AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Moncler

Governance Information Mar 15, 2021

4110_cgr_2021-03-15_702dfaa9-5126-4472-b373-187df824787d.pdf

Governance Information

Open in Viewer

Opens in native device viewer

MONCLER S.p.A.

Sede sociale in Milano, Via Stendhal, n. 47 - capitale sociale euro 51.670.524,80 i.v. Registro delle Imprese di Milano, codice fiscale e partita IVA 04642290961 - REA n° 1763158

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

Redatta ai sensi dell'Art. 123–bis del del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 relativa all'esercizio 2020

Approvata dal Consiglio di Amministrazione del 18 febbraio 2021 Pubblicata sul sito www.monclergroup.com, sezioni "Governance/Assemblea degli Azionisti" e "Governance/Documenti e procedure"

GLOSSARIO4
1. PROFILO DELL'EMITTENTE6
2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI8
3. COMPLIANCE 18
4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 18
5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE 54
6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO 54
7. COMITATO PER LE NOMINE E LA REMUNERAZIONE
55
8. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI
58
9. COMITATO CONTROLLO, RISCHI E SOSTENIBILITÀ
58
10. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI 62
11. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 73
12. NOMINA DEI SINDACI 74
13. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE
76
14. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI 80
15. ASSEMBLEE 80
16. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO 83
17. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO 83
18. CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 22 DICEMBRE 2020 DEL PRESIDENTE DEL
COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE 84
TABELLE 86

GLOSSARIO

Assemblea L'assemblea degli azionisti di Moncler.
Codice di Autodisciplina Il codice di autodisciplina approvato nel luglio 2018
dal Comitato per la Corporate Governance
e promosso da
Borsa
Italiana
S.p.A.,
ABI,
Ania,
Assogestioni,
Assonime e Confindustria
vigente fino al 31 dicembre
2020.
Codice di Corporate Governance Il codice di corporate governance
vigente alla data della
Relazione e approvato
nel gennaio 2020 dal Comitato
per la Corporate Governance
e promosso da Borsa Italiana
S.p.A.,
ABI,
Ania,
Assogestioni,
Assonime
e
Confindustria.
Collegio Sindacale Il collegio sindacale
di Moncler.
Consiglio
o
Consiglio
di
Amministrazione
Il consiglio di amministrazione di Moncler.
Esercizio L'esercizio sociale chiuso il 31 dicembre 2020
a cui si
riferisce la Relazione.
Gruppo Moncler o
Gruppo
Collettivamente l'Emittente e le società da questa
direttamente o indirettamente controllate ai sensi
dell'Art.
93 del TUF.
Market Abuse Regulation o
MAR
Il
Regolamento
UE
n.
596/2014,
come
successivamente integrato ed attuato.
Moncler o
Società
Moncler S.p.A.,
società con sede in Milano, via
Stendhal n. 47, c.f., p. IVA e numero di iscrizione al
Registro delle Imprese di Milano 04642290961.
Procedura OPC La procedura adottata dalla Società in materia di
operazioni con parti correlate in conformità a quanto
previsto dal Regolamento OPC Consob.
Regolamento Emittenti o
RE
Il
Regolamento
emanato
dalla
Consob
con
deliberazione
n.
11971
del
1999,
come
successivamente modificato e integrato.
Regolamento Operazioni Parti Correlate
Consob o
Regolamento OPC
Consob
Il
Regolamento
emanato
dalla
Consob
con
deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 in materia di
operazioni con parti correlate, come successivamente
modificato ed integrato.
Relazione La presente relazione sul governo societario e gli
assetti proprietari che la Società è tenuta a redigere ai
sensi dell'Art.
123-bis
del TUF.
SCIGR Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi
di Moncler.
Testo Unico della Finanza o
TUF
Il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, come
successivamente modificato e integrato.

1. PROFILO DELL'EMITTENTE

Moncler è una società con azioni quotate sul Mercato Telematico Azionario ("MTA") organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. ("Borsa Italiana") a far data dal 16 dicembre 2013. Moncler fa parte dell'indice FTSE-MIB di Borsa Italiana a decorrere dal 24 marzo 2014. Alla data della presente Relazione, la capitalizzazione di mercato della Società è pari ad Euro 13,07 milardi.

Il Gruppo Moncler è attivo nel settore mondiale dei beni di lusso ed è tra i principali operatori nel design, nella realizzazione e nella distribuzione di abbigliamento di alta gamma per donna, uomo e bambino nonché di accessori. Moncler distribuisce direttamente le sue collezioni in più di 70 Paesi operando nei mercati internazionali attraverso cinque organizzazioni regionali. La rete distributiva di Moncler include negozi monomarca, il proprio sito e-commerce (moncler.com) e una rete selettiva di negozi multibrand e di department store. Ad oggi il network di negozi monomarca è composto da 219 negozi retail e 63 negozi wholesale.

* * *

In data 7 dicembre Moncler e Sportswear Company S.p.A., società che detiene il marchio Stone Island ("Stone Island" o "SPW"), hanno annunciato di aver siglato un accordo secondo il quale Stone Island entrerà a far parte del Gruppo Moncler per sviluppare insieme una nuova visione di lusso. Con questa operazione, uniti dalla filosofia "beyond fashion, beyond luxury", i due brand italiani rafforzeranno la loro capacità di essere interpreti delle evoluzioni dei codici culturali delle nuove generazioni consolidando il loro posizionamento all'interno del segmento del nuovo lusso. Moncler metterà a disposizione di Stone Island conoscenze ed esperienze per valorizzarne il grande potenziale di crescita in particolare nei mercati americano ed asiatico e nel canale DTC (Direct to Consumer), oltre a condividere la cultura della sostenibilità che ha permesso all'azienda, per il secondo anno consecutivo, di posizionarsi al primo posto come Industry Leader del settore "Textile, Apparel & Luxury Goods" negli indici Dow Jones Sustainability World and Europe.

Per Moncler il sistema di corporate governance riveste un ruolo centrale per il chiaro e responsabile svolgimento dell'operatività del Gruppo, contribuendo significativamente alla creazione di valore sostenibile nel medio-lungo periodo sia per gli Azionisti che per tutti gli stakeholder, nel rispetto dei migliori prìncipi di responsabilità sociale applicabili in tutti i Paesi in cui il Gruppo opera.

* * *

Detto sistema è costruito in conformità alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, cui Moncler aderisce, e alle disposizioni normative e regolamentari che regolano le società quotate italiane, e si fonda su quattro pilastri:

  • (i) il ruolo centrale degli organi di amministrazione e controllo;
  • (ii) l'efficacia e la trasparenza delle scelte gestionali;
  • (iii) un monitoraggio attento e consapevole delle operazioni con parti correlate e del trattamento delle informazioni privilegiate;
  • (iv) l'insieme dei valori definiti, riconosciuti e condivisi, fissati nel codice etico di Moncler (il "Codice Etico") e nelle politiche aziendali.

Moncler ha adottato il sistema di amministrazione e controllo tradizionale di cui agli Artt. 2380-bis e seguenti del Codice Civile nell'ambito del quale al Consiglio di Amministrazione viene affidata la gestione aziendale e al Collegio Sindacale la funzioni di controllo e vigilanza.

Il sistema di governance di Moncler garantisce un costante confronto tra il management e gli Azionisti, dettagliato come segue:

(a) l'Assemblea degli Azionisti è un organo con funzioni esclusivamente deliberative le cui competenze sono per legge circoscritte alle decisioni di maggior rilievo della vita sociale;

  • (b) il Consiglio di Amministrazione è l'organo cui è devoluta la guida e la gestione della Società e del Gruppo . Oltre alle attribuzioni ad esso spettanti ai sensi di legge e dello Statuto, al Consiglio è riservata in via esclusiva la competenza in relazione alle decisioni più importanti sotto il profilo economico e strategico nonché funzionali all'esercizio dell'attività di monitoraggio e di indirizzo del business. All'interno del Consiglio di Amministrazione, sono stati costituiti il Comitato per le Nomine e la Remunerazione e il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, entrambi con funzioni propositive e consultive coerentemente alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, nonché il Comitato Parti Correlate in conformità alle disposizioni normative e regolamentari applicabili nonché alla Procedura OPC;
  • (c) il Collegio Sindacale vigila, tra l'altro, (i) sull'osservanza della legge e dello Statuto nonché sul rispetto dei prìncipi di corretta amministrazione; (ii) per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione; (iii) sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste da codici di comportamento cui la Società aderisce; (iv) sull'efficacia del sistema di revisione interna e di gestione del rischio, sulla revisione dei conti, sull'indipendenza del revisore legale;
  • (d) la Società di Revisione svolge la revisione legale dei conti. La società di revisione è nominata in conformità all'atto costitutivo dall'Assemblea degli Azionisti su proposta del Collegio Sindacale. Il revisore esterno svolge la propria attività in maniera indipendente ed autonoma e pertanto non è rappresentante né degli Azionisti di maggioranza né di minoranza. La revisione legale dei conti per il novennio 2013-2021 è affidata alla società di revisione KPMG S.p.A. ("KPMG").

Inoltre, nell'ambito del SCIGR adottato da Moncler, è stato istituito l'Organismo di Vigilanza con il compito di vigilare sull'effettività e sull'adeguatezza dei meccanismi e dei controlli interni di Moncler nonché del modello organizzativo e di gestione ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. 231/2001 (il "Modello 231") adottato dalla Società, riferendo in merito alla sua attuazione. Oltre all'Organismo di Vigilanza, rivestono un ruolo importante all'interno del SCIGR tra gli altri, la Funzione di Compliance di Gruppo (che opera come Funzione di controllo di II livello) nonché la Funzione di Internal Audit (che opera come Funzione di controllo di III livello) l'Amministratore Incaricato del SCIGR, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ed il Collegio Sindacale.

Moncler, in qualità di società capogruppo, svolge attività di direzione delle strategie aziendali e del Gruppo ed esercita attività di direzione e coordinamento ai sensi degli Art. 2497 e seguenti del Codice Civile sulle società italiane appartenenti al Gruppo Moncler dalla stessa controllate, delineando le strategie di medio-lungo termine in termini di (i) risultati economici e finanziari, (ii) obiettivi industriali e di investimento, e (iii) politiche commerciali e di marketing.

I valori fissati nel Codice Etico impegnano tutti i dipendenti a garantire che le attività del Gruppo siano svolte nell'osservanza delle disposizioni di legge, regolamentari e delle procedure interne adottate dal Gruppo, in un quadro di concorrenza leale, con onestà, integrità e correttezza, nel rispetto degli interessi legittimi degli Azionisti, dei dipendenti, dei clienti, dei fornitori, dei partner commerciali e finanziari nonché delle collettività dei paesi in cui il Gruppo Moncler è presente.

In secondo luogo, Moncler ha sviluppato e adottato un modello anticorruzione, che prevede, tra le altre cose, una ricognizione normativa sui reati di corruzione nei Paesi in cui la Società opera, identificando le aree e i processi aziendali più a rischio di corruzione. Nello specifico è stata definita una politica anticorruzione, adottata da ciascuna società del Gruppo Moncler, che definisce le responsabilità di monitoraggio dei cambiamenti della normativa, i controlli a presidio del rischio, la formazione, le attività di audit, la gestione e il reporting dei casi di non-compliance.

L'Emittente non rientra nella definizione di PMI ai sensi dell'Art. 1, comma 1, lett. w-quater.1) del TUF e dell'Art. 2-ter del Regolamento Emittenti Consob.

Come indicato sopra, nel 2020 Moncler, per il secondo anno consecutivo, si è posizionata al primo posto come Industry Leader del settore Textiles, Apparel & Luxury Goods negli indici Dow Jones Sustainability (DJSI) World e Europe. Inoltre, ha ricevuto il Gold Award da parte di S&P Global, gestore patrimoniale specializzato in investimenti sostenibili. Il Dow Jones Sustainability Index rappresenta uno dei più prestigiosi indici di sostenibilità al mondo. L'indice include solo le società valutate migliori nella gestione del proprio business secondo i criteri di responsabilità economica, sociale e ambientale presi in considerazione dall'assessment annualmente di S&P Global.

Moncler ogni anno rendiconta le proprie performance e i propri obiettivi di sostenibilità nella Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria e nel 2020 ha presentato il suo nuovo Piano Strategico di Sostenibilità "Moncler Born to Protect" che si focalizza su cinque priorità strategiche: cambiamenti climatici, economia circolare, catena di fornitura responsabile, valorizzazione della diversità e supporto alle comunità locali.

La Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria relativa all'Esercizio è disponibile sul sito internet della Società www.monclergroup.com nella sezione "Sostenibilità/Documenti".

2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI

a) Struttura del capitale sociale (ai sensi dell'Art. 123-bis, comma 1, lett. a), del TUF)

Alla data della Relazione il capitale sociale risulta sottoscritto e versato per Euro 51.670.524,80 suddiviso in 258.352.624 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale.

L'azionariato di Moncler alla data della Relazione si compone come segue:

Piano di Performance Shares 2016-2018

L'Assemblea del 20 aprile 2016 ha deliberato di dare facoltà agli Amministratori, per 5 anni dal 20 aprile 2016, di aumentare il capitale sociale a servizio dell'attuazione del piano di incentivazione e fidelizzazione denominato "Piano di Performance Shares 2016 - 2018" (il "Piano di Performance Shares 2016-2018"), per massimi Euro 760.000,00 con emissione di massime 3.800.000 nuove azioni ordinarie senza indicazione del valore nominale, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, godimento regolare, ad un valore di emissione uguale alla parità contabile delle azioni Moncler alla data di esecuzione della delega mediante assegnazione di corrispondente importo di utili e/o riserve di utili quali risultanti dall'ultimo bilancio approvato ai sensi dell'Art. 2349 del Codice Civile, nei termini, alle condizioni e secondo le modalità previsti dal piano medesimo.

Il Piano di Perfomance Shares 2016-2018 è riservato ad Amministratori Esecutivi, Dirigenti con Responsabilità Strategiche, dipendenti, collaboratori e consulenti di Moncler e delle società da questa controllate ai sensi dell'Art. 93 del TUF.

In parziale esercizio della delega conferitagli dall'Assemblea del 20 aprile 2016, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di aumentare gratuitamente il capitale sociale, ai sensi degli Art. 2443 e 2349 del Codice Civile, per nominali Euro 423.480,00, mediante imputazione a capitale di un importo di corrispondente ammontare tratto dalla riserva disponibile, con emissione di massime n. 2.117.400 azioni ordinarie, godimento regolare. Sempre in parziale esercizio della delega conferitagli dall'Assemblea del 20 aprile 2016, il Consiglio di Amministrazione ha nuovamente deliberato di aumentare gratuitamente il capitale sociale, ai sensi degli Art. 2443 e 2349 del Codice Civile, per nominali Euro 60.960, mediante imputazione a capitale di un importo di corrispondente ammontare tratto dalla riserva disponibile, con emissione di n. 304.800 azioni ordinarie.

Per ogni informazione relativa al Piano di Performance Share 2016 – 2018, si rinvia al documento informativo predisposto ai sensi dell'Art. 84-bis del Regolamento Emittenti Consob e alla Relazione sulla Remunerazione, pubblicati sul sito internet della Società www.monclergroup.com, nelle sezioni "Governance/Remunerazione" e "Governance/Assemblea degli Azionisti".

Piano di Performance Shares 2018-2020

Inoltre, in data 16 aprile 2018 l'Assemblea ordinaria ha approvato, ai sensi dell'art. 114-bis del TUF, l'adozione del piano di incentivazione e fidelizzazione denominato "Piano di Performance Shares 2018- 2020" destinato ad Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori, inclusi i consulenti esterni, di Moncler e delle sue controllate. In pari data l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti non ha approvato la proposta di conferire delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'Art. 2443 Cod. Civ., al fine di aumentare il capitale sociale, in via gratuita e scindibile ed anche in più tranches, ai sensi dell'Art. 2349 Cov. Civ., per massimi Euro 560.000 con emissione di massime 2.800.000 azioni ordinarie, da assegnare ai prestatori di lavoro dipendente di Moncler e delle società controllate beneficiari del piano predetto. Pertanto, al servizio del "Piano di Performance Shares 2018-2020" verranno utilizzate azioni proprie di Moncler.

Per ogni informazione relativa al Piano di Performance Shares 2018 – 2020 si rinvia al documento informativo predisposto ai sensi dell'Art. 84-bis del Regolamento Emittenti Consob e alla Relazione sulla Remunerazione, pubblicati sul sito internet della Società www.monclergroup.com, nelle sezioni "Governance/Remunerazione" e "Governance/Assemblea degli Azionisti".

Piano di Performance Shares 2020

In data 11 giugno 2020 l'Assemblea ordinaria ha deliberato di dare facoltà agli Amministratori, per 5 anni a far data dall'11 giugno 2020, di aumentare il capitale sociale a servizio dell'attuazione del piano di incentivazione e fidelizzazione denominato "Piano di Performance Shares 2020" (il "Piano di Performance Shares 2020"), per massimi Euro 400.000 ed emissione di massime 2.000.000 nuove azioni ordinarie senza indicazione del valore nominale, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, godimento regolare, ad un valore di emissione uguale alla parità contabile delle azioni Moncler alla data di esecuzione della delega mediante assegnazione di corrispondente importo di utili e/o riserve di utili quali risultanti dall'ultimo bilancio approvato ai sensi dell'Art. 2349 del Codice Civile, nei termini, alle condizioni e secondo le modalità previsti dal piano medesimo.

Il Piano di Perfomance Shares 2020 è riservato ad Amministratori Esecutivi, Dirigenti con Responsabilità Strategiche, dipendenti, collaboratori e consulenti di Moncler e delle società da questa controllate ai sensi dell'Art. 93 del TUF.

Per ogni informazione relativa al Piano di Performance Shares 2020 si rinvia al documento informativo predisposto ai sensi dell'Art. 84-bis del Regolamento Emittenti Consob e alla Relazione sulla Remunerazione, pubblicati sul sito internet della Società www.monclergroup.com, nelle sezioni "Governance/Remunerazione" e "Governance/Assemblea degli Azionisti".

b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ai sensi dell'Art. 123-bis, comma 1, lett. b), del TUF)

Lo Statuto non prevede alcuna limitazione alla libera trasferibilità delle azioni né limiti al possesso delle stesse, né sono previste clausole di gradimento per acquistare partecipazioni nel capitale sociale di Moncler.

Si segnala che l'Accordo Quadro (come definito nel successivo pragrafo sub lett. g) "Accordi tra azionisti") sottoscritto in data 6 dicembre 2020 tra Moncler e i Soci SPW e vigente alla data della Relazione prevede degli obblighi di lock-up attraverso i quali Moncler e i Soci SPW hanno inteso stabilire limiti alla dismissione delle Azioni Moncler Soci SPW di nuova emissione rivenienti dall'aumento di capitale nel periodo immediatamente successivo alla loro sottoscrizione, con finalità di stabilizzazione del titolo. Rispetto al contenuto di tali obblighi e per ogni dettaglio si rinvia a quanto indicato nel successivo paragrafo sub lett. g) "Accordi tra azionisti" ed alle informazioni essenziali dell'Accordo Quadro, di cui all'Art. 130 del Regolamento Emittenti Consob, pubblicate sul sito internet della Società www.monclergroup.com, nella sezione "Governance/Documenti e procedure".

Inoltre, per completezza, si segnala che il Patto Parasociale Acamar e Venezio (come definito nel successivo paragrafo sub lett. g) "Accordi tra azionisti") sottoscritto in data 3 agosto 2016, successivamente modificato in data 17 giugno 2019 e prorogato in data 21 maggio 2020 sino al 3 agosto 2021, da Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. da un lato, e Venezio Investments Pte Ltd. dall'altro lato, nonché Remo Ruffini per alcuni specifici impegni dal medesimo assunto, prevede, inter alia, un diritto di prelazione in capo a Venezio Investments Pte Ltd. in caso di trasferimento a titolo oneroso da parte di Ruffini Partecipazioni S.r.l. di un numero di azioni di Moncler non rappresentativa dell'intera partecipazione detenuta in Moncler (in relazioni al quale si rinvia a quanto indicato nel successivo paragrafo sub lett. g) "Accordi tra azionisti"). Per ogni ulteriore dettaglio, si rinvia alle informazioni essenziali del Patto Parasociale Acamar e Venezio, di cui all'Art. 130 del Regolamento Emittenti Consob, pubblicate sul sito internet della Società www.monclergroup.com, nella sezione "Governance/Documenti e procedure".

c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ai sensi dell'Art. 123-bis, comma 1, lett. c), del TUF)

Le partecipazioni rilevanti nel capitale di Moncler, dirette o indirette, secondo quanto risulta dalle comunicazioni ricevute dalla Società ai sensi dell'Art. 120 del TUF fino alla data della presente Relazione sono riportate nella Tabella 1 riportata in appendice.

d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ai sensi dell'Art. 123-bis, comma 1, lett. d), del TUF)

Salvo quanto di seguito indicato, non sono stati emessi titoli che conferiscono diritti speciali di controllo, né esistono soggetti titolari di poteri speciali ai sensi delle disposizioni normative e statutarie vigenti.

e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex Art. 123-bis, comma 1, lettera e), del TUF)

Alla data della presente Relazione, la Società ha adottato i piani di remunerazione in favore di Amministratori e dipendenti del Gruppo descritti nella Relazione sulla Remunerazione nonché nei documenti informativi predisposti ai sensi dell'Art. 114-bis del TUF e dell'Art. 84-bis del Regolamento Emittenti Consob, disponibili sul sito internet della Società www.monclergroup.com, nelle sezioni "Governance/Remunerazione" e "Governance/Assemblea degli Azionisti".

Tali piani non prevedono l'attribuzione del diritto di voto a soggetti diversi dai relativi beneficiari, né particolari meccanismi di esercizio del diritto di voto.

f) Restrizioni al diritto di voto (ex Art. 123-bis, comma 1, lettera f), del TUF)

Non esistono restrizioni al diritto di voto.

g) Accordi tra azionisti (ex Art. 123-bis, comma 1, lettera g), del TUF)

Patto Parasociale Acamar e Venezio

In data 3 agosto 2016 (la "Data di Esecuzione Originaria"): (i) RPH – allora azionista diretto di Moncler – ha trasferito a Venezio Investments Pte Ltd. ("Venezio" o l'"Investitore") e ad Acamar S.r.l. ("Acamar") una partecipazione complessivamente rappresentativa del 24,4% del capitale sociale della società di nuova costituzione RP, il tutto in conformità a quanto previsto nel contratto di compravendita di quote stipulato in data 28 luglio 2016 (il "QPA"); e (ii) RPH, l'Investitore e Acamar hanno stipulato un patto parasociale (il "Patto Originario Acamar e Venezio"), successivamente modificato in data 16 settembre 2016, al fine di definire i termini e le condizioni dei loro reciproci rapporti quali soci di RP e contenente pattuizioni parasociali rilevanti ai sensi dell'Art. 122 TUF oggetto di apposita pubblicazione a norma di legge. Il Patto Originario Acamar e Venezio è stato sottoscritto anche dal signor Remo Ruffini ("RR") e dal signor Juan Carlos Torres per alcuni specifici impegni dai medesimi assunti, in quanto soci di controllo rispettivamente di RP e Acamar.

In data 8 aprile 2019 il patto parascoiale stipulato il 14 ottobre 2016 tra, inter alia, RP ed ECIP M S.A., contenente alcune pattuizioni parasociali rilevanti ai sensi dell'art. 122 del TUF relative a Moncler e oggetto di separata pubblicazione a norma di legge, è stato risolto anticipatamente dalle parti del medesimo per mutuo consenso, in conformità a quanto ivi previsto (la "Risoluzione Anticipata Eurazeo").

In data 10 aprile 2019 Acamar ha inviato una comunicazione di recesso a RPH e all'Investitore manifestando la propria intenzione di recedere da RP, in conformità ai termini e alle condizioni del Patto Originario Acamar e Venezio (il "Recesso Acamar"). A seguito del Recesso Acamar, Acamar: (i) ha cessato di essere socio di RP con effetto dal 9 giugno 2019; e (ii) ad esito della procedura di recesso disciplinata nel Patto Originario Acamar e Venezio, in data 26 giugno 2019 ha ricevuto da RP n. 1.484.320 azioni ordinarie di Moncler, oltre all'ulteriore somma in denaro dovuta al medesimo sempre ai sensi del Patto Originario Acamar e Venezio.

In data 17 giugno 2019 Venezio e RPH (le "Parti") e RR (per gli specifici impegni dal medesimo assunti in quanto socio di controllo di RPH) – tenuto conto anche del Recesso Acamar e della Risoluzione Anticipata Eurazeo – hanno inteso estendere e parzialmente modificare il Patto Originario Acamar e Venezio con efficacia dalla data in cui Acamar ha ricevuto integralmente quanto allo stesso spettante a seguito del recesso da RP ai sensi del Patto Originario Acamar e Venezio, i.e., il 26 giugno 2019 (il Patto Originario Acamar e Venezio, come successivamente rinnovato e parzialmente modificato, il "Patto Parasociale Acamar e Venezio").

In data 12 novembre 2019, a seguito dell'esecuzione del recesso parziale di Venezio da RP conformemente ai termini ed alle condizioni previsti nel Patto Parasociale Acamar e Venezio, sono state assegnate a Venezio n. 7.442.218 azioni ordinarie di Moncler, oltre all'importo in denaro dovuto al medesimo sempre ai sensi del Patto Parasociale Acamar e Venezio, come comunicato al mercato in pari data.

Conformemente ai termini e alle condizioni previsti nel Patto Parasociale Acamar e Venezio, in data 29 aprile 2020 RPH e RR hanno trasmesso a Venezio una richiesta di rinnovo del Patto Parasociale Acamar e Venezio medesimo per un ulteriore periodo di 12 mesi decorrenti dal 3 agosto 2020 (la "Richiesta di

Rinnovo 2020"); decorso il termine di 15 giorni e, quindi, in data 21 maggio 2021, si è perfezionata l'accettazione tacita da parte di Venezio della Richiesta di Rinnovo 2020. Conseguentemente, la durata del Patto Parsociale Acamar e Venezio è stata prorogata sino al 3 agosto 2021.

Le pattuizioni parasociali contenute nel Patto Parasociale Acamar e Venezio sono riconducibili ad un sindacato di voto e ad un patto che pone limiti al trasferimento di strumenti finanziari, rilevanti ai sensi dell'Art. 122, comma 1 e comma 5, lett. b), del TUF. Tali pattuizioni hanno ad oggetto RP e Moncler.

Rispetto alla governance di Moncler, il Patto Parasociale Acamar e Venezio prevede, tra l'altro, che a partire dal primo rinnovo del consiglio di amministrazione di Moncler nominato dall'Assemblea degli azionisti dell'Emittente del 16 aprile 2019 e per la durata di vigenza del patto medesimo, le Parti facciano sì che RP: (i) eserciti il proprio diritto di voto nelle competenti assemblee di Moncler in modo che il Consiglio di Amministrazione sia composto da 11 membri, almeno 4 dei quali Indipendenti; (ii) presenti e voti una lista di 11 candidati che rispetti la normativa in materia di requisiti di indipendenza e di equilibrio tra i generi, composta come di seguito indicato (la "Lista di RP"): (a) n. 1 candidato in possesso dei requisiti di indipendenza da designarsi a cura di Venezio; (b) tutti i restanti candidati saranno designati da parte di RP su istruzioni esclusive di RPH (che avrà anche il diritto di designare RR quale primo candidato della lista in modo da garantire che lo stesso sia nominato quale presidente del Consiglio nel caso in cui la lista presentata da RP ottenga il maggior numero di voti), di cui almeno n. 3 dei candidati in possesso dei requisiti di indipendenza.

Rispetto al trasferimento di azioni di Moncler, il Patto Parasociale Acamar e Venezio prevede, tra l'altro, che nel caso in cui RP intenda trasferire ad un terzo a titolo oneroso un numero di azioni Moncler che non costituisca l'intera partecipazione detenuta in Moncler da RP, tale trasferimento sarà sottoposto al diritto di prelazione dell'Investitore secondo gli stessi termini previsti per il diritto di prelazione attribuito al medesimo in caso di trasferimento delle partecipazioni in RP. Nel caso in cui RP intenda trasferire ad un terzo a titolo oneroso un numero di azioni Moncler che rappresenti l'intera partecipazione detenuta da RP in Moncler, RP sarà libera di effettuare tale trasferimento a titolo oneroso a condizione che i proventi derivanti dal trasferimento che devono essere ricevuti dall'Investitore a valle della distribuzione dei proventi ricevuti consentano a quest'ultimo di conseguire un ritorno sul proprio investimento non inferiore un IRR pari almeno al 25%. RP avrà comunque il diritto di effettuare validamente il trasferimento a titolo oneroso per l'intera partecipazione detenuta in Moncler nel caso in cui RPH assicuri e/o faccia sì che RP assicuri all'Investitore un corrispettivo complessivo in denaro pari all'ammontare necessario – unitamente ai proventi derivanti dal trasferimento a titolo oneroso che devono essere ricevuti dall'Investitore – a consentire all'Investitore medesimo la realizzazione di un ritorno sul proprio investimento non inferiore all'IRR predetto.

Si segnala che, ai sensi di quanto previsto dall'Accordo di Investimento (come definito di seguito), sottoscritto in data 6 dicembre 2020 tra RPH, RR, i Soci SPW e CR (come di seguito definiti), rispetto al quale si rinvia al successivo Paragrafo, l'integrale uscita di Venezio dal capitale sociale di RP e la cessazione definitiva del Patto Parasociale Acamar e Venezio costituiscono una delle circostanze rilevanti ai fini del conferimento in RP delle Azioni Moncler Soci SPW da parte dei Soci SPW.

Le informazioni essenziali relative alle pattuizioni parasociali contenute nel Patto Parasociale Acamar e Venezio sono pubblicate, ai sensi dell'Art. 130 del Regolamento Emittenti, sul sito internet dell'Emittente all'indirizzo www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance/Documenti e procedure".

Accordi sottoscritti nell'ambito della Operazione di Aggregazione di Stone Island in Moncler

In data 6 dicembre 2020 (la "Data di Sottoscrizione"), Moncler, da un lato, e Rivetex S.r.l. ("Rivetex"), società riconducibile a Carlo Rivetti ("CR"), nonché altri membri della famiglia Rivetti (congiuntamente a Rivetex, i "Soci SPW"; Moncler e i Soci SPW, congiuntamente, le "Parti"), dall'altro, hanno sottoscritto un accordo quadro (l'"Accordo Quadro") che disciplina i termini dell'aggregazione di Stone Island in Moncler (l'"Operazione di Aggregazione" o "Operazione Rilevante") e quindi l'acquisto da parte di Moncler della partecipazione complessivamente detenuta dai Soci SPW in SPW (pari complessivamente

al 70% del capitale sociale); poiché l'obiettivo di Moncler è quello di acquisire al closing dell'Operazione di Aggregazione (la "Data del Closing") l'intero capitale sociale di SPW, l'Accordo Quadro definisce altresì un percorso volto a consentire, nel rispetto ed in esecuzione dei patti in essere tra i Soci SPW e dello statuto di SPW, l'adesione all'operazione anche da parte di Venezio che detiene la residua partecipazione pari al 30% del capitale sociale di SPW.

I Soci SPW si sono impegnati, alla Data del Closing – subordinatamente all'avveramento delle condizioni sospensive previste nell'ambito dell'Operazione di Aggregazione – a reinvestire un importo pari al 50% del corrispettivo previsto per la cessione di SPW mediante la sottoscrizione di un aumento di capitale sociale di Moncler riservato ai Soci SPW ai sensi dell'Art. 2441, comma 5, Cod. Civ., a fronte del quale riceveranno complessive n. 10.731.116 azioni Moncler di nuova emissione (le "Azioni Moncler Soci SPW").

Sempre nel contesto dell'Operazione di Aggregazione, alla Data di Sottoscrizione, come da comunicato stampa del 7 dicembre 2020, RPH, da un lato, e i Soci SPW, dall'altro, nonché, per alcuni specifici impegni dagli stessi assunti, RR e CR, hanno sottoscritto un accordo di investimento (l'"Accordo di Investimento"), volto a disciplinare – subordinatamente a talune circostanze rilevanti – i termini e le condizioni (a) del conferimento in RP da parte dei Soci SPW delle Azioni Moncler Soci SPW attraverso una società a tal fine appositamente costituita; nonché (b) dei loro reciproci rapporti quali soci di RP.

Alla data della Relazione, tutte le parti coinvolte nella Operazione di Aggregazione stanno lavorando sulla finalizzazione degli accordi entro il 31 marzo 2021 per procedere al consolidamento di SPW in Moncler dal 1 aprile 2021.

Le pattuizioni dell'Accordo Quadro e dell'Accordo di Investimento rilevanti ai fini del presente paragrafo e vigenti alla data della Relazione sono riportate di seguito.

1) Accordo quadro tra i Soci SPW e Moncler relativo all'aggregazione tra Moncler e SPW

Come detto, ai sensi di quanto previsto dall'Accordo Quadro, i Soci SPW si sono impegnati alla Data del Closing, subordinatamente all'avveramento delle condizioni sospensive previste nell'ambito dell'Operazione Rilevante, a reinvestire un importo pari al 50% del corrispettivo previsto per la cessione di SPW mediante la sottoscrizione di un aumento di capitale sociale di Moncler riservato ai Soci SPW ai sensi dell'Art. 2441, comma 5, Cod. Civ., a fronte del quale riceveranno n. 10.731.116 azioni Moncler di nuova emissione costituenti le Azioni Moncler Soci SPW.

A talune pattuizioni contenute nell'Accordo Quadro potrebbe essere attribuita rilevanza ai sensi dell'art. 122, comma 5, lett. a) e b), TUF; pertanto le hanno ritenuto, in via prudenziale, di procedere alla pubblicazione nei termini e con le modalità ivi previsti.

L'Accordo Quadro prevede, tra le altre cose:

(i) degli obblighi di lock-up attraverso i quali Moncler e i Soci SPW hanno inteso stabilire limiti alla dismissione delle Azioni Moncler Soci SPW di nuova emissione rivenienti dall'aumento di capitale nel periodo immediatamente successivo alla loro sottoscrizione, con finalità di stabilizzazione del titolo. In particolare, l'Accordo Quadro prevede che le n. 10.731.116 azioni Moncler di nuova emissione costituenti le Azioni Moncler Soci SPW (e solo tali azioni) saranno soggette a un periodo di lock-up (il "Lock-Up") di 12 mesi dalla Data del Closing, fermo restando che, alla scadenza di tale periodo, tale Lock-Up troverà applicazione per ulteriori 6 mesi (e, dunque sino alla scadenza del diciottesimo mese dalla Data del Closing) limitatamente al 50% delle Azioni Moncler Soci SPW. È previsto che (i) il Lock-Up non troverà applicazione in caso di, inter alia, trasferimento diretto o indiretto di Azioni Moncler Soci SPW posto in essere mediante un'operazione fuori mercato a favore di qualsiasi holding o veicolo, controllato o partecipato (direttamente o indirettamente) dalla parte ricevente e da utilizzare al solo scopo di gestire l'investimento in Moncler (a condizione che tali veicoli, fermo restando quanto previsto al successivo punto (ii), dovranno aderire agli, e assumere gli,

impegni di cui al Lock-Up); e (iii) nel caso in cui il soggetto ricevente (o un suo cessionario) delle Azioni Moncler Soci SPW di cui al precedente punto (i) possieda già azioni Moncler alla Data del Closing, il Lock-Up si applicherà solo in relazione alle Azioni Moncler Soci SPW di nuova emissione ricevute da tale soggetto, mentre l'eventuale vendita di azioni Moncler fino a concorrenza di quelle già possedute alla Data del Closing non sarà soggetta ad alcuna restrizione; in tal caso, è quindi previsto che il Lock-Up si applicherà solo al trasferimento di azioni Moncler eccedenti rispetto alle azioni già possedute dal soggetto ricevente e, quindi, solo successivamente all'eventuale trasferimento di tali azioni;

(ii) che durante il periodo intercorrente tra la Data di Sottoscrizione e la Data del Closing (il "Periodo Interinale"), Moncler e le società da questa controllate, senza il consenso di Rivetex, si astengano dall'adottare delibere riguardanti, tra l'altro, un aumento di capitale (ad eccezione dell'aumento avente ad oggetto l'emissione di Azioni Moncler Soci SPW e/o l'emissione di azioni al servizio di piani di stock option), qualsiasi acquisizione o fusione nella misura in cui il target o l'ente con cui è prevista la fusione abbia un enterprise value superiore al 10% della capitalizzazione di Moncler alla Data di Sottoscrizione.

