Quarterly Report • Jul 28, 2016
Quarterly Report
Open in ViewerOpens in native device viewer
| INDICE 2 |
|---|
| Cariche Sociali 3 |
| Marchi e aree di attività 4 |
| Principali dati del Gruppo 7 |
| Note introduttive alla lettura dei numeri 7 |
| Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo 8 |
| Highlights 8 |
| Risultati per settore di attività riclassificati 9 |
| Evoluzione Trimestrale Riclassificata 11 |
| Dati storici del Gruppo riclassificati(1) 13 |
| Contesto 14 |
| Situazione patrimoniale e andamento economico del Gruppo 15 |
| L'azione Banca IFIS 15 |
| Risultati e strategia 18 |
| Fatti di rilievo avvenuti nel periodo 22 |
| Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo 22 |
| Evoluzione prevedibile della gestione 23 |
| Altre informazioni 25 |
| Bilancio consolidato semestrale abbreviato 28 |
| Schemi di Bilancio Consolidato 28 |
| Stato patrimoniale Consolidato 28 |
| Conto Economico Consolidato 29 |
| Prospetto della redditività Consolidata Complessiva 30 |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Consolidato al 30 giugno 2016 31 |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Consolidato al 30 giugno 2015 32 |
| Rendiconto Finanziario Consolidato 33 |
| Note illustrative 34 |
| Politiche contabili 34 |
| Aggregati patrimoniali ed economici consolidati 46 |
| Aggregati economici 55 |
| Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 59 |
| Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda 77 |
| Operazioni con parti correlate 78 |
| Informativa di settore 80 |
| Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 ai sensi dell'art. 154-bis, paragrafo 5, del D.lgs. 58 del 24 febbraio 1998 e dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 91 |
| Relazione della società di revisione sulla revisione contabile limitata al Bilancio consolidato semestrale abbreviato 92 |
Consiglio di Amministrazione Presidente Sebastien Egon Fürstenberg Amministratore Delegato Giovanni Bossi (1) Consiglieri Giuseppe Benini
Vice Presidente Alessandro Csillaghy De Pacser Francesca Maderna Antonella Malinconico Riccardo Preve Marina Salamon Daniele Santosuosso
1) All'Amministratore Delegato sono attribuiti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società.
Direttore Generale Alberto Staccione
Collegio Sindacale Presidente Giacomo Bugna Sindaci Effettivi Giovanna Ciriotto
Società di Revisione EY S.p.A.
Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Capitale Sociale: euro 53.811.095 i.v. ABI 3205.2 Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Venezia: 02505630109 Partita IVA: 02992620274 Numero di iscrizione all'Albo delle Banche: 5508 Sede legale ed amministrativa Membro di Factors Via Terraglio, 63 – 30174 Mestre – Venezia Chain International Indirizzo Internet: www.bancaifis.it
Massimo Miani Sindaci Supplenti Guido Gasparini Berlingieri Valentina Martina
Mariacristina Taormina
Membro di Factors Chain International
A fronte di una forte domanda di mercato e di una conoscenza decennale delle dinamiche e problematiche del settore, Banca IFIS Impresa ha l'obiettivo di rafforzare lo sviluppo degli impieghi nel comparto del finanziamento del credito commerciale alle PMI italiane e attive nei mercati esteri. Il target di imprese tipicamente oggetto
dell'attività di Banca IFIS Impresa risiede nelle PMI del segmento small che attualmente non beneficiano della liquidità presente sul mercato: questo permette a Banca IFIS di potersi posizionare al meglio in tale segmento, al fine di perseguire gli obiettivi di crescita in termini di numero clienti e impieghi. Servizio multicanale, assistenza continua in tempo reale, un team di professionisti in crescita costante che assicura dialogo continuo e permanente uniti al presidio fisico assicurato dalla rete territoriale di sviluppatori commerciali sono i punti di forza che distinguono Banca IFIS Impresa. Il web, in tutte le sue forme e con il presidio principale nel sito www.bancaifisimpresa.it, diventa la piattaforma privilegiata di contatto con la clientela con lo scopo di rendere sempre più rintracciabile la possibilità di finanziamento per le imprese che ne abbiano necessità. Banca IFIS è inoltre uno degli operatori più attivi nel factoring internazionale. Si distingue dagli altri competitors per la presenza diretta in alcuni mercati esteri: Polonia (con la controllata IFIS Finance), Romania, India, oltre ad un presidio focalizzato nello sviluppo internazionale a Milano. Lo sviluppo di operazioni export costituisce l'obiettivo per l'operatività internazionale, favorendo la creazione di rapporti con società maggiormente orientate ai mercati esteri, ritenute più stabili e con maggiori margini di crescita rispetto ad imprese più orientate al mercato interno. Grazie alla capacità di porsi non solo come punto di riferimento del finanziamento alle imprese ma anche come consulente di quei clienti che intendono approcciare nuovi mercati, Banca IFIS Impresa riesce a fornire un valido supporto alle imprese nelle opportunità di sviluppo.
Banca IFIS Pharma è specializzata nelle soluzioni gestionali integrate per le aziende che operano nei settori sanitario, farmaceutico, diagnostico e servizi, interessate a cedere crediti vantati verso il Sistema Sanitario Nazionale. Dal 1° luglio 2015 l'Area Pharma si è arricchita di una nuova
business unit "Farmacie" che ha l'obiettivo di proporre ai titolari di farmacia un pacchetto di soluzioni completo e affidabile, che risponde alle necessità finanziarie delle farmacie in modo composito. L'obiettivo di questa nuova unità di business è quello di proporsi quale operatore maggiormente strutturato e qualificato per il sostegno del circolante. In particolare, il prodotto del mutuo a mediolungo termine si pone come supporto alle farmacie per sostenere i propri debiti consolidati, derivanti da condizioni commerciali presso i propri fornitori che hanno subito una repentina contrazione negli ultimi anni, generando uno stock scaduto che limita la negoziazione di condizioni di fornitura più favorevoli e, così, una gestione più libera del proprio circolante. A questi due presidi è dedicato il sito web http://pharma.bancaifis.it/
É la Business Area del Gruppo dedicata all'acquisizione, gestione ed incasso di crediti di difficile esigibilità nel mercato retail unsecured italiano. Con sede operativa a Firenze, l'Area NPL si distingue per la capacità di acquisto, gestione e valutazione di importanti portafogli e per la costituzione di un significativo database contenente informazioni
specifiche in relazione a più di un milione di posizioni debitorie, numero cospicuo grazie anche ai recenti acquisti di pacchetti di NPL perfezionati anche nel primo semestre del 2016. Focalizzata nel settore degli NPL derivanti dal credito al consumo, renting, automotive, finanziamenti non assistiti da alcuna forma di garanzia o privilegio, con possibilità di intervento anche nel settore degli NPL derivanti da credito al consumo/finanziamenti finalizzati vantati verso persone fisiche e supportati da pignoramento/cessione del quinto dello stipendio, l'Area NPL di Banca IFIS sta iniziando a valutare la possibilità di intervenire anche su crediti garantiti in via obbligazionaria da terze parti (da fidejussione, consorzi di garanzia fidi, altri) e caratterizzati da controparti corporate. Oggi l'area NPL gioca un ruolo di leadership nel mercato italiano dei debt buyer.
Nel 2013 è stata lanciata CrediFamiglia, realtà dedicata alla risoluzione dei problemi finanziari di famiglie ed individui, basata sui valori del dialogo, trasparenza, conoscenza, etica e sostenibilità. Rispetto alla tipologia dei debitori, sono individuabili almeno le categorie delle persone fisiche, con o
senza reddito stabile derivante da contratto di lavoro dipendente o pensione, e le imprese, tra le quali è stato opportuno discriminare tra le società di capitali da una parte, e le società di persone/imprese individuali dall'altra. Infine, per le modalità di recupero, le due macro-aree sono costituite dal recupero giudiziale e dal recupero stragiudiziale, gestite dai professionisti di CrediFamiglia e dell'Area NPL attraverso quattro canali: call center, rete interna, rete esterna e Legal Factory. Il presidio web dedicato a questo marchio è www.credifamiglia.it
Fast Finance è la divisione di Banca IFIS specializzata nell'acquisto di crediti fiscali, crediti commerciali e diritti litigiosi connessi alle procedure concorsuali. Con sede a Bologna, è leader nel settore dei servizi offerti a favore delle Procedure Concorsuali con una quota di mercato superiore al 50% ed una riconosciuta reputazione per la qualità e professionalità degli interventi posti in
essere.
Raccolta retail
rendimax è il conto deposito online ad alto rendimento di Banca IFIS, destinato ai risparmiatori privati, alle aziende e alle procedure concorsuali, attivabile dal sito www.rendimax.it. La Banca è presente
ormai da 8 anni nel mercato della raccolta retail con risultati eccellenti. La visibilità raggiunta attraverso rendimax ha permesso un importante accreditamento in un settore sostanzialmente in continua evoluzione. La qualità del servizio offerto da Banca IFIS rappresenta uno dei fondamentali di questo prodotto che, attraverso la gestione interna del call center e dell'ufficio operativo è stabilmente riconosciuto dalla clientela come il più efficiente disponibile sul mercato, rappresentando, anche sotto questo profilo, un punto di riferimento del mercato.
Operativo da inizio 2013, il conto corrente contomax è il prodotto retail crowd di Banca IFIS nato dal dialogo con la Rete e attivabile dal sito www.contomax.it. Ad oggi sono attivi oltre 2.500 conti. I principali
servizi disponibili sono: il bancomat evoluto (che permette anche di effettuare acquisti online sul circuito Maestro); la domiciliazione delle utenze; il pagamento del Telepass e i giroconti, oltre alla possibilità di fare ricariche telefoniche. Non è prevista nessuna spesa di apertura e gestione della liquidità e l'imposta di bollo è a carico della Banca. Il conto permette inoltre di non rinunciare al rendimento, grazie a una serie di soluzioni di interessi per le somme depositate.
Si evidenziano i seguenti fatti di cui occorre tener conto nella lettura comparativa dei numeri di periodo:
| PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.06.2016 | 31.12.2015 | ASSOLUTA | % | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1.027.770 | 3.221.533 | (2.193.763) | (68,1)% | |
| Crediti verso clientela | 3.355.998 | 3.437.136 | (81.138) | (2,4)% | |
| Totale attivo | 4.743.198 | 6.957.720 | (2.214.522) | (31,8)% | |
| Debiti verso banche | 43.587 | 662.985 | (619.398) | (93,4)% | |
| Debiti verso clientela | 3.928.261 | 5.487.476 | (1.559.215) | (28,4)% | |
| Patrimonio netto | 562.197 | 573.467 | (11.270) | (2,0)% |
| PRINCIPALI DATI ECONOMICI CONSOLIDATI | 1° SEMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| RICLASSIFICATI (1) (in migliaia di euro) |
2016 | 2015 | ASSOLUTA | % |
| Margine di intermediazione | 150.923 | 265.441 | (114.518) | (43,1)% |
| Rettifiche di valore nette su crediti e altre attività finanziarie | (15.761) | (17.669) | 1.908 | (10,8)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 135.162 | 247.772 | (112.610) | (45,4)% |
| Costi operativi | (76.797) | (51.810) | (24.987) | 48,2% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 58.365 | 195.962 | (137.597) | (70,2)% |
| Utile netto di periodo di pertinenza del Gruppo (2) | 39.120 | 130.779 | (91.659) | (70,1)% |
(1) Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al settore DRL, pari a 16,4 milioni al 30 giugno 2016 e pari a 3,1 milioni al 30 giugno 2015, sono state riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vedono le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.
(2) Al netto dell'utile da cessione realizzato nell'aprile 2015 a fronte dell'operazione di riassetto del portafoglio titoli di Stato (124,5 milioni di euro), l'utile netto di periodo al 30 giugno 2015 si attesta a 47,5 milioni (-17,6%).
| PRINCIPALI DATI ECONOMICI CONSOLIDATI | 2° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| TRIMESTRALI RICLASSIFICATI (1) (in migliaia di euro) |
2016 | 2015 | ASSOLUTA | % |
| Margine di intermediazione | 74.319 | 192.846 | (118.527) | (61,5)% |
| Rettifiche di valore nette su crediti e altre attività finanziarie | (7.496) | (10.183) | 2.687 | (26,4)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 66.823 | 182.663 | (115.840) | (63,4)% |
| Costi operativi | (40.988) | (26.247) | (14.741) | 56,2% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 25.835 | 156.416 | (130.581) | (83,5)% |
| Utile netto di periodo di pertinenza del Gruppo | 17.075 | 104.550 | (87.475) | (83,7)% |
(1) Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al settore DRL, pari a 16,4 milioni al 30 giugno 2016 e pari a 3,1 milioni al 30 giugno 2015, sono state riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vedono le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.
| KPI (1) DI GRUPPO RICLASSIFICATI (2) | 30.06.2016 | 30.06.2015 | 31.12.2015 |
|---|---|---|---|
| Cost/Income ratio | 50,9% | 19,5% | 31,7% |
| Costo della qualità creditizia crediti commerciali | 0,8% | 1,1% | 0,9% |
| Crediti commerciali in sofferenza netti/Crediti comm.clientela | 1,1% | 1,2% | 1,1% |
| Crediti commerciali in sofferenza netti/Patrimonio netto | 5,5% | 6,2% | 5,4% |
| Indice di copertura delle sofferenze lorde Crediti commerciali | 88,4% | 87,2% | 87,9% |
| Crediti commerciali deteriorati netti/Crediti comm.clientela | 7,1% | 4,6% | 4,5% |
| Crediti commerciali deteriorati netti/Patrimonio netto | 34,7% | 22,9% | 22,4% |
| Ratio Totale Fondi propri | 14,2% | 16,1% | 14,9%(3) |
| Common Equity Tier 1 Ratio | 13,2% | 15,4% | 14,2%(3) |
| Numero azioni capitale sociale (in migliaia) | 53.811 | 53.811 | 53.811 |
| Numero di azioni in circolazione a fine periodo(4) (in migliaia) |
53.081 | 53.068 | 53.072 |
| Book per share | 10,59 | 9,88 | 10,81 |
| EPS | 0,74 | 2,47 | 3,05 |
(1) Per le definizioni dei KPI esposti in tabella si rinvia al Glossario allegato al Bilancio consolidato annuale
(2) Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al settore DRL, pari a 16,4 milioni al 30 giugno 2016 e pari a 3,1 milioni al 30 giugno 2015, sono state riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vedono le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.
(3) Il totale Fondi propri consolidati (pari a 486.809 milioni di euro) differisce da quanto esposto nel bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2015 (pari a 501.809 milioni di euro) per effetto della distribuzione di dividendi deliberata dall'Assemblea degli Azionisti della controllante La Scogliera S.p.A. in data 23 marzo 2016 per complessivi 15 milioni di euro. Le segnalazioni di vigilanza consolidate riferite al 31 dicembre 2015, come i correlati coefficienti patrimoniali, sono state rettificate, già a fine marzo 2016, per includere gli effetti della citata distribuzione di dividendi. I dati esposti relativamente a Fondi propri e coefficienti consolidati recepiscono gli effetti di tale distribuzione.
(4) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) | CREDITI COMMERCIALI |
DRL | CREDITI FISCALI | GOVERNANCE E SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | |||||
| Dati al 30.06.2016 | - | - | - | 1.027.770 | 1.027.770 |
| Dati al 31.12.2015 | - | - | - | 3.221.533 | 3.221.533 |
| Variazione % | - | - | - | (68,1)% | (68,1)% |
| Crediti verso banche | |||||
| Dati al 30.06.2016 | - | - | - | 153.877 | 153.877 |
| Dati al 31.12.2015 | - | - | - | 95.352 | 95.352 |
| Variazione % | - | - | - | 61,4% | 61,4% |
| Crediti verso clientela | |||||
| Dati al 30.06.2016 | 2.758.793 | 481.976 | 109.860 | 5.369 | 3.355.998 |
| Dati al 31.12.2015 | 2.848.124 | 354.352 | 130.663 | 103.997 | 3.437.136 |
| Variazione % | (3,1)% | 36,0% | (15,9)% | (94,8)% | (2,4)% |
| Debiti verso banche | |||||
| Dati al 30.06.2016 | - | - | - | 43.587 | 43.587 |
| Dati al 31.12.2015 | - | - | - | 662.985 | 662.985 |
| Variazione % | - | - | - | (93,4)% | (93,4)% |
| Debiti verso clientela | |||||
| Dati al 30.06.2016 | - | - | - | 3.928.261 | 3.928.261 |
| Dati al 31.12.2015 | - | - | - | 5.487.476 | 5.487.476 |
| Variazione % | - | - | - | (28,4)% | (28,4)% |
| DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI (1) (in migliaia di euro) |
CREDITI COMMERCIALI |
DRL | CREDITI FISCALI |
GOVERNANCE E SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|---|
| Margine di intermediazione | |||||
| Dati al 30.06.2016 | 81.381 | 61.138 | 8.026 | 378 | 150.923 |
| Dati al 30.06.2015 | 77.275 | 20.193 | 7.523 | 160.450 | 265.441 |
| Variazione % | 5,3% | 202,8% | 6,7% | (99,8)% | (43,1)% |
| Risultato della gestione finanziaria | |||||
| Dati al 30.06.2016 | 69.806 | 61.138 | 7.839 | (3.621) | 135.162 |
| Dati al 30.06.2015 | 63.825 | 20.193 | 7.537 | 156.217 | 247.772 |
| Variazione % | 9,4% | 202,8% | 4,0% | (102,3)% | (45,4)% |
(1) Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al settore DRL, pari a 16,4 milioni al 30 giugno 2016 e pari a 3,1 milioni al 30 giugno 2015, sono state riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vedono le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI RICLASSIFICATI (1) (in migliaia di euro) |
CREDITI COMMERCIALI |
DRL | CREDITI FISCALI |
GOVERNANCE E SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|---|
| Margine di intermediazione | |||||
| Secondo trimestre 2016 | 40.065 | 35.198 | 3.873 | (4.817) | 74.319 |
| Secondo trimestre 2015 | 37.941 | 11.334 | 3.621 | 139.950 | 192.846 |
| Variazione % | 5,6% | 210,6% | 7,0% | (103,4)% | (61,5)% |
| Risultato della gestione finanziaria | |||||
| Secondo trimestre 2016 | 33.803 | 35.198 | 3.686 | (5.864) | 66.823 |
| Secondo trimestre 2015 | 30.016 | 11.334 | 3.577 | 137.736 | 182.663 |
| Variazione % | 12,6% | 210,6% | 3,0% | (104,3)% | (63,4)% |
(1) Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al settore DRL, pari a 16,4 milioni al 30 giugno 2016 e pari a 3,1 milioni al 30 giugno 2015, sono state riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vedono le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.
| KPI DI SETTORE (in migliaia di euro) |
CREDITI COMMERCIALI |
DRL | CREDITI FISCALI | GOVERNANCE E SERVIZI |
|---|---|---|---|---|
| Turnover (1) | ||||
| Dati al 30.06.2016 | 4.992.969 | n.a. | n.a. | n.a. |
| Dati al 30.06.2015 | 4.646.699 | n.a. | n.a. | n.a. |
| Variazione % | 7,5% | - | - | - |
| Valore nominale dei crediti gestiti | ||||
| Dati al 30.06.2016 | 3.440.975 | 10.131.859 | 163.253 | n.a. |
| Dati al 31.12.2015 | 3.576.982 | 8.161.005 | 190.553 | n.a. |
| Variazione % | (3,8)% | 24,1% | (14,3)% | - |
| Crediti in sofferenza netti/Crediti verso clientela | ||||
| Dati al 30.06.2016 | 1,1% | 49,9% | 0,0% | n.a. |
| Dati al 31.12.2015 | 1,1% | 45,0% | 0,0% | n.a. |
| Variazione % | 0,0% | 5,0% | 0,0% | - |
| RWA (2) | ||||
| Dati al 30.06.2016 | 2.009.883 | 481.977 | 45.390 | 31.821 |
| Dati al 31.12.2015 | 1.970.886 | 354.352 | 41.614 | 25.256 (3) |
| Variazione % | 2,0% | 36,0% | 9,1% | 26,0% |
(1) Flusso lordo dei crediti ceduti dalla clientela in un determinato intervallo di tempo.
(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo alle sole voci patrimoniali esposte nei settori.
(3) Dato riesposto rispetto a quanto originariamente pubblicato
| STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO | ESERCIZIO 2016 | ESERCIZIO 2015 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| RICLASSIFICATO: EVOLUZIONE TRIMESTRALE (in migliaia di euro) |
30.06 | 31.03 | 31.12 | 30.09 | 30.06 | 31.03 |
| ATTIVO | ||||||
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1.027.770 | 1.066.413 | 3.221.533 | 3.677.850 | 3.803.216 | 5.069.781 |
| Crediti verso banche | 153.877 | 114.691 | 95.352 | 246.991 | 114.843 | 115.697 |
| Crediti verso clientela | 3.355.998 | 3.307.793 | 3.437.136 | 3.176.172 | 3.152.145 | 2.921.902 |
| Attività materiali | 56.729 | 53.792 | 52.163 | 52.137 | 51.509 | 51.329 |
| Attività immateriali | 8.929 | 7.391 | 7.170 | 7.031 | 6.779 | 6.772 |
| Altre voci dell'attivo | 139.895 | 112.110 | 144.366 | 84.507 | 92.902 | 77.104 |
| Totale dell'attivo | 4.743.198 | 4.662.190 | 6.957.720 | 7.244.688 | 7.221.394 | 8.242.585 |
| STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO: EVOLUZIONE |
ESERCIZIO 2016 | ESERCIZIO 2015 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TRIMESTRALE (in migliaia di euro) |
30.06 | 31.03 | 31.12 | 30.09 | 30.06 | 31.03 |
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | ||||||
| Debiti verso banche | 43.587 | 182.568 | 662.985 | 537.898 | 457.384 | 200.953 |
| Debiti verso clientela | 3.928.261 | 3.722.501 | 5.487.476 | 5.900.458 | 6.037.552 | 7.241.379 |
| Trattamento di fine rapporto | 1.545 | 1.510 | 1.453 | 1.388 | 1.407 | 1.641 |
| Passività fiscali | 16.180 | 25.118 | 25.549 | 23.904 | 18.207 | 67.692 |
| Altre voci del passivo | 191.428 | 180.250 | 206.790 | 224.028 | 182.578 | 159.042 |
| Patrimonio netto: | 562.197 | 550.243 | 573.467 | 557.012 | 524.266 | 571.878 |
| - Capitale, sovrapprezzi e riserve | 523.077 | 528.198 | 411.501 | 408.207 | 393.487 | 545.649 |
| - Utile netto di periodo | 39.120 | 22.045 | 161.966 | 148.805 | 130.779 | 26.229 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 4.743.198 | 4.662.190 | 6.957.720 | 7.244.688 | 7.221.394 | 8.242.585 |
| CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO | ESERCIZIO 2016 | ESERCIZIO 2015 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| RICLASSIFICATO (1): EVOLUZIONE TRIMESTRALE (in migliaia di euro) |
2° trim. | 1° trim. | 4° trim. | 3° trim. | 2° trim. | 1° trim. |
| Margine di interesse | 55.395 | 57.707 | 45.312 | 48.163 | 53.432 | 58.106 |
| Commissioni nette | 13.316 | 13.648 | 14.824 | 14.712 | 14.878 | 14.369 |
| Risultato netto dell'attività di negoziazione | (86) | (246) | (55) | (179) | 36 | 120 |
| Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 5.694 | 5.495 | 16.127 | - | 124.500 | - |
| Crediti | 5.694 | - | 14.948 | - | - | - |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | - | 5.495 | 1.179 | - | 124.500 | - |
| Margine di intermediazione | 74.319 | 76.604 | 76.208 | 62.696 | 192.846 | 72.595 |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: |
(7.496) | (8.265) | (7.505) | (5.463) | (10.183) | (7.486) |
| Crediti | (6.449) | (5.313) | (6.777) | (1.447) | (7.969) | (5.467) |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | (1.047) | (2.952) | (728) | (4.016) | (2.214) | (2.019) |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 66.823 | 68.339 | 68.703 | 57.233 | 182.663 | 65.109 |
| Spese per il personale | (14.187) | (13.408) | (12.266) | (12.394) | (12.165) | (11.517) |
| Altre spese amministrative | (28.051) | (18.421) | (35.419) | (15.956) | (11.411) | (16.042) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 2.157 | (3.790) | 13 | (160) | 397 | (479) |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali |
(1.069) | (938) | (1.045) | (942) | (927) | (832) |
| Altri oneri/proventi di gestione | 162 | 748 | 1.382 | 478 | (2.141) | 3.307 |
| Costi operativi | (40.988) | (35.809) | (47.335) | (28.974) | (26.247) | (25.563) |
| Utile della operatività corrente al lordo delle imposte |
25.835 | 32.530 | 21.368 | 28.259 | 156.416 | 39.546 |
| Imposte sul reddito di periodo | (8.760) | (10.485) | (8.207) | (10.233) | (51.866) | (13.317) |
| Utile netto di periodo | 17.075 | 22.045 | 13.161 | 18.026 | 104.550 | 26.229 |
(1) Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al settore DRL, pari a 16,4 milioni al 30 giugno 2016 e pari a 3,1 milioni al 30 giugno 2015, sono state riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vedono le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.
| DATI ECONOMICI PER SETTORE | ESERCIZIO 2016 | ESERCIZIO 2015 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| RICLASSIFICATI (1): EVOLUZIONE TRIMESTRALE (in migliaia di euro) |
2° trim. | 1° trim. | 4° trim. | 3° trim. | 2° trim. | 1° trim. |
| Margine di intermediazione | 74.319 | 76.604 | 76.208 | 62.696 | 192.846 | 72.595 |
| Crediti Commerciali | 40.065 | 41.316 | 39.728 | 41.668 | 37.941 | 39.334 |
| Distressed Retail Loans | 35.198 | 25.940 | 21.818 | 10.676 | 11.334 | 8.859 |
| Crediti Fiscali | 3.873 | 4.153 | 8.828 | 3.984 | 3.621 | 3.902 |
| Governance e Servizi | (4.817) | 5.195 | 5.834 | 6.368 | 139.950 | 20.500 |
| Risultato della gestione finanziaria | 66.823 | 68.339 | 68.703 | 57.233 | 182.663 | 65.109 |
| Crediti Commerciali | 33.803 | 36.003 | 33.237 | 40.361 | 30.016 | 33.809 |
| Distressed Retail Loans | 35.198 | 25.940 | 21.818 | 10.676 | 11.334 | 8.859 |
| Crediti Fiscali | 3.686 | 4.153 | 8.542 | 3.844 | 3.577 | 3.960 |
| Governance e Servizi | (5.864) | 2.243 | 5.106 | 2.352 | 137.736 | 18.481 |
(1) Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al settore DRL, pari a 16,4 milioni al 30 giugno 2016 e pari a 3,1 milioni al 30 giugno 2015, sono state riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vedono le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.
