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Moncler

Annual Report Apr 22, 2020

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE

2019

RELAZIONE SULLA GESTIONE 1
Sezione prima 2
Lettera agli azionisti 2
Highlight finanziari 4
Organi sociali 6
Struttura del Gruppo al 31 dicembre 2019 7
Composizione del Gruppo 8
Il marchio Moncler 10
Valori e Purpose 13
Strategia 16
Modello di business 18
Capitale umano 29
Sostenibilità 34
Moncler e i mercati azionari 36
Sezione seconda 40
Premessa 41
Andamento della gestione del Gruppo Moncler 42
Andamento della gestione della Capogruppo Moncler S.p.A. 51
Principali rischi 54
Corporate governance 60
Operazioni con parti correlate 62
Operazioni atipiche e/o inusuali 62
Azioni proprie 62
Fatti di rilievo avvenuti nel corso dell'esercizio 2019 63
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 64
Evoluzione prevedibile della gestione 65
Altre informazioni 67
Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2019 69
BILANCIO CONSOLIDATO 70
PROSPETTI DEL BILANCIO CONSOLIDATO 71
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO 76
1. Informazioni generali sul Gruppo 76
2. Sintesi dei principali principi contabili utilizzati nella redazione del bilancio consolidato 80
3. Area di consolidamento 102
4. Commento alle principali voci del prospetto di conto economico consolidato 103
5. Commento alle principali voci della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata 109
6. Informazioni di segmento 125
7. Impegni e garanzie prestate 125
8. Passività potenziali 125
9. Informazioni sui rischi finanziari 126
10. Altre informazioni 130
11. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 139
BILANCIO D'ESERCIZIO 141
PROSPETTI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO 142
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO 147
1. Informazioni generali 147
2. Principi contabili significativi 149
3. Commenti al conto economico 167
4. Commenti alla situazione patrimoniale e finanziaria 170
5. Impegni e garanzie prestate 182
6. Passività potenziali 182
7. Informazioni sui rischi finanziari 182
8. Altre informazioni 184
9. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 192
10. Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2019 193

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS 58/98 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS 58/98 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO D'ESERCIZIO RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

Avvertenza

In data 22 aprile 2020 il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A., prendendo atto del cambiamento dello scenario economico globale e dell'evoluzione del quadro normativo successivamente alla seduta consiliare del 10 febbraio 2020, ha deliberato di modificare la proposta di distribuzione degli utili dell'esercizio 2019. Il Consiglio, infatti, ritiene che il perdurare dell'emergenza Covid-19 richieda l'adozione, anche in tema di dividendi, di un approccio prudenziale a tutela della solidità patrimoniale del Gruppo. Il Consiglio ha pertanto deliberato di revocare la proposta di distribuzione dei dividendi sugli utili dell'esercizio 2019 approvata il 10 febbraio 2020 (come riportato a pag. 69 e a pag. 193 del presente documento).

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 1

Cari azionisti,

Il 2019 è stato ancora una volta un anno straordinario per Moncler. Siamo cresciuti ulteriormente su tutti gli indicatori economici e patrimoniali. Il fatturato ha segnato un +15% superando 1,6 miliardi di euro, il nostro margine operativo è stato pari a 475 milioni di euro con un'incidenza sul fatturato del 29% mentre la cassa ha toccato i 663 milioni di euro. Nel corso di questi 12 mesi, nonostante eventi esterni abbiano influito sulla performance di alcuni importanti mercati, siamo diventati più solidi, più strutturati e più consapevoli, sempre mantenendo quell'energia, quella curiosità e quella genialità di un'azienda che ha ancora tanta, tantissima, strada da percorrere e molti nuovi sentieri da scoprire.

Il 2019 è stato un anno importante anche perché abbiamo deciso di regalarci del tempo per riflettere a fondo su chi siamo, in cosa crediamo e dove vogliamo andare, sui nostri valori aziendali e sul nostro purpose, che è la ragione per cui esistiamo.

Da questa riflessione abbiamo capito che abbiamo una cultura molto forte e peculiare. Moncler è unica. Guardiamo sempre avanti, ma sappiamo bene che non c'è futuro senza passato. Siamo cresciuti realizzando i sogni più impossibili. Siamo andati oltre il concetto di moda, ridefinendo il concetto di lusso e aprendo la nostra casa a voci diverse. Ci siamo evoluti continuamente pur rimanendo sempre fedeli a noi stessi con il calore e la passione insite nel nostro DNA. Abbiamo giudicato i nostri risultati dal modo in cui li abbiamo raggiunti.

Ci siamo sempre divertiti come un'eterna start–up e vogliamo continuare a farlo perché il motivo per cui, in Moncler, esistiamo è di ricercare lo straordinario e scoprire il genio nascosto in ognuno di noi.

Questi ultimi 12 mesi sono stati rilevanti anche per un'altra meta raggiunta. Nel 2019 Moncler è entrata negli indici Dow Jones Sustainability World e Europe posizionandosi come Industry Leader nel settore Textile Apparel & Luxury Goods. Sono estremamente fiero del lavoro svolto e dell'impegno di tutti in azienda. La sostenibilità è un asse portante della nostra strategia. Tutti assieme vogliamo e dobbiamo continuare a cercare soluzioni ancora inesplorate per le tante sfide che ci attendono.

Abbiamo di fronte a noi anni importanti, direi cruciali. Il settore del lusso è in continuo cambiamento e lo scenario geopolitico e macroeconomico mondiale è oggi ancora più incerto e difficile. Continuare a rafforzare il nostro Brand, dialogare con il consumatore usando il suo linguaggio sempre in evoluzione, capire ed interpretare nuovi bisogni, avere il coraggio di lasciare strade sicure per cercare nuovi sentieri, rimangono le nostre priorità. Tutto questo richiede impegno, capacità, flessibilità e soprattutto, visione.

Moncler Genius ha sicuramente "contaminato" il nostro modo di lavorare. Ci ha permesso di guardare il mondo con occhi diversi, per capire la molteplicità che ci circonda. Dobbiamo proseguire su questa strada, rafforzare il cuore del nostro business: il capospalla e tutte quelle categorie merceologiche

1 La nota si applica a tutto il documento: i dati escludono gli impatti IFRS 16, se non altrimenti specificato, e sono arrotondati all'ultima cifra rappresentata.

2 RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 – MONCLER

sempre più importanti per il nostro futuro. Vogliamo potenziare la nostra cultura digitale per renderla più forte all'interno di tutte le divisioni. Consolideremo ulteriormente la presenza del Brand nelle strade e negli shopping mall del lusso più rinomati. Abbiamo alcuni progetti importanti per i prossimi anni a cominciare dall'apertura nel 2020 del nuovo flagship a Parigi sugli Champs-Elysées.

Questi sono solo alcuni dei molti progetti su cui tutti in Moncler stiamo lavorando e che sono convinto daranno importanti risultati futuri.

Ringrazio infine tutti gli stakeholder per il loro continuo supporto a cominciare dai nostri azionisti che ci sono sempre stati vicini sostenendoci e consigliandoci, e che mi auguro continuino a camminare con noi per aiutarci a raggiungere mete ancora più sfidanti. Ringrazio il nostro Consiglio di Amministrazione, organo fondamentale in ogni decisione strategica. Ma soprattutto ringrazio tutti i miei 4.600 collaboratori che ogni giorno, in ogni angolo del mondo, a qualunque livello, mi dimostrano e mi confermano che Moncler è unica.

Grazie.

REMO RUFFINI PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO

Ricavi (milioni di Euro)

EBITDA Adjusted3 (milioni di Euro)

EBIT (milioni di Euro)

Utile Netto di Gruppo (milioni di Euro)

2 I dati escludono gli impatti IFRS 16 e sono arrotondati all'ultima cifra rappresentata.

3 EBITDA Adjusted: utile operativo prima degli ammortamenti e dei costi legati a piani di incentivazione azionaria.

Investimenti Netti4 (milioni di Euro) Capitale Circolante Netto (milioni di Euro)

Operating Cash Flow (milioni di Euro)

Posizione Finanziaria Netta (milioni di Euro)

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 5 4 Al netto della vendita di immobilizzazioni materiali e immateriali.

Remo Ruffini Presidente e Amministratore Delegato
Marco De Benedetti Vice Presidente
Lead Independent Director
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
Comitato Nomine e Remunerazione
Nerio Alessandri Amministratore Indipendente
Roberto Eggs Amministratore Delegato
Gabriele Galateri di Genola Amministratore Indipendente
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
Alessandra Gritti Amministratore Indipendente
Comitato Nomine e Remunerazione
Virginie Sarah Sandrine Morgon Amministratore
Comitato Parti Correlate
Diva Moriani Amministratore Indipendente
Comitato Parti Correlate
Comitato Nomine e Remunerazione
Stephanie Phair Amministratore Indipendente
Guido Pianaroli Amministratore Indipendente
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
Comitato Parti Correlate
Luciano Santel Amministratore Delegato
Riccardo Losi Presidente
Antonella Suffriti Sindaco effettivo
Mario Valenti Sindaco effettivo
Federica Albizzati Sindaco supplente
Lorenzo Mauro Banfi Sindaco supplente

KPMG S.p.A.

Moncler S.p.A.
100%
22,5%
3B Restaurant
S.r.l.
Industries S.p.A. ರಿಕೆ% Moncler Brasil
Comercio de moda e
5% acessorios Ltda.
Moncler Shanghai
Commercial Co Ltd
100% 100% Moncler USA Inc 100% Moncler USA Retail LLC
Moncler Asia Pacific
Ltd
100% gg% 1%
Moncler Mexico, S. de
Moncler Japan
Corporation
66% R.L. de C.V.
Moncler UK Ltd 100% 99% Moncler Mexico
Services, S. de R.L. de
C.V.
1%
Moncler Denmark ApS 100% 100% Moncler Deutschland
GmbH
51% Moncler Sylt GmbH
100% 99% 1%
Industries Yield S.r.l.
Moncler Hungary KFT
Moncler Istanbul
51% 100% Moncler Belgium
Giyim ve Tekstil
Ticaret Ltd. Sti.
S.p.r.l.
Moncler Taiwan
Limited
100% 100% Moncler Holland B.V.
Moncler Prague s.r.o. 100% 100% Moncler France S.a.r.l.
Moncler Shinsegae
Inc.
51% 100% Moncler España SL
Moncler Singapore Pte.
Limited
100% 100% Moncler Canada Ltd
Moncler Middle East
FZ-LLC.
100% 99,99% Moncler Ukraine LLC
49% 0,01%
Moncler UAE LLC. 100% Moncler Suisse SA
0,01%
Moncler Sweden AB 100% 99,99% Moncler Rus LLC
1%
Moncler Ireland
Limited
100% 99% Moncler Kazakhstan
LLP
Moncler Norway AS 100% 70% White Tech S.p.zo.o
100% Moncler Australia PTY
ITD

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 7

Il resoconto intermedio del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2019 include Moncler S.p.A. (Capogruppo), Industries S.p.A., società direttamente controllata da Moncler S.p.A., e 35 società consolidate nelle quali la Capogruppo detiene indirettamente la maggioranza dei diritti di voto, o sulle quali esercita il controllo o dalle quali è in grado di ottenere benefici in virtù del suo potere di governarne le politiche finanziarie ed operative.

Moncler S.p.A. Società Capogruppo proprietaria del marchio Moncler
Industries S.p.A. Società
sub
holding,
direttamente
coinvolta
nella
gestione delle società estere e dei canali distributivi
(retail, wholesale) in Italia e licenziataria del marchio
Moncler
Industries Yield S.r.l. Società che svolge attività di confezione di prodotti di
abbigliamento
White Tech Sp.zo.o. Società che svolge attività di controllo qualità sulla piuma
Moncler Belgium S.p.r.l. Società che gestisce DOS in Belgio
Moncler Denmark ApS Società che gestisce DOS in Danimarca
Moncler Deutschland GmbH Società che gestisce negozi a gestione diretta (DOS) e
promuove prodotti Moncler in Germania ed Austria
Moncler España SL Società che gestisce DOS in Spagna
Moncler France S.à.r.l. Società che gestisce DOS e distribuisce e promuove
prodotti Moncler in Francia
Moncler Holland B.V. Società che gestisce DOS in Olanda
Moncler Hungary KFT Società che gestisce DOS in Ungheria
Moncler Ireland Limited Società che gestisce DOS in Irlanda
Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil
Ticaret Ltd. Sti.
Società che gestisce DOS in Turchia
Moncler Kazakhstan LLP Società che gestisce DOS in Kazakistan
Moncler Middle East FZ-LLC. Società holding per l'area Middle East
Moncler Norway AS Società che gestisce DOS in Norvegia
Moncler Prague s.r.o. Società che gestisce DOS in Repubblica Ceca

8 RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 – MONCLER

Moncler Rus LLC Società che gestisce DOS in Russia
Moncler Suisse SA Società che gestisce DOS in Svizzera
Moncler Sylt GmbH Società in liquidazione (Germania)
Moncler Sweden AB Società che gestisce DOS in Svezia
Moncler UK Ltd Società che gestisce DOS nel Regno Unito
Moncler Ukraine LLC Società che gestirà DOS in Ucraina
Moncler UAE LLC Società che gestisce DOS negli Emirati Arabi Uniti
Moncler Brasil Comércio
de moda
e acessòrios Ltda.
Società che gestisce DOS in Brasile
Moncler Canada Ltd Società che gestisce DOS in Canada
Moncler Mexico, S. de R.L. de C.V. Società che gestisce DOS in Messico
Moncler
Mexico Services, S. de
R.L. de C.V.
Società che fornisce servizi a favore della società Moncler
Mexico, S. de R.L. de C.V.
Moncler USA Inc Società che distribuisce e promuove prodotti in Nord
America
Moncler USA Retail LLC Società che gestisce DOS in Nord America
Moncler Asia Pacific Ltd Società che gestisce DOS ad Hong Kong e a Macao
Moncler Australia PTY LTD Società che gestisce DOS in Australia
Moncler Japan Corporation Società che gestisce DOS e distribuisce e promuove
prodotti Moncler in Giappone
Moncler Shanghai Commercial Co.
Ltd
Società che gestisce DOS in Cina
Moncler Shinsegae Inc. Società che gestisce DOS e distribuisce e promuove
prodotti Moncler in Corea del Sud
Moncler Singapore Pte. Limited Società che gestisce DOS in Singapore
Moncler Taiwan Limited Società che gestisce DOS in Taiwan

Il marchio Moncler nasce nel 1952 a Monestier-de-Clermont, sulle montagne vicino a Grenoble, con una vocazione per i capi sportivi destinati alla montagna.

Moncler realizza nel 1954 il primo piumino di nylon e piuma. Nello stesso anno, i suoi prodotti vengono scelti dalla spedizione italiana sul K2 e nel 1955 dalla spedizione francese sul Makalù.

Nel 1968 il Marchio acquisisce ulteriore visibilità, in quanto diventa fornitore ufficiale della squadra francese di sci alpino in occasione delle olimpiadi invernali di Grenoble.

Negli anni '80 i capi a marchio Moncler si diffondono, diventando di uso quotidiano in contesti urbani: da subito protagonisti di un vero fenomeno di moda tra i clienti più giovani.

A partire dal 2003, con l'ingresso di Remo Ruffini nel capitale del Gruppo, ha inizio un percorso di riposizionamento del Marchio attraverso il quale i prodotti Moncler assumono un carattere sempre più unico ed esclusivo. Sotto la sua guida, Moncler persegue una filosofia chiara e, nel contempo, semplice: creare prodotti unici di altissima qualità, versatili e in continua evoluzione ma al contempo sempre fedeli al DNA del Marchio.

Il motto "nasce in montagna, vive in città" racconta come il marchio Moncler si sia evoluto da una linea di prodotti a destinazione d'uso prettamente sportivo, a linee versatili che clienti di ogni genere, età, identità e cultura, possono indossare in qualunque occasione e dove il capospalla, pur essendo il capo identificativo del Brand, viene gradualmente e naturalmente affiancato da prodotti complementari sempre coerenti con il DNA e l'unicità del Marchio.

Tradizione, unicità, qualità, coerenza ed energia, sono da sempre i caratteri distintivi del marchio Moncler che negli anni ha saputo evolversi pur rimanendo coerente alla propria tradizione, in una continua ricerca di un dialogo costante con i propri molteplici consumatori nel mondo. Ed è proprio da questa costante ricerca che nel 2018 nasce un nuovo progetto creativo e comunicativo, Moncler Genius - One House, Different Voices: una nuova casa per menti creative capaci di reinterpretare il brand Moncler sempre coerentemente alla sua storia e al suo DNA, adottando un nuovo modo di operare.

Sulle montagne vicino a Grenoble René Ramillon e André Vincent fondano il marchio Moncler.

Moncler realizza il primo piumino di nylon e piuma e fornisce i prodotti per la spedizione italiana sul K2. Un anno dopo, sponsorizza anche la spedizione francese sul Makalù.

Moncler diventa fornitore ufficiale della squadra francese di sci alpino durante le olimpiadi invernali di Grenoble.

I capi a marchio Moncler si diffondono in contesti urbani, diventando un vero fenomeno di moda.

Remo Ruffini entra nel capitale del Gruppo.

Nasce la collezione donna Moncler Gamme Rouge.

Moncler apre a Parigi, nella centralissima Rue du Faubourg Saint-Honoré, il suo primo negozio in città.

Nasce la collezione uomo Moncler Gamme Bleu.

Debutta a New York la collezione uomo/donna Moncler Grenoble.

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 11

Moncler si quota sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana ad un prezzo di quotazione di Euro 10,20 per azione.

Moncler fornisce l'equipaggiamento tecnico al team della spedizione "K2 – 60 Years Later".

Moncler redige il primo Bilancio di Sostenibilità e il Piano di Sostenibilità. Costituisce in Corea, una joint venture a maggioranza Moncler con Shinsegae International. Si perfeziona l'acquisizione di una prima unità di confezionamento in Romania.

Il fatturato del Gruppo supera la soglia del miliardo di euro. Moncler conclude il processo di costituzione dell'unità produttiva in Romania con l'obiettivo di creare un polo industrialetecnologico di ricerca e sviluppo sul capospalla in piuma e di verticalizzare una parte della produzione.

Moncler annuncia la fine della collaborazione con Thom Browne per Moncler Gamme Bleu e con Giambattista Valli per Moncler Gamme Rouge.

Moncler lancia il nuovo progetto creativo Moncler Genius - One House, Different Voices, un hub di menti creative che, operando insieme pur mantenendo la loro individualità, reinterpretano l'essenza del brand Moncler.

Moncler inaugura il sito e-commerce in Corea, il primo sito di commercio elettronico completamente gestito dal Gruppo. La Società è stata inclusa per la prima volta negli indici Dow Jones Sustainability World e Europe, come Industry Leader del settore Textile, Apparel & Luxury Goods. Nel corso dell'anno Moncler ripensa ai propri valori e al purpose aziendale.

Moncler è per sua natura un'azienda sempre in evoluzione, un'azienda proiettata alla reinvenzione e allo sviluppo continuo. Un'azienda, i cui valori con il tempo, si sono arricchiti di nuovi significati pur rimanendo sempre fedeli a sé stessi.

Nel 2019 Moncler ha dedicato grandi energie ad analizzare il suo percorso di evoluzione ed i valori su cui lo stesso si basa.

È stato un momento di riflessione anche su quello che è il purpose aziendale ovvero la ragione per cui Moncler esiste.

Dal coinvolgimento e dai diversi incontri con tutti gli stakeholder è emersa una cultura aziendale molto forte e un'unicità che è caratterizzata dalla capacità di scoprire lo straordinario che si nasconde in ognuno di noi e in ogni nostra manifestazione "ordinaria".

Un'unicità fatta di impegno a porsi obiettivi sempre più sfidanti. Un'unicità arricchita dal naturale senso di libertà ed indipendenza da stereotipi e convenzioni, dalla consapevolezza che ogni azione ha degli impatti sulla società e l'ambiente ed è dovere di ognuno minimizzare quelli negativi e massimizzare quelli positivi, dall'energia che il calore delle relazioni che costruiamo ci infonde, dalla follia, sempre rigorosa, di perseguire idee e progetti fuori dagli schemi.

PUSH FOR HIGHER PEAKS

Cerchiamo sempre di fare meglio, come individui e come azienda.

Ispirati dalla continua ricerca dell'eccellenza, non ci stanchiamo mai di imparare e di ridefinire le regole. Non ci accontentiamo mai.

BRING OTHER VOICES IN

Siamo sempre aperti ad accogliere voci differenti.

Lasciamo che il talento di ciascuno si esprima e per questo celebriamo ed incoraggiamo le prospettive di tutti. Viviamo di molteplicità e dialoghiamo con tutte le generazioni. Nella diversità troviamo grande armonia.

EMBRACE CRAZY

Siamo unici e non convenzionali.

Diamo spazio al nostro genio interiore e crediamo nel potere della creatività. Con grande rigore trasformiamo in realtà sogni coraggiosi e idee che possono sembrare irraggiungibili. Spesso sono le idee più folli che si rivelano geniali e alimentano la nostra energia.

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 13

KEEP WARM

Siamo nati per proteggere dal freddo e ogni giorno portiamo il calore delle relazioni umane in tutto quello che facciamo. Celebriamo i grandi e piccoli risultati con empatia e fiducia.

PLAN BEYOND TOMORROW

È il sogno di un futuro migliore ad ispirarci e giudichiamo i nostri risultati dal modo in cui li abbiamo raggiunti. Guardiamo alle sfide della sostenibilità sempre orientati al futuro, continuando a cercare soluzioni dove non sono ancora state trovate.

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 15

Genialità, rigorosità, molteplicità, capacità di innovare rimanendo fedeli a sé stessi, e la volontà di cercare lo straordinario nell'"ordinario" sono da sempre il credo del Gruppo. Moncler ha nel cambiamento la forza per continuare ad esplorare il proprio mondo e quelli vicini, cercando un dialogo continuo con una base di clienti sempre più ampia, e nella flessibilità la capacità di perseguire i suoi obiettivi anche in situazioni di continua evoluzione.

La strategia di Moncler si fonda su cinque pilastri.

SVILUPPARE UN MARCHIO GLOBALE, CAPACE DI INNOVARSI CONTINUAMENTE MANTENENDO L'UNICITA' DEL PROPRIO POSIZIONAMENTO

Negli anni Moncler ha seguito una strategia di crescita ispirata a due principi fondamentali: diventare un Marchio globale senza filtri con il mercato e innovarsi continuamente pur rimanendo fedele a sé stesso. Dal 2003, sotto la guida di Remo Ruffini, Moncler ha così seguito un chiaro percorso evolutivo che lo ha portato nel 2018 a presentare un nuovo capitolo della propria storia, Moncler Genius – One House, Different voices, non solo un progetto creativo e comunicativo ma anche un nuovo modello di business che ha coinvolto, a 360 gradi, tutte le divisioni aziendali, contaminando la strategia del Gruppo stesso.

PERCORRERE UNA CRESCITA SOSTENIBILE CHE PORTI VALORE A TUTTI GLI STAKEHOLDER

Da tempo Moncler sta rafforzando il proprio impegno verso uno sviluppo sostenibile e responsabile di lungo periodo pienamente integrato nella strategia di Gruppo e allineato ai suoi valori fondanti, per rispondere alle aspettative degli stakeholder in un'ottica di creazione di valore condiviso. Pianificare oltre il domani è uno dei valori fondanti del Gruppo ed un pilastro della strategia di sviluppo.

CERCARE UN SELETTIVO AMPLIAMENTO DELLA GAMMA PRODOTTI

Grazie alla sua tradizione e alla credibilità guadagnata negli anni, Moncler ha consolidato a livello mondiale un posizionamento di leadership nel segmento del capospalla in piuma alto di gamma. Il Gruppo sta attuando una espansione in categorie merceologiche complementari in grado di diventare parte del proprio core business. "Fare prodotti speciali con un approccio da specialista" è da sempre il motto di Moncler che guiderà anche le scelte future.

SOSTENERE LO SVILUPPO DI TUTTI I CANALI DISTRIBUTIVI IN UN OTTICA DI OMNICANALITA'

Avere un rapporto diretto con i propri clienti, attraverso ogni canale e touch point, riuscire a coinvolgerli capendo le loro aspettative anche le più inespresse, creare nei propri negozi fisici e virtuali il calore umano che da sempre caratterizza il Marchio, sono i capisaldi del rapporto che Moncler ha voluto sviluppare con il proprio cliente per non smettere mai di stupirlo. Il Gruppo ha intrapreso una strategia di sviluppo integrato dei propri canali distributivi siano essi fisici che digitali.

RAFFORZARE LA PROPRIA CULTURA DIGITALE

Moncler crede che il digitale sia uno strumento fondamentale ed imprescindibile di comunicazione del Brand e di crescita del business a livello globale, in un'ottica di omnicanalità. Permeare ogni divisione del Gruppo rafforzandone la cultura digitale è parte fondante della strategia di Moncler. Il Gruppo ha da alcuni anni creato una divisione digital che si occupa non solo del canale e-commerce ma anche del digital marketing e della digital experience & intelligence, con l'obiettivo di sviluppare il business online e di rafforzare la presenza del marchio Moncler su tutti i principali social media.

Moncler adotta un modello di business integrato e flessibile, volto a controllare direttamente le fasi a maggior valore aggiunto e che mette al centro di ogni azione e decisione la ricerca di una qualità sempre più elevata e la soddisfazione del proprio cliente.

Il successo di Moncler si fonda su una brand strategy unica e coerente, che dipende anche dalla capacità di sviluppare prodotti sempre innovativi seppur "ancorati" alla propria storia. Sin dal 2003 con l'ingresso di Remo Ruffini in Moncler il cammino intrapreso è stato coerente e perseguito senza compromessi. Heritage, unicità, qualità, creatività ed innovazione racchiudono il concetto di lusso per Moncler.

Le collezioni Moncler Uomo e Moncler Donna sono il cuore pulsante del Brand, e rispondono alle esigenze di consumatori diversi ed a molteplici funzioni d'uso. L'"Archivio" sono capi che si ispirano alle prime collezioni del Marchio e nel tempo sono diventati i prodotti iconici del Brand. La linea "Sport Chic/Edit" è destinata ad un cliente sofisticato, meno legato ai fashion trend. Mentre la linea "Matt Black" s'ispira ad un consumatore metropolitano che ricerca uno stile più contemporaneo.

Moncler si compone anche di collezioni per bambino e bambina, "Moncler Enfant", destinate ad un consumatore giovane (0-14 anni) che si dividono in Baby (0-3 anni) e Kid (4-14 anni).

D'importanza strategica sono le collezioni Moncler Genius - One House, Different Voices. Esse vedono la convivenza sotto uno stesso "tetto", di diverse interpretazioni e visioni del Marchio che, in maniera sinergica, continuano a generare nuova energia creativa, rimanendo sempre fedeli all'unicità del Brand.

Oltre alle linee Moncler Uomo, Moncler Donna, e Moncler Genius, il Brand si completa con le collezioni Moncler Grenoble dove il DNA del Marchio è ancora più forte e marcato. Moncler Grenoble è divenuta nel tempo un laboratorio di innovazione tecnologica, oltre che stilistica, per un consumatore sportivo, attento alla performance oltre che al design ed all'innovazione. Le collezioni Moncler Grenoble si dividono in High Performance, prodotti che garantiscono la massima prestazione, Performance & Style, per un consumatore sportivo ma anche attento alla creatività e Après-Ski per un consumatore che predilige capi, seppur sportivi, di grande contenuto stilistico.

Completano le collezioni Moncler, le linee dedicate alle calzature e alla pelletteria (borse, zaini e accessori) e una linea di occhiali da sole e da vista (Moncler Lunettes).

Il team di stilisti del Gruppo è suddiviso per collezione e lavora sotto la stretta supervisione di Remo Ruffini, che ne definisce le linee stilistiche e supervisiona che le stesse siano coerentemente recepite a livello di tutte le collezioni e categorie merceologiche. Il dipartimento stile Moncler è coadiuvato dai team merchandising e sviluppo prodotto, che supportano la costruzione della collezione e permettono di "trasformare" in prodotto le idee creative degli stilisti.

Sin dall'inizio della storia di Moncler, la piuma è stata il cuore di ogni suo capospalla fino ad identificarsi progressivamente con il Marchio stesso.

Grazie alla lunga esperienza maturata e alla continua attività di ricerca e sviluppo, l'Azienda può oggi vantare un'expertise unica, sia con riguardo alla conoscenza della materia prima, che al processo manifatturiero del capo.

Moncler richiede ai propri fornitori il rispetto dei più alti standard qualitativi che nel corso degli anni hanno rappresentato e continuano a rappresentare un punto chiave di differenziazione del prodotto: solo il miglior fiocco di piuma d'oca bianca viene, infatti, impiegato per la realizzazione dei propri capi.

Il contenuto di "fiocco di piumino" e il fill power sono i principali indicatori della qualità della piuma. Tutta la piuma utilizzata nei capi Moncler contiene almeno il 90% di fiocco di piumino ed è dotata di un livello di fill power elevato, uguale o superiore a 710 (pollici cubi per 30 grammi di piumino), traducendosi in capi caldi, soffici, leggeri e capaci di offrire un comfort unico.

Ogni lotto di piuma è sottoposto ad un duplice controllo che verifica la corrispondenza a 11 parametri fissati dalle più severe normative internazionali e dai restrittivi requisiti di qualità richiesti dall'Azienda. Nel 2019 sono stati effettuati in totale circa 1.200 test.

Per l'Azienda però "qualità" è qualcosa di più: per Moncler è fondamentale anche l'origine della piuma utilizzata e il rispetto del benessere animale, aspetti che, nel processo di acquisto della materia prima, sono tenuti in considerazione al pari della qualità.

Con l'obiettivo di assicurare l'animal welfare e la piena tracciabilità della piuma, Moncler richiede e verifica che le sue filiere di approvvigionamento rispettino stringenti requisiti enunciati nel Protocollo tecnico Moncler chiamato DIST (Down Integrity System & Traceability). Il Protocollo, la cui applicazione è partita nel 2015, norma le modalità di allevamento e di rispetto dell'animale, la tracciabilità e la qualità tecnica della piuma. Moncler acquista solo piuma che abbia ottenuto la certificazione DIST.

Tra i requisiti chiave che devono essere rispettati ad ogni livello della filiera, si evidenziano:

• la piuma deve essere ricavata esclusivamente da oche allevate e provenienti dalla filiera alimentare;

• non è ammessa alcuna forma di spiumaggio degli animali vivi o di alimentazione forzata.

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 19

La filiera della piuma Moncler è particolarmente verticalizzata e include diverse tipologie di soggetti: gli allevamenti di oche, i macelli dove gli animali vengono abbattuti per la produzione di carne e dove successivamente viene prelevata la piuma, le aziende che effettuano le fasi di lavaggio, pulizia, cernita e lavorazione della materia prima. Inoltre, vanno considerati i façonisti che, a valle del processo di acquisto della piuma, confezionano il prodotto finito. Tutti i fornitori si devono attenere scrupolosamente ai requisiti previsti dal Protocollo, a garanzia della tracciabilità della materia prima, del rispetto dell'animale e della più alta qualità lungo tutta la filiera della piuma: dall'allevamento fino al momento in cui la piuma viene inserita nel capo.

Il Protocollo, definito in considerazione delle peculiarità della struttura della filiera di approvvigionamento Moncler, è il risultato di un dialogo aperto e costruttivo alimentato da un multi-stakeholder forum, istituito nel 2014 e che annualmente si riunisce per rivedere e rafforzare il protocollo, ha preso in considerazione le aspettative dei vari portatori di interesse e garantisce un approccio scientifico e olistico al tema del benessere degli animali e alla tracciabilità del prodotto.

Nel Protocollo il benessere animale è valutato secondo una prospettiva innovativa. Accanto all'approccio tradizionale che considera l'ambiente in cui vive l'animale, il DIST, in linea con gli ultimi orientamenti della Commissione Europea, valuta il benessere basandosi anche su un'attenta e completa osservazione dell'animale attraverso le cosiddette Animal-Based Measure (ABM5 ).

Moncler è costantemente impegnata nel processo di verifica sul campo del rispetto del Protocollo. Al fine di garantire la massima imparzialità:

• gli audit sono commissionati e pagati direttamente da Moncler e non dal fornitore;

• l'attività di certificazione è stata affidata ad un ente terzo qualificato i cui auditor sono stati formati da veterinari e zootecnici del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Milano;g

• l'operato dell'ente certificatore è a sua volta soggetto alla verifica di un altro organismo di certificazione esterno accreditato.

La presenza di piuma certificata nei capi Moncler è garantita dalla presenza dell'etichetta con l'indicazione "Piuma Certificata DIST".

Nel 2019 sono stati condotti 215 audit di terza parte su tutta la filiera.

5 Le Animal-Based Measure sono indicatori, rilevabili direttamente sull'animale, che valutano lo stato reale dell'animale stesso in relazione alla sua capacità di adattamento a specifici ambienti di allevamento. Tali misure comprendono indicatori fisiologici, patologici e comportamentali.

I prodotti offerti da Moncler sono ideati, realizzati e distribuiti secondo le linee guida di un modello operativo caratterizzato dal controllo diretto di tutte le fasi a maggiore valore aggiunto.

Moncler gestisce direttamente la fase creativa, l'acquisto delle materie prime, lo sviluppo della prototipia, mentre per le fasi di taglio e confezionamento del capo si avvale sia di produzione interna che di soggetti terzi indipendenti (façonisti).

L'acquisto delle materie prime rappresenta una delle principali aree della catena del valore. Tutte le materie prime, non solo la piuma ma anche i tessuti e gli accessori, devono rispettare gli standard qualitativi più elevati nel settore, devono essere innovativi ed in grado di offrire caratteristiche avanzate, sia funzionali che estetiche. L'acquisto dei tessuti e degli accessori del capospalla (bottoni, cerniere, etc.) avviene in Paesi in grado di soddisfare tali standard, principalmente Italia e Giappone. La piuma proviene da Europa, Nord America e Asia.

La fase di confezionamento del capo avviene sia presso produttori terzi (façonisti) sia nello stabilimento produttivo Moncler, costituito nel 2016 in Romania che attualmente impiega circa 1.100 operai.

I façonisti utilizzati da Moncler sono principalmente localizzati in paesi dell'Europa dell'Est, che oggi garantiscono standard qualitativi tra i più elevati nel mondo per la produzione del capospalla in piuma, sui quali la Società attua una supervisione diretta, anche attraverso lo svolgimento di attività di audit volte a verificare aspetti connessi alla qualità del prodotto, alla brand protection e al rispetto delle leggi vigenti, del Codice Etico Moncler (aggiornato nel 2017) e del Codice di Condotta Fornitori del Gruppo (approvato nel 2016).

Attualmente Moncler impiega oltre 450 fornitori che si dividono in quattro categorie: materie prime, façon, commercializzato e servizi. I primi 60 fornitori di Moncler rappresentano circa il 70% del valore di fornitura6 .

Moncler è presente in tutti i più importanti mercati sia attraverso il canale retail, costituito da punti vendita monomarca a gestione diretta (Directly Operated Store, DOS7 ) e dal negozio online, sia attraverso il canale wholesale, rappresentato da punti vendita multimarca, da shop-in-shop all'interno di department store del lusso e di importanti aeroporti, così come anche da siti online specializzati nella vendita di beni di lusso (e-tailer).

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 21

6 Valore dell'ordinato.

7 Include free standing store (negozi su strada), concession (negozi nei department store/mall), travel retail store (negozi negli aeroporti), factory outlet.

La strategia di Moncler si pone come obiettivo il controllo della distribuzione, sia esso retail wholesale o digitale, dove opera attraverso un'organizzazione diretta.

La crescita del business negli ultimi anni è avvenuta soprattutto attraverso lo sviluppo del canale retail, che nel 2019 ha rappresentato il 77% del fatturato consolidato, ottenuto grazie alla crescita organica, all'apertura di nuovi negozi e, negli ultimi anni, anche all'espansione delle superfici dei punti vendita esistenti. Di importanza sempre più crescente è anche il negozio online, moncler.com, che è attivo in tutti i principali mercati in cui opera il Gruppo.

Il canale wholesale resta di importanza strategica per Moncler. Negli anni il Gruppo ha attuato una politica di forte selezione dei punti vendita, con progressiva riduzione degli stessi e di stretto controllo delle quantità ordinate, portando il Brand ad essere oggi presente esclusivamente nei migliori negozi multimarca e department store del lusso a livello mondiale. Alla crescita più recente di questo canale hanno contribuito anche le recenti aperture di punti vendita monomarca (shop-in-shop, o SIS) principalmente all'interno di prestigiosi department store e in alcuni importanti aeroporti internazionali, e lo sviluppo del canale online attraverso multibrand store specializzati in prodotti di alto di gamma (e-tailer).

Al 31 dicembre 2019, con riferimento ai punti vendita monomarca, i prodotti Moncler erano distribuiti attraverso 209 punti vendita a gestione diretta (DOS) e 64 wholesale monomarca (SIS).

31/12/2019 31/12/2018 Aperture nette
Esercizio 2019
16
(1)
1
104 91 13
30 27 3
9
209
19
56
64
193
20
55
55

Nel corso del 2019 sono stati aperti 16 nuovi DOS ubicati nelle più rinomate strade e mall del lusso, tra cui si segnalano:

• due nuovi flagship in Asia, a Singapore e a Osaka (Giappone);

• il consolidamento della rete di negozi negli aeroporti con l'apertura di 2 location retail a Istanbul (Turchia) e a Pechino (Cina);

• alcune selezionate aperture in America ed in Europa, tra cui la prima conversione in US da wholesale a retail del negozio all'interno di Bloomingdale's NY e un nuovo ski resort in Val D'Isere (Francia).

Durante l'anno, inoltre, alcuni dei punti vendita retail esistenti sono stati rilocati in nuovi spazi, caratterizzati da una superficie media maggiore. I progetti più importanti sono le relocation in flagship degli store di Copenaghen (Danimarca), di Monaco (Germania) e di Kobe (Giappone), e l'ampliamento del negozio di Venezia (Italia).

Nel corso dell'anno sono stati anche aperti 9 punti vendita wholesale monomarca, tra cui si segnalano:

• le aperture di 6 punti vendita all'interno di aeroporti internazionali;

• l'inaugurazione di punti vendita monomarca wholesale in alcune località in Asia ad elevata intensità di flussi turistici.

Nel corso del 2019, Moncler ha avviato il sito e-commerce in Corea, il primo direttamente gestito dal Gruppo: un importante progetto strategico per valutare la propria capacità di gestione diretta del business online.

La distribuzione dei propri prodotti in un numero così elevato di destinazioni si basa su un'attenta gestione delle attività logistiche. Anche in questo ambito Moncler è attenta all'ottimizzazione dei processi, e al contenimento degli impatti ambientali e dei costi. In particolare, ormai da anni, Moncler ha modificato il packaging utilizzato per il trasporto dei prodotti finiti, riducendone il volume complessivo movimentato e quindi il fabbisogno di spazio sui mezzi di trasporto. In quest'ottica, laddove possibile, il Gruppo sta attuando una politica di incentivo delle spedizioni via mare, il che rappresenta un'ulteriore leva di riduzione degli impatti ambientali generati.

"Il nostro purpose ci ispira ogni giorno a continuare ad evolvere pur mantenendo sempre forte la nostra unicità. Embrace the extraordinary and discover the Genius within è la nostra ragione d'essere, d'esistere". Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato di Moncler.

Moncler è nata in montagna. Nata per proteggere, per riscaldare. Nata per affrontare gli estremi. Un'azienda che per natura non si ferma mai. Intrinsecamente dinamica. Quando il mondo del fashion ha accettato un calendario a due stagioni come modello di marketing, Moncler ha rotto gli schemi. Dal lancio di Moncler Genius il Gruppo ha creato la risposta più avvincente del settore a un mondo post-internet in cui le aspettative dei consumatori sono plasmate alla velocità di Instagram. Ha spinto per raggiungere picchi sempre più alti, ha coinvolto altre voci e ha abbracciato la sua natura folle, sempre con grande rigore.

Il marketing di Moncler è stato rivoluzionato. Le collezioni semestrali sono il passato. Moncler ha guardato in faccia la nuova realtà e ha creato una "macchina di contenuti" in grado di creare interesse attorno al Brand ogni giorno dell'anno. Singoli lanci mensili di designer visionari sono comunicati direttamente al consumatore.

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 23 Ma rivoluzionare gli standard del settore non è stato facile; ha richiesto cambiamenti a tutti i livelli. In Moncler calendari con diverse tempistiche vengono gestiti in contemporanea. Ad ogni lancio, i team operano in unisono per realizzare svariati materiali creativi tra cui scatti, video e

lookbook, per creare calendari editoriali giornalieri volti a diffondere il contenuto stesso in un periodo di tempo limitato. La comunicazione multi-canale è personalizzata su ogni singola collezione. Le voci di ogni stilista operano insieme sotto il tetto di Moncler pur continuando a coltivare la loro individualità diventando l'emblema della molteplicità caratteristica del Brand. Ogni collezione è amplificata da eventi in grandi magazzini sotterranei fino a fiere d'arte internazionali. Moncler Genius ha creato una nuova community di giovani che aspirano alla fusione di innovazione e heritage che Moncler offre.

LE CAMPAGNE PUBBLICITARIE

L'innovazione che contraddistingue Moncler si esprime fortemente anche attraverso le campagne pubblicitarie per trasferirne l'heritage e i sogni che incarna. Con l'arrivo di Remo Ruffini nel 2003, nella fase di rilancio del Brand, le campagne pubblicitarie si sono concentrate sulle origini di Moncler. Successivamente l'attenzione è stata spostata sugli ideali che caratterizzano il Brand con maestri dell'obiettivo come Bruce Weber e Annie Leibovitz. La campagna Moncler Beyond ha segnato un nuovo passo avanti del marketing aspirazionale riunendo individui con diversi percorsi di vita, età, etnia e origine che, attraverso il loro vissuto personale, hanno trasferito i valori del Brand e sono diventati voci di forza individuale, culminando in un messaggio corale di libertà e di forza di volontà.

Il 2018 segna una vera e propria spinta in avanti per Moncler con il lancio del progetto Moncler Genius con il motto One House, Different Voices costituendo un simposio creativo di voci che reinterpretano il DNA di Moncler. Nel 2019 il concept si è sviluppato e radicato in tutta l'Azienda, ben oltre il progetto Moncler Genius. Genius is Born Crazy è stata interpretata dall'icona internazionale Will Smith, sua prima campagna di moda, ed è stata girata da Tim Walker. Attraverso l'attore e musicista, Moncler ha esplorato il concetto del Genio con idee apparentemente inimmaginabili. Il messaggio della campagna si riferisce al Genio che crea possibilità illimitate, creatività senza pari e consente all'immaginazione di prosperare nell'ignoto. La campagna ha segnato una permeazione di Moncler Genius in tutta l'Azienda come principio centrale che conferisce potere a Moncler.

EVENTI E FASHION SHOW

Tutti gli eventi Moncler lasciano un segno. Alcuni lasciano un'eredità. Che si tratti di eventi in negozio per clienti o di takeover di città che infondono cultura nell'ecosistema locale, Moncler ha sempre cercato di assicurare un impatto nel cuore e nelle menti dei partecipanti.

24 RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 – MONCLER Nel 2019, l'intera gamma di eventi si è evoluta assumendo nuove dimensioni e ha divulgato una lingua, la lingua di Moncler: One House, Different Voices. La rivelazione del nuovo progetto Moncler Genius ha aperto l'anno. In linea con la sua natura evolutiva, il progetto è stato ridisegnato e presentato a Milano aprendo per la prima volta le porte al pubblico. Nuovi creativi, nuove voci nell'hub hanno aggiunto molteplicità al DNA del Brand pur rimanendo sempre fedele al proprio heritage. Gli spazi dei Magazzini Raccordati presso la stazione ferroviaria di Milano

Centrale hanno rivelato la nuova collezione Moncler Genius. Ogni tunnel dedicato a una singola collezione disegnata dai dieci creativi tra cui Richard Quinn, Pierpaolo Piccioli, Simone Rocha, Hiroshi Fujiwara, Francesco Ragazzi, Craig Green, Matthew Williams, Sandro Mandrino, Veronica Leoni e Sergio Zambon. Oltre 10.000 persone hanno assistito allo spettacolo di Moncler Genius interconnesse dalla creatività del Brand.

A novembre, Moncler ha aperto le Moncler House of Genius, temporary concept store situati a Milano, Parigi e Tokyo configurate affinché a ogni visita i clienti possano esplorare l'universo del Brand da una nuova prospettiva. L'esibizione pubblica dal vivo dell'artista di fama internazionale Vanessa Beercroft ha inaugurato il negozio di Milano dipingendo un quadro umano in rappresentanza di un proprio ricordo del Marchio nella cornice iconica di Galleria Vittorio Emanuele. Eventi su larga scala e inevitabilmente accattivanti hanno continuato a spingere i confini dell'inventiva e dell'innovazione di Moncler nel retail esplorando anche territori non convenzionali con un approccio unico alla comunicazione.

E poiché Moncler Genius ha aperto le porte a un nuovo mondo di clienti, anche le attività di Customer Relationship Management (CRM) hanno colto l'occasione per svilupparsi in modo più mirato, più personalizzato e guidato da Moncler Genius. Il contatto con i clienti è sempre specifico, mai generico, garantendo un'informativa personalizzata per ogni lancio e evento.

Infine, con il nuovo approccio al lusso sono stati aggiunti viaggi esperienziali per clienti selezionati che rispecchiano la qualità distintiva di Moncler. Un modo unico e autentico per permettere ai clienti di connettersi con il DNA di Moncler.

DIGITAL

I canali digitali sono centrali nella strategia di crescita di Moncler, il cui obiettivo è quello di garantire al cliente finale un'esperienza unica, personalizzata e multicanale in grado di rispondere al meglio alle esigenze di mercato, amplificando la forza del Marchio a livello globale.

Il 2019 è stato un anno importante per l'evoluzione della strategia digitale di Moncler. È stato creato, infatti, il Digital Hub, un dipartimento volto a guidare la trasformazione digitale in Azienda e a diffonderne la cultura. Big data, consumers insights, esperienze multicanale interattive e personalizzate, online media innovativo, progetti speciali che migliorano l'esperienza di acquisto e che consentono di superare le aspettative dei clienti sono gli elementi alla base di questo team. L'attività del Digital Hub è stata, infatti, organizzata su 5 pilastri strategici: D-Commerce, D-Marketing, D-Experience, D-Intelligence e D-Strategy&Culture.