Ai sensi dell'Accordo Quadro, l'impegno di Lock-Up opera per 12 mesi dalla Data del Closing, fermo restando che, alla scadenza di tale periodo, tale Lock-Up troverà applicazione per ulteriori 6 mesi (e, dunque sino alla scadenza del diciottesimo mese dalla Data del Closing) limitatamente al 50% delle Azioni Moncler Soci SPW. Le previsioni relative al Periodo Interinale si applicano dalla Data di Sottoscrizione e sino alla Data del Closing.

Le informazioni essenziali relative alle pattuizioni parasociali contenute nell'Accordo Quadro sono pubblicate, ai sensi dell'art. 130 Regolamento Consob, sul sito internet di Moncler all'indirizzo www.monclergroup.com.

2) Accordo di investimento tra RPH, RR, i Soci SPW e CR

L'Accordo di Investimento è stato sottoscritto da RPH e, unicamente per taluni specifici fini, da RR, da un lato, e dai Soci SPW e, unicamente per taluni specifici fini, da CR, dall'altro, al fine di definire alcuni elementi propedeutici alla realizzazione dell'Operazione Rilevante e di disciplinare - subordinatamente (i) al closing dell'Operazione Rilevante e al conseguente trasferimento a favore dei Soci SPW delle Azioni Moncler Soci SPW; (ii) alla integrale uscita di Venezio dal capitale sociale di RP con conseguente cessazione del Patto Parasociale Acamar e Venezio e assegnazione a Venezio di una partecipazione in Moncler (pari al 2,9% prima dell'aumento di capitale di Moncler a servizio dell'Operazione di Aggregazione) corrispondente, in trasparenza, alla sua partecipazione in RP, nonché (c) alla risposta da parte di Consob all'eventuale quesito formulato dalle parti, nella quale venga confermata l'insussistenza (anche per l'applicabilità dell'esenzione di cui all'art. 49, comma 1, lett. e) del Regolamento Emittenti) dell'obbligo di promuovere un'offerta pubblica di acquisto per effetto delle previsioni di cui all'Accordo di Investimento, i termini e le condizioni: (a) del conferimento in RP delle Azioni Moncler Soci SPW da parte dei Soci SPW (il "Conferimento") attraverso una società di nuova costituzione a ciò esclusivamente dedicata ("Newco S"); nonché (b) dei loro reciproci rapporti quali soci di RP, il cui unico scopo iniziale sarà quello di gestire la propria partecipazione in Moncler (inclusiva delle Azioni Moncler Soci SPW).

Le pattuizioni parasociali contenute nell'Accordo di Investimento sono riconducibili ad un sindacato di voto e ad un patto che pone limiti al trasferimento di strumenti finanziari, rilevanti ai sensi dell'Art. 122, comma 1 e comma 5, lett. a) e b), del TUF e hanno ad oggetto RP e Moncler.

L'Accordo di Investimento contiene talune disposizioni concernenti la governance di Moncler, successivamente al closing della Operazione Rilevante.

In particolare, in relazione al Consiglio di Amministrazione di Moncler è previsto, tra l'altro, che: RPH si impegni a far sì che, a partire dalla Data del Closing dell'Operazione di Aggregazione, (a) CR (o, ove CR fosse impossibilitato ad assumere la carica per impedimento oggettivo non dipendente dalla sua volontà,

il figlio Silvio o la moglie di CR, secondo le indicazioni di Newco S) sia nominato quale membro del Consiglio di Amministrazione nonché (b) CR (o, ove CR fosse impossibilitato ad assumere la carica per impedimento oggettivo non dipendente dalla sua volontà, il figlio Silvio) sia nominato nel Comitato Strategico di Moncler.

A partire dal primo rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Moncler nominato in data 16 aprile 2019, è previsto che RP : (a) eserciti il proprio diritto di voto nella/e competente/i Assemblea/Assemblee di Moncler in modo che il Consiglio sia composto da 11 membri (ovvero, laddove RPH a proprio insindacabile giudizio lo ritenga opportuno, da 12 membri), almeno 4 dei quali indipendenti ed eletti mediante un meccanismo di voto di lista ai sensi delle disposizioni di cui all'Articolo 13 dello Statuto; (b) presenti e voti una lista di 11 (ovvero, a seconda dei casi, 12) candidati che rispetti i requisiti di indipendenza e rappresentanza di genere previsti dalla legge applicabile e strutturata come segue: (i) 1 candidato sarà designato da Newco S nella persona di CR (o, ove CR fosse impossibilitato ad assumere la carica per impedimento oggettivo non dipendente dalla sua volontà, altro soggetto scelto da Newco S tra il figlio Silvio e la moglie di CR); (ii) 1 candidato, in possesso dei requisiti di indipendenza, sarà designato di comune accordo da Newco S e da RPH; (iii) tutti i restanti candidati saranno designati da parte della Società su istruzioni esclusive di RPH. L'efficacia della designazione nella lista di RP dei candidati indicati ai sensi dei precedenti punti (i) e (ii) è soggetta alla sottoscrizione e alla consegna a RPH di una lettera nella quale ciascuno di tali candidati si impegna a dimettersi immediatamente dalla carica nel caso in cui, successivamente alla cessazione dell'Accordo di Investimento, la partecipazione detenuta direttamente o indirettamente da Newco S (ovvero collettivamente dai Soci S) in Moncler scenda al di sotto del 3% del capitale sociale di Moncler.

Inoltre, l'Accordo di Investimento prevede talune limitazioni al trasferimento delle partecipazioni in Moncler. In particolare, in caso di trasferimento di azioni Moncler di titolarità di RP, è previsto che trovino applicazione le seguenti alternative:

  • (i) nel caso in cui il numero complessivo di azioni di Moncler oggetto del trasferimento rappresenti una partecipazione non superiore al 5% del capitale sociale di Moncler, Newco S avrà la facoltà di chiedere a RPH che venga trasferita da RPH a Newco S una partecipazione di RP (la "Partecipazione Incrementale") tale per cui, a valle di tale trasferimento della Partecipazione Incrementale, il numero di azioni di Moncler indirettamente possedute da Newco S per il tramite di RP rimanga invariato rispetto alla situazione precedente il trasferimento delle azioni di Moncler; in caso di invio della comunicazione predetta da parte di Newco S, RPH è tenuta a vendere ai Soci SPW, che acquisteranno, una quota del capitale sociale di RP determinata sulla base di una formulata prevista nell'Accordo di Investimento;
  • (ii) nel caso in cui il numero complessivo di azioni di Moncler oggetto del trasferimento di azioni di Moncler (eventualmente cumulata con precedenti trasferimenti di azioni di Moncler) rappresenti una partecipazione superiore al 5% del capitale sociale di Moncler, tale circostanza costituirà una circostanza rilevante per l'attivazione di un diritto speciale di recesso a favore di Newco S. In tal caso, è espressamente convenuto nell'Accordo di Investimento che: (a) il numero di azioni di Moncler che Newco S avrà diritto di ricevere in caso di recesso sarà calcolato senza tener conto dell'effetto del trasferimento di azioni di Moncler rilevante; e (ii) i proventi netti conseguiti da RP derivanti dal trasferimento di azioni di Moncler non verranno distribuiti a favore di Newco S.

Le informazioni essenziali relative alle pattuizioni parasociali contenute nell'Accordo di Investimento sono pubblicate, ai sensi dell'art. 130 Regolamento Consob, sul sito internet di Moncler all'indirizzo www.monclergroup.com.

h) Clausole di change of control (ex Art. 123-bis, comma 1, lettera h), del TUF) e disposizioni statutarie in materia di OPA (ex Art. 104, comma 1-ter, e 104-bis, comma 1), del TUF)

Moncler e la sua controllata Industries S.p.A. ("Industries") sono parti, nell'ambito della loro ordinaria attività, di taluni contratti di locazione commerciale e accordi di joint venture, che prevedono, come d'uso nella prassi negoziale per accordi analoghi, clausole che, se applicate, attribuiscono a ciascuna delle parti la facoltà di risolvere o modificare tali accordi in caso di cambiamento del controllo di una delle parti stesse.

Lo Statuto non deroga alle disposizioni sulla passivity rule di cui all'Art. 104, comma 1 e 1-bis, del TUF e non prevede l'applicazione delle regole di neutralizzazione contemplate dall'Art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.

i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex Art. 123-bis, comma 1, lettera m), del TUF)

Deleghe ad aumentare il capitale sociale

L'Assemblea straordinaria del 20 aprile 2016 ha deliberato di dare facoltà agli Amministratori per 5 anni dal 20 aprile 2016 di aumentare il capitale sociale a servizio dell'attuazione del Piano di Performance Shares 2016 - 2018, per massimi Euro 760.000,00 con emissione di massime 3.800.000 nuove azioni ordinarie senza indicazione del valore nominale, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, godimento regolare, ad un valore di emissione uguale alla parità contabile delle azioni Moncler alla data di esecuzione della delega mediante assegnazione di corrispondente importo di utili e/o riserve di utili quali risultanti dall'ultimo bilancio approvato ai sensi dell'Art. 2349 del Codice Civile, nei termini, alle condizioni e secondo le modalità previsti dal piano medesimo. In parziale esercizio della delega conferitagli dall'Assemblea del 20 aprile 2016, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di aumentare gratuitamente il capitale sociale, ai sensi degli Art. 2443 e 2349 del Codice Civile, per nominali Euro 423.480,00, mediante imputazione a capitale di un importo di corrispondente ammontare tratto dalla riserva disponibile, con emissione di massime n. 2.117.400 azioni ordinarie, godimento regolare. Sempre in parziale esercizio della delega conferitagli dall'Assemblea del 20 aprile 2016, il Consiglio di Amministrazione ha nuovamente deliberato di aumentare gratuitamente il capitale sociale, ai sensi degli Art. 2443 e 2349 del Codice Civile, per nominali Euro 60.960, mediante imputazione a capitale di un importo di corrispondente ammontare tratto dalla riserva disponibile, con emissione di n. 304.800 azioni ordinarie, mediante imputazione a capitale di un importo di corrispondente ammontare tratto dalla riserva disponibile.

Inoltre, l'Assemblea straordinaria dell'11 giugno 2020 ha deliberato di dare facoltà agli Amministratori per 5 anni dal 20 aprile 2016 di aumentare il capitale sociale a servizio dell'attuazione del piano di incentivazione e fidelizzazione denominato "Piano di Performance Shares 2020", per massimi Euro 400.000, con emissione di massime 2.000.000 nuove azioni ordinarie senza indicazione del valore nominale, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, godimento regolare, ad un valore di emissione uguale alla parità contabile delle azioni Moncler alla data di esecuzione della delega mediante assegnazione di corrispondente importo di utili e/o riserve di utili quali risultanti dall'ultimo bilancio di volta in volta approvato ai sensi dell'Art. 2349 Codice Civile, nei termini, alle condizioni e secondo le modalità previsti dal piano medesimo

Si segnala che ai sensi dell'Art. 7 dello Statuto la Società può emettere strumenti finanziari partecipativi, ma a tale riguardo l'Assemblea non ha conferito alcuna delega al Consiglio di Amministrazione.

Acquisto e disposizione di azioni proprie

In data 11 giugno 2020 l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha revocato, per la parte non eseguita, l'autorizzazione all'acquisto ed alla disposizione di azioni ordinarie della Società concessa con delibera dell'Assemblea in data 16 aprile 2019 e, contestualmente, ha deliberato di autorizzare l'acquisto di azioni

proprie della Società, in una o più volte, per un periodo non superiore a 18 mesi, nel rispetto dei termini e delle condizioni indicati in dettaglio nella delibera assembleare.

Alla data della presente Relazione, la Società detiene n. 5.585.803, azioni proprie, pari al 2,2% del capitale sociale.

l) Attività di direzione e coordinamento (ex Art. 2497 e ss. del Codice Civile)

La Società, controllata di fatto indirettamente da Remo Ruffini tramite RPH, società di diritto italiano, detenuta al 100% da Remo Ruffini e RP, società di diritto italiano, indirettamente controllata da Remo Ruffini per il tramite di RPH, non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento, i cui presupposti sono stati oggetto di valutazione da parte del Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 26 febbraio 2018. La Società è a capo del Gruppo Moncler.

La presunzione di cui all'Art. 2497-sexies del Codice Civile non si applica (e deve, pertanto, ritenersi superata) poichè RPH svolge le funzioni di holding di partecipazioni e di investimento finanziario; RPH non svolge, né nei confronti di Moncler né delle sue partecipate, attività di indirizzo operativo e industriale.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che non sussistano attività di direzione e coordinamento da parte di RPH in quanto:

  • (i) RPH non provvede alla predisposizione o approvazione di piani industriali, finanziari e strategici o all'approvazione dei budget che debbano essere attuati da Moncler;
  • (ii) RPH non si occupa della definizione di strategie commerciali o di mercato di Moncler;
  • (iii) non vi è l'emanazione, verso Moncler o delle sue controllate, di direttive o istruzioni in materia finanziaria o creditizia, ovvero circa la scelta di contraenti o di operazioni straordinarie;
  • (iv) non è richiesta la preventiva approvazione da parte della controllante di operazioni di investimento della controllata Moncler o delle sue controllate;
  • (v) Moncler non ha mai adottato né applica policy, regolamenti o organigrammi "imposti" o anche solo raccomandati da RPH.

Come indicato nel paragrafo 1 che precede della Relazione, la Società esercita l'attività di direzione e coordinamento, ai sensi degli Artt. 2497 e seguenti del Codice Civile, nei confronti delle società italiane appartenenti al Gruppo Moncler e controllate, direttamente o indirettamente, delineando le strategie di medio-lungo termine delle stesse in termini di risultati economici e finanziari, di obiettivi industriali e di investimento e politiche commerciali e di marketing.

Più in generale, la Società, in qualità di capogruppo, svolge attività di direzione delle strategie aziendali e del Gruppo, è proprietaria del marchio Moncler, definisce le politiche di gestione del marchio di proprietà del Gruppo Moncler, nonché definisce le attività di comunicazione del Gruppo con riferimento alle strategie di comunicazione e marketing a partire dalla presentazione delle nuove collezioni fino all'attività di vendita retail e wholesale.

* * *

Si precisa infine che:

  • − le informazioni richieste dall'Art. 123-bis, comma primo, lett. i), del TUF in merito a "gli accordi tra la società e gli amministratori … che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o se il loro rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto" sono contenute nella Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui compensi corrisposti della Società predisposta e pubblicata ai sensi dell'Art. 123-ter del TUF;
  • − le informazioni richieste dall'Art. 123-bis, comma primo, lett. l), del TUF, in merito a "le norme applicabili alla nomina e alla sostituzione degli amministratori … nonché alla modifica dello statuto, se diverse

da quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva" sono illustrate nel successivo paragrafo 4.1. della presente Relazione dedicato al Consiglio di Amministrazione.

3. COMPLIANCE

Fino al termine dell'Esercizio, Moncler ha aderito al Codice di Autodisciplina per le società quotate approvato nel luglio 2018 dal Comitato per la Corporate Governance ed accessibile al pubblico sul sito internet del Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana alla seguente pagina web:

https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2018clean.pdf

Moncler ha poi aderito al Codice di Corporate Governance vigente alla data della Relazione e divenuto applicabile in data 1° gennaio 2021, accessibile al pubblico sul sito internet del Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana alla seguente pagina web:

https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2020.pdf

Nella presente Relazione si dà conto – secondo il principio "comply or explain" posto a fondamento del Codice di Corporate Governance – delle raccomandazioni alle quali la Società non ha, allo stato, ritenuto di adeguarsi parzialmente o integralmente.

Né la Società né le sue società controllate sono soggette a disposizioni di legge non italiane che influenzano la struttura di corporate governance di Moncler.

4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

4.1. NOMINA E SOSTITUZIONE (ex Art. 123-bis, comma 1, lettera l), del TUF)

La nomina e la sostituzione degli Amministratori sono regolate dalla normativa vigente, così come recepita ed integrata, nei limiti consentiti, dalle previsioni dello Statuto.

Fermo restando quanto previsto ai sensi degli accordi sottoscritti nell'ambito della Operazione di Aggregazione di Stone Island in Moncler, descitti al Paragrafo 3 lett. g), alla data della presente Relazione l'Art. 13 dello Statuto prevede che la Società sia amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da 11 o 13 membri. L'Assemblea, prima di procedere alla loro nomina, ne determina il numero entro i limiti suddetti. Gli Amministratori sono nominati per un periodo di tre esercizi, ovvero per il periodo, comunque non superiore a tre esercizi, stabilito all'atto di nomina, e sono rieleggibili.

L'assunzione della carica di Amministratore è subordinata al possesso dei requisiti stabiliti dalla legge, dallo Statuto e dalle altre disposizioni applicabili.

Le disposizioni dello Statuto che regolano la composizione e la nomina del Consiglio di Amministrazione sono idonee a garantire il rispetto delle disposizioni di legge di cui agli Art. 147-ter e seguenti del TUF e alle relative norme di attuazione, come di seguito sinteticamente descritte. In particolare, l'Art. 13.3 dello Statuto stabilisce che gli Amministratori vengono nominati dall'Assemblea, nel rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi, sulla base di liste presentate dagli Azionisti nel rispetto della disciplina di legge e regolamentare di tempo in tempo vigente, nelle quali i candidati, in numero non superiore a 13, ed in possesso dei requisiti previsti dalla disciplina di legge e regolamentare di tempo in tempo vigente, devono essere elencati mediante l'attribuzione di un numero progressivo.

L'Art. 13 dello Statuto prevede che le liste che presentino un numero di candidati pari o superiore a tre devono essere composte da candidati appartenenti ad entrambi i generi, in misura conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi.

In materia di equilibrio di genere, si ricorda che Legge n. 120 del 12 luglio 2011 (la "L. 120/2011") prevedeva che venisse riservata al genere meno rappresentato una quota pari almeno ad un terzo degli Amministratori eletti. La composizione del Consiglio di Amministrazione in carica alla data della presente Relazione, nominato dall'Assemblea del 16 aprile 2019, risulta in linea con le previsioni della L. 120/2011 e delle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance inerente l'equilibrio tra generi, in quanto al genere meno rappresentato è stata riservata una quota pari almeno ad un terzo degli Amministratori eletti.

In data 1° gennaio 2020 è entrata in vigore la Legge n. 60 del 27 dicembre 2019 (la "L 160/2019") che ha previsto una diversa quota riservata al genere meno rappresentato, pari ad almeno due quinti, e ha stabilito che tale criterio si applichi per sei mandati consecutivi, tale criterio di riparto, ai sensi di quanto previsto dal nuovo Art. 144-undecies.1 del Regolamento Emittenti, così come modificato da CONSOB mediante delibera n. 21359 del 13 maggio 2020, si applicherà in base al criterio dell'arrotondamento per eccesso.

Pertanto, a partire dal prossimo rinnovo del Consiglio di Amministrazione, il genere meno rappresentato dovrà ottenere non più un terzo ma almeno due quinti degli amministratori eletti e tale criterio di riparto si applicherà –mediante applicazione del criterio per arrotondamento per eccesso e per sei mandati consecutivi; conseguentemente almeno 5 membri del Consiglio dovranno rappresentare il genere meno rappresentato.

Devono far parte del Consiglio di Amministrazione almeno 3 Amministratori che posseggono i requisiti di indipendenza stabiliti dalla legge o dalle disposizioni regolamentari. Ciascuna lista deve indicare quali candidati siano in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti dalla disciplina di legge e regolamentare tempo per tempo vigente. I candidati Indipendenti in ciascuna lista devono essere indicati ai numeri 2 / 4 / 8 della lista con i candidati non Indipendenti. Le liste devono essere depositate presso la sede sociale e pubblicate in conformità con la normativa vigente.

Ogni azionista può presentare o concorrere alla presentazione di una sola lista ed ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.

Ai sensi dell'Art. 13.3 dello Statuto, hanno diritto di presentare le liste gli Azionisti che, da soli o insieme ad altri azionisti, risultano titolari di azioni rappresentanti almeno il 2,5% del capitale o della diversa quota di partecipazione al capitale sociale stabilita dalla normativa di legge e regolamentare di tempo in tempo vigente. A tale proposito, si segnala che la soglia di partecipazione da ultimo stabilita dalla CONSOB per Moncler ai sensi dell'Art. 144-septies, comma 1, del Regolamento Emittenti Consob con determinazione n. 44 del 29 gennaio 2021 è pari all'1%.

Unitamente a ciascuna lista, entro i termini previsti dalla normativa di legge e regolamentare di tempo in tempo vigente, devono essere depositate le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la propria candidatura ed attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché l'esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa vigente per le rispettive cariche.

Con le dichiarazioni deve essere depositato per ciascun candidato anche un curriculum vitae riguardante le caratteristiche personali e professionali con l'eventuale indicazione dell'idoneità a qualificarsi come Indipendente, ai sensi della disciplina di legge e regolamentare vigente, nonché dei codici di comportamento in materia di governo societario eventualmente adottati dalla Società.

Le liste per le quali non sono osservate le predette prescrizioni, sono considerate come non presentate. Gli Amministratori nominati devono comunicare senza indugio al Consiglio di Amministrazione la perdita dei requisiti di indipendenza, nonché la sopravvenienza di cause di ineleggibilità o di incompatibilità.

Ogni avente diritto al voto può votare una sola lista.

Al termine della votazione, risulterano eletti i candidati delle due liste che hanno ottenuto il maggior numero di voti, secondo i seguenti criteri:

  • (a) dalla lista che ha ottenuto la maggioranza dei voti espressi sono tratti, nell'ordine progressivo con il quale sono elencati nella lista stessa, un numero di Amministratori pari al numero totale dei componenti da eleggere, tranne 1;
  • (b) il restante Amministratore è tratto dalla seconda lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti ("lista di minoranza"), che non sia collegata in alcun modo, neppure indirettamente, con coloro che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti.

In caso di parità di voti di lista, si procede ad una nuova votazione da parte dell'intera Assemblea risultando eletti i candidati che ottengano la maggioranza semplice dei voti.

Se al termine della votazione non sono eletti in numero sufficiente Amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla disciplina legale e regolamentare vigente, viene escluso il candidato che non sia in possesso di tali requisiti eletto come ultimo in ordine progressivo della lista che ha ottenuto il maggior numero di voti ed è sostituito dal candidato successivo avente i requisiti indipendenza tratto dalla medesima lista del candidato escluso. Tale procedura, se necessario, è ripetuta sino al completamento del numero degli Amministratori Indipendenti da eleggere. Qualora, inoltre, con i candidati eletti con le modalità sopra indicate non sia assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi, il candidato del genere più rappresentato eletto come ultimo in ordine progressivo nella lista che ha riportato il maggior numero di voti è sostituito dal primo candidato del genere meno rappresentato non eletto della stessa lista secondo l'ordine progressivo.

A tale procedura di sostituzione si fa luogo sino a che non sia assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi. Qualora infine detta procedura non assicuri il risultato da ultimo indicato, la sostituzione avviene con delibera assunta dall'Assemblea a maggioranza relativa, previa presentazione di candidature di soggetti appartenenti al genere meno rappresentato.

In caso di presentazione di una sola lista, gli Amministratori vengono tratti dalla lista presentata, sempre che abbia ottenuto l'approvazione della maggioranza semplice dei voti e qualora gli Amministratori così eletti non fossero in numero corrispondente a quello dei componenti del Consiglio determinato dall'Assemblea, ovvero nel caso in cui non venga presentata alcuna lista o ancora nel caso in cui la lista presentata non consenta la nomina di Amministratori Indipendenti nel rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge; il tutto, fermo il rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi.

Il procedimento del voto di lista si applica solo in caso di nomina dell'intero Consiglio di Amministrazione. Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più Amministratori, si provvede ai sensi dell'Art. 2386 del Codice Civile. Se uno o più degli Amministratori cessati erano stati tratti da una lista contenente anche nominativi di candidati non eletti, la sostituzione viene effettuata nominando, secondo l'ordine progressivo, persone tratte dalla lista cui apparteneva l'Amministratore venuto meno e che siano tuttora eleggibili e disposte ad accettare la carica, ovvero in mancanza di tali candidati nella lista o di loro indisponibilità, nominando altro candidato indicato dai Consiglieri tratti dalla lista cui apparteneva l'Amministratore venuto meno. In ogni caso la sostituzione dei Consiglieri cessati viene effettuata assicurando la presenza del numero necessario di Amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti dalla legge e il rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi.

Lo Statuto non prevede requisiti di indipendenza ulteriori rispetto a quelli previsti dall'Art. 148, comma 3, del TUF, né requisiti di onorabilità diversi da quelli prescritti dalle vigenti disposizioni di legge. Lo Statuto non prevede requisiti di professionalità per l'assunzione della carica di Amministratore.

La Società non è soggetta a ulteriori disposizioni in materia di composizione del Consiglio di Amministrazione rispetto alle disposizioni stabilite dal Codice Civile, dal TUF e dal Codice di Corporate Governance.

Piani di Successione

In linea con la prassi di mercato, il Consiglio di Amministrazione eletto in data 20 aprile 2016, a seguito di istruttoria svolta dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni, ha adottato in data 28 febbraio 2017 un Leadership Continuity Plan volto ad assicurare la stabilità del governo societario del Gruppo nonché la continuità della sua gestione operativa nel caso di anticipata cessazione e/o interruzione degli incarichi di Amministratori Esecutivi, ivi incluso l'incarico di Chief Executivr Officer, e del Top Management, ivi inclusi i Dirigenti con Responsabilità Strategiche, facendo leva su risorse e profili già presenti nella struttura aziendale. Tale piano è dunque volto a mitigare i rischi conseguenti ai casi sopra indicati, contenendo gli effetti negativi di eventuali discontinuità gestionali.

Successivamente il Consiglio di Amministrazione ha riesaminato il Leadership Continuity Plan e, ad esito di tale revisione, sentito il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, ha deliberato di approvare alcune modifiche volte ad aggiornare il piano predetto rispetto alle variazioni intercorse nell'ambito della struttura organizzativa del Gruppo. Pertanto, il Consiglio ha individuato per ciascuna posizione chiave il perimetro di responsabilità, l'expertise, le competenze richieste e gli obiettivi strategici e, in secondo luogo, ha valutato e quantificato il rischio associato alla singola key person identificando i profili e le figure professionali già presenti nel Gruppo in grado di garantire la continuità del business.

Il Consiglio di Amministrazione ha rinviato all'esercizio 2021 le valutazioni circa l'opportunità di procedere all'aggiornamento del piano predetto all'esercizio corrente, anche in considerazione di quanto previsto dal Codice di Corporate Governance che richiede, a partire dall'esercizio corrente, che il Consiglio definisca, con il supporto del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, un piano per la successione del Chief Excutive Officer e degli Amministratori Esecutivi che individui almeno le procedure da seguire in caso di cessazione anticipata dell'incarico e, in secondo luogo, accerti l'esistenza di adeguate procedure per la successione del Top Management.

4.2. COMPOSIZIONE (ex Art. 123-bis, comma 2, lettera d), del TUF)

L'Assemblea ordinaria del 16 aprile 2019 ha nominato, fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2021, il Consiglio di Amministrazione attualmente in carica, composto da 11 membri.

Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato sulla base delle seguenti due liste di candidati:

  • (i) una lista composta da 11 candidati presentata dall'azionista Ruffini Partecipazioni S.r.l. anche per conto di ECIP M SA. (la "Lista 1"); e
  • (ii) una lista composta da 2 candidati presentata da un gruppo di società di gestione del risparmio ed investitori istituzionali (la "Lista 2").

La Lista 1 è risultata quella più votata (con l'81,571% del capitale sociale rappresentato), mentre la Lista 2 è stata votata dal 16,492% del capitale sociale rappresentato. Pertanto, sulla base delle disposizioni statutarie relative al meccanismo del voto di lista vigenti, sono stati nominati 10 Amministratori tratti dalla Lista 1 e il primo candidato tratto dalla Lista 2.

Nome e cognome Carica Lista di
appartenenza
Remo Ruffini Presidente del Consiglio di
Amministrazione e Chief Executive Officer
Lista 1
Marco De Benedetti (a) (b) (c)
(d) (f)
Vice-Presidente del Consiglio di
Amministrazione, Amministratore
Lista 1

Gli attuali componenti del Consiglio di Amministrazione sono:

Nome e cognome Carica Lista di
appartenenza
Indipendente nominato Lead Independent
Director
(a) (b) (f)
Nerio Alessandri
Amministratore Indipendente Lista 1
Roberto Eggs Amministratore Esecutivo Lista 1
Gabriele Galateri di Genola
(a) (b) (d) (f)
Amministratore Indipendente Lista 1
Alessandra Gritti (a) (b) (c) (f) Amministratore Indipendente Lista 1
Virginie Morgon (e) Amministratore Indipendente (*) Lista 1
Diva Moriani (a) (b) (c) (e) (f) Amministratore Indipendente Lista 1
Stephanie Phair(a) (b) (f) Amministratore Indipendente Lista 1
Guido Pianaroli (a) (b) (d) (e) (f) Amministratore Indipendente Lista 2
Luciano Santel Amministratore Esecutivo Lista 1

(a) Amministratore in possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi del Codice di Audosciplina vigente durante la valutazione di tali requisiti.

(b) Amministratore in possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi del TUF.

(c) Membro del Comitato per le Nomine e la Remunerazione.

(d) Membro del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.

(e) Membro del Comitato Parti Correlate.

(f) Amministratore non Esecutivo.

(*) Il possesso del requisito di indipendenza è stato esaminato e accertato in sede di approvazione della Relazione.

Si rinvia alla Tabella 2 in appendice per ogni dettaglio sulla composizione del Consiglio di Amministrazione.

Si riporta di seguito un breve profilo di ciascun Consigliere in carica con l'indicazione delle principali caratteristiche personali e professionali individuate anche attraverso l'ausilio di Morrow Sodali, in qualità di advisor esterno.

Remo Ruffini – Remo Ruffini è il Presidente e Amministratore Delegato di Moncler. Vive con la famiglia tra Milano e Como, sua città d'origine, dove è nato il 27 agosto 1961. Nel 2003 Ruffini rileva Moncler, storico marchio franco-italiano specializzato nella produzione di duvet, di cui intraprende un vasto rilancio internazionale. Proclive alle sfide e dotato di una visione globale, Ruffini segna la sua impronta nel brand di Monestier-de-Clermont con una strategia integrata, che combina il lato prettamente imprenditoriale e di mercato a una poliforme sensibilità creativa in continuo superamento. L'intuizione di Ruffini si focalizza sull'idea del "piumino globale", versatile e perfetto per tutte le occasioni. Un approccio rivoluzionario che ha decretato il successo internazionale di Moncler portando l'azienda, dopo solo un decennio, alla quotazione in Borsa sulla Piazza di Milano nel 2013. Il 9 novembre 2017 Remo Ruffini ha ricevuto a Milano il premio di "Imprenditore dell'Anno 2017" in occasione della XXI edizione del Premio EY per l'imprenditoria italiana. Il 20 febbraio 2018, Moncler presenta a Milano il progetto Moncler Genius, risultato della visione di Remo Ruffini che dà inizio ad un inedito capitolo del brand in cui approcci creativi diversi, e quindi collezioni, definiscono la nuova dialettica del marchio, nell'era digitale, in costante dialogo con il consumatore. Nel maggio 2018, Remo Ruffini è stato eletto membro del Consiglio Direttivo Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI).Nel giugno 2018, Remo Ruffini è stato nominato "Cavaliere del Lavoro" in Italia. A maggio 2019, Remo Ruffini è stato insignito con una cerimonia a Palazzo Madama, nell'Aula del Senato a Roma, del prestigioso premio "Guido Carli". Dalla sua costituzione nell'agosto del 2019, Remo Ruffini è membro del Comitato Direttivo del Fashion Pact. Il 7 dicembre 2019, Remo Ruffini è stato premiato come Business Leader ai Fashion Awards 2019 presso il Royal Albert Hall di Londra.

Marco De Benedetti – Nato a Torino il 9 settembre 1962, ha conseguito la laurea in Economia presso la Wesleyan University di Middletown (Connecticut - Stati Uniti d'America) nel 1984 e successivamente, nel 1987, ha conseguito un Master in Business Administration presso la Wharton Business School di Philadelphia (Pennsylvania - Stati Uniti d'America). Dal 1998 al 2005 ha ricoperto la carica di Amministratore Delegato di TIM S.p.A., e dal luglio 2005 all'ottobre 2005 di Amministratore Delegato di Telecom Italia S.p.A. Dal mese di novembre 2005 è Managing Director di The Carlyle Group. Attualmente ricopre l'incarico di Amministratore di CIR S.p.A. e GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.

Nerio Alessandri – Nato a Gatteo (FC) l'8 aprile 1961, formatosi come industrial designer, ha fondato, nel 1983, la società Technogym S.p.A., leader nei prodotti e servizi per il wellness, il fitness e la riabilitazione. Nel 2004 la facoltà di Scienze Motorie dell'Università di Urbino, e nel 2005 la facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna, gli conferiscono la Laurea Honoris Causa, dopo essere stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2001. Le sue qualità di imprenditore gli sono valse diversi premi e riconoscimenti sia nazionali che internazionali, fra i quali si annovera anche il Premio Guido Carli per la responsabilità sociale d'impresa. Membro, sin dal 2004, del Consiglio Direttivo di Confindustria, oggi riveste la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato della società Technogym S.p.A., di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Wellness Holding S.r.l. e della Wellness Foundation, Amministratore Unico delle società Oiren S.r.l., Duke Investment S.r.l. e Nextrend S.r.l., e Socio Amministratore di Aedes 1770 s.s

Roberto Eggs – Nato nel 1965 e di nazionalità italo-svizzera, Roberto Eggs si laurea nel 1991 in Economia e Management presso l'Università di Friburgo, con successive specializzazioni alla London Business School e all'IMD di Losanna.