Di seguito i principali indicatori e performance registrati dal gruppo negli ultimi 5 anni.
| (in migliaia di Euro) | 30.06.2016 | 30.06.2015 | 30.06.2014 | 30.06.2013 | 30.06.2012 |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1.027.770 | 3.803.216 | 1.302.425 | 2.868.958 | 1.360.854 |
| Attività finanziarie detenute sino a scadenza | - | - | 5.071.312 | 4.856.179 | 2.958.581 |
| Crediti verso clientela | 3.355.998 | 3.152.145 | 2.538.371 | 2.239.693 | 2.165.467 |
| Debiti verso banche | 43.587 | 457.384 | 1.979.493 | 601.058 | 582.778 |
| Debiti verso clientela | 3.928.261 | 6.037.552 | 6.910.171 | 9.604.606 | 6.071.698 |
| Patrimonio netto | 562.197 | 524.266 | 397.927 | 331.251 | 257.733 |
| Margine d'intermediazione | 150.923 | 265.441 | 145.763 | 132.636 | 107.241 |
| Risultato della gestione finanziaria | 135.162 | 247.772 | 121.822 | 105.430 | 92.467 |
| Utile netto di periodo di pertinenza del Gruppo | 39.120 | 130.779 | 50.055 | 44.040 | 37.752 |
| Cost/Income ratio | 50,9% | 19,5% | 32,0% | 27,9% | 32,2% |
| Costo della qualità creditizia crediti commerciali | 0,8% | 1,1% | 2,5% | 3,6% | 2,8% |
| Crediti comm. in sofferenza netti/Crediti comm. clientela |
1,1% | 1,2% | 1,8% | 3,5% | 3,7% |
| Crediti commerciali in sofferenza netti/Patrimonio netto |
5,5% | 6,2% | 9,9% | 18,1% | 25,9% |
| Indice di copertura delle sofferenze lorde Crediti commerciali |
88,4% | 87,2% | 83,8% | 70,7% | 61,7% |
| Crediti commerciali deteriorati netti/Crediti comm. Clientela |
7,1% | 4,6% | 7,0% | 17,6% | 15,9% |
| Crediti commerciali deteriorati netti/Patrimonio netto |
34,7% | 22,9% | 38,3% | 91,6% | 111,8% |
| Ratio Totale Fondi disponibili(2) | 14,2% | 16,1% | 14,2% | 13,9% | 11,9% |
| Ratio Capitale primario di classe 1(2) | 13,2% | 15,4% | 13,8% | 14,2% | 12,1% |
(1) Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al settore DRL, pari a 16,4 milioni al 30 giugno 2016 e pari a 3,1 milioni al 30 giugno 2015, sono state riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vedono le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.
(2) Dall'1 gennaio 2014 è applicabile la nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nel Regolamento UE n.575/2013 (CRR) e nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV). I dati dei periodi fino al 30 giugno 2013 sono calcolati secondo la normativa previgente (Basilea 2). Il Coefficiente di solvibilità e il Core Tier 1 sono stati esposti rispettivamente alle voci Ratio Totale Fondi propri e Common Equity Tier 1 Ratio.
Nel primo semestre del 2016 in Italia la ripresa, avviata lo scorso anno, continua con gradualità, sospinta dalla domanda interna, nonostante le esportazioni risentano della debolezza dei mercati extra UE, condizione che si è intensificata in seguito all'esito del referendum consultivo del 23 giugno nel Regno Unito. I consumi delle famiglie italiane beneficiano delle condizioni occupazionali; il credito alle imprese cresce a ritmi moderati, con le imprese che programmano nell'anno in corso un aumento degli investimenti; il calo dei corsi azionari delle banche italiane è stato accentuato dalla presenza di un elevato livello di crediti deteriorati ereditato dalla recessione – sul quale si concentrerà anche l'operato del Fondo Atlante, avviato ad aprile 2016 – nonché dalla preoccupazione che le attuali condizioni dei mercati possano rendere più difficile la cessione di queste esposizioni o la raccolta di capitale. L'attività economica ha lievemente accelerato all'inizio del 2016, sospinta dalla spesa delle famiglie e, in misura più contenuta, dagli investimenti.
Nel primo semestre del 2016 il PIL è salito dello 0,3% rispetto alla fine dell'anno precedente grazie al consolidarsi della ripresa nel settore dei servizi e nel comparto edile. Gli indicatori di fiducia, rilevati prima del referendum sulla Brexit, rimangono su livelli elevati in tutti i principali settori: la quota di imprese che si aspetta, infatti, un nuovo aumento della propria spesa per investimenti nel 2016 prevale su quella che ne prevede una diminuzione, con il 60% circa di imprese industriali che programma un aumento della capacità produttiva degli impianti.
Per quanto riguarda il settore bancario, nonostante la volatilità dei mercati finanziari, non sono emerse tensioni sulla raccolta complessiva, che rimane sostanzialmente stabile tra febbraio e maggio 2016. Il credito al settore privato non finanziario cresce a ritmi moderati (+1%) ma più sostenuti nei comparti dove la ripresa dell'attività economica si è avviata più stabilmente (settore manifatturiero); i prestiti alle società operanti nel settore servizi sono marginalmente aumentati; quelli alle imprese edili hanno continuato a contrarsi. Resta elevato il livello dei crediti deteriorati ereditato dalla recessione, ma la qualità del credito continua a beneficiare della graduale ripresa ciclica.
Lo scorso 11 aprile un ampio numero di banche, assicurazioni, fondi pensione e altri investitori istituzionali ha deciso di aderire al lancio di un fondo di investimento alternativo denominato Atlante. Il fondo è gestito da Quaestio Capital Management SGR spa. Il Fondo Atlante mira a: realizzare una rete di sicurezza in occasione dei futuri aumenti di capitale delle banche, a partire da quelli già programmati dalla Banca Popolare di Vicenza e da Veneto Banca; favorire lo sviluppo del mercato dei crediti deteriorati. Gli investimenti si concentreranno sulle tranche più rischiose (junior e mezzanine) delle cartolarizzazioni, il cui mercato è particolarmente limitato. Il mercato ha accolto positivamente il lancio di Atlante.
L'esito del referendum consultivo del 23 giugno nel Regno Unito, che ha visto la prevalenza dei voti a favore dell'uscita del Paese dall'Unione Europea, ha prodotto una situazione mai sperimentata nel processo di integrazione europea, di cui è difficile anticipare tutte le ripercussioni. Il Fondo Monetario Internazionale ha valutato che l'incertezza che ne scaturisce è un rischio per l'economia globale, con impatto immediatamente sentito sui mercati valutari e finanziari. Gli effetti futuri, diretti e indiretti, di un rallentamento dell'economia del Regno Unito potrebbero essere non trascurabili, ma comunque limitati, e tradursi in una crescita poco sotto dell'1% per quest'anno e attorno all'1% l'anno prossimo. Sono tuttavia notevolmente aumentati i rischi derivati da un'estensione delle tensioni finanziarie e bancarie o da un calo della fiducia, i cui effetti sul quadro macroeconomico possono essere comunque, più che nel recente passato, attenuati dal pieno utilizzo delle misure di politica monetaria in essere.
Con decorrenza 29 novembre 2004 le azioni ordinarie di Banca IFIS S.p.A. sono state ammesse al segmento STAR. Il passaggio al segmento STAR è avvenuto dopo un anno di quotazione al Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana S.p.A.. In precedenza, sin dal 1990, le azioni erano negoziate al Mercato Ristretto di Borsa Italiana. Di seguito sono esposti i valori di quotazione a fine periodo. Banca IFIS, a partire dal 18 giugno 2012, è diventata operativa nell'indice Ftse Italia Mid Cap.
| Prezzo ufficiale azione | 30.06. 2016 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2013 | 31.12.2012 |
|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo del titolo a fine periodo | 18,15 | 28,83 | 13,69 | 12,95 | 5,53 |
Andamento dell'azione Banca IFIS (luglio 2015 – luglio 2016)
E' esposto di seguito il rapporto tra prezzo di borsa a fine periodo e patrimonio netto consolidato in rapporto alle azioni in circolazione.
| Price/book value | 30.06.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2013 | 31.12.2012 |
|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo del titolo a fine periodo | 18,15 | 28,83 | 13,69 | 12,95 | 5,53 |
| Patrimonio netto consolidato per azione |
10,59 | 10,81 | 8,27 | 7,21 | 5,77 |
| Price/book value | 1,71 | 2,67 | 1,65 | 1,80 | 0,96 |
| Azioni in circolazione | 30.06.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2013 | 31.12.2012 |
|---|---|---|---|---|---|
| Numero azioni in circolazione a fine periodo (in migliaia)(1) |
53.081 | 53.072 | 52.924 | 52.728 | 53.551 |
(1) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.
Di seguito sono evidenziati il rapporto tra utile netto consolidato di periodo e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione nel periodo, al netto delle azioni proprie in portafoglio, nonché il rapporto tra prezzo a fine periodo e utile netto consolidato di periodo per azione.
| Earnings per share (EPS) | 30.06.2016 | 30.06.2015 |
|---|---|---|
| Utile netto consolidato di periodo (in migliaia di euro) | 39.120 | 130.779 |
| Utile consolidato per azione | 0,74 | 2,47 |
| Utile per azione e utile diluito per azione | 30.06.2016 | 30.06.2015 |
|---|---|---|
| Utile netto consolidato di periodo (in migliaia di euro) | 39.120 | 130.779 |
| Numero medio azioni in circolazione | 53.076.756 | 52.999.777 |
| Numero medio azioni potenzialmente diluitive | 4.340 | 8.564 |
| Numero medio azioni diluite | 53.072.416 | 52.991.213 |
| Utile consolidato di periodo per azione (unità di euro) | 0,74 | 2,47 |
| Utile consolidato di periodo per azione diluito (unità di euro) | 0,74 | 2,47 |
Il capitale sociale della Capogruppo al 30 giugno 2016 ammonta a 53.811.095 euro ed è suddiviso in n. 53.811.095 azioni del valore nominale di 1 euro.
Gli azionisti di Banca IFIS che possiedono direttamente o indirettamente strumenti finanziari rappresentativi del capitale con diritto di voto di Banca IFIS in misura superiore al 2% risultano evidenziati nella tabella seguente:
La crescita che caratterizza il Gruppo Banca IFIS ormai da diversi esercizi continua, anche nel primo semestre di quest'anno, ad accompagnare il percorso di business della Banca in tutti i settori. Nonostante la comparazione con il 2015, anno nel quale è stata realizzata una plusvalenza di 124,5 milioni in seguito al riassetto del portafoglio titoli di Stato, non renda completa giustizia ai dati, il Gruppo chiude una semestrale positiva in tutte le aree di business, con la conferma degli obiettivi che si è posto per i trimestri a venire.
Le principiali dinamiche economiche che hanno contribuito alla formazione del risultato del primo semestre 2016 sono:
L'utile netto di periodo totalizza 39,1 milioni di euro, rispetto ai 130,8 milioni di giugno 2015 con un decremento del 70,1%.
Ai fini di una corretta lettura del risultato di periodo e dei relativi dati comparativi si segnala quanto segue:
Interessi attivi e proventi assimilati: la voce include 7,7 milioni di euro derivanti dal rilascio a costo ammortizzato di un'importante quota del portafoglio DRL (oltre 197 milioni di euro) a seguito della conclusione della fase di verifica documentale e della conseguente attività di raccolta di piani (cambiari e di rientro).
Con riguardo al contributo dei singoli settori alla formazione del risultato economico del primo semestre 2016, si riportano nel seguito le dinamiche dei settori i cui contributi sono risultati maggiormente significativi o superiori rispetto alle attese:
Crediti Commerciali: il margine di intermediazione del settore crediti commerciali è pari a 81,4 milioni di euro (+5,3%, rispetto ai 77,3 milioni di euro del primo semestre 2015). Il turnover del settore è pari a 5,0 miliardi di euro (+7,5% rispetto al primo semestre 2015), con un numero di imprese clienti pari a 4.879, in crescita del 12,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e con un impiego puntuale di 2,8 miliardi di euro (-3,1% rispetto a dicembre 2015).
Quanto alle rettifiche di valore nette su crediti, esse ammontano a 11,6 milioni (13,4 milioni nel primo semestre 2015, -13,9%), con un costo del rischio di credito relativo ai crediti commerciali, calcolato negli ultimi 12 mesi rispetto all'impiego medio su tale categoria, che si attesta a 78 bps (112 bps al 30 giugno 2015, 90 bps al 31 dicembre 2015).
degli interessi attivi maturati. Tale calo è parzialmente compensato dagli effetti della cessione di titoli di Stato per 2,1 miliardi di euro effettuata nel primo semestre 2016 che ha fatto registrare un utile da cessione di 5,5 milioni di euro. Quanto alla raccolta retail (pari a 3,5 miliardi di euro rispetto ai 2,9 miliardi di euro del 30 giugno 2015), il costo si attesta a 1,28% rispetto a 1,30% di giugno 2015 ed è atteso in marginale crescita per effetto dell'introduzione delle nuove scadenze di rendimax a 3, 4 e 5 anni.
Con riguardo agli aggregati patrimoniali si riporta di seguito la composizione delle attività deteriorate nette nel solo settore dei crediti commerciali:
Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 30 giugno 2016 a 562,2 milioni di euro, contro i 573,5 milioni al 31 dicembre 2015 (-2,0%). La variazione è effetto principalmente dell'utile del periodo per 39,1 milioni di euro e della distribuzione dei dividendi relativi al 2015 per 40,3 milioni di euro.
Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, il Total Own Funds Capital Ratio si attesta a 14,2% (14,9% al 31 dicembre 2015) mentre il Common Equity Tier 1 Ratio (CET1) è pari a 13,2% (14,2% al 31 dicembre 2015).
I fondi propri, le attività ponderate per il rischio ed i coefficienti di solvibilità consolidati al 30 giugno 2016 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286 del 17 dicembre 2013. L'articolo 19 del CRR prevede l'inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della holding del gruppo bancario non consolidata nel patrimonio netto contabile. Ricalcolando ai soli fini informativi i coefficienti patrimoniali del solo Gruppo Banca IFIS, essi si attesterebbero ai valori riportati nella tabella di seguito esposta:
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI - PERIMETRO DEL GRUPPO BANCA IFIS |
DATI AL | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.06.2016 | 31.12.2015 | ||
| Capitale primario di classe 1(1) (CET1) | 529.286 | 514.453 | ||
| Capitale di classe 1 | 529.286 | 514.453 | ||
| Totale fondi propri | 529.322 | 514.453 | ||
| Totale attività ponderate per il rischio | 3.431.872 | 3.261.103 | ||
| Ratio – Capitale primario di classe 1 | 15,42% | 15,78% | ||
| Ratio – Capitale di classe 1 | 15,42% | 15,78% | ||
| Ratio – Totale fondi propri | 15,42% | 15,78% |
(1) Il capitale primario di classe 1 tiene conto degli utili generati nel periodo al netto della stima dei dividendi
Le istituzioni di vigilanza hanno comunicato alla Banca i coefficienti patrimoniali minimi a cui essa deve attenersi. I coefficienti sono i seguenti: Common Equity Tier 1 (CET1) 7%; Tier 1 Ratio 8,5%; Total Own Funds Capital Ratio 10,5%. In considerazione dei coefficienti patrimoniali effettivi al 30 giugno 2016 la posizione della Banca è pertanto particolarmente solida.
Banca IFIS, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione investor relator\comunicati stampa sul sito www.bancaifis.it per una completa lettura.
http://www.bancaifis.it/bancaifis/index.php/it/main/Investor-Relations/Comunicati-stampa
In data 28 luglio 2016 Banca IFIS ha sottoscritto con GE Capital International Holding Limited il contratto per l'acquisizione del Gruppo GE Capital Interbanca. Di seguito alcuni elementi salienti dell'operazione:
Con quest'acquisizione l'attività core del Gruppo Banca IFIS si estenderà a due nuovi segmenti, il leasing e il lending, mentre verrà integrato e ulteriormente sviluppato il know-how che la Banca può vantare nel segmento del factoring.
Le linee strategiche dell'acquisizione prevedono:
Tramite la rilevante liquidità che già oggi caratterizza Banca IFIS, l'acquisizione di GE Capital Interbanca - che prevede le usuali garanzie a favore dell'acquirente - sarà finanziata attraverso smobilizzo mediante cartolarizzazione di asset di GE Capital Interbanca.
Il voto a favore dell'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea sta condizionando in senso negativo le aspettative sull'andamento dell'economia in Europa. La contenuta crescita attesa all'inizio del 2016 per gli anni a venire è stata rivista al ribasso con una visibilità contenuta sui numeri; restano elevate le incertezze sugli impatti che l'indebolimento dell'azione europea potrà avere sugli indicatori economici. Le crescite significative del Prodotto Interno Lordo che hanno caratterizzato altri periodi storici appaiono non più ottenibili in Europa, e forse in tutto il mondo industrializzato, per un insieme di ragioni solo alcune delle quali hanno a che fare con l'economia. Questo ha indotto alcuni studiosi ad argomentare sulla "stagnazione secolare" che potrebbe caratterizzare le economie avanzate, con lunghissimi periodi di bassa crescita, bassi o nulli rendimenti del capitale per impieghi privi di rischio, bassa o nulla inflazione.
In questo scenario in Europa si è ridotta la sensibilità verso alcuni rischi come il rallentamento della Cina e le difficoltà dei Paesi Emergenti, aiutati da uno stabilizzato prezzo del petrolio e delle materie prime. Permane per questi paesi il tema di movimenti valutari non favorevoli.
Nei Paesi di riferimento dell'Europa il costo del denaro resta impostato su livelli bassissimi, per effetto delle azioni di politica monetaria della BCE volte anche a contrastare il rallentamento atteso causa Brexit, e di livelli di variazione dei prezzi estremamente contenuti. La bassa o nulla inflazione è frutto della dinamica dei prezzi delle materie prime (e nei prossimi mesi ci si attende una moderata ripresa su questo fronte) nonché in genere del relativamente basso utilizzo dei fattori produttivi e di altri cambiamenti, tra i quali è opportuno segnalare la sempre più spinta digitalizzazione dell'economia. Ci si attende che gli interventi di politica monetaria – non unanimemente accolti con favore in Europa - siano in grado di riportare l'inflazione verso gli obiettivi stabiliti dalle autorità, anche se il raggiungimento di un livello di variazione dei prezzi prossimo ma inferiore al 2% appare ancora lontano.
Ad oggi non sembra immaginabile una solida e sostenibile uscita dalle difficoltà degli anni recenti in assenza di nuovo credito bancario per l'economia reale. In questo contesto la capacità di assicurare supporto alle piccole e medie imprese, anche grazie al rafforzamento dei coefficienti patrimoniali e della liquidità, continua a rappresentare, per Banca IFIS, un vantaggio competitivo che consente all'istituto di acquisire nuova clientela. Questo in un contesto di mercato ancora caratterizzato da una moderata e selettiva offerta di credito e da una domanda ancora alla ricerca di soluzioni adeguate, soprattutto per le imprese più piccole e con merito creditizio meno misurabile o scarso.
La Banca ha attivato da tempo e continua nell'azione di ristrutturazione della rete di distribuzione, incrementata in unità e rinnovata al fine di meglio rispondere alle esigenze del futuro. I risultati in termini di ulteriore crescita nel numero di imprese servite, nell'impiego e nella redditività complessiva sono attesi nella seconda metà del 2016.
Gli scenari di mercato per l'attività di finanziamento alle imprese sono condizionati dalla cospicua disponibilità di liquidità, che genera pressione al ribasso per i tassi di interesse sui prestiti. Per gli operatori è arduo trasferire ai tassi sulla raccolta questo ribasso, in considerazione della contiguità allo zero della curva dei rendimenti e della politica monetaria della Banca Centrale Europea. La marginalità ritraibile è pertanto in generale orientata alla contrazione, soprattutto per i finanziamenti a favore delle fasce di clientela dotate di merito creditizio più elevato. La Banca continuerà pertanto la focalizzazione della propria azione sulle imprese di dimensione più contenuta sulle quali, a fronte dell'esigenza di una elevata attenzione nell'erogazione del credito al fine di contenere i rischi utilizzando il factoring quale strumento di mitigazione, la redditività appare attualmente meno compromessa.
Continuerà l'azione di sviluppo sui mercati internazionali di presenza; nel comparto farmaindustriale; nel settore delle farmacie; nel settore dei crediti verso la Pubblica Amministrazione.
In generale è lecito attendersi per il prossimo futuro una pressione sulla marginalità nel supporto alle imprese, cui la Banca risponde riorientando la propria azione a favore delle imprese meno dotate. L'azione richiede un certo tempo per svilupparsi completamente, ma si ritiene che nella seconda parte del 2016, in linea con quando registrato nei primi sei mesi, la crescita nel numero dei clienti di dimensione più contenuta potrà compensare la pressione sui margini.
Continuerà a crescere il ruolo che Banca IFIS può rivestire nel settore dei crediti non performing (DRL) grazie all'offerta di soluzioni che molti istituti di credito e operatori finanziari italiani ed esteri stanno ricercando per i loro crediti deteriorati. Continuerà il monitoraggio di offerte di acquisto per portafogli di crediti vantati verso famiglie consumatrici che gli originators presumibilmente decideranno di cedere. La Banca sul fronte della gestione dei NPL sta evolvendo nelle proprie soluzioni organizzative e gestionali e ciò consente di continuare nella direzione dell'incremento dei tassi di recupero. Come già avvenuto nel corso dei recenti semestri, in considerazione dell'elevata liquidità rinvenibile sul mercato; della capacità della Banca di trasformare la qualità dei portafogli in forza della propria azione nei confronti dei debitori; infine dell'opportunità di soddisfare più elevati volumi operativi con beneficio per la banca e per i debitori coinvolti dalle iniziative dell'Istituto, saranno valutate operazioni sul mercato secondario. In tali operazioni Banca IFIS potrebbe cedere portafogli lavorati con l'obiettivo di liberare risorse operative destinandole ad ulteriori incrementi di attività, o acquistare portafogli che abbiano già subito una lavorazione iniziale da parte di altri player. Saranno avviate azioni di recupero e gestione utilizzando nuove tecniche, tra le quali l'azione legale immobiliare e nei confronti di debitori di importi più contenuti; sarà potenziato il ruolo del rapporto telefonico con il cliente, che presenta costi di gestione inferiori. Saranno valutate azioni nel settore secured del micro immobiliare, che presenta aspetti di contiguità con l'azione già posta in essere dalla Banca; nonché nel settore del retail business. Nel corso dell'estate sarà resa operativa la nuova sede fiorentina che consentirà di operare con efficienza e funzionalità. Ci si attende un contributo significativo alla redditività complessiva da parte del comparto, in ulteriore crescita rispetto alle aspettative.
L'operatività sui crediti fiscali vede la Banca mantenere la propria posizione di leader nel settore, in considerazione della buona redditività ritraibile nel medio termine da questi investimenti. Anche in questo comparto la redditività è posta sotto pressione dalla comprensibile competizione, in presenza di importanti vantaggi competitivi per la Banca in termini di riconosciuta qualità degli interventi e capacità operative. I ritorni restano comunque buoni in un contesto di tassi a zero per attività prive di rischio.
La redditività del settore Governance e Servizi vede un ulteriore frazionale incremento nel costo del funding, dovuto sia alla politica di allungamento delle durate, sia all'incremento verificato ed atteso delle masse, conseguente all'introduzione delle nuove scadenze a 3, 4 e 5 anni lanciate recentemente sul mercato. E' obiettivo della banca sviluppare ulteriormente la raccolta retail, considerata una eccellente fonte di funding. I tassi a zero o negativi sul mercato del funding restano disponibili – per banche non appartenenti alla prima fascia – solo in caso di disponibilità di collaterale primario. In assenza, la raccolta all'ingrosso presenta e presenterà costi non dissimili dal retail, che ha però caratteristiche di stabilità più coerenti con il profilo degli impieghi della banca.
Per quanto concerne il portafoglio titoli governativi non sono previsti interventi significativi. Il progressivo residuo ridimensionamento del portafoglio rende l'operatività marginale.
In considerazione di quanto sopra, è ragionevole prevedere per il Gruppo la continuazione dell'andamento positivo della redditività per la seconda metà del 2016.
Impatti contabili sono attesi dal perfezionamento dell'acquisizione evidenziata nel capitolo dedicato ai Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo. Una stima puntuale sarà effettuata successivamente al completamento dell'operazione.
In data 21 gennaio 2013 il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di opt‐out di cui agli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1‐bis, del Regolamento Emittenti, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
Si conferma l'attività di periodico aggiornamento del Documento Programmatico per la Sicurezza previsto dall'art. 34, comma 1, lettera g) del D.Lgs n. 196 del 30 giugno 2003 ("Codice in materia di protezione di dati personali"). In tale documento sono descritte le misure emanate per garantire la sicurezza dei dati personali trattati.
Ai fini del disposto degli artt. dal 2497 al 2497 sexies del codice civile, si precisa che la società controllante La Scogliera S.p.A. non esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di Banca IFIS, e ciò in espressa deroga al disposto dell'art. 2497 sexies del codice civile, in quanto l'attività di direzione e coordinamento delle banche e società finanziarie partecipate è espressamente esclusa nell'oggetto sociale de La Scogliera ed in coerenza la controllante non esercita, di fatto, alcuna attività di direzione e coordinamento di Banca IFIS.
Banca IFIS ha optato, insieme alla controllante La Scogliera S.p.A., per l'applicazione dell'istituto della tassazione di gruppo (consolidato fiscale) ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. 917/86.
I rapporti fra tali società sono stati regolati mediante scrittura privata sottoscritta tra le parti nel mese di aprile 2016, prevedendo una durata triennale. Banca IFIS ha provveduto ad eleggere domicilio presso la consolidante La Scogliera S.p.A. ai fini della notifica degli atti e provvedimenti relativi ai periodi d'imposta per i quali viene esercitata l'opzione.
In forza dell'applicazione di tale istituto, il reddito imponibile di Banca IFIS è trasferito alla consolidante fiscale La Scogliera S.p.A., che provvede alla determinazione del reddito complessivo di Gruppo. In seguito all'esercizio dell'opzione, Banca IFIS ha iscritto un credito netto al 30 giugno 2016 verso la controllante pari a 12,7 milioni di euro.
L'Assemblea Ordinaria dell'8 aprile 2015 ha rinnovato l'autorizzazione all'acquisto e all'alienazione di azioni proprie, ai sensi degli artt. 2357 e segg. codice civile, nonché dell'art. 132 del D.Lgs. 58/98, stabilendo un intervallo di prezzi entro il quale le azioni possono essere acquistate compreso tra un minimo di 4 euro ed un massimo di 30 euro, per un numero massimo di azioni non superiore ad un quinto del capitale sociale.
L'Assemblea ha inoltre stabilito un termine di durata dell'autorizzazione pari a 18 mesi dalla data di assunzione della delibera.
Al 31 dicembre 2015 Banca IFIS deteneva n. 739.446 azioni proprie per un controvalore di 5,8 milioni di euro ed un valore nominale pari a 739.446 euro.
Nel corso del primo semestre 2016 Banca IFIS ha effettuato le seguenti operazioni su azioni proprie:
ha assegnato all'Alta Direzione come remunerazione variabile riferita ai risultati del bilancio 2015 n. 9.295 azioni proprie al prezzo medio di 26,92 euro, per un controvalore di 250 mila euro ed un valore nominale di 9.295 euro, realizzando utili per 191 mila euro che, in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, sono stati iscritti a riserve patrimoniali.
La giacenza a fine periodo risulta pertanto pari a n.730.151 azioni proprie, per un controvalore di 5,7 milioni di euro ed un valore nominale di 730.151 euro.
