Quarterly Report • Oct 1, 2021
Quarterly Report
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TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A.
Sede Sociale Cesena (FC) – Via Larga 201 – Italia
Capitale Sociale Euro 97.475.554 i.v.
R.E.A. C.C.I.A.A. Forlì – Cesena N. 201.271
Codice Fiscale, P. IVA e Registro delle Imprese di Forlì – Cesena: 01547370401
Sito Internet: www.trevifin.com

PRESIDENTE Luca d'Agnese
VICE PRESIDENTE
Cesare Trevisani
Giuseppe Caselli Sergio Iasi
Tommaso Sabato (non esecutivo) - dal 2 marzo 20211 Marta Dassù (non esecutivo e indipendente) Cristina Finocchi Mahne (non esecutivo e indipendente) Elisabetta Oliveri (non esecutivo e indipendente) Alessandro Piccioni (non esecutivo e indipendente) Rita Rolli (non esecutivo e indipendente) Cinzia Farise' (non esecutivo e indipendente) - dal 30 dicembre 20202
1 L'ing. Sabato è stato cooptato in data 2 marzo 2021 a seguito delle dimissioni dalla carica di Amministratore rassegnate dal dott. Luca Caviglia, Amministratore non esecutivo e non in possesso dei requisiti di indipendenza;
2 La dott.ssa Farise' è stata nominata in data 30 dicembre 2020 a seguito delle dimissioni dalla carica di Amministratore rassegnate dall'ing. Stefano Trevisani, Amministratore esecutivo e non in possesso dei requisiti di indipendenza
COLLEGIO SINDACALE Sindaci effettivi Marco Vicini (Presidente) Raffaele Ferrara Mara Pierini
Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi Giuseppe Caselli
Comitato per la nomina e remunerazione degli Amministratori Elisabetta Oliveri (Presidente) Cristina Finocchi Mahne Alessandro Piccioni
Comitato Parti Correlate Marta Dassù (Presidente) Rita Rolli Elisabetta Oliveri

Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità Rita Rolli (Presidente) Tommaso Sabato5 Cristina Finocchi Mahne
5con delibera del 13 aprile 2021 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'integrazione del Comitato con l'ing. Tommaso Sabato in sostituzione del dott. Luca Caviglia
Massimo Sala
Nominato dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari con delibera del Consiglio di Amministrazione del 30 settembre 2019.
KPMG S.p.A.
Nominata in data 15 maggio 2017 ed in carica fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.
Floriana Francesconi (Presidente) Yuri Zugolaro Matteo Tradii
6In data 31.12.2020 è scaduto il mandato triennale dell'OdV. Il Consiglio di amministrazione del 29 gennaio 2021 ha deliberato la nomina del nuovo ODV così come sopra riportato con un mandato triennale sino al 31.12.2023.

Nel prosieguo della presente Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione sono riportate informazioni relative ai ricavi, alla redditività, alla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Trevi al 30 giugno 2021.
Salvo ove diversamente indicato, tutti i valori sono espressi in migliaia. I confronti nel documento sono stati effettuati, per le poste patrimoniali, rispetto al 31 dicembre dell'esercizio precedente, mentre per le poste economiche il valore è stato confrontato con il relativo valore al semestre chiuso il 30 giugno 2020.
Si precisa che le eventuali differenze rinvenibili in alcune tabelle sono dovute agli arrotondamenti dei valori espressi in migliaia di Euro. La società Capogruppo Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. è indicata con la sua denominazione sociale completa o semplicemente definita Trevifin o Società; il Gruppo facente capo alla stessa è nel seguito indicato come Gruppo Trevi o semplicemente definito il Gruppo.
Si specifica, inoltre, che il bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto sulla base dei saldi di apertura risultanti dal bilancio approvato dal Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2021.
La Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2021 è stata redatta in ottemperanza a quanto disposto dall'articolo 154 ter. C.5. del D.lgs 58/98 – T.U.F. – e successive modificazioni ed integrazioni – ed in osservanza dell'articolo 2.2.3. del Regolamento di Borsa.
I principi contabili di riferimento, i principi di consolidamento ed i criteri di valutazione per la redazione della Relazione finanziaria semestrale sono conformi ed omogenei a quelli utilizzati per la redazione del Rapporto annuale al 31 dicembre 2020, disponibile sul sito www.trevifin.com, alla sezione "Investor Relations".
I principi contabili utilizzati dalla Capogruppo e dal Gruppo sono rappresentati dagli "International Financial Reporting Standards" adottati dall'Unione Europea ed in applicazione D.Lgs 38/2005 e dalle altre disposizioni CONSOB in materia di bilancio, secondo il criterio del costo (ad eccezione che per gli strumenti finanziari derivati, per gli strumenti finanziari qualificati per essere valutati al fair value, valutati al valore corrente) nonché nel presupposto della continuità aziendale.
Gli schemi di conto economico del Gruppo, presenti nel prosieguo della presente Relazione degli amministratori sull'andamento della gestione, sono stati riclassificati secondo modalità di presentazione ritenute dal management utili a rappresentare indicatori intermedi di redditività quali Valore della Produzione, Margine Operativo Lordo (EBITDA), Risultato Operativo (EBIT).

Alcuni dei sopracitati indicatori intermedi di redditività non sono identificati come misura contabile nell'ambito dei Principi Contabili IFRS adottati dall'Unione Europea e pertanto la determinazione quantitativa di tali indicatori potrebbe non essere univoca. Tali indicatori costituiscono una misura utilizzata dal management per monitorare e valutare l'andamento operativo del Gruppo. Il management ritiene che tali indicatori siano un importante parametro per la misurazione della performance operativa in quanto non influenzati dagli effetti dei diversi criteri di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. Il criterio di determinazione di tali indicatori applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri gruppi o società e, pertanto, il loro valore potrebbe non essere comparabile con quello determinato da questi ultimi.
Di seguito vengono esposti i principali dati economico-patrimoniali del Gruppo Trevi al 30 giugno 2021:
| (in migliaia di Euro) | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazione | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi Totali | 216.453 | 238.383 | (21.930) | -9% |
| EBITDA Ricorrente | 19.999 | 34.320 | (14.321) | -42% |
| EBITDA | 18.678 | 32.256 | (13.578) | -42% |
| Risultato Operativo (EBIT) | (4.455) | 7.183 | (11.638) | n.a |
| Risultato netto da attività in funzionamento | (28.531) | 258.352 | (286.883) | n.a |
| Risultato netto da attività discontinuate | 0 | (10.601) | 10.601 | n.a. |
| Risultato netto dell'esercizio | (28.531) | 247.751 | (276.282) | n.a. |
| Risultato netto di Gruppo | (29.249) | 251.470 | (280.719) | n.a |
| (in migliaia di Euro) | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazione | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Portafoglio lavori | 428.759 | 317.458 | 111.301 | 35% |
| (in migliaia di Euro) | 1° semestre 2021 | 1° semestre 2020 | Variazione | Variazione % |
| (in migliaia di Euro) | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazione | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Posizione finanziaria netta totale | (263.018) | (269.447) | 6.429 | 2% |
La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo è pari a 263 milioni di euro al 30 giugno 2021, in miglioramento di 6,4 milioni di euro rispetto ai 269,5 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2020 e rispetto ai 281,5 consuntivati al 31 marzo 2021.

| 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazione | Variazione % | |
|---|---|---|---|---|
| Numero dipendenti | 3.279 | 3.704 | (425) | -11% |
I ricavi totali ammontano a 216,5 milioni di Euro al 30 giugno 2021, rispetto ai 238,4 del 30 giugno 2020, in calo di circa 22 milioni di Euro. Si ricorda che tali valori si riferiscono esclusivamente alle attività di ingegneria del sottosuolo della Divisione Trevi e della Divisione Soilmec, core business del Gruppo.
Gli indicatori EBITDA ricorrente ed EBITDA al 30 giugno 2021 sono pari, rispettivamente, a circa 20 e 18,7 milioni di Euro. La differenza tra essi, pari a 1,3 milioni, è legata a proventi ed oneri di natura straordinaria e/o non ricorrenti nella gestione. La citata e prevista riduzione dell'EBITDA ricorrente rispetto al periodo precedente è pari a circa 14,3 milioni di Euro.
L'EBIT al 30 giugno 2021 è negativo per 4,5 milioni di Euro (7,2 milioni di Euro positivi nel primo semestre 2020) per effetto di ammortamenti e svalutazioni.
Il risultato netto di pertinenza del Gruppo al 30 giugno 2021 è negativo per 29,3 milioni di Euro (251,5 milioni di Euro positivi nel primo semestre 2020). Si ricorda che il risultato netto del primo semestre del 2020 era positivamente influenzato dagli effetti dell'implementazione dell'operazione di ripatrimonializzazione e di ristrutturazione dell'indebitamento completata il 29 maggio 2020, che aveva generato complessivamente un effetto netto positivo di circa 280,3 milioni di Euro, influenzando i proventi e oneri finanziari del Gruppo.
Nel corso del primo semestre 2021 il Gruppo ha proseguito le operazioni e gli sforzi per far fronte agli effetti della pandemia Covid-19 che si è diffusa in Italia ed a livello globale a partire dal primo trimestre del 2020 (si veda il paragrafo "COVID-19"); ha intensificato l'attività commerciale per acquisire ordini ed aumentare il portafoglio ordini, ricostituendolo ad un livello tale da garantire la prosecuzione della fase di recupero economico e finanziario del Gruppo, ed ha gestito le trattative con le banche resesi necessarie a fronte del mancato rispetto dei parametri finanziari dell'Accordo di Ristrutturazione (di seguito anche "AdR") al 31 dicembre 2020.
L'attività commerciale ha permesso l'acquisizione di ordini per 319,5 milioni di Euro nei primi sei mesi del 2021, +34% rispetto al medesimo periodo del 2020. In particolare, la Divisione Trevi ha acquisito ordini per 241,6 milioni di Euro (+19% rispetto al 2020), mentre la Divisione Soilmec ha acquisito ordini per 80,9 milioni di Euro (+208% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente). Il portafoglio ordini al 30 giugno 2021 è pari a 429 milioni di euro (di cui 373 milioni di Euro per la Divisione Trevi e 56 milioni di euro per la Divisone Soilmec). Il portafoglio del Gruppo era pari a 317 milioni di Euro al 31 dicembre 2020 e pari a 374,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2019.
Per quanto riguarda le trattative con le banche, si ricorda che, in data 31 gennaio 2021, la Società ha comunicato al mercato che, sulla base delle informazioni preliminari disponibili a tale data in relazione all'andamento della

gestione nell'esercizio 2020 – influenzato anche dagli effetti negativi della pandemia da Covid-19 sull'economia mondiale che ha condizionato l'attività del Gruppo – era possibile prevedere che, in sede di approvazione del bilancio consolidato del Gruppo Trevi, si sarebbe verificato il mancato rispetto di uno dei parametri finanziari stabiliti nell'Accordo di Ristrutturazione, segnatamente il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA ricorrente consolidati. Successivamente, il 24 febbraio 2021, Trevifin ha informato il mercato circa l'avvio delle interlocuzioni con le Banche Finanziatrici volte all'individuazione delle modifiche agli accordi in essere necessarie per fare fronte al prevedibile mancato rispetto di uno dei parametri finanziari stabiliti nell'Accordo di Ristrutturazione in occasione dell'approvazione del bilancio consolidato per l'esercizio 2020. La Società ha, inoltre, informato il mercato circa il fatto che, sulla base delle informazioni preliminari disponibili a tale data, relative all'andamento della gestione nell'esercizio 2020, e delle ulteriori analisi allora in corso sulle prospettive della Società nell'attuale contesto di mercato, fortemente condizionato dagli effetti provocati a livello globale dalla diffusione della pandemia da Covid-19, emergeva un generale rallentamento nel raggiungimento degli obiettivi individuati nel Piano Consolidato Originario, che apparivano pertanto non interamente realizzabili nell'arco temporale considerato. In considerazione di ciò, nelle interlocuzioni avviate con le Banche Finanziatrici, la Società ha avanzato l'ipotesi sia di concessione degli usuali waiver e modifiche ai parametri finanziari originariamente fissati nell'Accordo di Ristrutturazione, sia di rideterminazione di alcune scadenze previste nell'esercizio in corso in relazione a talune esposizioni.
Le trattative con le banche, avviate e condotte nel corso del primo semestre, hanno portato alla sottoscrizione in data 5 agosto 2021 di un accordo di moratoria e standstill (l'"Accordo di Standstill") tra la Società, le controllate italiane Trevi, Soilmec e PSM e le Banche Finanziatrici. L'Accordo di Standstill prevede: (i) una generale sospensione degli obblighi relativi al rispetto dei parametri finanziari; (ii) la sospensione degli obblighi di pagamento degli importi dovuti nel corso del 2021; (iii) il mantenimento delle linee di credito esistenti, sia per cassa che per firma (per quanto riguarda le linee di firma, le stesse sono state suddivise in tranche utilizzabili al raggiungimento di determinate milestone); e (iv) l'impegno a non avvalersi dei rimedi conseguenti al verificarsi degli "Eventi Rilevanti" relativi alle circostanze sopra descritte. La durata dell'Accordo di Standstill è sino al 31 dicembre 2021, ferma restando la facoltà di estendere tale durata, con il consenso di tutte le parti, laddove ciò dovesse rendersi necessario (si rimanda per dettagli maggiori al paragrafo "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale").
Importanti attività sono state svolte, inoltre, per migliorare la qualità dei sistemi informativi del Gruppo nel primo semestre raggiungendo importanti obiettivi: il 28 giugno è avvenuto il go-live del sistema informativo SAP per le società Trevi Finanziaria Industriale SpA e Trevi SpA. e nel mese di giugno 2021 è stato avviato anche il nuovo sistema di CRM (Customer Relationship Management) Microsoft Dynamics per supportare l'attività commerciale dell'intera Divisione Trevi, uniformandola alla Divisione Soilmec, che già lo utilizzava. Si ricorda che l'avvio in esercizio del sistema SAP fa seguito all'installazione del sistema di consolidamento e reporting Tagetik, avvenuto nel luglio del 2020, e all'avvio del sistema di tesoreria centralizzata (primo modulo SAP) integrato con Home Banking, avvenuto nel novembre del 2020. Sul sistema di tesoreria centralizzata oggi sono gestiti i flussi finanziari di oltre 30 società del Gruppo.

Al 30 giugno 2021 il Patrimonio Netto dalla Società Trevi Finanziaria Industriale SpA è risultato pari a 116,4 milioni di Euro (128,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2020), mentre al 30 giugno 2021 il Patrimonio Netto del Gruppo è risultato pari a 102,1 milioni di Euro (123,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2020), mentre il Patrimonio Netto Consolidato è risultato pari a 98,6 milioni di Euro (120,0 milioni di Euro al 31 dicembre 2020).
Di seguito si riporta l'andamento del titolo Trevi Finanziaria Industriale in Borsa:


Si riportano di seguito i prospetti riclassificati di Conto economico consolidato, della Situazione patrimoniale-finanziaria e della Posizione finanziaria netta.
| (In migliaia di Euro) | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| RICAVI TOTALI | 216.453 | 238.383 | (21.930) |
| Variazioni delle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione | 4.015 | 2.735 | 1.280 |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 7.609 | 7.002 | 607 |
| VALORE DELLA PRODUZIONE (1) | 228.077 | 248.119 | (20.042) |
| Consumi di materie prime e servizi esterni (2) | (145.526) | (145.979) | 453 |
| VALORE AGGIUNTO (3) | 82.551 | 102.141 | (19.590) |
| Costo del personale | (62.552) | (67.821) | 5.269 |
| EBITDA RICORRENTE (4) | 19.999 | 34.320 | (14.321) |
| Oneri straordinari di ristrutturazione | (1.321) | (2.064) | 743 |
| EBITDA (5) | 18.678 | 32.256 | (13.578) |
| Ammortamenti | (17.745) | (21.784) | 4.039 |
| Accantonamenti e svalutazioni | (5.388) | (3.289) | (2.099) |
| RISULTATO OPERATIVO (EBIT) (6) | (4.455) | 7.183 | (11.638) |
| Proventi / (Oneri) finanziari (7) | (10.090) | 257.722 | (267.812) |
| Utili / (Perdite) su cambi | (2.526) | (5.369) | 2.843 |
| Rettifiche di valore di attività finanziarie | 21 | (281) | 302 |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | (17.050) | 259.255 | (276.305) |
| Risultato netto da attività destinate alla vendita | 0 | (10.601) | 10.601 |
| Imposte sul reddito | (11.481) | (904) | (10.577) |
| RISULTATO NETTO | (28.531) | 247.751 | (276.282) |
| Attribuibile a: | |||
| Azionisti della Capogruppo | (29.249) | 251.470 | (280.719) |
| Interessi di minoranza | 718 | (3.719) | (4.437) |
| RISULTATO NETTO | (28.531) | 247.751 | (276.282) |
1 Il valore della produzione comprende le seguenti voci di bilancio: ricavi delle vendite e prestazioni, incrementi di immobilizzazioni per lavori interni, altri ricavi operativi e la variazione delle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione
2La voce "Consumi di materie prime e servizi esterni" comprende le seguenti voci di bilancio: materie prime e di consumo, variazione rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, ed altri costi operativi non comprensivi degli oneri diversi di gestione. Tale voce è esposta al netto degli oneri non ricorrenti.
3Il Valore aggiunto è la somma del valore della produzione, dei consumi di materie prime e servizi esterni e degli oneri diversi di gestione.
4L'EBITDA ricorrente rappresenta l'EBITDA normalizzato eliminando dal calcolo dell'EBITDA i proventi e gli oneri straordinari e/o non ricorrenti nella gestione.
5L'EBITDA (Margine Operativo Lordo) è un indicatore economico non definito negli IFRS, adottati dal Gruppo Trevi a partire dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2005. L'EBITDA è una misura utilizzata dal management di Trevi per monitorare e valutare l'andamento operativo del Gruppo. Il management ritiene che l'EBITDA sia un importante parametro per la misurazione della performance del Gruppo in quanto non è influenzato dalla volatilità dovuta agli effetti dei diversi criteri di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. Alla data odierna (previo approfondimento successivo connesso alle evoluzioni delle definizioni di misuratori alternativi delle performance aziendali) l'EBITDA (Earnings before interests, taxes, depreciation and amortization) è definito da Trevi come Utile/Perdita d'esercizio al lordo degli ammortamenti di immobilizzazioni materiali e immateriali, accantonamenti e svalutazioni, degli oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito.
6L'EBIT (Risultato Operativo) è un indicatore economico non definito negli IFRS. L'EBIT è una misura utilizzata dal management di Trevi per monitorare e valutare l'andamento operativo del Gruppo. Il management ritiene che l'EBIT sia un importante parametro per la misurazione della performance del Gruppo in quanto non è influenzato dalla volatilità dovuta agli effetti dei diversi criteri di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. L'EBIT (Earnings before interests and taxes) è definito da Trevi come Utile/Perdita d'esercizio al lordo degli oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito.
7La voce "Proventi /(oneri) finanziari" è la sommatoria delle seguenti voci di bilancio: proventi finanziari e (costi finanziari).

Nella tavola seguente è riportata l'analisi della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata riclassificata al 30 giugno 2021: si specifica che le rimanenze tengono in considerazione la voce lavori in corso su ordinazione
| (In migliaia di Euro) | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| A) | Immobilizzazioni | ||||||
| Immobilizzazioni materiali (8) - |
180.255 | 191.079 | (10.825) | ||||
| - Immobilizzazioni immateriali |
12.476 | 10.847 | 1.629 | ||||
| Immobilizzazioni finanziarie (9) - |
962 | 3.628 | (2.666) | ||||
| 193.693 | 205.554 | (11.861) | |||||
| B) | Capitale d'esercizio netto | ||||||
| - Rimanenze |
150.927 | 138.381 | 12.547 | ||||
| Crediti commerciali (10) - |
190.937 | 197.386 | (6.450) | ||||
| Debiti commerciali (-) (11) - |
(93.837) | (100.471) | 6.633 | ||||
| Acconti (12) - |
(26.935) | (16.665) | (10.269) | ||||
| Altre attività (passività) (13) - |
(42.059) | (23.190) | (18.869) | ||||
| 179.033 | 195.441 | (16.408) | |||||
| C) | Attività e passività destinate alla dismissione | 0 | 0 | 0 | |||
| D) | Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B+C) | 372.727 | 400.996 | (28.269) | |||
| E) | Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) | (11.111) | (11.508) | 397 | |||
| F) | CAPITALE INVESTITO NETTO (D+E) | 361.615 | 389.488 | (27.872) | |||
| Finanziato da: | |||||||
| G) | Patrimonio Netto del Gruppo | 102.074 | 123.359 | (21.285) | |||
| H) | Patrimonio Netto di pertinenza di terzi | (3.477) | (3.317) | (160) | |||
| I) | Indebitamento finanziario netto (14) | 263.018 | 269.446 | (6.427) | |||
| L) | TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (G+H+I) | 361.615 | 389.488 | (27.872) |
Lo Stato Patrimoniale sopraesposto, oggetto delle note di commento, è una sintesi riclassificata dello Stato Patrimoniale Consolidato
(8) Il saldo delle immobilizzazioni materiali tiene conto anche degli investimenti immobiliari non strumentali.
(9) Il saldo delle immobilizzazioni finanziarie comprende le partecipazioni e gli altri crediti finanziari a lungo termine.
(10) Il saldo della voce crediti commerciali comprende: i crediti verso clienti sia non correnti che correnti, i crediti verso collegate correnti, importi dovuti dai committenti.
(11) Il saldo della voce debiti commerciali comprende: i debiti verso fornitori a breve termine, i debiti verso collegate a breve termine. (12) Il saldo della voce acconti comprende sia la parte a lungo che quella a breve.
(13) Il saldo della voce altre attività/(passività) comprende: i crediti/(debiti) verso altri, i ratei e risconti attivi/(passivi), importi dovuti ai committenti i crediti/(debiti) tributari e i fondi rischi sia a breve che a lungo termine.
(14) La Posizione Finanziaria Netta utilizzata come indicatore finanziario dell'indebitamento, viene rappresentata come sommatoria delle seguenti componenti positive e negative dello Stato Patrimoniale, in accordo con la comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, aggiornate con quanto previsto dall'orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021 così come recepito dal richiamo di attenzione CONSOB n. 5/21 del 29 aprile 2021. Tale schema rappresenta la preliminare rappresentazione del Gruppo, alla luce degli attuali orientamenti ed interpretazioni disponibili:
componenti positive a breve e lungo termine: disponibilità liquide (cassa, assegni e banche attive), titoli di pronto smobilizzo dell'attivo circolante e crediti finanziari;componenti negative a breve e lungo termine: debiti verso banche, debiti verso altri finanziatori (società di leasing e società di factoring) e debiti verso soci per finanziamenti. Per un maggior dettaglio si rimanda ad apposita tabella in nota esplicativa.

L'ambito di applicazione dell'IFRS 15 è relativo alla contabilizzazione dei lavori in corso su ordinazione nei bilanci degli appaltatori. Il principio prevede che il valore dei lavori in corso su ordinazione venga espresso al netto dei relativi acconti ricevuti dai committenti e che tale saldo netto trovi rappresentazione tra i crediti commerciali o tra le altre passività rispettivamente a seconda che lo stato di avanzamento dei lavori risulti superiore all'acconto ricevuto o inferiore.
Di seguito si riporta la riconciliazione tra i dati riportati nello stato patrimoniale riclassificato che non tiene in considerazione l'esposizione richiesta dall'IFRS 15 rispetto agli schemi di bilancio consolidato in cui tale effetto è riflesso.
| Capitale d'esercizio netto | 31/12/2020 | Riclassifica | 31/12/2020 Riclassificato |
30/06/2021 | Riclassifica | 30/06/2021 Riclassificato |
|---|---|---|---|---|---|---|
| - Rimanenze |
138.381 | (15.669) | 122.712 | 150.927 | (20.259) | 130.669 |
| - Crediti commerciali |
197.386 | 15.007 | 212.393 | 190.937 | 20.740 | 211.676 |
| - Debiti commerciali (-) |
(100.471) | 0 | (100.471) | (93.837) | 0 | (93.837) |
| - Acconti (-) |
(16.626) | 6.730 | (9.896) | (26.935) | 12.019 | (14.915) |
| - Altre attività (passività) |
(23.229) | (6.068) | (29.297) | (42.059) | (12.500) | (54.559) |
| 195.441 | 0 | 195.441 | 179.033 | 0 | 179.033 |
La Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2021, confrontata con i dati al 31 dicembre 2020, è riportata nel seguente prospetto:
| (in migliaia di euro) | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso banche a breve termine | (200.835) | (194.176) | (6.659) |
| Debiti verso altri finanziatori a breve termine | (66.596) | (71.483) | 4.887 |
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | 0 | 0 | 0 |
| Attività finanziarie correnti | 3.827 | 3.675 | 152 |
| Disponibilità liquide a breve termine | 75.367 | 69.810 | 5.557 |
| Totale a breve termine | (188.237) | (192.174) | 3.937 |
| Debiti verso banche a medio lungo termine | (8.223) | (8.234) | 11 |
| Debiti verso altri finanziatori a medio lungo termine | (76.705) | (79.237) | 2.532 |
| Strumenti finanziari derivati a medio lungo termine | 0 | ||
| Debiti Commerciali e altri debiti non correnti | 0 | ||
| Totale medio lungo termine | (84.928) | (87.471) | 2.543 |
| Indebitamento finanziario netto (definito come da richiamo attenzione Consob n.5/21 del 29 aprile 2021) |
(273.165) | (279.645) | 6.480 |
| Attività finanziarie non correnti | 10.147 | 10.198 | (51) |
| Posizione finanziaria netta Totale | (263.018) | (269.447) | 6.429 |
Al 30 giugno 2021 la Posizione Finanziaria Netta è pari a 263 milioni di Euro, confrontata con il valore relativo al 31 dicembre 2020 pari a 269,5 milioni di Euro è in miglioramento di 6,4 milioni di Euro.
Tale miglioramento è ascrivibile al flusso generato dall'attività operativa di incasso di crediti commerciali ed al pagamento di debiti commerciali ai fornitori di beni e servizi, che, nonostante il pagamento di debiti

finanziari alle società di leasing, ha comunque permesso di migliorare la Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2021 rispetto quella consuntivata al 31 dicembre 2020.
Si specifica, così come riportato nel paragrafo "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale", che a seguito del mancato rispetto dei covenant relativi ai debiti bancari facenti capo all'Accordo di Ristrutturazione, i debiti sono stati rappresentati negli schemi di bilancio con scadenza nel breve periodo, pur rimanendo immutata la scadenza originaria prevista per il 2024.
Nel primo semestre del 2021 il persistere della pandemia Covid-19 a livello globale ha continuato ad influenzare negativamente lo scenario macroeconomico mondiale, anche se si intravedono alcuni segnali di ripresa.
Pur sussistendo misure straordinarie di limitazione alla circolazione di merci e persone e di chiusura di stabilimenti e di attività produttive, oltre a obblighi di quarantena, la progressione della campagna di vaccinazione nell'area Euro ha comunque rappresentato un passo in avanti importante nel processo di risoluzione della crisi sanitaria in atto, anche se le nuove varianti lasciano ancora qualche dubbio sul futuro.
A differenza del 2020, il prezzo dei prodotti petroliferi ha visto un progressivo aumento da gennaio in previsione di un incremento globale della domanda. Come immediata conseguenza si sono verificati incrementi nei settori di produzione delle principali materie prime, trainato da un brusco aumento della domanda globale sulla scia dei primi segnali di ripresa. Da sottolineare per esempio l'importante incremento del prezzo del ferro che, a livello globale, ha influenzato negativamente il mondo delle costruzioni.
Per fare fronte alla crisi economica, numerosi Governi dei Paesi colpiti e diverse entità sovranazionali hanno adottato misure straordinarie fin dalla fine del primo semestre 2020 per sostenere i redditi delle famiglie, la liquidità delle imprese e garantire l'accesso al credito. A seguito di queste misure e grazie al progredire delle campagne di vaccinazione, si sono rilevati diffusi segnali di ripresa a livello globale, che stanno dando già i primi risultati. Purtroppo, si nota una situazione molto disomogenea nei vari mercati, che è fondamentalmente legata alla capacità o meno dei singoli Governi di implementare una politica vaccinale valida e tempestiva (in Europa e in USA si evidenziano importanti azioni, mentre in Sud America, Estremo Oriente ed Africa si riscontrano ritardi).
Sempre in ottica di contrasto alla crisi economica, molti Governi, soprattutto quelli delle economie più avanzate (Europa e Nord America in primis) hanno pianificato imponenti investimenti infrastrutturali come volani di ripresa per le economie messe in ginocchio dalla pandemia, in quanto questo tipo di interventi hanno un ritorno diretto in termini di PIL dei Paesi investitori e creano posti di lavoro sia diretti, sia nell'indotto attraverso tutta la filiera produttiva.

