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Moncler

Annual Report Mar 26, 2018

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE

2017

RELAZIONE SULLA GESTIONE 1
Sezione prima 2
Lettera agli azionisti 2
Highlights finanziari 3
Organi sociali 5
Struttura del Gruppo al 31 dicembre 2017 6
Composizione del Gruppo 7
Il marchio Moncler 9
Valori 13
Filosofia 14
Strategia 16
Modello di business 18
Capitale umano 27
Sostenibilità 32
Moncler e i mercati azionari 34
Sezione seconda37
Premessa 38
Andamento della gestione del Gruppo Moncler39
Andamento della gestione della capogruppo Moncler S.p.A. 46
Principali rischi 48
Corporate governance 53
Operazioni con parti correlate 54
Operazioni atipiche e/o inusuali 54
Azioni proprie 54
Fatti di rilievo avvenuti nel corso dell'esercizio 2017 55
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 57
Evoluzione prevedibile della gestione 57
Altre informazioni 58
Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2017 60
BILANCIO CONSOLIDATO 61
PROSPETTI DEL BILANCIO CONSOLIDATO 62
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO 67
1. Informazioni generali sul Gruppo 67
2. Sintesi dei principali principi contabili utilizzati nella redazione del bilancio consolidato 70
3. Area di consolidamento 87
4. Commento alle principali voci del prospetto di conto economico consolidato 88
5. Commento alle principali voci della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata 94
6. Informazioni di segmento 109
7. Impegni e garanzie prestate 109
8. Passività potenziali 110
9. Informazioni sui rischi finanziari 110
10. Altre informazioni 114
11. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 123
BILANCIO D'ESERCIZIO 124
PROSPETTI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO 125
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO 130
1. Informazioni generali 130
2. Principi contabili significativi 132
3. Commenti al conto economico 145
4. Commenti alla situazione patrimoniale e finanziaria 148
5. Impegni e garanzie prestate 159
6. Passività potenziali 160
7. Informazioni sui rischi finanziari 160
8. Altre informazioni 162
9. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 169
10. Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2017 170

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS 58/98 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS 58/98 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO D'ESERCIZIO RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

1

RELAZIONE SULLA GESTIONE

SEZIONE PRIMA

SEZIONE SECONDA

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2017 1

SEZIONE PRIMA

LETTERA AGLI AZIONISTI

Cari azionisti,

Il 2017 si è chiuso ancora una volta con risultati superiori non solo alle nostre attese, ma anche a quelle della comunità finanziaria, confermando l'affidabilità del Gruppo e la validità della nostra strategia. Il fatturato ha sfiorato un miliardo e duecento milioni di euro (+17% a cambi costanti). La nostra profittabilità operativa (EBITDA) si è ulteriormente rafforzata ed è stata pari al 34,5% del fatturato, l'utile netto è cresciuto del 27% ed abbiamo oltre 300 milioni di euro di cassa netta. Ma non solo. Il 2017 è stato un anno eccezionale anche per la grande qualità di questi risultati. Abbiamo lavorato sul consumatore a 360 gradi, aumentandone sensibilmente l'interazione e la sua fedeltà. Abbiamo agito sul nostro store concept, inaugurando importanti flagship come quelli di Milano Montenapoleone e Hong Kong Canton Road. Abbiamo rafforzato la qualità della nostra rete di clienti wholesale in tutto il mondo e ulteriormente sviluppato la presenza di Moncler sul canale digitale a livello mondiale. Tutto questo sempre rimanendo fedeli al nostro heritage unico e mantenendo un elevato controllo sul business.

Ma il mio, il nostro compito rimane quello di guardare oltre, di pensare alla Moncler di domani che vogliamo sempre più forte.

Quello che vedo oggi è un mercato che sta cambiando profondamente ed a ritmi ancor più veloci che in passato. È per questo che, insieme al mio team, negli ultimi mesi ho cominciato una profonda riflessione con l'obiettivo di mettere in atto azioni volte ad affrontare questi cambiamenti e rafforzare sempre più il nostro Brand. Da questa attenta e profonda analisi è nato un nuovo progetto non solo creativo, ma anche comunicativo ed organizzativo: Moncler Genius.

La creatività è da sempre la nostra energia, la molteplicità la nostra forza, la coerenza con se stessi il nostro credo, il cambiamento è ciò che ci fa crescere. Moncler vuole con questo progetto continuare ad esplorare il proprio mondo e quanto gli sta vicino, e lo vuole fare dialogando con una base clienti sempre più ampia. Dopo 15 anni da quando ho preso la guida di Moncler, abbiamo deciso di chiudere un capitolo fondamentale ed importante della nostra recente storia per aprirne uno nuovo, ancor più entusiasmante e sfidante.

Concludo ricordando e sottolineando che tutto questo non sarebbe possibile se non avessi, in Moncler, un team di persone eccezionale ed unico. Ringrazio ognuno dei nostri 3500 collaboratori per la profonda dedizione, umiltà, talento, energia e passione che dedicano ogni giorno a Moncler e ringrazio anche tutti i nostri stakeholder che, in modo diverso, ci supportano ed aiutano a fare sempre meglio.

Una nuova scalata è appena iniziata, ma ritengo che abbiamo un gruppo forte e determinato pronto a conquistare vette sempre più alte.

REMO RUFFINI

PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO

HIGHLIGHTS FINANZIARI

Ricavi (milioni di Euro)

EBITDA1 (milioni di Euro)

EBIT (milioni di Euro)

Utile Netto di Gruppo (milioni di Euro)

1 EBITDA Adjusted: utile operativo prima degli ammortamenti e dei costi legati a piani di incentivazione azionaria.

Investimenti netti2 (milioni di Euro)

Capitale Circolante Netto (milioni di Euro)

Free Cash Flow (milioni di Euro)

Posizione Finanziaria Netta (milioni di Euro)

2 Al netto della vendita di immobilizzazioni materiali e immateriali.

ORGANI SOCIALI

Consiglio di Amministrazione

Remo Ruffini Presidente e Amministratore Delegato
Virginie Sarah Sandrine Morgon Comitato Nomine e Remunerazione
Nerio Alessandri Amministratore Indipendente
Sergio Buongiovanni Amministratore Esecutivo
Marco De Benedetti Lead Independent Director
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
Comitato Nomine e Remunerazione
Comitato Parti Correlate
Gabriele Galateri di Genola Amministratore Indipendente
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
Diva Moriani Amministratore Indipendente
Comitato Nomine e Remunerazione
Comitato Parti Correlate
Stephanie Phair Amministratore Indipendente
Guido Pianaroli Amministratore Indipendente
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
Comitato Parti Correlate
Luciano Santel Amministratore Esecutivo
Juan Carlos Torres Carretero Amministratore

Collegio sindacale

Riccardo Losi Presidente
Antonella Suffriti Sindaco effettivo
Mario Valenti Sindaco effettivo
Federica Albizzati Sindaco supplente
Lorenzo Mauro Banfi Sindaco supplente

Revisori esterni

KPMG S.p.A.

STRUTTURA DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2017

Moncler S.p.A.
100%
Industries S.p.A. 5% Moncler Brasil
Comércio de moda e
acessòrios Ltda.
95%
Moncler Shanghai
Commercial Co Ltd
100% 100% Moncler USA Inc
100%
Moncler USA Retail LLC
Moncler Asia Pacific 99,99% $1\%$
Ltd 99% Moncler Mexico, S. de
Moncler Japan 51% R.L. de C.V.
Corporation
100% 99% Moncler Mexico
$1\%$
Moncler UK Ltd Services, S. de R.L. de
C.V.
100% 100% 51%
Moncler Deutschland
Moncler Denmark ApS GmbH Moncler Sylt GmbH
1%
Moncler Hungary KFT 100% 99% Industries Yield S.r.l.
Moncler Istanbul
Giyim ve Tekstil 51% 100% Moncler Belgium
S.p.r.l.
Ticaret Ltd. Sti.
Moncler Taiwan
Limited
100% 100% Moncler Holland B.V.
Moncler Prague s.r.o. 100% 100% Moncler France S.à.r.l.
51%
Moncler Shinsegae
Inc.
100% Moncler España SL
Moncler Singapore Pte.
Limited
100% 100% Moncler Canada Ltd
Moncler Middle East
FZ-LLC.
100% 100% 51%
Moncler Suisse SA
Ciolina Moncler AG
49% 0,01%
99,99% Moncler Rus LLC
Moncler UAE LLC.
100% 99% $1\%$
Moncler Sweden AB Moncler Kazakhstan
LLP
100%
Moncler Ireland
Limited
70% White Tech S.p.zo.o
Moncler Norway AS 100% 100% Moncler Australia PTY
LTD

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO

Il Bilancio Consolidato del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2017 include Moncler S.p.A. (Capogruppo), Industries S.p.A., società direttamente controllata da Moncler S.p.A., e 35 società consolidate nelle quali la Capogruppo detiene indirettamente la maggioranza dei diritti di voto, o sulle quali esercita il controllo o dalle quali è in grado di ottenere benefici in virtù del suo potere di governarne le politiche finanziarie ed operative.

Moncler S.p.A. Società Capogruppo proprietaria del marchio
Industries S.p.A. Società sub holding, direttamente coinvolta nella
gestione delle società estere e dei canali distributivi
(retail, wholesale) in Italia e licenziataria del marchio
Industries Yield S.r.l. Società che svolge attività di confezione di prodotti di
abbigliamento
White Tech Sp.zo.o. Società che svolge attività di controllo qualità sulla
piuma
Moncler Deutschland GmbH Società che gestisce negozi a gestione diretta (DOS) e
promuove prodotti in Germania ed Austria
Moncler Belgium S.p.r.l. Società che gestisce DOS in Belgio
Moncler Denmark ApS Società che gestisce DOS in Danimarca
Moncler España SL Società che gestisce DOS in Spagna
Moncler France S.à.r.l. Società che gestisce DOS e distribuisce e promuove
prodotti in Francia
Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil Ticaret Ltd. Sti. Società che gestisce DOS in Turchia
Moncler Holland B.V. Società che gestisce DOS in Olanda
Moncler Hungary KFT Società che gestisce DOS in Ungheria
Moncler Kazakhstan LLP Società che gestisce DOS in Kazakistan
Moncler Norway AS Società che gestirà DOS in Norvegia
Moncler Prague s.r.o. Società che gestisce DOS in Repubblica Ceca
Moncler Rus LLC Società che gestisce DOS in Russia
Moncler Suisse SA Società che gestisce DOS in Svizzera
Ciolina Moncler AG Società che gestisce un DOS a Gstaad (Svizzera)
Moncler Sylt Gmbh Società che gestisce un DOS a Sylt (Germania)
Moncler UK Ltd Società che gestisce DOS nel Regno Unito
Moncler Ireland Limited Società che gestisce DOS in Irlanda

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2017 7

Moncler Middle East FZ-LLC Società holding per l'area Middle East
Moncler Sweden AB Società che gestisce DOS in Svezia
Moncler UAE LLC Società che gestirà DOS negli Emirati Arabi Uniti
Moncler Brasil Comércio de moda e acessòrios Ltda Società che gestisce DOS in Brasile
Moncler Canada Ltd Società che gestisce DOS in Canada
Moncler Mexico, S. de R.L. de C.V. Società che gestirà DOS in Messico
Moncler Mexico Services, S. de R.L. de C.V. Società che fornirà servizi a favore della società
Moncler Mexico, S. de R.L. de C.V.
Moncler USA Inc Società che distribuisce e promuove prodotti in Nord
America
Moncler USA Retail LLC Società che gestisce DOS in Nord America
Moncler Asia Pacific Ltd Società che gestisce DOS ad Hong Kong e a Macau
Moncler Japan Corporation Società che gestisce DOS e distribuisce e promuove
prodotti Moncler in Giappone
Moncler Shanghai Commercial Co. Ltd Società che gestisce DOS in Cina
Moncler Shinsegae Inc. Società che gestisce DOS e distribuisce e promuove
prodotti Moncler in Corea del Sud
Moncler Singapore Pte. Limited Società che gestisce DOS in Singapore
Moncler Taiwan Limited Società che gestisce DOS in Taiwan
Moncler Australia PTY LTD Società che gestisce DOS in Australia

IL MARCHIO MONCLER

Il marchio Moncler nasce nel 1952 a Monestier-de-Clermont, sulle montagne vicino a Grenoble, con una vocazione per i capi sportivi destinati alla montagna.

Moncler ha, infatti, realizzato nel 1954 il primo piumino di nylon e piuma. Nello stesso anno, i prodotti Moncler vengono scelti dalla spedizione italiana sul K2 e nel 1955 dalla spedizione francese sul Makalù.

Nel 1968 il marchio acquisisce ulteriore visibilità, in quanto Moncler diventa fornitore ufficiale della squadra francese di sci alpino in occasione delle olimpiadi invernali di Grenoble.

Negli anni '80 i capi a marchio Moncler si diffondono, diventando di uso quotidiano in contesti urbani: da subito protagonisti di un vero fenomeno di moda tra i clienti più giovani.

A partire dal 2003, con l'ingresso di Remo Ruffini nel capitale del Gruppo, ha inizio un percorso di riposizionamento del marchio attraverso il quale i prodotti Moncler assumono un carattere sempre più unico ed esclusivo.

Sotto la guida di Remo Ruffini, infatti, Moncler persegue una filosofia chiara e, nel contempo, semplice: creare prodotti unici di altissima qualità, "senza tempo", versatili e innovativi.

Il motto "nasce in montagna, vive in città" racconta come il marchio Moncler si sia evoluto da una linea di prodotti a destinazione d'uso prettamente sportivo, a linee versatili che clienti di ogni genere, età, identità e cultura, possono indossare in qualunque occasione.

Negli anni l'offerta di prodotti a marchio Moncler si è ampliata per spaziare dalla collezione Moncler Main che combina un'elevata qualità a maggiori occasioni d'uso, al segmento dell'alta moda, a collezioni streetwear fino alla linea Moncler Grenoble, dove il contenuto tecnico ed innovativo è maggiore. Completano l'offerta una linea dedicata al business delle calzature e della pelletteria (borse, zaini e valigie), una linea di occhiali da sole e vista ("Moncler Lunettes") e la linea Enfant dedicata al segmento bambino (0-14 anni).

Nel 2013 Moncler si quota sul Mercato Telematico Azionario della Borsa Italiana ad un prezzo di quotazione di Euro 10,20 per azione.

Nel 2015 il Gruppo ottiene il controllo diretto di tutti i mercati in cui opera, costituendo in Corea una joint venture a maggioranza Moncler con Shinsegae International, precedentemente distributore del Gruppo.

Nello stesso anno ha inizio anche una strategia di ulteriore rafforzamento del proprio know-how produttivo attraverso l'acquisizione di una prima unità di confezionamento in Romania con l'obiettivo di creare un polo industriale-tecnologico di ricerca e sviluppo sul capospalla in piuma e di verticalizzare una parte della produzione. Tale progetto è stato finalizzato nel 2016, attraverso l'assunzione di ulteriori circa 600 dipendenti.

Nel 2016 i ricavi di Moncler superano la soglia del miliardo di euro.

A fine 2017, Moncler ha annunciato che con la Primavera/Estate 2018 si conclude la collaborazione con Thom Browne e Giambattista Valli per le collezioni Moncler Gamme Bleu e Moncler Gamme Rouge. Nel febbraio 2018, Il Gruppo ha presentato un nuovo un progetto creativo, Moncler Genius, nel quale convivono stilisti internazionali diversi tra loro, ma tutti accomunati dal brand Moncler.

Le Tappe Principali della Storia di Moncler

1952

Sulle montagne vicino a Grenoble René Ramillon and André Vincent fondano il marchio Moncler.

1954

Moncler realizza il primo piumino di nylon e piuma e fornisce i prodotti per la spedizione italiana sul K2. Un anno dopo, sponsorizza anche la spedizione francese sul Makalù.

1968

Moncler diventa fornitore ufficiale della squadra francese di sci alpino durante le olimpiadi invernali di Grenoble.

Anni '80

I capi a marchio Moncler si diffondono in contesti urbani, diventando un vero fenomeno di moda.

2003

Remo Ruffini entra nel capitale del Gruppo.

2006

Nasce la collezione donna Moncler Gamme Rouge.

2007

Moncler apre a Parigi, nella centralissima Rue du Faubourg Saint-Honoré, il suo primo negozio in città.

2009

Nasce la collezione uomo Moncler Gamme Bleu.

2010

Debutta a New York la collezione uomo/donna Moncler Grenoble.

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2017 11

2013

Moncler si quota sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana.

2014

Moncler fornisce l'equipaggiamento tecnico al team della spedizione "K2 – 60 Years Later".

2015

Moncler redige il suo primo Bilancio di Sostenibilità e il Piano di Sostenibilità.

Viene costituita una joint venture in Corea.

Si perfeziona l'acquisizione di una prima unità di confezionamento in Romania.

2016

Moncler conclude il processo di costituzione dell'unità produttiva in Romania, attraverso l'assunzione di ulteriori circa 600 dipendenti, successivamente integrati con la struttura precedentemente acquisita ed oggi operante con circa 900 dipendenti.

Il fatturato del Gruppo supera la soglia del miliardo di euro.

2017

Moncler annuncia la fine della collaborazione con Thom Browne per Moncler Gamme Bleu e Giambattista Valli per Moncler Gamme Rouge. A partire dall'Autunno/Inverno 2018 Moncler ha un nuovo progetto creativo: Moncler Genius.

VALORI

Moncler è da sempre sinonimo di autenticità, eccellenza, innovazione, sfida, talento e ricerca di obiettivi condivisi e sostenibili; questi sono i valori del Gruppo.

Innovare rimanendo sempre fedeli a se stessi, ricercare una continua eccellenza qualitativa senza compromessi, assieme ad una costante volontà di cambiare per crescere e per scegliere nuovi traguardi sempre più sfidanti, tutto questo accompagna ogni aspetto di Moncler, che ha nel cliente il proprio pilastro fondante e il soggetto centrale di ogni decisione, e nel talento personale il proprio asset strategico.

Coltivare il talento di ogni persona è da sempre un valore fondamentale del Gruppo, che considera i propri collaboratori una risorsa strategica, artefici dei risultati passati ed elemento chiave dello sviluppo futuro; consapevoli che per creare valore di lungo periodo dobbiamo perseguire un agire responsabile e condiviso.

AUTENTICITÀ

Esiste una sola Moncler, il nostro compito è di evolvere proteggendo costantemente la sua unicità.

ECCELLENZA

La qualità è alla base di tutte le nostre scelte in ogni campo.

AMBIZIONE

Moncler è costantemente orientata all'innovazione e alla definizione di nuovi paradigmi, sempre più sfidanti.

IMPEGNO

Le persone sono il nostro patrimonio più importante: il loro futuro è il futuro di Moncler.

Il nostro impegno è rivolto a favorire la loro crescita.

RESPONSABILITÀ

Crediamo che solo il rispetto e l'agire responsabile garantiscano la creazione di valore di lungo periodo.

FILOSOFIA

La filosofia del marchio Moncler è strettamente ancorata ai valori del Gruppo e fortemente correlata alla sua storia unica. Il Marchio negli anni è stato protagonista di grandi scalate e di imprese esemplari. Legato da sempre allo sport, alla montagna, alla vita attiva ed alla natura più vera, Moncler ha costantemente e fedelmente fondato la sua filosofia su principi solidi e semplici, che possono essere riassunti usando le parole del suo Presidente e Amministratore Delegato, Remo Ruffini.

"NON C'È PRESENTE O FUTURO SENZA UN PASSATO. MONCLER È UN MARCHIO UNICO IL CUI PRODOTTO È SINONIMO DI CREATIVITÀ, DI ECCELLENZA QUALITATIVA, DI UNA COSTANTE EVOLUZIONE RIMANENDO SEMPRE FEDELI A SÉ STESSI "

Moncler ha un heritage ed un posizionamento unico. Con oltre 60 anni di storia, il Marchio coniuga il proprio DNA a prodotti innovativi e versatili che non seguono le mode ma sempre contemporanei ed attuali; prodotti che si ispirano a valori legati all'amore per lo sport e alla natura, con una riconosciuta eleganza ed eccellenza qualitativa, ed una continua ricerca creativa. Moncler adotta un modello di business integrato e focalizzato sul controllo della qualità con una catena del valore che gestisce e coordina direttamente le fasi a maggior valore aggiunto. La promozione di una filiera responsabile è parte integrante di questo processo.

"IL CLIENTE È IL NOSTRO PRINCIPALE STAKEHOLDER"

Moncler ha da sempre posto nel cliente il pilastro cardine di ogni decisione strategica, ulteriormente rafforzatosi nel 2016 con l'avvio di un importante progetto di Retail Excellence. I negozi Moncler sono da sempre testimoni dell'unicità del Brand. La presenza nei più importanti multibrand store e department store del lusso e la selettiva localizzazione dei negozi retail nelle più prestigiose vie commerciali e località resort, assieme ad uno store concept distintivo e sempre coerente con il DNA di Moncler, seppure in continua evoluzione, sono chiare espressioni dei valori e della filosofia del Brand.

"VOGLIO CONTINUARE AD ESSERE SORPRESO DAL TALENTO DEGLI ALTRI"

Le persone sono da sempre considerate un asset strategico in Moncler. Motivazione, determinazione, innovazione sono qualità da sempre sostenute e valorizzate. Sviluppare questo asset è parte fondante della filosofia del Gruppo e un chiaro obiettivo del suo senior management team che, sotto la guida di Remo Ruffini, ha saputo creare un team coeso, motivato e di grande esperienza che ha dimostrato nel tempo la capacità di generare risultati importanti.

"MONCLER È UNA SOCIETÀ GLOBOFONICA: HA UNA VISIONE GLOBALE MA UNA STRATEGIA DOMESTICA"

Moncler adotta una politica di presidio diretto sulle regioni dove è presente con management e strutture organizzative locali che, comunque, agiscono in forte coordinamento con la Capogruppo. La Società, infatti, opera attraverso una struttura centrale e cinque strutture regionali (Region): Europa, Asia Pacifico, Giappone, Americhe e Corea. Moncler crede fortemente nell'importanza di aumentare e consolidare la propria presenza in ciascuna di queste aree e da sempre ha favorito l'assunzione di management e personale locale in grado di capire ed analizzare le dinamiche di ogni singolo mercato.

"NON C'È CRESCITA SENZA RESPONSABILITÀ E RISPETTO"

Giudichiamo il valore dei nostri risultati anche dal modo in cui li abbiamo raggiunti. Non può infatti esserci crescita di lungo periodo senza responsabilità e rispetto. Da alcuni anni la Società ha intrapreso un percorso di integrazione delle tematiche di sostenibilità nel modello e nelle decisioni di business.

"PER COMUNICARE UN PRODOTTO UNICO BISOGNA AVERE UNA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE UNICA"

La comunicazione di Moncler è innovativa e mai scontata. Sa sempre trasferire l'unicità del prodotto e i valori del Marchio in un modo distintivo e fortemente caratterizzante, ed è in grado di usarne tutti i canali.

STRATEGIA

L'obiettivo di Moncler è perseguire uno sviluppo sostenibile e responsabile nel segmento dei beni di lusso a livello mondiale, in armonia e coerentemente all'unicità del proprio heritage.

Creatività, molteplicità e coerenza con sé stessi sono da sempre il credo del Gruppo che ha nel cambiamento la forza che lo fa crescere per continuare ad esplorare il proprio mondo e quelli vicini, cercando un dialogo continuo con una base clienti sempre più ampia.

La strategia di Moncler è strettamente correlata alla filosofia e ai valori del Gruppo e si fonda su sei pilastri.

IDENTITÀ E UNICITÀ DI POSIZIONAMENTO

Il brand Moncler ha un heritage unico che costituisce il suo asset principale e che ne permea tutta la strategia. Heritage, qualità, unicità, creatività e coerenza definiscono e caratterizzano ogni prodotto Moncler e lo rendono sempre attuale e contemporaneo.

MARCHIO GLOBALE SENZA FILTRI CON IL MERCATO

Negli ultimi anni Moncler ha seguito una strategia di crescita ispirata a due principi fondamentali, fortemente disegnati e voluti dal proprio Presidente ed Amministratore Delegato Remo Ruffini: diventare un Marchio globale e non avere filtri con il mercato. È così che oggi l'87% del fatturato Moncler è generato fuori dall'Italia. Questo obiettivo è stato raggiunto mantenendo sempre un forte controllo sul business e un contatto diretto con il proprio cliente, sia esso wholesale, retail o digitale.

SELETTIVO AMPLIAMENTO DELLA GAMMA PRODOTTI

Grazie alla sua tradizione e alla credibilità guadagnata negli anni, Moncler ha consolidato a livello mondiale un posizionamento di leadership nel segmento del capospalla in piuma alto di gamma. Il Gruppo sta attuando una selettiva espansione in categorie merceologiche complementari al proprio core business dove ha, o è in grado di raggiungere, un'elevata riconoscibilità ed un forte know-how. "Fare prodotti speciali con un approccio da specialista" è da sempre il motto di Moncler che guiderà anche le scelte future.

RAPPORTO DIRETTO CON IL PROPRIO CLIENTE, PER CONTINUARE A SORPRENDERLO

Avere un rapporto diretto con i propri clienti, attraverso ogni canale e touch point, riuscire a coinvolgerli e sapere intuire le loro aspettative anche le più inespresse, sono i capisaldi del rapporto che Moncler intende sviluppare con il proprio cliente per non smettere mai di stupirlo.

SVILUPPO DEL DIGITAL

Moncler crede che il digital sia uno strumento fondamentale ed imprescindibile di comunicazione del Brand e di crescita del business a livello globale, in un'ottica di omnicanalità.

Il Gruppo ha da alcuni anni creato una divisione digital che risponde al Chief Marketing & Operating Officer di Moncler e che si occupa sia del canale e-commerce che del digital marketing, con l'obiettivo di sviluppare il business online e di rafforzare la presenza del marchio Moncler su tutti i principali social media.

CRESCITA SOSTENIBILE CHE PORTI VALORE A TUTTI GLI STAKEHOLDER

Da tempo il Brand sta rafforzando il suo impegno verso uno sviluppo sostenibile e responsabile di lungo periodo che risponda alle aspettative degli stakeholder in un'ottica di creazione di valore condiviso.

MODELLO DI BUSINESS

Moncler adotta un modello di business integrato e flessibile, volto a controllare direttamente le fasi di produzione a maggior valore aggiunto e che mette al centro di ogni azione e decisione la ricerca di una qualità sempre più elevata.

LE COLLEZIONI

Il successo di Moncler si fonda su una brand strategy unica e coerente, che dipende anche dalla capacità di sviluppare prodotti sempre innovativi seppur "ancorati" alla sua storia. Heritage, unicità, qualità, creatività ed innovazione sono i sostantivi usati in Moncler per definire il proprio concetto di "lusso".

Il cammino intrapreso dal 2003, con l'ingresso di Remo Ruffini nell'azionariato di Moncler, è sempre stato coerente e perseguito senza compromessi.

Il cuore di Moncler è la collezione Main che da sempre combina un'elevata qualità a maggiori occasioni d'uso.

Centro pulsante della collezione Moncler Main è l'"Archivio", a cui si sono ispirate le prime collezioni del marchio, che oggi continuano a rimanere una parte centrale ed importante.

Tutti i prodotti iconici ispirati all'Archivio hanno sempre avuto, e continuano ad avere, il classico logo Moncler.

Negli anni 2006-2017, le collezioni Moncler si sono arricchite anche dell'energia apportata da alcuni designer, sia con alcune collaborazioni che, soprattutto, con le Gammes.

Nel 2006 è stata lanciata Moncler Gamme Rouge, legata alla tradizione dell'Haute Couture. Mentre nel 2009 è stata lanciata Moncler Gamme Bleu, un perfetto connubio tra un approccio sartoriale e l'anima più sportiva del brand.

Infine nel 2010 è stata creata la collezione Moncler Grenoble, ispiratasi ad un piccolo nucleo di prodotti da sci, per ribadire il legame tra Moncler e le sue radici.

Nel 2017 Moncler ha annunciato che a partire dalla stagione Autunno/Inverno 2018 il marchio non sfilerà più a Milano e Parigi con Moncler Gamme Rouge e Moncler Gamme Bleu. "Il consumatore sta cambiando, il settore sta evolvendo a velocità significativamente superiore rispetto al passato, dobbiamo essere pronti per affrontare questi cambiamenti con l'obiettivo di rafforzare il nostro Brand" ha dichiarato Remo Ruffini, Presidente e Chief Executive Officer del Gruppo.

A febbraio 2018 Moncler ha presentato un nuovo progetto creativo Moncler Genius, che vede la convivenza sotto uno stesso "tetto", il Moncler Genius building, di diverse interpretazioni e visioni del Marchio che, in maniera sinergica, continuano a generare nuova energia creativa, rimanendo sempre fedeli all'unicità del brand.

Il team di stilisti del Gruppo è suddiviso per collezione e lavora sotto la stretta supervisione di Remo Ruffini, che ne definisce le linee stilistiche e supervisiona che le stesse siano coerentemente recepite a livello di tutte le collezioni e categorie merceologiche. Il dipartimento stile è coadiuvato e supportato dai team merchandising e sviluppo prodotto che supportano la costruzione della collezione e sviluppano le idee creative.

LA PIUMA

Sin dall'inizio della storia di Moncler, la piuma è stata il cuore di ogni suo capospalla fino ad identificarsi progressivamente con il marchio stesso.

Grazie alla lunga esperienza maturata e alla continua attività di ricerca e sviluppo, l'azienda può oggi vantare un'expertise unica, sia con riguardo alla conoscenza della materia prima, che al processo manifatturiero del capo.

Moncler richiede ai propri fornitori il rispetto dei più alti standard qualitativi che nel corso degli anni hanno rappresentato e continuano a rappresentare un punto chiave di differenziazione del prodotto: solo il miglior fiocco di piuma d'oca bianca viene, infatti, impiegato per la realizzazione dei propri capi.

Il contenuto di "fiocco di piumino" e il fill power sono i principali indicatori della qualità della piuma. La piuma Moncler contiene almeno il 90% di fiocco di piumino ed è dotata di un livello di fill power elevato, uguale o superiore a 710 (pollici cubi per 30 grammi di piumino), traducendosi in capi caldi, soffici, leggeri e capaci di offrire un comfort unico.

Ogni lotto di piuma è sottoposto ad un duplice controllo che ne verifica la corrispondenza a 11 parametri fissati dalle più severe normative internazionali e dai restrittivi requisiti di qualità richiesti dall'Azienda. Nel 2017 sono stati effettuati in totale circa 720 test.

Per l'azienda però "qualità" è qualcosa di più: per Moncler è fondamentale anche l'origine della piuma utilizzata e il rispetto del benessere animale, aspetti che, nel processo di acquisto della materia prima, sono tenuti in considerazione al pari della qualità.

RISPETTO ANIMALE E TRACCIABILITÀ:

IL PROTOCOLLO DIST

Con l'obiettivo di assicurare l'animal welfare, Moncler richiede e verifica che le sue filiere di approvvigionamento della piuma rispettino stringenti requisiti enunciati nel Protocollo DIST (Down Integrity System & Traceability). Il Protocollo, la cui applicazione è partita nel 2015, norma le modalità di allevamento e di rispetto dell'animale, di tracciabilità e di qualità tecnica della piuma. Moncler acquista solo piuma che abbia ottenuto la certificazione DIST.

Tra i requisiti chiave che devono essere rispettati ad ogni livello della filiera, si evidenziano:

• la piuma deve essere ricavata esclusivamente da oche allevate e provenienti dalla filiera alimentare;

• non è ammessa alcuna forma di spiumaggio degli animali vivi o di alimentazione forzata.

La filiera della piuma Moncler è particolarmente verticalizzata e include diverse tipologie di soggetti: gli allevamenti di oche, i macelli dove gli animali vengono abbattuti per la produzione di carne e dove successivamente viene prelevata la piuma, le aziende che effettuano le fasi di lavaggio, pulizia, cernita e lavorazione della materia prima. Inoltre, vanno considerati i façonisti che, a valle del processo di acquisto della piuma, confezionano il prodotto finito. Tutti i fornitori si devono attenere scrupolosamente ai requisiti previsti dal Protocollo, a garanzia della tracciabilità della materia prima, del rispetto dell'animale e della più alta qualità lungo tutta la filiera della piuma.

Il Protocollo è il risultato di un dialogo aperto e costruttivo alimentato da un multi-stakeholder forum, istituito nel 2014, che ha preso in considerazione le aspettative dei vari portatori di interesse e garantisce un approccio scientifico al tema del benessere degli animali e alla tracciabilità del prodotto.

Nel Protocollo il benessere animale è valutato secondo una prospettiva innovativa. Accanto all'approccio tradizionale che considera l'ambiente in cui vive l'animale, il DIST, in linea con gli ultimi orientamenti della Commissione Europea, valuta il benessere basandosi anche su un'attenta osservazione dell'animale attraverso le cosiddette Animal-Based Measure (ABM3 ), che permettono una maggiore affidabilità nel giudizio sul benessere animale.

Moncler è costantemente impegnata nel processo di verifica sul campo del rispetto del Protocollo. Al fine di garantire la massima imparzialità:

• gli audit sono commissionati direttamente da Moncler e non dal fornitore;

• l'attività di certificazione è stata affidata ad un ente terzo qualificato i cui auditor sono stati formati da veterinari e zootecnici del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Milano;

• l'operato dell'ente certificatore è a sua volta soggetto alla verifica di un altro organismo di certificazione esterno accreditato.

Un'importante novità del 2017 è stato l'inserimento all'interno di tutti i capispalla Moncler, a partire dalle collezioni Autunno/Inverno 2017, dell'etichetta con l'indicazione "Piuma certificata DIST". Questo importante risultato è stato ottenuto grazie all'estensione della tracciabilità della piuma, secondo i principi definiti nel Protocollo DIST, fino all'ultima parte della catena di fornitura, ossia fino al prodotto finito. Tale impegno è stato conseguito grazie ad una rilevante attività di audit sui façonisti del capospalla.

Nel 2017 sono stati condotti 85 audit di terza parte su tutta la filiera.

3 Le Animal-Based Measure sono indicatori, rilevabili direttamente sull'animale, che valutano lo stato reale dell'animale stesso in relazione alla sua capacità di adattamento a specifici ambienti di allevamento. Tali misure comprendono indicatori fisiologici, patologici e comportamentali.

PRODUZIONE

I prodotti offerti da Moncler sono ideati, realizzati e distribuiti secondo le linee guida di un modello operativo caratterizzato dal controllo diretto delle fasi a maggiore valore aggiunto.

Moncler gestisce direttamente la fase creativa, l'acquisto delle materie prime, lo sviluppo della prototipia, mentre per le fasi di taglio e confezionamento del capo si avvale sia di produzione interna che di soggetti terzi indipendenti (façonisti).

L'acquisto delle materie prime rappresenta una delle principali aree della catena del valore. Infatti, in virtù del proprio posizionamento di mercato e dei propri valori, Moncler attribuisce importanza alla qualità sia della piuma utilizzata nei propri capi, che deve rispettare gli standard più elevati nel settore, sia dei tessuti che devono essere non solo di altissima qualità ma anche innovativi ed essere in grado di offrire caratteristiche avanzate, funzionali ed estetiche. L'acquisto dei tessuti e degli accessori del capospalla (bottoni, cerniere, etc..) avviene in Paesi in grado di soddisfare i più elevati standard qualitativi, principalmente Italia e Giappone. La piuma proviene da Europa e Asia.

La fase di confezionamento del capo avviene sia presso produttori terzi (façonisti) sia nello stabilimento produttivo Moncler, costituito nel 2016 in Romania.

I façonisti utilizzati da Moncler sono principalmente localizzati in paesi dell'Europa dell'Est, che oggi garantiscono standard qualitativi tra i più elevati nel mondo per la produzione del capospalla in piuma, sui quali la società attua una supervisione diretta, anche attraverso lo svolgimento di attività di audit volte a verificare aspetti connessi alla qualità del prodotto, alla brand protection e al rispetto delle leggi vigenti, del Codice Etico e del Codice di Condotta Fornitori del Gruppo (approvato in novembre 2016).

Attualmente Moncler impiega circa 410 fornitori che si dividono in quattro categorie: materie prime, façon, commercializzato e servizi. I primi 50 fornitori di Moncler rappresentano circa il 70% del valore di fornitura4 .

DISTRIBUZIONE

Moncler è presente in tutti i più importanti mercati sia attraverso il canale retail, costituito da punti vendita monomarca a gestione diretta (DOS5 ) e dal negozio online, sia attraverso il canale wholesale, rappresentato da punti vendita multimarca, da shop-in-shop all'interno dei department store e da importanti specialisti delle vendite di beni di lusso online (e-tailers).

La strategia di Moncler si pone come obiettivo il controllo della distribuzione, non solo retail, ma anche wholesale, dove opera attraverso un'organizzazione diretta.

La crescita del business negli ultimi anni è avvenuta soprattutto attraverso lo sviluppo del canale retail, che nel 2017 ha rappresentato il 75% del fatturato consolidato, avvenuta grazie alla crescita

4 Valore dell'ordinato.

5 Include free standing store, concession, travel retail store, outlet.

organica, all'apertura di nuovi negozi e, negli ultimi anni, anche all'espansione delle superficie dei punti vendita esistenti.

Di importanza sempre più crescente è anche il negozio online, moncler.com, che è attivo in tutti i principali mercati in cui opera il Gruppo.

Il canale wholesale resta di fondamentale importanza strategica per Moncler. Negli anni il Gruppo ha attuato una politica di forte selezione dei punti vendita, con progressiva riduzione degli stessi e di stretto controllo delle quantità ordinate dai clienti, portando il Brand ad essere oggi presente esclusivamente nei migliori negozi multimarca e department stores del lusso a livello mondiale. Alla crescita più recente di questo canale hanno contribuito, seppur con un peso relativamente contenuto, le recenti aperture di punti vendita monomarca (shop-in-shop) principalmente all'interno di importanti department stores e in alcuni importanti aereoporti internazionali.

Al 31 dicembre 2017, con riferimento ai punti vendita monomarca, i prodotti Moncler erano distribuiti attraverso 201 punti vendita a gestione diretta (Directly Operated Stores, DOS) e 59 wholesale monomarca (shop-in-shop), di cui 12 dedicati alle collezioni Enfant.

Aperture Nette
31/12/2017 31/12/2016 Esercizio 2017
Retail Monomarca 201 190 11
Italia 21 19 2
EMEA (escl. Italia) 59 55 4
Asia e Resto del Mondo 96 93 3
Americhe 25 23 2
Wholesale Monomarca 59 42 17

Nel corso del 2017 sono stati aperti 11 nuovi DOS ubicati nelle più rinomate location internazionali, tra cui si segnalano:

• il primo negozio a gestione diretta nei mercati australiano (Melbourne), kazako (Almaty) e svedese (Stoccolma);

• il consolidamento del mercato italiano, con le aperture di un negozio a Firenze e di due concession store a Roma presso La Rinascente di via del Tritone;

• alcune selezionate aperture in America ed in Asia.

Durante l'anno, inoltre, alcuni dei punti vendita retail esistenti sono stati rilocati in nuovi spazi, caratterizzati da una superficie media maggiore. I progetti più importanti del 2017 sono i flagship stores di: Milano (Via Montenapoleone), Hong Kong (Canton Road) e Mosca (che ha

riaperto all'interno dell'importante department store di GUM nella Piazza Rossa, dopo la chiusura dello store di via Stoleshnikov).

Nel corso dell'anno sono stati anche aperti 17 punti vendita wholesale monomarca (al netto di due conversioni da shop-in-shop wholesale a negozio retail, entrambi dedicati alla linea Enfant), tra cui si segnalano:

• le aperture di tre punti vendita all'interno di aeroporti internazionali (Doha, Parigi Charles De Gaulle, Taipei);

• il consolidamento del mercato nord-americano, attraverso l'inaugurazione di shop-in-shop all'interno dei più importanti department stores del lusso (tra cui Boston Saks, Vancouver Holt Renfrew, Toronto Harry Rosen);

• l'inaugurazione di punti vendita monomarca wholesale in alcune località asiatiche ad alta intensità di flussi turistici (es. Guam, Macao, Auckland, Bangkok).

La distribuzione dei propri prodotti in un numero così elevato di destinazioni si basa su un'attenta gestione delle attività logistiche. Anche in questo ambito Moncler è attenta all'ottimizzazione dei processi, e al contenimento degli impatti ambientali e dei costi. In particolare, già dal 2015, Moncler ha modificato il packaging utilizzato per il trasporto dei prodotti finiti, riducendone il volume complessivo movimentato e quindi il fabbisogno di spazio sui mezzi di trasporto. In quest'ottica, laddove possibile, il Gruppo sta attuando una politica di incentivo delle spedizioni via mare, il che rappresenta un'ulteriore leva di riduzione degli impatti ambientali generati.

MARKETING E COMUNICAZIONE

"Ogni giorno porta una sfida da superare", dice Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato di Moncler.

Il freddo assoluto. I ghiacciai che toccano il cielo. L'energia dello scatto e la calma dell'attesa. L'avventura che incontra la natura e quella sfida continua che è la vita quotidiana. Per affrontare questi estremi, Moncler disegna capi in equilibrio tra i due mondi, spingendosi ogni volta oltre confini già noti dove il piumino globale risponde a esigenze sempre diverse.

Moncler da oltre sessant'anni è protagonista con la sua storia unica e eccezionale. Ma avere una storia unica significa anche essere unici nel comunicarla. Ed è questa unicità che Moncler persegue da sempre. Il marketing e la comunicazione del brand, poggiando su questo fondamento, ne assicurano i valori e ne trasferiscono i codici con una strategia chiara che ha contribuito all'affermazione di Moncler come marchio del lusso riconosciuto a livello internazionale. Tutte le attività di marketing seguono criteri di coerenza tra i valori, il prodotto e il target di clientela, con l'obiettivo di mantenere elevati la reputazione di marca, e guidano ogni fase della catena del valore: dalla presentazione delle nuove collezioni fino alle attività di vendita retail e wholesale. Tutto ciò si traduce sia nella comunicazione pubblicitaria sulle testate specializzate, i più importanti quotidiani, nazionali e internazionali – stampa e online – e nelle attività di comunicazione sui social media, sia nella realizzazione di show, promozioni e sponsorizzazioni e eventi nelle boutique.

