Annual Report • Mar 29, 2016
Annual Report
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al 31 dicembre 2015
| Dati societari 1 | |
|---|---|
| RELAZIONE SULLA GESTIONE PER L'ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2015 2 | |
| Sezione prima 3 | |
| Lettera agli azionisti 4 | |
| Highlights finanziari 6 | |
| Organi sociali 8 | |
| Organigramma al 31 dicembre 2015 9 | |
| Composizione del Gruppo 10 | |
| Il marchio Moncler 12 | |
| Filosofia e valori 15 | |
| Strategia 17 | |
| Modello di business 18 | |
| Risorse umane 26 | |
| Sostenibilità 28 | |
| Moncler e i mercati azionari 30 | |
| Sezione seconda 32 | |
| Premessa 33 | |
| Andamento della gestione del Gruppo Moncler 34 | |
| Andamento della gestione della capogruppo Moncler SpA 41 | |
| Principali rischi 43 | |
| Corporate governance 47 | |
| Operazioni con parti correlate 48 | |
| Operazioni atipiche e/o inusuali 48 | |
| Azioni proprie 48 | |
| Fatti di rilievo avvenuti nel corso dell'esercizio 2015 48 | |
| Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 50 | |
| Evoluzione prevedibile della gestione 50 | |
| Altre informazioni 51 | |
| Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2015 53 |
| BILANCIO CONSOLIDATO 54 |
|---|
| PROSPETTI DEL BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO MONCLER 55 | |
|---|---|
| NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO 60 | |
| 1. Informazioni generali sul Gruppo 60 | |
| 2. Sintesi dei principali principi contabili utilizzati nella redazione del bilancio consolidato 63 | |
| 3. Area di consolidamento 79 | |
| 4. Commento alle principali voci del prospetto di conto economico consolidato 80 | |
| 5. Commento alle principali voci della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata 86 | |
| 6. Informazioni di segmento 101 | |
| 7. Impegni e garanzie prestate 101 | |
| 8. Passività potenziali 102 | |
| 9. Informazioni sui rischi finanziari 102 | |
| 10. Altre informazioni 106 | |
| 11. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 112 | |
| BILANCIO D'ESERCIZIO 114 | |
| PROSPETTI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO DI MONCLER SPA 115 | |
| NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO 120 | |
| 1. Informazioni generali 120 | |
| 2. Principi contabili significativi 122 | |
| 3. Commenti al conto economico 135 | |
| 4. Commenti alla situazione patrimoniale e finanziaria 138 | |
| 5. Impegni e garanzie prestate 149 | |
| 6. Passività potenziali 149 | |
| 7. Informazioni sui rischi finanziari 149 | |
| 8. Altre informazioni 152 |
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS 58/98 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS 58/98 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO D'ESERCIZIO RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
Moncler S.p.A. Via Enrico Stendhal, 47 20144 Milano – Italia
Via Venezia, 1 35010 Trebaseleghe (Padova) – Italia Tel. +39 049 9323111 Fax. +39 049 9323339
Capitale sociale deliberato e sottoscritto Euro 50.024.891,60 P.IVA, Codice fiscale e n° iscrizione C.C.I.A.A.: 04642290961 Iscr. R.E.A. di Milano n° 1763158
Milano Via Solari, 33 Milano Via Stendhal, 47 Parigi Rue du Faubourg St. Honoré, 7 New York 568 Broadway suite 306 Tokyo 5-4-46 Minami-Aoyama Omotesando Minato-Ku
Lettera agli azionisti Highlights Finanziari Organi Sociali Organigramma al 31 dicembre 2015 Composizione del Gruppo Il marchio Moncler Filosofia e Valori Strategia Modello di business Risorse umane Moncler e i mercati finanziari
Premessa Andamento della gestione del Gruppo Moncler Andamento della gestione della Capogruppo Moncler S.p.A. Principali Rischi Corporate Governance Operazioni con parti correlate Operazioni atipiche e/o inusuali Azioni proprie Fatti di rilievo avvenuti nel corso dell'esercizio Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio Evoluzione prevedibile della gestione Altre informazioni Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2015
MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2015 3
Nel mese di dicembre di quest'anno Moncler ha celebrato i due anni dalla quotazione e lo ha fatto, non solo mantenendo tutte le promesse fatte allora al mercato, bensì rispettandole con un anno di anticipo. In questo biennio di solida crescita abbiamo, infatti, inaugurato 66 nuovi negozi diretti in tutto il mondo, abbiamo consolidato la nostra presenza nei mercati "core" e rafforzato il brand in quelli meno maturi. Abbiamo portato un mercato importante come la Corea sotto il nostro controllo diretto. Siamo presenti nei migliori multibrand al mondo e abbiamo inaugurato prestigiosi negozi in location strategiche che ci stanno dando ottime soddisfazioni. In questa direzione s'inserisce l'apertura dell'importante negozio flagship, lo scorso ottobre, a Ginza, nel quartiere del lusso di Tokyo, che conferma la bontà della nostra strategia retail.
Il 2015 si è chiuso con un fatturato pari a Euro 880 milioni, ancora in crescita a doppia cifra (+27% a tassi di cambio correnti, +19% a tassi di cambio costanti). Tutti i mercati hanno mostrato incrementi importanti e sono particolarmente soddisfatto del nostro sviluppo in Asia, del consolidamento in Europa e dei segnali positivi che stiamo ricevendo dal consumatore Italiano, dopo anni di generale difficoltà per il nostro Paese. L'EBITDA è stato pari a Euro 300 milioni con una crescita del 29% ed un'incidenza sul fatturato del 34%. Molto positiva anche la crescita dell'utile netto che si è attestato a Euro 167,9 milioni (+29%) e la generazione di cassa. A fine dicembre l'indebitamento di Moncler è stato pari a Euro 49,6 milioni in diminuzione di Euro 61,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2014.
A fine dicembre Moncler conta 173 negozi monomarca a gestione diretta e 34 monomarca wholesale. Questi punti vendita rappresentano un asset unico per il nostro Gruppo: siamo posizionati nelle migliori vie del lusso e nei principali luxury mall a livello mondiale.
Ma come sempre non ci fermiamo ed anzi vogliamo fare sempre di più e sempre meglio. Penso che possiamo lavorare ancora di più su questi negozi, sia per rafforzare la relazione con i nostri clienti sia per attrarne di nuovi. Il consumatore è centrale nella strategia di sviluppo di Moncler: il nostro obiettivo è continuare a stupirlo con un prodotto di altissima qualità, contemporaneo ed innovativo, con un servizio eccellente, selettivo e personalizzato, e con un linguaggio unico e allo stesso tempo universale.
Vogliamo continuare a consolidare le nostre eccellenze. Rafforzare la presenza di Moncler nei mercati e nei segmenti più consolidati e nel contempo continuare in uno sviluppo selettivo del brand. Abbiamo una leadership riconosciuta nel capospalla in piuma di alto di gamma, ma sappiamo che il nostro consumatore ci cerca anche per altri prodotti a partire dalla maglieria e dalle calzature. Abbiamo intrapreso diversi progetti in questa direzione e sono estremamente fiducioso che porteranno risultati importanti.
Ma in Moncler pensiamo sia tanto importante il raggiungimento dell'obiettivo quanto il modo in cui lo raggiungiamo. Sono quindi estremamente soddisfatto della pubblicazione del nostro
primo Bilancio di Sostenibilità e del Piano di Sostenibilità, un primo passo in un cammino sicuramente lungo ma sul quale tutta l'azienda è fortemente impegnata e concentrata.
Nonostante lo scenario internazionale rimanga incerto, sono profondamente convinto che l'unicità del nostro brand, unito ad una strategia chiara e di lungo periodo ed ad un management team coeso e appassionato, ci permetterà anche nel 2016 di proseguire nel nostro percorso di crescita e di continuare a creare valore per tutti i nostri stakeholder. "Veloce ma senza fretta" è da sempre il mio motto!
Il Presidente e Amministratore Delegato Remo Ruffini
Ricavi
Utile netto
Milioni di euro
Investimenti Netti2
Capitale circolante netto
Milioni di euro
Free Cash Flow
Indebitamento Finanziario Netto
Milioni di euro
Milioni di euro
Milioni di euro
2 Al netto della vendita di immobilizzazioni materiali ed immateriali.
Remo Ruffini Presidente Virginie Sarah Sandrine Morgon (2) Nerio Alessandri (1) (2) (3) Vivianne Akriche (3) Alessandro Benetton (1) Christian Gerard Blanckaert Sergio Buongiovanni Marco Diego De Benedetti (2) (3) Gabriele Galateri di Genola (1) (2) (3) (4) Diva Moriani (1) (2) (3) Pier Francesco Saviotti
Collegio sindacale
Mario Valenti Presidente Antonella Suffriti Sindaco effettivo Raoul Francesco Vitulo Sindaco effettivo Lorenzo Mauro Banfi Sindaco supplente Stefania Bettoni Sindaco supplente
KPMG S.p.A.
(1) Amministratore Indipendente
(2) Comitato Nomine e Remunerazione
(3) Comitato Controllo e Rischi
(4) Lead Indipendent Director
| Moncler S.p.A. | 51% Moncler Lunettes S.r.I. in liquidazione |
||||
|---|---|---|---|---|---|
| 100% | |||||
| Industries S.p.A. | 5% | ||||
| Moncler Shanghai Commercial Co Ltd |
100% | 100% | Moncler USA Inc | 95% | Moncler Brasil Comércio de moda e acessòrios |
| Moncler Asia Pacific Ltd | 99,99% | 100% | Moncler France S.à.r.l. | 100% | Ltda. Moncler USA Retail LLC |
| Moncler Japan Corporation |
51% | 100% | Industries Textilvertrieb GmbH |
51% | Moncler Sylt GmbH |
| Moncler UK Ltd | 100% | 99% | 1% Industries Yield S.r.I. |
||
| Moncler Denmark ApS | 100% | 100% | Moncler Belgium S.p.r.l. | ||
| Moncler Hungary KFT | 100% | 100% | Moncler Holland B.V. | ||
| Moncler CZ S.r.o. in liquidazione |
100% | 50.1% | Moncler Enfant S.r.I. in liquidazione |
||
| Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil Ticaret Ltd. Sti. |
51% | 100% | Moncler España SL | ||
| Moncler Taiwan Limited | 100% | 100% | Moncler Suisse SA | 51% | Ciolina Moncler AG |
| Moncler Prague s.r.o. | 100% | 99.99% | 0.01% Moncler Rus LLC |
||
| Moncler Shinsegae Inc. | 51% | 100% | Moncler Canada Ltd | ||
| Moncler Middle East FZ- LLC. |
100% | 70% | White Tech S.p.zo.o | ||
| Moncler Singapore Pte. Limited |
100% |
Il bilancio consolidato del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2015 include Moncler S.p.A. (Capogruppo), Industries S.p.A. e 30 società controllate consolidate nelle quali la Capogruppo detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto, sulle quali esercita il controllo o dalle quali è in grado di ottenere benefici in virtù del suo potere di governarne le politiche finanziarie ed operative.
| Moncler S.p.A. | Società Capogruppo proprietaria del marchio Moncler |
|---|---|
| Industries S.p.A. | Società sub holding, direttamente coinvolta nella gestione delle società estere e dei canali distributivi (DOS, Showroom) in Italia e licenziataria del marchio Moncler |
| Industries Textilvertrieb GmbH | Società che gestisce negozi monomarca a gestione diretta (DOS) e promuove prodotti in Germania ed Austria |
| Moncler Belgium S.p.r.l. | Società che gestisce DOS in Belgio |
| Moncler Denmark ApS | Società che gestisce DOS in Danimarca |
| Moncler España SL | Società che gestisce DOS in Spagna |
| Moncler France S.à.r.l. | Società che gestisce DOS e promuove prodotti in Francia |
| Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil Ticaret Ltd. Sti. |
Società che gestisce DOS in Turchia |
| Moncler Holland B.V. | Società che gestisce DOS in Olanda |
| Moncler Hungary KFT | Società che gestisce DOS in Ungheria |
| Moncler Prague s.r.o. | Società che gestisce DOS in Repubblica Ceca |
| Moncler Rus LLC | Società che gestisce DOS in Russia |
| Moncler Suisse SA | Società che gestisce DOS in Svizzera |
| Ciolina Moncler AG | Società che gestisce DOS in Svizzera |
| Moncler Sylt Gmbh | Società che gestisce DOS nell'isola di Sylt |
| Moncler UK Ltd | Società che gestisce DOS nel Regno Unito |
| Moncler Brasil Comércio de moda e acessòrios Ltda. |
Società che gestisce DOS in Brasile |
| Moncler Canada Ltd | Società che gestisce DOS in Canada |
| Moncler USA Inc | Società che distribuisce e promuove prodotti in Nord America |
| Moncler USA Retail LLC | Società che gestisce DOS in Nord America |
| Moncler Asia Pacific Ltd | Società che gestisce DOS ad Hong Kong e a Macau |
| Moncler Japan Corporation | Società che gestisce DOS e distribuisce e promuove prodotti in Giappone |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Moncler Shanghai Commercial Co. Ltd |
Società che gestisce DOS in Cina_______ | |||||
| Moncler Shinsegae Inc. | Società che gestisce DOS e distribuisce e promuove prodotti in Corea del Sud |
|||||
| Moncler Singapore Pte. Limited | Società che gestisce DOS in Singapore | |||||
| Moncler Taiwan Limited | Società che gestisce DOS in Taiwan | |||||
| Moncler Enfant S.r.l. in liquidazione |
Società che distribuiva e promuoveva prodotti della linea Moncler Baby e Junior |
|||||
| Moncler Lunettes S.r.l. in liquidazione |
Società che svolge attività di coordinamento nella produzione e commercializzazione di prodotti di occhialeria a marchio Moncler |
|||||
| White Tech Sp.zo.o. | Società che svolge attività di controllo qualità sulla piuma | |||||
| Moncler CZ S.r.o. in liquidazione | Società non operativa in liquidazione | |||||
| Moncler Middle East FZ-LLC | Società non operativa | |||||
| Industries Yield S.r.l. | Società che svolge attività di confezione di prodotti di abbigliamento |
Il marchio Moncler nasce nel 1952 a Monestier-de-Clermont, sulle montagne vicino a Grenoble, con una vocazione per i capi sportivi destinati alla montagna. Moncler ha, infatti, realizzato nel 1954 il primo piumino di nylon e piuma. Nello stesso anno, i prodotti Moncler vengono scelti dalla spedizione italiana sul K2 e nel 1955 dalla spedizione francese sul Makalù. Nel 1968 il marchio acquisisce ulteriore visibilità, in quanto Moncler diventa fornitore ufficiale della squadra francese di sci alpino in occasione delle olimpiadi invernali di Grenoble.
Negli anni '80 i capi a marchio Moncler si diffondono, diventando di uso quotidiano in contesti urbani: da subito protagonisti di un vero fenomeno di moda tra i consumatori più giovani.
A partire dal 2003, con l'ingresso di Remo Ruffini nel capitale del Gruppo, ha inizio un percorso di riposizionamento del marchio attraverso il quale i prodotti Moncler assumono un carattere sempre più unico ed esclusivo.
Sotto la guida di Remo Ruffini, infatti, Moncler persegue una filosofia chiara e, nel contempo, semplice: creare prodotti unici di altissima qualità, "senza tempo", versatili e innovativi. Il motto "nasce in montagna, vive in città" racconta come il marchio Moncler si sia evoluto da una linea di prodotti a destinazione d'uso prettamente sportivo a linee versatili che consumatori di ogni genere, età, identità e cultura, possono indossare in qualunque occasione.
Negli anni l'offerta di prodotti a marchio Moncler si è ampliata ed oggi spazia dal segmento dell'alta moda, con le collezioni Gamme Rouge e Gamme Bleu, caratterizzate dall'esclusività dei prodotti e dalla distribuzione limitata alle boutique più prestigiose del mondo, alle collezioni Grenoble, dove il contenuto tecnico ed innovativo è maggiore, agli Special Projects, che costituiscono i laboratori di sperimentazione, frutto di collaborazioni ad hoc con stilisti d'avanguardia, ai prodotti della collezione Main che combinano un'elevata qualità a maggiori occasioni d'uso.
Completano l'offerta una linea dedicata al business accessori (calzature "A marcher" e borse "A porter"), una linea di occhiali da sole e vista ("Moncler Lunettes") e la linea Enfant dedicata al segmento bambino (0-14 anni).
Nel 2013 Moncler si quota sul Mercato Telematico Azionario della Borsa Italiana ad un prezzo di quotazione di Euro 10,20 per azione.
Sulle montagne vicino a Grenoble René Ramillon and André Vincent fondano il marchio Moncler
Moncler realizza il primo piumino di nylon e piuma e fornisce i prodotti per la spedizione italiana sul K2. Un anno dopo, sponsorizza anche la spedizione francese sul Makalù
Moncler diventa fornitore ufficiale della squadra francese di sci alpino durante le olimpiadi invernali di Grenoble
I capi a marchio Moncler si diffondono in contesti urbani, diventando un vero fenomeno di moda
Remo Ruffini entra nel capitale del Gruppo
Nasce la collezione donna Moncler Gamme Rouge
Moncler apre a Parigi, nella centralissima Rue du Faubourg Saint-Honoré, il suo primo negozio in città
Nasce la collezione uomo Moncler Gamme Bleu
Debutta a New York la collezione uomo/donna Moncler Grenoble
MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2015 13
Moncler si quota sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana
Moncler fornisce l'equipaggiamento tecnico al team della spedizione "K2 – 60 Years Later"
Moncler redige il suo primo Bilancio di Sostenibilità e il Piano di Sostenibilità. Viene costituita una joint venture in Corea. Si perfeziona l'acquisizione di un'unità di confezionamento in Romania con l'obiettivo di creare un polo tecnologico di ricerca e sviluppo sul capospalla in piuma e di verticalizzare una parte della produzione.
La filosofia e i valori propri del marchio Moncler sono fortemente correlati alla sua storia unica. Il marchio negli anni è stato protagonista di grandi scalate e di imprese esemplari. Legato da sempre allo sport, alla montagna, alla vita attiva ed alla natura più vera, Moncler ha costantemente e fedelmente fondato la sua filosofia e i suoi valori su principi solidi e semplici, che possono essere riassunti usando le parole del suo Presidente e Amministratore Delegato, Remo Ruffini.
Moncler ha un heritage ed un posizionamento unico. Con oltre 60 anni di storia, il marchio coniuga il proprio DNA a prodotti innovativi e versatili che non seguono le mode e per questo "senza tempo"; prodotti che si ispirano a valori legati all'amore per lo sport e alla natura, con una riconosciuta eleganza ed eccellenza qualitativa.
Moncler adotta un modello di business integrato e focalizzato sul controllo della qualità con una catena del valore che gestisce e coordina direttamente le fasi a maggior valore aggiunto. La promozione di una filiera responsabile è parte integrante di questo processo.
La presenza nei più importanti multibrand store e department store del lusso e la selettiva localizzazione dei negozi retail nelle più prestigiose vie commerciali e località resort, assieme ad uno "store concept" distintivo e sempre coerente con il DNA di Moncler, seppure in continua evoluzione, sono chiare espressioni dei valori del brand.
Moncler adotta una politica di presidio diretto sulle regioni dove è presente con management e strutture organizzative locali che, comunque, agiscono in forte coordinamento con la Capogruppo. La società, infatti, opera attraverso una struttura centrale e cinque strutture regionali (regions): Europa, Asia Pacifico, Giappone, Americhe e Corea. Moncler crede fortemente nell'importanza di aumentare e consolidare la propria presenza in ciascuna di queste aree e da sempre ha favorito l'assunzione di management e personale locale in grado di capire ed analizzare le dinamiche di ogni singolo mercato.
La comunicazione di Moncler è innovativa e mai scontata. Sa sempre trasferire l'unicità del prodotto e i valori del marchio in un modo distintivo e fortemente caratterizzante.
Giudichiamo il valore dei nostri risultati anche dal modo in cui li abbiamo raggiunti. Non può infatti esserci crescita di lungo periodo senza responsabilità e rispetto. Da alcuni anni la Società ha intrapreso un percorso di integrazione delle tematiche di sostenibilità nel modello e nelle decisioni di business.
Moncler ha un senior management team, guidato da Remo Ruffini in qualità di Presidente e Amministratore Delegato, coeso, motivato e di grande esperienza, con chiare deleghe e responsabilità, che ha dimostrato la capacità di generare risultati importanti.
L'obiettivo di Moncler è perseguire uno sviluppo sostenibile e responsabile nel segmento dei beni di lusso a livello mondiale, in armonia e coerentemente all'unicità del proprio heritage.
La strategia di Moncler si fonda su cinque pilastri:
Il brand Moncler ha un heritage unico che costituisce il suo asset principale e che ne permea tutta la strategia. Heritage, qualità, unicità, coerenza definiscono e caratterizzano ogni prodotto Moncler, un brand che sopravvive alle mode, perché il vero lusso oggi è avere un prodotto di altissima qualità che dura nel tempo.
Negli ultimi anni Moncler ha perseguito una strategia di crescita inspirata a due principi fondamentali, fortemente disegnati e voluti dal proprio Presidente ed Amministratore Delegato Remo Ruffini: diventare un marchio globale e non avere filtri con il mercato. È così che oggi l'84% del fatturato Moncler è generato fuori dall'Italia. Questo obiettivo è stato raggiunto mantenendo sempre un forte controllo sul business e un contatto diretto con il proprio cliente, sia wholesale o retail.
Grazie alla sua tradizione e alla credibilità guadagnata negli anni, Moncler ha consolidato a livello mondiale un posizionamento di leadership nel segmento del capospalla in piuma alto di gamma. Il Gruppo sta attuando una selettiva espansione in categorie merceologiche complementari al proprio core business dove ha, o è in grado di raggiungere, un'elevata riconoscibilità ed un forte know-how. "Fare prodotti speciali con un approccio da specialista" è da sempre il motto di Moncler che guiderà anche le scelte future.
Avere un rapporto diretto con i propri clienti, riuscire a coinvolgerli e sapere intuire le loro aspettative anche le più inespresse, sono i capisaldi del rapporto che Moncler intende sviluppare con il proprio consumatore per non smettere mai di stupirlo.
Da tempo il brand sta rafforzando il suo impegno verso uno sviluppo sostenibile e responsabile di lungo periodo che risponda alle aspettative degli stakeholder in un'ottica di creazione di valore condiviso.
Moncler adotta un modello di business integrato e flessibile, volto a controllare direttamente le fasi di produzione a maggior valore aggiunto e che mette al centro di ogni azione e decisione la ricerca di una qualità sempre più elevata.
Il successo di Moncler si fonda su una brand strategy unica e coerente, che dipende anche dalla capacità di sviluppare prodotti sempre innovativi seppur fortemente "ancorati" alla storia del brand. Heritage, unicità, qualità ed innovazione sono i sostantivi usati in Moncler per definire il concetto di "lusso".
Il cammino intrapreso dal 2003, con l'ingresso di Remo Ruffini nell'azionariato di Moncler, è sempre stato coerente e perseguito "senza compromessi".
Il cuore di Moncler, e la fonte della sua originalità, è l'"Archivio", a cui si sono ispirate le prime collezioni del marchio e che oggi continuano a rimanere una parte centrale ed importante delle collezioni Moncler.
Tutti i prodotti ispirati all'archivio hanno sempre avuto, e continuano ad avere, il classico logo Moncler. Nel tempo l'offerta Moncler si è arrichiata di collezioni no-logo e di collezioni con loghi meno visibili. Il logo infatti è da sempre parte integrante della strategia Moncler.
Negli anni le collezioni Moncler si sono arrichite anche dell'energia apportata da alcuni designers, sia per gli Special Projects che, soprattutto, per le Gammes.
Nel 2006 è stata lanciata Moncler Gamme Rouge, legata alla tradizione dell'Haute Couture ed oggi disegnata da Gianbattista Valli. Mentre nel 2009 è stata lanciata Moncler Gamme Bleu, disegnata da Thom Browne, che rappresenta un perfetto connubio tra un approccio sartoriale e l'anima più sportiva del brand.
Infine nel 2010 è stata creata la collezione Grenoble, ispiratasi ad un piccolo nucleo di prodotti da sci, per ribadire il legame tra Moncler e le sue radici.
Il team di stilisti di Moncler è suddiviso per collezione e lavora sotto la stretta supervisione di Remo Ruffini, che ne definisce le linee stilistiche e supervisiona che le stesse siano coerentemente recepite a livello di tutte le collezioni e categorie merceologiche. Il dipartimento stile è coadiuvato e supportato dal team merchandising e dallo sviluppo prodotto che supportano la costruzione della collezione e sviluppano le idee creative.
Sin dall'inizio della storia di Moncler, la piuma è stata il cuore di ogni suo capospalla fino ad identificarsi progressivamente con il marchio stesso. Grazie alla lunga esperienza maturata e alla continua attività di ricerca e sviluppo, l'azienda può oggi vantare un'expertise unica, sia con riguardo alla conoscenza della materia prima, che al processo manifatturiero del capo.
Moncler richiede ai propri fornitori il rispetto dei più alti standard qualitativi che nel corso degli anni hanno rappresentato e continuano a rappresentare un punto chiave di differenziazione del prodotto: solo il miglior fiocco di piuma d'oca bianca viene, infatti, impiegato per la realizzazione dei propri capi. Per l'azienda però "qualità" è qualcosa di più: per Moncler è fondamentale anche l'origine della piuma utilizzata e il rispetto del benessere animale, aspetti che, nel processo di acquisto della materia prima, sono tenuti in considerazione al pari della qualità.
Il contenuto di "fiocco di piumino" e il fill power sono i principali indicatori della qualità della piuma. La piuma Moncler contiene almeno il 90% di fiocco di piumino ed è dotata di un livello di fill power elevato, uguale o superiore a 710 (pollici cubi per 30 grammi di piumino), traducendosi in capi caldi, soffici, leggeri e capaci di offrire un comfort unico. Ogni lotto di piuma è sottoposto ad un duplice controllo che ne verifica la corrispondenza a 11 parametri fissati dalle più severe normative internazionali e dai restrittivi requisiti di qualità richiesti dall'Azienda. Nel 2015 sono stati effettuati in totale circa 800 test.
Con l'obiettivo di assicurare il rispetto degli animali, da sempre i fornitori Moncler sono contrattualmente obbligati a rispettare alcuni principi chiave ad ogni livello della filiera:
Nel 2014 Moncler ha voluto fare un ulteriore passo costituendo un multi-stakeholder forum che, ad inizio 2015, ha approvato il Protocollo DIST (Down Integrity System and Traceability) ai cui requisiti i fornitori si devono attenere scrupolosamente, a garanzia della tracciabilità della materia prima, del rispetto dell'animale e della più alta qualità lungo tutta la filiera.
La filiera della piuma Moncler è abbastanza verticalizzata e include diverse tipologie di soggetti: gli allevamenti di oche, i macelli dove gli animali vengono soppressi per la produzione di carne e dove successivamente viene prelevata la piuma, le aziende che effettuano le fasi di lavaggio, pulizia, cernita e lavorazione della materia prima.
Nel Protocollo Moncler il benessere animale è valutato non solo secondo criteri legati all'ambiente in cui vive (approccio tradizionale), ma anche secondo indicatori rilevati direttamente sull'animale stesso come, a titolo di esempio, la plumofagia3 , la presenza di ali
3 La plumofagia è un comportamento anormale nella specie avicola che consiste nel beccare le piume di un altro soggetto o strapparle con il becco.
dislocate o rotte, l'irregolarità nelle piume, il becco con colore irregolare: situazioni associabili a contesti in cui il benessere dell'oca è compromesso.
Moncler è costantemente impegnata nel processo di certificazione della propria filiera attraverso la verifica sul campo del rispetto del Protocollo. Al fine di garantire la massima imparzialità, l'attività di certificazione è stata affidata ad un ente terzo qualificato, il cui operato è a sua volta soggetto alla verifica di un altro organismo di certificazione esterna accreditato. Nel 2015 sono stati condotti 120 audit di terza parte. In nessuna farm sono stati riscontrati casi di spiumaggio a vivo o di alimentazione forzata.
Nel 2016 il Gruppo si impegna ad acquistare solo piuma che ha ottenuto la certificazione DIST.
I prodotti offerti da Moncler sono ideati, realizzati e distribuiti secondo le linee guida di un modello operativo caratterizzato dal controllo diretto delle fasi a maggiore valore aggiunto.
Moncler gestisce direttamente la fase creativa, l'acquisto delle materie prime, lo sviluppo della prototipia, mentre si avvale principalmente di soggetti terzi indipendenti, façonisti, cui sono assegnate le fasi di taglio e confezionamento del capo.
L'acquisto delle materie prime rappresenta una delle principali aree della catena del valore. Infatti, in virtù del proprio posizionamento di mercato e dei propri valori, Moncler attribuisce importanza alla qualità sia della piuma utilizzata nei propri capi, che deve rispettare gli standard più elevati nel settore, sia dei tessuti che devono essere non solo di altissima qualità ma anche innovativi ed essere in grado di offrire caratteristiche avanzate, funzionali ed estetiche. L'acquisto dei tessuti e degli accessori del capospalla (bottoni, cerniere, etc..) avviene in Paesi in grado di soddisfare i più elevati standard qualitativi, principalmente Italia e Giappone. La piuma proviene da Europa e Asia.
I façonisti utilizzati da Moncler sono principalmente localizzati in paesi dell'Europa dell'Est, che oggi garantiscono standard qualitativi tra i più elevati nel mondo per la produzione del capospalla in piuma, sui quali la società attua una supervisione diretta, anche attraverso lo svolgimento di attività di audit volte a verificare aspetti connessi alla qualità del prodotto, alla brand protection e al rispetto delle leggi vigenti e del Codice Etico del Gruppo.
Attualmente Moncler impiega circa 460 fornitori che si dividono in quattro categorie: materie prime, façon, commercializzato e servizi. I primi 50 fornitori di Moncler rappresentano il 72% del valore di fornitura4 .
In data 31 agosto 2015 Moncler, attraverso la società Industries Yield S.r.l., ha acquisito una piccola unità di confezionamento in Romania, operante nella realizzazione di capi di abbigliamento, in particolare capospalla, e già terzista, sostanzialmente in esclusiva, per
4 Valore dell'ordinato.
Moncler. Tale realtà, ad oggi non significativa, costituisce il primo passo di un progetto atto ad integrare parzialmente la filiera produttiva con l'obiettivo di creare un polo di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo nel capospalla in piuma.
Le linee di alta gamma, Gamme Bleu e Gamme Rouge, sono invece prodotte interamente in Italia essendo capi che richiedono tecniche di produzione diverse e che si ispirano all'alta sartoria francese ed italiana.
Moncler è presente in tutti i più importanti mercati sia attraverso il canale c.d. retail, costituito da punti vendita monomarca a gestione diretta (DOS)5 e dal negozio online, sia attraverso il canale c.d. wholesale, rappresentato da punti vendita multimarca e da shop-in-shop all'interno dei department store.
La strategia di Moncler si pone come obiettivo il controllo della distribuzione, non solo retail, ma anche wholesale, dove opera attraverso una organizzazione diretta.
La crescita del business negli ultimi anni è avvenuta soprattutto attraverso lo sviluppo del canale retail, che nel 2015 ha rappresentato il 70% dei ricavi consolidati. Di importanza sempre più crescente è anche il negozio online, che è oggi attivo in tutti i principali mercati in cui opera Moncler.
Il canale wholesale resta di fondamentale importanza strategica per Moncler. Negli anni il Gruppo ha attuato una politica di forte selezione dei punti vendita, con progressiva riduzione degli stessi e di stretto controllo delle quantità ordinate dai clienti, portando il brand ad essere oggi presente esclusivamente nei migliori negozi multimarca e department stores del lusso a livello mondiale.
Al 31 dicembre 2015, con riferimento ai punti vendita monomarca, i capi a marchio Moncler erano distribuiti attraverso 207 punti vendita, di cui 173 a gestione diretta (Directly Operated Stores, DOS) e 34 wholesale monomarca (shop-in-shop), di cui 11 dedicati alle collezioni Enfant.
| 31/12/2015 | 31/12/2014 | Aperture Nette | |
|---|---|---|---|
| Retail Monomarca | 173 | 134 | +39 |
| Italia | 19 | 19 | - |
| EMEA (escl. Italia) | 53 | 51 | +2 |
| Asia e Resto del Mondo | 82 | 50 | +32 |
| Americhe | 19 | 14 | +5 |
| Wholesale Monomarca | 34 | 38 | -4 |
| Totale | 207 | 172 | +35 |
5 Include free standing store, concession, travel retail store, outlet.
Nel corso del 2015 sono stati aperti 27 nuovi DOS ubicati nelle più rinomate location internazionali, tra cui si segnalano:
Inoltre, a seguito della costituzione della joint venture coreana Moncler Shinsegae, sono stati convertiti da wholesale a retail i 12 negozi monobrand Moncler esistenti in Corea.
Nel 2015 sono stati anche aperti 8 punti vendita wholesale monomarca, all'interno dei principali department stores del lusso.
La distribuzione dei propri prodotti in un numero così elevato di destinazioni si basa su un'attenta gestione delle attività logistiche. Anche in questo ambito Moncler è attenta all'ottimizzazione dei processi, e al contenimento degli impatti ambientali e dei costi. In particolare Moncler ha modificato il packaging utilizzato per il trasporto dei prodotti finiti, riducendone il volume complessivo movimentato e quindi il fabbisogno di spazio sui mezzi di trasporto. Ciò ha generato una riduzione del numero di spostamenti e quindi di consumi energetici ed emissioni in atmosfera. In quest'ottica, laddove possibile, il Gruppo sta attuando una politica di incentivo delle spedizioni via mare, il che rappresenta un'ulteriore leva di riduzione degli impatti ambientali generati.
"Ogni giorno porta una sfida da superare", dice Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato di Moncler.
Il freddo assoluto. I ghiacciai che toccano il cielo. L'energia dello scatto e la calma dell'attesa. L'avventura che incontra la natura e quella sfida continua che è la vita quotidiana. Per affrontare questi estremi, Moncler disegna capi in equilibrio tra i due mondi, spingendosi ogni volta oltre confini già noti dove il piumino globale risponde a esigenze sempre diverse.
Moncler da oltre sessant'anni è protagonista con la sua storia unica e eccezionale. Ma avere una storia unica significa anche essere unici nel comunicarla. Ed è questa unicità che Moncler persegue da sempre. Il marketing e la comunicazione del brand, poggiando su questo fondamento, ne assicurano i valori e ne trasferiscono i codici con una strategia chiara che ha contribuito all'affermazione di Moncler come marchio del lusso riconosciuto a livello internazionale. Tutte le attività di marketing seguono criteri di coerenza tra i valori, il prodotto e il target di clientela, con l'obiettivo di mantenere elevati la reputazione di marca, e guidano ogni fase della catena del valore: dalla presentazione delle nuove collezioni fino alle attività di vendita retail e wholesale. Tutto ciò si traduce sia nella comunicazione pubblicitaria sulle testate specializzate, i più importanti quotidiani, nazionali e internazionali - stampa e online - e nelle attività di comunicazione sui social media, sia nella realizzazione di shows, promozioni e sponsorizzazioni e eventi nelle boutique.
Un elemento fondamentale della strategia di marketing di Moncler è rappresentato dalle vetrine delle boutique, dove il marchio estende la sua continua ricerca di possibili connubi fra arte e creatività, intese entrambe come libera espressione della specificità di Moncler. Una creatività senza barriere, frutto di una grande passione e capacità di innovare sempre pur rimanendo fedeli alla propria tradizione. Le vetrine delle boutique Moncler sono sempre fortemente riconoscibili e distintive, e ogni volta raccontano storie originali come l'ultima campagna vetrine con paesaggi di montagne stilizzate popolate da sciatori contemporanei.
Nello slancio innovativo che contraddistingue Moncler anche le campagne pubblicitarie perseguono l'unicità come segno distintivo. All'inizio, nella fase del rilancio con l'arrivo di Remo Ruffini, le campagne pubblicitarie erano centrate sul prodotto e sulle origini di Moncler per trasferirne l'heritage. Successivamente le campagne si sono concentrate sul brand, e sono state firmate da maestri dell'obiettivo come Bruce Weber prima e Annie Leibovitz dopo, dove ogni immagine impersona il DNA Moncler e sottolinea i valori dell'incontro tra l'arte fotografica e una natura che si trasforma in cultura. Dal 2014 Moncler collabora con Annie Leibovitz per le campagne istituzionali. Nella sua prima campagna la fotografa statunitense ha ritratto il piumino globale Moncler da indossare in qualsiasi parte del mondo, latitudine e stagione, immerso nella natura così come sul Chrysler Building di New York. Nella campagna Autunno/Inverno 2015/16, Annie Leibovitz ha raccontato, attraverso le cadenze di una favola, l'universo Moncler e per la prima campagna istituzionale Primavera/Estate 2016 si è ispirata a 'I viaggi di Gulliver'.
