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Moncler

Annual Report Mar 29, 2016

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE

al 31 dicembre 2015

Dati societari 1
RELAZIONE SULLA GESTIONE PER L'ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2015 2
Sezione prima 3
Lettera agli azionisti 4
Highlights finanziari 6
Organi sociali 8
Organigramma al 31 dicembre 2015 9
Composizione del Gruppo 10
Il marchio Moncler 12
Filosofia e valori 15
Strategia 17
Modello di business 18
Risorse umane 26
Sostenibilità 28
Moncler e i mercati azionari 30
Sezione seconda 32
Premessa 33
Andamento della gestione del Gruppo Moncler 34
Andamento della gestione della capogruppo Moncler SpA 41
Principali rischi 43
Corporate governance 47
Operazioni con parti correlate 48
Operazioni atipiche e/o inusuali 48
Azioni proprie 48
Fatti di rilievo avvenuti nel corso dell'esercizio 2015 48
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 50
Evoluzione prevedibile della gestione 50
Altre informazioni 51
Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2015 53
BILANCIO CONSOLIDATO 54
PROSPETTI DEL BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO MONCLER 55
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO 60
1. Informazioni generali sul Gruppo 60
2. Sintesi dei principali principi contabili utilizzati nella redazione del bilancio consolidato 63
3. Area di consolidamento 79
4. Commento alle principali voci del prospetto di conto economico consolidato 80
5. Commento alle principali voci della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata 86
6. Informazioni di segmento 101
7. Impegni e garanzie prestate 101
8. Passività potenziali 102
9. Informazioni sui rischi finanziari 102
10. Altre informazioni 106
11. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 112
BILANCIO D'ESERCIZIO 114
PROSPETTI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO DI MONCLER SPA 115
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO 120
1. Informazioni generali 120
2. Principi contabili significativi 122
3. Commenti al conto economico 135
4. Commenti alla situazione patrimoniale e finanziaria 138
5. Impegni e garanzie prestate 149
6. Passività potenziali 149
7. Informazioni sui rischi finanziari 149
8. Altre informazioni 152
  1. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio ................................................................. 158

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS 58/98 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS 58/98 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO D'ESERCIZIO RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

DATI SOCIETARI

Sede legale

Moncler S.p.A. Via Enrico Stendhal, 47 20144 Milano – Italia

Sede amministrativa

Via Venezia, 1 35010 Trebaseleghe (Padova) – Italia Tel. +39 049 9323111 Fax. +39 049 9323339

Dati legali

Capitale sociale deliberato e sottoscritto Euro 50.024.891,60 P.IVA, Codice fiscale e n° iscrizione C.C.I.A.A.: 04642290961 Iscr. R.E.A. di Milano n° 1763158

Showroom

Milano Via Solari, 33 Milano Via Stendhal, 47 Parigi Rue du Faubourg St. Honoré, 7 New York 568 Broadway suite 306 Tokyo 5-4-46 Minami-Aoyama Omotesando Minato-Ku

RELAZIONE SULLA GESTIONE PER L'ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2015

Sezione Prima

Lettera agli azionisti Highlights Finanziari Organi Sociali Organigramma al 31 dicembre 2015 Composizione del Gruppo Il marchio Moncler Filosofia e Valori Strategia Modello di business Risorse umane Moncler e i mercati finanziari

Sezione Seconda

Premessa Andamento della gestione del Gruppo Moncler Andamento della gestione della Capogruppo Moncler S.p.A. Principali Rischi Corporate Governance Operazioni con parti correlate Operazioni atipiche e/o inusuali Azioni proprie Fatti di rilievo avvenuti nel corso dell'esercizio Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio Evoluzione prevedibile della gestione Altre informazioni Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2015

Sezione prima

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2015 3

LETTERA AGLI AZIONISTI

Cari azionisti,

Nel mese di dicembre di quest'anno Moncler ha celebrato i due anni dalla quotazione e lo ha fatto, non solo mantenendo tutte le promesse fatte allora al mercato, bensì rispettandole con un anno di anticipo. In questo biennio di solida crescita abbiamo, infatti, inaugurato 66 nuovi negozi diretti in tutto il mondo, abbiamo consolidato la nostra presenza nei mercati "core" e rafforzato il brand in quelli meno maturi. Abbiamo portato un mercato importante come la Corea sotto il nostro controllo diretto. Siamo presenti nei migliori multibrand al mondo e abbiamo inaugurato prestigiosi negozi in location strategiche che ci stanno dando ottime soddisfazioni. In questa direzione s'inserisce l'apertura dell'importante negozio flagship, lo scorso ottobre, a Ginza, nel quartiere del lusso di Tokyo, che conferma la bontà della nostra strategia retail.

Il 2015 si è chiuso con un fatturato pari a Euro 880 milioni, ancora in crescita a doppia cifra (+27% a tassi di cambio correnti, +19% a tassi di cambio costanti). Tutti i mercati hanno mostrato incrementi importanti e sono particolarmente soddisfatto del nostro sviluppo in Asia, del consolidamento in Europa e dei segnali positivi che stiamo ricevendo dal consumatore Italiano, dopo anni di generale difficoltà per il nostro Paese. L'EBITDA è stato pari a Euro 300 milioni con una crescita del 29% ed un'incidenza sul fatturato del 34%. Molto positiva anche la crescita dell'utile netto che si è attestato a Euro 167,9 milioni (+29%) e la generazione di cassa. A fine dicembre l'indebitamento di Moncler è stato pari a Euro 49,6 milioni in diminuzione di Euro 61,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2014.

A fine dicembre Moncler conta 173 negozi monomarca a gestione diretta e 34 monomarca wholesale. Questi punti vendita rappresentano un asset unico per il nostro Gruppo: siamo posizionati nelle migliori vie del lusso e nei principali luxury mall a livello mondiale.

Ma come sempre non ci fermiamo ed anzi vogliamo fare sempre di più e sempre meglio. Penso che possiamo lavorare ancora di più su questi negozi, sia per rafforzare la relazione con i nostri clienti sia per attrarne di nuovi. Il consumatore è centrale nella strategia di sviluppo di Moncler: il nostro obiettivo è continuare a stupirlo con un prodotto di altissima qualità, contemporaneo ed innovativo, con un servizio eccellente, selettivo e personalizzato, e con un linguaggio unico e allo stesso tempo universale.

Vogliamo continuare a consolidare le nostre eccellenze. Rafforzare la presenza di Moncler nei mercati e nei segmenti più consolidati e nel contempo continuare in uno sviluppo selettivo del brand. Abbiamo una leadership riconosciuta nel capospalla in piuma di alto di gamma, ma sappiamo che il nostro consumatore ci cerca anche per altri prodotti a partire dalla maglieria e dalle calzature. Abbiamo intrapreso diversi progetti in questa direzione e sono estremamente fiducioso che porteranno risultati importanti.

Ma in Moncler pensiamo sia tanto importante il raggiungimento dell'obiettivo quanto il modo in cui lo raggiungiamo. Sono quindi estremamente soddisfatto della pubblicazione del nostro

primo Bilancio di Sostenibilità e del Piano di Sostenibilità, un primo passo in un cammino sicuramente lungo ma sul quale tutta l'azienda è fortemente impegnata e concentrata.

Nonostante lo scenario internazionale rimanga incerto, sono profondamente convinto che l'unicità del nostro brand, unito ad una strategia chiara e di lungo periodo ed ad un management team coeso e appassionato, ci permetterà anche nel 2016 di proseguire nel nostro percorso di crescita e di continuare a creare valore per tutti i nostri stakeholder. "Veloce ma senza fretta" è da sempre il mio motto!

Il Presidente e Amministratore Delegato Remo Ruffini

HIGHLIGHTS FINANZIARI

Ricavi

EBITDA1

EBIT

Utile netto

Milioni di euro

Investimenti Netti2

Capitale circolante netto

Milioni di euro

Free Cash Flow

Indebitamento Finanziario Netto

Milioni di euro

Milioni di euro

Milioni di euro

2 Al netto della vendita di immobilizzazioni materiali ed immateriali.

ORGANI SOCIALI

Consiglio di Amministrazione

Remo Ruffini Presidente Virginie Sarah Sandrine Morgon (2) Nerio Alessandri (1) (2) (3) Vivianne Akriche (3) Alessandro Benetton (1) Christian Gerard Blanckaert Sergio Buongiovanni Marco Diego De Benedetti (2) (3) Gabriele Galateri di Genola (1) (2) (3) (4) Diva Moriani (1) (2) (3) Pier Francesco Saviotti

Collegio sindacale

Mario Valenti Presidente Antonella Suffriti Sindaco effettivo Raoul Francesco Vitulo Sindaco effettivo Lorenzo Mauro Banfi Sindaco supplente Stefania Bettoni Sindaco supplente

Revisori esterni

KPMG S.p.A.

(1) Amministratore Indipendente

(2) Comitato Nomine e Remunerazione

(3) Comitato Controllo e Rischi

(4) Lead Indipendent Director

ORGANIGRAMMA AL 31 DICEMBRE 2015

Moncler S.p.A. 51%
Moncler Lunettes S.r.I. in
liquidazione
100%
Industries S.p.A. 5%
Moncler Shanghai
Commercial Co Ltd
100% 100% Moncler USA Inc 95% Moncler Brasil Comércio
de moda e acessòrios
Moncler Asia Pacific Ltd 99,99% 100% Moncler France S.à.r.l. 100% Ltda.
Moncler USA Retail LLC
Moncler Japan
Corporation
51% 100% Industries Textilvertrieb
GmbH
51% Moncler Sylt GmbH
Moncler UK Ltd 100% 99% 1%
Industries Yield S.r.I.
Moncler Denmark ApS 100% 100% Moncler Belgium S.p.r.l.
Moncler Hungary KFT 100% 100% Moncler Holland B.V.
Moncler CZ S.r.o. in
liquidazione
100% 50.1% Moncler Enfant S.r.I.
in liquidazione
Moncler Istanbul Giyim ve
Tekstil Ticaret Ltd. Sti.
51% 100% Moncler España SL
Moncler Taiwan Limited 100% 100% Moncler Suisse SA 51% Ciolina Moncler AG
Moncler Prague s.r.o. 100% 99.99% 0.01%
Moncler Rus LLC
Moncler Shinsegae Inc. 51% 100% Moncler Canada Ltd
Moncler Middle East FZ-
LLC.
100% 70% White Tech S.p.zo.o
Moncler Singapore Pte.
Limited
100%

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO

Il bilancio consolidato del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2015 include Moncler S.p.A. (Capogruppo), Industries S.p.A. e 30 società controllate consolidate nelle quali la Capogruppo detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto, sulle quali esercita il controllo o dalle quali è in grado di ottenere benefici in virtù del suo potere di governarne le politiche finanziarie ed operative.

Moncler S.p.A. Società Capogruppo proprietaria del marchio Moncler
Industries S.p.A. Società sub holding, direttamente coinvolta nella gestione delle
società estere e dei canali distributivi (DOS, Showroom) in Italia
e licenziataria del marchio Moncler
Industries Textilvertrieb GmbH Società che gestisce negozi monomarca a gestione diretta (DOS) e
promuove prodotti in Germania ed Austria
Moncler Belgium S.p.r.l. Società che gestisce DOS in Belgio
Moncler Denmark ApS Società che gestisce DOS in Danimarca
Moncler España SL Società che gestisce DOS in Spagna
Moncler France S.à.r.l. Società che gestisce DOS e promuove prodotti in Francia
Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil
Ticaret Ltd. Sti.
Società che gestisce DOS in Turchia
Moncler Holland B.V. Società che gestisce DOS in Olanda
Moncler Hungary KFT Società che gestisce DOS in Ungheria
Moncler Prague s.r.o. Società che gestisce DOS in Repubblica Ceca
Moncler Rus LLC Società che gestisce DOS in Russia
Moncler Suisse SA Società che gestisce DOS in Svizzera
Ciolina Moncler AG Società che gestisce DOS in Svizzera
Moncler Sylt Gmbh Società che gestisce DOS nell'isola di Sylt
Moncler UK Ltd Società che gestisce DOS nel Regno Unito
Moncler Brasil Comércio de moda e
acessòrios Ltda.
Società che gestisce DOS in Brasile
Moncler Canada Ltd Società che gestisce DOS in Canada
Moncler USA Inc Società che distribuisce e promuove prodotti in Nord America
Moncler USA Retail LLC Società che gestisce DOS in Nord America
Moncler Asia Pacific Ltd Società che gestisce DOS ad Hong Kong e a Macau
Moncler Japan Corporation Società che gestisce DOS e distribuisce e promuove prodotti in
Giappone
Moncler Shanghai Commercial Co.
Ltd
Società che gestisce DOS in Cina_______
Moncler Shinsegae Inc. Società che gestisce DOS e distribuisce e promuove prodotti in
Corea del Sud
Moncler Singapore Pte. Limited Società che gestisce DOS in Singapore
Moncler Taiwan Limited Società che gestisce DOS in Taiwan
Moncler Enfant S.r.l. in
liquidazione
Società che distribuiva e promuoveva prodotti della linea
Moncler Baby e Junior
Moncler Lunettes S.r.l. in
liquidazione
Società che svolge attività di coordinamento nella produzione e
commercializzazione di prodotti di occhialeria a marchio Moncler
White Tech Sp.zo.o. Società che svolge attività di controllo qualità sulla piuma
Moncler CZ S.r.o. in liquidazione Società non operativa in liquidazione
Moncler Middle East FZ-LLC Società non operativa
Industries Yield S.r.l. Società
che
svolge
attività
di
confezione
di
prodotti
di
abbigliamento

IL MARCHIO MONCLER

Il marchio Moncler nasce nel 1952 a Monestier-de-Clermont, sulle montagne vicino a Grenoble, con una vocazione per i capi sportivi destinati alla montagna. Moncler ha, infatti, realizzato nel 1954 il primo piumino di nylon e piuma. Nello stesso anno, i prodotti Moncler vengono scelti dalla spedizione italiana sul K2 e nel 1955 dalla spedizione francese sul Makalù. Nel 1968 il marchio acquisisce ulteriore visibilità, in quanto Moncler diventa fornitore ufficiale della squadra francese di sci alpino in occasione delle olimpiadi invernali di Grenoble.

Negli anni '80 i capi a marchio Moncler si diffondono, diventando di uso quotidiano in contesti urbani: da subito protagonisti di un vero fenomeno di moda tra i consumatori più giovani.

A partire dal 2003, con l'ingresso di Remo Ruffini nel capitale del Gruppo, ha inizio un percorso di riposizionamento del marchio attraverso il quale i prodotti Moncler assumono un carattere sempre più unico ed esclusivo.

Sotto la guida di Remo Ruffini, infatti, Moncler persegue una filosofia chiara e, nel contempo, semplice: creare prodotti unici di altissima qualità, "senza tempo", versatili e innovativi. Il motto "nasce in montagna, vive in città" racconta come il marchio Moncler si sia evoluto da una linea di prodotti a destinazione d'uso prettamente sportivo a linee versatili che consumatori di ogni genere, età, identità e cultura, possono indossare in qualunque occasione.

Negli anni l'offerta di prodotti a marchio Moncler si è ampliata ed oggi spazia dal segmento dell'alta moda, con le collezioni Gamme Rouge e Gamme Bleu, caratterizzate dall'esclusività dei prodotti e dalla distribuzione limitata alle boutique più prestigiose del mondo, alle collezioni Grenoble, dove il contenuto tecnico ed innovativo è maggiore, agli Special Projects, che costituiscono i laboratori di sperimentazione, frutto di collaborazioni ad hoc con stilisti d'avanguardia, ai prodotti della collezione Main che combinano un'elevata qualità a maggiori occasioni d'uso.

Completano l'offerta una linea dedicata al business accessori (calzature "A marcher" e borse "A porter"), una linea di occhiali da sole e vista ("Moncler Lunettes") e la linea Enfant dedicata al segmento bambino (0-14 anni).

Nel 2013 Moncler si quota sul Mercato Telematico Azionario della Borsa Italiana ad un prezzo di quotazione di Euro 10,20 per azione.

Le Tappe Principali della Storia di Moncler

1952

Sulle montagne vicino a Grenoble René Ramillon and André Vincent fondano il marchio Moncler

1954

Moncler realizza il primo piumino di nylon e piuma e fornisce i prodotti per la spedizione italiana sul K2. Un anno dopo, sponsorizza anche la spedizione francese sul Makalù

1968

Moncler diventa fornitore ufficiale della squadra francese di sci alpino durante le olimpiadi invernali di Grenoble

Anni '80

I capi a marchio Moncler si diffondono in contesti urbani, diventando un vero fenomeno di moda

2003

Remo Ruffini entra nel capitale del Gruppo

2006

Nasce la collezione donna Moncler Gamme Rouge

2007

Moncler apre a Parigi, nella centralissima Rue du Faubourg Saint-Honoré, il suo primo negozio in città

2009

Nasce la collezione uomo Moncler Gamme Bleu

2010

Debutta a New York la collezione uomo/donna Moncler Grenoble

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2015 13

2013

Moncler si quota sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana

2014

Moncler fornisce l'equipaggiamento tecnico al team della spedizione "K2 – 60 Years Later"

2015

Moncler redige il suo primo Bilancio di Sostenibilità e il Piano di Sostenibilità. Viene costituita una joint venture in Corea. Si perfeziona l'acquisizione di un'unità di confezionamento in Romania con l'obiettivo di creare un polo tecnologico di ricerca e sviluppo sul capospalla in piuma e di verticalizzare una parte della produzione.

FILOSOFIA E VALORI

La filosofia e i valori propri del marchio Moncler sono fortemente correlati alla sua storia unica. Il marchio negli anni è stato protagonista di grandi scalate e di imprese esemplari. Legato da sempre allo sport, alla montagna, alla vita attiva ed alla natura più vera, Moncler ha costantemente e fedelmente fondato la sua filosofia e i suoi valori su principi solidi e semplici, che possono essere riassunti usando le parole del suo Presidente e Amministratore Delegato, Remo Ruffini.

"Non c'e presente o futuro senza un passato; il prodotto Moncler è sinonimo di un'eccellenza qualitativa che non cambia con le mode"

Moncler ha un heritage ed un posizionamento unico. Con oltre 60 anni di storia, il marchio coniuga il proprio DNA a prodotti innovativi e versatili che non seguono le mode e per questo "senza tempo"; prodotti che si ispirano a valori legati all'amore per lo sport e alla natura, con una riconosciuta eleganza ed eccellenza qualitativa.

Moncler adotta un modello di business integrato e focalizzato sul controllo della qualità con una catena del valore che gestisce e coordina direttamente le fasi a maggior valore aggiunto. La promozione di una filiera responsabile è parte integrante di questo processo.

"I negozi Moncler sono testimoni dei valori unici del brand"

La presenza nei più importanti multibrand store e department store del lusso e la selettiva localizzazione dei negozi retail nelle più prestigiose vie commerciali e località resort, assieme ad uno "store concept" distintivo e sempre coerente con il DNA di Moncler, seppure in continua evoluzione, sono chiare espressioni dei valori del brand.

"Moncler è una società globofonica: ha una visione globale ma una strategia domestica"

Moncler adotta una politica di presidio diretto sulle regioni dove è presente con management e strutture organizzative locali che, comunque, agiscono in forte coordinamento con la Capogruppo. La società, infatti, opera attraverso una struttura centrale e cinque strutture regionali (regions): Europa, Asia Pacifico, Giappone, Americhe e Corea. Moncler crede fortemente nell'importanza di aumentare e consolidare la propria presenza in ciascuna di queste aree e da sempre ha favorito l'assunzione di management e personale locale in grado di capire ed analizzare le dinamiche di ogni singolo mercato.

"Per comunicare un prodotto unico bisogna avere una strategia di comunicazione unica"

La comunicazione di Moncler è innovativa e mai scontata. Sa sempre trasferire l'unicità del prodotto e i valori del marchio in un modo distintivo e fortemente caratterizzante.

"Non c'è crescita senza responsabilità e rispetto"

Giudichiamo il valore dei nostri risultati anche dal modo in cui li abbiamo raggiunti. Non può infatti esserci crescita di lungo periodo senza responsabilità e rispetto. Da alcuni anni la Società ha intrapreso un percorso di integrazione delle tematiche di sostenibilità nel modello e nelle decisioni di business.

"Voglio continuare ad essere sorpreso dal talento degli altri"

Moncler ha un senior management team, guidato da Remo Ruffini in qualità di Presidente e Amministratore Delegato, coeso, motivato e di grande esperienza, con chiare deleghe e responsabilità, che ha dimostrato la capacità di generare risultati importanti.

STRATEGIA

L'obiettivo di Moncler è perseguire uno sviluppo sostenibile e responsabile nel segmento dei beni di lusso a livello mondiale, in armonia e coerentemente all'unicità del proprio heritage.

La strategia di Moncler si fonda su cinque pilastri:

Identità e unicità di posizionamento

Il brand Moncler ha un heritage unico che costituisce il suo asset principale e che ne permea tutta la strategia. Heritage, qualità, unicità, coerenza definiscono e caratterizzano ogni prodotto Moncler, un brand che sopravvive alle mode, perché il vero lusso oggi è avere un prodotto di altissima qualità che dura nel tempo.

Marchio globale senza filtri con il mercato

Negli ultimi anni Moncler ha perseguito una strategia di crescita inspirata a due principi fondamentali, fortemente disegnati e voluti dal proprio Presidente ed Amministratore Delegato Remo Ruffini: diventare un marchio globale e non avere filtri con il mercato. È così che oggi l'84% del fatturato Moncler è generato fuori dall'Italia. Questo obiettivo è stato raggiunto mantenendo sempre un forte controllo sul business e un contatto diretto con il proprio cliente, sia wholesale o retail.

Selettivo ampliamento della gamma prodotti

Grazie alla sua tradizione e alla credibilità guadagnata negli anni, Moncler ha consolidato a livello mondiale un posizionamento di leadership nel segmento del capospalla in piuma alto di gamma. Il Gruppo sta attuando una selettiva espansione in categorie merceologiche complementari al proprio core business dove ha, o è in grado di raggiungere, un'elevata riconoscibilità ed un forte know-how. "Fare prodotti speciali con un approccio da specialista" è da sempre il motto di Moncler che guiderà anche le scelte future.

Rapporto diretto con il cliente, per continuare a sorprenderlo

Avere un rapporto diretto con i propri clienti, riuscire a coinvolgerli e sapere intuire le loro aspettative anche le più inespresse, sono i capisaldi del rapporto che Moncler intende sviluppare con il proprio consumatore per non smettere mai di stupirlo.

Crescita sostenibile che porti valore a tutti gli stakeholder

Da tempo il brand sta rafforzando il suo impegno verso uno sviluppo sostenibile e responsabile di lungo periodo che risponda alle aspettative degli stakeholder in un'ottica di creazione di valore condiviso.

MODELLO DI BUSINESS

Moncler adotta un modello di business integrato e flessibile, volto a controllare direttamente le fasi di produzione a maggior valore aggiunto e che mette al centro di ogni azione e decisione la ricerca di una qualità sempre più elevata.

Design e sviluppo prodotto

Il successo di Moncler si fonda su una brand strategy unica e coerente, che dipende anche dalla capacità di sviluppare prodotti sempre innovativi seppur fortemente "ancorati" alla storia del brand. Heritage, unicità, qualità ed innovazione sono i sostantivi usati in Moncler per definire il concetto di "lusso".

Il cammino intrapreso dal 2003, con l'ingresso di Remo Ruffini nell'azionariato di Moncler, è sempre stato coerente e perseguito "senza compromessi".

Il cuore di Moncler, e la fonte della sua originalità, è l'"Archivio", a cui si sono ispirate le prime collezioni del marchio e che oggi continuano a rimanere una parte centrale ed importante delle collezioni Moncler.

Tutti i prodotti ispirati all'archivio hanno sempre avuto, e continuano ad avere, il classico logo Moncler. Nel tempo l'offerta Moncler si è arrichiata di collezioni no-logo e di collezioni con loghi meno visibili. Il logo infatti è da sempre parte integrante della strategia Moncler.

Negli anni le collezioni Moncler si sono arrichite anche dell'energia apportata da alcuni designers, sia per gli Special Projects che, soprattutto, per le Gammes.

Nel 2006 è stata lanciata Moncler Gamme Rouge, legata alla tradizione dell'Haute Couture ed oggi disegnata da Gianbattista Valli. Mentre nel 2009 è stata lanciata Moncler Gamme Bleu, disegnata da Thom Browne, che rappresenta un perfetto connubio tra un approccio sartoriale e l'anima più sportiva del brand.

Infine nel 2010 è stata creata la collezione Grenoble, ispiratasi ad un piccolo nucleo di prodotti da sci, per ribadire il legame tra Moncler e le sue radici.

Il team di stilisti di Moncler è suddiviso per collezione e lavora sotto la stretta supervisione di Remo Ruffini, che ne definisce le linee stilistiche e supervisiona che le stesse siano coerentemente recepite a livello di tutte le collezioni e categorie merceologiche. Il dipartimento stile è coadiuvato e supportato dal team merchandising e dallo sviluppo prodotto che supportano la costruzione della collezione e sviluppano le idee creative.

La Piuma

Sin dall'inizio della storia di Moncler, la piuma è stata il cuore di ogni suo capospalla fino ad identificarsi progressivamente con il marchio stesso. Grazie alla lunga esperienza maturata e alla continua attività di ricerca e sviluppo, l'azienda può oggi vantare un'expertise unica, sia con riguardo alla conoscenza della materia prima, che al processo manifatturiero del capo.

Moncler richiede ai propri fornitori il rispetto dei più alti standard qualitativi che nel corso degli anni hanno rappresentato e continuano a rappresentare un punto chiave di differenziazione del prodotto: solo il miglior fiocco di piuma d'oca bianca viene, infatti, impiegato per la realizzazione dei propri capi. Per l'azienda però "qualità" è qualcosa di più: per Moncler è fondamentale anche l'origine della piuma utilizzata e il rispetto del benessere animale, aspetti che, nel processo di acquisto della materia prima, sono tenuti in considerazione al pari della qualità.

Il contenuto di "fiocco di piumino" e il fill power sono i principali indicatori della qualità della piuma. La piuma Moncler contiene almeno il 90% di fiocco di piumino ed è dotata di un livello di fill power elevato, uguale o superiore a 710 (pollici cubi per 30 grammi di piumino), traducendosi in capi caldi, soffici, leggeri e capaci di offrire un comfort unico. Ogni lotto di piuma è sottoposto ad un duplice controllo che ne verifica la corrispondenza a 11 parametri fissati dalle più severe normative internazionali e dai restrittivi requisiti di qualità richiesti dall'Azienda. Nel 2015 sono stati effettuati in totale circa 800 test.

Rispetto animale e tracciabilità: il Protocollo DIST

Con l'obiettivo di assicurare il rispetto degli animali, da sempre i fornitori Moncler sono contrattualmente obbligati a rispettare alcuni principi chiave ad ogni livello della filiera:

  • la piuma deve essere ricavata esclusivamente da oche allevate e provenienti dalla filiera alimentare;
  • non è ammessa alcuna forma di spiumaggio degli animali vivi o di alimentazione forzata.

Nel 2014 Moncler ha voluto fare un ulteriore passo costituendo un multi-stakeholder forum che, ad inizio 2015, ha approvato il Protocollo DIST (Down Integrity System and Traceability) ai cui requisiti i fornitori si devono attenere scrupolosamente, a garanzia della tracciabilità della materia prima, del rispetto dell'animale e della più alta qualità lungo tutta la filiera.

La filiera della piuma Moncler è abbastanza verticalizzata e include diverse tipologie di soggetti: gli allevamenti di oche, i macelli dove gli animali vengono soppressi per la produzione di carne e dove successivamente viene prelevata la piuma, le aziende che effettuano le fasi di lavaggio, pulizia, cernita e lavorazione della materia prima.

Nel Protocollo Moncler il benessere animale è valutato non solo secondo criteri legati all'ambiente in cui vive (approccio tradizionale), ma anche secondo indicatori rilevati direttamente sull'animale stesso come, a titolo di esempio, la plumofagia3 , la presenza di ali

3 La plumofagia è un comportamento anormale nella specie avicola che consiste nel beccare le piume di un altro soggetto o strapparle con il becco.

dislocate o rotte, l'irregolarità nelle piume, il becco con colore irregolare: situazioni associabili a contesti in cui il benessere dell'oca è compromesso.

Moncler è costantemente impegnata nel processo di certificazione della propria filiera attraverso la verifica sul campo del rispetto del Protocollo. Al fine di garantire la massima imparzialità, l'attività di certificazione è stata affidata ad un ente terzo qualificato, il cui operato è a sua volta soggetto alla verifica di un altro organismo di certificazione esterna accreditato. Nel 2015 sono stati condotti 120 audit di terza parte. In nessuna farm sono stati riscontrati casi di spiumaggio a vivo o di alimentazione forzata.

Nel 2016 il Gruppo si impegna ad acquistare solo piuma che ha ottenuto la certificazione DIST.

Produzione

I prodotti offerti da Moncler sono ideati, realizzati e distribuiti secondo le linee guida di un modello operativo caratterizzato dal controllo diretto delle fasi a maggiore valore aggiunto.

Moncler gestisce direttamente la fase creativa, l'acquisto delle materie prime, lo sviluppo della prototipia, mentre si avvale principalmente di soggetti terzi indipendenti, façonisti, cui sono assegnate le fasi di taglio e confezionamento del capo.

L'acquisto delle materie prime rappresenta una delle principali aree della catena del valore. Infatti, in virtù del proprio posizionamento di mercato e dei propri valori, Moncler attribuisce importanza alla qualità sia della piuma utilizzata nei propri capi, che deve rispettare gli standard più elevati nel settore, sia dei tessuti che devono essere non solo di altissima qualità ma anche innovativi ed essere in grado di offrire caratteristiche avanzate, funzionali ed estetiche. L'acquisto dei tessuti e degli accessori del capospalla (bottoni, cerniere, etc..) avviene in Paesi in grado di soddisfare i più elevati standard qualitativi, principalmente Italia e Giappone. La piuma proviene da Europa e Asia.

I façonisti utilizzati da Moncler sono principalmente localizzati in paesi dell'Europa dell'Est, che oggi garantiscono standard qualitativi tra i più elevati nel mondo per la produzione del capospalla in piuma, sui quali la società attua una supervisione diretta, anche attraverso lo svolgimento di attività di audit volte a verificare aspetti connessi alla qualità del prodotto, alla brand protection e al rispetto delle leggi vigenti e del Codice Etico del Gruppo.

Attualmente Moncler impiega circa 460 fornitori che si dividono in quattro categorie: materie prime, façon, commercializzato e servizi. I primi 50 fornitori di Moncler rappresentano il 72% del valore di fornitura4 .

In data 31 agosto 2015 Moncler, attraverso la società Industries Yield S.r.l., ha acquisito una piccola unità di confezionamento in Romania, operante nella realizzazione di capi di abbigliamento, in particolare capospalla, e già terzista, sostanzialmente in esclusiva, per

4 Valore dell'ordinato.

Moncler. Tale realtà, ad oggi non significativa, costituisce il primo passo di un progetto atto ad integrare parzialmente la filiera produttiva con l'obiettivo di creare un polo di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo nel capospalla in piuma.

Le linee di alta gamma, Gamme Bleu e Gamme Rouge, sono invece prodotte interamente in Italia essendo capi che richiedono tecniche di produzione diverse e che si ispirano all'alta sartoria francese ed italiana.

Distribuzione

Moncler è presente in tutti i più importanti mercati sia attraverso il canale c.d. retail, costituito da punti vendita monomarca a gestione diretta (DOS)5 e dal negozio online, sia attraverso il canale c.d. wholesale, rappresentato da punti vendita multimarca e da shop-in-shop all'interno dei department store.

La strategia di Moncler si pone come obiettivo il controllo della distribuzione, non solo retail, ma anche wholesale, dove opera attraverso una organizzazione diretta.

La crescita del business negli ultimi anni è avvenuta soprattutto attraverso lo sviluppo del canale retail, che nel 2015 ha rappresentato il 70% dei ricavi consolidati. Di importanza sempre più crescente è anche il negozio online, che è oggi attivo in tutti i principali mercati in cui opera Moncler.

Il canale wholesale resta di fondamentale importanza strategica per Moncler. Negli anni il Gruppo ha attuato una politica di forte selezione dei punti vendita, con progressiva riduzione degli stessi e di stretto controllo delle quantità ordinate dai clienti, portando il brand ad essere oggi presente esclusivamente nei migliori negozi multimarca e department stores del lusso a livello mondiale.

Al 31 dicembre 2015, con riferimento ai punti vendita monomarca, i capi a marchio Moncler erano distribuiti attraverso 207 punti vendita, di cui 173 a gestione diretta (Directly Operated Stores, DOS) e 34 wholesale monomarca (shop-in-shop), di cui 11 dedicati alle collezioni Enfant.

31/12/2015 31/12/2014 Aperture Nette
Retail Monomarca 173 134 +39
Italia 19 19 -
EMEA (escl. Italia) 53 51 +2
Asia e Resto del Mondo 82 50 +32
Americhe 19 14 +5
Wholesale Monomarca 34 38 -4
Totale 207 172 +35

5 Include free standing store, concession, travel retail store, outlet.

Nel corso del 2015 sono stati aperti 27 nuovi DOS ubicati nelle più rinomate location internazionali, tra cui si segnalano:

  • l'apertura del flagship store a Tokyo nell'importante quartiere di Ginza;
  • l'ingresso in due nuovi mercati: Macao e Singapore;
  • il consolidamento della presenza in Nord America.

Inoltre, a seguito della costituzione della joint venture coreana Moncler Shinsegae, sono stati convertiti da wholesale a retail i 12 negozi monobrand Moncler esistenti in Corea.

Nel 2015 sono stati anche aperti 8 punti vendita wholesale monomarca, all'interno dei principali department stores del lusso.

La distribuzione dei propri prodotti in un numero così elevato di destinazioni si basa su un'attenta gestione delle attività logistiche. Anche in questo ambito Moncler è attenta all'ottimizzazione dei processi, e al contenimento degli impatti ambientali e dei costi. In particolare Moncler ha modificato il packaging utilizzato per il trasporto dei prodotti finiti, riducendone il volume complessivo movimentato e quindi il fabbisogno di spazio sui mezzi di trasporto. Ciò ha generato una riduzione del numero di spostamenti e quindi di consumi energetici ed emissioni in atmosfera. In quest'ottica, laddove possibile, il Gruppo sta attuando una politica di incentivo delle spedizioni via mare, il che rappresenta un'ulteriore leva di riduzione degli impatti ambientali generati.

Marketing e Comunicazione

"Ogni giorno porta una sfida da superare", dice Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato di Moncler.

Il freddo assoluto. I ghiacciai che toccano il cielo. L'energia dello scatto e la calma dell'attesa. L'avventura che incontra la natura e quella sfida continua che è la vita quotidiana. Per affrontare questi estremi, Moncler disegna capi in equilibrio tra i due mondi, spingendosi ogni volta oltre confini già noti dove il piumino globale risponde a esigenze sempre diverse.

Moncler da oltre sessant'anni è protagonista con la sua storia unica e eccezionale. Ma avere una storia unica significa anche essere unici nel comunicarla. Ed è questa unicità che Moncler persegue da sempre. Il marketing e la comunicazione del brand, poggiando su questo fondamento, ne assicurano i valori e ne trasferiscono i codici con una strategia chiara che ha contribuito all'affermazione di Moncler come marchio del lusso riconosciuto a livello internazionale. Tutte le attività di marketing seguono criteri di coerenza tra i valori, il prodotto e il target di clientela, con l'obiettivo di mantenere elevati la reputazione di marca, e guidano ogni fase della catena del valore: dalla presentazione delle nuove collezioni fino alle attività di vendita retail e wholesale. Tutto ciò si traduce sia nella comunicazione pubblicitaria sulle testate specializzate, i più importanti quotidiani, nazionali e internazionali - stampa e online - e nelle attività di comunicazione sui social media, sia nella realizzazione di shows, promozioni e sponsorizzazioni e eventi nelle boutique.

Le Vetrine

Un elemento fondamentale della strategia di marketing di Moncler è rappresentato dalle vetrine delle boutique, dove il marchio estende la sua continua ricerca di possibili connubi fra arte e creatività, intese entrambe come libera espressione della specificità di Moncler. Una creatività senza barriere, frutto di una grande passione e capacità di innovare sempre pur rimanendo fedeli alla propria tradizione. Le vetrine delle boutique Moncler sono sempre fortemente riconoscibili e distintive, e ogni volta raccontano storie originali come l'ultima campagna vetrine con paesaggi di montagne stilizzate popolate da sciatori contemporanei.