Il D-Commerce è volto a definire soluzioni innovative nella gestione del business online. Oltre alla gestione del buying e del merchandising, si occupa dello sviluppo di nuovi mercati. Nel 2019, infatti, è stato lanciato il sito e-commerce nel mercato coreano completamente gestito da Moncler.

Il D-Marketing mira, da un lato, ad affinare la reach e, dall'altro, ad aumentare il livello di engagement e della conversion dei clienti. Nel 2019 sono stati sviluppati diversi progetti per

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incrementare il traffico in negozio, sono state lanciate campagne media innovative ottenendo un aumento di oltre il 40% in termini di reach grazie all'importante attività di analisi, segmentazione e organizzazione dei dati raccolti dai clienti. Inoltre, sono state concluse collaborazioni speciali e partnership con e-tailer a livello globale, che si stanno integrando con la strategia marketing. Il team si occupa, inoltre, della parte di Search Engine Optimisation (SEO) che nel 2019 ha contribuito in maniera significativa ai risultati di business online.

Il D-Intelligence identifica le leve strategiche di crescita attraverso le analisi e la gestione di dati qualitativi e quantitativi al fine di massimizzare la conoscenza dei clienti omnichannel, di intercettare la richiesta di nuovi trend e prodotti e quindi migliorare la customer experience. Nel 2019 è stato lanciato il progetto Big Data, in collaborazione con Google, con l'obiettivo di creare una vista unica, completa e accurata del cliente. Il team ha iniziato a costruire, attraverso i big data, la visione unica del cliente, progetto strategico che sarà fondamentale per tutte le funzioni.

Il D-Experience è volto a migliorare la connessione, il disegno, l'implementazione dell'esperienza digitale attraverso diversi punti di contatto, e la gestione dei progetti implementati per aumentare i livelli di engagement e conversion dei clienti. Nel 2019, oltre all'aggiornamento e ottimizzazione del sito e-commerce in Cina e Corea, è stata integrata la gestione dei servizi omnichannel in EMEA, Stati Uniti e Giappone ed è stato eseguito il primo progetto pilota di social commerce su Instagram. Infine, sono state testate diverse esperienze di realtà aumentata a livello di app e sito, e sono stati creati dei mini siti che hanno consentito di aumentare il traffico organico dai motori di ricerca.

Il quinto ed ultimo pillar, il D-Strategy&Culture, è responsabile della promozione e dello sviluppo del valore del business digitale e della diffusione della cultura digitale all'interno di Moncler.

Il Digital Hub si inserisce in un percorso più ampio di trasformazione digitale dell'Azienda. Nel mese di luglio è stato organizzato il primo Moncler Hackathon, un evento di 24 ore che ha visto coinvolti più di 400 dipendenti provenienti da varie divisioni aziendali e da diversi Paesi, avente come obiettivo l'unificazione delle competenze dei talenti e della creatività, al fine di proporre soluzioni nuove e distintive dimostrando come la co-creazione e la collaborazione tra funzioni diverse, insieme a una cultura digitale, siano un efficace generatore ed acceleratore di innovazione.

Infine, nell'ottica di accrescere sempre più la digital transformation all'interno di Moncler, nei primi mesi del 2020 si terrà la prima edizione dei Digital Days presso le sedi di Milano e Padova, aventi come obiettivo una maggiore consapevolezza sulle attività svolte dal Digital Hub e la diffusione di un "digital way of working and thinking" all'interno dell'Azienda.

A livello di social network, Moncler vede la sua presenza su Instagram, Facebook, Twitter e LinkedIn (nel 2019 rispettivamente con 2,7 milioni, 2,9 milioni e 1,1 milioni, 131 mila follower), WeChat e Weibo in APAC (rispettivamente con 249 mila e 162 mila follower), LINE in Giappone (con circa 382.000 follower) mentre in Corea del Sud, Moncler è presente dal 2018 con l'account di Kakao Talk (con circa 44.000 follower). Da sottolineare che, in particolare su Instagram, negli ultimi due anni è cresciuto significativamente il livello di consumer brand engagement.

LE VETRINE

Un elemento fondamentale della strategia di marketing di Moncler è rappresentato dalle vetrine delle boutique, dove il Marchio estende la sua continua ricerca di possibili connubi fra creatività e espressione artistica, intese entrambe come libera manifestazione dell'identità di Moncler. L'estrema creatività delle vetrine ne caratterizza lo spirito pur sempre rimanendo coerente con l'eredità di Moncler. La crescita di Moncler Genius ha permesso ai confini creativi delle vetrine di espandersi in territori precedentemente inesplorati. Poiché il contenuto è legato alla forte creatività dei designer Genius, le vetrine sono state spinte verso nuove direzioni, impiegando tecnologie innovative pur vivendo in armonia con la famiglia Moncler. Il risultato sono vetrine assolutamente distintive, straordinariamente dinamiche che catturano l'occhio di un nuovo consumatore pur restando fedeli al DNA di Moncler.

Moncler impegna energie e risorse nella salvaguardia del valore, unicità ed autenticità dei propri prodotti e nella difesa dei diritti di Proprietà Intellettuale ed Industriale (PI), basi indispensabili per la tutela dei propri clienti.

Il dipartimento interno specializzato in PI e Brand Protection (BP) svolge attività di tutela amministrativa: dalla protezione dei propri segni distintivi nei Paesi e nelle categorie merceologiche di interesse commerciale attuale e potenziale, inclusivi delle forme ed elementi caratterizzanti i prodotti, delle invenzioni di prodotto e di processo, a quella delle opere di diritto d'autore. L'enforcement dei diritti di PI e la lotta alla contraffazione si articola in molteplici attività, quali la formazione ed il coordinamento delle autorità doganali e l'attivazione delle relative istanze in numerosi Paesi, il monitoraggio e le azioni investigative nel mercato sia fisico che online, gli abbattimenti di contenuti illeciti presenti nel web, l'organizzazione di raid e sequestri di concerto con le Autorità locali di numerosi Paesi sino all'instaurazione di azioni civili, penali ed amministrative. Proprio la collaborazione posta in essere con gli ufficiali e le forze dell'ordine ha dato origine ad oltre 130 sessioni di training agli stessi, finalizzate a far conoscere o meglio identificare il Brand ed i prodotti Moncler.

Nel 2019 la costante attività di contrasto alla contraffazione sul territorio ha portato al sequestro di oltre 118.000 prodotti finiti e più di 655.000 accessori di produzione falsi, come loghi, etichette, bottoni, zip, etc. L'enforcement nel mondo digitale, diretto in particolare a togliere visibilità ad offerte in vendita di prodotti contraffatti, chiudendo siti online non autorizzati e rimuovendo link e/o pubblicità dai social network, ha registrato altrettanti importanti risultati. Sono state infatti abbattute oltre 115.000 aste di vendita di prodotti contraffatti, oscurati quasi 5.500 siti, delistati dai principali motori di ricerca circa 100.500 link a siti di offerta in vendita di prodotto non originale e rimossi circa 49.500 tra post, ads ed account che promuovevano prodotti Moncler falsi attraverso i social network.

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 27

In un'ottica di sempre maggior tutela del cliente finale, tutti i prodotti Moncler recano un'etichetta anti-contraffazione caratterizzata dalle migliori soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato. Esso presenta un codice alfanumerico univoco, un QRcode ed un tag NFC (Near Field Communication) che permette all'utente finale di registrare il proprio prodotto alla sezione del sito Moncler code.moncler.com. Laddove necessario, Moncler redige perizie per i clienti truffati che desiderino recuperare, dalle relative società di servizi di pagamento elettronico, le somme versate nell'incauto acquisto di un capo contraffatto.

L'impegno del Gruppo a livello associativo ha visto coinvolta Moncler nel 2019 in numerose attività organizzate dalle principali associazioni nazionali ed internazionali impegnate nella lotta alla contraffazione e nella tutela della proprietà intellettuale, quali in particolare INDICAM, INTA, UNIFAB, ECCK, QBPC, BPG e BASCAP.

Moncler, forte della convinzione che il capitale umano sia una risorsa fondamentale per la creazione di valore, da sempre investe grande attenzione ed energie nella selezione dei migliori talenti, nella crescita professionale e personale dei suoi collaboratori, nella promozione del benessere aziendale.

Offre un ambiente di lavoro sano e sicuro, meritocratico, stimolante, dove le diversità sono valorizzate e dove ogni persona è messa nella condizione di meglio esprimere le proprie capacità, potenzialità e il proprio talento.

Moncler è attenta ad individuare ed attrarre persone che si contraddistinguano non solo per elevate competenze tecnico-professionali e manageriali, ma anche per qualità personali, energia, flessibilità, sintonia con i valori del Gruppo e, non ultimi, uno stile di relazione e collaborazione positivo e proficuo, unito alla capacità di adattarsi ad un contesto esigente e in continua evoluzione.

Grazie alla crescita e all'espansione globale, il processo di ricerca e selezione si è orientato verso profili sempre più internazionali ed eterogenei, per provenienza, formazione e cultura di business, nonché su competenze ed esperienze sinergiche alle sfide prospettiche del Gruppo. Avvicinare persone con formazione, esperienze, patrimoni socio-culturali diversi, permette al Gruppo di cogliere al meglio le sfide di un mercato sempre più globale.

L'individuazione dei migliori talenti e la loro fidelizzazione è un tema cruciale in Moncler. Nell'ottica di valorizzazione e sviluppo delle proprie persone, il Gruppo utilizza, da qualche anno, un sistema di valutazione della performance, che misura le competenze messe in atto per raggiungere gli obiettivi assegnati.

Alla base delle valutazioni, vi sono aspetti valoriali di cui ogni collaboratore deve essere ambasciatore e promotore: l'integrità, la passione, la sintonia con la cultura aziendale, la capacità di stabilire rapporti basati sulla fiducia, la visione su scala globale, l'eccellenza dei risultati, l'innovazione e la valorizzazione del talento.

Il sistema di valutazione, che mira a migliorare la performance d'impresa, ha una prospettiva di medio-lungo periodo ed è, pertanto, uno dei processi chiave per la gestione, lo sviluppo delle persone, la definizione di piani di successione e la fidelizzazione dei migliori talenti, ponendosi alla base del processo di revisione retributiva.

Il sistema di remunerazione di Moncler è definito in modo tale da attrarre, motivare e fidelizzare le persone dotate delle qualità professionali richieste dalla prospettiva di crescita di lungo termine del Gruppo. Esso si basa sui principi di equità, pari opportunità, meritocrazia e competitività rispetto al mercato.

La definizione della remunerazione della popolazione aziendale prende in considerazione specifici criteri, tra cui il confronto con il mercato esterno e l'equità interna, le caratteristiche del ruolo e le responsabilità attribuite, nonché le competenze distintive delle persone, sempre in un'ottica di massima obiettività, al fine di evitare qualsiasi forma di discriminazione. Il processo di revisione

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 29

retributiva annuale segue anch'esso un criterio meritocratico, che tiene conto dei risultati di business e della valutazione della performance individuale, valorizzando il talento.

Il sistema di remunerazione include anche i risultati di breve e di lungo periodo, articolati in funzione della categoria organizzativa e dell'attività svolta:

• sistemi di MBO (Management By Objectives) annuali per Executive, Manager e Professional, basati sul raggiungimento di obiettivi economici, di obiettivi qualitativi e quantitativi misurabili, secondo i principi della Balanced Scorecard;

• sistemi di commissioni di vendita di team e individuali che premiano eccellenza, qualità e sviluppo del business a livello di negozio;

• sistemi di incentivazione di lungo periodo, quali piani di Performance Share, destinati al Top Management e ai ruoli chiave, indipendentemente dal livello organizzativo. Tali sistemi, legati a condizioni di performance di lungo periodo, a sottolineare l'attenzione ai risultati e alla loro qualità nel tempo, costituiscono una componente importante del pay mix, arrivando a rappresentare la parte preponderante della Total Compensation a livello di Top Management.

Il pacchetto retributivo offerto ai dipendenti si completa infine con una serie di benefit, che comprendono assicurazioni sulla vita, piani pensione e welfare, programmi di informazione e prevenzione.

L'investimento nei giovani, che da sempre caratterizza Moncler, si rileva anche nell'elevato numero di contratti di tipo stage trasformati in contratti di lavoro subordinato. In Italia, dove si concentra il numero più elevato di stagisti, nel 2019 si è raggiunto il 30% di contratti trasformati sul totale numero di stage.

L'attenzione di Moncler per i giovani si riflette anche nella formazione. Nel corso del 2019 sono stati sviluppati diversi programmi formativi per la popolazione corporate. Nel corso del 2019 Moncler ha avviato un importante progetto di formazione globale. Le passate esperienze e nello specifico il programma MONCampus, hanno evidenziato grandi potenzialità e opportunità, che hanno spinto l'Azienda a investire risorse nella definizione di un vero e proprio progetto di academy. E' nato così MAKE, Moncler Academy for Knowledge and Excellence. MAKE è un ecosistema di apprendimento per lo sviluppo delle persone in termini di conoscenze e competenze, ma anche in termini di approccio mentale e di modalità di lavoro. L'obiettivo di MAKE è quello di abilitare le persone ad affrontare con successo i cambiamenti che crescita, tecnologia e globalizzazione creano costantemente, per mantenere il livello di competitività di Moncler e alimentare lo spirito innovativo che da sempre la contraddistingue.

In coerenza con lo sviluppo digitale dell'Azienda, anche il training si sta orientando verso esperienze che permettano di unire l'aula tradizionale e le nuove tecnologie digitali, coniugando efficacia e praticità, permettendo una maggiore e rapida diffusione. A livello globale sono stati lanciati, per tutti i dipendenti, GDPR, Legge 231, Cyber Security, oltre ad una serie di corsi specifici. Nel corso del 2019 Moncler ha ulteriormente consolidato la partnership con l'associazione italiana ValoreD, partecipando a corsi, programmi e workshop interaziendali.

30 RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 – MONCLER

Inoltre, per il mantenimento della certificazione Salute e Sicurezza OHSAS 18001, Moncler ha continuato a promuovere nel corso dell'anno 2019 programmi formativi finalizzati a rinforzare e diffondere la cultura della salute e della sicurezza della persona, creare consapevolezza dei rischi sul luogo di lavoro e fornire le informazioni necessarie per la loro corretta identificazione e gestione, nonché promuovere comportamenti responsabili da parte di tutti i dipendenti.

In ambito retail, l'importante progetto Moncler Genius ha generato un'intensa attività di formazione del personale di vendita. Allo stesso tempo, per favorire sintonia e coerenza nell'approccio al cliente e al modo di comunicare del Marchio, nel 2019 è continuata l'attività di formazione rivolta al personale dei principali punti vendita monomarca del canale wholesale.

Nel corso del 2019, il Gruppo ha erogato oltre 102.000 ore di formazione totali.

A dicembre 2019 è stata effettuata la terza edizione di MONVoice, l'indagine di clima interno che mira a fotografare il posizionamento dell'Azienda su due macro-dimensioni: il coinvolgimento (Engagement) e l'abilitazione (Enablement) dei dipendenti. Analizzando le singole componenti, Moncler può individuare i punti di forza e le aree sulle quali lavorare per accrescere e migliorare il posizionamento complessivo. Per misurare l'efficacia dei piani di miglioramento individuati, sono stati inseriti degli indicatori specifici negli MBO dei dirigenti del Gruppo.

Forte della convinzione che il volontariato aziendale rappresenti non solo uno strumento di responsabilità sociale, ma anche un mezzo per creare una cultura attenta alla diversità e alla solidarietà, a gennaio 2019 è stato avviato un articolato piano di volontariato aziendale che ha previsto una collaborazione continua nel corso di tutto l'anno con sei organizzazioni non profit per attività che spaziano dall'ambiente all'assistenza ai bambini. Ogni dipendente ha avuto la possibilità di usufruire di due giorni all'anno da dedicare alle attività di volontariato proposte. I partecipanti alle attività di volontariato 2019 sono stati 260, per un totale di 75 attività proposte, dedicando quindi, un totale di 1.560 ore.

Sono stati effettuati inoltre diversi programmi di engagement nelle sedi corporate in Italia, dalla partecipazione a maratone benefiche, sempre associate al supporto di organizzazioni di volontariato, ad attività di benessere aziendale sviluppate in collaborazione con Fondazione Veronesi.

Nel 2019 Moncler ha impiegato 3.975 dipendenti Full Time Equivalent (FTE) medi, mentre il numero di dipendenti puntuali al 31 dicembre è stato pari a 4.569 persone, di cui circa il 50% impiegati nei negozi diretti. La crescita dell'organico rispetto al 2018 (+473 FTE) è stata guidata, oltre che dallo sviluppo della rete di punti vendita diretti, dallo sviluppo di alcune divisioni aziendali strategiche.

La distribuzione per area geografica, sostanzialmente invariata rispetto al 2018, vede l'area EMEA (inclusa l'Italia) impiegare il 65% del totale FTE, seguono l'Asia con il 27% e le Americhe con 8%.

2019 2018
Italia 962 833
EMEA (escl. Italia) 1.631 1.424
Asia e Resto del Mondo 1.076 968
Americhe 306 277
Totale 3.975 3.502
di cui Retail Diretto 1.844 1.665

Al 31 dicembre 2019, il 71% dei dipendenti è rappresentato da donne. Questa percentuale è allineata al 31 dicembre 2018.

Moncler pone particolare attenzione all'occupazione dei giovani, come dimostra la suddivisione del personale per età, dove i dipendenti con meno di 30 anni rappresentano il 31% del totale.

32 RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 – MONCLER

8 Full Time Equivalent medi 2019

9 Dipendenti puntuali al 31/12/2019

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 33 10 Dipendenti puntuali al 31/12/2019

Per Moncler, il valore di un'azienda è determinato anche dal modo in cui viene condotto il proprio business, dal contributo dato alla società nel suo complesso e dal rispetto degli impegni assunti.

L'Azienda crede, infatti, che la qualità dei propri prodotti sia qualcosa che debba andare oltre gli aspetti tecnici: un prodotto di qualità deve essere un prodotto realizzato in modo responsabile e rispettoso dei diritti umani e dei lavoratori, dell'ambiente e del benessere degli animali.

La sempre maggiore integrazione tra decisioni di natura economica e la valutazione dei relativi impatti sociali e ambientali sono alla base della capacità di Moncler di creare valore di lungo periodo per tutti gli stakeholder.

Con il nuovo Piano di Sostenibilità "Born to protect", Moncler presenta i prossimi impegni della sua strategia integrata mirata a creare valore nel lungo periodo per tutti gli stakeholder e per affrontare in modo responsabile le sfide dei mercati di oggi e di domani. Nel Piano gli impegni in ambito ambientale e sociale sono declinati in obiettivi qualitativi e quantitativi con riferimento a cinque direttici strategiche: economia circolare, lotta al cambiamento climatico, approvvigionamento responsabile, attenzione alle persone e alla comunità. Inoltre, consapevole dell'importanza di un approccio collaborativo per affrontare sfide comuni e di portata globale, Moncler nel 2019 insieme ad altre aziende del settore ha sottoscritto il Fashion Pact, che ha l'obiettivo di agire su ambiti rilevanti per la tutela del nostro pianeta: cambiamento climatico, biodiversità e oceani.

L'integrazione della strategia di sostenibilità è presidiata da una solida governance, che prevede l'interazione di diversi organi.

L'Unità di Sostenibilità ha la responsabilità di identificare e, in collaborazione con le funzioni preposte, gestire i rischi legati alle tematiche di sostenibilità, individuare aree e progetti di miglioramento, proporre la strategia di sostenibilità e il relativo Piano annuale di obiettivi (Piano di Sostenibilità), redigere la Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria e diffondere la cultura della sostenibilità all'interno dell'Azienda. L'Unità promuove, infine, il dialogo con gli stakeholder e, insieme alla funzione Investor Relations, soddisfa le richieste delle agenzie di rating di sostenibilità e risponde alle esigenze degli Investitori Socialmente Responsabili (SRI).

All'interno di ogni dipartimento aziendale sono stati poi individuati degli "Ambasciatori", che hanno il compito di sensibilizzare sui temi sociali e ambientali le aree in cui operano e di promuovere iniziative di sostenibilità coerentemente con gli obiettivi di Gruppo, e dei "Sustainability data owner", con la responsabilità, ognuno per la propria area, dei dati e delle informazioni pubblicate nella Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria nonché del raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Piano di Sostenibilità per le tematiche di competenza.

Ad ulteriore conferma che la sostenibilità è un approccio condiviso e promosso dai più alti vertici aziendali, a livello di Consiglio di Amministrazione esiste il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità. Al Comitato è stata affidata la supervisione delle tematiche di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività di impresa e alle sue dinamiche di interazione con gli stakeholder, la definizione delle linee strategiche di sostenibilità e del relativo piano d'azione e l'esame della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria.

Nel 2019 Moncler è stata inclusa per la prima volta negli indici Dow Jones Sustainability World e Europe, come Industry Leader del settore Textile, Apparel & Luxury Goods. Inoltre, ha ricevuto il Gold Award e l'Industry Mover Award da parte di S&P Global. Il Gruppo è anche incluso negli indici ECPI: ECPI EMU Ethical Equity, ECPI Euro ESG Equity e ECPI Global ESG Equity.

Moncler, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario, che costituisce una relazione distinta. La Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2019, redatta "in conformità" ai Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards (GRI Standards) – opzione core – e sottoposta ad esame limitato da parte di KPMG S.p.A., è disponibile sul sito internet del Gruppo.

La Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2019 descrive le attività più rilevanti svolte durante l'anno in ambito ambientale e sociale e rende pubblici i risultati conseguiti in relazione agli obiettivi del Piano di Sostenibilità, in una logica di miglioramento continuo.

Dopo un 2018 difficile, il 2019 è stato un anno molto positivo per i mercati finanziari, influenzato da due eventi principali: il taglio dei tassi di interessi da parte della Fed e la risoluzione della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.

Infatti, nonostante gli operatori di mercato prevedessero nel 2019 un aumento dei tassi di interesse americani, la Fed, a sorpresa, li ha abbassati per tre volte durante l'anno, seguita anche dalla Banca Centrale Europea. Inoltre, le paure per l'innescarsi di una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, che avevano spaventato i mercati nella prima parte del 2019, si sono poi risolte verso la fine dell'anno con la pubblicazione degli accordi stessi. In tale contesto di bassi rendimenti obbligazionari e minore volatilità, i corsi dei titoli azionari hanno beneficiato di importanti rivalutazioni.

Nel 2019, quasi tutti gli indici azionari hanno registrato rendimenti a doppia cifra: l'indice globale (S&P Global Index, BMI) è cresciuto del 61%. In Europa l'EuroSTOXX50 è cresciuto del 25%, segnando la performance migliore dal 1999. Negli Stati Uniti l'S&P500 ha segnato un +29%, il miglior rendimento dal 2013, mentre in Giappone il NIKKEI 225 è salito del 18% e infine il mercato cinese ha visto l'indice Shanghai Composite guadagnare un 75%. Unica eccezione, l'indice di Hong Kong SAR (Hang Seng) che ha registrato una performance negativa (-8%), a seguito degli eventi che si sono verificati nella seconda metà dell'anno.

Molto importanti sono state anche le performance delle azioni dei titoli del settore lusso. Nel 2019 tale comparto ha registrato una crescita media del 27% con, però, una sempre maggiore dicotomia al proprio interno. In particolare LVMH, con un +60% rispetto al prezzo d'inizio anno, ha registrato la migliore performance del settore, anche grazie all'annuncio dell'acquisizione di Tiffany, società che è stata valutata dal gruppo francese oltre USD 16 miliardi, la più grande operazione di M&A del settore lusso di sempre.

La seconda miglior performance del comparto è stata segnata dal Gruppo Kering, seguita da Moncler che, anche nel 2019, ha segnato un'ulteriore importante crescita a doppia cifra confermandosi tra le migliori aziende del settore in termini di rendimento azionario.

Anche grazie ad un continuo e costante confronto con investitori e analisti finanziari, Moncler nel 2019 ha registrato un Total Shareholders Return (TSR) pari al 40%, e un rendimento del prezzo delle azioni del 38,5%, superiore sia alla media del settore dei beni di lusso che dei 40 maggiori titoli quotati sul mercato azionario italiano (FTSE MIB), come evidenziato nella tabella sottostante.

2019
LVMH Moet Hennessy Louis Vuitton SE 60,4%
Kering SA 42,2%
Moncler SpA 38,5%
Hermes International SCA 37,4%
Burberry Group plc 27,1%
Prada S.p.A. 24,8%
Salvatore Ferragamo S.p.A. 6,2%
Brunello Cucinelli S.p.A. 5,0%
TOD'S S.p.A. (0,1%)
Media Settore Beni di Lusso 26,8%
Media FTSE MIB 28,3%
(fonte: FACTSET)

La capitalizzazione di mercato di Moncler al 31 dicembre 2019 è pari a 10,3 miliardi di euro, rispetto a 7,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2018.

Il numero di azioni al 31 dicembre 2019 è pari a 257.979.524. Gli azionisti rilevanti di Moncler sono riportati nel grafico sottostante. Si evidenziano le seguenti variazioni occorse a livello di azionariato:

  • Nel corso del 2019 sono state esercitate 42.000 opzioni relative al piano di "Piano di Stock Option 2015", e 329.065 opzioni relative al piano di "Performance Share 2018-2020" per un totale di 371.065 opzioni;
  • Tra il 16 gennaio ed il 20 febbraio, Moncler ha completato un programma di acquisto di azioni proprie per un numero massimo di 1.000.000 azioni ordinarie (pari allo 0,4% del capitale sociale) che, unitamente al numero di azioni proprie già in suo possesso al 31 dicembre 2018, hanno portato a 5.669.803 il numero di azioni proprie detenute da Moncler al 31 dicembre 2019.

Nel corso del 2019, il dialogo con la comunità finanziaria (investitori, analisti) è avvenuto mediante la partecipazione a conferenze dedicate al settore dei beni di lusso ed a roadshow nelle principali piazze finanziarie a livello globale; inoltre, sono stati ospitati i maggiori fondi d'investimento negli uffici Moncler di Milano ed in occasione di eventi sia in showroom, sia in negozio o in altre location dedicate.

Il calendario finanziario di Moncler prevede i seguenti eventi con i mercati finanziari:

Data Evento
Lunedì 10 febbraio 2020 Consiglio di Amministrazione per l'approvazione
del Progetto di Bilancio d'Esercizio e del Bilancio
Consolidato 2019 (*)
Mercoledì 22 aprile 2020 Assemblea dei Soci per l'approvazione del Bilancio
d'Esercizio 2019
Consiglio di Amministrazione per l'approvazione
dell'Interim Management Statement al 31 marzo
2020 (*)
Lunedì 27 luglio 2020 Consiglio di Amministrazione per l'approvazione
della Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno
2020 (*)
Giovedì 22 ottobre 2020 Consiglio di Amministrazione per l'approvazione
dell'Interim
Management
Statement
al
30
settembre 2020 (*)

(*) A seguito delle riunioni del Consiglio di Amministrazione sono previste delle conference call con la comunità finanziaria

40 RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 – MONCLER

Come consentito dall'articolo 40 comma 2 bis del Decreto Legislativo n.127 del 09/04/91, la Capogruppo ha redatto la Relazione sulla Gestione come unico documento sia per il Bilancio Civilistico della Moncler S.p.A. sia per il Bilancio Consolidato del Gruppo.

Dal 1 gennaio 2019 l'IFRS 16 richiede alle società di iscrivere a bilancio il diritto d'uso dei beni locati11 e la relativa passività corrispondente all'obbligo di effettuare pagamenti di leasing. Tali attività e passività derivanti dai contratti di leasing sono valutate sulla base del loro valore attuale. Essendo il 2019 il primo anno di implementazione di tale principio, i risultati dell'anno vengono commentati escludendo l'IFRS 16, al fine di mantenere una base di confronto omogenea con il corrispondente periodo del 2018. Sono stati quindi evidenziati separatamente gli impatti relativi all'applicazione dello stesso.

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 41

11 Come definito dal principio contabile IFRS 16 pubblicato dallo IASB in data 13 gennaio 2016 e adottato dall'Unione Europea in data 9 novembre 2017.

Prospetto di Conto Economico Consolidato esercizio 2019 – Analisi impatto IFRS 16.

(Euro/000) Esercizio 2019
incluso
IFRS 16
% sui ricavi Impatti IFRS
16
Esercizio 2019
escluso
IFRS 16
% sui ricavi
Ricavi 1.627.704 100,0% - 1.627.704 100,0%
% crescita +15% +15%
Costo del Venduto (362.424) (22,3%) 303 (362.727) (22,3%)
Margine Lordo 1.265.280 77,7% 303 1.264.977 77,7%
Spese di vendita (483.226) (29,7%) 15.282 (498.508) (30,6%)
Spese generali ed amministrative (147.717) (9,1%) 780 (148.497) (9,1%)
Spese di marketing (113.152) (7,0%) - (113.152) (7,0%)
Piani di incentivazione azionaria (29.386) (1,8%) - (29.386) (1,8%)
EBIT 491.799 30,2% 16.365 475.434 29,2%
% crescita +19% +15%
Proventi / (oneri) finanziari (21.072) (1,3%) (20.155) (917) (0,1%)
Utile ante imposte 470.727 28,9% (3.790) 474.517 29,2%
Imposte sul reddito (112.032) (6,9%) 964 (112.996) (6,9%)
Aliquota fiscale 23,8% 23,8%
Utile Netto, incluso Risultato di
Terzi
358.695 22,0% (2.826) 361.521 22,2%
Risultato di Terzi (10) (0,0%) (10) (0,0%)
Utile Netto di Gruppo 358.685 22,0% (2.826) 361.511 22,2%
% crescita +8% +9%
EBITDA Adjusted 692.308 42,5% 117.500 574.808 35,3%
% crescita +15%

Conto Economico Consolidato escluso IFRS 16.

(Euro/000) Esercizio 2019
escluso
% sui ricavi Esercizio 2018 % sui ricavi
IFRS 16
Ricavi 1.627.704 100,0% 1.420.074 100,0%
% crescita +15% +19%
Costo del Venduto (362.727) (22,3%) (320.232) (22,6%)
Margine Lordo 1.264.977 77,7% 1.099.842 77,4%
Spese di vendita (498.508) (30,6%) (428.864) (30,2%)
Spese generali ed amministrative (148.497) (9,1%) (127.794) (9,0%)
Spese di marketing (113.152) (7,0%) (99.482) (7,0%)
Piani di incentivazione azionaria (29.386) (1,8%) (29.604) (2,1%)
EBIT 475.434 29,2% 414.098 29,2%
% crescita +15% +21%
Proventi / (oneri) finanziari (917) (0,1%) (1.910) (0,1%)
Utile ante imposte 474.517 29,2% 412.188 29,0%
Imposte sul reddito (112.996) (6,9%) (79.697) (5,6%)
Aliquota fiscale 23,8% 19,3%
Utile Netto, incluso Risultato di Terzi 361.521 22,2% 332.491 23,4%
Risultato di Terzi (10) (0,0%) (96) (0,0%)
Utile Netto di Gruppo 361.511 22,2% 332.395 23,4%
% crescita +9% +33%
EBITDA Adjusted 574.808 35,3% 500.201 35,2%
% crescita +15% +22%

Nell'esercizio 2019 Moncler ha realizzato ricavi pari a Euro 1.627,7 milioni, rispetto a Euro 1.420,1 milioni nell'esercizio 2018, in aumento del 13% a tassi di cambio costanti e del 15% a tassi di cambio correnti. È continuata la crescita a doppia cifra anche nel quarto trimestre, +13% a tassi di cambio costanti (+16% a tassi di cambio correnti), nonostante eventi esterni abbiano influito sulla performance di alcuni importanti mercati.

Ricavi per Area Geografica
Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione %
Cambi Cambi
(Euro/000) % (Euro/000) % correnti costanti
Italia 184.989 11,4% 167.820 11,8% +10% +10%
EMEA (escl. Italia) 463.530 28,5% 407.632 28,7% +14% +14%
Asia e Resto del Mondo 715.244 43,9% 616.138 43,4% +16% +13%
Americhe 263.942 16,2% 228.485 16,1% +16% +11%
Ricavi Totali 1.627.704 100,0% 1.420.074 100,0% +15% +13%

In Italia l'incremento dei ricavi è stato pari al 10%, in accelerazione nel quarto trimestre (+21%), grazie in particolare all'importante contributo della rete di negozi retail e del canale digitale.

In EMEA, nell'esercizio 2019, i ricavi sono aumentati del 14% a tassi di cambio sia costanti che correnti, con crescite a doppia cifra in entrambi i canali. Il quarto trimestre ha registrato un'importante accelerazione (+19%) supportata anche da maggiori flussi turistici. Nell'anno la performance è stata guidata da Regno Unito, Germania, e Francia.

In Asia e Resto del Mondo i ricavi sono aumentati del 13% a tassi di cambio costanti e 16% a tassi di cambio correnti (+9% a tassi di cambio costanti nel 4Q). La Cina continentale ha continuato a guidare la crescita della regione seguita dalla Corea, entrambe in ulteriore accelerazione nel quarto trimestre. Molto positivo anche il mercato giapponese, nonostante l'atteso rallentamento negli ultimi tre mesi, legato agli effetti dell'aumento dell'IVA avvenuto ad ottobre. È rimasta invece negativa la performance di Hong Kong SAR influenzata dagli avvenimenti in corso da luglio e da un deciso calo di turisti.

Nelle Americhe il fatturato ha registrato una crescita dell'11% a tassi di cambio costanti e del 16% a tassi di cambio correnti (+11% a tassi di cambio costanti anche nel 4Q), con risultati molto buoni in tutti i mercati e in tutti i canali distributivi.

Ricavi per Canale Distributivo

Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione %
(Euro/000) % (Euro/000) % Cambi correnti Cambi costanti
Retail 1.256.918 77,2% 1.086.452 76,5% +16% +13%
Wholesale 370.787 22,8% 333.622 23,5% +11% +10%
Ricavi Totali 1.627.704 100,0% 1.420.074 100,0% +15% +13%

Nel corso dell'esercizio 2019 il canale distributivo retail ha conseguito ricavi pari a Euro 1.256,9 milioni rispetto a Euro 1.086,5 milioni nell'esercizio 2018, con un incremento del 13% a tassi di cambio costanti, grazie ad un'ottima crescita organica ed allo sviluppo della rete di negozi monomarca a gestione diretta (Directly Operated Store, DOS).

I ricavi dei negozi aperti da almeno 12 mesi (Comparable Store Sales Growth) 12 sono aumentati del 7%.

Il canale wholesale ha registrato ricavi pari a Euro 370,8 milioni rispetto a Euro 333,6 milioni nell'esercizio 2018, in aumento del 10% a tassi di cambio costanti, trainato dall'espansione della rete di negozi monomarca anche in importanti aeroporti, e dagli e-tailer.

Costo del Venduto e Margine Lordo

Nell'esercizio 2019, il margine lordo consolidato è stato pari a Euro 1.265,0 milioni con un'incidenza sui ricavi del 77,7% rispetto al 77,4% dell'esercizio 2018. Il miglioramento del margine lordo è riconducibile prevalentemente allo sviluppo del canale retail. Con l'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16, il margine lordo consolidato è stato pari a Euro 1.265,3 milioni con un'incidenza sui ricavi del 77,7%.

Spese Operative e EBIT

Le spese di vendita sono state pari a Euro 498,5 milioni, con un'incidenza sui ricavi pari al 30,6%, rispetto al 30,2% nell'esercizio 2018, e includono Euro 254,8 milioni di costi per affitti (Euro 216,2 milioni nel 2018). Le spese generali ed amministrative sono state pari a Euro 148,5 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 9,1%, sostanzialmente in linea al 9,0% dell'esercizio 2018. L'andamento di tali costi riflette la volontà del management di investire in know-how e processi per affrontare

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 45 12 Il dato di Comparable Store Sales Growth considera i DOS (esclusi gli outlet) aperti da almeno 52 settimane e il negozio online; esclude dal calcolo i negozi che sono stati ampliati e/o rilocati.

le sfide future. Le spese di marketing ammontano a Euro 113,2 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 7,0% in linea con l'esercizio 2018.

L'EBITDA Adjusted13 è stato pari a Euro 574,8 milioni, in crescita rispetto a Euro 500,2 milioni nell'esercizio 2018, con un'incidenza percentuale sui ricavi, in ulteriore miglioramento, pari al 35,3% rispetto al 35,2% nell'esercizio 2018.

Gli ammortamenti sono stati pari a Euro 70,0 milioni, in aumento del 24% rispetto a Euro 56,5 milioni dell'esercizio 2018, con un'incidenza sui ricavi del 4,3% rispetto a 4,0% dell'esercizio precedente per effetto dei maggiori investimenti effettuati nel periodo.

I piani di incentivazione azionaria che includono costi non monetari relativi ai piani di performance share sono stati pari a Euro 29,4 milioni, sostanzialmente in linea rispetto a Euro 29,6 milioni nel 2018.

L'EBIT è stato pari a Euro 475,4 milioni, in aumento del 15% rispetto a Euro 414,1 milioni nell'esercizio 2018, con un'incidenza percentuale sui ricavi del 29,2% pari a quella dell'esercizio 2018. L'EBIT con l'applicazione del principio contabile IFRS 16 è stato pari a Euro 491,8 milioni con un'incidenza percentuale sui ricavi del 30,2%.

Risultato Netto

Nell'esercizio 2019 gli oneri finanziari sono stati pari a Euro 0,9 milioni, rispetto a Euro 1,9 milioni nell'esercizio 2018. Tale risultato include Euro 0,5 milioni di differenze cambio negative (Euro 1,3 milioni nell'esercizio 2018).

Il tax rate dell'esercizio 2019 è stato pari a 23,8%, rispetto al 19,3% nell'esercizio 2018, nel quale erano stati contabilizzati benefici fiscali straordinari derivanti dalla Patent Box di competenza di Industries S.p.A. per gli anni 2015-2017.

Nell'esercizio 2019, l'utile netto di Gruppo è stato pari a Euro 361,5 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 22,2%, in crescita del 9% rispetto a Euro 332,4 milioni nell'esercizio 2018. Normalizzando i benefici fiscali straordinari contabilizzati nel 2018 la crescita dell'utile netto è stata del 16%. Con l'applicazione del principio contabile IFRS 16, l'utile netto di Gruppo è stato pari a Euro 358,7 milioni con un'incidenza percentuale sui ricavi pari al 22,0%.

13 Prima dei costi non-monetari relativi ai piani di incentivazione azionaria.

46 RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 – MONCLER

Schema situazione patrimoniale e finanziaria consolidata riclassificata al 31/12/2019 – Analisi impatto IFRS 16.

(Euro/000) 31/12/2019
incluso IFRS 16
Impatti IFRS 16 31/12/2019
escluso IFRS 16
Immobilizzazioni immateriali 434.972 (7.242) 442.214
Immobilizzazioni materiali 212.917 - 212.917
Altre attività / (passività) non correnti nette 90.658 24.821 65.837
Attività per il diritto di utilizzo 593.623 593.623 -
Totale attività / (passività) non correnti nette 1.332.170 611.202 720.968
Capitale circolante netto 128.166 - 128.166
Altre attività / (passività) correnti nette (160.244) 1.477 (161.721)
Totale attività / (passività) correnti nette (32.078) 1.477 (33.555)
Capitale investito 1.300.092 612.679 687.413
Indebitamento Finanziario Netto / (cassa) (662.622) - (662.622)
Debiti finanziari per leasing 639.207 639.207 -
Fondo TFR e altri fondi non correnti 17.139 - 17.139
Patrimonio netto 1.306.368 (26.528) 1.332.896
Totale fonti 1.300.092 612.679 687.413

Schema situazione patrimoniale e finanziaria consolidata riclassificata escluso IFRS 16.

(Euro/000) 31/12/2019
escluso IFRS 16
31/12/2018
Immobilizzazioni immateriali 442.214 424.402
Immobilizzazioni materiali 212.917 176.970
Altre attività / (passività) non correnti nette 65.837 35.858
Totale attività / (passività) non correnti nette 720.968 637.230
Capitale circolante netto 128.166 103.207
Altre attività / (passività) correnti nette (161.721) (108.231)
Totale attività / (passività) correnti nette (33.555) (5.024)
Capitale investito 687.413 632.206
Indebitamento Finanziario Netto / (cassa) (662.622) (450.109)
Fondo TFR e altri fondi non correnti 17.139 13.439
Patrimonio netto 1.332.896 1.068.876
Totale fonti 687.413 632.206

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 47

Capitale Circolante Netto

Il capitale circolante netto è stato pari a Euro 128,2 milioni, in aumento rispetto a Euro 103,2 milioni al 31 dicembre 2018, con un'incidenza sul fatturato 2019 pari al 7,9% rispetto al 7,3% al 31 dicembre 2018.

(Euro/000) 31/12/2019
escluso IFRS 16
31/12/2018
Debiti commerciali (248.621) (224.989)
Rimanenze 208.868 173.149
Crediti verso clienti 167.919 155.047
Capitale circolante netto 128.166 103.207
% sui ricavi 7,9% 7,3%

Posizione finanziaria netta

Al 31 dicembre 2019, la posizione finanziaria netta è stata positiva e pari a Euro 662,6 milioni, rispetto a Euro 450,1 milioni al 31 dicembre 2018. Con l'applicazione del principio contabile IFRS 16 la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 è stata positiva e pari a Euro 23,4 milioni.

La posizione finanziaria netta risulta composta come nella tabella seguente:

(Euro/000) 31/12/2019 31/12/2018
Cassa e banche 759.073 546.282
Debiti finanziari netti a lungo termine (18.248) (15.390)
Debiti finanziari netti a breve termine 14 (78.203) (80.783)
Posizione finanziaria netta escluso IFRS 16 662.622 450.109
Debiti finanziari per leasing IFRS 16 (639.207) n.d.
Posizione finanziaria netta incluso IFRS 16 23.415 n.d.

14 Al netto dei crediti finanziari

Rendiconto finanziario esercizio 2019 – Analisi impatto IFRS 16.

(Euro/000) Esercizio 2019
incluso IFRS 16
Impatti IFRS 16 Esercizio 2019
escluso IFRS 16
EBITDA Adjusted 692.308 117.500 574.808
Affitti IFRS 16 (117.500) (117.500) -
Variazioni del capitale circolante netto (24.959) - (24.959)
Variazione degli altri crediti / (debiti) correnti e
non correnti
24.875 - 24.875
Investimenti netti (120.848) - (120.848)
Cash Flow della gestione operativa 453.876 - 453.876
Proventi / (oneri) finanziari (917) - (917)
Imposte sul reddito (112.996) - (112.996)
Free Cash Flow 339.963 - 339.963
Dividendi pagati (101.708) - (101.708)
Variazioni
del
patrimonio
netto
ed
altre
variazioni
(25.742) - (25.742)
Impatti IFRS 16 nel periodo (120.719) (120.719) -
First time adoption IFRS 16 (518.488) (518.488) -
Net Cash Flow (426.694) (639.207) 212.513
Posizione Finanziaria Netta all'inizio del periodo 450.109 - 450.109
Posizione Finanziaria Netta alla fine del periodo 23.415 (639.207) 662.622
Variazione della Posizione Finanziaria Netta (426.694) (639.207) 212.513

Rendiconto finanziario escluso IFRS 16.

(Euro/000) Esercizio 2019
escluso IFRS 16
Esercizio 2018
EBITDA Adjusted 574.808 500.201
Variazioni del capitale circolante netto (24.959) (13.552)
Variazione degli altri crediti / (debiti) correnti e non correnti 24.875 48.413
Investimenti netti (120.848) (91.502)
Cash Flow della gestione operativa 453.876 443.560
Proventi / (oneri) finanziari (917) (1.910)
Imposte sul reddito (112.996) (79.697)
Free Cash Flow 339.963 361.953
Dividendi pagati (101.708) (70.464)
Variazioni del patrimonio netto ed altre variazioni (25.742) (146.332)
Net Cash Flow 212.513 145.157
Posizione Finanziaria Netta all'inizio del periodo 450.109 304.952
Posizione Finanziaria Netta alla fine del periodo 662.622 450.109
Variazione della Posizione Finanziaria Netta 212.513 145.157

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 49

Il free cash flow nell'esercizio 2019 è stato pari a Euro 340,0 milioni, rispetto a Euro 362,0 milioni nell'esercizio 2018.

Investimenti Netti

Nel corso dell'esercizio 2019, sono stati effettuati investimenti netti per Euro 120,8 milioni, in aumento rispetto a Euro 91,5 milioni nel 2018; tale incremento è riconducibile allo sviluppo della rete retail, all'ampliamento/relocation di alcuni importanti negozi, agli investimenti in IT e all'ampliamento/automazione del polo logistico italiano.

Di seguito si riporta il dettaglio degli investimenti per categoria:

(Euro/000) 31/12/2019
escluso IFRS 16
31/12/2018
Retail 70.686 50.963
Wholesale 4.609 7.897
Corporate 45.553 32.642
Investimenti netti 120.848 91.502
% sui ricavi 7,4% 6,4%
(Euro/000) Esercizio 2019
incluso IFRS 16
% sui ricavi Impatti
IFRS 16
Esercizio 2019
escluso IFRS 16
% sui ricavi
Ricavi 273.340 100,0% - 273.340 100,0%
Spese generali ed amministrative (31.101) (11,4%) 6 (31.107) (11,4%)
Spese di marketing (45.383) (16,6%) - (45.383) (16,6%)
Piani di incentivazione azionaria (6.402) (2,3%) - (6.402) (2,3%)
EBIT 190.454 69,7% 6 190.448 69,7%
Proventi / (oneri) finanziari (403) (0,1%) (6) (397) (0,1%)
Utile ante imposte 190.051 69,5% - 190.051 69,5%
Imposte sul reddito (32.401) (11,9%) - (32.401) (11,9%)
Utile Netto, incluso Risultato di Terzi 157.650 57,7% - 157.650 57,7%

Prospetto di Conto Economico della Capogruppo esercizio 2019 – Analisi impatto IFRS 16.

Prospetto di Conto Economico della Capogruppo escluso IFRS 16.

