenti (b)
Flusso di cassa della gestione dei finanziamenti
Rimborso di finanziamenti (1.513) (8.197)
Rimborso di debiti per leasing (210.715) (200.796)
Variazione dei debiti finanziari a breve termine (11.931) (15.584)
Dividendi pagati ai soci della controllante (311.014) (303.443)
Flusso di cassa netto della gestione finanziaria (c) (535.173) (528.020)
Incremento/(Decremento) netto della cassa e 186.905 144.172
altre disponibilità finanziarie (a)+(b)+(c)
Cassa e altre disponibilità finanziarie all'inizio
del periodo 998.799 882.254
Effetto della variazione dei tassi di cambio 2.268 (27.627)
Incremento/(Decremento) netto della cassa e
altre disponibilità finanziarie
Cassa e altre disponibilità finanziarie alla fine
186.905 144.172
del periodo 1.187.972 998.799

MONCLER GROUP – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2024 263

Per il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A.

Remo Ruffini

Presidente e Amministratore Delegato

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

1. INFORMAZIONI GENERALI SUL GRUPPO

1.1. IL GRUPPO E LE PRINCIPALI ATTIVITÀ

La società Capogruppo Moncler S.p.A. è una società costituita e domiciliata in Italia. L'indirizzo della sede legale è Via Stendhal 47 Milano, Italia e il numero di registrazione è 04642290961.

La società Capogruppo Moncler S.p.A. è inoltre controllata di fatto da Remo Ruffini per il tramite di Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. (RPH) e di Double R S.r.l. (DR): in particolare, Remo Ruffini detiene l'intero capitale sociale di RPH, società che controlla DR che, a sua volta, al 31 dicembre 2024 detiene una partecipazione rappresentativa del 16,5% del capitale sociale di Moncler S.p.A.

Il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024 comprende la società Capogruppo e le società controllate (successivamente riferito come il "Gruppo").

Ad oggi, le principali attività del Gruppo sono la creazione, la produzione e la distribuzione di capi d'abbigliamento per uomo, donna e bambino, calzature, occhiali ed altri accessori correlati con i marchi di proprietà Moncler e Stone Island.

1.2. PRINCIPI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

1.2.1. PRINCIPI CONTABILI DI RIFERIMENTO

Il Bilancio Consolidato 2024 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il Bilancio Consolidato include il conto economico consolidato, il conto economico complessivo, il prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il rendiconto finanziario consolidato e le note al Bilancio Consolidato.

1.2.2. SCHEMI DI BILANCIO

Il Gruppo presenta il conto economico per destinazione, forma ritenuta più rappresentativa in relazione al tipo di attività svolta. La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business.

Con riferimento al prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, è stata adottata una forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto previsto dal paragrafo 60 e seguenti dello IAS 1.

Per il rendiconto finanziario è stato adottato il metodo di rappresentazione indiretto.

Secondo quanto previsto dallo IAS 24 nei paragrafi successivi si evidenziano i rapporti con parti correlate con il Gruppo e le loro incidenze, se significative, sulla situazione patrimoniale-finanziaria, economica e sui flussi finanziari.

Gli schemi del bilancio consolidato sono presentati in migliaia di Euro mentre, salvo ove diversamente indicato, i dati contenuti nelle esplicative sono presentati in milioni di Euro.

1.2.3. PRINCIPI DI REDAZIONE

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, con eccezione della valutazione di alcuni strumenti finanziari (derivati) come richiesto dall'IFRS 9, nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Il Bilancio Consolidato è presentato in Euro migliaia, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente.

1.2.4.VALUTAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SUL PRESUPPOSTO DELLA

CONTINUITÀ AZIENDALE

Sulla base dei risultati ottenuti nell'esercizio in corso e delle previsioni per gli anni futuri, il management ritiene non sussistano elementi che rendano incerta la continuità aziendale. In particolare, la solidità patrimoniale del Gruppo e le disponibilità liquide di fine esercizio garantiscono un'elevata autonomia finanziaria a supporto delle esigenze operative e dei programmi di sviluppo del Gruppo Moncler. Per l'esercizio 2025 l'operatività aziendale risulta ampiamente garantita, sia in termini di offerta prodotti nei diversi mercati e canali distributivi che nella capacità di gestione e organizzazione delle attività di business.

1.2.5.USO DI STIME E VALUTAZIONI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione a loro apportate sono riflesse a conto economico del periodo in cui avviene la revisione della stima nel caso in cui la revisione stessa abbia effetti solo su tale periodo, od anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Nel caso in cui le stime della Direzione possano avere un effetto significativo sui valori rilevati nel Bilancio Consolidato o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nei periodi successivi a quello di riferimento del bilancio, i successivi paragrafi delle Note esplicative al bilancio includono le informazioni rilevanti a cui le stime si riferiscono.

Le stime si riferiscono principalmente alle seguenti voci di bilancio:

  • Valore recuperabile delle attività non correnti e dell'avviamento ("impairment");
  • Fondo svalutazione crediti;
  • Fondo resi;
  • Fondo svalutazione magazzino;
  • Recuperabilità delle attività per imposte anticipate;
  • Stima dei fondi rischi e delle passività potenziali;
  • Passività per leasing e attività per diritto di utilizzo;
  • Sistemi di incentivazione e remunerazione variabile;
  • IAS 29 Iperinflazione;
  • Passività finanziarie per acquisto delle quote di minorities;
  • IFRIC 23: incertezze sui trattamenti fiscali.

Valore recuperabile delle attività non correnti e dell'avviamento ("impairment")

Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali incluso l'avviamento e le altre attività finanziarie.

Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale.

Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo rileva una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani aziendali e di Gruppo.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite potenziali relative al portafoglio di crediti verso la clientela finale. Per la descrizione dei criteri di stima del fondo svalutazione crediti si rimanda al successivo paragrafo 2.10 Strumenti finanziari - Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Fondo resi

Il fondo resi riflette la stima del management circa la valutazione dell'attività derivante dalle previsioni di reso di prodotti e della relativa passività per rimborsi futuri.

Fondo svalutazione magazzino

Il Gruppo produce e vende principalmente capi d'abbigliamento che sono soggetti a modifiche nel gusto della clientela ed al trend nel mondo della moda. Il fondo svalutazione magazzino riflette pertanto la

stima del management circa le perdite di valore attese sui capi delle collezioni di stagioni passate, tenendo in considerazione la capacità di vendere i capi stessi attraverso i diversi canali distributivi in cui opera il Gruppo.

Recuperabilità delle attività per imposte anticipate

Il Gruppo è soggetto a imposte in numerosi paesi e alcune stime si rendono necessarie al fine di determinare le imposte in ciascuna giurisdizione. Il Gruppo riconosce attività per imposte anticipate fino al valore per cui ne ritiene probabile il recupero negli esercizi futuri ed in un arco temporale compatibile con l'orizzonte temporale implicito nelle stime del management.

Stima dei fondi rischi e delle passività potenziali

Il Gruppo può essere soggetto a contenziosi legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Le cause ed i contenziosi contro il Gruppo sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascun contenzioso, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale. Il Gruppo rileva una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

Passività per leasing e attività per diritto di utilizzo

Secondo quanto previsto dal principio contabile IFRS 16, a fronte di contratti di affitto pluriennali, il Gruppo rileva l'attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing. L'attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo o al valore attuale dei canoni contrattualmente previsti e, successivamente, al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite per riduzione di valore cumulati, e rettificata al fine di riflettere le rivalutazioni della passività del leasing.

Il Gruppo valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per i leasing non versati alla data di decorrenza, attualizzandoli utilizzando un tasso di interesse definito tenendo conto della durata dei contratti di leasing, della valuta nella quale sono denominati, delle caratteristiche dell'ambiente economico in cui è stato stipulato il contratto e del credit adjustment.

La passività del leasing viene successivamente incrementata degli interessi che maturano su detta passività e diminuita dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati ed è rivalutata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che il Gruppo prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando il Gruppo modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, di proroga o risoluzione.

I contratti di leasing nei quali il Gruppo agisce da locatario possono prevedere opzioni di rinnovo con effetti, quindi, sulla durata del contratto stesso. Valutazioni sull'esistenza di una relativa certezza che tale opzione sia (o non) esercitata possono influenzare, anche in maniera significativa, l'importo delle passività di leasing e delle attività per il diritto di utilizzo.

Sistemi di incentivazione e remunerazione variabile

Per la descrizione in merito alla determinazione del fair value dei pagamenti basati su azioni per l'incentivazione del managementdel Gruppo Moncler si rinvia al paragrafo 2.13.

La politica contabile adottata dal Gruppo prevede la liberazione della riserva IFRS2 e la sua riclassifica tra gli utili a nuovo nel momento in cui il Consiglio di Amministrazione delibera l'assegnazione delle azioni a ciascun soggetto beneficiario.

IAS 29 Iperinflazione

Si segnala che il principio contabile IAS 29 avrebbe trovato applicazione già a partire dal bilancio al 31 dicembre 2022, così come al 31 dicembre 2024, in relazione alla controllata in Turchia, paese per il quale nel corso dell'esercizio sono continuate le condizioni per la qualifica come economia iperinflazionata. Tuttavia, gli effetti contabili derivanti dall'applicazione del citato principio non sono rilevanti e pertanto non sono stati considerati nella redazione della presente Relazione Finanziaria Annuale.

Passività finanziarie per acquisto delle quote di minorities e IFRIC 23

Per la stima delle passività finanziarie riferite all'acquisto delle quote di minorities ed all'IFRIC 23: incertezze sui trattamenti fiscali, si rinvia ai paragrafi 2.20 e 2.16.

1.3. IMPATTO DELLE TEMATICHE RELATIVE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Il Gruppo ha definito una strategia climatica finalizzata alla riduzione delle emissioni di gas effetto serra (GHG), nell'intento di contribuire positivamente all'obiettivo globale di combattere il cambiamento climatico, in linea con quanto richiesto nell'Accordo di Parigi sul clima. Tale strategia, integrata nel modello di business del Gruppo, comprende obiettivi a medio e lungo termine.

In particolare, il Gruppo si è impegnato a ridurre, entro il 2030, del 70% le emissioni di CO2e assolute dello Scope 1 e Scope 2 (in linea con l'ambizione "1,5°") e del 52% le emissioni di CO2e dello Scope 3 (in linea con l'ambizione "Well-Below 2°") per unità di prodotto venduto rispetto al 2021.

Inoltre, il Gruppo Moncler si è impegnato a raggiungere emissioni nette zero (Net Zero1 ) lungo tutta la catena del valore entro il 2050.

Tali obiettivi sono stati formalmente approvati dalla Science Based Targets initiative (SBTi)2 e giudicati coerenti con il contributo richiesto alle aziende per limitare l'innalzamento massimo della temperatura mondiale rispetto ai livelli preindustriali.

Le principali azioni intraprese per il raggiungimento di tali obiettivi sono le seguenti:

utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili (sia acquistata che autoprodotta);

1 Il raggiungimento di Net Zero comporta l'equilibrio complessivo tra le emissioni di gas a effetto serra (GHG) prodotte e quelle assorbite dagli ecosistemi, attraverso meccanismi di neutralizzazione. In particolare, per contribuire al raggiungimento di emissioni nette zero, le aziende devono ridurre le emissioni e neutralizzare le emissioni residue. 2

Promossa da CDP, United Nations Global Compact, World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF), la Science Based Targets initiative stabilisce e promuove le best-practice nella definizione dei science-based target, oltre a valutare gli obiettivi delle aziende.

  • implementazione di attività di efficienza energetica (sistemi di gestione degli edifici Building Management System – BMS, sistemi di illuminazione, condizionamento e riscaldamento più efficienti, miglioramento dell'isolamento termico degli edifici e promozione di standard ambientali per gli edifici);
  • adozione di veicoli a basso impatto ambientale nella flotta di auto del Gruppo;
  • ottenimento di certificazioni LEED per i nuovi negozi3 e per tutte le nuove costruzioni aziendali.

Per le emissioni di Scope 3:

  • progressiva introduzione di materiali "preferred" nelle collezioni;
  • promozione di progetti di agricoltura rigenerativa;
  • decarbonizzazione della catena di fornitura attraverso misure di efficientamento energetico e l'adozione di energie da fonti rinnovabili.

È stato valutato l'impatto dei cambiamenti climatici anche con riferimento alle stime e alle valutazioni effettuate nel bilancio.

Alla data di rendicontazione, non vi sono effetti rilevanti sulle grandezze rappresentate nel Bilancio Consolidato del Gruppo.

A partire dal 2020, per i Piani di Performance Share è stato introdotto un indicatore ESG (Environmental, Social and Governance) che prevede il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità. In linea con questa evoluzione, il sistema di incentivazione di medio-lungo termine definito dalla Politica 2022-2024 è rappresentato dal "Piano di Performance Shares 2022", che si concentra su obiettivi chiave legati alla carbon neutrality per tutte le sedi aziendali a gestione diretta (uffici, negozi, sedi produttive e polo logistico), all'utilizzo di nylon proveniente da materia prima "preferred" (e.g., nylon riciclato, nylon biobased), e all'ottenimento della certificazione relativa all'equità retributiva tra donne e uomini per i dipendenti delle sedi italiane di Milano e Trebaseleghe. Inoltre, come criterio di over performance, il piano prevede il conseguimento di un ulteriore obiettivo che riflette l'ottenimento di un'alta valutazione della performance di sostenibilità del Gruppo da parte di una delle primarie società di rating ESG.

3 Esclusi gli Shop-in-shop.

2. PRINCIPI CONTABILI RILEVANTI UTILIZZATI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

I principi contabili di seguito indicati sono stati utilizzati coerentemente per l'anno 2024 ed il periodo comparativo.

2.1. PRINCIPI PER IL CONSOLIDAMENTO

Il Bilancio Consolidato di Gruppo è composto dal bilancio della società Capogruppo e da quello delle società controllate, nelle quali la Capogruppo detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto e sulle quali esercita il controllo o dalle quali è in grado di ottenere benefici in virtù del suo potere di governarne le politiche finanziarie ed operative.

I bilanci delle società controllate consolidate sono predisposti con riferimento allo stesso periodo temporale ed utilizzando gli stessi principi contabili della Capogruppo.

I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel Bilancio Consolidato a partire dalla data in cui il Gruppo assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. Qualora il Gruppo abbia perso il controllo della società controllata, il Bilancio Consolidato include il risultato della controllata in proporzione al periodo durante il quale ha esercitato il controllo. La quota del capitale e delle riserve di pertinenza di terzi nelle controllate e la quota di pertinenza di terzi dell'utile o perdita d'esercizio delle controllate consolidate sono identificate separatamente nella situazione patrimonialefinanziaria e nel conto economico consolidati. Le variazioni delle quote di possesso di controllate che non comportano perdita di controllo o che rappresentano incrementi successivi all'acquisizione del controllo sono iscritte fra le variazioni di patrimonio netto.

Nella preparazione del Bilancio Consolidato sono eliminati tutti gli effetti ed i saldi derivanti da operazioni tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo.

Partecipazioni in imprese collegate

Le partecipazioni in imprese collegate sono inizialmente iscritte al costo sostenuto per l'acquisizione e poi valutate col metodo del patrimonio netto. La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo.

2.2.VALUTA ESTERA

Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna società appartenente al Gruppo sono indicati utilizzando la valuta corrente del paese in cui la società svolge la propria attività.

Operazioni in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall'estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell'esercizio o in bilanci precedenti.

Consolidamento di imprese estere

Tutte le attività e le passività di società estere espresse in moneta diversa dall'Euro che rientrano nell'area di consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio. Proventi e costi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio in quanto ritenuto ragionevolmente rappresentativo del cambio effettivo. Le differenze cambio di conversione risultanti dall'applicazione di questo metodo rappresentano una voce specifica del conto economico complessivo e sono incluse come voce di patrimonio netto sotto la voce riserva di conversione, fino alla cessione della partecipazione stessa. L'avviamento e gli adeguamenti al fair value generati dall'acquisizione delle società estere sono rilevati nella relativa valuta e sono convertiti utilizzando il tasso di cambio di fine periodo.

Cambio medio Cambio puntuale
Esercizio 2024 Esercizio 2023 Al 31 Dicembre 2024 Al 31 Dicembre 2023
AED 3,975000 3,971000 3,815400 4,058100
AUD 1,639700 1,628800 1,677200 1,626300
BRL 5,828300 5,401000 6,425300 5,361800
CAD 1,482100 1,459500 1,494800 1,464200
CHF 0,952600 0,971800 0,941200 0,926000
CNY 7,787500 7,660000 7,583300 7,850900
CZK 25,119800 24,004300 25,185000 24,724000
DKK 7,458900 7,450900 7,457800 7,452900
GBP 0,846620 0,869790 0,829180 0,869050
HKD 8,445400 8,465000 8,068600 8,631400
HUF 395,303900 381,852700 411,350000 382,800000
JPY 163,851900 151,990000 163,060000 156,330000
KRW 1.475,400000 1.412,880000 1.532,150000 1.433,660000
KZT 507,910000 493,570000 544,980000 502,480000
MOP 8,698800 8,718900 8,310700 8,890300
MXN 19,831400 19,183000 21,550400 18,723100
MYR 4,950300 4,932000 4,645400 5,077500
NOK 11,629000 11,424800 11,795000 11,240500
NZD 1,788000 1,762200 1,853200 1,750400
PLN 4,305800 4,542000 4,275000 4,339500
RON 4,974600 4,946700 4,974300 4,975600
RUB 100,187300 92,599400 106,102800 100,550600
SEK 11,432500 11,478800 11,459000 11,096000
SGD 1,445800 1,452300 1,416400 1,459100
TRY 35,573400 25,759700 36,737200 32,653100
TWD 34,748300 33,698300 34,056600 33,874000
UAH 43,490100 39,540000 43,685500 41,996000
USD 1,082400 1,081300 1,038900 1,105000

I principali tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro dei bilanci del 2024 e del 2023 delle società estere sono stati i seguenti:

2.3.AGGREGAZIONI AZIENDALI ("BUSINESS COMBINATIONS")

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisizione ("acquisition method").

Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

L'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa. Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.

Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio Bilancio Consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.

2.4.ATTIVITÀ NON CORRENTI DETENUTE PER LA VENDITA E DISCONTINUED

OPERATIONS

Le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione sono classificate come attività destinate alla vendita quando il loro valore è recuperabile principalmente attraverso una transazione di vendita ed essa è ritenuta probabile. In tal caso vengono valutate al minor tra valore contabile e valore equo (fair value) al netto dei costi di vendita se il loro valore è recuperabile principalmente attraverso la vendita più che attraverso il loro uso continuato.

Le attività operative cessate (discontinued operations) sono attività che:

  • rappresentano una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • fanno parte di un singolo e coordinato piano per la cessione di una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • sono costituite da società controllate acquisite con l'intento esclusivo di essere rivendute.

Nel conto economico, le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti dell'IFRS 5 per essere definiti come "discontinued operations", vengono presentati in un'unica voce che include sia gli utili e le perdite, che le minusvalenze ovvero le plusvalenze da cessione ed il relativo effetto fiscale. Il periodo comparativo viene conseguentemente ripresentato come richiesto dall'IFRS 5.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale e finanziaria, le attività non correnti destinate alla vendita ed i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti previsti dall'IFRS 5 vengono riclassificati tra le attività e le passività correnti nell'esercizio in cui tali requisiti si manifestano. L'esercizio comparativo non viene ripresentato o riclassificato.

2.5. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, non rivalutato al netto dell'ammontare cumulato degli ammortamenti e delle perdite di valore ("impairment"). Il costo include il prezzo pagato per l'acquisto e tutti i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni utili al suo utilizzo.

Ammortamento

L'ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata degli immobili, impianti e macchinari come riportato in tabella:

Categoria Periodo
Terreni Non ammortizzati
Fabbricati Da 10 a 33 anni
Impianti e macchinari Da 6 a 12 anni
Mobili e arredi Da 5 a 10 anni
Macchinari elettronici d'ufficio Da 3 a 5 anni
Migliorie su beni di terzi Vita utile della miglioria
Diritti di utilizzo Durata contrattuale
Altre immobilizzazioni materiali In dipendenza delle condizioni di mercato e generalmente entro la vita
utile attesa del bene di riferimento

I beni acquisiti in leasing sono ammortizzati nel minore tra il periodo del leasing e la loro vita utile a meno che non sia ragionevolmente certo che il Gruppo otterrà la proprietà del bene alla fine del periodo contrattuale.

Il periodo di ammortamento è rivisto in ciascun esercizio e corretto se necessario in base alle mutate condizioni economiche del bene.

Utile/Perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari

L'utile o la perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari rappresenta la differenza tra il ricavo ed il valore netto del bene alla data della cessione. Le cessioni sono contabilizzate quando l'operazione è definitiva o non più soggetta a condizioni che posticipano gli effetti del trasferimento della proprietà.

2.6.ATTIVITÀ IMMATERIALI

Avviamento

L'avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, così come definito al precedente paragrafo "Aggregazioni aziendali".

L'avviamento è trattato come un'attività a vita utile indefinita e pertanto non è ammortizzato ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto di non applicare l'IFRS 3 - Aggregazioni di imprese in modo retroattivo alle acquisizioni di aziende avvenute antecedentemente alla data di transizione (1° gennaio 2009); di conseguenza, l'avviamento generato su acquisizioni antecedenti la data di transizione agli IFRS è stato mantenuto al precedente valore determinato secondo i principi contabili italiani, previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore.

Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.7 "Perdita di valore delle attività non finanziarie".

Marchi

I marchi separatamente acquisiti sono iscritti al costo storico di acquisto. I marchi acquisiti a seguito di una "business combination" sono iscritti al valore equo determinato alla data dell'operazione di aggregazione aziendale.

I marchi sono trattati come un'attività a vita utile indefinita e dopo la rilevazione iniziale sono valutati al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate. I marchi non sono ammortizzati ma vengono sottoposti annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore.

Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.7 "Perdita di valore delle attività non finanziarie".

Altre attività immateriali a vita utile definita

I diritti di licenza sono iscritti come attività immateriali e sono ammortizzati a quote costanti sulla vita utile stimata, determinata per ogni singola licenza sulla base dei termini contrattuali.

I key money pagati per l'apertura di negozi diretti DOS sono considerati come costi di buonuscita riferiti ad un contratto di locazione immobiliare e sono generalmente attività a vita utile definita determinata sul periodo del contratto sottostante. In certe circostanze, i key money hanno una vita utile indefinita in relazione a protezioni legali o prassi comuni rinvenibili nelle giurisdizioni o mercati di riferimento che ne prevedono il rimborso al termine della locazione. In questi limitati casi che devono essere adeguatamente supportati, i key money non sono ammortizzati ma sottoposti a verifica periodica, almeno annuale, per identificare eventuali riduzioni di valore (come riferito nel paragrafo relativo alle perdite di valore di attività non finanziarie).

I software (incluse le licenze e i costi separatamente identificabili come costi di sviluppo esterno) sono iscritti come attività immateriali al prezzo di acquisto inclusi i costi direttamente attribuibili per predisporre il bene immateriale ad essere pronto per l'utilizzo. I software e le altre attività immateriali acquisite dal Gruppo che hanno una vita utile definita sono valutate al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite di valore accumulate.

Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita

L'ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita è determinato a quote costanti sulla vita stimata residua come definito in tabella:

Categoria Periodo
Licenze In base alle condizioni di mercato all'interno del periodo contrattuale
di licenza o ai limiti legali per l'utilizzo della licenza stessa
Key money In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del
periodo contrattuale della locazione
Software Da 3 a 5 anni
Order backlog In base all'evasione del portafoglio ordini identificato in sede di PPA
Altre immobilizzazioni
immateriali
In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del
periodo in cui si esercita il controllo dell'attività

2.7.PERDITA DI VALORE DELLE ATTIVITÀ NON FINANZIARIE

Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno se vi sia qualche indicazione che le attività immateriali a vita utile definita e gli Immobili, impianti e macchinari possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.

L'avviamento e le attività immateriali con vita utile indefinita sono sottoposti a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività o l'avviamento possano aver subito una perdita durevole di valore.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui il bene appartiene. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'attività il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

Ad eccezione delle perdite di valore contabilizzate sull'avviamento, quando vengono meno le circostanze che hanno determinato la perdita, il valore contabile dell'attività è incrementato fino al valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

Ai fini dell'impairment test, l'avviamento ed il marchio di Moncler e di Stone Island sono misurati rispetto al gruppo di CGU che compongono l'intero business.

A partire dal 2019, l'IFRS 16 richiede di rilevare in bilancio un'attività per il diritto d'utilizzo e una passività per l'obbligazione a pagare in futuro i canoni di leasing. Eventuali perdite di valore dell'attività per il diritto d'utilizzo devono essere calcolate e rilevate in accordo alle disposizioni dello IAS 36.

Ai fini dell'impairment test dei diritti d'uso, riferiti al business Moncler e Stone Island, sono state definite le seguenti CGU, che coincidono con le unità organizzative preposte al presidio dei singoli mercati (c.d. "Regions"):

  • Region EMEA;
  • Region Americas;
  • Region APAC;
  • Region Mainland China;
  • Region Japan;
  • Region Korea.

I "diritti d'uso" di ogni singola CGU vengono sottoposti ad impairment test in presenza di triggering events (in capo alla singola CGU) identificati da una possibile perdita di valore e segnalati dai seguenti key performance indicators:

  • piani di dismissione;
  • indicatori di performance inferiori alle aspettative;
  • perdite operative.

L'impairment test viene svolto con le seguenti modalità:

  • calcolo del value in use lordo della CGU, escludendo dai flussi di cassa quelli connessi alla passività per leasing;
  • calcolo del valore recuperabile della CGU, deducendo dal value in use lordo il valore contabile della passività per leasing;
  • confronto del valore recuperabile con il valore contabile della CGU, quest'ultimo calcolato al netto del valore contabile della passività per leasing.

Nel calcolo del value in use, il discount rate utilizzato è il WACC riferito all'area geografica di appartenenza, il cui valore aggregato determina il WACC di Gruppo.

2.8.BENI IN LEASING

Il 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 16 Leasing, che sostituisce lo IAS 17. Tale documento è stato adottato dall'Unione Europea mediante la pubblicazione dello stesso in data 9 novembre 2017. L'IFRS 16 si applica ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2019 o successivamente. Il nuovo principio elimina di fatto la differenza nella contabilizzazione del leasing operativo e finanziario pur in presenza di elementi che consentono di semplificarne l'applicazione ed introduce il concetto di controllo all'interno della definizione di leasing. In particolare, per determinare se un contratto rappresenti o meno un leasing, l'IFRS 16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'utilizzo di una determinata attività per un determinato periodo di tempo.

Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva l'attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing. L'attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, comprensivo dell'importo della valutazione iniziale della passività del leasing, rettificato dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza, incrementato dei costi diretti iniziali sostenuti e di una stima dei costi che il locatario dovrà sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante o per il ripristino dell'attività sottostante o del sito in cui è ubicata, al netto degli incentivi al leasing ricevuti.

L'attività per il diritto di utilizzo viene ammortizzata successivamente a quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della durata del leasing, a meno che il leasing trasferisca la proprietà dell'attività sottostante al Gruppo al termine della durata del leasing. In tal caso, l'attività per il diritto di utilizzo sarà ammortizzata lungo la vita utile dell'attività sottostante, determinata sulla stessa base di quella di immobili e macchinari. Inoltre, l'attività per il diritto di utilizzo viene regolarmente diminuita delle eventuali perdite per riduzione di valore e rettificata al fine di riflettere eventuali variazioni derivanti dalle valutazioni successive della passività del leasing.

Il Gruppo valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati alla data di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing.

I pagamenti dovuti per il leasing inclusi nella valutazione della passività del leasing comprendono:

  • i pagamenti fissi (inclusi i pagamenti sostanzialmente fissi);
  • i pagamenti dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza;
  • gli importi che si prevede di pagare a titolo di garanzia sul valore residuo; e
  • i pagamenti dovuti per il leasing in un periodo di rinnovo facoltativo se il Gruppo ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione di rinnovo, e le penalità di risoluzione anticipata del leasing, a meno che il Gruppo non abbia la ragionevole certezza di non risolvere anticipatamente il leasing.

La passività del leasing è valutata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo ed è rimisurata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che il Gruppo prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando il Gruppo modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, proroga o risoluzione o in caso di revisione dei pagamenti dovuti per il leasing fissi nella sostanza.

Quando la passività del leasing viene rimisurata, il locatario procede ad una corrispondente modifica dell'attività per il diritto di utilizzo. Se il valore contabile dell'attività per il diritto di utilizzo è ridotto a zero, il locatario rileva la modifica nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, il Gruppo espone le attività per il diritto di utilizzo che non soddisfano la definizione di investimenti immobiliari nella voce 'Immobilizzazioni materiali' e le passività del leasing nella voce 'Debiti Finanziari'.

Il Gruppo rileva i relativi pagamenti dovuti per il leasing come costo con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing.

Per i contratti sottoscritti prima del 1° gennaio 2019, il Gruppo stabiliva se l'accordo fosse o contenesse un leasing verificando se:

  • l'adempimento dell'accordo dipendeva dall'utilizzo di una o più attività specifiche; e
  • l'accordo trasferiva il diritto di utilizzare l'attività.

Le altre attività oggetto di leasing erano classificate come leasing operativi e non erano rilevate nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo. I pagamenti relativi ai leasing operativi erano rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing, mentre gli incentivi accordati al locatario venivano rilevati come una parte integrante del costo complessivo del leasing lungo la durata del leasing.

2.9. RIMANENZE DI MAGAZZINO

Le rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono valutate al minore tra il costo medio ponderato di produzione o di acquisto ed il valore netto di realizzo. Il costo medio include i costi diretti dei materiali e del lavoro ed una quota di costi indiretti calcolata in proporzione alla normale capacità produttiva.

Il fondo svalutazione per materie prime e prodotti finiti è calcolato per ricondurre il costo al valore netto di realizzo sulla base di stime che tengono conto dell'anzianità della stagione produttiva e della possibilità di utilizzare la materia prima in produzione e di vendere i prodotti finiti attraverso i diversi canali distributivi (outlet e stock).

2.10. STRUMENTI FINANZIARI

I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando il Gruppo diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario.

Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVOCI) e al fair valuerilevato nell'utile/(perdita) d'esercizio (FVTPL).

Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

In sede di misurazione successiva, le attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli effetti di tale misurazione sono riconosciuti tra i componenti finanziari di reddito. Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment descritto al paragrafo Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, il Gruppo può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.

In sede di misurazione successiva, la valutazione effettuata in sede di iscrizione è riaggiornata ed eventuali variazioni di fair value sono riconosciute all'interno del conto economico complessivo. Così come per la categoria precedente, tali attività sono soggette al modello di impairment descritto al paragrafo Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Sono compresi tutti gli strumenti finanziari derivati.

Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI.

In sede di misurazione successiva, le attività finanziarie FVTPL sono valutate al fair value. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico consolidato nel periodo in cui sono rilevati, alla voce Proventi/Oneri finanziari.

Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria sono trasferiti o quando il Gruppo non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.

Gli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo consistono principalmente nelle voci di bilancio relative a cassa e disponibilità bancarie, crediti e debiti commerciali, crediti e debiti finanziari, altre attività e passività finanziarie correnti e non correnti e gli strumenti derivati.

Disponibilità e mezzi equivalenti

Le disponibilità e mezzi equivalenti includono i depositi bancari, le quote di fondi di liquidità ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. I conti correnti passivi sono iscritti tra le passività finanziarie nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria di Gruppo.

Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti

I crediti commerciali e gli altri crediti che derivano dalla fornitura di disponibilità finanziarie, di beni o di servizi da parte del Gruppo a soggetti terzi sono classificati nelle attività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio con riferimento ai crediti non commerciali.

I crediti finanziari correnti e non correnti, gli altri crediti correnti e non correnti ed i crediti commerciali ad eccezione delle attività derivanti da strumenti finanziari derivati, sono valutati, se hanno una scadenza prefissata, al costo ammortizzato calcolato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Le attività finanziarie sopra elencate sono valutate sulla base del modello di impairment introdotto dall'IFRS 9 ovvero adottando una logica di perdita attesa (Expected Loss), in sostituzione del framework IAS 39 basato tipicamente sulla valutazione delle perdite osservate (Incurred Loss).

Per i crediti commerciali il Gruppo adotta un approccio alla valutazione di tipo semplificato (cd. Simplified approach) che non richiede la rilevazione delle modifiche periodiche del rischio di credito, quanto piuttosto la contabilizzazione di una Expected Credit Loss ("ECL") calcolata sull'intera vita del credito (cd. lifetimeECL).

In particolare, la policy attuata dal Gruppo prevede la stratificazione dei crediti commerciali sulla base dei giorni di scaduto e di una valutazione della solvibilità della controparte e applica percentuali di svalutazione diverse che riflettono le relative aspettative di recupero. Il Gruppo applica poi una valutazione analitica in base all'affidabilità e capacità del debitore di pagare le somme dovute, per i crediti deteriorati.

Il valore dei crediti è esposto nella situazione patrimoniale-finanziaria al netto dei relativi fondi svalutazione. Le svalutazioni effettuate ai sensi dell'IFRS 9 sono rilevate nel conto economico consolidato al netto degli eventuali effetti positivi legati a rilasci o ripristini di valore.

Debiti commerciali, debiti finanziari ed altri debiti correnti e non correnti

I debiti commerciali e gli altri debiti che sorgono all'acquisto da un fornitore terzo di denaro, beni o servizi sono classificati tra le passività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio con riferimento ai debiti non commerciali.

I debiti finanziari correnti e non correnti, le altre passività correnti e non correnti ed i debiti commerciali sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value normalmente rappresentato dal costo dell'operazione che le origina, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamente, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, tutte le passività finanziarie sono iscritte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting.

Strumenti derivati

Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell'hedge accounting solo quando:

  • gli elementi coperti e gli strumenti di copertura soddisfano i requisiti di ammissibilità;
  • all'inizio della relazione di copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi del Gruppo nella gestione del rischio e della strategia nell'effettuare la copertura;
  • la relazione di copertura soddisfa tutti i seguenti requisiti di efficacia:
  • o esiste una relazione economica fra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
    • o l'effetto del rischio credito non è dominante rispetto alle variazioni associate al rischio coperto;
    • o il rapporto di copertura (hedge ratio) definito nella relazione di copertura è rispettato, anche attraverso azioni di ribilanciamento ed è coerente con la strategia di gestione dei rischi adottata dal Gruppo.

Fair value hedge

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value ("Fair value hedge") di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita

sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge

Quando uno strumento finanziario derivato è designato come strumento di copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari, la parte efficace delle variazioni del fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata tra le altre componenti del conto economico complessivo e presentata nella riserva di copertura dei flussi finanziari. La parte efficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato che viene rilevata nelle altre componenti del conto economico complessivo è limitata alla variazione cumulata del fair value dello strumento coperto (al valore attuale) dall'inizio della copertura. La parte inefficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata immediatamente nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se la copertura cessa di soddisfare i criteri di ammissibilità o lo strumento di copertura è venduto, giunge a scadenza o è esercitato, la contabilizzazione delle operazioni di copertura cessa prospetticamente. Quando cessa la contabilizzazione delle operazioni di copertura per le coperture di flussi finanziari, l'importo accumulato nella riserva di copertura dei flussi finanziari rimane nel patrimonio netto fino a quando, nel caso di copertura di un'operazione che comporta la rilevazione di un'attività o una passività non finanziaria, è incluso nel costo dell'attività o della passività non finanziaria al momento della rilevazione iniziale o, nel caso delle altre coperture di flussi finanziari, è riclassificato nell'utile/(perdita) dell'esercizio nello stesso esercizio o negli stessi esercizi in cui i flussi finanziari futuri attesi coperti hanno un effetto sull'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se non si prevedono più futuri flussi finanziari coperti, l'importo deve essere riclassificato immediatamente dalla riserva per la copertura di flussi finanziari e dalla riserva per i costi della copertura nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair valuedello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

A seguito delle relazioni di copertura poste in essere i ricavi in valuta vengono tradotti nel bilancio consolidato al corrispondente cambio a termine per la relativa quota coperta.

