Management Reports • May 11, 2023
Management Reports
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Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2023
| Cariche sociali3 | |
|---|---|
| Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo5 | |
| Aspetti generali 6 Risultati e strategia 7 Highlights 12 Risultati per Settore di attività 14 Evoluzione trimestrale 16 |
|
| Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo 17 | |
| Struttura organizzativa 18 Settore Commercial & Corporate Banking 19 Settore Npl 26 Settore Governance & Servizi e Non Core 30 |
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| Prospetti contabili riclassificati33 | |
| Stato patrimoniale consolidato 34 Conto economico consolidato 35 Prospetto della redditività consolidata complessiva 36 |
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| Nota informativa37 | |
| Politiche contabili 38 Situazione patrimoniale e andamento economico del Gruppo 49 Fatti di rilievo avvenuti nel periodo 68 Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo 69 Dichiarazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari 70 |
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| Allegati71 | |
| Raccordo tra prospetti contabili consolidati riclassificati e schemi di bilancio consolidati 72 |
Presidente Onorario e Consigliere Sebastien Egon Fürstenberg
Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio
Amministratore Delegato Frederik Herman Geertman (1)
Consiglieri Simona Arduini Monica Billio Beatrice Colleoni Roberto Diacetti Roberta Gobbi Luca Lo Giudice Antonella Malinconico Giovanni Meruzzi Paola Paoloni Monica Regazzi
(1) All'Amministratore Delegato sono attribuiti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società.
Collegio Sindacale Presidente Andrea Balelli
Ragione sociale Capogruppo - Banca Ifis S.p.A. Capitale Sociale - euro 53.811.095 i.v. Denominazione segnalante - Banca Ifis S.p.A. Ragione sociale entità controllante - La Scogliera S.A. Motivo cambio denominazione - nessuno Sede segnalante - Venezia Forma giuridica - S.p.A. Paese registrazione - Italia Principale luogo attività - Mestre Venezia Membro FCI Sede legale ed amministrativa - Via Terraglio, 63 30174 Mestre Venezia Natura attività segnalante - Attività creditizia ABI 3205.2 Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Venezia - 02505630109 Partita IVA - 04570150278 Numero di iscrizione all'Albo delle Banche - 5508 Indirizzo Internet – www.bancaifis.it
Raffaele Zingone
Sindaci Effettivi Annunziata Melaccio Franco Olivetti
Sindaci Supplenti Marinella Monterumisi Emanuela Rollino
Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A.
Per consentire una lettura più immediata dei risultati, viene predisposto un conto economico consolidato riclassificato sintetico. Per un confronto omogeneo, i dati economici riferiti ai periodi precedenti sono normalmente riesposti, ove necessario e se materiali, anche per tenere conto delle eventuali variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.
I dettagli analitici delle riesposizioni effettuate e delle riclassificazioni rispetto allo schema previsto dalla Circolare 262 della Banca d'Italia sono forniti con distinti prospetti pubblicati tra gli allegati (si rimanda alla sezione "Allegati" del presente documento), in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.
Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:
Per quanto attiene alle componenti patrimoniali si è provveduto ad effettuare aggregazioni senza effettuare alcuna riclassifica.
Il primo trimestre 2023 ha confermato l'ulteriore accelerazione della redditività di Banca Ifis, guidata dall'andamento favorevole dei ricavi e dal basso costo del credito. La strategia individuata nel Piano Industriale 2022-2024 e focalizzata sulla valorizzazione del nostro modello di business ci ha portato a rafforzare ulteriormente il rapporto tra rischio e rendimento anche in relazione all'attuale fase di incertezza del contesto macroeconomico globale. Il nostro portafoglio è prevalentemente composto da attivi a breve scadenza, crediti di qualità, in larga misura garantiti, e depositi diversificati sia per scadenza che per canale di raccolta: per questi motivi guardiamo con positività al prosieguo dell'anno in corso nel quale puntiamo con decisione a raggiungere i target di utili già rivisti al rialzo rispetto agli obiettivi annunciati nel Piano Industriale. Vogliamo posizionarci sempre più come il punto di riferimento per le piccole e medie imprese italiane, accompagnandole nelle sfide che il mercato pone loro davanti. Il tutto rafforzando ulteriormente la nostra già elevata capacità di remunerare gli azionisti che già nel 2022 ci ha portato ad essere la prima Banca in Italia per dividend-yield.
