Remuneration Information • Feb 11, 2016
Remuneration Information
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(Piano 2016)
(ai sensi degli artt. 114 bis del TUF e 84 bis del Regolamento Emittenti Consob)
Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 2 Febbraio 2016
Banca IFIS S.p.A. - Sede legale in Via Terraglio 63, 30174 Venezia – Mestre - Numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Venezia e codice fiscale 02505630109 – Partita IVA 02992620274 - Numero REA: VE - 0247118 - Capitale Sociale Euro 53.811.095 – Iscritta all'Albo delle banche al n. 5508 - Capogruppo del Gruppo bancario Banca IFIS S.p.A., iscritto all'albo dei Gruppi bancari - Aderent al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, all'Associazione Bancaria Italiana, all'Associazione Italiana per il Factoring, a Factors Chain International
www.bancaifis.is
| Assemblea | Assemblea ordinaria della Banca | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Azioni | Azioni ordinarie della Banca negoziate nel mercato regolamentato di Borsa Italiana |
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| Claw back | Clausola contrattuale che impone ai beneficiari la restituzione di parte o di tutta la remunerazione variabile al verificarsi di determinate circostanze |
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| Destinatari o Beneficiari | Soggetti per i quali è prevista la corresponsione di una remunerazione variabile secondo quanto definito nel presente documento |
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| Emittente o Banca | Banca Ifis S.p.A. | ||||
| Personale più rilevante | Personale del Gruppo la cui attività professionale ha o può avere un impatto rilevante sul profilo di rischio della Banca |
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| Periodo di vesting | Periodo intercorrente tra il momento in cui viene assegnato il diritto a partecipare al Piano e quello in cui il diritto matura |
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| Periodo di retention | Periodo durante il quale vige un divieto di vendita delle azioni | ||||
| Malus | Meccanismo che opera durante il periodo di differimento, prima dell'effettiva corresponsione del compenso, per effetto del quale la remunerazione variabile maturata può ridursi fino ad azzerarsi in relazione alla dinamica dei risultati |
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| Regolamento Emittenti | Indica il Regolamento Consob n. 11971/99 e successive modifiche ed integrazioni |
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| Relazione | Relazione sulla remunerazione ai sensi dell'articolo 123-ter TUF | ||||
| TUF | Indica il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 | ||||
| Up-front | Quota di remunerazione variabile corrisposta senza periodo di differimento |
Conformemente alle prescrizioni di cui agli artt. 114 bis del Testo Unico della Finanza (TUF) e 84 bis del Regolamento Emittenti e in particolare in coerenza con lo schema 7 dell'allegato 3A dello stesso in materia di informazioni che devono essere comunicate al mercato in relazione all'attribuzione di piani di compensi basati su strumenti finanziari, la Banca ha predisposto il presente documento per fornire una completa informativa circa la valorizzazione di una quota della componente variabile della retribuzione del "personale più rilevante" del Gruppo Banca IFIS S.p.A., in vista della prossima Assemblea dei Soci convocata per approvare, tra l'altro, un nuovo piano di incentivazione (Piano 2016) condizionato al raggiungimento di specifici obiettivi da realizzare nel corso dell'esercizio 2016.
Il Piano 2016, proposto dal Comitato Remunerazioni al Consiglio di Amministrazione e approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 2 Febbraio 2016 viene sottoposto all'approvazione dell'Assemblea ordinaria dei soci convocata per il 22 Marzo 2016.
Il presente documento riporta, inoltre, una sezione informativa relativa all'attuazione dei piani di compensi basati su strumenti finanziari attualmente in corso ("Piano 2014" e "Piano 2015").
1.1. Indicazione nominativa dei destinatari che sono componenti del consiglio di amministrazione dell'emittente strumenti finanziari, delle società controllanti l'emittente e delle società da questa, direttamente o indirettamente, controllate
I destinatari del Piano 2016 rientranti nelle categorie sopra descritte sono il Dott. Giovanni Bossi in qualità Amministratore Delegato dell'emittente.