2.11.BENEFICI AI DIPENDENTI

I benefici correnti ai dipendenti che afferiscono ai salari e stipendi, ai contributi sociali e previdenziali, alle ferie maturate e non godute entro dodici mesi dalla data del bilancio ed altri fringe-benefits derivanti dal rapporto di lavoro sono riconosciuti nell'esercizio in cui il servizio è reso.

I benefici che saranno corrisposti ai dipendenti al termine del contratto di lavoro attraverso piani pensionistici a benefici definiti o a contribuzione definita sono contabilizzati lungo tutto l'arco temporale in cui il dipendente presta il proprio servizio ("vesting period").

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dai dipendenti nel corso di un predeterminato periodo di servizio.

L'obbligazione della società di finanziare i fondi per piani a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). Il valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali viene contabilizzato interamente nel conto economico complessivo nell'esercizio in cui maturano.

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria a fronte di piani a benefici definiti rappresenta il valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti.

Piani a contribuzione definita

I pagamenti relativi ai piani a contribuzione definita effettuati dalle società del Gruppo sono rilevati a conto economico come costo quando sostenuti.

I dipendenti delle società italiane appartenenti al Gruppo beneficiano di piani a benefici definiti. Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

2.12. FONDI RISCHI ED ONERI

Il Gruppo rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, a fronte di un evento passato, quando è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa.

Il Gruppo rileva un fondo per ristrutturazioni quando è stato approvato un dettagliato programma formale per la ristrutturazione e la ristrutturazione è iniziata o è stata comunicata pubblicamente. Le perdite operative future non sono oggetto di accantonamento.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

2.13. PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

Il fair value alla data di assegnazione degli incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale concessi ai dipendenti viene rilevato solitamente tra i costi, con un corrispondente aumento del patrimonio netto, lungo il periodo durante il quale i dipendenti ottengono il diritto agli incentivi. L'importo rilevato come costo viene rettificato per riflettere il numero effettivo di incentivi per i quali sono maturate le condizioni di permanenza in servizio e di conseguimento di risultati non di mercato, affinché l'importo finale rilevato come costo si basi sul numero di incentivi che soddisfano le suddette condizioni alla data di maturazione. Nel caso di incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni le cui condizioni non sono da considerarsi di maturazione, il fair value alla data di assegnazione del pagamento basato su azioni viene valutato al fine di riflettere tali condizioni. Con riferimento alle condizioni di non maturazione, le eventuali differenze tra le ipotesi previste alla data di assegnazione e quelle effettive non produrranno alcun impatto in bilancio.

Il fair value dell'importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolati per cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante il quale i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna data di chiusura dell'esercizio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni. Le eventuali variazioni del fair value della passività sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

2.14. RICONOSCIMENTO DEI RICAVI

Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall'IFRS 15, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni e/o servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento rispetto ad adempimento nel corso del tempo).

Le vendite del canale wholesale sono riconosciute alla spedizione del prodotto finito al cliente finale poiché tale momento riflette il passaggio di proprietà con i suoi rischi e benefici. L'accantonamento per resi e sconti, iscritto a rettifica dei ricavi, è stimato sulla base delle previsioni future, tenuto conto dell'andamento storico del fenomeno ed è contabilizzato quale componente variabile del corrispettivo contrattuale con la contestuale presentazione di una passività per resi e della corrispondente attività nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria.

I componenti variabili del corrispettivo (ad esempio, effetto resi) sono riconosciuti in bilancio solo qualora sia altamente probabile che non si verifichi in futuro un significativo aggiustamento dell'importo dei ricavi rilevati.

Le vendite del canale retail sono riconosciute alla data della cessione diretta del bene al cliente finale.

I ricavi per royalties sono riconosciuti per competenza sulla base dei termini e degli ammontari previsti nel contratto di licenza, generalmente in base ai volumi di vendita.

Il Gruppo, al ricevimento di un pagamento anticipato effettuato dal cliente, rileva nella voce Altre passività correnti l'importo del pagamento anticipato per l'obbligazione di trasferire beni in futuro ed elimina tale passività rilevando il ricavo quando trasferisce tali beni.

Il Gruppo rileva i corrispettivi pagati ai clienti a riduzione dei ricavi quando i costi per servizi non sono stimabili attendibilmente ovvero nei costi quando i costi per servizi sono stimabili attendibilmente.

2.15. ONERI FINANZIARI

Gli oneri finanziari per interessi sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle attività e passività finanziarie, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

2.16. IMPOSTE

Le imposte iscritte a conto economico rappresentano l'ammontare per imposte correnti sul reddito e per imposte differite.

L'onere per imposte sul reddito, di competenza dell'esercizio, è determinato in base alla normativa vigente. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite passive e le imposte anticipate sono determinate sulla base di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori dell'attivo e del passivo del bilancio ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione.

Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le attività e passività per imposte differite non sono attualizzate.

Le imposte anticipate sulle perdite fiscali nonché sulle differenze temporanee sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possono essere recuperate.

I debiti tributari includono la stima dei rischi connessi ad incertezze sui trattamenti fiscali adottati per la determinazione delle imposte sul reddito in conformità al nuovo IFRIC 23. Tali incertezze possono derivare da: i) poca chiarezza o complessità delle norme fiscali; ii) cambiamenti nelle norme fiscali o chiarimenti da parte delle autorità fiscali; iii) verifiche e/o contenziosi fiscali in corso; iv) informazioni pubbliche su accertamenti e/o conteziosi fiscali in corso che coinvolgono altre entità.

2.17. UTILE PER AZIONE

Il Gruppo presenta l'utile base e diluito per azione, relativamente alle proprie azioni. L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile ai possessori di azioni della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione nell'esercizio rettificata per tener conto delle eventuali azioni proprie possedute. L'utile diluito per azione è calcolato rettificando l'utile o la perdita attribuibile ai possessori di azioni, nonché la media ponderata delle azioni in circolazione, come sopra definita, per tener conto degli effetti di tutte le potenziali azioni con effetto diluitivo.

2.18. INFORMAZIONI DI SEGMENTO ("SEGMENT INFORMATION")

Ai fini dell'IFRS 8 "Operating segments", l'attività svolta dal Gruppo è identificabile in due segmenti operativi riferiti al business Moncler ed al business Stone Island aggregati in un unico segmento, avendo le caratteristiche similari richieste dal citato principio.

2.19. FAIR VALUE

L'IFRS 13 rappresenta un'unica fonte di riferimento per la valutazione al fair value e per la relativa informativa quando tale valutazione è richiesta o consentita da altri principi contabili. Nello specifico, il principio riunisce la definizione di fair value stabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Inoltre, il nuovo principio sostituisce e amplia l'informativa di bilancio richiesta relativamente alle valutazioni al fair value dagli altri principi contabili, compreso l'IFRS 7.

L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. I livelli previsti, esposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:

  • input di livello 1: sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività e passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • input di livello 2: sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
  • input di livello 3: sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.

2.20. ACCORDI DI PUT AND CALL CON I SOCI DI MINORANZA

Il Gruppo iscrive le passività finanziarie relative alle opzioni put concesse ai soci di minoranza al valore attuale del prezzo di esercizio dell'opzione. Al momento del riconoscimento iniziale della passività tale valore viene riclassificato dal Patrimonio Netto riducendo la quota delle minoranze se i termini e le condizioni dell'opzione put danno al Gruppo accesso ai benefici economici collegati alla quota di capitale opzionata. Il Gruppo contabilizza tale quota come se fosse già stata acquistata in applicazione dell'anticipated interest method. In base allo IAS 32, la passività finanziaria iscritta è pari alla miglior stima del prezzo di esercizio dell'opzione e viene successivamente rimisurata ad ogni data di chiusura in base all'IFRS 9. La politica contabile adottata dal Gruppo prevede il riconoscimento a patrimonio netto di ogni modifica di valore della passività.

2.21. PRINCIPI CONTABILI ED INTERPRETAZIONI DI RECENTE PUBBLICAZIONE

TITOLO DOCUMENTO DATA
EMISSIONE
DATA DI
ENTRATA IN
VIGORE
DATA DI
OMOLOGAZIONE
REGOLAMENTO
UE E DATA DI
PUBBLICAZIONE
Passività del leasing in
un'operazione di vendita
e
retrolocazione (Modifiche
all'IFRS 16)
Settembre
2022
1° gennaio
2024
20 novembre
2023
(UE) 2023/2579
21 novembre
2023
Classificazione delle
passività come correnti o
non-correnti
(Modifiche
allo
IAS 1) e passività non
correnti con clausole
(Modifiche allo IAS 1)
Gennaio
2020
Ottobre
2022
1° gennaio
2024
19 dicembre 2023 (UE) 2023/2822
20 dicembre
2023
Accordi di finanziamento
per
le
forniture
(Modifiche
allo IAS 7 e all'IFRS 7)
Maggio
2023
1° gennaio
2024
15 maggio 2024 (UE) 2024/1317
16 maggio 2024

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2024

L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

Principi contabili ed emendamenti non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo

Alla data di redazione del presente bilancio annuale gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei principi contabili ed emendamenti di cui nel seguito. Con riferimento ai principi applicabili, il Gruppo ha deciso di non esercitare l'opzione che consente l'adozione anticipata ove prevista.

TITOLO DOCUMENTO DATA
EMISSIONE
DATA DI
ENTRATA IN
VIGORE
DATA DI
OMOLOGAZIONE
REGOLAMENTO
UE E DATA DI
PUBBLICAZIONE
Impossibilità di cambio
(Modifiche allo IAS 21)
Agosto
2023
1° gennaio
2025
12 novembre
2024
(UE) 2024/2862
13 novembre
2024

Dall'adozione di tali emendamenti non si attendono effetti significativi nel bilancio consolidato del Gruppo.

Alla data del presente bilancio, inoltre, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi contabili ed emendamenti:

TITOLO DOCUMENTO DATA EMISSIONE
DA PARTE DELLO
IASB
DATA DI ENTRATA
IN VIGORE DEL
DOCUMENTO IASB
DATA DI PREVISTA
OMOLOGAZIONE
DA PARTE DELL'UE
Standards
IFRS 14 Regulatory deferral
accounts
Gennaio 2014 1° gennaio 2016 Processo di
omologazione
sospeso in attesa
del nuovo principio
contabile sui "rate
regulated
activities".
IFRS 18 Presentazione e
informazioni integrative nel
bilancio
Aprile 2024 1° gennaio 2027 TBD
IFRS
19
Entità
controllate
senza
'public accountability':
informazioni integrative
Maggio 2024 1° gennaio 2027 TBD
Amendments
Sale or contribution of assets
between an investor and its
associate
or
joint
venture
(Amendments to IFRS 10 and
IAS 28)
Settembre 2014 Differita fino al
completamento del
progetto IASB
sull'equity method
Processo di
omologazione
sospeso in attesa
della conclusione
del progetto IASB
sull'equity method
Modifica alla classificazione
e
valutazione degli strumenti
finanziari
(Modifiche all'IFRS 9 e IFRS 7)
Maggio 2024 1° gennaio 2026 TBD
Annual
improvements
--
Volume 11
(Amendments to IAS 7 and
IFRS 1, 7, 9, 10)
Luglio 2024 1° gennaio 2026 TBD
Contracts
referencing
nature-dependent electricity
(Amendments to IFRS 9 and
IFRS 7)
Dicembre 2024 1° gennaio 2026 TBD

Il Gruppo adotterà tali nuovi principi ed emendamenti, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti sul Bilancio Consolidato, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

3. AREA DI CONSOLIDAMENTO

Al 31 dicembre 2024 il Bilancio Consolidato del Gruppo Moncler comprende la Capogruppo Moncler S.p.A. e 52 società controllate, consolidate con il metodo dell'integrazione globale, come riportato in dettaglio nella tabella allegata:

Partecipazioni in società Sede legale Capitale % di Società controllante
controllate sociale Valuta possesso
Moncler S.p.A. Milano (Italia) 54.961.191 EUR
Industries S.p.A. Milano (Italia) 15.000.000 EUR 100,00% Moncler S.p.A.
Moncler Deutschland GmbH Monaco (Germania) 700.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler España S.L. Barcellona (Spagna) 50.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Asia Pacific Ltd Hong Kong (Cina) 300.000 HKD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler France S.à r.l. Parigi (Francia) 8.000.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler USA Inc New York (USA) 1.000 USD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler UK Ltd Londra (Regno Unito) 2.000.000 GBP 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Japan Corporation (**) Tokyo (Giappone) 99.475.500 JPY 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Shanghai Commercial Shanghai (Cina) 82.483.914 CNY 100,00% Industries S.p.A.
Co. Ltd
Moncler Suisse SA
Chiasso (Svizzera) 9.500.000 CHF 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Belgium S.p.r.l. Bruxelles (Belgio) 1.800.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Denmark ApS Copenhagen
(Danimarca)
2.465.000 DKK 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Holland B.V. Amsterdam (Olanda) 18.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Hungary KFT Budapest (Ungheria) 150.000.000 HUF 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil
Ticaret Ltd. Sti. (*)
Istanbul (Turchia) 1.000.000 TRY 51,00% Industries S.p.A.
Moncler Brasil Comércio de moda San Paolo (Brasile) 20.000.000 BRL 95,00% Industries S.p.A.
e acessòrios Ltda. 5,00% Moncler USA Inc
Moncler Taiwan Limited Taipei (Cina) 10.000.000 TWD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Canada Ltd Vancouver (Canada) 13.001.000 CAD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Prague s.r.o. Praga (Repubblica 200.000 CZK 100,00% Industries S.p.A.
Ceca)
White Tech Sp.zo.o. Katowice (Polonia) 369.000 PLN 70,00% Industries S.p.A.
Moncler Korea Inc. (**) Seoul (Corea del Sud) 2.550.000.000 KRW 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Middle East FZ-LLC Dubai (Emirati Arabi
Uniti)
50.000 AED 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Singapore PTE, Limited Singapore 5.000.000 SGD 100,00% Industries S.p.A.
Industries Yield S.r.l. Bacau (Romania) 78.587.000 RON 99,00%
1,00%
Industries S.p.A.
Moncler Deutschland GmbH
Moncler UAE LLC (*) Dubai (Emirati Arabi
Uniti)
1.000.000 AED 49,00% Moncler Middle East FZ-LLC
Moncler Ireland Limited Dublino (Irlanda) 350.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Australia PTY LTD Melbourne (Australia) 2.500.000 AUD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Kazakhstan LLP Almaty (Kazakhstan) 250.000.000 KZT 99,00% Industries S.p.A.
1,00% Moncler Suisse SA
Moncler Sweden AB Stoccolma (Svezia) 1.000.000 SEK 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Norway AS Oslo (Norvegia) 3.000.000 NOK 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Mexico, S. de R.L. de C.V. Città del Messico
(Messico)
33.000.000 MXN 99,00%
1,00%
Industries S.p.A.
Moncler USA Inc
Moncler Mexico Services, S. de
R.L. de C.V.
Città del Messico
(Messico)
0 MXN 99,00%
1,00%
Industries S.p.A.
Moncler USA Inc
Moncler Ukraine LLC Kiev (Ucraina) 47.367.417 UAH 99,99%
0,01%
Industries S.p.A.
Moncler Suisse SA
Moncler New Zealand Limited Auckland (Nuova
Zelanda)
2.000.000 NZD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Malaysia Sdn. Bhd. Kuala Lumpur (Malesia) 1 MYR 100,00% Industries S.p.A.
Sportswear Company S.p.A. Bologna (Italia) 10.084.166 EUR 100,00% Moncler S.p.A.
Stone Island Germany Gmbh Monaco (Germania) 500.000 EUR 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Antwerp Bvba Anversa (Belgio) 400.000 EUR 100,00% Sportswear Company S.p.A.

Stone Island Amsterdam BV Amsterdam (Olanda) 25.000 EUR 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Usa Inc New York (USA) 2.500.000 USD 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Canada Inc Toronto (Canada) 5.500.000 CAD 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island China Co. Ltd Shanghai (Cina) 20.133.300 CNY 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island France S.a.s. Saint Priest (Francia) 50.000 EUR 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Korea Co., Ltd. (*) Seoul (Corea del Sud) 30.500.000 KRW 51,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island (UK) Retail Limited Londra (Regno Unito) 1.000.000 GBP 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Japan Inc. (*) Tokyo (Giappone) 400.000.000 JPY 80,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Suisse SA Chiasso (Svizzera) 100.000 CHF 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Sweden AB Stoccolma (Svezia) 3.000.000 SEK 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island España S.L. Barcellona (Spagna) 3.000 EUR 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Austria GmbH Vienna (Austria) 500.000 EUR 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Hong Kong Limited Hong Kong (Cina) 500.000 HKD 100,00% Sportswear Company S.p.A.
Stone Island Macao Limited Macao (Cina) 5.500.000 MOP 100,00% Sportswear Company S.p.A.

(*) Consolidata al 100% senza attribuzione di interessenze ai terzi.

(**) Il valore del capitale sociale e la % di possesso tengono conto delle azioni proprie detenute dalla stessa.

In relazione all'area di consolidamento si segnala che nel corso del 2024 rispetto al 31 dicembre 2023 non sono state costituite nuove società.

Si segnala che:

  • con effetto dal 1° gennaio 2024, Stone Island Retail S.r.l. e Stone Island Distribution S.r.l. si sono fuse all'interno della società Sportswear Company S.p.A.;
  • in data 28 marzo 2024, Moncler Japan Corporation ha acquistato dal socio giapponese (Yagi Tsusho Ltd) la quota residua della sua partecipazione in Moncler Japan Corporation pari al 5,06% del capitale sociale, portando la percentuale di possesso al 100%;
  • in data 16 ottobre 2024 la società Moncler Rus LLC ha completato la procedura di liquidazione ed è stata pertanto cancellata dal Registro Imprese.

Si ricorda che le società Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil Ticaret Ltd. sti., Moncler UAE LLC, Stone Island Korea e Stone Island Japan Inc sono consolidate al 100% senza attribuzione di interessenze ai terzi, come previsto dal principio dell'anticipated interest alla luce degli accordi in essere tra i Soci di tali entità.

Le società collegate ALS Luxury Logistic S.r.l. e Star Color S.r.l., rispettivamente detenute al 30% e al 24%, non sono consolidate e sono valutate col metodo del patrimonio netto.

4.COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

4.1. RICAVI

Ricavi per brand

(Euro/000) Esercizio 2024 % Esercizio 2023 %
Ricavi consolidati 3.108.924 100,0% 2.984.217 100,0%
Moncler 2.707.315 87,1% 2.573.159 86,2%
Stone Island 401.609 12,9% 411.058 13,8%

Nell'esercizio 2024 il Gruppo Moncler ha realizzato ricavi consolidati pari a Euro 3.108,9 milioni, in crescita del 4,2% rispetto al 2023. Tali risultati includono i ricavi del marchio Moncler pari a Euro 2.707,3 milioni e quelli del marchio Stone Island pari a Euro 401,6 milioni.

ANALISI DEI RICAVI DI MONCLER BRAND

Nell'esercizio 2024 il marchio Moncler ha realizzato ricavi pari a Euro 2.707,3 milioni in aumento del 5,2% rispetto all'esercizio 2023.

Ricavi per area geografica

I ricavi di vendita sono ripartiti per area geografica come segue:

Ricavi per area geografica
(Euro/000) Esercizio 2024 % Esercizio 2023 % Variazione Variazione %
Asia 1.378.955 50,9% 1.291.377 50,2% 87.578 6,8%
EMEA 949.328 35,1% 910.488 35,4% 38.840 4,3%
Americhe 379.032 14,0% 371.294 14,4% 7.738 2,1%
Totale 2.707.315 100,0% 2.573.159 100,0% 134.156 5,2%

Nell'esercizio 2024 i ricavi in Asia (che include APAC, Giappone e Corea) sono stati pari a Euro 1.379,0 milioni, in crescita del 6,8% rispetto al 2023, grazie ad una solida crescita a doppia cifra nella Cina continentale, nonostante la sfidante base di confronto e le ancora difficili condizioni macroeconomiche che hanno continuato a pesare sulla fiducia dei consumatori. Anche Giappone, Corea e il resto dell'APAC hanno registrato una performance solida.

La regione EMEA ha registrato ricavi pari a Euro 949,3 milioni, crescendo del 4,3% rispetto al 2023. Grazie all'accelerazione del canale DTC, che ha beneficiato di un contributo positivo da parte sia dei turisti che dei consumatori locali, nonostante il canale rimanga penalizzato da trend più difficili nel canale online diretto.

I ricavi delle Americhe sono aumentati del 2,1% rispetto al 2023, attestandosi a Euro 379,0 milioni, grazie alla performance del canale DTC (Direct-To-Consumer).

Ricavi per canale

I ricavi di vendita per canale sono riportati nella tabella seguente:

(Euro/000) Esercizio 2024 % Esercizio 2023 %
Ricavi
di cui:
2.707.315 100,0% 2.573.159 100,0%
- Wholesale 375.419 13,9% 409.239 15,9%
- DTC 2.331.896 86,1% 2.163.920 84,1%

La distribuzione avviene tramite due canali principali, il canale DTC (Direct-To-Consumer) ed il canale wholesale. Il canale DTC si compone dei punti vendita direttamente gestiti dal Marchio (free-standing store, concession, e-commerce e factory outlet), mentre il canale wholesale comprende i punti vendita gestiti da terzi che vendono prodotti Moncler in spazi mono-marca (nella forma di shop-in-shop) e all'interno di negozi multi-marca (sia fisici che online).

Nell'esercizio 2024 il canale distributivo DTC ha conseguito ricavi pari a Euro 2.331,9 milioni, in aumento del 7,8% rispetto all'esercizio 2023, guidati dal miglioramento sequenziale registrato in tutte le regioni.

Il canale wholesale ha registrato ricavi pari a Euro 375,4 milioni, in calo del 8,3% rispetto al 2023. Il decremento è impattato da trend di mercato sfidanti e dalle azioni in corso volte a migliorare la qualità della rete distributiva.

ANALISI DEI RICAVI DEL MARCHIO STONE ISLAND

Nel 2024, Stone Island ha generato ricavi pari a Euro 401,6 milioni, in calo del 2,3% rispetto a Euro 411,1 milioni registrati nel 2023.

Ricavi per area geografica
Esercizio Esercizio Variazione
(Euro/000) 2024 % 2023 % Variazione %
Asia 105.201 26,2% 89.441 21,8% 15.760 17,6%
EMEA 268.910 67,0% 287.506 69,9% (18.596) (6,5)%
Americhe 27.498 6,8% 34.111 8,3% (6.613) (19,4)%
Totale 401.609 100,0% 411.058 100,0% (9.449) (2,3)%

Ricavi per area geografica

L'Asia (che include APAC, Giappone e Corea) ha raggiunto Euro 105,2 milioni di ricavi nell'esercizio 2024, in crescita del 17,6% rispetto al 2023, trainata dalla forte performance del Giappone e dal miglioramento del trend nel mercato cinese. La Corea ha continuato a mostrare trend più deboli rispetto al resto della regione.

L'EMEA continua a rappresentare l'area geografica più rilevante per Stone Island ed ha contribuito con Euro 268,9 milioni al 67,0% dei ricavi nell'esercizio 2024.

Le Americhe hanno riportato Euro 27,5 milioni di ricavi, in calo del 19,4% rispetto all'esercizio 2023.

Ricavi per canale

(Euro/000) Esercizio 2024 % Esercizio 2023 %
Ricavi consolidati
di cui:
401.609 100,0% 411.058 100,0%
- Wholesale 192.674 48,0% 238.214 58,0%
- DTC 208.935 52,0% 172.844 42,0%

Nell'esercizio 2024 il canale DTC ha registrato una crescita del 20,9% rispetto al 2023 attestandosi a Euro 208,9 milioni, arrivando a rappresentare il 52% dei ricavi del 2024, grazie ad Asia ed EMEA che hanno sovraperformato.

Il canale wholesale ha registrato ricavi pari a Euro 192,7 milioni nel 2024, in calo del 19,1% rispetto al 2023, impattati da trend di mercato sfidanti e dal rigoroso controllo sui volumi adottato al fine di continuare a migliorare la qualità della rete distributiva.

4.2.COSTO DEL VENDUTO

Nel 2024 il costo del venduto è diminuito in termini assoluti di Euro 1,0 milioni (-0,1%) passando da Euro 683,4 milioni del 2023 ad Euro 682,4 milioni del 2024. L'incidenza sui ricavi del costo del venduto è diminuita dal 22,9% nel 2023 al 21,9% nel 2024.

4.3. SPESE DI VENDITA

Le spese di vendita nel 2024 sono pari a Euro 937,3 milioni rispetto a Euro 868,1 milioni nel 2023, con un'incidenza sui ricavi pari al 30,2%, superiore rispetto all'esercizio 2023 (29,1%) per effetto della maggiore incidenza del canale DTC.

Le spese di vendita includono principalmente costi per affitti esclusi dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 per Euro 283,4 milioni (Euro 247,3 milioni nel 2023), costi del personale per Euro 229,4 milioni (Euro 217,9 milioni nel 2023), costi per ammortamenti relativi ai diritti di utilizzo per Euro 171,1 milioni (Euro 162,3 milioni nel 2023) e altri ammortamenti per Euro 82,4 milioni (Euro 80,2 milioni nel 2023).

La voce include inoltre i costi figurativi relativi ai piani di incentivazione azionaria per Euro 7,4 milioni (Euro 6,1 milioni nel 2023).

4.4.SPESE GENERALI ED AMMINISTRATIVE

Le spese generali ed amministrative sono state pari a Euro 351,7 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 11,3%, che riflette gli investimenti in corso nella struttura organizzativa, rispetto a Euro 331,2 milioni nell'esercizio 2023 (11,1% dei ricavi). Nel 2024 le spese generali ed amministrative includono un provento straordinario pari a Euro 7,5 milioni relativo al rimborso assicurativo riconosciuto a seguito dell'attacco malware di dicembre 2021.

La voce include anche i costi figurativi relativi ai piani di incentivazione azionaria per Euro 39,6 milioni (Euro 33,8 milioni nel 2023).

4.5. SPESE DI MARKETING

Le spese di marketing sono state pari a Euro 221,2 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 7,1% rispetto al 7,0% nell'esercizio 2023.

4.6.RISULTATO OPERATIVO

Nel 2024 il risultato operativo del Gruppo Moncler è stato pari ad Euro 916,3 milioni, rispetto ad Euro 893,8 milioni nel 2023. L'incidenza sui ricavi è pari al 29,5%, rispetto al 30,0% nel 2023, dimostrando resilienza nonostante un contesto operativo più sfidante.

4.7.PROVENTI ED ONERI FINANZIARI

La voce è così composta:

(Euro/000) Esercizio 2024 Esercizio 2023
Interessi attivi e altri proventi finanziari 28.965 11.341
Totale proventi finanziari 28.965 11.341
Interessi passivi e altri oneri finanziari, escluso
interessi su leasing (3.174) (4.077)
Perdite su cambi (1.703) (2.210)
Totale oneri finanziari, escluso interessi su leasing (4.877) (6.287)
Totale proventi/(oneri) finanziari, escluso interessi su
leasing 24.088 5.054
Interessi sulle passività per leasing (30.603) (28.258)
Totale proventi/(oneri) finanziari netti (6.515) (23.204)

Gli oneri finanzari esposti nello schema di conto economico pari ad Euro 35.480 mila (Euro 34.545 nel 2023) contengono gli oneri finanziari, escluso interessi su leasing pari ad Euro 4.877 mila (Euro 6.287 mila nel 2023) e interessi sulle passività per leasing pari ad Euro 30.603 mila (Euro 28.258 mila nel 2023).

4.8.IMPOSTE SUL REDDITO

L'impatto fiscale del conto economico consolidato è così dettagliato:

(Euro/000) Esercizio 2024 Esercizio 2023
Imposte correnti
Imposte differite
(260.476)
(9.737)
(266.827)
8.094
Impatto fiscale a conto economico (270.213) (258.733)

L'aliquota fiscale nel 2024 è stata pari a 29,7%, in linea con il 2023.

Il Decreto Legislativo n. 209 del 27 dicembre 2023 ha recepito la Direttiva n. 2022/UE/2523, in materia di "Global Minimum Tax", con l'esplicito scopo di garantire, a decorrere dal 1° gennaio 2024, un livello

impositivo minimo di tassazione dei gruppi con ricavi superiori ad Euro 750 milioni. La normativa trae origine dalle regole formulate in sede OCSE ed è comunemente nota come "Pillar II".

Il Gruppo rientra nell'ambito di applicazione della normativa in oggetto. L'impatto delle imposte derivanti dalla disciplina "Pillar II" non è significativo.

Per la composizione per natura delle attività e passività per imposte differite si rimanda al paragrafo 5.5.

La riconciliazione tra carico fiscale teorico, applicando l'aliquota teorica della Capogruppo, ed il carico fiscale effettivo è riportata nella seguente tabella:

Riconciliazione carico fiscale teorico - effettivo Imponibile
fiscale
2024
Imposta
2024
%
imposta
2024
Imponibile
fiscale
2023
Imposta
2023
%
imposta
2023
(Euro/000)
Risultato prima delle imposte 909.809 870.635
Imposte utilizzando l'aliquota fiscale teorica (218.354) 24,0% (208.952) 24,0%
Differenze temporanee 8.653 (1,0)% (6.012) 0,7%
Differenze permanenti (28.501) 3,1% (26.048) 3,0%
Altre differenze (22.273) 2,4% (25.814) 3,0%
Imposte differite riconosciute a conto economico (9.737) 1,1% 8.094 (0,9)%
Imposte all'aliquota fiscale effettiva (270.213) 29,7% (258.733) 29,7%

4.9.COSTO DEL PERSONALE

La seguente tabella fornisce il dettaglio dei principali costi del personale dipendente per natura, confrontati con l'esercizio precedente:

(Euro/000) Esercizio 2024 Esercizio 2023
Salari e stipendi e Oneri sociali
Accantonamento fondi pensione del personale
(368.214)
(24.558)
(339.286)
(25.655)
Totale (392.772) (364.941)

I costi del personale sono aumentati del 7,6%, passando da Euro 364,9 milioni nel 2023 ad Euro 392,8 milioni nel 2024.

Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione sono separatamente commentati alla sezione riferita alle Parti correlate a cui si rimanda (paragrafo 10.1).

Il costo relativo ai Piani di incentivazione basati su azioni, pari a complessivi Euro 47,0 milioni (Euro 40,0 milioni nel 2023), è separatamente commentato nel paragrafo 10.2.

Nella tabella sottostante è riportato il numero medio dei dipendenti (full-time-equivalent, FTE) del 2024 comparato con l'esercizio precedente:

Dipendenti medi per area geografica
FTE Esercizio 2024 Esercizio 2023
Italia 2.181 1.951
Resto dell'Europa 2.828 2.445
Asia e Giappone 1.939 1.706
Americhe 468 439
Totale 7.416 6.541

Il numero puntuale dei dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2024 è pari a n. 8.175 unità (n. 7.510 al 31 dicembre 2023).

4.10. AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

Gli ammortamenti si suddividono come di seguito indicato:

(Euro/000) Esercizio 2024 Esercizio 2023
Ammortamenti immobilizzazioni materiali (275.306) (265.314)
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali (31.538) (26.386)
Totale Ammortamenti (306.844) (291.700)

L'incremento sia degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali che immateriali si riferisce principalmente agli investimenti effettuati nell'apertura di nuovi punti vendita o nella relocation/expansion di punti vendita già esistenti, agli investimenti in IT e agli investimenti a supporto della logistica e delle operation.

Gli ammortamenti relativi ai diritti d'utilizzo ammontano ad Euro 186,2 milioni (Euro 177,5 milioni nel 2023), come esplicitato nel paragrafo 5.3.

Si rimanda ai commenti dei paragrafi 5.1 e 5.3 per ulteriori dettagli sugli investimenti dell'anno.

5. COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA CONSOLIDATA

5.1. AVVIAMENTO, MARCHI ED ALTRE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

Immobilizzazioni immateriali 31/12/2024 31/12/2023
(Euro/000) Valore lordo Fondo
ammortamento e
impairment
Valore netto Valore netto
Marchi 999.354 0 999.354 999.354
Diritti di licenza 12 (12) 0 0
Key money 65.733 (56.876) 8.857 11.758
Software 203.961 (119.984) 83.977 70.969
Altre immobilizzazioni immateriali 35.800 (32.360) 3.440 2.740
Immobilizzazioni immateriali in corso 11.156 0 11.156 11.652
Avviamento 603.417 0 603.417 603.417
Totale 1.919.433 (209.232) 1.710.201 1.699.890

I movimenti delle immobilizzazioni immateriali sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2024

Valore lordo Immobilizzazioni
Marchi Diritti
di
Key
money
Software Altre
immobilizzazioni
Immobilizzazioni
in corso e
Avviamento Totale
(Euro/000) licenza immateriali acconti
01/01/2024 999.354 12 67.939 169.096 34.102 11.652 603.417 1.885.572
Incrementi 0 0 0 32.890 2.284 9.063 0 44.237
Decrementi 0 0 0 (257) (222) 0 0 (479)
Differenze di
conversione
0 0 187 248 (1) 62 0 496
Altri
movimenti
incluse
riclassifiche
0 0 (2.393) 1.984 (363) (9.621) 0 (10.393)
31/12/2024 999.354 12 65.733 203.961 35.800 11.156 603.417 1.919.433

(Euro/000) Marchi Diritti
di
licenza
Key
money
Software Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Avviamento Totale
01/01/2024 0 (12) (56.181) (98.127) (31.362) 0 0 (185.682)
Ammortamenti 0 0 (2.948) (27.146) (1.444) 0 0 (31.538)
Decrementi 0 0 0 45 57 0 0 102
Differenze di
conversione
0 0 (149) (74) 1 0 0 (222)
Altri movimenti
incluse
riclassifiche
0 0 2.402 5.318 388 0 0 8.108
31/12/2024 0 (12) (56.876) (119.984) (32.360) 0 0 (209.232)

Fondo ammortamento e impairment Immobilizzazioni immateriali

Al 31 dicembre 2023

Valore lordo Immobilizzazioni

immateriali
(Euro/000)
Marchi Diritti
di
licenza
Key
money
Software Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Avviamento Totale
01/01/2023 999.354 12 75.563 138.062 32.759 8.494 603.417 1.857.661
Incrementi 0 0 0 27.777 1.371 8.628 0 37.776
Decrementi 0 0 (4.656) (137) (112) (1) 0 (4.906)
Modifiche
all'area di
consolidamento
0 0 0 42 (42) 0 0 0
Differenze di
conversione
0 0 155 (611) 59 (7) 0 (404)
Altri movimenti
incluse
riclassifiche
0 0 (3.123) 3.963 67 (5.462) 0 (4.555)
31/12/2023 999.354 12 67.939 169.096 34.102 11.652 603.417 1.885.572

Fondo ammortamento e impairment Immobilizzazioni immateriali

(Euro/000) Marchi Diritti
di
licenza
Key
money
Software Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Avviamento Totale
01/01/2023 0 (12) (60.521) (76.521) (30.484) 0 0 (167.538)
Ammortamenti 0 0 (3.302) (22.091) (993) 0 0 (26.386)
Decrementi 0 0 4.656 88 112 0 0 4.856
Differenze di
conversione
0 0 (110) 396 3 0 0 289
Altri movimenti
incluse
riclassifiche
0 0 3.096 1 0 0 0 3.097
31/12/2023 0 (12) (56.181) (98.127) (31.362) 0 0 (185.682)

L'incremento della voce Software si riferisce agli investimenti in Information Technology per il supporto del business e delle funzioni corporate.

Si rimanda ai commenti della Relazione sulla Gestione dove è fornita l'analisi degli investimenti realizzati nel corso dell'anno.

5.2. PERDITE DI VALORE SU IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI A VITA UTILE INDEFINITA ED AVVIAMENTO

Le voci Marchi, Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e Avviamento non sono stati ammortizzati ma sono stati sottoposti alla verifica da parte del management in merito all'esistenza di eventuali perdite di valore.

l test di impairment sul marchio Moncler e sul marchio Stone Island sono stati effettuati mediante la comparazione del valore di iscrizione dei marchi con una stima del valore derivante dalla metodologia dei flussi di cassa attualizzati (Discounted Cash Flow) derivanti dall'applicazione del Royalty Relief Method, sulla base del quale i flussi sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalty applicata all'ammontare dei ricavi che ciascun marchio è in grado di generare.