In conformità a quanto stabilito dalla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, successivamente modificata con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010, nonché dalle disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche di cui alla Circolare nr. 263 del 27 dicembre 2006, Titolo V, Capitolo V (aggiornamento del 12 dicembre 2011) in tema di "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati" emanate dalla Banca d'Italia, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono approvate nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione, il cui più recente aggiornamento è stato deliberato nella seduta del 17 luglio 2013.
Tale documento è a disposizione del pubblico nella Sezione "Corporate Governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.
Nel corso del primo semestre 2016 non sono state effettuate operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate.
Si rinvia a quanto descritto nelle Note illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato per l'informativa in ordine alle singole operazioni con parti correlate.
Nel corso del periodo il Gruppo Banca IFIS non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali, così come definite nella Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.
Il Gruppo, in considerazione dell'attività svolta, non ha attivato programmi di ricerca e sviluppo nel corso dell'esercizio.
Venezia - Mestre, 28 luglio 2016
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente Sebastien Egon Fürstenberg
L'Amministratore Delegato Giovanni Bossi
| Voci dell'attivo (in migliaia di euro) |
30.06.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 35 | 34 |
| 20. | Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 366 | 259 |
| 40. | Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1.027.770 | 3.221.533 |
| 60. | Crediti verso banche | 153.877 | 95.352 |
| 70. | Crediti verso clientela | 3.355.998 | 3.437.136 |
| 120. | Attività materiali | 56.729 | 52.163 |
| 130. | Attività immateriali | 8.929 | 7.170 |
| di cui: | |||
| - avviamento | 795 | 820 | |
| 140. | Attività fiscali | 64.595 | 61.737 |
| a) correnti |
25.222 | 22.315 | |
| b) anticipate |
39.373 | 39.422 | |
| 160. | Altre attività | 74.899 | 82.336 |
| Totale dell'attivo | 4.743.198 | 6.957.720 |
| Voci del passivo e del patrimonio netto (in migliaia di euro) |
30.06.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Debiti verso banche | 43.587 | 662.985 |
| 20. | Debiti verso clientela | 3.928.261 | 5.487.476 |
| 40. | Passività finanziarie di negoziazione | 13 | 21 |
| 80. | Passività fiscali | 16.180 | 25.549 |
| a) correnti |
465 | 4.153 | |
| b) differite |
15.715 | 21.396 | |
| 100. | Altre passività | 187.612 | 204.598 |
| 110. | Trattamento di fine rapporto del personale | 1.545 | 1.453 |
| 120. | Fondi per rischi e oneri | 3.803 | 2.171 |
| b) altri fondi |
3.803 | 2.171 | |
| 140. | Riserve da valutazione | (4.529) | 5.739 |
| 170. | Riserve | 420.450 | 298.856 |
| 180. | Sovrapprezzi di emissione | 59.090 | 58.900 |
| 190. | Capitale | 53.811 | 53.811 |
| 200. | Azioni proprie (-) | (5.745) | (5.805) |
| 220. | Utile di periodo | 39.120 | 161.966 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 4.743.198 | 6.957.720 |
| Voci (in migliaia di euro) |
30.06.2016 | 30.06.2015 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 151.465 | 136.003 |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (21.909) | (21.384) |
| 30. | Margine d'interesse(1) | 129.556 | 114.619 |
| 40. | Commissioni attive | 29.547 | 31.568 |
| 50. | Commissioni passive | (2.583) | (2.321) |
| 60. | Commissioni nette | 26.964 | 29.247 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | (332) | 156 |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 11.189 | 124.500 |
| a) crediti | 5.694 | - | |
| b) attività finanziarie disponibili per la vendita | 5.495 | 124.500 | |
| 120. | Margine di intermediazione(1) | 167.377 | 268.522 |
| 130. | Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: | (32.215) | (20.750) |
| a) crediti(1) | (28.216) | (16.517) | |
| b) attività finanziarie disponibili per la vendita | (3.999) | (4.233) | |
| 140. | Risultato netto della gestione finanziaria | 135.162 | 247.772 |
| 180. | Spese amministrative: | (74.067) | (51.135) |
| a) spese per il personale | (27.595) | (23.682) | |
| b) altre spese amministrative | (46.472) | (27.453) | |
| 190. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (1.633) | (82) |
| 200. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (846) | (790) |
| 210. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (1.161) | (969) |
| 220. | Altri oneri/proventi di gestione | 910 | 1.166 |
| 230. | Costi operativi | (76.797) | (51.810) |
| 280. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 58.365 | 195.962 |
| 290. | Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente | (19.245) | (65.183) |
| 340. | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo | 39.120 | 130.779 |
1) I dati relativi al 2015 sono stati riesposti secondo le modalità descritte in Note Illustrative – Politiche contabili.
| Voci (in migliaia di euro) |
30.06.2016 | 30.06.2015 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Utile (Perdita) di periodo | 39.120 | 130.779 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico |
(69) | 93 | |
| 20. | Attività materiali | - | - |
| 30. | Attività immateriali | - | - |
| 40. | Piani a benefici definiti | (69) | 93 |
| 50. | Attività non correnti in via di dismissione | - | - |
| 60. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
- | - |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico |
(10.199) | (12.021) | |
| 70. | Copertura di investimenti esteri | - | - |
| 80. | Differenze di cambio | (1.260) | 600 |
| 90. | Copertura dei flussi finanziari | - | - |
| 100. | Attività finanziarie disponibili per la vendita | (8.939) | (12.621) |
| 110. | Attività non correnti in via di dismissione | - | - |
| 120. | Quota della riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
- | - |
| 130. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (10.268) | (11.928) |
| 140. | Redditività complessiva (Voce 10+130) | 28.852 | 118.851 |
| 150. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | - | - |
| 160. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo | 28.852 | 118.851 |
| Allocazione risultato esercizio precedente |
Variazioni del periodo | Pa tr |
||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Es is te nz e al 3 1. 12 .2 01 5 |
M Es od is ifi te ca nz s e al al di l' a 1. pe 1. 20 rtu 16 ra |
Di | Operazioni sul patrimonio netto | Pa tr im |
im on |
|||||||||||
| Voci (in migliaia di euro) |
Ri se rv e |
vi de nd i e al tr e de st in az io ni |
Va ria zi on i d i r is er ve |
Em is si on e nu ov e az io ni |
A cq ui st o az io ni p ro pr ie |
Di st rib uz di io vi ne de s nd tr ao i rd in ar ia |
Va ria zi on ca e pi st ta ru le m en ti di |
De riv at i s u pr op rie a zi on i |
St oc k op tio ns |
Re dd iti vi 30 tà .0 c 6. om 20 pl 16 es si va a l |
on n io n et to a er l 3 a 0. 06 .2 01 6 |
io et to d i t zi l 3 0. 06 .2 01 6 |
||||
| Capitale: | ||||||||||||||||
| a) azioni ordinarie | 53.811 | --- | 53.811 | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | 53.811 | --- | |
| b) altre azioni | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | |
| Sovrapprezzi di emissione | 58.900 | --- | 58.900 | --- | --- | --- | 190 | --- | --- | --- | --- | --- | --- | 59.090 | --- | |
| Riserve: | ||||||||||||||||
| a) di utili | 256.778 | --- | 256.778 | 121.624 | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | 378.402 | --- | |
| b) altre | 42.078 | --- | 42.078 | --- | --- | (30) | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | 42.048 | --- | |
| Riserve da valutazione: | 5.739 | --- | 5.739 | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | (10.268) | (4.529) | --- | |
| Strumenti di capitale | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | |
| Azioni proprie | (5.805) | --- | (5.805) | --- | --- | --- | 60 | --- | --- | --- | --- | --- | --- | (5.745) | --- | |
| Utile (perdita) di periodo | 161.966 | --- | 161.966 | (121.624) | (40.342) | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | 39.120 | 39.120 | --- | |
| Patrimonio netto del Gruppo |
573.467 | --- | 573.467 | --- | (40.342) | (30) | 250 | --- | --- | --- | --- | --- | 28.852 | 562.197 | --- | |
| Patrimonio netto di terzi |
--- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- |
| Allocazione risultato esercizio precedente |
Variazioni del periodo | Pa tr |
|||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Es is te nz e al 3 1. 12 .2 01 4 |
M | Es | Di | Operazioni sul patrimonio netto | Pa tr |
im on |
|||||||||
| Voci (in migliaia di euro) |
od ifi ca s al di a pe rtu ra |
is te nz e al l' 1. 1. 20 15 |
Ri se rv e |
vi de nd i e al tr e de st in az io ni |
Va ria zi on i d i r is er ve |
Em is si on e nu ov e az io ni |
A cq ui st o az io ni p ro pr ie |
Di st rib uz di io vi ne de s nd tr ao i rd in ar ia |
Va ria zi on ca e pi st ta ru le m en ti di |
De riv at i s u pr op rie a zi on i |
St oc k op tio ns |
Re dd iti vi 30 tà .0 c 6. om 20 pl 15 es si va a l |
im on io n et to a l 3 0. 06 .2 01 5 |
io n et to d i t er zi a l 3 0. 06 .2 01 5 |
|
| Capitale: | |||||||||||||||
| a) azioni ordinarie |
53.811 | --- | 53.811 | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | 53.811 | --- |
| b) altre azioni | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- |
| Sovrapprezzi di emissione |
57.113 | --- | 57.113 | --- | --- | --- | 1.721 | --- | --- | --- | --- | --- | --- | 58.834 | --- |
| Riserve: | |||||||||||||||
| a) di utili | 195.921 | --- | 195.921 | 60.857 | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | 256.778 | --- |
| b) altre | 41.953 | --- | 41.953 | --- | --- | (21) | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | 41.932 | --- |
| Riserve da valutazione: | (109) | --- | (109) | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | (11.928) | (12.037) | --- |
| Strumenti di capitale | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- |
| Azioni proprie | (6.715) | --- | (6.715) | --- | --- | --- | 884 | --- | --- | --- | --- | --- | --- | (5.831) | --- |
| Utile (perdita) di periodo | 95.876 | --- | 95.876 | (60.857) | (35.019) | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | 130.779 | 130.779 | --- |
| Patrimonio netto del |
|||||||||||||||
| Gruppo | 437.850 | --- | 437.850 | --- | (35.019) | (21) | 2.605 | --- | --- | --- | --- | --- | 118.851 | 524.266 | --- |
| Patrimonio netto di terzi | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- | --- |
| Metodo indiretto (in migliaia di euro) | 30.06.2016 | 30.06.2015 |
|---|---|---|
| A. ATTIVITA' OPERATIVA | ||
| 1. Gestione | 91.210 | 328.843 |
| - risultato di periodo (+/-) |
39.120 | 130.779 |
| - plus/minusvalenze su attività/finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività valutate al fair value (+/-) |
- | - |
| - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) |
32.215 | 16.918 |
| - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizz.immateriali e materiali (+/-) |
2.007 | 1.759 |
| - accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) |
1.641 | 93 |
| - imposte e tasse non liquidate (+) |
19.245 | 65.183 |
| - altri aggiustamenti (+/-) |
(3.018) | 114.111 |
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | 2.178.335 | 941.996 |
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione |
(107) | (248) |
| - attività finanziarie disponibili per la vendita |
2.179.390 | 1.130.393 |
| - crediti verso banche a vista |
(60.926) | 29.040 |
| - crediti verso banche altri crediti |
2.404 | 130.959 |
| - crediti verso clientela |
52.922 | (350.676) |
| - altre attività |
4.652 | 2.528 |
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | (2.221.048) | (1.235.605) |
| - debiti verso banche a vista |
151 | 82 |
| - debiti verso banche altri debiti |
(619.549) | (1.801.665) |
| - debiti verso clientela |
(1.559.216) | 554.078 |
| - titoli in circolazione |
- | - |
| - passività finanziarie di negoziazione |
(8) | - |
| - altre passività |
(42.426) | 11.900 |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa A (+/-) | 48.497 | 35.234 |
| B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | ||
| 1. Liquidità generata da: | 89 | 38 |
| - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza |
- | - |
| - vendite di attività materiali |
89 | 38 |
| 2. Liquidità assorbita da: | (8.463) | (2.841) |
| - acquisto di attività finanziarie detenute sino alla scadenza |
- | - |
| - acquisto di attività materiali |
(5.518) | (1.662) |
| - acquisto di attività immateriali |
(2.945) | (1.179) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento B (+/-) | (8.374) | (2.803) |
| C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | ||
| - emissione/acquisti di azioni proprie |
250 | 2.605 |
| - emissione/acquisti strumenti di capitale |
(31) | (21) |
| - distribuzione dividendi e altre finalità |
(40.341) | (35.019) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista C (+/-) | (40.122) | (32.435) |
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA /ASSORBITA NEL PERIODO D=A+/-B+/-C | 1 | (4) |
| RICONCILIAZIONE | ||
| CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO E | 34 | 24 |
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA /ASSORBITA NEL PERIODO D | 1 | (4) |
| CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE: EFFETTO DELLE VARIAZ.DEI CAMBI F | - | - |
| CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA FINE DEL PERIODO G=E+/-D+/-F | 35 | 20 |
Politiche contabili
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore a tale data emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi (IFRIC e SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.
In particolare, il contenuto del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è conforme allo IAS 34 (Bilanci intermedi); inoltre, in base al paragrafo 10 del citato principio, il Gruppo si è avvalso della facoltà di redigere il Bilancio consolidato semestrale in versione sintetica.
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato incluso nella Relazione finanziaria semestrale consolidata è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della società di revisione EY S.p.A..
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è costituito da:
ed è inoltre corredato dalla Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo.
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato redatto con l'applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1, facendo riferimento anche al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio" (il cosiddetto "Framework" recepito dallo IASB) con particolare riguardo ai principi fondamentali di redazione del bilancio che riguardano la prevalenza della sostanza sulla forma, il concetto della rilevanza e significatività dell'informazione, il principio della competenza economica e nella prospettiva della continuazione dell'attività.
La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato. Le tabelle riportate in nota integrativa possono contenere arrotondamenti di importi; eventuali incongruenze e/o difformità tra i dati riportati nelle diverse tabelle sono conseguenza di tali arrotondamenti.
Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.
I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 sono gli stessi utilizzati nella redazione del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, al quale si rimanda per maggiori dettagli.
La classificazione utilizzata per le voci di bilancio è la medesima utilizzata per il precedente esercizio, fatta eccezione per quanto qui di seguito esposto.
Con riferimento alle variazioni di costo ammortizzato diverse da impairment connesse a posizioni a sofferenza del comparto DRL la Banca ha proceduto a partire dal 2015 a classificare tali componenti non più alla voce 130 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento su crediti ma alla voce alla voce 10 Interessi attivi.
I motivi di tale differente classificazione vanno ricercati in primo luogo nella volontà di meglio rappresentare all'interno dell'informativa finanziaria le dinamiche economiche connesse a tali esposizioni; la classificazione a voce 130 delle variazioni di costo ammortizzato delle posizioni classificate a sofferenze come conseguenza della mera classificazione della posta patrimoniale che li ha generati non fornisce una reale rappresentazione del rischio di credito connesso al comparto; peraltro, le modalità di gestione adottate non hanno alcuna differenziazione tra posizioni classificate a sofferenza e posizioni classificate ad inadempienza probabile o bonis.
Tale impostazione risulta coerente con le norme di riferimento (Circolare Banca d'Italia e IAS 39) le quali specificano che gli effetti sul valore contabile di un'attività derivanti dalla variazione dei flussi di cassa attesi debbano essere riflessi a conto economico (IAS 39.AG 8) con imputazione alla voce 10 interessi attivi (Circolare Banca d'Italia); alla voce 130 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento devono confluire le variazioni di costo ammortizzato derivanti dal deterioramento dei crediti.
Si segnala che i costi per provvigioni dovute ad agenti e società di recupero in rapporto alle somme da loro recuperate continuano ad essere rilevati nella voce Altre spese amministrative. La classificazione delle componenti patrimoniali non ha subito alcuna variazione rispetto a quanto attualmente fatto.
Al fine di rendere l'informativa finanziaria relativa al 30 giugno 2016 comparabile con i dati relativi al 30 giugno 2015 si è provveduto alla riesposizione, per il corrispondente periodo dell'esercizio precedente, delle componenti economiche connesse alle variazioni di costo ammortizzato dei crediti secondo le nuove modalità su esposte.
Banca d'Italia, Consob ed Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.
Le condizioni dei mercati finanziari e dell'economia reale e le negative previsioni formulate con riferimento al breve/medio periodo richiedono, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, in quanto la storia di redditività della società e di facile accesso alle risorse finanziarie potrebbero nell'attuale contesto non essere più sufficienti.
In proposito, esaminati i rischi e le incertezze connessi all'attuale contesto macroeconomico ed avuto anche riguardo ai piani economico finanziari redatti dalla Capogruppo, si ritiene ragionevole l'aspettativa che il Gruppo Banca IFIS continuerà ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 è stato predisposto nel presupposto della continuità aziendale.
Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di credito e di liquidità sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione dei buoni livelli di redditività conseguiti costantemente del Gruppo, della qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie.
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto sulla base delle situazioni contabili al 30 giugno 2016 predisposti dagli amministratori delle società incluse nell'area di consolidamento.
Il bilancio consolidato include, secondo il metodo integrale di consolidamento, le situazioni contabili della controllante Banca IFIS S.p.A. e della controllata polacca IFIS Finance Sp. Z o. o..
Il bilancio della controllata espresso in valuta estera viene convertito in euro applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale il cambio di fine periodo, mentre per le poste di conto economico viene utilizzato il cambio medio, ritenuto una valida approssimazione del cambio in essere alla data dell'operazione. Le risultanti differenze di cambio, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e passività e per il conto economico, nonché le differenze di cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto della partecipata, sono imputate a riserve di patrimonio netto.
I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi.
A partire dai bilanci degli esercizi che hanno avuto inizio dal 1 luglio 2009, le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3; la rilevazione contabile delle operazioni di acquisizione di partecipazioni, di cui si è acquisito il controllo e che si possono configurare come "aggregazioni aziendali", deve essere effettuata utilizzando l'"acquisition method", che prevede:
Per quanto riguarda la controllata IFIS Finance Sp. Z o. o., dal processo di consolidamento è emerso un valore di avviamento, valutato al cambio di fine periodo, pari a euro 795 mila euro, iscritto alla voce 130 "Attività immateriali".
| Denominazioni imprese | Sede Sede operativa legale |
Tipo di rapporto |
Rapporto di partecipazione | Disponibilità | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (1) | Impresa partecipante |
Quota % | voti % (2) | |||
| IFIS Finance Sp. Z o.o. | Varsavia | Varsavia | 1 | Banca IFIS S.p.A. | 100% | 100% |
Legenda
(1) Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
3 = accordi con altri soci
4 = altre forme di controllo
5 = direzione unitaria ex art. 26, comma 1, del "decreto legislativo 87/92"
6 = direzione unitaria ex art. 26, comma 2, del "decreto legislativo 87/92" (2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali
Al fine di determinare l'area di consolidamento Banca IFIS ha verificato se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 per esercitare il controllo sulle società partecipate o su altre entità con cui intrattiene rapporti contrattuali di qualunque natura.
La definizione di controllo prevede che un'entità controlla un'altra entità qualora ricorrano contemporaneamente le seguenti condizioni:
L'analisi condotta ha portato a confermare il perimetro di consolidamento identificato nel precedente esercizio ed ad individuare un'entità strutturata non consolidata (per maggiori informazioni si rinvia a quanto descritto nelle Note illustrative al paragrafo Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura).
Non sono intervenuti fatti nel periodo tra la chiusura del periodo di reporting e la data di redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato dei quali non si sia tenuto conto ai fini della redazione dello stesso.
Si rinvia all'informativa esposta nella Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo relativamente agli eventi avvenuti successivamente alla chiusura del periodo di riferimento e fino alla data di redazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato.
L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del bilancio nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine.
In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi sostengono i valori di iscrizione al 30 giugno 2016.
Con periodicità almeno annuale, in sede di redazione del bilancio le stime sono riviste.
Il rischio di incertezza nella stima, da un punto di vista della significatività delle voci in bilancio e dell'aspetto valutazionale richiesto al management, è sostanzialmente presente nella determinazione del valore di:
Si rinvia a quanto più ampiamente descritto al paragrafo Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura e al paragrafo Informativa sul fair value.
Con particolare riferimento alla determinazione di valore dei crediti DRL, si ricorda che nel corso del 2015, la Banca aveva proceduto alla revisione del modello proprietario utilizzato per la stima dei flussi di cassa del comparto gestito stragiudizialmente, utilizzati ai fini della determinazione del loro costo ammortizzato.
La rivisitazione delle assunzioni sottostanti il modello simulativo era stata condotta con un approccio complessivamente conservativo, con l'inserimento di cautele sia sulla componente a smontamento temporale sia su quella deterministica.
Il risk management valuta periodicamente, nell'ambito del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale, anche il cd. rischio modello, effettuando delle analisi ad hoc.
Si evidenzia che a partire dai bilanci 2018 entrerà in vigore il nuovo IFRS 9. Il Gruppo ha iniziato un assessment, che verrà ultimato entro il 31 dicembre 2016, in collaborazione con una primaria società di revisione al fine di definire la road map che condurrà alla conversione a tale nuovo principio contabile.
L'art. 154-ter del D.Lgs. 59/98 (T.U.F.) prevede che quanto prima e comunque entro tre mesi dalla chiusura del primo semestre dell'esercizio, sia pubblicata la Relazione finanziaria semestrale consolidata comprendente il Bilancio semestrale consolidato abbreviato, la relazione intermedia sulla gestione e l'attestazione prevista dall'articolo 154-bis, comma 5. La Relazione finanziaria semestrale consolidata di Banca IFIS è stata sottoposta ad approvazione del Consiglio di Amministrazione della Banca in data 28 luglio 2016.
Non si sono verificati ulteriori aspetti che richiedano l'informativa di cui allo IAS 8 paragrafi 28, 29, 30, 31, 39, 40 e 49.
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione nel mercato principale (o più vantaggioso) alla data di valutazione, alle correnti condizioni di mercato (ossia un prezzo di chiusura), indipendentemente dal fatto che quel prezzo sia osservabile direttamente o che venga stimato utilizzando un'altra tecnica di valutazione.
Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate per le valutazioni delle attività/passività sottostanti; in particolare la gerarchia si compone di tre livelli.
Ogni attività o passività finanziaria della Banca viene ricondotta alternativamente ad uno dei precedenti livelli, le cui valutazioni possono essere ricorrenti o non ricorrenti (cfr. IFRS 13, paragrafo 93, lettera a).
La scelta delle tecniche di valutazione non è opzionale, sono applicate in ordine gerarchico: la gerarchia del fair value attribuisce infatti la massima priorità ai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche (dati di Livello 1) e la priorità minima agli input non osservabili (dati di Livello 3).
Le tecniche di valutazione utilizzate per valutare il fair value sono applicate in maniera uniforme e con continuità nel tempo.
In assenza di una quotazione su un mercato attivo, la misurazione del fair value di uno strumento finanziario avviene utilizzando tecniche valutative che massimizzano l'utilizzo di input osservabili sul mercato.
L'utilizzo di una tecnica di valutazione ha l'obiettivo di stimare il prezzo a cui avrebbe luogo una regolare operazione di vendita di una attività o di trasferimento di una passività tra operatori di mercato alla data di valutazione, alle condizioni di mercato correnti. In questo caso la valutazione del fair value può essere di Livello 2 o Livello 3 in funzione del grado di osservabilità dei parametri in input considerati nel modello di pricing.
In assenza di prezzi rilevabili su mercati attivi per l'attività o passività finanziaria da valutare, il fair value degli strumenti finanziari è determinato attraverso il cosiddetto "comparable approach" (Livello 2) che presuppone l'utilizzo di modelli valutativi alimentati da parametri di mercato.
In questo caso la valutazione non è basata su quotazioni dello stesso strumento finanziario oggetto di valutazione (identical asset), ma su prezzi, credit spread o altri fattori desunti dalle quotazioni ufficiali di strumenti sostanzialmente simili in termini di fattori di rischio e caratteristiche di durata/rendimento, utilizzando una data metodologia di calcolo (modello di pricing).
Nei casi in cui non sia disponibile la quotazione su un mercato attivo di uno strumento similare o le caratteristiche stesse dello strumento da valutare non consentano l'applicazione di modelli alimentati da input osservabili su mercati attivi, è necessario ricorrere a modelli valutativi che presuppongono l'utilizzo di parametri non direttamente osservabili sul mercato e che quindi comportano stime ed assunzioni da parte del valutatore (non observable input - Livello 3). In questi casi la valutazione dello strumento finanziario viene condotta utilizzando una data metodologia di calcolo che si basa su specifiche ipotesi riguardanti:
Nei casi descritti è valutata l'opportunità di ricorrere a dei valuation adjustment che tengono conto dei risk premiums che gli operatori considerano quando prezzano gli strumenti. I valuation adjustments, se non considerati esplicitamente nel modello di valutazione, possono includere:
Il portafoglio crediti commerciali oggetto di valutazione al fair value, è costituito da quelle esposizione per cassa classificate in Bonis con una vita residua superiore all'anno (medio lungo termine1 ). Sono pertanto escluse dal perimetro di valutazione tutte le esposizioni classificate in Default, le esposizioni che presentano una vita residua inferiore all'anno ed i crediti di firma.
Per la valorizzazione al fair value dei crediti in bonis, data l'assenza di prezzi direttamente rilevabili su mercati attivi e liquidi, si fa ricorso a tecniche valutative basate su un modello teorico rispondente ai requisiti indicati dai principi IAS/IFRS (Livello 3). L'approccio utilizzato per la determinazione del fair value dei crediti è il Discounted Cash Flow Model, ovvero lo sconto dei flussi di cassa futuri previsti ad un tasso risk free per pari scadenza, a cui va aggiunto uno spread rappresentativo del rischio di default della controparte.
Per quanto attiene al portafoglio Distressed Retail Loan, ovvero il portafoglio crediti generato dalla business area NPL che acquista e gestisce crediti in default prevalentemente verso persone fisiche, l'approccio utilizzato per la determinazione del fair value è il Discounted Cash Flow Model. In questo caso i flussi di cassa netti previsti sono scontati ad un tasso risk free per pari scadenza. Non è considerato un credit spread in fase di attualizzazione in quanto il rischio di credito delle singole controparti è già incorporato nel modello statistico di stima dei flussi di cassa futuri per quanto attiene alla gestione massiva (lavorazioni non giudiziali), il quale sulla base delle evidenze storiche dei recuperi delle posizioni presenti nel portafoglio della Banca, proietta i flussi di cassa. Per quanto attiene alla gestione analitica (lavorazioni giudiziali) le proiezioni dei flussi di cassa future sono definite in base ad un algoritmo interno, ovvero dal gestore della posizione in funzione del tipo di lavorazione del credito sottostante. I flussi di cassa sono nettati dai costi previsti per il relativo recupero in quanto costi correlati all'ottenimento del rendimento stimato; sono stati proiettati i costi storici medi sostenuti negli ultimi dodici mesi, stimati in funzione della tipologia di soggetto che effettua il recupero (società di recupero esterne, rete di agenti interna, legali, call center); la percentuale complessiva media si attesta ad un 13,4% del valore recuperato. Con riferimento ai crediti fiscali acquisiti, si ritiene che il fair value possa essere assimilabile al costo ammortizzato; l'unico elemento di incertezza su tali posizioni vantate nei confronti dell'erario, è infatti dato dal tempo in cui tali crediti vengono incassati e allo stato non si registrano significative differenze temporali sul rimborso dei crediti da parte dell'amministrazione finanziaria. Va notato in aggiunta che Banca IFIS in tale segmento di operatività risulta essere uno dei principali player di riferimento, elemento che la rende price maker in caso di eventuale vendita dello stesso.