Inizia la sua carriera professionale nel 1992 presso il Gruppo Nestlé, come Senior Corporate International Auditor, per passare poi a ricoprire dal 1995 al 1997 il ruolo di International Marketing Manager in Nespresso. Nel 1997 assume il ruolo di General Manager di Nespresso Belgilux e di Nespresso France, dove rimane sino al 2002. Nel 2002 torna nella sede di Nestlé Nespresso a Losanna dove ricopre il ruolo di Worldwide Vice President per le divisioni Consumer and Business sino al 2008. Nel gennaio 2008 sino ad aprile 2009 ricopre il ruolo di Chairman e CEO di Nestlé Super Premium S.A. Nel maggio 2009 passa in Louis Vuitton per ricoprire il ruolo di President Europe, Middle East, India ed Africa presso la sede di Parigi sino ad aprile 2015. Nel maggio 2015 entra in Moncler con l'incarico di Chief Operating Officer, per poi assumere nel luglio 2017 il ruolo di Chief Marketing & Operating Officer. A partire da aprile 2019 ricopre il ruolo di Amministratore Delegato di Moncler.

Gabriele Galateri di Genola – Nato a Roma l'11 gennaio 1947, Gabriele Galateri di Genola è coniugato, con una figlia. E' Cavaliere del Lavoro dal 31 maggio 1999 ed è stato insignito della onorificenza della Legion d'Onore. Dall'8 aprile 2011 è il Presidente di Assicurazioni Generali S.p.A. Dopo il conseguimento del Master of Business Administration presso la Business School della Columbia University, inizia la carriera professionale nel 1971 nella Direzione Centrale del Banco di Roma, con l'incarico prima di Responsabile dell'Ufficio Analisi Finanziaria, e successivamente di Responsabile dell'Ufficio Finanziamenti Internazionali. Nel 1974 entra nel Gruppo Saint Gobain, prima in Italia come Direttore Finanziario, poi a Parigi, dove resta fino al 1976. Nel 1977 entra in FIAT S.p.A. dove assume incarichi di crescente responsabilità: da Responsabile dell'Area Nord-Centro-Sud America della Direzione Finanza Estero a Direttore della Finanza Estero e, infine, Direttore Finanza. Nel 1986 è nominato Amministratore Delegato di Ifil S.p.A e, nel 1993, assume anche la posizione di Amministratore Delegato e Direttore Generale di IFI, incarichi che manterrà fino al 2002. Nel giugno 2002 è nominato Amministratore

Delegato di FIAT S.p.A. Dall'aprile 2003 al giugno 2007 è Presidente del Consiglio di Amministrazione di Mediobanca S.p.A. e dal 3 dicembre 2007 al 12 aprile 2011 è Presidente di Telecom Italia S.p.A. È membro non Esecutivo del Consiglio di Amministrazione di Lavazza S.p.A., Fondazione Giorgio Cini Onlus, nonché Edenred S.A.. È Presidente dell'Istituto Italiano di Tecnologia, membro del Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana, membro del Board of Overseers della Columbia Business School e membro dell'International Advisory Board di Bank of America Merrill Lynch e dell'European Advisory Board di Temasek.

Alessandra Gritti – Laurea nel 1984 in Economia aziendale con specializzazione in Finanza Aziendale presso l'Università Bocconi di Milano. Ha ricoperto la carica di amministratore di diverse società, quotate e non, tra le quali un istituto bancario. Collaboratrice di istituzioni e riviste specializzate in campo finanziario. Autrice di numerosi articoli e pubblicazioni in materia. Fondatrice (con Giovanni Tamburi) di Tamburi Investment Partners S.p.A. di cui è Vice Presidente ed Amministratore Delegato. TIP è un investment/merchant bank indipendente focalizzata sullo sviluppo delle medie aziende italiane con caratteristiche di eccellenza, quotata da 15 anni sul mercato STAR (Società ad "Alti Requisiti") di Borsa Italiana, con una capitalizzazione di circa un miliardo e duecento milioni di Euro. TIP ha effettuato investimenti – direttamente e tramite la formula del "club deal" – per circa 3 miliardi di euro ed è attualmente il primo investitore privato italiano (secondo in assoluto dopo la Cassa Depositi e Prestiti) su tale segmento, con particolare focus sui settori: manifatturiero, moda/lusso/design e servizi (retail, turismo e terza età) in società con un fatturato aggregato di circa 30 miliardi e con circa 100.000 dipendenti. TIP è una "public company" che ha nel proprio capitale oltre 100 famiglie di imprenditori italiani, alcuni tra i più prestigiosi investitori istituzionali a livello internazionale e il management. È attualmente Amministratore Delegato di: Asset Italia S.p.A., Betaclub S.r.l., Clubitaly S.p.A. e TIP-Pre IPO S.p.A.; Consigliere di Amministrazione di: Alpitour S.p.A., Beta Utensili S.p.A., Chiorino S.p.A., Eataly S.r.l., Itaca Equity S.r.l., Itaca Equity Holding S.p.A., OVS S.p.A. e Sant'Agata S.p.A.; Amministratore Unico di StarTIP S.r.l. È inoltre membro dell'Advisory Board Sostenibilità di Altagamma.

Virginie Sarah Sandrine Morgon – Nata a Tassin-La-Demi-Lune (Francia) il 26 novembre 1969. Nel 1990 si è laureata in Economia e Finanza presso l'Institut d'Etudes Politiques di Parigi e ha conseguito un master in economia e management presso l'Università Bocconi di Milano. Ha lavorato per oltre 15 anni come investment banker presso Lazard, a Londra, New York e Parigi, acquisendo sempre maggiori responsabilità, tra cui, dal 1992, responsabile per l'Europa del settore cibo, retail e beni di consumo, fino a diventare, nel 2000, Managing Partner, ruolo ricoperto fino al 2007. Nel 2008 entra in Eurazeo come membro dell'Executive Board, divenendo, Deputy CEO nel marzo 2014 e Presidente dell'Executive Board nel marzo 2018. È Vice-Presidente del Supervisory Board di Idinvest Partners. Virginie Morgon è anche un membro del Consiglio di Amministrazione e Presidente dell'Audit Committee di L'Oréal ed è stata membro del Consiglio di AccorHotels.

Diva Moriani – Nata ad Arezzo il 18 ottobre 1968, Diva Moriani è coniugata con un figlio. Ha conseguito la Laurea in Economia e Commercio presso l'Università degli studi di Firenze. Dal 2007 è Vice-Presidente Esecutivo di Intek S.p.A., holding di partecipazioni quotata che controlla partecipazioni industriali e finanziarie diversificate con fatturato complessivo superiore ai 2 miliardi di Euro ed oltre 4000 dipendenti. Ricopre altresì i seguenti ruoli esecutivi e apicali all'interno delle principali società del Gruppo: da luglio 2017 Vice Presidente del Consiglio di Sorveglianza di KME SE, holding tedesca del gruppo KME, primario player mondiale nel settore dei semilavorati in rame con circa 2 miliardi di Euro di fatturato e 3.800 dipendenti in 15 stabilimenti dislocati in Europa, Cina e USA nonché Presidente dell' "Audit & Strategy Committee" in seno al Consiglio di Sorveglianza. Dal 2020 ricopre il ruolo di Presidente di KME Mansfeld GmbH, di KME Germany GmbH e di KME Special Products GmbH. Dal 2007 al 2012 Amministratore delegato del Fondo I2Capital Partners, fondo di private equity promosso da Intek SpA, specializzato in Special Situation. Dal 2004 membro del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Dynamo e Associazione Dynamo, primo camp di terapia ricreativa in Italia per bambini malati, nonché membro del Consiglio di Amministrazione di Dynamo Academy. Da maggio 2020 membro del Consiglio di Amministrazione di CULTI MILANO S.p.A., società specializzata nella produzione e distribuzione di fragranze d'ambiente e personal care. Dal 2014 al 2020 è stato membro del

Consiglio di Amministrazione di ENI S.p.A. e membro del Comitato Controllo e Rischi e del Comitato Remunerazione nonchè Presidente del Comitato per le Nomine. Da aprile 2016 è membro del Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali S.p.A. ed è Presidente del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e membro del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate.

Stephanie Phair – Nata in Città del Messico (Messico) il 16 agosto 1978, Stephanie Phair è Chief Customer Officer di Farfetch. È responsabile dell'area "end-to-end customer experience" sovraintendendo le funzioni dal marketing, brand, consumer tech product e il progetto "Store of the Future". È Amministratore di Farfetch e membro dell'Executive Board della società.Stephanie è advisor per la società di venture capital Felix Capital e a maggio 2018 è stata nominata Presidente del British Fashion Council per un triennio. È stata Presidente e Fondatore di THE OUTNET.COM fino al 2015, la seconda tra le società del gruppo NET-A-PORTER, da lei lanciato nel 2009. Sotto la sua guida, THE OUTNET è diventato il sito di e-commerce per eccellenza per la moda di design delle stagioni precedenti ed è cresciuto fino ad essere un business esclusivo e remunerativo, con un'impronta globale e più di 2 milioni di visitatori al mese. Quale membro del Comitato Esecutivo del gruppo NET-A-PORTER, Stephanie è stata coinvolta nella definizione della sua strategia di crescita nonché in tutta una serie di iniziative globali del gruppo. Le sue esperienze professionali precedenti si sono svolte a New York tra il 1999 e il 2009 dove ha guidato i dipartimenti di Business Development e Product di Portero.com, la prima piattaforma online dedicata al lusso. Ha lavorato presso American Vogue, Issey Miyake e Siren PR concentrandosi sulla comunicazione, sul marketing, sullo sviluppo dei brand e del business.

Guido Pianaroli - ha conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l'Università Bocconi nel 1979, successivamente ha conseguito la specializzazione in Marketing Management presso la stessa università. Inizia la carriera professionale nel marketing prima in Unilever S.p.A. (1980 – 1982) poi in Bayer

S.p.A. (1982-1985), in Seagram (1985-1990). Successivamente ricopre il ruolo di Direttore Generale della filiale italiana di Estee Lauder S.r.l. (1990 – 1997) e successivamente di Amministratore Delegato in Guerlain Sp.A., del Gruppo LVMH. Dal 2002 è Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo Ferrari, che comprende tre società: Ferrari, Surgiva e Segnana, con responsabilità di rilancio dei marchi e la loro internazionalizzazione.

Luciano Santel – Si è laureato in Economia e Commercio presso l'Università Ca' Foscari di Venezia e si è formato presso primarie società di audit internazionali, quali Ernst & Young e Arthur Andersen. Ha lavorato come Direttore Finance in IVG e poi nel gruppo Rossignol. Nel 1996 ha assunto il ruolo di Chief Operating Officer di Retail Brand Alliance (già Casual Corner Group Inc.) dove è rimasto fino al 1999 quando è entrato in Luxottica Group S.p.A. con il ruolo di Vice President Group International Development. Dal 2001 al 2009 è stato Chief Corporate Officer in Geox S.p.A., mentre nel 2009 ha assunto il ruolo di Chief Executive Officer di Stefanel S.p.A. Ha inoltre ricoperto il ruolo di Amministratore Indipendente e membro del Comitato Controllo e Rischi di Luxottica Group S.p.A. dal 2015 al 2020. Dal 2013 è Chief Corporate & Supply Officer e Dirigente Preposto di Moncler e Amministratore Delegato di Industries e dal 2019 è Amministratore Delegato di Moncler.

ANZIANITÀ DI CARICA

<1 Anno 0%
1-3 Anni 18%
4-6 Anni 27%
>6 Anni 55%
Incarichi in società quotate
Amministratore Esecutivi Non Esecutivi
Remo Ruffini Presidente del Consiglio di
Amministrazione
e
Chief
Executive Officer
- -
Nerio Alessandri Amministratore Indipendente 1 -
Marco De Benedetti Vice-Presidente,
Amministratore Indipendente
e Lead Independet Director
- 1
Roberto Eggs Amministratore Esecutivo - -
Gabriele Galateri di Genola Amministratore Indipendente - 2
Alessandra Gritti Amministratore Indipendente 1 1
Virginie Morgon Amministratore Indipendente 1 1
Diva Moriani Amministratore Indipendente 1 1
Stephanie Phair Amministratore Indipendente 1 2
Guido Pianaroli Amministratore Indipendente - -
Luciano Santel Amministratore Esecutivo - -

A far data dalla chiusura dell'Esercizio, nessun componente del Consiglio di Amministrazione ha cessato di ricoprire la propria carica, né vi è stato alcun cambiamento nella composizione del Consiglio di Amministrazione.

Criteri e politichè di diversità

Fin dal rinnovo degli organi sociali di Moncler è stato assicurato nella composizione del Consiglio di Amministrazione della Società un adeguato livello di diversità, oltre che di genere, anche relativamente ad aspetti quali l'età ed il percorso formativo e professionale.

La Società, infatti, già da tempo applica criteri di diversità, anche di genere, nella composizione del Consiglio di Amministrazione, nel rispetto dell'obiettivo prioritario di assicurare adeguata competenza e professionalità dei suoi membri.

In materia di equilibrio di genere, si ricorda che la L. 120/2011 prevedeva che venisse riservata al genere meno rappresentato una quota pari almeno ad un terzo degli Amministratori eletti. La composizione del Consiglio di Amministrazione in carica alla data della presente Relazione, nominato dall'Assemblea del 16 aprile 2019, risulta in linea con le previsioni della L. 120/2011 e delle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance inerente l'equilibrio tra generi, in quanto al genere meno rappresentato è stata riservata una quota pari almeno ad un terzo degli Amministratori eletti.

In data 1° gennaio 2020 è entrata in vigore la L.160/2019 che ha previsto una diversa quota riservata al genere meno rappresentato, pari ad almeno due quinti, e ha stabilito che tale criterio si applichi per sei mandati consecutivi, tale criterio di riparto, ai sensi di quanto previsto dal nuovo Art. 144-undecies.1 del Regolamento Emittenti, così come modificato da CONSOB mediante delibera n. 21359 del 13 maggio 2020, si applicherà in base al criterio dell'arrotondamento per eccesso. Pertanto, a partire dal prossimo rinnovo, dovrà essere riservato al genere meno rappresentato la quota suddetta.

Lo Statuto già prevede regole di composizione delle liste e meccanismi suppletivi di voto finalizzati ad assicurare la presenza nel Consiglio del numero minimo di componenti appartenenti al genere meno rappresentanto, conformemente a quanto previsto dalla normativa applicabile. Nello specifico, ai sensi dell'Art. 13.3 dello Statuto, le liste che presentino un numero di candidati pari o superiore a tre devono essere composte da candidati appartenenti ad entrambi i generi, in misura conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi

In relazione agli altri profili di diversità (e.g., età, percorso formativo e professionale), con riferimento al Consiglio di Amministrazione attualmente in carica si segnala quanto segue:

  • (i) il Consiglio è composto da 3 Amministratori Esecutivi e 8 Indipendenti;
  • (ii) l'età media dei membri del Consiglio è per il 9% inferiore ai 45 anni, per il 27% tra i 45 e i 55 anni, per il 45% tra i 56 e i 65 anni, per il restante 18% è superiore ai 65 anni;
  • (iii) la diversità dei profili professionali e dei percorsi formativi degli Amministratori (sopra illustrati) assicurano al Consiglio le competenze necessarie ed opportune per gestire la Società.

La Politica

Nel corso dell'Esercizio Moncler ha condotto un processo di analisi e valutazione dell'attuale composizione degli organi sociali focalizzandosi:

  • (i) sulla loro coerenza con i requisiti previsti dalla normativa legislativa e regolamentare, dallo Statuto, nonché con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance cui la Società aderisce; e
  • (ii) sui profili di diversità ritenuti rilevanti e di valore ai fini della composizione di tali organi, in coerenza con i pilastri su cui si fonda il sistema di corporate governance e con i valori prefissati nel Codice Etico

formulando, all'esito di tale processo, una proposta di politica concernente la diversità nella composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale (la "Politica").

La Politica è stata preventivamente sottoposta all'esame del Comitato per le Nomine e la Remunerazione unitamente al Collegio Sindacale nella seduta del 4 ottobre 2018 ed è stata successivamente approvata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 18 dicembre 2018, in attuazione dell'Art. 123-bis, comma 2, lett. d-bis del nel TUF e in adesione alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance in materia di diversità.

La Politica contiene gli orientamenti e le raccomandazioni che, anche alla luce di quanto emerso nell'ambito dell'attività di autovalutazione condotta dal Consiglio di Amministrazione (in relazione alla quale si rinvia al successivo Paragrafo 4.3) sono state ritenute dagli Amministratori funzionali al conseguimento dell'obiettivo di avere una composizione del Consiglio di Amministrazione costituita da soggetti capaci di assicurare che il ruolo ad essi attribuito sia svolto in modo efficace.

La Società, attraverso la Politica, persegue l'obiettivo, in linea con le aspettative degli stakeholders, nonché in coerenza con i pilastri su cui si fonda il sistema di corporate governance ed i valori del Codice Etico, di creare i necessari presupposti affinché i propri organi di amministrazione e controllo siano posti in condizione di esercitare nel modo più efficace e virtuoso le proprie funzioni, mediante processi decisionali che esprimano una pluralità di qualificati ed eterogenei contributi. In particolare, la Società intende perseguire questo obiettivo attraverso 3 fondamentali principi: (i) tutela della parità di genere, (ii) rispetto dell'indipendenza degli Amministratori e; (iii) ricerca della eterogeneità delle competenze manageriali e professionali.

La Politica ha trovato applicazione in sede di rinnovo del Consiglio di Amministrazione da parte dell'Assemblea del 16 aprile 2019.

Quanto alle modalità di attuazione, la Politica intende anzitutto orientare le candidature formulate dagli Azionisti in sede di rinnovo dell'intero Consiglio di Amministrazione, assicurando in tale occasione una composizione del Consiglio stesso allineata ai vari criteri di diversità sopra indicati.

In secondo luogo, il monitoraggio dei risultati derivanti dall'applicazione della Politica e il suo aggiornamento sono rimessi alla responsabilità del Consiglio di Amministrazione che agisce con il supporto del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e, ove del caso, del Collegio Sindacale. I criteri di cui alla Politica sono dunque, tra le altre cose, presi in considerazione dal Consiglio di Amministrazione nell'ambito dell'attività di autovalutazione che il Consiglio, in linea con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, effettua con cadenza annuale sul proprio funzionamento, dimensione e composizione nonché con riferimento ai propri Comitati.

I risultati dell'adozione della Politica sono riflessi nella attuale composizione del Consiglio di Amministrazione sopra illustrata.

Per ulteriori informazioni si rinvia al testo della Politica disponibile sul sito internet della Società www.monclergroup.com, nelle sezioni "Governance/Governance ed etica", "Governance/Assemblea degli Azionisti" e "Governance/Documenti e procedure".

Nel corso dell'esercizio corrente il Consiglio di Amministrazione, con l'ausilio del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, procederà alla revisione della Politica e all'aggiornamento della stessa, anche tenendo conto delle nuove disposizioni normative testè illustrate in materia di equilibrio di genere.

Diversità e pari opportunità

Accogliere tutti, valorizzare le diversità, esprimersi liberamente, sono elementi integranti nella cultura aziendale, nonché fattori determinanti per il modello di crescita e il modo di fare impresa. Moncler vive di molteplicità e dialoga con tutte le generazioni e le culture consapevole di come la diversità costituisca un fattore imprescindibile per il successo.

Così come definito nel Codice Etico e in linea con un approccio inclusivo, non è tollerata nessuna forma di discriminazione sulla base di origine etnica, colore della pelle, genere, orientamento sessuale, religione, nazionalità, età, opinione politica, affiliazione sindacale, stato civile, disabilità fisica o mentale e qualsiasi altro stato o caratteristica personale. Il rispetto della diversità e delle pari opportunità e la prevenzione di ogni tipo di discriminazione, rappresentano princìpi che Moncler si impegna a garantire in ogni fase del rapporto di lavoro, dal processo di selezione alla definizione del salario, alle opportunità di crescita professionale, fino alla gestione della fase di conclusione del rapporto di lavoro.

Nel corso dell'Esercizio, Moncler si è impegnata a rafforzare la cultura dell'inclusione e a valorizzare la diversità, dentro e fuori l'azienda, avviando un percorso di Diversity & Inclusion (D&I). A tal fine è stato istituito a gennaio 2021 il Comitato per la Diversità e Inclusione, un gruppo di lavoro composto dalle Funzioni People & Organization, Legal Affairs, Sustainability, Marketing & Communication. Il Comitato per la Diversità e Inclusione riferisce, con cadenza almeno semestrale, al Comitato Nomine e Remunerazione circa le iniziative prese e sviluppate nel corso dell'anno di riferimento e sarà supportato nelle sue attività da esperti esterni. Il Comitato per la Diversità e Inclusione ha l'obiettivo di valutare le attuali politiche e iniziative interne, definendo una chiara visione che, in coerenza e sinergia con quella di business, permetta a Moncler di raggiungere livelli distintivi nell'ambito Diversity&Inclusion, sviluppando aree di miglioramento, avviando nuove iniziative e progetti sulla diversità, monitorando e misurando costantemente i progressi compiuti, con un'attenzione particolare alle peculiarità delle comunità dove il Gruppo opera.

Si tratta di un percorso di rafforzamento culturale che parte da radici profonde e che trova riscontro nei valori aziendali quali "Bring other voices in" che rappresenta la capacità dell'azienda di vivere di molteplicità e di trovare armonia nelle diversità e "Keep warm", che sottolinea l'importanza di un contesto lavorativo dove le persone possano sentirsi sempre accettate e parte di un gruppo coeso e unito e dove ciascuno sia incoraggiato a raggiungere la propria piena potenzialità.

Per quanto riguarda le differenze tra generi, il peso percentuale delle donne, sul totale dell'organico è predominante. La presenza femminile si attesta, infatti, al 72%, sostanzialmente in linea con il 2019. La percentuale di donne è alta in tutte le aree geografiche e in tutte le categorie professionali: nella fascia manageriale (manager, dirigenti e dirigenti senior) è pari al 56%, equivalente a 260 donne (10% in più rispetto al 2019). Le donne rappresentano il 73% della popolazione a tempo indeterminato e il 66% di quella a tempo determinato. Il 71% dei contratti trasformati a tempo indeterminato nel corso del 2020 sono di donne (107). Nel 2020 continua la crescita dell'incidenza (68%) delle donne con contratti a tempo indeterminato e a tempo pieno sul totale della popolazione a tempo indeterminato.

Moncler si impegna ad offrire un equo livello retributivo che riflette le competenze, la capacità e l'esperienza professionale di ogni individuo, assicurando l'applicazione del principio di pari opportunità ed evitando il rischio di discrezionalità.

L'inserimento di persone diversamente abili è anch'esso un tema rispetto al quale il Gruppo si sta impegnando. Moncler gestisce la diversità conformemente alle disposizioni e alle prassi applicabili e incentiva i diversi dipartimenti aziendali all'inserimento di risorse diversamente abili. Ogni inserimento viene valutato rispettando e contemperando le esigenze e le capacità di ogni singola persona, prevedendo le corrette postazioni di lavoro ed eventualmente modulando l'orario lavorativo. Così facendo, le risorse vengono tutelate e messe nelle condizioni di poter dare il meglio di sé.

Al 31 dicembre 2020, i dipendenti diversamente abili in Italia, Romania, Francia, Giappone e Sud Corea erano 56, in linea con il 2019. Nei prossimi anni il Gruppo continuerà a pianificare l'inserimento di ulteriori persone, con diversi gradi di disabilità, anche attraverso la collaborazione con gli enti istituzionali preposti all'inserimento lavorativo mirato.

Cumulo massimo di incarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società

Conformemente a quanto raccomandato dall'Art. 3 del Codice di Corporate Governance, ciascun membro del Consiglio di Amministrazione è tenuto a deliberare con cognizione di causa ed in autonomia, perseguendo l'obiettivo della creazione di valore per gli Azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo e si impegna a dedicare alla carica rivestita nella Società il tempo necessario a garantire uno svolgimento diligente delle proprie funzioni, indipendentemente dagli incarichi ricoperti al di fuori del Gruppo Moncler, con piena consapevolezza delle responsabilità inerenti la carica ricoperta.

A tal fine, ciascun candidato alla carica di Amministratore valuta preventivamente, al momento dell'accettazione della carica nella Società e indipendentemente dai limiti stabiliti dalle disposizioni di legge e di regolamento relativamente al cumulo degli incarichi, la capacità di svolgere con la dovuta attenzione ed efficacia i compiti al medesimo attribuiti, tenendo in particolare considerazione l'impegno complessivo richiesto dagli incarichi rivestiti al di fuori del Gruppo Moncler.

Ciascun membro del Consiglio di Amministrazione è inoltre tenuto a comunicare prontamente al Consiglio medesimo l'eventuale assunzione di cariche di Amministratore o Sindaco in altre società, allo scopo di consentire l'adempimento degli obblighi informativi ai sensi delle disposizioni di legge e regolamento applicabili.

Nell'ambito della board evaluation relativa all'Esercizio (descritta in dettaglio nel successivo paragrafo 4.3), è stato richiesto a ciascun Consigliere di esprimere le proprie valutazioni, commenti e suggerimenti in merito alla dimensione e al funzionamento del Consiglio di Amministrazione, del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, tenendo conto delle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance. I Consiglieri hanno espresso le proprie valutazioni e orientamenti in merito, tra l'altro, al numero massimo di incarichi di amministrazione e di controllo che possono essere ricoperti dagli Amministratori stessi nelle altre società quotate o di rilevanti dimensioni, in adesione alle raccomandazioni contenute nel Codice di Corporate Governance. In particolare, a seguito della board evaluation è emerso essere ritenuto compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di Consigliere della Società, un numero massimo di 3 incarichi in caso di Amministratore Esecutivo e fino a un massimo di 5 incarichi in caso di Amministratore non Esecutivo.

Induction programme

Il Consiglio ha ricevuto un costante aggiornamento in merito, tra le altre cose, alla performance della Società in materia di sostenibilità (da parte del Suistanibility Director), ai progetti avviati dal Gruppo in materia di omnicanalità e nell'area Digital e alle novità normative e regolamentari in materia di corporate governance e remunerazione.

Pagina 35 di 91 Nel corso dell'Esercizio è stato inoltre fornito al Consiglio un costante aggiornamento sulle attività poste in essere da Moncler (anche attraverso la Task Force nominata dalla Società) per far fronte all'emergenza Covid-19, al fine di salvaguardare la salute e la sicurezza dei dipendenti e di proteggere il business; tale informativa è stata fornita dal Top Management nonché dalle Funzioni maggiormente coinvolte nella

gestione di tale emergenza, ivi inclusa la Funzione di Internal Audit (che ha sottoposto all'esame del Consiglio gli esiti dell'attività di risk assessment condotta rispetto ai profili di rischio conseguenti all'emergenza Covid-19) e la Funzione Compliance (che ha provveduto ad aggiornare il Consiglio in merito, tra l'altro, all'attività di coordinamento con le Funzioni People&Organization e Salute e Sicurezza concernenti la redazione e l'aggiornamento dei protocolli per la gestione delle attività in massima sicurezza e delle relative linee guida e all'attività di ricognizione normativa e regolamentare applicabile alla riapertura delle sedi e dei maggiori negozi sul territorio nazionale).

In considerazione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, talune sessioni di induction che la Società aveva programmato nel corso dell'Esercizio e che includevano, tra l'altro, la visita presso il polo logistico di Moncler sito a Castel S. Giovanni (Piacenza), sono state rinviate a quando la situazione emergenziale sarà cessata.

4.3. RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (ex Art. 123-bis, comma 2, lettera d), del TUF)

Il Consiglio di Moncler è organo centrale nel sistema di corporate governance della Società e riveste un ruolo primario nella guida e nella gestione e dell'intero Gruppo. Oltre alle attribuzioni ad esso spettanti ai sensi di legge e dello Statuto, al Consiglio è riservata in via esclusiva la competenza in relazione alle decisioni più importanti sotto il profilo economico e strategico e in termini di incidenza strutturale sulla gestione, ovvero funzionali all'esercizio dell'attività di monitoraggio e di indirizzo della Società e del Gruppo ed alla creazione di valore sostenibile di medio-lungo periodo.

Esso ha il potere e dovere di indirizzare e dirigere l'impresa, perseguendo l'obiettivo di massimizzare il valore per gli Azionisti e gli stakeholder. A tal fine il Consiglio delibera le operazioni necessarie per l'attuazione dell'oggetto sociale, salvo quanto espressamente riservato dalla legge o dallo Statuto all'Assemblea.

Oltre ad esercitare i poteri che gli sono attribuiti dalla legge, il Consiglio di Amministrazione è competente a deliberare, ai sensi dell'Art. 19.2 dello Statuto, circa:

  • (a) la fusione e la scissione, nei casi previsti dalla legge;
  • (b) l'istituzione o la soppressione di sedi secondarie;
  • (c) l'indicazione di quali tra gli Amministratori hanno la rappresentanza della Società;
  • (d) la riduzione del capitale sociale in caso di recesso di uno o più soci;
  • (e) l'adeguamento dello Statuto a disposizioni normative;
  • (f) il trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale.

Ai sensi dell'Art. 17.3 dello Statuto, non possono inoltre costituire oggetto di delega né di procura, e pertanto restano nella competenza collegiale esclusive del Consiglio di Amministrazione le seguenti materie:

  • (i) acquisizioni o cessioni di società, aziende o rami di aziende che rappresentino, in aggregato, in termini di enterprise value, direttamente o indirettamente, il 20% o più della capitalizzazione di mercato della Società alla data in cui la documentazione contrattuale definitiva relativa all'operazione sia sottoposta al Consiglio di Amministrazione;
  • (ii) l'assunzione di indebitamento che ecceda, in aggregato, direttamente o indirettamente, Euro 250 milioni per un importo superiore a Euro 150 milioni.

Per quanto riguarda le operazioni della Società e delle sue controllate, quando tali operazioni abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per la Società stessa esse sono

riservate alla competenza esclusiva del Consiglio di Amministrazione che applica i criteri e i limiti generali sopra descritti richiamati.

Riunioni del Consiglio di Amministrazione

Nel corso dell'Esercizio sono state tenute 14 riunioni del Consiglio di Amministrazione (con una durata media di circa due ore) e sono previste almeno quattro riunioni nell'esercizio 2021 (una delle quali è quella tenuta alla data della presente Relazione).

A fronte di una percentuale di partecipazione complessiva pari al 95,5%, la percentuale di partecipazione di ciascun membro del Consiglio di Amministrazione in carica alla data della Relazione è stata rispettivamente pari a: (i) 100% per Remo Ruffini; (ii) 100% per Marco De Benedetti; (iii) 93% per Nerio Alessandri; (iv) 100% per Roberto Eggs; (v) 86% per Gabriele Galateri di Genola; (vi) 100% per Alessandra Gritti; (vii) 100% per Virginie Morgon; (viii) 100% per Diva Moriani; (ix) 86% per Stephanie Phair; (x) 93% per Guido Pianaroli; (xi) 100% per Luciano Santel.

Alle riunioni del Consiglio di Amministrazione partecipano di prassi, su invito del Presidente, alcuni Dirigenti con Responsabilità Strategiche, nonché gli altri dirigenti della Società e del Gruppo responsabili delle Funzioni a cui si riferiscono gli argomenti oggetto di volta in volta di trattazione da parte del Consiglio, affinché possano fornire i più opportuni e puntuali approfondimenti e chiarimenti nel corso delle riunioni ai Consiglieri e ai Sindaci. Il responsabile delle Funzione degli Affari Societari, Andrea Bonante, nella sua veste di Segretario del Consiglio, nominato con delibera consiliare del 16 aprile 2019, partecipa a tutte le riunioni del Consiglio fornendo gli approfondimenti richiesti per le materie di propria competenza e si occupa, inoltre, della redazione del verbale delle riunioni.

La tempestività e la completezza dell'informativa pre-consiliare sono garantite mediante il coinvolgimento delle competenti strutture societarie che curano e coordinano la predisposizione della documentazione di volta in volta necessaria per gli specifici argomenti posti all'ordine del giorno. Nei casi in cui non sia possibile fornire la necessaria informativa con congruo anticipo, il Presidente del Consiglio di Amministrazione cura che siano effettuati adeguati e puntuali approfondimenti durante le sessioni consiliari. La trasmissione della documentazione ai Consiglieri e ai Sindaci è curata dalla Segreteria degli Affari Societari che vi provvede in coordinamento con il Presidente con congruo anticipo rispetto alla data delle riunioni, tenendo adeguatamente conto dell'eventuale urgenza connessa a determinati argomenti. Di prassi, è stato ritenuto congruo un preavviso di 3 giorni antecedenti alla data della riunione del Consiglio per l'invio della documentazione. Tale preavviso è stato normalmente rispettato.

Nel corso dell'esercizio 2021 il Consiglio formalizzerà le regole di funzionamento del Consiglio medesimo e dei Comitati, incluse le modalità di verbalizzazione delle riunioni e le procedure per la gestione dell'informativa agli Amministratori, nonché le regole concernenti la nomina e la revoca del Segretario, i requisiti dello stesso e le relative attribuzioni, in un regolamento consiliare.

In adesione alle raccomandazioni contenute nell'Art. 1 del Codice di Corporate Governance e delle prescrizioni di cui all'Art. 19.3 dello Statuto, l'Amministratore Delegato ha riferito al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale circa il generale andamento della gestione nel corso dell'Esercizio. Il Consiglio di Amministrazione ha pertanto valutato e monitorato costantemente il generale andamento della gestione, tenendo conto dell'informativa fornita dall'Amministratore Delegato e confrontando periodicamente i risultati conseguiti con quelli programmati sulla base dei piani strategici, industriali e finanziari della Società.

Con riferimento all'Esercizio, in data 18 febbraio 2021, il Consiglio ha valutato positivamente l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile e, in particolare, il SCIGR del Gruppo, anche rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia, con particolare riferimento alla società Industries in quanto società rilevante in considerazione delle attività che svolge all'interno del Gruppo e secondo quanto in dettaglio descritto nel successivo paragrafo 10 della Relazione.

Coerentemente con quanto raccomandato dal Corporate Governance (raccomandazione 1., lett. c)), il Consiglio di Amministrazione, nel corso dell'Esercizio, nell'ambito dell'attività di monitoraggio dei rischi connessi alle varie aree operative della Società, ha definito la natura ed il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società, includendo nelle proprie valutazioni i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'attività della Società. Nel corso dell'Esercizio, inoltre, il Consiglio si è tra l'altro occupato, attraverso un costante aggiornamento reso dalle Funzioni preposte, del monitoraggio e supervisione delle attività poste in essere da Moncler (anche attraverso la Task Force nominata ad hoc dalla Società) per fronte all'emergenza Covid-19, al fine di salvaguardare la salute e la sicurezza dei dipendenti e di proteggere il business.

Board Evaluation

In conformità a quanto previsto dall'Art. 4 del Codice di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione ha inoltre effettuato, con l'ausilio di un consulente esterno, la valutazione sul funzionamento del Consiglio stesso, del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, nonché sulla loro dimensione e composizione, tenendo anche conto delle caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di genere dei componenti e della loro anzianità di carica (c.d. board evaluation).

Morrow Sodali è stata inoltre incaricata dalla Società di svolgere a favore della stessa taluni servizi di shareholder communications. Coerentemente con i compiti attribuitigli dal Consiglio e in linea con quanto indicato dalle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, il Comitato Nomine e Remunerazione ha svolto un ruolo di supervisione del processo.

I consulenti di Morrow Sodali hanno dunque predisposto e inviato agli Amministratori un questionario da compilare in forma anonima, finalizzato a fornire al Consiglio una valutazione complessiva da parte dei singoli Amministratori sul funzionamento, la dimensione e la composizione del Consiglio e su altri temi di governance specificatamente individuati, al fine di valutare l'attuale posizionamento della Società, i suoi punti di forza e le possibili aree di miglioramento.