Il valore recuperabile dell'avviamento Moncler e dell'avviamento Stone Island sono stati verificati con un approccio "asset side" confrontando il valore d'uso ("value in use") del corrispondente gruppo di Cash Generating Unit con il valore contabile del suo capitale investito netto ("carrying amount").

Per la valutazione 2024 del marchio e dell'avviamento Moncler e Stone Island, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati sul Budget 2025 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 dicembre 2024, per l'esercizio 2026 sul Business Plan 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 dicembre 2023 e per gli esercizi dal 2027-2029 sulla base di stime del management coerenti con i piani di sviluppo attesi.

Il tasso "g" di crescita utilizzato è stato pari al 2,5%.

Il tasso di sconto è stato calcolato usando il costo medio del capitale (Weighted Average Cost of Capital, "WACC"), vale a dire ponderando il tasso atteso di rendimento sul capitale investito al netto dei costi delle fonti di copertura di un campione di società appartenenti allo stesso settore. Il calcolo ha tenuto conto delle implicazioni del contesto macroeconomico aggiornato sui tassi di interesse. Il costo medio del capitale (WACC) è stato calcolato pari all'8,5% per il marchio Moncler e pari al 9,0% per il marchio Stone Island.

I risultati della sensitivity analysis evidenziano che i valori iscritti relativi al marchio e all'avviamento Moncler sono confermati in tutti gli scenari di variazioni ragionevoli dei parametri di riferimento. Il marchio e l'avviamento Stone Island fino ad un WACC rispettivamente pari al 9,6% e al 9,8%, a parità di altri parametri.

Si sottolinea inoltre che la capitalizzazione di borsa della Società, basata sulla media della quotazione dell'azione Moncler nell'anno 2024, evidenzia un differenziale positivo significativo rispetto al patrimonio netto contabile del Gruppo, confermando quindi implicitamente la tenuta degli intangibili iscritti.

5.3. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI NETTE

Immobilizzazioni materiali 31/12/2024
(Euro/000) Valore lordo Fondo
ammortamento e
impairment
Valore netto Valore netto
Terreni e fabbricati 1.698.338 (809.873) 888.465 765.149
Impianti e macchinari 71.153 (45.599) 25.554 24.627
Mobili e arredi 213.056 (150.146) 62.910 60.024
Migliorie su beni di terzi 507.357 (325.040) 182.317 163.133
Altri beni 55.131 (43.702) 11.429 11.641
Immobilizzazioni materiali in corso 80.204 0 80.204 57.906
Totale 2.625.239 (1.374.360) 1.250.879 1.082.480

I movimenti delle immobilizzazioni materiali sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2024

Valore lordo Immobilizzazioni materiali
(Euro/000) Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili
e arredi
Migliorie
su beni di
terzi
Altri
beni
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Totale
01/01/2024 1.413.415 63.313 192.141 441.456 49.679 57.906 2.217.910
Incrementi 309.508 5.311 16.974 58.816 5.090 54.199 449.898
Decrementi (40.648) (341) (4.229) (10.006) (1.340) (7.321) (63.885)
Differenze di conversione 25.115 (34) 2.378 4.856 270 577 33.162
Altri movimenti incluse
riclassifiche
(9.052) 2.904 5.792 12.235 1.432 (25.157) (11.846)
31/12/2024 1.698.338 71.153 213.056 507.357 55.131 80.204 2.625.239

Fondo ammortamento e impairment

(Euro/000) Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie
su beni di
terzi
Altri
beni
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Totale
01/01/2024 (648.266) (38.686) (132.117) (278.323) (38.038) 0 (1.135.430)
Ammortamenti (189.437) (7.863) (20.111) (51.041) (6.854) 0 (275.306)
Decrementi 29.516 238 4.044 9.648 1.273 0 44.719
Differenze di
conversione
(16.073) 3 (2.234) (3.945) (225) 0 (22.474)
Altri movimenti incluse
riclassifiche
14.387 709 272 (1.379) 142 0 14.131
31/12/2024 (809.873) (45.599) (150.146) (325.040) (43.702) 0 (1.374.360)

Al 31 dicembre 2023

Valore lordo Immobilizzazioni materiali
(Euro/000) Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili
e arredi
Migliorie
su beni
di terzi
Altri
beni
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Totale
01/01/2023 1.296.502 53.936 166.449 386.389 43.717 53.279 2.000.272
Incrementi 171.572 5.767 29.924 61.723 7.178 31.597 307.761
Decrementi (28.170) (365) (4.622) (11.393) (1.071) (120) (45.741)
Modifiche all'area di
consolidamento
(212) 0 (315) 527 0 0 0
Differenze di conversione (27.169) 17 (2.595) (13.216) (510) (749) (44.222)
Altri movimenti incluse
riclassifiche
892 3.958 3.300 17.426 365 (26.101) (160)
31/12/2023 1.413.415 63.313 192.141 441.456 49.679 57.906 2.217.910

Fondo ammortamento e impairment

(Euro/000) Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie
su beni di
terzi
Altri
beni
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Totale
01/01/2023 (495.760) (31.687) (120.239) (245.381) (32.715) 0 (925.782)
Ammortamenti (180.504) (7.571) (18.077) (52.490) (6.672) 0 (265.314)
Decrementi 11.172 611 4.306 11.116 874 0 28.079
Modifiche all'area di
consolidamento
Differenze di
0 0 (3) 3 0 0 0
conversione
Altri movimenti incluse
15.354 (20) 1.894 8.418 323 0 25.969
riclassifiche 1.472 (19) 2 11 152 0 1.618
31/12/2023 (648.266) (38.686) (132.117) (278.323) (38.038) 0 (1.135.430)

A seguire si riportano i movimenti relativi alle attività per diritto di utilizzo derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.

Attività per diritto di utilizzo
(Euro/000) Terreni e fabbricati Altri beni Totale
01/01/2024 735.510 1.991 737.501
Incrementi 299.389 2.102 301.491
Decrementi (10.977) (46) (11.023)
Ammortamenti (187.284) (1.691) (188.975)
Differenze di conversione 9.177 2 9.179
31/12/2024 845.815 2.358 848.173

Gli incrementi registrati nel 2024 si riferiscono a nuovi contratti d'affitto relativi all'apertura o alla relocation di negozi retail ed al rinnovo dei contratti di affitto esistenti, principalmente nelle region AMERICAS, APAC e EMEA.

Oltre ai sopra citati effetti derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16, i movimenti delle immobilizzazioni materiali nel 2024 evidenziano l'incremento del valore lordo delle voci impianti e macchinari, mobili ed arredi, migliorie su beni di terzi ed immobilizzazioni in corso ed acconti: tutte queste voci sono correlate principalmente allo sviluppo della rete distributiva e agli investimenti per l'espansione dei siti produttivi.

Si rimanda ai commenti della Relazione sulla Gestione dove è fornita l'analisi degli investimenti nel corso dell'anno.

Sulla base delle dinamiche del business registrate nei periodi esaminati e gli aggiornamenti delle previsioni sui trend futuri non sono stati identificati indicatori di possibili perdite di valore e non sono quindi stati effettuati impairment test specifici sulle suddette voci.

5.4.PARTECIPAZIONI IN SOCIETA' COLLEGATE

La voce partecipazioni in società collegate accoglie principalmente la partecipazione del 30% nella società ALS Luxury Logistic S.r.l., partner logistico del Gruppo e la partecipazione del 24% in Star Color S.r.l. società che svolge attività di tintura capi.

5.5. CREDITI PER IMPOSTE ANTICIPATE E DEBITI PER IMPOSTE DIFFERITE

I crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite sono compensate solo qualora esista una disposizione di legge all'interno di una stessa giurisdizione fiscale. Al 31 dicembre 2024 e 2023, l'esposizione è così dettagliata:

Crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
Crediti per imposte anticipate
Debiti per imposte differite
286.780
(103.282)
252.197
(63.034)
Totale 183.498 189.163

In considerazione della natura delle imposte anticipate, prevalentemente relative a differenze temporanee, e della ragionevole aspettativa di imponibili fiscali futuri, sulla scorta dei risultati realizzati nel recente passato e di quanto previsto nel Budget 2025 (approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 dicembre 2024) e nel Business Plan 2024-2026 (approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 dicembre 2023), la recuperabilità dei crediti per imposte anticipate iscritti in bilancio è ritenuta altamente probabile.

I movimenti delle imposte anticipate e differite passive, senza prendere in considerazione gli effetti di compensazione all'interno di una stessa giurisdizione fiscale, sono dettagliati nella tabella sottostante:

Imposte anticipate e differite passive
Saldo
iniziale -
1
Gennaio
Imposte a
conto
economico
Imposte a
patrimonio
netto
Effetto
traduzione
cambi
Altri
movimenti
Saldo
finale -
31
Dicembre
(Euro/000) 2024 2024
Immobilizzazioni materiali ed immateriali 27.597 (393) 0 97 260 27.561
Rimanenze 180.685 22.945 0 1.400 (3.249) 201.781
Crediti commerciali 4.372 (2.595) 0 46 1 1.824
Strumenti derivati 269 22 798 (1) (19) 1.069
Benefici a dipendenti 3.548 809 42 (29) 48 4.418
Fondi rischi 20.060 5.699 0 (146) (1) 25.612
Debiti commerciali 7.981 458 0 (16) 0 8.423
Altre variazioni temporanee 6.789 6.848 0 (91) 164 13.710
Perdite fiscali riportabili a nuovo 896 996 0 20 470 2.382
Attività fiscali 252.197 34.789 840 1.280 (2.326) 286.780
Immobilizzazioni materiali ed immateriali (56.437) (42.670) 0 (458) 0 (99.565)
Immobilizzazioni finanziarie (303) 0 0 0 0 (303)
Rimanenze 263 (262) 0 0 (2.378) (2.377)
Strumenti derivati (530) 0 8 0 0 (522)
Benefici a dipendenti (14) 0 0 0 (10) (24)
Fondi rischi 0 0 0 0 0 0
Debiti commerciali (5.197) (117) 0 (12) 5.088 (238)
Altre variazioni temporanee (816) (1.477) (599) 34 2.605 (253)
Perdite fiscali riportabili a nuovo 0 0 0 0 0 0
Passività fiscali (63.034) (44.526) (591) (436) 5.305 (103.282)
Imposte differite nette 189.163 (9.737) 249 844 2.979 183.498

Imposte anticipate e differite passive
Saldo Imposte a Imposte a Effetto Altri Saldo
iniziale -
1
conto
economico
patrimoni
o netto
traduzione
cambi
movimenti finale -
31
Gennaio Dicembre
(Euro/000) 2023 2023
Immobilizzazioni materiali ed immateriali 24.220 4.030 0 (654) 1 27.597
Rimanenze 135.993 53.191 0 (8.572) 73 180.685
Crediti commerciali 2.157 2.341 0 (126) 0 4.372
Strumenti derivati 2.018 (63) (1.686) 0 0 269
Benefici a dipendenti 2.791 874 78 (201) 6 3.548
Fondi rischi 20.881 745 0 (1.566) 0 20.060
Debiti commerciali 7.997 (12) 0 (4) 0 7.981
Altre variazioni temporanee 9.482 (2.206) 0 (602) 115 6.789
Perdite fiscali riportabili a nuovo 393 533 0 (17) (13) 896
Attività fiscali 205.932 59.433 (1.608) (11.742) 182 252.197
Immobilizzazioni materiali ed immateriali (10.338) (46.438) 0 338 1 (56.437)
Immobilizzazioni finanziarie (378) 75 0 0 0 (303)
Rimanenze (1.425) 1.688 0 0 0 263
Strumenti derivati (1.605) (5) 1.080 0 0 (530)
Benefici a dipendenti (109) 95 0 0 0 (14)
Fondi rischi (279) 279 0 0 0 0
Debiti commerciali (48) (5.151) 0 2 0 (5.197)
Altre variazioni temporanee (1.008) (1.882) 2.070 (9) 13 (816)
Perdite fiscali riportabili a nuovo 0 0 0 0 0 0
Passività fiscali (15.190) (51.339) 3.150 331 14 (63.034)

L'imponibile fiscale su cui sono state calcolate le imposte anticipate è dettagliato nella seguente tabella:

Imposte anticipate e differite passive
Imponibile Saldo finale - 31 Imponibile Saldo finale - 31
(Euro/000) fiscale 2024 Dicembre 2024 fiscale 2023 Dicembre 2023
Immobilizzazioni materiali ed immateriali 106.840 27.561 105.883 27.597
Rimanenze 810.473 201.781 725.407 180.685
Crediti commerciali 6.528 1.824 15.860 4.372
Strumenti derivati 4.440 1.069 1.119 269
Benefici a dipendenti 17.252 4.418 13.892 3.548
Fondi rischi 88.354 25.612 69.542 20.060
Debiti commerciali 29.984 8.423 28.545 7.981
Altre variazioni temporanee 55.671 13.710 25.799 6.789
Perdite fiscali riportabili a nuovo 11.512 2.382 3.896 896
Attività fiscali 1.131.054 286.780 989.943 252.197
Immobilizzazioni materiali ed immateriali (370.786) (99.565) (218.050) (56.437)
Immobilizzazioni finanziarie (1.264) (303) (1.264) (303)
Rimanenze (8.512) (2.377) 945 263
Strumenti derivati (2.175) (522) (2.210) (530)
Benefici a dipendenti (98) (24) (57) (14)
Fondi rischi 0 0 0 0
Debiti commerciali (872) (238) (18.464) (5.197)
Altre variazioni temporanee (1.009) (253) (3.103) (816)
Perdite fiscali riportabili a nuovo 0 0 0 0
Passività fiscali (384.716) (103.282) (242.203) (63.034)
Imposte differite nette 746.338 183.498 747.740 189.163

5.6. RIMANENZE

Le rimanenze di magazzino al 31 dicembre 2024 ammontano ad Euro 470,1 milioni (Euro 453,2 al 31 dicembre 2023) e si compongono come riportato in tabella:

Rimanenze
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
Materie prime 161.512 141.913
Prodotti in corso di lavorazione 59.876 54.173
Prodotti finiti 558.659 519.529
Magazzino lordo 780.047 715.615
Fondo obsolescenza (309.967) (262.437)
Totale 470.080 453.178

Le rimanenze di magazzino, al lordo del fondo obsolescenza, incrementano per circa Euro 64,4 milioni (+9,0%) ed includono principalmente le materie prime e i prodotti finiti per le prossime stagioni.

Il fondo svalutazione prodotti finiti e materie prime riflette la miglior stima del management sulla base della ripartizione per anno e stagione delle giacenze di magazzino, sulle considerazioni desunte dall'esperienza passata delle vendite attraverso canali alternativi e le prospettive future dei volumi di vendita. Tale assunzione viene declinata in modo diverso nelle Region in cui opera il Gruppo, tenuto conto delle caratteristiche del singolo mercato.

Fondo obsolescenza magazzino - movimenti
(Euro/000) 1 Gennaio
2024
Altri
movimenti
Accantonamento
a conto
economico
Utilizzo Differenza
di
conversione
31
Dicembre
2024
Fondo obsolescenza (262.437) 0 (87.449) 41.647 (1.728) (309.967)
Fondo obsolescenza magazzino - movimenti
(Euro/000) 1 Gennaio
2023
Altri
movimenti
Accantonamento
a conto
economico
Utilizzo Differenza
di
conversione
31
Dicembre
2023

I movimenti del fondo obsolescenza sono riepilogati nella seguente tabella:

5.7. CREDITI VERSO CLIENTI

I crediti verso clienti al 31 dicembre 2024 ammontano ad Euro 326,4 milioni (Euro 325,6 milioni al 31 dicembre 2023) e sono così composti:

Crediti verso clienti
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
Crediti verso clienti 341.782 341.155
Fondo svalutazione crediti (15.267) (14.764)
Fondo per sconti futuri (133) (783)
Totale crediti verso clienti netti 326.382 325.608

I crediti verso clienti si originano principalmente dall'attività del Gruppo nel canale wholesale e nel business concession e sono rappresentati da posizioni che hanno generalmente termini di incasso non superiori a tre mesi.

Nel 2024 e nel 2023 non ci sono concentrazioni di crediti superiori al 10% riferiti a singoli clienti. L'esposizione dei crediti commerciali in valuta è contenuta nel paragrafo 9.1 a cui si rimanda.

I movimenti del fondo svalutazione crediti e del fondo sconti futuri sono dettagliati nelle seguenti tabelle:

(Euro/000) 1
Gennaio
2024
Modifiche
all'area di
consolidamento
Accantonamento
a conto
economico
Utilizzo Differenza
di
conversione
31
Dicembre
2024
Fondo svalutazione crediti (14.764) 0 (514) 164 (153) (15.267)
Fondo per sconti futuri (783) 0 0 658 (8) (133)
Totale (15.547) 0 (514) 822 (161) (15.400)
Fondo svalutazione crediti e Fondo sconti
1 Modifiche Accantonamento Differenza 31
(Euro/000) Gennaio all'area di a conto Utilizzo di Dicembre
2023 consolidamento economico conversione 2023
Fondo svalutazione crediti (15.009) 0 (280) 433 92 (14.764)
Fondo per sconti futuri (132) 0 (654) 0 3 (783)
Totale (15.141) 0 (934) 433 95 (15.547)

Fondo svalutazione crediti e Fondo sconti

Il fondo svalutazione crediti è stato iscritto sulla base delle migliori stime del management sulla base dell'analisi dello scadenziario ed in relazione alla solvibilità dei clienti con esposizione più datata o soggetti a procedure di recupero forzato. I crediti svalutati si riferiscono a posizioni specifiche e per i quali esiste un'incertezza sulla recuperabilità dell'ammontare iscritto a bilancio. Inoltre il fondo svalutazione crediti include una stima della "expected loss" relativa ai crediti commerciali in bonis per tenere conto dei rischi connessi al contesto economico e copre altresì eventuali rischi di revocatorie sui crediti commerciali.

5.8. CASSA E BANCHE

Al 31 dicembre 2024 la voce cassa e banche, che ammonta ad Euro 1.188,0 milioni (Euro 998,8 milioni al 31 dicembre 2023), include le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti ("cash equivalent") prevalentemente rappresentate dai depositi presso le banche.

L'ammontare iscritto a bilancio corrisponde al valore nominale ed è allineato con il fair value alla data di redazione del bilancio. Il rischio di credito è infatti limitato dal momento che le controparti sono istituti bancari di primaria importanza.

Il rendiconto finanziario evidenzia le variazioni della cassa e delle disponibilità liquide che comprendono principalmente la cassa e i saldi attivi verso banche.

Le tabelle di seguito riportate evidenziano la riconciliazione dell'ammontare della cassa e delle disponibilità liquide con le disponibilità ed i mezzi equivalenti presentati nel rendiconto finanziario:

Cassa inclusa nel Rendiconto finanziario
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
Cassa e disponibilità liquide in banca 1.187.978 998.799
Debiti in conto corrente e anticipi bancari a breve termine (6) 0
Totale 1.187.972 998.799

5.9. ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

La voce altre attività finanziarie correnti si riferisce alla valutazione di mercato degli strumenti finanziari derivati in essere a copertura del rischio cambio pari ad Euro 4,6 milioni (Euro 9,7 milioni nel 2023), ai depositi remunerati con scadenza oltre i 3 mesi, pari ad Euro 80,0 milioni, ed ai titoli di stato pari ad Euro 69,4 milioni (Euro 68,6 milioni nel 2023).

5.10. ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI E NON CORRENTI

Altre attività correnti e non correnti
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
Ratei e risconti attivi correnti 20.773 15.909
Altri crediti correnti 30.056 25.992
Altre attività correnti 50.829 41.901
Ratei e risconti attivi non correnti 59 113
Depositi cauzionali 46.522 43.454
Partecipazioni in altre imprese 160 110
Altri crediti non correnti 4.655 3.279
Altre attività non correnti 51.396 46.956
Totale 102.225 88.857

La voce altri crediti correnti contiene principalmente il credito verso l'erario per l'imposta sul valore aggiunto.

I depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi pagati a beneficio del locatore, a garanzia del contratto di affitto.

La voce partecipazioni in altre società accoglie la quota consortile nel consorzio Re.Crea.

Non ci sono differenze tra il valore iscritto a bilancio ed il valore di mercato dei rispettivi crediti.

5.11.DEBITI COMMERCIALI

I debiti commerciali ammontano ad Euro 540,9 milioni al 31 dicembre 2024 (Euro 538,6 milioni al 31 dicembre 2023) e si riferiscono ad obbligazioni di breve termine verso fornitori di beni e servizi. I debiti si riferiscono a posizioni pagabili a breve termine e non ci sono valori che eccedano i 12 mesi.

Nel 2024 e nel 2023 non ci sono posizioni debitorie concentrate verso singoli fornitori che eccedano il 10% del totale valore.

Non ci sono differenze tra il valore iscritto a bilancio ed il valore di mercato dei rispettivi debiti e non vi sono posizioni rilevanti scadute.

L'analisi dei debiti commerciali in valuta è inserita nel paragrafo 9.1 a cui si rimanda per ulteriori analisi.

5.12. ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI E NON CORRENTI

Altre passività correnti e non correnti
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
Ratei e risconti passivi correnti 631 699
Anticipi da clienti 21.528 23.636
Debiti verso dipendenti e istituti previdenziali 78.429 78.575
Debiti per imposte, escluse le imposte sul reddito 34.621 36.978
Altri debiti correnti 10.255 13.024
Altre passività correnti 145.464 152.912
Ratei e risconti passivi non correnti 73 103
Altre passività non correnti 73 103
Totale 145.537 153.015

La voce debiti per imposte include principalmente l'imposta sul valore aggiunto e le ritenute sul reddito da lavoro dipendente.

5.13. CREDITI E DEBITI TRIBUTARI

I crediti tributari ammontano ad Euro 12,2 milioni al 31 dicembre 2024 (Euro 9,3 milioni al 31 dicembre 2023).

I debiti tributari ammontano ad Euro 136,2 milioni al 31 dicembre 2024 (Euro 134,5 milioni al 31 dicembre 2023). Tali debiti tributari sono iscritti al netto dei crediti per imposte correnti, ove la compensazione si riferisca ad una medesima giurisdizione ed alla stessa imposizione.

Si segnala che ad esito della verifica fiscale subita dalla controllata Industries S.p.A. nel 2023 e relativa all'esercizio 2017, è stato emesso un Avviso di Accertamento nel corso del 2024 che riporta una serie di rilievi relativi alle modalità di determinazione dei prezzi di trasferimento, che ricalcano quanto già rilevato nel precedente avviso relativo all'esercizio 2016. Sugli stessi temi è stato avviato un confronto con l'Agenzia delle Entrate sull'esercizio 2018. La società ritiene non fondati i rilievi sollevati e si è pertanto attivata nelle sedi opportune a tutela della propria posizione e, anche confortata dal parere dei primari consulenti incaricati, confida che ad esito del contenzioso instaurato emergerà la correttezza del proprio operato. Con riferimento sia alla verifica fiscale relativa all'esercizio 2017 sia all'esercizio 2016, si informa che, al fine di limitare gli effetti della eventuale doppia imposizione, sono state attivate le Mutual agreement procedurenei paesi interessati.

5.14. FONDI RISCHI NON CORRENTI

Fondi rischi
(Euro/000) 1 Gennaio
2024
Incrementi Decrementi Differenze
di
traduzione
Altri
movimenti
31 Dicembre
2024
Contenziosi fiscali (11.164) 0 11.134 0 0 (30)
Altri fondi rischi non
correnti
(16.526) (6.422) 2.423 (104) (2.169) (22.798)
Totale (27.690) (6.422) 13.557 (104) (2.169) (22.828)
Fondi rischi
(Euro/000) 1 Gennaio
2023
Incrementi Decrementi Differenze
di
traduzione
Altri
movimenti
31 Dicembre
2023
Contenziosi fiscali (11.164) 0 0 0 0 (11.164)
Altri fondi rischi non
correnti
(16.097) (1.724) 1.656 736 (1.097) (16.526)
Totale (27.261) (1.724) 1.656 736 (1.097) (27.690)

I movimenti dei fondi sono riportati nella seguente tabella:

La voce altri fondi rischi non correnti include i costi di ripristino di negozi, i costi associati a controversie in corso e i costi per garanzia prodotti.

Lo stanziamento per contenziosi fiscali operato in precedenti esercizi riguardava i crediti di imposta ricerca e sviluppo riferiti agli anni 2015-2019, stanziati sulla base della RM n. 41 del 26 luglio 2022, nella quale l'Agenzia delle Entrate ha rivisto la propria posizione circa l'ammissibilità al beneficio. Con riferimento a tale voce, la Capogruppo Moncler S.p.A. e la controllata Sportswear Company S.p.A. hanno deciso di optare per il riversamento parziale di tali crediti per un importo complessivo pari ad Euro 8,8 milioni, rilasciando a conto economico l'importo residuale.

5.15. FONDI PENSIONE E QUIESCENZA

I fondi pensione e quiescenza al 31 dicembre 2024 sono dettagliati nella seguente tabella:

Fondi pensione e quiescenza
(Euro/000) 1
Gennaio
2024
Modifiche
all'area di
consolidamento
Incrementi Decrementi Differenze
di
traduzione
Altri
movimenti
31
Dicembre
2024
TFR e Fondo
quiescenza
Fondo indennità
(7.655) 0 (1.663) 973 217 (105) (8.233)
agenti (4.489) 0 0 840 0 0 (3.649)
Totale (12.144) 0 (1.663) 1.813 217 (105) (11.882)

Fondi pensione e quiescenza
(Euro/000) 1
Gennaio
2023
Modifiche
all'area di
consolidamento
Incrementi Decrementi Differenze
di
traduzione
Altri
movimenti
31
Dicembre
2023
TFR e Fondo
quiescenza
Fondo indennità
(6.618) 0 (1.791) 567 171 16 (7.655)
agenti (5.418) 0 (1.037) 1.966 0 0 (4.489)
Totale (12.036) 0 (2.828) 2.533 171 16 (12.144)

I fondi pensione sono principalmente riferiti alle società italiane del Gruppo. A seguito della riforma della previdenza complementare, a partire dal 1° gennaio 2007 l'obbligazione ha assunto la forma di fondo pensione a contribuzione definita. Coerentemente, l'ammontare del debito per TFR iscritto prima dell'entrata in vigore della riforma e non ancora pagato ai dipendenti in essere alla data di redazione del Bilancio, è considerato come un fondo pensione a benefici definiti i cui movimenti sono riportati nella seguente tabella:

Trattamento fine rapporto - movimenti
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
Obbligazione netta all'inizio del periodo (4.792) (4.337)
Modifiche all'area di consolidamento 0 0
Interessi sull'obbligazione (138) (163)
Costo corrente (782) (866)
Liquidazioni 971 558
Utile/(Perdita attuariale) 43 16
Obbligazione netta alla fine del periodo (4.698) (4.792)

La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia denominata "Projected Unit Credit Cost". Di seguito si riporta il dettaglio delle assunzioni economiche e demografiche utilizzate ai fini delle valutazioni attuariali.

Ipotesi adottate
Tasso di Attualizzazione 3,10%
Tasso di inflazione 2,00%
Tasso nominale di crescita delle retribuzioni 2,00%
Tasso annuo di turnover 13,14%
Probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR 1,68%
Misura di richiesta dell'anticipo 70,00%
Tavola di sopravvivenza - maschi M2019
Tavola di sopravvivenza - femmine F2019

(*) Tavole ISTAT popolazione residente

La seguente tabella evidenzia gli effetti che ci sarebbero stati sull'obbligazione per benefici definiti a seguito delle variazioni, ragionevolmente possibili, delle ipotesi attuariali rilevanti alla fine dell'esercizio.

Analisi di sensitività
(Euro/000) Variazione
Tasso di attualizzazione +0,5% (145)
Tasso di attualizzazione -0,5% 154
Incremento della probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR x(+0,5%) 5
Decremento della probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR x (-0,5%) (5)
Incremento del tasso di inflazione (+0,5%) 108
Decremento del tasso di inflazione (-0,5%) (102)
Incremento del tasso nominale di crescita delle retribuzioni (+0,5%) 29
Decremento del tasso nominale di crescita delle retribuzioni (-0,5%) (28)
Incremento dell'età di pensionamento (+1 anno) (3)
Decremento dell'età di pensionamento (-1 anno) 4
Incremento della sopravvivenza (+1 anno) (0)
Decremento della sopravvivenza (-1 anno) 0

5.16. DEBITI FINANZIARI

I debiti finanziari sono dettagliati nella seguente tabella:

Debiti finanziari
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
Debiti in conto corrente e anticipi bancari a breve termine 6 0
Quota corrente finanziamenti bancari a lungo termine 0 1.514
Debiti finanziari per leasing correnti 178.284 167.659
Altri debiti a breve termine 17.830 15.230
Debiti finanziari correnti 196.120 184.403
Debiti finanziari per leasing non correnti 745.921 637.672
Altri debiti a lungo termine 15.267 26.516
Debiti finanziari non correnti 761.188 664.188
Totale 957.308 848.591

I debiti finanziari correnti al 31 dicembre 2024 includono i debiti in conto corrente e anticipi bancari a breve termine, i debiti finanziari per leasing derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 e, nella voce altri debiti a breve termine, principalmente la quota entro l'anno delle passività finanziarie verso terzi soggetti non bancari.

I debiti finanziari non correnti includono i debiti finanziari per leasing derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 e le passività finanziarie verso terzi soggetti non bancari.

I debiti finanziari per leasing ammontano ad Euro 924,2 milioni (Euro 805,3 milioni nel 2023) e sono dettagliati come segue:

Debiti finanziari per leasing
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
Debiti finanziari per leasing correnti 178.284 167.659
Debiti finanziari per leasing non correnti 745.921 637.672
Totale 924.205 805.331

La movimentazione dei debiti finanziari per leasing nel corso del 2024 è evidenziata nella seguente tabella:

(Euro/000) IFRS 16 Ex IAS 17 Debiti finanziari per
leasing
01/01/2024 805.177 154 805.331
Incrementi 287.917 83 288.000
Decrementi (210.589) (126) (210.715)
Oneri finanziari 31.430 17 31.447
Differenze di conversione 10.142 0 10.142
31/12/2024 924.077 128 924.205

Il dettaglio dei debiti finanziari non correnti per data di scadenza è illustrato nella successiva tabella:

31/12/24 31/12/23
145.299 146.829
313.640 295.161
302.249 222.198
761.188 664.188

Il dettaglio dei debiti finanziari non correnti, esclusi i debiti finanziari per leasing non correnti, per data di scadenza è illustrato nella successiva tabella:

Scadenziario debiti finanziari non correnti esclusi debiti per leasing
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
Entro 2 anni 2.177 6.437
Da 2 a 5 anni 13.090 20.079
Oltre 5 anni 0 0
Totale 15.267 26.516

Si riportano di seguito i flussi finanziari non attualizzati riferiti alla voce passività per leasing.

Scadenziario dei debiti per leasing finanziari non attualizzati
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
Entro 1 anno 209.938 192.969
Da 1 a 5 anni 527.408 475.915
Oltre 5 anni 344.551 245.300
Totale 1.081.897 914.184

Infine, gli altri debiti a breve termine includono anche il fair value negativo, pari ad Euro 9,4 milioni (Euro 4,4 milioni al 31 dicembre 2023), dei contratti di copertura del rischio di cambio descritti nella nota 9.3.

La posizione finanziaria netta è dettagliata nella successiva tabella.

Posizione finanziaria netta
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
A. Disponibilità liquide 1.187.978 998.799
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 0 0
C. Altre attività finanziarie correnti 154.004 78.308
D. Liquidità (A)+(B)+(C) 1.341.982 1.077.107
E. Debiti finanziari correnti (17.836) (15.230)
F. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (178.284) (169.173)
G. Indebitamento finanziario corrente (E)+(F) (196.120) (184.403)
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G)+(D) 1.145.862 892.704
I. Debiti finanziari non correnti (745.921) (637.672)
J. Strumenti di debito 0 0
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti (15.267) (26.516)
L. Indebitamento finanziario non corrente (I)+(J)+(K) (761.188) (664.188)
M. Totale Indebitamento finanziario (H)+(L) 384.674 228.516

Posizione finanziaria netta così come definita dagli Orientamenti ESMA del 4 marzo 2021 (richiamo di attenzione Consob n. 5/21 alla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006).

5.17. PATRIMONIO NETTO

I movimenti del patrimonio netto per l'anno 2024 ed il periodo comparativo sono inclusi nei relativi prospetti del Bilancio Consolidato a cui si rimanda.

Al 31 dicembre 2024 il capitale sociale sottoscritto e versato è costituito da n. 274.805.954 azioni pari ad Euro 54.961.191, per un valore nominale di Euro 0,20 ciascuna.

L'aumento del capitale sociale per Euro 36 mila, avvenuto nell'esercizio, è stato effettuato a titolo gratuito tramite utilizzo di riserve disponibili presenti all'interno della voce utili indivisi e si riferisce all'emissione delle azioni a servizio dei Piani di Performance shares.

Al 31 dicembre 2024 le azioni proprie detenute sono n. 4.199.510, pari all'1,5% del capitale sociale, per un ammontare complessivo di Euro 163,1 milioni, rispetto alle n. 4.490.875 al 31 dicembre 2023 per un ammontare complessivo di Euro 173,3 milioni. Anche questa variazione si riferisce all'utilizzo delle azioni a servizio dei Piani di Performance shares.

La riserva legale e la riserva sovraprezzo si riferiscono alla società Capogruppo Moncler S.p.A.

Nel 2024 sono stati distribuiti dividendi ai soci della Capogruppo per un importo unitario lordo di Euro 1,15 per azione ordinaria per un ammontare pari ad Euro 311,2 milioni (Euro 311,0 milioni dividendi pagati nel 2024), rispetto a Euro 1,12 per azione pari ad Euro 302,5 milioni distribuiti nel 2023 (Euro 303,4 milioni dividendi pagati nel 2023).

La variazione della riserva IFRS 2 deriva dal trattamento contabile relativo ai Piani di Performance shares, ovvero dall'iscrizione del costo figurativo del periodo relativo ai suddetti piani e dalla riclassifica a utili indivisi del costo figurativo cumulato dei piani già chiusi.

La variazione degli utili indivisi si riferisce principalmente al riporto a nuovo del risultato 2023, alla distribuzione dei dividendi, alla riclassifica dalla riserva IFRS 2 sopra citata e all'adeguamento al valore di mercato delle passività finanziarie verso soggetti non bancari.

La voce riserva FTA accoglie gli effetti derivanti dall'applicazione iniziale del principio IFRS 16.

La voce altre riserve include gli altri utili complessivi, che si compone della riserva adeguamento cambi dei bilanci esteri, della riserva di copertura rischi su tassi di cambio e della riserva che accoglie gli utili/perdite attuariali. La riserva di conversione comprende le differenze cambio emerse dalla conversione dei bilanci delle società consolidate estere. La riserva di copertura include la porzione efficace delle differenze nette accumulate nel fair value degli strumenti derivati di copertura. La movimentazione di tali riserve è stata la seguente:

Riserva Altri utili complessivi Riserva di conversione Altri componenti
(Euro/000) Importo
ante
imposte
Imposte Importo
post
imposte
Importo
ante
imposte
Imposte Importo
post
imposte
Riserva al 01.01.2023 (11.514) 0 (11.514) (733) 174 (559)
Variazioni del periodo (28.780) 0 (28.780) (6.416) 1.542 (4.874)
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto economico 0 0 0 0 0 0
Riserva al 31.12.2023 (40.294) 0 (40.294) (7.149) 1.716 (5.433)
Riserva al 01.01.2024 (40.294) 0 (40.294) (7.149) 1.716 (5.433)
Variazioni del periodo (873) 0 (873) (994) 249 (745)
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto economico 0 0 0 0 0 0
Riserva al 31.12.2024 (41.167) 0 (41.167) (8.143) 1.965 (6.178)

Risultato per azione

Il calcolo dell'utile per azione al 31 dicembre 2024 ed al 31 dicembre 2023 è indicato nella seguente tabella e si basa sul rapporto tra l'utile attribuibile al Gruppo ed il numero delle azioni.