(Euro/000) Esercizio 2019
escluso IFRS 16
% sui ricavi Esercizio
2018
% sui ricavi
Ricavi 273.340 100,0% 237.565 100,0%
Spese generali ed amministrative (31.107) (11,4%) (25.580) (10,8%)
Spese di marketing (45.383) (16,6%) (40.897) (17,2%)
Piani di incentivazione azionaria (6.402) (2,3%) (7.251) (3,1%)
EBIT 190.448 69,7% 163.837 69,0%
Proventi / (oneri) finanziari (397) (0,1%) (212) (0,1%)
Utile ante imposte 190.051 69,5% 163.625 68,9%
Imposte sul reddito (32.401) (11,9%) (24.883) (10,5%)
Utile Netto, incluso Risultato di Terzi 157.650 57,7% 138.742 58,4%

I ricavi sono stati pari a Euro 273,3 milioni nell'esercizio 2019, in aumento del 15% rispetto a Euro 237,6 milioni relativi all'esercizio 2018 ed includono sostanzialmente i proventi derivanti dalla concessione in licenza del marchio Moncler. La crescita dei ricavi riflette l'incremento del business legato allo sviluppo del Brand.

Le spese generali ed amministrative si sono attestate a Euro 31,1 milioni pari al 11,4% del fatturato (10,8% nell'esercizio precedente). Le spese di marketing sono state pari ad Euro 45,4 milioni (Euro 40,9 milioni nell'esercizio 2018), pari al 16,6% dei ricavi, in diminuzione rispetto all'esercizio 2018.

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 51

La voce piani di incentivazione azionaria è stata pari a Euro 6,4 milioni rispetto a Euro 7,3 milioni nel 2018 e si riferisce ai piani di incentivazione azionaria relativi a dipendenti, amministratori e consulenti della Capogruppo.

Nell'esercizio 2019, gli oneri finanziari sono stati pari a Euro 397 mila, rispetto a Euro 212 mila nell'esercizio 2018.

Nell'esercizio 2019, le imposte sul reddito sono salite a Euro 32,4 milioni rispetto a Euro 24,9 milioni nell'esercizio precedente.

L'utile netto è stato pari ad Euro 157,7 milioni, in crescita del 14% rispetto a Euro 138,7 milioni nell'esercizio 2018. Anche con l'applicazione del principio contabile IFRS 16, l'utile netto è stato pari a Euro 157,7 milioni.

(Euro/000) 31/12/2019
incluso IFRS 16
Impatti IFRS 16 31/12/2019
escluso IFRS 16
Immobilizzazioni immateriali 225.507 - 225.507
Immobilizzazioni materiali 1.717 1.538 179
Partecipazioni 291.296 - 291.296
Altre attività / (passività) non correnti nette (64.335) 8 (64.343)
Totale attività/(passività) non correnti nette 454.185 1.546 452.639
Capitale circolante netto 41.838 - 41.838
Altre attività / (passività) correnti nette (25.511) - (25.511)
Totale attività / (passività) correnti nette 16.327 - 16.327
Capitale investito 470.512 1.546 468.966
Indebitamento Finanziario Netto / (cassa) (73.806) 1.567 (75.373)
Fondo TFR e altri fondi non correnti 1.141 - 1.141
Patrimonio netto 543.177 (21) 543.198
Totale fonti 470.512 1.546 468.966

Situazione patrimoniale e finanziaria della Capogruppo al 31/12/2019 – Analisi impatti IFRS 16.

Situazione patrimoniale e finanziaria della Capogruppo escluso IFRS 16.

(Euro/000) 31/12/2019
escluso IFRS 16
31/12/2018
Immobilizzazioni immateriali 225.507 225.716
Immobilizzazioni materiali 179 157
Partecipazioni 291.296 272.524
Altre attività / (passività) non correnti nette (64.343) (64.360)
Totale attività / (passività) non correnti nette 452.639 434.037
Capitale circolante netto 41.838 35.111
Altre attività / (passività) correnti nette (25.511) (3.293)
Totale attività / (passività) correnti nette 16.327 31.818
Capitale investito 468.966 465.855
Indebitamento Finanziario Netto / (cassa) (75.373) (11.013)
Fondo TFR e altri fondi non correnti 1.141 995
Patrimonio netto 543.198 475.873
Totale fonti 468.966 465.855

Moncler S.p.A. ha riportato al 31 dicembre 2019 un patrimonio netto di Euro 543,2 milioni rispetto a Euro 475,9 milioni alla fine dell'esercizio precedente ed una posizione finanziaria netta positiva di Euro 75,4 milioni rispetto a Euro 11,0 milioni al 31 dicembre 2018. Con l'applicazione del principio contabile IFRS 16 la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 è stata positiva e pari a Euro 73,8 milioni.

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 53

La normale gestione del business e lo sviluppo della propria strategia espone Moncler a diverse tipologie di rischio che potrebbero influire negativamente sui risultati economici e sulle condizioni patrimoniali e finanziarie del Gruppo stesso.

I più importanti rischi di business sono monitorati dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e periodicamente esaminati dal Consiglio di Amministrazione, il quale ne tiene conto nello sviluppo della strategia.

Moncler opera nel settore dei beni di lusso. Tale settore è caratterizzato da un'importante correlazione tra la domanda dei beni e il livello di ricchezza, di crescita economica e di stabilità politica dei Paesi in cui la domanda è generata. La capacità del Gruppo di sviluppare il proprio business dipende, quindi, anche dalla situazione economica dei vari Paesi in cui esso opera.

Nonostante Moncler sia presente con le proprie attività in un numero significativo di Paesi in tutto il mondo, riducendo con ciò il rischio di un'elevata concentrazione del business in aree geografiche circoscritte, l'eventuale deterioramento delle condizioni economiche, sociali, o politiche in uno o più mercati in cui esso opera potrebbe provocare conseguenze negative sulle vendite e sui risultati economici e finanziari.

In particolare, importanti società di consulenza internazionali stimano che oltre un terzo dei consumatori mondiali di beni di lusso siano cinesi, costituendo oggi il cluster di consumatori più importante per il settore; non si può, quindi, escludere che un rallentamento consistente dell'economia cinese possa avere effetti negativi anche sulle performance di Moncler.

Il settore dei beni di lusso è influenzato dai cambiamenti dei gusti e delle preferenze dei consumatori, nonché degli stili di vita nelle diverse aree geografiche in cui esso opera. Il successo di Moncler è influenzato in maniera rilevante dall'immagine, dalla reputazione e dalla riconoscibilità del Marchio stesso. Il Gruppo si adopera costantemente per mantenere ed accrescere la forza del marchio Moncler prestando attenzione alla qualità dei prodotti, al

, all'innovazione, alla comunicazione e allo sviluppo del proprio modello distributivo attraverso criteri di selettività, qualità e sostenibilità, anche nella scelta delle controparti con cui operare. Moncler integra valutazioni di sostenibilità, anche connesse al rispetto di valori locali (religiosi, culturali e sociali) nelle proprie strategie di comunicazione e marketing, ritenendo la continua

creazione di valore per tutti i propri stakeholder fondamentale e prioritaria per rafforzare la propria reputazione.

Qualora in futuro il Gruppo non fosse in grado, attraverso i propri prodotti e le proprie attività, di mantenere alta l'immagine, la reputazione e la riconoscibilità del proprio Marchio, le vendite e i risultati economici potrebbero risentirne.

I risultati ed il successo di Moncler dipendono in misura significativa dall'abilità dei propri amministratori esecutivi e degli altri componenti del management, che hanno avuto un ruolo determinante per lo sviluppo del Gruppo e che vantano una significativa esperienza nel settore dei beni di lusso.

Nonostante Moncler ritenga di essersi dotato di una struttura operativa e dirigenziale capace di assicurare la continuità del business, qualora il rapporto in essere con alcune di queste figure professionali si interrompesse senza una tempestiva ed adeguata sostituzione, la capacità competitiva del Gruppo e le relative prospettive di crescita potrebbero risentirne con conseguenze negative sui risultati economici e finanziari del Gruppo medesimo.

Questo rischio viene mitigato tramite la definizione di succession plan e l'adozione di piani di retention per le figure professionali chiave.

La realizzazione dei prodotti Moncler richiede materie prime di elevata qualità, tra le quali, a titolo esemplificativo piuma, nylon e cotone. Il prezzo e la disponibilità delle materie prime dipendono da un'ampia varietà di fattori, in larga misura non controllabili dal Gruppo e difficilmente prevedibili.

Nonostante negli ultimi anni Moncler non abbia incontrato particolari difficoltà nell'acquisto delle materie prime in misura adeguata e di qualità elevata, non si può escludere che l'insorgere di eventuali tensioni sul fronte dell'offerta possano comportare difficoltà di approvvigionamento causando un incremento di costi con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo. Proprio al fine di minimizzare i rischi legati ad una potenziale indisponibilità delle materie prime nei tempi richiesti dalla produzione, Moncler adotta una strategia multi-sourcing di diversificazione dei fornitori e programma gli acquisti con un orizzonte temporale di medio termine. Inoltre, tali fornitori di materie prime devono contrattualmente rispettare precisi vincoli di qualità e di rispetto delle leggi vigenti in materia di protezione dei lavoratori, in materia di condizioni di lavoro e di conformità alle normative giuslavoristiche locali, di rispetto del benessere animale, dell'ambiente e nell'uso di sostanze chimiche pericolose.

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 55

Con riferimento ai diritti dei lavoratori, Moncler include tra i criteri di qualifica dei fornitori il superamento di audit sociali svolti da professionisti qualificati. Relativamente al rispetto degli animali, Moncler ha costituito un multi-stakeholder forum che ha approvato e continuamente monitora ed integra il Protocollo DIST (Down Integrity System & Traceability) dedicato alla piuma, a cui i fornitori si devono attenere scrupolosamente, a garanzia della tracciabilità della materia prima, del rispetto dell'animale e della più alta qualità lungo tutta la filiera. Relativamente alle sostanze chimiche pericolose, Moncler richiede ai propri fornitori di operare nel rispetto assoluto delle più restrittive legislazioni internazionali applicabili in materia di sostanze chimiche pericolose o potenzialmente pericolose, tra cui il regolamento europeo REACH15, gli standard cinesi GB16, le norme giapponesi JIS17 .

Moncler gestisce direttamente lo sviluppo delle collezioni così come l'acquisto delle materie prime, mentre per la fase di confezionamento dei propri capi si avvale sia di soggetti terzi indipendenti (façonisti), che operano sotto la stretta supervisione del Gruppo, sia di produzione interna.

Nonostante il Gruppo non dipenda in misura significativa da alcun façonista non può escludersi che l'eventuale interruzione o cessazione per qualsiasi causa dei rapporti con tali soggetti possa influenzare in misura negativa l'attività del Gruppo con conseguenze sulle vendite e sui risultati economici.

Moncler ha in essere un controllo costante e continuo sulla propria filiera di produttori terzi al fine di assicurarsi, oltre agli elevati requisiti di qualità, il pieno rispetto, tra le altre, delle leggi sul lavoro, sulla sicurezza dei lavoratori e sull'ambiente e dei principi del proprio Codice Etico e di Condotta dei Fornitori. Moncler attua audit presso i terzisti e presso i loro subfornitori. Pur tuttavia non si può escludere il rischio che qualcuno non rispetti pienamente i contratti stipulati con Moncler in termini di qualità, tempestività delle consegne, rispetto delle normative applicabili.

Moncler sviluppa una parte crescente dei propri ricavi attraverso il canale retail, costituito da negozi monomarca gestiti direttamente (DOS). Il Gruppo ha dimostrato negli anni la capacità di aprire nuovi negozi nelle posizioni più prestigiose delle più importanti città del mondo e all'interno di department store di altissimo profilo, nonostante la competizione fra gli operatori del settore dei beni di lusso per assicurarsi tali posizioni sia molto forte. Per tale motivo, non si può escludere

15 Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals.

16 National Standard of the People's Republic of China.

17 Japanese Industrial Standards.

56 RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 – MONCLER

che in futuro il Gruppo possa incontrare difficoltà nell'apertura di nuovi punti vendita, con conseguenze negative sulle prospettive di crescita del business.

Inoltre, per sua natura, il business retail è caratterizzato da una maggiore incidenza di costi fissi, principalmente legati ai contratti d'affitto. Nonostante il management Moncler abbia dimostrato negli anni la capacità di sviluppare un business retail profittevole, non si può escludere che un eventuale rallentamento del fatturato possa ridurre la capacità del Gruppo di generare profitto.

Il mercato dei beni di lusso è caratterizzato da fenomeni di contraffazione del marchio e dei prodotti.

Moncler ha effettuato importanti investimenti per l'adozione di tecnologie innovative che consentono di tracciare il prodotto lungo tutta la catena del valore per prevenire e mitigare gli effetti delle attività di contraffazione del proprio marchio e prodotti e per proteggere i propri diritti di proprietà intellettuale nei territori in cui opera. Tuttavia, non si può escludere che la presenza sul mercato di significative quantità di prodotti contraffatti possa influenzare negativamente l'immagine del Marchio, con conseguenze negative sulle vendite e sui risultati economici.

Moncler opera in un contesto internazionale complesso ed è soggetto, nelle varie giurisdizioni in cui è attivo, a normative e regolamenti, che vengono costantemente monitorati, soprattutto per quanto attiene alla salute e sicurezza dei lavoratori, alla tutela dell'ambiente, alle norme sulla fabbricazione dei prodotti e sulla loro composizione, alla tutela dei consumatori, alla tutela dei diritti di proprietà industriale ed intellettuale, alle norme sulla concorrenza, a quelle fiscali e doganali, in generale, a tutte le disposizioni regolamentari di riferimento.

Il Gruppo opera secondo le disposizioni di legge vigenti ed ha istituito processi che garantiscono la conoscenza delle specificità normative locali nei contesti in cui opera e delle modifiche normative che via via intervengono. Tuttavia, poiché la normativa su alcune materie, soprattutto fiscali, si caratterizza per un elevato grado di complessità e soggettività, non si può escludere che un'interpretazione diversa da quella applicata dal Gruppo, possa avere un impatto significativo sui risultati economici. A questo proposito, Moncler è impegnata in un programma di definizione di accordi preventivi (Advance Pricing Agreements) con le Autorità Fiscali dei principali Paesi in cui il Gruppo opera.

In aggiunta, l'emanazione di nuove normative o modifiche a quelle vigenti, che dovessero imporre l'adozione di standard più severi, ad esempio in materia di product compliance, potrebbero comportare, a titolo esemplificativo, costi di adeguamento delle modalità produttive o delle

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 57

caratteristiche dei prodotti o, ancora, limitare l'operatività del Gruppo con conseguenze negative sui risultati economici.

Moncler opera sui mercati internazionali anche utilizzando valute diverse dall'Euro, quali prevalentemente Yen, Dollaro USA, Renminbi, Dollaro Hong Kong, Yuan Coreano e Sterlina Inglese. È pertanto esposto al rischio derivante dalla fluttuazione dei tassi di cambio, nella misura pari all'ammontare delle transazioni (prevalentemente ricavi) non coperte da transazioni di segno opposto espresse nella medesima valuta. Il Gruppo ha in essere una strategia volta alla graduale copertura dei rischi connessi all'andamento dei tassi di cambio, limitatamente ai rischi c.d. "transattivi", e ha adottato una policy stringente in tema di rischio valute che fissa al 75% il limite minimo di copertura per valuta.

Tuttavia, anche per effetto del rischio c.d. "traslativo", derivante dalla conversione in Euro dei bilanci delle società estere espressi in valuta locale, variazioni significative dei tassi di cambio possono comportare variazioni (positive o negative) sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio 9.1.

Il Gruppo non ha contratti di finanziamento significativi attivi da parte di terzi in quanto è pienamente in grado di autofinanziarsi. Tuttavia, il Gruppo può ricorrere a finanziamenti da terzi, specificatamente bancari, ed essere soggetto al rischio di revisioni dei tassi d'interesse. Il Gruppo, a parziale copertura del rischio relativo a un incremento dei tassi, può porre in essere alcune attività di copertura.

Tuttavia, eventuali fluttuazioni significative dei tassi di interesse potrebbero comportare un incremento degli oneri finanziari, con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio 9.1.

Moncler opera nel rispetto di politiche di controllo del credito finalizzate a ridurre i rischi derivanti dalla non solvibilità dei propri clienti wholesale. Tali politiche si basano su analisi preliminari approfondite in merito all'affidabilità dei clienti e su forme di copertura assicurativa e/o modalità di pagamento garantite. Inoltre, il Gruppo non ha significative concentrazioni del credito.

Tuttavia non si può escludere che l'insorgere di situazioni di sofferenza significativa presso alcuni clienti possa comportare delle perdite sui crediti, con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo. Moncler monitora e gestisce con particolare attenzione la propria esposizione nei confronti dei clienti wholesale con posizioni significative, anche tramite la richiesta e l'ottenimento di garanzie bancarie e depositi di denaro anticipatamente rispetto alle spedizioni.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio 9.2.

Il Gruppo opera attuando attività di pianificazione finanziaria finalizzata a ridurre il rischio di liquidità, anche in considerazione della stagionalità del business. Sulla base dell'andamento dei fabbisogni finanziari, vengono pianificate con il sistema bancario le linee di credito necessarie per far fronte a tali fabbisogni, secondo una corrispondente distinzione fra linee a breve termine e a lungo termine.

Inoltre, a fronte del rischio di perdita del capitale disponibile, il Gruppo segue regole stringenti per ripartire in modo bilanciato i propri depositi e disponibilità liquide tra un numero adeguato di istituti bancari con rating di alto livello, evitandone la concentrazione e servendosi esclusivamente di prodotti finanziari privi di rischio.

Per ulteriori informazioni si rinvia allo specifico paragrafo delle Note al Bilancio 9.3.

La rapida evoluzione tecnologica del settore e la crescente complessità organizzativa e tecnologica delle attività del Gruppo, espongono l'Azienda al potenziale rischio di attacchi cyber.

A tale riguardo, Moncler ha adottato una struttura di governance e un modello di gestione dei rischi cibernetici basato su standard internazionali e inclusivo di aspetti procedurali, formativi, di valutazione e revisione periodica dei rischi, che ha portato all'adozione delle migliori soluzioni tecnologiche e alla scelta dei migliori partner per rafforzare la protezione del perimetro aziendale, il controllo delle terze parti che interagiscono con i sistemi di Moncler, anche tramite nuove previsioni contrattuali, per garantire strumenti e processi solidi di business continuity. Inoltre, viene seguito un piano di penetration test con il supporto di tecnici specializzati, volto a identificare eventuali aspetti migliorativi della sicurezza informatica aziendale.

Moncler S.p.A. (la "Società", "Moncler", o "Capogruppo") ha adottato un modello tradizionale di governance societaria costruito in conformità alle disposizioni normative e raccomandazioni del Codice di Autodisciplina per le società quotate approvato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A. (il "Codice di Autodisciplina") – cui Moncler aderisce – e si fonda su quattro pilastri:

  • (i) il ruolo centrale degli organi di amministrazione e controllo;
  • (ii) un monitoraggio attento e consapevole delle operazioni con parti correlate e del trattamento delle informazioni privilegiate;
  • (iii) l'efficacia e la trasparenza delle scelte gestionali;
  • (iv) l'insieme dei valori definiti, riconosciuti e condivisi, fissati nel Codice Etico e nelle politiche aziendali.

Moncler ha adottato il sistema di amministrazione e controllo tradizionale di cui agli Artt. 2380 bis e seguenti del Codice Civile, nell'ambito del quale al Consiglio di Amministrazione viene affidata la gestione aziendale e al Collegio Sindacale la funzioni di controllo e vigilanza. Il sistema di governance di Moncler garantisce un costante confronto tra il management e gli azionisti, dettagliato come segue:

  • (a) l'Assemblea degli Azionisti è un organo con funzioni esclusivamente deliberative le cui competenze sono per legge circoscritte alle decisioni di maggior rilievo della vita sociale. In particolare, in sede ordinaria e/o straordinaria, è competente a deliberare, tra l'altro, in merito (i) alla nomina e alla revoca dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale nonché sui relativi compensi; (ii) all'approvazione del Bilancio e alla destinazione degli utili; (iii) alle modificazioni dello Statuto Sociale; (iv) al conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti, su proposta motivata del Collegio Sindacale; (v) ai piani di incentivazione;
  • (b) il Consiglio di Amministrazione è l'organo cui è devoluta la guida e la gestione della Società e del gruppo Moncler (il "Gruppo"). Oltre alle attribuzioni ad esso spettanti ai sensi di legge e dello Statuto, al Consiglio è riservata in via esclusiva la competenza in relazione alle decisioni più importanti sotto il profilo economico e strategico nonché funzionali all'esercizio dell'attività di monitoraggio e di indirizzo del business. All'interno del Consiglio di Amministrazione, sono stati costituiti il Comitato per le Nomine e la Remunerazione e il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, entrambi con funzioni propositive e consultive coerentemente alle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina, nonché il Comitato Parti Correlate in conformità alle disposizioni normative e regolamentari applicabili nonché alla procedura adottata dalla Società;
  • (c) il Collegio Sindacale vigila, tra l'altro, (i) sull'osservanza della legge e dello Statuto nonché sul rispetto dei prìncipi di corretta amministrazione; (ii) per quanto di sua competenza,

sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione; (iii) sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste da codici di comportamento cui la Società aderisce; (iv) sull'efficacia del sistema di revisione interna e di gestione del rischio, sulla revisione dei conti, sull'indipendenza del revisore legale;

(d) la Società di Revisione svolge la revisione legale dei conti. La società di revisione è nominata in conformità all'atto costitutivo dall'Assemblea degli Azionisti su proposta del Collegio Sindacale. Il revisore esterno svolge la propria attività in maniera indipendente ed autonoma e pertanto non è rappresentante né degli azionisti di maggioranza né di minoranza.

Inoltre, nell'ambito del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi ("SCIGR") adottato da Moncler, è stato istituito l'Organismo di Vigilanza (l'"OdV"), con il compito di vigilare sull'effettività e sull'adeguatezza dei meccanismi e dei controlli interni di Moncler nonché del Modello 231 adottato dalla Società, riferendo in merito alla sua attuazione. L'OdV è composto da 3 membri, di cui 2 esterni (tra cui il Presidente) ed un interno.

Oltre all'OdV, rivestono un ruolo importante all'interno del SCIGR tra gli altri, la Funzione di Compliance di Gruppo (che opera come Funzione di controllo di II livello) nonché la Funzione di Internal Audit (che opera come Funzione di controllo di III livello), l'Amministratore Incaricato del SCIGR, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ed il Collegio Sindacale.

Il Presidente e Amministratore Delegato, Remo Ruffini, è assistito da un Comitato Strategico che ha una funzione consultiva per la definizione delle strategie del Gruppo e di collegamento tra le principali aree aziendali, assicurando così uniformità e condivisione dei valori guida di Moncler.

Al 31 dicembre 2019, il Consiglio di Amministrazione di Moncler è composto da 11 membri, di cui 7 membri indipendenti. Con riferimento alla ripartizione delle deleghe: 3 sono i Consiglieri con particolari deleghe (Amministratori esecutivi) e 8 i Consiglieri non esecutivi (7 dei quali indipendenti).

Moncler ritiene che avere un Consiglio di Amministrazione composto da membri con competenze, esperienze professionali e patrimoni culturali eterogenei, nonché rappresentativo di diverse etnie, generi ed età, possa offrire la possibilità di prendere le migliori decisioni per un Gruppo operante in un contesto internazionale.

Il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale di Moncler, riconoscendo l'importanza della complementarietà di esperienze e di competenze per un buon funzionamento degli organi sociali, hanno approvato la politica di diversità (la "Politica") che descrive le caratteristiche ritenute ottimali per la loro composizione, con l'obbiettivo di integrare profili professionali tra loro diversi da coniugare con la diversity di genere, di fasce di età e anzianità di carica dei membri degli organi. In particolare la Politica è stata preventivamente sottoposta all'esame del Comitato Nomine e Remunerazione unitamente al Collegio Sindacale nella seduta del 4 ottobre 2018 ed è stata successivamente approvata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 18 dicembre

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 61

2018; la Società, attraverso la Politica sulla Diversità, persegue l'obiettivo, in linea con le aspettative degli stakeholder nonché in coerenza con i pilastri su cui si fonda il sistema di corporate governance e i valori del Codice Etico di Moncler, di creare i necessari presupposti affinché i propri organi di amministrazione e controllo siano posti in condizione di esercitare nel modo più efficace e virtuoso le proprie funzioni, mediante processi decisionali che esprimano una pluralità di qualificati ed eterogenei contributi.

Le informazioni relative ai rapporti con parti correlate sono presentate rispettivamente nella Nota 10.1 del Bilancio Consolidato e nella Nota 8.1 del Bilancio d'Esercizio.

Non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali rilevanti in termini di impatto sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo e della Capogruppo.

Moncler detiene n. 5.669.803 azioni proprie al 7 febbraio 2020, pari al 2,2% del capitale sociale.

In data 16 gennaio 2019, in esecuzione della delibera dell'Assemblea dei Soci del 16 aprile 2018, Moncler ha dato il via ad un programma di acquisto azioni proprie per un numero massimo di 1.000.000 di azioni ordinarie Moncler S.p.A. (pari allo 0,4% del capitale sociale) poi conclusosi in data 20 febbraio 2019.

Alla data del 31 dicembre 2019 Moncler S.p.A. detiene n 5.669.803 azioni proprie, pari al 2,2% del capitale sociale.

In data 29 marzo 2019 Moncler ha acquistato dal socio giapponese (Yagi Tsusho Limited, YTL) una quota della sua partecipazione in Moncler Japan Corporation (MJC) pari al 6% del capitale sociale, per un esborso di Euro 10,9 milioni. A seguito di questo secondo acquisto, Moncler controlla il 66% del capitale di MJC.

Come definito nell'accordo di modifica del Joint Venture Agreement, sottoscritto tra Moncler e YTL nel 2017, l'acquisto dell'intera quota di minoranza per un prezzo pari al valore pro-rata del patrimonio netto di MJC, è iniziato nel 2018 e si concluderà nel 2024.

In data 16 aprile 2019 l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato il Bilancio d'Esercizio di Moncler S.p.A. al 31 dicembre 2018 ed ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a Euro 0,40 per azione, con data di stacco della cedola il 20 maggio 2019 e di pagamento 22 maggio 2019. Nel 2019 sono stati pagati dividendi pari ad Euro 100,8 milioni.

In data 9 maggio 2019, il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A., previo parere favorevole del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, ha dato attuazione al secondo ciclo di attribuzione di azioni ordinarie Moncler relative al "Piano di Performance Share 2018-2020", approvato dall'Assemblea dei Soci del 16 aprile 2018. In data 31 dicembre 2019, il numero di azioni assegnate sono pari 329.065 a favore di n. 51 nuovi beneficiari. Ai sensi del regolamento del suddetto Piano, a detti beneficiari verranno assegnate le azioni alla fine del vesting period triennale, qualora raggiunti gli obiettivi di performance fissati nel medesimo regolamento.

Alla fine del 2019, un nuovo coronavirus conosciuto come Covid-19, è stato rilevato a Wuhan, nella regione di Hubei, in Cina. Alla data di stesura di questo documento, il virus ha contagiato migliaia di persone in tutto il mondo e sta causando diversi decessi.

Al fine di contenere l'epidemia e proteggere la popolazione, il Governo cinese a gennaio 2020 ha isolato la città di Wuhan ed altre importanti città nel Paese.

Alla fine di Febbraio, a seguito di importanti focolai in particolare nelle regioni di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, anche l'Italia ha adottato misure stringenti per limitare il contagio del virus. Simili azioni sono state poi seguite anche da altri paesi europei e dagli Stati Uniti. Sono stati inoltre limitati significativamente gli spostamenti di persone tra Paesi. In molte Nazioni gli esercizi commerciali non di prima necessità, inclusi i negozi Moncler, sono stati chiusi.

Tale situazione sta avendo impatti importanti sull'economia, sui mercati finanziari e sulla consumer confidence a livello mondiale.

Alla data di stesura di questo documento, non è possibile prevedere la durata di tale situazione e quindi valutarne l'impatto sui risultati dell'esercizio. Tuttavia le analisi di sensitività svolte, anche assumendo riduzioni dei ricavi significativi, non evidenziano tematiche in termini d'impairment test e valutazioni delle poste di bilancio.

Considerata la gravità dell'attuale situazione legata agli effetti economico-sociali del Coronavirus Covid-19 e l'incertezza relativa alla durata di tale epidemia, è difficile, oggi, fare previsioni sugli impatti nell'esercizio 2020.

Moncler ha nel tempo dimostrato la propria capacità di reagire a mutati scenari, come quello attuale. Il management ha già intrapreso azioni per proteggere il Gruppo e mitigare possibili effetti negativi sui risultati dell'esercizio. A questo riguardo sono state intraprese azioni per rinviare alcuni progetti e investimenti mantenendo solo quelli essenziali per continuare a rafforzare il brand Moncler. E' oltremodo importante sottolineare che la solidità finanziaria di Moncler garantisce una forte autonomia finanziaria a supporto delle esigenze operative e dei programmi di sviluppo del Gruppo.

Il CdA di Moncler fornirà all'Assemblea degli Azionisti per l'approvazione del Bilancio un aggiornamento di tale situazione.

Il management conferma che, compatibilmente con l'incertezza relativa alla durata di tale situazione e nei limiti delle azioni poste in essere per contenere gli effetti negativi della medesima, anche per questo esercizio la strategia del Gruppo seguirà le seguenti linee.

Rafforzamento del Brand. Unicità, coerenza al proprio heritage e capacità di innovarsi nella tradizione sono da sempre i pilastri sui quali si fonda la strategia di posizionamento del brand Moncler nel segmento dei beni di lusso. Questi pilastri sono e rimarranno fondamentali anche in futuro. Nel 2018 Moncler ha aperto un nuovo capitolo, Moncler Genius – One House, Different Voices, per confrontarsi e dialogare con un consumatore che sta evolvendo a velocità sempre più elevate. Questo importante progetto ha portato un nuovo modo di lavorare in Moncler e ne ha influenzato tutte le fasi della catena del valore: dalla definizione delle collezioni a come le stesse sono prodotte fino alla comunicazione ed al rapporto con il cliente finale, con l'obiettivo ultimo di continuare a rafforzarne il Brand.

Sviluppo sostenibile del business in coerenza con i propri valori fondanti. Moncler persegue da sempre una strategia di sviluppo del business, sostenibile e responsabile, guidata dai valori fondanti del Gruppo, allineata alle aspettative degli stakeholder e coerente con l'unicità del Brand. Un'unicità che in Moncler è fatta non solo di impegno a porsi obiettivi sempre più sfidanti ma anche di energia che il calore delle relazioni umane ci infonde e, soprattutto, di consapevolezza che ogni azione ha degli impatti sulla società e l'ambiente dove operiamo.

Attenta espansione della gamma prodotti. Il Gruppo sta attuando una selettiva espansione in categorie merceologiche complementari al capospalla dove ha, o è in grado di raggiungere, un'elevata riconoscibilità ed un forte know-how, con l'obiettivo di portarle ad essere parte integrante del proprio core business.

Sviluppo internazionale e consolidamento dei mercati "core". Negli anni Moncler ha seguito una chiara strategia di crescita internazionale mantenendo sempre un forte controllo sul business.

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 65

Moncler vuole continuare a sviluppare selettivamente i mercati internazionali e nel contempo consolidare la propria presenza nei mercati "core", anche attraverso la crescita della rete di negozi monomarca retail (DOS), un controllato ampliamento della superficie media degli stessi, l'apertura di negozi monomarca wholesale (SiS), l'espansione del canale travel retail e il rafforzamento del canale digitale.

Diffusione di una forte cultura digitale. Pensare, definire ed attuare la propria strategia in chiave digitale è un obiettivo sempre più importante per Moncler che crede nell'importanza della contaminazione tra tutte le divisioni e, in particolare ritiene che il digitale sia non solo un importante strumento di vendita ma soprattutto il mezzo di attuazione delle proprie strategie presenti e future.

Focalizzazione sul consumatore in ottica di omnicanalità. Avere un rapporto diretto con i propri clienti siano essi retail, wholesale o digitali, riuscire a coinvolgerli usando tutti i touch point e saperne intuire le aspettative, questi sono i capisaldi del rapporto che Moncler intende sviluppare con loro, in particolare con l'importante consumatore locale, in un'ottica di omnicanalità, per sostenere, e se possibile rafforzare, la crescita organica del Gruppo.

Poiché il successo del gruppo Moncler dipende in parte dall'immagine, dal prestigio e notorietà del Marchio ed in parte anche dalla capacità di produrre collezioni d'abbigliamento in linea con le tendenze del mercato, la Società effettua attività di ricerca e sviluppo al fine di disegnare, creare e realizzare nuovi prodotti e nuove collezioni. I costi di ricerca e sviluppo sono spesati a conto economico nell'esercizio di competenza.

La riconciliazione tra il risultato ed il patrimonio netto del Gruppo alla fine del periodo ed il risultato e patrimonio netto della società controllante Moncler S.p.A. è dettagliato nella seguente tabella:

Riconciliazione risultato e patrimonio
netto società controllante e del Gruppo
Risultato
2019
Patrimonio
netto
31/12/19
Risultato
2018
Patrimonio
netto
31/12/18
Società controllante 157.650 543.177 138.742 475.873
Storno dividendi intragruppo (37.214) 0 (40.438) 0
Risultato e patrimonio netto delle società
consolidate al netto del valore di carico
delle partecipazioni
Allocazione del maggior valore pagato
272.055 766.269 249.102 565.480
rispetto al relativo patrimonio netto della
società consolidata
(236) 158.539 (236) 158.775
Eliminazione utile intragruppo (33.154) (118.361) (14.617) (85.207)
Riserva di conversione 0 (2.878) 0 (6.072)
Effetto di altre scritture di
consolidamento
(416) (40.458) (158) (40.042)
Totale di pertinenza del Gruppo 358.685 1.306.288 332.395 1.068.807
Risultato e patrimonio netto di terzi 10 80 96 69
Totale 358.695 1.306.368 332.491 1.068.876

Si specifica che la Società non ha sedi secondarie.

In relazione all'art. 15 del Regolamento Mercati Consob adottato con delibera n. 20249 del 28 dicembre 2017 e successive modifiche ed integrazioni, in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 67

Europea e di significativa rilevanza ai fini del Bilancio Consolidato, si segnala che rientrano nella previsione regolamentare sei società del Gruppo (Moncler Japan, Moncler USA, Moncler USA Retail, Moncler Asia Pacific, Moncler Shanghai, Moncler Shinsegae) e che sono state adottate le procedure adeguate per assicurare la completa ottemperanza alla predetta normativa e che sussistono le condizioni di cui al citato art. 15.

Moncler S.p.A. è controllata di fatto indirettamente da Remo Ruffini tramite Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l., società di diritto italiano detenuta al 100% da Remo Ruffini. Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. controlla Ruffini Partecipazioni S.r.l., società di diritto italiano, che al 31 dicembre 2019 detiene il 22,5 % del capitale di Moncler S.p.A.

Moncler S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l., per le cui valutazioni in merito si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, disponibile nel sito www.monclergroup.com, sezione Governance / Assemblea degli Azionisti.

Signori Azionisti,

Vi invitiamo ad approvare il Bilancio Consolidato del Gruppo Moncler al 31 dicembre 2019 e il Bilancio d'Esercizio della società Moncler S.p.A.

Vi proponiamo di destinare l'utile dell'esercizio 2019 di Moncler S.p.A. ad utili portati a nuovo al netto delle riserve obbligatorie.

Milano, 10 febbraio 2020

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente e Amministratore Delegato Remo Ruffini

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 69 18 Paragrafo modificato in seguito al Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A. del 22 aprile 2020. Il Consiglio di Amministrazione, prendendo atto del cambiamento dello scenario economico globale e dell'evoluzione del quadro normativo successivamente alla seduta consiliare del 10 febbraio 2020, ha deliberato di modificare la proposta di distribuzione degli utili dell'esercizio 2019. Il Consiglio, infatti, ritiene che il perdurare dell'emergenza Covid-19 richieda l'adozione, anche in tema di dividendi, di un approccio prudenziale a tutela della solidità patrimoniale del Gruppo. Il Consiglio ha pertanto deliberato di revocare la proposta di distribuzione dei dividendi sugli utili dell'esercizio 2019 approvata il 10 febbraio 2020.

2

BILANCIO CONSOLIDATO

PROSPETTI DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Conto economico Conto economico complessivo Situazione patrimoniale-finanziaria Variazioni di patrimonio netto Rendiconto finanziario

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

Informazioni generali sul Gruppo Sintesi dei principali principi contabili utilizzati nella redazione del Bilancio Consolidato Area di consolidamento Commento alle principali voci del prospetto di conto economico consolidato Commento alle principali voci della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata Informazioni di segmento Impegni e garanzie prestate Passività potenziali Informazioni su rischi finanziari Altre informazioni Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

PROSPETTI DEL BILANCIO CONSOLIDATO

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Conto economico consolidato
(Euro/000) Note Esercizio
2019
di cui parti
correlate
(nota 10.1)
Esercizio
2018 (*)
di cui parti
correlate
(nota 10.1)
Ricavi
Costo del venduto
4.1
4.2
1.627.704
(362.424)
1.252
(17.935)
1.420.074
(320.232)
990
(12.626)
Margine lordo 1.265.280 1.099.842
Spese di vendita
Spese generali ed amministrative
Spese di marketing
Piani di incentivazione azionaria
4.3
4.4
4.5
4.6
(483.226)
(147.717)
(113.152)
(29.386)
(894)
(8.181)
(10.958)
(428.864)
(127.794)
(99.482)
(29.604)
(937)
(8.153)
(10.858)
Risultato operativo 4.7 491.799 414.098
Proventi finanziari
Oneri finanziari
4.8
4.8
1.238
(22.310)
718
(2.628)
Utile ante imposte 470.727 412.188
Imposte sul reddito 4.9 (112.032) (79.697)
Utile Netto, incluso Risultato di Terzi 358.695 332.491
Risultato di terzi (10) (96)
Utile Netto di Gruppo 358.685 332.395
Utile base per azione (in Euro) 5.16 1,42 1,32
Utile diluito per azione (in Euro) 5.16 1,42 1,31

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Conto economico complessivo consolidato
(Euro/000) Note Esercizio
2019
Esercizio
2018 (*)
Utile (perdita) del periodo 358.695 332.491
Utili (perdite) sui derivati di copertura 5.16 1.651 (3.592)
Utili (perdite) dalla conversione dei bilanci di
imprese estere
5.16 3.196 4.861
Componenti che possono essere riversati
nel conto economico in periodi successivi
4.847 1.269
Altri utili (perdite) 5.16 (121) 17
Componenti che non saranno mai riversati
nel conto economico in periodi successivi
(121) 17
Totale altri utili (perdite) al netto
dell'effetto fiscale
4.726 1.286
Totale utile (perdita) complessivo 363.421 333.777
Attribuibili a:
Soci della controllante
Interessenze di pertinenza di terzi
363.410
11
333.718
59

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

(Euro/000) Note 31/12/19 di cui parti
correlate
(nota 10.1)
31/12/18 (*) di cui parti
correlate
(nota 10.1)
Marchi e altre immobilizzazioni immateriali, nette 5.1 279.390 268.820
Avviamento 5.1 155.582 155.582
Immobilizzazioni materiali, nette 5.3 806.540 176.970
Altre attività non correnti 5.9 30.457 29.951
Crediti per imposte anticipate 5.4 129.134 91.898
Attivo non corrente 1.401.103 723.221
Rimanenze 5.5 208.868 173.149
Crediti verso clienti 5.6 167.919 15.607 155.047 12.653
Crediti tributari 5.12 1.582 11.550
Altre attività correnti 5.9 23.758 16.135
Crediti finanziari correnti 5.8 3.120 259
Cassa e banche 5.7 759.073 546.282
Attivo corrente 1.164.320 902.422
Totale attivo 2.565.423 1.625.643
Capitale sociale 5.16 51.596 51.164
Riserva sovrapprezzo azioni 5.16 172.272 171.594
Altre riserve 5.16 723.735 513.654
Risultato netto del Gruppo 5.16 358.685 332.395
Capitale e riserve del Gruppo 1.306.288 1.068.807
Capitale e riserve di terzi 80 69
Patrimonio netto 1.306.368 1.068.876
Debiti finanziari a lungo termine 5.15 611.997 80.783
Fondi rischi non correnti 5.13 10.703 7.477
Fondi pensione e quiescenza 5.14 6.436 5.962
Debiti per imposte differite 5.4 68.710 70.106
Altre passività non correnti 5.11 223 15.885
Passivo non corrente 698.069 180.213
Debiti finanziari a breve termine 5.15 126.781 15.649
Debiti commerciali 5.10 248.621 20.906 224.989 17.538
Debiti tributari 5.12 98.450 53.358
Altre passività correnti 5.11 87.134 3.994 82.558 4.014
Passivo corrente 560.986 376.554
Totale passivo e patrimonio netto 2.565.423 1.625.643

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

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74 RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 – MONCLER

PROSPETTO DI RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

Prospetto di rendiconto finanziario consolidato Esercizio 2019 di cui parti correlate Esercizio 2018 (*) di cui parti correlate
(Euro/000)
Flusso di cassa della gestione operativa
Risultato consolidato 358.695 332.491
Ammortamenti immobilizzazioni 171.123 56.499
Costi (Ricavi) finanziari, netti 21.072 1.910
Operazioni con pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di
capitale
29.147 29.571
Imposte dell'esercizio 112.032 79.697
Variazione delle rimanenze - (Incremento)/Decremento (36.335) (34.774)
Variazione dei crediti commerciali - (Incremento)/Decremento (1.112) (2.954) (24.472) (2.208)
Variazione dei debiti commerciali - Incremento/(Decremento) 23.657 3.368 54.966 7.559
Variazione degli altri crediti/debiti correnti (8.438) (20) 15.933 105
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalla gestione operativa 669.841 511.821
Interessi ed altri oneri pagati e ricevuti 71 (183)
Imposte e tasse pagate (86.852) (46.520)
Variazione degli altri crediti/debiti non correnti 5.495 713
Flusso di cassa netto della gestione operativa (a) 588.555 465.831
Flusso di cassa della gestione degli investimenti
Acquisto di immobilizzazioni materiali ed immateriali (123.660) (91.887)
Vendita di immobilizzazioni materiali ed immateriali 2.812 385
Flusso di cassa netto della gestione degli investimenti (b) (120.848) (91.502)
Flusso di cassa della gestione dei finanziamenti
Rimborso di finanziamenti 0 (2.198)
Rimborso di debiti per leasing (116.803) (15)
Variazioni dei finanziamenti a breve termine, diversi dai finanziamenti bancari 0 191
Variazione dei debiti finanziari a breve termine (10.898) (15.454)
Dividendi pagati ai soci della controllante (100.850) (70.464)
Dividendi pagati ai soci di minoranza delle società controllate (858) 0
Aumento capitale e riserve 686 16.975
Variazione Azioni proprie (15.102) (148.573)
Altre variazioni del patrimonio netto 24 (62)
Flusso di cassa netto della gestione finanziaria (c) (243.801) (219.600)
Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre disponibilità finanziarie
(a)+(b)+(c) 223.906 154.729
546.268 394.144
Cassa e altre disponibilità finanziarie all'inizio del periodo
Effetto della variazione dei tassi di cambio (11.104) (2.605)
Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre disponibilità finanziarie 223.906
759.070
154.729
546.268
Cassa e altre disponibilità finanziarie alla fine del periodo

(*) Il Gruppo ha adottato l'IFRS 16 il 1° gennaio 2019 utilizzando il metodo dell'applicazione retroattiva modificata in virtù del quale le informazioni comparative non sono state rideterminate e l'effetto cumulativo dell'applicazione iniziale è rilevato tra gli utili portati a nuovo alla data di prima applicazione. Si veda la nota 2.20 per maggiori informazioni.

Per il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A.

Remo Ruffini

Presidente e Amministratore Delegato

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

1. INFORMAZIONI GENERALI SUL GRUPPO

1.1. Il Gruppo e le principali attività

La società Capogruppo Moncler S.p.A. è una società costituita e domiciliata in Italia. L'indirizzo della sede legale è Via Stendhal 47 Milano, Italia e il numero di registrazione è 04642290961.

La società Capogruppo Moncler S.p.A. è inoltre controllata di fatto indirettamente da Remo Ruffini tramite Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l., società di diritto italiano detenuta al 100% da Remo Ruffini. Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. controlla Ruffini Partecipazioni S.r.l., società di diritto italiano, che al 31 dicembre 2019 detiene il 22,5% del capitale di Moncler S.p.A.

Il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019 comprende la società Capogruppo e le società controllate (successivamente riferito come il "Gruppo").

Ad oggi, le principali attività del Gruppo sono la creazione, la produzione e la distribuzione di abbigliamento per uomo, donna e bambino, di calzature, di prodotti di pelletteria ed altri accessori correlati con il marchio di proprietà Moncler.

1.2. Principi per la predisposizione del Bilancio Consolidato

1.2.1. Principi contabili di riferimento

Il Bilancio Consolidato 2019 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il Bilancio Consolidato include il conto economico consolidato, il conto economico complessivo, il prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il rendiconto finanziario consolidato e le note al Bilancio Consolidato.

Questo è il primo bilancio annuale in cui il Gruppo applica l'IFRS 16 Leasing. I relativi cambiamenti dei principi contabili significativi sono descritti nella nota 2.20.

1.2.2. Schemi di bilancio

Il Gruppo presenta il conto economico per destinazione, forma ritenuta più rappresentativa in relazione al tipo di attività svolta. La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business.

Con riferimento al prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, è stata adottata una forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto previsto dal paragrafo 60 e seguenti dello IAS 1.

Per il rendiconto finanziario è stato adottato il metodo di rappresentazione indiretto.

Secondo quanto previsto dallo IAS 24 nei paragrafi successivi si evidenziano i rapporti con parti correlate con il Gruppo e le loro incidenze, se significative, sulla situazione patrimonialefinanziaria, economica e sui flussi finanziari.

1.2.3. Principi di redazione

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, con eccezione della valutazione di alcuni strumenti finanziari (derivati) come richiesto dall'IFRS 9, nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Il Bilancio Consolidato è presentato in Euro migliaia, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente.