Gli ulteriori potenziali destinatari del Piano 2016 sono individuati nell'ambito della categoria del "personale più rilevante", non facente parte delle funzioni di controllo (Internal Audit; Risk Management; Compliance; Antiriciclaggio; Monitoraggio e Controllo dell'Informativa Finanziaria - Dirigente Preposto; Risorse Umane).
Gli esiti del processo di autovalutazione effettuato anche secondo criteri qualitativi e quantitativi dei Regulatory Technical Standard previsti nel Regolamento Delegato (UE) N. 604/2014 della Commissione del 4 marzo 2014, hanno evidenziato come potenziali destinatari del Piano 2016 i seguenti soggetti:
Il Direttore Generale Dott. Alberto Staccione è tra i beneficiari del Piano 2016.
b) altri dirigenti con responsabilità strategiche dell'emittente strumenti finanziari che non risulta di "minori dimensioni", ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lett. f), del Regolamento n. 17221 del 12 marzo 2010, nel caso in cui abbiano percepito nel corso dell'esercizio compensi complessivi (ottenuti sommando i compensi monetari e i compensi basati su strumenti finanziari) maggiori rispetto al compenso complessivo più elevato tra quelli attribuiti ai componenti del consiglio di amministrazione, ovvero del consiglio di gestione, e ai direttori generali dell'emittente strumenti finanziari
Tra i destinatari del Piano 2016 non vi sono soggetti rientranti in questa categoria.
c) persone fisiche controllanti l'emittente azioni, che siano dipendenti ovvero che prestino attività di collaborazione nell'emittente azioni
Tra i destinatari del Piano 2016 non vi sono soggetti rientranti in questa categoria.
1.4. Descrizione e indicazione numerica, separate per categorie:
Rientrano in tale categoria, oltre al Direttore Generale, tre dirigenti con responsabilità strategiche: il Chief Operating Officer (Responsabile di unità operativa molto rilevante), il Responsabile della Business Unit Credi Impresa Futuro (Responsabile di unità di business rilevante), il Responsabile della Business Unit NPL (Responsabile di unità di business rilevante).
Banca Ifis S.p.A. non rientra nella categoria di società "di minori dimensioni".
Rientrano nella categoria dei soggetti potenzialmente destinatari del Piano 2016 gli altri soggetti individuati nell'ambito del "personale più rilevante" non facente parte delle funzioni di controllo. In tal caso è prevista l'attivazione del Piano qualora l'erogazione del bonus sia pari o superiore a 80.000 euro. Nello specifico, per categoria:
Per il dettaglio delle informazioni inerenti alle ragioni che motivano l'adozione del Piano 2016 si rinvia alle informazioni contenute nella Sezione I della Relazione sulla Remunerazione.
A norma delle disposizioni statutarie spetta all'Assemblea ordinaria, l'approvazione degli eventuali piani di remunerazione basati su strumenti finanziari, mentre la corretta attuazione delle politiche di remunerazione e incentivazione rientrano tra le responsabilità del Consiglio di Amministrazione.
Le Risorse Umane e l'Amministrazione, per quanto di rispettiva competenza, sono incaricate dell'amministrazione e della gestione operativa del Piano 2016.
Il Risk Management, anche a supporto del Comitato Remunerazione, collabora con l'Amministrazione per la determinazione, dopo l'approvazione del bilancio di esercizio da parte dell'Assemblea degli azionisti, dell'ammontare della remunerazione variabile di spettanza dell'Amministratore Delegato e del Direttore Generale, e per la verifica delle condizioni per l'assegnazione della stessa.
Non sono previste particolari procedure per la revisione del Piano 2016.
3.4. Descrizione delle modalità attraverso le quali determinare la disponibilità e l'assegnazione degli strumenti finanziari sui quali sono basati i piani (ad esempio: assegnazione gratuita di azioni, aumenti di capitale con esclusione del diritto di opzione, acquisto e vendita di azioni proprie)
Il Piano 2016 prevede l'assegnazione di un numero di azioni proprie detenute dall'Emittente calcolato secondo la modalità descritte al paragrafo 4.5 del presente documento.