Il canale digitale è uno strumento di comunicazione sempre più importante anche in Moncler. L'attività del marchio si svolge a 360 gradi su tutti i perimetri digitali: web, social media e mobile. Nel corso del 2015 sono state dedicate significative risorse ed investimenti ad aumentare la presenza del brand nei social media a livello mondiale e nello sviluppare realtà mobileoriented come WeChat in Asia, raggiungendo traguardi di engagement con tassi di crescita importanti (Facebook +115%, Twitter +885%, Instagram +127%, Linkedin +65%). Nel 2015 Moncler ha lanciato un nuovo sito moncler.com in 35 lingue e con cinque home page differenziate per area geografica, totalmente mobile-responsive, che vuole esprimere un nuovo concetto di sito integrato. Un luogo virtuale in cui l'esperienza di acquisto e la brand equity convivono con un approccio editoriale e con una user experience coerenti con quelle del negozio fisico, nell'ottica di un approccio che sarà sempre più orientato all'omnicanalità. Il nuovo sito Moncler ha registrato 15 milioni di visitatori unici con una crescita del 25% rispetto ai 12 milioni del 2014. Nel 2015 Moncler ha anche lanciato un APP per tablet esclusivamente dedicata ad analisti ed investitori (Moncler IR).
Moncler si contraddistingue anche per l'unicità e le scelte inedite di comunicazione, evolvendosi e sperimentando linguaggi sempre nuovi anche negli eventi che il brand realizza in tutto il mondo. Nel 2015 sono stati realizzati oltre 100 eventi includendo quelli istituzionali, i fashion shows, gli eventi legati alle aperture di nuovi negozi ed eventi legati all'attività di Customer Relationship Management (CRM events). Un vero e proprio itinerario fatto di momenti interamente declinati nel mood Moncler.
A settembre a New York Moncler, con l'exhibition "Art for Love" presso la New York Public Library, ha realizzato una mostra fotografica ispirata al proprio capo iconico ("Maya"). Una mostra unica e lontana dai codici convenzionali della moda, nata per sostenere amfAR, la fondazione per la ricerca sull'AIDS, che attraverso l'occhio estetico e l'immaginario creativo di oltre 30 tra i maggiori fotografi del mondo ha raccontato la forza e la bellezza dell'amore sotto diversi aspetti, poi raccolti anche in un bellissimo volume dedicato alla mostra.
La creatività pura come segno distintivo del marchio è la linea sulla quale si muovono anche le attività legate alle aperture di nuove boutique. Di particolare importanza nel 2015 l'inaugurazione del flagship store giapponese, a Tokyo, nell'importante quartiere di Ginza. La nuova apertura si è articolata in una vera e propria kermesse fitta di eventi e sottolineata dal lancio di una nuova collaborazione con un duo di giovani artisti, FriendsWithYou, testimonianza anche del continuo dialogo che Moncler sta sviluppando con le nuove generazioni di creativi.
Le presentazioni delle collezioni Moncler Gamme Bleu, Moncler Gamme Rouge e Moncler Grenoble sono da sempre delle vere e proprie performance. I c.d. fashion show vengono realizzati durante le settimane della moda (fashion week) rispettivamente di Milano, Parigi e New York, per un totale di cinque show all'anno (due a Parigi per Moncler Gamme Rouge, due a Milano per Moncler Gamme Bleu e uno a New York per Moncler Grenoble). Questi eventi consentono di trasmettere l'originalità ed unicità del marchio Moncler, consolidando il dialogo con le principali testate di moda internazionali, i giornalisti nazionali ed internazionali, i maggiori clienti multimarca wholesale e con altri importanti opinion leaders e stakeholders.
Moncler impiega molte energie e risorse per salvaguardare il valore e l'autenticità dei propri prodotti e tutelare i diritti di Proprietà Intellettuale.
Attraverso il dipartimento interno specializzato in Proprietà Intellettuale e Brand Protection, il Gruppo continua ad essere molto attivo nella lotta alla contraffazione agendo su diversi livelli, che vanno dal coordinamento con le autorità doganali internazionali, alle investigazioni private nei territori più critici e alle azioni civili e penali a tutela dei propri diritti. Nel 2015 il rigoroso programma attuato ha portato al sequestro sui mercati internazionali di circa 32.000 prodotti finiti e oltre 294.000 accessori di produzione contraffatti. Molto importante è stata anche l'attività dell'azienda in tema di online enforcement, volto a chiudere siti online non autorizzati, rimuovere link o pubblicità sui social media ed altro. Nel 2015 sono state chiuse più di 53.800 aste online di vendita di prodotti contraffatti a marchio Moncler e oscurati ben 1.180 siti sui quali venivano offerti prodotti Moncler contraffatti.
Attraverso il proprio customer care e una sezione dedicata sul proprio sito (http://code.moncler.com), Moncler assiste direttamente i propri consumatori su tematiche relative alla contraffazione. Inoltre, in un'ottica di continuo miglioramento, a partire dalla collezione Primavera/Estate 2016 verrà adottato un nuovo e complesso sistema anticontraffazione che si avvarrà delle più sofisticate tecnologie attualmente presenti sul mercato.
Di particolare rilievo, la sentenza con la quale la Sezione specializzata in Proprietà Intellettuale del Tribunale di Pechino ha condannato la società di Beijing Nuoyakate Garment Co. Ltd al pagamento di RMB 3 milioni (circa 420mila euro) a favore di Moncler per danni conseguenti alla violazione del marchio. Una sentenza rivoluzionaria, la prima dall'entrata in vigore in Cina della nuova legge sulla tutela dei marchi, che dispone a carico del soggetto condannato il pagamento del massimo dei danni e l'applicazione delle più severe sanzioni previste dalla legge.
Moncler attribuisce fondamentale importanza alle risorse umane, alla loro formazione, motivazione ed incentivazione. La qualità delle risorse umane, la loro professionalità e condivisione dei valori aziendali sono considerati essenziali per lo sviluppo della strategia del Gruppo.
Moncler progetta percorsi di sviluppo delle competenze manageriali per i livelli Quadri e Dirigenti, coerenti al modello di Leadership Moncler e ai valori aziendali. Tali percorsi sono finalizzati a rinforzare il senso di identità aziendale, fornendo metodologie e strumenti efficaci per interpretare scenari complessi, stimolare l'innovazione, contribuire alla creazione di valore, oltre ad assicurare continuità e successione ai ruoli ritenuti chiave. Inoltre, Moncler pone grande attenzione all'attrazione e valorizzazione dei talenti con l'obiettivo di costruire delle figure professionali che, ognuna per la propria divisione o expertise, possano costituire l'ossatura della futura classe manageriale di Moncler; persone, quindi, in grado di ricoprire cariche di crescente responsabilità in azienda. Per questo motivo vengono posti investimenti volti alla loro valorizzazione e retention, anche attraverso la realizzazione di programmi mirati di formazione e sviluppo e seminari di approfondimento, anche con testimoni di valore.
Moncler ha sviluppato nel tempo un sistema di valutazione interna delle performance, basato sul proprio modello delle competenze.
Inoltre, la crescita del canale retail ha spinto Moncler ad investire su progetti specificatamente finalizzati allo sviluppo e alla valorizzazione delle competenze professionali e trasversali del personale dedicato alla vendita.
Nel corso dell'esercizio 2015, il Gruppo ha effettuato 12.300 ore di formazione totali, coinvolgendo 1.339 dipendenti. Le attività hanno riguardato principalmente la formazione professionale o di mestiere (42,4%), la salute e sicurezza (27,8%), lo sviluppo manageriale (14,9%).
Nel 2015 Moncler ha impiegato 1.798 dipendenti FTE6 , di cui il 60% impiegati nei negozi diretti. La crescita dell'organico rispetto al 2014 (+391 FTE) è stata guidata, oltre che dallo sviluppo della rete di punti vendita diretti, dall'acquisizione dell'unità produttiva in Romania e dalla costituzione della joint venture in Corea.
La distribuzione per area geografica vede l'area EMEA (inclusa l'Italia) impiegare il 55% del totale FTE6 , segue l'Asia con il 36% e le Americhe con il 9%.
6 Full Time Equivalent medi
| 31/12/2015 | 31/12/2014 | ||
|---|---|---|---|
| Italia | 598 | 568 | |
| EMEA (escl. Italia) | 390 | 301 | |
| Asia e Resto del Mondo | 651 | 428 | |
| Americhe | 159 | 110 | |
| Totale | 1.798 | 1.407 | |
| di cui Retail Diretto | 1.086 | 834 | Full Time Equivalent medi |
Al 31 Dicembre, il 68% dei dipendenti è rappresentato da donne. Questa percentuale è in aumento rispetto al dicembre 2014 (65%).
Moncler pone particolare attenzione all'occupazione dei giovani, come dimostra la suddivisione del personale per età, dove i dipendenti con meno di 30 anni rappresentano il 36% del totale, percentuale superiore al dato di dicembre 2014 (33%).
Dipendenti puntuali al 31/12/2015
Nel corso del 2015 Moncler ha lavorato con grande attenzione all'evoluzione della struttura organizzativa in rapporto alla strategia, alla crescita e alle sfide di business con l'obiettivo di incrementare ulteriormente la capacità competitiva nei mercati mondiali del settore di riferimento.
In Moncler crediamo che alla base del successo di lungo periodo di un'azienda ci sia la capacità di creare valore per tutti gli stakeholder, un obiettivo che può essere raggiunto solo dove ci sia una sempre maggiore integrazione tra decisioni di natura economica e la valutazione dei relativi impatti sociali e ambientali.
Tale integrazione sta quindi diventando, anche in Moncler, sempre più parte del proprio approccio strategico e modo di operare. Nel corso del 2015, infatti, Moncler ha rafforzato il proprio impegno verso una gestione integrata della sostenibilità anche attraverso la definizione di una governance articolata, che prevede l'interazione di diversi organi.
È stata creata l'Unità di Sostenibilità, con riporto diretto al Presidente e Amministratore Delegato, che ha la responsabilità di identificare e, in collaborazione con le funzioni preposte, gestire i rischi legati alle tematiche di sostenibilità, individuare aree e progetti di miglioramento, proporre la strategia e redigere il Bilancio di Sostenibilità e diffondere la cultura della sostenibilità all'interno dell'Azienda.
L'Unità di Sostenibilità si avvale del parere di un Comitato Tecnico di Sostenibilità. Il Comitato, composto dai responsabili delle funzioni rilevanti del Gruppo Moncler, svolge un ruolo consultivo, valuta le proposte dell'Unità di Sostenibilità, supervisiona le linee guida e gli obiettivi di sostenibilità e analizza il livello di raggiungimento degli obiettivi stessi.
All'interno di ogni dipartimento aziendale sono stati poi individuati degli "Ambasciatori" che hanno il compito di sensibilizzare sui temi sociali e ambientali le aree in cui operano, sono responsabili del raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Piano di Sostenibilità per le tematiche di competenza e supportano l'Unità di Sostenibilità nella rendicontazione finalizzata alla redazione del Bilancio di Sostenibilità.
Ad ulteriore conferma che la sostenibilità è un approccio condiviso e promosso dai più alti vertici aziendali, nel 2015 il Consiglio di Amministrazione ha esteso le competenze del Comitato Controllo e Rischi alle tematiche di Sostenibilità diventato così Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.
Al Comitato è stata affidata dal Consiglio di Amministrazione la supervisione delle tematiche di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività di impresa e alle sue dinamiche di interazione con gli stakeholder, la definizione delle linee strategiche di sostenibilità e del relativo piano d'azione e l'esame del Bilancio di Sostenibilità.
Con la redazione del suo primo Bilancio di Sostenibilità, Moncler comunica in modo trasparente le attività più rilevanti svolte durante l'anno 2015 in ambito ambientale, sociale ed economico. Oltre alla definizione e all'applicazione di un Protocollo dedicato alla tracciabilità e al rispetto del benessere animale lungo tutta la filiera della piuma, l'Azienda rende conto delle attività di gestione e sviluppo intraprese a favore dei propri dipendenti, del profilo della propria catena di fornitura e delle attività di audit implementate su di essa, delle iniziative volte a diminuire l'impatto ambientale dei processi aziendali ed infine del sostegno offerto alla comunità.
Sempre nel 2015, Moncler ha elaborato il suo primo Piano di Sostenibilità che contiene gli obiettivi del Gruppo per il futuro ed è l'espressione della volontà di crescere e svilupparsi tenendo in considerazione gli interessi degli stakeholder. La realizzazione dei progetti contenuti nel Piano non sarà mai un punto d'arrivo ma solo una tappa di un percorso di costante miglioramento che Moncler si impegna a portare avanti negli anni.
Il 2015 è stato un anno caratterizzato da grande volatilità sia sui mercati finanziari globali sia, e in particolare, sul settore dei beni di lusso.
In questo contesto, grazie a risultati superiori alle attese della comunità finanziaria e ad un continuo e costante confronto con investitori ed analisti finanziari, l'azione Moncler ha sovraperformato sia i titoli comparabili del settore dei beni di lusso che il mercato azionario italiano.
Di sotto riportiamo il Total Shareholders Return (TSR) 2015 per i principali players nel settore dei beni di lusso Europei.
| Società | TSR 2015 |
|---|---|
| Moncler | 16,98% |
| LVMH | 11,82% |
| Hermès International | 8,26% |
| Salvatore Ferragamo | 8,16% |
| Tod's Group | 3,91% |
| Kering Group | 1,36% |
| Brunello Cucinelli | -11,30% |
| Jimmy Choo | -19,26% |
| Burberry | -24,93% |
| Prada Group | -43,96% |
Fonte: Bloomberg
Il primo dicembre, Moncler ha organizzato il suo primo Capital Market Day (CMD) a Milano negli spazi di via Solari. Durante l'evento, il senior management di Moncler ha condiviso con la comunità finanziaria i driver di crescita del gruppo per il prossimo triennio.
Il 14 maggio, il fondo di private equity Eurazeo ha ceduto il 7,8% della la propria quota in Moncler, detenuta tramite ECIP M S.A., portando la partecipazione al 15,5% dal precedente 23,3%, attraverso un collocamento accelerato sui mercati internazionali (Accelerated Book Building) per un ammontare complessivo di Euro 340 milioni.
| 31,9% | Ruffini Partecipazioni S.r.l. | |
|---|---|---|
| 15,5% | ECIP M S.A. | |
| 6,1% | T. Rowe Price Associates, Inc. | |
| 46,5% | Mercato |
Dati a marzo 2016
Riportiamo qui di seguito i principali eventi relativi al calendario finanziario Moncler per l'anno 2016.
| Data | Evento |
|---|---|
| Giovedì 3 Marzo 2016 | Consiglio di Amministrazione per l'approvazione del Progetto di Bilancio di Esercizio e del Bilancio Consolidato 2015 (*) |
| Mercoledì 20 Aprile 2016 | Assemblea per l'approvazione del Bilancio di Esercizio 2015 |
| Martedì 10 Maggio 2016 | Consiglio di Amministrazione per l'approvazione del Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2016 (*) |
| Mercoledì 27 Luglio 2016 | Consiglio di Amministrazione per l'approvazione della Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2016 (*) |
| Martedì 8 novembre 2016 | Consiglio di Amministrazione per l'approvazione del Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2016 (*) |
(*) A seguito delle riunioni del Consiglio di Amministrazione sono previste delle "conference calls" con la comunità finanziaria, gli orari saranno comunicati non appena stabiliti.
Come consentito dall'articolo 40 comma 2 bis del decreto Legislativo n.127 del 09/04/91, la Capogruppo ha redatto la Relazione sulla Gestione come unico documento sia per il bilancio civilistico della Moncler S.p.A. sia per il bilancio consolidato del Gruppo.
Di seguito si riportano i prospetti di Conto Economico consolidato degli esercizi 2015 e 2014.
| Conto economico consolidato | ||||
|---|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | Esercizio 2015 | % sui ricavi | Esercizio 2014 | % sui ricavi |
| Ricavi | 880.393 | 100,0% | 694.189 | 100,0% |
| % crescita | +27% | +20% | ||
| Costo del Venduto | (225.495) | (25,6%) | (192.524) | (27,7%) |
| Margine Lordo | 654.898 | 74,4% | 501.665 | 72,3% |
| Spese di vendita | (253.448) | (28,8%) | (182.966) | (26,4%) |
| Spese generali e amministrative | (79.535) | (9,0%) | (66.043) | (9,5%) |
| Spese di pubblicità | (57.847) | (6,6%) | (46.072) | (6,6%) |
| EBIT Adjusted | 264.068 | 30,0% | 206.584 | 29,8% |
| % crescita | +28% | +20% | ||
| 7 Costi non ricorrenti |
(11.389) | (1,3%) | (5.034) | (0,7%) |
| EBIT | 252.679 | 28,7% | 201.550 | 29,0% |
| % crescita | +25% | +21% | ||
| 8 Proventi/(oneri) finanziari |
(1.708) | (0,2%) | (6.064) | (0,9%) |
| Utile ante imposte | 250.971 | 28,5% | 195.486 | 28,2% |
| Imposte sul reddito | (83.061) | (9,4%) | (65.377) | (9,4%) |
| Aliquota fiscale | 33,1% | 33,4% | ||
| Utile di Gruppo | 167.910 | 19,1% | 130.109 | 18,7% |
| Risultato di Terzi | (47) | (0,0%) | 229 | 0,0% |
| Utile Netto | 167.863 | 19,1% | 130.338 | 18,8% |
| % crescita | +29% | +71% | ||
| EBITDA Adjusted | 300.027 | 34,1% | 232.860 | 33,5% |
| % crescita | +29% | +21% |
L'EBITDA non è identificato come misura contabile nell'ambito degli IFRS, ma è una misura comunemente utilizzata sia dal management sia dagli investitori per la valutazione delle
altri proventi/(oneri) finanziari pari a Eur (5.691) migliaia.
7 Includono costi non monetari relativi ai piani di stock options e altri costi associati alla cessione della Divisione Altri Marchi.
8 Esercizio 2015: utili/(perdite) su cambi pari a Eur 3.983 migliaia;
Esercizio 2014: utili/(perdite) su cambi pari a Eur 5.782 migliaia;
altri proventi/(oneri) finanziari pari a Eur (11.846) migliaia.
performance operative delle società. L'EBITDA corrisponde all'EBIT (Risultato Operativo) più gli ammortamenti e svalutazioni, e può essere direttamente estrapolato dai dati del Bilancio Consolidato predisposto secondo gli IFRS, integrato dalle Note Esplicative.
Nel corso dell'esercizio 2015 Moncler ha realizzato ricavi pari a Euro 880,4 milioni, rispetto a Euro 694,2 milioni registrati nell'esercizio 2014, in aumento del 27% a tassi di cambio correnti e del 19% a tassi di cambio costanti.
| Ricavi per area geografica | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | Esercizio 2015 | % | Esercizio 2014 | % | Variazione % cambi correnti |
Variazione % cambi costanti |
|
| Italia | 136.997 | 15,5% | 130.625 | 18,8% | +5% | +5% | |
| EMEA (escl. Italia) | 268.468 | 30,5% | 232.743 | 33,5% | +15% | +13% | |
| Asia e Resto del Mondo | 333.501 | 37,9% | 235.153 | 33,9% | +42% | +28% | |
| Americhe | 141.427 | 16,1% | 95.668 | 13,8% | +48% | +27% | |
| Ricavi Consolidati | 880.393 | 100,0% | 694.189 | 100,0% | +27% | +19% |
Moncler ha registrato una crescita del fatturato in tutte le aree geografiche in cui opera.
In Asia e Resto del Mondo il fatturato è cresciuto del 28% a tassi di cambio costanti, e del 42% a tassi di cambio correnti, con performance positive in tutti i mercati. Significativi i risultati raggiunti in Cina, Hong Kong e Giappone, sia grazie alla crescita organica dei negozi esistenti che alle nuove aperture. Il Giappone ha anche, in parte, beneficiato dell'apertura del flagship store di Tokyo Ginza che sta registrando risultati superiori alle aspettative del management. Migliori delle attese anche i risultati dei negozi aperti a Macao e Singapore. Buoni i risultati in Corea, dove Moncler, in seguito alla costituzione della joint venture Moncler Shinsegae, ha preso il controllo diretto del mercato e sta lavorando sul consolidamento del brand. Escludendo la Corea, la crescita del fatturato in Asia nell'esercizio 2015 è stata pari al 34% a tassi di cambio correnti.
Nelle Americhe il fatturato ha registrato una crescita del 27% a tassi di cambio costanti e del 48% a tassi di cambio correnti, grazie all'espansione in Nord America di entrambi i canali distributivi. Particolarmente significativa la crescita ottenuta in Canada, mercato in forte espansione seppur di dimensioni ancora limitate. La crescita del business in US è stata in linea con le attese del management, nonostante nel quarto trimestre il fatturato abbia risentito di un clima straordinariamente mite che ha favorito le vendite di capi più leggeri con un impatto a livello di price mix.
Il fatturato in EMEA ha conseguito un aumento del 13% a tassi di cambio costanti e del 15% a tassi di cambio correnti, grazie al significativo contributo dei mercati francese, inglese e tedesco. Molto buoni i risultati ottenuti in Francia, nonostante i tragici eventi di Parigi a novembre che hanno rallentato l'afflusso di turisti nella città. La buona performance nel Regno Unito è stata trainata sia dal canale retail che dal canale wholesale, mentre la buona crescita in Germania è riconducibile principalmente al canale retail.
Nello stesso periodo in Italia i ricavi Moncler sono cresciuti del 5% rispetto all'esercizio 2014, grazie in particolare all' ottima performance della rete di negozi a gestione diretta.
| Ricavi per canale distributivo | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | Esercizio 2015 | % | Esercizio 2014 | % | Variazione % cambi correnti |
Variazione % cambi costanti |
| Retail | 619.680 | 70,4% | 430.683 | 62,0% | +44% | +33% |
| Wholesale | 260.713 | 29,6% | 263.506 | 38,0% | -1% | -5% |
| Ricavi Consolidati | 880.393 | 100,0% | 694.189 | 100,0% | +27% | +19% |
Nel corso dell'esercizio 2015, il canale distributivo retail ha conseguito ricavi pari a Euro 619,7 milioni rispetto a Euro 430,7 milioni nell'esercizio 2014, con un incremento del 33% a tassi di cambio costanti e del 44% a tassi di cambio correnti, grazie ad una solida crescita organica ed allo sviluppo della rete di negozi monomarca a gestione diretta (Directly Operated Stores, DOS).
I ricavi dei negozi aperti da almeno 12 mesi (comp store sales) 9 sono aumentati del 6% nel 2015.
Il canale wholesale ha registrato ricavi pari a Euro 260,7 milioni rispetto a Euro 263,5 milioni nel corso dell'esercizio 2014, in calo del 5% a tassi di cambio costanti e dell'1% a tassi di cambio correnti. Tale risultato include l'effetto della conversione del business in Corea da wholesale a retail a partire dal 1 gennaio 2015. Al netto della Corea, il canale wholesale ha registrato performance stabili a tassi di cambio costanti ed una crescita del 5% a tassi di cambio correnti, grazie all'espansione in Nord America e nonostante la strategia di selezione di punti vendita soprattutto in Italia ed Europa.
9 Il dato di Comparable Store Sales Growth considera i DOS (esclusi gli outlet) aperti da almeno 52 settimane e il negozio online; esclude dal calcolo i negozi che sono stati ampliati e/o rilocati.
Prima di analizzare nel dettaglio l'andamento dei risultati operativi e netti del Gruppo, è importante ricordare che, come evidenziato nei commenti ai ricavi consolidati, una parte della crescita dell'esercizio 2015 è riconducibile alla rivalutazione di alcune importanti valute in cui opera Moncler. Poiché, invece, una parte significativa dei costi è espressa in Euro, il miglioramento dei risultati e dei margini è in parte dovuto anche a tale andamento delle valute.
Nell'esercizio 2015, il margine lordo consolidato è stato pari a Euro 654,9 milioni con un'incidenza sui ricavi del 74,4% rispetto al 72,3% dello stesso periodo del 2014. Il miglioramento del margine lordo è sostanzialmente riconducibile allo sviluppo del canale retail. L'incremento del costo del venduto è legato alla crescita dei volumi, in quanto l'andamento dei prezzi delle principali materie prime e delle sue altre componenti è stato in linea con il precedente esercizio.
Le spese di vendita sono state pari a Euro 253,5 milioni, con un'incidenza sui ricavi pari al 28,8%, rispetto al 26,4% nell'esercizio 2014. Tale variazione è riconducibile all'espansione del canale retail.
Le spese generali ed amministrative sono state pari a Euro 79,5 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 9,0%, in diminuzione rispetto al 9,5% nell'esercizio 2014, nonostante gli investimenti che il Gruppo sta facendo nella struttura organizzativa.
Le spese di pubblicità sono state pari a Euro 57,8 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 6,6%, stabile rispetto all'esercizio 2014.
L'EBITDA Adjusted10 è stato pari a Euro 300,0 milioni in crescita rispetto a Euro 232,9 milioni nell'esercizio 2014, con un'incidenza percentuale sui ricavi pari al 34,1% (33,5% nell'esercizio 2014).
L'EBIT Adjusted10 è stato pari a Euro 264,1 milioni in aumento rispetto a Euro 206,6 milioni nell'esercizio 2014, con un'incidenza percentuale sui ricavi pari al 30,0% (29,8% nel 2014).
10 Prima dei costi non ricorrenti.
Includendo i costi non ricorrenti, l'EBIT è stato pari a Euro 252,7 milioni con un'incidenza del 28,7%, sostanzialmente in linea con l'esercizio 2014 (29,0%).
I costi non ricorrenti includono costi non monetari relativi ai piani di stock options, pari a Euro 6,8 milioni (Euro 5,0 milioni nell'esercizio 2014). Includono inoltre l'aggiustamento del valore relativo alla cessione della "Divisione Altri Marchi", pari a Euro 3,0 milioni, oltre ad altri oneri accessori, prevalentemente legali, relativi alla predetta cessione.
Gli oneri finanziari sono stati pari a Euro 1,7 milioni nell'esercizio 2015, in diminuzione rispetto a Euro 6,1 milioni nell'esercizio 2014, beneficiando in entrambi gli esercizi di differenze cambio positive pari a Euro 4,0 milioni e Euro 5,8 milioni rispettivamente. Al netto di questo effetto, gli oneri finanziari dell'esercizio 2015 sono pari ad Euro 5,7 milioni, in diminuzione rispetto ad Euro 11,9 milioni nel 2014.
Le imposte sono pari a Euro 83,1 milioni con un tax rate del 33,1%.
Nell'esercizio 2015, l'utile netto è cresciuto del 29% a Euro 167,9 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 19,1%, rispetto a Euro 130,3 milioni nel 2014.
Di seguito si riporta lo schema della situazione patrimoniale e finanziaria riclassificata per gli esercizi 2015 e 2014.
| Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata riclassificata | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | 31/12/2015 | 31/12/2014 | ||||
| Immobilizzazioni immateriali | 423.596 | 414.353 | ||||
| Immobilizzazioni materiali | 102.234 | 77.254 | ||||
| Altre attività/(passività) non correnti nette | 13.671 | (14.706) | ||||
| Totale attività/(passività) non correnti nette | 539.501 | 476.901 | ||||
| Capitale circolante netto | 110.876 | 97.091 | ||||
| Altre attività/(passività) correnti nette | (43.683) | (34.041) | ||||
| Totale attività/(passività) correnti nette | 67.193 | 63.050 | ||||
| Capitale investito netto | 606.694 | 539.951 | ||||
| Indebitamento finanziario netto | 49.595 | 111.155 | ||||
| Fondo TFR e altri fondi non correnti | 10.292 | 8.222 | ||||
| Patrimonio netto | 546.807 | 420.574 | ||||
| Totale fonti | 606.694 | 539.951 |
Il capitale circolante netto è stato pari a Euro 110,9 milioni, rispetto a Euro 97,1 milioni al 31 dicembre 2014, con un'incidenza sul fatturato pari al 13%, rispetto al 14% dell'esercizio 2014.
| Capitale circolante netto | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | 31/12/2015 | 31/12/2014 | ||||
| Crediti verso clienti | 89.782 | 86.593 | ||||
| Rimanenze | 134.063 | 122.821 | ||||
| Debiti commerciali | (112.969) | (112.323) | ||||
| Capitale circolante netto | 110.876 | 97.091 | ||||
| % sui Ricavi degli ultimi dodici mesi | 13% | 14% |
Al 31 dicembre 2015, l'indebitamento finanziario netto è stato pari a Euro 49,6 milioni rispetto a Euro 111,2 milioni al 31 dicembre 2014, grazie alla buona generazione di cassa netta e nonostante gli importanti investimenti
L'indebitamento finanziario netto risulta composto come nella tabella seguente:
| Indebitamento finanziario netto | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | 31/12/2015 | 31/12/2014 | |||
| Cassa e banche | (148.603) | (123.419) | |||
| Debiti finanziari a lungo termine | 127.016 | 154.243 | |||
| Debiti finanziari a breve termine | 71.182 | 80.331 | |||
| Indebitamento finanziario netto | 49.595 | 111.155 |
Di seguito si riporta il rendiconto finanziario consolidato riclassificato per gli esercizi 2015 e 2014:
| Rendiconto finanziario consolidato riclassificato | ||
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 |
| EBITDA Adjusted | 300.027 | 232.860 |
| Variazioni del capitale circolante netto | (13.785) | (50.175) |
| Variazione degli altri crediti/(debiti) correnti e non correnti | (16.665) | 25.129 |
| Investimenti netti | (66.187) | (49.556) |
| Cash Flow della gestione operativa | 203.390 | 158.258 |
| Proventi/(Oneri) finanziari | (1.708) | (6.064) |
| Imposte sul reddito | (83.061) | (65.377) |
| Free Cash Flow | 118.621 | 86.817 |
| Dividendi pagati | (30.484) | (28.632) |
| Variazioni del patrimonio netto ed altre variazioni | (26.577) | 1.720 |
| Net Cash Flow | 61.560 | 59.905 |
| Indebitamento finanziario netto all'inizio del periodo | 111.155 | 171.060 |
| Indebitamento finanziario netto alla fine del periodo | 49.595 | 111.155 |
| Variazioni dell'indebitamento finanziario netto | 61.560 | 59.905 |
Il free cash flow, comprensivo degli investimenti netti del periodo, è stato di Euro 118,6 milioni nel corso dell'esercizio 2015, rispetto a Euro 86,8 milioni nell'esercizio precedente.
Nel corso dell'esercizio 2015, sono stati effettuati investimenti netti per Euro 66,2 milioni, rispetto a Euro 49,5 milioni nel 2014, principalmente legati allo sviluppo della rete retail. Inoltre nel corso dell'esercizio sono stati fatti importanti investimenti nell'infrastruttura IT.
Di seguito si riporta il dettaglio degli investimenti per categoria.
| Investimenti | ||
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 |
| Retail | 48.999 | 36.571 |
| Wholesale | 1.503 | 5.814 |
| Corporate | 15.685 | 7.172 |
| Investimenti netti | 66.187 | 49.557 |
| Conto economico Moncler S.p.A. | ||||
|---|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | Esercizio 2015 | % sui ricavi | Esercizio 2014 | % sui ricavi |
| Ricavi | 147.114 | 100,0% | 116.658 | 100,0% |
| Spese generali e amministrative | (14.123) | (9,6%) | (10.940) | (9,4%) |
| Spese di pubblicità | (27.439) | (18,7%) | (23.497) | (20,1%) |
| Costi non ricorrenti | (2.490) | (1,7%) | (2.023) | (1,7%) |
| EBIT | 103.062 | 70,1% | 80.198 | 68,7% |
| Proventi/(oneri) finanziari | (1.880) | (1,3%) | 7.558 | 6,5% |
| Utile ante imposte | 101.182 | 68,8% | 87.756 | 75,2% |
| Imposte sul reddito | (24.280) | (16,5%) | (23.580) | (20,2%) |
| Utile Netto | 76.902 | 52,3% | 64.176 | 55,0% |
Si riporta di seguito lo schema di conto economico della Capogruppo.
Nell'esercizio 2015 i ricavi sono pari a Euro 147,1 milioni in aumento del 26% rispetto a Euro 116,7 milioni relativi all'esercizio 2014 ed includono sostanzialmente i proventi per l'utilizzo del marchio Moncler. La crescita dei ricavi riflette l'incremento del business legato allo sviluppo del brand Moncler.
Le spese generali ed amministrative si attestano a Euro 14,1 milioni pari al 9,6% sul fatturato (9,4% l'esercizio precedente).
Le spese di pubblicità sono state pari ad Euro 27,4 milioni (Euro 23,5 milioni nel 2014) ed includono sostanzialmente i costi per eventi e comunicazione.
La voce Ricavi/(Costi) non ricorrenti è pari a Euro 2,5 milioni rispetto a Euro 2,0 milioni nel 2014 e si riferisce ai costi dei piani di stock option relativi a dipendenti, amministratori e consulenti della Capogruppo.
Gli oneri finanziari ammontano ad Euro 1,9 milioni rispetto a proventi finanziari pari a Euro 7,6 milioni nell'esercizio 2014. Si ricorda che nel 2014 Moncler ha beneficiato di un pagamento di dividendi straordinario dalla controllata Industries S.p.A. per Euro 15 milioni.
L'utile netto è pari ad Euro 76,9 milioni, in crescita del 20% rispetto ad Euro 64,2 milioni nell'esercizio 2014.
| Situazione patrimoniale e finanziaria riclassificata Moncler S.p.A. | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | 31/12/2015 | 31/12/2014 | |||
| Immobilizzazioni immateriali | 226.545 | 225.081 | |||
| Immobilizzazioni materiali | 831 | 934 | |||
| Partecipazioni | 222.534 | 220.814 | |||
| Altre attività/(passività) non correnti nette | (61.671) | (68.581) | |||
| Totale attività/(passività) non correnti nette | 388.239 | 378.248 | |||
| Capitale circolante netto | 33.471 | (15.346) | |||
| Altre attività/(passività) correnti nette | (27.831) | (22.952) | |||
| Totale attività/(passività) correnti nette | 5.640 | (38.298) | |||
| Capitale investito netto | 393.879 | 339.950 | |||
| Indebitamento finanziario netto | 69.925 | 70.806 | |||
| Fondo TFR e altri fondi non correnti | 442 | 469 | |||
| Patrimonio netto | 323.512 | 268.675 | |||
| Totale fonti | 393.879 | 339.950 |
Di seguito si riporta la situazione patrimoniale e finanziaria riclassificata della Capogruppo:
La situazione patrimoniale e finanziaria di Moncler S.p.A. riporta un patrimonio netto di Euro 323,5 milioni, rispetto ad Euro 268,7 milioni nel 2014 e un indebitamento finanziario netto di Euro 69,9 milioni rispetto ad Euro 70,8 milioni nel 2014.
La normale gestione del business e lo sviluppo della propria strategia espone Moncler a diverse tipologie di rischio che potrebbero influire negativamente sui risultati economici e sulle condizioni patrimoniali e finanziarie del Gruppo stesso.
I più importanti rischi di business sono costantemente monitorati dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e periodicamente esaminati dal Consiglio di Amministrazione, il quale ne tiene conto nello sviluppo della strategia.
Moncler opera nel settore dei beni di lusso. Tale settore è caratterizzato da un'importante correlazione tra la domanda dei beni e il livello di ricchezza, di crescita economica e di stabilità dei Paesi in cui la domanda è generata. La capacità del Gruppo di sviluppare il proprio business dipende, quindi, anche dalla situazione economica dei vari Paesi in cui esso opera.
Nonostante Moncler sia presente con le proprie attività in un numero significativo di Paesi in tutto il mondo, riducendo con ciò il rischio di un'elevata concentrazione, l'eventuale deterioramento delle condizioni economiche in uno o più mercati in cui esso opera potrebbe provocare conseguenze negative sulle vendite e sui risultati economici e finanziari.