Le Campagne Pubblicitarie

Nello slancio innovativo che contraddistingue Moncler anche le campagne pubblicitarie perseguono l'unicità come segno distintivo. All'inizio, nella fase del rilancio con l'arrivo di Remo Ruffini, le campagne pubblicitarie erano centrate sul prodotto e sulle origini di Moncler per trasferirne l'heritage. Successivamente le campagne si sono concentrate sul brand, e sono state firmate da maestri dell'obiettivo come Bruce Weber prima e Annie Leibovitz dopo, dove ogni immagine impersona il DNA Moncler e sottolinea i valori dell'incontro tra l'arte fotografica e una natura che si trasforma in cultura. Dal 2014 Moncler collabora con Annie Leibovitz per le campagne istituzionali. Nella sua prima campagna la fotografa statunitense ha ritratto il piumino globale Moncler da indossare in qualsiasi parte del mondo, latitudine e stagione, immerso nella natura così come sul Chrysler Building di New York. Nella campagna Autunno/Inverno 2015/16, Annie Leibovitz ha raccontato, attraverso le cadenze di una favola, l'universo Moncler e per la prima campagna istituzionale Primavera/Estate 2016 si è ispirata a 'I viaggi di Gulliver'.

Digital

Il canale digitale è uno strumento di comunicazione sempre più importante anche in Moncler. L'attività del marchio si svolge a 360 gradi su tutti i perimetri digitali: web, social media e mobile. Nel corso del 2015 sono state dedicate significative risorse ed investimenti ad aumentare la presenza del brand nei social media a livello mondiale e nello sviluppare realtà mobileoriented come WeChat in Asia, raggiungendo traguardi di engagement con tassi di crescita importanti (Facebook +115%, Twitter +885%, Instagram +127%, Linkedin +65%). Nel 2015 Moncler ha lanciato un nuovo sito moncler.com in 35 lingue e con cinque home page differenziate per area geografica, totalmente mobile-responsive, che vuole esprimere un nuovo concetto di sito integrato. Un luogo virtuale in cui l'esperienza di acquisto e la brand equity convivono con un approccio editoriale e con una user experience coerenti con quelle del negozio fisico, nell'ottica di un approccio che sarà sempre più orientato all'omnicanalità. Il nuovo sito Moncler ha registrato 15 milioni di visitatori unici con una crescita del 25% rispetto ai 12 milioni del 2014. Nel 2015 Moncler ha anche lanciato un APP per tablet esclusivamente dedicata ad analisti ed investitori (Moncler IR).

Eventi e Fashion Show

Moncler si contraddistingue anche per l'unicità e le scelte inedite di comunicazione, evolvendosi e sperimentando linguaggi sempre nuovi anche negli eventi che il brand realizza in tutto il mondo. Nel 2015 sono stati realizzati oltre 100 eventi includendo quelli istituzionali, i fashion shows, gli eventi legati alle aperture di nuovi negozi ed eventi legati all'attività di Customer Relationship Management (CRM events). Un vero e proprio itinerario fatto di momenti interamente declinati nel mood Moncler.

A settembre a New York Moncler, con l'exhibition "Art for Love" presso la New York Public Library, ha realizzato una mostra fotografica ispirata al proprio capo iconico ("Maya"). Una mostra unica e lontana dai codici convenzionali della moda, nata per sostenere amfAR, la fondazione per la ricerca sull'AIDS, che attraverso l'occhio estetico e l'immaginario creativo di oltre 30 tra i maggiori fotografi del mondo ha raccontato la forza e la bellezza dell'amore sotto diversi aspetti, poi raccolti anche in un bellissimo volume dedicato alla mostra.

La creatività pura come segno distintivo del marchio è la linea sulla quale si muovono anche le attività legate alle aperture di nuove boutique. Di particolare importanza nel 2015 l'inaugurazione del flagship store giapponese, a Tokyo, nell'importante quartiere di Ginza. La nuova apertura si è articolata in una vera e propria kermesse fitta di eventi e sottolineata dal lancio di una nuova collaborazione con un duo di giovani artisti, FriendsWithYou, testimonianza anche del continuo dialogo che Moncler sta sviluppando con le nuove generazioni di creativi.

Le presentazioni delle collezioni Moncler Gamme Bleu, Moncler Gamme Rouge e Moncler Grenoble sono da sempre delle vere e proprie performance. I c.d. fashion show vengono realizzati durante le settimane della moda (fashion week) rispettivamente di Milano, Parigi e New York, per un totale di cinque show all'anno (due a Parigi per Moncler Gamme Rouge, due a Milano per Moncler Gamme Bleu e uno a New York per Moncler Grenoble). Questi eventi consentono di trasmettere l'originalità ed unicità del marchio Moncler, consolidando il dialogo con le principali testate di moda internazionali, i giornalisti nazionali ed internazionali, i maggiori clienti multimarca wholesale e con altri importanti opinion leaders e stakeholders.

Brand Protection

Moncler impiega molte energie e risorse per salvaguardare il valore e l'autenticità dei propri prodotti e tutelare i diritti di Proprietà Intellettuale.

Attraverso il dipartimento interno specializzato in Proprietà Intellettuale e Brand Protection, il Gruppo continua ad essere molto attivo nella lotta alla contraffazione agendo su diversi livelli, che vanno dal coordinamento con le autorità doganali internazionali, alle investigazioni private nei territori più critici e alle azioni civili e penali a tutela dei propri diritti. Nel 2015 il rigoroso programma attuato ha portato al sequestro sui mercati internazionali di circa 32.000 prodotti finiti e oltre 294.000 accessori di produzione contraffatti. Molto importante è stata anche l'attività dell'azienda in tema di online enforcement, volto a chiudere siti online non autorizzati, rimuovere link o pubblicità sui social media ed altro. Nel 2015 sono state chiuse più di 53.800 aste online di vendita di prodotti contraffatti a marchio Moncler e oscurati ben 1.180 siti sui quali venivano offerti prodotti Moncler contraffatti.

Attraverso il proprio customer care e una sezione dedicata sul proprio sito (http://code.moncler.com), Moncler assiste direttamente i propri consumatori su tematiche relative alla contraffazione. Inoltre, in un'ottica di continuo miglioramento, a partire dalla collezione Primavera/Estate 2016 verrà adottato un nuovo e complesso sistema anticontraffazione che si avvarrà delle più sofisticate tecnologie attualmente presenti sul mercato.

Di particolare rilievo, la sentenza con la quale la Sezione specializzata in Proprietà Intellettuale del Tribunale di Pechino ha condannato la società di Beijing Nuoyakate Garment Co. Ltd al pagamento di RMB 3 milioni (circa 420mila euro) a favore di Moncler per danni conseguenti alla violazione del marchio. Una sentenza rivoluzionaria, la prima dall'entrata in vigore in Cina della nuova legge sulla tutela dei marchi, che dispone a carico del soggetto condannato il pagamento del massimo dei danni e l'applicazione delle più severe sanzioni previste dalla legge.

RISORSE UMANE

Moncler attribuisce fondamentale importanza alle risorse umane, alla loro formazione, motivazione ed incentivazione. La qualità delle risorse umane, la loro professionalità e condivisione dei valori aziendali sono considerati essenziali per lo sviluppo della strategia del Gruppo.

Moncler progetta percorsi di sviluppo delle competenze manageriali per i livelli Quadri e Dirigenti, coerenti al modello di Leadership Moncler e ai valori aziendali. Tali percorsi sono finalizzati a rinforzare il senso di identità aziendale, fornendo metodologie e strumenti efficaci per interpretare scenari complessi, stimolare l'innovazione, contribuire alla creazione di valore, oltre ad assicurare continuità e successione ai ruoli ritenuti chiave. Inoltre, Moncler pone grande attenzione all'attrazione e valorizzazione dei talenti con l'obiettivo di costruire delle figure professionali che, ognuna per la propria divisione o expertise, possano costituire l'ossatura della futura classe manageriale di Moncler; persone, quindi, in grado di ricoprire cariche di crescente responsabilità in azienda. Per questo motivo vengono posti investimenti volti alla loro valorizzazione e retention, anche attraverso la realizzazione di programmi mirati di formazione e sviluppo e seminari di approfondimento, anche con testimoni di valore.

Moncler ha sviluppato nel tempo un sistema di valutazione interna delle performance, basato sul proprio modello delle competenze.

Inoltre, la crescita del canale retail ha spinto Moncler ad investire su progetti specificatamente finalizzati allo sviluppo e alla valorizzazione delle competenze professionali e trasversali del personale dedicato alla vendita.

Nel corso dell'esercizio 2015, il Gruppo ha effettuato 12.300 ore di formazione totali, coinvolgendo 1.339 dipendenti. Le attività hanno riguardato principalmente la formazione professionale o di mestiere (42,4%), la salute e sicurezza (27,8%), lo sviluppo manageriale (14,9%).

Nel 2015 Moncler ha impiegato 1.798 dipendenti FTE6 , di cui il 60% impiegati nei negozi diretti. La crescita dell'organico rispetto al 2014 (+391 FTE) è stata guidata, oltre che dallo sviluppo della rete di punti vendita diretti, dall'acquisizione dell'unità produttiva in Romania e dalla costituzione della joint venture in Corea.

La distribuzione per area geografica vede l'area EMEA (inclusa l'Italia) impiegare il 55% del totale FTE6 , segue l'Asia con il 36% e le Americhe con il 9%.

6 Full Time Equivalent medi

31/12/2015 31/12/2014
Italia 598 568
EMEA (escl. Italia) 390 301
Asia e Resto del Mondo 651 428
Americhe 159 110
Totale 1.798 1.407
di cui Retail Diretto 1.086 834 Full Time Equivalent medi

Al 31 Dicembre, il 68% dei dipendenti è rappresentato da donne. Questa percentuale è in aumento rispetto al dicembre 2014 (65%).

Moncler pone particolare attenzione all'occupazione dei giovani, come dimostra la suddivisione del personale per età, dove i dipendenti con meno di 30 anni rappresentano il 36% del totale, percentuale superiore al dato di dicembre 2014 (33%).

Dipendenti puntuali al 31/12/2015

Nel corso del 2015 Moncler ha lavorato con grande attenzione all'evoluzione della struttura organizzativa in rapporto alla strategia, alla crescita e alle sfide di business con l'obiettivo di incrementare ulteriormente la capacità competitiva nei mercati mondiali del settore di riferimento.

SOSTENIBILITÀ

In Moncler crediamo che alla base del successo di lungo periodo di un'azienda ci sia la capacità di creare valore per tutti gli stakeholder, un obiettivo che può essere raggiunto solo dove ci sia una sempre maggiore integrazione tra decisioni di natura economica e la valutazione dei relativi impatti sociali e ambientali.

Tale integrazione sta quindi diventando, anche in Moncler, sempre più parte del proprio approccio strategico e modo di operare. Nel corso del 2015, infatti, Moncler ha rafforzato il proprio impegno verso una gestione integrata della sostenibilità anche attraverso la definizione di una governance articolata, che prevede l'interazione di diversi organi.

È stata creata l'Unità di Sostenibilità, con riporto diretto al Presidente e Amministratore Delegato, che ha la responsabilità di identificare e, in collaborazione con le funzioni preposte, gestire i rischi legati alle tematiche di sostenibilità, individuare aree e progetti di miglioramento, proporre la strategia e redigere il Bilancio di Sostenibilità e diffondere la cultura della sostenibilità all'interno dell'Azienda.

L'Unità di Sostenibilità si avvale del parere di un Comitato Tecnico di Sostenibilità. Il Comitato, composto dai responsabili delle funzioni rilevanti del Gruppo Moncler, svolge un ruolo consultivo, valuta le proposte dell'Unità di Sostenibilità, supervisiona le linee guida e gli obiettivi di sostenibilità e analizza il livello di raggiungimento degli obiettivi stessi.

All'interno di ogni dipartimento aziendale sono stati poi individuati degli "Ambasciatori" che hanno il compito di sensibilizzare sui temi sociali e ambientali le aree in cui operano, sono responsabili del raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Piano di Sostenibilità per le tematiche di competenza e supportano l'Unità di Sostenibilità nella rendicontazione finalizzata alla redazione del Bilancio di Sostenibilità.

Ad ulteriore conferma che la sostenibilità è un approccio condiviso e promosso dai più alti vertici aziendali, nel 2015 il Consiglio di Amministrazione ha esteso le competenze del Comitato Controllo e Rischi alle tematiche di Sostenibilità diventato così Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.

Al Comitato è stata affidata dal Consiglio di Amministrazione la supervisione delle tematiche di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività di impresa e alle sue dinamiche di interazione con gli stakeholder, la definizione delle linee strategiche di sostenibilità e del relativo piano d'azione e l'esame del Bilancio di Sostenibilità.

Con la redazione del suo primo Bilancio di Sostenibilità, Moncler comunica in modo trasparente le attività più rilevanti svolte durante l'anno 2015 in ambito ambientale, sociale ed economico. Oltre alla definizione e all'applicazione di un Protocollo dedicato alla tracciabilità e al rispetto del benessere animale lungo tutta la filiera della piuma, l'Azienda rende conto delle attività di gestione e sviluppo intraprese a favore dei propri dipendenti, del profilo della propria catena di fornitura e delle attività di audit implementate su di essa, delle iniziative volte a diminuire l'impatto ambientale dei processi aziendali ed infine del sostegno offerto alla comunità.

Sempre nel 2015, Moncler ha elaborato il suo primo Piano di Sostenibilità che contiene gli obiettivi del Gruppo per il futuro ed è l'espressione della volontà di crescere e svilupparsi tenendo in considerazione gli interessi degli stakeholder. La realizzazione dei progetti contenuti nel Piano non sarà mai un punto d'arrivo ma solo una tappa di un percorso di costante miglioramento che Moncler si impegna a portare avanti negli anni.

MONCLER E I MERCATI AZIONARI

Il 2015 è stato un anno caratterizzato da grande volatilità sia sui mercati finanziari globali sia, e in particolare, sul settore dei beni di lusso.

In questo contesto, grazie a risultati superiori alle attese della comunità finanziaria e ad un continuo e costante confronto con investitori ed analisti finanziari, l'azione Moncler ha sovraperformato sia i titoli comparabili del settore dei beni di lusso che il mercato azionario italiano.

Di sotto riportiamo il Total Shareholders Return (TSR) 2015 per i principali players nel settore dei beni di lusso Europei.

Società TSR 2015
Moncler 16,98%
LVMH 11,82%
Hermès International 8,26%
Salvatore Ferragamo 8,16%
Tod's Group 3,91%
Kering Group 1,36%
Brunello Cucinelli -11,30%
Jimmy Choo -19,26%
Burberry -24,93%
Prada Group -43,96%

Fonte: Bloomberg

Il primo dicembre, Moncler ha organizzato il suo primo Capital Market Day (CMD) a Milano negli spazi di via Solari. Durante l'evento, il senior management di Moncler ha condiviso con la comunità finanziaria i driver di crescita del gruppo per il prossimo triennio.

Il 14 maggio, il fondo di private equity Eurazeo ha ceduto il 7,8% della la propria quota in Moncler, detenuta tramite ECIP M S.A., portando la partecipazione al 15,5% dal precedente 23,3%, attraverso un collocamento accelerato sui mercati internazionali (Accelerated Book Building) per un ammontare complessivo di Euro 340 milioni.

Azionariato

31,9% Ruffini Partecipazioni S.r.l.
15,5% ECIP M S.A.
6,1% T. Rowe Price Associates, Inc.
46,5% Mercato

Dati a marzo 2016

Calendario finanziario

Riportiamo qui di seguito i principali eventi relativi al calendario finanziario Moncler per l'anno 2016.

Data Evento
Giovedì 3 Marzo 2016 Consiglio di Amministrazione per l'approvazione del Progetto di
Bilancio di Esercizio e del Bilancio Consolidato 2015 (*)
Mercoledì 20 Aprile 2016 Assemblea per l'approvazione del Bilancio di Esercizio 2015
Martedì 10 Maggio 2016 Consiglio di Amministrazione per l'approvazione del Resoconto
Intermedio di Gestione al 31 marzo 2016 (*)
Mercoledì 27 Luglio 2016 Consiglio di Amministrazione per l'approvazione della Relazione
Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2016 (*)
Martedì 8 novembre 2016 Consiglio di Amministrazione per l'approvazione del Resoconto
Intermedio di Gestione al 30 settembre 2016 (*)

(*) A seguito delle riunioni del Consiglio di Amministrazione sono previste delle "conference calls" con la comunità finanziaria, gli orari saranno comunicati non appena stabiliti.

Sezione seconda

PREMESSA

Come consentito dall'articolo 40 comma 2 bis del decreto Legislativo n.127 del 09/04/91, la Capogruppo ha redatto la Relazione sulla Gestione come unico documento sia per il bilancio civilistico della Moncler S.p.A. sia per il bilancio consolidato del Gruppo.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO MONCLER

Risultati economici

Di seguito si riportano i prospetti di Conto Economico consolidato degli esercizi 2015 e 2014.

Conto economico consolidato
(Migliaia di Euro) Esercizio 2015 % sui ricavi Esercizio 2014 % sui ricavi
Ricavi 880.393 100,0% 694.189 100,0%
% crescita +27% +20%
Costo del Venduto (225.495) (25,6%) (192.524) (27,7%)
Margine Lordo 654.898 74,4% 501.665 72,3%
Spese di vendita (253.448) (28,8%) (182.966) (26,4%)
Spese generali e amministrative (79.535) (9,0%) (66.043) (9,5%)
Spese di pubblicità (57.847) (6,6%) (46.072) (6,6%)
EBIT Adjusted 264.068 30,0% 206.584 29,8%
% crescita +28% +20%
7
Costi non ricorrenti
(11.389) (1,3%) (5.034) (0,7%)
EBIT 252.679 28,7% 201.550 29,0%
% crescita +25% +21%
8
Proventi/(oneri) finanziari
(1.708) (0,2%) (6.064) (0,9%)
Utile ante imposte 250.971 28,5% 195.486 28,2%
Imposte sul reddito (83.061) (9,4%) (65.377) (9,4%)
Aliquota fiscale 33,1% 33,4%
Utile di Gruppo 167.910 19,1% 130.109 18,7%
Risultato di Terzi (47) (0,0%) 229 0,0%
Utile Netto 167.863 19,1% 130.338 18,8%
% crescita +29% +71%
EBITDA Adjusted 300.027 34,1% 232.860 33,5%
% crescita +29% +21%

L'EBITDA non è identificato come misura contabile nell'ambito degli IFRS, ma è una misura comunemente utilizzata sia dal management sia dagli investitori per la valutazione delle

altri proventi/(oneri) finanziari pari a Eur (5.691) migliaia.

7 Includono costi non monetari relativi ai piani di stock options e altri costi associati alla cessione della Divisione Altri Marchi.

8 Esercizio 2015: utili/(perdite) su cambi pari a Eur 3.983 migliaia;

Esercizio 2014: utili/(perdite) su cambi pari a Eur 5.782 migliaia;

altri proventi/(oneri) finanziari pari a Eur (11.846) migliaia.

performance operative delle società. L'EBITDA corrisponde all'EBIT (Risultato Operativo) più gli ammortamenti e svalutazioni, e può essere direttamente estrapolato dai dati del Bilancio Consolidato predisposto secondo gli IFRS, integrato dalle Note Esplicative.

Ricavi Consolidati

Nel corso dell'esercizio 2015 Moncler ha realizzato ricavi pari a Euro 880,4 milioni, rispetto a Euro 694,2 milioni registrati nell'esercizio 2014, in aumento del 27% a tassi di cambio correnti e del 19% a tassi di cambio costanti.

Ricavi per Area Geografica

Ricavi per area geografica
(Migliaia di Euro) Esercizio 2015 % Esercizio 2014 % Variazione %
cambi correnti
Variazione %
cambi costanti
Italia 136.997 15,5% 130.625 18,8% +5% +5%
EMEA (escl. Italia) 268.468 30,5% 232.743 33,5% +15% +13%
Asia e Resto del Mondo 333.501 37,9% 235.153 33,9% +42% +28%
Americhe 141.427 16,1% 95.668 13,8% +48% +27%
Ricavi Consolidati 880.393 100,0% 694.189 100,0% +27% +19%

Moncler ha registrato una crescita del fatturato in tutte le aree geografiche in cui opera.

In Asia e Resto del Mondo il fatturato è cresciuto del 28% a tassi di cambio costanti, e del 42% a tassi di cambio correnti, con performance positive in tutti i mercati. Significativi i risultati raggiunti in Cina, Hong Kong e Giappone, sia grazie alla crescita organica dei negozi esistenti che alle nuove aperture. Il Giappone ha anche, in parte, beneficiato dell'apertura del flagship store di Tokyo Ginza che sta registrando risultati superiori alle aspettative del management. Migliori delle attese anche i risultati dei negozi aperti a Macao e Singapore. Buoni i risultati in Corea, dove Moncler, in seguito alla costituzione della joint venture Moncler Shinsegae, ha preso il controllo diretto del mercato e sta lavorando sul consolidamento del brand. Escludendo la Corea, la crescita del fatturato in Asia nell'esercizio 2015 è stata pari al 34% a tassi di cambio correnti.

Nelle Americhe il fatturato ha registrato una crescita del 27% a tassi di cambio costanti e del 48% a tassi di cambio correnti, grazie all'espansione in Nord America di entrambi i canali distributivi. Particolarmente significativa la crescita ottenuta in Canada, mercato in forte espansione seppur di dimensioni ancora limitate. La crescita del business in US è stata in linea con le attese del management, nonostante nel quarto trimestre il fatturato abbia risentito di un clima straordinariamente mite che ha favorito le vendite di capi più leggeri con un impatto a livello di price mix.

Il fatturato in EMEA ha conseguito un aumento del 13% a tassi di cambio costanti e del 15% a tassi di cambio correnti, grazie al significativo contributo dei mercati francese, inglese e tedesco. Molto buoni i risultati ottenuti in Francia, nonostante i tragici eventi di Parigi a novembre che hanno rallentato l'afflusso di turisti nella città. La buona performance nel Regno Unito è stata trainata sia dal canale retail che dal canale wholesale, mentre la buona crescita in Germania è riconducibile principalmente al canale retail.

Nello stesso periodo in Italia i ricavi Moncler sono cresciuti del 5% rispetto all'esercizio 2014, grazie in particolare all' ottima performance della rete di negozi a gestione diretta.

Ricavi per canale distributivo
(Migliaia di Euro) Esercizio 2015 % Esercizio 2014 % Variazione %
cambi correnti
Variazione %
cambi costanti
Retail 619.680 70,4% 430.683 62,0% +44% +33%
Wholesale 260.713 29,6% 263.506 38,0% -1% -5%
Ricavi Consolidati 880.393 100,0% 694.189 100,0% +27% +19%

Ricavi per Canale Distributivo

Nel corso dell'esercizio 2015, il canale distributivo retail ha conseguito ricavi pari a Euro 619,7 milioni rispetto a Euro 430,7 milioni nell'esercizio 2014, con un incremento del 33% a tassi di cambio costanti e del 44% a tassi di cambio correnti, grazie ad una solida crescita organica ed allo sviluppo della rete di negozi monomarca a gestione diretta (Directly Operated Stores, DOS).

I ricavi dei negozi aperti da almeno 12 mesi (comp store sales) 9 sono aumentati del 6% nel 2015.

Il canale wholesale ha registrato ricavi pari a Euro 260,7 milioni rispetto a Euro 263,5 milioni nel corso dell'esercizio 2014, in calo del 5% a tassi di cambio costanti e dell'1% a tassi di cambio correnti. Tale risultato include l'effetto della conversione del business in Corea da wholesale a retail a partire dal 1 gennaio 2015. Al netto della Corea, il canale wholesale ha registrato performance stabili a tassi di cambio costanti ed una crescita del 5% a tassi di cambio correnti, grazie all'espansione in Nord America e nonostante la strategia di selezione di punti vendita soprattutto in Italia ed Europa.

9 Il dato di Comparable Store Sales Growth considera i DOS (esclusi gli outlet) aperti da almeno 52 settimane e il negozio online; esclude dal calcolo i negozi che sono stati ampliati e/o rilocati.

Analisi dei Risultati Operativi e Netti Consolidati

Prima di analizzare nel dettaglio l'andamento dei risultati operativi e netti del Gruppo, è importante ricordare che, come evidenziato nei commenti ai ricavi consolidati, una parte della crescita dell'esercizio 2015 è riconducibile alla rivalutazione di alcune importanti valute in cui opera Moncler. Poiché, invece, una parte significativa dei costi è espressa in Euro, il miglioramento dei risultati e dei margini è in parte dovuto anche a tale andamento delle valute.

Costo del Venduto e Margine Lordo

Nell'esercizio 2015, il margine lordo consolidato è stato pari a Euro 654,9 milioni con un'incidenza sui ricavi del 74,4% rispetto al 72,3% dello stesso periodo del 2014. Il miglioramento del margine lordo è sostanzialmente riconducibile allo sviluppo del canale retail. L'incremento del costo del venduto è legato alla crescita dei volumi, in quanto l'andamento dei prezzi delle principali materie prime e delle sue altre componenti è stato in linea con il precedente esercizio.

Spese Operative e EBIT

Le spese di vendita sono state pari a Euro 253,5 milioni, con un'incidenza sui ricavi pari al 28,8%, rispetto al 26,4% nell'esercizio 2014. Tale variazione è riconducibile all'espansione del canale retail.

Le spese generali ed amministrative sono state pari a Euro 79,5 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 9,0%, in diminuzione rispetto al 9,5% nell'esercizio 2014, nonostante gli investimenti che il Gruppo sta facendo nella struttura organizzativa.

Le spese di pubblicità sono state pari a Euro 57,8 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 6,6%, stabile rispetto all'esercizio 2014.

L'EBITDA Adjusted10 è stato pari a Euro 300,0 milioni in crescita rispetto a Euro 232,9 milioni nell'esercizio 2014, con un'incidenza percentuale sui ricavi pari al 34,1% (33,5% nell'esercizio 2014).

L'EBIT Adjusted10 è stato pari a Euro 264,1 milioni in aumento rispetto a Euro 206,6 milioni nell'esercizio 2014, con un'incidenza percentuale sui ricavi pari al 30,0% (29,8% nel 2014).

10 Prima dei costi non ricorrenti.

Includendo i costi non ricorrenti, l'EBIT è stato pari a Euro 252,7 milioni con un'incidenza del 28,7%, sostanzialmente in linea con l'esercizio 2014 (29,0%).

I costi non ricorrenti includono costi non monetari relativi ai piani di stock options, pari a Euro 6,8 milioni (Euro 5,0 milioni nell'esercizio 2014). Includono inoltre l'aggiustamento del valore relativo alla cessione della "Divisione Altri Marchi", pari a Euro 3,0 milioni, oltre ad altri oneri accessori, prevalentemente legali, relativi alla predetta cessione.

Risultato Netto

Gli oneri finanziari sono stati pari a Euro 1,7 milioni nell'esercizio 2015, in diminuzione rispetto a Euro 6,1 milioni nell'esercizio 2014, beneficiando in entrambi gli esercizi di differenze cambio positive pari a Euro 4,0 milioni e Euro 5,8 milioni rispettivamente. Al netto di questo effetto, gli oneri finanziari dell'esercizio 2015 sono pari ad Euro 5,7 milioni, in diminuzione rispetto ad Euro 11,9 milioni nel 2014.

Le imposte sono pari a Euro 83,1 milioni con un tax rate del 33,1%.

Nell'esercizio 2015, l'utile netto è cresciuto del 29% a Euro 167,9 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 19,1%, rispetto a Euro 130,3 milioni nel 2014.

Situazione Patrimoniale e Finanziaria

Di seguito si riporta lo schema della situazione patrimoniale e finanziaria riclassificata per gli esercizi 2015 e 2014.

Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata riclassificata
(Migliaia di Euro) 31/12/2015 31/12/2014
Immobilizzazioni immateriali 423.596 414.353
Immobilizzazioni materiali 102.234 77.254
Altre attività/(passività) non correnti nette 13.671 (14.706)
Totale attività/(passività) non correnti nette 539.501 476.901
Capitale circolante netto 110.876 97.091
Altre attività/(passività) correnti nette (43.683) (34.041)
Totale attività/(passività) correnti nette 67.193 63.050
Capitale investito netto 606.694 539.951
Indebitamento finanziario netto 49.595 111.155
Fondo TFR e altri fondi non correnti 10.292 8.222
Patrimonio netto 546.807 420.574
Totale fonti 606.694 539.951

Capitale Circolante Netto

Il capitale circolante netto è stato pari a Euro 110,9 milioni, rispetto a Euro 97,1 milioni al 31 dicembre 2014, con un'incidenza sul fatturato pari al 13%, rispetto al 14% dell'esercizio 2014.

Capitale circolante netto
(Migliaia di Euro) 31/12/2015 31/12/2014
Crediti verso clienti 89.782 86.593
Rimanenze 134.063 122.821
Debiti commerciali (112.969) (112.323)
Capitale circolante netto 110.876 97.091
% sui Ricavi degli ultimi dodici mesi 13% 14%

Indebitamento Finanziario Netto

Al 31 dicembre 2015, l'indebitamento finanziario netto è stato pari a Euro 49,6 milioni rispetto a Euro 111,2 milioni al 31 dicembre 2014, grazie alla buona generazione di cassa netta e nonostante gli importanti investimenti

L'indebitamento finanziario netto risulta composto come nella tabella seguente:

Indebitamento finanziario netto
(Migliaia di Euro) 31/12/2015 31/12/2014
Cassa e banche (148.603) (123.419)
Debiti finanziari a lungo termine 127.016 154.243
Debiti finanziari a breve termine 71.182 80.331
Indebitamento finanziario netto 49.595 111.155

Di seguito si riporta il rendiconto finanziario consolidato riclassificato per gli esercizi 2015 e 2014:

Rendiconto finanziario consolidato riclassificato
(Migliaia di Euro) Esercizio 2015 Esercizio 2014
EBITDA Adjusted 300.027 232.860
Variazioni del capitale circolante netto (13.785) (50.175)
Variazione degli altri crediti/(debiti) correnti e non correnti (16.665) 25.129
Investimenti netti (66.187) (49.556)
Cash Flow della gestione operativa 203.390 158.258
Proventi/(Oneri) finanziari (1.708) (6.064)
Imposte sul reddito (83.061) (65.377)
Free Cash Flow 118.621 86.817
Dividendi pagati (30.484) (28.632)
Variazioni del patrimonio netto ed altre variazioni (26.577) 1.720
Net Cash Flow 61.560 59.905
Indebitamento finanziario netto all'inizio del periodo 111.155 171.060
Indebitamento finanziario netto alla fine del periodo 49.595 111.155
Variazioni dell'indebitamento finanziario netto 61.560 59.905

Il free cash flow, comprensivo degli investimenti netti del periodo, è stato di Euro 118,6 milioni nel corso dell'esercizio 2015, rispetto a Euro 86,8 milioni nell'esercizio precedente.

Investimenti Netti

Nel corso dell'esercizio 2015, sono stati effettuati investimenti netti per Euro 66,2 milioni, rispetto a Euro 49,5 milioni nel 2014, principalmente legati allo sviluppo della rete retail. Inoltre nel corso dell'esercizio sono stati fatti importanti investimenti nell'infrastruttura IT.

Di seguito si riporta il dettaglio degli investimenti per categoria.

Investimenti
(Migliaia di Euro) Esercizio 2015 Esercizio 2014
Retail 48.999 36.571
Wholesale 1.503 5.814
Corporate 15.685 7.172
Investimenti netti 66.187 49.557

ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA CAPOGRUPPO MONCLER S.P.A.

Conto economico Moncler S.p.A.
(Migliaia di Euro) Esercizio 2015 % sui ricavi Esercizio 2014 % sui ricavi
Ricavi 147.114 100,0% 116.658 100,0%
Spese generali e amministrative (14.123) (9,6%) (10.940) (9,4%)
Spese di pubblicità (27.439) (18,7%) (23.497) (20,1%)
Costi non ricorrenti (2.490) (1,7%) (2.023) (1,7%)
EBIT 103.062 70,1% 80.198 68,7%
Proventi/(oneri) finanziari (1.880) (1,3%) 7.558 6,5%
Utile ante imposte 101.182 68,8% 87.756 75,2%
Imposte sul reddito (24.280) (16,5%) (23.580) (20,2%)
Utile Netto 76.902 52,3% 64.176 55,0%

Si riporta di seguito lo schema di conto economico della Capogruppo.

Nell'esercizio 2015 i ricavi sono pari a Euro 147,1 milioni in aumento del 26% rispetto a Euro 116,7 milioni relativi all'esercizio 2014 ed includono sostanzialmente i proventi per l'utilizzo del marchio Moncler. La crescita dei ricavi riflette l'incremento del business legato allo sviluppo del brand Moncler.

Le spese generali ed amministrative si attestano a Euro 14,1 milioni pari al 9,6% sul fatturato (9,4% l'esercizio precedente).

Le spese di pubblicità sono state pari ad Euro 27,4 milioni (Euro 23,5 milioni nel 2014) ed includono sostanzialmente i costi per eventi e comunicazione.

La voce Ricavi/(Costi) non ricorrenti è pari a Euro 2,5 milioni rispetto a Euro 2,0 milioni nel 2014 e si riferisce ai costi dei piani di stock option relativi a dipendenti, amministratori e consulenti della Capogruppo.

Gli oneri finanziari ammontano ad Euro 1,9 milioni rispetto a proventi finanziari pari a Euro 7,6 milioni nell'esercizio 2014. Si ricorda che nel 2014 Moncler ha beneficiato di un pagamento di dividendi straordinario dalla controllata Industries S.p.A. per Euro 15 milioni.

L'utile netto è pari ad Euro 76,9 milioni, in crescita del 20% rispetto ad Euro 64,2 milioni nell'esercizio 2014.

Situazione patrimoniale e finanziaria riclassificata Moncler S.p.A.
(Migliaia di Euro) 31/12/2015 31/12/2014
Immobilizzazioni immateriali 226.545 225.081
Immobilizzazioni materiali 831 934
Partecipazioni 222.534 220.814
Altre attività/(passività) non correnti nette (61.671) (68.581)
Totale attività/(passività) non correnti nette 388.239 378.248
Capitale circolante netto 33.471 (15.346)
Altre attività/(passività) correnti nette (27.831) (22.952)
Totale attività/(passività) correnti nette 5.640 (38.298)
Capitale investito netto 393.879 339.950
Indebitamento finanziario netto 69.925 70.806
Fondo TFR e altri fondi non correnti 442 469
Patrimonio netto 323.512 268.675
Totale fonti 393.879 339.950

Di seguito si riporta la situazione patrimoniale e finanziaria riclassificata della Capogruppo:

La situazione patrimoniale e finanziaria di Moncler S.p.A. riporta un patrimonio netto di Euro 323,5 milioni, rispetto ad Euro 268,7 milioni nel 2014 e un indebitamento finanziario netto di Euro 69,9 milioni rispetto ad Euro 70,8 milioni nel 2014.

PRINCIPALI RISCHI

La normale gestione del business e lo sviluppo della propria strategia espone Moncler a diverse tipologie di rischio che potrebbero influire negativamente sui risultati economici e sulle condizioni patrimoniali e finanziarie del Gruppo stesso.

I più importanti rischi di business sono costantemente monitorati dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e periodicamente esaminati dal Consiglio di Amministrazione, il quale ne tiene conto nello sviluppo della strategia.

Rischi connessi al mercato in cui opera il Gruppo e alle condizioni economiche generali

Moncler opera nel settore dei beni di lusso. Tale settore è caratterizzato da un'importante correlazione tra la domanda dei beni e il livello di ricchezza, di crescita economica e di stabilità dei Paesi in cui la domanda è generata. La capacità del Gruppo di sviluppare il proprio business dipende, quindi, anche dalla situazione economica dei vari Paesi in cui esso opera.

Nonostante Moncler sia presente con le proprie attività in un numero significativo di Paesi in tutto il mondo, riducendo con ciò il rischio di un'elevata concentrazione, l'eventuale deterioramento delle condizioni economiche in uno o più mercati in cui esso opera potrebbe provocare conseguenze negative sulle vendite e sui risultati economici e finanziari.

Rischi connessi all'immagine, reputazione e riconoscibilità del marchio

Il settore dei beni di lusso è influenzato dai cambiamenti dei gusti e delle preferenze dei consumatori, nonchè degli stili di vita nelle diverse aree geografiche in cui esso opera. Il successo di Moncler è influenzato in maniera rilevante dall'immagine, dalla reputazione e dalla riconoscibilità del marchio stesso. Il Gruppo si adopera costantemente per mantenere ed accrescere la forza del marchio Moncler prestando attenzione alla qualità dei prodotti, al design, all'innovazione, alla comunicazione e allo sviluppo del proprio modello distributivo attraverso criteri di selettività, qualità e sostenibilità. Moncler è impegnata ad integrare valutazioni di sostenibilità nelle proprie azioni e decisioni, ritenendo la continua creazione di valore per tutti i propri stakeholder fondamentale e prioritaria per rafforzare la propria reputazione.

Qualora in futuro il Gruppo non fosse in grado, attraverso i propri prodotti e le proprie attività, di mantenere alta l'immagine, la reputazione e la riconoscibilità del proprio marchio, le vendite e i risultati economici potrebbero risentirne.

Rischi connessi alla dipendenza da figure chiave

I risultati ed il successo di Moncler dipendono in misura significativa dall'abilità dei propri amministratori esecutivi e degli altri componenti del management, che hanno avuto un ruolo determinante per lo sviluppo del Gruppo e che vantano una significativa esperienza nel settore dei beni di lusso.