L'utile diluito per azione è in linea con l'utile base per azione in quanto al 31 dicembre 2024 gli effetti diluitivi derivanti dai piani di stock based compensationnon sono significativi.

Con riferimento al calcolo dell'utile diluito per azione si precisa che è stato applicato il "treasury share method", previsto dallo IAS 33 paragrafo 45 in presenza di piani di stock based compensation.

Utile/(perdita) per azione
Esercizio 2024 Esercizio 2023
Utile (perdita) del periodo (Euro/000) 639.596 611.931
Numero medio delle azioni dei soci della controllante 270.522.873 270.106.476
Utile (perdita) attribuibile alle azioni dei soci del Gruppo -
Base (in Euro)
2,36 2,27
Utile (perdita) attribuibile alle azioni dei soci del Gruppo -
Diluito (in Euro)
2,36 2,26

6.INFORMAZIONI DI SEGMENTO

Ai fini dell'IFRS 8 "Operating segments", l'attività svolta dal Gruppo è identificabile nei segmenti operativi riferiti al marchio Moncler e al marchio Stone Island. Tuttavia, tali segmenti operativi sono stati aggregati in un unico "reportable segment", coerentemente con il principio base dell'IFRS 8, in quanto i segmenti hanno caratteristiche economiche similari e condividono:

  • la natura dei prodotti;
  • la natura dei processi produttivi;
  • la tipologia di clientela;
  • i canali distributivi.

7. IMPEGNI E GARANZIE PRESTATE

7.1. IMPEGNI

Il Gruppo non ha significativi impegni derivanti da contratti di leasing operativo o da altre fattispecie contrattuali che non rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16.

7.2. GARANZIE PRESTATE

Al 31 dicembre 2024 le garanzie prestate sono le seguenti:

Garanzie e fideiussioni prestate
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
Garanzie e fideiussioni a favore di:
Soggetti e società terze 62.284 56.615
Totale garanzie e fideiussioni prestate 62.284 56.615

Le garanzie si riferiscono principalmente a contratti di affitto relativi ai punti vendita.

8. PASSIVITA' POTENZIALI

Il Gruppo operando a livello globale è soggetto a rischi legali e fiscali che derivano dallo svolgimento delle normali attività. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, il Gruppo ritiene che alla data di redazione del presente documento non vi siano ulteriori passività potenziali rispetto a quanto già iscritto nei fondi accantonati nel Bilancio Consolidato.

9.INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Gli strumenti finanziari del Gruppo comprendono la cassa e le disponibilità liquide, i finanziamenti, i crediti e debiti commerciali ed altri crediti e debiti correnti e non correnti oltre che i derivati.

Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività: rischio di mercato (principalmente relativo ai tassi di cambio e di interesse), rischio di credito (sia in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti che alle attività di finanziamento), rischio di liquidità (con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie ed all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale) e rischio di capitale.

La gestione dei rischi finanziari è svolta a livello di Headquarter che garantisce principalmente che ci siano sufficienti risorse finanziarie per far fronte alle necessità di sviluppo del business e che le risorse siano adeguatamente investite in attività redditizie.

Il Gruppo utilizza strumenti derivati per coprire l'esposizione a specifici rischi di mercato, quali il rischio legato alle fluttuazioni dei tassi di cambio, sulla base delle policy stabilite dal Consiglio di Amministrazione.

9.1. RISCHIO DI MERCATO

Rischio di cambio

Il Gruppo opera a livello internazionale ed è esposto a rischi di cambio principalmente in Dollari americani, Yen giapponesi e Renminbi cinesi ed in misura minore in Dollari di Hong Kong, Sterline, Won coreani, Dollari canadesi, Franchi svizzeri, Dollari di Taiwan, Dollari di Singapore, Dollari australiani, Mexican Pesos, Corone Norvegesi, Dollaro Neo Zelandese e Corona Svedese.

Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione ai rischi finanziari di mercato e gestisce tali rischi attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati, secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi.

Nell'ambito di tali politiche, l'uso di strumenti finanziari derivati è riservato alla gestione dell'esposizione alle fluttuazioni dei cambi connessi con i flussi monetari futuri. Non sono consentite attività di tipo speculativo.

Nel corso del 2024 il Gruppo ha posto in essere una politica di copertura dal rischio di cambio di natura transattiva sulle principali valute verso le quali è maggiormente esposto: USD, JPY, CNY, HKD, GBP, KRW, CAD, CHF, TWD, SGD, AUD, MXN, NOK, NZD e SEK.

Gli strumenti utilizzati a tale scopo sono principalmente Currency Forward Contract e Currency Option Contract.

Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con l'obiettivo di rideterminare il tasso di cambio a cui le transazioni previste denominate in valuta saranno rilevate.

Le controparti di tali contratti sono primarie istituzioni finanziarie.

L'esposizione relativa ad attività e passività espresse in valuta è dettagliato nella seguente tabella (controvalore in Euro delle rispettive valute):

Dettaglio delle esposizioni in valuta 31/12/24
(Euro/000) Euro Yen JP Dollari US Yuan CN Dollari
HK
Franc CH Sterline
GB
Won KR Dollari
CA
Altre Totale
Cassa e banche 881.353 84.795 24.489 87.653 21.358 5.702 8.506 26.254 6.286 41.582 1.187.978
Crediti finanziari 154.004 0 0 0 0 0 0 0 0 0 154.004
Crediti verso clienti 70.965 53.521 27.422 120.174 5.518 1.788 162 33.072 3.399 10.361 326.382
Altre attività
correnti 17.514 3.277 4.700 12.731 1.652 982 206 1.601 3.102 5.064 50.829
Altre attività non
correnti 10.452 11.403 2.922 12.893 1.610 5.663 264 1.329 917 3.943 51.396
Totale attività 1.134.288 152.996 59.533 233.451 30.138 14.135 9.138 62.256 13.704 60.950 1.770.589
Debiti commerciali (337.775) (56.814) (44.709) (50.608) (14.169) (4.452) (4.532) (6.875) (4.568) (16.412) (540.914)
Debiti finanziari (382.789) (34.927) (267.702) (89.298) (50.399) (10.018) (36.570) (1.752) (12.019) (71.834) (957.308)
Altri debiti correnti (100.012) (3.232) (15.965) (8.315) (5.016) (1.259) (1.753) (2.178) (508) (7.226) (145.464)
Altri debiti non
correnti
(73) 0 0 0 0 0 0 0 0 (0) (73)
Totale passività (820.649) (94.973) (328.376) (148.221) (69.584) (15.729) (42.855) (10.805) (17.095) (95.472) (1.643.759)
Totale netto
esposizione in
valuta 313.639 58.023 (268.843) 85.230 (39.446) (1.594) (33.717) 51.451 (3.391) (34.522) 126.830
Dettaglio delle esposizioni in valuta 31/12/23
(Euro/000) Euro Yen JP Dollari
US
Yuan CN Dollari
HK
Franc CH Sterline
GB
Won
KR
Dollari
CA
Altre Totale
Cassa e banche 577.531 117.177 48.184 113.717 17.433 12.250 16.745 47.383 7.403 40.976 998.799
Crediti finanziari 78.308 0 0 0 0 0 0 0 0 0 78.308
Crediti verso clienti 101.951 46.566 12.349 110.865 1.052 316 7.991 31.807 4.819 7.892 325.608
Altre attività
correnti
17.311 3.717 2.802 10.324 (118) 244 1.962 1.549 432 3.678 41.901
Altre attività non
correnti
6.248 11.486 2.256 11.148 6.178 393 1.532 1.331 939 5.445 46.956
Totale attività
781.349 178.946 65.591 246.054 24.545 13.203 28.230 82.070 13.593 57.991 1.491.572
Debiti commerciali (357.784) (54.493) (36.062) (50.308) (5.113) (7.345) (7.134) (5.766) (3.614) (10.967) (538.586)
Debiti finanziari (408.964) (30.575) (167.234) (67.889) (16.727) (38.375) (50.693) (3.016) (11.384) (53.734) (848.591)
Altri debiti correnti
Altri debiti non
(97.597) (6.404) (18.725) (7.703) (1.652) (1.416) (5.876) (6.740) (496) (6.303) (152.912)
correnti (103) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (103)
Totale passività (864.448) (91.472) (222.021) (125.900) (23.492) (47.136) (63.703) (15.522) (15.494) (71.004) (1.540.192)
Totale netto
esposizione in

Alla data di bilancio il Gruppo aveva in essere coperture per Euro 248,9 milioni (Euro 205,0 milioni al 31 dicembre 2023) a fronte di crediti ancora da incassare e coperture per Euro 646,0 milioni (Euro 552,3 milioni al 31 dicembre 2023) a fronte di ricavi futuri; il Gruppo aveva inoltre in essere coperture su debiti commerciali in valuta per Euro 3,8 milioni (10,1 milioni al 31 dicembre 2023) a fronte di debiti ancora da pagare e coperture per Euro 7,6 milioni (Euro 10,0 milioni al 31 dicembre 2023) a fronte di costi futuri.

Con riferimento alle transazioni in valuta, si segnala che una variazione dei rispettivi tassi di cambio pari a +/-1% avrebbe comportato i seguenti effetti:

Dettaglio delle transazioni in valuta
(Euro/000) Yen JP Dollari
US
Yuan
CN
Dollari
HK
Won
KR
Sterline
GB
Altre
Effetto di un apprezzamento dei
cambi pari a +1%
Ricavi 3.485 3.595 6.088 636 2.878 892 2.370
Risultato operativo 2.270 1.785 3.558 314 1.647 429 889
Effetto di un deprezzamento dei
cambi pari a -1%
Ricavi (3.416) (3.524) (5.968) (623) (2.821) (874) (2.323)
Risultato operativo (2.225) (1.750) (3.488) (307) (1.615) (420) (871)

Con riferimento a quanto previsto dall'IFRS 13 si evidenzia che la categoria di strumenti finanziari valutati a fair value sono riconducibili ai derivati di copertura del rischio cambio. La valutazione di tali strumenti è basata sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri considerando i tassi di cambio alla data di bilancio (livello 2 come esposto nella sezione dei principi).

Rischio d'interesse

L'esposizione del Gruppo ai rischi di interesse è principalmente relativa alla cassa e alle disponibilità liquide, la cui gestione è presidiata centralmente.

9.2.RISCHIO DI CREDITO

Il Gruppo non ha significative concentrazioni di attività finanziarie (crediti commerciali ed altre attività correnti) che comportino un rischio di credito elevato. Le politiche del Gruppo sulla gestione delle attività finanziarie sono finalizzate a ridurre i rischi derivanti dalla mancata solvibilità della clientela wholesale. Le vendite nel canale retail sono effettuate attraverso riconosciute carte di credito e contanti. In aggiunta, l'ammontare dei crediti in essere è costantemente monitorato, tanto che l'esposizione del Gruppo per crediti inesigibili non è significativa e le percentuali storiche di passaggi a perdita sono molto basse. La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre 2024 è rappresentata dal valore contabile dei crediti commerciali iscritti in bilancio.

In relazione al rischio di credito derivante da altre attività finanziarie che non siano i crediti commerciali (che comprende cassa e depositi bancari a breve termine), il rischio di credito teorico per il Gruppo deriva dall'inadempienza della controparte con un'esposizione massima che è pari al valore contabile dell'attività finanziaria iscritta a bilancio, oltre che dal valore nominale delle garanzie prestate su debiti o impegni di terzi indicato nel paragrafo 7 delle Note esplicative. Il Gruppo opera con banche e istituti finanziari di primario standing ed ha in essere politiche che limitano l'ammontare dell'esposizione creditoria nelle diverse banche.

9.3. RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Il rischio di liquidità deriva dalla capacità di ottenere risorse finanziarie ad un costo sostenibile per condurre le normali attività operative del Gruppo. I fattori che influenzano tale rischio sono riferibili alle risorse generate/assorbite dalla gestione corrente, dalla gestione degli investimenti e dei finanziamenti e dalla disponibilità di liquidità nel mercato finanziario.

A seguito della dinamicità del business, il Gruppo ha centralizzato le funzioni di tesoreria con lo scopo di mantenere la flessibilità nel reperimento di fonti finanziarie e mantenere la disponibilità delle linee di credito. Le procedure in essere per ridurre il rischio di liquidità sono le seguenti:

  • gestione centralizzata della tesoreria e della pianificazione finanziaria. Utilizzazione di un sistema centralizzato di controllo della posizione finanziaria netta del Gruppo e delle società controllate;
  • ottenimento di linee di credito idonee per creare un'adeguata struttura finanziaria per utilizzare al meglio la liquidità erogata dal sistema creditizio;
  • monitoraggio costante delle previsioni future sui flussi finanziari in base ai piani operativi e di sviluppo del Gruppo.

Il management ritiene che i mezzi finanziari ad oggi disponibili, insieme a quelli che sono generati dall'attività operativa corrente, permettano al Gruppo di raggiungere i propri obiettivi e di rispondere alle esigenze derivanti dallo sviluppo degli investimenti e del rimborso dei finanziamenti alle date di scadenza concordate.

Si evidenzia inoltre, con riferimento a quanto previsto dall'IFRS 13, che, tra le passività finanziarie, quelle relative all'impegno di acquisto di quote di minoranza sono valutate al fair value sulla base essenzialmente di modelli di valutazione riferibili al livello 3, come esposto nella sezione dei principi di redazione.

Si riporta nella seguente tabella un'analisi delle scadenze contrattuali (che includono anche gli interessi) per le passività finanziarie e per le attività finanziarie derivate.

Totale Flussi finanziari contrattuali
Passività finanziarie non valore entro 1 da 1 a 2 da 2 a 5 oltre 5
derivate contabile Totale anno anni anni anni
(Euro/000)
Scoperti bancari 6 6 6 0 0 0
Finanziamenti autoliquidanti 0 0 0 0 0 0
Debiti finanziari vs terzi 0 0 0 0 0 0
Finanziamenti chirografari 0 0 0 0 0 0
Debiti finanziari per leasing 924.205 924.205 178.284 143.122 300.550 302.249
Totale Flussi finanziari contrattuali
Attività e passività finanziarie
derivate
valore
contabile
Totale entro 1
anno
da 1 a 2
anni
da 2 a 5
anni
oltre 5
anni
(Euro/000)
Interest rate swap di copertura 0 0 0 0 0 0
Contratti a termine su cambi di
copertura
4.799 4.799 4.799 0 0 0
- Flussi in uscita 9.446 9.446 9.446 0 0 0
- Flussi in entrata (4.648) (4.648) (4.648) 0 0 0

9.4.RISCHI OPERATIVI E DI GESTIONE DEL CAPITALE

Nella gestione dei rischi operativi, l'obiettivo principale del Gruppo è quello di gestire i rischi associati con lo sviluppo del business nei mercati esteri soggetti a leggi e regolamenti specifici.

Il Gruppo ha implementato degli standard sulle seguenti aree:

  • appropriato livello di suddivisione dei compiti e delle responsabilità (segregation of duties);
  • riconciliazione e controllo costante delle transazioni significative;
  • documentazione dei controlli e delle procedure;
  • sviluppo tecnico e professionale dei dipendenti;
  • valutazione periodica dei rischi corporate e identificazioni delle azioni correttive.

In relazione al rischio di capitale proprio, gli obiettivi del Gruppo sono rivolti alla prospettiva di continuità aziendale al fine di garantire un giusto ritorno economico agli azionisti ed altri operatori pur mantenendo una classificazione di rischio buona nel mercato del capitale di debito. Il Gruppo gestisce la struttura del capitale ed effettua gli aggiustamenti in linea con i cambiamenti delle condizioni economiche generali e con gli obiettivi strategici.

10. ALTRE INFORMAZIONI

10.1. RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Vengono di seguito riportate le transazioni con parti correlate ritenute rilevanti ai sensi della "Procedura operazioni con parti correlate" adottata dal Gruppo.

La "Procedura operazioni con parti correlate" è disponibile sul sito internet della Società (www.monclergroup.com), Sezione "Governance/Documenti societari".

Le transazioni economiche ed i saldi verso società consolidate sono stati eliminati in fase di consolidamento e non sono pertanto oggetto di commento.

Nel 2024 le transazioni con parti correlate riguardano principalmente relazioni commerciali effettuate a condizioni di mercato come di seguito elencato:

  • La società Yagi Tsusho Ltd fino al 28 marzo 2024 era la controparte nell'operazione che ha costituito la società Moncler Japan Ltd e acquistava prodotti finiti dalle società del Gruppo Moncler (Euro 36,5 milioni fino al 28 marzo 2024, Euro 138,3 milioni nel 2023), e vendeva gli stessi alla società Moncler Japan Ltd (Euro 38,4 milioni fino al 28 marzo 2024, Euro 154,4 milioni nel 2023) in forza del contratto stipulato in sede di costituzione delle società. Tali transazioni, negli schemi di bilancio sono state indicate nella voce costo del venduto per Euro 6,1 milioni nel 2024 (Euro 16,1 nel 2023). Il 28 marzo 2024 il Gruppo ha acquistato la quota detenuta da Yagi Tsusho Ltd in Moncler Japan Ltd arrivando a detenere il 100% della stessa. Da tale data pertanto Yagi Tsusho Ltd non si qualifica più come parte correlata.
  • La società Gokse Tekstil Kozmetik Sanayi ic ve dis ticaret limited sirketi, detenuta dal socio di minoranza della società Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil Ticaret Ltd. Sti., svolge prestazioni di servizi a favore della stessa. Nel 2024 l'ammontare complessivo dei costi sostenuti per tali servizi risulta pari ad Euro 0,2 milioni (Euro 0,2 milioni nel 2023).

  • La società La Rotonda S.r.l., riconducibile ad un dirigente del Gruppo Moncler, acquista prodotti finiti da Industries S.p.A. e fornisce prestazioni di servizi alla stessa. Nel 2024 l'ammontare complessivo dei ricavi realizzati dal Gruppo verso tale entità risulta pari ad Euro 1,4 milioni (Euro 1,4 milioni nel 2023), mentre l'ammontare complessivo dei costi sostenuti risulta pari ad Euro 0,2 milioni (Euro 0,2 milioni nel 2023).
  • La società Rivetex S.r.l., società riconducibile a Carlo Rivetti e ai suoi familiari, fornisce al Gruppo Moncler un immobile in locazione; nel 2024 l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 0,5 milioni (Euro 0,5 milioni nel 2023).
  • Il Dott. Fabrizio Ruffini, fratello del Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato di Moncler S.p.A., fornisce servizi di consulenza aventi ad oggetto l'attività di ricerca, sviluppo e controllo di qualità dei prodotti a marchio Moncler. Nel 2024 l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 0,6 milioni (Euro 0,6 milioni nel 2023).
  • La società ALS Luxury Logistics S.r.l., è una società collegata che fornisce servizi di logistica; nel 2024 l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 45,4 milioni (Euro 28,4 milioni nel 2023), di cui Euro 28,7 milioni iscritti alla voce costo del venduto (Euro 17,3 milioni nel 2023), Euro 16,6 milioni (Euro 11,1 milioni nel 2023) nella voce spese generali ed amministrative ed Euro 0,1 milioni (Euro 0,0 milioni nel 2023) nella voce spese di vendita.

Le società Industries S.p.A. e Sportswear Company S.p.A. aderiscono al consolidato fiscale e al consolidato IVA della Capogruppo Moncler S.p.A.

Compensi ad Amministratori, Sindaci ed ai Dirigenti con responsabilità strategiche

Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione per l'anno 2024 sono pari ad Euro 8.068 migliaia (Euro 9.635 migliaia nel 2023).

Gli emolumenti al Collegio Sindacale per l'anno 2024 sono pari ad Euro 200,0 migliaia (Euro 182,8 migliaia nel 2023).

Nel 2024 il valore complessivo dei compensi relativi ai Dirigenti con responsabilità strategiche è pari ad Euro 3.882 migliaia (Euro 4.066 migliaia nel 2023).

Nel 2024 l'ammontare dei costi relativi ai Piani di Performance Share (descritti nel paragrafo 10.2) riferiti a membri del Consiglio di Amministrazione e a Dirigenti con responsabilità strategiche è pari ad Euro 16.293 migliaia (Euro 15.915 migliaia nel 2023).

Le tabelle che seguono riassumono i rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate sopra descritte intercorsi nel 2024 e nell'esercizio precedente.

(Euro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2024 % 31/12/2023 %
Yagi Tsusho Ltd Contratto
Distribuzione
a 36.484 (5,3)% 138.251 (20,2)%
Yagi Tsusho Ltd Contratto
Distribuzione
a (38.399) 5,6% (154.384) 22,6%
Gokse Tekstil Kozmetik
Sanayi ic ve dis ticaret
Prestazioni di servizi b (167) 0,0% (161) 0,0%
La Rotonda S.r.l. Transazione
commerciale
c 1.393 0,0% 1.399 0,0%
La Rotonda S.r.l. Transazione
commerciale
d (157) 0,0% (151) 0,0%
Rivetex S.r.l. Transazione
commerciale
d (520) 0,1% (494) 0,1%
Fabrizio Ruffini Prestazioni di servizi b (553) 0,2% (553) 0,2%
ALS Luxury Logistics S.r.l. Prestazioni di servizi d (65) 0,0% (23) 0,0%
ALS Luxury Logistics S.r.l. Prestazioni di servizi b (16.618) 4,7% (11.084) 3,3%
ALS Luxury Logistics S.r.l. Prestazioni di servizi a (28.725) 4,2% (17.284) 2,5%
Amministratori, sindaci e
dirigenti con responsabilità
strategiche
Prestazioni
lavorative
b (26.366) 7,5% (27.795) 8,4%
Dirigenti con responsabilità
strategiche
Prestazioni
lavorative
d (2.076) 0,2% (2.003) 0,2%
Totale (75.769) (74.282)

a incidenza % calcolata sul costo del venduto

b incidenza % calcolata sulle spese generali ed amministrative

c incidenza % calcolata sui ricavi

d incidenza % calcolata sulle spese di vendita

(Euro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2024 % 31/12/2023 %
Yagi Tsusho Ltd Debiti commerciali a 0 0,0% (35.845) 6,7%
Yagi Tsusho Ltd Crediti
commerciali
b 0 0,0% 4.429 1,4%
La Rotonda S.r.l. Crediti
commerciali
b 383 0,1% 63 0,0%
La Rotonda S.r.l. Debiti commerciali a (38) 0,0% (37) 0,0%
Fabrizio Ruffini Debiti commerciali a (139) 0,0% (137) 0,0%
ALS Luxury Logistics S.r.l. Debiti commerciali a (11.606) 2,1% (14.307) 2,7%
Amministratori, sindaci e
dirigenti con responsabilità
strategiche
Altre passività
correnti
c (5.946) 4,1% (7.334) 4,8%
Totale (17.346) (53.168)

a incidenza % calcolata sui debiti commerciali

b incidenza % calcolata sui crediti commerciali

c incidenza % calcolata sulle altre passività correnti

Le tabelle di seguito rappresentano l'incidenza delle operazioni con parti correlate sui bilanci consolidati al 31 dicembre 2024 e 2023.

(Euro/000) 31 Dicembre 2024
Spese generali ed
Ricavi Costo del venduto Spese di vendita amministrative
Totale parti correlate 1.393 (30.640) (2.818) (43.704)
Totale bilancio consolidato 3.108.924 (682.367) (937.349) (351.656)
Incidenza % 0,0% 4,5% 0,3% 12,4%

(Euro/000) 31 Dicembre 2024
Crediti Altre passività
commerciali Debiti commerciali correnti
Totale parti correlate 383 (11.783) (5.946)
Totale bilancio consolidato 326.382 (540.914) (145.464)
Incidenza % 0,1% 2,2% 4,1%
(Euro/000) 31 Dicembre 2023
Spese generali ed
Ricavi Costo del venduto Spese di vendita amministrative
Totale parti correlate 1.399 (33.417) (2.671) (39.593)
Totale bilancio consolidato 2.984.217 (683.387) (868.062) (331.231)
Incidenza % 0,0% 4,9% 0,3% 12,0%
(Euro/000) 31 Dicembre 2023
Crediti Altre passività
commerciali Debiti commerciali correnti
Totale parti correlate 4.492 (50.326) (7.334)
Totale bilancio consolidato 325.608 (538.586) (152.912)
Incidenza % 1,4% 9,3% 4,8%

10.2. PIANI DI INCENTIVAZIONE AZIONARIA

Il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024 riflette i valori dei Piani di Performance Shares approvati nel 2020, 2022 e nel 2024.

I costi relativi ai piani di incentivazione azionaria nel 2024 ammontano ad Euro 47,0 milioni, rispetto ad Euro 40,0 milioni nel corrispondente periodo del 2023.

In data 11 giugno 2020, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato, ai sensi dell'art. 114-bis del TUF, l'adozione di un piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2020" destinato ad Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori, inclusi i consulenti esterni, di Moncler e delle sue controllate.

Tale piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performanceal termine del periodo di vesting pari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dai seguenti indici del Gruppo, misurati nel periodo di vesting, eventualmente rettificati dalle condizioni di over/under performance: (i) Net Income, (ii) Free Cash Flow e (iii) ESG (Environmental Social Governance).

Il numero massimo di Azioni a servizio del Piano è pari a n. 2.000.000 rivenienti da un aumento di capitale e/o dall'assegnazione di azioni proprie.

Il suddetto piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Con riferimento al primo ciclo di attribuzione, in data 11 giugno 2020, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'assegnazione di n. 1.350.000 Diritti Moncler. Il secondo ciclo di attribuzione, avvenuto nel 2021, si è concluso con l'assegnazione di n. 463.425 Diritti Moncler.

Per quanto concerne il primo ciclo di attribuzione, il piano si è concluso nel 2023 e per ulteriori informazioni si rimanda alla Relazione Finanziaria Annuale 2023.

Per quanto concerne il secondo ciclo di attribuzione:

  • Il vesting period pari a 3 anni è terminato con l'approvazione del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2023;
  • Gli obiettivi di performance sono stati raggiunti, unitamente alla condizione di over performance e sono state quindi assegnate ai beneficiari n. 469.646 azioni (comprensive di n. 78.274 azioni derivanti dall'over performance), tramite aumento di capitale sociale (n. 178.281 azioni) e utilizzo di azioni proprie (n. 291.365 azioni).

Al 31 dicembre 2024 non vi sono diritti in circolazione; l'effetto a conto economico dei piani chiusi nel 2024 ammonta ad Euro 2,4 milioni.

In data 21 aprile 2022, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha inoltre approvato, ai sensi dell'Art. 114 bis del TUF, l'adozione di un piano di stock grant denominato "Piano di Performance Shares 2022" riservato agli Amministratori Esecutivi, Dirigenti con Responsabilità Strategiche, dipendenti, collaboratori e consulenti di Moncler e delle società da questa controllate.

Tale piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vestingpari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dai seguenti indici del Gruppo, misurati nel periodo di vesting, eventualmente rettificati dalle condizioni di over/under performance: (i) Net Income, (ii) Free Cash Flow e (iii) ESG (Environmental Social Governance).

Il numero massimo di Azioni a servizio del Piano è pari a n. 2.000.000 rivenienti dall'assegnazione di azioni proprie.

Il suddetto piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Con riferimento al primo ciclo di attribuzione, in data 4 maggio 2022, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'assegnazione di n. 971.169 Diritti Moncler. In data 4 maggio 2023, dando esecuzione al secondo ciclo di attribuzione, il Consiglio di Amministrazione di Moncler ha approvato l'assegnazione di un numero massimo di Diritti Moncler pari a 436.349.

Al 31 dicembre 2024 risultano in circolazione n. 863.727 diritti relativi al primo ciclo di attribuzione, il cui effetto a conto economico nel 2024 ammonta ad Euro 17,8 milioni e n. 379.617 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione, il cui effetto a conto economico nel 2024 ammonta ad Euro 9,8 milioni.

In data 24 aprile 2024, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato, ai sensi dell'Art. 114-bis del TUF, l'adozione di un piano di stock grant denominato "Piano di Performance Shares 2024" riservato agli Amministratori Esecutivi, Dirigenti con Responsabilità Strategiche, dipendenti, collaboratori e consulenti di Moncler e delle società da questa controllate.

Tale piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vestingpari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dai seguenti indici del Gruppo, misurati nel periodo di vesting, eventualmente rettificati dalle condizioni di over/under performance: (i) Net Income, (ii) Free Cash Flow e (iii) ESG (Environmental Social Governance).

Il numero massimo di Azioni a servizio del Piano è pari a n. 2.000.000 rivenienti dall'assegnazione di azioni proprie.

In data 24 aprile 2024, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'assegnazione di n. 1.109.219 Diritti Moncler.

Al 31 dicembre 2024 risultano in circolazione n. 1.051.560 diritti, il cui effetto a conto economico nel 2024 ammonta ad Euro 14,5 milioni.

Ai sensi dell'IFRS 2, i piani sopra descritti sono definiti come Equity Settled.

Per informazioni sui documenti informativi relativi ai piani di performance shares sopra descritti, si rinvia al sito internet della Società, www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance/Assemblea degli azionisti".

10.3. SOCIETÀ CONTROLLATE E PARTECIPAZIONI DI TERZI

A seguire i dati economico-finanziari delle società controllate che hanno partecipazioni di terzi significative.

Principali dati di bilancio 31/12/2024
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio Netto Ricavi Utile/
(Perdita)
Utile/
(Perdita) di terzi
White Tech Sp.zo.o. 369 49 320 241 1 0
Principali dati di bilancio 31/12/2023
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio Netto Ricavi Utile/
(Perdita)
Utile/
(Perdita) di terzi
White Tech Sp.zo.o. 414 100 314 215 (97) (29)
Rendiconto finanziario 2024 (*)
(Euro/000)
Cash Flow della Gestione Operativa
Free Cash Flow
White Tech Sp.zo.o.
(215)
(214)
Net Cash Flow (209)
Rendiconto finanziario 2023 (*)
(Euro/000) White Tech Sp.zo.o.
Cash Flow della Gestione Operativa (105)
Free Cash Flow (132)

(*) Grandezze esposte secondo lo schema del rendiconto finanziario della Relazione sulla gestione

10.4. EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Si segnala che nel Gruppo, nel corso dell'esercizio 2024 non vi sono eventi ed operazioni significative non ricorrenti.

Net Cash Flow (106)

10.5. OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Si segnala che nel Gruppo, nel corso dell'esercizio 2024 non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

10.6. STRUMENTI FINANZIARI

Nella seguente tabella sono esposti, per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile ed il fair value, compreso il relativo livello della gerarchia del fair value degli strumenti finanziari valutati al fair value. Sono escluse le informazioni sul fair value delle attività e delle passività finanziarie non valutate al fair value, quando il valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value.

(Euro/000)
31 dicembre 2024 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a
fair value
di copertura
Interest rate swap
- - -
Contratti a termine su cambi di copertura 4.648 - 4.648 2
Totale 4.648 - 4.648
Attività finanziarie non valutate a
fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 326.382 46.522
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 1.337.335 -
Totale 1.663.716 46.522 -
Totale generale 1.668.364 46.522 4.648
(Euro/000)
31 dicembre 2023 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a
fair value
di copertura
Interest rate swap
- - -
Contratti a termine su cambi di copertura 9.703 - 9.703 2
Totale 9.703 - 9.703
Attività finanziarie non valutate a
fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 325.608 43.454

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 1.067.404 -

Totale 1.393.012 43.454 - Totale generale 1.402.715 43.454 9.703

(Euro/000)
31 dicembre 2024 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a
fair value
di copertura
Interest rate swap
- - - 2
Contratti a termine su cambi di copertura (9.446) - (9.446) 2
Altri debiti (8.383) (15.267) (23.650) 3
Totale (17.829) (15.267) (33.097)
Passività finanziarie non valutate a
fair value
Debiti commerciali e altri debiti (*) (572.697) -
Debiti in conto corrente (*) (6) -
Anticipi bancari (*) - -
Finanziamenti bancari (*) - -
Debiti finanziari IFRS 16 (*) (178.284) (745.921)
Totale (750.987) (745.921) -
Totale generale (768.817) (761.188) (33.097)
(Euro/000)
31 dicembre 2023 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a
fair value
di copertura
Interest rate swap
- -
-
2
Contratti a termine su cambi di copertura (4.392) -
(4.392)
2
Altri debiti (10.838) (26.516) (37.354) 3
Totale (15.230) (26.516) (41.746)
Passività finanziarie non valutate a
fair value
Debiti commerciali e altri debiti (*) (575.246) -
Debiti in conto corrente (*) - -
Anticipi bancari (*) - -
Finanziamenti bancari (*) (1.514) -
Debiti finanziari IFRS 16 (*) (167.659) (637.672)
Totale (637.672)
-

Totale generale (759.649) (664.188) (41.746) (*) Trattasi di attività e passività finanziarie a breve il cui valore di carico approssima ragionevolmente il fair value che, pertanto, non è stato indicato.

10.7. COMPENSI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE

Si evidenziano di seguito i corrispettivi della società di revisione:

Servizi di revisione, di attestazione ed altri servizi
(Euro) Soggetto che ha erogato il servizio Corrispettivi di competenza 2024
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. 479.875
Rete Deloitte & Touche S.p.A. 243.465
Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. 235.500
Rete Deloitte & Touche S.p.A. 0
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. 0
Rete Deloitte & Touche S.p.A. 0
Totale 958.840

10.8. INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE N. 124/2017

In relazione a quanto richiesto dalla legge n. 124/2017, si segnala che, nel corso del 2024:

  • la società Moncler S.p.A. ha beneficiato del credito di imposta relativo alla ricerca e sviluppo per un importo pari ad Euro 1.058 migliaia;
  • la società Industries S.p.A. ha beneficiato del credito d'imposta Industria 4.0 per Euro 524 mila e del credito di imposta relativo alla ricerca e sviluppo per Euro 134 mila;
  • la società Sportswear Company S.p.A. ha beneficiato del credito di imposta relativo alla ricerca e sviluppo per Euro 178 mila.

Ai fini degli adempimenti sopra citati, in relazione ad eventuali altri contributi ricevuti che rientrino nelle fattispecie previste, si rinvia inoltre all'apposito Registro nazionale pubblicamente consultabile.

11.FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Nessun fatto di rilievo avvenuto dopo la chiusura dell'esercizio.

Il presente Bilancio Consolidato, composto da conto economico consolidato, conto economico complessivo, prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario consolidato e note al Bilancio Consolidato, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico e i flussi di cassa e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili della Controllante e dalle società incluse nel consolidamento.

***

Per il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A.