Il settore dei beni di lusso è influenzato dai cambiamenti dei gusti e delle preferenze dei consumatori, nonchè degli stili di vita nelle diverse aree geografiche in cui esso opera. Il successo di Moncler è influenzato in maniera rilevante dall'immagine, dalla reputazione e dalla riconoscibilità del marchio stesso. Il Gruppo si adopera costantemente per mantenere ed accrescere la forza del marchio Moncler prestando attenzione alla qualità dei prodotti, al design, all'innovazione, alla comunicazione e allo sviluppo del proprio modello distributivo attraverso criteri di selettività, qualità e sostenibilità. Moncler è impegnata ad integrare valutazioni di sostenibilità nelle proprie azioni e decisioni, ritenendo la continua creazione di valore per tutti i propri stakeholder fondamentale e prioritaria per rafforzare la propria reputazione.
Qualora in futuro il Gruppo non fosse in grado, attraverso i propri prodotti e le proprie attività, di mantenere alta l'immagine, la reputazione e la riconoscibilità del proprio marchio, le vendite e i risultati economici potrebbero risentirne.
I risultati ed il successo di Moncler dipendono in misura significativa dall'abilità dei propri amministratori esecutivi e degli altri componenti del management, che hanno avuto un ruolo determinante per lo sviluppo del Gruppo e che vantano una significativa esperienza nel settore dei beni di lusso.
Nonostante Moncler ritenga di essersi dotato di una struttura operativa e dirigenziale capace di assicurare la continuità del business, qualora il rapporto in essere con alcune di queste figure professionali si interrompesse senza una tempestiva ed adeguata sostituzione, la capacità competitiva del Gruppo e le relative prospettive di crescita potrebbero risentirne con conseguenze negative sui risultati economici e finanziari del Gruppo medesimo.
Per la produzione dei propri capi Moncler si avvale di soggetti terzi indipendenti, cui sono assegnate esclusivamente le fasi di produzione del capo, mentre l'acquisto delle materie prime è gestito direttamente da Moncler. I produttori terzi operano sotto la stretta supervisione di Moncler.
Nonostante il Gruppo non dipenda in misura significativa da alcun produttore, non può escludersi che l'eventuale interruzione o cessazione per qualsiasi causa dei rapporti con tali soggetti possano influenzare in misura negativa l'attività del Gruppo con conseguenze sulle vendite e sui risultati economici.
Moncler ha in essere un controllo costante e continuo sulla propria filiera di produttori terzi al fine di assicurarsi, oltre agli elevati requisiti di qualità, il pieno rispetto, tra le altre, delle leggi sul lavoro e sull'ambiente e dei principi del proprio Codice Etico. Moncler attua "audit" presso i terzisti e presso i loro subfornitori. Purtuttavia non si può escludere il rischio che qualcuno non rispetti pienamente i contratti stipulati con Moncler.
La realizzazione dei prodotti Moncler richiede materie prime di elevata qualità, tra le quali, a titolo esemplificativo, nylon, piuma e cotone. Il prezzo delle materie prime dipende da un'ampia varietà di fattori, in larga misura non controllabili dal Gruppo e difficilmente prevedibili.
Nonostante negli ultimi anni Moncler non abbia incontrato particolari difficoltà nell'acquisto delle materie prime in misura adeguata e di qualità elevata, non si può escludere che l'insorgere di eventuali tensioni sul fronte dell'offerta possano comportare difficoltà di approvvigionamento causando un incremento di costi con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo.
Moncler adotta una stringente politica con tutti i fornitori di materie prime i quali devono rispettare chiari vincoli di qualità e di rispetto delle leggi vigenti in materia di protezione dei lavoratori, di rispetto degli animali e dell'ambiente. Relativamente al rispetto degli animali, nel 2014 Moncler ha costituito un multi-stakeholder forum che, ad inizio 2015, ha approvato il Protocollo DIST (Down Integrity System and Traceability) dedicato alla piuma a cui i fornitori si devono attenere scrupolosamente, a garanzia della tracciabilità della materia prima, del rispetto dell'animale e della più alta qualità lungo tutta la filiera.
Moncler sviluppa una parte crescente dei propri ricavi attraverso il canale retail, costituito da negozi monomarca gestiti direttamente (DOS). Il Gruppo ha dimostrato negli anni la capacità di aprire nuovi negozi nelle posizioni più prestigiose delle città più importanti del mondo e all'interno di department stores di altissimo profilo, nonostante la competizione fra gli operatori del settore dei beni di lusso per assicurarsi tali posizioni sia molto forte. Per tale motivo, non si può escludere che in futuro il Gruppo possa incontrare difficoltà nell'apertura di nuovi punti vendita, con conseguenze negative sulle prospettive di crescita del business.
Il mercato dei beni di lusso è caratterizzato da fenomeni di contraffazione dei marchi e dei prodotti.
Moncler ha effettuato importanti investimenti per l'adozione di tecnologie innovative che consentono di tracciare il prodotto lungo tutta la catena del valore per prevenire e mitigare gli effetti delle attività di contraffazione dei propri marchi e prodotti e per proteggere i propri diritti di proprietà intellettuale nei territori in cui opera. Tuttavia, non si può escludere che la presenza sul mercato di significative quantità di prodotti contraffatti possa influenzare negativamente l'immagine del marchio, con conseguenze negative sulle vendite e sui risultati economici.
Moncler opera in un contesto internazionale complesso ed è soggetto a normative e regolamenti nelle varie giurisdizioni in cui opera, che vengono costantemente monitorati, soprattutto per tutto ciò che attiene alla salute e sicurezza dei lavoratori, alla tutela dell'ambiente, alle norme sulla fabbricazione dei prodotti e sulla loro composizione, alla tutela dei consumatori, alla tutela dei diritti di proprietà industriale e intellettuale e alle norme sulla concorrenza.
L'emanazione di nuove normative o modifiche a quelle vigenti che dovessero imporre l'adozione di standard più severi, potrebbero comportare costi di adeguamento delle modalità produttive o delle caratteristiche dei prodotti o, ancora, limitare l'operatività del Gruppo con conseguenze negative sui risultati economici.
Moncler opera sui mercati internazionali anche utilizzando valute diverse dall'Euro, quali prevalentemente Yen, Dollaro USA, Renminbi e Dollaro Hong Kong. E' pertanto esposto al rischio derivante dalla fluttuazione dei tassi di cambio, nella misura pari all'ammontare della transazioni (prevalentemente ricavi) non coperte da transazioni di segno opposto espresse nella medesima valuta. Il Gruppo ha avviato nel 2014 una strategia volta alla graduale copertura dei rischi connessi all'andamento dei tassi di cambio, limitatamente ai rischi c.d. "transattivi".
Tuttavia, anche per effetto del rischio c.d. "traslativo", derivante dalla conversione in Euro dei bilanci delle società estere espressi in valuta locale, variazioni significative dei tassi di cambio possono comportare variazioni (positive o negative) sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio.
La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo è costituita da disponibilità liquide e da finanziamenti bancari espressi prevalentemente in Euro ed è soggetta al rischio di revisioni dei tassi d'interesse su tale valuta. Il Gruppo, a parziale copertura del rischio relativo a un incremento dei tassi, ha posto in essere alcune attività di copertura.
Tuttavia, eventuali fluttuazioni significative dei tassi di interesse potrebbero comportare un incremento degli oneri finanziari, con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo.
Per ulteriori informazioni, si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio.
Moncler opera nel rispetto di politiche di controllo del credito finalizzate a ridurre i rischi derivanti dalla non solvibilità dei propri clienti wholesale. Tali politiche si basano su analisi preliminari approfondite in merito all'affidabilità dei clienti e su forme di copertura assicurativa e/o modalità di pagamento garantite. Inoltre, il Gruppo non ha significative concentrazioni del credito.
Tuttavia non si può escludere che l'insorgere di situazioni di sofferenza significativa presso alcuni clienti possa comportare delle perdite sui crediti, con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo.
Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio.
Il Gruppo opera attuando attività di pianificazione finanziaria finalizzata a ridurre il rischio di liquidità. Inoltre, sulla base dell'andamento dei fabbisogni finanziari, vengono pianificate con il sistema bancario le linee di credito necessarie per far fronte a tali fabbisogni, secondo una corrispondente distinzione fra linee a breve termine e a lungo termine.
Per informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio.
Moncler S.p.A. (riferita come società "Capogruppo") adotta un modello tradizionale di governance come di seguito dettagliato:
L'assemblea degli azionisti ha nominato KPMG S.p.A. come revisore esterno del bilancio d'esercizio e consolidato per gli anni dal 2013 al 2021.
Per ogni informazione in tema di corporate governance, si rinvia alla relazione sul governo societario e gli assetti proprietari ai sensi dell'art. 123-bis del Decreto Legislativo del 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF, testo unico della finanza), pubblicata sul sito internet www.monclergroup.com, sezione "governance/documenti societari".
Il consiglio di amministrazione di Moncler S.p.A., nella riunione del 28 marzo 2014 ha approvato il "modello di organizzazione, gestione e controllo" (il Modello) ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231, recante la "disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'art.11 della legge 29 settembre 2000, n. 300". Il Modello, con riferimento alle attività considerate potenzialmente a rischio, definisce principi e strumenti di controllo e costituisce parte integrante del sistema di controllo interno unitamente al Codice Etico adottato da Moncler. Il Codice Etico esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari e delle attività aziendali a cui ogni destinatario, inclusi coloro che non appartengono alla Società (in particolare fornitori, appaltatori, consulenti, collaboratori, partner), deve uniformarsi nello svolgimento della propria attività lavorativa. Contestualmente all'adozione del Modello, il consiglio di amministrazione ha costituito l'organismo di vigilanza, al quale ha conferito i compiti di vigilanza e controllo previsti dal Decreto medesimo.
Le informazioni relative ai rapporti con parti correlate sono presentate rispettivamente nella Nota 10.1 del Bilancio consolidato e nella Nota 8.1 del Bilancio d'Esercizio.
Non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali rilevanti in termini di impatto sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo e della Capogruppo.
La società non possiede al 31 dicembre 2015 e non ha posseduto nel corso dell'esercizio, nemmeno per interposta persona o per tramite di società fiduciaria, azioni proprie ed azioni o quote di società controllanti.
In data 1 gennaio 2015 Moncler Shinsegae, joint venture a maggioranza Moncler (51%), ha rilevato da Shinsegae International i 12 negozi monomarca Moncler presenti in Corea.
Nel corso del 2014, infatti, la controllata Industries S.p.A. aveva annunciato la sottoscrizione di un contratto di joint venture con Shinsegae International, società coreana quotata alla Borsa di Seul, uno dei maggiori retailer del Paese nel segmento moda e lusso e distributore Moncler nel mercato coreano.
Tale joint venture, attiva dal 1 gennaio 2015, ha l'obiettivo di promuovere, sviluppare e gestire punti vendita Moncler nelle location più prestigiose del paese asiatico. Con il passaggio a gestione diretta anche del mercato coreano, Moncler ha realizzato la propria strategia di avere un controllo diretto in tutti i mercati presso cui opera.
L'Assemblea ordinaria ha approvato l'adozione di un piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di Performance Stock Option 2015" (il "Piano 2015") avente le caratteristiche (ivi compresi condizioni e presupposti di attuazione) riportate nella relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione e nel documento informativo sul Piano, entrambi disponibili sul sito internet della Società www.monclergroup.com, sezione governance/assemblea degli azionisti, ai quali si rimanda per ogni maggiore dettaglio.
Il Piano 2015 è destinato agli amministratori esecutivi e/o dirigenti con responsabilità strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori, inclusi i consulenti esterni, di Moncler e delle sue controllate che rivestano ruoli strategicamente rilevanti o comunque in grado di apportare un significativo contributo, nell'ottica del perseguimento degli obiettivi strategici di Moncler, individuati dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Comitato per la Remunerazione.
Il Piano 2015 prevede l'assegnazione a titolo gratuito di opzioni che consentono, alle condizioni stabilite, la successiva sottoscrizione di azioni ordinarie della Società. In particolare, ad ogni numero 1 (una) opzione assegnata corrisponde il diritto per il beneficiario di sottoscrivere numero 1 (una) azione, a fronte del pagamento alla Società del prezzo di esercizio.
In data 23 aprile 2015 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Moncler S.p.A. ha approvato il Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2014 ed ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a Euro 0,12 per azione per complessivi Euro 30 milioni, pagato il 20 maggio 2015.
In data 31 agosto 2015, attraverso la società Industries Yield S.r.l., è stata acquisita una piccola unità produttiva in Romania, operante nella confezione di capi di abbigliamento e già tra i fornitori di Moncler. Tale realtà, ad oggi non significativa, costituisce il primo passo di un progetto atto ad integrare in parte la filiera produttiva.
In data 22 settembre 2015, Marcolin e Moncler S.p.A. hanno siglato un accordo di licenza in esclusiva mondiale per il design, la produzione e distribuzione di occhiali da sole, montature da vista maschili e femminili e maschere da sci per uomo, donna e bambino a marchio Moncler.
La licenza è effettiva da gennaio 2016 sino a dicembre 2020, con possibilità di rinnovo per ulteriori 5 anni.
Nel mese di ottobre, Moncler, attraverso le sue controllate Moncler UK Ltd e Moncler USA Retail LLC, ha firmato due importanti contratti di locazione, rispettivamente per un immobile a Londra (Old Bond Street) e per un immobile a New York (Madison Avenue).
In data 2 febbraio 2016, Moncler ha avviato un programma di acquisto di azioni proprie della Società, in esecuzione della delibera assembleare del 23 aprile 2015, ai sensi degli artt. 2357, 2357-ter del codice civile. Le azioni proprie acquistate in esecuzione di tale delibera saranno impiegate in modo da consentire la costituzione di un "magazzino titoli" che potrà essere utilizzato per adempiere alle obbligazioni di consegna delle azioni derivanti da possibili programmi di distribuzione, a titolo oneroso o gratuito, di opzioni su azioni o di azioni della Società ad amministratori, dipendenti e collaboratori della Società o di società controllate.
In virtù del programma, completato in data 12 febbraio 2016, Moncler ha acquistato complessive n. 1.000.000 azioni proprie, pari allo 0,4% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di Euro 12,8 milioni.
Per l'esercizio 2016, nonostante permanga un quadro internazionale incerto, il management Moncler prevede uno scenario di ulteriore crescita, sulla base di chiare linee strategiche.
Sviluppo internazionale: Negli anni Moncler ha seguito una strategia di crescita internazionale mantenendo sempre un forte controllo sul business e un contatto diretto con il proprio cliente, sia wholesale o retail.
Attenta espansione della gamma prodotti: Il Gruppo sta attuando una selettiva espansione in categorie merceologiche complementari al proprio core business dove ha, o è in grado di raggiungere, un' elevata riconoscibilità ed un forte know-how.
Focalizzazione sul consumatore: Avere un rapporto diretto con i propri clienti, riuscire a coinvolgerli e sapere intuire le loro aspettative sono i capisaldi del rapporto che Moncler intende sviluppare con il proprio consumatore.
Rafforzamento del brand: Il brand Moncler ha un heritage unico che costituisce il suo asset principale e che ne permea tutta la strategia. Heritage, qualità, unicità, coerenza definiscono e caratterizzano ogni prodotto Moncler.
Sviluppo sostenibile del business: Da tempo il brand sta rafforzando il suo impegno verso uno sviluppo sostenibile e responsabile di lungo periodo che risponda alle aspettative degli stakeholder in un' ottica di creazione di valore condiviso.
Poichè il successo del Gruppo Moncler dipende in parte dall'immagine, dal prestigio e notorietà dei marchi ed in parte anche dalla capacità di produrre collezioni d'abbigliamento in linea con le tendenze del mercato, la società effettua attività di ricerca e sviluppo al fine di disegnare, creare e realizzare nuovi prodotti e nuove collezioni. I costi di ricerca e sviluppo sono spesati a conto economico nell'esercizio di competenza.
La riconciliazione tra il risultato ed il patrimonio netto del Gruppo alla fine del periodo ed il risultato e patrimonio netto della società controllante Moncler S.p.A. è dettagliato nella seguente tabella:
| Riconciliazione risultato e patrimonio netto società controllante e del Gruppo |
Risultato | Patrimonio netto |
Risultato | Patrimonio netto |
|---|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | 2015 | 31/12/15 | 2014 | 31/12/14 |
| Società controllante | 76.902 | 323.512 | 64.176 | 268.675 |
| Storno dividendi intragruppo | (18.795) | 0 | (31.608) | 0 |
| Risultato e patrimonio netto delle società | ||||
| consolidate al netto del valore di carico delle | 126.944 | 163.119 | 123.121 | 78.331 |
| Allocazione del maggior valore pagato | ||||
| rispetto al relativo patrimonio netto della | ||||
| società consolidata | 0 | 159.011 | 0 | 159.011 |
| Eliminazione utile intragruppo | (14.306) | (64.113) | (24.165) | (49.807) |
| Riserva di conversione | 0 | 3.581 | 0 | (637) |
| Effetto di altre scritture di consolidamento | (2.882) | (38.952) | (1.186) | (36.070) |
| Totale di pertinenza del Gruppo | 167.863 | 546.158 | 130.338 | 419.503 |
| Risultato e patrimonio netto di terzi | 47 | 649 | (229) | 1.071 |
| Totale | 167.910 | 546.807 | 130.109 | 420.574 |
Si specifica che la Società non ha sedi secondarie.
In relazione all'art.36 del Regolamento Consob n.16191 del 29/10/2007 e successive modifiche ed integrazioni, in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che rientrano nella previsione regolamentare sei società del Gruppo (Moncler Japan, Moncler Usa, Moncler Usa Retail, Moncler Asia Pacific, Moncler Shanghai, Moncler Shinsegae) e che sono state adottate le procedure adeguate per assicurare la completa ottemperanza alla predetta normativa e che sussistono le condizioni di cui al citato art. 36.
Signori Azionisti,
Vi invitiamo ad approvare il bilancio consolidato del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2015 e Vi invitiamo ad approvare il bilancio di esercizio della società Moncler S.p.A. che presenta un utile pari ad Euro 76.902.100 che Vi proponiamo di destinare come segue:
Milano, 3 marzo 2016
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Remo Ruffini
| (Euro/000) | Note | Esercizio 2015 | di cui parti correlate (nota 10.1) |
Esercizio 2014 | di cui parti correlate (nota 10.1) |
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 4.1 | 880.393 | 413 | 694.189 | 385 |
| Costo del venduto | 4.2 | (225.495) | (8.932) | (192.524) | (5.555) |
| Margine lordo | 654.898 | 501.665 | |||
| Spese di vendita | 4.3 | (253.448) | (685) | (182.966) | (650) |
| Spese generali ed amministrative | 4.4 | (79.535) | (6.139) | (66.043) | (5.375) |
| Spese di pubblicità | 4.5 | (57.847) | (46.072) | ||
| Ricavi/(Costi) non ricorrenti | 4.6 | (11.389) | (3.059) | (5.034) | (2.420) |
| Risultato operativo | 4.7 | 252.679 | 201.550 | ||
| Proventi finanziari | 4.8 | 4.267 | 6.100 | ||
| Oneri finanziari | 4.8 | (5.975) | (12.164) | ||
| Risultato ante imposte | 250.971 | 195.486 | |||
| Imposte sul reddito | 4.9 | (83.061) | (65.377) | ||
| Risultato consolidato | 167.910 | 130.109 | |||
| Risultato di pertinenza del Gruppo | 167.863 | 130.338 | |||
| Risultato di pertinenza di terzi | 47 | (229) | |||
| Utile base per azione (in Euro) | 5.15 | 0,67 | 0,52 | ||
| Utile diluito per azione (in Euro) | 5.15 | 0,67 | 0,52 |
| Conto economico complessivo consolidato | ||||
|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | Note | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 | |
| Utile (perdita) del periodo | 167.910 | 130.109 | ||
| Utili (perdite) sui derivati di copertura | 5.15 | 801 | (646) | |
| Utili (perdite) dalla conversione dei bilanci di imprese estere |
5.15 | 4.219 | 4.298 | |
| Componenti che possono essere riversati nel | ||||
| conto economico in periodi successivi | 5.020 | 3.652 | ||
| Altri utili (perdite) | 5.15 | 134 | (178) | |
| Componenti che non saranno mai riversati nel | ||||
| conto economico in periodi successivi | 134 | (178) | ||
| Totale altri utili (perdite) al netto dell'effetto fiscale | 5.154 | 3.474 | ||
| Totale utile (perdita) complessivo | 173.064 | 133.583 | ||
| Attribuibili a: | ||||
| Soci della controllante | 173.016 | 133.808 | ||
| Interessenze di pertinenza di terzi | 48 | (225) |
| Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui parti | di cui parti | ||||
| (Euro/000) | Note | 31/12/15 | correlate | 31/12/14 | correlate |
| (nota 10.1) | (nota 10.1) | ||||
| Marchi e altre immobilizzazioni immateriali, nette | 5.1 | 268.014 | 258.771 | ||
| Avviamento | 5.1 | 155.582 | 155.582 | ||
| Immobilizzazioni materiali, nette | 5.3 | 102.234 | 77.254 | ||
| Altre attività non correnti | 5.8 | 22.676 | 17.251 | ||
| Crediti per imposte anticipate | 5.4 | 65.970 | 45.968 | ||
| Attivo non corrente | 614.476 | 554.826 | |||
| Rimanenze | 5.5 | 134.063 | 122.821 | ||
| Crediti verso clienti | 5.6 | 89.782 | 7.013 | 86.593 | 1.130 |
| Crediti tributari | 5.11 | 4.155 | 5.938 | ||
| Altre attività correnti | 5.8 | 20.985 | 33.547 | ||
| Cassa e banche | 5.7 | 148.603 | 123.419 | ||
| Attivo corrente | 397.588 | 372.318 | |||
| Totale attivo | 1.012.064 | 927.144 | |||
| Capitale sociale | 5.15 | 50.025 | 50.000 | ||
| Riserva sovrapprezzo azioni | 5.15 | 108.284 | 107.040 | ||
| Altre riserve | 5.15 | 219.986 | 132.125 | ||
| Risultato netto del Gruppo | 5.15 | 167.863 | 130.338 | ||
| Capitale e riserve del Gruppo | 546.158 | 419.503 | |||
| Capitale e riserve di terzi | 649 | 1.071 | |||
| Patrimonio netto | 546.807 | 420.574 | |||
| Debiti finanziari a lungo termine | 5.14 | 127.016 | 154.243 | ||
| Fondi rischi non correnti | 5.12 | 5.688 | 3.110 | ||
| Fondi pensione e quiescenza | 5.13 | 4.604 | 5.112 | ||
| Debiti per imposte differite | 5.4 | 68.753 | 74.436 | ||
| Altre passività non correnti | 5.10 | 6.222 | 3.489 | ||
| Passivo non corrente | 212.283 | 240.390 | |||
| Debiti finanziari a breve termine | 5.14 | 71.182 | 80.331 | ||
| Debiti commerciali | 5.9 | 112.969 | 8.445 | 112.323 | 7.163 |
| Debiti tributari | 5.11 | 36.613 | 43.556 | ||
| Altre passività correnti | 5.10 | 32.210 | 2.696 | 29.970 | 1.896 |
| Passivo corrente | 252.974 | 266.180 | |||
| Totale passivo e patrimonio netto | 1.012.064 | 927.144 |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato |
Riserva | Altri utili complessivi | Altre riserve | Risultato del | Patrimonio | Totale | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | Note | Capitale sociale |
sovraprezzo azioni |
Riserva legale | Riserva di conversione |
Altri componenti |
Riserva IFRS 2 |
Riserva FTA |
Utili indivisi | periodo di Gruppo |
netto di Gruppo |
Patrimonio netto di terzi |
Patrimonio netto consolidato |
| Patrimonio netto al 01.01.2014 | 5.15 | 50.000 | 107.040 | 10.000 | (4.931) | (151) | 0 | 1.242 | 68.223 | 76.072 | 307.495 | 3.090 | 310.585 |
| Destinazione utile esercizio precedente | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 76.072 | (76.072) | 0 | 0 | 0 | |
| Variazione area di consolidamento | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 516 | 516 | |
| Dividendi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (25.000) | 0 | (25.000) | (3.632) | (28.632) | |
| Aumento capitale sociale | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Altre variazioni nel patrimonio netto | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 4.522 | 0 | (1.322) | 0 | 3.200 | 1.322 | 4.522 | |
| Variazioni delle voci di conto economico complessivo |
0 | 0 | 0 | 4.294 | (824) | 0 | 0 | 0 | 0 | 3.470 | 4 | 3.474 | |
| Risultato del periodo | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 130.338 | 130.338 | (229) | 130.109 | |
| Patrimonio netto al 31.12.2014 | 5.15 | 50.000 | 107.040 | 10.000 | (637) | (975) | 4.522 | 1.242 | 117.973 | 130.338 | 419.503 | 1.071 | 420.574 |
| Patrimonio netto al 01.01.2015 | 5.15 | 50.000 | 107.040 | 10.000 | (637) | (975) | 4.522 | 1.242 | 117.973 | 130.338 | 419.503 | 1.071 | 420.574 |
| Destinazione utile esercizio precedente | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 130.338 | (130.338) | 0 | 0 | 0 | |
| Variazione area di consolidamento | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Dividendi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (30.014) | 0 | (30.014) | (470) | (30.484) | |
| Aumento capitale sociale | 25 | 1.244 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1.269 | 0 | 1.269 | |
| Altre variazioni nel patrimonio netto | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 6.607 | (1.242) | (22.981) | 0 | (17.616) | 0 | (17.616) | |
| Variazioni delle voci di conto economico complessivo |
0 | 0 | 0 | 4.218 | 935 | 0 | 0 | 0 | 0 | 5.153 | 1 | 5.154 | |
| Risultato del periodo | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 167.863 | 167.863 | 47 | 167.910 | |
| Patrimonio netto al 31.12.2015 | 5.15 | 50.025 | 108.284 | 10.000 | 3.581 | (40) | 11.129 | 0 | 195.316 | 167.863 | 546.158 | 649 | 546.807 |
| Prospetto di rendiconto finanziario consolidato | Esercizio 2015 |
di cui parti correlate |
Esercizio 2014 |
di cui parti correlate |
|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | ||||
| Flusso di cassa della gestione operativa | ||||
| Risultato consolidato | 167.910 | 130.109 | ||
| Ammortamenti immobilizzazioni | 35.959 | 26.276 | ||
| Costi (Ricavi) finanziari, netti | 1.708 | 11.846 | ||
| Altri costi (ricavi) non monetari | 6.607 | 4.522 | ||
| Imposte dell'esercizio | 83.061 | 65.377 | ||
| Variazione delle rimanenze - (Incremento)/Decremento | (14.859) | (45.597) | ||
| Variazione dei crediti commerciali - (Incremento)/Decremento | 10.596 | (5.883) | (10.072) | 1.393 |
| Variazione dei debiti commerciali - Incremento/(Decremento) | (2.931) | 1.282 | 5.246 | (16.595) |
| Variazione degli altri crediti/debiti correnti | 11.778 | 800 | 8.516 | 885 |
| Flusso di cassa generato/(assorbito) dalla gestione operativa | 299.829 | 196.223 | ||
| Interessi ed altri oneri pagati | (4.108) | (9.950) | ||
| Interessi ricevuti | 284 | 318 | ||
| Imposte e tasse pagate | (114.432) | (39.289) | ||
| Variazione degli altri crediti/debiti non correnti | 314 | (5.607) | ||
| Flusso di cassa netto della gestione operativa (a) | 181.887 | 141.695 | ||
| Flusso di cassa della gestione degli investimenti | ||||
| Acquisto di immobilizzazioni materiali ed immateriali | (67.657) | (50.216) | ||
| Vendita di immobilizzazioni materiali ed immateriali | 1.470 | 659 | ||
| Flusso di cassa netto della gestione degli investimenti (b) | (66.187) | (49.557) | ||
| Flusso di cassa della gestione dei finanziamenti | ||||
| Rimborso di finanziamenti | (69.653) | (171.736) | ||
| Accensione di nuovi finanziamenti | 37.781 | 155.075 | ||
| Variazioni dei finanziamenti a breve termine, diversi dai finanziamenti bancari | 0 | 0 | ||
| Variazione dei debiti finanziari a breve | (29.365) | (26.778) | ||
| Dividendi pagati ai soci della controllante | (30.014) | (25.000) | ||
| Dividendi pagati ai soci di minoranza delle società controllate | (470) | (3.632) | ||
| Aumento capitale | 1.269 | 0 | ||
| Altre variazioni del patrimonio netto | 2.223 | 3.057 | ||
| Flusso di cassa netto della gestione finanziaria (c) | (88.229) | (69.014) | ||
| Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre disponibilità finanziarie | 27.471 | 23.124 | ||
| Cassa e altre disponibilità finanziarie all'inizio del periodo | 122.400 | 99.276 | ||
| Effetto della variazione dei tassi di cambio | (3.790) | 0 | ||
| Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre disponibilità finanziarie | 27.471 | 23.124 | ||
| Cassa e altre disponibilità finanziarie alla fine del periodo | 146.081 | 122.400 |
Per il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A.
Il Presidente Remo Ruffini
La società Capogruppo Moncler S.p.A. è una società costituita e domiciliata in Italia. L'indirizzo della sede legale è Via Stendhal 47 Milano, Italia e il numero di registrazione è 04642290961.
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 comprende la società Capogruppo e le società controllate (successivamente riferito come il "Gruppo").
Ad oggi, le principali attività del Gruppo sono lo studio, il disegno, la produzione e la distribuzione di abiti per uomo, donna e bambino e di accessori correlati con il marchio di proprietà Moncler.
Il bilancio consolidato 2015 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").
Il bilancio consolidato include il conto economico consolidato, il conto economico complessivo, il prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il rendiconto finanziario consolidato e le note al bilancio consolidato.
Il Gruppo presenta il conto economico per destinazione, forma ritenuta più rappresentativa in relazione al tipo di attività svolta. La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business.
Con riferimento al prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, è stata adottata una forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto previsto dal paragrafo 60 e seguenti dello IAS 1.
Per il rendiconto finanziario è stato adottato il metodo di rappresentazione indiretto.
Secondo quanto previsto dallo IAS 24 nei paragrafi successivi si evidenziano i rapporti con parti correlate con il Gruppo e le loro incidenze, se significative, sulla situazione patrimonialefinanziaria, economica e sui flussi finanziari.
Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, con eccezione della valutazione di alcuni strumenti finanziari (derivati) come richiesto dallo IAS 39, nonché sul presupposto della continuità aziendale.
Il bilancio consolidato è presentato in Euro migliaia, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente.
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione a loro apportate sono riflesse a conto economico del periodo in cui avviene la revisione della stima nel caso in cui la revisione stessa abbia effetti solo su tale periodo, od anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.
Nel caso in cui le stime della Direzione possano avere un effetto significativo sui valori rilevati nel bilancio consolidato o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio, i successivi paragrafi delle Note esplicative al bilancio includono le informazioni rilevanti a cui le stime si riferiscono.
Le stime si riferiscono principalmente alle seguenti voci di bilancio:
Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali incluso l'avviamento e le altre attività finanziarie.
Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale.
Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo rileva una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani aziendali e di Gruppo.
Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite potenziali relative al portafoglio di crediti verso la clientela finale. La stima del fondo svalutazione crediti è basata sulle perdite attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'attento monitoraggio degli scaduti e della qualità del credito in base alle condizioni economiche e di mercato.
Il Gruppo produce e vende principalmente capi d'abbigliamento che sono soggetti a modifiche nel gusto della clientela ed al trend nel mondo della moda. Il fondo svalutazione magazzino riflette pertanto la stima del management circa le perdite di valore attese sui capi delle collezioni di stagioni passate, tenendo in considerazione la capacità di vendere i capi stessi attraverso i diversi canali distributivi in cui opera il Gruppo.
Il Gruppo è soggetto a imposte in numerosi paesi e alcune stime si rendono necessarie al fine di determinare le imposte in ciascuna giurisdizione. Il Gruppo riconosce attività per imposte anticipate fino al valore per cui ne ritiene probabile il recupero negli esercizi futuri ed in un arco temporale compatibile con l'orizzonte temporale implicito nelle stime del management.
Il Gruppo può essere soggetto a contenziosi legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Le cause ed i contenziosi contro il Gruppo sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascun contenzioso, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale. Il Gruppo rileva una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.
I principi contabili di seguito indicati sono stati utilizzati coerentemente per l'anno 2015 ed il periodo comparativo.
Il bilancio consolidato di Gruppo è composto dal bilancio della società Capogruppo e da quello delle società controllate, nelle quali la Capogruppo detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto e sulle quali esercita il controllo o dalle quali è in grado di ottenere benefici in virtù del suo potere di governarne le politiche finanziarie ed operative.
I bilanci delle società controllate consolidate sono predisposti con riferimento allo stesso periodo temporale ed utilizzando gli stessi principi contabili della Capogruppo.
I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui il Gruppo assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. Qualora il Gruppo abbia perso il controllo della società controllata, il bilancio consolidato include il risultato della controllata in proporzione al periodo durante il quale ha esercitato il controllo. La quota del capitale e delle riserve di pertinenza di terzi nelle controllate e la quota di pertinenza di terzi dell'utile o perdita d'esercizio delle controllate consolidate sono identificate separatamente nella situazione patrimoniale-finanziaria e nel conto economico consolidati. Le variazioni delle quote di possesso di controllate che non comportano perdita di controllo o che rappresentano incrementi successivi all'acquisizione del controllo sono iscritte fra le variazioni di patrimonio netto.
Nella preparazione del bilancio consolidato sono eliminati tutti gli effetti ed i saldi derivanti da operazioni tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo.
Le partecipazioni in imprese collegate sono inizialmente iscritte al costo sostenuto per l'acquisizione e poi valutate col metodo del patrimonio netto. La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo.
Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna società appartenente al Gruppo sono indicati utilizzando la valuta corrente del paese in cui la società svolge la propria attività.
Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall'estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell'esercizio o in bilanci precedenti.
Tutte le attività e le passività di società estere espresse in moneta diversa dall'Euro che rientrano nell'area di consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio. Proventi e costi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio in quanto ritenuto ragionevolmente rappresentativo del cambio effettivo. Le differenze cambio di conversione risultanti dall'applicazione di questo metodo rappresentano una voce specifica del conto economico complessivo e sono incluse come voce di patrimonio netto sotto la voce riserva di conversione, fino alla cessione della partecipazione stessa. L'avviamento e gli adeguamenti al fair value generati dall'acquisizione delle società estere sono rilevati nella relativa valuta e sono convertiti utilizzando il tasso di cambio di fine periodo.
I principali tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro dei bilanci del 2015 e del 2014 delle società estere sono stati i seguenti:
| Cambio medio | Cambio puntuale | |||
|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2015 | Esercizio 2014 Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 | |||
| CHF | 1,067860 | 1,214620 | 1,083500 | 1,202400 |
| CNY | 6,973330 | 8,185750 | 7,060800 | 7,535800 |
| CZK | 27,279200 | 27,535900 | 27,023000 | 27,735000 |
| DKK | 7,458700 | 7,454820 | 7,462600 | 7,445300 |
| GBP | 0,725850 | 0,806120 | 0,733950 | 0,778900 |
| HKD | 8,601410 | 10,302500 | 8,437600 | 9,417000 |
| HUF | 309,996000 | 308,706000 | 315,980000 | 315,540000 |
| JPY | 134,314000 | 140,306000 | 131,070000 | 145,230000 |
| USD | 1,109510 | 1,328500 | 1,088700 | 1,214100 |
| TRY | 3,025460 | 2,906500 | 3,176500 | 2,832000 |
| BRL | 3,700440 | 3,121130 | 4,311700 | 3,220700 |
| RUB | 68,072000 | 50,951800 | 80,673600 | 72,337000 |
| TWD | 35,250100 | 40,249900 | 35,790800 | 38,413300 |
| CAD | 1,418560 | 1,466140 | 1,511600 | 1,406300 |
| PLN | 4,184120 | 4,211200 | 4,263900 | 4,273200 |
| KRW | 1.256,540000 | 1.398,140000 | 1.280,780000 | 1.324,800000 |
| MOP | 8,859870 | n/a | 8,691862 | n/a |
| SGD | 1,525490 | n/a | 1,541700 | n/a |
| AED | 4,073340 | n/a | 3,996618 | n/a |
| RON | 4,448760 | n/a | 4,524000 | n/a |
Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisizione ("acquisition method").
Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.
L'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa. Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.
Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.
Le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione sono classificate come attività destinate alla vendita quando il loro valore è recuperabile principalmente attraverso una transazione di vendita ed essa è ritenuta probabile. In tal caso vengono valutate al minor tra valore contabile e valore equo (fair value) al netto dei costi di vendita se il loro valore è recuperabile principalmente attraverso la vendita più che attraverso il loro uso continuato.