1.2.4. Uso di stime e valutazioni nella redazione del bilancio

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione a loro apportate sono riflesse a conto economico del periodo in cui avviene la revisione della stima nel caso in cui la revisione stessa abbia effetti solo su tale periodo, od anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Nel caso in cui le stime della Direzione possano avere un effetto significativo sui valori rilevati nel Bilancio Consolidato o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio, i successivi paragrafi delle Note esplicative al bilancio includono le informazioni rilevanti a cui le stime si riferiscono.

Le stime si riferiscono principalmente alle seguenti voci di bilancio:

  • valore recuperabile delle attività non correnti e dell'avviamento ("impairment");
  • fondo svalutazione crediti;

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 77

  • fondo svalutazione magazzino;
  • recuperabilità delle attività per imposte anticipate;
  • stima dei fondi rischi e delle passività potenziali;
  • passività per leasing e attività per diritto di utilizzo.

Valore recuperabile delle attività non correnti e dell'avviamento ("impairment")

Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali incluso l'avviamento e le altre attività finanziarie.

Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale.

Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo rileva una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani aziendali e di Gruppo.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite potenziali relative al portafoglio di crediti verso la clientela finale. Per la descrizione dei criteri di stima del fondo svalutazione crediti si rimanda al successivo paragrafo 2.10 Strumenti finanziari - Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Fondo svalutazione magazzino

Il Gruppo produce e vende principalmente capi d'abbigliamento che sono soggetti a modifiche nel gusto della clientela ed al trend nel mondo della moda. Il fondo svalutazione magazzino riflette pertanto la stima del management circa le perdite di valore attese sui capi delle collezioni di stagioni passate, tenendo in considerazione la capacità di vendere i capi stessi attraverso i diversi canali distributivi in cui opera il Gruppo.

Recuperabilità delle attività per imposte anticipate

Il Gruppo è soggetto a imposte in numerosi paesi e alcune stime si rendono necessarie al fine di determinare le imposte in ciascuna giurisdizione. Il Gruppo riconosce attività per imposte anticipate fino al valore per cui ne ritiene probabile il recupero negli esercizi futuri ed in un arco temporale compatibile con l'orizzonte temporale implicito nelle stime del management.

Stima dei fondi rischi e delle passività potenziali

Il Gruppo può essere soggetto a contenziosi legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Le cause ed i contenziosi contro il Gruppo sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascun contenzioso, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale. Il Gruppo rileva una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

Passività per leasing e attività per diritto di utilizzo

Il Gruppo rileva l'attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing. L'attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, e successivamente al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite per riduzione di valore cumulati, e rettificata al fine di riflettere le rivalutazioni della passività del leasing.

Il Gruppo valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per i leasing non versati alla data di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di interesse come definito nella nota 2.20.

La passività del leasing viene successivamente incrementata degli interessi che maturano su detta passività e diminuita dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati ed è rivalutata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che il Gruppo prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando il Gruppo modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, di proroga o risoluzione.

I contratti di leasing nei quali il Gruppo agisce da locatario possono prevedere opzioni di rinnovo con effetti, quindi, sulla durata del contratto stesso. Valutazioni sull'esistenza di una relativa certezza che tale opzione sia (o non) esercitata possono influenzare, anche in maniera significativa, l'importo delle passività di leasing e delle attività per il diritto di utilizzo.

2. SINTESI DEI PRINCIPALI PRINCIPI CONTABILI UTILIZZATI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

I principi contabili di seguito indicati sono stati utilizzati coerentemente per l'anno 2019 ed il periodo comparativo.

2.1. Principi per il consolidamento

Il Bilancio Consolidato di Gruppo è composto dal bilancio della società Capogruppo e da quello delle società controllate, nelle quali la Capogruppo detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto e sulle quali esercita il controllo o dalle quali è in grado di ottenere benefici in virtù del suo potere di governarne le politiche finanziarie ed operative.

I bilanci delle società controllate consolidate sono predisposti con riferimento allo stesso periodo temporale ed utilizzando gli stessi principi contabili della Capogruppo.

I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel Bilancio Consolidato a partire dalla data in cui il Gruppo assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. Qualora il Gruppo abbia perso il controllo della società controllata, il Bilancio Consolidato include il risultato della controllata in proporzione al periodo durante il quale ha esercitato il controllo. La quota del capitale e delle riserve di pertinenza di terzi nelle controllate e la quota di pertinenza di terzi dell'utile o perdita d'esercizio delle controllate consolidate sono identificate separatamente nella situazione patrimoniale-finanziaria e nel conto economico consolidati. Le variazioni delle quote di possesso di controllate che non comportano perdita di controllo o che rappresentano incrementi successivi all'acquisizione del controllo sono iscritte fra le variazioni di patrimonio netto.

Nella preparazione del Bilancio Consolidato sono eliminati tutti gli effetti ed i saldi derivanti da operazioni tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo.

Partecipazioni in imprese collegate

Le partecipazioni in imprese collegate sono inizialmente iscritte al costo sostenuto per l'acquisizione e poi valutate col metodo del patrimonio netto. La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo.

2.2. Valuta estera

Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna società appartenente al Gruppo sono indicati utilizzando la valuta corrente del paese in cui la società svolge la propria attività.

Operazioni in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall'estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell'esercizio o in bilanci precedenti.

Consolidamento di imprese estere

Tutte le attività e le passività di società estere espresse in moneta diversa dall'Euro che rientrano nell'area di consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio. Proventi e costi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio in quanto ritenuto ragionevolmente rappresentativo del cambio effettivo. Le differenze cambio di conversione risultanti dall'applicazione di questo metodo rappresentano una voce specifica del conto economico complessivo e sono incluse come voce di patrimonio netto sotto la voce riserva di conversione, fino alla cessione della partecipazione stessa. L'avviamento e gli adeguamenti al fair value generati dall'acquisizione delle società estere sono rilevati nella relativa valuta e sono convertiti utilizzando il tasso di cambio di fine periodo.

I principali tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro dei bilanci del 2019 e del 2018 delle società estere sono stati i seguenti:

Cambio medio Cambio puntuale
Al 31 dicembre Al 31 dicembre
Esercizio 2019 Esercizio 2018 2019 2018
AED 4,111270 4,337060 4,125700 4,205000
AUD 1,610880 1,579680 1,599500 1,622000
BRL 4,413430 4,308490 4,515700 4,444000
CAD 1,485500 1,529400 1,459800 1,560500
CHF 1,112450 1,154960 1,085400 1,126900
CNY 7,735490 7,808080 7,820500 7,875100
CZK 25,670500 25,647000 25,408000 25,724000
DKK 7,466060 7,453170 7,471500 7,467300
GBP 0,877771 0,884706 0,850800 0,894530
HKD 8,771500 9,255940 8,747300 8,967500
HUF 325,297000 318,890000 330,530000 320,980000
JPY 122,006000 130,396000 121,940000 125,850000
KRW 1.305,320000 1.299,070000 1.296,280000 1.277,930000
KZT 428,789000 406,906000 429,510000 437,520000
MOP 9,034420 9,533830 9,009700 9,236500
MXN 21,556500 22,705400 21,220200 22,492100
NOK 9,851090 9,597490 9,863800 9,948300
PLN 4,297600 4,261500 4,256800 4,301400
RON 4,745350 4,654010 4,783000 4,663500
RUB 72,455300 74,041600 69,956300 79,715300
SEK 10,589100 10,258300 10,446800 10,254800
SGD 1,527280 1,592610 1,511100 1,559100
TRY 6,357770 5,707670 6,684300 6,058800
TWD 34,605700 35,586400 33,715600 35,022300
UAH 28,922000 31,850200 26,719500 31,736200
USD 1,119470 1,129680 1,123400 1,145000

2.3. Aggregazioni aziendali ("business combinations")

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisizione ("acquisition method").

Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

L'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa. Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività

nette riconosciute per l'impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.

Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio Bilancio Consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.

2.4. Attività non correnti detenute per la vendita e discontinued operations

Le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione sono classificate come attività destinate alla vendita quando il loro valore è recuperabile principalmente attraverso una transazione di vendita ed essa è ritenuta probabile. In tal caso vengono valutate al minor tra valore contabile e valore equo (fair value) al netto dei costi di vendita se il loro valore è recuperabile principalmente attraverso la vendita più che attraverso il loro uso continuato.

Le attività operative cessate (discontinued operations) sono attività che:

  • rappresentano una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • fanno parte di un singolo e coordinato piano per la cessione di una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • sono costituite da società controllate acquisite con l'intento esclusivo di essere rivendute.

Nel conto economico, le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti dell'IFRS 5 per essere definiti come "discontinued operations", vengono presentati in un'unica voce che include sia gli utili e le perdite, che le minusvalenze ovvero le plusvalenze da cessione ed il relativo effetto fiscale. Il periodo comparativo viene conseguentemente ripresentato come richiesto dall'IFRS 5.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale e finanziaria, le attività non correnti destinate alla vendita ed i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti previsti dall'IFRS 5 vengono riclassificati tra le attività e le passività correnti nell'esercizio in cui tali requisiti si manifestano. L'esercizio comparativo non viene ripresentato o riclassificato.

2.5. Immobili, impianti e macchinari

Immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, non rivalutato al netto dell'ammontare cumulato degli ammortamenti e delle perdite di valore ("impairment"). Il costo include il prezzo pagato per l'acquisto e tutti i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni utili al suo utilizzo.

Ammortamento

L'ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata degli immobili, impianti e macchinari come riportato in tabella:

Categoria Periodo
Terreni Non ammortizzati
Fabbricati Da 25 a 33 anni
Impianti e macchinari Da 8 a 12 anni
Mobili e arredi Da 5 a 10 anni
Macchinari elettronici d'ufficio Da 3 a 5 anni
Migliorie su beni di terzi Minore tra il contratto di affitto e la vita utile della miglioria
Diritti di utilizzo Durata contrattuale
Altre immobilizzazioni materiali In dipendenza delle condizioni di mercato e generalmente entro la vita utile attesa del
bene di riferimento

I beni acquisiti in leasing sono ammortizzati nel minore tra il periodo del leasing e la loro vita utile a meno che non sia ragionevolmente certo che il Gruppo otterrà la proprietà del bene alla fine del periodo contrattuale.

Il periodo di ammortamento è rivisto in ciascun esercizio e corretto se necessario in base alle mutate condizioni economiche del bene.

Utile/Perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari

L'utile o la perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari rappresenta la differenza tra il ricavo ed il valore netto del bene alla data della cessione. Le cessioni sono contabilizzate quando l'operazione è definitiva o non più soggetta a condizioni che posticipano gli effetti del trasferimento della proprietà.

2.6. Attività immateriali

Avviamento

L'avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, così come definito al precedente paragrafo "Aggregazioni aziendali".

L'avviamento è trattato come un'attività a vita utile indefinita e pertanto non è ammortizzato ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto di non applicare l'IFRS 3 - Aggregazioni di imprese in modo retroattivo alle acquisizioni di aziende avvenute antecedentemente alla data di transizione (1° gennaio 2009); di conseguenza, l'avviamento generato su acquisizioni antecedenti la data di transizione agli IFRS è stato mantenuto al precedente valore determinato secondo i principi contabili italiani, previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore.

Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.7 "Perdita di valore delle attività non finanziarie".

Marchi

I marchi separatamente acquisiti sono iscritti al costo storico di acquisto. I marchi acquisiti a seguito di una "business combination" sono iscritti al valore equo determinato alla data dell'operazione di aggregazione aziendale.

I marchi sono trattati come un'attività a vita utile indefinita e dopo la rilevazione iniziale sono valutati al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate. I marchi non sono ammortizzati ma vengono sottoposti annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore.

Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.7 "Perdita di valore delle attività non finanziarie".

Altre attività immateriali a vita utile definita

I diritti di licenza sono iscritti come attività immateriali e sono ammortizzati a quote costanti sulla vita utile stimata, determinata per ogni singola licenza sulla base dei termini contrattuali.

I key money pagati per l'apertura di negozi diretti DOS sono considerati come costi di buonuscita riferiti ad un contratto di locazione immobiliare e sono generalmente attività a vita utile definita determinata sul periodo del contratto sottostante. In certe circostanze, i key money hanno una vita utile indefinita in relazione a protezioni legali o prassi comuni rinvenibili nelle giurisdizioni o mercati di riferimento che ne prevedono il rimborso al termine della locazione. In questi limitati casi che devono essere adeguatamente supportati, i key money non sono ammortizzati ma sottoposti a verifica periodica, almeno annuale, per identificare eventuali riduzioni di valore (come riferito nel paragrafo relativo alle perdite di valore di attività non finanziarie).

I software (incluse le licenze e i costi separatamente identificabili come costi di sviluppo esterno) sono iscritti come attività immateriali al prezzo di acquisto inclusi i costi direttamente attribuibili per predisporre il bene immateriale ad essere pronto per l'utilizzo. I software e le altre attività immateriali acquisite dal Gruppo che hanno una vita utile definita sono valutate al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite di valore accumulate.

Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita

L'ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita è determinato a quote costanti sulla vita stimata residua come definito in tabella:

Categoria Periodo
Licenze In base alle condizioni di mercato all'interno del periodo contrattuale di licenza o ai limiti
legali per l'utilizzo della licenza stessa
Key money In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo contrattuale della
locazione
Software Da 3 a 5 anni
Altre immobilizzazioni immateriali In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo in cui si esercita il
controllo dell'attività

2.7. Perdita di valore delle attività non finanziarie

Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali a vita utile definita e degli Immobili, impianti e macchinari, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.

L'avviamento e le attività immateriali con vita utile indefinita sono sottoposti a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività o l'avviamento possano aver subito una perdita durevole di valore.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui il bene appartiene. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'attività il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

Ad eccezione delle perdite di valore contabilizzate sull'avviamento, quando vengono meno le circostanze che hanno determinato la perdita, il valore contabile dell'attività è incrementato fino al valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

A partire dal 2019, l'IFRS 16 richiede di rilevare in bilancio un'attività per il diritto d'utilizzo e una passività per l'obbligazione a pagare in futuro i canoni di leasing. Eventuali perdite di valore dell'attività per il diritto d'utilizzo devono essere calcolate e rilevate in accordo alle disposizioni dello IAS 36.

Ai fini dell'impairment test dei diritti d'uso, sono state definite le seguenti CGU, che coincidono con le unità organizzative preposte al presidio dei singoli mercati (c.d. "Regions"):

  • Region EMEA;
  • Region Americas;
  • Region APAC;
  • Region Japan;
  • Region Korea.

I "diritti d'uso" di ogni singola CGU vengono sottoposti ad impairment test in presenza di triggering events (in capo alla singola CGU) identificati da una possibile perdita di valore e segnalati dai seguenti key performance indicators:

  • piani di dismissione;

  • indicatori di performance inferiori alle aspettative;

  • perdite operative.

L'impairment test viene svolto con le seguenti modalità:

  • calcolo del value in use lordo della CGU, escludendo dai flussi di cassa quelli connessi alla passività per leasing;
  • calcolo del valore recuperabile della CGU, deducendo dal value in use lordo il valore contabile della passività per leasing;
  • confronto del valore recuperabile con il valore contabile della CGU, quest'ultimo calcolato al netto del valore contabile della passività per leasing.

Nel calcolo del value in use, il discount rate utilizzato è il WACC riferito all'area geografica di appartenenza, il cui valore aggregato determina il WACC di Gruppo.

2.8. Beni in leasing

Il 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 16 Leasing, che sostituisce lo IAS 17. Tale documento è stato adottato dall'Unione Europea mediante la pubblicazione dello stesso in data 9 novembre 2017. L'IFRS 16 si applica ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2019 o successivamente. Il nuovo principio elimina di fatto la differenza nella contabilizzazione del leasing operativo e finanziario pur in presenza di elementi che consentono di semplificarne l'applicazione ed introduce il concetto di controllo all'interno della definizione di leasing. In particolare per determinare se un contratto rappresenti o meno un leasing, l'IFRS 16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'utilizzo di una determinata attività per un determinato periodo di tempo.

Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva l'attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing. L'attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, comprensivo dell'importo della valutazione iniziale della passività del leasing, rettificato dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza, incrementato dei costi diretti iniziali sostenuti e di una stima dei costi che il locatario dovrà sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante o per il ripristino dell'attività sottostante o del sito in cui è ubicata, al netto degli incentivi al leasing ricevuti.

L'attività per il diritto di utilizzo viene ammortizzata successivamente a quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della durata del leasing, a meno che il leasing trasferisca la proprietà dell'attività sottostante al Gruppo al termine della durata del leasing. In tal caso, l'attività per il diritto di utilizzo sarà ammortizzata lungo la vita utile dell'attività sottostante, determinata sulla stessa base di quella di immobili e macchinari. Inoltre, l'attività per il diritto di utilizzo viene regolarmente diminuita delle eventuali perdite per riduzione di valore e rettificata al fine di riflettere eventuali variazioni derivanti dalle valutazioni successive della passività del leasing.

Il Gruppo valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati alla data di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing.

I pagamenti dovuti per il leasing inclusi nella valutazione della passività del leasing comprendono:

– i pagamenti fissi (inclusi i pagamenti sostanzialmente fissi);

– i pagamenti dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza;

– gli importi che si prevede di pagare a titolo di garanzia sul valore residuo; e

– i pagamenti dovuti per il leasing in un periodo di rinnovo facoltativo se il Gruppo ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione di rinnovo, e le penalità di risoluzione anticipata del leasing, a meno che il Gruppo non abbia la ragionevole certezza di non risolvere anticipatamente il leasing.

La passività del leasing è valutata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo ed è rimisurata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che il Gruppo prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando il Gruppo modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, proroga o risoluzione o in caso di revisione dei pagamenti dovuti per il leasing fissi nella sostanza.

Quando la passività del leasing viene rimisurata, il locatario procede ad una corrispondente modifica dell'attività per il diritto di utilizzo. Se il valore contabile dell'attività per il diritto di utilizzo è ridotto a zero, il locatario rileva la modifica nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, il Gruppo espone le attività per il diritto di utilizzo che non soddisfano la definizione di investimenti immobiliari nella voce 'Immobilizzazioni materiali' e le passività del leasing nella voce 'Debiti Finanziari'.

Il Gruppo rileva i relativi pagamenti dovuti per il leasing come costo con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing.

Per i contratti sottoscritti prima del 1° gennaio 2019, il Gruppo stabiliva se l'accordo fosse o contenesse un leasing verificando se:

– l'adempimento dell'accordo dipendeva dall'utilizzo di una o più attività specifiche; e

– l'accordo trasferiva il diritto di utilizzare l'attività.

Le altre attività oggetto di leasing erano classificate come leasing operativi e non erano rilevate nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo. I pagamenti relativi ai leasing operativi erano rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing, mentre gli incentivi accordati al locatario venivano rilevati come una parte integrante del costo complessivo del leasing lungo la durata del leasing.

2.9. Rimanenze di magazzino

Le rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono valutate al minore tra il costo medio ponderato di produzione o di acquisto ed il valore netto di realizzo. Il costo medio include i costi diretti dei materiali e del lavoro ed una quota di costi indiretti calcolata in proporzione alla normale capacità produttiva.

Il fondo svalutazione per materie prime e prodotti finiti è calcolato per ricondurre il costo al valore netto di realizzo sulla base di stime che tengono conto dell'anzianità della stagione produttiva e della possibilità di utilizzare la materia prima in produzione e di vendere i prodotti finiti attraverso i diversi canali distributivi (outlet e stock).

2.10.Strumenti finanziari

I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando il Gruppo diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario.

Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVOCI) e al fair value rilevato nell'utile/(perdita) d'esercizio (FVTPL).

Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

In sede di misurazione successiva, le attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli effetti di tale misurazione sono riconosciuti tra i componenti finanziari di reddito. Tali attività sono inoltre soggette al modello di

impairment descritto al paragrafo Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, il Gruppo può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.

In sede di misurazione successiva, la valutazione effettuata in sede di iscrizione è riaggiornata ed eventuali variazioni di fair value sono riconosciute all'interno del conto economico complessivo. Così come per la categoria precedente, tali attività sono soggette al modello di impairment descritto al paragrafo Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Sono compresi tutti gli strumenti finanziari derivati. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI.

In sede di misurazione successiva, le attività finanziarie FVTPL sono valutate al fair value. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico consolidato nel periodo in cui sono rilevati, alla voce Proventi/Oneri finanziari.

Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria sono trasferiti o quando il Gruppo non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.

Gli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo consistono principalmente nelle voci di bilancio relative a cassa e disponibilità bancarie, crediti e debiti commerciali, crediti e debiti finanziari, altre attività e passività finanziarie correnti e non correnti e gli strumenti derivati.

Disponibilità e mezzi equivalenti

Le disponibilità e mezzi equivalenti includono i depositi bancari, le quote di fondi di liquidità ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. I conti correnti passivi sono iscritti tra le passività finanziarie nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria di Gruppo.

Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti

I crediti commerciali e gli altri crediti che derivano dalla fornitura di disponibilità finanziarie, di beni o di servizi da parte del Gruppo a soggetti terzi sono classificati nelle attività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio con riferimento ai crediti non commerciali.

I crediti finanziari correnti e non correnti, gli altri crediti correnti e non correnti ed i crediti commerciali ad eccezione delle attività derivanti da strumenti finanziari derivati, sono valutati, se hanno una scadenza prefissata, al costo ammortizzato calcolato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Le attività finanziarie sopra elencate sono valutate sulla base del modello di impairment introdotto dall'IFRS 9 ovvero adottando una logica di perdita attesa (Expected Loss), in sostituzione del framework IAS 39 basato tipicamente sulla valutazione delle perdite osservate (Incurred Loss).

Per i crediti commerciali il Gruppo adotta un approccio alla valutazione di tipo semplificato (cd. Simplified approach) che non richiede la rilevazione delle modifiche periodiche del rischio di credito, quanto piuttosto la contabilizzazione di una Expected Credit Loss ("ECL") calcolata sull'intera vita del credito (cd. lifetime ECL).

In particolare, la policy attuata dal Gruppo prevede la stratificazione dei crediti commerciali sulla base dei giorni di scaduto e di una valutazione della solvibilità della controparte e applica percentuali di svalutazione diverse che riflettono le relative aspettative di recupero. Il Gruppo applica poi una valutazione analitica in base all'affidabilità e capacità del debitore di pagare le somme dovute, per i crediti deteriorati.

Il valore dei crediti è esposto nella situazione patrimoniale-finanziaria al netto dei relativi fondi svalutazione. Le svalutazioni effettuate ai sensi dell'IFRS 9 sono rilevate nel conto economico consolidato al netto degli eventuali effetti positivi legati a rilasci o ripristini di valore.

Debiti commerciali, debiti finanziari ed altri debiti correnti e non correnti

I debiti commerciali e gli altri debiti che sorgono all'acquisto da un fornitore terzo di denaro, beni o servizi sono classificati tra le passività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio con riferimento ai debiti non commerciali.

I debiti finanziari correnti e non correnti, le altre passività correnti e non correnti ed i debiti commerciali sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value normalmente rappresentato dal costo dell'operazione che le origina, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamente, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, tutte le passività finanziarie sono iscritte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting.

Strumenti derivati

Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell'hedge accounting solo quando:

  • gli elementi coperti e gli strumenti di copertura soddisfano i requisiti di ammissibilità;
  • all'inizio della relazione di copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi del Gruppo nella gestione del rischio e della strategia nell'effettuare la copertura;
  • la relazione di copertura soddisfa tutti i seguenti requisiti di efficacia:
    • o esiste una relazione economica fra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
    • o l'effetto del rischio credito non è dominante rispetto alle variazioni associate al rischio coperto;
    • o il rapporto di copertura (hedge ratio) definito nella relazione di copertura è rispettato, anche attraverso azioni di ribilanciamento ed è coerente con la strategia di gestione dei rischi adottata dal Gruppo.

Fair value hedge

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value ("Fair value hedge") di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge

Quando uno strumento finanziario derivato è designato come strumento di copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari, la parte efficace delle variazioni del fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata tra le altre componenti del conto economico complessivo e presentata nella riserva di copertura dei flussi finanziari. La parte efficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato che viene rilevata nelle altre componenti del conto economico complessivo è limitata alla variazione cumulata del fair value dello strumento coperto (al valore attuale) dall'inizio della copertura. La parte inefficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata immediatamente nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se la copertura cessa di soddisfare i criteri di ammissibilità o lo strumento di copertura è venduto, giunge a scadenza o è esercitato, la contabilizzazione delle operazioni di copertura cessa prospetticamente. Quando cessa la contabilizzazione delle operazioni di copertura per le coperture di flussi finanziari, l'importo accumulato nella riserva di copertura dei flussi finanziari rimane nel patrimonio netto fino a quando, nel caso di copertura di un'operazione che comporta la rilevazione di un'attività o una passività non finanziaria, è incluso nel costo dell'attività o della passività non finanziaria al momento della rilevazione iniziale o, nel caso delle altre coperture di flussi finanziari, è riclassificato nell'utile/(perdita) dell'esercizio nello stesso esercizio o negli stessi esercizi in cui i flussi finanziari futuri attesi coperti hanno un effetto sull'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se non si prevedono più futuri flussi finanziari coperti, l'importo deve essere riclassificato immediatamente dalla riserva per la copertura di flussi finanziari e dalla riserva per i costi della copertura nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

2.11. Benefici ai dipendenti

I benefici correnti ai dipendenti che afferiscono ai salari e stipendi, ai contributi sociali e previdenziali, alle ferie maturate e non godute entro dodici mesi dalla data del bilancio ed altri fringe-benefits derivanti dal rapporto di lavoro sono riconosciuti nell'esercizio in cui il servizio è reso.

I benefici che saranno corrisposti ai dipendenti al termine del contratto di lavoro attraverso piani pensionistici a benefici definiti o a contribuzione definita sono contabilizzati lungo tutto l'arco temporale in cui il dipendente presta il proprio servizio ("vesting period").

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dai dipendenti nel corso di un predeterminato periodo di servizio.

L'obbligazione della società di finanziare i fondi per piani a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). Il valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali viene contabilizzato interamente nel conto economico complessivo nell'esercizio in cui maturano.

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria a fronte di piani a benefici definiti, rappresenta il valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti.

Piani a contribuzione definita

I pagamenti relativi ai piani a contribuzione definita effettuati dalle società del Gruppo sono rilevati a conto economico come costo quando sostenuti.

I dipendenti delle società italiane appartenenti al Gruppo beneficiano di piani a benefici definiti. Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

2.12. Fondi rischi ed oneri

Il Gruppo rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, a fronte di un evento passato, quando è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa.

Il Gruppo rileva un fondo per ristrutturazioni quando è stato approvato un dettagliato programma formale per la ristrutturazione e la ristrutturazione è iniziata o è stata comunicata pubblicamente. Le perdite operative future non sono oggetto di accantonamento.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

2.13. Pagamenti basati su azioni

Il fair value alla data di assegnazione degli incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale concessi ai dipendenti viene rilevato solitamente tra i costi, con un corrispondente aumento del patrimonio netto, lungo il periodo durante il quale i dipendenti ottengono il diritto agli incentivi. L'importo rilevato come costo viene rettificato per riflettere il numero effettivo di incentivi per i quali sono maturate le condizioni di permanenza in servizio e di conseguimento di risultati non di mercato, affinché l'importo finale rilevato come costo si basi sul numero di incentivi che soddisfano le suddette condizioni alla data di maturazione. Nel caso di incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni le cui condizioni non sono da considerarsi di maturazione, il fair value alla data di assegnazione del pagamento basato su azioni viene valutato al fine di riflettere tali condizioni. Con riferimento alle condizioni di non maturazione, le eventuali differenze tra le ipotesi previste alla data di assegnazione e quelle effettive non produrranno alcun impatto in bilancio.

Il fair value dell'importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolati per cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante il quale i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna data di chiusura dell'esercizio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni. Le eventuali variazioni del fair value della passività sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

2.14. Riconoscimento dei ricavi

Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall'IFRS 15, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni e/o servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento rispetto ad adempimento nel corso del tempo).

Le vendite del canale wholesale sono riconosciute alla spedizione del prodotto finito al cliente finale poiché tale momento riflette il passaggio di proprietà con i suoi rischi e benefici. L'accantonamento per resi e sconti è stimato sulla base delle previsioni future, tenuto conto dell'andamento storico del fenomeno ed è contabilizzato quale componente variabile del corrispettivo contrattuale con la contestuale presentazione di una passività per resi e della corrispondente attività nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria.

I componenti variabili del corrispettivo (ad esempio, effetto resi) sono riconosciuti in bilancio solo qualora sia altamente probabile che non si verifichi in futuro un significativo aggiustamento dell'importo dei ricavi rilevati.

Le vendite del canale retail sono riconosciute alla data della cessione diretta del bene al cliente finale.

I ricavi per royalties sono riconosciuti per competenza sulla base dei termini e degli ammontari previsti nel contratto di licenza, generalmente in base ai volumi di vendita.

Il Gruppo, al ricevimento di un pagamento anticipato effettuato dal cliente, rileva nella voce Altre passività correnti l'importo del pagamento anticipato per l'obbligazione di trasferire beni in futuro ed elimina tale passività rilevando il ricavo quando trasferisce tali beni.

Il Gruppo rileva i corrispettivi pagati ai clienti a riduzione dei ricavi quando i costi per servizi non sono stimabili attendibilmente ovvero nei costi quando i costi per servizi sono stimabili attendibilmente.

2.15. Oneri finanziari

Gli oneri finanziari per interessi sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle attività e passività finanziarie, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

2.16. Imposte

Le imposte iscritte a conto economico rappresentano l'ammontare per imposte correnti sul reddito e per imposte differite.

L'onere per imposte sul reddito, di competenza dell'esercizio, è determinato in base alla normativa vigente. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite passive e le imposte anticipate sono determinate sulla base di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori dell'attivo e del passivo del bilancio ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione.

Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le attività e passività per imposte differite non sono attualizzate.

Le imposte anticipate sulle perdite fiscali nonché sulle differenze temporanee sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possono essere recuperate.

I debiti tributari includono la stima dei rischi connessi ad incertezze sui trattamenti fiscali adottati per la determinazione delle imposte sul reddito in conformità al nuovo IFRIC 23. Tali incertezze possono derivare da: i) poca chiarezza o complessità delle norme fiscali; ii) cambiamenti nelle norme fiscali o chiarimenti da parte delle autorità fiscali; iii) verifiche e/o contenziosi fiscali in corso; iiii) informazioni pubbliche su accertamenti e/o conteziosi fiscali in corso che coinvolgono altre entità.

2.17. Utile per azione

Il Gruppo presenta l'utile base e diluito per azione, relativamente alle proprie azioni. L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile ai possessori di azioni della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione nell'esercizio rettificata per tener conto delle eventuali azioni proprie possedute. L'utile diluito per azione è calcolato rettificando l'utile o la perdita attribuibile ai possessori di azioni, nonché la media ponderata delle azioni in circolazione, come sopra definita, per tener conto degli effetti di tutte le potenziali azioni con effetto diluitivo.

2.18. Informazioni di segmento ("segment information")

Ai fini dell'IFRS 8 "Operating segments", l'attività svolta dal Gruppo è identificabile in un unico segmento operativo riferito al business Moncler.

2.19. Fair value

L'IFRS 13 rappresenta un'unica fonte di riferimento per la valutazione al fair value e per la relativa informativa quando tale valutazione è richiesta o consentita da altri principi contabili. Nello specifico, il principio riunisce la definizione di fair value stabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Inoltre, il nuovo principio sostituisce e amplia l'informativa di bilancio richiesta relativamente alle valutazioni al fair value dagli altri principi contabili, compreso l'IFRS 7.

L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. I livelli previsti, esposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:

  • input di livello 1: sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività e passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • input di livello 2: sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
  • input di livello 3: sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.

2.20. Principi contabili ed interpretazioni di recente pubblicazione

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2019

IFRS 16

L'applicazione dell'IFRS 16 al 1° gennaio 2019 ha avuto un impatto materiale sul Bilancio Consolidato del Gruppo Moncler in virtù dell'attività operativa legata al network di negozi retail che rappresenta una parte predominante del business. Per il Gruppo, infatti, l'analisi dei contratti

rientranti nell'ambito di applicazione del principio ha riguardato in particolare quelli relativi a negozi, outlet, showroom, contratti di concession, magazzini, uffici ed autovetture.

In precedenza, il Gruppo stabiliva all'inizio del contratto se lo stesso era, o conteneva, un leasing secondo l'IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, nonché dello IAS 17 Leasing, del SIC 15 Leasing operativo – Incentivi e del SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale di un leasing.

In conformità all'IFRS 16, il Gruppo valuta se il contratto è un leasing o lo contiene sulla base della nuova definizione di leasing. Secondo l'IFRS 16, il contratto è, o contiene un leasing se, in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività identificata per un periodo di tempo.

In presenza di un nuovo lease basato ad esempio su canoni annuali a quote costanti, il nuovo standard richiede l'iscrizione di una passività finanziaria ed un diritto di utilizzo tra le attività nella situazione patrimoniale-finanziaria misurate come valore attuale dei pagamenti futuri. L'ammontare della passività finanziaria da riconoscere in bilancio dipende quindi, in modo importante dalle assunzioni impiegate in relazione alle caratteristiche di ciascuna tipologia di lease in essere e le eventuali opzioni di rinnovo o cessazione anticipata del contratto qualora considerate ragionevolmente certe alla data di sottoscrizione degli stessi, nonché al tasso di attualizzazione applicato.

Il Gruppo ha applicato l'IFRS 16 dal 1° gennaio 2019, utilizzando il metodo retroattivo modificato. Pertanto, l'effetto cumulativo dell'adozione dell'IFRS 16 è stato rilevato a rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo al 1° gennaio 2019, senza rideterminare le informazioni comparative.

In sede di prima applicazione il Gruppo ha adottato alcuni espedienti pratici previsti dal Principio ed in particolare sono stati esclusi i contratti con durata rimanente inferiore o uguale ai 12 mesi ed i costi iniziali sono stati esclusi dalla valutazione dell'attività per il diritto di utilizzo alla data di applicazione iniziale.

Anche a regime, il Gruppo ha stabilito di non applicare l'IFRS 16 ai contratti di durata complessiva inferiore o uguale ai 12 mesi ed ai i leasing di modico valore, che si riferiscono principalmente ad attrezzature elettroniche.

Effetti della transizione sul bilancio

In fase di applicazione iniziale dell'IFRS 16, il Gruppo Moncler ha rilevato al 1° gennaio 2019 attività per il diritto di utilizzo pari ad Euro 470.572 mila e passività per leasing pari ad Euro 518.488 mila. Le differenze tra attività e passività sono state rilevate tra gli utili portati a nuovo per Euro 23.434 mila, al netto dell'effetto fiscale differito pari ad Euro 8.622 mila e allo storno dei ratei e risconti pari ad Euro 15.860 mila contabilizzati al 31 dicembre 2018 in applicazione dello IAS17 per i contratti rientranti nel perimetro di applicazione dell'IFRS16.

In fase di valutazione delle passività del leasing, il Gruppo ha attualizzato i pagamenti dovuti per il leasing utilizzando il tasso di finanziamento marginale al 1° gennaio 2019. La media ponderata del tasso applicato è pari al 3,67%. Il tasso è stato definito tenendo conto della durata dei contratti di leasing, della valuta nella quale sono denominati, delle caratteristiche dell'ambiente economico in cui è stato stipulato il contratto e del credit adjustment.

In particolare, per la determinazione del tasso è stato utilizzato l'IRS (Interest rate swap) dell'area geografica in cui il contratto è stato sottoscritto, basato sulle diverse scadenze contrattuali e maggiorato del credit spread della relativa area geografica.

Region Valore FTA
(Euro/000)
% Tasso di
interesse
medio
EMEA 270.420 52,2% 2,93
Americas 151.361 29,2% 5,12
APAC 62.996 12,1% 4,16
Japan 27.442 5,3% 1,83
Korea 6.269 1,2% 3,70
Gruppo 518.488 100,0% 3,67

Il Gruppo, per i contratti che prevedono un'opzione di rinnovo al termine del periodo non cancellabile, ha scelto, basandosi sull'evidenza storica e sui piani di sviluppo del business, di considerare, oltre il periodo non cancellabile, anche il periodo oggetto di opzione di rinnovo, salvo l'esistenza di eventuali piani aziendali di dismissione della attività locate, nonché di chiare valutazioni che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo.

Per i contratti con opzioni di rinnovo esercitabili automaticamente alla fine del periodo non cancellabile, la durata considerata è quella massima, normalmente superiore all'orizzonte temporale coperto dal business plan (triennale) di Gruppo.

Per i contratti con durata indeterminata il Gruppo ha scelto di considerare una durata pari all'arco temporale di business plan.

A seguire viene riportata la riconciliazione tra la passività per leasing calcolata in accordo all'IFRS16 e gli impegni per i leasing operativi non cancellabili indicati nel bilancio dell'esercizio precedente in accordo allo IAS17.

Riconciliazione dei debiti per leasing (lease liabilities)
(Euro/000)
Impegni per leasing operativi IAS 17 non attualizzati al 31/12/18 608.203
Eccezione alla rilevazione IFRS 16 0
Altre variazioni 8.750
Debiti per leasing operativi da rilevare nello Stato Patrimoniale al 01/01/19 non attualizzati 616.953
Effetto attualizzazione su Debiti per leasing operativi (98.465)
Debiti per leasing operativi al 01/01/19 518.488
Debiti finanziari per leasing ex IAS 17 al 01/01/19 176
Totale Debiti per leasing IFRS 16 al 01/01/19 518.664

Gli impegni al 31 dicembre 2018 erano pari ad Euro 608 milioni, mentre i debiti per leasing operativo al 1° gennaio 2019 (non attualizzati) sono maggiori e pari ad Euro 617 milioni. Non esistono fattispecie per le quali il principio prevede eccezioni; le sole variazioni, pari ad Euro 8,7 milioni, si riferiscono alla rivisitazione della stima della durata di alcuni contratti ed alla inclusione di altri a seguito degli approfondimenti svolti nell'applicazione dell'IFRS 16.

Gli altri nuovi principi che sono entrati in vigore dal 1° gennaio 2019 non hanno avuto effetti significativi sul Bilancio Consolidato del Gruppo.

Principi contabili ed emendamenti non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo

Alla data di redazione del presente bilancio annuale gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei principi contabili ed emendamenti di cui nel seguito. Con riferimento ai principi applicabili, il Gruppo ha deciso di non esercitare l'opzione che prevede l'adozione anticipata ove prevista.

Titolo documento Data
emissione
Data di
entrata in
vigore
Data di
omologazione
Regolamento UE
e data di
pubblicazione
Modifiche ai
riferimenti al Quadro
concettuale negli IFRS
marzo 2018 1° gennaio
2020
29 novembre
2019
(UE) 2019/2075
6 dicembre 2019
Definizione di rilevante
(Modifiche allo IAS 1 e
allo IAS 8)
ottobre
2018
1° gennaio
2020
29 Novembre
2019
(UE) 2019/2014
10 dicembre 2019
Riforma degli indici di
riferimento per
determinazione dei
tassi di interesse
(Modifiche all'IFRS 9,
allo IAS 39 e all'IFRS 7)
settembre
2019
1° gennaio
2020
15 gennaio
2020
(UE) 2020/34
16 gennaio 2020

Alla data del presente bilancio, inoltre, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi contabili ed emendamenti:

Titolo documento Data
emissione
da parte dello
IASB
Data di entrata in
vigore del
documento IASB
Data di
prevista
omologazione
da parte
dell'UE
Standards
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts gennaio 2014 (Nota 1) (Nota 1)
IFRS 17 Insurance Contracts maggio 2017 1° gennaio 2021
(Nota 2)
TBD
Amendments
Sale or Contribution of Assets
between an Investor and its Associate
or Joint Venture (Amendments to IFRS
10 and IAS 28)
settembre
2014
Differita fino al
completamento
del progetto IASB
sull'equity method
Rinviata in
attesa della
conclusione
del progetto
IASB
sull'equity
method
Definition of business (Amendments
to IFRS 3)
ottobre 2018 1° gennaio 2020 Marzo 2020
Classification of Liabilities as Current
or Non-current (Amendments to IAS 1)
gennaio 2020 1° gennaio 2022 TBD

(Nota 1) L'IFRS 14 è entrato in vigore dal 1° gennaio 2016, ma la Commissione Europea ha deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities".

(Nota 2) Si segnala che nel mese di giugno 2019, lo IASB ha pubblicato un exposure draft che include alcune modifiche all'IFRS 17 e il differimento dell'entrata in vigore del nuovo principio contabile al 1° gennaio 2022. Alla data della presente relazione le modifiche all'IFRS 17 non sono state ancora approvate dallo IASB in via definitiva.

Il Gruppo adotterà tali nuovi principi ed emendamenti, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti sul Bilancio Consolidato, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

3. AREA DI CONSOLIDAMENTO

Al 31 dicembre 2019 il Bilancio Consolidato del Gruppo Moncler comprende la società Capogruppo Moncler S.p.A. e 36 società controllate, come riportato in dettaglio nella tabella allegata:

Partecipazioni in società controllate Sede legale Capitale sociale Valuta % di Società controllante
possesso
Moncler S.p.A. Milano (Italia) 51.595.905 EUR
Industries S.p.A. Milano (Italia) 15.000.000 EUR 100,00% Moncler S.p.A.
Moncler Deutschland GmbH Monaco (Germania) 700.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler España S.L. Madrid (Spagna) 50.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Asia Pacific Ltd Hong Kong (Cina) 300.000 HKD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler France S.à.r.l. Parigi (Francia) 8.000.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler USA Inc New York (USA) 1.000 USD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler UK Ltd Londra (Regno Unito) 2.000.000 GBP 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Japan Corporation () (*) Tokyo (Giappone) 150.788.654 JPY 65,97% Industries S.p.A.
Moncler Shanghai Commercial Co. Ltd Shanghai (Cina) 82.483.914 CNY 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Suisse SA Chiasso (Svizzera) 3.000.000 CHF 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Belgium S.p.r.l. Bruxelles (Belgio) 1.800.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Denmark ApS Copenhagen (Danimarca) 2.465.000 DKK 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Holland B.V. Amsterdam (Olanda) 18.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Hungary KFT Budapest (Ungheria) 150.000.000 HUF 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil Ticaret Ltd. Sti. (*) Istanbul (Turchia) 1.000.000 TRY 51,00% Industries S.p.A.
Moncler Sylt Gmbh (*) Hamm (Germania) 100.000 EUR 51,00% Moncler Deutschland GmbH
99,99% Industries S.p.A.
Moncler Rus LLC Mosca (Russia) 590.000.000 RUB 0,01% Moncler Suisse SA
95,00% Industries S.p.A.
Moncler Brasil Comércio de moda e acessòrios Ltda. San Paolo (Brasile) 10.000.000 BRL 5,00% Moncler USA Inc
Moncler Taiwan Limited Taipei (Cina) 10.000.000 TWD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Canada Ltd Vancouver (Canada) 1.000 CAD 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Prague s.r.o. Praga (Repubblica Ceca) 200.000 CZK 100,00% Industries S.p.A.
White Tech Sp.zo.o. Katowice (Polonia) 369.000 PLN 70,00% Industries S.p.A.
Moncler Shinsegae Inc. (*) Seoul (Corea del Sud) 5.000.000.000 KRW 51,00% Industries S.p.A.
Moncler Middle East FZ-LLC Dubai (Emirati Arabi Uniti) 3.050.000 AED 100,00% Industries S.p.A.
Moncler USA Retail LLC New York (USA) 15.000.000 USD 100,00% Moncler USA Inc
Moncler Singapore PTE, Limited Singapore 5.000.000 SGD 100,00% Industries S.p.A.
99,00% Industries S.p.A.
Industries Yield S.r.l. Bacau (Romania) 25.897.000 RON 1,00% Moncler Deutschland GmbH
Moncler UAE LLC (*) Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) 1.000.000 AED 49,00% Moncler Middle East FZ-LLC
Moncler Ireland Limited Dublino (Irlanda) 350.000 EUR 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Australia PTY LTD Melbourne (Australia) 2.500.000 AUD 100,00% Industries S.p.A.
99,00% Industries S.p.A.
Moncler Kazakhstan LLP Almaty (Kazakhstan) 250.000.000 KZT 1,00% Moncler Rus LLC
Moncler Sweden AB Stoccolma (Svezia) 1.000.000 SEK 100,00% Industries S.p.A.
Moncler Norway AS Oslo (Norvegia) 3.000.000 NOK 100,00% Industries S.p.A.
99,00% Industries S.p.A.
Moncler Mexico, S. de R.L. de C.V. Città del Messico (Messico) 33.000.000 MXN 1,00% Moncler USA Inc
99,00% Industries S.p.A.
Moncler Mexico Services, S. de R.L. de C.V. Città del Messico (Messico) 11.000.000 MXN 1,00% Moncler USA Inc
99,99% Industries S.p.A.
Moncler Ukraine LLC Kiev (Ucraina) 47.367.417 UAH 0,01% Moncler Suisse SA

(*) Consolidata al 100% senza attribuzione di interessenze ai terzi.

(**) Il valore del capitale sociale e la % di possesso tengono conto delle azioni proprie detenute dalla stessa Moncler Japan Corporation.

In relazione all'area di consolidamento, non vi sono modifiche rispetto all'area di consolidamento al 31 dicembre 2018.

Si segnala che nel primo trimestre 2019 si è proceduto all'acquisto dal socio locale della seconda quota (6% del capitale sociale) di Moncler Japan Corporation, portando la % di possesso al 66%. Si ricorda che le società Moncler Japan Corporation, Moncler Instambul Giyim ve Tekstil Ticaret Ltd. sti. e Moncler Shinsegae Inc., come nei periodi precedenti, sono consolidate al 100% senza attribuzione di interessenze ai terzi, come previsto dal principio dell'anticipated interest in presenza di accordi tra i Soci.

4. COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

4.1. Ricavi

Nel seguito si rappresentano le principali categorie di ricavi provenienti dai contratti con i clienti in base al canale di vendita e all'area geografica.