Per ciascuna domanda presente nel questionario sono state previste diverse possibili risposte ("si", "abbastanza", "non abbastanza", "no"); alcune sezioni erano destinate a tutti gli Amministratori mentre alcune parti erano riservate solo ad alcuni di essi (i.e., Amministratori Indipendenti; componenti dei Comitati endo-consiliari). Per ciascuna domanda è stato possibile formulare commenti o esprimere riserve che sono stati successivamente considerati ai fini della redazione del report finale nel quale sono stati sintetizzati gli esiti della board evaluation. Alla compilazione di tali questionari hanno fatto seguito interviste individuali da parte della società di consulenza per approfondire gli aspetti più rilevanti individuati dagli Amministratori che ne abbiano fatto richiesta.

Le aree sulle quali è stato richiesto agli Amministratori di fornire le opportune valutazioni hanno riguardato la dimensione, la composizione ed il funzionamento del Consiglio di Amministrazione; gli Amministratori Indipendenti; il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità; il Comitato per le Nomine e la Remunerazione; i rapporti con il Collegio Sindacale.

Le risultanze della board review riferita all'Esercizio hanno evidenziato quali punti di forza, tra le altre cose, il funzionamento del Consiglio, la completezza dell'informativa sull'andamento della gestione, le azioni intraprese a fronte dell'emergenza Covid-19 e la relativa informativa fornita ai Consiglieri, l'adeguatezza degli aggiornamenti forniti rispetto al quadro regolamentare e normativo applicabile, la qualità del lavoro svolto dai Comitati endo-consiliari.

Tra le possibili aree di miglioramento è emersa l'opportunità di un maggiore coinvolgimento nella definizione delle linee strategiche del Gruppo ed un accrescimento delle competenze nell'area Information Technology e Digital.

Le risposte e le considerazioni formulate dai Consiglieri in risposta al questionario sono state oggetto di analisi collegiale da parte del Consiglio, ad esito della quale il Consiglio medesimo, all'unanimità, ha

valutato positivamente il funzionamento proprio, del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, nonché la loro rispettiva dimensione e composizione.

Si segnala infine che l'Assemblea non ha autorizzato in via generale e preventiva deroghe al divieto di concorrenza previsto dall'Art. 2390 del Codice Civile.

4.4. ORGANI DELEGATI

Amministratori Delegati

Ai sensi dell'Art. 20 dello Statuto, il Consiglio può delegare, nei limiti di cui all'Art. 2381 del Codice Civile e con l'esclusione delle materie di cui all'Art. 17.3 dello Statuto, proprie attribuzioni ad uno o più dei suoi componenti, determinando il contenuto, i limiti e le eventuali modalità di esercizio della delega. Il Consiglio, su proposta del Presidente e d'intesa con gli organi delegati, può conferire deleghe per singoli atti o categorie di atti anche ad altri membri del Consiglio di Amministrazione.

Rientra nei poteri degli organi delegati conferire, nell'ambito delle attribuzioni ricevute, deleghe per singoli atti o categorie di atti a dipendenti della Società ed a terzi, con facoltà di subdelega.

Presidente e Amministratore Delegato (Chief Executive Officer)

Al Presidente del Consiglio di Amministrazione spettano i poteri previsti dalla legge e dallo Statuto per quanto concerne il funzionamento degli organi sociali e la rappresentanza legale della Società nei confronti dei terzi. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, nominato con deliberazione dell'Assemblea del 16 aprile 2019, è Remo Ruffini che ricopre anche la carica di Amministratore Delegato con i poteri descritti nel seguente paragrafo.

I seguenti uffici sono posti alle dirette dipendenze del Presidente e Amministratore Delegato e rispondono funzionalmente allo stesso: Investor Relations e Pianificazione Strategica, Corporate Strategy & Communication, Creative & Corporate Relations, Direzione Creativa, Internal Audit e Segreteria di Presidenza. Riportano inoltre direttamente al Presidente e Amministratore Delegato il Chief Marketing & Operating Officer e il Chief Corporate & Supply Officer le cui funzioni sono trattate in dettaglio di seguito.

Al Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato, ai sensi e nei limiti di cui all'Art. 2381 del Codice Civile e dell'Art. 20 dello Statuto, e con espressa esclusione delle materia riservate dalla legge e dallo Statuto alla competenza del Consiglio di Amministrazione (ivi incluse le materie previste dall'Art. 17.3 dello Statuto), sono attribuiti tutti i poteri di ordinaria amministrazione, da esercitarsi con firma singola e con facoltà di subdelega ed entro il limite di valore di Euro 2.000.000,00 per singola operazione.

In particolare, sono stati conferiti a Remo Ruffini, entro i limiti di volta in volta eventualmente stabiliti, i seguenti poteri con delibera del Consiglio di Amministrazione del 16 aprile 2019:

Acquisto di beni e servizi strumentali:

  1. acquisire la disponibilità di beni e servizi strumentali alla gestione delle strutture corporate e delle attività di business della società e del gruppo che fa capo a quest'ultima, anche mediante la stipulazione, modifica e risoluzione di accordi e contratti, ivi compresi (a titolo esemplificativo e non esaustivo) contratti di compravendita, locazione ad uso commerciale ed abitativo, affitto, noleggio, comodato, leasing, permuta, contratti d'opera, appalti d'opere e servizi, spedizione, trasporto, deposito, somministrazione, subfornitura, consulenza, mediazione ed ogni altro contratto avente per oggetto prestazioni di opere, servizi, forniture e utenze, con terzi pubblici e privati, entro il limite di valore di euro 2.000.000,00 per singola operazione, fermo restando che i contratti di consulenza aventi durata superiore a 36 mesi restano riservati alla competenza del Consiglio di Amministrazione;

  2. stipulare, modificare e risolvere contratti di locazione ad uso residenziale infra-novennali.

Vendite, retail e wholesale:

    1. vendere ed esportare i prodotti della società e del gruppo che fa capo a quest'ultima, garantendo la corretta gestione del credito vantato verso tutti i clienti della società e del gruppo;
    1. vendere ed esportare i prodotti della società in rimanenza (c.d. stock)
    1. procedere alla formazione dei listini di vendita dei prodotti offerti alla clientela, concedere sconti e abbuoni d'uso ai clienti, accettare resi di merce e comporre in via transattiva contestazioni e controversie con i medesimi;
    1. vendere beni mobili iscritti in pubblici registri, sottoscrivere atti di vendita degli stessi e determinare patti e condizioni.
    1. sovraintendere alle attività legate alla vendita al dettaglio (retail) della Società e del gruppo, anche mediante la stipulazione, modifica e risoluzione di accordi e contratti ivi compresi (a titolo esemplificativo e non esaustivo) contratti di affitto e locazione di immobili, affitto di ramo d'azienda e collaborazione commerciale, per l'apertura o chiusura di negozi, anche in aree geografiche diverse da quelle di tradizionale radicamento della società, che abbiano (1) un affitto annuo non superiore a euro 2.000.000,00 e (2) un key-money non superiore a euro 5.000.000,00, nonché contratti d'opera, compravendita, appalto di opere o servizi, consulenza ed ogni altro contratto utile e funzionale all'allestimento, ristrutturazione, manutenzione, funzionamento e implementazione delle capacità produttive dei negozi e dei relativi magazzini;
    1. sovraintendere alle attività legate alla vendita all'ingrosso (wholesale) della società e del gruppo, anche mediante la stipulazione, modifica e risoluzione di accordi e contratti ivi compresi (a titolo esemplificativo e non esaustivo) contratti di vendita, distribuzione, franchising, agenzia, rappresentanza, fatta salva la competenza esclusiva del Consiglio di Amministrazione per la stipulazione di contratti di durata pluriennale e/o ripetitivi se il fatturato stimato è maggiore di euro 10.000.000,00 per anno cadauno.

Direzione creativa e stilistica:

  1. sovraintendere e coordinare le strutture stilistiche della società e del Gruppo che fa capo a quest'ultima, nonché ogni altra attività inerente lo studio, la progettazione, il design e lo sviluppo, tecnico e stilistico, dei prodotti della società e del gruppo che fa capo a quest'ultima, anche mediante la stipulazione, modifica e risoluzione di accordi e contratti ivi compresi (a titolo esemplificativo e non esaustivo) contratti d'opera, appalto, consulenza (compresi i contratti di consulenza con stilisti e designer) merchandising, co-branding, contratti per l'acquisto e la concessione di diritti d'utilizzo e sfruttamento di immagini ed opere artistiche, che prevedano il pagamento di corrispettivi complessivamente non eccedenti euro 2.000.000,00 per singola operazione e, nel caso dei contratti di consulenza, la cui durata non sia superiore a 36 mesi, qualunque sia l'importo.

Risorse umane:

    1. stipulare, modificare e risolvere contratti di lavoro individuale riguardanti operai, impiegati, intermedi, quadri, compiendo tutti gli atti relativi alla gestione in tema di assunzione, promozione, licenziamento, provvedimenti disciplinari, determinazione delle attribuzioni e del trattamento economico, trasferimenti e distacchi presso altre società del gruppo, anche nominando Procuratori speciali per rappresentare la società nelle controversie regolate dalla legge 11 agosto 1973, n. 533 per rendere l'interrogatorio libero previsto dall'Art. 420 c.p.c. con facoltà di conciliare e transigere le controversie;
    1. stipulare, modificare e risolvere contratti di lavoro individuale riguardanti key manager e dirigenti purché non riportino direttamente al Presidente del Consiglio di Amministrazione, in attuazione della politica di remunerazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società;
  • stipulare, modificare e risolvere accordi con le rappresentanze sindacali e con le associazioni dei lavoratori.

Attività promozionali, marketing, eventi e comunicazione:

    1. sovraintendere alle attività di marketing, promozione, pubblicità e di comunicazione in genere della società e del gruppo che fa capo a quest'ultima, anche mediante la stipulazione di accordi e contratti, ivi compresi (a titolo esemplificativo e non esaustivo) contratti d'opera, appalto, consulenza, sponsorizzazione, compravendita, merchandising, co-branding, contratti per l'acquisto e la concessione di diritti d'utilizzo e sfruttamento di immagini ed opere artistiche e fotografiche, affitti, locazioni ed altri contratti finalizzati alla produzione e realizzazione di eventi, che prevedano il pagamento di corrispettivi complessivamente non eccedenti euro 2.000.000,00 singola operazione e, nel caso dei contratti di consulenza, la cui durata non sia superiore a 36 mesi, qualunque sia l'importo;
    1. sovraintendere alle attività di comunicazione e pubbliche relazioni della società e del gruppo, ivi compresi i rapporti con i media, inclusi gli operatori della stampa e dei media digitali, anche mediante la stipulazione di contratti d'opera, di appalto, consulenza e compresi (a titolo esemplificativo e non esaustivo) contratti per l'acquisto di pagine e spazi pubblicitari all'interno di giornali e riviste, contratti per l'acquisto di servizi e pagine web e social media ed altri servizi on-line, contratti di collaborazione con testimonial, vip e celebrities, che prevedano il pagamento di corrispettivi complessivamente non eccedenti euro 2.000.000,00 per singola operazione e, nel caso dei contratti di consulenza, la cui durata non sia superiore a 36 mesi, qualunque sia l'importo; nonché' atti e contratti aventi ad oggetto la donazione di denaro e/o prodotti del gruppo ad enti benefici per importi non superiori al 2 percento del reddito d'impresa dichiarato.

Proprietà intellettuale, autorizzazioni e licenze:

    1. presentare istanze e compiere presso qualunque ufficio pubblico o privato in Italia e all'estero qualsiasi atto necessario, propedeutico, funzionale o comunque connesso per registrare, ottenere, modificare, mantenere, estinguere marchi, disegni e nomi di dominio; nominare, allo scopo, consulenti, avvocati, professionisti e corrispondenti, in Italia ed all'estero, dando loro i mandati relativi;
    1. presentare istanze e compiere presso qualunque ufficio pubblico o privato in Italia e all'estero qualsiasi atto necessario, propedeutico, funzionale o comunque connesso per r ottenere registrare, modificare, estinguere e mantenere in vita brevetti; nominare allo scopo consulenti, avvocati, professionisti e corrispondenti, in Italia ed all'estero, dando loro i mandati relativi;
    1. compiere ogni atto ed effettuare qualunque dichiarazione, in Italia e all'estero, e conferire e revocare incarichi di consulenza a consulenti, avvocati, professionisti e corrispondenti in materia di proprietà industriale ed intellettuale, in Italia ed all'estero, dando loro i mandati relativi, per provvedere al deposito, alla registrazione, al rinnovo, all'estinzione ed alla tutela di tutti i diritti di proprietà industriale ed intellettuale della società, quali (a titolo esemplificativo e non esaustivo) marchi, brevetti, disegni e nomi di dominio, fermo restando che i contratti di consulenza aventi durata superiore a 36 mesi restano riservati alla competenza del Consiglio di Amministrazione;
    1. conferire e revocare incarichi di consulenza, dando loro i mandati relativi, a consulenti, avvocati, professionisti e corrispondenti in materia di proprietà industriale ed intellettuale, in Italia ed all'estero per provvedere alla tutela in via amministrativa, giudiziale e stragiudiziale, in Italia e all'estero, di tutti i titoli e diritti di proprietà intellettuale ed industriale della società, fermo restando che i contratti di consulenza aventi durata superiore a 36 (trentasei) mesi restano riservati alla competenza del Consiglio di Amministrazione;
    1. compiere presso le pubbliche amministrazioni, enti ed uffici, pubblici e privati (ivi compresi gli uffici e le autorità doganali), in Italia e all'estero, tutti gli atti e le operazioni occorrenti per

ottenere concessioni, licenze, atti autorizzativi in genere, stipulare e sottoscrivere ogni atto necessario o funzionale all'ottenimento di detti provvedimenti; provvedere a tutti gli adempimenti relativi, compresi quelli connessi con la disciplina fiscale, delle imposte di fabbricazione e di consumo, diritti erariali e di monopolio;

  1. concedere in licenza l'utilizzo dei marchi e di altri diritti rientranti nella proprietà industriale ed intellettuale della società e del gruppo che fa capo a quest'ultima a fronte del pagamento di royalties stimate non superiori a euro 1.000.000,00 per anno per singola operazione.

Rapporti con le banche:

    1. compiere le seguenti operazioni di ordinaria amministrazione con istituti di credito, in Italia e all'estero, negoziandone le relative condizioni, anche mediante la stipulazione, modifica e risoluzione di accordi e contratti:
  • a) aprire ed estinguere conti correnti bancari ed effettuare operazioni di gestione della tesoreria;
  • b) richiedere e concordare fidi bancari;
  • c) eseguire versamenti, sia in contanti che in assegni;
  • d) girare, negoziare, richiamare, quietanzare ed incassare assegni e vaglia al nome della società o alla stessa girati, disporre del relativo importo, ordinarne il protesto;
  • e) richiedere e ritirare libretti di assegni da emettere a valere sui conti correnti della società;
  • f) ritirare titoli, documenti, valori in genere;
  • g) emettere tratte e ricevute bancarie;
  • h) richiedere anticipazioni a fronte di crediti;
  • i) disporre pagamenti di imposte dirette ed indirette, di tasse e di tributi in genere, oltre agli eventuali interessi ed o neri accessori, di contributi e ritenute calcolati sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti e sui compensi dei lavoratori autonomi;
  • j) nel limite dei fidi concessi, richiedere:
      1. anticipazioni a fronte di contratti sottoscritti dalla società e/o a fronte di aperture di credito documentario emesse a favore della stessa;
      1. finanziamenti all'importazione e/o apertura di crediti documentari;
      1. finanziamenti a breve termine;
  • k) effettuare pagamenti (anche contro semplice ricevuta, mediante emissione di assegni bancari o richiesta di assegni circolari) mediante ordini di pagamento, nei limiti dei fidi accordati e in ogni caso entro il limite di importo di euro 5.000.000,00 (cinque milioni /00) per operazioni in cui la controparte è un soggetto terzo ed euro 100.000.000 (cento milioni /00) per operazioni in cui la controparte è una società controllata, controllante o sotto comune controllo;
  • l) sottoscrivere "comunicazioni valutarie" in conformità con le norme valutarie vigenti;
  • m) accendere rapporti di cassa continua e di cassette di sicurezza;
  • n) perfezionare contratti di factoring ed effettuare tutte le relative operazioni entro il limite di euro 3.000.000 per singola operazione;
    1. anche in deroga ai limiti di valore indicati al punto k), adempiere a tutti gli obblighi di pagamento previsti a carico della Società dai contratti di finanziamento in essere, alle scadenze contrattualmente previste.

Materie fiscali e doganali:

    1. redigere e sottoscrivere richieste, dichiarazioni, certificazioni e comunicazioni ai sensi dalla normativa in materia fiscale, contributiva, assistenziale e di lavoro;
    1. autorizzare ed effettuare il pagamento di tasse, imposte e contributi, nonché' sottoscrivere le relative denunce, dichiarazioni e certificazioni di legge;
    1. compiere ogni atto o formalità necessaria o d'utile per l'ottenimento di rimborsi iva e/o di imposte in genere da parte della società (e/o di società controllate), anche indirettamente, compresa la richiesta di fidejussioni o altre garanzie a favore della amministrazione finanziaria, il tutto nell'ambito degli affidamenti concessi;
    1. redigere e sottoscrivere richieste, dichiarazioni, certificazioni e comunicazioni ai sensi della normativa in materia doganale ed operazioni intracomunitarie, ivi comprese quelle necessarie ad espletare le operazioni di importazione ed esportazione di materie prime, prodotti finiti e semilavorati, comprese le comunicazioni valutarie statistiche ed i modelli "intrastat".

Assicurazioni:

    1. stipulare, modificare e risolvere contratti di assicurazione e contratti con broker assicurativi, direttamente con le compagnie di assicurazione e/o tramite broker assicurativi;
    1. incassare gli indennizzi ed i risarcimenti da parte delle compagnie assicuratrici per conto della società, emettendo quietanze.

Gestione del credito:

    1. sovraintendere alla corretta gestione del credito della società, anche mediante (a titolo semplificativo e non esaustivo) l'invio di diffide, la cessione o l'acquisto di crediti, la definizione di controversie pendenti e/o potenziali mediante accordi transattivi, procedure di mediazione e conciliazione, anche nominando procuratori ed avvocati, in Italia e all'estero;
    1. esigere, riscuotere ed incassare tutto quanto dovuto alla società, per qualsiasi somma o titolo, da chiunque, compiendo tutte le attività all'uopo necessarie e versando il relativo ammontare sui conti attivi della società, rilasciando ricevute e quietanze, anche nominando procuratori ed avvocati, in Italia e all'estero;
    1. far elevare azioni di protesto a carico di terzi debitori, esercitare azioni in sede giudiziale, ivi comprese azioni ordinarie cambiarie ed esecutive e procedimenti monitori, anche nominando procuratori ed avvocati, in Italia e all'estero;
    1. insinuare crediti in procedure concorsuali e proporre domande di rivendica, rappresentare la società nell'ambito di procedure concorsuali (ivi incluse le procedure di amministrazione controllata e di concordato preventivo) e nell'ambito di altre procedure in materia fallimentare, esercitando le azioni necessarie, anche nominando procuratori ed avvocati, in Italia e all'estero.

Garanzie:

  1. rilasciare garanzie entro l'importo massimo, per ciascuna di esse, complessivamente non superiore ad euro 2.000.000,00.

Rappresentanza:

    1. sovraintendere e coordinare le attività di relazioni esterne della società e del gruppo che fa capo a quest'ultima con enti, istituzioni, autorità e soggetti terzi, nazionali ed internazionali, pubblici e privati, ivi compresi (a titolo esemplificativo e non esaustivo) la stampa, gli organi di informazione, le associazioni di categoria, la comunità della moda e del design e la comunità scientifica;
    1. rappresentare la società ed il gruppo che fa capo a quest'ultima avanti a qualsiasi ente (pubblico o privato), istituzione, autorità, in Italia e all'estero, ivi comprese le autorità giudiziarie, amministrative, fiscali e tributarie, in qualunque sede, grado e procedura, nonché davanti ad

organismi di mediazione e conciliazione, con potere di agire in giudizio proponendo ogni genere azione in sede civile, penale, amministrativa, ivi comprese azioni di cognizione, esecuzione e volontaria giurisdizione, azioni cambiarie, costituzione di parte civile, rappresentando la società in tali procedure e nell'ambito di qualsivoglia procedura concorsuale (ivi comprese le procedure fallimentari, di concordato, moratoria ed amministrazione straordinaria), con facoltà di eleggere domicilio, compromettere in arbitri (anche amichevoli compositori) ogni e qualsivoglia controversia in cui la società sia parte o abbia interesse a proporre, sottoscrivere validamente transazioni (sia in sede giudiziale che in sede stragiudiziale), verbali di conciliazione (ivi compresi quelli previsti dall'Art. 48 d.lgs. n. 546/1992), transigere, rinunciare agli atti, presentare denunce e procedere a costituzione di parte civile, intervenire come parte nelle udienze in cui sia disposta la comparizione personale delle parti e rispondere ad interrogatori anche formali in rappresentanza della società, domandare o aderire alla sospensione dei procedimenti, sottoscrivendo tutti gli atti, la corrispondenza e compiendo ogni formalità che siano a tal fine utili, funzionali o necessari, anche mediante il rilascio di procure e mandati in favore di avvocati e procuratori alle liti;

    1. presentare denunce e procedere a costituzione di parte civile, intervenire come parte nelle udienze in cui sia disposta la comparizione personale delle parti e rispondere ad interrogatori anche formali in rappresentanza della società, domandare la sospensione dei processi o aderire ad istanza di sospensione, sottoscrivendo tutti gli atti, la corrispondenza e compiendo ogni formalità, che siano a tal fine utili, funzionali o necessari, anche mediante il rilascio di procure e mandati in favore di avvocati e procuratori alle liti.
    1. sottoscrivere la corrispondenza ordinaria della società per le operazioni, gli atti, i contratti e i negozi relativi ai poteri a lui conferiti;
    1. al fine di consentire il regolare svolgimento delle attività di business della società e del gruppo, osservate le norme di legge e di statuto, rappresentare la società presso qualsiasi ufficio pubblico o privato compresi i ministeri, le amministrazioni governative, provinciali, regionali e comunali, le dogane, le camere di commercio ed il registro delle imprese per qualsiasi pratica necessaria all'ottenimento di certificati e/o documenti di ogni genere.

Miscellanea:

    1. sovraintendere all'implementazione ed al corretto funzionamento delle regole di corporate governance definite dal Consiglio di Amministrazione;
    1. approvare operazioni di acquisto e/o cessione di partecipazioni di controllo in società o altre persone giuridiche, aziende/rami d'azienda e/o di beni immobili, di valore, per singola operazione, inferiore a euro 5.000.000,00 e con un numero di dipendenti inferiore a 50;
    1. effettuare operazioni di riorganizzazione aziendale che non abbiano un impatto significativo sul gruppo che fa capo a Moncler S.p.A.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato è indicato anche come Chief Executive Officer e non riveste l'incarico di Amministratore in altro emittente quotato di cui sia Chief Executive Officer un Amministratore della Società.

A fronte della concentrazione in capo a Remo Ruffini della carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione e di Chief Executive Officer, in data 16 aprile 2019 il Consiglio di Amministrazione ha confermato l'Amministratore Indipendente Marco De Benedetti quale Lead Independent Director, in adesione alle raccomandazioni contenute nelle raccomandazioni 13 e 14 del Codice di Corporate Governance (si veda il successivo paragrafo 4.7).

Amministratore Delegato (Chief Corporate & Supply Officer)

Al Consigliere Luciano Santel sono attribuiti, in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari (il "Dirigente Preposto"), i poteri necessari per la predisposizione di adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato, nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario, nonché per il rilascio di dichiarazioni scritte che attestino la corrispondenza degli atti e delle comunicazioni della Società diffuse al mercato e relativi all'informativa contabile anche infrannuale della stessa Società alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Il Consigliere Luciano Santel, in qualità di Dirigente Preposto, fornisce, insieme all'Amministratore Delegato Remo Ruffini, le relazioni ed attestazioni allegate al bilancio di esercizio, al bilancio semestrale abbreviato e al bilancio consolidato e richieste dalla normativa vigente, volte a certificare:

    1. l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato, nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario, effettuate nel corso del periodo cui si riferiscono i documenti;
    1. che i documenti sono redatti in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Unione Europea;
    1. la corrispondenza dei documenti alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    1. l'idoneità dei documenti a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
    1. per il bilancio di esercizio e per quello consolidato, che la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché' della situazione della Società e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti;
    1. per il bilancio semestrale abbreviato, che la relazione intermedia sulla gestione contiene un'analisi attendibile delle informazioni di cui al comma 4 dell'Art. 154-ter del TUF.

Inoltre, sono attribuiti al Consigliere Luciano Santel (i) i poteri di rappresentanza nei confronti dei terzi connessi alla funzione ricoperta e all'esercizio dei compiti attribuiti; (ii) le funzioni e i compiti previsti dalla procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate adottata dalla Società; (iii) ogni potere di carattere organizzativo e gestionale necessario per l'esercizio dei compiti attribuiti, nonché (iv) piena autonomia di spesa (nei limiti del budget annuale generale allocato alla direzione finanza e amministrazione, fatte salve eventuali integrazioni e modifiche ritenute necessarie, che potranno essere di volta in volta approvate dal Consiglio di Amministrazione).

Infine, come Dirigente Preposto, il Consigliere Luciano Santel è tenuto a:

    1. partecipare alle riunioni del Consiglio di Amministrazione della Società aventi all'ordine del giorno l'esame dei dati economico-finanziari della Società;
    1. riferire senza indugio all'Amministratore Delegato, al Consiglio di Amministrazione, anche per il tramite del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, di eventuali aspetti di rilevanza significativa che ritenga, ove non corretti, debbano essere dichiarati nelle attestazioni previste dall'Art. 154-bis del TUF;
    1. riferire circa l'attività svolta con cadenza semestrale, al Consiglio di Amministrazione, direttamente ovvero per il tramite del Comitato Controllo e Rischi, e al Collegio Sindacale.

Inoltre, al Consigliere Luciano Santel, nella sua qualità di Chief Corporate & Supply Officer della Società sono stati conferiti i poteri di seguito indicati, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 16 aprile 2019, ai sensi e nei limiti previsti dall'Art. 2381 del Codice Civile e dell'Art. 20 dello Statuto, con espressa esclusione delle materie riservate dalla legge e dallo statuto alla competenza del Consiglio di

Amministrazione, da esercitarsi con firma singola o congiunta secondo quanto di seguito riportato e con facoltà di sub-delega, entro i limiti di volta in volta stabiliti.

Rapporti con le banche:

    1. compiere in via continuativa le seguenti operazioni di ordinaria amministrazione con istituti di credito in Italia e all'estero, negoziandone le relative condizioni, anche mediante la stipulazione, modifica e risoluzione di accordi e contratti:
  • a. aprire ed estinguere conti correnti bancari di ogni specie, con qualsiasi banca o con l'amministrazione postale ed effettuare operazioni di gestione della tesoreria;
  • b. richiedere e concordare fidi bancari;
  • c. eseguire versamenti, sia in contanti che in assegni;
  • d. girare, negoziare, richiamare, quietanzare ed incassare assegni e vaglia al nome della Società o alla stessa girati, disporre del relativo importo, ordinarne il protesto;
  • e. richiedere e ritirare libretti di assegni da emettere a valere sui conti della Società;
  • f. ritirare titoli, documenti, valori in genere;
  • g. emettere tratte e ricevute bancarie;
  • h. richiedere anticipazioni a fronte di crediti comunque rappresentati, nel limite dei fidi concessi, negoziandone le relative condizioni;
  • i. disporre pagamenti di imposte dirette ed indirette, di tasse e di tributi in genere, oltre agli eventuali interessi ed oneri accessori, di contributi e ritenute calcolati sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti e sui compensi dei lavoratori autonomi;
  • j. nel limite dei fidi concessi, richiedere, negoziandone le relative condizioni:
    • anticipazioni a fronte di contratti sottoscritti dalla Società e/o a fronte di aperture di credito documentario emesse a favore della stessa;
    • finanziamenti all'importazione e/o apertura di crediti documentari;
    • finanziamenti a breve termine;
  • k. effettuare pagamenti in favore di soggetti terzi (anche contro semplice ricevuta, mediante emissione di assegni bancari o richiesta di assegni circolari) mediante ordini di pagamento, nei limiti dei fidi accordati e in ogni caso entro i seguenti limiti di importo:

    • euro 1.000.000,00 con firma singola;
    • euro 2.000.000,00 con firma congiunta a quella del consigliere Roberto Eggs;
  • euro 5.000.000,00 con firma congiunta a quella del Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Luciano Santel potrà subdelegare il potere di effettuare i pagamenti di cui al presente punto (k) entro il limite di euro 300.000,00 per ciascun pagamento.

  • l. effettuare pagamenti in favore di Società controllate, controllanti o sotto comune controllo (anche contro semplice ricevuta, mediante emissione di assegni bancari o richiesta di assegni circolari) mediante ordini di pagamento, nei limiti dei fidi accordati e in ogni caso entro i seguenti limiti di importo:
  • euro 100.000.000,00 con firma singola;

  • il dott. Luciano Santel potrà subdelegare il potere di effettuare i pagamenti di cui al presente punto (l) entro il limite di euro 20.000.000,00 per ciascun pagamento.

  • m. sottoscrivere "comunicazioni valutarie" in conformità con le norme valutarie vigenti;

  • n. accendere rapporti di cassa continua e di cassette di sicurezza;
  • o. perfezionare contratti di factoring ed effettuare tutte le relative operazioni entro il limite di euro 3.000.000,00 per singola operazione;
    1. anche in deroga ai limiti di valori indicati sub k), adempiere a tutti gli obblighi di pagamento previsti a carico della Società dai contratti di finanziamento in essere, alle scadenze contrattualmente previste;

Garanzie:

  1. rilasciare garanzie entro l'importo massimo, per ciascuna di esse, complessivamente non superiore ad euro 500.000,00.

Gestione del credito:

    1. sovraintendere alla corretta gestione del credito della Società, anche mediante (a titolo esemplificativo e non esaustivo) l'invio di diffide, la cessione o l'acquisto di crediti, la definizione di controversie pendenti e/o potenziali mediante accordi transattivi, procedure di mediazione e conciliazione, anche nominando procuratori ed avvocati, in Italia e all'estero;
    1. esigere, riscuotere ed incassare tutto quanto dovuto alla Società, per qualsiasi somma o titolo, da chiunque, compiendo tutte le attività all'uopo necessarie e versando il relativo ammontare sui conti attivi della Società, rilasciando ricevute e quietanze, anche nominando procuratori ed avvocati, in Italia e all'estero;
    1. far elevare protesti a carico di terzi debitori, esercitare azioni in sede giudiziale, ivi comprese azioni ordinarie cambiarie ed esecutive e procedimenti monitori, anche nominando procuratori ed avvocati, in Italia e all'estero;
    1. insinuare crediti in procedure concorsuali e proporre domande di rivendica, rappresentare la Società nell'ambito di procedure concorsuali (ivi incluse le procedure di amministrazione controllata e di concordato preventivo) e nell'ambito di altre procedure in materia fallimentare, esercitando le azioni necessarie, anche nominando procuratori ed avvocati, in Italia e all'estero;
    1. acquistare beni e servizi strumentali alle strutture corporate della Società:
    1. acquisire la disponibilità di beni e servizi strumentali alla gestione delle strutture corporate della Società e del gruppo a cui quest'ultima appartiene, anche mediante la stipulazione, modifica e risoluzione di accordi e contratti, ivi compresi (a titolo esemplificativo e non esaustivo) contratti di compravendita, locazione ad uso commerciale, affitto, noleggio, comodato, leasing, permuta, contratti d'opera, appalti d'opere e servizi, spedizione, trasporto, deposito, somministrazione, subfornitura, consulenza, mediazione ed ogni altro contratto avente per oggetto prestazioni di opere, servizi, forniture e utenze, con terzi pubblici e privati, entro il limite di valore di euro 1.000.000 (un milione /00) per singola operazione, fermo restando che i contratti di consulenza aventi durata superiore a 36 (trentasei) mesi restano riservati alla competenza del Consiglio di Amministrazione.
    1. stipulare, modificare e risolvere contratti di locazione ad uso residenziale infra-novennali con impegno di spesa fino a 50.000 euro l'anno, da valutarsi sull'ammontare del canone.

Risorse umane:

  1. stipulare, modificare e risolvere contratti di lavoro individuale riguardanti operai, impiegati, intermedi, quadri, compiendo tutti gli atti relativi alla gestione in tema di assunzione,

promozione, licenziamento, provvedimenti disciplinari, determinazione delle attribuzioni e del trattamento economico, trasferimenti e distacchi presso altre società del gruppo, anche nominando Procuratori speciali per rappresentare la società nelle controversie regolate dalla legge 11 agosto 1973, n. 533 per rendere l'interrogatorio libero previsto dall'Art. 420 c.p.c. con facoltà di conciliare e transigere le controversie;

    1. stipulare, modificare e risolvere contratti di lavoro individuale riguardanti key manager e dirigenti purché non riportino direttamente al presidente del Consiglio di Amministrazione e purché non siano dirigenti con responsabilità strategiche, nel rispetto della politica di remunerazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società;
    1. stipulare, modificare e risolvere accordi con le rappresentanze sindacali e con le associazioni dei lavoratori.

Materie fiscali e doganali; logistica:

    1. redigere e sottoscrivere richieste, dichiarazioni, certificazioni e comunicazioni ai sensi dalla normativa in materia fiscale, contributiva, assistenziale e di lavoro;
    1. autorizzare ed effettuare il pagamento di tasse, imposte e contributi, nonché' sottoscrivere le relative denunce, dichiarazioni e certificazioni di legge;
    1. compiere ogni atto o formalità necessaria od utile per l'ottenimento di rimborsi iva e/o di imposte in genere da parte della Società (e/o di Società controllate), anche indirettamente, compresa la richiesta di fidejussioni o altre garanzie a favore della amministrazione finanziaria, il tutto nell'ambito degli affidamenti concessi;
    1. redigere e sottoscrivere richieste, dichiarazioni, certificazioni e comunicazioni ai sensi della normativa in materia doganale ed operazioni intracomunitarie, ivi comprese quelle necessarie ad espletare le operazioni di importazione ed esportazione di materie prime, prodotti finiti e semilavorati, comprese le comunicazioni valutarie statistiche ed i modelli "intrastat";
    1. compiere presso gli uffici doganali, l'amministrazione delle poste e telegrafi, le ferrovie dello stato, compagnie di navigazione, aeree e marittime e presso qualunque altra pubblica o privata impresa di spedizione e/o trasporto, operazioni di spedizione, svincolo e ritiro di merci, valori, vaglia postali ordinari e telegrafici, plichi, pacchi, effetti, lettere anche raccomandate e assicurate, inoltrando reclami e proponendo ricorsi.
    1. sovraintendere alle attività di logistica della Società e del gruppo al quale essa appartiene, rappresentando la società presso gli uffici doganali e gli enti ed autorità competenti di volta in volta per luogo e materia, anche mediante la stipulazione, modifica e risoluzione di accordi e contratti, ivi compresi (a titolo esemplificativo e non esaustivo) contratti d'opera e di appalto d'opere e servizi e contratti aventi ad oggetto il trasporto, la spedizione, l'importazione e l'esportazione, lo stoccaggio e la movimentazione in genere, di merci e prodotti, entro il limite di valore di euro 1.000.000,00 per singola operazione, fermo restando che i contratti di consulenza aventi durata superiore a 36 mesi restano riservati alla competenza del Consiglio di Amministrazione.