Il Consiglio di Amministrazione, nel procedere all'individuazione degli elementi del Piano 2016, si è avvalso del Comitato Remunerazioni composto da tre Amministratori non esecutivi, la maggioranza dei quali indipendenti. A fronte delle Politiche di remunerazione e incentivazione vigenti, essendo previsto che la remunerazione degli Amministratori non esecutivi non sia legata ai risultati economici conseguiti dalla Banca e che gli stessi non siano destinatari di piani di incentivazione a base azionaria, non si sono verificate situazioni di conflitto di interesse in capo agli Amministratori interessati. Tali situazioni sono altresì escluse ai sensi della regolamentazione interna del Comitato Remunerazioni, nella quale si prevede che nessun Amministratore possa prendere parte alle riunioni del Comitato in cui vengono formulate le proposte al Consiglio di Amministrazione relative alla propria remunerazione.
In data 1 febbraio 2016 il Comitato Remunerazioni ha espresso parere favorevole alla Relazione sulla Remunerazione ai sensi dell'art. 123 ter del TUF nonché al presente documento; entrambi i documenti sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 2 febbraio 2016.
Non ricorrono le condizioni per l'individuazione delle informazioni richieste. Esse verranno fornite, nei tempi e nei modi previsti dalla normativa vigente.
Non ricorrono le condizioni per l'individuazione delle informazioni richieste. Esse verranno fornite, nei tempi e nei modi previsti dalla normativa vigente.
3.9. Nel caso di piani basati su strumenti finanziari negoziati nei mercati regolamentati, in quali termini e secondo quali modalità l'emittente tiene conto, nell'ambito dell'individuazione della tempistica di assegnazione degli strumenti in attuazione dei piani, della possibile coincidenza temporale tra:
i) detta assegnazione o le eventuali decisioni assunte al riguardo dal comitato per la remunerazione, e
ii) la diffusione di eventuali informazioni rilevanti ai sensi dell'art. 114, comma 1; ad esempio, nel caso in cui tali informazioni siano:
La tempistica di assegnazione delle azioni è stabilita nell'ambito delle Politiche di remunerazione e incentivazione deliberate annualmente in via anticipata e neutrale rispetto a possibili eventi idonei ad influire sul valore di mercato delle azioni della Banca. In fase di esecuzione del Piano 2016 verrà data informativa al mercato, ove previsto dalle disposizioni normative e regolamentari tempo per tempo vigenti.
4.1. La descrizione delle forme in cui sono strutturati i piani di compensi basati su strumenti finanziari
Il Piano 2016 è basato sull'assegnazione di azioni proprie dell'Emittente.
4.2. L'indicazione del periodo di effettiva attuazione del piano con riferimento anche ad eventuali diversi cicli previsti
Il periodo di effettiva attuazione del Piano 2016 è compreso tra il 2017 (periodo relativo alla rilevazione dei risultati d'esercizio dell'anno 2016) e il 2019 (periodo di ultima assegnazione). La componente differita è peraltro soggetta ad un periodo di retention di un ulteriore anno.
Il Piano 2016, collegato ai risultati relativi al periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2016 e il 31 dicembre 2016, si concluderà nel corso dell'esercizio 2020 con la fine del periodo di retention.
Al momento non è possibile indicare il numero di azioni che verranno assegnate in forza del Piano 2016, in quanto la loro esatta individuazione è condizionata al raggiungimento degli obiettivi individuati ed è connesso all'andamento di borsa del titolo. Tali informazioni verranno fornite nei tempi e nei modi previsti dalla normativa vigente.
La remunerazione variabile dell'Amministratore Delegato è pari all'1,5% (cd. percentuale) del risultato consolidato della Banca al lordo delle sole imposte di competenza dell'esercizio, per la parte eccedente 40 milioni di euro, la quale è corretta a sua volta per il rapporto tra RORAC1 di Gruppo consuntivo2 e RORAC di Gruppo prospettico3 , in formula:
(A)
In ogni caso, l'incidenza della componente variabile sulla componente fissa è individuata secondo il rapporto massimo 1:1.
Laddove la remunerazione variabile non sia di importo particolarmente elevato4 , la percentuale della parte variabile da differire è fissata al 40% per un periodo pari a 3 anni.