Ricavi per canale

I ricavi di vendita per canale sono riportati nella tabella seguente:

(Euro/000) Esercizio 2019 % Esercizio 2018 %
Ricavi consolidati
di cui:
1.627.704 100,0% 1.420.074 100,0%
- Wholesale 370.787 22,8% 333.622 23,5%
- Retail 1.256.917 77,2% 1.086.452 76,5%

La distribuzione avviene tramite due canali principali, il canale retail ed il canale wholesale. Il canale retail si riferisce a punti vendita direttamente gestiti dal Gruppo (free-standing store, concession, e-commerce e factory outlet), mentre il canale wholesale si riferisce a punti vendita gestiti da terzi che vendono prodotti Moncler in spazi mono-marca (nella forma di shop-in-shop) e all'interno di negozi multi-marca (sia fisici che online).

Nel corso dell'esercizio 2019, il canale distributivo retail ha conseguito ricavi pari a Euro 1.256,9 milioni rispetto a Euro 1.086,5 milioni nell'esercizio 2018, con un incremento del 15,7%, grazie ad un'ottima crescita organica ed allo sviluppo della rete di negozi monomarca a gestione diretta (Directly Operated Store, DOS).

Il canale wholesale ha registrato ricavi pari a Euro 370,8 milioni rispetto a Euro 333,6 milioni nell'esercizio 2018, in aumento dell'11,1%, trainato dall'espansione della rete di negozi monomarca, anche in importanti aeroporti, e dagli e-tailer.

Ricavi per area geografica

I ricavi di vendita sono ripartiti per area geografica come segue:

Ricavi per area geografica
(Euro/000) Esercizio 2019 % Esercizio 2018 % Variazione Variazione %
Italia 184.988 11,4% 167.820 11,8% 17.168 10,2%
EMEA esclusa Italia 463.530 28,5% 407.632 28,7% 55.898 13,7%
Asia e Resto del Mondo 715.244 43,9% 616.137 43,4% 99.107 16,1%
Americhe 263.942 16,2% 228.485 16,1% 35.457 15,5%
Totale 1.627.704 100,0% 1.420.074 100,0% 207.630 14,6%

In Italia l'incremento dei ricavi è stato pari al 10,2%, in accelerazione nel quarto trimestre, grazie in particolare all'importante contributo della rete di negozi retail e del canale digitale.

In EMEA, nell'esercizio 2019, i ricavi sono aumentati del 13,7%, con crescite a doppia cifra in entrambi i canali. Il quarto trimestre ha registrato un'importante accelerazione, supportata anche da maggiori flussi turistici. Nell'anno la performance è stata guidata da Regno Unito, Germania, e Francia.

In Asia e Resto del Mondo i ricavi sono aumentati del 16,1%. La Cina continentale ha continuato a guidare la crescita della regione seguita dalla Corea, entrambe in ulteriore accelerazione nel quarto trimestre. Molto positivo anche il mercato giapponese, nonostante l'atteso rallentamento negli ultimi tre mesi, legato agli effetti dell'aumento dell'IVA avvenuto ad ottobre. È rimasta invece negativa la performance di Hong Kong SAR influenzata dagli avvenimenti in corso da luglio e da un deciso calo di turisti.

Nelle Americhe il fatturato ha registrato una crescita del 15,5%, con risultati molto buoni in tutti i mercati e in tutti i canali distributivi.

4.2. Costo del venduto

Nel 2019 il costo del venduto è cresciuto in termini assoluti di Euro 42,2 milioni (+13,2%) passando da Euro 320,2 milioni del 2018 ad Euro 362,4 milioni del 2019 e tale crescita complessiva è attribuibile alla crescita dei volumi di vendita. L'effetto positivo derivante dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 su questa voce è pari ad Euro 0,3 milioni (di cui minori canoni di locazione per Euro 1,6 milioni e maggiori ammortamenti relativi al diritto di utilizzo per Euro 1,3 milioni).

Il costo del venduto in percentuale sulle vendite è diminuito passando dal 22,6% del 2018 al 22,3% del 2019 (stessa incidenza anche al netto dell'effetto derivante dall'applicazione del principio contabile IFRS 16), principalmente per effetto di un "mix canale" positivo (il canale retail passa dal 76,5% calcolato come percentuale sulle vendite del 2018 al 77,2% del 2019).

4.3. Spese di vendita

Le spese di vendita sono state pari a Euro 483,2 milioni, con un incremento pari ad Euro 54,3 milioni tra il 2018 ed il 2019. L'effetto positivo derivante dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 su questa voce è pari ad Euro 15,3 milioni (di cui minori canoni di locazione per Euro 109,9 milioni e maggiori ammortamenti relativi al diritto di utilizzo per Euro 94,6 milioni).

L'incidenza delle spese di vendita sui ricavi è passata dal 30,2% nell'esercizio 2018 al 29,7%, nel 2019 (30,6% al netto dell'effetto derivante dall'applicazione del principio contabile IFRS 16).

Le spese di vendita includono principalmente costi per affitti esclusi dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 per Euro 144,9 milioni (Euro 216,2 milioni di costi per affitti complessivi nel 2018), costi del personale per Euro 119,1 milioni (Euro 108,8 milioni nel 2018), costi per ammortamenti relativi ai diritti di utilizzo per Euro 94,6 milioni e altri ammortamenti per Euro 56,6 milioni (Euro 46,5 milioni nel 2018).

Al fine di avere una base di confronto omogenea con l'anno precedente, si riporta a seguire la composizione della spese di vendita ante applicazione del principio contabile IFRS 16; esse includono principalmente costi per affitti per Euro 254,8 milioni (Euro 216,2 milioni nel 2018), costi del personale per Euro 119,1 milioni (Euro 108,8 milioni nel 2018) e costi per ammortamenti per Euro 56,6 milioni (Euro 46,5 milioni nel 2018).

4.4. Spese generali ed amministrative

Le spese generali ed amministrative nel 2019 sono pari ad Euro 147,7 milioni, con un aumento di Euro 19,9 milioni rispetto all'anno precedente. L'effetto positivo derivante dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 su questa voce è pari ad Euro 0,8 milioni (di cui minori canoni di locazione per Euro 6,1 milioni e maggiori ammortamenti relativi al diritto di utilizzo per Euro 5,3 milioni).

La crescita di tali costi riflette la volontà del management di investire in know-how e processi per affrontare le sfide future.

L'incidenza delle spese generali ed amministrative rispetto al fatturato è pari al 9,1% (stessa incidenza al netto dell'effetto derivante dall'applicazione del principio contabile IFRS 16), rispetto al 9,0% del 2018.

4.5. Spese di marketing

Anche nel corso del 2019 il Gruppo ha continuato ad investire in attività di marketing al fine di sostenere e diffondere la conoscenza ed il prestigio del marchio Moncler. Le spese di marketing passano da Euro 99,5 milioni nel 2018 ad Euro 113,2 milioni nel 2019, con una variazione assoluta pari ad Euro 13,7 milioni (+13,7%). Il peso delle spese di marketing sul fatturato è pari al 7,0% nel 2019, in linea rispetto al 2018.

4.6. Piani di incentivazione azionaria

La voce piani di incentivazione azionaria nel 2019 è pari ad Euro 29,4 milioni e si riferisce ai costi relativi ai piani approvati dalle Assemblee dei Soci Moncler del 20 aprile 2016 e del 16 aprile 2018 (Euro 29,6 milioni nel 2018).

La descrizione dei piani di incentivazione ed i relativi costi sono esplicitati nel paragrafo 10.2.

4.7. Risultato operativo

Nel 2019 il risultato operativo del Gruppo Moncler è stato pari ad Euro 491,8 milioni (Euro 475,4 milioni al netto dell'effetto derivante dall'applicazione del principio contabile IFRS 16), rispetto ad Euro 414,1 milioni nel 2018. L'incidenza sui ricavi è pari al 30,2% (29,2% al netto dell'effetto derivante dall'applicazione del principio contabile IFRS 16), rispetto al 29,2% nel 2018.

L'EBITDA1 è calcolato come segue:

Esercizio 2019
Incluso impatto
IFRS 16
Esercizio 2019
Impatto
IFRS 16
Esercizio 2019
Escluso impatto
IFRS 16
Esercizio 2018 2019 vs 2018
Incluso impatto
IFRS 16
%
(Euro/000)
Risultato operativo 491.799 16.365 475.434 414.098 77.701 18,8%
Piani di incentivazione azionaria 29.386 0 29.386 29.604 (218) (0,7)%
Ammortamenti e svalutazioni 171.123 101.135 69.988 56.499 114.624 202,9%
EBITDA 692.308 117.500 574.808 500.201 192.107 38,4%

L'EBITDA del 2019 ammonta ad Euro 692,3 milioni (Euro 574,8 milioni al netto dell'effetto derivante dall'applicazione del principio contabile IFRS 16), rispetto ad Euro 500,2 milioni nel 2018. L'incidenza sui ricavi è pari al 42,5% (35,3% al netto dell'effetto derivante dall'applicazione del principio contabile IFRS 16), rispetto al 35,2% nel 2018.

Gli ammortamenti del 2019 ammontano ad Euro 171,1 milioni (di cui Euro 101,1 milioni derivante dall'applicazione del principio contabile IFRS 16), rispetto ad Euro 56,5 milioni nel 2018. Gli ammortamenti crescono di Euro 13,5 milioni (al netto dell'effetto derivante dall'applicazione del principio contabile IFRS 16) per effetto dei maggiori investimenti effettuati nel periodo.

4.8. Proventi ed oneri finanziari

La voce è così composta:

(Euro/000) Esercizio 2019 Esercizio 2018
Interessi attivi e altri proventi finanziari 1.238 718
Utili su cambi 0 0
Totale proventi finanziari 1.238 718
Interessi passivi e altri oneri finanziari (1.591) (1.294)
Perdite su cambi (564) (1.334)
Totale oneri finanziari (2.155) (2.628)
Totale oneri e proventi finanziari
escluso interessi su leasing (917) (1.910)
Interessi sulle passività per leasing (20.155) 0
Totale oneri e proventi finanziari netti (21.072) (1.910)

1 L'EBITDA non è un indicatore definito dai principi contabili di riferimento applicati dal Gruppo e pertanto, è possibile che le modalità di calcolo dell'EBITDA non risultino confrontabili con quelle utilizzate da altre società.

4.9. Imposte sul reddito

Il carico fiscale del conto economico consolidato è così dettagliato:

(Euro/000) Esercizio 2019 Esercizio 2018
Imposte correnti
Imposte differite
(140.911)
28.879
(89.397)
9.700
Impatto fiscale a conto economico (112.032) (79.697)

La riconciliazione tra carico fiscale teorico, applicando l'aliquota teorica della Capogruppo, ed il carico fiscale effettivo è riportata nella seguente tabella:

Riconciliazione carico fiscale teorico -
effettivo
Imponibile
fiscale 2019
Imposta
2019
% imposta
2019
Imponibile
fiscale 2018
Imposta
2018
% imposta
2018
(Euro/000)
Risultato prima delle imposte 470.727 412.188
Imposte utilizzando l'aliquota fiscale teorica (112.974) 24,0% (98.925) 24,0%
Differenze temporanee (33.410) 7,1% (9.296) 2,3%
Differenze permanenti (2.068) 0,4% (2.391) 0,6%
Altre differenze 7.541 (1,6)% 21.214 (5,1)%
Imposte differite riconosciute a conto economico 28.879 (6,1)% 9.700 (2,4)%
Imposte all'aliquota fiscale effettiva (112.032) 23,8% (79.697) 19,3%

La voce Altre differenze nel 2019 accoglie principalmente il beneficio fiscale legato al Patent Box ed alla ricerca e sviluppo, l'IRAP corrente e le altre imposte diverse dall'IRES.

4.10.Costo del personale

La seguente tabella fornisce il dettaglio dei principali costi del personale dipendente per natura, confrontati con l'esercizio precedente:

(Euro/000) Esercizio 2019 Esercizio 2018
Salari e stipendi
Oneri sociali
Accantonamento fondi pensione del personale
(148.313)
(23.787)
(11.814)
(133.667)
(21.810)
(8.412)
Totale (183.914) (163.889)

Il costo del personale registra una crescita del 12,2% rispetto all'esercizio precedente, passando da Euro 163,9 milioni del 2018 ad Euro 183,9 milioni del 2019. Tale crescita è imputabile principalmente allo sviluppo della rete di punti vendita diretti ed al rafforzamento della struttura corporate.

Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione sono separatamente commentati alla sezione riferita alle Parti correlate a cui si rimanda (paragrafo 10.1).

Il costo relativo ai Piani di incentivazione basati su azioni, pari a complessivi Euro 29,4 milioni (Euro 29,6 milioni nel 2018), è separatamente commentato nel paragrafo 10.2.

Nella tabella sottostante è riportato il numero medio dei dipendenti full-time-equivalent (FTE) del 2019 comparato con l'esercizio precedente:

Dipendenti medi per area geografica
FTE Esercizio 2019 Esercizio 2018
Italia 962 833
Resto dell'Europa 1.631 1.424
Asia e Giappone 1.076 968
Americhe 306 277
Totale 3.975 3.502

Il numero puntuale dei dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2019 è pari a n. 4.569 unità (n. 4.155 nel 2018).

Il numero totale di dipendenti è aumentato principalmente a seguito delle aperture di nuovi punti vendita diretti, dell'espansione del sito produttivo e del rafforzamento della struttura corporate.

4.11. Ammortamenti e svalutazioni

Gli ammortamenti si suddividono come di seguito indicato:

(Euro/000) Esercizio 2019 Esercizio 2018
Ammortamenti immobilizzazioni materiali
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali
(157.532)
(13.591)
(44.653)
(11.846)
Totale Ammortamenti (171.123) (56.499)

Gli ammortamenti relativi ai diritti di utilizzo ammontano ad Euro 101,2 milioni, come esplicitato nel paragrafo 5.3.

Al netto dell'effetto dovuto all'applicazione del principio contabile IFRS 16 sopra citato, l'incremento sia degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali che immateriali si riferisce principalmente agli investimenti effettuati nell'apertura di nuovi punti vendita o nella relocation/expansion di punti vendita già esistenti, agli investimenti in IT e all'ampliamento/automazione del polo logistico italiano.

Si rimanda ai commenti dei paragrafi 5.1 e 5.3 per ulteriori dettagli sugli investimenti dell'anno.

5. COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA CONSOLIDATA

5.1. Avviamento, marchi ed altre immobilizzazioni immateriali

Immobilizzazioni immateriali 31/12/2018
(Euro/000) Valore lordo Fondo
ammortamento
e impairment
Valore netto Valore netto
Marchi 223.900 0 223.900 223.900
Key money 57.690 (37.177) 20.513 25.656
Software 58.597 (31.193) 27.404 15.252
Altre immobilizzazioni immateriali 10.078 (7.921) 2.157 2.551
Immobilizzazioni immateriali in corso 5.416 0 5.416 1.461
Avviamento 155.582 0 155.582 155.582
Totale 511.263 (76.291) 434.972 424.402

I movimenti delle immobilizzazioni immateriali sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2019

Valore lordo
Immobilizzazioni immateriali
(Euro/000)
Marchi Key money Software Altre
immobilizzazio
ni immateriali
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Avviamento Totale
01/01/2019 223.900 56.866 39.611 9.282 1.461 155.582 486.702
Incrementi 0 0 17.459 857 5.293 0 23.609
Decrementi 0 (59) (14) (29) 0 0 (102)
Differenze di conversione 0 883 71 (32) 0 0 922
Altri movimenti incluse
riclassifiche
0 0 1.470 0 (1.338) 0 132
31/12/2019 223.900 57.690 58.597 10.078 5.416 155.582 511.263
Fondo ammortamento e
impairment
Immobilizzazioni immateriali
(Euro/000)
Marchi Key money Software Altre
immobilizzazio
ni immateriali
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Avviamento Totale
01/01/2019 0 (31.210) (24.359) (6.731) 0 0 (62.300)
Ammortamenti 0 (5.551) (6.790) (1.250) 0 0 (13.591)
Decrementi
Differenze di conversione
0
0
12
(428)
12
(56)
43
17
0
0
0
0
67
(467)

31/12/2019 0 (37.177) (31.193) (7.921) 0 0 (76.291)

Al 31 dicembre 2018

Valore lordo
Immobilizzazioni immateriali
(Euro/000)
Marchi Key money Software Altre
immobilizzazio
ni immateriali
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Avviamento Totale
01/01/2018 223.900 57.391 32.139 8.361 135 155.582 477.508
Incrementi 0 770 7.283 923 1.426 0 10.402
Decrementi 0 (1.132) 0 0 0 0 (1.132)
Differenze di conversione 0 (163) 96 (2) 0 0 (69)
Altri movimenti incluse
riclassifiche
0 0 93 0 (100) 0 (7)
31/12/2018 223.900 56.866 39.611 9.282 1.461 155.582 486.702
Fondo ammortamento e
impairment
Immobilizzazioni immateriali
(Euro/000)
Marchi Key money Software Altre
immobilizzazio
ni immateriali
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Avviamento Totale
01/01/2018 0 (26.449) (19.338) (5.452) 0 0 (51.239)
Ammortamenti 0 (5.625) (4.941) (1.280) 0 0 (11.846)
Decrementi 0 1.017 0 0 0 0 1.017
Differenze di conversione 0 (153) (71) 1 0 0 (223)
Altri movimenti incluse
riclassifiche
0 0 (9) 0 0 0 (9)
31/12/2018 0 (31.210) (24.359) (6.731) 0 0 (62.300)

L'incremento della voce software e immobilizzazioni in corso e acconti si riferisce agli investimenti in Information Technology per il supporto del business e delle funzioni corporate.

Si precisa che non sono stati identificati indicatori che abbiano evidenziato rischi di impairment dei valori residui iscritti.

Si rimanda ai commenti della Relazione sulla Gestione dove è fornita l'analisi degli investimenti nel corso dell'anno.

5.2. Perdite di valore su immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita ed avviamento

Le voci Marchi, Altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e Avviamento derivante da precedenti acquisizioni non sono stati ammortizzati ma sono stati sottoposti alla verifica da parte del management in merito all'esistenza di eventuali perdite di valore.

Il test di impairment sul marchio è stato effettuato mediante la comparazione del valore di iscrizione del marchio con una stima del valore derivante dalla metodologia dei flussi di cassa attualizzati (Discounted Cash Flow) derivanti dall'applicazione del Royalty Relief Method, sulla base del quale i flussi sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalty applicata all'ammontare dei ricavi che il marchio è in grado di generare.

Il valore recuperabile dell'avviamento è stato verificato con un approccio "asset side" confrontando il valore d'uso ("value in use") della Cash Generating Unit con il valore contabile del suo capitale investito netto ("carrying amount").

Per la valutazione 2019, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati sul Business Plan 2020-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 10 dicembre 2019.

Il tasso "g" di crescita utilizzato è stato pari all'1,9%.

Il tasso di sconto è stato calcolato usando il costo medio del capitale (Weighted Average Cost of Capital, "WACC"), vale a dire ponderando il tasso atteso di rendimento sul capitale investito al netto dei costi delle fonti di copertura di un campione di società appartenenti allo stesso settore. Il calcolo ha tenuto conto del mutato scenario dell'economia rispetto al precedente esercizio ed alle conseguenti implicazioni in termini di tassi di interesse. Il costo medio del capitale (WACC) è stato calcolato pari al 8,1%.

I risultati della sensitivity analysis evidenziano che il valore iscritto del marchio Moncler viene confermato fino a variazioni dei parametri di riferimento pari a g = 0% e WACC = 30,19%.

Analogamente, la medesima analisi di sensitività applicata all'intera Cash Generating Unit evidenzia una tenuta del valore a variazioni di parametri ancora superiori rispetto a quelli indicati per il marchio, confermando l'ampia recuperabilità del valore dell'avviamento.

Si sottolinea inoltre che la capitalizzazione di borsa della Società, basata sulla media della quotazione dell'azione Moncler nell'anno 2019, evidenzia un differenziale positivo significativo rispetto al patrimonio netto contabile del Gruppo, confermando quindi la tenuta dell'avviamento.

Immobilizzazioni materiali 31/12/2018
Valore lordo ammortamento e Valore netto Valore netto
(Euro/000) impairment
Terreni e fabbricati 699.688 (101.758) 597.930 5.476
Impianti e macchinari 22.960 (8.531) 14.429 8.248
Mobili e arredi 119.019 (73.555) 45.464 48.890
Migliorie su beni di terzi 246.730 (126.798) 119.932 90.464
Altri beni 26.525 (17.480) 9.045 5.362
Immobilizzazioni materiali in corso 19.740 0 19.740 18.530
Totale 1.134.662 (328.122) 806.540 176.970

5.3. Immobilizzazioni materiali nette

I movimenti delle immobilizzazioni materiali sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2019

Valore lordo Immobilizzazioni
materiali
(Euro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie su
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Totale
01/01/2019 6.339 14.400 108.088 187.319 18.730 18.530 353.406
Incrementi 219.198 8.723 16.621 51.913 6.563 8.976 311.994
Decrementi (1.643) (171) (3.545) (6.617) (285) 0 (12.261)
Prima adozione IFRS16 469.165 0 0 0 1.407 0 470.572
Differenze di conversione 6.629 (56) 1.833 3.067 73 124 11.670
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 64 (3.978) 11.048 37 (7.890) (719)
31/12/2019 699.688 22.960 119.019 246.730 26.525 19.740 1.134.662
Fondo ammortamento e
impairment
(Euro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie su
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Totale
01/01/2019 (863) (6.152) (59.198) (96.855) (13.368) 0 (176.436)
Ammortamenti (100.854) (2.484) (15.531) (34.373) (4.290) 0 (157.532)
Decrementi 202 96 1.927 5.582 216 0 8.023
Differenze di conversione (243) 9 (950) (1.542) (38) 0 (2.764)
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 197 390 0 0 587
31/12/2019 (101.758) (8.531) (73.555) (126.798) (17.480) 0 (328.122)

Al 31 dicembre 2018

Valore lordo Immobilizzazioni
materiali
(Euro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie su
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Totale
01/01/2018 2.871 9.786 86.488 154.617 14.800 6.826 275.388
Incrementi 2.855 4.844 18.922 33.127 4.238 17.499 81.485
Decrementi 0 (170) (2.884) (4.907) (715) (1) (8.677)
Differenze di conversione 0 7 1.324 2.943 69 176 4.519
Altri movimenti incluse riclassifiche 613 (67) 4.238 1.539 338 (5.970) 691
31/12/2018 6.339 14.400 108.088 187.319 18.730 18.530 353.406
Fondo ammortamento e
impairment
(Euro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Mobili e
arredi
Migliorie su
beni di terzi
Altri beni Immobilizzazioni
in corso e
Totale
01/01/2018 (473) (5.133) (46.446) (74.582) (10.627) acconti
0
(137.261)
Ammortamenti (326) (1.154) (14.117) (25.621) (3.435) 0 (44.653)
Decrementi 0 146 2.407 5.156 698 0 8.407
Differenze di conversione
Altri movimenti incluse riclassifiche
0
(64)
(4)
(7)
(1.013)
(29)
(1.914)
106
(52)
48
0
0
(2.983)
54

A seguire si riportano i movimenti relativi alle attività per diritto di utilizzo derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.

Attività per diritto di utilizzo Terreni e Altri beni Totale
(Euro/000) fabbricati
01/01/2019 0 0 0
Prima adozione IFRS16 469.165 1.407 470.572
Incrementi 218.708 535 219.243
Decrementi (1.442) (19) (1.461)
Ammortamenti (100.484) (709) (101.193)
Differenze di conversione 6.461 1 6.462
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0
31/12/2019 592.408 1.215 593.623

Precedentemente all'adozione dell'IFRS 16, alcuni costi iniziali venivano capitalizzati e classificati nelle immobilizzazioni immateriali (ad esempio i c.d. "key money"). Dall'1° gennaio 2019 tali costi vengono considerati nella valutazione del diritto di utilizzo in applicazione dell'IFRS 16 e classificati nelle immobilizzazioni materiali, analogamente al diritto di utilizzo a cui fanno riferimento. L'ammontare di tali costi diretti iniziali sostenuti nel 2019, che sarebbero stati capitalizzati anche precedentemente, ammonta ad Euro 7,3 milioni al lordo degli ammortamenti di periodo.

Oltre ai sopra citati effetti derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16, i movimenti delle immobilizzazioni materiali nel 2019 evidenziano l'incremento delle voci impianti e macchinari, mobili ed arredi, migliorie su beni di terzi ed immobilizzazioni in corso ed acconti: tali voci sono correlate principalmente allo sviluppo della rete retail, all'ampliamento/relocation di alcuni importanti negozi e all'ampliamento/automazione del polo logistico italiano.

Nel corso dell'esercizio non sono stati rilevati indicatori che abbiano reso necessaria la verifica circa l'esistenza di perdite di valore (impairment) delle immobilizzazioni materiali iscritte.

Si rimanda ai commenti della Relazione sulla Gestione dove è fornita l'analisi degli investimenti nel corso dell'anno.

In considerazione della rilevanza degli importi dei diritto d'uso iscritti nelle Immobilizzazioni Materiali e degli aspetti valutativi ad essi correlati, pur in mancanza di significativi triggering events, il Gruppo ha formalizzato un impairment test con le modalità descritte nel paragrafo 2.7.

In particolare, per ogni Cash Generating Unit (CGU), il valore recuperabile è stato verificato con un approccio "asset side" confrontando il valore d'uso ("value in use") della relativa Cash Generating Unit con il valore contabile del suo capitale investito netto ("carrying amount").

Per la valutazione 2019, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati sul Business Plan 2020-2022 (approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 10 dicembre 2019) e sulle stime del management per gli anni successivi, coerentemente con la durata media dei contratti di affitto.

Il discount rate utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa è pari al WACC di Gruppo (8,1%), mentre il g rate di Gruppo è pari ad 1,90%, entrambi disaggregati per ciascuna CGU come di seguito riportato:

EMEA APAC AMERICAS JAPAN KOREA GRUPPO
WACC 7,60% 8,80% 8,40% 8,40% 7,90% 8,10%
g rate 1,90% 2,50% 1,90% 1,30% 1,70% 1,90%

I risultati della sensitivity analysis evidenziano che i valori recuperabili sono significativamente superiori ai valori contabili, anche in presenza di elevate variazioni dei parametri.

5.4. Crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite

I crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite sono compensate solo qualora esista una disposizione di legge all'interno di una stessa giurisdizione fiscale. Al 31 dicembre 2019 e 2018, l'esposizione è così dettagliata:

Crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Crediti per imposte anticipate 129.134 91.898
Debiti per imposte differite (68.710) (70.106)
Totale 60.424 21.792

I debiti per imposte differite che derivano da differenze temporanee sulle immobilizzazioni immateriali sono principalmente emersi nel 2008, a fronte dell'allocazione al marchio Moncler del maggior costo pagato in sede di acquisizione.

I crediti per imposte anticipate al 31 dicembre 2019 comprendono Euro 9,7 milioni derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.

I movimenti delle imposte anticipate e differite passive, senza prendere in considerazione gli effetti di compensazione all'interno di una stessa giurisdizione fiscale, sono dettagliati nella tabella sottostante:

Imposte anticipate e differite passive
(Euro/000)
Saldo iniziale
- 1 Gennaio
2019
Imposte a
conto
economico
Imposte a
patrimonio
netto
Effetto
traduzione
cambi
Prima
adozione
IFRS16
Altri
movimenti
Saldo finale -
31 Dicembre
2019
Immobilizzazioni materiali ed immateriali 6.910 2.904 0 167 8.622 165 18.768
Rimanenze 66.902 20.463 0 1.389 0 (3.967) 84.787
Crediti commerciali 3.930 (49) 0 (22) 0 (1) 3.858
Strumenti derivati 478 0 (52) 0 0 1 427
Benefici a dipendenti 3.354 (324) 46 50 0 (21) 3.105
Fondi rischi 4.785 2.552 0 80 0 4.070 11.487
Debiti commerciali 2.869 1.132 0 14 0 (94) 3.921
Altre variazioni temporanee 2.680 36 0 20 0 4 2.740
Perdite fiscali riportabili a nuovo (10) 89 0 0 0 (38) 41
Attività fiscali 91.898 26.803 (6) 1.698 8.622 119 129.134
Immobilizzazioni materiali ed immateriali (67.117) 1.570 0 (99) 0 6 (65.640)
Immobilizzazioni finanziarie 51 0 0 0 0 1 52
Rimanenze (555) (198) 0 0 0 0 (753)
Strumenti derivati 350 0 (470) 0 0 0 (120)
Debiti commerciali 0 11 0 0 0 (8) 3
Altre variazioni temporanee (2.835) 693 0 0 0 (110) (2.252)
Passività fiscali (70.106) 2.076 (470) (99) 0 (111) (68.710)
Imposte differite nette 21.792 28.879 (476) 1.599 8.622 8 60.424
Imposte anticipate e differite passive
(Euro/000)
Saldo iniziale
- 1 Gennaio
2018
Imposte a
conto
economico
Imposte a
patrimonio netto
Effetto
traduzione
cambi
Altri
movimenti
Saldo finale -
31 Dicembre
2018
Immobilizzazioni materiali ed immateriali 5.677 1.134 0 140 (41) 6.910
Rimanenze 59.201 7.593 0 478 (370) 66.902
Crediti commerciali 4.215 622 0 26 (933) 3.930
Strumenti derivati 0 0 478 0 0 478
Benefici a dipendenti 2.391 891 (16) 87 1 3.354
Fondi rischi 4.399 261 0 166 (41) 4.785
Debiti commerciali 414 1.084 0 10 1.361 2.869
Altre variazioni temporanee 2.574 39 0 51 16 2.680
Perdite fiscali riportabili a nuovo 120 (11) 0 15 (134) (10)
Attività fiscali 78.991 11.613 462 973 (141) 91.898
Immobilizzazioni materiali ed immateriali (66.195) (835) 0 (81) (6) (67.117)
Immobilizzazioni finanziarie 52 (1) 0 0 0 51
Rimanenze (633) 79 0 0 (1) (555)
Strumenti derivati (306) 0 656 0 0 350
Altre variazioni temporanee (1.617) (1.156) 0 (62) 0 (2.835)
Passività fiscali (68.699) (1.913) 656 (143) (7) (70.106)
Imposte differite nette 10.292 9.700 1.118 830 (148) 21.792

L'imponibile fiscale su cui sono state calcolate le imposte anticipate è dettagliato nella seguente tabella:

Imposte anticipate e differite passive
(Euro/000)
Imponibile
fiscale 2019
Saldo finale - 31
Dicembre 2019
Imponibile
fiscale 2018
Saldo finale - 31
Dicembre 2018
Immobilizzazioni materiali ed immateriali 69.778 18.768 26.883 6.910
Rimanenze 349.296 84.787 252.566 66.902
Crediti commerciali 16.594 3.858 16.942 3.930
Strumenti derivati 1.778 427 1.992 478
Benefici a dipendenti 11.648 3.105 12.240 3.354
Fondi rischi 39.125 11.487 17.238 4.785
Debiti commerciali 13.938 3.921 10.245 2.869
Altre variazioni temporanee 11.650 2.740 10.080 2.680
Perdite fiscali riportabili a nuovo 183 41 (69) (10)
Attività fiscali 513.990 129.134 348.117 91.898
Immobilizzazioni materiali ed immateriali (236.978) (65.640) (246.143) (67.117)
Immobilizzazioni finanziarie 213 52 215 51
Rimanenze (2.699) (753) (1.989) (555)
Strumenti derivati (500) (120) 0 350
Debiti commerciali 13 3 0 0
Altre variazioni temporanee (8.950) (2.252) (14.122) (2.835)
Passività fiscali (248.901) (68.710) (262.039) (70.106)
Imposte differite nette 265.089 60.424 86.078 21.792

5.5. Rimanenze

Le rimanenze di magazzino al 31 dicembre 2019 ammontano ad Euro 208,9 milioni (Euro 173,1 al 31 dicembre 2018) e si compongono come riportato in tabella:

Rimanenze
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Materie prime 82.158 65.365
Prodotti in corso di lavorazione 26.111 32.929
Prodotti finiti 239.836 178.503
Magazzino lordo 348.105 276.797
Fondo obsolescenza (139.237) (103.648)
Totale 208.868 173.149

Le rimanenze di magazzino, al lordo del fondo obsolescenza, incrementano per circa Euro 71,3 milioni, pari al 25,8%, per effetto della crescita del business ed includono principalmente le materie prime e i prodotti finiti per le prossime stagioni.

Il fondo svalutazione prodotti finiti e materie prime riflette la miglior stima del management sulla base della ripartizione per anno e stagione delle giacenze di magazzino, sulle considerazioni desunte dall'esperienza passata delle vendite attraverso canali alternativi e le prospettive future dei volumi di vendita.

I movimenti del fondo obsolescenza sono riepilogati nella seguente tabella:

Fondo obsolescenza
magazzino - movimenti
(Euro/000)
1 Gennaio
2019
Accantonamento
a conto
economico
Utilizzo Differenza di
conversione
31 Dicembre
2019
Fondo obsolescenza (103.648) (36.981) 2.038 (646) (139.237)
Totale (103.648) (36.981) 2.038 (646) (139.237)
Fondo obsolescenza
magazzino - movimenti
1 Gennaio
2018
Accantonamento
a conto
economico
Utilizzo Differenza di
conversione
31 Dicembre
2018
(Euro/000)
Fondo obsolescenza
(84.110) (30.208) 11.607 (937) (103.648)

5.6. Crediti verso clienti

I crediti verso clienti al 31 dicembre 2019 ammontano ad Euro 167,9 milioni (Euro 155,0 milioni al 31 dicembre 2018) e sono così composti:

Crediti verso clienti
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Crediti verso clienti 177.518 163.725
Fondo svalutazione crediti (9.462) (8.290)
Fondo per sconti futuri (137) (388)
Totale crediti verso clienti netti 167.919 155.047

I crediti verso clienti si originano dall'attività del Gruppo nel canale wholesale e sono rappresentati da posizioni che hanno generalmente termini di incasso non superiori a tre mesi.

Nel 2019 e nel 2018 non ci sono concentrazioni di crediti superiori al 10% riferiti a singoli clienti. L'esposizione dei crediti commerciali in valuta è contenuta nel paragrafo 9.1 a cui si rimanda.

I movimenti del fondo svalutazione crediti e del fondo resi e sconti futuri sono dettagliati nelle seguenti tabelle:

Fondo svalutazione crediti e
Fondo sconti
(Euro/000)
1 Gennaio
2019
Altri
movimenti
Accantonamento a
conto economico
Utilizzo Differenza
di
conversione
31 Dicembre
2019
Fondo svalutazione crediti
Fondo per sconti futuri
(8.290)
(388)
0
(40)
(1.495)
0
329
299
(6)
(8)
(9.462)
(137)
Totale (8.678) (40) (1.495) 628 (14) (9.599)
Fondo svalutazione crediti e
Fondo resi e sconti
(Euro/000)
1 Gennaio
2018
Altri
movimenti
Accantonamento a
conto economico
Utilizzo Differenza
di
conversione
31 Dicembre
2018
Fondo svalutazione crediti
Fondo per resi e sconti futuri
(6.929)
(4.403)
7
4.046
(1.494)
0
146
0
(20)
(31)
(8.290)
(388)
Totale (11.332) 4.053 (1.494) 146 (51) (8.678)

Il fondo svalutazione crediti è stato iscritto sulla base delle migliori stime del management sulla base dell'analisi dello scadenziario ed in relazione alla solvibilità dei clienti più anziani o soggetti a procedure di recupero forzato. I crediti svalutati si riferiscono a posizioni specifiche scadute e per i quali esiste un'incertezza sulla recuperabilità dell'ammontare iscritto a bilancio. Il fondo copre altresì eventuali rischi di revocatorie sui crediti commerciali principalmente riferiti ai clienti del Nord-America.

5.7. Cassa e banche

Al 31 dicembre 2019 la voce cassa e banche, che ammonta ad Euro 759,1 milioni (Euro 546,3 milioni al 31 dicembre 2018), include le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti ("cash equivalent") oltre le disponibilità liquide presso le banche.

L'ammontare iscritto a bilancio è allineato con il fair value alla data di redazione del bilancio. Il rischio di credito è limitato dal momento che le controparti sono istituti bancari di primaria importanza.

Il rendiconto finanziario evidenzia le variazioni della cassa e delle disponibilità liquide che comprendono la cassa e le banche attive e gli scoperti di conto corrente.

Le tabelle di seguito riportate evidenziano la riconciliazione dell'ammontare della cassa e delle disponibilità liquide con le disponibilità ed i mezzi equivalenti presentati nel rendiconto finanziario:

Cassa inclusa nel Rendiconto finanziario
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Cassa e disponibilità liquide in banca 759.073 546.282
Debiti in conto corrente (3) (14)
Totale 759.070 546.268

5.8. Crediti finanziari correnti

La voce crediti finanziari correnti si riferisce al credito derivante dalla valutazione di mercato dei derivati sulle coperture cambi.

5.9. Altre attività correnti e non correnti

Altre attività correnti e non correnti
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Ratei e risconti attivi correnti 8.521 7.227
Altri crediti correnti 15.237 8.908
Altre attività correnti 23.758 16.135
Ratei e risconti attivi non correnti 0 1.756
Depositi cauzionali 30.113 27.676
Partecipazioni in società collegate 23 45
Altri crediti non correnti 321 474
Altre attività non correnti 30.457 29.951
Totale 54.215 46.086

La voce altri crediti correnti contiene principalmente il credito verso l'erario per l'imposta sul valore aggiunto.

I depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi pagati a beneficio dell'affittuario, a garanzia del contratto di affitto.

La voce partecipazioni in società collegate accoglie la partecipazione del 22,5% nella società 3B Restaurant S.r.l. (45% nel 2018), che si occupa di ristorazione.

Non ci sono differenze tra il valore iscritto a bilancio ed il valore di mercato dei rispettivi crediti.

5.10.Debiti commerciali

I debiti commerciali ammontano ad Euro 248,6 milioni al 31 dicembre 2019 (Euro 225,0 milioni al 31 dicembre 2018) e si riferiscono ad obbligazioni di breve termine verso fornitori di beni e servizi. I debiti si riferiscono a posizioni pagabili a breve termine e non ci sono valori che eccedono i 12 mesi.

Nel 2019 e nel 2018 non ci sono posizioni debitorie concentrate verso singoli fornitori che eccedono il 10% del totale valore.

Non ci sono differenze tra il valore iscritto a bilancio ed il valore di mercato dei rispettivi debiti.

L'analisi dei debiti commerciali in valuta è inserita nel paragrafo 9.1 a cui si rimanda per ulteriori analisi.

5.11. Altre passività correnti e non correnti

Altre passività correnti e non correnti
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Ratei e risconti passivi correnti 365 2.893
Anticipi da clienti 10.192 4.596
Debiti verso dipendenti e istituti previdenziali 39.933 46.163
Debiti per imposte, escluse le imposte sul reddito 16.881 13.917
Altri debiti correnti 19.763 14.989
Altre passività correnti 87.134 82.558
Ratei e risconti passivi non correnti 223 15.885
Altre passività non correnti 223 15.885
Totale 87.357 98.443

La voce debiti per imposte include principalmente l'imposta sul valore aggiunto e le ritenute sul reddito da lavoro dipendente.

Il decremento della voce ratei e risconti passivi, correnti e non correnti, è imputabile principalmente agli effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16.

5.12. Crediti e debiti tributari

I crediti tributari ammontano ad Euro 1,6 milioni al 31 dicembre 2019 (Euro 11,5 milioni al 31 dicembre 2018).

I debiti tributari ammontano ad Euro 98,5 milioni al 31 dicembre 2019 (Euro 53,4 milioni al 31 dicembre 2018). Tali debiti tributari sono iscritti al netto dei crediti per imposte correnti, ove la compensazione si riferisca ad una medesima giurisdizione ed alla stessa imposizione.

5.13. Fondi rischi non correnti

I movimenti dei fondi sono riportati nella seguente tabella:

Fondi rischi
1 Gennaio Differenze 31 Dicembre
(Euro/000) 2019 Incrementi Decrementi di Altri 2019
traduzione movimenti
Altri fondi rischi non correnti (7.477) (2.342) 2.740 (96) (3.528) (10.703)
Totale (7.477) (2.342) 2.740 (96) (3.528) (10.703)
Fondi rischi
1 Gennaio Differenze 31 Dicembre
(Euro/000) 2018 Incrementi Decrementi di Altri 2018
traduzione movimenti
Altri fondi rischi non correnti (4.946) (3.771) 1.407 (167) 0 (7.477)

La voce altri fondi rischi non correnti include i costi di ripristino di negozi, i costi associati a controversie in corso e i costi per garanzia prodotti.

5.14.Fondi pensione e quiescenza

I movimenti dei fondi sono riportati nella seguente tabella:

Fondi pensione e quiescenza
(Euro/000) 1 Gennaio 2019 Incrementi Decrementi Differenze di
traduzione
Altri
movimenti
31 Dicembre
2019
TFR e Fondo quiescenza (3.404) (640) 320 12 (166) (3.878)
Fondo indennità agenti (2.558) 0 0 0 0 (2.558)
Totale (5.962) (640) 320 12 (166) (6.436)
Fondi pensione e quiescenza 31 Dicembre
(Euro/000) 1 Gennaio 2018 Incrementi Decrementi Differenze di Altri 2018
traduzione movimenti
TFR e Fondo quiescenza (3.094) (534) 160 (4) 68 (3.404)
Fondo indennità agenti (2.558) 0 0 0 0 (2.558)
Totale (5.652) (534) 160 (4) 68 (5.962)

I fondi pensione sono principalmente riferiti alle società italiane del Gruppo. A seguito della riforma della previdenza complementare, a partire dal 1° gennaio 2007 l'obbligazione ha assunto la forma di fondo pensione a contribuzione definita. Coerentemente, l'ammontare del debito per TFR iscritto prima dell'entrata in vigore della riforma e non ancora pagato ai dipendenti in essere alla data di redazione del bilancio, è considerato come un fondo pensione a benefici definiti i cui movimenti sono riportati nella seguente tabella:

Trattamento fine rapporto - movimenti
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Obbligazione netta all'inizio del periodo (2.341) (2.288)
Interessi sull'obbligazione (37) (30)
Costo corrente (337) (236)
Liquidazioni 320 160
Utile/(Perdita attuariale) (84) 53
Obbligazione netta alla fine del periodo (2.479) (2.341)

La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia denominata "Projected Unit Credit Cost". Di seguito si riporta il dettaglio delle assunzioni economiche e demografiche utilizzate ai fini delle valutazioni attuariali.

Ipotesi adottate
Tasso di Attualizzazione 0,77%
Tasso di inflazione 1,00%
Tasso nominale di crescita delle retribuzioni 1,00%
Tasso annuo di turnover 6,81%
Probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR 2,28%
Misura di richiesta dell'anticipo 70,00%
Tavola di sopravvivenza - maschi M2018 (*)
Tavola di sopravvivenza - femmine F2018 (*)

(*) Tavole ISTAT popolazione residente

La seguente tabella evidenzia gli effetti che ci sarebbero stati sull'obbligazione per benefici definiti a seguito delle variazioni, ragionevolmente possibili, delle ipotesi attuariali rilevanti alla fine dell'esercizio.

Analisi di sensitività
(Euro/000) Variazione
Tasso di attualizzazionie (+0,5%) (118)
Tasso di attualizzazionie (-0,5%) 128
Incremento della probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR x (+0,5%) (9)
Decremento della probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR x (-0,5%) 10
Incremento del tasso di inflazione (+0,5%) 85
Decremento del tasso di inflazione (-0,5%) (79)
Incremento del tasso nominale di crescita delle retribuzioni (+0,5%) 16
Decremento del tasso nominale di crescita delle retribuzioni (-0,5%) (16)
Incremento dell'età di pensionamento (+1 anno) 8
Decremento dell'età di pensionamento (-1 anno) (8)
Incremento della sopravvivenza (+1 anno) 0
Decremento della sopravvivenza (-1 anno) (0)

5.15. Debiti finanziari

I debiti finanziari sono dettagliati nella seguente tabella:

Debiti finanziari
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Debiti in conto corrente e anticipi bancari a breve
termine 3 14
Debiti finanziari per leasing correnti 105.523 0
Altri debiti a breve termine 21.255 15.635
Debiti finanziari correnti 126.781 15.649
Debiti finanziari per leasing non correnti 533.794 0
Altri debiti a lungo termine 78.203 80.783
Debiti finanziari non correnti 611.997 80.783
Totale 738.778 96.432

I debiti finanziari correnti includono i debiti in conto corrente, i debiti finanziari per leasing derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 e, nella voce altri debiti a breve termine, principalmente la quota entro l'anno delle passività finanziarie verso terzi soggetti non bancari.

I debiti finanziari non correnti includono i debiti finanziari per leasing derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 e le passività finanziarie verso terzi soggetti non bancari.

I debiti finanziari per leasing ammontano ad Euro 639 milioni e sono dettagliati come segue:

Debiti finanziari per leasing
(Euro/000)
Debiti finanziari per leasing correnti
Debiti finanziari per leasing non correnti
105.523
533.794
Totale 639.317

La movimentazione dei debiti finanziari per leasing nel corso del 2019 è evidenziata nella seguente tabella:

(Euro/000) IFRS 16 Ex IAS 17 Debiti finanziari
per leasing
01/01/2019 0 176 176
Prima adozione IFRS 16 518.488 0 518.488
Incrementi 211.943 0 211.943
Decrementi (116.730) (73) (116.803)
Oneri finanziari 20.155 7 20.162
Differenze di conversione 6.812 0 6.812
Altri movimenti incluse riclassifiche (1.461) 0 (1.461)
31/12/2019 639.207 110 639.317

Il dettaglio dei debiti finanziari non correnti per data di scadenza è illustrato nella successiva tabella:

Scadenziario debiti finanziari non correnti
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Entro 2 anni 138.829 16.328
Da 2 a 5 anni 241.878 54.587
Oltre 5 anni 231.290 9.868
Totale 611.997 80.783

Il dettaglio dei debiti finanziari non correnti, esclusi i debiti finanziari per leasing non correnti, per data di scadenza è illustrato nella successiva tabella:

Scadenziario debiti finanziari non correnti esclusi debiti per leasing
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Entro 2 anni 52.722 16.328
Da 2 a 5 anni 25.481 54.587
Oltre 5 anni 0 9.868
Totale 78.203 80.783

Si riportano di seguito i flussi finanziari non attualizzati riferiti alla voce passività per leasing.