Il margine di intermediazione si attesta a 175,8 milioni di euro, in crescita del 7,7% rispetto ai 163,3 milioni di euro del 31 marzo 2022. A tale risultato contribuiscono la crescita dell'Area Factoring, con 42,8 milioni di euro e un incremento del 7,3%, grazie all'aumento del margine di interesse e delle commissioni nette, la buona tenuta dell'Area Leasing (15,3 milioni di euro, dato in sostanziale stabilità rispetto al 31 marzo 2022) e alle migliori performance dell'Area Corporate Banking & Lending (29,8 milioni di euro, +58,7% rispetto al dato del 31 marzo 2022).
Il margine di intermediazione del Settore Npl si attesta a 69,5 milioni di euro e rimane stabile rispetto all'equivalente periodo dell'anno scorso, soprattutto grazie ai maggiori interessi attivi (connessi all'aumento del valore medio dei crediti sottostanti) e alle buone performance della raccolta legale riconducibili principalmente al maggior numero di precetti e pignoramenti prodotti. Tali variazioni sono state controbilanciate dalla minor raccolta stragiudiziale e da minori utili da cessione.
Il margine di intermediazione del Settore Governance & Servizi e Non Core si attesta a 18,5 milioni di euro, in diminuzione di 1,2 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022, ed è determinato da un incremento nell'Area Non Core per 1,4 milioni di euro principalmente dovuto all'incasso di interessi di mora su una posizione deteriorata a cui si contrappone il minore contributo dell'Area Governance & Servizi di 2,6 milioni di euro.
Le rettifiche di valore per rischio di credito pari a 10,0 milioni di euro risultano in diminuzione di 7,0 milioni di euro rispetto al primo trimestre del 2022. La voce includeva nel primo trimestre 2022 rettifiche prudenziali su posizioni commerciali con vintage più elevata soprattutto connesse a posizioni verso il SSN.
I costi operativi sono pari a 91,1 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 31 marzo 2022 (+3,7%).
Il cost/income ratio riclassificato risulta pari a 51,8% rispetto al 53,8% di marzo 2022.
Di seguito si riportano le principali componenti della voce:
Al 31 marzo 2023 gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri, pari a 6,4 milioni di euro, risultano in sostanziale stabilità rispetto al 31 marzo 2022 e sono quasi interamente rappresentati dall'accantonamento al Fondo di Risoluzione Unico.
L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 45,9 milioni di euro, in aumento del 31,4% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economicopatrimoniali al 31 marzo 2023.
L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 23,7 milioni di euro, in aumento di 9,5 milioni di euro (+66,7%) rispetto al 31 marzo 2022. Tale risultato è guidato dalla crescita del margine di interesse per 5,0 milioni di euro (+9,5%), delle commissioni nette (+3,1 milioni di euro, pari al +15,3%) e delle altre componenti del margine di intermediazione per 5,9 milioni di euro, nonché dalle minori rettifiche di valore nette per 2,4 milioni di euro (-16,4%).
Con riferimento al margine di intermediazione, esso deriva dall'effetto combinato delle varie Aree del Settore come di seguito illustrato:
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 12,1 milioni di euro, in miglioramento di 2,4 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2022 pur includendo 5 milioni di euro di rettifiche prudenziali sul portafoglio in bonis. Nel primo trimestre 2022, erano stati effettuati accantonamenti prudenziali su posizioni commerciali con vintage più elevata soprattutto connesse a posizioni verso il SSN.
L'aumento dei costi operativi di 2,3 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2022 è sostanzialmente dovuto alla crescita delle spese del personale sia per l'incremento dell'organico sia per maggiori remunerazioni variabili.
L'utile del periodo del Settore Npl è pari a 19,1 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato al 31 marzo 2022. Il margine di intermediazione del Settore ammonta a 69,5 milioni di euro anch'esso in linea con il dato dell'omologo periodo dell'esercizio precedente, in quanto la crescita degli interessi legata all'incremento degli impieghi medi e le migliori performance della raccolta legale sono state sostanzialmente compensate dal minor contributo della gestione stragiudiziale e da minori utili da cessione di portafogli Npl.
I costi operativi, pari a 41,2 milioni di euro al 31 marzo 2023, risultano in linea rispetto al primo trimestre 2022.
Gli incassi del Settore Npl nel primo trimestre 2023 sono pari a 97,5 milioni di euro, includono le rate incassate nel corso del periodo da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite, e risultano in aumento del 7,0% rispetto agli incassi di 91,1 milioni di euro del primo trimestre 2022.