La quota di remunerazione variabile differita dell'Amministratore Delegato è soggetta ai seguenti meccanismi di malus, i quali vanno a ridurre, sino ad azzerare, ex-post la cd. percentuale applicata nella formula (A) secondo i criteri riportati nella tabella che segue. Tali criteri sono verificati in ognuno dei tre esercizi5 chiusi successivamente alla determinazione della componente variabile (accrual period).
| Total Solvency ratio | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| <10,5% | 10,5%< <11,5% | 11,5%< 12,5% | >12,5% | |||
| ≥ 15% | -100,0% | --- | --- | --- | ||
| RORAC | 10%< < 15% | -100,0% | -30,0% | -20,0% | -10,0% | |
| < 10% | -100,0% | -40,0% | -30,0% | -20,0% |
Inoltre la quota di remunerazione variabile dell'Amministratore Delegato è soggetta a claw back, con riferimento alla parte riconosciuta e/o pagata, qualora lo stesso abbia determinato o concorso a determinare:
1 Indicatore calcolato come rapporto tra Utile Netto di periodo e Capitale Assorbito per i rischi di primo pilastro. Non sono da considerarsi nel calcolo elementi che derivano da operatività straordinaria quali: aumenti di capitale, fusioni aziendali, scissioni, acquisizioni o comunque ogni altra operazione non ricorrente che il Consiglio di Amministrazione dovesse deliberare ed idonea a modificare il valore dell'indicatore.
2 Il periodo di riferimento è lo stesso relativo a quello per il RORAC obiettivo (misura ex-ante).
3 Definito a piano industriale con orizzonte 12 mesi.
4 La Banca considera di importo particolarmente elevato la remunerazione variabile superiore al compenso fisso.
5 Condizione sufficiente all'applicazione dei fattori correttivi riportati in tabella è il verificarsi delle condizioni stesse, in almeno uno dei tre anni di osservazione (accrual period).
o comportamenti fraudolenti o di colpa grave a danno della Banca.
Il meccanismo di claw back è applicato anche qualora il Ratio Totale Fondi disponibili6 sia inferiore alla soglia regolamentare di tempo in tempo in vigore.
Tali criteri sono verificati in ognuno dei tre esercizi (accrual period) chiusi successivamente alla determinazione della componente variabile e applicati al verificarsi delle condizioni sopra esposte.
La remunerazione variabile up-front è determinata all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio chiuso il 31 dicembre dell'anno precedente. Il 50% della stessa verrà corrisposto in azioni della Banca al termine del periodo di retention di tre anni a cui le azioni sono soggette, in linea con l'orizzonte di pianificazione strategica.
La remunerazione variabile sottoposta a differimento temporale (periodo di vesting) di tre anni dall'approvazione del bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre dell'anno precedente, è determinata all'approvazione di detto bilancio. Il 50% della remunerazione variabile sottoposta a differimento temporale verrà corrisposto in azioni della Banca al termine del periodo di retention di un anno a cui le azioni sono soggette. La rimanente quota di remunerazione variabile sottoposta a differimento temporale è oggetto di rivalutazione annuale al tasso legale di tempo in tempo vigente.
Il numero delle azioni da assegnare è calcolato prendendo come fair value dell'azione la media del prezzo di borsa del mese precedente la determinazione della retribuzione variabile di competenza, quest'ultima da effettuarsi alla data dell'Assemblea che approva il bilancio. Il numero di azioni è determinato per arrotondamento all'intero più prossimo.
***
La remunerazione del Direttore Generale si compone di una retribuzione annua omnicomprensiva (RAL) e di una retribuzione variabile pari allo 0,75% (cd. percentuale) del risultato consolidato della Banca al lordo delle sole imposte di competenza dell'esercizio, per la parte eccedente 40 milioni di euro, la quale è corretta a sua volta per il rapporto tra RORAC7 di Gruppo consuntivo8 e RORAC di Gruppo prospettico9 , in formula:
$$
Variable = [0.75\% * (Utile\text{ Ante Imposte}{periodo} - 40.000.000)] * \left(\frac{\text{RORAC}{Consentrico}}{\text{RORAC}_{Proposition}}\right) \tag{B}
$$
In ogni caso l'incidenza della componente variabile non può superare il 60% della RAL.