Assicurazioni:

    1. stipulare, modificare e risolvere contratti di assicurazione e contratti con broker assicurativi, direttamente con le compagnie di assicurazione e/o tramite broker assicurativi;
    1. incassare gli indennizzi ed i risarcimenti da parte delle compagnie assicuratrici per conto della Società, emettendo quietanze;

Proprietà intellettuale, autorizzazioni e licenze:

    1. presentare istanze e compiere presso qualunque ufficio pubblico o privato in Italia e all'estero qualsiasi atto necessario, propedeutico, funzionale o comunque connesso per registrare, ottenere, modificare, mantenere, estinguere marchi, disegni, modelli e nomi a dominio; nominare, allo scopo, consulenti, avvocati, professionisti e corrispondenti, in Italia ed all'estero, dando loro i mandati relativi;
    1. presentare istanze e compiere presso qualunque ufficio pubblico o privato in Italia e all'estero qualsiasi atto necessario, propedeutico, funzionale o comunque connesso per ottenere registrare, modificare, estinguere e mantenere in vita brevetti; nominare allo scopo consulenti, avvocati, professionisti e corrispondenti, in Italia ed all'estero, dando loro i mandati relativi;
    1. compiere ogni atto ed effettuare qualunque dichiarazione, in Italia e all'estero, e conferire e revocare incarichi di consulenza a consulenti, avvocati, professionisti e corrispondenti in materia di proprietà industriale ed intellettuale, in Italia ed all'estero, dando loro i mandati relativi, per provvedere al deposito, alla registrazione, al rinnovo, all'estinzione ed alla tutela di tutti i diritti di proprietà industriale ed intellettuale della Società, quali (a titolo esemplificativo e non esaustivo) marchi, brevetti, disegni, modelli e nomi a dominio, entro il limite di valore di euro 1.000.000,00 per singola operazione fermo restando che i contratti di consulenza aventi durata superiore a 36 mesi restano riservati alla competenza del Consiglio di Amministrazione;
    1. conferire e revocare incarichi di consulenza, dando loro i mandati relativi, a consulenti, avvocati, professionisti e corrispondenti in materia di proprietà industriale ed intellettuale, in Italia ed all'estero per provvedere alla tutela in via amministrativa, giudiziale e stragiudiziale, in Italia e all'estero, di tutti i titoli e diritti di proprietà intellettuale ed industriale della Società, entro il limite di valore di euro 1.000.000,00 per singola operazione, fermo restando che i contratti di consulenza aventi durata superiore a 36 mesi restano riservati alla competenza del Consiglio di Amministrazione;
    1. nominare e revocare consulenti e avvocati in materia di proprietà intellettuale per la tutela in via amministrativa e giudiziaria e in tutti i procedimenti di opposizione attiva e passiva, in Italia e all'estero, di tutti i titoli di proprietà intellettuale della società entro il limite di valore di euro 1.000.000,00 per singola operazione, fermo restando che i contratti di consulenza aventi durata superiore a 36 mesi restano riservati alla competenza del Consiglio di Amministrazione;
    1. compiere presso le pubbliche amministrazioni, enti ed uffici pubblici e privati (ivi compresi gli uffici e le autorità doganali) in Italia e all'estero tutti gli atti ed operazioni occorrenti per ottenere concessioni, licenze, atti autorizzativi in genere; stipulare e sottoscrivere ogni altro atto necessario o funzionale all'ottenimento di detti provvedimenti; provvedere a tutti gli adempimenti relativi, compresi quelli connessi con la disciplina fiscale, delle imposte di fabbricazione e di consumo, diritti erariali e di monopolio;

Rappresentanza:

  1. rappresentare la Società avanti a qualsiasi istituzione, autorità ed ente, pubblico e privato, in Italia e all'estero, ivi comprese le autorità giudiziarie, amministrative, fiscali e tributarie, in qualunque sede, grado e procedura, nonché davanti ad organismi di mediazione e conciliazione, con potere di agire in giudizio proponendo ogni genere azione in sede civile, penale, amministrativa di qualunque genere, ivi comprese azioni di cognizione, esecuzione, volontaria giurisdizione, azioni cambiarie ed anche di procedure concorsuali, fallimentari, di concordato, amministrazione straordinaria ed altre procedure previste in materia fallimentare, addivenendo alle formalità relative e quindi anche al rilascio di procure e mandati speciali ad avvocati e procuratori alle liti con facoltà di eleggere domicilio, compromettere in arbitri (anche amichevoli compositori) ogni e qualsivoglia controversia in cui la Società abbia interesse proporre, sottoscrivere validamente transazioni (sia in sede giudiziale che stragiudiziale), verbali di conciliazione anche ex Art. 48 d.lgs. n. 546/1992, transigere, rinunciare agli atti, sottoscrivere istanze, ricorsi, istanze di adesione ex d.lg s. n. 218/1997, domande di esenzione e di rimborsi;

    1. presentare denunce e procedere a costituzione di parte civile; intervenire come parte nelle udienze in cui sia disposta la comparizione personale delle parti e rispondere ad interrogatori anche formali in rappresentanza della Società; domandare la sospensione dei processi o aderire ad istanza di sospensione;
    1. proporre istanze, ricorsi, reclami avanti all'autorità amministrativa, provinciale, regionale e nazionale, nonché avanti all'autorità giudiziaria in sede di volontaria giurisdizione, transigere e rinunciare agli atti;
    1. sottoscrivere la corrispondenza ordinaria della Società per le operazioni, gli atti, i contratti e i negozi relativi ai poteri a lui conferiti;

rappresentare la Società presso qualsiasi ufficio pubblico o privato compresi i ministeri, le amministrazioni governative, provinciali, regionali e comunali, le dogane, le camere di commercio ed il registro delle imprese per qualsiasi pratica necessaria all'ottenimento di certificati e/o documenti di ogni genere.

Inoltre, sempre in data 16 aprile 2019, il Consiglio di Amministrazione ha nominato Luciano Santel quale Amministratore Incaricato del SCIGR. Pertanto, all'Amministratore Luciano Santel in qualità di Amministratore Incaricato del SCIGR, anche ai sensi e per gli effetti dell'Art. 2381 Cod. Civ. e del criterio applicativo 7.C.4 del Codice di Autodisciplina, sono stati attribuiti i poteri di seguito indicati connessi alla funzione ricoperta e i relativi poteri di rappresentanza nei confronti dei terzi:

  • (a) curare l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dalla Società e dalle società controllate, e sottoporli periodicamente all'esame del Consiglio di Amministrazione;
  • (b) dare esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione, curando la progettazione, realizzazione e gestione del SCIGR e verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia;
  • (c) occuparsi dell'adattamento del SCIGR alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare;
  • (d) chiedere alla Funzione di Internal Audit e alla Funzione di Compliance, ciascuna per la propria competenza, lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione, al Presidente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e al Presidente del Collegio Sindacale;
  • (e) riferire tempestivamente al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, o al Consiglio di Amministrazione, in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il Comitato o il Consiglio possano prendere le opportune iniziative.

Amministratore Delegato (Chief Marketing & Operating Officer)

Con delibera del 16 aprile 2019, il Consiglio di Amministrazione ha conferito all'Amministratore e Chief Marketing & Operating Officer Roberto Eggs conferiti i poteri di seguito indicati, ai sensi e nei limiti previsti dall'Art. 2381 c.c. e dell'Art. 20 dello statuto sociale, con espressa esclusione delle materie riservate dalla legge e dallo statuto alla competenza del Consiglio di Amministrazione, da esercitarsi con firma singola e con facoltà di sub-delega, entro i limiti di volta in volta stabiliti.

Attività promozionali, marketing, eventi e comunicazione:

  1. sovraintendere alle attività di marketing, promozione, pubblicità e di comunicazione in genere della Società e del Gruppo al quale quest'ultima appartiene, anche mediante la stipulazione di

accordi e contratti, ivi compresi (a titolo esemplificativo e non esaustivo) contratti d'opera, appalto, consulenza, sponsorizzazione, compravendita, merchandising, co-branding, contratti per l'acquisto e la concessione di diritti d'utilizzo e sfruttamento di immagini ed opere artistiche e fotografiche, affitti, locazioni ed altri contratti finalizzati alla produzione e realizzazione di eventi, che prevedano il pagamento di corrispettivi complessivamente non eccedenti euro 300.000,00 per singola operazione e con esclusione in ogni caso dei contratti di consulenza aventi durata superiore a 36 mesi;

    1. sovraintendere alle attività di comunicazione e pubbliche relazioni della Società e del gruppo al quale essa appartiene, ivi compresi i rapporti con i media, inclusi gli operatori della stampa e dei media digitali, anche mediante la stipulazione di contratti d'opera, di appalto e consulenza, compresi (a titolo esemplificativo e non esaustivo) contratti per l'acquisto di pagine e spazi pubblicitari all'interno di giornali e riviste, contratti per l'acquisto di servizi e pagine web e social media ed altri servizi on-line, contratti di collaborazione con testimonial, vip e celebrities , che prevedano il pagamento di corrispettivi complessivamente non eccedenti euro 300.000,00 per singola operazione, e con esclusione in ogni caso dei contratti di consulenza aventi durata superiore a 36 (trentasei) mesi; nonché atti e contratti aventi ad oggetto la dazione di denaro e/o prodotti del Gruppo ad enti benefici ovvero per finalità di pubbliche relazioni per importi non superiori al 2 percento del reddito d'impresa dichiarato e, in ogni caso, inferiori ad euro 300.000,00;
    1. sottoscrivere in nome e per conto di Moncler S.p.a. la corrispondenza ed ogni altro atto o contratto strettamente finalizzato a tali attività promozionali, marketing, di eventi e comunicazione.

Risorse umane:

  1. con riferimento all'area di business sotto la sua responsabilità, modificare contratti di lavoro individuale riguardanti operai, impiegati, intermedi, quadri e dirigenti, ad eccezione dei dirigenti con responsabilità strategiche, relativamente alla gestione di promozioni, determinazione del trattamento economico con riguardo alla componente fissa e variabile, erogazione di premi e bonus una tantum, in attuazione della politica di remunerazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società.

Acquisti e produzione:

    1. acquisire la disponibilità di merci, materie prime e beni strumentali, commettere e/o assumere lavorazioni per conto, anche mediante la stipulazione, modifica e risoluzione di accordi e contratti ivi compresi (a titolo esemplificativo e non esaustivo) contratti di compravendita, affitto, noleggio, locazione, leasing, permuta, spedizione, somministrazione, entro il limite di valore di Euro 1.500.000,00 per singola operazione o serie di operazioni collegate;
    1. stipulare, modificare e risolvere accordi e contratti inerenti la produzione e, più in generale, la gestione e lo sviluppo delle attività di business della Società e del gruppo, inclusi (a titolo esemplificativo e non esaustivo) contratti d'opera, appalto, subfornitura, consulenza, compravendita, comodato, affitto, locazione, trasporto, somministrazione, manutenzione, locazione finanziaria, mediazione, spedizione e deposito ed ogni altro contratto avente per oggetto prestazioni di opere, servizi, forniture e utenze, con fornitori terzi pubblici e privati, entro il limite di valore di Euro 1.500.000,00 per singola operazioni o serie di operazioni collegate, e con esclusione in ogni caso dei contratti di consulenza aventi durata superiore a 36 (trentasei) mesi.

Vendite:

    1. vendere ed esportare i prodotti della società e del gruppo, garantendo la corretta gestione del credito vantato verso tutti i clienti della società e del gruppo;
    1. vendere ed esportare i prodotti della società in rimanenza (c.d. stock);
    1. procedere alla formazione dei listini di vendita dei prodotti offerti alla clientela, concedere sconti e abbuoni d'uso ai clienti, accettare resi di merce e comporre in via transattiva contestazioni e controversie con i medesimi;
    1. vendere beni mobili iscritti in pubblici registri, sottoscrivere atti di vendita degli stessi e determinare patti e condizioni.

Retail e wholesale:

    1. sovraintendere alle attività legate alla vendita al dettaglio (retail) della società e del gruppo, anche mediante la stipulazione, modifica e risoluzione di accordi e contratti ivi compresi (a titolo esemplificativo e non esaustivo) contratti di affitto e locazione di immobili, affitto di ramo d'azienda e collaborazione commerciale per l'apertura o chiusura di negozi, anche in aree geografiche diverse da quelle di tradizionale radicamento della società, che abbiano (1) un affitto annuo non superiore a euro 2.000.000,00 e (2) un key-money non superiore a euro 5.000.000,00 , nonché contratti d'opera, compravendita, appalto di opere o servizi, consulenza ed ogni altro contratto utile e funzionale all'allestimento, ristrutturazione, manutenzione, funzionamento e implementazione delle capacità produttive dei negozi e dei relativi magazzini;
    1. sovraintendere alle attività legate alla vendita all'ingrosso (wholesale) della società e del gruppo, anche mediante la stipulazione, modifica e risoluzione di accordi e contratti ivi compresi (a titolo esemplificativo e non esaustivo) contratti di vendita, distribuzione, franchising, agenzia, rappresentanza, e con esclusione dei contratti di durata pluriennale e/o ripetitivi se il fatturato stimato è maggiore di Euro 10.000.000,00 per anno cadauno.

Rappresentanza:

    1. firmare gli atti, i documenti, le richieste e le dichiarazioni necessarie per espletare le operazioni di importazione/ esportazione, acquisti e vendite, comprese in particolare quelle intracomunitarie, le comunicazioni valutarie statistiche e gli elenchi riepilogativi c.d. "intrastat";
    1. firmare le richieste e le dichiarazioni previste dalla normativa vigente al fine di acquisire beni e servizi senza l'applicazione dell'imposta sul valore aggiunto;
    1. al fine di consentire il regolare svolgimento delle attività di business della società e del gruppo, osservate le norme di legge e di statuto, rappresentare la società presso qualsiasi ufficio pubblico o privato compresi i ministeri, le amministrazioni governative, provinciali, regionali e comunali, le dogane, le camere di commercio ed il registro delle imprese per qualsiasi pratica necessaria all'ottenimento di certificati e/o documenti di ogni genere.

Comitato Esecutivo (ex Art. 123-bis, comma 2, lettera d), del TUF)

Alla data della Relazione, non è stato costituito un Comitato Esecutivo.

Informativa al Consiglio

Ai sensi dell'Art. 19.3 dello Statuto e dell'Art. 150 del TUF e in adesione alle best practice, l'Amministratore Delegato riferisce tempestivamente al Consiglio ed al Collegio Sindacale con periodicità almeno trimestrale e comunque in occasione delle riunioni del Consiglio stesso, sull'attività svolta, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, o comunque di maggior rilievo per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla Società e dalle società controllate; in particolare riferisce sulle operazioni nelle quali essi abbiano un interesse per conto proprio o di terzi.

Per maggiori informazioni sull'informativa fornita dall'Amministratore Delegato al Consiglio nel corso dell'Esercizio si veda il precedente paragrafo 4.3.

4.5. ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI

Oltre al Presidente e Amministratore Delegato, Remo Ruffini, all'Amministratore Esecutivo Luciano Santel e all'Amministratore Esecutivo Roberto Eggs non vi sono altri Amministratori Esecutivi.

4.6 AMMINISTRATORI INDIPENDENTI

In adesione alle raccomandazioni contenute nell'Art. 3 del Codice di Autodisciplina ed in conformità alle prescrizioni contenute nell'Art. 13.3 dello Statuto, descritte nel precedente paragrafo 4.1, fanno parte del Consiglio di Amministrazione, in carica alla data della presente Relazione, 8 Amministratori Indipendenti nelle persone di Nerio Alessandri, Marco De Benedetti, Gabriele Galateri di Genola, Alessandra Gritti, Diva Moriani, Virginie Morgon, Stephanie Phair e Guido Pianaroli, che sono altresì in possesso dei requisiti di indipendenza prescritti dal combinato disposto degli Art. 147-ter, comma 4 e 148, comma 3, del TUF e dall'Art. 3 del Codice di Autodisciplina. La Società ritiene che sia stato così individuato un numero adeguato di Amministratori Indipendenti, anche ai fini della composizione dei Comitati descritti nei successivi paragrafi 7 e 9 della Relazione.

In occasione della candidatura, gli Amministratori Diva Moriani, Gabriele Galateri di Genola, Alessandra Gritti, Alessandro Neri, Marco De Benedetti, Stephanie Phair e Guido Pianaroli hanno dichiarato il possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal combinato disposto degli Art. 147-ter, comma 4 e 148, comma 3, del TUF, nonché dei requisiti di indipendenza raccomandati dall'Art. 3 del Codice di Autodisciplina e, contestualmente, si sono impegnati a comunicare tempestivamente al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale eventuali variazioni in merito ai requisiti, inclusi quelli di indipendenza, nonché eventuali sopravvenute cause di decadenza

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 16 aprile 2019, a seguito della nomina da parte dell'Assemblea ordinaria avvenuta in pari data, ai sensi dell'Art. 2386, comma 1, Codice Civile e dell'Art. 13.4 dello Statuto, ha verificato la sussistenza in capo ai predetti Amministratori anche sulla base delle dichiarazioni dagli stessi allo scopo rilasciate ai sensi dell'art. 148 TUF applicando, inter alia, tutti i criteri previsti dal Codice di Autodisciplina. Il Collegio Sindacale ha verificato la correttezza della valutazione effettuata dal Consiglio sull'indipendenza degli Amministratori in base ai criteri indicati dal Codice di Autodisciplina.

Successivamente, con cadenza annuale, il Consiglio ha rinnovato la richiesta agli Amministratori interessati, e ha esaminato gli eventuali ulteriori elementi da essi forniti o giunti a conoscenza del Consiglio stesso. Il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale hanno provveduto rispettivamente, alla verifica del contenuto di tali dichiarazioni e alla verifica della corretta applicazione dei requisiti e della procedura predetti.

Tale richiesta è stata da ultimo effettuata in sede di approvazione della Relazione e ad esito delle verifiche effettuate è stata accertato il mantenimento del requisito di indipendenza dei suddetti Amministratori (e quindi, Diva Moriani, Gabriele Galateri di Genola, Alessandra Gritti, Alessandro Neri, Marco De Benedetti, Stephanie Phair e Guido Pianaroli) nonché la sussistenza dello stesso in capo all'Amministratore Virginie Morgon.

Il Collegio Sindacale ha provveduto a verificare la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri membri.

Nel corso dell'Esercizio gli Amministratori Indipendenti si sono riuniti in assenza degli altri Amministratori, per discutere in merito ai temi giudicati di interesse rispetto al funzionamento del Consiglio di Amministrazione e alla gestione sociale. Durante tale riunione gli Amministratori Indipendenti hanno unanimemente confermato l'ottimale funzionamento del Consiglio; inoltre, è stato espresso apprezzamento per la capacità che ha avuto il management di gestire contesti eccezionali come quelli attuali e, allo stesso tempo, di intraprendere con autorevolezza ed entusiasmo nuove e importanti sfide quali l'aggregazione con Stone Island. Da ultimo gli Amministratori Indipendenti hanno invitato il

management a valutare l'opportunità di coinvolgere ulteriormente la totalità dei membri del Consiglio sulle questioni strategiche di maggiore rilevanza.

4.7 LEAD INDEPENDENT DIRECTOR

Come rappresentato nel precedente paragrafo 4.4 della Relazione, in considerazione della concentrazione in capo a Remo Ruffini della carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione e di Chief Executive Officer, sottolineando la centralità del ruolo e dei poteri del Consiglio di Amministrazione nella governance della Società che costituiscono adeguato contrappeso al cumulo degli incarichi conferiti a Remo Ruffini, il Consiglio di Amministrazione della Società, in data 4 novembre 2013, ha deliberato di avvalersi del lead independent director in adesione alle raccomandazioni contenute nella raccomandazione 13 del Codice di Corporate Governance. In data 16 aprile 2019 il Consiglio di Amministrazione ha nominato l'Amministratore e Vice-Presidente del Consiglio Marco De Benedetti in tale ruolo, al quale sono stati conferiti i seguenti compiti di cui alla raccomandazione 14 del Codice di Corporate Governance:

  • a) rappresentare un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degli Amministratori non Esecutivi e, in particolare, degli Amministratori Indipendenti; e
  • b) collaborare con il Presidente del Consiglio di Amministrazione al fine di garantire che gli Amministratori siano destinatari di flussi informativi completi e tempestivi.

Il Lead Independent Director ha svolto le sue funzioni nel corso dell'Esercizio coerentemente con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance sopra citate.

5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

Il Consiglio di Amministrazione di Moncler ha adottato la "Procedura interna per la gestione delle informazioni privilegiate" (la "Procedura Informazioni Privilegiate") approvata dal Consiglio medesimo in data 26 settembre 2013 e da ultimo aggiornata in data 18 dicembre 2018, in conformità alla normativa comunitaria e nazionale applicabile in materia di prevenzione e repressione degli abusi di mercato e comunicazioni al pubblico, nonché in adesione a quanto raccomandato dal Codice di Corporate Governance al fine di disciplinare la gestione e il trattamento delle informazioni societarie e le procedure da osservare per la comunicazione all'esterno della Società di documenti ed informazioni riguardanti Moncler, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate di cui all'Art. 7 della Market Abuse Regulation. Ai fini dell'applicazione della Procedura Informazioni Privilegiate, la Società tiene conto delle indicazioni interpretative e applicative contenute nelle Linee Guida Consob sulla gestione delle informazioni privilegiate n. 1/2017 (Ottobre 2017).

La Società ha inoltre adottato la procedura in materia di Internal Dealing di cui all'Art. 19 della MAR, aggiornata da ultimo dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 25 luglio 2018, volta a regolamentare gli obblighi informativi nei confronti della Consob e del pubblico connessi al compimento da parte dei "soggetti rilevanti" e delle "persone ad essi strettamente legate", individuati ai sensi della MAR, di operazioni aventi ad oggetto strumenti finanziari emessi dalla Società.

Le descritte procedure sono disponibili sul sito internet della Società www.monclergroup.com nella sezione "Governance/Documenti e procedure" a cui si rimanda per ogni dettaglio.

6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO

La Società, in adesione alle migliore prassi in materia di corporate governance adottate dalle società quotate e previste dal Codice di Corporate Governance, ha istituito il Comitato per le Nomine e la Remunerazione

ed il Comitato Controllo e Rischi, in attuazione di quanto ora previsto negli Artt. 3, 4, 5 e 6 del Codice di Corporate Governance.

Il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, ha deliberato, coerentemente con le raccomandazioni di cui al Codice di Corporate Governance, di delegare la supervisione delle questioni di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività del Gruppo Moncler al Comitato Controllo e Rischi, ampliandone le relative funzioni, che è ora denominato "Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità".

Conformemente a dette raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, i regolamenti interni del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità prevedono che entrambi i Comitati siano composti da tre Amministratori non Esecutivi, in maggioranza Indipendenti, fra i quali è scelto il Presidente. Almeno un componente del Comitato per le Nomine e la Remunerazione possiede un'adeguata conoscenza ed esperienza in materia finanziaria o di politiche retributive, mentre almeno un componente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità possiede un'adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi.

È inoltre stato costituito il Comitato Parti Correlate, composto da Amministratori in maggioranza Indipendenti, che svolge le funzioni previste dal Regolamento Consob OPC nonché dalla Procedura OPC di Moncler.

Il Presidente di ciascun comitato consiliare dà informazione delle riunioni del Comitato alla prima riunione utile del Consiglio di Amministrazione utile, e quindi delle tematiche ivi trattate, in linea con quanto previsto dall'Art. 3 del Codice di Corporate Governance.

Per l'organizzazione dei propri lavori i Comitati si avvalgono del supporto del Segretario nominato dal Consiglio di Amministrazione cui è affidato il compito di redigere i verbali delle riunioni.

Alla data della presente Relazione non risultano costituiti Comitati ulteriori rispetto a quelli raccomandati dal Codice di Corporate Governance, ad eccezione del Comitato Strategico descritto in dettaglio nel successivo paragrafo 16.

7. COMITATO PER LE NOMINE E LA REMUNERAZIONE

Composizione e funzionamento del Comitato

La Società si avvale di un unico Comitato per le Nomine e la Remunerazione, in conformità a quanto previsto dagli Artt. 4 e 5 del Codice di Corporate Governance.

Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione è composto dai seguenti 3 Amministratori Indipendenti, aventi preparazione ed esperienza professionale idonee allo svolgimento dei compiti del Comitato, tutti in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Corporate Governance: Diva Moriani (Amministratore Indipendente e Presidente del Comitato per le Nomine e la Remunerazione), Alessandra Gritti (Amministratore Indipendente) e Marco De Benedetti (Amministratore Indipendente). Il Consiglio ha altresì valutato che il Presidente tutti i membri del Comitato possiedono una adeguata conoscenza ed esperienza in materia finanziaria e di politiche retributive.

Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione ha facoltà di accesso alle informazioni e alle funzioni e strutture aziendali, assicurando idonei collegamenti funzionali e operativi con queste per lo svolgimento dei propri Compiti. Può avvalersi di consulenti esterni, a spese della Società, e comunque nei limiti del budget stabilito dal Consiglio di Amministrazione, previa verifica che tali consulenti non si trovino in situazioni che ne compromettano in concreto l'indipendenza di giudizio e, in particolare, non forniscano al Dipartimento Risorse Umane, agli Amministratori o ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche servizi di significatività tale da compromettere in concreto l'indipendenza di giudizio.

Alle riunioni del Comitato per le Nomine e la Remunerazione prende parte il Presidente del Collegio Sindacale (ovvero altro Sindaco da lui designato) e possono comunque partecipare anche gli altri Sindaci. Il Presidente del Comitato per le Nomine e la Remunerazione ha la facoltà di invitare alle riunioni del Comitato per le Nomine e la Remunerazione il Responsabile della Funzione People & Organization della Società, il Dirigente Preposto della Società, il Chief Financial Officer di Moncler, il Segretario del Consiglio di Amministrazione di cui si avvale anche il Comitato, gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale nonché i responsabili delle Funzioni aziendali della Società e delle società controllate, nonché altri soggetti con riferimento ai singoli punti all'ordine del giorno, per fornire informazioni ed esprimere valutazioni di competenza o la cui presenza possa essere di ausilio al migliore svolgimento delle funzioni del Comitato per le Nomine e la Remunerazione.

In linea con quanto previsto dalla raccomandazione 26 dell'Art. 5 del Codice di Corporate Governance, nessun Amministratore prende parte alle riunioni del Comitato per le Nomine e la Remunerazione in cui vengono formulate le proposte al Consiglio di Amministrazione relative alla propria remunerazione, salvo che si tratti di proposte che riguardano la generalità dei componenti i Comitati costituiti nell'ambito del Consiglio di Amministrazione.

Le riunioni del Comitato per le Nomine e la Remunerazione sono verbalizzate. I verbali delle riunioni vengono conservati a cura del segretario in ordine cronologico e trasmessi in copia ai componenti del Comitato nonché al Presidente del Collegio Sindacale.

Il Consiglio di Amministrazione approva, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, il budget necessario per dotare il Comitato per le Nomine e la Remunerazione delle risorse finanziarie adeguate per l'adempimento dei propri compiti.

Il Presidente del Comitato per le Nomine e la Remunerazione (i) informa il Consiglio di Amministrazione, alla prima riunione utile, in merito alle proprie riunioni e riferisce con cadenza annuale in merito all'attività svolta, e (ii) riferisce all'Assemblea, con cadenza annuale, in occasione dell'approvazione del bilancio di esercizio circa le modalità di esercizio delle proprie funzioni.

Funzioni del Comitato

Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione, con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e nelle decisioni relative alla composizione del Consiglio di Amministrazione e alla remunerazione degli Amministratori e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche.

Al Comitato per le Nomine e la Remunerazione sono affidate le seguenti funzioni:

  • (a) supportare il Consiglio di Amministrazione nell'identificazione preventiva della propria composizione quali-quantitativa considerata ottimale ai fini della nomina o della cooptazione dei Consiglieri e nella successiva verifica della rispondenza tra la composizione quali-quantitativa ritenuta ottimale e quella effettiva risultante dal processo di nomina;
  • (b) formulare pareri al Consiglio di Amministrazione in merito alla dimensione e alla composizione dello stesso ed esprimere raccomandazioni in merito alle figure professionali la cui presenza all'interno del Consiglio sia ritenuta opportuna nonché sulle questioni relative al numero massimo di incarichi di Amministratore o Sindaco in società quotate in mercati regolamentati italiani o esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni che possa essere considerato compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di Amministratore della Società, tenendo conto anche della partecipazione ai diversi Comitati e considerando criteri differenziati in ragione dell'impegno connesso a ciascun ruolo nonché in merito alle autorizzazioni assembleari concesse agli Amministratori ad operare in deroga al generale divieto di concorrenza;
  • Pagina 56 di 91 (c) proporre al Consiglio di Amministrazione candidati alla carica di Amministratore nei casi di cooptazione, ove occorra sostituire Amministratori Indipendenti indicandone i nominativi e/o i requisiti ad essi richiesti; formulare pareri al Consiglio di Amministrazione in ordine alle

deliberazioni riguardanti l'eventuale sostituzione dei membri dei Comitati interni al Consiglio di Amministrazione che si rendano necessarie durante la permanenza in carica del Comitato;

  • (d) esaminare le proposte relativamente alla nomina e ai piani di sostituzione dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche;
  • (e) curare l'istruttoria e supportare il Consiglio di Amministrazione sull'eventuale predisposizione del piano di successione degli Amministratori Esecutivi;
  • (f) formulare al Consiglio di Amministrazione proposte per la definizione della politica per al remunerazione degli Amministratori e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche, anche attraverso la formulazione di suggerimenti in merito alla Relazione sulla Remunerazione che gli Amministratori devono presentare all'Assemblea annuale;
  • (g) valutare periodicamente l'adeguatezza, la coerenza complessiva e la concreta applicazione della politica per la remunerazione degli Amministratori e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche; formulare al Consiglio di Amministrazione proposte in materia;
  • (h) presentare proposte o esprimere pareri al Consiglio di Amministrazione sulla remunerazione degli Amministratori Esecutivi e degli altri Amministratori che ricoprono particolari cariche nonché sulla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile di tale remunerazione, monitorando l'applicazione delle decisioni adottate dal Consiglio stesso e l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance;
  • (i) supportare il Consiglio di Amministrazione nel processo di autovalutazione; in particolare provvedere all'istruttoria relativa alle verifiche periodiche dei requisiti di indipendenza e onorabilità degli Amministratori e sull'assenza di cause di incompatibilità o ineleggibilità in capo agli stessi;
  • (j) esprimere una valutazione su particolari e specifiche questioni in materia di trattamento economico per le quali il Consiglio di Amministrazione abbia richiesto un suo esame.

Nel corso dell'Esercizio si sono tenute 7 riunioni del Comitato con una partecipazione complessiva del 95%; nel corso di tali riunioni, il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, nell'esercizio delle funzioni ad esso attribuite, il Comitato per le Nomine e la Remunerazione:

  • (i) ha esaminato le modifiche adottate da CONSOB in materia di remunerazione con delibera n. 21623 del 10 dicembre 2020 al Regolamento Emittenti al fine di allineare le previsioni del Regolamento suddetto alla direttiva (UE) 2017/828 c.d. Shareholder Rights Directive 2;
  • (ii) ha valutato la Politica di Remunerazione adottata dalla Società rispetto all'Esercizio verificandone l'adeguatezza, la coerenza complessiva e la concreta applicazione; ha esaminato in via preliminare la Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui compensi corrisposti della Società, la cui seconda Sezione sarà sottoposta al voto consultivo dell'Assemblea del 22 aprile 2021;
  • (iii) ha presentato proposte ed espresso pareri al Consiglio di Amministrazione sulla remunerazione degli Amministratori Esecutivi e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche, nonché sulla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile di tale remunerazione, provvedendo a monitorare l'applicazione delle decisioni adottate dal Consiglio stesso e verificando, in particolare, l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance;
  • (iv) ha esaminato, preventivamente rispetto al Consiglio, il Piano di Performance Shares 2020 e, quindi, il nuovo set di indicatori di performance (che ha sostituito il precedente KPI singolo (EPS) e che include nuovi KPIs finanziari ed un "ESG Performance Indicator", legato a specifici obiettivi del Piano di Sostenibilità), esprimendo i propri pareri in merito;
  • (v) ha esaminato le proposte che la Società, attraverso la Funzione People & Organization, ha formulato rispetto alla romodulazione degli obiettivi di natura economica-finanziaria della componente variabile della remunerazione di breve periodo (MBO) riferibile a tutta la popolazione di Moncler, nell'ambito delle azioni che la Società ha intrapreso a fronte dell'emergenza Covid-19;

  • (vi) ha esaminato gli esiti dell'attività di benchmark effettuata da un consulente esterno rispetto a 30 profili qualificabili come Senior Executive ed Executive che ha riguardato tutte le componenti retributive dei pacchetti remunerativi (e quindi la componente fissa e variabile nonché quella di breve e medio-lungo termine);

  • (vii) ha supportato il Consiglio di Amministrazione nell'ambito del processo di autovalutazione di cui all'Art. 4 del Codice di Corporate Governance;
  • (viii) ha ricevuto un aggiornamento rispetto all'attività di engagement svolta dalla Società in materia di governance e remunerazione.

Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione ha riferito al Consiglio di Amministrazione sull'attività svolta nel corso dell'Esercizio in data 27 luglio 2020 e 16 febbraio 2021 e ha informato il Consiglio in merito alle riunioni del Comitato medesimo e alle tematiche ivi affronte alla prima riunione utile del Consiglio di Amministrazione, in linea con quanto previsto dall'Art. 3 del Codice di Corporate Governance.

Per l'esercizio 2021 sono programmate almeno 4 riunioni del Comitato per le Nomine e la Remunerazione di cui due già tenutesi alla data della Relazione.

8. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

Per tutte le informazioni riguardanti la remunerazione degli Amministratori, si rinvia alla Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi corrisposti, disponibile presso la sede sociale e sul sito internet della Società www.monclergroup.com, nelle sezioni "Governance/Remunerazione" e "Governance/Assemblea degli Azionisti".

9. COMITATO CONTROLLO, RISCHI E SOSTENIBILITÀ

Composizione e funzionamento del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità

Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità è composto dai seguenti 3 Amministratori non Esecutivi, aventi preparazione ed esperienza professionale idonei allo svolgimento dei compiti del Comitato medesimo, tutti Indipendenti: Marco De Benedetti (Amministratore Indipendente e Presidente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità), Gabriele Galateri di Genola (Amministratore Indipendente) e Guido Pianaroli (Amministratore Indipendente).

Alle riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità prende parte il Presidente del Collegio Sindacale (ovvero altro Sindaco da lui designato) e possono comunque partecipare anche gli altri Sindaci. Il Presidente può di volta in volta invitare alle riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità altri componenti del Consiglio d'Amministrazione, nonché l'Amministratore Incaricato di sovraintendere alla funzionalità del SCIGR e Dirigente Preposto, il Chief Financial Officer, il Segretario del Consiglio di Amministrazione di cui si avvale anche il Comitato e il quale partecipa alle riunioni anche il qualità di responsabile della Funzione Compliance, il responsabile della Funzione Sostenibilità, il Presidente o altro componente designato dell'Organismo di Vigilanza costituito ai sensi del Decreto 231, i responsabili delle Funzioni aziendali della Società e delle società controllate, nonché altri soggetti, con riferimento ai singoli punti all'ordine del giorno, per fornire informazioni ed esprimere valutazioni di competenza o la cui presenza possa essere di ausilio al migliore svolgimento delle funzioni del Comitato stesso.