Le acquisizioni di ordini del Gruppo Trevi nel corso del primo semestre del 2021 ammontano a circa 320 milioni di Euro, rispetto ai 238 milioni circa del medesimo periodo dell'anno precedente, di cui circa 242 milioni relativi alla Divisione Trevi (203 milioni di Euro nel corrispondente periodo del 2020) e 81 milioni nella Divisione Soilmec (35 milioni nel corrispondente periodo del 2020), al lordo degli ordini intradivisionali.
Il portafoglio ordini al 30 giugno 2021 del Gruppo Trevi è pari a 429 milioni di Euro (400 milioni di Euro al 30 giugno 2020). Per quanto riguarda l'articolazione per Divisione, 373 milioni di Euro si riferiscono alla Divisione Trevi (357 milioni di Euro al 30 giugno 2020), mentre 56 milioni si riferiscono alla Divisione Soilmec (43 milioni al 30 giugno 2020), includendo anche il portafoglio verso la Divisione Trevi.
Gli investimenti lordi in immobilizzazioni materiali del Gruppo Trevi per il primo semestre 2021 ammontano a 10,5 milioni di Euro per i Tangible e a 2,5 milioni di Euro per gli Intangibles.
Sul piano degli investimenti per l'anno 2021 è previsto l'acquisto di attrezzature di perforazione e ausiliarie per procedere ad un parziale e graduale rinnovo del parco attrezzature e per far fronte, nel contempo, a fabbisogni specifici di progetti speciali in corso di acquisizione.
Nel primo semestre 2021 gli investimenti hanno riguardato principalmente attrezzature minori e a servizio della produzione, mentre gli investimenti in attrezzature principali di scavo saranno formalizzati a fronte dell'acquisizione di nuovi progetti strategici previsti nel corso della seconda metà dell'anno, inoltre prosegue il noleggio di attrezzature con formule a medio e lungo termine, nei casi in cui è fattibile.
Sul piano dei disinvestimenti si sta attuando un processo di dismissione di attrezzature obsolete di perforazione e ausiliare in tutte le aree geografiche in cui opera la Divisione e si sta procedendo alla dismissione di yards non più necessarie, in funzione della mutata distribuzione geografica del portafoglio lavori.
Nel primo semestre 2021, a livello di Head Quarter, è stata gestita la dismissione di attrezzature di perforazione e gru in Colombia e nell'area del Medioriente.
Le tipologie di attrezzature oggetto di vendita sono risultate rigs classe 40-80 ton e cranes classe 40-120 ton, oltre a numerose attrezzature ausiliarie ed utensili da scavo.

Sono in corso alcune importanti trattative su rigs di classe 90-100 (ubicate in area ME, in Italia ed in USA), destinate a mercati di nicchia, con specifiche richieste, e sono in fase di conclusione le trattative di vendita di due yards in Italia e all'estero.
Il Gruppo, in coerenza con il piano industriale 2018-2022, poi aggiornato con il piano industriale 2021-2024, ha intrapreso una profonda rivisitazione della struttura dei costi aziendali e di ottimizzazione dei processi aziendali e organizzativi. Da evidenziare in particolare il lancio del progetto IT per l'implementazione del sistema ERP SAP/4 Hana e dei progetti di tesoreria centralizzata e bilancio consolidato andati live nel 2020. Il progetto ERP SAP/4 Hana, della durata prevista di circa 3 anni, coinvolge la maggior parte delle Legal Entities del gruppo e da fine giugno 2021 è già in uso da parte di Trevi Finanziaria Industriale SpA e Trevi SpA.
I ricavi totali del Gruppo Trevi al 30 giugno ammontano a 216,5 milioni di Euro, in flessione di circa 22 milioni di Euro al 30 giugno 2020 (238,4 Milioni di Euro). A livello internazionale il mercato evidenzia segnali di ripresa, grazie alla estesa campagna di vaccinazione, che ha ridotto la diffusione della pandemia Covid-19, benché soprattutto nel corso del primo trimestre i governi di numerosi paesi in cui gli effetti della pandemia hanno avuto un maggior impatto abbiano continuato ad adottare misure restrittive alla circolazione di persone e merci, obblighi di quarantena e si siano verificati rallentamenti o chiusura di diverse attività produttive.
Oltre alle opportunità di crescita previste nel mercato delle costruzioni, la ripresa dell'economia è dovuta principalmente alla pianificazione di importanti interventi infrastrutturali che molti Governi attuano per dare slancio e impulso alle economie dei singoli paesi.
Per quanto concerne il Gruppo, nonostante le difficoltà dello scenario internazionale e benché alcune importanti commesse siano state completate, a partire dal secondo trimestre 2021 si è registrato un aumento dei volumi prodotti, la ripresa delle acquisizioni e la conseguente crescita del portafoglio ordini.
Alla ripresa hanno contribuito alcuni fattori chiave, peculiari del Gruppo: la forte capacità di adattamento alle situazioni estreme e difficili, il know-how ingegneristico di eccellenza, il forte orientamento alla soddisfazione del cliente ed il riconoscimento del Gruppo Trevi come partner tecnologico affidabile.
Di seguito alcune considerazioni sull'andamento della Divisione Trevi per area geografica.
I volumi di fatturato nel mercato europeo sono in contrazione rispetto al primo semestre 2020, per i seguenti motivi:


• Si osserva un incremento di volumi dei ricavi, rispetto al primo semestre 2020, dovuto principalmente alle ottime performance di alcuni progetti come North Washington State Bridge e in Florida i progetti HHD Matoc 2 e Matoc 4. Il Nord America continua a rappresentare un mercato dalle grandi potenzialità di crescita per il settore Fondazioni. Sono previste acquisizioni di importanti lavori nel secondo semestre del 2021.
Nel primo Semestre 2021 Soilmec ha operato in continuità produttiva nonostante le criticità esogene pandemiche che hanno impattato anche il flusso di approvvigionamenti delle materie prime.
Il mercato del micropalo è stato vivace per tutto il periodo con un sostanziale incremento rispetto al 2020 chiudendo il primo semestre con un incremento degli ordini in tutta la gamma dei prodotti.
La crescita degli ordini è in linea con il tracciato del piano industriale che traguarda un tasso incrementale costante per tutto il 2021.

Le Operations hanno recuperato una buona continuità e puntualità delle consegne consentendo di dare continuità al processo produttivo e minimizzando le inefficienze. Al fine di contenere gli impatti della flessione delle vendite, che nel 2020 sono state causate prevalentemente dalla pandemia, nel primo semestre si è fatto ricorso a misure straordinarie di contenimento dei costi (tra i quali cassa integrazione nelle sedi italiane, ed utilizzo di strumenti analoghi disponibili nei Paesi esteri) accompagnate da un processo di razionalizzazione dei processi ed una nuova strategia di prodotto.
I ricavi ammontano a 54,3 Milioni di Euro con uno scostamento negativo rispetto alle previsioni dovuto allo slittamento nell'emissione dell'obbligazione contrattuale prevista nel contratto di fornitura per ArabCo. I ricavi semestrali sono risultati comunque superiori di circa 6,7 Milioni di Euro rispetto al primo Semestre del 2020. La marginalità associata al volume dei ricavi del primo Semestre 2021 è inferiore rispetto alle attese principalmente a causa del diverso mix delle vendite del primo semestre che ha visto maggiori vendite di micropalo rispetto all'alto di gamma. Nonostante questo, grazie alle azioni per il recupero di efficienza e di contenimento dei costi, l'EBITDA del primo semestre 2021 chiude positivamente anche rispetto alle previsioni. Le proiezioni di vendite del secondo semestre appaiono interessanti e superiori a quelle del primo semestre 2021.
Nonostante l'impatto sulla marginalità, grazie alle sopra esposte strategie di efficienza e conseguente contenimento dei costi, l'EBITDA del primo Semestre 2021 chiude positivamente rispetto al Piano 2021. Le proiezioni di fatturato del secondo semestre sono in linea con il Management Plan.
Di seguito i principali ordini acquisiti per Area Geografica:
• Enirewind - Ravenna, progetto acquisito in ATI (TREVI, mandataria con quota al 99% e la Desmos mandante, con quota 1%), prevede la Messa in Sicurezza Permanente dell'Area Vasche "ex Ambiente" nello stabilimento di Ravenna di proprietà della società Enirewind - valore di circa 8 M €. Le principali attività prevedono l'esecuzione di diaframmi plastici di cinturazione, la realizzazione della protezione superficiale, con capping costituito da geocompositi e geomembrane in HDPE.
E' prevista inoltre la redazione del progetto costruttivo, in collaborazione con la società mandante Desmos.
• ST Microelectronics - ST Microelectronics Catania, Valore totale 17,7 M €. L'oggetto dell'appalto consiste nella realizzazione delle opere di fondazione, per la successiva costruzione del nuovo stabilimento industriale destinato a centro di ricerca con laboratori di produzione "SILICON

CARBIDE". Il progetto prevede l'installazione di pali trivellati, successivamente l'esecuzione di uno scavo di sbancamento di circa 65.000 mc per raggiungere la quota di imposta della fondazione dell'edificio futuro e posare lo strato di "magrone" di sottofondazione
• Pasig River Expressway (Segm. 2 – phase 1) – committente PAREX Corp., valore di ca. 58 M €. Il progetto consiste nella realizzazione di una superstrada sopraelevata, che si estenderà per 19.365 km, a 6 corsie e rappresenterà il modo più veloce per raggiungere e transitare dalla città di Manila e la

provincia di Rizal. Il viadotto di 7,32 Km del presente pacchetto partirà da Metro Manila Skyway 3 a Manila City e passerà sopra al fiume Pasig. Prevede inoltre 3,2 km di rampe varie e l'installazione di pali trivellati a terra e off-shore.210
• NSCR CPN-02 (Zone 2+ Zone 4) - committente Acciona-Daelim JV, valore 12.4 M €
Il Progetto Malolos-Clark Railway CPN-02 fa parte della nuova linea ferroviaria North-South Commuter Railway di 161 Km, che collegherà le città di Clark e Calamba, situate rispettivamente a nord e sud di Manila. I pali trivellati aggiudicati alla Trevi Foundations Philippines costituiranno le fondazioni profonde del viadotto ferroviario principale, della stazione di San Fernando e di altri tre fabbricati di servizio.
• PTML TERMINAL EXTENSION - cliente Ports & Terminal Multiservices Ltd. - Nigeria, valore 7,3 M € - Trattasi di un lavoro di ampliamento dell'attuale banchina 11 di Grimaldi ad Apapa, Lagos, per consentire l'approdo di navi RORO di nuova generazione (più lunghe di 30 m delle precedenti). Si tratta di "un ponte" su pali di diversi diametri.

nell'esecuzione della Metro Line 3 di Panama, che connetterà la città di Panama con il lato occidentale del canale di Panama. La linea ha un'estensione di circa 25 km. e consentirà di ridurre i tempi di trasporto da un'ora e mezzo a 45 minuti. L'oggetto del lavoro in subappalto per TREVI è l'esecuzione del 50% del progetto denominato Lotto "A" e consiste nella realizzazione di fondazioni, mediante la tecnologia dei pali trivellati di grande diametro a terra per viadotto, stazioni, urbanistica e altro. La data prevista di inizio delle attività di perforazione è a fine ottobre 2021.
Di seguito una descrizione delle principali commesse della Divisione Trevi in corso di esecuzione nel primo semestre 2021, suddivise per area geografica e progetto:

Nel primo semestre 2021 il Gruppo Trevi, al fine di garantire la sicurezza dei dipendenti e la continuità di business, ha proseguito con l'adozione delle misure per il contrasto della pandemia da COVID-19 in relazione alle disposizioni in essere vigenti sul territorio nazionale e nei paesi in cui il gruppo opera.
Per fare questo, è stato mantenuto attivo il Team dedicato alla gestione dell'emergenza COVID-19 composto da figure dell'Alta Direzione, la funzione HSE (Health, Safety and Environment), il Medico Competente ed i Rappresentanti dei lavoratori, che hanno assicurato un rapido processo decisionale volto a definire e mettere in atto specifiche azioni.
Tali azioni, che si possono riassumere nell'elenco che segue, hanno permesso di ottenere risultati significativi in materia di prevenzione e protezione, nonostante le difficoltà e le situazioni di rischio al contorno. Sono state effettuate:

Inoltre, la gestione del rischio COVID-19 è diventato a tutti gli effetti un processo interamente incorporato nel Sistema di Gestione Salute e Sicurezza ISO45001 implementato dal Gruppo Trevi.
Nel primo semestre 2021 si segnala un numero di contagi che ha colpito personale del Gruppo Trevi (dato di dettaglio disponibile solo per il personale operante in Italia ed espatriato) inferiore ai 100 casi, di cui nessun caso critico per la salute delle persone colpite.
Il numero dei contagi nel Gruppo Trevi ha segnato, al 30 giugno, una progressiva diminuzione in linea con gli andamenti nazionali ed internazionali, ad eccezione dell'area Argentina/Uruguay.
Nel corso del secondo semestre si continuerà a gestire e revisionare i Piani COVID-19 aziendali in relazione alle nuove disposizioni applicabili ed ai cambi di livello di Rischio relativi alle aree geografiche in cui il Gruppo opera (a livello di rischio più basso deve corrispondere un allentamento delle misure – con riduzione costi - nei limiti del consentito dalla legislazione di riferimento). Si continuerà a tenere monitorati, in tutte le aree geografiche interessate dal business, i piani vaccinali in vigore, valutando, ove possibile, percorsi di vaccinazione alternativi a quelli pubblici per favorire ed accelerare l'immunità della popolazione aziendale.
Per quanto riguarda il ricorso a misure normative per affrontare gli impatti negativi dalla pandemia da COVID-19, si segnala che nel corso del primo semestre 2021 le società Trevi SpA e Soilmec SpA hanno utilizzato il credito di imposta generatosi per effetto della trasformazione delle imposte anticipate (DTA) relative alle perdite fiscali, a seguito della cessione dei crediti deteriorati effettuate a titolo oneroso entro il 31 dicembre 2020. Tale beneficio è stato previsto dalla Legge 13 ottobre 2020, n. 126, con la quale è stato convertito con modificazioni il D.L. 14 agosto 2020, n. 104 (c.d. "Decreto Agosto) in materia di trasformazione in crediti d'imposta delle imposte anticipate ("DTA") in caso di cessione di crediti deteriorati effettuate a titolo oneroso entro il 31 dicembre 2020. In particolare, a seguito della cessione di crediti effettuata da Trevi SpA in data 22 dicembre 2020, si è potuto usufruire di un credito di imposta pari ad Euro 173.627, utilizzato in compensazione per Euro 111.288,00 in data 18 gennaio 2021. Inoltre, a seguito della cessione di crediti deteriorati effettuata da Soilmec SpA il 22 dicembre 2020, si è potuto usufruire di un credito di imposta pari ad Euro 179.146,00 utilizzato integralmente in compensazione in data 16 gennaio 2021.
Nel corso del primo Semestre 2021 dal ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, le società del Gruppo operanti in Italia (Trevifin, Trevi SpA, Soilmec SpA e PSM SpA) hanno complessivamente ottenuto circa 2 milioni di Euro di riduzione nel costo del lavoro.

La presente sezione ha lo scopo di: (i) esaminare la correttezza dell'applicazione del presupposto relativo alla continuità aziendale alla relazione semestrale relativa ai dati consolidati al 30 giugno 2021, anche alla luce della situazione economica, finanziaria e patrimoniale e delle ulteriori circostanze che possono assumere rilievo a tal fine; e (ii) identificare le incertezze al momento esistenti, valutando la significatività delle stesse e la probabilità che possano essere superate, prendendo in considerazione le misure poste in essere dal management e gli ulteriori fattori di mitigazione.
Si ricorda che, in occasione dell'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020, erano stati individuati dalla direzione aziendale alcuni fattori di rischio per la continuità aziendale e, in particolare: (a) il rischio relativo al mancato rispetto delle clausole contrattuali contenute nell'Accordo di Ristrutturazione (come infra definito) e dalle possibili conseguenze derivanti da tale circostanza, anche alla luce dei rapporti con le Banche Finanziatrici (come infra definite); (b) gli eventuali rischi legati all'andamento della liquidità del Gruppo per un periodo di almeno 12 mesi a partire dalla data di riferimento del bilancio; e (c) il rischio derivante dall'eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi di risanamento, come previsti dal Piano Consolidato Aggiornato (come infra definito).
A tale riguardo, si ricorda altresì che, sempre nell'ambito del bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2020 e nella relativa relazione sulla gestione, il consiglio di amministrazione, dopo aver attentamente ed esaustivamente valutato i rischi a cui la continuità era esposta, come sopra sintetizzati, aveva ritenuto appropriata l'adozione del presupposto della continuità aziendale, pur segnalando quale residua incertezza significativa la positiva conclusione delle trattative con le Banche Finanziatrici in relazione alle proposte di modifica all'Accordo di Ristrutturazione formulate dalla Società (su cui si richiama quanto esposto nella relazione sulla gestione relativa al bilancio al 31 dicembre 2020). Ai fini della presente relazione, la continuità aziendale va dunque valutata tenendo conto delle circostanze predette e degli aggiornamenti disponibili in merito all'evolversi delle stesse successivamente alla data di approvazione del bilancio.
Al fine di descrivere in maniera puntuale le specifiche aree di rischio nell'ambito delle quali la continuità della Società è stata in concreto verificata, occorre in via preliminare ricordare che la Società e il Gruppo hanno affrontato negli anni passati un complesso processo di risanamento economico, finanziario e patrimoniale conclusosi nella prima metà del 2020, a causa di alcune difficoltà e incertezze che si sono manifestate a partire dall'esercizio 2017. Pare pertanto opportuno ricapitolare brevemente in questa sede le principali tappe di tale percorso sino ad oggi.


Conversione ovvero riscadenziata in maniera uniforme al debito oggetto di ristrutturazione di cui al successivo punto (v);


conformità con quanto previsto dall'Accordo di Ristrutturazione. Inoltre, una parte del prezzo pari a Euro 14 milioni è stata utilizzata, in conformità agli accordi sottoscritti con il Gruppo MEIL, al fine di costituire un deposito vincolato (c.d. "Escrow Amount") a garanzia degli eventuali obblighi di indennizzo che fossero insorti successivamente al closing dell'operazione;


attestato da parte dell'esperto nominato ai sensi dell'articolo 182 bis LF ed omologato dalla Corte d'Appello di Bologna.
Gli eventi successivi a quelli sopra elencati e le ulteriori azioni intraprese dal management nel frattempo saranno trattati nel prosieguo della presente sezione, con riferimento alle specifiche aree di rischio cui si riferiscono.
Le attuali condizioni dei mercati in cui opera il Gruppo Trevi, associate alla complessa situazione del Gruppo, hanno richiesto alla direzione della Società di svolgere, già in occasione dell'approvazione dell'ultimo bilancio di esercizio, valutazioni particolarmente accurate in merito al presupposto della continuità aziendale, con specifico riguardo ad alcune aree di rischio.
In particolare, ai fini dell'approvazione della relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2021, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a compiere tutte le necessarie valutazioni circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale tenendo conto, a tal fine, di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.
Nel determinare se il presupposto della continuazione dell'attività sia applicabile, gli amministratori hanno tenuto conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, relativo almeno – ma non limitato – a dodici mesi dopo la data di riferimento della relazione semestrale al 30 giugno 2021. Sono stati presi in considerazione i

principali indicatori di rischio che possono far sorgere dubbi in merito alla continuità. In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha tenuto in considerazione le valutazioni che erano state effettuate in occasione dell'approvazione dell'ultimo bilancio di esercizio, ponendo particolare attenzione sulle circostanze che erano state identificate quali possibili fattori di rischio in tale sede, al fine di verificarne lo status. In linea con quanto era stato rilevato in occasione dell'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020, nel caso di Trevifin e del Gruppo Trevi, gli indicatori di rischio da valutare con particolare attenzione sono tuttora quelli rientranti nell'area finanziaria e, in particolare, quelli legati al mancato rispetto di alcune previsioni dell'Accordo di Ristrutturazione (e del piano sottostante allo stesso) e ai rapporti con le Banche Finanziatrici.
A tal proposito, anche per sgombrare il campo da eventuali fraintendimenti, va comunque evidenziato preliminarmente che, come già esposto nel precedente paragrafo e nella relazione sulla gestione relativa al bilancio al 31 dicembre 2020, le operazioni che componevano la Manovra Finanziaria Originaria, come disciplinata dall'Accordo di Ristrutturazione, sono state poste integralmente in essere in sostanziale conformità alle previsioni degli accordi originari, e ciò ha consentito alla Società e al Gruppo Trevi di riequilibrare immediatamente la propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria rispetto alla precedente situazione di crisi che aveva determinato la necessità di addivenire alla sottoscrizione dell'Accordo di Ristrutturazione stesso. Ciò trova conferma nella circostanza che il Gruppo Trevi, nonostante i consistenti ritardi nell'omologazione e, conseguentemente, nella successiva attuazione dell'Accordo di Ristrutturazione e del piano ad esso sotteso (che pure hanno comportato maggiori costi a carico della Società e una minore marginalità) e nonostante il successivo scoppio della pandemia Covid-19 proprio a cavallo del completamento dell'Aumento di Capitale (che ne ha, con ogni probabilità, influenzato negativamente il pieno successo), è riuscito a ottenere risultati coerenti con gli scenari prudenziali che il management aveva elaborato proprio al fine di verificare la perdurante tenuta del piano (inclusi nel prospetto informativo relativo all'Aumento di Capitale), e a rispettare i parametri finanziari previsti dall'Accordo di Ristrutturazione alla data di verifica del 30 giugno 2020. Tuttavia, il protrarsi della pandemia, con la seconda ondata della diffusione del virus, le misure restrittive progressivamente più stringenti che gli stati e le imprese sono stati costretti ad adottare nel corso del 2020 (restrizioni alla circolazione di persone e merci, chiusura di stabilimenti, misure di sicurezza, ecc.), la conseguente contrazione degli investimenti a livello internazionale e i consistenti ritardi nell'acquisizione di nuovi ordini e ritardi nell'esecuzione di alcuni progetti in corso e/o da acquisire, nonché il verificarsi di alcuni eventi ulteriori (quali la cancellazione ovvero la mancata acquisizione di alcune commesse) hanno influenzato negativamente i risultati del Gruppo soprattutto nel secondo semestre 2020, comportando un peggioramento di tutti i principali indicatori (fatturato, EBITDA e Posizione Finanziaria Netta) rispetto alle previsioni del Piano Consolidato Originario per il medesimo periodo e una minore generazione di cassa netta, seppure con risultati economici in linea rispetto agli scenari prudenziali elaborati dal management e inclusi nel prospetto informativo relativo all'Aumento di Capitale. Le incertezze sulla continuità aziendale relative al Gruppo Trevi, così come le valutazioni sulla probabilità che le stesse vengano superate, vanno quindi inquadrate in tale ambito e analizzate alla luce delle conseguenze che tali circostanze hanno avuto e/o potranno avere sul processo di risanamento e, in generale, sull'attività del Gruppo Trevi.