Laddove la remunerazione variabile non sia di importo particolarmente rilevante10, la percentuale della parte variabile da differire è fissata al 40% per un periodo pari a 3 anni.
La quota di remunerazione variabile differita del Direttore Generale è soggetta ai seguenti meccanismi di malus, i quali vanno a ridurre, sino ad azzerare, ex-post la cd. percentuale applicata nella formula (B) secondo i criteri riportati nella tabella che segue. Tali criteri sono verificati in ognuno dei tre esercizi11 chiusi successivamente alla determinazione della componente variabile (accrual period).
6 Regolamento UE n. 575/2013 (CRR) e Direttiva 2013/36/UE (CRD IV).
7 Indicatore calcolato come rapporto tra Utile Netto di periodo e Capitale Assorbito per i rischi di primo pilastro. Non sono da considerarsi nel calcolo elementi che derivano da operatività straordinaria quali: aumenti di capitale, fusioni aziendali, scissioni, acquisizioni o comunque ogni altra operazione non ricorrente che il Consiglio di Amministrazione dovesse deliberare ed idonea a modificare il valore dell'indicatore.
8 Il periodo di riferimento è lo stesso relativo a quello per il RORAC obiettivo (misura ex-ante).
9 Definito a piano industriale con orizzonte 12 mesi.
10 La Banca considera di importo particolarmente elevato la remunerazione variabile superiore al compenso fisso.
11 Condizione sufficiente all'applicazione dei fattori correttivi riportati in tabella è il verificarsi delle condizioni stesse, in almeno uno dei tre anni di osservazione (accrual period).
| Total Solvency ratio | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| <10,5% | 10,5%< <11,5% | 11,5%< 12,5% | >12,5% | ||||
| ≥ 15% | -100,0% | --- | --- | --- | |||
| RORAC | 10%< < 15% | -100,0% | -30,0% | -20,0% | -10,0% | ||
| < 10% | -100,0% | -40,0% | -30,0% | -20,0% |
Inoltre la quota di remunerazione variabile del Direttore Generale è soggetta a claw back, con riferimento alla parte riconosciuta e/o pagata, qualora lo stesso abbia determinato o concorso a determinare:
Inoltre il meccanismo di claw back è applicato anche qualora il Ratio Totale Fondi disponibili12 sia inferiore alla soglia regolamentare di tempo in tempo in vigore.
Tali criteri sono verificati in ognuno dei tre esercizi (accrual period) chiusi successivamente alla determinazione della componente variabile e applicati al verificarsi delle condizioni sopra esposte.
La remunerazione variabile up-front è determinata all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio chiuso il 31 dicembre dell'anno precedente. Il 50% della stessa verrà corrisposto in azioni della Banca al termine del periodo di retention di tre anni a cui le azioni sono soggette, in linea con l'orizzonte di pianificazione strategica.
La remunerazione variabile sottoposta a differimento temporale (periodo di vesting) di tre anni dall'approvazione del bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre dell'anno precedente, è determinata all'approvazione di detto bilancio. Il 50% della remunerazione variabile sottoposta a differimento temporale verrà corrisposto in azioni della Banca al termine del periodo di retention di un anno a cui le azioni sono soggette. La rimanente quota di remunerazione variabile sottoposta a differimento temporale è oggetto di rivalutazione annuale al tasso legale di tempo in tempo vigente.
Il numero delle azioni da assegnare è calcolato prendendo come fair value dell'azione la media del prezzo di borsa del mese precedente la determinazione della retribuzione variabile di competenza, quest'ultima da effettuarsi alla data dell'Assemblea che approva il bilancio. Il numero di azioni è determinato per arrotondamento all'intero più prossimo.
***
L'accesso alla parte variabile da parte del restante "personale più rilevante", diverso dall'Amministratore Delegato e dal Direttore Generale e non appartenente alla categoria dei responsabili delle funzioni di controllo interno, è subordinato al superamento dei limiti minimi di seguito specificati per i seguenti parametri quantitativi:
12 Regolamento UE n. 575/2013 (CRR) e Direttiva 2013/36/UE (CRD IV).
Verranno applicate le medesime regole di differimento e di corresponsione parziale in azioni proprie della Banca previste per l'Amministratore Delegato e il Direttore Generale, qualora la remunerazione variabile sia superiore a 80.000 euro.