Scadenziario dei debiti per leasing finanziari non attualizzati
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Entro 1 anno 125.109 0
Da 1 a 5 anni 354.193 0
Oltre 5 anni 255.990 0
Totale 735.292 0

Nel corso del 2019 non sono stati accesi nuovi finanziamenti bancari a medio lungo termine.

Infine, gli altri debiti a breve termine includono anche il fair value negativo, pari ad Euro 3,0 milioni (Euro 4,2 milioni negativi al 31 dicembre 2018), dei contratti di copertura del rischio di cambio descritti nella nota 9.3.

La posizione finanziaria netta è dettagliata nella successiva tabella.

Posizione finanziaria netta
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
A. Cassa 1.747 1.799
B. Altre disponibilità liquide 757.326 544.483
C. Titoli detenuti per la negoziazione 0 0
D. Liquidità (A)+(B)+(C) 759.073 546.282
E. Crediti finanziari correnti 3.120 259
F. Debiti bancari correnti (3) (14)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 0 0
H. Debiti per leasing finanziari correnti (105.523) 0
I. Altri debiti finanziari correnti (21.255) (15.635)
J. Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H)+(I) (126.781) (15.649)
K. Indebitamento finanziario corrente netto (E)+(D)+(J) 635.412 530.892
L. Debiti bancari non correnti 0 0
M. Obbligazioni emesse 0 0
N. Debiti per leasing finanziari non correnti (533.794) 0
O. Altri debiti non correnti (78.203) (80.783)
P. Indebitamento finanziario non corrente (L)+(M)+(N)+(O) (611.997) (80.783)
Q. Indebitamento finanziario netto (K)+(P) 23.415 450.109

Posizione finanziaria netta così come definita dalla raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 (richiamata dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006).

5.16.Patrimonio netto

I movimenti del patrimonio netto per l'anno 2019 ed il periodo comparativo sono inclusi nei relativi prospetti del Bilancio Consolidato a cui si rimanda.

Al 31 dicembre 2019 il capitale sociale sottoscritto e versato è costituito da n. 257.979.524 azioni pari ad Euro 51.595.904,80, per un valore nominale di Euro 0,20 ciascuna.

Nel corso del 2019, Moncler S.p.A. ha acquistato complessive n. 498.603 azioni proprie, pari allo 0,2% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di Euro 15,1 milioni. Al 31 dicembre 2019 le azioni proprie detenute sono n. 5.669.803, pari allo 2,2% del capitale sociale, per un ammontare complessivo di Euro 185,9 milioni.

La riserva legale e la riserva sovraprezzo si riferiscono alla società Capogruppo Moncler S.p.A.

Nel 2019 sono stati corrisposti dividendi ai soci della Capogruppo per un ammontare pari ad Euro 100,8 milioni (Euro 70,5 milioni nel 2018).

L'aumento del capitale sociale e della riserva sovrapprezzo azioni deriva dall'esercizio di n. 42.000 opzioni maturate (per un numero pari di azioni) relativamente al Piano di Stock Option approvato dall'Assemblea Ordinaria dei Soci Moncler in data 23 aprile 2015 al prezzo di esercizio pari ad Euro 16,34 per azione e dall'aumento di capitale sociale a titolo gratuito a servizio del Piano di Performance Share approvato nel 2016 (n. 2.117.400 azioni).

La variazione della riserva IFRS 2 deriva dal trattamento contabile relativo ai Piani di Stock Option e di Performance Share, ovvero dall'iscrizione del costo figurativo del periodo relativo ai suddetti piani e dalla riclassifica a utili indivisi del costo figurativo cumulato dei piani già chiusi.

La variazione degli utili indivisi si riferisce principalmente alla distribuzione dei dividendi agli azionisti, all'acquisto di azioni proprie, alla riclassifica dalla riserva IFRS 2 sopra citata e all'adeguamento al valore di mercato delle passività finanziarie verso soggetti non bancari.

La voce riserva FTA accoglie gli effetti derivanti dall'applicazione iniziale del principio IFRS 16.

La voce altre riserve include gli altri utili complessivi, che si compone della riserva adeguamento cambi dei bilanci esteri, della riserva di copertura rischi su tassi di cambio e della riserva che accoglie gli utili/perdite attuariali. La riserva di conversione comprende le differenze cambio emerse dalla conversione dei bilanci delle società consolidate estere. La riserva di copertura include la porzione efficace delle differenze nette accumulate nel fair value degli strumenti derivati di copertura. La movimentazione di tali riserve è stata la seguente:

Riserva Altri utili complessivi Riserva di conversione Altri componenti
Importo Importo Importo Importo
(Euro/000) ante Imposte post ante Imposte post
imposte imposte imposte imposte
Riserva al 01.01.2018 (10.969) 0 (10.969) 450 (114) 336
Variazioni del periodo 4.898 0 4.898 (4.693) 1.118 (3.575)
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto economico 0 0 0 0 0 0
Riserva al 31.12.2018 (6.071) 0 (6.071) (4.243) 1.004 (3.239)
Riserva al 01.01.2019 (6.071) 0 (6.071) (4.243) 1.004 (3.239)
Variazioni del periodo 3.195 0 3.195 2.006 (476) 1.530
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto economico 0 0 0 0 0 0
Riserva al 31.12.2019 (2.876) 0 (2.876) (2.237) 528 (1.709)

Risultato per azione

Il calcolo dell'utile per azione al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 è indicato nelle seguenti tabelle e si basa sul rapporto tra l'utile attribuibile al Gruppo ed il numero medio delle azioni, al netto delle azioni proprie detenute.

L'utile diluito per azione è in linea con l'utile base per azione in quanto al 31 dicembre 2019 gli effetti diluitivi derivanti dai piani di stock based compensation non sono significativi.

Con riferimento al calcolo dell'utile diluito per azione si precisa che è stato applicato il "treasury share method", previsto dallo IAS 33 paragrafo 45 in presenza di piani di stock based compensation.

Utile/(perdita) per azione
Esercizio 2019 Esercizio 2018
Utile del periodo (Euro/000) 358.685 332.395
Numero medio delle azioni dei soci della
controllante
251.723.961 251.473.499
Utile attribuibile alle azioni dei soci del Gruppo -
Base (in Euro)
1,42 1,32
Utile attribuibile alle azioni dei soci del Gruppo -
Diluito (in Euro)
1,42 1,31

6. INFORMAZIONI DI SEGMENTO

Ai fini dell'IFRS 8 "Operating segments", l'attività svolta dal Gruppo è identificabile in un unico segmento operativo riferito al business Moncler.

7. IMPEGNI E GARANZIE PRESTATE

7.1. Impegni

Il Gruppo ha impegni derivanti principalmente da contratti di affitto per l'attività di vendita relativi a temporary store e pop-up store di durata inferiore all'anno e che quindi non rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16.

Al 31 dicembre 2019 l'ammontare dei canoni ancora dovuti per tali contratti è pari ad Euro 221 mila.

7.2. Garanzie prestate

Al 31 dicembre 2019 le garanzie prestate sono le seguenti:

Garanzie e fideiussioni prestate
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Garanzie e fideiussioni a favore di:
Soggetti e società terze 26.859 17.044
Totale garanzie e fideiussioni prestate 26.859 17.044

Le garanzie si riferiscono principalmente a contratti di affitto di nuovi punti vendita.

8. PASSIVITA' POTENZIALI

Il Gruppo operando a livello globale è soggetto a rischi legali e fiscali che derivano dallo svolgimento delle normali attività. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, il Gruppo ritiene che alla data di redazione del presente documento, i fondi accantonati in bilancio sono sufficienti a garantire la corretta rappresentazione del Bilancio Consolidato.

9. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Gli strumenti finanziari del Gruppo comprendono la cassa e le disponibilità liquide, i finanziamenti, i crediti e debiti commerciali ed altri crediti e debiti correnti e non correnti oltre che i derivati.

Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività: rischio di mercato (principalmente relativo ai tassi di cambio e di interesse), rischio di credito (sia in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti che alle attività di finanziamento), rischio di liquidità (con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie ed all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale) e rischio di capitale.

La gestione dei rischi finanziari è svolta a livello di Headquarter che garantisce principalmente che ci siano sufficienti risorse finanziarie per far fronte alle necessità di sviluppo del business e che le risorse siano adeguatamente investite in attività redditizie.

Il Gruppo utilizza strumenti derivati per coprire l'esposizione a specifici rischi di mercato, quali il rischio legato alle fluttuazioni dei tassi di cambio, sulla base delle policy stabilite dal Consiglio di Amministrazione.

9.1. Rischio di mercato

Rischio di cambio

Il Gruppo opera a livello internazionale ed è esposto a rischi di cambio principalmente in Dollari americani, Yen giapponesi e Renminbi cinesi ed in misura minore in Dollari di Hong Kong, Sterline, Won coreani, Dollari canadesi, Franchi svizzeri, Dollari di Taiwan e Dollari di Singapore.

Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione ai rischi finanziari di mercato e gestisce tali rischi attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati, secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi.

Nell'ambito di tali politiche, l'uso di strumenti finanziari derivati è riservato alla gestione dell'esposizione alle fluttuazioni dei cambi connessi con i flussi monetari futuri. Non sono consentite attività di tipo speculativo.

Nel corso del 2019 il Gruppo ha posto in essere una politica di copertura dal rischio di cambio di natura transattiva sulle principali valute verso le quali è maggiormente esposto: USD, JPY, CNY, HKD, GBP, KRW, CAD, CHF, TWD e SGD.

Gli strumenti utilizzati a tale scopo sono principalmente Currency Forward Contract e Currency Option Contract.

Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con l'obiettivo di rideterminare il tasso di cambio a cui le transazioni previste denominate in valuta saranno rilevate.

Le controparti di tali contratti sono primarie istituzioni finanziarie.

L'esposizione relativa ad attività e passività espresse in valuta è dettagliato nella seguente tabella (controvalore in Euro delle rispettive valute):

Dettaglio delle esposizioni in valuta 31/12/19
(Euro/000) Euro Yen JP Dollari US Yuan CN Dollari
HK
Franc
CH
Sterline
GB
Won KR Dollari CA Altre Totale
Cassa e banche 504.999 50.839 53.622 31.584 16.705 5.582 15.266 28.648 4.882 46.946 759.073
Crediti finanziari 3.120 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3.120
Crediti verso clienti 36.096 49.401 15.300 43.704 849 91 4.383 12.031 1.770 4.294 167.919
Altre attività correnti 11.651 3.980 655 1.169 201 21 1.659 84 101 4.237 23.758
Altre attività non correnti 3.911 9.192 1.688 3.688 6.854 503 509 750 618 2.744 30.457
Totale attività 559.777 113.412 71.265 80.145 24.609 6.197 21.817 41.513 7.371 58.221 984.327
Debiti commerciali (171.836) (39.954) (13.729) (9.234) (2.545) (489) (2.245) (1.782) (1.202) (5.605) (248.621)
Finanziamenti (400.662) (49.473) (117.782) (21.242) (40.846) (9.106) (27.237) (5.451) (9.570) (57.409) (738.778)
Altri debiti correnti (46.952) (4.178) (9.763) (4.217) (1.211) (872) (4.223) (11.418) (732) (3.568) (87.134)
Altri debiti non correnti (70) 0 30 0 0 4 (2) 0 (185) 0 (223)
Totale passività (619.520) (93.605) (141.244) (34.693) (44.602) (10.463) (33.707) (18.651) (11.689) (66.582) (1.074.756)
Totale netto esposizione in valuta (59.743) 19.807 (69.979) 45.452 (19.993) (4.266) (11.890) 22.862 (4.318) (8.361) (90.429)
Dettaglio delle esposizioni in valuta 31/12/18
(Euro/000) Euro Yen JP Dollari US Yuan CN Dollari
HK
Franc
CH
Sterline
GB
Won KR Dollari CA Altre Totale
Cassa e banche 287.503 76.497 38.733 29.281 25.111 4.956 11.993 21.239 17.023 33.946 546.282
Crediti finanziari 259 0 0 0 0 0 0 0 0 0 259
Crediti verso clienti 32.684 47.303 13.695 35.239 1.251 116 6.544 11.063 2.908 4.244 155.047
Altre attività correnti 7.797 991 586 1.538 195 141 1.555 301 12 3.019 16.135
Altre attività non correnti 5.088 5.858 3.460 3.424 7.095 484 728 761 578 2.475 29.951
Totale attività 333.331 130.649 56.474 69.482 33.652 5.697 20.820 33.364 20.521 43.684 747.674
Debiti commerciali (155.071) (26.386) (17.379) (7.940) (5.107) (1.220) (2.715) (799) (2.627) (5.745) (224.989)
Finanziamenti (4.801) (69.799) (2) 0 0 0 0 (15.771) 0 (6.059) (96.432)
Altri debiti correnti (46.061) (4.089) (8.821) (6.592) (3.025) (547) (4.047) (5.783) (711) (2.882) (82.558)
Altri debiti non correnti (2.331) 0 (11.049) 0 (687) 0 0 (652) (463) (703) (15.885)
Totale passività (208.264) (100.274) (37.251) (14.532) (8.819) (1.767) (6.762) (23.005) (3.801) (15.389) (419.864)
Totale netto esposizione in valuta 125.067 30.375 19.223 54.950 24.833 3.930 14.058 10.359 16.720 28.295 327.810

Alla data di bilancio il Gruppo aveva in essere coperture per Euro 91,0 milioni (Euro 64,7 milioni al 31 dicembre 2018) a fronte di crediti ancora da incassare e coperture per Euro 317,6 milioni (Euro 68,5 milioni al 31 dicembre 2018) a fronte di ricavi futuri. Con riferimento alle transazioni in valuta, si segnala che una variazione dei rispettivi tassi di cambio pari a +/-1% avrebbe comportato i seguenti effetti:

Dettaglio delle transazioni in valuta
(Euro/000) Yen JP Dollari US Yuan CN Dollari
HK
Won KR Sterline
GB
Altre
Effetto di un apprezzamento dei
cambi pari a +1%
Ricavi 2.515 2.742 2.084 593 1.099 858 1.280
Risultato operativo 1.302 1.603 1.342 253 600 599 580
Effetto di un deprezzamento dei
cambi pari a -1%
Ricavi (2.566) (2.797) (2.126) (605) (1.121) (876) (1.305)

Con riferimento a quanto previsto dall'IFRS 13 si evidenzia che la categoria di strumenti finanziari valutati a fair value sono riconducibili ai derivati di copertura del rischio cambio. La valutazione di tali strumenti è basata sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri considerando i tassi di cambio alla data di bilancio (livello 2 come esposto nella sezione dei principi).

Risultato operativo (1.328) (1.635) (1.369) (258) (612) (612) (592)

Rischio d'interesse

L'esposizione del Gruppo ai rischi di interesse è principalmente relativa alla cassa e alle disponibilità liquide, la cui gestione è presidiata centralmente.

Al 31 dicembre 2019 non sono presenti coperture sui tassi di interesse vista la limitata esposizione debitoria verso istituti finanziari.

9.2. Rischio di credito

Il Gruppo non ha significative concentrazioni di attività finanziarie (crediti commerciali ed altre attività correnti) che comportino un rischio di credito elevato. Le politiche del Gruppo sulla gestione delle attività finanziarie sono finalizzate a ridurre i rischi derivanti dalla mancata solvibilità della clientela wholesale. Le vendite nel canale retail sono effettuate attraverso riconosciute carte di credito e contanti. In aggiunta, l'ammontare dei crediti in essere è costantemente monitorato, tanto che l'esposizione del Gruppo per crediti inesigibili non è significativa e le percentuali storiche di passaggi a perdita sono molto basse. La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre 2019 è rappresentata dal valore contabile dei crediti commerciali iscritti in bilancio.

In relazione al rischio di credito derivante da altre attività finanziarie che non siano i crediti commerciali (che comprende cassa e depositi bancari a breve termine), il rischio di credito teorico per il Gruppo deriva dall'inadempienza della controparte con un'esposizione massima che è pari al valore contabile dell'attività finanziaria iscritta a bilancio, oltre che dal valore nominale delle garanzie prestate su debiti o impegni di terzi indicato nel paragrafo 7 delle Note esplicative. Il Gruppo ha in essere politiche che limitano l'ammontare dell'esposizione creditoria nelle diverse banche.

9.3. Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità deriva dalla capacità di ottenere risorse finanziarie ad un costo sostenibile per condurre le normali attività operative del Gruppo. I fattori che influenzano tale rischio sono riferibili alle risorse generate/assorbite dalla gestione corrente, dalla gestione degli investimenti e dei finanziamenti e dalla disponibilità di liquidità nel mercato finanziario.

A seguito della dinamicità del business, il Gruppo ha centralizzato le funzioni di tesoreria con lo scopo di mantenere la flessibilità nel reperimento di fonti finanziarie e mantenere la disponibilità delle linee di credito. Le procedure in essere per ridurre il rischio di liquidità sono le seguenti:

  • gestione centralizzata della tesoreria e della pianificazione finanziaria. Utilizzazione di un sistema centralizzato di controllo della posizione finanziaria netta del Gruppo e delle società controllate;
  • ottenimento di linee di credito idonee per creare un'adeguata struttura finanziaria per utilizzare al meglio la liquidità erogata dal sistema creditizio;

monitoraggio costante delle previsioni future sui flussi finanziari in base ai piani operativi e di sviluppo del Gruppo.

Il management ritiene che i mezzi finanziari ad oggi disponibili, insieme a quelli che sono generati dall'attività operativa corrente, permettano al Gruppo di raggiungere i propri obiettivi e di rispondere alle esigenze derivanti dallo sviluppo degli investimenti e del rimborso dei finanziamenti alle date di scadenza concordate.

Si evidenzia inoltre, con riferimento a quanto previsto dall'IFRS 13, che, tra le passività finanziarie, quelle relative all'impegno di acquisto di quote di minoranza sono valutate al fair value sulla base essenzialmente di modelli di valutazione riferibili al livello 3, come esposto nella sezione dei principi.

Si riporta nella seguente tabella un'analisi delle scadenze contrattuali (che includono anche gli interessi) per le passività finanziarie e per le attività finanziarie derivate.

Flussi finanziari contrattuali
Passività finanziarie non
derivate
Totale
valore
contabile
Totale entro 1 anno da 1 a 2 anni da 2 a 5 anni oltre 5 anni
(Euro/000)
Scoperti bancari 0 0 0 0 0 0
Finanziamenti autoliquidanti 0 0 0 0 0 0
Debiti finanziari vs terzi 0 0 0 0 0 0
Finanziamenti chirografari 0 0 0 0 0 0
Debiti finanziari per leasing 639.317 639.317 105.523 86.107 216.397 231.290
Flussi finanziari contrattuali
Attività e passività finanziarie
derivate
Totale
valore
contabile
Totale entro 1 anno da 1 a 2 anni da 2 a 5 anni oltre 5 anni
(Euro/000)
Interest rate swap di copertura 0 0 0 0 0 0
Contratti a termine su cambi di
copertura (96) (96) (96) 0 0 0
- Flussi in uscita 3.024 3.024 3.024 0 0 0
- Flussi in entrata (3.120) (3.120) (3.120) 0 0 0

9.4. Rischi operativi e di gestione del capitale

Nella gestione dei rischi operativi, l'obiettivo principale del Gruppo è quello di gestire i rischi associati con lo sviluppo del business nei mercati esteri soggetti a leggi e regolamenti specifici.

Il Gruppo ha implementato degli standard sulle seguenti aree:

  • appropriato livello di suddivisione dei compiti e delle responsabilità (segregation of duties);
  • riconciliazione e controllo costante delle transazioni significative;
  • documentazione dei controlli e delle procedure;
  • sviluppo tecnico e professionale dei dipendenti;

valutazione periodica dei rischi corporate e identificazioni delle azioni correttive.

In relazione al rischio di capitale proprio, gli obiettivi del Gruppo sono rivolti alla prospettiva di continuità aziendale al fine di garantire un giusto ritorno economico agli azionisti ed altri operatori pur mantenendo una classificazione di rischio buona nel mercato del capitale di debito. Il Gruppo gestisce la struttura del capitale ed effettua gli aggiustamenti in linea con i cambiamenti delle condizioni economiche generali e con gli obiettivi strategici.

10. ALTRE INFORMAZIONI

10.1. Rapporti con parti correlate

Vengono di seguito riportate le transazioni con parti correlate ritenute rilevanti ai sensi della "Procedura operazioni con parti correlate" adottata dal Gruppo.

La "Procedura operazioni con parti correlate" è disponibile sul sito internet della Società (www.monclergroup.com), Sezione "Governance/Documenti societari".

Le transazioni economiche ed i saldi verso società consolidate sono stati eliminati in fase di consolidamento e non sono pertanto oggetto di commento.

Nel 2019 le transazioni con parti correlate riguardano principalmente relazioni commerciali effettuate a condizioni di mercato come di seguito elencato:

  • La società Yagi Tsusho Ltd, controparte nell'operazione che ha costituito la società Moncler Japan Ltd, acquista prodotti finiti dalle società del Gruppo Moncler (Euro 128,0 milioni nel 2019, Euro 86,8 milioni nel 2018), e vende gli stessi alla società Moncler Japan Ltd (Euro 145,9 milioni nel 2019, Euro 99,4 milioni nel 2018) in forza del contratto stipulato in sede di costituzione della società.
  • La società Gokse Tekstil Kozmetik Sanayi ic ve dis ticaret limited sirketi, detenuta dal socio di minoranza della società Moncler Istanbul Giyim ve Tekstil Ticaret Ltd. Sti., svolge prestazioni di servizi alla stessa in forza del contratto stipulato in sede di costituzione della società. Nel 2019 l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 0,1 milioni (Euro 0,3 milioni nel 2018).
  • La società La Rotonda S.r.l., riconducibile ad un dirigente del Gruppo Moncler, acquista prodotti finiti da Industries S.p.A. e fornisce prestazioni di servizi alla stessa. Nel 2019 l'ammontare complessivo dei ricavi risulta pari ad Euro 1,3 milioni (Euro 1,0 milioni nel 2018), mentre l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 0,2 milioni (Euro 0,2 milioni nel 2018).
  • Il Dott. Fabrizio Ruffini, fratello del Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato di Moncler S.p.A., fornisce servizi di consulenza aventi ad oggetto l'attività di ricerca, sviluppo e controllo di qualità dei prodotti a marchio Moncler. Nel 2019 l'ammontare complessivo dei costi risulta pari ad Euro 0,6 milioni (Euro 0,6 milioni nel 2018).

Le società Industries S.p.A. aderisce al consolidato fiscale della Capogruppo Moncler S.p.A.

Compensi ad Amministratori, Sindaci ed ai Dirigenti con responsabilità strategiche

Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione per l'anno 2019 sono pari ad Euro 6.610 migliaia (Euro 4.979 migliaia nel 2018).

Gli emolumenti al Collegio Sindacale per l'anno 2019 sono pari ad Euro 164 migliaia (Euro 164 migliaia nel 2018).

Nel 2019 il valore complessivo dei compensi relativi ai Dirigenti con responsabilità strategiche è pari ad Euro 1.455 migliaia (Euro 2.940 migliaia nel 2018).

Nel 2019 l'ammontare dei costi relativi ai Piani di Stock Option e di Performance Share (descritti nel paragrafo 10.2) riferiti a membri del Consiglio di Amministrazione e a Dirigenti con responsabilità strategiche è pari ad Euro 10.958 migliaia (Euro 10.858 migliaia nel 2018).

Le tabelle che seguono riassumono i rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate sopra descritte intercorsi nel 2019 e nell'esercizio precedente.

(Euro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2019 % 31/12/2018 %
Yagi Tsusho Ltd Contratto Distribuzione a 128.002 (35,3)% 86.808 (27,1)%
Yagi Tsusho Ltd Contratto Distribuzione a (145.937) 40,3% (99.434) 31,1%
GokseTekstil Kozmetik
Sanayi ic ve dis ticaret limited
sirketi
Prestazioni di servizi b (132) 0,1% (291) 0,2%
La Rotonda S.r.l. Transazione
commerciale
c 1.252 0,1% 990 0,1%
La Rotonda S.r.l. Transazione
commerciale
d (160) 0,0% (163) 0,0%
Fabrizio Ruffini
Amministratori, sindaci e
Prestazioni di servizi b (553) 0,4% (552) 0,4%
dirigenti con responsabilità
strategiche
Prestazioni lavorative b (7.496) 5,1% (7.310) 5,7%
Dirigenti con responsabilità
strategiche
Prestazioni lavorative d (734) 0,2% (774) 0,2%
Amministratori e dirigenti con
responsabilità strategiche
Prestazioni lavorative e (10.958) 37,3% (10.858) 36,7%

Totale (36.716) (31.584)

a incidenza % calcolata sul costo del venduto

b incidenza % calcolata sulle spese generali ed amministrative

c incidenza % calcolata sui ricavi

d incidenza % calcolata sulle spese di vendita

e incidenza % calcolata sui costi non ricorrenti

(Euro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2019 % 31/12/2018 %
Yagi Tsusho Ltd Debiti commerciali a (20.728) 8,3% (17.295) 7,7%
Yagi Tsusho Ltd Crediti commerciali b 14.699 8,8% 11.757 7,6%
Gokse Tekstil Kozmetik
Sanayi ic ve dis ticaret
limited sirketi
Debiti commerciali a 0 0,0% (59) 0,0%
La Rotonda S.r.l. Crediti commerciali b 908 0,5% 896 0,6%
La Rotonda S.r.l. Debiti commerciali a (40) 0,0% (47) 0,0%
Fabrizio Ruffini Debiti commerciali a (138) 0,1% (137) 0,1%
Amministratori, sindaci e
dirigenti con
responsabilità
strategiche
Altre passività correnti c (3.994) 4,6% (4.014) 4,9%
Totale (9.293) (8.899)

a incidenza % calcolata sui debiti commerciali

b incidenza % calcolata sui crediti commerciali

c incidenza % calcolata sulle altre passività correnti

Le tabelle di seguito rappresentano l'incidenza delle operazioni con parti correlate sui bilanci consolidati al 31 dicembre 2019 e 2018.

(Euro/000) 31 Dicembre 2019
Spese generali
Piani di
Costo del Spese di ed incentivazione
Ricavi venduto vendita amministrative azionaria
Totale parti correlate 1.252 (17.935) (894) (8.181) (10.958)
Totale bilancio consolidato 1.627.704 (362.424) (483.226) (147.717) (29.386)
Incidenza % 0,1% 4,9% 0,2% 5,5% 37,3%
(Euro/000) 31 Dicembre 2019
Altre
Crediti Debiti passività
commerciali commerciali correnti
Totale parti correlate 15.607 (20.906) (3.994)
Totale bilancio consolidato 167.919 (248.621) (87.134)
Incidenza % 9,3% 8,4% 4,6%
(Euro/000) 31 Dicembre 2018
Spese generali
Piani di
Costo del Spese di ed incentivazione
Ricavi venduto vendita amministrative azionaria
Totale parti correlate 990 (12.626) (937) (8.153) (10.858)
Totale bilancio consolidato 1.420.074 (320.232) (428.864) (127.794) (29.604)
Incidenza % 0,1% 3,9% 0,2% 6,4% 36,7%
(Euro/000) 31 Dicembre 2018
Altre
Crediti Debiti passività
commerciali commerciali correnti
Totale parti correlate 12.653 (17.538) (4.014)
Totale bilancio consolidato 155.047 (224.989) (82.558)
Incidenza % 8,2% 7,8% 4,9%

10.2. Piani di incentivazione azionaria

Il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019 riflette i valori del Piano di Stock Option approvato nel 2015 e dei Piani di Performance Share approvati nel 2016 e nel 2018.

Per quanto concerne il Piano di Stock Option approvato nel 2015, si segnala che:

  • Il Piano 2015 prevedeva un vesting period che è terminato con l'approvazione del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2017. L'esercizio delle opzioni era legato al raggiungimento di specifici obiettivi di performance connessi all'EBITDA consolidato di Gruppo, che sono stati raggiunti;
  • Le opzioni sono esercitabili entro il termine massimo del 30 giugno 2020;

  • Il prezzo di esercizio di tali opzioni è pari ad Euro 16,34 e permette di sottoscrivere azioni nel rapporto di n. 1 azione ordinaria per ogni n. 1 opzione esercitata;

  • Il fair value del Piano 2015 è stato stimato alla data di assegnazione usando il metodo Black-Scholes, basandosi sulle seguenti ipotesi:
    • o prezzo dell'azione alla data di concessione delle opzioni Euro 16,34;
    • o vita stimata delle opzioni pari al periodo che va dalla data di assegnazione alla data stimata di esercizio 31 maggio 2019;
    • o percentuale di rendimento atteso del dividendo 1%;
    • o il fair value unitario Euro 3,2877.
  • Non ci sono effetti sul conto economico del 2019, mentre l'incremento di patrimonio per l'esercizio delle opzioni maturate a valere sul Piano ammonta ad Euro 686 mila;
  • Al 31 dicembre 2019 risultano ancora in circolazione 68.300 opzioni, dopo che sono state esercitate, nel 2019, 42.000 opzioni.

In data 20 aprile 2016 l'Assemblea dei Soci di Moncler S.p.A. ha approvato l'adozione di un piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2016-2018" ("Piano 2016") destinato ad Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori e/o consulenti di Moncler S.p.A. e delle sue Controllate che rivestano ruoli strategicamente rilevanti o comunque in grado di apportare un significativo contributo, nell'ottica del perseguimento degli obiettivi strategici del Gruppo.

Il Piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vesting period pari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dall'indice Earning Per Share cumulativo ("EPS") del Gruppo misurato nel periodo di vesting, eventualmente rettificato dalle condizioni di over/under performance.

Il numero massimo di azioni a servizio del Piano è pari a n. 3.800.000 rivenienti da un aumento di capitale e/o dall'assegnazione di azioni proprie.

Il Piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Il primo ciclo di attribuzione, avvenuto nel 2016, si è concluso con l'assegnazione di 2.856.000 diritti; il secondo ciclo di attribuzione, avvenuto il 29 giugno 2017, ha assegnato 365.500 diritti.

Per quanto concerne il primo ciclo di attribuzione:

  • Il vesting period pari a 3 anni è terminato con l'approvazione del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2018;
  • Gli obiettivi di performance sono stati raggiunti, unitamente alla condizione di over performance;

Sono state quindi assegnate ai beneficiari n. 3.046.200 azioni (comprensive di n. 507.700 azioni derivanti dall'over performance), tramite aumento di capitale sociale (n. 2.117.400 azioni) e utilizzo di azioni proprie (n. 928.800 azioni).

Al 31 dicembre 2019 risultano ancora in circolazione 324.000 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione, il cui effetto a conto economico nel 2019 ammonta ad Euro 3,0 milioni, mentre non risultano in circolazione diritti relativi al primo ciclo di attribuzione, il cui effetto a conto economico nel 2019 ammonta ad Euro 3,8 milioni.

In data 16 aprile 2018 l'Assemblea dei Soci di Moncler S.p.A. ha approvato l'adozione di un piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2018-2020" ("Piano 2018") destinato ad Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori e/o consulenti di Moncler S.p.A. e delle sue Controllate che rivestano ruoli strategicamente rilevanti o comunque in grado di apportare un significativo contributo, nell'ottica del perseguimento degli obiettivi strategici del Gruppo.

Il Piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vesting pari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dall'indice Earning Per Share cumulativo ("EPS") del Gruppo misurato nel periodo di vesting, eventualmente rettificato dalle condizioni di over\under performance.

Il numero massimo di azioni a servizio del Piano è pari a n. 2.800.000 rivenienti dall'assegnazione di azioni proprie.

Il Piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Il primo ciclo di attribuzione, avvenuto nel 2018, si è concluso con l'assegnazione di 1.365.531 diritti. Il secondo ciclo di attribuzione, avvenuto nel 2019, si è concluso con l'assegnazione di n. 341.514 Diritti Moncler.

Al 31 dicembre 2019 risultano ancora in circolazione n. 1.242.137 diritti relativi al primo ciclo di attribuzione, il cui effetto a conto economico nel 2019 ammonta ad Euro 18,5 milioni e n. 329.065 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione, il cui effetto a conto economico nel 2019 ammonta ad Euro 2,3 milioni.

Ai sensi dell'IFRS 2, i piani sopra descritti sono definiti come Equity Settled.

Per informazioni sui documenti informativi relativi ai Piani, si rinvia al sito Internet della Società, www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance/Assemblea degli azionisti".

10.3.Società controllate e partecipazioni di terzi

A seguire i dati economico-finanziari delle società controllate che hanno partecipazioni di terzi significative.

Principali dati di
bilancio
31/12/2019
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio
Netto
Ricavi Utile/
(Perdita)
Utile/
(Perdita) di
terzi
White Tech Sp.zo.o. 310 44 266 183 34 10
Principali dati di
bilancio
31/12/2018
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio
Netto
Ricavi Utile/
(Perdita)
Utile/
(Perdita) di
terzi
White Tech Sp.zo.o. 260 31 229 153 34 10

L'utile/(perdita) di terzi differisce dall'utile/(perdita) di terzi di consolidato in quanto i dati sono presentati al lordo delle eliminazioni infragruppo.

Rendiconto finanziario 2019 (*)
(Euro/000) White Tech Sp.zo.o.
Cash Flow della Gestione Operativa 16
Free Cash Flow 6
Net Cash Flow 9
Rendiconto finanziario 2018 (*)
(Euro/000) White Tech Sp.zo.o.
Cash Flow della Gestione Operativa 40
Free Cash Flow 37
Net Cash Flow 32

(*) Grandezze esposte secondo lo schema del rendiconto finanziario della Relazione sulla gestione

10.4.Eventi ed operazioni significative non ricorrenti

In data 9 maggio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A., dando esecuzione alle delibere adottate dall'Assemblea del 16 aprile 2018, ha deliberato, con riferimento al piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2018-2020", un secondo ciclo di attribuzione deliberando l'assegnazione di n. 341.514 azioni a favore di n. 53 beneficiari.

La descrizione dei piani di incentivazione azionaria ed i relativi costi sono esplicitati nel paragrafo 10.2.

10.5.Operazioni atipiche e/o inusuali

Si segnala che nel Gruppo, nel corso dell'esercizio 2019 non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

10.6.Strumenti finanziari

Nella seguente tabella sono esposti, per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile ed il fair value, compreso il relativo livello della gerarchia del fair value degli strumenti finanziari valutati al fair value. Sono escluse le informazioni sul fair value delle attività e delle passività finanziarie non valutate al fair value, quando il valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value.

(Euro/000)
31 dicembre 2019 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura -
-
-
Contratti a termine su cambi di copertura 3.120 - 3.120 2
Totale 3.120 - 3.120
Attività finanziarie non valutate a fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 167.919 30.113
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 759.073 -
Totale 926.992 30.113 -
Totale generale 930.112 30.113 3.120
(Euro/000)
31 dicembre 2018 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura -
-
-
Contratti a termine su cambi di copertura 259 - 259 2
Totale 259 - 259
Attività finanziarie non valutate a fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 155.047 27.676
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 546.282 -
Totale 701.329 27.676 -
(Euro/000)
31 dicembre 2019 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - -
-
2
Contratti a termine su cambi di copertura (3.020) -
(3.020)
2
Altri debiti (18.235) (78.203) (96.438) 3
Totale (21.255) (78.203) (99.458)
Passività finanziarie non valutate a fair value
Debiti commerciali e altri debiti (*) (278.576) -
Debiti in conto corrente (*) (3) -
Anticipi bancari (*) - -
Finanziamenti bancari (*) - -
Debiti finanziari IFRS 16 (*) (105.523) (533.794)
Totale (384.102) (533.794) -
Totale generale (405.357) (611.997) (99.458)
(Euro/000)
31 dicembre 2018 Correnti Non correnti Fair value Livello
31 dicembre 2018 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - -
-
2
Contratti a termine su cambi di copertura (4.233) -
(4.233)
2
Altri debiti (11.402) (80.783) (92.185) 3
Totale (15.635) (80.783) (96.418)
Passività finanziarie non valutate a fair value
Debiti commerciali e altri debiti (*) (244.574) -
Debiti in conto corrente (*) (14) -
Anticipi bancari (*) - -
Finanziamenti bancari (*) - -
Totale (244.588) -
-
Totale generale (260.223) (80.783) (96.418)

(*) Trattasi di attività e passività finanziarie a breve il cui valore di carico approssima ragionevolmente il fair value che, pertanto, non è stato indicato.

10.7.Compensi alla società di revisione

Si evidenziano di seguito i corrispettivi della società di revisione:

Servizi di revisione, di
attestazione ed altri servizi
(Euro) Soggetto che ha
erogato il servizio
Corrispettivi di
competenza 2019
Revisione contabile KPMG S.p.A.
Rete KPMG S.p.A.
407.508
184.712
Servizi di attestazione KPMG S.p.A.
Rete KPMG S.p.A.
242.760
2.500
Altri servizi KPMG S.p.A.
Rete KPMG S.p.A.
48.218
580.800
Totale 1.466.498

10.8.Informativa ai sensi della legge n. 124/2017

In relazione a quanto richiesto dalla legge n. 124/2017, si segnala che, nel corso del 2019, la società Moncler S.p.A. ha beneficiato del credito di imposta relativo alla ricerca e sviluppo per l'anno 2018 per un importo pari ad Euro 2.973 migliaia e che la società Industries S.p.A. ha beneficiato di contributi per la formazione dei dipendenti erogati da Fondimpresa per Euro 40 migliaia.

Ai fini degli adempimenti sopra citati, in relazione ad eventuali altri contributi ricevuti che rientrino nelle fattispecie previste, si rinvia inoltre all'apposito Registro nazionale pubblicamente consultabile.

11. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Alla fine del 2019, un nuovo coronavirus conosciuto come Covid-19, è stato rilevato a Wuhan, nella regione di Hubei, in Cina. Alla data di stesura di questo documento, il virus ha contagiato migliaia di persone in tutto il mondo e sta causando diversi decessi.

Al fine di contenere l'epidemia e proteggere la popolazione, il Governo cinese a gennaio 2020 ha isolato la città di Wuhan ed altre importanti città nel Paese.

Alla fine di Febbraio, a seguito di importanti focolai in particolare nelle regioni di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, anche l'Italia ha adottato misure stringenti per limitare il contagio del virus. Simili azioni sono state poi seguite anche da altri paesi europei e dagli Stati Uniti. Sono stati inoltre limitati significativamente gli spostamenti di persone tra Paesi. In molte Nazioni gli esercizi commerciali non di prima necessità, inclusi i negozi Moncler, sono stati chiusi.

Tale situazione sta avendo impatti importanti sull'economia, sui mercati finanziari e sulla consumer confidence a livello mondiale.

Alla data di stesura di questo documento, non è possibile prevedere la durata di tale situazione e quindi valutarne l'impatto sui risultati dell'esercizio. Tuttavia le analisi di sensitività svolte, anche assumendo riduzioni dei ricavi significativi, non evidenziano tematiche in termini d'impairment test e valutazioni delle poste di bilancio.

***

Il presente Bilancio Consolidato, composto da conto economico consolidato, conto economico complessivo, prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario consolidato e note al Bilancio Consolidato, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico e i flussi di cassa e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili della Controllante e dalle società incluse nel consolidamento.

Per il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A.

Remo Ruffini Presidente e Amministratore Delegato

3

BILANCIO D'ESERCIZIO

PROSPETTI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Conto economico Conto economico complessivo Situazione patrimoniale-finanziaria Variazioni di patrimonio netto Rendiconto finanziario

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

Informazioni generali Principi contabili significativi Commenti al conto economico Commenti alla situazione patrimoniale-finanziaria Garanzie prestate ed impegni Passività potenziali Informazioni su rischi finanziari Altre informazioni Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2019

Moncler S.p.A. Sede Sociale: Via Stendhal 47, MILANO – ITALIA Capitale sociale: Euro 51.595.904,80 i.v. – Numero di registrazione CCIAA: MI-1763158 Partita Iva e codice fiscale: 04642290961

PROSPETTI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

CONTO ECONOMICO

Conto economico di cui parti correlate di cui parti correlate
(Euro) Note Esercizio 2019 (nota 8.1) Esercizio 2018 (*) (nota 8.1)
Ricavi 3.1 273.339.505 272.386.074 237.564.586 236.806.569
Spese generali ed amministrative 3.2 (31.100.487) (6.291.479) (25.579.858) (6.326.727)
Spese di marketing 3.3 (45.382.911) (1.500) (40.896.990) (61.906)
Piani di incentivazione azionaria 3.4 (6.402.030) (3.672.118) (7.250.728) (4.831.509)
Risultato operativo 190.454.077 163.837.010
Proventi finanziari 3.6 161.435 156.198 80.463 74.665
Oneri finanziari 3.6 (564.653) (413.049) (292.510) (139.649)
Risultato ante imposte 190.050.859 163.624.963
Imposte sul reddito 3.7 (32.401.283) (24.882.762)
Risultato netto 157.649.576 138.742.201

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Conto economico complessivo Note Esercizio 2019 Esercizio 2018 (*)
(Euro)
Utile (perdita) del periodo 157.649.576 138.742.201
Utili (perdite) sui derivati di copertura 4.15 0 0
Componenti che potrebbero essere riversati nel
conto economico in periodi successivi 0 0
Utili (perdite) attuariali trattamento di fine rapporto 4.15 4.897 523
Componenti che non saranno riversati nel conto
economico in periodi successivi 4.897 523
Totale altri utili (perdite) al netto dell'effetto
fiscale 4.897 523
Totale utile (perdita) complessivo 157.654.473 138.742.724

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

Situazione patrimoniale - finanziaria
-- --------------------------------------- --
di cui parti di cui parti
(Euro) Note 31/12/19 correlate
(nota 8.1)
31/12/18 (*) correlate
(nota 8.1)
Marchi e altre immobilizzazioni immateriali, nette 4.1 225.507.083 225.716.448
Immobilizzazioni materiali, nette 4.3 1.716.504 157.200
Partecipazioni in società controllate 4.4 291.296.323 272.523.690
Altre attività non correnti 4.9 73.150 40.650
Crediti per imposte anticipate 4.5 456.837 459.578
Attivo non corrente 519.049.897 498.897.566
Crediti verso clienti 4.6 509.483 510.969
Crediti verso società del Gruppo 4.6 60.330.290 60.330.290 54.299.770 54.299.770
Altre attività correnti 4.9 2.149.563 1.582.006
Altre attività correnti verso società del Gruppo 4.9 20.304.540 20.304.540 7.512.663 7.512.663
Crediti finanziari verso società del Gruppo 4.8 18.940.225 18.940.225 9.797.715 9.797.715
Cassa e banche 4.7 56.471.518 1.299.721
Attivo corrente 158.705.619 75.002.844
Totale attivo 677.755.516 573.900.410
Capitale sociale 4.15 51.595.905 51.164.025
Riserva sovrapprezzo 4.15 172.271.861 171.593.981
Altre riserve 4.15 161.659.991 114.372.729
Risultato netto 4.15 157.649.576 138.742.201
Patrimonio netto 543.177.333 475.872.936
Debiti finanziari a lungo termine 4.13 1.221.055 0
Trattamento di fine rapporto 4.12 1.141.015 995.413
Debiti per imposte differite 4.5 64.865.248 64.860.580
Passivo non corrente 67.227.318 65.855.993
Debiti finanziari a breve termine 4.13 384.251 84.387
Debiti commerciali 4.10 18.991.164 17.412.133
Debiti commerciali verso società del Gruppo 4.10 10.775 10.775 2.287.854 2.287.854
Debiti tributari 4.14 29.088.408 6.762.876
Altre passività correnti 4.11 6.799.056 2.207.007 5.624.231 2.155.504
Altre passività correnti verso società del Gruppo 4.11 12.077.211 12.077.211 0 0
Passivo corrente 67.350.865 32.171.481
Totale passivo e patrimonio netto 677.755.516 573.900.410

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

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33

PROSPETTO DI RENDICONTO FINANZIARIO

Prospetto di rendiconto finanziario
(Euro)
Esercizio
2019
di cui parti
correlate
(nota 8.1)
Esercizio
2018 (*)
di cui parti
correlate
(nota 8.1)
Flusso di cassa della gestione operativa
Risultato del periodo 157.649.576 138.742.201
Ammortamenti immobilizzazioni 1.364.532 1.077.000
Costi (Ricavi) finanziari, netti 403.218 212.047
Operazioni con pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di
capitale 6.163.059 7.216.592
Imposte dell'esercizio 32.401.283 24.882.762
Variazione dei crediti commerciali - (Incremento)/Decremento (6.029.034) (6.030.520) (8.697.145) (8.847.908)
Variazione dei debiti commerciali - Incremento/(Decremento) (698.048) (2.277.079) (1.176.635) 1.939.810
Variazione degli altri crediti/debiti correnti 450.808 51.503 1.191.339 (63.952)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalla gestione operativa 191.705.394 163.448.161
Interessi pagati (400.539) (175.943)
Interessi ricevuti 161.435 80.463
Imposte e tasse pagate (42.197.669) (435.418)
Imposte ricevute da consolidato fiscale 19.352.211 7.235.301
IVA ricevuta da Consolidato IVA 12.077.211 0
Variazione degli altri crediti/debiti non correnti 113.790 157.242
Flusso di cassa netto della gestione operativa (a) 180.811.833 170.309.806
Flusso di cassa della gestione degli investimenti
Acquisto di immobilizzazioni materiali ed immateriali (904.106) (1.021.145)
Flusso di cassa netto della gestione degli investimenti (b) (904.106) (1.021.145)
Flusso di cassa della gestione dei finanziamenti
Rimborso di debiti per leasing (328.291) (9.075)
Variazioni dei finanziamenti a breve termine, diversi dai finanziamenti bancari (9.142.510) (9.142.510) 32.751.949 32.658.487
Operazioni sul patrimonio netto (15.101.841) (148.573.084)
Dividendi pagati ai soci (100.849.568) (70.464.120)
Aumento Capitale Sociale e riserve 686.280 16.975.165
Flusso di cassa netto della gestione finanziaria (c) (124.735.930) (169.319.165)
Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre disponibilità finanziarie
(a)+(b)+(c) 55.171.797 (30.504)
1.299.721 1.330.225
Cassa e altre disponibilità finanziarie all'inizio del periodo
Incremento/(Decremento) netto della cassa e altre disponibilità finanziarie 55.171.797 (30.504)
Cassa e altre disponibilità finanziarie alla fine del periodo 56.471.518 1.299.721

(*) La Società ha adottato l'IFRS 16 il 1° gennaio 2019 utilizzando il metodo dell'applicazione retroattiva modificata in virtù del quale le informazioni comparative non sono state rideterminate e l'effetto cumulativo dell'applicazione iniziale è rilevato tra gli utili portati a nuovo alla data di prima applicazione. Si veda la nota 2.1.1 per maggiori informazioni.