L'utile del Settore Governance & Servizi e Non Core al 31 marzo 2023 è pari a 3,6 milioni di euro, in significativo aumento rispetto al dato del 31 marzo 2022 pari a 1,7 milioni di euro (+103,8%). Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 18,5 milioni di euro, in diminuzione di 1,2 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022, ed è determinato da un incremento nell'Area Non Core per 1,4 milioni di euro principalmente dovuto all'incasso di interessi di mora su una posizione deteriorata a cui si contrappone il minore contributo dell'Area Governance & Servizi di 2,6 milioni di euro.
Per quanto concerne il costo del credito si evidenzia un miglioramento per 4,7 milioni di euro. Il dato al 31 marzo 2023 si attesta a riprese nette per 2,1 milioni di euro, beneficiando di recuperi su posizioni precedentemente interamente svalutate, e risulta in controtendenza rispetto a rettifiche nette pari a 2,5 milioni di euro di marzo 2022, le quali erano influenzate da accantonamenti su una posizione singolarmente significativa.
I costi operativi si attestano a 9,3 milioni di euro, registrando un aumento di 0,8 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2022. Tale variazione è legata alle maggiori attività in essere in ambito Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability nel corso del primo trimestre 2023, anno in cui ricorre il 40° anniversario di Banca Ifis.
Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 9.833,7 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato del 31 dicembre 2022 (10.186,9 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 1,9 miliardi di euro (sostanzialmente in linea con il dato di fine 2022), di cui 1,5 miliardi di euro relativi a titoli di Stato. Il Settore Commercial & Corporate Banking registra un rallentamento (-4,3%) concentrato nell'Area Factoring (-10,5%), a fronte della sostanziale stabilità dell'Area Leasing e dell'Area Corporate Banking & Lending. Il Settore Governance & Servizi e Non Core risulta in riduzione di 51,2 milioni di euro, mentre i crediti del Settore Npl sono sostanzialmente stabili rispetto al 31 dicembre 2022.
Nel corso del primo trimestre 2023 il Gruppo ha proseguito la strategia di differenziazione dei canali distributivi, con l'obiettivo di garantire un miglior equilibrio rispetto alla raccolta retail. Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità di oltre 1,4 miliardi di euro al 31 marzo 2023 (tra riserve e attivi liberi finanziabili in BCE) tale da permettere un ampio rispetto dei limiti di LCR e NSFR (con indici superiori, rispettivamente, all'800% e al 100%).
Il totale della raccolta al 31 marzo 2023 risulta pari a 11.111,9 milioni di euro e risulta in linea con il dato al 31 dicembre 2022, ed è rappresentato per il 45,8% da debiti verso la clientela (in linea rispetto al 31 dicembre 2022), per il 27,9% da debiti verso banche (30,7% al 31 dicembre 2022) e per il 26,3% da titoli in circolazione (23,4% al 31 dicembre 2022).
La struttura del funding risulta così composta:
I debiti verso banche ammontano a 3.095,0 milioni di euro, in diminuzione del 9,6% rispetto al dato di fine dicembre 2022 per effetto della sopraggiunta scadenza di finanziamenti a breve termine verso banche centrali (LTRO) pari a 400,5 milioni di euro a fine 2022.
I debiti verso la clientela ammontano al 31 marzo 2023 a 5.091,0 milioni di euro, in sostanziale stabilità rispetto al 31 dicembre 2022 dove, a fronte di una crescita della raccolta retail, che ammonta a 4.253,7 milioni di euro a fine marzo 2023 (+2,3%), si registra una diminuzione delle componenti pronti contro termine (PCT) in essere al 31 dicembre 2022.
I titoli in circolazione ammontano al 31 marzo 2023 a 2.925,9 milioni di euro, in crescita del 12,3% rispetto al 31 dicembre 2022 principalmente per effetto dell'emissione da parte di Banca Ifis di un bond da 300 milioni di euro con scadenza a 4 anni, come meglio evidenziato nella successiva sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo".
Al 31 marzo 2023 il Patrimonio netto consolidato del Gruppo si attesta a 1.650,4 milioni di euro, in crescita del 3,3% rispetto al dato di fine 2022 pari a 1.597,8 milioni di euro. Le principali variazioni possono ricondursi a:
I coefficienti patrimoniali 1 del Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2023 si attestano per il CET1 al 15,21% (rispetto al 15,01% al 31 dicembre 2022), per il Tier 1 a 15,22% (15,02% al 31 dicembre 2022) e per il Total Capital al 18,45% (rispetto al 18,82% al 31 dicembre 2022).