In generale sia per la valutazione del fair value non ricorrenti di Livello 3 di attività e passività si fa riferimento a:
1 Per i crediti a breve termine il valor contabile è considerato rappresentativo del fair value.
Come richiesto dal principio IFRS 13, il Gruppo effettua per le attività finanziarie e per le passività finanziarie valutate al fair value di livello 3, delle verifiche di sensitivity con riferimento al cambiamento di uno o più dei parametri non osservabili utilizzati nelle tecniche di valutazione impiegate per la determinazione del fair value. Nello specifico le attività finanziarie valutate al fair value di livello 3 sono del tutto marginali nel bilancio del Gruppo, eccezion fatta per quanto riguarda il portafoglio crediti DRL.
Con riferimento alle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente, il Gruppo Banca IFIS effettua passaggi di livello sulla base delle seguenti linee guida.
Per i titoli di debito, il passaggio da livello 3 a livello 2 avviene nel caso in cui i parametri rilevanti utilizzati come input della tecnica di valutazione siano, alla data di riferimento, osservabili sul mercato. Il passaggio dal livello 3 al livello 1 si realizza, invece, quando, alla data di riferimento, è stata verificata con successo la presenza di un mercato attivo. Il passaggio da livello 2 a livello 3 si verifica quando, alla data di riferimento, alcuni dei parametri significativi nella determinazione del fair value non risultano direttamente osservabili sul mercato.
Per gli strumenti di capitale iscritti tra le attività disponibili per la vendita il trasferimento di livello avviene:
| ATTIVITÀ/ PASSIVITÀ FINANZIARIE | 30.06.2016 | 31.12.2015 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| MISURATE AL FAIR VALUE SU BASE RICORRENTE (in migliaia di euro) |
L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | 366 | - | - | 259 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1.026.864 | - | 906 | 3.216.832 | - | 4.701 |
| 4. Derivati di copertura | - | - | - | - | - | - |
| 5. Attività materiali | - | - | - | - | - | - |
| 6. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 1.026.864 | - | 1.272 | 3.216.832 | - | 4.960 |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | 13 | - | - | 21 |
| 2. Passività finanziarie valutate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati di copertura | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 13 | - | - | 21 |
Legenda
L1= Livello 1: fair value di uno strumento finanziario quotato in un mercato attivo;
L2= Livello 2: fair value misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato,
diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario;
L3= Livello 3: fair value calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato.
Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
| VARIAZIONI ANNUE DELLE ATTIVITÀ VALUTATE AL FAIR VALUE SU BASE RICORRENTE (LIVELLO 3) (in migliaia di euro) |
Attività finanziarie detenute per la negoziazion e |
Attività finanziarie valutate al fair value |
Attività finanziarie disponibili per la vendita |
Derivati di copertura |
Attività materiali |
Attività immateriali |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Esistenze iniziali |
259 | - | 4.701 | - | - | - |
| 2. Aumenti |
366 | - | 204 | - | - | - |
| 2.1 Acquisti |
366 | -- - |
10 | - | - | - |
| 2.2 Profitti imputati a: |
- | - - |
- | - | - | - |
| 2.2.1 Conto Economico | - | - | - | - | - | |
| - di cui: Plusvalenze | - | - | - | - | - | |
| 2.2.2 Patrimonio netto | X | X | 194 | X | - | - |
| 2.3 Trasferimenti da altri livelli (1) |
- | - | - | - | - | - |
| 2.4 Altre variazioni in aumento |
- | - | - | - | - | - |
| 3. Diminuzioni |
259 | - | 3.999 | - | - | - |
| 3.1 Vendite | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Rimborsi | 259 | - | - | - | - | - |
| 3.3 Perdite imputate a: | - | - | 3.999 | - | - | - |
| 3.3.1 Conto Economico | - | - | 3.999 | - | - | - |
| - di cui Minusvalenze | - | - | 3.999 | - | - | - |
| 3.3.2 Patrimonio netto | X | X | - | X | - | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni in diminuzione | - | - | - | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali |
366 | - | 906 | - | - | - |
Le attività finanziarie disponibili per la vendita di livello 3 si riferiscono interamente ad interessenze azionarie.
| Passività finanziarie detenute per la negoziazione |
Passività finanziarie valutate al fair value |
Derivati di copertura |
|
|---|---|---|---|
| 1. Esistenze iniziali |
21 | - | - |
| 2. Aumenti |
13 | - | - |
| 2.1 Emissioni |
13 | - | - |
| 2.2 Perdite imputate a: |
- | - | - |
| 2.2.1 Conto Economico | - | - | - |
| - di cui Minusvalenze | - | - | - |
| 2.2.2 Patrimonio netto | X | X | - |
| 2.3 Trasferimenti da altri livelli |
- | - | - |
| 2.4 Altre variazioni in aumento |
- | - | - |
| 3. Diminuzioni |
21 | - | |
| 3.1 Rimborsi | 21 | - | |
| 3.2 Riacquisti | - | - | - |
| 3.3 Profitti imputati a: | - | - | - |
| 3.3.1 Conto Economico | - | - | - |
| - di cui Plusvalenze | - | - | - |
| 3.3.2 Patrimonio netto | X | X | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni in diminuzione | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali |
13 | - | - |
| Attività/Passività non misurate al fair | 30.06.2016 | 31.12.2015 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| value o misurate al fair value su base non ricorrente |
VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Crediti verso banche | 153.877 | - | - | 153.877 | 95.352 | - | - | 95.352 |
| 3. Crediti verso clientela | 3.355.998 | - | - | 3.548.417 | 3.437.136 | - | - | 3.452.700 |
| 4. Attività materiali detenute a scopo di investimento |
720 | - | - | 926 | 720 | - | - | 926 |
| 5. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 3.510.595 | - | - | 3.703.220 | 3.533.208 | - | - | 3.548.978 |
| 1. Debiti verso banche | 43.587 | - | - | 43.587 | 662.985 | - | - | 662.985 |
| 2. Debiti verso clientela | 3.928.261 | - | - | 3.941.812 | 5.487.476 | - | - | 5.491.311 |
| 3. Titoli in circolazione | - | - | - | - | - | - | ||
| 4. Passività associate ad attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 3.971.848 | - | - | 3.985.399 | 6.150.461 | - | - | 6.154.296 |
Legenda
VB= Valore di bilancio
L1= Livello 1
L2= Livello 2
L3= Livello 3
Si commentano nel seguito le principali voci di bilancio.
| I PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.06.2016 | 31.12.2015 | ASSOLUTA | % | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1.027.770 | 3.221.533 | (2.193.763) | (68,1)% | |
| Crediti verso banche | 153.877 | 95.352 | 58.525 | 61,4% | |
| Crediti verso clientela | 3.355.998 | 3.437.136 | (81.138) | (2,4)% | |
| Attività materiali e immateriali | 65.658 | 59.333 | 6.325 | 10,7% | |
| Altre voci dell'attivo | 139.895 | 144.366 | (4.471) | (3,1)% | |
| Totale attivo | 4.743.198 | 6.957.720 | (2.214.522) | (31,8)% | |
| Debiti verso banche | 43.587 | 662.985 | (619.398) | (93,4)% | |
| Debiti verso clientela | 3.928.261 | 5.487.476 | (1.559.215) | (28,4)% | |
| Altre voci del passivo | 209.153 | 233.792 | (24.639) | (10,5)% | |
| Patrimonio netto | 562.197 | 573.467 | (11.270) | (2,0)% | |
| Totale passivo e patrimonio netto | 4.743.198 | 6.957.720 | (2.214.522) | (31,8)% |
Le attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS), che includono titoli di debito e titoli di capitale, si attestano al 30 giugno 2016 a 1.027,8 milioni di euro rispetto ai 3.221,5 milioni a fine 2015 (-68,1%). La riserva da valutazione, al netto dell'effetto fiscale, al 30 giugno 2016 è positiva per 2,7 milioni (11,7 milioni al 31 dicembre 2015).
L'ammontare dei titoli di debito detenuti in portafoglio al 30 giugno 2016 è pari a 1.026,9 milioni di euro, in riduzione del 68,1% rispetto al 31 dicembre 2015 (3.216,8 milioni), principalmente per effetto delle vendite per 2,1 miliardi di euro effettuate nel primo trimestre 2016 che hanno fatto registrare un utile da cessione di 5,5 milioni di euro.
Si riporta di seguito la suddivisione per scadenza dei titoli di debito in portafoglio.
| Emittente | 4° trim.2016 | 2° sem.2017 | 1° sem.2020 | Totale complessivo |
|---|---|---|---|---|
| Titoli governativi | 703.434 | 270.459 | 52.971 | 1.026.864 |
| % sul totale | 68,5% | 26,3% | 5,2% | 100,0% |
Tra le attività finanziarie disponibili per la vendita sono inclusi anche titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza in società non quotate per 0,9 milioni di euro (-80,7% rispetto al 31 dicembre 2015). Tale variazione è dovuta principalmente alla rettifica di valore apportata alle interessenze detenute in una società partecipata a seguito di impairment per complessivi 4,0 milioni di euro.
Il totale dei crediti verso la clientela è pari a 3.356,0 milioni di euro, in diminuzione del 2,4% rispetto ai 3.437,1 milioni a fine del 2015.
Più in dettaglio, risultano in aumento i crediti DRL a seguito sia di nuove acquisizioni sia del rilascio a costo ammortizzato di un'importante quota del portafoglio precedentemente iscritta al costo d'acquisto in attesa del completamento delle attività propedeutiche al rilascio stesso. In lieve contrazione gli impieghi del settore crediti commerciali (-3,1%) a seguito della strategia di rifocalizzazione verso segmenti dimensionali più piccoli ma più redditizi. In diminuzione i crediti fiscali a seguito di importanti incassi rilevati nel corso del semestre. Relativamente ai crediti del settore Governance e Servizi, si registra un decremento dovuto alla riduzione della marginazione legata alle operazioni di pronti contro termine passivi sulla piattaforma MTS con controparte Cassa Compensazione e Garanzia, a fronte della citata riduzione delle consistenze del portafoglio titoli rifinanziabile.
La distribuzione delle esposizioni creditizie verso la clientela mostra una quota del 29,3% verso la Pubblica Amministrazione e del 70,7% verso il settore privato (rispettivamente 30,4% e 69,6% al 31 dicembre 2015).
Per quanto attiene all'attività a favore delle PMI, la durata delle esposizioni si conferma a breve termine, in linea con la strategia di supporto al capitale circolante adottata dal Gruppo. I tempi medi di incasso si attestano infatti a 3,5 mesi per le esposizioni nei confronti di privati e a circa 4,5 mesi verso la Pubblica Amministrazione.
Infine si segnala che la voce comprende n. 4 posizioni per un ammontare di 247,0 milioni di euro che rientrano nella categoria dei grandi rischi.
| CREDITI VERSO LA CLIENTELA: | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| COMPOSIZIONE SETTORIALE (in migliaia di euro) | 30.06.2016 | 31.12.2015 | ASSOLUTA | % | |
| Crediti commerciali | 2.758.793 | 2.848.124 | (89.331) | (3,1)% | |
| - di cui deteriorati | 195.299 | 128.715 | 66.584 | 51,7% | |
| Distressed retail loans | 481.976 | 354.352 | 127.624 | 36,0% | |
| - di cui deteriorati | 481.963 | 354.331 | 127.632 | 36,0% | |
| Crediti Fiscali | 109.860 | 130.663 | (20.803) | (15,9)% | |
| - di cui deteriorati | 1 | - | 1 | n.a. | |
| Governance e Servizi | 5.369 | 103.997 | (98.628) | (94,8)% | |
| - di cui Cassa di Compensazione e Garanzia | 3.533 | 103.636 | (100.103) | (96,6)% | |
| Totale crediti verso la clientela | 3.355.998 | 3.437.136 | (81.138) | (2,4)% | |
| - di cui deteriorati | 677.263 | 483.046 | 194.217 | 40,2% |
Il totale delle attività deteriorate nette, a seguito delle recenti acquisizioni nel settore DRL perfezionale nel primo semestre del 2016, si attesta a 677,3 milioni a giugno 2016 contro i 483,0 milioni a fine 2015 (+40,2%).
Si espongono di seguito le esposizioni oggetto di concessioni (forbearance) per settore.
| FORBEARANCE (in migliaia di euro) |
CREDITI COMMERCIALI |
DRL | CREDITI FISCALI | TOTALE CONS. |
|---|---|---|---|---|
| Crediti in sofferenza | ||||
| Dati al 30.06.2016 | 2.362 | 23.868 | - | 26.230 |
| Dati al 31.12.2015 | 371 | 15.064 | - | 15.435 |
| Variazione % | 536,7% | 58,4% | - | 69,9% |
| Inadempienze probabili | - | |||
| Dati al 30.06.2016 | 14.762 | 37.335 | - | 52.097 |
| Dati al 31.12.2015 | 14.414 | 19.309 | 33.723 | |
| Variazione % | 2,4% | 93,4% | - | 54,5% |
| Esposizione scadute | - | |||
| Dati al 30.06.2016 | - | - | - | - |
| Dati al 31.12.2015 | 5.300 | - | 5.300 | |
| Variazione % | (100,0)% | - | - | (100,0)% |
| Crediti in bonis | - | |||
| Dati al 30.06.2016 | 7.404 | 11 | - | 7.415 |
| Dati al 31.12.2015 | 2.954 | 5 | - | 2.959 |
| Variazione % | 150,6% | 120,0% | - | 150,6% |
La composizione delle attività deteriorate nette nel solo settore dei crediti commerciali è di seguito riportata.
| CREDITI COMMERCIALI DETERIORATI (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE (1) | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE |
|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 30/06/2016 | ||||
| Valore nominale attività deteriorate | 266.184 | 77.122 | 110.657 | 453.963 |
| Incidenza sul totale crediti al valore nominale | 8,8% | 2,5% | 3,7% | 15,0% |
| Rettifiche di valore | 235.179 | 21.735 | 1.750 | 258.664 |
| % di copertura | 88,4% | 28,2% | 1,6% | 57,0% |
| Valore netto attività deteriorate | 31.005 | 55.387 | 108.907 | 195.299 |
| Incidenza sul totale crediti netti | 1,1% | 2,0% | 3,9% | 7,1% |
| SITUAZIONE AL 31/12/2015 | ||||
| Valore nominale attività deteriorate | 255.404 | 58.257 | 59.788 | 373.449 |
| Incidenza sul totale crediti al valore nominale | 8,2% | 1,9% | 1,9% | 12,0% |
| Rettifiche di valore | 224.454 | 18.706 | 1.574 | 244.734 |
| % di copertura | 87,9% | 32,1% | 2,6% | 65,5% |
| Valore netto attività deteriorate | 30.950 | 39.551 | 58.214 | 128.715 |
| Incidenza sul totale crediti netti | 1,1% | 1,4% | 2,0% | 4,5% |
(1) Le sofferenze vengono rilevate in bilancio sino al totale esaurimento delle procedure di recupero del credito.
Le sofferenze nette ammontano a 31,0 milioni, sostanzialmente invariate rispetto al dato di fine esercizio 2015 (+0,2%); il rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi netti del settore si attesta all'1,1%, anch'esso invariato rispetto al 31 dicembre 2015. Il rapporto tra le sofferenze nette e il
patrimonio netto si attesa al 5,5% rispetto al 5,4% al 31 dicembre 2015. Il coverage ratio si attesta all'88,4% (87,9% al 31 dicembre 2015)
La categoria delle inadempienze probabili nette presenta un saldo di 55,4 milioni rispetto ai 39,6 milioni a fine 2015 (+40,0%). L'aumento è principalmente riconducibile a due posizioni individualmente significative precedentemente classificate nelle categorie delle esposizioni scadute nette deteriorate e bonis. Il coverage ratio si attesta al 28,2% (32,1% al 31 dicembre 2015).
Le esposizioni scadute deteriorate nette ammontano a 108,9 milioni contro i 58,2 milioni a dicembre 2015 (+87,1%). L'aumento è imputabile a crediti scaduti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione acquistati a titolo definitivo che passano da 1,2 milioni a fine 2015 a 46,1 milioni al 30 giugno 2016 (di cui 43,8 milioni di euro riconducibili al segmento multi-utility). Il coverage ratio si attesta al 1,6% (2,6% al 31 dicembre 2015).
Le immobilizzazioni immateriali si attestano a 8,9 milioni di euro, contro 7,2 milioni al 31 dicembre 2015 (+24,5%).
La voce è riferita a software per 8,1 milioni di euro e all'avviamento, per 795 mila euro, che emerge dal consolidamento della partecipazione in IFIS Finance Sp.Z o.o..
Le immobilizzazioni materiali si attestano a 56,7 milioni di euro, rispetto ai 52,2 milioni a fine 2015 (+8,8%), a fronte della capitalizzazione dei costi inerenti la ristrutturazione dell'immobile sito in Firenze destinato a diventare la nuova sede dell'area di business NPL. L'immobile, non ancora entrato in funzione alla data del 30 giugno 2016, non viene ammortizzato.
Gli immobili iscritti a fine periodo tra le immobilizzazioni materiali sono principalmente riferiti all'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre – Venezia sede della Banca, e all'immobile sito in Mestre – Venezia ove sono stati trasferiti dei servizi della Banca.
Tali immobili, in quanto immobili di pregio, non sono assoggettati ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impairment. A tale scopo vengono sottoposti a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. Nel corso del primo semestre 2016 non sono emersi elementi che facciano ritenere necessario l'effettuazione dell'impairment test.
Risultano inoltre iscritti due immobili siti in Firenze: il primo per 3,9 milioni di euro, acquisito in locazione finanziaria, attuale sede dell'area di business NPL; il secondo per 15,5 milioni di euro comprensivi degli oneri di ristrutturazione in corso finora sostenuti, come sopra citato.
Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.
Le attività per imposte anticipate, pari al 30 giugno 2016 a 39,4 milioni di euro, sono riferite per 38,0 milioni a rettifiche di valore su crediti deducibili negli esercizi successivi.
Le passività per imposte differite, pari al 30 giugno 2016 a 15,7 milioni di euro, sono riferite per 5,7 milioni alla valutazione dei crediti fiscali della ex controllata Fast Finance S.p.A., avvenuta in sede di business combination, per 1,3 milioni di euro alla fiscalità rilevata sulla riserva da valutazione dei titoli AFS in portafoglio e per 9,5 milioni ad interessi di mora maturati ma non incassati.
Le altre attività si attestano a 74,9 milioni di euro al 30 giugno 2016 (-9,0% rispetto al 31 dicembre 2015). La voce comprende per 9,3 milioni di euro crediti verso l'erario per acconti versati (bollo e ritenute d'acconto) e per 7,1 milioni di euro un deposito a garanzia presso l'Agenzia delle Entrate relativo a un ricorso pendente sul contenzioso tributario in essere. Tale deposito è stato volontariamente costituito al fine di consentire la regolare attività di incasso dei crediti fiscali della Business Area Fast Finance; la restituzione di tale somma può avvenire a semplice richiesta da parte della Banca. La voce comprende inoltre un credito nei confronti della controllante La Scogliera S.p.A pari a 12,7 milioni di euro, derivanti dall'applicazione del consolidato fiscale. Si segnala infine che la voce include anche i crediti nei confronti dei cessionari di portafogli di crediti NPL per totali 11,8 milioni di euro.
Le altre passività, che a fine periodo ammontano a 187,6 milioni di euro (-8,3% rispetto a fine 2015), si riferiscono prevalentemente a somme da accreditare alla clientela in attesa di imputazione. La riduzione rispetto all'esercizio precedente è in parte dovuta all'estinzione del debito nei confronti di uno dei cessionari delle operazioni di cessione dei crediti DRL concluse a fine 2015 per 20,7 milioni di euro, pari al valore dei crediti oggetto di cessione.
| RACCOLTA | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.06.2016 | 31.12.2015 | ASSOLUTA | % |
| Debiti verso clientela: | 3.928.262 | 5.487.476 | (1.559.214) | (28,4)% |
| Pronti contro termine | 270.121 | 2.278.983 | (2.008.862) | (88,1)% |
| Rendimax | 3.486.459 | 3.048.357 | 438.102 | 14,4% |
| Contomax | 63.971 | 64.912 | (941) | (1,4)% |
| Altri debiti | 107.711 | 95.224 | 12.487 | 13,1% |
| Debiti verso banche: | 43.587 | 662.985 | (619.398) | (93,4)% |
| Eurosistema | - | 119.792 | (119.792) | (100,0)% |
| Pronti contro termine | - | 384.225 | (384.225) | (100,0)% |
| Altri debiti | 43.587 | 158.968 | (115.381) | (72,6)% |
| Totale raccolta | 3.971.849 | 6.150.461 | (2.178.612) | (35,4)% |
Il totale della raccolta, che al 30 giugno 2016 risulta pari a 3.971,8 milioni di euro con un decremento del 35,4% rispetto al 31 dicembre 2015, è rappresentata per il 98,9% da Debiti verso la clientela (89,2% al 31 dicembre 2015) e per l'1,1% da Debiti verso banche (10,8% al 31 dicembre 2015).
I Debiti verso la clientela ammontano al 30 giugno 2016 a 3.928,3 milioni di euro. La voce include l'ammontare dei pronti contro termine con sottostante titoli di Stato e controparte Cassa di Compensazione e Garanzia che si attesta a 270,0 milioni di euro (contro 2.279,0 milioni di euro a fine 2015) a seguito della vendita di titoli avvenuta nel corso del primo trimestre del 2016. La raccolta retail si attesta a 3.550,4 milioni di euro al 30 giugno 2016, di cui 3.486,4 milioni di euro riferibili a rendimax e 64,0 milioni di euro riferibili a contomax, contro i 3.113,3 milioni del 31 dicembre 2015 (+14%) anche per effetto dell'introduzione delle nuove scadenze di rendimax a 3, 4, 5 anni. La Banca continua a farsi carico dell'imposta di bollo proporzionale su rendimax e contomax, pari allo 0,20%.
I Debiti verso banche, che ammontano a 43,6 milioni di euro (rispetto ai 663,0 milioni a dicembre 2015), diminuiscono del 93,4% a seguito dell'estinzione anticipata della tranche TLTRO sottoscritta nel dicembre 2014. Le mutate condizioni di mercato permettono infatti di effettuare funding a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle cui tale tranche era stata emessa. La rimanente parte dei debiti verso banche è rappresentata da depositi interbancari. Risultano estinte le operazioni di pronti contro termine con sottostante titoli di Stato in essere a fine 2015 per 384,2 milioni di euro.
| FONDI PER RISCHI E ONERI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.06.2016 | 31.12.2015 | ASSOLUTA | % | |
| Controversie legali | 3.145 | 1.513 | 1.632 | 107,9% | |
| Contenzioso fiscale | 197 | 197 | - | 0,0% | |
| Altri fondi | 461 | 461 | - | 0,0% | |
| Totale fondi per rischi e oneri | 3.803 | 2.171 | 1.632 | 75,2% |
Il fondo in essere al 30 giugno 2016 pari a 3,1 milioni di euro è costituito da dodici controversie legate ai Crediti Commerciali per 2.841 mila euro (a fronte di un petitum complessivo di 19,8 milioni di euro) e da sette controversie legate a crediti del settore DRL per 304 mila euro.
A livello aggregato la Banca rileva passività potenziali per complessivi 7,1 milioni di euro di petitum, rappresentate da n. 10 controversie di cui n. 5 per 6,9 milioni di euro riferite a controversie legate ai Crediti Commerciali e n.3 in ambito giuslavoristico per 182 mila euro; per tali posizioni la Banca, supportata dal parere dei propri legali, non ha provveduto a stanziare fondi a fronte di un rischio di soccombenza stimato possibile.
Il fondo rischi al 30 giugno 2016 è pari a 197 mila euro. Tale ammontare si riferisce all'accantonamento a fronte di avvisi di accertamento notificati alla Banca, in relazione ai quali è stato presentato ricorso presso la competente Commissione Tributaria, e in relazione ai quali i consulenti fiscali della Banca ritengono il rischio di soccombenza probabile.
Alla data del 30 giugno 2016 non sussistono passività potenziali, dal momento che quelle derivanti dagli avvisi di accertamento sul 2004 e sul 2005 sono state azzerate, in seguito ad un accordo conciliativo con l'Amministrazione finanziaria, sottoscritto in data 13 giugno 2016.
Tali passività potenziali scaturivano da una verifica condotta dall'Agenzia delle Entrate nel corso del 2008, a seguito della quale erano stati notificati alla Banca due avvisi di accertamento.
Con riferimento al 2004, l'Ufficio riprendeva a tassazione una quota di svalutazione ritenuta indeducibile, accertando una maggiore Ires pari a 276 mila euro, oltre a sanzioni e interessi.
L'avviso di accertamento veniva tempestivamente impugnato e, dopo una sentenza di appello favorevole alla Banca, il giudizio giungeva in Cassazione.
Con riferimento al 2005, l'Ufficio contestava, oltre ad un'altra quota di svalutazione ritenuta indeducibile, l'effettuazione di alcune operazioni elusive e la determinazione del plafond di deducibilità delle perdite su crediti. Sulla base di tali rilievi, veniva accertato un maggior reddito per euro 8,6 milioni, con una maggiore imposta pari a 2,8 milioni, oltre a sanzioni e interessi.
Anche tale avviso veniva tempestivamente impugnato dalla Banca, e si stava attendendo la fissazione della data dell'udienza da parte dalla Commissione Tributaria Provinciale.
Prima che venissero discussi entrambi i giudizi (rispettivamente in Cassazione e in C.T.P.), pur ritenendo corretto il proprio operato ed infondati i rilievi, la Banca raggiungeva un accordo conciliativo con l'Agenzia delle Entrate, volto alla definizione integrale di entrambe le pendenze.
In particolare, è stato pattuito:
In data 15 giugno 2016 la Banca ha provveduto al versamento delle somme sopra indicate mediante modello F24, dando esecuzione all'accordo di conciliazione sottoscritto con l'Agenzia per la definizione integrale dei contenziosi in questione.
Per completezza, si segnala che tali somme erano già state iscritte a conto economico nel bilancio consolidato trimestrale abbreviato al 31 marzo 2016, al netto di quanto già versato dalla Banca a titolo di riscossione provvisoria in pendenza di giudizio, nel corso dell'anno 2013.
Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), a cui Banca IFIS aderisce, con lettera del 16 settembre 2014 ha comunicato un ulteriore (rispetto alle comunicazioni ricevute in data 9 gennaio 2014 e 17 luglio 2014) intervento di sostegno in favore di Banca Tercas in A.S che prevede per Banca IFIS un probabile esborso del valore di 0,5 milioni di euro. Banca IFIS ha quindi provveduto ad accantonare nel 2014 tale somma fra i fondi per rischi ed oneri.
Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 30 giugno 2016 a 562,2 milioni di euro, contro i 573,5 milioni al 31 dicembre 2015 (-2,0%). La composizione e la variazione rispetto all'esercizio precedente sono spiegate nelle tabelle seguenti.
| PATRIMONIO NETTO: COMPOSIZIONE | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.06.2016 | 31.12.2015 | ASSOLUTA | % | |
| Capitale | 53.811 | 53.811 | - | 0,0% | |
| Sovrapprezzi di emissione | 59.090 | 58.900 | 190 | 0,3% | |
| Riserve da valutazione: | (4.529) | 5.739 | (10.268) | (178,9)% | |
| - titoli AFS | 2.738 | 11.677 | (8.939) | (76,6)% | |
| - TFR | (236) | (167) | (69) | 41,3% | |
| - differenze di cambio | (7.031) | (5.771) | (1.260) | 21,8% | |
| Riserve | 420.450 | 298.856 | 121.594 | 40,7% | |
| Azioni proprie | (5.745) | (5.805) | 60 | (1,0)% | |
| Utile netto di periodo | 39.120 | 161.966 | (122.846) | (75,8)% | |
| Patrimonio netto | 562.197 | 573.467 | (11.270) | (2,0)% |
| PATRIMONIO NETTO: VARIAZIONI | (migliaia di euro) |
|---|---|
| Patrimonio netto al 31.12.2015 | 573.467 |
| Incrementi: | 39.370 |
| Utile del periodo | 39.120 |
| Vendita/attribuzione propri strumenti | 250 |
| Decrementi: | 50.640 |
| Dividendi distribuiti | 40.342 |
| Variazione riserva da valutazione: | 10.268 |
| - titoli AFS | 8.939 |
| - TFR | 69 |
| - differenze di cambio | 1.260 |
| Altre variazioni | 30 |
| Patrimonio netto al 30.06.2016 | 562.197 |
La variazione della riserva da valutazione su titoli AFS rilevata nell'esercizio è dovuta alla vendita di parte del portafoglio con conseguente parziale realizzo della relativa riserva per 5,5 milioni di euro. La variazione della riserva da valutazione per differenze di cambio si riferisce alla differenza cambi derivante dal consolidamento della controllata IFIS Finance Sp. Z o.o..
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI | DATI AL | ||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.06.2016 | 31.12.2015 (2) |
|
| Capitale primario di classe 1(1) (CET1) | 452.005 | 464.316 | |
| Capitale di classe 1 (AT1) | 467.177 | 473.956 | |
| Totale fondi propri | 487.415 | 486.809 | |
| Totale attività ponderate per il rischio | 3.432.831 | 3.264.088 | |
| Ratio – Capitale primario di classe 1 | 13,17% | 14,22% | |
| Ratio – Capitale di classe 1 | 13,61% | 14,52% | |
| Ratio – Totale fondi propri | 14,20% | 14,91% |
(1) Il capitale primario di classe 1 tiene conto degli utili generati nel periodo al netto della stima dei dividendi
(2) Il totale Fondi propri consolidati (pari a 486.809 milioni di euro) differisce da quanto esposto nel bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2015 (pari a 501.809 milioni di euro) per effetto della distribuzione di dividendi deliberata dall'Assemblea degli Azionisti della controllante La Scogliera S.p.A. in data 23 marzo 2016 per complessivi 15 milioni di euro. Le segnalazioni di vigilanza consolidate riferite al 31 dicembre 2015, come i correlati coefficienti patrimoniali, sono state rettificate, già a fine marzo 2016, per includere gli effetti della citata distribuzione di dividendi. I dati esposti relativamente a Fondi propri e coefficienti consolidati recepiscono gli effetti di tale distribuzione.
I fondi propri, le attività ponderate per il rischio ed i coefficienti di solvibilità consolidati al 30 giugno 2016 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286 del 17 dicembre 2013.
L'articolo 19 del CRR prevede l'inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della Holding del gruppo bancario non consolidata nel patrimonio netto contabile. Ricalcolando ai soli fini informativi i coefficienti patrimoniali del solo Gruppo Banca IFIS, essi si attesterebbero ai valori riportati nella tabella di seguito esposta.
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI: PERIMETRO DEL GRUPPO BANCA IFIS |
DATI AL | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.06.2016 | 31.12.2015(2) | ||
| Capitale primario di classe 1(1) (CET1) | 529.286 | 514.453 | ||
| Capitale di classe 1 (AT1) | 529.286 | 514.453 | ||
| Totale fondi propri | 529.322 | 514.453 | ||
| Totale attività ponderate per il rischio | 3.431.872 | 3.261.103 | ||
| Ratio – Capitale primario di classe 1 | 15,42% | 15,78% | ||
| Ratio – Capitale di classe 1 | 15,42% | 15,78% | ||
| Ratio – Totale fondi propri | 15,42% | 15,78% |
Le disposizioni normative relative ai fondi propri prevedono l'introduzione del nuovo framework regolamentare in maniera graduale attraverso un periodo transitorio, in genere fino al 2017, durante il quale alcuni elementi, che a regime saranno computabili o deducibili integralmente, impattano solo per una quota percentuale.
Il Gruppo Banca IFIS, così come consentito dalle disposizioni transitorie della Circolare di Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, ha provveduto a calcolare i fondi propri al 30 giugno 2016 escludendo i profitti non realizzati relativi alle esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nella categoria "Attività finanziarie disponibili per la vendita" dello IAS 39, per un importo netto positivo di 1,3 milioni di euro (5,9 milioni di euro al 31 dicembre 2015).
Il margine di intermediazione si attesta a 167,4 milioni di euro, in calo del 37,7% rispetto al primo semestre 2015, pari a 268,5 milioni. Quest'ultimo dato era influenzato dall'utile derivante dall'operazione di riassetto portafoglio titoli di Stato perfezionata nel mese di aprile 2015, pari a 124,5 milioni di euro; al netto di questa posta straordinaria, il margine di intermediazione risulta in crescita del 16,2%. Tale significativo risultato è principalmente riconducibile all'incremento del margine del segmento DRL (77,6 milioni di euro, +233,4%); positivi anche i settori crediti commerciali (81,4 milioni di euro, +5,3%) e crediti fiscali (8 milioni di euro, +6,7%). Unica eccezione al trend positivo è rappresentata dall'andamento della Governance & Servizi (378 mila euro contro 160,4 milioni di euro del primo semestre 2015), che risente, da un lato, della significativa riduzione del contributo in termini di interessi a fronte della riduzione dello stock in portafoglio, e dall'altro, dell'incremento del costo della raccolta per la crescita dei correlati volumi nonché dell'introduzione dei vincoli a 2, 3, 5 anni a partire da settembre 2015.
| MARGINE DI INTERMEDIAZIONE | 1° SEMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2016 | 2015 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse (1) | 129.556 | 114.619 | 14.937 | 13,0% | |
| Commissioni nette | 26.964 | 29.247 | (2.283) | (7,8)% | |
| Risultato netto dell'attività di negoziazione | (332) | 156 | (488) | (312,8)% | |
| Utili (perdite) da cessione o riacquisto di crediti | 5.694 | - | 5.694 | n.a. | |
| Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie |
5.495 | 124.500 | (119.005) | (95,6)% | |
| Margine di intermediazione(1) | 167.377 | 268.522 | (101.145) | (37,7)% |
(1) I dati relativi al 2015 sono stati riesposti secondo le modalità descritte in Note illustrative – Politiche contabili.
Il margine di interesse passa da 114,6 milioni di euro al 30 giugno 2015 a 129,6 milioni di euro al 30 giugno 2016 (+13,0%).
Le commissioni nette ammontano a 27,0 milioni di euro in contrazione rispetto al dato al 30 giugno 2015 (-7,8%).
Le commissioni attive, pari a 29,6 milioni di euro contro 31,6 milioni di euro al 30 giugno 2015, derivano principalmente da commissioni di factoring a valere sul turnover generato dai singoli clienti (in pro soluto o in pro solvendo, nella formula flat o mensile) nonché dagli altri corrispettivi usualmente richiesti alla clientela a fronte dei servizi prestati.
Le commissioni passive, pari a 2,6 milioni di euro (2,3 al 30 giugno 2015), risultano essenzialmente dall'attività di intermediazione di banche convenzionate, dall'attività di altri mediatori creditizi e da commissioni riconosciute a banche e a factors corrispondenti.
L'utile da cessione di crediti, che ammonta a 5,7 milioni di euro, è stato realizzato attraverso la cessione di alcuni portafogli di crediti del settore DRL.
L'utile da cessione di attività finanziarie deriva dalla già citata vendita di parte dei titoli di Stato in portafoglio avvenuta nel primo semestre 2016, realizzando un utile da cessione al lordo delle imposte pari a 5,5 milioni di euro.
Il risultato netto della gestione finanziaria del Gruppo è pari a 135,2 milioni contro i 247,8 milioni del 30 giugno 2015 (-45,4%), come di seguito dettagliato.
| FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO DELLA | 1° SEMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| GESTIONE FINANZIARIA (in migliaia di euro) |
2016 | 2015 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di intermediazione(1) | 167.377 | 268.522 | (101.145) | (37,7)% | |
| Rettifiche di valore nette per deterioramento di: | (32.215) | (20.750) | (11.465) | 55,3% | |
| Crediti(1) | (28.216) | (16.517) | (11.699) | 70,8% | |
| attività finanziarie disponibili per la vendita | (3.999) | (4.233) | 234 | (5,5)% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 135.162 | 247.772 | (112.610) | (45,4)% |
(1) I dati relativi al 2015 sono stati riesposti secondo le modalità descritte in Note illustrative – Politiche contabili.
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 28,2 milioni di euro (rispetto ai 16,5 milioni al 30 giugno 2015, +70,8%), dei quali 11,6 milioni sono relativi al settore crediti commerciali, 16,4 milioni relativi al settore DRL, e 187 mila euro ai crediti fiscali. Con particolare riferimento alle rettifiche del settore DRL, la voce include per 2,0 milioni di euro la rettifica integrale di alcune posizioni per le quali il debitore risulta deceduto e la ricerca eredi effettuata non ha dato esito positivo e per 0,7 milioni di euro la rettifica di alcune posizioni che risultano prescritte. La voce include inoltre 9,2 milioni di euro relativi a posizioni per le quali il valore attuale netto dei flussi di cassa attesi è sceso al di sotto del prezzo di acquisto, parzialmente compensati dai relativi interessi iscritti a margine d'interesse per 3,3 milioni di euro. Infine, nel corso del primo semestre 2016 sono state rilasciate a costo ammortizzato pratiche del settore DRL acquistate nei precedenti esercizi, a seguito della conclusione delle verifiche volte a valutare l'effettiva applicabilità del nuovo modello di stima elaborato a fine 2015 anche a pratiche caratterizzate da "data di decadenza del beneficio del termine" recente rispetto alla data di acquisizione. In precedenza il modello statistico non consentiva di stimare con sufficiente precisione i flussi di cassa attesi e pertanto si era proceduto con una allocazione di prezzo elevata rispetto alle stime di recuperabilità. Il rilascio a costo ammortizzato ha comportato la rilevazione di rettifiche di valore per 4,8 milioni di euro, parzialmente compensati da extra interessi positivi iscritti fra gli Interessi attivi e proventi assimilati per 2,2 milioni di euro.
I citati effetti (VAN dei flussi di cassa inferiori al prezzo pagato, decesso del debitore e pratica prescritta), come previsto dall'accounting policy adottata dalla Banca, sono trigger event che qualificano come impairment a voce 130 - Rettifiche di valore nette su crediti - le variazioni di costo ammortizzato, ancorché ai fini di una complessiva lettura dei risultati del comparto risulti più significativo il risultato netto della gestione finanziaria nel suo complesso.
Le rettifiche di valore nette su attività finanziarie disponibili per la vendita, che ammontano a 4,0 milioni di euro al 30 giugno 2016 (4,2 nel primo semestre 2015), sono riferite alla rettifica di valore apportata alle interessenze detenute in una società partecipata per tener conto delle evidenze di perdite durevoli emerse in sede di valutazione (impairment).
L'utile netto di periodo, che in assenza di utili di terzi è interamente riferibile al Gruppo, ammonta a 39,1 milioni di euro, rispetto ai 130,8 milioni di giugno 2015 con un decremento del 70,1%, come di seguito dettagliato.
| FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO | 1° SEMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2016 | 2015 | ASSOLUTA | % | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 135.162 | 247.772 | -112.610 | (45,4)% | |
| Costi operativi | (76.797) | (51.810) | (24.987) | 48,2% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 58.365 | 195.962 | -137.597 | (70,2)% | |
| Imposte sul reddito del periodo | (19.245) | (65.183) | 45.938 | (70,5)% | |
| Utile netto di periodo | 39.120 | 130.779 | -91.659 | (70,1)% |
Al 30 giugno 2016 i costi operativi, pari a 76,8 milioni di euro contro 51,8 milioni di giugno 2015, aumentano complessivamente del 48,2%; la crescita è riconducibile, per quanto attiene l'operatività ordinaria, al comparto DRL, influenzato da un incremento significativo dei costi di ricerca anagrafica, in particolare posto di lavoro, propedeutici al rilascio delle commesse in lavorazione nel comparto giudiziale – che da gennaio 2016 è stato prioritizzato rispetto alla gestione stragiudiziale – nonché dei costi provvigionali legati all'aumentata velocità di attivazione dei piani raccolti. A partire dal mese di aprile 2016 è stata, infatti, rivisitata la compensation policy nei confronti degli agenti interni ed esterni, allineando il momento della liquidazione della provvigione a quello dell'attivazione contabile del relativo piano lato Banca, creando pertanto maggiore coincidenza temporale tra costo e ricavo.
La componente costi operativi è inoltre influenzata dagli oneri connessi ad accantonamenti a fronte di passività potenziali su contenziosi legali, alla chiusura di un contenzioso fiscale e alla contribuzione al Fondo di Risoluzione Nazionale (Direttiva 59/201/UE Single Resolution Fund).
Il cost/income ratio (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione) si attesta, al 30 giugno 2016, al 45,9% contro il 19,3% del 30 giugno 2015 (36,0% considerando il margine di intermediazione al netto dell'utile da cessione di titoli ASF realizzata nel secondo trimestre del 2015).
| COSTI OPERATIVI | 1° SEMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2016 | 2015 | ASSOLUTA | % | |
| Spese per il personale | 27.595 | 23.682 | 3.913 | 16,5% | |
| Altre spese amministrative | 46.472 | 27.453 | 19.019 | 69,3% | |
| Accantonamento a fondi rischi e oneri | 1.633 | 82 | 1.551 | 1891,5% | |
| Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali ed immateriali |
2.007 | 1.759 | 248 | 14,1% | |
| Altri oneri (proventi) di gestione | (910) | (1.166) | 256 | (22,0)% | |
| Totale costi operativi | 76.797 | 51.810 | 24.987 | 48,2% |
Le spese per il personale, pari a 27,6 milioni, crescono del 16,5% (23,7 milioni a giugno 2015) per effetto delle nuove assunzioni avvenute: 120 risorse aggiunte nel corso del primo semestre 2016, contro le 98 del primo semestre 2015, +22,4%. L'incremento delle spese del personale è coerente con l'obiettivo di strutturare maggiormente alcune aree e servizi a supporto del business, in particolare nel settore DRL, e del contesto in cui il Gruppo è chiamato ad operare. In totale il numero dei dipendenti del Gruppo a giugno 2016 è di 807 risorse.
Le altre spese amministrative, pari a 46,5 milioni di euro contro i 27,5 milioni al 30 giugno 2015, registrano un incremento del 69,3%, per effetto principalmente dell'aumentata attività connessa al settore DRL, i cui costi di recupero e spese di informazione alla clientela (rispettivamente pari a 12,1 e 5,5 milioni di euro, contro 4,1 e 1,6 milioni di euro nel primo semestre 2015) sono esposti in tale voce di conto economico. Aumentano anche le spese connesse alla nuova organizzazione dei processi di business e del sistema dei controlli interni.
| ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE | 1° SEMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2016 | 2015 | ASSOLUTA | % | |
| Spese per servizi professionali | 19.159 | 11.791 | 7.368 | 62,5% | |
| Legali e consulenze | 6.557 | 6.885 | (328) | (4,8)% | |
| Revisione | 134 | 141 | (7) | (5,0)% | |
| Servizi in outsourcing | 12.468 | 4.765 | 7.703 | 161,7% | |
| Imposte indirette e tasse | 7.254 | 3.814 | 3.440 | 90,2% | |
| Spese per acquisto di beni e altri servizi | 20.059 | 11.848 | 8.211 | 69,3% | |
| Spese per informazione clienti | 6.564 | 2.285 | 4.279 | 187,3% | |
| Spese spedizione documenti | 2.217 | 1.393 | 824 | 59,2% | |
| Spese relative agli immobili | 2.033 | 2.143 | (110) | (5,1)% | |
| Assistenza e noleggio software | 1.833 | 1.522 | 311 | 20,4% | |
| Pubblicità e inserzioni | 1.297 | 776 | 521 | 67,1% | |
| Gestione e manutenzione autovetture | 1.099 | 1.093 | 6 | 0,5% | |
| Spese telefoniche e trasmissione dati | 823 | 700 | 123 | 17,6% | |
| Viaggi e trasferte del personale | 788 | 541 | 247 | 45,7% | |
| Altre spese diverse | 3.405 | 1.395 | 2.010 | 144,1% | |
| Totale altre spese amministrative | 46.472 | 27.453 | 19.019 | 69,3% | |
| Recuperi di spesa | (1.194) | (1.079) | (115) | 10,7% | |
| Totale altre spese amministrative nette | 45.278 | 26.374 | 18.904 | 71,7% |
La sottovoce imposte indirette e tasse include, per 3,4 milioni di euro (+13,7% rispetto al primo semestre 2015), l'imposta di bollo relativa alla raccolta retail di cui la Banca si fa carico.
Le altre spese diverse comprendono il contributo dovuto al Resolution Fund per l'esercizio in corso, pari a 2,1 milioni di euro.
Gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri risultano pari a 1,6 milioni di euro (rispetto a 82 mila euro di giugno 2015); il dato al 30 giugno 2016 è riferito ad accantonamenti su controversie legate a Crediti Commerciali e a crediti del settore DRL.
Gli altri proventi netti di gestione, pari a 910 mila euro (-22,0% rispetto al 30 giugno 2015) si riferiscono principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette.
L'utile lordo di periodo si attesta a 58,4 milioni di euro contro 196,0 milioni del 30 giugno 2015.
Le imposte sul reddito ammontano a 19,2 milioni verso 65,2 milioni al 30 giugno 2015. Il tax rate di Gruppo passa al 33,0% al 30 giugno 2016 dal 33,3% al 30 giugno 2015. Il tax rate applicato al 30 giugno 2016 è calcolato su base annuale.
L'utile netto di periodo totalizza 39,1 milioni di euro, rispetto a 130,8 milioni del 30 giugno 2015 (- 70,1%). Al netto dell'utile da cessione realizzato nell'aprile 2015 a fronte dell'operazione di riassetto
del portafoglio titoli di Stato (124,5 milioni di euro), l'utile netto di periodo al 30 giugno 2015 si attesta a 47,5 milioni; il decremento risulterebbe pertanto del 17,6%.
| 30.06 2016 | 31.12.2015 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | PATRIMONIO NETTO |
DI CUI UTILE DI PERIODO |
PATRIMONIO NETTO |
DI CUI UTILE DI PERIODO |
|
| Saldi della Capogruppo | 556.602 | 38.223 | 567.509 | 160.743 | |
| Differenze rispetto ai valori di carico delle società consolidate integralmente |
5.595 | 897 | 5.958 | 1.223 | |
| - IFIS Finance Sp. Zo.o. | 5.595 | 897 | 5.958 | 1.223 | |
| Saldi consolidati del Gruppo | 562.197 | 39.120 | 573.467 | 161.966 |
La normativa di vigilanza prudenziale sulle banche sta continuando nel suo percorso di rafforzamento del sistema di regole ed incentivi che consentono di perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi di una misurazione più accurata dei potenziali rischi connessi all'attività bancaria e finanziaria, nonché del mantenimento di una dotazione patrimoniale più strettamente commisurata all'effettivo grado di esposizione al rischio di ciascun intermediario.
Con riferimento al governo dei rischi, il Gruppo ne rivede periodicamente le direttrici strategiche declinate nel c.d. Risk Appetite Framework, mentre nell'ambito del cosiddetto secondo pilastro trova collocazione il processo ICAAP (Internal Capital Adeguacy Assessment Process), in relazione al quale la banca effettua una autonoma valutazione della propria adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica in relazione sia ai rischi cosiddetti di primo pilastro (credito, controparte, mercato e operativo) sia agli altri rischi (tasso di interesse del banking book, concentrazione, ecc).
Nel corso del primo semestre 2016 la Banca ha redatto anche il primo resoconto ILAAP (Internal Liquidity Adequacy Assessment Process), con l'obiettivo di illustrare i modelli interni di governo della liquidità adottati dal Gruppo Banca IFIS (di seguito "Gruppo")2 e di presentare le risultanze di un primo processo di autovalutazione composto da:
2 Il Gruppo è costituito dalla Capogruppo Banca IFIS e dalla controllata polacca IFIS Finance, la quale tuttavia riveste un ruolo, in relazione alla dimensione e al contributo al rischio complessivo, ritenuto marginale.
Tali processi hanno accompagnato la redazione e l'invio all'Organo di Vigilanza del Resoconto Annuale ICAAP ed ILAAP con riferimento al 31 dicembre 2015. Nel mese di aprile 2016, sempre con riferimento al 31 dicembre 2015, in ottemperanza agli obblighi previsti dalla disciplina di riferimento, Banca IFIS ha pubblicato l'Informativa al Pubblico riguardante l'adeguatezza patrimoniale, l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all'identificazione, misurazione e gestione degli stessi. Il documento è stato pubblicato sul sito internet www.bancaifis.it nella sezione Investitori Istituzionali.
In relazione a quanto sopra ed ai sensi di quanto indicato nella Circolare n. 229 del 21 aprile 1999 e successivi aggiornamenti - Istruzioni di Vigilanza per le banche - il Gruppo Banca IFIS si è dotato di un Sistema di Controlli Interni che mira a garantire un'affidabile e sostenibile generazione di valore in un contesto di rischio controllato e consapevolmente assunto, al fine di proteggere la solidità finanziaria del Gruppo. Il sistema di controlli interni del Gruppo Banca IFIS è costituito dalle regole, dalle procedure e dalle strutture organizzative che mirano ad assicurare il rispetto delle strategie aziendali e il conseguimento delle seguenti finalità:
I controlli coinvolgono, in diversa misura, tutto il personale e costituiscono parte integrante dell'attività quotidiana. I controlli possono essere classificati in funzione delle strutture organizzative in cui sono collocati. Di seguito sono evidenziate alcune tipologie:
I ruoli dei diversi attori del sistema dei controlli interni (Consiglio di Amministrazione, Comitato Controllo e Rischi, Amministratore esecutivo incaricato del sistema di controllo interno, Organismo di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. 231/2001, Funzione Internal Audit, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Funzione di Risk Management, Funzione di Compliance e Funzione Antiriciclaggio) sono dettagliatamente descritti nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari predisposta in conformità del terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF) e successivi aggiornamenti, approvata dal Consiglio di Amministrazione il 2 febbraio 2016 e pubblicata sul sito internet della Banca nella sezione Corporate Governance.
L'attività del Gruppo bancario si sviluppa attualmente nei seguenti ambiti operativi:
Complementare a tali attività risulta l'operatività della tesoreria aziendale la cui dimensione, pur risultando in alcuni momenti particolarmente significativa, non modifica la mission del Gruppo bancario che continua a essere finalizzata a fornire supporto finanziario e di gestione del credito alle Piccole e Medie Imprese.
L'attività di acquisto e gestione dei crediti d'impresa (c.d. factoring) si caratterizza per l'assunzione diretta di rischio derivante dalla concessione di finanziamenti e anticipazioni, nonché di eventuale garanzia, sui crediti commerciali a favore prevalentemente delle piccole-medie imprese, in attuazione delle strategie di sviluppo definite e perseguite dal Gruppo.
Alla tradizionale attività di factoring si affianca l'attività di acquisizione di crediti di natura finanziaria (Distressed Retail Loan ovvero non performing loans), commerciale e fiscale di difficile esigibilità. La controparte cedente è principalmente costituita da banche, istituzioni finanziarie, procedure concorsuali e aziende commerciali.
In considerazione delle particolari attività svolte dalle società del Gruppo, il rischio di credito configura l'aspetto più rilevante della rischiosità complessiva assunta. Il mantenimento di un'efficace gestione del rischio di credito costituisce un obiettivo strategico per il Gruppo Banca IFIS ed è perseguito adottando strumenti e processi integrati al fine di assicurare una corretta gestione del credito in tutte le sue fasi (istruttoria, concessione, monitoraggio e gestione, intervento su crediti problematici).
A fronte di eventuali surplus di liquidità disponibile il Gruppo Banca IFIS effettua operazioni di deposito a brevissimo termine con controparti bancarie di elevato merito creditizio. In relazione alle caratteristiche delle controparti affidate, alla breve durata delle operazioni ed agli importi contenuti, il rischio di credito assunto a fronte di tali attività risulta essere particolarmente contenuto.
Non è posta in essere dal Gruppo alcuna attività in prodotti derivati su crediti.
Il rischio di credito nell'attività di factoring è generato come conseguenza diretta del finanziamento alle imprese clienti e dell'eventuale concessione da parte del Gruppo di garanzie contro l'insolvenza del debitore ceduto. La sua gestione avviene in due momenti distinti del processo del credito: nella fase di valutazione iniziale dell'operazione e, in caso di conclusione della stessa con esito positivo, nel corso di tutto il perdurare del rapporto con le controparti cedente-debitore. Al fine di elevare la qualità creditizia del proprio portafoglio crediti, Banca IFIS ha ritenuto opportuno concentrare le fasi principali relative all'assunzione e al controllo del rischio dell'attività di factoring presso la Direzione Generale della Banca ottenendo così, mediante la specializzazione delle risorse e la separazione delle funzioni a ogni livello decisionale, un'elevata omogeneità nella concessione del credito e un forte monitoraggio delle singole posizioni. L'operatività della controllata polacca IFIS Finance prevede delle autonomie deliberative locali definite nell'ambito del perimetro operativo ed organizzativo definito dalla Capogruppo Banca IFIS.
Nella prima fase del processo di gestione del rischio, la struttura organizzativa preposta ha il compito di valutare il merito creditizio delle controparti cedente e debitore, la natura del rapporto commerciale che li lega e la qualità del credito oggetto di cessione. Un sistema di deleghe e poteri deliberativi a più livelli attribuisce agli analisti di maggiore esperienza la facoltà di assumere rischi progressivamente crescenti, ma per importi che restano comunque contenuti. Rischi di importo maggiore possono essere assunti dai responsabili di servizio e di area. Per importi più elevati i poteri sono esclusivamente attribuiti al Direttore Generale, all'Amministratore Delegato, al Comitato Fidi ed infine al Consiglio di Amministrazione.
Le Filiali della Banca non hanno autonomia deliberativa nell'assunzione del rischio di credito. Ad esse compete lo sviluppo del business sul territorio e la gestione delle relazioni con la clientela. In tale contesto viene attribuita alle Filiali, nei limiti e con le modalità stabilite in delibera da parte degli organi competenti di Direzione, la gestione dell'ordinaria operatività dei rapporti con la clientela sotto il costante monitoraggio delle strutture di Direzione Generale.
