AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Moncler

Annual Report Mar 15, 2021

4110_10-k_2021-03-15_3ba3aaed-fa03-40d3-90c1-41dd3758afb3.pdf

Annual Report

Open in Viewer

Opens in native device viewer

RELAZIONE SULLA GESTIONE 1
Sezione prima
2
Lettera agli azionisti
2
Highlight
finanziari
4
Organi sociali 5
Struttura del Gruppo
al 31 dicembre 2020
6
Composizione del Gruppo 7
Le tappe principali della storia di Moncler 9
Il marchio Moncler
11
Valori
e Purpose
12
Strategia15
Modello
di business
di Moncler17
Capitale umano
29
Sostenibilità
36
Moncler e i mercati azionari39
Sezione seconda42
Premessa
43
Andamento della gestione del Gruppo Moncler44
Andamento
della
gestione
della Capogruppo Moncler S.p.A.
53
Principali rischi55
Corporate governance
62
Operazioni con parti correlate64
Operazioni atipiche e/o inusuali
64
Azioni proprie
64
Fatti di rilievo avvenuti nel corso dell'esercizio 202065
Fatti di rilievo
avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio
68
Evoluzione prevedibile della gestione
68
Altre informazioni
70
Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2020 72

BILANCIO CONSOLIDATO73
PROSPETTI DEL BILANCIO CONSOLIDATO74
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO79
1. Informazioni generali sul Gruppo
79
2. Sintesi dei principali principi contabili utilizzati nella redazione del bilancio consolidato 84
3. Area di consolidamento105
4. Commento alle principali voci
del prospetto di conto economico consolidato107
5. Commento alle principali voci della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata113
6. Informazioni di segmento129
7. Impegni e garanzie prestate
129
8. Passività potenziali
129
9. Informazioni sui
rischi finanziari
130
10. Altre informazioni134
11. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio
143
BILANCIO D'ESERCIZIO145
PROSPETTI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO
146
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO
151
1. Informazioni generali
151
2. Principi contabili significativi154
3. Commenti al conto economico170
4. Commenti alla situazione patrimoniale e finanziaria
173
5.
Impegni e garanzie prestate
185
6. Passività potenziali
185
7. Informazioni sui rischi finanziari
185
8. Altre informazioni
187
9. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio
195
10. Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2020
195

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS 58/98 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS 58/98 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO D'ESERCIZIO RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020 1

Cari azionisti,

Il 2020 rimarrà nella storia di tutti noi, e penso, ancor di più in quella di Moncler.

Un virus, da solo, ha potuto scalfire tante nostre certezze portandoci a ripensare le nostre priorità e a reagire determinando chi siamo veramente, come individui, ma ancor più come comunità e come azienda. Parlo spesso di energia, perché penso che tutto si racchiuda in quel nucleo vitale. È l'energheia di Aristotele, ovvero la capacità di agire con determinazione trasformandosi. Penso sia l'essenza di un'organizzazione e quello che ne determina il suo successo. Nel corso di questi mesi di pandemia, a volte, ho temuto che l'energia delle mie persone potesse scemare. Ma con le loro azioni, e soprattutto con la loro reazione, hanno sempre saputo cancellare i miei timori, confermando ancora una volta la forza, l'unicità e, soprattutto, l'energia di questo Gruppo.

Nonostante le tante settimane di lockdown in tutti i maggiori Paesi in cui siamo presenti, ed il deciso calo dei turisti da sempre vitali per il nostro settore, possiamo oggi presentare dei dati che, seppur distanti da quelli che avevamo nei nostri piani, ritengo siano eccezionali. In un anno in cui il settore dei beni di lusso è previsto1 arretrare di oltre il 20%, Moncler ha contenuto in maniera importante il calo delle vendite. Nel 2020 il fatturato di Moncler è stato pari a Euro 1.440 milioni in calo dell'11% a tassi di cambio costanti, con un deciso recupero nella seconda parte dell'anno. L'utile operativo è stato pari a Euro 369 milioni con un margine sul fatturato vicino al 26%. Mentre la cassa netta ha superato gli 850 milioni di Euro. Abbiamo agito subito per focalizzarci sui progetti ritenuti essenziali per l'azienda, con velocità e tenacia. Sono orgoglioso che, anche in un anno complicato come il 2020, siamo riusciti ad iniziare il processo di internalizzazione del business online, sempre più strategico per il nostro futuro. Abbiamo inaugurato il flagship di Champs-Élysées a Parigi, un negozio di oltre 1.000 metri quadri, il più grande store del nostro network, che racchiude l'essenza della nostra strategia di Marca. Abbiamo confermato il nostro impegno in tutti i progetti sociali o ambientali e abbiamo lanciato il nuovo piano strategico di sostenibilità Moncler Born to Protect, che ci guiderà nei prossimi 5 anni, con la consapevolezza che dobbiamo lavorare tutti assieme per un futuro più luminoso.

Ma non solo, a dicembre abbiamo annunciato che Stone Island entra a far parte del Gruppo. Due brand, Stone Island e Moncler, due aziende, due imprenditori e due visioni simili, seppure ciascuna con una propria identità, il proprio posizionamento e la propria unicità di Marca. Questa unione rafforza la nostra presenza nel crescente segmento del nuovo lusso. Un concetto lontano dai canoni tradizionali, caratterizzato da esperenzialità, inclusività, senso di appartenenza ad

1 Dati Altagamma Bain novembre 2020

una comunità, contaminazione di mondi diversi come quello dell'arte, della cultura, della musica e dello sport. Sono anche molto orgoglioso che questa unione si sia concretizzata in un momento difficile per l'Italia e per il mondo, a conferma della resilienza del nostro Paese e delle nostre persone.

Concludo ringraziando ancora una volta i miei collaboratori, gli amministratori, i nostri azionisti, e tutti gli stakeholder di Moncler, che, anche in quest'anno cruciale, hanno continuato a consigliarci e a supportarci, sempre pronti ad accompagnarci nel nostro cammino che, seppur ancor più sfidante, sta diventando sempre più avvincente ed entusiasmante.

Grazie.

REMO RUFFINI PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO

Ricavi (milioni di Euro)

Utile Netto di Gruppo (milioni di Euro)

Operating Cash Flow (milioni di Euro)

EBIT (milioni di Euro)

Investimenti Netti3 (milioni di Euro)

Posizione Finanziaria Netta (milioni di Euro)

2 La nota si applica a tutto il documento: i dati includono gli impatti dell'implementazione del nuovo principio contabile IFRS 16, se non diversamente specificato. La posizione finanziaria netta esclude i debiti finanziari per leasing. Numeri arrotondati al primo decimale.

3 Al netto della vendita di immobilizzazioni materiali e immateriali.

Remo Ruffini Presidente e Amministratore Delegato
Marco De Benedetti Vice Presidente
Lead Independent Director
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
Comitato Nomine e Remunerazione
Nerio Alessandri Amministratore Indipendente
Roberto Eggs Amministratore Delegato
Gabriele Galateri di Genola Amministratore Indipendente
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
Alessandra Gritti Amministratore Indipendente
Comitato Nomine e Remunerazione
Virginie Sarah Sandrine Morgon Amministratore
Comitato Parti Correlate
Diva Moriani Amministratore Indipendente
Comitato Parti Correlate
Comitato Nomine e Remunerazione
Stephanie Phair Amministratore Indipendente
Guido Pianaroli Amministratore Indipendente
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
Comitato Parti Correlate
Luciano Santel Amministratore Delegato
Riccardo Losi Presidente
Carolyn Dittmeier Sindaco effettivo
Nadia Fontana Sindaco effettivo
Federica Albizzati Sindaco supplente
Lorenzo Mauro Banfi Sindaco supplente

KPMG S.p.A.

Moncler S.p.A.
100%
22,5%
3B Restaurant
S.r.l.
Industries S.p.A. 95% Moncler Brasil
Comércio de moda e
acessòrios Ltda.
5%
Moncler Shanghai
Commercial Co Ltd
100% 100% Moncler USA Inc
Moncler Asia Pacific
Ltd
100% 99% 1%
Moncler Mexico, S. de
Moncler Japan
Corporation
66% R.L. de C.V.
Moncler UK Ltd 100% 99% Moncler Mexico 1%
Services, S. de R.L. de
C.V.
Moncler Denmark ApS 100% 100% Moncler Deutschland
GmbH
51% Moncler Sylt GmbH
Moncler Hungary KFT 100% 99% 1%
Industries Yield S.r.l.
Moncler Istanbul
Giyim ve Tekstil
51% 100% Moncler Belgium
S.p.r.l.
Ticaret Ltd. Sti.
Moncler Taiwan
Limited
100% 100% Moncler Holland B.V.
Moncler Prague s.r.o. 100% 100% Moncler France S.a.r.l.
Moncler Korea Inc. 90,01% 100% Moncler España SL
100% 100%
Moncler Singapore Pte.
Limited
Moncler Canada Ltd
Moncler Middle East
FZ-LLC.
100% 99,99% Moncler Ukraine LLC
49% 100% 0.01%
Moncler Suisse SA
Moncler UAE LLC. 0.01%
Moncler Sweden AB 100% 99,99% Moncler Rus LLC
Moncler Ireland 100% 99% 1%
Moncler Kazakhstan
Limited LLP
Moncler Norway AS 100% 70% White Tech S.p.zo.o
Moncler New Zealand
Limited
100% 100% Moncler Australia PTY
LTD

Il resoconto intermedio del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2020 include Moncler S.p.A. (Capogruppo), Industries S.p.A., società direttamente controllata da Moncler S.p.A., e 35 società consolidate nelle quali la Capogruppo detiene indirettamente la maggioranza dei diritti di voto, o sulle quali esercita il controllo o dalle quali è in grado di ottenere benefici in virtù del suo potere di governarne le politiche finanziarie ed operative.

Moncler S.p.A. Società Capogruppo proprietaria del marchio Moncler
Industries S.p.A. Società
sub
holding,
direttamente
coinvolta
nella
gestione delle società estere e dei canali distributivi
(retail, wholesale) in Italia e licenziataria del marchio
Moncler
Industries Yield S.r.l. Società che svolge attività di confezione di prodotti di
abbigliamento
White Tech Sp.zo.o. Società che svolge attività di controllo qualità sulla
piuma
Moncler Belgium S.p.r.l. Società che gestisce DOS in Belgio
Moncler Denmark ApS Società che gestisce DOS in Danimarca
Moncler Deutschland GmbH Società che gestisce negozi a gestione diretta (DOS) e
promuove prodotti Moncler in Germania ed Austria
Moncler España SL Società che gestisce DOS in Spagna
Moncler France S.à.r.l. Società che gestisce DOS e distribuisce e promuove
prodotti Moncler in Francia
Moncler Holland B.V. Società che gestisce DOS in Olanda
Moncler Hungary KFT Società che gestisce DOS in Ungheria
Moncler Ireland Limited Società che gestisce DOS in Irlanda
Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil
Ticaret Ltd. Sti.
Società che gestisce DOS in Turchia
Moncler Kazakhstan LLP Società che gestisce DOS in Kazakistan
Moncler Middle East FZ-LLC. Società
holding per l'area Middle East
Moncler Norway AS Società che gestisce DOS in Norvegia

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020 7

Moncler Prague s.r.o. Società che gestisce DOS in Repubblica Ceca
Moncler Rus LLC Società che gestisce DOS in Russia
Moncler Suisse SA Società che gestisce DOS in Svizzera
Moncler Sylt GmbH Società in liquidazione (Germania)
Moncler Sweden AB Società che gestisce DOS in Svezia
Moncler UAE LLC Società che gestisce DOS negli Emirati Arabi Uniti
Moncler UK Ltd Società che gestisce DOS nel Regno Unito
Moncler Ukraine LLC Società che gestisce DOS in Ucraina
Moncler Brasil Comércio de moda
e acessòrios Ltda.
Società che gestisce DOS in Brasile
Moncler Canada Ltd Società che gestisce DOS in Canada
Moncler Mexico, S. de R.L. de C.V. Società che gestisce DOS in Messico
Moncler Mexico Services, S. de
R.L. de C.V.
Società che fornisce servizi a favore della società
Moncler Mexico, S. de R.L. de C.V.
Moncler USA Inc Società che distribuisce e promuove prodotti in Nord
America
Moncler Asia Pacific Ltd Società che gestisce DOS ad Hong Kong e a Macao
Moncler Australia PTY LTD Società che gestisce DOS in Australia
Moncler Japan Corporation Società che gestisce DOS e distribuisce e promuove
prodotti Moncler in Giappone
Moncler Korea Inc. Società che gestisce DOS e distribuisce e promuove
prodotti Moncler in Corea del Sud
Moncler New Zealand Società che gestirà DOS in Nuova Zelanda
Moncler Shanghai Commercial Co.
Ltd
Società che gestisce DOS in Cina
Moncler Singapore Pte. Limited Società che gestisce DOS in Singapore
Moncler Taiwan Limited Società che gestisce DOS in Taiwan

Sulle montagne vicino a Grenoble René Ramillon e André Vincent fondano il marchio Moncler.

Moncler realizza il primo piumino di nylon e piuma e fornisce i prodotti per la spedizione italiana sul K2. Un anno dopo, sponsorizza anche la spedizione francese sul Makalù.

Moncler diventa fornitore ufficiale della squadra francese di sci alpino durante le olimpiadi invernali di Grenoble.

I capi a marchio Moncler si diffondono in contesti urbani, diventando un vero fenomeno di moda.

Remo Ruffini entra nel capitale del Gruppo.

Nasce la collezione donna Moncler Gamme Rouge.

Moncler apre a Parigi, nella centralissima Rue du Faubourg Saint-Honoré, il suo primo negozio in città.

Nasce la collezione uomo Moncler Gamme Bleu.

Debutta a New York la collezione uomo/donna Moncler Grenoble.

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020 9

Moncler si quota sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana ad un prezzo di quotazione di Euro 10,20 per azione.

Moncler costituisce in Corea, una joint venture a maggioranza Moncler con Shinsegae International.

Il fatturato del Gruppo supera la soglia del miliardo di euro. Moncler conclude il processo di costituzione dell'unità produttiva in Romania con l'obiettivo di creare un polo industrialetecnologico di ricerca e sviluppo sul capospalla in piuma e di verticalizzare una parte della produzione.

Moncler lancia il nuovo progetto creativo Moncler Genius - One House, Different Voices, un hub di menti creative che, operando insieme pur mantenendo la loro individualità, reinterpretano l'essenza del brand Moncler.

Moncler viene incluso negli indici Dow Jones Sustainability World e Europe come Industry Leader del settore Textile, Apparel & Luxury Goods.

Stone Island entra a far parte di Moncler. Con questa operazione, uniti dalla filosofia "beyond fashion, beyond luxury", i due brand italiani si rafforzano nel segmento del nuovo lusso, un concetto caratterizzato da esperenzialità, inclusività, senso di appartenenza ad una comunità e contaminazione di significati e mondi diversi come quello dell'arte, della cultura, della musica e dello sport. L'accordo prevede l'acquisizione della partecipazione sulla base di un controvalore di Euro 1.150 milioni calcolato sul 100% del capitale. L'operazione sarà completata nel corso del primo semestre 2021.

Il marchio Moncler nasce nel 1952 a Monestier-de-Clermont, sulle montagne vicino a Grenoble, con una vocazione per i capi sportivi destinati alla montagna.

Moncler realizza nel 1954 il primo piumino di nylon e piuma. Nello stesso anno, i suoi prodotti vengono scelti dalla spedizione italiana sul K2 e nel 1955 dalla spedizione francese sul Makalù.

Nel 1968 il Marchio acquisisce ulteriore visibilità, in quanto diventa fornitore ufficiale della squadra francese di sci alpino in occasione delle olimpiadi invernali di Grenoble.

Negli anni '80 i capi a marchio Moncler si diffondono, diventando di uso quotidiano in contesti urbani: da subito protagonisti di un vero fenomeno di moda tra i clienti più giovani.

A partire dal 2003, con l'ingresso di Remo Ruffini nel capitale del Gruppo, ha inizio un percorso di riposizionamento del Marchio attraverso il quale i prodotti Moncler assumono un carattere sempre più unico ed esclusivo. Sotto la sua guida, Moncler persegue una filosofia chiara e, nel contempo, semplice: creare prodotti unici di altissima qualità, versatili e in continua evoluzione ma al contempo sempre fedeli al DNA del Marchio.

Il motto "nasce in montagna, vive in città" racconta come il marchio Moncler si sia evoluto da una linea di prodotti a destinazione d'uso prettamente sportivo, a linee versatili che clienti di ogni genere, età, identità e cultura, possono indossare in qualunque occasione e dove il capospalla, pur essendo il capo identificativo del Brand, viene gradualmente e naturalmente affiancato da prodotti complementari sempre coerenti con il DNA e l'unicità del Marchio.

Tradizione, unicità, qualità, coerenza ed energia, sono da sempre i caratteri distintivi del marchio Moncler che negli anni ha saputo evolversi pur rimanendo coerente alla propria tradizione, in una continua ricerca di un dialogo costante con i propri molteplici consumatori nel mondo. Ed è proprio da questa costante ricerca che nel 2018 nasce un nuovo progetto creativo e comunicativo, Moncler Genius - One House, Different Voices: una nuova casa per menti creative capaci di reinterpretare il brand Moncler sempre coerentemente alla sua storia e al suo DNA, adottando un nuovo modo di operare.

Moncler è per sua natura un'azienda sempre in evoluzione, un'azienda proiettata alla reinvenzione e allo sviluppo continuo. Un'azienda, i cui valori con il tempo, si sono arricchiti di nuovi significati pur rimanendo sempre fedeli a sé stessi.

Moncler ha una cultura aziendale molto forte e un'unicità che è caratterizzata dalla capacità di scoprire lo straordinario che si nasconde in ognuno di noi e in ogni nostra manifestazione "ordinaria".

Un'unicità fatta di impegno a porsi obiettivi sempre più sfidanti. Un'unicità arricchita dal naturale senso di libertà ed indipendenza da stereotipi e convenzioni, dalla consapevolezza che ogni azione ha degli impatti sulla società e l'ambiente ed è dovere di ognuno minimizzare quelli negativi e massimizzare quelli positivi, dall'energia che il calore delle relazioni che costruiamo ci infonde, dalla follia, sempre rigorosa, di perseguire idee e progetti fuori dagli schemi.

PUSH FOR HIGHER PEAKS

Cerchiamo sempre di fare meglio, come individui e come azienda.

Ispirati dalla continua ricerca dell'eccellenza, non ci stanchiamo mai di imparare e di ridefinire le regole. Non ci accontentiamo mai.

BRING OTHER VOICES IN

Siamo sempre aperti ad accogliere voci differenti.

Lasciamo che il talento di ciascuno si esprima e per questo celebriamo ed incoraggiamo le prospettive di tutti. Viviamo di molteplicità e dialoghiamo con tutte le generazioni. Nella diversità troviamo grande armonia.

EMBRACE CRAZY

Siamo unici e non convenzionali.

Diamo spazio al nostro genio interiore e crediamo nel potere della creatività. Con grande rigore trasformiamo in realtà sogni coraggiosi e idee che possono sembrare irraggiungibili. Spesso sono le idee più folli che si rivelano geniali e alimentano la nostra energia.

KEEP WARM

Siamo nati per proteggere dal freddo e ogni giorno portiamo il calore delle relazioni umane in tutto quello che facciamo. Celebriamo i grandi e piccoli risultati con empatia e fiducia.

PLAN BEYOND TOMORROW

Definiamo i nostri progetti con una visione del domani coraggiosa e responsabile. Guardiamo lontano per disegnare un futuro che superi le convenzioni e per rispondere con azioni concrete alle sfide sociali e ambientali che il mondo deve affrontare.

Genialità, rigorosità, molteplicità, capacità di innovare rimanendo fedeli a sé stessi, e la volontà di cercare lo straordinario nell'"ordinario" sono da sempre il credo del Gruppo. Moncler ha nel cambiamento la forza per continuare ad esplorare il proprio mondo e quelli vicini, cercando un dialogo continuo con una base di clienti sempre più ampia, e nella flessibilità e agilità la capacità di perseguire i propri obiettivi anche in mutate situazioni.

Ed è proprio la sua continua volontà di evolvere, anche cercando nuove sfide, la volontà di dialogare anche con nuovi consumatori, la volontà di cambiare anche quando tutto va bene, che ha portato all'acquisizione di Stone Island, un marchio di abbigliamento maschile informale, nato nel 1982 e diventato simbolo della ricerca estrema su fibre e tessuti, attraverso la continua sperimentazione di tinture e trattamenti sul capo finito. Con l'ingresso in Moncler per Stone Island inizia un nuovo cammino che porterà il Marchio ad esprimere pienamente tutte le sue potenzialità, mantenendo al tempo stesso intatta la sua forte identità di marca.

La strategia del Gruppo Moncler si fonda su cinque pilastri.

RAFFORZARE, INSIEME A STONE ISLAND, LA NUOVA VISIONE DI LUSSO

Uniti dalla filosofia "beyond fashion, beyond luxury", Moncler, assieme a Stone Island, consoliderà la propria capacità di essere interprete delle evoluzioni dei codici culturali delle nuove generazioni offrendo loro un nuovo concetto di lusso lontano dai canoni tradizionali. Un concetto caratterizzato da esperenzialità, inclusività, senso di appartenenza ad una comunità e contaminazione di significati e mondi diversi come quello dell'arte, della cultura, della musica e dello sport. L'unione rafforzerà la competitività dei due marchi nel pieno rispetto delle identità e dell'autonomia di ciascuno accelerandone il percorso di sviluppo.

SVILUPPARE UN GRUPPO GLOBALE, CAPACE DI INNOVARSI CONTINUAMENTE MANTENENDO L'UNICITA' DI POSIZIONAMENTO

Sotto la guida di Remo Ruffini, Moncler ha seguito una strategia di crescita ispirata a due principi fondamentali: diventare un Marchio globale senza filtri con il mercato e innovarsi continuamente pur rimanendo fedele a sé stesso.

Con l'acquisizione di Stone Island, Moncler mette a disposizione le proprie conoscenze e la propria esperienza per valorizzarne il grande potenziale di crescita in particolare nei mercati americano ed asiatico, mantenendo e rafforzando il posizionamento unico di Stone Island, che ha nella cultura della ricerca e della sperimentazione la propria matrice identificativa.

PERCORRERE UNA CRESCITA SOSTENIBILE CHE PORTI VALORE A TUTTI GLI STAKEHOLDER

Da tempo Moncler sta rafforzando il proprio impegno verso uno sviluppo sostenibile e responsabile di lungo periodo pienamente integrato nella strategia di Gruppo, per rispondere alle aspettative degli stakeholder in un'ottica di creazione di valore condiviso. Cinque le priorità strategiche su cui si sviluppa il nuovo piano del Gruppo: cambiamenti climatici, economia circolare, catena di fornitura responsabile, valorizzazione della diversità e supporto alle comunità locali.

SOSTENERE LO SVILUPPO DI TUTTI I CANALI DISTRIBUTIVI IN UN OTTICA DI OMNICANALITA'

Avere un rapporto diretto con i propri clienti, attraverso ogni canale e touch point, riuscire a coinvolgerli capendo le loro aspettative anche le più inespresse, creare nei propri negozi fisici e virtuali il calore umano che da sempre caratterizza il Marchio, sono i capisaldi del rapporto che Moncler ha voluto sviluppare con il proprio cliente per non smettere mai di stupirlo. Il Gruppo ha intrapreso una strategia di sviluppo integrato dei propri canali distributivi siano essi fisici che digitali.

Stone Island sta iniziando un percorso che porterà il Brand ad ottenere un maggiore controllo su tutti i mercati soprattutto attraverso l'espansione del canale DTC (direct to consumer).

RAFFORZARE LA PROPRIA CULTURA DIGITALE

Pensare, definire ed attuare la propria strategia in chiave digitale è un obiettivo sempre più importante per Moncler che crede nell'importanza della contaminazione tra tutte le divisioni e, in particolare ritiene che il digitale sia non solo un importante strumento di vendita ma soprattutto il mezzo di attuazione delle proprie strategie presenti e future.

Moncler adotta un modello di business integrato e flessibile, volto a controllare direttamente le fasi a maggior valore aggiunto e che mette al centro di ogni azione e decisione la ricerca di una qualità sempre più elevata e la soddisfazione del proprio cliente.

Il successo di Moncler si fonda su una brand strategy unica e coerente, che dipende anche dalla capacità di sviluppare prodotti sempre innovativi seppur "ancorati" alla propria storia. Sin dal 2003 con l'ingresso di Remo Ruffini in Moncler il cammino intrapreso è stato coerente e perseguito senza compromessi. Heritage, unicità, qualità, creatività ed innovazione racchiudono il concetto di lusso per Moncler.

Le collezioni Moncler Uomo e Moncler Donna sono il cuore pulsante del Brand, e rispondono alle esigenze di consumatori diversi ed a molteplici funzioni d'uso. L'"Archivio" sono capi che si ispirano alle prime collezioni del Marchio e prevedono due diversi sviluppi: uno più focalizzato allo sviluppo di modelli che rispecchiano gli stili iconici ("Archivio DNA"), l'altro con un approccio più creativo che ha l'obiettivo di acquisire una clientela giovane più e condizionata dalle tendenze ("Archivio creativo"). La linea "Sport Chic/Edit" è destinata ad un cliente sofisticato, meno legato ai fashion trend. Mentre la linea "Matt Black" s'ispira ad un consumatore metropolitano che ricerca uno stile più contemporaneo.

Moncler si compone anche di collezioni per bambino e bambina, "Moncler Enfant", destinate ad un consumatore giovane (0-14 anni) che si dividono in Baby (0-3 anni) e Kid (4-14 anni).

D'importanza strategica sono le collezioni Moncler Genius - One House, Different Voices. Esse vedono la convivenza sotto uno stesso "tetto", di diverse interpretazioni e visioni del Marchio che, in maniera sinergica, continuano a generare nuova energia creativa, rimanendo sempre fedeli all'unicità del Brand.

Oltre alle linee Moncler Uomo, Moncler Donna, e Moncler Genius, il Brand si completa con le collezioni Moncler Grenoble dove il DNA del Marchio è ancora più forte e marcato. Moncler Grenoble è divenuta nel tempo un laboratorio di innovazione tecnologica, oltre che stilistica, per un consumatore sportivo, attento alla performance oltre che al design ed all'innovazione. Le collezioni Moncler Grenoble si dividono in High Performance, prodotti che garantiscono la massima prestazione, Performance & Style, per un consumatore sportivo ma anche attento alla creatività e Après-Ski per un consumatore che predilige capi, seppur sportivi, di grande contenuto stilistico.

Completano le collezioni Moncler, le linee dedicate alle calzature e alla pelletteria (borse, zaini e accessori) e una linea di occhiali da sole e da vista (Moncler Lunettes).

Il team di stilisti del Gruppo è suddiviso per collezione e lavora sotto la stretta supervisione di Remo Ruffini, che ne definisce le linee stilistiche e supervisiona che le stesse siano coerentemente recepite a livello di tutte le collezioni e categorie merceologiche. Il dipartimento

stile Moncler è coadiuvato dai team merchandising e sviluppo prodotto, che supportano la costruzione della collezione e permettono di "trasformare" in prodotto le idee creative degli stilisti.

Sin dall'inizio della storia di Moncler, la piuma è stata il cuore di ogni suo capospalla fino ad identificarsi progressivamente con il Marchio stesso.

Grazie alla lunga esperienza maturata e alla continua attività di ricerca e sviluppo, l'Azienda può oggi vantare un'expertise unica, sia con riguardo alla conoscenza della materia prima, che al processo manifatturiero del capo.

Moncler richiede ai propri fornitori il rispetto dei più alti standard qualitativi che nel corso degli anni hanno rappresentato e continuano a rappresentare un punto chiave di differenziazione del prodotto: solo il miglior fiocco di piuma d'oca bianca viene, infatti, impiegato per la realizzazione dei propri capi.

Il contenuto di "fiocco di piumino" e il fill power sono i principali indicatori della qualità della piuma. Tutta la piuma utilizzata nei capi Moncler contiene almeno il 90% di fiocco di piumino ed è dotata di un livello di fill power elevato, uguale o superiore a 710 (pollici cubi per 30 grammi di piumino), traducendosi in capi caldi, soffici, leggeri e capaci di offrire un comfort unico.

Ogni lotto di piuma è sottoposto ad un duplice controllo che verifica la corrispondenza a 11 parametri fissati dalle più severe normative internazionali e dai restrittivi requisiti di qualità richiesti dall'Azienda. Nel 2020 sono stati effettuati in totale circa 1.100 test.

Per l'Azienda però "qualità" è qualcosa di più: per Moncler è fondamentale anche l'origine della piuma utilizzata e il rispetto del benessere animale, aspetti che, nel processo di acquisto della materia prima, sono tenuti in considerazione al pari della qualità.

Con l'obiettivo di assicurare l'animal welfare e la piena tracciabilità della piuma, Moncler richiede e verifica che le sue filiere di approvvigionamento rispettino stringenti requisiti enunciati nel Protocollo tecnico Moncler chiamato DIST (Down Integrity System & Traceability). Il Protocollo, la cui applicazione è partita nel 2015, norma le modalità di allevamento e di rispetto dell'animale, la tracciabilità e la qualità tecnica della piuma. Moncler acquista solo piuma che abbia ottenuto la certificazione DIST.

Tra i requisiti chiave che devono essere rispettati ad ogni livello della filiera, si evidenziano:

• la piuma deve essere ricavata esclusivamente da oche allevate e provenienti dalla filiera alimentare;

• non è ammessa alcuna forma di spiumaggio degli animali vivi o di alimentazione forzata.

La filiera della piuma Moncler è particolarmente verticalizzata e include diverse tipologie di soggetti: gli allevamenti di oche, i macelli, le aziende che effettuano le fasi di lavaggio, pulizia, cernita e lavorazione della materia prima. Inoltre, vanno considerati i façonisti che, a valle del processo di acquisto della piuma, confezionano il prodotto finito. Tutti i fornitori si devono attenere scrupolosamente ai requisiti previsti dal Protocollo, a garanzia della tracciabilità della materia prima, del rispetto dell'animale e della più alta qualità lungo tutta la filiera della piuma: dall'allevamento fino al momento in cui la piuma viene inserita nel capo.

Il Protocollo, definito in considerazione delle peculiarità della struttura della filiera di approvvigionamento Moncler, è il risultato di un dialogo aperto e costruttivo alimentato da un multi-stakeholder forum, istituito nel 2014 e che annualmente si riunisce per rivedere e rafforzare il protocollo, ha preso in considerazione le aspettative dei vari portatori di interesse e garantisce un approccio scientifico e olistico al tema del benessere degli animali e alla tracciabilità del prodotto.

Nel Protocollo il benessere animale è valutato secondo una prospettiva innovativa. Accanto all'approccio tradizionale che considera l'ambiente in cui vive l'animale, il DIST, in linea con gli ultimi orientamenti della Commissione Europea, valuta il benessere basandosi anche su un'attenta e completa osservazione dell'animale attraverso le cosiddette Animal-Based Measure (ABM4 ).

Moncler è costantemente impegnata nel processo di verifica sul campo del rispetto del Protocollo. Al fine di garantire la massima imparzialità:

• gli audit sono commissionati e pagati direttamente da Moncler e non dal fornitore;

• l'attività di certificazione è stata affidata ad un ente terzo qualificato i cui auditor sono stati formati da veterinari e zootecnici del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Milano;

• l'operato dell'ente certificatore è a sua volta soggetto alla verifica di un altro organismo di certificazione esterno accreditato.

La presenza di piuma certificata nei capi Moncler è garantita dalla presenza dell'etichetta con l'indicazione "Piuma Certificata DIST".

Nel 2020 sono stati condotti 159 audit di terza parte su tutta la filiera.

Come ulteriore passo verso un approccio sempre più circolare, Moncler inizierà a riciclare piuma certificata secondo il Protocollo DIST attraverso un processo meccanico innovativo, che consente un risparmio di acqua di circa il 70% rispetto ad un processo tradizionale di riciclo della piuma.

4 Le Animal-Based Measure sono indicatori, rilevabili direttamente sull'animale, che valutano lo stato reale dell'animale stesso in relazione alla sua capacità di adattamento a specifici ambienti di allevamento. Tali misure comprendono indicatori fisiologici, patologici e comportamentali.

I prodotti offerti da Moncler sono ideati, realizzati e distribuiti secondo le linee guida di un modello operativo caratterizzato dal controllo diretto di tutte le fasi a maggiore valore aggiunto.

Moncler gestisce direttamente la fase creativa, l'acquisto delle materie prime, lo sviluppo della prototipia, mentre per le fasi di taglio e confezionamento del capo si avvale sia di produzione interna che di soggetti terzi indipendenti (façonisti).

L'acquisto delle materie prime rappresenta una delle principali aree della catena del valore. Tutte le materie prime, non solo la piuma ma anche i tessuti e gli accessori, devono rispettare gli standard qualitativi più elevati nel settore, devono essere innovativi ed in grado di offrire caratteristiche avanzate, sia funzionali che estetiche. L'acquisto dei tessuti e degli accessori del capospalla (bottoni, cerniere, etc.) avviene in Paesi in grado di soddisfare tali standard, principalmente Italia e Giappone. La piuma proviene da Europa, Nord America e Asia.

La fase di confezionamento del capo avviene sia presso produttori terzi (façonisti) sia nello stabilimento produttivo Moncler, costituito nel 2016 in Romania che attualmente impiega oltre 1.100 operai.

I façonisti utilizzati da Moncler sono principalmente localizzati in paesi dell'Europa dell'Est, che oggi garantiscono standard qualitativi tra i più elevati nel mondo per la produzione del capospalla in piuma, sui quali la Società attua una supervisione diretta, anche attraverso lo svolgimento di attività di audit volte a verificare aspetti connessi alla qualità del prodotto, alla brand protection e al rispetto delle leggi vigenti, del Codice Etico Moncler (aggiornato nel 2017) e del Codice di Condotta Fornitori del Gruppo (approvato nel 2016).

Attualmente Moncler impiega oltre 450 fornitori che si dividono in quattro categorie: materie prime, façon, commercializzato e servizi. I primi 60 fornitori di Moncler rappresentano circa il 70% del valore di fornitura5 .

Moncler è presente in tutti i più importanti mercati sia attraverso il canale retail, costituito da punti vendita monomarca a gestione diretta (Directly Operated Store, DOS6 ) e dal negozio online, sia attraverso il canale wholesale, rappresentato da punti vendita multimarca, da shop-in-shop all'interno di department store del lusso e di importanti aeroporti, così come anche da siti online specializzati nella vendita di beni di lusso (e-tailer).

5 Valore dell'ordinato.

6 Include free standing store (negozi su strada), concession (negozi nei department store/mall), travel retail store (negozi negli aeroporti), factory outlet.

La strategia di Moncler si pone come obiettivo il controllo della distribuzione, sia esso retail wholesale o digitale, dove opera attraverso un'organizzazione diretta.

Al 31 dicembre 2020, la rete di negozi monomarca Moncler si compone di 219 punti vendita diretti (DOS), in aumento di 10 unità rispetto al 31 dicembre 2019, di cui 2 negozi aperti nel quarto trimestre, e di 63 punti vendita wholesale (shop-in-shop) in diminuzione di 1 unità rispetto al 31 dicembre 2019, considerando anche 5 conversioni da wholesale a retail.

31/12/2020 31/12/2019 Aperture nette
Esercizio 2020
Retail Monomarca 219 209 10
Asia 104 104 -
EMEA (escl. Italia) 61 56 5
Italia 19 19 -
Americhe 35 30 5
Wholesale Monomarca 63 64 (1)

Nel corso del 2020 sono stati aperti 10 nuovi DOS ubicati nelle più rinomate strade e mall del lusso, tra cui si segnalano:

• il più grande flagship del Gruppo a Parigi (Francia) situato sulle Champs Elysées, celebre via del lusso nel cuore della città;

• il primo negozio a gestione diretta nel mercato spagnolo (Barcellona) e in quello ucraino (Kiev);

• alcune selezionate aperture in America ed in Europa, tra cui le conversioni in Canada e Germania da wholesale a retail dei negozi all'interno di Holt Renfrew Calgary, Toronto, Vancouver e Kadewe Berlino e un nuovo resort store nell'isola di Capri (Italia).

Durante l'anno, inoltre, alcuni dei punti vendita retail esistenti sono stati rilocati in nuovi spazi, caratterizzati da una superficie media maggiore, tra cui l'ampliamento del flagship store di Londra (Regno Unito).

Nel corso del 2020, Moncler ha accelerato sulla trasformazione digitale e, in linea con una visione digitale sempre più integrata, ha internalizzato il sito online (.com) in Nord America, il secondo sito e-commerce direttamente gestito da Moncler dopo quello Coreano.

La distribuzione dei propri prodotti in un numero così elevato di destinazioni si basa su un'attenta gestione delle attività logistiche. Anche in questo ambito Moncler è attenta all'ottimizzazione dei processi, e al contenimento degli impatti ambientali e dei costi. Ormai da anni, Moncler ha modificato il packaging utilizzato per il trasporto dei prodotti finiti, riducendone il volume complessivo movimentato e quindi il fabbisogno di spazio sui mezzi di trasporto e sta

attuando una politica di incentivo delle spedizioni via mare come un'ulteriore leva di riduzione degli impatti ambientali generati.

«Il nostro purpose ci ispira ogni giorno a continuare ad evolvere pur mantenendo sempre forte la nostra unicità. Embrace the extraordinary and discover the Genius within è la nostra ragione d'essere, d'esistere». – Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato di Moncler.

Moncler è nata in montagna. Nata per proteggere, per riscaldare. Nata per affrontare gli estremi. Un'azienda che per natura non si ferma mai. Intrinsecamente dinamica. Quando il mondo del fashion ha accettato un calendario a due stagioni come modello di marketing, Moncler ha rotto gli schemi. Dal lancio di Moncler Genius nel 2018, il Gruppo è stato capace di dare la risposta più convincente del settore a un mondo sempre più digital, in cui le aspettative dei consumatori sono plasmate alla velocità di Instagram. Ha spinto per raggiungere traguardi sempre più alti, ha coinvolto altre voci e ha abbracciato il suo lato più folle, sempre con grande rigore.

Il marketing di Moncler è stato rivoluzionato: le collezioni semestrali sono il passato. Moncler ha guardato in faccia la nuova realtà e ha ideato un hub di creazione di contenuti in grado di creare interesse attorno al Brand ogni giorno dell'anno. Singoli lanci mensili di designer visionari sono comunicati direttamente e in maniera istantanea al consumatore.

Ma rivoluzionare gli standard del settore non è stato facile e ha richiesto cambiamenti a tutti i livelli. In Moncler, calendari con diverse tempistiche vengono gestiti in contemporanea. Ad ogni lancio, i diversi team operano all'unisono per realizzare svariati materiali creativi – tra cui scatti, video e lookbook – per creare calendari editoriali giornalieri volti a diffondere il contenuto stesso in un periodo di tempo limitato. La comunicazione multi-canale è cucita su misura su ogni singola collezione. Le voci di ogni stilista operano insieme sotto il tetto di Moncler pur continuando a coltivare la loro individualità, diventando così l'emblema della molteplicità caratteristica del Brand.

Il messaggio di ogni collezione è amplificato attraverso eventi, sia fisici che digitali, in location che vanno da spazi underground fino a fiere d'arte internazionali. Il risultato è che Moncler Genius ha creato una nuova community di giovani Millennial e Gen Z che aspirano a quella fusione di heritage e innovazione che Moncler offre.

L'arrivo della pandemia da Covid-19 ha messo il team marketing di fronte a un'ulteriore sfida, dimostrando la propria capacità di reagire con flessibilità, grande sensibilità e velocità. Da febbraio 2020 ad oggi sono state lanciate una serie di nuove attività, a partire dal progetto #WarmlyMoncler, un'emozionante retrospettiva di alcune delle campagne Moncler più iconiche.

La serie #MonclerVoices ha raccolto le voci creative all'interno della community attorno a Moncler, che da casa hanno condiviso attraverso i social media che cosa il Brand significhi davvero per loro. L'heritage dell'Azienda e la sua evoluzione sono state raccontate attraverso la campagna Moncler Icons, che ha ricordato al pubblico come alcuni dei modelli originali di Moncler siano diventati, negli anni, i must-have che sono oggi.

Il canale Instagram @MonclerTogether ha tenuto vicini i dipendenti Moncler mentre lavoravano da remoto e li ha intrattenuti con un palinsesto ricchissimo di attività dedicate al benessere del corpo e della mente, che vanno dalla creazione di un club del libro a lezioni di yoga, fino a performance musicali dal vivo.

Alla fine dell'anno, Moncler ha lanciato su TikTok #MonclerBubbleUp, la sua prima challenge con la collaborazione di alcune tra le più importanti superstar del canale, che ha raggiunto il risultato straordinario di 7 miliardi di visualizzazioni in tutto il mondo.

Il capitolo finale del 2020 ha visto l'acquisizione di Stone Island, annunciata attraverso iniziative su social media, carta stampata e affissioni. La campagna di comunicazione "Great Minds Think Alike" celebra la sinergia tra i due marchi italiani, al di là dei concetti di moda e lusso tradizionali. Moncler, con Stone Island, ha rafforzato la capacità di interpretare i codici culturali sempre in evoluzione delle nuove generazioni, consolidando il proprio posizionamento all'interno del segmento del nuovo lusso.

LE CAMPAGNE PUBBLICITARIE

L'innovazione che contraddistingue Moncler si esprime fortemente anche attraverso le campagne pubblicitarie per trasferirne l'heritage e i sogni. Con l'arrivo di Remo Ruffini nel 2003, nella fase di rilancio del Brand, le campagne pubblicitarie si sono concentrate sulle origini di Moncler. Successivamente l'attenzione è stata spostata sui valori che caratterizzano il Brand con maestri dell'obiettivo come Bruce Weber e Annie Leibovitz. La campagna Moncler Beyond ha segnato un nuovo passo avanti del marketing aspirazionale riunendo personalità con diversi percorsi di vita, età, etnia e origine che, attraverso il loro vissuto personale, hanno trasferito i valori del Brand culminando in un messaggio corale di libertà e forza individuale.

Il 2018 segna una vera e propria spinta in avanti per Moncler con il lancio del progetto Moncler Genius e il motto "One House, Different Voices", costituendo un simposio creativo di voci che reinterpretano il DNA di Moncler. Nel 2019 il concept si è sviluppato e radicato in tutta l'Azienda, ben oltre il progetto Moncler Genius. Genius is Born Crazy è stata interpretata dall'icona internazionale Will Smith, sua prima campagna di moda, ed è stata scattata da Tim Walker. Attraverso l'attore e musicista, Moncler ha esplorato il concetto di genio, capace di trasformare in realtà idee che prima erano inimmaginabili. La campagna ha permesso al concept del progetto Moncler Genius di permeare in tutta l'Azienda, definendosi come principio cardine dell'identità di Moncler.

Nel 2020, Moncler ha concentrato le proprie energie su una serie di campagne curatoriali più intime, per rispondere alla pandemia da Covid-19 con sensibilità e forte empatia. Invece di un format tradizionale, il team marketing si è focalizzato sull'interazione e il coinvolgimento della community. Queste campagne, tra cui #WarmlyMoncler e #MonclerVoices, sono state ideate con un tono di voce più personale per dare un messaggio di sincera vicinanza in questa circostanza inattesa.

EVENTI E FASHION SHOW

Tutti gli eventi Moncler lasciano un segno, alcuni un lascito ancora più incisivo. Che si tratti di eventi in negozio per i clienti o di takeover di città che infondono cultura nell'ecosistema locale, Moncler si è sempre assicurata di avere un impatto nel cuore e nelle menti dei partecipanti.

Nel 2020, l'intera gamma di eventi si è evoluta assumendo una nuova dimensione e divulgando il nuovo linguaggio di Moncler e un unico messaggio "One House, Different Voices". L'anno si è aperto con la rivelazione di un nuovo capitolo del progetto Moncler Genius che, giunto alla sua terza edizione, continua ad evolversi e a esplorare nuovi orizzonti. Si tratta di una vera e propria nuova fase, che va oltre il prodotto per abbracciare il mondo dell'experience, valorizzando una forma di comunicazione più personale e portando emozioni e connessioni dal dominio del digitale alla vita reale. Il progetto Moncler Genius ha rotto gli schemi esplorando nuovi territori oltre la moda, dando piena voce alla creatività personale. Moncler Genius ha lavorato a quattro mani con l'iconico brand di valigeria di lusso RIMOWA, svelando una nuova e audace visione del concetto di viaggio. La collaborazione Moncler RIMOWA "Reflection" ha portato alla luce le più recenti innovazioni della tecnologia e della comunicazione nell'era digitale.

L'evento di lancio di questo nuovo capitolo si è svolto a febbraio durante la fashion week in una location industriale dove diverse stanze ospitavano ciascuna delle collezioni Moncler Genius: JW Anderson, con il suo punto di vista straordinariamente acuto e un'estetica che sfida le distinzioni di genere, si è unito al gruppo in continua evoluzione che comprendeva Sergio Zambon, Veronica Leoni, Sandro Mandrino, Simone Rocha, Craig Green, Matthew Williams di 1017 ALYX 9SM, Fragment Hiroshi Fujiwara, Richard Quinn e Poldo Dog Couture. A causa della pandemia da Covid-19, Moncler House of Genius non ha potuto aprire le sue porte come di consueto. A partire da marzo, con il diffondersi della pandemia nel mondo, eventi e attività di marketing hanno assunto un nuovo format "phygital" e sono stati comunicati attraverso i social media. Un workshop in diretta online curato da Simone Rocha ha coinvolto il pubblico nella creazione di una composizione floreale, ed è stato l'occasione per celebrare il lancio della collezione 4 Moncler Simone Rocha. 2 Moncler 1952 Woman invece ha lanciato la #GirlUpChallenge per sensibilizzare la community sulle attività di Girl Up, progetto internazionale che sostiene le giovani ragazze con programmi di accesso all'istruzione.

DIGITAL

Il canale digitale è diventato sempre più centrale per Moncler, contribuendo ai risultati aziendali e guidando nuove iniziative speciali, dove il cliente è al centro di ogni processo decisionale nell'ottica di rispondere al meglio alle esigenze del mercato.

Nel 2020 Moncler ha accelerato la propria trasformazione digitale, definendo una nuova organizzazione aziendale e annunciando la gestione diretta dell'e-commerce, con un'implementazione graduale già avviata con successo negli Stati Uniti e in Canada ad ottobre 2020, e che terminerà nel 2021. L'internalizzazione è in linea con una visione digitale sempre più integrata e mirata alla personalizzazione dell'esperienza e al rafforzamento della relazione

con il cliente lungo tutti i touch point con il Marchio. Inoltre, nel 2021, Moncler lancerà una nuova piattaforma e-commerce full omnichannel che, oltre ad essere tecnologicamente evoluta, presenterà un approccio innovativo al cliente.

Per supportare l'evoluzione della visione strategica di Moncler e amplificare le opportunità digitali per l'Azienda, è stata creata la nuova funzione "Digital, Engagement and Transformation". La funzione avrà il compito di implementare la strategia del Marchio su tutti i canali digitali, definire servizi ed esperienze innovative per il cliente, accelerare la presenza in tutte le tipologie di commercio digitale e diffondere la cultura digitale in tutta l'organizzazione.

Il Digital Hub, il dipartimento interno dell'Azienda, volto a guidare la trasformazione digitale e diffonderne la cultura, ha mantenuto la propria organizzazione che si fonda su 5 pilastri strategici: D-Commerce, D-Marketing, D-Experience, D-Intelligence e D-Strategy&Culture.

Il D-Commerce è responsabile del conseguimento degli obiettivi di vendita online oltre che dell'individuazione di soluzioni innovative in grado di sostenere la crescita del business parallelamente al miglioramento dei livelli dei servizi. Oltre alla gestione del buying e del merchandising, si occupa dello sviluppo di progetti speciali, nuove piattaforme e nuovi strumenti.

Il D-Marketing è volto ad esprimere tutti i valori di Moncler attraverso contenuti personalizzati sviluppati per tutti i diversi touch point del consumatore. Nel 2020, a seguito della pandemia che si è diffusa a livello globale, la strategia comunicativa adottata dal digital marketing è stata adattata in modo da supportare il business online e i servizi omnichannel. Nel corso dell'anno è stata incrementata la reach in termini di nuovi prospect grazie a social paid activation e a campagne per gli e-tailer; i clienti esistenti sono stati riattivati con campagne mirate CRM sui social e sui motori di ricerca. La conversion è stata massimizzata con l'attivazione di strategie di offerta sui motori di ricerca, che hanno aumentato il ritorno sugli investimenti. È stata registrata una buona performance anche a livello di direct marketing activation, grazie a una strategia di lead generation e all'aumento della frequenza di comunicazione al fine di mantenere un costante livello di interesse. Infine, sono state condotte collaborazioni e partnership speciali con e-tailer a livello globale e integrate nella strategia del D-Marketing.

Il D-Intelligence è responsabile di migliorare la performance, identificando opportunità di crescita attraverso l'analisi e la gestione di dati qualitativi e quantitativi al fine di massimizzare la conoscenza dei clienti omnichannel e intercettare la domanda di nuovi trend e prodotti, al fine di migliorare la customer experience con l'obiettivo finale di ottimizzare gli investimenti e quindi massimizzare i ricavi. Nel 2020 è proseguito lo sviluppo del progetto Big Data mediante l'integrazione di tutte le principali fonti aziendali di dati interni, con l'obiettivo di avere una visione unica, completa e accurata del Marchio e del cliente. Il team ha realizzato la single client's vision, un progetto strategico che sarà fondamentale per tutte le funzioni e che verrà rafforzato con la creazione di differenti livelli di personas che influenzano l'ambiente Moncler e li collegherà a comunità e tribù socio-culturali. Grazie a questo approccio visionario e all'avanguardia, Moncler punta a migliorare la customer journey a 360°, ad introdurre funzionalità avanzate personalizzate, ad acquisire nuovi segmenti di clientela e a raggiungere nuovi consumatori nei principali mercati.

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020 25

Il D-Experience è volto a migliorare la connessione con i clienti, attraverso la semplificazione delle loro interazioni su tutti i canali e rendendo tali interazioni un'esperienza unica. Nel 2020 il team ha lavorato per ottimizzare il sito moncler.com e implementare speciali caratteristiche omnichannel centrate sul consumatore che hanno aiutato l'Azienda a rispondere al meglio alle esigenze del mercato. Infine, sono state testate diverse esperienze di realtà aumentata a livello di app e sito, e sono stati creati mini siti che hanno consentito di aumentare il traffico organico dai motori di ricerca.

Il quinto e ultimo pilastro, il D-Strategy & Culture, è volto a sviluppare il valore del business digitale e la diffusione di una cultura digitale in tutta Moncler. Il 2020 è stato un anno di grande cambiamento, e questo ha contribuito a porre le basi per la nuova trasformazione digitale, che sarà accompagnata da una solida strategia a lungo termine.

A livello di social network, Moncler vede la sua presenza su Instagram, Facebook, Twitter, LinkedIn, TikTok e Youtube (nel 2020 rispettivamente con 3,5 milioni, 2,9 milioni, 1,1 milioni, 213 mila, 195 mila e 27 mila follower), WeChat, Weibo, Douyin e RED in APAC (rispettivamente con 496 mila, 431 mila, 32 mila e 27 mila follower), LINE in Giappone (con 424 mila follower) e Kakao Talk in Corea del Sud (con 108 mila follower).

LE VETRINE

Un elemento fondamentale della strategia di marketing di Moncler è rappresentato dalle vetrine delle boutique, dove il Marchio estende la sua continua ricerca di possibili connubi fra creatività ed espressione artistica, intese entrambe come libera manifestazione dell'identità di Moncler. L'estrema creatività delle vetrine ne caratterizza lo spirito, rimanendo sempre coerente con l'heritage di Moncler. La crescita di Moncler Genius ha permesso ai confini creativi delle vetrine di espandersi in territori precedentemente inesplorati. Poiché il contenuto è legato alla forte creatività dei designer Genius, l'allestimento delle vetrine si è spinto verso nuove direzioni grazie all'impiego di tecnologie innovative. Il risultato sono vetrine straordinariamente dinamiche, che catturano l'occhio di un nuovo consumatore pur restando fedeli al DNA di Moncler.

Moncler impegna energie e risorse nella salvaguardia del valore, unicità ed autenticità dei propri prodotti e nella difesa dei diritti di Proprietà Intellettuale ed Industriale (PI), basi indispensabili per la tutela dei propri clienti.

Il dipartimento interno specializzato in PI e Brand Protection (BP) svolge attività di tutela amministrativa: dalla protezione dei propri segni distintivi e commerciali nei Paesi e nelle categorie merceologiche di interesse commerciale attuale e potenziale, inclusivi delle forme ed elementi caratterizzanti i prodotti, delle invenzioni di prodotto e di processo, a quella delle opere di diritto d'autore. In particolare, il 2020 ha visto un'importante implementazione del portafoglio modelli a seguito dell'accordo di licenza con Interparfums (con lancio atteso nel

2022) ed il conseguente ingresso nel business dei profumi. Si è deciso, infatti, di provvedere al deposito del design delle boccette delle fragranze in oltre 40 Paesi.