In particolare, i già segnalati scostamenti rispetto al Piano Consolidato Originario rilevati in particolare nel corso del secondo semestre 2020, hanno comportato, da un lato, il mancato rispetto dei parametri finanziari previsti dall'Accordo di Ristrutturazione e, dall'altro, la necessità di aggiornare gli obiettivi del suddetto piano - sempre nel rispetto delle originarie linee strategiche - e di rivedere le previsioni per i prossimi esercizi, mediante l'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Società in data 23 aprile 2021 di un nuovo piano industriale relativo al periodo 2021-2024 (il "Piano Consolidato Aggiornato"). Tale piano prevede livelli inferiori sia di ricavi che di EBITDA rispetto al Piano Consolidato Originario, così come una minore generazione di cassa e, conseguentemente, una Posizione Finanziaria Netta stabilmente più elevata.
Va detto altresì che il Piano Consolidato Aggiornato considera come arco temporale il periodo 2021-2024, mentre il Piano Consolidato Originario considerava il periodo 2019-2022 (prevedendo che, al termine di tale periodo, fossero raggiunti gli obiettivi finali di risanamento del Gruppo). L'orizzonte temporale del Piano Consolidato Aggiornato, pur essendo allineato alle principali scadenze dell'indebitamento finanziario previste dall'Accordo di Ristrutturazione e dagli accordi con i creditori finanziari del Gruppo Trevi, va dunque oltre quello del Piano Consolidato Originario. Tale circostanza implica evidentemente che il raggiungimento degli obiettivi di risanamento del Gruppo Trevi che, nell'ambito del Piano Consolidato Originario, era previsto per la fine dell'esercizio 2022, nell'ambito del Piano Consolidato Aggiornato vada valutato in tale arco temporale più ampio.
Più nello specifico, gli scostamenti rilevati rispetto al Piano Consolidato Originario, e la conseguente necessità di elaborare e approvare il Piano Consolidato Aggiornato comportano le seguenti conseguenze:
Tali incertezze possono essere tutte ricondotte all'interno di una complessiva categoria di "rischio finanziario", che si sostanzia nella capacità della Società, a fronte delle circostanze sopra descritte, di rispettare gli impegni finanziari assunti nonché di generare e/o reperire risorse sufficienti per soddisfare le proprie esigenze finanziarie a sostegno del programma di investimenti e degli obiettivi del Piano Consolidato Aggiornato. Il ragionevole superamento di tali incertezze, come si vedrà nei successivi paragrafi, va valutato alla luce delle azioni intraprese dal management e dipende dal raggiungimento di un nuovo accordo con le Banche Finanziatrici in merito a una manovra finanziaria a supporto degli obiettivi di risanamento della Società.
Nei paragrafi successivi si esamineranno in maniera analitica le circostanze prese in considerazione al fine di determinare la correttezza dell'applicazione del presupposto della continuità aziendale alla relazione

semestrale consolidata.
Con riferimento all'Accordo di Ristrutturazione, le conseguenze della complessiva situazione nella quale si trova il Gruppo Trevi per effetto degli scostamenti rilevati rispetto al Piano Consolidato Originario possono essere così sintetizzate.
Alla luce dei risultati derivanti dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, tali parametri finanziari non risultano rispettati e, in particolare: (a) il Leverage Ratio risulta pari a 5,36x; e (b) il Debt/Equity Ratio risulta pari a 2,24x. Tale circostanza implica le seguenti possibili conseguenze, che costituiscono possibili rischi per la continuità aziendale: (i) la formale dichiarazione da parte delle Banche Finanziatrici circa il verificarsi di un "Evento Rilevante" ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione, e la conseguente attivazione dei rimedi contrattualmente previsti, tra cui la decadenza dal beneficio del termine in relazione all'indebitamento finanziario oggetto dell'Accordo di Ristrutturazione, e la richiesta di immediato rimborso anticipato dell'indebitamento medesimo; e (ii) l'interruzione da parte delle Banche Finanziatrici delle linee di credito a breve termine per cassa e per firma previste dall'Accordo di Ristrutturazione, facendo venire meno il necessario sostegno finanziario al Gruppo. Quanto sopra, rende necessario un formale impegno delle Banche Finanziatrici a non avvalersi di alcuno di tali rimedi e una rinuncia all'esercizio degli stessi in conseguenza di tali violazioni;
B. Necessità di aggiornare i parametri finanziari per le successive date di verifica: le previsioni del Piano Consolidato Aggiornato denotano che, con ogni probabilità, le Società Proponenti non saranno in grado di rispettare i parametri finanziari previsti dall'Accordo di Ristrutturazione anche alle successive date di verifica. Infatti, i parametri finanziari che erano stati inseriti nell'Accordo di Ristrutturazione, e che le Società Proponenti si sono impegnate a rispettare a ciascuna data di verifica che cade il 30 giugno e del 31 dicembre di ciascun esercizio, erano basati sulle previsioni del Piano Consolidato Originario

che, come si è detto, sono da ritenersi superate alla luce dei risultati raggiunti dal Gruppo, i quali mostrano un andamento peggiorativo rispetto alle previsioni originarie. Il mancato rispetto dei parametri finanziari previsti alle successive date di verifica costituirebbe un "Evento Rilevante" ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione, e comporterebbe le conseguenze già descritte al precedente paragrafo A., esponendo la Società e il Gruppo Trevi alle relative incertezze sulla continuità. Ciò implica la necessità di prevedere dei parametri finanziari rivisti ed allineati rispetto alle previsioni del Piano Consolidato Aggiornato e, a tal fine, si è reso necessario richiedere alle Banche Finanziatrici che dessero il proprio consenso alle modifiche dell'Accordo di Ristrutturazione volte a: (a) dare atto, da un lato, della circostanza che si sono verificati degli scostamenti rispetto al Piano Consolidato Originario i quali hanno richiesto la predisposizione ed approvazione del Piano Consolidato Aggiornato; e (b) prevedere dei nuovi parametri finanziari, modificati al fine di renderli coerenti con il Piano Consolidato Aggiornato;
C. Necessità di chiedere lo spostamento di alcune scadenze finanziarie: come detto, gli scostamenti rispetto al Piano Consolidato Originario, derivanti anche dalle conseguenze della pandemia da Covid-19, implicano un costante minore dimensionamento delle disponibilità liquide rispetto al Piano Consolidato Originario nel corso del biennio 2021-2022, con particolare riferimento al primo semestre del 2021. Sebbene l'Accordo di Ristrutturazione preveda che la gran parte dell'indebitamento finanziario nei confronti delle banche aderenti vada rimborsato bullet al 31 dicembre 2024, esistono alcune scadenze finanziarie nel corso dei prossimi 12 mesi che, laddove le Società Proponenti dessero corso ai relativi pagamenti, potrebbero creare situazioni di tensioni di cassa e mettere a rischio la capacità del Gruppo di fare fronte alle esigenze finanziarie del business. Più in particolare, l'Accordo di Ristrutturazione prevede: (a) l'obbligo di rimborsare, entro il dodicesimo mese dalla c.d. Data di Conversione, cioè il 29 maggio 2021, alcuni insoluti che erano stati riscadenziati al momento della sottoscrizione dell'Accordo di Ristrutturazione, per un importo pari a ca. Euro 19,2 milioni (i cc.dd. "Insoluti"); (b) l'obbligo di rimborsare le rate in linea capitale della c.d. Nuova Finanza concessa nell'ambito dell'Accordo di Ristrutturazione in scadenza il 30 giugno e il 31 dicembre 2021, per un importo complessivamente pari a ca. Euro 1,9 milioni. Il mancato rimborso di tali importi costituirebbe un "Evento Rilevante" ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione, e potrebbe comportare conseguenze analoghe a quelle descritte ai precedenti punti (i) e (ii) di cui al precedente Paragrafo A, e le Banche Finanziatrici potrebbero esercitare i rimedi sopra descritti. Ciò rappresenta evidentemente un ulteriore elemento di incertezza da tenere in considerazione rispetto alla continuità aziendale, e ha reso necessario chiedere alle Banche Finanziatrici una sospensione dei suddetti obblighi di rimborso e un riscadenziamento degli stessi a una data che sia coerente con i flussi di cassa previsti dal Piano Consolidato Aggiornato. Inoltre, l'Accordo di Ristrutturazione prevede che, nel caso in cui l'Importo Escrow (che, si ricorda, costituisce un deposito vincolato a garanzia di eventuali obblighi di indennizzo nascente dai contratti relativi alla Dismissione Oil&Gas) fosse liberato, tale importo debba essere

destinato al rimborso anticipato di alcune delle Banche Finanziatrici (i.e., le banche che vantavano esposizioni nei confronti delle società che facevano parte della Divisione Oil&Gas).
Con riferimento alle circostanze sopra descritte, si rimanda alle considerazioni svolte nei paragrafi successivi, e in particolare a quanto si dirà con riferimento all'Accordo di Standstill (come infra definito) che è stato sottoscritto in data 5 agosto 2021, con il quale è stato provvisoriamente posto rimedio ad alcune delle situazioni sopra descritte, sebbene sia tuttora necessario raggiungere un accordo definitivo con le Banche Finanziatrici in merito alle modifiche all'Accordo di Ristrutturazione in essere (ovvero a un nuovo accordo).
In coerenza con le valutazioni svolte in occasione dell'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020, un elemento che è stato valutato con particolare attenzione, alla luce della minor generazione di cassa prevista dal Piano Consolidato Aggiornato, è l'idoneità dei livelli di cassa previsti nei prossimi 12 mesi a garantire l'ordinaria operatività del Gruppo, il finanziamento delle relative commesse e il regolare pagamento dei fornitori. A fini di chiarezza, va premesso che appare improbabile, alla luce della complessiva situazione, ipotizzare che possano essere concesse al Gruppo nuove linee di credito per cassa non previste dal Piano Consolidato Originario. Il Gruppo dovrà quindi essere in grado di fare fronte alle proprie esigenze finanziarie esclusivamente tramite il ricorso alle linee di credito esistenti per il finanziamento del circolante e tramite i flussi attivi derivanti dalla propria attività ordinaria, fatta unicamente eccezione per il possibile ricorso a linee per la cessione pro-soluto dei crediti rientranti nell'indebitamento finanziario consentito ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione. Tale aspetto risulta come è ovvio centrale nella valutazione del presupposto della continuità aziendale, e ha reso necessaria, già in occasione dell'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020, un'attenta verifica delle previsioni di cassa dei 12 mesi successivi, per accertarsi che, sulla base delle previsioni elaborate dal management, i flussi attivi derivanti dall'attività siano fossero ragionevolmente idonei a sostenere tempo per tempo le esigenze finanziarie del Gruppo senza ricorso a nuove linee di credito, e senza causare prevedibili situazioni di tensione di cassa. Tale verifica aveva dato esito positivo in occasione dell'approvazione del bilancio, ma è parso opportuno rinnovarla ai fini dell'approvazione della relazione semestrale. A questo fine, come si dirà più diffusamente nel prosieguo, la Direzione Aziendale ha aggiornato le previsioni di cassa che erano state effettuate in occasione dell'approvazione del bilancio sulla base dei dati actual ed ha esteso tali previsioni sino al 30 giugno 2022. Da tale esercizio, come si dirà meglio nel prosieguo, emerge la ragionevole aspettativa di una situazione positiva di cassa del Gruppo almeno fino ad allora.
In coerenza con le valutazioni svolte in occasione dell'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020, uno degli elementi presi in considerazione al fine di valutare le incertezze sulla continuità aziendale è se le previsioni del Piano Industriale Aggiornato, anche alla luce delle ultime risultanze circa l'andamento del

Gruppo, appaiono comunque idonee a consentire il raggiungimento di un riequilibrio economico-finanziario, elemento dal quale dipende altresì la possibilità di raggiungere un accordo con le Banche Finanziatrici in relazione alla manovra finanziaria.
Si segnala in proposito che, sulla base dei dati al 30 giugno 2021, l'andamento del Gruppo nei primi mesi dell'anno per quanto riguarda i principali indicatori (Ricavi EBITDA ricorrente e Posizione Finanziaria Netta-PFN) è risultato sostanzialmente in linea con le previsioni del primo anno del Piano Consolidato Aggiornato. In particolare, al 30 giugno 2021 mentre i ricavi risultano essere inferiori rispetto alle previsioni, EBITDA è in linea e la PFN ha registrato un andamento migliorativo, riducendosi rispetto all'inizio dell'anno. A questo proposito, va segnalato in particolare che nel corso dei primi sei mesi dell'anno il Gruppo ha generato cassa netta per circa 5,5 milioni di euro, passando da 69,8 registrati ad inizio anno a 75,3 milioni al 30 giugno 2021. Inoltre, a partire dal mese di marzo 2021, è stata confermata durante il primo semestre dell'anno la tendenza alla crescita del backlog (già segnalata in occasione dell'approvazione del bilancio di esercizio), grazie ai nuovi ordini acquisiti. I dati consolidati della relazione semestrale al 30 giugno 2021 confermano in sintesi le tendenze di ripresa del business che erano emerse in occasione dell'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020.
Alla luce di quanto sopra, in occasione dell'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2020, il Consiglio di Amministrazione aveva opportunamente richiesto e ottenuto le informazioni necessarie ad analizzare le circostanze descritte in precedenza, al fine di valutare se tali circostanze rappresentassero effettivamente degli elementi tali da costituire incertezze significative rispetto al presupposto della continuità aziendale e se tali incertezze possano ragionevolmente essere superate. In tale occasione, i consiglieri avevano ritenuto di approvare il bilancio sul presupposto della continuità, pur segnalando una residua incertezza significativa relativa al rischio di mancato raggiungimento di un accordo con le Banche Finanziatrici. Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto dunque opportuno richiedere e ottenere un aggiornamento delle informazioni in merito alle circostanze sopra descritte al fine di valutare la correttezza dell'applicazione del presupposto della continuità aziendale anche con riferimento all'approvazione della relazione semestrale al 30 giugno 2021. A tal proposito, occorre considerare quanto segue.
Come già illustrato nella relazione sulla gestione relativa al bilancio al 31 dicembre 2020, con riferimento alle circostanze sopra descritte, relative al mancato rispetto di alcune previsioni dell'Accordo di Ristrutturazione, sono state tempestivamente avviate, a partire dal mese di febbraio 2021, interlocuzioni con le Banche Finanziatrici (molte delle quali, si ricorda per inciso, sono divenute azioniste della Società in attuazione dell'Accordo di Ristrutturazione), con il coinvolgimento dei rispettivi consulenti legali e finanziari.

Nell'ambito di tali interlocuzioni, è stato trasmesso alle Banche Finanziatrici un documento nel quale erano contenute le seguenti richieste:
A fronte di tali richieste, come di prassi, le Banche Finanziatrici hanno chiesto ulteriori informazioni ed approfondimenti alla Società e ai suoi consulenti, anche al fine di poter completare i propri processi istruttori e, successivamente, avviare i propri processi deliberativi. Più in particolare, la Società e le Banche Finanziatrici hanno concordato sull'opportunità, a tutela delle banche stesse ma anche di tutti gli stakeholder, di: (i) sottoporre il Piano Consolidato Aggiornato a una independent business review ("IBR"), che verificasse la ragionevolezza fondatezza delle assunzioni industriali e di mercato poste alla base del Piano Consolidato Aggiornato; (ii) definire quanto prima una complessiva proposta manovra finanziaria (e, se del caso, patrimoniale) a supporto del Piano Consolidato Aggiornato, che includa le predette richieste formulate dalla Società (la "Nuova Manovra Finanziaria"), da sottoporre alle Banche Finanziatrici ai fini della sottoscrizione di un nuovo accordo con le stesse (il "Nuovo Accordo"); e (iii) inquadrare la Nuova Manovra Finanziaria e il Nuovo Accordo nell'ambito di uno degli strumenti previsti dalla legge fallimentare per il risanamento delle imprese in crisi, e dunque di sottoporre il Piano Consolidato Aggiornato, la Nuova Manovra Finanziaria e il Nuovo Accordo all'esame di un esperto indipendente affinché rilasci le attestazioni previste dalla legge.
Sempre nel contesto delle interlocuzioni con le Banche Finanziatrici, al fine di gestire la fase corrente e di consentire, nell'interesse di tutte le parti coinvolte e in generale degli stakeholder del Gruppo Trevi, la gestione in continuità del business nelle more dei processi istruttori e decisionali delle banche, è stato sottoscritto in data 5 agosto 2021 un accordo di moratoria e standstill (l'"Accordo di Standstill") tra la Società, le controllate italiane Trevi, Soilmec e PSM e le Banche Finanziatrici. L'Accordo di Standstill prevede: (i) una generale

sospensione degli obblighi relativi al rispetto dei parametri finanziari; (ii) la sospensione degli obblighi pagamento degli importi dovuti nel corso del 2021; (iii) il mantenimento delle linee di credito esistenti, sia per cassa che per firma (per quanto riguarda le linee di firma, le stesse sono state suddivise in tranche utilizzabili al raggiungimento di determinate milestone); e (iv) l'impegno a non avvalersi dei rimedi conseguenti al verificarsi degli "Eventi Rilevanti" relativi alle circostanze sopra descritte. La durata dell'Accordo di Standstill è sino al 31 dicembre 2021, ferma restando la facoltà di estendere tale durata, con il consenso di tutte le parti, laddove ciò dovesse rendersi necessario. La sottoscrizione dell'Accordo di Standstill, sebbene non sia di per sé sufficiente a superare definitivamente le incertezze relative alla continuità aziendale rappresentate nel precedente paragrafo – le quali sarebbero infatti superate esclusivamente tramite la sottoscrizione del Nuovo Accordo con le banche, che recepisca il contenuto della Nuova Manovra Finanziaria – rappresenta indubbiamente un segnale molto importante dal punto di vista della continuità aziendale. Infatti, tale accordo, da un lato pone provvisoriamente rimedio agli Eventi Rilevanti dell'Accordo di Ristrutturazione, che erano stati descritti nei precedenti paragrafi e dall'altro rappresenta una chiara indicazione circa l'intenzione delle Banche Finanziatrici di collaborare al fine di individuare la soluzione più adeguata al definitivo risanamento e al rilancio del Gruppo, consentendo a quest'ultimo di poter continuare a svolgere la propria attività in continuità e di poter rispettare le previsioni del Piano Consolidato Aggiornato. Va altresì segnalato che, in conformità a quanto previsto dall'Accordo di Standstill, la Società sta ponendo in essere le attività necessarie al fine di rispettare le milestone ivi previste e, in particolare:
Evidentemente, né la sottoscrizione dell'Accordo di Standstill né il completamento delle attività suddette consente, di per sé, di ritenere superata l'incertezza derivante dagli Eventi Rilevanti verificatisi ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione nonché, in generale, dall'esigenza di sottoscrivere un Nuovo Accordo con le Banche Finanziatrici volto a recepire i contenuti della Nuova Manovra Finanziaria. Tale incertezza potrà ritenersi definitivamente superata esclusivamente a seguito della positiva valutazione, da parte dei competenti organi delle Banche Finanziatrici, della Nuova Manovra Finanziaria nonché della sottoscrizione ed intervenuta efficacia del Nuovo Accordo. Ciononostante, l'Accordo di Standstill rappresenta un significativo avanzamento nelle interlocuzioni con le Banche Finanziatrici e, anche in considerazione di ciò, gli amministratori ritengono ragionevole che tale incertezza possa essere superata nel corso dei prossimi mesi attraverso l'adozione delle misure intraprese dal management, che sono da ritenersi adeguate alla luce della situazione.

Con riferimento all'incertezza segnalata in precedenza relativa al rischio che, a causa della minore generazione di cassa conseguente alla pandemia da Codiv-19 e riflessa nelle previsioni del Piano Consolidato Aggiornato, possano verificarsi delle situazioni di tensione di cassa nel corso dei 12 mesi successivi alla data di riferimento della relazione della relazione semestrale, va rilevato quanto segue.
Innanzitutto, come già segnalato in occasione dell'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020, va sottolineato che la Direzione Aziendale della Società monitora costantemente l'andamento della cassa del Gruppo, anche a livello delle singole Divisioni Trevi e Soilmec. In particolare, il management predispone un piano di tesoreria a breve termine che analizza l'andamento della cassa nelle successive 20 settimane, documento che viene aggiornato ogni 4 settimane sulla base dei dati actual a disposizione, provenienti da tutte le legal entity del Gruppo. Tale strumento, i cui risultati vengono analizzati e discussi con il management locale, consente di monitorare la cassa a breve termine, e di avere contezza di eventuali shortfall di cassa con congruo anticipo, in modo da poter adottare le iniziative di volta in volta necessarie. Tale piano di tesoreria è stato da ultimo aggiornato tra il 20 e il 23 settembre u.s., e mostra un andamento della liquidità che, anche nel momento di picco, resta comunque positivo con un margine sufficiente a garantire la normale operatività del Gruppo.
Inoltre, in conformità a quanto previsto dall'Accordo di Standstill, la Società fornisce alle Banche Finanziatrici un piano di tesoreria aggiornato, verificato da parte di PricewaterhouseCoopers, relativo alle previsioni di cassa dei 6 mesi successivi, basato su previsioni settimanali, per i primi 3 mesi, e su previsioni mensili, per i 6 mesi successivi. L'ultimo piano di tesoreria aggiornato è stato fornito alle Banche Finanziatrici in data 10 settembre 2021, e sulla base delle relative previsioni non sono emerse criticità relativamente alla situazione di cassa del Gruppo e/o delle singole divisioni nel relativo periodo.
Si ricorda altresì che, in occasione dell'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2020, erano state svolte analisi approfondite da parte del management circa il prevedibile andamento della liquidità nel corso dei 12 mesi successivi. Era stato predisposto in particolare un budget mensilizzato che analizzava l'andamento della liquidità nel corso dell'esercizio in corso nonché una liquidity analysis, predisposta raccogliendo le necessarie informazioni da parte di tutte le legal entity del Gruppo, che esaminava il prevedibile andamento della liquidità sino al 31 marzo 2022. Tali analisi avevano confermato che non venivano evidenziate situazioni critiche dal punto di vista della cassa, tali da poter compromettere l'ordinaria operatività del Gruppo.
Il Consiglio di Amministrazione, ai fini dell'approvazione della presente relazione semestrale, ha comunque esaminato l'aggiornamento di tale liquidity analysis, estendendo il periodo oggetto della stessa sino a tutto il 30 giugno 2022, tenendo in considerazione i dati consuntivi del Gruppo al 30 giugno 2021. In primo luogo, si segnala che i dati consuntivi hanno confermato la correttezza delle previsioni che erano state elaborate in occasione dell'approvazione del bilancio, non essendosi riscontrate nel corso del primo semestre situazioni di tensione e/o shortfall di cassa. Al contrario, il profilo di generazione di cassa del Gruppo è risultato migliore delle previsioni e, nel corso del primo semestre, il Gruppo ha generato cassa netta, migliorando la posizione finanziaria netta consolidata. Ciò è dovuto alla ripresa del mercato e agli incassi ricevuti durante i primi sei

mesi dell'anno. Per quanto riguarda i mesi successivi, le analisi di liquidità svolte mostrano un andamento progressivamente crescente per tutto l'esercizio in corso e per il primo semestre 2022, senza evidenziare situazioni di particolare criticità, ferma restando la necessità di un costante monitoraggio della situazione. Pertanto, sulla base di tali proiezioni, è ragionevolmente prevedibile che la cassa minima del Gruppo si mantenga a un livello sufficiente per consentire al Gruppo di gestire la propria normale attività corrente secondo criteri di continuità e di fare fronte alle proprie esigenze finanziarie per tutto il periodo considerato. Il monitoraggio del management relativamente all'andamento della liquidità del Gruppo appare dunque adeguato alla situazione e le risultanze dell'analisi svolta non mostrano allo stato situazioni di tensioni e/o di shortflall di cassa fino a giugno 2022. Le previsioni di cassa appaiono redatte in modo prudenziale, prendendo in considerazione soltanto gli incassi le cui tempistiche sono state opportunamente verificate, e non includendo le previsioni di incassi rispetto alle quali esistono dubbi in merito alle tempistiche di pagamento, e non includendo altresì anticipi di clienti su commesse di dimensioni rilevanti.
In conclusione, sulla base di quanto sopra, non appaiono oggi esservi elementi per ritenere che, durante i 12 mesi successivi alla data di riferimento della relazione semestrale siano prevedibili situazioni di tensioni di cassa tali da compromettere la normale operatività del Gruppo. La relativa incertezza, a seguito delle analisi opportunamente svolte, deve dunque ritenersi superata sulla base delle informazioni attualmente disponibili.
Come già rilevato in precedenza, i dati consolidati al 31 dicembre 2020 avevano mostrato scostamenti rispetto al Piano Consolidato Originario, anche per gli impatti significativi della pandemia da Covid-19. Il management della Società si è dunque prontamente adoperato, sin dal mese di novembre 2020, nell'elaborazione di previsioni aggiornate basate su tali risultati di partenza, che sono contenute nel Piano Consolidato Aggiornato. A tal fine, il management è stato affiancato da primari advisor industriali e finanziari.
In occasione dell'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020, il Consiglio di Amministrazione aveva valutato con particolare attenzione i rischi derivanti dagli scostamenti in questione e, in particolare, il rischio che il Piano Consolidato Aggiornato non consentisse alla Società e al Gruppo di raggiungere i target di risanamento che si era originariamente prefissato.
Tale incertezza era stata ritenuta superabile sulla base delle considerazioni qui di seguito sinteticamente riportate (per un'esposizione più esaustiva, si rimanda alla relazione sulla gestione relativa al bilancio 2020):

dovrebbero ulteriormente migliorare tanto che, al termine del relativo periodo di piano, il Gruppo dovrebbe raggiungere un Leverage Ratio pari a circa 2,3x, parametro finanziario che risulta coerente con quello che, già in occasione dell'Accordo di Ristrutturazione, era stato ritenuto da parte dell'attestatore, prof. Enrico Laghi, idoneo a consentire la rifinanziabilità dell'indebitamento finanziario del Gruppo (sebbene come detto, in base alle previsioni del Piano Consolidato Originario, tale parametro avrebbe dovuto essere raggiunto già nel 2022);
Sulla base di tali considerazioni, gli amministratori, pur evidenziando come le previsioni del Piano Consolidato Aggiornato siano, per loro natura, incerte, avevano ritenuto superabile l'incertezza in esame, e avevano ritenuto ragionevole che, anche grazie alle misure in corso di discussione con le Banche Finanziatrici, il Gruppo avrebbe comunque raggiunto una situazione di equilibrio economico, patrimoniale e finanziario al termine dell'arco di piano.
È evidente, peraltro, come la capacità del Gruppo di raggiungere una situazione di definitivo equilibrio economico e finanziario dipenda anche dal raggiungimento di un accordo con le Banche Finanziatrici in relazione a una Manovra Finanziaria che risulti adeguata alla luce delle previsioni del piano.
Da tale punto di vista, come già rilevato nell'ambito del paragrafo relativo all'Accordo di Standstill, successivamente alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020, la Società e le Banche Finanziatrici, nell'ambito del percorso che dovrà portare all'approvazione della Nuova Manovra Finanziaria e alla sottoscrizione del Nuovo Accordo, hanno condiviso l'opportunità, nell'interesse di tutti gli stakeholder coinvolti, di sottoporre il Piano Consolidato Aggiornato (e le relative assunzioni su cui lo stesso si fonda) a una revisione indipendente, attività che è in corso di completamento a cura di Alvares & Marsal, e successivamente di sottoporre sia il Piano Consolidato Aggiornato che la Nuova Manovra Finanziaria all'attestazione di un professionista dotato dei requisiti previsti dalla legge fallimentare, al fine di inquadrare il Nuovo Accordo con le Banche Finanziatrici nell'ambito di uno degli strumenti previsti da quest'ultima per la soluzione della crisi d'impresa.
Tale verifica indipendente rappresenta un fattore di ulteriore tutela per gli amministratori e per gli altri

stakeholder coinvolti. Tuttavia, va rilevato come, tipicamente, tali verifiche possano adottare approcci più cautelativi (ad esempio una maggiore difficoltà del Gruppo nell'acquisizione di nuovi contratti, ovvero una minore marginalità) e/o possano far emergere ulteriori fattori di rischio di attuazione delle ipotesi industriali formulate dal management (quali, ad esempio, nuove chiusure determinate dalla pandemia COVID-19), che potrebbero evidenziare il rischio di mancato raggiungimento degli obiettivi di crescita prefissati nel piano in assenza di opportuni accorgimenti.
Pertanto, la Nuova Manovra Finanziaria che sarà presentata alle Banche Finanziatrici e discussa con le stesse dovrà tenere conto dei rischi che dovessero essere evidenziati dalle revisioni indipendenti in corso, in coerenza con gli obiettivi di risanamento prefissati.
In conclusione, gli amministratori osservano che, pur dando atto dei segnali incoraggianti che emergono dai dati relativi alla semestrale, il raggiungimento degli obiettivi di risanamento previsti dal Piano Consolidato Aggiornato dipendono comunque dal raggiungimento di un accordo con le Banche Finanziatrici in relazione a una manovra finanziaria che sia idonea per il Gruppo, anche nel caso in cui si verifichino scenari meno favorevoli rispetto alle ipotesi formulate nel Piano Consolidato Aggiornato.
In conclusione si ritiene opportuno segnalare che, anche tenuto conto nell'insieme delle circostanze sopra evidenziate, residua un'incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sul rispetto del presupposto della continuità aziendale: tale incertezza è legata alla positiva conclusione delle trattative con le Banche Finanziatrici in relazione alla proposta di Nuova Manovra Finanziaria e alla sottoscrizione del Nuovo Accordo (su cui si richiamano le considerazioni svolte nel precedente paragrafo), che tenga conto anche degli eventuali fattori di rischio che dovessero emergere nell'ambito delle revisioni indipendenti in corso sul Piano Consolidato Aggiornato.
Pur in presenza di tale incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento, il Consiglio di Amministrazione ritiene che, allo stato, non sussistano circostanze tali da imporre l'abbandono del principio di continuità aziendale nella redazione della relazione semestrale relativa al Gruppo Trevi, e ritiene pertanto appropriato redigere tale relazione adottando il presupposto della continuità aziendale sulla base delle considerazioni sopra svolte.

Nel corso del primo semestre 2021, in coerenza con quanto previsto dal piano, è proseguita la fase di riorganizzazione del Gruppo ed il ridimensionamento degli organici nelle aree caratterizzate da un rallentamento del business, senza compromettere il bacino di competenze chiave del Gruppo.
A causa della pandemia dovuta al diffondersi del virus del Covid-19, al fine di ridurre l'impatto dovuto alla riduzione del carico di lavoro e alla sospensione delle attività di alcuni cantieri sia in Italia che all'estero, il Gruppo ha adottato in Italia gli strumenti di cassa integrazione messi a disposizione dai DPCM e nel contempo ha indirizzato il personale verso un utilizzo delle ferie, in particolare di quelle pregresse.
L'organico di Gruppo al 30 giugno 2021 risulta essere pari a 3.279 risorse, con un decremento netto di 425 unità rispetto alle 3.704 nel settore Fondazioni al 31 dicembre 2020.
L'organico medio nel periodo è stato pari a circa 3.462 unità.
Il Gruppo Trevi è soggetto a diverse tipologie di rischio e di incertezza che possono impattare sull'attività operativa, la struttura finanziaria e i risultati economici.
Innanzitutto il rischio di liquidità che condiziona le scelte strategiche di investimenti e acquisizione delle commesse.
Improvvisi cambiamenti nei contesti politici dove il Gruppo opera hanno immediate conseguenze sui risultati operativi e sulla posizione finanziaria.
Il Gruppo è altresì esposto al rischio di un peggioramento del contesto macro-economico internazionale.
L'introduzione di norme più severe in materia di protezione dei dati nell'Unione Europea e la maggiore complessità dell'IT, sottopone il Gruppo al rischio cyber.
Per mitigare l'esposizione a tali rischi, il Gruppo Trevi, tra gli altri progetti, ha terminato nel 2018 l'implementazione di un sistema di risk management che si fonda su 2 capisaldi del PRMS (Project Risk Management System) per Trevifin e per la Divisione Trevi ed il definitivo accentramento della Funzione Assicurativa e la gestione dei claim in Trevifin a servizio di tutte le Divisioni del Gruppo.