Nonostante Moncler ritenga di essersi dotato di una struttura operativa e dirigenziale capace di assicurare la continuità del business, qualora il rapporto in essere con alcune di queste figure professionali si interrompesse senza una tempestiva ed adeguata sostituzione, la capacità competitiva del Gruppo e le relative prospettive di crescita potrebbero risentirne con conseguenze negative sui risultati economici e finanziari del Gruppo medesimo.

Rischi connessi ai rapporti con i produttori terzi

Per la produzione dei propri capi Moncler si avvale di soggetti terzi indipendenti, cui sono assegnate esclusivamente le fasi di produzione del capo, mentre l'acquisto delle materie prime è gestito direttamente da Moncler. I produttori terzi operano sotto la stretta supervisione di Moncler.

Nonostante il Gruppo non dipenda in misura significativa da alcun produttore, non può escludersi che l'eventuale interruzione o cessazione per qualsiasi causa dei rapporti con tali soggetti possano influenzare in misura negativa l'attività del Gruppo con conseguenze sulle vendite e sui risultati economici.

Moncler ha in essere un controllo costante e continuo sulla propria filiera di produttori terzi al fine di assicurarsi, oltre agli elevati requisiti di qualità, il pieno rispetto, tra le altre, delle leggi sul lavoro e sull'ambiente e dei principi del proprio Codice Etico. Moncler attua "audit" presso i terzisti e presso i loro subfornitori. Purtuttavia non si può escludere il rischio che qualcuno non rispetti pienamente i contratti stipulati con Moncler.

Rischi connessi al costo ed alla disponibilità di materie prime di elevata qualità, al controllo della filiera e ai rapporti con i fornitori

La realizzazione dei prodotti Moncler richiede materie prime di elevata qualità, tra le quali, a titolo esemplificativo, nylon, piuma e cotone. Il prezzo delle materie prime dipende da un'ampia varietà di fattori, in larga misura non controllabili dal Gruppo e difficilmente prevedibili.

Nonostante negli ultimi anni Moncler non abbia incontrato particolari difficoltà nell'acquisto delle materie prime in misura adeguata e di qualità elevata, non si può escludere che l'insorgere di eventuali tensioni sul fronte dell'offerta possano comportare difficoltà di approvvigionamento causando un incremento di costi con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo.

Moncler adotta una stringente politica con tutti i fornitori di materie prime i quali devono rispettare chiari vincoli di qualità e di rispetto delle leggi vigenti in materia di protezione dei lavoratori, di rispetto degli animali e dell'ambiente. Relativamente al rispetto degli animali, nel 2014 Moncler ha costituito un multi-stakeholder forum che, ad inizio 2015, ha approvato il Protocollo DIST (Down Integrity System and Traceability) dedicato alla piuma a cui i fornitori si devono attenere scrupolosamente, a garanzia della tracciabilità della materia prima, del rispetto dell'animale e della più alta qualità lungo tutta la filiera.

Rischi connessi alla rete distributiva

Moncler sviluppa una parte crescente dei propri ricavi attraverso il canale retail, costituito da negozi monomarca gestiti direttamente (DOS). Il Gruppo ha dimostrato negli anni la capacità di aprire nuovi negozi nelle posizioni più prestigiose delle città più importanti del mondo e all'interno di department stores di altissimo profilo, nonostante la competizione fra gli operatori del settore dei beni di lusso per assicurarsi tali posizioni sia molto forte. Per tale motivo, non si può escludere che in futuro il Gruppo possa incontrare difficoltà nell'apertura di nuovi punti vendita, con conseguenze negative sulle prospettive di crescita del business.

Rischi connessi alla contraffazione dei marchi e dei prodotti e alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale

Il mercato dei beni di lusso è caratterizzato da fenomeni di contraffazione dei marchi e dei prodotti.

Moncler ha effettuato importanti investimenti per l'adozione di tecnologie innovative che consentono di tracciare il prodotto lungo tutta la catena del valore per prevenire e mitigare gli effetti delle attività di contraffazione dei propri marchi e prodotti e per proteggere i propri diritti di proprietà intellettuale nei territori in cui opera. Tuttavia, non si può escludere che la presenza sul mercato di significative quantità di prodotti contraffatti possa influenzare negativamente l'immagine del marchio, con conseguenze negative sulle vendite e sui risultati economici.

Rischi connessi all'evoluzione del quadro normativo

Moncler opera in un contesto internazionale complesso ed è soggetto a normative e regolamenti nelle varie giurisdizioni in cui opera, che vengono costantemente monitorati, soprattutto per tutto ciò che attiene alla salute e sicurezza dei lavoratori, alla tutela dell'ambiente, alle norme sulla fabbricazione dei prodotti e sulla loro composizione, alla tutela dei consumatori, alla tutela dei diritti di proprietà industriale e intellettuale e alle norme sulla concorrenza.

L'emanazione di nuove normative o modifiche a quelle vigenti che dovessero imporre l'adozione di standard più severi, potrebbero comportare costi di adeguamento delle modalità produttive o delle caratteristiche dei prodotti o, ancora, limitare l'operatività del Gruppo con conseguenze negative sui risultati economici.

Rischi connessi all'andamento dei tassi di cambio

Moncler opera sui mercati internazionali anche utilizzando valute diverse dall'Euro, quali prevalentemente Yen, Dollaro USA, Renminbi e Dollaro Hong Kong. E' pertanto esposto al rischio derivante dalla fluttuazione dei tassi di cambio, nella misura pari all'ammontare della transazioni (prevalentemente ricavi) non coperte da transazioni di segno opposto espresse nella medesima valuta. Il Gruppo ha avviato nel 2014 una strategia volta alla graduale copertura dei rischi connessi all'andamento dei tassi di cambio, limitatamente ai rischi c.d. "transattivi".

Tuttavia, anche per effetto del rischio c.d. "traslativo", derivante dalla conversione in Euro dei bilanci delle società estere espressi in valuta locale, variazioni significative dei tassi di cambio possono comportare variazioni (positive o negative) sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio.

Rischi connessi all'andamento dei tassi d'interesse

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo è costituita da disponibilità liquide e da finanziamenti bancari espressi prevalentemente in Euro ed è soggetta al rischio di revisioni dei tassi d'interesse su tale valuta. Il Gruppo, a parziale copertura del rischio relativo a un incremento dei tassi, ha posto in essere alcune attività di copertura.

Tuttavia, eventuali fluttuazioni significative dei tassi di interesse potrebbero comportare un incremento degli oneri finanziari, con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo.

Per ulteriori informazioni, si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio.

Rischi di credito

Moncler opera nel rispetto di politiche di controllo del credito finalizzate a ridurre i rischi derivanti dalla non solvibilità dei propri clienti wholesale. Tali politiche si basano su analisi preliminari approfondite in merito all'affidabilità dei clienti e su forme di copertura assicurativa e/o modalità di pagamento garantite. Inoltre, il Gruppo non ha significative concentrazioni del credito.

Tuttavia non si può escludere che l'insorgere di situazioni di sofferenza significativa presso alcuni clienti possa comportare delle perdite sui crediti, con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio.

Rischi di liquidità

Il Gruppo opera attuando attività di pianificazione finanziaria finalizzata a ridurre il rischio di liquidità. Inoltre, sulla base dell'andamento dei fabbisogni finanziari, vengono pianificate con il sistema bancario le linee di credito necessarie per far fronte a tali fabbisogni, secondo una corrispondente distinzione fra linee a breve termine e a lungo termine.

Per informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio.

CORPORATE GOVERNANCE

Moncler S.p.A. (riferita come società "Capogruppo") adotta un modello tradizionale di governance come di seguito dettagliato:

  • il consiglio di amministrazione provvede alla gestione aziendale determinando le linee guida per il Gruppo;
  • il collegio sindacale vigila, tra l'altro, (i) sull'osservanza della legge e dell'Atto Costitutivo nonché sul rispetto dei principi di corretta amministrazione; (ii) per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo contabile nonché sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione; (iii) sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste da codici di comportamento cui la Società, mediante informativa al pubblico, dichiara di aderire; (iv) sull'efficacia del sistema di revisione interna e di gestione del rischio, sulla revisione dei conti, sull'indipendenza del revisore legale;
  • l'assemblea degli azionisti, in sede ordinaria o straordinaria, è competente a deliberare, tra l'altro, in merito (i) alla nomina e alla revoca dei componenti il consiglio di amministrazione ed il collegio sindacale nonché sui relativi compensi; (ii) all'approvazione del bilancio e alla destinazione degli utili; (iii) alle modificazioni dello statuto sociale; (iv) al conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti, su proposta motivata del Collegio Sindacale; (v) ai piani di incentivazione;
  • la società di revisione indipendente svolge la revisione legale dei conti. La società di revisione è nominata in conformità all'atto costitutivo dall'assemblea degli azionisti. In conformità con il codice civile, il revisore esterno svolge la propria attività in maniera indipendente ed autonoma e pertanto non è rappresentante né degli azionisti di maggioranza né di minoranza.

L'assemblea degli azionisti ha nominato KPMG S.p.A. come revisore esterno del bilancio d'esercizio e consolidato per gli anni dal 2013 al 2021.

Per ogni informazione in tema di corporate governance, si rinvia alla relazione sul governo societario e gli assetti proprietari ai sensi dell'art. 123-bis del Decreto Legislativo del 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF, testo unico della finanza), pubblicata sul sito internet www.monclergroup.com, sezione "governance/documenti societari".

Il consiglio di amministrazione di Moncler S.p.A., nella riunione del 28 marzo 2014 ha approvato il "modello di organizzazione, gestione e controllo" (il Modello) ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231, recante la "disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'art.11 della legge 29 settembre 2000, n. 300". Il Modello, con riferimento alle attività considerate potenzialmente a rischio, definisce principi e strumenti di controllo e costituisce parte integrante del sistema di controllo interno unitamente al Codice Etico adottato da Moncler. Il Codice Etico esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari e delle attività aziendali a cui ogni destinatario, inclusi coloro che non appartengono alla Società (in particolare fornitori, appaltatori, consulenti, collaboratori, partner), deve uniformarsi nello svolgimento della propria attività lavorativa. Contestualmente all'adozione del Modello, il consiglio di amministrazione ha costituito l'organismo di vigilanza, al quale ha conferito i compiti di vigilanza e controllo previsti dal Decreto medesimo.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Le informazioni relative ai rapporti con parti correlate sono presentate rispettivamente nella Nota 10.1 del Bilancio consolidato e nella Nota 8.1 del Bilancio d'Esercizio.

OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali rilevanti in termini di impatto sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo e della Capogruppo.

AZIONI PROPRIE

La società non possiede al 31 dicembre 2015 e non ha posseduto nel corso dell'esercizio, nemmeno per interposta persona o per tramite di società fiduciaria, azioni proprie ed azioni o quote di società controllanti.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI NEL CORSO DELL'ESERCIZIO 2015

Moncler Shinsegae

In data 1 gennaio 2015 Moncler Shinsegae, joint venture a maggioranza Moncler (51%), ha rilevato da Shinsegae International i 12 negozi monomarca Moncler presenti in Corea.

Nel corso del 2014, infatti, la controllata Industries S.p.A. aveva annunciato la sottoscrizione di un contratto di joint venture con Shinsegae International, società coreana quotata alla Borsa di Seul, uno dei maggiori retailer del Paese nel segmento moda e lusso e distributore Moncler nel mercato coreano.

Tale joint venture, attiva dal 1 gennaio 2015, ha l'obiettivo di promuovere, sviluppare e gestire punti vendita Moncler nelle location più prestigiose del paese asiatico. Con il passaggio a gestione diretta anche del mercato coreano, Moncler ha realizzato la propria strategia di avere un controllo diretto in tutti i mercati presso cui opera.

Piano di Performance Stock Option 2015

L'Assemblea ordinaria ha approvato l'adozione di un piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di Performance Stock Option 2015" (il "Piano 2015") avente le caratteristiche (ivi compresi condizioni e presupposti di attuazione) riportate nella relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione e nel documento informativo sul Piano, entrambi disponibili sul sito internet della Società www.monclergroup.com, sezione governance/assemblea degli azionisti, ai quali si rimanda per ogni maggiore dettaglio.

Il Piano 2015 è destinato agli amministratori esecutivi e/o dirigenti con responsabilità strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori, inclusi i consulenti esterni, di Moncler e delle sue controllate che rivestano ruoli strategicamente rilevanti o comunque in grado di apportare un significativo contributo, nell'ottica del perseguimento degli obiettivi strategici di Moncler, individuati dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Comitato per la Remunerazione.

Il Piano 2015 prevede l'assegnazione a titolo gratuito di opzioni che consentono, alle condizioni stabilite, la successiva sottoscrizione di azioni ordinarie della Società. In particolare, ad ogni numero 1 (una) opzione assegnata corrisponde il diritto per il beneficiario di sottoscrivere numero 1 (una) azione, a fronte del pagamento alla Società del prezzo di esercizio.

Dividendi

In data 23 aprile 2015 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Moncler S.p.A. ha approvato il Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2014 ed ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a Euro 0,12 per azione per complessivi Euro 30 milioni, pagato il 20 maggio 2015.

Unità produttiva in Romania

In data 31 agosto 2015, attraverso la società Industries Yield S.r.l., è stata acquisita una piccola unità produttiva in Romania, operante nella confezione di capi di abbigliamento e già tra i fornitori di Moncler. Tale realtà, ad oggi non significativa, costituisce il primo passo di un progetto atto ad integrare in parte la filiera produttiva.

Accordo di licenza per la categoria eyewear

In data 22 settembre 2015, Marcolin e Moncler S.p.A. hanno siglato un accordo di licenza in esclusiva mondiale per il design, la produzione e distribuzione di occhiali da sole, montature da vista maschili e femminili e maschere da sci per uomo, donna e bambino a marchio Moncler.

La licenza è effettiva da gennaio 2016 sino a dicembre 2020, con possibilità di rinnovo per ulteriori 5 anni.

Importanti contratti di locazione siglati nel 2015 per negozi in apertura nel 2016

Nel mese di ottobre, Moncler, attraverso le sue controllate Moncler UK Ltd e Moncler USA Retail LLC, ha firmato due importanti contratti di locazione, rispettivamente per un immobile a Londra (Old Bond Street) e per un immobile a New York (Madison Avenue).

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Piano di acquisto azioni proprie

In data 2 febbraio 2016, Moncler ha avviato un programma di acquisto di azioni proprie della Società, in esecuzione della delibera assembleare del 23 aprile 2015, ai sensi degli artt. 2357, 2357-ter del codice civile. Le azioni proprie acquistate in esecuzione di tale delibera saranno impiegate in modo da consentire la costituzione di un "magazzino titoli" che potrà essere utilizzato per adempiere alle obbligazioni di consegna delle azioni derivanti da possibili programmi di distribuzione, a titolo oneroso o gratuito, di opzioni su azioni o di azioni della Società ad amministratori, dipendenti e collaboratori della Società o di società controllate.

In virtù del programma, completato in data 12 febbraio 2016, Moncler ha acquistato complessive n. 1.000.000 azioni proprie, pari allo 0,4% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di Euro 12,8 milioni.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Per l'esercizio 2016, nonostante permanga un quadro internazionale incerto, il management Moncler prevede uno scenario di ulteriore crescita, sulla base di chiare linee strategiche.

Sviluppo internazionale: Negli anni Moncler ha seguito una strategia di crescita internazionale mantenendo sempre un forte controllo sul business e un contatto diretto con il proprio cliente, sia wholesale o retail.

Attenta espansione della gamma prodotti: Il Gruppo sta attuando una selettiva espansione in categorie merceologiche complementari al proprio core business dove ha, o è in grado di raggiungere, un' elevata riconoscibilità ed un forte know-how.

Focalizzazione sul consumatore: Avere un rapporto diretto con i propri clienti, riuscire a coinvolgerli e sapere intuire le loro aspettative sono i capisaldi del rapporto che Moncler intende sviluppare con il proprio consumatore.

Rafforzamento del brand: Il brand Moncler ha un heritage unico che costituisce il suo asset principale e che ne permea tutta la strategia. Heritage, qualità, unicità, coerenza definiscono e caratterizzano ogni prodotto Moncler.

Sviluppo sostenibile del business: Da tempo il brand sta rafforzando il suo impegno verso uno sviluppo sostenibile e responsabile di lungo periodo che risponda alle aspettative degli stakeholder in un' ottica di creazione di valore condiviso.

ALTRE INFORMAZIONI

Ricerca e Sviluppo

Poichè il successo del Gruppo Moncler dipende in parte dall'immagine, dal prestigio e notorietà dei marchi ed in parte anche dalla capacità di produrre collezioni d'abbigliamento in linea con le tendenze del mercato, la società effettua attività di ricerca e sviluppo al fine di disegnare, creare e realizzare nuovi prodotti e nuove collezioni. I costi di ricerca e sviluppo sono spesati a conto economico nell'esercizio di competenza.

Raccordo tra risultato e patrimonio netto della Capogruppo ed i valori del Gruppo

La riconciliazione tra il risultato ed il patrimonio netto del Gruppo alla fine del periodo ed il risultato e patrimonio netto della società controllante Moncler S.p.A. è dettagliato nella seguente tabella:

Riconciliazione risultato e patrimonio netto
società controllante e del Gruppo
Risultato Patrimonio
netto
Risultato Patrimonio
netto
(Migliaia di Euro) 2015 31/12/15 2014 31/12/14
Società controllante 76.902 323.512 64.176 268.675
Storno dividendi intragruppo (18.795) 0 (31.608) 0
Risultato e patrimonio netto delle società
consolidate al netto del valore di carico delle 126.944 163.119 123.121 78.331
Allocazione del maggior valore pagato
rispetto al relativo patrimonio netto della
società consolidata 0 159.011 0 159.011
Eliminazione utile intragruppo (14.306) (64.113) (24.165) (49.807)
Riserva di conversione 0 3.581 0 (637)
Effetto di altre scritture di consolidamento (2.882) (38.952) (1.186) (36.070)
Totale di pertinenza del Gruppo 167.863 546.158 130.338 419.503
Risultato e patrimonio netto di terzi 47 649 (229) 1.071
Totale 167.910 546.807 130.109 420.574

Sedi secondarie

Si specifica che la Società non ha sedi secondarie.

Attestazione ai sensi dell'art.2.6.2, comma 8 e 9 del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.

In relazione all'art.36 del Regolamento Consob n.16191 del 29/10/2007 e successive modifiche ed integrazioni, in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che rientrano nella previsione regolamentare sei società del Gruppo (Moncler Japan, Moncler Usa, Moncler Usa Retail, Moncler Asia Pacific, Moncler Shanghai, Moncler Shinsegae) e che sono state adottate le procedure adeguate per assicurare la completa ottemperanza alla predetta normativa e che sussistono le condizioni di cui al citato art. 36.

PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO 2015

Signori Azionisti,

Vi invitiamo ad approvare il bilancio consolidato del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2015 e Vi invitiamo ad approvare il bilancio di esercizio della società Moncler S.p.A. che presenta un utile pari ad Euro 76.902.100 che Vi proponiamo di destinare come segue:

  • Euro 35.017.424,12 da distribuire come dividendi, pari ad Euro 0,14 per azione
  • Euro 300.000 da destinare a riserva legale
  • Euro 41.584.675,88 da riportare a nuovo

Milano, 3 marzo 2016

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

Remo Ruffini

BILANCIO CONSOLIDATO

  • Prospetti del Bilancio Consolidato
  • Conto economico
  • Conto economico complessivo
  • Situazione patrimoniale-finanziaria
  • Variazioni di patrimonio netto
  • Rendiconto finanziario
  • Note esplicative al bilancio consolidato
    1. Informazioni generali sul Gruppo
    1. Sintesi dei principali principi contabili utilizzati nella redazione del bilancio consolidato
    1. Area di consolidamento
    1. Commenti alle principali voci del prospetto di conto economico consolidato
    1. Commenti alle principali voci della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata
    1. Informazioni di segmento
    1. Impegni e garanzie prestate
    1. Passività potenziali
    1. Informazioni su rischi finanziari
    1. Altre informazioni
    1. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

PROSPETTI DEL BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO MONCLER

Conto economico consolidato

(Euro/000) Note Esercizio 2015 di cui parti
correlate
(nota 10.1)
Esercizio 2014 di cui parti
correlate
(nota 10.1)
Ricavi 4.1 880.393 413 694.189 385
Costo del venduto 4.2 (225.495) (8.932) (192.524) (5.555)
Margine lordo 654.898 501.665
Spese di vendita 4.3 (253.448) (685) (182.966) (650)
Spese generali ed amministrative 4.4 (79.535) (6.139) (66.043) (5.375)
Spese di pubblicità 4.5 (57.847) (46.072)
Ricavi/(Costi) non ricorrenti 4.6 (11.389) (3.059) (5.034) (2.420)
Risultato operativo 4.7 252.679 201.550
Proventi finanziari 4.8 4.267 6.100
Oneri finanziari 4.8 (5.975) (12.164)
Risultato ante imposte 250.971 195.486
Imposte sul reddito 4.9 (83.061) (65.377)
Risultato consolidato 167.910 130.109
Risultato di pertinenza del Gruppo 167.863 130.338
Risultato di pertinenza di terzi 47 (229)
Utile base per azione (in Euro) 5.15 0,67 0,52
Utile diluito per azione (in Euro) 5.15 0,67 0,52
Conto economico complessivo consolidato
(Euro/000) Note Esercizio 2015 Esercizio 2014
Utile (perdita) del periodo 167.910 130.109
Utili (perdite) sui derivati di copertura 5.15 801 (646)
Utili (perdite) dalla conversione dei bilanci di imprese
estere
5.15 4.219 4.298
Componenti che possono essere riversati nel
conto economico in periodi successivi 5.020 3.652
Altri utili (perdite) 5.15 134 (178)
Componenti che non saranno mai riversati nel
conto economico in periodi successivi 134 (178)
Totale altri utili (perdite) al netto dell'effetto fiscale 5.154 3.474
Totale utile (perdita) complessivo 173.064 133.583
Attribuibili a:
Soci della controllante 173.016 133.808
Interessenze di pertinenza di terzi 48 (225)
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
di cui parti di cui parti
(Euro/000) Note 31/12/15 correlate 31/12/14 correlate
(nota 10.1) (nota 10.1)
Marchi e altre immobilizzazioni immateriali, nette 5.1 268.014 258.771
Avviamento 5.1 155.582 155.582
Immobilizzazioni materiali, nette 5.3 102.234 77.254
Altre attività non correnti 5.8 22.676 17.251
Crediti per imposte anticipate 5.4 65.970 45.968
Attivo non corrente 614.476 554.826
Rimanenze 5.5 134.063 122.821
Crediti verso clienti 5.6 89.782 7.013 86.593 1.130
Crediti tributari 5.11 4.155 5.938
Altre attività correnti 5.8 20.985 33.547
Cassa e banche 5.7 148.603 123.419
Attivo corrente 397.588 372.318
Totale attivo 1.012.064 927.144
Capitale sociale 5.15 50.025 50.000
Riserva sovrapprezzo azioni 5.15 108.284 107.040
Altre riserve 5.15 219.986 132.125
Risultato netto del Gruppo 5.15 167.863 130.338
Capitale e riserve del Gruppo 546.158 419.503
Capitale e riserve di terzi 649 1.071
Patrimonio netto 546.807 420.574
Debiti finanziari a lungo termine 5.14 127.016 154.243
Fondi rischi non correnti 5.12 5.688 3.110
Fondi pensione e quiescenza 5.13 4.604 5.112
Debiti per imposte differite 5.4 68.753 74.436
Altre passività non correnti 5.10 6.222 3.489
Passivo non corrente 212.283 240.390
Debiti finanziari a breve termine 5.14 71.182 80.331
Debiti commerciali 5.9 112.969 8.445 112.323 7.163
Debiti tributari 5.11 36.613 43.556
Altre passività correnti 5.10 32.210 2.696 29.970 1.896
Passivo corrente 252.974 266.180
Totale passivo e patrimonio netto 1.012.064 927.144

BILANCIO CONSOLIDATO

Prospetto delle variazioni del patrimonio
netto consolidato
Riserva Altri utili complessivi Altre riserve Risultato del Patrimonio Totale
(Euro/000) Note Capitale
sociale
sovraprezzo
azioni
Riserva legale Riserva di
conversione
Altri
componenti
Riserva
IFRS 2
Riserva
FTA
Utili indivisi periodo di
Gruppo
netto di
Gruppo
Patrimonio
netto di terzi
Patrimonio
netto
consolidato
Patrimonio netto al 01.01.2014 5.15 50.000 107.040 10.000 (4.931) (151) 0 1.242 68.223 76.072 307.495 3.090 310.585
Destinazione utile esercizio precedente 0 0 0 0 0 0 0 76.072 (76.072) 0 0 0
Variazione area di consolidamento 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 516 516
Dividendi 0 0 0 0 0 0 0 (25.000) 0 (25.000) (3.632) (28.632)
Aumento capitale sociale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Altre variazioni nel patrimonio netto 0 0 0 0 0 4.522 0 (1.322) 0 3.200 1.322 4.522
Variazioni delle voci di conto economico
complessivo
0 0 0 4.294 (824) 0 0 0 0 3.470 4 3.474
Risultato del periodo 0 0 0 0 0 0 0 0 130.338 130.338 (229) 130.109
Patrimonio netto al 31.12.2014 5.15 50.000 107.040 10.000 (637) (975) 4.522 1.242 117.973 130.338 419.503 1.071 420.574
Patrimonio netto al 01.01.2015 5.15 50.000 107.040 10.000 (637) (975) 4.522 1.242 117.973 130.338 419.503 1.071 420.574
Destinazione utile esercizio precedente 0 0 0 0 0 0 0 130.338 (130.338) 0 0 0
Variazione area di consolidamento 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Dividendi 0 0 0 0 0 0 0 (30.014) 0 (30.014) (470) (30.484)
Aumento capitale sociale 25 1.244 0 0 0 0 0 0 0 1.269 0 1.269
Altre variazioni nel patrimonio netto 0 0 0 0 0 6.607 (1.242) (22.981) 0 (17.616) 0 (17.616)
Variazioni delle voci di conto economico
complessivo
0 0 0 4.218 935 0 0 0 0 5.153 1 5.154
Risultato del periodo 0 0 0 0 0 0 0 0 167.863 167.863 47 167.910
Patrimonio netto al 31.12.2015 5.15 50.025 108.284 10.000 3.581 (40) 11.129 0 195.316 167.863 546.158 649 546.807

BILANCIO CONSOLIDATO

Prospetto di rendiconto finanziario consolidato Esercizio
2015
di cui parti
correlate
Esercizio
2014
di cui parti
correlate
(Euro/000)
Flusso di cassa della gestione operativa
Risultato consolidato 167.910 130.109
Ammortamenti immobilizzazioni 35.959 26.276
Costi (Ricavi) finanziari, netti 1.708 11.846
Altri costi (ricavi) non monetari 6.607 4.522
Imposte dell'esercizio 83.061 65.377
Variazione delle rimanenze - (Incremento)/Decremento (14.859) (45.597)
Variazione dei crediti commerciali - (Incremento)/Decremento 10.596 (5.883) (10.072) 1.393
Variazione dei debiti commerciali - Incremento/(Decremento) (2.931) 1.282 5.246 (16.595)
Variazione degli altri crediti/debiti correnti 11.778 800 8.516 885
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalla gestione operativa 299.829 196.223
Interessi ed altri oneri pagati (4.108) (9.950)
Interessi ricevuti 284 318
Imposte e tasse pagate (114.432) (39.289)
Variazione degli altri crediti/debiti non correnti 314 (5.607)
Flusso di cassa netto della gestione operativa (a) 181.887 141.695
Flusso di cassa della gestione degli investimenti
Acquisto di immobilizzazioni materiali ed immateriali (67.657) (50.216)
Vendita di immobilizzazioni materiali ed immateriali 1.470 659
Flusso di cassa netto della gestione degli investimenti (b) (66.187) (49.557)
Flusso di cassa della gestione dei finanziamenti
Rimborso di finanziamenti (69.653) (171.736)
Accensione di nuovi finanziamenti 37.781 155.075
Variazioni dei finanziamenti a breve termine, diversi dai finanziamenti bancari 0 0
Variazione dei debiti finanziari a breve (29.365) (26.778)
Dividendi pagati ai soci della controllante (30.014) (25.000)
Dividendi pagati ai soci di minoranza delle società controllate (470) (3.632)
Aumento capitale 1.269 0
Altre variazioni del patrimonio netto 2.223 3.057
Flusso di cassa netto della gestione finanziaria (c) (88.229) (69.014)
Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre disponibilità finanziarie 27.471 23.124
Cassa e altre disponibilità finanziarie all'inizio del periodo 122.400 99.276
Effetto della variazione dei tassi di cambio (3.790) 0
Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre disponibilità finanziarie 27.471 23.124
Cassa e altre disponibilità finanziarie alla fine del periodo 146.081 122.400

Per il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A.

Il Presidente Remo Ruffini

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

1. INFORMAZIONI GENERALI SUL GRUPPO

1.1. Il Gruppo e le principali attività

La società Capogruppo Moncler S.p.A. è una società costituita e domiciliata in Italia. L'indirizzo della sede legale è Via Stendhal 47 Milano, Italia e il numero di registrazione è 04642290961.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 comprende la società Capogruppo e le società controllate (successivamente riferito come il "Gruppo").

Ad oggi, le principali attività del Gruppo sono lo studio, il disegno, la produzione e la distribuzione di abiti per uomo, donna e bambino e di accessori correlati con il marchio di proprietà Moncler.

1.2. Principi per la predisposizione del bilancio consolidato

1.2.1. Principi contabili di riferimento

Il bilancio consolidato 2015 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il bilancio consolidato include il conto economico consolidato, il conto economico complessivo, il prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il rendiconto finanziario consolidato e le note al bilancio consolidato.

1.2.2. Schemi di bilancio

Il Gruppo presenta il conto economico per destinazione, forma ritenuta più rappresentativa in relazione al tipo di attività svolta. La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business.

Con riferimento al prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, è stata adottata una forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto previsto dal paragrafo 60 e seguenti dello IAS 1.

Per il rendiconto finanziario è stato adottato il metodo di rappresentazione indiretto.

Secondo quanto previsto dallo IAS 24 nei paragrafi successivi si evidenziano i rapporti con parti correlate con il Gruppo e le loro incidenze, se significative, sulla situazione patrimonialefinanziaria, economica e sui flussi finanziari.

BILANCIO CONSOLIDATO

1.2.3. Principi di redazione

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, con eccezione della valutazione di alcuni strumenti finanziari (derivati) come richiesto dallo IAS 39, nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Il bilancio consolidato è presentato in Euro migliaia, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente.

1.2.4. Uso di stime nella redazione del bilancio

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione a loro apportate sono riflesse a conto economico del periodo in cui avviene la revisione della stima nel caso in cui la revisione stessa abbia effetti solo su tale periodo, od anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Nel caso in cui le stime della Direzione possano avere un effetto significativo sui valori rilevati nel bilancio consolidato o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio, i successivi paragrafi delle Note esplicative al bilancio includono le informazioni rilevanti a cui le stime si riferiscono.

Le stime si riferiscono principalmente alle seguenti voci di bilancio:

  • Valore recuperabile delle attività non correnti e dell'avviamento ("impairment");
  • Fondo svalutazione crediti;
  • Fondo svalutazione magazzino;
  • Recuperabilità delle attività per imposte anticipate;
  • Stima dei fondi rischi e delle passività potenziali.

Valore recuperabile delle attività non correnti e dell'avviamento ("impairment")

Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali incluso l'avviamento e le altre attività finanziarie.

Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale.

Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo rileva una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani aziendali e di Gruppo.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite potenziali relative al portafoglio di crediti verso la clientela finale. La stima del fondo svalutazione crediti è basata sulle perdite attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'attento monitoraggio degli scaduti e della qualità del credito in base alle condizioni economiche e di mercato.

Fondo svalutazione magazzino

Il Gruppo produce e vende principalmente capi d'abbigliamento che sono soggetti a modifiche nel gusto della clientela ed al trend nel mondo della moda. Il fondo svalutazione magazzino riflette pertanto la stima del management circa le perdite di valore attese sui capi delle collezioni di stagioni passate, tenendo in considerazione la capacità di vendere i capi stessi attraverso i diversi canali distributivi in cui opera il Gruppo.

Recuperabilità delle attività per imposte anticipate

Il Gruppo è soggetto a imposte in numerosi paesi e alcune stime si rendono necessarie al fine di determinare le imposte in ciascuna giurisdizione. Il Gruppo riconosce attività per imposte anticipate fino al valore per cui ne ritiene probabile il recupero negli esercizi futuri ed in un arco temporale compatibile con l'orizzonte temporale implicito nelle stime del management.

Stima dei fondi rischi e delle passività potenziali

Il Gruppo può essere soggetto a contenziosi legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Le cause ed i contenziosi contro il Gruppo sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascun contenzioso, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale. Il Gruppo rileva una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

2. SINTESI DEI PRINCIPALI PRINCIPI CONTABILI UTILIZZATI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

I principi contabili di seguito indicati sono stati utilizzati coerentemente per l'anno 2015 ed il periodo comparativo.

2.1. Principi per il consolidamento

Il bilancio consolidato di Gruppo è composto dal bilancio della società Capogruppo e da quello delle società controllate, nelle quali la Capogruppo detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto e sulle quali esercita il controllo o dalle quali è in grado di ottenere benefici in virtù del suo potere di governarne le politiche finanziarie ed operative.

I bilanci delle società controllate consolidate sono predisposti con riferimento allo stesso periodo temporale ed utilizzando gli stessi principi contabili della Capogruppo.

I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui il Gruppo assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. Qualora il Gruppo abbia perso il controllo della società controllata, il bilancio consolidato include il risultato della controllata in proporzione al periodo durante il quale ha esercitato il controllo. La quota del capitale e delle riserve di pertinenza di terzi nelle controllate e la quota di pertinenza di terzi dell'utile o perdita d'esercizio delle controllate consolidate sono identificate separatamente nella situazione patrimoniale-finanziaria e nel conto economico consolidati. Le variazioni delle quote di possesso di controllate che non comportano perdita di controllo o che rappresentano incrementi successivi all'acquisizione del controllo sono iscritte fra le variazioni di patrimonio netto.

Nella preparazione del bilancio consolidato sono eliminati tutti gli effetti ed i saldi derivanti da operazioni tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo.

Partecipazioni in imprese collegate

Le partecipazioni in imprese collegate sono inizialmente iscritte al costo sostenuto per l'acquisizione e poi valutate col metodo del patrimonio netto. La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo.

2.2. Valuta estera

Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna società appartenente al Gruppo sono indicati utilizzando la valuta corrente del paese in cui la società svolge la propria attività.

Operazioni in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall'estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell'esercizio o in bilanci precedenti.

Consolidamento di imprese estere

Tutte le attività e le passività di società estere espresse in moneta diversa dall'Euro che rientrano nell'area di consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio. Proventi e costi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio in quanto ritenuto ragionevolmente rappresentativo del cambio effettivo. Le differenze cambio di conversione risultanti dall'applicazione di questo metodo rappresentano una voce specifica del conto economico complessivo e sono incluse come voce di patrimonio netto sotto la voce riserva di conversione, fino alla cessione della partecipazione stessa. L'avviamento e gli adeguamenti al fair value generati dall'acquisizione delle società estere sono rilevati nella relativa valuta e sono convertiti utilizzando il tasso di cambio di fine periodo.

I principali tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro dei bilanci del 2015 e del 2014 delle società estere sono stati i seguenti:

Cambio medio Cambio puntuale
Esercizio 2015 Esercizio 2014 Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014
CHF 1,067860 1,214620 1,083500 1,202400
CNY 6,973330 8,185750 7,060800 7,535800
CZK 27,279200 27,535900 27,023000 27,735000
DKK 7,458700 7,454820 7,462600 7,445300
GBP 0,725850 0,806120 0,733950 0,778900
HKD 8,601410 10,302500 8,437600 9,417000
HUF 309,996000 308,706000 315,980000 315,540000
JPY 134,314000 140,306000 131,070000 145,230000
USD 1,109510 1,328500 1,088700 1,214100
TRY 3,025460 2,906500 3,176500 2,832000
BRL 3,700440 3,121130 4,311700 3,220700
RUB 68,072000 50,951800 80,673600 72,337000
TWD 35,250100 40,249900 35,790800 38,413300
CAD 1,418560 1,466140 1,511600 1,406300
PLN 4,184120 4,211200 4,263900 4,273200
KRW 1.256,540000 1.398,140000 1.280,780000 1.324,800000
MOP 8,859870 n/a 8,691862 n/a
SGD 1,525490 n/a 1,541700 n/a
AED 4,073340 n/a 3,996618 n/a
RON 4,448760 n/a 4,524000 n/a

2.3. Aggregazioni aziendali ("business combinations")

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisizione ("acquisition method").

Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

L'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa. Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.

Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.