L'enforcement dei diritti di PI e la lotta alla contraffazione si articola in molteplici attività, quali la formazione ed il coordinamento delle autorità doganali e l'attivazione delle relative istanze in numerosi Paesi, il monitoraggio e le azioni investigative nel mercato sia fisico che online, gli abbattimenti di contenuti illeciti presenti nel web, l'organizzazione di raid e sequestri di concerto con le Autorità locali di numerosi Paesi sino all'instaurazione di azioni civili, penali ed amministrative.

La pandemia che nel 2020 ha colpito l'intero globo ha impattato sulle sessioni formative svolte durante l'anno alle Autorità di enforcement, di numero inferiore rispetto al trend che normalmente caratterizza il lavoro del dipartimento. Questo è comunque riuscito a svolgere 39 training agli ufficiali doganali ed alle Autorità di enforcement italiane ed estere, con gli strumenti che la tecnologia attualmente consente, mantenendo il dialogo con esse, con l'obiettivo di aumentare la conoscenza del brand.

Nel 2020 la costante attività di contrasto alla contraffazione sul territorio ha portato al sequestro di oltre 110.100 prodotti finiti e più di 277.200 accessori di produzione falsi, come loghi, etichette, bottoni, zip, etc.

L'enforcement nel mondo digitale, diretto in particolare a togliere visibilità ad offerte in vendita di prodotti contraffatti, chiudendo siti online non autorizzati e rimuovendo link e/o pubblicità dai social network, ha registrato altrettanti importanti risultati, anche attraverso l'estensione dell'attività a nuove piattaforme di vendita rispetto a quelle sino al 2019 monitorate, per un totale di 116. Quanto ai dati numerici, il 2020 ha visto un abbattimento di oltre 82.600 aste di vendita di prodotti contraffatti, un oscuramento di 425 siti, di delisting dai principali motori di ricerca di quasi 17.000 link a siti di offerta in vendita di prodotto non originale e di rimozione di più di 45.100 tra post, ads ed account che promuovevano prodotti Moncler falsi attraverso i social network.

Nell'ottica di rafforzamento della strategia della lotta alla contraffazione online, Moncler ha predisposto un piano di instaurazione di cause civili per contraffazione negli Stati Uniti contro venditori che promuovono a livello internazionale la vendita di prodotti contraffatti su piattaforme digitali, dando così un forte segnale deterrente ai contraffattori.

In un'ottica di sempre maggior tutela del cliente finale, tutti i prodotti Moncler recano un'etichetta anti-contraffazione caratterizzata dalle migliori soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato, in costante evoluzione. Esso presenta un codice alfanumerico univoco, un QRcode ed un tag NFC (Near Field Communication) che permette all'utente finale di registrare il proprio prodotto nella sezione del sito, Moncler code.moncler.com, e di verificarne l'autenticità. Laddove necessario, Moncler redige perizie per i clienti truffati che desiderino recuperare, dalle relative società di servizi di pagamento elettronico, le somme versate nell'incauto acquisto di un capo contraffatto.

Inoltre, con l'obiettivo di sensibilizzare e formare internamente i dipartimenti maggiormente coinvolti, Moncler ha formalizzato procedure "Brand Protection" volte a disciplinare le modalità di verifica di contenuti stilistici e comunicazione in senso lato per ridurre rischi, anche reputazionali, svolgendo internamente una decina circa di sessione di formazione dedicate.

L'impegno del Gruppo a livello associativo ha visto coinvolta Moncler nel 2020 in numerose attività organizzate dalle principali associazioni nazionali ed internazionali impegnate nella lotta alla contraffazione e nella tutela della proprietà intellettuale, quali in particolare INDICAM, UNIFAB, ECCK, QBPC, BPG.

Moncler, forte della convinzione che il capitale umano sia una risorsa fondamentale per la creazione di valore di lungo periodo, da sempre investe attenzione, energie e risorse nella selezione dei migliori talenti, nella crescita professionale e personale dei suoi collaboratori e nella promozione del benessere aziendale. Il Gruppo ha in essere chiare politiche volte ad offrire un ambiente di lavoro sano e sicuro, meritocratico e stimolante, dove ogni persona si senta libera di esprimere al meglio le proprie capacità, potenzialità e il proprio talento e dove le diversità di ognuno vengono valorizzate.

Tale obiettivo è stato perseguito anche nel corso del 2020, un anno in cui l'emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19, ha richiesto uno sforzo ulteriore anche a livello di gestione del personale, non solo per garantire la sicurezza di tutti i collaboratori del Gruppo ma anche per sostenerne motivazione, energia e coesione.

Moncler è da sempre attenta a individuare ed attrarre persone che, oltre alle elevate competenze tecnico-professionali e manageriali, dimostrino sintonia con i valori del Gruppo oltre alla capacità di lavorare con dinamicità, flessibilità e tensione all'innovazione in un contesto internazionale in continua evoluzione.

Il processo di ricerca e selezione è orientato verso profili sempre più internazionali ed eterogenei, per provenienza, formazione e cultura di business, nonché su competenze ed esperienze idonee alle sfide prospettiche del Gruppo.

L'individuazione dei migliori talenti e la loro fidelizzazione è quindi un tema cruciale in Moncler. A tale fine il Gruppo utilizza un sistema di valutazione della performance che misura le competenze espresse nel raggiungimento degli obiettivi assegnati.

Conoscenza, problem solving, impatto sul business, sono le meta-dimensioni prese in considerazione dal modello di valutazione. La loro integrazione con i valori aziendali, dei quali ogni collaboratore deve essere ambasciatore e promotore, rende il modello funzionale alla pianificazione dello sviluppo personale e del business, ponendosi alla base del processo di revisione retributiva, e fornendogli una solida base di equità, pari opportunità, meritocrazia e competitività rispetto al mercato. Su tali criteri si basa anche il processo di revisione retributiva annuale.

Il sistema di remunerazione include:

• sistemi di remunerazione variabile di breve periodo, MBO (Management By Objectives) annuali per Executive, Manager e Professional, basati, in via prevalente, sul raggiungimento di obiettivi economici, qualitativi e quantitativi misurabili, legati ad attività e processi strategici per il business, secondo i principi della Balanced Scorecard;

• sistemi di commissioni di vendita di team e individuali che premiano eccellenza e qualità del servizio e sviluppo del business per i dipendenti della rete di vendita;

• sistemi di incentivazione di lungo periodo, quali piani di Performance Share, destinati al Top Management e ai ruoli chiave, che esprimono un particolare impatto sul business,

indipendentemente dal livello organizzativo. Tali sistemi sono legati a condizioni di performance di lungo periodo, ed a indicatori ESG a testimonianza dell'impegno del management per le tematiche di sostenibilità. I sistemi di incentivazione di lungo periodo costituiscono una componente importante del pay mix, e arrivano a rappresentare la parte preponderante della Total Compensation a livello di Top Management.

Alla luce del cambiamento dello scenario economico globale e dell'evoluzione dell'emergenza Covid-19, il Presidente e Amministratore Delegato si è pubblicamente impegnato a destinare il proprio compenso fisso ad iniziative benefiche di enti e istituzioni impegnati nell'emergenza Covid-19 e a rinunciare, così come gli altri Amministratori Esecutivi, all'eventuale compenso variabile per l'esercizio 2020. Sempre in tale direzione è stata presa la decisione di ridurre del 30% il valore di tutti gli MBO dell'Azienda. Inoltre, nel 2020 l'usuale struttura degli indicatori alla base del sistema di MBO è stata modificata al fine di dare il massimo peso agli obiettivi di natura finanziaria e mantenere, anche se con peso rivisto, quelli qualitativi legati ad attività strategicooperative e a progetti.

É stato modificato anche il sistema volto ad incentivare il conseguimento dei risultati distintivi attraverso meccanismi che premiano l'over performance, incrementando il valore del premio ottenibile, in caso di superamento degli obiettivi assegnati, a partire da una determinata soglia.

Il pacchetto retributivo offerto ai dipendenti si completa infine con una serie di benefit, che comprendono assicurazioni sulla vita, piani pensione e welfare, programmi di informazione e prevenzione.

L'investimento nei giovani, che da sempre caratterizza Moncler, si rileva anche nell'elevato numero di contratti di tipo stage trasformati in contratti di lavoro subordinato. In Italia, dove si concentra il numero più elevato di stagisti, nel 2020 si è raggiunto il 26% di contratti trasformati sul totale numero di stage. La percentuale di conferme è in leggera flessione rispetto al 2019 (30%), dato dovuto anche alla particolare situazione creatasi a seguito dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19.

L'attenzione di Moncler per il talento si riflette anche nella formazione.

L'Azienda sta dando vita ad un vero e proprio progetto di academy: MAKE, Moncler Academy for Knowledge and Excellence. MAKE è un ecosistema di apprendimento per lo sviluppo delle persone in termini di conoscenze e competenze, ma anche di approccio mentale e di modalità di lavoro. L'obiettivo di MAKE è quello di abilitare le persone ad affrontare con successo i cambiamenti che crescita, tecnologia e globalizzazione creano costantemente, per mantenere il livello di competitività di Moncler e alimentare lo spirito innovativo che da sempre la contraddistingue.

Il progetto, avviato nel 2019, ha iniziato a concretizzare alcuni grandi capitoli nel corso del 2020:

• lancio, nel mese di novembre, della piattaforma di learning, "MAKEPlatform". La piattaforma, che ha identificato come pay-off "Learning is everywhere", si pone come un luogo aperto a tutti i dipendenti, all'interno del quale trovare contenuti formativi, corsi e-learning, articoli, webinar, community di discussione;

• sviluppo del programma "Makers Lab": uno dei programmi centrali del progetto MAKE è il "MakersLab". I Subject Matter Expert (Makers) dell'Azienda condividono, in sessioni di formazione dedicate, la propria conoscenza su specifiche attività, processi e strumenti;

• Cultural Awareness Program: il programma, sviluppato nell'ambito delle iniziative sulla Diversity & Inclusion, è stato ideato al fine di promuovere la conoscenza delle diverse realtà culturali del mondo Moncler, per promuovere il rispetto reciproco e indirizzare in modo corretto ed efficace comportamenti e modalità di comunicazione verso colleghi e partners di culture diverse.

Permane l'impegno per assicurare il completamento di alcune formazioni obbligatorie: GDPR, Legge 231, Salute e Sicurezza, Codice Etico, i grandi capitoli sviluppati dall'Azienda a livello globale. Da segnalare, inoltre, lo sviluppo di un corso online specifico sul Covid-19, ideato ed erogato con l'obiettivo di assicurare un rientro in ufficio informato e consapevole delle regole e dei rischi per tutti i dipendenti.

Per il mantenimento della certificazione Salute e Sicurezza OHSAS 18001, Moncler ha continuato a promuovere nel corso dell'anno 2020 programmi formativi finalizzati a rinforzare e diffondere la cultura della salute e della sicurezza della persona, creare consapevolezza dei rischi sul luogo di lavoro e fornire le informazioni necessarie per la loro corretta identificazione e gestione, nonché promuovere comportamenti responsabili da parte di tutti i dipendenti.

Nel corso del 2020 Moncler ha ulteriormente consolidato la partnership con l'associazione italiana ValoreD, partecipando a corsi, programmi e workshop interaziendali.

Nel corso del 2020, il Gruppo ha erogato 121.795 ore di formazione totali.

In ambito retail, Moncler ha continuato a investire in progetti finalizzati alla valorizzazione della professionalità del personale dedicato alla vendita, con iniziative che vanno dalla formazione tecnica di prodotto (materie prime, processi di realizzazione delle scarpe, delle borse e degli occhiali), alla conoscenza del Marchio e della sua storia, fino allo sviluppo delle competenze relazionali e manageriali, con l'obiettivo di diffondere un modello di servizio e stile di vendita capace di rendere l'esperienza di acquisto unica e distintiva. Sono proseguite le attività formative legate al progetto Moncler Genius, per il quale sono stati sviluppati specifici moduli di e-learning, "pillole Genius", per ogni lancio delle collezioni. È inoltre continuata un'intensa attività di formazione anche al personale dei punti vendita più importanti del canale wholesale.

La quarta edizione del MONVoice - l'indagine di clima interno che mira a fotografare il posizionamento dell'Azienda su due macro-dimensioni: il coinvolgimento (Engagement) e l'abilitazione (Enablement) dei dipendenti - è stata lanciata a fine 2020 in una versione rinnovata ed ha analizzato tre nuove dimensioni:

• la prima, legata alla pandemia da Covid-19, per comprendere come le persone si sentano rispetto alle decisioni prese dall'Azienda in questo particolare periodo;

• la seconda dimensione affronta il tema della diversità e dell'inclusione. L'obiettivo è di raccogliere il punto di vista e i suggerimenti dei dipendenti su questa importante tematica, sulla quale l'Azienda si è impegnata ad agire in maniera concreta;

• la terza dimensione, infine, riguarda i valori aziendali e, in particolare, vuole investigare in quali valori le persone si identifichino maggiormente, in quali riconoscano il proprio responsabile e in quali il Top Management di Moncler.

Nel 2020 Moncler ha impiegato 4.091 dipendenti Full Time Equivalent (FTE) medi, mentre il numero di dipendenti puntuali al 31 dicembre è stato pari a 4.398 persone, di cui circa il 48% impiegati nei negozi diretti, in lieve riduzione rispetto al 2019 che contava 4.569 persone. La mancata crescita è legata agli effetti della pandemia da Covid-19 che hanno portato principalmente ad un calo di assunzioni dei dipendenti presso le sedi corporate. Inoltre, nel corso dell'anno, lo stato di emergenza ha imposto la chiusura di diversi negozi e contestualmente ha causato un minor traffico, specialmente dei turisti, nei punti vendita di Moncler penalizzando le assunzioni di personale con contratti a tempo determinato nella rete di vendita e favorendo la ricollocazione di dipendenti negli store in base alle esigenze.

La riduzione dell'organico si riscontra in quasi tutti i Paesi in cui l'Azienda è presente, ad eccezione del Canada che evidenzia il trend più alto di crescita, con un 83% di organico in più rispetto al 2019, seguito da Germania e Romania con rispettivamente un 6% e un 2% in più. In particolare, la crescita di personale in Canada e Germania è legata alla conversione di diversi store dal canale wholesale a quello retail.

La distribuzione per area geografica, sostanzialmente invariata rispetto al 2019, vede l'area EMEA (inclusa l'Italia) impiegare il 65% del totale FTE, seguono l'Asia con il 27% e le Americhe con l'8%.

2020 2019
Italia 1.027 962
EMEA (escl. Italia) 1.655 1.631
Asia 1.102 1.076
Americhe 307 306
Totale 4.091 3.975
di cui Retail Diretto 1.825 1.844

Al 31 dicembre 2020, il 72% dei dipendenti è rappresentato da donne. Questa percentuale è sostanzialmente allineata al 31 dicembre 2019.

Al 31 dicembre 2020, la maggior concentrazione dei dipendenti si evidenzia nella fascia d'età tra i 31 e i 40 anni, che rappresenta li 38% della popolazione in lieve crescita rispetto al 2019 (37%). Risulta in crescita anche la fascia dei dipendenti con età maggiore dei 50 anni (+14% rispetto al 2019) che rappresenta il 13% della popolazione, a testimonianza del rapporto consolidato e duraturo dei dipendenti con l'Azienda. L'età media è di 37,8 anni in linea rispetto allo scorso anno.

7 Full Time Equivalent medi 2020

8 Dipendenti puntuali al 31/12/2020

EMERGENZA SANITARIA E BENESSERE DELLE PERSONE

Il 2020 è stato caratterizzato dall'emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus Covid-19. Per affrontare tale situazione, il conseguente lockdown e l'adozione del remote working per una parte importante della forza lavoro, l'Azienda ha messo in atto una serie di misure e di attività volte a garantire la salute dei propri dipendenti, e mantenere un contatto diretto con i propri collaboratori, facendoli sentire vicini nonostante l'inevitabile lontananza.

Misure per garantire la salute e la sicurezza dei dipendenti

Fin dall'inizio dell'emergenza, Moncler ha adottando ogni misura per ridurre al minimo i rischi di contagio e garantire un ambiente di lavoro sicuro. Sono stati definiti protocolli di sicurezza, supervisionati da esperti epidemiologi, e modalità di lavoro da remoto sia per il personale delle sedi corporate che per quello dei negozi, sempre allineati e rispettosi delle direttive governative emanate dai diversi Paesi.

Gli spazi di lavoro vengono igienizzati più volte al giorno e sanificati periodicamente. Inoltre sono state fornite mascherine chirurgiche e kit igienizzanti.

I dipendenti sono stati regolarmente sottoposti a test sierologici ed a tamponi. Da maggio sono stati effettuati oltre 9.500 test sierologici, tamponi rapidi e PCR, per rilevare eventuali casi di positività in Italia ed Europa; nelle restanti Region sono invece stati gestiti tramite sanità pubblica. Per garantire un monitoraggio costante, il tampone viene ripetuto mensilmente.

9 Dipendenti puntuali al 31/12/2020

Moncler ha prodotto oltre 1 milione di mascherine chirurgiche, registrate con marchio CE e approvate dall'Istituto Superiore di Sanità, che una volta fornite a tutti i dipendenti sono state donate anche alle scuole e alle comunità locali in cui l'Azienda opera.

Per ridurre al minimo l'uso dei mezzi pubblici, sono state messe a disposizione dei dipendenti delle sedi di Milano delle biciclette, per rendere gli spostamenti più sicuri e salubri in ogni modo. Inoltre, grazie alla collaborazione con il San Raffaele di Milano è stato possibile effettuare il vaccino antinfluenzale a quasi 200 dipendenti di Milano che hanno aderito all'iniziativa e ai relativi familiari.

Inoltre dato l'andamento del Covid-19, e considerata l'importanza di consentire alle persone con patologie pregresse o che necessitano un consulto medico di poter usufruire delle prestazioni mediche necessarie, a novembre è stata attivata una convenzione con il Gruppo San Donato – Ospedale San Raffaele – per un servizio di Telemedicina per i dipendenti e i loro familiari, che fornisce un referto avente validità legale e utilizzabile come prescrizione clinica.

Attività di comunicazione interna ed engagement

Fin dall'inizio dell'emergenza da Covid-19, sono stati istituiti dei flussi di comunicazione regolari con i dipendenti, per informarli e aggiornarli rispetto a decisioni, iniziative e attività aziendali.

Più di 100 comunicazioni da febbraio ad oggi, su temi istituzionali, organizzativi, di formazione e di engagement, hanno permesso di mantenere un contatto diretto e regolare, molto apprezzato dalle persone.

Un piano di sensibilizzazione ad hoc sulle regole anti-Covid, legate alla prevenzione e cura delle persone, ha fatto parte della campagna di comunicazione interna.

Nella prima parte della pandemia, è stato istituito un canale Instagram privato (@MonclerTogether), destinato a tutti i dipendenti italiani. Un piano editoriale fitto e variegato, con dirette giornaliere sui temi rilevanti di attualità, ha mantenuto alto il livello di partecipazione. Tra i temi trattati quelli sanitari, con incontri con medici ed epidemiologi, quelli legati ad un'alimentazione sana, alla prevenzione, allo sport e benessere fino a coprire temi culturali e di attualità.

Il canale Instagram è stato successivamente ampliato estendendolo al resto della popolazione mondiale, con la creazione di canali locali dedicati.

Per Moncler, il valore di un'azienda è determinato anche dal modo in cui viene condotto il proprio business, dal contributo dato alla società nel suo complesso e dal rispetto degli impegni assunti.

L'Azienda crede, infatti, che la qualità dei propri prodotti sia qualcosa che debba andare oltre gli aspetti tecnici: un prodotto di qualità deve essere un prodotto realizzato in modo responsabile e rispettoso dei diritti umani e dei lavoratori, dell'ambiente e del benessere degli animali.

La sempre maggiore integrazione tra decisioni di natura economica e la valutazione dei relativi impatti sociali e ambientali sono alla base della capacità di Moncler di creare valore di lungo periodo per tutti gli stakeholder.

Con il nuovo Piano di Sostenibilità Moncler Born To Protect, Moncler rinnova il suo impegno per uno sviluppo sostenibile e presenta il suo nuovo piano che vede la responsabilità ambientale e sociale sempre più parte integrante del modello di business, focalizzandosi su cinque priorità strategiche: cambiamenti climatici, economia circolare, catena di fornitura responsabile, valorizzazione della diversità e supporto alle comunità locali. Moncler nasce per proteggere dal freddo. Proprio partendo da queste radici, l'Azienda ha definito il suo nuovo Piano di Sostenibilità che abbraccia le grandi sfide globali estendendo questa naturale inclinazione alla protezione del pianeta e delle persone.

Il Piano di Sostenibilità di Moncler include obiettivi di riduzione dell'impatto ambientale tra cui il raggiungimento della carbon neutrality, il riciclo degli scarti di produzione, l'utilizzo diffuso di nylon sostenibile, l'eliminazione della plastica monouso. Come ulteriore passo verso un approccio sempre più circolare, Moncler inizierà a riciclare piuma certificata secondo il Protocollo DIST attraverso un processo meccanico innovativo, che consente un risparmio di acqua di circa il 70% rispetto ad un processo tradizionale di riciclo della piuma. Il Piano di Sostenibilità si focalizza anche sulla tracciabilità delle materie prime e il continuo miglioramento degli standard sociali e ambientali lungo la filiera grazie ad una stretta collaborazione con i propri partner produttivi. Sono inoltre previste iniziative di sensibilizzazione interna ed esterna per favorire e valorizzare la diversità e promuovere una cultura sempre più inclusiva. Moncler si impegna anche a supportare le comunità locali con progetti ad alto valore sociale a favore della collettività, e a proteggere dal freddo 100.000 bambini e famiglie in situazioni di vulnerabilità.

Inoltre, Moncler è parte del Fashion Pact, una coalizione di aziende globali leader del settore della moda e tessile, che insieme a fornitori e distributori, si impegna a raggiungere obiettivi condivisi e focalizzati su tre aree principali: arrestare il riscaldamento globale, ripristinare la biodiversità e proteggere gli oceani.

L'integrazione della strategia di sostenibilità è presidiata da una solida governance, che prevede l'interazione di diversi organi.

L'Unità di Sostenibilità ha la responsabilità di identificare e, in collaborazione con le funzioni preposte, gestire i rischi legati alle tematiche di sostenibilità, individuare aree e progetti di

miglioramento, proporre la strategia di sostenibilità e il relativo Piano annuale di obiettivi (Piano di Sostenibilità), redigere la Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria e diffondere la cultura della sostenibilità all'interno dell'Azienda. L'Unità promuove, infine, il dialogo con gli stakeholder e, insieme alla funzione Investor Relations, soddisfa le richieste delle agenzie di rating di sostenibilità e risponde alle esigenze degli Investitori Socialmente Responsabili (SRI).

All'interno di ogni dipartimento aziendale sono stati poi individuati degli "Ambasciatori", che hanno il compito di sensibilizzare sui temi sociali e ambientali le aree in cui operano e di promuovere iniziative di sostenibilità coerentemente con gli obiettivi di Gruppo, e dei "Sustainability data owner", con la responsabilità, ognuno per la propria area, dei dati e delle informazioni pubblicate nella Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria nonché del raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Piano di Sostenibilità per le tematiche di competenza.

Ad ulteriore conferma che la sostenibilità è un approccio condiviso e promosso dai più alti vertici aziendali, a livello di Consiglio di Amministrazione esiste il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità. Al Comitato è stata affidata la supervisione delle tematiche di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività di impresa e alle sue dinamiche di interazione con gli stakeholder, la definizione delle linee strategiche di sostenibilità e del relativo piano d'azione e l'esame della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria.

Nel 2020 Moncler è stata confermata per il secondo anno consecutivo negli indici Dow Jones Sustainability World e Europe, come Industry Leader del settore Textile, Apparel & Luxury Goods. Inoltre, ha ricevuto il Gold Award da parte di S&P Global. Il Gruppo è anche incluso negli indici ECPI: ECPI EMU Ethical Equity, ECPI Euro ESG Equity e ECPI World ESG Equity.

Anche nell'ambito dei prodotti finanziari, Moncler sta sperimentando e adottando nuovi meccanismi legati a performance di sostenibilità: a luglio 2020, ha sottoscritto con Intesa Sanpaolo un accordo di finanziamento che prevede la concessione di una linea di credito di tipo sustainability-linked revolving credit facility con un meccanismo premiante legato al raggiungimento di specifici obiettivi di riduzione dell'impatto ambientale. A novembre 2020, sempre con Intesa Sanpaolo, Moncler ha siglato un accordo per le coperture di rischio di cambio che prevede un premio in termini di miglioramento dello strike di hedging sulle valute in base al riconoscimento di elevati standard di sostenibilità da parte di un ente di valutazione esterno ed indipendente.

Moncler, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario, che costituisce una relazione distinta, descrive le attività più rilevanti svolte durante l'anno in ambito ambientale e sociale, e rende pubblici i risultati conseguiti in relazione agli obiettivi del Piano di Sostenibilità. La Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2020, redatta "in conformità" ai Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards (GRI Standards) – opzione core – e sottoposta ad esame limitato da parte di KPMG S.p.A., è disponibile sul sito internet del Gruppo.

Al fine di migliorare sempre più la trasparenza sulle performance ESG (Environmental Social Governance) e di favorire la comparabilità dei dati e delle informazioni fornite ai diversi stakeholder, da quest'anno Moncler ha iniziato a considerare anche alcuni indicatori previsti dal

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020 37

Sustainability Accounting Standards Board (SASB) con l'obiettivo di estendere gradualmente la disclosure nelle successive pubblicazioni.

Anche per i mercati finanziari, il 2020 sarà ricordato come l'anno della pandemia da Covid-19. Un anno caratterizzato da grande incertezza e forte volatilità legate alle notizie relative alla pandemia, ma anche influenzato dalla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, dalle elezioni presidenziali statunitensi e dall'accordo per la Brexit in Europa.

L'anno si è aperto con le prime notizie di un nuovo virus in Cina. A gennaio sono stati riportati i primi casi di infezioni da coronavirus Covid-19, nella città di Wuhan, nella regione cinese del Hubei. A fine gennaio sono stati emanati i primi provvedimenti restrittivi e sono stati effettuati i primi lockdown. Il contagio si è poi esponenzialmente propagato in tutto il mondo, fino a portare l'Organismo Mondiale della Sanità a dichiarare lo stato di pandemia l'11 marzo 2020, quando i mercati mondiali ed il settore dei beni di lusso, hanno toccato i minimi dell'anno (-19% da inizio anno per S&P Global e -33% la media del settore dei beni di lusso10).

Con il propagarsi della pandemia, diversi governi hanno imposto periodi di lockdown totali o parziali con effetti importanti sulle economie mondiali che nel 2020 sono scese del 4,4%. L'Italia, in particolare, e l'Europa Area Euro nel suo complesso hanno vissuto la recessione più profonda mai registrata con una decrescita del PIL rispettivamente dello 10,6% e 8,3%. Tale debolezza ha spinto l'inflazione al minimo storico nell'area dell'euro che da settembre a dicembre ha toccato il minimo del -0,3%. Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti ha toccato livelli mai raggiunti prima, con un picco del 14,8% nel mese di aprile, mentre il PIL è diminuito del 4,3%.

Seppur in una situazione economica di difficoltà, i coordinati e decisivi interventi delle autorità governative in termini di misure fiscali e delle banche centrali per la gestione monetaria hanno portato una forte iniezione di liquidità nei mercati finanziari e mondiali con conseguente recupero degli indici mondiali già a partire dall'estate.

Inoltre, a novembre, oltre alle elezioni presidenziali americane che hanno visto la vittoria di Joe Biden su Donald J. Trump, sono arrivate le prime notizie positive sullo sviluppo di vaccini che hanno sostenuto il sentimento degli investitori e portato a un forte recupero di tutti gli indici azionari nell'ultimo trimestre, fino ad annullare in tutto o in parte le perdite registrate nella prima parte dell'anno e portando alcuni indici anche a registrare performance positive rispetto a fine anno 2019.

Nel 2020 l'indice globale (S&P Global Index, BMI) è cresciuto del 20%, l'S&P500 e il Nikkei 225 hanno segnato un +16%, mentre l'Europa con l'EuroSTOXX50 ha segnato un -5% e simile rendimento anche per l'Hang Seng di Hong Kong SAR con -3%. Performance invece fenomenale per lo Shanghai Composite che ha registrato a fine anno un +102%.

10 Il settore dei beni di lusso include: Burberry, Brunello Cucinelli, Hermes, Kering, LVMH, Salvatore Ferragamo, Tod's Group.

Anche i titoli del settore del lusso hanno visto un forte crollo delle valutazioni a marzo che si sono riassorbite nel corso dell'anno e hanno portato a un guadagno positivo delle performance anche a doppia cifra per la maggior parte. La miglior performance l'ha segnata Prada con +59%, seguita da Hermes con +32% e in terza posizione Moncler con +25%. Moncler ha segnato anche un Total Shareholders Return (TSR) sempre pari al 25%. Mentre performances negative sono state registrate per Ferragamo, Burberry e Tod's.

2020
Prada S.p.A. 59,0%
Hermes International SCA 32,0%
Moncler SpA 25,1%
LVMH Moet Hennessy Louis Vuitton SE 23,3%
Brunello Cucinelli S.p.A. 13,1%
Kering SA 1,6%
Salvatore Ferragamo S.p.A. (15,4%)
Burberry Group plc (18,8%)
TOD'S S.p.A. (31,0%)
Media Settore Beni di Lusso 9,9%
Media FTSE MIB (5,4%)

(fonte: FACTSET dal 1 gennaio al 31 dicembre 2020)

La capitalizzazione di mercato di Moncler al 31 dicembre 2020 è pari a 13,0 miliardi di euro, rispetto a 10,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2019.

Il numero di azioni al 31 dicembre 2020 è pari a 258.352.624. Gli azionisti rilevanti di Moncler sono riportati nel grafico sottostante.

Nel corso del 2020, il dialogo con la comunità finanziaria (investitori, analisti) è proseguito con una frequenza anche maggiore rispetto agli anni precedenti, data l'incertezza del momento che ha richiesto un dialogo più continuo ed assiduo con investitori ed analisti. Il team IR, anche coadiuvato dal management del Gruppo, ha partecipato a conferenze di settore, a roadshow nelle principali piazze finanziarie mondiali e a meeting e call con fund managers, con buy side e con sell side analyst. Tutti questi eventi sono stati svolti in maniera virtuale, attraverso videoconferenze, a partire da marzo 2020.

Il calendario finanziario di Moncler prevede i seguenti eventi con i mercati finanziari per l'anno 2021:

Data Evento
Giovedì 18 febbraio 2021 Consiglio
di
Amministrazione
per
l'approvazione del Progetto di Bilancio
d'Esercizio e del Bilancio Consolidato
2020(*)
Giovedì 22 aprile 2021 Assemblea dei Soci per l'approvazione del
Bilancio d'Esercizio 2020
Consiglio
di
Amministrazione
per
l'approvazione
dell'Interim
Management
al 31 marzo 2021(*)
Statement
Martedì 27 luglio 2021 Consiglio
di
Amministrazione
per
l'approvazione della Relazione Finanziaria
(*)
Semestrale al 30 giugno 2021
Giovedì 28 ottobre 2021 Consiglio
di
Amministrazione
per
l'approvazione
dell'Interim
Management
al 30 settembre 2021(*)
Statement

(*) A seguito delle riunioni del Consiglio di Amministrazione sono previste delle conference call con la comunità finanziaria

42 RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020 – MONCLER

Come consentito dall'articolo 40 comma 2 bis del decreto legislativo n.127 del 09/04/91, la Capogruppo ha redatto la Relazione sulla Gestione come unico documento sia per il Bilancio Civilistico della Moncler S.p.A. sia per il Bilancio Consolidato del Gruppo.

Conto Economico Consolidato.

(Euro/000) Esercizio 2020 % sui ricavi Esercizio 2019 % sui ricavi
Ricavi 1.440.409 100,0% 1.627.704 100,0%
% anno su anno -12% +15%
Margine Lordo 1.089.634 75,6% 1.265.280 77,7%
Spese di vendita (463.583) (32,2%) (488.759) (30,0%)
Spese generali ed amministrative (173.444) (12,0%) (171.570) (10,5%)
Spese di marketing (83.786) (5,8%) (113.152) (7,0%)
EBIT 368.821 25,6% 491.799 30,2%
Proventi / (oneri) finanziari (23.302) (1,6%) (21.072) (1,3%)
Utile ante imposte 345.519 24,0% 470.727 28,9%
Imposte sul reddito (45.153) (3,1%) (112.032) (6,9%)
Aliquota fiscale 13,1% 23,8%
Utile netto 300.351 20,9% 358.685 22,0%
% anno su anno -16% +8%

Nell'esercizio 2020 Moncler ha realizzato ricavi pari a Euro 1.440,4 milioni, rispetto a Euro 1.627,7 milioni nell'esercizio 2019, in diminuzione dell'11% a tassi di cambio costanti e del 12% a tassi di cambio correnti. Nel quarto trimestre, nonostante il perdurare degli effetti negativi legati alle azioni di contenimento della pandemia, il Gruppo ha realizzato un fatturato pari a Euro 675,3 milioni in crescita dell'8% a tassi di cambio costanti e del 7% a tassi di cambio correnti, grazie soprattutto alla forte espansione del mercato cinese, alla crescita di Corea e Giappone ed all'eccellente performance del business online.

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione %
(Euro/000) % (Euro/000) % Cambi
correnti
Cambi
costanti
Asia 717.860 49,8% 715.244 43,9% +0% +2%
EMEA (escl. Italia) 379.538 26,3% 463.530 28,5% -18% -18%
Italia 122.345 8,6% 184.989 11,4% -34% -34%
Americhe 220.666 15,3% 263.942 16,2% -16% -15%
Ricavi Totali 1.440.409 100,0% 1.627.704 100,0% -12% -11%

L'Asia ha registrato una performance positiva, in crescita del 2% a tassi di cambio costanti nell'esercizio 2020 e del 26% nel quarto trimestre. La Cina continentale ha guidato i risultati della Region con tassi di crescita fortemente a doppia cifra ed in accelerazione negli ultimi mesi dell'anno, seguita da Corea e Giappone entrambi in ulteriore sviluppo nel quarto trimestre.

In EMEA (escl. Italia), nell'esercizio 2020, i ricavi sono diminuiti del 18%, a tassi di cambio sia costanti che correnti, con una performance in leggero miglioramento nel quarto trimestre (-13%) supportata da una buona domanda locale che, nonostante alcune chiusure temporanee dei negozi, ha parzialmente bilanciato l'assenza di turisti. Germania, Scandinavia e Russia, anche nel corso del quarto trimestre, hanno registrato la migliore performance, con ottimi risultati in entrambi i canali.

L'Italia ha registrato ricavi in calo del 34%, un trend continuato anche nel quarto trimestre. Tale risultato è stato influenzato in maniera importante delle stringenti misure di contenimento messe in atto per contenere l'epidemia da Covid-19, che hanno non solo limitato l'afflusso dei turisti, ma anche portato alla chiusura prolungata di negozi. Tali effetti sono continuati negli ultimi mesi dell'anno quando i principali negozi italiani sono stati chiusi per diversi giorni durante novembre e dicembre, mesi particolarmente importanti per il business di Moncler.

Le Americhe hanno registrato un calo del fatturato del 15% a tassi di cambio costanti e del 16% a tassi di cambio correnti, in ripresa nel corso del quarto trimestre (+5% a tassi di cambio costanti), con performance positive in entrambi i canali.

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione %
(Euro/000) % (Euro/000) % Cambi
correnti
Cambi
costanti
Retail 1.089.496 75,6% 1.256.918 77,2% -13% -12%
Wholesale 350.913 24,4% 370.787 22,8% -5% -5%
Ricavi Totali 1.440.409 100,0% 1.627.704 100,0% -12% -11%

Nel corso dell'esercizio 2020 il canale distributivo retail ha conseguito ricavi pari a Euro 1.089,5 milioni rispetto a Euro 1.256,9 milioni nell'esercizio 2019, in calo del 12% a tassi di cambio costanti, a causa delle misure restrittive per limitare la diffusione del virus imposte dai diversi governi nel mondo durante tutto il 2020 e la conseguente ripetuta chiusura dei negozi. In deciso miglioramento i risultati del quarto trimestre (+5% a tassi di cambio costanti) guidati dai mercati asiatici, in particolare da quello cinese, che ha segnato tassi di crescita a doppia cifra in forte accelerazione nel quarto trimestre, e dall'e-commerce.

I ricavi dei negozi aperti da almeno 12 mesi (Comparable Store Sales Growth - CSSG) sono diminuiti del 18%, a causa dei ripetuti lockdown e degli effetti negativi sul traffico legati alla pandemia. Nel secondo semestre il CSSG è stato del -9%.

Il canale wholesale ha registrato ricavi pari a Euro 350,9 milioni rispetto a Euro 370,8 milioni nell'esercizio 2019, in diminuzione del 5% a tassi di cambio costanti e correnti, con un quarto trimestre in crescita a doppia cifra (+31% a tassi di cambio costanti). Il miglioramento progressivo dei risultati nella seconda parte dell'anno, e in particolare nell'ultimo trimestre, è stato guidato da importanti riordini, da un diverso timing nelle spedizioni delle collezioni Autunno/Inverno e dall'ottima performance degli e-tailer.

Nell'esercizio 2020, il margine lordo consolidato è stato pari a Euro 1.089,6 milioni con un'incidenza sui ricavi del 75,6% rispetto al 77,7% dell'esercizio 2019. Nel secondo semestre il margine lordo è stato pari al 78,1%, sostanzialmente allineato rispetto al 78,3% nel secondo semestre 2019. Nel corso del primo semestre del 2020 il margine lordo era stato negativamente influenzato dagli effetti della pandemia sui ricavi che aveva comportato importanti svalutazioni delle rimanenze dei prodotti Primavera/Estate 2020.

Nell'esercizio 2020 le spese di vendita sono state pari a Euro 463,6 milioni, con un'incidenza sui ricavi pari al 32,2%, rispetto al 30,0% nell'esercizio 2019. Nel corso del secondo semestre Moncler ha registrato un importante miglioramento dell'incidenza delle spese di vendita grazie al recupero di fatturato e ad un maggiore controllo sui costi relativi alla gestione dei negozi, in particolare a livello di affitti e personale. Le spese di vendita includono Euro 240,2 milioni di costi per affitti prima dell'applicazione dell'IFRS 16 (Euro 254,8 milioni nel 2019).

Le spese generali ed amministrative sono state pari a Euro 173,4 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 12,0%, rispetto al 10,5% dell'esercizio 2019, anche in questo caso con un miglioramento della performance nella seconda parte dell'anno.

I piani di incentivazione azionaria, inclusi nelle spese di vendita, generali ed amministrative, sono stati pari a Euro 31,0 milioni rispetto a Euro 29,4 milioni nel 2019.

Le spese di marketing sono state pari a Euro 83,8 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 5,8% inferiore rispetto al 7,0% dell'esercizio 2019, anche per effetto delle azioni di focalizzazione messe in atto a seguito della pandemia da Covid-19.

Gli ammortamenti, escludendo quelli relativi ai diritti d'uso, sono stati pari a Euro 80,2 milioni, in aumento del 15% rispetto a Euro 70,0 milioni dell'esercizio 2019, con un'incidenza sui ricavi del 5,6% rispetto al 4,3% dell'esercizio precedente.

L'EBIT è stato pari a Euro 368,8 milioni, in diminuzione del 25% rispetto a Euro 491,8 milioni nell'esercizio 2019, con un'incidenza percentuale sui ricavi del 25,6% rispetto al 30,2% dell'esercizio 2019. Nel secondo semestre l'EBIT è stato pari a Euro 404,3 milioni, con un'incidenza sul fatturato pari al 39,0% rispetto al 36,8% nel secondo semestre 2019. Un risultato che conferma l'efficacia delle azioni prontamente poste in essere per affrontare gli effetti della pandemia, e la capacità di concentrarsi sulle attività di rafforzamento del Brand e di sviluppo di lungo periodo del Gruppo.

Nell'esercizio 2020 il risultato della gestione finanziaria è stato negativo e pari a Euro 23,3 milioni rispetto a Euro 21,1 milioni nello stesso periodo del 2019, comprensivo di passività per leasing derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 pari a Euro 22,0 milioni nel 2020 (Euro 20,2 milioni nel 2019).

Il tax rate dell'esercizio 2020 è stato pari al 13,1%, rispetto al 23,8% nell'esercizio 2019. Nell'esercizio 2020 Moncler ha potuto beneficiare di un minore tax rate, grazie alla contabilizzazione di benefici fiscali straordinari legati al riallineamento del valore fiscale del marchio Moncler previsto dall'articolo 110 del Decreto Legge n. 104/2020, "Decreto Agosto". Tale beneficio fiscale si esaurisce nell'esercizio 2020 e quindi dal 2021 il Gruppo tornerà ad un tax rate normalizzato.

L'utile netto è stato pari a Euro 300,4 milioni nel 2020, con un'incidenza sui ricavi del 20,9%, in diminuzione del 16% rispetto a Euro 358,7 milioni nell'esercizio 2019.

(Euro/000) 31/12/2020 31/12/2019
Immobilizzazioni immateriali 437.890 434.972
Immobilizzazioni materiali 212.189 212.917
Attività per il diritto di utilizzo 590.798 593.623
Altre attività / (passività) non correnti nette 177.817 90.658
Totale attività / (passività) non correnti nette 1.418.694 1.332.170
Capitale circolante netto 165.011 128.166
Altre attività / (passività) correnti nette (151.457) (160.244)
Totale attività / (passività) correnti nette 13.554 (32.078)
Capitale investito 1.432.248 1.300.092
Indebitamento finanziario netto / (cassa) (855.275) (662.622)
Debiti finanziari per leasing 640.251 639.207
TFR e altri fondi non correnti 20.135 17.139
Patrimonio netto 1.627.137 1.306.368
Totale fonti 1.432.248 1.300.092

Schema situazione patrimoniale e finanziaria consolidata riclassificata.

Il capitale circolante netto è stato pari a Euro 165,0 milioni, in aumento rispetto a Euro 128,2 milioni al 31 dicembre 2019, con un'incidenza sul fatturato pari all'11,5% rispetto al 7,9% al 31 dicembre 2019; tale incremento è prevalentemente riconducibile al maggior valore del magazzino generato dagli effetti della pandemia.

(Euro/000) 31/12/2020 31/12/2019
Debiti commerciali (211.903) (248.621)
Rimanenze 202.770 208.868
Crediti verso clienti 174.144 167.919
Capitale circolante netto 165.011 128.166
% sui ricavi 11,5% 7,9%

Al 31 dicembre 2020, la posizione finanziaria netta è stata positiva e pari a Euro 855,3 milioni, rispetto a Euro 662,6 milioni al 31 dicembre 2019.

Come richiesto dal principio contabile IFRS 16, al 31 dicembre 2020 il Gruppo ha contabilizzato lease liabilities pari a Euro 640,3 milioni rispetto a Euro 622,9 milioni al 30 giugno 2020 e Euro 639,2 milioni al 31 dicembre 2019. La posizione finanziaria netta risulta composta come nella tabella seguente:

(Euro/000) 31/12/2020 31/12/2019
Cassa e banche 923.498 759.073
Debiti finanziari netti a breve termine 11 (42.885) (18.248)
Debiti finanziari netti a lungo termine (25.338) (78.203)
Indebitamento finanziario netto / (cassa) 855.275 662.622
Debiti finanziari per leasing (640.251) (639.207)

11 Al netto dei crediti finanziari

Rendiconto finanziario consolidato riclassificato.

(Euro/000) Esercizio 2020 Esercizio 2019
EBIT 368.821 491.799
Ammortamenti 80.164 69.988
Altre variazioni non monetarie 12.411 13.021
Variazioni del capitale circolante netto (36.845) (24.959)
Variazione degli altri crediti / (debiti) correnti e non
correnti
(91.895) 24.875
Investimenti netti (90.369) (120.848)
Cash Flow della gestione operativa 242.287 453.876
Proventi / (oneri) finanziari (1.306) (917)
Imposte sul reddito (45.436) (112.996)
Free cash flow 195.545 339.963
Dividendi pagati - (101.708)
Variazioni del patrimonio netto ed altre variazioni (2.892) (25.742)
Net Cash Flow 192.653 212.513
Indebitamento finanziario netto all'inizio del periodo 662.622 450.109
Indebitamento finanziario netto alla fine del periodo 855.275 662.622
Variazione dell'Indebitamento finanziario netto 192.653 212.513

Il free cash flow nell'esercizio 2020 è stato pari a Euro 195,5 milioni, rispetto a Euro 340,0 milioni nell'esercizio 2019.

Nel corso dell'esercizio 2020, sono stati effettuati investimenti netti per Euro 90,4 milioni, in diminuzione rispetto a Euro 120,8 milioni nel 2019, poiché, a seguito della pandemia da Covid-19, Moncler ha deciso di posticipare alcuni progetti sia corporate che commerciali.

Di seguito si riporta il dettaglio degli investimenti per categoria:

(Euro/000) 31/12/2020 31/12/2019
Distribuzione 54.913 75.295
Infrastruttura 35.456 45.553
Investimenti netti 90.369 120.848
% sui ricavi 6,3% 7,4%

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020 51

Esercizio 2020 % sui ricavi Esercizio 2019 % sui ricavi
EBIT 368.821 25,6% 491.799 30,2%
Ammortamenti materiali e immateriali 80.164 5,6% 69.988 4,3%
Ammortamenti dei diritti d'uso 120.812 8,4% 101.135 6,2%
Piani ad incentivazione azionaria 31.026 2,2% 29.386 1,8%
EBITDA 600.823 41,7% 692.308 42,5%
Affitti collegati ai diritti d'uso (139.427) (9,7%) (117.500) (7,2%)
EBITDA pre IFRS 16 461.396 32,0% 574.808 35,3%
(Euro/000) Esercizio 2020 % sui ricavi Esercizio 2019 % sui ricavi
Ricavi 238.601 100,0% 273.340 100,0%
Spese generali ed amministrative (39.637) (16,6%) (37.503) (13,7%)
Spese di marketing (40.052) (16,8%) (45.383) (16,6%)
EBIT 158.912 66,6% 190.454 69,7%
Proventi / (oneri) finanziari 68 0,0% (403) (0,1%)
Utile ante imposte 158.980 66,6% 190.051 69,5%
Imposte sul reddito 14.950 6,3% (32.401) (11,9%)
Utile netto 173.930 72,9% 157.650 57,7%

Prospetto di Conto Economico della Capogruppo.

I ricavi sono stati pari a Euro 238,6 milioni nell'esercizio 2020, in diminuzione del 13% rispetto a Euro 273,3 milioni relativi all'esercizio 2019 ed includono sostanzialmente i proventi derivanti dalla concessione in licenza del marchio Moncler. Il calo dei ricavi riflette l'andamento del business del Brand dovuto agli effetti della pandemia da Covid-19.

Le spese generali ed amministrative, comprensive dei piani di incentivazione azionaria, si sono attestate a Euro 39,6 milioni pari al 16,6% del fatturato (13,7% nell'esercizio precedente). Le spese di marketing sono state pari ad Euro 40,1 milioni (Euro 45,4 milioni nell'esercizio 2019), pari al 16,8% dei ricavi, in linea rispetto all'esercizio 2019.

Nell'esercizio 2020, i proventi finanziari sono stati pari a Euro 68 mila, rispetto a oneri pari a Euro 403 mila nell'esercizio 2019.

Nell'esercizio 2020, le imposte sul reddito sono state positive e pari a Euro 14,9 milioni (rispetto a Euro 32,4 milioni negativi nel 2019), per effetto del beneficio derivante dal riallineamento fiscale del marchio Moncler prevista dall'articolo 110 del Decreto Legge n. 104/2020, "Decreto Agosto".

L'utile netto è stato pari ad Euro 173,9 milioni, in crescita dell'10% rispetto a Euro 157,7 milioni nell'esercizio 2019.

Moncler S.p.A. ha riportato al 31 dicembre 2020 un patrimonio netto di Euro 747,4 milioni rispetto a Euro 543,2 milioni alla fine dell'esercizio precedente ed una posizione finanziaria netta positiva di Euro 115,4 milioni rispetto a Euro 73,8 milioni al 31 dicembre 2019, già comprensiva delle passività di leasing derivanti del principio contabile IFRS 16.

Situazione patrimoniale e finanziaria della Capogruppo.

(Euro/000) 31/12/2020 31/12/2019
Immobilizzazioni immateriali 225.635 225.507
Immobilizzazioni materiali 1.401 1.717
Partecipazioni 312.663 291.296
Altre attività / (passività) non correnti nette 161 (64.335)
Totale attività / (passività) non correnti nette 539.860 454.185
Capitale circolante netto 119.924 41.838
Altre attività / (passività) correnti nette (26.223) (25.511)
Totale attività / (passività) correnti nette 93.701 16.327
Capitale investito 633.561 470.512
Indebitamento Finanziario Netto / (cassa) (115.416) (73.806)
TFR e altri fondi non correnti 1.619 1.141
Patrimonio netto 747.358 543.177
Totale fonti 633.561 470.512

La normale gestione del business e lo sviluppo della propria strategia espone Moncler a diverse tipologie di rischio che potrebbero influire negativamente sui risultati economici e sulle condizioni patrimoniali e finanziarie del Gruppo stesso.

I più importanti rischi di business sono monitorati dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e periodicamente esaminati dal Consiglio di Amministrazione, il quale ne tiene conto nello sviluppo della strategia.

La diffusione del coronavirus è un'emergenza mondiale complessa e senza precedenti nel mondo moderno, con implicazioni di rilevanza globale a livello sanitario, sociale, politico, economico e geopolitico. La Task Force di Moncler istituita per la gestione dell'emergenza ha supportato il Gruppo nella definizione di una strategia volta principalmente alla salvaguardia della salute dei propri dipendenti, alla protezione del business e dei margini e alla focalizzazione del Gruppo sugli obiettivi strategici, anche tramite l'aggiornamento del piano strategico triennale. Tra questi, fondamentali sono il rafforzamento del processo di digitalizzazione e l'implementazione di una piena omnicanalità, anche attraverso l'internalizzazione dei processi ad essa afferenti. Tuttavia, non è da escludersi che il perdurare della situazione emergenziale, congiuntamente all'incertezza della sua evoluzione, possa continuare ad influenzare negativamente i risultati anche nei prossimi esercizi.

Moncler opera nel settore dei beni di lusso. Tale settore è caratterizzato da un'importante correlazione tra la domanda dei beni e il livello di ricchezza, di crescita economica e di stabilità politica dei Paesi in cui la domanda è generata. La capacità del Gruppo di sviluppare il proprio business dipende, quindi, anche dalla situazione economica dei vari Paesi in cui esso opera.

Nonostante Moncler sia presente con le proprie attività in un numero significativo di Paesi in tutto il mondo, riducendo con ciò il rischio di un'elevata concentrazione del business in aree geografiche circoscritte, l'eventuale deterioramento delle condizioni economiche, sociali, o politiche in uno o più mercati in cui esso opera potrebbe provocare conseguenze negative sulle vendite e sui risultati economici e finanziari. Anche l'introduzione da parte di enti nazionali o sovranazionali di vincoli allo spostamento di persone tra Paesi differenti - come conseguenza ad esempio di crisi internazionali o pandemie - può avere un'incidenza sulle vendite soprattutto in relazione a determinate aree geografiche in cui opera Moncler.

In particolare, importanti società di consulenza internazionali stimano che oltre un terzo dei consumatori mondiali di beni di lusso siano cinesi, costituendo oggi il cluster di consumatori più

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020 55

importante per il settore; quindi un rallentamento consistente dell'economia cinese o vincoli che ostacolino lo spostamento delle persone dalla Cina possono avere effetti negativi anche sulle performance di Moncler.

Il settore dei beni di lusso è influenzato dai cambiamenti dei gusti e delle preferenze dei consumatori, nonché degli stili di vita nelle diverse aree geografiche in cui esso opera. Il successo di Moncler è influenzato in maniera rilevante dall'immagine, dalla reputazione e dalla riconoscibilità del Marchio stesso. Il Gruppo si adopera costantemente per mantenere ed accrescere la forza del marchio Moncler prestando attenzione alla qualità dei prodotti, all'innovazione, alla comunicazione e allo sviluppo del proprio modello distributivo attraverso criteri di selettività, qualità e sostenibilità, anche nella scelta delle controparti con cui operare. Moncler integra valutazioni di sostenibilità, anche connesse al rispetto di valori locali (religiosi, culturali e sociali) nelle proprie strategie di comunicazione e marketing, ritenendo la continua creazione di valore per tutti i propri stakeholder fondamentale e prioritaria per rafforzare la propria reputazione.