LE VETRINE

Un elemento fondamentale della strategia di marketing di Moncler è rappresentato dalle vetrine delle boutique, dove il marchio estende la sua continua ricerca di possibili connubi fra arte e creatività, intese entrambe come libera espressione della specificità di Moncler. Una creatività senza barriere, frutto di una grande passione e capacità di innovare sempre, pur rimanendo fedeli alla propria tradizione. Le vetrine delle boutique Moncler sono sempre fortemente riconoscibili e distintive, e ogni volta raccontano storie originali.

LE CAMPAGNE PUBBLICITARIE

Nello slancio innovativo che contraddistingue Moncler anche le campagne pubblicitarie perseguono l'unicità come segno distintivo. All'inizio, nella fase del rilancio con l'arrivo di Remo Ruffini, le campagne pubblicitarie erano centrate sul prodotto e sulle origini di Moncler per trasferirne l'heritage. Successivamente le campagne si sono concentrate sul Brand, e sono state firmate da maestri dell'obiettivo come Bruce Weber e Annie Leibovitz, dove ogni immagine impersona il DNA Moncler e sottolinea i valori dell'incontro tra l'arte fotografica e una natura che si trasforma in cultura. Dal 2014 Moncler collabora con Annie Leibovitz per le campagne istituzionali, usando codici sempre innovativi e mai banali: partendo da ritratti del piumino globale Moncler da indossare in qualsiasi parte del mondo, latitudine e stagione (Autunno/Inverno 2014), per arrivare nella Primavera/Estate 2017 ad una campagna pubblicitaria totalmente inattesa. Dopo le atmosfere fiabesche e le fantastiche ispirazioni letterarie delle precedenti campagne, questa volta gli scatti giocano sul filo di un immaginario surreale che vede come protagonista l'artista cinese Liu Bolin ritratto da Annie Leibovitz stessa. Liu Bolin rimane protagonista della campagna pubblicitaria per l'Autunno/Inverno 2017, firmata sempre da Annie Leibovitz, che ritrae il celebre artista maestro dell'invisibile e dell'impossibile tra gli iceberg islandesi.

DIGITAL

Il digital è uno strumento di comunicazione e di vendite strategico in Moncler.

Il sito di vendite online (www.moncler.com) costituisce il digital Flagship del Gruppo, con assortimento e strategie commerciali pienamente allineate al "retail fisico". Nel corso del 2017, è stata lanciata la prima fase di implementazione del modello di omnicanalità su tre negozi pilota, i quali offrono servizi di "Click from Store", "Pick up in Store", "Return in Store" e "Product Store Availability" .

Per quanto riguarda il Digital Marketing, anche nel corso del 2017 l'attività del Marchio si è svolta a 360 gradi su tutti i perimetri digitali (web, social media e mobile), dedicandovi significative risorse ed investimenti. E', inoltre, continuata l'adozione di nuove tecnologie volte all'analisi e al controllo dei Big Data (dati interrelati provenienti da fonti eterogenee sia strutturate, come i database, che non strutturate, come immagini, email, dati GPS, informazioni prese dai social network, etc.) così come al raggiungimento di una maggiore efficienza di tutti gli investimenti di

Digital Advertising. Il budget media destinato alla pianificazione di campagne online ed all'utilizzo di strumenti e tecnologie per l'analisi dei Big Data è aumentato nel 2017 rispetto all'anno precedente, ed ha contribuito a migliorare il ritorno dell'investimento (ROAS, Return on Ad Spend).

Si è, inoltre, ulteriormente rafforzata la presenza del Brand nei social media mondiali, anche grazie al lancio di realtà mobile-oriented come Line in Giappone e WeChat in Asia-Pacifico, raggiungendo risultati di engagement con tassi di crescita importanti. Moncler è uno dei pochi brand del lusso ad essere presente su tutte le piattaforme mobili disponibili sul mercato ed, a tal proposito, è stata rinnovata per grafica e usability la app e-commerce iOS.

EVENTI E FASHION SHOW

Moncler da sempre si contraddistingue per l'unicità e le scelte inedite di comunicazione, sperimentando linguaggi ogni volta nuovi anche negli eventi che il brand realizza in tutto il mondo.

Nel 2017 sono stati realizzati diversi eventi istituzionali, fashion shows, attività di Customer Relationship Management (CRM) e eventi legati alle aperture di nuovi negozi: momenti esclusivi, che spesso prendono ispirazione diretta dall'arte contemporanea, realizzate sempre secondo l'ormai riconosciuto canone Moncler.

Tra questi la presentazione di Collide - Greg Lauren & Moncler, una collaborazione che ha saputo coniugare Moncler e la sua vocazione fortemente sperimentale, con il mondo creativo di Greg Lauren, poliedrico artista e designer americano. Smontati, intersecati e ricomposti, reinventati in modo estremamente libero, inatteso ed armonico, i piumini Moncler si sono miscelati a frammenti di indumenti in denim e altri tessuti vintage, una collezione divenuta espressione artistica.

Di particolare rilievo nell'anno gli eventi legati alle aperture dei negozi di Melbourne, Australia; di Harbour City (flagship store) su Canton Road, Hong Kong; della prima boutique in Kazakistan; della riapertura del flagship di Milano in Via Montenapoleone e sempre a Milano, della prima boutique interamente dedicata alla collezione Moncler Enfant; della seconda boutique a Toronto in Bloor Street; chiudendo l'anno con le importanti aperture di negozi a Firenze e Stoccolma. Tutte inaugurazioni che hanno rinforzato la rete di negozi retail, simbolo della profonda evoluzione che Moncler sta vivendo, rimanendo comunque sempre fedele a se stesso ed alla sua unicità.

Sempre nel corso del 2017, a Moncler è stato riconosciuto il premio di Best Performing Company, Large Cap da parte di Women's Wear Daily (WWD), mentre Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato, ha ricevuto il WWD Honors a New York durante la cerimonia di apertura del WWD Apparel & Retail Summit CEO.

BRAND PROTECTION

Moncler impegna energie e risorse nella salvaguardia del valore, unicità ed autenticità dei propri prodotti e nella difesa dei diritti di Proprietà Intellettuale ed Industriale (di seguito PI), basi indispensabili per la tutela dei propri clienti.

Il dipartimento interno "Proprietà Intellettuale & Brand Protection" svolge attività di tutela amministrativa a protezione dei segni distintivi di Moncler nei Paesi e nelle categorie merceologiche di interesse commerciale attuale e potenziale, includendo in questa attività sia forme ed elementi caratterizzanti i prodotti, che le invenzioni di prodotto e di processo, fino alle opere di diritto d'autore. L'enforcement dei diritti di Proprietà Intellettuale e la lotta alla contraffazione si articola in diverse attività, quali la formazione ed il coordinamento delle autorità doganali e di attivazione delle relative istanze doganali in numerosi Paesi, il monitoraggio e le azioni investigative nel mercato sia fisico sia online, gli abbattimenti di contenuti illeciti presenti nell'online, l'organizzazione di raid e sequestri con le Autorità locali di numerosi Paesi sino all'instaurazione di azioni civili, penali ed amministrative.

Nel 2017 questa costante attività di contrasto alla contraffazione sul territorio ha portato al sequestro di oltre 87.400 prodotti finiti e quasi 790.000 accessori di produzione falsi. L'enforcement nel mondo digitale, diretto in particolare a togliere visibilità ad offerte in vendita di prodotti contraffatti, chiudendo siti online non autorizzati e rimuovendo link e/o pubblicità dai social network, ha registrato altrettanti importanti risultati. Sono state infatti chiuse oltre 69.000 aste di vendita di prodotti contraffatti, oscurati quasi 2.500 siti, delistati dai principali motori di ricerca circa 170.000 link a siti di offerta in vendita di prodotto non originale e rimossi circa 15.600 tra post, ads ed account che promuovevano prodotti Moncler falsi attraverso i social network.

In un'ottica di sempre miglior tutela del cliente finale, tutti i prodotti Moncler recano un'etichetta anti-contraffazione che dal 2016 è caratterizzata dalle migliori soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato. Il nuovo sistema di autenticità-tracciabilità presenta un codice alfanumerico univoco, un QRcode ed un tag NFC (Near Field Communication) che permette all'utente finale di verificare il proprio prodotto nella sezione del sito Moncler code.moncler.com. Laddove necessario, Moncler redige perizie per quei clienti truffati che desiderino recuperare, dalle relative società di servizi di pagamento elettronico, le somme versate nell'incauto acquisto di un capo contraffatto.

L'impegno del Gruppo a livello associativo ha visto coinvolta Moncler nel 2017 in numerose attività organizzate dalle principali Associazioni nazionali ed internazionali impegnate nella lotta alla contraffazione e nella tutela della proprietà intellettuale, quali in particolare INDICAM, INTA, BASCAP, UNIFAB e QBPC.

CAPITALE UMANO

Moncler da sempre investe grandi energie nella selezione dei migliori talenti, nella loro crescita professionale e nella promozione del benessere aziendale.

Offre un ambiente di lavoro sano e sicuro, meritocratico e stimolante dove le diversità sono valorizzate e dove ogni persona è messa nella condizione di meglio esprimere le proprie capacità, potenzialità e il proprio talento.

Moncler è attenta ad attrarre ed individuare risorse di talento, che si contraddistinguano non solo per elevata competenza tecnico-professionale e managerialità, ma anche per visione, spirito imprenditoriale e orientamento all'innovazione, qualità necessarie a supportare la crescita del Gruppo in un contesto in continua evoluzione.

Sotto la spinta della crescita e dell'espansione territoriale, il processo di ricerca e selezione si è orientato verso profili sempre più internazionali ed eterogenei, per provenienza, formazione e cultura di business, nonché su competenze ed esperienze sinergiche alle sfide prospettiche del Gruppo.

L'individuazione dei migliori talenti, il loro coinvolgimento e la loro fidelizzazione è un tema strategico. Nell'ottica di valorizzare e sviluppare le persone, Moncler utilizza, da qualche anno, un sistema di valutazione della performance che misura le competenze messe in atto per raggiungere gli obiettivi assegnati. Esso permette di verificare il livello di aderenza del singolo al ruolo richiesto, determinando possibili percorsi di formazione, sviluppo e crescita interna.

Alla base del modello di valutazione della performance di Moncler vi sono aspetti valoriali di cui ogni collaboratore deve essere ambasciatore e promotore: l'integrità, la passione, la sintonia con la cultura aziendale, la capacità di stabilire rapporti basati sulla fiducia, la visione su scala globale, l'eccellenza dei risultati, l'innovazione e la valorizzazione del talento. Il sistema di valutazione annuale, che mira a migliorare le performance dell'impresa ed ha una prospettiva di medio-lungo periodo, è uno dei processi chiave per la gestione e lo sviluppo delle persone. La sua integrazione con il modello di valutazione del potenziale permette di posizionare le persone all'interno della matrice di sviluppo, favorendo la definizione di piani di successione e la conseguente fidelizzazione dei migliori talenti. Il sistema di valutazione annuale si pone alla base del processo di revisione retributiva.

Il sistema di remunerazione di Moncler è definito in modo tale da attrarre, motivare e fidelizzare le persone dotate delle qualità professionali richieste dalla prospettiva di crescita del business del Gruppo. Esso si basa sui principi di equità, pari opportunità, meritocrazia e competitività rispetto al mercato.

La definizione della remunerazione della popolazione aziendale prende in considerazione specifici criteri, tra cui il confronto con il mercato esterno e l'equità interna, le caratteristiche del ruolo e le responsabilità attribuite, nonché le competenze distintive delle persone, sempre in un'ottica di massima obiettività, al fine di evitare qualsiasi forma di discriminazione. Anche il processo di revisione retributiva annuale segue un criterio meritocratico, che tiene conto dei risultati di business e della valutazione della performance individuale, valorizzando il talento.

Il sistema di remunerazione include anche sistemi di remunerazione e incentivazione dei risultati di breve e di lungo periodo, articolati in funzione della categoria organizzativa e dell'attività svolta:

• sistemi di MBO (Management By Objectives) annuali per Executive, Manager e Professional, basati sul raggiungimento di obiettivi economici e di obiettivi quali/quantitativi misurabili, connessi a prestazioni strategiche di business, di processo e di progetto, secondo i principi della balance score card;

• sistemi di commissioni di vendita di team e individuali che premiano eccellenza, qualità e sviluppo del business a livello di negozio;

• sistemi di incentivazione di lungo periodo, quali piani di Stock Options e Performance Shares, destinati al Top Management e alle risorse chiave, indipendentemente dal livello organizzativo. Tali sistemi, legati a condizioni di performance di lungo periodo, a sottolineare l'attenzione ai risultati e alla loro qualità, costituiscono una componente importante del pay mix, arrivando a rappresentare la parte preponderante del Total Compensation a livello di Top Management.

Il pacchetto retributivo offerto ai dipendenti si completa infine con una serie di benefit, che comprendono assicurazioni sulla vita, piani pensione, fino a programmi per il benessere. I benefit offerti da Moncler ai suoi dipendenti sono legati alla categoria professionale d'appartenenza.

Nel 2017 il Gruppo ha implementato il nuovo Piano Moncler Corporate Welfare, rivolto ai dipendenti di tutte le funzioni, fino alla macrocategoria manager, di entrambe le sedi corporate italiane, assunti a tempo indeterminato e in forza al 31 dicembre di ogni anno. Questa iniziativa nasce per garantire maggiore cura e attenzione al benessere delle persone. Il Piano prevede un'ampia gamma di benefit e servizi, offerti anche ai familiari del dipendente: dal rimborso delle spese scolastiche ai buoni acquisto, da soluzioni per il tempo libero a pacchetti benessere e corsi sportivi, fino alla possibilità di versare il proprio premio welfare in un fondo di previdenza complementare.

L'investimento nei giovani, che da sempre caratterizza Moncler, si rileva anche nell'elevato numero di contratti di tipo stage trasformati in contratti di lavoro subordinato. In Italia, dove si concentra il numero più elevato di stagisti, nel 2017 si è raggiunto il 20% di contratti trasformati sul totale numero di stage.

L'attenzione di Moncler per i giovani si riflette anche nella formazione. Nel 2017 Moncler ha avviato a livello Corporate, la progettazione della prima Learning Accademy aziendale, MONCampus, ovvero un percorso di formazione, gestito da formatori interni, dedicato ai giovani talenti con l'obiettivo di sviluppare la company awareness, nonché incrementare la loro conoscenza e consapevolezza sui principali processi e attività aziendali. Sempre nel 2017 Moncler ha continuato ad aderire a proposte formative esterne, favorendo la partecipazione dei dipendenti delle sedi Corporate Italia ad una serie di corsi e workshop interaziendali, per permettere il confronto su tematiche legate allo sviluppo di una cultura aziendale a sostegno della collaborazione e del dialogo tra generazioni, all'incremento del benessere e della motivazione dei collaboratori, al sostegno delle risorse femminili grazie alla partecipazione a corsi ed iniziative promosse da Valore D.

Inoltre, per il mantenimento della certificazione Salute e Sicurezza OHSAS 18001, Moncler ha continuato a promuovere nel corso dell'anno 2017 programmi formativi finalizzati a rinforzare e diffondere la cultura della salute e della sicurezza della persona, creare consapevolezza dei rischi sul luogo di lavoro e fornire le informazioni necessarie per la loro corretta identificazione e gestione, nonché promuovere comportamenti responsabili da parte di tutti i dipendenti.

In ambito Retail, continua l'investimento di Moncler per progetti di formazione dedicati al personale di vendita. Numerose sono le ore di formazione erogate nel 2017 sul prodotto (materie prime, processi di realizzazione delle scarpe, delle borse e degli occhiali), sulla storia del Marchio, fino allo sviluppo delle competenze relazionali e manageriali, con l'obiettivo di diffondere un modello di servizio e stile di vendita capace di rendere l'esperienza di acquisto unica e distintiva.

Nel corso del 2017, il Gruppo ha erogato oltre 69 mila ore di formazione totali a favore di circa 2,6 mila dipendenti. Le attività hanno riguardato principalmente la formazione professionale o di mestiere (72%) e la salute e sicurezza (22%).

All'interno del piano di engagement, nel 2017 Moncler ha lanciato la prima indagine di clima interno, "MONVoice". In collaborazione con uno dei maggiori player del settore, è stato erogato un questionario a circa 2.000 dipendenti nel mondo che ha ottenuto un tasso di risposta prossimo al 90%.

L'indagine mirava a fotografare il posizionamento dell'Azienda rispetto a due aspetti: il coinvolgimento (Engagement) e l'abilitazione (Enablement) dei dipendenti. Analizzando le singole componenti di ciascuno dei due aspetti, Moncler ha potuto individuare i punti di forza e le aree sulle quali lavorare per accrescere e migliorare il posizionamento complessivo.

Un articolato piano di comunicazione è stato messo a punto pre e post lancio della survey. La intranet aziendale "MONCamp" è stata utilizzata per sensibilizzare i dipendenti al tema. A seguire, sono state organizzate riunioni plenarie aperte a tutti i dipendenti nelle diverse sedi, unitamente a meeting di funzione e regionali allo scopo di condividere i risultati di dettaglio di ciascuna area organizzativa.

Il piano di azione definito dall'Azienda prevede la formazione di gruppi di lavoro funzionali e cross funzionali con lo scopo di lavorare sui temi che necessitano di miglioramento in una logica bottom-up.

Infine, il rilevante progetto di digitalizzazione dei sistemi HR, avviato nel 2016 e consolidato nel 2017 con una serie di tools a sostegno dei principali processi e attività, intende fornire un importante supporto al management e contribuire allo sviluppo di una cultura digitale Moncler.

Nel 2017 Moncler ha impiegato 3.066 dipendenti FTE6 (3.498 dipendenti puntuali al 31/12), di cui circa il 50% impiegati nei negozi diretti. La crescita dell'organico rispetto al 2016 (+366 FTE) è stata guidata, oltre che dallo sviluppo della rete di punti vendita diretti, dallo sviluppo dell'attività produttiva in Romania.

La distribuzione per area geografica, sostanzialmente invariata rispetto al 2016, vede l'area EMEA (inclusa l'Italia) impiegare il 64% del totale FTE, segue l'Asia con il 28% e le Americhe con l'8%.

31/12/2017 31/12/2016
Italia 723 665
EMEA (escl. Italia) 1.244 1.025
Asia e Resto del Mondo 844 771
Americhe 255 239
Totale 3.066 2.700
di cui Retail Diretto 1.444 1.315

6 Full Time Equivalent medi.

Al 31 dicembre 2017, il 70% dei dipendenti è rappresentato da donne. Questa percentuale è allineata al 31dicembre 2016.

Moncler pone particolare attenzione all'occupazione dei giovani, come dimostra la suddivisione del personale per età, dove i dipendenti con meno di 30 anni rappresentano il 34% del totale.

SOSTENIBILITÀ

Per Moncler, il modo in cui viene condotto il proprio business, il contributo dato alla società nel suo complesso e il rispetto degli impegni assunti determinano il vero valore dell'Azienda. La sempre maggiore integrazione tra decisioni di natura economica e la valutazione dei relativi impatti sociali e ambientali sono alla base della capacità del Gruppo di creare valore di lungo periodo per tutti gli stakeholder.

Qualità, responsabilità, rispetto, tracciabilità, trasparenza.

Sono queste le parole chiave che guidano Moncler nel suo agire quotidiano. Il Gruppo crede, infatti, che la qualità dei propri prodotti sia qualcosa che debba andare oltre gli aspetti tecnici; un prodotto di qualità è un prodotto realizzato in modo responsabile e con attenzione alla salute e alla sicurezza, al rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, dell'ambiente e degli animali.

È per questo che a partire dal 2015, l'Azienda ha rafforzato il proprio impegno verso una gestione integrata della sostenibilità anche attraverso la definizione di una governance articolata, che prevede l'interazione di diversi organi.

È stata creata l'Unità di Sostenibilità, che ha la responsabilità di identificare e, in collaborazione con le funzioni preposte, gestire i rischi legati alle tematiche di sostenibilità, individuare aree e progetti di miglioramento, proporre la strategia di sostenibilità e il relativo Piano annuale di obiettivi (Piano di Sostenibilità), redigere la Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria e diffondere la cultura della sostenibilità all'interno dell'Azienda.

L'Unità di Sostenibilità si avvale del parere di un Comitato Tecnico di Sostenibilità. Il Comitato, composto da i membri del Comitato Strategico e da alcuni dei responsabili delle funzioni più rilevanti del Gruppo, svolge un ruolo consultivo, valuta le proposte dell'Unità di Sostenibilità, supervisiona le linee guida e gli obiettivi di sostenibilità e analizza il livello di raggiungimento degli obiettivi stessi.

All'interno di ogni dipartimento aziendale sono stati poi individuati degli "Ambasciatori", che hanno il compito di sensibilizzare sui temi sociali e ambientali le aree in cui operano e di promuovere iniziative di sostenibilità coerentemente con gli obiettivi di Gruppo, e dei "Sustainability data owner", con la responsabilità, ognuno per la propria area, dei dati e delle informazioni pubblicate nella Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria nonché del raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Piano di Sostenibilità per le tematiche di competenza.

Ad ulteriore conferma che la sostenibilità è un approccio condiviso e promosso dai più alti vertici aziendali, a livello di Consiglio di Amministrazione esiste il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità. Al Comitato è stata affidata la supervisione delle tematiche di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività di impresa e alle sue dinamiche di interazione con gli stakeholder, la definizione delle linee strategiche di sostenibilità e del relativo piano d'azione e l'esame della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria.

Moncler, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario, che costituisce una relazione distinta. La Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2017, redatta "in conformità"

alle Sustainability Reporting Guidelines (versione G4) – opzione core, emanate dal Global Reporting Initiative (GRI) e sottoposta ad esame limitato da parte di KPMG S.p.A., è disponibile sul sito internet del Gruppo.

La Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2017 descrive le attività più rilevanti svolte durante l'anno 2017 in ambito ambientale, sociale ed economico e rende pubblici i risultati conseguiti in relazione agli obiettivi del Piano di Sostenibilità. In una logica di miglioramento continuo, il Gruppo ha infatti elaborato un piano annuale che contiene gli obiettivi per il futuro ed è l'espressione della volontà di crescere e svilupparsi tenendo in considerazione gli interessi dei diversi stakeholder.

MONCLER E I MERCATI AZIONARI

Il 2017 ha visto un'ulteriore crescita per i mercati azionari e per i titoli del settore beni di lusso a livello mondiale. Tale performance è stata particolarmente significativa per alcuni players mondiali, incluso Moncler.

Infatti, grazie a risultati superiori alle attese della comunità finanziaria e ad un continuo e costante confronto con investitori e analisti finanziari, Moncler nel 2017 ha registrato un Total Shareholders Return (TSR) pari al 59%, il più alto, dopo il Gruppo Kering, nel settore dei beni di lusso e superiore alla performance media dei 40 maggiori titoli quotati sul mercato azionario italiano (FTSE MIB), come evidenziato nella tabella sottostante.

2017
Kering SA 87,5%
Moncler SpA 59,1%
LVMH Moet Hennessy Louis Vuitton SE 37,9%
Brunello Cucinelli S.p.A. 33,7%
Burberry Group plc 22,6%
Hermes International SCA 15,4%
Prada S.p.A. 11,3%
TOD'S S.p.A. 1,2%
Salvatore Ferragamo S.p.A. 0,4%
Media Settore 29,9%
FTSE MIB 13,6%

(fonte: FACTSET)

La capitalizzazione di mercato di Moncler al 31 dicembre 2017 era pari a 6,6 miliardi di euro, rispetto a 4,1 miliardi di euro al 31 dicembre 2016.

Il numero di azioni al 31 dicembre 2017 era pari a 254.778.741, e gli azionisti rilevanti sono riportati nella figura sottostante. In particolare, le seguenti variazioni significative sono occorse a livello di azionariato:

  • Nel corso del 2017 sono state esercitate 4.405.000 stock option relative al piano di Stock Option 2014-2018 "Top Management e Key people" e 159.017 stock option relative al piano di Stock Option 2014-2018 "Strutture Corporate Italia" (pari a totale 4.564.017 stock option), con relativa emissione di nuove azioni, che hanno portato il numero totale di azioni di Moncler a 254.778.741 del 31 dicembre 2017 da 250.214.724 a 31 dicembre 2016;
  • Tra il 26 giugno ed il 7 agosto, Moncler ha completato un programma di acquisto di n. 1.000.000 azioni proprie (pari allo 0,4% del capitale sociale) ed in aggiunta al numero di

azioni proprie già in possesso (pari a 1.000.000), a servizio dei piani di incentivazione azionaria in essere e futuri;

  • In data 26 ottobre, il fondo di private equity Eurazeo ha ceduto parte della propria quota in Moncler, detenuta tramite ECIP M S.A., portando la propria partecipazione dal 9,5% al 5,3%, prevalentemente attraverso un collocamento accelerato sui mercati internazionali (Accelerated Book Building) per un ammontare complessivo di circa Euro 210 milioni.

Nel corso del 2017, il dialogo con la comunità finanziaria (investitori, analisti) è avvenuto mediante la partecipazione a conferenze dedicate al settore dei beni di lusso ed a roadshow nelle principali piazze finanziarie a livello globale; inoltre, sono stati ospitati i maggiori fondi d'investimento nei propri uffici di Milano ed in occasione di eventi all'interno di flagship store.

CALENDARIO FINANZIARIO

Il calendario finanziario di Moncler prevede i seguenti eventi con i mercati finanziari:

Data Evento
Lunedì 26 febbraio 2018 Consiglio di Amministrazione per l'approvazione
del Progetto di Bilancio d'Esercizio e del Bilancio
Consolidato 2017
Martedì 27 febbraio 2018 Capital Markets Day
Lunedì 16 aprile 2018 Assemblea
per
l'approvazione
del
Bilancio
d'Esercizio 2017
Venerdì 4 maggio 2018 Consiglio di Amministrazione per l'approvazione
dell'Interim Management Statement al 31 marzo
2018 (*)
Mercoledì 25 luglio 2018 Consiglio di Amministrazione per l'approvazione
della Relazione Finanziaria Semestrale al 30
giugno 2018 (*)
Mercoledì 24 ottobre 2018 Consiglio di Amministrazione per l'approvazione
dell'Interim Management Statement al 30 settembre
2018 (*)

(*) A seguito delle riunioni del Consiglio di Amministrazione sono previste delle "conference call" con la comunità finanziaria; gli orari saranno comunicati non appena stabiliti.

SEZIONE SECONDA

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2017 37

PREMESSA

Come consentito dall'articolo 40 comma 2 bis del decreto Legislativo n.127 del 09/04/91, la Capogruppo ha redatto la Relazione sulla Gestione come unico documento sia per il bilancio civilistico della Moncler S.p.A. sia per il bilancio consolidato del Gruppo.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO MONCLER

Risultati economici

Di seguito si riportano i prospetti di Conto Economico consolidato degli esercizi 2017 e 2016.

(Migliaia di Euro) Esercizio 2017 % sui ricavi Esercizio 2016 % sui ricavi
Ricavi 1.193.704 100,0% 1.040.311 100,0%
% crescita +15% +18%
Costo del Venduto (276.186) (23,1%) (252.303) (24,3%)
Margine Lordo 917.518 76,9% 788.008 75,7%
Spese di vendita (365.103) (30,6%) (312.353) (30,0%)
Spese generali e amministrative (108.660) (9,1%) (94.093) (9,0%)
Spese di pubblicità (79.393) (6,7%) (68.143) (6,6%)
Piani di incentivazione azionaria (23.485) (2,0%) (15.738) (1,5%)
EBIT 340.877 28,6% 297.681 28,6%
% crescita +15% +18%
9
Proventi/(oneri) finanziari
(5.182) (0,4%) (4.592) (0,4%)
Utile ante imposte 335.695 28,1% 293.089 28,2%
Imposte sul reddito (85.927) (7,2%) (96.767) (9,3%)
Aliquota fiscale 25,6% 33,0%
Utile Netto, incluso Risultato di Terzi 249.768 20,9% 196.322 18,9%
Risultato di Terzi (80) (0,0%) (279) (0,0%)
Utile Netto di Gruppo 249.688 20,9% 196.043 18,8%
% crescita +27% +17%
EBITDA Adjusted 411.635 34,5% 355.054 34,1%
% crescita +16% +18%

L'EBITDA non è identificato come misura contabile nell'ambito degli IFRS, ma è una misura comunemente utilizzata sia dal management sia dagli investitori per la valutazione delle performance operative delle società. L'EBITDA corrisponde all'EBIT (Risultato Operativo) più gli ammortamenti e svalutazioni, e può essere direttamente estrapolato dai dati del Bilancio Consolidato predisposto secondo gli IFRS, integrato dalle Note Esplicative.

9 utili/(perdite) su cambi pari a Euro (3.841) migliaia;
Esercizio 2017: altri proventi/(oneri) finanziari pari a Euro (1.341) migliaia.
Esercizio 2016: utili/(perdite) su cambi pari a Euro (1.851) migliaia;
altri proventi/(oneri) finanziari pari a Euro (2.741) migliaia.

Ricavi Consolidati

Nell'esercizio 2017 Moncler ha realizzato ricavi pari a Euro 1.193,7 milioni, rispetto a Euro 1.040,3 milioni nell'esercizio 2016, in aumento del 17% a tassi di cambio costanti e del 15% a tassi di cambio correnti.

Ricavi per Area Geografica

Esercizio 2017 Esercizio 2016 Variazione %
(Euro/000) % (Euro/000) % Cambi correnti Cambi costanti
Italia 149.349 12,5% 143.186 13,8% +4% +4%
EMEA (escl. Italia) 352.367 29,5% 303.343 29,2% +16% +19%
Asia e Resto del Mondo 495.476 41,5% 418.524 40,2% +18% +20%
Americhe 196.512 16,5% 175.257 16,8% +12% +14%
Ricavi Totali 1.193.704 100,0% 1.040.311 100,0% +15% +17%

In Italia l'incremento dei ricavi è stato pari al 4%, con performance omogenee dei canali distributivi. In particolare, nel quarto trimestre il canale retail ha beneficiato di una buona crescita organica e della riapertura del flagship store di Milano in Via Montenapoleone.

In EMEA i ricavi sono aumentati del 19% a tassi di cambio costanti, con crescite a doppia cifra in entrambi i canali e nei principali mercati. Molto buone le performance nel quarto trimestre in Francia, Regno Unito e Germania. Il Regno Unito ha registrato, anche nel quarto trimestre, crescite a doppia cifra in entrambi i canali, nonostante una base di confronto più sfidante, grazie alla buona crescita organica dei negozi a gestione diretta e ai risultati di importanti clienti wholesale, inclusi alcuni e-tailers. Anche in Francia i ricavi nel quarto trimestre hanno continuato a registrare crescite a doppia cifra, grazie alla domanda locale ed al sostenuto flusso di turisti. Molto buone nel trimestre anche le performance in Germania in entrambi i canali distributivi.

In Asia e Resto del Mondo i ricavi sono aumentati del 20% a tassi di cambio costanti. Il Giappone ha registrato, anche nel quarto trimestre, un incremento a doppia cifra, sostenuto dalla domanda locale e dai flussi turistici. Continuano le buone performance in Cina, trainate da una crescita organica a doppia cifra anche nel quarto trimestre, ad Hong Kong, dove si è svolto l'evento di apertura del flagship store in Canton Road, e nel resto dell'Asia-Pacific. Moncler ha ottenuto nell'esercizio ottimi risultati anche in Corea, soprattutto grazie alla performance della rete di negozi esistenti. Nel corso dell'anno è stata inoltre rafforzata la presenza del marchio in alcune località asiatiche ad elevato flusso turistico (Guam, Auckland, Bangkok, Macau, Taipei), grazie all'apertura di punti vendita monomarca wholesale.

Nelle Americhe il fatturato ha registrato un aumento del 14% a tassi di cambio costanti, in leggera accelerazione nel quarto trimestre nonostante l'impegnativa base di confronto. Ottimi i risultati in Canada e Stati Uniti sia per il canale retail che per quello wholesale, grazie alla buona crescita dei negozi esistenti, in accelerazione nel quarto trimestre, ed all'apertura di nuovi shop-in-shop nel canale wholesale.

Esercizio 2017
Esercizio 2016
Variazione %
(Euro/000) % (Euro/000) % Cambi correnti Cambi costanti
Retail 892.383 74,8% 764.173 73,5% +17% +19%
Wholesale 301.321 25,2% 276.138 26,5% +9% +10%
Ricavi Totali 1.193.704 100,0% 1.040.311 100,0% +15% +17%

Ricavi per Canale Distributivo

Nel corso dell'esercizio 2017, il canale distributivo retail ha conseguito ricavi pari a Euro 892,4 milioni rispetto a Euro 764,2 milioni nell'esercizio 2016, con un incremento del 19% a tassi di cambio costanti, grazie ad una significativa crescita organica ed allo sviluppo della rete di negozi monomarca a gestione diretta (Directly Operated Stores, DOS). Inoltre, durante l'anno, sono stati completati con successo alcuni importanti progetti relativi all'espansione ed alla rilocazione di negozi esistenti.

I ricavi dei negozi aperti da almeno 12 mesi (comp-store sales)10 sono aumentati del 14%.

Il canale wholesale ha registrato ricavi pari a Euro 301,3 milioni rispetto a Euro 276,1 milioni nell'esercizio 2016, in aumento del 10% a tassi di cambio costanti, grazie alle buone performance in Regno Unito e Nord America.

Analisi dei Risultati Operativi e Netti Consolidati

Costo del Venduto e Margine Lordo

Nell'esercizio 2017, il margine lordo consolidato è stato pari a Euro 917,5 milioni con un'incidenza sui ricavi del 76,9% rispetto al 75,7% nel 2016. Il miglioramento del margine lordo è riconducibile prevalentemente allo sviluppo del canale retail e ad una più efficiente gestione della produzione.

Spese Operative e EBIT

Le spese di vendita sono state pari a Euro 365,1 milioni, con un'incidenza sui ricavi pari al 30,6%, rispetto al 30% nell'esercizio 2016. L'incremento è sostanzialmente riconducibile allo sviluppo del canale retail. Le spese generali ed amministrative sono state pari a Euro 108,6 milioni, con un'incidenza sui ricavi pari al 9,1%, rispetto al 9% nell'esercizio 2016. Le spese di pubblicità sono state pari a Euro 79,4 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 6,7% rispetto al 6,6% nell'esercizio 2016.

L'EBITDA Adjusted11 è stato pari a Euro 411,6 milioni, in crescita rispetto a Euro 355,1 milioni nell'esercizio 2016, con un'incidenza percentuale sui ricavi pari al 34,5% (34,1% nell'esercizio

10 Il dato di Comparable Store Sales Growth considera i DOS (esclusi gli outlet) aperti da almeno 52 settimane e il negozio online; esclude dal calcolo i negozi che sono stati ampliati e/o rilocati.

11 Prima dei costi non-monetari relativi ai piani di incentivazione azionaria.

2016). Tale risultato è legato principalmente al miglioramento del margine lordo e ad un buon controllo sui costi di vendita, in particolare quelli relativi alla gestione dei negozi retail.

Gli ammortamenti sono stati pari a Euro 47,2 milioni in aumento del 13% rispetto a Euro 41,7 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 4,0% stabile rispetto all'esercizio 2016; tale aumento è sostanzialmente riconducibile agli investimenti legati allo sviluppo del canale retail, sia per quanto riguarda le nuove aperture che per i progetti di relocations/expansions.

I piani di incentivazione azionari includono costi non monetari relativi ai piani di stock option e performance shares pari a Euro 23,5 milioni, rispetto a Euro 15,7 milioni nel 2016.

L'EBIT è stato pari a Euro 340,9 milioni, in aumento del 15% rispetto a Euro 297,7 milioni nell'esercizio 2016, con un'incidenza percentuale sui ricavi pari al 28,6%, stabile rispetto all'esercizio 2016.

Risultato Netto

Il risultato della gestione finanziaria è stato negativo e pari a Euro 5,2 milioni nell'esercizio 2017, penalizzato da Euro 3,8 milioni di differenze cambio negative; nell'esercizio 2016 il risultato della gestione finanziaria era negativo per Euro 4,6 milioni, influenzato da differenze cambio negative pari a Euro 1,9 milioni. Al netto degli utili e delle perdite su cambi, gli oneri finanziari dell'esercizio 2017 sono pari ad Euro 1,3 milioni, rispetto ad Euro 2,7 milioni nell'esercizio 2016.

Il tax rate dell'esercizio 2017 è stato pari a 25,6%, rispetto al 33,0% nell'esercizio 2016. Tale diminuzione è, principalmente, riconducibile ad una riduzione dell'aliquota IRES in Italia ed ai benefici fiscali del Patent Box, al netto dei costi legati agli accordi sulle pendenze fiscali, come riportato nel paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti nel corso dell'esercizio 2017".

Nell'esercizio 2017, l'utile netto di Gruppo è stato pari ad Euro 249,7 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 20,9%, in crescita del 27% rispetto a Euro 196 milioni nell'esercizio 2016.

Situazione Patrimoniale e Finanziaria

Di seguito si riporta lo schema della situazione patrimoniale e finanziaria riclassificata per gli esercizi 2017 e 2016.

(Migliaia di Euro) 31/12/2017 31/12/2016
Immobilizzazioni immateriali 426.269 422.464
Immobilizzazioni materiali 138.127 123.925
Altre attività/(passività) non correnti nette 22.136 16.377
Totale attività/(passività) non correnti nette 586.532 562.766
Capitale circolante netto 89.655 108.127
Altre attività/(passività) correnti nette (47.010) (55.980)
Totale attività/(passività) correnti nette 42.645 52.147
Capitale investito netto 629.177 614.913
Indebitamento finanziario netto / (cassa) (304.952) (105.796)
Fondo TFR e altri fondi non correnti 10.598 17.138
Patrimonio netto 923.531 703.571
Totale fonti 629.177 614.913

Capitale Circolante Netto

Il capitale circolante netto è stato pari a Euro 89,7 milioni, in diminuzione rispetto a Euro 108,1 milioni al 31 dicembre 2016, con un'incidenza sul fatturato degli ultimi dodici mesi pari all'8% rispetto al 10% al 31 dicembre 2016. Tale miglioramento è prevalentemente legato ad un miglior controllo sul magazzino e sui crediti, ma anche ad uno straordinario aumento dei debiti commerciali, sostanzialmente legato ai costi sostenuti per le aperture di nuovi negozi e per le relocations/expansions avvenute nel quarto trimestre dell'anno.

(Migliaia di Euro) 31/12/2017 31/12/2016
Crediti verso clienti 120.708 104.864
Rimanenze 136.159 135.849
Debiti commerciali (167.212) (132.586)
Capitale circolante netto 89.655 108.127
% sui Ricavi degli ultimi dodici mesi 8% 10%

Posizione finanziaria netta

Al 31 dicembre 2017, la posizione finanziaria netta è stata positiva e pari a Euro 304,9 rispetto a Euro 105,8 milioni al 31 dicembre 2016.

La posizione finanziaria netta risulta composta come nella tabella seguente:

(Euro/000) 31/12/2017 31/12/2016
Cassa e banche 394.144 243.389
Debiti finanziari netti a lungo termine (67.874) (75.835)
Debiti finanziari netti a breve termine* (21.318) (61.758)
Posizione Finanziaria Netta 304.952 105.796

(*) al netto dei crediti finanziari

Di seguito si riporta il rendiconto finanziario consolidato riclassificato per gli esercizi 2017 e 2016:

(Migliaia di Euro) Esercizio 2017 Esercizio 2016
EBITDA Adjusted 411.635 355.054
Variazioni del capitale circolante netto 18.472 2.749
Variazione degli altri crediti/(debiti) correnti e non correnti (22.231) 16.437
Investimenti netti (72.497) (62.290)
Cash Flow della gestione operativa 335.379 311.950
Proventi/(Oneri) finanziari (5.182) (4.592)
Imposte sul reddito (85.927) (96.767)
Free Cash Flow 244.270 210.591
Dividendi pagati (45.582) (35.404)
Variazioni del patrimonio netto ed altre variazioni 468 (19.796)
Net Cash Flow 199.156 155.391
Posizione Finanziaria Netta all'inizio del periodo
Posizione Finanziaria Netta alla fine del periodo
105.796
304.952
(49.595)
105.796
Variazioni della Posizione Finanziaria Netta 199.156 155.391

Il free cash flow nell'esercizio 2017 è stato positivo per Euro 244,3 milioni, rispetto a Euro 210,6 milioni nell'esercizio 2016.

Investimenti Netti

Nel corso dell'esercizio 2017, sono stati effettuati investimenti netti per Euro 72,5 milioni, in aumento rispetto a Euro 62,3 milioni nel 2016; l'incremento è soprattutto riconducibile agli investimenti per lo sviluppo della rete di negozi diretti (DOS) e per l'ampliamento/relocation di alcuni importanti negozi.

Di seguito si riporta il dettaglio degli investimenti per categoria.

(Migliaia di Euro) Esercizio 2017 Esercizio 2016
Retail 56.539 47.496
Wholesale 5.194 4.101
Corporate 10.765 10.693
Investimenti netti 72.498 62.290
% sui Ricavi 6% 6%

ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA CAPOGRUPPO MONCLER S.P.A.

(Migliaia di Euro) Esercizio 2017 % sui ricavi Esercizio 2016 % sui ricavi
Ricavi 199.951 100,0% 173.766 100,0%
Spese generali e amministrative (21.357) (10,7%) (18.019) (10,4%)
Spese di pubblicità (34.262) (17,1%) (31.044) (17,9%)
Piani di incentivazione azionaria (6.144) (3,1%) (4.866) (2,8%)
EBIT 138.188 69,1% 119.837 69,0%
Proventi/(oneri) finanziari (39) (0,0%) (575) (0,3%)
Utile ante imposte 138.149 69,1% 119.262 68,6%
Imposte sul reddito (4.895) (2,4%) (37.717) (21,7%)
Utile Netto 133.254 66,6% 81.545 46,9%

Si riporta di seguito lo schema di conto economico della Capogruppo.

I ricavi sono pari a Euro 200,0 milioni in aumento del 15% rispetto a Euro 173,8 milioni relativi all'esercizio 2016 ed includono sostanzialmente i proventi derivanti dalla concessione in licenza del marchio Moncler. La crescita dei ricavi riflette l'incremento del business legato allo sviluppo del brand Moncler.