2.4. Attività non correnti detenute per la vendita e discontinued operations

Le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione sono classificate come attività destinate alla vendita quando il loro valore è recuperabile principalmente attraverso una transazione di vendita ed essa è ritenuta probabile. In tal caso vengono valutate al minor tra valore contabile e valore equo (fair value) al netto dei costi di vendita se il loro valore è recuperabile principalmente attraverso la vendita più che attraverso il loro uso continuato.

Le attività operative cessate (discontinued operations) sono attività che:

• rappresentano una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;

  • fanno parte di un singolo e coordinato piano per la cessione di una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • sono costituite da società controllate acquisite con l'intento esclusivo di essere rivendute.

Nel conto economico, le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti dell'IFRS 5 per essere definiti come "discontinued operations", vengono presentati in un'unica voce che include sia gli utili e le perdite, che le minusvalenze ovvero le plusvalenze da cessione ed il relativo effetto fiscale. Il periodo comparativo viene conseguentemente ripresentato come richiesto dall'IFRS 5.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale e finanziaria, le attività non correnti destinate alla vendita ed i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti previsti dall'IFRS 5 vengono riclassificati tra le attività e le passività correnti nell'esercizio in cui tali requisiti si manifestano. L'esercizio comparativo non viene ripresentato o riclassificato.

2.5. Immobili, impianti e macchinari

Immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, non rivalutato al netto dell'ammontare cumulato degli ammortamenti e delle perdite di valore ("impairment"). Il costo include il prezzo pagato per l'acquisto e tutti i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni utili al suo utilizzo.

Ammortamento

L'ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata degli immobili, impianti e macchinari come riportato in tabella:

Categoria Periodo
Terreni Non ammortizzati
Fabbricati Da 25 a 33 anni
Impianti e macchinari Da 8 a 12 anni
Mobili e arredi Da 5 a 10 anni
Macchinari elettronici d'ufficio Da 3 a 5 anni
Migliorie su beni di terzi Minore tra il contratto di affitto e la vita utile della miglioria
In dipendenza delle condizioni di mercato e generalmente entro la vita utile attesa del bene di
Altre immobilizzazioni materiali riferimento

I beni acquisiti in leasing sono ammortizzati nel minore tra il periodo del leasing e la loro vita utile a meno che non sia ragionevolmente certo che il Gruppo otterrà la proprietà del bene alla fine del periodo contrattuale.

Il periodo di ammortamento è rivisto in ciascun esercizio e corretto se necessario in base alle mutate condizioni economiche del bene.

BILANCIO CONSOLIDATO

Utile/Perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari

L'utile o la perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari rappresenta la differenza tra il ricavo ed il valore netto del bene alla data della cessione. Le cessioni sono contabilizzate quando l'operazione è definitiva o non più soggetta a condizioni che posticipano gli effetti del trasferimento della proprietà.

2.6. Attività immateriali

Avviamento

L'avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, così come definito al precedente paragrafo "Aggregazioni aziendali".

L'avviamento è trattato come un'attività a vita utile indefinita e pertanto non è ammortizzato ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto di non applicare l'IFRS 3 - Aggregazioni di imprese in modo retroattivo alle acquisizioni di aziende avvenute antecedentemente alla data di transizione (1 gennaio 2009); di conseguenza, l'avviamento generato su acquisizioni antecedenti la data di transizione agli IFRS è stato mantenuto al precedente valore determinato secondo i principi contabili italiani, previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore.

Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.7 "Perdita di valore delle attività non finanziarie".

Marchi

I marchi separatamente acquisiti sono iscritti al costo storico di acquisto. I marchi acquisiti a seguito di una "business combination" sono iscritti al valore equo determinato alla data dell'operazione di aggregazione aziendale.

I marchi sono trattati come un'attività a vita utile indefinita e dopo la rilevazione iniziale sono valutati al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate. I marchi non sono ammortizzati ma vengono sottoposti annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore.

Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.7 "Perdita di valore delle attività non finanziarie".

Altre attività immateriali a vita utile definita

I diritti di licenza sono iscritti come attività immateriali e sono ammortizzati a quote costanti sulla vita utile stimata, determinata per ogni singola licenza sulla base dei termini contrattuali.

I Key money pagati per l'apertura di negozi diretti DOS sono considerati come costi di buonuscita riferiti ad un contratto di locazione immobiliare e sono generalmente attività a vita utile definita determinata sul periodo del contratto sottostante. In certe circostanze, i Key money hanno una vita utile indefinita per il fatto che in alcune giurisdizioni esistono delle protezioni legali o altrimenti è una pratica comune nel mercato di riferimento di ricevere un rimborso alla fine del contratto di locazione. In questo specifico caso che deve essere supportato da adeguate ragioni, i Key money non sono ammortizzati ma sottoposti a verifica periodica, almeno annuale, per identificare eventuali riduzioni di valore (come riferito nel paragrafo relativo alle perdite di valore di attività non finanziarie).

Software (incluse le licenze e i costi separatamente identificabili come costi di sviluppo esterno) sono iscritti come attività immateriali al prezzo di acquisto inclusi i costi direttamente attribuibili per predisporre il bene immateriale ad essere pronto per l'utilizzo. I Software e le Altre attività immateriali acquisite dal Gruppo che hanno una vita utile definita sono valutate al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite di valore accumulate.

Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita

L'ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita è determinato a quote costanti sulla vita stimata residua come definito in tabella:

Categoria Periodo
Licenze In base alle condizioni di mercato all'interno del periodo contrattuale di licenza o ai limiti legali
per l'utilizzo della licenza stessa
Key money In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo contrattuale della
locazione
Software Da 3 a 5 anni
Altre immobilizzazioni immateriali In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo in cui si esercita il
controllo dell'attività

2.7. Perdita di valore delle attività non finanziarie

Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali a vita utile definita e degli Immobili, impianti e macchinari, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.

L'avviamento e le attività immateriali con vita utile indefinita sono sottoposti a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività o l'avviamento possano aver subito una perdita durevole di valore.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui il bene appartiene. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'attività il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

Ad eccezione delle perdite di valore contabilizzate sull'avviamento, quando vengono meno le circostanze che hanno determinato la perdita, il valore contabile dell'attività è incrementato fino al valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

2.8. Beni in leasing

Beni acquisiti in leasing finanziario

I beni in leasing dove il Gruppo acquisisce sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà sono classificati come leasing finanziari. Alla data iniziale della rilevazione i beni in leasing sono iscritti al minore tra il valore equo ed il valore attuale dei futuri canoni di leasing. Successivamente alla data della prima rilevazione, i beni sono contabilizzati in base agli stessi principi applicabili ai beni materiali.

Beni acquisiti in leasing operativo

Tutti i beni acquisiti sulla base di un contratto di leasing (i.e. contratto di affitto) che non siano riconducibili al leasing finanziario non sono capitalizzati come beni materiali ma il relativo canone di utilizzo è contabilizzato come costi dell'esercizio. Il Gruppo è locatario di beni immobili i cui costi sono iscritti in bilancio a quote costanti lungo la durata dei contratti di riferimento. Ulteriori costi che sono condizionati e determinati sulla base dei ricavi conseguiti nello specifico punto vendita, sono contabilizzati per competenza durante il periodo contrattuale.

2.9. Rimanenze di magazzino

Le rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono valutate al minore tra il costo medio ponderato di produzione o di acquisto ed il valore netto di realizzo. Il costo medio include i costi diretti dei materiali e del lavoro ed una quota di costi indiretti calcolata in proporzione alla normale capacità produttiva.

Il fondo svalutazione per materie prime e prodotti finiti è calcolato per ricondurre il costo al valore netto di realizzo sulla base di stime che tengono conto dell'anzianità della stagione produttiva e della possibilità di utilizzare la materia prima in produzione e di vendere i prodotti finiti attraverso i diversi canali distributivi (outlet e stock).

2.10. Strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari sono iscritti al "fair value" quando la società diviene parte di un'obbligazione contrattuale in relazione allo strumento finanziario.

Gli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo consistono principalmente nelle voci di bilancio relative a cassa e disponibilità bancarie, crediti e debiti commerciali, crediti e debiti finanziari, altre attività e passività finanziarie correnti e non correnti e gli strumenti derivati.

Disponibilità e mezzi equivalenti

Le disponibilità e mezzi equivalenti includono i depositi bancari, le quote di fondi di liquidità ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. I conti correnti passivi sono iscritti tra le passività finanziarie nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria di Gruppo.

Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti

I crediti commerciali e gli altri crediti che derivano dalla fornitura di disponibilità finanziarie, di beni o di servizi da parte del Gruppo a soggetti terzi sono classificati nelle attività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio con riferimento ai crediti non commerciali.

I crediti finanziari correnti e non correnti, gli altri crediti correnti e non correnti ed i crediti commerciali ad eccezione delle attività derivanti da strumenti finanziari derivati, sono valutati, se hanno una scadenza prefissata, al costo ammortizzato calcolato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Vengono regolarmente effettuate valutazioni ("impairment test") al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che le attività finanziarie prese singolarmente o nell'ambito di un gruppo di attività, possano aver subito una riduzione di valore. Se esistono tali evidenze, la perdita di valore è rilevata come costo nel conto economico del periodo.

Debiti commerciali, debiti finanziari ed altri debiti correnti e non correnti

I debiti commerciali e gli altri debiti che sorgono all'acquisto da un fornitore terzo di denaro, beni o servizi sono classificati tra le passività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio con riferimento ai debiti non commerciali.

I debiti finanziari correnti e non correnti, le altre passività correnti e non correnti ed i debiti commerciali sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value normalmente

BILANCIO CONSOLIDATO

rappresentato dal costo dell'operazione che le origina, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamente, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, tutti le passività finanziarie sono iscritte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting.

Strumenti derivati

Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell'hedge accounting solo quando, all'inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l'efficacia può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.

Fair value hedge

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value ("Fair value hedge") di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un'attività o di una passività iscritta in bilancio o di un'operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel patrimonio netto (come componente del conto economico complessivo). L'utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico in correlazione con la rilevazione degli effetti economici dell'operazione coperta. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati e sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

2.11. Benefici ai dipendenti

I benefici correnti ai dipendenti che afferiscono ai salari e stipendi, ai contributi sociali e previdenziali, alle ferie maturate e non godute entro dodici mesi dalla data del bilancio ed altri fringe-benefits derivanti dal rapporto di lavoro sono riconosciuti nell'esercizio in cui il servizio è reso.

I benefici che saranno corrisposti ai dipendenti al termine del contratto di lavoro attraverso piani pensionistici a benefici definiti o a contribuzione definita sono contabilizzati lungo tutto l'arco temporale in cui il dipendente presta il proprio servizio ("vesting period").

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dai dipendenti nel corso di un predeterminato periodo di servizio.

L'obbligazione della società di finanziare i fondi per piani a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). Il valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali viene contabilizzato interamente nel conto economico complessivo nell'esercizio in cui maturano.

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria a fronte di piani a benefici definiti, rappresenta il valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti.

Piani a contribuzione definita

I pagamenti relativi ai piani a contribuzione definita effettuati dalle società del Gruppo sono rilevati a conto economico come costo quando sostenuti.

I dipendenti delle società italiane appartenenti al Gruppo beneficiano di piani a benefici definiti. Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

2.12. Fondi rischi ed oneri

Il Gruppo rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, a fronte di un evento passato, quando è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa.

Il Gruppo rileva un fondo per ristrutturazioni quando è stato approvato un dettagliato programma formale per la ristrutturazione e la ristrutturazione è iniziata o è stata comunicata pubblicamente. Le perdite operative future non sono oggetto di accantonamento.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

2.13. Pagamenti basati su azioni

Il fair value alla data di assegnazione degli incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale concessi ai dipendenti viene rilevato solitamente tra i costi, con un corrispondente aumento del patrimonio netto, lungo il periodo durante il quale i dipendenti ottengono il diritto agli incentivi. L'importo rilevato come costo viene rettificato per riflettere il numero effettivo di incentivi per i quali sono maturate le condizioni di permanenza in servizio e di conseguimento di risultati non di mercato, affinché l'importo finale rilevato come costo si basi sul numero di incentivi che soddisfano le suddette condizioni alla data di maturazione. Nel caso di incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni le cui condizioni non sono da considerarsi di maturazione, il fair value alla data di assegnazione del pagamento basato su azioni viene valutato al fine di riflettere tali condizioni. Con riferimento alle condizioni di non maturazione, le eventuali differenze tra le ipotesi previste alla data di assegnazione e quelle effettive non produrranno alcun impatto in bilancio.

Il fair value dell'importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolati per cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante il quale i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna data di chiusura dell'esercizio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni. Le eventuali variazioni del fair value della passività sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

2.14. Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla società affluiranno i benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono rappresentati al netto di eventuali poste rettificative (resi, sconti ed abbuoni) e non includono l'imposta sul valore aggiunto ed ogni altra tassa relativa alla vendita.

Le vendite del canale wholesale sono riconosciute alla spedizione del prodotto finito al cliente finale poiché tale momento riflette il passaggio di proprietà con i suoi rischi e benefici. L'accantonamento per resi e sconti è stimato sulla base delle previsioni future, tenuto conto dell'andamento storico del fenomeno.

Le vendite del canale retail sono riconosciute alla data della cessione diretta del bene al cliente finale.

I ricavi per royalties sono riconosciuti per competenza sulla base dei termini e degli ammontari previsti nel contratto di licenza, generalmente in base ai volumi di vendita.

2.15. Oneri finanziari

Gli oneri finanziari per interessi sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle attività e passività finanziarie, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

2.16. Imposte

Le imposte iscritte a conto economico rappresentano l'ammontare per imposte correnti sul reddito e per imposte differite.

L'onere per imposte sul reddito, di competenza dell'esercizio, è determinato in base alla normativa vigente. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite passive e le imposte anticipate sono determinate sulla base di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori dell'attivo e del passivo del bilancio ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione.

Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le attività e passività per imposte differite non sono attualizzate.

Le imposte anticipate sulle perdite fiscali nonché sulle differenze temporanee sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possono essere recuperate.

2.17. Utile per azione

Il Gruppo presenta l'utile base e diluito per azione, relativamente alle proprie azioni. L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile ai possessori di azioni della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione nell'esercizio rettificata per tener conto delle eventuali azioni proprie possedute. L'utile diluito per azione è calcolato rettificando l'utile o la perdita attribuibile ai possessori di azioni, nonché la media ponderata

BILANCIO CONSOLIDATO

delle azioni in circolazione, come sopra definita, per tener conto degli effetti di tutte le potenziali azioni con effetto diluitivo.

2.18. Informazioni di segmento ("segment information")

Ai fini dell'IFRS 8 "Operating segments", l'attività svolta dal Gruppo è identificabile in un unico segmento operativo in esercizio riferito al business Moncler.

2.19. Fair value

L'IFRS 13 rappresenta un'unica fonte di riferimento per la valutazione al fair value e per la relativa informativa quando tale valutazione è richiesta o consentita da altri principi contabili. Nello specifico, il principio riunisce la definizione di fair value stabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Inoltre, il nuovo principio sostituisce e amplia l'informativa di bilancio richiesta relativamente alle valutazioni al fair value dagli altri principi contabili, compreso l'IFRS 7.

L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. I livelli previsti, esposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:

  • input di livello 1: sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività e passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • input di livello 2: sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
  • input di livello 3: sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.

2.20. Principi contabili ed interpretazioni di recente pubblicazione

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2015

IFRIC 21 - Tributi

In data 20 maggio 2013, lo IASB ha emesso l'IFRIC 21, un'interpretazione dello IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali. L'interpretazione fornisce chiarimenti sulla rilevazione delle passività per il pagamento di tributi diversi dalle imposte sul reddito. L'IFRIC 21 deve essere applicato per gli esercizi che hanno inizio dal 17 giugno 2014 (a seguito dell'omologazione dell'UE).

Miglioramenti agli IFRS (Ciclo 2011-2013)

Questo documento introduce modifiche all'IFRS 1 – Prima adozione degli International Financial Reporting Standards (specificazioni sull'applicazione anticipata dei documenti emessi dallo IASB in sede di "first time adoption"), IFRS 3 – Aggregazioni aziendali (chiarimenti sul fatto che tale principio non si applica alle Joint operation), IFRS 13 – Valutazione del fair value (introduzione dell'estensione dell'eccezione prevista dall'IFRS 13 per la misurazione al fair value su base netta di un portafoglio di attività e passività), IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari e IAS 40 – Investimenti immobiliari (chiarimenti sull'interrelazione fra IAS 40 e IFRS 3 relativamente all'acquisizione di un investimento immobiliare).

Tali principi non hanno avuto impatti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo.

Principi contabili ed emendamenti non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo

Miglioramenti agli IFRS (Ciclo 2010-2012)

Questo documento introduce modifiche all'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni (nuove definizioni di condizione di maturazione e di condizione di mercato ed aggiunte le ulteriori definizioni di condizione di conseguimento di risultati e condizione di permanenza in servizio), IFRS 3 – Aggregazioni aziendali (chiarimenti su alcuni aspetti legati alla classificazione e valutazione di un corrispettivo potenziale, c.d. contingent consideration, con conseguenti modifiche allo IAS 39 e lo IAS 37), IFRS 8 – Settori operativi (introdotti nuovi obblighi informativi sull'aggregazione dei settori e chiarimenti sulla riconciliazione del totale delle attività di settore), IFRS 13 – Valutazione del fair value (chiarimenti su crediti e debiti a breve termine sprovvisti di un tasso di interesse prestabilito), IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 -Attività immateriali (chiarimento che, in caso di applicazione del modello della rideterminazione del valore, le rettifiche sull'ammortamento cumulato non sono sempre proporzionali alla rettifica del valore contabile lordo) e IAS 24 - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (chiarimenti su entità dirigenti, c.d. management entities, e relativa informativa richiesta).

Queste modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che iniziano dopo l'1 febbraio 2015 (a seguito dell'omologazione dell'UE).

Piano a benefici definiti: contribuzioni dei dipendenti (modifiche allo IAS 19)

La presente modifica allo IAS 19 ha la finalità di permettere una semplificazione nella contabilizzazione dei piani a benefici definiti, nel caso in cui le contribuzioni dei dipendenti o di terzi soggetti rispettino determinati requisiti.

Tale modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dopo l'1 febbraio 2015 (a seguito dell'omologazione dell'UE).

Contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto (modifiche all'IFRS 11)

Questa modifica all'IFRS 11 chiarisce il metodo di contabilizzazione per l'acquisizione di interessenze in attività a controllo congiunto che costituisce un business.

La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.

BILANCIO CONSOLIDATO

Agricoltura: piante fruttifere (modifiche allo IAS 16 e allo IAS 41)

Questa modifica introduce la possibilità di contabilizzare le piante fruttifere secondo lo IAS 16 piuttosto che secondo lo IAS 41. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.

Chiarimento sui metodi di ammortamento accettabili (modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38)

Questo documento chiarisce che i metodi di ammortamento basati sulla generazione dei ricavi non sono appropriati perché questi ultimi riflettono altri fattori oltre l'uso delle immobilizzazioni.

Lo IASB ha chiarito che tali metodi di ammortamento sono inappropriati anche per le immobilizzazioni immateriali, salvo prova contraria ammessa in alcuni casi. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.

Miglioramenti agli International Financial Reporting Standards (ciclo 2012-2014)

A settembre del 2014 lo IASB ha introdotto modifiche principalmente con riferimento all'IFRS 5 - Non-current assets held for sale and discontinued operations, a proposito del cambio del metodo di dismissione, all'IFRS 7 - Financial Instruments: Disclosures, a proposito di contratto di servizi, allo IAS 19 - Employee Benefits, a proposito della determinazione del tasso di attualizzazione. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.

Iniziativa di informativa (modifiche allo IAS 1)

La modifica chiarisce che il concetto di materialità deve essere riferita al bilancio nel suo complesso e che l'inclusione di informazioni non materiali può ridurre l'utilità delle informazioni di bilancio. Nel fare tale valutazione deve essere utilizzato il giudizio professionale. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.

Metodo del patrimonio netto nel bilancio separato (modifiche allo IAS 27 (2011))

Questo documento introduce la facoltà di utilizzare il metodo del patrimonio netto anche nel bilancio separato. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.

Alla data del presente Bilancio, inoltre, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi contabili ed emendamenti:

Titolo documento Data emissione da
parte dello IASB
Data di entrata in vigore
del documento IASB
Standards
IFRS 9 Financial Instruments luglio 2014 1° gennaio 2018
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts gennaio 2014 1° gennaio 2016
IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers
(including amendments to effective date issed in
September 2015)
maggio 2014 1° gennaio 2018
IFRS 16 Leases gennaio 2016 1° gennaio 2019
Amendments
Amendments to IFRS 10 and IAS 28 (2011): Sale or
Contribution of Assets between an Investor and its
Associate or Joint Venture (including amendment to
effective date issued in December 2015)
settembre 2014 Non definita
Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28:
Investment Entities: Applying the Consolidation
Exception
dicembre 2014 1° gennaio 2016
Amendments to IAS 12: Recognition of Deferred Tax
Assets for Unrealised Losses
gennaio 2016 1° gennaio 2017
Amendments to IAS 7: Disclosure Initiative gennaio 2016 1° gennaio 2017

Il Gruppo adotterà tali nuovi principi ed emendamenti, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti sul bilancio consolidato, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

3. AREA DI CONSOLIDAMENTO

Al 31 dicembre 2015 il bilancio consolidato del Gruppo Moncler comprende la società Capogruppo Moncler S.p.A. e 31 società controllate come riportato in dettaglio nella tabella allegata:

Partecipazioni in società controllate Sede legale Capitale sociale Valuta % di
possesso
Società controllante
Moncler S.p.A. Milano (Italia) 50.024.892 EUR
Industries S.p.A. Milano (Italia) 15.000.000 EUR 100,00% Moncler S.p.A.
Moncler Enfant S.r.l. Milano (Italia) 200.000 EUR 50,10% Industries S.p.A.
Industries Textilvertrieb GmbH Monaco (Germania) 700.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler España S.L. Madrid (Spagna) 50.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Asia Pacific Ltd Hong Kong (Cina) 300.000 HKD 99,99% Industries S.p.A.
Moncler France S.à.r.l. Parigi (Francia) 8.000.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler USA Inc New York (USA) 1.000 USD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler UK Ltd Londra (Regno Unito) 2.000.000 GBP 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Japan Corporation (*) Tokyo (Giappone) 195.050.000 JPY 51,00% Industries S.p.A.
Moncler Shanghai Commercial Co. Ltd Shanghai (Cina) 31.797.714 CNY 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Suisse SA Chiasso (Svizzera) 3.000.000 CHF 100,00% Industries S.p.A.
Ciolina Moncler SA Berna (Svizzera) 100.000 CHF 51,00% Moncler Suisse SA
Moncler Belgium S.p.r.l. Bruxelles (Belgio) 500.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Denmark ApS Copenhagen (Danimarca) 2.465.000 DKK 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Holland B.V. Amsterdam (Olanda) 18.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Hungary KFT Budapest (Ungheria) 150.000.000 HUF 100,00% Industries S.p.A.
Moncler CZ S.r.o. Praga (Repubblica Ceca) 1.000.000 CZK 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Lunettes S.r.l. Milano (Italia) 300.000 EUR 51,00% Moncler S.p.A.
Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil Ticaret Ltd. Sti. (*) Istanbul (Turchia) 50.000 TRY 51,00% Industries S.p.A.
Moncler Sylt Gmbh (*) Hamm (Germania) 100.000 EUR 51,00% Industries Textilvertrieb GmbH
Moncler Rus LLC Mosca (Russia) 220.000.000 RUB 99,99% Industries S.p.A.
0,01% Moncler Suisse SA
Moncler Brasil Comércio de moda e acessòrios Ltda. San Paolo (Brasile) 6.280.000 BRL 95,00% Moncler USA Inc
5,00% Industries S.p.A.
Moncler Taiwan Limited Taipei (Cina) 10.000.000 TWD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Canada Ltd Vancouver (Canada) 1.000 CAD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Prague s.r.o. Praga (Repubblica Ceca) 200.000 CZK 100,00% Industries S.p.A.
White Tech Sp.zo.o. Katowice (Polonia) 369.000 PLD 70,00% Industries S.p.A.
Moncler Shinsegae Inc. (*) Seoul (Corea del Sud) 5.000.000.000 KRW 51,00% Industries S.p.A.
Moncler Middle East FZ-LLC Dubai (Emirati Arabi Uniti) 50.000 AED 100,00% Industries S.p.A.
Moncler USA Retail LLC New York (USA) 15.000.000 USD 100,00% Moncler USA Inc
Moncler Singapore PTE, Limited Singapore 650.000 SGD 100,00% Industries S.p.A.
Industries Yield S.r.l. Bacau (Romania) 7.536.000 RON 99,00%
1,00%
Industries S.p.A.
Industries Textilvertrieb GmbH

(*) Consolidata al 100% senza attribuzione di interessenze ai terzi.

In relazione all'area di consolidamento si segnalano le seguenti modifiche avvenute nel corso dell'esercizio rispetto all'area di consolidamento dell'esercizio precedente:

  • nel primo trimestre 2015 è stata costituita la società Moncler Middle East FZ-LLC, che è entrata a far parte dell'area di consolidamento a partire dalla data di costituzione;
  • nel primo trimestre 2015 è stata costituita la società Moncler USA Retail LLC, derivante dal conferimento della divisione retail della società Moncler USA Inc; tale società è entrata a far parte dell'area di consolidamento a partire dalla data di costituzione;
  • nel secondo trimestre 2015 la società ISC S.p.A. si è fusa per incorporazione nella società Industries S.p.A.;
  • nel terzo trimestre 2015 sono state costituite le società Moncler Singapore Pte. Limited e Industries Yield S.r.l.; tali società sono entrate a far parte dell'area di consolidamento a partire dalla data di costituzione.

Non ci sono società escluse dal perimetro di consolidato.

4. COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

4.1. Ricavi di vendita

Ricavi per canale

I ricavi di vendita per canale sono riportati nella tabella seguente:

(Euro/000) Esercizio 2015 % Esercizio 2014 %
Ricavi consolidati
di cui:
880.393 100,0% 694.189 100,0%
- Wholesale
- Retail
260.713
619.680
29,6%
70,4%
263.506
430.683
38,0%
62,0%

La distribuzione avviene tramite due canali principali, il canale wholesale ed il canale retail. Il canale retail si riferisce a punti vendita direttamente gestiti dal Gruppo (free-standing store, concession, e-commerce ed outlet), mentre il canale wholesale si riferisce a punti vendita gestiti da terzi sia mono-marca (nella forma di shop-in-shop) sia multi-marca (corner o spazi dedicati all'interno di department stores).

Nel corso dell'esercizio 2015, il canale distributivo retail ha conseguito ricavi pari a Euro 619,7 milioni rispetto a Euro 430,7 milioni nell'esercizio 2014, con un incremento del 44%, grazie ad una solida crescita organica ed allo sviluppo della rete di negozi monomarca a gestione diretta (Directly Operated Stores, DOS).

Il canale wholesale ha registrato ricavi pari a Euro 260,7 milioni rispetto a Euro 263,5 milioni nel corso dell'esercizio 2014, in calo dell'1%. Il risultato di questo canale include l'effetto della conversione del business in Corea da wholesale a retail a partire dal 1 gennaio 2015. Al netto della Corea, il canale wholesale ha registrato una crescita del 5%, grazie all'espansione in Nord America e nonostante la riduzione di alcuni punti vendita soprattutto in Italia ed Europa.

Ricavi per area geografica

I ricavi di vendita sono ripartiti per area geografica come segue:

Ricavi per area geografica
Esercizio Esercizio
(Euro/000) 2015 % 2014 % 2015 vs 2014 %
Italia 136.997 15,5% 130.625 18,8% 6.372 4,9%
EMEA esclusa Italia 268.468 30,5% 232.743 33,5% 35.725 15,3%
Asia e Resto del Mondo 333.501 37,9% 235.153 33,9% 98.348 41,8%
Americhe 141.427 16,1% 95.668 13,8% 45.759 47,8%
Totale 880.393 100,0% 694.189 100,0% 186.204 26,8%

Nel corso dell'esercizio 2015 il Gruppo Moncler ha registrato una crescita del fatturato in tutte le aree geografiche in cui opera.

In Asia e Resto del Mondo il fatturato è cresciuto del 42%, con performance positive in tutti i mercati. Significativi i risultati raggiunti in Cina, Hong Kong e Giappone, sia grazie alla crescita organica dei negozi esistenti che alle nuove aperture. Il Giappone ha anche, in parte, beneficiato dell'apertura del flagship store di Tokyo Ginza che sta registrando risultati superiori alle aspettative del management. Migliori delle attese anche i risultati dei negozi aperti a Macao e Singapore. Buoni i risultati in Corea, dove Moncler in seguito alla costituzione della joint venture Moncler Shinsegae, ha preso il controllo diretto e sta lavorando sul consolidamento del brand. Escludendo la Corea, la crescita del fatturato in Asia nell'esercizio 2015 è stata pari al 34%.

Nelle Americhe il fatturato ha ottenuto una crescita del 48%, grazie all'espansione in Nord America di entrambi i canali distributivi. Particolarmente significativa la crescita registrata in Canada, mercato in forte espansione seppur di dimensioni ancora limitate. La crescita del business in US è stata in linea con le attese del management, nonostante nel quarto trimestre il fatturato abbia risentito di un clima straordinariamente mite che ha favorito le vendite di capi più leggeri con un impatto a livello di price mix.

Il fatturato in EMEA ha registrato un aumento del 15%, grazie al significativo contributo dei mercati francese, inglese e tedesco. Molto buoni i risultati ottenuti in Francia, nonostante i tragici eventi di Parigi a novembre che hanno rallentato l'afflusso di turisti nella città. La buona performance nel Regno Unito è stata trainata sia dal canale retail che dal canale wholesale, mentre la buona crescita in Germania è stata trainata principalmente dal canale retail.

Nello stesso periodo in Italia i ricavi sono cresciuti del 5% rispetto all'esercizio 2014, trainati in particolare dall'ottima performance della rete di negozi a gestione diretta.

Per ulteriori analisi di dettaglio sui ricavi, anche con riferimento alle dinamiche dei cambi intervenuta nell'esercizio, si rinvia ai commenti contenuti nella Relazione sulla Gestione.

4.2. Costo del venduto

Nel 2015 il costo del venduto è cresciuto in termini assoluti di Euro 33,0 milioni (+17,1%) passando da Euro 192,5 milioni del 2014 ad Euro 225,5 milioni del 2015 e tale crescita complessiva è attribuibile alla crescita dei volumi di vendita ed all'espansione del canale retail. Il costo del venduto in percentuale sulle vendite è decrementato passando dal 27,7% del 2014 al 25,6% del 2015, decremento dovuto alla crescita del peso del canale retail sul totale complessivo, che passa dal 62,0% calcolato come percentuale sulle vendite del 2014 al 70,4% del 2015.

4.3. Spese di vendita

Le spese di vendita sono cresciute sia in termini assoluti, con un incremento pari ad Euro 70,5 milioni tra il 2014 ed il 2015, sia in termini percentuali sul fatturato, passando dal 26,4% del 2014 al 28,8% del 2015, imputabile allo sviluppo del business retail. Esse includono principalmente costi per affitti per Euro 123,3 milioni, costi del personale per Euro 60,3 milioni e costi per ammortamenti per Euro 31,3 milioni.

4.4. Spese generali ed amministrative

Le spese generali ed amministrative nel 2015 sono pari ad Euro 79,5 milioni, con un aumento di Euro 13,5 milioni rispetto all'anno precedente e pertanto a tassi inferiori rispetto alla crescita del business. L'incidenza delle spese generali ed amministrative rispetto al fatturato diminuisce dal 9,5% nel 2014 al 9,0% nel 2015.

4.5. Spese di pubblicità

Anche nel corso del 2015 il Gruppo ha continuato ad investire in attività di marketing e pubblicità al fine di sostenere e diffondere la conoscenza ed il prestigio del marchio Moncler. Il peso delle spese di pubblicità sul fatturato è pari al 6,6% nel 2015, in linea con l'anno precedente, mentre in valore assoluto passano da Euro 46,1 milioni nel 2014 ad Euro 57,8 milioni nel 2015, con una variazione assoluta pari ad Euro 11,7 milioni (+25,6%).

4.6. Ricavi / (Costi) non ricorrenti

La voce Ricavi e Costi non ricorrenti nel 2015 include i costi relativi ai piani di stock options, pari a Euro 6,8 milioni (Euro 5,0 milioni nell'esercizio 2014). La voce include inoltre l'aggiustamento del valore relativo alla cessione della "Divisione Altri Marchi", pari ad Euro 3,0 milioni, oltre ad altri oneri accessori, prevalentemente legali, relativi alla predetta cessione.

La descrizione dei piani di incentivazione ed i relativi costi sono esplicitati nel paragrafo 10.2.

4.7. Risultato operativo

Nel 2015 il risultato operativo del Gruppo Moncler è stato pari ad Euro 252,7 milioni (Euro 201,6 milioni nel 2014), con un'incidenza sui ricavi pari al 28,7% (29,0% nel 2014).

Il risultato operativo al netto dei ricavi e costi non ricorrenti ammonta ad Euro 264,1 milioni (Euro 206,6 nel 2014), con un'incidenza sui ricavi pari al 30,0% (29,8% nel 2014), in crescita in valore assoluto per Euro 57,5 milioni.

Il management ritiene che l'EBITDA costituisca un indicatore importante per la valutazione della performance del Gruppo, in quanto non viene influenzato dai metodi per la determinazione di imposte o degli ammortamenti. Tuttavia, l'EBITDA non è un indicatore definito dai principi contabili di riferimento applicati dal Gruppo e pertanto, è possibile che le modalità di calcolo dell'EBITDA non risultino confrontabili con quelle utilizzate da altre società.

(Euro/000) Esercizio 2015 Esercizio 2014 2015 vs 2014 %
Risultato operativo 252.679 201.550 51.129 25,4%
Ricavi e costi non ricorrenti
Risultato operativo al netto dei
11.389 5.034 6.355 126,2%
ricavi e costi non ricorrenti 264.068 206.584 57.484 27,8%
Ammortamenti e svalutazioni 35.959 26.276 9.683 36,9%
EBITDA 300.027 232.860 67.167 28,8%

L'EBITDA è calcolato come segue:

Nel 2015 l'EBITDA registra un incremento di Euro 67,2 milioni (+28,8%), passando da Euro 232,9 milioni (33,5% dei ricavi) nel 2014 ad Euro 300,0 milioni (34,1% dei ricavi) nel 2015, imputabile principalmente alla contribuzione marginale derivante dallo sviluppo del canale retail ed al contenimento dei costi fissi.

Gli ammortamenti del 2015 ammontano ad Euro 36,0 milioni (Euro 26,3 milioni nel 2014) e crescono di Euro 9,7 milioni.

4.8. Proventi ed oneri finanziari

La voce è così composta:

(Euro/000) Esercizio 2015 Esercizio 2014
Interessi attivi e altri proventi finanziari 284 318
Utili su cambi 3.983 5.782
Totale proventi finanziari 4.267 6.100
Interessi passivi e altri oneri finanziari (5.975) (12.164)
Perdite su cambi 0 0
Totale oneri finanziari (5.975) (12.164)
Totale oneri e proventi finanziari netti (1.708) (6.064)

4.9. Imposte sul reddito

L'impatto fiscale nel conto economico consolidato è così dettagliato:

(Euro/000) Esercizio 2015 Esercizio 2014
Imposte correnti
Imposte differite
(107.860)
24.799
(80.593)
15.216
Impatto fiscale a conto economico (83.061) (65.377)

La riconciliazione tra carico fiscale teorico, applicando l'aliquota teorica della Capogruppo, ed il carico fiscale effettivo è riportata nella seguente tabella:

Riconciliazione carico fiscale teorico - Imponibile Imposta % imposta Imponibile Imposta % imposta
effettivo fiscale 2015 2015 2015 fiscale 2014 2014 2014
(Euro/000)
Risultato prima delle imposte 250.971 195.486
Imposte utilizzando l'aliquota fiscale teorica (69.017) 27,5% (53.759) 27,5%
Differenze temporanee (21.682) 8,6% (12.762) 6,5%
Differenze permanenti (1.300) 0,5% (507) 0,3%
Altre differenze (15.862) 6,3% (11.578) 5,9%
Imposte differite riconosciute a conto economico 24.799 (9,9%) 13.228 (6,8%)
Imposte all'aliquota fiscale effettiva (83.061) 33,1% (65.377) 33,4%

La voce altre differenze accoglie principalmente l'IRAP corrente e le altre imposte diverse dall'IRES.