Remo Ruffini

Presidente e Amministratore Delegato

3 BILANCIO D'ESERCIZIO

PROSPETTI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Conto economico Conto economico complessivo Situazione patrimoniale-finanziaria Variazioni di patrimonio netto Rendiconto finanziario Note esplicative al bilancio d'esercizio Informazioni generali Principi contabili rilevanti Commenti al conto economico Commenti alla situazione patrimoniale-finanziaria Garanzie prestate ed impegni Passività potenziali Informazioni su rischi finanziari Altre informazioni Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2024

Moncler S.p.A. Sede Sociale: Via Stendhal 47, MILANO – ITALIA Capitale sociale: Euro 54.961.190,80 i.v. – Numero di registrazione CCIAA: MI-1763158 Partita Iva e codice fiscale: 04642290961

PROSPETTI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

CONTO ECONOMICO

Conto economico
Note Esercizio 2024 di cui parti Esercizio 2023 di cui parti
correlate correlate
(Euro) (nota 8.1) (nota 8.1)
Ricavi 3.1 491.917.863 489.342.566 473.022.005 469.309.520
Spese generali ed
amministrative
3.2 (84.110.153) (21.185.371) (80.002.616) (23.492.437)
Spese di marketing 3.3 (82.517.128) (51.801) (98.421.380) (997.194)
Risultato operativo
325.290.582 294.598.009
Proventi finanziari 3.5 438.583.530 2.465.380 699.909 681.977
Oneri finanziari 3.5 (21.942.605) (21.442.132) (24.877.636) (24.170.605)
Risultato ante
imposte
741.931.507 270.420.282
Imposte sul reddito 3.6 (90.045.750) (74.685.686)
Risultato netto 651.885.757 195.734.596

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Conto economico complessivo Note Esercizio 2024 Esercizio 2023
(Euro)
Utile (perdita) del periodo 651.885.757 195.734.596
Utili (perdite) sui derivati di copertura 4.16 1 0
Componenti che potrebbero essere riversati nel conto
economico in periodi successivi
1 0
Utili (perdite) attuariali trattamento di fine rapporto 4.16 45.651 49.745
Componenti che non saranno riversati nel conto
economico in periodi successivi 45.651 49.745
Totale altri utili (perdite) al netto dell'effetto fiscale 45.652 49.745
Totale utile (perdita) complessivo 651.931.409 195.784.341

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

Situazione patrimoniale - finanziaria di cui parti di cui parti
(Euro) Note 31/12/24 correlate 31/12/23 correlate
(nota 8.1) (nota 8.1)
Marchi e altre immobilizzazioni 4.1 1.002.557.770 1.001.862.310
immateriali, nette
Immobilizzazioni materiali, nette
4.3 1.140.559 4.821.335
Partecipazioni in società 4.4 1.000.012.420 970.786.533
controllate
Altre attività non correnti 4.9 258.600 208.600
Crediti per imposte anticipate 4.5 4.125.602 1.858.864
Attivo non corrente 2.008.094.951 1.979.537.642
Crediti verso clienti 4.6 968.558 1.535.319
Crediti verso società del Gruppo 4.6 67.875.527 67.875.527 96.772.391 96.772.391
Crediti tributari 4.15 4.772.267 5.365.258
Altre attività correnti 4.9 6.110.822 610.519
Altre attività correnti verso 4.9 14.866.857 14.866.857 42.424.724 42.424.724
società del Gruppo
Crediti finanziari verso società 4.8 104.441.993 104.441.993 53.524.852 53.524.852
del Gruppo
Cassa e banche 4.7 130.655.043 964.198
Attivo corrente 329.691.067 201.197.261
Totale attivo 2.337.786.018 2.180.734.903
Capitale sociale 4.16 54.961.191 54.925.535
Riserva sovrapprezzo 4.16 745.308.990 745.308.990
Altre riserve 4.16 331.323.321 402.618.519
Risultato netto 4.16 651.885.757 195.734.596
Patrimonio netto 1.783.479.259 1.398.587.640
Debiti finanziari a lungo termine 4.14 245.193 3.475.266
Debiti finanziari a lungo termine 4.14 150.000.000 150.000.000 250.000.000 250.000.000
verso società del Gruppo
Fondi rischi non correnti 4.13 1.900.000 9.266.402
Trattamento di fine rapporto 4.12 2.637.165 2.372.829
Debiti per imposte differite 4.5 93.959.388 49.437.369
Passivo non corrente 248.741.746 314.551.866
Debiti finanziari a breve termine 4.14 209.535 933.973
Debiti finanziari verso società del 4.14 200.000.000 200.000.000 400.643.573 400.643.573
Gruppo
Debiti commerciali
4.10 29.728.196 38.161.686
Debiti commerciali verso società 4.10 1.198.734 1.198.734 4.317.357 4.317.357
del Gruppo
Debiti tributari 4.15 13.968.921 1.723.246
Altre passività correnti 4.11 14.903.281 4.013.472 17.618.266 5.203.326
Altre passività correnti verso 4.11 45.556.346 45.556.346 4.197.296 4.197.296
società del Gruppo
Passivo corrente
305.565.013 467.595.397
Totale passivo e patrimonio netto 2.337.786.018 2.180.734.903

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto Altre riserve
(Euro) Note Capitale
sociale
Riserva
sovrapprezzo
Riserva
legale
Altri utili
complessivi
Riserva IFRS
2
Riserva
da utili
su
cambi
Riserva
FTA
Utili indivisi Risultato del
periodo
Patrimonio netto
Patrimonio Netto
al 01.01.2023
4.16 54.736.558 745.308.990 10.947.312 (178.575) 61.076.783 85.963 (19.585) 316.821.662 278.835.705 1.467.614.813
Destinazione utile
esercizio precedente
Aumento capitale sociale
0 0 37.795 0 0 0 0 278.797.910 (278.835.705) 0
e riserve 188.977 0 0 0 0 0 0 (188.977) 0 0
Dividendi
Altre variazioni nel
0 0 0 0 0 0 0 (302.525.331) 0 (302.525.331)
patrimonio netto 0 0 0 49.745 (4.034.366) 0 0 41.748.183 0 37.763.562
Risultato del periodo 0 0 0 0 0 0 0 0 195.734.596 195.734.596
Patrimonio Netto
al 31.12.2023
4.16 54.925.535 745.308.990 10.985.107 (128.830) 57.042.417 85.963 (19.585) 334.653.447 195.734.596 1.398.587.640
Patrimonio Netto
al 01.01.2024
4.16 54.925.535 745.308.990 10.985.107 (128.830) 57.042.417 85.963 (19.585) 334.653.447 195.734.596 1.398.587.640
Destinazione utile
esercizio precedente
Aumento capitale
0 0 7.131 0 0 0 0 195.727.465 (195.734.596) 0
sociale e riserve 35.656 0 0 0 0 0 0 (35.656) 0 0
Riclassifica 0 0 0 0 0 0 19.585 (19.585) 0 0
Dividendi
Altre variazioni nel
0 0 0 0 0 0 0 (311.197.411) 0 (311.197.411)
patrimonio netto 0 0 0 45.652 19.153.903 0 0 25.003.718 0 44.203.273
Risultato del periodo 0 0 0 0 0 0 0 0 651.885.757 651.885.757
Patrimonio Netto
al 31.12.2024
4.16 54.961.191 745.308.990 10.992.238 (83.178) 76.196.320 85.963 0 244.131.978 651.885.757 1.783.479.259

334 RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2024 – MONCLER GROUP

PROSPETTO DI RENDICONTO FINANZIARIO

Prospetto di rendiconto finanziario
(Euro) Esercizio 2024 di cui parti
correlate
(nota 8.1)
Esercizio 2023 di cui parti
correlate
(nota 8.1)
Flusso di cassa della gestione operativa
Risultato del periodo 651.885.757 195.734.596
Ammortamenti immobilizzazioni 2.346.788 2.110.879
Costi (Ricavi) finanziari, netti (416.640.925) 24.177.727
Operazioni con pagamento basato su azioni regolato
con strumenti rappresentativi di capitale
14.931.734 15.683.236
Imposte dell'esercizio 90.045.750 74.685.686
Variazione dei crediti commerciali -
(Incremento)/Decremento
29.463.625 28.896.864 15.291.068 14.916.284
Variazione dei debiti commerciali -
Incremento/(Decremento)
(11.888.333) (3.118.623) (6.162.133) (2.958.291)
Variazione degli altri crediti/debiti correnti (8.471.142) (1.189.855) 3.057.685 1.450.939
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalla gestione
operativa
351.673.254 324.578.744
Interessi pagati (21.530.593) (24.574.432)
Interessi ricevuti 2.533.600 699.909
Imposte e tasse pagate (137.234.307) (181.811.354)
Imposte ricevute da consolidato fiscale 142.674.667 142.674.667 81.378.952 81.378.952
IVA ricevuta da Consolidato IVA 20.756.616 20.756.616 (10.075.846) (10.075.846)
Variazione degli altri crediti/debiti non correnti 721.991 528.191
Flusso di cassa netto della gestione operativa (a) 359.595.228 190.724.164
Flusso di cassa della gestione degli investimenti
Acquisto di immobilizzazioni materiali ed immateriali
Dividendi ricevuti (2.312.047) (1.259.364)
436.049.930 0
Flusso di cassa netto della gestione degli investimenti (b) 433.737.883 (1.259.364)
Flusso di cassa della gestione dei finanziamenti
Rimborso di debiti per leasing (1.067.540) (1.186.812)
Variazioni dei finanziamenti, diversi dai finanziamenti
bancari
(351.560.714) (351.560.714) 103.163.893 103.163.893
Dividendi pagati ai soci (311.014.039) (303.443.916)
Flusso di cassa netto della gestione finanziaria (c) (663.642.293) (201.466.835)
Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre
disponibilità finanziarie (a)+(b)+(c)
129.690.818 (12.002.035)
Cassa e altre disponibilità finanziarie all'inizio del
periodo
964.147 12.966.182
Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre
disponibilità finanziarie
129.690.818 (12.002.035)
Cassa e altre disponibilità finanziarie alla fine del
periodo
130.654.965 964.147

Per il Consiglio di Amministrazione

Remo Ruffini

Presidente e Amministratore Delegato

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

1. INFORMAZIONI GENERALI

1.1. MONCLER S.P.A.

Moncler S.p.A. (a cui di seguito si fa riferimento come "la Società" o "Moncler") è una società costituita e domiciliata in Italia. L'indirizzo della sede legale è Via Stendhal 47 Milano, Italia ed il numero di registrazione è 04642290961.

La Società è controllata di fatto indirettamente da Remo Ruffini per il tramite di Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. (RPH) e di Double R S.r.l. (DR): in particolare, Remo Ruffini detiene l'intero capitale sociale di RPH, società che controlla DR che, a sua volta, al 31 dicembre 2024 detiene una partecipazione rappresentativa del 16,5% del capitale sociale di Moncler S.p.A.

La Società è inoltre la controllante di riferimento per il Gruppo Moncler (a cui di seguito si fa riferimento come "Gruppo") che comprende 52 società controllate.

L'attività principale della Società è la gestione e la divulgazione, attraverso campagne di comunicazione e marketing, dell'immagine dei marchi di proprietà Moncler e Stone Island.

Le società del Gruppo Moncler gestiscono le loro attività in accordo con le linee guida di business e le strategie sviluppate dal Consiglio di Amministrazione di Moncler.

La Società redige anche il Bilancio Consolidato di Gruppo e la Relazione sulla Gestione è un documento unico così come consentito dall'art. 40/2 bis, lett. B D.Lgs. 127/91.

1.2. PRINCIPI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL BILANCIO

1.2.1.PRINCIPI CONTABILI DI RIFERIMENTO

Il Bilancio d'Esercizio 2024 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il presente Bilancio d'Esercizio include il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, il conto economico, il conto economico complessivo, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il rendiconto finanziario e le note esplicative.

1.2.2. SCHEMI DI BILANCIO

La Società presenta il conto economico per destinazione, forma ritenuta più rappresentativa in relazione al tipo di attività svolta. La forma scelta è, infatti, conforme con le modalità di reporting interno e di gestione del business.

Con riferimento al prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è stata adottata una forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto previsto dal paragrafo 60 e seguenti dello IAS 1.

Per il rendiconto finanziario è stato adottato il metodo di rappresentazione indiretto.

1.2.3. PRINCIPI DI REDAZIONE

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari (ad es. derivati, misurati al fair value come richiesto dall'IFRS 9), nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Il bilancio è redatto in unità di Euro, che coincide con la moneta corrente del paese in cui la Società opera.

Le Note esplicative sono redatte, ove non diversamente specificato, in migliaia di Euro.

1.2.4. VALUTAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SUL PRESUPPOSTO DELLA CONTINUITÀ AZIENDALE

Sulla base dei risultati ottenuti nell'esercizio in corso e delle previsioni per gli anni futuri, il management ritiene non sussistano elementi di incertezza sulla continuità aziendale. In particolare, la solidità patrimoniale della Società e le disponibilità liquide di fine esercizio garantiscono un'elevata autonomia finanziaria a supporto delle esigenze operative e dei programmi di sviluppo di Moncler. Per l'esercizio 2025 l'operatività aziendale risulta ampiamente garantita, sia in termini di offerta prodotti nei diversi mercati e canali distributivi che nella capacità di gestione e organizzazione delle attività di business.

Uso di stime e valutazioni nella redazione del bilancio

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime.

Gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti, incluse aspettative su eventi futuri che si ritengono ragionevolmente probabili in seguito alle circostanze in essere. Nel caso in cui le stime della direzione possano avere un effetto significativo sui valori rilevati nel bilancio, o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio, i successivi paragrafi delle Note esplicative includono le informazioni rilevanti a cui le stime si riferiscono.

Le stime si riferiscono principalmente alle seguenti voci di bilancio:

  • valore recuperabile delle attività non correnti (marchio) e delle partecipazioni ("impairment");
  • stima dei fondi rischi e delle passività potenziali;

sistemi di incentivazione e remunerazione variabile.

Valore recuperabile delle attività non correnti a vita utile indefinita e delle partecipazioni ("impairment")

Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate, delle attività che devono essere dismesse e delle partecipazioni, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale.

Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, si rileva a bilancio una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani aziendali e di Gruppo.

Stima dei fondi rischi e delle passività potenziali

La Società può essere soggetta a contenziosi legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Le cause ed i contenziosi contro la Società sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascun contenzioso, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale. La Società rileva una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

Sistemi di incentivazione e remunerazione variabile

Per la descrizione in merito alla determinazione del fair value dei pagamenti basati su azioni per l'incentivazione del management del Gruppo Moncler si rinvia al paragrafo 2.9.

1.3. IMPATTO DELLE TEMATICHE RELATIVE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Il Gruppo ha definito una strategia climatica finalizzata alla riduzione delle emissioni di gas effetto serra (GHG), nell'intento di contribuire positivamente all'obiettivo globale di combattere il cambiamento climatico, in linea con quanto richiesto nell'Accordo di Parigi sul clima. Tale strategia, integrata nel modello di business del Gruppo, comprende obiettivi a medio e lungo termine.

In particolare, il Gruppo si è impegnato a ridurre, entro il 2030, del 70% le emissioni di CO2e assolute dello Scope 1 e Scope 2 (in linea con l'ambizione "1,5°") e del 52% le emissioni di CO2e dello Scope 3 (in linea con l'ambizione "Well-Below 2°") per unità di prodotto venduto rispetto al 2021.

Inoltre, il Gruppo Moncler si è impegnato a raggiungere emissioni nette zero (Net Zero4 ) lungo tutta la catena del valore entro il 2050.

4 Il raggiungimento di Net Zero comporta l'equilibrio complessivo tra le emissioni di gas a effetto serra (GHG) prodotte e quelle assorbite dagli ecosistemi, attraverso meccanismi di neutralizzazione. In particolare, per contribuire al raggiungimento di emissioni nette zero, le aziende devono ridurre le emissioni e neutralizzare le emissioni residue.

Tali obiettivi sono stati formalmente approvati dalla Science Based Targets initiative (SBTi)5 e giudicati coerenti con il contributo richiesto alle aziende per limitare l'innalzamento massimo della temperatura mondiale rispetto ai livelli preindustriali.

Le principali azioni intraprese per il raggiungimento di tali obiettivi sono le seguenti:

  • utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili (sia acquistata che autoprodotta);
  • implementazione di attività di efficienza energetica (sistemi di gestione degli edifici Building Management System – BMS, sistemi di illuminazione, condizionamento e riscaldamento più efficienti, miglioramento dell'isolamento termico degli edifici e promozione di standard ambientali per gli edifici);
  • adozione di veicoli a basso impatto ambientale nella flotta di auto del Gruppo;
  • ottenimento di certificazioni LEED per i nuovi negozi6 e per tutte le nuove costruzioni aziendali.

Per le emissioni di Scope 3:

  • progressiva introduzione di materiali "preferred" nelle collezioni;
  • promozione di progetti di agricoltura rigenerativa;
  • decarbonizzazione della catena di fornitura attraverso misure di efficientamento energetico e l'adozione di energie da fonti rinnovabili.

È stato valutato l'impatto dei cambiamenti climatici anche con riferimento alle stime e alle valutazioni effettuate nel bilancio.

Alla data di rendicontazione, non vi sono effetti rilevanti sulle grandezze rappresentate nel Bilancio.

A partire dal 2020, per i Piani di Performance Share è stato introdotto un indicatore ESG (Environmental, Social and Governance) che prevede il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità. In linea con questa evoluzione, il sistema di incentivazione di medio-lungo termine definito dalla Politica 2022-2024 è rappresentato dal "Piano di Performance Shares 2022", che si concentra su obiettivi chiave legati alla carbon neutrality per tutte le sedi aziendali a gestione diretta (uffici, negozi, sedi produttive e polo logistico), all'utilizzo di nylon proveniente da materia prima "preferred" (e.g., nylon riciclato, nylon bio-based), e all'ottenimento della certificazione relativa all'equità retributiva tra donne e uomini per i dipendenti delle sedi italiane di Milano e Trebaseleghe. Inoltre, come criterio di over performance, il piano prevede il conseguimento di un ulteriore obiettivo che riflette l'ottenimento di un'alta valutazione della performance di sostenibilità del Gruppo da parte di una delle primarie società di rating ESG.

5 Promossa da CDP, United Nations Global Compact, World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF), la Science Based Targets initiative stabilisce e promuove le best-practice nella definizione dei science-based target, oltre a valutare gli obiettivi delle aziende.

6 Esclusi gli Shop-in-shop.

2. PRINCIPI CONTABILI RILEVANTI

I principi contabili di seguito indicati sono stati utilizzati coerentemente per l'anno 2024 ed il periodo comparativo.

2.1. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, non rivalutato al netto dell'ammontare cumulato degli ammortamenti e delle perdite di valore ("impairment"). Il costo include il prezzo pagato per l'acquisto e tutti i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni utili al suo utilizzo.

Ammortamento

L'ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata degli immobili, impianti e macchinari come riportato in tabella:

Categoria Periodo
Terreni Non ammortizzati
Fabbricati Da 10 a 33 anni
Impianti e macchinari Da 6 a 12 anni
Mobili e arredi Da 5 a 10 anni
Macchinari elettronici
d'ufficio
Da 3 a 5 anni
Migliorie su beni di terzi Vita utile della miglioria
Diritti di utilizzo Durata contrattuale
Altre immobilizzazioni
materiali
In dipendenza delle condizioni di mercato e generalmente entro la
vita utile attesa del bene di riferimento

I beni acquisiti in leasing sono ammortizzati nel minore tra il periodo del leasing e la loro vita utile a meno che non sia ragionevolmente certo che la Società otterrà la proprietà del bene alla fine del periodo contrattuale.

Il periodo di ammortamento è rivisto in ciascun esercizio e corretto se necessario in base alle mutate condizioni economiche del bene.

Utile/Perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari

L'utile o la perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari rappresenta la differenza tra il ricavo ed il valore netto del bene alla data della cessione. Le cessioni sono contabilizzate quando l'operazione è definitiva o non più soggetta a condizioni che posticipano gli effetti del trasferimento della proprietà.

2.2.ATTIVITÀ IMMATERIALI

Marchi

I marchi separatamente acquisiti sono iscritti al costo storico di acquisto. I marchi acquisiti a seguito di una "business combination" sono iscritti al valore equo determinato alla data dell'operazione di aggregazione aziendale.

I marchi sono trattati come un'attività a vita utile indefinita e dopo la rilevazione iniziale sono valutati al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate. I marchi non sono ammortizzati ma vengono sottoposti annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore.

Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.5 "Perdita di valore delle attività".

Altre attività immateriali a vita utile definita

I software (incluse le licenze e i costi separatamente identificabili come costi di sviluppo esterno) sono iscritti come attività immateriali al prezzo di acquisto inclusi i costi direttamente attribuibili per predisporre il bene immateriale ad essere pronto per l'utilizzo. I software e le altre attività immateriali che hanno una vita utile definita sono valutate al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite di valore accumulate.

Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita

L'ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita è determinato a quote costanti sulla vita stimata residua come definito in tabella:

Categoria Periodo
Licenze In base alle condizioni di mercato all'interno del periodo
contrattuale di licenza o ai limiti legali per l'utilizzo della licenza
stessa
Software Da 3 a 5 anni
Altre immobilizzazioni
immateriali
In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del
periodo in cui si esercita il controllo dell'attività

2.3.ATTIVITÀ NON CORRENTI DETENUTE PER LA VENDITA E DISCONTINUED OPERATIONS

Le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione sono classificate come attività destinate alla vendita quando il loro valore è recuperabile principalmente attraverso una transazione di vendita ed essa è ritenuta probabile. In tal caso vengono valutate al minor tra valore contabile e valore equo (fair value) al netto dei costi di vendita se il loro valore è recuperabile principalmente attraverso la vendita più che attraverso il loro uso continuato.

Le attività operative cessate (discontinued operations) sono attività che:

rappresentano una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;

  • fanno parte di un singolo e coordinato piano per la cessione di una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • sono costituite da società controllate acquisite con l'intento esclusivo di essere rivendute.

Nel conto economico, le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti dell'IFRS 5 per essere definiti come "discontinued operations" vengono presentati in un'unica voce che include sia gli utili e le perdite, che le minusvalenze ovvero le plusvalenze da cessione ed il relativo effetto fiscale. Il periodo comparativo viene conseguentemente ripresentato come richiesto dall'IFRS 5.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale e finanziaria, le attività non correnti destinate alla vendita ed i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti previsti dall'IFRS 5 vengono riclassificati tra le attività e le passività correnti nell'esercizio in cui tali requisiti si manifestano. L'esercizio comparativo non viene ripresentato o riclassificato.

2.4.PARTECIPAZIONI

Nel bilancio di esercizio della Società, le partecipazioni in società controllate, collegate e associate sono contabilizzate come di seguito descritto:

  • al costo, comprensivo di eventuali oneri accessori; o
  • in accordo con il principio contabile internazionale IFRS 9.

La Società contabilizza i dividendi dalle società controllate, collegate o associate nel suo conto economico quando sorge il diritto a ricevere tali dividendi.

2.5. PERDITA DI VALORE DELLE ATTIVITÀ

La Società verifica, almeno una volta all'anno se vi sia qualche indicazione che le attività immateriali a vita utile definita, gli Immobili, impianti e macchinari e le partecipazioni possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.

Un'attività immateriale con vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, la Società stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui il bene appartiene. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'attività la Società calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

Ad eccezione delle perdite di valore contabilizzate sull'avviamento, quando vengono meno le circostanze che hanno determinato la perdita, il valore contabile dell'attività è incrementato fino al valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

2.6.BENI IN LEASING

Il 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 16 Leasing, che sostituisce lo IAS 17. Tale documento è stato adottato dall'Unione Europea mediante la pubblicazione dello stesso in data 9 novembre 2017. L'IFRS 16 si applica ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2019 o successivamente. Il nuovo principio elimina di fatto la differenza nella contabilizzazione del leasing operativo e finanziario pur in presenza di elementi che consentono di semplificarne l'applicazione ed introduce il concetto di controllo all'interno della definizione di leasing. In particolare, per determinare se un contratto rappresenti o meno un leasing, l'IFRS 16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'utilizzo di una determinata attività per un determinato periodo di tempo.

Alla data di decorrenza del leasing, la Società rileva l'attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing. L'attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, comprensivo dell'importo della valutazione iniziale della passività del leasing, rettificato dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza, incrementato dei costi diretti iniziali sostenuti e di una stima dei costi che il locatario dovrà sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante o per il ripristino dell'attività sottostante o del sito in cui è ubicata, al netto degli incentivi al leasing ricevuti.

L'attività per il diritto di utilizzo viene ammortizzata successivamente a quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della durata del leasing, a meno che il leasing trasferisca la proprietà dell'attività sottostante alla Società al termine della durata del leasing. In tal caso, l'attività per il diritto di utilizzo sarà ammortizzata lungo la vita utile dell'attività sottostante, determinata sulla stessa base di quella di immobili e macchinari. Inoltre, l'attività per il diritto di utilizzo viene regolarmente diminuita delle eventuali perdite per riduzione di valore e rettificata al fine di riflettere eventuali variazioni derivanti dalle valutazioni successive della passività del leasing.

La Società valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati alla data di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing.

I pagamenti dovuti per il leasing inclusi nella valutazione della passività del leasing comprendono:

  • i pagamenti fissi (inclusi i pagamenti sostanzialmente fissi);
  • i pagamenti dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza;
  • gli importi che si prevede di pagare a titolo di garanzia sul valore residuo; e
  • i pagamenti dovuti per il leasing in un periodo di rinnovo facoltativo se la Società ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione di rinnovo, e le penalità di risoluzione anticipata del leasing, a meno che la Società non abbia la ragionevole certezza di non risolvere anticipatamente il leasing.

La passività del leasing è valutata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo ed è rimisurata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che la Società prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando la Società modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, proroga o risoluzione o in caso di revisione dei pagamenti dovuti per il leasing fissi nella sostanza.

Quando la passività del leasing viene rimisurata, il locatario procede ad una corrispondente modifica dell'attività per il diritto di utilizzo. Se il valore contabile dell'attività per il diritto di utilizzo è ridotto a zero, il locatario rileva la modifica nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, la Società espone le attività per il diritto di utilizzo che non soddisfano la definizione di investimenti immobiliari nella voce 'Immobilizzazioni materiali' e le passività del leasing nella voce 'Debiti Finanziari'.

La Società rileva i relativi pagamenti dovuti per il leasing come costo con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing.

Per i contratti sottoscritti prima del 1° gennaio 2019, la Società stabiliva se l'accordo fosse o contenesse un leasing verificando se:

  • l'adempimento dell'accordo dipendeva dall'utilizzo di una o più attività specifiche; e
  • l'accordo trasferiva il diritto di utilizzare l'attività.

Le altre attività oggetto di leasing erano classificate come leasing operativi e non erano rilevate nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria della Società. I pagamenti relativi ai leasing operativi erano rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing, mentre gli incentivi accordati al locatario venivano rilevati come una parte integrante del costo complessivo del leasing lungo la durata del leasing.

2.7. STRUMENTI FINANZIARI

I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando la Società diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario.

Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVOCI) e al fair valuerilevato nell'utile/(perdita) d'esercizio (FVTPL).

Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che la Società modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

In sede di misurazione successiva, le attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli effetti di tale misurazione sono riconosciuti

tra i componenti finanziari di reddito. Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment descritto al paragrafo Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, la Società può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.

In sede di misurazione successiva, la valutazione effettuata in sede di iscrizione è riaggiornata ed eventuali variazioni di fair value sono riconosciute all'interno del conto economico complessivo. Così come per la categoria precedente, tali attività sono soggette al modello di impairment descritto al paragrafo Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Sono compresi tutti gli strumenti finanziari derivati.

Al momento della rilevazione iniziale, la Società può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI.

In sede di misurazione successiva, le attività finanziarie FVTPL sono valutate al fair value. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico consolidato nel periodo in cui sono rilevati, alla voce Proventi/Oneri finanziari.

Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria sono trasferiti o quando la Società non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.

Gli strumenti finanziari detenuti dalla Società consistono principalmente nelle voci di bilancio relative a cassa e disponibilità bancarie, crediti e debiti commerciali, altre attività e passività finanziarie correnti e non correnti, finanziamenti e strumenti finanziari derivati.

Disponibilità e mezzi equivalenti

Le disponibilità e mezzi equivalenti includono i depositi bancari, le quote di fondi di liquidità ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. I conti correnti passivi sono iscritti tra le passività finanziarie nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria.

Crediti commerciali ed altri crediti correnti e non correnti

I crediti commerciali e gli altri crediti che derivano dalla fornitura di disponibilità finanziarie, di beni o di servizi sono classificati nelle attività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio.

I crediti sono valutati se hanno una scadenza prefissata, al costo ammortizzato calcolato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Le attività finanziarie sopra elencate sono valutate sulla base del modello di impairment introdotto dall'IFRS 9 ovvero adottando una logica di perdita attesa (Expected Loss), in sostituzione del framework IAS 39 basato tipicamente sulla valutazione delle perdite osservate (Incurred Loss).

Per i crediti commerciali la Società adotta un approccio alla valutazione di tipo semplificato (cd. Simplified approach) che non richiede la rilevazione delle modifiche periodiche del rischio di credito, quanto piuttosto la contabilizzazione di una Expected Credit Loss ("ECL") calcolata sull'intera vita del credito (c.d. lifetimeECL).

In particolare, la policy attuata dalla Società prevede la stratificazione dei crediti commerciali sulla base dei giorni di scaduto e di una valutazione della solvibilità della controparte e applica percentuali di svalutazione diverse che riflettono le relative aspettative di recupero. La Società applica poi una valutazione analitica in base all'affidabilità e capacità del debitore di pagare le somme dovute, per i crediti deteriorati.

Il valore dei crediti è esposto nella situazione patrimoniale-finanziaria al netto dei relativi fondi svalutazione. Le svalutazioni effettuate ai sensi dell'IFRS 9 sono rilevate nel conto economico consolidato al netto degli eventuali effetti positivi legati a rilasci o ripristini di valore.

Debiti commerciali ed altri debiti correnti e non correnti

I debiti commerciali e gli altri debiti che sorgono all'acquisto da un fornitore terzo di denaro, beni o servizi sono classificati tra le passività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio.

I debiti sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value normalmente rappresentato dal costo dell'operazione che li origina, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

Finanziamenti

La classificazione delle passività finanziarie non risulta variata dall'introduzione del principio IFRS 9. I debiti verso banche e altri finanziatori sono inizialmente iscritti al fair value al netto dei costi accessori di diretta imputazione e successivamente sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se vi è un cambiamento dei flussi di cassa attesi il valore delle passività è

ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. I debiti verso banche e altri finanziatori sono classificati tra le passività correnti, salvo che la Società abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di riferimento. I finanziamenti sono classificati come non correnti ove la Società abbia un diritto incondizionato a differire i pagamenti di almeno dodici mesi dalla data del bilancio.

Strumenti derivati

Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell'hedge accountingsolo quando:

  • gli elementi coperti e gli strumenti di copertura soddisfano i requisiti di ammissibilità;
  • all'inizio della relazione di copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi della Società nella gestione del rischio e della strategia nell'effettuare la copertura;
  • la relazione di copertura soddisfa tutti i seguenti requisiti di efficacia:
    • o esiste una relazione economica fra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
    • o l'effetto del rischio credito non è dominante rispetto alle variazioni associate al rischio coperto;
    • o il rapporto di copertura (hedge ratio) definito nella relazione di copertura è rispettato, anche attraverso azioni di ribilanciamento ed è coerente con la strategia di gestione dei rischi adottata dalla Società.

Fair value hedge

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value ("Fair value hedge") di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge

Quando uno strumento finanziario derivato è designato come strumento di copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari, la parte efficace delle variazioni del fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata tra le altre componenti del conto economico complessivo e presentata nella riserva di copertura dei flussi finanziari. La parte efficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato che viene rilevata nelle altre componenti del conto economico complessivo è limitata alla variazione cumulata del fair value dello strumento coperto (al valore attuale) dall'inizio della copertura. La parte inefficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata immediatamente nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se la copertura cessa di soddisfare i criteri di ammissibilità o lo strumento di copertura è venduto, giunge a scadenza o è esercitato, la contabilizzazione delle operazioni di copertura cessa prospetticamente.

Quando cessa la contabilizzazione delle operazioni di copertura per le coperture di flussi finanziari, l'importo accumulato nella riserva di copertura dei flussi finanziari rimane nel patrimonio netto fino a quando, nel caso di copertura di un'operazione che comporta la rilevazione di un'attività o una passività non finanziaria, è incluso nel costo dell'attività o della passività non finanziaria al momento della rilevazione iniziale o, nel caso delle altre coperture di flussi finanziari, è riclassificato nell'utile/(perdita) dell'esercizio nello stesso esercizio o negli stessi esercizi in cui i flussi finanziari futuri attesi coperti hanno un effetto sull'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se non si prevedono più futuri flussi finanziari coperti, l'importo deve essere riclassificato immediatamente dalla riserva per la copertura di flussi finanziari e dalla riserva per i costi della copertura nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair valuedello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

2.8.BENEFICI AI DIPENDENTI

I benefici correnti ai dipendenti che afferiscono ai salari e stipendi, ai contributi sociali e previdenziali, alle ferie maturate e non godute entro dodici mesi dalla data del bilancio ed altri "fringe-benefit" derivanti dal rapporto di lavoro sono riconosciuti nell'esercizio in cui il servizio è reso.

I benefici che saranno corrisposti ai dipendenti al termine del contratto di lavoro attraverso piani pensionistici a benefici definiti o a contribuzione definita sono contabilizzati lungo tutto l'arco temporale in cui il dipendente presta il proprio servizio ("vesting period").

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dai dipendenti nel corso di un predeterminato periodo di servizio.

L'obbligazione della Società di finanziare i fondi per piani a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). Il valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali rimane sospesa a patrimonio netto (nella voce conto economico complessivo).

Con riferimento ai piani a benefici definiti, i costi relativi all'incremento del valore attuale dell'obbligazione, derivanti dall'avvicinarsi del momento del pagamento dei benefici, sono inclusi tra i costi per benefici ai dipendenti.

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro, iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria a fronte di piani a benefici definiti, rappresenta il valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti, rettificato da costi relativi a prestazioni di lavoro pregresse da rilevare negli esercizi futuri.

Piani a contribuzione definita

I pagamenti relativi ai piani a contribuzione definita sono rilevati a conto economico come costo quando sostenuti.

I dipendenti beneficiano di piani a benefici definiti. Fino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e

Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

2.9.PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

Il fair value alla data di assegnazione degli incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale concessi ai dipendenti viene rilevato solitamente tra i costi, con un corrispondente aumento del patrimonio netto, lungo il periodo durante il quale i dipendenti ottengono il diritto agli incentivi. L'importo rilevato come costo viene rettificato per riflettere il numero effettivo di incentivi per i quali sono maturate le condizioni di permanenza in servizio e di conseguimento di risultati non di mercato, affinché l'importo finale rilevato come costo si basi sul numero di incentivi che soddisfano le suddette condizioni alla data di maturazione. Nel caso di incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni le cui condizioni non sono da considerarsi di maturazione, il fair value alla data di assegnazione del pagamento basato su azioni viene valutato al fine di riflettere tali condizioni. Con riferimento alle condizioni di non maturazione, le eventuali differenze tra le ipotesi previste alla data di assegnazione e quelle effettive non produrranno alcun impatto in bilancio.

Il fair value dell'importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolati per cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante il quale i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna data di chiusura dell'esercizio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni. Le eventuali variazioni del fair value della passività sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

2.10. FONDI RISCHI ED ONERI

La Società rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, a fronte di un evento passato, quando è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

2.11.RICONOSCIMENTO DEI RICAVI

Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall'IFRS 15, la Società procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni e/o servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento rispetto ad adempimento nel corso del tempo). I componenti variabili del corrispettivo sono riconosciuti in bilancio solo qualora sia altamente probabile che non si verifichi in futuro un significativo aggiustamento dell'importo dei ricavi rilevati.

I ricavi per royalties sono riconosciuti per competenza sulla base dei termini e degli ammontari previsti nel contratto di licenza, generalmente in base ai volumi di vendita.

2.12. ONERI FINANZIARI

Gli oneri finanziari per interessi sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle attività e passività finanziarie, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

2.13. IMPOSTE

Le imposte iscritte a conto economico rappresentano l'ammontare per imposte correnti sul reddito e per imposte differite.

L'onere per imposte sul reddito, di competenza dell'esercizio, è determinato in base alla normativa vigente. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite passive e le imposte anticipate sono determinate sulla base di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori dell'attivo e del passivo del bilancio ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione.

Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le attività e passività per imposte differite non sono attualizzate.

Le imposte anticipate sulle perdite fiscali nonché sulle differenze temporanee sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possono essere recuperate.

I debiti tributari includono la stima dei rischi connessi ad incertezze sui trattamenti fiscali adottati per la determinazione delle imposte sul reddito in conformità al nuovo IFRIC 23. Tali incertezze possono derivare da: i) poca chiarezza o complessità delle norme fiscali; ii) cambiamenti nelle norme fiscali o chiarimenti da parte delle autorità fiscali; iii) verifiche e/o contenziosi fiscali in corso; iv) informazioni pubbliche su accertamenti e/o contenziosi fiscali in corso che coinvolgono altre entità.

2.14. VALUTA ESTERA

Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna società appartenente al Gruppo sono indicati utilizzando la valuta corrente del paese in cui la Società svolge la propria attività.

Operazioni in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall'estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell'esercizio o in bilanci precedenti.

2.15. FAIR VALUE

L'IFRS 13 rappresenta un'unica fonte di riferimento per la valutazione al fair value e per la relativa informativa quando tale valutazione è richiesta o consentita da altri principi contabili. Nello specifico, il principio riunisce la definizione di fair valuestabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la

vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Inoltre, il nuovo principio sostituisce e amplia l'informativa di bilancio richiesta relativamente alle valutazioni al fair value dagli altri principi contabili, compreso l'IFRS 7.