Le riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità sono verbalizzate. I verbali delle riunioni vengono conservati a cura del Segretario in ordine cronologico e trasmessi in copia ai componenti del Comitato nonché al Presidente del Collegio Sindacale.

Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ha facoltà di accesso alle informazioni ed alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti, e può avvalersi, a spese della Società, nei limiti del budget approvato dal Consiglio d'Amministrazione, di consulenti esterni, previa verifica della circostanza che tali consulenti non si trovino in situazioni che ne compromettano in concreto l'indipendenza di giudizio e, in particolare, non forniscano al responsabile della funzione di Internal Audit, agli Amministratori o ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche, servizi di significatività tale da comprometterne in concreto l'indipendenza di giudizio.

Il Consiglio di Amministrazione approva, su proposta del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, il budget necessario per dotare il Comitato delle risorse finanziarie adeguate per l'adempimento dei propri compiti.

Funzioni attribuite al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità

Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione, con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e nelle decisioni relative al SCIGR, includendo in tali valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo, nell'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche, nonché, in generale, nell'impegno della Società a favore di uno sviluppo sostenibile.

In particolare, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità assiste il Consiglio d'Amministrazione nell'espletamento dei compiti relativi a:

  • (i) la definizione delle linee di indirizzo del SCIGR, in modo che i principali rischi afferenti all'emittente e alle sue controllate risultino correttamente identificati, adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando i criteri di compatibilità fra i rischi così identificati ed una sana e corretta gestione della Società coerente con gli obiettivi strategici individuati;
  • (ii) la periodica verifica, con cadenza almeno annuale, dell'adeguatezza e dell'efficacia del SCIGR rispetto alle caratteristiche della Società e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia;
  • (iii) l'approvazione con cadenza almeno annuale del piano di lavoro predisposto dal responsabile della Funzione di Internal Audit;
  • (iv) l'approvazione con cadenza almeno annuale del piano di lavoro predisposto dal responsabile della Funzione Compliance;
  • (v) la descrizione delle principali caratteristiche del SCIGR, per valutarne l'adeguatezza;
  • (vi) la valutazione, sentito il Collegio Sindacale, dei risultati esposti nelle relazioni della società di revisione e nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale;
  • (vii) la nomina e la revoca del responsabile della Funzione Internal Audit, la dotazione a favore dello stesso di adeguate risorse e la definizione della sua remunerazione coerentemente con le politiche aziendali;
  • (viii) la supervisione delle le tematiche di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività di impresa e alle sue dinamiche di interazione con gli stakeholder;
  • (ix) la definizione delle linee strategiche di sostenibilità e del relativo piano d'azione ("Piano di Sostenibilità"); e
  • (x) l'esame della dichiarazione non finanziaria di cui al D. Ls.g del 30 dicembre 2016, n. 254 (la "Dichiarazione Non Finanziaria").

Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, nell'assistere il Consiglio di Amministrazione:

(i) valuta, unitamente al Dirigente Preposto e sentiti il revisore legale e il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;

  • (ii) esprime pareri su specifici aspetti inerenti all'identificazione dei principali rischi aziendali;
  • (iii) esamina le relazioni periodiche, aventi per oggetto la valutazione del SCIGR, e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla Funzione Internal Audit;
  • (iv) monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della Funzione di Internal Audit;
  • (v) può chiedere alla Funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale;
  • (vi) esamina le relazioni periodiche fornite dal responsabile della Funzione Compliance;
  • (vii) riferisce al Consiglio d'Amministrazione, almeno semestralmente, in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza del SCIGR;
  • (viii) definisce i meccanismi di controllo per verificare il rispetto delle deleghe attribuite e monitorarne periodicamente il funzionamento, segnalando tempestivamente al Consiglio di Amministrazione eventuali anomalie;
  • (ix) -esamina e valuta gli indirizzi strategici di sostenibilità volti alla creazione di valore di lungo periodo per tutti gli stakeholder;
  • (x) monitora il grado di adesione della Società alle disposizioni regolamentari adottate dalla Società e dalle società controllate, formulando proposte e suggerimenti al Consiglio di Amministrazione;
  • (xi) supporta, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio di Amministrazione sia venuto a conoscenza;
  • (xii) esamina il Piano di Sostenibilità;
  • (xiii) riferisce al Consiglio d'Amministrazione semestralmente circa lo stato di avanzamento dei progetti che costituiscono il Piano di Sostenibilità;
  • (xiv) esamina la Dichiarazione Non Finanziaria;
  • (xv) svolge gli ulteriori compiti che gli vengono attribuiti dal Consiglio d'Amministrazione.

Nel corso dell'Esercizio, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità si è riunito quattro volte e a tali riunioni hanno partecipato tutti i membri del Comitato; ogni riunione è durata in media circa due ore e mezza.Nell'esercizio delle funzioni ad esso attribuite, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, nel corso dell'Esercizio:

  • (i) ha esaminato preliminarmente la procedura di impairment del Gruppo Moncler nonché il progetto di bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019; ha esaminato la bozza della Dichiarazione Non Finanziaria 2019 e del Piano di Sostenibilità ivi pubblicato; inoltre ha esaminato preliminarmente rispetto al Consiglio di Amministrazione la relazione finanziaria semestrale concernente il primo semestre del'esercizio e ha esaminato, con l'ausilio del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, talune questioni concernenti l'applicazione del principio contabile IFRS-16;
  • (ii) ha esaminato la relazione della Funzione Internal Audit relativa al secondo semestre 2019 e al primo semestre 2020, compiendo anche un'istruttoria in merito alla valutazione sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e delle controllate strategiche; ha inoltre ricevuto aggiornamenti dalla Funzione predetta rispetto a specifiche tematiche emerse nell'ambito delle verifiche svolte che hanno incluso, inoltre, una analisi in termini di risk assessment sulla gestione dei rischi connessi all'emergenza Covid-19;
  • (iii) ha esaminato, in via preliminare rispetto al Consiglio di Amministrazione, il Piano di Audit per l'Esercizio nonché talune revisioni che sono state apportate allo stesso a fronte dell'emergenza Covid-19;

  • (iv) ha assistito il Consiglio di Amministrazione con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e nelle decisioni relative al SCIGR, includendo in tali valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo, nell'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche nonché, in generale, nell'impegno della Società a favore di uno sviluppo sostenibile;

  • (v) ha esaminato le relazioni periodiche, aventi per oggetto la valutazione del SCIGR, e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla Funzione Internal Audit; ha inoltre preso atto delle attività svolte da tale Funzione rispetto al progetto di Enterprise Risk Management;
  • (vi) ha esaminato in via preliminare, rispetto al Consiglio, la proposta formulata dalla Società attraverso la Funzione People & Organization, avente ad oggetto la remunerazione del Responsabile della Funzione Internal Audit, in conformità a quanto previsto dalla raccomandazione 33 del Codice di Corporate Governance;
  • (vii) ha ricevuto un aggiornamento periodico da parte della Funzione Compliance rispetto alle attività svolte nel corso del primo semestre dell'esercizio 2020 nonché alle risultanze emerse nell'ambito dei flussi informativi che la Funzione medesima riceve dalle Funzioni del Gruppo e dai President delle Region destinatari della Procedura sui Flussi Informativi approvata dal Consiglio di Amministrazione ("Information Flows to the Global Compliance Function") e alle attività programmate per il secondo semestre dell'esercizio 2020; nell'ambito di tale aggiornamento, la Funzione Compliance ha altresì fornito un aggiornamento circa le attività poste in essere nell'ambito dell'emergenza Covid-19 in materia di Salute e Sicurezza (come l'implementazione dei Protocolli Covid-19 adottati dal Gruppo) e Operations&Supply Chain;
  • (viii) ha ricevuto il consueto aggiornamento da parte dell'Organismo di Vigilanza di Moncler rispetto alle attività svolte durante il primo semestre 2020;
  • (ix) ha ricevuto un aggiornamento dal Data Protection Officer di Moncler ("DPO") relativamente alle attività svolte dal DPO medesimo e dalla Società in linea con quanto previsto dalle disposizioni di cui al Regolamento generale sulla protezione dei dati (General Data Protection Regulation) (UE) 2016/679 (il "GDPR") e che hanno incluso, tra l'altro, l'avvio di un'attività di audit da parte di consulenti esterni su specifiche tematiche privacy, l'analisi di talune questioni emerse nell'ambito delle attività poste in essere da Moncer a fronte dell'emergenza Covid-19;
  • (x) ha esaminato, con l'ausilio della Funzione Information Technology, lo stato di avanzamento delle attività poste in essere dal Gruppo in materia di cyber-security;
  • (xi) ha ricevuto un aggiornamento da parte della Funzione Salute e Sicurezza rispetto all'attività di gap analysis svolta dall'ente certificatore TÜV con riferimento ai rischi connessi all'emergenza Covid-19;
  • (xii) ha esaminato e valutato le strategie di sostenibilità volte alla creazione di valore di lungo periodo per tutti gli stakeholder;
  • (xiii) ha ricevuto un aggiornamento da parte della Funzione Sostenibilità relativamente al posizionamento di Moncler, per il secondo anno consecutivo, al primo posto come Industry Leader del settore Textiles, Apparel & Luxury Goods negli indici Dow Jones Sustainability (DJSI) World e Europe;
  • (xiv) ha approvato le proprie relazioni da sottoporre al Consiglio di Amministrazione per il secondo semestre 2019 e per il primo semestre 2020 in linea con quanto previsto dall'Art. 6 del Codice di Corporate Governance;
  • (xv) ha verificato il sistema delle deleghe e delle procure conferite all'interno del Gruppo monitorandone il funzionamento;
  • (xvi) ha monitorato il grado di adesione della Società alle normative applicabili e alle disposizioni regolamentari adottate dalla Società e dalle società controllate.

Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ha riferito al Consiglio di Amministrazione sull'attività svolta nel corso dell'Esercizio in data 27 luglio 2020 e 16 febbraio 2021 e ha informato il Consiglio in merito alle riunioni del Comitato medesimo e quindi alle tematiche ivi affrontate alla prima riunione utile del Consiglio di Amministrazione, in linea con quanto previstodall'Art. 3 del Codice di Corporate Governance.

Per l'esercizio 2021 sono programmate almeno quattro riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, di cui una si è già tenuta in data 16 febbraio 2021.

10. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Il SCIGR adottato da Moncler, in conformità alle raccomandazioni dell'Art. 6 del Codice di Corporate Governance e alle best practice di settore, è l'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi afferenti alla Società e alle società controllate, una sana e corretta gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici della Società.

Il SCIGR adottato da Moncler coinvolge, ciascuno per le proprie competenze:

  • (i) il Consiglio di Amministrazione che definisce le linee di indirizzo e valuta l'adeguatezza del SCIGR;
  • (ii) il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità con i compiti, descritti nel precedente paragrafo 9 della Relazione, il compito di supportare, con adeguata attività istruttoria e propositiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al SCIGR, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche;
  • (iii) l'Amministratore Incaricato del SCIGR, Luciano Santel, con i compiti, precisati in dettaglio nel successivo paragrafo 10.1 di identificare i principali rischi aziendali e dare esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione;
  • (iv) il Responsabile della Funzione di Internal Audit, Riccardo Greghi, incaricato, quale controllo indipendente di terzo livello, inter alia, di verificare che il SCIGR sia funzionante e adeguato, secondo i compiti in dettaglio indicati nel successivo paragrafo 10.2;
  • (v) il Responsabile della Funzione Compliance, Andrea Bonante, incaricato, quale controllo di secondo livello, di monitorare il corretto svolgimento delle operazioni di Gruppo nel rispetto dei vincoli normativi e regolamentari di riferimento nonché delle procedure interne e dei valori del Codice Etico adottato da Moncler, assicurando la gestione degli aspetti di compliance; e, in generale, garantire un adeguato sistema di governo dei rischi legati al business in cui l'intero Gruppo opera;
  • (vi) il Collegio Sindacale che, anche in qualità di comitato per il controllo interno e la revisione contabile ai sensi dell'Art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, vigila sull'efficacia del SCIGR;
  • (vii) l'Organismo di Vigilanza incaricato di vigilare sull'effettività e sull'adeguatezza dei meccanismi e dei controlli interni di Moncler nonché del Modello 231.

Con riferimento all'Esercizio, in data 18 febbraio 2021, il Consiglio ha valutato positivamente l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile e, in particolare, il SCIGR del Gruppo, anche rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia.

Considerata la complessità delle attività gestionali e tenuto conto che l'assunzione di rischio rappresenta una componente insita nell'attività dell'impresa, il Consiglio di Amministrazione ha valutato l'importanza di identificare e mappare in via preventiva i principali rischi e di adottare strumenti idonei a governarli e ridurne impatto e/o probabilità di accadimento. La Società ha pertanto implementato da diversi anni un

processo per la definizione del modello di gestione integrata dei rischi, ispirato ai principi indicati dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway CommissionsEnterprise Risk Management Integrated Framework.

Coerentemente con queste finalità, il modello integrato di governo dei rischi (c.d. Risk Management) adottato dalla Società si pone le seguenti finalità:

  • (a) diffondere all'interno dell'azienda la cultura di prevenzione e mitigazione dei rischi, in particolare nei processi di pianificazione strategica ed operativa e nelle scelte aziendali di maggior rilievo;
  • (b) assicurare la trasparenza sul profilo di rischio assunto e sulle strategie di gestione attuate, attraverso un reporting periodico e strutturato al Consiglio di Amministrazione, al top management e agli Azionisti.

Il modello di Risk Management di Moncler è inoltre:

  • (a) esteso a tutte le tipologie di rischio potenzialmente significative;
  • (b) focalizzato sui rischi maggiormente rilevanti in funzione della loro capacità di pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi strategici, ovvero di intaccare gli assets aziendali strategici e la reputazione del Gruppo;
  • (c) basato su un approccio quantitativo ovvero fondato, ove possibile, su una misurazione puntuale degli impatti dei rischi sui risultati economico-finanziari attesi pesati in funzione della loro probabilità di accadimento;
  • (d) basato su un risk appetite quantitativo definito per area di rischio;
  • (e) integrato nei processi decisionali e di business.

Il modello di Risk Management della Società è stato adottato dal Consiglio di Amministrazione, su proposta dell'Amministratore Incaricato del SCIGR, sentito il parere favorevole del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e del Collegio Sindacale. Tale modello, aggiornato ogniqualvolta si sia reso necessario, enuncia le linee guida di Moncler per identificare, presidiare e governare le aree di rischio garantendo il raggiungimento degli obiettivi strategici ed operativi, l'affidabilità delle informazioni (non solo finanziarie) fornite agli organi sociali ed al mercato, il rispetto di leggi e regolamenti e la salvaguardia dei beni aziendali, inclusi gli asset immateriali e la reputazione di Moncler.

Il modello di Risk Management di Moncler, i cui ruoli, responsabilità e tempistiche sono definite all'interno della procedura interna "Processo di Risk Management", prende in considerazione quattro macro-categorie di rischio che permettono al management di identificare gli obiettivi, il modello di controllo e gli organi di governo:

  • (a) i rischi strategici, ovvero quelli legati alle strategie aziendali e che permettono di ottenere un vantaggio competitivo che si rispecchia negli obiettivi di cui al piano industriale;
  • (b) rischi di business, ovvero quelli collegati al settore di appartenenza ed al modello di business con cui la Società opera per realizzare gli obiettivi del piano industriale;
  • (c) rischi finanziari , ovvero quelli legati alle dinamiche finanziarie macro-economiche e di mercato;
  • (d) rischi di compliance, ovvero quelli relativi alla violazione di norme cogenti o regolamenti internamenti definiti.

I rischi identificati con i risk owner delle Funzioni coinvolte, inclusi i President delle Regions di Gruppo (EMEA, APAC; Americas, Japan, Korea), possono essere interni al Gruppo ovvero esterni (ossia legati al contesto di settore o di mercato). Nel primo caso l'obiettivo del modello di Risk Management è di gestire il rischio attraverso specifici sistemi di prevenzione, controllo e monitoraggio integrati nei processi aziendali a livello operativo o manageriale e finalizzati a ridurne la probabilità e/o a contenerne l'impatto in caso di accadimento. Rispetto ai rischi esterni l'obiettivo del modello di Risk Management è di monitorare il rischio stesso e mitigare l'impatto in caso di accadimento.

L'esposizione del Gruppo ai rischi strategici, di business, operativi di compliance e le relative azioni di mitigazione confluiscono negli strumenti c.d. Risk Register e nel reporting di Risk Management, che vengono sottoposti all'approvazione degli organi competenti.

Al Consiglio di Amministrazione spetta il compito di coordinare e supervisionare il processo di Risk Management affinché i rischi assunti nell'ambito dell'attività d'impresa siano coerenti con le strategie di business deliberate e con la soglia di rischio accettabile definita nel risk appetite.

Al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità spetta il compito di assistere il Consiglio per (i) identificare e valutare, almeno annualmente, i principali rischi afferenti la Società e le sue controllate di modo che gli stessi siano adeguatamente monitorati; (ii) definire ed aggiornare, almeno annualmente, i piani di mitigazione e in generale di governo dei rischi al fine di mantenere i livelli di esposizione al rischio complessivo entro la soglia di rischio accettabile definita nel risk appetite.A tale riguardo si segnala che all'interno della Società è presente un Risk & Audit Manager per lo sviluppo metodologico ed il monitoraggio continuo del portafoglio dei rischi aziendali. Le soglie quantitative identificate nel risk appetite vengono aggiornate all'occorrenza in funzione della natura e del livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici, ed approvate dal Consiglio di Amministrazione previo parere del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.

All'Amministratore Incaricato del SCIGR spetta il compito di (i) identificare i principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche del business e dell'operatività svolta dalla Società e dal Gruppo; (ii) di curare la progettazione, realizzazione e gestione del SCIGR verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia.

In materia di Compliance il Gruppo ha adottato una procedura al fine di: (i) divulgare la definizione di compliance di Moncler; (ii) stabilirne gli ambiti di applicabilità; (iii) fissarne i princìpi generali adottati; (iv) definire ruoli e responsabilità dei dipendenti; (v) e fornire le linee guida sulla base dei pilastri del Group Compliance Program di volta in volta aggiornato. Le attività poste in essere dalla Funzione di Global Compliance, sin dalla sua costituzione nel 2016, hanno avuto quindi l'obiettivo di rafforzare il sistema di monitoraggio e di gestione dei rischi di non conformità partendo dalle aree considerate più sensibili, quali l'antitrust, salute e sicurezza, privacy e anticorruzione e normativa a tutela dei consumatori.

Il Consiglio, coadiuvato da tutte le Funzioni e dai presidi preposti nell'ambito del sistema di controllo, in data 10 febbraio 2020 ha valutato adeguato ed efficace l'assetto organizzativo, amministrativo e contabile ed il SCIGR della Società e delle società controllate aventi rilevanza strategica, anche rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto.

In pari data, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ed il Consiglio di Amministrazione, nelle rispettive riunioni, sentito il Collegio sindacale e l'Amministratore Incaricato del SCIGR, con riferimento all'esercizio 2020, hanno approvato il Piano di Audit predisposto dal responsabile della funzione di Internal Audit e il Piano di Compliance predisposto dal Responsabile della Funzione di Global Compliance.

Entrambi i Piani suddetti sono stati oggetto di revisione da parte, rispettivamente, della Funzione Internal Audit e della Funzione Compliance nel corso dell'Esercizio in considerazione dell'emergenza Covid-19 e delle misure che la Società ha dovuto prontamente adottare al fine di fronteggiare la situazione emergenziale. Le modifiche conseguenti a tale attività di revisione sono state sottoposte al previo esame del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e alla successiva approvazione del Consiglio di Amministrazione. Nell'ambito di tale aggiornamento, la Funzione di Internal Audit ha, tra l'altro, effettuato una attività di risk assessment rispetto ai profili di rischio conseguenti all'emergenza Covid-19 mentre la Funzione Compliance si è coordinata con le Funzioni che partecipano alla Task Force nominata dalla Società per la gestione di tale emergenza ai fini della redazione e dell'aggiornamento dei «Protocolli anti Covid-19» e delle linee guida adottati da Moncler per la gestione delle attività in massima sicurezza in tutte le sedi corporate e in tutti gli store del Gruppo nonché ha provveduto ad effettuare un'attività di ricognizione normativa e regolamentare applicabile alla riapertura delle sedi e dei maggiori negozi sul territorio nazionale e internazionale.

Principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria ai sensi dell'Art. 123-bis, comma 2, lett. b), del TUF

Il sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria è parte integrante e si inserisce nel contesto più ampio del SCIGR. In linea generale il sistema di controllo interno posto in essere dalla Società è finalizzato a garantire la salvaguardia del patrimonio sociale, il rispetto di leggi e regolamenti, l'efficienza e l'efficacia delle operazioni aziendali oltre che l'affidabilità, accuratezza e tempestività dell'informativa finanziaria stessa.

Il sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria ha l'obiettivo di identificare e valutare gli eventi in grado di compromettere, in caso di accadimento, l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informazione finanziaria e la capacità del processo di redazione del bilancio nel suo complesso di produrre l'informativa finanziaria in accordo con i principi contabili di riferimento.

L'approccio progettuale nella costruzione del modello di controllo del processo di financial reporting si è ispirato agli standards internazionali ed alle best practices di settore, nonchè alle linee guida emanate dal Committee of Sponsoring Organizations of Tradeway Commission.

Le procedure amministrativo-contabili per la formazione del bilancio e di ogni altra comunicazione finanziaria sono predisposte sotto la responsabilità del Dirigente Preposto che, congiuntamente al Presidente del Consiglio di Amministrazione, ne attesta l'adeguatezza e l'effettiva applicazione in occasione del bilancio di esercizio e consolidato e della relazione finanziaria semestrale della Società.

a) Fasi del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria

Nel corso dell'Esercizio, il Gruppo ha lavorato in aderenza alle indicazioni della Legge n. 262/2005, garantendo la gestione di un processo di financial reporting strutturato, documentato e verificato tramite specifici controlli a livello di processi operativi alimentanti il sistema contabile-amministrativo e delle principali attività di chiusura contabile, al fine di supportare il processo di attestazione del Dirigente Preposto.

Nell'ambito di tale progetto è stata svolta un'analisi che ha permesso di aggiornare il perimetro delle società rilevanti del Gruppo (adottando, quale perimetro, un livello di contribuzione sui ricavi e sull'attivo consolidati pari ad almeno il 5%) nell'ambito del quale sono state individuate, oltre alla capogruppo Moncler, le controllate aventi rilevanza strategica identificate in Industries, Moncler USA Inc., Moncler USA Retail Llc (che nel corso dell'Esercizio si è fusa per incorporazione in Moncler USA Inc.), Moncler Shanghai, Moncler Asia Pacific Ltd, Moncler France S.à.r.l., Moncler Japan Corporation e Moncler Shinsegae. Oltre a considerare le società di cui sopra che, come detto, sono state individuate in base ad un parametro quantitativo, nell'ambito del progetto in esame nel corso dell'Esercizio sono state individuate ulteriori società sulla base di un criterio qualitativo ed in considerazione di rischi specifici (quali, a titolo esemplificativo, la presenza di un partner locale, lo svolgimento di specifiche attività ovvero la gestione di alcuni processi significativi in outsourcing); le società rispetto alle quali sono state finalizzate le attività di audit sono Moncler UK Ltd, Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil Ticaret Ltd. Sti., Industries Yield Srl (Romania), e Moncler Deutschland. Taluni audit programmati nel Piano di Audit per l'Esercizio rispetto ad altre società sono state posticipate a causa dell'emergenza Covid-19 e delle conseguente difficoltà di natura organizzativa che hanno riguardato principalmente il periodo intercorrente tra marzo e novembre 2020; tali modifiche, unitamente ad altre revisioni che sono state effettuate al Piano di Audit a fronte della situazione emergenziale, sono state sottoposte al previo esame del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e, succesivamente approvate dal Consiglio.

Nell'ambito delle società rilevanti così identificate, sono state selezionate le voci di bilancio materiali e i processi aziendali alimentanti tali voci, giungendo alla definizione di una matrice di processi aziendali per la quale sono stati identificati i rischi concernenti il financial reporting relativi al mancato raggiungimento

degli obiettivi di controllo e finalizzati ad assicurare una rappresentazione veritiera e corretta dell'informativa finanziaria. Questa fase viene definita risk assessment.

In generale, gli obiettivi di controllo per il processo di financial reporting sono collegati alle tipiche asserzioni di bilancio quali l'esistenza, la completezza, l'accuratezza delle rilevazioni contabili e la valutazione delle operazioni, la presentazione dell'informativa. Gli obiettivi di controllo sono stati successivamente esplicitati e formalizzati, così come rilevati nell'ambito dei processi amministrativo-contabili di Gruppo, all'interno di una matrice rischi/controlli (risk/control matrix). I controlli sono altresì collegati ad elementi che connotano l'ambiente di controllo interno e l'organizzazione aziendale quali, ad esempio, la separazione dei compiti, il rispetto delle norme di condotta e dei limiti autorizzativi, la sicurezza fisica dei beni, la documentazione e la tracciabilità delle operazioni.

L'analisi del perimetro societario (scoping), dei rischi connessi all'informativa finanziaria (risk assessment) e dei controlli esistenti (risk/control matrix) prevede un aggiornamento periodico, al fine di identificare le principali modifiche intervenute nella struttura dei processi amministrativo-contabili a seguito della naturale evoluzione del business, delle singole entità legali e dell'organizzazione del Gruppo.

Successivamente la Società individua l'approccio da adottare nella fase di verifica per garantire l'adeguatezza e l'operatività dei controlli chiave (key controls) al fine del contenimento e/o della riconduzione del rischio ad un livello residuo ritenuto accettabile. L'approccio tiene in considerazione le modalità di esecuzione del controllo (controlli manuali, controlli a livello di sistemi applicativi e la frequenza dei controlli stessi).

Complessivamente, nel corso dell'Esercizio sono state effettuate verifiche da parte della funzione di Internal Audit, in coordinamento con il Dirigente Preposto, su tutte le società sopra indicate rappresentative complessivamente del 91% dei ricavi e dell'attivo del Gruppo.

b) Ruolo e funzioni coinvolte

Il sistema di controllo concernente il processo di informativa finanziaria è coordinato e gestito dal Dirigente Preposto, Luciano Santel, nominato dal Consiglio di Amministrazione in conformità con le disposizioni legislative e statutarie vigenti.

Il Dirigente Preposto si avvale della Funzione Internal Audit per lo svolgimento di verifiche sull'operatività del sistema di controllo, ed è supportato dai Responsabili delle Funzioni della capogruppo nonchè dai rappresentati legali e dai Finance Director per le società controllate estere che, relativamente alle aree di propria competenza, assicurano formalmente la completezza e l'attendibilità dei flussi informativi ai fini della predisposizione dei documenti finanziari, tramite l'invio con cadenza semestrale di lettere di attestazione interne.

Il Dirigente Preposto ha la responsabilità diretta della verifica circa la corretta e tempestiva esecuzione delle attività di gestione in ambito amministrativo, contabile e finanziario, essendo chiamato a supervisionare in modo continuativo tutte le fasi di monitoraggio e valutazione dei rischi inerenti il processo di financial reporting.

Il Dirigente Preposto informa periodicamente il Collegio Sindacale relativamente all'adeguatezza, anche organizzativa, e all'affidabilità del sistema amministrativo-contabile e riferisce al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e al Consiglio di Amministrazione sull'attività svolta e sull'efficacia del sistema di controllo interno con riferimento ai rischi inerenti l'informativa di bilancio.

In esito alle attività e ai controlli svolti, il Dirigente Preposto rilascia le dichiarazioni le attestazioni previste dall'Art. 154-bis del TUF.

In particolare, ai sensi:

(i) dell'Art. 154-bis, comma 2, del TUF, gli atti e le comunicazioni di Moncler, diffusi al mercato e relativi all'informativa contabile anche infrannuale sono accompagnati dalla dichiarazione scritta

del Dirigente Preposto che ne attesta la corrispondenza alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili;

  • (ii) dell'Art. 154-bis, comma 5, del TUF, il Dirigente Preposto e l'Amministratore Delegato attestano con apposita relazione sul bilancio di esercizio, sul bilancio semestrale abbreviato e sul bilancio consolidato:
  • a) l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili nel corso del periodo cui si riferiscono i documenti;
  • b) che i documenti sono redatti in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti dall'Unione Europea;
  • c) la corrispondenza dei documenti alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • d) l'idoneità dei documenti a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • e) per il bilancio d'esercizio e per quello consolidato, che la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti;
  • f) per il bilancio semestrale abbreviato, che la relazione intermedia sulla gestione contiene un'analisi attendibile delle informazioni di cui al comma 4 dell'Art. 154-ter del TUF.

10.1. AMMINISTRATORE INCARICATO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Il Consiglio di Amministrazione della Società tenutosi in data 16 aprile 2019 ha nominato l'Amministratore Esecutivo e Chief Corporate & Supply Officer, Luciano Santel, in qualità di Amministratore Incaricato del SCIGR in attuazione del principio 7.P.3, lett. a) e del criterio applicativo 7.C.4 del Codice di Autodisciplina

In attuazione delle funzioni assegnate, come descritto nel precedente paragrafo 10, l'Amministratore Incaricato del SCIGR, con il supporto dei dirigenti competenti nelle diverse aree di riferimento:

  • − ha curato l'identificazione dei rischi aziendali tenendo conto delle strategie e delle caratteristiche di business della Società e del Gruppo;
  • − ha dato esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio, provvedendo alla progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno, verificandone costantemente l'adeguatezza complessiva e l'efficienza;
  • − si è occupato dell'adeguamento del sistema di controllo interno alle dinamiche aziendali ed alle mutate condizioni operative all'interno del quadro normativo e regolamentare di riferimento.

Luciano Santel ha il potere di chiedere alla Funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e delle procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, mettendone al corrente il Presidente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, il Presidente del Collegio Sindacale ed il responsabile della Funzione Compliance.

Nell'esercizio delle proprie funzioni, l'Amministratore Incaricato del SCIGR porta tempestivamente alla conoscenza del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, al Consiglio di Amministrazione, al Collegio Sindacale e all'Organismo di Vigilanza eventuali criticità riscontrate o di cui ha avuto notizia.

Pagina 67 di 91 Si segnala che il Codice di Corporate Governance (che trova applicazione a partire dal 1 gennaio 2021) prevede l'attribuzione dell'incarico di istituire e mantenere il SCIGR al Chief Executive Officer. Come indicate nelle "Q&A funzionali all'applicazione del Codice di Corporate Governance" pubblicate a novembre

2020, nel caso in cui, tenendo conto delle caratteristiche dell'attività di impresa, la società affidi tale compito, o parte di tale compito, ad altri Amministratori (diversi dal CEO), l'emittente è chiamata a fornirne adeguata spiegazione nella relazione sul governo societario, in base al criterio del 'comply or explain'. Le opportune valutazioni verranno dunque svolte nel corso dell'esercizio 2021 da parte del Consiglio di Amministrazione, con l'ausilio del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e delle altre Funzioni competenti, anche tenendo conto della struttura organizzativa del Gruppo nonché della tipologia di deleghe attribuite al Presidente e Amministratore Delegato, Remo Ruffini (che è qualificabile come Chief Executive Officer) e all'Amministratore Delegato, Luciano Santel.

10.2. RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDIT

Il Consiglio di Amministrazione della Società tenutosi in data 9 novembre 2015 ha nominato Riccardo Greghi in qualità di responsabile della Funzione Internal Audit aderendo alle raccomandazioni di cui all'Art. 6 del Codice di Corporate Governance. All'atto della nomina, il Consiglio ha determinato la remunerazione del responsabile della Funzione di Internal Audit coerentemente con le politiche aziendali, assegnando al responsabile piena autonomia di spesa per l'esercizio delle funzioni attribuite, nei limiti del budget annuale generale allocato alla funzione Internal Audit e salve le eventuali integrazioni e modifiche ritenute necessarie che potranno essere esaminate e approvate dal Consiglio di Amministrazione in ogni momento su proposta dell'Amministratore Incaricato del SCIGR, previo parere favorevole del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e sentito il Collegio Sindacale.

Il Responsabile della Funzione di Internal Audit, al quale non fa capo alcuna area operativa e dipende gerarchicamente dal Consiglio di Amministrazione, assicura, in coordinamento con la Funzione Compliance, le informazioni dovute all'Amministratore Incaricato del SCIGR, al Collegio Sindacale e al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.

Nello specifico, il Responsabile della Funzione di Internal Audit:

  • (i) verifica che il SCIGR sia funzionante e adeguato;
  • (ii) verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità del SCIGR, attraverso il Piano di Audit dallo stesso predisposto, approvato dal Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, basato su un processo strutturato di analisi e prioritizzazione dei principali rischi;
  • (iii) predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi, sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento, nonché una valutazione sull'idoneità del SCIGR;
  • (iv) predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza;
  • (v) trasmette le suddette relazioni ai Presidenti del Collegio Sindacale, del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e del Consiglio di Amministrazione nonché all'Amministratore Incaricato del SCIGR; e
  • (vi) verifica, nell'ambito del Piano di Audit, l'affidabilità dei sistemi informativi inclusi i sistemi di rilevazione contabile.

Il Responsabile della funzione di Internal Audit ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell'incarico e ove ritenuto necessario ha accesso anche alla documentazione prodotta da soggetti terzi a cui sono state affidati incarichi di controllo nella Società o di altre società controllate. La funzione di Internal Audit svolge le proprie attività effettuando anche controlli a campione sui processi che regolano l'attività societaria, estendendo l'attività di verifica a tutte le società del Gruppo Moncler.

Nel corso dell'Esercizio, la funzione di Internal Audit ha svolto ed è stata coinvolta nelle seguenti attività:

  • (i) verifica delle attività espletate coerentemente con il Piano di Audit presentato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione il 10 febbraio 2020, preventivamente esaminato dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità in pari data, e in particolare:
  • audit di assurance operativa sui processi corporate;
  • general audit sulle società controllate estere ritenute significative in termini di bilancio o di rischi specifici;
  • audit sui negozi, sulla base di un programma di audit standard applicabile a tutte le tipologie di negozi gestite dal Gruppo nel mondo;
  • screening reputazioniali e audit di terza parte su controparti e fornitori strategici;
  • audit di compliance rispetto alle disposizioni di cui al GDPR per quanto attiene alla gestione dei dati dei clienti e dei dipendenti di Moncler;
  • (ii) attività svolte per conto del Dirigente Preposto;
  • (iii) attività per conto dell'Organismo di Vigilanza, in base a quanto stabilito nel Modello 231 di Moncler ed Industries, e in particolare:
  • assistenza, quale componente dell'Organismo di Vigilanza, alle sessioni di approfondimento e formazione dedicate ai responsabili dei processi sensibili di entrambe le società in tema di Decreto 231 e del Modello 231, svolte anche tramite incontri individuale con i Director del Gruppo;
  • supporto nel ricevimento, gestione e analisi dei flussi verso l'Organismo di Vigilanza;
  • supporto nella predisposizione di alcune procedure anche con finalità di mitigare i rischi di cui al Decreto 231 (come già richiamate al paragrafo 10.3).
  • supporto nella predisposizione del piano delle verifiche dell'Organismo di Vigilanza;
  • svolgimento, su richiesta dell'Organismo di Vigilanza, delle attività di verifica rispetto a talune aree sensibili con riferimento ai reati astrattamente associabili all'attività stessa, verificandone il rispetto dei protocolli di comportamento ed i requisiti di controllo;
  • supporto nella stesura dei verbali degli incontri dell'Organismo di Vigilanza.
  • (iv) attività di coordinamento del progetto di Enterprise Risk Managament di Gruppo, svolte per conto dell'Amministratore Incaricato del SCIGR;
  • (v) gestione delle segnalazioni in merito a presunte irregolarità, ricevute tramite i canali di whistleblowing;
  • (vi) controlli in attuazione di quanto previsto dal modello di anticorruzione adottato dal Gruppo.