Qualora in futuro il Gruppo non fosse in grado, attraverso i propri prodotti e le proprie attività, di mantenere alta l'immagine, la reputazione e la riconoscibilità del proprio Marchio, le vendite e i risultati economici potrebbero risentirne.

I risultati ed il successo di Moncler dipendono in misura significativa dall'abilità dei propri amministratori esecutivi e degli altri componenti del management, che hanno avuto un ruolo determinante per lo sviluppo del Gruppo e che vantano una significativa esperienza nel settore dei beni di lusso.

Nonostante Moncler ritenga di essersi dotato di una struttura operativa e dirigenziale capace di assicurare la continuità del business, qualora il rapporto in essere con alcune di queste figure professionali si interrompesse senza una tempestiva ed adeguata sostituzione, la capacità competitiva del Gruppo e le relative prospettive di crescita potrebbero risentirne con conseguenze negative sui risultati economici e finanziari del Gruppo medesimo.

Questo rischio viene mitigato tramite la definizione di succession plan e l'adozione di piani di retention per le figure professionali chiave.

La realizzazione dei prodotti Moncler richiede materie prime di elevata qualità, tra le quali, a titolo esemplificativo piuma, nylon e cotone. Il prezzo e la disponibilità delle materie prime dipendono da un'ampia varietà di fattori, in larga misura non controllabili dal Gruppo e difficilmente prevedibili.

Nonostante negli ultimi anni Moncler non abbia incontrato particolari difficoltà nell'acquisto delle materie prime in misura adeguata e di qualità elevata, non si può escludere che l'insorgere di eventuali tensioni sul fronte dell'offerta possano comportare difficoltà di approvvigionamento causando un incremento di costi con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo. Proprio al fine di minimizzare i rischi legati ad una potenziale indisponibilità delle materie prime nei tempi richiesti dalla produzione, Moncler adotta una strategia multi-sourcing di diversificazione dei fornitori e programma gli acquisti con un orizzonte temporale di medio termine. Inoltre, tali fornitori di materie prime devono contrattualmente rispettare precisi vincoli di qualità e di rispetto delle leggi vigenti in materia di protezione dei lavoratori, in materia di condizioni di lavoro e di conformità alle normative giuslavoristiche locali, di rispetto del benessere animale, dell'ambiente e nell'uso di sostanze chimiche pericolose.

Con riferimento ai diritti dei lavoratori, Moncler include tra i criteri di qualifica dei fornitori il superamento di audit sociali svolti da professionisti qualificati. Relativamente al rispetto degli animali, Moncler ha costituito un multi-stakeholder forum che ha approvato e continuamente monitora ed integra il Protocollo DIST (Down Integrity System & Traceability) dedicato alla piuma, a cui i fornitori si devono attenere scrupolosamente, a garanzia della tracciabilità della materia prima, del rispetto dell'animale e della più alta qualità lungo tutta la filiera. Relativamente alle sostanze chimiche pericolose, Moncler richiede ai propri fornitori di operare nel rispetto assoluto delle più restrittive legislazioni internazionali applicabili in materia di sostanze chimiche pericolose o potenzialmente pericolose, tra cui il regolamento europeo REACH12, gli standard cinesi GB13, le norme giapponesi JIS14 .

Moncler gestisce direttamente lo sviluppo delle collezioni così come l'acquisto delle materie prime, mentre per la fase di confezionamento dei propri capi si avvale sia di soggetti terzi indipendenti (façonisti), che operano sotto la stretta supervisione del Gruppo, sia di produzione interna.

12 Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals.

13 National Standard of the People's Republic of China.

14 Japanese Industrial Standards.

Nonostante il Gruppo non dipenda in misura significativa da alcun façonista non può escludersi che l'eventuale interruzione o cessazione per qualsiasi causa dei rapporti con tali soggetti possa influenzare in misura negativa l'attività del Gruppo con conseguenze sulle vendite e sui risultati economici.

Moncler ha in essere un controllo costante e continuo sulla propria filiera di produttori terzi al fine di assicurarsi, oltre agli elevati requisiti di qualità, il pieno rispetto, tra le altre, delle leggi sul lavoro, sulla sicurezza dei lavoratori e sull'ambiente e dei principi del proprio Codice Etico e di Condotta dei Fornitori. Moncler attua audit presso i terzisti e presso i loro subfornitori che, con riferimento alla pandemia Covid-19, verifica anche il rispetto di regole sanitarie dedicate all'interno degli stabilimenti. Pur tuttavia non si può escludere il rischio che qualcuno non rispetti pienamente i contratti stipulati con Moncler in termini di qualità, tempestività delle consegne, rispetto delle normative applicabili.

Moncler sviluppa una parte crescente dei propri ricavi attraverso il canale retail, costituito da negozi monomarca gestiti direttamente (DOS). Il Gruppo ha dimostrato negli anni la capacità di aprire nuovi negozi nelle posizioni più prestigiose delle più importanti città del mondo e all'interno di department store di altissimo profilo, nonostante la competizione fra gli operatori del settore dei beni di lusso per assicurarsi tali posizioni sia molto forte. Per tale motivo, non si può escludere che in futuro il Gruppo possa incontrare difficoltà nell'apertura di nuovi punti vendita, con conseguenze negative sulle prospettive di crescita del business.

Inoltre, per sua natura, il business retail è caratterizzato da una maggiore incidenza di costi fissi, principalmente legati ai contratti d'affitto. Nonostante il management Moncler abbia dimostrato negli anni la capacità di sviluppare un business retail profittevole, non si può escludere che un eventuale rallentamento del fatturato possa ridurre la capacità del Gruppo di generare profitto. Con riferimento al periodo della pandemia da Covid-19, Moncler ha negoziato temporanee riduzioni dei canoni di affitto dei negozi con i principali landlord con cui intrattiene rapporti d'affari.

Il mercato dei beni di lusso è caratterizzato da fenomeni di contraffazione del marchio e dei prodotti.

Moncler ha effettuato importanti investimenti per l'adozione di tecnologie innovative che consentono di tracciare il prodotto lungo tutta la catena del valore per prevenire e mitigare gli effetti delle attività di contraffazione del proprio marchio e prodotti e per proteggere i propri diritti di proprietà intellettuale nei territori in cui opera. Tuttavia, non si può escludere che la presenza sul mercato di significative quantità di prodotti contraffatti possa influenzare

negativamente l'immagine del Marchio, con conseguenze negative sulle vendite e sui risultati economici.

Moncler opera in un contesto internazionale complesso ed è soggetto, nelle varie giurisdizioni in cui è attivo, a normative e regolamenti, che vengono costantemente monitorati, soprattutto per quanto attiene alla salute e sicurezza dei lavoratori, alla tutela dell'ambiente, alle norme sulla fabbricazione dei prodotti e sulla loro composizione, alla tutela dei consumatori, alla tutela dei diritti di proprietà industriale ed intellettuale, alle norme sulla concorrenza, a quelle fiscali e doganali, in generale, a tutte le disposizioni regolamentari di riferimento.

Il Gruppo opera secondo le disposizioni di legge vigenti ed ha istituito processi che garantiscono la conoscenza delle specificità normative locali nei contesti in cui opera e delle modifiche normative che via via intervengono. Tuttavia, poiché la normativa su alcune materie, soprattutto fiscali, si caratterizza per un elevato grado di complessità e soggettività, non si può escludere che un'interpretazione diversa da quella applicata dal Gruppo, possa avere un impatto significativo sui risultati economici. A questo proposito, Moncler è impegnata in un programma di definizione di accordi preventivi (Advance Pricing Agreements) con le Autorità Fiscali dei principali Paesi in cui il Gruppo opera.

In aggiunta, l'emanazione di nuove normative o modifiche a quelle vigenti, che dovessero imporre l'adozione di standard più severi, ad esempio in materia di product compliance, potrebbero comportare, a titolo esemplificativo, costi di adeguamento delle modalità produttive o delle caratteristiche dei prodotti o, ancora, limitare l'operatività del Gruppo con conseguenze negative sui risultati economici.

Moncler opera sui mercati internazionali anche utilizzando valute diverse dall'Euro, quali prevalentemente Yen, Dollaro USA, Renminbi, Dollaro Hong Kong, Yuan Coreano e Sterlina Inglese. È pertanto esposto al rischio derivante dalla fluttuazione dei tassi di cambio, nella misura pari all'ammontare delle transazioni (prevalentemente ricavi) non coperte da transazioni di segno opposto espresse nella medesima valuta. Il Gruppo ha in essere una strategia volta alla graduale copertura dei rischi connessi all'andamento dei tassi di cambio, limitatamente ai rischi c.d. "transattivi", e ha adottato una policy stringente in tema di rischio valute che fissa al 75% il limite minimo di copertura per valuta.

Tuttavia, anche per effetto del rischio c.d. "traslativo", derivante dalla conversione in Euro dei bilanci delle società estere espressi in valuta locale, variazioni significative dei tassi di cambio possono comportare variazioni (positive o negative) sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio 9.1.

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020 59

Il Gruppo non ha contratti di finanziamento significativi attivi da parte di terzi in quanto è pienamente in grado di autofinanziarsi. Il Gruppo ha peraltro la possibilità di ricorrere a finanziamenti da terzi, specificatamente bancari; nel caso scegliesse di ricorrere a tali finanziamenti, sarebbe soggetto al rischio di revisioni dei tassi d'interesse. Il Gruppo, a parziale copertura del rischio relativo a un incremento dei tassi, può porre in essere alcune attività di copertura; tuttavia, eventuali fluttuazioni significative dei tassi di interesse potrebbero comportare un incremento degli oneri finanziari, con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio 9.1.

Moncler opera nel rispetto di politiche di controllo del credito finalizzate a ridurre i rischi derivanti dalla non solvibilità dei propri clienti wholesale. Tali politiche si basano su analisi preliminari approfondite in merito all'affidabilità dei clienti e su forme di copertura assicurativa e/o modalità di pagamento garantite. Inoltre, il Gruppo non ha significative concentrazioni del credito.

Tuttavia non si può escludere che l'insorgere di situazioni di sofferenza significativa presso alcuni clienti possa comportare delle perdite sui crediti, con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo. Moncler monitora e gestisce con particolare attenzione la propria esposizione nei confronti dei clienti wholesale con posizioni significative, anche tramite la richiesta e l'ottenimento di garanzie bancarie e depositi di denaro anticipatamente rispetto alle spedizioni.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio 9.2.

Il Gruppo opera attuando attività di pianificazione finanziaria finalizzata a ridurre il rischio di liquidità, anche in considerazione della stagionalità del business. Sulla base dell'andamento dei fabbisogni finanziari, vengono pianificate con il sistema bancario le linee di credito necessarie per far fronte a tali fabbisogni, secondo una corrispondente distinzione fra linee a breve termine e a lungo termine.

Inoltre, a fronte del rischio di perdita del capitale disponibile, il Gruppo segue regole stringenti per ripartire in modo bilanciato i propri depositi e disponibilità liquide tra un numero adeguato di istituti bancari con rating di alto livello, evitandone la concentrazione e servendosi esclusivamente di prodotti finanziari privi di rischio.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio 9.3.

La rapida evoluzione tecnologica del settore e la crescente complessità organizzativa e tecnologica delle attività del Gruppo, espongono l'Azienda al potenziale rischio di attacchi cyber.

A tale riguardo, Moncler ha adottato una struttura di governance e un modello di gestione dei rischi cibernetici basato su standard internazionali e inclusivo di aspetti procedurali, formativi, di valutazione e revisione periodica dei rischi, che ha portato all'adozione delle migliori soluzioni tecnologiche e alla scelta dei migliori partner per rafforzare la protezione del perimetro aziendale, il controllo delle terze parti che interagiscono con i sistemi di Moncler, anche tramite nuove previsioni contrattuali, per garantire strumenti e processi solidi di business continuity. Inoltre, viene seguito un piano di penetration test con il supporto di tecnici specializzati, volto a identificare eventuali aspetti migliorativi della sicurezza informatica aziendale.

Nel mese di dicembre 2020 Moncler S.p.A. e Sportswear Company S.p.A. (società che detiene il marchio Stone Island) hanno siglato un accordo secondo il quale Stone Island entrerà a far parte di Moncler.

Nell'attesa che tale operazione trovi completa attuazione nel corso del primo semestre 2021, sono state avviate attività di coordinamento tra le due società. In tale processo d' integrazione, Moncler e Stone Island mettono a fattor comune culture imprenditoriali e manageriali delle rispettive organizzazioni nel pieno rispetto dell' identità e dell'autonomia dei marchi. Tale processo di coordinamento ed integrazione avviene sotto la guida di un "Comitato Strategico" e di un "Comitato di Coordinamento ed Integrazione" composto dal Top Management delle due società.

Nonostante le attività siano sviluppate con sensibilità nei confronti delle rispettive culture e grande attenzione alle priorità, la complessità e delicatezza del processo di integrazione è tale da non escludere che, lungo il percorso, si possano generare ritardi o aggiustamenti alle strategie definite.

Moncler S.p.A. (la "Società", "Moncler", o "Capogruppo") ha adottato un modello tradizionale di governance societaria costruito in conformità alle disposizioni normative e raccomandazioni del Codice di Autodisciplina per le società quotate approvato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A. (il "Codice di Autodisciplina") – cui Moncler aderisce – e si fonda su quattro pilastri:

  • (i) il ruolo centrale degli organi di amministrazione e controllo;
  • (ii) un monitoraggio attento e consapevole delle operazioni con parti correlate e del trattamento delle informazioni privilegiate;
  • (iii) l'efficacia e la trasparenza delle scelte gestionali;
  • (iv) l'insieme dei valori definiti, riconosciuti e condivisi, fissati nel Codice Etico e nelle politiche aziendali.

Moncler ha adottato il sistema di amministrazione e controllo tradizionale di cui agli Artt. 2380 bis e seguenti del Codice Civile, nell'ambito del quale al Consiglio di Amministrazione viene affidata la gestione aziendale e al Collegio Sindacale la funzioni di controllo e vigilanza. Il sistema di governance di Moncler garantisce un costante confronto tra il management e gli azionisti, dettagliato come segue:

  • (a) l'Assemblea degli Azionisti è un organo con funzioni esclusivamente deliberative le cui competenze sono per legge circoscritte alle decisioni di maggior rilievo della vita sociale. In particolare, in sede ordinaria e/o straordinaria, è competente a deliberare, tra l'altro, in merito (i) alla nomina e alla revoca dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale nonché sui relativi compensi; (ii) all'approvazione del Bilancio e alla destinazione degli utili; (iii) alle modificazioni dello Statuto Sociale; (iv) al conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti, su proposta motivata del Collegio Sindacale; (v) ai piani di incentivazione;
  • (b) il Consiglio di Amministrazione è l'organo cui è devoluta la guida e la gestione della Società e del gruppo Moncler (il "Gruppo"). Oltre alle attribuzioni ad esso spettanti ai sensi di legge e dello Statuto, al Consiglio è riservata in via esclusiva la competenza in relazione alle decisioni più importanti sotto il profilo economico e strategico nonché funzionali all'esercizio dell'attività di monitoraggio e di indirizzo del business. All'interno del Consiglio di Amministrazione, sono stati costituiti il Comitato per le Nomine e la Remunerazione e il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, entrambi con funzioni propositive e consultive coerentemente alle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina, nonché il Comitato Parti Correlate in conformità alle disposizioni normative e regolamentari applicabili nonché alla procedura adottata dalla Società;
  • (c) il Collegio Sindacale vigila, tra l'altro, (i) sull'osservanza della legge e dello Statuto nonché sul rispetto dei prìncipi di corretta amministrazione; (ii) per quanto di sua

competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione; (iii) sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste da codici di comportamento cui la Società aderisce; (iv) sull'efficacia del sistema di revisione interna e di gestione del rischio, sulla revisione dei conti, sull'indipendenza del revisore legale;

(d) la Società di Revisione svolge la revisione legale dei conti. La società di revisione è nominata in conformità all'atto costitutivo dall'Assemblea degli Azionisti su proposta del Collegio Sindacale. Il revisore esterno svolge la propria attività in maniera indipendente ed autonoma e pertanto non è rappresentante né degli azionisti di maggioranza né di minoranza.

Inoltre, nell'ambito del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi ("SCIGR") adottato da Moncler, è stato istituito l'Organismo di Vigilanza (l'"OdV"), con il compito di vigilare sull'effettività e sull'adeguatezza dei meccanismi e dei controlli interni di Moncler nonché del Modello 231 adottato dalla Società, riferendo in merito alla sua attuazione. L'OdV è composto da 3 membri, di cui 2 esterni (tra cui il Presidente) ed un interno.

Oltre all'OdV, rivestono un ruolo importante all'interno del SCIGR tra gli altri, la Funzione di Compliance di Gruppo (che opera come Funzione di controllo di II livello) nonché la Funzione di Internal Audit (che opera come Funzione di controllo di III livello), l'Amministratore Incaricato del SCIGR, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ed il Collegio Sindacale.

Il Presidente e Amministratore Delegato, Remo Ruffini, è assistito da un Comitato Strategico che ha una funzione consultiva per la definizione delle strategie del Gruppo e di collegamento tra le principali aree aziendali, assicurando così uniformità e condivisione dei valori guida di Moncler.

Al 31 dicembre 2020, il Consiglio di Amministrazione di Moncler è composto da 11 membri, di cui 7 membri indipendenti. Con riferimento alla ripartizione delle deleghe: 3 sono i Consiglieri con particolari deleghe (Amministratori esecutivi) e 8 i Consiglieri non esecutivi (7 dei quali indipendenti).

Moncler ritiene che avere un Consiglio di Amministrazione composto da membri con competenze, esperienze professionali e patrimoni culturali eterogenei, nonché rappresentativo di diverse etnie, generi ed età, possa offrire la possibilità di prendere le migliori decisioni per un Gruppo operante in un contesto internazionale.

Il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale di Moncler, riconoscendo l'importanza della complementarietà di esperienze e di competenze per un buon funzionamento degli organi sociali, hanno approvato la politica di diversità (la "Politica") che descrive le caratteristiche ritenute ottimali per la loro composizione, con l'obbiettivo di integrare profili professionali tra loro diversi da coniugare con la diversity di genere, di fasce di età e anzianità di carica dei membri degli organi. In particolare la Politica è stata preventivamente sottoposta all'esame del Comitato Nomine e Remunerazione unitamente al Collegio Sindacale nella seduta del 4 ottobre 2018 ed è stata successivamente approvata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 18

dicembre 2018; la Società, attraverso la Politica sulla Diversità, persegue l'obiettivo, in linea con le aspettative degli stakeholder nonché in coerenza con i pilastri su cui si fonda il sistema di corporate governance e i valori del Codice Etico di Moncler, di creare i necessari presupposti affinché i propri organi di amministrazione e controllo siano posti in condizione di esercitare nel modo più efficace e virtuoso le proprie funzioni, mediante processi decisionali che esprimano una pluralità di qualificati ed eterogenei contributi.

Le informazioni relative ai rapporti con parti correlate sono presentate rispettivamente nella Nota 10.1 del Bilancio Consolidato e nella Nota 8.1 del Bilancio d'Esercizio.

Non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali rilevanti in termini di impatto sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo e della Capogruppo.

Moncler detiene n. 5.585.803 azioni proprie al 18 febbraio 2020, pari al 2,2% del capitale sociale.

Alla fine del 2019, un nuovo coronavirus Covid-19, è stato rilevato a Wuhan, nella regione di Hubei, in Cina. A febbraio 2021, il virus ha contagiato più di 105 milioni di persone in tutto il mondo e causato oltre 2,3 milioni di decessi. Al fine di contenere l'epidemia e proteggere la popolazione, diversi governi hanno imposto misure di contenimento e distanziamento sociale rigorose, tra cui la chiusura temporanea di tutte le attività non essenziali, cha hanno impattato diverse aree del business di Moncler.

Sin dalle prime notizie riguardanti la diffusione del Covid-19, la Società ha tempestivamente nominato al suo interno una Task Force dedicata alla gestione di questa emergenza, ed ha immediatamente implementato importanti azioni e chiare procedure atte a salvaguardare la salute dei propri dipendenti e a proteggere il business.

Tale situazione ha creato impatti molto significativi sui risultati del 2020, sia in termini di ricavi che di marginalità, come già commentato in questo documento.

In data 31 marzo 2020, Moncler ha acquistato dal socio coreano (Shinsegae International Inc.) una quota della sua partecipazione in Moncler Shinsegae Inc. pari al 39,01% del capitale sociale, per un esborso di Euro 15,7 milioni. A seguito di questo acquisto Moncler ora controlla il 90,01% di Moncler Shinsegae Inc.

In data 11 giugno 2020, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato il Bilancio d'Esercizio di Moncler S.p.A. al 31 dicembre 2019 e ha deliberato di riportare a nuovo l'utile di esercizio come proposto con delibera del 22 aprile 2020 dal Consiglio di Amministrazione, prendendo atto del cambiamento dello scenario economico globale e dell'evoluzione del quadro normativo successivamente alla seduta consiliare del 10 febbraio 2020.

In data 11 giugno 2020, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato, ai sensi dell'art. 114 bis del TUF, l'adozione di un piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2020" destinato ad Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori, inclusi i consulenti esterni, di Moncler e delle sue controllate. Il documento informativo relativo al piano ai sensi dell'art. 84-bis e dell'Allegato 3A del

Regolamento Consob n. 11971/1999 è disponibile sul sito internet della Società, all'indirizzo www.monclergroup.com, nella sezione "Governance/Assemblea degli Azionisti".

L'Assemblea Straordinaria degli Azionisti ha altresì approvato l'opportunità di conferire delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2443 del codice civile, per un periodo di cinque anni dalla data della deliberazione, al fine di aumentare il capitale sociale, in via gratuita e scindibile ed anche in più tranches, ai sensi dell'art. 2349 del codice civile, per massimi Euro 400.000 con emissione di massime 2.000.000 azioni ordinarie, da assegnare ai prestatori di lavoro dipendente di Moncler S.p.A. e delle società da questa controllate che siano beneficiari del "Piano di Performance Shares 2020".

Il Consiglio di Amministrazione di Moncler, riunitosi al termine dell'Assemblea in pari data, ha deliberato di dare attuazione al Piano di Stock Grant e, per l'effetto, ha approvato il regolamento di attuazione del predetto piano deliberando l'assegnazione di n. 1.350.000 azioni a favore di n. 106 beneficiari, tra i quali vi sono gli Amministratori Esecutivi e i Dirigenti con Responsabilità Strategiche del Gruppo.

In data 11 giugno 2020, il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A. ha approvato la proposta del management di siglare un accordo di licenza esclusivo a livello mondiale con Interparfums SA, importante azienda francese di fragranze e cosmetici di alta gamma, per la creazione, produzione e distribuzione di profumi e prodotti correlati. In base a tale accordo, Interparfums SA creerà e produrrà profumi e prodotti correlati e li distribuirà nei negozi monomarca Moncler, nonché in selezionati grandi magazzini, negozi specializzati e duty-free. L'accordo è valido fino al 31 dicembre 2026, con una potenziale estensione di 5 anni e il lancio della prima linea di profumi è previsto entro il primo trimestre 2022.

In data 3 luglio 2020, Moncler S.p.A. ha sottoscritto un accordo di finanziamento con Intesa Sanpaolo S.p.A. per un importo complessivo massimo di Euro 400 milioni. Il finanziamento consiste nella concessione a favore di Moncler di una linea di credito, di tipo sustainability-linked revolving credit facility, con un meccanismo premiante legato al raggiungimento di specifici obiettivi di carbon neutrality e all'utilizzo di energie rinnovabili. Tale linea di credito committed ha scadenza 2023, con possibilità di rinnovo per ulteriori due anni.

In data 6 luglio 2020, Moncler S.p.A. ha rinnovato anticipatamente l'accordo di licenza in esclusiva mondiale con Marcolin Group per il design, la produzione e distribuzione di occhiali

da sole, montature da vista e maschere da sci per uomo e donna a marchio Moncler Lunettes. La partnership, iniziata nel 2015, è stata estesa per ulteriori 5 anni, sino al 31 dicembre 2025.

In data 27 luglio 2020, il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A. ha approvato la proposta del management di internalizzare il business online. Tale processo avverrà gradualmente a partire da ottobre 2020 e si concluderà nel 2021.

Per il secondo anno consecutivo Moncler si è posizionata al primo posto come Industry Leader del settore 'Textiles, Apparel & Luxury Goods' negli indici Dow Jones Sustainability World e Europe e ha inoltre rinnovato il suo impegno per uno sviluppo sostenibile presentando il suo Piano di Sostenibilità Moncler Born to Protect.

In data 6 dicembre 2020, il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A. ha approvato all'unanimità il progetto di aggregazione di Sportswear Company S.p.A. ("SPW"), società titolare del marchio Stone Island. L'accordo prevede che l'acquisizione abbia luogo sulla base di un controvalore pari a Euro 1.150 milioni calcolato sul 100% del capitale. Tale valore corrisponde a un multiplo di 16,6x l'EBITDA 2020A. Il corrispettivo per l'acquisto delle azioni è previsto venga versato per cassa da Moncler, fermo restando che al closing i Soci SPW si sono impegnati a sottoscrivere, per un controvalore pari al 50% del corrispettivo, 10,7 milioni di azioni di nuova emissione Moncler valorizzate in base agli accordi raggiunti in misura pari a Euro 37,51 per azione (che corrisponde al prezzo medio degli ultimi 3 mesi). È inoltre previsto che Carlo Rivetti, a seguito dell'esecuzione dell'operazione, entri a far parte del Consiglio di Amministrazione di Moncler. Poiché l'obiettivo di Moncler è quello di acquisire alla data del closing dell'operazione l'intero capitale sociale di SPW, l'accordo quadro definisce altresì un percorso volto a consentire, nel rispetto ed in esecuzione dei patti in essere tra i soci di SPW e del suo statuto, l'adesione all'operazione anche da parte di Temasek Holdings (Private) Limited, società internazionale di investimenti con sede a Singapore ("Temasek") che, attraverso un proprio veicolo di investimento, detiene la residua partecipazione pari al 30% del capitale sociale di SPW. Alla data odierna, tutte le parti coinvolte nella operazione di aggregazione stanno lavorando sulla finalizzazione degli accordi entro il 31 marzo 2021 per procedere al consolidamento di SPW in Moncler dall'1 aprile 2021.

A partire da novembre 2020, Moncler ha implementato, nell'ambito della propria distribuzione wholesale, un sistema di distribuzione selettiva volto a garantire, tra gli altri, un rafforzamento dei criteri adottati nella valutazione dei propri partners coerentemente con il prestigio del Marchio.

Nessun fatto di rilievo è avvenuto dopo la chiusura dell'esercizio.

Il 2021 sarà l'anno in cui Stone Island entra a far parte dell'azienda Moncler, un momento importante nella storia e nella strategia del Gruppo. Il 2021 sarà anche il secondo anno di pandemia da Covid-19, che molto probabilmente continuerà a influenzare le economie mondiali e la domanda di beni di lusso. Infatti, data anche l'attuale incertezza sui tempi per completare i piani di vaccinazione, si può ritenere che le misure atte a limitarne la diffusione possano rimanere in vigore per una buona parte dell'anno con possibili effetti negativi sia sul traffico locale che, soprattutto, su quello dei turisti.

Per l'esercizio 2021 il Gruppo continuerà a lavorare per mantenere una struttura organizzativa agile, flessibile e reattiva, perseguendo l'implementazione delle seguenti linee strategiche e con una forte focalizzazione sull'integrazione tra Stone Island e Moncler.

Consolidamento nel settore del "nuovo lusso". Con l'operazione Stone Island, il gruppo Moncler rafforza la propria capacità di essere interprete delle evoluzioni dei codici culturali delle nuove generazioni per continuare a svilupparsi all'interno dell'importante segmento del "nuovo lusso", un concetto caratterizzato da esperenzialità, inclusività, senso di appartenenza ad una comunità e contaminazione di significati e mondi diversi come quello dell'arte, della cultura, della musica e dello sport. Uniti dalla filosofia "beyond fashion, beyond luxury", i due Brand mettono a fattor comune culture imprenditoriali, manageriali, creative e di know-how tecnico e conoscenze di sostenibilità nel pieno rispetto dell'identità e dell'autonomia dei Marchi.

Nel corso dei prossimi mesi il Gruppo inizierà ad implementare le linee guida del piano di aggregazione di Sportswear Company (società che detiene il marchio Stone Island) in Moncler.

Rafforzamento della cultura digitale. Pensare, definire ed attuare la propria strategia in chiave digitale è un obiettivo sempre più importante per Moncler che crede nell'importanza della contaminazione tra tutte le divisioni e, in particolare ritiene che il digitale sia non solo un importante strumento di vendita ma soprattutto il mezzo di attuazione delle proprie strategie

presenti e future. Nel corso del 2021, Moncler concluderà l'importante progetto d'internalizzazione del proprio canale di vendita online in tutti i paesi in cui opera e lancerà un nuovo sito e-commerce con un'experience completamente rinnovata.

Sviluppo internazionale, consolidamento e controllo diretto dei mercati "core". Negli anni Moncler ha seguito una chiara strategia di crescita internazionale mantenendo sempre un forte controllo sul business. Con il brand Moncler, il Gruppo vuole continuare a sviluppare selettivamente i mercati internazionali e nel contempo consolidare la propria presenza nei mercati "core", anche attraverso la crescita attenta della rete di negozi monomarca retail, un controllato ampliamento della superficie media degli stessi e il rafforzamento del canale digitale. Nel contempo con il brand Stone Island, il Gruppo comincerà a lavorare per aumentare il controllo nei principali mercati ed inizierà uno sviluppo internazionale del business per rafforzarsi soprattutto in Asia e nelle Americhe.

Sviluppo sostenibile del business. Moncler persegue da sempre una strategia di sviluppo del business sostenibile e responsabile, allineata alle aspettative degli stakeholder e coerente con la propria strategia di lungo periodo. Un approccio che si basa non solo sull'impegno a porsi obiettivi sempre più sfidanti ma anche sulla consapevolezza che ogni azione ha degli impatti sulla società e l'ambiente dove operiamo. Nel corso del 2021, Moncler continuerà ad implementare le azioni e i progetti necessari per perseguire gli obiettivi inclusi nel Piano di Sostenibilità Moncler Born to Protect con focus su cinque macro aree di intervento: cambiamenti climatici, economia circolare, catena di fornitura responsabile, valorizzazione della diversità e supporto alle comunità locali.

Poiché il successo del gruppo Moncler dipende in parte dall'immagine, dal prestigio e notorietà del Marchio ed in parte anche dalla capacità di produrre collezioni d'abbigliamento in linea con le tendenze del mercato, la Società effettua attività di ricerca e sviluppo al fine di disegnare, creare e realizzare nuovi prodotti e nuove collezioni. I costi di ricerca e sviluppo sono spesati a conto economico nell'esercizio di competenza.

La riconciliazione tra il risultato ed il patrimonio netto del Gruppo alla fine del periodo ed il risultato e patrimonio netto della società controllante Moncler S.p.A. è dettagliato nella seguente tabella:

Riconciliazione risultato e patrimonio Risultato Patrimonio
netto
Risultato Patrimonio
netto
netto società controllante e del Gruppo 2020 31/12/20 2019 31/12/19
Società controllante 173.930 747.358 157.650 543.177
Storno dividendi infragruppo (2.314) 0 (37.214) 0
Risultato e patrimonio netto delle
società consolidate al netto del valore di
carico delle partecipazioni
118.781 888.199 272.055 766.269
Allocazione del maggior valore pagato
rispetto al relativo patrimonio netto
della società consolidata
(541) 157.998 (236) 158.539
Eliminazione utile infragruppo 10.599 (107.762) (33.154) (118.361)
Riserva di conversione 0 (18.183) 0 (2.878)
Effetto di altre scritture di
consolidamento
(104) (40.562) (416) (40.458)
Totale di pertinenza del Gruppo 300.351 1.627.048 358.685 1.306.288
Risultato e patrimonio netto di terzi 15 89 10 80
Totale 300.366 1.627.137 358.695 1.306.368

Si specifica che la Società non ha sedi secondarie.

In relazione all'art. 15 del Regolamento Mercati Consob adottato con delibera n. 20249 del 28 dicembre 2017 e successive modifiche ed integrazioni, in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini del Bilancio Consolidato, si segnala che rientrano nella previsione regolamentare cinque società del Gruppo (Moncler Japan, Moncler USA, Moncler Asia Pacific, Moncler Shanghai, Moncler Korea) e che sono state adottate le procedure adeguate per assicurare la completa ottemperanza alla predetta normativa e che sussistono le condizioni di cui al citato art. 15.

Moncler S.p.A. è controllata di fatto indirettamente da Remo Ruffini tramite Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l., società di diritto italiano detenuta al 100% da Remo Ruffini. Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. controlla Ruffini Partecipazioni S.r.l., società di diritto italiano, che al 31 dicembre 2020 detiene il 22,5 % del capitale di Moncler S.p.A.

Moncler S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l., per le cui valutazioni in merito si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, disponibile nel sito www.monclergroup.com, sezione Governance / Assemblea degli Azionisti.

Signori Azionisti,

Vi invitiamo ad approvare il bilancio consolidato del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2020 e il bilancio di esercizio della società Moncler S.p.A.

Vi proponiamo di deliberare a valere sull'utile dell'esercizio 2020 di Moncler S.p.A. la distribuzione di un dividendo unitario lordo di Euro 0,45 per azione ordinaria.

L'ammontare complessivo da distribuire a titolo di dividendo, tenuto conto delle azioni emesse al 31 dicembre 2020 (n. 252.766.821) al netto delle azioni proprie direttamente detenute dalla società (n. 5.585.803) è pari ad Euro 113,7 milioni15 .

Va precisato, peraltro, che gli importi in questione sono soggetti a variazione per l'eventuale emissione di nuove azioni a seguito dell'esercizio di piano di incentivazione azionaria.

Milano, 18 febbraio 2021

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente e Amministratore Delegato Remo Ruffini

15 Soggetto a variazione per l'eventuale utilizzo di azioni proprie per i piani di incentivazione azionaria e per l'eventuale futuro aumento di capitale sociale riservato relativo all'operazione con i soci di Sportswear Company S.p.A.

PROSPETTI DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Conto economico Conto economico complessivo Situazione patrimoniale-finanziaria Variazioni di patrimonio netto Rendiconto finanziario

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

Informazioni generali sul Gruppo Sintesi dei principali principi contabili utilizzati nella redazione del Bilancio Consolidato Area di consolidamento Commento alle principali voci del prospetto di conto economico consolidato Commento alle principali voci della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata Informazioni di segmento Impegni e garanzie prestate Passività potenziali Informazioni su rischi finanziari Altre informazioni Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

PROSPETTI DEL BILANCIO CONSOLIDATO

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

C onto economico cons olidato
(E uro/000) Note E s ercizio 2020 di cui parti
correlate
(nota 10.1)
E s ercizio 2019 di cui parti
correlate
(nota 10.1)
R icavi 4.1 1.440.409 1.198 1.627.704 1.252
C osto del venduto 4.2 (350.775) (11.849) (362.424) (17.935)
Margine lordo 1.089.634 1.265.280
S pese di vendita (*) 4.3 (463.583) (1.857) (488.759) (1.985)
S pese generali ed amministrative (*)
S pese di marketing
4.4
4.5
(173.444)
(83.786)
(14.021) (171.570)
(113.152)
(18.048)
R is ultato operativ o 4.6 368.821 491.799
P roventi finanziari 4.7 759 1.238
Oneri finanziari 4.7 (24.061)
R is ultato ante impos te 345.519 470.727
Imposte sul reddito 4.8 (45.153) (112.032)
R is ultato Netto, inclus o R is ultato di T erzi 300.366 358.695
R isultato di terzi (15) (10)
R is ultato Netto di G ruppo 300.351 358.685
Utile (perdita) bas e per azione (in E uro) 5.16 1,19 1,42
Utile (perdita) diluito/a per azione (in E uro) 5.16 1,18 1,42

(*) Includono i piani di incentivazione azionaria. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto descritto nelle note di commento alle voci.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

C onto economico comples s iv o cons olidato
(E uro/000) Note E s ercizio 2020 E s ercizio 2019
Utile (perdita) del periodo 300.366 358.695
Utili (perdite) sui derivati di copertura 5.16 2.916 1.651
Utili (perdite) dalla conversione dei bilanci di imprese estere 5.16 (15.313) 3.196
C omponenti che pos s ono es s ere riv ers ati nel conto
economico in periodi s ucces s iv i
(12.397) 4.847
Altri utili (perdite) 5.16 (143) (121)
C omponenti che non s aranno mai riv ers ati nel conto
economico in periodi s ucces s iv i
(143) (121)
T otale altri utili (perdite) al netto dell'effetto fis cale (12.540) 4.726
T otale utile (perdita) comples s iv o 287.826 363.421
Attribuibili a:
S oci della controllante
Interessenze di pertinenza di terzi
287.817
9
363.410
11

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

S ituazione patrimoniale -finanziaria cons olidata
(E uro/000) Note 31/12/20 di cui parti
correlate
(nota 10.1)
31/12/19 di cui parti
correlate
(nota 10.1)
Marchi e altre immobilizzazioni immateriali, nette 5.1 282.308 279.390
Avviamento 5.1 155.582 155.582
Immobilizzazioni materiali, nette 5.3 802.987 806.540
Altre attività non correnti 5.9 33.523 30.457
C rediti per imposte anticipate 5.4 150.832 129.134
Attiv o non corre nte 1.425.232 1.401.103
R imanenze 5.5 202.770 208.868
C rediti vers o clienti 5.6 174.144 11.205 167.919 15.607
C rediti tributari 5.12 5.089 1.582
Altre attività correnti 5.9 21.086 23.758
C rediti finanziari correnti 5.8 4.793 3.120
C ass a e banche 5.7 923.498 759.073
Attiv o corrente 1.331.380 1.164.320
Totale attiv o 2.756.612 2.565.423
C apitale sociale 5.16 51.671 51.596
R is erva s ovrapprezzo azioni 5.16 173.374 172.272
Altre ris erve 5.16 1.101.652 723.735
R is ultato netto del Gruppo 5.16 300.351 358.685
C apitale e ris erv e del G ruppo 1.627.048 1.306.288
C apitale e ris erv e di terzi 89 80
P atrimonio netto 1.627.137 1.306.368
Debiti finanziari a lungo termine 5.15 562.844 611.997
F ondi ris chi non correnti 5.13 12.949 10.703
F ondi pens ione e quies cenza 5.14 7.186 6.436
Debiti per impos te differite 5.4 6.396 68.710
Altre pas sività non correnti 5.11 142 223
P as s iv o non corrente 589.517 698.069
Debiti finanziari a breve termine 5.15 150.423 126.781
Debiti commerciali 5.10 211.903 15.851 248.621 20.906
Debiti tributari 5.12 93.622 98.450
Altre pas sività correnti 5.11 84.010 589 87.134 3.994
P as s iv o corrente 539.958 560.986
Totale pas s iv o e patrimonio netto 2.756.612 2.565.423

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

to d
elle
i de
l pa
P
aria
zion
trim
oni
pet
etto
ros
v
o n
olid
ato
con
s
C
apit
ale
R
is
erv
a
R
is
erv
a
Altr
i ut
ili c
ples
iv
i
om
s
Altr
e ri
s
erv
e ulta
to d
el
R
is
P
atri
nio
di
P
tto
mo
ne
G
rup
po
atri
nio
mo
T
le
ota
P
atri
nio
mo
(E
)
uro/
000
Not
e
ale
oci
s
s
ov
rap
rez
zo
leg
ale
azio
ni
a d
R
is
i
erv
ion
con
v
ers
e
Altr
i
i
ent
com
pon
R
is
a IFR
erv
S
2
R
is
a F
erv
T
A
Util
i ind
iv
is
i
iod
o d
i
per
G
rup
po
to d
i ter
zi
net
net
to
olid
ato
con
s
al 0
P
atri
nio
1.01
.201
9
tto
mo
ne
5.16 51.
164
171
.594
10.3
00
(6.0
71)
(3.2
39)
77.2
27
(23
)
.434
435
.437
332
.395
1.04
5.3
73
69 1.04
5.44
2
tina
zion
ile e
izio
ced
Des
e ut
ente
serc
pre
0 0 0 0 0 0 0 332
.395
(33
95)
2.3
0 0 0
V
aria
zion
ea d
i co
lida
to
e ar
nso
men
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
iden
di
Div
0 0 0 0 0 0 0 (10
8)
1.70
0 (10
8)
1.70
0 (10
8)
1.70
itale
cial
Aum
ento
cap
so
e
432 678 0 0 0 0 0 (424
)
0 686 0 686
Altr
riaz
ioni
nel
trim
onio
net
to
e va
pa
0 0 0 0 0 (40
.003
)
0 38.
530
0 (1.4
73)
0 (1.4
73)
i de
lle v
di c
mpl
V
aria
zion
oci
mic
ivo
onto
ono
ec
o co
ess
0 0 0 3.19
5
1.53
0
0 0 0 0 4.7
25
1 4.7
26
isult
de
l pe
riod
R
ato
o
0 0 0 0 0 0 0 0 358
.685
358
.685
10 358
.695
atri
nio
al 3
P
1.12
.201
9
tto
mo
ne
5.16 51.
596
172
.272
10.3
00
(2.8
76)
(1.7
09)
37.2
24
(23
)
.434
704
.230
358
.685
1.30
6.2
88
80 1.30
6.3
68
atri
nio
al 0
P
tto
1.01
.202
0
mo
ne
5.16 51.
596
172
.272
10.3
00
(2.8
76)
(1.7
09)
37.2
24
(23
)
.434
704
.230
358
.685
1.30
6.2
88
80 1.30
6.3
68
ile e
ced
Des
tina
zion
izio
e ut
ente
serc
pre
0 0 19 0 0 0 0 358
.666
(35
5)
8.68
0 0 0
aria
zion
ea d
i co
lida
V
to
e ar
nso
men
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Div
iden
di
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Aum
itale
cial
ento
cap
so
e
75 1.10
2
0 0 0 0 0 (61
)
0 1.11
6
0 1.1
16
Altr
riaz
ioni
nel
trim
onio
net
to
e va
pa
0 0 0 0 0 21.2
26
0 10.6
01
0 31.8
27
0 31.
827
aria
zion
i de
lle v
oci
di c
mic
mpl
ivo
V
onto
ec
ono
o co
ess
0 0 0 (15
)
.307
2.7
73
0 0 0 0 (12
)
.534
(6) (12
)
.540
isult
de
l pe
riod
R
ato
o
0 0 0 0 0 0 0 0 300
.35
1
300
.35
1
15 300
.366
atri
nio
al 3
1.12
.202
0
P
tto
mo
ne
5.16 51.6
71
173
.374
10.3
19
(18
.183
)
1.06
4
58.4
50
(23
.434
)
1.07
3.43
6
300
1
.35
1.62
7.04
8
89 1.62
7.13
7

PROSPETTO DI RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(E uro/000)
F lus s o di c as s a de lla ge s tione ope rativa
R is ultato cons olidato
300.366
358.695
Ammortamenti immobilizzazioni
200.976
171.123
C os ti (R icavi) finanziari, netti
23.302
21.072
O perazioni con pagamento bas ato s u azioni regolato con s trumenti rappres entativi di
30.927
29.147
capitale
Impos te dell'es ercizio
45.153
112.032
Variazione delle rimanenze - (Incremento)/Decremento
2.764
(36.335)
Variazione dei crediti commerciali - (Incremento)/Decremento
(8.120)
4.402
(1.112)
(2.954)
Variazione dei debiti commerciali - Incremento/(Dec remento)
(40.616)
(5.055)
23.657
3.368
Variazione degli altri crediti/debiti correnti
(9.287)
(3.405)
(8.438)
(20)
F lus s o di cas s a ge ne rato/(as s orbito) dalla ge s tione ope rativ a
545.465
669.841
Interes s i ed altri oneri pagati e ricevuti
(849)
71
Impos te e tas s e pagate
(136.882)
(86.852)
Variazione degli altri crediti/debiti non correnti
(1.284)
5.495
406.450
588.555
F lus s o di cas s a ne tto de lla ge s tione ope rativ a (a)
F lus s o di c as s a de lla ge s tione de gli inve s tim e nti
Acquis to di immobilizzazioni materiali ed immateriali
(92.561)
(123.660)
Vendita di immobilizzazioni materiali ed immateriali
2.192
2.812
(90.369)
(120.848)
F lus s o di cas s a ne tto de lla ge s tione de gli inv es time nti (b)
F lus s o di c as s a de lla ge s tione de i finanziam e nti
R imbors o di debiti per leas ing
(136.923)
(116.803)
Variazione dei debiti finanziari a breve termine
(15.735)
(10.898)
Dividendi pagati ai s oci della controllante
0
(100.850)
Dividendi pagati ai s oci di minoranza delle s ocietà controllate
0
(858)
Aumento capitale e ris erve
1.116
686
Variazione Azioni proprie
0
(15.102)
Altre variazioni del patrimonio netto
0
24
(151.542)
(243.801)
F lus s o di cas s a ne tto de lla ge s tione finanziaria (c)
Incre mento/(De cre me nto) netto de lla cas s a e altre dis ponibilità finanziarie
164.539
223.906
(a)+(b)+(c)
759.070
546.268
C as s a e altre dis ponibilità finanziarie all'inizio de l pe riodo
E ffetto della variazione dei tas s i di cambio
(126)
(11.104)
Incremento/(Decremento) netto della cas s a e altre dis ponibilità finanziarie
164.539
223.906
923.483
759.070
C as s a e altre dis ponibilità finanziarie alla fine de l pe riodo

Per il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A.

Remo Ruffini

Presidente e Amministratore Delegato

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

1. INFORMAZIONI GENERALI SUL GRUPPO

1.1. Il Gruppo e le principali attività

La società Capogruppo Moncler S.p.A. è una società costituita e domiciliata in Italia. L'indirizzo della sede legale è Via Stendhal 47 Milano, Italia e il numero di registrazione è 04642290961.

La società Capogruppo Moncler S.p.A. è inoltre controllata di fatto indirettamente da Remo Ruffini tramite Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l., società di diritto italiano detenuta al 100% da Remo Ruffini. Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. controlla Ruffini Partecipazioni S.r.l., società di diritto italiano, che al 31 dicembre 2020 detiene il 22,5% del capitale di Moncler S.p.A.

Il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2020 comprende la società Capogruppo e le società controllate (successivamente riferito come il "Gruppo").

Ad oggi, le principali attività del Gruppo sono la creazione, la produzione e la distribuzione di capi d'abbigliamento per uomo, donna e bambino, calzature, occhiali ed altri accessori correlati con il marchio di proprietà Moncler.

1.2. Principi per la predisposizione del Bilancio Consolidato

1.2.1. Principi contabili di riferimento

Il Bilancio Consolidato 2020 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il Bilancio Consolidato include il conto economico consolidato, il conto economico complessivo, il prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il rendiconto finanziario consolidato e le note al Bilancio Consolidato.

1.2.2. Schemi di bilancio

Il Gruppo presenta il conto economico per destinazione, forma ritenuta più rappresentativa in relazione al tipo di attività svolta. La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business.

Con riferimento al prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, è stata adottata una forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto previsto dal paragrafo 60 e seguenti dello IAS 1.

Per il rendiconto finanziario è stato adottato il metodo di rappresentazione indiretto.

Secondo quanto previsto dallo IAS 24 nei paragrafi successivi si evidenziano i rapporti con parti correlate con il Gruppo e le loro incidenze, se significative, sulla situazione patrimonialefinanziaria, economica e sui flussi finanziari.

1.2.3. Principi di redazione

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, con eccezione della valutazione di alcuni strumenti finanziari (derivati) come richiesto dall'IFRS 9, nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Il Bilancio Consolidato è presentato in Euro migliaia, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente.

1.2.4. Valutazione degli amministratori sul presupposto della continuità aziendale

Sulla base dei risultati ottenuti nell'esercizio in corso e delle previsioni per gli anni futuri, il management ritiene non sussistano elementi che rendano incerta la continuità aziendale. In particolare la solidità patrimoniale del Gruppo e le disponibilità liquide di fine esercizio garantiscono un'elevata autonomia finanziaria a supporto delle esigenze operative e dei programmi di sviluppo di Moncler. Per l'esercizio 2021 l'operatività aziendale risulta ampiamente garantita, sia in termini di offerta prodotti nei diversi mercati e canali distributivi che nella capacità di gestione e organizzazione delle attività di business.

1.2.5. Uso di stime e valutazioni nella redazione del bilancio

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione a loro apportate sono riflesse a conto economico del periodo in cui avviene la revisione della stima nel caso in cui la revisione stessa abbia effetti solo su tale periodo, od anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Nel caso in cui le stime della Direzione possano avere un effetto significativo sui valori rilevati nel Bilancio Consolidato o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio, i successivi paragrafi delle Note esplicative al bilancio includono le informazioni rilevanti a cui le stime si riferiscono.

Le stime si riferiscono principalmente alle seguenti voci di bilancio:

  • valore recuperabile delle attività non correnti e dell'avviamento ("impairment");
  • fondo svalutazione crediti;
  • fondo resi;
  • fondo svalutazione magazzino;
  • recuperabilità delle attività per imposte anticipate;
  • stima dei fondi rischi e delle passività potenziali;
  • passività per leasing e attività per diritto di utilizzo;
  • sistemi di incentivazione e remunerazione variabile;
  • passività finanziarie per acquisto delle quote di minorities;
  • IFRIC 23: incertezze sui trattamenti fiscali.

Valore recuperabile delle attività non correnti e dell'avviamento ("impairment")

Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali incluso l'avviamento e le altre attività finanziarie.

Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale.

Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo rileva una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani aziendali e di Gruppo.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite potenziali relative al portafoglio di crediti verso la clientela finale. Per la descrizione dei criteri di stima del fondo svalutazione crediti si rimanda al successivo paragrafo 2.10 Strumenti finanziari - Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Fondo resi

Il fondo resi riflette la stima del management circa la valutazione dell'attività derivante dalle previsioni di resa dei prodotti e della relativa passività per rimborsi futuri.

Fondo svalutazione magazzino

Il Gruppo produce e vende principalmente capi d'abbigliamento che sono soggetti a modifiche nel gusto della clientela ed al trend nel mondo della moda. Il fondo svalutazione magazzino riflette pertanto la stima del management circa le perdite di valore attese sui capi delle collezioni di stagioni passate, tenendo in considerazione la capacità di vendere i capi stessi attraverso i diversi canali distributivi in cui opera il Gruppo.

Recuperabilità delle attività per imposte anticipate

Il Gruppo è soggetto a imposte in numerosi paesi e alcune stime si rendono necessarie al fine di determinare le imposte in ciascuna giurisdizione. Il Gruppo riconosce attività per imposte anticipate fino al valore per cui ne ritiene probabile il recupero negli esercizi futuri ed in un arco temporale compatibile con l'orizzonte temporale implicito nelle stime del management.

Stima dei fondi rischi e delle passività potenziali

Il Gruppo può essere soggetto a contenziosi legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Le cause ed i contenziosi contro il Gruppo sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascun contenzioso, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale. Il Gruppo rileva una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

Passività per leasing e attività per diritto di utilizzo

Il Gruppo rileva l'attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing. L'attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, e successivamente al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite per riduzione di valore cumulati, e rettificata al fine di riflettere le rivalutazioni della passività del leasing.

Il Gruppo valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per i leasing non versati alla data di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di interesse definito tenendo conto della durata dei contratti di leasing, della valuta nella quale sono denominati, delle caratteristiche dell'ambiente economico in cui è stato stipulato il contratto e del credit adjustment.

La passività del leasing viene successivamente incrementata degli interessi che maturano su detta passività e diminuita dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati ed è rivalutata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che il Gruppo prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando il Gruppo modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, di proroga o risoluzione.

I contratti di leasing nei quali il Gruppo agisce da locatario possono prevedere opzioni di rinnovo con effetti, quindi, sulla durata del contratto stesso. Valutazioni sull'esistenza di una relativa certezza che tale opzione sia (o non) esercitata possono influenzare, anche in maniera significativa, l'importo delle passività di leasing e delle attività per il diritto di utilizzo.

Sistemi di incentivazione e remunerazione variabile

Per la descrizione in merito alla determinazione del fair value dei pagamenti basati su azioni per l'incentivazione del management del Gruppo Moncler si rinvia al paragrafo 2.13.

Per la stima delle passività finanziarie riferite all'acquisto delle quote di minorities ed all'IFRIC 23: incertezze sui trattamenti fiscali si rinvia ai paragrafi 2.20 e 2.16.

2. SINTESI DEI PRINCIPALI PRINCIPI CONTABILI UTILIZZATI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

I principi contabili di seguito indicati sono stati utilizzati coerentemente per l'anno 2020 ed il periodo comparativo.

2.1. Principi per il consolidamento

Il Bilancio Consolidato di Gruppo è composto dal bilancio della società Capogruppo e da quello delle società controllate, nelle quali la Capogruppo detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto e sulle quali esercita il controllo o dalle quali è in grado di ottenere benefici in virtù del suo potere di governarne le politiche finanziarie ed operative.