È stato inoltre creato ed è sempre stato operativo il Comitato Rischi per l'analisi dettagliata delle commesse in fase di acquisizione.
Per un'azienda la disponibilità di liquidità garantisce il rispetto delle scadenze previste e una sana crescita economica. La pianificazione dei flussi di cassa aziendali permette di avere una programmazione periodica delle liquidità mantenendo il controllo sulle entrate e le uscite e di riconoscere tempestivamente picchi di fabbisogno. A seguito della sottoscrizione dell'Accordo di Ristrutturazione con il ceto bancario siglato in data 5 agosto 2019, la gestione della liquidità è stata garantita e regolata dallo stesso accordo, e successivamente alla firma dell'Accordo di moratoria e standstill sono stati rispettati gli obblighi informativi previsti in quest'ultimo accordo.
È stato, inoltre, istituito uno Steering Committee al fine di valutare l'andamento della cassa del Gruppo e delle singole società controllate, dando definitivo impulso alle attività di pianificazione finanziaria.
In ragione dell'estensione geografica del Gruppo e dell'accesso ai mercati internazionali per lo sviluppo della cantieristica, le società del Gruppo sono esposte al rischio che una modifica dei tassi di cambio tra la divisa di conto e le altre divise generino variazioni inattese. Le grandezze economiche e patrimoniali derivanti da questa fluttuazione potrebbero impattare sia i singoli bilanci societari d'esercizio, sia a livello consolidato. Nello specifico, dato l'attuale assetto di Gruppo, l'esposizione al rischio di tasso di cambio è principalmente legata al dollaro statunitense. Si segnala altresì che il Gruppo ha interessi anche in paesi quali la Turchia, l'Algeria e la Nigeria le cui valute potrebbero essere soggette a fluttuazioni anche rilevanti.
Per quanto riguarda il dollaro statunitense, il rischio di tasso di cambio deriva principalmente dalla conversione in Euro delle poste relative alle partecipazioni in società la cui divisa di conto è diversa dall'Euro (c.d. "rischio traslativo").
Il Gruppo non ha sottoscritto contratti derivati anche a causa dei vincoli imposti nell'Accordo di Ristrutturazione e dalla connessa indisponibilità di linee di credito per effettuare hedging valutario.
La politica di gestione del rischio di tasso di cambio è basata principalmente sull'utilizzo di listini in Euro o Dollaro.
Il rischio di tasso di interesse a carico dell'impresa è costituito dall'aumento degli oneri finanziari derivanti dal rialzo dei tassi di interesse.
A seguito della firma dell'Accordo di Ristrutturazione, il Gruppo ha ottenuto una moratoria sia sul capitale che sugli interessi delle linee di cassa a Medio e Lungo Termine. Con l'efficacia dell'Accordo di Ristrutturazione, i tassi di interesse sulle linee di cassa a Medio e Lungo Termine sono stati uniformati ad un tasso fisso.

Le linee a Breve Termine erogate e disciplinate dall'Accordo di Ristrutturazione hanno mantenuto il pricing adeguato alla natura dell'operazione sottostante, mantenendo i tassi dei documenti finanziari originari come previsto dall'Accordo di Ristrutturazione.
La gestione del credito commerciale è un'attività essenziale per definire il massimo grado di esposizione che l'impresa ritiene ragionevolmente sopportabile per una fornitura che prevede un pagamento differito. Particolarmente utile per la configurazione di procedure finalizzate ad un'anticipata valutazione del rischio e della solvibilità del cliente, è la corretta applicazione delle tecniche di credit scoring e di Trade Finance.
Essendo le linee di credito di factoring in fase di ripristino a seguito della firma dell'Accordo di Ristrutturazione, la gestione del rischio di credito ha imposto il mantenimento di un Comitato Rischi per la valutazione delle singole operazioni e dell'attività di credit&risk management attraverso l'utilizzo di strumenti di Trade Finance per la metalmeccanica e il controllo degli avanzamenti commesse nella cantieristica.
La veloce raccolta di informazioni inerenti al cliente (o potenziale cliente), la sua storia aziendale, l'assetto societario, il management di riferimento, l'attività svolta, la sua ubicazione, le caratteristiche e le potenzialità commerciali, associate ad informazioni di natura bancaria e ad altre rese disponibili da società specializzate nella proposta di informazioni di natura commerciale, ha rappresentato un elemento a supporto della preliminare valutazione del cliente.
L'evoluzione degli scenari economici e geo-politici influenza da sempre le attività finanziarie e industriali del Gruppo.
I ricavi per attività all'estero del Gruppo Trevi mantengono un trend di forte consolidamento sull'estero attestandosi circa su un 95% dell'ammontare totale.
Per tale ragione, il "rischio paese" è continuamente monitorato ed è caratterizzato dal rischio di insolvenza di operatori, pubblici e privati, legato all'area geografica di provenienza e indipendente dalla loro volontà. È anche il rischio legato alla provenienza di un determinato strumento finanziario e dipendente da variabili politiche, economiche e sociali.
Si è in presenza di un cybercrime sia quando la condotta o l'oggetto materiale del crimine è correlato ad un sistema informatico o telematico, sia quando l'illecito è perpetrato sfruttando o colpendo il sistema.
Nell'intento di aumentare ed efficientare costantemente i processi di ICT Security, il Gruppo ha continuato nel percorso di adozione di nuove iniziative, strumenti e procedure volte a garantire livelli di sicurezza ICT sempre più elevati.

Nel primo semestre 2021 non sono state acquistate azioni proprie.
Sono proseguite le attività commerciali e di produzione sia in Divisione Trevi che in Divisione Soilmec: nel bimestre luglio/agosto 2021 sono stati acquisiti nuovi ordini complessivamente pari a 57,4 milioni di euro, di cui 37.4 milioni di euro relativi alla Divisione Trevi e 20,6 relativi alla Divisione Soilmec ed il portafoglio ordini al 31 agosto 2021 è risultato pari a 413 milioni di euro (era pari a 429 milioni al 30 giugno 2021, mentre al 31 agosto 2020 era pari a 392 milioni di euro).
Il 5 agosto 2021 è stato firmato l'Accordo di Moratoria e Standstill con le Banche, e le condizioni sospensive si sono verificate il giorno successivo.
In conformità a quanto previsto dall'Accordo di Standstill, la Società ha successivamente posto in essere le attività necessarie al fine di rispettare le milestone ivi previste e, in particolare:
Fino al 29 settembre 2021, nel corso del terzo trimestre 2021 a causa del Covid-19 sono stati persi 350 giorni /uomo di lavoro negli Stati Uniti sul cantiere Project MATOC to #2 e circa 1.250 giorni/uomo di lavoro nelle Filippine, mentre tutti gli altri cantieri nel mondo non hanno perso giornate/uomo di lavoro.
Nel momento di approvazione di questa relazione semestrale (29 settembre 2021) tutti i cantieri nel mondo e la fabbrica di Soilmec a Cesena sono operativi.
Sono proseguite le attività per l'installazione del sistema informatico SAP in Trevi Finanziaria Industriale ed in Trevi SpA, oltre che le attività progettuali ed implementative per estendere l'utilizzo ad altre società del Gruppo Trevi.
Alla data della presente relazione e alla luce delle informazioni disponibili all'Emittente, sono attesi per l'anno 2021 ricavi compresi tra 490 e 510 milioni di euro ed un EBITDA ricorrente compreso tra 47 e 52 milioni di Euro. Si prevedono, infatti, per i prossimi mesi, la prosecuzione delle attività di produzione e vendita in corso


| (In migliaia di Euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Note | 30/06/2021 | 30/06/2020 | ||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | (19) | 209.136 | 214.704 | |
| - Di cui con parti correlate | 245 | 664 | ||
| Altri ricavi operativi | (19) | 9.045 | 23.678 | |
| - Di cui con parti correlate | 2.297 | 2.757 | ||
| Sub-Totale Ricavi Totali | 218.181 | 238.383 | ||
| Materie prime e di consumo | (78.008) | (76.679) | ||
| Variazione rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 546 | 15.729 | ||
| Costo del personale | (20) | (63.738) | (68.792) | |
| Altri costi operativi | (21) | (69.928) | (86.121) | |
| - Di cui con parti correlate | (54) | (49) | ||
| Ammortamenti | (1)-(2) | (17.745) | (21.784) | |
| Accantonamenti e svalutazioni | (22) | (5.388) | (3.289) | |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 7.609 | 7.002 | ||
| Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione | 4.015 | 2.735 | ||
| Risultato operativo | (4.456) | 7.183 | ||
| Proventi finanziari | (23) | 1.754 | 288.185 | |
| (Costi finanziari) | (24) | (11.844) | (30.463) | |
| Utili/(perdite) su cambi | (25) | (2.526) | (5.369) | |
| Sub-totale proventi/(costi) finanziari e utili/(perdite) su cambi | (12.616) | 252.353 | ||
| Rettifiche di Valore di attività finanziarie | 21 | (281) | ||
| Risultato prima delle Imposte | (17.051) | 259.255 | ||
| Imposte sul reddito | (26) | (11.480) | (904) | |
| Risultato netto derivante dalle attività in funzionamento | (28.531) | 258.352 | ||
| Risultato netto derivante dalle attività destinate a essere cessate | 0 | (10.601) | ||
| Risultato dopo le imposte | (28.531) | 247.751 | ||
| Attribuibile a: | ||||
| Azionisti della Capogruppo | (29.249) | 251.470 | ||
| Interessi di minoranza | 718 | (3.719) | ||
| Risultato del Gruppo per azione: | (27) | (0,19) | 9,781 | |
| Risultato del Gruppo per azione diluito: | (27) | (0,17) | 8,720 |

| (In migliaia di Euro) | ||
|---|---|---|
| Descrizione | 30/06/2021 | 30/06/2020 |
| Utile/(perdita) del periodo | (28.530) | 247.751 |
| Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio |
||
| Riserva di conversione | 8.385 | (599) |
| Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte |
8.385 | (599) |
| Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio: |
||
| Utili/(perdite) attuariali | ||
| Imposte sul reddito | ||
| Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte |
||
| Risultato complessivo al netto dell'effetto fiscale | (20.145) | 247.151 |
| Azionisti della Società Capogruppo Interessi di minoranza |
(20.552) 407 |
250.965 (3.814) |

| (In migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ | Note | 30/06/2021 | 31/12/2020 |
| Attività non correnti | |||
| Immobilizzazioni materiali | |||
| Terreni e fabbricati | 49.415 | 52.254 | |
| Impianti e macchinari | 96.454 | 102.202 | |
| Attrezzature Industriali e commerciali | 19.659 | 24.401 | |
| Altri beni | 12.350 | 10.329 | |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 2.376 | 1.894 | |
| Totale Immobilizzazioni Materiali | (1) | 180.254 | 191.079 |
| Immobilizzazioni immateriali | |||
| Costi di sviluppo | 7.008 | 6.646 | |
| Diritti di brevetto industriale e utilizzo opere dell'ingegno | 161 | 182 | |
| Concessioni, licenze e marchi | 152 | 177 | |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 4.802 | 3.392 | |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 353 | 450 | |
| Totale Immobilizzazioni Immateriali | (2) | 12.476 | 10.847 |
| Investimenti immobiliari non strumentali | 0 | ||
| Partecipazioni | (3) | 962 | 3.628 |
| - Partecipazioni in imprese collegate e a controllo congiunto valutate con il metodo del patrimonio netto | 421 | 2.995 | |
| - Altre partecipazioni | 541 | 633 | |
| Attività fiscali per imposte anticipate | (4) | 23.166 | 29.465 |
| Strumenti finanzairi derivati a lungo termine | (5) | 0 | 0 |
| Altri crediti finanziari lungo termine | 11.573 | 11.052 | |
| - Di cui con parti correlate | 0 | 0 | |
| Crediti commerciali ed altre attività a lungo termine | (6) | 1.681 | 1.010 |
| Totale Attività non correnti | 230.112 | 247.082 | |
| Attività correnti | |||
| Rimanenze | (7) | 130.669 | 122.711 |
| Crediti commerciali e altre attività a breve termine | (8) | 234.530 | 240.695 |
| - Di cui con parti correlate | 8.804 | 10.888 | |
| Attività fiscali per imposte correnti | (9) | 4.037 | 6.700 |
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | 0 | 0 | |
| Attività finanziarie correnti | 3.827 | 3.675 | |
| - Di cui parti correlate | 1.348 | 1.297 | |
| Disponibilità liquide | (10) | 75.367 | 69.810 |
| Totale attività correnti | 448.430 | 443.591 | |
| TOTALE ATTIVITÀ | 678.542 | 690.673 |

| PATRIMONIO NETTO | |||
|---|---|---|---|
| Capitale sociale e riserve | |||
| Capitale sociale | 97.374 | 97.374 | |
| Altre riserve | 20.420 | 247.974 | |
| Utile portato a nuovo | 13.529 | (463.457) | |
| Risultato di periodo | (29.249) | 241.468 | |
| Patrimonio Netto del Gruppo | (11) | 102.074 | 123.359 |
| Capitale e riserve di terzi | (4.195) | 1.415 | |
| Utile del periodo di terzi | 718 | (4.733) | |
| Patrimonio Netto di terzi | (3.477) | (3.318) | |
| Totale Patrimonio netto | 98.597 | 120.041 | |
| PASSIVITÀ | |||
| Passività non correnti | |||
| Finanziamenti a lungo termine | (12) | 8.223 | 8.234 |
| Debiti verso altri finanziatori a lungo termine | (12) | 76.705 | 79.237 |
| Strumenti finanziari derivati a lungo termine | (12) | (0) | (0) |
| Passività fiscali per imposte differite | (4) | 20.034 | 20.748 |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro | (13) | 11.111 | 11.508 |
| Fondi a lungo termine | 20.887 | 15.632 | |
| Altre passività a lungo termine | 5.106 | 4.913 | |
| Totale passività non correnti | 142.066 | 140.272 | |
| Passività correnti | |||
| Debiti commerciali e altre passività a breve termine | (16) | 157.207 | 148.506 |
| - Di cui con parti correlate | 784 | 878 | |
| Passività fiscali per imposte correnti | (17) | 8.809 | 11.677 |
| Finanziamenti a breve termine | (18) | 200.835 | 194.176 |
| Debiti verso altri finanziatori a breve termine | (18) | 66.596 | 71.483 |
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | 0 | 0 | |
| Fondi a breve termine (14) |
4.432 | 4.518 | |
| Totale passività correnti | 437.879 | 430.360 | |
| TOTALE PASSIVITÀ | 579.945 | 570.632 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ | 678.542 | 690.673 |

| Descrizione | Note | 30/06/2021 | 30/06/2020 |
|---|---|---|---|
| Risultato netto del periodo di pertinenza della Capogruppo e dei terzi | (28.530) | 247.751 | |
| Imposte sul reddito | 11.480 | (904) | |
| Risultato ante imposte | (17.051) | 246.847 | |
| Ammortamenti e svalutazioni | (1)-(2)-(22) | 17.823 | 22.410 |
| (Proventi)/Oneri finanziari netti | (23)-(24) | 11.098 | (258.107) |
| Variazioni dei fondi per rischi ed oneri del fondo benefici successivi a cessazione del rapporto di lavoro | (13)-(14) | (319) | 2.936 |
| Accontamenti fondi rischi ed oneri | (22) | 7.216 | 3.545 |
| Utilizzo fondi rischi ed oneri | (599) | (5.100) | |
| Rettifiche di Valore di attività finanziarie | (21) | 281 | |
| (Plusvalenze)/minusvalenze da realizzo o svalutazione di immobilizzazioni | 875 | (390) | |
| (A) Flusso di cassa dell'attività operativa ante variazione del Capitale Circolante | 19.023 | 12.421 | |
| (Incremento)/Decremento Rimanenze | (7) | (9.526) | (25.858) |
| (Incremento)/Decremento Crediti Commerciali | (8) | 562 | 5.601 |
| (Incremento)/Decremento Debiti Commerciali | (16) | (1.697) | (11.188) |
| (Incremento)/Decremento altre attività/passività | (8)-(16) | 15.257 | (8.368) |
| (B) Variazione del capitale circolante | 4.596 | (39.813) | |
| (C) Incasso proventi finanziari/pagamento interessi passivi | (3.818) | (10.116) | |
| (D) Imposte pagate | (907) | (4.474) | |
| (E) Flusso di cassa generato (assorbito) dall'attività operativa (A+B+C+D) | 18.894 | (41.981) | |
| Attività di investimento | |||
| (Investimenti)/Disinvestimenti operativi | (1)-(2) | (8.369) | (4.756) |
| Differenze Cambio su Investimenti operativi netti | (1.877) | ||
| Variazioni netta delle attività finanziarie | 2.228 | (451) | |
| (F) Flusso di cassa generato (assorbito) nelle attività di investimento | (8.018) | (5.207) | |
| Attività di finanziamento | |||
| Incremento/(Decremento) Capitale Sociale e riserve per acquisto di azioni proprie | (11) | 0 | 15.084 |
| Altre variazioni incluse quelle di terzi | 0 | 72.592 | |
| Variazioni di prestiti, finanziamenti, strum. fin. derivati, leasing finanz., e altri finanz. | (5.571) | (91.086) | |
| Dividendi incassati/(pagati) | (312) | 0 | |
| (G) Flusso di cassa generato (assorbito) dalle attività di finanziamento | (5.883) | (3.410) | |
| (H) Variazione attività/(passività) discontinuate | 0 | 87.965 | |
| Variazione netta delle disponibilità monetarie (E+F+G+H) | 4.993 | 37.367 | |
| Disponibilità liquide iniziali | 69.810 | 77.709 | |
| Variazione cassa per attività destinate ad essere cedute | 0 | (8.444) | |
| Effetto variazione dei tassi di cambio sulle disponibilità liquide | 564 | (1.525) | |
| Variazione netta delle disponibilità monetarie | 4.993 | 37.367 | |
| Disponibilità liquide finali | 75.367 | 105.107 |

| (in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Capitale Sociale |
Altre Riserve |
Utile portato a nuovo |
Totale del Gruppo |
Quota Spettante A Terzi |
Totale Patrimonio Netto |
| 01/01/20 | 82.290 | 157.181 | (458.562) | (219.091) | (3.076) | (222.167) |
| Risultato del periodo | 251.470 | 251.470 | (3.719) | 247.751 | ||
| Altri utili / (perdite) complessivi | (505) | (505) | (95) | (600) | ||
| Totale utile/(perdita) complessivi | (505) | 251.470 | 250.965 | (3.814) | 247.151 | |
| Aumento di Capitale | 15.084 | 135.028 | 150.112 | 16 | 150.128 | |
| Acquisizione/dismissioni | (13.766) | (11.526) | (25.292) | 5.110 | (20.182) | |
| 30/06/2020 | 97.374 | 277.938 | (218.618) | 156.694 | (1.764) | 154.930 |
| (in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Capitale Sociale |
Altre Riserve |
Utile portato a nuovo |
Totale del Gruppo |
Quota Spettante A Terzi |
Totale Patrimonio Netto |
| 01/01/21 | 97.374 | 247.974 | (221.989) | 123.359 | (3.317) | 120.042 |
| Risultato del periodo | (29.249) | (29.249) | 718 | (28.531) | ||
| Altri utili / (perdite) complessivi | 8.696 | 8.696 | (311) | 8.385 | ||
| Totale utile/(perdita) complessivi | 8.696 | (29.249) | (20.553) | 407 | (20.146) | |
| Destinazione del risultato e distribuzione dividendi | (236.250) | 235.518 | (732) | (567) | (1.299) | |
| 30/06/21 | 97.374 | 20.420 | (15.720) | 102.074 | (3.477) | 98.597 |

TREVI − Finanziaria Industriale S.p.A. (di seguito "la Società") e le società da essa controllate (di seguito "Gruppo TREVI o "il Gruppo") svolgono la propria attività nel settore dei servizi di ingegneria delle fondazioni per opere civili, infrastrutturali e costruzione di attrezzature per fondazioni speciali (di seguito "Fondazioni").
Tali attività sono coordinate dalle due società operative principali del Gruppo:
TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. è quotata alla Borsa di Milano dal luglio 1999.
La presente sezione ha lo scopo di: (i) esaminare la correttezza dell'applicazione del presupposto relativo alla continuità aziendale alla relazione semestrale relativa ai dati consolidati al 30 giugno 2021, anche alla luce della situazione economica, finanziaria e patrimoniale e delle ulteriori circostanze che possono assumere rilievo a tal fine; e (ii) identificare le incertezze al momento esistenti, valutando la significatività delle stesse e la probabilità che possano essere superate, prendendo in considerazione le misure poste in essere dal management e gli ulteriori fattori di mitigazione.
Si ricorda che, in occasione dell'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020, erano stati individuati dalla direzione aziendale alcuni fattori di rischio per la continuità aziendale e, in particolare: (a) il rischio relativo al mancato rispetto delle clausole contrattuali contenute nell'Accordo di Ristrutturazione (come infra definito) e dalle possibili conseguenze derivanti da tale circostanza, anche alla luce dei rapporti con le Banche Finanziatrici (come infra definite); (b) gli eventuali rischi legati all'andamento della liquidità del Gruppo per un periodo di almeno 12 mesi a partire dalla data di riferimento del bilancio; e (c) il rischio derivante dall'eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi di risanamento, come previsti dal Piano Consolidato Aggiornato (come infra definito).
A tale riguardo, si ricorda altresì che, sempre nell'ambito del bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2020 e nella relativa relazione sulla gestione, il consiglio di amministrazione, dopo aver attentamente ed esaustivamente valutato i rischi a cui la continuità era esposta, come sopra sintetizzati, aveva ritenuto appropriata l'adozione del presupposto della continuità aziendale, pur segnalando quale residua incertezza significativa la positiva conclusione delle trattative con le Banche Finanziatrici in relazione alle proposte di

modifica all'Accordo di Ristrutturazione formulate dalla Società (su cui si richiama quanto esposto nella relazione sulla gestione relativa al bilancio al 31 dicembre 2020). Ai fini della presente relazione, la continuità aziendale va dunque valutata tenendo conto delle circostanze predette e degli aggiornamenti disponibili in merito all'evolversi delle stesse successivamente alla data di approvazione del bilancio.
Al fine di descrivere in maniera puntuale le specifiche aree di rischio nell'ambito delle quali la continuità della Società è stata in concreto verificata, occorre in via preliminare ricordare che la Società e il Gruppo hanno affrontato negli anni passati un complesso processo di risanamento economico, finanziario e patrimoniale conclusosi nella prima metà del 2020, a causa di alcune difficoltà e incertezze che si sono manifestate a partire dall'esercizio 2017. Pare pertanto opportuno ricapitolare brevemente in questa sede le principali tappe di tale percorso sino ad oggi.

degli impegni di sottoscrizione assunti dalle Banche Finanziatrici tramite l'utilizzo in compensazione dei loro crediti complessivamente pari a Euro 284,1 milioni, fermo restando che, qualora l'Aumento di Capitale in Opzione avesse dovuto essere sottoscritto dalle Banche Finanziatrici tramite la conversione dei loro crediti, ciò avrebbe comportato una conseguente riduzione dell'importo da sottoscriversi nell'ambito dell'Aumento di Capitale in Conversione, per un importo pari a quello utilizzato per sottoscrivere l'Aumento di Capitale in Opzione;

omologa dell'Accordo di Ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182 quinquies LF, subordinatamente all'ottenimento dell'autorizzazione da parte del Tribunale competente;



rilancio delle economie spesso basati su investimenti infrastrutturali. Pertanto, nonostante per il 2020 lo scenario in merito alla pandemia da Covid-19 sia tale da far ritenere rilevanti gli impatti attesi sul mercato Construction nel 2020, in particolare nel primo semestre, e le stime di crescita del mercato Construction per il 2020 sono state riviste al ribasso coerentemente con le prospettive di contrazione del PIL globale nell'arco dell'anno, resta invece confermata la previsione di recupero di tale mercato nel corso del 2021, sulla base dell'attesa di investimenti governativi a supporto dell'economia (come ad esempio il Piano U.S.A. da 2 trilioni di USD), che si prevede vedano nelle costruzioni e infrastrutture uno dei settori centrali per il rilancio; e
Gli eventi successivi a quelli sopra elencati e le ulteriori azioni intraprese dal management nel frattempo saranno trattati nel prosieguo della presente sezione, con riferimento alle specifiche aree di rischio cui si riferiscono.