Il responsabile della Funzione Internal Audit ha riferito sull'attività svolta nel corso dell'Esercizio e sui relativi aggiornamenti al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità con relazioni in data 10 febbraio 2020, 20 aprile 2020, 24 luglio 2020 e 21 ottobre 2020; al Consiglio di Amministrazione e all'Amministratore Incaricato del SCIGR, in data 10 febbraio 2020, 22 aprile 2020 e 27 luglio 2020 e 18 febbraio 2021.

10.3. MODELLO ORGANIZZATIVO ai sensi del D.Lgs. 231/2001

Il Consiglio di Amministrazione della Società ha adottato il Modello 231 ai sensi e per gli effetti del Decreto 231 a far data dal 28 marzo 2014.

Il Modello 231 si compone di due parti. La prima, di carattere generale, illustra le finalità, i destinatari, le componenti del sistema di controllo preventivo del Modello 231 stesso e, sempre in linea con le prescrizioni contenute nel Decreto 231, la struttura, il funzionamento ed i compiti dell'Organismo di

Vigilanza, che, ai sensi dell'Art. 6 del Decreto 231, ha il compito di vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Modello 231.

La prima parte del Modello 231 prevede, altresì, le attività di formazione ed informazione del personale della Società in merito al contenuto del Modello 231 ed il sistema disciplinare in caso di violazioni delle disposizioni del Modello 231 stesso. La seconda parte del Modello 231, a carattere speciale, contiene la descrizione delle fattispecie di reato previste dal Decreto 231 e le relative sanzioni con riferimento alle aree di rischio di commissione dei suddetti reati identificate nel Modello 231.

Le fattispecie di reato che il Modello 231, sulla base degli esiti della mappatura dei rischi condotta ai fini della sua adozione e dei successivi aggiornamenti, intende prevenire sono le seguenti:

  • a) reati contro la Pubblica Amministrazione;
  • b) reati societari e di abuso del mercato;
  • c) reati di ricettazione, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita;
  • d) reati in tema di salute e sicurezza sul lavoro;
  • e) reati di induzione a non rendere o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria;
  • f) reati di falso in materia di marchi, brevetti e segni distintivi;
  • g) reati in violazione del diritto d'autore;
  • h) reati di impiego di cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare;
  • i) reati informatici e trattamento illecito dei dati;
  • j) reati ambientali;
  • k) reati di autoriciclaggio;
  • l) reati contro la personalità individuale;
  • m) reati di crimialità organizzata.

Il Modello 231 è stato aggiornato in data 4 maggio 2018 a fronte dell'introduzione nel novero dei reati punibili ex Decreto 231 del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, delle modifiche sul reato di corruzione tra privati, dell'introduzione dei reati di razzismo e xenofobia e del recepimento della nuova normativa sul whistleblowing. Contestualmente è stato svolto un aggiornamento delle attività di risk assessment relativamente a dette ipotesi di reato.

Rispetto alle modifiche normative entrate successivamente in vigore (e, in particolare alle modifiche concernenti i reati tributari e i reati di contrabbando) sono state condotte attività di risk assessment nel secondo semestre dell'Esercizio ad esito delle quali non sono emersi gap di natura organizzattiva e procedurale o attinenti il SCIGR. Ciò detto, è in corso un'attività di revisione ed aggiornamento del Modello 231 di Moncler e di Industries che verranno sottoposti, nel testo aggiornato, all'approvazione dei rispettivi Consigli di Amministrazione nel mese di febbraio 2021.

Le prescrizioni contenute nel Modello 231 si completano con quelle del Codice Etico, approvato nella sua prima versione dal Consiglio di Amministrazione del 24 gennaio 2014 e aggiornato nella sua attuale versione nel corso della riunione del Consiglio del 26 febbraio 2018, che descrive gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari e delle attività aziendali a cui ogni dipendente e tutti coloro con i quali la Società entra in contatto nel corso della sua attività, devono uniformarsi nello svolgimento della propria attività, nel convincimento che l'etica nella conduzione degli affari sia alla base del successo dell'attività di impresa.

Il Codice Etico è disponibile sul sito internet della Società www.monclergroup.com nelle sezioni "Governance/ Governance ed etica" e "Governance/Documenti e procedure".

L'Organismo di Vigilanza, cui è affidato il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza del Modello 231 e del Codice Etico, è stato successivamente confermato nella sua composizione dal Consiglio di Amministrazione riunitosi il 16 aprile 2019: alla luce della tipologia di business ed organizzativa della Società, si è ritenuto opportuno istituire l'Organismo di Vigilanza in composizione collegiale.

Alla data della presente Relazione l'Organismo di Vigilanza, così come rinnovato in data 16 maggio 2019, è composto da Lorenzo Mauro Banfi, in qualità di Presidente, da Carlo Alberto Marchi e dal responsabile della funzione di Internal Audit, Riccardo Greghi.

Per una piena aderenza al Decreto 231, l'Organismo di Vigilanza riporta direttamente ai vertici della Società e non è legato all'operatività aziendale da nessun vincolo gerarchico, in modo da garantire la sua piena autonomia ed indipendenza nell'espletamento delle proprie funzioni.

L'Organismo di Vigilanza ha riferito al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità sull'attività svolta nel corso dell'Esercizio con relazioni in data 24 luglio 2020 e 16 febbraio 2021; il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ha provveduto conseguentemente ad aggiornare il Consiglio di Amministrazione relativamente a quanto illustrato dall'Organismo di Vigilanza.

Il Consiglio di Amministrazione della controllata Industries ha adottato a far data dal 23 giugno 2014 il modello organizzativo e di gestione ai sensi e per gli effetti del Decreto 231 avente caratteristiche analoghe al Modello 231 di Moncler. Il modello di cui al Decreto 231 di Industries è stato da ultimo modificato in data 4 maggio 2018 e, come detto, ad esito delle attività di revisione ed aggiornamento successivamente svolte dalla Società, verrà sottoposto nel testo modificato all'approvazione del Consiglio nel mese di febbraio 2021.

Alla data della presente Relazione l'Organismo di Vigilanza è composto dal sindaco effettivo di Industries, Lorenzo Mauro Banfi in qualità di Presidente e membro esterno, da Carlo Alberto Marchi come membro esterno e da Riccardo Greghi come membro interno.

10.4. SOCIETÀ DI REVISIONE

Ai sensi dell'Art. 13 del Decreto Legislativo n. 39 del 27 gennaio 2010, l'Assemblea ordinaria in data 1 ottobre 2013, su proposta del Collegio Sindacale, ha deliberato di affidare alla società di revisione KPMG. l'incarico di revisione contabile del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato del Gruppo per gli esercizi 2013-2021, di revisione contabile limitata dei bilanci consolidati semestrali abbreviati relativi a tale novennio, nonché la verifica della regolare tenuta della contabilità e della corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili nel corso di detti esercizi.

Si segnala che, anche al fine di agevolare il passaggio di consegne e permettere al revisore entrante di prendere consapevolezza delle tematiche di maggiore rilievo del Gruppo nell'ultimo anno di operatività del revisore in scadenza e gestire più efficacemente l'affidamento dell'incarico al nuovo revisore da parte delle società in perimetro, il Collegio Sindacale ed il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità di Moncler hanno condiviso l'opportunità di anticipare di un anno – rispetto a quello di scadenza di KPMG – la decisione circa il conferimento dell'incarico per il novennio 2022‐2030. Pertanto, la proposta motivata relativa al conferimento dell'incarico alla società di revisione verrà sottoposto all'approvazione dell'Assemblea che si riunirà il 22 aprile 2021, fermo restando che l'efficacia della nuova nomina decorrerà dalla cessazione dell'attuale incarico di revisione legale dei conti, e precisamente dall'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021.

10.5. DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI E ALTRI RUOLI E FUNZIONI AZIENDALI

Dirigente Preposto

Luciano Santel, agisce in qualità di Dirigente Preposto a partire dal 16 dicembre 2013.

L'Art. 19.4 dello Statuto prevede che il Dirigente Preposto sia nominato, previo parere obbligatorio del Collegio Sindacale, tra soggetti in possesso di una significativa esperienza professionale nel settore contabile, economico e finanziario, per almeno 5 anni.

Richiamando quanto già descritto nel precedente paragrafo 10, in conformità alla normativa vigente, il Dirigente Preposto ha il compito di:

  • (i) predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato, nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario;
  • (ii) rilasciare le dichiarazioni scritte che attestano la corrispondenza degli atti e delle comunicazioni della Società diffuse al mercato e relativi all'informativa contabile anche infrannuale della stessa Società alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili;
  • (iii) rendere insieme all'Amministratore Delegato le attestazioni previste dall'Art. 154-bis, comma 5, del TUF, con apposita relazione resa secondo il modello stabilito con regolamento della CONSOB, allegata al bilancio di esercizio, al bilancio semestrale abbreviato e al bilancio consolidato;
  • (iv) partecipare alle riunioni del Consiglio di Amministrazione della Società aventi all'ordine del giorno l'esame dei dati economico-finanziari della Società;
  • (v) riferire senza indugio all'Amministratore Delegato, al Consiglio di Amministrazione, anche per il tramite del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, in merito a eventuali aspetti di rilevanza significativa che ritenga, ove non corretti, debbano essere dichiarati nelle attestazioni previste dall'Art. 154- bis del TUF;
  • (vi) riferire circa l'attività svolta con cadenza semestrale, al Consiglio di Amministrazione, al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e al Collegio Sindacale circa l'attività svolta.

All'atto della nomina, il Consiglio ha attribuito al Dirigente Preposto tutti i poteri ed i mezzi per l'esercizio dei compiti ad esso attribuiti dalla vigente normativa e dallo Statuto, ivi incluso l'accesso diretto a tutte le funzioni, uffici e informazioni necessarie per la produzione e la verifica dei dati contabili, finanziari ed economici, senza necessità di autorizzazione alcuna.

La Società ha altresì istituito la figura del Global Compliance Director con riporto gerarchico diretto al Chief Corporate & Supply Officer e funzionale al Consiglio di Amministrazione.

Il Gruppo ha adottato una procedura nonché un canale ufficiale di whistleblowing in linea con le best practice esistenti in ambito nazionale e internazionale, che consentono a soggetti interni e a terzi di effettuare segnalazioni su presunte irregolarità avvenute nella gestione aziendale, attraverso un canale confidenziale e riservato. Il canale utilizzato consiste in una piattaforma informatica gestita da terzi specializzati (NAVEX), che consente di ricevere e gestire le segnalazioni tramite piattaforma web nonché in via telefonica, con operatori locali. Il sistema anzidetto garantisce la riservatezza e la tutela del dipendente o collaboratore che segnali condotte illecite o violazioni del Modello 231, in linea con le disposizioni in materia di privacy di cui al GDPR e alle altre disposizioni normative e regolamentari applicabili in materia di privacy.

Moncler ha inoltre adottato un modello anticorruzione, che prevede, tra le altre cose, una ricognizione normativa sui reati di corruzione nei Paesi in cui la Società opera, identificando le aree e i processi aziendali più a rischio di corruzione. Nello specifico trova applicazione una politica anticorruzione, adottata da ciascuna società del Gruppo Moncler, che definisce le responsabilità di monitoraggio dei cambiamenti della normativa, i controlli a presidio del rischio, la formazione, le attività di audit, la gestione e il reporting dei casi di non-compliance.

Alla data della Relazione, il Consiglio di Amministrazione della Società non ha nominato responsabili del SCIGR ulteriori rispetto a quelli fin qui descritti.

10.6. COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Il coordinamento tra i soggetti coinvolti nel SCIGR avviene, con cadenza almeno semestrale, in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità cui partecipano tutti i soggetti titolari di funzioni di controllo o comunque connesse col SCIGR.

Le riunioni coinvolgono, quindi, l'Amministratore Incaricato del SCIGR nonché Dirigente Preposto, il Responsabile della funzione di Internal Audit, il Collegio Sindacale, l'Organismo di Vigilanza, il Responsabile della Funzione di Global Compliance e i rappresentanti della Società di Revisione.

Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità si è riunito in data 10 febbraio 2020, 20 aprile 2020, 24 luglio 2020, 21 ottobre 2020, 25 gennaio 2021 e 16 febbraio 2021 per esaminare, inter alia, lo stato di avanzamento dei lavori connessi al Modello Enterprise Risk Management. In occasione di dette riunioni, cui ha partecipato il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza, sono intervenuti l'Amministratore Incaricato del SCIGR, Luciano Santel, il Responsabile della Funzione di Internal Audit, Riccardo Greghi, il Responsabile della Funzione di Global Compliance, Andrea Bonante, il Chief Financial Officer, Simone Montanari, l'Unità di Sostenibilità, rappresentata da Mariolina Piccinini e Federica Ruzzi, nonché, in occasione delle riunioni inerenti i risultati finanziari annuali e semestrali, la società KPMG incaricata della revisione legale dei conti.

Il Presidente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, Marco De Benedetti, al termine delle riunioni del 24 luglio 2020 e del 16 febbraio 2021, ha riferito in Consiglio di Amministrazione sull'attività svolta dal Comitato da lui presieduto nel corso del primo e del secondo semestre dell'Esercizio e, in particolare, sulle verifiche effettuate con riferimento agli specifici rischi aziendali cui sarebbe esposta la Società. A dette riunioni ha partecipato altresì l'Organismo di Vigilanza per relazionare sull'attività svolta nel corso dell'Esercizio.

11. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Ai sensi dell'Art. 25 dello Statuto, la Società approva le operazioni con parti correlate in conformità alle previsioni di legge e regolamentari vigenti, alle disposizioni dello Statuto e alla procedura adottata in data 24 gennaio 2014, previo parere favorevole degli Amministratori Indipendenti ai sensi dell'Art. 2391-bis del Codice Civile e del Regolamento OPC Consob, e aggiornata da ultimo in data 25 luglio 2018 (la "Procedura OPC").

In conformità al Regolamento OPC Consob, la Procedura OPC regolamenta le modalità di istruzione e di approvazione delle operazioni con parti correlate definite di maggiore rilevanza sulla base dei criteri indicati dal Regolamento OPC Consob e delle operazioni con parti correlate definite di minore rilevanza, per tali intendendosi quelle diverse dalle operazioni di maggiore rilevanza e dalle operazioni di importo esiguo ai sensi del Regolamento OPC Consob.

Considerato che ai sensi del Regolamento OPC Consob le operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate sono quelle in cui l'indice di rilevanza del controvalore o dell'attivo o delle passività risulti superiore alla soglia del 5%, per agevolarne la puntuale individuazione e il costante monitoraggio, la Procedura OPC affida al Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari il compito di (i) individuare periodicamente i valori di capitalizzazione, sulla base dei dati pubblicati da Borsa Italiana, e di patrimonio netto consolidato di Gruppo, sulla base dell'ultimo documento contabile periodico pubblicato, in base ai quali calcolare gli indici di rilevanza; e (ii) registrare e aggiornare i controvalori delle operazioni con parti correlate che hanno natura omogenea o rientrano nell'ambito di un disegno unitario che sono poste in essere con una stessa parte correlata della Società o con soggetti correlati a quest'ultima e alla Società, salva l'applicazione di un'ipotesi di esenzione indicata nell'Art. 13 della Procedura OPC.

Fermi gli obblighi informativi previsti dalla legge e dalla Procedura OPC, le operazioni con parti correlate devono essere approvate dall'organo competente all'adozione della relativa decisione ai sensi della legge e dello Statuto, previa acquisizione del parere motivato e non vincolante sulla convenienza e correttezza sostanziale delle condizioni relative all'operazione espresso dal Comitato Parti Correlate, costituito da almeno 3 Amministratori Indipendenti di Moncler.

Il Comitato Parti Correlate svolge le funzioni previste dalla Procedura OPC, dal Regolamento OPC Consob e dalla normativa di tempo in tempo vigente ed in particolare:

  • (i) esprime il proprio parere preventivo sull'approvazione e sulle modifiche della Procedura OPC, nonché sulle proposte da sottoporre all'Assemblea della Società in merito a eventuali modifiche statutarie individuate come necessarie dal Consiglio di Amministrazione nell'ambito della definizione della Procedura OPC;
  • (ii) esprime il proprio parere motivato vincolante sulle operazioni di maggiore rilevanza ed esprime il proprio parere motivato non vincolante sulle operazioni di minore rilevanza;
  • (iii) interviene nella fase delle trattative e nella fase istruttoria delle operazioni di maggiore rilevanza, attraverso la ricezione di un flusso informativo completo e tempestivo e con la facoltà di richiedere informazioni e di formulare osservazioni agli organi delegati e ai soggetti incaricati della conduzione delle trattative o dell'istruttoria; e
  • (iv) supporta le funzioni aziendali competenti nelle verifiche preliminari relative all'individuazione delle Parti Correlate e delle operazioni con parti correlate ai sensi della Procedura OPC e della normativa vigente di tempo in tempo.

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato membri del Comitato OPC gli Amministratori non Esecutivi in maggioranza Indipendenti: Virginie Morgon (Presidente e Amministratore non Esecutivo), Diva Moriani (Amministratore Indipendente) e Guido Pianaroli (Amministratore Indipendente).

La Procedura OPC è consultabile sul sito internet della Società www.monclergroup.com nella sezione "Governance/Documenti e procedure", a cui si rinvia per ogni dettaglio. Si segnala che, nel corso dell'esercizio 2021 e comunque entro il 30 giugno 2021, la Procedura OPC verrà aggiornata al fine di adeguare le disposizioni ivi contenute alle modifiche approvate da CONSOB con delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020 al Regolamento OPC Consob.

Alla data della Relazione, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di dover adottare, in aggiunta alla Procedura OPC e agli obblighi di informativa previsti dall'Art. 2391 del Codice Civile, una procedura specifica per l'individuazione e la gestione delle situazioni in cui un Amministratore sia portatore di un interesse per conto proprio o di terzi.

12. NOMINA DEI SINDACI

Ai sensi dell'Art. 24 dello Statuto, i Sindaci Effettivi e i Sindaci Supplenti sono nominati dall'Assemblea, nel rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi, sulla base di liste presentate dagli Azionisti nel rispetto della disciplina legale e regolamentare di tempo in tempo vigente contenuta negli Art. 148 del TUF e 144-quinquies e seguenti del Regolamento Emittenti Consob, nelle quali i candidati devono essere elencati mediante un numero progressivo e devono risultare in numero non superiore ai componenti dell'organo da eleggere. Ciascuna lista deve essere composta di due sezioni: una per la nomina dei Sindaci Effettivi e una per la nomina dei Sindaci Supplenti. Il primo dei candidati di ciascuna sezione deve essere individuato tra i revisori legali iscritti nell'apposito registro di cui all'Art. 2397 del Codice Civile.

Le liste che presentino un numero complessivo di candidati pari o superiore a tre devono essere composte da candidati appartenenti ad entrambi i generi, in misura conforme alla disciplina pro tempore vigente

relativa all'equilibrio tra generi sia quanto ai candidati alla carica di Sindaco effettivo, sia quanto ai candidati alla carica di Sindaco supplente.

Ai sensi dell'Art. 24 dello Statuto, hanno diritto di presentare le liste soltanto gli Azionisti che, da soli o insieme ad altri Azionisti, risultano titolari di azioni rappresentanti almeno il 2,5% del capitale o della diversa quota di partecipazione al capitale sociale stabilita dalle norme di legge e di regolamento vigenti. La soglia di partecipazione da ultimo stabilita da CONSOB per Moncler ai sensi dell'Art. 144-septies, comma 1, del Regolamento Emittenti Consob, con determinazione n. 44 del 29 gennaio 2021, è pari all'1%.

Ogni azionista ha diritto di presentare o concorrere alla presentazione di una sola lista e ciascun candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.

Unitamente a ciascuna lista, entro i termini per la presentazione prescritti dalla normativa vigente, devono depositarsi le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché l'esistenza dei requisiti normativamente e statutariamente prescritti per la carica. La lista per la quale non sono osservate le statuizioni di cui sopra, è considerata come non presentata. Con le dichiarazioni è depositato per ciascun candidato un curriculum vitae riguardante le caratteristiche personali e professionali e comprensivo della lista degli incarichi di amministrazione e controllo da ciascun candidato ricoperti in altre società.

Per la presentazione, il deposito e la pubblicazione delle liste si applicano le disposizioni di legge e di regolamento di tempo in tempo vigenti. Ogni avente diritto al voto ha diritto di votare una sola lista.

All'elezione dei Sindaci si procede come segue:

  • (a) dalla lista che ha ottenuto in Assemblea il maggior numero di voti sono tratti, in base all'ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, due Sindaci Effettivi ed un Sindaco Supplente;
  • (b) dalla seconda lista che ha ottenuto in Assemblea il maggior numero di voti e che non risulti collegata in alcun modo, neppure indirettamente, con coloro che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti sono tratti, in base all'ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, il restante Sindaco Effettivo – che assume la carica di Presidente – e l'altro Sindaco Supplente. Nel caso in cui più liste di minoranza abbiano ottenuto lo stesso numero di voti, risulta eletto il candidato di lista, Sindaco Effettivo e Sindaco Supplente, più anziano di età;
  • (c) nel caso di presentazione di un'unica lista, il Collegio Sindacale è tratto per intero dalla stessa sempre che abbia ottenuto l'approvazione della maggioranza semplice dei voti.

Qualora con le modalità sopra indicate non sia assicurata la composizione del Collegio Sindacale, nei suoi membri effettivi, conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi, si provvede, nell'ambito dei candidati alla carica di Sindaco Effettivo della lista che ha ottenuto il maggior numero di voti, alle necessarie sostituzioni, secondo l'ordine progressivo con cui i candidati risultano elencati.

Nel caso vengano meno i requisiti normativamente e statutariamente richiesti, il Sindaco decade della carica. In caso di sostituzione di un Sindaco, subentra il Sindaco Supplente appartenente alla medesima lista di quello cessato ovvero, in difetto, in caso di cessazione del Sindaco di minoranza, il candidato collocato successivamente nella medesima lista a cui apparteneva quello cessato o in subordine ancora il primo candidato della lista di minoranza che abbia conseguito il secondo maggior numero di voti.

Resta fermo che la presidenza del Collegio Sindacale rimane in capo al Sindaco di minoranza e che la composizione del Collegio Sindacale deve rispettare la disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi.

Quando l'Assemblea deve provvedere alla nomina dei Sindaci effettivi e/o dei supplenti necessaria per l'integrazione del Collegio Sindacale si procede come segue: qualora si debba provvedere alla sostituzione di Sindaci eletti nella lista di maggioranza, la nomina avviene con votazione a maggioranza relativa senza

vincolo di lista; qualora occorra sostituire Sindaci eletti nella lista di minoranza, l'Assemblea li sostituisce con voto a maggioranza relativa, scegliendoli ove possibile fra i candidati indicati nella lista di cui faceva parte il Sindaco da sostituire, ovvero nella lista di minoranza che abbia riportato il secondo maggior numero di voti.

Qualora l'applicazione di tali procedure non consenta, per qualsiasi ragione, la sostituzione dei Sindaci designati dalla minoranza, l'Assemblea provvede con votazione a maggioranza relativa, previa presentazione di candidature da parte di soci che, da soli o insieme ad altri, siano complessivamente titolari di azioni con diritto di voto rappresentanti almeno la percentuale sopra richiamata in relazione alla procedura per la presentazione di liste; tuttavia, nell'accertamento dei risultati di questa ultima votazione non vengono computati i voti dei soci che, secondo le comunicazioni rese ai sensi della vigente disciplina, detengono, anche indirettamente ovvero anche congiuntamente con altri soci aderenti ad un patto parasociale rilevante ai sensi dell'Art. 122 del TUF, la maggioranza relativa dei voti esercitabili in Assemblea, nonché dei soci che controllano, sono controllati o sono assoggettati a comune controllo dei medesimi.

Le procedure di sostituzione previste dallo Statuto sopra descritte devono in ogni caso assicurare il rispetto della vigente disciplina inerente l'equilibrio tra generi. I sindaci uscenti sono rieleggibili.

Lo Statuto non prevede l'elezione di più di un Sindaco di minoranza.

13. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE

Ai sensi dell'Art. 24 dello Statuto, l'Assemblea elegge il Collegio Sindacale, costituito da tre Sindaci Effettivi, e ne determina il compenso. L'Assemblea elegge altresì due Sindaci Supplenti. Attribuzioni, doveri e durata in carica dei Sindaci sono quelli stabiliti per legge.

Il Collegio Sindacale in carica alla data della presente Relazione è stato nominato dall'Assemblea ordinaria dell'11 giugno 2020 sulla base di due liste presentate in data 19 maggio 2020 rispettivamente dal socio di maggioranza Ruffini Partecipazioni S.r.l. e da un gruppo di società di gestione del riparmio e di investitori istituzionali internazionali e nazionali che deteneva complessivamente all'epoca dell'Assemblea una percentuale pari al 2,04353% del capitale sociale. Il Collegio rimarrà in carica fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio al 31 dicembre 2022.

I componenti del Collegio Sindacale in carica alla data della Relazione sono:

Nome e cognome Carica
Riccardo Losi Presidente del Collegio Sindacale
Carolyn Dittmeier Sindaco Effettivo
Nadia Fontana Sindaco Effettivo
Lorenzo Mauro Banfi Sindaco Supplente
Federica Albizzati Sindaco Supplente

Si rinvia alla Tabella 3 in appendice per ogni dettaglio sulla composizione del Collegio Sindacale.

Viene di seguito riportato un sintetico curriculum vitae dei componenti il Collegio Sindacale, dal quale emergono la competenza e l'esperienza maturate in materia di gestione aziendale.

Pagina 76 di 91 Riccardo Losi – Nato a Roma il 19 novembre del 1967, ha conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l'Università La Sapienza di Roma nel 1992. È iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialiti e degli Esperti Contabili di Roma dal 1994 e dal 1999 al Registro dei Revisori Legali. È cofondatore dello "Studio Losi, Cantore, Calabrese – Dottori Commercialisti" che aderisce al "Polo

Consulting S.r.l. tra Professionisti". Ha ricoperto numerosi incarichi presso l' Ordine professionale sopra indicato, sia a livello locale che nazionale, nonché ruoli accademici presso l'Università La Sapienza di Roma. Attualmente è Professore a contratto alla Cattedra di Revisione, Deontologia e Tecnica Professionale presso il Dipartimento Impresa e Management dell'Università LUISS Guido Carli di Roma ed è stato componente di Consigli di Amministrazione e di Collegi Sindacali di varie società tra cui società del Gruppo Novelli, Gruppo Sacci Cementi e Gruppo Ericsson. È stato, altresì, componente del "Tavolo Tecnico per la Revisione dei Principi di Comportamento del Collegio Sindacale presso le Società Quotate" ed è stato iscritto all'albo dei CTU (Consulenti Tecnici di Ufficio) del Tribunale Ordinario di Roma nonché agli elenchi dei conciliatori e degli arbitri presso la Consob.

Carolyn Dittmeier É nata il 6 novembre 1956 a Salem, Massachusetts (USA). Ha conseguito la laurea in Economia e Commercio alla Wharton School, Università di Pennsylvania ed è Revisore legale, Certified public accountant, Certified internal auditor e Certified risk management assurance professional. Ha svolto la propria carriera professionale soprattutto nell'area Financial reporting, Risk management, controllo interno ed Auditing. È Presidente del Collegio Sindacale di Assicurazioni Generali S.p.A. e ricopre il ruolo di Consigliere Indipendente e di Presidente e membro di Audit committee presso alcune società estere tra cui Ferrero e Alpha Bank. È stata Consigliere Indipendente e Presidente del Comitato Controllo e Rischi di Autogrill S.p.A. e di Italmobiliare S.p.A. In precedenza, ha ricoperto il ruolo di responsabile della Funzione di Internal Audit del Gruppo Poste Italiane dal 2002 al 2014 e ha maturato esperienze professionali presso KPMG, presso la quale ha costituito nel 2000 la practice Corporate Governance Services di cui era responsabile. E stata inoltre responsabile del Financial Reporting e poi dell'Internal Auditing del Gruppo Montedison nel periodo dal 1987 al 1999. È stata Vice Chairman dell'Institute of Internal Auditors (IIA), associazione professionale di riferimento mondiale per l'Internal Auditing, e Presidente dell'European Confederation of Institutes of Internal Auditing (ECIIA) e dell'Associazione Italiana Internal Auditors. Ha svolto infine diverse attività accademiche, ed è autrice di diversi libri in ambito di risk governance, controllo interno e audit.

Nadia Fontana È nata a Roma il 15 novembre 1961 ed ha conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza. È iscritta all'Ordine dei Dottori commercialisti e nel Registro dei Revisori Contabili. È Consulente tecnico del Tribunale di Roma 1996 e membro della Commissione "Imprese bancarie e assicurative"dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. Dal 2003 è socio dello "Studio Tributario e Societario" dove svolge l'attività professionale come Dottore Commercialista con focus sulla consulenza ed assistenza in favore di primari gruppi italiani ed esteri. Ha maturato una vasta esperienza in materie societarie e di bilancio di società quotate e di gruppi e di fiscalità diretta ed internazionale. Ha altresì acquisito un'ampia esperienza in operazioni di fusione ed acquisizione, quotazioni in Borsa ed in processi di riorganizzazione societaria e ristrutturazione finanziaria nonché nella pianificazione fiscale nazionale ed internazionale. Ha esperienza in materia Corporate Governance ed ha ricoperto incarichi in ambito organi di Controllo di società quotate e vigilate Banca d'Italia e BCE. Ha sviluppato competenze in tema di analisi dei sistemi di controllo e sui modelli organizzativi ricoprendo incarichi in organismi di vigilanza ex D. Lgs. 231/2001. Ha lavorato su progetti di Cooperative Compliance fiscale ai sensi del D.lgs. 5 agosto 2015, n. 128.

Lorenzo Mauro Banfi – Nato a Milano il 12 gennaio 1959 ha conseguito una laurea in Economia e Commercio presso l'Università Cattolica di Milano nel 1983. È iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano dal 1984 e nel 1993 ha ottenuto la qualifica di revisore ufficiale dei conti (revisore contabile in base alle modifiche di legge entrate in vigore nel 1995). Opera in qualità di socio dello Studio di Revisori Associati e dello Studio Pirola Pennuto Zei & Associati. In precedenza, ha svolto l'attività di revisione per circa due anni presso una primaria società di revisione. Si occupa di operazioni straordinarie, consulenza fiscale in materia di reddito di impresa, problematiche regolamentari e fiscali relative all'attività bancaria e finanziaria. Ha ricoperto la carica di Sindaco, anche come Presidente del collegio sindacale, presso alcune società tra le quali: Carrier Distribution Italy S.p.A., Goldman Sachs SGR S.p.A., Banca Albertini SYZ S.p.A., UBS Securities Italia Finanziaria S.p.A., Valora S.p.A.. Ricopre attualmente la carica di Presidente del collegio sindacale in diverse società, tra cui Hugo Boss Shoes & Accessories Italia S.p.A., Lascor S.p.A., Linde Gas Italia S.r.l., Morgan Stanley SGR S.p.A.,

Puma Italia S.r.l., Baoli EMEA S.p.A., The Swatch Group Italia S.p.A., Granato S.p.A., Montenisia S.r.l., Helmet Invest S.p.A., Nolan Group S.p.A., 2 Ride Holding Italia S.r.l., Chiron Italia S.p.A., Linde Material Handling Italia S.p.A., Qualift S.p.A., Emhilia Material Handling S.p.A., Linde Medicale S.r.l., Linde Hydraulics Italia S.p.A.. Ricopre inoltre la carica di Amministratore indipendente di Inter Media and Communication S.p.A. e la carica di Sindaco in Depobank S.p.A..

Federica Albizzati – Nata a Varese il 22 ottobre del 1970, consegue la laurea in Economia Aziendale presso l'Università Bocconi di Milano nel 1994. È iscritta all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Busto Arsizio (VA) dal 2001 e dal 2002 presso il Registro dei Revisori. È un'esperta in materia di consulenza fiscale e societaria e ricopre la carica di Sindaco (anche come Presidente del Collegio Sindacale) presso alcune società italiane tra cui Pharma Finance 2 S.r.l., Mepa Finanziaria S.p.A. e TNT S.r.l..

Criteri e politiche di diversità

Fin dal rinnovo degli organi sociali di Moncler, è stato assicurato, nella composizione del Collegio Sindacale, un adeguato livello di diversità, oltre che di genere, anche relativamente ad aspetti quali l'età e il percorso professionale.

In materia di equilibrio di genere, si ricorda che L. 120/2011 prevedeva che venisse riservata al genere meno rappresentato una quota pari ad almeno a un terzo dei Sindaci eletti. In data 1° gennaio 2020 è entrata in vigore la L.160/2019 che ha previsto una diversa quota riservata al genere meno rappresentato, pari ad almeno due quinti dei sindaci (sia effettivi che supplenti) eletti, e ha stabilito che tale criterio di riparto si applichi per sei mandati consecutivi, tale criterio di riparto, ai sensi di quanto previsto dal nuovo Art. 144-undecies.1 del Regolamento Emittenti, così come modificato da CONSOB mediante delibera n. 21359 del 13 maggio 2020, si applica in base al criterio dell'arrotondamento per eccesso, fatta eccezione per i collegi di tre componenti, per i quali l'arrotondamento avviene – come già anticipato nella Comunicazione Consob n. 1/2020 – per difetto all'unità inferiore.

Lo Statuto prevede regole di composizione delle liste e meccanismi suppletivi di voto finalizzati ad assicurare la presenza nel Collegio Sindacale del numero minimo di componenti appartenenti al genere meno rappresentanto, conformemente a quanto previsto dalla legge. Nello specifico, ai sensi dell'Art. 24.2 dello Statuto, le liste che presentino un numero complessivo di candidati pari o superiore a tre devono essere composte da candidati appartenenti ad entrambi i generi, in misura conforme alla disciplina pro tempore vigente relativa all'equilibrio tra generi sia quanto ai candidati alla carica di Sindaco effettivo, sia quanto ai candidati alla carica di Sindaco supplente.

In occasione dell'ultimo rinnovo del Collegio Sindacale, deliberato dall'Assemblea dell'11 giugno 2020, l'Assemblea ha nominato due Sindaci Effettivi di genere femminile ed un Sindaco Effettivo di genere maschile, conformemente alle disposizioni sopra citate.