4.10. Costo del personale

La seguente tabella fornisce il dettaglio dei principali costi del personale dipendente per natura, confrontati con l'esercizio precedente:

(Euro/000) Esercizio 2015 Esercizio 2014
Salari e stipendi
Oneri sociali
(69.632)
(13.134)
(55.239)
(11.993)
Accantonamento fondi pensione del personale (4.772) (2.789)
Totale (87.538) (70.021)

Il costo del personale registra una crescita del 25,0% rispetto all'esercizio precedente, passando da Euro 70,0 milioni del 2014 ad Euro 87,5 milioni del 2015. Tale crescita è imputabile principalmente allo sviluppo della rete di punti vendita diretti, alla costituzione della joint venture in Corea ed alla crescita organica delle altre funzioni.

Nella tabella sottostante è riportato il numero medio dei dipendenti ("full-time-equivalent") del 2015 comparato con l'esercizio precedente:

Dipendenti medi per area geografica
Numero Esercizio 2015 Esercizio 2014
Italia 598 567
Resto dell'Europa 390 301
Asia e Giappone 651 429
Americhe 159 110
Totale 1.798 1.407

Il numero puntuale dei dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2015 è pari a n. 2.249 unità (n. 1.600 nel 2014).

Il numero totale di dipendenti è aumentato principalmente a seguito delle aperture di nuovi punti vendita diretti, dall'acquisizione dell'unità produttiva in Romania e dalla costituzione della joint venture in Corea.

Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione sono separatamente commentati nella sezione riferita alla Parti correlate a cui si rimanda.

4.11. Ammortamenti e svalutazioni

Gli ammortamenti si suddividono come di seguito indicato:

(Euro/000) Esercizio 2015 Esercizio 2014
Ammortamenti immobilizzazioni materiali
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali
(27.762)
(8.197)
(20.393)
(5.883)
Totale Ammortamenti (35.959) (26.276)

L'incremento sia degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali che immateriali si riferisce principalmente agli investimenti effettuati nell'apertura di nuovi punti vendita. Si rimanda ai commenti dei paragrafi 5.1 e 5.3 per ulteriori dettagli sugli investimenti dell'anno.

5. COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA CONSOLIDATA

5.1. Avviamento, marchi ed altre immobilizzazioni immateriali

Immobilizzazioni immateriali 31/12/2015 31/12/2014
Valore lordo ammortamento Valore netto Valore netto
(Euro/000) e impairment
Marchi 223.900 0 223.900 223.900
Key money 41.511 (18.165) 23.346 24.577
Software 21.790 (12.515) 9.275 7.316
Altre immobilizzazioni immateriali 6.795 (3.477) 3.318 2.036
Immobilizzazioni immateriali in corso 8.175 0 8.175 942
Avviamento 155.582 0 155.582 155.582
Totale 457.753 (34.157) 423.596 414.353

I movimenti delle immobilizzazioni immateriali sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2015

Valore lordo Immobilizzazioni
immateriali
(Euro/000)
Marchi Diritti di
licenza
Key money Software Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Avviamento Totale
01/01/2015 223.900 0 38.448 17.032 4.645 942 155.582 440.549
Incrementi 0 0 2.386 4.256 2.626 7.702 0 16.970
Decrementi 0 0 (119) (104) (20) (25) 0 (268)
Differenze di conversione 0 0 796 141 55 38 0 1.030
Altri movimenti incluse
riclassifiche
0 0 0 465 (511) (482) 0 (528)
31/12/2015 223.900 0 41.511 21.790 6.795 8.175 155.582 457.753
Fondo ammortamento e
impairment Immobilizzazioni
immateriali
(Euro/000)
Marchi Diritti di
licenza
Key money Software Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Avviamento Totale
01/01/2015 0 0 (13.871) (9.716) (2.609) 0 0 (26.196)
Ammortamenti 0 0 (4.083) (2.826) (1.288) 0 0 (8.197)
Decrementi 0 0 119 51 8 0 0 178
Differenze di conversione 0 0 (330) (22) (28) 0 0 (380)
Impairment
0 0 0 0 0 0 0 0
Altri movimenti incluse
riclassifiche
31/12/2015
0
0
0
0
0
(18.165)
(2)
(12.515)
440
(3.477)
0
0
0
0
438
(34.157)

BILANCIO CONSOLIDATO

Al 31 dicembre 2014

Valore lordo Immobilizzazioni
immateriali
(Euro/000)
Marchi Diritti di licenza Key money Software Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Avviamento Totale
01/01/2014 223.900 0 31.364 12.611 3.984 1.195 155.582 428.636
Incrementi 0 0 6.586 3.830 756 912 0 12.084
Decrementi 0 0 0 (11) 0 (47) 0 (58)
Differenze di conversione 0 0 273 6 47 4 0 330
Impairment 0 0 0 0 0 0 0 0
Altri movimenti incluse
riclassifiche
0 0 225 596 (142) (1.122) 0 (443)
31/12/2014 223.900 0 38.448 17.032 4.645 942 155.582 440.549
Fondo ammortamento e
impairment Immobilizzazioni
immateriali
(Euro/000)
Marchi Diritti di licenza Key money Software Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Avviamento Totale
01/01/2014 0 0 (10.651) (7.718) (1.946) 0 0 (20.315)
Ammortamenti 0 0 (3.089) (1.994) (800) 0 0 (5.883)
Decrementi 0 0 0 5 0 0 0 5
Differenze di conversione 0 0 (131) (1) (21) 0 0 (153)
Impairment 0 0 0 0 0 0 0 0
Altri movimenti incluse
riclassifiche
0 0 0 (8) 158 0 0 150
31/12/2014 0 0 (13.871) (9.716) (2.609) 0 0 (26.196)

L'incremento della voce key money si riferisce ai key money pagati per dei negozi in Europa.

L'incremento della voce software si riferisce ai diritti di utilizzazione acquisiti nel settore informatico per lo sviluppo e supporto del business e delle funzioni finance.

Le immobilizzazioni in corso si riferiscono principalmente ad un negozio di prossima apertura in Europa.

L'incremento della voce altre immobilizzazioni immateriali si riferisce principalmente alle spese di registrazione del marchio.

Si rimanda ai commenti della Relazione sulla Gestione dove è fornita l'analisi degli investimenti nel corso dell'anno.

5.2. Perdite di valore su immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita ed avviamento

La voce Marchi, le Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e l'Avviamento derivante da precedenti acquisizioni non sono stati ammortizzati ma sono stati sottoposti alla verifica da parte del management in merito all'esistenza di eventuali perdite di valore.

Il test di impairment sul marchio è stato effettuato mediante la comparazione del valore di iscrizione del marchio con una stima del valore derivante dalla metodologia dei flussi di cassa attualizzati (Discounted Cash Flow) derivanti dall'applicazione del Royalty Relief Method, sulla base del quale i flussi sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalty applicata all'ammontare dei ricavi che il marchio è in grado di generare.

Il valore recuperabile dell'avviamento è stato verificato con un approccio "asset side" confrontando il valore d'uso ("value in use") della Cash Generating Unit con il valore contabile del suo capitale investito netto ("carrying amount").

Per la valutazione 2015, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati sul Business Plan 2016- 2018 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 16 dicembre 2015.

Il tasso "g" di crescita utilizzato è stato pari al 2%.

Il tasso di sconto è stato calcolato usando il costo medio del capitale (Weighted Average Cost of Capital, "WACC"), vale a dire ponderando il tasso atteso di rendimento sul capitale investito al netto dei costi delle fonti di copertura di un campione di società appartenenti allo stesso settore. Il calcolo ha tenuto conto del mutato scenario dell'economia rispetto al precedente esercizio ed alle conseguenti implicazioni in termini di tassi di interesse. Il costo medio del capitale (WACC) è stato calcolato pari al 8,40%.

I risultati della sensitivity analysis evidenziano che il valore iscritto del marchio Moncler viene confermato fino a variazioni dei parametri di riferimento pari a g = 0% e WACC = 16,34%.

Analogamente, la medesima analisi di sensitività applicata all'intera Cash Generating Unit evidenzia una tenuta del valore a variazioni di parametri ancora superiori rispetto a quelli indicati per il marchio, evidenziando l'ampia recuperabilità del valore dell'avviamento.

Si evidenzia inoltre che la capitalizzazione di borsa della società, basata sulla media della quotazione dell'azione Moncler dell'anno 2015, evidenzia un differenziale positivo significativo rispetto al patrimonio netto contabile del Gruppo, confermando quindi la tenuta dell'avviamento.

Immobilizzazioni materiali 31/12/2015
(Euro/000) Valore lordo Fondo
ammortamento
e impairment
Valore netto Valore netto
Terreni e fabbricati 5.922 (2.638) 3.284 925
Impianti e macchinari 8.327 (6.176) 2.151 1.497
Mobili e arredi 62.001 (32.767) 29.234 24.822
Migliorie su beni di terzi 101.633 (45.806) 55.827 44.147
Altri beni 12.316 (8.647) 3.669 3.478
Immobilizzazioni materiali in corso 8.069 0 8.069 2.385
Totale 198.268 (96.034) 102.234 77.254

5.3. Immobilizzazioni materiali nette

I movimenti delle immobilizzazioni materiali sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

BILANCIO CONSOLIDATO

Al 31 dicembre 2015

Valore lordo Immobilizzazioni
materiali
(Euro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie su
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Totale
01/01/2015 3.358 7.132 47.435 74.046 10.903 2.385 145.259
Incrementi 2.564 1.227 13.548 23.845 1.684 7.819 50.687
Decrementi 0 (51) (1.819) (1.378) (548) (219) (4.015)
Differenze di conversione 0 15 2.263 3.332 107 92 5.809
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 4 574 1.788 170 (2.008) 528
31/12/2015 5.922 8.327 62.001 101.633 12.316 8.069 198.268
Fondo ammortamento e impairment
(Euro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie su
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Totale
01/01/2015 (2.433) (5.635) (22.613) (29.899) (7.425) 0 (68.005)
Ammortamenti (205) (545) (10.656) (14.702) (1.654) 0 (27.762)
Decrementi
Differenze di conversione
0
0
15
(11)
1.355
(891)
785
(1.513)
480
(49)
0
0
2.635
(2.464)
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 38 (477) 1 0 (438)

Al 31 dicembre 2014

Valore lordo Immobilizzazioni Immobilizzazioni
materiali
(Euro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie su
beni di terzi
Altri beni in corso e
acconti
Totale
01/01/2014 3.358 6.675 35.208 50.442 8.738 2.084 106.505
Incrementi 0 1.131 13.480 18.845 2.301 2.375 38.132
Decrementi 0 (33) (889) (1.903) (147) (209) (3.181)
Differenze di conversione 0 19 1.240 1.852 87 163 3.361
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 (660) (1.604) 4.810 (76) (2.028) 442
31/12/2014 3.358 7.132 47.435 74.046 10.903 2.385 145.259
Fondo ammortamento e impairment Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie su
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in corso e
Totale
(Euro/000) acconti
01/01/2014 (2.337) (5.351) (15.058) (19.205) (6.306) 0 (48.257)
Ammortamenti (96) (396) (7.519) (11.143) (1.239) 0 (20.393)
Decrementi 0 19 410 2.001 145 0 2.575
Differenze di conversione 0 (15) (629) (1.086) (51) 0 (1.781)
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 108 183 (466) 26 0 (149)

I movimenti delle immobilizzazioni materiali nel 2015 evidenziano l'incremento delle voci mobili ed arredi, migliorie su beni di terzi ed immobilizzazioni in corso ed acconti: tutte queste voci sono correlate principalmente allo sviluppo del network retail.

L'incremento della voce terreni e fabbricati si riferisce all'acquisto della sede italiana di Trebaseleghe (Padova) e degli immobili relativi all'unità produttiva in Romania.

Si rimanda ai commenti della Relazione sulla Gestione dove è fornita l'analisi degli investimenti nel corso dell'anno.

5.4. Crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite

I crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite sono compensate solo qualora esista una disposizione di legge all'interno di una stessa giurisdizione fiscale. Al 31 dicembre 2015 e 2014, l'esposizione è così dettagliata:

Crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
Crediti per imposte anticipate 65.970 45.968
Debiti per imposte differite (68.753) (74.436)
Totale (2.783) (28.468)

I debiti per imposte differite che derivano da differenze temporanee sulle immobilizzazioni immateriali sono principalmente emerse nel 2008, a fronte dell'allocazione al marchio Moncler del maggior costo pagato in sede di acquisizione. La riduzione dei debiti per imposte differite è imputabile anche alla riduzione del tax rate atteso all'epoca del potenziale riversamento a seguito della modifica introdotta dalla Legge di Stabilità del 28 dicembre 2015; tale riduzione è in parte compensata dall'effetto contrario, incluso tra le variazioni dei crediti per imposte anticipate.

I movimenti delle imposte anticipate e differite passive, senza prendere in considerazione gli effetti di compensazione all'interno di una stessa giurisdizione fiscale, sono dettagliati nella tabella sottostante:

Imposte anticipate e differite passive
(Euro/000)
Saldo iniziale -
1 Gennaio 2015
Imposte a
conto
economico
Imposte a
patrimonio
netto
Effetto
traduzione
cambi
Altri
movimenti
Saldo finale -
31 Dicembre
2015
Immobilizzazioni materiali ed immateriali 2.933 1.692 0 (158) 111 4.578
Immobilizzazioni finanziarie 0 0 0 0 0 0
Rimanenze 33.422 12.204 0 3.020 20 48.666
Crediti commerciali 278 1.892 0 (10) (3) 2.157
Strumenti derivati 1.077 0 (187) 0 (890) 0
Benefici a dipendenti 1.621 123 (49) 80 (319) 1.456
Fondi rischi 2.469 1.894 0 195 21 4.579
Debiti commerciali 64 163 0 10 0 237
Altre variazioni temporanee 3.583 23 0 81 417 4.104
Perdite fiscali riportabili a nuovo 521 (340) 0 12 0 193
Attività fiscali 45.968 17.651 (236) 3.230 (643) 65.970
Immobilizzazioni materiali ed immateriali (72.254) 6.509 0 (126) (27) (65.898)
Immobilizzazioni finanziarie 0 0 0 0 0 0
Rimanenze (478) 21 0 (17) 0 (474)
Crediti commerciali 0 0 0 0 0 0
Strumenti derivati 0 0 0 0 0 0
Benefici a dipendenti (4) 0 (117) 0 4 (117)
Fondi rischi 0 0 0 0 0 0
Debiti commerciali 0 0 0 0 0 0
Altre variazioni temporanee (1.700) 618 (1.183) 0 1 (2.264)
Passività fiscali (74.436) 7.148 (1.300) (143) (22) (68.753)
Imposte differite nette (28.468) 24.799 (1.536) 3.087 (665) (2.783)

BILANCIO CONSOLIDATO

Imposte anticipate e differite passive
(Euro/000)
Saldo iniziale -
1 Gennaio 2014
Imposte a
conto
economico
Imposte a
patrimonio
netto
Effetto
traduzione
cambi
Altri
movimenti
Saldo finale -
31 Dicembre
2014
Immobilizzazioni materiali ed immateriali 1.534 1.345 0 4 50 2.933
Immobilizzazioni finanziarie 0 0 0 0 0 0
Rimanenze 17.209 14.505 0 1.586 122 33.422
Crediti commerciali 2.560 (2.305) 0 24 (1) 278
Strumenti derivati 5 890 181 0 1 1.077
Benefici a dipendenti 629 905 53 30 4 1.621
Fondi rischi 2.092 (155) 0 161 371 2.469
Debiti commerciali 35 23 0 6 0 64
Altre variazioni temporanee 984 708 0 (6) 1.897 3.583
Perdite fiscali riportabili a nuovo 85 893 0 (96) (361) 521
Attività fiscali 25.133 16.809 234 1.709 2.083 45.968
Immobilizzazioni materiali ed immateriali (70.327) (1.581) 0 (317) (29) (72.254)
Immobilizzazioni finanziarie 0 0 0 0 0 0
Rimanenze 0 (463) 0 (15) 0 (478)
Crediti commerciali 0 0 0 0 0 0
Strumenti derivati (63) 0 64 0 (1) 0
Benefici a dipendenti (21) 0 22 0 (5) (4)
Fondi rischi (16) 0 0 0 16 0
Debiti commerciali 0 0 0 0 0 0
Altre variazioni temporanee (2.124) 451 0 0 (27) (1.700)
Passività fiscali (72.551) (1.593) 86 (332) (46) (74.436)
Imposte differite nette (47.418) 15.216 320 1.377 2.037 (28.468)

L'imponibile fiscale su cui sono state calcolate le imposte anticipate è dettagliato nella seguente tabella:

Imposte anticipate e differite passive
(Euro/000)
Imponibile
fiscale 2015
Saldo finale -
31 Dicembre
2015
Immobilizzazioni materiali ed immateriali 15.530 4.578
Immobilizzazioni finanziarie (0) 0
Rimanenze 178.526 48.666
Crediti commerciali 11.125 2.157
Strumenti derivati 0 0
Benefici a dipendenti 4.806 1.456
Fondi rischi 16.273 4.579
Debiti commerciali 678 237
Altre variazioni temporanee 11.642 4.104
Perdite fiscali riportabili a nuovo 565 193
Attività fiscali 239.143 65.970
Immobilizzazioni materiali ed immateriali (234.789) (65.898)
Immobilizzazioni finanziarie (0) 0
Rimanenze (1.691) (474)
Crediti commerciali 0 0
Strumenti derivati 0 0
Benefici a dipendenti (427) (117)
Fondi rischi 0 0
Debiti commerciali 0 0
Altre variazioni temporanee (8.962) (2.264)
Passività fiscali (245.869) (68.753)
Imposte differite nette (6.726) (2.783)

5.5. Rimanenze

Le rimanenze di magazzino si compongono come riportato in tabella:

Rimanenze
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
Materie prime 49.891 40.887
Prodotti in corso di lavorazione 9.244 7.626
Prodotti finiti 130.687 113.910
Magazzino lordo 189.822 162.423
Fondo obsolescenza (55.759) (39.602)
Totale 134.063 122.821

Le rimanenze di materie prime aumentano per circa Euro 9,0 milioni principalmente per effetto dell'aumento dei volumi e dell'anticipo dell'approvvigionamento per la produzione 2016, per migliorare il servizio al mercato. Le rimanenze di prodotti finiti incrementano per circa Euro 16,8 milioni principalmente per effetto della crescita del business retail.

Il fondo svalutazione prodotti finiti e materie prime riflette la miglior stima del management sulla base della ripartizione per anno e stagione delle giacenze di magazzino, sulle considerazioni desunte dall'esperienza passata delle vendite attraverso canali alternativi e le prospettive future dei volumi di vendita.

I movimenti del fondo obsolescenza sono riepilogati nella seguente tabella:

1 Gennaio
2015
Accantonamento
a conto
economico
Utilizzo Differenza di
conversione
31 Dicembre
2015
(39.602) (25.193) 9.214 (178) (55.759)
(39.602) (25.193) 9.214 (178) (55.759)
1 Gennaio
2014
Accantonamento
a conto
economico
Utilizzo Differenza di
conversione
31 Dicembre
2014
(28.142) (23.247) 12.299 (512) (39.602)
(39.602)
(28.142) (23.247) 12.299 (512)

5.6. Crediti verso clienti

I crediti verso clienti sono così composti:

Crediti verso clienti
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
Crediti verso clienti 98.328 91.956
Fondo svalutazione crediti (5.947) (4.119)
Fondo per resi e sconti futuri (2.599) (1.244)
Totale crediti verso clienti netti 89.782 86.593

I crediti verso clienti si originano dall'attività del Gruppo nel canale wholesale e sono rappresentati da posizioni che hanno generalmente termini di incasso non superiori a tre mesi. Nel 2015 e nel 2014 non ci sono concentrazioni di crediti superiori al 10% riferiti a singoli clienti. L'esposizione dei crediti commerciali in valuta è contenuta nel paragrafo 9.1 a cui si rimanda.

I movimenti del fondo svalutazione crediti e del fondo resi e sconti futuri sono dettagliati nelle seguenti tabelle:

Fondo svalutazione crediti e
Fondo resi
(Euro/000)
1 Gennaio
2015
Accantonamento
a conto
economico
Utilizzo Differenza di
conversione
31 Dicembre
2015
Fondo svalutazione crediti
Fondo per resi e sconti futuri
(4.119)
(1.244)
(3.186)
(2.562)
1.412
1.244
(54)
(37)
(5.947)
(2.599)
Totale (5.363) (5.748) 2.656 (91) (8.546)
Fondo svalutazione crediti e
Fondo resi
(Euro/000)
1 Gennaio
2014
Accantonamento
a conto
economico
Utilizzo Differenza di
conversione
31 Dicembre
2014
Fondo svalutazione crediti
Fondo per resi e sconti futuri
(5.378)
(3.887)
(2.535)
(1.072)
3.841
3.737
(47)
(22)
(4.119)
(1.244)

Il fondo svalutazione crediti è stato iscritto sulla base delle migliori stime del management sulla base dell'analisi dello scadenziario ed in relazione alla solvibilità dei clienti più anziani o soggetti a procedure di recupero forzato. I crediti svalutati si riferiscono a posizioni specifiche scadute e per i quali esiste una incertezza sulla recuperabilità dell'ammontare iscritto a bilancio.

5.7. Cassa e banche

Al 31 dicembre 2015 la voce cassa e banche, che ammonta ad Euro 148,6 milioni (Euro 123,4 milioni al 31 dicembre 2014), include le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti ("cash equivalent") oltre le disponibilità liquide presso le banche.

L'ammontare iscritto a bilancio è allineato con il fair value alla data di redazione del bilancio. Il rischio di credito è limitato dal momento che le controparti sono istituti bancari di primaria importanza.

Il rendiconto finanziario evidenzia le variazioni della cassa e delle disponibilità liquide che comprendono la cassa e le banche attive e gli scoperti di conto corrente.

Le tabelle di seguito riportate evidenziano la riconciliazione dell'ammontare della cassa e delle disponibilità liquide con le disponibilità ed i mezzi equivalenti presentati nel rendiconto finanziario:

Cassa inclusa nel Rendiconto finanziario
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
Cassa e disponibilità liquide in banca 148.603 123.419
Debiti in conto corrente (2.522) (1.019)
Totale 146.081 122.400

5.8. Altre attività correnti e non correnti

Altre attività correnti e non correnti
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
Ratei e risconti attivi correnti 6.652 10.655
Altri crediti correnti 14.333 22.892
Altre attività correnti 20.985 33.547
Ratei e risconti attivi non correnti 2.009 2.304
Depositi cauzionali 20.283 11.440
Altri crediti non correnti 384 3.507
Altre attività non correnti 22.676 17.251
Totale 43.661 50.798

Al 31 dicembre 2015 i ratei e risconti attivi correnti ammontano ad Euro 6,7 milioni (Euro 10,7 milioni al 31 dicembre 2014) e si riferiscono principalmente ai risconti stile e sviluppo prodotto, risconti per affitti e altri risconti.

La voce altri crediti correnti contiene principalmente il credito verso l'erario per l'imposta sul valore aggiunto ed il credito residuo derivante dalla cessione della divisione Altri Marchi ceduta nel mese di novembre del 2013.

Ad oggi risultano non ancora risolti i disaccordi sulla determinazione della terza rata prezzo relativa alla cessione della divisione "Altri Marchi"; a tal fine nel corso del primo semestre 2015 è stato nominato un professionista a cui sono state attribuite le funzioni di "Expert" (ai sensi del contratto di cessione) per la determinazione del prezzo finale della vendita. In data 31 luglio 2015 l'Esperto ha emesso la propria relazione finale dalle quale risulta un ammontare di terza rata prezzo pari ad Euro 5.484 mila.

In aggiunta sussiste anche una controversia sulla interpretazione e sulla esecuzione delle pattuizioni del contratto di cessione, a cui è stato dato seguito con una domanda di arbitrato presso la "London Court of Arbitration". La procedura è tutt'ora in corso.

Pertanto, coerentemente con le valutazioni dell'Esperto, gli Amministratori continuano a ritenere legittimo l'ammontare originariamente iscritto in bilancio pari ad Euro 6,6 milioni, con riferimento alle pretese di Moncler alla data in cui è stato iscritto. Tuttavia, nelle more del citato procedimento in corso e dell'esito della procedura di arbitrato, pur confortati da quanto confermato dall'Esperto, gli amministratori hanno ritenuto prudentemente di rettificare tale credito di Euro 3 milioni al fine di riflettere i potenziali rischi associati alla conclusione del procedimento stesso ed al conseguente incasso dell'importo dovuto.

I ratei e risconti attivi non correnti ammontano ad Euro 2,0 milioni (Euro 2,3 milioni al 31 dicembre 2014) e si riferiscono a risconti per affitti passivi che eccedono l'esercizio.

I depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi pagati a beneficio dell'affittuario, a garanzia del contratto di affitto.

Non ci sono differenze tra il valore iscritto a bilancio ed il valore di mercato dei rispettivi crediti.

5.9. Debiti commerciali

I debiti commerciali ammontano ad Euro 113,0 milioni al 31 dicembre 2015 (Euro 112,3 milioni al 31 dicembre 2014) e si riferiscono ad obbligazioni di breve termine verso fornitori di beni e servizi. I debiti si riferiscono a posizioni pagabili a breve termine e non ci sono valori che eccedono i 12 mesi.

Nel 2015 e nel 2014 non ci sono posizioni debitorie concentrate verso singoli fornitori che eccedono il 10% del totale valore.

Non ci sono differenze tra il valore iscritto a bilancio ed il valore di mercato dei rispettivi debiti.

L'analisi dei debiti commerciali in valuta è inserita nel paragrafo 9.1 a cui si rimanda per ulteriori analisi.

5.10. Altre passività correnti e non correnti

Altre passività correnti e non correnti
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
Ratei e risconti passivi correnti 1.494 1.989
Anticipi da clienti 3.283 2.443
Debiti verso dipendenti e istituti previdenziali 16.556 13.416
Debiti per imposte, escluse le imposte sul reddito 5.626 7.681
Altri debiti correnti 5.251 4.441
Altre passività correnti 32.210 29.970
Ratei e risconti passivi non correnti 6.222 3.489
Altre passività non correnti 6.222 3.489
Totale 38.432 33.459

I ratei e risconti passivi correnti si riferiscono principalmente a ratei per affitti passivi.

La voce debiti per imposte include principalmente l'imposta sul valore aggiunto e le ritenute sul reddito da lavoro dipendente.

I ratei e risconti passivi non correnti si riferiscono a ratei per affitti passivi che eccedono l'esercizio.

5.11. Crediti e debiti tributari

I crediti tributari ammontano ad Euro 4,2 milioni al 31 dicembre 2015 (Euro 5,9 milioni al 31 dicembre 2014), tale voce si riferisce al saldo netto dei crediti per acconti d'imposta versati.

I debiti tributari ammontano ad Euro 36,6 milioni al 31 dicembre 2015 (Euro 43,6 milioni al 31 dicembre 2014). Tali debiti tributari sono iscritti al netto dei crediti per imposte correnti, ove la compensazione si riferisca ad una medesima giurisdizione ed alla stessa imposizione.

5.12. Fondi rischi non correnti

I movimenti dei fondi sono riportati nella seguente tabella:

Fondi rischi
(Euro/000) 01/01/2015 Incrementi Decrementi Differenze di
traduzione
Altri
movimenti
31/12/15
Contenziosi fiscali (1.015) 0 0 0 0 (1.015)
Altri fondi rischi non correnti (2.095) (3.001) 505 (82) 0 (4.673)
Totale (3.110) (3.001) 505 (82) 0 (5.688)
Fondi rischi
(Euro/000) 01/01/2014 Incrementi Decrementi Differenze di
traduzione
Altri
movimenti
31/12/14
Contenziosi fiscali (1.015) 0 0 0 0 (1.015)
Altri fondi rischi non correnti (2.147) (771) 817 6 0 (2.095)

BILANCIO CONSOLIDATO

La voce altri fondi rischi non correnti include i costi di ripristino di negozi e i costi legali associati a controversie in corso.

5.13. Fondi pensione e quiescenza

I movimenti dei fondi sono riportati nella seguente tabella:

Fondi pensione e quiescenza
(Euro/000) 01/01/2015 Incrementi Decrementi Differenze di
traduzione
Altri
movimenti
31/12/15
TFR e Fondo quiescenza (2.146) (190) 165 0 183 (1.988)
Fondo indennità agenti (2.966) (39) 389 0 0 (2.616)
Totale (5.112) (229) 554 0 183 (4.604)
Fondi pensione e quiescenza
(Euro/000) 01/01/2014 Incrementi Decrementi Differenze di
traduzione
Altri
movimenti
31/12/14
TFR e Fondo quiescenza (1.814) (182) 102 0 (252) (2.146)
Fondo indennità agenti (4.641) (201) 1.876 0 0 (2.966)
Totale (6.455) (383) 1.978 0 (252) (5.112)

I fondi pensione sono principalmente riferiti alle società italiane del Gruppo. A seguito della riforma della previdenza complementare, a partire dal 1 gennaio 2007 l'obbligazione ha assunto la forma di fondo pensione a contribuzione definita. Coerentemente, l'ammontare del debito per TFR iscritto prima dell'entrata in vigore della riforma e non ancora pagato ai dipendenti in essere alla data di redazione del bilancio, è considerato come un fondo pensione a benefici definiti i cui movimenti sono riportati nella seguente tabella:

Trattamento fine rapporto - movimenti
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
Obbligazione netta all'inizio del periodo (2.082) (1.748)
Interessi sull'obbligazione (31) (57)
Costo corrente (159) (125)
Liquidazioni 175 100
Utile/(Perdita attuariale) 183 (252)
Obbligazione netta alla fine del periodo (1.914) (2.082)

5.14. Debiti finanziari

I debiti finanziari sono dettagliati nella seguente tabella:

Finanziamenti
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
Debiti in conto corrente 2.522 1.019
Anticipi bancari a breve termine 3 27.356
Quota corrente finanziamenti bancari a lungo 68.283 42.916
Altri debiti a breve termine 374 9.040
Debiti finanziari correnti 71.182 80.331
Debiti finanziari non correnti 127.016 154.243
Totale 198.198 234.574

I debiti finanziari correnti includono gli anticipi bancari su fatture e ricevute bancarie e gli altri finanziamenti a breve termine, che sono correlati ai flussi di capitale circolante, nonché la quota a breve dei finanziamenti a lungo termine.

I debiti finanziari non correnti includono principalmente la quota oltre l'anno sia dei finanziamenti bancari a lungo termine che delle passività finanziarie verso terzi soggetti non bancari.

Il dettaglio dei finanziamenti per data di scadenza è illustrato nella successiva tabella:

Scadenziario dei finanziamenti
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
Entro 2 anni 62.022 66.703
Da 2 a 5 anni 64.994 87.540
Oltre 5 anni 0 0
Totale 127.016 154.243

Nel corso del 2015 non sono stati accesi nuovi finanziamenti a medio lungo termine. La variazione dei debiti finanziari correnti e non correnti riflette il normale rimborso delle rate come da relativi contratti.

In data 31 dicembre 2015 la società Moncler S.p.A. ha in essere un finanziamento dell'importo di Euro 48 milioni (Euro 60 milioni al 31 dicembre 2014), con piano di ammortamento semestrale e scadenza il 31 dicembre 2017.

Alla stessa data il Gruppo aveva in essere finanziamenti chirografari a medio termine per Euro 84,7 milioni (Euro 104,5 milioni al 31 dicembre 2014).

I finanziamenti in essere non prevedono covenants.

Al 31 dicembre 2015 si sono chiusi per scadenza i contratti IRS a copertura dell'esposizione al rischio di oscillazione del tasso di interesse sui finanziamenti chirografari in essere.

Al 31 dicembre 2014 la quota corrente dei finanziamenti bancari a lungo includeva anche il fair value negativo del contratto IRS per Euro 0,7 milioni.

Infine, gli altri debiti a breve termine includono anche il fair value negativo, pari ad Euro 0,4 milioni (Euro 3,9 milioni negativi al 31 dicembre 2014), dei contratti di copertura del rischio di cambio descritti nella nota 9.1.

La posizione finanziaria netta è dettagliata nella successive tabelle.

Posizione finanziaria netta
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
Disponibilità liquide 148.603 123.419
Debiti e altre passività finanziarie correnti (71.182) (80.331)
Debiti ed altre passività finanziarie non correnti (127.016) (154.243)
Totale (49.595) (111.155)
Posizione finanziaria netta
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
A. Cassa 976 947
B. Altre disponibilità liquide 147.627 122.472
C. Titoli detenuti per la negoziazione 0 0
D. Liquidità (A)+(B)+(C) 148.603 123.419
E. Crediti finanziari correnti 0 0
F. Debiti bancari correnti (2.526) (28.375)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (68.283) (42.916)
H. Altri debiti finanziari correnti (374) (9.040)
I. Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (71.183) (80.331)
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I)-(E)-(D) 77.420 43.088
K. Debiti bancari non correnti (64.114) (121.699)
L. Obbligazioni emesse 0 0
M. Altri debiti non correnti (62.901) (32.544)
N. Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) (127.015) (154.243)
O. Indebitamento finanziario netto (J)+(N) (49.595) (111.155)

Posizione finanziaria netta così come definita dalla raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 (richiamata dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006).

5.15. Patrimonio netto

I movimenti del patrimonio netto per l'anno 2015 ed il periodo comparativo sono inclusi nei relativi prospetti del bilancio consolidato a cui si rimanda.

La riserva legale e la riserva sovraprezzo si riferiscono alla società Capogruppo Moncler S.p.A.

Nel 2015 sono stati corrisposti dividendi ai soci della Capogruppo per un ammontare pari ad Euro 30 milioni (Euro 25 milioni nel 2014).

L'aumento del capitale sociale e della riserva sovrapprezzo azioni deriva dall'esercizio di n. 124.458 opzioni maturate (per un numero pari di azioni) relativamente al piano di stock option approvato dall'assemblea ordinaria dei soci Moncler in data 28 febbraio 2014 al prezzo di esercizio pari ad Euro 10,20 per azione.

Le altre variazioni di patrimonio netto derivano dal trattamento contabile relativo ai piani di stock option.

La variazione degli utili indivisi si riferisce principalmente alla distribuzione dei dividendi agli azionisti e all'adeguamento al valore di mercato delle passività finanziarie verso soggetti non bancari.

La voce altre riserve include gli altri utili complessivi, che si compone della riserva adeguamento cambi dei bilanci esteri, della riserva di copertura rischi su tasso d'interesse e su tassi di cambio e della riserva che accoglie gli utili/perdite attuariali. La riserva di conversione comprende le differenze cambio emerse dalla conversione dei bilanci delle società consolidate estere; le variazioni sono dovute principalmente alle differenze emerse dal consolidamento delle controllate americane e della controllata giapponese. La riserva di copertura include la porzione efficace delle differenze nette accumulate nel fair value degli strumenti derivati di copertura. La movimentazione di tali riserve è stata la seguente:

Riserva Altri utili complessivi Riserva di conversione Altri componenti
(Euro/000) Importo
ante
imposte
Imposte Importo
post
imposte
Importo
ante
imposte
Imposte Importo
post
imposte
Riserva al 01.01.2014 (4.931) 0 947 (170) 19 (151)
Variazioni del periodo 4.294 0 4.294 (1.144) 320 (824)
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto economico 0 0 0 0 0 0
Riserva al 31.12.2014 (637) 0 (637) (1.314) 339 (975)
Riserva al 01.01.2015 (637) 0 (637) (1.314) 339 (975)
Variazioni del periodo 4.218 0 4.218 1.289 (354) 935
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto economico 0 0 0 0 0 0
Riserva al 31.12.2015 3.581 0 3.581 (25) (15) (40)

Risultato per azione

Il calcolo dell'utile per azione al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014 è indicato nelle seguenti tabelle e si basa sul rapporto tra l'utile attribuibile al Gruppo ed il numero delle azioni.

L'utile diluito per azione è in linea con l'utile base per azione in quanto al 31 dicembre 2015 non vi sono effetti diluitivi significativi derivanti dai piani di stock option.

Utile/(perdita) per azione
Esercizio 2015 Esercizio 2014
Utile del periodo (Euro/000) 167.863 130.338
Numero medio delle azioni dei soci della controllante 250.086.129 250.000.000
Utile attribuibile alle azioni dei soci del Gruppo - 0,67 0,52
Base (in Euro)
Utile attribuibile alle azioni dei soci del Gruppo - 0,67 0,52
Diluito (in Euro)

6. INFORMAZIONI DI SEGMENTO

Ai fini dell'IFRS 8 "Operating segments", l'attività svolta dal Gruppo è identificabile in un unico segmento operativo in esercizio.

7. IMPEGNI E GARANZIE PRESTATE

7.1. Impegni

Il Gruppo ha impegni derivanti principalmente da contratti di affitto per l'attività di vendita (negozi, outlet e showroom), per i magazzini logistici adibiti alla gestione delle giacenze e per le sedi dove vengono svolte le attività corporate.