I bilanci delle società controllate consolidate sono predisposti con riferimento allo stesso periodo temporale ed utilizzando gli stessi principi contabili della Capogruppo.

I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel Bilancio Consolidato a partire dalla data in cui il Gruppo assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. Qualora il Gruppo abbia perso il controllo della società controllata, il Bilancio Consolidato include il risultato della controllata in proporzione al periodo durante il quale ha esercitato il controllo. La quota del capitale e delle riserve di pertinenza di terzi nelle controllate e la quota di pertinenza di terzi dell'utile o perdita d'esercizio delle controllate consolidate sono identificate separatamente nella situazione patrimoniale-finanziaria e nel conto economico consolidati. Le variazioni delle quote di possesso di controllate che non comportano perdita di controllo o che rappresentano incrementi successivi all'acquisizione del controllo sono iscritte fra le variazioni di patrimonio netto.

Nella preparazione del Bilancio Consolidato sono eliminati tutti gli effetti ed i saldi derivanti da operazioni tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo.

Partecipazioni in imprese collegate

Le partecipazioni in imprese collegate sono inizialmente iscritte al costo sostenuto per l'acquisizione e poi valutate col metodo del patrimonio netto. La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo.

2.2. Valuta estera

Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna società appartenente al Gruppo sono indicati utilizzando la valuta corrente del paese in cui la società svolge la propria attività.

Operazioni in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall'estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell'esercizio o in bilanci precedenti.

Consolidamento di imprese estere

Tutte le attività e le passività di società estere espresse in moneta diversa dall'Euro che rientrano nell'area di consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio. Proventi e costi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio in quanto ritenuto ragionevolmente rappresentativo del cambio effettivo. Le differenze cambio di conversione risultanti dall'applicazione di questo metodo rappresentano una voce specifica del conto economico complessivo e sono incluse come voce di patrimonio netto sotto la voce riserva di conversione, fino alla cessione della partecipazione stessa. L'avviamento e gli adeguamenti al fair value generati dall'acquisizione delle società estere sono rilevati nella relativa valuta e sono convertiti utilizzando il tasso di cambio di fine periodo.

I principali tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro dei bilanci del 2020 e del 2019 delle società estere sono stati i seguenti:

C ambio medio C ambio puntuale
Al 31 Dicembre Al 31 Dicembre
E s ercizio 2020 E s ercizio 2019 2020 2019
AE D 4,194720 4,111270 4,506500 4,125700
AUD 1,654920 1,610880 1,589600 1,599500
B R L 5,894260 4,413430 6,373500 4,515700
C AD 1,530000 1,485500 1,563300 1,459800
C HF 1,070520 1,112450 1,080200 1,085400
C NY 7,874700 7,735490 8,022500 7,820500
C ZK 26,455100 25,670500 26,242000 25,408000
DK K 7,454210 7,466060 7,440900 7,471500
G B P 0,889704 0,877771 0,899030 0,850800
HK D 8,858700 8,771500 9,514200 8,747300
HUF 351,249000 325,297000 363,890000 330,530000
J P Y 121,846000 122,006000 126,490000 121,940000
K R W 1.345,580000 1.305,320000 1.336,000000 1.296,280000
K ZT 472,998000 428,789000 517,040000 429,510000
MOP 9,124460 9,034420 9,799600 9,009700
MXN 24,519400 21,556500 24,416000 21,220200
NOK 10,722790 9,851090 10,470300 9,863800
P L N 4,443000 4,297600 4,559700 4,256800
R ON 4,838280 4,745350 4,868300 4,783000
R UB 82,724800 72,455300 91,467100 69,956300
S E K 10,484800 10,589100 10,034300 10,446800
S G D 1,574240 1,527280 1,621800 1,511100
TR Y 8,054720 6,357770 9,113100 6,684300
TWD 33,622700 34,605700 34,480700 33,715600
UAH 30,850600 28,922000 34,768900 26,719500
US D 1,142200 1,119470 1,227100 1,123400

2.3. Aggregazioni aziendali ("business combinations")

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisizione ("acquisition method").

Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

L'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa. Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.

Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio Bilancio Consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.

2.4. Attività non correnti detenute per la vendita e discontinued operations

Le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione sono classificate come attività destinate alla vendita quando il loro valore è recuperabile principalmente attraverso una transazione di vendita ed essa è ritenuta probabile. In tal caso vengono valutate al minor tra valore contabile e valore equo (fair value) al netto dei costi di vendita se il loro valore è recuperabile principalmente attraverso la vendita più che attraverso il loro uso continuato.

Le attività operative cessate (discontinued operations) sono attività che:

  • rappresentano una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • fanno parte di un singolo e coordinato piano per la cessione di una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • sono costituite da società controllate acquisite con l'intento esclusivo di essere rivendute.

Nel conto economico, le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti dell'IFRS 5 per essere definiti come "discontinued operations", vengono presentati in un'unica voce che include sia gli utili e le perdite, che le minusvalenze ovvero le plusvalenze da cessione ed il relativo effetto fiscale. Il periodo comparativo viene conseguentemente ripresentato come richiesto dall'IFRS 5.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale e finanziaria, le attività non correnti destinate alla vendita ed i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti previsti dall'IFRS 5 vengono riclassificati tra le attività e le passività correnti nell'esercizio in cui tali requisiti si manifestano. L'esercizio comparativo non viene ripresentato o riclassificato.

2.5. Immobili, impianti e macchinari

Immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, non rivalutato al netto dell'ammontare cumulato degli ammortamenti e delle perdite di valore ("impairment"). Il costo include il prezzo pagato per l'acquisto e tutti i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni utili al suo utilizzo.

Ammortamento

L'ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata degli immobili, impianti e macchinari come riportato in tabella:

C ate goria P e riodo
Terreni Non ammortizzati
Fabbricati Da 25 a 33 anni
Impianti e macchinari Da 8 a 12 anni
Mobili e arredi Da 5 a 10 anni
Macchinari elettronici d'ufficio Da 3 a 5 anni
Migliorie s u beni di terzi Minore tra il contratto di affitto e la vita utile della miglioria
Diritti di utilizzo Durata contrattuale
Altre immobilizzazioni materiali In dipendenza delle condizioni di mercato e generalmente entro la vita utile attes a del
bene di riferimento

I beni acquisiti in leasing sono ammortizzati nel minore tra il periodo del leasing e la loro vita utile a meno che non sia ragionevolmente certo che il Gruppo otterrà la proprietà del bene alla fine del periodo contrattuale.

Il periodo di ammortamento è rivisto in ciascun esercizio e corretto se necessario in base alle mutate condizioni economiche del bene.

Utile/Perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari

L'utile o la perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari rappresenta la differenza tra il ricavo ed il valore netto del bene alla data della cessione. Le cessioni sono contabilizzate quando l'operazione è definitiva o non più soggetta a condizioni che posticipano gli effetti del trasferimento della proprietà.

2.6. Attività immateriali

Avviamento

L'avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, così come definito al precedente paragrafo "Aggregazioni aziendali".

L'avviamento è trattato come un'attività a vita utile indefinita e pertanto non è ammortizzato ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto di non applicare l'IFRS 3 - Aggregazioni di imprese in modo retroattivo alle acquisizioni di aziende avvenute antecedentemente alla data di transizione (1° gennaio 2009); di conseguenza, l'avviamento generato su acquisizioni antecedenti la data di transizione agli IFRS è stato mantenuto al precedente valore determinato secondo i principi contabili italiani, previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore.

Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.7 "Perdita di valore delle attività non finanziarie".

Marchi

I marchi separatamente acquisiti sono iscritti al costo storico di acquisto. I marchi acquisiti a seguito di una "business combination" sono iscritti al valore equo determinato alla data dell'operazione di aggregazione aziendale.

I marchi sono trattati come un'attività a vita utile indefinita e dopo la rilevazione iniziale sono valutati al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate. I marchi non sono ammortizzati ma vengono sottoposti annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore.

Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.7 "Perdita di valore delle attività non finanziarie".

Altre attività immateriali a vita utile definita

I diritti di licenza sono iscritti come attività immateriali e sono ammortizzati a quote costanti sulla vita utile stimata, determinata per ogni singola licenza sulla base dei termini contrattuali.

I key money pagati per l'apertura di negozi diretti DOS sono considerati come costi di buonuscita riferiti ad un contratto di locazione immobiliare e sono generalmente attività a vita utile definita determinata sul periodo del contratto sottostante. In certe circostanze, i key money hanno una vita utile indefinita in relazione a protezioni legali o prassi comuni rinvenibili nelle giurisdizioni o mercati di riferimento che ne prevedono il rimborso al termine della locazione. In questi limitati casi che devono essere adeguatamente supportati, i key money non sono ammortizzati ma sottoposti a verifica periodica, almeno annuale, per identificare eventuali riduzioni di valore (come riferito nel paragrafo relativo alle perdite di valore di attività non finanziarie).

I software (incluse le licenze e i costi separatamente identificabili come costi di sviluppo esterno) sono iscritti come attività immateriali al prezzo di acquisto inclusi i costi direttamente attribuibili per predisporre il bene immateriale ad essere pronto per l'utilizzo. I software e le altre attività immateriali acquisite dal Gruppo che hanno una vita utile definita sono valutate al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite di valore accumulate.

Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita

L'ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita è determinato a quote costanti sulla vita stimata residua come definito in tabella:

Categoria Periodo
Licenze In base alle condizioni di mercato all'interno del periodo contrattuale di licenza o ai limiti
legali per l'utilizzo della licenza stessa
Key money In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo contrattuale della
locazione
Software Da 3 a 5 anni
Altre immobilizzazioni immateriali In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo in cui si esercita il
controllo dell'attività

2.7. Perdita di valore delle attività non finanziarie

Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali a vita utile definita e degli Immobili, impianti e macchinari, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.

L'avviamento e le attività immateriali con vita utile indefinita sono sottoposti a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività o l'avviamento possano aver subito una perdita durevole di valore.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui il bene appartiene. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'attività il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

Ad eccezione delle perdite di valore contabilizzate sull'avviamento, quando vengono meno le circostanze che hanno determinato la perdita, il valore contabile dell'attività è incrementato fino al valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

A partire dal 2019, l'IFRS 16 richiede di rilevare in bilancio un'attività per il diritto d'utilizzo e una passività per l'obbligazione a pagare in futuro i canoni di leasing. Eventuali perdite di valore dell'attività per il diritto d'utilizzo devono essere calcolate e rilevate in accordo alle disposizioni dello IAS 36.

Ai fini dell'impairment test dei diritti d'uso, sono state definite le seguenti CGU, che coincidono con le unità organizzative preposte al presidio dei singoli mercati (c.d. "Regions"):

  • Region EMEA;
  • Region Americas;
  • Region APAC;
  • Region Japan;
  • Region Korea.

I "diritti d'uso" di ogni singola CGU vengono sottoposti ad impairment test in presenza di triggering events (in capo alla singola CGU) identificati da una possibile perdita di valore e segnalati dai seguenti key performance indicators:

  • piani di dismissione;
  • indicatori di performance inferiori alle aspettative;

L'impairment test viene svolto con le seguenti modalità:

  • calcolo del value in use lordo della CGU, escludendo dai flussi di cassa quelli connessi alla passività per leasing;
  • calcolo del valore recuperabile della CGU, deducendo dal value in use lordo il valore contabile della passività per leasing;
  • confronto del valore recuperabile con il valore contabile della CGU, quest'ultimo calcolato al netto del valore contabile della passività per leasing.

Nel calcolo del value in use, il discount rate utilizzato è il WACC riferito all'area geografica di appartenenza, il cui valore aggregato determina il WACC di Gruppo.

2.8. Beni in leasing

Il 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 16 Leasing, che sostituisce lo IAS 17. Tale documento è stato adottato dall'Unione Europea mediante la pubblicazione dello stesso in data 9 novembre 2017. L'IFRS 16 si applica ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2019 o successivamente. Il nuovo principio elimina di fatto la differenza nella contabilizzazione del leasing operativo e finanziario pur in presenza di elementi che consentono di semplificarne l'applicazione ed introduce il concetto di controllo all'interno della definizione di leasing. In particolare, per determinare se un contratto rappresenti o meno un leasing, l'IFRS 16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'utilizzo di una determinata attività per un determinato periodo di tempo.

Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva l'attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing. L'attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, comprensivo dell'importo della valutazione iniziale della passività del leasing, rettificato dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza, incrementato dei costi diretti iniziali sostenuti e di una stima dei costi che il locatario dovrà sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante o per il ripristino dell'attività sottostante o del sito in cui è ubicata, al netto degli incentivi al leasing ricevuti.

L'attività per il diritto di utilizzo viene ammortizzata successivamente a quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della durata del leasing, a meno che il leasing trasferisca la proprietà dell'attività sottostante al Gruppo al termine della durata del leasing. In tal caso, l'attività per il diritto di utilizzo sarà ammortizzata lungo la vita utile dell'attività sottostante, determinata sulla stessa base di quella di immobili e macchinari. Inoltre, l'attività per il diritto di utilizzo viene regolarmente diminuita delle eventuali perdite per riduzione di valore e rettificata al fine di riflettere eventuali variazioni derivanti dalle valutazioni successive della passività del leasing.

Il Gruppo valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati alla data di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing.

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020 91

I pagamenti dovuti per il leasing inclusi nella valutazione della passività del leasing comprendono:

– i pagamenti fissi (inclusi i pagamenti sostanzialmente fissi);

– i pagamenti dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza;

– gli importi che si prevede di pagare a titolo di garanzia sul valore residuo; e

– i pagamenti dovuti per il leasing in un periodo di rinnovo facoltativo se il Gruppo ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione di rinnovo, e le penalità di risoluzione anticipata del leasing, a meno che il Gruppo non abbia la ragionevole certezza di non risolvere anticipatamente il leasing.

La passività del leasing è valutata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo ed è rimisurata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che il Gruppo prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando il Gruppo modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, proroga o risoluzione o in caso di revisione dei pagamenti dovuti per il leasing fissi nella sostanza.

Quando la passività del leasing viene rimisurata, il locatario procede ad una corrispondente modifica dell'attività per il diritto di utilizzo. Se il valore contabile dell'attività per il diritto di utilizzo è ridotto a zero, il locatario rileva la modifica nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, il Gruppo espone le attività per il diritto di utilizzo che non soddisfano la definizione di investimenti immobiliari nella voce 'Immobilizzazioni materiali' e le passività del leasing nella voce 'Debiti Finanziari'.

Il Gruppo rileva i relativi pagamenti dovuti per il leasing come costo con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing.

Per i contratti sottoscritti prima del 1° gennaio 2019, il Gruppo stabiliva se l'accordo fosse o contenesse un leasing verificando se:

– l'adempimento dell'accordo dipendeva dall'utilizzo di una o più attività specifiche; e

– l'accordo trasferiva il diritto di utilizzare l'attività.

Le altre attività oggetto di leasing erano classificate come leasing operativi e non erano rilevate nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo. I pagamenti relativi ai leasing operativi erano rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing, mentre gli incentivi accordati al locatario venivano rilevati come una parte integrante del costo complessivo del leasing lungo la durata del leasing.

Le concessioni ottenute dai locatori come conseguenza della pandemia Covid-19 ("rent concessions") sono contabilizzate come canoni variabili negativi ed iscritte nel conto economico quando rispettano le seguenti condizioni:

si riferiscono a riduzioni dei soli pagamenti dovuti entro il 30 giugno 2021;

  • il totale dei pagamenti contrattuali dopo la rent concession è sostanzialmente uguale o inferiore ai pagamenti che erano previsti nel contratto originario;
  • non sono state concordate con il locatore altre sostanziali modifiche contrattuali.

2.9. Rimanenze di magazzino

Le rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono valutate al minore tra il costo medio ponderato di produzione o di acquisto ed il valore netto di realizzo. Il costo medio include i costi diretti dei materiali e del lavoro ed una quota di costi indiretti calcolata in proporzione alla normale capacità produttiva.

Il fondo svalutazione per materie prime e prodotti finiti è calcolato per ricondurre il costo al valore netto di realizzo sulla base di stime che tengono conto dell'anzianità della stagione produttiva e della possibilità di utilizzare la materia prima in produzione e di vendere i prodotti finiti attraverso i diversi canali distributivi (outlet e stock).

2.10.Strumenti finanziari

I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando il Gruppo diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario.

Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVOCI) e al fair value rilevato nell'utile/(perdita) d'esercizio (FVTPL).

Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

In sede di misurazione successiva, le attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli effetti di tale misurazione sono riconosciuti tra i componenti finanziari di reddito. Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment descritto al paragrafo Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, il Gruppo può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.

In sede di misurazione successiva, la valutazione effettuata in sede di iscrizione è riaggiornata ed eventuali variazioni di fair value sono riconosciute all'interno del conto economico complessivo. Così come per la categoria precedente, tali attività sono soggette al modello di impairment descritto al paragrafo Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Sono compresi tutti gli strumenti finanziari derivati. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI.

In sede di misurazione successiva, le attività finanziarie FVTPL sono valutate al fair value. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico consolidato nel periodo in cui sono rilevati, alla voce Proventi/Oneri finanziari.

Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria sono trasferiti o quando il Gruppo non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le

passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.

Gli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo consistono principalmente nelle voci di bilancio relative a cassa e disponibilità bancarie, crediti e debiti commerciali, crediti e debiti finanziari, altre attività e passività finanziarie correnti e non correnti e gli strumenti derivati.

Disponibilità e mezzi equivalenti

Le disponibilità e mezzi equivalenti includono i depositi bancari, le quote di fondi di liquidità ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. I conti correnti passivi sono iscritti tra le passività finanziarie nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria di Gruppo.

Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti

I crediti commerciali e gli altri crediti che derivano dalla fornitura di disponibilità finanziarie, di beni o di servizi da parte del Gruppo a soggetti terzi sono classificati nelle attività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio con riferimento ai crediti non commerciali.

I crediti finanziari correnti e non correnti, gli altri crediti correnti e non correnti ed i crediti commerciali ad eccezione delle attività derivanti da strumenti finanziari derivati, sono valutati, se hanno una scadenza prefissata, al costo ammortizzato calcolato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Le attività finanziarie sopra elencate sono valutate sulla base del modello di impairment introdotto dall'IFRS 9 ovvero adottando una logica di perdita attesa (Expected Loss), in sostituzione del framework IAS 39 basato tipicamente sulla valutazione delle perdite osservate (Incurred Loss).

Per i crediti commerciali il Gruppo adotta un approccio alla valutazione di tipo semplificato (cd. Simplified approach) che non richiede la rilevazione delle modifiche periodiche del rischio di credito, quanto piuttosto la contabilizzazione di una Expected Credit Loss ("ECL") calcolata sull'intera vita del credito (cd. lifetime ECL).

In particolare, la policy attuata dal Gruppo prevede la stratificazione dei crediti commerciali sulla base dei giorni di scaduto e di una valutazione della solvibilità della controparte e applica percentuali di svalutazione diverse che riflettono le relative aspettative di recupero. Il Gruppo applica poi una valutazione analitica in base all'affidabilità e capacità del debitore di pagare le somme dovute, per i crediti deteriorati.

Il valore dei crediti è esposto nella situazione patrimoniale-finanziaria al netto dei relativi fondi svalutazione. Le svalutazioni effettuate ai sensi dell'IFRS 9 sono rilevate nel conto economico consolidato al netto degli eventuali effetti positivi legati a rilasci o ripristini di valore.

Debiti commerciali, debiti finanziari ed altri debiti correnti e non correnti

I debiti commerciali e gli altri debiti che sorgono all'acquisto da un fornitore terzo di denaro, beni o servizi sono classificati tra le passività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio con riferimento ai debiti non commerciali.

I debiti finanziari correnti e non correnti, le altre passività correnti e non correnti ed i debiti commerciali sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value normalmente rappresentato dal costo dell'operazione che le origina, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamente, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, tutte le passività finanziarie sono iscritte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting.

Strumenti derivati

Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell'hedge accounting solo quando:

  • gli elementi coperti e gli strumenti di copertura soddisfano i requisiti di ammissibilità;
  • all'inizio della relazione di copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi del Gruppo nella gestione del rischio e della strategia nell'effettuare la copertura;
  • la relazione di copertura soddisfa tutti i seguenti requisiti di efficacia:
    • o esiste una relazione economica fra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
    • o l'effetto del rischio credito non è dominante rispetto alle variazioni associate al rischio coperto;
    • o il rapporto di copertura (hedge ratio) definito nella relazione di copertura è rispettato, anche attraverso azioni di ribilanciamento ed è coerente con la strategia di gestione dei rischi adottata dal Gruppo.

Fair value hedge

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value ("Fair value hedge") di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge

Quando uno strumento finanziario derivato è designato come strumento di copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari, la parte efficace delle variazioni del fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata tra le altre componenti del conto economico complessivo e presentata nella riserva di copertura dei flussi finanziari. La parte efficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato che viene rilevata nelle altre componenti del conto economico complessivo è limitata alla variazione cumulata del fair value dello strumento coperto (al valore attuale) dall'inizio della copertura. La parte inefficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata immediatamente nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se la copertura cessa di soddisfare i criteri di ammissibilità o lo strumento di copertura è venduto, giunge a scadenza o è esercitato, la contabilizzazione delle operazioni di copertura cessa prospetticamente. Quando cessa la contabilizzazione delle operazioni di copertura per le coperture di flussi finanziari, l'importo accumulato nella riserva di copertura dei flussi finanziari rimane nel patrimonio netto fino a quando, nel caso di copertura di un'operazione che comporta la rilevazione di un'attività o una passività non finanziaria, è incluso nel costo dell'attività o della passività non finanziaria al momento della rilevazione iniziale o, nel caso delle altre coperture di flussi finanziari, è riclassificato nell'utile/(perdita) dell'esercizio nello stesso esercizio o negli stessi esercizi in cui i flussi finanziari futuri attesi coperti hanno un effetto sull'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se non si prevedono più futuri flussi finanziari coperti, l'importo deve essere riclassificato immediatamente dalla riserva per la copertura di flussi finanziari e dalla riserva per i costi della copertura nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

A seguito delle relazioni di copertura poste in essere i ricavi in valuta vengono tradotti nel bilancio consolidato al corrispondente cambio a termine per la relativa quota coperta.

2.11. Benefici ai dipendenti

I benefici correnti ai dipendenti che afferiscono ai salari e stipendi, ai contributi sociali e previdenziali, alle ferie maturate e non godute entro dodici mesi dalla data del bilancio ed altri fringe-benefits derivanti dal rapporto di lavoro sono riconosciuti nell'esercizio in cui il servizio è reso.

I benefici che saranno corrisposti ai dipendenti al termine del contratto di lavoro attraverso piani pensionistici a benefici definiti o a contribuzione definita sono contabilizzati lungo tutto l'arco temporale in cui il dipendente presta il proprio servizio ("vesting period").

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dai dipendenti nel corso di un predeterminato periodo di servizio.

L'obbligazione della società di finanziare i fondi per piani a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). Il valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali viene contabilizzato interamente nel conto economico complessivo nell'esercizio in cui maturano.

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria a fronte di piani a benefici definiti, rappresenta il valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti.

Piani a contribuzione definita

I pagamenti relativi ai piani a contribuzione definita effettuati dalle società del Gruppo sono rilevati a conto economico come costo quando sostenuti.

I dipendenti delle società italiane appartenenti al Gruppo beneficiano di piani a benefici definiti. Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

2.12. Fondi rischi ed oneri

Il Gruppo rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, a fronte di un evento passato, quando è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa.

Il Gruppo rileva un fondo per ristrutturazioni quando è stato approvato un dettagliato programma formale per la ristrutturazione e la ristrutturazione è iniziata o è stata comunicata pubblicamente. Le perdite operative future non sono oggetto di accantonamento.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

2.13. Pagamenti basati su azioni

Il fair value alla data di assegnazione degli incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale concessi ai dipendenti viene rilevato solitamente tra i costi, con un corrispondente aumento del patrimonio netto, lungo il periodo durante il quale i dipendenti ottengono il diritto agli incentivi. L'importo rilevato come costo viene rettificato per riflettere il numero effettivo di incentivi per i quali sono maturate le condizioni di permanenza in servizio e di conseguimento di risultati non di mercato, affinché l'importo finale rilevato come costo si basi sul numero di incentivi che soddisfano le suddette condizioni alla data di maturazione. Nel caso di incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni le cui condizioni non sono da considerarsi di maturazione, il fair value alla data di assegnazione del pagamento basato su azioni viene valutato al fine di riflettere tali condizioni. Con riferimento alle condizioni di non maturazione, le eventuali differenze tra le ipotesi previste alla data di assegnazione e quelle effettive non produrranno alcun impatto in bilancio.

Il fair value dell'importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolati per cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante il quale i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna data di chiusura dell'esercizio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni. Le eventuali variazioni del fair value della passività sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

2.14. Riconoscimento dei ricavi

Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall'IFRS 15, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni e/o servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento rispetto ad adempimento nel corso del tempo).

Le vendite del canale wholesale sono riconosciute alla spedizione del prodotto finito al cliente finale poiché tale momento riflette il passaggio di proprietà con i suoi rischi e benefici. L'accantonamento per resi e sconti è stimato sulla base delle previsioni future, tenuto conto dell'andamento storico del fenomeno ed è contabilizzato quale componente variabile del corrispettivo contrattuale con la contestuale presentazione di una passività per resi e della corrispondente attività nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria.

I componenti variabili del corrispettivo (ad esempio, effetto resi) sono riconosciuti in bilancio solo qualora sia altamente probabile che non si verifichi in futuro un significativo aggiustamento dell'importo dei ricavi rilevati.

Le vendite del canale retail sono riconosciute alla data della cessione diretta del bene al cliente finale.

I ricavi per royalties sono riconosciuti per competenza sulla base dei termini e degli ammontari previsti nel contratto di licenza, generalmente in base ai volumi di vendita.

Il Gruppo, al ricevimento di un pagamento anticipato effettuato dal cliente, rileva nella voce Altre passività correnti l'importo del pagamento anticipato per l'obbligazione di trasferire beni in futuro ed elimina tale passività rilevando il ricavo quando trasferisce tali beni.

Il Gruppo rileva i corrispettivi pagati ai clienti a riduzione dei ricavi quando i costi per servizi non sono stimabili attendibilmente ovvero nei costi quando i costi per servizi sono stimabili attendibilmente.

2.15. Oneri finanziari

Gli oneri finanziari per interessi sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle attività e passività finanziarie, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

2.16. Imposte

Le imposte iscritte a conto economico rappresentano l'ammontare per imposte correnti sul reddito e per imposte differite.

L'onere per imposte sul reddito, di competenza dell'esercizio, è determinato in base alla normativa vigente. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite passive e le imposte anticipate sono determinate sulla base di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori dell'attivo e del passivo del bilancio ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione.

Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le attività e passività per imposte differite non sono attualizzate.

Le imposte anticipate sulle perdite fiscali nonché sulle differenze temporanee sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possono essere recuperate.

I debiti tributari includono la stima dei rischi connessi ad incertezze sui trattamenti fiscali adottati per la determinazione delle imposte sul reddito in conformità al nuovo IFRIC 23. Tali incertezze possono derivare da: i) poca chiarezza o complessità delle norme fiscali; ii) cambiamenti nelle norme fiscali o chiarimenti da parte delle autorità fiscali; iii) verifiche e/o contenziosi fiscali in corso; iiii) informazioni pubbliche su accertamenti e/o conteziosi fiscali in corso che coinvolgono altre entità.

2.17. Utile per azione

Il Gruppo presenta l'utile base e diluito per azione, relativamente alle proprie azioni. L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile ai possessori di azioni della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione nell'esercizio rettificata per tener conto delle eventuali azioni proprie possedute. L'utile diluito per azione è calcolato rettificando l'utile o la perdita attribuibile ai possessori di azioni, nonché la media ponderata delle azioni in circolazione, come sopra definita, per tener conto degli effetti di tutte le potenziali azioni con effetto diluitivo.

2.18. Informazioni di segmento ("segment information")

Ai fini dell'IFRS 8 "Operating segments", l'attività svolta dal Gruppo è identificabile in un unico segmento operativo riferito al business Moncler.

2.19. Fair value

L'IFRS 13 rappresenta un'unica fonte di riferimento per la valutazione al fair value e per la relativa informativa quando tale valutazione è richiesta o consentita da altri principi contabili. Nello specifico, il principio riunisce la definizione di fair value stabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Inoltre, il nuovo principio sostituisce e amplia l'informativa di bilancio richiesta relativamente alle valutazioni al fair value dagli altri principi contabili, compreso l'IFRS 7.

L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. I livelli previsti, esposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:

  • input di livello 1: sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività e passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • input di livello 2: sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
  • input di livello 3: sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.

2.20. Accordi di Put & Call con i soci di minoranza

Il Gruppo iscrive le passività finanziarie relative alle opzioni put concesse ai soci di minoranza al valore attuale del prezzo di esercizio dell'opzione. Al momento del riconoscimento iniziale della passività tale valore viene riclassificato dal Patrimonio Netto riducendo la quota delle minoranze se i termini e le condizioni dell'opzione put danno al Gruppo accesso ai benefici economici collegati alla quota di capitale opzionata. Il Gruppo contabilizza tale quota come se fosse già stata acquistata in applicazione dell'anticipated interest method. La passività viene successivamente rideterminata ad ogni data di chiusura conformemente a quanto previsto dall'IFRS 9.

2.21. Principi contabili ed interpretazioni di recente pubblicazione

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2020

Titolo documento Data
emissione
Data di
entrata in
vigore
Data di
omologazione
Regolamento
UE e data di
pubblicazione
Modifiche ai riferimenti
al
Quadro
concettuale
negli IFRS
marzo 2018 1° gennaio
2020
29 novembre
2019
(UE) 2019/2075
6 dicembre
2019
Definizione di rilevante
(Modifiche allo IAS 1 e
allo
IAS 8)
ottobre 2018 1° gennaio
2020
29 novembre
2019
(UE) 2019/2104
10 dicembre
2019
Riforma degli indici di
riferimento
per
la
determinazione
dei
tassi
di
interesse
(Modifiche
all'IFRS
9,
allo IAS 39 e all'IFRS 7)
settembre
2019
1° gennaio
2020
15 gennaio 2020 (UE) 2020/34
16 gennaio
2020
Definizione
di
un'attività
aziendale
(Modifiche all'IFRS 3)
ottobre 2018 1° gennaio
2020
21 aprile 2020 (UE) 2020/551
22 aprile 2020
Concessioni sui canoni
connesse alla COVID-19
(Modifica all'IFRS 16)
maggio 2020 1° giugno
2020
9 ottobre 2020 (UE) 2020/1434
12 ottobre
2020

In merito alle concessioni relative ai contratti di locazione, il Gruppo ha adottato l'espediente pratico introdotto dall'emendamento al principio contabile IFRS 16 pubblicato dallo IASB in data 28 maggio 2020 ed omologato in data 12 ottobre 2020.

Principi contabili ed emendamenti non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo

Alla data di redazione del presente bilancio annuale gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei principi contabili ed emendamenti di cui nel seguito. Con riferimento ai principi applicabili, il Gruppo ha deciso di non esercitare l'opzione che prevede l'adozione anticipata ove prevista.

Titolo documento Data
emissione
Data di entrata
in vigore
Data di
omologazione
Regolamento UE
e data di
pubblicazione
Proroga dell'estensione
temporanea
dall'applicazione
dell'IFRS
9
(Modifiche
all'IFRS 4)
giugno
2020
1° gennaio
2021
15 dicembre
2020
(UE) 2020/2097
16 dicembre
2020
Riforma degli indici di
riferimento
per
la
determinazione
dei
tassi di interesse – Fase
2 (Modifiche all'IFRS 9,
allo IAS 39, all'IFRS 7,
all'IFRS 4 e all'IFRS 16)
agosto
2020
1° gennaio
2021
13 gennaio 2021 (UE) 2021/25
14 gennaio 2021

Alla data del presente bilancio, inoltre, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi contabili ed emendamenti:

Titolo documento Data
emissione
da parte
dello IASB
Data di entrata in
vigore del
documento IASB
Data di prevista
omologazione
da parte dell'UE
Standards
IFRS
14
Regulatory
Deferral
Accounts
gennaio 2014 1 gennaio 2016 Processo di
omologazione
sospeso in attesa
del nuovo principio
contabile sui "rate
regulated
activities".
IFRS
17
Insurance
Contracts,
including
subsequent
amendments issued in June 2020
maggio 2017
giugno 2020
1° gennaio 2023 TBD
Amendments
Sale or Contribution of Assets
between
an
Investor
and
its
Associate
or
Joint
Venture
(Amendments to IFRS 10 and IAS
28)
settembre
2014
Differita fino al
completamento
del progetto IASB
sull'equity method
Processo di
omologazione
sospeso in attesa
della conclusione
del progetto IASB
sull'equity method

Reference
to
the
Conceptual
Framework (Amendments to IFRS
3)
maggio 2020 1° gennaio 2022 TBD
Property, plant and equipment:
proceeds
before
intended
use
(Amendments to IAS 16)
maggio 2020 1° gennaio 2022 TBD
Onerous
contracts—Cost
of
fulfilling a contract (Amendments
to IAS 37)
maggio 2020 1° gennaio 2022 TBD
Annual
improvements
to
IFRS
Standards
(Cycle 2018–2020)
maggio 2020 1° gennaio 2022 TBD
Classification
of
Liabilities
as
Current
or
Non-current
(Amendments to IAS 1), including
subsequent amendment issued in
July 2020
gennaio 2020
luglio 2020
1° gennaio 2023 TDB

Il Gruppo adotterà tali nuovi principi ed emendamenti, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti sul Bilancio Consolidato, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

3. AREA DI CONSOLIDAMENTO

Al 31 dicembre 2020 il Bilancio Consolidato del Gruppo Moncler comprende la società Capogruppo Moncler S.p.A. e 36 società controllate, come riportato in dettaglio nella tabella allegata:

P arte cipazioni in s ocietà controllate S ede legale C apitale
s ociale
Valuta % di
pos s e s s o
S ocie tà controllante
Moncler S .p.A. Milano (Italia) 51.670.525 E UR
Indus tries S .p.A. Milano (Italia) 15.000.000 E UR 100,00% Moncler S .p.A.
Moncler Deuts chland GmbH Monaco (Germania) 700.000 E UR 100,00% Indus tries S .p.A.
Moncler E s paña S .L. Madrid (S pagna) 50.000 E UR 100,00% Indus tries S .p.A.
Moncler As ia P acific Ltd Hong Kong (C ina) 300.000 HKD 100,00% Indus tries S .p.A.
Moncler F rance S .à.r.l. P arigi (F rancia) 8.000.000 E UR 100,00% Indus tries S .p.A.
Moncler US A Inc New York (US A) 1.000 US D 100,00% Indus tries S .p.A.
Moncler UK Ltd Londra (R egno Unito) 2.000.000 GB P 100,00% Indus tries S .p.A.
Moncler J apan C orporation () (*) Tokyo (Giappone) 150.788.654 J P Y 65,97% Indus tries S .p.A.
Moncler S hanghai C ommercial C o. Ltd S hanghai (C ina) 82.483.914 C NY 100,00% Indus tries S .p.A.
Moncler S uis s e S A C hias s o (S vizzera) 3.000.000 C HF 100,00% Indus tries S .p.A.
Moncler B elgium S .p.r.l. B ruxelles (B elgio) 1.800.000 E UR 100,00% Indus tries S .p.A.
Moncler Denmark ApS C openhagen (Danimarca) 2.465.000 DKK 100,00% Indus tries S .p.A.
Moncler Holland B.V. Ams terdam (Olanda) 18.000 E UR 100,00% Indus tries S .p.A.
Moncler Hungary KF T B udapes t (Ungheria) 150.000.000 HUF 100,00% Indus tries S .p.A.
Moncler Is tanbul G iyim ve Teks til Ticaret Ltd. S ti. (*) Is tanbul (Turchia) 1.000.000 TR Y 51,00% Indus tries S .p.A.
Moncler S ylt Gmbh (*) Hamm (Germania) 100.000 E UR 51,00% Moncler Deuts chland GmbH
99,99% Indus tries S .p.A.
Moncler R us LLC Mos ca (R us s ia) 590.000.000 R UB 0,01% Moncler S uis s e S A
95,00% Indus tries S .p.A.
Moncler B ras il C omércio de moda e acess òrios Ltda.S an P aolo (Bras ile) 10.000.000 B R L 5,00% Moncler US A Inc
Moncler Taiwan Limited Taipei (C ina) 10.000.000 TWD 100,00% Indus tries S .p.A.
Moncler C anada Ltd Vancouver (C anada) 1.000 C AD 100,00% Indus tries S .p.A.
Moncler P rague s .r.o. P raga (R epubblica C eca) 200.000 C ZK 100,00% Indus tries S .p.A.
White Tech S p.zo.o. Katowice (P olonia) 369.000 P LN 70,00% Indus tries S .p.A.
Moncler Korea Inc. () (**) S eoul (C orea del S ud) 2.833.000.000 KR W 90,01% Indus tries S .p.A.
Moncler Middle E as t F Z-LLC Dubai (E mirati Arabi Uniti) 3.050.000 AE D 100,00% Indus tries S .p.A.
Moncler S ingapore P TE , Limited S ingapore 5.000.000 S GD 100,00% Indus tries S .p.A.
Indus tries Yield S .r.l. B acau (R omania) 25.897.000 R ON 99,00% Indus tries S .p.A.
1,00% Moncler Deuts chland GmbH
Moncler UAE LLC (*) Abu Dhabi (E mirati Arabi Uniti) 1.000.000 AE D 49,00% Moncler Middle E as t F Z-LLC
Moncler Ireland Limited Dublino (Irlanda) 350.000 E UR 100,00% Indus tries S .p.A.
Moncler Aus tralia P TY LTD Melbourne (Aus tralia) 2.500.000 AUD 100,00% Indus tries S .p.A.
99,00% Indus tries S .p.A.
Moncler Kazakhs tan LLP Almaty (Kazakhs tan) 250.000.000 KZT 1,00% Moncler R us LLC
Moncler S weden AB S toccolma (S vezia) 1.000.000 S E K 100,00% Indus tries S .p.A.
Moncler Norway AS Os lo (Norvegia) 3.000.000 NOK 100,00% Indus tries S .p.A.
99,00% Indus tries S .p.A.
Moncler Mexico, S . de R .L. de C .V. C ittà del Mes s ico (Mes sico) 33.000.000 MXN 1,00% Moncler US A Inc
99,00% Indus tries S .p.A.
Moncler Mexico S ervices , S . de R .L. de C .V. C ittà del Mes s ico (Mes sico) 11.000.000 MXN 1,00% Moncler US A Inc
Indus tries S .p.A.
Moncler Ukraine LLC Kiev (Ucraina) 47.367.417 UAH 99,99%
0,01%
Moncler S uis s e S A
Moncler New Zealand Limited Auckland (Nuova Zelanda) 2.000.000 NZD 100,00% Indus tries S .p.A.

(*) C ons olidata al 100% s enza attribuzione di interes s enze ai terzi.

(**) Il valore del capitale s ociale e la % di pos s es s o tengono conto delle azioni proprie detenute dalla s tes s a Moncler J apan C orporation.

(***) S ocietà precedentemente denominata Moncler S hins egae Inc.

In relazione all'area di consolidamento si segnalano le seguenti modifiche avvenute nel corso del 2020 rispetto al 31 dicembre 2019:

  • nel primo trimestre 2020 è stata realizzata la fusione tra le società Moncler USA Inc e Moncler USA Retail LLC;
  • nel secondo trimestre 2020 è stata costituita la società Moncler New Zealand Limited, che è entrata a far parte dell'area di consolidamento a partire dalla data di costituzione.

Si segnala che nel primo trimestre 2020, in conformità con gli accordi pre-esistenti, si è proceduto all'acquisto dal socio locale della prima quota (39,01% del capitale sociale) di Moncler

Shinsegae Inc., portando la % di possesso al 90,01%. In seguito a tale operazione la società è stata rinominata Moncler Korea Inc.

Si ricorda che le società Moncler Shinsegae Inc., Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil Ticaret Ltd. sti. e Moncler Japan Corporation, come nei periodi precedenti, sono consolidate al 100% senza attribuzione di interessenze ai terzi, come previsto dal principio dell'anticipated interest in presenza di accordi tra i Soci.

4. COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

4.1. Ricavi

Nel seguito si rappresentano le principali categorie di ricavi verso i clienti in base al canale di vendita e all'area geografica.

Ricavi per canale

I ricavi di vendita per canale sono riportati nella tabella seguente:

(E uro/000) E s e rcizio 2020 % E s ercizio 2019 %
R icavi cons olidati
di cui:
1.440.409 100,0% 1.627.704 100,0%
- Wholes ale 350.913 24,4% 370.787 22,8%
- R etail 1.089.496 75,6% 1.256.917 77,2%

La distribuzione avviene tramite due canali principali, il canale retail ed il canale wholesale. Il canale retail si compone dei punti vendita direttamente gestiti dal Gruppo (free-standing store, concession, e-commerce e factory outlet), mentre il canale wholesale comprende i punti vendita gestiti da terzi che vendono prodotti Moncler in spazi mono-marca (nella forma di shop-in-shop) e all'interno di negozi multi-marca (sia fisici che online).

Nel corso dell'esercizio 2020 il canale distributivo retail ha conseguito ricavi pari a Euro 1.089,5 milioni rispetto a Euro 1.256,9 milioni nell'esercizio 2019, in calo del 13,3%, a causa delle misure restrittive per limitare la diffusione del virus imposte dai diversi governi nel mondo durante tutto il 2020 e la conseguente ripetuta chiusura dei negozi. In deciso miglioramento i risultati della seconda parte dell'anno guidati dai mercati asiatici, in particolare da quello cinese e dall'ecommerce.

Il canale wholesale ha registrato ricavi pari a Euro 350,9 milioni rispetto a Euro 370,8 milioni nell'esercizio 2019, in diminuzione del 5,4%. Il miglioramento progressivo dei risultati nella seconda parte dell'anno è stato guidato da importanti riordini, da un diverso timing nelle spedizioni delle collezioni Autunno/Inverno e dall'ottima performance degli e-tailer.

Ricavi per area geografica

I ricavi di vendita sono ripartiti per area geografica come segue:

R icav i pe r area ge ografica
E s ercizio E s e rcizio
(E uro/000) 2020 % 2019 % Variazione Variazione %
Italia 122.345 8,5% 184.988 11,4% (62.643) (33,9)%
E ME A es clus a Italia 379.538 26,3% 463.530 28,5% (83.992) (18,1)%
As ia e R es to del Mondo 717.860 49,8% 715.244 43,9% 2.616 0,4%
Americhe 220.666 15,3% 263.942 16,2% (43.276) (16,4)%
Totale 1.440.409 100,0% 1.627.704 100,0% (187.295) (11,5)%

L'Asia ha registrato una performance positiva. La Cina continentale ha guidato i risultati della Region con tassi di crescita fortemente a doppia cifra ed in accelerazione negli ultimi mesi dell'anno, seguita da Corea e Giappone entrambi in ulteriore sviluppo negli ultimi mesi dell'anno.

In EMEA (esclusa Italia), nell'esercizio 2020, i ricavi sono diminuiti del 18,1%, con una performance in miglioramento nella seconda parte dell'anno, supportata da una buona domanda locale che, nonostante alcune chiusure temporanee dei negozi, ha parzialmente bilanciato l'assenza di turisti. Germania, Scandinavia e Russia hanno registrato la migliore performance, con ottimi risultati in entrambi i canali.

L'Italia ha registrato ricavi in calo del 33,9%, un trend continuato anche nel quarto trimestre. Tale risultato è stato influenzato in maniera importante delle stringenti misure di contenimento messe in atto per contenere l'epidemia da Covid-19, che hanno non solo limitato l'afflusso dei turisti, ma anche portato alla chiusura prolungata di negozi. Tali effetti sono continuati negli ultimi mesi dell'anno quando i principali negozi italiani sono stati chiusi per diversi giorni durante novembre e dicembre, mesi particolarmente importanti per il business di Moncler.

Le Americhe hanno registrato un calo del fatturato del 16,4%, con performance positive in entrambi i canali.

4.2. Costo del venduto

Nel 2020 il costo del venduto è diminuito in termini assoluti di Euro 11,6 milioni (-3,2%) passando da Euro 362,4 milioni del 2019 ad Euro 350,8 milioni del 2020. L'incidenza sui ricavi del costo del venduto è aumentata dal 22,3% nel 2019 al 24,4% nel 2020, prevalentemente per effetto delle importati svalutazioni delle rimanenze di prodotti Primavera/Estate 2020 effettuate nel primo semestre a causa della pandemia da Covid-19.

4.3. Spese di vendita

Le spese di vendita nel 2020 sono pari ad Euro 463,6 milioni (Euro 488,8 milioni nel 2019), con un decremento pari ad Euro 25,2 milioni rispetto al 2019.

L'incidenza delle spese di vendita sui ricavi, seppur in aumento dal 30,0% nell'esercizio 2019 al 32,2%, nel 2020, ha registrato un importante miglioramento nella seconda parte dell'anno grazie in particolare a un recupero di fatturato e ad un maggior controllo sui costi relativi ai negozi, in particolare a livello di affitti e personale.

Infatti, le spese di vendita includono principalmente costi per affitti esclusi dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 per Euro 110,7 milioni (Euro 144,9 milioni nel 2019), costi del

personale per Euro 107,3 milioni (Euro 119,1 milioni nel 2019), costi per ammortamenti relativi ai diritti di utilizzo per Euro 113,1 milioni (Euro 94,6 milioni nel 2019) e altri ammortamenti per Euro 62,6 milioni (Euro 56,6 milioni nel 2019).

Nel corso dell'anno, il Gruppo ha avviato importanti discussioni con i principali locatori per rinegoziare i canoni d'affitto alla luce degli effetti della pandemia da Covid-19. I benefici economici che sono sorti sono stati riflessi nei risultati del periodo e sono stati rilevati in questa voce poiché considerati come variazioni negative dei canoni anziché modifiche dei contratti di leasing. Come indicato nel paragrafo 2.21 il trattamento contabile adottato è coerente con l'espediente pratico introdotto dall'emendamento al principio contabile IFRS 16 pubblicato dallo IASB in data 28 maggio 2020 e omologato in data 12 ottobre 2020.

La voce include inoltre i costi per i piani di incentivazione azionaria per Euro 6,1 milioni (Euro 5,5 milioni nel 2019).

4.4. Spese generali ed amministrative

Le spese generali ed amministrative nel 2020 sono pari ad Euro 173,4 milioni, con un aumento di Euro 1,9 milioni rispetto all'anno precedente.

L'incidenza delle spese generali ed amministrative rispetto al fatturato è pari al 12,0%, rispetto al 10,5% del 2019, anche in questo caso con un miglioramento nella seconda parte dell'anno.

La voce include anche i costi per i piani di incentivazione azionaria per Euro 24,9 milioni (Euro 23,9 milioni nel 2019).

4.5. Spese di marketing

Le spese di marketing ammontano a Euro 83,8 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 5,8% rispetto al 7,0% dell'esercizio 2019, anche per effetto delle azioni di focalizzazione messe in atto a seguito della pandemia da Covid-19.

4.6. Risultato operativo

Nel 2020 il risultato operativo del Gruppo Moncler è stato pari ad Euro 368,8 milioni, rispetto ad Euro 491,8 milioni nel 2019. L'incidenza sui ricavi è pari al 25,6%, rispetto al 30,2% nel 2019 e ha visto un significativo miglioramento nella seconda parte dell'anno.

4.7. Proventi ed oneri finanziari

La voce è così composta:

(E uro/000) E s ercizio 2020 E s ercizio 2019
Interessi attivi e altri proventi finanziari 759 1.238
Utili su cambi 0 0
T otale prov enti finanziari 759 1.238
Interessi passivi e altri oneri finanziari (2.002) (1.591)
P erdite su cambi (1.038) (564)
T otale oneri finanziari (3.040) (2.155)
T otale oneri e prov enti finanziari es clus o
interes s i s u leas ing (2.281) (917)
Interessi sulle passività per leasing (21.021) (20.155)
T otale oneri e prov enti finanziari netti (23.302) (21.072)

4.8. Imposte sul reddito

Il carico fiscale del conto economico consolidato è così dettagliato:

(E uro/000) E s e rcizio 2020 E s e rcizio 2019
Impos te correnti
Impos te differite
(130.998)
85.845
(140.911)
28.879
Impatto fis cale a conto e conomico (45.153) (112.032)

La voce imposte differite nel 2020 accoglie il rilascio derivante dal riallineamento del valore fiscale al valore civilistico del marchio.

Per la composizione per natura delle attività e passività per imposte differite si rimanda al paragrafo 5.4.

La riconciliazione tra carico fiscale teorico, applicando l'aliquota teorica della Capogruppo, ed il carico fiscale effettivo è riportata nella seguente tabella:

R iconciliazione carico fis cale te orico -
effe ttiv o
Imponibile
fis cale 2020
Impos ta
2020
% impos ta
2020
Imponibile
fis cale 2019
Impos ta
2019
% impos ta
2019
(E uro/000)
R is ultato prima delle impos te 345.519 470.727
Impos te utilizzando l'aliquota fis cale te orica (82.925) 24,0% (112.974) 24,0%
Differenze temporanee (20.872) 6,0% (33.410) 7,1%
Differenze permanenti (8.467) 2,5% (2.068) 0,4%
Altre differenze (18.734) 5,4% 7.541 (1,6)%
Impos te differite riconos ciute a conto economico 85.845 (24,8)% 28.879 (6,1)%
Impos te all'aliquota fis cale e ffettiv a (45.153) 13,1% (112.032) 23,8%

La voce imposte differite nel 2020 accoglie principalmente il beneficio derivante dal rilascio delle imposte differite passive conseguente al riallineamento del valore fiscale al valore civilistico del marchio.

4.9. Costo del personale

La seguente tabella fornisce il dettaglio dei principali costi del personale dipendente per natura, confrontati con l'esercizio precedente:

(E uro/000) E s ercizio 2020 E s ercizio 2019
S alari e s tipendi e O neri s ociali
Accantonamento fondi pens ione del pers onale
(161.874)
(10.943)
(172.100)
(11.814)
Totale (172.817) (183.914)

Nel periodo i costi del personale sono scesi del 6%, con un lieve incremento della loro incidenza sui ricavi, da 11,3% nel 2019 a 12% nel 2020, per effetto della pandemia sui ricavi e della decisione aziendale di mantenere per la maggior parte dell'anno inalterati i salari base dei propri dipendenti, al netto dei contributi governativi a sostegno dell'occupazione per l'emergenza Covid-19.

Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione sono separatamente commentati alla sezione riferita alle Parti correlate a cui si rimanda (paragrafo 10.1).

Il costo relativo ai Piani di incentivazione basati su azioni, pari a complessivi Euro 31,0 milioni (Euro 29,4 milioni nel 2019), è separatamente commentato nel paragrafo 10.2.

Nella tabella sottostante è riportato il numero medio dei dipendenti full-time-equivalent (FTE) del 2020 comparato con l'esercizio precedente:

Dipendenti medi pe r area ge ografica
FTE E s e rcizio 2020 E s ercizio 2019
Italia 1.027 962
R es to dell'E uropa 1.655 1.631
As ia e Giappone 1.102 1.076
Americhe 308 306
Totale 4.092 3.975

Il numero puntuale dei dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2020 è pari a n. 4.398 unità (n. 4.569 nel 2019).

4.10.Ammortamenti e svalutazioni

Gli ammortamenti si suddividono come di seguito indicato:

(E uro/000) E s e rcizio 2020 E s e rcizio 2019
Ammortamenti immobilizzazioni materiali
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali
(185.302)
(15.674)
(157.532)
(13.591)
T otale Ammortamenti (200.976) (171.123)

L'incremento sia degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali che immateriali si riferisce principalmente agli investimenti effettuati nell'apertura di nuovi punti vendita o nella relocation/expansion di punti vendita già esistenti, agli investimenti in IT e all'ampliamento/automazione del polo logistico italiano.

Gli ammortamenti relativi ai diritti di utilizzo ammontano ad Euro 120,8 milioni (Euro 101,1 nel 2019), come esplicitato nel paragrafo 5.3.

Si rimanda ai commenti dei paragrafi 5.1 e 5.3 per ulteriori dettagli sugli investimenti dell'anno.

5. COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA CONSOLIDATA

5.1. Avviamento, marchi ed altre immobilizzazioni immateriali

Immobilizzazioni immateriali 31/12/2020 31/12/2019
(E uro/000) Valore lordo F ondo
ammortame nto
e impairment
Valore netto Valore ne tto
Marchi 223.900 0 223.900 223.900
Key money 56.837 (41.733) 15.104 20.513
S oftware 77.839 (40.835) 37.004 27.404
Altre immobilizzazioni immateriali 10.888 (8.741) 2.147 2.157
Immobilizzazioni immateriali in cors o 4.153 0 4.153 5.416
Avviamento 155.582 0 155.582 155.582
Totale 529.199 (91.309) 437.890 434.972

I movimenti delle immobilizzazioni immateriali sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2020

Valore lordo Immobilizzazioni
immateriali
(E uro/000)
Marchi K ey money S oftware Altre
immobilizzazio
ni immateriali
Immobilizza
zioni in
cors o e
acconti
Av v iamento Totale
01/01/2020 223.900 57.690 58.597 10.078 5.416 155.582 511.263
Incrementi 0 0 13.960 682 3.307 0 17.949
Decrementi 0 0 (295) (34) 0 0 (329)
Differenze di conversione 0 (853) (253) (22) 0 0 (1.128)
Altri movimenti inclus e riclas s ifiche 0 0 5.830 184 (4.570) 0 1.444
31/12/2020 223.900 56.837 77.839 10.888 4.153 155.582 529.199
F ondo ammortame nto e
impairment Immobilizzazioni
immateriali
(E uro/000)
Marchi K ey money S oftware Altre
immobilizzazio
ni immateriali
Immobilizza
zioni in
cors o e
acconti
Av v iamento Totale
01/01/2020 0 (37.177) (31.193) (7.921) 0 0 (76.291)
Ammortamenti 0 (4.978) (9.831) (865) 0 0 (15.674)
Decrementi
Differenze di conversione
0
0
0
422
6
183
32
13
0
0
0
0
38
618
Altri movimenti inclus e riclas s ifiche 0 0 0 0 0 0 0

Al 31 dicembre 2019

Valore lordo
Immobilizzazioni immateriali
(E uro/000)
Marchi K ey money S oftware Altre
immobilizzazio
ni immate riali
Immobilizzazioni
in cors o e
acconti
Av v iame nto Totale
01/01/2019 223.900 56.866 39.611 9.282 1.461 155.582 486.702
Incrementi 0 0 17.459 857 5.293 0 23.609
Decrementi 0 (59) (14) (29) 0 0 (102)
Differenze di convers ione 0 883 71 (32) 0 0 922
Altri movimenti inclus e
riclas s ifiche
0 0 1.470 0 (1.338) 0 132
31/12/2019 223.900 57.690 58.597 10.078 5.416 155.582 511.263
F ondo ammortamento e
impairme nt
Immobilizzazioni immateriali
(E uro/000)
Marchi K ey money S oftware Altre
immobilizzazio
ni immate riali
Immobilizzazioni
in cors o e
acconti
Av v iame nto Totale
01/01/2019 0 (31.210) (24.359) (6.731) 0 0 (62.300)
Ammortamenti 0 (5.551) (6.790) (1.250) 0 0 (13.591)
Decrementi
Differenze di convers ione
0
0
12
(428)
12
(56)
43
17
0
0
0
0
67
(467)
Altri movimenti inclus e
riclas s ifiche
0 0 0 0 0 0 0

L'incremento della voce software e immobilizzazioni in corso e acconti si riferisce agli investimenti in Information Technology per il supporto del business e delle funzioni corporate e per il progetto di internalizzazione dell'e-commerce.

Si rimanda ai commenti della Relazione sulla Gestione dove è fornita l'analisi degli investimenti nel corso dell'anno.

5.2. Perdite di valore su immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita ed avviamento

Le voci Marchi, Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e Avviamento derivante da precedenti acquisizioni non sono stati ammortizzati ma sono stati sottoposti alla verifica da parte del management in merito all'esistenza di eventuali perdite di valore.

Il test di impairment sul marchio è stato effettuato mediante la comparazione del valore di iscrizione del marchio con una stima del valore derivante dalla metodologia dei flussi di cassa attualizzati (Discounted Cash Flow) derivanti dall'applicazione del Royalty Relief Method, sulla base del quale i flussi sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalty applicata all'ammontare dei ricavi che il marchio è in grado di generare.

Il valore recuperabile dell'avviamento è stato verificato con un approccio "asset side" confrontando il valore d'uso ("value in use") della Cash Generating Unit con il valore contabile del suo capitale investito netto ("carrying amount").

Per la valutazione 2020, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati per l'esercizio 2021 sul Budget approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 28 gennaio 2021, per l'esercizio 2022 sul Business Plan 2020-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 giugno 2020 e

per gli esercizi dal 2023 al 2025 sulla base di stime del management coerenti con i piani di sviluppo attesi e con le valutazioni ottenute da consulenti esterni indipendenti.

Il tasso "g" di crescita utilizzato è stato pari al 2,9%.

Il tasso di sconto è stato calcolato usando il costo medio del capitale (Weighted Average Cost of Capital, "WACC"), vale a dire ponderando il tasso atteso di rendimento sul capitale investito al netto dei costi delle fonti di copertura di un campione di società appartenenti allo stesso settore. Il calcolo ha tenuto conto del mutato scenario dell'economia rispetto al precedente esercizio ed alle conseguenti implicazioni in termini di tassi di interesse. Il costo medio del capitale (WACC) è stato calcolato pari al 7,8%.

I risultati della sensitivity analysis evidenziano che il valore iscritto del marchio Moncler viene confermato fino a variazioni dei parametri di riferimento pari a g = 0% e WACC = 69,8%.

Analogamente, la medesima analisi di sensitività applicata all'intera Cash Generating Unit evidenzia una tenuta del valore a variazioni di parametri ancora superiori rispetto a quelli indicati per il marchio, confermando l'ampia recuperabilità del valore dell'avviamento.

Si sottolinea inoltre che la capitalizzazione di borsa della Società, basata sulla media della quotazione dell'azione Moncler nell'anno 2020, evidenzia un differenziale positivo significativo rispetto al patrimonio netto contabile del Gruppo, confermando quindi la tenuta dell'avviamento.

Immobilizzazioni mate riali 31/12/2019
F ondo
Valore lordo ammortamento Valore netto Valore netto
(E uro/000) e impairment
Terreni e fabbricati 790.863 (192.835) 598.028 597.930
Impianti e macchinari 33.273 (12.268) 21.005 14.429
Mobili e arredi 127.187 (83.671) 43.516 45.464
Migliorie s u beni di terzi 263.157 (155.703) 107.454 119.932
Altri beni 31.079 (21.712) 9.367 9.045
Immobilizzazioni materiali in cors o 23.617 0 23.617 19.740
Totale 1.269.176 (466.189) 802.987 806.540

5.3. Immobilizzazioni materiali nette

I movimenti delle immobilizzazioni materiali sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2020

Valore lordo Immobilizzazioni
materiali
(E uro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie s u
beni di te rzi
Altri beni Immobilizzazio
ni in cors o e
acconti
T otale
01/01/2020
Incrementi
Decrementi
P rima adozione IFR S 16
Differenze di convers ione
Altri movimenti inclus e riclas s ifiche
31/12/2020
699.688
141.183
(12.758)
0
(23.574)
(13.676)
790.863
22.960
4.357
(323)
0
(74)
6.353
33.273
119.019
15.575
(3.328)
0
(5.016)
937
127.187
246.730
25.453
(4.385)
0
(9.788)
5.147
263.157
26.525
4.739
(200)
0
(403)
418
31.079
19.740
21.251
(409)
0
(363)
(16.602)
23.617
1.134.662
212.558
(21.403)
0
(39.218)
(17.423)
1.269.176
F ondo ammortamento e
impairment
(E uro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie s u
beni di te rzi
Altri beni Immobilizzazio
ni in cors o e
acconti
T otale
01/01/2020
Ammortamenti
Decrementi
Differenze di convers ione
Altri movimenti inclus e riclas s ifiche
(101.758)
(121.643)
6.698
7.889
15.979
(8.531)
(3.931)
167
27
0
(73.555)
(15.925)
2.179
3.556
74
(126.798)
(39.230)
4.297
6.102
(74)
(17.480)
(4.573)
92
249
0
0
0
0
0
0
(328.122)
(185.302)
13.433
17.823
15.979
31/12/2020 (192.835) (12.268) (83.671) (155.703) (21.712) 0 (466.189)

Al 31 dicembre 2019

Valore lordo Immobilizzazioni
materiali
(E uro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie s u
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in cors o e
acconti
Totale
01/01/2019 6.339 14.400 108.088 187.319 18.730 18.530 353.406
Incrementi 219.198 8.723 16.621 51.913 6.563 8.976 311.994
Decrementi (1.643) (171) (3.545) (6.617) (285) 0 (12.261)
P rima adozione IFR S 16 469.165 0 0 0 1.407 0 470.572
Differenze di convers ione 6.629 (56) 1.833 3.067 73 124 11.670
Altri movimenti inclus e riclas s ifiche 0 64 (3.978) 11.048 37 (7.890) (719)
31/12/2019 699.688 22.960 119.019 246.730 26.525 19.740 1.134.662
F ondo ammortamento e
impairment
(E uro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie s u
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in cors o e
acconti
Totale
01/01/2019 (863) (6.152) (59.198) (96.855) (13.368) 0 (176.436)
Ammortamenti (100.854) (2.484) (15.531) (34.373) (4.290) 0 (157.532)
Decrementi 202 96 1.927 5.582 216 0 8.023
Differenze di convers ione (243) 9 (950) (1.542) (38) 0 (2.764)
Altri movimenti inclus e riclas s ifiche 0 0 197 390 0 0 587
31/12/2019 (101.758) (8.531) (73.555) (126.798) (17.480) 0 (328.122)

A seguire si riportano i movimenti relativi alle attività per diritto di utilizzo derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.

Attiv ità pe r diritto di
utilizzo
(E uro/000)
Te rre ni e
fabbricati
Altri beni Totale
01/01/2020 592.408 1.215 593.623
Incrementi 139.923 850 140.773
Decrementi (6.061) (8) (6.069)
Ammortamenti (121.117) (767) (121.884)
Differenze di convers ione (15.646) 1 (15.645)
31/12/2020 589.507 1.291 590.798

Oltre ai sopra citati effetti derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16, i movimenti delle immobilizzazioni materiali nel 2020 evidenziano l'incremento delle voci impianti e macchinari, mobili ed arredi, migliorie su beni di terzi ed immobilizzazioni in corso ed acconti: tali voci sono correlate principalmente allo sviluppo della rete retail, all'ampliamento/relocation di alcuni importanti negozi e all'ampliamento/automazione del polo logistico italiano.

Si rimanda ai commenti della Relazione sulla Gestione dove è fornita l'analisi degli investimenti nel corso dell'anno.

In considerazione della rilevanza degli impatti consuntivi e prospettici conseguenti alla pandemia da Covid-19, il Gruppo ha formalizzato un impairment test con le modalità descritte nel paragrafo 2.7.

In particolare, per ogni Cash Generating Unit (CGU), il valore recuperabile è stato verificato con un approccio "asset side" confrontando il valore d'uso ("value in use") della relativa Cash Generating Unit con il valore contabile del suo capitale investito netto ("carrying amount").

Per la valutazione 2020, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati per l'esercizio 2021 sul Budget approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 28 gennaio 2021, per l'esercizio 2022 sul Business Plan 2020-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 giugno 2020 e per gli esercizi dal 2023 al 2025 sulla base di stime del management coerenti con i piani di sviluppo attesi, la durata media dei contratti di affitto e con le valutazioni ottenute da consulenti esterni indipendenti.

Il discount rate utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa è pari al WACC di Gruppo (7,8%) disaggregato per ciascuna CGU, mentre il g rate di gruppo è pari ad 2,90%, mantenuto per ciascuna CGU, come di seguito riportato:

E ME A AP AC AME R IC HE G IAP P O NE C OR E A G R UP P O
WAC C 7,20% 9,00% 7,70% 7,60% 7,80% 7,80%
g rate 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 2,90%

I risultati della sensitivity analysis evidenziano che i valori recuperabili sono significativamente superiori ai valori contabili, anche in presenza di elevate variazioni dei parametri.

5.4. Crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite

I crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite sono compensate solo qualora esista una disposizione di legge all'interno di una stessa giurisdizione fiscale. Al 31 dicembre 2020 e 2019, l'esposizione è così dettagliata:

C re diti pe r impos te anticipate e de biti per impos te differite
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
C rediti per impos te anticipate 150.832 129.134
Debiti per impos te differite (6.396) (68.710)
Totale 144.436 60.424

Il decremento dei debiti per imposte differite deriva dal rilascio conseguente al riallineamento del valore fiscale al valore civilistico del marchio.

I movimenti delle imposte anticipate e differite passive, senza prendere in considerazione gli effetti di compensazione all'interno di una stessa giurisdizione fiscale, sono dettagliati nella tabella sottostante:

Saldo iniziale - Imposte a conto Imposte a patrimonio Effetto traduzione
Prima
Altri movimenti
Imposte anticipate e differite passive
(Euro/000)
1 Gennaio 2020 economico netto cambi adozione
IFRS16
31 Dicembre 2020
Immobilizzazioni materiali ed immateriali 18.768 3.603 0 (743) 0 (587) 21.041
Rimanenze 84.787 15.758 0 (3.966) 0 564 97.143
Crediti commerciali 3.858 (538) 0 (85) 0 0 3.235
Strumenti derivati 427 0 (43) 0 0 0 384
Benefici a dipendenti 3.105 (1.012) 25 (89) 0 0 2.029
Fondi rischi 11.487 4.814 0 (712) 0 0 15.589
Debiti commerciali 3.921 968 0 (32) 0 0 4.857
Altre variazioni temporanee 2.740 2.084 0 193 0 22 5.039
Perdite fiscali riportabili a nuovo 41 1.471 0 3 0 0 1.515
Attività fiscali 129.134 27.148 (18) (5.431) 0 (1) 150.832
Immobilizzazioni materiali ed immateriali (65.640) 61.810 0 233 0 1 (3.596)
Immobilizzazioni finanziarie 52 (352) 0 0 0 0 (300)
Rimanenze (753) (312) 0 0 0 0 (1.065)
Strumenti derivati (120) 0 (759) 0 0 0 (879)
Debiti commerciali 3 (3) 0 7 0 0 7
Altre variazioni temporanee (2.252) (2.451) (118) 4.306 0 0 (515)
Perdite fiscali riportabili a nuovo 0 5 0 (53) 0 0 (48)
Passività fiscali (68.710) 58.697 (877) 4.493 0 1 (6.396)
Imposte differite nette 60.424 85.845 (895) (938) 0 0 144.436
Saldo iniziale - Imposte a conto Imposte a patrimonio Effetto traduzione Prima Altri movimenti Saldo finale -
Imposte anticipate e differite passive 1 Gennaio 2019 economico netto cambi adozione 31 Dicembre 2019
(Euro/000) IFRS16
Immobilizzazioni materiali ed immateriali 6.910 2.904 0 167 8.622 165 18.768
Rimanenze 66.902 20.463 0 1.389 0 (3.967) 84.787
Crediti commerciali 3.930 (49) 0 (22) 0 (1) 3.858
Strumenti derivati 478 0 (52) 0 0 1 427
Benefici a dipendenti 3.354 (324) 46 50 0 (21) 3.105
Fondi rischi 4.785 2.552 0 80 0 4.070 11.487
Debiti commerciali 2.869 1.132 0 14 0 (94) 3.921
Altre variazioni temporanee 2.680 36 0 20 0 4 2.740
Perdite fiscali riportabili a nuovo (10) 89 0 0 0 (38) 41
Attività fiscali 91.898 26.803 (6) 1.698 8.622 119 129.134
Immobilizzazioni materiali ed immateriali (67.117) 1.570 0 (99) 0 6 (65.640)
Immobilizzazioni finanziarie 51 0 0 0 0 1 52
Rimanenze (555) (198) 0 0 0 0 (753)
Strumenti derivati 350 0 (470) 0 0 0 (120)
Debiti commerciali
Altre variazioni temporanee 0
(2.835)
11
693
0
0
0
0
0
0
(8)
(110)
3
(2.252)
Passività fiscali (70.106) 2.076 (470) (99) 0 (111) (68.710)

L'imponibile fiscale su cui sono state calcolate le imposte anticipate è dettagliato nella seguente tabella:

Impos te anticipate e differite pas s iv e
(E uro/000)
Imponibile
fis cale 2020
S aldo finale - 31
Dicembre 2020
Imponibile
fis cale 2019
S aldo finale - 31
Dicembre 2019
Immobilizzazioni materiali ed immateriali 79.586 21.041 69.778 18.768
R imanenze 392.633 97.143 349.296 84.787
C rediti commerciali 12.787 3.235 16.594 3.858
S trumenti derivati 1.596 384 1.778 427
Benefici a dipendenti 8.798 2.029 11.648 3.105
Fondi ris chi 63.928 15.589 39.125 11.487
Debiti commerciali 17.483 4.857 13.938 3.921
Altre variazioni temporanee 21.761 5.039 11.650 2.740
P erdite fis cali riportabili a nuovo 5.662 1.515 183 41
Attiv ità fis cali 604.234 150.832 513.990 129.134
Immobilizzazioni materiali ed immateriali (15.654) (3.596) (236.978) (65.640)
Immobilizzazioni finanziarie (1.254) (300) 213 52
R imanenze (3.819) (1.065) (2.699) (753)
S trumenti derivati (3.659) (879) (500) (120)
Debiti commerciali 23 7 13 3
Altre variazioni temporanee (1.740) (515) (8.950) (2.252)
P erdite fis cali riportabili a nuovo 25 (48) 0 0
P as s iv ità fis cali (26.078) (6.396) (248.901) (68.710)
Impos te differite nette 578.156 144.436 265.089 60.424

5.5. Rimanenze

Le rimanenze di magazzino al 31 dicembre 2020 ammontano ad Euro 202,8 milioni (Euro 208,9 al 31 dicembre 2019) e si compongono come riportato in tabella:

R imane nze
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
Materie prime 88.252 82.158
P rodotti in corso di lavorazione 14.197 26.111
P rodotti finiti 284.437 239.836
Magazzino lordo 386.886 348.105
F ondo obsoles cenza (184.116) (139.237)
Totale 202.770 208.868

Le rimanenze di magazzino, al lordo del fondo obsolescenza, incrementano per circa Euro 38,8 milioni (+11,1%) ed includono principalmente le materie prime e i prodotti finiti per le prossime stagioni.

Il fondo svalutazione prodotti finiti e materie prime riflette la miglior stima del management sulla base della ripartizione per anno e stagione delle giacenze di magazzino, sulle considerazioni desunte dall'esperienza passata delle vendite attraverso canali alternativi e le prospettive future dei volumi di vendita. Tale assunzione viene declinata in modo diverso nelle Region in cui opera il Gruppo, tenuto conto delle caratteristiche del singolo mercato.

I movimenti del fondo obsolescenza sono riepilogati nella seguente tabella:

F ondo obs oles ce nza
magazzino - mov imenti
(E uro/000)
1 G ennaio
2020
Accantonamento
a conto
economico
Utilizzo Differenza di
conv ers ione
31 Dice mbre
2020
Fondo obs oles cenza (139.237) (61.291) 13.419 2.993 (184.116)
Totale (139.237) (61.291) 13.419 2.993 (184.116)
F ondo obs oles ce nza
magazzino - mov imenti
(E uro/000)
1 G ennaio
2019
Accantonamento
a conto
economico
Utilizzo Differenza di
conv ers ione
31 Dice mbre
2019
Fondo obs oles cenza (103.648) (36.981) 2.038 (646) (139.237)

5.6. Crediti verso clienti

I crediti verso clienti al 31 dicembre 2020 ammontano ad Euro 174,1 milioni (Euro 167,9 milioni al 31 dicembre 2019) e sono così composti:

Crediti verso clienti
(Euro/000) 31/12/20 31/12/19
Crediti verso clienti 185.043 177.518
Fondo svalutazione crediti (10.699) (9.462)
Fondo per sconti futuri (200) (137)
Totale crediti verso clienti netti 174.144 167.919

I crediti verso clienti si originano dall'attività del Gruppo nel canale wholesale e sono rappresentati da posizioni che hanno generalmente termini di incasso non superiori a tre mesi.

Nel 2020 e nel 2019 non ci sono concentrazioni di crediti superiori al 10% riferiti a singoli clienti. L'esposizione dei crediti commerciali in valuta è contenuta nel paragrafo 9.1 a cui si rimanda.

I movimenti del fondo svalutazione crediti e del fondo sconti futuri sono dettagliati nelle seguenti tabelle:

F ondo s v alutazione crediti e
F ondo s conti
(E uro/000)
1 G ennaio
2020
Altri
mov ime nti
Accantonamento a
conto economico
Utilizzo Differenza
di
conv ers ione
31 Dice mbre
2020
Fondo svalutazione crediti
Fondo per s conti futuri
(9.462)
(137)
0
0
(1.364)
(72)
69
0
58
9
(10.699)
(200)
Totale (9.599) 0 (1.436) 69 67 (10.899)
F ondo s v alutazione crediti e
F ondo re s i e s conti
(E uro/000)
1 G ennaio
2019
Altri
mov ime nti
Accantonamento a
conto economico
Utilizzo Differenza
di
conv ers ione
31 Dice mbre
2019
Fondo svalutazione crediti
Fondo per s conti futuri
(8.290)
(388)
0
(40)
(1.495)
0
329
299
(6)
(8)
(9.462)
(137)
Totale (8.678) (40) (1.495) 628 (14) (9.599)

Il fondo svalutazione crediti è stato iscritto sulla base delle migliori stime del management sulla base dell'analisi dello scadenziario ed in relazione alla solvibilità dei clienti più anziani o soggetti a procedure di recupero forzato. I crediti svalutati si riferiscono a posizioni specifiche scadute e per i quali esiste un'incertezza sulla recuperabilità dell'ammontare iscritto a bilancio. Inoltre il

fondo svalutazione crediti include una stima della "expected loss" relativa ai crediti commerciali in bonis incrementata nel corso del 2020 per tenere conto del mutato contesto economico. Il fondo copre altresì eventuali rischi di revocatorie sui crediti commerciali principalmente riferiti ai clienti del Nord-America.

5.7. Cassa e banche

Al 31 dicembre 2020 la voce cassa e banche, che ammonta ad Euro 923,5 milioni (Euro 759,1 milioni al 31 dicembre 2019), include le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti ("cash equivalent") oltre le disponibilità liquide presso le banche.

L'ammontare iscritto a bilancio è allineato con il fair value alla data di redazione del bilancio. Il rischio di credito è limitato dal momento che le controparti sono istituti bancari di primaria importanza.

Il rendiconto finanziario evidenzia le variazioni della cassa e delle disponibilità liquide che comprendono la cassa e le banche attive e gli scoperti di conto corrente.

Le tabelle di seguito riportate evidenziano la riconciliazione dell'ammontare della cassa e delle disponibilità liquide con le disponibilità ed i mezzi equivalenti presentati nel rendiconto finanziario:

C as s a inclus a nel R e ndiconto finanziario
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
C as sa e dis ponibilità liquide in banca
Debiti in conto corrente
923.498
(15)
759.073
(3)
Totale 923.483 759.070

5.8. Crediti finanziari correnti

La voce crediti finanziari correnti si riferisce al credito derivante dalla valutazione di mercato dei derivati sulle coperture cambi.

5.9. Altre attività correnti e non correnti

Altre attiv ità correnti e non corre nti
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
R atei e risconti attivi correnti 10.310 8.521
Altri crediti correnti 10.776 15.237
Altre attiv ità correnti 21.086 23.758
R atei e risconti attivi non correnti 110 0
Depos iti cauzionali 33.036 30.113
P artecipazioni in s ocietà collegate 36 23
Altri crediti non correnti 341 321
Altre attiv ità non correnti 33.523 30.457
Totale 54.609 54.215

La voce altri crediti correnti contiene principalmente il credito verso l'erario per l'imposta sul valore aggiunto.

I depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi pagati a beneficio dell'affittuario, a garanzia del contratto di affitto.

La voce partecipazioni in società collegate accoglie la partecipazione del 22,5% nella società 3B Restaurant S.r.l. (stessa % nel 2019), che si occupa di ristorazione.

Non ci sono differenze tra il valore iscritto a bilancio ed il valore di mercato dei rispettivi crediti.

5.10.Debiti commerciali

I debiti commerciali ammontano ad Euro 211,9 milioni al 31 dicembre 2020 (Euro 248,6 milioni al 31 dicembre 2019) e si riferiscono ad obbligazioni di breve termine verso fornitori di beni e servizi. I debiti si riferiscono a posizioni pagabili a breve termine e non ci sono valori che eccedono i 12 mesi.

Nel 2020 e nel 2019 non ci sono posizioni debitorie concentrate verso singoli fornitori che eccedono il 10% del totale valore.

Non ci sono differenze tra il valore iscritto a bilancio ed il valore di mercato dei rispettivi debiti.

L'analisi dei debiti commerciali in valuta è inserita nel paragrafo 9.1 a cui si rimanda per ulteriori analisi.

5.11. Altre passività correnti e non correnti

Altre passività correnti e non correnti
(Euro/000) 31/12/20 31/12/19
Ratei e risconti passivi correnti 695 365
Anticipi da clienti 12.641 10.192
Debiti verso dipendenti e istituti previdenziali 31.603 39.933
Debiti per imposte, escluse le imposte sul reddito 17.329 16.881
Altri debiti correnti 21.742 19.763
Altre passività correnti 84.010 87.134
Ratei e risconti passivi non correnti 142 223
Altre passività non correnti 142 223
Totale 84.152 87.357

La voce debiti per imposte include principalmente l'imposta sul valore aggiunto e le ritenute sul reddito da lavoro dipendente.

5.12. Crediti e debiti tributari

I crediti tributari ammontano ad Euro 5,1 milioni al 31 dicembre 2020 (Euro 1,6 milioni al 31 dicembre 2019).

I debiti tributari ammontano ad Euro 93,6 milioni al 31 dicembre 2020 (Euro 98,5 milioni al 31 dicembre 2019). Tali debiti tributari sono iscritti al netto dei crediti per imposte correnti, ove la compensazione si riferisca ad una medesima giurisdizione ed alla stessa imposizione.

5.13. Fondi rischi non correnti

I movimenti dei fondi sono riportati nella seguente tabella:

F ondi ris chi
(E uro/000) 1 G ennaio 2020 Incre menti De crementi Differe nze
di
traduzione
Altri
mov imenti
31 Dicembre
2020
Altri fondi ris chi non correnti (10.703) (3.819) 1.334 313 (74) (12.949)
T otale (10.703) (3.819) 1.334 313 (74) (12.949)
F ondi ris chi
1 G ennaio 2019 Differe nze Altri 31 Dicembre
(E uro/000) Incre menti De crementi di mov imenti 2019
traduzione
Altri fondi ris chi non correnti (7.477) (2.342) 2.740 (96) (3.528) (10.703)
T otale (7.477) (2.342) 2.740 (96) (3.528) (10.703)

La voce altri fondi rischi non correnti include i costi di ripristino di negozi, i costi associati a controversie in corso e i costi per garanzia prodotti.

5.14.Fondi pensione e quiescenza

I movimenti dei fondi sono riportati nella seguente tabella:

F ondi pe nsione e quies cenza
(E uro/000) 1 G ennaio 2020 Increme nti De cre menti Diffe re nze
di
traduzione
Altri
mov ime nti
31 Dice mbre
2020
TF R e Fondo quies cenza (3.878) (897) 279 42 (174) (4.628)
F ondo indennità agenti (2.558) 0 0 0 0 (2.558)
Totale (6.436) (897) 279 42 (174) (7.186)
F ondi pe nsione e quies cenza
(E uro/000) 1 G ennaio 2019 Increme nti De cre menti Diffe re nze
di
traduzione
Altri
mov ime nti
31 Dice mbre
2019
TF R e Fondo quies cenza (3.404) (640) 320 12 (166) (3.878)
F ondo indennità agenti (2.558) 0 0 0 0 (2.558)
Totale (5.962) (640) 320 12 (166) (6.436)

I fondi pensione sono principalmente riferiti alle società italiane del Gruppo. A seguito della riforma della previdenza complementare, a partire dal 1° gennaio 2007 l'obbligazione ha assunto la forma di fondo pensione a contribuzione definita. Coerentemente, l'ammontare del debito per TFR iscritto prima dell'entrata in vigore della riforma e non ancora pagato ai dipendenti in essere alla data di redazione del bilancio, è considerato come un fondo pensione a benefici definiti i cui movimenti sono riportati nella seguente tabella:

Trattame nto fine rapporto - mov ime nti
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
Obbligazione netta all'inizio del periodo
Attività operative ces sate
(2.479) (2.341)
Interes s i s ull'obbligazione (20) (37)
C os to corrente (425) (337)
Liquidazioni 83 320
Utile/(P erdita attuariale) (174) (84)
O bbligazione ne tta alla fine de l pe riodo (3.015) (2.479)

La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia denominata "Projected Unit Credit Cost". Di seguito si riporta il dettaglio delle assunzioni economiche e demografiche utilizzate ai fini delle valutazioni attuariali.

Ipote s i adottate
Tas s o di Attualizzazione 0,34%
Tas s o di inflazione 1,00%
Tas s o nominale di cres cita delle retribuzioni 1,00%
Tas s o annuo di turnover 7,78%
P robabilità di richies ta di anticipazioni di TFR 2,22%
Mis ura di richies ta dell'anticipo 70,00%
Tavola di s opravvivenza - mas chi M2019 (*)
Tavola di s opravvivenza - femmine F 2019 (*)

(*) Tavole IS TAT popolazione res idente

La seguente tabella evidenzia gli effetti che ci sarebbero stati sull'obbligazione per benefici definiti a seguito delle variazioni, ragionevolmente possibili, delle ipotesi attuariali rilevanti alla fine dell'esercizio.

Analis i di s e ns itiv ità
(E uro/000) Variazione
Tas s o di attualizzazionie +0,5% (140)
Tas s o di attualizzazionie -0,5% 151
Incremento della probabilità di richies ta di anticipazioni di TF R x(+0,5% ) (13)
Decremento della probabilità di richies ta di anticipazioni di TF R x (-0,5% ) 14
Incremento del tas s o di inflazione (+0,5% ) 100
Decremento del tas s o di inflazione (-0,5% ) (94)
Incremento del tas s o nominale di cres cita delle retribuzioni (+0,5% ) 22
Decremento del tas s o nominale di cres cita delle retribuzioni (-0,5% ) (21)
Incremento dell'età di pens ionamento (+1 anno) 13
Decremento dell'età di pens ionamento (-1 anno) (13)
Incremento della s opravvivenza (+1 anno) 0
Decremento della s opravvivenza (-1 anno) (0)

5.15. Debiti finanziari

I debiti finanziari sono dettagliati nella seguente tabella:

De biti finanziari
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
Debiti in conto corrente e anticipi bancari a breve
termine 15 3
Debiti finanziari per leas ing correnti 102.791 105.523
Altri debiti a breve termine 47.617 21.255
De biti finanziari correnti 150.423 126.781
Debiti finanziari per leas ing non correnti 537.506 533.794
Altri debiti a lungo termine 25.338 78.203
De biti finanziari non corre nti 562.844 611.997
Totale 713.267 738.778

I debiti finanziari correnti includono i debiti in conto corrente, i debiti finanziari per leasing derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 e, nella voce altri debiti a breve termine, principalmente la quota entro l'anno delle passività finanziarie verso terzi soggetti non bancari.

I debiti finanziari non correnti includono i debiti finanziari per leasing derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 e le passività finanziarie verso terzi soggetti non bancari.

I debiti finanziari per leasing ammontano ad Euro 640 milioni (Euro 639 milioni nel 2019) e sono dettagliati come segue:

De biti finanziari pe r le as ing
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
Debiti finanziari per leas ing correnti 102.791 105.523
Debiti finanziari per leas ing non correnti 537.506 533.794
Totale 640.297 639.317

La movimentazione dei debiti finanziari per leasing nel corso del 2020 è evidenziata nella seguente tabella:

(E uro/000) IF R S 16 E x IAS 17 De biti finanziari
per leas ing
01/01/2020 639.207 110 639.317
Incrementi 131.877 0 131.877
Decrementi (136.852) (70) (136.922)
Oneri finanziari 21.996 6 22.002
Differenze di convers ione (15.977) 0 (15.977)
31/12/2020 640.251 46 640.297

Il dettaglio dei debiti finanziari non correnti per data di scadenza è illustrato nella successiva tabella:

S cadenziario de biti finanziari non corre nti
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
E ntro 2 anni 101.932 138.829
Da 2 a 5 anni 262.618 241.878
Oltre 5 anni 198.294 231.290
Totale 562.844 611.997

Il dettaglio dei debiti finanziari non correnti, esclusi i debiti finanziari per leasing non correnti, per data di scadenza è illustrato nella successiva tabella:

S cadenziario debiti finanziari non correnti es clus i debiti per
leas ing
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
E ntro 2 anni 7.551 52.722
Da 2 a 5 anni 17.787 25.481
Oltre 5 anni 0 0
Totale 25.338 78.203

Si riportano di seguito i flussi finanziari non attualizzati riferiti alla voce passività per leasing.

S cadenziario dei de biti per le as ing finanziari non attualizzati
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
E ntro 1 anno 125.094 125.109
Da 1 a 5 anni 352.442 354.193
Oltre 5 anni 231.189 255.990
Totale 708.725 735.292

Nel corso del 2020 non sono stati accesi nuovi finanziamenti bancari a medio lungo termine.

Infine, gli altri debiti a breve termine includono anche il fair value negativo, pari ad Euro 0,8 milioni (Euro 3,0 milioni negativi al 31 dicembre 2019), dei contratti di copertura del rischio di cambio descritti nel paragrafo 9.3.

P os izione finanziaria netta
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
A. C as s a 1.452 1.747
B . Altre dis ponibilità liquide 922.046 757.326
C . Titoli detenuti per la negoziazione 0 0
D. L iquidità (A)+(B )+(C ) 923.498 759.073
E . C re diti finanziari correnti 4.793 3.120
F . Debiti bancari correnti (15) (3)
G. P arte corrente dell'indebitamento non corrente 0 0
H. Debiti per leas ing finanziari correnti (102.791) (105.523)
I. Altri debiti finanziari correnti (47.617) (21.255)
J . Indebitame nto finanziario corre nte (F )+(G )+(H)+(I) (150.423) (126.781)
K . Indebitamento finanziario corrente netto (E )+(D)+(J ) 777.868 635.412
L. Debiti bancari non correnti 0 0
M. O bbligazioni emes s e 0 0
N. Debiti per leas ing finanziari non correnti (537.506) (533.794)
O . Altri debiti non correnti (25.338) (78.203)
P . Indebitamento finanziario non corrente (L )+(M)+(N)+(O ) (562.844) (611.997)
Q . Inde bitamento finanziario netto (K )+(P ) 215.024 23.415

La posizione finanziaria netta è dettagliata nella successiva tabella.

Posizione finanziaria netta così come definita dalla raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 (richiamata dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006).

5.16.Patrimonio netto

I movimenti del patrimonio netto per l'anno 2020 ed il periodo comparativo sono inclusi nei relativi prospetti del Bilancio Consolidato a cui si rimanda.

Al 31 dicembre 2020 il capitale sociale sottoscritto e versato è costituito da n. 258.352.624 azioni pari ad Euro 51.670.524,80, per un valore nominale di Euro 0,20 ciascuna.

Al 31 dicembre 2020 le azioni proprie detenute sono n. 5.585.803, pari allo 2,2% del capitale sociale, per un ammontare complessivo di Euro 184,7 milioni.

La riserva legale e la riserva sovraprezzo si riferiscono alla società Capogruppo Moncler S.p.A.

Nel 2020 non sono stati distribuiti dividendi ai soci della Capogruppo (Euro 100,8 milioni nel 2019).

L'aumento del capitale sociale e della riserva sovrapprezzo azioni deriva dall'esercizio di n. 68.300 opzioni maturate (per un numero pari di azioni) relativamente al Piano di Stock Option approvato dall'Assemblea Ordinaria dei soci Moncler in data 23 aprile 2015 al prezzo di esercizio pari ad Euro 16,34 per azione e dall'aumento di capitale sociale a titolo gratuito a servizio del Piano di Performance Share approvato nel 2016 (n. 304.800 azioni).

La variazione della riserva IFRS 2 deriva dal trattamento contabile relativo ai Piani di Stock Option e di Performance Share, ovvero dall'iscrizione del costo figurativo del periodo relativo ai suddetti piani e dalla riclassifica a utili indivisi del costo figurativo cumulato dei piani già chiusi.

La variazione degli utili indivisi si riferisce principalmente al riporto a nuovo del risultato 2019, alla riclassifica dalla riserva IFRS 2 sopra citata e all'adeguamento al valore di mercato delle passività finanziarie verso soggetti non bancari.

La voce riserva FTA accoglie gli effetti derivanti dall'applicazione iniziale del principio IFRS 16.

La voce altre riserve include gli altri utili complessivi, che si compone della riserva adeguamento cambi dei bilanci esteri, della riserva di copertura rischi su tassi di cambio e della riserva che accoglie gli utili/perdite attuariali. La riserva di conversione comprende le differenze cambio emerse dalla conversione dei bilanci delle società consolidate estere. La riserva di copertura include la porzione efficace delle differenze nette accumulate nel fair value degli strumenti derivati di copertura. La movimentazione di tali riserve è stata la seguente:

R is erv a Altri utili comples s iv i R is erv a di conv ers ione Altri compone nti
(E uro/000) Importo ante
impos te
Impos te Importo pos t
impos te
Importo ante
impos te
Impos te Importo
pos t
impos te
R is erv a al 01.01.2019 (6.071) 0 (6.071) (4.243) 1.004 (3.239)
Variazioni del periodo 3.195 0 3.195 2.006 (476) 1.530
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
R ilas cio a conto economico 0 0 0 0 0 0
R is erv a al 31.12.2019 (2.876) 0 (2.876) (2.237) 528 (1.709)
R is erv a al 01.01.2020 (2.876) 0 (2.876) (2.237) 528 (1.709)
Variazioni del periodo (15.307) 0 (15.307) 3.668 (895) 2.773
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
R ilas cio a conto economico 0 0 0 0 0 0
R is erv a al 31.12.2020 (18.183) 0 (18.183) 1.431 (367) 1.064

Risultato per azione

Il calcolo dell'utile per azione al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 è indicato nelle seguenti tabelle e si basa sul rapporto tra l'utile attribuibile al Gruppo ed il numero medio delle azioni, al netto delle azioni proprie detenute.

L'utile diluito per azione è in linea con l'utile base per azione in quanto al 31 dicembre 2020 gli effetti diluitivi derivanti dai piani di stock based compensation non sono significativi.

Con riferimento al calcolo dell'utile diluito per azione si precisa che è stato applicato il "treasury share method", previsto dallo IAS 33 paragrafo 45 in presenza di piani di stock based compensation.

Utile/(perdita) per azione
E se rcizio E se rcizio
2020 2019
Utile (perdita) del periodo (E uro/000) 300.351 358.685
Numero medio delle azioni dei s oci della controllante 252.674.625 251.723.961
Utile (perdita) attribuibile alle azioni dei soci de l
G ruppo - B as e (in E uro)
1,19 1,42
Utile (perdita) attribuibile alle azioni dei soci de l
G ruppo - Diluito (in E uro)
1,18 1,42

6. INFORMAZIONI DI SEGMENTO

Ai fini dell'IFRS 8 "Operating segments", l'attività svolta dal Gruppo è identificabile in un unico segmento operativo riferito al business Moncler.

7. IMPEGNI E GARANZIE PRESTATE

7.1. Impegni

Il Gruppo ha impegni derivanti principalmente da contratti di affitto per l'attività di vendita relativi a temporary store e pop-up store di durata inferiore all'anno e che quindi non rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16.

Al 31 dicembre 2020 l'ammontare dei canoni ancora dovuti per tali contratti è pari ad Euro 68 mila (Euro 221 mila nel 2019).

7.2. Garanzie prestate

Al 31 dicembre 2020 le garanzie prestate sono le seguenti:

G aranzie e fideius s ioni pres tate
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
G aranzie e fideius s ioni a fav ore di:
S oggetti e s ocietà terze 27.230 26.859
T otale garanzie e fideius s ioni pre s tate 27.230 26.859

Le garanzie si riferiscono principalmente a contratti di affitto di nuovi punti vendita.

8. PASSIVITA' POTENZIALI

Il Gruppo operando a livello globale è soggetto a rischi legali e fiscali che derivano dallo svolgimento delle normali attività. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, il Gruppo ritiene che alla data di redazione del presente documento non vi siano ulteriori passività potenziali rispetto a quanto già iscritto nei fondi accantonati nel Bilancio Consolidato.

9. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Gli strumenti finanziari del Gruppo comprendono la cassa e le disponibilità liquide, i finanziamenti, i crediti e debiti commerciali ed altri crediti e debiti correnti e non correnti oltre che i derivati.

Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività: rischio di mercato (principalmente relativo ai tassi di cambio e di interesse), rischio di credito (sia in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti che alle attività di finanziamento), rischio di liquidità (con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie ed all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale) e rischio di capitale.

La gestione dei rischi finanziari è svolta a livello di Headquarter che garantisce principalmente che ci siano sufficienti risorse finanziarie per far fronte alle necessità di sviluppo del business e che le risorse siano adeguatamente investite in attività redditizie.

Il Gruppo utilizza strumenti derivati per coprire l'esposizione a specifici rischi di mercato, quali il rischio legato alle fluttuazioni dei tassi di cambio, sulla base delle policy stabilite dal Consiglio di Amministrazione.

9.1. Rischio di mercato

Rischio di cambio

Il Gruppo opera a livello internazionale ed è esposto a rischi di cambio principalmente in Dollari americani, Yen giapponesi e Renminbi cinesi ed in misura minore in Dollari di Hong Kong, Sterline, Won coreani, Dollari canadesi, Franchi svizzeri, Dollari di Taiwan e Dollari di Singapore.

Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione ai rischi finanziari di mercato e gestisce tali rischi attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati, secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi.

Nell'ambito di tali politiche, l'uso di strumenti finanziari derivati è riservato alla gestione dell'esposizione alle fluttuazioni dei cambi connessi con i flussi monetari futuri. Non sono consentite attività di tipo speculativo.

Nel corso del 2020 il Gruppo ha posto in essere una politica di copertura dal rischio di cambio di natura transattiva sulle principali valute verso le quali è maggiormente esposto: USD, JPY, CNY, HKD, GBP, KRW, CAD, CHF, TWD e SGD. La diminuzione dei volumi per effetto del Covid-19 non ha impattato significativamente sulle politiche di copertura e non ha comportato over-hedging.

Gli strumenti utilizzati a tale scopo sono principalmente Currency Forward Contract e Currency Option Contract.

Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con l'obiettivo di rideterminare il tasso di cambio a cui le transazioni previste denominate in valuta saranno rilevate.

Le controparti di tali contratti sono primarie istituzioni finanziarie.

L'esposizione relativa ad attività e passività espresse in valuta è dettagliato nella seguente tabella (controvalore in Euro delle rispettive valute):

Dettaglio delle esposizioni in valuta 31/12/20
(Euro/000) Euro Yen JP Dollari US Yuan CN Dollari HK Franchi CH Sterline GB Won KR Dollari CA Altre Totale
Cassa e banche 555.687 69.614 84.190 95.984 10.276 6.552 19.081 32.999 4.442 44.673 923.498
Crediti finanziari 4.793 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4.793
Crediti verso clienti 33.222 43.356 4.125 65.248 694 245 5.554 15.364 2.824 3.512 174.144
Altre attività correnti 9.308 2.455 1.872 697 2.036 34 1.143 65 452 3.024 21.086
Altre attività non correnti 4.144 9.329 3.539 5.438 6.028 507 701 727 929 2.181 33.523
Totale attività 607.154 124.754 93.726 167.367 19.034 7.338 26.479 49.155 8.647 53.390 1.157.044
Debiti commerciali (150.364) (24.187) (14.494) (13.241) 635 (1.118) (1.744) (1.084) (1.551) (4.755) (211.903)
Finanziamenti (392.544) (44.192) (118.139) (15.959) (42.708) (11.287) (27.563) (4.509) (9.747) (46.619) (713.267)
Altri debiti correnti (34.319) (8.372) (10.931) (11.138) (1.005) (482) (5.714) (7.356) (1.269) (3.424) (84.010)
Altri debiti non correnti (140) 0 0 0 0 0 (2) 0 0 0 (142)
Totale passività (577.367) (76.751) (143.564) (40.338) (43.078) (12.887) (35.023) (12.949) (12.567) (54.798) (1.009.322)
Totale netto esposizione in valuta 29.787 48.003 (49.838) 127.029 (24.044) (5.549) (8.544) 36.206 (3.920) (1.408) 147.722
Dettaglio delle esposizioni in valuta 31/12/19
(Euro/000) Euro Yen JP Dollari US Yuan CN Dollari HK Franchi CH Sterline GB Won KR Dollari CA Altre Totale
Cassa e banche 504.999 50.839 53.622 31.584 16.705 5.582 15.266 28.648 4.882 46.946 759.073
Crediti finanziari 3.120 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3.120
Crediti verso clienti 36.096 49.401 15.300 43.704 849 91 4.383 12.031 1.770 4.294 167.919
Altre attività correnti 11.651 3.980 655 1.169 201 21 1.659 84 101 4.237 23.758
Altre attività non correnti 3.911 9.192 1.688 3.688 6.854 503 509 750 618 2.744 30.457
Totale attività 559.777 113.412 71.265 80.145 24.609 6.197 21.817 41.513 7.371 58.221 984.327
Debiti commerciali (171.836) (39.954) (13.729) (9.234) (2.545) (489) (2.245) (1.782) (1.202) (5.605) (248.621)
Finanziamenti (400.662) (49.473) (117.782) (21.242) (40.846) (9.106) (27.237) (5.451) (9.570) (57.409) (738.778)
Altri debiti correnti (46.952) (4.178) (9.763) (4.217) (1.211) (872) (4.223) (11.418) (732) (3.568) (87.134)
Altri debiti non correnti (70) 0 30 0 0 4 (2) 0 (185) 0 (223)
Totale passività (619.520) (93.605) (141.244) (34.693) (44.602) (10.463) (33.707) (18.651) (11.689) (66.582) (1.074.756)
Totale netto esposizione in valuta (59.743) 19.807 (69.979) 45.452 (19.993) (4.266) (11.890) 22.862 (4.318) (8.361) (90.429)

Alla data di bilancio il Gruppo aveva in essere coperture per Euro 77,8 milioni (Euro 91,0 milioni al 31 dicembre 2019) a fronte di crediti ancora da incassare e coperture per Euro 226,6 milioni (Euro 317,6 milioni al 31 dicembre 2019) a fronte di ricavi futuri. Con riferimento alle transazioni in valuta, si segnala che una variazione dei rispettivi tassi di cambio pari a +/-1% avrebbe comportato i seguenti effetti:

De ttaglio de lle trans azioni in
v aluta
(E uro/000) Y e n J P Dollari
US
Y uan C N Dollari
HK
Won K R S terline
G B
Altre
E ffetto di un appre zzame nto de i
cambi pari a +1%
R icavi 2.267 2.244 2.807 195 1.179 664 285
R isultato operativo 1.195 1.106 1.874 (33) 701 464 58

E ffetto di un de prezzame nto dei

cambi pari a -1%
R icavi (2.313) (2.289) (2.864) (199) (1.203) (678) (291)
R isultato operativo (1.219) (1.129) (1.912) 34 (715) (473) (59)

Con riferimento a quanto previsto dall'IFRS 13 si evidenzia che la categoria di strumenti finanziari valutati a fair value sono riconducibili ai derivati di copertura del rischio cambio. La valutazione di tali strumenti è basata sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri considerando i tassi di cambio alla data di bilancio (livello 2 come esposto nella sezione dei principi).

Rischio d'interesse

L'esposizione del Gruppo ai rischi di interesse è principalmente relativa alla cassa e alle disponibilità liquide, la cui gestione è presidiata centralmente.

Al 31 dicembre 2020 non sono presenti coperture sui tassi di interesse vista la limitata esposizione debitoria verso istituti finanziari.

9.2. Rischio di credito

Il Gruppo non ha significative concentrazioni di attività finanziarie (crediti commerciali ed altre attività correnti) che comportino un rischio di credito elevato. Le politiche del Gruppo sulla gestione delle attività finanziarie sono finalizzate a ridurre i rischi derivanti dalla mancata solvibilità della clientela wholesale. Le vendite nel canale retail sono effettuate attraverso riconosciute carte di credito e contanti. In aggiunta, l'ammontare dei crediti in essere è costantemente monitorato, tanto che l'esposizione del Gruppo per crediti inesigibili non è significativa e le percentuali storiche di passaggi a perdita sono molto basse. La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre 2020 è rappresentata dal valore contabile dei crediti commerciali iscritti in bilancio.

In relazione al rischio di credito derivante da altre attività finanziarie che non siano i crediti commerciali (che comprende cassa e depositi bancari a breve termine), il rischio di credito teorico per il Gruppo deriva dall'inadempienza della controparte con un'esposizione massima che è pari al valore contabile dell'attività finanziaria iscritta a bilancio, oltre che dal valore nominale delle garanzie prestate su debiti o impegni di terzi indicato nel paragrafo 7 delle Note esplicative. Il Gruppo ha in essere politiche che limitano l'ammontare dell'esposizione creditoria nelle diverse banche.

9.3. Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità deriva dalla capacità di ottenere risorse finanziarie ad un costo sostenibile per condurre le normali attività operative del Gruppo. I fattori che influenzano tale rischio sono riferibili alle risorse generate/assorbite dalla gestione corrente, dalla gestione degli investimenti e dei finanziamenti e dalla disponibilità di liquidità nel mercato finanziario.

A seguito della dinamicità del business, il Gruppo ha centralizzato le funzioni di tesoreria con lo scopo di mantenere la flessibilità nel reperimento di fonti finanziarie e mantenere la disponibilità delle linee di credito. Le procedure in essere per ridurre il rischio di liquidità sono le seguenti:

  • gestione centralizzata della tesoreria e della pianificazione finanziaria. Utilizzazione di un sistema centralizzato di controllo della posizione finanziaria netta del Gruppo e delle società controllate;
  • ottenimento di linee di credito idonee per creare un'adeguata struttura finanziaria per utilizzare al meglio la liquidità erogata dal sistema creditizio;
  • monitoraggio costante delle previsioni future sui flussi finanziari in base ai piani operativi e di sviluppo del Gruppo.

Il management ritiene che i mezzi finanziari ad oggi disponibili, insieme a quelli che sono generati dall'attività operativa corrente, permettano al Gruppo di raggiungere i propri obiettivi e di rispondere alle esigenze derivanti dallo sviluppo degli investimenti e del rimborso dei finanziamenti alle date di scadenza concordate.

Si evidenzia inoltre, con riferimento a quanto previsto dall'IFRS 13, che, tra le passività finanziarie, quelle relative all'impegno di acquisto di quote di minoranza sono valutate al fair value sulla base essenzialmente di modelli di valutazione riferibili al livello 3, come esposto nella sezione dei principi.

Si riporta nella seguente tabella un'analisi delle scadenze contrattuali (che includono anche gli interessi) per le passività finanziarie e per le attività finanziarie derivate.

F lus s i finanziari contrattuali
P as s iv ità finanziarie non
deriv ate
Totale
v alore
contabile
Totale entro 1 anno da 1 a 2 anni da 2 a 5 anni oltre 5 anni
(E uro/000)
S coperti bancari 0 0 0 0 0 0
Finanziamenti autoliquidanti 0 0 0 0 0 0
Debiti finanziari vs terzi 0 0 0 0 0 0
Finanziamenti chirografari 0 0 0 0 0 0
Debiti finanziari per leas ing 640.297 640.297 102.791 94.381 244.831 198.294
F lus s i finanziari contrattuali
Attiv ità e pas s iv ità finanziarie
deriv ate
Totale
v alore
contabile Totale entro 1 anno da 1 a 2 anni da 2 a 5 anni oltre 5 anni
(E uro/000)
Interes t rate s wap di copertura 0 0 0 0 0 0
C ontratti a termine s u cambi di
copertura (4.029) (4.029) (4.029) 0 0 0
- Flus s i in us cita 764 764 764 0 0 0
- Flus s i in entrata (4.793) (4.793) (4.793) 0 0 0

9.4. Rischi operativi e di gestione del capitale

Nella gestione dei rischi operativi, l'obiettivo principale del Gruppo è quello di gestire i rischi associati con lo sviluppo del business nei mercati esteri soggetti a leggi e regolamenti specifici.

Il Gruppo ha implementato degli standard sulle seguenti aree:

  • appropriato livello di suddivisione dei compiti e delle responsabilità (segregation of duties);
  • riconciliazione e controllo costante delle transazioni significative;
  • documentazione dei controlli e delle procedure;
  • sviluppo tecnico e professionale dei dipendenti;
  • valutazione periodica dei rischi corporate e identificazioni delle azioni correttive.