Le spese generali ed amministrative si attestano a Euro 21,4 milioni pari al 10,7% sul fatturato (10,4% nell'esercizio precedente). Le spese di pubblicità sono pari ad Euro 34,3 milioni (Euro 31,0 milioni nell'esercizio 2016).

La voce Piani di incentivazione azionaria è pari a Euro 6,1 milioni rispetto a Euro 4,9 milioni nel 2016 e si riferisce ai piani di stock option e performance shares relativi a dipendenti, amministratori e consulenti della Capogruppo.

Gli oneri finanziari ammontano ad Euro 39 mila, rispetto a Euro 575 mila nell'esercizio 2016. Gli oneri finanziari si sono sostanzialmente azzerati per effetto del miglioramento della posizione finanziaria netta, che a fine esercizio è positiva.

Le imposte sul reddito passano da Euro 37,7 milioni del 2016 a Euro 4,9 milioni, principalmente in relazione agli effetti positivi derivanti dal Patent Box e dalla riduzione dell'aliquota IRES.

L'utile netto è pari ad Euro 133,3 milioni, in crescita del 63% rispetto ad Euro 81,5 milioni nell'esercizio 2016.

Di seguito si riporta la situazione patrimoniale e finanziaria riclassificata della Capogruppo:

(Migliaia di Euro) 31/12/2017 31/12/2016
Immobilizzazioni immateriali 225.869 226.220
Immobilizzazioni materiali 60 3
Partecipazioni 250.455 233.116
Altre attività/(passività) non correnti nette (63.381) (62.522)
Totale attività/(passività) non correnti nette 413.003 396.817
Capitale circolante netto 25.237 35.161
Altre attività/(passività) correnti nette 28.703 (24.710)
Totale attività/(passività) correnti nette 53.940 10.451
Capitale investito netto 466.943 407.268
Indebitamento finanziario netto / (cassa) (43.786) 32.884
Fondo TFR e altri fondi non correnti 822 658
Patrimonio netto 509.907 373.726
Totale fonti 466.943 407.268

La situazione patrimoniale e finanziaria di Moncler S.p.A. riporta al 31 dicembre 2017 un patrimonio netto di Euro 509,9 milioni, rispetto ad Euro 373,7 milioni alla fine dell'esercizio precedente ed una cassa netta di Euro 43,8 milioni rispetto ad un indebitamento netto di Euro 32,9 milioni al 31 dicembre 2016.

PRINCIPALI RISCHI

La normale gestione del business e lo sviluppo della propria strategia espone Moncler a diverse tipologie di rischio che potrebbero influire negativamente sui risultati economici e sulle condizioni patrimoniali e finanziarie del Gruppo stesso.

I più importanti rischi di business sono monitorati dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e periodicamente esaminati dal Consiglio di Amministrazione, il quale ne tiene conto nello sviluppo della strategia.

Rischi connessi al mercato in cui opera il Gruppo e alle condizioni economiche generali

Moncler opera nel settore dei beni di lusso. Tale settore è caratterizzato da un'importante correlazione tra la domanda dei beni e il livello di ricchezza, di crescita economica e di stabilità dei Paesi in cui la domanda è generata. La capacità del Gruppo di sviluppare il proprio business dipende, quindi, anche dalla situazione economica dei vari Paesi in cui esso opera.

Nonostante Moncler sia presente con le proprie attività in un numero significativo di Paesi in tutto il mondo, riducendo con ciò il rischio di un'elevata concentrazione del business in aree geografiche circoscritte, l'eventuale deterioramento delle condizioni economiche in uno o più mercati in cui esso opera potrebbe provocare conseguenze negative sulle vendite e sui risultati economici e finanziari.

Rischi connessi all'immagine, reputazione e riconoscibilità del marchio

Il settore dei beni di lusso è influenzato dai cambiamenti dei gusti e delle preferenze dei consumatori, nonché degli stili di vita nelle diverse aree geografiche in cui esso opera. Il successo di Moncler è influenzato in maniera rilevante dall'immagine, dalla reputazione e dalla riconoscibilità del marchio stesso. Il Gruppo si adopera costantemente per mantenere ed accrescere la forza del marchio Moncler prestando attenzione alla qualità dei prodotti, al design, all'innovazione, alla comunicazione e allo sviluppo del proprio modello distributivo attraverso criteri di selettività, qualità e sostenibilità, anche nella scelta delle controparti con cui operare. Moncler è impegnata ad integrare valutazioni di sostenibilità nelle proprie azioni e decisioni, ritenendo la continua creazione di valore per tutti i propri stakeholder fondamentale e prioritaria per rafforzare la propria reputazione.

Qualora in futuro il Gruppo non fosse in grado, attraverso i propri prodotti e le proprie attività, di mantenere alta l'immagine, la reputazione e la riconoscibilità del proprio marchio, le vendite e i risultati economici potrebbero risentirne.

Rischi connessi alla dipendenza da figure chiave

I risultati ed il successo di Moncler dipendono in misura significativa dall'abilità dei propri amministratori esecutivi e degli altri componenti del management, che hanno avuto un ruolo

determinante per lo sviluppo del Gruppo e che vantano una significativa esperienza nel settore dei beni di lusso.

Nonostante Moncler ritenga di essersi dotato di una struttura operativa e dirigenziale capace di assicurare la continuità del business, qualora il rapporto in essere con alcune di queste figure professionali si interrompesse senza una tempestiva ed adeguata sostituzione, la capacità competitiva del Gruppo e le relative prospettive di crescita potrebbero risentirne con conseguenze negative sui risultati economici e finanziari del Gruppo medesimo.

Questo rischio viene mitigato tramite la definizione di succession plan e l'adozione di piani di retention per le figure professionali chiave.

Rischi connessi ai rapporti con i produttori terzi

Moncler gestisce direttamente lo sviluppo delle collezioni così come l'acquisto delle materie prime, mentre per la fase di confezionamento dei propri capi si avvale sia di soggetti terzi indipendenti (façonisti), che operano sotto la stretta supervisione del Gruppo, sia di produzione interna.

Nonostante il Gruppo non dipenda in misura significativa da alcun façonista, non può escludersi che l'eventuale interruzione o cessazione per qualsiasi causa dei rapporti con tali soggetti possano influenzare in misura negativa l'attività del Gruppo con conseguenze sulle vendite e sui risultati economici.

Moncler ha in essere un controllo costante e continuo sulla propria filiera di produttori terzi al fine di assicurarsi, oltre agli elevati requisiti di qualità, il pieno rispetto, tra le altre, delle leggi sul lavoro e sull'ambiente e dei principi del proprio Codice Etico e del Codice Fornitori. Moncler attua "audit" presso i terzisti e presso i loro subfornitori. Purtuttavia non si può escludere il rischio che qualcuno non rispetti pienamente i contratti stipulati con Moncler in termini di qualità, tempestività delle consegne, rispetto delle normative applicabili.

Rischi connessi al costo ed alla disponibilità di materie prime di elevata qualità, al controllo della filiera e ai rapporti con i fornitori

La realizzazione dei prodotti Moncler richiede materie prime di elevata qualità, tra le quali, a titolo esemplificativo, nylon, piuma e cotone. Il prezzo delle materie prime dipende da un'ampia varietà di fattori, in larga misura non controllabili dal Gruppo e difficilmente prevedibili.

Nonostante negli ultimi anni Moncler non abbia incontrato particolari difficoltà nell'acquisto delle materie prime in misura adeguata e di qualità elevata, non si può escludere che l'insorgere di eventuali tensioni sul fronte dell'offerta possano comportare difficoltà di approvvigionamento causando un incremento di costi con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo.

Moncler adotta una stringente politica con tutti i fornitori di materie prime i quali devono rispettare chiari vincoli di qualità e di rispetto delle leggi vigenti in materia di protezione dei lavoratori, di rispetto degli animali e dell'ambiente. Relativamente al rispetto degli animali, Moncler ha costituito un multi-stakeholder forum che ha approvato e continuamente monitora ed integra il Protocollo DIST (Down Integrity System & Traceability) dedicato alla piuma a cui i fornitori si devono attenere scrupolosamente, a garanzia della tracciabilità della materia prima, del rispetto dell'animale e della più alta qualità lungo tutta la filiera.

Rischi connessi alla rete distributiva

Moncler sviluppa una parte crescente dei propri ricavi attraverso il canale retail, costituito da negozi monomarca gestiti direttamente (DOS). Il Gruppo ha dimostrato negli anni la capacità di aprire nuovi negozi nelle posizioni più prestigiose delle più importanti città del mondo e all'interno di department stores di altissimo profilo, nonostante la competizione fra gli operatori del settore dei beni di lusso per assicurarsi tali posizioni sia molto forte. Per tale motivo, non si può escludere che in futuro il Gruppo possa incontrare difficoltà nell'apertura di nuovi punti vendita, con conseguenze negative sulle prospettive di crescita del business.

Inoltre, per sua natura, il business retail è caratterizzato da una maggiore incidenza di costi fissi, principalmente legati ai contratti d'affitto. Nonostante il management Moncler abbia dimostrato negli anni la capacità di sviluppare un business retail profittevole, non si può escludere che un eventuale rallentamento del fatturato possa ridurre la capacità del Gruppo di generare profitto.

Rischi connessi alla contraffazione dei marchi e dei prodotti e alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale

Il mercato dei beni di lusso è caratterizzato da fenomeni di contraffazione dei marchi e dei prodotti.

Moncler ha effettuato importanti investimenti per l'adozione di tecnologie innovative che consentono di tracciare il prodotto lungo tutta la catena del valore per prevenire e mitigare gli effetti delle attività di contraffazione dei propri marchi e prodotti e per proteggere i propri diritti di proprietà intellettuale nei territori in cui opera. Tuttavia, non si può escludere che la presenza sul mercato di significative quantità di prodotti contraffatti possa influenzare negativamente l'immagine del marchio, con conseguenze negative sulle vendite e sui risultati economici.

Rischi connessi all'evoluzione del quadro normativo

Moncler opera in un contesto internazionale complesso ed è soggetto, nelle varie giurisdizioni in cui è attivo, a normative e regolamenti, che vengono costantemente monitorati, soprattutto per quanto attiene alla salute e sicurezza dei lavoratori, alla tutela dell'ambiente, alle norme sulla fabbricazione dei prodotti e sulla loro composizione, alla tutela dei consumatori, alla tutela dei diritti di proprietà industriale ed intellettuale, alle norme sulla concorrenza, a quelle fiscali e, in generale, a tutte le disposizioni regolamentari di riferimento.

Il Gruppo opera secondo le disposizioni di legge vigenti. Tuttavia, poiché la normativa su alcune materie, soprattutto fiscali, si caratterizza per un elevato grado di complessità e soggettività, non si può escludere che un'interpretazione diversa da quella applicata dal Gruppo, possa avere un impatto significativo sui risultati economici.

In aggiunta, l'emanazione di nuove normative o modifiche a quelle vigenti, che dovessero imporre l'adozione di standard più severi, potrebbero comportare, a titolo esemplificativo, costi di adeguamento delle modalità produttive o delle caratteristiche dei prodotti o, ancora, limitare l'operatività del Gruppo con conseguenze negative sui risultati economici.

Rischi connessi all'andamento dei tassi di cambio

Moncler opera sui mercati internazionali anche utilizzando valute diverse dall'Euro, quali prevalentemente Yen, Dollaro USA, Renminbi e Dollaro Hong Kong. È pertanto esposto al rischio derivante dalla fluttuazione dei tassi di cambio, nella misura pari all'ammontare delle transazioni (prevalentemente ricavi) non coperte da transazioni di segno opposto espresse nella medesima valuta. Il Gruppo ha avviato nel 2014 una strategia volta alla graduale copertura dei rischi connessi all'andamento dei tassi di cambio, limitatamente ai rischi c.d. "transattivi".

Tuttavia, anche per effetto del rischio c.d. "traslativo", derivante dalla conversione in Euro dei bilanci delle società estere espressi in valuta locale, variazioni significative dei tassi di cambio possono comportare variazioni (positive o negative) sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio 9.1.

Rischi connessi all'andamento dei tassi d'interesse

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo è costituita da disponibilità liquide e da finanziamenti bancari espressi prevalentemente in Euro ed è soggetta al rischio di revisioni dei tassi d'interesse su tale valuta. Il Gruppo, a parziale copertura del rischio relativo a un incremento dei tassi, ha posto in essere alcune attività di copertura.

Tuttavia, eventuali fluttuazioni significative dei tassi di interesse potrebbero comportare un incremento degli oneri finanziari, con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio 9.1.

Rischi di credito

Moncler opera nel rispetto di politiche di controllo del credito finalizzate a ridurre i rischi derivanti dalla non solvibilità dei propri clienti wholesale. Tali politiche si basano su analisi preliminari approfondite in merito all'affidabilità dei clienti e su forme di copertura assicurativa e/o modalità di pagamento garantite. Inoltre, il Gruppo non ha significative concentrazioni del credito.

Tuttavia non si può escludere che l'insorgere di situazioni di sofferenza significativa presso alcuni clienti possa comportare delle perdite sui crediti, con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio 9.2.

Rischi di liquidità

Il Gruppo opera attuando attività di pianificazione finanziaria finalizzata a ridurre il rischio di liquidità, anche in considerazione della stagionalità del business. Sulla base dell'andamento dei fabbisogni finanziari, vengono pianificate con il sistema bancario le linee di credito necessarie per far fronte a tali fabbisogni, secondo una corrispondente distinzione fra linee a breve termine e a lungo termine.

Inoltre, a fronte del rischio di perdita del capitale disponibile, il Gruppo segue regole stringenti per ripartire in modo bilanciato i propri depositi e disponibilità liquide tra un numero adeguato di istituti bancari con rating di alto livello, evitandone la concentrazione e servendosi esclusivamente di prodotti finanziari privi di rischio.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio 9.3.

CORPORATE GOVERNANCE

Moncler S.p.A. (la "Società" o "Capogruppo") adotta un modello tradizionale di governance come di seguito dettagliato:

  • il Consiglio di Amministrazione è l'organo centrale nel sistema di corporate governance e provvede alla gestione dell'impresa determinando le linee guida per il Gruppo con l'obiettivo di massimizzare il valore per gli Azionisti. All'interno del Consiglio di Amministrazione sono stati costituiti il Comitato per le Nomine e la Remunerazione ed il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, entrambi con funzioni propositive e consultive coerentemente alle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina cui la Società aderisce (i "Comitati Endoconsiliari");
  • il Collegio Sindacale vigila, tra l'altro, (i) sull'osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività sociali nonché sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Capogruppo alle società controllate; (ii) per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo contabile nonché sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione; (iii) sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste da codici di comportamento cui la Società aderisce; (iv) sull'efficacia del sistema di revisione interna e di gestione del rischio, sulla revisione dei conti, sull'indipendenza del revisore legale; (v) sul processo di informativa finanziaria;
  • l'Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria e/o straordinaria, è competente a deliberare, tra l'altro, in merito (i) alla nomina e alla revoca dei componenti il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale nonché sui relativi compensi; (ii) all'approvazione del bilancio e alla destinazione degli utili; (iii) alle modificazioni dello Statuto sociale; (iv) al conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti, su proposta motivata del Collegio Sindacale; (v) ai piani di incentivazione;
  • la Società di Revisione svolge la revisione legale dei conti. La Società di Revisione è nominata in conformità allo Statuto dall'Assemblea degli Azionisti. In conformità con il codice civile, il revisore esterno svolge la propria attività in maniera indipendente ed autonoma e pertanto non è rappresentante né degli azionisti di maggioranza né di minoranza.

L'Assemblea degli Azionisti ha nominato KPMG S.p.A. come revisore esterno del bilancio d'esercizio e consolidato per gli anni dal 2013 al 2021.

Inoltre, all'interno del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi adottato dalla Capogruppo, è stato istituito ai sensi del Decreto Legislativo 231/01 e successive modifiche, l'Organo di Vigilanza, di costituzione collegiale (tre membri) e in riporto diretto al Consiglio di Amministrazione, che vigila sull'adeguatezza delle regole, dei meccanismi e dei controlli interni presenti nel Gruppo.

Per ogni maggiore informazione in materia di corporate governance, anche con riferimento ai Comitati Endoconsiliari, all'Organismo di Vigilanza e al Dirigente Preposto, si rinvia alla sezione "Governance" del sito internet www.monclergroup.com, ove è pubblicata, tra gli altri, la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari ai sensi dell'art. 123-bis del Decreto Legislativo del 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF, Testo Unico della Finanza) e sue successive modifiche.

Il Consiglio di Amministrazione di Moncler, nella riunione del 28 marzo 2014 ha approvato il "Modello di organizzazione, gestione e controllo" (il "Modello") ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231, recante la "disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'art.11 della legge 29 settembre 2000, n. 300". Il Modello, con riferimento alle attività considerate potenzialmente a rischio, definisce principi e strumenti di controllo e costituisce parte integrante del sistema di controllo interno unitamente al Codice Etico adottato da Moncler.

Il Codice Etico esprime i valori che il Gruppo riconosce nonché gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari e delle attività aziendali a cui ogni destinatario, inclusi coloro che pur non appartenendo al Gruppo collaborano, a vario titolo, nella conduzione del business (in particolare fornitori, appaltatori, consulenti, collaboratori, partner), deve uniformarsi nello svolgimento della propria attività lavorativa.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Le informazioni relative ai rapporti con parti correlate sono presentate rispettivamente nella Nota 10.1 del Bilancio consolidato e nella Nota 8.1 del Bilancio d'Esercizio.

OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali rilevanti in termini di impatto sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo e della Capogruppo.

AZIONI PROPRIE

Moncler detiene n. 2.000.000 azioni proprie, pari allo 0,8% del capitale sociale.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI NEL CORSO DELL'ESERCIZIO 2017

DIVIDENDI

In data 20 aprile 2017 l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato il Bilancio d'Esercizio di Moncler S.p.A. al 31 dicembre 2016 ed ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a 0,18 euro per azione, con data di stacco della cedola il 22 maggio 2017 e data di pagamento 24 maggio 2017. Nel corso dell'esercizio 2017 sono stati pagati Euro 45,5 milioni.

PIANO DI ACQUISTO AZIONI PROPRIE

In data 26 giugno 2017, Moncler ha dato il via ad un programma di acquisto azioni proprie per massimo n. 1.000.000 di azioni ordinarie Moncler S.p.A. (pari allo 0,4% dell'attuale capitale sociale) in esecuzione della delibera dell'Assemblea dei Soci del 20 aprile 2017. A tale data il Gruppo deteneva 1.000.000 di azioni Moncler acquisite nel 2016, in esecuzione della delibera assembleare del 23 aprile 2015.

In virtù del programma, completato in data 7 agosto 2017, Moncler ha acquistato complessive n. 1.000.000 azioni proprie, pari allo 0,4% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di Euro 21,3 milioni.

ACCORDO SUL PATENT BOX E SULLE PENDENZE FISCALI

In Dicembre, Moncler sigla l'accordo preventivo con l'Agenzia delle Entrate italiana per l'accesso all'agevolazione fiscale del Patent Box e raggiunge un accordo relativamente alle verifiche fiscali in corso, inerenti a tematiche di transfer pricing, già riportate nella Relazione Finanziaria Annuale 2016 ("Fatti di rilievo avvenuti nel corso dell'esercizio").

Il regime fiscale opzionale della Patent Box consente agevolazioni fiscali per cinque anni (2015- 2019). Il beneficio fiscale stimato per Moncler per il triennio 2015-2017 è di circa Euro 34 milioni, ed è stato totalmente riflesso nei risultati 2017. La quantificazione del beneficio per gli esercizi 2018 e 2019 avverrà in sede di redazione dei rispettivi bilanci d'esercizio.

L'accordo relativo alle pendenze fiscali conclude i rilievi formulati relativi a tematiche di transfer pricing nei confronti di consociate estere, tutte operanti in Paesi a fiscalità ordinaria. L'accordo prevede un costo totale di Euro 24,5 milioni che, al netto degli accantonamenti esistenti, avrà un impatto sui risultati 2017 pari a Euro 14,5 milioni.

Il tax rate del Gruppo Moncler per l'esercizio 2017 si è attestato al 25,6%, rispetto al 33% riportato nell'esercizio 2016, per effetto del beneficio fiscale legato al Patent Box, per Euro 34 milioni, e del costo netto relativo agli accordi su pendenze fiscali pari a Euro 14,5 milioni, oltre che per una riduzione dell'aliquota IRES in Italia.

ESTENSIONE JOINT VENTURE MONCLER JAPAN

In data 26 luglio 2017, il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A. ("la Società") ha deliberato di approvare un accordo di modifica (l'"Accordo di Modifica") del contratto di Joint Venture sottoscritto con Yagi Tsusho Limited ("Yagi") in data 12 ottobre 2008, e successivamente modificato (l'"Accordo di JV"), per la costituzione di Moncler Japan Corporation ("Moncler Japan"), di cui la Società detiene, attraverso la società controllata Industries S.p.A., il 51% del capitale sociale, mentre il restante 49% è detenuto da Yagi.

L'Accordo di Modifica prevede:

  • l'estensione della durata del Contratto di Joint Venture, al ricorrere di determinate condizioni, per ulteriori 5 anni, rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2018 e, pertanto, fino al 31 dicembre 2023;
  • la modifica delle condizioni e dei termini dell'opzione di acquisto riconosciuta a favore della Società e della corrispondente opzione di vendita riconosciuta a favore di Yagi sull'intera partecipazione del 49% del capitale sociale di Moncler Japan detenuta da Yagi, prevedendo che tali opzioni possano essere esercitate, rispettivamente, da e nei confronti di Moncler Japan non più alla scadenza, anche anticipata, del Contratto di JV, ma progressivamente, con cadenza annuale, tra il 2018 ed il 2024, nel rispetto della normativa giapponese in materia di acquisti di azioni proprie, a un prezzo pari al valore pro-rata del patrimonio netto di Moncler Japan alla chiusura di ciascun esercizio di riferimento, in sostituzione del prezzo originariamente concordato nel fair market value della partecipazione sulla base di specifici multipli previsti dal Contratto di JV;
  • alcune modifiche alla corporate governance di Moncler Japan che, a decorrere dal 1 gennaio 2018, comporteranno un rafforzamento dei poteri di gestione e di controllo della Società;
  • la revisione dei corrispettivi previsti dal contratto di distribuzione dei prodotti a marchio Moncler in Giappone, sottoscritto in data 15 luglio 2009 e successivamente rinnovato, in attuazione del Contratto di Joint Venture, tra la Società in qualità di titolare del marchio Moncler, la società controllata Industries S.p.A. in qualità di fornitore, Yagi in qualità di importatore esclusivo e Moncler Japan in qualità di distributore (il "Contratto di Distribuzione").

Le operazioni di cui all'Accordo di Modifica (le "Operazioni") si qualificano come operazioni con parti correlate di minore rilevanza ai sensi dell'articolo 2391-bis cod. civ., del regolamento operazioni con parti correlate adottato dalla CONSOB con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche (il "Regolamento OPC") e della procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate adottata dalla Società (la "Procedura OPC"), poiché saranno poste in essere dalla Società e dalle e tra le società controllate Industries S.p.A. e Moncler Japan.

Le Operazioni e l'Accordo di Modifica sono stati pertanto approvati dal Consiglio di Amministrazione della Società tenutosi il 26 luglio 2017 previo parere motivato favorevole rilasciato, all'esito della relativa istruttoria, in data 25 luglio 2017, dal Comitato Parti Correlate della Società.

CONCLUSIONE COLLEZIONI GAMME ROUGE E GAMME BLEU

In data 13 novembre 2017, Moncler ha annunciato la fine della collaborazione con Thom Browne e Giambattista Valli per Moncler Gamme Bleu e Moncler Gamme Rouge. A partire dall'Autunno/Inverno 2018 Moncler avrà un nuovo progetto creativo, annunciato a febbraio 2018 (v. "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio").

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

MONCLER GENIUS

In data 20 febbraio 2018, Moncler ha presentato un nuovo capitolo creativo e di comunicazione del Gruppo: una visione del futuro, fruibile adesso. Una visione che supera la temporalità della stagione e stabilisce un dialogo quotidiano con il consumatore: Moncler Genius. Un hub di otto menti eccezionali che, operando insieme pur continuando a coltivare la propria individualità, hanno saputo reinterpretare il Brand ognuno dedicandosi ad un singolo progetto che, interagendo con gli altri, definisce le varie sfaccettature dell'identità di Moncler.

CAPITAL MARKETS DAY

Il 27 febbraio 2018, Moncler terrà un Capital Markets Day a Milano, in occasione del quale verrà fornito alla comunità finanziaria un aggiornamento sulla strategia di medio termine del Gruppo. I documenti sono disponibili nel sito corporate www.monclergroup.com.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Per l'esercizio 2018, il management Moncler prevede uno scenario di ulteriore crescita sulla base delle seguenti linee strategiche.

Rafforzamento del Brand. Unicità e coerenza al proprio heritage sono da sempre i pilastri sui quali si è fondata la strategia di posizionamento e comunicazione del brand Moncler nel segmento dei beni di lusso. Questi pilastri sono e rimarranno fondamentali anche in futuro. Ma la forza di Moncler sta anche nella sua capacità di rinnovarsi nella continuità. Oggi il consumatore dei beni di lusso sta evolvendo a velocità sempre più elevate rispetto al passato. È anche per far fronte a tali cambiamenti che Moncler ha deciso di aprire un nuovo capitolo, che accompagnerà il Gruppo nel suo cammino di sviluppo futuro.

Focalizzazione sul consumatore. Avere un rapporto diretto con i propri clienti, sia retail, wholesale o digitali, riuscire a coinvolgerli usando tutti i loro touch point e saperne intuire le aspettative, questi sono i capisaldi del rapporto che Moncler intende sviluppare con i propri clienti, in particolare con l'importante consumatore locale, in un'ottica di omnicanalità, per sostenere, e se possibile rafforzare, la crescita organica del Gruppo.

Sviluppo internazionale e consolidamento dei mercati "core". Negli anni Moncler ha seguito una chiara strategia di crescita internazionale mantenendo sempre un forte controllo sul business e un contatto diretto con il proprio cliente, sia wholesale che retail. Moncler vuole continuare a sviluppare selettivamente i mercati internazionali e nel contempo consolidare la propria presenza nei mercati "core", anche attraverso lo sviluppo della rete di negozi monomarca retail (DOS), un controllato ampliamento della superficie media degli stessi, lo sviluppo di negozi monomarca wholesale (SiS), lo sviluppo del canale travel retail e il rafforzamento del canale digitale.

Attenta espansione della gamma prodotti. Il Gruppo sta attuando una selettiva espansione in categorie merceologiche complementari al proprio core business dove ha, o è in grado di raggiungere, un'elevata riconoscibilità ed un forte know-how.

Sviluppo sostenibile del business. Da tempo il brand sta rafforzando il suo impegno verso uno sviluppo sostenibile e responsabile di lungo periodo che risponda alle aspettative degli stakeholder in un'ottica di creazione di valore condiviso.

ALTRE INFORMAZIONI

Ricerca e Sviluppo

Poiché il successo del Gruppo Moncler dipende in parte dall'immagine, dal prestigio e notorietà dei marchi ed in parte anche dalla capacità di produrre collezioni d'abbigliamento in linea con le tendenze del mercato, la società effettua attività di ricerca e sviluppo al fine di disegnare, creare e realizzare nuovi prodotti e nuove collezioni. I costi di ricerca e sviluppo sono spesati a conto economico nell'esercizio di competenza.

Raccordo tra risultato e patrimonio netto della Capogruppo ed i valori del Gruppo

La riconciliazione tra il risultato ed il patrimonio netto del Gruppo alla fine del periodo ed il risultato e patrimonio netto della società controllante Moncler S.p.A. è dettagliato nella seguente tabella:

(Euro/000) 2017 31/12/17 2016 31/12/16
Società controllante 133.254 509.907 81.544 373.726
Storno dividendi intragruppo (28.532) 0 (25.924) 0
Risultato e patrimonio netto delle società
consolidate al netto del valore di carico delle
partecipazioni 143.228 375.948 150.020 277.654
Allocazione del maggior valore pagato rispetto al
relativo patrimonio netto della società
consolidata 0 159.011 0 159.011
Eliminazione utile intragruppo 2.128 (70.590) (8.604) (72.718)
Riserva di conversione 0 (10.969) 0 5.273
Effetto di altre scritture di consolidamento (390) (39.884) (993) (39.494)
Totale di pertinenza del Gruppo 249.688 923.423 196.043 703.452
Risultato e patrimonio netto di terzi 80 108 279 119
Totale 249.768 923.531 196.322 703.571

Sedi secondarie

Si specifica che la Società non ha sedi secondarie.

Attestazione ai sensi dell'art.2.6.2, comma 8 e 9 del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.

In relazione all'art. 15 del Regolamento Mercati Consob adottato con delibera n. 20249 del 28 dicembre 2017 e successive modifiche ed integrazioni, in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che rientrano nella previsione regolamentare sei società del Gruppo (Moncler Japan, Moncler USA, Moncler USA Retail, Moncler Asia Pacific, Moncler Shanghai, Moncler Shinsegae) e che sono state adottate le procedure adeguate per assicurare la completa ottemperanza alla predetta normativa e che sussistono le condizioni di cui al citato art. 15.

Attestazione ai sensi dell'articolo 16, comma 4, del Regolamento Mercati adottato dalla Consob con delibera n. 20249 del 28 dicembre 2017

Moncler S.p.A. è controllata di fatto indirettamente da Remo Ruffini tramite Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. ("RPH"), società di diritto italiano, detenuta al 100% da Remo Ruffini – e Ruffini Partecipazioni S.r.l., società di diritto italiano, indirettamente controllata da Remo Ruffini per il tramite di RPH.

Moncler S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di RPH, per le cui valutazioni in merito si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, disponibile nel sito www.monclergroup.com, sezione Governance / Assemblea degli Azionisti.

PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO 2017

Signori Azionisti,

Vi invitiamo ad approvare il bilancio consolidato del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2017 e il bilancio di esercizio della società Moncler S.p.A..

Vi proponiamo di deliberare a valere sull'utile dell'esercizio 2017 di Moncler S.p.A., che ammonta ad Euro 133.253.774, la distribuzione di un dividendo unitario lordo di Euro 0,28 per azione ordinaria.

L'ammontare complessivo da distribuire a titolo di dividendo, tenuto conto delle azioni emesse al 31 dicembre 2017 (n. 252.778.741) al netto delle azioni proprie direttamente detenute dalla società (n. 2.000.000) è pari ad Euro 70.778.047.

Va precisato, peraltro, che gli importi in questione sono soggetti a variazione per l'eventuale emissione di nuove azioni a seguito dell'esercizio di stock option.

Milano, 26 febbraio 2018

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

Remo Ruffini

PROSPETTI DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Conto economico Conto economico complessivo Situazione patrimoniale-finanziaria Variazioni di patrimonio netto Rendiconto finanziario

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

Informazioni generali sul Gruppo Sintesi dei principali principi contabili utilizzati nella redazione del bilancio consolidato Area di consolidamento Commento alle principali voci del prospetto di conto economico consolidato Commento alle principali voci della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata Informazioni di segmento Impegni e garanzie prestate Passività potenziali Informazioni su rischi finanziari Altre informazioni Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2017 61

PROSPETTI DEL BILANCIO CONSOLIDATO

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Conto economico consolidato
(Euro/000) Note Esercizio 2017 di cui parti
correlate
(nota 10.1)
Esercizio 2016 di cui parti
correlate
(nota 10.1)
Ricavi 4.1 1.193.704 884 1.040.311 590
Costo del venduto 4.2 (276.186) (9.291) (252.303) (7.910)
Margine lordo 917.518 788.008
Spese di vendita 4.3 (365.103) (824) (312.353) (954)
Spese generali ed amministrative
Spese di pubblicità
4.4
4.5
(108.660)
(79.393)
(7.441) (94.093)
(68.143)
(7.355)
Piani di incentivazione azionaria 4.6 (23.485) (8.300) (15.738) (7.380)
Risultato operativo 4.7 340.877 297.681
Proventi finanziari 4.8 558 492
Oneri finanziari 4.8 (5.740) (5.084)
Utile ante imposte 335.695 293.089
Imposte sul reddito 4.9 (85.927) (96.767)
Utile Netto, incluso Risultato di Terzi 249.768 196.322
Risultato di terzi (80) (279)
Utile Netto di Gruppo 249.688 196.043
Utile base per azione (in Euro) 5.16 0,99 0,79
Utile diluito per azione (in Euro) 5.16 0,98 0,78

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Conto economico complessivo consolidato
(Euro/000) Note Esercizio 2017 Esercizio 2016
Utile (perdita) del periodo 249.768 196.322
Utili (perdite) sui derivati di copertura 5.16 505 154
Utili (perdite) dalla conversione dei bilanci di
imprese estere
5.16 (16.242) 1.693
Componenti che possono essere riversati nel
conto economico in periodi successivi (15.737) 1.847
Altri utili (perdite) 5.16 26 (309)
Componenti che non saranno mai riversati nel
conto economico in periodi successivi 26 (309)
Totale altri utili (perdite) al netto dell'effetto
fiscale (15.711) 1.538
Totale utile (perdita) complessivo 234.057 197.860
Attribuibili a:
Soci della controllante 233.977 197.580
Interessenze di pertinenza di terzi 80 280

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
(Euro/000) Note 31/12/17 di cui parti
correlate
(nota 10.1)
31/12/16 di cui parti
correlate
(nota 10.1)
Marchi e altre immobilizzazioni immateriali, nette 5.1 270.687 266.882
Avviamento 5.1 155.582 155.582
Immobilizzazioni materiali, nette 5.3 138.127 123.925
Altre attività non correnti 5.9 24.064 24.691
Crediti per imposte anticipate 5.4 78.991 74.682
Attivo non corrente 667.451 645.762
Rimanenze 5.5 136.159 135.849
Crediti verso clienti 5.6 120.708 10.445 104.864 7.523
Crediti tributari 5.12 38.417 5.560
Altre attività correnti 5.9 19.284 13.356
Crediti finanziari correnti 5.8 3.884 3.019
Cassa e banche 5.7 394.144 243.389
Attivo corrente 712.596 506.037
Totale attivo 1.380.047 1.151.799
Capitale sociale 5.16 50.956 50.043
Riserva sovrapprezzo azioni 5.16 154.827 109.187
Altre riserve 5.16 467.952 348.179
Risultato netto del Gruppo 5.16 249.688 196.043
Capitale e riserve del Gruppo 923.423 703.452
Capitale e riserve di terzi 108 119
Patrimonio netto 923.531 703.571
Debiti finanziari a lungo termine 5.15 67.874 75.835
Fondi rischi non correnti 5.13 4.946 11.880
Fondi pensione e quiescenza 5.14 5.652 5.258
Debiti per imposte differite 5.4 68.699 70.953
Altre passività non correnti 5.11 12.220 12.043
Passivo non corrente 159.391 175.969
Debiti finanziari a breve termine 5.15 25.202 64.777
Debiti commerciali 5.10 167.212 9.842 132.586 8.131
Debiti tributari 5.12 36.687 24.577
Altre passività correnti 5.11 68.024 3.909 50.319 3.788
Passivo corrente 297.125 272.259
Totale passivo e patrimonio netto 1.380.047 1.151.799

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Prospetto delle variazioni del patrimonio
netto consolidato
Capitale Riserva Altri utili complessivi Altre riserve Risultato del Patrimonio Patrimonio Totale
Patrimonio
(Euro/000) Note sociale sovraprezzo
azioni
Riserva legale Riserva di
conversione
Altri
componenti
Riserva
IFRS 2
Utili indivisi periodo di
Gruppo
netto di
Gruppo
netto di terzi netto
consolidato
Patrimonio netto al 01.01.2016 5.16 50.025 108.284 10.000 3.581 (40) 11.129 195.316 167.863 546.158 649 546.807
Destinazione utile esercizio precedente 0 0 300 0 0 0 167.563 (167.863) 0 0 0
Variazione area di consolidamento 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (289) (289)
Dividendi 0 0 0 0 0 0 (34.883) 0 (34.883) (521) (35.404)
Aumento capitale sociale 18 903 0 0 0 0 0 0 921 0 921
Altre variazioni nel patrimonio netto 0 0 0 0 0 15.530 (21.854) 0 (6.324) 0 (6.324)
Variazioni delle voci di conto economico
complessivo
0 0 0 1.692 (155) 0 0 0 1.537 1 1.538
Risultato del periodo 0 0 0 0 0 0 0 196.043 196.043 279 196.322
Patrimonio netto al 31.12.2016 5.16 50.043 109.187 10.300 5.273 (195) 26.659 306.142 196.043 703.452 119 703.571
Patrimonio netto al 01.01.2017 5.16 50.043 109.187 10.300 5.273 (195) 26.659 306.142 196.043 703.452 119 703.571
Destinazione utile esercizio precedente 0 0 0 0 0 0 196.043 (196.043) 0 0 0
Variazione area di consolidamento 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Dividendi 0 0 0 0 0 0 (45.491) 0 (45.491) (91) (45.582)
Aumento capitale sociale 913 45.640 0 0 0 0 0 0 46.553 0 46.553
Altre variazioni nel patrimonio netto 0 0 0 0 0 22.195 (37.263) 0 (15.068) 0 (15.068)
Variazioni delle voci di conto economico
complessivo
0 0 0 (16.242) 531 0 0 0 (15.711) 0 (15.711)
Risultato del periodo 0 0 0 0 0 0 0 249.688 249.688 80 249.768
Patrimonio netto al 31.12.2017 5.16 50.956 154.827 10.300 (10.969) 336 48.854 419.431 249.688 923.423 108 923.531

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2017 65

PROSPETTO DI RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

Prospetto di rendiconto finanziario consolidato Esercizio 2017 di cui parti
correlate
Esercizio 2016 di cui parti
correlate
(Euro/000)
Flusso di cassa della gestione operativa
Risultato consolidato 249.768 196.322
Ammortamenti immobilizzazioni 47.273 41.635
Costi (Ricavi) finanziari, netti 5.182 4.592
Altri costi (ricavi) non monetari 23.157 15.530
Imposte dell'esercizio 85.927 96.767
Variazione delle rimanenze - (Incremento)/Decremento (3.026) (1.188)
Variazione dei crediti commerciali - (Incremento)/Decremento (20.748) (2.922) (14.877) (510)
Variazione dei debiti commerciali - Incremento/(Decremento) 40.648 1.711 17.892 (415)
Variazione degli altri crediti/debiti correnti 8.997 121 26.991 1.092
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalla gestione operativa 437.178 383.664
Interessi ed altri oneri pagati e ricevuti (780) (1.406)
Imposte e tasse pagate (124.568) (107.917)
Variazione degli altri crediti/debiti non correnti 2.282 3.110
Flusso di cassa netto della gestione operativa (a) 314.112 277.451
Flusso di cassa della gestione degli investimenti
Acquisto di immobilizzazioni materiali ed immateriali (73.479) (63.301)
Vendita di immobilizzazioni materiali ed immateriali 981 1.011
Flusso di cassa netto della gestione degli investimenti (b) (72.498) (62.290)
Flusso di cassa della gestione dei finanziamenti
Rimborso di finanziamenti (62.068) (68.592)
Accensione di nuovi finanziamenti 85 0
Variazione dei debiti finanziari a breve 0 (3)
Dividendi pagati ai soci della controllante (45.491) (34.883)
Dividendi pagati ai soci di minoranza delle società controllate (91) (521)
Aumento capitale e riserve 46.553 921
Variazione Azioni proprie (21.329) (12.801)
Altre variazioni del patrimonio netto (659) (1.901)
Flusso di cassa netto della gestione finanziaria (c) (83.000) (117.780)
Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre disponibilità finanziarie
(a)+(b)+(c) 158.614 97.381
Cassa e altre disponibilità finanziarie all'inizio del periodo 243.385 146.081
Effetto della variazione dei tassi di cambio (7.855) (77)
Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre disponibilità finanziarie 158.614 97.381
Cassa e altre disponibilità finanziarie alla fine del periodo 394.144 243.385

Per il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A.

Il Presidente

Remo Ruffini

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

1. INFORMAZIONI GENERALI SUL GRUPPO

1.1. Il Gruppo e le principali attività

La società Capogruppo Moncler S.p.A. è una società costituita e domiciliata in Italia. L'indirizzo della sede legale è Via Stendhal 47 Milano, Italia e il numero di registrazione è 04642290961.

La società Capogruppo Moncler S.p.A. è inoltre controllata di fatto indirettamente da Remo Ruffini tramite Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. ("RPH"), società di diritto italiano, detenuta al 100% da Remo Ruffini – e Ruffini Partecipazioni S.r.l., società di diritto italiano, indirettamente controllata da Remo Ruffini per il tramite di RPH.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 comprende la società Capogruppo e le società controllate (successivamente riferito come il "Gruppo").

Ad oggi, le principali attività del Gruppo sono la creazione, la produzione e la distribuzione di abiti per uomo, donna e bambino, di calzature, di prodotti di pelletteria ed altri accessori correlati con il marchio di proprietà Moncler.

1.2. Principi per la predisposizione del bilancio consolidato

1.2.1. Principi contabili di riferimento

Il bilancio consolidato 2017 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il bilancio consolidato include il conto economico consolidato, il conto economico complessivo, il prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il rendiconto finanziario consolidato e le note al bilancio consolidato.

1.2.2. Schemi di bilancio

Il Gruppo presenta il conto economico per destinazione, forma ritenuta più rappresentativa in relazione al tipo di attività svolta. La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business.

Con riferimento al prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, è stata adottata una forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto previsto dal paragrafo 60 e seguenti dello IAS 1.

Per il rendiconto finanziario è stato adottato il metodo di rappresentazione indiretto.

Secondo quanto previsto dallo IAS 24 nei paragrafi successivi si evidenziano i rapporti con parti correlate con il Gruppo e le loro incidenze, se significative, sulla situazione patrimonialefinanziaria, economica e sui flussi finanziari.

1.2.3. Principi di redazione

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, con eccezione della valutazione di alcuni strumenti finanziari (derivati) come richiesto dallo IAS 39, nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Il bilancio consolidato è presentato in Euro migliaia, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente.