Le attività operative cessate (discontinued operations) sono attività che:
• rappresentano una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
Nel conto economico, le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti dell'IFRS 5 per essere definiti come "discontinued operations", vengono presentati in un'unica voce che include sia gli utili e le perdite, che le minusvalenze ovvero le plusvalenze da cessione ed il relativo effetto fiscale. Il periodo comparativo viene conseguentemente ripresentato come richiesto dall'IFRS 5.
Per quanto riguarda la situazione patrimoniale e finanziaria, le attività non correnti destinate alla vendita ed i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti previsti dall'IFRS 5 vengono riclassificati tra le attività e le passività correnti nell'esercizio in cui tali requisiti si manifestano. L'esercizio comparativo non viene ripresentato o riclassificato.
Immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, non rivalutato al netto dell'ammontare cumulato degli ammortamenti e delle perdite di valore ("impairment"). Il costo include il prezzo pagato per l'acquisto e tutti i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni utili al suo utilizzo.
L'ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata degli immobili, impianti e macchinari come riportato in tabella:
| Categoria | Periodo |
|---|---|
| Terreni | Non ammortizzati |
| Fabbricati | Da 25 a 33 anni |
| Impianti e macchinari | Da 8 a 12 anni |
| Mobili e arredi | Da 5 a 10 anni |
| Macchinari elettronici d'ufficio | Da 3 a 5 anni |
| Migliorie su beni di terzi | Minore tra il contratto di affitto e la vita utile della miglioria |
| In dipendenza delle condizioni di mercato e generalmente entro la vita utile attesa del bene di | |
| Altre immobilizzazioni materiali | riferimento |
I beni acquisiti in leasing sono ammortizzati nel minore tra il periodo del leasing e la loro vita utile a meno che non sia ragionevolmente certo che il Gruppo otterrà la proprietà del bene alla fine del periodo contrattuale.
Il periodo di ammortamento è rivisto in ciascun esercizio e corretto se necessario in base alle mutate condizioni economiche del bene.
L'utile o la perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari rappresenta la differenza tra il ricavo ed il valore netto del bene alla data della cessione. Le cessioni sono contabilizzate quando l'operazione è definitiva o non più soggetta a condizioni che posticipano gli effetti del trasferimento della proprietà.
L'avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, così come definito al precedente paragrafo "Aggregazioni aziendali".
L'avviamento è trattato come un'attività a vita utile indefinita e pertanto non è ammortizzato ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.
In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto di non applicare l'IFRS 3 - Aggregazioni di imprese in modo retroattivo alle acquisizioni di aziende avvenute antecedentemente alla data di transizione (1 gennaio 2009); di conseguenza, l'avviamento generato su acquisizioni antecedenti la data di transizione agli IFRS è stato mantenuto al precedente valore determinato secondo i principi contabili italiani, previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore.
Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.7 "Perdita di valore delle attività non finanziarie".
I marchi separatamente acquisiti sono iscritti al costo storico di acquisto. I marchi acquisiti a seguito di una "business combination" sono iscritti al valore equo determinato alla data dell'operazione di aggregazione aziendale.
I marchi sono trattati come un'attività a vita utile indefinita e dopo la rilevazione iniziale sono valutati al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate. I marchi non sono ammortizzati ma vengono sottoposti annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore.
Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.7 "Perdita di valore delle attività non finanziarie".
I diritti di licenza sono iscritti come attività immateriali e sono ammortizzati a quote costanti sulla vita utile stimata, determinata per ogni singola licenza sulla base dei termini contrattuali.
I Key money pagati per l'apertura di negozi diretti DOS sono considerati come costi di buonuscita riferiti ad un contratto di locazione immobiliare e sono generalmente attività a vita utile definita determinata sul periodo del contratto sottostante. In certe circostanze, i Key money hanno una vita utile indefinita per il fatto che in alcune giurisdizioni esistono delle protezioni legali o altrimenti è una pratica comune nel mercato di riferimento di ricevere un rimborso alla fine del contratto di locazione. In questo specifico caso che deve essere supportato da adeguate ragioni, i Key money non sono ammortizzati ma sottoposti a verifica periodica, almeno annuale, per identificare eventuali riduzioni di valore (come riferito nel paragrafo relativo alle perdite di valore di attività non finanziarie).
Software (incluse le licenze e i costi separatamente identificabili come costi di sviluppo esterno) sono iscritti come attività immateriali al prezzo di acquisto inclusi i costi direttamente attribuibili per predisporre il bene immateriale ad essere pronto per l'utilizzo. I Software e le Altre attività immateriali acquisite dal Gruppo che hanno una vita utile definita sono valutate al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite di valore accumulate.
L'ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita è determinato a quote costanti sulla vita stimata residua come definito in tabella:
| Categoria | Periodo |
|---|---|
| Licenze | In base alle condizioni di mercato all'interno del periodo contrattuale di licenza o ai limiti legali per l'utilizzo della licenza stessa |
| Key money | In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo contrattuale della locazione |
| Software | Da 3 a 5 anni |
| Altre immobilizzazioni immateriali In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo in cui si esercita il controllo dell'attività |
Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali a vita utile definita e degli Immobili, impianti e macchinari, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.
L'avviamento e le attività immateriali con vita utile indefinita sono sottoposti a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività o l'avviamento possano aver subito una perdita durevole di valore.
Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui il bene appartiene. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'attività il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.
Ad eccezione delle perdite di valore contabilizzate sull'avviamento, quando vengono meno le circostanze che hanno determinato la perdita, il valore contabile dell'attività è incrementato fino al valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.
I beni in leasing dove il Gruppo acquisisce sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà sono classificati come leasing finanziari. Alla data iniziale della rilevazione i beni in leasing sono iscritti al minore tra il valore equo ed il valore attuale dei futuri canoni di leasing. Successivamente alla data della prima rilevazione, i beni sono contabilizzati in base agli stessi principi applicabili ai beni materiali.
Tutti i beni acquisiti sulla base di un contratto di leasing (i.e. contratto di affitto) che non siano riconducibili al leasing finanziario non sono capitalizzati come beni materiali ma il relativo canone di utilizzo è contabilizzato come costi dell'esercizio. Il Gruppo è locatario di beni immobili i cui costi sono iscritti in bilancio a quote costanti lungo la durata dei contratti di riferimento. Ulteriori costi che sono condizionati e determinati sulla base dei ricavi conseguiti nello specifico punto vendita, sono contabilizzati per competenza durante il periodo contrattuale.
Le rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono valutate al minore tra il costo medio ponderato di produzione o di acquisto ed il valore netto di realizzo. Il costo medio include i costi diretti dei materiali e del lavoro ed una quota di costi indiretti calcolata in proporzione alla normale capacità produttiva.
Il fondo svalutazione per materie prime e prodotti finiti è calcolato per ricondurre il costo al valore netto di realizzo sulla base di stime che tengono conto dell'anzianità della stagione produttiva e della possibilità di utilizzare la materia prima in produzione e di vendere i prodotti finiti attraverso i diversi canali distributivi (outlet e stock).
Gli strumenti finanziari sono iscritti al "fair value" quando la società diviene parte di un'obbligazione contrattuale in relazione allo strumento finanziario.
Gli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo consistono principalmente nelle voci di bilancio relative a cassa e disponibilità bancarie, crediti e debiti commerciali, crediti e debiti finanziari, altre attività e passività finanziarie correnti e non correnti e gli strumenti derivati.
Le disponibilità e mezzi equivalenti includono i depositi bancari, le quote di fondi di liquidità ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. I conti correnti passivi sono iscritti tra le passività finanziarie nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria di Gruppo.
I crediti commerciali e gli altri crediti che derivano dalla fornitura di disponibilità finanziarie, di beni o di servizi da parte del Gruppo a soggetti terzi sono classificati nelle attività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio con riferimento ai crediti non commerciali.
I crediti finanziari correnti e non correnti, gli altri crediti correnti e non correnti ed i crediti commerciali ad eccezione delle attività derivanti da strumenti finanziari derivati, sono valutati, se hanno una scadenza prefissata, al costo ammortizzato calcolato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.
Vengono regolarmente effettuate valutazioni ("impairment test") al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che le attività finanziarie prese singolarmente o nell'ambito di un gruppo di attività, possano aver subito una riduzione di valore. Se esistono tali evidenze, la perdita di valore è rilevata come costo nel conto economico del periodo.
I debiti commerciali e gli altri debiti che sorgono all'acquisto da un fornitore terzo di denaro, beni o servizi sono classificati tra le passività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio con riferimento ai debiti non commerciali.
I debiti finanziari correnti e non correnti, le altre passività correnti e non correnti ed i debiti commerciali sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value normalmente
rappresentato dal costo dell'operazione che le origina, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamente, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, tutti le passività finanziarie sono iscritte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting.
Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell'hedge accounting solo quando, all'inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l'efficacia può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.
Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value ("Fair value hedge") di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.
Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un'attività o di una passività iscritta in bilancio o di un'operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel patrimonio netto (come componente del conto economico complessivo). L'utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico in correlazione con la rilevazione degli effetti economici dell'operazione coperta. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati e sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico.
Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.
I benefici correnti ai dipendenti che afferiscono ai salari e stipendi, ai contributi sociali e previdenziali, alle ferie maturate e non godute entro dodici mesi dalla data del bilancio ed altri fringe-benefits derivanti dal rapporto di lavoro sono riconosciuti nell'esercizio in cui il servizio è reso.
I benefici che saranno corrisposti ai dipendenti al termine del contratto di lavoro attraverso piani pensionistici a benefici definiti o a contribuzione definita sono contabilizzati lungo tutto l'arco temporale in cui il dipendente presta il proprio servizio ("vesting period").
I piani a benefici definiti sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dai dipendenti nel corso di un predeterminato periodo di servizio.
L'obbligazione della società di finanziare i fondi per piani a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). Il valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali viene contabilizzato interamente nel conto economico complessivo nell'esercizio in cui maturano.
La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria a fronte di piani a benefici definiti, rappresenta il valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti.
I pagamenti relativi ai piani a contribuzione definita effettuati dalle società del Gruppo sono rilevati a conto economico come costo quando sostenuti.
I dipendenti delle società italiane appartenenti al Gruppo beneficiano di piani a benefici definiti. Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.
Il Gruppo rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, a fronte di un evento passato, quando è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa.
Il Gruppo rileva un fondo per ristrutturazioni quando è stato approvato un dettagliato programma formale per la ristrutturazione e la ristrutturazione è iniziata o è stata comunicata pubblicamente. Le perdite operative future non sono oggetto di accantonamento.
Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.
Il fair value alla data di assegnazione degli incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale concessi ai dipendenti viene rilevato solitamente tra i costi, con un corrispondente aumento del patrimonio netto, lungo il periodo durante il quale i dipendenti ottengono il diritto agli incentivi. L'importo rilevato come costo viene rettificato per riflettere il numero effettivo di incentivi per i quali sono maturate le condizioni di permanenza in servizio e di conseguimento di risultati non di mercato, affinché l'importo finale rilevato come costo si basi sul numero di incentivi che soddisfano le suddette condizioni alla data di maturazione. Nel caso di incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni le cui condizioni non sono da considerarsi di maturazione, il fair value alla data di assegnazione del pagamento basato su azioni viene valutato al fine di riflettere tali condizioni. Con riferimento alle condizioni di non maturazione, le eventuali differenze tra le ipotesi previste alla data di assegnazione e quelle effettive non produrranno alcun impatto in bilancio.
Il fair value dell'importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolati per cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante il quale i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna data di chiusura dell'esercizio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni. Le eventuali variazioni del fair value della passività sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.
I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla società affluiranno i benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono rappresentati al netto di eventuali poste rettificative (resi, sconti ed abbuoni) e non includono l'imposta sul valore aggiunto ed ogni altra tassa relativa alla vendita.
Le vendite del canale wholesale sono riconosciute alla spedizione del prodotto finito al cliente finale poiché tale momento riflette il passaggio di proprietà con i suoi rischi e benefici. L'accantonamento per resi e sconti è stimato sulla base delle previsioni future, tenuto conto dell'andamento storico del fenomeno.
Le vendite del canale retail sono riconosciute alla data della cessione diretta del bene al cliente finale.
I ricavi per royalties sono riconosciuti per competenza sulla base dei termini e degli ammontari previsti nel contratto di licenza, generalmente in base ai volumi di vendita.
Gli oneri finanziari per interessi sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle attività e passività finanziarie, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
Le imposte iscritte a conto economico rappresentano l'ammontare per imposte correnti sul reddito e per imposte differite.
L'onere per imposte sul reddito, di competenza dell'esercizio, è determinato in base alla normativa vigente. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.
Le imposte differite passive e le imposte anticipate sono determinate sulla base di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori dell'attivo e del passivo del bilancio ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione.
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le attività e passività per imposte differite non sono attualizzate.
Le imposte anticipate sulle perdite fiscali nonché sulle differenze temporanee sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possono essere recuperate.
Il Gruppo presenta l'utile base e diluito per azione, relativamente alle proprie azioni. L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile ai possessori di azioni della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione nell'esercizio rettificata per tener conto delle eventuali azioni proprie possedute. L'utile diluito per azione è calcolato rettificando l'utile o la perdita attribuibile ai possessori di azioni, nonché la media ponderata
delle azioni in circolazione, come sopra definita, per tener conto degli effetti di tutte le potenziali azioni con effetto diluitivo.
Ai fini dell'IFRS 8 "Operating segments", l'attività svolta dal Gruppo è identificabile in un unico segmento operativo in esercizio riferito al business Moncler.
L'IFRS 13 rappresenta un'unica fonte di riferimento per la valutazione al fair value e per la relativa informativa quando tale valutazione è richiesta o consentita da altri principi contabili. Nello specifico, il principio riunisce la definizione di fair value stabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Inoltre, il nuovo principio sostituisce e amplia l'informativa di bilancio richiesta relativamente alle valutazioni al fair value dagli altri principi contabili, compreso l'IFRS 7.
L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. I livelli previsti, esposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2015
In data 20 maggio 2013, lo IASB ha emesso l'IFRIC 21, un'interpretazione dello IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali. L'interpretazione fornisce chiarimenti sulla rilevazione delle passività per il pagamento di tributi diversi dalle imposte sul reddito. L'IFRIC 21 deve essere applicato per gli esercizi che hanno inizio dal 17 giugno 2014 (a seguito dell'omologazione dell'UE).
Questo documento introduce modifiche all'IFRS 1 – Prima adozione degli International Financial Reporting Standards (specificazioni sull'applicazione anticipata dei documenti emessi dallo IASB in sede di "first time adoption"), IFRS 3 – Aggregazioni aziendali (chiarimenti sul fatto che tale principio non si applica alle Joint operation), IFRS 13 – Valutazione del fair value (introduzione dell'estensione dell'eccezione prevista dall'IFRS 13 per la misurazione al fair value su base netta di un portafoglio di attività e passività), IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari e IAS 40 – Investimenti immobiliari (chiarimenti sull'interrelazione fra IAS 40 e IFRS 3 relativamente all'acquisizione di un investimento immobiliare).
Tali principi non hanno avuto impatti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo.
Principi contabili ed emendamenti non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo
Questo documento introduce modifiche all'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni (nuove definizioni di condizione di maturazione e di condizione di mercato ed aggiunte le ulteriori definizioni di condizione di conseguimento di risultati e condizione di permanenza in servizio), IFRS 3 – Aggregazioni aziendali (chiarimenti su alcuni aspetti legati alla classificazione e valutazione di un corrispettivo potenziale, c.d. contingent consideration, con conseguenti modifiche allo IAS 39 e lo IAS 37), IFRS 8 – Settori operativi (introdotti nuovi obblighi informativi sull'aggregazione dei settori e chiarimenti sulla riconciliazione del totale delle attività di settore), IFRS 13 – Valutazione del fair value (chiarimenti su crediti e debiti a breve termine sprovvisti di un tasso di interesse prestabilito), IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 -Attività immateriali (chiarimento che, in caso di applicazione del modello della rideterminazione del valore, le rettifiche sull'ammortamento cumulato non sono sempre proporzionali alla rettifica del valore contabile lordo) e IAS 24 - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (chiarimenti su entità dirigenti, c.d. management entities, e relativa informativa richiesta).
Queste modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che iniziano dopo l'1 febbraio 2015 (a seguito dell'omologazione dell'UE).
La presente modifica allo IAS 19 ha la finalità di permettere una semplificazione nella contabilizzazione dei piani a benefici definiti, nel caso in cui le contribuzioni dei dipendenti o di terzi soggetti rispettino determinati requisiti.
Tale modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dopo l'1 febbraio 2015 (a seguito dell'omologazione dell'UE).
Questa modifica all'IFRS 11 chiarisce il metodo di contabilizzazione per l'acquisizione di interessenze in attività a controllo congiunto che costituisce un business.
La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.
Questa modifica introduce la possibilità di contabilizzare le piante fruttifere secondo lo IAS 16 piuttosto che secondo lo IAS 41. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.
Questo documento chiarisce che i metodi di ammortamento basati sulla generazione dei ricavi non sono appropriati perché questi ultimi riflettono altri fattori oltre l'uso delle immobilizzazioni.
Lo IASB ha chiarito che tali metodi di ammortamento sono inappropriati anche per le immobilizzazioni immateriali, salvo prova contraria ammessa in alcuni casi. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.
A settembre del 2014 lo IASB ha introdotto modifiche principalmente con riferimento all'IFRS 5 - Non-current assets held for sale and discontinued operations, a proposito del cambio del metodo di dismissione, all'IFRS 7 - Financial Instruments: Disclosures, a proposito di contratto di servizi, allo IAS 19 - Employee Benefits, a proposito della determinazione del tasso di attualizzazione. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.
La modifica chiarisce che il concetto di materialità deve essere riferita al bilancio nel suo complesso e che l'inclusione di informazioni non materiali può ridurre l'utilità delle informazioni di bilancio. Nel fare tale valutazione deve essere utilizzato il giudizio professionale. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.
Questo documento introduce la facoltà di utilizzare il metodo del patrimonio netto anche nel bilancio separato. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.
Alla data del presente Bilancio, inoltre, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi contabili ed emendamenti:
| Titolo documento | Data emissione da parte dello IASB |
Data di entrata in vigore del documento IASB |
|---|---|---|
| Standards | ||
| IFRS 9 Financial Instruments | luglio 2014 | 1° gennaio 2018 |
| IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts | gennaio 2014 | 1° gennaio 2016 |
| IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers (including amendments to effective date issed in September 2015) |
maggio 2014 | 1° gennaio 2018 |
| IFRS 16 Leases | gennaio 2016 | 1° gennaio 2019 |
| Amendments | ||
| Amendments to IFRS 10 and IAS 28 (2011): Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (including amendment to effective date issued in December 2015) |
settembre 2014 | Non definita |
| Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28: Investment Entities: Applying the Consolidation Exception |
dicembre 2014 | 1° gennaio 2016 |
| Amendments to IAS 12: Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses |
gennaio 2016 | 1° gennaio 2017 |
| Amendments to IAS 7: Disclosure Initiative | gennaio 2016 | 1° gennaio 2017 |
Il Gruppo adotterà tali nuovi principi ed emendamenti, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti sul bilancio consolidato, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.
Al 31 dicembre 2015 il bilancio consolidato del Gruppo Moncler comprende la società Capogruppo Moncler S.p.A. e 31 società controllate come riportato in dettaglio nella tabella allegata:
| Partecipazioni in società controllate | Sede legale | Capitale sociale | Valuta | % di possesso |
Società controllante |
|---|---|---|---|---|---|
| Moncler S.p.A. | Milano (Italia) | 50.024.892 EUR | |||
| Industries S.p.A. | Milano (Italia) | 15.000.000 EUR | 100,00% Moncler S.p.A. | ||
| Moncler Enfant S.r.l. | Milano (Italia) | 200.000 EUR | 50,10% Industries S.p.A. | ||
| Industries Textilvertrieb GmbH | Monaco (Germania) | 700.000 EUR | 100,00% Industries S.p.A. | ||
| Moncler España S.L. | Madrid (Spagna) | 50.000 EUR | 100,00% Industries S.p.A. | ||
| Moncler Asia Pacific Ltd | Hong Kong (Cina) | 300.000 HKD | 99,99% Industries S.p.A. | ||
| Moncler France S.à.r.l. | Parigi (Francia) | 8.000.000 EUR | 100,00% Industries S.p.A. | ||
| Moncler USA Inc | New York (USA) | 1.000 USD | 100,00% Industries S.p.A. | ||
| Moncler UK Ltd | Londra (Regno Unito) | 2.000.000 GBP | 100,00% Industries S.p.A. | ||
| Moncler Japan Corporation (*) | Tokyo (Giappone) | 195.050.000 JPY | 51,00% Industries S.p.A. | ||
| Moncler Shanghai Commercial Co. Ltd | Shanghai (Cina) | 31.797.714 CNY | 100,00% Industries S.p.A. | ||
| Moncler Suisse SA | Chiasso (Svizzera) | 3.000.000 CHF | 100,00% Industries S.p.A. | ||
| Ciolina Moncler SA | Berna (Svizzera) | 100.000 CHF | 51,00% Moncler Suisse SA | ||
| Moncler Belgium S.p.r.l. | Bruxelles (Belgio) | 500.000 EUR | 100,00% Industries S.p.A. | ||
| Moncler Denmark ApS | Copenhagen (Danimarca) | 2.465.000 DKK | 100,00% Industries S.p.A. | ||
| Moncler Holland B.V. | Amsterdam (Olanda) | 18.000 EUR | 100,00% Industries S.p.A. | ||
| Moncler Hungary KFT | Budapest (Ungheria) | 150.000.000 HUF | 100,00% Industries S.p.A. | ||
| Moncler CZ S.r.o. | Praga (Repubblica Ceca) | 1.000.000 CZK | 100,00% Industries S.p.A. | ||
| Moncler Lunettes S.r.l. | Milano (Italia) | 300.000 EUR | 51,00% Moncler S.p.A. | ||
| Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil Ticaret Ltd. Sti. (*) | Istanbul (Turchia) | 50.000 TRY | 51,00% Industries S.p.A. | ||
| Moncler Sylt Gmbh (*) | Hamm (Germania) | 100.000 EUR | 51,00% Industries Textilvertrieb GmbH | ||
| Moncler Rus LLC | Mosca (Russia) | 220.000.000 RUB | 99,99% | Industries S.p.A. | |
| 0,01% | Moncler Suisse SA | ||||
| Moncler Brasil Comércio de moda e acessòrios Ltda. San Paolo (Brasile) | 6.280.000 BRL | 95,00% | Moncler USA Inc | ||
| 5,00% | Industries S.p.A. | ||||
| Moncler Taiwan Limited | Taipei (Cina) | 10.000.000 TWD | 100,00% Industries S.p.A. | ||
| Moncler Canada Ltd | Vancouver (Canada) | 1.000 CAD | 100,00% Industries S.p.A. | ||
| Moncler Prague s.r.o. | Praga (Repubblica Ceca) | 200.000 CZK | 100,00% Industries S.p.A. | ||
| White Tech Sp.zo.o. | Katowice (Polonia) | 369.000 PLD | 70,00% Industries S.p.A. | ||
| Moncler Shinsegae Inc. (*) | Seoul (Corea del Sud) | 5.000.000.000 KRW | 51,00% Industries S.p.A. | ||
| Moncler Middle East FZ-LLC | Dubai (Emirati Arabi Uniti) | 50.000 AED | 100,00% Industries S.p.A. | ||
| Moncler USA Retail LLC | New York (USA) | 15.000.000 USD | 100,00% Moncler USA Inc | ||
| Moncler Singapore PTE, Limited | Singapore | 650.000 SGD | 100,00% Industries S.p.A. | ||
| Industries Yield S.r.l. | Bacau (Romania) | 7.536.000 RON | 99,00% 1,00% |
Industries S.p.A. Industries Textilvertrieb GmbH |
(*) Consolidata al 100% senza attribuzione di interessenze ai terzi.
In relazione all'area di consolidamento si segnalano le seguenti modifiche avvenute nel corso dell'esercizio rispetto all'area di consolidamento dell'esercizio precedente:
Non ci sono società escluse dal perimetro di consolidato.
I ricavi di vendita per canale sono riportati nella tabella seguente:
| (Euro/000) | Esercizio 2015 | % | Esercizio 2014 | % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi consolidati di cui: |
880.393 | 100,0% | 694.189 | 100,0% |
| - Wholesale - Retail |
260.713 619.680 |
29,6% 70,4% |
263.506 430.683 |
38,0% 62,0% |
La distribuzione avviene tramite due canali principali, il canale wholesale ed il canale retail. Il canale retail si riferisce a punti vendita direttamente gestiti dal Gruppo (free-standing store, concession, e-commerce ed outlet), mentre il canale wholesale si riferisce a punti vendita gestiti da terzi sia mono-marca (nella forma di shop-in-shop) sia multi-marca (corner o spazi dedicati all'interno di department stores).
Nel corso dell'esercizio 2015, il canale distributivo retail ha conseguito ricavi pari a Euro 619,7 milioni rispetto a Euro 430,7 milioni nell'esercizio 2014, con un incremento del 44%, grazie ad una solida crescita organica ed allo sviluppo della rete di negozi monomarca a gestione diretta (Directly Operated Stores, DOS).
Il canale wholesale ha registrato ricavi pari a Euro 260,7 milioni rispetto a Euro 263,5 milioni nel corso dell'esercizio 2014, in calo dell'1%. Il risultato di questo canale include l'effetto della conversione del business in Corea da wholesale a retail a partire dal 1 gennaio 2015. Al netto della Corea, il canale wholesale ha registrato una crescita del 5%, grazie all'espansione in Nord America e nonostante la riduzione di alcuni punti vendita soprattutto in Italia ed Europa.
I ricavi di vendita sono ripartiti per area geografica come segue:
| Ricavi per area geografica | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio | Esercizio | |||||
| (Euro/000) | 2015 | % | 2014 | % | 2015 vs 2014 | % |
| Italia | 136.997 | 15,5% | 130.625 | 18,8% | 6.372 | 4,9% |
| EMEA esclusa Italia | 268.468 | 30,5% | 232.743 | 33,5% | 35.725 | 15,3% |
| Asia e Resto del Mondo | 333.501 | 37,9% | 235.153 | 33,9% | 98.348 | 41,8% |
| Americhe | 141.427 | 16,1% | 95.668 | 13,8% | 45.759 | 47,8% |
| Totale | 880.393 | 100,0% | 694.189 | 100,0% | 186.204 | 26,8% |
Nel corso dell'esercizio 2015 il Gruppo Moncler ha registrato una crescita del fatturato in tutte le aree geografiche in cui opera.
In Asia e Resto del Mondo il fatturato è cresciuto del 42%, con performance positive in tutti i mercati. Significativi i risultati raggiunti in Cina, Hong Kong e Giappone, sia grazie alla crescita organica dei negozi esistenti che alle nuove aperture. Il Giappone ha anche, in parte, beneficiato dell'apertura del flagship store di Tokyo Ginza che sta registrando risultati superiori alle aspettative del management. Migliori delle attese anche i risultati dei negozi aperti a Macao e Singapore. Buoni i risultati in Corea, dove Moncler in seguito alla costituzione della joint venture Moncler Shinsegae, ha preso il controllo diretto e sta lavorando sul consolidamento del brand. Escludendo la Corea, la crescita del fatturato in Asia nell'esercizio 2015 è stata pari al 34%.
Nelle Americhe il fatturato ha ottenuto una crescita del 48%, grazie all'espansione in Nord America di entrambi i canali distributivi. Particolarmente significativa la crescita registrata in Canada, mercato in forte espansione seppur di dimensioni ancora limitate. La crescita del business in US è stata in linea con le attese del management, nonostante nel quarto trimestre il fatturato abbia risentito di un clima straordinariamente mite che ha favorito le vendite di capi più leggeri con un impatto a livello di price mix.
Il fatturato in EMEA ha registrato un aumento del 15%, grazie al significativo contributo dei mercati francese, inglese e tedesco. Molto buoni i risultati ottenuti in Francia, nonostante i tragici eventi di Parigi a novembre che hanno rallentato l'afflusso di turisti nella città. La buona performance nel Regno Unito è stata trainata sia dal canale retail che dal canale wholesale, mentre la buona crescita in Germania è stata trainata principalmente dal canale retail.
Nello stesso periodo in Italia i ricavi sono cresciuti del 5% rispetto all'esercizio 2014, trainati in particolare dall'ottima performance della rete di negozi a gestione diretta.
Per ulteriori analisi di dettaglio sui ricavi, anche con riferimento alle dinamiche dei cambi intervenuta nell'esercizio, si rinvia ai commenti contenuti nella Relazione sulla Gestione.
Nel 2015 il costo del venduto è cresciuto in termini assoluti di Euro 33,0 milioni (+17,1%) passando da Euro 192,5 milioni del 2014 ad Euro 225,5 milioni del 2015 e tale crescita complessiva è attribuibile alla crescita dei volumi di vendita ed all'espansione del canale retail. Il costo del venduto in percentuale sulle vendite è decrementato passando dal 27,7% del 2014 al 25,6% del 2015, decremento dovuto alla crescita del peso del canale retail sul totale complessivo, che passa dal 62,0% calcolato come percentuale sulle vendite del 2014 al 70,4% del 2015.
Le spese di vendita sono cresciute sia in termini assoluti, con un incremento pari ad Euro 70,5 milioni tra il 2014 ed il 2015, sia in termini percentuali sul fatturato, passando dal 26,4% del 2014 al 28,8% del 2015, imputabile allo sviluppo del business retail. Esse includono principalmente costi per affitti per Euro 123,3 milioni, costi del personale per Euro 60,3 milioni e costi per ammortamenti per Euro 31,3 milioni.
Le spese generali ed amministrative nel 2015 sono pari ad Euro 79,5 milioni, con un aumento di Euro 13,5 milioni rispetto all'anno precedente e pertanto a tassi inferiori rispetto alla crescita del business. L'incidenza delle spese generali ed amministrative rispetto al fatturato diminuisce dal 9,5% nel 2014 al 9,0% nel 2015.
Anche nel corso del 2015 il Gruppo ha continuato ad investire in attività di marketing e pubblicità al fine di sostenere e diffondere la conoscenza ed il prestigio del marchio Moncler. Il peso delle spese di pubblicità sul fatturato è pari al 6,6% nel 2015, in linea con l'anno precedente, mentre in valore assoluto passano da Euro 46,1 milioni nel 2014 ad Euro 57,8 milioni nel 2015, con una variazione assoluta pari ad Euro 11,7 milioni (+25,6%).
La voce Ricavi e Costi non ricorrenti nel 2015 include i costi relativi ai piani di stock options, pari a Euro 6,8 milioni (Euro 5,0 milioni nell'esercizio 2014). La voce include inoltre l'aggiustamento del valore relativo alla cessione della "Divisione Altri Marchi", pari ad Euro 3,0 milioni, oltre ad altri oneri accessori, prevalentemente legali, relativi alla predetta cessione.
La descrizione dei piani di incentivazione ed i relativi costi sono esplicitati nel paragrafo 10.2.
Nel 2015 il risultato operativo del Gruppo Moncler è stato pari ad Euro 252,7 milioni (Euro 201,6 milioni nel 2014), con un'incidenza sui ricavi pari al 28,7% (29,0% nel 2014).
Il risultato operativo al netto dei ricavi e costi non ricorrenti ammonta ad Euro 264,1 milioni (Euro 206,6 nel 2014), con un'incidenza sui ricavi pari al 30,0% (29,8% nel 2014), in crescita in valore assoluto per Euro 57,5 milioni.
Il management ritiene che l'EBITDA costituisca un indicatore importante per la valutazione della performance del Gruppo, in quanto non viene influenzato dai metodi per la determinazione di imposte o degli ammortamenti. Tuttavia, l'EBITDA non è un indicatore definito dai principi contabili di riferimento applicati dal Gruppo e pertanto, è possibile che le modalità di calcolo dell'EBITDA non risultino confrontabili con quelle utilizzate da altre società.
| (Euro/000) | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 | 2015 vs 2014 | % |
|---|---|---|---|---|
| Risultato operativo | 252.679 | 201.550 | 51.129 | 25,4% |
| Ricavi e costi non ricorrenti Risultato operativo al netto dei |
11.389 | 5.034 | 6.355 | 126,2% |
| ricavi e costi non ricorrenti | 264.068 | 206.584 | 57.484 | 27,8% |
| Ammortamenti e svalutazioni | 35.959 | 26.276 | 9.683 | 36,9% |
| EBITDA | 300.027 | 232.860 | 67.167 | 28,8% |
L'EBITDA è calcolato come segue:
Nel 2015 l'EBITDA registra un incremento di Euro 67,2 milioni (+28,8%), passando da Euro 232,9 milioni (33,5% dei ricavi) nel 2014 ad Euro 300,0 milioni (34,1% dei ricavi) nel 2015, imputabile principalmente alla contribuzione marginale derivante dallo sviluppo del canale retail ed al contenimento dei costi fissi.
Gli ammortamenti del 2015 ammontano ad Euro 36,0 milioni (Euro 26,3 milioni nel 2014) e crescono di Euro 9,7 milioni.
La voce è così composta:
| (Euro/000) | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 |
|---|---|---|
| Interessi attivi e altri proventi finanziari | 284 | 318 |
| Utili su cambi | 3.983 | 5.782 |
| Totale proventi finanziari | 4.267 | 6.100 |
| Interessi passivi e altri oneri finanziari | (5.975) | (12.164) |
| Perdite su cambi | 0 | 0 |
| Totale oneri finanziari | (5.975) | (12.164) |
| Totale oneri e proventi finanziari netti | (1.708) | (6.064) |
L'impatto fiscale nel conto economico consolidato è così dettagliato:
| (Euro/000) | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 |
|---|---|---|
| Imposte correnti Imposte differite |
(107.860) 24.799 |
(80.593) 15.216 |
| Impatto fiscale a conto economico | (83.061) | (65.377) |
La riconciliazione tra carico fiscale teorico, applicando l'aliquota teorica della Capogruppo, ed il carico fiscale effettivo è riportata nella seguente tabella:
| Riconciliazione carico fiscale teorico - | Imponibile | Imposta | % imposta | Imponibile | Imposta | % imposta |
|---|---|---|---|---|---|---|
| effettivo | fiscale 2015 | 2015 | 2015 | fiscale 2014 | 2014 | 2014 |
| (Euro/000) | ||||||
| Risultato prima delle imposte | 250.971 | 195.486 | ||||
| Imposte utilizzando l'aliquota fiscale teorica | (69.017) | 27,5% | (53.759) | 27,5% | ||
| Differenze temporanee | (21.682) | 8,6% | (12.762) | 6,5% | ||
| Differenze permanenti | (1.300) | 0,5% | (507) | 0,3% | ||
| Altre differenze | (15.862) | 6,3% | (11.578) | 5,9% | ||
| Imposte differite riconosciute a conto economico | 24.799 | (9,9%) | 13.228 | (6,8%) | ||
| Imposte all'aliquota fiscale effettiva | (83.061) | 33,1% | (65.377) | 33,4% |
La voce altre differenze accoglie principalmente l'IRAP corrente e le altre imposte diverse dall'IRES.
La seguente tabella fornisce il dettaglio dei principali costi del personale dipendente per natura, confrontati con l'esercizio precedente:
| (Euro/000) | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi Oneri sociali |
(69.632) (13.134) |
(55.239) (11.993) |
| Accantonamento fondi pensione del personale | (4.772) | (2.789) |
| Totale | (87.538) | (70.021) |
Il costo del personale registra una crescita del 25,0% rispetto all'esercizio precedente, passando da Euro 70,0 milioni del 2014 ad Euro 87,5 milioni del 2015. Tale crescita è imputabile principalmente allo sviluppo della rete di punti vendita diretti, alla costituzione della joint venture in Corea ed alla crescita organica delle altre funzioni.
Nella tabella sottostante è riportato il numero medio dei dipendenti ("full-time-equivalent") del 2015 comparato con l'esercizio precedente:
| Dipendenti medi per area geografica | ||
|---|---|---|
| Numero | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 |
| Italia | 598 | 567 |
| Resto dell'Europa | 390 | 301 |
| Asia e Giappone | 651 | 429 |
| Americhe | 159 | 110 |
| Totale | 1.798 | 1.407 |
Il numero puntuale dei dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2015 è pari a n. 2.249 unità (n. 1.600 nel 2014).