In relazione al rischio di capitale proprio, gli obiettivi del Gruppo sono rivolti alla prospettiva di continuità aziendale al fine di garantire un giusto ritorno economico agli azionisti ed altri

operatori pur mantenendo una classificazione di rischio buona nel mercato del capitale di debito. Il Gruppo gestisce la struttura del capitale ed effettua gli aggiustamenti in linea con i cambiamenti delle condizioni economiche generali e con gli obiettivi strategici.

10. ALTRE INFORMAZIONI

10.1. Rapporti con parti correlate

Vengono di seguito riportate le transazioni con parti correlate ritenute rilevanti ai sensi della "Procedura operazioni con parti correlate" adottata dal Gruppo.

La "Procedura operazioni con parti correlate" è disponibile sul sito internet della Società (www.monclergroup.com), Sezione "Governance/Documenti societari".

Le transazioni economiche ed i saldi verso società consolidate sono stati eliminati in fase di consolidamento e non sono pertanto oggetto di commento.

Nel 2020 le transazioni con parti correlate riguardano principalmente relazioni commerciali effettuate a condizioni di mercato come di seguito elencato:

  • La società Yagi Tsusho Ltd, controparte nell'operazione che ha costituito la società Moncler Japan Ltd, acquista prodotti finiti dalle società del Gruppo Moncler (Euro 107,2 milioni nel 2020, Euro 128,0 milioni nel 2019), e vende gli stessi alla società Moncler Japan Ltd (Euro 119,0 milioni nel 2020, Euro 145,9 milioni nel 2019) in forza del contratto stipulato in sede di costituzione della società.
  • La società Gokse Tekstil Kozmetik Sanayi ic ve dis ticaret limited sirketi, detenuta dal socio di minoranza della società Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil Ticaret Ltd. Sti., svolge prestazioni di servizi alla stessa in forza del contratto stipulato in sede di costituzione della società. Nel 2020 l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 0,1 milioni (Euro 0,1 milioni nel 2019).
  • La società La Rotonda S.r.l., riconducibile ad un dirigente del Gruppo Moncler, acquista prodotti finiti da Industries S.p.A. e fornisce prestazioni di servizi alla stessa. Nel 2020 l'ammontare complessivo dei ricavi risulta pari ad Euro 1,2 milioni (Euro 1,3 milioni nel 2019), mentre l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 0,2 milioni (Euro 0,2 milioni nel 2019).
  • Il Dott. Fabrizio Ruffini, fratello del Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato di Moncler S.p.A., fornisce servizi di consulenza aventi ad oggetto l'attività di ricerca, sviluppo e controllo di qualità dei prodotti a marchio Moncler. Nel 2020 l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 0,6 milioni (Euro 0,6 milioni nel 2019).

Le società Industries S.p.A. aderisce al consolidato fiscale della Capogruppo Moncler S.p.A.

Compensi ad Amministratori, Sindaci ed ai Dirigenti con responsabilità strategiche

Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione per l'anno 2020 sono pari ad Euro 3.882 migliaia (Euro 6.610 migliaia nel 2019).

Gli emolumenti al Collegio Sindacale per l'anno 2020 sono pari ad Euro 152 migliaia (Euro 164 migliaia nel 2019).

Nel 2020 il valore complessivo dei compensi relativi ai Dirigenti con responsabilità strategiche è pari ad Euro 994 migliaia (Euro 1.455 migliaia nel 2019).

Nel 2020 l'ammontare dei costi relativi ai Piani di Stock Option e di Performance Share (descritti nel paragrafo 10.2) riferiti a membri del Consiglio di Amministrazione e a Dirigenti con responsabilità strategiche è pari ad Euro 10.017 migliaia (Euro 10.958 migliaia nel 2019).

Le tabelle che seguono riassumono i rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate sopra descritte intercorsi nel 2020 e nell'esercizio precedente.

(E uro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2020 % 31/12/2019 %
Y agi Tsusho Ltd C ontratto Dis tribuzione a 107.178 (30,6)% 128.002 (35,3)%
Y agi Tsusho Ltd C ontratto Dis tribuzione a (119.027) 33,9% (145.937) 40,3%
G okseTekstil Kozmetik S anayi
ic ve dis ticaret limited sirketi
P re s tazioni di s e rvizi b (127) 0,1% (132) 0,1%
La R otonda S .r.l. Trans azione
c omme rc iale
c 1.198 0,1% 1.252 0,1%
La R otonda S .r.l. Trans azione
c omme rc iale
d (154) 0,0% (160) 0,0%
F abrizio R uffini P re s tazioni di s e rvizi b (552) 0,3% (553) 0,3%
Amministratori, sindaci e
dirigenti con responsabilità
strategiche
P re s tazioni lavorative b (13.342) 7,7% (17.363) 10,1%
Dirigenti con responsabilità
strategiche
P re s tazioni lavorative d (1.703) 0,4% (1.825) 0,4%
Totale (26.529) (36.716)

a inc ide nza % c alc olata s ul c os to de l ve nduto

b inc ide nza % c alc olata s ulle s pe s e ge ne rali e d amminis trative

c inc ide nza % c alc olata s ui ric avi

d inc ide nza % c alc olata s ulle s pe s e di ve ndita

(E uro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2020 % 31/12/2019 %
Y agi Tsusho Ltd De biti c omme rc iali a (15.677) 7,4% (20.728) 8,3%
Y agi Tsusho Ltd C re diti comme rc iali b 10.392 6,0% 14.699 8,8%
La R otonda S .r.l. C re diti comme rc iali b 813 0,5% 908 0,5%
La R otonda S .r.l. De biti c omme rc iali a (37) 0,0% (40) 0,0%
F abrizio R uffini De biti c omme rc iali a (137) 0,1% (138) 0,1%
Amministratori, sindaci e
dirigenti con
responsabilità strategiche A ltre pas s ività c orre nti
c (589) 0,7% (3.994) 4,6%
Totale (5.235) (9.293)

a inc ide nza % c alc olata s ui de biti comme rc iali

b inc ide nza % c alc olata s ui c re diti comme rc iali

c inc ide nza % c alc olata s ulle altre pas s ività c orre nti

Le tabelle di seguito rappresentano l'incidenza delle operazioni con parti correlate sui bilanci consolidati al 31 dicembre 2020 e 2019.

(E uro/000) 31 Dicembre 2020
S pes e generali
C os to del S pes e di ed
R icavi venduto vendita amminis trative
Totale parti correlate 1.198 (11.849) (1.857) (14.021)
Totale bilancio consolidato 1.440.409 (350.775) (463.583) (173.444)
Incidenza % 0,1% 3,4% 0,4% 8,1%
(E uro/000) 31 Dicembre 2020
A ltre
C rediti Debiti pas s ività
commerciali commerciali correnti
Totale parti correlate 11.205 (15.851) (589)
Totale bilancio consolidato 174.157 (211.917) (84.009)
Incidenza % 6,4% 7,5% 0,7%
31 Dicembre 2019
(E uro/000) S pes e generali
C os to del S pes e di ed
R icavi venduto vendita amminis trative
Totale parti correlate 1.252 (17.935) (1.985) (18.048)
Totale bilancio consolidato
Incidenza %
1.627.704
0,1%
(362.424)
4,9%
(488.759)
0,4%
(171.570)
10,5%
(E uro/000) 31 Dicembre 2019
A ltre
C rediti Debiti pas s ività
commerciali commerciali correnti
Totale parti correlate 15.607 (20.906) (3.994)

Incidenza % 9,3% 8,4% 4,6%

10.2. Piani di incentivazione azionaria

Il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2020 riflette i valori del Piano di Stock Option approvato nel 2015 e dei Piani di Performance Share approvati nel 2016, nel 2018 e nel 2020.

I costi relativi ai piani di incentivazione azionaria nel 2020 ammontano ad Euro 31,0 milioni, rispetto ad Euro 29,4 milioni nel 2019.

Per quanto concerne il Piano di Stock Option approvato nel 2015, si segnala che:

  • Il Piano 2015 prevedeva un vesting period che è terminato con l'approvazione del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2017. L'esercizio delle opzioni era legato al raggiungimento di specifici obiettivi di performance connessi all'EBITDA consolidato di Gruppo, che sono stati raggiunti;
  • Le opzioni erano esercitabili entro il termine massimo del 30 giugno 2020;
  • Il prezzo di esercizio di tali opzioni è pari ad Euro 16,34 e permette di sottoscrivere azioni nel rapporto di n. 1 azione ordinaria per ogni n. 1 opzione esercitata;
  • Il fair value del Piano 2015 è stato stimato alla data di assegnazione usando il metodo Black-Scholes, basandosi sulle seguenti ipotesi:
    • o prezzo dell'azione alla data di concessione delle opzioni Euro 16,34;
    • o vita stimata delle opzioni pari al periodo che va dalla data di assegnazione alla data stimata di esercizio 31 maggio 2019;
    • o percentuale di rendimento atteso del dividendo 1%;
    • o il fair value unitario Euro 3,2877.
  • Non ci sono effetti sul conto economico del 2020, mentre l'incremento di patrimonio per l'esercizio delle opzioni maturate a valere sul Piano ammonta ad Euro 1.116 mila;
  • Al 31 dicembre 2020 non vi sono opzioni in circolazione.

In data 20 aprile 2016 l'Assemblea dei Soci di Moncler S.p.A. ha approvato l'adozione di un piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2016-2018" ("Piano 2016") destinato ad Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori e/o consulenti di Moncler S.p.A. e delle sue Controllate che rivestano ruoli strategicamente rilevanti o comunque in grado di apportare un significativo contributo, nell'ottica del perseguimento degli obiettivi strategici del Gruppo.

Il Piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vesting period pari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dall'indice Earning Per Share cumulativo ("EPS") del Gruppo misurato nel periodo di vesting, eventualmente rettificato dalle condizioni di over/under performance.

Il numero massimo di azioni a servizio del Piano è pari a n. 3.800.000 rivenienti da un aumento di capitale e/o dall'assegnazione di azioni proprie.

Il Piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Il primo ciclo di attribuzione, avvenuto nel 2016, si è concluso con l'assegnazione di 2.856.000 diritti; il secondo ciclo di attribuzione, avvenuto il 29 giugno 2017, ha assegnato 365.500 diritti.

Per quanto concerne il primo ciclo di attribuzione, il piano si è concluso nel 2019 e per ulteriori informazioni si rimanda alla Relazione Finanziaria Annuale 2019.

Per quanto concerne il secondo ciclo di attribuzione:

  • Il vesting period pari a 3 anni è terminato con l'approvazione del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2019;
  • Gli obiettivi di performance sono stati raggiunti, unitamente alla condizione di over performance;
  • Sono state quindi assegnate ai beneficiari n. 388.800 azioni (comprensive di n. 64.800 azioni derivanti dall'over performance), tramite aumento di capitale sociale (n. 304.800 azioni) e utilizzo di azioni proprie (n. 84.000 azioni).

Al 31 dicembre 2020 non vi sono diritti in circolazione. L'effetto a conto economico nel 2020 ammonta ad Euro 0,7 milioni.

In data 16 aprile 2018 l'Assemblea dei Soci di Moncler S.p.A. ha approvato l'adozione di un piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2018-2020" ("Piano 2018") destinato ad Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori e/o consulenti di Moncler S.p.A. e delle sue Controllate che rivestano ruoli strategicamente rilevanti o comunque in grado di apportare un significativo contributo, nell'ottica del perseguimento degli obiettivi strategici del Gruppo.

Il Piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vesting pari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dall'indice Earning Per Share cumulativo ("EPS") del Gruppo misurato nel periodo di vesting, eventualmente rettificato dalle condizioni di over\under performance.

Il numero massimo di azioni a servizio del Piano è pari a n. 2.800.000 rivenienti dall'assegnazione di azioni proprie.

Il Piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Il primo ciclo di attribuzione, avvenuto nel 2018, si è concluso con l'assegnazione di 1.365.531 diritti. Il secondo ciclo di attribuzione, avvenuto nel 2019, si è concluso con l'assegnazione di n. 341.514 Diritti Moncler.

Al 31 dicembre 2020 risultano ancora in circolazione n. 1.232.638 diritti relativi al primo ciclo di attribuzione, il cui effetto a conto economico nel 2020 ammonta ad Euro 18,1 milioni e n. 295.404 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione, il cui effetto a conto economico nel 2020 ammonta ad Euro 3,6 milioni.

In data 11 giugno 2020, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato, ai sensi dell'art. 114-bis del TUF, l'adozione di un piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2020" destinato ad Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori, inclusi i consulenti esterni, di Moncler e delle sue controllate.

Il Piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vesting pari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dai seguenti indici del Gruppo, misurati nel periodo di vesting, eventualmente rettificati dalle condizioni di over/under performance: (i) Net Income, (ii) Free Cash Flow e (iii) ESG (Environmental Social Governance).

Il numero massimo di Azioni a servizio del Piano è pari a n. 2.000.000 rivenienti da un aumento di capitale e/o dall'assegnazione di azioni proprie.

Il Piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Con riferimento al primo ciclo di attribuzione, in data 11 giugno 2020, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'assegnazione di n. 1.350.000 Diritti Moncler.

Al 31 dicembre 2020 risultano in circolazione n. 1.252.977 diritti relativi al primo ciclo di attribuzione, il cui effetto a conto economico nel 2020 ammonta ad Euro 7,1 milioni.

Ai sensi dell'IFRS 2, i piani sopra descritti sono definiti come Equity Settled.

Per informazioni sui documenti informativi relativi ai Piani, si rinvia al sito internet della Società, www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance/Assemblea degli azionisti".

Ai sensi dell'IFRS 2, i piani sopra descritti sono definiti come Equity Settled.

Per informazioni sui documenti informativi relativi ai Piani, si rinvia al sito Internet della Società, www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance/Assemblea degli azionisti".

10.3.Società controllate e partecipazioni di terzi

A seguire i dati economico-finanziari delle società controllate che hanno partecipazioni di terzi significative.

P rincipali dati di
bilancio
31/12/2020
(E uro/000) Attiv ità P as s iv ità P atrimonio
Ne tto
R icav i Utile /
(P e rdita)
Utile /
(P e rdita) di
te rzi
White Tech S p.zo.o. 354 56 298 188 51 15
P rincipali dati di
bilancio
31/12/2019
(E uro/000) Attiv ità P as s iv ità P atrimonio
Ne tto
R icav i Utile /
(P e rdita)
Utile /
(P e rdita) di
te rzi
White Tech S p.zo.o. 310 44 266 183 34 10

L'utile/(perdita) di terzi differisce dall'utile/(perdita) di terzi di consolidato in quanto i dati sono presentati al lordo delle eliminazioni infragruppo.

R e ndiconto finanziario 2020 (*)
(E uro/000) White Te ch S p.zo.o.
C as h F low della G es tione Operativ a 97
F ree C as h F low 106
Ne t C as h F low 88
R e ndiconto finanziario 2019 (*)
(E uro/000) White Te ch S p.zo.o.
C as h F low della G es tione Operativ a 16
F ree C as h F low 6
Ne t C as h F low 9

(*) Grandezze esposte secondo lo schema del rendiconto finanziario della Relazione sulla gestione

10.4.Eventi ed operazioni significative non ricorrenti

Oltre all'impatto straordinario sui dati finanziari del Gruppo generati dalla pandemia Covid-19, già commentati nelle singole voci della presente relazione finanziaria annuale consolidata, segnaliamo che, in data 11 giugno 2020, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato, ai sensi dell'art. 114-bis del TUF, l'adozione di un piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2020" destinato ad Amministratori Esecutivi, Dirigenti con Responsabilità Strategiche, dipendenti e collaboratori, inclusi i consulenti esterni, di Moncler S.p.A. e delle sue controllate. Il Consiglio di Amministrazione di Moncler, riunitosi al termine dell'Assemblea in pari data, ha deliberato di dare attuazione al Piano di Stock Grant e, per l'effetto, ha approvato il regolamento di attuazione del predetto piano deliberando l'assegnazione di n. 1.350.000 azioni a favore di n. 106 beneficiari.

La descrizione dei piani di incentivazione azionaria ed i relativi costi sono esplicitati nel paragrafo 10.2.

In data 6 dicembre 2020, il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A. ha approvato all'unanimità il progetto di aggregazione di Sportswear Company S.p.A., società titolare del marchio Stone Island, in Moncler i cui termini sono disciplinati da un accordo quadro sottoscritto tra Moncler S.p.A., da un lato, e Rivetex S.r.l., (società riconducibile a Carlo Rivetti titolare di una partecipazione pari al 50,10% del capitale di Sportswear Company S.p.A.) e altri soci di Sportswear Company S.p.A. riconducibili alla famiglia Rivetti, titolari complessivamente del 19,90% del capitale di Sportswear Company S.p.A. Tale operazione verrà finalizzata nel 2021.

10.5.Operazioni atipiche e/o inusuali

Si segnala che nel Gruppo, nel corso dell'esercizio 2020 non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

10.6.Strumenti finanziari

Nella seguente tabella sono esposti, per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile ed il fair value, compreso il relativo livello della gerarchia del fair value degli strumenti finanziari valutati al fair value. Sono escluse le informazioni sul fair value delle attività e delle passività finanziarie non valutate al fair value, quando il valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value.

(Euro/000)
31 dicembre 2020 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - -
Contratti a termine su cambi di copertura 4.793 - 4.793 2
Totale 4.793 - 4.793
Attività finanziarie non valutate a fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 174.144 33.036
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 923.498 -
Totale 1.097.642 33.036 -
Totale generale 1.102.435 33.036 4.793
(Euro/000)
31 dicembre 2019 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - -
Contratti a termine su cambi di copertura 3.120 - 3.120 2
Totale 3.120 - 3.120
Attività finanziarie non valutate a fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 167.919 30.113
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 759.073 -
Totale 926.992 30.113 -
Totale generale 930.112 30.113 3.120
(Euro/000)
31 dicembre 2020 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - -
2
Contratti a termine su cambi di copertura (765) -
(765)
2
Altri debiti (46.852) (25.338) (72.190) 3
Totale (47.617) (25.338) (72.955)
Passività finanziarie non valutate a fair value
Debiti commerciali e altri debiti (*) (246.286) -
Debiti in conto corrente (*) (15) -
Anticipi bancari (*) - -
Finanziamenti bancari (*) - -
Debiti finanziari IFRS 16 (*) (102.791) (537.506)
Totale (349.092) (537.506) -

Totale generale (396.709) (562.844) (72.955)

(Euro/000)
31 dicembre 2019 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - - 2
Contratti a termine su cambi di copertura (3.020) - (3.020) 2
Altri debiti (18.235) (78.203) (96.438) 3
Totale (21.255) (78.203) (99.458)
Passività finanziarie non valutate a fair value
Debiti commerciali e altri debiti (*) (278.576) -
Debiti in conto corrente (*) (3) -
Anticipi bancari (*) - -
Finanziamenti bancari (*) - -
Debiti finanziari IFRS 16 (*) (105.523) (533.794)
Totale (384.102) (533.794) -
Totale generale (405.357) (611.997) (99.458)

(*) Trattasi di attività e passività finanziarie a breve il cui valore di carico approssima ragionevolmente il fair value che, pertanto, non è stato indicato.

10.7. Compensi alla società di revisione

Si evidenziano di seguito i corrispettivi della società di revisione:

Servizi di revisione, di attestazione
ed altri servizi
(Euro) Soggetto che ha
erogato il servizio
Corrispettivi di
competenza 2020
Revisione contabile KPMG S.p.A.
Rete KPMG S.p.A.
405.983
204.761
Servizi di attestazione KPMG S.p.A.
Rete KPMG S.p.A.
120.260
2.000
Altri servizi KPMG S.p.A.
Rete KPMG S.p.A.
32.543
513.934
Totale 1.279.481

10.8.Informativa ai sensi della legge n. 124/2017

In relazione a quanto richiesto dalla legge n. 124/2017, si segnala che, nel corso del 2020, la società Moncler S.p.A. ha beneficiato del credito di imposta relativo alla ricerca e sviluppo per l'anno 2019 per un importo pari ad Euro 2.349 migliaia, del credito di imposta sanificazione e DPI per Euro 28 mila e del contributo Art Bonus per Euro 39 mila e che la società Industries S.p.A. ha beneficiato del credito di imposta sanificazione e DPI per Euro 28 mila, del credito di imposta sugli affitti per Euro 319 mila e di contributi per la formazione dei dipendenti erogati da Fondimpresa per Euro 45 migliaia.

Ai fini degli adempimenti sopra citati, in relazione ad eventuali altri contributi ricevuti che rientrino nelle fattispecie previste, si rinvia inoltre all'apposito Registro nazionale pubblicamente consultabile.

10.9. Impatti Covid-19

Alla fine del 2019, un nuovo coronavirus Covid-19, è stato rilevato a Wuhan, nella regione di Hubei, in Cina. A febbraio 2021, il virus ha contagiato più di 105 milioni di persone in tutto il mondo e causato oltre 2,3 milioni di decessi. Al fine di contenere l'epidemia e proteggere la popolazione, diversi governi hanno imposto misure di contenimento e distanziamento sociale rigorose, tra cui la chiusura temporanea di tutte le attività non essenziali, cha hanno coinvolto diverse aree del business di Moncler.

Sin dalle prime notizie riguardanti la diffusione del virus, la Società ha tempestivamente nominato al suo interno una Task Force dedicata alla gestione di questa emergenza, ed ha immediatamente implementato importanti azioni e chiare procedure atte a salvaguardare la salute dei propri dipendenti e a proteggere il business.

Il perdurare della pandemia durante l'anno ha tuttavia prodotto effetti negativi significativi sui risultati 2020, sia in termini di ricavi che di marginalità, impattata anche dalle svalutazioni straordinarie per circa Euro 30 milioni dovutesi effettuare a causa dell'eccedenza imprevedibile di rimanenze di magazzino di prodotti Primavera/Estate 2020.

Per supportare la comunità milanese nel contesto della pandemia, il Gruppo ha anche deciso di destinare circa Euro 10 milioni a supporto di iniziative sociali tra cui la realizzazione di un programma di assistenza sanitaria domiciliare e la digitalizzazione delle scuole primarie e secondarie.

A seguito delle prime chiusure dei negozi Moncler imposte dai diversi governi in tutto il mondo, il Gruppo ha avviato diverse discussioni con i principali locatori per rinegoziare i canoni d'affitto alla luce del mutato scenario. I benefici che ne sono derivati, pari a circa Euro 25 milioni, sono stati riflessi nei risultati 2020.

Moncler ha infine aderito anche, ove possibile, alle misure di sostegno all'occupazione messe a disposizione dai governi locali a seguito dell'emergenza Covid-19, integrando in maggior parte il contributo governativo.

In questo contesto, è oltremodo importante sottolineare che la solidità patrimoniale del Gruppo garantisce un'elevata autonomia finanziaria a supporto delle esigenze operative e dei programmi di sviluppo di Moncler, pertanto si ritiene che la continuità aziendale sia ampiamente garantita.

11. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Non vi sono fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio.

Il presente Bilancio Consolidato, composto da conto economico consolidato, conto economico complessivo, prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario consolidato e note al Bilancio Consolidato, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico e i flussi di cassa e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili della Controllante e dalle società incluse nel consolidamento.

***

Per il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A.

Remo Ruffini Presidente e Amministratore Delegato

144 RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020 – MONCLER

3

BILANCIO D'ESERCIZIO

PROSPETTI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Conto economico Conto economico complessivo Situazione patrimoniale-finanziaria Variazioni di patrimonio netto Rendiconto finanziario

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

Informazioni generali

Principi contabili significativi

Commenti al conto economico

Commenti alla situazione patrimoniale-finanziaria

Garanzie prestate ed impegni

Passività potenziali

Informazioni su rischi finanziari

Altre informazioni

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2020

Moncler S.p.A. Sede Sociale: Via Stendhal 47, MILANO – ITALIA Capitale sociale: Euro 51.670.524,80 i.v. – Numero di registrazione CCIAA: MI-1763158 Partita Iva e codice fiscale: 04642290961

PROSPETTI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

CONTO ECONOMICO

C onto e conomico di cui parti correlate di cui parti correlate
(E uro) Note E s ercizio 2020 (nota 8.1) E s ercizio 2019 (nota 8.1)
R icavi 3.1 238.601.274 237.971.274 273.339.505 272.386.074
S pes e generali ed amminis trative (*) 3.2 (39.637.058) (7.197.557) (37.502.517) (9.963.598)
S pes e di marketing 3.3 (40.052.139) 0 (45.382.911) (1.500)
R is ultato ope rativ o 158.912.077 190.454.077
P roventi finanziari 3.5 420.336 331.968 161.435 156.198
Oneri finanziari 3.5 (352.564) (78.843) (564.653) (413.049)
R is ultato ante impos te 158.979.849 190.050.859
Impos te s ul reddito 3.6 14.949.883 (32.401.283)
R is ultato netto 173.929.732 157.649.576

(*) Include i piani di incentivazione azionaria. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto descritto nelle note di commento alla voce.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

C onto economico comples s iv o Note E s ercizio 2020 E s ercizio 2019
(E uro)
Utile (perdita) del periodo 173.929.732 157.649.576
Utili (perdite) sui derivati di copertura 4.15 1 0
C omponenti che potrebbero es s ere riv ers ati nel conto
economico in periodi s ucces s iv i 1 0
Utili (perdite) attuariali trattamento di fine rapporto 4.15 (90.275) 4.897
C omponenti che non s aranno riv ers ati nel conto
economico in periodi s ucces s iv i (90.275) 4.897
T otale altri utili (perdite) al netto dell'effetto fis cale (90.274) 4.897
T otale utile (perdita) comples s iv o 173.839.458 157.654.473

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

S ituazione patrimoniale - finanziaria
(E uro) Note 31/12/20 di cui parti
correlate
(nota 8.1)
31/12/19 di cui parti
correlate
(nota 8.1)
Marchi e altre immobilizzazioni immateriali, nette 4.1 225.634.820 225.507.083
Immobilizzazioni materiali, nette 4.3 1.400.751 1.716.504
P artecipazioni in società controllate 4.4 312.662.899 291.296.323
Altre attività non correnti 4.9 1.141.900 73.150
C rediti per imposte anticipate 4.5 1.429.224 456.837
Attiv o non corrente 542.269.594 519.049.897
C rediti verso clienti 4.6 257.807 509.483
C rediti verso società del G ruppo 4.6 135.820.122 135.820.122 60.330.290 60.330.290
Altre attività correnti 4.9 1.438.114 2.149.563
Altre attività correnti verso società del G ruppo 4.9 269.095 269.095 20.304.540 20.304.540
C rediti finanziari verso società del G ruppo 4.8 54.438.695 54.438.695 18.940.225 18.940.225
C assa e banche 4.7 62.293.432 56.471.518
Attiv o corrente 254.517.265 158.705.619
T otale attiv o 796.786.859 677.755.516
C apitale sociale 4.15 51.670.525 51.595.905
R iserva sovrapprezzo 4.15 173.374.223 172.271.861
Altre riserve 4.15 348.383.314 161.659.991
R isultato netto 4.15 173.929.732 157.649.576
P atrimonio netto 747.357.794 543.177.333
Debiti finanziari a lungo termine 4.13 993.514 1.221.055
Trattamento di fine rapporto 4.12 1.618.516 1.141.015
Debiti per imposte differite 4.5 2.410.021 64.865.248
P as s iv o non corrente 5.022.051 67.227.318
Debiti finanziari a breve termine 4.13 322.754 384.251
Debiti commerciali 4.10 16.111.947 18.991.164
Debiti commerciali verso società del G ruppo 4.10 41.797 41.797 10.775 10.775
Debiti tributari 4.14 12.251.795 29.088.408
Altre passività correnti 4.11 6.333.653 441.845 6.799.056 2.207.007
Altre passività correnti verso società del G ruppo 4.11 9.345.068 9.345.068 12.077.211 12.077.211
P as s iv o corrente 44.407.014 67.350.865
T otale pas s iv o e patrimonio netto 796.786.859 677.755.516

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

P
to d
elle
aria
zio
ni d
el P
atri
nio
pet
tto
ros
v
mo
ne
C
api
tale
ale
oci
s
R
is
erv
a
s
ov
zzo
R
is
erv
a
leg
ale
Alt
ri u
tili
les
iv
i
com
s
Alt
is
re r
erv
e
is
R
a IF
R
S
2
erv
R
is
a d
tili
erv
a u
bi
s
u c
am
R
is
a F
T
A
erv
Util
i in
div
is
i
R
is
el per
ulta
to d
iod
o
P
atri
nio
tto
mo
ne
(E
)
uro
No
te
rap
pre
p
P
atri
nio
Ne
al 0
1.0
1.2
019
tto
mo
4.1
5
51.
164
.02
5
171
.59
3.9
81
10.
300
.00
0
(10
8.0
75)
79.
102
.01
3
0 (20
.63
8)
25.
078
.79
1
138
.74
2.2
01
475
.85
2.2
98
Des
tina
zio
utile
izio
ced
ent
ne
es
erc
pre
e
0 0 0 0 0 12.
261
0 138
.72
9.9
40
(13
8.7
42.
201
)
0
itale
cial
ris
Aum
ent
ap
erv
o c
so
e e
e
431
.88
0
677
.88
0
0 0 0 0 0 (42
80)
3.4
0 686
.28
0
icla
ssif
ica
R
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Div
ide
ndi
0 0 0 0 0 0 0 (10
0.8
49.
568
)
0 (10
0.8
49.
568
)
Altr
aria
zio
ni n
el p
atri
nio
tto
e v
mo
ne
0 0 0 4.8
97
(41
89)
.87
8.1
0 0 51.
712
.03
9
0 9.8
38.
747
isul
de
l pe
riod
R
tato
o
0 0 0 0 0 0 0 0 157
.64
9.5
76
157
.64
9.5
76
al 3
P
atri
nio
1.1
2.2
019
tto
mo
ne
4.1
5
51.
595
.90
5
172
.27
1.8
61
10.
300
.00
0
(10
78)
3.1
37.
223
.82
4
12.
261
(20
8)
.63
114
.24
7.7
22
157
.64
9.5
76
543
.17
7.3
33
atri
nio
al 0
1.0
1.2
P
Ne
020
tto
mo
4.1
5
51.
595
.90
5
172
1.8
61
.27
10.
300
.00
0
(10
3.1
78)
37.
223
.82
4
12.
261
(20
8)
.63
114
.24
7.7
22
157
.64
9.5
76
.17
543
7.3
33
tina
zio
utile
izio
ced
Des
ent
ne
es
erc
pre
e
0 0 19.
181
0 0 7.1
34
0 157
.62
3.2
61
(15
)
7.6
49.
576
0
itale
cial
Aum
ris
ent
o c
ap
so
e e
erv
e
74.
620
1.1
02.
362
0 0 0 0 0 (60
0)
.96
0 1.1
16.
022
icla
ssif
ica
R
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Div
ide
ndi
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Altr
aria
zio
ni n
el p
atri
nio
tto
e v
mo
ne
0 0 0 (90
.27
4)
21.
227
.98
3
0 0 7.9
96.
998
0 29.
134
.70
7
isul
de
l pe
riod
R
tato
o
0 0 0 0 0 0 0 0 173
.92
9.7
32
173
.92
9.7
32
P
atri
nio
al 3
1.1
2.2
020
tto
mo
ne
4.1
5
51.
670
.52
5
173
.37
4.2
23
10.
319
.18
1
(19
3.4
52)
58.
451
.80
7
19.
395
(20
.63
8)
279
.80
7.0
21
173
.92
9.7
32
747
.35
7.7
94

PROSPETTO DI RENDICONTO FINANZIARIO

P ros petto di rendiconto finanziario
(E uro)
E s ercizio
2020
di cui parti
correlate
(nota 8.1)
E s ercizio
2019
di cui parti
correlate
(nota 8.1)
F lus s o di c as s a della ge s tione ope rativ a
R isultato del periodo 173.929.732 157.649.576
Ammortamenti immobilizzazioni 1.147.967 1.364.532
C osti (R icavi) finanziari, netti (67.772) 403.218
Operazioni con pagamento basato s u azioni regolato con strumenti rappresentativi di
capitale 7.858.405 6.163.059
Impos te dell'es ercizio (14.949.883) 32.401.283
Variazione dei crediti commerciali - (Incremento)/Decremento (75.238.156) (75.489.832) (6.029.034) (6.030.520)
Variazione dei debiti commerciali - Incremento/(Dec remento) (3.848.195) 31.022 (698.048) (2.277.079)
Variazione degli altri crediti/debiti correnti 312.860 (1.765.162) 450.808 51.503
F lus s o di cas s a generato/(as s orbito) dalla ges tione ope rativ a 89.144.958 191.705.394
Interess i pagati (342.356) (400.539)
Interess i ricevuti 336.600 161.435
Impos te e tas se pagate (89.382.904) (42.197.669)
Impos te ricevute da cons olidato fiscale 53.725.682 19.352.211
IVA ricevuta da C ons olidato IVA (12.346.306) 12.077.211
Variazione degli altri crediti/debiti non correnti 348.527 113.790
F luss o di cass a netto della ges tione ope rativ a (a) 41.484.201 180.811.833
F lus s o di c as s a della ge s tione de gli inve s tim enti
Acquisto di immobilizzazioni materiali ed immateriali (830.916) (904.106)
F luss o di cass a netto della ges tione degli inv es timenti (b) (830.916) (904.106)
F lus s o di c as s a della ge s tione de i finanziam enti
R imbors o di debiti per leas ing (448.972) (328.291)
Variazioni dei finanziamenti a breve termine, divers i dai finanziamenti bancari (35.498.470) (35.498.470) (9.142.510) (9.142.510)
Operazioni s ul patrimonio netto 0 (15.101.841)
Dividendi pagati ai soci 0 (100.849.568)
Aumento C apitale S ociale e ris erve 1.116.022 686.280
F luss o di cass a netto della ges tione finanziaria (c) (34.831.420) (124.735.930)
Incremento/(Decre me nto) ne tto della cas s a e altre dis ponibilità finanziarie
(a)+(b)+(c) 5.821.865 55.171.797
C as sa e altre dis ponibilità finanziarie all'inizio del periodo 56.471.518 1.299.721
Incremento/(Decremento) netto della cas sa e altre dis ponibilità finanziarie 5.821.865 55.171.797
C as sa e altre dis ponibilità finanziarie alla fine de l pe riodo 62.293.383 56.471.518

Per il Consiglio di Amministrazione

Remo Ruffini

Presidente e Amministratore Delegato

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

1. INFORMAZIONI GENERALI

1.1. Moncler S.p.A.

Moncler S.p.A. (a cui di seguito si fa riferimento come "la Società" o "Moncler") è una società costituita e domiciliata in Italia. L'indirizzo della sede legale è Via Stendhal 47 Milano, Italia ed il numero di registrazione è 04642290961.

La Società è controllata di fatto indirettamente da Remo Ruffini tramite Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l., società di diritto italiano detenuta al 100% da Remo Ruffini. Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. controlla Ruffini Partecipazioni S.r.l., società di diritto italiano, che al 31 dicembre 2020 detiene il 22,5% del capitale di Moncler S.p.A.

La Società è inoltre la controllante di riferimento per il Gruppo Moncler (a cui di seguito si fa riferimento come "Gruppo") comprendendo la controllata italiana Industries S.p.A. ed altre 36 società controllate.

L'attività principale della Società è la gestione e la divulgazione, attraverso campagne di comunicazione e marketing, dell'immagine del marchio di proprietà Moncler.

Le società del Gruppo Moncler gestiscono le loro attività in accordo con le linee guida di business e le strategie sviluppate dal Consiglio di Amministrazione di Moncler.

La Società redige anche il Bilancio Consolidato di Gruppo e la Relazione sulla Gestione è un documento unico così come consentito dall'art. 40/2 bis, lett. B D.Lgs. 127/91.

1.2. Principi per la predisposizione del bilancio

1.2.1. Principi contabili di riferimento

Il Bilancio d'Esercizio 2020 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il presente Bilancio d'Esercizio include il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, il conto economico, il conto economico complessivo, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il rendiconto finanziario e le note esplicative.

1.2.2. Schemi di bilancio

La Società presenta il conto economico per destinazione, forma ritenuta più rappresentativa in relazione al tipo di attività svolta. La forma scelta è, infatti, conforme con le modalità di reporting interno e di gestione del business.

Con riferimento al prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è stata adottata una forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto previsto dal paragrafo 60 e seguenti dello IAS 1.

Per il rendiconto finanziario è stato adottato il metodo di rappresentazione indiretto.

1.2.3. Principi di redazione

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari (ad es. derivati, misurati al fair value come richiesto dall'IFRS 9), nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Il bilancio è redatto in unità di Euro, che coincide con la moneta corrente del paese in cui la Società opera.

Le note esplicative sono redatte, ove non diversamente specificato, in migliaia di Euro.

1.2.4. Valutazione degli amministratori sul presupposto della continuità aziendale

Sulla base dei risultati ottenuti nell'esercizio in corso e delle previsioni per gli anni futuri, il management ritiene non sussistano elementi di incertezza sulla continuità aziendale. In particolare la solidità patrimoniale del Gruppo e le disponibilità liquide di fine esercizio garantiscono un'elevata autonomia finanziaria a supporto delle esigenze operative e dei programmi di sviluppo di Moncler. Per l'esercizio 2021 l'operatività aziendale risulta ampiamente garantita, sia in termini di offerta prodotti nei diversi mercati e canali distributivi che nella capacità di gestione e organizzazione delle attività di business.

1.2.5. Uso di stime e valutazioni nella redazione del bilancio

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime.

Gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti, incluse aspettative su eventi futuri che si ritengono ragionevolmente probabili in seguito alle circostanze in essere. Nel caso in cui le stime della direzione possano

avere un effetto significativo sui valori rilevati nel bilancio, o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio, i successivi paragrafi della nota integrativa includono le informazioni rilevanti a cui le stime si riferiscono.

Le stime si riferiscono principalmente alle seguenti voci di bilancio:

  • valore recuperabile delle attività non correnti (marchio) e delle partecipazioni ("impairment");
  • stima dei fondi rischi e delle passività potenziali;
  • sistemi di incentivazione e remunerazione variabile.

Valore recuperabile delle attività non correnti a vita utile indefinita e delle partecipazioni ("impairment")

Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate, delle attività che devono essere dismesse e delle partecipazioni, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale.

Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, si rileva a bilancio una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani aziendali e di Gruppo.

Stima dei fondi rischi e delle passività potenziali

La Società può essere soggetta a contenziosi legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Le cause ed i contenziosi contro la Società sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascun contenzioso, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale. La Società rileva una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

Sistemi di incentivazione e remunerazione variabile

Per la descrizione in merito alla determinazione del fair value dei pagamenti basati su azioni per l'incentivazione del management del Gruppo Moncler si rinvia al paragrafo 2.9.

2. PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI

I principi contabili di seguito indicati sono stati utilizzati coerentemente per l'anno 2020 ed il periodo comparativo.

2.1. Immobili, impianti e macchinari

Immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, non rivalutato al netto dell'ammontare cumulato degli ammortamenti e delle perdite di valore ("impairment"). Il costo include il prezzo pagato per l'acquisto e tutti i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni utili al suo utilizzo.

Ammortamento

L'ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata degli immobili, impianti e macchinari come riportato in tabella:

C ate goria P e riodo
Terreni Non ammortizzati
Fabbricati Da 25 a 33 anni
Impianti e macchinari Da 8 a 12 anni
Mobili e arredi Da 5 a 10 anni
Macchinari elettronici d'ufficio Da 3 a 5 anni
Migliorie s u beni di terzi Minore tra il contratto di affitto e la vita utile della miglioria
Diritti di utilizzo Durata contrattuale
Altre immobilizzazioni materiali In dipendenza delle condizioni di mercato e generalmente entro la vita utile attes a del
bene di riferimento

I beni acquisiti in leasing sono ammortizzati nel minore tra il periodo del leasing e la loro vita utile a meno che non sia ragionevolmente certo che la Società otterrà la proprietà del bene alla fine del periodo contrattuale.

Il periodo di ammortamento è rivisto in ciascun esercizio e corretto se necessario in base alle mutate condizioni economiche del bene.

Utile/Perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari

L'utile o la perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari rappresenta la differenza tra il ricavo ed il valore netto del bene alla data della cessione. Le cessioni sono contabilizzate quando l'operazione è definitiva o non più soggetta a condizioni che posticipano gli effetti del trasferimento della proprietà.

2.2. Attività immateriali

Marchi

I marchi separatamente acquisiti sono iscritti al costo storico di acquisto. I marchi acquisiti a seguito di una "business combination" sono iscritti al valore equo determinato alla data dell'operazione di aggregazione aziendale.

I marchi sono trattati come un'attività a vita utile indefinita e dopo la rilevazione iniziale sono valutati al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate. I marchi non sono ammortizzati ma vengono sottoposti annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore.

Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.5 "Perdita di valore delle attività".

Altre attività immateriali a vita utile definita

I software (incluse le licenze e i costi separatamente identificabili come costi di sviluppo esterno) sono iscritti come attività immateriali al prezzo di acquisto inclusi i costi direttamente attribuibili per predisporre il bene immateriale ad essere pronto per l'utilizzo. I software e le altre attività immateriali che hanno una vita utile definita sono valutate al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite di valore accumulate.

Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita

L'ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita è determinato a quote costanti sulla vita stimata residua come definito in tabella:

Categoria Periodo
Licenze In base alle condizioni di mercato all'interno del periodo contrattuale di licenza o ai limiti
legali per l'utilizzo della licenza stessa
Software Da 3 a 5 anni
Altre immobilizzazioni immateriali In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo in cui si esercita il
controllo dell'attività

2.3. Attività non correnti detenute per la vendita e discontinued operations

Le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione sono classificate come attività destinate alla vendita quando il loro valore è recuperabile principalmente attraverso una transazione di vendita ed essa è ritenuta probabile. In tal caso vengono valutate al minor tra valore contabile e valore equo (fair value) al netto dei costi di vendita se il loro valore è recuperabile principalmente attraverso la vendita più che attraverso il loro uso continuato.

Le attività operative cessate (discontinued operations) sono attività che:

  • rappresentano una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • fanno parte di un singolo e coordinato piano per la cessione di una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • sono costituite da società controllate acquisite con l'intento esclusivo di essere rivendute.

Nel conto economico, le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti dell'IFRS 5 per essere definiti come "discontinued operations", vengono presentati in un'unica voce che include sia gli utili e le perdite, che le minusvalenze ovvero le plusvalenze da cessione ed il relativo effetto fiscale. Il periodo comparativo viene conseguentemente ripresentato come richiesto dall'IFRS 5.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale e finanziaria, le attività non correnti destinate alla vendita ed i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti previsti dall'IFRS 5 vengono riclassificati tra le attività e le passività correnti nell'esercizio in cui tali requisiti si manifestano. L'esercizio comparativo non viene ripresentato o riclassificato.

2.4. Partecipazioni

Nel bilancio di esercizio della Società, la partecipazione in società controllate, collegate e associate è contabilizzata come di seguito descritto:

  • al costo, comprensivo di eventuali oneri accessori; o
  • in accordo con il principio contabile internazionale IFRS 9.

La Società contabilizza i dividendi dalle società controllate, collegate o associate nel suo conto economico quando sorge il diritto a ricevere tali dividendi.

2.5. Perdita di valore delle attività

La Società verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali a vita utile definita e degli immobili, impianti e macchinari e delle partecipazioni, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.

Un'attività immateriale con vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, la Società stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui il bene appartiene. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'attività la Società calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

Ad eccezione delle perdite di valore contabilizzate sull'avviamento, quando vengono meno le circostanze che hanno determinato la perdita, il valore contabile dell'attività è incrementato fino al valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse

stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

2.6. Beni in leasing

Il 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 16 Leasing, che sostituisce lo IAS 17. Tale documento è stato adottato dall'Unione Europea mediante la pubblicazione dello stesso in data 9 novembre 2017. L'IFRS 16 si applica ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2019 o successivamente. Il nuovo principio elimina di fatto la differenza nella contabilizzazione del leasing operativo e finanziario pur in presenza di elementi che consentono di semplificarne l'applicazione ed introduce il concetto di controllo all'interno della definizione di leasing. In particolare per determinare se un contratto rappresenti o meno un leasing, l'IFRS 16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'utilizzo di una determinata attività per un determinato periodo di tempo.

Alla data di decorrenza del leasing, la Società rileva l'attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing. L'attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, comprensivo dell'importo della valutazione iniziale della passività del leasing, rettificato dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza, incrementato dei costi diretti iniziali sostenuti e di una stima dei costi che il locatario dovrà sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante o per il ripristino dell'attività sottostante o del sito in cui è ubicata, al netto degli incentivi al leasing ricevuti.

L'attività per il diritto di utilizzo viene ammortizzata successivamente a quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della durata del leasing, a meno che il leasing trasferisca la proprietà dell'attività sottostante alla Società al termine della durata del leasing. In tal caso, l'attività per il diritto di utilizzo sarà ammortizzata lungo la vita utile dell'attività sottostante, determinata sulla stessa base di quella di immobili e macchinari. Inoltre, l'attività per il diritto di utilizzo viene regolarmente diminuita delle eventuali perdite per riduzione di valore e rettificata al fine di riflettere eventuali variazioni derivanti dalle valutazioni successive della passività del leasing.

La Società valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati alla data di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing.

I pagamenti dovuti per il leasing inclusi nella valutazione della passività del leasing comprendono:

– i pagamenti fissi (inclusi i pagamenti sostanzialmente fissi);

– i pagamenti dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza;

– gli importi che si prevede di pagare a titolo di garanzia sul valore residuo; e

– i pagamenti dovuti per il leasing in un periodo di rinnovo facoltativo se la Società ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione di rinnovo, e le penalità di risoluzione anticipata del leasing, a meno che la Società non abbia la ragionevole certezza di non risolvere anticipatamente il leasing.

La passività del leasing è valutata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo ed è rimisurata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che la Società prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando la Società modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, proroga o risoluzione o in caso di revisione dei pagamenti dovuti per il leasing fissi nella sostanza.

Quando la passività del leasing viene rimisurata, il locatario procede ad una corrispondente modifica dell'attività per il diritto di utilizzo. Se il valore contabile dell'attività per il diritto di utilizzo è ridotto a zero, il locatario rileva la modifica nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, la Società espone le attività per il diritto di utilizzo che non soddisfano la definizione di investimenti immobiliari nella voce 'Immobilizzazioni materiali' e le passività del leasing nella voce 'Debiti Finanziari'.

La Società rileva i relativi pagamenti dovuti per il leasing come costo con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing.

Per i contratti sottoscritti prima del 1° gennaio 2019, la Società stabiliva se l'accordo fosse o contenesse un leasing verificando se:

– l'adempimento dell'accordo dipendeva dall'utilizzo di una o più attività specifiche; e

– l'accordo trasferiva il diritto di utilizzare l'attività.

Le altre attività oggetto di leasing erano classificate come leasing operativi e non erano rilevate nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria della Società. I pagamenti relativi ai leasing operativi erano rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing, mentre gli incentivi accordati al locatario venivano rilevati come una parte integrante del costo complessivo del leasing lungo la durata del leasing.

2.7. Strumenti finanziari

I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando la Società diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario.

Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVOCI) e al fair value rilevato nell'utile/(perdita) d'esercizio (FVTPL).

Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che la Società modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

In sede di misurazione successiva, le attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli effetti di tale misurazione sono riconosciuti tra i componenti finanziari di reddito. Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment descritto al paragrafo Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, la Società può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.

In sede di misurazione successiva, la valutazione effettuata in sede di iscrizione è riaggiornata ed eventuali variazioni di fair value sono riconosciute all'interno del conto economico complessivo. Così come per la categoria precedente, tali attività sono soggette al modello di impairment descritto al paragrafo Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Sono compresi tutti gli strumenti finanziari derivati. Al momento della rilevazione iniziale, la Società può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI.

In sede di misurazione successiva, le attività finanziarie FVTPL sono valutate al fair value. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico consolidato nel periodo in cui sono rilevati, alla voce Proventi/Oneri finanziari.

Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria sono trasferiti o quando la Società non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.

Gli strumenti finanziari detenuti dalla Società consistono principalmente nelle voci di bilancio relative a cassa e disponibilità bancarie, crediti e debiti commerciali, altre attività e passività finanziarie correnti e non correnti, finanziamenti e strumenti finanziari derivati.

Disponibilità e mezzi equivalenti

Le disponibilità e mezzi equivalenti includono i depositi bancari, le quote di fondi di liquidità ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. I conti correnti passivi sono iscritti tra le passività finanziarie nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria.

Crediti commerciali ed altri crediti correnti e non correnti

I crediti commerciali e gli altri crediti che derivano dalla fornitura di disponibilità finanziarie, di beni o di servizi sono classificati nelle attività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio.

I crediti sono valutati se hanno una scadenza prefissata, al costo ammortizzato calcolato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Le attività finanziarie sopra elencate sono valutate sulla base del modello di impairment introdotto dall'IFRS 9 ovvero adottando una logica di perdita attesa (Expected Loss), in

sostituzione del framework IAS 39 basato tipicamente sulla valutazione delle perdite osservate (Incurred Loss).

Per i crediti commerciali la Società adotta un approccio alla valutazione di tipo semplificato (cd. Simplified approach) che non richiede la rilevazione delle modifiche periodiche del rischio di credito, quanto piuttosto la contabilizzazione di una Expected Credit Loss ("ECL") calcolata sull'intera vita del credito (cd. lifetime ECL).

In particolare, la policy attuata dalla Società, prevede la stratificazione dei crediti commerciali sulla base dei giorni di scaduto e di una valutazione della solvibilità della controparte e applica percentuali di svalutazione diverse che riflettono le relative aspettative di recupero. La Società applica poi una valutazione analitica in base all'affidabilità e capacità del debitore di pagare le somme dovute, per i crediti deteriorati.

Il valore dei crediti è esposto nella situazione patrimoniale-finanziaria al netto dei relativi fondi svalutazione. Le svalutazioni effettuate ai sensi dell'IFRS 9 sono rilevate nel conto economico consolidato al netto degli eventuali effetti positivi legati a rilasci o ripristini di valore.

Debiti commerciali ed altri debiti correnti e non correnti

I debiti commerciali e gli altri debiti che sorgono all'acquisto da un fornitore terzo di denaro, beni o servizi sono classificati tra le passività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio.

I debiti sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value normalmente rappresentato dal costo dell'operazione che li origina, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

Finanziamenti

La classificazione delle passività finanziarie non risulta variata dall'introduzione del principio IFRS 9. I debiti verso banche e altri finanziatori sono inizialmente iscritti al fair value al netto dei costi accessori di diretta imputazione e successivamente sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se vi è un cambiamento dei flussi di cassa attesi il valore delle passività è ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. I debiti verso banche e altri finanziatori sono classificati tra le passività correnti, salvo che la Società abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di riferimento. I finanziamenti sono classificati come non correnti ove la Società abbia un diritto incondizionato a differire i pagamenti di almeno dodici mesi dalla data del bilancio.

Strumenti derivati

Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell'hedge accounting solo quando:

  • gli elementi coperti e gli strumenti di copertura soddisfano i requisiti di ammissibilità;
  • all'inizio della relazione di copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi della Società nella gestione del rischio e della strategia nell'effettuare la copertura;
  • la relazione di copertura soddisfa tutti i seguenti requisiti di efficacia:
    • o esiste una relazione economica fra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
    • o l'effetto del rischio credito non è dominante rispetto alle variazioni associate al rischio coperto;
    • o il rapporto di copertura (hedge ratio) definito nella relazione di copertura è rispettato, anche attraverso azioni di ribilanciamento ed è coerente con la strategia di gestione dei rischi adottata dalla Società.

Fair value hedge

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value ("Fair value hedge") di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge

Quando uno strumento finanziario derivato è designato come strumento di copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari, la parte efficace delle variazioni del fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata tra le altre componenti del conto economico complessivo e presentata nella riserva di copertura dei flussi finanziari. La parte efficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato che viene rilevata nelle altre componenti del conto economico complessivo è limitata alla variazione cumulata del fair value dello strumento coperto (al valore attuale) dall'inizio della copertura. La parte inefficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata immediatamente nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se la copertura cessa di soddisfare i criteri di ammissibilità o lo strumento di copertura è venduto, giunge a scadenza o è esercitato, la contabilizzazione delle operazioni di copertura cessa prospetticamente. Quando cessa la contabilizzazione delle operazioni di copertura per le coperture di flussi finanziari, l'importo accumulato nella riserva di copertura dei flussi finanziari rimane nel patrimonio netto fino a quando, nel caso di copertura di un'operazione che comporta la rilevazione di un'attività o una passività non finanziaria, è incluso nel costo dell'attività o della passività non finanziaria al momento della rilevazione iniziale o, nel caso delle altre coperture di

flussi finanziari, è riclassificato nell'utile/(perdita) dell'esercizio nello stesso esercizio o negli stessi esercizi in cui i flussi finanziari futuri attesi coperti hanno un effetto sull'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se non si prevedono più futuri flussi finanziari coperti, l'importo deve essere riclassificato immediatamente dalla riserva per la copertura di flussi finanziari e dalla riserva per i costi della copertura nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

2.8. Benefici ai dipendenti

I benefici correnti ai dipendenti che afferiscono ai salari e stipendi, ai contributi sociali e previdenziali, alle ferie maturate e non godute entro dodici mesi dalla data del bilancio ed altri "fringe-benefits" derivanti dal rapporto di lavoro sono riconosciuti nell'esercizio in cui il servizio è reso.