Al 31 dicembre 2015 l'ammontare dei canoni ancora dovuti per contratti di leasing operativo era il seguente:

Contratti di leasing operativo -
pagamenti futuri minimi
(Euro/000)
Entro
l'esercizio
Tra 1 e 5 anni Oltre 5 anni Totale
DOS 43.218 142.641 108.629 294.488
Outlet 3.893 14.458 10.154 28.506
Altri immobili 5.286 19.852 12.160 37.298

Al 31 dicembre 2014 l'ammontare dei canoni ancora dovuti per contratti di leasing operativo era il seguente:

Contratti di leasing operativo -
pagamenti futuri minimi
(Euro/000)
Entro
l'esercizio
Tra 1 e 5 anni Oltre 5 anni Totale
DOS 30.408 73.181 49.732 153.321
Outlet 1.687 5.430 4.235 11.352
Altri immobili 5.261 19.737 15.526 40.524

7.2. Garanzie prestate

Al 31 dicembre 2015 le garanzie prestate sono le seguenti:

Garanzie e fideiussioni prestate
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
Garanzie e fideiussioni a favore di:
Soggetti e società terze 10.115 8.869
Totale garanzie e fideiussioni prestate 10.115 8.869

Le garanzie si riferiscono principalmente a contratti di affitto di nuovi punti vendita.

8. PASSIVITA' POTENZIALI

Il Gruppo operando a livello globale è soggetto a rischi legali e fiscali che derivano dallo svolgimento delle normali attività. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, il Gruppo ritiene che alla data di redazione del presente documento, i fondi accantonati in bilancio sono sufficienti a garantire la corretta rappresentazione del bilancio consolidato.

9. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Gli strumenti finanziari del Gruppo comprendono la cassa e le disponibilità liquide, i finanziamenti, i crediti e debiti commerciali ed altri crediti e debiti correnti e non correnti oltre che derivati.

Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività: rischio di mercato (principalmente relativo ai tassi di cambio e di interesse), rischio di credito (sia in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti che alle attività di finanziamento), rischio di liquidità (con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie ed all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale) e rischio di capitale.

La gestione dei rischi finanziari è svolta a livello di Headquarter che garantisce principalmente che ci siano sufficienti risorse finanziarie per far fronte alle necessità di sviluppo del business e che le risorse siano adeguatamente investite in attività redditizie.

Il Gruppo utilizza strumenti derivati per coprire l'esposizione a specifici rischi di mercato, quali il rischio legato alle fluttuazioni dei tassi di cambio e dei tassi d'interesse, sulla base delle policy stabilite dal Consiglio di Amministrazione.

9.1. Rischio di mercato

Rischio di cambio

Il Gruppo opera a livello internazionale ed è esposto a rischi di cambio principalmente in dollari americani, Yen giapponesi e Renminbi cinesi ed in misura minore in Dollari di Hong Kong, Sterline, Dollari Coreani e Franchi Svizzeri.

Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione ai rischi finanziari di mercato e gestisce tali rischi attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati, secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi.

Nell'ambito di tali politiche, l'uso di strumenti finanziari derivati è riservato alla gestione dell'esposizione alle fluttuazioni dei cambi connessi con i flussi monetari futuri. Non sono consentite attività di tipo speculativo.

Nel corso del 2015 il Gruppo ha posto in essere una politica di copertura dal rischio di cambio di natura transattiva sulle principali valute verso le quali è esposto: USD, JPY, CNY, HKD, GBP, KRW e CHF.

Gli strumenti utilizzati a tale scopo sono principalmente Currency Forward Contract e Currency Option Contract.

BILANCIO CONSOLIDATO

Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con l'obiettivo di rideterminare il tasso di cambio a cui le transazioni previste denominate in valuta saranno rilevate.

Le controparti di tali contratti sono primarie istituzioni finanziarie.

L'esposizione relativa ad attività e passività espresse in valuta è dettagliato nella seguente tabella (controvalore in Euro delle rispettive valute):

Dettaglio delle esposizioni in
valuta
31/12/15
(Euro/000) Euro Yen JP Dollari US Yuan CN Dollari HK Franchi CH Sterline GB Won KR Dollari CD Altre Totale
Cassa e banche 46.082 12.367 12.741 23.004 14.946 6.107 8.017 8.980 5.282 11.077 148.603
Crediti verso clienti 27.954 25.963 4.875 16.935 636 14 2.882 6.383 1.073 3.067 89.782
Altre attività correnti 11.721 1.415 2.181 1.044 (21) 117 1.293 1.017 0 2.218 20.985
Altre attività non correnti 5.079 5.004 3.238 2.327 3.823 513 562 762 537 831 22.676
Totale attività 90.836 44.749 23.035 43.310 19.384 6.751 12.754 17.142 6.892 17.193 282.046
Debiti commerciali (80.851) (12.636) (3.572) (4.192) (3.126) (391) (980) (866) (371) (5.984) (112.969)
Finanziamenti (198.094) 0 0 0 0 0 0 (86) 0 (18) (198.198)
Altri debiti correnti (24.662) (1.797) (1.595) (1.433) (895) (369) (421) (826) (122) (90) (32.210)
Altri debiti non correnti (1.347) 0 (4.759) 0 0 0 0 0 (115) (1) (6.222)
Totale passività (304.954) (14.433) (9.926) (5.625) (4.021) (760) (1.401) (1.778) (608) (6.093) (349.599)
Totale netto esposizione in valuta (214.118) 30.316 13.109 37.685 15.363 5.991 11.353 15.364 6.284 11.100 (67.553)
Dettaglio delle esposizioni in
valuta
31/12/14
(Euro/000) Euro Yen JP Dollari US Yuan CN Dollari HK Franchi CH Sterline GB Altre Totale
Cassa e banche 37.475 24.053 24.106 11.684 5.493 5.385 7.738 7.485 123.419
Crediti verso clienti 35.581 18.143 6.644 19.895 716 15 2.731 2.868 86.593
Altre attività correnti 29.865 260 777 565 435 51 326 1.268 33.547
Altre attività non correnti 7.489 818 2.177 1.701 3.088 459 544 975 17.251
Totale attività 110.410 43.274 33.704 33.845 9.732 5.910 11.339 12.596 260.810
Debiti commerciali (83.104) (11.703) (6.655) (3.917) (3.277) (373) (1.238) (2.056) (112.323)
Finanziamenti (234.574) 0 0 0 0 0 0 0 (234.574)
Altri debiti correnti (22.243) (2.092) (1.565) (1.278) (491) (243) (1.261) (797) (29.970)
Altri debiti non correnti (437) 0 (3.052) 0 0 0 0 0 (3.489)
Totale passività (340.358) (13.795) (11.272) (5.195) (3.768) (616) (2.499) (2.853) (380.356)
Totale netto esposizione in valuta (229.948) 29.479 22.432 28.650 5.964 5.294 8.840 9.743 (119.546)

Alla data di bilancio il Gruppo aveva in essere coperture per Euro 29,9 milioni (Euro 39,6 milioni al 31 dicembre 2014) a fronte di crediti ancora da incassare e coperture per Euro 65,6 milioni (Euro 23,4 milioni al 31 dicembre 2014) a fronte di ricavi futuri. Con riferimento alle transazioni in valuta, si segnala che una variazione dei rispettivi tassi di cambio pari a +/-1% avrebbe comportato i seguenti effetti:

Dettaglio delle transazioni in
valuta
(Euro/000) Yen JP Dollari US Yuan CN Altre
Effetto di un apprezzamento dei
cambi pari a +1%
Ricavi 1.620 1.694 1.155 2.158
Risultato operativo 848 857 685 1.290
Effetto di un deprezzamento dei
cambi pari a -1%
Ricavi (1.585) (1.549) (1.139) (2.137)

Risultato operativo (1.027) (1.289) (683) (1.241)

Con riferimento a quanto previsto dall'IFRS 13 si evidenzia che la categoria di strumenti finanziari valutati a fair value sono riconducibili ai derivati di copertura del rischio cambio. La valutazione di tali strumenti è basata sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri considerando i tassi di cambio alla data di bilancio (livello 2 come esposto nella sezione dei principi).

Rischio d'interesse

L'esposizione del Gruppo ai rischi di interesse è principalmente relativo alla cassa, disponibilità liquide e finanziamenti bancari, la cui gestione è presidiata centralmente dall'Headquarter.

In data 31 dicembre 2015 la Capogruppo Moncler S.p.A. ha in essere un finanziamento sottoscritto per originari Euro 60 milioni, erogato in un'unica soluzione, con piano di ammortamento semestrale e scadenza il 31 dicembre 2017. Il tasso di interesse applicato è l'Euribor maggiorato di uno spread di mercato.

Inoltre il Gruppo, alla stessa data, ha in essere finanziamenti chirografari per Euro 84,7 milioni (Euro 104,5 milioni alla stessa data del 2014).

Al 31 dicembre 2015 non sono presenti coperture sui tassi di interesse, poiché i contratti di IRS (Interest Rate Swap) sottoscritti negli esercizi precedenti, sono terminati.

Con riferimento ai debiti finanziari, una variazione del +/- 0,25% del tasso d'interesse avrebbe comportato sul risultato al 31 dicembre 2015, rispettivamente un peggioramento degli oneri finanziari di Euro 389 migliaia ed un miglioramento di Euro 441 migliaia.

9.2. Rischio di credito

Il Gruppo non ha significative concentrazioni di attività finanziarie (crediti commerciali ed altre attività correnti) che comportino un rischio di credito elevato. Le politiche del Gruppo sulla gestione delle attività finanziarie sono finalizzate a ridurre i rischi derivanti dalla mancata solvibilità della clientela wholesale. Le vendite nel canale retail sono effettuate attraverso riconosciute carte di credito e contanti. In aggiunta, l'ammontare dei crediti in essere è costantemente monitorato, tanto che l'esposizione del Gruppo per crediti inesigibili non è significativa e le percentuali storiche di passaggi a perdita sono molto basse. La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre 2015 è rappresentata dal valore contabile dei crediti commerciali iscritti in bilancio.

In relazione al rischio di credito derivante da altre attività finanziarie che non siano i crediti commerciali (che comprende cassa e depositi bancari a breve termine), il rischio di credito teorico per il Gruppo deriva dall'inadempienza della controparte con un'esposizione massima che è pari al valore contabile dell'attività finanziaria iscritta a bilancio, oltre che dal valore nominale delle garanzie prestate su debiti o impegni di terzi indicato nel paragrafo 8 delle Note esplicative. Il Gruppo ha in essere politiche che limitano l'ammontare dell'esposizione creditoria nelle diverse banche.

9.3. Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità deriva dalla capacità di ottenere risorse finanziarie ad un costo sostenibile per condurre le normali attività operative del Gruppo. I fattori che influenzano tale rischio sono riferibili alle risorse generate/assorbite dalla gestione corrente, dalla gestione degli investimenti e dei finanziamenti e dalla disponibilità di liquidità nel mercato finanziario.

A seguito della dinamicità del business, il Gruppo ha centralizzato le funzioni di tesoreria con lo scopo di mantenere la flessibilità nel reperimento di fonti finanziarie e mantenere la disponibilità delle linee di credito. Le procedure in essere per ridurre il rischio di liquidità sono le seguenti:

  • gestione centralizzata della tesoreria e della pianificazione finanziaria. Utilizzazione di un sistema centralizzato di controllo della posizione finanziaria netta del Gruppo e delle società controllate;
  • ottenimento di linee di credito idonee per creare un'adeguata struttura finanziaria per utilizzare al meglio la liquidità erogata dal sistema creditizio;
  • monitoraggio costante delle previsioni future sui flussi finanziari in base ai piani operativi e di sviluppo del Gruppo.

Il management ritiene che i mezzi finanziari ad oggi disponibili, insieme a quelli che sono generati dall'attività operativa corrente, permettano al Gruppo di raggiungere i propri obiettivi e di rispondere alle esigenze derivanti dallo sviluppo degli investimenti e del rimborso dei finanziamenti alle date di scadenza concordate.

Si evidenzia inoltre, con riferimento a quanto previsto dall'IFRS 13, che, tra le passività finanziarie, quelle relative all'impegno di acquisto di quote di minoranza sono valutate al fair value sulla base essenzialmente di modelli di valutazione riferibili al livello 3, come esposto nella sezione dei principi.

Si riporta nelle seguente tabella un'analisi delle scadenze contrattuali (che includono anche gli interessi) per le passività finanziarie.

Flussi finanziari contrattuali
Passività finanziarie non derivate Totale valore
contabile
Totale 6 mesi o meno 6-12 mesi 1-2 anni 2-3 anni 3-4 anni 4-5 anni oltre 5 anni
(Euro/000)
Scoperti bancari 2.522 2.522 2.522 0 0 0 0 0 0
Finanziamenti autoliquidanti 3 3 3 0 0 0 0 0 0
Debiti finanziari vs terzi 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Finanziamenti chirografari 132.397 134.132 30.722 38.716 62.583 2.111 0 0 0
Flussi finanziari contrattuali
Passività finanziarie derivate Totale valore
contabile
Totale 6 mesi o meno 6-12 mesi 1-2 anni 2-3 anni 3-4 anni 4-5 anni oltre 5 anni
(Euro/000)
Interest rate swap di copertura 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Contratti a termine su cambi di
copertura 374 374 374 0 0 0 0 0 0
- Flussi in uscita 374 374 374 0 0 0 0 0 0
- Flussi in entrata 0 0 0 0 0 0 0 0 0

9.4. Rischi operativi e di gestione del capitale

Nella gestione dei rischi operativi, l'obiettivo principale del Gruppo è quello di gestire i rischi associati con lo sviluppo del business nei mercati esteri soggetti a leggi e regolamenti specifici.

Il Gruppo ha implementato degli standard sulle seguenti aree:

  • appropriato livello di suddivisione dei compiti e delle responsabilità (segregation of duties);
  • riconciliazione e controllo costante delle transazioni significative;
  • documentazione dei controlli e delle procedure;
  • sviluppo tecnico e professionale dei dipendenti;
  • valutazione periodica dei rischi corporate e identificazioni delle azioni correttive.

In relazione al rischio di capitale proprio, gli obiettivi del Gruppo sono rivolti alla prospettiva di continuità aziendale al fine di garantire un giusto ritorno economico agli azionisti ed altri operatori pur mantenendo una classificazione di rischio buona nel mercato del capitale di debito. Il Gruppo gestisce la struttura del capitale ed effettua gli aggiustamenti in linea con i cambiamenti delle condizioni economiche generali e con gli obiettivi strategici.

10. ALTRE INFORMAZIONI

10.1. Rapporti con parti correlate

Vengono di seguito riportate le transazioni con parti correlate ritenute rilevanti ai sensi della "Procedura operazioni con parti correlate" adottata dal Gruppo.

La "Procedura operazioni con parti correlate" è disponibile sul sito internet della Società (www.monclergroup.com), Sezione "Governance/Documenti societari".

Le transazioni economiche ed i saldi verso società consolidate sono stati eliminati in fase di consolidamento e non sono pertanto oggetto di commento.

Nel 2015 le transazioni con parti correlate riguardano principalmente relazioni commerciali effettuate a condizioni di mercato come di seguito elencato:

  • La società Yagi Tsusho Ltd, controparte nell'operazione che ha costituito la società Moncler Japan Ltd, acquista prodotti finiti dalle società del Gruppo Moncler (Euro 50,2 milioni nel 2015, Euro 42,2 milioni nel 2014) e vende gli stessi alla società Moncler Japan Ltd (Euro 59,2 milioni nel 2015, Euro 47,8 milioni nel 2014) in forza del contratto stipulato in sede di costituzione della società.
  • La società Gokse Tekstil Kozmetik Sanayi ic ve dis ticaret limited sirketi, detenuta dal socio di minoranza della società Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil Ticaret Ltd. Sti., svolge prestazioni di servizi alla stessa in forza del contratto stipulato in sede di

costituzione della società. Nel 2015 l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 0,2 milioni (Euro 0,2 milioni nel 2014).

  • La società Allison S.p.A., controparte nell'operazione che ha costituito la società Moncler Lunettes S.r.l., fornisce prodotti finiti e prestazioni di servizi alla stessa in forza del contratto stipulato in sede di costituzione della società. Nel 2015 l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 0,4 milioni (Euro 0,9 milioni nel 2014).
  • La società La Rotonda S.r.l., riconducibile ad un dirigente del Gruppo Moncler, acquista prodotti finiti da Industries S.p.A. e fornisce prestazioni di servizi alla stessa. Nel 2015 l'ammontare complessivo dei ricavi risulta pari ad Euro 0,4 milioni (stesso importo nel 2014), mentre l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 0,1 milioni (Euro 0,2 milioni nel 2014) .

Le società Industries S.p.A., Moncler Lunettes S.r.l. e dal 2014 Moncler Enfant S.r.l. aderiscono al consolidato fiscale della Capogruppo Moncler S.p.A.

Compensi ad Amministratori, Sindaci ed ai Dirigenti con responsabilità strategiche Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione per l'anno 2015 sono pari ad Euro 3.666 migliaia (Euro 3.212 migliaia nel 2014).

Gli emolumenti al Collegio Sindacale per l'anno 2015 sono pari ad Euro 190 migliaia (Euro 245 migliaia nel 2014).

Nel 2015 il valore complessivo dei compensi relativi ai Dirigenti con responsabilità strategiche è pari ad Euro 2.149 migliaia (Euro 1.269 migliaia nel 2014).

Nel 2015 l'ammontare dei costi relativi ai piani di stock option (descritti nel paragrafo 10.2) riferiti a membri del Consiglio di Amministrazione e a Dirigenti con responsabilità strategiche è pari ad Euro 3.059 migliaia (Euro 2.420 migliaia nel 2014).

Le tabelle che seguono riassumono i rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate sopra descritte intercorsi nel 2015 e nell'esercizio precedente.

Euro/000 Tipologia rapporto Nota 31/12/2015 % 31/12/2014 %
Yagi Tsusho Ltd Contratto Distribuzione a 50.237 (22,3)% 42.200 (21,9)%
Yagi Tsusho Ltd
GokseTekstil Kozmetik
Contratto Distribuzione a (59.169) 26,2% (47.755) 24,8%
Sanayi ic ve dis ticaret
limited sirketi
Prestazioni di servizi b (223) 0,3% (219) 0,3%
Transazioni
Allison S.p.A. commerciali/Contratto di
servizi
b (448) 0,6% (911) 1,4%
La Rotonda S.r.l. Transazione commerciale c 413 0,0% 385 n.a.
La Rotonda S.r.l.
Amministratori, sindaci e
Transazione commerciale d (148) 0,1% (167) n.a.
dirigenti con responsabilità
strategiche
Prestazioni lavorative b (5.468) 6,9% (4.245) 6,4%
Dirigenti con responsabilità
strategiche
Prestazioni lavorative d (537) 0,2% (483) 0,3%
Amministratori e dirigenti
con responsabilità
strategiche
Prestazioni lavorative e (3.059) 26,9% (2.420) n.a.
Totale (18.402) (13.615)

a incidenza % calcolata sul costo del venduto

b incidenza % calcolata sulle spese generali ed amministrative

c incidenza % calcolata sui ricavi

d incidenza % calcolata sulle spese di vendita

e incidenza % calcolata sui costi non ricorrenti

Euro/000 Tipologia rapporto Nota 31/12/2015 % 31/12/2014 %
Yagi Tsusho Ltd Debiti commerciali a (8.426) 7,5% (6.826) 6,1%
Yagi Tsusho Ltd Crediti commerciali b 6.722 7,5% 928 1,1%
Gokse Tekstil Kozmetik
Sanayi ic ve dis ticaret Debiti commerciali a (19) 0,0% (85) 0,1%
limited sirketi
Allison S.p.A. Debiti commerciali a 0 0,0% (207) 0,2%
La Rotonda S.r.l. Crediti commerciali b 291 0,3% 202 n.a.
La Rotonda S.r.l. Debiti commerciali a 0 0,0% (45) n.a.
Amministratori, sindaci e
dirigenti con responsabilità Altre passività correnti c (2.696) 8,4% (1.896) 6,3%
strategiche
Totale (4.128) (7.929)

a incidenza % calcolata sui debiti commerciali

b incidenza % calcolata sui crediti commerciali

c incidenza % calcolata sulle altre passività correnti

Le tabelle di seguito rappresentano l'incidenza delle operazioni con parti correlate sui bilanci consolidati al 31 dicembre 2015 e 2014.

BILANCIO CONSOLIDATO

31 Dicembre 2015
Spese generali
Costo del Spese di ed Ricavi/(Costi)
Ricavi venduto vendita amministrative non ricorrenti
Totale parti correlate 413 (8.932) (685) (6.139) (3.059)
Totale bilancio consolidato 880.393 (225.495) (253.448) (79.535) (11.389)
Incidenza % 0,0% 4,0% 0,3% 7,7% 26,9%
31 Dicembre 2015
Crediti Debiti Altre passività
commerciali commerciali correnti
Totale parti correlate 7.013 (8.445) (2.696)
Totale bilancio consolidato 89.782 (112.969) (32.210)
Incidenza % 7,8% 7,5% 8,4%
31 Dicembre 2014
Spese generali
Costo del Spese di ed Ricavi/(Costi)
Ricavi venduto vendita amministrative non ricorrenti
Totale parti correlate 385 (5.555) (650) (5.375) (2.420)
Totale bilancio consolidato 694.189 (192.524) (182.966) (66.043) (5.034)
Incidenza % 0,1% 2,9% 0,4% 8,1% 48,1%
31 Dicembre 2014
Crediti Debiti Altre passività
commerciali commerciali correnti
Totale parti correlate 1.130 (7.163) (1.896)
Totale bilancio consolidato 86.593 (112.323) (29.970)
Incidenza % 1,3% 6,4% 6,3%

10.2. Piani di stock option

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 riflette i valori dei piani di stock option approvati negli esercizi 2014 e nel 2015.

Per quanto concerne i piani di stock option approvati nel 2014, si segnala che:

  • Il piano "Key people" prevede un vesting period che termina con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016. L'esercizio delle opzioni è legato al raggiungimento di specifici obiettivi di performance connessi all'EBITDA consolidato di Gruppo. Il prezzo di esercizio delle opzioni è pari ad Euro 10,20 e permette di sottoscrivere azioni nel rapporto di n. 1 azione ordinaria per ogni n. 1 opzione esercitata;
  • Il piano "Struttura corporate" prevede tre tranches distinte con vesting period che decorre dalla data di assegnazione del piano all'approvazione dei bilanci al 31 dicembre 2014, 2015 e 2016. Ciascun beneficiario potrà esercitare le opzioni a condizioni che siano raggiunti obiettivi di performance connessi all'EBITDA consolidato di Gruppo connessi a ciascun anno. Il prezzo di esercizio di tali opzioni è pari ad Euro 10,20 e permette di sottoscrivere azioni nel rapporto di n. 1 azione ordinaria per ogni n. 1 opzione esercitata;
  • Il fair value dei piani di stock option è stato stimato alla data di assegnazione usando il metodo Black-Scholes, basandosi sulle seguenti ipotesi:
  • prezzo dell'azione alla data di concessione delle opzioni Euro 13,27;

  • vita stimata delle opzioni pari al periodo che va dalla data di assegnazione alle seguenti date stimate di esercizio:

  • o Piano Top Management e Key People: 1 marzo 2018;
  • o Piano Strutture Corporate: I tranche 1 marzo 2017, II tranche 31 agosto 2017, III tranche 1 marzo 2018;
  • percentuale di rendimento atteso del dividendo 1%;
  • il fair value unitario per tranches varia da Euro 3,8819 ad Euro 4,1597;
  • L'effetto dei due piani sul conto economico del 2015 ammonta ad Euro 6,1 milioni, mentre l'effetto a patrimonio netto dell'esercizio della prima tranche del piano "Struttura corporate" ammonta ad Euro 1,2 milioni.
  • Al 31 dicembre 2015 risultano ancora in circolazione 4.495.000 Opzioni per il Piano Top Management e Key People e 261.451 per il Piano Strutture Corporate, dopo che sono state esercitate, nel corso del 2015, 124.458 opzioni relative alla prima tranche del Piano Strutture Corporate.

In data 29 aprile 2015, l'assemblea dei soci di Moncler S.p.A. ha approvato un nuovo piano di stock option ("Piano 2015") le cui caratteristiche sono elencate di seguito:

  • Il Piano 2015 è destinato agli Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, dipendenti e collaboratori, inclusi i consulenti esterni, di Moncler S.p.A. e delle sue Controllate che rivestano ruoli strategicamente rilevanti o comunque in grado di apportare un significativo contributo, nell'ottica del perseguimento degli obiettivi strategici di Gruppo;
  • Il Piano 2015 prevede l'assegnazione di massime 2.548.225 opzioni attraverso 3 cicli di attribuzione, a titolo gratuito, che consentono, alle condizioni stabilite, la successiva sottoscrizione di azioni ordinarie di Moncler S.p.A. Il primo ciclo di attribuzione è avvenuto in data 12 maggio 2015, con l'assegnazione di 1.385.000 opzioni. Al 31 dicembre 2015 risultano ancora in circolazione 1.375.000 opzioni;
  • Il prezzo di esercizio di tali opzioni è pari ad Euro 16,34 e permette di sottoscrivere azioni nel rapporto di n. 1 azione ordinaria per ogni n. 1 opzione esercitata;
  • Il Piano 2015 prevede un vesting period di tre anni compreso tra la data di attribuzione e la data iniziale di esercizio. Le opzioni sono esercitabili entro il termine massimo del 30 giugno 2020 per il primo ciclo di attribuzione e il 30 giugno 2021 ovvero 30 giugno 2022, rispettivamente per il secondo e il terzo ciclo di attribuzione;
  • Ciascun beneficiario potrà esercitare le opzioni attribuite a condizione che siano raggiunti gli specifici obiettivi di performance connessi all'EBITDA consolidato di Gruppo;
  • L'effetto sul conto economico del 2015 del Piano 2015 ammonta ad Euro 0,5 milioni, che include principalmente il costo del piano maturato nel periodo, il cui calcolo è

basato sul fair value delle opzioni, che tiene conto del valore corrente dell'azione alla data di assegnazione, della volatilità, del flusso di dividendi attesi, della durata dell'opzione e del tasso privo di rischio;

  • Il fair value del Piano 2015 è stato stimato alla data di assegnazione usando il metodo Black-Scholes, basandosi sulle seguenti ipotesi:
  • prezzo dell'azione alla data di concessione delle opzioni Euro 16,34;
  • vita stimata delle opzioni pari al periodo che va dalla data di assegnazione alla data stimata di esercizio 31 maggio 2019;
  • percentuale di rendimento atteso del dividendo 1%;
  • il fair value unitario Euro 3,2877.

Ai sensi dell'IFRS 2, i piani sopra descritti sono definiti come Equity Settled.

Per informazioni sui documenti informativi relativi ai Piani, si rinvia al sito Internet della società, www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance/Assemblea degli azionisti".

10.3. Società controllate e partecipazioni di terzi

A seguire i dati economico-finanziari delle società controllate che hanno partecipazioni di terzi significative.

Principali dati di bilancio 31/12/2015
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio
Netto
Ricavi Utile/
(Perdita)
Utile/
(Perdita)
di terzi
Moncler Enfant S.r.l. 553 89 464 0 (48) (24)
Ciolina Moncler SA 777 484 293 1.324 28 14
Moncler Lunettes S.r.l. 1.064 387 677 2.244 84 41
White Tech Sp.zo.o. 134 28 106 7 31 9
Principali dati di bilancio 31/12/2014
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio
Netto
Ricavi Utile/
(Perdita)
Utile/
(Perdita)
di terzi
Moncler Enfant S.r.l. 1.319 187 1.131 387 (182) (91)
Ciolina Moncler SA 902 330 572 1.301 130 64
Moncler Lunettes S.r.l. 3.893 3.300 593 3.119 (619) (303)
White Tech Sp.zo.o. 86 11 75 7 (12) (4)

L'utile/(perdita) di terzi differisce dall'utile/(perdita) di terzi di consolidato in quanto i dati sono presentati al lordo delle eliminazioni infragruppo.

Rendiconto finanziario 2015 (*)
(Euro/000) Moncler Enfant S.r.l. Ciolina Moncler SA Moncler Lunettes S.r.l. White Tech Sp.zo.o.
Cash Flow della Gestione Operativa 886 203 1.241 3
Free Cash Flow 910 207 1.154 (2)
Net Cash Flow 291 (108) 1.154 (3)
Rendiconto finanziario 2014 (*)
(Euro/000) Moncler Enfant S.r.l. Ciolina Moncler SA Moncler Lunettes S.r.l. White Tech Sp.zo.o.
Cash Flow della Gestione Operativa 2.609 17 (1.421) (70)
Free Cash Flow 2.710 (21) (1.264) (68)
Net Cash Flow (4.569) (11) (264) 18

(*) Grandezze esposte secondo lo schema del rendiconto finanziario della Relazione sulla gestione

10.4. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti

In data 29 aprile 2015 l'assemblea ordinaria dei soci Moncler ha approvato l'adozione di un piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di Performance Stock Option 2015" (il "Piano 2015").

La descrizione dei piani di incentivazione ed i relativi costi sono esplicitati nel paragrafo 10.2.

10.5. Operazioni atipiche e/o inusuali

Si segnala che nel Gruppo, nel corso dell'esercizio 2015 non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

10.6. Compensi alla società di revisione

Si evidenziano di seguito i corrispettivi della società di revisione:

Servizi di revisione, di
attestazione ed altri servizi
(unità di Euro) Soggetto che ha
erogato il servizio
Corrispettivi di
competenza 2015
Revisione contabile KPMG S.p.A.
Rete KPMG S.p.A.
245.026
198.857
Servizi di attestazione KPMG S.p.A.
Rete KPMG S.p.A.
33.740
6.933
Altri servizi KPMG S.p.A.
Rete KPMG S.p.A.
22.000
177.790
Totale 684.346

11. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Piano di acquisto azioni proprie

In data 2 febbraio 2016, Moncler S.p.A. ha avviato un programma di acquisto di azioni proprie, in esecuzione della delibera assembleare del 23 aprile 2015, ai sensi degli artt. 2357, 2357-ter del codice civile. Le azioni proprie acquistate in esecuzione di tale delibera saranno impiegate in modo da consentire la costituzione di un "magazzino titoli" che potrà essere utilizzato per adempiere alle obbligazioni di consegna delle azioni derivanti da possibili programmi di distribuzione, a titolo oneroso o gratuito, di opzioni su azioni o di azioni della Società ad amministratori, dipendenti e collaboratori della Società o di società controllate.

In virtù del programma, completato in data 12 febbraio 2016, Moncler S.p.A. ha acquistato complessive n. 1.000.000 azioni proprie, pari allo 0,4% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di Euro 12,8 milioni.

***

Il presente bilancio consolidato, composto da conto economico consolidato, conto economico complessivo, prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario consolidato e note al bilancio consolidato, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico e i flussi di cassa e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili della Controllante e dalle società incluse nel consolidamento.

Per il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A.

Il Presidente

Remo Ruffini

Moncler S.p.A. Sede Sociale: Via Stendhal 47, MILANO – ITALIA Capitale sociale: Euro 50.024.891,60 i.v. – Numero di registrazione CCIAA: MI-1763158 Partita Iva e codiche fiscale: 04642290961

BILANCIO D'ESERCIZIO

  • Prospetto del bilancio d'esercizio
  • Conto economico
  • Conto economico complessivo
  • Situazione patrimoniale-finanziaria
  • Variazioni di patrimonio netto
  • Rendiconto finanziario
  • Note esplicative al bilancio d'esercizio
    1. Informazioni generali
    1. Principi contabili significativi
    1. Commenti al conto economico
    1. Commenti alla situazione patrimoniale-finanziaria
    1. Garanzie prestate ed impegni
    1. Passività potenziali
    1. Informazioni su rischi finanziari
    1. Altre informazioni
    1. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

PROSPETTI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO DI MONCLER S.P.A.

Conto economico
(Euro) Note Esercizio 2015 di cui parti
correlate (nota 8.1)
Esercizio 2014 di cui parti
correlate (nota 8.1)
Ricavi 3.1 147.114.040 146.973.991 116.658.220 116.393.847
Spese generali ed amministrative 3.2 (14.123.060) (3.810.634) (10.940.145) (3.464.812)
Spese di pubblicità 3.3 (27.439.689) (236.994) (23.496.734) (46.272)
Ricavi/(Costi) non ricorrenti 3.4 (2.489.733) (1.837.171) (2.023.172) (1.540.204)
Risultato operativo 103.061.558 80.198.169
Proventi finanziari 3.6 10.740 15.011.902
Oneri finanziari 3.6 (1.890.570) (845.600) (7.454.205) (669.666)
Risultato ante imposte 101.181.728 87.755.866
Imposte sul reddito 3.7 (24.279.628) (23.580.320)
Risultato netto 76.902.100 64.175.546
Conto economico complessivo Note 31/12/15 31/12/14
(Euro)
Utile (perdita) del periodo 76.902.100 64.175.546
Utili (perdite) sui derivati di copertura 4.14 5.653 (173.804)
Componenti che potrebbero essere riversati
nel conto economico in periodi successivi 5.653 (173.804)
Utili (perdite) attuariali trattamento di fine rapporto 4.14 65.522 (69.342)
Componenti che non saranno riversati nel
conto economico in periodi successivi 65.522 (69.342)
Totale altri utili (perdite) al netto dell'effetto
fiscale 71.175 (243.146)
Totale utile (perdita) complessivo 76.973.275 63.932.400
Situazione patrimoniale - finanziaria di cui parti di cui parti
(Euro) Note 31/12/15 correlate
(nota 8.1)
31/12/14 correlate
(nota 8.1)
Marchi e altre immobilizzazioni immateriali, nette 4.1 226.544.658 225.080.704
Immobilizzazioni materiali, nette 4.3 830.697 933.839
Partecipazioni in società controllate 4.4 222.534.374 220.813.523
Crediti per imposte anticipate 4.5 1.967.548 2.572.014
Attivo non corrente 451.877.277 449.400.080
Crediti verso clienti 4.6 66.756 67.976
Crediti verso società del Gruppo 4.6 48.533.479 48.533.479 323.806 323.806
Crediti tributari 4.13 0 0
Altre attività correnti 4.8 2.088.753 1.882.562
Altre attività correnti verso società del Gruppo 4.8 40.000 40.000 21.393.248 21.393.248
Cassa e banche 4.7 788.241 532.003
Attivo corrente 51.517.229 24.199.595
Totale attivo 503.394.506 473.599.675
Capitale sociale 4.14 50.024.892 50.000.000
Riserva sovrapprezzo 4.14 108.284.263 107.039.683
Altre riserve 4.14 88.300.525 47.460.246
Risultato netto 4.14 76.902.100 64.175.546
Patrimonio netto 323.511.780 268.675.475
Debiti verso banche e finanziamenti 4.12 23.972.007 47.911.236
Trattamento di fine rapporto 4.11 441.700 469.156
Debiti per imposte differite 4.5 63.638.389 71.152.180
Passivo non corrente 88.052.096 119.532.572
Debiti verso banche e finanziamenti 4.12 23.939.230 12.588.900
Debiti finanziari verso società del Gruppo 4.12 22.802.107 22.802.107 10.837.684 10.837.684
Debiti commerciali 4.9 14.718.214 14.304.352
Debiti commerciali verso società del Gruppo 4.9 410.844 410.844 1.433.894 1.433.894
Debiti tributari 4.13 14.895.250 25.671.779
Altre passività correnti 4.10 3.363.140 1.907.145 2.537.715 1.448.317
Altre passività correnti verso società del Gruppo 4.10 11.701.845 11.701.845 18.017.304 18.017.304
Passivo corrente 91.830.630 85.391.628
Totale passivo e patrimonio netto 503.394.506 473.599.675

BILANCIO D'ESERCIZIO

Prospetto di variazione del Patrimonio netto Capitale Riserva Riserva Altri utili Altre riserve
Riserva IFRS 2
Utili indivisi Risultato del Patrimonio
(Euro) Note sociale sovrapprezzo legale complessivi periodo netto
Patrimonio Netto al 01.01.2014 4.14 50.000.000 107.039.683 10.000.000 124.321 0 26.758.249 31.298.544 225.220.797
Destinazione utile esercizio precedente 0 0 0 0 0 31.298.544 (31.298.544) 0
Riclassifica 0 0 0 0 0 0 0 0
Dividendi 0 0 0 0 0 (25.000.000) 0 (25.000.000)
Altre variazioni nel patrimonio netto 0 0 0 (243.146) 4.522.278 0 0 4.279.132
Risultato del periodo 0 0 0 0 0 0 64.175.546 64.175.546
Patrimonio netto al 31.12.2014 4.14 50.000.000 107.039.683 10.000.000 (118.825) 4.522.278 33.056.793 64.175.546 268.675.475
Patrimonio Netto al 01.01.2015 4.14 50.000.000 107.039.683 10.000.000 (118.825) 4.522.278 33.056.793 64.175.546 268.675.475
Destinazione utile esercizio precedente 0 0 0 0 0 64.175.546 (64.175.546) 0
Aumento capitale cociale e riserve 24.892 1.244.580 1.269.472
Riclassifica 0 0 0 0 0 0 0 0
Dividendi 0 0 0 0 0 (30.013.645) 0 (30.013.645)
Altre variazioni nel patrimonio netto 0 0 0 71.175 6.607.203 0 0 6.678.378
Risultato del periodo 0 0 0 0 0 0 76.902.100 76.902.100
Patrimonio netto al 31.12.2015 4.14 50.024.892 108.284.263 10.000.000 (47.650) 11.129.481 67.218.694 76.902.100 323.511.780
Prospetto di rendiconto finanziario Esercizio 2015 di cui parti
correlate (nota
Esercizio 2014 di cui parti
correlate (nota
(Euro) 8.1) 8.1)
Flusso di cassa della gestione operativa
Risultato del periodo 76.902.100 64.175.546
Ammortamenti immobilizzazioni 970.056 529.650
Svalutazione partecipazioni 0 346.307
Costi (Ricavi) finanziari, netti 1.643.937 (7.904.004)
Altri costi (ricavi) non monetari 2.307.903 1.811.470
Imposte dell'esercizio 24.279.628 23.580.320
Variazione dei crediti commerciali - (Incremento)/Decremento) (48.208.453) (48.209.673) 2.286.705 2.343.872
Variazione dei debiti commerciali - Incremento/(Decremento) (414.971) (1.023.050) 6.940.939 623.679
Variazione degli altri crediti/debiti correnti (230.333) 458.828 (4.496.621) 1.047.367
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalla gestione operativa 57.249.867 87.270.312
Interessi pagati (1.573.441) (6.538.455)
Interessi ricevuti 10.740 11.902
Imposte e tasse pagate (26.958.214) (2.635.561)
Variazione degli altri crediti/debiti non correnti 59.454 111.082
Flusso di cassa netto della gestione operativa (a) 28.788.406 78.219.280
Flusso di cassa della gestione degli investimenti
Acquisto di immobilizzazioni materiali ed immateriali (2.330.868) (708.099)
Variazione delle partecipazioni 2.578.449 (510.000)
Dividendi ricevuti 0 15.000.000
Flusso di cassa netto della gestione degli investimenti (b) 247.581 13.781.901
Flusso di cassa della gestione dei finanziamenti
Rimborso di finanziamenti (12.000.000) (120.000.000)
Accensione di nuovi finanziamenti 0 59.830.000
Variazioni dei finanziamenti verso società del Gruppo 11.964.424 11.964.423 (10.554.914) (10.554.914)
Dividendi pagati ai soci (30.013.645) (25.000.000)
Aumento Capitale Sociale e riserve 1.269.472 0
Flusso di cassa netto della gestione finanziaria (c) (28.779.749) (95.724.914)
Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre disponibilità
finanziarie (a)+(b)+(c) 256.238 (3.723.733)
Cassa e altre disponibilità finanziarie all'inizio del periodo 532.003 4.255.736
Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre disponibilità finanziarie 256.238 (3.723.733)
Cassa e altre disponibilità finanziarie alla fine del periodo 788.241 532.003

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

Remo Ruffini

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

1. INFORMAZIONI GENERALI

1.1. Moncler S.p.A.

Moncler S.p.A. (a cui di seguito si fa riferimento come "la società" o "Moncler") è una società costituita e domiciliata in Italia. L'indirizzo della sede legale è Via Stendhal 47 Milano, Italia ed il numero di registrazione è 04642290961.