Si segnala che Banca d'Italia, in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) al fine di rivedere gli obiettivi di patrimonializzazione dei principali intermediari del sistema, ha adottato i seguenti requisiti di capitale per il Gruppo Banca Ifis, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:
1 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 31 marzo 2023 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2023.
Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale, ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:
Il Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2023 soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.
| PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | |
| Cassa e disponibilità liquide | 907.340 | 603.134 | 304.206 | 50,4% | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
204.685 | 222.088 | (17.403) | (7,8)% | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
757.833 | 697.611 | 60.222 | 8,6% | |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato |
619.127 | 565.762 | 53.365 | 9,4% | |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato |
9.833.722 | 10.186.932 | (353.210) | (3,5)% | |
| Totale attivo | 13.299.690 | 13.262.377 | 37.313 | 0,3% | |
| Debiti verso banche | 3.095.014 | 3.422.160 | (327.146) | (9,6)% | |
| Debiti verso clientela | 5.090.965 | 5.103.343 | (12.378) | (0,2)% | |
| Titoli in circolazione | 2.925.872 | 2.605.195 | 320.677 | 12,3% | |
| Patrimonio netto consolidato | 1.650.354 | 1.597.781 | 52.573 | 3,3% |
| PRINCIPALI DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| CONSOLIDATI RICLASSIFICATI (in migliaia di euro) |
2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di intermediazione | 175.825 | 163.324 | 12.501 | 7,7% | |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(9.971) | (17.008) | 7.037 | (41,4)% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 165.854 | 146.316 | 19.538 | 13,4% | |
| Costi operativi | (91.090) | (87.823) | (3.267) | 3,7% | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.368) | (6.422) | 54 | (0,8)% | |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente |
(22.078) | (16.720) | (5.358) | 32,0% | |
| Utile del periodo | 46.318 | 35.351 | 10.967 | 31,0% | |
| (Utile) perdita di periodo di pertinenza di terzi | (404) | (403) | (1) | 0,2% | |
| Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo | 45.914 | 34.948 | 10.966 | 31,4% |
| REDDITIVITA' COMPLESSIVA CONSOLIDATA RICLASSIFICATA (in migliaia di euro) |
31.03.2023 | 31.03.2022 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) del periodo | 46.318 | 35.351 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | (376) | 1.397 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | 5.999 | (9.224) |
| Redditività complessiva consolidata | 51.941 | 27.524 |
| Redditività complessiva consolidata di pertinenza di terzi | (403) | (405) |
| Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo | 51.538 | 27.119 |
| KPI DI GRUPPO PATRIMONIALI | 31.03.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| CET1 Ratio(1) | 15,21% | 15,01% |
| Total Capital Ratio(1) | 18,45% | 18,82% |
| Numero azioni capitale sociale (in migliaia) | 53.811 | 53.811 |
| Numero di azioni in circolazione a fine periodo(2) (in migliaia) | 52.433 | 53.433 |
| Price/book value per share | 0,45 | 0,44 |
(1) Il CET1 e il totale Fondi propri (Total Capital) al 31 marzo 2023 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2023.
(2) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.
| KPI DI GRUPPO ECONOMICI | 31.03.2023 | 31.03.2022 |
|---|---|---|
| Earnings per share (EPS) | 0,88 | 0,66 |
| Cost/Income ratio | 51,8% | 53,8% |
| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL |
SETTORE GOVER NANCE & SERVIZI E NON CORE |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
| Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