I benefici che saranno corrisposti ai dipendenti al termine del contratto di lavoro attraverso piani pensionistici a benefici definiti o a contribuzione definita sono contabilizzati lungo tutto l'arco temporale in cui il dipendente presta il proprio servizio ("vesting period").

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dai dipendenti nel corso di un predeterminato periodo di servizio.

L'obbligazione della Società di finanziare i fondi per piani a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). Il valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali rimane sospesa a patrimonio netto (nella voce conto economico complessivo).

Con riferimento ai piani a benefici definiti, i costi relativi all'incremento del valore attuale dell'obbligazione, derivanti dall'avvicinarsi del momento del pagamento dei benefici, sono inclusi tra i costi per benefici ai dipendenti.

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria a fronte di piani a benefici definiti, rappresenta il valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti, rettificato da costi relativi a prestazioni di lavoro pregresse da rilevare negli esercizi futuri.

Piani a contribuzione definita

I pagamenti relativi ai piani a contribuzione definita sono rilevati a conto economico come costo quando sostenuti.

I dipendenti beneficiano di piani a benefici definiti. Fino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

2.9. Pagamenti basati su azioni

Il fair value alla data di assegnazione degli incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale concessi ai dipendenti viene rilevato solitamente tra i costi, con un corrispondente aumento del patrimonio netto, lungo il periodo durante il quale i dipendenti ottengono il diritto agli incentivi. L'importo rilevato come costo viene rettificato per riflettere il numero effettivo di incentivi per i quali sono maturate le condizioni di permanenza in servizio e di conseguimento di risultati non di mercato, affinché l'importo finale rilevato come costo si basi sul numero di incentivi che soddisfano le suddette condizioni alla data di maturazione. Nel caso di incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni le cui condizioni non sono da considerarsi di maturazione, il fair value alla data di assegnazione del pagamento basato su azioni viene valutato al fine di riflettere tali condizioni. Con riferimento alle condizioni di non maturazione, le eventuali differenze tra le ipotesi previste alla data di assegnazione e quelle effettive non produrranno alcun impatto in bilancio.

Il fair value dell'importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolati per cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante il quale i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna data di chiusura dell'esercizio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni. Le eventuali variazioni del fair value della passività sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

2.10. Fondi rischi ed oneri

La Società rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, a fronte di un evento passato, quando è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

2.11. Riconoscimento dei ricavi

Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall'IFRS 15, la Società procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni e/o servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento rispetto ad adempimento nel corso del tempo). I componenti variabili del corrispettivo sono riconosciuti in bilancio solo qualora sia altamente probabile che non si verifichi in futuro un significativo aggiustamento dell'importo dei ricavi rilevati.

I ricavi per royalties sono riconosciuti per competenza sulla base dei termini e degli ammontari previsti nel contratto di licenza, generalmente in base ai volumi di vendita.

2.12. Oneri finanziari

Gli oneri finanziari per interessi sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle attività e passività finanziarie, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

2.13. Imposte

Le imposte iscritte a conto economico rappresentano l'ammontare per imposte correnti sul reddito e per imposte differite.

L'onere per imposte sul reddito, di competenza dell'esercizio, è determinato in base alla normativa vigente. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite passive e le imposte anticipate sono determinate sulla base di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori dell'attivo e del passivo del bilancio ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione.

Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le attività e passività per imposte differite non sono attualizzate.

Le imposte anticipate sulle perdite fiscali nonché sulle differenze temporanee sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possono essere recuperate.

I debiti tributari includono la stima dei rischi connessi ad incertezze sui trattamenti fiscali adottati per la determinazione delle imposte sul reddito in conformità al nuovo IFRIC 23. Tali incertezze possono derivare da: i) poca chiarezza o complessità delle norme fiscali; ii) cambiamenti nelle norme fiscali o chiarimenti da parte delle autorità fiscali; iii) verifiche e/o contenziosi fiscali in corso; iiii) informazioni pubbliche su accertamenti e/o conteziosi fiscali in corso che coinvolgono altre entità.

2.14. Valuta estera

Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna società appartenente al Gruppo sono indicati utilizzando la valuta corrente del paese in cui la Società svolge la propria attività.

Operazioni in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall'estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell'esercizio o in bilanci precedenti.

2.15. Fair value

L'IFRS 13 rappresenta un'unica fonte di riferimento per la valutazione al fair value e per la relativa informativa quando tale valutazione è richiesta o consentita da altri principi contabili. Nello specifico, il principio riunisce la definizione di fair value stabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Inoltre, il nuovo principio sostituisce e amplia l'informativa di bilancio richiesta relativamente alle valutazioni al fair value dagli altri principi contabili, compreso l'IFRS 7.

L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. I livelli previsti, esposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:

  • input di livello 1: sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività e passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • input di livello 2: sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
  • input di livello 3: sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.

2.16. Principi contabili ed interpretazioni di recente pubblicazione

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2020
Titolo documento Data
emissione
Data di
entrata in
vigore
Data di
omologazione
Regolamento
UE e data di
pubblicazione
Modifiche ai riferimenti
Quadro
concettuale
al
negli IFRS
marzo 2018 1° gennaio
2020
29 novembre
2019
(UE) 2019/2075
6 dicembre
2019
Definizione di rilevante
(Modifiche allo IAS 1 e
allo
IAS 8)
ottobre 2018 1° gennaio
2020
29 novembre
2019
(UE) 2019/2104
10 dicembre
2019
Riforma degli indici di
riferimento
per
la
determinazione
dei
tassi
di
interesse
(Modifiche
all'IFRS
9,
allo IAS 39 e all'IFRS 7)
settembre
2019
1° gennaio
2020
15 gennaio 2020 (UE) 2020/34
16 gennaio
2020
Definizione
di
un'attività
aziendale
(Modifiche all'IFRS 3)
ottobre 2018 1° gennaio
2020
21 aprile 2020 (UE) 2020/551
22 aprile 2020
Concessioni sui canoni
connesse alla COVID-19
(Modifica all'IFRS 16)
maggio 2020 1° giugno
2020
9 ottobre 2020 (UE) 2020/1434
12 ottobre
2020

Principi contabili ed emendamenti non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società

Alla data di redazione del presente bilancio annuale gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei principi contabili ed emendamenti di cui nel seguito. Con riferimento ai principi applicabili, la Società ha deciso di non esercitare l'opzione che prevede l'adozione anticipata ove prevista.

Data Data di Data di Regolamento UE
Titolo documento emissione entrata in omologazione e data di
vigore pubblicazione
Proroga giugno 2020 1° gennaio 15 dicembre (UE) 2020/2097
dell'estensione 2021 2020 16 dicembre 2020
temporanea
dall'applicazione
dell'IFRS 9 (Modifiche
all'IFRS 4)

Riforma degli indici di agosto 2020 1° gennaio 13 gennaio (UE) 2021/25
riferimento per la 2021 2021
determinazione dei 14 gennaio 2021
tassi di interesse –
Fase 2 (Modifiche
all'IFRS 9, allo IAS 39,
all'IFRS 7, all'IFRS 4 e
all'IFRS 16)

Alla data del presente Bilancio, inoltre, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi contabili ed emendamenti:

Titolo documento Data
emissione
da parte
Data di entrata in
vigore del
Data di prevista
omologazione
dello IASB documento IASB da parte dell'UE
Standards
IFRS
14
Regulatory
Deferral
Accounts
gennaio 2014 1 gennaio 2016 Processo di
omologazione
sospeso in attesa
del nuovo principio
contabile sui "rate
regulated
activities".
IFRS
17
Insurance
Contracts,
including
subsequent
amendments issued in June 2020
maggio 2017
giugno 2020
1° gennaio 2023 TBD
Amendments
Sale or Contribution of Assets
between
an
Investor
and
its
Associate
or
Joint
Venture
(Amendments to IFRS 10 and IAS
28)
settembre
2014
Differita fino al
completamento
del progetto IASB
sull'equity method
Processo di
omologazione
sospeso in attesa
della conclusione
del progetto IASB
sull'equity method
Reference
to
the
Conceptual
Framework (Amendments to IFRS
3)
maggio 2020 1° gennaio 2022 TBD
Property, plant and equipment:
proceeds
before
intended
use
(Amendments to IAS 16)
maggio 2020 1° gennaio 2022 TBD

Onerous
contracts—Cost
of
fulfilling a contract (Amendments
to IAS 37)
maggio 2020 1° gennaio 2022 TBD
Annual
improvements
to
IFRS
Standards
(Cycle 2018–2020)
maggio 2020 1° gennaio 2022 TBD
Classification
of
Liabilities
as
Current
or
Non-current
(Amendments to IAS 1), including
subsequent amendment issued in
July 2020
gennaio 2020
luglio 2020
1° gennaio 2023 TDB

La Società adotterà tali nuovi principi ed emendamenti, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti sul bilancio, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

3. COMMENTI AL CONTO ECONOMICO

3.1. Ricavi di vendita

I ricavi della Società includono principalmente i proventi da diritti per lo sfruttamento del marchio Moncler e i contributi per management fee.

Il decremento rispetto all'esercizio precedente, pari ad Euro 34.738 migliaia, è dovuto alla diminuzione dei volumi del business, imputabile agli effetti della pandemia da Covid-19.

3.2. Spese generali ed amministrative

Le spese generali ed amministrative ammontano ad Euro 39.637 migliaia (Euro 37.503 migliaia nel 2019) ed includono principalmente i costi di stile e di sviluppo del prodotto per Euro 10.763 migliaia (Euro 10.157 migliaia nel 2019), i costi del personale delle altre funzioni per Euro 9.663 migliaia (Euro 7.555 migliaia nel 2019), le consulenze legali, finanziarie e amministrative per Euro 2.250 migliaia (Euro 1.870 migliaia nel 2019), i compensi amministratori per Euro 2.308 migliaia (Euro 4.002 migliaia nel 2019), i costi per la revisione contabile e servizi di attestazione, i compensi ai sindaci, i costi per l'organismo di vigilanza e i costi di internal audit per Euro 404 migliaia (Euro 429 migliaia nel 2019).

La voce include anche i costi per i piani di incentivazione azionaria per Euro 7.958 migliaia (Euro 6.402 migliaia nel 2019).

3.3. Spese di marketing

Le spese di marketing ammontano ad Euro 40.052 migliaia (Euro 45.383 migliaia nel 2019) e sono principalmente costituite dal costo sostenuto per le campagne tramite mezzi di comunicazione di massa ("media-plan") e dal costo degli eventi. Il decremento della voce rispetto all'esercizio precedente è dovuto anche all'effetto delle azioni di focalizzazione messe in atto a seguito della pandemia da Covid-19.

Per supportare la comunità milanese nel contesto della pandemia, la Società ha anche deciso di destinare circa Euro 10 milioni a supporto di iniziative sociali tra cui la realizzazione di un programma di assistenza sanitaria domiciliare e la digitalizzazione delle scuole primarie e secondarie.

3.4. Costo del personale dipendente e ammortamenti

Il costo del personale complessivo, incluso nella voce spese generali ed amministrative, ammonta ad Euro 12.463 migliaia (Euro 9.755 migliaia nel 2019), inclusa la contribuzione e costi per accantonamenti a trattamento di fine rapporto.

Il numero medio dei dipendenti ("full-time-equivalent") nel 2020 è pari a 111 (88 nel 2019).

Gli ammortamenti ammontano nell'esercizio 2020 ad Euro 1.148 migliaia (Euro 1.364 migliaia nel 2019).

3.5. Proventi ed oneri finanziari

La voce è così composta:

E s e rcizio E s e rcizio
(E uro/000) 2020 2019
Interes s i attivi e altri proventi finanziari 337 161
Utili s u cambi 84 0
Totale prov enti finanziari 421 161
Interes s i pas s ivi e commis s ioni bancarie (322) (407)
P erdite s u cambi 0 (147)
Totale oneri finanziari (322) (554)
Totale oneri e prov enti finanziari
e s clus o interes s i s u le as ing 99 (393)
Interes s i s ulle pas s ività per leas ing (31) (10)
Totale oneri e prov enti finanziari ne tti 68 (403)

La voce Interessi passivi nel 2020 si riferisce principalmente agli interessi maturati sul conto corrente di corrispondenza con la controllata Industries S.p.A.

Nel 2020 e nel 2019 la Società non ha percepito dividendi.

3.6. Imposte sul reddito

L'impatto fiscale nel conto economico di esercizio è così dettagliato:

(E uro/000) E s ercizio
2020
E s ercizio
2019
Imposte correnti (48.470) (32.379)
Imposte differite 63.420 (22)
Impatto fis cale a conto economico 14.950 (32.401)

La voce imposte differite nel 2020 accoglie il rilascio derivante dal riallineamento del valore fiscale al valore civilistico del marchio.

La voce imposte correnti nel 2019 risentiva dell'iscrizione del credito di imposta relativo all'agevolazione fiscale del Patent Box per l'anno 2019 e alla ricerca e sviluppo per l'anno 2018.

La riconciliazione tra carico fiscale effettivo a conto economico ed il carico fiscale teorico, calcolato sulla base delle aliquote teoriche è riportata nella seguente tabella:

R iconciliazione carico fis cale teorico - effettiv o
(E uro/000)
Imponibile
2020
Impos ta
2020
% impos ta
2020
Imponibile
2019
Impos ta
2019
%
impos ta
2019
R isultato prima delle imposte 158.980 190.051
Imposte utilizzando l'aliquota fiscale nazionale (38.155) 24,0% (45.612) 24,0%
Differenze temporanee 16 0,0% 1 (0,0)%
Differenze permanenti (755) (0,5)% (395) 0,2%
Altre differenze 53.844 33,9% 13.605 (7,2)%
Imposte all'aliquota fiscale effettiva 14.950 -9,4% (32.401) 17,0%

La voce altre differenze nel 2020 accoglie principalmente il beneficio derivante dal rilascio delle imposte differite passive conseguente al riallineamento del valore fiscale al valore civilistico del marchio, al netto della relativa imposta sostitutiva. La voce comprende altresì l'IRAP corrente ed il credito di imposta relativo alla ricerca e sviluppo.

La voce altre differenze nel 2019 accoglieva principalmente l'iscrizione del già citato credito di imposta relativo all'agevolazione fiscale del Patent Box, l'IRAP corrente ed il credito di imposta relativo alla ricerca e sviluppo.

4. COMMENTI ALLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

4.1. Marchi ed altre immobilizzazioni immateriali

Immobilizzazioni immateriali 2020 2019
F ondo
Valore lordo ammortamento Valore netto Valore netto
(E uro/000) e impairme nt
Marchi 223.900 0 223.900 223.900
S oftware 434 (427) 7 15
Altre immobilizzazioni immateriali 7.898 (6.170) 1.728 1.592
Totale 232.232 (6.597) 225.635 225.507

I movimenti delle immobilizzazioni immateriali per gli esercizi 2020 e 2019 sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2020

Valore lordo Immobilizzazioni Altre
immateriali Marchi S oftware immobilizzazioni Totale
(E uro/000) immateriali
01/01/2020 223.900 434 7.032 231.366
Incrementi 0 0 682 682
Decrementi 0 0 0 0
Impairment 0 0 0 0
Altri movimenti inclus e riclas s ifiche 0 0 184 184
31/12/2020 223.900 434 7.898 232.232
F ondo ammortamento Altre
Immobilizzazioni immate riali Marchi S oftware immobilizzazioni Totale
(E uro/000) immateriali
01/01/2020 0 (419) (5.440) (5.859)
Ammortamenti 0 (8) (730) (738)
Decrementi 0 0 0 0
Altri movimenti inclus e riclas s ifiche 0 0 0 0
31/12/2020 0 (427) (6.170) (6.597)

Al 31 dicembre 2019

Valore lordo Immobilizzazioni Altre
immateriali Marchi S oftware immobilizzazioni Totale
(E uro/000) immateriali
01/01/2019 223.900 434 6.175 230.509
Incrementi 0 0 796 796
Decrementi 0 0 0 0
Impairment 0 0 0 0
Altri movimenti inclus e riclas s ifiche 0 0 61 61
31/12/2019 223.900 434 7.032 231.366
F ondo ammortame nto Altre
Immobilizzazioni immate riali Marchi S oftware immobilizzazioni Totale
(E uro/000) immateriali
01/01/2019 0 (405) (4.388) (4.793)
Ammortamenti 0 (14) (1.052) (1.066)
Decrementi 0 0 0 0
Altri movimenti inclus e riclas s ifiche 0 0 0 0
31/12/2019 0 (419) (5.440) (5.859)

L'incremento della voce altre immobilizzazioni immateriali si riferisce principalmente alle spese di registrazione del marchio.

4.2. Perdite di valore su immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita

Il marchio Moncler, a vita utile indefinita, non è stato ammortizzato ma è stato sottoposto alla verifica da parte del management in merito all'esistenza di perdite durevoli di valore.

Il test di impairment sul marchio è stato effettuato mediante la comparazione del valore di iscrizione del marchio con una stima del valore derivante dalla metodologia dei flussi di cassa attualizzati (Discounted Cash Flow) derivanti dall'applicazione del Royalty Relief Method, sulla base del quale i flussi sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalty applicata all'ammontare dei ricavi che il marchio è in grado di generare.

Per la valutazione 2020, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati per l'esercizio 2021 sul Budget approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 28 gennaio 2021, per l'esercizio 2022 sul Business Plan 2020-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 giugno 2020 e per gli esercizi dal 2023 al 2025 sulla base di stime del management coerenti con i piani di sviluppo attesi e con le valutazioni ottenute da consulenti esterni indipendenti.

Il tasso "g" di crescita utilizzato è stato pari al 2,9%.

Il tasso di sconto è stato calcolato usando il costo medio del capitale ("W.A.C.C."), vale a dire ponderando il tasso atteso di rendimento sul capitale investito al netto dei costi delle fonti di copertura di un campione di società appartenenti allo stesso settore. Il calcolo ha tenuto conto del mutato scenario dell'economia rispetto al precedente esercizio ed alle conseguenti implicazioni in termini di tassi di interesse. Il costo del capitale (WACC) è stato calcolato pari al 7,8%.

I risultati della sensitivity analysis evidenziano che il valore iscritto del marchio Moncler viene confermato fino a variazioni dei parametri di riferimento pari a g = 0% e WACC = 69,8%.

Immobilizzazioni materiali 2019
(E uro/000) Valore lordo
ammortamento
Valore netto
Terreni e fabbricati 1.629 (440) 1.189 1.482
Impianti e macchinari 5 (5) 0 0
Migliorie s u beni di terzi 4 (2) 2 3
Altri beni 459 (265) 194 124
Immobilizzazioni in cors o 16 0 16 108
Totale 2.113 (712) 1.401 1.717

4.3. Immobilizzazioni materiali

I movimenti delle immobilizzazioni materiali per gli esercizi 2020 e 2019 sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2020

Valore lordo Immobilizzazioni
materiali
(E uro/000)
Te rreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Migliorie s u
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in cors o e
acconti
Totale
01/01/2020 1.710 5 4 295 108 2.122
Incrementi 119 0 0 164 92 375
Decrementi (200) 0 0 0 0 (200)
Altri movimenti inclus e riclas s ifiche 0 0 0 0 (184) (184)
31/12/2020 1.629 5 4 459 16 2.113
Immobilizzazioni
F ondo ammortame nto e impairment Te rreni e Impianti e Migliorie s u Altri beni in cors o e Totale
(E uro/000) fabbricati macchinari beni di terzi acconti
01/01/2020 (228) (5) (1) (171) 0 (405)
Ammortamenti (315) 0 (1) (94) 0 (410)
Decrementi 103 0 0 0 0 103
Altri movimenti inclus e riclas s ifiche 0 0 0 0 0 0
31/12/2020 (440) (5) (2) (265) 0 (712)

Al 31 dicembre 2019

Valore lordo Immobilizzazioni
materiali
(E uro/000)
Te rreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Migliorie s u
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in cors o e
acconti
Totale
01/01/2019 0 5 4 201 61 271
Incrementi 1.116 0 0 20 108 1.244
Decrementi 0 0 0 (25) 0 (25)
P rima adozione IFR S 16 594 0 0 99 0 693
Altri movimenti inclus e riclas s ifiche 0 0 0 0 (61) (61)
31/12/2019 1.710 5 4 295 108 2.122
F ondo ammortame nto e impairment Te rreni e Impianti e Migliorie s u Immobilizzazioni
fabbricati macchinari beni di terzi Altri beni in cors o e Totale
(E uro/000) acconti
01/01/2019 0 (5) 0 (109) 0 (114)
Ammortamenti (228) 0 (1) (69) 0 (298)
Decrementi 0 0 0 7 0 7
Altri movimenti inclus e riclas s ifiche 0 0 0 0 0 0
31/12/2019 (228) (5) (1) (171) 0 (405)

A seguire si riportano i movimenti relativi alle attività per diritto di utilizzo derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.

Attiv ità pe r diritto di utilizzo
(E uro/000)
Te rre ni e
fabbricati
Altri be ni Totale
01/01/2020 1.482 55 1.537
Incrementi 119 107 226
Decrementi (97) 0 (97)
Ammortamenti (315) (68) (383)
31/12/2020 1.189 94 1.283

4.4. Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate sono dettagliate nella seguente tabella:

P artecipazioni in s ocietà
controllate
% di pos s es s o Valore contabile
(E uro/000) P aes e 31/12/20 31/12/19 31/12/20 31/12/19
Industries S .p.A. Italia 100% 100% 312.663 291.296
T otale netto 312.663 291.296

Le informazioni rilevanti di natura finanziaria relative alle società controllate sono dettagliate nelle seguenti tabelle:

P rincipali dati di bilancio 31/12/2020
(E uro/000) Attiv ità P as s iv ità P atrimonio
Netto
R icav i Utile /(P e rdita)
Indus tries S .p.A. 1.444.336 611.970 832.366 933.489 57.663
Totale ne tto 1.444.336 611.970 832.366 933.489 57.663
P rincipali dati di bilancio 31/12/2019
(E uro/000) Attiv ità P as s iv ità P atrimonio
Netto
R icav i Utile /(P e rdita)
Indus tries S .p.A. 1.284.607 528.658 755.949 1.060.821 173.097
Totale ne tto 1.284.607 528.658 755.949 1.060.821 173.097

Con riferimento ad Industries S.p.A., si evidenzia che il valore di carico della partecipazione include anche il maggior valore riconosciuto in sede di acquisizione della stessa ed attribuito all'avviamento associato interamente al business Moncler. Alla data di bilancio la direzione ha ritenuto che non vi siano rischi di impairment del valore iscritto, peraltro inferiore al patrimonio netto della controllata, sulla base dell'andamento molto positivo del business Moncler e delle attese dei piani di sviluppo; tali considerazioni sono supportate anche dall'impairment test effettuato sulla "cash generating unit" relativa al business Moncler e descritto nel Bilancio Consolidato del Gruppo Moncler. L'incremento del valore della partecipazione deriva dal trattamento contabile dei piani di Stock Option e di Performance Share adottati dalla Società e descritti nel paragrafo 8.2.

Inoltre, si segnala che anche la capitalizzazione di borsa della Società calcolata sulla media della quotazione dell'azione Moncler dell'anno 2020 evidenzia un differenziale positivo significativo rispetto al patrimonio netto contabile, confermando quindi indirettamente la tenuta dell'avviamento attribuito al business Moncler.

Si faccia riferimento al Bilancio Consolidato per un elenco completo delle società del Gruppo direttamente e indirettamente controllate dalla Società.

4.5. Crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite

I crediti per imposte anticipate ed i debiti per imposte differite sono compensati solo qualora esista una specifica disposizione di legge. Al 31 dicembre 2020 e 2019 l'esposizione è così dettagliata:

C re diti pe r impos te anticipate e de biti pe r
impos te diffe rite
(E uro/000)
31/12/20 31/12/19
C rediti per impos te anticipate
Debiti per impos te differite
1.429
(2.410)
457
(64.865)
Totale (981) (64.408)

I movimenti delle imposte differite attive e passive, sono dettagliati nelle seguenti tabelle:

Impos te diffe rite attiv e
(pas s iv e )
(E uro/000)
S aldo
iniziale -
1 G e nnaio
2020
Impos te a
conto
e conomico
Impos te a
patrimonio
ne tto
P rima
adozione
IF R S 16
Altri
mov ime nti
S aldo finale -
31 Dice mbre
2020
Immobilizzazioni materiali 12 (8) 0 0 0 4
B enefici a dipendenti 27 0 8 0 0 35
Altre variazioni temporanee 418 973 0 0 (1) 1.390
Attiv ità fis cali 457 965 8 0 (1) 1.429
Immobilizzazioni immateriali (62.450) 62.455 0 0 0 5
Immobilizzazioni finanziarie (2.415) 0 0 0 0 (2.415)
P as s iv ità fis cali (64.865) 62.455 0 0 0 (2.410)
Impos te diffe rite ne tte (64.408) 63.420 8 0 (1) (981)
Impos te diffe rite attiv e
(pas s iv e )
(E uro/000)
S aldo
iniziale -
1 G e nnaio
2019
Impos te a
conto
e conomico
Impos te a
patrimonio
ne tto
P rima
adozione
IF R S 16
Altri
mov ime nti
S aldo finale -
31 Dice mbre
2019
Immobilizzazioni materiali
B enefici a dipendenti
0
20
4
0
0
7
8
0
0
0
12
27
Altre variazioni temporanee 440 (21) 0 0 (1) 418
Attiv ità fis cali 460 (17) 7 8 (1) 457
Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni finanziarie
(62.447)
(2.414)
(5)
0
0
0
0
0
2
(1)
(62.450)
(2.415)
P as s iv ità fis cali (64.861) (5) 0 0 1 (64.865)

L'imponibile fiscale su cui sono state calcolate le imposte differite è dettagliato nella seguente tabella:

Impos te diffe rite attiv e
(E uro/000)
Imponibile
2020
S aldo finale -
31 Dice mbre
2020
Imponibile
2019
S aldo finale -
31 Dice mbre
2019
Immobilizzazioni materiali 13 4 42 12
B enefici a dipendenti 143 35 111 27
Altre variazioni temporanee 5.798 1.390 1.744 418
Attiv ità fis cali 5.954 1.429 1.897 457
Immobilizzazioni immateriali 19 5 (223.835) (62.450)
Immobilizzazioni finanziarie (10.064) (2.415) (10.064) (2.415)
P as s iv ità fis cali (10.045) (2.410) (233.899) (64.865)
Impos te diffe rite nette (4.091) (981) (232.002) (64.408)

Le altre variazioni temporanee si riferiscono principalmente ai compensi agli amministratori.

4.6. Crediti verso clienti

C rediti v e rs o clienti
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
C rediti verso clienti
C rediti verso s ocietà del Gruppo
258
135.820
509
60.330
C rediti commerciali, netti 136.078 60.839

I crediti commerciali verso clienti si originano dall'attività della Società relativa ad attività di marketing e comunicazione per lo sviluppo dei marchi e delle attività del Gruppo e sono principalmente infragruppo.

Non ci sono crediti commerciali di una durata superiore a cinque anni. Non vi è alcuna differenza tra il valore di mercato dei crediti commerciali e il loro valore contabile.

I crediti verso società del Gruppo si riferiscono principalmente al credito verso la controllata Industries S.p.A. derivante dai diritti per lo sfruttamento del marchio Moncler e dai contributi per management fee.

Tali crediti non presentano rischi di esigibilità.

4.7. Cassa e banche

Al 31 dicembre 2020 l'ammontare della cassa e disponibilità liquide è pari ad Euro 62.293 migliaia (Euro 56.472 migliaia al 31 dicembre 2019) ed è interamente rappresentato da depositi bancari liquidi. Si rimanda al rendiconto finanziario per l'analisi degli eventi che hanno comportato variazioni nelle disponibilità liquide.

C as s a inclus a nel R endiconto finanziario
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
C as s a e dis ponibilità liquide in banca 62.293 56.472
Totale 62.293 56.472

4.8. Crediti finanziari verso società del Gruppo

La voce crediti finanziari, pari ad Euro 54.439 migliaia (Euro 18.940 migliaia nel 2019) si riferisce al conto di cash pooling con la controllata Industries S.p.A.

Altre attiv ità correnti
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
Anticipi a fornitori 490 940
R isconti attivi 577 505
Altre imposte correnti 342 704
Altri crediti correnti 29 0
Altre attività correnti verso società del G ruppo 269 20.305
T otale altre attiv ità correnti 1.707 22.454
Depositi cauzionali 142 73
Altre attività non correnti 1.000 0
Altre attiv ità non correnti 1.142 73
T otale 2.849 22.527

4.9. Altre attività correnti e non correnti

La voce Altre imposte correnti include principalmente il credito verso l'Erario per il rimborso IRES relativo ai costi del personale non dedotti ai fini IRAP ed il credito IVA.

La voce Altre attività correnti verso società del Gruppo include gli importi derivanti dal consolidato IVA; la stessa voce nel 2019 includeva principalmente gli importi derivanti dal consolidato fiscale.

I depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi pagati a beneficio dell'affittuario, a garanzia del contratto di affitto.

Non vi è alcuna differenza tra il valore di mercato dei crediti commerciali e il loro valore contabile.

4.10. Debiti commerciali

Al 31 dicembre 2020 la voce debiti verso fornitori è correlata principalmente a servizi di marketing e comunicazione:

Debiti commerciali
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
Debiti verso fornitori terzi 16.112 18.991
Debiti verso fornitori del G ruppo 42 11
T otale 16.154 19.002

I dettagli relativi alle transazioni con le società controllate sono inclusi nel paragrafo 8.1 relativo alle parti correlate.

4.11. Altre passività correnti

Al 31 dicembre 2020, la voce altri debiti correnti comprende i seguenti debiti:

Altre pas s iv ità correnti
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
Debiti vers o ammminis tratori e s indaci 442 2.207
Debiti vers o dipendenti e collaboratori 1.936 2.342
R itenute reddito lavoro dipendente 943 1.399
Altri debiti correnti 3.013 851
Altre pas s ività correnti vers o s ocietà del Gruppo 9.345 12.077
Totale 15.679 18.876

Al 31 dicembre 2020 la voce Altre passività correnti verso società del Gruppo include principalmente gli importi derivanti dal consolidato fiscale e nel 2019 gli importi derivanti dal consolidato IVA. Per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 8.1.

4.12. Trattamento di fine rapporto

Al 31 dicembre 2020 la voce comprende il fondo benefici a dipendenti che viene dettagliato nella tabella seguente:

Trattame nto fine rapporto - mov ime nti
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
O bbligazione netta all'inizio del periodo 1.141 995
Interes s i s ull'obbligazione 10 16
C os to corrente 425 336
Liquidazioni (55) (208)
(Utile)/P erdita attuariale 98 2
O bbligazione ne tta alla fine de l pe riodo 1.619 1.141

La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia denominata "Projected Unit Credit Cost". Di seguito si riporta il dettaglio delle assunzioni economiche e demografiche utilizzate ai fini delle valutazioni attuariali.

Ipotes i adottate
Tasso di Attualizzazione 0,34%
Tasso di inflazione 1,00%
Tasso nominale di crescita delle retribuzioni 1,00%
Tasso annuo di turnover 12,60%
P robabilità di richiesta di anticipazioni di TFR 0,70%
Misura di richiesta dell'anticipo 70,00%
Tavola di sopravvivenza - maschi M2019 (*)
Tavola di sopravvivenza - femmine F 2019 (*)

(*) Tavole IS TAT popolazione residente

La seguente tabella evidenzia gli effetti che ci sarebbero stati sull'obbligazione per benefici definiti a seguito delle variazioni, ragionevolmente possibili, delle ipotesi attuariali rilevanti alla fine dell'esercizio.

Analis i di s ens itiv ità
(E uro/000) Variazione
Tasso di attualizzazionie (+0,5% ) (59)
Tasso di attualizzazionie (-0,5% ) 63
Incremento della probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR x (+0,5% ) (5)
Decremento della probabilità di richiesta di anticipazioni di TF R x (-0,5% ) 5
Incremento del tasso di inflazione (+0,5% ) 47
Decremento del tasso di inflazione (-0,5% ) (44)
Incremento del tasso nominale di crescita delle retribuzioni (+0,5% ) 22
Decremento del tasso nominale di crescita delle retribuzioni (-0,5% ) (21)
Incremento dell'età di pensionamento (+1 anno) 2
Decremento dell'età di pensionamento (-1 anno) (2)
Incremento della sopravvivenza (+1 anno) 0
Decremento della sopravvivenza (-1 anno) (0)

4.13. Debiti finanziari

De biti finanziari
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
Debiti finanziari per leas ing correnti 323 384
De biti finanziari corre nti 323 384
Debiti finanziari per leas ing non correnti 994 1.221
De biti finanziari non correnti 994 1.221
Totale 1.317 1.605

I debiti finanziari ammontano ad Euro 1.317 mila (Euro 1.605 mila nel 2019) e sono composti esclusivamente da debiti finanziari per leasing. Essi sono dettagliati come segue:

De biti finanziari per le as ing
(E uro/000)
Debiti finanziari per leas ing correnti 323
Debiti finanziari per leas ing non correnti 994
Totale 1.317

La movimentazione dei debiti finanziari per leasing nel corso del 2020 è evidenziata in tabella:

Debiti
IF R S 16 E x IAS 17 finanziari pe r
(E uro/000) leas ing
01/01/2020 1.566 39 1.605
Incrementi 129 0 129
Decrementi (408) (41) (449)
Oneri finanziari 27 5 32
Altri movimenti inclus e riclas s ifiche 0 0 0
31/12/2020 1.314 3 1.317

Il dettaglio dei debiti finanziari non correnti (composti esclusivamente da debiti finanziari per leasing) per data di scadenza è illustrato nella successiva tabella:

S cadenziario debiti finanziari non corre nti 31/12/20 31/12/19
(E uro/000)
E ntro 2 anni 255 308
Da 2 a 5 anni 494 523
O ltre 5 anni 245 390
Totale 994 1.221

Si riportano di seguito i flussi finanziari non attualizzati riferiti alla voce passività per leasing.

S cade nziario dei de biti finanziari pe r le as ing non attualizzati
(E uro/000) 31/12/20 31/12/19
E ntro 1 anno 343 373
Da 1 a 5 anni 798 895
Oltre 5 anni 249 401
Totale 1.390 1.669

4.14. Crediti e debiti tributari

Al 31 dicembre 2020 i debiti tributari ammontano ad Euro 12.252 migliaia, iscritti al netto degli anticipi (Euro 29.088 al 31 dicembre 2019). L'ammontare si riferisce al debito per IRES e IRAP.

4.15. Patrimonio Netto

Al 31 dicembre 2020 il capitale sociale sottoscritto e versato è costituito da n. 258.352.624 azioni pari ad Euro 51.670.524,80, per un valore nominale di Euro 0,20 ciascuna.

I movimenti del patrimonio netto per l'anno 2020 ed il periodo comparativo sono descritti nel prospetto delle variazioni del patrimonio netto a cui si rimanda.

Al 31 dicembre 2020 le azioni proprie detenute sono n. 5.585.803, pari allo 2,2% del capitale sociale, per un ammontare complessivo di Euro 184.731 mila.

L'aumento del capitale sociale e della riserva sovrapprezzo azioni deriva dall'esercizio di n. 68.300 opzioni maturate (per un numero pari di azioni) relativamente al Piano di Stock Option

approvato dall'Assemblea Ordinaria dei soci Moncler in data 23 aprile 2015 al prezzo di esercizio pari ad Euro 16,34 per azione e dall'aumento di capitale sociale a titolo gratuito a servizio del Piano di Performance Share approvato nel 2016 (n. 304.800 azioni).

La variazione della riserva IFRS 2 deriva dal trattamento contabile relativo ai Piani di Stock Option e di Performance Share, ovvero dall'iscrizione del costo figurativo del periodo relativo ai suddetti piani e dalla riclassifica a utili indivisi del costo figurativo cumulato dei piani già chiusi.

La variazione degli utili indivisi si riferisce principalmente al riporto a nuovo del risultato 2019 ed alla riclassifica dalla riserva IFRS 2 sopra citata.

Nel 2020 non sono stati distribuiti dividendi ai Soci (Euro 100.850 migliaia nel 2019).

Nella seguente tabella sono inclusi i dettagli di utilizzabilità delle riserve di Patrimonio Netto:

Informazioni s ulle ris e rv e
(E uro) Importo P oss ibilità
di utilizzo
Q uota dis ponibile Q uota non
dis ponibile
Utilizzazioni
effe ttuate nei
3 e se rcizi
pre ce de nti
pe r cope rtura
pe rdite
Utilizzazioni
effe ttuate nei
3 e se rcizi
pre ce de nti
pe r altre
ragioni
C apitale sociale 51.670.525 - - 51.670.525 - -
R is e rve :
R is erva legale 10.319.181 B - 10.319.181 - -
R is erva sovrapprezzo 173.374.223 A, B , C (*)
173.359.2
99
14.924 - -
R is erva OC I (193.452) - - (193.452) - -
R is erva da utili su cambi 19.395 A, B 19.395 - - -
R is erva F TA (20.638) A, B , C - (20.638) - -
R is erva IF R S 2 58.451.807 A, B , C 58.451.807 - - -
Utili e perdite a nuovo 279.807.021 A, B , C 279.61
3.569
193.452 - 216.804.303
Totale capitale sociale e ris e rv e 573.428.062 511.444.070 61.983.992 - 216.804.303
Q uota non dis tribuibile 85.963
R e s idua quota distribuibile 511.358.107

Legenda: A aumento capitale - B copertura perdite - C dis tribuibile ai S oci

(*) R iserva s ovrapprezzo interamente dis ponibile previo accantonamento a riserva legale fino al 20% del capitale s ociale

A fronte del riallineamento del valore fiscale del marchio al valore civilistico, come previsto dal Decreto Legge 104/2020 (c.d. Decreto "Agosto"), art.110, co. 8, il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea dei soci di apporre un vincolo in sospensione di imposta pari ad Euro 217.150.636 alla Riserva Utili e perdite a nuovo.

La voce riserva OCI ("Other Comprehensive Income") comprende l'attualizzazione del trattamento fine rapporto.

La movimentazione di tale riserva è la seguente:

R is erv a Altri utili comples s iv i Attualizzazione T F R F air v alue IR S
(E uro/000) Importo
ante
impos te
Impos te Importo
pos t
impos te
Importo
ante
impos te
Impos te Importo
pos t
impos te
R is erv a al 01.01.2019 (131) 23 (108) 0 0 0
R iclas s ifica ad Altre ris erve 0 0 0 0 0 0
Variazioni del periodo (2) 7 5 0 0 0
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
R ilas cio a conto economico 0 0 0 0 0 0
R is erv a al 31.12.2019 (133) 30 (103) 0 0 0
R is erv a al 01.01.2020 (133) 30 (103) 0 0 0
R iclas s ifica ad Altre ris erve 0 0 0 0 0 0
Variazioni del periodo (98) 8 (90) 0 0 0
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
R ilas cio a conto economico 0 0 0 0 0 0
R is erv a al 31.12.2020 (231) 38 (193) 0 0 0

5. IMPEGNI E GARANZIE PRESTATE

5.1. Impegni

La Società non ha impegni significativi derivanti da contratti di leasing operativi che non rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16.

5.2. Garanzie prestate

Alla data di bilancio la Società non ha prestato garanzie a società del Gruppo o terze.

6. PASSIVITA' POTENZIALI

La Società è soggetta a rischi che derivano dallo svolgimento delle normali attività. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, il management ritiene che non vi sono attualmente passività potenziali ritenute probabili che richiederebbero pertanto un accantonamento a bilancio.

7. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Gli strumenti finanziari della Società comprendono la cassa e le disponibilità liquide, i finanziamenti, i crediti e debiti commerciali ed altri crediti e debiti finanziari correnti e non correnti derivanti dalla gestione operativa.

La Società è esposta principalmente al rischio di fluttuazione del tasso di interesse, rischio di liquidità e rischio di capitale.

7.1. Rischio di mercato

Rischio di cambio

La Società ha operato principalmente con controparti in Euro, di conseguenza l'esposizione al rischio di oscillazione dei cambi è stato limitato. Al 31 dicembre 2020 la Società detiene una porzione non significativa delle sue attività e passività (ad es. crediti e debiti commerciali) in valuta diversa dalla valuta funzionale.

Rischio d'interesse

La Società nel corso del 2020 è stata esposta al rischio di mercato per le variazioni dei tassi di interesse relativi ai finanziamenti.

In data 31 dicembre 2020 la Società non ha in essere finanziamenti bancari e quindi non sono presenti coperture sui tassi di interesse, pertanto eventuali variazioni dei tassi di interesse alla data di chiusura dell'esercizio non avrebbero effetti significativi sul risultato dell'esercizio.

La Società non è esposta a variazione nei tassi di interesse valutari.

7.2. Rischio di credito

La Società non ha significative concentrazioni di rischio di credito verso società che non siano parte del Gruppo. Il massimo rischio di credito alla chiusura dell'esercizio è rappresentato dall'importo esposto nello schema di bilancio.

Per quanto riguarda il rischio di credito derivante da altre attività finanziarie, che comprendono depositi bancari, depositi a breve termine e alcuni strumenti finanziari derivati, l'esposizione al rischio di credito della Società deriva dal rischio di default della controparte con un'esposizione massima pari all'ammontare delle voci iscritte in bilancio.

7.3. Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità deriva dalla capacità di ottenere risorse finanziarie ad un costo sostenibile per condurre le normali attività operative. I fattori che influenzano tale rischio sono riferibili alle risorse generate/assorbite dalla gestione corrente, dalla gestione degli investimenti e dei finanziamenti, e dalla disponibilità di liquidità nel mercato finanziario.

Il management ritiene che i mezzi finanziari ad oggi disponibili, insieme a quelli che sono generati dall'attività operativa corrente permettano alla Società di raggiungere i propri obiettivi e di rispondere alle esigenze derivanti dallo sviluppo degli investimenti.

7.4. Rischi operativi e di gestione del capitale

Nella gestione dei rischi operativi, l'obiettivo principale della Società è quello di gestire i rischi associati con lo sviluppo del business nei mercati esteri soggetti a leggi e regolamenti specifici.

La Società ha implementato i seguenti standard divulgati nelle varie aree:

  • appropriato livello di suddivisione dei compiti e delle responsabilità (segregation of duties);
  • riconciliazione e controllo costante delle transazioni significative;
  • documentazione dei controlli e delle procedure;
  • sviluppo tecnico e professionale dei dipendenti;
  • valutazione periodica dei rischi corporate e identificazioni delle azioni correttive.

In relazione al rischio di capitale proprio, gli obiettivi della Società sono rivolti alla prospettiva di continuità aziendale al fine di garantire un giusto ritorno economico agli azionisti ed altri operatori pur mantenendo una classificazione di rischio buona nel mercato del capitale di debito. La Società gestisce la struttura del capitale ed effettua gli aggiustamenti in linea con i cambiamenti delle condizioni economiche generali e con gli obiettivi strategici.

8. ALTRE INFORMAZIONI

8.1. Operazioni con parti correlate

Vengono di seguito riportate le transazioni con parti correlate ritenute rilevanti ai sensi della "Procedura operazioni con parti correlate" adottata dalla Società.

La "Procedura operazioni con parti correlate" è disponibile sul sito internet della Società (www.monclergroup.com), Sezione "Governance/Documenti societari".

Le transazioni economiche ed i saldi verso le società controllate sono relative a relazioni commerciali, definiti in base a condizioni di mercato similarmente a quanto fatto per le transazioni con parti terze, e sono dettagliate come segue:

R apporti con impres e del gruppo -
patrimoniale
31/12/2020
(E uro/000) C rediti Debiti Valore netto
Indus tries S .p.A. 190.469 (9.370) 181.099
Altre s ocietà del Gruppo 59 (17) 42
Totale 190.528 (9.387) 181.141
R apporti con impres e del gruppo -
economico
E s ercizio 2020
(E uro/000) R icav i C os ti/Altri ricav i netti
Indus tries S .p.A. 237.971 (2.013) 235.958
Altre s ocietà del Gruppo 0 74 74
Totale 237.971 (1.939) 236.032

La società Moncler S.p.A. ha concesso in licenza d'uso il marchio Moncler alla controllata Industries S.p.A. In base al contratto di licenza d'uso la Società viene remunerata tramite la corresponsione di royalties.

L'ammontare complessivo di royalties e consulenze per l'esercizio 2020 è pari ad Euro 238,0 milioni (Euro 272,4 milioni nel 2019).

Inoltre la Società ha in essere un contratto di consulenza ed assistenza con Industries S.p.A. in materia legale, fiscale ed amministrativa.

Si ricorda inoltre che la società Moncler S.p.A. aderisce al consolidato fiscale ed al consolidato IVA ed è pertanto responsabile insieme alla Industries S.p.A. dei relativi debiti di imposta e interessi.

Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione ammontano per l'esercizio 2020 ad Euro 2.253 migliaia (Euro 3.977 migliaia nel 2019).

Gli emolumenti ai membri del Collegio Sindacale ammontano per l'esercizio 2020 ad Euro 142 migliaia (142 migliaia nel 2019).

Nel 2020 l'ammontare dei costi relativi ai Piani Stock Option e di Performance Share (descritti nel paragrafo 8.2) riferiti a membri del Consiglio di Amministrazione è pari ad Euro 2.611 migliaia (Euro 3.672 nel 2019).

Non ci sono altre operazioni con parti correlate.

Le tabelle che seguono riassumono i rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate sopra descritte intercorsi nel 2020 e nell'esercizio precedente.

(E uro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2020 % 31/12/2019 %
Indus tries S .p.A. R apporti c om m e rc iali c 237.971 99,7% 272.386 99,7%
Indus tries S .p.A. R apporti c om m e rc iali b (2.266) 2,9% (2.175) 2,6%
Indus tries S .p.A. P rov e nti finanziari s u c onto
c orre nte di c orris ponde nza
d 332 79,0% 156 96,3%
Indus tries S .p.A. O ne ri finanziari s u c ontratto
di finanziam e nto
a (79) 22,4% (413) 73,1%
Altre società del Gruppo R apporti c om m e rc iali b 74 (0,1)% 2 (0,0)%
Amminis tratori e sindaci P re s tazioni lav orativ e b (2.395) 3,0% (4.120) 5,0%
Amminis tratori P re s tazioni lav orativ e b (2.611) 3,3% (3.672) 4,4%
Totale 231.026 262.164

a inc ide nza % c alc olata s ugli one ri finanziari totali

b inc ide nza % c alc olata s ui c os ti ope rativ i

c inc ide nza % c alc olata s ui ric av i

d inc ide nza % c alc olata s ui prov e nti finanziari totali

(E uro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2020 % 31/12/2019 %
Industries S .p.A. De biti c om m e rc iali b (25) 0,2% (9) 0,0%
Industries S .p.A. C re diti finanziari f 54.439 100,0% 18.940 100,0%
Industries S .p.A. De biti pe r c ons olidato
IV A
d 0 0,0% (12.077) 64,0%
Industries S .p.A. C re diti pe r
c ons olidato IV A
e 269 15,8% 0 0,0%
Industries S .p.A. C re diti c om m e rc iali c 135.761 99,8% 60.327 99,2%
Industries S .p.A. C re diti pe r
c ons olidato fis c ale
e 0 0,0% 20.305 90,4%
Industries S .p.A. De biti pe r c ons olidato
fis c ale
d (9.345) 59,6% 0 0,0%
Altre società del G ruppo C re diti c om m e rc iali c 59 0,0% 3 0,0%
Altre società del G ruppo De biti c om m e rc iali b (17) 0,1% (2) 0,0%
Amministratori e s indaci A ltre pas s iv ità
c orre nti
d (442) 2,8% (2.207) 11,7%
T otale 180.699 85.280

a inc ide nza % c alc olata s ui de biti finanziari totali b inc ide nza % c alc olata s ui de biti c om m e rc iali

c inc ide nza % c alc olata s ui c re diti c om m e rc iali

d inc ide nza % c alc olata s ulle altre pas s iv ità c orre nti

e inc ide nza % c alc olata s ulle altre attiv ità c orre nti

f inc ide nza % c alc olata s ui c re diti finanziari totali

Le tabelle di seguito rappresentano l'incidenza delle operazioni con parti correlate sul Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2020 e 2019.

(E uro/000) 31 Dicembre 2020
C rediti Altre Debiti Altre Debiti C rediti
C os ti O ne ri P rov enti v ers o attiv ità commerciali pas s iv ità finanziari finanziari
R icav i operativ i finanziari finanziari clienti correnti correnti totali totali
Totale parti correlate 237.971 (7.198) (79) 332 135.820 269 (42) (9.787) 0 54.439
Totale bilancio 238.601 (79.189) (352) 420 136.078 1.707 (16.154) (15.679) (1.316) 54.439
Incide nza % 99,7% 9,1% 22,4% 79,0% 99,8% 15,8% 0,3% 62,4% 0,0% 100,0%
(E uro/000) 31 Dicembre 2019
C rediti Altre Debiti Altre Debiti C rediti
C os ti O ne ri P rov enti v ers o attiv ità commerciali pas s iv ità finanziari finanziari
R icav i operativ i finanziari finanziari clienti correnti correnti totali totali
Totale parti correlate 272.386 (9.965) (413) 156 60.330 20.305 (11) (14.284) 0 18.940
Totale bilancio 273.340 (82.886) (565) 162 60.840 22.454 (19.002) (18.876) (1.605) 18.940
Incide nza % 99,7% 12,0% 73,1% 96,3% 99,2% 90,4% 0,1% 75,7% 0,0% 100,0%

8.2. Piani di incentivazione azionaria

Il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2020 riflette i valori del Piano di Stock Option approvato nel 2015 e dei Piani di Performance Share approvati nel 2016, nel 2018 e nel 2020.

I costi relativi ai piani di incentivazione azionaria nel 2020 ammontano ad Euro 7.959 mila, rispetto ad Euro 6.402 mila nel 2019.

Per quanto concerne il Piano di Stock Option approvato nel 2015, si segnala che:

Il Piano 2015 prevedeva un vesting period che è terminato con l'approvazione del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2017. L'esercizio delle opzioni era legato al raggiungimento di specifici obiettivi di performance connessi all'EBITDA consolidato di Gruppo, che sono stati raggiunti;

  • Le opzioni erano esercitabili entro il termine massimo del 30 giugno 2020;
  • Il prezzo di esercizio di tali opzioni è pari ad Euro 16,34 e permette di sottoscrivere azioni nel rapporto di n. 1 azione ordinaria per ogni n. 1 opzione esercitata;
  • Il fair value del Piano 2015 è stato stimato alla data di assegnazione usando il metodo Black-Scholes, basandosi sulle seguenti ipotesi:
    • o prezzo dell'azione alla data di concessione delle opzioni Euro 16,34;
    • o vita stimata delle opzioni pari al periodo che va dalla data di assegnazione alla data stimata di esercizio 31 maggio 2019;
    • o percentuale di rendimento atteso del dividendo 1%;
    • o il fair value unitario Euro 3,2877.
  • Non ci sono effetti sul conto economico del 2020, mentre l'incremento di patrimonio per l'esercizio delle opzioni maturate a valere sul Piano ammonta ad Euro 1.116 mila;
  • Al 31 dicembre 2020 non vi sono opzioni in circolazione.

In data 20 aprile 2016 l'Assemblea dei Soci di Moncler S.p.A. ha approvato l'adozione di un piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2016-2018" ("Piano 2016") destinato ad Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori e/o consulenti di Moncler S.p.A. e delle sue Controllate che rivestano ruoli strategicamente rilevanti o comunque in grado di apportare un significativo contributo, nell'ottica del perseguimento degli obiettivi strategici del Gruppo.

Il Piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vesting period pari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dall'indice Earning Per Share cumulativo ("EPS") del Gruppo misurato nel periodo di vesting, eventualmente rettificato dalle condizioni di over\under performance.

Il numero massimo di azioni a servizio del Piano è pari a n. 3.800.000 rivenienti da un aumento di capitale e/o dall'assegnazione di azioni proprie.

Il Piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Il primo ciclo di attribuzione, avvenuto nel 2016, si è concluso con l'assegnazione di 2.856.000 diritti; il secondo ciclo di attribuzione, avvenuto il 29 giugno 2017, ha assegnato 365.500 diritti.

Per quanto concerne il primo ciclo di attribuzione, il piano si è concluso nel 2019 e per ulteriori informazioni si rimanda alla Relazione Finanziaria Annuale 2019.