L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. I livelli previsti, esposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:

  • input di livello 1: sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività e passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • input di livello 2: sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
  • input di livello 3: sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.

2.16. PRINCIPI CONTABILI ED INTERPRETAZIONI DI RECENTE PUBBLICAZIONE

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2024

TITOLO DOCUMENTO DATA
EMISSIONE
DATA DI
ENTRATA IN
VIGORE
DATA DI
OMOLOGAZIONE
REGOLAMENTO
UE E DATA DI
PUBBLICAZIONE
Passività del leasing in
un'operazione di vendita
e
retrolocazione (Modifiche
all'IFRS 16)
Settembre
2022
1° gennaio
2024
20 novembre
2023
(UE) 2023/2579
21 novembre
2023
Classificazione delle
passività come correnti o
non-correnti
(Modifiche
allo
IAS 1) e passività non
correnti con clausole
(Modifiche allo IAS 1)
Gennaio
2020
Ottobre
2022
1° gennaio
2024
19 dicembre 2023 (UE) 2023/2822
20 dicembre
2023
Accordi di finanziamento
per
le
forniture
(Modifiche
allo IAS 7 e all'IFRS 7)
Maggio
2023
1° gennaio
2024
15 maggio 2024 (UE) 2024/1317
16 maggio 2024

L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio d'esercizio della Società.

Le modifiche introdotte allo IAS 12 relativamente alla rilevazione della fiscalità differita sui contratti di leasing non hanno avuto impatti poiché la Società rilevava già in precedenza tali effetti.

Principi contabili ed emendamenti non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società

Alla data di redazione del presente bilancio annuale gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei principi contabili ed emendamenti

di cui nel seguito. Con riferimento ai principi applicabili, la Società ha deciso di non esercitare l'opzione che consente l'adozione anticipata ove prevista.

TITOLO DOCUMENTO DATA
EMISSIONE
DATA DI
ENTRATA IN
VIGORE
DATA DI
OMOLOGAZIONE
REGOLAMENTO
UE E DATA DI
PUBBLICAZIONE
Impossibilità di cambio
(Modifiche allo IAS 21)
Agosto
2023
1° gennaio
2025
12 novembre
2024
(UE) 2024/2862
13 novembre
2024

Dall'adozione di tali emendamenti non si attendono effetti significativi nel bilancio d'esercizio della Società.

Alla data del presente Bilancio, inoltre, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi contabili ed emendamenti:

TITOLO DOCUMENTO DATA EMISSIONE
DA PARTE DELLO
IASB
DATA DI ENTRATA
IN VIGORE DEL
DOCUMENTO
IASB
DATA DI PREVISTA
OMOLOGAZIONE
DA PARTE DELL'UE
Standards
IFRS 14 Regulatory deferral
accounts
Gennaio 2014 1° gennaio 2016 Processo di
omologazione
sospeso in attesa
del nuovo
principio contabile
sui "rate-regulated
activities".
IFRS 18 Presentazione e
informazioni integrative nel
bilancio
Aprile 2024 1° gennaio 2027 TBD
IFRS 19 Entità controllate
senza
'public accountability':
informazioni integrative
Maggio 2024 1° gennaio 2027 TBD
Amendments
Sale or contribution of assets
between an investor and its
associate or joint venture
(Amendments to IFRS 10 and
IAS 28)
Settembre 2014 Differita fino al
completamento
del progetto IASB
sull'equity method
Processo di
omologazione
sospeso in attesa
della conclusione
del progetto IASB
sull'equity method

Modifica alla classificazione
e
valutazione degli strumenti
finanziari
(Modifiche all'IFRS 9 e IFRS
7)
Maggio 2024 1° gennaio 2026 TBD
Annual
improvements

Volume 11
(Amendments to IAS 7 and
IFRS 1, 7, 9, 10)
Luglio 2024 1° gennaio 2026 TBD
Contracts
referencing
nature-dependent
electricity (Amendments to
IFRS 9 and IFRS 7)
Dicembre 2024 1° gennaio 2026 TBD

La Società adotterà tali nuovi principi ed emendamenti, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti sul bilancio, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

3. COMMENTI AL CONTO ECONOMICO

3.1. RICAVI

I ricavi della Società includono principalmente i proventi da diritti per lo sfruttamento del marchio Moncler e del marchio Stone Island.

L'incremento rispetto all'esercizio precedente, pari ad Euro 18.896 migliaia, è dovuto all'incremento dei volumi del business.

3.2. SPESE GENERALI ED AMMINISTRATIVE

Le spese generali ed amministrative ammontano ad Euro 84.110 migliaia (Euro 80.003 migliaia nel 2023) ed includono principalmente i costi di stile e di sviluppo del prodotto per Euro 21.986 migliaia (Euro 19.655 migliaia nel 2023), i costi del personale delle altre funzioni per Euro 19.093 migliaia (Euro 19.349 migliaia nel 2023), le consulenze legali, finanziarie e amministrative per Euro 3.841 migliaia (Euro 3.763 migliaia nel 2023), i compensi amministratori per Euro 7.767 migliaia (Euro 8.846 migliaia nel 2023), i costi per la revisione contabile e servizi di attestazione, i compensi ai sindaci, i costi per l'organismo di vigilanza e i costi di internal audit per Euro 831 migliaia (Euro 573 migliaia nel 2023).

La voce include anche i costi figurativi relativi ai piani di incentivazione azionaria per Euro 15.105 migliaia (Euro 15.887 migliaia nel 2023).

3.3. SPESE DI MARKETING

Le spese di marketing ammontano ad Euro 82.517 migliaia (Euro 98.421 migliaia nel 2023) e sono principalmente costituite dal costo sostenuto per le campagne tramite mezzi di comunicazione di massa ("media-plan") e dal costo degli eventi.

3.4.COSTO DEL PERSONALE DIPENDENTE E AMMORTAMENTI

Il costo del personale complessivo, incluso nella voce spese generali ed amministrative, ammonta ad Euro 26.049 migliaia (Euro 25.011 migliaia nel 2023), inclusa la contribuzione e costi per accantonamenti a trattamento di fine rapporto.

Il numero medio dei dipendenti ("full-time-equivalent") nel 2024 è pari a 203 (188 nel 2023).

Gli ammortamenti, sempre inclusi nella voce spese generali ed amministrative, ammontano nell'esercizio 2024 ad Euro 2.347 migliaia (Euro 2.111 migliaia nel 2023).

3.5. PROVENTI ED ONERI FINANZIARI

La voce è così composta:

(Euro/000) Esercizio 2024 Esercizio 2023
Interessi attivi e altri proventi finanziari 2.534 700
Dividendi 436.050 0
Totale proventi finanziari 438.584 700
Interessi passivi e commissioni bancarie, escluso interessi
su leasing (21.543) (24.566)
Perdite su cambi (336) (228)
Totale oneri finanziari, escluso interessi su leasing (21.879) (24.794)
Totale proventi/(oneri) finanziari escluso interessi su
leasing 416.705 (24.094)
Interessi sulle passività per leasing (64) (84)
Totale proventi/(oneri) finanziari netti 416.641 (24.178)

La voce Interessi passivi si riferisce principalmente agli interessi maturati sul finanziamento ricevuto dalla controllata Industries S.p.A.

Nel 2024 ha percepito dividendi per Euro 436.050 migliaia (nel 2023 la Società non ha percepito dividendi).

3.6.IMPOSTE SUL REDDITO

L'impatto fiscale nel conto economico di esercizio è così dettagliato:

(Euro/000) Esercizio 2024 Esercizio 2023
Imposte correnti (47.790) (30.064)
Imposte differite (42.256) (44.622)
Impatto fiscale a conto economico (90.046) (74.686)

Per la composizione per natura delle attività e passività per imposte differite si rimanda al paragrafo 4.5.

La riconciliazione tra carico fiscale effettivo a conto economico ed il carico fiscale teorico, calcolato sulla base delle aliquote teoriche, è riportata nella seguente tabella:

Imponibile Imposta % imposta Imponibile Imposta % imposta
(Euro/000) 2024 2024 2024 2023 2023 2023
Risultato prima delle
imposte
741.932 270.420
Imposte utilizzando
l'aliquota fiscale
nazionale
(178.064) 24,0% (64.901) 24,0%
Differenze temporanee 38.025 5,1% 38.404 (14,2)%
Differenze permanenti 98.755 13,3% (47) 0,0%
Altre differenze (4.513) (0,6)% (3.520) 1,3%
Imposte differite
riconosciute a conto
(44.249) (6,0)% (44.622) 16,5%
Imposte all'aliquota
fiscale effettiva (90.046) 27,6% (74.686) 27,6%

Riconciliazione carico fiscale teorico - effettivo

La voce altre differenze comprende l'IRAP corrente.

4. COMMENTI ALLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

4.1. MARCHI ED ALTRE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

Immobilizzazioni immateriali 2024 2023
(Euro/000) Valore lordo Fondo
ammortamento
e impairment
Valore netto Valore netto
Marchi 999.354 0 999.354 999.354
Software 737 (567) 170 117
Altre immobilizzazioni immateriali 12.729 (9.800) 2.929 2.391
Immobilizzazioni in corso 105 0 105 0
Totale 1.012.925 (10.367) 1.002.558 1.001.862

I movimenti delle immobilizzazioni immateriali per gli esercizi 2024 e 2023 sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2024

Valore lordo Immobilizzazioni immateriali
(Euro/000) Marchi Software Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Totale
01/01/2024 999.354 641 11.010 0 1.011.005
Incrementi 0 96 1.891 105 2.092
Decrementi 0 0 (172) 0 (172)
Impairment 0 0 0 0 0
Altri movimenti incluse
riclassifiche
0 0 0 0 0
31/12/2024 999.354 737 12.729 105 1.012.925

Fondo ammortamento Immobilizzazioni immateriali

(Euro/000) Marchi Software Altre
immobilizzazi
oni
immateriali
Totale
01/01/2024 0 (524) (8.619) (9.143)
Ammortamenti 0 (43) (1.233) (1.276)
Decrementi 0 0 52 52
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0
31/12/2024 0 (567) (9.800) (10.367)

Al 31 dicembre 2023

(Euro/000) Marchi Software Altre
immobilizzazio
ni immateriali
Totale
01/01/2023 999.354 641 9.614 1.009.609
Incrementi 0 0 1.366 1.366
Decrementi 0 0 0 0
Impairment 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 30 30
31/12/2023 999.354 641 11.010 1.011.005

Valore lordo Immobilizzazioni immateriali

Fondo ammortamento Immobilizzazioni

immateriali
(Euro/000)
Marchi Software Altre
immobilizzazio
ni immateriali
Totale
01/01/2023 0 (483) (7.721) (8.204)
Ammortamenti 0 (41) (898) (939)
Decrementi 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0
31/12/2023 0 (524) (8.619) (9.143)

4.2.PERDITE DI VALORE SU IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI A VITA UTILE INDEFINITA

La voce Marchi, a vita utile indefinita, non è stata ammortizzata ma è stata sottoposta alla verifica da parte del management in merito all'esistenza di perdite durevoli di valore.

l test di impairment sul marchio Moncler e sul marchio Stone Island sono stati effettuati mediante la comparazione del valore di iscrizione dei marchi con una stima del valore derivante dalla metodologia dei flussi di cassa attualizzati (Discounted Cash Flow) derivanti dall'applicazione del Royalty Relief Method, sulla base del quale i flussi sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalty applicata all'ammontare dei ricavi che ciascun marchio è in grado di generare.

Per la valutazione 2024 del marchio e dell'avviamento Moncler e Stone Island, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati sul Budget 2025 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 dicembre 2024, per l'esercizio 2026 sul Business Plan 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 dicembre 2023 e per gli esercizi dal 2027-2029 sulla base di stime del management coerenti con i piani di sviluppo attesi.

Il tasso "g" di crescita utilizzato è stato pari al 2,5%.

Il tasso di sconto è stato calcolato usando il costo medio del capitale (Weighted Average Cost of Capital, "WACC"), vale a dire ponderando il tasso atteso di rendimento sul capitale investito al netto dei costi delle fonti di copertura di un campione di società appartenenti allo stesso settore. Il calcolo ha tenuto conto delle implicazioni del contesto macroeconomico aggiornato sui tassi di interesse. Il costo medio

del capitale (WACC) è stato calcolato pari all'8,5% per il marchio Moncler e pari al 9,0% per il marchio Stone Island.

I risultati della sensitivity analysis evidenziano che il valore iscritto del marchio Moncler è confermato in tutti gli scenari di variazioni ragionevoli dei parametri di riferimento. Il marchio Stone Island fino ad un WACC pari al 9,6%, a parità di altri parametri.

4.3.IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Immobilizzazioni materiali 2024 2023
(Euro/000) Valore lordo Fondo
ammortamento e
impairment
Valore netto Valore netto
Terreni e fabbricati 1.490 (1.276) 214 4.151
Impianti e macchinari 125 (121) 4 7
Mobili e arredi 243 (215) 28 51
Migliorie su beni di terzi 151 (95) 56 84
Altri beni 1.146 (918) 228 258
Immobilizzazioni in corso 611 0 611 270
Totale 3.766 (2.625) 1.141 4.821

I movimenti delle immobilizzazioni materiali per gli esercizi 2024 e 2023 sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2024

Valore lordo Immobilizzazioni materiali
Migliorie
Immobilizzazioni
Terreni e Impianti e Mobili e su beni di Altri in corso e
(Euro/000) fabbricati macchinari arredi terzi beni acconti Totale
01/01/2024 6.040 125 243 151 1.007 270 7.836
Incrementi 39 0 0 0 238 838 1.115
Decrementi (4.589) 0 0 0 (99) (497) (5.185)
Altri movimenti
incluse
riclassifiche
0 0 0 0 0 0 0
31/12/2024 1.490 125 243 151 1.146 611 3.766

Fondo ammortamento e impairment

Migliorie Immobilizzazioni
Terreni e Impianti e Mobili e su beni di in corso e
(Euro/000) fabbricati macchinari arredi terzi Altri beni acconti Totale
01/01/2024 (1.889) (118) (192) (67) (749) 0 (3.015)
Ammortamenti (784) (3) (23) (28) (233) 0 (1.071)
Decrementi 1.397 0 0 0 64 0 1.461
Altri movimenti
incluse
0 0 0 0 0 0 0
riclassifiche
31/12/2024
(1.276) (121) (215) (95) (918) 0 (2.625)

Al 31 dicembre 2023

Valore lordo Immobilizzazioni materiali
(Euro/000) Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili
e
arredi
Migliorie
su beni
di terzi
Altri
beni
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Totale
01/01/2023 7.665 123 234 114 928 456 9.520
Incrementi 546 2 9 37 239 (156) 677
Decrementi (2.171) 0 0 0 (160) 0 (2.331)
Altri movimenti
incluse riclassifiche
0 0 0 0 0 (30) (30)
31/12/2023 6.040 125 243 151 1.007 270 7.836

Fondo ammortamento e impairment

(Euro/000) Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili
e arredi
Migliorie
su beni
di terzi
Altri
beni
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Totale
01/01/2023 (1.749) (114) (171) (45) (691) 0 (2.770)
Ammortamenti (928) (4) (21) (22) (197) 0 (1.172)
Decrementi 788 0 0 0 139 0 927
Altri movimenti
incluse riclassifiche 0 0 0 0 0 0 0
31/12/2023 (1.889) (118) (192) (67) (749) 0 (3.015)

A seguire si riportano i movimenti relativi alle attività per diritto di utilizzo derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.

Attività per diritto di utilizzo
(Euro/000) Terreni e
fabbricati
Altri beni Totale
01/01/2024 4.150 243 4.393
Incrementi 39 237 276
Decrementi (3.192) (36) (3.228)
Ammortamenti (784) (218) (1.002)
31/12/2024 213 226 439

4.4.PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE

Le partecipazioni in società controllate sono dettagliate nella seguente tabella:

Partecipazioni in società controllate % di possesso Valore contabile
(Euro/000) Paese 31/12/24 31/12/23 31/12/24 31/12/23
Industries S.p.A.
Sportswear Company S.p.A.
Italia
Italia
100%
100%
100%
100%
403.370
596.642
377.045
593.742
Totale netto 1.000.012 970.787

Principali dati di bilancio 31/12/2024
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio
Netto
Ricavi Utile/(Perdita)
Industries S.p.A. 2.375.611 836.959 1.538.652 1.718.529 443.419
Sportswear Company S.p.A. 307.512 123.550 183.962 317.296 20.442
Totale netto 2.683.123 960.509 1.722.614 2.035.825 463.861
Principali dati di bilancio 31/12/2023
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio Netto Ricavi Utile/(Perdita)
Industries S.p.A. 2.268.256 835.075 1.433.181 1.629.954 305.894
Sportswear Company S.p.A. 354.634 91.957 262.677 393.839 47.156
Totale netto 2.622.890 927.032 1.695.858 2.023.793 353.050

Le informazioni rilevanti di natura finanziaria relative alle società controllate sono dettagliate nelle seguenti tabelle:

Con riferimento ad Industries S.p.A. ed a Sportswear Company S.p.A., si evidenzia che il valore di carico delle partecipazioni include anche il maggior valore riconosciuto in sede di acquisizione di ciascuna (2008 e 2021) ed attribuito all'avviamento associato rispettivamente al business Moncler ed al business Stone Island.

Alla data di bilancio la direzione ha ritenuto che non vi siano rischi di impairment dei valori iscritti, sulla base dell'andamento del business Moncler e del business Stone Island e delle attese dei piani di sviluppo; tali considerazioni sono supportate anche dagli impairment test effettuati sulla "cash generating unit" relativa al business Moncler e quella relativa al business Stone Island e descritti nel Bilancio Consolidato del Gruppo Moncler. L'incremento del valore delle partecipazioni deriva dal trattamento contabile dei piani di Performance Share adottati dalla Società e descritti nel paragrafo 8.2.

Inoltre, si segnala che anche la capitalizzazione di borsa della Società calcolata sulla media della quotazione dell'azione Moncler dell'anno 2024 evidenzia un differenziale positivo significativo rispetto al patrimonio netto contabile, confermando quindi indirettamente la tenuta degli avviamenti.

Si faccia riferimento al Bilancio Consolidato per un elenco completo delle società del Gruppo direttamente e indirettamente controllate dalla Società.

4.5.CREDITI PER IMPOSTE ANTICIPATE E DEBITI PER IMPOSTE DIFFERITE

I crediti per imposte anticipate ed i debiti per imposte differite sono compensati solo qualora esista una specifica disposizione di legge. Al 31 dicembre 2024 e 2023 l'esposizione è così dettagliata:

Crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
Crediti per imposte anticipate 4.126 1.859
Debiti per imposte differite (93.959) (49.437)
Totale (89.833) (47.578)

Imposte differite attive (passive)
(Euro/000) Saldo
iniziale -
1 Gennaio
2024
Imposte a
conto
economico
Imposte a
patrimonio
netto
Altri
movimenti
Saldo finale
- 31
Dicembre
2024
Immobilizzazioni materiali 1 0 0 0 1
Benefici a dipendenti 34 0 0 0 34
Fondi rischi 0 456 0 0 456
Altre variazioni temporanee 1.824 1.811 0 0 3.635
Attività fiscali 1.859 2.267 0 0 4.126
Immobilizzazioni immateriali (47.022) (44.522) 0 0 (91.544)
Immobilizzazioni finanziarie (2.415) 0 0 0 (2.415)
Passività fiscali (49.437) (44.522) 0 0 (93.959)
Imposte differite nette (47.578) (42.255) 0 0 (89.833)
Imposte differite attive (passive)
Saldo
iniziale -
Imposte a Imposte a Altri Saldo finale
- 31

I movimenti delle imposte differite attive e passive, sono dettagliati nelle seguenti tabelle:

(Euro/000) Saldo
iniziale -
1 Gennaio
2023
Imposte a
conto
economico
Imposte a
patrimonio
netto
Altri
movimenti
Saldo finale
- 31
Dicembre
2023
Immobilizzazioni materiali 0 1 0 0 1
Benefici a dipendenti 34 0 0 0 34
Altre variazioni temporanee 1.924 (101) 0 1 1.824
Attività fiscali 1.958 (100) 0 1 1.859
Immobilizzazioni immateriali (2.500) (44.522) 0 0 (47.022)
Immobilizzazioni finanziarie (2.415) 0 0 0 (2.415)
Passività fiscali (4.915) (44.522) 0 0 (49.437)
Imposte differite nette (2.957) (44.622) 0 1 (47.578)

L'imponibile fiscale su cui sono state calcolate le imposte differite è dettagliato nella seguente tabella:

(Euro/000) Imponibile
2024
Saldo finale -
31 Dicembre
2024
Imponibile
2023
Saldo finale -
31 Dicembre
2023
Immobilizzazioni materiali 3 1 4 1
Benefici a dipendenti 143 34 143 34
Fondi rischi 1.900 456 0 0
Altre variazioni temporanee 15.143 3.635 7.597 1.824
Attività fiscali 17.189 4.126 7.744 1.859
Immobilizzazioni immateriali (328.115) (91.544) (168.538) (47.022)
Immobilizzazioni finanziarie (10.064) (2.415) (10.064) (2.415)
Passività fiscali (338.179) (93.959) (178.602) (49.437)
Imposte differite nette (320.990) (89.833) (170.858) (47.578)

Imposte differite attive (passive)

La principale variazione della voce debiti per imposte passive si riferisce all'iscrizione di imposte differite passive sui marchi a seguito delle operazioni di riallineamento fiscale.

Le altre variazioni temporanee si riferiscono principalmente ai compensi agli amministratori.

4.6.CREDITI VERSO CLIENTI

Crediti verso clienti
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
Crediti verso clienti
Crediti verso società del Gruppo
969
67.876
1.535
96.772
Crediti commerciali, netti 68.845 98.307

I crediti commerciali verso clienti si originano dall'attività della Società relativa ad attività di marketing e comunicazione per lo sviluppo dei marchi e delle attività del Gruppo e sono principalmente infragruppo.

Non ci sono crediti commerciali di una durata superiore a cinque anni. Non vi è alcuna differenza tra il valore di mercato dei crediti commerciali e il loro valore contabile.

I crediti verso società del Gruppo si riferiscono principalmente al credito verso le controllate Industries S.p.A. e Sportswear Company S.p.A. derivante dai diritti per lo sfruttamento del marchio Moncler e del marchio Stone Island.

Tali crediti non presentano rischi di esigibilità.

4.7.CASSA E BANCHE

Al 31 dicembre 2024 l'ammontare della cassa e disponibilità liquide è pari ad Euro 130.655 migliaia (Euro 964 migliaia al 31 dicembre 2023) ed è interamente rappresentato da depositi bancari liquidi. Si rimanda al rendiconto finanziario per l'analisi degli eventi che hanno comportato variazioni nelle disponibilità liquide.

Cassa inclusa nel Rendiconto finanziario
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
Cassa e disponibilità liquide in banca 130.655 964
Totale 130.655 964

4.8.CREDITI FINANZIARI VERSO SOCIETÀ DEL GRUPPO

La voce crediti finanziari, pari ad Euro 104.442 migliaia, si riferisce al credito finanziario verso la controllata Industries S.p.A. per il cash pooling.

4.9.ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI E NON CORRENTI

Altre attività correnti
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
Anticipi a fornitori 48 165
Risconti attivi 4.907 117
Altre imposte correnti 1.453 281
Altri crediti correnti (297) 47
Altre attività correnti verso società del Gruppo 14.867 42.425
Totale altre attività correnti 20.978 43.035
Depositi cauzionali 99 99
Altre attività non correnti 160 110
Altre attività non correnti 259 209
Totale 21.237 43.244

La voce Altre imposte correnti include principalmente il credito verso l'Erario per il rimborso IRES relativo ai costi del personale non dedotti ai fini IRAP ed il credito IVA.

La voce Altre attività correnti verso società del Gruppo include gli importi derivanti dal consolidato fiscale e dal consolidato IVA.

I depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi pagati a beneficio dell'affittuario, a garanzia del contratto di affitto.

Non vi è alcuna differenza tra il valore di mercato dei crediti commerciali e il loro valore contabile.

4.10. DEBITI COMMERCIALI

Al 31 dicembre 2024 la voce debiti verso fornitori è correlata principalmente a servizi di marketing e comunicazione:

Debiti commerciali
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
Debiti verso fornitori terzi 29.728 38.162
Debiti verso fornitori del Gruppo 1.199 4.317
Totale 30.927 42.479

I dettagli relativi alle transazioni con le società controllate sono inclusi nel paragrafo 8.1 relativo alle parti correlate.

4.11. ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

Al 31 dicembre 2024, la voce altre passività correnti comprende i seguenti debiti:

Altre passività correnti
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
Debiti verso ammministratori e sindaci 4.013 5.203
Debiti verso dipendenti e collaboratori 6.115 6.606
Ritenute reddito lavoro dipendente 2.426 1.890
Altri debiti correnti 2.350 3.920
Altre passività correnti verso società del Gruppo 45.556 4.197
Totale 60.460 21.816

Al 31 dicembre 2024 la voce Altre passività correnti verso società del Gruppo include principalmente gli importi derivanti dal consolidato IVA e al 31 dicembre 2023 anche gli importi derivanti dal consolidato fiscale. Per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 8.1.

4.12. TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO

Al 31 dicembre 2024 la voce comprende il fondo benefici a dipendenti che viene dettagliato nella tabella seguente:

Trattamento fine rapporto - movimenti
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
Obbligazione netta all'inizio del periodo 2.373 1.825
Incorporazione ramo SPW 0 0
Interessi sull'obbligazione 76 75
Costo corrente 782 736
Liquidazioni (548) (214)
(Utile)/Perdita attuariale (46) (49)
Obbligazione netta alla fine del periodo 2.637 2.373

La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia denominata "Projected Unit Credit Cost". Di seguito si riporta il dettaglio delle assunzioni economiche e demografiche utilizzate ai fini delle valutazioni attuariali.

Ipotesi adottate
Tasso di Attualizzazione 3,15%
Tasso di inflazione 2,00%
Tasso nominale di crescita delle retribuzioni 2,00%
Tasso annuo di turnover 14,10%
Probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR 2,10%
Misura di richiesta dell'anticipo 70,00%
Tavola di sopravvivenza - maschi M2019 (*)
Tavola di sopravvivenza - femmine F2019 (*)

(*) Tavole ISTAT popolazione residente

La seguente tabella evidenzia gli effetti che ci sarebbero stati sull'obbligazione per benefici definiti a seguito delle variazioni, ragionevolmente possibili, delle ipotesi attuariali rilevanti alla fine dell'esercizio.

Analisi di sensitività
(Euro/000) Variazione
Tasso di attualizzazione (+0,5%) (77)
Tasso di attualizzazione (-0,5%) 81
Incremento della probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR x (+0,5%) 2
Decremento della probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR x (-0,5%) (2)
Incremento del tasso di inflazione (+0,5%) 62
Decremento del tasso di inflazione (-0,5%) (59)
Incremento del tasso nominale di crescita delle retribuzioni (+0,5%) 29
Decremento del tasso nominale di crescita delle retribuzioni (-0,5%) (28)
Incremento dell'età di pensionamento (+1 anno) (0)
Decremento dell'età di pensionamento (-1 anno) 0
Incremento della sopravvivenza (+1 anno) (0)
Decremento della sopravvivenza (-1 anno) 0

4.13. FONDI RISCHI NON CORRENTI

La voce fondi rischi non correnti accoglieva lo stanziamento per contenziosi fiscali operato in precedenti esercizi relativo ai crediti di imposta ricerca e sviluppo riferiti agli anni 2015-2019, stanziati sulla base della RM n. 41 del 26 luglio 2022, nella quale l'Agenzia delle Entrate ha rivisto la propria posizione circa l'ammissibilità al beneficio. Con riferimento a tale voce, nel mese di luglio 2024, la Capogruppo Moncler S.p.A. ha optato per il riversamento parziale di tali crediti per un importo pari ad Euro 7,7 milioni.

4.14. DEBITI FINANZIARI

Debiti finanziari
(Euro/000) 31/12/24 31/12/23
0
Debiti finanziari per leasing correnti
210 0
934
Debiti finanziari verso società del Gruppo 200.000 400.644
Debiti finanziari correnti 200.210 401.578
Debiti finanziari per leasing non correnti 245 3.475
Debiti finanziari a lungo termine verso società del Gruppo 150.000 250.000
Debiti finanziari non correnti 150.245 253.475
Totale 350.455 655.053

I debiti finanziari ammontano ad Euro 350.455 migliaia (Euro 655.053 migliaia nel 2023) e sono composti principalmente dal debito finanziario verso la controllata Industries S.p.A. e dai debiti finanziari per leasing.

I debiti finanziari per leasing sono dettagliati come segue:

Debiti finanziari per leasing
(Euro/000)
Debiti finanziari per leasing correnti 210
Debiti finanziari per leasing non correnti 245
Totale 455

La movimentazione dei debiti finanziari per leasing nel corso del 2024 è evidenziata in tabella:

(Euro/000) IFRS 16 Ex IAS17 Debiti finanziari
per leasing
01/01/2024 4.409 0 4.409
Incrementi netti (2.952) 0 (2.952)
Decrementi (1.067) 0 (1.067)
Oneri finanziari 65 0 65
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0
31/12/2024 455 0 455

Il dettaglio dei debiti finanziari non correnti per data di scadenza è illustrato nella successiva tabella:

Scadenziario debiti finanziari non correnti 31/12/24 31/12/23
(Euro/000)
Entro 2 anni 150.146 636
Da 2 a 5 anni 99 251.665
Oltre 5 anni 0 1.174
Totale 150.245 253.475

Si riportano di seguito i flussi finanziari non attualizzati riferiti alla voce passività per leasing.

Scadenziario dei debiti finanziari per leasing non
attualizzati
(Euro/000)
31/12/24 31/12/23
Entro 1 anno 220 997
Da 1 a 5 anni 252 2.441
Oltre 5 anni 0 1.193
Totale 472 4.631

4.15. CREDITI E DEBITI TRIBUTARI

I crediti tributari ammontano ad Euro 4.772 migliaia al 31 dicembre 2024 (Euro 5.365 migliaia al 31 dicembre 2023).

Al 31 dicembre 2024 i debiti tributari ammontano ad Euro 13.969 migliaia, iscritti al netto degli anticipi (Euro 1.723 migliaia al 31 dicembre 2023). L'ammontare si riferisce al debito per IRES e IRAP.

4.16. PATRIMONIO NETTO

Al 31 dicembre 2024 il capitale sociale sottoscritto e versato è costituito da n. 274.805.954 azioni pari ad Euro 54.961.191, per un valore nominale di Euro 0,20 ciascuna.

I movimenti del patrimonio netto per l'anno 2024 ed il periodo comparativo sono descritti nel prospetto delle variazioni del patrimonio netto a cui si rimanda.

L'aumento del capitale sociale per Euro 36 mila, avvenuto nell'esercizio, è stato effettuato a titolo gratuito tramite utilizzo di riserve disponibili presenti all'interno della voce utili indivisi e si riferisce all'emissione delle azioni a servizio dei Piani di Performance shares.

Al 31 dicembre 2024 le azioni proprie detenute sono n. 4.199.510, pari all'1,5% del capitale sociale, per un ammontare complessivo di Euro Euro 163.141 migliaia, rispetto alle n. 4.490.875 al 31 dicembre 2023 per un ammontare complessivo di Euro 173.321 migliaia. Anche questa variazione si riferisce all'utilizzo delle azioni a servizio dei Piani di Performance shares.

La variazione della riserva IFRS 2 deriva dal trattamento contabile relativo ai Piani di Performance Share, ovvero dall'iscrizione del costo figurativo del periodo relativo ai suddetti piani e dalla riclassifica a utili indivisi del costo figurativo cumulato dei piani già chiusi.

La variazione degli utili indivisi si riferisce principalmente al riporto a nuovo del risultato 2023, alla distribuzione dei dividendi e alla riclassifica dalla riserva IFRS 2 sopra citata.

Nel 2024 sono stati distribuiti dividendi ai soci per un ammontare pari ad Euro 311.197 migliaia (Euro 311.014 migliaia dividendi pagati nel 2024) rispetto ad Euro 302.525 migliaia distribuiti nel 2023 (Euro 303.443 migliaia dividendi pagati nel 2023).

La voce riserva FTA accoglie gli effetti derivanti dall'applicazione iniziale del principio IFRS 16.

Nella seguente tabella sono inclusi i dettagli di utilizzabilità delle riserve di Patrimonio Netto:

Informazioni sulle riserve
(Euro) Importo Possibilit
à di
utilizzo
Quota
disponibile
Quota non
disponibile
Utilizzazioni
effettuate nei
3 esercizi
precedenti
per copertura
perdite
Utilizzazioni
effettuate
nei 3 esercizi
precedenti
per altre
ragioni
Capitale sociale 54.961.191 -
-
-
-
54.961.191 - -
-
Riserve:
Riserva legale 10.992.238 B - 10.992.238 - -
Riserva
sovrapprezzo
745.308.990 A, B, C 745.308.990 (*)
0
- -
Riserva OCI (83.178) - - (83.178) - -
Riserva da utili
su cambi
85.963 A, B 85.963 - - -
Riserva FTA - A, B, C - - - -
Riserva IFRS 2
Utili e perdite
76.196.320 A, B, C - 76.196.320 - -
a nuovo 244.131.978 A, B, C 244.048.800 83.178 - 585.088.179
Totale capitale
sociale e riserve
1.131.593.502 989.443.753 142.149.74
9
- 585.088.179
Quota non distribuibile 82.550
Residua quota distribuibile 989.361.203

Legenda: A aumento capitale - B copertura perdite - C distribuibile ai Soci

(*) Riserva sovrapprezzo interamente disponibile previo accantonamento a riserva legale fino al 20% del capitale sociale

Si ricorda che, a fronte del riallineamento del valore fiscale del marchio Moncler al valore civilistico, come previsto dal Decreto Legge 104/2020 (c.d. Decreto "Agosto"), art.110, co. 8, è stato apposto un vincolo in sospensione di imposta pari ad Euro 217.150.636 alla Riserva Utili e perdite a nuovo.

La voce riserva OCI ("Other Comprehensive Income") comprende l'attualizzazione del trattamento fine rapporto.

La movimentazione di tale riserva è la seguente:

Riserva Altri utili complessivi Attualizzazione TFR Fair value IRS
(Euro/000) Importo
ante imposte
Imposte Importo post
imposte
Importo ante
imposte
Impost
e
Importo post
imposte
Riserva al (216) 38 (178) 0 0 0
01.01.2023
Riclassifica ad Altre
riserve
0 0 0 0 0 0
Variazioni del 50 0 50 0 0 0
periodo
Differenze cambi del
periodo
0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto
economico
0 0 0 0 0 0
Riserva al (166) 38 (128) 0 0 0
31.12.2023
Riserva al
(166) 38 (128) 0 0 0
01.01.2024
Riclassifica ad Altre
riserve
0 0 0 0 0 0
Variazioni del 45 0 45 0 0 0
periodo
Differenze cambi del
periodo
0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto
economico
0 0 0 0 0 0
Riserva al
31.12.2024
(121) 38 (83) 0 0 0

5. IMPEGNI E GARANZIE PRESTATE

5.1. IMPEGNI

La Società non ha impegni significativi derivanti da contratti di leasing operativi o da altre fattispecie contrattuali che non rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16.

5.2. GARANZIE PRESTATE

Alla data di bilancio la Società non ha prestato garanzie a società del Gruppo o terze.

6. PASSIVITA' POTENZIALI

La Società è soggetta a rischi che derivano dallo svolgimento delle normali attività. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, il management ritiene che non vi sono attualmente passività potenziali ritenute probabili che richiederebbero pertanto un accantonamento a bilancio.

7. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Gli strumenti finanziari della Società comprendono la cassa e le disponibilità liquide, i finanziamenti, i crediti e debiti commerciali ed altri crediti e debiti finanziari correnti e non correnti derivanti dalla gestione operativa.

La Società è esposta principalmente al rischio di fluttuazione del tasso di interesse, rischio di liquidità e rischio di capitale.