La società è la controllante di riferimento per il Gruppo Moncler (a cui di seguito si fa riferimento come "Gruppo") comprendendo la controllata italiana Industries S.p.A. ed altre 30 società controllate.

L'attività principale della società è la gestione e la divulgazione, attraverso campagne di comunicazione e marketing, dell'immagine del marchio di proprietà Moncler.

Le società del Gruppo Moncler gestiscono le loro attività in accordo con le linee guida di business e le strategie sviluppate dal Consiglio di Amministrazione di Moncler.

La società redige anche il bilancio consolidato di Gruppo e la Relazione sulla gestione è un documento unico così come consentito dall'art. 40/2 bis, lett. B DLgs 127/91.

1.2. Principi per la predisposizione del bilancio

1.2.1. Principi contabili di riferimento

Il bilancio d'esercizio 2015 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il presente bilancio d'esercizio include il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, il conto economico, il conto economico complessivo, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il rendiconto finanziario e le note esplicative.

1.2.2. Schemi di bilancio

La Società presenta il conto economico per destinazione, forma ritenuta più rappresentativa in relazione al tipo di attività svolta. La forma scelta è, infatti, conforme con le modalità di reporting interno e di gestione del business.

Con riferimento al prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è stata adottata una forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto previsto dal paragrafo 60 e seguenti dello IAS 1.

Per il rendiconto finanziario è stato adottato il metodo di rappresentazione indiretto.

1.2.3. Principi di redazione

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari (ad es. derivati, misurati al fair value), nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Il bilancio è redatto in unità di Euro, che coincide con la moneta corrente del paese in cui la società opera.

Le note esplicative sono redatte, ove non diversamente specificato, in migliaia di Euro.

1.2.4. Uso di stime nella redazione del bilancio

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime.

Gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti, incluse aspettative su eventi futuri che si ritengono ragionevolmente probabili in seguito alle circostanze in essere. Nel caso in cui le stime della direzione possano avere un effetto significativo sui valori rilevati nel bilancio, o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio, i successivi paragrafi della nota integrativa includono le informazioni rilevanti a cui le stime si riferiscono.

Le stime si riferiscono principalmente al valore recuperabile delle attività non correnti (marchio e partecipazioni) e alla recuperabilità delle imposte anticipate. Di seguito una breve descrizione di queste voci.

Valore recuperabile delle attività non correnti a vita utile indefinita e delle partecipazioni ("impairment")

Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate, delle attività che devono essere dismesse e delle partecipazioni, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale.

BILANCIO D'ESERCIZIO

Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, si rileva a bilancio una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani aziendali e di Gruppo.

Recuperabilità delle attività per imposte anticipate

La società è soggetta a imposte e ci sono numerose transazioni e calcoli svolti nell'ordinaria gestione del business per cui il valore finale dell'imposta non è certo. La società riconosce attività per imposte anticipate fino al valore per cui ne ritiene probabile il recupero negli esercizi futuri ed in un arco temporale compatibile con l'orizzonte temporale implicito nelle stime del management.

2. PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI

I principi contabili di seguito indicati sono stati utilizzati coerentemente per l'anno 2015 ed il periodo comparativo.

2.1. Immobili, impianti e macchinari

Immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, non rivalutato al netto dell'ammontare cumulato degli ammortamenti e delle perdite di valore ("impairment"). Il costo include il prezzo pagato per l'acquisto e tutti i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni utili al suo utilizzo.

Ammortamento

L'ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata degli immobili, impianti e macchinari come riportato in tabella:

Categoria Periodo
Terreni Non ammortizzati
Fabbricati Da 25 a 33 anni
Impianti e macchinari Da 8 a 12 anni
Mobili e arredi Da 5 a 10 anni
Macchinari elettronici d'ufficio Da 3 a 5 anni
Migliorie su beni di terzi Minore tra il contratto di affitto e la vita utile della miglioria
Altre immobilizzazioni materiali In dipendenza delle condizioni di mercato e generalmente entro la vita utile attesa del bene di
riferimento

I beni acquisiti in leasing sono ammortizzati nel minore tra il periodo del leasing e la loro vita utile a meno che non sia ragionevolmente certo che la Società otterrà la proprietà del bene alla fine del periodo contrattuale.

Il periodo di ammortamento è rivisto in ciascun esercizio e corretto se necessario in base alle mutate condizioni economiche del bene.

Utile/Perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari

L'utile o la perdita derivante dalla cessione di immobile, impianti e macchinari rappresenta la differenza tra il ricavo ed il valore netto del bene alla data della cessione. Le cessioni sono contabilizzate quando l'operazione è definitiva o non più soggetta a condizioni che posticipano gli effetti del trasferimento della proprietà.

2.2. Attività immateriali

Marchi

I marchi separatamente acquisiti sono iscritti al costo storico di acquisto. I marchi acquisiti a seguito di una "business combination" sono iscritti al valore equo determinato alla data dell'operazione di aggregazione aziendale.

I marchi sono trattati come un'attività a vita utile indefinita e dopo la rilevazione iniziale sono valutati al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate. I marchi non sono ammortizzati ma vengono sottoposti annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore.

Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.3 "Perdita di valore delle attività".

Altre attività immateriali a vita utile definita

I Software (incluse le licenze e i costi separatamente identificabili come costi di sviluppo esterno) sono iscritti come attività immateriali al prezzo di acquisto inclusi i costi direttamente attribuibili per predisporre il bene immateriale ad essere pronto per l'utilizzo. I Software e le Altre attività immateriali che hanno una vita utile definita sono valutate al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite di valore accumulate.

Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita

L'ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita è determinato a quote costanti sulla vita stimata residua come definito in tabella:

Categoria Periodo
Licenze In base alle condizioni di mercato all'interno del periodo contrattuale di licenza o ai limiti
legali per l'utilizzo della licenza stessa
Software Da 3 a 5 anni
Altre immobilizzazioni immateriali In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo in cui si esercita
il controllo dell'attività

2.3. Attività non correnti detenute per la vendita e discontinued operations

Le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione sono classificate come attività destinate alla vendita quando il loro valore è recuperabile principalmente attraverso una transazione di vendita ed essa è ritenuta probabile. In tal caso vengono valutate al minor tra valore contabile e valore equo (fair value) al netto dei costi di vendita se il loro valore è recuperabile principalmente attraverso la vendita più che attraverso il loro uso continuato.

Le attività operative cessate (discontinued operations) sono attività che:

  • rappresentano una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • fanno parte di un singolo e coordinato piano per la cessione di una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • sono costituite da società controllate acquisite con l'intento esclusivo di essere rivendute.

Nel conto economico, le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti dell'IFRS 5 per essere definiti come "discontinued operations", vengono presentati in un'unica voce che include sia gli utili e le perdite, che le minusvalenze ovvero le plusvalenze da cessione ed il relativo effetto fiscale. Il periodo comparativo viene conseguentemente ripresentato come richiesto dall'IFRS 5.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale e finanziaria, le attività non correnti destinate alla vendita ed i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti previsti dall'IFRS 5 vengono riclassificati tra le attività e le passività correnti nell'esercizio in cui tali requisiti si manifestano. L'esercizio comparativo non viene ripresentato o riclassificato.

2.4. Partecipazioni

Nel bilancio di esercizio della società, la partecipazioni in società controllate, collegate e associate è contabilizzata come di seguito descritto:

  • al costo; o
  • in accordo con il principio contabile internazionale IAS 39.

La società contabilizza i dividendi dalle società controllate, collegate o associate nel suo conto economico quando sorge il diritto a ricevere tali dividendi.

2.5. Perdita di valore delle attività

La Società verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali a vita utile definita e degli Immobili, impianti e macchinari e delle partecipazioni, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.

Un'attività immateriale con vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, la società stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui il bene appartiene. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'attività la società calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

Ad eccezione delle perdite di valore contabilizzate sull'avviamento, quando vengono meno le circostanze che hanno determinato la perdita, il valore contabile dell'attività è incrementato fino al valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

2.6. Strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari sono iscritti al "fair value" quando la società diviene parte di un obbligazione contrattuale in relazione allo strumento finanziario. Uno strumento finanziario non è più iscritto quando il diritto contrattuale ai flussi finanziari è scaduto o quando di fatto non ci sono più rischi relativi allo stesso in capo alla società. Una passività finanziaria non è più iscritta quando l'obbligazione specificata nel contratto è cancellata, scaduta o annullata.

Gli strumenti finanziari detenuti dalla società consistono principalmente nelle voci di bilancio relative a cassa e disponibilità bancarie, crediti e debiti commerciali, finanziamenti e strumenti finanziari derivati.

Disponibilità e mezzi equivalenti

Le disponibilità e mezzi equivalenti includono i depositi bancari, le quote di fondi di liquidità ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. I conti correnti passivi sono iscritti tra le passività finanziarie nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria.

Crediti commerciali, ed altri crediti correnti e non correnti

I crediti commerciali e gli altri crediti che derivano dalla fornitura di disponibilità finanziarie, di beni o di servizi sono classificati nelle attività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio.

BILANCIO D'ESERCIZIO

I crediti sono valutati al costo ammortizzato calcolato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo a meno del fondo svalutazione. Un accantonamento a fondo svalutazione crediti viene effettuato per i crediti commerciali quando c'è un'evidenza oggettiva della non recuperabilità del valore a cui il credito è iscritto. L'ammontare dell'accantonamento viene imputato a conto economico.

Debiti commerciali ed altri debiti correnti e non correnti

I debiti commerciali e gli altri debiti che sorgono all'acquisto da un fornitore terzo di denaro, beni o servizi sono classificati tra le passività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio

I debiti sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value normalmente rappresentato dal costo dell'operazione che li origina, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

Finanziamenti

I finanziamenti sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value normalmente rappresentato dal costo dell'operazione che le origina, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamente, le passività finanziarie sono iscritte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo e la differenza tra l'accensione di nuovi finanziamenti (netti dei costi di transazione) e il valore di estinzione è contabilizzata nel conto economico per tutta la durata del finanziamento, con il metodo dell'interesse effettivo. I finanziamenti sono classificati come non correnti ove la società abbia un diritto incondizionato a differire i pagamenti di almeno dodici mesi dalla data del bilancio.

Strumenti derivati

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati dalla società con l'intento di copertura, al fine di ridurre rischi di cambio e di tasso d'interesse.

Per ridurre il rischio del tasso d'interesse la società copre una porzione del debito finanziario a tasso fisso attraverso uno strumento derivato di copertura IRS ("Interest rate swap"). Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell'hedge accounting solo quando, all'inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l'efficacia può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata. La società documenta la relazione di copertura tra strumento derivato e strumento finanziario di riferimento.

Gli strumenti finanziari derivati sono inizialmente contabilizzati al fair value alla data di acquisizione e sono successivamente rimisurati al loro fair value. La metodologia nella registrazione della successive perdita o guadagno dipende dalla definizione dello strumento stesso, a seconda che sia definibile come di copertura e in questo caso dalla natura dell'oggetto coperto.

Fair value hedge

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value ("Fair value hedge") di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un'attività o di una passività iscritta in bilancio o di un'operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel patrimonio netto (come componente del conto economico complessivo). L'utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico in correlazione con la rilevazione degli effetti economici dell'operazione coperta. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati e sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

2.7. Benefici ai dipendenti

I benefici correnti ai dipendenti che afferiscono ai salari e stipendi, ai contributi sociali e previdenziali, alle ferie maturate e non godute entro dodici mesi dalla data del bilancio ed altri "fringe-benefits" derivanti dal rapporto di lavoro sono riconosciuti nell'esercizio in cui il servizio è reso.

BILANCIO D'ESERCIZIO

I benefici che saranno corrisposti ai dipendenti al termine del contratto di lavoro attraverso piani pensionistici a benefici definiti o a contribuzione definita sono contabilizzati lungo tutto l'arco temporale in cui il dipendente presta il proprio servizio ("vesting period").

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dai dipendenti nel corso di un predeterminato periodo di servizio.

L'obbligazione della società di finanziare i fondi per piani a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). Il valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali rimane sospesa a patrimonio netto (nella voce conto economico complessivo).

Con riferimento ai piani a benefici definiti, i costi relativi all'incremento del valore attuale dell'obbligazione, derivanti dall'avvicinarsi del momento del pagamento dei benefici, sono inclusi tra i costi per benefici ai dipendenti.

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria a fronte di piani a benefici definiti, rappresenta il valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti, rettificato da costi relativi a prestazioni di lavoro pregresse da rilevare negli esercizi futuri.

Piani a contribuzione definita

I pagamenti relativi ai piani a contribuzione definita sono rilevati a conto economico come costo quando sostenuti.

I dipendenti beneficiano di piani a benefici definiti Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

2.8. Pagamenti basati su azioni

Il fair value alla data di assegnazione degli incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale concessi ai dipendenti viene rilevato solitamente tra i costi, con un corrispondente aumento del patrimonio netto, lungo il periodo durante il quale i dipendenti ottengono il diritto agli incentivi. L'importo rilevato come costo viene rettificato per riflettere il numero effettivo di incentivi per i quali sono maturate le condizioni di permanenza in servizio e di conseguimento di risultati non di mercato, affinché l'importo finale rilevato come costo si basi sul numero di incentivi che soddisfano le suddette condizioni alla data di maturazione. Nel caso di incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni le cui condizioni non sono da considerarsi di maturazione, il fair value alla data di assegnazione del pagamento basato su azioni viene valutato al fine di riflettere tali condizioni. Con riferimento alle condizioni di non maturazione, le eventuali differenze tra le ipotesi previste alla data di assegnazione e quelle effettive non produrranno alcun impatto in bilancio.

Il fair value dell'importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolati per cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante il quale i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna data di chiusura dell'esercizio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni. Le eventuali variazioni del fair value della passività sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

2.9. Fondi rischi ed oneri

La società rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, a fronte di un evento passato, quando è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

2.10. Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla società affluiranno i benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono rappresentati al netto di eventuali poste rettificative (resi, sconti ed abbuoni) e non includono l'imposta sul valore aggiunto ed ogni altra tassa relativa alla vendita. I ricavi per royalties sono riconosciuti per competenza sulla base dei termini e degli ammontari previsti nel contratto di licenza, generalmente in base ai volumi di vendita.

2.11. Oneri finanziari

Gli oneri finanziari per interessi sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle attività e passività finanziarie, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

2.12. Imposte

Le imposte iscritte a conto economico rappresentano l'ammontare per imposte correnti sul reddito e per imposte differite.

L'onere per imposte sul reddito, di competenza dell'esercizio, è determinato in base alla normativa vigente. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite passive e le imposte anticipate sono determinate sulla base di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori dell'attivo e del passivo del bilancio ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione.

Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le attività e passività per imposte differite non sono attualizzate.

Le imposte anticipate sulle perdite fiscali nonché sulle differenze temporanee sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possono essere recuperate.

2.13. Valuta estera

Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna società appartenente al Gruppo sono indicati utilizzando la valuta corrente del paese in cui la società svolge la propria attività.

Operazioni in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall'estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell'esercizio o in bilanci precedenti.

2.14. Fair value

L'IFRS 13 rappresenta un'unica fonte di riferimento per la valutazione al fair value e per la relativa informativa quando tale valutazione è richiesta o consentita da altri principi contabili. Nello specifico, il principio riunisce la definizione di fair value stabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Inoltre, il nuovo principio sostituisce e amplia l'informativa di bilancio richiesta relativamente alle valutazioni al fair value dagli altri principi contabili, compreso l'IFRS 7.

L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. I livelli previsti, esposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:

  • input di livello 1: sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività e passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • input di livello 2: sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
  • input di livello 3: sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.

2.15. Principi contabili ed interpretazioni di recente pubblicazione

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2015

IFRIC 21 - Tributi

In data 20 maggio 2013, lo IASB ha emesso l'IFRIC 21, un'interpretazione dello IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali. L'interpretazione fornisce chiarimenti sulla rilevazione delle passività per il pagamento di tributi diversi dalle imposte sul reddito. L'IFRIC 21 deve essere applicato per gli esercizi che hanno inizio dal 17 giugno 2014 (a seguito dell'omologazione dell'UE).

Miglioramenti agli IFRS (Ciclo 2011-2013)

Questo documento introduce modifiche all'IFRS 1 – Prima adozione degli International Financial Reporting Standards (specificazioni sull'applicazione anticipata dei documenti emessi dallo IASB in sede di "first time adoption"), IFRS 3 – Aggregazioni aziendali (chiarimenti sul fatto che tale principio non si applica alle Joint operation), IFRS 13 – Valutazione del fair value (introduzione dell'estensione dell'eccezione prevista dall'IFRS 13 per la misurazione al fair value su base netta di un portafoglio di attività e passività), IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari e IAS 40 – Investimenti immobiliari (chiarimenti sull'interrelazione fra IAS 40 e IFRS 3 relativamente all'acquisizione di un investimento immobiliare).

Tali principi non hanno avuto impatti significativi sul bilancio d'esercizio.

Principi contabili ed emendamenti non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla società

Miglioramenti agli IFRS (Ciclo 2010-2012)

Questo documento introduce modifiche all'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni (nuove definizioni di condizione di maturazione e di condizione di mercato ed aggiunte le ulteriori definizioni di condizione di conseguimento di risultati e condizione di permanenza in servizio), IFRS 3 – Aggregazioni aziendali (chiarimenti su alcuni aspetti legati alla classificazione e valutazione di un corrispettivo potenziale, c.d. contingent consideration, con conseguenti modifiche allo IAS 39 e lo IAS 37), IFRS 8 – Settori operativi (introdotti nuovi obblighi informativi sull'aggregazione dei settori e chiarimenti sulla riconciliazione del totale delle attività di settore), IFRS 13 – Valutazione del fair value (chiarimenti su crediti e debiti a breve termine sprovvisti di un tasso di interesse prestabilito), IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 -Attività immateriali (chiarimento che, in caso di applicazione del modello della rideterminazione del valore, le rettifiche sull'ammortamento cumulato non sono sempre proporzionali alla rettifica del valore contabile lordo) e IAS 24 - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (chiarimenti su entità dirigenti, c.d. management entities, e relativa informativa richiesta).

Queste modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che iniziano dopo l'1 febbraio 2015 (a seguito dell'omologazione dell'UE).

Piano a benefici definiti: contribuzioni dei dipendenti (modifiche allo IAS 19)

La presente modifica allo IAS 19 ha la finalità di permettere una semplificazione nella contabilizzazione dei piani a benefici definiti, nel caso in cui le contribuzioni dei dipendenti o di terzi soggetti rispettino determinati requisiti.

Tale modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dopo l'1 febbraio 2015 (a seguito dell'omologazione dell'UE).

Contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto (modifiche all'IFRS 11)

Questa modifica all'IFRS 11 chiarisce il metodo di contabilizzazione per l'acquisizione di interessenze in attività a controllo congiunto che costituisce un business.

La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.

Agricoltura: piante fruttifere (modifiche allo IAS 16 e allo IAS 41)

Questa modifica introduce la possibilità di contabilizzare le piante fruttifere secondo lo IAS 16 piuttosto che secondo lo IAS 41. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.

Chiarimento sui metodi di ammortamento accettabili (modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38)

Questo documento chiarisce che i metodi di ammortamento basati sulla generazione dei ricavi non sono appropriati perché questi ultimi riflettono altri fattori oltre l'uso delle immobilizzazioni.

Lo IASB ha chiarito che tali metodi di ammortamento sono inappropriati anche per le immobilizzazioni immateriali, salvo prova contraria ammessa in alcuni casi. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.

Miglioramenti agli International Financial Reporting Standards (ciclo 2012-2014)

A settembre del 2014 lo IASB ha introdotto modifiche principalmente con riferimento all'IFRS 5 - Non-current assets held for sale and discontinued operations, a proposito del cambio del metodo di dismissione, all'IFRS 7 - Financial Instruments: Disclosures, a proposito di contratto di servizi, allo IAS 19 - Employee Benefits, a proposito della determinazione del tasso di attualizzazione. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.

Iniziativa di informativa (modifiche allo IAS 1)

La modifica chiarisce che il concetto di materialità deve essere riferita al bilancio nel suo complesso e che l'inclusione di informazioni non materiali può ridurre l'utilità delle informazioni di bilancio. Nel fare tale valutazione deve essere utilizzato il giudizio professionale. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.

Metodo del patrimonio netto nel bilancio separato (modifiche allo IAS 27 (2011))

Questo documento introduce la facoltà di utilizzare il metodo del patrimonio netto anche nel bilancio separato. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.

Alla data del presente Bilancio, inoltre, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi contabili ed emendamenti:

Titolo documento Data emissione
da parte dello IASB
Data di entrata in vigore
del documento IASB
Standards
IFRS 9 Financial Instruments luglio 2014 1° gennaio 2018
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts gennaio 2014 1° gennaio 2016
IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers
(including amendments to effective date issed in
September 2015)
maggio 2014 1° gennaio 2018
IFRS 16 Leases gennaio 2016 1° gennaio 2019
Amendments
Amendments to IFRS 10 and IAS 28 (2011): Sale or
Contribution of Assets between an Investor and its
Associate or Joint Venture (including amendment to
effective date issued in December 2015)
settembre 2014 Non definita
Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28:
Investment Entities: Applying the Consolidation
Exception
dicembre 2014 1° gennaio 2016
Amendments to IAS 12: Recognition of Deferred Tax gennaio 2016 1° gennaio 2017

BILANCIO D'ESERCIZIO

Assets for Unrealised Losses
Amendments to IAS 7: Disclosure Initiative gennaio 2016 1° gennaio 2017

Il Gruppo adotterà tali nuovi principi ed emendamenti, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti sul bilancio consolidato, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

3. COMMENTI AL CONTO ECONOMICO

3.1. Ricavi di vendita

I ricavi della società includono principalmente proventi da diritti per lo sfruttamento del marchio Moncler, contributi per management fees e per la prestazione di servizi di marketing svolti a favore delle società del Gruppo.

L'incremento rispetto all'esercizio precedente, pari ad Euro 30.456 migliaia, è dovuto all'incremento dei volumi del business.

3.2. Spese generali ed amministrative

Le spese generali ed amministrative includono principalmente i costi di stile e di sviluppo del prodotto per Euro 2.239 migliaia (Euro 1.240 migliaia nel 2014), i costi del personale delle altre funzioni per Euro 3.156 migliaia (Euro 2.670 migliaia nel 2014), le consulenze legali, finanziarie e amministrative per Euro 1.367 migliaia (Euro 1.468 migliaia nel 2014), i compensi amministratori per Euro 3.656 migliaia (Euro 3.202 migliaia nel 2014), i costi per la revisione contabile e servizi di attestazione, i compensi ai sindaci, i costi per l'organismo di vigilanza e i costi di internal audit per Euro 474 migliaia (Euro 419 migliaia nel 2014).

3.3. Spese di pubblicità

Le spese di pubblicità ammontano ad Euro 27.440 migliaia (Euro 23.497 migliaia nel 2014) e sono principalmente costituite dal costo sostenuto per le campagne tramite mezzi di comunicazione di massa ("media-plan") e dal costo degli eventi.

3.4. Ricavi / (Costi) non ricorrenti

La voce Ricavi e Costi non ricorrenti nel 2015, pari ad Euro 2.490 migliaia, si riferisce ai costi relativi ai piani di stock option approvati dall'assemblea dei soci Moncler in data 28 febbraio 2014 e in data 29 aprile 2015 (Euro 2.023 migliaia nel 2014).

La descrizione dei piani di incentivazione ed i relativi costi sono esplicitati nel paragrafo 8.2.

3.5. Costo del personale dipendente e ammortamenti

Al 31 dicembre 2015 la società conta 38 dipendenti (36 al 31 dicembre 2014).

Il costo del personale complessivo, incluso nella voce spese generali ed amministrative, ammonta ad Euro 4.026 migliaia (Euro 3.010 migliaia nel 2014), inclusa la contribuzione per un valore di Euro 819 migliaia (Euro 660 migliaia nel 2014) e costi per accantonamenti a trattamento di fine rapporto per Euro 272 migliaia (Euro 143 migliaia nel 2014).

Gli ammortamenti ammontano nell'esercizio 2015 ad Euro 970 migliaia (Euro 530 migliaia nel 2014).

3.6. Proventi ed oneri finanziari

La voce è così composta:

(Euro/000) Esercizio
2015
Esercizio
2014
Interessi attivi e altri proventi finanziari 11 12
Dividendi 0 15.000
Utili su cambi 0 0
Totale proventi finanziari 11 15.012
Interessi passivi e commissioni bancarie
Perdite su cambi
Svalutazione di partecipazioni
(1.655)
(236)
0
(7.025)
(83)
(346)
Totale oneri finanziari (1.891) (7.454)
Totale oneri e proventi finanziari netti (1.880) 7.558

La voce Interessi passivi e commissioni bancarie decresce rispetto all'esercizio precedente di Euro 5.370 migliaia. Il decremento è principalmente dovuto ai minori costi sostenuti nell'esercizio sul finanziamento in essere, in seguito al rimborso al 31 dicembre 2014 del finanziamento in pool e all'accensione di un nuovo finanziamento chirografario di importo inferiore e a condizioni economiche migliorative.

Nel 2015 la società non ha percepito dividendi (Euro 15.000 dalla controllata Industries S.p.A. nel 2014).

Si rinvia alla nota 4.12 per ulteriori commenti.

La svalutazione di partecipazioni nel 2014 includeva la rettifica effettuata per perdite di valore relativa alle società controllate Moncler Lunettes S.r.l. e ISC S.p.A.

3.7. Imposte sul reddito

L'impatto fiscale nel conto economico di esercizio è così dettagliato:

(Euro/1000) Esercizio
2015
Esercizio
2014
Imposte correnti
Imposte differite
(31.215)
6.935
(23.679)
99
Impatto fiscale a conto economico (24.280) (23.580)

L'incremento delle imposte differite è imputabile principalmente alla riduzione del tax rate atteso all'epoca del riversamento a seguito della modifica introdotta dalla Legge di Stabilità del 28 dicembre 2015.

La riconciliazione tra carico fiscale effettivo a conto economico ed il carico fiscale teorico, calcolato sulla base delle aliquote teoriche è riportata nella seguente tabella:

Riconciliazione carico fiscale teorico - effettivo
(Euro/000)
Imponibile
2015
Imposta
2015
%
imposta
2015
Imponibile
2014
Imposta
2014
%
imposta
2014
Risultato prima delle imposte 101.182 87.756
Imposte utilizzando l'aliquota fiscale nazionale (27.825) 27,5% (24.133) 27,5%
Differenze temporanee (68) (0,1)% 38 (0,0)%
Differenze permanenti (7) (0,0)% 3.912 (4,5)%
Altre differenze 3.620 3,6% (3.397) 3,9%
Imposte all'aliquota fiscale effettiva (24.280) 24,0% (23.580) 26,9%

La voce altre differenze accoglie principalmente l'IRAP corrente e differita.

4. COMMENTI ALLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

4.1. Marchi ed altre immobilizzazioni immateriali

Immobilizzazioni immateriali 2014
2015
Fondo
Valore lordo ammortamento e Valore netto Valore netto
(Euro/000)
Marchi 223.900 0 223.900 223.900
Software 496 (403) 93 117
Altre immobilizzazioni immateriali 4.091 (1.539) 2.552 1.027
Immobilizzazioni in corso 0 0 0 37
Totale 228.487 (1.942) 226.545 225.081

I movimenti delle immobilizzazioni immateriali per gli esercizi 2015 e 2014 sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2015

Valore lordo Immobilizzazioni
immateriali
(Euro/000)
Marchi Software Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Totale
01/01/2015 223.900 444 1.775 37 226.156
Incrementi 0 52 2.279 0 2.331
Decrementi 0 0 0 0 0
Impairment 0 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 37 (37) 0
31/12/2015 223.900 496 4.091 0 228.487
Fondo ammortamento
Immobilizzazioni immateriali
(Euro/000)
Marchi Software Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Totale
01/01/2015 0 (327) (748) 0 (1.075)
Ammortamenti 0 (76) (791) 0 (867)
Decrementi 0 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0 0
31/12/2015 0 (403) (1.539) 0 (1.942)

Al 31 dicembre 2014

Valore lordo Immobilizzazioni
immateriali
(Euro/000)
Marchi Software Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Totale
01/01/2014 223.900 444 885 219 225.448
Incrementi 0 0 671 37 708
Decrementi 0 0 0 0 0
Impairment 0 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 219 (219) 0
31/12/2014 223.900 444 1.775 37 226.156
Fondo ammortamento
Immobilizzazioni immateriali
(Euro/000)
Marchi Software Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Totale
01/01/2014 0 (255) (397) 0 (652)
Ammortamenti 0 (72) (351) 0 (423)
Decrementi 0 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0 0
31/12/2014 0 (327) (748) 0 (1.075)

L'incremento della voce altre immobilizzazioni immateriali si riferisce principalmente alle spese di registrazione del marchio.

4.2. Perdite di valore su immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita

Il marchio Moncler, a vita utile indefinita, non è stato ammortizzato ma è stato sottoposto alla verifica da parte del management in merito all'esistenza di perdite durevoli di valore.

Il test di impairment sul marchio è stato effettuato mediante la comparazione del valore di iscrizione del marchio con una stima del valore derivante dalla metodologia dei flussi di cassa attualizzati (Discounted Cash Flow) derivanti dall'applicazione del Royalty Relief Method, sulla base del quale i flussi sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalty applicata all'ammontare dei ricavi che il marchio è in grado di generare.

Per la valutazione 2015, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati sul Business Plan 2016- 2018 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 16 dicembre 2015.

Il tasso "g" di crescita utilizzato è stato pari al 2%.

Il tasso di sconto è stato calcolato usando il costo medio del capitale ("W.A.C.C."), vale a dire ponderando il tasso atteso di rendimento sul capitale investito al netto dei costi delle fonti di copertura di un campione di società appartenenti allo stesso settore. Il calcolo ha tenuto conto del mutato scenario dell'economia rispetto al precedente esercizio ed alle conseguenti implicazioni in termini di tassi di interesse. Il costo del capitale (WACC) è stato calcolato pari al 8,40%.

I risultati della sensitivity analysis evidenziano che il valore iscritto del marchio Moncler viene confermato fino a variazioni dei parametri di riferimento pari a g = 0% e WACC = 16,34%.

4.3. Immobilizzazioni materiali

Immobilizzazioni materiali 2015
Fondo
Valore lordo ammortamento Valore netto Valore netto
(Euro/000) e impairment
Terreni e fabbricati 3.358 (2.528) 830 925
Impianti e macchinari 175 (175) 0 0
Mobili e arredi 1.142 (1.142) 0 3
Migliorie su beni di terzi 7 (7) 0 0
Altri beni 145 (144) 1 6
Totale 4.827 (3.996) 831 934

I movimenti delle immobilizzazioni materiali per gli esercizi 2015 e 2014 sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2015

Valore lordo Immobilizzazioni
materiali
(Euro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e macchinari Mobili e arredi Migliorie su
beni di terzi
Altri beni Totale
01/01/2015 3.358 175 1.142 7 145 4.827
Attività operative cessate 0 0 0 0 0 0
Incrementi 0 0 0 0 0 0
Decrementi 0 0 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0 0 0
31/12/2015 3.358 175 1.142 7 145 4.827
Fondo ammortamento Impianti e
Fondo ammortamento Terreni e Impianti e macchinari Mobili e arredi Migliorie su Altri beni Totale
(Euro/000) fabbricati beni di terzi
01/01/2015 (2.433) (175) (1.139) (7) (139) (3.893)
Attività operative cessate 0 0 0 0 0 0
Ammortamenti (95) 0 (3) 0 (5) (103)
Decrementi 0 0 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0 0 0
31/12/2015 (2.528) (175) (1.142) (7) (144) (3.996)

Al 31 dicembre 2014

Valore lordo Immobilizzazioni
materiali
Terreni e
fabbricati
Impianti e macchinari Mobili e arredi Migliorie su
beni di terzi
Altri beni Totale
(Euro/000)
01/01/2014 3.358 175 1.142 7 145 4.827
Attività operative cessate 0 0 0 0 0 0
Incrementi 0 0 0 0 0 0
Decrementi 0 0 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0 0 0
31/12/2014 3.358 175 1.142 7 145 4.827
Fondo ammortamento e
impairment
(Euro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e macchinari Mobili e arredi Migliorie su
beni di terzi
Altri beni Totale
01/01/2014 (2.337) (175) (1.136) (7) (132) (3.787)
Attività operative cessate 0 0 0 0 0 0
Ammortamenti (96) 0 (3) 0 (7) (106)
Decrementi 0 0 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0 0 0
31/12/2014 (2.433) (175) (1.139) (7) (139) (3.893)

4.4. Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate sono dettagliate nella seguente tabella:

Partecipazioni in società
controllate
% di possesso Valore contabile
(Euro/000) Paese 31/12/15 31/12/14 31/12/15 31/12/14
Industries S.p.A. Italia 100% 100% 222.231 217.933
Moncler Lunettes Italia 51% 51% 303 303
ISC S.p.A. Italia 0% 9,037% 0 2.578
Totale netto 222.534 220.814

Le informazioni rilevanti di natura finanziaria relative alle società controllate sono dettagliate nelle seguenti tabelle:

Principali dati di bilancio 31/12/2015
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio
Netto
Ricavi Utile/(Perdita)
Industries S.p.A. 479.060 250.442 228.618 584.419 75.848
Moncler Lunettes 1.064 387 677 2.244 84
ISC S.p.A. 0 0 0 0 0
Totale netto 480.124 250.829 229.295 586.663 75.932
Principali dati di bilancio 31/12/2014
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio
Netto
Ricavi Utile/(Perdita)
Industries S.p.A. 445.507 297.174 148.333 484.071 62.769
Moncler Lunettes 3.893 3.300 593 3.119 (619)
ISC S.p.A. 29.301 768 28.533 0 (204)
Totale netto 478.701 301.242 177.459 487.190 61.946

Con riferimento ad Industries S.p.A., si evidenzia che il valore di carico della partecipazione include anche l'avviamento riconosciuto in sede di acquisizione della stessa ed attribuito interamente al business Moncler. Alla data di bilancio la direzione ha ritenuto che vi siano forti elementi a sostegno della recuperabilità del valore iscritto, peraltro inferiore al patrimonio netto della controllata, basati sull'andamento molto positivo del business Moncler e sulle attese dei piani di sviluppo; tali considerazioni sono supportate anche dall'impairment test effettuato sulla "cash generating unit" relativa al business Moncler e descritto nel bilancio consolidato del Gruppo Moncler. Conseguentemente non sono state iscritte rettifiche di valore della partecipata dovute ad impairment. L'incremento del valore della partecipazione deriva dal trattamento contabile dei piani di stock option adottati dalla società e descritti nel paragrafo 8.2.