Per il Consiglio di Amministrazione

Remo Ruffini

Presidente e Amministratore Delegato

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

1. INFORMAZIONI GENERALI

1.1. Moncler S.p.A.

Moncler S.p.A. (a cui di seguito si fa riferimento come "la Società" o "Moncler") è una società costituita e domiciliata in Italia. L'indirizzo della sede legale è Via Stendhal 47 Milano, Italia ed il numero di registrazione è 04642290961.

La Società è controllata di fatto indirettamente da Remo Ruffini tramite Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l., società di diritto italiano detenuta al 100% da Remo Ruffini. Ruffini Partecipazioni Holding S.r.l. controlla Ruffini Partecipazioni S.r.l., società di diritto italiano, che al 31 dicembre 2019 detiene il 22,5% del capitale di Moncler S.p.A.

La Società è inoltre la controllante di riferimento per il Gruppo Moncler (a cui di seguito si fa riferimento come "Gruppo") comprendendo la controllata italiana Industries S.p.A. ed altre 35 società controllate.

L'attività principale della Società è la gestione e la divulgazione, attraverso campagne di comunicazione e marketing, dell'immagine del marchio di proprietà Moncler.

Le società del Gruppo Moncler gestiscono le loro attività in accordo con le linee guida di business e le strategie sviluppate dal Consiglio di Amministrazione di Moncler.

La Società redige anche il Bilancio Consolidato di Gruppo e la Relazione sulla Gestione è un documento unico così come consentito dall'art. 40/2 bis, lett. B D.Lgs. 127/91.

1.2. Principi per la predisposizione del bilancio

1.2.1. Principi contabili di riferimento

Il Bilancio d'Esercizio 2019 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il presente Bilancio d'Esercizio include il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, il conto economico, il conto economico complessivo, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il rendiconto finanziario e le note esplicative.

Questo è il primo bilancio annuale in cui la Società applica l'IFRS 16 Leasing. I relativi cambiamenti dei principi contabili significativi sono descritti nella nota 2.16.

1.2.2. Schemi di bilancio

La Società presenta il conto economico per destinazione, forma ritenuta più rappresentativa in relazione al tipo di attività svolta. La forma scelta è, infatti, conforme con le modalità di reporting interno e di gestione del business.

Con riferimento al prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è stata adottata una forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto previsto dal paragrafo 60 e seguenti dello IAS 1.

Per il rendiconto finanziario è stato adottato il metodo di rappresentazione indiretto.

1.2.3. Principi di redazione

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari (ad es. derivati, misurati al fair value come richiesto dall'IFRS 9), nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Il bilancio è redatto in unità di Euro, che coincide con la moneta corrente del paese in cui la Società opera.

Le note esplicative sono redatte, ove non diversamente specificato, in migliaia di Euro.

1.2.4. Uso di stime e valutazioni nella redazione del bilancio

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime.

Gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti, incluse aspettative su eventi futuri che si ritengono ragionevolmente probabili in seguito alle circostanze in essere. Nel caso in cui le stime della direzione possano avere un effetto significativo sui valori rilevati nel bilancio, o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio, i successivi paragrafi della nota integrativa includono le informazioni rilevanti a cui le stime si riferiscono.

Le stime si riferiscono principalmente alle seguenti voci di bilancio:

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 148

  • valore recuperabile delle attività non correnti (marchio) e delle partecipazioni ("impairment");
  • stima dei fondi rischi e delle passività potenziali;

Valore recuperabile delle attività non correnti a vita utile indefinita e delle partecipazioni ("impairment")

Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate, delle attività che devono essere dismesse e delle partecipazioni, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale.

Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, si rileva a bilancio una svalutazione per il valore dell'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani aziendali e di Gruppo.

Stima dei fondi rischi e delle passività potenziali

La Società può essere soggetta a contenziosi legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Le cause ed i contenziosi contro la Società sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascun contenzioso, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale. La Società rileva una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

2. PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI

I principi contabili di seguito indicati sono stati utilizzati coerentemente per l'anno 2019 ed il periodo comparativo.

2.1. Immobili, impianti e macchinari

Immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, non rivalutato al netto dell'ammontare cumulato degli ammortamenti e delle perdite di valore ("impairment"). Il costo include il prezzo pagato per l'acquisto e tutti i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni utili al suo utilizzo.

Ammortamento

L'ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata degli immobili, impianti e macchinari come riportato in tabella:

Categoria Periodo
Terreni Non ammortizzati
Fabbricati Da 25 a 33 anni
Impianti e macchinari Da 8 a 12 anni
Mobili e arredi Da 5 a 10 anni
Macchinari elettronici d'ufficio Da 3 a 5 anni
Migliorie su beni di terzi Minore tra il contratto di affitto e la vita utile della miglioria
Diritti di utilizzo Durata contrattuale
Altre immobilizzazioni materiali In dipendenza delle condizioni di mercato e generalmente entro la vita utile attesa del
bene di riferimento

I beni acquisiti in leasing sono ammortizzati nel minore tra il periodo del leasing e la loro vita utile a meno che non sia ragionevolmente certo che la Società otterrà la proprietà del bene alla fine del periodo contrattuale.

Il periodo di ammortamento è rivisto in ciascun esercizio e corretto se necessario in base alle mutate condizioni economiche del bene.

Utile/Perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari

L'utile o la perdita derivante dalla cessione di immobili, impianti e macchinari rappresenta la differenza tra il ricavo ed il valore netto del bene alla data della cessione. Le cessioni sono contabilizzate quando l'operazione è definitiva o non più soggetta a condizioni che posticipano gli effetti del trasferimento della proprietà.

2.2. Attività immateriali

Marchi

I marchi separatamente acquisiti sono iscritti al costo storico di acquisto. I marchi acquisiti a seguito di una "business combination" sono iscritti al valore equo determinato alla data dell'operazione di aggregazione aziendale.

I marchi sono trattati come un'attività a vita utile indefinita e dopo la rilevazione iniziale sono valutati al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate. I marchi non sono ammortizzati ma vengono sottoposti annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore.

Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.5 "Perdita di valore delle attività".

Altre attività immateriali a vita utile definita

I software (incluse le licenze e i costi separatamente identificabili come costi di sviluppo esterno) sono iscritti come attività immateriali al prezzo di acquisto inclusi i costi direttamente attribuibili per predisporre il bene immateriale ad essere pronto per l'utilizzo. I software e le altre attività immateriali che hanno una vita utile definita sono valutate al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite di valore accumulate.

Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita

L'ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita è determinato a quote costanti sulla vita stimata residua come definito in tabella:

Categoria Periodo
Licenze In base alle condizioni di mercato all'interno del periodo contrattuale di licenza o ai limiti
legali per l'utilizzo della licenza stessa
Software
Altre immobilizzazioni immateriali
Da 3 a 5 anni
In base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo in cui si esercita il
controllo dell'attività

2.3. Attività non correnti detenute per la vendita e discontinued operations

Le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione sono classificate come attività destinate alla vendita quando il loro valore è recuperabile principalmente attraverso una transazione di vendita ed essa è ritenuta probabile. In tal caso vengono valutate al minor tra valore contabile e valore equo (fair value) al netto dei costi di vendita se il loro valore è recuperabile principalmente attraverso la vendita più che attraverso il loro uso continuato.

Le attività operative cessate (discontinued operations) sono attività che:

  • rappresentano una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • fanno parte di un singolo e coordinato piano per la cessione di una separata linea di business principale o le attività di un'area geografica;
  • sono costituite da società controllate acquisite con l'intento esclusivo di essere rivendute.

Nel conto economico, le attività non correnti destinate alla vendita e i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti dell'IFRS 5 per essere definiti come "discontinued operations", vengono presentati in un'unica voce che include sia gli utili e le perdite, che le minusvalenze ovvero le plusvalenze da cessione ed il relativo effetto fiscale. Il periodo comparativo viene conseguentemente ripresentato come richiesto dall'IFRS 5.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale e finanziaria, le attività non correnti destinate alla vendita ed i gruppi in dismissione che rispettano i requisiti previsti dall'IFRS 5 vengono riclassificati tra le attività e le passività correnti nell'esercizio in cui tali requisiti si manifestano. L'esercizio comparativo non viene ripresentato o riclassificato.

2.4. Partecipazioni

Nel bilancio di esercizio della Società, la partecipazione in società controllate, collegate e associate è contabilizzata come di seguito descritto:

  • al costo; o
  • in accordo con il principio contabile internazionale IFRS 9.

La Società contabilizza i dividendi dalle società controllate, collegate o associate nel suo conto economico quando sorge il diritto a ricevere tali dividendi.

2.5. Perdita di valore delle attività

La Società verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali a vita utile definita e degli immobili, impianti e macchinari e delle partecipazioni, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.

Un'attività immateriale con vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, la Società stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui il bene appartiene. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'attività la Società calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

Ad eccezione delle perdite di valore contabilizzate sull'avviamento, quando vengono meno le circostanze che hanno determinato la perdita, il valore contabile dell'attività è incrementato fino al valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

2.6. Beni in leasing

Il 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 16 Leasing, che sostituisce lo IAS 17. Tale documento è stato adottato dall'Unione Europea mediante la pubblicazione dello stesso in data 9 novembre 2017. L'IFRS 16 si applica ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2019 o successivamente. Il nuovo principio elimina di fatto la differenza nella contabilizzazione del leasing operativo e finanziario pur in presenza di elementi che consentono

di semplificarne l'applicazione ed introduce il concetto di controllo all'interno della definizione di leasing. In particolare per determinare se un contratto rappresenti o meno un leasing, l'IFRS 16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'utilizzo di una determinata attività per un determinato periodo di tempo.

Alla data di decorrenza del leasing, la Società rileva l'attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing. L'attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, comprensivo dell'importo della valutazione iniziale della passività del leasing, rettificato dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza, incrementato dei costi diretti iniziali sostenuti e di una stima dei costi che il locatario dovrà sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante o per il ripristino dell'attività sottostante o del sito in cui è ubicata, al netto degli incentivi al leasing ricevuti.

L'attività per il diritto di utilizzo viene ammortizzata successivamente a quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della durata del leasing, a meno che il leasing trasferisca la proprietà dell'attività sottostante alla Società al termine della durata del leasing. In tal caso, l'attività per il diritto di utilizzo sarà ammortizzata lungo la vita utile dell'attività sottostante, determinata sulla stessa base di quella di immobili e macchinari. Inoltre, l'attività per il diritto di utilizzo viene regolarmente diminuita delle eventuali perdite per riduzione di valore e rettificata al fine di riflettere eventuali variazioni derivanti dalle valutazioni successive della passività del leasing.

La Società valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati alla data di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing.

I pagamenti dovuti per il leasing inclusi nella valutazione della passività del leasing comprendono:

– i pagamenti fissi (inclusi i pagamenti sostanzialmente fissi);

– i pagamenti dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza;

– gli importi che si prevede di pagare a titolo di garanzia sul valore residuo; e

– i pagamenti dovuti per il leasing in un periodo di rinnovo facoltativo se la Società ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione di rinnovo, e le penalità di risoluzione anticipata del leasing, a meno che la Società non abbia la ragionevole certezza di non risolvere anticipatamente il leasing.

La passività del leasing è valutata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo ed è rimisurata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che la Società prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando la Società modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, proroga o risoluzione o in caso di revisione dei pagamenti dovuti per il leasing fissi nella sostanza.

Quando la passività del leasing viene rimisurata, il locatario procede ad una corrispondente modifica dell'attività per il diritto di utilizzo. Se il valore contabile dell'attività per il diritto di utilizzo è ridotto a zero, il locatario rileva la modifica nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, la Società espone le attività per il diritto di utilizzo che non soddisfano la definizione di investimenti immobiliari nella voce 'Immobilizzazioni materiali' e le passività del leasing nella voce 'Debiti Finanziari'.

La Società rileva i relativi pagamenti dovuti per il leasing come costo con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing.

Per i contratti sottoscritti prima del 1° gennaio 2019, la Società stabiliva se l'accordo fosse o contenesse un leasing verificando se:

– l'adempimento dell'accordo dipendeva dall'utilizzo di una o più attività specifiche; e

– l'accordo trasferiva il diritto di utilizzare l'attività.

Le altre attività oggetto di leasing erano classificate come leasing operativi e non erano rilevate nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria della Società. I pagamenti relativi ai leasing operativi erano rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing, mentre gli incentivi accordati al locatario venivano rilevati come una parte integrante del costo complessivo del leasing lungo la durata del leasing.

2.7. Strumenti finanziari

I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando la Società diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario.

Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVOCI) e al fair value rilevato nell'utile/(perdita) d'esercizio (FVTPL).

Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che la Società modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali; e

i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

In sede di misurazione successiva, le attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli effetti di tale misurazione sono riconosciuti tra i componenti finanziari di reddito. Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment descritto al paragrafo Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, la Società può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.

In sede di misurazione successiva, la valutazione effettuata in sede di iscrizione è riaggiornata ed eventuali variazioni di fair value sono riconosciute all'interno del conto economico complessivo. Così come per la categoria precedente, tali attività sono soggette al modello di impairment descritto al paragrafo Crediti commerciali, crediti finanziari ed altri crediti correnti e non correnti.

Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Sono compresi tutti gli strumenti finanziari derivati. Al momento della rilevazione iniziale, la Società può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI.

In sede di misurazione successiva, le attività finanziarie FVTPL sono valutate al fair value. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico consolidato nel periodo in cui sono rilevati, alla voce Proventi/Oneri finanziari.

Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria sono trasferiti o quando la Società non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.

Gli strumenti finanziari detenuti dalla Società consistono principalmente nelle voci di bilancio relative a cassa e disponibilità bancarie, crediti e debiti commerciali, altre attività e passività finanziarie correnti e non correnti, finanziamenti e strumenti finanziari derivati.

Disponibilità e mezzi equivalenti

Le disponibilità e mezzi equivalenti includono i depositi bancari, le quote di fondi di liquidità ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. I conti correnti passivi sono iscritti tra le passività finanziarie nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria.

Crediti commerciali ed altri crediti correnti e non correnti

I crediti commerciali e gli altri crediti che derivano dalla fornitura di disponibilità finanziarie, di beni o di servizi sono classificati nelle attività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio.

I crediti sono valutati se hanno una scadenza prefissata, al costo ammortizzato calcolato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Le attività finanziarie sopra elencate sono valutate sulla base del modello di impairment introdotto dall'IFRS 9 ovvero adottando una logica di perdita attesa (Expected Loss), in sostituzione del framework IAS 39 basato tipicamente sulla valutazione delle perdite osservate (Incurred Loss).

Per i crediti commerciali la Società adotta un approccio alla valutazione di tipo semplificato (cd. Simplified approach) che non richiede la rilevazione delle modifiche periodiche del rischio di credito, quanto piuttosto la contabilizzazione di una Expected Credit Loss ("ECL") calcolata sull'intera vita del credito (cd. lifetime ECL).

In particolare, la policy attuata dalla Società, prevede la stratificazione dei crediti commerciali sulla base dei giorni di scaduto e di una valutazione della solvibilità della controparte e applica

percentuali di svalutazione diverse che riflettono le relative aspettative di recupero. La Società applica poi una valutazione analitica in base all'affidabilità e capacità del debitore di pagare le somme dovute, per i crediti deteriorati.

Il valore dei crediti è esposto nella situazione patrimoniale-finanziaria al netto dei relativi fondi svalutazione. Le svalutazioni effettuate ai sensi dell'IFRS 9 sono rilevate nel conto economico consolidato al netto degli eventuali effetti positivi legati a rilasci o ripristini di valore.

Debiti commerciali ed altri debiti correnti e non correnti

I debiti commerciali e gli altri debiti che sorgono all'acquisto da un fornitore terzo di denaro, beni o servizi sono classificati tra le passività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio.

I debiti sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value normalmente rappresentato dal costo dell'operazione che li origina, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

Finanziamenti

La classificazione delle passività finanziarie non risulta variata dall'introduzione del principio IFRS 9. I debiti verso banche e altri finanziatori sono inizialmente iscritti al fair value al netto dei costi accessori di diretta imputazione e successivamente sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se vi è un cambiamento dei flussi di cassa attesi il valore delle passività è ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. I debiti verso banche e altri finanziatori sono classificati tra le passività correnti, salvo che la Società abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di riferimento. I finanziamenti sono classificati come non correnti ove la Società abbia un diritto incondizionato a differire i pagamenti di almeno dodici mesi dalla data del bilancio.

Strumenti derivati

Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell'hedge accounting solo quando:

  • gli elementi coperti e gli strumenti di copertura soddisfano i requisiti di ammissibilità;
  • all'inizio della relazione di copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi della Società nella gestione del rischio e della strategia nell'effettuare la copertura;
  • la relazione di copertura soddisfa tutti i seguenti requisiti di efficacia:
  • o esiste una relazione economica fra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
  • o l'effetto del rischio credito non è dominante rispetto alle variazioni associate al rischio coperto;
  • o il rapporto di copertura (hedge ratio) definito nella relazione di copertura è rispettato, anche attraverso azioni di ribilanciamento ed è coerente con la strategia di gestione dei rischi adottata dalla Società.

Fair value hedge

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value ("Fair value hedge") di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge

Quando uno strumento finanziario derivato è designato come strumento di copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari, la parte efficace delle variazioni del fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata tra le altre componenti del conto economico complessivo e presentata nella riserva di copertura dei flussi finanziari. La parte efficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato che viene rilevata nelle altre componenti del conto economico complessivo è limitata alla variazione cumulata del fair value dello strumento coperto (al valore attuale) dall'inizio della copertura. La parte inefficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata immediatamente nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se la copertura cessa di soddisfare i criteri di ammissibilità o lo strumento di copertura è venduto, giunge a scadenza o è esercitato, la contabilizzazione delle operazioni di copertura cessa prospetticamente. Quando cessa la contabilizzazione delle operazioni di copertura per le coperture di flussi finanziari, l'importo accumulato nella riserva di copertura dei flussi finanziari rimane nel patrimonio netto fino a quando, nel caso di copertura di un'operazione che comporta la rilevazione di un'attività o una passività non finanziaria, è incluso nel costo dell'attività o della passività non finanziaria al momento della rilevazione iniziale o, nel caso delle altre coperture di flussi finanziari, è riclassificato nell'utile/(perdita) dell'esercizio nello stesso esercizio o negli stessi esercizi in cui i flussi finanziari futuri attesi coperti hanno un effetto sull'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se non si prevedono più futuri flussi finanziari coperti, l'importo deve essere riclassificato immediatamente dalla riserva per la copertura di flussi finanziari e dalla riserva per i costi della copertura nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

2.8. Benefici ai dipendenti

I benefici correnti ai dipendenti che afferiscono ai salari e stipendi, ai contributi sociali e previdenziali, alle ferie maturate e non godute entro dodici mesi dalla data del bilancio ed altri "fringe-benefits" derivanti dal rapporto di lavoro sono riconosciuti nell'esercizio in cui il servizio è reso.

I benefici che saranno corrisposti ai dipendenti al termine del contratto di lavoro attraverso piani pensionistici a benefici definiti o a contribuzione definita sono contabilizzati lungo tutto l'arco temporale in cui il dipendente presta il proprio servizio ("vesting period").

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dai dipendenti nel corso di un predeterminato periodo di servizio.

L'obbligazione della Società di finanziare i fondi per piani a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). Il valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali rimane sospesa a patrimonio netto (nella voce conto economico complessivo).

Con riferimento ai piani a benefici definiti, i costi relativi all'incremento del valore attuale dell'obbligazione, derivanti dall'avvicinarsi del momento del pagamento dei benefici, sono inclusi tra i costi per benefici ai dipendenti.

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria a fronte di piani a benefici definiti, rappresenta il valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti, rettificato da costi relativi a prestazioni di lavoro pregresse da rilevare negli esercizi futuri.

Piani a contribuzione definita

I pagamenti relativi ai piani a contribuzione definita sono rilevati a conto economico come costo quando sostenuti.

I dipendenti beneficiano di piani a benefici definiti. Fino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi

Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

2.9. Pagamenti basati su azioni

Il fair value alla data di assegnazione degli incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale concessi ai dipendenti viene rilevato solitamente tra i costi, con un corrispondente aumento del patrimonio netto, lungo il periodo durante il quale i dipendenti ottengono il diritto agli incentivi. L'importo rilevato come costo viene rettificato per riflettere il numero effettivo di incentivi per i quali sono maturate le condizioni di permanenza in servizio e di conseguimento di risultati non di mercato, affinché l'importo finale rilevato come costo si basi sul numero di incentivi che soddisfano le suddette condizioni alla data di maturazione. Nel caso di incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni le cui condizioni non sono da considerarsi di maturazione, il fair value alla data di assegnazione del pagamento basato su azioni viene valutato al fine di riflettere tali condizioni. Con riferimento alle condizioni di non maturazione, le eventuali differenze tra le ipotesi previste alla data di assegnazione e quelle effettive non produrranno alcun impatto in bilancio.

Il fair value dell'importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolati per cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante il quale i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna data di chiusura dell'esercizio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni. Le eventuali variazioni del fair value della passività sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

2.10. Fondi rischi ed oneri

La Società rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione, legale o implicita, a fronte di un evento passato, quando è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

2.11. Riconoscimento dei ricavi

Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall'IFRS 15, la Società procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni e/o servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio

del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento rispetto ad adempimento nel corso del tempo). I componenti variabili del corrispettivo sono riconosciuti in bilancio solo qualora sia altamente probabile che non si verifichi in futuro un significativo aggiustamento dell'importo dei ricavi rilevati.

I ricavi per royalties sono riconosciuti per competenza sulla base dei termini e degli ammontari previsti nel contratto di licenza, generalmente in base ai volumi di vendita.

2.12. Oneri finanziari

Gli oneri finanziari per interessi sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle attività e passività finanziarie, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

2.13. Imposte

Le imposte iscritte a conto economico rappresentano l'ammontare per imposte correnti sul reddito e per imposte differite.

L'onere per imposte sul reddito, di competenza dell'esercizio, è determinato in base alla normativa vigente. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite passive e le imposte anticipate sono determinate sulla base di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori dell'attivo e del passivo del bilancio ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione.

Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le attività e passività per imposte differite non sono attualizzate.

Le imposte anticipate sulle perdite fiscali nonché sulle differenze temporanee sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possono essere recuperate.

I debiti tributari includono la stima dei rischi connessi ad incertezze sui trattamenti fiscali adottati per la determinazione delle imposte sul reddito in conformità al nuovo IFRIC 23. Tali incertezze possono derivare da: i) poca chiarezza o complessità delle norme fiscali; ii) cambiamenti nelle norme fiscali o chiarimenti da parte delle autorità fiscali; iii) verifiche e/o contenziosi fiscali in corso; iiii) informazioni pubbliche su accertamenti e/o conteziosi fiscali in corso che coinvolgono altre entità.

2.14. Valuta estera

Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna società appartenente al Gruppo sono indicati utilizzando la valuta corrente del paese in cui la Società svolge la propria attività.

Operazioni in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall'estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell'esercizio o in bilanci precedenti.

2.15. Fair value

L'IFRS 13 rappresenta un'unica fonte di riferimento per la valutazione al fair value e per la relativa informativa quando tale valutazione è richiesta o consentita da altri principi contabili. Nello specifico, il principio riunisce la definizione di fair value stabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Inoltre, il nuovo principio sostituisce e amplia l'informativa di bilancio richiesta relativamente alle valutazioni al fair value dagli altri principi contabili, compreso l'IFRS 7.

L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. I livelli previsti, esposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:

  • input di livello 1: sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività e passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • input di livello 2: sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
  • input di livello 3: sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.

2.16. Principi contabili ed interpretazioni di recente pubblicazione

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2019

IFRS 16

L'applicazione dell'IFRS 16 al 1° gennaio 2019 non ha avuto un impatto significativo sul bilancio della Società considerato che la stessa non ha significativi impegni derivanti da contratti di leasing operativo.

In precedenza, la Società stabiliva all'inizio del contratto se lo stesso era, o conteneva, un leasing secondo l'IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, nonché dello IAS 17 Leasing, del SIC 15 Leasing operativo – Incentivi e del SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale di un leasing.

In conformità all'IFRS 16, la Società valuta se il contratto è un leasing o lo contiene sulla base della nuova definizione di leasing. Secondo l'IFRS 16, il contratto è, o contiene un leasing se, in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività identificata per un periodo di tempo.

In presenza di un nuovo lease basato ad esempio su canoni annuali a quote costanti, il nuovo standard richiede l'iscrizione di una passività finanziaria ed un diritto di utilizzo tra le attività nella situazione patrimoniale-finanziaria misurate come valore attuale dei pagamenti futuri. L'ammontare della passività finanziaria da riconoscere in bilancio dipende quindi, in modo importante dalle assunzioni impiegate in relazione alle caratteristiche di ciascuna tipologia di lease in essere e le eventuali opzioni di rinnovo o cessazione anticipata del contratto qualora considerate ragionevolmente certe alla data di sottoscrizione degli stessi, nonché al tasso di attualizzazione applicato.

La Società ha applicato l'IFRS 16 dal 1° gennaio 2019, utilizzando il metodo retroattivo modificato. Pertanto, l'effetto cumulativo dell'adozione dell'IFRS 16 è stato rilevato a rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo al 1° gennaio 2019, senza rideterminare le informazioni comparative.

In sede di prima applicazione la Società ha adottato alcuni espedienti pratici previsti dal Principio ed in particolare sono stati esclusi i contratti con durata rimanente inferiore o uguale ai 12 mesi ed i costi iniziali sono stati esclusi dalla valutazione dell'attività per il diritto di utilizzo alla data di applicazione iniziale.

Anche a regime, la Società ha stabilito di non applicare l'IFRS 16 ai contratti di durata complessiva inferiore o uguale ai 12 mesi ed ai i leasing di modico valore, che si riferiscono principalmente ad attrezzature elettroniche.

Effetti della transizione sul bilancio

In fase di applicazione iniziale dell'IFRS 16, la Società ha rilevato al 1° gennaio 2019 attività per il diritto di utilizzo pari ad Euro 693 mila e passività per leasing pari ad Euro 722 mila. Le differenze tra attività e passività sono state rilevate tra gli utili portati a nuovo per Euro 21 mila, al netto dell'effetto fiscale differito pari ad Euro 8 mila.

In fase di valutazione delle passività del leasing, la Società ha attualizzato i pagamenti dovuti per il leasing utilizzando il tasso di finanziamento marginale al 1° gennaio 2019. La media ponderata del tasso applicato è pari al 1,40%. Il tasso è stato definito tenendo conto della durata dei contratti di leasing, della valuta nella quale sono denominati, delle caratteristiche dell'ambiente economico in cui è stato stipulato il contratto e del credit adjustment.

La Società, per i contratti che prevedono un'opzione di rinnovo al termine del periodo non cancellabile, ha scelto, basandosi sull'evidenza storica e sui piani di sviluppo del business, di considerare, oltre il periodo non cancellabile, anche il periodo oggetto di opzione di rinnovo, salvo l'esistenza di eventuali piani aziendali di dismissione della attività locate, nonché di chiare valutazioni che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo.

Per i contratti con opzioni di rinnovo esercitabili automaticamente alla fine del periodo non cancellabile, la durata considerata è quella massima, normalmente superiore all'orizzonte temporale coperto dal business plan (triennale) di Gruppo.

Per i contratti con durata indeterminata la Società ha scelto di considerare una durata pari all'arco temporale di business plan.

A seguire viene riportata la riconciliazione tra la passività per leasing calcolata in accordo all'IFRS16 e gli impegni per i leasing operativi non cancellabili indicati nel bilancio dell'esercizio precedente in accordo allo IAS17.

Riconciliazione dei debiti per leasing (lease liabilities)
(Euro/000)
Impegni per leasing operativi IAS 17 non attualizzati al 31/12/18 522
Eccezione alla rilevazione IFRS 16 0
Altre variazioni 216
Debiti per leasing operativi da rilevare nello Stato
Patrimoniale al 01/01/19 non attualizzati 738
Effetto attualizzazione su Debiti per leasing operativi (16)
Debiti per leasing operativi al 01/01/19 722
Debiti finanziari per leasing ex IAS 17 al 01/01/19
Totale Debiti per leasing IFRS 16 al 01/01/19

Gli impegni al 31 dicembre 2018 erano pari ad Euro 522 mila, mentre i debiti per leasing operativo al 1° gennaio 2019 (non attualizzati) sono maggiori e pari ad Euro 738 mila. Non esistono fattispecie per le quali il principio prevede eccezioni; le sole variazioni, pari ad Euro 216 mila, si riferiscono alla rivisitazione della stima della durata di alcuni contratti ed alla inclusione di altri a seguito degli approfondimenti svolti nell'applicazione dell'IFRS 16.

Gli altri nuovi principi che sono entrati in vigore dal 1° gennaio 2019 non hanno avuto effetti significativi sul bilancio della Società.

Principi contabili ed emendamenti non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società

Alla data di redazione del presente bilancio annuale gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei principi contabili ed emendamenti di cui nel seguito. Con riferimento ai principi applicabili, la Società ha deciso di non esercitare l'opzione che prevede l'adozione anticipata ove prevista.

Titolo documento Data
emissione
Data di
entrata in
vigore
Data di
omologazione
Regolamento UE
e data di
pubblicazione
Modifiche ai
riferimenti al Quadro
concettuale negli IFRS
marzo 2018 1° gennaio
2020
29 novembre
2019
(UE) 2019/2075
6 dicembre 2019
Definizione di rilevante
(Modifiche allo IAS 1 e
allo IAS 8)
ottobre
2018
1° gennaio
2020
29 novembre
2019
(UE) 2019/2014
10 dicembre 2019
Riforma degli indici di
riferimento per la
determinazione dei
tassi di interesse
(Modifiche all'IFRS 9,
allo IAS 39 e all'IFRS 7)
settembre
2019
1° gennaio
2020
15 gennaio
2020
(UE) 2020/34
16 gennaio 2020

Alla data del presente Bilancio, inoltre, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi contabili ed emendamenti:

Titolo documento Data
emissione da
parte dello
IASB
Data di entrata in
vigore del
documento IASB
Data di
prevista
omologazione
da parte
dell'UE
Standards
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts gennaio 2014 (Nota 1) (Nota 1)
IFRS 17 Insurance Contracts maggio 2017 1° gennaio 2021
(Nota 2)
TBD
Amendments
Sale or Contribution of Assets
between an Investor and its Associate
or Joint Venture (Amendments to IFRS
10 and IAS 28)
settembre
2014
Differita fino al
completamento
del progetto IASB
sull'equity method
Rinviata in
attesa della
conclusione
del progetto
IASB
sull'equity
method
Definition of business (Amendments
to IFRS 3)
ottobre 2018 1° gennaio 2020 marzo 2020
Classification of Liabilities as Current
or Non-current (Amendments to IAS 1)
gennaio 2020 1° gennaio 2022 TBD

(Nota 1) L'IFRS 14 è entrato in vigore dal 1° gennaio 2016, ma la Commissione Europea ha deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities".

(Nota 2) Si segnala che nel mese di giugno 2019, lo IASB ha pubblicato un exposure draft che include alcune modifiche all'IFRS 17 e il differimento dell'entrata in vigore del nuovo principio contabile al 1° gennaio 2022. Alla data della presente relazione le modifiche all'IFRS 17 non sono state ancora approvate dallo IASB in via definitiva.

La Società adotterà tali nuovi principi ed emendamenti, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti sul bilancio, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

3. COMMENTI AL CONTO ECONOMICO

3.1. Ricavi di vendita

I ricavi della Società includono principalmente i proventi da diritti per lo sfruttamento del marchio Moncler e i contributi per management fee.

L'incremento rispetto all'esercizio precedente, pari ad Euro 35.775 migliaia, è dovuto all'incremento dei volumi del business.

3.2. Spese generali ed amministrative

Le spese generali ed amministrative ammontano ad Euro 31.101 migliaia (Euro 25.580 migliaia nel 2018) ed includono principalmente i costi di stile e di sviluppo del prodotto per Euro 10.157 migliaia (Euro 9.134 migliaia nel 2018), i costi del personale delle altre funzioni per Euro 7.555 migliaia (Euro 5.923 migliaia nel 2018), le consulenze legali, finanziarie e amministrative per Euro 1.870 migliaia (Euro 1.710 migliaia nel 2018), i compensi amministratori per Euro 4.002 migliaia (Euro 4.254 migliaia nel 2018), i costi per la revisione contabile e servizi di attestazione, i compensi ai sindaci, i costi per l'organismo di vigilanza e i costi di internal audit per Euro 429 migliaia (Euro 418 migliaia nel 2018).

3.3. Spese di marketing

Le spese di marketing ammontano ad Euro 45.383 migliaia (Euro 40.897 migliaia nel 2018) e sono principalmente costituite dal costo sostenuto per le campagne tramite mezzi di comunicazione di massa ("media-plan") e dal costo degli eventi.

3.4. Piani di incentivazione azionaria

La voce piani di incentivazione azionaria nel 2019 è pari ad Euro 6.402 migliaia e si riferisce ai costi relativi ai piani approvati dalle Assemblee dei Soci Moncler del 20 aprile 2016 e del 16 aprile 2018 (Euro 7.251 migliaia nel 2018).

La descrizione dei piani di incentivazione ed i relativi costi sono esplicitati nel paragrafo 8.2.

3.5. Costo del personale dipendente e ammortamenti

Il costo del personale complessivo, incluso nella voce spese generali ed amministrative, ammonta ad Euro 9.755 migliaia (Euro 7.383 migliaia nel 2018), inclusa la contribuzione per un valore di Euro 1.845 migliaia (Euro 1.552 migliaia nel 2018) e costi per accantonamenti a trattamento di fine rapporto per Euro 560 migliaia (Euro 370 migliaia nel 2018).

Il numero medio dei dipendenti ("full-time-equivalent") nel 2019 è pari a 88 (66 nel 2018).

Gli ammortamenti ammontano nell'esercizio 2019 ad Euro 1.364 migliaia (Euro 1.077 migliaia nel 2018).

3.6. Proventi ed oneri finanziari

La voce è così composta:

Esercizio Esercizio
(Euro/000) 2019 2018
Interessi attivi e altri proventi finanziari 161 80
Totale proventi finanziari 161 80
Interessi passivi e commissioni bancarie
Perdite su cambi
(407)
(147)
(187)
(105)
Totale oneri finanziari (554) (292)
Totale oneri e proventi finanziari
escluso interessi su leasing
(393) (212)
Interessi sulle passività per leasing (10) 0
Totale oneri e proventi finanziari netti (403) (212)

La voce Interessi passivi nel 2019 si riferisce principalmente agli interessi maturati sul conto corrente di corrispondenza con la controllata Industries S.p.A.

Nel 2019 e nel 2018 la Società non ha percepito dividendi.

3.7. Imposte sul reddito

L'impatto fiscale nel conto economico di esercizio è così dettagliato:

Esercizio Esercizio
(Euro/000) 2019 2018
Imposte correnti
Imposte differite
(32.379)
(22)
(23.887)
(996)
Impatto fiscale a conto
economico
(32.401) (24.883)

La voce imposte correnti nel 2018 risentiva dell'iscrizione del credito di imposta relativo all'agevolazione fiscale del Patent Box per l'anno 2018 e alla ricerca e sviluppo per gli anni 2015, 2016 e 2017; la stessa voce nel 2019 risente dell'iscrizione del credito di imposta relativo all'agevolazione fiscale del Patent Box per l'anno 2019 e alla ricerca e sviluppo per il solo anno 2018.

La riconciliazione tra carico fiscale effettivo a conto economico ed il carico fiscale teorico, calcolato sulla base delle aliquote teoriche è riportata nella seguente tabella:

Riconciliazione carico fiscale teorico - effettivo
(Euro/000)
Imponibile
2019
Imposta
2019
%
imposta
2019
Imponibile
2018
Imposta
2018
%
imposta
2018
Risultato prima delle imposte 190.051 163.625
Imposte utilizzando l'aliquota fiscale nazionale (45.612) 24,0% (39.270) 24,0%
Differenze temporanee 1 0,0% (127) 0,1%
Differenze permanenti (395) (0,2)% (272) 0,2%
Altre differenze 13.605 7,2% 14.786 (9,0)%
Imposte all'aliquota fiscale effettiva (32.401) 17,0% (24.883) 15,2%

La voce altre differenze nel 2018 e nel 2019 accoglie principalmente l'iscrizione del già citato credito di imposta relativo all'agevolazione fiscale del Patent Box, l'IRAP corrente ed il credito di imposta relativo alla ricerca e sviluppo.

4. COMMENTI ALLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

4.1. Marchi ed altre immobilizzazioni immateriali

Immobilizzazioni immateriali 2018
Valore lordo ammortamento
Valore netto
(Euro/000)
Marchi 223.900 0 223.900 223.900
Software 434 (419) 15 29
Altre immobilizzazioni immateriali 7.032 (5.440) 1.592 1.787
Totale 231.366 (5.859) 225.507 225.716

I movimenti delle immobilizzazioni immateriali per gli esercizi 2019 e 2018 sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2019

Valore lordo Immobilizzazioni
immateriali
(Euro/000)
Marchi Software Altre
Totale
immobilizzazioni
immateriali
01/01/2019 223.900 434 6.175 230.509
Incrementi 0 0 796 796
Decrementi 0 0 0 0
Impairment 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 61 61
31/12/2019 223.900 434 7.032 231.366
Fondo ammortamento
Immobilizzazioni immateriali
(Euro/000)
Marchi Software Altre
immobilizzazioni
Totale
immateriali
01/01/2019 0 (405) (4.388) (4.793)
Ammortamenti 0 (14) (1.052) (1.066)
Decrementi 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0
31/12/2019 0 (419) (5.440) (5.859)

Al 31 dicembre 2018

Valore lordo Immobilizzazioni Altre
immateriali Marchi Software immobilizzazioni Totale
(Euro/000) immateriali
01/01/2018 223.900 433 5.256 229.589
Incrementi 0 1 919 920
Decrementi 0 0 0 0
Impairment 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0
31/12/2018 223.900 434 6.175 230.509
Fondo ammortamento Altre
Immobilizzazioni immateriali Marchi Software immobilizzazioni Totale
(Euro/000) immateriali
01/01/2018 0 (391) (3.329) (3.720)
Ammortamenti 0 (14) (1.059) (1.073)
Decrementi 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0
31/12/2018 0 (405) (4.388) (4.793)

L'incremento della voce altre immobilizzazioni immateriali si riferisce principalmente alle spese di registrazione del marchio.

4.2. Perdite di valore su immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita

Il marchio Moncler, a vita utile indefinita, non è stato ammortizzato ma è stato sottoposto alla verifica da parte del management in merito all'esistenza di perdite durevoli di valore.

Il test di impairment sul marchio è stato effettuato mediante la comparazione del valore di iscrizione del marchio con una stima del valore derivante dalla metodologia dei flussi di cassa attualizzati (Discounted Cash Flow) derivanti dall'applicazione del Royalty Relief Method, sulla base del quale i flussi sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalty applicata all'ammontare dei ricavi che il marchio è in grado di generare.

Per la valutazione 2019, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati sul Business Plan 2020-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 10 dicembre 2019.

Il tasso "g" di crescita utilizzato è stato pari all'1,9%.

Il tasso di sconto è stato calcolato usando il costo medio del capitale ("W.A.C.C."), vale a dire ponderando il tasso atteso di rendimento sul capitale investito al netto dei costi delle fonti di copertura di un campione di società appartenenti allo stesso settore. Il calcolo ha tenuto conto del mutato scenario dell'economia rispetto al precedente esercizio ed alle conseguenti implicazioni in termini di tassi di interesse. Il costo del capitale (WACC) è stato calcolato pari al 8,1%.

I risultati della sensitivity analysis evidenziano che il valore iscritto del marchio Moncler viene confermato fino a variazioni dei parametri di riferimento pari a g = 0% e WACC = 30,19%.

4.3. Immobilizzazioni materiali

Immobilizzazioni materiali 2018
Valore lordo
ammortamento
Valore netto
(Euro/000) e impairment
Terreni e fabbricati 1.710 (228) 1.482 0
Impianti e macchinari 5 (5) 0 0
Migliorie su beni di terzi 4 (1) 3 4
Altri beni 295 (171) 124 92
Immobilizzazioni in corso 108 0 108 61
Totale 2.122 (405) 1.717 157

I movimenti delle immobilizzazioni materiali per gli esercizi 2019 e 2018 sono riepilogati nelle tabelle seguenti:

Al 31 dicembre 2019

Valore lordo Immobilizzazioni Immobilizzazioni
materiali
(Euro/000)
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Migliorie su
beni di terzi
Altri beni in corso e
acconti
Totale
01/01/2019 0 5 4 201 61 271
Attività operative cessate 0 0 0 0 0 0
Incrementi 1.116 0 0 20 108 1.244
Decrementi 0 0 0 (25) 0 (25)
Prima adozione IFRS16 594 0 0 99 0 693
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0 (61) (61)
31/12/2019 1.710 5 4 295 108 2.122
Fondo ammortamento e impairment Terreni e
Impianti e
Migliorie su Immobilizzazioni
(Euro/000) fabbricati macchinari beni di terzi Altri beni in corso e
acconti
Totale
01/01/2019 0 (5) 0 (109) 0 (114)
Attività operative cessate 0 0 0 0 0 0
Ammortamenti (228) 0 (1) (69) 0 (298)
Decrementi 0 0 0 7 0 7
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0 0 0
31/12/2019 (228) (5) (1) (171) 0 (405)

Al 31 dicembre 2018

Valore lordo Immobilizzazioni materiali Terreni e Impianti e Migliorie su Altri beni Immobilizzazioni Totale
(Euro/000) fabbricati macchinari beni di terzi in corso e acconti
01/01/2018 0 5 0 108 57 170
Attività operative cessate 0 0 0 0 0 0
Incrementi 0 0 4 93 4 101
Decrementi 0 0 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0 0 0
31/12/2018 0 5 4 201 61 271
Fondo ammortamento e impairment Terreni e Impianti e Migliorie su Altri beni Immobilizzazioni Totale
(Euro/000) fabbricati macchinari beni di terzi in corso e acconti
01/01/2018 0 (5) 0 (105) 0 (110)
Attività operative cessate 0 0 0 0 0 0
Ammortamenti 0 0 0 (4) 0 (4)
Decrementi 0 0 0 0 0 0
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0 0 0 0
31/12/2018 0 (5) 0 (109) 0 (114)

A seguire si riportano i movimenti relativi alle attività per diritto di utilizzo derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.

Attività per diritto di utilizzo Terreni e Altri beni Totale
(Euro/000) fabbricati
01/01/2019 0 0 0
Prima adozione IFRS16 594 99 693
Incrementi 1.116 19 1.135
Decrementi 0 (18) (18)
Ammortamenti (228) (45) (273)
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0
31/12/2019 1.482 55 1.537

4.4. Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate sono dettagliate nella seguente tabella:

Partecipazioni in società
controllate
% di possesso Valore contabile
(Euro/000) Paese 31/12/19 31/12/18 31/12/19 31/12/18
Industries S.p.A. Italia 100% 100% 291.296 272.524
Totale netto 291.296 272.524

Le informazioni rilevanti di natura finanziaria relative alle società controllate sono dettagliate nelle seguenti tabelle:

Principali dati di bilancio 31/12/2019
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio
Netto
Ricavi Utile/(Perdita)
Industries S.p.A. 1.284.607 528.658 755.949 1.060.821 173.097
Totale netto 1.284.607 528.658 755.949 1.060.821 173.097
Principali dati di bilancio 31/12/2018
(Euro/000) Attività Passività Patrimonio
Netto
Ricavi Utile/(Perdita)
Industries S.p.A. 861.779 294.551 567.228 859.310 145.195
Totale netto 861.779 294.551 567.228 859.310 145.195

Con riferimento ad Industries S.p.A., si evidenzia che il valore di carico della partecipazione include anche il maggior valore riconosciuto in sede di acquisizione della stessa ed attribuito all'avviamento associato interamente al business Moncler. Alla data di bilancio la direzione ha ritenuto che non vi siano rischi di impairment del valore iscritto, peraltro inferiore al patrimonio netto della controllata, sulla base dell'andamento molto positivo del business Moncler e delle attese dei piani di sviluppo; tali considerazioni sono supportate anche dall'impairment test effettuato sulla "cash generating unit" relativa al business Moncler e descritto nel Bilancio Consolidato del Gruppo Moncler. L'incremento del valore della partecipazione deriva dal trattamento contabile dei piani di Stock Option e di Performance Share adottati dalla Società e descritti nel paragrafo 8.2.

Inoltre, si segnala che anche la capitalizzazione di borsa della Società calcolata sulla media della quotazione dell'azione Moncler dell'anno 2019 evidenzia un differenziale positivo significativo rispetto al patrimonio netto contabile, confermando quindi indirettamente la tenuta dell'avviamento attribuito al business Moncler.

Si faccia riferimento al Bilancio Consolidato per un elenco completo delle società del Gruppo direttamente e indirettamente controllate dalla Società.