Risorse qualificate e specializzate seguono l'evoluzione del rapporto sotto i diversi aspetti: dalle cessioni alle anticipazioni, dalla gestione amministrativa del credito agli incassi, dalla rilevazione degli eventuali segnali di anomalia alla verifica e definizione delle iniziative più opportune per il recupero del credito, anche con l'eventuale supporto dell'Area Legale.
Come precedentemente specificato, il Gruppo Banca IFIS opera anche nell'acquisto di crediti di difficile esigibilità nelle seguenti aree di business:
La fase di acquisizione delle diverse tipologie di crediti rappresenta un primo aspetto fondamentale del processo del credito, essa è preceduta da una approfondita attività di due diligence svolta da personale altamente qualificato, tesa a valutare la qualità del portafoglio oggetto di cessione, nonché gli impatti organizzativi. Successivamente alla fase di due diligence vengono fissate le condizioni economiche di offerta/acquisto del portafoglio crediti e definite le modalità di gestione interna (analitica o massiva) con i relativi impatti sulle strutture operative.
Per l'incasso dei crediti di difficile esigibilità (DRL) il Gruppo Banca IFIS si avvale, oltre che di un ufficio legale interno e di una diffusa e collaudata rete di società di esazione operante sull'intero territorio nazionale, anche di una rete di agenti. Questa struttura, unitamente a numerosi legali domiciliati presso i Tribunali, assicura il massimo della flessibilità ed un'azione efficace e puntuale nel recupero di tutte le categorie di crediti.
Il Gruppo Banca IFIS pone particolare attenzione alla concentrazione del rischio di credito con riferimento a tutte le società del Gruppo sia a livello individuale che consolidato. Il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS ha impegnato l'Alta Direzione ad agire in funzione di un contenimento dei grandi rischi. In linea con le indicazioni del Consiglio sono sottoposti a monitoraggio in via sistematica anche le posizioni a rischio che, pur non raggiungendo il 10% del patrimonio di vigilanza, impegnano il Gruppo in misura rilevante.
La procedura operativa del Gruppo Banca IFIS che regola il processo del credito nell'ambito dell'attività tradizionale di factoring, sottoposta a revisione nel corso dell'esercizio, richiede espressamente una valutazione di tutte le controparti coinvolte nel rapporto, sia sul lato clientecedente che debitore.
Nell'attività di factoring il rischio di credito è presidiato nel continuo con l'ausilio di procedure e strumenti che consentono una tempestiva individuazione delle posizioni che presentano particolari anomalie.
La banca è dotata di strumenti e procedure che consentono di valutare e monitorare il rischio, in particolare:
Superata con esito positivo la fase di valutazione e avviata l'operatività con il cliente, tramite l'analisi anche di banche dati selezionate, si procede con il monitoraggio nel continuo del rischio di credito.
Protesti, pregiudizievoli o segnalazioni di sofferenza rappresentano fenomeni che inducono a blocchi automatici dell'operatività. L'analisi che ne consegue è finalizzata a valutare la gravità delle anomalie, l'eventuale temporaneità delle difficoltà riscontrate e quindi a decidere se proseguire il rapporto oppure rientrare dalle esposizioni segnalate.
Con riferimento alle attività afferenti al business Distressed Retail Loan e all'acquisto di crediti fiscali da procedure concorsuali, al fine di assicurare un sempre più efficiente controllo delle operazioni poste in essere, sono continuati gli investimenti in sistemi informativi utili al monitoraggio di tali portafogli.
Assumono particolare rilievo le operazioni di acquisto di crediti di difficile esigibilità classificati, sin dalla fase di acquisto, tra le partite deteriorate. Trattasi di crediti di natura finanziaria (acquisiti da società di credito al consumo, banche e società di leasing) e, in misura marginale, da crediti di natura commerciale (acquisiti da procedure concorsuali e aziende) che, in relazione alle caratteristiche del credito e del cedente, vengono opportunamente classificate in portafogli omogenei per caratteristiche gestionali e modalità di recupero (giudiziale o stragiudiziale). In particolare, sono individuate le seguenti modalità di gestione:
gestione massiva, caratterizzata da un'attività di recupero stragiudiziale svolta prevalentemente da società di recupero specializzate, rete di agenti-professionisti e call center;
gestione analitica con recupero giudiziale dei crediti.
In relazione al rischio di credito connesso al portafoglio titoli obbligazionari, ricordando che esso è costituito quasi esclusivamente da titoli di stato italiani e, in misura marginale, da una obbligazione bancaria di durata contenuta, il Gruppo Banca IFIS è costantemente impegnato nel monitoraggio della qualità creditizia degli emittenti dei titoli detenuti. La composizione del portafoglio titoli obbligazionari è oggetto di periodico reporting al Consiglio di Amministrazione ed all'Alta Direzione della Banca predisposto dalla funzione Risk Management per i vertici aziendali.
Nell'ambito dei principi Basilea 2 per la determinazione del requisito patrimoniale a fronte dei rischi di credito di primo pilastro, la Banca ha scelto di avvalersi del Metodo Standardizzato.
Nell'ambito dell'attività di factoring, qualora la tipologia e/o qualità del credito ceduto non risultino pienamente soddisfacenti o, più in generale, il cliente cedente non risulti di merito creditizio sufficiente, è prassi consolidata, a maggior tutela del rischio di credito assunto dal Gruppo nei confronti del cliente cedente, acquisire garanzie fideiussorie aggiuntive da parte di soci o amministratori dei clienti cedenti.
Per quanto riguarda i debitori ceduti nei rapporti di factoring, ove si ritiene che gli elementi di valutazione disponibili sul debitore ceduto non siano adeguati per una corretta valutazione/assunzione del rischio di credito connesso alla controparte debitrice, o piuttosto che l'ammontare di rischio proposto superi i limiti individuati nella valutazione della controparte, si acquisisce idonea copertura dal rischio di default del debitore ceduto. La copertura prevalentemente utilizzata su debitori ceduti esteri con operatività pro soluto è realizzata attraverso garanzie rilasciate da factors corrispondenti e/o polizze assicurative sottoscritte con operatori specializzati.
In relazione all'operatività in crediti di difficile esigibilità (Distressed Retail Loan ed acquisto di crediti fiscali da procedure concorsuali), ed al relativo modello di business, non vengono di norma poste in essere azioni volte ad acquisire copertura a fronte dei rischi creditizi.
Con riferimento all'attività di factoring, l'operatività della relazione con la clientela è costantemente monitorata dai competenti uffici di Direzione, sia sulla base delle evidenze andamentali del rapporto sia degli strumenti di monitoraggio attivati sulle controparti a rischio (Centrale dei Rischi, protesti, pregiudizievoli ecc.). In caso di anomalie andamentali e/o elementi pregiudizievoli sulla controparte il rapporto viene posto in osservazione e la gestione della relazione da parte della Filiale è posta sotto la diretta supervisione di dedicati uffici di Direzione, fino al superamento degli elementi di anomalia riscontrati.
In caso di deterioramento della situazione e/o di criticità più marcate i rapporti passano sotto la gestione diretta dell'Area Crediti Problematici – Servizio Posizioni Sorvegliate finalizzata, sulla base delle dovute valutazioni di merito e di opportunità, al mantenimento della posizione fino a superamento delle criticità, o al rientro della posizione. Sulla base degli elementi di giudizio disponibili viene inoltre valutata l'eventuale classificazione della controparte a inadempienza probabile o sofferenza.
La gestione delle posizioni deteriorate, siano esse inadempienze probabili o sofferenze, è di norma affidata all'Area Crediti Problematici – Servizio Contenzioso che provvede alla messa in atto delle attività ritenute più idonee per la tutela e il recupero del credito, con reporting periodico all'Alta Direzione ed al Consiglio di Amministrazione. Ove si riscontri la possibilità di una positiva soluzione delle difficoltà evidenziate dal cedente e/o debitore con adeguate tutele del rischio di credito per la Banca, la posizione può essere ristrutturata e riaffidata al Servizio Posizioni Sorvegliate per monitorarne il regolare decorso o, ove ne ricorrono i presupposti, direttamente all'Area Clienti.
Le valutazioni sulle rettifiche di valore analitiche, su proposta del Servizio Contenzioso, sono effettuate dall'Alta Direzione e sottoposte al Consiglio di Amministrazione per l'approvazione.
Processo omologo viene attivato, in linea di principio, anche per IFIS Finance Sp. Z o. o.. E' opportuno tuttavia tenere conto della presenza marginale di attività deteriorate con riferimento alla società controllata.
Una quota rilevante dei crediti Distressed Retail Loan sono classificati tra le partite deteriorate. L'acquisto dei crediti a valori sensibilmente inferiori all'importo nominale e gli incassi di norma superiori al prezzo pagato minimizzano il rischio di perdita.
Relativamente ai crediti deteriorati acquistati e non ancora incassati il valore nominale residuo complessivo del portafoglio al 30 giugno 2016 è di circa 10.131 milioni di euro. Tali crediti il cui valore nominale storico alla data d'acquisto era di circa 10.275 milioni di euro, sono stati acquistati a fronte di un corrispettivo pagato di circa 453 milioni di euro che corrisponde ad un prezzo medio pari a circa il 5,0% del valore nominale storico. Nel corso del primo semestre 2016 sono stati acquistati circa 2.260 milioni di euro a fronte di un corrispettivo di circa 125 milioni di euro che corrisponde ad un prezzo medio del 5,6%. Il portafoglio complessivo dei crediti deteriorati acquistati e non ancora incassati presenta un'anzianità complessiva media ponderata di circa 21 mesi rispetto alla data di acquisizione degli stessi.
Rileva inoltre evidenziare come complessivamente a chiusura del primo semestre 2016 vi sono in essere piani cambiari a scadere per circa 104 milioni di euro e piani di rientro per circa 243 milioni di euro.
I crediti DRL sono valutati al costo ammortizzato; i flussi di cassa attesi sui quali si basa il calcolo del costo ammortizzato sono stimati mediante l'utilizzo di un modello statistico le cui basi parametriche sono costruite a partire da serie storiche di recupero proprietarie per quanto attiene la c.d. gestione stragiudiziale e delle previsioni effettuate dall'analista per quanto attiene la c.d. gestione giudiziale. Il modello di simulazione dei flussi di cassa è stato rivisitato nel corso dell'esercizio 2015 a seguito del significativo mutamento, nel corso degli anni, delle modalità operative afferenti al recupero del credito. Il modello rivisitato prende in considerazione serie storiche aggiornate (2000-2015) e garantisce uniformità di trattamento a tipologie di incasso similari per caratteristiche; consente, inoltre, di ridurre significativamente i tempi di elaborazione.
| \Tipologie esposizioni/valori | Esposizione lorda | Rettifiche di valore specifiche |
Rettifiche di valore di portafoglio |
Esposizione netta |
|---|---|---|---|---|
| A. ESPOSIZIONI PER CASSA | ||||
| a) Sofferenze | 506.897 | 235.262 | - | 271.635 |
| b) Inadempienze probabili | 318.518 | 21.797 | - | 296.721 |
| c) Esposizioni scadute | 110.657 | 1.750 | - | 108.907 |
| d) Altre attività | 3.715.235 | - | 9.638 | 3.705.597 |
| TOTALE A | 4.651.307 | 258.809 | 9.638 | 4.382.860 |
| B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO | ||||
| a) Deteriorate | 1.690 | - | - | 1.690 |
| b) Altre | 239.011 | - | - | 239.011 |
| TOTALE B | 240.701 | - | - | 240.701 |
Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate verso la clientela qualunque sia il loro portafoglio di allocazione contabile (disponibile per la vendita, detenuto sino alla scadenza, crediti).
| Governi | Altri enti pubblici | Società finanziarie | Imprese di assicurazione |
Imprese non finanziarie | Altri soggetti | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Controparti | Es po s. N et ta |
Re sp tti ec fic ific he he v al |
Re di p tti or fic ta he fo v gl al io |
Es po s. n et ta |
Re sp tti ec fic ific he he v al |
Re di p tti or fic ta he fo v gl al io |
Es po s. n et ta |
Re sp tti ec fic ific he he v al |
Re di p tti or fic ta he fo v gl al io |
Es po s. n et ta |
Re sp tti ec fic ific he he v al |
Re di p tti or fic ta he fo v gl al io |
Es po s. n et ta |
Re sp tti ec fic ific he he v al |
Re di p tti or fic ta he fo v gl al io |
Es po s. n et ta |
Re sp tti ec fic ific he he v al |
Re di p tti or fic ta he fo v gl al io |
| A. Esposizioni per cassa | ||||||||||||||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | 3.161 | 52 | - | 1.488 | 5.381 | - | - | - | - | 37.760 | 219.882 | - | 229.226 | 9.947 | - |
| A.2 Inadempienze probabili | 405 | 74 | - | 3.168 | 684 | - | 5.029 | 3.735 | - | - | - | - | 49.715 | 16.829 | - | 238.404 | 475 | - |
| A.3 Esposizioni scadute | 8.619 | 2 | - | 37.420 | 10 | - | - | - | - | - | - | - | 59.861 | 1.656 | - | 3.007 | 82 | - |
| A.4 Altre esposizioni |
1.105.566 | - | 2 | 806.441 | - | 109 | 12.886 | - | 26 | - | - | - | 1.757.338 | - | 9.384 | 23.366 | - | 117 |
| Totale A | 1.114.590 | 76 | 2 | 850.190 | 746 | 109 | 19.403 | 9.116 | 26 | - | - | - | 1.904.674 | 238.367 | 9.384 | 494.003 | 10.504 | 117 |
| B. Esposizioni "fuori bilancio" |
||||||||||||||||||
| B.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 183 | - | - | - | - | - |
| B.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | 15 | - | - | - | - | - | 611 | - | - | - | - | - |
| B.3 Esposizioni scadute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 881 | - | - | - | - | - |
| B.4 Altre esposizioni | - | - | - | 589 | - | - | 3.890 | - | - | 56 | - | - | 234.269 | - | - | 207 | - | - |
| Totale B | - | - | - | 589 | - | - | 3.905 | - | - | 56 | - | - | 235.944 | - | - | 207 | - | - |
| Totale (A+B) 30.06.2016 | 1.114.590 | 76 | 2 | 850.779 | 746 | 109 | 23.308 | 9.116 | 26 | 56 | - | - | 2.140.618 | 238.367 | 9.384 | 494.210 | 10.504 | 117 |
| Totale (A+B) 31.12.2015 | 3.321.961 | 84 | 32 | 902.332 | 2.506 | 761 | 137.211 | 3.830 | 47 | - | - | - | 2.261.542 | 228.397 | 10.505 | 359.044 | 9.917 | 97 |
| Italia | Altri Paesi europei | America | Asia | Resto del mondo | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree geografiche | Espos. netta | Rettifiche valore complessive |
Espos. netta | Rettifiche valore complessive |
Espos. netta | Rettifiche valore complessive |
Espos. netta | Rettifiche valore complessive |
Espos. netta | Rettifiche valore complessive |
| A. Esposizioni per cassa | ||||||||||
| A.1 Sofferenze | 270.799 | 232.133 | 824 | 3.124 | 6 | 5 | 2 | - | 4 | - |
| A.2 Inadempienze probabili | 296.593 | 20.700 | 113 | 1.097 | 4 | - | - | - | 11 | - |
| A.3 Esposizioni scadute | 108.899 | 1.750 | 8 | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Altre esposizioni |
3.537.780 | 9.206 | 166.813 | 425 | 513 | 5 | 18 | - | 473 | 2 |
| Totale A | 4.214.071 | 263.789 | 167.758 | 4.646 | 523 | 10 | 20 | - | 488 | 2 |
| B. Esposizioni "fuori bilancio" | ||||||||||
| B.1 Sofferenze | 183 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Inadempienze probabili | 626 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Esposizioni scadute | 881 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.4 Altre esposizioni | 230.609 | - | 6.912 | - | - | - | 1.446 | - | 44 | - |
| Totale B | 232.299 | - | 6.912 | - | - | - | 1.446 | - | 44 | - |
| Totale (A+B) 30.06.2016 | 4.446.370 | 263.789 | 174.670 | 4.646 | 523 | 10 | 1.466 | - | 532 | 2 |
| Totale (A+B) 31.12.2015 | 6.796.801 | 250.609 | 177.847 | 5.506 | 795 | 10 | 5.957 | 30 | 690 | 3 |
Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche (valore di bilancio)
| Italia | Altri Paesi europei |
America | Asia | Resto del mondo |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree geografiche |
Espos. netta |
Rettifiche | Espos. netta |
Rettifiche | Espos. netta |
Rettifiche | Espos. netta |
Rettifiche | Espos. netta |
Rettifiche | |
| A. Esposizioni per cassa | |||||||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.3 Esposizioni scadute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.4 Altre esposizioni | 149.047 | - | 4.829 | - | 1 | - | - | - | - | - | |
| Totale A | 149.047 | - | 4.829 | - | 1 | - | - | - | - | - | |
| B. Esposizioni "fuori bilancio" |
|||||||||||
| B.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B.2 Inadempienze probabili |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B.3 Esposizioni scadute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B.4 Altre esposizioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale B | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale (A+B) 30.06.2016 | 149.047 | - | 4.829 | - | 1 | - | - | - | - | - | |
| Totale (A+B) 31.12.2015 | 85.062 | - | 13.345 | - | 619 | - | - | - | - | - |
| 30.06.2016 | 31.12.2015 | ||
|---|---|---|---|
| a) | Valore di bilancio | 1.549.078 | 3.552.701 |
| b) | Valore ponderato | 385.064 | 195.918 |
| c) | Numero | 9 | 5 |
L'ammontare complessivo delle grandi esposizioni a valore ponderato al 30 giugno 2016 si compone per 247,0 milioni di euro da crediti verso clientela, per 100,0 milioni di euro da crediti verso banche e per 38,1 milioni da attività fiscali.
In data 5 agosto 2011 la CONSOB (riprendendo il documento ESMA n. 2011/266 del 28 luglio 2011) ha emesso la Comunicazione n. DEM/11070007, in materia di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito sovrano ed in merito all'evoluzione dei mercati, alla gestione delle esposizioni al debito sovrano ed agli effetti economici e patrimoniali.
In conformità a quanto richiesto dalla citata comunicazione, si segnala che al 30 giugno 2016 il valore di bilancio delle esposizioni al debito sovrano(1) rappresentato da titoli di debito ammonta a 1.026,9 milioni di euro, ed è costituito, per la totalità, da titoli emessi dalla Repubblica Italiana; tali titoli, il cui valore nominale ammonta a 1.015,5 milioni di euro, sono classificati nelle voci Attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS) e sono inclusi nel banking book; la vita media residua ponderata di tali titoli è di circa otto mesi.
I fair value utilizzati per la valutazione delle esposizioni a titoli di debito sovrano al 30 giugno 2016 sono considerati di livello 1 e le esposizioni di cui sopra non sono state oggetto di impairment a tale data. Per maggiori dettagli relativi alla metodologia di valutazione applicata ed alla classificazione si rimanda alle parti relative alle Politiche contabili ed alle Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato.
In conformità alla comunicazione CONSOB, oltre alle esposizioni ai titoli di debito sovrano devono essere considerati gli impieghi nei confronti dello Stato Italiano, che alla data del 30 giugno 2016 ammontano ad un totale di 937,9 milioni di euro, ripartiti in 87,7 milioni di euro verso il "governo centrale" (di cui 64,5 milioni di euro relativi a crediti fiscali) ed in 850,2 milioni di euro verso "altri enti pubblici".
La riserva da valutazione al lordo dell'effetto fiscale riconducibile alla posizione complessiva in Titoli di Stato italiani passa da un importo positivo di 3,8 milioni di euro (2,6 milioni al netto dell'effetto fiscale) alla fine del primo semestre 2016 ad un valore positivo di circa 0,6 milioni di euro al 27 luglio 2016 (0,4 milioni al netto dell'effetto fiscale).
(1) Come indicato nel documento ESMA, per esposizioni al debito sovrano si intendono i titoli obbligazionari emessi dai governi centrali e locali e dagli enti governativi nonché i prestiti erogati agli stessi.
Banca IFIS nel corso del 2014 ha acquistato per 9,6 milioni di euro un immobile sito in Firenze da ristrutturare in cui intende trasferire gli uffici dell'Area NPL. Contestualmente la Banca ha ceduto il contratto di leasing finanziario relativo all'immobile dove oggi ha sede l'Area NPL ad una newco, società di scopo che ha come unico oggetto sociale la gestione di tale immobile, controllata da società immobiliare estranea al Gruppo Banca IFIS. Nell'attesa che vengano completati i lavori di ristrutturazione dell'immobile acquisito, la Banca ha stipulato un contratto di locazione con la newco per poter continuare ad utilizzare i medesimi uffici. Il canone di locazione è sostanzialmente allineato al canone di leasing. In seguito alla cessione del contratto di leasing, Banca IFIS risulta solidalmente responsabile del pagamento dei canoni di leasing. Per tutelarsi dal rischio di insolvenza della newco Banca IFIS ha ottenuto da questa la costituzione di un deposito a garanzia presso le proprie casse di un milione, oltre alla costituzione di un pegno con diritto di voto sul 99% delle azioni della newco, da esercitarsi in caso di inadempienza da parte della stessa.
Nel corso del 2016 la newco ha puntualmente adempiuto al pagamento dei canoni di leasing utilizzando le disponibilità finanziarie ottenute con i ricavi della locazione del medesimo immobile.
Dal momento che la cessione del contratto di leasing non soddisfa i requisiti richiesti dallo IAS 39 per l'eliminazione contabile della passività finanziaria, Banca IFIS continua ad esporre nel proprio bilancio fra le immobilizzazione materiali l'immobile e fra i debiti verso clientela la relativa passività finanziaria.
In linea generale, il profilo di rischio finanziario del Gruppo Banca IFIS è originato essenzialmente dal portafoglio bancario, non svolgendo il Gruppo abitualmente attività di trading su strumenti finanziari. L'attività di acquisto di titoli obbligazionari, tenuto conto della classificazione degli stessi tra le attività Available for Sale e Loans and Receivables, rientra nel perimetro del banking book e non configura, quindi, rischi di mercato.
Alla chiusura del primo semestre 2016 si rilevano posizioni in currency swap con un mark to market positivo di 366 mila euro e negativo di 13 mila euro. La classificazione di tali derivati tra le attività e le passività finanziarie di negoziazione non è espressione della finalità dell'operazione, il cui obiettivo resta quello di mitigare l'effetto di possibili oscillazioni dei tassi di cambio di riferimento.
Il Gruppo Banca IFIS non effettua abitualmente attività di trading su strumenti finanziari.
Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo
L'assunzione di rischi di tasso d'interesse significativi è in linea di principio estranea alla gestione del Gruppo, che si approvvigiona prevalentemente con depositi interbancari (collateralizzati e non) e dalla clientela retail sul conto corrente rendimax. Le operazioni di raccolta interbancaria sono prevalentemente a tasso fisso di brevissima durata. I depositi della clientela sui conti correnti rendimax e contomax sono a tasso fisso per la componente vincolata, e a tasso variabile non indicizzato, rivedibile unilateralmente da parte della Banca nel rispetto delle norme e dei contratti, per i depositi liberi a vista e a chiamata. Nel secondo semestre 2015 l'offerta per la clientela retail si è arricchita nella parte vincolata, con delle nuove scadenze a 3, 4 e 5 anni. Gli impieghi alla clientela sono prevalentemente a revoca e a tasso variabile. I tassi d'interesse applicati alla clientela tradizionale per i rapporti di factoring sono di norma indicizzati (prevalentemente al tasso euribor a tre mesi) con adeguamento automatico all'andamento del costo del denaro. In alcuni casi i tassi d'interesse non sono indicizzati ma comunque modificabili unilateralmente dalla Banca anche in questo caso nel rispetto delle norme e dei contratti.
Nell'ambito dell'operatività in crediti di difficile esigibilità Distressed Retail Loan, caratterizzata da un modello di business focalizzato sull'acquisto di crediti a valori inferiori rispetto al nominale, rileva un potenziale rischio di tasso d'interesse connesso all'incertezza sui tempi di incasso. La variabilità della durata dell'impiego, a tutti gli effetti considerabile a tasso fisso, assume particolare rilevanza con riferimento ai crediti fiscali, caratterizzati da un'alta probabilità di incasso del valore nominale complessivo ma su orizzonti temporali di medio-lungo periodo. In tale ambito e con l'obiettivo di un'efficace mitigazione del rischio di tasso d'interesse, assume particolare rilevanza la corretta valutazione dell'operazione nella fase iniziale di acquisto. Tenuto conto della dimensione dell'attività di acquisto di crediti di difficile esigibilità, il contributo in termini di rischio di tasso alla posizione complessiva del Gruppo Banca IFIS, ancorché positivo, non è da ritenersi rilevante.
Al 30 giugno 2016 il portafoglio titoli obbligazionari è composto per una quota pari a circa il 73% da titoli con rendimenti indicizzati al tasso d'inflazione. La parte residua è composta da titoli a tasso fisso. La durata media finanziaria del portafoglio complessivo si attesta a circa sei mesi.
L'assunzione del rischio di tasso connesso all'attività di raccolta effettuata dalla Tesoreria della Capogruppo avviene nel rispetto delle politiche e dei limiti fissati dal Consiglio di Amministrazione, ed è disciplinata da precise deleghe in materia che fissano limiti di autonomia per i soggetti autorizzati ad operare nell'ambito della Tesoreria della Banca.
Le funzioni aziendali preposte a garantire la corretta gestione del rischio di tasso sono la Tesoreria, che si occupa della gestione diretta della raccolta e del portafoglio titoli obbligazionari, la funzione di
Risk Management, cui spetta il compito di individuare gli indicatori di rischio più opportuni e monitorarne l'andamento delle masse attive e passive in relazione ai limiti prefissati, e l'Alta Direzione cui spetta il compito, nello specifico, di proporre annualmente al Consiglio della Banca le politiche di impiego e raccolta e di gestione del rischio di tasso, nonché suggerire in corso d'anno gli eventuali opportuni interventi per assicurare lo svolgimento dell'attività in coerenza con le politiche di rischio approvate dalla Banca.
Nell'ambito dell'operatività corrente l'Alta Direzione, sulla base delle indicazioni sulla raccolta provenienti dalla Tesoreria, delle aspettative sui tassi d'interesse e dalle valutazioni sullo sviluppo degli impieghi, fornisce alla Tesoreria indicazioni di utilizzo delle linee di finanziamento disponibili al fine di cogliere le opportunità rappresentate dalle dinamiche di tasso sulle scadenze di brevissimo periodo e monitorare l'andamento del rischio di tasso connesso al fisiologico mismatching tra masse attive e passive.
Con l'obiettivo di monitorare il rischio di tasso l'Alta Direzione riceve un report giornaliero sintetico della complessiva posizione di tesoreria. La posizione di rischio di tasso è inoltre oggetto di periodico reporting al Consiglio di Amministrazione della Banca nell'ambito del Tableau de Bord trimestrale predisposto dalla funzione Risk Management per i vertici aziendali. Il Sistema Integrato di Tesoreria e Risk Management (SIT) fornisce inoltre strumenti di valutazione e monitoraggio delle principali poste attive e passive interest rate sensitive.