Le attuali condizioni dei mercati in cui opera il Gruppo Trevi, associate alla complessa situazione del Gruppo, hanno richiesto alla direzione della Società di svolgere, già in occasione dell'approvazione dell'ultimo bilancio di esercizio, valutazioni particolarmente accurate in merito al presupposto della continuità aziendale, con specifico riguardo ad alcune aree di rischio.
In particolare, ai fini dell'approvazione della relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2021, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a compiere tutte le necessarie valutazioni circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale tenendo conto, a tal fine, di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.
Nel determinare se il presupposto della continuazione dell'attività sia applicabile, gli amministratori hanno tenuto conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, relativo almeno – ma non limitato – a dodici mesi dopo la data di riferimento della relazione semestrale al 30 giugno 2021. Sono stati presi in considerazione i principali indicatori di rischio che possono far sorgere dubbi in merito alla continuità. In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha tenuto in considerazione le valutazioni che erano state effettuate in occasione dell'approvazione dell'ultimo bilancio di esercizio, ponendo particolare attenzione sulle circostanze che erano state identificate quali possibili fattori di rischio in tale sede, al fine di verificarne lo status. In linea con quanto era stato rilevato in occasione dell'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020, nel caso di Trevifin e del Gruppo Trevi, gli indicatori di rischio da valutare con particolare attenzione sono tuttora quelli rientranti nell'area finanziaria e, in particolare, quelli legati al mancato rispetto di alcune previsioni dell'Accordo di Ristrutturazione (e del piano sottostante allo stesso) e ai rapporti con le Banche Finanziatrici.
A tal proposito, anche per sgombrare il campo da eventuali fraintendimenti, va comunque evidenziato preliminarmente che, come già esposto nel precedente paragrafo e nella relazione sulla gestione relativa al bilancio al 31 dicembre 2020, le operazioni che componevano la Manovra Finanziaria Originaria, come disciplinata dall'Accordo di Ristrutturazione, sono state poste integralmente in essere in sostanziale conformità alle previsioni degli accordi originari, e ciò ha consentito alla Società e al Gruppo Trevi di riequilibrare immediatamente la propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria rispetto alla precedente situazione di crisi che aveva determinato la necessità di addivenire alla sottoscrizione dell'Accordo di Ristrutturazione stesso. Ciò trova conferma nella circostanza che il Gruppo Trevi, nonostante i consistenti ritardi nell'omologazione e, conseguentemente, nella successiva attuazione dell'Accordo di Ristrutturazione e del piano ad esso sotteso (che pure hanno comportato maggiori costi a carico della Società e una minore marginalità) e nonostante il successivo scoppio della pandemia Covid-19 proprio a cavallo del completamento dell'Aumento di Capitale (che ne ha, con ogni probabilità, influenzato negativamente il pieno successo), è riuscito a ottenere risultati coerenti con gli scenari prudenziali che il management aveva elaborato proprio al fine di verificare la perdurante tenuta del piano (inclusi nel prospetto informativo relativo all'Aumento di Capitale), e a rispettare i parametri finanziari previsti dall'Accordo di Ristrutturazione alla data di verifica del 30 giugno 2020. Tuttavia, il protrarsi della pandemia, con la seconda ondata della diffusione del virus, le misure restrittive progressivamente più stringenti che gli stati e le imprese sono stati costretti ad adottare nel

corso del 2020 (restrizioni alla circolazione di persone e merci, chiusura di stabilimenti, misure di sicurezza, ecc.), la conseguente contrazione degli investimenti a livello internazionale e i consistenti ritardi nell'acquisizione di nuovi ordini e ritardi nell'esecuzione di alcuni progetti in corso e/o da acquisire, nonché il verificarsi di alcuni eventi ulteriori (quali la cancellazione ovvero la mancata acquisizione di alcune commesse) hanno influenzato negativamente i risultati del Gruppo soprattutto nel secondo semestre 2020, comportando un peggioramento di tutti i principali indicatori (fatturato, EBITDA e Posizione Finanziaria Netta) rispetto alle previsioni del Piano Consolidato Originario per il medesimo periodo e una minore generazione di cassa netta, seppure con risultati economici in linea rispetto agli scenari prudenziali elaborati dal management e inclusi nel prospetto informativo relativo all'Aumento di Capitale. Le incertezze sulla continuità aziendale relative al Gruppo Trevi, così come le valutazioni sulla probabilità che le stesse vengano superate, vanno quindi inquadrate in tale ambito e analizzate alla luce delle conseguenze che tali circostanze hanno avuto e/o potranno avere sul processo di risanamento e, in generale, sull'attività del Gruppo Trevi.
In particolare, i già segnalati scostamenti rispetto al Piano Consolidato Originario rilevati in particolare nel corso del secondo semestre 2020, hanno comportato, da un lato, il mancato rispetto dei parametri finanziari previsti dall'Accordo di Ristrutturazione e, dall'altro, la necessità di aggiornare gli obiettivi del suddetto piano - sempre nel rispetto delle originarie linee strategiche - e di rivedere le previsioni per i prossimi esercizi, mediante l'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Società in data 23 aprile 2021 di un nuovo piano industriale relativo al periodo 2021-2024 (il "Piano Consolidato Aggiornato"). Tale piano prevede livelli inferiori sia di ricavi che di EBITDA rispetto al Piano Consolidato Originario, così come una minore generazione di cassa e, conseguentemente, una Posizione Finanziaria Netta stabilmente più elevata.
Va detto altresì che il Piano Consolidato Aggiornato considera come arco temporale il periodo 2021-2024, mentre il Piano Consolidato Originario considerava il periodo 2019-2022 (prevedendo che, al termine di tale periodo, fossero raggiunti gli obiettivi finali di risanamento del Gruppo). L'orizzonte temporale del Piano Consolidato Aggiornato, pur essendo allineato alle principali scadenze dell'indebitamento finanziario previste dall'Accordo di Ristrutturazione e dagli accordi con i creditori finanziari del Gruppo Trevi, va dunque oltre quello del Piano Consolidato Originario. Tale circostanza implica evidentemente che il raggiungimento degli obiettivi di risanamento del Gruppo Trevi che, nell'ambito del Piano Consolidato Originario, era previsto per la fine dell'esercizio 2022, nell'ambito del Piano Consolidato Aggiornato vada valutato in tale arco temporale più ampio.
Più nello specifico, gli scostamenti rilevati rispetto al Piano Consolidato Originario, e la conseguente necessità di elaborare e approvare il Piano Consolidato Aggiornato comportano le seguenti conseguenze:

(vi) gli scostamenti rispetto al Piano Consolidato Originario, che hanno determinato la necessità di approvare il Piano Consolidato Aggiornato e la conseguente necessità di valutare la perdurante capacità del Gruppo di riequilibrare la propria situazione economica e finanziaria.
Tali incertezze possono essere tutte ricondotte all'interno di una complessiva categoria di "rischio finanziario", che si sostanzia nella capacità della Società, a fronte delle circostanze sopra descritte, di rispettare gli impegni finanziari assunti nonché di generare e/o reperire risorse sufficienti per soddisfare le proprie esigenze finanziarie a sostegno del programma di investimenti e degli obiettivi del Piano Consolidato Aggiornato. Il ragionevole superamento di tali incertezze, come si vedrà nei successivi paragrafi, va valutato alla luce delle azioni intraprese dal management e dipende dal raggiungimento di un nuovo accordo con le Banche Finanziatrici in merito a una manovra finanziaria a supporto degli obiettivi di risanamento della Società.
Nei paragrafi successivi si esamineranno in maniera analitica le circostanze prese in considerazione al fine di determinare la correttezza dell'applicazione del presupposto della continuità aziendale alla relazione semestrale consolidata.
Con riferimento all'Accordo di Ristrutturazione, le conseguenze della complessiva situazione nella quale si trova il Gruppo Trevi per effetto degli scostamenti rilevati rispetto al Piano Consolidato Originario possono essere così sintetizzate.
Alla luce dei risultati derivanti dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, tali parametri finanziari non risultano rispettati e, in particolare: (a) il Leverage Ratio risulta pari a 5,36x; e (b) il Debt/Equity Ratio risulta pari a 2,24x. Tale circostanza implica le seguenti possibili conseguenze, che costituiscono possibili rischi per la continuità aziendale: (i) la formale dichiarazione da parte delle Banche Finanziatrici circa il verificarsi di un "Evento Rilevante" ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione, e la conseguente attivazione dei rimedi contrattualmente previsti, tra cui la decadenza dal beneficio del termine in relazione all'indebitamento finanziario oggetto dell'Accordo di Ristrutturazione, e la

richiesta di immediato rimborso anticipato dell'indebitamento medesimo; e (ii) l'interruzione da parte delle Banche Finanziatrici delle linee di credito a breve termine per cassa e per firma previste dall'Accordo di Ristrutturazione, facendo venire meno il necessario sostegno finanziario al Gruppo. Quanto sopra, rende necessario un formale impegno delle Banche Finanziatrici a non avvalersi di alcuno di tali rimedi e una rinuncia all'esercizio degli stessi in conseguenza di tali violazioni;

"Insoluti"); (b) l'obbligo di rimborsare le rate in linea capitale della c.d. Nuova Finanza concessa nell'ambito dell'Accordo di Ristrutturazione in scadenza il 30 giugno e il 31 dicembre 2021, per un importo complessivamente pari a ca. Euro 1,9 milioni. Il mancato rimborso di tali importi costituirebbe un "Evento Rilevante" ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione, e potrebbe comportare conseguenze analoghe a quelle descritte ai precedenti punti (i) e (ii) di cui al precedente Paragrafo A, e le Banche Finanziatrici potrebbero esercitare i rimedi sopra descritti. Ciò rappresenta evidentemente un ulteriore elemento di incertezza da tenere in considerazione rispetto alla continuità aziendale, e ha reso necessario chiedere alle Banche Finanziatrici una sospensione dei suddetti obblighi di rimborso e un riscadenziamento degli stessi a una data che sia coerente con i flussi di cassa previsti dal Piano Consolidato Aggiornato. Inoltre, l'Accordo di Ristrutturazione prevede che, nel caso in cui l'Importo Escrow (che, si ricorda, costituisce un deposito vincolato a garanzia di eventuali obblighi di indennizzo nascente dai contratti relativi alla Dismissione Oil&Gas) fosse liberato, tale importo debba essere destinato al rimborso anticipato di alcune delle Banche Finanziatrici (i.e., le banche che vantavano esposizioni nei confronti delle società che facevano parte della Divisione Oil&Gas).
Con riferimento alle circostanze sopra descritte, si rimanda alle considerazioni svolte nei paragrafi successivi, e in particolare a quanto si dirà con riferimento all'Accordo di Standstill (come infra definito) che è stato sottoscritto in data 5 agosto 2021, con il quale è stato provvisoriamente posto rimedio ad alcune delle situazioni sopra descritte, sebbene sia tuttora necessario raggiungere un accordo definitivo con le Banche Finanziatrici in merito alle modifiche all'Accordo di Ristrutturazione in essere (ovvero a un nuovo accordo).
In coerenza con le valutazioni svolte in occasione dell'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020, un elemento che è stato valutato con particolare attenzione, alla luce della minor generazione di cassa prevista dal Piano Consolidato Aggiornato, è l'idoneità dei livelli di cassa previsti nei prossimi 12 mesi a garantire l'ordinaria operatività del Gruppo, il finanziamento delle relative commesse e il regolare pagamento dei fornitori. A fini di chiarezza, va premesso che appare improbabile, alla luce della complessiva situazione, ipotizzare che possano essere concesse al Gruppo nuove linee di credito per cassa non previste dal Piano Consolidato Originario. Il Gruppo dovrà quindi essere in grado di fare fronte alle proprie esigenze finanziarie esclusivamente tramite il ricorso alle linee di credito esistenti per il finanziamento del circolante e tramite i flussi attivi derivanti dalla propria attività ordinaria, fatta unicamente eccezione per il possibile ricorso a linee per la cessione pro-soluto dei crediti rientranti nell'indebitamento finanziario consentito ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione. Tale aspetto risulta come è ovvio centrale nella valutazione del presupposto della continuità aziendale, e ha reso necessaria, già in occasione dell'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020, un'attenta verifica delle previsioni di cassa dei 12 mesi successivi, per accertarsi che, sulla base delle previsioni elaborate dal management, i flussi attivi derivanti dall'attività siano fossero ragionevolmente idonei a sostenere tempo per tempo le esigenze finanziarie del Gruppo senza ricorso a nuove linee di credito, e senza causare prevedibili

situazioni di tensione di cassa. Tale verifica aveva dato esito positivo in occasione dell'approvazione del bilancio, ma è parso opportuno rinnovarla ai fini dell'approvazione della relazione semestrale. A questo fine, come si dirà più diffusamente nel prosieguo, la Direzione Aziendale ha aggiornato le previsioni di cassa che erano state effettuate in occasione dell'approvazione del bilancio sulla base dei dati actual ed ha esteso tali previsioni sino al 30 giugno 2022. Da tale esercizio, come si dirà meglio nel prosieguo, emerge la ragionevole aspettativa di una situazione positiva di cassa del Gruppo almeno fino ad allora.
In coerenza con le valutazioni svolte in occasione dell'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020, uno degli elementi presi in considerazione al fine di valutare le incertezze sulla continuità aziendale è se le previsioni del Piano Industriale Aggiornato, anche alla luce delle ultime risultanze circa l'andamento del Gruppo, appaiono comunque idonee a consentire il raggiungimento di un riequilibrio economico-finanziario, elemento dal quale dipende altresì la possibilità di raggiungere un accordo con le Banche Finanziatrici in relazione alla manovra finanziaria.
Si segnala in proposito che, sulla base dei dati al 30 giugno 2021, l'andamento del Gruppo nei primi mesi dell'anno per quanto riguarda i principali indicatori (Ricavi EBITDA ricorrente e Posizione Finanziaria Netta-PFN) è risultato sostanzialmente in linea con le previsioni del primo anno del Piano Consolidato Aggiornato. In particolare, al 30 giugno 2021 mentre i ricavi risultano essere inferiori rispetto alle previsioni, EBITDA è in linea e la PFN ha registrato un andamento migliorativo, riducendosi rispetto all'inizio dell'anno. A questo proposito, va segnalato in particolare che nel corso dei primi sei mesi dell'anno il Gruppo ha generato cassa netta per circa 5,5 milioni di euro, passando da 69,8 registrati ad inizio anno a 75,3 milioni al 30 giugno 2021. Inoltre, a partire dal mese di marzo 2021, è stata confermata durante il primo semestre dell'anno la tendenza alla crescita del backlog (già segnalata in occasione dell'approvazione del bilancio di esercizio), grazie ai nuovi ordini acquisiti. I dati consolidati della relazione semestrale al 30 giugno 2021 confermano in sintesi le tendenze di ripresa del business che erano emerse in occasione dell'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020.
Alla luce di quanto sopra, in occasione dell'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2020, il Consiglio di Amministrazione aveva opportunamente richiesto e ottenuto le informazioni necessarie ad analizzare le circostanze descritte in precedenza, al fine di valutare se tali circostanze rappresentassero effettivamente degli elementi tali da costituire incertezze significative rispetto al presupposto della continuità aziendale e se tali incertezze possano ragionevolmente essere superate. In tale occasione, i consiglieri avevano ritenuto di approvare il bilancio sul presupposto della continuità, pur segnalando una residua incertezza significativa relativa al rischio di mancato raggiungimento di un accordo con le Banche Finanziatrici. Il Consiglio di

Amministrazione ha ritenuto dunque opportuno richiedere e ottenere un aggiornamento delle informazioni in merito alle circostanze sopra descritte al fine di valutare la correttezza dell'applicazione del presupposto della continuità aziendale anche con riferimento all'approvazione della relazione semestrale al 30 giugno 2021. A tal proposito, occorre considerare quanto segue.
Come già illustrato nella relazione sulla gestione relativa al bilancio al 31 dicembre 2020, con riferimento alle circostanze sopra descritte, relative al mancato rispetto di alcune previsioni dell'Accordo di Ristrutturazione, sono state tempestivamente avviate, a partire dal mese di febbraio 2021, interlocuzioni con le Banche Finanziatrici (molte delle quali, si ricorda per inciso, sono divenute azioniste della Società in attuazione dell'Accordo di Ristrutturazione), con il coinvolgimento dei rispettivi consulenti legali e finanziari. Nell'ambito di tali interlocuzioni, è stato trasmesso alle Banche Finanziatrici un documento nel quale erano contenute le seguenti richieste:
A fronte di tali richieste, come di prassi, le Banche Finanziatrici hanno chiesto ulteriori informazioni ed approfondimenti alla Società e ai suoi consulenti, anche al fine di poter completare i propri processi istruttori e, successivamente, avviare i propri processi deliberativi. Più in particolare, la Società e le Banche Finanziatrici hanno concordato sull'opportunità, a tutela delle banche stesse ma anche di tutti gli stakeholder, di: (i) sottoporre il Piano Consolidato Aggiornato a una independent business review ("IBR"), che verificasse la ragionevolezza fondatezza delle assunzioni industriali e di mercato poste alla base del Piano Consolidato Aggiornato; (ii) definire quanto prima una complessiva proposta manovra finanziaria (e, se del caso, patrimoniale) a supporto del Piano Consolidato Aggiornato, che includa le predette richieste formulate dalla Società (la "Nuova Manovra

Finanziaria"), da sottoporre alle Banche Finanziatrici ai fini della sottoscrizione di un nuovo accordo con le stesse (il "Nuovo Accordo"); e (iii) inquadrare la Nuova Manovra Finanziaria e il Nuovo Accordo nell'ambito di uno degli strumenti previsti dalla legge fallimentare per il risanamento delle imprese in crisi, e dunque di sottoporre il Piano Consolidato Aggiornato, la Nuova Manovra Finanziaria e il Nuovo Accordo all'esame di un esperto indipendente affinché rilasci le attestazioni previste dalla legge.
Sempre nel contesto delle interlocuzioni con le Banche Finanziatrici, al fine di gestire la fase corrente e di consentire, nell'interesse di tutte le parti coinvolte e in generale degli stakeholder del Gruppo Trevi, la gestione in continuità del business nelle more dei processi istruttori e decisionali delle banche, è stato sottoscritto in data 5 agosto 2021 un accordo di moratoria e standstill (l'"Accordo di Standstill") tra la Società, le controllate italiane Trevi, Soilmec e PSM e le Banche Finanziatrici. L'Accordo di Standstill prevede: (i) una generale sospensione degli obblighi relativi al rispetto dei parametri finanziari; (ii) la sospensione degli obblighi pagamento degli importi dovuti nel corso del 2021; (iii) il mantenimento delle linee di credito esistenti, sia per cassa che per firma (per quanto riguarda le linee di firma, le stesse sono state suddivise in tranche utilizzabili al raggiungimento di determinate milestone); e (iv) l'impegno a non avvalersi dei rimedi conseguenti al verificarsi degli "Eventi Rilevanti" relativi alle circostanze sopra descritte. La durata dell'Accordo di Standstill è sino al 31 dicembre 2021, ferma restando la facoltà di estendere tale durata, con il consenso di tutte le parti, laddove ciò dovesse rendersi necessario. La sottoscrizione dell'Accordo di Standstill, sebbene non sia di per sé sufficiente a superare definitivamente le incertezze relative alla continuità aziendale rappresentate nel precedente paragrafo – le quali sarebbero infatti superate esclusivamente tramite la sottoscrizione del Nuovo Accordo con le banche, che recepisca il contenuto della Nuova Manovra Finanziaria – rappresenta indubbiamente un segnale molto importante dal punto di vista della continuità aziendale. Infatti, tale accordo, da un lato pone provvisoriamente rimedio agli Eventi Rilevanti dell'Accordo di Ristrutturazione, che erano stati descritti nei precedenti paragrafi e dall'altro rappresenta una chiara indicazione circa l'intenzione delle Banche Finanziatrici di collaborare al fine di individuare la soluzione più adeguata al definitivo risanamento e al rilancio del Gruppo, consentendo a quest'ultimo di poter continuare a svolgere la propria attività in continuità e di poter rispettare le previsioni del Piano Consolidato Aggiornato. Va altresì segnalato che, in conformità a quanto previsto dall'Accordo di Standstill, la Società sta ponendo in essere le attività necessarie al fine di rispettare le milestone ivi previste e, in particolare:

Evidentemente, né la sottoscrizione dell'Accordo di Standstill né il completamento delle attività suddette consente, di per sé, di ritenere superata l'incertezza derivante dagli Eventi Rilevanti verificatisi ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione nonché, in generale, dall'esigenza di sottoscrivere un Nuovo Accordo con le Banche Finanziatrici volto a recepire i contenuti della Nuova Manovra Finanziaria. Tale incertezza potrà ritenersi definitivamente superata esclusivamente a seguito della positiva valutazione, da parte dei competenti organi delle Banche Finanziatrici, della Nuova Manovra Finanziaria nonché della sottoscrizione ed intervenuta efficacia del Nuovo Accordo. Ciononostante, l'Accordo di Standstill rappresenta un significativo avanzamento nelle interlocuzioni con le Banche Finanziatrici e, anche in considerazione di ciò, gli amministratori ritengono ragionevole che tale incertezza possa essere superata nel corso dei prossimi mesi attraverso l'adozione delle misure intraprese dal management, che sono da ritenersi adeguate alla luce della situazione.
Con riferimento all'incertezza segnalata in precedenza relativa al rischio che, a causa della minore generazione di cassa conseguente alla pandemia da Codiv-19 e riflessa nelle previsioni del Piano Consolidato Aggiornato, possano verificarsi delle situazioni di tensione di cassa nel corso dei 12 mesi successivi alla data di riferimento della relazione della relazione semestrale, va rilevato quanto segue.
Innanzitutto, come già segnalato in occasione dell'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020, va sottolineato che la Direzione Aziendale della Società monitora costantemente l'andamento della cassa del Gruppo, anche a livello delle singole Divisioni Trevi e Soilmec. In particolare, il management predispone un piano di tesoreria a breve termine che analizza l'andamento della cassa nelle successive 20 settimane, documento che viene aggiornato ogni 4 settimane sulla base dei dati actual a disposizione, provenienti da tutte le legal entity del Gruppo. Tale strumento, i cui risultati vengono analizzati e discussi con il management locale, consente di monitorare la cassa a breve termine, e di avere contezza di eventuali shortfall di cassa con congruo anticipo, in modo da poter adottare le iniziative di volta in volta necessarie. Tale piano di tesoreria è stato da ultimo aggiornato tra il 20 e il 23 settembre u.s., e mostra un andamento della liquidità che, anche nel momento di picco, resta comunque positivo con un margine sufficiente a garantire la normale operatività del Gruppo.
Inoltre, in conformità a quanto previsto dall'Accordo di Standstill, la Società fornisce alle Banche Finanziatrici un piano di tesoreria aggiornato, verificato da parte di PricewaterhouseCoopers, relativo alle previsioni di cassa dei 6 mesi successivi, basato su previsioni settimanali, per i primi 3 mesi, e su previsioni mensili, per i 6 mesi successivi. L'ultimo piano di tesoreria aggiornato è stato fornito alle Banche Finanziatrici in data 10 settembre 2021, e sulla base delle relative previsioni non sono emerse criticità relativamente alla situazione di cassa del Gruppo e/o delle singole divisioni nel relativo periodo.
Si ricorda altresì che, in occasione dell'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2020, erano state svolte analisi approfondite da parte del management circa il prevedibile andamento della liquidità nel corso dei 12 mesi successivi. Era stato predisposto in particolare un budget mensilizzato che analizzava l'andamento della liquidità nel corso dell'esercizio in corso nonché una liquidity analysis, predisposta raccogliendo le necessarie

informazioni da parte di tutte le legal entity del Gruppo, che esaminava il prevedibile andamento della liquidità sino al 31 marzo 2022. Tali analisi avevano confermato che non venivano evidenziate situazioni critiche dal punto di vista della cassa, tali da poter compromettere l'ordinaria operatività del Gruppo.
Il Consiglio di Amministrazione, ai fini dell'approvazione della presente relazione semestrale, ha comunque esaminato l'aggiornamento di tale liquidity analysis, estendendo il periodo oggetto della stessa sino a tutto il 30 giugno 2022, tenendo in considerazione i dati consuntivi del Gruppo al 30 giugno 2021. In primo luogo, si segnala che i dati consuntivi hanno confermato la correttezza delle previsioni che erano state elaborate in occasione dell'approvazione del bilancio, non essendosi riscontrate nel corso del primo semestre situazioni di tensione e/o shortfall di cassa. Al contrario, il profilo di generazione di cassa del Gruppo è risultato migliore delle previsioni e, nel corso del primo semestre, il Gruppo ha generato cassa netta, migliorando la posizione finanziaria netta consolidata. Ciò è dovuto alla ripresa del mercato e agli incassi ricevuti durante i primi sei mesi dell'anno. Per quanto riguarda i mesi successivi, le analisi di liquidità svolte mostrano un andamento progressivamente crescente per tutto l'esercizio in corso e per il primo semestre 2022, senza evidenziare situazioni di particolare criticità, ferma restando la necessità di un costante monitoraggio della situazione. Pertanto, sulla base di tali proiezioni, è ragionevolmente prevedibile che la cassa minima del Gruppo si mantenga a un livello sufficiente per consentire al Gruppo di gestire la propria normale attività corrente secondo criteri di continuità e di fare fronte alle proprie esigenze finanziarie per tutto il periodo considerato.
Il monitoraggio del management relativamente all'andamento della liquidità del Gruppo appare dunque adeguato alla situazione e le risultanze dell'analisi svolta non mostrano allo stato situazioni di tensioni e/o di shortflall di cassa fino a giugno 2022. Le previsioni di cassa appaiono redatte in modo prudenziale, prendendo in considerazione soltanto gli incassi le cui tempistiche sono state opportunamente verificate, e non includendo le previsioni di incassi rispetto alle quali esistono dubbi in merito alle tempistiche di pagamento, e non includendo altresì anticipi di clienti su commesse di dimensioni rilevanti.
In conclusione, sulla base di quanto sopra, non appaiono oggi esservi elementi per ritenere che, durante i 12 mesi successivi alla data di riferimento della relazione semestrale siano prevedibili situazioni di tensioni di cassa tali da compromettere la normale operatività del Gruppo. La relativa incertezza, a seguito delle analisi opportunamente svolte, deve dunque ritenersi superata sulla base delle informazioni attualmente disponibili.
Come già rilevato in precedenza, i dati consolidati al 31 dicembre 2020 avevano mostrato scostamenti rispetto al Piano Consolidato Originario, anche per gli impatti significativi della pandemia da Covid-19. Il management della Società si è dunque prontamente adoperato, sin dal mese di novembre 2020, nell'elaborazione di previsioni aggiornate basate su tali risultati di partenza, che sono contenute nel Piano Consolidato Aggiornato. A tal fine, il management è stato affiancato da primari advisor industriali e finanziari.
In occasione dell'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020, il Consiglio di Amministrazione aveva valutato con particolare attenzione i rischi derivanti dagli scostamenti in questione e, in particolare, il rischio che il Piano Consolidato Aggiornato non consentisse alla Società e al Gruppo di raggiungere i target di

risanamento che si era originariamente prefissato.
Tale incertezza era stata ritenuta superabile sulla base delle considerazioni qui di seguito sinteticamente riportate (per un'esposizione più esaustiva, si rimanda alla relazione sulla gestione relativa al bilancio 2020):
Sulla base di tali considerazioni, gli amministratori, pur evidenziando come le previsioni del Piano Consolidato Aggiornato siano, per loro natura, incerte, avevano ritenuto superabile l'incertezza in esame, e avevano ritenuto ragionevole che, anche grazie alle misure in corso di discussione con le Banche Finanziatrici, il Gruppo avrebbe comunque raggiunto una situazione di equilibrio economico, patrimoniale e finanziario al termine dell'arco di piano.
È evidente, peraltro, come la capacità del Gruppo di raggiungere una situazione di definitivo equilibrio economico e finanziario dipenda anche dal raggiungimento di un accordo con le Banche Finanziatrici in relazione a una Manovra Finanziaria che risulti adeguata alla luce delle previsioni del piano.
Da tale punto di vista, come già rilevato nell'ambito del paragrafo relativo all'Accordo di Standstill,

successivamente alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020, la Società e le Banche Finanziatrici, nell'ambito del percorso che dovrà portare all'approvazione della Nuova Manovra Finanziaria e alla sottoscrizione del Nuovo Accordo, hanno condiviso l'opportunità, nell'interesse di tutti gli stakeholder coinvolti, di sottoporre il Piano Consolidato Aggiornato (e le relative assunzioni su cui lo stesso si fonda) a una revisione indipendente, attività che è in corso di completamento a cura di Alvares & Marsal, e successivamente di sottoporre sia il Piano Consolidato Aggiornato che la Nuova Manovra Finanziaria all'attestazione di un professionista dotato dei requisiti previsti dalla legge fallimentare, al fine di inquadrare il Nuovo Accordo con le Banche Finanziatrici nell'ambito di uno degli strumenti previsti da quest'ultima per la soluzione della crisi d'impresa.
Tale verifica indipendente rappresenta un fattore di ulteriore tutela per gli amministratori e per gli altri stakeholder coinvolti. Tuttavia, va rilevato come, tipicamente, tali verifiche possano adottare approcci più cautelativi (ad esempio una maggiore difficoltà del Gruppo nell'acquisizione di nuovi contratti, ovvero una minore marginalità) e/o possano far emergere ulteriori fattori di rischio di attuazione delle ipotesi industriali formulate dal management (quali, ad esempio, nuove chiusure determinate dalla pandemia COVID-19), che potrebbero evidenziare il rischio di mancato raggiungimento degli obiettivi di crescita prefissati nel piano in assenza di opportuni accorgimenti.
Pertanto, la Nuova Manovra Finanziaria che sarà presentata alle Banche Finanziatrici e discussa con le stesse dovrà tenere conto dei rischi che dovessero essere evidenziati dalle revisioni indipendenti in corso, in coerenza con gli obiettivi di risanamento prefissati.
In conclusione, gli amministratori osservano che, pur dando atto dei segnali incoraggianti che emergono dai dati relativi alla semestrale, il raggiungimento degli obiettivi di risanamento previsti dal Piano Consolidato Aggiornato dipendono comunque dal raggiungimento di un accordo con le Banche Finanziatrici in relazione a una manovra finanziaria che sia idonea per il Gruppo, anche nel caso in cui si verifichino scenari meno favorevoli rispetto alle ipotesi formulate nel Piano Consolidato Aggiornato.
In conclusione si ritiene opportuno segnalare che, anche tenuto conto nell'insieme delle circostanze sopra evidenziate, residua un'incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sul rispetto del presupposto della continuità aziendale: tale incertezza è legata alla positiva conclusione delle trattative con le Banche Finanziatrici in relazione alla proposta di Nuova Manovra Finanziaria e alla sottoscrizione del Nuovo Accordo (su cui si richiamano le considerazioni svolte nel precedente paragrafo), che tenga conto anche degli eventuali fattori di rischio che dovessero emergere nell'ambito delle revisioni indipendenti in corso sul Piano Consolidato Aggiornato.