Il numero totale di dipendenti è aumentato principalmente a seguito delle aperture di nuovi punti vendita diretti, dall'acquisizione dell'unità produttiva in Romania e dalla costituzione della joint venture in Corea.
Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione sono separatamente commentati nella sezione riferita alla Parti correlate a cui si rimanda.
Gli ammortamenti si suddividono come di seguito indicato:
| (Euro/000) | Esercizio 2015 | Esercizio 2014 |
|---|---|---|
| Ammortamenti immobilizzazioni materiali Ammortamenti immobilizzazioni immateriali |
(27.762) (8.197) |
(20.393) (5.883) |
| Totale Ammortamenti | (35.959) | (26.276) |
L'incremento sia degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali che immateriali si riferisce principalmente agli investimenti effettuati nell'apertura di nuovi punti vendita. Si rimanda ai commenti dei paragrafi 5.1 e 5.3 per ulteriori dettagli sugli investimenti dell'anno.
| Immobilizzazioni immateriali | 31/12/2015 | 31/12/2014 | ||
|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | ammortamento | Valore netto | Valore netto | |
| (Euro/000) | e impairment | |||
| Marchi | 223.900 | 0 | 223.900 | 223.900 |
| Key money | 41.511 | (18.165) | 23.346 | 24.577 |
| Software | 21.790 | (12.515) | 9.275 | 7.316 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 6.795 | (3.477) | 3.318 | 2.036 |
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 8.175 | 0 | 8.175 | 942 |
| Avviamento | 155.582 | 0 | 155.582 | 155.582 |
| Totale | 457.753 | (34.157) | 423.596 | 414.353 |
I movimenti delle immobilizzazioni immateriali sono riepilogati nelle tabelle seguenti:
| Valore lordo Immobilizzazioni immateriali (Euro/000) |
Marchi | Diritti di licenza |
Key money | Software | Altre immobilizzazioni immateriali |
Immobilizzazioni in corso e acconti |
Avviamento | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 01/01/2015 | 223.900 | 0 | 38.448 | 17.032 | 4.645 | 942 | 155.582 | 440.549 |
| Incrementi | 0 | 0 | 2.386 | 4.256 | 2.626 | 7.702 | 0 | 16.970 |
| Decrementi | 0 | 0 | (119) | (104) | (20) | (25) | 0 | (268) |
| Differenze di conversione | 0 | 0 | 796 | 141 | 55 | 38 | 0 | 1.030 |
| Altri movimenti incluse riclassifiche |
0 | 0 | 0 | 465 | (511) | (482) | 0 | (528) |
| 31/12/2015 | 223.900 | 0 | 41.511 | 21.790 | 6.795 | 8.175 | 155.582 | 457.753 |
| Fondo ammortamento e impairment Immobilizzazioni immateriali (Euro/000) |
Marchi | Diritti di licenza |
Key money | Software | Altre immobilizzazioni immateriali |
Immobilizzazioni in corso e acconti |
Avviamento | Totale |
| 01/01/2015 | 0 | 0 | (13.871) | (9.716) | (2.609) | 0 | 0 | (26.196) |
| Ammortamenti | 0 | 0 | (4.083) | (2.826) | (1.288) | 0 | 0 | (8.197) |
| Decrementi | 0 | 0 | 119 | 51 | 8 | 0 | 0 | 178 |
| Differenze di conversione | 0 | 0 | (330) | (22) | (28) | 0 | 0 | (380) |
| Impairment | ||||||||
| 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Altri movimenti incluse riclassifiche 31/12/2015 |
0 0 |
0 0 |
0 (18.165) |
(2) (12.515) |
440 (3.477) |
0 0 |
0 0 |
438 (34.157) |
| Valore lordo Immobilizzazioni immateriali (Euro/000) |
Marchi | Diritti di | licenza Key money | Software | Altre immobilizzazioni immateriali |
Immobilizzazioni in corso e acconti |
Avviamento | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 01/01/2014 | 223.900 | 0 | 31.364 | 12.611 | 3.984 | 1.195 | 155.582 | 428.636 |
| Incrementi | 0 | 0 | 6.586 | 3.830 | 756 | 912 | 0 | 12.084 |
| Decrementi | 0 | 0 | 0 | (11) | 0 | (47) | 0 | (58) |
| Differenze di conversione | 0 | 0 | 273 | 6 | 47 | 4 | 0 | 330 |
| Impairment | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Altri movimenti incluse riclassifiche |
0 | 0 | 225 | 596 | (142) | (1.122) | 0 | (443) |
| 31/12/2014 | 223.900 | 0 | 38.448 | 17.032 | 4.645 | 942 | 155.582 | 440.549 |
| Fondo ammortamento e impairment Immobilizzazioni immateriali (Euro/000) |
Marchi | Diritti di | licenza Key money | Software | Altre immobilizzazioni immateriali |
Immobilizzazioni in corso e acconti |
Avviamento | Totale |
| 01/01/2014 | 0 | 0 | (10.651) | (7.718) | (1.946) | 0 | 0 | (20.315) |
| Ammortamenti | 0 | 0 | (3.089) | (1.994) | (800) | 0 | 0 | (5.883) |
| Decrementi | 0 | 0 | 0 | 5 | 0 | 0 | 0 | 5 |
| Differenze di conversione | 0 | 0 | (131) | (1) | (21) | 0 | 0 | (153) |
| Impairment | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Altri movimenti incluse riclassifiche |
0 | 0 | 0 | (8) | 158 | 0 | 0 | 150 |
| 31/12/2014 | 0 | 0 | (13.871) | (9.716) | (2.609) | 0 | 0 | (26.196) |
L'incremento della voce key money si riferisce ai key money pagati per dei negozi in Europa.
L'incremento della voce software si riferisce ai diritti di utilizzazione acquisiti nel settore informatico per lo sviluppo e supporto del business e delle funzioni finance.
Le immobilizzazioni in corso si riferiscono principalmente ad un negozio di prossima apertura in Europa.
L'incremento della voce altre immobilizzazioni immateriali si riferisce principalmente alle spese di registrazione del marchio.
Si rimanda ai commenti della Relazione sulla Gestione dove è fornita l'analisi degli investimenti nel corso dell'anno.
La voce Marchi, le Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e l'Avviamento derivante da precedenti acquisizioni non sono stati ammortizzati ma sono stati sottoposti alla verifica da parte del management in merito all'esistenza di eventuali perdite di valore.
Il test di impairment sul marchio è stato effettuato mediante la comparazione del valore di iscrizione del marchio con una stima del valore derivante dalla metodologia dei flussi di cassa attualizzati (Discounted Cash Flow) derivanti dall'applicazione del Royalty Relief Method, sulla base del quale i flussi sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalty applicata all'ammontare dei ricavi che il marchio è in grado di generare.
Il valore recuperabile dell'avviamento è stato verificato con un approccio "asset side" confrontando il valore d'uso ("value in use") della Cash Generating Unit con il valore contabile del suo capitale investito netto ("carrying amount").
Per la valutazione 2015, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati sul Business Plan 2016- 2018 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 16 dicembre 2015.
Il tasso "g" di crescita utilizzato è stato pari al 2%.
Il tasso di sconto è stato calcolato usando il costo medio del capitale (Weighted Average Cost of Capital, "WACC"), vale a dire ponderando il tasso atteso di rendimento sul capitale investito al netto dei costi delle fonti di copertura di un campione di società appartenenti allo stesso settore. Il calcolo ha tenuto conto del mutato scenario dell'economia rispetto al precedente esercizio ed alle conseguenti implicazioni in termini di tassi di interesse. Il costo medio del capitale (WACC) è stato calcolato pari al 8,40%.
I risultati della sensitivity analysis evidenziano che il valore iscritto del marchio Moncler viene confermato fino a variazioni dei parametri di riferimento pari a g = 0% e WACC = 16,34%.
Analogamente, la medesima analisi di sensitività applicata all'intera Cash Generating Unit evidenzia una tenuta del valore a variazioni di parametri ancora superiori rispetto a quelli indicati per il marchio, evidenziando l'ampia recuperabilità del valore dell'avviamento.
Si evidenzia inoltre che la capitalizzazione di borsa della società, basata sulla media della quotazione dell'azione Moncler dell'anno 2015, evidenzia un differenziale positivo significativo rispetto al patrimonio netto contabile del Gruppo, confermando quindi la tenuta dell'avviamento.
| Immobilizzazioni materiali | 31/12/2015 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | Valore lordo | Fondo ammortamento e impairment |
Valore netto | Valore netto | |
| Terreni e fabbricati | 5.922 | (2.638) | 3.284 | 925 | |
| Impianti e macchinari | 8.327 | (6.176) | 2.151 | 1.497 | |
| Mobili e arredi | 62.001 | (32.767) | 29.234 | 24.822 | |
| Migliorie su beni di terzi | 101.633 | (45.806) | 55.827 | 44.147 | |
| Altri beni | 12.316 | (8.647) | 3.669 | 3.478 | |
| Immobilizzazioni materiali in corso | 8.069 | 0 | 8.069 | 2.385 | |
| Totale | 198.268 | (96.034) | 102.234 | 77.254 |
I movimenti delle immobilizzazioni materiali sono riepilogati nelle tabelle seguenti:
| Valore lordo Immobilizzazioni materiali (Euro/000) |
Terreni e fabbricati |
Impianti e macchinari |
Mobili e arredi |
Migliorie su beni di terzi |
Altri beni | Immobilizzazioni in corso e acconti |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 01/01/2015 | 3.358 | 7.132 | 47.435 | 74.046 | 10.903 | 2.385 | 145.259 |
| Incrementi | 2.564 | 1.227 | 13.548 | 23.845 | 1.684 | 7.819 | 50.687 |
| Decrementi | 0 | (51) | (1.819) | (1.378) | (548) | (219) | (4.015) |
| Differenze di conversione | 0 | 15 | 2.263 | 3.332 | 107 | 92 | 5.809 |
| Altri movimenti incluse riclassifiche | 0 | 4 | 574 | 1.788 | 170 | (2.008) | 528 |
| 31/12/2015 | 5.922 | 8.327 | 62.001 | 101.633 | 12.316 | 8.069 | 198.268 |
| Fondo ammortamento e impairment (Euro/000) |
Terreni e fabbricati |
Impianti e macchinari |
Mobili e arredi |
Migliorie su beni di terzi |
Altri beni | Immobilizzazioni in corso e acconti |
Totale |
| 01/01/2015 | (2.433) | (5.635) | (22.613) | (29.899) | (7.425) | 0 | (68.005) |
| Ammortamenti | (205) | (545) | (10.656) | (14.702) | (1.654) | 0 | (27.762) |
| Decrementi Differenze di conversione |
0 0 |
15 (11) |
1.355 (891) |
785 (1.513) |
480 (49) |
0 0 |
2.635 (2.464) |
| Altri movimenti incluse riclassifiche | 0 | 0 | 38 | (477) | 1 | 0 | (438) |
| Valore lordo Immobilizzazioni | Immobilizzazioni | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| materiali (Euro/000) |
Terreni e fabbricati |
Impianti e macchinari |
Mobili e arredi |
Migliorie su beni di terzi |
Altri beni | in corso e acconti |
Totale |
| 01/01/2014 | 3.358 | 6.675 | 35.208 | 50.442 | 8.738 | 2.084 | 106.505 |
| Incrementi | 0 | 1.131 | 13.480 | 18.845 | 2.301 | 2.375 | 38.132 |
| Decrementi | 0 | (33) | (889) | (1.903) | (147) | (209) | (3.181) |
| Differenze di conversione | 0 | 19 | 1.240 | 1.852 | 87 | 163 | 3.361 |
| Altri movimenti incluse riclassifiche | 0 | (660) | (1.604) | 4.810 | (76) | (2.028) | 442 |
| 31/12/2014 | 3.358 | 7.132 | 47.435 | 74.046 | 10.903 | 2.385 | 145.259 |
| Fondo ammortamento e impairment | Terreni e fabbricati |
Impianti e macchinari |
Mobili e arredi |
Migliorie su beni di terzi |
Altri beni | Immobilizzazioni in corso e |
Totale |
| (Euro/000) | acconti | ||||||
| 01/01/2014 | (2.337) | (5.351) | (15.058) | (19.205) | (6.306) | 0 | (48.257) |
| Ammortamenti | (96) | (396) | (7.519) | (11.143) | (1.239) | 0 | (20.393) |
| Decrementi | 0 | 19 | 410 | 2.001 | 145 | 0 | 2.575 |
| Differenze di conversione | 0 | (15) | (629) | (1.086) | (51) | 0 | (1.781) |
| Altri movimenti incluse riclassifiche | 0 | 108 | 183 | (466) | 26 | 0 | (149) |
I movimenti delle immobilizzazioni materiali nel 2015 evidenziano l'incremento delle voci mobili ed arredi, migliorie su beni di terzi ed immobilizzazioni in corso ed acconti: tutte queste voci sono correlate principalmente allo sviluppo del network retail.
L'incremento della voce terreni e fabbricati si riferisce all'acquisto della sede italiana di Trebaseleghe (Padova) e degli immobili relativi all'unità produttiva in Romania.
Si rimanda ai commenti della Relazione sulla Gestione dove è fornita l'analisi degli investimenti nel corso dell'anno.
I crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite sono compensate solo qualora esista una disposizione di legge all'interno di una stessa giurisdizione fiscale. Al 31 dicembre 2015 e 2014, l'esposizione è così dettagliata:
| Crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 | |||
| Crediti per imposte anticipate | 65.970 | 45.968 | |||
| Debiti per imposte differite | (68.753) | (74.436) | |||
| Totale | (2.783) | (28.468) |
I debiti per imposte differite che derivano da differenze temporanee sulle immobilizzazioni immateriali sono principalmente emerse nel 2008, a fronte dell'allocazione al marchio Moncler del maggior costo pagato in sede di acquisizione. La riduzione dei debiti per imposte differite è imputabile anche alla riduzione del tax rate atteso all'epoca del potenziale riversamento a seguito della modifica introdotta dalla Legge di Stabilità del 28 dicembre 2015; tale riduzione è in parte compensata dall'effetto contrario, incluso tra le variazioni dei crediti per imposte anticipate.
I movimenti delle imposte anticipate e differite passive, senza prendere in considerazione gli effetti di compensazione all'interno di una stessa giurisdizione fiscale, sono dettagliati nella tabella sottostante:
| Imposte anticipate e differite passive (Euro/000) |
Saldo iniziale - 1 Gennaio 2015 |
Imposte a conto economico |
Imposte a patrimonio netto |
Effetto traduzione cambi |
Altri movimenti |
Saldo finale - 31 Dicembre 2015 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni materiali ed immateriali | 2.933 | 1.692 | 0 | (158) | 111 | 4.578 |
| Immobilizzazioni finanziarie | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Rimanenze | 33.422 | 12.204 | 0 | 3.020 | 20 | 48.666 |
| Crediti commerciali | 278 | 1.892 | 0 | (10) | (3) | 2.157 |
| Strumenti derivati | 1.077 | 0 | (187) | 0 | (890) | 0 |
| Benefici a dipendenti | 1.621 | 123 | (49) | 80 | (319) | 1.456 |
| Fondi rischi | 2.469 | 1.894 | 0 | 195 | 21 | 4.579 |
| Debiti commerciali | 64 | 163 | 0 | 10 | 0 | 237 |
| Altre variazioni temporanee | 3.583 | 23 | 0 | 81 | 417 | 4.104 |
| Perdite fiscali riportabili a nuovo | 521 | (340) | 0 | 12 | 0 | 193 |
| Attività fiscali | 45.968 | 17.651 | (236) | 3.230 | (643) | 65.970 |
| Immobilizzazioni materiali ed immateriali | (72.254) | 6.509 | 0 | (126) | (27) | (65.898) |
| Immobilizzazioni finanziarie | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Rimanenze | (478) | 21 | 0 | (17) | 0 | (474) |
| Crediti commerciali | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Strumenti derivati | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Benefici a dipendenti | (4) | 0 | (117) | 0 | 4 | (117) |
| Fondi rischi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Debiti commerciali | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Altre variazioni temporanee | (1.700) | 618 | (1.183) | 0 | 1 | (2.264) |
| Passività fiscali | (74.436) | 7.148 | (1.300) | (143) | (22) | (68.753) |
| Imposte differite nette | (28.468) | 24.799 | (1.536) | 3.087 | (665) | (2.783) |
| Imposte anticipate e differite passive (Euro/000) |
Saldo iniziale - 1 Gennaio 2014 |
Imposte a conto economico |
Imposte a patrimonio netto |
Effetto traduzione cambi |
Altri movimenti |
Saldo finale - 31 Dicembre 2014 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni materiali ed immateriali | 1.534 | 1.345 | 0 | 4 | 50 | 2.933 |
| Immobilizzazioni finanziarie | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Rimanenze | 17.209 | 14.505 | 0 | 1.586 | 122 | 33.422 |
| Crediti commerciali | 2.560 | (2.305) | 0 | 24 | (1) | 278 |
| Strumenti derivati | 5 | 890 | 181 | 0 | 1 | 1.077 |
| Benefici a dipendenti | 629 | 905 | 53 | 30 | 4 | 1.621 |
| Fondi rischi | 2.092 | (155) | 0 | 161 | 371 | 2.469 |
| Debiti commerciali | 35 | 23 | 0 | 6 | 0 | 64 |
| Altre variazioni temporanee | 984 | 708 | 0 | (6) | 1.897 | 3.583 |
| Perdite fiscali riportabili a nuovo | 85 | 893 | 0 | (96) | (361) | 521 |
| Attività fiscali | 25.133 | 16.809 | 234 | 1.709 | 2.083 | 45.968 |
| Immobilizzazioni materiali ed immateriali | (70.327) | (1.581) | 0 | (317) | (29) | (72.254) |
| Immobilizzazioni finanziarie | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Rimanenze | 0 | (463) | 0 | (15) | 0 | (478) |
| Crediti commerciali | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Strumenti derivati | (63) | 0 | 64 | 0 | (1) | 0 |
| Benefici a dipendenti | (21) | 0 | 22 | 0 | (5) | (4) |
| Fondi rischi | (16) | 0 | 0 | 0 | 16 | 0 |
| Debiti commerciali | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Altre variazioni temporanee | (2.124) | 451 | 0 | 0 | (27) | (1.700) |
| Passività fiscali | (72.551) | (1.593) | 86 | (332) | (46) | (74.436) |
| Imposte differite nette | (47.418) | 15.216 | 320 | 1.377 | 2.037 | (28.468) |
L'imponibile fiscale su cui sono state calcolate le imposte anticipate è dettagliato nella seguente tabella:
| Imposte anticipate e differite passive (Euro/000) |
Imponibile fiscale 2015 |
Saldo finale - 31 Dicembre 2015 |
|---|---|---|
| Immobilizzazioni materiali ed immateriali | 15.530 | 4.578 |
| Immobilizzazioni finanziarie | (0) | 0 |
| Rimanenze | 178.526 | 48.666 |
| Crediti commerciali | 11.125 | 2.157 |
| Strumenti derivati | 0 | 0 |
| Benefici a dipendenti | 4.806 | 1.456 |
| Fondi rischi | 16.273 | 4.579 |
| Debiti commerciali | 678 | 237 |
| Altre variazioni temporanee | 11.642 | 4.104 |
| Perdite fiscali riportabili a nuovo | 565 | 193 |
| Attività fiscali | 239.143 | 65.970 |
| Immobilizzazioni materiali ed immateriali | (234.789) | (65.898) |
| Immobilizzazioni finanziarie | (0) | 0 |
| Rimanenze | (1.691) | (474) |
| Crediti commerciali | 0 | 0 |
| Strumenti derivati | 0 | 0 |
| Benefici a dipendenti | (427) | (117) |
| Fondi rischi | 0 | 0 |
| Debiti commerciali | 0 | 0 |
| Altre variazioni temporanee | (8.962) | (2.264) |
| Passività fiscali | (245.869) | (68.753) |
| Imposte differite nette | (6.726) | (2.783) |
Le rimanenze di magazzino si compongono come riportato in tabella:
| Rimanenze | ||
|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 |
| Materie prime | 49.891 | 40.887 |
| Prodotti in corso di lavorazione | 9.244 | 7.626 |
| Prodotti finiti | 130.687 | 113.910 |
| Magazzino lordo | 189.822 | 162.423 |
| Fondo obsolescenza | (55.759) | (39.602) |
| Totale | 134.063 | 122.821 |
Le rimanenze di materie prime aumentano per circa Euro 9,0 milioni principalmente per effetto dell'aumento dei volumi e dell'anticipo dell'approvvigionamento per la produzione 2016, per migliorare il servizio al mercato. Le rimanenze di prodotti finiti incrementano per circa Euro 16,8 milioni principalmente per effetto della crescita del business retail.
Il fondo svalutazione prodotti finiti e materie prime riflette la miglior stima del management sulla base della ripartizione per anno e stagione delle giacenze di magazzino, sulle considerazioni desunte dall'esperienza passata delle vendite attraverso canali alternativi e le prospettive future dei volumi di vendita.
I movimenti del fondo obsolescenza sono riepilogati nella seguente tabella:
| 1 Gennaio 2015 |
Accantonamento a conto economico |
Utilizzo | Differenza di conversione |
31 Dicembre 2015 |
|---|---|---|---|---|
| (39.602) | (25.193) | 9.214 | (178) | (55.759) |
| (39.602) | (25.193) | 9.214 | (178) | (55.759) |
| 1 Gennaio 2014 |
Accantonamento a conto economico |
Utilizzo | Differenza di conversione |
31 Dicembre 2014 |
| (28.142) | (23.247) | 12.299 | (512) | (39.602) (39.602) |
| (28.142) | (23.247) | 12.299 | (512) |
I crediti verso clienti sono così composti:
| Crediti verso clienti | ||
|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 |
| Crediti verso clienti | 98.328 | 91.956 |
| Fondo svalutazione crediti | (5.947) | (4.119) |
| Fondo per resi e sconti futuri | (2.599) | (1.244) |
| Totale crediti verso clienti netti | 89.782 | 86.593 |
I crediti verso clienti si originano dall'attività del Gruppo nel canale wholesale e sono rappresentati da posizioni che hanno generalmente termini di incasso non superiori a tre mesi. Nel 2015 e nel 2014 non ci sono concentrazioni di crediti superiori al 10% riferiti a singoli clienti. L'esposizione dei crediti commerciali in valuta è contenuta nel paragrafo 9.1 a cui si rimanda.
I movimenti del fondo svalutazione crediti e del fondo resi e sconti futuri sono dettagliati nelle seguenti tabelle:
| Fondo svalutazione crediti e Fondo resi (Euro/000) |
1 Gennaio 2015 |
Accantonamento a conto economico |
Utilizzo | Differenza di conversione |
31 Dicembre 2015 |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti Fondo per resi e sconti futuri |
(4.119) (1.244) |
(3.186) (2.562) |
1.412 1.244 |
(54) (37) |
(5.947) (2.599) |
| Totale | (5.363) | (5.748) | 2.656 | (91) | (8.546) |
| Fondo svalutazione crediti e Fondo resi (Euro/000) |
1 Gennaio 2014 |
Accantonamento a conto economico |
Utilizzo | Differenza di conversione |
31 Dicembre 2014 |
| Fondo svalutazione crediti Fondo per resi e sconti futuri |
(5.378) (3.887) |
(2.535) (1.072) |
3.841 3.737 |
(47) (22) |
(4.119) (1.244) |
Il fondo svalutazione crediti è stato iscritto sulla base delle migliori stime del management sulla base dell'analisi dello scadenziario ed in relazione alla solvibilità dei clienti più anziani o soggetti a procedure di recupero forzato. I crediti svalutati si riferiscono a posizioni specifiche scadute e per i quali esiste una incertezza sulla recuperabilità dell'ammontare iscritto a bilancio.
Al 31 dicembre 2015 la voce cassa e banche, che ammonta ad Euro 148,6 milioni (Euro 123,4 milioni al 31 dicembre 2014), include le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti ("cash equivalent") oltre le disponibilità liquide presso le banche.
L'ammontare iscritto a bilancio è allineato con il fair value alla data di redazione del bilancio. Il rischio di credito è limitato dal momento che le controparti sono istituti bancari di primaria importanza.
Il rendiconto finanziario evidenzia le variazioni della cassa e delle disponibilità liquide che comprendono la cassa e le banche attive e gli scoperti di conto corrente.
Le tabelle di seguito riportate evidenziano la riconciliazione dell'ammontare della cassa e delle disponibilità liquide con le disponibilità ed i mezzi equivalenti presentati nel rendiconto finanziario:
| Cassa inclusa nel Rendiconto finanziario | ||
|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 |
| Cassa e disponibilità liquide in banca | 148.603 | 123.419 |
| Debiti in conto corrente | (2.522) | (1.019) |
| Totale | 146.081 | 122.400 |
| Altre attività correnti e non correnti | ||
|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 |
| Ratei e risconti attivi correnti | 6.652 | 10.655 |
| Altri crediti correnti | 14.333 | 22.892 |
| Altre attività correnti | 20.985 | 33.547 |
| Ratei e risconti attivi non correnti | 2.009 | 2.304 |
| Depositi cauzionali | 20.283 | 11.440 |
| Altri crediti non correnti | 384 | 3.507 |
| Altre attività non correnti | 22.676 | 17.251 |
| Totale | 43.661 | 50.798 |
Al 31 dicembre 2015 i ratei e risconti attivi correnti ammontano ad Euro 6,7 milioni (Euro 10,7 milioni al 31 dicembre 2014) e si riferiscono principalmente ai risconti stile e sviluppo prodotto, risconti per affitti e altri risconti.
La voce altri crediti correnti contiene principalmente il credito verso l'erario per l'imposta sul valore aggiunto ed il credito residuo derivante dalla cessione della divisione Altri Marchi ceduta nel mese di novembre del 2013.
Ad oggi risultano non ancora risolti i disaccordi sulla determinazione della terza rata prezzo relativa alla cessione della divisione "Altri Marchi"; a tal fine nel corso del primo semestre 2015 è stato nominato un professionista a cui sono state attribuite le funzioni di "Expert" (ai sensi del contratto di cessione) per la determinazione del prezzo finale della vendita. In data 31 luglio 2015 l'Esperto ha emesso la propria relazione finale dalle quale risulta un ammontare di terza rata prezzo pari ad Euro 5.484 mila.
In aggiunta sussiste anche una controversia sulla interpretazione e sulla esecuzione delle pattuizioni del contratto di cessione, a cui è stato dato seguito con una domanda di arbitrato presso la "London Court of Arbitration". La procedura è tutt'ora in corso.
Pertanto, coerentemente con le valutazioni dell'Esperto, gli Amministratori continuano a ritenere legittimo l'ammontare originariamente iscritto in bilancio pari ad Euro 6,6 milioni, con riferimento alle pretese di Moncler alla data in cui è stato iscritto. Tuttavia, nelle more del citato procedimento in corso e dell'esito della procedura di arbitrato, pur confortati da quanto confermato dall'Esperto, gli amministratori hanno ritenuto prudentemente di rettificare tale credito di Euro 3 milioni al fine di riflettere i potenziali rischi associati alla conclusione del procedimento stesso ed al conseguente incasso dell'importo dovuto.
I ratei e risconti attivi non correnti ammontano ad Euro 2,0 milioni (Euro 2,3 milioni al 31 dicembre 2014) e si riferiscono a risconti per affitti passivi che eccedono l'esercizio.
I depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi pagati a beneficio dell'affittuario, a garanzia del contratto di affitto.
Non ci sono differenze tra il valore iscritto a bilancio ed il valore di mercato dei rispettivi crediti.
I debiti commerciali ammontano ad Euro 113,0 milioni al 31 dicembre 2015 (Euro 112,3 milioni al 31 dicembre 2014) e si riferiscono ad obbligazioni di breve termine verso fornitori di beni e servizi. I debiti si riferiscono a posizioni pagabili a breve termine e non ci sono valori che eccedono i 12 mesi.
Nel 2015 e nel 2014 non ci sono posizioni debitorie concentrate verso singoli fornitori che eccedono il 10% del totale valore.
Non ci sono differenze tra il valore iscritto a bilancio ed il valore di mercato dei rispettivi debiti.
L'analisi dei debiti commerciali in valuta è inserita nel paragrafo 9.1 a cui si rimanda per ulteriori analisi.
5.10. Altre passività correnti e non correnti
| Altre passività correnti e non correnti | ||
|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 |
| Ratei e risconti passivi correnti | 1.494 | 1.989 |
| Anticipi da clienti | 3.283 | 2.443 |
| Debiti verso dipendenti e istituti previdenziali | 16.556 | 13.416 |
| Debiti per imposte, escluse le imposte sul reddito | 5.626 | 7.681 |
| Altri debiti correnti | 5.251 | 4.441 |
| Altre passività correnti | 32.210 | 29.970 |
| Ratei e risconti passivi non correnti | 6.222 | 3.489 |
| Altre passività non correnti | 6.222 | 3.489 |
| Totale | 38.432 | 33.459 |
I ratei e risconti passivi correnti si riferiscono principalmente a ratei per affitti passivi.
La voce debiti per imposte include principalmente l'imposta sul valore aggiunto e le ritenute sul reddito da lavoro dipendente.
I ratei e risconti passivi non correnti si riferiscono a ratei per affitti passivi che eccedono l'esercizio.
I crediti tributari ammontano ad Euro 4,2 milioni al 31 dicembre 2015 (Euro 5,9 milioni al 31 dicembre 2014), tale voce si riferisce al saldo netto dei crediti per acconti d'imposta versati.
I debiti tributari ammontano ad Euro 36,6 milioni al 31 dicembre 2015 (Euro 43,6 milioni al 31 dicembre 2014). Tali debiti tributari sono iscritti al netto dei crediti per imposte correnti, ove la compensazione si riferisca ad una medesima giurisdizione ed alla stessa imposizione.
I movimenti dei fondi sono riportati nella seguente tabella:
| Fondi rischi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | 01/01/2015 | Incrementi | Decrementi | Differenze di traduzione |
Altri movimenti |
31/12/15 |
| Contenziosi fiscali | (1.015) | 0 | 0 | 0 | 0 | (1.015) |
| Altri fondi rischi non correnti | (2.095) | (3.001) | 505 | (82) | 0 | (4.673) |
| Totale | (3.110) | (3.001) | 505 | (82) | 0 | (5.688) |
| Fondi rischi | ||||||
| (Euro/000) | 01/01/2014 | Incrementi | Decrementi | Differenze di traduzione |
Altri movimenti |
31/12/14 |
| Contenziosi fiscali | (1.015) | 0 | 0 | 0 | 0 | (1.015) |
| Altri fondi rischi non correnti | (2.147) | (771) | 817 | 6 | 0 | (2.095) |
La voce altri fondi rischi non correnti include i costi di ripristino di negozi e i costi legali associati a controversie in corso.
I movimenti dei fondi sono riportati nella seguente tabella:
| Fondi pensione e quiescenza | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | 01/01/2015 | Incrementi | Decrementi | Differenze di traduzione |
Altri movimenti |
31/12/15 |
| TFR e Fondo quiescenza | (2.146) | (190) | 165 | 0 | 183 | (1.988) |
| Fondo indennità agenti | (2.966) | (39) | 389 | 0 | 0 | (2.616) |
| Totale | (5.112) | (229) | 554 | 0 | 183 | (4.604) |
| Fondi pensione e quiescenza | ||||||
| (Euro/000) | 01/01/2014 | Incrementi | Decrementi | Differenze di traduzione |
Altri movimenti |
31/12/14 |
| TFR e Fondo quiescenza | (1.814) | (182) | 102 | 0 | (252) | (2.146) |
| Fondo indennità agenti | (4.641) | (201) | 1.876 | 0 | 0 | (2.966) |
| Totale | (6.455) | (383) | 1.978 | 0 | (252) | (5.112) |
I fondi pensione sono principalmente riferiti alle società italiane del Gruppo. A seguito della riforma della previdenza complementare, a partire dal 1 gennaio 2007 l'obbligazione ha assunto la forma di fondo pensione a contribuzione definita. Coerentemente, l'ammontare del debito per TFR iscritto prima dell'entrata in vigore della riforma e non ancora pagato ai dipendenti in essere alla data di redazione del bilancio, è considerato come un fondo pensione a benefici definiti i cui movimenti sono riportati nella seguente tabella:
| Trattamento fine rapporto - movimenti | ||
|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 |
| Obbligazione netta all'inizio del periodo | (2.082) | (1.748) |
| Interessi sull'obbligazione | (31) | (57) |
| Costo corrente | (159) | (125) |
| Liquidazioni | 175 | 100 |
| Utile/(Perdita attuariale) | 183 | (252) |
| Obbligazione netta alla fine del periodo | (1.914) | (2.082) |
I debiti finanziari sono dettagliati nella seguente tabella:
| Finanziamenti | ||
|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 |
| Debiti in conto corrente | 2.522 | 1.019 |
| Anticipi bancari a breve termine | 3 | 27.356 |
| Quota corrente finanziamenti bancari a lungo | 68.283 | 42.916 |
| Altri debiti a breve termine | 374 | 9.040 |
| Debiti finanziari correnti | 71.182 | 80.331 |
| Debiti finanziari non correnti | 127.016 | 154.243 |
| Totale | 198.198 | 234.574 |
I debiti finanziari correnti includono gli anticipi bancari su fatture e ricevute bancarie e gli altri finanziamenti a breve termine, che sono correlati ai flussi di capitale circolante, nonché la quota a breve dei finanziamenti a lungo termine.
I debiti finanziari non correnti includono principalmente la quota oltre l'anno sia dei finanziamenti bancari a lungo termine che delle passività finanziarie verso terzi soggetti non bancari.
Il dettaglio dei finanziamenti per data di scadenza è illustrato nella successiva tabella:
| Scadenziario dei finanziamenti | ||
|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 |
| Entro 2 anni | 62.022 | 66.703 |
| Da 2 a 5 anni | 64.994 | 87.540 |
| Oltre 5 anni | 0 | 0 |
| Totale | 127.016 | 154.243 |
Nel corso del 2015 non sono stati accesi nuovi finanziamenti a medio lungo termine. La variazione dei debiti finanziari correnti e non correnti riflette il normale rimborso delle rate come da relativi contratti.
In data 31 dicembre 2015 la società Moncler S.p.A. ha in essere un finanziamento dell'importo di Euro 48 milioni (Euro 60 milioni al 31 dicembre 2014), con piano di ammortamento semestrale e scadenza il 31 dicembre 2017.
Alla stessa data il Gruppo aveva in essere finanziamenti chirografari a medio termine per Euro 84,7 milioni (Euro 104,5 milioni al 31 dicembre 2014).
I finanziamenti in essere non prevedono covenants.
Al 31 dicembre 2015 si sono chiusi per scadenza i contratti IRS a copertura dell'esposizione al rischio di oscillazione del tasso di interesse sui finanziamenti chirografari in essere.
Al 31 dicembre 2014 la quota corrente dei finanziamenti bancari a lungo includeva anche il fair value negativo del contratto IRS per Euro 0,7 milioni.
Infine, gli altri debiti a breve termine includono anche il fair value negativo, pari ad Euro 0,4 milioni (Euro 3,9 milioni negativi al 31 dicembre 2014), dei contratti di copertura del rischio di cambio descritti nella nota 9.1.
La posizione finanziaria netta è dettagliata nella successive tabelle.
| Posizione finanziaria netta | ||
|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 |
| Disponibilità liquide | 148.603 | 123.419 |
| Debiti e altre passività finanziarie correnti | (71.182) | (80.331) |
| Debiti ed altre passività finanziarie non correnti | (127.016) | (154.243) |
| Totale | (49.595) | (111.155) |
| Posizione finanziaria netta | ||
|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 |
| A. Cassa | 976 | 947 |
| B. Altre disponibilità liquide | 147.627 | 122.472 |
| C. Titoli detenuti per la negoziazione | 0 | 0 |
| D. Liquidità (A)+(B)+(C) | 148.603 | 123.419 |
| E. Crediti finanziari correnti | 0 | 0 |
| F. Debiti bancari correnti | (2.526) | (28.375) |
| G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (68.283) | (42.916) |
| H. Altri debiti finanziari correnti | (374) | (9.040) |
| I. Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) | (71.183) | (80.331) |
| J. Indebitamento finanziario corrente netto (I)-(E)-(D) | 77.420 | 43.088 |
| K. Debiti bancari non correnti | (64.114) | (121.699) |
| L. Obbligazioni emesse | 0 | 0 |
| M. Altri debiti non correnti | (62.901) | (32.544) |
| N. Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) | (127.015) | (154.243) |
| O. Indebitamento finanziario netto (J)+(N) | (49.595) | (111.155) |
Posizione finanziaria netta così come definita dalla raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 (richiamata dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006).