1.2.4. Uso di stime nella redazione del bilancio

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione a loro apportate sono riflesse a conto economico del periodo in cui avviene la revisione della stima nel caso in cui la revisione stessa abbia effetti solo su tale periodo, od anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Nel caso in cui le stime della Direzione possano avere un effetto significativo sui valori rilevati nel bilancio consolidato o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio, i successivi paragrafi delle Note esplicative al bilancio includono le informazioni rilevanti a cui le stime si riferiscono.

Le stime si riferiscono principalmente alle seguenti voci di bilancio:

  • Valore recuperabile delle attività non correnti e dell'avviamento ("impairment");
  • Fondo svalutazione crediti;
  • Fondo svalutazione magazzino;
  • Recuperabilità delle attività per imposte anticipate;
  • Stima dei fondi rischi e delle passività potenziali.

Valore recuperabile delle attività non correnti e dell'avviamento ("impairment")

Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali incluso l'avviamento e le altre attività finanziarie.

Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale.

Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo rileva una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani aziendali e di Gruppo.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite potenziali relative al portafoglio di crediti verso la clientela finale. La stima del fondo svalutazione crediti è basata sulle perdite attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'attento monitoraggio degli scaduti e della qualità del credito in base alle condizioni economiche e di mercato.

Fondo svalutazione magazzino

Il Gruppo produce e vende principalmente capi d'abbigliamento che sono soggetti a modifiche nel gusto della clientela ed al trend nel mondo della moda. Il fondo svalutazione magazzino riflette pertanto la stima del management circa le perdite di valore attese sui capi delle collezioni di stagioni passate, tenendo in considerazione la capacità di vendere i capi stessi attraverso i diversi canali distributivi in cui opera il Gruppo.

Recuperabilità delle attività per imposte anticipate

Il Gruppo è soggetto a imposte in numerosi paesi e alcune stime si rendono necessarie al fine di determinare le imposte in ciascuna giurisdizione. Il Gruppo riconosce attività per imposte anticipate fino al valore per cui ne ritiene probabile il recupero negli esercizi futuri ed in un arco temporale compatibile con l'orizzonte temporale implicito nelle stime del management.

Stima dei fondi rischi e delle passività potenziali

Il Gruppo può essere soggetto a contenziosi legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Le cause ed i contenziosi contro il Gruppo sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascun contenzioso, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale

e fiscale. Il Gruppo rileva una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

2. SINTESI DEI PRINCIPALI PRINCIPI CONTABILI UTILIZZATI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

I principi contabili di seguito indicati sono stati utilizzati coerentemente per l'anno 2017 ed il periodo comparativo.

2.1. Principi per il consolidamento

Il bilancio consolidato di Gruppo è composto dal bilancio della società Capogruppo e da quello delle società controllate, nelle quali la Capogruppo detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto e sulle quali esercita il controllo o dalle quali è in grado di ottenere benefici in virtù del suo potere di governarne le politiche finanziarie ed operative.

I bilanci delle società controllate consolidate sono predisposti con riferimento allo stesso periodo temporale ed utilizzando gli stessi principi contabili della Capogruppo.

I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui il Gruppo assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. Qualora il Gruppo abbia perso il controllo della società controllata, il bilancio consolidato include il risultato della controllata in proporzione al periodo durante il quale ha esercitato il controllo. La quota del capitale e delle riserve di pertinenza di terzi nelle controllate e la quota di pertinenza di terzi dell'utile o perdita d'esercizio delle controllate consolidate sono identificate separatamente nella situazione patrimoniale-finanziaria e nel conto economico consolidati. Le variazioni delle quote di possesso di controllate che non comportano perdita di controllo o che rappresentano incrementi successivi all'acquisizione del controllo sono iscritte fra le variazioni di patrimonio netto.

Nella preparazione del bilancio consolidato sono eliminati tutti gli effetti ed i saldi derivanti da operazioni tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo.

Partecipazioni in imprese collegate

Le partecipazioni in imprese collegate sono inizialmente iscritte al costo sostenuto per l'acquisizione e poi valutate col metodo del patrimonio netto. La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo.

2.2. Valuta estera

Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna società appartenente al Gruppo sono indicati utilizzando la valuta corrente del paese in cui la società svolge la propria attività.

Operazioni in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall'estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell'esercizio o in bilanci precedenti.

Consolidamento di imprese estere

Tutte le attività e le passività di società estere espresse in moneta diversa dall'Euro che rientrano nell'area di consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio. Proventi e costi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio in quanto ritenuto ragionevolmente rappresentativo del cambio effettivo. Le differenze cambio di conversione risultanti dall'applicazione di questo metodo rappresentano una voce specifica del conto economico complessivo e sono incluse come voce di patrimonio netto sotto la voce riserva di conversione, fino alla cessione della partecipazione stessa. L'avviamento e gli adeguamenti al fair value generati dall'acquisizione delle società estere sono rilevati nella relativa valuta e sono convertiti utilizzando il tasso di cambio di fine periodo.

I principali tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro dei bilanci del 2017 e del 2016 delle società estere sono stati i seguenti.

Cambio medio Cambio puntuale
Al 31 dicembre Al 31 dicembre
Esercizio 2017 Esercizio 2016 2017 2016
AED 4,147530 4,063440 4,404400 3,869601
AUD 1,473170 1,464320 1,534600 1,459600
BRL 3,605430 3,856140 3,972900 3,430500
CAD 1,464700 1,465900 1,503900 1,418800
CHF 1,111670 1,090160 1,170200 1,073900
CNY 7,629000 7,352220 7,804400 7,320200
CZK 26,325800 27,034300 25,535000 27,021000
DKK 7,438630 7,445190 7,444900 7,434400
GBP 0,876674 0,819483 0,887230 0,856180
HKD 8,804510 8,592190 9,372000 8,175100
HUF 309,193000 311,438000 310,330000 309,830000
JPY 126,711000 120,197000 135,010000 123,400000
KRW 1.276,740000 1.284,180000 1.279,610000 1.269,360000
KZT 368,876000 n/a 397,960000 n/a
MOP 9,068830 8,851500 9,653200 8,420120
MXN 22,039500 n/a 23,661200 n/a
NOK 9,327040 n/a 9,840300 n/a
PLN 4,257000 4,363200 4,177000 4,410300
RON 4,568790 4,490430 4,658500 4,539000
RUB 65,938300 74,144600 69,392000 64,300000
SEK 9,635100 n/a 9,843800 n/a
SGD 1,558820 1,527540 1,602400 1,523400
TRY 4,120630 3,343250 4,546400 3,707200
TWD 34,363500 35,689200 35,655500 33,999500
USD 1,129680 1,106900 1,199300 1,054100

2.3. Aggregazioni aziendali ("business combinations")

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisizione ("acquisition method").

Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

L'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa. Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.

Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.

2.4. Attività non correnti detenute per la vendita e discontinued operations

Le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione sono classificate come attività destinate alla vendita quando il loro valore è recuperabile principalmente attraverso una transazione di vendita ed essa è ritenuta probabile. In tal caso vengono valutate al minor tra valore contabile e valore equo (fair value) al netto dei costi di vendita se il loro valore è recuperabile principalmente attraverso la vendita più che attraverso il loro uso continuato.

Le attività operative cessate (discontinued operations) sono attività che:

  • rappresentano una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • fanno parte di un singolo e coordinato piano per la cessione di una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • sono costituite da società controllate acquisite con l'intento esclusivo di essere rivendute.

Nel conto economico, le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti dell'IFRS 5 per essere definiti come "discontinued operations", vengono presentati in un'unica voce che include sia gli utili e le perdite, che le minusvalenze ovvero le plusvalenze da cessione ed il relativo effetto fiscale. Il periodo comparativo viene conseguentemente ripresentato come richiesto dall'IFRS 5.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale e finanziaria, le attività non correnti destinate alla vendita ed i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti previsti dall'IFRS 5 vengono riclassificati tra le attività e le passività correnti nell'esercizio in cui tali requisiti si manifestano. L'esercizio comparativo non viene ripresentato o riclassificato.

2.5. Immobili, impianti e macchinari

Immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, non rivalutato al netto dell'ammontare cumulato degli ammortamenti e delle perdite di valore ("impairment"). Il costo include il prezzo pagato per l'acquisto e tutti i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni utili al suo utilizzo.

Ammortamento

L'ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata degli immobili, impianti e macchinari come riportato in tabella:

Categoria Periodo
Terreni Non ammortizzati
Fabbricati Da 25 a 33 anni
Impianti e macchinari Da 8 a 12 anni
Mobili e arredi Da 5 a 10 anni
Macchinari elettronici d'ufficio Da 3 a 5 anni
Migliorie su beni di terzi Minore tra il contratto di affitto e la vita utile della miglioria
Altre immobilizzazioni materiali In dipendenza delle condizioni di mercato e generalmente entro la vita utile attesa del bene
di riferimento

I beni acquisiti in leasing sono ammortizzati nel minore tra il periodo del leasing e la loro vita utile a meno che non sia ragionevolmente certo che il Gruppo otterrà la proprietà del bene alla fine del periodo contrattuale.

Il periodo di ammortamento è rivisto in ciascun esercizio e corretto se necessario in base alle mutate condizioni economiche del bene.

Utile/Perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari

L'utile o la perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari rappresenta la differenza tra il ricavo ed il valore netto del bene alla data della cessione. Le cessioni sono contabilizzate quando l'operazione è definitiva o non più soggetta a condizioni che posticipano gli effetti del trasferimento della proprietà.

2.6. Attività immateriali

Avviamento

L'avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, così come definito al precedente paragrafo "Aggregazioni aziendali".

L'avviamento è trattato come un'attività a vita utile indefinita e pertanto non è ammortizzato ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto di non applicare l'IFRS 3 - Aggregazioni di imprese in modo retroattivo alle acquisizioni di aziende avvenute antecedentemente alla data di transizione (1 gennaio 2009); di conseguenza, l'avviamento generato su acquisizioni antecedenti la data di transizione agli IFRS è stato mantenuto al precedente valore determinato secondo i principi contabili italiani, previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore.

Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.7 "Perdita di valore delle attività non finanziarie".

Marchi

I marchi separatamente acquisiti sono iscritti al costo storico di acquisto. I marchi acquisiti a seguito di una "business combination" sono iscritti al valore equo determinato alla data dell'operazione di aggregazione aziendale.

I marchi sono trattati come un'attività a vita utile indefinita e dopo la rilevazione iniziale sono valutati al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate. I marchi non sono ammortizzati ma vengono sottoposti annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore.

Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.7 "Perdita di valore delle attività non finanziarie".

Altre attività immateriali a vita utile definita

I diritti di licenza sono iscritti come attività immateriali e sono ammortizzati a quote costanti sulla vita utile stimata, determinata per ogni singola licenza sulla base dei termini contrattuali.

I Key money pagati per l'apertura di negozi diretti DOS sono considerati come costi di buonuscita riferiti ad un contratto di locazione immobiliare e sono generalmente attività a vita utile definita determinata sul periodo del contratto sottostante. In certe circostanze, i Key money hanno una vita utile indefinita in relazione a protezioni legali o prassi comuni rinvenibili nelle giurisdizioni o mercati di riferimento che ne prevedono il rimborso al termine della locazione. In questi limitati casi che devono essere adeguatamente supportati, i Key money non sono ammortizzati ma sottoposti a verifica periodica, almeno annuale, per identificare eventuali riduzioni di valore (come riferito nel paragrafo relativo alle perdite di valore di attività non finanziarie).

Software (incluse le licenze e i costi separatamente identificabili come costi di sviluppo esterno) sono iscritti come attività immateriali al prezzo di acquisto inclusi i costi direttamente attribuibili per predisporre il bene immateriale ad essere pronto per l'utilizzo. I Software e le Altre attività immateriali acquisite dal Gruppo che hanno una vita utile definita sono valutate al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite di valore accumulate.

Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita

L'ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita è determinato a quote costanti sulla vita stimata residua come definito in tabella:

Categoria Periodo
Licenze In base alle condizioni di mercato all'interno del periodo contrattuale di licenza o ai limiti
legali per l'utilizzo della licenza stessa
Key money In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo contrattuale della
locazione
Software Da 3 a 5 anni
Altre immobilizzazioni immateriali In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo in cui si esercita il
controllo dell'attività

2.7. Perdita di valore delle attività non finanziarie

Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali a vita utile definita e degli Immobili, impianti e macchinari, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.

L'avviamento e le attività immateriali con vita utile indefinita sono sottoposti a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività o l'avviamento possano aver subito una perdita durevole di valore.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui il bene appartiene. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'attività il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

Ad eccezione delle perdite di valore contabilizzate sull'avviamento, quando vengono meno le circostanze che hanno determinato la perdita, il valore contabile dell'attività è incrementato fino al valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

2.8. Beni in leasing

Beni acquisiti in leasing finanziario

I beni in leasing dove il Gruppo acquisisce sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà sono classificati come leasing finanziari. Alla data iniziale della rilevazione i beni in leasing sono iscritti al minore tra il valore equo ed il valore attuale dei futuri canoni di leasing. Successivamente alla data della prima rilevazione, i beni sono contabilizzati in base agli stessi principi applicabili ai beni materiali.

Beni acquisiti in leasing operativo

Tutti i beni acquisiti sulla base di un contratto di leasing (i.e. contratto di affitto) che non siano riconducibili al leasing finanziario non sono capitalizzati come beni materiali ma il relativo canone di utilizzo è contabilizzato come costi dell'esercizio. Il Gruppo è locatario di beni immobili i cui costi sono iscritti in bilancio a quote costanti lungo la durata dei contratti di riferimento. Ulteriori costi che sono condizionati e determinati sulla base dei ricavi conseguiti nello specifico punto vendita, sono contabilizzati per competenza durante il periodo contrattuale.

2.9. Rimanenze di magazzino

Le rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono valutate al minore tra il costo medio ponderato di produzione o di acquisto ed il valore netto di realizzo. Il costo medio include i costi diretti dei materiali e del lavoro ed una quota di costi indiretti calcolata in proporzione alla normale capacità produttiva.

Il fondo svalutazione per materie prime e prodotti finiti è calcolato per ricondurre il costo al valore netto di realizzo sulla base di stime che tengono conto dell'anzianità della stagione produttiva e della possibilità di utilizzare la materia prima in produzione e di vendere i prodotti finiti attraverso i diversi canali distributivi (outlet e stock).

2.10.Strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari sono iscritti al "fair value" quando la società diviene parte di un'obbligazione contrattuale in relazione allo strumento finanziario.

Gli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo consistono principalmente nelle voci di bilancio relative a cassa e disponibilità bancarie, crediti e debiti commerciali, crediti e debiti finanziari, altre attività e passività finanziarie correnti e non correnti e gli strumenti derivati.

Disponibilità e mezzi equivalenti

Le disponibilità e mezzi equivalenti includono i depositi bancari, le quote di fondi di liquidità ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. I conti correnti passivi sono iscritti tra le passività finanziarie nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria di Gruppo.

Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti

I crediti commerciali e gli altri crediti che derivano dalla fornitura di disponibilità finanziarie, di beni o di servizi da parte del Gruppo a soggetti terzi sono classificati nelle attività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio con riferimento ai crediti non commerciali.

I crediti finanziari correnti e non correnti, gli altri crediti correnti e non correnti ed i crediti commerciali ad eccezione delle attività derivanti da strumenti finanziari derivati, sono valutati, se hanno una scadenza prefissata, al costo ammortizzato calcolato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Vengono regolarmente effettuate valutazioni ("impairment test") al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che le attività finanziarie prese singolarmente o nell'ambito di un gruppo di attività, possano aver subito una riduzione di valore. Se esistono tali evidenze, la perdita di valore è rilevata come costo nel conto economico del periodo.

Debiti commerciali, debiti finanziari ed altri debiti correnti e non correnti

I debiti commerciali e gli altri debiti che sorgono all'acquisto da un fornitore terzo di denaro, beni o servizi sono classificati tra le passività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio con riferimento ai debiti non commerciali.

I debiti finanziari correnti e non correnti, le altre passività correnti e non correnti ed i debiti commerciali sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value normalmente rappresentato dal costo dell'operazione che le origina, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamente, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, tutti le passività finanziarie sono iscritte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting.

Strumenti derivati

Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell'hedge accounting solo quando, all'inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l'efficacia può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.

Fair value hedge

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value ("Fair value hedge") di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un'attività o di una passività iscritta in bilancio o di un'operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel patrimonio netto (come componente del conto economico complessivo). L'utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico in correlazione con la rilevazione degli effetti economici dell'operazione coperta. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati e sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

2.11. Benefici ai dipendenti

I benefici correnti ai dipendenti che afferiscono ai salari e stipendi, ai contributi sociali e previdenziali, alle ferie maturate e non godute entro dodici mesi dalla data del bilancio ed altri fringe-benefits derivanti dal rapporto di lavoro sono riconosciuti nell'esercizio in cui il servizio è reso.

I benefici che saranno corrisposti ai dipendenti al termine del contratto di lavoro attraverso piani pensionistici a benefici definiti o a contribuzione definita sono contabilizzati lungo tutto l'arco temporale in cui il dipendente presta il proprio servizio ("vesting period").

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dai dipendenti nel corso di un predeterminato periodo di servizio.

L'obbligazione della società di finanziare i fondi per piani a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). Il valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali viene contabilizzato interamente nel conto economico complessivo nell'esercizio in cui maturano.

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria a fronte di piani a benefici definiti, rappresenta il valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti.

Piani a contribuzione definita

I pagamenti relativi ai piani a contribuzione definita effettuati dalle società del Gruppo sono rilevati a conto economico come costo quando sostenuti.

I dipendenti delle società italiane appartenenti al Gruppo beneficiano di piani a benefici definiti. Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio),

mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

2.12. Fondi rischi ed oneri

Il Gruppo rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, a fronte di un evento passato, quando è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa.

Il Gruppo rileva un fondo per ristrutturazioni quando è stato approvato un dettagliato programma formale per la ristrutturazione e la ristrutturazione è iniziata o è stata comunicata pubblicamente. Le perdite operative future non sono oggetto di accantonamento.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

2.13. Pagamenti basati su azioni

Il fair value alla data di assegnazione degli incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale concessi ai dipendenti viene rilevato solitamente tra i costi, con un corrispondente aumento del patrimonio netto, lungo il periodo durante il quale i dipendenti ottengono il diritto agli incentivi. L'importo rilevato come costo viene rettificato per riflettere il numero effettivo di incentivi per i quali sono maturate le condizioni di permanenza in servizio e di conseguimento di risultati non di mercato, affinché l'importo finale rilevato come costo si basi sul numero di incentivi che soddisfano le suddette condizioni alla data di maturazione. Nel caso di incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni le cui condizioni non sono da considerarsi di maturazione, il fair value alla data di assegnazione del pagamento basato su azioni viene valutato al fine di riflettere tali condizioni. Con riferimento alle condizioni di non maturazione, le eventuali differenze tra le ipotesi previste alla data di assegnazione e quelle effettive non produrranno alcun impatto in bilancio.

Il fair value dell'importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolati per cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante il quale i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna data di chiusura dell'esercizio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni. Le eventuali variazioni del fair value della passività sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

2.14. Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla società affluiranno i benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono rappresentati al netto di eventuali poste rettificative (resi, sconti ed abbuoni) e non includono l'imposta sul valore aggiunto ed ogni altra tassa relativa alla vendita.

Le vendite del canale wholesale sono riconosciute alla spedizione del prodotto finito al cliente finale poiché tale momento riflette il passaggio di proprietà con i suoi rischi e benefici. L'accantonamento per resi e sconti è stimato sulla base delle previsioni future, tenuto conto dell'andamento storico del fenomeno.

Le vendite del canale retail sono riconosciute alla data della cessione diretta del bene al cliente finale.

I ricavi per royalties sono riconosciuti per competenza sulla base dei termini e degli ammontari previsti nel contratto di licenza, generalmente in base ai volumi di vendita.

2.15. Oneri finanziari

Gli oneri finanziari per interessi sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle attività e passività finanziarie, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

2.16. Imposte

Le imposte iscritte a conto economico rappresentano l'ammontare per imposte correnti sul reddito e per imposte differite.

L'onere per imposte sul reddito, di competenza dell'esercizio, è determinato in base alla normativa vigente. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite passive e le imposte anticipate sono determinate sulla base di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori dell'attivo e del passivo del bilancio ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione.

Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le attività e passività per imposte differite non sono attualizzate.

Le imposte anticipate sulle perdite fiscali nonché sulle differenze temporanee sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possono essere recuperate.

2.17. Utile per azione

Il Gruppo presenta l'utile base e diluito per azione, relativamente alle proprie azioni. L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile ai possessori di azioni della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione nell'esercizio rettificata per tener conto delle eventuali azioni proprie possedute. L'utile diluito per azione è calcolato rettificando l'utile o la perdita attribuibile ai possessori di azioni, nonché la media ponderata

delle azioni in circolazione, come sopra definita, per tener conto degli effetti di tutte le potenziali azioni con effetto diluitivo.

2.18. Informazioni di segmento ("segment information")

Ai fini dell'IFRS 8 "Operating segments", l'attività svolta dal Gruppo è identificabile in un unico segmento operativo riferito al business Moncler.

2.19. Fair value

L'IFRS 13 rappresenta un'unica fonte di riferimento per la valutazione al fair value e per la relativa informativa quando tale valutazione è richiesta o consentita da altri principi contabili. Nello specifico, il principio riunisce la definizione di fair value stabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Inoltre, il nuovo principio sostituisce e amplia l'informativa di bilancio richiesta relativamente alle valutazioni al fair value dagli altri principi contabili, compreso l'IFRS 7.

L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. I livelli previsti, esposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:

  • input di livello 1: sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività e passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • input di livello 2: sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
  • input di livello 3: sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.

2.20. Principi contabili ed interpretazioni di recente pubblicazione

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2017

Emendamenti allo IAS 12 – Imposte sul reddito

Il 19 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito. Il documento "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses (Amendments to IAS 12)" mira a chiarire come contabilizzare le attività fiscali differite relative a strumenti di debito misurati al fair value.

Emendamenti allo IAS 7 – Rendiconto finanziario

Il 29 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 7 Rendiconto finanziario. Il documento "Disclosure initiative (Amendments to IAS 7) " ha lo scopo di migliorare la presentazione e la divulgazione delle informazioni nelle relazioni finanziarie e di risolvere alcune delle criticità segnalate dagli operatori. Le modifiche introducono nuove disclosure per le variazioni di passività ed attività derivanti da attività di finanziamento.

Principi contabili ed emendamenti non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo

Alla data di redazione del presente bilancio annuale gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei principi contabili ed emendamenti di cui nel seguito. Con riferimento ai principi applicabili, il Gruppo ha deciso di non esercitare l'opzione che prevede l'adozione anticipata ove prevista.

IFRS 15 -- Ricavi provenienti da contratti con i clienti

In data 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il documento che richiede ad una società di rilevare i ricavi al momento del trasferimento del controllo di beni o servizi ai clienti ad un importo che riflette il corrispettivo che ci si aspetta di ricevere in cambio di tali prodotti o servizi. Per raggiungere questo scopo, il nuovo modello di rilevazione dei ricavi definisce un processo in cinque steps:

  • 1) Identificazione del contratto con il cliente;
  • 2) Identificazione della prestazione;
  • 3) Determinazione dei corrispettivi;
  • 4) Allocazione del corrispettivo correlato all'esecuzione della prestazione;
  • 5) Riconoscimento dei ricavi legati all'esecuzione della prestazione.

Il nuovo principio richiede anche ulteriori informazioni aggiuntive circa la natura, l'ammontare, i tempi e l'incertezza relativi ai ricavi ed ai flussi finanziari derivanti dai contratti con i clienti. Lo IASB ne prevede l'adozione dal 1° gennaio 2018 e l'Unione Europea lo ha omologato in data 22 settembre 2016. Inoltre, in data 12 aprile 2016 lo IASB ha pubblicato degli emendamenti al principio: Clarifications to IFRS 15 "Revenue from Contracts with Customers", applicabili anch'essi a partire dal primo gennaio 2018. Tali emendamenti hanno l'obiettivo di chiarire le modalità con cui identificare la società come "Principal" o come "Agent" e di determinare se i ricavi da licenza debbano essere riscontati per la durata della stessa.

Nel corso del 2017 il Gruppo ha effettuato un'attenta review dei contratti in essere per ciascuna tipologia di rapporto commerciale potenzialmente impattato dall'IFRS 15. Tale review ha confermato limitati impatti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 15 in relazione alla tipologia di business svolto dal Gruppo Moncler, prevalentemente caratterizzato dal business retail, e per lo più circoscritti ad una diversa presentazione di talune poste patrimoniali ed economiche che non risultano avere impatti sulle grandezze economiche e finanziarie del Gruppo. Alla luce di quanto descritto in precedenza, il Gruppo ha deciso quindi di adottare l'IFRS 15 mediante applicazione retroattiva con effetto cumulato in quanto ritiene che tale approccio non avrà un effetto distorsivo sulla comparabilità dei dati finanziari per gli esercizi 2017 e 2018.

IFRS 9 -- Strumenti finanziari

In data 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato il documento finale che rappresenta la conclusione del processo, suddiviso nelle tre fasi "Classification and Measurement", "Impairment" e "General Hedge Accounting", di integrale revisione dello IAS 39. Il documento introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie, il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica introdotta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di "fair value" di una passività finanziaria designata come valutata al "fair value" attraverso il conto economico, nel caso in cui queste siano dovute alla variazione del merito creditizio della passività finanziaria stessa. Secondo il nuovo principio, tali variazioni devono essere rilevate nelle altre componenti di conto economico complessivo, senza più transitare nel conto economico.

Il nuovo documento include un unico modello per l'impairment delle attività finanziarie basato sulle perdite attese.

Lo IASB ne prevede l'adozione dal 1° gennaio 2018 e l'Unione Europea lo ha omologato in data 22 novembre 2016.

Sulla base della valutazione condotta dal Gruppo, non si ritiene che i nuovi criteri di classificazione avranno un effetto significativo sulla contabilizzazione degli strumenti finanziari in essere al 31 dicembre 2017.

Con riferimento alle perdite di valore attese in relazione ai principali strumenti finanziari in essere, il Gruppo ha stimato un impatto potenziale sui saldi patrimoniali di apertura del patrimonio netto consolidato in misura inferiore allo 0,5%.

Il Gruppo Moncler ha deciso di non applicare in via anticipata le previsioni dell'IFRS 9 in relazione all'hedge accounting.

IFRS 16 – Leasing

Il 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 16 Leasing, che sostituisce lo IAS 17. Tale documento è stato adottato dall'Unione Europea mediante la pubblicazione dello stesso in data 9 novembre 2017. L'IFRS 16 si applica ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2019 o successivamente. Il nuovo principio elimina di fatto la differenza nella contabilizzazione del leasing operativo e finanziario pur in presenza di elementi che consentono di semplificarne l'applicazione ed introduce il concetto di controllo all'interno della definizione di leasing. In particolare per determinare se un contratto rappresenti o meno un leasing, l'IFRS 16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'utilizzo di una determinata attività per un determinato periodo di tempo. E' consentita un'applicazione anticipata per le entità che applicano anche l'IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

Il Gruppo Moncler ha stimato che l'applicazione dell'IFRS 16 al 1 gennaio 2019 avrà un impatto materiale sul suo bilancio consolidato in virtù dell'attività operativa legata al network retail che

rappresenta una parte predominante del business. Alla luce del nuovo principio IFRS 16, tutti i contratti di lease in essere nel Gruppo potrebbero essere virtualmente considerati come leasing finanziari (property leases).

In presenza di un nuovo lease basato ad esempio su canoni annuali a quote costanti, il nuovo standard richiede l'iscrizione di una passività finanziaria ed un diritto d'uso tra le attività nella situazione patrimoniale-finanziaria misurate come valore attuale dei pagamenti futuri. L'ammontare della passività finanziaria da riconoscere in bilancio dipenderà quindi, in modo importante dalle assunzioni impiegate in relazione alle caratteristiche di ciascuna tipologia di lease in essere e le eventuali opzioni di rinnovo o cessazione anticipata del contratto qualora considerate ragionevolmente certe alla data di sottoscrizione degli stessi, nonché al tasso di attualizzazione applicato.

La valutazione degli impatti che si verranno a determinare con l'entrata in vigore di tale principio è in corso di svolgimento mediante un'analisi interna per tipologia di contratti in essere volta a reperire la base informativa necessaria per stimare in modo puntuale i relativi effetti economicopatrimoniali.

In ragione di quanto sopra riportato, quindi, il Gruppo definirà il metodo applicato alla transizione nel corso dell'esercizio 2018. Si rileva, altresì, che gli impegni al 31 dicembre 2017 ammontano ad Euro 405 milioni (Euro 415 milioni nel 2016) come riportato nell'apposita nota 7.1 Impegni del presente documento.

Emendamenti all'IFRS 4 – Contratti assicurativi

Il 12 settembre 2016 lo IASB ha emesso alcune modifiche all'IFRS 4 – "Contratti assicurativi". Gli emendamenti hanno l'obiettivo di risolvere le incongruenze derivanti dalle diverse date di entrata in vigore dell'IFRS 9 e dell'IFRS 4.

Alla data del presente Bilancio, inoltre, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi contabili ed emendamenti:

Titolo documento Data emissione da Data di entrata in vigore
parte dello IASB del documento IASB
Standards
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts Gennaio 2014 (Nota 1)
IFRS 17 Insurance Contracts Maggio 2017 1° gennaio 2021
Interpretations
IFRIC 22 Foreign Currency Transactions and
Advance Consideration
Dicembre 2016 1° gennaio 2018
IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax
Treatments
Giugno 2017 1° gennaio 2019
Amendments
Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or
Contribution of Assets between an Investor
and its Associate or Joint Venture
Settembre 2014 Differita fino al
completamento del
progetto IASB sull'equity
method
Amendments to IFRS 2: Classification and
Measurement
of
Share-based
Payment
Transactions
Giugno 2016 1° gennaio 2018
Annual Improvements to IFRS Standards Dicembre 2016 1° gennaio 2017/
(2014-2016 Cycle) 1° gennaio 2018
Amendments
to
IAS
40:
Transfers
of
Investment Property
Dicembre 2016 1° gennaio 2018
Amendments to IAS 28: Long-term Interests
in Associates and Joint Ventures
Ottobre 2017 1° gennaio 2019
Amendments
to
IFRS
9:
Prepayment
Features with Negative Compensation
Ottobre 2017 1° gennaio 2019
Annual Improvements to IFRS Standards
(2015-2017 Cycle)
Dicembre 2017 1° gennaio 2019

(Nota 1) L'IFRS 14 è entrato in vigore dal 1° gennaio 2016, ma la Commissione Europea ha deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities".

Il Gruppo adotterà tali nuovi principi ed emendamenti, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti sul bilancio consolidato, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

3. AREA DI CONSOLIDAMENTO

Al 31 dicembre 2017 il bilancio consolidato del Gruppo Moncler comprende la società Capogruppo Moncler S.p.A. e 36 società controllate, come riportato in dettaglio nella tabella allegata:

Partecipazioni in società controllate Sede legale Capitale sociale Valuta % di
possesso
Società controllante
Moncler S.p.A. Milano (Italia) 50.955.748 EUR
Industries S.p.A. Milano (Italia) 15.000.000 EUR 100,00% Moncler S.p.A.
Moncler Deutschland GmbH (**) Monaco (Germania) 700.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler España S.L. Madrid (Spagna) 50.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Asia Pacific Ltd Hong Kong (Cina) 300.000 HKD 99,99% Industries S.p.A.
Moncler France S.à.r.l. Parigi (Francia) 8.000.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler USA Inc New York (USA) 1.000 USD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler UK Ltd Londra (Regno Unito) 2.000.000 GBP 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Japan Corporation (*) Tokyo (Giappone) 195.050.000 JPY 51,00% Industries S.p.A.
Moncler Shanghai Commercial Co. Ltd Shanghai (Cina) 82.483.914 CNY 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Suisse SA Chiasso (Svizzera) 3.000.000 CHF 100,00% Industries S.p.A.
Ciolina Moncler SA Berna (Svizzera) 100.000 CHF 51,00% Moncler Suisse SA
Moncler Belgium S.p.r.l. Bruxelles (Belgio) 500.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Denmark ApS Copenhagen (Danimarca) 2.465.000 DKK 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Holland B.V. Amsterdam (Olanda) 18.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Hungary KFT Budapest (Ungheria) 150.000.000 HUF 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil Ticaret Ltd. Sti. (*) Istanbul (Turchia) 50.000 TRY 51,00% Industries S.p.A.
Moncler Sylt Gmbh (*) Hamm (Germania) 100.000 EUR 51,00% Moncler Deutschland GmbH
99,99% Industries S.p.A.
Moncler Rus LLC Mosca (Russia) 220.000.000 RUB 0,01% Moncler Suisse SA
95,00% Moncler USA Inc
Moncler Brasil Comércio de moda e acessòrios Ltda. San Paolo (Brasile) 6.280.000 BRL 5,00% Industries S.p.A.
Moncler Taiwan Limited Taipei (Cina) 10.000.000 TWD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Canada Ltd Vancouver (Canada) 1.000 CAD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Prague s.r.o. Praga (Repubblica Ceca) 200.000 CZK 100,00% Industries S.p.A.
White Tech Sp.zo.o. Katowice (Polonia) 369.000 PLN 70,00% Industries S.p.A.
Moncler Shinsegae Inc. (*) Seoul (Corea del Sud) 5.000.000.000 KRW 51,00% Industries S.p.A.
Moncler Middle East FZ-LLC Dubai (Emirati Arabi Uniti) 50.000 AED 100,00% Industries S.p.A.
Moncler USA Retail LLC New York (USA) 15.000.000 USD 100,00% Moncler USA Inc
Moncler Singapore PTE, Limited Singapore (Singapore) 650.000 SGD 100,00% Industries S.p.A.
99,00% Industries S.p.A.
Industries Yield S.r.l. Bacau (Romania) 14.310.000 RON 1,00% Moncler Deutschland GmbH
Moncler UAE LLC (*) Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) 1.000.000 AED 49,00% Moncler Middle East FZ-LLC
Moncler Ireland Limited Dublino (Irlanda) 350.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Australia PTY LTD Melbourne (Australia) 2.500.000 AUD 100,00% Industries S.p.A.
99,00% Industries S.p.A.
Moncler Kazakhstan LLP Almaty (Kazakhstan) 250.000.000 KZT 1,00% Moncler Rus LLC
Moncler Sweden AB Stoccolma (Svezia) 1.000.000 SEK 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Norway AS Oslo (Norvegia) 3.000.000 NOK 100,00% Industries S.p.A.
99,00% Industries S.p.A.
Moncler Mexico, S. de R.L. de C.V. Città del Messico (Messico) 100 MXN 1,00% Moncler USA Inc
99,00% Industries S.p.A.
Moncler Mexico Services, S. de R.L. de C.V. Città del Messico (Messico) 100 MXN 1,00% Moncler USA Inc

(*) Consolidata al 100% senza attribuzione di interessenze ai terzi.

(**) Società precedentemente denominata Industries Textilvertrieb GmbH

In relazione all'area di consolidamento si segnalano le seguenti modifiche avvenute nel corso dell'esercizio rispetto all'area di consolidamento dell'esercizio precedente:

  • nel primo trimestre 2017 è stata costituita la società Moncler Kazakhstan LLP, che è entrata a far parte dell'area di consolidamento a partire dalla data di costituzione;
  • nel secondo trimestre 2017 è stata costituita la società Moncler Sweden AB, che è entrata a far parte dell'area di consolidamento a partire dalla data di costituzione;
  • nel quarto trimestre 2017 sono state costituite le società Moncler Mexico S. De R.L. de C.V., Moncler Mexico Services S. de R.L. de C.V. e Moncler Norway AS; tali società sono entrate a far parte dell'area di consolidamento a partire dalla data di costituzione.

4. COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

4.1. Ricavi

Ricavi per canale

I ricavi di vendita per canale sono riportati nella tabella seguente:

(Euro/000) Esercizio 2017 % Esercizio 2016 %
Ricavi consolidati
di cui:
1.193.704 100,0% 1.040.311 100,0%
- Wholesale
- Retail
301.321
892.383
25,2%
74,8%
276.138
764.173
26,5%
73,5%

La distribuzione avviene tramite due canali principali, il canale wholesale ed il canale retail. Il canale retail si riferisce a punti vendita direttamente gestiti dal Gruppo (free-standing store, concession, e-commerce ed outlet), mentre il canale wholesale si riferisce a punti vendita gestiti da terzi che vendono prodotti Moncler sia in spazi mono-marca (nella forma di shop-in-shop) sia all'interno di negozi multi-marca.

Nel corso dell'esercizio 2017, il canale distributivo retail ha conseguito ricavi pari a Euro 892,4 milioni rispetto a Euro 764,2 milioni nell'esercizio 2016, con un incremento del 16,8%, grazie ad una significativa crescita organica ed allo sviluppo della rete di negozi monomarca a gestione diretta (Directly Operated Stores, DOS). Inoltre, durante l'anno, sono stati completati con successo alcuni importanti progetti relativi all'espansione ed alla rilocazione di negozi esistenti.

Il canale wholesale ha registrato ricavi pari a Euro 301,3 milioni rispetto a Euro 276,1 milioni nell'esercizio 2016, in aumento del 9,1%, grazie alle buone performance in Regno Unito e Nord America.

Ricavi per area geografica

I ricavi di vendita sono ripartiti per area geografica come segue:

Ricavi per area geografica
Esercizio Esercizio Variazione Variazione
(Euro/000) 2017 % 2016 % %
Italia 149.349 12,5% 143.186 13,8% 6.163 4,3%
EMEA esclusa Italia 352.367 29,5% 303.344 29,2% 49.023 16,2%
Asia e Resto del Mondo 495.476 41,5% 418.524 40,2% 76.952 18,4%
Americhe 196.512 16,5% 175.257 16,8% 21.255 12,1%
Totale 1.193.704 100,0% 1.040.311 100,0% 153.393 14,7%

In Italia l'incremento dei ricavi è stato pari al 4,3%, con performance omogenee dei canali distributivi. In particolare, nel quarto trimestre il canale retail ha beneficiato di una buona crescita organica e della riapertura del flagship store di Milano in Via Montenapoleone.

In EMEA i ricavi sono aumentati del 16,2%, con crescite a doppia cifra in entrambi i canali e nei principali mercati. Molto buone le performance nel quarto trimestre in Francia, Regno Unito e Germania. Il Regno Unito ha registrato, anche nel quarto trimestre, crescite a doppia cifra in entrambi i canali, nonostante una base di confronto più sfidante, grazie alla buona crescita organica dei negozi a gestione diretta e ai risultati di importanti clienti wholesale, inclusi alcuni e-tailers. Anche in Francia i ricavi nel quarto trimestre hanno continuato a registrare crescite a doppia cifra, grazie alla domanda locale ed al sostenuto flusso di turisti. Molto buone nel trimestre anche le performance in Germania in entrambi i canali distributivi.

In Asia e Resto del Mondo i ricavi sono aumentati del 18,4%. Il Giappone ha registrato, anche nel quarto trimestre, un incremento a doppia cifra, sostenuto dalla domanda locale e dai flussi turistici. Continuano le buone performance in Cina, trainate da una crescita organica a doppia cifra anche nel quarto trimestre, ad Hong Kong, dove si è svolto l'evento di apertura del flagship store in Canton Road, e nel resto dell'Asia-Pacific. Moncler ha ottenuto nell'esercizio ottimi risultati anche in Corea, soprattutto grazie alla performance della rete di negozi esistenti. Nel corso dell'anno è stata inoltre rafforzata la presenza del marchio in alcune località asiatiche ad elevato flusso turistico (Guam, Auckland, Bangkok, Macau, Taipei), grazie all'apertura di punti vendita monomarca wholesale.

Nelle Americhe il fatturato ha registrato un aumento del 12,1%, in leggera accelerazione nel quarto trimestre nonostante l'impegnativa base di confronto. Ottimi i risultati in Canada e Stati Uniti sia per il canale retail che per quello wholesale, grazie alla buona crescita dei negozi esistenti, in accelerazione nel quarto trimestre, ed all'apertura di nuovi shop-in-shop nel canale wholesale.

4.2. Costo del venduto

Nel 2017 il costo del venduto è cresciuto in termini assoluti di Euro 23,9 milioni (+9,5%) passando da Euro 252,3 milioni del 2016 ad Euro 276,2 milioni del 2017 e tale crescita complessiva è attribuibile alla crescita dei volumi di vendita ed all'espansione del canale retail. Il costo del venduto in percentuale sulle vendite è decrementato passando dal 24,3% del 2016 al 23,1% del 2017, decremento dovuto alla crescita del peso del canale retail sul totale complessivo (che passa dal 73,5% calcolato come percentuale sulle vendite del 2016 al 74,8% del 2017) e ad una più efficiente gestione della produzione.

4.3. Spese di vendita

Le spese di vendita sono cresciute sia in termini assoluti, con un incremento pari ad Euro 52,8 milioni tra il 2016 ed il 2017, sia in termini percentuali sul fatturato, passando 30,0% del 2016 al 30,6% del 2017, imputabile allo sviluppo del business retail. Esse includono principalmente costi per affitti per Euro 183,7 milioni (Euro 155,5 milioni nel 2016), costi del personale per Euro 93,1

milioni (Euro 77,7 milioni nel 2016) e costi per ammortamenti per Euro 40,9 milioni (Euro 36,2 milioni nel 2016).

4.4. Spese generali ed amministrative

Le spese generali ed amministrative nel 2017 sono pari ad Euro 108,7 milioni, con un aumento di Euro 14,6 milioni rispetto all'anno precedente. L'incidenza delle spese generali ed amministrative rispetto al fatturato è pari al 9,1%, in linea con l'anno precedente.

4.5. Spese di pubblicità

Anche nel corso del 2017 il Gruppo ha continuato ad investire in attività di marketing e pubblicità al fine di sostenere e diffondere la conoscenza ed il prestigio del marchio Moncler. Il peso delle spese di pubblicità sul fatturato è pari al 6,7% nel 2017, in linea con l'anno precedente, mentre in valore assoluto le spese di pubblicità passano da Euro 68,1 milioni nel 2016 ad Euro 79,4 milioni nel 2017, con una variazione assoluta pari ad Euro 11,3 milioni (+16,5%).