Il Rischio di Tasso di Interesse trova collocazione tra i rischi di secondo pilastro. Nel documento finale inoltrato all'Organo di Vigilanza, ai sensi della disciplina di riferimento (Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 – Titolo III, Capitolo 1, Allegato C), il Rischio di Tasso d'Interesse è stato oggetto di specifica misurazione in termini di assorbimento patrimoniale. A fronte della soglia di attenzione normativa pari al 20% dei Fondi Propri, il valore dell'indice di rischio del Gruppo così determinato si è collocato al 31 dicembre 2015 allo 1,38%.
In considerazione dell'entità del rischio assunto, il Gruppo Banca IFIS generalmente non utilizza strumenti di copertura del rischio tasso.
Relativamente al rischio di prezzo, il Gruppo, esplicando la propria attività in maniera prevalente nel comparto del finanziamento del capitale circolante delle piccole e medie imprese, non assume, di norma, rischi di oscillazione di prezzo su strumenti finanziari.
In relazione ai titoli obbligazionari detenuti, la classificazione della quasi totalità dei titoli tra le Attività finanziarie disponibili per la vendita introduce il rischio di oscillazione delle riserve patrimoniali del Gruppo come conseguenza della variazione del fair value dei titoli, comunque relativamente contenuta dato l'elevato standing creditizio degli emittenti e la ridotta durata media finanziaria del portafoglio.
Il monitoraggio del rischio di prezzo assunto dal Gruppo nell'ambito della propria attività, rientra tra le competenze della funzione di Risk Management. Il Sistema Integrato di Tesoreria (SIT) e il contributo della funzione Risk Management, consentono di valutare e monitorare le attività connesse alla tesoreria di Gruppo, fornendo adeguati strumenti di valutazione del rischio di prezzo. In particolare, il SIT consente anche di:
fissare e monitorare con continuità eventuali limiti assegnati alle diverse funzioni operative.
Non sono presenti attività di copertura del fair value.
Non sono presenti attività di copertura dei flussi finanziari.
L'assunzione del rischio di cambio, intesa quale componente gestionale potenzialmente idonea a consentire migliori performances di tesoreria, rappresenta uno strumento con contenuto speculativo ed è pertanto estranea, in linea di principio, alle politiche del Gruppo. Le operazioni in divisa della Banca si sostanziano in operazioni di incasso e pagamento correlate alla tipica attività di factoring. In tale ottica le anticipazioni in divisa concesse alla clientela sono generalmente coperte da depositi e/o finanziamenti acquisiti da banche espressi nella stessa divisa eliminando sostanzialmente il rischio di perdite connesso all'oscillazione dei cambi. In taluni casi la copertura viene effettuata utilizzando strumenti sintetici.
Un rischio di cambio residuale si manifesta quale conseguenza del fisiologico mismatching tra gli utilizzi da parte della clientela ed i relativi approvvigionamenti di valuta da parte della tesoreria, prevalentemente connessi alla difficoltà di formulare previsioni esatte sulle dinamiche finanziarie connesse all'attività di factoring, con particolare riferimento ai flussi d'incasso da parte dei debitori ceduti rispetto alle scadenze dei finanziamenti accesi alla clientela, nonché all'effetto degli interessi sugli stessi.
La tesoreria è comunque giornalmente impegnata a minimizzare questa differenza, riallineando nel continuo il dimensionamento e la cadenza temporale delle posizioni in valuta.
L'assunzione e la gestione del rischio di cambio connesso all'attività avviene nel rispetto delle politiche di rischio e dei limiti fissati dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, ed è disciplinata da precise deleghe operative in materia che fissano limiti di autonomia per i soggetti autorizzati ad operare, nonché limiti alla posizione netta in cambi giornaliera particolarmente stringenti.
Le funzioni aziendali preposte a garantire la corretta gestione del rischio di cambio sono la Tesoreria, che si occupa della gestione diretta del funding e della posizione in cambi, la funzione di Risk Management, cui spetta il compito di individuare gli indicatori di rischio più opportuni e monitorarne l'andamento in relazione ai limiti prefissati, e l'Alta Direzione cui spetta il compito, nello specifico, di proporre annualmente al Consiglio di Amministrazione della Banca le politiche di funding e di gestione del rischio cambio nonché suggerire in corso d'anno gli eventuali opportuni interventi per assicurare lo svolgimento dell'attività del Gruppo in coerenza con le politiche di rischio approvate.
Al fine di monitorare il rischio di cambio l'Alta Direzione riceve un report giornaliero sintetico della complessiva posizione di tesoreria che espone, tra le altre informazioni, la posizione in cambi del Gruppo suddivisa per le diverse valute. Il posizionamento sul fronte dei cambi è inoltre oggetto di periodico reporting al Consiglio di Amministrazione della Banca nell'ambito del Tableau de Bord trimestrale predisposto dalla funzione Risk Management per i vertici aziendali.
L'ampliamento dell'operatività sul mercato polacco, tramite la controllata IFIS Finance, non muta la sopra evidenziata impostazione: le attività denominate in zloty vengono finanziate mediante provvista nella medesima valuta.
Con l'acquisto della partecipata polacca, Banca IFIS ha assunto in proprio il rischio di cambio rappresentato dall'investimento iniziale nel capitale di IFIS Finance per 21,2 milioni di zloty e dal successivo aumento di capitale sociale di importo pari a 66 milioni di zloty.
Banca IFIS possiede, inoltre, una partecipazione pari al 5,57% del capitale sociale della società India Factoring and Finance Solutions Private Limited, per complessivi 20 milioni di rupie indiane ed un controvalore di 3.044 mila euro al cambio storico.
In considerazione della dimensione della posizione non si è ritenuto necessario provvedere ad una specifica copertura del conseguente rischio di cambio. Il valore netto residuo della citata partecipazione al 30 giugno 2016 e di 0,9 milioni di euro.
| Valute | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | DOLLARO STATI UNITI |
STERLINA REGNO UNITO |
YEN GIAPPONESE |
DOLLARO CANADA |
FRANCO SVIZZERO |
ALTRE VALUTE |
| A. Attività finanziarie | 16.806 | 1.168 | - | 37 | - | 63.648 |
| A.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| A.2 Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - |
| A.3 Finanziamenti a banche | 320 | 332 | - | 37 | - | 2.708 |
| A.4 Finanziamenti a clientela | 16.486 | 836 | - | - | - | 60.940 |
| A.5 Altre attività finanziarie | - | - | - | - | - | - |
| B. Altre attività | - | - | - | - | - | 106 |
| C. Passività finanziarie | 12.501 | 380 | 22 | - | 107 | 12.422 |
| C.1 Debiti verso banche | 10.809 | 363 | 22 | - | 107 | 12.348 |
| C.2 Debiti verso clientela | 1.692 | 17 | - | - | - | 74 |
| C.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Altre passività finanziarie | - | - | - | - | - | - |
| D. Altre passività | - | - | - | - | - | 2.101 |
| E. Derivati finanziari | - | - | - | - | - | 20.682 |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni corte | - | - | - | - | - | - |
| - Altri | - | - | - | - | - | 20.682 |
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni corte | - | - | - | - | - | 20.682 |
| Totale attività | 16.806 | 1.168 | - | 37 | - | 63.754 |
| Totale passività | 12.501 | 380 | 22 | - | 107 | 35.205 |
| Sbilancio (+/-) | 4.305 | 788 | 22 | 37 | 107 | 28.549 |
Il Gruppo Banca IFIS non effettua attività di negoziazione di prodotti finanziari derivati per conto terzi e ha limitato l'attività in conto proprio a strumenti di copertura del rischio di mercato.
Banca IFIS utilizza talvolta derivati finanziari finalizzati alla copertura delle esposizioni sui tassi di cambio. Al 30 giugno 2016 si rilevano posizioni in derivati su cambi per un fair value positivo di 366 mila euro e negativo per 13 mila euro. Per le operazioni poste in essere si evidenzia la totale estraneità del Gruppo a logiche di carattere speculativo.
Il rischio di liquidità è rappresentato dalla possibilità che il Gruppo non riesca a mantenere i propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di reperire fondi o dell'incapacità di cedere attività sul mercato per far fronte allo sbilancio finanziario. Rappresenta altresì rischio di liquidità l'incapacità di reperire nuove risorse finanziarie adeguate, in termini di ammontare e di costo, rispetto alle necessità/opportunità operative, che costringa il Gruppo a rallentare o fermare lo sviluppo dell'attività, o sostenere costi di raccolta eccessivi per fronteggiare i propri impegni, con impatti negativi significativi sulla marginalità della propria attività.
Le fonti finanziarie sono rappresentate dal patrimonio, dalla raccolta on-line presso la clientela retail, dalla raccolta effettuata sul mercato interbancario domestico ed internazionale, nonché presso l'Eurosistema. In considerazione della composizione dell'attivo del Gruppo, della tipologia di attività svolta e delle strategie definite dal Consiglio di Amministrazione che limitano l'operatività factoring ai crediti commerciali di breve o brevissima durata (di norma non superiori a 6 mesi con l'eccezione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione che possono presentare tempi medi di incasso di norma fino a 12 mesi e dei crediti verso Enti Territoriali fino a 24 mesi) il rischio di liquidità per il Gruppo Banca IFIS non rappresenta, in condizioni fisiologiche dei mercati finanziari, elemento di particolare criticità.
Con riferimento alle attività svolte dal Gruppo nel segmento Distressed Retail Loan ed acquisto crediti fiscali da procedure concorsuali, le caratteristiche del modello di business determinano un elevato grado di variabilità con riferimento sia all'importo che alla data di effettivo incasso. In tale ottica assume particolare rilevanza una puntuale ed attenta gestione dei flussi di cassa. Per effetto della contenuta rilevanza dimensionale dei crediti di difficile esigibilità rispetto alle attività complessive del Gruppo Banca IFIS, è possibile tuttavia considerare marginale l'impatto complessivo sul bilanciamento per scadenza delle poste attive e passive consolidate. Al fine di assicurare una corretta valutazione dei flussi attesi, anche in ottica di un pricing corretto delle operazioni poste in essere, l'evoluzione degli incassi rispetto ai flussi previsionali viene posta sotto attento monitoraggio.
Grazie all'ampiezza e diversificazione delle relazioni interbancarie, alla risposta del mercato in relazione alla raccolta on-line, alla costituzione di un portafoglio titoli obbligazionari eligible utilizzabili in operazioni di Pronti Contro Termine, nonché alla tipologia e qualità dei suoi attivi, il Gruppo Banca IFIS ha sempre reperito risorse finanziarie ampiamente dimensionate alle proprie esigenze.
Nel periodo la Banca ha mantenuto una politica finanziaria particolarmente prudente finalizzata a privilegiare la stabilità della provvista. Tale politica, che in relazione al differenziale di tasso tra raccolta e impiego interbancario impatta sull'efficienza economica della gestione di tesoreria a vantaggio della certezza e stabilità della liquidità, trova adeguato sostegno nella marginalità che il Gruppo ritrae dalla propria attività.
Allo stato attuale le risorse finanziarie disponibili sono adeguate ai volumi di attività attuali e prospettici. Il Gruppo è comunque costantemente impegnato nell'armonico sviluppo delle proprie risorse finanziarie, sia dal punto di vista dimensionale che dei costi.
Le funzioni aziendali della Capogruppo preposte a garantire la corretta applicazione della politica di liquidità sono la Tesoreria, che si occupa della gestione diretta della liquidità, la funzione di Risk Management, cui spetta il compito di individuare gli indicatori di rischio più opportuni e monitorarne l'andamento in relazione ai limiti prefissati, e supportare l'attività dell'Alta Direzione cui spetta il compito, nello specifico, di proporre annualmente al Consiglio di Amministrazione le politiche di funding e di gestione del rischio liquidità e suggerire in corso d'anno gli eventuali opportuni interventi per assicurare lo svolgimento dell'attività in piena coerenza con le politiche di rischio approvate.
Più in particolare, nell'ambito dell'operatività corrente l'Alta Direzione, sulla base delle indicazioni provenienti dalla Tesoreria nonché dalle valutazioni sullo sviluppo degli impieghi, stabilisce le politiche per le operazioni di finanziamento di durata superiore ai 3 mesi, al fine di fornire eventuale supporto all'attività ordinaria di tesoreria di breve-brevissimo termine e di gestire e monitorare l'andamento del rischio di liquidità.
Con riferimento alla propria operatività diretta la Banca si è dotata di un modello di analisi e monitoraggio delle posizioni di liquidità attuale e prospettica quale ulteriore strumento di sistematico supporto alle decisioni dell'Alta Direzione e del Consiglio di Amministrazione della Banca in tema di liquidità. I risultati dei rilievi periodici sono oggetto di sistematica informativa diretta all'Organo di Vigilanza sia con riferimento ad ipotesi di regolare funzionamento dei mercati finanziari che in particolari situazioni di stress. In conformità alle disposizioni di vigilanza la Banca è altresì dotata di un piano di emergenza (Contingency Funding Plan) al fine di salvaguardare il Gruppo bancario da danni o pericoli derivanti da una eventuale crisi di liquidità e garantire la continuità operativa aziendale anche in condizioni di grave emergenza derivante dagli assetti interni e/o dalla situazione dei mercati.
La posizione di rischio di liquidità è inoltre oggetto di periodico reporting al Consiglio di Amministrazione della Banca predisposto dalla funzione Risk Management per i vertici aziendali.
Con riferimento alla partecipata polacca, l'attività di Tesoreria è coordinata, all'interno delle politiche di Gruppo, dalla tesoreria di Banca IFIS. Ove necessario, naturalmente, la Banca può intervenire direttamente a favore della stessa.
Nell'ambito del continuo processo di adeguamento delle procedure interne e, tenuto conto dell'evoluzione delle disposizioni di vigilanza prudenziale di riferimento, la Banca si è altresì dotata di un sistema di governo e gestione del rischio di liquidità di Gruppo.
In data 25 gennaio 2011 il Consiglio di Amministrazione di Toscana Finanza ha deliberato di procedere alla realizzazione di un'operazione di cartolarizzazione di crediti non performing ai sensi della Legge 30 aprile 1999 n. 130, al fine di ottimizzare la gestione operativa ed economica di parte del proprio portafoglio di crediti finanziari.
L'operazione ha avuto per oggetto crediti non performing di origine bancaria, individuabili in blocco, in prevalenza assistiti da garanzie ipotecarie per un Valore Nominale complessivo di circa 33,7 milioni di euro.
La società veicolo (Giglio SPV S.r.l.) ha emesso titoli asset-backed a tasso variabile interamente sottoscritti dalla società incorporata Toscana Finanza S.p.A., alla quale è stato conferito specifico mandato di sub-servicing per la riscossione e la gestione dei crediti.
Si segnala che, in forza delle condizioni contrattuali sottostanti l'operazione, non si configura trasferimento sostanziale di tutti i rischi e benefici relativi alle attività cedute (crediti).
In considerazione delle finalità perseguite e della struttura tecnica dell'operazione di cartolarizzazione descritta sopra, il Gruppo Banca IFIS non presenta esposizioni o rischi derivanti dalla negoziazione o dalla detenzione di prodotti strutturati di credito, sia questa effettuata direttamente o attraverso società veicolo o entità non consolidate. In particolare è opportuno evidenziare come l'operazione di cartolarizzazione non ha dato origine alla rimozione di alcun rischio dall'attivo di bilancio del Gruppo, e ciò in quanto non sono soddisfatti i requisiti previsti dallo IAS 39 in merito alla cosiddetta derecognition. Collateralmente la sottoscrizione dei titoli rivenienti dalla cartolarizzazione non ha aggiunto alcun rischio né ha mutato la rappresentazione di bilancio degli assets oggetto dell'operazione di cartolarizzazione rispetto a quella preesistente. Con riferimento alla Raccomandazione espressa nel Rapporto del Financial Stability Forum del 7 aprile 2008, Appendice B, è pertanto possibile dichiarare l'assenza di esposizioni in strumenti considerati dal mercato ad alto rischio o che implicano un rischio maggiore di quanto si ritenesse in precedenza.
Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. La gestione del rischio operativo richiede la capacità di identificare il rischio presente in tutti i prodotti, attività, processi, sistemi rilevanti che potrebbero compromettere il raggiungimento degli obiettivi del Gruppo. Rientrano tra i rischi operativi anche i rischi di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazione di norme imperative (di legge o di regolamenti, come ad esempio i quadri normativi afferenti trasparenza bancaria, antiriciclaggio, privacy e responsabilità amministrativa delle persone giuridiche) o di autoregolamentazione (ad esempio il Codice di autodisciplina delle società quotate).
La possibilità di una corretta gestione del rischio operativo è strettamente connessa alla presenza di assetti organizzativi, procedure operative e supporti informatici adeguati. Elemento centrale è peraltro rappresentato da un'adeguata formazione delle risorse. Il Gruppo Banca IFIS è costantemente impegnato nella formazione e crescita professionale delle proprie risorse.
Nel corso del 2015 si è ulteriormente consolidata l'attività di rafforzamento dei presidi a fronte dei rischi operativi anche attraverso un progressivo adeguamento dei processi interni finalizzati al monitoraggio e all'identificazione delle possibili situazioni di anomalia, nonché è stato avviato un progressivo percorso di irrobustimento metodologico con riferimento all'identificazione e misurazione dei rischi operativi, coerente con le market practice di settore.
La gestione del rischio operativo sulla controllata polacca è, allo stato attuale, assicurata dallo stretto coinvolgimento della Capogruppo che assume decisioni in ordine alle strategie anche per quanto riguarda la gestione dei rischi.
Per quanto riguarda, infine, la Business Continuity, il Gruppo Banca IFIS si è dotato di un Piano di Continuità Operativa, ovvero di un insieme di iniziative e contromisure predisposte per contenere le interruzioni di operatività e di servizio entro i limiti consentiti dalle strategie di continuità. Del Piano di continuità operativa fa parte anche il piano di "Disaster Recovery" predisposto per fronteggiare eventi che comportino l'indisponibilità dei sistemi informativi aziendali.
Nell'ambito dei principi Basilea 2 per la determinazione del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi di primo pilastro, la Banca ha scelto di avvalersi del Metodo Base.
Si rinvia a quanto indicato tra i fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo in ordine alla sottoscrizione con GE Capital International Holding Limited del contratto per l'acquisizione del Gruppo GE Capital Interbanca, subordinato all'autorizzazione delle Autorità di Vigilanza e dell'Autorità Antitrust.
Nel corso del primo semestre 2016 Banca IFIS non ha effettuato operazioni di aggregazione aziendale rientranti nell'ambito dell'IFRS 3.
Il Gruppo Banca IFIS non ha effettuato operazioni di aggregazioni aziendali dopo la chiusura del periodo e fino alla redazione del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato.
Il Gruppo Banca IFIS non ha effettuato durante il periodo operazioni di aggregazione aziendale rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3, pertanto non avvalora tale sezione.
In conformità a quanto stabilito dalla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 (e successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010), e a quanto prescritto dalla Banca d'Italia con la circolare 263/2006 (Titolo V, Capitolo 5), è stata predisposta la procedura per l'operatività con "soggetti collegati", la cui versione in vigore è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 17 luglio 2013. Tale documento è a disposizione del pubblico nella Sezione "Corporate Governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.
Nel corso del primo semestre 2016 non sono state effettuate operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate.
Al 30 giugno 2016 il Gruppo Banca IFIS è controllato dalla società La Scogliera S.p.A. ed è composto dalla Capogruppo Banca IFIS S.p.A. e dalla società controllata al 100% IFIS Finance Sp. Z o. o.
Le tipologie di parti correlate, così come definite dallo IAS 24, significative per il Gruppo Banca IFIS, comprendono:
la società controllante;
i dirigenti con responsabilità strategica;
gli stretti familiari dei dirigenti con responsabilità strategica o le società controllate dagli (o collegate agli) stessi o dai (ai) loro stretti familiari.
Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica e quelle sulle transazioni con le diverse tipologie di parti correlate.
La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività di Banca IFIS, inclusi gli amministratori (esecutivi o non esecutivi) della Banca.
Conformemente alle previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 (4° aggiornamento del 16 dicembre 2015) sono inclusi fra i dirigenti con responsabilità strategica anche i membri del Collegio Sindacale.
| Benefici a breve termine per i dipendenti |
Benefici successivi al rapporto di lavoro |
Altri benefici a lungo termine |
Indennità per cessazione del rapporto di lavoro |
Pagamenti basati su azioni |
|---|---|---|---|---|
| 2.484 | - | 92 | 49 | 240 |
Nelle informazioni sopra riportate sono compresi i compensi corrisposti agli Amministratori per un importo lordo di 1,8 milioni di euro e ai Sindaci per un importo lordo di 171 mila euro.
Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e gli impegni in essere al 30 giugno 2016, distintamente per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.
| Voci di bilancio | Società controllante |
Dirigenti con responsabilità strategica |
Altri parti correlate |
Totale | % su voce di bilancio |
|---|---|---|---|---|---|
| Crediti verso clientela | - | - | 2.014 | 2.014 | 0,1% |
| Altre attività | 12.695 | - | - | 12.695 | 16,9% |
| Totale attività | 12.695 | - | 2.014 | 14.709 | 0,3% |
| Debiti verso clientela | 2 | 416 | 1.207 | 1.625 | 0,0% |
| Totale passività | 2 | 416 | 1.207 | 1.625 | 0,0% |
| Voci di bilancio | Società controllante |
Dirigenti con responsabilità strategica |
Altri parti correlate |
Totale | % su voce di bilancio |
|---|---|---|---|---|---|
| Interessi attivi | - | - | 27 | 27 | 0,0% |
| Interessi passivi | - | (1) | (6) | (7) | 0,0% |
| Commissioni attive | - | - | 9 | 9 | 0,0% |
| Altri oneri/proventi di gestione | 10 | - | - | 10 | 1,1% |
I rapporti con la società controllante sono relativi:
I rapporti con i dirigenti con responsabilità strategica sono per la quasi totalità relativi a conti deposito rendimax o contomax.
I rapporti con le altri parti correlate rientrano nell'ordinaria attività esercitata da Banca IFIS e le condizioni applicate sono allineate a quelle di mercato. Nel dettaglio risultano in essere depositi rendimax o contomax da parte di alcuni soggetti rientranti nella definizione di altre parti correlate per un ammontare complessivo di 1,2 milioni di euro.
Durante il semestre è proseguita ordinaria attività a favore di due imprese amministrate da stretti familiari di membri esecutivi del Consiglio di Amministrazione; l'esposizione del Gruppo Banca IFIS al 30 giugno 2016 risulta pari a 2 milioni di euro.
Lo schema dell'informativa di settore è coerente con la struttura organizzativa utilizzata dalla Direzione Generale per l'analisi dei risultati del Gruppo, che si articola nei settori Crediti commerciali, Distressed Retail Loans, Crediti fiscali, Governance e Servizi.
Il settore Governance e Servizi provvede alla gestione delle risorse finanziarie del Gruppo ed all'allocazione ai settori operativi ed alle società controllate dei costi del funding per mezzo del sistema dei prezzi di trasferimento interno dei fondi del Gruppo.
Si riportano di seguito i risultati conseguiti nei primi sei mesi del 2016 dai settori di attività, che verranno analizzati nelle parti dedicate ai singoli settori.
| DATI ECONOMICI (in migliaia di euro) |
CREDITI COMMERCIALI |
DRL | CREDITI FISCALI |
GOVERNANCE E SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|---|
| Margine di intermediazione | |||||
| Dati al 30.06.2016 | 81.381 | 77.592 | 8.026 | 378 | 167.377 |
| Dati al 30.06.2015 | 77.275 | 23.274 | 7.523 | 160.450 | 268.522 |
| Variazione % | 5,3% | 233,4% | 6,7% | (99,8)% | (37,7)% |
| Risultato della gestione finanziaria | |||||
| Dati al 30.06.2016 | 69.806 | 61.138 | 7.839 | (3.621) | 135.162 |
| Dati al 30.06.2015 | 63.825 | 20.193 | 7.537 | 156.217 | 247.772 |
| Variazione % | 9,4% | 202,8% | 4,0% | (102,3)% | (45,4)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI (in migliaia di euro) |
CREDITI COMMERCIALI |
DRL | CREDITI FISCALI |
GOVERNANCE E SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|---|
| Margine di intermediazione | |||||
| Secondo trimestre 2016 | 40.065 | 48.876 | 3.873 | (4.817) | 87.997 |
| Secondo trimestre 2015 | 37.941 | 14.411 | 3.621 | 139.950 | 195.923 |
| Variazione % | 5,6% | 239,2% | 7,0% | (103,4)% | (55,1)% |
| Risultato della gestione finanziaria | |||||
| Secondo trimestre 2016 | 33.803 | 35.198 | 3.686 | (5.864) | 66.823 |
| Secondo trimestre 2015 | 30.016 | 11.334 | 3.577 | 137.736 | 182.663 |
| Variazione % | 12,6% | 210,5% | 3,0% | (104,3)% | (63,4)% |
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
CREDITI COMMERCIALI |
DRL | CREDITI FISCALI |
GOVERNANCE E SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | |||||
| Dati al 30.06.2016 | - | - | - | 1.027.770 | 1.027.770 |
| Dati al 31.12.2015 | - | - | - | 3.221.533 | 3.221.533 |
| Variazione % | - | - | - | (68,1)% | (68,1)% |
| Crediti verso banche | |||||
| Dati al 30.06.2016 | - | - | - | 153.877 | 153.877 |
| Dati al 31.12.2015 | - | - | - | 95.352 | 95.352 |
| Variazione % | - | - | - | 61,4% | 61,4% |
| Crediti verso clientela | |||||
| Dati al 30.06.2016 | 2.758.793 | 481.976 | 109.860 | 5.369 | 3.355.998 |
| Dati al 31.12.2015 | 2.848.124 | 354.352 | 130.663 | 103.997 | 3.437.136 |
| Variazione % | (3,1)% | 36,0% | (15,9)% | (94,8)% | (2,4)% |
| Debiti verso banche | |||||
| Dati al 30.06.2016 | - | - | - | 43.587 | 43.587 |
| Dati al 31.12.2015 | - | - | - | 662.985 | 662.985 |
| Variazione % | - | - | - | (93,4)% | (93,4)% |
| Debiti verso clientela | |||||
| Dati al 30.06.2016 | - | - | - | 3.928.261 | 3.928.261 |
| Dati al 31.12.2015 | - | - | - | 5.487.476 | 5.487.476 |
| Variazione % | - | - | - | (28,4)% | (28,4)% |
| KPI DI SETTORE (in migliaia di euro) |
CREDITI COMMERCIALI |
DRL | CREDITI FISCALI | GOVERNANCE E SERVIZI |
|---|---|---|---|---|
| Turnover (1) | ||||
| Dati al 30.06.2016 | 4.992.969 | n.a. | n.a. | n.a. |
| Dati al 30.06.2015 | 4.646.699 | n.a. | n.a. | n.a. |
| Variazione % | 7,5% | - | - | - |
| Valore nominale dei crediti gestiti | ||||
| Dati al 30.06.2016 | 3.440.975 | 10.131.859 | 163.253 | n.a. |
| Dati al 31.12.2015 | 3.576.982 | 8.161.005 | 190.553 | n.a. |
| Variazione % | (3,8)% | 24,1% | (14,3)% | - |
| Crediti in sofferenza netti/Crediti verso clientela | ||||
| Dati al 30.06.2016 | 1,1% | 49,9% | 0,0% | n.a. |
| Dati al 31.12.2015 | 1,1% | 45,0% | 0,0% | n.a. |
| Variazione % | 0,0% | 5,0% | 0,0% | - |
| RWA (2) | ||||
| Dati al 30.06.2016 | 2.009.883 | 481.977 | 45.390 | 31.821 |
| Dati al 31.12.2015 | 1.970.886 | 354.352 | 41.614 | 25.256 (3) |
| Variazione % | 2,0% | 36,0% | 9,1% | 26,0% |
(1)Flusso lordo dei crediti ceduti dalla clientela in un determinato intervallo di tempo
(2) Risk Weighted Assets, Attività ponderate per il rischio; l'importo è relativo alle sole voci patrimoniali esposte nei settori
(3) Dato riesposto rispetto a quanto originariamente pubblicato
Raggruppa le seguenti aree di business:
Banca IFIS Impresa, dedicata al supporto al credito commerciale delle PMI che operano nel mercato domestico;
International, a supporto delle aziende che si stanno sviluppando verso l'estero o dall'estero con clientela italiana; rientra in quest'area l'attività svolta in Polonia dalla partecipata IFIS Finance S.p. Zo.o.;
Pharma, a sostegno del credito commerciale dei fornitori delle ASL.
| DATI ECONOMICI (in migliaia di euro) |
30.06.2016 | 30.06.2015 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| ASSOLUTA | % | |||
| Margine di interesse | 52.956 | 47.675 | 5.281 | 11,1% |
| Commissioni nette | 28.425 | 29.600 | (1.175) | (4,0)% |
| Margine di intermediazione | 81.381 | 77.275 | 4.106 | 5,3% |
| Rettifiche di valore nette per deterioramento su crediti | (11.575) | (13.450) | 1.875 | (13,9)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 69.806 | 63.825 | 5.981 | 9,4% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI (in migliaia di euro) |
VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|
| 2° trim. 2016 | 2° trim. 2015 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 25.984 | 22.922 | 3.062 | 13,4% |
| Commissioni nette | 14.081 | 15.019 | (938) | (6,2)% |
| Margine di intermediazione | 40.065 | 37.941 | 2.124 | 5,6% |
| Rettifiche di valore nette per deterioramento su crediti | (6.262) | (7.925) | 1.663 | (21,0)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 33.803 | 30.016 | 3.787 | 12,6% |
Il margine di intermediazione del settore crediti commerciali pari a 81,4 milioni di euro (+5,3%, rispetto ai 77,3 milioni di euro del primo semestre 2015) è prevalentemente riferibile alle aree di business Banca IFIS Impresa e Pharma. Il turnover del settore è pari a 5,0 miliardi di euro (+7,5% rispetto al primo semestre 2015), con un numero di imprese clienti pari a 4.879, in crescita del 12,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e con un impiego puntuale di 2,8 miliardi di euro (-3,1% rispetto a dicembre 2015).