I movimenti del patrimonio netto per l'anno 2015 ed il periodo comparativo sono inclusi nei relativi prospetti del bilancio consolidato a cui si rimanda.
La riserva legale e la riserva sovraprezzo si riferiscono alla società Capogruppo Moncler S.p.A.
Nel 2015 sono stati corrisposti dividendi ai soci della Capogruppo per un ammontare pari ad Euro 30 milioni (Euro 25 milioni nel 2014).
L'aumento del capitale sociale e della riserva sovrapprezzo azioni deriva dall'esercizio di n. 124.458 opzioni maturate (per un numero pari di azioni) relativamente al piano di stock option approvato dall'assemblea ordinaria dei soci Moncler in data 28 febbraio 2014 al prezzo di esercizio pari ad Euro 10,20 per azione.
Le altre variazioni di patrimonio netto derivano dal trattamento contabile relativo ai piani di stock option.
La variazione degli utili indivisi si riferisce principalmente alla distribuzione dei dividendi agli azionisti e all'adeguamento al valore di mercato delle passività finanziarie verso soggetti non bancari.
La voce altre riserve include gli altri utili complessivi, che si compone della riserva adeguamento cambi dei bilanci esteri, della riserva di copertura rischi su tasso d'interesse e su tassi di cambio e della riserva che accoglie gli utili/perdite attuariali. La riserva di conversione comprende le differenze cambio emerse dalla conversione dei bilanci delle società consolidate estere; le variazioni sono dovute principalmente alle differenze emerse dal consolidamento delle controllate americane e della controllata giapponese. La riserva di copertura include la porzione efficace delle differenze nette accumulate nel fair value degli strumenti derivati di copertura. La movimentazione di tali riserve è stata la seguente:
| Riserva Altri utili complessivi | Riserva di conversione | Altri componenti | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | Importo ante imposte |
Imposte | Importo post imposte |
Importo ante imposte |
Imposte | Importo post imposte |
| Riserva al 01.01.2014 | (4.931) | 0 | 947 | (170) | 19 | (151) |
| Variazioni del periodo | 4.294 | 0 | 4.294 | (1.144) | 320 | (824) |
| Differenze cambi del periodo | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Rilascio a conto economico | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Riserva al 31.12.2014 | (637) | 0 | (637) | (1.314) | 339 | (975) |
| Riserva al 01.01.2015 | (637) | 0 | (637) | (1.314) | 339 | (975) |
| Variazioni del periodo | 4.218 | 0 | 4.218 | 1.289 | (354) | 935 |
| Differenze cambi del periodo | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Rilascio a conto economico | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Riserva al 31.12.2015 | 3.581 | 0 | 3.581 | (25) | (15) | (40) |
Risultato per azione
Il calcolo dell'utile per azione al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014 è indicato nelle seguenti tabelle e si basa sul rapporto tra l'utile attribuibile al Gruppo ed il numero delle azioni.
L'utile diluito per azione è in linea con l'utile base per azione in quanto al 31 dicembre 2015 non vi sono effetti diluitivi significativi derivanti dai piani di stock option.
| Utile/(perdita) per azione | ||
|---|---|---|
| Esercizio 2015 | Esercizio 2014 | |
| Utile del periodo (Euro/000) | 167.863 | 130.338 |
| Numero medio delle azioni dei soci della controllante | 250.086.129 | 250.000.000 |
| Utile attribuibile alle azioni dei soci del Gruppo - | 0,67 | 0,52 |
| Base (in Euro) | ||
| Utile attribuibile alle azioni dei soci del Gruppo - | 0,67 | 0,52 |
| Diluito (in Euro) |
Ai fini dell'IFRS 8 "Operating segments", l'attività svolta dal Gruppo è identificabile in un unico segmento operativo in esercizio.
Il Gruppo ha impegni derivanti principalmente da contratti di affitto per l'attività di vendita (negozi, outlet e showroom), per i magazzini logistici adibiti alla gestione delle giacenze e per le sedi dove vengono svolte le attività corporate.
Al 31 dicembre 2015 l'ammontare dei canoni ancora dovuti per contratti di leasing operativo era il seguente:
| Contratti di leasing operativo - pagamenti futuri minimi (Euro/000) |
Entro l'esercizio |
Tra 1 e 5 anni | Oltre 5 anni | Totale |
|---|---|---|---|---|
| DOS | 43.218 | 142.641 | 108.629 | 294.488 |
| Outlet | 3.893 | 14.458 | 10.154 | 28.506 |
| Altri immobili | 5.286 | 19.852 | 12.160 | 37.298 |
Al 31 dicembre 2014 l'ammontare dei canoni ancora dovuti per contratti di leasing operativo era il seguente:
| Contratti di leasing operativo - pagamenti futuri minimi (Euro/000) |
Entro l'esercizio |
Tra 1 e 5 anni | Oltre 5 anni | Totale |
|---|---|---|---|---|
| DOS | 30.408 | 73.181 | 49.732 | 153.321 |
| Outlet | 1.687 | 5.430 | 4.235 | 11.352 |
| Altri immobili | 5.261 | 19.737 | 15.526 | 40.524 |
Al 31 dicembre 2015 le garanzie prestate sono le seguenti:
| Garanzie e fideiussioni prestate | ||
|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 |
| Garanzie e fideiussioni a favore di: | ||
| Soggetti e società terze | 10.115 | 8.869 |
| Totale garanzie e fideiussioni prestate | 10.115 | 8.869 |
Le garanzie si riferiscono principalmente a contratti di affitto di nuovi punti vendita.
Il Gruppo operando a livello globale è soggetto a rischi legali e fiscali che derivano dallo svolgimento delle normali attività. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, il Gruppo ritiene che alla data di redazione del presente documento, i fondi accantonati in bilancio sono sufficienti a garantire la corretta rappresentazione del bilancio consolidato.
Gli strumenti finanziari del Gruppo comprendono la cassa e le disponibilità liquide, i finanziamenti, i crediti e debiti commerciali ed altri crediti e debiti correnti e non correnti oltre che derivati.
Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività: rischio di mercato (principalmente relativo ai tassi di cambio e di interesse), rischio di credito (sia in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti che alle attività di finanziamento), rischio di liquidità (con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie ed all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale) e rischio di capitale.
La gestione dei rischi finanziari è svolta a livello di Headquarter che garantisce principalmente che ci siano sufficienti risorse finanziarie per far fronte alle necessità di sviluppo del business e che le risorse siano adeguatamente investite in attività redditizie.
Il Gruppo utilizza strumenti derivati per coprire l'esposizione a specifici rischi di mercato, quali il rischio legato alle fluttuazioni dei tassi di cambio e dei tassi d'interesse, sulla base delle policy stabilite dal Consiglio di Amministrazione.
Il Gruppo opera a livello internazionale ed è esposto a rischi di cambio principalmente in dollari americani, Yen giapponesi e Renminbi cinesi ed in misura minore in Dollari di Hong Kong, Sterline, Dollari Coreani e Franchi Svizzeri.
Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione ai rischi finanziari di mercato e gestisce tali rischi attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati, secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi.
Nell'ambito di tali politiche, l'uso di strumenti finanziari derivati è riservato alla gestione dell'esposizione alle fluttuazioni dei cambi connessi con i flussi monetari futuri. Non sono consentite attività di tipo speculativo.
Nel corso del 2015 il Gruppo ha posto in essere una politica di copertura dal rischio di cambio di natura transattiva sulle principali valute verso le quali è esposto: USD, JPY, CNY, HKD, GBP, KRW e CHF.
Gli strumenti utilizzati a tale scopo sono principalmente Currency Forward Contract e Currency Option Contract.
Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con l'obiettivo di rideterminare il tasso di cambio a cui le transazioni previste denominate in valuta saranno rilevate.
Le controparti di tali contratti sono primarie istituzioni finanziarie.
L'esposizione relativa ad attività e passività espresse in valuta è dettagliato nella seguente tabella (controvalore in Euro delle rispettive valute):
| Dettaglio delle esposizioni in valuta |
31/12/15 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | Euro | Yen JP | Dollari US | Yuan CN Dollari HK Franchi CH | Sterline GB | Won KR | Dollari CD | Altre | Totale | ||
| Cassa e banche | 46.082 | 12.367 | 12.741 | 23.004 | 14.946 | 6.107 | 8.017 | 8.980 | 5.282 | 11.077 | 148.603 |
| Crediti verso clienti | 27.954 | 25.963 | 4.875 | 16.935 | 636 | 14 | 2.882 | 6.383 | 1.073 | 3.067 | 89.782 |
| Altre attività correnti | 11.721 | 1.415 | 2.181 | 1.044 | (21) | 117 | 1.293 | 1.017 | 0 | 2.218 | 20.985 |
| Altre attività non correnti | 5.079 | 5.004 | 3.238 | 2.327 | 3.823 | 513 | 562 | 762 | 537 | 831 | 22.676 |
| Totale attività | 90.836 | 44.749 | 23.035 | 43.310 | 19.384 | 6.751 | 12.754 | 17.142 | 6.892 | 17.193 | 282.046 |
| Debiti commerciali | (80.851) | (12.636) | (3.572) | (4.192) | (3.126) | (391) | (980) | (866) | (371) | (5.984) (112.969) | |
| Finanziamenti | (198.094) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (86) | 0 | (18) (198.198) | |
| Altri debiti correnti | (24.662) | (1.797) | (1.595) | (1.433) | (895) | (369) | (421) | (826) | (122) | (90) | (32.210) |
| Altri debiti non correnti | (1.347) | 0 | (4.759) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (115) | (1) | (6.222) |
| Totale passività | (304.954) | (14.433) | (9.926) | (5.625) | (4.021) | (760) | (1.401) | (1.778) | (608) | (6.093) (349.599) | |
| Totale netto esposizione in valuta | (214.118) | 30.316 | 13.109 | 37.685 | 15.363 | 5.991 | 11.353 | 15.364 | 6.284 | 11.100 | (67.553) |
| Dettaglio delle esposizioni in valuta |
31/12/14 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | Euro | Yen JP Dollari US | Yuan CN Dollari HK Franchi CH Sterline GB | Altre | Totale | ||||
| Cassa e banche | 37.475 | 24.053 | 24.106 | 11.684 | 5.493 | 5.385 | 7.738 | 7.485 | 123.419 |
| Crediti verso clienti | 35.581 | 18.143 | 6.644 | 19.895 | 716 | 15 | 2.731 | 2.868 | 86.593 |
| Altre attività correnti | 29.865 | 260 | 777 | 565 | 435 | 51 | 326 | 1.268 | 33.547 |
| Altre attività non correnti | 7.489 | 818 | 2.177 | 1.701 | 3.088 | 459 | 544 | 975 | 17.251 |
| Totale attività | 110.410 | 43.274 | 33.704 | 33.845 | 9.732 | 5.910 | 11.339 | 12.596 | 260.810 |
| Debiti commerciali | (83.104) | (11.703) | (6.655) | (3.917) | (3.277) | (373) | (1.238) | (2.056) (112.323) | |
| Finanziamenti | (234.574) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 (234.574) | |
| Altri debiti correnti | (22.243) | (2.092) | (1.565) | (1.278) | (491) | (243) | (1.261) | (797) | (29.970) |
| Altri debiti non correnti | (437) | 0 | (3.052) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (3.489) |
| Totale passività | (340.358) | (13.795) | (11.272) | (5.195) | (3.768) | (616) | (2.499) | (2.853) (380.356) | |
| Totale netto esposizione in valuta | (229.948) | 29.479 | 22.432 | 28.650 | 5.964 | 5.294 | 8.840 | 9.743 (119.546) |
Alla data di bilancio il Gruppo aveva in essere coperture per Euro 29,9 milioni (Euro 39,6 milioni al 31 dicembre 2014) a fronte di crediti ancora da incassare e coperture per Euro 65,6 milioni (Euro 23,4 milioni al 31 dicembre 2014) a fronte di ricavi futuri. Con riferimento alle transazioni in valuta, si segnala che una variazione dei rispettivi tassi di cambio pari a +/-1% avrebbe comportato i seguenti effetti:
| Dettaglio delle transazioni in | ||||
|---|---|---|---|---|
| valuta | ||||
| (Euro/000) | Yen JP | Dollari US | Yuan CN | Altre |
| Effetto di un apprezzamento dei | ||||
| cambi pari a +1% | ||||
| Ricavi | 1.620 | 1.694 | 1.155 | 2.158 |
| Risultato operativo | 848 | 857 | 685 | 1.290 |
| Effetto di un deprezzamento dei cambi pari a -1% |
||||
| Ricavi | (1.585) | (1.549) | (1.139) | (2.137) |
Risultato operativo (1.027) (1.289) (683) (1.241)
Con riferimento a quanto previsto dall'IFRS 13 si evidenzia che la categoria di strumenti finanziari valutati a fair value sono riconducibili ai derivati di copertura del rischio cambio. La valutazione di tali strumenti è basata sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri considerando i tassi di cambio alla data di bilancio (livello 2 come esposto nella sezione dei principi).
L'esposizione del Gruppo ai rischi di interesse è principalmente relativo alla cassa, disponibilità liquide e finanziamenti bancari, la cui gestione è presidiata centralmente dall'Headquarter.
In data 31 dicembre 2015 la Capogruppo Moncler S.p.A. ha in essere un finanziamento sottoscritto per originari Euro 60 milioni, erogato in un'unica soluzione, con piano di ammortamento semestrale e scadenza il 31 dicembre 2017. Il tasso di interesse applicato è l'Euribor maggiorato di uno spread di mercato.
Inoltre il Gruppo, alla stessa data, ha in essere finanziamenti chirografari per Euro 84,7 milioni (Euro 104,5 milioni alla stessa data del 2014).
Al 31 dicembre 2015 non sono presenti coperture sui tassi di interesse, poiché i contratti di IRS (Interest Rate Swap) sottoscritti negli esercizi precedenti, sono terminati.
Con riferimento ai debiti finanziari, una variazione del +/- 0,25% del tasso d'interesse avrebbe comportato sul risultato al 31 dicembre 2015, rispettivamente un peggioramento degli oneri finanziari di Euro 389 migliaia ed un miglioramento di Euro 441 migliaia.
Il Gruppo non ha significative concentrazioni di attività finanziarie (crediti commerciali ed altre attività correnti) che comportino un rischio di credito elevato. Le politiche del Gruppo sulla gestione delle attività finanziarie sono finalizzate a ridurre i rischi derivanti dalla mancata solvibilità della clientela wholesale. Le vendite nel canale retail sono effettuate attraverso riconosciute carte di credito e contanti. In aggiunta, l'ammontare dei crediti in essere è costantemente monitorato, tanto che l'esposizione del Gruppo per crediti inesigibili non è significativa e le percentuali storiche di passaggi a perdita sono molto basse. La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre 2015 è rappresentata dal valore contabile dei crediti commerciali iscritti in bilancio.
In relazione al rischio di credito derivante da altre attività finanziarie che non siano i crediti commerciali (che comprende cassa e depositi bancari a breve termine), il rischio di credito teorico per il Gruppo deriva dall'inadempienza della controparte con un'esposizione massima che è pari al valore contabile dell'attività finanziaria iscritta a bilancio, oltre che dal valore nominale delle garanzie prestate su debiti o impegni di terzi indicato nel paragrafo 8 delle Note esplicative. Il Gruppo ha in essere politiche che limitano l'ammontare dell'esposizione creditoria nelle diverse banche.
Il rischio di liquidità deriva dalla capacità di ottenere risorse finanziarie ad un costo sostenibile per condurre le normali attività operative del Gruppo. I fattori che influenzano tale rischio sono riferibili alle risorse generate/assorbite dalla gestione corrente, dalla gestione degli investimenti e dei finanziamenti e dalla disponibilità di liquidità nel mercato finanziario.
A seguito della dinamicità del business, il Gruppo ha centralizzato le funzioni di tesoreria con lo scopo di mantenere la flessibilità nel reperimento di fonti finanziarie e mantenere la disponibilità delle linee di credito. Le procedure in essere per ridurre il rischio di liquidità sono le seguenti:
Il management ritiene che i mezzi finanziari ad oggi disponibili, insieme a quelli che sono generati dall'attività operativa corrente, permettano al Gruppo di raggiungere i propri obiettivi e di rispondere alle esigenze derivanti dallo sviluppo degli investimenti e del rimborso dei finanziamenti alle date di scadenza concordate.
Si evidenzia inoltre, con riferimento a quanto previsto dall'IFRS 13, che, tra le passività finanziarie, quelle relative all'impegno di acquisto di quote di minoranza sono valutate al fair value sulla base essenzialmente di modelli di valutazione riferibili al livello 3, come esposto nella sezione dei principi.
Si riporta nelle seguente tabella un'analisi delle scadenze contrattuali (che includono anche gli interessi) per le passività finanziarie.
| Flussi finanziari contrattuali | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie non derivate | Totale valore contabile |
Totale | 6 mesi o meno | 6-12 mesi | 1-2 anni | 2-3 anni | 3-4 anni | 4-5 anni | oltre 5 anni |
| (Euro/000) | |||||||||
| Scoperti bancari | 2.522 | 2.522 | 2.522 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Finanziamenti autoliquidanti | 3 | 3 | 3 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Debiti finanziari vs terzi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Finanziamenti chirografari | 132.397 | 134.132 | 30.722 | 38.716 | 62.583 | 2.111 | 0 | 0 | 0 |
| Flussi finanziari contrattuali | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie derivate | Totale valore contabile |
Totale | 6 mesi o meno | 6-12 mesi | 1-2 anni | 2-3 anni | 3-4 anni | 4-5 anni | oltre 5 anni | |
| (Euro/000) | ||||||||||
| Interest rate swap di copertura | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Contratti a termine su cambi di | ||||||||||
| copertura | 374 | 374 | 374 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| - Flussi in uscita | 374 | 374 | 374 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| - Flussi in entrata | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Nella gestione dei rischi operativi, l'obiettivo principale del Gruppo è quello di gestire i rischi associati con lo sviluppo del business nei mercati esteri soggetti a leggi e regolamenti specifici.
Il Gruppo ha implementato degli standard sulle seguenti aree:
In relazione al rischio di capitale proprio, gli obiettivi del Gruppo sono rivolti alla prospettiva di continuità aziendale al fine di garantire un giusto ritorno economico agli azionisti ed altri operatori pur mantenendo una classificazione di rischio buona nel mercato del capitale di debito. Il Gruppo gestisce la struttura del capitale ed effettua gli aggiustamenti in linea con i cambiamenti delle condizioni economiche generali e con gli obiettivi strategici.
Vengono di seguito riportate le transazioni con parti correlate ritenute rilevanti ai sensi della "Procedura operazioni con parti correlate" adottata dal Gruppo.
La "Procedura operazioni con parti correlate" è disponibile sul sito internet della Società (www.monclergroup.com), Sezione "Governance/Documenti societari".
Le transazioni economiche ed i saldi verso società consolidate sono stati eliminati in fase di consolidamento e non sono pertanto oggetto di commento.
Nel 2015 le transazioni con parti correlate riguardano principalmente relazioni commerciali effettuate a condizioni di mercato come di seguito elencato:
costituzione della società. Nel 2015 l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 0,2 milioni (Euro 0,2 milioni nel 2014).
Le società Industries S.p.A., Moncler Lunettes S.r.l. e dal 2014 Moncler Enfant S.r.l. aderiscono al consolidato fiscale della Capogruppo Moncler S.p.A.
Compensi ad Amministratori, Sindaci ed ai Dirigenti con responsabilità strategiche Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione per l'anno 2015 sono pari ad Euro 3.666 migliaia (Euro 3.212 migliaia nel 2014).
Gli emolumenti al Collegio Sindacale per l'anno 2015 sono pari ad Euro 190 migliaia (Euro 245 migliaia nel 2014).
Nel 2015 il valore complessivo dei compensi relativi ai Dirigenti con responsabilità strategiche è pari ad Euro 2.149 migliaia (Euro 1.269 migliaia nel 2014).
Nel 2015 l'ammontare dei costi relativi ai piani di stock option (descritti nel paragrafo 10.2) riferiti a membri del Consiglio di Amministrazione e a Dirigenti con responsabilità strategiche è pari ad Euro 3.059 migliaia (Euro 2.420 migliaia nel 2014).
Le tabelle che seguono riassumono i rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate sopra descritte intercorsi nel 2015 e nell'esercizio precedente.
| Euro/000 | Tipologia rapporto | Nota | 31/12/2015 | % | 31/12/2014 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Yagi Tsusho Ltd | Contratto Distribuzione | a | 50.237 | (22,3)% | 42.200 | (21,9)% |
| Yagi Tsusho Ltd GokseTekstil Kozmetik |
Contratto Distribuzione | a | (59.169) | 26,2% | (47.755) | 24,8% |
| Sanayi ic ve dis ticaret limited sirketi |
Prestazioni di servizi | b | (223) | 0,3% | (219) | 0,3% |
| Transazioni | ||||||
| Allison S.p.A. | commerciali/Contratto di servizi |
b | (448) | 0,6% | (911) | 1,4% |
| La Rotonda S.r.l. | Transazione commerciale | c | 413 | 0,0% | 385 | n.a. |
| La Rotonda S.r.l. Amministratori, sindaci e |
Transazione commerciale | d | (148) | 0,1% | (167) | n.a. |
| dirigenti con responsabilità strategiche |
Prestazioni lavorative | b | (5.468) | 6,9% | (4.245) | 6,4% |
| Dirigenti con responsabilità strategiche |
Prestazioni lavorative | d | (537) | 0,2% | (483) | 0,3% |
| Amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche |
Prestazioni lavorative | e | (3.059) | 26,9% | (2.420) | n.a. |
| Totale | (18.402) | (13.615) |
a incidenza % calcolata sul costo del venduto
b incidenza % calcolata sulle spese generali ed amministrative
c incidenza % calcolata sui ricavi
d incidenza % calcolata sulle spese di vendita
e incidenza % calcolata sui costi non ricorrenti
| Euro/000 | Tipologia rapporto | Nota | 31/12/2015 | % | 31/12/2014 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Yagi Tsusho Ltd | Debiti commerciali | a | (8.426) | 7,5% | (6.826) | 6,1% |
| Yagi Tsusho Ltd | Crediti commerciali | b | 6.722 | 7,5% | 928 | 1,1% |
| Gokse Tekstil Kozmetik | ||||||
| Sanayi ic ve dis ticaret | Debiti commerciali | a | (19) | 0,0% | (85) | 0,1% |
| limited sirketi | ||||||
| Allison S.p.A. | Debiti commerciali | a | 0 | 0,0% | (207) | 0,2% |
| La Rotonda S.r.l. | Crediti commerciali | b | 291 | 0,3% | 202 | n.a. |
| La Rotonda S.r.l. | Debiti commerciali | a | 0 | 0,0% | (45) | n.a. |
| Amministratori, sindaci e | ||||||
| dirigenti con responsabilità | Altre passività correnti | c | (2.696) | 8,4% | (1.896) | 6,3% |
| strategiche | ||||||
| Totale | (4.128) | (7.929) |
a incidenza % calcolata sui debiti commerciali
b incidenza % calcolata sui crediti commerciali
c incidenza % calcolata sulle altre passività correnti
Le tabelle di seguito rappresentano l'incidenza delle operazioni con parti correlate sui bilanci consolidati al 31 dicembre 2015 e 2014.
| 31 Dicembre 2015 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Spese generali | |||||
| Costo del | Spese di | ed | Ricavi/(Costi) | ||
| Ricavi | venduto | vendita | amministrative | non ricorrenti | |
| Totale parti correlate | 413 | (8.932) | (685) | (6.139) | (3.059) |
| Totale bilancio consolidato | 880.393 | (225.495) | (253.448) | (79.535) | (11.389) |
| Incidenza % | 0,0% | 4,0% | 0,3% | 7,7% | 26,9% |
| 31 Dicembre 2015 | |||||
| Crediti | Debiti | Altre passività | |||
| commerciali | commerciali | correnti | |||
| Totale parti correlate | 7.013 | (8.445) | (2.696) | ||
| Totale bilancio consolidato | 89.782 | (112.969) | (32.210) | ||
| Incidenza % | 7,8% | 7,5% | 8,4% | ||
| 31 Dicembre 2014 | |||||
| Spese generali | |||||
| Costo del | Spese di | ed | Ricavi/(Costi) | ||
| Ricavi | venduto | vendita | amministrative | non ricorrenti | |
| Totale parti correlate | 385 | (5.555) | (650) | (5.375) | (2.420) |
| Totale bilancio consolidato | 694.189 | (192.524) | (182.966) | (66.043) | (5.034) |
| Incidenza % | 0,1% | 2,9% | 0,4% | 8,1% | 48,1% |
| 31 Dicembre 2014 | |||||
| Crediti | Debiti | Altre passività | |||
| commerciali | commerciali | correnti | |||
| Totale parti correlate | 1.130 | (7.163) | (1.896) | ||
| Totale bilancio consolidato | 86.593 | (112.323) | (29.970) | ||
| Incidenza % | 1,3% | 6,4% | 6,3% |
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 riflette i valori dei piani di stock option approvati negli esercizi 2014 e nel 2015.
Per quanto concerne i piani di stock option approvati nel 2014, si segnala che:
prezzo dell'azione alla data di concessione delle opzioni Euro 13,27;
vita stimata delle opzioni pari al periodo che va dalla data di assegnazione alle seguenti date stimate di esercizio:
In data 29 aprile 2015, l'assemblea dei soci di Moncler S.p.A. ha approvato un nuovo piano di stock option ("Piano 2015") le cui caratteristiche sono elencate di seguito:
basato sul fair value delle opzioni, che tiene conto del valore corrente dell'azione alla data di assegnazione, della volatilità, del flusso di dividendi attesi, della durata dell'opzione e del tasso privo di rischio;
Ai sensi dell'IFRS 2, i piani sopra descritti sono definiti come Equity Settled.
Per informazioni sui documenti informativi relativi ai Piani, si rinvia al sito Internet della società, www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance/Assemblea degli azionisti".
A seguire i dati economico-finanziari delle società controllate che hanno partecipazioni di terzi significative.
| Principali dati di bilancio | 31/12/2015 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | Attività | Passività Patrimonio Netto |
Ricavi | Utile/ (Perdita) |
Utile/ (Perdita) di terzi |
|
| Moncler Enfant S.r.l. | 553 | 89 | 464 | 0 | (48) | (24) |
| Ciolina Moncler SA | 777 | 484 | 293 | 1.324 | 28 | 14 |
| Moncler Lunettes S.r.l. | 1.064 | 387 | 677 | 2.244 | 84 | 41 |
| White Tech Sp.zo.o. | 134 | 28 | 106 | 7 | 31 | 9 |
| Principali dati di bilancio | 31/12/2014 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | Attività | Passività Patrimonio Netto |
Ricavi | Utile/ (Perdita) |
Utile/ (Perdita) di terzi |
|||
| Moncler Enfant S.r.l. | 1.319 | 187 | 1.131 | 387 | (182) | (91) | ||
| Ciolina Moncler SA | 902 | 330 | 572 | 1.301 | 130 | 64 | ||
| Moncler Lunettes S.r.l. | 3.893 | 3.300 | 593 | 3.119 | (619) | (303) | ||
| White Tech Sp.zo.o. | 86 | 11 | 75 | 7 | (12) | (4) |
L'utile/(perdita) di terzi differisce dall'utile/(perdita) di terzi di consolidato in quanto i dati sono presentati al lordo delle eliminazioni infragruppo.
| Rendiconto finanziario 2015 (*) | ||||
|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | Moncler Enfant S.r.l. | Ciolina Moncler SA Moncler Lunettes S.r.l. White Tech Sp.zo.o. | ||
| Cash Flow della Gestione Operativa | 886 | 203 | 1.241 | 3 |
| Free Cash Flow | 910 | 207 | 1.154 | (2) |
| Net Cash Flow | 291 | (108) | 1.154 | (3) |
| Rendiconto finanziario 2014 (*) | ||||
|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | Moncler Enfant S.r.l. | Ciolina Moncler SA Moncler Lunettes S.r.l. White Tech Sp.zo.o. | ||
| Cash Flow della Gestione Operativa | 2.609 | 17 | (1.421) | (70) |
| Free Cash Flow | 2.710 | (21) | (1.264) | (68) |
| Net Cash Flow | (4.569) | (11) | (264) | 18 |
(*) Grandezze esposte secondo lo schema del rendiconto finanziario della Relazione sulla gestione
In data 29 aprile 2015 l'assemblea ordinaria dei soci Moncler ha approvato l'adozione di un piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di Performance Stock Option 2015" (il "Piano 2015").
La descrizione dei piani di incentivazione ed i relativi costi sono esplicitati nel paragrafo 10.2.
Si segnala che nel Gruppo, nel corso dell'esercizio 2015 non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.
Si evidenziano di seguito i corrispettivi della società di revisione:
| Servizi di revisione, di attestazione ed altri servizi |
||
|---|---|---|
| (unità di Euro) | Soggetto che ha erogato il servizio |
Corrispettivi di competenza 2015 |
| Revisione contabile | KPMG S.p.A. Rete KPMG S.p.A. |
245.026 198.857 |
| Servizi di attestazione | KPMG S.p.A. Rete KPMG S.p.A. |
33.740 6.933 |
| Altri servizi | KPMG S.p.A. Rete KPMG S.p.A. |
22.000 177.790 |
| Totale | 684.346 |
In data 2 febbraio 2016, Moncler S.p.A. ha avviato un programma di acquisto di azioni proprie, in esecuzione della delibera assembleare del 23 aprile 2015, ai sensi degli artt. 2357, 2357-ter del codice civile. Le azioni proprie acquistate in esecuzione di tale delibera saranno impiegate in modo da consentire la costituzione di un "magazzino titoli" che potrà essere utilizzato per adempiere alle obbligazioni di consegna delle azioni derivanti da possibili programmi di distribuzione, a titolo oneroso o gratuito, di opzioni su azioni o di azioni della Società ad amministratori, dipendenti e collaboratori della Società o di società controllate.
In virtù del programma, completato in data 12 febbraio 2016, Moncler S.p.A. ha acquistato complessive n. 1.000.000 azioni proprie, pari allo 0,4% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di Euro 12,8 milioni.
***
Il presente bilancio consolidato, composto da conto economico consolidato, conto economico complessivo, prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario consolidato e note al bilancio consolidato, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico e i flussi di cassa e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili della Controllante e dalle società incluse nel consolidamento.
Per il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A.
Il Presidente
Remo Ruffini
Moncler S.p.A. Sede Sociale: Via Stendhal 47, MILANO – ITALIA Capitale sociale: Euro 50.024.891,60 i.v. – Numero di registrazione CCIAA: MI-1763158 Partita Iva e codiche fiscale: 04642290961
| Conto economico | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (Euro) | Note | Esercizio 2015 | di cui parti correlate (nota 8.1) |
Esercizio 2014 | di cui parti correlate (nota 8.1) |
| Ricavi | 3.1 | 147.114.040 | 146.973.991 | 116.658.220 | 116.393.847 |
| Spese generali ed amministrative | 3.2 | (14.123.060) | (3.810.634) | (10.940.145) | (3.464.812) |
| Spese di pubblicità | 3.3 | (27.439.689) | (236.994) | (23.496.734) | (46.272) |
| Ricavi/(Costi) non ricorrenti | 3.4 | (2.489.733) | (1.837.171) | (2.023.172) | (1.540.204) |
| Risultato operativo | 103.061.558 | 80.198.169 | |||
| Proventi finanziari | 3.6 | 10.740 | 15.011.902 | ||
| Oneri finanziari | 3.6 | (1.890.570) | (845.600) | (7.454.205) | (669.666) |
| Risultato ante imposte | 101.181.728 | 87.755.866 | |||
| Imposte sul reddito | 3.7 | (24.279.628) | (23.580.320) | ||
| Risultato netto | 76.902.100 | 64.175.546 |
| Conto economico complessivo | Note | 31/12/15 | 31/12/14 |
|---|---|---|---|
| (Euro) | |||
| Utile (perdita) del periodo | 76.902.100 | 64.175.546 | |
| Utili (perdite) sui derivati di copertura | 4.14 | 5.653 | (173.804) |
| Componenti che potrebbero essere riversati | |||
| nel conto economico in periodi successivi | 5.653 | (173.804) | |
| Utili (perdite) attuariali trattamento di fine rapporto | 4.14 | 65.522 | (69.342) |
| Componenti che non saranno riversati nel | |||
| conto economico in periodi successivi | 65.522 | (69.342) | |
| Totale altri utili (perdite) al netto dell'effetto | |||
| fiscale | 71.175 | (243.146) | |
| Totale utile (perdita) complessivo | 76.973.275 | 63.932.400 |
| Situazione patrimoniale - finanziaria | di cui parti | di cui parti | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (Euro) | Note | 31/12/15 | correlate (nota 8.1) |
31/12/14 | correlate (nota 8.1) |
| Marchi e altre immobilizzazioni immateriali, nette | 4.1 | 226.544.658 | 225.080.704 | ||
| Immobilizzazioni materiali, nette | 4.3 | 830.697 | 933.839 | ||
| Partecipazioni in società controllate | 4.4 | 222.534.374 | 220.813.523 | ||
| Crediti per imposte anticipate | 4.5 | 1.967.548 | 2.572.014 | ||
| Attivo non corrente | 451.877.277 | 449.400.080 | |||
| Crediti verso clienti | 4.6 | 66.756 | 67.976 | ||
| Crediti verso società del Gruppo | 4.6 | 48.533.479 | 48.533.479 | 323.806 | 323.806 |
| Crediti tributari | 4.13 | 0 | 0 | ||
| Altre attività correnti | 4.8 | 2.088.753 | 1.882.562 | ||
| Altre attività correnti verso società del Gruppo | 4.8 | 40.000 | 40.000 | 21.393.248 | 21.393.248 |
| Cassa e banche | 4.7 | 788.241 | 532.003 | ||
| Attivo corrente | 51.517.229 | 24.199.595 | |||
| Totale attivo | 503.394.506 | 473.599.675 | |||
| Capitale sociale | 4.14 | 50.024.892 | 50.000.000 | ||
| Riserva sovrapprezzo | 4.14 | 108.284.263 | 107.039.683 | ||
| Altre riserve | 4.14 | 88.300.525 | 47.460.246 | ||
| Risultato netto | 4.14 | 76.902.100 | 64.175.546 | ||
| Patrimonio netto | 323.511.780 | 268.675.475 | |||
| Debiti verso banche e finanziamenti | 4.12 | 23.972.007 | 47.911.236 | ||
| Trattamento di fine rapporto | 4.11 | 441.700 | 469.156 | ||
| Debiti per imposte differite | 4.5 | 63.638.389 | 71.152.180 | ||
| Passivo non corrente | 88.052.096 | 119.532.572 | |||
| Debiti verso banche e finanziamenti | 4.12 | 23.939.230 | 12.588.900 | ||
| Debiti finanziari verso società del Gruppo | 4.12 | 22.802.107 | 22.802.107 | 10.837.684 | 10.837.684 |
| Debiti commerciali | 4.9 | 14.718.214 | 14.304.352 | ||
| Debiti commerciali verso società del Gruppo | 4.9 | 410.844 | 410.844 | 1.433.894 | 1.433.894 |
| Debiti tributari | 4.13 | 14.895.250 | 25.671.779 | ||
| Altre passività correnti | 4.10 | 3.363.140 | 1.907.145 | 2.537.715 | 1.448.317 |
| Altre passività correnti verso società del Gruppo | 4.10 | 11.701.845 | 11.701.845 | 18.017.304 | 18.017.304 |
| Passivo corrente | 91.830.630 | 85.391.628 | |||
| Totale passivo e patrimonio netto | 503.394.506 | 473.599.675 |
| Prospetto di variazione del Patrimonio netto | Capitale | Riserva | Riserva | Altri utili | Altre riserve Riserva IFRS 2 |
Utili indivisi Risultato del | Patrimonio | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (Euro) | Note | sociale | sovrapprezzo | legale | complessivi | periodo | netto | ||
| Patrimonio Netto al 01.01.2014 | 4.14 | 50.000.000 | 107.039.683 | 10.000.000 | 124.321 | 0 | 26.758.249 | 31.298.544 | 225.220.797 |
| Destinazione utile esercizio precedente | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 31.298.544 | (31.298.544) | 0 | |
| Riclassifica | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Dividendi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (25.000.000) | 0 | (25.000.000) | |
| Altre variazioni nel patrimonio netto | 0 | 0 | 0 | (243.146) | 4.522.278 | 0 | 0 | 4.279.132 | |
| Risultato del periodo | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 64.175.546 | 64.175.546 | |
| Patrimonio netto al 31.12.2014 | 4.14 | 50.000.000 | 107.039.683 | 10.000.000 | (118.825) | 4.522.278 | 33.056.793 | 64.175.546 | 268.675.475 |
| Patrimonio Netto al 01.01.2015 | 4.14 | 50.000.000 | 107.039.683 | 10.000.000 | (118.825) | 4.522.278 | 33.056.793 | 64.175.546 | 268.675.475 |
| Destinazione utile esercizio precedente | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 64.175.546 | (64.175.546) | 0 | |
| Aumento capitale cociale e riserve | 24.892 | 1.244.580 | 1.269.472 | ||||||
| Riclassifica | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Dividendi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (30.013.645) | 0 | (30.013.645) | |
| Altre variazioni nel patrimonio netto | 0 | 0 | 0 | 71.175 | 6.607.203 | 0 | 0 | 6.678.378 | |
| Risultato del periodo | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 76.902.100 | 76.902.100 | |
| Patrimonio netto al 31.12.2015 | 4.14 | 50.024.892 | 108.284.263 | 10.000.000 | (47.650) | 11.129.481 | 67.218.694 | 76.902.100 | 323.511.780 |
| Prospetto di rendiconto finanziario | Esercizio 2015 | di cui parti correlate (nota |
Esercizio 2014 | di cui parti correlate (nota |
|---|---|---|---|---|
| (Euro) | 8.1) | 8.1) | ||
| Flusso di cassa della gestione operativa | ||||
| Risultato del periodo | 76.902.100 | 64.175.546 | ||
| Ammortamenti immobilizzazioni | 970.056 | 529.650 | ||
| Svalutazione partecipazioni | 0 | 346.307 | ||
| Costi (Ricavi) finanziari, netti | 1.643.937 | (7.904.004) | ||
| Altri costi (ricavi) non monetari | 2.307.903 | 1.811.470 | ||
| Imposte dell'esercizio | 24.279.628 | 23.580.320 | ||
| Variazione dei crediti commerciali - (Incremento)/Decremento) | (48.208.453) | (48.209.673) | 2.286.705 | 2.343.872 |
| Variazione dei debiti commerciali - Incremento/(Decremento) | (414.971) | (1.023.050) | 6.940.939 | 623.679 |
| Variazione degli altri crediti/debiti correnti | (230.333) | 458.828 | (4.496.621) | 1.047.367 |
| Flusso di cassa generato/(assorbito) dalla gestione operativa | 57.249.867 | 87.270.312 | ||
| Interessi pagati | (1.573.441) | (6.538.455) | ||
| Interessi ricevuti | 10.740 | 11.902 | ||
| Imposte e tasse pagate | (26.958.214) | (2.635.561) | ||
| Variazione degli altri crediti/debiti non correnti | 59.454 | 111.082 | ||
| Flusso di cassa netto della gestione operativa (a) | 28.788.406 | 78.219.280 | ||
| Flusso di cassa della gestione degli investimenti | ||||
| Acquisto di immobilizzazioni materiali ed immateriali | (2.330.868) | (708.099) | ||
| Variazione delle partecipazioni | 2.578.449 | (510.000) | ||
| Dividendi ricevuti | 0 | 15.000.000 | ||
| Flusso di cassa netto della gestione degli investimenti (b) | 247.581 | 13.781.901 | ||
| Flusso di cassa della gestione dei finanziamenti | ||||
| Rimborso di finanziamenti | (12.000.000) | (120.000.000) | ||
| Accensione di nuovi finanziamenti | 0 | 59.830.000 | ||
| Variazioni dei finanziamenti verso società del Gruppo | 11.964.424 | 11.964.423 | (10.554.914) | (10.554.914) |
| Dividendi pagati ai soci | (30.013.645) | (25.000.000) | ||
| Aumento Capitale Sociale e riserve | 1.269.472 | 0 | ||
| Flusso di cassa netto della gestione finanziaria (c) | (28.779.749) | (95.724.914) | ||
| Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre disponibilità | ||||
| finanziarie (a)+(b)+(c) | 256.238 | (3.723.733) | ||
| Cassa e altre disponibilità finanziarie all'inizio del periodo | 532.003 | 4.255.736 | ||
| Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre disponibilità finanziarie | 256.238 | (3.723.733) | ||
| Cassa e altre disponibilità finanziarie alla fine del periodo | 788.241 | 532.003 |
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Remo Ruffini
Moncler S.p.A. (a cui di seguito si fa riferimento come "la società" o "Moncler") è una società costituita e domiciliata in Italia. L'indirizzo della sede legale è Via Stendhal 47 Milano, Italia ed il numero di registrazione è 04642290961.