4.6. Piani di incentivazione azionaria

La voce piani di incentivazione azionaria nel 2017 è pari ad Euro 23,5 milioni e si riferisce ai costi relativi ai piani approvati dalle assemblee dei soci Moncler del 28 febbraio 2014, del 23 aprile 2015 e del 20 aprile 2016 (Euro 15,7 milioni nel 2016).

La descrizione dei piani di incentivazione ed i relativi costi sono esplicitati nel paragrafo 10.2.

4.7. Risultato operativo

Nel 2017 il risultato operativo del Gruppo Moncler è stato pari ad Euro 340,9 milioni (Euro 297,7 milioni nel 2016), con un'incidenza sui ricavi pari al 28,6% (28,6% nel 2016).

Il risultato operativo al netto dei piani di incentivazione azionaria ammonta ad Euro 364,4 milioni (Euro 313,4 nel 2016), con un'incidenza sui ricavi pari al 30,5% (30,1% nel 2016), in crescita in valore assoluto per Euro 50,9 milioni.

Il management ritiene che l'EBITDA costituisca un indicatore importante per la valutazione della performance del Gruppo, in quanto non viene influenzato dai metodi per la determinazione di imposte o degli ammortamenti. Tuttavia, l'EBITDA non è un indicatore definito dai principi contabili di riferimento applicati dal Gruppo e pertanto, è possibile che le modalità di calcolo dell'EBITDA non risultino confrontabili con quelle utilizzate da altre società.

L'EBITDA è calcolato come segue:

(Euro/000) Esercizio 2017 Esercizio 2016 2017 vs 2016 %
Risultato operativo 340.877 297.681 43.196 14,5%
Piani di incentivazione azionaria 23.485 15.738 7.747 49,2%
Risultato operativo al netto dei
piani di incentivazione azionaria 364.362 313.419 50.943 16,3%
Ammortamenti e svalutazioni 47.273 41.635 5.638 13,5%
EBITDA 411.635 355.054 56.581 15,9%

Nel 2017 l'EBITDA registra un incremento di Euro 56,6 milioni (+15,9%), passando da Euro 355,1 milioni (34,1% dei ricavi) nel 2016 ad Euro 411,6 milioni (34,5% dei ricavi) nel 2017. Tale risultato è legato principalmente al miglioramento del margine lordo e ad un buon controllo sui costi di vendita, in particolare quelli legati alla gestione dei negozi retail.

Gli ammortamenti del 2017 ammontano ad Euro 47,3 milioni (Euro 41,6 milioni nel 2016) e crescono di Euro 5,6 milioni, coerentemente con l'aumento delle immobilizzazioni materiali ed immateriali legate alla crescita del canale retail.

4.8. Proventi ed oneri finanziari

La voce è così composta:

(Euro/000) Esercizio 2017 Esercizio 2016
Interessi attivi e altri proventi finanziari 558 492
Utili su cambi 0 0
Totale proventi finanziari 558 492
Interessi passivi e altri oneri finanziari (1.899) (3.233)
Perdite su cambi (3.841) (1.851)
Totale oneri finanziari (5.740) (5.084)
Totale oneri e proventi finanziari netti (5.182) (4.592)

4.9. Imposte sul reddito

Il carico fiscale del conto economico consolidato è così dettagliato:

(Euro/000) Esercizio 2017 Esercizio 2016
Imposte correnti
Imposte differite
(96.794)
10.867
(101.797)
5.030
Impatto fiscale a conto economico (85.927) (96.767)

La riconciliazione tra carico fiscale teorico, applicando l'aliquota teorica della Capogruppo, ed il carico fiscale effettivo è riportata nella seguente tabella:

Riconciliazione carico fiscale teorico - Imponibile Imposta % imposta Imponibile Imposta % imposta
effettivo
(Euro/000)
fiscale 2017 2017 2017 fiscale 2016 2016 2016
Risultato prima delle imposte 335.695 293.089
Imposte utilizzando l'aliquota fiscale teorica (80.567) 27,5% (80.599) 27,5%
Differenze temporanee (10.300) 3,1% (8.333) 2,8%
Differenze permanenti (46) 0,0% 1.914 (0,7)%
Altre differenze (5.881) 1,8% (14.780) 5,0%
Imposte differite riconosciute a conto economico 10.867 (3,2%) 5.030 (1,7)%
Imposte all'aliquota fiscale effettiva (85.927) 25,6% (96.767) 33,0%

La voce altre differenze accoglie principalmente il costo netto relativo agli accordi sulle pendenze fiscali, il beneficio fiscale legato al Patent Box, l'IRAP corrente e le altre imposte diverse dall'IRES.

4.10.Costo del personale

La seguente tabella fornisce il dettaglio dei principali costi del personale dipendente per natura, confrontati con l'esercizio precedente:

(Euro/000) Esercizio 2017 Esercizio 2016
Salari e stipendi
Oneri sociali
Accantonamento fondi pensione del personale
(111.627)
(20.334)
(7.591)
(94.146)
(16.342)
(5.735)
Totale (139.552) (116.223)

Il costo del personale registra una crescita del 20,1% rispetto all'esercizio precedente, passando da Euro 116,2 milioni del 2016 ad Euro 139,6 milioni del 2017. Tale crescita è imputabile principalmente allo sviluppo della rete di punti vendita diretti ed al rafforzamento delle strutture corporate.

Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione sono separatamente commentati alla sezione riferita alle Parti correlate a cui si rimanda (paragrafo 10.1).

Il costo relativo ai Piani di incentivazione basati su azioni, pari a complessivi Euro 23,5 milioni (Euro 15,7 milioni nel 2016), è separatamente commentato nel paragrafo 10.2.

Nella tabella sottostante è riportato il numero medio dei dipendenti ("full-time-equivalent") del 2017 comparato con l'esercizio precedente:

Dipendenti medi per area geografica
Numero Esercizio 2017 Esercizio 2016
Italia 723 665
Resto dell'Europa 1.244 1.025
Asia e Giappone 844 771
Americhe 255 239
Totale 3.066 2.700

Il numero puntuale dei dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2017 è pari a n. 3.498 unità (n. 3.216 nel 2016).

Il numero totale di dipendenti è aumentato principalmente a seguito delle aperture di nuovi punti vendita diretti e del rafforzamento delle strutture corporate.

4.11. Ammortamenti e svalutazioni

Gli ammortamenti si suddividono come di seguito indicato:

(Euro/000) Esercizio 2017 Esercizio 2016
Ammortamenti immobilizzazioni materiali
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali
(37.606)
(9.667)
(32.756)
(8.879)
Totale Ammortamenti (47.273) (41.635)

L'incremento sia degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali che immateriali è sostanzialmente riconducibile agli investimenti legati allo sviluppo del canale retail, sia per quanto riguarda le nuove aperture che per i progetti di relocations/expansions.

Si rimanda ai commenti dei paragrafi 5.1 e 5.3 per ulteriori dettagli sugli investimenti dell'anno.

5. COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA CONSOLIDATA

5.1. Avviamento, marchi ed altre immobilizzazioni immateriali

Immobilizzazioni immateriali 31/12/2017 31/12/2016
Fondo
Valore lordo ammortamento Valore netto Valore netto
(Euro/000) e impairment
Marchi 223.900 0 223.900 223.900
Key money 57.391 (26.449) 30.942 25.959
Software 32.139 (19.338) 12.801 10.984
Altre immobilizzazioni immateriali 8.361 (5.452) 2.909 3.612
Immobilizzazioni immateriali in corso 135 0 135 2.427
Avviamento 155.582 0 155.582 155.582
Totale 477.508 (51.239) 426.269 422.464

I movimenti delle immobilizzazioni immateriali sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2017

Valore lordo Immobilizzazioni
immateriali
(Euro/000)
Marchi Diritti di
licenza
Key money Software Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
in corso e acconti
Avviamento Totale
01/01/2017 223.900 0 48.468 26.703 8.109 2.427 155.582 465.189
Incrementi 0 0 8.346 5.355 568 101 0 14.370
Decrementi 0 0 0 (448) (321) 0 0 (769)
Differenze di conversione 0 0 (923) (252) (33) 0 0 (1.208)
Altri movimenti incluse 0 0 1.500 781 38 (2.393) 0 (74)
riclassifiche
31/12/2017
223.900 0 57.391 32.139 8.361 135 155.582 477.508
Fondo ammortamento e
impairment Immobilizzazioni
immateriali
(Euro/000)
Marchi Diritti di
licenza
Key money Software Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
in corso e acconti
Avviamento Totale
01/01/2017 0 0 (22.509) (15.719) (4.497) 0 0 (42.725)
Ammortamenti 0 0 (4.458) (3.926) (1.283) 0 0 (9.667)
Decrementi 0 0 0 178 320 0 0 498
Differenze di conversione
Altri movimenti incluse
riclassifiche
0
0
0
0
518
0
129
0
8
0
0
0
0
0
655
0

Al 31 dicembre 2016

Valore lordo Immobilizzazioni
immateriali
(Euro/000)
Marchi Diritti di
licenza
Key money Software Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
in corso e acconti
Avviamento Totale
01/01/2016 223.900 0 41.511 21.790 6.795 8.175 155.582 457.753
Incrementi 0 0 0 4.868 1.569 2.427 0 8.864
Decrementi 0 0 0 (50) (4) 0 0 (54)
Differenze di conversione 0 0 (51) 95 (3) (1.167) 0 (1.126)
Altri movimenti incluse
riclassifiche
0 0 7.008 0 (248) (7.008) 0 (248)
31/12/2016 223.900 0 48.468 26.703 8.109 2.427 155.582 465.189
Fondo ammortamento e
impairment Immobilizzazioni
immateriali
(Euro/000)
Marchi Diritti di
licenza
Key money Software Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
in corso e acconti
Avviamento Totale
01/01/2016 0 0 (18.165) (12.515) (3.477) 0 0 (34.157)
Ammortamenti 0 0 (4.392) (3.212) (1.275) 0 0 (8.879)
Decrementi 0 0 0 37 3 0 0 40
Differenze di conversione 0 0 48 (29) 4 0 0 23
Altri movimenti incluse
riclassifiche
0 0 0 0 248 0 0 248
31/12/2016 0 0 (22.509) (15.719) (4.497) 0 0 (42.725)

L'incremento della voce software si riferisce agli investimenti in Information Technology per il supporto del business e delle funzioni corporate.

L'incremento della voce key money si riferisce ai key money pagati per taluni negozi in Europa.

Si precisa che non sono stati identificati indicatori che abbiano evidenziato rischi di impairment dei valori residui iscritti.

Si rimanda ai commenti della Relazione sulla Gestione dove è fornita l'analisi degli investimenti nel corso dell'anno.

5.2. Perdite di valore su immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita ed avviamento

Le voci Marchi, Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e Avviamento derivante da precedenti acquisizioni non sono stati ammortizzati ma sono stati sottoposti alla verifica da parte del management in merito all'esistenza di eventuali perdite di valore.

Il test di impairment sul marchio è stato effettuato mediante la comparazione del valore di iscrizione del marchio con una stima del valore derivante dalla metodologia dei flussi di cassa attualizzati (Discounted Cash Flow) derivanti dall'applicazione del Royalty Relief Method, sulla base del quale i flussi sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalty applicata all'ammontare dei ricavi che il marchio è in grado di generare.

Il valore recuperabile dell'avviamento è stato verificato con un approccio "asset side" confrontando il valore d'uso ("value in use") della Cash Generating Unit con il valore contabile del suo capitale investito netto ("carrying amount").

Per la valutazione 2017, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati sul Business Plan 2018-2020 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 dicembre 2017.

Il tasso "g" di crescita utilizzato è stato pari al 2%.

Il tasso di sconto è stato calcolato usando il costo medio del capitale (Weighted Average Cost of Capital, "WACC"), vale a dire ponderando il tasso atteso di rendimento sul capitale investito al netto dei costi delle fonti di copertura di un campione di società appartenenti allo stesso settore. Il calcolo ha tenuto conto del mutato scenario dell'economia rispetto al precedente esercizio ed alle conseguenti implicazioni in termini di tassi di interesse. Il costo medio del capitale (WACC) è stato calcolato pari al 8,40%.

I risultati della sensitivity analysis evidenziano che il valore iscritto del marchio Moncler viene confermato fino a variazioni dei parametri di riferimento pari a g = 0% e WACC = 21,59%.

Analogamente, la medesima analisi di sensitività applicata all'intera Cash Generating Unit evidenzia una tenuta del valore a variazioni di parametri ancora superiori rispetto a quelli indicati per il marchio, evidenziando l'ampia recuperabilità del valore dell'avviamento.

Si evidenzia inoltre che la capitalizzazione di borsa della società, basata sulla media della quotazione dell'azione Moncler nel mese di dicembre 2017, evidenzia un differenziale positivo significativo rispetto al patrimonio netto contabile del Gruppo, confermando quindi la tenuta dell'avviamento.

Immobilizzazioni materiali 31/12/2016
Fondo
Valore lordo ammortamento Valore netto Valore netto
(Euro/000) e impairment
Terreni e fabbricati 2.871 (473) 2.398 2.303
Impianti e macchinari 9.786 (5.133) 4.653 3.583
Mobili e arredi 86.488 (46.446) 40.042 36.963
Migliorie su beni di terzi 154.617 (74.582) 80.035 73.096
Altri beni 14.800 (10.627) 4.173 4.693
Immobilizzazioni materiali in corso 6.826 0 6.826 3.287
Totale 275.388 (137.261) 138.127 123.925

5.3. Immobilizzazioni materiali nette

I movimenti delle immobilizzazioni materiali sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2017

Valore lordo Immobilizzazioni
materiali
(Euro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie su
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in corso e acconti
Totale
01/01/2017 2.586 10.519 77.737 135.498 14.823 3.287 244.450
Incrementi 624 2.190 16.690 31.979 1.571 6.054 59.108
Decrementi (528) (2.775) (3.818) (5.899) (1.266) (5) (14.291)
Differenze di conversione (15) (63) (5.144) (8.293) (280) (158) (13.953)
Altri movimenti incluse riclassifiche 204 (85) 1.023 1.332 (48) (2.352) 74
31/12/2017 2.871 9.786 86.488 154.617 14.800 6.826 275.388
Fondo ammortamento e impairment
(Euro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie su
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in corso e acconti
Totale
01/01/2017 (283) (6.936) (40.774) (62.402) (10.130) 0 (120.525)
Ammortamenti
Decrementi
(312)
120
(1.008)
2.736
(12.330)
3.726
(22.099)
5.772
(1.857)
1.227
0
0
(37.606)
13.581
Differenze di conversione 2 27 2.743 4.362 155 0 7.289
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 48 189 (215) (22) 0 0

Al 31 dicembre 2016

Valore lordo Immobilizzazioni
materiali
(Euro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie su
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in corso e acconti
Totale
01/01/2016 5.922 8.327 62.001 101.633 12.316 8.069 198.268
Incrementi 24 1.100 18.779 29.384 2.816 2.597 54.700
Decrementi (3.358) (239) (2.729) (3.447) (310) (245) (10.328)
Differenze di conversione (2) 1 324 1.543 31 (106) 1.791
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 1.330 (638) 6.385 (30) (7.028) 19
31/12/2016 2.586 10.519 77.737 135.498 14.823 3.287 244.450
Fondo ammortamento e impairment
(Euro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie su
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in corso e acconti
Totale
01/01/2016
Ammortamenti
(2.638)
(260)
(6.176)
(709)
(32.767)
(10.923)
(45.806)
(19.143)
(8.647)
(1.721)
0
0
(96.034)
(32.756)
Decrementi 2.615 215 2.500 3.734 267 0 9.331
Differenze di conversione 0 (1) (175) (595) (13) 0 (784)
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 (265) 591 (592) (16) 0 (282)

I movimenti delle immobilizzazioni materiali nel 2017 evidenziano l'incremento delle voci mobili ed arredi, migliorie su beni di terzi ed immobilizzazioni in corso ed acconti: tutte queste voci sono correlate principalmente allo sviluppo del network retail.

Nel corso dell'esercizio non sono stati rilevati indicatori che abbiano reso necessaria la verifica circa l'esistenza di perdite di valore (impairment) delle immobilizzazioni materiali iscritte.

Si rimanda ai commenti della Relazione sulla Gestione dove è fornita l'analisi degli investimenti nel corso dell'anno.

5.4. Crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite

I crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite sono compensate solo qualora esista una disposizione di legge all'interno di una stessa giurisdizione fiscale. Al 31 dicembre 2017 e 2016, l'esposizione è così dettagliata:

31/12/17 31/12/16
78.991 74.682
(70.953)
3.729
(68.699)
10.292

I debiti per imposte differite che derivano da differenze temporanee sulle immobilizzazioni immateriali sono principalmente emerse nel 2008, a fronte dell'allocazione al marchio Moncler del maggior costo pagato in sede di acquisizione.

I movimenti delle imposte anticipate e differite passive, senza prendere in considerazione gli effetti di compensazione all'interno di una stessa giurisdizione fiscale, sono dettagliati nella tabella sottostante:

Imposte anticipate e differite passive
(Euro/000)
Saldo iniziale -
1 Gennaio
2017
Imposte a
conto
economico
Imposte a
patrimonio
netto
Effetto
traduzione
cambi
Altri
movimenti
Saldo finale -
31 Dicembre
2017
Immobilizzazioni materiali ed immateriali 4.841 888 0 (178) 126 5.677
Immobilizzazioni finanziarie 0 0 0 0 0 0
Rimanenze 56.517 6.852 0 (4.074) (94) 59.201
Crediti commerciali 2.739 1.334 0 (43) 185 4.215
Strumenti derivati 0 0 0 0 0 0
Benefici a dipendenti 1.681 837 0 (127) 0 2.391
Fondi rischi 5.568 (453) 0 (532) (184) 4.399
Debiti commerciali 119 94 0 (23) 224 414
Altre variazioni temporanee 3.216 (280) 0 (100) (262) 2.574
Perdite fiscali riportabili a nuovo 1 122 0 (3) 0 120
Attività fiscali 74.682 9.394 0 (5.080) (5) 78.991
Immobilizzazioni materiali ed immateriali (68.888) 2.025 0 664 4 (66.195)
Immobilizzazioni finanziarie 52 0 0 0 0 52
Rimanenze (610) (27) 0 3 1 (633)
Crediti commerciali 0 0 0 0 0 0
Strumenti derivati (29) 0 (160) 0 (117) (306)
Benefici a dipendenti (117) 0 0 0 117 0
Fondi rischi 0 0 0 0 0 0
Debiti commerciali (2) 0 0 0 2 0
Altre variazioni temporanee (1.359) (525) 267 1 (1) (1.617)
Passività fiscali (70.953) 1.473 107 668 6 (68.699)
Imposte differite nette 3.729 10.867 107 (4.412) 1 10.292
Imposte anticipate e differite passive
(Euro/000)
Saldo iniziale -
1 Gennaio
2016
Imposte a
conto
economico
Imposte a
patrimonio
netto
Effetto
traduzione
cambi
Altri
movimenti
Saldo finale -
31 Dicembre
2016
Immobilizzazioni materiali ed immateriali 4.578 831 0 68 (636) 4.841
Immobilizzazioni finanziarie 0 0 0 0 0 0
Rimanenze 48.666 7.171 0 572 108 56.517
Crediti commerciali 2.157 557 0 25 0 2.739
Strumenti derivati 0 0 0 0 0 0
Benefici a dipendenti 1.456 35 48 18 124 1.681
Fondi rischi 4.579 922 0 199 (132) 5.568
Debiti commerciali 237 (122) 0 2 2 119
Altre variazioni temporanee 4.104 (885) 0 28 (31) 3.216
Perdite fiscali riportabili a nuovo 193 (37) 0 0 (155) 1
Attività fiscali 65.970 8.472 48 912 (720) 74.682
Immobilizzazioni materiali ed immateriali (65.898) (3.284) 0 (233) 527 (68.888)
Immobilizzazioni finanziarie 0 0 0 0 52 52
Rimanenze (474) (138) 0 1 1 (610)
Crediti commerciali 0 0 0 0 0 0
Strumenti derivati 0 0 (29) 0 0 (29)
Benefici a dipendenti (117) 0 0 0 0 (117)
Fondi rischi 0 0 0 0 0 0
Debiti commerciali 0 0 0 0 (2) (2)
Altre variazioni temporanee (2.264) (20) 1.002 0 (77) (1.359)
Passività fiscali (68.753) (3.442) 973 (232) 501 (70.953)
Imposte differite nette (2.783) 5.030 1.021 680 (219) 3.729

L'imponibile fiscale su cui sono state calcolate le imposte anticipate è dettagliato nella seguente tabella:

Imposte anticipate e differite passive
(Euro/000)
Imponibile
fiscale 2017
Saldo finale -
31 Dicembre
2017
Imponibile
fiscale 2016
Saldo finale -
31 Dicembre
2016
Immobilizzazioni materiali ed immateriali 20.665 5.677 16.347 4.841
Immobilizzazioni finanziarie 0 0 0 0
Rimanenze 222.702 59.201 215.251 56.517
Crediti commerciali 17.307 4.215 11.315 2.739
Strumenti derivati 0 0 0 0
Benefici a dipendenti 8.676 2.391 5.925 1.681
Fondi rischi 16.010 4.399 16.491 5.568
Debiti commerciali 1.583 414 340 119
Altre variazioni temporanee 9.510 2.574 11.531 3.216
Perdite fiscali riportabili a nuovo 539 120 0 1
Attività fiscali 296.992 78.991 277.200 74.682
Immobilizzazioni materiali ed immateriali (242.195) (66.195) (243.508) (68.888)
Immobilizzazioni finanziarie 217 52 217 52
Rimanenze (2.268) (633) (2.203) (610)
Crediti commerciali 0 0 0 0
Strumenti derivati (1.274) (306) (610) (29)
Benefici a dipendenti 0 0 0 (117)
Fondi rischi 0 0 0 0
Debiti commerciali 0 0 (7) (2)
Altre variazioni temporanee (6.051) (1.617) (5.175) (1.359)
Passività fiscali (251.571) (68.699) (251.286) (70.953)
Imposte differite nette 45.421 10.292 25.914 3.729

5.5. Rimanenze

Le rimanenze di magazzino si compongono come riportato in tabella:

Rimanenze
(Euro/000) 31/12/17 31/12/16
Materie prime 48.695 54.219
Prodotti in corso di lavorazione 21.281 12.163
Prodotti finiti 150.293 145.498
Magazzino lordo 220.269 211.880
Fondo obsolescenza (84.110) (76.031)
Totale 136.159 135.849

Le rimanenze di magazzino nel loro complesso incrementano per circa Euro 8,4 milioni, pari al 4,0%, per effetto della crescita del business.

Il fondo svalutazione prodotti finiti e materie prime riflette la miglior stima del management sulla base della ripartizione per anno e stagione delle giacenze di magazzino, sulle considerazioni desunte dall'esperienza passata delle vendite attraverso canali alternativi e le prospettive future dei volumi di vendita.

I movimenti del fondo obsolescenza sono riepilogati nella seguente tabella:

Fondo obsolescenza
magazzino - movimenti
(Euro/000)
1 Gennaio
2017
Accantonamento
a conto
economico
Utilizzo Differenza di
conversione
31 Dicembre
2017
Fondo obsolescenza (76.031) (25.047) 14.347 2.621 (84.110)
Totale (76.031) (25.047) 14.347 2.621 (84.110)
Fondo obsolescenza
magazzino - movimenti
1 Gennaio
2016
Accantonamento
a conto
Utilizzo Differenza di
conversione
31 Dicembre
2016
(Euro/000)
Fondo obsolescenza
(55.759) economico
(30.044)
10.205 (433) (76.031)

5.6. Crediti verso clienti

I crediti verso clienti sono così composti:

Crediti verso clienti
(Euro/000) 31/12/17 31/12/16
Crediti verso clienti 132.040 113.931
Fondo svalutazione crediti (6.929) (5.408)
Fondo per resi e sconti futuri (4.403) (3.659)
Totale crediti verso clienti netti 120.708 104.864

I crediti verso clienti si originano dall'attività del Gruppo nel canale wholesale e sono rappresentati da posizioni che hanno generalmente termini di incasso non superiori a tre mesi. Nel 2017 e nel 2016 non ci sono concentrazioni di crediti superiori al 10% riferiti a singoli clienti. L'esposizione dei crediti commerciali in valuta è contenuta nel paragrafo 9.1 a cui si rimanda.

Fondo svalutazione crediti e
Fondo resi
(Euro/000)
1 Gennaio
2017
Accantonamento a
conto economico
Utilizzo Differenza di
conversione
31 Dicembre
2017
Fondo svalutazione crediti (5.408) (1.853) 269 63 (6.929)
Fondo per resi e sconti futuri (3.659) (4.469) 3.608 117 (4.403)
Totale (9.067) (6.322) 3.877 180 (11.332)
Fondo svalutazione crediti e
Fondo resi
(Euro/000)
1 Gennaio
2016
Accantonamento a
conto economico
Utilizzo Differenza di
conversione
31 Dicembre
2016
Fondo svalutazione crediti
Fondo per resi e sconti futuri
(5.947)
(2.599)
(1.495)
(3.662)
2.047
2.627
(13)
(25)
(5.408)
(3.659)
Totale (8.546) (5.157) 4.674 (38) (9.067)

I movimenti del fondo svalutazione crediti e del fondo resi e sconti futuri sono dettagliati nelle seguenti tabelle:

Il fondo svalutazione crediti è stato iscritto sulla base delle migliori stime del management sulla base dell'analisi dello scadenziario ed in relazione alla solvibilità dei clienti più anziani o soggetti a procedure di recupero forzato. I crediti svalutati si riferiscono a posizioni specifiche scadute e per i quali esiste un'incertezza sulla recuperabilità dell'ammontare iscritto a bilancio.

5.7. Cassa e banche

Al 31 dicembre 2017 la voce cassa e banche, che ammonta ad Euro 394,1 milioni (Euro 243,4 milioni al 31 dicembre 2016), include le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti ("cash equivalent") oltre le disponibilità liquide presso le banche.

L'ammontare iscritto a bilancio è allineato con il fair value alla data di redazione del bilancio. Il rischio di credito è limitato dal momento che le controparti sono istituti bancari di primaria importanza.

Il rendiconto finanziario evidenzia le variazioni della cassa e delle disponibilità liquide che comprendono la cassa e le banche attive e gli scoperti di conto corrente.

Le tabelle di seguito riportate evidenziano la riconciliazione dell'ammontare della cassa e delle disponibilità liquide con le disponibilità ed i mezzi equivalenti presentati nel rendiconto finanziario:

Cassa inclusa nel Rendiconto finanziario
(Euro/000) 31/12/17 31/12/16
Cassa e disponibilità liquide in banca
Debiti in conto corrente
394.144
0
243.389
(4)
Totale 394.144 243.385

5.8. Crediti finanziari correnti

La voce crediti finanziari correnti si riferisce al credito derivante dalla valutazione di mercato dei derivati sulle coperture cambi.

5.9. Altre attività correnti e non correnti

Altre attività correnti e non correnti
(Euro/000) 31/12/17 31/12/16
Ratei e risconti attivi correnti 5.269 5.629
Altri crediti correnti 14.015 7.727
Altre attività correnti 19.284 13.356
Ratei e risconti attivi non correnti 1.429 1.755
Depositi cauzionali 22.192 22.514
Altri crediti non correnti 443 422
Altre attività non correnti 24.064 24.691
Totale 43.348 38.047

Al 31 dicembre 2017 la voce ratei e risconti attivi correnti ammonta ad Euro 5,3 milioni (Euro 5,6 milioni al 31 dicembre 2016) e si riferisce prevalentemente a risconti attivi, principalmente per affitti.

La voce altri crediti correnti contiene principalmente il credito verso l'erario per l'imposta sul valore aggiunto.

I ratei e risconti attivi non correnti ammontano ad Euro 1,4 milioni (Euro 1,8 milioni al 31 dicembre 2016) e si riferiscono a risconti per affitti passivi che eccedono l'esercizio.

I depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi pagati a beneficio dell'affittuario, a garanzia del contratto di affitto.

Non ci sono differenze tra il valore iscritto a bilancio ed il valore di mercato dei rispettivi crediti.

5.10.Debiti commerciali

I debiti commerciali ammontano ad Euro 167,2 milioni al 31 dicembre 2017 (Euro 132,6 milioni al 31 dicembre 2016) e si riferiscono ad obbligazioni di breve termine verso fornitori di beni e servizi. I debiti si riferiscono a posizioni pagabili a breve termine e non ci sono valori che eccedono i 12 mesi.

Nel 2017 e nel 2016 non ci sono posizioni debitorie concentrate verso singoli fornitori che eccedono il 10% del totale valore.

Non ci sono differenze tra il valore iscritto a bilancio ed il valore di mercato dei rispettivi debiti.

L'analisi dei debiti commerciali in valuta è inserita nel paragrafo 9.1 a cui si rimanda per ulteriori analisi.

5.11. Altre passività correnti e non correnti

Altre passività correnti e non correnti
(Euro/000) 31/12/17 31/12/16
Ratei e risconti passivi correnti 4.563 1.552
Anticipi da clienti 4.738 3.467
Debiti verso dipendenti e istituti previdenziali 37.661 26.414
Debiti per imposte, escluse le imposte sul reddito 13.036 12.608
Altri debiti correnti 8.026 6.278
Altre passività correnti 68.024 50.319
Ratei e risconti passivi non correnti 12.220 12.043
Altre passività non correnti 12.220 12.043
Totale 80.244 62.362

I ratei e risconti passivi correnti si riferiscono principalmente a ratei per affitti passivi.

La voce debiti per imposte include principalmente l'imposta sul valore aggiunto e le ritenute sul reddito da lavoro dipendente.

I ratei e risconti passivi non correnti si riferiscono a ratei per affitti passivi che eccedono l'esercizio.

5.12. Crediti e debiti tributari

I crediti tributari ammontano ad Euro 38,4 milioni al 31 dicembre 2017 (Euro 5,6 milioni al 31 dicembre 2016) e si riferiscono principalmente all'iscrizione del credito di imposta, pari ad Euro 34 milioni, relativo all'accordo preventivo con l'Agenzia delle Entrate italiana per l'accesso all'agevolazione fiscale del Patent Box, sottoscritto nel mese di dicembre 2017.

I debiti tributari ammontano ad Euro 36,7 milioni al 31 dicembre 2017 (Euro 24,6 milioni al 31 dicembre 2016). Tali debiti tributari sono iscritti al netto dei crediti per imposte correnti, ove la compensazione si riferisca ad una medesima giurisdizione ed alla stessa imposizione.

5.13. Fondi rischi non correnti

Fondi rischi
(Euro/000)
1 Gennaio
2017
Incrementi Decrementi Differenze di
traduzione
Altri
movimenti
31 Dicembre
2017
Contenziosi fiscali (8.515) 0 8.515 0 0 0
Altri fondi rischi non correnti (3.365) (2.577) 826 170 0 (4.946)
Totale (11.880) (2.577) 9.341 170 0 (4.946)
Fondi rischi 1 Gennaio 31 Dicembre
(Euro/000) 2016 Incrementi Decrementi Differenze di
traduzione
Altri
movimenti
2016
Contenziosi fiscali (1.015) (7.500) 0 0 0 (8.515)
Altri fondi rischi non correnti (4.673) (1.252) 2.664 (104) 0 (3.365)
Totale (5.688) (8.752) 2.664 (104) 0 (11.880)

I movimenti dei fondi sono riportati nella seguente tabella:

Il decremento della voce contenziosi fiscali è dovuto all'utilizzo del fondo per la chiusura delle verifiche fiscali in corso, inerenti a tematiche di transfer pricing.

La voce altri fondi rischi non correnti include i costi di ripristino di negozi, i costi associati a controversie in corso e i costi per garanzia prodotti.

5.14.Fondi pensione e quiescenza

I movimenti dei fondi sono riportati nella seguente tabella:

Fondi pensione e quiescenza
(Euro/000)
1 Gennaio
2017
Incrementi Decrementi Differenze di
traduzione
Altri
movimenti
31 Dicembre
2017
TFR e Fondo quiescenza (2.700) (588) 151 87 (44) (3.094)
Fondo indennità agenti (2.558) 0 0 0 0 (2.558)
Totale (5.258) (588) 151 87 (44) (5.652)
Fondi pensione e quiescenza
(Euro/000) 1 Gennaio
2016
Incrementi Decrementi Differenze di
traduzione
Altri
movimenti
31 Dicembre
2016
TFR e Fondo quiescenza (1.988) (456) 142 (3) (395) (2.700)
Fondo indennità agenti (2.616) (30) 88 0 0 (2.558)
Totale (4.604) (486) 230 (3) (395) (5.258)

I fondi pensione sono principalmente riferiti alle società italiane del Gruppo. A seguito della riforma della previdenza complementare, a partire dal 1 gennaio 2007 l'obbligazione ha assunto la forma di fondo pensione a contribuzione definita. Coerentemente, l'ammontare del debito per TFR iscritto prima dell'entrata in vigore della riforma e non ancora pagato ai dipendenti in essere alla data di redazione del bilancio, è considerato come un fondo pensione a benefici definiti i cui movimenti sono riportati nella seguente tabella:

Trattamento fine rapporto - movimenti
(Euro/000) 31/12/17 31/12/16
Obbligazione netta all'inizio del periodo (2.192) (1.914)
Interessi sull'obbligazione (49) (39)
Costo corrente (236) (156)
Liquidazioni 151 142
Utile/(Perdita attuariale) 38 (225)
Obbligazione netta alla fine del periodo (2.288) (2.192)

La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia denominata "Projected Unit Credit Cost". Di seguito si riporta il dettaglio delle assunzioni economiche e demografiche utilizzate ai fini delle valutazioni attuariali.

Ipotesi adottate
Tasso di Attualizzazione 1,30%
Tasso di inflazione 1,50%
Tasso nominale di crescita delle retribuzioni 1,50%
Tasso annuo di turnover 3,80%
Probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR 4,50%
Misura di richiesta dell'anticipo 70,00%
Tavola di sopravvivenza - maschi M2016 (*)
Tavola di sopravvivenza - femmine F2016 (*)

(*) Tavole ISTAT popolazione residente

La seguente tabella evidenzia gli effetti che ci sarebbero stati sull'obbligazione per benefici definiti a seguito delle variazioni, ragionevolmente possibili, delle ipotesi attuariali rilevanti alla fine dell'esercizio.

Analisi di sensitività
(Euro/000) Variazione
Tasso di attualizzazionie +0,5% (127)
Tasso di attualizzazionie -0,5% 127
Incremento della probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR x(1+20%) (13)
Decremento della probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR x(1-20%) 13
Incremento del tasso di inflazione (+0,5%) 91
Decremento del tasso di inflazione (-0,5%) (88)
Incremento del tasso nominale di crescita delle retribuzioni (+0,5%) 25
Decremento del tasso nominale di crescita delle retribuzioni (-0,5%) (23)
Incremento dell'età di pensionamento (+1 anno) 8
Decremento dell'età di pensionamento (-1 anno) (9)
Incremento della sopravvivenza (+1 anno) 0
Decremento della sopravvivenza (-1 anno) (0)

5.15. Debiti finanziari

I debiti finanziari sono dettagliati nella seguente tabella:

Finanziamenti
(Euro/000) 31/12/17 31/12/16
Debiti in conto corrente 0 4
Quota corrente finanziamenti bancari a lungo termine 2.098 62.053
Altri debiti a breve termine 23.104 2.720
Debiti finanziari correnti 25.202 64.777
Debiti finanziari non correnti 67.874 75.835
Totale 93.076 140.612

I debiti finanziari correnti includono la quota a breve dei finanziamenti a lungo termine e, nella voce altri debiti a breve termine, principalmente la quota entro l'anno delle passività finanziarie verso terzi soggetti non bancari.

I debiti finanziari non correnti includono le passività finanziarie verso terzi soggetti non bancari.

Scadenziario dei finanziamenti
(Euro/000) 31/12/17 31/12/16
Entro 2 anni 26.251 63.555
Da 2 a 5 anni 36.182 12.280
Oltre 5 anni 5.441 0
Totale 67.874 75.835

Il dettaglio dei finanziamenti per data di scadenza è illustrato nella successiva tabella:

Nel corso del 2017 non sono stati accesi nuovi finanziamenti a medio lungo termine. La variazione dei debiti finanziari correnti e non correnti riflette principalmente il normale rimborso delle rate come da relativi contratti e la valutazione delle passività finanziarie verso soggetti non bancari.

In data 31 dicembre 2017 la società Moncler S.p.A. ha interamente rimborsato il finanziamento in essere al 31 dicembre 2016 per un importo di Euro 24 milioni.

Alla stessa data il Gruppo ha in essere finanziamenti chirografari a medio termine per Euro 2,1 milioni (Euro 40,3 milioni al 31 dicembre 2016).

I finanziamenti in essere non prevedono covenants.

Infine, gli altri debiti a breve termine includono anche il fair value positivo, pari ad Euro 1,3 milioni (Euro 2,7 milioni negativi al 31 dicembre 2016), dei contratti di copertura del rischio di cambio descritti nella nota 9.3.

La posizione finanziaria netta è dettagliata nella successive tabelle.

Posizione finanziaria netta
(Euro/000) 31/12/17 31/12/16
Disponibilità liquide 394.144 243.389
Altri crediti finanziari correnti 3.884 3.019
Debiti e altre passività finanziarie correnti (25.202) (64.777)
Debiti ed altre passività finanziarie non correnti (67.874) (75.835)
Totale 304.952 105.796
Posizione finanziaria netta
(Euro/000) 31/12/17 31/12/16
A. Cassa 1.655 1.178
B. Altre disponibilità liquide 392.489 242.211
C. Titoli detenuti per la negoziazione 0 0
D. Liquidità (A)+(B)+(C) 394.144 243.389
E. Crediti finanziari correnti 3.884 3.019
F. Debiti bancari correnti 0 (4)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (2.098) (62.053)
H. Altri debiti finanziari correnti (23.104) (2.720)
I. Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (25.202) (64.777)
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I)+(E)-(D) 372.826 181.631
K. Debiti bancari non correnti 0 (2.092)
L. Obbligazioni emesse 0 0
M. Altri debiti non correnti (67.874) (73.743)
N. Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) (67.874) (75.835)
O. Indebitamento finanziario netto (J)+(N) 304.952 105.796

Posizione finanziaria netta così come definita dalla raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 (richiamata dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006).

5.16.Patrimonio netto

I movimenti del patrimonio netto per l'anno 2017 ed il periodo comparativo sono inclusi nei relativi prospetti del bilancio consolidato a cui si rimanda.

Al 31 dicembre 2017 il capitale sociale sottoscritto e versato è costituito da n. 254.778.741 azioni pari ad Euro 50.955.748,20, per un valore nominale di Euro 0,20 ciascuna.

Nel corso del 2017, Moncler S.p.A. ha acquistato complessive n. 1.000.000 azioni proprie, pari allo 0,4% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di Euro 21,3 milioni. Al 31dicembre 2017 le azioni proprie detenute sono n. 2.000.000, pari allo 0,8% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di Euro 34,1 milioni.

La riserva legale e la riserva sovraprezzo si riferiscono alla società Capogruppo Moncler S.p.A.

Nel 2017 sono stati corrisposti dividendi ai soci della Capogruppo per un ammontare pari ad Euro 45,5 milioni (Euro 34,9 milioni nel 2016).

L'aumento del capitale sociale e della riserva sovrapprezzo azioni derivano dall'esercizio di n. 4.564.017 opzioni maturate (per un numero pari di azioni) relativamente al Piano di Stock Option approvato dall'Assemblea Ordinaria dei soci Moncler in data 28 febbraio 2014 al prezzo di esercizio pari ad Euro 10,20 per azione.

Le altre variazioni di patrimonio netto derivano dal trattamento contabile relativo ai piani di stock option e di perfomance shares.

La variazione degli utili indivisi si riferisce principalmente alla distribuzione dei dividendi agli azionisti, all'acquisto di azioni proprie e all'adeguamento al valore di mercato delle passività finanziarie verso soggetti non bancari.

La voce altre riserve include gli altri utili complessivi, che si compone della riserva adeguamento cambi dei bilanci esteri, della riserva di copertura rischi su tassi di cambio e della riserva che accoglie gli utili/perdite attuariali. La riserva di conversione comprende le differenze cambio emerse dalla conversione dei bilanci delle società consolidate estere; le variazioni sono dovute principalmente alle differenze emerse dal consolidamento della controllata giapponese e di una controllata americana. La riserva di copertura include la porzione efficace delle differenze nette accumulate nel fair value degli strumenti derivati di copertura. La movimentazione di tali riserve è stata la seguente:

Riserva Altri utili complessivi Riserva di conversione Altri componenti
Importo Importo Importo Importo
(Euro/000) ante Imposte post ante Imposte post
imposte imposte imposte imposte
Riserva al 01.01.2016 3.581 0 3.581 (25) (15) (40)
Variazioni del periodo 1.692 0 1.692 (212) 57 (155)
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto economico 0 0 0 0 0 0
Riserva al 31.12.2016 5.273 0 5.273 (237) 42 (195)
Riserva al 01.01.2017 5.273 0 5.273 (237) 42 (195)
Variazioni del periodo (16.242) 0 (16.242) 687 (156) 531
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto economico 0 0 0 0 0 0
Riserva al 31.12.2017 (10.969) 0 (10.969) 450 (114) 336

Risultato per azione

Il calcolo dell'utile per azione al 31 dicembre 2017 ed al 31 dicembre 2016 è indicato nelle seguenti tabelle e si basa sul rapporto tra l'utile attribuibile al Gruppo ed il numero medio delle azioni, al netto delle azioni proprie detenute.

L'utile diluito per azione è in linea con l'utile base per azione in quanto al 31 dicembre 2017 gli effetti diluitivi derivanti dai piani di stock based compensation non sono significativi.

Con riferimento al calcolo dell'utile diluito per azione si precisa che è stato applicato il "treasury share method", previsto dallo IAS 33 paragrafo 45 in presenza di piani di stock based compensation.

Utile/(perdita) per azione
Esercizio 2017 Esercizio 2016
Utile del periodo (Euro/000) 249.688 196.044
Numero medio delle azioni dei soci della
controllante
252.060.094 249.268.029
Utile attribuibile alle azioni dei soci del Gruppo -
Base (in Euro) 0,99 0,79
Utile attribuibile alle azioni dei soci del Gruppo -
Diluito (in Euro) 0,98 0,78

6. INFORMAZIONI DI SEGMENTO

Ai fini dell'IFRS 8 "Operating segments", l'attività svolta dal Gruppo è identificabile in un unico segmento operativo riferito al business Moncler.