Pur in presenza di tale incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento, il Consiglio di Amministrazione ritiene che, allo stato, non sussistano circostanze tali da imporre l'abbandono del principio di continuità aziendale nella redazione della relazione semestrale relativa al Gruppo Trevi, e ritiene pertanto appropriato redigere tale relazione adottando il presupposto della continuità aziendale sulla base delle considerazioni sopra svolte.
Il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato si riferisce al periodo di 6 mesi chiuso al 30 giugno 2021 ed è stato predisposto, ai sensi dell'art. 154-ter comma 2 e 3 del Testo Unico della Finanza, in conformità al Principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34), è costituito da Conto economico consolidato, dal Prospetto del conto economico complessivo consolidato, dalla Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato nonché dalle relative note illustrative.
Lo IAS 34 consente la redazione del bilancio intermedio in forma "sintetica", e cioè sulla base di un livello minimo di informativa significativamente inferiore a quanto previsto dagli International Financial Reporting Standards (di seguito "IFRS") nel loro insieme, laddove sia stato in precedenza reso disponibile al pubblico un bilancio completo di informativa predisposto in base agli IFRS. Il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato redatto in forma "sintetica" e deve pertanto essere letto congiuntamente con il bilancio consolidato del Gruppo chiuso al 31 dicembre 2020 predisposto in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea, al quale si rimanda per una migliore comprensione dei principi e criteri contabili adottati.
La redazione di un bilancio intermedio in accordo con lo IAS 34 - Interim Financial Reporting richiede giudizi, stime e assunzioni che hanno un effetto sulle attività, passività, costi e ricavi. Si segnala che i risultati consuntivi potrebbero rivelarsi diversi da quelli ottenuti tramite queste stime.
Il bilancio consolidato semestrale abbreviato è costituito dal Prospetto della Situazione Patrimoniale Finanziaria consolidata, dal Conto Economico consolidato e dal Prospetto di Conto Economico Complessivo consolidato, dal Rendiconto Finanziario consolidato, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto consolidato e dalle presenti Note Illustrative. I dati economici costituiti dal Conto Economico consolidato e dal Prospetto di Conto Economico Complessivo consolidato, e i dati risultanti dal Rendiconto Finanziario consolidato e dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto consolidato del semestre chiuso al 30 giugno 2021 sono comparati con i dati economici del semestre chiuso al 30 giugno 2020, mentre i dati patrimoniali al 30 giugno 2021 sono presentati in forma comparativa con i corrispondenti valori al 31 dicembre 2020.

I Prospetti consolidati del Conto economico, del Conto economico complessivo, della situazione patrimoniale –finanziaria, delle variazioni di patrimonio netto e del Rendiconto finanziario sono redatti in forma estesa. La valuta di presentazione del presente bilancio consolidato è l'Euro, essendo tale valuta quella prevalente nelle economie in cui le società del Gruppo Trevi svolgono la loro attività; tutti i valori esposti sono in migliaia di Euro salvo quando diversamente indicato.
Si precisa infine che il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021 è assoggettato a revisione contabile limitata da parte di KPMG S.p.A.
Nella redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021, ad eccezione di quanto divenuto applicabile dal 1° gennaio 2021 e illustrato in seguito, il Gruppo ha applicato i medesimi principi contabili e criteri di valutazione applicati nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, al quale si rimanda per una più completa illustrazione. Nella redazione del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021 il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun principio, interpretazione o miglioramento emanato ma non ancora obbligatoriamente in vigore.
Non ci sono principi contabili applicati per la prima volta per la redazione del presente bilancio abbreviato, che abbiano prodotto effetti da rilevare.
Come richiesto dallo IAS 8 – Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori – nel seguito sono indicati i nuovi principi e le nuove interpretazioni contabili, oltre alle modifiche ai principi e alle interpretazioni esistenti già applicabili, non ancora in vigore o non ancora omologati dalla Unione Europea (UE), più significativi che potrebbero trovare applicazione in futuro nel bilancio.
In data 14 maggio 2020, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 37 "Onerous Contracts - Cost of Fulfilling a Contract" (di seguito modifiche allo IAS 37), volte a fornire chiarimenti in merito alle modalità di determinazione dell'onerosità di un contratto. Le modifiche allo IAS 37 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2022.

In data 14 maggio 2020, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 16 "Property, Plant and Equipment: Proceeds before Intended Use" (di seguito modifiche allo IAS 16), volte a definire che i ricavi derivanti dalla vendita di beni prodotti da un asset prima che lo stesso sia pronto per l'uso previsto siano imputati a conto economico unitamente ai relativi costi di produzione. Le modifiche allo IAS 16 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2022.
In data 14 maggio 2020, lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 3 "Reference to the Conceptual Framework" (di seguito modifiche all'IFRS 3), per: (i) completare l'aggiornamento dei riferimenti al Conceptual Framework for Financial Reporting presenti nel principio contabile; (ii) fornire chiarimenti in merito ai presupposti per la rilevazione, all'acquisition date, di fondi, passività potenziali e passività per tributi (cd levy) assunti nell'ambito di un'operazione di business combination; (iii) esplicitare il fatto che le attività potenziali non possono essere rilevate nell'ambito di una business combination. Le modifiche all'IFRS 3 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2022.
In data 15 luglio 2020, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 1 "Classification of Liabilities as Current or Noncurrent—Deferral of Effective Date" volte a differire di un anno la data di efficacia delle modifiche allo IAS 1 "Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current" (di seguito modifiche allo IAS 1), emesse dallo IASB il 23 gennaio 2020. Le modifiche allo IAS 1 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2023.
Per tutti i principi di nuova emissione, nonché per le rivisitazioni e gli emendamenti ai principi esistenti, il gruppo sta valutando gli eventuali impatti attualmente non ragionevolmente stimabili, derivanti dalla loro applicazione futura.
La predisposizione dei bilanci consolidati richiede da parte degli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. In considerazione del documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Isvap n° 2 del 6 febbraio 2009 si precisa che le stime sono basate sulle più recenti informazioni di cui gli Amministratori dispongono al momento della redazione del presente bilancio, non intaccandone, pertanto, l'attendibilità.
L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la situazione patrimoniale - finanziaria, il conto economico ed il rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.

Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo:
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi nel conto economico nel periodo in cui la variazione è avvenuta.

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 9 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. In particolare, la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:
Nelle tabelle che seguono sono riportate le attività e le passività al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2019 in base alle categorie previste dallo IFRS 9.
| Legenda Categorie IFRS 9 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fair value a conto economico | FVTPL | ||||
| Fair value a conto economico complessivo | FVOCI | ||||
| Costo ammortizzato | CA | ||||
| FV – strumenti di copertura | FVOCI o FVTPL |
Di seguito sono riportate le informazioni integrative su strumenti finanziari ai sensi dell'IFRS9.
| (importi in migliaia di Euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Classi | Fair Value a Patrimonio |
Fair Value a Conto |
Effetto a Conto | |||
| Descrizione | IFRS9 | Note | 30/06/2021 | Netto | Economico | Economico |
| ATTIVITA' | ||||||
| Attività finanziarie non correnti | ||||||
| Altri crediti finanziari lungo termine | CA | 6 | 11.573 | |||
| Totale Attività finanziarie non correnti | 11.573 | |||||
| Attività Finanziarie correnti | ||||||
| Altri crediti finanziari a breve termine | CA | 1.392 | ||||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | FVTPL | - | ||||
| Attività finanziarie correnti | CA | 11 | 2.434 | |||
| Disponibilità liquide | CA | 12 | 75.367 | |||
| Totale Attività finanziarie correnti | 79.193 | |||||
| Totale Attività finanziarie | 90.766 | |||||
| PASSIVITA' | ||||||
| Passività finanziarie non correnti | ||||||
| Finanziamenti a lungo termine | CA | 14 | - | |||
| Debiti verso altri finanziatori a lungo termine | CA | 14 | 76.705 | 276 | ||
| Strumenti finanziari derivati a lungo termine | FV | - | ||||
| Totale passività finanziarie non correnti | 76.705 | |||||
| Passività finanziarie correnti | ||||||
| Finanziamenti a breve termine | CA | 20 | 200.835 | 4.748 | 4.899 | |
| Debiti verso altri finanziatori a breve termine | CA | 21 | 66.596 | 240 | ||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | FVTPL | - | ||||
| Totale passività finanziarie correnti | 267.431 | |||||
| Totale passività finanziarie | 344.136 |

I tassi di cambio applicati nella conversione dei bilanci e dei saldi in valuta diversa dall'Euro al 30 giugno 2021 sono i seguenti (valuta estera corrispondente ad 1 Euro):
| Valuta - Descrizione | Valuta | Cambio medio | Cambio finale |
|---|---|---|---|
| Dirham Emirati Arabi | AED | 4,4266 | 4,3644 |
| Peso Argentino | ARS | 110,0405 | 113,6435 |
| Dollaro Australiano | AUD | 1,5626 | 1,5853 |
| Real Brasiliano | BRL | 6,4902 | 5,9050 |
| Dollaro Canadese | CAD | 1,5030 | 1,4722 |
| Franco Svizzero | CHF | 1,0946 | 1,0980 |
| Peso Cileno | CLP | 868,0174 | 866,7500 |
| Renminbi Cinese | CNY | 7,7960 | 7,6742 |
| Peso Colombiano | COP | 4.370,3272 | 4.474,1800 |
| Corona Danese | DKK | 7,4368 | 7,4362 |
| Dinaro Algerino | DZD | 160,5409 | 159,6165 |
| Lira Egiziana | EGP | 18,9108 | 18,6281 |
| Lira Sterlina | GBP | 0,8680 | 0,8581 |
| Dollaro Hong Kong | HKD | 9,3551 | 9,2293 |
| Rupia Indiana | INR | 88,4126 | 88,3240 |
| Yen Giapponese | JPY | 129,8681 | 131,4300 |
| Dinaro Kuwait | KWD | 0,3639 | 0,3578 |
| Dinaro Libico | LYD | 5,3928 | 5,3515 |
| Peso Messicano | MXN | 24,3270 | 23,5784 |
| Metical Mozambicano | MZN | 81,0016 | 75,7400 |
| Naira Nigeriana | NGN | 465,2324 | 486,8399 |
| Corona Norvegese | NOK | 10,1759 | 10,1717 |
| Rial Omanita | OMR | 0,4635 | 0,4569 |
| Peso Filippino | PHP | 58,1577 | 58,0630 |
| Guarani | PYG | 8.048,5002 | 8.024,4200 |
| Rial del Qatar | QAR | 4,3875 | 4,3258 |
| Leu romeno | RON | 4,9016 | 4,9280 |
| Rublo Russo | RUB | 89,5502 | 86,7725 |
| Riyal Saudita | SAR | 4,5201 | 4,4565 |
| Corona Svedese | SEK | 10,1308 | 10,1110 |
| Dollaro Singapore | SGD | 1,6059 | 1,5976 |
| Baht Thailandese | THB | 37,1531 | 38,1180 |
| Lira Turca | TRY | 9,5226 | 10,3210 |
| Dollaro Statunitense | USD | 1,2053 | 1,1884 |
| Peso uruguaiano | UYU | 52,4303 | 51,6230 |

Rispetto al 31 dicembre 2020, è stata inclusa nell'area di consolidamento al 30 giugno 2021 la società Pilotes Trevi Sacism – Paraguay, operante in America Latina, detenuta al 100% dalla Pilotes Trevi Sacism – Argentina e consolidata con il metodo dell'integrazione globale.
Il Gruppo ha provveduto a verificare la presenza di indicatori di impairment al 30 giugno 2021 che potessero segnalare l'esistenza di perdite durevoli di valore. Tale verifica è stata condotta sia in riferimento alle fonti esterne (tassi di attualizzazione e di crescita) sia in relazione alle fonti interne (indicazioni, derivanti dal sistema informativo interno, circa i risultati attesi).
Avendo rilevato presunzioni di impairment e in considerazione delle raccomandazioni fornite dai Regulators, la Società ha provveduto ad aggiornare, con riferimento al 30 giugno 2021, il test di impairment effettuato al 31 dicembre 2020 ai sensi dello IAS 36 sul capitale investito netto nel bilancio consolidato. Tale aggiornamento ha previsto:
In accordo con lo IAS 36, inizialmente è stato confrontato il valore contabile (carrying value) dell'attività o del gruppo di attività componenti l'unità generatrice di flussi finanziari (CGU) con il valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il fair value (al netto degli eventuali oneri di vendita) ed il valore dei flussi di cassa netti attualizzati che si prevede saranno prodotti dall'attività o dal gruppo di attività componenti la CGU (valore d'uso).
Tramite tale aggiornamento si è determinata la recuperabilità del carrying amount di ciascuna CGU tramite il valore d'uso (Value in Use), determinato tramite l'attualizzazione dei flussi di risultato di piano di ciascuna CGU, ovvero mediante il metodo finanziario del Discounted Cash Flow, metodologia direttamente richiamata dallo IAS 36.
Ai fini dell'esecuzione dell'aggiornamento sono state utilizzate le previsioni 2021 - 2024 dei flussi finanziari (aggiornate anche al fine di tenere in considerazione i dati consuntivi al 30 giugno 2021) scaturenti dai Piani Strategici 2021 - 2024 elaborati per le CGU Trevi e Soilmec con il supporto della società Pricewaterhousecoopers.
Inoltre, sono stati aggiornati al 30 giugno 2021 i parametri finanziari alla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa, infatti in continuità di metodo rispetto al 31 dicembre 2020, per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato calcolato un costo medio ponderato del capitale «WACC», aggiornato al 30.06.2021 e determinato secondo il modello economico del CAPM (Capital Asset Pricing Model) per il settore di attività delle CGU: settore "Foundations". Il WACC è stato determinato nel 6,67% e le singole variabili sono state desunte come segue:
• tasso risk-free: 1,12%, tasso di rendimento dei titoli di un Paese maturo (Stati Uniti), pari alla media dei Bond 10Y relativi ai dodici mesi precedenti il 30 giugno 2021;

Per gli anni successivi al 2024, i flussi di cassa delle CGU sono stati calcolati sulla base di un Terminal Value determinato proiettando in perpetuity l'EBIT normalizzato dell'ultimo anno di piano esplicito (2024), al netto delle imposte figurative ad aliquota piena. È stato, inoltre, considerato un tasso di crescita g costruito in funzione della media dell'inflazione attesa1 nei Paesi di operatività di tali CGU, ponderata per la percentuale di EBIT 2024 effettivamente prodotta dalle stesse in tali Paesi. In particolare, il tasso di crescita g è pari al 2,82%. Si precisa che ai fini della determinazione del Terminal Value, prudenzialmente, il WACC è stato aumentato di 2 punti percentuali (ovvero è stato considerato un WACC pari all'8,67%).
Quanto sopra non ha portato all'evidenza della necessità di una svalutazione degli attivi delle CGU Trevi e Soilmec, rispetto al valore contabile di iscrizione.
Inoltre, è stato effettuato un aggiornamento ulteriore nella modalità asset side, verificando che il valore recuperabile degli attivi di Gruppo fosse superiore al loro valore contabile. L'Enterprise Value complessivo
è stato calcolato con il metodo per somma di parti (SOTP), ovvero mediante la sommatoria de:
Il valore contabile di confronto è ricavato (per coerenza) sulla base de:
1 Fonte: International Monetary Found (IMF)

Infine, è stata effettuata un'analisi di sensitività sul tasso di sconto WACC, in quanto si ritiene che tale ultimo fattore possa riflettere con maggiore immediatezza gli impatti dell'incertezza dell'attuale contesto economico. La Società ha, quindi, analizzato la variabilità dei risultati delle stime delle CGU TREVI e SOILMEC e del II livello del test ipotizzando un incremento del tasso di sconto WACC sia in riferimento al periodo esplicito sia in relazione al calcolo del Terminal Value, mantenendo fissi tutti gli altri parametri.
Considerata la particolare situazione contingente che ha generato negli ultimi mesi una significativa volatilità dei rendimenti di mercato, si è ritenuto innanzitutto opportuno operare una sensitivity sul WACC che prevedesse, sia con riferimento al periodo esplicito sia a quello post 2024, un aumento del tasso di attualizzazione pari all'1,00%.
In tale circostanza non si rileverebbe la necessità di una svalutazione degli attivi delle CGU Trevi e Soilmec, rispetto al valore contabile di iscrizione. Inoltre, si manterrebbe un importante margine di secondo livello.
È stata, inoltre, condotta un'ulteriore analisi di sensitività sul tasso di sconto (WACC) identificando la maggiorazione puntuale di tasso che porterebbe il valore recuperabile di Gruppo ad essere almeno pari al relativo carrying amount (ovvero all'azzeramento dell'headroom riscontrato nel II livello del test).
Tale incremento del tasso è stato identificato nel 6,03% (con un WACC per il periodo esplicito pari al 12,69% - contro il 6,67% del caso base - e un WACC per il Terminal Value pari al 14,69% - contro l'8,67% del caso base -). In tal circostanza si avrebbe:

Di seguito sono riportati i commenti alle principali voci dello Stato Patrimoniale consolidato:
Le immobilizzazioni materiali a bilancio ammontano al 30 giugno 2021 a 180 milioni di Euro, con un decremento di 10,8 milioni di Euro rispetto al loro valore netto al 31 dicembre 2020 ( 191 milioni di Euro). I movimenti relativi al primo semestre sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:
| Descrizione | Costo originario al 31/12/2020 |
Ammort. Accumulato 31/12/2020 |
Valore netto al 31/12/2020 |
Increm. | Decrem. | Ammort. | Utilizzo Fondo |
Svalutaz. | Riclass var Fondo amm.to |
Riclass var. Costo orig. |
Diff. Cambio Costo Storico |
Diff. Cambio Fdo. amm.to |
Costo originario 30/06/2021 |
Ammort. Accumulato 30/06/2021 |
Valore netto al 30/06/2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | 16.156 | 0 | 16.156 | 1 | (7) | (46) | 0 | 0 | 0 | 0 | 3 | 0 | 16.153 | (46) | 16.107 |
| Fabbricati | 68.699 | (32.602) | 36.097 | 1.756 | (5.263) | (2.012) | 2.477 | 0 | (217) | 215 | 675 | (420) | 66.082 | (32.774) | 33.308 |
| Impianti e macchinari |
281.646 | (179.444) | 102.202 | 2.493 | (10.277) | (9.778) | 10.700 | (65) | 1.199 | (1.356) | (1.824) | 3.160 | 270.617 | (174.163) | 96.454 |
| Attrezzature industriali e commerciali |
71.837 | (47.436) | 24.401 | (163) | (8.220) | (3.391) | 6.462 | (13) | 1.574 | (1.034) | 303 | (260) | 62.710 | (43.051) | 19.659 |
| Altri beni | 42.783 | (32.454) | 10.329 | 5.919 | (4.588) | (1.642) | 2.481 | 0 | (1.091) | 709 | 565 | (331) | 45.388 | (33.037) | 12.351 |
| Immobilizzazi oni in corso ed acconti |
1.894 | 0 | 1.894 | 486 | (12) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 8 | 0 | 2.376 | 0 | 2.376 |
| TOTALE | 483.015 | (291.936) | 191.079 | 10.492 | (28.367) | (16.869) | 22.120 | (78) | 1.465 | (1.466) | (270) | 2.149 | 463.326 | (283.071) | 180.255 |
Gli incrementi lordi del periodo sono complessivamente pari 10,5 milioni di Euro mentre i decrementi dell'esercizio risultano pari a 28 milioni di Euro.
L'effetto cambio nel primo semestre è stato pari a 1,8 milioni di Euro.
L'effetto netto di svalutazioni e rivalutazioni del periodo ammontano a 78 migliaia di Euro.

Le Immobilizzazioni immateriali al 30 giugno 2021 ammontano a 12,4 milioni di Euro, in aumento di 1,6 milioni di Euro rispetto al valore relativo al 31 dicembre 2020 (10,8 milioni di Euro).
I movimenti relativi al periodo sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:
| Descrizione | Costo originario al 31/12/2020 |
Ammort. Accumulato 31/12/2020 |
Valore netto al 31/12/2020 |
Increm. | Decrem. | Ammort. | Utilizzo Fondo |
Svalutaz. | Diff. Cambio Costo Storico |
Diff. Cambio Fondo amm.to |
Altre Variazioni |
Altre variazioni Fondo amm.to |
Costo originario al 30/06/2021 |
Ammort. Accumulato 30/06/2021 |
Valore netto al 30/06/2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Avviamento | 459 | (459) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 459 | (459) | 0 |
| Costi di sviluppo | 15.935 | (9.289) | 6.646 | 1.049 | 0 | (687) | 0 | 0 | 0 | 0 | 26.287 | (26.287) | 43.271 | (36.263) | 7.008 |
| Diritti di brevetto ind. e di utilizzazione delle opere dell'ingegno |
3.969 | (3.787) | 182 | 26 | 0 | (47) | 0 | 0 | 0 | 0 | (763) | 764 | 3.232 | (3.070) | 162 |
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili |
2.811 | (2.634) | 177 | 1 | 0 | (25) | 0 | 0 | 5 | (5) | 2.920 | (2.921) | 5.737 | (5.585) | 152 |
| Immobilizzazioni in corso ed acconti |
3.392 | 0 | 3.392 | 1.409 | 0 | 0 | 0 | 1 | 4.802 | 0 | 4.802 | ||||
| Altre immobilizzazioni | 2.539 | (2.089) | 450 | 23 | 0 | (117) | 0 | 0 | (33) | 30 | 941 | (941) | 3.470 | (3.117) | 353 |
| TOTALE | 29.105 | (18.258) | 10.847 | 2.508 | 0 | (876) | 0 | 0 | (28) | 25 | 29.386 | (29.385) | 60.971 | (48.494) | 12.477 |
Il valore netto dei costi di sviluppo al 30 giugno 2021 ammonta a 7 milioni di Euro (6,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2020), con un incremento lordo di periodo pari a 1 milione di Euro; tali costi, che rispettano i requisiti richiesti dallo IAS 38, sono stati capitalizzati e successivamente ammortizzati a partire dall'inizio della produzione e lungo la vita economica media dei prodotti correlati.
Non sono state effettuate nel corso del semestre svalutazioni di immobilizzazioni immateriali.
Le partecipazioni ammontano a 962 migliaia di Euro, in decremento rispetto al valore dell'esercizio precedente pari a 3,6 milioni di Euro. Tale movimentazione è principalmente dovuta all'adeguamento della partecipazione della Trevi Icos Nicholson JV, valutata con il metodo del patrimonio netto.
| (4) | Attività fiscali per imposte anticipate e passività fiscali per imposte differite | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti per imposte differite attive | 23.166 | 29.465 | (6.299) |
| TOTALE | 23.166 | 29.465 | (6.299) |
| Fondo imposte differite passive | (20.034) | (20.748) | 714 |
| TOTALE | (20.034) | (20.748) | 714 |
| Posizione netta alla fine dell'esercizio | 3.132 | 8.717 | (5.585) |

Le attività fiscali per imposte differite attive si riferiscono in parte a differenze temporanee e a perdite fiscali pregresse che in base alla normativa fiscale potranno essere recuperate nei prossimi esercizi e, per la restante parte, agli effetti fiscali differiti derivanti dalle scritture di consolidamento. Al 30 giugno 2021 ammontano complessivamente a 23,1 milioni di Euro, in calo di 6,3 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2020. Le imposte differite attive sono ritenute recuperabili in parte attraverso la compensazione con imposte differite passive che si riverseranno contestualmente in futuro e per la parte restante sono riconducibili a perdite fiscali della holding statunitense, che genera nel suo consolidato fiscale sufficienti imponibili al recupero delle imposte differite attive nette.
Le passività fiscali per imposte differite si riferiscono principalmente alle differenze tra i valori delle attività e passività esposte nel bilancio consolidato ed i corrispondenti valori fiscalmente riconosciuti nei Paesi ove il Gruppo opera. Al 30 giugno 2021 ammontano complessivamente a 20 milioni di Euro, con un decremento di 714 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2020. Le perdite fiscali maturate dalla società negli esercizi pregressi, ammontano a Euro 174 milioni.
Si precisa che su tali perdite fiscali non risultano iscritti in bilancio importi per potenziali crediti derivanti da imposte anticipate.
Di seguito la tabella di movimentazione:
| Descrizione | Saldo al 31/12/2020 | Accantonamenti | Decrementi | Altre Variazioni | Saldo al 30/06/2021 |
|---|---|---|---|---|---|
| Crediti per imposte differite attive |
29.465 | (7.031) | (2.012) | 2.744 | 23.166 |
| Fondo imposte differite passive |
(20.748) | 273 | 507 | (66) | (20.034) |
Le altre variazioni sono principalmente imputabili alle differenze sui tassi di cambio.
Al 30 giugno 2021 non sono presenti strumenti derivati attivi a lungo termine.
| Descrizione | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 1.712 | 1.591 | 121 |
| Ratei e Risconti | (310) | (572) | 262 |
| Altri crediti a lungo termine | 279 | (9) | 288 |
| TOTALE | 1.681 | 1.010 | 671 |
I crediti verso clienti si riferiscono a crediti commerciali verso clienti terzi con scadenza superiore all'anno, per 1,7 milioni di Euro della controllata Swissboring Overseas Piling Corporation.