4.5. Crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite

I crediti per imposte anticipate ed i debiti per imposte differite sono compensati solo qualora esista una specifica disposizione di legge. Al 31 dicembre 2019 e 2018 l'esposizione è così dettagliata:

Crediti per imposte anticipate e debiti per
imposte differite
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Crediti per imposte anticipate
Debiti per imposte differite
457
(64.865)
460
(64.861)
Totale (64.408) (64.401)

I movimenti delle imposte differite attive e passive, sono dettagliati nelle seguenti tabelle:

Imposte differite attive
(passive)
(Euro/000)
Saldo
iniziale -
1 Gennaio
2019
Imposte a
conto
economico
Imposte a
patrimonio
netto
Prima
adozione
IFRS16
Altri
movimenti
Saldo finale -
31 Dicembre
2019
Immobilizzazioni materiali 0 4 0 8 0 12
Benefici a dipendenti 20 0 7 0 0 27
Altre variazioni temporanee 440 (21) 0 0 (1) 418
Attività fiscali 460 (17) 7 8 (1) 457
Immobilizzazioni immateriali (62.447) (5) 0 0 2 (62.450)
Immobilizzazioni finanziarie (2.414) 0 0 0 (1) (2.415)
Passività fiscali (64.861) (5) 0 0 1 (64.865)
Imposte differite nette (64.401) (22) 7 8 0 (64.408)
Imposte differite attive
(passive)
(Euro/000)
Saldo
iniziale -
1 Gennaio
2018
Imposte a
conto
economico
Imposte a
patrimonio
netto
Altri
movimenti
Saldo finale -
31 Dicembre
2018
Benefici a dipendenti 26 0 (6) 0 20
Altre variazioni temporanee 1.157 (716) 0 (1) 440
Attività fiscali 1.183 (716) (6) (1) 460
Immobilizzazioni immateriali (62.167) (280) 0 0 (62.447)
Immobilizzazioni finanziarie (2.414) 0 0 0 (2.414)
Passività fiscali (64.581) (280) 0 0 (64.861)
Imposte differite nette (63.398) (996) (6) (1) (64.401)

L'imponibile fiscale su cui sono state calcolate le imposte differite è dettagliato nella seguente tabella:

Imposte differite attive
(Euro/000)
Imponibile
2019
Saldo finale -
31 Dicembre
2019
Imponibile
2018
Saldo finale -
31 Dicembre
2018
Immobilizzazioni materiali 42 12 0 0
Benefici a dipendenti 111 27 83 20
Altre variazioni temporanee 1.744 418 1.832 440
Attività fiscali 1.897 457 1.915 460
Immobilizzazioni immateriali (223.835) (62.450) (223.818) (62.447)
Immobilizzazioni finanziarie (10.064) (2.415) (10.064) (2.414)
Passività fiscali (233.899) (64.865) (233.882) (64.861)
Imposte differite nette (232.002) (64.408) (231.967) (64.401)

Le altre variazioni temporanee si riferiscono principalmente ai compensi agli amministratori.

4.6. Crediti verso clienti

Crediti verso clienti
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Crediti verso clienti 509 511
Crediti verso società del Gruppo 60.330 54.300
Fondo svalutazione 0 0
Crediti commerciali, netti 60.839 54.811

I crediti commerciali verso clienti si originano dall'attività della Società relativa ad attività di marketing e comunicazione per lo sviluppo dei marchi e delle attività del Gruppo e sono principalmente infragruppo.

Non ci sono crediti commerciali di una durata superiore a cinque anni. Non vi è alcuna differenza tra il valore di mercato dei crediti commerciali e il loro valore contabile.

I crediti verso società del Gruppo si riferiscono principalmente al credito verso la controllata Industries S.p.A. derivante dai diritti per lo sfruttamento del marchio Moncler e dai contributi per management fee.

Tali crediti non presentano rischi di esigibilità.

4.7. Cassa e banche

Al 31 dicembre 2019 l'ammontare della cassa e disponibilità liquide è pari ad Euro 56.472 migliaia (Euro 1.300 migliaia al 31 dicembre 2018) ed è interamente rappresentato da depositi bancari liquidi. Si rimanda al rendiconto finanziario per l'analisi degli eventi che hanno comportato variazioni nelle disponibilità liquide.

Cassa inclusa nel Rendiconto finanziario
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Cassa e disponibilità liquide in banca 56.472 1.300
Totale 56.472 1.300

4.8. Crediti finanziari verso società del Gruppo

La voce crediti finanziari, pari ad Euro 18.940 migliaia (Euro 9.798 migliaia) si riferisce al conto corrente di corrispondenza con la controllata Industries S.p.A.

Altre attività correnti
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Anticipi a fornitori 940 30
Risconti attivi 505 107
Altre imposte correnti 704 1.436
Altri crediti correnti 0 9
Altre attività correnti verso società del Gruppo 20.305 7.513
Totale altre attività correnti 22.454 9.095
Depositi cauzionali 73 41
Altre attività non correnti 73 41
Totale 22.527 9.136

4.9. Altre attività correnti e non correnti

La voce Altre imposte correnti include principalmente il credito verso l'Erario per il rimborso IRES relativo ai costi del personale non dedotti ai fini IRAP ed il credito IVA.

La voce Altre attività correnti verso società del Gruppo include principalmente gli importi derivanti dal consolidato fiscale.

I depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi pagati a beneficio dell'affittuario, a garanzia del contratto di affitto.

Non vi è alcuna differenza tra il valore di mercato dei crediti commerciali e il loro valore contabile.

4.10. Debiti commerciali

Al 31 dicembre 2019 la voce debiti verso fornitori è correlata principalmente a servizi di marketing e comunicazione:

Debiti commerciali
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Debiti verso fornitori terzi 18.991 17.412
Debiti verso fornitori del Gruppo 11 2.288
Totale 19.002 19.700

I dettagli relativi alle transazioni con le società controllate sono inclusi nel paragrafo 8.1 relativo alle parti correlate.

4.11. Altre passività correnti

Altre passività correnti
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Debiti verso ammministratori e sindaci 2.207 2.156
Debiti verso dipendenti e collaboratori 2.342 2.169
Ritenute reddito lavoro dipendente 1.399 644
Altri debiti correnti 851 655
Altre passività correnti verso società del Gruppo 12.077 0
Totale 18.876 5.624

Al 31 dicembre 2019, la voce altri debiti correnti comprende i seguenti debiti:

Al 31 dicembre 2019 la voce Altre passività correnti verso società del Gruppo include gli importi derivanti dal consolidato IVA. Per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 8.1.

4.12. Trattamento di fine rapporto

Al 31 dicembre 2019 la voce comprende il fondo benefici a dipendenti che viene dettagliato nella tabella seguente:

Trattamento fine rapporto - movimenti
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Obbligazione netta all'inizio del periodo 995 822
Interessi sull'obbligazione 16 12
Costo corrente 336 236
Liquidazioni (208) (68)
(Utile)/Perdita attuariale 2 (7)
Obbligazione netta alla fine del periodo 1.141 995

La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia denominata "Projected Unit Credit Cost". Di seguito si riporta il dettaglio delle assunzioni economiche e demografiche utilizzate ai fini delle valutazioni attuariali.

Ipotesi adottate
Tasso di Attualizzazione 0,77%
Tasso di inflazione 1,00%
Tasso nominale di crescita delle retribuzioni 1,00%
Tasso annuo di turnover 11,40%
Probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR 1,90%
Misura di richiesta dell'anticipo 70,00%
Tavola di sopravvivenza - maschi M2018 (*)
Tavola di sopravvivenza - femmine F2018 (*)

(*) Tavole ISTAT popolazione residente

La seguente tabella evidenzia gli effetti che ci sarebbero stati sull'obbligazione per benefici definiti a seguito delle variazioni, ragionevolmente possibili, delle ipotesi attuariali rilevanti alla fine dell'esercizio.

Analisi di sensitività
(Euro/000) Variazione
Tasso di attualizzazionie (+0,5%) (43)
Tasso di attualizzazionie (-0,5%) 46
Incremento della probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR x (+0,5%) (3)
Decremento della probabilità di richiesta di anticipazioni di TFR x (-0,5%) 3
Incremento del tasso di inflazione (+0,5%) 35
Decremento del tasso di inflazione (-0,5%) (32)
Incremento del tasso nominale di crescita delle retribuzioni (+0,5%) 16
Decremento del tasso nominale di crescita delle retribuzioni (-0,5%) (16)
Incremento dell'età di pensionamento (+1 anno) 1
Decremento dell'età di pensionamento (-1 anno) (1)
Incremento della sopravvivenza (+1 anno) 0
Decremento della sopravvivenza (-1 anno) (0)

4.13. Debiti finanziari

Debiti finanziari
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Finanziamenti a breve termine 0 84
Debiti finanziari per leasing correnti 384 0
Debiti finanziari correnti 384 84
Debiti finanziari per leasing non correnti 1.221 0
Debiti finanziari non correnti 1.221 0
Totale 1.605 84

I debiti finanziari ammontano ad Euro 1.605 mila e sono composti esclusivamente da debiti finanziari per leasing. Essi sono dettagliati come segue:

Debiti finanziari per leasing
(Euro/000)
Debiti finanziari per leasing correnti 384
Debiti finanziari per leasing non correnti 1.221
Totale 1.605
(Euro/000) IFRS 16 Ex IAS17 Debiti finanziari
per leasing
01/01/2019 0 84 84
Prima adozione IFRS16 722 0 722
Incrementi 1.117 0 1.117
Decrementi (279) (49) (328)
Oneri finanziari 6 4 10
Altri movimenti incluse riclassifiche 0 0 0
31/12/2019 1.566 39 1.605

La movimentazione dei debiti finanziari per leasing nel corso del 2019 è evidenziata in tabella:

Il dettaglio dei debiti finanziari non correnti (composti esclusivamente da debiti finanziari per leasing) per data di scadenza è illustrato nella successiva tabella:

Scadenziario debiti finanziari non correnti 31/12/19 31/12/18
(Euro/000)
Entro 2 anni 308 0
Da 2 a 5 anni 523 0
Oltre 5 anni 390 0
Totale 1.221 0

Si riportano di seguito i flussi finanziari non attualizzati riferiti alla voce passività per leasing.

Scadenziario dei debiti finanziari per leasing non attualizzati
(Euro/000) 31/12/19 31/12/18
Entro 1 anno 373 0
Da 1 a 5 anni 895 0
Oltre 5 anni 401 0
Totale 1.669 0

4.14. Crediti e debiti tributari

Al 31 dicembre 2019 i debiti tributari ammontano ad Euro 29.088 migliaia, iscritti al netto degli anticipi (Euro 6.763 al 31 dicembre 2018). L'ammontare si riferisce al debito per IRES e IRAP.

4.15. Patrimonio Netto

Al 31 dicembre 2019 il capitale sociale sottoscritto e versato è costituito da n. 257.979.524 azioni pari ad Euro 51.595.904,80, per un valore nominale di Euro 0,20 ciascuna.

I movimenti del patrimonio netto per l'anno 2019 ed il periodo comparativo sono descritti nel prospetto delle variazioni del patrimonio netto a cui si rimanda.

MONCLER – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019 180

Nel corso del 2019, la Società ha acquistato complessive n. 498.603 azioni proprie, pari allo 0,2% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di Euro 15.102 migliaia. Al 31 dicembre 2019 le azioni proprie detenute sono n. 5.669.803, pari allo 2,2% del capitale sociale, per un ammontare complessivo di Euro 185.916 milioni.

L'aumento del capitale sociale e della riserva sovrapprezzo azioni deriva dall'esercizio di n. 42.000 opzioni maturate (per un numero pari di azioni) relativamente al Piano di Stock Option approvato dall'Assemblea Ordinaria dei Soci in data 23 aprile 2015 al prezzo di esercizio pari ad Euro 16,34 per azione e dall'aumento di capitale sociale a titolo gratuito a servizio del Piano di Performance Share approvato nel 2016 (n. 2.117.400 azioni).

La variazione della riserva IFRS 2 deriva dal trattamento contabile relativo ai Piani di Stock Option e di Perfomance Share, ovvero dall'iscrizione del costo figurativo del periodo relativo ai suddetti piani e dalla riclassifica a utili indivisi del costo figurativo cumulato dei piani già chiusi.

La variazione degli utili indivisi si riferisce principalmente alla distribuzione dei dividendi agli azionisti, all'acquisto di azioni proprie ed alla riclassifica dalla riserva IFRS 2 sopra citata.

Nel 2019 sono stati corrisposti dividendi ai Soci per un ammontare pari ad Euro 100.850 migliaia (Euro 70.464 nel 2018).

Nella seguente tabella sono inclusi i dettagli di utilizzabilità delle riserve di Patrimonio Netto:

Informazioni sulle riserve
(Euro) Importo Possibilità
di utilizzo
Quota disponibile Quota non
disponibile
Utilizzazioni
effettuate nei
3 esercizi
precedenti
per copertura
perdite
Utilizzazioni
effettuate nei
3 esercizi
precedenti
per altre
ragioni
Capitale sociale 51.595.905 - - 51.595.905 - -
Riserve:
Riserva legale 10.300.000 B - 10.300.000 - -
Riserva sovrapprezzo 172.271.861 A, B, C (*)
172.252.6
80
19.181 - -
Riserva OCI (103.178) - - (103.178) - -
Riserva da utili su cambi 12.261 A, B 12.261 - - -
Riserva FTA (20.638) A, B, C - (20.638) - -
Riserva IFRS 2 37.223.824 A, B, C 37.223.824 - - -
Utili e perdite a nuovo 114.247.722 A, B, C 114.14
4.544
103.178 - 150.837.274
Totale capitale sociale e riserve 385.527.757 323.633.309 61.894.448 - 150.837.274
Quota non distribuibile 19.395
Residua quota distribuibile 323.613.914

Legenda: A aumento capitale - B copertura perdite - C distribuibile ai Soci

(*) Riserva sovrapprezzo interamente disponibile previo accantonamento a riserva legale fino al 20% del capitale sociale

La voce riserva OCI ("Other Comprehensive Income") comprende l'attualizzazione del trattamento fine rapporto.

La movimentazione di tale riserva è la seguente:

Riserva Altri utili complessivi Attualizzazione TFR Fair value IRS
Importo Importo Importo Importo
(Euro/000) ante Imposte post ante Imposte post
imposte imposte imposte imposte
Riserva al 01.01.2018 (138) 29 (109) 0 0 0
Riclassifica ad Altre riserve 0 0 0 0 0 0
Variazioni del periodo 7 (6) 1 0 0 0
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto economico 0 0 0 0 0 0
Riserva al 31.12.2018 (131) 23 (108) 0 0 0
Riserva al 01.01.2019 (131) 23 (108) 0 0 0
Riclassifica ad Altre riserve 0 0 0 0 0 0
Variazioni del periodo (2) 7 5 0 0 0
Differenze cambi del periodo 0 0 0 0 0 0
Rilascio a conto economico 0 0 0 0 0 0
Riserva al 31.12.2019 (133) 30 (103) 0 0 0

5. IMPEGNI E GARANZIE PRESTATE

5.1. Impegni

La Società non ha impegni significativi derivanti da contratti di leasing operativi che non rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16.

5.2. Garanzie prestate

Alla data di bilancio la Società non ha prestato garanzie a società del Gruppo o terze.

6. PASSIVITA' POTENZIALI

La Società è soggetta a rischi che derivano dallo svolgimento delle normali attività. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, il management ritiene che non vi sono attualmente passività potenziali ritenute probabili che richiederebbero pertanto un accantonamento a bilancio.

7. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Gli strumenti finanziari della Società comprendono la cassa e le disponibilità liquide, i finanziamenti, i crediti e debiti commerciali ed altri crediti e debiti finanziari correnti e non correnti derivanti dalla gestione operativa.

La Società è esposta principalmente al rischio di fluttuazione del tasso di interesse, rischio di liquidità e rischio di capitale.

7.1. Rischio di mercato

Rischio di cambio

La Società ha operato principalmente con controparti in Euro, di conseguenza l'esposizione al rischio di oscillazione dei cambi è stato limitato. Al 31 dicembre 2019 la Società detiene una porzione non significativa delle sue attività e passività (ad es. crediti e debiti commerciali) in valuta diversa dalla valuta funzionale.

Rischio d'interesse

La Società nel corso del 2019 è stata esposta al rischio di mercato per le variazioni dei tassi di interesse relativi ai finanziamenti.

In data 31 dicembre 2019 la Società non ha in essere finanziamenti bancari e quindi non sono presenti coperture sui tassi di interesse, pertanto eventuali variazioni dei tassi di interesse alla data di chiusura dell'esercizio non avrebbero effetti significativi sul risultato dell'esercizio.

La Società non è esposta a variazione nei tassi di interesse valutari.

7.2. Rischio di credito

La Società non ha significative concentrazioni di rischio di credito verso società che non siano parte del Gruppo. Il massimo rischio di credito alla chiusura dell'esercizio è rappresentato dall'importo esposto nello schema di bilancio.

Per quanto riguarda il rischio di credito derivante da altre attività finanziarie, che comprendono depositi bancari, depositi a breve termine e alcuni strumenti finanziari derivati, l'esposizione al rischio di credito della Società deriva dal rischio di default della controparte con un'esposizione massima pari all'ammontare delle voci iscritte in bilancio.

7.3. Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità deriva dalla capacità di ottenere risorse finanziarie ad un costo sostenibile per condurre le normali attività operative. I fattori che influenzano tale rischio sono riferibili alle risorse generate/assorbite dalla gestione corrente, dalla gestione degli investimenti e dei finanziamenti, e dalla disponibilità di liquidità nel mercato finanziario.

Il management ritiene che i mezzi finanziari ad oggi disponibili, insieme a quelli che sono generati dall'attività operativa corrente permettano alla Società di raggiungere i propri obiettivi e di rispondere alle esigenze derivanti dallo sviluppo degli investimenti.

7.4. Rischi operativi e di gestione del capitale

Nella gestione dei rischi operativi, l'obiettivo principale della Società è quello di gestire i rischi associati con lo sviluppo del business nei mercati esteri soggetti a leggi e regolamenti specifici.

La Società ha implementato i seguenti standard divulgati nelle varie aree:

  • appropriato livello di suddivisione dei compiti e delle responsabilità (segregation of duties);
  • riconciliazione e controllo costante delle transazioni significative;
  • documentazione dei controlli e delle procedure;
  • sviluppo tecnico e professionale dei dipendenti;
  • valutazione periodica dei rischi corporate e identificazioni delle azioni correttive.

In relazione al rischio di capitale proprio, gli obiettivi della Società sono rivolti alla prospettiva di continuità aziendale al fine di garantire un giusto ritorno economico agli azionisti ed altri operatori pur mantenendo una classificazione di rischio buona nel mercato del capitale di debito. La Società gestisce la struttura del capitale ed effettua gli aggiustamenti in linea con i cambiamenti delle condizioni economiche generali e con gli obiettivi strategici.

8. ALTRE INFORMAZIONI

8.1. Operazioni con parti correlate

Vengono di seguito riportate le transazioni con parti correlate ritenute rilevanti ai sensi della "Procedura operazioni con parti correlate" adottata dalla Società.

La "Procedura operazioni con parti correlate" è disponibile sul sito internet della Società (www.monclergroup.com), Sezione "Governance/Documenti societari".

Le transazioni economiche ed i saldi verso le società controllate sono relative a relazioni commerciali, definiti in base a condizioni di mercato similarmente a quanto fatto per le transazioni con parti terze, e sono dettagliate come segue:

Rapporti con imprese del gruppo -
patrimoniale
31/12/2019
(Euro/000) Crediti Debiti Valore netto
Industries S.p.A. 99.572 (12.086) 87.486
Altre società del Gruppo 3 (2) 1
Totale 99.575 (12.088) 87.487
Rapporti con imprese del gruppo -
economico
Esercizio 2019
(Euro/000) Ricavi Costi/Altri ricavi netti Valore netto
Industries S.p.A. 272.386 (2.432) 269.954
Altre società del Gruppo 0 2 2
Totale 272.386 (2.430) 269.956

La società Moncler S.p.A. ha concesso in licenza d'uso il marchio Moncler alla controllata Industries S.p.A. In base al contratto di licenza d'uso la Società viene remunerata tramite la corresponsione di royalties.

L'ammontare complessivo di royalties e consulenze per l'esercizio 2019 è pari ad Euro 272,4 milioni (Euro 236,8 milioni nel 2018).

Inoltre la Società ha in essere un contratto di consulenza ed assistenza con Industries S.p.A. in materia legale, fiscale ed amministrativa.

Si ricorda inoltre che la società Moncler S.p.A. aderisce al consolidato fiscale ed al consolidato IVA ed è pertanto responsabile insieme alla Industries S.p.A. dei relativi debiti di imposta e interessi.

Gli emolumenti ai membri del Consiglio di Amministrazione ammontano per l'esercizio 2019 ad Euro 3.977 migliaia (Euro 4.216 migliaia nel 2018).

Gli emolumenti ai membri del Collegio Sindacale ammontano per l'esercizio 2019 ad Euro 142 migliaia (142 migliaia nel 2018).

Nel 2019 l'ammontare dei costi relativi ai Piani Stock Option e di Performance Share (descritti nel paragrafo 8.2) riferiti a membri del Consiglio di Amministrazione è pari ad Euro 3.672 migliaia (Euro 4.832 nel 2018).

Non ci sono altre operazioni con parti correlate.

Le tabelle che seguono riassumono i rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate sopra descritte intercorsi nel 2019 e nell'esercizio precedente.

(Euro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2019 % 31/12/2018 %
Industries S.p.A. Rapporti commerciali c 272.386 99,7% 236.807 99,7%
Industries S.p.A. Rapporti commerciali b (2.175) 2,6% (1.974) 2,7%
Industries S.p.A. Proventi finanziari su conto
corrente di corrispondenza
d 156 96,3% 75 93,8%
Industries S.p.A. Oneri finanziari su contratto
di finanziamento
a (413) 73,1% (140) 47,9%
Altre società del Gruppo Rapporti commerciali b 2 (0,0)% 0 0,0%
Moncler USA Inc. Rapporti commerciali b 0 0,0% (49) 0,1%
Moncler USA Retail Llc Rapporti commerciali b 0 0,0% (6) 0,0%
Moncler Shinsegae Inc. Rapporti commerciali b 0 0,0% (2) 0,0%
Amministratori e sindaci Prestazioni lavorative b (4.120) 5,0% (4.358) 5,9%
Amministratori Prestazioni lavorative b (3.672) 4,4% (4.832) 6,6%
Totale 262.164 225.521

a incidenza % calcolata sugli oneri finanziari totali

b incidenza % calcolata sui costi operativi

c incidenza % calcolata sui ricavi

d incidenza % calcolata sui proventi finanziari totali

(Euro/000) Tipologia rapporto Nota 31/12/2019 % 31/12/2018 %
Industries S.p.A. Debiti commerciali b (9) 0,0% (1.972) 10,0%
Industries S.p.A. Crediti finanziari f 18.940 100,0% 9.798 100,0%
Industries S.p.A. Debiti per consolidato
IVA
d (12.077) 64,0% 0 0,0%
Industries S.p.A. Crediti commerciali c 60.327 99,2% 54.300 99,1%
Industries S.p.A. Crediti per
consolidato fiscale
e 20.305 90,4% 7.513 82,6%
Altre società del Gruppo Crediti commerciali c 3 0,0% 0 0,0%
Moncler USA Retail Llc Debiti commerciali b 0 0,0% (7) 0,0%
Altre società del Gruppo Debiti commerciali b (2) 0,0% 0 0,0%
Moncler USA Inc. Debiti commerciali b 0 0,0% (150) 0,8%
Moncler Shinsegae Inc. Debiti commerciali b 0 0,0% (159) 0,8%
Amministratori e sindaci Altre passività
correnti
d (2.207) 11,7% (2.156) 38,3%
Totale 85.280 67.167

a incidenza % calcolata sui debiti finanziari totali

b incidenza % calcolata sui debiti commerciali

c incidenza % calcolata sui crediti commerciali

d incidenza % calcolata sulle altre passività correnti

e incidenza % calcolata sulle altre attività correnti

f incidenza % calcolata sui crediti finanziari totali

Le tabelle di seguito rappresentano l'incidenza delle operazioni con parti correlate sul Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2019 e 2018.

(Euro/000) 31 Dicembre 2019
Crediti Altre Debiti Altre Debiti Crediti
Costi Oneri Proventi verso attività commerciali passività finanziari finanziari
Ricavi operativi finanziari finanziari clienti correnti correnti totali totali
Totale parti correlate 272.386 (9.965) (413) 156 60.330 20.305 (11) (14.284) 0 18.940
Totale bilancio 273.340 (82.886) (565) 162 60.840 22.454 (19.002) (18.876) (1.605) 18.940
Incidenza % 99,7% 12,0% 73,1% 96,3% 99,2% 90,4% 0,1% 75,7% 0,0% 100,0%
(Euro/000) 31 Dicembre 2018
Crediti Altre Debiti Altre Debiti Crediti
Costi Oneri Proventi verso attività commerciali passività finanziari finanziari
Ricavi operativi finanziari finanziari clienti correnti correnti totali totali
Totale parti correlate 236.807 (11.221) (140) 75 54.300 7.513 (2.288) (2.156) 0 9.798
Totale bilancio 237.565 (73.728) (292) 80 54.811 9.095 (19.700) (5.624) (84) 9.798
Incidenza % 99,7% 15,2% 47,9% 93,8% 99,1% 82,6% 11,6% 38,3% 0,0% 100,0%

8.2. Piani di incentivazione azionaria

Il Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2019 riflette i valori del Piano di Stock Option approvato nel 2015, del Piano di Performance Share approvato nel 2016 e del Piano di Performance Share approvato nel 2018.

Per quanto concerne il Piano di Stock Option approvato nel 2015, si segnala che:

  • Il Piano 2015 prevedeva un vesting period che è terminato con l'approvazione del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2017. L'esercizio delle opzioni era legato al raggiungimento di specifici obiettivi di performance connessi all'EBITDA consolidato di Gruppo, che sono stati raggiunti;
  • Le opzioni sono esercitabili entro il termine massimo del 30 giugno 2020;
  • Il prezzo di esercizio di tali opzioni è pari ad Euro 16,34 e permette di sottoscrivere azioni nel rapporto di n. 1 azione ordinaria per ogni n. 1 opzione esercitata;
  • Il fair value del Piano 2015 è stato stimato alla data di assegnazione usando il metodo Black-Scholes, basandosi sulle seguenti ipotesi:
    • o prezzo dell'azione alla data di concessione delle opzioni Euro 16,34;
    • o vita stimata delle opzioni pari al periodo che va dalla data di assegnazione alla data stimata di esercizio 31 maggio 2019;
    • o percentuale di rendimento atteso del dividendo 1%;
    • o il fair value unitario Euro 3,2877.
  • Non ci sono effetti sul conto economico del 2019, mentre l'incremento di patrimonio per l'esercizio delle opzioni maturate a valere sul Piano ammonta ad Euro 686 mila;
  • Al 31 dicembre 2019 risultano ancora in circolazione 68.300 opzioni, dopo che sono state esercitate, nel 2019, 42.000 opzioni. Con riferimento alla società Moncler S.p.A., al 31 dicembre 2019 non risultano opzioni in circolazione.

In data 20 aprile 2016 l'Assemblea dei Soci di Moncler S.p.A. ha approvato l'adozione di un piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2016-2018" ("Piano 2016") destinato

ad Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori e/o consulenti di Moncler S.p.A. e delle sue Controllate che rivestano ruoli strategicamente rilevanti o comunque in grado di apportare un significativo contributo, nell'ottica del perseguimento degli obiettivi strategici del Gruppo.

Il Piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vesting period pari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dall'indice Earning Per Share cumulativo ("EPS") del Gruppo misurato nel periodo di vesting, eventualmente rettificato dalle condizioni di over\under performance.

Il numero massimo di azioni a servizio del Piano è pari a n. 3.800.000 rivenienti da un aumento di capitale e/o dall'assegnazione di azioni proprie.

Il Piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Il primo ciclo di attribuzione, avvenuto nel 2016, si è concluso con l'assegnazione di 2.856.000 diritti; il secondo ciclo di attribuzione, avvenuto il 29 giugno 2017, ha assegnato 365.500 diritti.

Per quanto concerne il primo ciclo di attribuzione:

  • Il vesting period pari a 3 anni è terminato con l'approvazione del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2018;
  • Gli obiettivi di performance sono stati raggiunti, unitamente alla condizione di over performance;
  • Sono state quindi assegnate ai beneficiari n. 3.046.200 azioni (comprensive di n. 507.700 azioni derivanti dall'over performance), tramite aumento di capitale sociale (n. 2.117.400 azioni) e utilizzo di azioni proprie (n. 928.800 azioni).

Al 31 dicembre 2019 risultano ancora in circolazione 324.000 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione, mentre non risultano in circolazione diritti relativi al primo ciclo di attribuzione. Con riferimento alla società Moncler S.p.A., al 31 dicembre 2019 risultano ancora in essere 76.000 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione, mentre non risultano in circolazione diritti relativi al primo ciclo di attribuzione.

L'effetto a conto economico del 2019 ammonta ad Euro 1.814 migliaia.

In data 16 aprile 2018 l'Assemblea dei Soci di Moncler S.p.A. ha approvato l'adozione di un piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2018-2020" ("Piano 2018") destinato ad Amministratori Esecutivi e/o Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e/o dipendenti e/o collaboratori e/o consulenti di Moncler S.p.A. e delle sue Controllate che rivestano ruoli strategicamente rilevanti o comunque in grado di apportare un significativo contributo, nell'ottica del perseguimento degli obiettivi strategici del Gruppo.

Il Piano ha ad oggetto l'attribuzione gratuita di azioni, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance al termine del vesting pari a 3 anni.

Gli obiettivi di performance sono espressi dall'indice Earning Per Share cumulativo ("EPS") del Gruppo misurato nel periodo di vesting, eventualmente rettificato dalle condizioni di over\under performance.

Il numero massimo di azioni a servizio del Piano è pari a n. 2.800.000 rivenienti dall'assegnazione di azioni proprie.

Il Piano prevede al massimo 3 cicli di attribuzione. Il primo ciclo di attribuzione, avvenuto nel 2018, si è concluso con l'assegnazione di 1.365.531 diritti. Il secondo ciclo di attribuzione, avvenuto nel 2019, si è concluso con l'assegnazione di n. 341.514 Diritti Moncler.

Al 31 dicembre 2018 risultano ancora in essere n. 1.242.137 diritti relativi al primo ciclo di attribuzione e n. 329.065 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione. Con riferimento alla società Moncler S.p.A., al 31 dicembre 2019 risultano ancora in essere n. 243.237 diritti relativi al primo ciclo di attribuzione e n. 139.803 diritti relativi al secondo ciclo di attribuzione.

L'effetto a conto economico del 2019 ammonta ad Euro 4.349 migliaia.

Ai sensi dell'IFRS2, i piani sopra descritti sono definiti come Equity Settled.

Per informazioni sui documenti informativi relativi ai Piani, si rinvia al sito Internet della società, www.monclergroup.com, nella Sezione "Governance/Assemblea degli azionisti".

8.3. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti

In data 9 maggio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A., dando esecuzione alle delibere adottate dall'Assemblea del 16 aprile 2018, ha deliberato, con riferimento al piano di Stock Grant denominato "Piano di Performance Shares 2018-2020", un secondo ciclo di attribuzione deliberando l'assegnazione di n. 341.514 azioni a favore di n. 53 beneficiari.

La descrizione dei piani di incentivazione ed i relativi costi sono esplicitati nel paragrafo 8.2.

8.4. Operazioni atipiche e/o inusuali

Si segnala che, nel corso dell'esercizio 2019 non vi sono posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

8.5. Strumenti finanziari

Nella seguente tabella sono esposti, per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile ed il fair value, compreso il relativo livello della gerarchia del fair value degli strumenti finanziari valutati al fair value. Sono escluse le informazioni sul fair value delle attività e delle passività finanziarie non valutate al fair value, quando il valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value.

(Euro/000)
31 dicembre 2019 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura -
-
-
Contratti a termine su cambi di copertura -
-
- 2
Totale - - -
Attività finanziarie non valutate a fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 60.840 73
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 56.472 -
Crediti finanziari (*) 18.940
Totale 136.252 73 -
Totale generale 136.252 73 -
(Euro/000)
31 dicembre 2018 Correnti Non correnti Fair value Livello
Attività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura -
-
-
Contratti a termine su cambi di copertura -
-
-
Totale - - -
Attività finanziarie non valutate a fair value
Crediti commerciali e altri crediti (*) 54.820 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*) 1.300 -
Crediti finanziari (*) 9.798
Totale 65.917 - -
(Euro/000)
31 dicembre 2019 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - -
2
Contratti a termine su cambi di copertura - - -
2
Altri debiti - - -
3
Totale - - -
Passività finanziarie non valutate a fair value
Debiti commerciali e altri debiti (*) (19.853) -
Debiti in conto corrente (*) - -
Anticipi bancari (*) - -
Finanziamenti bancari (*) - -
Debiti finanziari IFRS 16 (*) (384) (1.221)
Totale (20.237) (1.221) -
Totale generale (20.237) (1.221) -
(Euro/000)
31 dicembre 2018 Correnti Non correnti Fair value Livello
Passività finanziarie valutate a fair value
Interest rate swap di copertura - - - 2
Contratti a termine su cambi di copertura - - - 2
Altri debiti - - - 3
Totale - - -
Passività finanziarie non valutate a fair value
Debiti commerciali e altri debiti (*) (20.355) -
Debiti in conto corrente (*) - -
Anticipi bancari (*) - -
Finanziamenti bancari (*) (84) -
Totale (20.439) - -
Totale generale (20.439) - -

(*) Trattasi di attività e passività finanziarie a breve il cui valore di carico approssima ragionevolmente il fair value che, pertanto, non è stato indicato.

8.6. Compensi alla società di revisione

Si evidenziano di seguito i corrispettivi della società di revisione:

Servizi di revisione, di
attestazione ed altri servizi
(Euro)
Soggetto che ha
erogato il servizio
Corrispettivi
di competenza
2019
Revisione contabile KPMG S.p.A. 156.246
Rete KPMG S.p.A. -
Servizi di attestazione KPMG S.p.A. 113.670
Rete KPMG S.p.A. 2.500
Altri servizi KPMG S.p.A. 48.218
Rete KPMG S.p.A. -
Totale 320.634

8.7. Informativa ai sensi della legge n. 124/2017

In relazione a quanto richiesto dalla legge n. 124/2017, si segnala che la società Moncler S.p.A. ha beneficiato nel corso nel 2019 del credito di imposta relativo alla ricerca e sviluppo per l'anno 2018 per un importo pari ad Euro 2.973 migliaia.

Ai fini degli adempimenti sopra citati, in relazione ad eventuali altri contributi ricevuti che rientrino nelle fattispecie previste, si rinvia inoltre all'apposito Registro nazionale pubblicamente consultabile.

9. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Alla fine del 2019, un nuovo coronavirus conosciuto come Covid-19, è stato rilevato a Wuhan, nella regione di Hubei, in Cina. Alla data di stesura di questo documento, il virus ha contagiato migliaia di persone in tutto il mondo e sta causando diversi decessi.

Al fine di contenere l'epidemia e proteggere la popolazione, il Governo cinese a gennaio 2020 ha isolato la città di Wuhan ed altre importanti città nel Paese.

Alla fine di Febbraio, a seguito di importanti focolai in particolare nelle regioni di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, anche l'Italia ha adottato misure stringenti per limitare il contagio del virus. Simili azioni sono state poi seguite anche da altri paesi europei e dagli Stati Uniti. Sono stati inoltre limitati significativamente gli spostamenti di persone tra Paesi. In molte Nazioni gli esercizi commerciali non di prima necessità, inclusi i negozi Moncler, sono stati chiusi.

Tale situazione sta avendo impatti importanti sull'economia, sui mercati finanziari e sulla consumer confidence a livello mondiale.

Alla data di stesura di questo documento, non è possibile prevedere la durata di tale situazione e quindi valutarne l'impatto sui risultati dell'esercizio. Tuttavia le analisi di sensitività svolte, anche assumendo riduzioni dei ricavi significativi, non evidenziano tematiche in termini d'impairment test e valutazioni delle poste di bilancio.

10. PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO 2019 1

A conclusione delle presenti note esplicative, Vi invitiamo ad approvare il bilancio di esercizio della società Moncler S.p.A.

Vi proponiamo di destinare l'utile dell'esercizio 2019 di Moncler S.p.A. ad utili portati a nuovo al netto delle riserve obbligatorie.

***

Il presente bilancio, composto da conto economico, conto economico complessivo, prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario e note, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico e i flussi di cassa e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.

Per il Consiglio di Amministrazione

Remo Ruffini

Presidente e Amministratore Delegato

1 Paragrafo modificato in seguito al Consiglio di Amministrazione di Moncler S.p.A. del 22 aprile 2020. Il Consiglio di Amministrazione, prendendo atto del cambiamento dello scenario economico globale e dell'evoluzione del quadro normativo successivamente alla seduta consiliare del 10 febbraio 2020, ha deliberato di modificare la proposta di distribuzione degli utili dell'esercizio 2019. Il Consiglio, infatti, ritiene che il perdurare dell'emergenza Covid-19 richieda l'adozione, anche in tema di dividendi, di un approccio prudenziale a tutela della solidità patrimoniale del Gruppo. Il Consiglio ha pertanto deliberato di revocare la proposta di distribuzione dei dividendi sugli utili dell'esercizio 2019 approvata il 10 febbraio 2020.

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154-BIS DEL D.LGS. 58/98

  1. I sottoscritti Remo Ruffini, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato e Luciano Santel, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Moncler S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quantoprevisto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2019.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 si è basata su di un processo definito da Moncler S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

  2. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il bilancio consolidato:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica efinanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

10 febbraio 2020

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E AMMINISTRATORE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI DELEGATO Remo Ruffini Luciano Santel

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio consolidato al 31 dicembre
2019 include il marchio Moncler (il
"Marchio") per un valore pari ad €224
Le procedure di revisione svolte, anche
con il coinvolgimento di esperti del
network KPMG, hanno incluso:
milioni, considerato un bene immateriale
a vita utile indefinita, ed un avviamento
pari a €156 milioni.
comprensione del processo adottato
nella predisposizione del test di
impairment;
Il Gruppo riesamina almeno
annualmente alla chiusura dell'esercizio
il valore recuperabile del Marchio e
dell'avviamento.
comprensione del processo adottato
nella predisposizione del piano
economico-finanziario 2020-2022,
Il Gruppo determina il valore
recuperabile del Marchio e
dell'avviamento stimando il valore d'uso
con la metodologia dell'attualizzazione
dei flussi finanziari attesi. In particolare,
con riferimento al Marchio, si è utilizzato
approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Capogruppo
in data 10 dicembre 2019,
nell'ambito del quale si desumono i
flussi finanziari attesi alla base del
test di impairment;
il cosiddetto royalty relief method. analisi della ragionevolezza delle
Tali metodologie richiedono per loro
natura valutazioni significative da parte
degli Amministratori circa:
principali ipotesi adottate dagli
Amministratori nella predisposizione
dei flussi finanziari attesi, incluso
l'esame degli scostamenti tra i dati
- i flussi finanziari attesi, determinati
tenendo conto dell'andamento
economico generale e del settore di
appartenenza, i flussi finanziari
consuntivati negli ultimi esercizi ed i
tassi di crescita previsionali;
previsionali dei piani economico-
finanziari degli esercizi precedenti e
i dati consuntivati:
esame della ragionevolezza del
modello del test di impairment e
delle principali assunzioni utilizzate
i parametri finanziari utilizzati ai fini
della determinazione del tasso di
attualizzazione.
dagli Amministratori nella
determinazione del valore
recuperabile del Marchio e
Per tali ragioni abbiamo considerato la
valutazione della recuperabilità del
Marchio e dell'avviamento un aspetto
chiave dell'attività di revisione.
dell'avviamento;
esame delle analisi di sensitività
presentate nelle note esplicative con
riferimento alle assunzioni chiave
-1 -- -- - "1 1 -- 1 -1" ! " .-

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio consolidato al 31 dicembre
2019 include rimanenze per €209
Le procedure di revisione svolte hanno
incluso:
milioni, al netto di un fondo svalutazione
per €139 milioni.
comprensione dei processi aziendali
a presidio della valutazione delle
rimanenze e del relativo ambiente
informatico, esame della
configurazione e messa in atto dei
controlli e procedure per valutare
l'efficacia operativa dei controlli
ritenuti rilevanti;
La determinazione del fondo
svalutazione rimanenze rappresenta
una stima contabile complessa che
richiede un elevato grado di giudizio in
quanto influenzata da molteplici fattori,
tra cui:
le caratteristiche del settore in cui il
Gruppo opera;
analisi della movimentazione delle
giacenze di magazzino
nell'esercizio, tenuto conto del ciclo
di vita atteso delle rimanenze in
la stagionalità delle vendite;
le politiche di prezzo adottate e la
capacità di smaltimento dei canali di
vendita.
base alla anzianità delle stesse e
analisi del trend storico delle vendite
e della redditività per stagione;
Per tali ragioni abbiamo considerato la
valutazione delle rimanenze un aspetto
chiave dell'attività di revisione.
analisi documentale e discussione
con le funzioni aziendali coinvolte
circa le ipotesi adottate nella stima
del fondo svalutazione, volta alla
comprensione delle assunzioni
poste alla base delle dinamiche
attese di smaltimento delle merci;
esame dell'appropriatezza
dell'informativa fornita nelle note
illustrative relativamente alle
rimanenze.

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il Gruppo Moncler ha adottato il principio
contabile internazionale IFRS 16
"Leasing" a partire dal 1º gennaio 2019.
Le procedure di revisione svolte anche
con il coinvolgimento di esperti del
Network KPMG, hanno incluso:
Ai fini della prima applicazione del
principio contabile, il Gruppo ha
utilizzato il metodo dell'applicazione
retroattiva modificata, senza
rideterminare conseguentemente i dati
comparativi, ed applicato alcuni degli
espedienti pratici previsti dallo stesso
l'analisi dell'appropriatezza delle
regole contabili adottate in base
a quanto previsto dal principio
contabile internazionale IFRS
16, incluse le opzioni di prima
applicazione e gli espedienti
pratici;
principio.
Come indicato nelle note esplicative al
bilancio consolidato, l'adozione del
nuovo principio contabile ha comportato
alla data di prima applicazione, 1º
gennaio 2019, l'iscrizione di maggiori
attività per diritto d'uso pari ad €471
milioni e debiti finanziari per leasing pari
ad €518 milioni.
la comprensione dei processi
aziendali di transizione al nuovo
principio contabile e del relativo
ambiente informatico del
Gruppo;
per un campione di contratti che
contengono o rappresentano un
leasing:
Il processo di adozione del principio
IFRS 16 ha richiesto valutazioni
complesse, nonché l'utilizzo di stime,
- l'analisi dell'appropriata
determinazione della durata
del leasing;
per loro natura soggettive, con
riferimento a:
la valutazione se i contratti
contengono o rappresentano un
leasing;
la determinazione della durata
del leasing, considerando il
periodo non annullabile del
contratto unitamente alla
la verifica della
determinazione dei
pagamenti dovuti lungo la
durata del contratto;
l'analisi della ragionevolezza
del tasso di attualizzazione
utilizzato per calcolare il
valore attuale dei pagamenti
residui dovuti;
valutazione delle eventuali
opzioni di rinnovo o risoluzione;
la determinazione della
l'analisi delle vite utili delle
attività per il diritto di utilizzo
applicate ai fini
passività del leasing sulla base
dei pagamenti dovuti,
attualizzati applicando il tasso di
interesse implicito del relativo
leasing o il tasso di
dell'ammortamento delle stesse;
comprensione del processo
adottato per lo svolgimento di
impairment test in accordo con il
principio IAS 36
finanziamento marginale;
la determinazione delle vite utili
ai fini dell'ammortamento delle
l'analisi dell'identificazione da
parte della direzione di eventi

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ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154-BIS DEL D.LGS. 58/98

  1. I sottoscritti Remo Ruffini, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato, e Luciano Santel, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Moncler S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2019.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 si è basata su di un processo definito da Moncler S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

  2. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il bilancio d'esercizio:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziariadell'emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

10 febbraio 2020

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E AMMINISTRATORE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI DELEGATO Remo Ruffini Luciano Santel

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio al 31 dicembre 2019 include il Le procedure di revisione svolte, anche
marchio Moncler (il "Marchio") per un con il coinvolgimento di esperti del
valore pari ad €224 milioni, considerato network KPMG, hanno incluso:
un bene immateriale a vita utile comprensione del processo adottato
indefinita. nella predisposizione del test di
La Società riesamina almeno
annualmente alla chiusura dell'esercizio
impairment;
il valore recuperabile del Marchio.
La Società determina il valore
recuperabile del Marchio stimando il
valore d'uso con la metodologia
dell'attualizzazione dei flussi finanziari
attesi. In particolare, si è utilizzato il
cosiddetto royalty relief method.
comprensione del processo adottato
nella predisposizione del piano
economico-finanziario 2020-2022.
approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Capogruppo
in data 10 dicembre 2019,
nell'ambito del quale si desumono i
flussi finanziari attesi alla base del
Tale metodologia richiede per sua test di impairment;
natura valutazioni significative da parte analisi della ragionevolezza delle
degli Amministratori circa: principali ipotesi adottate dagli
- i flussi finanziari attesi, determinati Amministratori nella predisposizione
tenendo conto dell'andamento dei flussi finanziari attesi, incluso
economico generale e del settore di l'esame degli scostamenti tra i dati
appartenenza, i flussi finanziari previsionali dei piani economico-
consuntivati negli ultimi esercizi ed i finanziari degli esercizi precedenti e
tassi di crescita previsionali; i dati consuntivati;
i parametri finanziari utilizzati ai fini esame della ragionevolezza del
della determinazione del tasso di modello del test di impairment e
attualizzazione. delle principali assunzioni utilizzate
Per tali ragioni abbiamo considerato la dagli Amministratori nella
recuperabilità del Marchio un aspetto determinazione del valore
chiave dell'attività di revisione. recuperabile del Marchio;
esame delle analisi di sensitività
presentate nelle note esplicative con
riferimento alle assunzioni chiave
utilizzate per il test di impairment, tra
le quali il tasso di interesse e il tasso
di crescita perpetua;

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Moncier S.p.A. Relazione de/la societa di revisione 31 dicembre 2019

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 de/ Regolamento Consob di attuazione de/ D.Lgs. 254/16

Gli Amministratori della Moncier S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione consolidata non finanziaria ai sensi del D.Lgs. 254/16. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione consolidata non finanziaria. Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 254/16, tale dichiarazione è oggetto di sepatara attenzione di conformità da parte nostra.

Treviso, 19 marzo 2020

KPMG S.p.A.

Gianluca Zaniboni Socio

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