7. IMPEGNI E GARANZIE PRESTATE

7.1. Impegni

Il Gruppo ha impegni derivanti principalmente da contratti di affitto per l'attività di vendita (negozi, outlet e showroom), per i magazzini logistici adibiti alla gestione delle giacenze e per le sedi dove vengono svolte le attività corporate.

Al 31 dicembre 2017 l'ammontare dei canoni ancora dovuti per contratti di leasing operativo era il seguente:

Contratti di leasing operativo -
pagamenti futuri minimi
(Euro/000)
Entro
l'esercizio
Tra 1 e 5 anni Oltre 5 anni Totale
DOS 63.997 181.080 95.070 340.147
Outlet 5.592 19.914 14.853 40.359
Altri immobili 7.551 15.082 1.686 24.319

Al 31 dicembre 2016 l'ammontare dei canoni ancora dovuti per contratti di leasing operativo era il seguente:

Contratti di leasing operativo -
pagamenti futuri minimi
(Euro/000)
Entro
l'esercizio
Tra 1 e 5 anni Oltre 5 anni Totale
DOS 62.773 193.111 104.639 360.523
Outlet 4.308 16.522 10.263 31.092
Altri immobili 7.026 15.579 1.083 23.688

7.2. Garanzie prestate

Al 31 dicembre 2017 le garanzie prestate sono le seguenti:

Garanzie e fideiussioni prestate
(Euro/000) 31/12/17 31/12/16
Garanzie e fideiussioni a favore di:
Soggetti e società terze 14.726 11.682
Totale garanzie e fideiussioni prestate 14.726 11.682

Le garanzie si riferiscono principalmente a contratti di affitto di nuovi punti vendita.

8. PASSIVITA' POTENZIALI

Il Gruppo operando a livello globale è soggetto a rischi legali e fiscali che derivano dallo svolgimento delle normali attività. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, il Gruppo ritiene che alla data di redazione del presente documento, i fondi accantonati in bilancio sono sufficienti a garantire la corretta rappresentazione del bilancio consolidato.

9. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Gli strumenti finanziari del Gruppo comprendono la cassa e le disponibilità liquide, i finanziamenti, i crediti e debiti commerciali ed altri crediti e debiti correnti e non correnti oltre che i derivati.

Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività: rischio di mercato (principalmente relativo ai tassi di cambio e di interesse), rischio di credito (sia in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti che alle attività di finanziamento), rischio di liquidità (con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie ed all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale) e rischio di capitale.

La gestione dei rischi finanziari è svolta a livello di Headquarter che garantisce principalmente che ci siano sufficienti risorse finanziarie per far fronte alle necessità di sviluppo del business e che le risorse siano adeguatamente investite in attività redditizie.

Il Gruppo utilizza strumenti derivati per coprire l'esposizione a specifici rischi di mercato, quali il rischio legato alle fluttuazioni dei tassi di cambio, sulla base delle policy stabilite dal Consiglio di Amministrazione.

9.1. Rischio di mercato

Rischio di cambio

Il Gruppo opera a livello internazionale ed è esposto a rischi di cambio principalmente in dollari americani, Yen giapponesi e Renminbi cinesi ed in misura minore in Dollari di Hong Kong, Sterline, Won Coreani, Dollari Canadesi e Franchi Svizzeri.

Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione ai rischi finanziari di mercato e gestisce tali rischi attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati, secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi.

Nell'ambito di tali politiche, l'uso di strumenti finanziari derivati è riservato alla gestione dell'esposizione alle fluttuazioni dei cambi connessi con i flussi monetari futuri. Non sono consentite attività di tipo speculativo.

Nel corso del 2017 il Gruppo ha posto in essere una politica di copertura dal rischio di cambio di natura transattiva sulle principali valute verso le quali è maggiormente esposto: USD, JPY, CNY, HKD, GBP, KRW e CHF.

Gli strumenti utilizzati a tale scopo sono principalmente Currency Forward Contract e Currency Option Contract.

Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con l'obiettivo di rideterminare il tasso di cambio a cui le transazioni previste denominate in valuta saranno rilevate.

Le controparti di tali contratti sono primarie istituzioni finanziarie.

L'esposizione relativa ad attività e passività espresse in valuta è dettagliato nella seguente tabella (controvalore in Euro delle rispettive valute):

Dettaglio delle esposizioni in valuta 31/12/17
(Euro/000) Euro JP Yen US Dollar CN Yuan HK Dollar CH Franc GB Pound KR Won CD Dollar Other Total
Cassa e banche 259.847 56.658 15.895 12.378 14.099 4.623 6.953 2.627 2.382 18.682 394.144
Crediti finanziari 3.884 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3.884
Crediti verso clienti 29.281 34.149 9.056 25.719 1.252 114 5.904 2.627 1.197 11.409 120.708
Altre attività correnti 10.294 933 738 2.178 57 140 880 67 1 3.996 19.284
Altre attività non correnti 3.964 4.852 3.589 2.654 4.957 469 729 774 600 1.476 24.064
Totale attività 307.270 96.592 29.278 42.929 20.365 5.346 14.466 6.095 4.180 35.563 562.084
Debiti commerciali (115.042) (17.775) (8.029) (8.828) (5.563) (756) (2.968) (1.215) (801) (6.235) (167.212)
Finanziamenti (92.990) 0 0 0 0 (85) 0 0 0 (1) (93.076)
Altri debiti correnti (38.720) (5.014) (7.096) (4.970) (2.517) (807) (3.490) (1.798) (1.025) (2.587) (68.024)
Altri debiti non correnti (1.513) 0 (8.658) 0 (1.116) 0 0 (577) (280) (76) (12.220)
Totale passività (248.265) (22.789) (23.783) (13.798) (9.196) (1.648) (6.458) (3.590) (2.106) (8.899) (340.532)
Totale netto esposizione in valuta 59.005 73.803 5.495 29.131 11.169 3.698 8.008 2.505 2.074 26.664 221.552
Dettaglio delle esposizioni in valuta 31/12/16
(Euro/000) Euro JP Yen US Dollar CN Yuan HK Dollar CH Franc GB Pound KR Won CD Dollar Other Total
Cassa e banche 75.201 26.261 40.870 30.811 16.777 5.754 15.698 13.226 4.804 13.987 243.389
Crediti finanziari 2.887 0 0 0 0 0 0 0 0 132 3.019
Crediti verso clienti 26.209 32.681 8.405 20.132 908 408 3.727 8.770 601 3.023 104.864
Altre attività correnti 7.070 980 452 795 99 52 914 273 0 2.721 13.356
Altre attività non correnti 4.113 5.270 3.221 2.523 6.114 511 493 782 633 1.031 24.691
Totale attività 115.480 65.192 52.948 54.261 23.898 6.725 20.832 23.051 6.038 20.894 389.319
Debiti commerciali (92.696) (16.161) (6.464) (3.546) (4.042) (448) (759) (1.704) (724) (6.042) (132.586)
Finanziamenti (140.608) 0 (3) 0 0 0 0 0 0 (1) (140.612)
Altri debiti correnti (28.710) (4.085) (5.608) (2.471) (1.356) (648) (3.145) (2.171) (486) (1.639) (50.319)
Altri debiti non correnti (1.257) 0 (10.199) 0 0 0 0 (462) (125) 0 (12.043)
Totale passività (263.271) (20.246) (22.274) (6.017) (5.398) (1.096) (3.904) (4.337) (1.335) (7.682) (335.560)
Totale netto esposizione in valuta (147.791) 44.946 30.674 48.244 18.500 5.629 16.928 18.714 4.703 13.212 53.759

Alla data di bilancio il Gruppo aveva in essere coperture per Euro 52,5 milioni (Euro 43,9 milioni al 31 dicembre 2016) a fronte di crediti ancora da incassare e coperture per Euro 182,8 milioni (Euro 96,6 milioni al 31 dicembre 2016) a fronte di ricavi futuri. Con riferimento alle transazioni in valuta, si segnala che una variazione dei rispettivi tassi di cambio pari a +/-1% avrebbe comportato i seguenti effetti:

Dettaglio delle transazioni in valuta
(Euro/000) Yen JP Dollari Yuan CN Dollari Wong Sterlina Altre
US HK Coreani inglese
Effetto di un apprezzamento dei
cambi pari a +1%
Ricavi 2.268 2.774 1.686 908 970 746 1.078
Risultato operativo 1.359 2.026 1.059 640 640 580 446
Effetto di un deprezzamento dei
cambi pari a -1%
Ricavi (2.314) (2.759) (1.720) (926) (990) (761) (1.099)
Risultato operativo (1.386) (1.996) (1.080) (653) (652) (592) (455)

Con riferimento a quanto previsto dall'IFRS 13 si evidenzia che la categoria di strumenti finanziari valutati a fair value sono riconducibili ai derivati di copertura del rischio cambio. La valutazione di tali strumenti è basata sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri considerando i tassi di cambio alla data di bilancio (livello 2 come esposto nella sezione dei principi).

Rischio d'interesse

L'esposizione del Gruppo ai rischi di interesse è principalmente relativo alla cassa, disponibilità liquide e finanziamenti bancari, la cui gestione è presidiata centralmente dall'Headquarter.

In data 31 dicembre 2017 la società Moncler S.p.A. ha interamente rimborsato il finanziamento sottoscritto per originari Euro 60 milioni, in essere al 31 dicembre 2016 per un importo di Euro 24 milioni.

Inoltre il Gruppo, alla stessa data, ha in essere finanziamenti chirografari per Euro 2,1 milioni (Euro 40,3 milioni alla stessa data del 2016).

Al 31 dicembre 2017 non sono presenti coperture sui tassi di interesse vista la limitata esposizione debitoria verso istituti finanziari.

Con riferimento ai debiti finanziari, una variazione del +/- 0,25% del tasso d'interesse avrebbe comportato sul risultato al 31 dicembre 2017, rispettivamente un peggioramento degli oneri finanziari di Euro 108 migliaia ed un miglioramento di Euro 108 migliaia.

9.2. Rischio di credito

Il Gruppo non ha significative concentrazioni di attività finanziarie (crediti commerciali ed altre attività correnti) che comportino un rischio di credito elevato. Le politiche del Gruppo sulla gestione delle attività finanziarie sono finalizzate a ridurre i rischi derivanti dalla mancata solvibilità della clientela wholesale. Le vendite nel canale retail sono effettuate attraverso riconosciute carte di credito e contanti. In aggiunta, l'ammontare dei crediti in essere è costantemente monitorato, tanto che l'esposizione del Gruppo per crediti inesigibili non è significativa e le percentuali storiche di passaggi a perdita sono molto basse. La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre 2017 è rappresentata dal valore contabile dei crediti commerciali iscritti in bilancio.

In relazione al rischio di credito derivante da altre attività finanziarie che non siano i crediti commerciali (che comprende cassa e depositi bancari a breve termine), il rischio di credito teorico per il Gruppo deriva dall'inadempienza della controparte con un'esposizione massima che è pari al valore contabile dell'attività finanziaria iscritta a bilancio, oltre che dal valore nominale delle garanzie prestate su debiti o impegni di terzi indicato nel paragrafo 8 delle Note esplicative. Il Gruppo ha in essere politiche che limitano l'ammontare dell'esposizione creditoria nelle diverse banche.

9.3. Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità deriva dalla capacità di ottenere risorse finanziarie ad un costo sostenibile per condurre le normali attività operative del Gruppo. I fattori che influenzano tale rischio sono riferibili alle risorse generate/assorbite dalla gestione corrente, dalla gestione degli investimenti e dei finanziamenti e dalla disponibilità di liquidità nel mercato finanziario.

A seguito della dinamicità del business, il Gruppo ha centralizzato le funzioni di tesoreria con lo scopo di mantenere la flessibilità nel reperimento di fonti finanziarie e mantenere la disponibilità delle linee di credito. Le procedure in essere per ridurre il rischio di liquidità sono le seguenti:

  • gestione centralizzata della tesoreria e della pianificazione finanziaria. Utilizzazione di un sistema centralizzato di controllo della posizione finanziaria netta del Gruppo e delle società controllate;
  • ottenimento di linee di credito idonee per creare un'adeguata struttura finanziaria per utilizzare al meglio la liquidità erogata dal sistema creditizio;
  • monitoraggio costante delle previsioni future sui flussi finanziari in base ai piani operativi e di sviluppo del Gruppo.

Il management ritiene che i mezzi finanziari ad oggi disponibili, insieme a quelli che sono generati dall'attività operativa corrente, permettano al Gruppo di raggiungere i propri obiettivi e di rispondere alle esigenze derivanti dallo sviluppo degli investimenti e del rimborso dei finanziamenti alle date di scadenza concordate.

Si evidenzia inoltre, con riferimento a quanto previsto dall'IFRS 13, che, tra le passività finanziarie, quelle relative all'impegno di acquisto di quote di minoranza sono valutate al fair value sulla base essenzialmente di modelli di valutazione riferibili al livello 3, come esposto nella sezione dei principi.

Si riporta nella seguente tabella un'analisi delle scadenze contrattuali (che includono anche gli interessi) per le passività finanziarie e per le attività finanziarie derivate.

Flussi finanziari contrattuali
Passività finanziarie non derivate Totale valore contabile Totale 6 mesi o meno 6-12 mesi 1-2 anni 2-3 anni 3-4 anni 4-5 anni oltre 5 anni
(Euro/000)
Scoperti bancari 0 0 0 0 0 0 0 0
0
Finanziamenti autoliquidanti 0 0 0 0 0 0 0 0
0
Debiti finanziari vs terzi 0 0 0 0 0 0 0 0
0
Finanziamenti chirografari 2.097 2.113 2.113 0 0 0 0 0
0
Flussi finanziari contrattuali
Attività e passività finanziarie
derivate
(Euro/000)
Totale valore
contabile
Totale 6 mesi o meno 6-12 mesi 1-2 anni 2-3 anni 3-4 anni 4-5 anni oltre 5 anni
Interest rate swap di copertura
Contratti a termine su cambi di
0 0 0 0 0 0 0 0
0
copertura (2.634) (2.634) (1.742) (890) (2) 0 0 0
0
- Flussi in uscita 1.250 1.250 526 134 590 0 0 0
0
- Flussi in entrata (3.884) (3.884) (2.267) (1.025) (592) 0 0 0
0

9.4. Rischi operativi e di gestione del capitale

Nella gestione dei rischi operativi, l'obiettivo principale del Gruppo è quello di gestire i rischi associati con lo sviluppo del business nei mercati esteri soggetti a leggi e regolamenti specifici.

Il Gruppo ha implementato degli standard sulle seguenti aree:

  • appropriato livello di suddivisione dei compiti e delle responsabilità (segregation of duties);
  • riconciliazione e controllo costante delle transazioni significative;
  • documentazione dei controlli e delle procedure;
  • sviluppo tecnico e professionale dei dipendenti;
  • valutazione periodica dei rischi corporate e identificazioni delle azioni correttive.

In relazione al rischio di capitale proprio, gli obiettivi del Gruppo sono rivolti alla prospettiva di continuità aziendale al fine di garantire un giusto ritorno economico agli azionisti ed altri operatori pur mantenendo una classificazione di rischio buona nel mercato del capitale di debito. Il Gruppo gestisce la struttura del capitale ed effettua gli aggiustamenti in linea con i cambiamenti delle condizioni economiche generali e con gli obiettivi strategici.

10. ALTRE INFORMAZIONI

10.1. Rapporti con parti correlate

Vengono di seguito riportate le transazioni con parti correlate ritenute rilevanti ai sensi della "Procedura operazioni con parti correlate" adottata dal Gruppo.

La "Procedura operazioni con parti correlate" è disponibile sul sito internet della Società (www.monclergroup.com), Sezione "Governance/Documenti societari".

Le transazioni economiche ed i saldi verso società consolidate sono stati eliminati in fase di consolidamento e non sono pertanto oggetto di commento.

Nel 2017 le transazioni con parti correlate riguardano principalmente relazioni commerciali effettuate a condizioni di mercato come di seguito elencato:

  • La società Yagi Tsusho Ltd, controparte nell'operazione che ha costituito la società Moncler Japan Ltd, acquista prodotti finiti dalle società del Gruppo Moncler (Euro 65,3 milioni nel 2017, Euro 59,4 milioni nel 2016), e vende gli stessi alla società Moncler Japan Ltd (Euro 74,6 milioni nel 2017, Euro 67,4 milioni nel 2016) in forza del contratto stipulato in sede di costituzione della società.
  • La società Gokse Tekstil Kozmetik Sanayi ic ve dis ticaret limited sirketi, detenuta dal socio di minoranza della società Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil Ticaret Ltd. Sti., svolge prestazioni di servizi alla stessa in forza del contratto stipulato in sede di costituzione della società. Nel 2017 l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 0,2 milioni (Euro 0,2 milioni nel 2016).
  • La società La Rotonda S.r.l., riconducibile ad un dirigente del Gruppo Moncler, acquista prodotti finiti da Industries S.p.A. e fornisce prestazioni di servizi alla stessa. Nel 2017 l'ammontare complessivo dei ricavi risulta pari ad Euro 0,9 milioni (Euro 0,6 milioni nel 2016), mentre l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 0,2 milioni (Euro 0,2 milioni nel 2016).
  • La società Shinsegae International Inc., controparte nell'operazione che ha costituito la società Moncler Shinsegae Inc., ha fornito prestazioni di servizi alla stessa in forza del contratto stipulato in sede di costituzione della società; tali servizi sono cessati nel corso del 2017. Nel 2017 l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 0,005 milioni (Euro 0,4 milioni nel 2016).

Le società Industries S.p.A. aderisce al consolidato fiscale della Capogruppo Moncler S.p.A.

Compensi ad Amministratori, Sindaci ed ai Dirigenti con responsabilità strategiche

Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione per l'anno 2017 sono pari ad Euro 4.868 migliaia (Euro 4.641 migliaia nel 2016).

Gli emolumenti al Collegio Sindacale per l'anno 2017 sono pari ad Euro 179 migliaia (Euro 185 migliaia nel 2016).

Nel 2017 il valore complessivo dei compensi relativi ai Dirigenti con responsabilità strategiche è pari ad Euro 2.818 migliaia (Euro 2.656 migliaia nel 2016).

Nel 2017 l'ammontare dei costi relativi ai piani di stock option e di performance shares (descritti nel paragrafo 10.2) riferiti a membri del Consiglio di Amministrazione e a Dirigenti con responsabilità strategiche è pari ad Euro 8.300 migliaia (Euro 7.380 migliaia nel 2016).

Le tabelle che seguono riassumono i rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate sopra descritte intercorsi nel 2017 e nell'esercizio precedente.

(Euro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2017 % 31/12/2016 %
Yagi Tsusho Ltd Contratto Distribuzione a 65.289 (23,6)% 59.446 (23,6)%
Yagi Tsusho Ltd Contratto Distribuzione a (74.580) 27,0% (67.356) 26,7%
GokseTekstil Kozmetik
Sanayi ic ve dis ticaret Prestazioni di servizi b (238) 0,2% (223) 0,2%
limited sirketi
La Rotonda S.r.l. Transazione commerciale c 884 0,1% 590 0,1%
La Rotonda S.r.l. Transazione commerciale d (157) 0,0% (160) 0,1%
Shinsegae International Transazione commerciale b (5) 0,0% (282) 0,3%
Inc.
Shinsegae International Transazione commerciale d 0 0,0% (163) 0,1%
Inc.
Amministratori, sindaci
e dirigenti con Prestazioni lavorative b (7.198) 6,6% (6.850) 7,3%
responsabilità
strategiche
Dirigenti con
responsabilità Prestazioni lavorative d (667) 0,2% (631) 0,2%
strategiche
Amministratori e
dirigenti con Prestazioni lavorative e (8.300) 35,3% (7.380) 46,9%
responsabilità
strategiche
Totale (24.972) (23.009)

a incidenza % calcolata sul costo del venduto

b incidenza % calcolata sulle spese generali ed amministrative

c incidenza % calcolata sui ricavi

d incidenza % calcolata sulle spese di vendita

e incidenza % calcolata sui costi non ricorrenti

(Euro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2017 % 31/12/2016 %
Yagi Tsusho Ltd Debiti commerciali a (9.676) 5,8% (8.049) 6,1%
Yagi Tsusho Ltd Crediti commerciali b 9.674 8,0% 7.111 6,8%
Gokse Tekstil Kozmetik
Sanayi ic ve dis ticaret Debiti commerciali a (46) 0,0% 0 0,0%
limited sirketi
Shinsegae International
Inc. Debiti commerciali a 0 0,0% (1) 0,0%
La Rotonda S.r.l. Crediti commerciali b 771 0,6% 412 0,4%
La Rotonda S.r.l. Debiti commerciali a (120) 0,1% (81) 0,1%
Amministratori, sindaci
e dirigenti con
responsabilità Altre passività correnti c (3.909) 5,7% (3.788) 7,5%
strategiche
Totale (3.306) (4.396)

a incidenza % calcolata sui debiti commerciali

b incidenza % calcolata sui crediti commerciali

c incidenza % calcolata sulle altre passività correnti

Le tabelle di seguito rappresentano l'incidenza delle operazioni con parti correlate sui bilanci consolidati al 31 dicembre 2017 e 2016.

(Euro/000) 31 Dicembre 2017
Spese generali Piani di
Costo del Spese di ed incentivazione
Ricavi venduto vendita amministrative azionaria
Totale parti correlate 884 (9.291) (824) (7.441) (8.300)
Totale bilancio consolidato 1.193.704 (276.186) (365.103) (108.660) (23.485)
Incidenza % 0,1% 3,4% 0,2% 6,8% 35,3%
31 Dicembre 2017
(Euro/000) Crediti
Debiti
Altre passività
commerciali commerciali correnti
Totale parti correlate 10.445 (9.842) (3.909)
Totale bilancio consolidato 120.708 (167.212) (68.024)
Incidenza % 8,7% 5,9% 5,7%
(Euro/000) 31 Dicembre 2016
Spese generali Piani di
Costo del Spese di ed incentivazione
Ricavi venduto vendita amministrative azionaria
Totale parti correlate 590 (7.910) (954) (7.355) (7.380)
Totale bilancio consolidato 1.040.311 (252.303) (312.353) (94.093) (15.738)
Incidenza % 0,1% 3,1% 0,3% 7,8% 46,9%
(Euro/000) 31 Dicembre 2016
Crediti Debiti Altre passività
commerciali commerciali correnti
Totale parti correlate 7.523 (8.131) (3.788)
Totale bilancio consolidato
Incidenza %
104.864
7,2%
(132.586)
6,1%
(50.319)
7,5%

10.2.Piani di stock option e di performance shares

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 riflette i valori dei piani di stock option approvati negli esercizi 2014 e nel 2015 e del Piano di Performance Shares approvato nel 2016.

Per quanto concerne i Piani di Stock Option approvati nel 2014, si segnala che:

  • Il Piano di Stock Option 2014-2018 "Top Management e Key people" prevede un vesting period che è terminato con l'approvazione del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2016. L'esercizio delle opzioni è legato al raggiungimento di specifici obiettivi di performance connessi all'EBITDA consolidato di Gruppo, che sono stati raggiunti. Il prezzo di esercizio delle opzioni è pari ad Euro 10,20 e permette di sottoscrivere azioni nel rapporto di n. 1 azione ordinaria per ogni n. 1 opzione esercitata;
  • Il Piano di Stock Option 2014-2018 "Strutture Corporate Italia" prevede tre tranches distinte con vesting period che decorre dalla data di assegnazione del piano all'approvazione dei Progetti di Bilancio al 31 dicembre 2014, 2015 e 2016. Ciascun beneficiario potrà esercitare le opzioni a condizioni che siano raggiunti obiettivi di performance connessi all'EBITDA consolidato di Gruppo connessi a ciascun anno, che sono stati raggiunti. Il prezzo di esercizio di tali opzioni è pari ad Euro 10,20 e permette

di sottoscrivere azioni nel rapporto di n. 1 azione ordinaria per ogni n. 1 opzione esercitata;

  • Il fair value dei Piani di Stock Option è stato stimato alla data di assegnazione usando il metodo Black-Scholes, basandosi sulle seguenti ipotesi:
  • o prezzo dell'azione alla data di concessione delle opzioni Euro 13,27;
  • o vita stimata delle opzioni pari al periodo che va dalla data di assegnazione alle seguenti date stimate di esercizio:
    • Piano "Top Management e Key People": 1 marzo 2018;
    • Piano "Strutture Corporate Italia": I tranche 1 marzo 2017, II tranche 31 agosto 2017, III tranche 1 marzo 2018;
  • o percentuale di rendimento atteso del dividendo 1%;
  • o il fair value unitario per tranches varia da Euro 3,8819 ad Euro 4,1597;
  • L'effetto dei due piani sul conto economico del 2017 ammonta ad Euro 2,3 milioni, mentre l'incremento di patrimonio per l'esercizio di opzioni maturate a valere sulla prima, sulla seconda e sulla terza tranche del Piano "Strutture Corporate Italia" e sul Piano "Top Management e Key People" ammonta ad Euro 46,6 milioni .
  • Al 31 dicembre 2017 risultano ancora in circolazione 6.683 opzioni relative al Piano "Strutture Corporate Italia", dopo che sono state esercitate, nel corso del 2017, 159.017 opzioni relative al Piano "Strutture Corporate Italia" e 4.405.000 opzioni relative al Piano "Top Management e Key People".

Per quanto concerne il Piano di Stock Option approvato nel 2015, si segnala che:

  • Il Piano 2015 è destinato agli Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, dipendenti e collaboratori, inclusi i consulenti esterni, di Moncler S.p.A. e delle sue Controllate che rivestano ruoli strategicamente rilevanti o comunque in grado di apportare un significativo contributo, nell'ottica del perseguimento degli obiettivi strategici di Gruppo;
  • Il Piano 2015 prevede l'assegnazione di massime 2.548.225 opzioni attraverso 3 cicli di attribuzione, a titolo gratuito, che consentono, alle condizioni stabilite, la successiva sottoscrizione di azioni ordinarie di Moncler S.p.A. Il primo ciclo di attribuzione è avvenuto in data 12 maggio 2015, con l'assegnazione di 1.385.000 opzioni;
  • Il prezzo di esercizio di tali opzioni è pari ad Euro 16,34 e permette di sottoscrivere azioni nel rapporto di n. 1 azione ordinaria per ogni n. 1 opzione esercitata;
  • Il Piano 2015 prevede un vesting period di tre anni compreso tra la data di attribuzione e la data iniziale di esercizio. Le opzioni sono esercitabili entro il termine massimo del 30 giugno 2020 per il primo ciclo di attribuzione e il 30 giugno 2021 ovvero 30 giugno 2022, rispettivamente per il secondo e il terzo ciclo di attribuzione;
  • Ciascun beneficiario potrà esercitare le opzioni attribuite a condizione che siano raggiunti gli specifici obiettivi di performance connessi all'EBITDA consolidato di Gruppo;

  • Il fair value del Piano 2015 è stato stimato alla data di assegnazione usando il metodo Black-Scholes, basandosi sulle seguenti ipotesi:

  • o prezzo dell'azione alla data di concessione delle opzioni Euro 16,34;
  • o vita stimata delle opzioni pari al periodo che va dalla data di assegnazione alla data stimata di esercizio 31 maggio 2019;
  • o percentuale di rendimento atteso del dividendo 1%;
  • o il fair value unitario Euro 3,2877.
  • L'effetto sul conto economico del 2017 del Piano 2015 ammonta ad Euro 1,5 milioni, che include principalmente il costo del piano maturato nel periodo, il cui calcolo è basato sul fair value delle opzioni, che tiene conto del valore corrente dell'azione alla data di assegnazione, della volatilità, del flusso di dividendi attesi, della durata dell'opzione e del tasso privo di rischio;
  • Al 31 dicembre 2017 risultano ancora in circolazione 1.155.000 opzioni.

In data 20 aprile 2016 l'Assemblea dei soci di Moncler S.p.A. ha approvato l'adozione di un piano di stock grant denominato "Piano di Performance Shares 2016-2018" ("Piano 2016") destinato ad Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori e/o consulenti di Moncler S.p.A. e delle sue Controllate che rivestano ruoli strategicamente rilevanti o comunque in grado di apportare un significativo contributo, nell'ottica del perseguimento degli obiettivi strategici del Gruppo.

Il Piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vesting pari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dall'indice Earning Per Share cumulativo ("EPS") del Gruppo misurato nel periodo di vesting, eventualmente rettificato dalle condizioni di over\under performance.

Il numero massimo di Azioni a servizio del Piano è pari a n. 3.800.000 rivenienti da un aumento di capitale e/o dall'assegnazione di azioni proprie.

Il Piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Il primo ciclo di attribuzione, avvenuto nel 2016, si è concluso con l'assegnazione di 2.856.000 Diritti Moncler; il secondo ciclo di attribuzione, avvenuto il 29 giugno 2017, ha assegnato 365.500 Diritti Moncler.

Al 31 dicembre 2017 risultano ancora in circolazione 2.636.000 diritti relativi al primo ciclo di attribuzione, il cui effetto a conto economico nel 2017 ammonta ad Euro 17,1 milioni e 350.500 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione, il cui effetto a conto economico nel 2017 ammonta ad Euro 1,2 milioni.

Ai sensi dell'IFRS 2, i piani sopra descritti sono definiti come Equity Settled.

Per informazioni sui documenti informativi relativi ai Piani, si rinvia al sito Internet della società, www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance/Assemblea degli azionisti".

10.3.Società controllate e partecipazioni di terzi

A seguire i dati economico-finanziari delle società controllate che hanno partecipazioni di terzi significative.

Principali dati di
bilancio
31/12/2017
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio
Netto
Ricavi Utile/
(Perdita)
Utile/
(Perdita) di
terzi
Ciolina Moncler SA 3.123 2.847 276 1.858 75 37
White Tech Sp.zo.o. 228 26 202 145 42 13
Principali dati di
bilancio
31/12/2016
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio
Netto
Ricavi Utile/
(Perdita)
Utile/
(Perdita) di
terzi
Ciolina Moncler SA 1.137 728 409 1.522 203 99
White Tech Sp.zo.o. 164 14 150 150 49 15

L'utile/(perdita) di terzi differisce dall'utile/(perdita) di terzi di consolidato in quanto i dati sono presentati al lordo delle eliminazioni infragruppo.

Rendiconto finanziario 2017 (*)
(Euro/000) Ciolina Moncler SA White Tech Sp.zo.o.
Cash Flow della Gestione Operativa 149 70
Free Cash Flow 115 56
Net Cash Flow (92) 65
Rendiconto finanziario 2016 (*)
(Euro/000) Ciolina Moncler SA White Tech Sp.zo.o.
Cash Flow della Gestione Operativa 327 77
Free Cash Flow 273 64
Net Cash Flow 185 62

(*) Grandezze esposte secondo lo schema del rendiconto finanziario della Relazione sulla gestione

10.4.Eventi ed operazioni significative non ricorrenti

In data 29 giugno 2017, il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A., previo parere favorevole del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, ha dato attuazione al secondo ciclo di attribuzione di azioni ordinarie Moncler relative al "Piano di Performance Shares 2016-2018", approvato dall'Assemblea dei Soci del 20 aprile 2016, e ha deliberato l'assegnazione di 365.500 azioni a favore di n. 18 nuovi beneficiari.

La descrizione dei piani di incentivazione ed i relativi costi sono esplicitati nel paragrafo 10.2.

10.5.Operazioni atipiche e/o inusuali

Si segnala che nel Gruppo, nel corso dell'esercizio 2017 non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

10.6.Strumenti finanziari

Nella seguente tabella sono esposti, per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile ed il fair value, compreso il relativo livello della gerarchia del fair value degli strumenti finanziari valutati al fair value. Sono escluse le informazioni sul fair value delle attività e delle passività finanziarie non valutate al fair value, quando il valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value.

(Euro/000)
31 dicembre 2017 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - -
Contratti a termine su cambi di copertura 3.884 - 3.884 2
Totale 3.884 - 3.884
Attività finanziarie non valutate a fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 120.708 22.192
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 394.144 -
Totale 514.852 22.192 -
Totale generale 518.736 22.192 3.884
(Euro/000)
31 dicembre 2016 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - -
Contratti a termine su cambi di copertura 2.887 - 2.887 2
Totale 2.887 - 2.887
Attività finanziarie non valutate a fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 104.864 22.514
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 243.389 -
Totale 348.253 22.514 -
(Euro/000)
31 dicembre 2017 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - -
-
2
Contratti a termine su cambi di copertura (1.250) -
(1.250)
2
Altri debiti (21.854) (67.874) (89.728) 3
Totale (23.104) (67.874) (90.978)
Passività finanziarie non valutate a fair value
Debiti commerciali e altri debiti (*) (179.976) -
Debiti in conto corrente (*) - -
Anticipi bancari (*) - -
Finanziamenti bancari (2.098) -
(2.098)
3
Totale (182.074) -
(2.098)
Totale generale (205.178) (67.874) (93.076)
(Euro/000)
31 dicembre 2016 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - -
-
2
Contratti a termine su cambi di copertura (2.720) -
(2.720)
2
Altri debiti - (73.743) (73.743) 3
Totale (2.720) (73.743) (76.463)

(*) Trattasi di attività e passività finanziarie a breve il cui valore di carico approssima ragionevolmente il fair value che, pertanto, non è stato indicato.

Finanziamenti bancari (62.053) (2.092) (64.145) 3

Totale (204.388) (2.092) (64.145) Totale generale (207.108) (75.835) (140.608)

10.7.Compensi alla società di revisione

Passività finanziarie non valutate a fair value

Si evidenziano di seguito i corrispettivi della società di revisione:

Debiti commerciali e altri debiti (*) (142.331) - Debiti in conto corrente (*) (4) - Anticipi bancari (*) - -

Servizi di revisione, di
attestazione ed altri servizi Soggetto che ha Corrispettivi di
(Euro) erogato il servizio competenza 2017
Revisione contabile KPMG S.p.A. 341.784
Rete KPMG S.p.A. 165.148
Servizi di attestazione KPMG S.p.A. 38.340
Rete KPMG S.p.A. 8.670
Altri servizi KPMG S.p.A. 54.990
Rete KPMG S.p.A. 113.132
Totale 722.064

11. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

MONCLER GENIUS

In data 20 febbraio 2018, Moncler ha presentato un nuovo capitolo creativo e di comunicazione del Gruppo: una visione del futuro, fruibile adesso. Una visione che supera la temporalità della stagione e stabilisce un dialogo quotidiano con il consumatore: Moncler Genius. Un hub di otto menti eccezionali che, operando insieme pur continuando a coltivare la propria individualità, hanno saputo reinterpretare il Brand ognuno dedicandosi ad un singolo progetto che, interagendo con gli altri, definisce le varie sfaccettature dell'identità di Moncler.

CAPITAL MARKETS DAY

Il 27 febbraio 2018, Moncler terrà un Capital Markets Day a Milano, in occasione del quale verrà fornito alla comunità finanziaria un aggiornamento sulla strategia di medio termine del Gruppo. I documenti sono disponibili nel sito corporate www.monclergroup.com.

***

Il presente bilancio consolidato, composto da conto economico consolidato, conto economico complessivo, prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario consolidato e note al bilancio consolidato, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico e i flussi di cassa e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili della Controllante e dalle società incluse nel consolidamento.

Per il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A.

Il Presidente Remo Ruffini

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BILANCIO D'ESERCIZIO

PROSPETTO DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Conto economico Conto economico complessivo Situazione patrimoniale-finanziaria Variazioni di patrimonio netto Rendiconto finanziario

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

Informazioni generali Principi contabili significativi Commenti al conto economico Commenti alla situazione patrimoniale-finanziaria Garanzie prestate ed impegni Passività potenziali Informazioni su rischi finanziari Altre informazioni Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2017

Moncler S.p.A. Sede Sociale: Via Stendhal 47, MILANO – ITALIA Capitale sociale: Euro 50.955.748,20 i.v. – Numero di registrazione CCIAA: MI-1763158 Partita Iva e codice fiscale: 04642290961

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2017 124

BILANCIO D'ESERCIZIO

PROSPETTI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

CONTO ECONOMICO

Conto economico di cui parti di cui parti
(Euro) Note Esercizio 2017 correlate (nota 8.1) Esercizio 2016 correlate (nota 8.1)
Ricavi 3.1 199.951.147 199.217.263 173.765.849 173.660.396
Spese generali ed amministrative 3.2 (21.357.141) (4.399.324) (18.018.601) (3.646.955)
Spese di pubblicità 3.3 (34.261.506) (46.094) (31.045.053) (64.938)
Piani di incentivazione azionaria 3.4 (6.144.043) (4.115.884) (4.865.769) (3.543.838)
Risultato operativo 138.188.457 119.836.426
Proventi finanziari 3.6 199.210 34.757 91.724
Oneri finanziari 3.6 (238.590) (666.946) (160.370)
Risultato ante imposte 138.149.077 119.261.204
Imposte sul reddito 3.7 (4.895.303) (37.716.715)
Risultato netto 133.253.774 81.544.489

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Conto economico complessivo Note Esercizio 2017 Esercizio 2016
(Euro)
Utile (perdita) del periodo 133.253.774 81.544.489
Utili (perdite) sui derivati di copertura 4.14 0 0
Componenti che potrebbero essere riversati nel conto
economico in periodi successivi 0 0
Utili (perdite) attuariali trattamento di fine rapporto 4.14 36.514 (97.462)
Componenti che non saranno riversati nel conto
economico in periodi successivi 36.514 (97.462)
Totale altri utili (perdite) al netto dell'effetto fiscale
36.514 (97.462)
Totale utile (perdita) complessivo 133.290.288 81.447.027

BILANCIO D'ESERCIZIO

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

Situazione patrimoniale - finanziaria di cui parti di cui parti
(Euro) Note 31/12/17 correlate
(nota 8.1)
31/12/16 correlate
(nota 8.1)
Marchi e altre immobilizzazioni immateriali, nette 4.1 225.869.157 226.219.938
Immobilizzazioni materiali, nette 4.3 60.346 2.714
Partecipazioni in società controllate 4.4 250.455.026 233.115.832
Altre attività non correnti 4.9 17.400 0
Crediti per imposte anticipate 4.5 1.182.515 1.587.848
Attivo non corrente 477.584.444 460.926.332
Crediti verso clienti 4.6 661.732 223.485
Crediti verso società del Gruppo 4.6 45.451.862 45.451.862 53.943.476 53.943.476
Crediti tributari 4.14 35.225.920 0
Altre attività correnti 4.9 2.738.930 3.306.874
Crediti finanziari verso società del Gruppo 4.8 42.456.202 42.456.202 0 0
Cassa e banche 4.7 1.330.225 1.486.546
Attivo corrente 127.864.871 58.960.381
Totale attivo 605.449.315 519.886.713
Capitale sociale 4.15 50.955.748 50.042.945
Riserva sovrapprezzo 4.15 154.827.093 109.186.923
Altre riserve 4.15 170.870.380 132.952.057
Risultato netto 4.15 133.253.774 81.544.489
Patrimonio netto 509.906.995 373.726.414
Trattamento di fine rapporto 4.12 822.218 658.089
Debiti per imposte differite 4.5 64.580.989 64.109.707
Passivo non corrente 65.403.207 64.767.796
Debiti verso banche e finanziamenti 4.13 0 23.972.007
Debiti finanziari verso società del Gruppo 4.13 0 0 10.398.723 10.398.723
Debiti commerciali 4.10 20.528.578 18.643.123
Debiti commerciali verso società del Gruppo 4.10 348.044 348.044 362.727 362.727
Debiti tributari 4.13 1.260.022 1.875.111
Altre passività correnti 4.11 5.473.249 2.219.456 4.126.676 2.280.956
Altre passività correnti verso società del Gruppo 4.11 2.529.220 2.529.220 22.014.136 22.014.136
Passivo corrente 30.139.113 81.392.503
Totale passivo e patrimonio netto 605.449.315 519.886.713

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto Capitale Riserva Riserva Altri utili Altre riserve
Riserva IFRS 2
Utili indivisi Risultato del Patrimonio
(Euro) Note sociale sovrapprezzo legale complessivi periodo netto
Patrimonio Netto al 01.01.2016 4.14 50.024.892 108.284.263 10.000.000 (47.650) 11.129.481 67.218.694 76.902.100 323.511.780
Destinazione utile esercizio precedente 0 0 300.000 0 0 76.602.100 (76.902.100) 0
Aumento capitale sociale e riserve 18.053 902.660 0 0 0 0 0 920.713
Riclassifica 0 0 0 0 0 0 0 0
Dividendi 0 0 0 0 0 (34.882.539) 0 (34.882.539)
Altre variazioni nel patrimonio netto 0 0 0 (97.462) 15.530.151 (12.800.718) 0 2.631.971
Risultato del periodo 0 0 0 0 0 0 81.544.489 81.544.489
Patrimonio netto al 31.12.2016 4.14 50.042.945 109.186.923 10.300.000 (145.112) 26.659.632 96.137.537 81.544.489 373.726.414
Patrimonio Netto al 01.01.2017 4.14 50.042.945 109.186.923 10.300.000 (145.112) 26.659.632 96.137.537 81.544.489 373.726.414
Destinazione utile esercizio precedente 0 0 0 0 0 81.544.489 (81.544.489) 0
Aumento capitale sociale e riserve 912.803 45.640.170 0 0 0 0 0 46.552.973
Riclassifica 0 0 0 0 0 0 0 0
Dividendi 0 0 0 0 0 (45.490.615) 0 (45.490.615)
Altre variazioni nel patrimonio netto 0 0 0 36.514 23.157.125 (21.329.190) 0 1.864.449
Risultato del periodo 0 0 0 0 0 0 133.253.774 133.253.774
Patrimonio netto al 31.12.2017 4.14 50.955.748 154.827.093 10.300.000 (108.598) 49.816.757 110.862.221 133.253.774 509.906.995

BILANCIO D'ESERCIZIO

PROSPETTO DI RENDICONTO FINANZIARIO

di cui parti di cui parti
Prospetto di rendiconto finanziario
(Euro)
Esercizio 2017 correlate Esercizio 2016 correlate
Flusso di cassa della gestione operativa (nota 8.1) (nota 8.1)
Risultato del periodo 133.253.774 81.544.489
Ammortamenti immobilizzazioni 936.926 1.008.794
Svalutazione partecipazioni 0 (85.182)
Costi (Ricavi) finanziari, netti 39.381 660.405
Altri costi (ricavi) non monetari 5.817.931 4.658.429
Imposte dell'esercizio 4.895.303 37.716.715
Variazione dei crediti commerciali - (Incremento)/Decremento) 8.053.367 8.491.614 (5.566.726) (5.409.997)
Variazione dei debiti commerciali - Incremento/(Decremento) 1.870.772 (14.683) 3.876.792 (48.117)
Variazione degli altri crediti/debiti correnti 2.075.150 (61.500) (459.635) 373.811
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalla gestione operativa 156.942.604 123.354.081
Interessi pagati (181.408) (606.176)
Interessi ricevuti 54.850 1.927
Imposte e tasse pagate (59.344.613) (39.158.784)
Variazione degli altri crediti/debiti non correnti 137.779 129.276
Flusso di cassa netto della gestione operativa (a) 97.609.212 83.720.324
Flusso di cassa della gestione degli investimenti
Acquisto di immobilizzazioni materiali ed immateriali (643.777) (599.649)
Vendita di immobilizzazioni materiali ed immateriali 0 743.558
Flusso di cassa netto della gestione degli investimenti (b) (643.777) 143.909
Flusso di cassa della gestione dei finanziamenti
Rimborso di finanziamenti (24.000.000) (24.000.000)
Variazioni dei finanziamenti verso società del Gruppo (52.854.924) (52.854.924) (12.403.384) (12.403.384)
Operazioni sul patrimonio netto (21.329.191) (12.800.718)
Dividendi pagati ai soci (45.490.615) (34.882.539)
Aumento Capitale Sociale e riserve 46.552.974 920.713
Flusso di cassa netto della gestione finanziaria (c) (97.121.756) (83.165.928)
Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre disponibilità
finanziarie (a)+(b)+(c) (156.321) 698.305
Cassa e altre disponibilità finanziarie all'inizio del periodo 1.486.546 788.241
Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre disponibilità finanziarie (156.321) 698.305
Cassa e altre disponibilità finanziarie alla fine del periodo 1.330.225 1.486.546

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

Remo Ruffini

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

1. INFORMAZIONI GENERALI

1.1. Moncler S.p.A.

Moncler S.p.A. (a cui di seguito si fa riferimento come "la società" o "Moncler") è una società costituita e domiciliata in Italia. L'indirizzo della sede legale è Via Stendhal 47 Milano, Italia ed il numero di registrazione è 04642290961.