Il totale delle rimanenze al 30 giugno 2021 ammonta a 130,7 milioni di Euro e risulta così composto:
| Descrizione | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Materie prime sussidiarie e di consumo |
80.874 | 80.173 | 701 |
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati |
15.861 | 13.856 | 2.005 |
| Prodotti finiti e merci | 31.127 | 28.597 | 2.530 |
| Acconti | 2.806 | 86 | 2.720 |
| TOTALE RIMANENZE | 130.669 | 122.712 | 7.956 |
Il valore complessivo delle rimanenze esposte a bilancio è in aumento (7,9 milioni di Euro) rispetto al 31 dicembre 2020 e afferisce alla produzione di macchinari per l'ingegneria del sottosuolo. Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione per 26,5 milioni di Euro (al 31 dicembre 2020 era pari ad Euro 24,5 milioni), a copertura del rischio di obsolescenza e lento smobilizzo di alcune merci in giacenza a fine periodo.
L'ammontare totale al 30 giugno 2021 è pari a 234,5 milioni di Euro. La voce è così composta:
| Descrizione | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 181.171 | 184.907 | (3.736) |
| Importo dovuto dai committenti | 20.740 | 15.007 | 5.733 |
| Sub Totale Clienti | 201.911 | 199.914 | 1.997 |
| Crediti verso imprese collegate | 8.804 | 10.888 | (2.084) |
| Crediti verso l'erario per IVA | 8.214 | 12.723 | (4.509) |
| Crediti verso altri | 10.322 | 13.205 | (2.883) |
| Ratei e Risconti | 5.279 | 3.964 | 1.315 |
| Totale Clienti ed Altri | 234.530 | 240.694 | (6.164) |
Di seguito si fornisce il dettaglio delle voci "Importi dovuti dai committenti" ed "Importi dovuti ai committenti":
| Descrizione | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Attivo corrente: | |||
| Lavori in corso su ordinazione | 23.760 | 16.019 | 7.742 |
| Fondo svalutazione perdite a finire | 0 | 0 | 0 |
| Totale lavori in corso su ordinazione | 23.760 | 16.019 | 7.742 |
| Acconti da committenti | (3.021) | (1.012) | (2.009) |
| Totale importi dovuti dai committenti | 20.740 | 15.007 | 5.733 |
| Passivo corrente: | |||
| Lavori in corso su ordinazione | (3.502) | (349) | (3.153) |
| Crediti vs clienti | 0 | 0 | 0 |
| Acconti da committenti | (8.999) | (5.718) | (3.280) |
| Totale importi dovuti ai committenti | (12.500) | (6.068) | (6.433) |

Il fondo svalutazione crediti ammonta a 64,6 milioni di Euro. La movimentazione di tale fondo è la seguente:
| Descrizione | Saldo al 31/12/2020 | Accantonamenti | Utilizzi | Rilasci | Altre variazioni | Saldo al 30/06/2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti v\clienti | 65.183 | 892 | (1.359) | (606) | 524 | 64.635 |
| TOTALE | 65.183 | 892 | (1.359) | (606) | 524 | 64.635 |
Gli accantonamenti pari a 892 migliaia di Euro al 30 giugno 2021 si riferiscono alla valutazione individuale di crediti, basata sull'analisi specifica delle singole posizioni, per i quali si ritiene che vi sia un grado di rischio nella riscossione. I decrementi afferiscono per 946 migliaia di Euro a posizioni creditorie della divisione Trevi e per la restante parte a posizioni della divisione Soilmec.
Tale voce risulta composta principalmente da risconti attivi dettagliati come segue:
| Descrizione | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Ratei attivi | 287 | 351 | (64) |
| Risconti attivi | 4.431 | 3.058 | 1.373 |
| Interessi legge Sabatini | 561 | 555 | 6 |
| TOTALE | 5.279 | 3.964 | 1.315 |
Il dettaglio dei "Crediti verso altri" è il seguente:
| Descrizione | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti verso dipendenti | 779 | 584 | 195 |
| Anticipi a fornitori | 5.014 | 2.914 | 2.100 |
| Altri | 4.529 | 9.707 | (5.178) |
| TOTALE | 10.322 | 13.205 | (2.883) |
I crediti tributari verso l'Erario, per un totale di 4 milioni di Euro (6,7 al 31 dicembre 2020), sono rappresentati principalmente da crediti per imposte dirette e da acconti di imposta.
La voce è così composta:
| Descrizione | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 74.683 | 69.292 | 5.391 |
| Denaro e valori di cassa | 684 | 518 | 166 |
| TOTALE | 75.367 | 69.810 | 5.557 |

Per un'analisi della posizione finanziaria netta e alle disponibilità liquide del Gruppo Trevi si rimanda alla relazione sulla gestione ed al rendiconto finanziario.
Nel Gruppo sono presenti realtà nelle quali le disponibilità liquide presenti sui conti correnti societari non sono trasferibili all'estero nell'immediato per motivi di restrizioni valutarie (principalmente in Nigeria per un controvalore di circa 6,5 milioni di Euro). Negli Stati Uniti sono presenti 10 milioni di Dollari Americani sotto vincolo contrattuale e che quindi non possono essere trasferiti fuori del paese.
Si riporta di seguito la composizione del Patrimonio Netto al 30 giugno 2021:
La società ha emesso n. 150.855.693 azioni, di cui detiene come azioni proprie n. 20 azioni. Al 30 giugno 2021 il capitale sociale interamente sottoscritto e versato della Società è pari a 97.374 migliaia di Euro.
Ammonta al 30 giugno 2021 a 13.053 migliaia di Euro (250.235 migliaia di Euro al 30 dicembre 2020). La movimentazione di tale riserva deriva da una riallocazione delle riserve avvenuta a seguito dell'adempimento della delibera di distribuzione del risultato della Capogruppo.
La riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo. Al 30 giugno 2021 il valore di tale riserva ammonta a 19.475 migliaia di Euro (8.353 migliaia di Euro al 30 dicembre 2020). La movimentazione di tale riserva deriva da una riallocazione delle riserve avvenuta a seguito dell'adempimento della delibera di distribuzione del risultato della Capogruppo.
La posta include i risultati economici consolidati degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita come dividendi agli Azionisti; al 30 giugno 2021 è pari a 13.529 migliaia di Euro (- 463.457 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020). La movimentazione di tale posta deriva in parte anche dalla riallocazione delle riserve avvenuta a seguito dell'adempimento della delibera di distribuzione del risultato della Capogruppo.
Le altre riserve sono così composte:

Tale riserva, pari ad un valore negativo per 12.674 migliaia di Euro al 30 giugno 2021 (-21.366 al 30 dicembre 2020), riguarda le differenze cambio da conversione in Euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'Euro.
La riserva fair value accoglie la contropartita degli strumenti finanziari derivati valutati al Cash flow hedge secondo quanto previsto dallo IAS 39.
La posta accoglie gli effetti della transizione agli IAS/IFRS delle società del Gruppo effettuata con riferimento al 1° gennaio 2004.
La riserva azioni proprie in portafoglio ammonta alla data del 30 giugno 2021 a 736 migliaia di Euro, invariata rispetto al 31 dicembre 2020.
| Descrizione | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso banche | 8.223 | 8.234 | (11) |
| Debiti verso società di leasing | 17.511 | 19.741 | (2.230) |
| Debiti verso altri finanziatori | 59.194 | 59.495 | (301) |
| Strumenti finanziari derivati | 0 | 0 | 0 |
| TOTALE | 84.928 | 87.470 | (2.542) |
Il debito verso banche, salvo quanto di seguito indicato in merito al mancato rispetto dei parametri finanziari al 31 dicembre 2020, a valle dell'efficacia dell'Accordo di Ristrutturazione avvenuto in data 29 aprile 2020, è stato riscadenziato al 31 dicembre 2024.
I debiti verso società di leasing, pari a 17,5 milioni di Euro, sono costituiti principalmente dal debito sorto dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.
I debiti verso altri finanziatori fanno capo quasi interamente alla Capogruppo e sono rappresentati principalmente dal prestito obbligazionario pari a 50 milioni di Euro.
Gli strumenti finanziari derivati a lungo termine sono pari a zero.
Si specifica, così come riportato nel paragrafo "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale", che a seguito del mancato rispetto dei covenant relativi ai debiti bancari facenti capo all'accordo di ristrutturazione, i debiti sono stati rappresentati negli schemi di bilancio nel breve periodo, pur rimanendo immutata la scadenza originaria prevista per il 2024, così come riportato nella tabella sottostante.

| Descrizione | Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni | Totale |
|---|---|---|---|
| Debiti verso banche | 8.223 | 0 | 8.223 |
| Debiti verso società di leasing | 16.861 | 650 | 17.511 |
| Debiti verso altri finanziatori | 59.194 | 0 | 59.194 |
| TOTALE | 84.928 | 0 | 84.928 |
Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato ed il fondo di trattamento di quiescenza ammontano al 30 giugno 2021 a 11,1 milioni di Euro e riflettono l'indennità maturata a fine anno dai dipendenti delle società italiane in conformità alle disposizioni di legge e gli accantonamenti effettuati dalle consociate estere per coprire le passività maturate nei confronti dei dipendenti.
Essi sono stati determinati come valore attuale dell'obbligo di prestazione definita, rettificato per tener conto degli "utili e perdite attuariali". L'effetto rilevato è stato calcolato da un attuario esterno ed indipendente in base al metodo della proiezione unitaria del credito.
La movimentazione nel corso dell'esercizio è stata la seguente:
| Descrizione | Saldo al 31/12/2020 | Accantonamenti | Indennità e acconti liquidati |
Altri movimenti | Saldo al 30/06/2021 |
|---|---|---|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato |
5.404 | 604 | (760) | (165) | 5.083 |
| Fondo di trattamento di quiescenza ed obblighi simili |
6.104 | 796 | (959) | 87 | 6.028 |
| TOTALE | 11.508 | 1.400 | (1.719) | (78) | 11.111 |
| Descrizione | 30/06/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Saldo iniziale | 5.404 | 6.143 |
| Costi Operativi | 51 | 235 |
| Interessi passivi | 9 | 43 |
| Indennità pagate | (316) | (837) |
| Altri movimenti | (65) | (179) |
| Saldo Finale | 5.083 | 5.404 |
Le principali assunzioni economico-finanziarie utilizzate dall'attuario sono esposte di seguito:
| Descrizione | 30/06/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Tasso annuo tecnico di attualizzazione | 0,34% | 0,34% |
| Tasso annuo di inflazione | 1,00% | 1,00% |
| Tasso annuo aumento retribuzioni complessive | 2,50% | 2,50% |
| Tasso annuo incremento Tfr | 2,25% | 2,25% |

I fondi per rischi e oneri risultano composti dalle seguenti poste:
| Descrizione | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Rischi contrattuali | 7.752 | 7.487 | 265 |
| Interventi in garanzia | 835 | 828 | 7 |
| Copertura perdite società partecipate | 325 | 46 | 279 |
| Rischi su vertenze | 279 | 235 | 44 |
| Altri fondi rischi | 11.696 | 7.037 | 4.659 |
| TOTALE Fondi rischi ed oneri a lungo termine | 20.887 | 15.633 | 5.254 |
| Altri fondi rischi | 4.432 | 4.518 | (86) |
| TOTALE Fondi rischi ed oneri a breve termine | 4.432 | 4.518 | (86) |
| TOTALE | 25.319 | 20.151 | 5.168 |
Il saldo del fondo rischi contrattuali pari a circa 7,8 milioni di Euro è riconducibile prevalentemente alla controllata italiana Trevi S.p.A.
Il fondo per interventi in garanzia pari a 0,8 milioni di Euro è relativo agli accantonamenti per interventi in garanzia tecnica sui prodotti assistibili delle società del settore metalmeccanico.
Il fondo oneri per copertura perdite società partecipate per 0,3 milioni di Euro si riferisce alle partecipazioni minori della Trevi S.p.A.
Il fondo rischi su vertenze pari a 0,2 milioni di Euro si riferisce integralmente alla controllata Trevi Spa.
Tale fondo rappresenta la miglior stima da parte del management delle passività che devono essere contabilizzate con riferimento a:
L'incremento della voce "Altri fondi rischi a lungo termine", è riconducibile principalmente alle indennità riconosciute in via transattiva in favore dei Sig. Davide e Gianluigi Trevisani, ex amministratori della Capogruppo, nel contesto degli accordi raggiunti con la ex controllante THSE, per un importo lordo pari a 3 milioni di Euro. Il riconoscimento di queste indennità è soggetto al verificarsi di alcune condizioni sospensive, che si ritiene si possano verificare nel quarto trimestre del 2021, con pagamenti in 60 rate mensili.
La voce raccoglie, inoltre, fondi premi a dipendenti, fondi relativi a contenziosi fiscali e accollo debiti per un importo totale di circa 8,7 milioni di Euro, da ricondurre prevalentemente alle controllate italiane, per circa 3,7 milioni di Euro, ed alla capogruppo, per circa 4,6 milioni di Euro.
La voce "Altri fondi rischi a breve termine", pari a 4,4 milioni di Euro al 30 giugno 2021, include principalmente fondi rischi ascrivibili alla controllata Trevi Francia per circa 2,5 milioni di Euro, relativi alle commesse in corso di lavorazione, oltre a circa 0,5 milioni di Euro ascrivibili a contenziosi di natura fiscale e legale.

| Descrizione | Saldo al 31/12/2020 | Accantonamenti | Utilizzi | Altre Variazioni | Saldo al 30/06/2021 |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondi rischi a lungo termine | 15.633 | 4.838 | (440) | 856 | 20.887 |
| Fondi rischi a breve termine | 4.518 | 25 | (159) | 47 | 4.432 |
| TOTALE | 20.151 | 4.863 | (599) | 903 | 25.318 |
Si riepiloga di seguito la movimentazione dei fondi a lungo e a breve termine.
Per quanto concerne le passività potenziali relative ai contenziosi fiscali, sulla base delle informazioni attualmente a disposizione e tenuto conto dei fondi rischi esistenti, si ritiene non determineranno sul bilancio effetti negativi rilevanti.
La voce "Altre passività a lungo termine" al 30 giugno 2021 ammonta a circa 5,1 milioni di Euro (4,9 al 31 dicembre 2020). Il saldo è quasi interamente costituito dal valore della contabilizzazione, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS 32, del Warrant emesso dalla Capogruppo e previsto dalla complessa operazione di Ristrutturazione avvenuta nell'esercizio 2020.
| Descrizione | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso fornitori | 93.128 | 99.549 | (6.421) |
| Acconti | 14.877 | 9.896 | 4.981 |
| Importi dovuti ai committenti | 12.500 | 6.068 | 6.432 |
| Debiti verso imprese collegate | 784 | 878 | (94) |
| Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 3.766 | 3.776 | (10) |
| Ratei e risconti passivi | 2.453 | 2.469 | (16) |
| Altri debiti | 20.235 | 16.878 | 3.357 |
| Debiti verso Erario per IVA | 9.464 | 8.992 | 472 |
| TOTALE | 157.207 | 148.506 | 8.701 |
La voce "Importo dovuto ai committenti", per un importo pari a 12,5 milioni di Euro, espone il valore netto dei lavori in corso per il quale l'ammontare degli acconti ricevuti supera il valore delle relative lavorazioni.
Nella voce "Altri debiti" sono principalmente ricompresi:
| Descrizione | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Altre Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso dipendenti | 10.135 | 9.230 | 905 |
| Altri | 10.100 | 7.648 | 2.452 |
| TOTALE | 20.235 | 16.878 | 3.357 |

I debiti verso dipendenti sono relativi ai salari e stipendi da corrispondersi ed agli accantonamenti per ferie maturate e non godute.
I Debiti tributari ammontano al 30 giugno 2021 a 8,8 milioni di Euro, con un decremento di 2,9 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2020. Il saldo al 30 giugno comprende il debito relativo alle imposte stimate di competenza del primo semestre 2021.
I Finanziamenti a breve termine ammontano al 30 giugno 2021 a 200,8 milioni di Euro e risultano così composti:
| Descrizione | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Scoperti di conto corrente | 6.304 | 6.081 | 223 |
| Anticipi commerciali | 26.321 | 30.527 | (4.206) |
| Debiti verso banche | 165.848 | 155.207 | 10.641 |
| Quota dei mutui e finanziamenti scadenti entro i dodici mesi |
2.362 | 2.362 | 0 |
| TOTALE Finanziamenti a breve | 200.835 | 194.177 | 6.658 |
| Descrizione | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso società di leasing | 12.388 | 16.711 | (4.323) |
| Debiti verso altri finanziatori | 54.208 | 54.772 | (564) |
| TOTALE Debiti verso altri finanziatori |
66.596 | 71.483 | (4.887) |
I finanziamenti a breve termine sono costituiti da debiti verso banche e dalle rate residue dovute a breve di mutui a lungo termine.
Si segnala che ai fini della classificazione tra breve e medio/lungo termine, a seguito del mancato rispetto dei covenant relativi ai debiti bancari relativi all'Accordo di Ristrutturazione, i debiti bancari sono stati rappresentati negli schemi di bilancio con scadenza nel breve periodo, pur rimanendo immutata la scadenza originaria prevista per il 2024.
I debiti verso società di leasing si riferiscono alle quote capitali delle rate scadenti entro 12 mesi ed includono i valori riferiti all'applicazione dell'IFRS16.
La voce "Debiti verso altri finanziatori" al 30 giugno 2021 include prevalentemente debiti verso istituti non bancari.

Si riportano di seguito le informazioni finanziarie predisposte secondo lo schema richiesto dalla comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, aggiornate con quanto previsto dall'orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021 così come recepito dal richiamo di attenzione CONSOB n. 5/21 del 29 aprile 2021. Tale schema rappresenta la preliminare rappresentazione del Gruppo, alla luce degli attuali orientamenti ed interpretazioni disponibili.
| Descrizione | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| A | Disponibilità liquide | 75.367 | 69.810 | 5.557 |
| B | Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | 0 | 0 | 0 |
| C | Altre attività finanziarie correnti | 3.827 | 3.675 | 152 |
| D | Liquidità (A+B+C) | 79.194 | 73.485 | 5.709 |
| E | Debito finanziario corrente (inclusi strumenti di debito) | 265.069 | 263.297 | 1.771 |
| F | Parte corrente del debito finanziario non corrente | 2.362 | 2.362 | 0 |
| G | Indebitamento finanziario netto (E+F) | 267.431 | 265.659 | 1.771 |
| H | Indebitamento finanzairio corrente netto (G-D) | 188.237 | 192.174 | (3.938) |
| I | Debito finanziaio non corrente | 34.928 | 37.471 | (2.543) |
| J | Strumenti di debito | 50.000 | 50.000 | 0 |
| K | Debiti commerciali e altri debiti non correnti | 0 | 0 | 0 |
| L | Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K) | 84.928 | 87.471 | (2.543) |
| M | Totale indebitamento finanziario (H+L) (come da richiamo attenzione Consob n.5/21 del 29 aprile 2021) |
273.165 | 279.645 | (6.481) |
| O | Altre attività finanziarie non correnti | 10.147 | 10.198 | (51) |
| P | Posizione finanziaria netta totale (M+O) | 263.018 | 269.447 | (6.430) |
Sulla base delle considerazioni riportate, lo schema suesposto potrebbe subire variazioni alla luce di ulteriori chiarimenti interpretativi da parte dei regulator.
Si precisa che nella attività finanziaria non sono considerate, ai fini del calcolo della Posizione Finanziaria Netta, i depositi cauzionali.
Si segnala che ai fini della classificazione tra breve e medio/lungo termine, a seguito del mancato rispetto dei covenant relativi ai debiti bancari relativi all'Accordo di Ristrutturazione, i debiti bancari sono stati rappresentati negli schemi di bilancio con scadenza nel breve periodo, pur rimanendo immutata la scadenza originaria prevista per il 2024.

Di seguito, si elencano le garanzie prestate:

Ammontano a 218,2 milioni di Euro contro 238,4 milioni di Euro del 30 giugno 2020 con un decremento pari a circa 20,2 milioni di Euro.
Il Gruppo opera in diversi settori di attività ed in diverse aree geografiche.
La ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi e degli altri ricavi è la seguente:
| Area Geografica | 30/06/2021 | % | 30/06/2020 | % | Variazioni | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 24.806 | 11% | 23.724 | 10% | 1.082 | 5% |
| Europa | 34.804 | 16% | 63.949 | 27% | (29.145) | -46% |
| U.S.A. e Canada | 57.820 | 27% | 50.687 | 21% | 7.133 | 14% |
| America Latina | 5.640 | 3% | 13.579 | 6% | (7.939) | -58% |
| Africa | 23.706 | 11% | 18.481 | 8% | 5.225 | 28% |
| Medio Oriente e Asia | 43.937 | 20% | 28.195 | 12% | 15.742 | 56% |
| Estremo Oriente e Resto del mondo | 27.469 | 13% | 39.766 | 17% | (12.297) | -31% |
| Ricavi totali | 218.181 | 100% | 238.383 | 100% | (20.201) | -8% |
Il decremento dei ricavi è imputabile prevalentemente al completamento di alcune commesse della divisione Trevi, prevalentemente nell'area Europea e Estremo Oriente.
Viene di seguito evidenziata la ripartizione dei ricavi fra il settore Fondazioni e la Capogruppo:
| Attività | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Lavori speciali di fondazioni | 166.180 | 196.793 | (30.613) |
| Produzione macchinari speciali per fondazioni | 54.290 | 42.916 | 11.374 |
| Elisioni e rettifiche Interdivisionali | (2.642) | (2.391) | (251) |
| Sub-totale settore Fondazioni (Core Business) | 217.828 | 237.318 | (19.490) |
| Capogruppo | 5.199 | 9.819 | (4.619) |
| Elisioni interdivisionali e con la Capogruppo | (4.846) | (8.754) | 3.908 |
| GRUPPO TREVI | 218.181 | 238.383 | (20.202) |
Gli "Altri ricavi e Proventi" ammontano a 9 milioni di Euro al 30 giugno 2020, in decremento di 14,6 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente. La voce è così composta:
| Descrizione | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Contributi in conto esercizio | 114 | 115 | (2) |
| Recuperi spese e riaddebiti a Consorzi | 3.991 | 5.758 | (1.767) |
| Vendite di ricambi e materie prime | 865 | 2.822 | (1.957) |
| Plusvalenze da alienazione beni strumentali | 458 | 1.269 | (811) |
| Risarcimento danni e rimborsi assicurativi | 29 | 1.202 | (1.173) |
| Affitti attivi | 266 | 413 | (148) |
| Sopravvenienze attive | 709 | 7.997 | (7.288) |
| Altri | 2.614 | 4.101 | (1.487) |
| Totale | 9.046 | 23.678 | (14.632) |

Si rilevano nel periodo "Recuperi di spese e riaddebiti a Consorzi" per 3,9 milioni di Euro, in calo rispetto all'anno precedente di 1,8 milioni di Euro; le "Vendite di ricambi" si assestano a 0,8 milioni di Euro in decremento di 1,9 milioni di Euro; le "Plusvalenze da alienazione a terzi di beni strumentali" ammontano a 0,4 milioni di Euro contro 1,3 milioni di Euro del precedente esercizio; il "Risarcimento danni e rimborsi assicurativi" ammonta a 29 migliaia di Euro in decremento di 1,2 milioni di Euro rispetto al 2020. Le "Sopravvenienze attive" sono state realizzate per circa 429 migliaia di Euro dalla divisione Trevi, per circa 203 migliaia di Euro la divisione Soilmec e per la restante parte la Capogruppo. Alla voce "Altri" contribuisce prevalentemente, per circa 2,1 milioni di Euro la divisione Trevi.
La voce contributi in conto esercizio è riferita alle società Trevi spa per 79 migliaia di Euro e Soilmec Spa per 35 migliaia di Euro.
I costi della produzione ammontano complessivamente a 222,6 milioni di Euro al 30 giugno 2021 rispetto i 231,2 milioni di Euro del precedente esercizio, con un decremento i 8,6 milioni di Euro; di seguito si analizzano le principali voci.
Ammontano a 63,7 milioni di Euro al 30 giugno 2021, in decremento di 3,6 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente.
| Descrizione | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | 48.839 | 52.485 | (3.646) |
| Oneri sociali | 11.363 | 11.064 | 299 |
| Trattamento di fine rapporto | 604 | 631 | (27) |
| Trattamento di fine quiescenza | 796 | 1.139 | (343) |
| Altri costi | 2.135 | 3.473 | (1.338) |
| Totale | 63.738 | 68.792 | (5.055) |
L'organico dei dipendenti e la variazione rispetto all'esercizio precedente risulta così determinato:
| Descrizione | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazioni | Media |
|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 63 | 81 | (18) | 72 |
| Impiegati e Quadri | 1.623 | 1.292 | 331 | 1.458 |
| Operai | 1.593 | 2.272 | (679) | 1.933 |
| Totale Dipendenti | 3.279 | 3.645 | (366) | 3.462 |
Le riduzioni del costo del lavoro sono dovute alla riduzione degli organici del Gruppo passati da 3.645 unità al 30 giugno 2020 a 3.279 unità al 30 giugno 2021 e alle azioni di contenimento dei costi. Le società italiane del Gruppo hanno usufruito degli strumenti di legge per la riduzione dei costi del personale.

Ammontano a 69,9 milioni di Euro al 30 giugno 2021, in diminuzione di 12,6 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente, per maggiori dettagli si rimanda alle descrizioni di seguito riportate.
| Descrizione | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Costi per servizi | 55.298 | 67.904 | (12.607) |
| Costi per godimento beni di terzi | 9.615 | 12.916 | (3.301) |
| Oneri diversi di gestione | 5.016 | 5.302 | (285) |
| Totale | 69.928 | 86.122 | (16.194) |
Ammontano a 55,3 milioni di Euro al 30 giugno 2021 contro i 67,9 milioni del 30 giugno 2020. In questa voce sono principalmente ricompresi:
| Descrizione | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Subappalti | 14.989 | 17.262 | (2.273) |
| Consulenze tecniche, legali e fiscali | 6.648 | 8.364 | (1.716) |
| Altre spese per prestazioni di servizi | 7.777 | 9.170 | (1.394) |
| Spese di vitto, alloggio e viaggi | 3.523 | 4.770 | (1.247) |
| Assicurazioni | 3.310 | 3.958 | (649) |
| Spese di spedizione, doganali e trasporti | 5.562 | 5.386 | 175 |
| Manutenzioni e riparazioni | 3.787 | 3.470 | 318 |
| Servizi bancari | 1.100 | 2.373 | (1.274) |
| Spese per energia, telefoniche, gas, acqua e postali | 1.231 | 2.002 | (771) |
| Lavorazioni esterne | 4.048 | 9.156 | (5.109) |
| Assistenza tecnica | 650 | 520 | 129 |
| Pubblicità e promozioni | 327 | 418 | (91) |
| Servizi amministrativi | 412 | 706 | (294) |
| Forza motrice | 1.206 | 136 | 1.071 |
| Provvigioni ed oneri accessori | 642 | 73 | 569 |
| Spese di rappresentanza | 86 | 138 | (52) |
| Quota costi consortili | 0 | 0 | 0 |
| Totale | 55.298 | 67.904 | (12.606) |
Ammontano a 9,6 milioni di Euro al 30 giugno 2021, in diminuzione di 3,3 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente.