La società è la controllante di riferimento per il Gruppo Moncler (a cui di seguito si fa riferimento come "Gruppo") comprendendo la controllata italiana Industries S.p.A. ed altre 30 società controllate.
L'attività principale della società è la gestione e la divulgazione, attraverso campagne di comunicazione e marketing, dell'immagine del marchio di proprietà Moncler.
Le società del Gruppo Moncler gestiscono le loro attività in accordo con le linee guida di business e le strategie sviluppate dal Consiglio di Amministrazione di Moncler.
La società redige anche il bilancio consolidato di Gruppo e la Relazione sulla gestione è un documento unico così come consentito dall'art. 40/2 bis, lett. B DLgs 127/91.
Il bilancio d'esercizio 2015 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").
Il presente bilancio d'esercizio include il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, il conto economico, il conto economico complessivo, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il rendiconto finanziario e le note esplicative.
La Società presenta il conto economico per destinazione, forma ritenuta più rappresentativa in relazione al tipo di attività svolta. La forma scelta è, infatti, conforme con le modalità di reporting interno e di gestione del business.
Con riferimento al prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è stata adottata una forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto previsto dal paragrafo 60 e seguenti dello IAS 1.
Per il rendiconto finanziario è stato adottato il metodo di rappresentazione indiretto.
Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari (ad es. derivati, misurati al fair value), nonché sul presupposto della continuità aziendale.
Il bilancio è redatto in unità di Euro, che coincide con la moneta corrente del paese in cui la società opera.
Le note esplicative sono redatte, ove non diversamente specificato, in migliaia di Euro.
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime.
Gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti, incluse aspettative su eventi futuri che si ritengono ragionevolmente probabili in seguito alle circostanze in essere. Nel caso in cui le stime della direzione possano avere un effetto significativo sui valori rilevati nel bilancio, o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio, i successivi paragrafi della nota integrativa includono le informazioni rilevanti a cui le stime si riferiscono.
Le stime si riferiscono principalmente al valore recuperabile delle attività non correnti (marchio e partecipazioni) e alla recuperabilità delle imposte anticipate. Di seguito una breve descrizione di queste voci.
Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate, delle attività che devono essere dismesse e delle partecipazioni, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale.
Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, si rileva a bilancio una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani aziendali e di Gruppo.
La società è soggetta a imposte e ci sono numerose transazioni e calcoli svolti nell'ordinaria gestione del business per cui il valore finale dell'imposta non è certo. La società riconosce attività per imposte anticipate fino al valore per cui ne ritiene probabile il recupero negli esercizi futuri ed in un arco temporale compatibile con l'orizzonte temporale implicito nelle stime del management.
I principi contabili di seguito indicati sono stati utilizzati coerentemente per l'anno 2015 ed il periodo comparativo.
Immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, non rivalutato al netto dell'ammontare cumulato degli ammortamenti e delle perdite di valore ("impairment"). Il costo include il prezzo pagato per l'acquisto e tutti i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni utili al suo utilizzo.
L'ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata degli immobili, impianti e macchinari come riportato in tabella:
| Categoria | Periodo |
|---|---|
| Terreni | Non ammortizzati |
| Fabbricati | Da 25 a 33 anni |
| Impianti e macchinari | Da 8 a 12 anni |
| Mobili e arredi | Da 5 a 10 anni |
| Macchinari elettronici d'ufficio | Da 3 a 5 anni |
| Migliorie su beni di terzi | Minore tra il contratto di affitto e la vita utile della miglioria |
| Altre immobilizzazioni materiali | In dipendenza delle condizioni di mercato e generalmente entro la vita utile attesa del bene di |
| riferimento |
I beni acquisiti in leasing sono ammortizzati nel minore tra il periodo del leasing e la loro vita utile a meno che non sia ragionevolmente certo che la Società otterrà la proprietà del bene alla fine del periodo contrattuale.
Il periodo di ammortamento è rivisto in ciascun esercizio e corretto se necessario in base alle mutate condizioni economiche del bene.
L'utile o la perdita derivante dalla cessione di immobile, impianti e macchinari rappresenta la differenza tra il ricavo ed il valore netto del bene alla data della cessione. Le cessioni sono contabilizzate quando l'operazione è definitiva o non più soggetta a condizioni che posticipano gli effetti del trasferimento della proprietà.
I marchi separatamente acquisiti sono iscritti al costo storico di acquisto. I marchi acquisiti a seguito di una "business combination" sono iscritti al valore equo determinato alla data dell'operazione di aggregazione aziendale.
I marchi sono trattati come un'attività a vita utile indefinita e dopo la rilevazione iniziale sono valutati al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate. I marchi non sono ammortizzati ma vengono sottoposti annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore.
Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.3 "Perdita di valore delle attività".
I Software (incluse le licenze e i costi separatamente identificabili come costi di sviluppo esterno) sono iscritti come attività immateriali al prezzo di acquisto inclusi i costi direttamente attribuibili per predisporre il bene immateriale ad essere pronto per l'utilizzo. I Software e le Altre attività immateriali che hanno una vita utile definita sono valutate al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite di valore accumulate.
L'ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita è determinato a quote costanti sulla vita stimata residua come definito in tabella:
| Categoria | Periodo |
|---|---|
| Licenze | In base alle condizioni di mercato all'interno del periodo contrattuale di licenza o ai limiti |
| legali per l'utilizzo della licenza stessa | |
| Software | Da 3 a 5 anni |
| Altre immobilizzazioni immateriali | In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo in cui si esercita |
| il controllo dell'attività |
Le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione sono classificate come attività destinate alla vendita quando il loro valore è recuperabile principalmente attraverso una transazione di vendita ed essa è ritenuta probabile. In tal caso vengono valutate al minor tra valore contabile e valore equo (fair value) al netto dei costi di vendita se il loro valore è recuperabile principalmente attraverso la vendita più che attraverso il loro uso continuato.
Le attività operative cessate (discontinued operations) sono attività che:
Nel conto economico, le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti dell'IFRS 5 per essere definiti come "discontinued operations", vengono presentati in un'unica voce che include sia gli utili e le perdite, che le minusvalenze ovvero le plusvalenze da cessione ed il relativo effetto fiscale. Il periodo comparativo viene conseguentemente ripresentato come richiesto dall'IFRS 5.
Per quanto riguarda la situazione patrimoniale e finanziaria, le attività non correnti destinate alla vendita ed i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti previsti dall'IFRS 5 vengono riclassificati tra le attività e le passività correnti nell'esercizio in cui tali requisiti si manifestano. L'esercizio comparativo non viene ripresentato o riclassificato.
Nel bilancio di esercizio della società, la partecipazioni in società controllate, collegate e associate è contabilizzata come di seguito descritto:
La società contabilizza i dividendi dalle società controllate, collegate o associate nel suo conto economico quando sorge il diritto a ricevere tali dividendi.
La Società verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali a vita utile definita e degli Immobili, impianti e macchinari e delle partecipazioni, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.
Un'attività immateriale con vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore.
Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, la società stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui il bene appartiene. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'attività la società calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.
Ad eccezione delle perdite di valore contabilizzate sull'avviamento, quando vengono meno le circostanze che hanno determinato la perdita, il valore contabile dell'attività è incrementato fino al valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.
Gli strumenti finanziari sono iscritti al "fair value" quando la società diviene parte di un obbligazione contrattuale in relazione allo strumento finanziario. Uno strumento finanziario non è più iscritto quando il diritto contrattuale ai flussi finanziari è scaduto o quando di fatto non ci sono più rischi relativi allo stesso in capo alla società. Una passività finanziaria non è più iscritta quando l'obbligazione specificata nel contratto è cancellata, scaduta o annullata.
Gli strumenti finanziari detenuti dalla società consistono principalmente nelle voci di bilancio relative a cassa e disponibilità bancarie, crediti e debiti commerciali, finanziamenti e strumenti finanziari derivati.
Le disponibilità e mezzi equivalenti includono i depositi bancari, le quote di fondi di liquidità ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. I conti correnti passivi sono iscritti tra le passività finanziarie nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria.
I crediti commerciali e gli altri crediti che derivano dalla fornitura di disponibilità finanziarie, di beni o di servizi sono classificati nelle attività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio.
I crediti sono valutati al costo ammortizzato calcolato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo a meno del fondo svalutazione. Un accantonamento a fondo svalutazione crediti viene effettuato per i crediti commerciali quando c'è un'evidenza oggettiva della non recuperabilità del valore a cui il credito è iscritto. L'ammontare dell'accantonamento viene imputato a conto economico.
I debiti commerciali e gli altri debiti che sorgono all'acquisto da un fornitore terzo di denaro, beni o servizi sono classificati tra le passività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio
I debiti sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value normalmente rappresentato dal costo dell'operazione che li origina, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.
I finanziamenti sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value normalmente rappresentato dal costo dell'operazione che le origina, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamente, le passività finanziarie sono iscritte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo e la differenza tra l'accensione di nuovi finanziamenti (netti dei costi di transazione) e il valore di estinzione è contabilizzata nel conto economico per tutta la durata del finanziamento, con il metodo dell'interesse effettivo. I finanziamenti sono classificati come non correnti ove la società abbia un diritto incondizionato a differire i pagamenti di almeno dodici mesi dalla data del bilancio.
Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati dalla società con l'intento di copertura, al fine di ridurre rischi di cambio e di tasso d'interesse.
Per ridurre il rischio del tasso d'interesse la società copre una porzione del debito finanziario a tasso fisso attraverso uno strumento derivato di copertura IRS ("Interest rate swap"). Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell'hedge accounting solo quando, all'inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l'efficacia può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata. La società documenta la relazione di copertura tra strumento derivato e strumento finanziario di riferimento.
Gli strumenti finanziari derivati sono inizialmente contabilizzati al fair value alla data di acquisizione e sono successivamente rimisurati al loro fair value. La metodologia nella registrazione della successive perdita o guadagno dipende dalla definizione dello strumento stesso, a seconda che sia definibile come di copertura e in questo caso dalla natura dell'oggetto coperto.
Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value ("Fair value hedge") di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.
Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un'attività o di una passività iscritta in bilancio o di un'operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel patrimonio netto (come componente del conto economico complessivo). L'utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico in correlazione con la rilevazione degli effetti economici dell'operazione coperta. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati e sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico.
Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.
I benefici correnti ai dipendenti che afferiscono ai salari e stipendi, ai contributi sociali e previdenziali, alle ferie maturate e non godute entro dodici mesi dalla data del bilancio ed altri "fringe-benefits" derivanti dal rapporto di lavoro sono riconosciuti nell'esercizio in cui il servizio è reso.
I benefici che saranno corrisposti ai dipendenti al termine del contratto di lavoro attraverso piani pensionistici a benefici definiti o a contribuzione definita sono contabilizzati lungo tutto l'arco temporale in cui il dipendente presta il proprio servizio ("vesting period").
I piani a benefici definiti sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dai dipendenti nel corso di un predeterminato periodo di servizio.
L'obbligazione della società di finanziare i fondi per piani a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). Il valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali rimane sospesa a patrimonio netto (nella voce conto economico complessivo).
Con riferimento ai piani a benefici definiti, i costi relativi all'incremento del valore attuale dell'obbligazione, derivanti dall'avvicinarsi del momento del pagamento dei benefici, sono inclusi tra i costi per benefici ai dipendenti.
La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria a fronte di piani a benefici definiti, rappresenta il valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti, rettificato da costi relativi a prestazioni di lavoro pregresse da rilevare negli esercizi futuri.
I pagamenti relativi ai piani a contribuzione definita sono rilevati a conto economico come costo quando sostenuti.
I dipendenti beneficiano di piani a benefici definiti Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.
Il fair value alla data di assegnazione degli incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale concessi ai dipendenti viene rilevato solitamente tra i costi, con un corrispondente aumento del patrimonio netto, lungo il periodo durante il quale i dipendenti ottengono il diritto agli incentivi. L'importo rilevato come costo viene rettificato per riflettere il numero effettivo di incentivi per i quali sono maturate le condizioni di permanenza in servizio e di conseguimento di risultati non di mercato, affinché l'importo finale rilevato come costo si basi sul numero di incentivi che soddisfano le suddette condizioni alla data di maturazione. Nel caso di incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni le cui condizioni non sono da considerarsi di maturazione, il fair value alla data di assegnazione del pagamento basato su azioni viene valutato al fine di riflettere tali condizioni. Con riferimento alle condizioni di non maturazione, le eventuali differenze tra le ipotesi previste alla data di assegnazione e quelle effettive non produrranno alcun impatto in bilancio.
Il fair value dell'importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolati per cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante il quale i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna data di chiusura dell'esercizio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni. Le eventuali variazioni del fair value della passività sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.
La società rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, a fronte di un evento passato, quando è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa.
Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.
I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla società affluiranno i benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono rappresentati al netto di eventuali poste rettificative (resi, sconti ed abbuoni) e non includono l'imposta sul valore aggiunto ed ogni altra tassa relativa alla vendita. I ricavi per royalties sono riconosciuti per competenza sulla base dei termini e degli ammontari previsti nel contratto di licenza, generalmente in base ai volumi di vendita.
Gli oneri finanziari per interessi sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle attività e passività finanziarie, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
Le imposte iscritte a conto economico rappresentano l'ammontare per imposte correnti sul reddito e per imposte differite.
L'onere per imposte sul reddito, di competenza dell'esercizio, è determinato in base alla normativa vigente. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.
Le imposte differite passive e le imposte anticipate sono determinate sulla base di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori dell'attivo e del passivo del bilancio ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione.
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le attività e passività per imposte differite non sono attualizzate.
Le imposte anticipate sulle perdite fiscali nonché sulle differenze temporanee sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possono essere recuperate.
Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna società appartenente al Gruppo sono indicati utilizzando la valuta corrente del paese in cui la società svolge la propria attività.
Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall'estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell'esercizio o in bilanci precedenti.
L'IFRS 13 rappresenta un'unica fonte di riferimento per la valutazione al fair value e per la relativa informativa quando tale valutazione è richiesta o consentita da altri principi contabili. Nello specifico, il principio riunisce la definizione di fair value stabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Inoltre, il nuovo principio sostituisce e amplia l'informativa di bilancio richiesta relativamente alle valutazioni al fair value dagli altri principi contabili, compreso l'IFRS 7.
L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. I livelli previsti, esposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2015
In data 20 maggio 2013, lo IASB ha emesso l'IFRIC 21, un'interpretazione dello IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali. L'interpretazione fornisce chiarimenti sulla rilevazione delle passività per il pagamento di tributi diversi dalle imposte sul reddito. L'IFRIC 21 deve essere applicato per gli esercizi che hanno inizio dal 17 giugno 2014 (a seguito dell'omologazione dell'UE).
Questo documento introduce modifiche all'IFRS 1 – Prima adozione degli International Financial Reporting Standards (specificazioni sull'applicazione anticipata dei documenti emessi dallo IASB in sede di "first time adoption"), IFRS 3 – Aggregazioni aziendali (chiarimenti sul fatto che tale principio non si applica alle Joint operation), IFRS 13 – Valutazione del fair value (introduzione dell'estensione dell'eccezione prevista dall'IFRS 13 per la misurazione al fair value su base netta di un portafoglio di attività e passività), IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari e IAS 40 – Investimenti immobiliari (chiarimenti sull'interrelazione fra IAS 40 e IFRS 3 relativamente all'acquisizione di un investimento immobiliare).
Tali principi non hanno avuto impatti significativi sul bilancio d'esercizio.
Principi contabili ed emendamenti non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla società
Questo documento introduce modifiche all'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni (nuove definizioni di condizione di maturazione e di condizione di mercato ed aggiunte le ulteriori definizioni di condizione di conseguimento di risultati e condizione di permanenza in servizio), IFRS 3 – Aggregazioni aziendali (chiarimenti su alcuni aspetti legati alla classificazione e valutazione di un corrispettivo potenziale, c.d. contingent consideration, con conseguenti modifiche allo IAS 39 e lo IAS 37), IFRS 8 – Settori operativi (introdotti nuovi obblighi informativi sull'aggregazione dei settori e chiarimenti sulla riconciliazione del totale delle attività di settore), IFRS 13 – Valutazione del fair value (chiarimenti su crediti e debiti a breve termine sprovvisti di un tasso di interesse prestabilito), IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 -Attività immateriali (chiarimento che, in caso di applicazione del modello della rideterminazione del valore, le rettifiche sull'ammortamento cumulato non sono sempre proporzionali alla rettifica del valore contabile lordo) e IAS 24 - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (chiarimenti su entità dirigenti, c.d. management entities, e relativa informativa richiesta).
Queste modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che iniziano dopo l'1 febbraio 2015 (a seguito dell'omologazione dell'UE).
La presente modifica allo IAS 19 ha la finalità di permettere una semplificazione nella contabilizzazione dei piani a benefici definiti, nel caso in cui le contribuzioni dei dipendenti o di terzi soggetti rispettino determinati requisiti.
Tale modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dopo l'1 febbraio 2015 (a seguito dell'omologazione dell'UE).
Questa modifica all'IFRS 11 chiarisce il metodo di contabilizzazione per l'acquisizione di interessenze in attività a controllo congiunto che costituisce un business.
La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.
Questa modifica introduce la possibilità di contabilizzare le piante fruttifere secondo lo IAS 16 piuttosto che secondo lo IAS 41. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.
Questo documento chiarisce che i metodi di ammortamento basati sulla generazione dei ricavi non sono appropriati perché questi ultimi riflettono altri fattori oltre l'uso delle immobilizzazioni.
Lo IASB ha chiarito che tali metodi di ammortamento sono inappropriati anche per le immobilizzazioni immateriali, salvo prova contraria ammessa in alcuni casi. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.
A settembre del 2014 lo IASB ha introdotto modifiche principalmente con riferimento all'IFRS 5 - Non-current assets held for sale and discontinued operations, a proposito del cambio del metodo di dismissione, all'IFRS 7 - Financial Instruments: Disclosures, a proposito di contratto di servizi, allo IAS 19 - Employee Benefits, a proposito della determinazione del tasso di attualizzazione. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.
La modifica chiarisce che il concetto di materialità deve essere riferita al bilancio nel suo complesso e che l'inclusione di informazioni non materiali può ridurre l'utilità delle informazioni di bilancio. Nel fare tale valutazione deve essere utilizzato il giudizio professionale. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.
Questo documento introduce la facoltà di utilizzare il metodo del patrimonio netto anche nel bilancio separato. La modifica è applicabile a partire dagli esercizi che iniziano dall'1 gennaio 2016. L'applicazione anticipata è consentita.
Alla data del presente Bilancio, inoltre, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi contabili ed emendamenti:
| Titolo documento | Data emissione da parte dello IASB |
Data di entrata in vigore del documento IASB |
|---|---|---|
| Standards | ||
| IFRS 9 Financial Instruments | luglio 2014 | 1° gennaio 2018 |
| IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts | gennaio 2014 | 1° gennaio 2016 |
| IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers (including amendments to effective date issed in September 2015) |
maggio 2014 | 1° gennaio 2018 |
| IFRS 16 Leases | gennaio 2016 | 1° gennaio 2019 |
| Amendments | ||
| Amendments to IFRS 10 and IAS 28 (2011): Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (including amendment to effective date issued in December 2015) |
settembre 2014 | Non definita |
| Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28: Investment Entities: Applying the Consolidation Exception |
dicembre 2014 | 1° gennaio 2016 |
| Amendments to IAS 12: Recognition of Deferred Tax | gennaio 2016 | 1° gennaio 2017 |
| Assets for Unrealised Losses | ||
|---|---|---|
| Amendments to IAS 7: Disclosure Initiative | gennaio 2016 | 1° gennaio 2017 |
Il Gruppo adotterà tali nuovi principi ed emendamenti, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti sul bilancio consolidato, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.
I ricavi della società includono principalmente proventi da diritti per lo sfruttamento del marchio Moncler, contributi per management fees e per la prestazione di servizi di marketing svolti a favore delle società del Gruppo.
L'incremento rispetto all'esercizio precedente, pari ad Euro 30.456 migliaia, è dovuto all'incremento dei volumi del business.
Le spese generali ed amministrative includono principalmente i costi di stile e di sviluppo del prodotto per Euro 2.239 migliaia (Euro 1.240 migliaia nel 2014), i costi del personale delle altre funzioni per Euro 3.156 migliaia (Euro 2.670 migliaia nel 2014), le consulenze legali, finanziarie e amministrative per Euro 1.367 migliaia (Euro 1.468 migliaia nel 2014), i compensi amministratori per Euro 3.656 migliaia (Euro 3.202 migliaia nel 2014), i costi per la revisione contabile e servizi di attestazione, i compensi ai sindaci, i costi per l'organismo di vigilanza e i costi di internal audit per Euro 474 migliaia (Euro 419 migliaia nel 2014).
Le spese di pubblicità ammontano ad Euro 27.440 migliaia (Euro 23.497 migliaia nel 2014) e sono principalmente costituite dal costo sostenuto per le campagne tramite mezzi di comunicazione di massa ("media-plan") e dal costo degli eventi.
La voce Ricavi e Costi non ricorrenti nel 2015, pari ad Euro 2.490 migliaia, si riferisce ai costi relativi ai piani di stock option approvati dall'assemblea dei soci Moncler in data 28 febbraio 2014 e in data 29 aprile 2015 (Euro 2.023 migliaia nel 2014).
La descrizione dei piani di incentivazione ed i relativi costi sono esplicitati nel paragrafo 8.2.
Al 31 dicembre 2015 la società conta 38 dipendenti (36 al 31 dicembre 2014).
Il costo del personale complessivo, incluso nella voce spese generali ed amministrative, ammonta ad Euro 4.026 migliaia (Euro 3.010 migliaia nel 2014), inclusa la contribuzione per un valore di Euro 819 migliaia (Euro 660 migliaia nel 2014) e costi per accantonamenti a trattamento di fine rapporto per Euro 272 migliaia (Euro 143 migliaia nel 2014).
Gli ammortamenti ammontano nell'esercizio 2015 ad Euro 970 migliaia (Euro 530 migliaia nel 2014).
La voce è così composta:
| (Euro/000) | Esercizio 2015 |
Esercizio 2014 |
|---|---|---|
| Interessi attivi e altri proventi finanziari | 11 | 12 |
| Dividendi | 0 | 15.000 |
| Utili su cambi | 0 | 0 |
| Totale proventi finanziari | 11 | 15.012 |
| Interessi passivi e commissioni bancarie Perdite su cambi Svalutazione di partecipazioni |
(1.655) (236) 0 |
(7.025) (83) (346) |
| Totale oneri finanziari | (1.891) | (7.454) |
| Totale oneri e proventi finanziari netti | (1.880) | 7.558 |
La voce Interessi passivi e commissioni bancarie decresce rispetto all'esercizio precedente di Euro 5.370 migliaia. Il decremento è principalmente dovuto ai minori costi sostenuti nell'esercizio sul finanziamento in essere, in seguito al rimborso al 31 dicembre 2014 del finanziamento in pool e all'accensione di un nuovo finanziamento chirografario di importo inferiore e a condizioni economiche migliorative.
Nel 2015 la società non ha percepito dividendi (Euro 15.000 dalla controllata Industries S.p.A. nel 2014).
Si rinvia alla nota 4.12 per ulteriori commenti.
La svalutazione di partecipazioni nel 2014 includeva la rettifica effettuata per perdite di valore relativa alle società controllate Moncler Lunettes S.r.l. e ISC S.p.A.
L'impatto fiscale nel conto economico di esercizio è così dettagliato:
| (Euro/1000) | Esercizio 2015 |
Esercizio 2014 |
|---|---|---|
| Imposte correnti Imposte differite |
(31.215) 6.935 |
(23.679) 99 |
| Impatto fiscale a conto economico | (24.280) | (23.580) |
L'incremento delle imposte differite è imputabile principalmente alla riduzione del tax rate atteso all'epoca del riversamento a seguito della modifica introdotta dalla Legge di Stabilità del 28 dicembre 2015.
La riconciliazione tra carico fiscale effettivo a conto economico ed il carico fiscale teorico, calcolato sulla base delle aliquote teoriche è riportata nella seguente tabella:
| Riconciliazione carico fiscale teorico - effettivo (Euro/000) |
Imponibile 2015 |
Imposta 2015 |
% imposta 2015 |
Imponibile 2014 |
Imposta 2014 |
% imposta 2014 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Risultato prima delle imposte | 101.182 | 87.756 | ||||
| Imposte utilizzando l'aliquota fiscale nazionale | (27.825) | 27,5% | (24.133) | 27,5% | ||
| Differenze temporanee | (68) | (0,1)% | 38 | (0,0)% | ||
| Differenze permanenti | (7) | (0,0)% | 3.912 | (4,5)% | ||
| Altre differenze | 3.620 | 3,6% | (3.397) | 3,9% | ||
| Imposte all'aliquota fiscale effettiva | (24.280) | 24,0% | (23.580) | 26,9% |
La voce altre differenze accoglie principalmente l'IRAP corrente e differita.
| Immobilizzazioni immateriali | 2014 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2015 Fondo |
||||||
| Valore lordo | ammortamento e | Valore netto | Valore netto | |||
| (Euro/000) | ||||||
| Marchi | 223.900 | 0 | 223.900 | 223.900 | ||
| Software | 496 | (403) | 93 | 117 | ||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 4.091 | (1.539) | 2.552 | 1.027 | ||
| Immobilizzazioni in corso | 0 | 0 | 0 | 37 | ||
| Totale | 228.487 | (1.942) | 226.545 | 225.081 |
I movimenti delle immobilizzazioni immateriali per gli esercizi 2015 e 2014 sono riepilogati nelle tabelle seguenti:
| Valore lordo Immobilizzazioni immateriali (Euro/000) |
Marchi | Software | Altre immobilizzazioni immateriali |
Immobilizzazioni in corso e acconti |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| 01/01/2015 | 223.900 | 444 | 1.775 | 37 | 226.156 |
| Incrementi | 0 | 52 | 2.279 | 0 | 2.331 |
| Decrementi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Impairment | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Altri movimenti incluse riclassifiche | 0 | 0 | 37 | (37) | 0 |
| 31/12/2015 | 223.900 | 496 | 4.091 | 0 | 228.487 |
| Fondo ammortamento Immobilizzazioni immateriali (Euro/000) |
Marchi | Software | Altre immobilizzazioni immateriali |
Immobilizzazioni in corso e acconti |
Totale |
| 01/01/2015 | 0 | (327) | (748) | 0 | (1.075) |
| Ammortamenti | 0 | (76) | (791) | 0 | (867) |
| Decrementi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Altri movimenti incluse riclassifiche | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| 31/12/2015 | 0 | (403) | (1.539) | 0 | (1.942) |
| Valore lordo Immobilizzazioni immateriali (Euro/000) |
Marchi | Software | Altre immobilizzazioni immateriali |
Immobilizzazioni in corso e acconti |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| 01/01/2014 | 223.900 | 444 | 885 | 219 | 225.448 |
| Incrementi | 0 | 0 | 671 | 37 | 708 |
| Decrementi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Impairment | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Altri movimenti incluse riclassifiche | 0 | 0 | 219 | (219) | 0 |
| 31/12/2014 | 223.900 | 444 | 1.775 | 37 | 226.156 |
| Fondo ammortamento Immobilizzazioni immateriali (Euro/000) |
Marchi | Software | Altre immobilizzazioni immateriali |
Immobilizzazioni in corso e acconti |
Totale |
| 01/01/2014 | 0 | (255) | (397) | 0 | (652) |
| Ammortamenti | 0 | (72) | (351) | 0 | (423) |
| Decrementi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Altri movimenti incluse riclassifiche | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| 31/12/2014 | 0 | (327) | (748) | 0 | (1.075) |
L'incremento della voce altre immobilizzazioni immateriali si riferisce principalmente alle spese di registrazione del marchio.
Il marchio Moncler, a vita utile indefinita, non è stato ammortizzato ma è stato sottoposto alla verifica da parte del management in merito all'esistenza di perdite durevoli di valore.
Il test di impairment sul marchio è stato effettuato mediante la comparazione del valore di iscrizione del marchio con una stima del valore derivante dalla metodologia dei flussi di cassa attualizzati (Discounted Cash Flow) derivanti dall'applicazione del Royalty Relief Method, sulla base del quale i flussi sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalty applicata all'ammontare dei ricavi che il marchio è in grado di generare.
Per la valutazione 2015, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati sul Business Plan 2016- 2018 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 16 dicembre 2015.
Il tasso "g" di crescita utilizzato è stato pari al 2%.
Il tasso di sconto è stato calcolato usando il costo medio del capitale ("W.A.C.C."), vale a dire ponderando il tasso atteso di rendimento sul capitale investito al netto dei costi delle fonti di copertura di un campione di società appartenenti allo stesso settore. Il calcolo ha tenuto conto del mutato scenario dell'economia rispetto al precedente esercizio ed alle conseguenti implicazioni in termini di tassi di interesse. Il costo del capitale (WACC) è stato calcolato pari al 8,40%.
I risultati della sensitivity analysis evidenziano che il valore iscritto del marchio Moncler viene confermato fino a variazioni dei parametri di riferimento pari a g = 0% e WACC = 16,34%.
| Immobilizzazioni materiali | 2015 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo | |||||
| Valore lordo | ammortamento | Valore netto | Valore netto | ||
| (Euro/000) | e impairment | ||||
| Terreni e fabbricati | 3.358 | (2.528) | 830 | 925 | |
| Impianti e macchinari | 175 | (175) | 0 | 0 | |
| Mobili e arredi | 1.142 | (1.142) | 0 | 3 | |
| Migliorie su beni di terzi | 7 | (7) | 0 | 0 | |
| Altri beni | 145 | (144) | 1 | 6 | |
| Totale | 4.827 | (3.996) | 831 | 934 |
I movimenti delle immobilizzazioni materiali per gli esercizi 2015 e 2014 sono riepilogati nelle tabelle seguenti:
| Valore lordo Immobilizzazioni materiali (Euro/000) |
Terreni e fabbricati |
Impianti e | macchinari Mobili e arredi | Migliorie su beni di terzi |
Altri beni | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 01/01/2015 | 3.358 | 175 | 1.142 | 7 | 145 | 4.827 |
| Attività operative cessate | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Incrementi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Decrementi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Altri movimenti incluse riclassifiche | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| 31/12/2015 | 3.358 | 175 | 1.142 | 7 | 145 | 4.827 |
| Fondo ammortamento | Impianti e |
| Fondo ammortamento | Terreni e | Impianti e | macchinari Mobili e arredi | Migliorie su | Altri beni | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | fabbricati | beni di terzi | ||||
| 01/01/2015 | (2.433) | (175) | (1.139) | (7) | (139) | (3.893) |
| Attività operative cessate | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Ammortamenti | (95) | 0 | (3) | 0 | (5) | (103) |
| Decrementi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Altri movimenti incluse riclassifiche | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| 31/12/2015 | (2.528) | (175) | (1.142) | (7) | (144) | (3.996) |
| Valore lordo Immobilizzazioni materiali |
Terreni e fabbricati |
Impianti e | macchinari Mobili e arredi | Migliorie su beni di terzi |
Altri beni | Totale | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | ||||||||||
| 01/01/2014 | 3.358 | 175 | 1.142 | 7 | 145 | 4.827 | ||||
| Attività operative cessate | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||||
| Incrementi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||||
| Decrementi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||||
| Altri movimenti incluse riclassifiche | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||||
| 31/12/2014 | 3.358 | 175 | 1.142 | 7 | 145 | 4.827 | ||||
| Fondo ammortamento e impairment (Euro/000) |
Terreni e fabbricati |
Impianti e | macchinari Mobili e arredi | Migliorie su beni di terzi |
Altri beni | Totale | ||||
| 01/01/2014 | (2.337) | (175) | (1.136) | (7) | (132) | (3.787) | ||||
| Attività operative cessate | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||||
| Ammortamenti | (96) | 0 | (3) | 0 | (7) | (106) | ||||
| Decrementi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||||
| Altri movimenti incluse riclassifiche | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||||
| 31/12/2014 | (2.433) | (175) | (1.139) | (7) | (139) | (3.893) |
Le partecipazioni in società controllate sono dettagliate nella seguente tabella:
| Partecipazioni in società controllate |
% di possesso | Valore contabile | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | Paese | 31/12/15 | 31/12/14 | 31/12/15 | 31/12/14 |
| Industries S.p.A. | Italia | 100% | 100% | 222.231 | 217.933 |
| Moncler Lunettes | Italia | 51% | 51% | 303 | 303 |
| ISC S.p.A. | Italia | 0% | 9,037% | 0 | 2.578 |
| Totale netto | 222.534 | 220.814 |
Le informazioni rilevanti di natura finanziaria relative alle società controllate sono dettagliate nelle seguenti tabelle:
| Principali dati di bilancio | 31/12/2015 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | Attività | Passività | Patrimonio Netto |
Ricavi | Utile/(Perdita) |
| Industries S.p.A. | 479.060 | 250.442 | 228.618 | 584.419 | 75.848 |
| Moncler Lunettes | 1.064 | 387 | 677 | 2.244 | 84 |
| ISC S.p.A. | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Totale netto | 480.124 | 250.829 | 229.295 | 586.663 | 75.932 |
| Principali dati di bilancio | 31/12/2014 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | Attività | Passività | Patrimonio Netto |
Ricavi Utile/(Perdita) | |
| Industries S.p.A. | 445.507 | 297.174 | 148.333 | 484.071 | 62.769 |
| Moncler Lunettes | 3.893 | 3.300 | 593 | 3.119 | (619) |
| ISC S.p.A. | 29.301 | 768 | 28.533 | 0 | (204) |
| Totale netto | 478.701 | 301.242 | 177.459 | 487.190 | 61.946 |
Con riferimento ad Industries S.p.A., si evidenzia che il valore di carico della partecipazione include anche l'avviamento riconosciuto in sede di acquisizione della stessa ed attribuito interamente al business Moncler. Alla data di bilancio la direzione ha ritenuto che vi siano forti elementi a sostegno della recuperabilità del valore iscritto, peraltro inferiore al patrimonio netto della controllata, basati sull'andamento molto positivo del business Moncler e sulle attese dei piani di sviluppo; tali considerazioni sono supportate anche dall'impairment test effettuato sulla "cash generating unit" relativa al business Moncler e descritto nel bilancio consolidato del Gruppo Moncler. Conseguentemente non sono state iscritte rettifiche di valore della partecipata dovute ad impairment. L'incremento del valore della partecipazione deriva dal trattamento contabile dei piani di stock option adottati dalla società e descritti nel paragrafo 8.2.