Per quanto concerne il secondo ciclo di attribuzione:

  • Il vesting period pari a 3 anni è terminato con l'approvazione del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2019;
  • Gli obiettivi di performance sono stati raggiunti, unitamente alla condizione di over performance;

Sono state quindi assegnate ai beneficiari n. 388.800 azioni (comprensive di n. 64.800 azioni derivanti dall'over performance), tramite aumento di capitale sociale (n. 304.800 azioni) e utilizzo di azioni proprie (n. 84.000 azioni).

Al 31 dicembre 2020 non vi sono diritti in circolazione. L'effetto a conto economico del 2020 ammonta ad Euro 191 migliaia.

In data 16 aprile 2018 l'Assemblea dei Soci di Moncler S.p.A. ha approvato l'adozione di un piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2018-2020" ("Piano 2018") destinato ad Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori e/o consulenti di Moncler S.p.A. e delle sue Controllate che rivestano ruoli strategicamente rilevanti o comunque in grado di apportare un significativo contributo, nell'ottica del perseguimento degli obiettivi strategici del Gruppo.

Il Piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vesting pari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dall'indice Earning Per Share cumulativo ("EPS") del Gruppo misurato nel periodo di vesting, eventualmente rettificato dalle condizioni di over\under performance.

Il numero massimo di azioni a servizio del Piano è pari a n. 2.800.000 rivenienti dall'assegnazione di azioni proprie.

Il Piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Il primo ciclo di attribuzione, avvenuto nel 2018, si è concluso con l'assegnazione di 1.365.531 diritti. Il secondo ciclo di attribuzione, avvenuto nel 2019, si è concluso con l'assegnazione di n. 341.514 Diritti Moncler.

Al 31 dicembre 2020 risultano ancora in essere n. n. 1.232.638 diritti relativi al primo ciclo di attribuzione e n. 295.404 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione. Con riferimento alla società Moncler S.p.A., al 31 dicembre 2020 risultano ancora in essere n. 292.595 diritti relativi al primo ciclo di attribuzione e n. 114.906 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione.

L'effetto a conto economico del 2020 ammonta ad Euro 6.566 migliaia.

In data 11 giugno 2020, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato, ai sensi dell'art. 114-bis del TUF, l'adozione di un piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2020" destinato ad Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori, inclusi i consulenti esterni, di Moncler e delle sue controllate.

Il Piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vesting pari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dai seguenti indici del Gruppo, misurati nel periodo di vesting, eventualmente rettificati dalle condizioni di over/under performance: (i) Net Income, (ii) Free Cash Flow e (iii) ESG (Environmental Social Governance).

Il numero massimo di Azioni a servizio del Piano è pari a n. 2.000.000 rivenienti da un aumento di capitale e/o dall'assegnazione di azioni proprie.

Il Piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Con riferimento al primo ciclo di attribuzione, in data 11 giugno 2020, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'assegnazione di n. 1.350.000 Diritti Moncler.

Al 31 dicembre 2020 risultano in circolazione n. 1.252.977 diritti relativi al primo ciclo di attribuzione. Con riferimento alla società Moncler S.p.A., al 31 dicembre 2020 risultano ancora in essere n. 207.126 diritti.

L'effetto a conto economico nel 2020 ammonta ad Euro 1.102 mila.

Ai sensi dell'IFRS2, i piani sopra descritti sono definiti come Equity Settled.

Per informazioni sui documenti informativi relativi ai Piani, si rinvia al sito Internet della società, www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance/Assemblea degli azionisti".

8.3. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti

Oltre all'impatto straordinario sui dati finanziari del Gruppo generati dalla pandemia Covid-19, già commentati nelle singole voci della presente relazione finanziaria annuale consolidata, segnaliamo che, in data 11 giugno 2020, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato, ai sensi dell'art. 114-bis del TUF, l'adozione di un piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2020" destinato ad Amministratori Esecutivi, Dirigenti con Responsabilità Strategiche, dipendenti e collaboratori, inclusi i consulenti esterni, di Moncler S.p.A. e delle sue controllate. Il Consiglio di Amministrazione di Moncler, riunitosi al termine dell'Assemblea in pari data, ha deliberato di dare attuazione al Piano di Stock Grant e, per l'effetto, ha approvato il regolamento di attuazione del predetto piano deliberando l'assegnazione di n. 1.350.000 azioni a favore di n. 106 beneficiari.

La descrizione dei piani di incentivazione ed i relativi costi sono esplicitati nel paragrafo 8.2.

In data 6 dicembre 2020, il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A. ha approvato all'unanimità il progetto di aggregazione di Sportswear Company S.p.A., società titolare del marchio Stone Island, in Moncler i cui termini sono disciplinati da un accordo quadro sottoscritto tra Moncler S.p.A., da un lato, e Rivetex S.r.l., (società riconducibile a Carlo Rivetti titolare di una partecipazione pari al 50,10% del capitale di Sportswear Company S.p.A.) e altri soci di Sportswear Company S.p.A. riconducibili alla famiglia Rivetti, titolari complessivamente del 19,90% del capitale di Sportswear Company S.p.A. Tale operazione verrà finalizzata nel 2021.

8.4. Operazioni atipiche e/o inusuali

Si segnala che, nel corso dell'esercizio 2020 non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

8.5. Strumenti finanziari

Nella seguente tabella sono esposti, per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile ed il fair value, compreso il relativo livello della gerarchia del fair value degli strumenti finanziari valutati al fair value. Sono escluse le informazioni sul fair value delle attività e delle passività finanziarie non valutate al fair value, quando il valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value.

(Euro/000)
31 dicembre 2020 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura -
-
-
Contratti a termine su cambi di copertura -
-
-
2
Totale - - -
Attività finanziarie non valutate a fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 136.078 1.142
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 62.293 -
Crediti finanziari (*) 54.439
Totale 252.810 1.142 -
Totale generale 252.810 1.142 -
(Euro/000)
31 dicembre 2019 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - -
Contratti a termine su cambi di copertura - - -
Totale - - -
Attività finanziarie non valutate a fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 60.840 73
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 56.472 -
Crediti finanziari (*) 18.940
Totale 136.252 73 -
Totale generale 136.252 73 -
(Euro/000)
31 dicembre 2020 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura -
-
-
2
Contratti a termine su cambi di copertura -
-
-
2
Altri debiti -
-
-
3
Totale -
-
-
Passività finanziarie non valutate a fair value
Debiti commerciali e altri debiti (*) (19.167) -
Debiti in conto corrente (*) -
-
Anticipi bancari (*) -
-
Finanziamenti bancari (*) -
-
Debiti finanziari IFRS 16 (*) (323) (994)
Totale (19.490) (994) -
Totale generale (19.490) (994) -

(Euro/000)
31 dicembre 2019 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - -
2
Contratti a termine su cambi di copertura - - -
2
Altri debiti - - -
3
Totale - - -
Passività finanziarie non valutate a fair value
Debiti commerciali e altri debiti (*) (19.853) -
Debiti in conto corrente (*) - -
Anticipi bancari (*) - -
Finanziamenti bancari (*) - -
Debiti finanziari IFRS 16 (*) (384) (1.221)
Totale (20.237) (1.221) -
Totale generale (20.237) (1.221) -

(*) Trattasi di attività e passività finanziarie a breve il cui valore di carico approssima ragionevolmente il fair value che, pertanto, non è stato indicato.

8.6. Compensi alla società di revisione

Si evidenziano di seguito i corrispettivi della società di revisione:

Servizi di revisione, di attestazione
ed altri servizi
(Euro)
Soggetto che ha erogato il
servizio
Corrispettivi di
competenza 2020
Revisione contabile KPMG S.p.A. 156.721
Rete KPMG S.p.A. -
Servizi di attestazione KPMG S.p.A. 50.170
Rete KPMG S.p.A. 2.000
Altri servizi KPMG S.p.A. 32.543
Rete KPMG S.p.A. 237.100
Totale 478.534

8.7. Informativa ai sensi della legge n. 124/2017

In relazione a quanto richiesto dalla legge n. 124/2017, si segnala che la società Moncler S.p.A. ha beneficiato nel corso nel 2020 del credito di imposta relativo alla ricerca e sviluppo per l'anno 2019 per un importo pari ad Euro 2.349 migliaia, del credito di imposta sanificazione e DPI per Euro 28 mila e del contributo Art Bonus per Euro 39 mila.

Ai fini degli adempimenti sopra citati, in relazione ad eventuali altri contributi ricevuti che rientrino nelle fattispecie previste, si rinvia inoltre all'apposito Registro nazionale pubblicamente consultabile.

9. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Non vi sono fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio.

10. PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO

A conclusione delle presenti note esplicative, Vi invitiamo ad approvare il bilancio di esercizio della società Moncler S.p.A.

Vi proponiamo di deliberare a valere sull'utile dell'esercizio 2020 di Moncler S.p.A., che ammonta ad Euro 173.929.732, la distribuzione di un dividendo unitario lordo di Euro 0,45 per azione ordinaria.

L'ammontare complessivo da distribuire a titolo di dividendo, tenuto conto delle azioni emesse al 31 dicembre 2020 (n. 252.766.821), al netto delle azioni proprie direttamente detenute dalla società (n. 5.585.803), è pari a Euro 113,7 milioni1 .

***

1 Soggetto a variazione per l'eventuale utilizzo di azioni proprie per i piani di incentivazione azionaria e per l'eventuale futuro aumento di capitale sociale riservato relativo all'operazione con i soci di Sportswear Company S.p.A.

Il presente bilancio, composto da conto economico, conto economico complessivo, prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario e note, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico e i flussi di cassa e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.

Per il Consiglio di Amministrazione

Remo Ruffini Presidente e Amministratore Delegato

-

  • -
    -
    -

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Rosa Zalivani, 2 31100 TREVISO TV Telefono +39 0422 576711 Email [email protected] PEC [email protected]

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014

Agli Azionisti della Moncler S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Moncler (nel seguito anche il "Gruppo"), costituito dai prospetti della situazione patrimonialefinanziaria consolidata al 31 dicembre 2020, del conto economico consolidato, del conto economico complessivo consolidato, delle variazioni del patrimonio netto consolidato e del rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Moncler S.p.A. (nel seguito anche la "Società") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.

KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Limited, società di diritto inglese.

Ancona Bari Bergamo Bologna Bolzano Brescia Catania Como Firenze Genova Lecce Milano Napoli Novara Padova Palermo Parma Perugia Pescara Roma Torino Treviso Trieste Varese Verona

Società per azioni Capitale sociale Euro 10.415.500,00 i.v. Registro Imprese Milano Monza Brianza Lodi e Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Recuperabilità dell'avviamento e del marchio Moncler

Note esplicative al bilancio: paragrafo 5.1 "Avviamento, marchi ed altre immobilizzazioni immateriali" e paragrafo 5.2 "Perdite di valore su immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita ed avviamento"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio consolidato al 31 dicembre Le procedure di revisione svolte, anche
2020 include il marchio Moncler (il con il coinvolgimento di esperti del
"Marchio") per un valore pari ad €224 network KPMG, hanno incluso:
milioni, considerato un bene immateriale
a vita utile indefinita, ed un avviamento
pari a €156 milioni.

comprensione del processo adottato
nella predisposizione del test di
impairment;
Il Gruppo riesamina almeno
annualmente alla chiusura dell'esercizio comprensione del processo adottato
il valore recuperabile del Marchio e nella predisposizione i) del piano
dell'avviamento. economico-finanziario 2020-2022,
Il Gruppo determina il valore
recuperabile del Marchio e
dell'avviamento stimando il valore d'uso
con la metodologia dell'attualizzazione
dei flussi finanziari attesi. In particolare,
con riferimento al Marchio, si è utilizzato
il cosiddetto royalty relief method.
approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Capogruppo
in data 11 giugno 2020, ii) del
budget 2021 approvato dal
Consiglio di Amministrazione della
Capogruppo in data 28 gennaio
2021, iii) delle stime del
management per gli esercizi 2023-
Tali metodologie richiedono per loro 2025, nell'ambito dei quali si
natura valutazioni significative da parte desumono i flussi finanziari attesi
degli Amministratori circa: alla base del test di impairment;
i flussi finanziari attesi, determinati analisi della ragionevolezza delle
tenendo conto dell'andamento principali ipotesi adottate dagli
economico generale e del settore di Amministratori nella predisposizione
appartenenza, i flussi finanziari dei flussi finanziari attesi, incluso
consuntivati negli ultimi esercizi ed i l'esame degli scostamenti tra i dati
tassi di crescita previsionali; previsionali dei piani economico

i parametri finanziari utilizzati ai fini
della determinazione del tasso di
attualizzazione.
finanziari degli esercizi precedenti e
i dati consuntivati;

Per tali ragioni abbiamo considerato la
valutazione della recuperabilità del
Marchio e dell'avviamento un aspetto
chiave dell'attività di revisione.

esame della ragionevolezza del
modello del test di impairment e
delle principali assunzioni utilizzate
dagli Amministratori nella
determinazione del valore
recuperabile del Marchio e
dell'avviamento;

esame delle analisi di sensitività
presentate nelle note esplicative con
riferimento alle assunzioni chiave
utilizzate per il test di impairment, tra
le quali il tasso di interesse e il tasso
di crescita perpetua;

esame dell'appropriatezza
dell'informativa fornita nelle note
esplicative al bilancio in relazione al
Marchio, all'avviamento ed al test di
impairment.

Valutazione delle rimanenze

Note esplicative al bilancio: paragrafo 5.5 "Rimanenze"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio consolidato al 31 dicembre
2020 include rimanenze per €203
milioni, al netto di un fondo svalutazione
per €184 milioni.
Le procedure di revisione svolte hanno
incluso:

comprensione dei processi aziendali
a presidio della valutazione delle
rimanenze e del relativo ambiente
informatico, esame della
configurazione e messa in atto dei
controlli e procedure per valutare
l'efficacia operativa dei controlli
ritenuti rilevanti;
La determinazione del fondo
svalutazione rimanenze rappresenta
una stima contabile complessa che
richiede un elevato grado di giudizio in
quanto influenzata da molteplici fattori,
tra cui:

le caratteristiche del settore in cui il
Gruppo opera;

analisi della movimentazione delle
giacenze di magazzino
nell'esercizio, tenuto conto del ciclo
di vita atteso delle rimanenze in
base alla anzianità delle stesse e
analisi del trend storico delle vendite
e della redditività per stagione;

la stagionalità delle vendite;

le politiche di prezzo adottate e la
capacità di smaltimento dei canali di
vendita.
Per tali ragioni abbiamo considerato la
valutazione delle rimanenze un aspetto
chiave dell'attività di revisione.

— analisi documentale e discussione con le funzioni aziendali coinvolte circa le ipotesi adottate nella stima del fondo svalutazione, volta alla comprensione delle assunzioni poste alla base delle dinamiche attese di smaltimento delle merci;

— esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nelle note illustrative relativamente alle rimanenze.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale della Moncler S.p.A. per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Moncler S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti a una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di un'incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/14

L'Assemblea degli Azionisti della Moncler S.p.A. ci ha conferito in data 1 ottobre 2013 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2013 al 31 dicembre 2021.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori della Moncler S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2020, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

-

-

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Rosa Zalivani, 2 31100 TREVISO TV Telefono +39 0422 576711 Email [email protected] PEC [email protected]

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014

Agli Azionisti della Moncler S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Moncler S.p.A. (nel seguito anche la "Società"), costituito dai prospetti della situazione patrimonialefinanziaria al 31 dicembre 2020, del conto economico, del conto economico complessivo, delle variazioni di patrimonio netto e del rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Moncler S.p.A. al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Moncler S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.

KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Limited, società di diritto inglese.

Ancona Bari Bergamo Bologna Bolzano Brescia Catania Como Firenze Genova Lecce Milano Napoli Novara Padova Palermo Parma Perugia Pescara Roma Torino Treviso Trieste Varese Verona

Società per azioni Capitale sociale Euro 10.415.500,00 i.v. Registro Imprese Milano Monza Brianza Lodi e Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Recuperabilità del marchio Moncler

Note esplicative al bilancio: paragrafo 4.1 "Marchi ed altre immobilizzazioni immateriali" e paragrafo 4.2 "Perdite di valore su immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio al 31 dicembre 2020 include il
marchio Moncler (il "Marchio") per un
valore pari ad €224 milioni, considerato
un bene immateriale a vita utile
indefinita.
Le procedure di revisione svolte, anche
con il coinvolgimento di esperti del
network KPMG, hanno incluso:

comprensione del processo adottato
nella predisposizione del test di
impairment;

comprensione del processo adottato
nella predisposizione i) del piano
economico-finanziario 2020-2022,
approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Capogruppo
in data 11 giugno 2020, ii) del
budget 2021 approvato dal
Consiglio di Amministrazione della
Capogruppo in data 28 gennaio
2021, iii) delle stime del
management per gli esercizi 2023-
2025, nell'ambito dei quali si
desumono i flussi finanziari attesi
alla base del test di impairment;

analisi della ragionevolezza delle
principali ipotesi adottate dagli
Amministratori nella predisposizione
dei flussi finanziari attesi, incluso
l'esame degli scostamenti tra i dati
previsionali dei piani economico
finanziari degli esercizi precedenti e
i dati consuntivati;
La Società riesamina almeno
annualmente alla chiusura dell'esercizio
il valore recuperabile del Marchio.
La Società determina il valore
recuperabile del Marchio stimando il
valore d'uso con la metodologia
dell'attualizzazione dei flussi finanziari
attesi. In particolare, si è utilizzato il
cosiddetto royalty relief method.
Tale metodologia richiede per sua
natura valutazioni significative da parte
degli Amministratori circa:

i flussi finanziari attesi, determinati
tenendo conto dell'andamento
economico generale e del settore di
appartenenza, i flussi finanziari
consuntivati negli ultimi esercizi ed i
tassi di crescita previsionali;

i parametri finanziari utilizzati ai fini
della determinazione del tasso di
attualizzazione.
Per tali ragioni abbiamo considerato la
recuperabilità del Marchio un aspetto
chiave dell'attività di revisione.

— esame della ragionevolezza del modello del test di impairment e delle principali assunzioni utilizzate dagli Amministratori nella determinazione del valore recuperabile del Marchio;

— esame delle analisi di sensitività presentate nelle note esplicative con riferimento alle assunzioni chiave utilizzate per il test di impairment, tra le quali il tasso di interesse e il tasso di crescita perpetua;

— esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nelle note esplicative al bilancio in relazione al Marchio ed al test di impairment.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale della Moncler S.p.A. per il bilancio d'esercizio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente.

Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti a una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di un'incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare a operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/14

L'Assemblea degli Azionisti della Moncler S.p.A. ci ha conferito in data 1 ottobre 2013 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2013 al 31 dicembre 2021.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori della Moncler S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Moncler S.p.A. al 31 dicembre 2020, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio della Moncler S.p.A. al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Moncler S.p.A. al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

MONCLER S.p.A.

Capitale Sociale

Euro 51.670.524,80 i.v.

Sede in Milano, via Stendhal, 47

Registro Imprese di Milano e codice fiscale 04642290961

REA 1763158

* * *

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

Ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Signori Azionisti,

la presente relazione, redatta ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. n. 58/1998 (nel seguito, anche "T.U.F."), riferisce sull'attività svolta dal Collegio Sindacale (il "Collegio") di Moncler S.p.A. (nel seguito "Moncler" o anche la "Società") nell'esercizio concluso il 31 dicembre 2020. Si premette che il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti tenutasi l'11 giugno 2020 nelle persone di: Riccardo Losi Presidente, Carolyn Dittmeier, Sindaco effettivo, Nadia Fontana, Sindaco effettivo.

Nel corso dell'esercizio 2020 il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto del Codice Civile, del Decreto Legislativo n. 58/1998 (TUF), delle indicazioni fornite dalla Consob con comunicazione n. 1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti, del D.Lgs n. 39/2010 (Decreto di attuazione della Direttiva 2006/43/CE relativa alle revisioni legali dei conti annuali e consolidati) e successive modifiche ed integrazioni, delle norme statutarie e di quelle emesse dalle Autorità che esercitano attività di vigilanza e di controllo, tenendo altresì in considerazione le norme di comportamento raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Il Collegio Sindacale ha inoltre ottemperato alla normativa applicabile agli Enti di Interesse Pubblico quale "Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile", svolgendo le ulteriori specifiche funzioni di controllo e monitoraggio in tema di informativa finanziaria e revisione legale, previste dall'art. 19 del citato D.Lgs. n. 39/2010, così come modificato dal D.Lgs. n. 135/2016, nonchè in tema di informativa non finanziaria ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016 e successive modifiche.

Il Collegio Sindacale in data 9 Luglio 2020 ha verificato, con esito positivo, in capo a ciascun membro, il processo di autovalutazione dei requisiti per l'esercizio dell'incarico in base ai criteri stabiliti dalla normativa di cui all'art. 148 TUF e al Regolamento MEF n. 162/2000 per quanto riguarda l'onorabilità e la professionalità; all'art. 144 – novies, comma 1 - ter, Regolamento Emittenti per quanto riguarda l'indipendenza; all'art. 148-bis TUF e agli artt. da 144-duodecies a 144-quinquiedecies Regolamento Emittenti per quanto riguarda i limiti relativi al numero degli incarichi ricoperti.

Gli esiti delle verifiche effettuate per ciascun componente del Collegio hanno inoltre confermato il rispetto dei requisiti richiesti dallo statuto e dal codice di autodisciplina ( dal 1 gennaio 2021 Codice di Corporate Governance ) cui la società ha aderito.

Il Collegio Sindacale dà qui conto delle attività svolte nel corso dell'esercizio 2020 e fornisce di seguito le opportune informazioni, in linea con le disposizioni che regolano la materia.

1. Vigilanza sull'osservanza delle norme di legge, regolamentari e statutarie

Il Collegio Sindacale ha svolto le attività di propria competenza effettuando, nel corso dell'esercizio 2020, 15 riunioni delle quali 3 riunioni sono state tenute dal Collegio Sindacale precedentemente in carica e 12 riunioni dal Collegio Sindacale attualmente in carica.

Inoltre questo Collegio ha partecipato alle 14 riunioni del Consiglio di Amministrazione e ha partecipato in maniera totalitaria o a mezzo del proprio Presidente e/o altro sindaco:

  • a n. 4 riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità (CCRS);
  • a n. 7 riunioni del Comitato Nomine e Remunerazioni (CNR);
  • a n. 6 riunioni del Comitato Parti Correlate (CPC).

Nell'ambito della propria attività di controllo, il Collegio, tra l'altro:

  • ha vigilato sull'osservanza delle leggi, dello statuto e delle regolamentazioni di settore, anche con riferimento agli obblighi in materia di informazioni regolamentate, privilegiate o richieste dalle Autorità di vigilanza;
  • ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione nonché sulla funzionalità ed adeguatezza della struttura organizzativa della Società, dei sistemi di controllo interno ed amministrativo - contabile mediante raccolta di dati ed informazioni dai responsabili delle principali Funzioni aziendali interessate, dal Dirigente preposto nonché dalla società incaricata della revisione legale dei conti KPMG;
  • ha vigilato sull'adeguatezza delle Funzioni aziendali di controllo e sulla loro indipendenza;
  • ha vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lettera c-bis del D. Lgs. 58/1998, sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina delle società quotate, che la società ha adottato;
  • ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare i diversi requisiti richiesti per Consiglieri e Sindaci;
  • ha svolto le proprie verifiche sul sistema di controllo interno avvalendosi della presenza del Responsabile della Funzione di Internal Audit ad alcune delle riunioni collegiali;
  • ha vigilato sulla conformità del regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione in materia di operazioni con parti correlate ai principi di cui alla delibera Consob n. 17221 del 12 Marzo 2010 e successive modifiche, nonché sul rispetto del Regolamento medesimo;
  • ha incontrato l'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001;
  • ha incontrato il Collegio Sindacale della società del Gruppo, Industries S.p.A discutendo, tra l'altro delle modalità di scambio dei flussi informativi sulle attività svolte;

  • ha vigilato sull'adozione delle politiche retributive, sottoposte ad approvazione assembleare;
  • ha tenuto incontri e ottenuto informazioni, anche attraverso la partecipazione alle riunioni del CCRS, dall'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, anche nel suo ruolo di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dal CFO e da altri responsabili delle funzioni aziendali di volta in volta interessate dall'attività di vigilanza del Collegio.

In merito a quanto previsto dall'art. 2408 del Codice Civile, il Collegio Sindacale informa l'Assemblea che nel corso del 2020 non sono pervenute da parte degli Azionisti denunzie di fatti censurabili. Non si sono verificate nell'esercizio per quanto a conoscenza del Collegio ipotesi di violazione dei doveri degli Amministratori previste dagli artt. 2406 e 2409 c.c.

2. Rispetto dei principi di corretta amministrazione e rapporti con parti correlate

Il Collegio Sindacale ha vigilato sul rispetto da parte della Società della legge e dello statuto sociale e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, con particolare riferimento alle operazioni rilevanti sotto il profilo economico, finanziario e patrimoniale mediante la costante partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e l'esame della documentazione fornita.

A tal riguardo, il Collegio ha ricevuto informazioni da parte dell'Amministratore Delegato e dal Consiglio di Amministrazione sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Società , anche tramite società direttamente o indirettamente controllate; tali informazioni sono dettagliatamente rappresentate nella Relazione sulla Gestione, cui si rinvia.

Sulla base delle informazioni rese disponibili, il Collegio è giunto a ritenere ragionevolmente che tali operazioni siano da considerarsi conformi alla legge, allo statuto sociale e ai principi di corretta amministrazione e che esse non appaiono manifestamente imprudenti, né azzardate o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, né tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

In particolare, il Collegio è stato informato circa le operazioni nelle quali gli amministratori hanno dichiarato un interesse, per conto proprio o di terzi, e non ha osservazioni sulla conformità delle relative delibere alle leggi e ai regolamenti.

2.1 Principali eventi di rilievo

I principali eventi di rilievo che hanno interessato la Società e il Gruppo nel corso del 2020 e nei primi mesi del 2021 sono oggetto di informativa anche nella Relazione Annuale e Bilancio Consolidato 2020. Tra questi si riportano, in particolare, i seguenti:

-A partire dalle prime notizie riguardanti la diffusione del Covid-19, la Società ha tempestivamente nominato al suo interno una Task Force dedicata alla gestione dell'emergenza sanitaria ed ha immediatamente implementato importanti azioni e chiare procedure atte a salvaguardare la salute dei propri dipendenti e a proteggere il business. La pandemia da Covid-19 ha creato impatti molto significativi sui risultati del 2020, sia in termini di ricavi che di marginalità come chiaramente illustrato

nell'informativa finanziaria.

  • In data 31 marzo 2020, Moncler ha acquistato dal socio coreano (Shinsegae International Inc.) una quota della sua partecipazione in Moncler Shinsegae Inc. pari al 39,01% del capitale sociale, per un esborso di Euro 15,7 milioni. A seguito di questo acquisto, Moncler controlla il 90,01% di Moncler Shinsegae Inc.

  • In data 11 giugno 2020, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato, ai sensi dell'art. 114 bis del TUF, l'adozione di un piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2020" destinato ad Amministratori Esecutivi, Dirigenti con Responsabilità Strategiche, dipendenti, e collaboratori di Moncler e delle sue controllate inclusi alcuni consulenti esterni strategici per il business. - In pari data l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti ha altresì approvato il conferimento di una delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2443 del codice civile, per un periodo di cinque anni dalla data della deliberazione, al fine di aumentare il capitale sociale, in via gratuita e scindibile ed anche in più tranches, ai sensi dell'art. 2349 del codice civile, per massimi Euro 400.000 con emissione di massime 2.000.000 azioni ordinarie, da assegnare alle categorie destinatarie del "Piano di Performance Shares 2020".

  • In data 11 giugno 2020, il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A. ha approvato un accordo di licenza esclusivo a livello mondiale con Interparfums SA, azienda francese di fragranze e cosmetici di alta gamma, per la creazione, produzione e distribuzione di profumi e prodotti correlati.

  • In data 6 luglio 2020, Moncler S.p.A. ha rinnovato anticipatamente, fino al 31 dicembre 2025, l'accordo di licenza in esclusiva mondiale con Marcolin Group per il design, la produzione e la distribuzione di occhiali da sole, montature da vista e maschere da sci per uomo e donna a marchio Moncler Lunettes.

  • In data 3 luglio 2020, Moncler S.p.A. ha sottoscritto un accordo di finanziamento con un primario istituto di credito per un importo complessivo massimo di Euro 400 milioni. Il finanziamento consiste nella concessione a favore di Moncler di una linea di credito, di tipo sustainability-linked revolving credit facility, con un meccanismo premiante legato al raggiungimento di specifici obiettivi di carbon neutrality e all'utilizzo di energie rinnovabili.

  • In data 27 luglio 2020, il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A. ha approvato l'iniziativa di internalizzare il business online. E' previsto che tale processo si concluderà nel 2021.

  • In data 6 dicembre 2020, è stato approvato il progetto di aggregazione di Sportswear Company S.p.A. ("SPW") società titolare del marchio Stone Island. L'accordo prevede che l'acquisizione da parte di Moncler della partecipazione abbia luogo sulla base di un controvalore definito dalle parti in complessivi Euro 1.150 milioni calcolato sul 100% del capitale.

Il corrispettivo per l'acquisto delle azioni verrà versato per cassa da Moncler, fermo restando che al closing i Soci SPW si sono impegnati a sottoscrivere, per un controvalore pari al 50% del corrispettivo, 10,7 milioni di azioni di nuova emissione Moncler valorizzate in base agli accordi raggiunti in misura pari a Euro 37,51 per azione.

Poiché l'obiettivo di Moncler è quello di acquisire alla data del closing dell'operazione l'intero capitale sociale di SPW, l'Accordo Quadro definisce altresì un percorso volto a consentire, nel rispetto ed in esecuzione dei patti in essere tra i soci di SPW e del suo statuto, l'adesione all'operazione anche da parte di Temasek Holdings (Private) Limited, società internazionale di investimenti con sede a Singapore che, attraverso un proprio veicolo di investimento, detiene la residua partecipazione pari al 30% del capitale sociale di SPW.

Il closing dell'operazione è previsto avvenga entro il 31 marzo 2021 per procedere al consolidamento di Stone Island in Moncler dal 1 aprile 2021.

2.2 Operazioni con parti correlate e infragruppo. Operazioni atipiche e/o inusuali

La Società si è dotata di una "Procedura per la disciplina delle operazioni con le parti correlate" ("Procedura OPC"), da ultimo aggiornata in data 9 maggio 2019, ed adottata in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento Consob 17221/2010 e successive modificazioni e dall'art. 2391-bis del Codice Civile, applicabile anche per le operazioni poste in essere per il tramite dalle società controllate.

Il Collegio Sindacale ritiene che le predette procedure siano conformi alle prescrizioni del citato Regolamento Consob 17221/2010 e successive modificazioni: nel corso dell'esercizio il Collegio ha vigilato sulla loro osservanza da parte della Società .

La Relazione Finanziaria Annuale, comprensiva della Relazione sulla Gestione, del Bilancio Consolidato e il Bilancio d'Esercizio 2020 di Moncler SpA riporta gli effetti economico-patrimoniali delle operazioni con parti correlate, nonché la descrizione dei relativi rapporti più significativi.

Nel corso dell'esercizio 2020 è stato sottoposto all'attenzione del Comitato Operazioni con Parti Correlate un'operazione classificata, ai sensi delle Procedure OPC, come di "maggiore rilevanza" e due di "minore rilevanza". Il Collegio ha seguito, assistendo anche alle relative riunioni, i procedimenti per la definizione di tali operazioni, vigilando sull'osservanza, da parte del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Operazioni con Parti Correlate, delle previsioni del Regolamento Consob 17221/2010 e della Procedura OPC.

Non risultano eseguite operazioni con parti correlate in via d'urgenza.

Il Collegio ha valutato adeguate le informazioni rese dal Consiglio di Amministrazione nella Relazione Finanziaria Annuale 2020 della Società in ordine alle operazioni infragruppo e con parti correlate.

Per quanto a nostra conoscenza, nel corso dell'esercizio 2020 non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali.

3. Vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo

La struttura organizzativa della Società e del Gruppo e la relativa evoluzione sono descritte in dettaglio nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari.

L'assetto organizzativo della Società comprende i compiti e le responsabilità delle funzioni aziendali, i rapporti gerarchici e funzionali tra esse intercorrenti e i relativi meccanismi di coordinamento.

Il Collegio Sindacale, ha vigilato sull'adeguatezza del complessivo assetto organizzativo della Società e del Gruppo e ha monitorato altresì il processo di definizione e attribuzione delle deleghe.

Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del TUIF al fine di ottenere con tempestività le informazioni necessarie ad adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge e dal Regolamento (UE) n. 596/2014. Il Collegio sindacale ha incontrato l'Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs 231/2001 cui affidato il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza del Modello 231 e del Codice Etico, ed ha ottenuto informativa relativa all'esecuzione della sua attività anche dalle Relazioni semestrali emesse dall'Organismo stesso in data in data 24 luglio 2020 e 16 febbraio 2021. Risulta che questo ha vigilato sull'efficienza, efficacia ed adeguatezza del Modello Organizzativo (MOG) nel prevenire e contrastare la commissione degli illeciti ai quali è applicabile il D.Lgs 231/2001; sull'osservanza delle prescrizioni contenute nel Modello da parte dei destinatari; sull'aggiornamento del Modello, formulando proposte agli Organi Societari e sull'attuazione del piano di formazione del personale. All'esito della sua attività l'organismo di Vigilanza non ha segnalato criticità.

Il Collegio Sindacale ha incontrato il Collegio Sindacale della società controllata Industries SpA, ed ha acquisito in data 10 marzo 2021 la Relazione al bilancio predisposta dallo stesso Collegio dalla quale non sono emersi elementi meritevoli di menzione nella presente Relazione.

4. Vigilanza sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e del sistema amministrativo contabile; monitoraggio del processo di informativa finanziaria e non finanziaria

4.1 Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari sono descritte le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ("SCIGR") è formato dalle regole, dalle procedure e dalle strutture aziendali che operano per consentire l'efficace funzionamento della Società e del Gruppo e per identificare, gestire e monitorare i principali rischi cui essi sono esposti. Il SCIGR è un sistema integrato che coinvolge l'intera struttura organizzativa; al suo funzionamento sono chiamati a contribuire, in modo coordinato e interdipendente, tanto gli organi sociali quanto le strutture aziendali, comprese le funzioni di controllo.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza del SCIGR di cui si è dotata la Società e il Gruppo, verificandone il suo concreto funzionamento. In particolare, il Collegio Sindacale ha:

  • i) preso atto della valutazione di adeguatezza del SCIGR espressa, previo parere del CCRS, dal Consiglio di Amministrazione; a tale proposito si rinvia alla Relazione di Corporate Governance e Assetti Proprietari;
  • ii) esaminato la relazione del CCRS rilasciata semestralmente a supporto del Consiglio di Amministrazione;

  • iii) esaminato i documenti di sintesi sulla valutazione dell'adeguatezza e dell'efficacia del sistema dei controlli interni e gestione dei rischi predisposto dalla Funzione Internal Audit;
  • iv) partecipato a tutte le riunioni del CCRS acquisendo informazioni anche in ordine alle iniziative che il Comitato ha ritenuto opportuno promuovere o richiedere a fronte di specifiche tematiche;
  • v) acquisito conoscenza dell'evoluzione delle strutture organizzative e delle attività svolte dalle Funzioni di Internal Audit e di Compliance;
  • vi) esaminato le relazioni sull'attività della Funzione di Internal Audit e della Funzione di Compliance portate all'attenzione del CCRS e del Consiglio di Amministrazione;
  • vii) verificato l'autonomia, indipendenza e funzionalità della Funzione Internal Audit, nonché implementato e mantenuto con la stessa un adeguato e costante collegamento;
  • viii) esaminato il Piano di Audit predisposto dalla Funzione di Internal Audit e approvato dal Consiglio di Amministrazione, osservato il rispetto dello stesso e ricevuto flussi informativi sugli esiti degli audit e sull'effettiva implementazione delle relative iniziative di mitigazione e azioni correttive;
  • ix) preso atto della valutazione di adeguatezza del SCIGR della Funzione di Internal Audit, rilasciata con cadenza semestrale ed ottenuto informazioni dall'Amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere il SCIGR ed i responsabili delle funzioni aziendali coinvolte nel SCIGR;
  • x) preso conoscenza dell'evoluzione del sistema normativo di Gruppo;
  • xi) esaminato l'aggiornamento del Piano di Audit e del Piano di Compliance nel corso dell'esercizio in considerazione dell'emergenza Covid-19 anche all'esito della attività di risk assessment rispetto ai profili di rischio conseguenti all'emergenza Covid-19;
  • xii) ottenuto informazioni in merito alla creazione di una Task Force, con la partecipazione della funzione Compliance, nominata dalla Società per la gestione di tale emergenza ed ai fini della redazione e dell'aggiornamento dei «Protocolli anti Covid-19» e delle linee guida adottati da Moncler per la gestione in sicurezza delle attività nelle sedi corporate e in tutti gli store del Gruppo.

Alla luce di tutto quanto sopra, non sono emersi elementi che possano indurre questo Collegio a ritenere non adeguato, nel suo complesso, il sistema di controllo interno e gestione dei rischi della Compagnia.

4.2 Sistema amministrativo contabile e processo di informativa finanziaria

Per quanto riguarda il sistema amministrativo contabile e il processo di informativa finanziaria, il Collegio Sindacale ha, tra l'altro, monitorato le attività svolte dal management responsabile anche ai sensi della L. 262/2005 nonché dalla Funzione di Internal Audit finalizzate a valutarne, nel continuo, l'adeguatezza e il suo concreto funzionamento.

Nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari sono descritte le principali caratteristiche del sistema.

Dallo scambio con i responsabili della società di revisione di dati e informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti, ai sensi dell'art. 150, comma 3, TUIF non sono emersi aspetti che debbano essere evidenziati nella presente relazione.

Nella riunione del 5 marzo 2021, il Collegio Sindacale ha esaminato la bozza della Relazione aggiuntiva predisposta dalla società di revisione KPMG ex art. 11 del Regolamento UE 537/2014, emessa poi in data 10 marzo 2021, e ha constatato che da essa non emergono carenze significative del sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria. I contenuti previsti nella relazione era stata oggetto di discussione e approfondimento nel corso dei periodici scambi informativi intervenuti tra il Collegio Sindacale e la società di revisione.

4.3 Processo di informativa non finanziaria

Il Collegio Sindacale ricorda che, ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016 e successive modifiche, nonché del relativo regolamento di attuazione emanato dalla CONSOB con delibera n. 20267 del 18 gennaio 2018, la Società è chiamata a predisporre e a pubblicare una Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario ("DNF"). Ai sensi dell'art. 4 del D.Lgs. n. 254/2016, la DNF fornisce informazioni di carattere non finanziario relative alla Società e alle sue controllate "nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotto".

Come previsto dall'art. 3, comma 7, D.Lgs. n. 254/2016, il Collegio Sindacale, nell'ambito dello svolgimento delle funzioni ad esso attribuite dall'ordinamento, ha vigilato sull'osservanza delle norme che disciplinano la predisposizione e la pubblicazione della DNF.

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la DNF in data 18 febbraio 2021; essa è stata redatta in ottemperanza al D. Lgs. 254/2016 e tenendo in considerazione gli standard di rendicontazione internazionale GRI-Global Reporting Initiative.

Il Collegio ha preso altresì atto che la società di revisione ha emesso la Relazione di cui all'art. 3, comma 10, D. Lgs. n. 254/2016 in data 10 marzo 2021.

Nell'ambito di detta relazione, KPMG ha attestato che, sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla sua attenzione elementi che facciano ritenere che la DNF non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli artt. 3 e 4 D.Lgs. n. 254/2016 e dallo standard di rendicontazione utilizzato dal Gruppo.

Il Collegio Sindacale, a sua volta, osserva che, ad esito delle attività svolte, non sono pervenuti alla sua attenzione elementi di non conformità della DNF rispetto alle disposizioni normative che ne disciplinano la predisposizione e la pubblicazione.

5. Vigilanza sull'attività di revisione legale dei conti

5.1 Revisione legale dei conti

In accordo con quanto previsto dall'art. 19 del D. Lgs. n. 39/2010, il Collegio Sindacale, identificato in

tale articolo come il "Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile", ha svolto la prescritta attività di vigilanza sull'operatività della Società di Revisione.

Il Collegio Sindacale ha incontrato più volte la Società di Revisione KPMG S.p.A. anche ai sensi dell'art. 150 del T.U.F. al fine di scambiare informazioni attinenti l'attività della stessa. In tali incontri la Società di Revisione non ha evidenziato fatti ritenuti censurabili o irregolarità tali da richiedere la segnalazione ai sensi dell'art. 155, comma 2 del T.U.F.

In data 10 marzo 2021 la Società di Revisione ha rilasciato, ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. n. 39/2010, le Relazioni di revisione sui bilanci del'esercizio e consolidato chiusi al 31 dicembre 2020. Per quanto riguarda i giudizi e le attestazioni la Società di Revisione nella Relazione sulla revisione contabile sul bilancio ha:

  • rilasciato un giudizio dal quale risulta che i bilanci d'esercizio e consolidato di Moncler forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria di Moncler e del Gruppo al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli Internationale Financial Reporting Standards adottati dell'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 38/05;
  • rilasciato un giudizio di coerenza dal quale risulta che la Relazione sulla Gestione che correda il bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 e alcune specifiche informazioni contenute nella "Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari" indicate dell'articolo 123-bis, comma 4, del T.U.F., la cui responsabilità compete gli Amministratori della Società, sono redatte in conformità alle norme di legge;
  • dichiarato, per quanto riguarda eventuali errori significativi nelle Relazioni sulla gestione, sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, di non avere nulla da riportare;
  • verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della Dichiarazione Non Finanziaria.

Il Collegio Sindacale tramite la partecipazione nelle riunioni del CCRS, con la presenza del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, anche nel suo ruolo di amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e dei responsabili della Società di Revisione, non ha osservazioni in merito al corretto utilizzo dei principi contabili e all'omogeneità del loro utilizzo ai fini della predisposizione del bilancio consolidato.

In data 10 marzo 2021 la Società di Revisione ha altresì rilasciato al Collegio Sindacale la Relazione aggiuntiva previsa dall'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014. In allegato a tale Relazione la Società di Revisione ha presentato al Collegio Sindacale la dichiarazione relativa all'indipendenza, così come richiesto dall'art. 6 del Regolamento (UE) n. 537/2014, dalla quale non emergono situazioni che possono compromettere l'indipendenza. In ottemperanza a quanto previsto dall'art. 19, comma 1, lett. a), D.Lgs. 39/2010, il Collegio ha tempestivamente trasmesso la Relazione aggiuntiva al Consiglio di

Amministrazione, senza formulare osservazioni.

La Relazione Finanziaria Annuale, comprensiva della Relazione sulla Gestione, del Bilancio Consolidato e il Bilancio d'Esercizio, illustra l'andamento della gestione nonché il processo di sviluppo del Gruppo. Essa contiene inoltre idonea informativa avuto riguardo al tema Covid19.

5.2 Attività del Collegio Sindacale con riferimento ai non-audit services

Nel corso dell'esercizio 2020, in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 19, comma 1, lett. e), del D. Lgs. 39/2010 e dall'art. 5, par. 4, del Reg. UE 537/2014, il Collegio Sindacale, nel suo ruolo di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, ha preventivamente esaminato le proposte di conferimento di non-audit services alla società di revisione o a entità appartenenti al relativo network sottoposte alla sua attenzione.

Nell'ambito delle proprie valutazioni, il Collegio Sindacale ha verificato sia la compatibilità di detti servizi con i divieti di cui all'art. 5 del Reg. EU 537/2014, sia l'assenza di potenziali rischi per l'indipendenza del revisore derivanti dallo svolgimento dei servizi medesimi alla luce delle disposizioni contenute nel D.Lgs. 39/2010 (artt. 10 e ss.), nel Regolamento Emittenti (art. 149-bis e ss.) e nel Principio di Revisione n. 100.

Al ricorrere dei presupposti previsti dalla legge, il Collegio ha approvato il conferimento del servizio a KPMG o alle altre entità del network.

I corrispettivi relativi ai servizi diversi dalla revisione contabile svolti dalla società di revisione o da altre entità del network a favore della Società e delle sue società controllate nell'esercizio 2020 sono riportati in dettaglio, distinti tra servizi di revisione contabile, servizi di attestazione ed altri servizi al punto 10.7 della Nota Esplicativa al bilancio consolidato, cui si rinvia. Nel corso dell'esercizio, il Collegio Sindacale, in veste di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, ha supervisionato anche l'andamento di detti corrispettivi alla luce delle previsioni contenute nell'art. 4 Reg. UE 537/2014.

5.3 Attività del Collegio Sindacale in vista del conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti per il novennio 2022-2031

Nel mese di dicembre 2020, il Collegio Sindacale, in veste di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, di concerto con le funzioni aziendali competenti, ha avviato la procedura di selezione volta all'individuazione della nuova società di revisione cui conferire l'incarico relativo al novennio 2022-2031. La decisione di intraprendere detta procedura in via anticipata rispetto alla scadenza del mandato di KPMG (data di approvazione Bilancio al 31.12.2021) è stata dettata innanzitutto dalla necessità di assicurare il rispetto delle previsioni in tema di indipendenza della società di revisione di cui al Regolamento UE n. 537/2014, cui la Compagnia è soggetta in forza della sua qualità di "ente di interesse pubblico" (EIP). L'art. 5 Regolamento UE n. 537/2014, infatti, individua

specifici servizi che il revisore e le entità appartenenti al relativo network non possono fornire all'ente di interesse e alle società da questo controllate anche nell'esercizio immediatamente precedente al primo oggetto dell'incarico di revisione ("cooling-in period") (nel caso di Moncler, nell'esercizio 2021). In secondo luogo, la nomina del nuovo revisore, in via anticipata rispetto alla scadenza di quello in carica, facilita il passaggio di consegne (c.d. handover) tra revisore entrante ed uscente, consentendo così di fronteggiare in modo più efficace, in un'ottica di perseguimento della migliore qualità della revisione legale, la fisiologica minor conoscenza dell'EIP e del suo gruppo di cui risulterebbe inevitabilmente in possesso il revisore entrante. In ottemperanza alle prescrizioni dell'art. 16 del Regolamento UE n. 537/2014, la procedura di selezione del nuovo revisore è stata svolta con modalità pienamente trasparenti e tracciabili ed è stata condotta sulla base di criteri di valutazione chiari e non discriminatori. Il Collegio Sindacale ha convenuto con la Società, nonché con l'organo di controllo della controllata Industries S.p.A., che l'attribuzione ad un unico soggetto dell'incarico di revisione relativo ai conti dell'intero Gruppo consenta una maggiore efficienza e qualità nello svolgimento delle attività di revisione. L'approccio del revisore unico risponde anche all'esigenza di assicurare una maggiore omogeneità nell'applicazione delle regole in tema di indipendenza del revisore. Alla procedura di selezione sono state invitate a prendere parte – nel rispetto della normativa applicabile – società di revisione dotate di competenza ed esperienza nella revisione legale di emittenti con azioni quotate, nonché di conoscenze e strutture idonee allo svolgimento dell'incarico di revisione in un gruppo internazionale operante nel settore assicurativo. Il Collegio Sindacale ha esaminato nel dettaglio le proposte pervenute dalle società candidate e incontrato i rispettivi rappresentanti con il supporto delle competenti strutture aziendali. Al termine della gara, nella riunione del 3 marzo 2021, il Collegio Sindacale ha approvato la raccomandazione richiesta ai sensi dell'art. 16, par. 2, del Regolamento UE n. 537/2014, che è stata messa a disposizione degli Azionisti della Compagnia in vista dell'Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020, chiamata a deliberare sul conferimento dell'incarico di revisione. Nell'ambito della Raccomandazione, in conformità a quanto previsto dall'art. 16 Regolamento UE n. 537/2014, il Collegio Sindacale ha indicato due possibili alternative di conferimento ed espresso la propria preferenza debitamente giustificata per uno dei due candidati. La Raccomandazione, inoltre, contiene una dettagliata illustrazione delle fasi in cui si è articolata la procedura selettiva, dei criteri di selezione che sono stati applicati e degli esiti delle valutazioni svolte dal Collegio Sindacale.

6. Adesione al Codice di Corporate Governance, Composizione del Consiglio di Amministrazione e Remunerazioni

Come riferito nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, fino al termine dell'esercizio 2020, Moncler ha adottato il Codice di Autodisciplina per le società quotate approvato nel luglio 2018 dal Comitato per la Corporate Governance. Moncler ha poi adottato il Codice di Corporate

Governance approvato dal Comitato per la Corporate Governance nel gennaio 2020 e divenuto applicabile in data 1° gennaio 2021.

Il Collegio Sindacale ha valutato il modo in cui è stato attuato il Codice di Corporate Goverance promosso da Borsa Italiana (Codice di Autodisciplina fino al 31 dicembre 2020) e adottato da Moncler nei termini illustrati nella "Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari", senza avere osservazioni in merito.

Il Collegio Sindacale dà atto che il Consiglio di Amministrazione ha effettuato la valutazione su funzionamento, dimensione e composizione dello stesso e dei comitati consiliari in conformità a quanto previsto dall'Art. 4 del Codice di Corporate Governance. Il processo di Board evaluation, è descritto nella Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari".

Il processo e i risultati dell'attività di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione condotta rispetto all'esercizio 2020 sono stati presentati, condivisi e discussi dal Consiglio di Amministrazione con l'ausilio del consulente esterno Morrow Sodali nella riunione del Consiglio del 18 febbraio 2021 cui il Collegio Sindacale ha partecipato.

Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e del processo posto in essere dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza degli amministratori qualificati come "indipendenti"; parimenti, ha accertato la sussistenza dei requisiti della propria indipendenza, trasmettendone l'esito al Consiglio di Amministrazione.

Il Collegio Sindacale, in data 26 gennaio 2021 ha svolto una propria attività di autovalutazione in merito alla composizione e al funzionamento dello stesso, provvedendo alla discussione e condivisione dei risultati complessivi.

In pari data il Collegio Sindacale ha nuovamente verificato, con esito positivo, in capo a ciascun membro, il processo di autovalutazione dei requisiti per l'esercizio dell'incarico già verificati nell'immediatezza dell'accettazione dell'incarico stesso in data 11 luglio 2020.

Il Collegio Sindacale ha verificato, tramite la partecipazione del presidente e/o sindaco delegato a tutte le riunioni del CNR e CCRS, i processi aziendali che hanno condotto alla definizione delle politiche di remunerazione della Società con particolare riferimento ai criteri di remunerazione e incentivazione dei responsabili delle Funzioni di controllo e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

7. Omissioni o fatti censurabili, pareri resi e iniziative intraprese

Nel corso dell'esercizio non è stata ricevuta alcuna denuncia ai sensi dell'art. 2408 C.C. o segnalazioni di irregolarità.

Nel corso dell'esercizio il Collegio ha reso pareri, ai sensi di quanto previsto dal Codice di Autodisciplina (criteri 7.C.1. e 7.C.2.) in merito alle seguenti attività di competenza del Consiglio d'Amministrazione avendo verificato positivamente il rispetto degli adempimenti previsti per l'operazione o l'attività in esame:

• approvazione del Piano di Audit predisposto dal responsabile della Funzione di Internal Audit;

• determinazione della remunerazione variabile del responsabile della Funzione di Internal Audit in coerenza con le politiche aziendali;

E' stato altresi espresso parere positivo in merito alla determinazione del compenso di un amministratore investito di particolari cariche (art. 2389, co. 3, c.c.) verificando altresì la coerenza della proposta con la politica della società in tema di remunerazione.

Da ultimo, in data 18 febbraio 2021 il Collegio, in merito all'approvazione del Piano di Audit per il 2021 ha espresso parere favorevole raccomandando una revisione delle risorse di cui è dotata la funzione di Internal Audit una volta completata la acquisizione del Gruppo Stone Island, tenendo conto che quest'ultimo non è dotato di specifica funzione di Internal Audit.

Nel corso dell'attività svolta e sulla base delle informazioni ottenute non sono state rilevate omissioni, fatti censurabili, irregolarità o, comunque, circostanze significative tali da richiederne la segnalazione alle Autorità di Vigilanza o la menzione nella presente Relazione.

*****

Richiamate tutte le considerazioni formulate nella presente Relazione, Il Collegio Sindacale, tenuto conto degli specifici compiti spettanti alla Società di Revisione in tema di controllo della contabilità e di verifica dell'attendibilità del bilancio di esercizio, non ha osservazioni da formulare all'Assemblea, ai sensi dell'art. 153 del T.U.F., in merito all'approvazione del bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2020 accompagnato dalla Relazione sulla Gestione come presentato dal Consiglio di Amministrazione e alla proposta di destinazione dell'utile d'esercizio e di distribuzione dei dividendi formulata dal Consiglio medesimo.

Roma, 12 marzo 2021

IL COLLEGIO SINDACALE

Riccardo Losi, Presidente

Carolyn Dittmeier

Nadia Fontana

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.