La voce si riferisce principalmente:
| Descrizione | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Noleggi di attrezzature | 7.725 | 9.944 | (2.218) |
| Affitti passivi | 1.889 | 2.972 | (1.083) |
| Totale | 9.615 | 12.916 | (3.302) |
La voce "noleggi di attrezzature" comprende i costi per noleggi operativi per l'esecuzione delle commesse in corso; detti costi sono ascrivibili a noleggi di breve durata che hanno i requisiti per essere esclusi dalla contabilizzazione indicati dal principio IFRS 16.
Ammontano a 5 milioni di Euro al 30 giugno 2021, in diminuzione di circa 0,3 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente. La loro composizione è la seguente:
| Descrizione | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Imposte e tasse indirette | 1.106 | 1.779 | (673) |
| Sopravvenienze passive | 798 | 1.634 | (835) |
| Altri oneri diversi | 1.780 | 1.009 | 770 |
| Minusvalenze ordinarie da alienazione cespiti | 1.332 | 879 | 453 |
| Totale | 5.016 | 5.302 | (286) |
| Descrizione | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Accantonamenti per rischi | 4.863 | 2.202 | 2.661 |
| Accantonamenti per crediti | 447 | 461 | (13) |
| Svalutazioni | 78 | 626 | (549) |
| Totale | 5.388 | 3.289 | 2.099 |
Ammontano a 4,9 milioni di Euro e si riferiscono principalmente ad accantonamenti relativi al fondo rischi contrattuali e a premi a dipendenti; in particolare per un importo lordo pari a 3 milioni di Euro si riferiscono a indennità riconosciute in via transattiva in favore dei Sig. Davide e Gianluigi Trevisani, ex amministratori della Capogruppo, nel contesto degli accordi raggiunti con la ex controllante THSE. Il riconoscimento di queste indennità è soggetto al verificarsi di alcune condizioni sospensive, che si ritiene si possano verificare nel quarto trimestre del 2021, con pagamenti in 60 rate mensili.
Accantonamenti per crediti compresi nell'attivo circolante:

L'importo pari a 0,4 milioni di Euro, si riferisce quasi esclusivamente all'accantonamento per rischi su crediti commerciali di dubbio realizzo delle singole società controllate.
Il saldo netto di svalutazioni e riprese di valore di asset è pari a 78 migliaia Euro al 30 giugno 2021, dovuto prevalentemente alla svalutazione di cespiti della divisione Soilmec.
I proventi finanziari ammontano a 1,7 milioni di Euro al 30 giugno 2021, in diminuzione di 286 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente.
La voce risulta così composta:
| Descrizione | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Interessi su crediti verso banche | 145 | 98 | 47 |
| Interessi su crediti verso la clientela | 50 | 25 | 25 |
| Proventi finanziari da valutazione al costo ammortizzato | 0 | 42.730 | (42.730) |
| Proventi finanziari da manovra finanziaria | 0 | 244.289 | (244.289) |
| Altri proventi finanziari | 1.559 | 1.043 | 516 |
| Totale | 1.754 | 288.185 | (286.431) |
Si è verificato un sensibile decremento dei proventi finanziari rispetto all'esercizio precedente relativo alle seguenti poste:
Nella voce "Altri proventi finanziari" sono inclusi anche i proventi finanziari derivanti dalla misurazione del fair value del Warrant.
I costi finanziari ammontano a 11,8 milioni di Euro al 30 giugno 2021, in diminuzione di 18,2 milioni di Euro rispetto al periodo precedente.
La voce risulta così composta:

| Descrizione | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Interessi su debiti verso banche | 3.778 | 15.460 | (11.682) |
| Oneri finanziari da valutazione al costo ammortizzato | 4.748 | 0 | 4.748 |
| Spese e commissioni bancarie | 1.091 | 533 | 558 |
| Interessi passivi su mutui | 30 | 84 | (54) |
| Interessi su debiti per diritto di utilizzo | 515 | 734 | (219) |
| Oneri derivanti da contabilizzazione Warrant | 0 | 11.948 | (11.948) |
| Altri oneri finanziari | 1.681 | 1.317 | 364 |
| Totale | 11.844 | 30.077 | (18.234) |
Gli interessi su debiti verso banche rappresentano i costi legati al reperimento di risorse finanziarie necessarie al funzionamento delle attività del Gruppo sul quale incidono in prevalenza le società capodivisione.
Gli "Oneri finanziari da valutazione al costo ammortizzato" fanno riferimento all'adeguamento dei debiti finanziari non correnti, a seguito del riscadenziamento dei debiti al 31 dicembre 2024 avvenuto al momento dell'efficacia dell'Accordo di Ristrutturazione.
Al 30 giugno 2021, le differenze di cambio nette ammontano ad un importo negativo pari a 2,5 milioni di Euro e si originano principalmente per la fluttuazione tra l'Euro ed il dollaro statunitense, quasi integralmente non realizzate.
Si riporta di seguito la composizione di tale voce:
| Descrizione | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Differenza cambio attive realizzate | 1.250 | 3.189 | (1.939) |
| Differenza cambio passive realizzate | (1.377) | (3.402) | 2.025 |
| Sub-Totale utili/(perdite) realizzate | (127) | (213) | 86 |
| Differenza cambio attive non realizzate | 11.101 | 2.748 | 8.352 |
| Differenza cambio passive non realizzate | (13.499) | (7.904) | (5.595) |
| Sub-Totale utili/(perdite) non realizzate | (2.398) | (5.156) | 2.758 |
| Utile/(perdita) per differenze cambio | (2.525) | (5.369) | 2.844 |

Le imposte nette del periodo evidenziano un aumento di circa 10 milioni di Euro al 30 giugno 2020 rispetto all'esercizio precedente e risultano così composte:
| Descrizione | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Imposte correnti: | |||
| - I.R.A.P. | 176 | 1.881 | (1.706) |
| - Imposte sul reddito | 4.545 | 864 | 3.681 |
| Imposte differite | 2.601 | (2.634) | 5.236 |
| Imposte anticipate | 4.157 | 793 | 3.365 |
| Totale Imposte sul Reddito | 11.480 | 904 | 10.576 |
Le imposte sul reddito dell'esercizio riguardano la stima delle imposte dirette dovute per l'esercizio, calcolate sulla base del reddito imponibile delle singole società del Gruppo consolidate.
Le imposte per le società estere sono calcolate secondo le aliquote vigenti nei rispettivi Paesi.
Le assunzioni base per la determinazione dell'utile (perdita) per azione e diluito, sono le seguenti:
| Descrizione | 30/06/2021 Risultato netto derivante dalle attività in funzionamento |
30/06/2021 Risultato Netto da attività destinate ad essere cessate |
30/06/2020 Risultato netto derivante dalle attività in funzionamento |
30/06/2020 Risultato Netto da attività destinate ad essere cessate |
|
|---|---|---|---|---|---|
| A | Utile/(Perdita) netta del periodo (in migliaia di Euro) | (29.249) | 0 | 262.071 | (10.601) |
| B | Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione dell'utile base per azione |
150.855.693 | 150.855.693 | 25.708.855 | 25.708.855 |
| C | Utile/(Perdita) per azione base: (A*1000) / B | (0,19) | 0,00 | 10,194 | (0,412) |
| D | Utile/(Perdita) netta rettificata per dilution analysis (in migliaia di Euro) | (29.249) | 0 | 262.071 | (10.601) |
| E | Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione dell'utile diluito per azione (B) |
169.155.839 | 169.155.839 | 28.837.602 | 28.837.602 |
| F | Utile/(Perdita) per azione diluito: (D*1000) / E | -0,173 | 0,000 | 9,09 | (0,37) |

I rapporti del Gruppo Trevi con entità correlate sono costituiti principalmente dai rapporti commerciali della controllata Trevi S.p.A. verso i propri consorzi, regolati a condizioni di mercato.
Gli importi più significativi dei crediti finanziari al 30 giugno 2021 sono di seguito esposti:
| Crediti finanziari | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Porto Messina S.c.a.r.l. | 716 | 721 | (5) |
| Pescara Park S.r.l. | 632 | 576 | 56 |
| Totale | 1.348 | 1.297 | 51 |
Gli importi più significativi dei crediti commerciali e altre attività a breve termine al 30 giugno 2021 compresi all'interno della voce "Crediti commerciali e altre attività a breve termine" sono di seguito esposti:
| Crediti commerciali e altre attività a breve termine | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Parcheggi S.p.A. | 79 | 86 | (6) |
| Roma Park S.r.l. | 0 | 0 | 0 |
| IFIT Srl | 0 | 1 | (1) |
| Sofitre Srl | 1.001 | 620 | 381 |
| Altri | 0 | 0 | |
| Sub-totale | 1.080 | 708 | 373 |
| Porto Messina S.C.A.R.L. | 810 | 810 | 0 |
| Nuova Darsena S.C.A.R.L. | 1.573 | 1.658 | (85) |
| Trevi SGF INC S.C.A.R.L. | 1.861 | 1.861 | 0 |
| Treviicos-Nicholson JV (USA) | 51 | 1.434 | (1.383) |
| SEP SEFI (France) | 3.213 | 4.161 | (948) |
| Gemac Srl | 0 | 1 | (1) |
| Filippella S.C.A.R.L. | 47 | 47 | (0) |
| Altri | 169 | 208 | (40) |
| Sub-totale | 7.723 | 10.180 | (2.457) |
| Totale | 8.804 | 10.888 | (2.084) |
| % sui crediti commerciali consolidati | 4% | 5% |
I ricavi realizzati dal Gruppo verso tali società sono di seguito esposti:
| Ricavi vendita e prestazioni e altri servizi | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Roma Park S.r.l. | 0 | 0 | 0 |
| Parcheggi S.p.A. | 46 | 40 | 6 |
| Sofitre Srl | 0 | 0 | 0 |
| Altri | 0 | 6 | (6) |
| Sub-totale | 46 | 46 | (0) |
| Hercules Foundation AB | 0 | 0 | 0 |
| Nuova Darsena | 0 | 0 | 0 |
| Sep Trevi Sefi | 0 | 499 | (499) |
| Treviicos-Nicholson JV (USA) | 2.208 | 2.522 | (314) |
| Altri | 288 | 354 | (66) |
| Sub-totale | 2.496 | 3.375 | (879) |
| Totale | 2.542 | 3.421 | (879) |
| % sui ricavi totali | 1,1% | 1,4% |
| Ricavi Finanziari | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Hercule Foundation AB | 0 | 0 | 0 |
| E-MARKET SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
| Altri | 8 | 0 | 8 |
|---|---|---|---|
| Totale | 8 | 0 | 8 |
Gli importi più significativi dei debiti verso società correlate al 30 giugno 2021 compresi all'interno della voce "Debiti commerciali e altre passività a breve termine" sono di seguito esposti:
| Dediti commerciali e altre passività a breve termine | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| IFC ltd | 156 | 156 | 0 |
| Sofitre Srl | 208 | 0 | 208 |
| Sub-totale | 364 | 156 | 208 |
| Filippella S.C.A.R.L. | 0 | 6 | (6) |
| Consorzio Trevi Adanti | 0 | 0 | 0 |
| Nuova Darsena | 0 | 147 | (147) |
| Porto Messina S.c.a.r.l. | 236 | 236 | 0 |
| Trevi SGF INC S.C.A.R.L. | 44 | 44 | 0 |
| SEP SEFI (France) | 0 | 0 | 0 |
| Altri | 140 | 290 | (150) |
| Sub-totale | 420 | 723 | (302) |
| Totale | 784 | 878 | (94) |
| % sui debiti commerciali consolidati | 1% | 1% |
I costi sostenuti dal Gruppo verso tali società correlate sono di seguito esposti:
| Consumi di materie prime e servizi esterni | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Sofitre Srl | 0 | 49 | (49) |
| Parcheggi S.p.a. | 0 | 0 | 0 |
| Sub-totale | 0 | 49 | (49) |
| Porto Messina S.c.a.r.l. | 0 | 0 | 0 |
| Trevi SGF INC S.C.A.R.L. | 0 | 0 | 0 |
| Filippella S.c.a.r.l. | 0 | 0 | 0 |
| Nuova Darsena S.c.a.r.l. | 0 | 0 | 0 |
| Treviicos-Nicholson JV (USA) | 51 | 0 | 51 |
| SEP SEFI (France) | 0 | 0 | 0 |
| Gemac Srl | 0 | 0 | 0 |
| Altri | 3 | 0 | 3 |
| Sub-totale | 54 | 0 | 54 |
| Totale | 54 | 49 | |
| % sui consumi di materie prime e servizi esterni consolidati | 0% | 0% |
Al fine della presentazione di un'informativa economica, patrimoniale e finanziaria per divisione (Segment Reporting) il Gruppo ha identificato, quale schema primario di presentazione dei dati settoriali, la distinzione per divisione. Tale rappresentazione riflette l'organizzazione del business del Gruppo e la struttura del reporting interno, sulla base della considerazione che i rischi ed i benefici sono influenzati dai settori di attività in cui il Gruppo opera.
Il management monitora separatamente i risultati operativi delle sue unità di business allo scopo di prendere decisioni in merito all'allocazione delle risorse ed alla valutazione delle performance. La performance divisionale è valutata sulla base dell'utile o perdita operativa che in certi aspetti, come riportato nelle tabelle che seguono, è misurato in modo diverso dall'utile o perdita operativa nel bilancio consolidato.

Si riportano di seguito i dati patrimoniali ed economici divisionali al 30 giugno 2021, rinviando a quanto riportato nella Relazione sulla gestione per un commento sull'andamento economico registrato dalle due Divisioni.
Si ritiene che il settore primario per identificare l'attività del Gruppo sia la suddivisione per tipologia di attività, mentre per il segmento secondario si fa riferimento all'area geografica; si rimanda alla relazione sulla gestione per il commento relativo alle sintesi economiche fornite dalla segment information.

| Sintesi patrimoniale Divisione Trevi | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazione | |
|---|---|---|---|---|
| A) | Immobilizzazioni | 123.933 | 134.153 | (10.220) |
| B) | Capitale d'esercizio netto | |||
| - Rimanenze | 59.345 | 53.908 | 5.437 | |
| - Crediti commerciali | 164.549 | 157.730 | 6.819 | |
| - Debiti commerciali (-) |
(97.750) | (107.656) | 9.906 | |
| - Acconti (-) |
(22.731) | (13.880) | (8.851) | |
| - Altre attività (passività) |
(25.927) | (17.644) | (8.283) | |
| 77.486 | 72.458 | 5.027 | ||
| C) | Attività e passività destinate alla dismissione | |||
| D) | Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) | 201.419 | 206.612 | (5.193) |
| E) | Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) | (7.712) | (7.958) | 246 |
| F) | CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D) | 193.707 | 198.653 | (4.947) |
| Sintesi economica Divisione Trevi | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| RICAVI TOTALI | 166.180 | 196.793 | (30.613) |
| Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti | (0) | (0) | 0 |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 526 | 474 | 52 |
| Altri ricavi operativi | 0 | ||
| VALORE DELLA PRODUZIONE | 166.706 | 197.267 | (30.561) |
| Consumi di materie prime e servizi esterni | (94.250) | (115.434) | 21.184 |
| Oneri diversi di gestione | (3.879) | (3.826) | (52) |
| VALORE AGGIUNTO | 68.578 | 78.007 | (9.430) |
| % sui Ricavi Totali | 41,27% | 39,64% | |
| Costo del lavoro | (46.756) | (50.706) | 3.950 |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 21.822 | 27.301 | (5.479) |
| % sui Ricavi Totali | 13,13% | 13,87% | |
| Ammortamenti | (14.016) | (17.881) | 3.865 |
| Accantonamenti e Svalutazioni | (2.167) | (3.380) | 1.213 |
| RISULTATO OPERATIVO | 5.638 | 6.040 | (402) |
| % sui Ricavi Totali | 3,39% | 3,07% |

| Sintesi patrimoniale Divisione Soilmec | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Variazione | |
|---|---|---|---|---|
| A) | Immobilizzazioni | 49.423 | 51.056 | (1.633) |
| B) | Capitale d'esercizio netto | |||
| - Rimanenze | 93.798 | 77.586 | 16.212 | |
| - Crediti commerciali | 48.988 | 82.648 | (33.660) | |
| - Debiti commerciali (-) |
(52.386) | (62.084) | 9.698 | |
| - Acconti (-) |
(4.194) | (2.962) | (1.232) | |
| - Altre attività (passività) |
(3.002) | 1.638 | (4.640) | |
| 83.204 | 96.826 | (13.622) | ||
| C) | Attività e passività destinate alla dismissione | |||
| D) | Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) | 132.626 | 147.882 | (15.256) |
| E) | Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) | (2.715) | (3.044) | 329 |
| F) | CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D) | 129.911 | 144.838 | (14.927) |
| Sintesi economica Divisione Soilmec | 30/06/2021 | 30/06/2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| RICAVI TOTALI | 54.290 | 42.916 | 11.374 |
| Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti |
3.831 | 2.885 | 946 |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 6.818 | 5.788 | 1.030 |
| Altri ricavi operativi | 0 | ||
| VALORE DELLA PRODUZIONE | 64.939 | 51.589 | 13.350 |
| Consumi di materie prime e servizi esterni | (49.551) | (32.834) | (16.717) |
| Oneri diversi di gestione | (988) | (546) | (443) |
| VALORE AGGIUNTO | 14.400 | 18.209 | (3.810) |
| % sui Ricavi Totali | 26,52% | 42,43% | |
| Costo del lavoro | (13.520) | (16.099) | 2.578 |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 879 | 2.110 | (1.231) |
| % sui Ricavi Totali | 1,62% | 4,92% | |
| Ammortamenti | (3.145) | (2.996) | (149) |
| Accantonamenti e Svalutazioni | 591 | 856 | (265) |
| RISULTATO OPERATIVO | (1.675) | (30) | (1.645) |
| % sui Ricavi Totali | -3,08% | -0,07% |

| Sintesi Patrimoniale | Divisione Trevi |
Divisione Soilmec |
Trevi Finanziaria Industriale |
Rettifiche | Gruppo Trevi |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| A) | Immobilizzazioni | 123.933 | 49.423 | 219.225 | (198.888) | 193.693 |
| B) | Capitale d'esercizio netto | |||||
| - Rimanenze | 59.345 | 93.798 | 0 | (2.216) | 150.927 | |
| - Crediti commerciali | 164.549 | 48.988 | 44.208 | (66.808) | 190.937 | |
| - Debiti commerciali (-) |
(97.750) | (52.386) | (11.730) | 68.029 | (93.837) | |
| - Acconti (-) |
(22.731) | (4.194) | (1.175) | 1.165 | (26.935) | |
| - Altre attività (passività) |
(25.927) | (3.002) | (22.637) | 9.507 | (42.059) | |
| 77.486 | 83.204 | 8.667 | 9.677 | 179.033 | ||
| C) | Attività e passività destinate alla dismissione | |||||
| D) | Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) | 201.419 | 132.626 | 227.892 | (189.211) | 372.727 |
| E) | Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) | (7.712) | (2.715) | (684) | 0 | (11.111) |
| F) | CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D) | 193.707 | 129.911 | 227.208 | (189.211) | 361.615 |
La colonna rettifiche a livello di stato patrimoniale comprende, per la voce immobilizzazioni l'elisione delle partecipazioni e l'elisione dei crediti finanziari immobilizzati intercompany, per i crediti e debiti commerciali le restanti elisioni intercompany, per il Patrimonio Netto di Gruppo principalmente la contropartita dell'elisione delle partecipazioni.

| Sintesi Economico | Divisione Trevi |
Divisione Soilmec |
Trevi Finanziaria Industriale |
Rettifiche | Gruppo Trevi |
|---|---|---|---|---|---|
| RICAVI TOTALI | 166.180 | 54.290 | 5.199 | (7.488) | 218.181 |
| Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti |
(0) | 3.831 | 0 | 184 | 4.015 |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 526 | 6.818 | 235 | 30 | 7.609 |
| Altri ricavi operativi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| VALORE DELLA PRODUZIONE | 166.706 | 64.939 | 5.434 | (7.275) | 229.804 |
| Consumi di materie prime e servizi esterni | (94.250) | (49.551) | (5.344) | 6.771 | (142.373) |
| Oneri diversi di gestione | (3.879) | (988) | (79) | (70) | (5.016) |
| VALORE AGGIUNTO | 68.578 | 14.400 | 11 | (574) | 82.415 |
| % sui Ricavi Totali | 41,27% | 26,52% | 0,22% | ||
| Costo del lavoro | (46.756) | (13.520) | (3.461) | (0) | (63.738) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 21.822 | 879 | (3.450) | (574) | 18.677 |
| % sui Ricavi Totali | 13,13% | 1,62% | -66,36% | 8,56% | |
| Ammortamenti | (14.016) | (3.145) | (1.045) | 461 | (17.745) |
| Accantonamenti e Svalutazioni | (2.167) | 591 | (3.261) | (550) | (5.388) |
| RISULTATO OPERATIVO | 5.638 | (1.675) | (7.756) | (663) | (4.456) |
| % sui Ricavi Totali | 3,39% | -3,08% | -149,17% |

Sono proseguite le attività commerciali e di produzione sia in Divisione Trevi che in Divisione Soilmec: nel bimestre luglio/agosto 2021 sono stati acquisiti nuovi ordini complessivamente pari a 57,4 milioni di euro, di cui 37.4 milioni di euro relativi alla Divisione Trevi e 20,6 relativi alla Divisione Soilmec ed il portafoglio ordini al 31 agosto 2021 è risultato pari a 413 milioni di euro (era pari a 429 milioni al 30 giugno 2021, mentre al 31 agosto 2020 era pari a 392 milioni di euro).
Il 5 agosto 2021 è stato firmato l'Accordo di Moratoria e Standstill con le Banche, e le condizioni sospensive si sono verificate il giorno successivo.
In conformità a quanto previsto dall'Accordo di Standstill, la Società ha successivamente posto in essere le attività necessarie al fine di rispettare le milestone ivi previste e, in particolare:
Fino al 29 settembre 2021, nel corso del terzo trimestre 2021 a causa del Covid-19 sono stati persi 350 giorni /uomo di lavoro negli Stati Uniti sul cantiere Project MATOC to #2 e circa 1.250 giorni/uomo di lavoro nelle Filippine, mentre tutti gli altri cantieri nel mondo non hanno perso giornate/uomo di lavoro.
Nel momento di approvazione di questa relazione semestrale (29 settembre 2021) tutti i cantieri nel mondo e la fabbrica di Soilmec a Cesena sono operativi.
Sono proseguite le attività per l'installazione del sistema informatico SAP in Trevi Finanziaria Industriale ed in Trevi SpA, oltre che le attività progettuali ed implementative per estendere l'utilizzo ad altre società del Gruppo Trevi.
Non si rilevano eventi ed operazioni significative non ricorrenti nel primo semestre 2021.
Il Gruppo Trevi nel primo semestre 2021 non ha posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

I presenti allegati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nelle Note illustrative ed integrative, della quale costituiscono parte integrante.
1 Società assunte nel Bilancio consolidato al 30 giugno 2021 con il metodo dell'integrazione globale
2 Organigramma del Gruppo

Società assunte nel bilancio consolidato al 30 giugno 2021 con il metodo dell'integrazione globale
| DENOMINAZIONE SOCIALE |
PAESE | VALUTA | CAPITALE SOCIALE | QUOTA % TOTALE DEL GRUPPO |
|---|---|---|---|---|
| TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. |
Italia | Euro | 97.373.554 | Capogruppo |
| Arabian Soil Contractors Ltd | Arabia Saudita | Riyal Saudita | 1.000.000 | 99,78% |
| Borde Seco | Venezuela | Dollaro U.S.A. | 94,89% | |
| Foundation Construction Ltd | Nigeria | Naira | 28.006.440 | 80,15% |
| Galante Cimentaciones Sa | Perù | Dollaro U.S.A. | 1.113 | 99,78% |
| Galante Foundations Sa | Repubblica di Panama | Dollaro U.S.A. | 99,78% | |
| Hyper Servicos de Perfuracao Ltda |
Brasile | Real Brasiliano | 1.200.000 | 50,96% |
| Idt Fzco | Emirati Arabi Uniti | Dirham Emirati Arabi | 1.000.000 | 99,80% |
| Idt Llc | Emirati Arabi Uniti | Dirham Emirati Arabi | 1.000.000 | 99,80% |
| Idt Llc Fzc | Emirati Arabi Uniti | Dirham Emirati Arabi | 6.000.000 | 94,82% |
| Immobiliare SIAB Srl | Italia | Euro | 80.000 | 100,00% |
| Pilotes Trevi Sacims | Argentina | Peso Argentino | 217.468.871 | 99,76% |
| Pilotes Trevi Sacims - Paraguay | Paraguay | Guarani | 99,76% | |
| Pilotes Uruguay Sa | Uruguay | Peso Uruguaiano | 80.000 | 99,76% |
| Profuro Intern. Lda | Mozambico | Metical | 36.000.000 | 99,29% |
| PSM SpA | Italia | Euro | 1.000.000 | 99,92% |
| RCT Explore Colombia Sas | Colombia | Dollaro U.S.A. | 1.141.347 | 99,78% |
| RCT Srl | Italia | Euro | 500.000 | 99,78% |
| Soilmec Algeria | Algeria | Dinaro Algerino | 1.000.000 | 69,94% |
| Soilmec Australia Pty Ltd | Australia | Dollaro Australiano | 100 | 99,92% |
| Soilmec Colombia Sas | Colombia | Peso Colombiano | 371.433.810 | 99,92% |
| Soilmec Deutschland Gmbh | Germania | Euro | 100.000 | 99,92% |
| Soilmec do Brasil Sa | Brasile | Real Brasiliano | 5.500.000 | 83,75% |
| Soilmec F. Equipment Pvt. Ltd | India | Rupia Indiana | 500.000 | 79,94% |
| Soilmec France Sas | Francia | Euro | 1.100.000 | 99,92% |
| Soilmec H.K. Ltd | Hong Kong | Euro | 44.743 | 99,92% |
| Soilmec Investment Pty Ltd | Australia | Dollaro Australiano | 100 | 99,92% |
| Soilmec Japan Co. Ltd | Giappone | Yen Giapponese | 45.000.000 | 92,93% |
| Soilmec North America Inc | U.S.A. | Dollaro U.S.A. | 10 | 79,94% |
| Soilmec SpA | Italia | Euro | 25.155.000 | 99,92% |
| Soilmec Singapore Pte Ltd | Singapore | Dollaro di Singapore | 100.109 | 99,92% |
| Soilmec U.K. Ltd | Regno Unito | Sterlina inglese | 120.000 | 99,92% |
| Soilmec WuJiang Co. Ltd | Cina | Renminbi | 58.305.193 | 99,92% |
| Swissboring & Co. LLC | Oman | Rial Omanita | 250.000 | 99,78% |
| Swissboring Overseas Piling Corp. Ltd (Dubai) |
Emirati Arabi Uniti | Dirham Emirati Arabi | 6.000.000 | 99,78% |
| Swissboring Overseas Piling Corporation |
Svizzera | Franco Svizzero | 100.000 | 99,78% |
| Swissboring Qatar WLL | Qatar | Rial del Qatar | 250.000 | 99,78% |
| Trevi Algerie EURL | Algeria | Dinaro Algerino | 53.000.000 | 99,78% |
| Trevi Arabco JV | Egitto | Dollaro U.S.A. | 99,78% | |
| Trevi Australia Pty Ltd | Australia | Dollaro Australiano | 10 | 99,78% |
| Trevi Chile SpA | Chile | Peso Cileno | 10.510.930 | 99,76% |
| Trevi Cimentaciones CA | Venezuela | Euro | 46.008.720 | 99,78% |
| Trevi Cimentacones y Consolidaciones Sa |
Repubblica di Panama | Dollaro U.S.A. | 9.387.597 | 99,78% |

| Trevi Construction Co. Ltd | Hong Kong | Dollaro U.S.A. | 2.051.668 | 99,78% |
|---|---|---|---|---|
| Trevi Contractors BV | Olanda | Euro | 907.600 | 99,78% |
| Trevi Drilling Services Saudi Arabia Co. Ltd |
Arabia Saudita | Riyal Saudita | 7.500.000 | 51,00% |
| Trevi Energy SpA in liquidazione |
Italia | Euro | 1.000.000 | 100,00% |
| Trevi Fondations Spèciales Sas | Francia | Euro | 100.000 | 99,78% |
| Trevi Foundations Canada Inc | Canada | Dollaro U.S.A. | 8 | 99,78% |
| Trevi Foundations Denmark A/S |
Danimarca | Corona Danese | 2.000.000 | 99,78% |
| Trevi Foundations Kuwait Co. WLL |
Kuwait | Dinaro Kuwait | 100.000 | 99,78% |
| Trevi Foundations Nigeria Ltd | Nigeria | Naira | 402.554.879 | 59,75% |
| Trevi Foundations Philippines Inc |
Filippine | Peso Filippino | 52.500.000 | 99,78% |
| Trevi Foundations Saudi Arabia Co. Ltd |
Arabia Saudita | Riyal Saudita | 500.000 | 99,78% |
| Trevi Galante Sa | Colombia | Peso Colombiano | 1.000.000.000 | 99,78% |
| Trevi Geotechnik GmbH | Austria | Euro | 100.000 | 99,78% |
| Trevi Holding USA Corporation | Stati Uniti | Dollaro U.S.A. | 99,78% | |
| Trevi Insaat Ve Muhendislik AS | Turchia | Lira Turca | 777.600 | 99,78% |
| Trevi ITT JV | Thailandia | Dollaro U.S.A. | 99,78% | |
| Trevi Panamericana Sa | Repubblica di Panama | Dollaro U.S.A. | 1.221.366 | 99,78% |
| Trevi SpA | Italia | Euro | 32.300.000 | 99,78% |
| Trevi SpezialTiefBau GmbH | Germania | Euro | 50.000 | 99,78% |
| TreviGeos Fundacoes Especiais Ltda |
Brasile | Real Brasiliano | 5.000.000 | 50,89% |
| Treviicos Corporation | U.S.A. | Dollaro U.S.A. | 23.500 | 99,78% |
| Treviicos Soletanche JV | Stati Uniti | Dollaro U.S.A. | 54,88% | |
| Treviicos South Inc | U.S.A. | Dollaro U.S.A. | 5 | 99,78% |
| Wagner Constructions LLC | U.S.A. | Dollaro U.S.A. | 5.200.000 | 99,78% |
| 6V Srl | Italia | Euro | 154.700 | 50,89% |
(*) Soilmec do Brasil Sa appartiene al Gruppo per il 38,25%, tuttavia la percentuale considerata ai fini del consolidamento è pari all'83,75%;
(*) Soilmec WuJiang Co. Ltd appartiene al Gruppo per il 51%, tuttavia viene considerata integralmente nel perimetro di consolidamento del Gruppo;
(*) Swissboring & Co. LLC appartiene al Gruppo per il 70%, tuttavia viene considerata integralmente nel perimetro di consolidamento del Gruppo;
(*) Swissboring Qatar WLL appartiene al Gruppo per il 49%, tuttavia viene considerata integralmente nel perimetro di consolidamento del Gruppo;
(*) Trevi Arabco JV appartiene al Gruppo per il 51%, tuttavia viene considerata integralmente nel perimetro di consolidamento del Gruppo;
(*) Trevi Foundations Kuwait Co. WLL appartiene al Gruppo per il 49%, tuttavia viene considerata integralmente nel perimetro di consolidamento del Gruppo;
(*) Trevi ITT JV appartiene al Gruppo per il 95%, tuttavia viene considerata integralmente nel perimetro di consolidamento del Gruppo.



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