La crescita del margine di intermediazione è supportata in particolare della crescita dell'area di business Pharma (+16,4%, da 13,9 milioni di euro dell'anno precedente a 16,1 milioni); si segnala che al 30 giugno 2016 risultano maturati, ancorché non contabilizzati, interessi di mora, calcolati dalla scadenza originaria della fattura, nei confronti della Pubblica Amministrazione pari a circa 44,7 milioni di euro su crediti già incassati e pari a circa 47,5 milioni su crediti non incassati.
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 11,6 milioni (13,4 milioni nel primo semestre 2015, -13,9%). Il continuo trend decrescente è da ascrivere agli effetti positivi delle azioni di monitoraggio sull'evoluzione del profilo di rischio creditizio associato alla controparte. Questo andamento si è verificato in presenza di una rigorosa e coerente politica adottata dalla Banca nelle valutazioni di merito creditizio. Il decremento delle rettifiche di valore si traduce in un netto miglioramento del costo del rischio di credito relativamente ai crediti commerciali, calcolato negli ultimi 12 mesi rispetto all'impiego medio su tale categoria, che si attesta a 78 bp (112 bp al 30 giugno 2015 e 90 bp al 31 dicembre 2015).
| DATI PATRIMONIALI | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.06.2016 31.12.2015 |
ASSOLUTA | % | |
| Crediti in sofferenza | 31.005 | 30.950 | 55 | 0,2% |
| Inadempienze probabili | 55.387 | 39.551 | 15.836 | 40,0% |
| Esposizione scadute | 108.907 | 58.214 | 50.693 | 87,1% |
| Totale attività deteriorate nette verso clientela | 195.299 | 128.715 | 66.584 | 51,7% |
| Crediti in bonis netti | 2.563.494 | 2.719.409 | (155.915) | (5,7)% |
| Totale crediti per cassa verso clientela | 2.758.793 | 2.848.124 | (89.331) | (3,1)% |
La distribuzione delle esposizioni creditizie verso la clientela del settore mostra una quota del 31,6% verso la Pubblica Amministrazione (contro 32,1% al 31 dicembre 2015), e del 68,4% verso il settore privato (contro 67,9% al 31 dicembre 2015).
Le attività deteriorate nette nel settore dei crediti commerciali si attestano a 195,3 milioni di euro da 128,7 milioni a fine 2015, in crescita del 51,7% principalmente a seguito dell'aumento delle esposizioni scadute verso la Pubblica Amministrazione. L'effetto deriva da acquisti di portafogli effettuati a fine dicembre 2015 di crediti già scaduti contrattualmente a seguito dell'accordo stipulato con un primario player di mercato che ha consentito l'ingresso alla Banca nel business delle multiutilities. Tali portafogli hanno ad oggetto crediti nei confronti degli enti locali per i quali la Banca ha avviato azioni di recupero mediante la sottoscrizione di piani di rientro.
Relativamente alle inadempienze probabili, l'aumento è principalmente riconducibile a due posizioni individualmente significative precedentemente classificate nelle categorie delle esposizioni scadute nette deteriorate e bonis.
Il rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi del settore è stabile all'1,1% rispetto a fine 2015, mentre il rapporto tra le inadempienze probabili nette e gli impieghi si attesta al 2,0% rispetto all'1,4% del 31 dicembre 2015. Il rapporto tra il totale attività deteriorate nette e impieghi del settore passa dal 4,5% a fine 2015 al 7,1% al 30 giugno 2016, mentre passa dal 22,4% al 34,7% l'incidenza sul patrimonio netto della Banca.
| CREDITI COMMERCIALI DETERIORATI (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE (1) | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE |
|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 30/06/2016 | ||||
| Valore nominale attività deteriorate | 266.184 | 77.122 | 110.657 | 453.963 |
| Incidenza sul totale crediti al valore nominale | 8,8% | 2,5% | 3,7% | 15,0% |
| Rettifiche di valore | 235.179 | 21.735 | 1.750 | 258.664 |
| % di copertura | 88,4% | 28,2% | 1,6% | 57,0% |
| Valore netto attività deteriorate | 31.005 | 55.387 | 108.907 | 195.299 |
| Incidenza sul totale crediti netti | 1,1% | 2,0% | 3,9% | 7,1% |
| SITUAZIONE AL 31/12/2015 | ||||
| Valore nominale attività deteriorate | 255.404 | 58.257 | 59.788 | 373.449 |
| Incidenza sul totale crediti al valore nominale | 8,2% | 1,9% | 1,9% | 12,0% |
| Rettifiche di valore | 224.454 | 18.706 | 1.574 | 244.734 |
| % di copertura | 87,9% | 32,1% | 2,6% | 65,5% |
| Valore netto attività deteriorate | 30.950 | 39.551 | 58.214 | 128.715 |
| Incidenza sul totale crediti netti | 1,1% | 1,4% | 2,0% | 4,5% |
(1) Le sofferenze vengono rilevate in bilancio sino al totale esaurimento delle procedure di recupero del credito.
| KPI | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 30.06.2016 | 30.06.2015 | ASSOLUTA | % | ||
| Turnover | 4.992.969 | 4.646.699 | 346.270 | 7,5% | |
| Margine di intermediazione/ Turnover | 1,6% | 1,7% | - | (0,0)% |
| KPI | 30.06.2016 | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 31.12.2015 | ASSOLUTA | % | ||
| Crediti in sofferenza netti/Crediti verso clientela | 1,1% | 1,1% | - | 0,0% |
| Indice di copertura delle sofferenze lorde | 88,4% | 87,9% | - | 0,5% |
| Attività deteriorate/ Crediti verso clientela | 7,1% | 4,5% | - | 2,6% |
| Totale RWA settore | 2.009.883 | 1.970.886 | 38.997 | 2,0% |
Nella tabella che segue è riportato il valore nominale dei crediti acquistati (dato gestionale non iscritto nelle voci del bilancio) per operazioni di factoring che risultano in essere a fine esercizio (Monte Crediti), suddiviso nelle tipologie prosolvendo, prosoluto e acquisti a titolo definitivo. Si precisa che in questa tabella la suddivisone dei crediti acquistati è basata sulla forma contrattuale utilizzata dalla Banca.
| MONTE CREDITI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.06.2016 | 31.12.2015 | ASSOLUTA | % |
| Pro solvendo | 2.125.878 | 2.128.825 | (2.947) | (0,1)% |
| di cui verso Pubblica Amministrazione | 342.712 | 361.000 | (18.288) | (5,1)% |
| Pro soluto | 223.881 | 277.159 | (53.278) | (19,2)% |
| di cui verso Pubblica Amministrazione | 9.435 | 4.468 | 4.967 | 111,2% |
| Acquisti a titolo definitivo | 1.091.216 | 1.170.998 | (79.782) | (6,8)% |
| di cui verso Pubblica Amministrazione | 828.040 | 888.844 | (60.804) | (6,8)% |
| Totale Monte Crediti | 3.440.975 | 3.576.982 | (136.007) | (3,8)% |
| di cui verso Pubblica Amministrazione | 1.180.187 | 1.254.312 | (74.125) | (5,9)% |
Si evidenzia di seguito la suddivisione della clientela per area geografica in tutte le macroregioni del paese, con separata indicazione della clientela estera.
| SUDDIVISIONE DELLA CLIENTELA PER AREA GEOGRAFICA | IMPIEGHI | TURNOVER |
|---|---|---|
| Nord Italia | 41,1% | 50,7% |
| Centro Italia | 26,5% | 31,9% |
| Sud Italia | 26,7% | 10,9% |
| Estero | 5,7% | 6,5% |
| Totale | 100,0% | 100,0% |
E' il settore del Gruppo Banca IFIS dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti di difficile esigibilità unsecured che opera verso le famiglie con il logo CrediFamiglia.
L'attività è per natura strettamente connessa alla valorizzazione e all'incasso di crediti deteriorati.
Il portafoglio crediti acquistati viene gestito tramite due differenti modalità: gestione stragiudiziale e gestione giudiziale.
Per quanto riguarda il portafoglio in gestione stragiudiziale viene utilizzato ai fini della valorizzazione un modello che si basa su una simulazione dei flussi di cassa che proietta lo "smontamento temporale" del valore nominale del credito in base al profilo di recupero storicamente osservato in cluster omogenei. Relativamente alle posizioni caratterizzate da raccolta (piani cambiari o piani di rientro formalizzati), il modello assume "carattere deterministico" in quanto basato sulla valorizzazione delle rate future del piano di rientro, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato.
L'attività di gestione giudiziale consiste nel recupero mediante azione legale volto all'ottenimento da parte del tribunale dell'assegnazione del quinto della pensione o dello stipendio. I flussi di cassa relativi alla gestione giudiziale non vengono simulati dal modello ma valutati analiticamente dal gestore per singola pratica e caricati nel sistema gestionale.
| ANDAMENTO CREDITI DRL | (migliaia di euro) |
|---|---|
| Portafoglio crediti al 31.12.2015 | 354.352 |
| Acquisti | 125.786 |
| Cessioni | (28.484) |
| Utili da cessioni | 5.694 |
| Interessi da costo ammortizzato | 13.870 |
| Altre componenti margine di interesse da variazione cash flow | 61.965 |
| Rettifiche/Riprese di valore da variazione cash flow | (16.454) |
| Incassi | (34.753) |
| Portafoglio crediti al 30.06.2016 | 481.976 |
I crediti del settore al 30 giugno 2016 includono per 789 mila euro (corrispondenti a 226,4 milioni di euro di valore nominale e circa 20 mila pratiche) i crediti rientranti nel perimetro di cessione di una operazione di vendita conclusasi nel semestre con l'accettazione da parte della Banca dell'offerta vincolante ("binding offer") presentata dall'acquirente. La formalizzazione della cessione è avvenuta in data 1 luglio 2016.
In considerazione del fatto che nella citata binding offer sono contenuti tutti gli elementi necessari per la verifica dell'effettivo trasferimento sostanziale dei rischi e benefici connessi ai crediti ceduti (derecognition) ma non essendone ancora stato perfezionato alla data di riferimento il trasferimento giuridico, si è provveduto a dare evidenza dei relativi effetti senza procedere con la loro cancellazione ma iscrivendo una posta di credito nei confronti del cessionario per l'ammontare del prezzo e di debito, sempre nei confronti del cessionario, per il valore dei crediti oggetto di cessione. La differenza positiva è confluita a conto economico tra gli utili da cessione di crediti per complessivi 5,5 milioni di euro.
Si segnala inoltre che nel corso del primo semestre 2016 è stata perfezionata un'ulteriore operazione di cessione con un effetto complessivo a conto economico di 201 mila euro.
| DATI ECONOMICI | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.06.2016 | 30.06.2015 | ASSOLUTA | % |
| Interessi attivi da costo ammortizzato | 13.870 | 12.353 | 1.517 | 12,3% |
| Altre componenti del margine di interesse(1) | 61.965 | 12.312 | 49.653 | 403,3% |
| Costo della raccolta | (2.761) | (1.303) | (1.458) | 111,9% |
| Margine di interesse(1) | 73.074 | 23.362 | 49.712 | 212,8% |
| Commissioni nette | (1.176) | (88) | (1.088) | 1.236,4% |
| Utile da cessione crediti | 5.694 | - | 5.694 | n.a. |
| Margine di intermediazione(1) | 77.592 | 23.274 | 54.318 | 233,4% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento su crediti(1) | (16.454) | (3.081) | (13.373) | 434,1% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 61.138 | 20.193 | 40.945 | 202,8% |
1) I dati relativi al 2015 sono stati riesposti secondo le modalità descritte in Note illustrative – Politiche contabili.
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2° trim. 2016 | 2° trim. 2015 | ASSOLUTA | % |
| Interessi attivi da costo ammortizzato | 8.695 | 6.317 | 2.378 | 37,6% |
| Altre componenti del margine di interesse(1) | 36.568 | 8.891 | 27.677 | 311,3% |
| Costo della raccolta | (1.456) | (719) | (737) | 102,5% |
| Margine di interesse(1) | 43.807 | 14.489 | 29.318 | 202,3% |
| Commissioni nette | (625) | (78) | (547) | 701,3% |
| Utile da cessione crediti | 5.694 | - | 5.694 | n.a. |
| Margine di intermediazione | 48.876 | 14.411 | 34.465 | 239,2% |
| Rettifiche di valore nette per deterioramento su crediti(1) | (13.678) | (3.077) | (10.601) | 344,5% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 35.198 | 11.334 | 23.864 | 210,6% |
1) I dati relativi al 2015 sono stati riesposti secondo le modalità descritte in Note illustrative – Politiche contabili.
I risultati del primo semestre 2016 sono positivamente influenzati, oltre che dalla prosecuzione dell'attività di recupero mediante raccolta di piani cambiari e manifestazioni di volontà, dal rilascio a costo ammortizzato di un'importante quota del portafoglio (oltre 197 milioni di euro) a seguito della conclusione della fase di verifica documentale e della conseguente attività di raccolta di piani (cambiari e di rientro) avvenuta su tali posizioni, con un effetto positivo sul risultato netto della gestione finanziaria di circa 7,7 milioni di euro.
Quanto alla voce rettifiche di valore nette, pari a 16,5 milioni di euro, si segnala che esse sono riconducibili a posizioni per le quali sono state rilevati dei trigger events che determinano l'impairment della posizione secondo le logiche definite nel modello di valutazione adottato e la relativa accounting policy come già dettagliato in precedenza.
| DATI PATRIMONIALI | 30.06.2016 | 31.12.2015 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | ||
| Crediti in sofferenza | 240.629 | 159.336 | 81.293 | 51,0% |
| Inadempienze probabili | 241.334 | 194.995 | 46.339 | 23,8% |
| Esposizione scadute | - | - | - | - |
| Totale attività deteriorate nette verso clientela | 481.963 | 354.331 | 127.632 | 36,0% |
| Crediti in bonis netti | 13 | 21 | (8) | (38,1)% |
| Totale crediti per cassa verso clientela | 481.976 | 354.352 | 127.624 | 36,0% |
| KPI | 30.06.2016 | 31.12.2015 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| ASSOLUTA | % | |||
| Valore nominale dei crediti gestiti | 10.131.859 | 8.161.005 | 1.970.854 | 24,1% |
| Totale RWA settore | 481.977 | 354.352 | 127.625 | 36,0% |
Nel corso del semestre l'estinzione del debito da parte delle controparti è avvenuta prevalentemente secondo le seguenti modalità:
Le dinamiche della raccolta nel semestre sono risultate in notevole incremento rispetto all'omologo periodo del 2015, raggiungendo i 153,8 milioni di euro contro 83,5 milioni di euro, +84,3%; l'aumento è interamente riconducibile ai piani di rientro (manifestazioni di volontà). Gli incassi ottenuti nel corso del semestre ammontano a 34,8 milioni di euro a fronte di 14,7 milioni del medesimo periodo del 2015.
L'attività di acquisto svolta nel periodo ha portato all'acquisizione di portafogli di crediti finanziari del valore nominale di quasi 2,3 miliardi di euro per un prezzo pari a 125,5 milioni (pari al 5,6% del valore nominale), costituiti da n. 317.394 pratiche.
A fine periodo il portafoglio gestito dal settore DRL comprende n. 1.343.389 pratiche, per un valore nominale pari a oltre 10 miliardi di euro.
Si tratta del settore specializzato nell'acquisto di crediti fiscali da procedure concorsuali che opera con il marchio Fast Finance; si propone di acquisire i crediti fiscali, maturati e maturandi, già chiesti a rimborso oppure futuri, sorti in costanza di procedura oppure nelle annualità precedenti. A corollario dell'attività caratteristica, vengono saltuariamente acquisiti dalle procedure concorsuali anche crediti di natura commerciale.
I crediti fiscali sono classificati in bonis, in considerazione del fatto che la controparte è la Pubblica Amministrazione; i crediti di natura commerciale, invece, possono essere classificati come attività deteriorate, qualora ne ricorrano i presupposti.
| ANDAMENTO CREDITI FISCALI | (migliaia di euro) |
|---|---|
| Portafoglio crediti al 31.12.2015 | 130.663 |
| Acquisti | 36.150 |
| Interessi da costo ammortizzato | 4.800 |
| Altre componenti del margine di interesse da variazione cash flow | 3.907 |
| Rettifiche/riprese di valore da variazione cash flow | (187) |
| Incassi | (65.473) |
| Portafoglio crediti al 30.06.2016 | 109.860 |
| DATI ECONOMICI | 30.06.2016 30.06.2015 |
VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | ||
| Margine di interesse | 8.031 | 7.479 | 552 | 7,4% |
| Commissioni nette | (5) | 44 | (49) | (111,3)% |
| Margine di intermediazione | 8.026 | 7.523 | 503 | 6,7% |
| Rettifiche di valore nette per deterioramento su crediti | (187) | 14 | (201) | (1.435,5)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 7.839 | 7.537 | 302 | 4,0% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI | 2° trim. 2016 | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2° trim. 2015 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 3.878 | 3.621 | 257 | 7,1% |
| Commissioni nette | (5) | - | (5) | n.a. |
| Margine di intermediazione | 3.873 | 3.621 | 252 | 7,0% |
| Rettifiche di valore nette per deterioramento su crediti | (187) | (44) | (143) | 324,9% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 3.686 | 3.577 | 109 | 3,0% |
Il margine di intermediazione è generato dagli interessi maturati dall'applicazione del criterio del costo ammortizzato e dal costo della raccolta allocato al settore.
Il margine di intermediazione del settore dei Crediti Fiscali si attesta a 8,0 milioni (+6,7%, 7,5 milioni di euro al 30 giugno 2015).
| DATI PATRIMONIALI | 30.06.2016 | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | ASSOLUTA | % | ||
| Crediti in sofferenza | 1 | - | 1 | n.a. | |
| Inadempienze probabili | - | - | - | n.a. | |
| Esposizione scadute | - | - | - | - | |
| Totale attività deteriorate nette verso clientela | 1 | - | 1 | n.a. | |
| Crediti in bonis netti | 109.859 | 130.663 | (20.804) | (15,9)% | |
| Totale crediti per cassa verso clientela | 109.860 | 130.663 | (20.803) | (15,9)% |
Nel corso del periodo sono stati realizzati incassi in linea con le tempistiche stimate per 65,5 milioni di euro (il dato include incassi di sei posizioni aventi un importo superiore alla media del portafoglio) e sono stati acquistati crediti per un prezzo pari a 34,2 milioni di euro, corrispondente a circa il 73,4% del valore nominale dei crediti fiscali al netto dei ruoli (pari a 2,4 milioni di euro).
Con tali acquisti il portafoglio gestito dal settore riguarda 1.420 pratiche, per un valore nominale pari a 163,3 milioni di euro ed un valore di costo ammortizzato di 109,9 milioni di euro al 30 giugno 2016.
| VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|
| KPI | 30.06.2016 | 31.12.2015 | ASSOLUTA | % |
| Valore nominale dei crediti gestiti | 163.253 | 190.553 | (27.300) | (14,3)% |
| Totale RWA settore | 45.390 | 41.614 | 3.776 | 9,1% |
Il settore Governance e servizi, nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento, esercita un controllo strategico, gestionale e tecnico-operativo sui settori operativi e sulle società controllate. Inoltre fornisce ai settori operativi le risorse finanziarie ed i servizi necessari allo svolgimento delle attività dei rispettivi business. Nel settore confluiscono, fra le altre, le risorse necessarie allo svolgimento dei servizi delle funzioni di Controllo, Amministrativo-contabili, Pianificazione, Organizzazione e ICT, nonché le strutture preposte alla raccolta, alla gestione e all'allocazione ai settori operativi delle risorse finanziarie.
| DATI ECONOMICI | 30.06.2016 | VARIAZIONE | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.06.2015 | ASSOLUTA | % | ||||
| Margine di interesse | (4.505) | 36.103 | (40.608) | (112,5)% | |||
| Commissioni nette | (280) | (309) | 29 | (9,4)% | |||
| Dividendi e attività di negoziazione | 5.163 | 124.656 | (119.493) | (95,9)% | |||
| Margine di intermediazione | 378 | 160.450 | (160.072) | (99,8)% | |||
| Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita |
(3.999) | (4.233) | 234 | (5,5)% | |||
| Risultato netto della gestione finanziaria | (3.621) | 156.217 | (159.838) | (102,3)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI | 2° trim. 2016 | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2° trim. 2015 | ASSOLUTA | % | |||
| Margine di interesse | (4.596) | 15.477 | (20.073) | (129,7)% | ||
| Commissioni nette | (135) | (63) | (72) | 114,3% | ||
| Dividendi e attività di negoziazione | (86) | 124.536 | (124.622) | (100,1)% | ||
| Margine di intermediazione | (4.817) | 139.950 | (144.767) | (103,4)% | ||
| Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita |
(1.047) | (2.214) | 1.167 | (52,7)% | ||
| Risultato netto della gestione finanziaria | (5.864) | 137.736 | (143.600) | (104,3)% |
Il margine di intermediazione del settore include il contributo del portafoglio titoli al margine di interesse, per un totale di 7,5 milioni di euro rispetto ai 48,1 milioni nel corrispondente periodo del 2015, il cui calo è principalmente ascrivibile, oltre che alla scadenza e alla vendita di alcuni titoli, all'operazione di riassetto del portafoglio titoli AFS perfezionatasi nel mese di aprile 2015 con contestuale riposizionamento dello stesso su scadenze più lunghe. Si evidenzia che nel primo semestre 2016 sono stati venduti ulteriori titoli realizzando utili da cessione per 5,5 milioni di euro. Quanto alla raccolta retail (pari a 3,5 miliardi di euro rispetto ai 2,9 miliardi di euro del 30 giugno 2015), il costo si attesta a 1,28% rispetto a 1,30% di giugno 2015 ed è atteso in marginale crescita per effetto dell'introduzione delle nuove scadenze di rendimax a 3, 4 e 5 anni nonché a seguito della campagna promozionale sul vincolo a 2 anni.
Le rettifiche di valore nette su attività finanziarie disponibili per la vendita, che ammontano a 4,0 milioni di euro al 30 giugno 2016 (4,2 nel primo semestre 2015), sono riferite a rettifiche di valore apportate a titoli di capitale non quotati, per tener conto delle evidenze di perdite durevoli emerse in sede di valutazione (impairment).
| DATI PATRIMONIALI | 30.06.2016 | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | ASSOLUTA | % | |||
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1.027.770 | 3.221.533 | (2.193.763) | (68,1)% | ||
| Crediti verso banche | 153.877 | 95.352 | 58.525 | 61,4% | ||
| Crediti verso clientela | 5.369 | 103.997 | (98.628) | (94,8)% | ||
| Debiti verso banche | 43.587 | 662.985 | (619.398) | (93,4)% | ||
| Debiti verso clientela | 3.928.261 | 5.487.476 | (1.559.215) | (28,4)% |
I crediti verso la clientela del settore Governance e Servizi si assestano a 5,4 milioni di euro in diminuzione rispetto allo scorso esercizio (-94,8%) a fronte della riduzione delle consistenze del portafoglio titoli rifinanziabile e rappresentano sostanzialmente il saldo della marginazione legata alle operazioni di pronti contro termine passivi sulla piattaforma MTS con controparte Cassa Compensazione e Garanzia.
| DATI PATRIMONIALI | 30.06.2016 | 31.12.2015 | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | ||||
| Crediti in sofferenza | - | - | - | - | ||
| Inadempienze probabili | - | - | - | - | ||
| Esposizione scadute | - | - | - | - | ||
| Totale attività deteriorate nette verso clientela | - | - | - | - | ||
| Crediti in bonis netti | 5.369 | 103.997 | (98.628) | (94,8)% | ||
| Totale crediti per cassa verso clientela | 5.369 | 103.997 | (98.628) | (94,8)% |
| KPI | 30.06.2016 | 31.12.2015 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| ASSOLUTA | % | |||
| Totale RWA settore | 31.821 | 25.256 (1) | 6.565 | 26,0% |
(1) Dato riesposto rispetto a quanto originariamente pubblicato
Venezia - Mestre, 28 luglio 2016
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente Sebastien Egon Fürstenberg
L'Amministratore Delegato Giovanni Bossi
Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 ai sensi dell'art. 154-bis, paragrafo 5, del D.lgs. 58 del 24 febbraio 1998 e dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
L'allegata relazione della società di revisione ed il Bilancio consolidato semestrale abbreviato a cui si riferisce sono conformi a quelli che saranno pubblicati sul sito internet della Banca; successivamente alla data in essa riportata, EY S.p.A. non ha svolto alcuna procedura di revisione finalizzata ad aggiornare il contenuto della relazione stessa.
Building tools?
Free accounts include 100 API calls/year for testing.
Have a question? We'll get back to you promptly.