|||||||
| Dati al 31.03.2023 | 84.240 | 1.409 | - | 82.831 | 34.249 | 60.973 | 179.462 |
| Dati al 31.12.2022 | 75.412 | 2.071 | - | 73.341 | 42.489 | 77.319 | 195.220 |
| Variazione % | 11,7% | (32,0)% | - | 12,9% | (19,4)% | (21,1)% | (8,1)% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||||||
| Dati al 31.03.2023 | 1.725 | - | - | 1.725 | - | 756.108 | 757.833 |
| Dati al 31.12.2022 | 1.695 | - | - | 1.695 | - | 695.916 | 697.611 |
| Variazione % | 1,8% | - | - | 1,8% | - | 8,6% | 8,6% |
| Crediti verso clientela(1) | |||||||
| Dati al 31.03.2023 | 6.237.788 | 2.467.316 | 1.474.699 | 2.295.774 | 1.495.078 | 2.100.855 | 9.833.722 |
| Dati al 31.12.2022 | 6.514.989 | 2.755.592 | 1.472.177 | 2.287.221 | 1.519.864 | 2.152.078 10.186.932 | |
| Variazione % | (4,3)% | (10,5)% | 0,2% | 0,4% | (1,6)% | (2,4)% | (3,5)% |
(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 31 marzo 2023 titoli di Stato per 1.524,8 milioni di euro (1.541,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL |
SETTORE GOVER NANCE & SERVIZI E NON CORE |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
| Margine di intermediazione | |||||||
| Dati al 31.03.2023 | 87.845 | 42.757 | 15.290 | 29.798 | 69.472 | 18.508 | 175.825 |
| Dati al 31.03.2022 | 73.838 | 39.863 | 15.194 | 18.781 | 69.812 | 19.674 | 163.324 |
| Variazione % | 19,0% | 7,3% | 0,6% | 58,7% | (0,5)% | (5,9)% | 7,7% |
| Risultato netto della gestione finanziaria |
|||||||
| Dati al 31.03.2023 | 75.749 | 40.255 | 14.274 | 21.220 | 69.472 | 20.633 | 165.854 |
| Dati al 31.03.2022 | 59.364 | 30.543 | 14.530 | 14.291 | 69.812 | 17.140 | 146.316 |
| Variazione % | 27,6% | 31,8% | (1,8)% | 48,5% | (0,5)% | 20,4% | 13,4% |
| Utile di periodo | |||||||
| Dati al 31.03.2023 | 23.670 | 11.046 | 4.563 | 8.061 | 19.093 | 3.555 | 46.318 |
| Dati al 31.03.2022 | 14.197 | 6.467 | 5.227 | 2.503 | 19.412 | 1.742 | 35.351 |
| Variazione % | 66,7% | 70,8% | (12,7)% | 222,1% | (1,6)% | 104,1% | 31,0% |
| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | SETTORE | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| KPI DI SETTORE (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL |
GOVERN ANCE & SERVIZI E NON CORE(1) |
| Costo del credito(2) | ||||||
| Dati al 31.03.2023 | 0,76% | 0,38% | 0,28% | 1,50% | - | (1,50)% |
| Dati al 31.12.2022 | 0,76% | 0,56% | 0,20% | 1,35% | - | 1,25% |
| Variazione % | (0,00)% | (0,18)% | 0,08% | 0,15% | - | (2,75)% |
| Crediti in sofferenza netti/ Crediti verso clientela |
||||||
| Dati al 31.03.2023 | 0,4% | 0,6% | 0,1% | 0,4% | 73,7% | 0,3% |
| Dati al 31.12.2022 | 0,4% | 0,5% | 0,0% | 0,5% | 73,4% | 0,3% |
| Variazione % | 0,0% | 0,1% | 0,1% | (0,1)% | 0,3% | (0,0)% |
| Indice di copertura delle sofferenze lorde | ||||||
| Dati al 31.03.2023 | 72,6% | 78,2% | 92,7% | 34,7% | - | 51,0% |
| Dati al 31.12.2022 | 72,0% | 77,9% | 94,6% | 32,8% | - | 47,5% |
| Variazione % | 0,6% | 0,3% | (1,9)% | 1,9% | - | 3,5% |
| Net Npe ratio | ||||||
| Dati al 31.03.2023 | 3,9% | 6,9% | 0,9% | 2,6% | 98,1% | 1,6% |
| Dati al 31.12.2022 | 3,9% | 6,6% | 1,0% | 2,4% | 97,9% | 1,6% |
| Variazione % | 0,0% | 0,3% | (0,1)% | 0,2% | 0,2% | 0,0% |
| Gross Npe ratio | ||||||
| Dati al 31.03.2023 | 5,8% | 10,1% | 2,3% | 3,5% | 98,1% | 2,4% |
| Dati al 31.12.2022 | 5,7% | 9,5% | 2,3% | 3,2% | 97,9% | 2,5% |
| Variazione % | 0,1% | 0,6% | 0,0% | 0,3% | 0,2% | (0,1)% |
| RWA(3) | ||||||
| Dati al 31.03.2023 | 5.280.870 | 2.322.679 | 1.303.445 | 1.654.746 | 1.755.520 | 1.777.094 |
| Dati al 31.12.2022 | 5.571.253 | 2.625.900 | 1.329.890 | 1.615.463 | 1.794.321 | 1.753.938 |
| Variazione % | (5,2)% | (11,5)% | (2,0)% | 2,4% | (2,2)% | 1,3% |
(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 31 marzo 2023 titoli di Stato per 1.524,8 milioni di euro (1.541,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022), che ai fini del calcolo del costo del credito non stati considerati.