Inoltre, si segnala che anche la capitalizzazione di borsa della società calcolata sulla media della quotazione dell'azione Moncler dell'anno 2015 evidenzia un differenziale positivo significativo rispetto al patrimonio netto contabile, confermando quindi indirettamente la tenuta dell'avviamento attribuito al business Moncler.

La partecipazione nella società ISC S.p.A. è stata ceduta al valore di carico nel mese di giugno 2015 alla società controllata Industries S.p.A. che ha incorporato la stessa attraverso un'operazione di fusione nello stesso mese.

Si faccia riferimento al Bilancio Consolidato per un elenco completo delle società del Gruppo direttamente e indirettamente controllate dalla società.

4.5. Crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite

I crediti per imposte anticipate ed i debiti per imposte differite sono compensati solo qualora esista una specifica disposizione di legge. Al 31 dicembre 2015 e 2014 l'esposizione è così dettagliata:

Crediti per imposte anticipate e debiti per imposte
differite
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
Crediti per imposte anticipate
Debiti per imposte differite
1.968
(63.638)
2.572
(71.152)
Totale (61.670) (68.580)

I movimenti delle imposte differite attive e passive, sono dettagliati nelle seguenti tabelle:

Imposte differite attive (passive)
(Euro/000)
Saldo iniziale -
1 Gennaio
2015
Imposte a
conto
economico
Imposte a
patrimonio
netto
Altri
movimenti
Saldo finale -
31 Dicembre
2015
Immobilizzazioni immateriali 12 (12) 0 0 0
Strumenti derivati 2 0 (2) 0 0
Benefici a dipendenti 28 0 (24) 0 4
Fondi rischi 4 (3) 0 (1) 0
Altre variazioni temporanee 2.526 (563) 0 1 1.964
Attività fiscali 2.572 (578) (26) 0 1.968
Immobilizzazioni immateriali (68.386) 7.161 0 1 (61.224)
Immobilizzazioni finanziarie (2.766) 352 0 0 (2.414)
Passività fiscali (71.152) 7.513 0 1 (63.638)
Imposte differite nette (68.580) 6.935 (26) 1 (61.670)
Imposte differite attive (passive) Saldo iniziale -
1 Gennaio
Imposte a
conto
Imposte a
patrimonio
Altri
movimenti
Saldo finale -
31 Dicembre
(Euro/000) 2014 economico netto 2014
Immobilizzazioni immateriali 13 (1) 0 0 12
Strumenti derivati 0 0 2 0 2
Benefici a dipendenti 6 0 22 0 28
Fondi rischi 1 2 0 1 4
Altre variazioni temporanee 1.948 578 0 0 2.526
Attività fiscali 1.968 579 24 1 2.572
Immobilizzazioni immateriali (67.906) (480) 0 0 (68.386)
Immobilizzazioni finanziarie (2.766) 0 0 0 (2.766)
Strumenti derivati (64) 0 64 0 0
Passività fiscali (70.736) (480) 64 0 (71.152)
Imposte differite nette (68.768) 99 88 1 (68.580)

La riduzione del 2015 rispetto al 2014 delle imposte differite passive è imputabile principalmente alla riduzione del tax rate atteso all'epoca del riversamento a seguito della modifica introdotta dalla Legge di Stabilità del 28 dicembre 2015.

BILANCIO D'ESERCIZIO

L'imponibile fiscale su cui sono state calcolate le imposte differite è dettagliato nella seguente tabella:

Imposte differite attive (passive)
(Euro/000)
Imponibile
2015
Saldo finale -
31 Dicembre
2015
Benefici a dipendenti 15 4
Altre variazioni temporanee 7.541 1.964
Attività fiscali 7.556 1.968
Immobilizzazioni immateriali (219.438) (61.224)
Immobilizzazioni finanziarie (10.064) (2.414)
Passività fiscali (229.502) (63.638)
Imposte differite nette (221.946) (61.670)

Le altre variazioni temporanee si riferiscono principalmente ai costi sostenuti per la quotazione ed ai compensi agli amministratori.

4.6. Crediti verso clienti

Crediti verso clienti
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
Crediti verso clienti 74 75
Crediti verso società del Gruppo 48.533 324
Fondo svalutazione (7) (7)
Crediti commerciali, netti 48.600 392

I crediti commerciali verso clienti si originano dall'attività della società relativa ad attività di marketing e comunicazione sviluppate per lo sviluppo dei marchi e delle attività del Gruppo e sono principalmente infragruppo.

Non ci sono crediti commerciali di una durata superiore a cinque anni. Non vi è alcuna differenza tra il valore di mercato dei crediti commerciali e il loro valore contabile.

I crediti verso società del Gruppo si riferiscono principalmente al credito verso la controllata Industries S.p.A. derivante dai diritti per lo sfruttamento del marchio Moncler, dai contributi per management fees e per la prestazione di servizi di marketing.

4.7. Cassa e banche

Al 31 dicembre 2015 l'ammontare della cassa e disponibilità liquide è pari ad Euro 788 migliaia (Euro 532 migliaia al 31 dicembre 2014) ed è interamente rappresentato da depositi bancari liquidi. Si rimanda al rendiconto finanziario per l'analisi degli eventi che hanno comportato variazioni nelle disponibilità liquide.

Cassa inclusa nel Rendiconto finanziario
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
Cassa e disponibilità liquide in banca 788 532
Altre attività finanziarie a breve 0 0
Totale 788 532

4.8. Altre attività correnti

Altre attività correnti
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
Anticipi a fornitori 117 20
Risconti attivi 752 609
Altre imposte correnti 1.180 1.250
Altri crediti correnti 40 4
Altre attività correnti verso società del Gruppo 40 21.393
Totale altre attività correnti 2.129 23.276

Al 31 dicembre 2015 i risconti attivi correnti ammontano ad Euro 752 migliaia (Euro 609 migliaia al 31 dicembre 2014) e si riferiscono principalmente ai risconti stile.

La voce Altre imposte correnti include principalmente il credito verso l'Erario per il rimborso IRES relativo ai costi del personale non dedotti ai fini IRAP ed il credito IVA.

La voce Altre attività correnti verso società del Gruppo si riferisce ai crediti per il consolidato fiscale. Per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 8.1.

Non ci sono altri crediti con durata superiore a dodici mesi. Non vi è alcuna differenza tra il valore di mercato dei crediti commerciali e il loro valore contabile.

4.9. Debiti commerciali

Al 31 dicembre 2015 la voce debiti verso fornitori è correlata principalmente a servizi di marketing e comunicazione:

Debiti commerciali
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
Debiti verso fornitori terzi 14.718 14.304
Debiti verso fornitori del Gruppo 411 1.434
Totale 15.129 15.738

I dettagli relativi alle transazioni con le società controllate sono inclusi nel paragrafo 9.1 relativo alle parti correlate.

4.10. Altre passività correnti

Al 31 dicembre 2015, la voce altri debiti correnti comprende i seguenti debiti:

Altre passività correnti
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
Debiti verso ammministratori e sindaci 1.907 1.448
Debiti verso dipendenti e collaboratori 664 428
Ritenute reddito lavoro dipendente 563 416
Altri debiti correnti 230 246
Altre passività correnti verso società del Gruppo 11.701 18.017
Totale 15.065 20.555

Al 31 dicembre 2015, così come al 31 dicembre 2014, la voce Altre passività correnti verso società del Gruppo include principalmente gli importi derivanti dal consolidato fiscale. Per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 8.1.

4.11. Fondi pensione TFR

Al 31 dicembre 2015 la voce comprende il fondo benefici a dipendenti che viene dettagliato nella tabella seguente:

Trattamento fine rapporto - movimenti
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
Obbligazione netta all'inizio del periodo 469 265
Interessi sull'obbligazione 7 8
Costo corrente 156 119
Liquidazioni (101) (16)
(Utile)/Perdita attuariale (89) 93
Obbligazione netta alla fine del periodo 442 469
Finanziamenti
(Euro/000) 31/12/15 31/12/14
Quota corrente di finanziamenti bancari a lungo termine 23.939 12.589
Debiti finanziari verso società del Gruppo 22.802 10.838
Debiti finanziari correnti 46.741 23.427
Debiti finanziari non correnti 23.972 47.911
Totale 70.713 71.338

4.12. Debiti verso banche e finanziamenti

In data 31 dicembre 2014 la società Moncler S.p.A. ha estinto il finanziamento in pool esistente per un ammontare residuo di Euro 120 milioni, erogato nel 2013 per lo stesso importo, e alla stessa data ha stipulato un nuovo finanziamento dell'importo di Euro 60 milioni, erogato in un'unica soluzione, con piano di ammortamento semestrale e scadenza il 31 dicembre 2017. La quota corrente di tale finanziamento al 31 dicembre 2015 ammonta ad Euro 24 milioni (Euro 12 milioni al 31 dicembre 2014), mentre la quota non corrente ammonta ad Euro 24 milioni (Euro 48 milioni al 31 dicembre 2014).

Al 31 dicembre 2015 si sono chiusi per scadenza il contratto IRS a copertura dell'esposizione al rischio di oscillazione del tasso di interesse sul finanziamento chirografario in essere.

Al 31 dicembre 2014 la quota corrente del finanziamento bancario a lungo includeva anche il fair value negativo del contratto IRS per Euro 0,7 milioni.

I debiti finanziari verso società del Gruppo si riferiscono al finanziamento, regolato a condizioni di mercato, erogato dalla controllata Industries S.p.A. Per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 8.1.

Scadenziario dei finanziamenti 31/12/15 31/12/14
(Euro/000)
Entro 2 anni 23.972 23.939
Da 2 a 5 anni 0 23.972
Totale 23.972 47.911

Il dettaglio dei finanziamenti per data di scadenza è illustrato nella successiva tabella:

I finanziamenti in essere non prevedono covenants.

4.13. Crediti e debiti tributari

Al 31 dicembre 2015 i debiti tributari ammontano ad Euro 14.895 migliaia, iscritti al netto degli anticipi (Euro 25.672 al 31 dicembre 2014). L'ammontare si riferisce al debito per IRES e IRAP.

4.14. Patrimonio Netto

Al 31 dicembre 2015 il capitale sociale sottoscritto e versato è costituito da azioni pari ad Euro 50.024.892.

L'aumento del capitale sociale e della riserva sovrapprezzo azioni deriva dall'esercizio di n. 124.458 opzioni maturate (per un numero pari di azioni) relativamente al piano di stock option approvato dall'assemblea ordinaria dei soci Moncler in data 28 febbraio 2014 al prezzo di esercizio pari ad Euro 10,20 per azione.

I movimenti del patrimonio netto per l'anno 2015 ed il periodo comparativo sono descritti nel prospetto delle variazioni del patrimonio netto a cui si rimanda.

Nel 2015 sono stati corrisposti dividendi ai soci per un ammontare pari ad Euro 30.014 migliaia (Euro 25.000 nel 2014).

Nella seguente tabella sono inclusi i dettagli di utilizzabilità delle riserve di Patrimonio Netto:

Informazioni sulle riserve
Euro Importo Possibilità di
utilizzo
Quota disponibile Quota non
disponibile
Utilizzazioni
effettuate nei 3
esercizi
precedenti per
copertura
perdite
Utilizzazioni
effettuate nei 3
esercizi
precedenti per
altre ragioni
Capitale sociale 50.024.892 - - 50.024.892 - -
Riserve:
Riserva legale 10.000.000 B - 10.000.000 - -
Riserva sovrapprezzo 108.284.263 A, B, C (*)
108.284.2
63
- - -
Riserva OCI (47.650) - - (47.650) - -
Riserva IFRS 2 11.129.481 A, B, C 11.129.481 -
Utili e perdite a nuovo 67.218.694 A, B, C 67.171.
044
47.650 - 25.000.000
Totale capitale sociale e riserve 246.609.680 186.584.788 60.024.892 - 25.000.000
Quota non distribuibile 0
Residua quota distribuibile 186.584.788

Legenda: A aumento capitale - B copertura perdite - C distribuibile ai Soci

(*) Riserva sovrapprezzo interamente disponibile previo accantonamento a riserva legale fino al 20% del capitale sociale

La voce riserva OCI ("Other Comprehensive Income") comprende la riserva di copertura rischi su tasso d'interesse e l'attualizzazione del trattamento fine rapporto. La riserva di copertura include la porzione efficace delle differenze nette accumulate nel fair value degli strumenti derivati di copertura.

La movimentazione di tale riserva è la seguente:

Riserva Altri utili complessivi Attualizzazione TFR Fair value IRS
(Euro/000) Importo
ante
imposte
Imposte Importo
post
imposte
Importo
ante
imposte
Imposte Importo
post
imposte
Riserva al 01.01.2014 (51) 7 (44) 232 (64) 168
Riclassifica ad Altre riserve 0 0 0 0 0 0
Variazioni del periodo (93) 24 (69) (240) 66 (174)
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto economico 0 0 0 0 0 0
Riserva al 31.12.2014 (144) 31 (113) (8) 2 (6)
Riserva al 01.01.2015 (144) 31 (113) (8) 2 (6)
Riclassifica ad Altre riserve 0 0 0 0 0 0
Variazioni del periodo 89 (24) 65 8 (2) 6
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto economico 0 0 0 0 0 0
Riserva al 31.12.2015 (55) 7 (48) 0 0 0

5. IMPEGNI E GARANZIE PRESTATE

5.1. Impegni

La Società non ha significativi impegni derivanti da contratti di leasing operativo.

5.2. Garanzie prestate

Alla data di bilancio la società non ha prestato garanzie a società del Gruppo o terze.

6. PASSIVITA' POTENZIALI

La società è soggetta a rischi che derivano dallo svolgimento delle normali attività. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, il management ritiene che non vi sono attualmente passività potenziali ritenute probabili che richiederebbero pertanto un accantonamento a bilancio.

7. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Gli strumenti finanziari della società comprendono la cassa e le disponibilità liquide, i finanziamenti, i crediti e debiti commerciali ed altri crediti e debiti finanziari correnti e non correnti derivanti dalla gestione operativa.

La società è esposta principalmente al rischio di fluttuazione del tasso di interesse, rischio di liquidità e rischio di capitale.

7.1. Rischio di mercato

Rischio di cambio

La società ha operato principalmente con controparti in Euro, di conseguenza l'esposizione al rischio di oscillazione dei cambi è stato limitato. Al 31 dicembre 2015 la società detiene una porzione non significativa delle sue attività e passività (ad es. crediti e debiti commerciali) in valuta diversa dalla valuta funzionale.

Rischio d'interesse

La società è esposta al rischio di mercato per le variazioni dei tassi di interesse relativi ai finanziamenti.

In data 31 dicembre 2014 la società aveva estinto il finanziamento in pool esistente per un ammontare residuo di Euro 120,0 milioni, erogato nel 2013 per pari importo, e alla stessa data aveva stipulato un nuovo finanziamento chirografario dell'importo di Euro 60 milioni, erogato in un'unica soluzione, con piano di ammortamento semestrale e scadenza al 31 dicembre 2017. Il tasso di interesse applicato è l'Euribor maggiorato di uno spread di mercato. Al 31 dicembre 2015 il finanziamento residuo è pari ad Euro 48 milioni.

Per fronteggiare l'esposizione ai rischi di interesse, la società nel mese di gennaio 2012, aveva sottoscritto un contratto IRS (Interest Rate Swap) a copertura della esposizione verso il sistema bancario alle seguenti condizioni: nozionale pari ad Euro 90 milioni, scadenza dicembre 2015, tasso fisso pari all'1,6050% e regolazioni semestrali. Al 31 dicembre 2015 la copertura è scaduta e a seguito dell'analisi dei tassi di interesse attesi per il periodo del finanziamento (due anni), il management ha ritenuto non conveniente la copertura.

Con riferimento ai debiti finanziari, una variazione del +/- 0,25% del tasso d'interesse avrebbe comportato sul risultato al 31 dicembre 2015, rispettivamente un peggioramento degli oneri finanziari di Euro 36 migliaia ed un miglioramento di Euro 99 migliaia, incluso l'effetto economico della copertura IRS. Al 31 dicembre 2015 il contratto derivato era interamente chiuso.

Con riferimento a quanto previsto dall'IFRS 13 si evidenzia che la categoria di strumenti finanziari valutati a fair value sono riconducibili principalmente ai derivati di copertura del rischio tasso. La valutazione di tali strumenti è basata sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri considerando i tassi d'interesse alla data di bilancio (livello 2 come illustrato nella sezione principi di redazione del bilancio).

La società non è esposta a variazione nei tassi di interesse valutari.

7.2. Rischio di credito

La società non ha significative concentrazioni di rischio di credito verso società che non siano parte del Gruppo. Il massimo rischio di credito alla chiusura dell'esercizio è rappresentato dall'importo esposto nello schema di bilancio.

Per quanto riguarda il rischio di credito derivante da altre attività finanziarie, che comprendono depositi bancari, depositi a breve termine e alcuni strumenti finanziari derivati, l'esposizione al rischio di credito della società deriva dal rischio di default della controparte con un'esposizione massima pari all'ammontare delle voci iscritte in bilancio.

7.3. Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità deriva dalla capacità di ottenere risorse finanziarie ad un costo sostenibile per condurre le normali attività operative. I fattori che influenzano tale rischio sono riferibili alle risorse generate/assorbite dalla gestione corrente, dalla gestione degli investimenti e dei finanziamenti, e dalla disponibilità di liquidità nel mercato finanziario.

Il management ritiene che i mezzi finanziari ad oggi disponibili, insieme a quelli che sono generati dall'attività operativa corrente permettano alla società di raggiungere i propri obiettivi e di rispondere alle esigenze derivanti dallo sviluppo degli investimenti e del rimborso del finanziamento alle date di scadenza concordate.

Si riporta nella seguente tabella un'analisi delle scadenze contrattuali per le passività finanziarie.

Flussi finanziari contrattuali
Passività finanziarie non derivate
(Euro/000)
Totale valore
contabile
Totale 6 mesi o meno 6-12 mesi 1-2 anni 2-3 anni 3-4 anni 4-5 anni oltre 5 anni
Scoperti bancari 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Finanziamenti autoliquidanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Debiti finanziari vs terzi 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Finanziamenti chirografari 47.911 48.662 7.443 17.011 24.209 0 0 0 0
Flussi finanziari contrattuali
Passività finanziarie derivate Totale valore
contabile
Totale 6 mesi o meno 6-12 mesi 1-2 anni 2-3 anni 3-4 anni 4-5 anni oltre 5 anni
(Euro/000)
Interest rate swap di copertura 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Contratti a termine su cambi di
copertura
0 0 0 0 0 0 0 0 0
- Flussi in uscita 0 0 0 0 0 0 0 0 0

7.4. Rischi operativi e di gestione del capitale

Nella gestione dei rischi operativi, l'obiettivo principale della società è quello di gestire i rischi associati con lo sviluppo del business nei mercati esteri soggetti a leggi e regolamenti specifici.

La società ha implementato i seguenti standard divulgati nelle varie aree:

  • appropriato livello di suddivisione dei compiti e delle responsabilità (segregation of duties);
  • riconciliazione e controllo costante delle transazioni significative;
  • documentazione dei controlli e delle procedure;
  • sviluppo tecnico e professionale dei dipendenti;
  • valutazione periodica dei rischi corporate e identificazioni delle azioni correttive.

In relazione al rischio di capitale proprio, gli obiettivi della società sono rivolti alla prospettiva di continuità aziendale al fine di garantire un giusto ritorno economico agli azionisti ed altri operatori pur mantenendo una classificazione di rischio buona nel mercato del capitale di debito. La società gestisce la struttura del capitale ed effettua gli aggiustamenti in linea con i cambiamenti delle condizioni economiche generali e con gli obiettivi strategici.

8. ALTRE INFORMAZIONI

8.1. Operazioni con parti correlate

Vengono di seguito riportate le transazioni con parti correlate ritenute rilevanti ai sensi della "Procedura operazioni con parti correlate" adottata dalla Società.

La "Procedura operazioni con parti correlate" è disponibile sul sito internet della Società (www.monclergroup.com), Sezione "Governance/Documenti societari".

Le transazioni economiche ed i saldi verso le società controllate sono relative a relazioni commerciali, definiti in base a condizioni di mercato similarmente a quanto fatto per le transazioni con parti terze, e sono dettagliate come segue:

Rapporti con imprese del gruppo -
patrimoniale
31/12/2015
(Euro/000) Crediti Debiti Valore netto
Industries S.p.A. 48.530 (34.705) 13.825
Moncler Enfant S.r.l. 0 (26) (26)
Moncler Lunettes S.r.l. 40 0 40
Moncler USA Inc. 3 (43) (40)
Moncler Shinsegae Inc. 0 (134) (134)
Moncler Japan Corporation 0 (7) (7)
Totale 48.573 (34.915) 13.658
Rapporti con imprese del gruppo -
economico
Esercizio 2015
(Euro/000) Ricavi Costi Valore netto
Industries S.p.A. 146.816 (894) 145.922
Moncler Lunettes S.r.l. 151 (16) 135
Moncler USA Inc. 3 (44) (41)
Moncler Shinsegae Inc. 0 (134) (134)
Moncler Japan Corporation 4 (7) (3)
Totale 146.974 (1.095) 145.879

La società Moncler S.p.A. ha concesso in licenza d'uso il marchio Moncler alla controllata Industries S.p.A. In base al contratto di licenza d'uso la Società viene remunerata tramite la corresponsione di royalties e contributi pubblicitari. Inoltre la Società ha in essere un contratto di consulenza ed assistenza con Industries S.p.A. in materia legale, fiscale ed amministrativa. L'ammontare complessivo di royalties, contributi pubblicitari e consulenze per l'esercizio 2015 è pari ad Euro 145,9 milioni (Euro 115,3 milioni nel 2014).

La società Moncler S.p.A. ha concesso in licenza d'uso alla controllata Moncler Lunettes S.r.l. il marchio Moncler linea occhiali per un ammontare pari ad Euro 0,2 milioni nel 2015 (Euro 0,3 milioni nel 2014).

Si ricorda inoltre che la società Moncler S.p.A. aderisce al consolidato fiscale ed è pertanto responsabile dei debiti di imposta ed i relativi interessi, riferiti al reddito complessivo insieme alla Industries S.p.A., Moncler Lunettes S.r.l. e Moncler Enfant S.r.l..

Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione ammontano per l'esercizio 2015 ad Euro 3.656 migliaia (Euro 3.202 migliaia nel 2014).

Gli emolumenti ai membri del Collegio Sindacale ammontano per l'esercizio 2015 ad Euro 142 migliaia (Euro 157 migliaia nel 2014).

Nel 2015 l'ammontare dei costi relativi ai piani stock option (descritti nel paragrafo 8.2) riferiti a membri del Consiglio di Amministrazione è pari ad Euro 1.837 migliaia (Euro 1.540 nel 2014).

Non ci sono altre operazioni con parti correlate.

Le tabelle che seguono riassumono i rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate sopra descritte intercorsi nel 2015 e nell'esercizio precedente.

(dati in migliaia di euro) Tipologia rapporto Nota 31/12/2015 % 31/12/2014 %
Industries S.p.A. Rapporti commerciali c 146.816 99,8% 116.070 99,5%
Industries S.p.A. Rapporti commerciali b 54 0,0% 14 (0,0)%
Industries S.p.A. Rapporti commerciali b (102) 0,2% (117) 0,3%
Industries S.p.A. Oneri finanziari su contratto di
finanziamento
a (846) 44,7% (670) 9,0%
Moncler Enfant S.r.l. Rapporti commerciali c 0 0,0% 21 0,0%
Moncler Enfant S.r.l. Rapporti commerciali b 0 0,0% (2) 0,0%
Moncler Lunettes S.r.l. Rapporti commerciali c 151 0,1% 303 0,3%
Moncler Lunettes S.r.l. Rapporti commerciali b (16) 0,0% (37) 0,1%
Moncler USA Inc. Rapporti commerciali c 3 0,0% 0 0,0%
Moncler USA Inc. Rapporti commerciali b (44) 0,1% (10) 0,0%
Moncler Shinsegae Inc. Rapporti commerciali b (134) 0,3% 0 0,0%
Moncler Japan Corporation Rapporti commerciali c 4 0,0% 0 0,0%
Moncler Japan Corporation Rapporti commerciali b (7) 0,0% 0 0,0%
Amministratori e sindaci Prestazioni lavorative b (3.798) 8,6% (3.359) 9,2%
Amministratori Prestazioni lavorative b (1.837) 4,2% (1.540) n.a.
Totale 140.244 110.673

a incidenza % calcolata sugli oneri finanziari totali

b incidenza % calcolata sui costi operativi

c incidenza % calcolata sui ricavi

(dati in migliaia di
euro)
Tipologia rapporto Nota 31/12/2015 % 31/12/2014 %
Industries S.p.A. Debiti commerciali b (227) 1,5% (1.432) 9,1%
Industries S.p.A. Debiti finanziari a (22.802) 32,2% (10.838) 15,2%
Industries S.p.A. Debiti per consolidato
fiscale
d (11.676) 77,5% 0 0,0%
Industries S.p.A. Crediti commerciali c 48.530 99,9% 0 0,0%
Industries S.p.A. Crediti per consolidato
fiscale
e 0 0,0% 21.393 91,9%
Moncler Enfant S.r.l. Crediti commerciali c 0 0,0% 21 5,4%
Moncler Enfant S.r.l. Debiti per consolidato
fiscale
d (26) 0,2% (382) 1,9%
Moncler Lunettes S.r.l. Crediti commerciali c 0 0,0% 303 77,3%
Moncler Lunettes S.r.l. Crediti per consolidato
fiscale
e 40 1,9% 0 0,0%
Moncler Lunettes S.r.l. Debiti commerciali b 0 0,0% (2) 0,0%
Moncler Lunettes S.r.l. Debiti per consolidato
fiscale
d 0 0,0% (413) 2,0%
Moncler USA Inc. Crediti commerciali c 3 0,0% 0 0,0%
Moncler USA Inc. Debiti commerciali b (43) 0,3% 0 0,0%
ISC S.p.A. Debiti per consolidato
fiscale
d 0 0,0% (17.222) 83,8%
Moncler Shinsegae
Inc.
Debiti commerciali b (134) 0,9% 0 0,0%
Moncler Japan
Corporation
Debiti commerciali b (7) 0,0% 0 0,0%
Amministratori e
sindaci
Altre passività correnti d (1.907) 12,7% (1.448) 7,0%
Totale 11.751 (10.020)

a incidenza % calcolata sui debiti finanziari totali

b incidenza % calcolata sui debiti commerciali

c incidenza % calcolata sui crediti commerciali

d incidenza % calcolata sulle altre passività correnti

e incidenza % calcolata sulle altre attività correnti

Le tabelle di seguito rappresentano l'incidenza delle operazioni con parti correlate sul bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015 e 2014.

31 Dicembre 2015
Altre Debiti
(Euro/000) Costi Oneri Crediti verso Altre attività Debiti passività finanziari
Ricavi operativi finanziari clienti correnti commerciali correnti totali
Totale parti correlate 146.974 (5.884) (846) 48.533 40 (411) (13.609) (22.802)
Totale bilancio 147.114 (44.052) (1.891) 48.600 2.129 (15.129) (15.065) (70.713)
Incidenza % 99,9% 13,4% 44,7% 99,9% 1,9% 2,7% 90,3% 32,2%
31 Dicembre 2014
Altre Debiti
(Euro/000) Costi Oneri Crediti verso Altre attività Debiti passività finanziari
Ricavi operativi finanziari clienti correnti commerciali correnti totali
Totale parti correlate 116.394 (5.051) (670) 324 21.393 (1.434) (19.465) (10.838)
Totale bilancio 116.658 (36.460) (7.454) 392 23.276 (15.738) (20.555) (71.338)
Incidenza % 99,8% 13,9% 9,0% 82,7% 91,9% 9,1% 94,7% 15,2%

8.2. Piani di stock option

Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015 riflette i valori dei piani di stock option approvati negli esercizi 2014 e nel 2015.

Per quanto concerne i piani di stock option approvati nel 2014, si segnala che:

  • Il piano "Key people" prevede un vesting period che termina con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016. L'esercizio delle opzioni è legato al raggiungimento di specifici obiettivi di performance connessi all'EBITDA consolidato di Gruppo. Il prezzo di esercizio delle opzioni è pari ad Euro 10,20 e permette di sottoscrivere azioni nel rapporto di n. 1 azione ordinaria per ogni n. 1 opzione esercitata;
  • Il piano "Struttura corporate" prevede tre tranches distinte con vesting period che decorre dalla data di assegnazione del piano all'approvazione dei bilanci al 31 dicembre 2014, 2015 e 2016. Ciascun beneficiario potrà esercitare le opzioni a condizioni che siano raggiunti obiettivi di performance connessi all'EBITDA consolidato di Gruppo connessi a ciascun anno. Il prezzo di esercizio di tali opzioni è pari ad Euro 10,20 e permette di sottoscrivere azioni nel rapporto di n. 1 azione ordinaria per ogni n. 1 opzione esercitata;
  • Il fair value dei piani di stock option è stato stimato alla data di assegnazione usando il metodo Black-Scholes, basandosi sulle seguenti ipotesi:
  • prezzo dell'azione alla data di concessione delle opzioni Euro 13,27;
  • vita stimata delle opzioni pari al periodo che va dalla data di assegnazione alle seguenti date stimate di esercizio:
    • o Piano Top Management e Key People: 1 marzo 2018;
    • o Piano Strutture Corporate: I tranche 1 marzo 2017, II tranche 31 agosto 2017, III tranche 1 marzo 2018;
  • percentuale di rendimento atteso del dividendo 1%;
  • il fair value unitario per tranches varia da Euro 3,8819 ad Euro 4,1597;

  • L'effetto dei due piani sul conto economico del 2015 ammonta ad Euro 2,5 milioni, mentre l'effetto a patrimonio netto dell'esercizio della prima tranche del piano "Struttura corporate" ammonta ad Euro 1,2 milioni.

  • Al 31 dicembre 2015 risultano ancora in circolazione 4.495.000 Opzioni per il Piano Top Management e Key People e 261.451 per il Piano Strutture Corporate. Con riferimento alla società Moncler S.p.A., al 31 dicembre 2015 risultano ancora in circolazione 1.760.000 Opzioni per il Piano Top Management e Key People e 14.000 per il Piano Strutture Corporate.

In data 29 aprile 2015, l'assemblea dei soci di Moncler S.p.A. ha approvato un nuovo piano di stock option ("Piano 2015") le cui caratteristiche sono elencate di seguito:

  • Il Piano 2015 è destinato agli Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, dipendenti e collaboratori, inclusi i consulenti esterni, di Moncler S.p.A. e delle sue Controllate che rivestano ruoli strategicamente rilevanti o comunque in grado di apportare un significativo contributo, nell'ottica del perseguimento degli obiettivi strategici di Gruppo;
  • Il Piano 2015 prevede l'assegnazione di massime 2.548.225 opzioni attraverso 3 cicli di attribuzione, a titolo gratuito, che consentono, alle condizioni stabilite, la successiva sottoscrizione di azioni ordinarie di Moncler S.p.A. Il primo ciclo di attribuzione è avvenuto in data 12 maggio 2015, con l'assegnazione di 1.385.000 opzioni. Al 31 dicembre 2015 risultano ancora in circolazione 1.375.000 opzioni. Con riferimento alla società Moncler S.p.A., al 31 dicembre 2015 risultano ancora in circolazione 160.000 Opzioni;
  • Il prezzo di esercizio di tali opzioni è pari ad Euro 16,34 e permette di sottoscrivere azioni nel rapporto di n. 1 azione ordinaria per ogni n. 1 opzione esercitata;
  • Il Piano 2015 prevede un vesting period di tre anni compreso tra la data di attribuzione e la data iniziale di esercizio. Le opzioni sono esercitabili entro il termine massimo del 30 giugno 2020 per il primo ciclo di attribuzione e il 30 giugno 2021 ovvero 30 giugno 2022, rispettivamente per il secondo e il terzo ciclo di attribuzione;
  • Ciascun beneficiario potrà esercitare le opzioni attribuite a condizione che siano raggiunti gli specifici obiettivi di performance connessi all'EBITDA consolidato di Gruppo;
  • L'effetto sul conto economico del 2015 del Piano 2015 ammonta ad Euro 25 migliaia, che include principalmente il costo del piano maturato nel periodo, il cui calcolo è basato sul fair value delle opzioni, che tiene conto del valore corrente dell'azione alla data di assegnazione, della volatilità, del flusso di dividendi attesi, della durata dell'opzione e del tasso privo di rischio;
  • Il fair value del Piano 2015 è stato stimato alla data di assegnazione usando il metodo Black-Scholes, basandosi sulle seguenti ipotesi:

  • prezzo dell'azione alla data di concessione delle opzioni Euro 16,34;

  • vita stimata delle opzioni pari al periodo che va dalla data di assegnazione alla data stimata di esercizio 31 maggio 2019;
  • percentuale di rendimento atteso del dividendo 1%;
  • il fair value unitario Euro 3,2877.

Ai sensi dell'IFRS2, i piani sopra descritti sono definiti come Equity Settled.

Per informazioni sui documenti informativi relativi ai Piani, si rinvia al sito Internet della società, www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance/Assemblea degli azionisti".

8.3. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti

In data 29 aprile 2015 l'assemblea ordinaria dei soci Moncler ha approvato l'adozione di un piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di Performance Stock Option 2015" (il "Piano 2015").

La descrizione dei piani di incentivazione ed i relativi costi sono esplicitati nel paragrafo 8.2.

8.4. Operazioni atipiche e/o inusuali

Si segnala che, nel corso dell'esercizio 2015 non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

8.5. Compensi alla società di revisione

Si evidenziano di seguito i corrispettivi della società di revisione:

Servizi di revisione, di
attestazione ed altri servizi
(unità di Euro)
Soggetto che ha erogato
il servizio
Corrispettivi di
competenza
2015
Revisione contabile KPMG S.p.A. 102.611
Rete KPMG S.p.A. -
Servizi di attestazione KPMG S.p.A. 30.250
Rete KPMG S.p.A. 2.500
Altri servizi KPMG S.p.A. -
Rete KPMG S.p.A. 98.490
Totale 233.851

9. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Piano di acquisto azioni proprie

In data 2 febbraio 2016, Moncler S.p.A. ha avviato un programma di acquisto di azioni proprie, in esecuzione della delibera assembleare del 23 aprile 2015, ai sensi degli artt. 2357, 2357-ter del codice civile. Le azioni proprie acquistate in esecuzione di tale delibera saranno impiegate in modo da consentire la costituzione di un "magazzino titoli" che potrà essere utilizzato per adempiere alle obbligazioni di consegna delle azioni derivanti da possibili programmi di distribuzione, a titolo oneroso o gratuito, di opzioni su azioni o di azioni della Società ad amministratori, dipendenti e collaboratori della Società o di società controllate.

In virtù del programma, completato in data 12 febbraio 2016, Moncler S.p.A. ha acquistato complessive n. 1.000.000 azioni proprie, pari allo 0,4% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di Euro 12,8 milioni.

***

Il presente bilancio, composto da conto economico, conto economico complessivo, prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario e note, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico e i flussi di cassa e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Remo Ruffini

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154-BIS DEL D.LGS. 58/98

  1. I sottoscritti Remo Ruffini, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato e Luciano Santel, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Moncler S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quantoprevisto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2015.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 si è basata su di un processo definito da Moncler S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

    1. Si attesta, inoltre, che:
  2. 3.1 il bilancio consolidato:
  3. a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  4. b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  5. c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica efinanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alladescrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

3 marzo 2016

AMMINISTRAZIONE E AMMINISTRATORE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI DELEGATO Remo Ruffini Luciano Santel

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154-BIS DEL D.LGS. 58/98

  1. I sottoscritti Remo Ruffini, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato, e Luciano Santel, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Moncler S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2015.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015 si è basata su di un processo definito da Moncler S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

  2. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il bilancio d'esercizio:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziariadell'emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonchédella situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

3 marzo 2016

AMMINISTRAZIONE E AMMINISTRATORE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI DELEGATO Remo Ruffini Luciano Santel

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE

Tipologia di servizi KPMG S.p.A. KPMG network
Servizi di attestazione 33.740 6.933
Altri servizi 22.000 177.790
Totale 55.740 184.723
IL COLLEGIO SINDACALE
Mario Valenti
Antonella Suffriti
Raoul F. Vitulo

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