Inoltre, si segnala che anche la capitalizzazione di borsa della società calcolata sulla media della quotazione dell'azione Moncler dell'anno 2015 evidenzia un differenziale positivo significativo rispetto al patrimonio netto contabile, confermando quindi indirettamente la tenuta dell'avviamento attribuito al business Moncler.
La partecipazione nella società ISC S.p.A. è stata ceduta al valore di carico nel mese di giugno 2015 alla società controllata Industries S.p.A. che ha incorporato la stessa attraverso un'operazione di fusione nello stesso mese.
Si faccia riferimento al Bilancio Consolidato per un elenco completo delle società del Gruppo direttamente e indirettamente controllate dalla società.
I crediti per imposte anticipate ed i debiti per imposte differite sono compensati solo qualora esista una specifica disposizione di legge. Al 31 dicembre 2015 e 2014 l'esposizione è così dettagliata:
| Crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite |
||
|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 |
| Crediti per imposte anticipate Debiti per imposte differite |
1.968 (63.638) |
2.572 (71.152) |
| Totale | (61.670) | (68.580) |
I movimenti delle imposte differite attive e passive, sono dettagliati nelle seguenti tabelle:
| Imposte differite attive (passive) (Euro/000) |
Saldo iniziale - 1 Gennaio 2015 |
Imposte a conto economico |
Imposte a patrimonio netto |
Altri movimenti |
Saldo finale - 31 Dicembre 2015 |
|---|---|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni immateriali | 12 | (12) | 0 | 0 | 0 |
| Strumenti derivati | 2 | 0 | (2) | 0 | 0 |
| Benefici a dipendenti | 28 | 0 | (24) | 0 | 4 |
| Fondi rischi | 4 | (3) | 0 | (1) | 0 |
| Altre variazioni temporanee | 2.526 | (563) | 0 | 1 | 1.964 |
| Attività fiscali | 2.572 | (578) | (26) | 0 | 1.968 |
| Immobilizzazioni immateriali | (68.386) | 7.161 | 0 | 1 | (61.224) |
| Immobilizzazioni finanziarie | (2.766) | 352 | 0 | 0 | (2.414) |
| Passività fiscali | (71.152) | 7.513 | 0 | 1 | (63.638) |
| Imposte differite nette | (68.580) | 6.935 | (26) | 1 | (61.670) |
| Imposte differite attive (passive) | Saldo iniziale - 1 Gennaio |
Imposte a conto |
Imposte a patrimonio |
Altri movimenti |
Saldo finale - 31 Dicembre |
|---|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | 2014 | economico | netto | 2014 | |
| Immobilizzazioni immateriali | 13 | (1) | 0 | 0 | 12 |
| Strumenti derivati | 0 | 0 | 2 | 0 | 2 |
| Benefici a dipendenti | 6 | 0 | 22 | 0 | 28 |
| Fondi rischi | 1 | 2 | 0 | 1 | 4 |
| Altre variazioni temporanee | 1.948 | 578 | 0 | 0 | 2.526 |
| Attività fiscali | 1.968 | 579 | 24 | 1 | 2.572 |
| Immobilizzazioni immateriali | (67.906) | (480) | 0 | 0 | (68.386) |
| Immobilizzazioni finanziarie | (2.766) | 0 | 0 | 0 | (2.766) |
| Strumenti derivati | (64) | 0 | 64 | 0 | 0 |
| Passività fiscali | (70.736) | (480) | 64 | 0 | (71.152) |
| Imposte differite nette | (68.768) | 99 | 88 | 1 | (68.580) |
La riduzione del 2015 rispetto al 2014 delle imposte differite passive è imputabile principalmente alla riduzione del tax rate atteso all'epoca del riversamento a seguito della modifica introdotta dalla Legge di Stabilità del 28 dicembre 2015.
L'imponibile fiscale su cui sono state calcolate le imposte differite è dettagliato nella seguente tabella:
| Imposte differite attive (passive) (Euro/000) |
Imponibile 2015 |
Saldo finale - 31 Dicembre 2015 |
|---|---|---|
| Benefici a dipendenti | 15 | 4 |
| Altre variazioni temporanee | 7.541 | 1.964 |
| Attività fiscali | 7.556 | 1.968 |
| Immobilizzazioni immateriali | (219.438) | (61.224) |
| Immobilizzazioni finanziarie | (10.064) | (2.414) |
| Passività fiscali | (229.502) | (63.638) |
| Imposte differite nette | (221.946) | (61.670) |
Le altre variazioni temporanee si riferiscono principalmente ai costi sostenuti per la quotazione ed ai compensi agli amministratori.
| Crediti verso clienti | ||
|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 |
| Crediti verso clienti | 74 | 75 |
| Crediti verso società del Gruppo | 48.533 | 324 |
| Fondo svalutazione | (7) | (7) |
| Crediti commerciali, netti | 48.600 | 392 |
I crediti commerciali verso clienti si originano dall'attività della società relativa ad attività di marketing e comunicazione sviluppate per lo sviluppo dei marchi e delle attività del Gruppo e sono principalmente infragruppo.
Non ci sono crediti commerciali di una durata superiore a cinque anni. Non vi è alcuna differenza tra il valore di mercato dei crediti commerciali e il loro valore contabile.
I crediti verso società del Gruppo si riferiscono principalmente al credito verso la controllata Industries S.p.A. derivante dai diritti per lo sfruttamento del marchio Moncler, dai contributi per management fees e per la prestazione di servizi di marketing.
Al 31 dicembre 2015 l'ammontare della cassa e disponibilità liquide è pari ad Euro 788 migliaia (Euro 532 migliaia al 31 dicembre 2014) ed è interamente rappresentato da depositi bancari liquidi. Si rimanda al rendiconto finanziario per l'analisi degli eventi che hanno comportato variazioni nelle disponibilità liquide.
| Cassa inclusa nel Rendiconto finanziario | ||||
|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 | ||
| Cassa e disponibilità liquide in banca | 788 | 532 | ||
| Altre attività finanziarie a breve | 0 | 0 | ||
| Totale | 788 | 532 |
| Altre attività correnti | ||
|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 |
| Anticipi a fornitori | 117 | 20 |
| Risconti attivi | 752 | 609 |
| Altre imposte correnti | 1.180 | 1.250 |
| Altri crediti correnti | 40 | 4 |
| Altre attività correnti verso società del Gruppo | 40 | 21.393 |
| Totale altre attività correnti | 2.129 | 23.276 |
Al 31 dicembre 2015 i risconti attivi correnti ammontano ad Euro 752 migliaia (Euro 609 migliaia al 31 dicembre 2014) e si riferiscono principalmente ai risconti stile.
La voce Altre imposte correnti include principalmente il credito verso l'Erario per il rimborso IRES relativo ai costi del personale non dedotti ai fini IRAP ed il credito IVA.
La voce Altre attività correnti verso società del Gruppo si riferisce ai crediti per il consolidato fiscale. Per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 8.1.
Non ci sono altri crediti con durata superiore a dodici mesi. Non vi è alcuna differenza tra il valore di mercato dei crediti commerciali e il loro valore contabile.
Al 31 dicembre 2015 la voce debiti verso fornitori è correlata principalmente a servizi di marketing e comunicazione:
| Debiti commerciali | ||
|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 |
| Debiti verso fornitori terzi | 14.718 | 14.304 |
| Debiti verso fornitori del Gruppo | 411 | 1.434 |
| Totale | 15.129 | 15.738 |
I dettagli relativi alle transazioni con le società controllate sono inclusi nel paragrafo 9.1 relativo alle parti correlate.
Al 31 dicembre 2015, la voce altri debiti correnti comprende i seguenti debiti:
| Altre passività correnti | ||
|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 |
| Debiti verso ammministratori e sindaci | 1.907 | 1.448 |
| Debiti verso dipendenti e collaboratori | 664 | 428 |
| Ritenute reddito lavoro dipendente | 563 | 416 |
| Altri debiti correnti | 230 | 246 |
| Altre passività correnti verso società del Gruppo | 11.701 | 18.017 |
| Totale | 15.065 | 20.555 |
Al 31 dicembre 2015, così come al 31 dicembre 2014, la voce Altre passività correnti verso società del Gruppo include principalmente gli importi derivanti dal consolidato fiscale. Per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 8.1.
Al 31 dicembre 2015 la voce comprende il fondo benefici a dipendenti che viene dettagliato nella tabella seguente:
| Trattamento fine rapporto - movimenti | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 | |||||
| Obbligazione netta all'inizio del periodo | 469 | 265 | |||||
| Interessi sull'obbligazione | 7 | 8 | |||||
| Costo corrente | 156 | 119 | |||||
| Liquidazioni | (101) | (16) | |||||
| (Utile)/Perdita attuariale | (89) | 93 | |||||
| Obbligazione netta alla fine del periodo | 442 | 469 |
| Finanziamenti | ||
|---|---|---|
| (Euro/000) | 31/12/15 | 31/12/14 |
| Quota corrente di finanziamenti bancari a lungo termine | 23.939 | 12.589 |
| Debiti finanziari verso società del Gruppo | 22.802 | 10.838 |
| Debiti finanziari correnti | 46.741 | 23.427 |
| Debiti finanziari non correnti | 23.972 | 47.911 |
| Totale | 70.713 | 71.338 |
In data 31 dicembre 2014 la società Moncler S.p.A. ha estinto il finanziamento in pool esistente per un ammontare residuo di Euro 120 milioni, erogato nel 2013 per lo stesso importo, e alla stessa data ha stipulato un nuovo finanziamento dell'importo di Euro 60 milioni, erogato in un'unica soluzione, con piano di ammortamento semestrale e scadenza il 31 dicembre 2017. La quota corrente di tale finanziamento al 31 dicembre 2015 ammonta ad Euro 24 milioni (Euro 12 milioni al 31 dicembre 2014), mentre la quota non corrente ammonta ad Euro 24 milioni (Euro 48 milioni al 31 dicembre 2014).
Al 31 dicembre 2015 si sono chiusi per scadenza il contratto IRS a copertura dell'esposizione al rischio di oscillazione del tasso di interesse sul finanziamento chirografario in essere.
Al 31 dicembre 2014 la quota corrente del finanziamento bancario a lungo includeva anche il fair value negativo del contratto IRS per Euro 0,7 milioni.
I debiti finanziari verso società del Gruppo si riferiscono al finanziamento, regolato a condizioni di mercato, erogato dalla controllata Industries S.p.A. Per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 8.1.
| Scadenziario dei finanziamenti | 31/12/15 | 31/12/14 |
|---|---|---|
| (Euro/000) | ||
| Entro 2 anni | 23.972 | 23.939 |
| Da 2 a 5 anni | 0 | 23.972 |
| Totale | 23.972 | 47.911 |
Il dettaglio dei finanziamenti per data di scadenza è illustrato nella successiva tabella:
I finanziamenti in essere non prevedono covenants.
Al 31 dicembre 2015 i debiti tributari ammontano ad Euro 14.895 migliaia, iscritti al netto degli anticipi (Euro 25.672 al 31 dicembre 2014). L'ammontare si riferisce al debito per IRES e IRAP.
Al 31 dicembre 2015 il capitale sociale sottoscritto e versato è costituito da azioni pari ad Euro 50.024.892.
L'aumento del capitale sociale e della riserva sovrapprezzo azioni deriva dall'esercizio di n. 124.458 opzioni maturate (per un numero pari di azioni) relativamente al piano di stock option approvato dall'assemblea ordinaria dei soci Moncler in data 28 febbraio 2014 al prezzo di esercizio pari ad Euro 10,20 per azione.
I movimenti del patrimonio netto per l'anno 2015 ed il periodo comparativo sono descritti nel prospetto delle variazioni del patrimonio netto a cui si rimanda.
Nel 2015 sono stati corrisposti dividendi ai soci per un ammontare pari ad Euro 30.014 migliaia (Euro 25.000 nel 2014).
Nella seguente tabella sono inclusi i dettagli di utilizzabilità delle riserve di Patrimonio Netto:
| Informazioni sulle riserve | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Euro | Importo Possibilità di utilizzo |
Quota disponibile | Quota non disponibile |
Utilizzazioni effettuate nei 3 esercizi precedenti per copertura perdite |
Utilizzazioni effettuate nei 3 esercizi precedenti per altre ragioni |
|
| Capitale sociale | 50.024.892 | - | - | 50.024.892 | - | - |
| Riserve: | ||||||
| Riserva legale | 10.000.000 | B | - | 10.000.000 | - | - |
| Riserva sovrapprezzo | 108.284.263 | A, B, C | (*) 108.284.2 63 |
- | - | - |
| Riserva OCI | (47.650) | - | - | (47.650) | - | - |
| Riserva IFRS 2 | 11.129.481 | A, B, C | 11.129.481 | - | ||
| Utili e perdite a nuovo | 67.218.694 | A, B, C | 67.171. 044 |
47.650 | - | 25.000.000 |
| Totale capitale sociale e riserve | 246.609.680 | 186.584.788 | 60.024.892 | - | 25.000.000 | |
| Quota non distribuibile | 0 | |||||
| Residua quota distribuibile | 186.584.788 |
Legenda: A aumento capitale - B copertura perdite - C distribuibile ai Soci
(*) Riserva sovrapprezzo interamente disponibile previo accantonamento a riserva legale fino al 20% del capitale sociale
La voce riserva OCI ("Other Comprehensive Income") comprende la riserva di copertura rischi su tasso d'interesse e l'attualizzazione del trattamento fine rapporto. La riserva di copertura include la porzione efficace delle differenze nette accumulate nel fair value degli strumenti derivati di copertura.
La movimentazione di tale riserva è la seguente:
| Riserva Altri utili complessivi | Attualizzazione TFR | Fair value IRS | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | Importo ante imposte |
Imposte | Importo post imposte |
Importo ante imposte |
Imposte | Importo post imposte |
| Riserva al 01.01.2014 | (51) | 7 | (44) | 232 | (64) | 168 |
| Riclassifica ad Altre riserve | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Variazioni del periodo | (93) | 24 | (69) | (240) | 66 | (174) |
| Differenze cambi del periodo | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Rilascio a conto economico | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Riserva al 31.12.2014 | (144) | 31 | (113) | (8) | 2 | (6) |
| Riserva al 01.01.2015 | (144) | 31 | (113) | (8) | 2 | (6) |
| Riclassifica ad Altre riserve | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Variazioni del periodo | 89 | (24) | 65 | 8 | (2) | 6 |
| Differenze cambi del periodo | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Rilascio a conto economico | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Riserva al 31.12.2015 | (55) | 7 | (48) | 0 | 0 | 0 |
La Società non ha significativi impegni derivanti da contratti di leasing operativo.
Alla data di bilancio la società non ha prestato garanzie a società del Gruppo o terze.
La società è soggetta a rischi che derivano dallo svolgimento delle normali attività. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, il management ritiene che non vi sono attualmente passività potenziali ritenute probabili che richiederebbero pertanto un accantonamento a bilancio.
Gli strumenti finanziari della società comprendono la cassa e le disponibilità liquide, i finanziamenti, i crediti e debiti commerciali ed altri crediti e debiti finanziari correnti e non correnti derivanti dalla gestione operativa.
La società è esposta principalmente al rischio di fluttuazione del tasso di interesse, rischio di liquidità e rischio di capitale.
La società ha operato principalmente con controparti in Euro, di conseguenza l'esposizione al rischio di oscillazione dei cambi è stato limitato. Al 31 dicembre 2015 la società detiene una porzione non significativa delle sue attività e passività (ad es. crediti e debiti commerciali) in valuta diversa dalla valuta funzionale.
La società è esposta al rischio di mercato per le variazioni dei tassi di interesse relativi ai finanziamenti.
In data 31 dicembre 2014 la società aveva estinto il finanziamento in pool esistente per un ammontare residuo di Euro 120,0 milioni, erogato nel 2013 per pari importo, e alla stessa data aveva stipulato un nuovo finanziamento chirografario dell'importo di Euro 60 milioni, erogato in un'unica soluzione, con piano di ammortamento semestrale e scadenza al 31 dicembre 2017. Il tasso di interesse applicato è l'Euribor maggiorato di uno spread di mercato. Al 31 dicembre 2015 il finanziamento residuo è pari ad Euro 48 milioni.
Per fronteggiare l'esposizione ai rischi di interesse, la società nel mese di gennaio 2012, aveva sottoscritto un contratto IRS (Interest Rate Swap) a copertura della esposizione verso il sistema bancario alle seguenti condizioni: nozionale pari ad Euro 90 milioni, scadenza dicembre 2015, tasso fisso pari all'1,6050% e regolazioni semestrali. Al 31 dicembre 2015 la copertura è scaduta e a seguito dell'analisi dei tassi di interesse attesi per il periodo del finanziamento (due anni), il management ha ritenuto non conveniente la copertura.
Con riferimento ai debiti finanziari, una variazione del +/- 0,25% del tasso d'interesse avrebbe comportato sul risultato al 31 dicembre 2015, rispettivamente un peggioramento degli oneri finanziari di Euro 36 migliaia ed un miglioramento di Euro 99 migliaia, incluso l'effetto economico della copertura IRS. Al 31 dicembre 2015 il contratto derivato era interamente chiuso.
Con riferimento a quanto previsto dall'IFRS 13 si evidenzia che la categoria di strumenti finanziari valutati a fair value sono riconducibili principalmente ai derivati di copertura del rischio tasso. La valutazione di tali strumenti è basata sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri considerando i tassi d'interesse alla data di bilancio (livello 2 come illustrato nella sezione principi di redazione del bilancio).
La società non è esposta a variazione nei tassi di interesse valutari.
La società non ha significative concentrazioni di rischio di credito verso società che non siano parte del Gruppo. Il massimo rischio di credito alla chiusura dell'esercizio è rappresentato dall'importo esposto nello schema di bilancio.
Per quanto riguarda il rischio di credito derivante da altre attività finanziarie, che comprendono depositi bancari, depositi a breve termine e alcuni strumenti finanziari derivati, l'esposizione al rischio di credito della società deriva dal rischio di default della controparte con un'esposizione massima pari all'ammontare delle voci iscritte in bilancio.
Il rischio di liquidità deriva dalla capacità di ottenere risorse finanziarie ad un costo sostenibile per condurre le normali attività operative. I fattori che influenzano tale rischio sono riferibili alle risorse generate/assorbite dalla gestione corrente, dalla gestione degli investimenti e dei finanziamenti, e dalla disponibilità di liquidità nel mercato finanziario.
Il management ritiene che i mezzi finanziari ad oggi disponibili, insieme a quelli che sono generati dall'attività operativa corrente permettano alla società di raggiungere i propri obiettivi e di rispondere alle esigenze derivanti dallo sviluppo degli investimenti e del rimborso del finanziamento alle date di scadenza concordate.
Si riporta nella seguente tabella un'analisi delle scadenze contrattuali per le passività finanziarie.
| Flussi finanziari contrattuali | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie non derivate (Euro/000) |
Totale valore contabile |
Totale | 6 mesi o meno | 6-12 mesi | 1-2 anni | 2-3 anni | 3-4 anni | 4-5 anni | oltre 5 anni |
| Scoperti bancari | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Finanziamenti autoliquidanti | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Debiti finanziari vs terzi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Finanziamenti chirografari | 47.911 | 48.662 | 7.443 | 17.011 | 24.209 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Flussi finanziari contrattuali | |||||||||
| Passività finanziarie derivate | Totale valore contabile |
Totale | 6 mesi o meno | 6-12 mesi | 1-2 anni | 2-3 anni | 3-4 anni | 4-5 anni | oltre 5 anni |
| (Euro/000) | |||||||||
| Interest rate swap di copertura | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Contratti a termine su cambi di copertura |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| - Flussi in uscita | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Nella gestione dei rischi operativi, l'obiettivo principale della società è quello di gestire i rischi associati con lo sviluppo del business nei mercati esteri soggetti a leggi e regolamenti specifici.
La società ha implementato i seguenti standard divulgati nelle varie aree:
In relazione al rischio di capitale proprio, gli obiettivi della società sono rivolti alla prospettiva di continuità aziendale al fine di garantire un giusto ritorno economico agli azionisti ed altri operatori pur mantenendo una classificazione di rischio buona nel mercato del capitale di debito. La società gestisce la struttura del capitale ed effettua gli aggiustamenti in linea con i cambiamenti delle condizioni economiche generali e con gli obiettivi strategici.
Vengono di seguito riportate le transazioni con parti correlate ritenute rilevanti ai sensi della "Procedura operazioni con parti correlate" adottata dalla Società.
La "Procedura operazioni con parti correlate" è disponibile sul sito internet della Società (www.monclergroup.com), Sezione "Governance/Documenti societari".
Le transazioni economiche ed i saldi verso le società controllate sono relative a relazioni commerciali, definiti in base a condizioni di mercato similarmente a quanto fatto per le transazioni con parti terze, e sono dettagliate come segue:
| Rapporti con imprese del gruppo - patrimoniale |
31/12/2015 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (Euro/000) | Crediti | Debiti | Valore netto | |||
| Industries S.p.A. | 48.530 | (34.705) | 13.825 | |||
| Moncler Enfant S.r.l. | 0 | (26) | (26) | |||
| Moncler Lunettes S.r.l. | 40 | 0 | 40 | |||
| Moncler USA Inc. | 3 | (43) | (40) | |||
| Moncler Shinsegae Inc. | 0 | (134) | (134) | |||
| Moncler Japan Corporation | 0 | (7) | (7) | |||
| Totale | 48.573 | (34.915) | 13.658 | |||
| Rapporti con imprese del gruppo - economico |
Esercizio 2015 | |||||
| (Euro/000) | Ricavi | Costi | Valore netto | |||
| Industries S.p.A. | 146.816 | (894) | 145.922 | |||
| Moncler Lunettes S.r.l. | 151 | (16) | 135 | |||
| Moncler USA Inc. | 3 | (44) | (41) | |||
| Moncler Shinsegae Inc. | 0 | (134) | (134) | |||
| Moncler Japan Corporation | 4 | (7) | (3) | |||
| Totale | 146.974 | (1.095) | 145.879 |
La società Moncler S.p.A. ha concesso in licenza d'uso il marchio Moncler alla controllata Industries S.p.A. In base al contratto di licenza d'uso la Società viene remunerata tramite la corresponsione di royalties e contributi pubblicitari. Inoltre la Società ha in essere un contratto di consulenza ed assistenza con Industries S.p.A. in materia legale, fiscale ed amministrativa. L'ammontare complessivo di royalties, contributi pubblicitari e consulenze per l'esercizio 2015 è pari ad Euro 145,9 milioni (Euro 115,3 milioni nel 2014).
La società Moncler S.p.A. ha concesso in licenza d'uso alla controllata Moncler Lunettes S.r.l. il marchio Moncler linea occhiali per un ammontare pari ad Euro 0,2 milioni nel 2015 (Euro 0,3 milioni nel 2014).
Si ricorda inoltre che la società Moncler S.p.A. aderisce al consolidato fiscale ed è pertanto responsabile dei debiti di imposta ed i relativi interessi, riferiti al reddito complessivo insieme alla Industries S.p.A., Moncler Lunettes S.r.l. e Moncler Enfant S.r.l..
Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione ammontano per l'esercizio 2015 ad Euro 3.656 migliaia (Euro 3.202 migliaia nel 2014).
Gli emolumenti ai membri del Collegio Sindacale ammontano per l'esercizio 2015 ad Euro 142 migliaia (Euro 157 migliaia nel 2014).
Nel 2015 l'ammontare dei costi relativi ai piani stock option (descritti nel paragrafo 8.2) riferiti a membri del Consiglio di Amministrazione è pari ad Euro 1.837 migliaia (Euro 1.540 nel 2014).
Non ci sono altre operazioni con parti correlate.
Le tabelle che seguono riassumono i rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate sopra descritte intercorsi nel 2015 e nell'esercizio precedente.
| (dati in migliaia di euro) | Tipologia rapporto | Nota | 31/12/2015 | % | 31/12/2014 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Industries S.p.A. | Rapporti commerciali | c | 146.816 99,8% | 116.070 | 99,5% | |
| Industries S.p.A. | Rapporti commerciali | b | 54 | 0,0% | 14 | (0,0)% |
| Industries S.p.A. | Rapporti commerciali | b | (102) | 0,2% | (117) | 0,3% |
| Industries S.p.A. | Oneri finanziari su contratto di finanziamento |
a | (846) 44,7% | (670) | 9,0% | |
| Moncler Enfant S.r.l. | Rapporti commerciali | c | 0 | 0,0% | 21 | 0,0% |
| Moncler Enfant S.r.l. | Rapporti commerciali | b | 0 | 0,0% | (2) | 0,0% |
| Moncler Lunettes S.r.l. | Rapporti commerciali | c | 151 | 0,1% | 303 | 0,3% |
| Moncler Lunettes S.r.l. | Rapporti commerciali | b | (16) | 0,0% | (37) | 0,1% |
| Moncler USA Inc. | Rapporti commerciali | c | 3 | 0,0% | 0 | 0,0% |
| Moncler USA Inc. | Rapporti commerciali | b | (44) | 0,1% | (10) | 0,0% |
| Moncler Shinsegae Inc. | Rapporti commerciali | b | (134) | 0,3% | 0 | 0,0% |
| Moncler Japan Corporation | Rapporti commerciali | c | 4 | 0,0% | 0 | 0,0% |
| Moncler Japan Corporation | Rapporti commerciali | b | (7) | 0,0% | 0 | 0,0% |
| Amministratori e sindaci | Prestazioni lavorative | b | (3.798) | 8,6% | (3.359) | 9,2% |
| Amministratori | Prestazioni lavorative | b | (1.837) | 4,2% | (1.540) | n.a. |
| Totale | 140.244 | 110.673 |
a incidenza % calcolata sugli oneri finanziari totali
b incidenza % calcolata sui costi operativi
c incidenza % calcolata sui ricavi
| (dati in migliaia di euro) |
Tipologia rapporto | Nota | 31/12/2015 | % | 31/12/2014 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Industries S.p.A. | Debiti commerciali | b | (227) | 1,5% | (1.432) | 9,1% |
| Industries S.p.A. | Debiti finanziari | a | (22.802) | 32,2% | (10.838) | 15,2% |
| Industries S.p.A. | Debiti per consolidato fiscale |
d | (11.676) | 77,5% | 0 | 0,0% |
| Industries S.p.A. | Crediti commerciali | c | 48.530 | 99,9% | 0 | 0,0% |
| Industries S.p.A. | Crediti per consolidato fiscale |
e | 0 | 0,0% | 21.393 | 91,9% |
| Moncler Enfant S.r.l. | Crediti commerciali | c | 0 | 0,0% | 21 | 5,4% |
| Moncler Enfant S.r.l. | Debiti per consolidato fiscale |
d | (26) | 0,2% | (382) | 1,9% |
| Moncler Lunettes S.r.l. Crediti commerciali | c | 0 | 0,0% | 303 | 77,3% | |
| Moncler Lunettes S.r.l. Crediti per consolidato fiscale |
e | 40 | 1,9% | 0 | 0,0% | |
| Moncler Lunettes S.r.l. Debiti commerciali | b | 0 | 0,0% | (2) | 0,0% | |
| Moncler Lunettes S.r.l. Debiti per consolidato fiscale |
d | 0 | 0,0% | (413) | 2,0% | |
| Moncler USA Inc. | Crediti commerciali | c | 3 | 0,0% | 0 | 0,0% |
| Moncler USA Inc. | Debiti commerciali | b | (43) | 0,3% | 0 | 0,0% |
| ISC S.p.A. | Debiti per consolidato fiscale |
d | 0 | 0,0% | (17.222) | 83,8% |
| Moncler Shinsegae Inc. |
Debiti commerciali | b | (134) | 0,9% | 0 | 0,0% |
| Moncler Japan Corporation |
Debiti commerciali | b | (7) | 0,0% | 0 | 0,0% |
| Amministratori e sindaci |
Altre passività correnti | d | (1.907) | 12,7% | (1.448) | 7,0% |
| Totale | 11.751 | (10.020) |
a incidenza % calcolata sui debiti finanziari totali
b incidenza % calcolata sui debiti commerciali
c incidenza % calcolata sui crediti commerciali
d incidenza % calcolata sulle altre passività correnti
e incidenza % calcolata sulle altre attività correnti
Le tabelle di seguito rappresentano l'incidenza delle operazioni con parti correlate sul bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015 e 2014.
| 31 Dicembre 2015 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Altre | Debiti | |||||||
| (Euro/000) | Costi | Oneri | Crediti verso | Altre attività | Debiti | passività | finanziari | |
| Ricavi | operativi | finanziari | clienti | correnti | commerciali | correnti | totali | |
| Totale parti correlate | 146.974 | (5.884) | (846) | 48.533 | 40 | (411) | (13.609) | (22.802) |
| Totale bilancio | 147.114 | (44.052) | (1.891) | 48.600 | 2.129 | (15.129) | (15.065) | (70.713) |
| Incidenza % | 99,9% | 13,4% | 44,7% | 99,9% | 1,9% | 2,7% | 90,3% | 32,2% |
| 31 Dicembre 2014 | ||||||||
| Altre | Debiti | |||||||
| (Euro/000) | Costi | Oneri | Crediti verso | Altre attività | Debiti | passività | finanziari | |
| Ricavi | operativi | finanziari | clienti | correnti | commerciali | correnti | totali | |
| Totale parti correlate | 116.394 | (5.051) | (670) | 324 | 21.393 | (1.434) | (19.465) | (10.838) |
| Totale bilancio | 116.658 | (36.460) | (7.454) | 392 | 23.276 | (15.738) | (20.555) | (71.338) |
| Incidenza % | 99,8% | 13,9% | 9,0% | 82,7% | 91,9% | 9,1% | 94,7% | 15,2% |
Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015 riflette i valori dei piani di stock option approvati negli esercizi 2014 e nel 2015.
Per quanto concerne i piani di stock option approvati nel 2014, si segnala che:
il fair value unitario per tranches varia da Euro 3,8819 ad Euro 4,1597;
L'effetto dei due piani sul conto economico del 2015 ammonta ad Euro 2,5 milioni, mentre l'effetto a patrimonio netto dell'esercizio della prima tranche del piano "Struttura corporate" ammonta ad Euro 1,2 milioni.
In data 29 aprile 2015, l'assemblea dei soci di Moncler S.p.A. ha approvato un nuovo piano di stock option ("Piano 2015") le cui caratteristiche sono elencate di seguito:
Il fair value del Piano 2015 è stato stimato alla data di assegnazione usando il metodo Black-Scholes, basandosi sulle seguenti ipotesi:
prezzo dell'azione alla data di concessione delle opzioni Euro 16,34;
Ai sensi dell'IFRS2, i piani sopra descritti sono definiti come Equity Settled.
Per informazioni sui documenti informativi relativi ai Piani, si rinvia al sito Internet della società, www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance/Assemblea degli azionisti".
In data 29 aprile 2015 l'assemblea ordinaria dei soci Moncler ha approvato l'adozione di un piano di incentivazione azionaria denominato "Piano di Performance Stock Option 2015" (il "Piano 2015").
La descrizione dei piani di incentivazione ed i relativi costi sono esplicitati nel paragrafo 8.2.
Si segnala che, nel corso dell'esercizio 2015 non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.
Si evidenziano di seguito i corrispettivi della società di revisione:
| Servizi di revisione, di attestazione ed altri servizi (unità di Euro) |
Soggetto che ha erogato il servizio |
Corrispettivi di competenza 2015 |
|---|---|---|
| Revisione contabile | KPMG S.p.A. | 102.611 |
| Rete KPMG S.p.A. | - | |
| Servizi di attestazione | KPMG S.p.A. | 30.250 |
| Rete KPMG S.p.A. | 2.500 | |
| Altri servizi | KPMG S.p.A. | - |
| Rete KPMG S.p.A. | 98.490 | |
| Totale | 233.851 |
In data 2 febbraio 2016, Moncler S.p.A. ha avviato un programma di acquisto di azioni proprie, in esecuzione della delibera assembleare del 23 aprile 2015, ai sensi degli artt. 2357, 2357-ter del codice civile. Le azioni proprie acquistate in esecuzione di tale delibera saranno impiegate in modo da consentire la costituzione di un "magazzino titoli" che potrà essere utilizzato per adempiere alle obbligazioni di consegna delle azioni derivanti da possibili programmi di distribuzione, a titolo oneroso o gratuito, di opzioni su azioni o di azioni della Società ad amministratori, dipendenti e collaboratori della Società o di società controllate.
In virtù del programma, completato in data 12 febbraio 2016, Moncler S.p.A. ha acquistato complessive n. 1.000.000 azioni proprie, pari allo 0,4% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di Euro 12,8 milioni.
***
Il presente bilancio, composto da conto economico, conto economico complessivo, prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario e note, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico e i flussi di cassa e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente Remo Ruffini
I sottoscritti Remo Ruffini, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato e Luciano Santel, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Moncler S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quantoprevisto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2015.
La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 si è basata su di un processo definito da Moncler S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.
3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alladescrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
3 marzo 2016
AMMINISTRAZIONE E AMMINISTRATORE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI DELEGATO Remo Ruffini Luciano Santel
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE
I sottoscritti Remo Ruffini, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato, e Luciano Santel, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Moncler S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2015.
La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015 si è basata su di un processo definito da Moncler S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.
Si attesta, inoltre, che:
3.1 il bilancio d'esercizio:
3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonchédella situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.
3 marzo 2016
AMMINISTRAZIONE E AMMINISTRATORE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI DELEGATO Remo Ruffini Luciano Santel
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE
| Tipologia di servizi | KPMG S.p.A. | KPMG network |
|---|---|---|
| Servizi di attestazione | 33.740 | 6.933 |
| Altri servizi | 22.000 | 177.790 |
| Totale | 55.740 | 184.723 |
| IL COLLEGIO SINDACALE | |
|---|---|
| Mario Valenti | |
| Antonella Suffriti | |
| Raoul F. Vitulo |
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