(2) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).
(3) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.
| CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO: EVOLUZIONE TRIMESTRALE |
ESERCIZIO 2023 |
ESERCIZIO 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 1°Trim. | 4°Trim. | 3°Trim. | 2°Trim. | 1°Trim. | |
| Margine di intermediazione | 175.825 | 191.855 | 164.738 | 160.630 | 163.324 | |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(9.971) | (28.641) | (15.200) | (16.666) | (17.008) | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 165.854 | 163.214 | 149.538 | 143.964 | 146.316 | |
| Spese per il personale | (39.708) | (39.590) | (37.646) | (37.033) | (36.565) | |
| Altre spese amministrative | (53.822) | (70.896) | (56.878) | (61.079) | (53.568) | |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali |
(4.202) | (4.595) | (4.095) | (4.145) | (4.080) | |
| Altri oneri/proventi di gestione | 6.642 | 3.241 | 5.591 | 4.570 | 6.390 | |
| Costi operativi | (91.090) | (111.840) | (93.028) | (97.687) | (87.823) | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.368) | 4.115 | (7.576) | 9.483 | (6.422) | |
| Rettifiche di valore dell'avviamento | - | - | - | (762) | - | |
| Utili (Perdite) da cessioni di investimenti | - | - | 169 | 135 | - | |
| Utile della operatività corrente al lordo delle imposte |
68.396 | 55.489 | 49.103 | 55.133 | 52.071 | |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(22.078) | (19.719) | (15.767) | (17.703) | (16.720) | |
| Utile di periodo | 46.318 | 35.770 | 33.336 | 37.430 | 35.351 | |
| (Utile) perdita di periodo di pertinenza di terzi | (404) | (227) | (308) | 137 | (403) | |
| Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo | 45.914 | 35.543 | 33.028 | 37.567 | 34.948 |
In base al principio IFRS 8, un'impresa deve fornire le informazioni che consentano agli utilizzatori del bilancio di valutare la natura e gli effetti sullo stesso bilancio delle attività da essa intraprese ed i contesti economici nei quali opera. È quindi necessario evidenziare il contributo dei diversi Settori operativi alla formazione del risultato economico del Gruppo.
L'identificazione dei Settori operativi è coerente con le modalità adottate dalla Direzione per l'assunzione di decisioni operative e si basa sulla reportistica interna, utilizzata ai fini dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti e dell'analisi delle relative performance.
L'informativa per Settore si articola, coerentemente con la struttura utilizzata dalla Direzione per l'analisi dei risultati del Gruppo, in:
L'attribuzione ai Settori delle numeriche economico-patrimoniali è effettuata sulla base di criteri di riparto omogenei al fine di tenere conto sia della specificità dei diversi Settori sia della necessità di garantire un efficace monitoraggio delle performance aziendali nel tempo.
Inoltre, tenuto conto delle considerazioni sopra riportate, l'informativa di Settore relativamente alle componenti di conto economico espone i risultati fino all'utile netto.
Il Settore Commercial & Corporate Banking accoglie le seguenti Aree di business:
| Di seguito i risultati del Settore al 31 marzo 2023. | ||
|---|---|---|
| ------------------------------------------------------ | -- | -- |
| DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 56.954 | 51.992 | 4.962 | 9,5% | |
| Commissioni nette | 23.493 | 20.367 | 3.126 | 15,3% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 7.398 | 1.479 | 5.919 | 400,2% | |
| Margine di intermediazione | 87.845 | 73.838 | 14.007 | 19,0% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(12.096) | (14.474) | 2.378 | (16,4)% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 75.749 | 59.364 | 16.385 | 27,6% | |
| Costi operativi | (40.545) | (38.285) | (2.260) | 5,9% | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (253) | (170) | (83) | 48,8% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
34.951 | 20.909 | 14.042 | 67,2% | |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(11.281) | (6.714) | (4.567) | 68,0% | |
| Utile di periodo | 23.670 | 14.195 | 9.475 | 66,7% |
L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 23,7 milioni di euro, in aumento di 9,5 milioni di euro (+66,7%) rispetto al 31 marzo 2022. Come meglio dettagliato in seguito, tale risultato è guidato dalla crescita del margine di interesse per 5,0 milioni di euro (+9,5%), delle commissioni nette (+3,1 milioni di euro, pari al +15,3%) e delle altre componenti del margine di intermediazione per 5,9 milioni di euro, nonché dalle minori rettifiche di valore nette per 2,4 milioni di euro (-16,4%).