4.6. L'indicazione di eventuali vincoli di disponibilità gravanti sugli strumenti attribuiti ovvero sugli strumenti rivenienti dall'esercizio delle opzioni, con particolare riferimento ai termini entro i quali sia consentito o vietato il successivo trasferimento alla stessa società o a terzi
Si veda quanto riportato al punto precedente (4.5).
4.7. La descrizione di eventuali condizioni risolutive in relazione all'attribuzione dei piani nel caso in cui i destinatari effettuano operazioni di hedging che consentono di neutralizzare eventuali divieti di vendita degli strumenti finanziari assegnati, anche nella forma di opzioni, ovvero degli strumenti finanziari rivenienti dall'esercizio di tali opzioni
Il Piano 2016 non prevede condizioni risolutive del tipo sopra descritto.
Le politiche di remunerazione e incentivazione, prevedono che la quota di remunerazione variabile dell'Amministratore Delegato non abbia luogo, se durante il periodo di differimento, l'Assemblea abbia deliberato la revoca dell'incarico per giusta causa; con riguardo al Direttore Generale la remunerazione variabile non sarà erogata se durante il periodo di differimento il Consiglio di Amministrazione abbia deliberato il recesso per giusta causa dal contratto di lavoro.
Non sono presenti ulteriori clausole di annullamento del Piano 2016 oltre quelle già riportate nei paragrafi precedenti.
4.10. Le motivazioni relative all'eventuale previsione di un "riscatto", da parte della società, degli strumenti finanziari oggetto dei piani, disposto ai sensi degli articolo 2357 e ss. del codice civile; i beneficiari del riscatto indicando se lo stesso è destinato soltanto a particolari categorie di dipendenti; gli effetti della cessazione del rapporto di lavoro su detto riscatto
Per le azioni oggetto del Piano 2016 non è previsto un riscatto da parte della Banca.
4.11. Eventuali prestiti o altre agevolazioni che si intendono concedere per l'acquisto delle azioni ai sensi dell'art. 2358 del codice civile
Per le azioni oggetto del Piano 2016 non è prevista la concessione di prestiti o altre agevolazioni ai sensi dell'art. 2358 del codice civile.
4.12. Indicazione di valutazioni sull'onere atteso per la società alla data di relativa assegnazione, come determinabile sulla base di termini e condizioni già definiti, per ammontare complessivo e in relazione a ciascuno strumento del piano
Al momento non è possibile quantificare esattamente l'onere atteso, in quanto la sua determinazione è condizionata al verificarsi delle condizioni e al raggiungimento degli obiettivi individuati.
La corresponsione della componente azionaria della remunerazione variabile, realizzandosi tramite l'utilizzo di azioni proprie della Banca, non comporterà sostanziali effetti diluitivi sul capitale della Banca.
Non sono previste limitazioni in tal senso oltre quelle indicate nel paragrafo 4.5.
4.15. Nel caso in cui le azioni non sono negoziate nei mercati regolamentati, ogni informazione utile ad una compiuta valutazione del valore a loro attribuibile
Non ricorrono le condizioni previste in quanto le azioni di Banca IFIS S.p.A. sono negoziate nei mercati regolamentati.
In relazione al Piano 2014, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 17 Marzo 2014 e dall'Assemblea ordinaria il 17 Aprile 2014, la Banca ha redatto un documento al fine di fornire una completa informativa circa la valorizzazione di una quota della componente variabile della retribuzione del "personale più rilevante" del Gruppo Banca IFIS S.p.A. mediante un programma di assegnazione di azioni ordinarie Banca IFIS. Tale documento è reperibile nel sito aziendale www.bancaifis.it sezione "Corporate Governance", "Assemblea degli azionisti" dell'anno 2014.