Rischio di mercato

Rischio di cambio

La Società ha operato principalmente con controparti in Euro, di conseguenza l'esposizione al rischio di oscillazione dei cambi è stato limitato. Al 31 dicembre 2024 la Società detiene una porzione non significativa delle sue attività e passività (ad es. crediti e debiti commerciali) in valuta diversa dalla valuta funzionale.

Rischio d'interesse

La Società nel corso del 2024 è stata esposta al rischio di mercato per le variazioni dei tassi di interesse relativi ai finanziamenti.

In data 31 dicembre 2024 la Società non ha in essere finanziamenti bancari e quindi non sono presenti coperture sui tassi di interesse, pertanto eventuali variazioni dei tassi di interesse alla data di chiusura dell'esercizio non avrebbero effetti significativi sul risultato dell'esercizio.

La Società non è esposta a variazione nei tassi di interesse valutari.

Rischio di credito

La Società non ha significative concentrazioni di rischio di credito verso società che non siano parte del Gruppo. Il massimo rischio di credito alla chiusura dell'esercizio è rappresentato dall'importo esposto nello schema di bilancio.

Per quanto riguarda il rischio di credito derivante da altre attività finanziarie, che comprendono depositi bancari, depositi a breve termine e alcuni strumenti finanziari derivati, l'esposizione al rischio di credito della Società deriva dal rischio di default della controparte con un'esposizione massima pari all'ammontare delle voci iscritte in bilancio.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità deriva dalla capacità di ottenere risorse finanziarie ad un costo sostenibile per condurre le normali attività operative. I fattori che influenzano tale rischio sono riferibili alle risorse generate/assorbite dalla gestione corrente, dalla gestione degli investimenti e dei finanziamenti, e dalla disponibilità di liquidità nel mercato finanziario.

Il management ritiene che i mezzi finanziari ad oggi disponibili, insieme a quelli che sono generati dall'attività operativa corrente, permettano alla Società di raggiungere i propri obiettivi e di rispondere alle esigenze derivanti dallo sviluppo degli investimenti.

Rischi operativi e di gestione del capitale

Nella gestione dei rischi operativi, l'obiettivo principale della Società è quello di gestire i rischi associati con lo sviluppo del business nei mercati esteri soggetti a leggi e regolamenti specifici.

La Società ha implementato i seguenti standard divulgati nelle varie aree:

  • appropriato livello di suddivisione dei compiti e delle responsabilità (segregation of duties);
  • riconciliazione e controllo costante delle transazioni significative;
  • documentazione dei controlli e delle procedure;
  • sviluppo tecnico e professionale dei dipendenti;
  • valutazione periodica dei rischi corporate e identificazioni delle azioni correttive.

In relazione al rischio di capitale proprio, gli obiettivi della Società sono rivolti alla prospettiva di continuità aziendale al fine di garantire un giusto ritorno economico agli azionisti ed altri operatori pur mantenendo una classificazione di rischio buona nel mercato del capitale di debito. La Società gestisce la struttura del capitale ed effettua gli aggiustamenti in linea con i cambiamenti delle condizioni economiche generali e con gli obiettivi strategici.

8. ALTRE INFORMAZIONI

8.1. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Vengono di seguito riportate le transazioni con parti correlate ritenute rilevanti ai sensi della "Procedura operazioni con parti correlate" adottata dalla Società.

La "Procedura operazioni con parti correlate" è disponibile sul sito internet della Società (www.monclergroup.com), Sezione "Governance/Documenti societari".

Le transazioni economiche ed i saldi verso le società controllate sono relative a relazioni commerciali, definiti in base a condizioni di mercato similarmente a quanto fatto per le transazioni con parti terze, e sono dettagliate come segue:

Rapporti con imprese del gruppo -
patrimoniale
31/12/2024
(Euro/000) Crediti Debiti Valore netto
Industries S.p.A. 183.643 (368.035) (184.392)
Sportswear Company S.p.A. 3.092 (27.598) (24.506)
Altre società del Gruppo 375 (284) 91
Totale 187.185 (396.755) (209.570)

Rapporti con imprese del gruppo -
economico
Esercizio 2024
(Euro/000) Ricavi Costi/Altri ricavi
netti
Valore netto
Industries S.p.A. 427.553 (22.209) 405.344
Sportswear Company S.p.A. 61.790 (696) 61.094
Altre società del Gruppo 0 (342) (342)
Totale 489.343 (23.247) 466.096

La società Moncler S.p.A. ha concesso in licenza d'uso il marchio Moncler alla controllata Industries S.p.A. ed il marchio Stone Island alla controllata Sportswear Company S.p.A. In base ai contratti di licenza d'uso la Società viene remunerata tramite la corresponsione di royalties.

L'ammontare complessivo di royalties per l'esercizio 2024 è pari ad Euro 489,7 milioni (Euro 469,3 milioni nel 2023).

Si ricorda inoltre che la società Moncler S.p.A. aderisce al consolidato fiscale ed al consolidato IVA ed è pertanto responsabile insieme ad Industries S.p.A. e Sportswear Company S.p.A. dei relativi debiti di imposta e interessi.

La società Rivetex S.r.l., società riconducibile a Carlo Rivetti e ai suoi familiari, fornisce alla Società un immobile in locazione; nel 2024 l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 520 migliaia (Euro 494 migliaia nel 2023).

Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione ammontano per l'esercizio 2024 ad Euro 7.609 migliaia (Euro 8.917 migliaia nel 2023).

Gli emolumenti ai membri del Collegio Sindacale ammontano per l'esercizio 2024 ad Euro 200 migliaia (183 migliaia nel 2023).

Nel 2024 l'ammontare dei costi relativi ai Piani di Performance Share (descritti nel paragrafo 8.2) riferiti a membri del Consiglio di Amministrazione è pari ad Euro 8.638 migliaia (Euro 9.032 migliaia nel 2023).

Non ci sono altre operazioni con parti correlate.

Le tabelle che seguono riassumono i rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate sopra descritte intercorsi nel 2024 e nell'esercizio precedente.

(Euro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2024 % 31/12/2023 %
Industries S.p.A. Rapporti
commerciali
c 427.553 86,9% 403.713 85,3%
Industries S.p.A. Rapporti
commerciali
b (3.864) 2,3% (4.002) 2,2%
Industries S.p.A. Proventi finanziari d 2.465 0,6% 578 82,6%
Industries S.p.A. Oneri finanziari a (20.810) 94,8% (22.201) 89,2%
Altre società del Gruppo Rapporti
commerciali
b (342) 0,2% (779) 0,4%
Altre società del Gruppo Proventi finanziari d 0 0,0% 2 0,3%
Sportswear Company
S.p.A.
Rapporti
commerciali
c 61.790 12,6% 65.597 13,9%
Sportswear Company
S.p.A.
Rapporti
commerciali
b (64) 0,0% (1.082) 0,6%
Sportswear Company
S.p.A.
Proventi finanziari d 0 0,0% 102 14,6%
Sportswear Company
S.p.A.
Oneri finanziari a (632) 2,9% (1.970) 7,9%
Rivetex S.r.l. Rapporti
commerciali
b (520) 0,3% (494) 0,3%
Amministratori e sindaci Prestazioni
lavorative
b (7.809) 4,7% (9.100) 5,1%
Amministratori Prestazioni
lavorative
b (8.638) 5,2% (9.032) 5,1%
Totale 449.129 421.332

a incidenza % calcolata sugli oneri finanziari totali

b incidenza % calcolata sui costi operativi

c incidenza % calcolata sui ricavi

d incidenza % calcolata sui proventi finanziari totali

Totale (213.583) (471.639)
Amministratori e sindaci Altre passività correnti d (4.013) 6,6% (5.203) 23,8%
Altre società del Gruppo Crediti commerciali c 375 0,5% 58 0,1%
Altre società del Gruppo Debiti commerciali b (284) 0,9% (628) 1,5%
Moncler USA Inc. Crediti commerciali c 75 0,1% 0 0,0%
Moncler USA Inc. Debiti commerciali b (838) 2,7% 0 0,0%
Stone Island Distribution
S.r.l.
Debiti per consolidato
IVA
d 0 0,0% (4.084) 18,7%
Stone Island Distribution
S.r.l.
Crediti per consolidato
fiscale
e 0 0,0% 2.494 5,8%
Stone Island Retail S.r.l. Crediti per consolidato
fiscale
e 0 0,0% 164 0,4%
Stone Island Retail S.r.l. Crediti per consolidato
IVA
e 0 0,0% 283 0,7%
Stone Island Retail S.r.l. Crediti commerciali c 0 0,0% 3 0,0%
Sportswear Company S.p.A. Debiti per consolidato
IVA
d (3.577) 5,9% (113) 0,5%
Sportswear Company S.p.A. Debiti per consolidato
fiscale
d (23.988) 39,7% 0 0,0%
Sportswear Company S.p.A. Crediti per consolidato
fiscale
e 0 0,0% 3.719 8,6%
Sportswear Company S.p.A. Debiti finanziari a 0 0,0% (49.997) 7,6%
Sportswear Company S.p.A. Debiti commerciali b (33) 0,1% (1.417) 3,3%
Sportswear Company S.p.A. Crediti commerciali c 3.092 4,5% 8.021 8,2%
Industries S.p.A. Crediti per consolidato
fiscale
e 14.867 70,9% 32.663 75,9%
Industries S.p.A. Crediti commerciali c 64.334 93,4% 88.690 90,2%
Industries S.p.A. Crediti per consolidato
IVA
e 0 0,0% 3.102 7,2%
Industries S.p.A. Debiti per consolidato
IVA
d (17.991) 29,8% 0 0,0%
Industries S.p.A. Crediti finanziari f 104.442 100,0% 53.525 100,0%
Industries S.p.A. Debiti finanziari a (350.000) 99,9% (600.647) 91,7%
Industries S.p.A. Debiti commerciali b (44) 0,1% (2.272) 5,3%
(Euro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2024 % 31/12/2023 %

a incidenza % calcolata sui debiti finanziari totali

b incidenza % calcolata sui debiti commerciali

c incidenza % calcolata sui crediti commerciali

d incidenza % calcolata sulle altre passività correnti

e incidenza % calcolata sulle altre attività correnti

f incidenza % calcolata sui crediti finanziari totali

Le tabelle di seguito rappresentano l'incidenza delle operazioni con parti correlate sul Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2024 e 2023.

(Euro/000) 31 Dicembre 2024
Ricavi Costi
operativi
Oneri
finanziari
Proventi
finanziari
Crediti
verso
clienti
Altre
attività
correnti
Debiti
commerciali
Altre
passività
correnti
Debiti
finanziari
totali
Credi
finanzia
tota
Totale parti
correlate
489.343 (21.237) (21.442) 2.465 67.876 14.867 (1.199) (49.569) (350.000) 104.44
Totale bilancio 491.918 (166.627) (21.943) 438.584 68.844 20.978 (30.927) (60.460) (350.455) 104.44
Incidenza % 99,5% 12,7% 97,7% 0,6% 98,6% 70,9% 3,9% 82,0% 99,9% 100,0%
(Euro/000) 31 Dicembre 2023
Ricavi Costi
operativi
Oneri
finanziari
Proventi
finanziari
Crediti
verso
clienti
Altre
attività
correnti
Debiti
commerciali
Altre
passività
correnti
Debiti
finanziari
totali
Credi
finanzia
tota
Totale parti
correlate
469.310 (24.489) (24.171) 682 96.772 42.425 (4.317) (9.400) (650.644) 53.52
Totale bilancio 473.022 (178.424) (24.878) 700 98.308 43.035 (42.479) (21.816) (655.053) 53.52
Incidenza % 99,2% 13,7% 97,2% 97,4% 98,4% 98,6% 10,2% 43,1% 99,3% 100,0%

8.2.PIANI DI INCENTIVAZIONE AZIONARIA

Il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 riflette i valori dei Piani di Performance Share approvati nel 2020, 2022 e nel 2024.

I costi relativi ai piani di incentivazione azionaria nel 2024 ammontano ad Euro 15.105 mila, rispetto ad Euro 15.887 mila nel 2023.

In data 11 giugno 2020, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato, ai sensi dell'art. 114-bis del TUF, l'adozione di un piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2020" destinato ad Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori, inclusi i consulenti esterni, di Moncler e delle sue controllate.

Tale piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vestingpari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dai seguenti indici del Gruppo, misurati nel periodo di vesting, eventualmente rettificati dalle condizioni di over/under performance: (i) Net Income, (ii) Free Cash Flow e (iii) ESG (Environmental Social Governance).

Il numero massimo di Azioni a servizio del Piano è pari a n. 2.000.000 rivenienti da un aumento di capitale e/o dall'assegnazione di azioni proprie.

Il suddetto piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Con riferimento al primo ciclo di attribuzione, in data 11 giugno 2020, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'assegnazione di n. 1.350.000 Diritti Moncler. Il secondo ciclo di attribuzione, avvenuto nel 2021, si è concluso con l'assegnazione di n. 463.425 Diritti Moncler.

Per quanto concerne il primo ciclo di attribuzione il piano si è concluso nel 2023 e per ulteriori informazioni si rimanda alla Relazione Finanziaria Annuale 2023.

Per quanto concerne il secondo ciclo di attribuzione:

  • Il vesting period pari a 3 anni è terminato con l'approvazione del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2023;
  • Gli obiettivi di performance sono stati raggiunti, unitamente alla condizione di over performance e sono state quindi assegnate ai beneficiari n. 469.646 azioni (comprensive di n. 78.274 azioni derivanti dall'over performance), tramite aumento di capitale sociale (n. 178.281 azioni) e utilizzo di azioni proprie (n. 291.365 azioni).

Al 31 dicembre 2024 non vi sono diritti in circolazione; l'effetto a conto economico dei piani chiusi nel 2024 ammonta ad Euro 1.421 migliaia.

In data 21 aprile 2022, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha inoltre approvato, ai sensi dell'Art. 114 bis del TUF, l'adozione di un piano di stock grant denominato "Piano di Performance Shares 2022" riservato agli Amministratori Esecutivi, Dirigenti con Responsabilità Strategiche, dipendenti, collaboratori e consulenti di Moncler e delle società da questa controllate.

Tale piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vestingpari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dai seguenti indici del Gruppo, misurati nel periodo di vesting, eventualmente rettificati dalle condizioni di over/under performance: (i) Net Income, (ii) Free Cash Flow e (iii) ESG (Environmental Social Governance).

Il numero massimo di Azioni a servizio del Piano è pari a n. 2.000.000 rivenienti dall'assegnazione di azioni proprie.

Il suddetto piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Con riferimento al primo ciclo di attribuzione, in data 4 maggio 2022, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'assegnazione di n. 971.169 Diritti Moncler. In data 4 maggio 2023, dando esecuzione al secondo ciclo di attribuzione, il Consiglio di Amministrazione di Moncler ha approvato l'assegnazione di un numero massimo di Diritti Moncler pari a 436.349.

Al 31 dicembre 2024 risultano in circolazione n. 863.727 diritti relativi al primo ciclo di attribuzione e n. 379.617 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione. Con riferimento alla società Moncler S.p.A., al 31 dicembre 2024 risultano ancora in essere n. 323.869 diritti relativi al primo ciclo di attribuzione e n. 98.205 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione.

L'effetto a conto economico nel 2024 ammonta ad Euro 9.035 mila.

In data 24 aprile 2024, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato, ai sensi dell'Art. 114-bis del TUF, l'adozione di un piano di stock grant denominato "Piano di Performance Shares 2024" riservato agli Amministratori Esecutivi, Dirigenti con Responsabilità Strategiche, dipendenti, collaboratori e consulenti di Moncler e delle società da questa controllate.

Tale piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vestingpari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dai seguenti indici del Gruppo, misurati nel periodo di vesting, eventualmente rettificati dalle condizioni di over/under performance: (i) Net Income, (ii) Free Cash Flow e (iii) ESG (Environmental Social Governance).

Il numero massimo di Azioni a servizio del Piano è pari a n. 2.000.000 rivenienti dall'assegnazione di azioni proprie.

In data 24 aprile 2024, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'assegnazione di n. 1.109.219 Diritti Moncler.

Al 31 dicembre 2024 risultano in circolazione n. 1.051.560 diritti. Con riferimento alla società Moncler S.p.A., al 31 dicembre 2024 risultano ancora in essere n. 317.037 diritti, il cui effetto a conto economico nel 2024 ammonta ad Euro 4.477 mila.

Ai sensi dell'IFRS2, i piani sopra descritti sono definiti come Equity Settled.

Per informazioni sui documenti informativi relativi ai piani di performance shares sopra descritti, si rinvia al sito Internet della società, www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance/Assemblea degli azionisti".

8.3. EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Si segnala che nel corso dell'esercizio 2024 non vi sono eventi ed operazioni significative non ricorrenti.

8.4.OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Si segnala che nel corso dell'esercizio 2024 non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

8.5. STRUMENTI FINANZIARI

Nella seguente tabella sono esposti, per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile ed il fair value, compreso il relativo livello della gerarchia del fair value degli strumenti finanziari valutati al fair value. Sono escluse le informazioni sul fair value delle attività e delle passività finanziarie non valutate al fair value, quando il valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value.

(Euro/000)
31 dicembre 2024 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a
fair value
di copertura
Interest rate swap
- - -
Contratti a termine su cambi di copertura - - - 2
Totale - - -
Attività finanziarie non valutate a
fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 68.844 99
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 130.655 -
Crediti finanziari (*) 104.442
Totale 303.941 99 -
Totale generale 303.941 99 -

(Euro/000)
31 dicembre 2023 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a
fair value
di copertura
Interest rate swap
- - -
Contratti a termine su cambi di copertura - - -
Totale - - -
Attività finanziarie non valutate a
fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 98.308 99
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 964 -
Crediti finanziari (*) 53.525
Totale 152.797 99 -
Totale generale 152.797 99 -
(Euro/000)
31 dicembre 2024 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a
fair value
di copertura
Interest rate swap
- - - 2
Contratti a termine su cambi di copertura - - - 2
Altri debiti - - - 3
Totale - - -
Passività finanziarie non valutate a
fair value
Debiti commerciali e altri debiti (*) (33.277) -
Debiti finanziari (*) (200.000) (150.000)
Debiti in conto corrente (*) - -
Anticipi bancari (*) - -
Finanziamenti bancari (*) - -
Debiti finanziari IFRS 16 (*) (210) (245)
Totale (233.487) (150.245) -
Totale generale (233.487) (150.245) -
(Euro/000)
31 dicembre 2023 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a
fair value
di copertura
Interest rate swap
- - - 2
Contratti a termine su cambi di copertura - - - 2
Altri debiti - - - 3
Totale - - -
Passività finanziarie non valutate a
fair value
Debiti commerciali e altri debiti (*) (46.399) -
Debiti finanziari (*) (400.644) (250.000)
Debiti in conto corrente (*) - -
Anticipi bancari (*) - -
Finanziamenti bancari (*) - -
Debiti finanziari IFRS 16 (*) (934) (3.475)
Totale (447.977) (253.475) -
Totale generale (447.977) (253.475) -

(*) Trattasi di attività e passività finanziarie a breve il cui valore di carico approssima ragionevolmente il fair value che, pertanto, non è stato indicato.

8.6.COMPENSI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE

Servizi di revisione, di attestazione ed altri servizi
(Euro) Soggetto che ha erogato il
servizio
Corrispettivi di
competenza 2024
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. 272.420
Rete Deloitte & Touche S.p.A. 0
Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. 159.000
Rete Deloitte & Touche S.p.A. 0
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. 0
Rete Deloitte & Touche S.p.A. 0
Totale 431.420

Si evidenziano di seguito i corrispettivi della società di revisione:

8.7.INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE N. 124/2017

In relazione a quanto richiesto dalla legge n. 124/2017, si segnala che la società Moncler S.p.A. ha beneficiato nel corso nel 2024 del credito di imposta relativo alla ricerca e sviluppo per un importo pari ad Euro 1.058 migliaia.

Ai fini degli adempimenti sopra citati, in relazione ad eventuali altri contributi ricevuti che rientrino nelle fattispecie previste, si rinvia inoltre all'apposito Registro nazionale pubblicamente consultabile.

9. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Nessun fatto di rilievo avvenuto dopo la chiusura dell'esercizio.

10. PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO

A conclusione delle presenti Note esplicative, Vi invitiamo ad approvare il bilancio di esercizio della società Moncler S.p.A.

Vi proponiamo di deliberare a valere sull'utile dell'esercizio 2024 di Moncler S.p.A., che ammonta ad Euro 651.885.757, la distribuzione di un dividendo unitario lordo di Euro 1,30 per azione ordinaria.

L'ammontare complessivo da distribuire a titolo di dividendo, tenuto conto delle azioni emesse alla data odierna, al netto delle azioni proprie direttamente detenute dalla società, è pari a Euro 351,8 milioni 7 .

***

Il presente bilancio, composto da conto economico, conto economico complessivo, prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario e note, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico e i flussi di cassa e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.

Per il Consiglio di Amministrazione

Remo Ruffini Presidente e Amministratore Delegato

7 Soggetto a variazione per l'eventuale utilizzo e/o acquisto di azioni proprie.

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154-BIS DEL D.LGS. 58/98

  1. I sottoscritti Remo Ruffini, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato e Luciano Santel, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Moncler S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2024.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 si è basata su di un processo definito da Moncler S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

    1. Si attesta, inoltre, che:
  2. 3.1 il bilancio consolidato:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

13 febbraio 2025

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E AMMINISTRATORE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI DELEGATO Remo Ruffini Luciano Santel

Deloitte & Touche S.p.A. Via Fratelli Bandiera, 3 31100 Treviso Italia

Tel: +39 0422 5875 Fax: +39 0422 587812 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di Moncler S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del gruppo facente capo a Moncler S.p.A. ("Gruppo Moncler" o "Gruppo"), costituito dalla situazione patrimonialefinanziaria al 31 dicembre 2024, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto a Moncler S.p.A. (la "Società") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari FirenzeGenova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona Sede Legale: Via Santa Sofia, 28 - 20122 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.688.930,00 i.v.

Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto, su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Impairment test del marchio e dell'avviamento iscritti con riferimento alla CGU Stone
Island
Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2024 riporta "Marchi e
altre immobilizzazioni immateriali, nette" pari ad Euro 1.107 milioni ed
"Avviamento" pari ad Euro 603 milioni. Dette voci includono il marchio e
l'avviamento allocati alla
cash generating unit
("CGU") Stone Island
rispettivamente per Euro 775 milioni ed Euro 448 milioni. Tali attività
sono considerate beni immateriali a vita utile indefinita e
conseguentemente non vengono ammortizzate ma sono sottoposte,
come previsto dal principio contabile internazionale "IAS 36 Impairment
of assets",
a
impairment test
almeno annualmente mediante confronto
tra il valore recuperabile della CGU – determinato secondo la
metodologia del valore d'uso – e il valore contabile del capitale investito
netto riferibile alla stessa, che include i suddetti marchio ed avviamento
tra le attività immobilizzate.
Il processo di valutazione posto in essere dalla Direzione è articolato e
si basa su una serie di assunzioni riguardanti, tra l'altro, la previsione
dei flussi di cassa attesi della CGU, la determinazione di un appropriato
tasso di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate).
Tali assunzioni sono influenzate da aspettative future circa l'andamento
del business Stone Island oltre che da condizioni di mercato.
In considerazione della rilevanza dell'ammontare dell'avviamento e del
marchio iscritti nel bilancio consolidato relativamente alla CGU Stone
Island, della soggettività delle stime attinenti la determinazione dei
flussi di cassa della CGU e delle variabili chiave del modello di
impairment,
abbiamo considerato l'impairment test
un aspetto chiave
della revisione del bilancio consolidato.
La nota 5.2 al bilancio consolidato riporta l'informativa sui test effettuati
relativamente alle immobilizzazioni immateriali, ivi inclusa una
"sensitivity analysis"
che illustra gli effetti derivanti da variazioni nelle
variabili chiave utilizzate ai fini dell'impairment test.
Procedure di
revisione svolte
Abbiamo esaminato le modalità usate dalla Direzione per la
determinazione del valore d'uso della CGU, analizzando i metodi e le
assunzioni utilizzati per lo sviluppo dell'impairment test.

Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti procedure, anche avvalendoci del supporto di esperti:

  • rilevazione e comprensione del processo posto in essere dal Gruppo Moncler nell'effettuazione dell'impairment test;
  • analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la formulazione delle previsioni dei flussi di cassa, anche mediante analisi di dati di settore e ottenimento di informazioni dalla Direzione;
  • analisi dei dati consuntivi rispetto alle previsioni formulate dalla Direzione, ai fini di valutare la natura degli scostamenti e l'attendibilità del processo di predisposizione dei piani;
  • valutazione della ragionevolezza del tasso di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate);
  • verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la determinazione del valore d'uso della CGU;
  • verifica della corretta determinazione del valore contabile della CGU;
  • verifica della sensitivity analysis predisposta dalla Direzione.

Abbiamo inoltre esaminato l'adeguatezza e la conformità dell'informativa fornita dal Gruppo sull'impairment test e quanto previsto dallo IAS 36.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Moncler S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • Abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno.
  • Abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo.
  • Abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa.
  • Siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento.
  • Abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti di Moncler S.p.A. ci ha conferito in data 22 aprile 2021 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2030.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di Moncler S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Giudizi e dichiarazione ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettere e), e-bis) ed e-ter), del D.Lgs. 39/10 e ai sensi dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di Moncler S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del gruppo Moncler al 31 dicembre 2024, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di:

  • esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 con il bilancio consolidato;
  • esprimere un giudizio sulla conformità alle norme di legge della relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98;
  • rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi nella relazione sulla gestione e in alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2024.

Inoltre, a nostro giudizio, la relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e-ter), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Il nostro giudizio sulla conformità alle norme di legge non si estende alla sezione della relazione sulla gestione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità. Le conclusioni sulla conformità di tale sezione alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e all'osservanza degli obblighi di informativa previsti dall'art. 8 del Regolamento (UE) 2020/852 sono formulate da parte nostra nella relazione di attestazione ai sensi dell'art. 14-bis del D.Lgs. 39/10.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Barbara Moscardi Socio

Treviso, 14 marzo 2025

ATTESTAZIONE DELLA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ AI SENSI DELL'ART. 81-TER, COMMA 1, DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

  1. I sottoscritti Remo Ruffini, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato e Luciano Santel, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Moncler S.p.A., attestano, ai sensi dell'art. 154bis, comma 5ter, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, che la rendicontazione di sostenibilità inclusa nella relazione sulla gestione è stata redatta:

  2. a) conformemente agli standard di rendicontazione applicati ai sensi della direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, e del decreto legislativo 6 settembre 2024, n. 125;

  3. b) con le specifiche adottate a norma dell'articolo 8, paragrafo 4, del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020.

13 febbraio 2025

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E AMMINISTRATORE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI DELEGATO Remo Ruffini Luciano Santel

Deloitte & Touche S.p.A. Via Fratelli Bandiera, 3 31100 Treviso Italia

Tel: +39 0422 5875 Fax: +39 0422 587812 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE SULL'ESAME LIMITATO DELLA RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITÀ AI SENSI DELL'ART. 14-BIS DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39

Agli Azionisti di Moncler S.p.A.

Conclusioni

Ai sensi degli artt. 8 e 18, comma 1 del D.Lgs. 6 settembre 2024, n. 125 (di seguito anche "Decreto"), siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della rendicontazione consolidata di sostenibilità del gruppo facente capo a Moncler S.p.A. (di seguito "Gruppo Moncler" o "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 predisposta ai sensi dell'art. 4 del Decreto, presentata nella specifica sezione della relazione sulla gestione.

Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che:

  • la rendicontazione consolidata di sostenibilità del gruppo Moncler relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità ai principi di rendicontazione adottati dalla Commissione Europea ai sensi della Direttiva (UE) 2013/34/UE (European Sustainability Reporting Standards, nel seguito anche "ESRS");
  • le informazioni contenute nel paragrafo "Tassonomia UE" della rendicontazione consolidata di sostenibilità non siano state redatte, in tutti gli aspetti significativi, in conformità all'art. 8 del Regolamento (UE) n. 852 del 18 giugno 2020 (nel seguito anche "Regolamento Tassonomia").

Elementi alla base delle conclusioni

Abbiamo svolto l'incarico di esame limitato in conformità al Principio di Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità - SSAE (Italia). Le procedure svolte in tale tipologia di incarico variano per natura e tempistica rispetto a quelle necessarie per lo svolgimento di un incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza ragionevole e sono altresì meno estese. Conseguentemente, il livello di sicurezza ottenuto in un incarico di esame limitato è sostanzialmente inferiore rispetto al livello di sicurezza che sarebbe stato ottenuto se fosse stato svolto un incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza ragionevole. Le nostre responsabilità ai sensi di tale principio sono ulteriormente descritte nel paragrafo Responsabilità della società di revisione per l'attestazione sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità della presente relazione.

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari FirenzeGenova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona Sede Legale: Via Santa Sofia, 28 - 20122 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.688.930,00 i.v.

Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

Siamo indipendenti in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili all'incarico di attestazione della rendicontazione consolidata di sostenibilità nell'ordinamento italiano.

La nostra società di revisione applica il principio internazionale sulla gestione della qualità (ISQM Italia) 1 in base al quale è tenuta a configurare, mettere in atto e rendere operativo un sistema di gestione della qualità che includa direttive o procedure sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e regolamentari applicabili.

Riteniamo di aver acquisito evidenze sufficienti e appropriate su cui basare le nostre conclusioni.

Altri aspetti

Le informazioni comparative presentate nella dichiarazione di sostenibilità riferite all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 non sono state sottoposte a verifica.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale di Moncler S.p.A. per la rendicontazione consolidata di sostenibilità

Gli Amministratori sono responsabili per lo sviluppo e l'implementazione delle procedure attuate per individuare le informazioni incluse nella rendicontazione consolidata di sostenibilità in conformità a quanto richiesto dagli ESRS (nel seguito il "processo di valutazione della rilevanza") e per la descrizione di tali procedure nel paragrafo "[IRO-1] Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti" della rendicontazione consolidata di sostenibilità.

Gli Amministratori sono inoltre responsabili per la redazione della rendicontazione consolidata di sostenibilità, che contiene le informazioni identificate mediante il processo di valutazione della rilevanza, in conformità a quanto richiesto dall'art. 4 del Decreto, inclusa:

  • la conformità agli ESRS;
  • la conformità all'art. 8 del Regolamento Tassonomia delle informazioni contenute nel paragrafo "Tassonomia UE".

Tale responsabilità comporta la configurazione, la messa in atto e il mantenimento, nei termini previsti dalla legge, di quella parte del controllo interno ritenuta necessaria dagli Amministratori al fine di consentire la redazione di una rendicontazione consolidata di sostenibilità in conformità a quanto richiesto dall'art. 4 del Decreto, che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Tale responsabilità comporta altresì la selezione e l'applicazione di metodi appropriati per elaborare le informazioni nonché l'elaborazione di ipotesi e stime in merito a specifiche informazioni di sostenibilità che siano ragionevoli nelle circostanze.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.

Limitazioni intrinseche nella redazione della rendicontazione consolidata di sostenibilità

Ai fini della rendicontazione delle informazioni prospettiche in conformità agli ESRS, agli Amministratori è richiesta l'elaborazione di tali informazioni sulla base di ipotesi, descritte nella rendicontazione consolidata di sostenibilità, in merito a eventi che potranno accadere in futuro e a possibili future azioni da parte del Gruppo. A causa dell'aleatorietà connessa alla realizzazione di qualsiasi evento futuro, sia per quanto concerne il concretizzarsi dell'accadimento sia per quanto riguarda la misura e la tempistica della sua manifestazione, gli scostamenti fra i valori consuntivi e le informazioni prospettiche potrebbero essere significativi.

L'informativa fornita dal Gruppo in merito alle emissioni Scope 3 è soggetta a maggiori limitazioni intrinseche rispetto a quelle Scope 1 e 2, a causa della scarsa disponibilità e della precisione relativa delle informazioni utilizzate per definire le informazioni sulle emissioni Scope 3, sia di natura quantitativa sia di natura qualitativa, relative alla catena del valore.

Responsabilità della società di revisione per l'attestazione sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità

I nostri obiettivi sono pianificare e svolgere procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la rendicontazione consolidata di sostenibilità non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, ed emettere una relazione contenente le nostre conclusioni. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni degli utilizzatori prese sulla base della rendicontazione consolidata di sostenibilità.

Nell'ambito dell'incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza limitato in conformità al Principio di Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità - SSAE (Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata dell'incarico.

Le nostre responsabilità includono:

  • la considerazione dei rischi per identificare l'informativa nella quale è probabile che si verifichi un errore significativo, sia dovuto a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali;
  • la definizione e lo svolgimento di procedure per verificare l'informativa nella quale è probabile che si verifichi un errore significativo. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • la direzione, la supervisione e lo svolgimento dell'esame limitato della rendicontazione consolidata di sostenibilità e l'assunzione della piena responsabilità delle conclusioni sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità.

Riepilogo del lavoro svolto

Un incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza limitato comporta lo svolgimento di procedure per ottenere evidenze quale base per la formulazione delle nostre conclusioni.

Le procedure svolte sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale del Gruppo responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella rendicontazione consolidata di sostenibilità, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In particolare, abbiamo svolto le seguenti principali procedure, in parte in una fase preliminare prima della chiusura dell'esercizio e, successivamente, in una fase finale fino alla data di emissione della presente relazione:

  • comprensione del modello di business, delle strategie del Gruppo e del contesto in cui opera con riferimento alle questioni di sostenibilità;
  • comprensione dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestione delle informazioni qualitative e quantitative incluse nella rendicontazione consolidata di sostenibilità, ivi inclusa l'analisi del perimetro di rendicontazione;
  • comprensione del processo posto in essere dal Gruppo per l'identificazione e la valutazione degli impatti, rischi ed opportunità rilevanti, in base al principio di doppia rilevanza, in relazione alle questioni di sostenibilità;
  • identificazione dell'informativa nella quale è probabile che esista un rischio di errore significativo;
  • definizione e svolgimento delle procedure, basate sul giudizio professionale del revisore della rendicontazione consolidata di sostenibilità, per rispondere ai rischi di errore significativi identificati;
  • comprensione del processo posto in essere dal Gruppo per identificare le attività economiche ammissibili e determinarne la natura allineata in base alle previsioni del Regolamento Tassonomia, e verifica della relativa informativa inclusa nella rendicontazione consolidata di sostenibilità;
  • riscontro delle informazioni riportate nella rendicontazione consolidata di sostenibilità con le informazioni contenute nel bilancio consolidato ai sensi del quadro sull'informativa finanziaria applicabile o con i dati contabili utilizzati per la redazione del bilancio stesso o con i dati gestionali di natura contabile;

  • verifica della struttura e della presentazione dell'informativa inclusa nella rendicontazione consolidata di sostenibilità in conformità con gli ESRS;
  • ottenimento della lettera di attestazione.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Barbara Moscardi Socio

Treviso, 14 marzo 2025

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154-BIS DEL D.LGS. 58/98

  1. I sottoscritti Remo Ruffini, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato, e Luciano Santel, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Moncler S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2024.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 si è basata su di un processo definito da Moncler S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

  2. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il bilancio d'esercizio:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

13 febbraio 2025

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E AMMINISTRATORE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI DELEGATO Remo Ruffini Luciano Santel

Deloitte & Touche S.p.A. Via Fratelli Bandiera, 3 31100 Treviso Italia

Tel: +39 0422 5875 Fax: +39 0422 587812 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di Moncler S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di Moncler S.p.A. (la "Società"), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2024, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto, su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

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Sede Legale: Via Santa Sofia, 28 - 20122 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.688.930,00 i.v.

Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

Impairment test del marchio Stone Island

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, la voce "Marchi e altre
immobilizzazioni immateriali, nette" include per Euro 775 milioni il
valore assegnato al marchio Stone Island (di seguito il "Marchio").
Tale Marchio, quale bene immateriale a vita utile indefinita, non viene
ammortizzato ma è sottoposto, come previsto dal principio contabile
internazionale "IAS 36 Impairment of assets",
a
impairment test
almeno
annualmente mediante confronto tra il suo valore contabile e il valore
recuperabile, determinato come valore d'uso con il metodo dei flussi di
cassa attualizzati, stimati attraverso l'applicazione del c.d.
royalty relief
method.
Il processo di valutazione posto in essere dalla Direzione è articolato e
si basa su una serie di assunzioni riguardanti, tra l'altro, la previsione
dei flussi di cassa attesi del Marchio, la determinazione di un
appropriato tasso di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo
periodo (g-rate). Tali assunzioni sono influenzate da aspettative future
circa l'andamento delle vendite, elemento alla base del calcolo, oltre
che da condizioni di mercato.
In considerazione della rilevazione dell'ammontare iscritto nel bilancio
d'esercizio, della soggettività delle stime attinenti la determinazione dei
flussi di cassa del Marchio e delle variabili chiave del modello di
impairment,
abbiamo considerato l'impairment test
un aspetto chiave
della revisione del bilancio d'esercizio della Società.
La nota 4.2. al bilancio d'esercizio riporta l'informativa sul test
effettuato, ivi inclusa una
sensitivity analysis
che illustra gli effetti
derivanti da variazioni nelle variabili chiave utilizzate ai fini
dell'impairment test.
Procedure di
revisione svolte
Abbiamo esaminato le modalità usate dalla Direzione per la
determinazione del valore d'uso del Marchio, analizzando i metodi e le
assunzioni utilizzati per lo sviluppo dell'impairment test.
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure, anche avvalendoci del supporto di esperti:

rilevazione e comprensione del processo adottato dalla Società
nell'effettuazione dell'impairment test;

analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la
formulazione delle previsioni dei flussi di cassa, anche mediante
analisi di dati di settore e ottenimento di informazioni dalla
Direzione;

analisi dei dati consuntivi rispetto alle previsioni formulate dalla
Direzione, ai fini di valutare la natura degli scostamenti e
l'attendibilità del processo di predisposizione dei piani;
  • valutazione della ragionevolezza del tasso di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate);
  • verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la determinazione del valore d'uso del Marchio;
  • verifica della sensitivity analysis predisposta dalla Direzione.

Abbiamo inoltre esaminato l'adeguatezza e la conformità dell'informativa fornita dalla Società sull'impairment test a quanto previsto dallo IAS 36.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • Abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno.
  • Abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società.
  • Abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa.
  • Siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento.
  • Abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

4

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti di Moncler S.p.A. ci ha conferito in data 22 aprile 2021 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2030.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di Moncler S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Giudizi e dichiarazione ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettere e), e-bis) ed e-ter), del D.Lgs. 39/10 e ai sensi dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di Moncler S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Moncler S.p.A. al 31 dicembre 2024, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di:

  • esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 con il bilancio d'esercizio;
  • esprimere un giudizio sulla conformità alle norme di legge della relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98;
  • rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi nella relazione sulla gestione e in alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono coerenti con il bilancio d'esercizio di Moncler S.p.A. al 31 dicembre 2024.

Inoltre, a nostro giudizio, la relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e-ter), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Il nostro giudizio sulla conformità alle norme di legge non si estende alla sezione della relazione sulla gestione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità. Le conclusioni sulla conformità di tale sezione alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e all'osservanza degli obblighi di informativa previsti dall'art. 8 del Regolamento (UE) 2020/852 sono formulate da parte nostra nella relazione di attestazione ai sensi dell'art. 14-bis del D.Lgs. 39/10.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Barbara Moscardi Socio

Treviso, 14 marzo 2025

MONCLER S.p.A. Sede in Milano, via Stendhal, 47 Registro Imprese di Milano e codice fiscale 04642290961 REA 1763158 * * *

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

Ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Signori Azionisti,

la presente relazione, redatta ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. n. 58/1998 (nel seguito, anche "T.U.F."), riferisce sull'attività svolta dal Collegio Sindacale (il "Collegio") di Moncler S.p.A. (nel seguito "Moncler" o anche la "Società") nell'esercizio concluso il 31 dicembre 2024.

Il Collegio Sindacale, nella sua attuale composizione, è stato nominato dall'Assemblea del 18 aprile 2023 e resterà in carica sino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.

Nel corso dell'esercizio 2024 il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti nel rispetto del Codice Civile, del T.U.F., delle indicazioni fornite dalla Consob con comunicazione n. 1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti, del D. Lgs n. 39/2010 e successive modifiche ed integrazioni, delle norme statutarie e di quelle emesse dalle Autorità che esercitano attività di vigilanza e di controllo, tenendo altresì in considerazione il Codice di Corporate Governance delle società quotate pubblicato nel 2020 dal Comitato per la Corporate Governance a cui la Società ha dichiarato di attenersi (il "Codice di Corporate Governance"), nonché le norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili aggiornate, da ultimo, a dicembre 2024 (le "Norme di Comportamento").

Il Collegio Sindacale ha inoltre ottemperato alla normativa applicabile agli enti di interesse pubblico di cui all'art. 16 D. Lgs. n. 39/2010, quale è Moncler in quanto società con azioni quotate, nella veste di "Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile", svolgendo le ulteriori specifiche funzioni di controllo e monitoraggio in tema di informativa finanziaria e di sostenibilità, previste dall'art. 19 del citato D. Lgs. n. 39/2010, così come modificato dal D. Lgs. n. 125/2024 che ha recepito nel nostro ordinamento la Direttiva 2022/2464/UE ("CSRD").

Il Collegio Sindacale dà qui conto delle attività svolte nel corso dell'esercizio 2024 e fornisce di seguito le opportune informazioni, in linea con le disposizioni che regolano la materia.

1. Attività del Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 (punto 10 della Comunicazione Consob n. 1025564/01)

Il Collegio Sindacale ha svolto le attività di propria competenza effettuando, nel corso dell'esercizio 2024, 7 riunioni.

Inoltre, il Collegio ha partecipato alle 6 riunioni del Consiglio di Amministrazione e ha preso parte in maniera totalitaria o a mezzo del proprio Presidente e/o altro sindaco:

  • − a n. 4 riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità (CCRS);
  • − a n. 6 riunioni del Comitato Nomine e Remunerazioni (CNR);
  • − a n. 1 riunioni del Comitato Parti Correlate (CPC).

Nell'ambito della propria attività di controllo, il Collegio, tra l'altro, ha:

  • − vigilato sull'osservanza delle leggi e dello statuto e delle regolamentazioni di settore;
  • − vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;
  • − vigilato sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società per gli aspetti di competenza, del sistema di controllo interno e amministrativo – contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione;
  • − vigilato sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Corporate Governance;
  • − verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare i requisiti di indipendenza richiesti per i Consiglieri;
  • − vigilato sulla conformità della procedura approvata dal Consiglio di amministrazione in materia di operazioni con parti correlate ai principi di cui al Regolamento Consob n. 17221 del 12 Marzo 2010 e successive modifiche, nonché sul rispetto della procedura medesima;
  • − vigilato sull'adozione delle politiche retributive, sottoposte ad approvazione assembleare.
  • Il Collegio Sindacale, inoltre, ha:
  • − incontrato l'Organismo di Vigilanza istituito ex D. Lgs. 231/2001 al fine di un

opportuno scambio di informazioni;

  • − svolto incontri e/o scambiato informazioni con gli organi di controllo delle principali società controllate;
  • − tenuto incontri e ottenuto informazioni, anche attraverso la partecipazione alle riunioni del CCRS, dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari incaricato anche dell'attestazione sulla rendicontazione di sostenibilità, dal Responsabile della Funzione Internal Audit e da altri responsabili delle funzioni aziendali di volta in volta interessate dall'attività di vigilanza del Collegio;
  • − nel quadro dei rapporti tra organo di controllo e revisore previsti ai sensi del terzo comma dell'art. 150 del T.U.F. e alla luce delle attribuzioni del Collegio Sindacale in veste di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile ai sensi dell'art. 19 D. Lgs. 39/2010, effettuato appositi incontri su base periodica con la società incaricata della revisione legale Deloitte&Touche S.p.A. ("Deloitte & Touche"), nel corso dei quali sono stati scambiati dati e informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti. L'organo di controllo ha incontrato Deloitte & Touche anche nella veste di soggetto incaricato dell'attestazione sulla rendicontazione di sostenibilità ai sensi del D. Lgs. 125/2024.

2. Operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale. Altri eventi meritevoli di richiamo (punto 1 della Comunicazione Consob n. 1025564/01)

2.1. Attività svolta dal Collegio

Il Collegio Sindacale ha vigilato sul rispetto da parte della Società della legge e dello statuto sociale e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, con particolare riferimento alle operazioni rilevanti sotto il profilo economico, finanziario e patrimoniale, mediante la costante partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, dei comitati endoconsiliari e l'esame della documentazione fornita.

A tal riguardo, il Collegio ha ricevuto informazioni da parte degli Amministratori Delegati e dal Consiglio di amministrazione sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Società, anche tramite società direttamente o indirettamente

controllate; di tali operazioni e attività è data rappresentazione nella Relazione sulla Gestione, cui si rinvia.

Sulla base delle informazioni rese disponibili, il Collegio è giunto a ritenere ragionevolmente che tali operazioni siano da considerarsi conformi alla legge, allo statuto sociale e ai principi di corretta amministrazione e che esse non appaiono manifestamente imprudenti, né azzardate o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, né tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

2.2 Principali eventi di rilievo

I principali eventi di rilievo che hanno interessato la Società e il Gruppo nel corso del 2024 sono oggetto di informativa anche nella Relazione Annuale e Bilancio Consolidato 2024 e nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari. Tra questi si riportano, in particolare, i seguenti:

(i) in data 28 marzo 2024, Moncler Japan Corporation ha acquistato dal socio giapponese (Yagi Tsusho Ltd) la sua partecipazione residua in Moncler Japan Corporation pari al 5,06% del capitale sociale, per un esborso di Euro 9,3 milioni. A seguito dell'operazione in questione, Moncler, tramite la controllata Industries S.p.A., detiene l'intero capitale sociale di Moncler Japan Corporation;

(ii) in data 24 aprile 2024, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato il bilancio d'esercizio di Moncler al 31 dicembre 2023 e ha deliberato la distribuzione di un dividendo unitario lordo pari a Euro 1,15 per azione (Euro 1,12 per azione nell'anno precedente). L'esborso connesso a tale distribuzione è stato pari a Euro 311,0 milioni;

(iii) in data 24 aprile 2024, il Consiglio di Amministrazione di Moncler, a seguito della delibera assembleare, ha approvato l'attuazione al piano di stock grant denominato "Piano di Performance Shares 2024" e ha deliberato, con il parere favorevole del Comitato Nomine e Remunerazione, l'assegnazione di azioni fino ad un massimo di 1.109.219 azioni a favore di n. 198 beneficiari – tra i quali vi sono gli Amministratori Esecutivi e i Dirigenti con responsabilità strategiche – subordinatamente al raggiungimento degli obbiettivi di performance al termine del vesting period triennale;

(iv) in data 26 settembre 2024 (la "Data Rilevante") Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. ("RPH") e, per alcune specifiche previsioni, il Dott. Remo Ruffini, da un lato, e White Investissement SAS (l'"Investitore" e, congiuntamente a RPH, le "Parti") e, per alcune altre specifiche previsioni, LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton S.E. ("LVMH"), dall'altro lato, hanno sottoscritto un accordo denominato "Investment Agreement" (l'"Accordo") avente ad oggetto Double R S.r.l. ("DR" o la

"Società") e volto a disciplinare, tra l'altro, l'acquisto da parte dell'Investitore di una partecipazione rappresentativa del 10% del capitale sociale di DR detenuta da RPH. Sempre alla Data Rilevante (i) RPH e, per alcune specifiche previsioni, il Dott. Ruffini, da un lato, (ii) l'Investitore e, per alcune altre specifiche previsioni, LVMH, dall'altro lato e (iii) per alcune ulteriori specifiche previsioni, DR, da un altro lato ancora, hanno sottoscritto un patto parasociale ("il Patto Parasociale") mediante cui regolare i loro rapporti e rispettivi diritti e obblighi in qualità di soci di DR e di azionisti indiretti di Moncler. Come riportato nelle informazioni essenziali pubblicate, ai sensi dell'art. 130 del Regolamento Emittenti, sul sito internet di Moncler, le pattuizioni parasociali contenute nell'Accordo non influiscono sul controllo di fatto di Moncler che è esercitato dal Dott. Ruffini, per il tramite di RPH e DR, ai sensi dell'art. 93 del T.U.F.

3. Operazioni con parti correlate e infragruppo. Operazioni atipiche e/o inusuali (punti 2 e 3 della Comunicazione Consob n. 1025564/01)

La Società, in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento Consob 17221/2010 e successive modificazioni e dall'art. 2391-bis del Codice Civile, si è dotata di una "Procedura per la disciplina delle operazioni con le parti correlate" ("Procedura OPC"), da ultimo aggiornata in data 14 giugno 2021 per tener conto delle modifiche apportate al Regolamento Consob 17221/2010 dalla Delibera Consob n. 21624 del 10 dicembre 2020 (entrate in vigore il 1o luglio 2021).

Il Collegio Sindacale ritiene che la predetta procedura risulti conforme alle prescrizioni del citato Regolamento Consob 17221/2010, nella formulazione attualmente vigente: nel corso dell'esercizio il Collegio ha vigilato sulla sua osservanza da parte della Società.

La Relazione Finanziaria Annuale, comprensiva della Relazione sulla Gestione, del Bilancio Consolidato e del Bilancio d'Esercizio 2024 di Moncler riporta gli effetti economico-patrimoniali delle operazioni con parti correlate, nonché la descrizione dei relativi rapporti più significativi.

Nel corso dell'esercizio 2024 non è stata sottoposta all'attenzione del Comitato Operazioni con Parti Correlate alcuna operazione classificata, ai sensi della Procedura OPC, come di "maggiore rilevanza".

Non risultano eseguite operazioni con parti correlate in via d'urgenza.

Il Collegio ha valutato adeguate le informazioni rese dal Consiglio di Amministrazione nella Relazione Finanziaria Annuale 2024 della Società in ordine alle operazioni infragruppo e con parti correlate.

Per quanto a conoscenza del Collegio Sindacale, nel corso dell'esercizio 2024 non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali.

4. Attività di vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo. Struttura organizzativa della Società e del Gruppo, rapporti con società controllate (punti 12 e 15 della Comunicazione Consob n. 1025564/01)

Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società tramite le informazioni acquisite dal Consiglio di Amministrazione, dall'Amministratore Delegato e dai responsabili delle funzioni aziendali, nonché nell'ambito di incontri con i Collegi Sindacali delle controllate.

La struttura organizzativa della Società e del Gruppo e la relativa evoluzione sono descritte in dettaglio nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari.

L'assetto organizzativo della Società comprende i compiti e le responsabilità delle funzioni aziendali, i rapporti gerarchici e funzionali tra esse intercorrenti e i relativi meccanismi di coordinamento.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza del complessivo assetto organizzativo della Società e del Gruppo e ha monitorato altresì il processo di definizione e attribuzione delle deleghe.

Nell'ambito della propria attività di vigilanza il Collegio sindacale ha poi incontrato l'Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D. Lgs 231/2001, cui è affidato il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza del modello adottato ai sensi del D. Lgs. 39/2010 (c.d. Modello 231) e del Codice Etico, ed ha ottenuto informativa sulle attività di carattere organizzativo e procedurale poste in essere ai sensi del D. Lgs. 231/2001.

Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del T.U.F. al fine di ottenere con tempestività le informazioni necessarie ad adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge e dal Regolamento (UE) n. 596/2014.

Il Collegio Sindacale, inoltre, ha posto in essere, ai sensi dell'art. 151 T.U.F., scambi informativi mediante specifici incontri con i componenti dei Collegi Sindacali di alcune tra le principali società controllate in merito, tra l'altro, al funzionamento dell'attività sociale e all'adeguatezza dell'assetto organizzativo. Il Collegio Sindacale ha acquisito, in data 14 marzo 2025, la Relazione al bilancio predisposta dall'organo di controllo della società controllata Industries S.p.A. e, in data 14 marzo 2025, la Relazione al bilancio predisposta dall'organo di controllo della società controllata Sportswear Company S.p.A., i cui contenuti confermano quanto emerso nel corso degli scambi informativi e dalle quali non sono emersi elementi da segnalare nella presente Relazione.

5. Attività di vigilanza sull'adeguatezza sul sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e del sistema amministrativo contabile; monitoraggio del processo di informativa finanziaria e non finanziaria (punti 11, 13 e 14 della Comunicazione Consob n. 1025564/01)

5.1 Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari sono descritte le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ("SCIGR") è formato dalle regole, dalle procedure e dalle strutture aziendali che operano per consentire l'efficace funzionamento della Società e del Gruppo e per identificare, gestire e monitorare i principali rischi cui essi sono esposti. Il SCIGR è un sistema integrato che coinvolge l'intera struttura organizzativa; al suo funzionamento sono chiamati a contribuire, in modo coordinato e interdipendente, tanto gli organi sociali quanto le strutture aziendali, comprese le funzioni di controllo.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza del SCIGR di cui è dotata la Società e il Gruppo, verificandone il suo concreto funzionamento. In particolare, il Collegio Sindacale ha:

  • (i) preso atto della valutazione di adeguatezza del SCIGR espressa, previo parere del CCRS, dal Consiglio di Amministrazione; a tale proposito, si rinvia alla Relazione di Corporate Governance e Assetti Proprietari;
  • (ii) esaminato la relazione del CCRS rilasciata semestralmente a supporto del Consiglio di Amministrazione;
  • (iii) esaminato i documenti di sintesi sulla valutazione dell'adeguatezza e dell'efficacia del sistema dei controlli interni e gestione dei rischi predisposti dalla Funzione Internal Audit;
  • (iv) partecipato a tutte le riunioni del CCRS, ricevendo informazioni anche in ordine alle iniziative che il Comitato ha ritenuto opportuno promuovere o richiedere a fronte di specifiche tematiche;
  • (v) acquisito conoscenza dell'evoluzione delle strutture organizzative e delle attività svolte dalle Funzioni di Internal Audit e di Compliance;
  • (vi) esaminato le relazioni sull'attività della Funzione di Internal Audit e della Funzione di Compliance portate all'attenzione del CCRS e del Consiglio di Amministrazione;
  • (vii) verificato l'autonomia, l'indipendenza e le funzionalità della Funzione Internal Audit, nonché implementato e mantenuto con la stessa un adeguato e costante collegamento;
  • (viii) esaminato il Piano di Audit predisposto dalla Funzione di Internal Audit e approvato dal Consiglio di Amministrazione, osservato il rispetto dello stesso e ricevuto flussi informativi sugli esiti degli audit e sull'effettiva implementazione delle relative iniziative di mitigazione e azioni correttive;
  • (ix) preso conoscenza dell'evoluzione dell'assetto delle procedure adottate dal Gruppo;
  • (x) esaminato e discusso con la società di revisione il contenuto della relazione aggiuntiva ex art. 11 Regolamento (UE) 537/2014.

Alla luce di tutto quanto sopra, tenuto conto della circostanza che il SCIGR è un sistema in costante evoluzione, dalle analisi svolte e sulla base degli elementi informativi acquisiti, non sono emersi elementi che possano indurre questo Collegio a ritenere non adeguato, nel suo complesso, il sistema di controllo interno e gestione dei rischi della Società.

5.2 Sistema amministrativo contabile e processo di informativa finanziaria

Per quanto riguarda il sistema amministrativo contabile e il processo di informativa finanziaria, il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza di detto sistema e sull'idoneità dello stesso a rappresentare correttamente i fatti di gestione. La vigilanza del Collegio Sindacale è stata svolta, tra l'altro, tramite l'esame delle relazioni del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari. Nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari sono descritte le principali caratteristiche del sistema.

Il Collegio Sindacale ha incontrato periodicamente, per gli scambi di informazione previsti per legge, i responsabili della società di revisione. Dallo scambio con detti soggetti di dati e informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti, ai sensi dell'art. 150, comma 3, T.U.F non sono emersi aspetti che debbano essere evidenziati nella presente relazione.

Nella riunione del 6 marzo 2025, il Collegio Sindacale ha esaminato i contenuti della bozza della Relazione aggiuntiva predisposta dalla società di revisione Deloitte & Touche ex art. 11 del Regolamento UE 537/2014, emessa poi in data 14 marzo 2025, e ha constatato che da essa non emergono carenze significative del sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria. I contenuti previsti nella relazione sono stati oggetto di discussione e approfondimento nel corso dei periodici scambi informativi intervenuti tra il Collegio Sindacale e la società di revisione.

5.3 Processo relativo all'informativa di sostenibilità

Il Collegio Sindacale ricorda che, a decorrere dall'esercizio 2024, ai sensi del D. Lgs. 125/2024 che ha recepito la CSRD, la Società è chiamata a predisporre e inserire all'interno di un'apposita sezione della relazione sulla gestione la rendicontazione di sostenibilità ("Rendicontazione di Sostenibilità").

Come previsto dall'art. 10, comma 1, D. Lgs. 125/2024, il Collegio Sindacale, nell'ambito dello svolgimento delle funzioni ad esso attribuite dall'ordinamento, ha vigilato sull'osservanza delle norme del D. Lgs. 125/2024. In particolare, ha vigilato sul rispetto delle disposizioni che disciplinano la predisposizione e la pubblicazione della Rendicontazione di Sostenibilità, tenendo conto anche di quanto previsto dal Regolamento UE 2020/852 (cosiddetto Regolamento

Tassonomia). Il Collegio Sindacale ha altresì vigilato sul processo di produzione delle informazioni confluite nella Rendicontazione di Sostenibilità.

Nell'ambito dello svolgimento delle attività di vigilanza, anche mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio e dei Comitati endoconsiliari, il Collegio Sindacale ha constatato che nel corso del 2024, la Società, con il supporto di un consulente esterno, ha lavorato alla costruzione di un sistema di controllo interno in ambito di sostenibilità (SCIIS), in aderenza alle indicazioni dei principi di rendicontazione European Sustainability Reporting Standards ("ESRS") (predisposti dall'EFRAG ed emanati dalla Commissione Europea con il Regolamento delegato (UE) 2023/2772).

Il progetto ha previsto una prima fase dedicata alla definizione del modello di governance del SCIIS.

Successivamente, sono stati identificati i processi, i ruoli e le responsabilità, il modello operativo, gli strumenti a supporto, i flussi informativi e le modalità di coordinamento tra la Funzione Sustainability e le altre funzioni aziendali coinvolte nel processo di raccolta delle informazioni di sostenibilità.

Parallelamente, è stato definito il perimetro di applicazione del SCIIS attraverso un'analisi basata sul potenziale rischio di errore nella rendicontazione, sviluppata su quattro driver di valutazione, che ha permesso di categorizzare gli indicatori oggetto di rendicontazione in livelli di rischio differenziati e di identificare le società del Gruppo che contribuiscono maggiormente alle informative.

La Direzione Internal Audit provvederà, a partire dal 2025, all'attività di testing indipendente sul SCIIS, in linea con quanto svolto sull'informativa finanziaria, con l'obiettivo di verificare l'adeguatezza e il corretto funzionamento dei controlli.

Il Collegio Sindacale ha verificato l'avvenuta approvazione della Rendicontazione di Sostenibilità da parte del Consiglio di Amministrazione in data 13 febbraio 2025.

Con riferimento all'incarico di attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità, il Collegio ha avuto modo di verificare il processo che ha portato Moncler ad avvalersi della norma transitoria di cui all'art. 18 D. Lgs. 125/2024. Deloitte & Touche, a cui era stato conferito dall'Assemblea dei Soci dell'aprile 2021 un incarico novennale per lo svolgimento delle attività di cui al D. Lgs. 254/2016 (c.d.

DNF), è quindi la società incaricata di rilasciare l'attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità.

Deloitte & Touche ha emesso la relazione di attestazione sulla Rendicontazione di Sostenibilità di cui all'art. 8, comma 10, D. Lgs. 254/2016 in data 14 marzo 2025, i cui contenuti confermano quanto anticipato nel corso degli scambi informativi. Nell'ambito di detta relazione, la Deloitte & Touche ha attestato che, sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla sua attenzione elementi che facciano ritenere che la Rendicontazione di Sostenibilità non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità agli ESRS e che le informazioni relative alla Tassonomia non siano state redatte fornite nella Rendicontazione di Sostenibilità, in tutti gli aspetti significativi, in conformità all'art. 8 del Regolamento Tassonomia.

Il Collegio Sindacale, a sua volta, osserva che, ad esito delle attività svolte, non sono pervenuti alla sua attenzione elementi di non conformità rispetto alle disposizioni normative di riferimento in tema di rendicontazione di sostenibilità.

6. Revisione legale dei conti (punti 4, 7, 8 e 16 della Comunicazione Consob n. 1025564/01)

6.1 Attività del Collegio Sindacale con riferimento all'esercizio 2024

L'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Società e del bilancio consolidato di Gruppo in essere è stato conferito, in data 21 aprile 2021, per il novennio 2022-2030, alla società di revisione Deloitte & Touche; la stessa società di revisione ha verificato nel corso dell'esercizio 2024 la regolare tenuta della contabilità sociale e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili.

In accordo con quanto previsto dall'art. 19 del D. Lgs. n. 39/2010, il Collegio Sindacale, nella veste di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, ha svolto la propria attività di vigilanza sulla Società di Revisione nei limiti previsti dalla disciplina applicabile.

Nel corso dell'esercizio, il Collegio ha tenuto riunioni con i responsabili della società di revisione anche ai sensi dell'art. 150, comma 3, del T.U.F. Nell'ambito della vigilanza di cui all'art. 19 del D.lgs. 39/2010, il Collegio Sindacale ha acquisito informazioni da Deloitte & Touche con riferimento alla pianificazione

ed esecuzione dell'attività di revisione. Nel corso delle riunioni sono stati altresì svolti opportuni scambi di dati e informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti e non sono emersi fatti o situazioni meritevoli di essere evidenziati.

La società di revisione ha emesso in data 14 marzo 2025 le relazioni ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.lgs. 39/2010, rispettivamente per il bilancio d'esercizio e per il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024. I contenuti confermano quanto anticipato nel corso degli scambi informativi.

In particolare, la Società di Revisione nelle proprie relazioni ha:

  • − rilasciato un giudizio dal quale risulta che i bilanci d'esercizio e consolidato di Moncler forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria di Moncler e del Gruppo al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dell'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 38/05;
  • − rilasciato un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio e consolidato alle disposizioni del Regolamento (UE) 2019/815 ("Regolamento ESEF").
  • − rilasciato un giudizio sulla coerenza della Relazione sulla Gestione (che correda il bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024) e di alcune specifiche informazioni contenute nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del T.U.F., con il bilancio d'esercizio e consolidato;
  • − rilasciato un giudizio di coerenza dal quale risulta che la Relazione sulla Gestione che correda il bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione di sostenibilità, e le specifiche informazioni contenute nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del T.U.F. sono redatte in conformità alle norme di legge;
  • − rilasciato un giudizio sulla conformità alle norme di legge della Relazione sulla

Gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione di sostenibilità, e di alcune specifiche informazioni contenute nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, T.U.F.;

− dichiarato, per quanto riguarda eventuali errori significativi nella Relazione sulla Gestione, sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, di non avere nulla da riportare.

Il Collegio Sindacale, tenuto conto delle informazioni acquisite tramite la partecipazione alle riunioni del CCRS, con la presenza del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e dei responsabili della Società di Revisione, non ha osservazioni in merito al corretto utilizzo dei principi contabili e all'omogeneità del loro utilizzo ai fini della predisposizione del bilancio consolidato.

In data 14 marzo 2024, la Società di Revisione ha altresì rilasciato al Collegio Sindacale la Relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014. In allegato a tale Relazione, la Società di Revisione ha presentato al Collegio Sindacale la dichiarazione relativa all'indipendenza, così come richiesto dall'art. 6 del Regolamento (UE) n. 537/2014, dalla quale non emergono situazioni che possono compromettere l'indipendenza. In ottemperanza a quanto previsto dall'art. 19, comma 1, lett. a), D. Lgs. 39/2010, il Collegio ha tempestivamente trasmesso la Relazione aggiuntiva al Consiglio di Amministrazione, senza formulare osservazioni.

Ai sensi dell'art. 19, comma 1, lett. e), del D. Lgs. n. 39/2010, il Collegio Sindacale, sempre nel suo ruolo di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, ha verificato e monitorato l'indipendenza della società di revisione. Nello svolgimento di detti controlli, non sono state riscontrate situazioni idonee a compromettere l'indipendenza della società di revisione o cause di incompatibilità ai sensi della disciplina applicabile. Quanto sopra risulta confermato anche dalla dichiarazione rilasciata da Deloitte & Touche ai sensi dell'art. 6, paragrafo 2, lett. a) Regolamento UE 537/2014.

6.2 Attività del Collegio Sindacale con riferimento ai non-audit services

Con riferimento alla tematica dei non-audit services, si rammenta che, su impulso e con il supporto del Collegio, la Società ha adottato a giugno 2021 una specifica procedura volta a disciplinare il conferimento alla società di revisione e a entità appartenenti al relativo network di incarichi aventi ad oggetto servizi diversi dalla revisione legale ("Procedura interna per il conferimento di incarichi relativi a servizi diversi dalla revisione legale al revisore del Gruppo Moncler e a soggetti appartenenti alla sua rete").

Nel corso dell'esercizio 2024, in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 19, comma 1, lett. e), del D. Lgs. n. 39/2010 e dall'art. 5, par. 4, del Regolamento UE 537/2014, il Collegio Sindacale, nel suo ruolo di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, ha preventivamente esaminato le proposte di conferimento di non-audit services alla società di revisione o a entità appartenenti al relativo network sottoposte alla sua attenzione.

Nell'ambito delle proprie valutazioni, il Collegio Sindacale ha verificato sia la compatibilità di detti servizi con i divieti di cui all'art. 5 del Regolamento EU 537/2014, sia l'assenza di potenziali rischi per l'indipendenza del revisore derivanti dallo svolgimento dei servizi medesimi alla luce delle disposizioni contenute nel D. Lgs. n. 39/2010 (artt. 10 e ss.), nel Regolamento Emittenti (art. 149-bis e ss.) e nel "Codice dei principi di deontologia professionale, riservatezza e segreto professionale, nonché di indipendenza e obiettività dei soggetti abilitati all'esercizio dell'attività di revisione legale dei conti" pubblicato in data 30 marzo 2023 e adottato con determina della Ragioneria Generale dello Stato del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 23 marzo 2023.

Al ricorrere dei presupposti previsti dalla legge, il Collegio ha approvato il conferimento del servizio a Deloitte & Touche o alle altre entità del network.

I corrispettivi relativi ai servizi diversi dalla revisione contabile svolti dalla società di revisione o da altre entità del network a favore della Società e delle sue società controllate nell'esercizio 2024 sono riportati in dettaglio, distinti tra servizi di revisione contabile, servizi di attestazione ed altri servizi, al punto 10.7 della Nota Esplicativa al bilancio consolidato, cui si rinvia.

7. Adesione al Codice di Corporate Governance. Composizione del Consiglio di Amministrazione. Remunerazioni. Autovalutazione del Collegio (punto 17 della Comunicazione Consob n. 1025564/01)

Moncler ha adottato il Codice di Corporate Governance.

Il Collegio Sindacale ha valutato il modo in cui sono state attuate da Moncler le previsioni del Codice di Corporate Governance nei termini illustrati nella Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari, senza avere osservazioni in merito.

Il Collegio Sindacale dà atto che il Consiglio di Amministrazione ha effettuato la valutazione su funzionamento, dimensione e composizione dello stesso e dei comitati consiliari in conformità a quanto previsto dall'art. 4 del Codice di Corporate Governance. Il processo di Board evaluation è descritto nella Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari a cui si rinvia.

Il processo e i risultati dell'attività di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione condotta rispetto all'esercizio 2024 sono stati presentati, condivisi e discussi dal Consiglio di Amministrazione con l'ausilio del consulente esterno nella riunione del Consiglio del 13 febbraio 2025 cui il Collegio Sindacale ha partecipato.

Il Collegio Sindacale ha monitorato l'applicazione del processo posto in essere dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza degli amministratori qualificati come "indipendenti" e dei relativi criteri.

Il Collegio Sindacale, in particolare nel corso della riunione del 13 febbraio 2025, ha preso atto delle informazioni fornite in merito alla sussistenza dei requisiti di indipendenza dei consiglieri Gabriele Galateri di Genola e Diva Moriani che nell'esercizio 2024 (come nel precedente esercizio 2023) hanno superato i nove esercizi di permanenza in carica (cfr. Raccomandazione 7, lett. e), dell'art. 2 del Codice di Corporate Governance) e che scadranno con l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2024. Ad avviso dei Sindaci, le motivazioni addotte dal Consiglio per confermare la permanenza in capo a tali consiglieri dei requisiti di indipendenza risultano non contraddittorie, logiche e plausibili. I Sindaci hanno avuto modo di verificare che, in ossequio ai principi posti a base del Codice di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione, nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, ha chiaramente argomentato e motivato, in particolare, le ragioni per le quali, nonostante lo scostamento dalla Raccomandazione in questione, gli obiettivi sottesi alle previsioni del Codice di

Corporate Governance siano stati ugualmente raggiunti, alla luce delle motivazioni individuate per ciascuno dei soggetti interessati. Per maggiori dettagli sul punto, si rinvia al contenuto della Relazione sopra richiamata.

Nei primi mesi del 2025, in linea con quanto raccomandato dalla Norma Q.1.7 delle Norme di Comportamento del Collegio Sindacale delle Società Quotate predisposte dal CNDCEC, il Collegio Sindacale, con riferimento all'esercizio 2024, ha anch'esso svolto una propria attività di autovalutazione in merito alla composizione e al funzionamento dell'organo, nonché rilasciato le dichiarazioni in merito al possesso dei requisiti di indipendenza, onorabilità e professionalità previsti dal framework normativo e regolamentare di riferimento, provvedendo alla discussione e condivisione dei risultati complessivi nella riunione del 12 febbraio 2025.

Il Collegio Sindacale ha verificato, tramite la partecipazione del Presidente e/o sindaco delegato a tutte le riunioni del CNR e CCRS, i processi aziendali che hanno condotto alla definizione delle politiche di remunerazione della Società con particolare riferimento ai criteri di remunerazione e incentivazione dei responsabili delle Funzioni di controllo e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

8. Pareri rilasciati dal Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio (punto 9 della Comunicazione Consob n. 1025564/01)

In data 26 febbraio 2024, il Collegio Sindacale, ai sensi del Codice di Corporate Governance (art. 6, Raccomandazione 33, lett. c.), si è espresso favorevolmente in merito all'approvazione del Piano di Audit per il 2024.

In data 12 febbraio 2025, il Collegio, si è espresso favorevolmente in ordine al Piano di Audit per il 2025, approvato da Consiglio di Amministrazione in data 13 febbraio 2025.

9. Esposti, denunce ai sensi dell'art. 2408 del Codice Civile. Eventuali omissioni, fatti censurabili o irregolarità rilevate (punti 5, 6 e 18 della Comunicazione Consob n. 1025564/01)

Il Collegio Sindacale non ha ricevuto denunce ex art. 2408 del Codice Civile nel corso dell'esercizio 2024 e nei primi mesi dell'esercizio 2025.

Nel corso dell'attività svolta e sulla base delle informazioni ottenute non sono state rilevate omissioni, fatti censurabili, irregolarità o, comunque, circostanze

significative che abbiano richiesto la segnalazione alle Autorità di Vigilanza o la menzione nella presente Relazione.

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Richiamate tutte le considerazioni formulate nella presente Relazione, Il Collegio Sindacale, tenuto conto degli specifici compiti spettanti alla Società di Revisione in tema di controllo della contabilità e di verifica dell'attendibilità del bilancio di esercizio, non ha osservazioni da formulare all'Assemblea, ai sensi dell'art. 153 del T.U.F., in merito all'approvazione del bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2024 accompagnato dalla Relazione sulla Gestione come presentato dal Consiglio di Amministrazione e alla proposta di destinazione dell'utile d'esercizio e di distribuzione dei dividendi formulata dal Consiglio medesimo.

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14 marzo 2025

IL COLLEGIO SINDACALE

Riccardo Losi

Carolyn Dittmeier

Nadia Fontana

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