La società è controllata di fatto indirettamente da Remo Ruffini tramite Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. ("RPH"), società di diritto italiano, detenuta al 100% da Remo Ruffini – e Ruffini Partecipazioni S.r.l., società di diritto italiano, indirettamente controllata da Remo Ruffini per il tramite di RPH.

La società è inoltre la controllante di riferimento per il Gruppo Moncler (a cui di seguito si fa riferimento come "Gruppo") comprendendo la controllata italiana Industries S.p.A. ed altre 35 società controllate.

L'attività principale della società è la gestione e la divulgazione, attraverso campagne di comunicazione e marketing, dell'immagine del marchio di proprietà Moncler.

Le società del Gruppo Moncler gestiscono le loro attività in accordo con le linee guida di business e le strategie sviluppate dal Consiglio di Amministrazione di Moncler.

La società redige anche il bilancio consolidato di Gruppo e la Relazione sulla gestione è un documento unico così come consentito dall'art. 40/2 bis, lett. B DLgs 127/91.

1.2. Principi per la predisposizione del bilancio

1.2.1. Principi contabili di riferimento

Il bilancio d'esercizio 2017 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il presente bilancio d'esercizio include il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, il conto economico, il conto economico complessivo, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il rendiconto finanziario e le note esplicative.

1.2.2. Schemi di bilancio

La Società presenta il conto economico per destinazione, forma ritenuta più rappresentativa in relazione al tipo di attività svolta. La forma scelta è, infatti, conforme con le modalità di reporting interno e di gestione del business.

Con riferimento al prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è stata adottata una forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto previsto dal paragrafo 60 e seguenti dello IAS 1.

Per il rendiconto finanziario è stato adottato il metodo di rappresentazione indiretto.

1.2.3. Principi di redazione

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari (ad es. derivati, misurati al fair value), nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Il bilancio è redatto in unità di Euro, che coincide con la moneta corrente del paese in cui la società opera.

Le note esplicative sono redatte, ove non diversamente specificato, in migliaia di Euro.

1.2.4. Uso di stime nella redazione del bilancio

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime.

Gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti, incluse aspettative su eventi futuri che si ritengono ragionevolmente probabili in seguito alle circostanze in essere. Nel caso in cui le stime della direzione possano avere un effetto significativo sui valori rilevati nel bilancio, o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio, i successivi paragrafi della nota integrativa includono le informazioni rilevanti a cui le stime si riferiscono.

Le stime si riferiscono principalmente al valore recuperabile delle attività non correnti (marchio e partecipazioni) e alla recuperabilità delle imposte anticipate. Di seguito una breve descrizione di queste voci.

BILANCIO D'ESERCIZIO

Valore recuperabile delle attività non correnti a vita utile indefinita e delle partecipazioni ("impairment")

Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate, delle attività che devono essere dismesse e delle partecipazioni, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale.

Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, si rileva a bilancio una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani aziendali e di Gruppo.

Recuperabilità delle attività per imposte anticipate

La società è soggetta a imposte e ci sono numerose transazioni e calcoli svolti nell'ordinaria gestione del business per cui il valore finale dell'imposta non è certo. La società riconosce attività per imposte anticipate fino al valore per cui ne ritiene probabile il recupero negli esercizi futuri ed in un arco temporale compatibile con l'orizzonte temporale implicito nelle stime del management.

2. PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI

I principi contabili di seguito indicati sono stati utilizzati coerentemente per l'anno 2017 ed il periodo comparativo.

2.1. Immobili, impianti e macchinari

Immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, non rivalutato al netto dell'ammontare cumulato degli ammortamenti e delle perdite di valore ("impairment"). Il costo include il prezzo pagato per l'acquisto e tutti i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni utili al suo utilizzo.

Ammortamento

L'ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata degli immobili, impianti e macchinari come riportato in tabella:

BILANCIO D'ESERCIZIO

Categoria Periodo
Terreni Non ammortizzati
Fabbricati Da 25 a 33 anni
Impianti e macchinari Da 8 a 12 anni
Mobili e arredi Da 5 a 10 anni
Macchinari elettronici d'ufficio Da 3 a 5 anni
Migliorie su beni di terzi Minore tra il contratto di affitto e la vita utile della miglioria
In dipendenza delle condizioni di mercato e generalmente entro la vita utile attesa del bene
Altre immobilizzazioni materiali di riferimento

I beni acquisiti in leasing sono ammortizzati nel minore tra il periodo del leasing e la loro vita utile a meno che non sia ragionevolmente certo che la Società otterrà la proprietà del bene alla fine del periodo contrattuale.

Il periodo di ammortamento è rivisto in ciascun esercizio e corretto se necessario in base alle mutate condizioni economiche del bene.

Utile/Perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari

L'utile o la perdita derivante dalla cessione di immobile, impianti e macchinari rappresenta la differenza tra il ricavo ed il valore netto del bene alla data della cessione. Le cessioni sono contabilizzate quando l'operazione è definitiva o non più soggetta a condizioni che posticipano gli effetti del trasferimento della proprietà.

2.2. Attività immateriali

Marchi

I marchi separatamente acquisiti sono iscritti al costo storico di acquisto. I marchi acquisiti a seguito di una "business combination" sono iscritti al valore equo determinato alla data dell'operazione di aggregazione aziendale.

I marchi sono trattati come un'attività a vita utile indefinita e dopo la rilevazione iniziale sono valutati al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate. I marchi non sono ammortizzati ma vengono sottoposti annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore.

Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.5 "Perdita di valore delle attività".

Altre attività immateriali a vita utile definita

I Software (incluse le licenze e i costi separatamente identificabili come costi di sviluppo esterno) sono iscritti come attività immateriali al prezzo di acquisto inclusi i costi direttamente attribuibili per predisporre il bene immateriale ad essere pronto per l'utilizzo. I Software e le Altre attività immateriali che hanno una vita utile definita sono valutate al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite di valore accumulate.

Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita

L'ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita è determinato a quote costanti sulla vita stimata residua come definito in tabella:

Categoria Periodo
Licenze In base alle condizioni di mercato all'interno del periodo contrattuale di licenza o ai limiti
legali per l'utilizzo della licenza stessa
Software Da 3 a 5 anni
Altre immobilizzazioni immateriali In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo in cui si esercita il
controllo dell'attività

2.3. Attività non correnti detenute per la vendita e discontinued operations

Le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione sono classificate come attività destinate alla vendita quando il loro valore è recuperabile principalmente attraverso una transazione di vendita ed essa è ritenuta probabile. In tal caso vengono valutate al minor tra valore contabile e valore equo (fair value) al netto dei costi di vendita se il loro valore è recuperabile principalmente attraverso la vendita più che attraverso il loro uso continuato.

Le attività operative cessate (discontinued operations) sono attività che:

  • rappresentano una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • fanno parte di un singolo e coordinato piano per la cessione di una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • sono costituite da società controllate acquisite con l'intento esclusivo di essere rivendute.

Nel conto economico, le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti dell'IFRS 5 per essere definiti come "discontinued operations", vengono presentati in un'unica voce che include sia gli utili e le perdite, che le minusvalenze ovvero le plusvalenze da cessione ed il relativo effetto fiscale. Il periodo comparativo viene conseguentemente ripresentato come richiesto dall'IFRS 5.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale e finanziaria, le attività non correnti destinate alla vendita ed i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti previsti dall'IFRS 5 vengono riclassificati tra le attività e le passività correnti nell'esercizio in cui tali requisiti si manifestano. L'esercizio comparativo non viene ripresentato o riclassificato.

2.4. Partecipazioni

Nel bilancio di esercizio della società, la partecipazione in società controllate, collegate e associate è contabilizzata come di seguito descritto:

• al costo; o

BILANCIO D'ESERCIZIO

• in accordo con il principio contabile internazionale IAS 39.

La società contabilizza i dividendi dalle società controllate, collegate o associate nel suo conto economico quando sorge il diritto a ricevere tali dividendi.

2.5. Perdita di valore delle attività

La Società verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali a vita utile definita e degli Immobili, impianti e macchinari e delle partecipazioni, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.

Un'attività immateriale con vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, la società stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui il bene appartiene. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'attività la società calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

Ad eccezione delle perdite di valore contabilizzate sull'avviamento, quando vengono meno le circostanze che hanno determinato la perdita, il valore contabile dell'attività è incrementato fino al valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

2.6. Strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari sono iscritti al "fair value" quando la società diviene parte di un' obbligazione contrattuale in relazione allo strumento finanziario. Uno strumento finanziario non è più iscritto quando il diritto contrattuale ai flussi finanziari è scaduto o quando di fatto non ci sono più rischi relativi allo stesso in capo alla società. Una passività finanziaria non è più iscritta quando l'obbligazione specificata nel contratto è cancellata, scaduta o annullata.

Gli strumenti finanziari detenuti dalla società consistono principalmente nelle voci di bilancio relative a cassa e disponibilità bancarie, crediti e debiti commerciali, finanziamenti e strumenti finanziari derivati.

Disponibilità e mezzi equivalenti

Le disponibilità e mezzi equivalenti includono i depositi bancari, le quote di fondi di liquidità ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. I conti correnti passivi sono iscritti tra le passività finanziarie nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria.

Crediti commerciali, ed altri crediti correnti e non correnti

I crediti commerciali e gli altri crediti che derivano dalla fornitura di disponibilità finanziarie, di beni o di servizi sono classificati nelle attività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio.

I crediti sono valutati al costo ammortizzato calcolato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo a meno del fondo svalutazione. Un accantonamento a fondo svalutazione crediti viene effettuato per i crediti commerciali quando c'è un'evidenza oggettiva della non recuperabilità del valore a cui il credito è iscritto. L'ammontare dell'accantonamento viene imputato a conto economico.

Debiti commerciali ed altri debiti correnti e non correnti

I debiti commerciali e gli altri debiti che sorgono all'acquisto da un fornitore terzo di denaro, beni o servizi sono classificati tra le passività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio

I debiti sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value normalmente rappresentato dal costo dell'operazione che li origina, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

Finanziamenti

I finanziamenti sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value normalmente rappresentato dal costo dell'operazione che le origina, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamente, le passività finanziarie sono iscritte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo e la differenza tra l'accensione di nuovi finanziamenti (netti dei costi di transazione) e il valore di estinzione è contabilizzata nel conto economico per tutta la durata del finanziamento, con il metodo dell'interesse effettivo. I finanziamenti sono classificati come non correnti ove la società abbia un diritto incondizionato a differire i pagamenti di almeno dodici mesi dalla data del bilancio.

BILANCIO D'ESERCIZIO

Strumenti derivati

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati dalla società con l'intento di copertura, al fine di ridurre rischi di cambio e di tasso d'interesse.

Per ridurre il rischio del tasso d'interesse la società copre una porzione del debito finanziario a tasso fisso attraverso uno strumento derivato di copertura IRS ("Interest rate swap"). Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell'hedge accounting solo quando, all'inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l'efficacia può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata. La società documenta la relazione di copertura tra strumento derivato e strumento finanziario di riferimento.

Gli strumenti finanziari derivati sono inizialmente contabilizzati al fair value alla data di acquisizione e sono successivamente rimisurati al loro fair value. La metodologia nella registrazione della successiva perdita o guadagno dipende dalla definizione dello strumento stesso, a seconda che sia definibile come di copertura e in questo caso dalla natura dell'oggetto coperto.

Fair value hedge

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value ("Fair value hedge") di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un'attività o di una passività iscritta in bilancio o di un'operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel patrimonio netto (come componente del conto economico complessivo). L'utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico in correlazione con la rilevazione degli effetti economici dell'operazione coperta. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati e sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

2.7. Benefici ai dipendenti

I benefici correnti ai dipendenti che afferiscono ai salari e stipendi, ai contributi sociali e previdenziali, alle ferie maturate e non godute entro dodici mesi dalla data del bilancio ed altri "fringe-benefits" derivanti dal rapporto di lavoro sono riconosciuti nell'esercizio in cui il servizio è reso.

I benefici che saranno corrisposti ai dipendenti al termine del contratto di lavoro attraverso piani pensionistici a benefici definiti o a contribuzione definita sono contabilizzati lungo tutto l'arco temporale in cui il dipendente presta il proprio servizio ("vesting period").

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dai dipendenti nel corso di un predeterminato periodo di servizio.

L'obbligazione della società di finanziare i fondi per piani a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). Il valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali rimane sospesa a patrimonio netto (nella voce conto economico complessivo).

Con riferimento ai piani a benefici definiti, i costi relativi all'incremento del valore attuale dell'obbligazione, derivanti dall'avvicinarsi del momento del pagamento dei benefici, sono inclusi tra i costi per benefici ai dipendenti.

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria a fronte di piani a benefici definiti, rappresenta il valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti, rettificato da costi relativi a prestazioni di lavoro pregresse da rilevare negli esercizi futuri.

Piani a contribuzione definita

I pagamenti relativi ai piani a contribuzione definita sono rilevati a conto economico come costo quando sostenuti.

I dipendenti beneficiano di piani a benefici definiti. Fino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al

BILANCIO D'ESERCIZIO

1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

2.8. Pagamenti basati su azioni

Il fair value alla data di assegnazione degli incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale concessi ai dipendenti viene rilevato solitamente tra i costi, con un corrispondente aumento del patrimonio netto, lungo il periodo durante il quale i dipendenti ottengono il diritto agli incentivi. L'importo rilevato come costo viene rettificato per riflettere il numero effettivo di incentivi per i quali sono maturate le condizioni di permanenza in servizio e di conseguimento di risultati non di mercato, affinché l'importo finale rilevato come costo si basi sul numero di incentivi che soddisfano le suddette condizioni alla data di maturazione. Nel caso di incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni le cui condizioni non sono da considerarsi di maturazione, il fair value alla data di assegnazione del pagamento basato su azioni viene valutato al fine di riflettere tali condizioni. Con riferimento alle condizioni di non maturazione, le eventuali differenze tra le ipotesi previste alla data di assegnazione e quelle effettive non produrranno alcun impatto in bilancio.

Il fair value dell'importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolati per cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante il quale i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna data di chiusura dell'esercizio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni. Le eventuali variazioni del fair value della passività sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

2.9. Fondi rischi ed oneri

La società rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, a fronte di un evento passato, quando è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

2.10.Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla società affluiranno i benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono rappresentati al netto di eventuali poste rettificative (resi, sconti ed abbuoni) e non includono l'imposta sul valore aggiunto ed ogni altra tassa relativa alla vendita. I ricavi per royalties sono riconosciuti per competenza sulla base dei termini e degli ammontari previsti nel contratto di licenza, generalmente in base ai volumi di vendita.

2.11. Oneri finanziari

Gli oneri finanziari per interessi sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle attività e passività finanziarie, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

2.12. Imposte

Le imposte iscritte a conto economico rappresentano l'ammontare per imposte correnti sul reddito e per imposte differite.

L'onere per imposte sul reddito, di competenza dell'esercizio, è determinato in base alla normativa vigente. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite passive e le imposte anticipate sono determinate sulla base di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori dell'attivo e del passivo del bilancio ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione.

Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le attività e passività per imposte differite non sono attualizzate.

Le imposte anticipate sulle perdite fiscali nonché sulle differenze temporanee sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possono essere recuperate.

2.13. Valuta estera

Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna società appartenente al Gruppo sono indicati utilizzando la valuta corrente del paese in cui la società svolge la propria attività.

Operazioni in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall'estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell'esercizio o in bilanci precedenti.

BILANCIO D'ESERCIZIO

2.14.Fair value

L'IFRS 13 rappresenta un'unica fonte di riferimento per la valutazione al fair value e per la relativa informativa quando tale valutazione è richiesta o consentita da altri principi contabili. Nello specifico, il principio riunisce la definizione di fair value stabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Inoltre, il nuovo principio sostituisce e amplia l'informativa di bilancio richiesta relativamente alle valutazioni al fair value dagli altri principi contabili, compreso l'IFRS 7.

L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. I livelli previsti, esposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:

  • input di livello 1: sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività e passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • input di livello 2: sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
  • input di livello 3: sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.

2.15. Principi contabili ed interpretazioni di recente pubblicazione

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2017

Emendamenti allo IAS 12 – Imposte sul reddito

Il 19 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito. Il documento "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses (Amendments to IAS 12)" mira a chiarire come contabilizzare le attività fiscali differite relative a strumenti di debito misurati al fair value.

Emendamenti allo IAS 7 – Rendiconto finanziario

Il 29 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 7 Rendiconto finanziario. Il documento "Disclosure initiative (Amendments to IAS 7)" ha lo scopo di migliorare la presentazione e la divulgazione delle informazioni nelle relazioni finanziarie e di risolvere alcune delle criticità segnalate dagli operatori. Le modifiche introducono nuove disclosure per le variazioni di passività ed attività derivanti da attività di finanziamento.

Principi contabili ed emendamenti non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società

Alla data di redazione del presente bilancio annuale gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei principi contabili ed emendamenti di cui nel seguito. Con riferimento ai principi applicabili, la Società ha deciso di non esercitare l'opzione che prevede l'adozione anticipata ove prevista.

IFRS 15 -- Ricavi provenienti da contratti con i clienti

In data 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il documento che richiede ad una società di rilevare i ricavi al momento del trasferimento del controllo di beni o servizi ai clienti ad un importo che riflette il corrispettivo che ci si aspetta di ricevere in cambio di tali prodotti o servizi. Per raggiungere questo scopo, il nuovo modello di rilevazione dei ricavi definisce un processo in cinque steps:

  • 1) Identificazione del contratto con il cliente;
  • 2) Identificazione della prestazione;
  • 3) Determinazione dei corrispettivi;
  • 4) Allocazione del corrispettivo correlato all'esecuzione della prestazione;
  • 5) Riconoscimento dei ricavi legati all'esecuzione della prestazione.

Il nuovo principio richiede anche ulteriori informazioni aggiuntive circa la natura, l'ammontare, i tempi e l'incertezza relativi ai ricavi ed ai flussi finanziari derivanti dai contratti con i clienti. Lo IASB ne prevede l'adozione dall'1° gennaio 2018 e l'Unione Europea lo ha omologato in data 22 settembre 2016. Inoltre, in data 12 aprile 2016 lo IASB ha pubblicato degli emendamenti al principio: Clarifications to IFRS 15 "Revenue from Contracts with Customers", applicabili anch'essi a partire dal primo gennaio 2018. Tali emendamenti hanno l'obiettivo di chiarire le modalità con cui identificare la società come "Principal" o come "Agent" e di determinare se i ricavi da licenza debbano essere riscontati per la durata della stessa.

Nel corso del 2017 la Società ha effettuato un'attenta review dei contratti in essere per ciascuna tipologia di rapporto commerciale potenzialmente impattato dall'IFRS 15. Tale review ha confermato limitati impatti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 15, in relazione all'attività svolta dalla Società (ovvero la gestione e divulgazione, attraverso campagne di comunicazione e marketing, dell'immagine del marchio di proprietà Moncler), e per lo più circoscritti ad una diversa presentazione di talune poste patrimoniali ed economiche che non risultano avere impatti sulle grandezze economiche e finanziarie della Società. Alla luce di quanto descritto in precedenza, la Società ha deciso quindi di adottare l'IFRS 15 mediante applicazione retroattiva con effetto cumulato in quanto ritiene che tale approccio non avrà un effetto distorsivo sulla comparabilità dei dati finanziari per gli esercizi 2017 e 2018.

IFRS 9 -- Strumenti finanziari

In data 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato il documento finale che rappresenta la conclusione del processo, suddiviso nelle tre fasi "Classification and Measurement", "Impairment" e "General Hedge Accounting", di integrale revisione dello IAS 39. Il documento introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie, il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica introdotta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di "fair value" di una passività finanziaria designata come valutata al "fair value" attraverso il conto economico, nel caso in cui queste siano

BILANCIO D'ESERCIZIO

dovute alla variazione del merito creditizio della passività finanziaria stessa. Secondo il nuovo principio, tali variazioni devono essere rilevate nelle altre componenti di conto economico complessivo, senza più transitare nel conto economico.

Il nuovo documento include un unico modello per l'impairment delle attività finanziarie basato sulle perdite attese.

Lo IASB ne prevede l'adozione dall'1° gennaio 2018 e l'Unione Europea lo ha omologato in data 22 novembre 2016.

Sulla base della valutazione condotta dalla Società, non si ritiene che i nuovi criteri di classificazione avranno un effetto significativo sulla contabilizzazione degli strumenti finanziari in essere al 31 dicembre 2017.

Con riferimento alle perdite di valore attese in relazione ai principali strumenti finanziari in essere, la Società ha stimato un impatto potenziale sui saldi patrimoniali di apertura del patrimonio netto in misura inferiore allo 0,5%.

La Società ha deciso di non applicare in via anticipata le previsioni dell'IFRS 9 in relazione all'hedge accounting.

IFRS 16 – Leasing

Il 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 16 Leasing, che sostituisce lo IAS 17. Tale documento è stato adottato dall'Unione Europea mediante la pubblicazione dello stesso in data 9 novembre 2017. L'IFRS 16 si applica ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2019 o successivamente. Il nuovo principio elimina di fatto la differenza nella contabilizzazione del leasing operativo e finanziario pur in presenza di elementi che consentono di semplificarne l'applicazione ed introduce il concetto di controllo all'interno della definizione di leasing. In particolare per determinare se un contratto rappresenti o meno un leasing, l'IFRS 16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'utilizzo di una determinata attività per un determinato periodo di tempo. E' consentita un'applicazione anticipata per le entità che applicano anche l'IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

La Società ha stimato che l'applicazione dell'IFRS 16 al 1 gennaio 2019 non avrà un impatto significativo sul suo bilancio considerato che la Società non ha significativi impegni derivanti da contratti di leasing operativo, come riportato nell'apposita nota 5.1 "Impegni" del presente documento.

La valutazione degli impatti che si verranno a determinare con l'entrata in vigore di tale principio è in corso di svolgimento mediante un'analisi interna per tipologia di contratti in essere volta a reperire la base informativa necessaria per stimare in modo puntuale i relativi effetti economico patrimoniali.

Emendamenti all'IFRS 4 – Contratti assicurativi

Il 12 settembre 2016 lo IASB ha emesso alcune modifiche all'IFRS 4 – "Contratti assicurativi". Gli emendamenti hanno l'obiettivo di risolvere le incongruenze derivanti dalle diverse date di entrata in vigore dell'IFRS 9 e dell'IFRS 4.

BILANCIO D'ESERCIZIO

Alla data del presente Bilancio, inoltre, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi contabili ed emendamenti:

Titolo documento Data emissione da Data di entrata in vigore
parte dello IASB del documento IASB
Standards
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts Gennaio 2014 (Nota 1)
IFRS 17 Insurance Contracts Maggio 2017 1° gennaio 2021
Interpretations
IFRIC 22 Foreign Currency Transactions and
Advance Consideration
Dicembre 2016 1° gennaio 2018
IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax
Treatments
Giugno 2017 1° gennaio 2019
Amendments
Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or
Contribution of Assets between an Investor
and its Associate or Joint Venture
Settembre 2014 Differita
fino
al
completamento
del
progetto IASB sull'equity
method
Amendments to IFRS 2: Classification and
Measurement
of
Share-based
Payment
Transactions
Giugno 2016 1° gennaio 2018
Annual Improvements to IFRS Standards
(2014-2016 Cycle)
Dicembre 2016 1° gennaio 2017/
1° gennaio 2018
Amendments
to
IAS
40:
Transfers
of
Investment Property
Dicembre 2016 1° gennaio 2018
Amendments to IAS 28: Long-term Interests
in Associates and Joint Ventures
Ottobre 2017 1° gennaio 2019
Amendments
to
IFRS
9:
Prepayment
Features with Negative Compensation
Ottobre 2017 1° gennaio 2019
Annual Improvements to IFRS Standards
(2015-2017 Cycle)
Dicembre 2017 1° gennaio 2019

(Nota 1) L'IFRS 14 è entrato in vigore dal 1° gennaio 2016, ma la Commissione Europea ha deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities".

La Società adotterà tali nuovi principi ed emendamenti, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti sul bilancio, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

3. COMMENTI AL CONTO ECONOMICO

3.1. Ricavi di vendita

I ricavi della società includono principalmente proventi da diritti per lo sfruttamento del marchio Moncler, contributi per management fees e per la prestazione di servizi di marketing svolti a favore delle società del Gruppo.

L'incremento rispetto all'esercizio precedente, pari ad Euro 26.185 migliaia, è dovuto all'incremento dei volumi del business.

3.2. Spese generali ed amministrative

Le spese generali ed amministrative includono principalmente i costi di stile e di sviluppo del prodotto per Euro 5.635 migliaia (Euro 5.882 migliaia nel 2016), i costi del personale delle altre funzioni per Euro 5.423 migliaia (Euro 3.990 migliaia nel 2016), le consulenze legali, finanziarie e amministrative per Euro 1.791 migliaia (Euro 1.734 migliaia nel 2016), i compensi amministratori per Euro 4.254 migliaia (Euro 4.056 migliaia nel 2016), i costi per la revisione contabile e servizi di attestazione, i compensi ai sindaci, i costi per l'organismo di vigilanza e i costi di internal audit per Euro 423 migliaia (Euro 416 migliaia nel 2016).

3.3. Spese di pubblicità

Le spese di pubblicità ammontano ad Euro 34.262 migliaia (Euro 31.045 migliaia nel 2016) e sono principalmente costituite dal costo sostenuto per le campagne tramite mezzi di comunicazione di massa ("media-plan") e dal costo degli eventi.

3.4. Piani di incentivazione azionaria

La voce piani di incentivazione azionaria nel 2017, pari ad Euro 6.144 migliaia, si riferisce ai costi relativi ai piani di stock option e di performance shares approvati dall'assemblea dei soci Moncler in data 28 febbraio 2014, in data 23 aprile 2015 ed in data 20 aprile 2016 (Euro 4.866 migliaia nel 2016).

La descrizione dei piani di incentivazione ed i relativi costi sono esplicitati nel paragrafo 8.2.

3.5. Costo del personale dipendente e ammortamenti

Il costo del personale complessivo, incluso nella voce spese generali ed amministrative, ammonta ad Euro 6.352 migliaia (Euro 4.982 migliaia nel 2016), inclusa la contribuzione per un valore di Euro 1.476 migliaia (Euro 1.014 migliaia nel 2016) e costi per accantonamenti a trattamento di fine rapporto per Euro 315 migliaia (Euro 177 migliaia nel 2016).

Il numero medio dei dipendenti ("full-time-equivalent") nel 2017 è pari a 56 (45 nel 2016).

Gli ammortamenti ammontano nell'esercizio 2017 ad Euro 937 migliaia (Euro 1.009 migliaia nel 2016).

3.6. Proventi ed oneri finanziari

La voce è così composta:

Esercizio Esercizio
(Euro/000) 2017 2016
Interessi attivi e altri proventi finanziari 55 2
Dividendi 0 0
Utili su cambi 145 5
Proventi da partecipazioni 0 85
Totale proventi finanziari 200 92
Interessi passivi e commissioni bancarie (239) (667)
Perdite su cambi 0 0
Totale oneri finanziari (239) (667)
Totale oneri e proventi finanziari netti (39) (575)

La voce Interessi passivi e commissioni bancarie decresce rispetto all'esercizio precedente di Euro 428 migliaia, per effetto del normale piano di ammortamento.

Nel 2017 e nel 2016 la società non ha percepito dividendi.

La voce Proventi da partecipazioni nel 2016 derivava dalla liquidazione della società Moncler Lunettes S.r.l.

Si rinvia alla nota 4.12 per ulteriori commenti.

BILANCIO D'ESERCIZIO

3.7. Imposte sul reddito

Esercizio Esercizio
(Euro/000) 2017 2016
Imposte correnti (4.015) (36.845)
Imposte differite (880) (872)
Impatto fiscale a conto economico (4.895) (37.717)

L'impatto fiscale nel conto economico di esercizio è così dettagliato:

Il decremento delle imposte correnti deriva dall'iscrizione del credito di imposta, pari ad Euro 34 milioni, relativo all'accordo preventivo con l'Agenzia delle Entrate italiana per l'accesso all'agevolazione fiscale del patent box, sottoscritto nel mese di dicembre 2017 e dalla riduzione dell'aliquota IRES.

La riconciliazione tra carico fiscale effettivo a conto economico ed il carico fiscale teorico, calcolato sulla base delle aliquote teoriche è riportata nella seguente tabella:

Riconciliazione carico fiscale teorico - effettivo
(Euro/000)
Imponibile
2017
Imposta
2017
%
imposta
2017
Imponibile
2016
Imposta
2016
%
imposta
2016
Risultato prima delle imposte 138.149 119.261
Imposte utilizzando l'aliquota fiscale nazionale (33.156) 24,0% (32.797) 27,5%
Differenze temporanee (76) (0,1)% (5) 0,0%
Differenze permanenti 97 0,1% 32 (0,0)%
Altre differenze 28.240 20,4% (4.947) 4,1%
Imposte all'aliquota fiscale effettiva (4.895) 3,5% (37.717) 31,6%

La voce altre differenze nel 2017 accoglie principalmente l'iscrizione del già citato credito di imposta relativo all'agevolazione fiscale del Patent Box e l'IRAP corrente.

4. COMMENTI ALLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

4.1. Marchi ed altre immobilizzazioni immateriali

Immobilizzazioni immateriali 2016
Valore lordo
ammortamento e
Valore netto
(Euro/000)
Marchi 223.900 0 223.900 223.900
Software 433 (391) 42 37
Altre immobilizzazioni immateriali 5.256 (3.329) 1.927 2.245
Immobilizzazioni in corso 0 0 0 38
Totale 229.589 (3.720) 225.869 226.220

I movimenti delle immobilizzazioni immateriali per gli esercizi 2017 e 2016 sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2017

Valore lordo Immobilizzazioni
immateriali
(Euro/000)
Marchi Software Altre
immobilizzazion
i immateriali
Immobilizzazioni
in corso e acconti
Totale
01/01/2017 223.900 496 4.650 38 229.084
Incrementi 0 16 568 0 584
Decrementi 0 (79) 0 0 (79)
Impairment 0 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 38 (38) 0
31/12/2017 223.900 433 5.256 0 229.589
Fondo ammortamento
Immobilizzazioni immateriali
(Euro/000)
Marchi Software Altre
immobilizzazion
i immateriali
Immobilizzazioni
in corso e acconti
Totale
01/01/2017 0 (459) (2.405) 0 (2.864)
Ammortamenti 0 (11) (924) 0 (935)
Decrementi 0 79 0 0 79
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0 0
31/12/2017 0 (391) (3.329) 0 (3.720)

BILANCIO D'ESERCIZIO

Al 31 dicembre 2016

Valore lordo Immobilizzazioni
immateriali
(Euro/000)
Marchi Software Altre
immobilizzazion
i immateriali
Immobilizzazioni
in corso e acconti
Totale
01/01/2016 223.900 496 4.091 0 228.487
Incrementi 0 0 559 38 597
Decrementi 0 0 0 0 0
Impairment 0 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0 0
31/12/2016 223.900 496 4.650 38 229.084
Fondo ammortamento
Immobilizzazioni immateriali
(Euro/000)
Marchi Software Altre
immobilizzazion
i immateriali
Immobilizzazioni
in corso e acconti
Totale
01/01/2016 0 (403) (1.539) 0 (1.942)

Ammortamenti 0 (56) (866) 0 (922) Decrementi 0 0 0 0 0 Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0 0 31/12/2016 0 (459) (2.405) 0 (2.864)

L'incremento della voce altre immobilizzazioni immateriali si riferisce principalmente alle spese di registrazione del marchio.

4.2. Perdite di valore su immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita

Il marchio Moncler, a vita utile indefinita, non è stato ammortizzato ma è stato sottoposto alla verifica da parte del management in merito all'esistenza di perdite durevoli di valore.

Il test di impairment sul marchio è stato effettuato mediante la comparazione del valore di iscrizione del marchio con una stima del valore derivante dalla metodologia dei flussi di cassa attualizzati (Discounted Cash Flow) derivanti dall'applicazione del Royalty Relief Method, sulla base del quale i flussi sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalty applicata all'ammontare dei ricavi che il marchio è in grado di generare.

Per la valutazione 2017, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati sul Business Plan 2018-2020 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 dicembre 2017.

Il tasso "g" di crescita utilizzato è stato pari al 2%.

Il tasso di sconto è stato calcolato usando il costo medio del capitale ("W.A.C.C."), vale a dire ponderando il tasso atteso di rendimento sul capitale investito al netto dei costi delle fonti di copertura di un campione di società appartenenti allo stesso settore. Il calcolo ha tenuto conto del mutato scenario dell'economia rispetto al precedente esercizio ed alle conseguenti implicazioni in termini di tassi di interesse. Il costo del capitale (WACC) è stato calcolato pari al 8,4%.

I risultati della sensitivity analysis evidenziano che il valore iscritto del marchio Moncler viene confermato fino a variazioni dei parametri di riferimento pari a g = 0% e WACC = 21,59%.

4.3. Immobilizzazioni materiali

Immobilizzazioni materiali 2017 2016
Valore lordo ammortamento Valore netto Valore netto
(Euro/000) e impairment
Terreni e fabbricati 0 0 0 0
Impianti e macchinari 5 (5) 0 0
Mobili e arredi 0 0 0 0
Migliorie su beni di terzi 0 0 0 0
Altri beni 108 (105) 3 3
Immobilizzazioni in corso 57 0 57 0
Totale 170 (110) 60 3

I movimenti delle immobilizzazioni materiali per gli esercizi 2017 e 2016 sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2017

Valore lordo Immobilizzazioni
materiali
(Euro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari Mobili e arredi
Migliorie su
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in corso e acconti
Totale
01/01/2017 0 5 0 7 138 0 150
Attività operative cessate 0 0 0 0 0 0 0
Incrementi 0 0 0 0 2 57 59
Decrementi 0 0 0 (7) (32) 0 (39)
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0 0 0 0
31/12/2017 0 5 0 0 108 57 170
Fondo ammortamento e
impairment
(Euro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari Mobili e arredi
Migliorie su
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in corso e acconti
Totale
01/01/2017 0 (5) 0 (7) (135) 0 (147)
Attività operative cessate 0 0 0 0 0 0 0
Ammortamenti 0 0 0 0 (2) 0 (2)
Decrementi 0 0 0 7 32 0 39
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0 0 0 0
31/12/2017 0 (5) 0 0 (105) 0 (110)

BILANCIO D'ESERCIZIO

Al 31 dicembre 2016

Valore lordo Immobilizzazioni
materiali
(Euro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari Mobili e arredi
Migliorie su
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in corso e acconti
Totale
01/01/2016 3.358 175 1.142 7 145 0 4.827
Attività operative cessate 0 0 0 0 0 0 0
Incrementi 0 0 0 0 3 0 3
Decrementi (3.358) (170) (1.142) 0 (10) 0 (4.680)
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0 0 0 0
31/12/2016 0 5 0 7 138 0 150
Fondo ammortamento e
impairment
(Euro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari Mobili e arredi
Migliorie su
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in corso e acconti
Totale
01/01/2016 (2.528) (175) (1.142) (7) (144) 0 (3.996)
Attività operative cessate 0 0 0 0 0 0 0
Ammortamenti (86) 0 0 0 (1) 0 (87)
Decrementi 2.614 170 1.142 0 10 0 3.936
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0 0 0 0
31/12/2016 0 (5) 0 (7) (135) 0 (147)

4.4. Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate sono dettagliate nella seguente tabella:

Partecipazioni in società
controllate
% di possesso Valore contabile
(Euro/000) Paese 31/12/17 31/12/16 31/12/17 31/12/16
Industries S.p.A. Italia 100% 100% 250.455 233.116
Totale netto 250.455 233.116

Le informazioni rilevanti di natura finanziaria relative alle società controllate sono dettagliate nelle seguenti tabelle:

Principali dati di bilancio 31/12/2017
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio
Netto
Ricavi Utile/(Perdita)
Industries S.p.A. 664.445 258.295 406.150 724.735 75.389
Totale netto 664.445 258.295 406.150 724.735 75.389
Principali dati di bilancio 31/12/2016
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio
Netto
Ricavi Utile/(Perdita)
Industries S.p.A. 552.066 235.879 316.187 648.312 78.082
Moncler Lunettes S.r.l. 0 0 0 128 358

Con riferimento ad Industries S.p.A., si evidenzia che il valore di carico della partecipazione include anche il maggior valore riconosciuto in sede di acquisizione della stessa ed attribuito

Totale netto 552.066 235.879 316.187 648.440 78.440

all'avviamento associato interamente al business Moncler. Alla data di bilancio la direzione ha ritenuto che non vi siano rischi di impairment del valore iscritto, peraltro inferiore al patrimonio netto della controllata, sulla base dell'andamento molto positivo del business Moncler e delle attese dei piani di sviluppo; tali considerazioni sono supportate anche dall'impairment test effettuato sulla "cash generating unit" relativa al business Moncler e descritto nel bilancio consolidato del Gruppo Moncler. L'incremento del valore della partecipazione deriva dal trattamento contabile dei piani di stock option e di performance shares adottati dalla società e descritti nel paragrafo 8.2.

Inoltre, si segnala che anche la capitalizzazione di borsa della società calcolata sulla media della quotazione dell'azione Moncler dell'anno 2017 evidenzia un differenziale positivo significativo rispetto al patrimonio netto contabile, confermando quindi indirettamente la tenuta dell'avviamento attribuito al business Moncler.

Si faccia riferimento al Bilancio Consolidato per un elenco completo delle società del Gruppo direttamente e indirettamente controllate dalla società.

4.5. Crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite

I crediti per imposte anticipate ed i debiti per imposte differite sono compensati solo qualora esista una specifica disposizione di legge. Al 31 dicembre 2017 e 2016 l'esposizione è così dettagliata:

Crediti per imposte anticipate e debiti per imposte
differite
(Euro/000) 31/12/17 31/12/16
Crediti per imposte anticipate 1.183 1.588
Debiti per imposte differite (64.581) (64.110)
Totale (63.398) (62.522)

I movimenti delle imposte differite attive e passive, sono dettagliati nelle seguenti tabelle:

BILANCIO D'ESERCIZIO

Imposte differite attive (passive)
(Euro/000)
Saldo iniziale -
1 Gennaio
2017
Imposte a
conto
economico
Imposte a
patrimonio
netto
Altri
movimenti
Saldo finale -
31 Dicembre
2017
Immobilizzazioni immateriali 0 0 0 0 0
Strumenti derivati 0 0 0 0 0
Benefici a dipendenti 24 0 2 0 26
Fondi rischi 0 0 0 0 0
Altre variazioni temporanee 1.564 (409) 0 2 1.157
Attività fiscali 1.588 (409) 2 2 1.183
Immobilizzazioni immateriali (61.696) (471) 0 0 (62.167)
Immobilizzazioni finanziarie (2.414) 0 0 0 (2.414)
Passività fiscali (64.110) (471) 0 0 (64.581)
Imposte differite nette (62.522) (880) 2 2 (63.398)
Imposte differite attive (passive)
(Euro/000)
Saldo iniziale -
1 Gennaio
2016
Imposte a
conto
economico
Imposte a
patrimonio
netto
Altri
movimenti
Saldo finale -
31 Dicembre
2016
Immobilizzazioni immateriali 0 0 0 0 0
Strumenti derivati 0 0 0 0 0
Benefici a dipendenti 4 0 20 0 24
Fondi rischi 0 0 0 0 0
Altre variazioni temporanee 1.964 (400) 0 0 1.564
Attività fiscali 1.968 (400) 20 0 1.588
Immobilizzazioni immateriali (61.224) (472) 0 0 (61.696)
Immobilizzazioni finanziarie (2.414) 0 0 0 (2.414)
Passività fiscali (63.638) (472) 0 0 (64.110)
Imposte differite nette (61.670) (872) 20 0 (62.522)

L'imponibile fiscale su cui sono state calcolate le imposte differite è dettagliato nella seguente tabella:

Imposte differite attive (passive)
(Euro/000)
Imponibile
2017
Saldo finale -
31 Dicembre
2017
Imponibile
2016
Saldo finale -
31 Dicembre
2016
Benefici a dipendenti 111 26 102 24
Altre variazioni temporanee 4.428 1.157 6.126 1.564
Attività fiscali 4.539 1.183 6.228 1.588
Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni finanziarie
(222.816)
(10.064)
(62.167)
(2.414)
(221.127)
(10.064)
(61.696)
(2.414)
Passività fiscali (232.880) (64.581) (231.191) (64.110)
Imposte differite nette (228.341) (63.398) (224.963) (62.522)

Le altre variazioni temporanee si riferiscono principalmente ai costi sostenuti per la quotazione ed ai compensi agli amministratori.