Inoltre, i membri del Collegio Sindacale in carica presentano caratteristiche tali da assicurare un adeguato livello di diversità, oltre che per la composizione di genere, anche relativamente ad aspetti quali l'età e il percorso formativo e professionale. In particolare, tutti i membri del Collegio hanno maturato esperienza nel campo della consulenza fiscale e societaria, in particolare nei settori dell'industria e dell'abbigliamento e della moda.

La Politica

Come indicato nel paragrafo 4.2 della presente Relazione, la Società ha adottato la Politica in materia di diversità del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

La Politica è stata preventivamente sottoposta all'esame del Comitato per le Nomine e la Remunerazione unitamente al Collegio Sindacale nella seduta del 4 ottobre 2018 ed è stata successivamente approvata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 18 dicembre 2018, in attuazione dell'Art. 123-bis, comma

2, lett. d-bis del nel TUF e in adesione alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance in materia di diversità.

La Società, attraverso la Politica, persegue l'obiettivo, in linea con le aspettative degli stakeholders, nonché in coerenza con i pilastri su cui si fonda il sistema di corporate governance e i valori del Codice Etico di Moncler, di creare i necessari presupposti affinché i propri organi di amministrazione e controllo siano posti in condizione di esercitare nel modo più efficace e virtuoso le proprie funzioni, mediante processi decisionali che esprimano una pluralità di qualificati ed eterogenei contributi.

La Politica ha trovato applicazione in relazione al Collegio Sindacale in sede di rinnovo dell'organo medesimo e, quindi, in occasione dell'Assemblea dell'11 giugno 2020.

Quanto alle modalità di attuazione, la Politica intende anzitutto orientare le candidature formulate dagli Azionisti in sede di rinnovo dell'intero Collegio Sindacale, assicurando in tale occasione una composizione del Consiglio stesso allineata ai vari criteri di diversità sopra indicati.

Per ulteriori informazioni si rinvia al testo della Politica disponibile sul sito internet della Società www.monclergroup.com, nelle sezioni "Governance/Governance ed etica" ,"Governance/Documenti e procedure" e "Governance/Assemblea degli Azionisti".

Nel corso dell'esercizio corrente il Consiglio di Amministrazione, con l'ausilio del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, procederà alla revisione della Politica e all'aggiornamento della stessa, anche tenendo conto delle nuove disposizioni normative testè illustrate in materia di equilibrio di genere * * *

Tutti i componenti del Collegio Sindacale sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'Art. 148, comma 3, del TUF e dell'Art. 2 del Codice di Corporate Governance nonché, come indicato nei rispettivi curricula vitae e nelle ulteriori informazioni riportate nel presente paragrafo, dei requisiti di onorabilità e dei requisiti di professionalità richiesti dall'Art. 148 del TUF e dal Regolamento attuativo adottato con decreto del Ministero di Grazia e Giustizia n. 162/2000.

Nella dichiarazione di candidatura e accettazione della carica di Sindaci della Società, tutti i Sindaci hanno inoltre attestato (i) l'inesistenza di cause di ineleggibilità, decadenza ed incompatibilità, (ii) di possedere tutti i requisiti di onorabilità, indipendenza e professionalità, normativamente e statutariamente richiesti per la carica di sindaco di Moncler quale società quotata; (iii) di non ricoprire incarichi di Amministratore e controllo in misura pari o superiore ai limiti stabiliti dalla normativa vigente; e (iv) di impegnarsi a comunicare tempestivamente alla Società e, per essa, al Consiglio di Amministrazione egli altri componenti del Collegio Sindacale, eventuali variazioni della dichiarazione ed eventuali sopravvenute cause di decadenza.

Il Collegio Sindacale ha valutato l'indipendenza dei propri membri nella prima occasione utile dopo la loro nomina e, successivamente, annualmente, in occasione delle sue riunioni e, da ultimo, nel corso dell'Esercizio sulla base dei criteri previsti dall'Art. 3 del Codice di Corporate Governance. Nel corso della riunione tenutasi nell'Esercizio durante la quale il Collegio ha verificato il mantenimento dei requisiti di indipendenza, il Collegio ha altresì condotto un'attività di autovalutazione nell'ambito della quale è stata esaminata ed accertata l'idoneità dei componenti del Collegio Sindacale e l'adeguata composizione dello stesso. Gli esiti di tali verifiche sono stati verbalizzati e sono stati prontamente comunicati al Consiglio di Amministrazione.

Nel corso dell'Esercizio si sono tenute 15 riunioni del Collegio Sindacale con una durata media di 2 ore ciascuna. Tutti i Sindaci hanno partecipato alle riunioni. Per l'esercizio in corso, il Collegio Sindacale ha programmato 15 riunioni.

Per quanto riguarda le iniziative promosse dal Presidente del Consiglio di Amministrazione finalizzate a fornire ai Sindaci un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera l'Emittente, si rimanda a quanto già illustrato nel precedente paragrafo 4.2.

Il compenso dei Sindaci è determinato dall'Assemblea, tenuto conto dell'impegno loro richiesto, della rilevanza del ruolo ricoperto e delle caratteristiche dimensionali e settoriali di Moncler. In vista dell'Assemblea ordinaria convocata in data 11 giugno 2020, chiamata a deliberare il rinnovo dell'organo di controllo nonché, ai sensi dell'art. 2402 del Codice Civile, la remunerazione per l'intera durata dell'incarico, il Collegio Sindacale, all'epoca in carica, ha trasmesso alla Società un documento riepilogativo delle attività espletate nel corso dell'incarico utile alla valutazione da parte degli Azionisti della Società dell'adeguatezza del compenso dei componenti del Collegio Sindacale. Gli Azionisti della Società riuniti in sede assembleare in data 11 giugno 2020 hanno approvato la proposta presentata da Ruffini Partecipazioni S.r.l. di determinare in Euro 60.000 lordi annui l'importo del compenso da attribuire al Presidente del Collegio Sindacale ed in Euro 41.000 lordi annui l'importo del compenso da attribuire a ciascun Sindaco Effettivo

Come illustrato nel precedente paragrafo 10, il Collegio Sindacale, nello svolgimento delle proprie funzioni, si è coordinato e si coordina regolarmente con la Funzione di Internal Audit, con il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, con l'Amministratore Incaricato del SCIGR e Dirigente Preposto e con la società di revisione.

La Società non ha allo stato ritenuto necessario formalizzare e proceduralizzare l'obbligo per il Sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione della Società, di informare tempestivamente e in modo esauriente gli altri Sindaci e il Presidente del Consiglio di Amministrazione circa la natura, i termini, l'origine e la portata del proprio interesse, ritenendo efficaci e adeguati, da una parte, gli obblighi e i presidi applicabili ai Sindaci ai sensi della vigente disciplina di legge e regolamentare, del Codice di Corporate Governance; dall'altra riscontrando la più ampia collaborazione e dialogo a questo riguardo con i Sindaci che agiscono in trasparenza e piena informativa del Consiglio.

14. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI

La Società ritiene proprio essenziale e strategico interesse e dovere instaurare e mantenere un dialogo costante e aperto con i propri Azionisti, con gli investitori, in particolare con quelli istituzionali, e più in generale con tutti gli stakeholder interessati a Moncler e al Gruppo. Tra l'altro, nel corso dell'Esercizio la Società ha condotto una significativa attività di engagement sui temi di governo societario e di remunerazione con i principali Proxy Advisor e investitori istituzionali presenti nel capitale sociale della Società.

Nel corso dell'esercizio 2021, in linea con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, la Società adotterà una politica per la gestione del dialogo con la generalità degli Azionisti, anche tenendo conto delle politiche di engagement adottate dagli investitori istituzionali e dai gestori di attivi.

Il Consiglio di Amministrazione ha individuato il responsabile dei rapporti con gli Azionisti e gli investitori (Investor Relator) nella persona di Paola Durante.

Un'apposita sezione del sito internet della Società www.monclergroup.com è dedicata alle informazioni finanziarie e societarie di rilievo per gli investitori denominata "Investor Relations" all'interno della quale è attivo un indirizzo di posta elettronica per raccogliere e rispondere alle richieste di informazioni formulate dagli Azionisti e dagli investitori.

I riferimenti del responsabile della Funzione di Investor Relations sono:

Paola Durante Director of Strategic Planning, Intelligence and Investor Relations Tel.: +39 02 42203500 [email protected]

15. ASSEMBLEE

L'Assemblea delibera su tutti gli argomenti di sua competenza per legge.

Le deliberazioni, tanto per le Assemblee ordinarie che per quelle straordinarie, vengono prese con le maggioranze richieste dalla legge, salvo il disposto dell'Art. 12.3 dello Statuto in vigore alla data della presente Relazione, a norma del quale l'Assemblea è regolarmente costituita con la presenza di tanti soci che rappresentino almeno la metà del capitale sociale, e delibera validamente con il voto favorevole di almeno il 70% del capitale sociale rappresentato in Assemblea, per le delibere aventi ad oggetto: (i) aumenti di capitale, o emissioni di obbligazioni convertibili o di altri strumenti finanziari convertibili, o che diano diritto a ricevere, a qualsiasi titolo, azioni della Società, con esclusione del diritto di opzione, o anche ove non vi sia esclusione di tale diritto, se emessi ad un prezzo unitario di emissione che non sia stato calcolato sulla base del fair market value della Società tenendo conto del prezzo medio di borsa dei sei mesi antecedenti alla data di convocazione del Consiglio di Amministrazione che abbia deliberato in ordine alla proposta di aumento di capitale o di emissione di obbligazioni o di altri titoli di cui al presente punto (i); (ii) fusioni o scissioni cui partecipino società non interamente possedute dalla Società; (iii) modifiche dello statuto della Società concernenti (a) l'oggetto sociale; (b) la nomina di organi sociali; o (c) i diritti dei soci, ivi inclusa, a titolo esemplificativo e non esaustivo, ogni maggioranza qualificata; e (iv) la richiesta di esclusione volontaria dalle negoziazioni.

Ai sensi dell'Art. 8 dello Statuto, le Assemblee ordinarie e straordinarie sono tenute, di regola, nel comune dove ha sede la Società, salva diversa deliberazione del Consiglio di Amministrazione, e purché in Italia ovvero in un Paese in cui la Società, direttamente ovvero tramite le sue controllate o partecipate, svolge la sua attività.

L'Assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta l'anno, per l'approvazione del bilancio, entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale ovvero entro centottanta giorni, essendo la Società tenuta alla redazione del bilancio consolidato o, comunque, quando lo richiedano particolari esigenze relative alla struttura e all'oggetto della Società.

La convocazione è fatta nei termini prescritti dalla disciplina di legge e regolamentare di tempo in tempo vigente, mediante avviso da pubblicare sul sito internet della Società, nonché con le modalità previste dalla disciplina di legge e regolamentare di tempo in tempo vigente con un preavviso non inferiore a quello minimo di legge rispetto alla data fissata per l'assemblea.

L'Assemblea ordinaria e quella straordinaria si tengono in unica convocazione.

Possono partecipare e intervenire in Assemblea coloro ai quali spetta il diritto di voto e i loro rappresentanti ai sensi della normativa di legge e di regolamento di tempo in tempo vigente.

Ai sensi dell'Art. 10 dello Statuto, coloro ai quali spetta il diritto di voto possono farsi rappresentare in Assemblea ai sensi di legge, mediante delega rilasciata secondo le modalità previste dalla normativa vigente. La delega può essere notificata alla Società anche in via elettronica, mediante trasmissione per posta elettronica secondo le modalità indicate nell'avviso di convocazione.

L'Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o, in caso di sua assenza o impedimento, dal Vice Presidente o dall'Amministratore Delegato, se presenti, o in mancanza di questi l'Assemblea elegge il proprio Presidente.

Lo svolgimento delle Assemblee è disciplinato da apposito Regolamento assembleare che è stato approvato con delibera dell'Assemblea del 1 ottobre 2013 ed è in vigore dal 16 dicembre 2013.

Il Regolamento Assembleare è stato adottato al fine di disciplinare l'ordinato e funzionale svolgimento delle riunioni assembleari nonché di agevolare l'esercizio dei diritti degli Azionisti, in conformità alle disposizioni legislative e regolamentari applicabili e alle raccomandazioni contenute nell'Art. 3 del Codice di Corporate Governance.

Per regolare e agevolare l'intervento degli aventi diritto, l'Art. 6 del regolamento assembleare stabilisce che i legittimati all'esercizio del diritto di voto possono chiedere la parola sugli argomenti posti in discussione una sola volta, facendo osservazioni e chiedendo informazioni. I legittimati all'esercizio del

diritto di voto possono altresì formulare proposte. Al fine di garantire un ordinato svolgimento dei lavori assembleari, il Presidente ha facoltà di stabilire, in apertura o nel corso della discussione sui singoli argomenti, un termine per la presentazione delle richieste di intervento. Il Presidente stabilisce le modalità di richiesta e di effettuazione degli interventi e l'ordine di svolgimento dei medesimi. Il Presidente, tenuto conto dell'oggetto e della rilevanza dei singoli argomenti posti in discussione, nonché del numero dei richiedenti la parola e di eventuali domande formulate dai soci prima dell'Assemblea cui non sia già stata data risposta da parte della Società, predetermina la durata degli interventi e delle repliche – di norma non superiore a dieci minuti per gli interventi ed a cinque minuti per le repliche – al fine di garantire che l'Assemblea possa concludere i propri lavori in un'unica riunione.

Il regolamento assembleare è disponibile sul sito internet della Società www.monclergroup.com nella sezione "Governance/Documenti e procedure", al quale si rinvia comunque per ogni ulteriore dettaglio.

Nel corso dell'Esercizio si è tenuta un'Assemblea in data 11 giugno 2020 in sede ordinaria e straordinaria. L'intervento in Assemblea dei soci è avvenuto mediante il rappresentante designato ai sensi dell'Art. 135 undecies del TUF, individuato in Spafid S.p.A. in quanto il Consiglio si è avvalso della facoltà di cui all'Art. 106, comma 4, del D. Legge n. 18 del 17 marzo 2020 in considerazione della situazione emergenziale. In sede ordinaria l'Assemblea ha approvato il bilancio relativo all'esercizio al 31 dicembre 2019 e la destinazione dell'utile di esercizio, ha espresso il proprio voto favorevole vincolante sulla prima Sezione della Relazione in materia di Politica di Remunerazione e sui Compensi corrisposti e il proprio voto favorevole non vincolante sulla seconda Sezione della Relazione predetta, ha nominato il Collegio Sindacale in carica alla data della Relazione, determinando il relativo compenso, ha approvato il Piano di Performance Shares 2020 e ha autorizato l'acquisto e la disposizione di azioni proprie; infine, in sede straordinaria, ha approvato la proposta di conferire delega al Consiglio per l'aumento di capitale sociale al servizio del Piano predetto. Nel corso di tale Assemblea, inoltre, è stato fornito un aggiornamento sulle azioni intraprese per affrontare l'emergenza sanitaria e la conseguente crisi economica; in particolare è stato dato un aggiornamento sulla situazione della rete vendita Moncler a livello mondiale.

Di seguito si rappresenta il livello di partecipazione degli Azionisti alle Assemblee dell'ultimo triennio.

La Società fa parte dell'indice FTSE-MIB di Borsa Italiana, a decorrere dal 24 marzo 2014, avendo raggiunto in esito alla quotazione sul MTA una capitalizzazione di mercato che, alla data della presente Relazione, è pari ad Euro 13,07 milardi.

Nel corso dell'Esercizio non si sono verificate ulteriori variazioni significative della capitalizzazione di mercato della Società. Per quanto riguarda le modifiche della compagine sociale di Moncler, si rimanda a quanto evidenziato nel precedente paragrafo 2 (g).

16. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO

Il Presidente e Amministratore Delegato Remo Ruffini è assistito da un Comitato Strategico composto, oltre che dallo stesso Presidente e Amministratore Delegato (Presidente del Comitato), dall'Amministratore Esecutivo e Chief Corporate & Supply Officer, dall'Amministratore Esecutivo e Chief Marketing & Operating Officer, dall'Operation and Supply Chain Director, Francesca Bacci, e dal Senior Director Retail and Business Development, Andrea Tieghi.

Il Comitato Strategico assiste, con funzioni consultive, il Presidente e Amministratore Delegato, supportandolo su base continuativa nella definizione e attuazione delle linee strategiche, svolgendo un'attività di collegamento e di condivisione tra le principali aree strategiche della Società e del Gruppo, assicurando uniformità e condivisione dei valori fondanti Moncler, ovvero unicità, esclusività, trasversalità, qualità ed innovazione. In particolare, il Comitato Strategico si riunisce periodicamente per contribuire a definire la pianificazione operativa e di business, lo sviluppo del prodotto e delle collezioni, la gestione della rete retail e delle strutture locali (c.d. Regions), l'organizzazione di eventi, l'apertura di nuovi punti vendita e l'ingresso in nuovi mercati, anche attraverso la stipula di joint venture.

17. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

Successivamente alla data di chiusura dell'Esercizio, non si sono verificati cambiamenti nella struttura di corporate governance della Società.

Si segnala che il Consiglio di Amministrazione il 6 dicembre 2020, ha approvato all'unanimità il progetto di aggregazione di Sportswear Company S.p.A. ("SPW") società titolare del marchio Stone Island, in Moncler i cui termini sono disciplinati dall'Accordo Quadro (rispetto al quale si rinvia al precedente paragrafo 2, lett. g "Accordi tra azionisti" della Relazione) sottoscritto tra Moncler, da un lato, e Rivetex S.r.l., (società riconducibile a Carlo Rivetti titolare di una partecipazione pari al 50,10% del capitale di SPW) e altri soci di SPW riconducibili alla famiglia Rivetti (e, in particolare, Alessandro Gilberti, Mattia Riccardi Rivetti, Ginevra Alexandra Shapiro e Pietro Brando Shapiro) (congiuntamente, i "Soci SPW"), titolari complessivamente del 19,90% del capitale di SPW.

Il corrispettivo per l'acquisto delle azioni verrà versato per cassa da Moncler, fermo restando che al closing i Soci SPW si sono impegnati a sottoscrivere, per un controvalore pari al 50% del corrispettivo, 10,7 milioni di azioni di nuova emissione Moncler valorizzate in base agli accordi raggiunti in misura pari a Euro 37,51 per azione (che corrisponde al prezzo medio degli ultimi 3 mesi).

È inoltre previsto che Carlo Rivetti, a seguito dell'esecuzione dell'operazione, entri a far parte del Consiglio di Amministrazione di Moncler.

Poiché l'obiettivo di Moncler è quello di acquisire alla data del closing dell'operazione l'intero capitale sociale di SPW, l'Accordo Quadro definisce altresì un percorso volto a consentire, nel rispetto ed in esecuzione dei patti in essere tra i soci di SPW e del suo statuto, l'adesione all'operazione anche da parte di Temasek Holdings (Private) Limited, società internazionale di investimenti con sede a Singapore ("Temasek") che, attraverso un proprio veicolo di investimento, detiene la residua partecipazione pari al 30% del capitale sociale di SPW.

In particolare, in base a quanto previsto nell'Accordo Quadro, Temasek avrà diritto di aderire all'operazione agli stessi termini convenuti con Carlo Rivetti e con gli altri Soci SPW, fatta unicamente

eccezione per la facoltà, riservata alla sola Temasek, di decidere se e in quale misura sottoscrivere azioni Moncler di nuova emissione nei limiti del 50% del corrispettivo in denaro ricevuto. Nel caso in cui Temasek esprima la preferenza per un corrispettivo solo in cassa, l'esborso complessivo per Moncler sarà pari a Euro 748 milioni. Diversamente, Temasek potrà sottoscrivere sino ad un massimo di n. 4,6 milioni di azioni di nuova emissione di Moncler, sempre al prezzo di Euro 37,51 per azione.

Temasek, che detiene sia partecipazioni in SPW che in Moncler (in quest'ultima sia tramite la Ruffini Partecipazioni che direttamente), ha espresso apprezzamento per l'operazione di aggregazione e sul razionale che l'ha ispirata. Le azioni rivenienti dall'aumento di capitale saranno assoggettate ad un vincolo di lock up, che si applicherà per i 12 mesi successivi alla loro sottoscrizione e, solo per il 50% delle stesse, anche per i successivi 6 mesi.

L'operazione è subordinata al verificzarsi di condizioni sospensive ovvero i nulla osta delle autorità antitrust competenti e l'approvazione da parte dell'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Moncler dell'aumento di capitale riservato in opzione ai Soci SPW.

Alla data della Relazione, tutte le parti coinvolte nella operazione di aggregazione stanno lavorando sulla finalizzazione degli accordi entro il 31 marzo 2021 per procedere al consolidamento di Stone Island in Moncler dal 1 aprile 2021.

18. CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 22 DICEMBRE 2020 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha portato all'attenzione del Consiglio e, per quanto di propria competenza, al Collegio Sindacale, le raccomandazioni formulate nella lettera (le "Lettera") inviata in data 22 dicembre 2020 dal Presidente del Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana (il "Comitato"), soffermandosi sulle aree critiche ivi individuate. Tali raccomandazioni sono state altresì portate all'attenzione del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità i quali si sono soffermati in particolar modo sulle criticità di propria rispettiva competenza.

Rispetto alla prima area e quindi all'integrazione della sostenibilità dell'attività di impresa nella definizione delle strategie, del SCIGR e della politica di remunerazione, si rammenta che Moncler è da sempre impegnata rispetto alle tematiche di sostenibilità e che tale impegno si basa su una solida corporate governance, una gestione integrata dei rischi e sul dialogo con gli stakeholder; Moncler ritiene che il modo in cui viene condotto il business, il contributo dato alla Società nel suo complesso e il rispetto degli impegni assunti determinino il vero valore di un'azienda. Inoltre, per quanto concerne la politica di remunerazione, si rammenta che il sistema retributivo è stato integrato con gli obiettivi legati alla sostenibilità e che pertanto la remunerazione del top management è stata allineata alla strategia di sostenibilità perseguita dall'azienda, in linea con le indicazioni del Codice di Corporate Governance, al fine di creare valore per gli Azionisti nel medio-lungo periodo; inoltre, il Piano di Perfomance Shares 2020, approvato dall'Assemblea dell'11 giugno 2020 prevede un articolato set di indicatori di performance che ha sostituito, attraverso nuovi KPIs finanziari e un "ESG Performance Indicator" (legato a specifici obiettivi del Piano di Sostenibilità), il precedente KPI singolo (EPS), per determinare sia le performance reddituali e di generazione di cassa–-, sia le performance ESG della Società. Con riferimento agli obiettivi di sostenibilità, infatti, in tale Piano sono stati inclusi gli impegni del Fashion Pact (cui Moncler ha aderito in data 23 agosto 2019) nonché la permanenza di Moncler nel Dow Jones Sustainability Index (all'interno delquale la Società si è confermata, anche nel 2020, al primo posto come Industry Leader del settore "Textiles, Apparel & Luxury Goods" World and Europe), focalizzati sulla "carbon neutrality", sulla riduzione della plastica monouso e sul riciclo del nylon pre-consumer. Per ogni informazione relativa all'approccio adottato da Moncler rispetto ai temi di sostenibilità si rinvia alla Dichiarazione non Finanziaria pubblicata da Moncler sul sito www.monclergroup.com Sezione Sostenibilità.

Con riferimento, invece, alla seconda area critica individuata dalla Lettera, attinente alla qualità dell'informativa consiliare, il Consiglio ha preso atto che la trasmissione della documentazione ai Consiglieri e ai Sindaci è curata dalla Segreteria degli Affari Societari che vi provvede in coordinamento con il Presidente con congruo anticipo rispetto alla data delle riunioni, tenendo adeguatamente conto dell'eventuale urgenza connessa a determinati argomenti. Di prassi, è stato ritenuto congruo un preavviso di 3 giorni antecedenti alla data della riunione del Consiglio per l'invio della documentazione. Tale preavviso è stato normalmente rispettato.

La terza area critica individuata nella Lettera concerne l'applicazione dei criteri di indipendenza raccomandati dal Codice. L'indipendenza degli Amministratori è sempre stata cruciale per Moncler: la Società è sempre stata trasparente e ha sempre riportato i risultati delle verifiche svolte sull'indipendenza, nell'ambito delle quali è sempre stata garantita la corretta applicazione dei criteri del Codice di Autodisciplina (e dall'eserczio corrente del Codice di Corporate Governance); a tale riguardo si segnala che non si è proceduto alla disapplicazione di uno o più criteri di indipendenza su base individuale. Si ricorda che alla data della Relazione il Consiglio di Amministrazione è composto da 8 membri su 11 in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal combinato disposto degli Art. 147-ter, comma 4 e 148, comma 3, del TUF, nonché ai sensi delle disposizioni del Codice di Autodisciplina. Da ultimo si rileva che nel corso dell'esercizio 2021 il Consiglio provvederà a definire ex ante i criteri quantitativi e/o qualitativi da utilizzare per la valutazione della significatività dei rapporti oggetto di esame.

Rispetto alla quarta area relativa alla nomina e alla successione degli Amministratori, si rileva che le attività svolte dal Comitato per le Nomine e la Remunerazione sono debitamente indicate nella Relazione; rispetto al processo di nomina degli organi sociali, il Comitatato suddetto, in occasione del rinnovo del Consiglio di Amministrazione in carica alla data della Relazione, ha esaminato e espresso il proprio parere favorevole, preventivamente rispetto al Consiglio, con riferimento al parere di orientamento agli Azionisti sulla dimensione e sulla composizione del Consiglio che è stato sottoposto all'Assemblea del 16 aprile 2019. Quanto al piano di successione per gli Amministratori Esecutivi, si rammenta che la Società ha adottato un Leadership Continuity Plan volto ad assicurare la stabilità del governo societario del Gruppo nonché la continuità della sua gestione operativa nel caso di anticipata cessazione e/o interruzione degli incarichi di Amministratori Esecutivi, ivi incluso l'incarico di Chief Executivr Officer, e del Top Management. Tale piano è dunque volto a mitigare i rischi conseguenti ai casi sopra indicati, contenendo gli effetti negativi di eventuali discontinuità gestionali. Nel corso dell'esercizio 2021 il Consiglio, con l'ausilio del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, valuterà l'opportunità di adottare eventualmente un piano di successione.

Con riferimento alle raccomndazioni relative alle politiche di remunerazione, si rinvia alla Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui compensi corrisposti (disponibile nel sito www.monclergroup.com nella Sezione "Governance/Assemblea degli Azionisti" e "Governance/Remunerazione) nella quale, tra l'altro, sono state fornite chiare indicazioni in merito all'individuazione del peso della componente variabile nonché le opportune informazioni relativamente agli obiettivi di performance di medio-lungo termine che includono anche parametri di natura non finanziaria.

* * *

Milano, 18 febbraio 2021

Moncler S.p.A. per il Consiglio di Amministrazione il Presidente Remo Ruffini

TABELLE

TABELLA 1: INFORMAZIONE SUGLI ASSETTI SOCIETARI

Struttura del capitale
N° azioni % rispetto al
capitale sociale
Quotato
(indicare i
mercati)/non
quotato
Diritti ed
obblighi
Azioni ordinarie 258.352.624 100% MTA -
Azioni con
diritto di voto
limitato
- - - -
Azioni prive del
diritto di voto
- - - -
Altri strumenti finanziari
Quotato
(indicare i
mercati)/non
quotato

Categoria delle azioni
strumenti in
a servizio della
circolazione
conversione\esercizio
N° azioni a servizio
della
conversione\esercizio
Obbligazioni
convertibili
- - - -
Warrant - - - -
Partecipazioni rilevanti nel capitale
Dichiarante Azionista diretto N° azioni Quota
%
su
capitale
ordinario
Remo Ruffini Ruffini Partecipazioni 58.015.013 22,489%
Remo Ruffini 151.648 0,059%
58.166.661 22,548%
Blackrock Inc. BlackRock (Netherlands) B.V. 24.967 0,010%
BlackRock (Singapore) Limited 308 0,000%
Partecipazioni rilevanti nel capitale
Dichiarante Azionista diretto N° azioni Quota
%
su
capitale
ordinario
BlackRock Advisors (UK)
Limited
1.333.243 0,516%
BlackRock Advisors, LLC 121.670 0,047%
BlackRock Asset
Management
Canada Limited
153.984 0,060%
BlackRock Asset Management
Deutschland AG
318.247 0,123%
BlackRock Asset Management
North Asia
Limited
1.034 0,000%
BlackRock Financial
Management, Inc.
34.714 0,013%
BlackRock Fund Advisors 2.543.705 0,985%
BlackRock Institutional Trust
Company, National Association
2.816.545 1,090%
BlackRock International Limited 62.137 0,024%
BlackRock Investment
Management (Australia) Limited
81.465 0,032%
BlackRock Investment
Management (UK)
Limited
5.490.354 2,125%
BlackRock Investment
Management, LLC
236.917 0,092%
BlackRock Japan Co., Ltd. 131.839 0,051%
13.351.129 5,168%
Capital Research and
Management Company
13.058.403 5,05%
Invesco Limited Invesco Advisers Inc 7.731.210 2,9925%
Invesco Capital Management
LLC
9.731 0,0038%
Incesco Asset Management
Japan Limited
1.291 0,0005%
Partecipazioni rilevanti nel capitale
Dichiarante Azionista diretto N° azioni Quota
%
su
capitale
ordinario
7.742.232 2,9967%
Morgan Stanley Morgan Stanley Asia Limited 7.716.725 3,016%
Moncler (azioni proprie) 5.585.803 2,2%
Norges Bank 5,271,920 2.041%
GIC
Private Limited
2.408.174 0,93%
Banca d'Italia 2.584.460 1,001%

TABELLA 2: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI COMITATI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Comitato
Controllo,
Rischi e
Sostenibilità
Comitato
Nomine e
Remun.
Comitato
Operazioni
con parti
correlate
Carica Componenti Anno di
nascita
Data di
prima
nomina *
In carica
da
In
carica
fino a
Lista
**
Esec Non
esec.
Indip.
Codice
Indip.
TUF
N. altri
incarichi
***
(*) (*) (**) (*) (**) (*) (**)
1.Presidente e
Amministratore
Delegato ◊
Ruffini Remo 1961 01.10.2013 20.04.2016 Ass. appr.
Bil. 2021
M X - 14/14
2.Vice-Presidente ○ De Benedetti
Marco
1962 01.10.2013 20.04.2016 Ass. appr.
Bil. 2021
M X X X 1 14/13 4/4 P 6/7 M
3.Amministratore Alessandri Nerio 1961 04.11.2013 20.04.2016 Ass. appr.
Bil. 2021
M X X X 13/14
4.Amministratore
Delegato
Eggs Roberto 1965 16.04.2019 16.04.2019 Ass. appr.
Bil. 2021
M X 13/14
5.Amministratore Galateri di
Genola Gabriele
1947 07.07.2014 20.04.2016 Ass. appr.
Bil. 2021
M X X X 2 12/14 4/4 M
6.Amministratore Gritti
Alessandra
1961 16.04.2019 16.04.2019 Ass. appr.
Bil. 2021
M X X X 2 14/14 7/7 M
7.Amministratore Moriani Diva 1968 15.12.2014 20.04.2016 Ass. appr.
Bil. 2021
M X X X 2 14/14 7/7 P 6/6 M
8.Amministratore Morgon Virginie 1969 01.10.2013 20.04.2016 Ass. appr.
Bil. 2021
M X X X 2 14/14 3/6(#) P
9.Amministratore Phair Stephanie 1978 20.04.2016 20.04.2016 Ass. appr.
Bil. 2021
M X X X 3 12/14
10. Amministratore Pianaroli Guido 1952 20.04.2016 20.04.2016 Ass. appr.
Bil. 2021
m X X X 13/14 4/4 M 6/6 M
11. Amministratore
Delegato
Santel Luciano 1956 20.04.2016 20.04.2016 Ass. appr.
Bil. 2021
M X 14/14
--------------------------------AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO--------------------------------
Amministratore -
N. riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 14# Comitato Controllo, Rischi e
Sostenibilità: 4 ##
Comitato Nomine e
Remunerazione: 7
###
Comitato Operazioni
con Parti Correlate:6
Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex
Art.
147-ter
TUF): 1,0% del capitale sociale

NOTE

I simboli di seguito indicati devono essere inseriti nella colonna "Carica":

• Questo simbolo indica l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

◊ Questo simbolo indica il principale responsabile della gestione dell'emittente (Chief Executive Officer o CEO).

○ Questo simbolo indica il Lead Independent Director (LID).

* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'emittente.

** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza; "CdA": lista presentata dal CdA).

*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni (N.B. per completezza, nella colonna "Altri Incarichi" sono stati indicati altresì gli incarichi rivestiti da ciascun Amministratore all'interno di società commerciali a prescindere dalle rispettive dimensioni). Nella Relazione sulla corporate governance gli incarichi sono indicati per esteso.

(*). In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni rispettivamente del CdA e dei comitati (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).

(**). In questa colonna è indicata la qualifica del consigliere all'interno del Comitato: "P": presidente; "M": membro.

Il numero delle riunioni del Consiglio di Amministrazione nella composizione alla data della Relazione è pari a 14.

Il numero delle riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità nella composizione alla data della Relazione è pari a 4.

Il numero delle riunioni del Comitato Nomine e Remunerazione nella composizione alla data della Relazione è pari a 7.

(#) Virginie Morgon ha partecipato e presieduto tutte e 4 le riunioni del Comitato per le Operazioni per Parti Correlate. Le restanti 3 riunioni hanno riguardato l'operazione di aggregazione di Stone Island in Moncler che si è qualificata come operazione di maggiore rilevanza; pertanto tali riunioni sono state presiedute da Marco De Benedetti che ha sostituito Virginie Morgon ai fini del rilascio da parte del relativo parere rispetto all'operazione predetta.

TABELLA 3: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE

Collegio sindacale
Carica Componenti Anno di
nascita
Data di
prima
nomina *
In carica da In carica fino a Lista
**
Indip. Codice Partecipazione alle
riunioni del Collegio
***
N. altri incarichi
****
Presidente Losi Riccardo 1967 20.04.2017 20.04.2017 Ass. appr. Bil.
2022
m X 13/13 1
Sindaco
effettivo
Carolyn Dittmeier 1956 11.06.2020 11.06.2020 Ass. appr. Bil.
2022
M X 13/13 2
Sindaco
effettivo
Nadia Fontana 1961 11.06.2020 11.06.2020 Ass. appr. Bil.
2022
M X 13/13 8
Sindaco supplente Banfi Lorenzo Mauro 1959 12.10.2011 11.06.2020 Ass. appr. Bil.
2022
M X -
Sindaco supplente Albizzati Federica 1969 20.04.2017 11.06.2020 Ass. appr. Bil.
2022
m X -
-----------------SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO-----------------
Sindaco Effettivo Valenti Mario 1942 12.10.2011 20.04.2017 Ass. appr. Bil.
2019
M X 4/4
Sindaco Effettivo Suffriti Antonella 1960 29.04.2014 20.04.2017 Ass. appr. Bil.
2019
M X 4/4
Numero riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 13#
Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex
Art.
148 TUF): 1,0% del capitale sociale

NOTE

* Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel collegio sindacale dell'emittente.

** In questa colonna è indicata lista da cui è stato tratto ciascun sindaco ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza).

*** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del collegio sindacale (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).

****In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato ai sensi dell'Art. 148-bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'Art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob. # Il numero include le 9 riunioni del Collegio Sindacale in carica alla data della Relazione e 4 riunioni del Collegio Sindacale in carica sino all'11 giugno 2020.

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.