Successivamente all'approvazione del bilancio di esercizio, verificatosi l'avveramento delle condizioni per l'assegnazione della remunerazione variabile, sono stati individuati i beneficiari (Amministratore Delegato e Direttore Generale) del Piano per i quali la Società ha registrato un onere complessivo di Euro 834.146,00 di cui: (i) Euro 166.823,82 lordi, pari a un totale di 8.592 azioni, a titolo di remunerazione variabile up front; (ii) Euro 250.243,80 lordi, in azioni da determinarsi ai sensi di quanto previsto dal Piano di riferimento.
La retribuzione variabile up front è stata corrisposta tramite azioni con periodo di retention di due anni. L'eventuale recupero integrale della retribuzione variabile up front (claw back) verrà verificato nel corso del primo semestre dell'anno 2016.
In relazione al Piano 2015, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 18 febbraio 2015 e dall'Assemblea ordinaria il 2 Aprile 2015, la Banca ha redatto un documento al fine di fornire una completa informativa circa la valorizzazione di una quota della componente variabile della retribuzione del "personale più rilevante" del Gruppo Banca IFIS S.p.A. mediante un programma di assegnazione di azioni ordinarie Banca IFIS. Tale documento è reperibile nel sito aziendale www.bancaifis.it sezione "Corporate Governance", "Assemblea degli azionisti" dell'anno 2015.
Si evidenzia che, alla data di redazione del presente documento, non sussistono ancora gli elementi ufficiali necessari a verificare le condizioni per la distribuzione della componente variabile delle remunerazioni relativa al Piano 2015 le quali diverranno note a seguito dell'approvazione del bilancio da parte dell'Assemblea ordinaria. Le informazioni relative allo stato di attuazione del Piano 2015, saranno, pertanto, fornite nei tempi e nei modi previsti dalla normativa vigente.
Tabella n. 1 dello schema 7 dell'Allegato 3A del Regolamento n. 11971/1999
| Carica (da indicare solo per i soggetti riportati nominativamente) |
QUADRO 1 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Nome e | Strumenti finanziari diversi dalle stock option (8) |
|||||||
| cognome o categoria |
Sezione 1 Strumenti relativi a piani, in corso di validità, approvati sulla base di precedenti delibere assembleari |
|||||||
| Data della delibera assembleare |
Tipologia degli strumenti finanziari (12) |
Numero strumenti finanziari |
Data assegnazione (10) |
Eventuale prezzo di acquisto degli strumenti |
Prezzo di mercato all'assegnazione |
Periodo di vesting (14) |
||
| 17/04/2014 | Azioni Banca IFIS |
6695 | 04/05/2015 | 19,41618 | 18,2864 | - | ||
| (2) Giovanni Bossi | Amministratore Delegato | 17/04/2014 | Azioni Banca IFIS |
10664 * | 04/05/2015 | 19,41618 | 18,2864 | 3 |
| Note | ||||||||
| (3) Alberto Staccione | Direttore Generale | 17/04/2014 | Azioni Banca IFIS |
1897 | 04/05/2015 | 19,41618 | 18,2864 | - |
| 17/04/2014 | Azioni Banca IFIS |
3021* | 04/05/2015 | 19,41618 | 18,2864 | 3 | ||
| Note | ||||||||
| 08/04/2015 | Azioni Banca IFIS |
** | ||||||
| (4) Giovanni Bossi | Amministratore Delegato | 08/04/2015 | Azioni Banca IFIS |
** | ||||
| Note | ||||||||
| Direttore Generale | 08/04/2015 | Azioni Banca IFIS |
** | |||||
| (5) Alberto Staccione | 08/04/2015 | Azioni Banca IFIS |
** | |||||
| Note | ||||||||
| (6) | ||||||||
| Note | ||||||||
| (7) | ||||||||
| Note |
(*) Il numero delle azioni è determinato al prezzo di mercato alla data di assegnazione. Tale numero verrà rideterminato al momento della corresponsione.
(**) I dati delle azioni assegnabili con riferimento all'incentivo attribuito relativamente ai risultati dell'esercizio 2015 saranno disponibili a valle delle deliberazioni dell'Assemblea ordinaria dei soci convocata il 22 marzo 2016
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