4.6. Crediti verso clienti

Crediti verso clienti
(Euro/000) 31/12/17 31/12/16
Crediti verso clienti 669 230
Crediti verso società del Gruppo 45.452 53.943
Fondo svalutazione (7) (7)
Crediti commerciali, netti 46.114 54.166

I crediti commerciali verso clienti si originano dall'attività della società relativa ad attività di marketing e comunicazione per lo sviluppo dei marchi e delle attività del Gruppo e sono principalmente infragruppo.

Non ci sono crediti commerciali di una durata superiore a cinque anni. Non vi è alcuna differenza tra il valore di mercato dei crediti commerciali e il loro valore contabile.

I crediti verso società del Gruppo si riferiscono principalmente al credito verso la controllata Industries S.p.A. derivante dai diritti per lo sfruttamento del marchio Moncler, dai contributi per management fees e per la prestazione di servizi di marketing.

4.7. Cassa e banche

Al 31 dicembre 2017 l'ammontare della cassa e disponibilità liquide è pari ad Euro 1.330 migliaia (Euro 1.487 migliaia al 31 dicembre 2016) ed è interamente rappresentato da depositi bancari liquidi. Si rimanda al rendiconto finanziario per l'analisi degli eventi che hanno comportato variazioni nelle disponibilità liquide.

BILANCIO D'ESERCIZIO

Cassa inclusa nel Rendiconto finanziario
(Euro/000) 31/12/17 31/12/16
Cassa e disponibilità liquide in banca 1.330 1.487
Totale 1.330 1.487

4.8. Crediti finanziari verso società del Gruppo

La voce crediti finanziari, pari ad Euro 42.456 migliaia si riferisce al conto corrente di corrispondenza con la controllata Industries S.p.A.

4.9. Altre attività correnti e non correnti

Altre attività correnti
(Euro/000) 31/12/17 31/12/16
Anticipi a fornitori 1.231 1.314
Risconti attivi 237 720
Altre imposte correnti 1.266 1.261
Altri crediti correnti 5 12
Totale altre attività correnti 2.739 3.307
Depositi cauzionali 17 0
Altre attività non correnti 17 0
Totale 2.756 3.307

La voce Altre imposte correnti include principalmente il credito verso l'Erario per il rimborso IRES relativo ai costi del personale non dedotti ai fini IRAP ed il credito IVA.

I depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi pagati a beneficio dell'affittuario, a garanzia del contratto di affitto.

Non vi è alcuna differenza tra il valore di mercato dei crediti commerciali e il loro valore contabile.

4.10.Debiti commerciali

Al 31 dicembre 2017 la voce debiti verso fornitori è correlata principalmente a servizi di marketing e comunicazione:

Debiti commerciali
(Euro/000) 31/12/17 31/12/16
Debiti verso fornitori terzi
Debiti verso fornitori del Gruppo
20.529
348
18.643
363
Totale 20.877 19.006

I dettagli relativi alle transazioni con le società controllate sono inclusi nel paragrafo 9.1 relativo alle parti correlate.

4.11. Altre passività correnti

Al 31 dicembre 2017, la voce altri debiti correnti comprende i seguenti debiti:

Altre passività correnti
(Euro/000) 31/12/17 31/12/16
Debiti verso ammministratori e sindaci 2.219 2.281
Debiti verso dipendenti e collaboratori 1.834 1.036
Ritenute reddito lavoro dipendente 1.000 477
Altri debiti correnti 420 333
Altre passività correnti verso società del Gruppo 2.529 22.014
Totale 8.002 26.141

Al 31 dicembre 2017, così come al 31 dicembre 2016, la voce Altre passività correnti verso società del Gruppo include principalmente gli importi derivanti dal consolidato fiscale. Per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 8.1.

4.12.Fondi pensione TFR

Al 31 dicembre 2017 la voce comprende il fondo benefici a dipendenti che viene dettagliato nella tabella seguente:

Trattamento fine rapporto - movimenti
(Euro/000) 31/12/17 31/12/16
Obbligazione netta all'inizio del periodo 658 442
Interessi sull'obbligazione 29 10
Costo corrente 236 156
Liquidazioni (67) (68)
(Utile)/Perdita attuariale (34) 118
Obbligazione netta alla fine del periodo 822 658

La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia denominata "Projected Unit Credit Cost". Di seguito si riporta il dettaglio delle assunzioni economiche e demografiche utilizzate ai fini delle valutazioni attuariali.

BILANCIO D'ESERCIZIO

Ipotesi adottate
Tasso di Attualizzazione 1,30%
Tasso di inflazione 1,50%
Tasso nominale di crescita delle retribuzioni 1,50%
Tasso annuo di turnover 3,80%
Probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR 4,50%
Misura di richiesta dell'anticipo 70,00%
Tavola di sopravvivenza - maschi M2016 (*)
Tavola di sopravvivenza - femmine F2016 (*)
(*) Tavole ISTAT popolazione residente

La seguente tabella evidenzia gli effetti che ci sarebbero stati sull'obbligazione per benefici definiti a seguito delle variazioni, ragionevolmente possibili, delle ipotesi attuariali rilevanti alla fine dell'esercizio.

Analisi di sensitività
(Euro/000) Variazione
Tasso di attualizzazionie +0,5% (52)
Tasso di attualizzazionie -0,5% 57
Incremento della probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR x(1+20%) (0)
Decremento della probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR x(1-20%) (1)
Incremento del tasso di inflazione (+0,5%) 44
Decremento del tasso di inflazione (-0,5%) (41)
Incremento del tasso nominale di crescita delle retribuzioni (+0,5%) 25
Decremento del tasso nominale di crescita delle retribuzioni (-0,5%) (23)
Incremento dell'età di pensionamento (+1 anno) 4
Decremento dell'età di pensionamento (-1 anno) (5)
Incremento della sopravvivenza (+1 anno) 0
Decremento della sopravvivenza (-1 anno) (0)

4.13.Debiti verso banche e finanziamenti

Finanziamenti
(Euro/000) 31/12/17 31/12/16
Quota corrente di finanziamenti bancari a lungo termine 0 23.972
Debiti finanziari verso società del Gruppo 0 10.399
Debiti finanziari correnti 0 34.371
Debiti finanziari non correnti 0 0
Totale 0 34.371

In data 31 dicembre 2017 la società ha interamente rimborsato il finanziamento in essere al 31 dicembre 2016 dell'importo di Euro 24 milioni.

4.14.Crediti e debiti tributari

Al 31 dicembre 2017 i debiti tributari ammontano ad Euro 1.260 migliaia, iscritti al netto degli anticipi (Euro 1.875 al 31 dicembre 2016). L'ammontare si riferisce al debito per IRES e IRAP.

I crediti tributari ammontano ad Euro 35.226 migliaia al 31 dicembre 2017 (Euro 0 migliaia al 31 dicembre 2016) e si riferiscono principalmente all'iscrizione del credito di imposta, pari ad Euro 34 milioni, relativo all'accordo preventivo con l'Agenzia delle Entrate italiana per l'accesso all'agevolazione fiscale del Patent Box, sottoscritto nel mese di dicembre 2017.

4.15.Patrimonio Netto

Al 31 dicembre 2017 il capitale sociale sottoscritto e versato è costituito da n. 254.778.741 azioni pari ad Euro 50.955.748,20, per un valore nominale di Euro 0,20 ciascuna.

I movimenti del patrimonio netto per l'anno 2017 ed il periodo comparativo sono descritti nel prospetto delle variazioni del patrimonio netto a cui si rimanda.

Nel corso del 2017, la Società ha acquistato complessive n. 1.000.000 azioni proprie, pari allo 0,4% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di Euro 21.329 migliaia. Al 31 dicembre 2017 le azioni proprie detenute sono n. 2.000.000, pari allo 0,8% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di Euro 34.130 migliaia.

L'aumento del capitale sociale e della riserva sovrapprezzo azioni derivano dall'esercizio di n. 4.564.017 opzioni maturate (per un numero pari di azioni) relativamente al Piano di Stock Option approvato dall'Assemblea Ordinaria dei soci in data 28 febbraio 2014 al prezzo di esercizio pari ad Euro 10,20 per azione.

Le altre variazioni di patrimonio netto derivano dal trattamento contabile relativo ai piani di stock option e di performance shares.

La variazione degli utili indivisi si riferisce principalmente alla distribuzione dei dividendi agli azionisti e all'acquisto di azioni proprie.

Nel 2017 sono stati corrisposti dividendi ai soci per un ammontare pari ad Euro 45.491 migliaia (Euro 34.882 nel 2016).

Nella seguente tabella sono inclusi i dettagli di utilizzabilità delle riserve di Patrimonio Netto:

Informazioni sulle riserve
-- ---------------------------- -- --
(Euro) Importo Possibilità di
utilizzo
Quota disponibile Quota non
disponibile
Utilizzazioni
effettuate nei 3
esercizi
precedenti per
copertura
perdite
Utilizzazioni
effettuate nei 3
esercizi
precedenti per
altre ragioni
Capitale sociale 50.955.748 - - 50.955.748 - -
Riserve:
Riserva legale 10.300.000 B - 10.300.000 - -
Riserva sovrapprezzo 154.827.093 A, B, C (*)
154.827.0
93
- - -
Riserva OCI (108.598) - - (108.598) - -
Riserva IFRS 2 49.816.757 A, B, C 49.816.757 - - -
Utili e perdite a nuovo 110.862.221 A, B, C 110.75
3.623
108.598 - 89.896.184
Totale capitale sociale e riserve 376.653.221 315.397.473 61.255.748 - 89.896.184
Quota non distribuibile 188.200
Residua quota distribuibile 315.209.273

Legenda: A aumento capitale - B copertura perdite - C distribuibile ai Soci

(*) Riserva sovrapprezzo interamente disponibile previo accantonamento a riserva legale fino al 20% del capitale sociale

La voce riserva OCI ("Other Comprehensive Income") comprende l'attualizzazione del trattamento fine rapporto.

La movimentazione di tale riserva è la seguente:

Riserva Altri utili complessivi Attualizzazione TFR Fair value IRS
(Euro/000) Importo
ante
Imposte Importo
post
Importo
ante
Imposte Importo
post
imposte imposte imposte imposte
Riserva al 01.01.2016 (55) 7 (48) 0 0 0
Riclassifica ad Altre riserve 0 0 0 0 0 0
Variazioni del periodo (117) 20 (97) 0 0 0
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto economico 0 0 0 0 0 0
Riserva al 31.12.2016 (172) 27 (145) 0 0 0
Riserva al 01.01.2017 (172) 27 (145) 0 0 0
Riclassifica ad Altre riserve 0 0 0 0 0 0
Variazioni del periodo 34 2 36 0 0 0
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto economico 0 0 0 0 0 0
Riserva al 31.12.2017 (138) 29 (109) 0 0 0

5. IMPEGNI E GARANZIE PRESTATE

5.1. Impegni

La Società non ha significativi impegni derivanti da contratti di leasing operativo.

5.2. Garanzie prestate

Alla data di bilancio la società non ha prestato garanzie a società del Gruppo o terze.

6. PASSIVITA' POTENZIALI

La società è soggetta a rischi che derivano dallo svolgimento delle normali attività. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, il management ritiene che non vi sono attualmente passività potenziali ritenute probabili che richiederebbero pertanto un accantonamento a bilancio.

7. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Gli strumenti finanziari della società comprendono la cassa e le disponibilità liquide, i finanziamenti, i crediti e debiti commerciali ed altri crediti e debiti finanziari correnti e non correnti derivanti dalla gestione operativa.

La società è esposta principalmente al rischio di fluttuazione del tasso di interesse, rischio di liquidità e rischio di capitale.

7.1. Rischio di mercato

Rischio di cambio

La società ha operato principalmente con controparti in Euro, di conseguenza l'esposizione al rischio di oscillazione dei cambi è stato limitato. Al 31 dicembre 2017 la società detiene una porzione non significativa delle sue attività e passività (ad es. crediti e debiti commerciali) in valuta diversa dalla valuta funzionale.

Rischio d'interesse

La società nel corso del 2017 è stata esposta al rischio di mercato per le variazioni dei tassi di interesse relativi ai finanziamenti.

In data 31 dicembre 2017 la società Moncler S.p.A. ha interamente rimborsato il finanziamento sottoscritto per originari Euro 60 milioni, in essere al 31 dicembre 2016 per un importo di Euro 24 milioni. Il tasso di interesse applicato era l'Euribor maggiorato di uno spread di mercato.

Al 31 dicembre 2017 non sono presenti coperture sui tassi di interesse vista la limitata esposizione debitoria verso istituti finanziari.

Con riferimento ai debiti finanziari, una variazione del +/- 0,25% del tasso d'interesse avrebbe comportato sul risultato al 31 dicembre 2017, rispettivamente un peggioramento degli oneri finanziari di Euro 52 migliaia ed un miglioramento di Euro 52 migliaia.

La società non è esposta a variazione nei tassi di interesse valutari.

BILANCIO D'ESERCIZIO

7.2. Rischio di credito

La società non ha significative concentrazioni di rischio di credito verso società che non siano parte del Gruppo. Il massimo rischio di credito alla chiusura dell'esercizio è rappresentato dall'importo esposto nello schema di bilancio.

Per quanto riguarda il rischio di credito derivante da altre attività finanziarie, che comprendono depositi bancari, depositi a breve termine e alcuni strumenti finanziari derivati, l'esposizione al rischio di credito della società deriva dal rischio di default della controparte con un'esposizione massima pari all'ammontare delle voci iscritte in bilancio.

7.3. Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità deriva dalla capacità di ottenere risorse finanziarie ad un costo sostenibile per condurre le normali attività operative. I fattori che influenzano tale rischio sono riferibili alle risorse generate/assorbite dalla gestione corrente, dalla gestione degli investimenti e dei finanziamenti, e dalla disponibilità di liquidità nel mercato finanziario.

Il management ritiene che i mezzi finanziari ad oggi disponibili, insieme a quelli che sono generati dall'attività operativa corrente permettano alla società di raggiungere i propri obiettivi e di rispondere alle esigenze derivanti dallo sviluppo degli investimenti.

Al 31 dicembre 2017 non vi sono passività finanziarie in essere.

7.4. Rischi operativi e di gestione del capitale

Nella gestione dei rischi operativi, l'obiettivo principale della società è quello di gestire i rischi associati con lo sviluppo del business nei mercati esteri soggetti a leggi e regolamenti specifici.

La società ha implementato i seguenti standard divulgati nelle varie aree:

  • appropriato livello di suddivisione dei compiti e delle responsabilità (segregation of duties);
  • riconciliazione e controllo costante delle transazioni significative;
  • documentazione dei controlli e delle procedure;
  • sviluppo tecnico e professionale dei dipendenti;
  • valutazione periodica dei rischi corporate e identificazioni delle azioni correttive.

In relazione al rischio di capitale proprio, gli obiettivi della società sono rivolti alla prospettiva di continuità aziendale al fine di garantire un giusto ritorno economico agli azionisti ed altri operatori pur mantenendo una classificazione di rischio buona nel mercato del capitale di debito. La società gestisce la struttura del capitale ed effettua gli aggiustamenti in linea con i cambiamenti delle condizioni economiche generali e con gli obiettivi strategici.

8. ALTRE INFORMAZIONI

8.1. Operazioni con parti correlate

Vengono di seguito riportate le transazioni con parti correlate ritenute rilevanti ai sensi della "Procedura operazioni con parti correlate" adottata dalla Società.

La "Procedura operazioni con parti correlate" è disponibile sul sito internet della Società (www.monclergroup.com), Sezione "Governance/Documenti societari".

Le transazioni economiche ed i saldi verso le società controllate sono relative a relazioni commerciali, definiti in base a condizioni di mercato similarmente a quanto fatto per le transazioni con parti terze, e sono dettagliate come segue:

Rapporti con imprese del gruppo - 31/12/2017
patrimoniale
(Euro/000) Crediti Debiti Valore netto
Industries S.p.A. 87.292 (2.619) 84.673
Moncler Suisse Sa 1 0 1
Moncler France S.a.r.l. 0 (6) (6)
Moncler USA Inc. 6 (95) (89)
Moncler USA Retail Llc 602 0 602
Industries Yield S.r.l. 5 0 5
Moncler Shinsegae Inc. 0 (157) (157)
Moncler Shanghai Commercial Ltd 2 0 2
Totale 87.908 (2.877) 85.031
Rapporti con imprese del gruppo - Esercizio 2017
economico
(Euro/000) Ricavi Costi/Altri ricavi netti Valore netto
Industries S.p.A. 199.217 (25) 199.192
Moncler Suisse Sa 0 0 0
Moncler France S.a.r.l. 0 (1) (1)
Moncler USA Inc. 0 (4) (4)
Moncler Shanghai Commercial Ltd 0 (2) (2)
Moncler Shinsegae Inc. 0 (21) (21)
Totale 199.217 (53) 199.164

La società Moncler S.p.A. ha concesso in licenza d'uso il marchio Moncler alla controllata Industries S.p.A. In base al contratto di licenza d'uso la Società viene remunerata tramite la corresponsione di royalties e contributi pubblicitari.

L'ammontare complessivo di royalties, contributi pubblicitari e consulenze per l'esercizio 2017 è pari ad Euro 199,2 milioni (Euro 173,7 milioni nel 2016).

Inoltre la Società ha in essere un contratto di consulenza ed assistenza con Industries S.p.A. in materia legale, fiscale ed amministrativa.

Si ricorda inoltre che la società Moncler S.p.A. aderisce al consolidato fiscale ed è pertanto responsabile dei debiti di imposta ed i relativi interessi, riferiti al reddito complessivo insieme alla Industries S.p.A.

BILANCIO D'ESERCIZIO

Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione ammontano per l'esercizio 2017 ad Euro 4.215 migliaia (Euro 4.083 migliaia nel 2016).

Gli emolumenti ai membri del Collegio Sindacale ammontano per l'esercizio 2017 ad Euro 142 migliaia (142 migliaia nel 2016).

Nel 2017 l'ammontare dei costi relativi ai piani stock option e di performance shares (descritti nel paragrafo 8.2) riferiti a membri del Consiglio di Amministrazione è pari ad Euro 4.116 migliaia (Euro 3.544 nel 2016).

Non ci sono altre operazioni con parti correlate.

Le tabelle che seguono riassumono i rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate sopra descritte intercorsi nel 2017 e nell'esercizio precedente.

(Euro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2017 % 31/12/2016 %
Industries S.p.A. Rapporti commerciali c 199.217 99,6% 173.660 99,9%
Industries S.p.A. Rapporti commerciali b (60) 0,0% (81) 0,2%
Industries S.p.A. Proventi finanziari su conto
corrente di corrispondenza
d 35 17,6% 0 0,0%
Industries S.p.A. Oneri finanziari su contratto di
finanziamento
a 0 0,0% (160) 24,0%
Moncler France S.a.r.l. Rapporti commerciali b (1) 0,0% (5) 0,0%
Moncler USA Inc. Rapporti commerciali b (4) 0,0% (59) 0,1%
Moncler USA Retail Llc Rapporti commerciali b 0 0,0% 657 (1,2)%
Moncler Suisse Sa Rapporti commerciali b 0 0,0% 1 0,0%
Moncler Shinsegae Inc. Rapporti commerciali b (21) 0,0% 0 0,0%
Moncler Shanghai Commercial Ltd Rapporti commerciali b (2) 0,0% 0 0,0%
Amministratori e sindaci Prestazioni lavorative b (4.357) 7,1% (4.225) 7,8%
Amministratori Prestazioni lavorative b (4.116) 6,7% (3.544) 6,6%
Totale 190.691 166.244

a incidenza % calcolata sugli oneri finanziari totali

b incidenza % calcolata sui costi operativi

c incidenza % calcolata sui ricavi

d incidenza % calcolata sui proventi finanziari totali

BILANCIO D'ESERCIZIO

(Euro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2017 % 31/12/2016 %
Industries S.p.A. Debiti commerciali b (90) 0,4% (114) 0,6%
Industries S.p.A. Debiti finanziari a 0 0,0% (10.399) 30,3%
Industries S.p.A. Crediti finanziari f 42.456 100,0% 0 0,0%
Industries S.p.A. Debiti per consolidato
fiscale
d (2.529) 31,6% (22.014) 84,2%
Industries S.p.A. Crediti commerciali c 44.836 97,2% 53.278 98,4%
Moncler USA Retail Llc Crediti commerciali c 602 1,3% 656 1,2%
Industries Yield S.r.l. Crediti commerciali c 5 0,0% 5 0,0%
Moncler Suisse Sa Crediti commerciali c 1 0,0% 1 0,0%
Moncler France S.a.r.l. Debiti commerciali b (6) 0,0% (5) 0,0%
Moncler USA Inc. Crediti commerciali c 6 0,0% 3 0,0%
Moncler USA Inc. Debiti commerciali b (95) 0,5% (108) 0,6%
Moncler Shinsegae Inc. Debiti commerciali b (157) 0,8% (136) 0,7%
Moncler Shanghai Commercial Ltd Crediti commerciali c 2 0,0% 0 0,0%
Amministratori e sindaci Altre passività correnti d (2.219) 27,7% (2.281) 8,7%
Totale 82.812 18.886

a incidenza % calcolata sui debiti finanziari totali

b incidenza % calcolata sui debiti commerciali

c incidenza % calcolata sui crediti commerciali

d incidenza % calcolata sulle altre passività correnti

e incidenza % calcolata sulle altre attività correnti

f incidenza % calcolata sui crediti finanziari totali

Le tabelle di seguito rappresentano l'incidenza delle operazioni con parti correlate sul bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017 e 2016.

(Euro/000) 31 Dicembre 2017
Crediti Altre Altre Debiti Crediti
Costi Oneri Proventi verso attività Debiti passività finanziari finanziari
Ricavi operativi finanziari finanziari clienti correnti commerciali correnti totali totali
Totale parti correlate 199.217 (8.561) 0 35 45.452 0 (348) (4.748) 0 42.456
Totale bilancio 199.951 (61.763) (238) 199 46.114 2.739 (20.529) (8.002) 0 42.456
Incidenza % 99,6% 13,9% 0,0% 17,6% 98,6% 0,0% 1,7% 59,3% 0,0% 100,0%
(Euro/000) 31 Dicembre 2016
Crediti Altre Altre Debiti Crediti
Costi Oneri Proventi verso attività Debiti passività finanziari finanziari
Ricavi operativi finanziari finanziari clienti correnti commerciali correnti totali totali
Totale parti correlate 173.660 (7.256) (160) 0 53.943 0 (363) (24.295) (10.399) 0
Totale bilancio 173.766 (53.929) (667) 92 54.167 3.307 (19.006) (26.141) (34.371) 0
Incidenza % 99,9% 13,5% 24,0% 0,0% 99,6% 0,0% 1,9% 92,9% 30,3% 0,0%

8.2. Piani di stock option e di performance shares

Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017 riflette i valori dei piani di stock option approvati negli esercizi 2014 e nel 2015 e del Piano di Performance Shares approvato nel 2016.

Per quanto concerne i Piani di Stock Option approvati nel 2014, si segnala che:

• Il Piano di Stock Option 2014-2018 "Top Management e Key people" prevede un vesting period che è terminato con l'approvazione del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2016. L'esercizio delle opzioni è legato al raggiungimento di specifici obiettivi di performance connessi all'EBITDA consolidato di Gruppo, che sono stati raggiunti. Il prezzo di esercizio delle opzioni è pari ad Euro 10,20 e permette di sottoscrivere azioni nel rapporto di n. 1 azione ordinaria per ogni n. 1 opzione esercitata;

  • Il Piano di Stock Option 2014-2018 "Strutture Corporate Italia" prevede tre tranches distinte con vesting period che decorre dalla data di assegnazione del piano all'approvazione dei Progetti di Bilancio al 31 dicembre 2014, 2015 e 2016. Ciascun beneficiario potrà esercitare le opzioni a condizioni che siano raggiunti obiettivi di performance connessi all'EBITDA consolidato di Gruppo connessi a ciascun anno, che sono stati raggiunti. Il prezzo di esercizio di tali opzioni è pari ad Euro 10,20 e permette di sottoscrivere azioni nel rapporto di n. 1 azione ordinaria per ogni n. 1 opzione esercitata;
  • Il fair value dei Piani di Stock Option è stato stimato alla data di assegnazione usando il metodo Black-Scholes, basandosi sulle seguenti ipotesi:
  • o prezzo dell'azione alla data di concessione delle opzioni Euro 13,27;
  • o vita stimata delle opzioni pari al periodo che va dalla data di assegnazione alle seguenti date stimate di esercizio:
    • Piano "Top Management e Key People": 1 marzo 2018;
    • Piano "Strutture Corporate Italia": I tranche 1 marzo 2017, II tranche 31 agosto 2017, III tranche 1 marzo 2018;
  • o percentuale di rendimento atteso del dividendo 1%;
  • o il fair value unitario per tranches varia da Euro 3,8819 ad Euro 4,1597;
  • L'effetto dei due piani sul conto economico del 2017 ammonta ad Euro 819 migliaia, mentre l'incremento di patrimonio per l'esercizio di opzioni maturate a valere sulla prima, sulla seconda e sulla terza tranche del Piano "Strutture Corporate Italia" e sul Piano "Top Management e Key People" ammonta ad Euro 46.553 migliaia;
  • Al 31 dicembre 2017 risultano ancora in circolazione 6.683 opzioni relative al Piano "Strutture Corporate Italia", dopo che sono state esercitate, nel corso del 2017, 159.017 opzioni relative al Piano "Strutture Corporate Italia" e 4.405.000 opzioni relative al Piano "Top Management e Key People". Con riferimento alla società Moncler S.p.A., al 31 dicembre 2017 non risultano opzioni ancora in circolazione.

Per quanto concerne il Piano di Stock Option approvato nel 2015, si segnala che:

  • Il Piano 2015 è destinato agli Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, dipendenti e collaboratori, inclusi i consulenti esterni, di Moncler S.p.A. e delle sue Controllate che rivestano ruoli strategicamente rilevanti o comunque in grado di apportare un significativo contributo, nell'ottica del perseguimento degli obiettivi strategici di Gruppo;
  • Il Piano 2015 prevede l'assegnazione di massime 2.548.225 opzioni attraverso 3 cicli di attribuzione, a titolo gratuito, che consentono, alle condizioni stabilite, la successiva

sottoscrizione di azioni ordinarie di Moncler S.p.A. Il primo ciclo di attribuzione è avvenuto in data 12 maggio 2015, con l'assegnazione di 1.385.000 opzioni;

  • Il prezzo di esercizio di tali opzioni è pari ad Euro 16,34 e permette di sottoscrivere azioni nel rapporto di n. 1 azione ordinaria per ogni n. 1 opzione esercitata;
  • Il Piano 2015 prevede un vesting period di tre anni compreso tra la data di attribuzione e la data iniziale di esercizio. Le opzioni sono esercitabili entro il termine massimo del 30 giugno 2020 per il primo ciclo di attribuzione e il 30 giugno 2021 ovvero 30 giugno 2022, rispettivamente per il secondo e il terzo ciclo di attribuzione;
  • Ciascun beneficiario potrà esercitare le opzioni attribuite a condizione che siano raggiunti gli specifici obiettivi di performance connessi all'EBITDA consolidato di Gruppo;
  • Il fair value del Piano 2015 è stato stimato alla data di assegnazione usando il metodo Black-Scholes, basandosi sulle seguenti ipotesi:
  • o prezzo dell'azione alla data di concessione delle opzioni Euro 16,34;
  • o vita stimata delle opzioni pari al periodo che va dalla data di assegnazione alla data stimata di esercizio 31 maggio 2019;
  • o percentuale di rendimento atteso del dividendo 1%;
  • o il fair value unitario Euro 3,2877.
  • L'effetto sul conto economico del 2017 del Piano 2015 ammonta ad Euro 20 migliaia, che include principalmente il costo del piano maturato nel periodo, il cui calcolo è basato sul fair value delle opzioni, che tiene conto del valore corrente dell'azione alla data di assegnazione, della volatilità, del flusso di dividendi attesi, della durata dell'opzione e del tasso privo di rischio;
  • Al 31 dicembre 2017 risultano ancora in circolazione 1.155.000 opzioni. Con riferimento alla società Moncler S.p.A., al 31 dicembre 2017 risultano ancora in circolazione 20.000 Opzioni.

In data 20 aprile 2016 l'Assemblea dei soci di Moncler S.p.A. ha approvato l'adozione di un piano di stock grant denominato "Piano di Performance Shares 2016-2018" ("Piano 2016") destinato ad Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori e/o consulenti di Moncler S.p.A. e delle sue Controllate che rivestano ruoli strategicamente rilevanti o comunque in grado di apportare un significativo contributo, nell'ottica del perseguimento degli obiettivi strategici del Gruppo.

Il Piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vesting pari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dall'indice Earning Per Share cumulativo ("EPS") del Gruppo misurato nel periodo di vesting, eventualmente rettificato dalle condizioni di over\under performance.

BILANCIO D'ESERCIZIO

Il numero massimo di Azioni a servizio del Piano è pari a n. 3.800.000 rivenienti da un aumento di capitale e/o dall'assegnazione di azioni proprie.

Il Piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Il primo ciclo di attribuzione, avvenuto nel 2016, si è concluso con l'assegnazione di 2.856.000 Diritti Moncler; il secondo ciclo di attribuzione, avvenuto il 29 giugno 2017, ha assegnato 365.500 Diritti Moncler.

Al 31 dicembre 2017 risultano ancora in circolazione 2.636.000 diritti relativi al primo ciclo di attribuzione e 350.500 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione. Con riferimento alla società Moncler S.p.A., al 31 dicembre 2017 risultano ancora in circolazione 716.500 diritti relativi al primo ciclo di attribuzione 76.000 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione.

L'effetto a conto economico del 2017 ammonta ad Euro 4.979 migliaia.

Ai sensi dell'IFRS2, i piani sopra descritti sono definiti come Equity Settled.

Per informazioni sui documenti informativi relativi ai Piani, si rinvia al sito Internet della società, www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance/Assemblea degli azionisti".

8.3. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti

In data 29 giugno 2017, il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A., previo parere favorevole del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, ha dato attuazione al secondo ciclo di attribuzione di azioni ordinarie Moncler relative al "Piano di Performance Shares 2016-2018", approvato dall'Assemblea dei Soci del 20 aprile 2016, e ha deliberato l'assegnazione di 365.500 azioni a favore di n. 18 nuovi beneficiari.

La descrizione dei piani di incentivazione ed i relativi costi sono esplicitati nel paragrafo 8.2.

8.4. Operazioni atipiche e/o inusuali

Si segnala che, nel corso dell'esercizio 2017 non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

8.5. Strumenti finanziari

Nella seguente tabella sono esposti, per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile ed il fair value, compreso il relativo livello della gerarchia del fair value degli strumenti finanziari valutati al fair value. Sono escluse le informazioni sul fair value delle attività e delle passività finanziarie non valutate al fair value, quando il valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value.

(Euro/000)
31 dicembre 2017 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - -
Contratti a termine su cambi di copertura - - -
2
Totale - - -
Attività finanziarie non valutate a fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 661.737 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 1.330.225 -
Totale 1.991.962 - -
Totale generale 1.991.962 - -
(Euro/000)
31 dicembre 2016 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - -
Contratti a termine su cambi di copertura - - -
Totale - - -
Attività finanziarie non valutate a fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 223.497 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 1.486.546 -
Totale 1.710.043 - -
Totale generale 1.710.043 - -
(Euro/000)
31 dicembre 2017 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura -
-
-
2
Contratti a termine su cambi di copertura -
-
-
2
Altri debiti - - -
3
Totale - - -
Passività finanziarie non valutate a fair value
Debiti commerciali e altri debiti (*) (20.949) -
Debiti in conto corrente (*) -
-
Anticipi bancari (*) - -
Finanziamenti bancari -
-
-
3
Totale (20.949) - -
Totale generale (20.949) - -
(Euro/000)
31 dicembre 2016 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura -
-
-
2
Contratti a termine su cambi di copertura -
-
-
2
Altri debiti - - -
3
Totale - - -
Passività finanziarie non valutate a fair value
Debiti commerciali e altri debiti (*) (18.976) -
Debiti in conto corrente (*) -
-
Anticipi bancari (*) - -
Finanziamenti bancari (23.972) - (23.972) 3
Totale (42.948) - (23.972)
Totale generale (42.948) - (23.972)

BILANCIO D'ESERCIZIO

(*) Trattasi di attività e passività finanziarie a breve il cui valore di carico approssima ragionevolmente il fair value che, pertanto, non è stato indicato.

8.6. Compensi alla società di revisione

Servizi di revisione, di
attestazione ed altri servizi
(Euro)
Soggetto che ha erogato il
servizio
Corrispettivi di
competenza
2017
Revisione contabile KPMG S.p.A. 155.519
Rete KPMG S.p.A. -
Servizi di attestazione KPMG S.p.A. 38.750
Rete KPMG S.p.A. -
Altri servizi KPMG S.p.A. 44.990
Rete KPMG S.p.A. 6.826
Totale 246.085

Si evidenziano di seguito i corrispettivi della società di revisione:

9. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

MONCLER GENIUS

In data 20 febbraio 2018, Moncler ha presentato un nuovo capitolo creativo e di comunicazione del Gruppo: una visione del futuro, fruibile adesso. Una visione che supera la temporalità della stagione e stabilisce un dialogo quotidiano con il consumatore: Moncler Genius. Un hub di otto menti eccezionali che, operando insieme pur continuando a coltivare la propria individualità, hanno saputo reinterpretare il Brand ognuno dedicandosi ad un singolo progetto che, interagendo con gli altri, definisce le varie sfaccettature dell'identità di Moncler.

CAPITAL MARKETS DAY

Il 27 febbraio 2018, Moncler terrà un Capital Markets Day a Milano, in occasione del quale verrà fornito alla comunità finanziaria un aggiornamento sulla strategia di medio termine del Gruppo. I documenti sono disponibili nel sito corporate www.monclergroup.com.

10. PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO 2017

A conclusione delle presenti note esplicative, Vi invitiamo ad approvare il bilancio di esercizio della società Moncler S.p.A.

Vi proponiamo di deliberare a valere sull'utile dell'esercizio 2017 di Moncler S.p.A., che ammonta ad Euro 133.253.774, la distribuzione di un dividendo unitario lordo di Euro 0,28 per azione ordinaria.

L'ammontare complessivo da distribuire a titolo di dividendo, tenuto conto delle azioni emesse al 31 dicembre 2017 (n. 252.778.741) al netto delle azioni proprie direttamente detenute dalla società (n. 2.000.000), è pari ad Euro 70.778.047.

Va precisato, peraltro, che gli importi in questione sono soggetti a variazione per l'eventuale emissione di nuove azioni a seguito dell'esercizio di stock option.

***

Il presente bilancio, composto da conto economico, conto economico complessivo, prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario e note, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico e i flussi di cassa e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

Remo Ruffini

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154-BIS DEL D.LGS. 58/98

  1. I sottoscritti Remo Ruffini, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato e Luciano Santel, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Moncler S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quantoprevisto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2017.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 si è basata su di un processo definito da Moncler S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

  2. Si attesta, inoltre, che:

  3. 3.1 il bilancio consolidato:

  4. a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  5. b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  6. c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica efinanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

26 febbraio 2018

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E AMMINISTRATORE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI DELEGATO Remo Ruffini Luciano Santel

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio consolidato al 31 dicembre
2017 include il marchio Moncler (il
"Marchio") per un valore pari ad Euro
Le procedure di revisione svolte, anche
con il coinvolgimento di esperti del
network KPMG, hanno incluso:
224 milioni, considerato un bene
immateriale a vita utile indefinita, ed un
avviamento pari a Euro 156 milioni.
comprensione del processo adottato
nella predisposizione del test di
impairment;
Il Gruppo riesamina almeno
annualmente alla chiusura dell'esercizio
il valore recuperabile del Marchio e
dell'avviamento.
comprensione del processo adottato
nella predisposizione del piano
economico-finanziario 2018-2020
approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Capogruppo
in data 14 dicembre 2017 (il "Piano")
dal quale sono estratti i flussi
finanziari attesi alla base del test di
impairment;
Il Gruppo determina il valore
recuperabile del Marchio e
dell'avviamento stimando il valore d'uso
con la metodologia dell'attualizzazione
dei flussi finanziari attesi. In particolare,
con riferimento al Marchio, si è utilizzato
il cosiddetto royalty relief method.
Tali metodologie richiedono per loro
natura valutazioni significative da parte
degli Amministratori circa:
analisi della ragionevolezza delle
principali ipotesi adottate dagli
Amministratori nella predisposizione
del Piano, incluso l'esame degli
scostamenti tra i dati previsionali dei
u i flussi finanziari attesi, determinati
tenendo conto dell'andamento
economico generale e del settore di
piani economico-finanziari degli
esercizi precedenti e i dati
consuntivati;
appartenenza, i flussi finanziari
consuntivati negli ultimi esercizi ed i
tassi di crescita previsionali;
esame della ragionevolezza del
modello del test di impairment e
delle principali assunzioni utilizzate
a, i parametri finanziari utilizzati ai fini
della determinazione del tasso di
attualizzazione.
dagli Amministratori nella
determinazione del valore
recuperabile del Marchio e
dell'avviamento;
Per tali ragioni abbiamo considerato la
recuperabilità del Marchio e
dell'avviamento un aspetto chiave
dell'attività di revisione.
esame delle analisi di sensitività
presentate nelle note esplicative con
riferimento alle assunzioni chiave
utilizzate ner il test di imnairment tra
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio consolidato al 31 dicembre
2017 include rimanenze per Euro 136
milioni, al netto di un fondo svalutazione
Le procedure di revisione svolte hanno
incluso:
per Euro 84 milioni. comprensione dei processi aziendali
a presidio della valutazione delle
La determinazione del fondo
svalutazione rimanenze rappresenta
una stima contabile complessa che
richiede un elevato grado di giudizio in
quanto influenzata da molteplici fattori,
tra cui:
rimanenze e del relativo ambiente
informatico, esame della
configurazione e messa in atto dei
controlli e procedure per valutare
l'efficacia operativa dei controlli
ritenuti rilevanti;
le caratteristiche del settore in cui il
Gruppo opera;
analisi della movimentazione delle
giacenze di magazzino
la stagionalità delle vendite; nell'esercizio, tenuto conto del ciclo
di vita atteso delle rimanenze in
le politiche di prezzo adottate e la
capacità di smaltimento dei canali di
vendita
base alla anzianità delle stesse e
analisi del trend storico delle vendite
e della redditività per stagione;
Per tali ragioni abbiamo considerato la
valutazione della rimanenze un aspetto
chiave dell'attività di revisione.
analisi documentale e discussione
con le funzioni aziendali coinvolte
circa le ipotesi adottate nella stima
del fondo svalutazione, volta alla
comprensione delle assunzioni
poste alla base delle dinamiche
attese di smaltimento delle merci;
esame dell'appropriatezza
dell'informativa fornita nelle note
illustrative relativamente alle
rimanenze.

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154-BIS DEL D.LGS. 58/98

  1. I sottoscritti Remo Ruffini, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato, e Luciano Santel, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Moncler S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2017.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017 si è basata su di un processo definito da Moncler S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

  2. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il bilancio d'esercizio:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziariadell'emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

26 febbraio 2018

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E AMMINISTRATORE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI DELEGATO Remo Ruffini Luciano Santel

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio al 31 dicembre 2017 include il
marchio Moncler (il "Marchio") per un
valore pari ad Euro 224 milioni,
considerato un bene immateriale a vita
utile indefinita.
La Società riesamina almeno
Le procedure di revisione svolte, anche
con il coinvolgimento di esperti del
network KPMG, hanno incluso:
comprensione del processo adottato
nella predisposizione del test di
impairment;
annualmente alla chiusura dell'esercizio
il valore recuperabile del Marchio.
La Società determina il valore
recuperabile del Marchio stimando il
valore d'uso con la metodologia
dell'attualizzazione dei flussi finanziari
attesi. In particolare, si è utilizzato il
cosiddetto royalty relief method.
comprensione del processo adottato
nella predisposizione del piano
economico-finanziario 2018-2020
approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Società in
data 14 dicembre 2017 (il "Piano")
dal quale sono estratti i flussi
finanziari attesi alla base del test di
Tale metodologia richiede per sua
natura valutazioni significative da parte
degli Amministratori circa:
impairment;
analisi della ragionevolezza delle
principali ipotesi adottate dagli
i flussi finanziari attesi, determinati
tenendo conto dell'andamento
economico generale e del settore di
appartenenza, i flussi finanziari
consuntivati negli ultimi esercizi ed i
tassi di crescita previsionali;
Amministratori nella predisposizione
del Piano, incluso l'esame degli
scostamenti tra i dati previsionali dei
piani economico-finanziari degli
esercizi precedenti e i dati
consuntivati;
× i parametri finanziari utilizzati ai fini
della determinazione del tasso di
attualizzazione.
esame della ragionevolezza del
modello del test di impairment e
delle principali assunzioni utilizzate
Per tali ragioni abbiamo considerato la
recuperabilità del Marchio un aspetto
chiave dell'attività di revisione.
dagli Amministratori nella
determinazione del valore
recuperabile del Marchio;
m esame delle analisi di sensitività
presentate nelle note esplicative con
riferimento alle assunzioni chiave
utilizzate per il test di impairment, tra
le quali il tasso di interesse e il tasso

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