L'aumento dei costi operativi di 2,3 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2022 è sostanzialmente dovuto alla crescita delle spese del personale sia per l'incremento dell'organico sia per maggiori remunerazioni variabili.
L'andamento della gestione delle Aree di business che compongono il Settore è descritto ed approfondito in seguito.
Nella tabella che segue vengono dettagliati i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela per qualità del credito.
| COMMERCIAL & CORPORATE BANKING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.03.2023 | ||||||
| Valore nominale | 92.160 | 142.865 | 143.097 | 378.121 | 6.087.627 | 6.465.748 |
| Rettifiche di valore | (66.884) | (61.243) | (6.673) | (134.799) | (93.161) | (227.960) |
| Valore di bilancio | 25.276 | 81.622 | 136.424 | 243.322 | 5.994.466 | 6.237.788 |
| Coverage ratio | 72,6% | 42,9% | 4,7% | 35,6% | 1,5% | 3,5% |
| Gross ratio | 1,4% | 2,2% | 2,2% | 5,8% | 94,2% | 100,0% |
| Net ratio | 0,4% | 1,3% | 2,2% | 3,9% | 96,1% | 100,0% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2022 | ||||||
| Valore nominale | 89.947 | 141.717 | 150.450 | 382.113 | 6.351.591 | 6.733.704 |
| Rettifiche di valore | (64.774) | (56.027) | (10.289) | (131.089) | (87.625) | (218.715) |
| Valore di bilancio | 25.173 | 85.690 | 140.161 | 251.024 | 6.263.965 | 6.514.989 |
| Coverage ratio | 72,0% | 39,5% | 6,8% | 34,3% | 1,4% | 3,2% |
| Gross ratio | 1,3% | 2,1% | 2,2% | 5,7% | 94,3% | 100,0% |
| Net ratio | 0,4% | 1,3% | 2,2% | 3,9% | 96,1% | 100,0% |
Al 31 marzo 2023 le attività deteriorate nette nel Settore Commercial & Corporate Banking si attestano a 243,3 milioni di euro, in diminuzione di 7,7 milioni rispetto al valore al 31 dicembre 2022 (251,0 milioni di euro). La diminuzione è dovuta al calo delle inadempienze probabili per 4,1 milioni di euro e ad un decremento delle esposizioni scadute per 3,7 milioni di euro.
La variazione del coverage ratio del portafoglio deteriorato passa dal 34,3% del 31 dicembre 2022 al 35,6% del 31 marzo 2023. Tale dinamica è riconducibile a un incremento del coverage ratio delle inadempienze probabili e delle sofferenze, compensato in parte dalla riduzione del tasso di copertura sulle esposizioni scadute
Si evidenzia infine che all'interno del Settore Commercial & Corporate Banking sono presenti crediti appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti ad attivi rinvenienti dalle business combination: il valore netto di tali attività è di 11,6 milioni di euro al 31 marzo 2023 rispetto a 14,0 milioni di euro del 31 dicembre 2022, di cui 6,6 milioni di euro deteriorati (8,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Tali valori incorporano sia gli effetti connessi allo smontamento temporale della "PPA", sia gli effetti derivanti dalle perdite attese lungo la vita utile dell'attività, come previsto dal principio contabile IFRS 9.
| CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| KPI | 31.03.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | |
| Costo del credito(1) | 0,76% | 0,76% | n.a. | 0,00% | |
| Net Npe ratio | 3,9% | 3,9% | n.a. | 0,0% | |
| Gross Npe ratio | 5,8% | 5,7% | n.a. | 0,1% | |
| Totale RWA (2) | 5.280.870 | 5.571.253 | (290.383) | (5,2)% |
(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).
(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.
Per una migliore comprensione dei risultati del periodo, vengono commentati di seguito i contributi delle singole Aree di business del Settore Commercial & Corporate Banking.
| DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 26.531 | 25.345 | 1.186 | 4,7% | |
| Commissioni nette | 16.888 | 14.611 | 2.277 | 15,6% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | (662) | (93) | (569) | n.s. | |
| Margine di intermediazione | 42.757 | 39.863 | 2.894 | 7,3% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(2.502) | (9.320) | 6.818 | (73,1)% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 40.255 | 30.543 | 9.712 | 31,8% | |
| Costi operativi | (23.974) | (21.352) | (2.622) | 12,3% | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 30 | 335 | (305) | (91,0)% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
16.311 | 9.526 | 6.785 | 71,2% | |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(5.265) | (3.059) | (2.206) | 72,1% | |
| Utile di periodo | 11.046 | 6.467 | 4.579 | 70,8% |
Nel primo trimestre 2023 il contributo dell'Area Factoring al margine di intermediazione del Settore Commercial & Corporate Banking ammonta a 42,8 milioni di euro, in aumento del 7,3% rispetto al risultato dello stesso periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è dovuto al maggior contributo sia del margine di interesse (in aumento di 1,2 milioni di euro) sia delle commissioni nette (in aumento di 2,3 milioni di euro), come conseguenza dell'aumento dei rendimenti dei crediti gestiti. Il turnover del primo trimestre 2023 è pari a 3,1 miliardi di euro, in aumento di circa 94 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, mentre il monte crediti registra una contrazione rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente (il dato al 31 marzo 2023 è pari a 3,3 miliardi di euro rispetto ai 3,6 miliardi di euro di marzo 2022).
Nel primo trimestre 2023 si registrano rettifiche di valore nette per rischio di credito pari a 2,5 milioni di euro, in diminuzione di 6,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente che era influenzato da accantonamenti prudenziali su posizioni commerciali con vintage più elevata soprattutto connesse a posizioni verso il SSN.
Il risultato della gestione finanziaria si attesta quindi a 40,3 milioni di euro (+31,8% rispetto al risultato dello stesso periodo dello scorso esercizio).
L'aumento dei costi operativi di 2,6 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022 è sostanzialmente dovuto a maggiori spese del personale per 1,1 milioni di euro per incremento complessivo delle remunerazioni e dell'organico del Gruppo e, per la parte rimanente, per maggiori spese amministrative associate principalmente alla stagionalità delle spese pubblicitarie e a progettualità ICT.
Per quanto riguarda i principali aspetti patrimoniali, al 31 marzo 2023 il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 2.467,3 milioni di euro, in diminuzione del 10,4% rispetto al dato del 31 dicembre 2022, influenzato dalla stagionalità del business.
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela per qualità del credito.
| AREA FACTORING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.03.2023 | ||||||
| Valore nominale | 65.113 | 77.199 | 118.485 | 260.798 | 2.319.679 | 2.580.476 |
| Rettifiche di valore | (50.936) | (37.569) | (1.947) | (90.452) | (22.708) | (113.160) |
| Valore di bilancio | 14.177 | 39.630 | 116.538 | 170.346 | 2.296.970 | 2.467.316 |
| Coverage ratio | 78,2% | 48,7% | 1,6% | 34,7% | 1,0% | 4,4% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2022 | ||||||
| Valore nominale | 64.829 | 79.592 | 127.151 | 271.573 | 2.597.733 | 2.869.306 |
| Rettifiche di valore | (50.482) | (34.524) | (5.473) | (90.480) | (23.234) | (113.713) |
| Valore di bilancio | 14.348 | 45.068 | 121.678 | 181.094 | 2.574.499 | 2.755.592 |
| Coverage ratio | 77,9% | 43,4% | 4,3% | 33,3% | 0,9% | 4,0% |
Al 31 marzo 2023 si evidenzia una diminuzione dei crediti deteriorati netti per 10,7 milioni di euro dovuto prevalentemente al calo combinato delle esposizioni scadute pari a 5,1 milioni di euro e delle inadempienze probabili per 5,4 milioni di euro. In termini complessivi il coverage delle esposizioni deteriorate aumenta dell'1,4% per effetto dei maggiori accantonamenti effettuati sulle inadempienze probabili.
| CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|
| KPI | 31.03.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % |
| Costo del credito(1) | 0,38% | 0,56% | n.a. | (0,18)% |
| Net Npe ratio | 6,9% | 6,6% | n.a. | 0,3% |
| Gross Npe ratio | 10,1% | 9,5% | n.a. | 0,6% |
| Totale RWA(2) | 2.322.679 | 2.625.900 | (303.221) | (11,5)% |
(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).
(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.
Il Net Npe ratio passa dal 6,6% al 6,9% poiché gli effetti positivi derivanti dalla diminuzione delle esposizioni deteriorate sono stati più che compensati dalla riduzione delle esposizioni in bonis nel periodo di riferimento.
| DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % |
| Margine di interesse | 12.508 | 12.292 | 216 | 1,8% |
| Commissioni nette | 2.782 | 2.902 | (120) | (4,1)% |
| Margine di intermediazione | 15.290 | 15.194 | 95 | 0,6% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(1.016) | (664) | (352) | 53,2% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 14.274 | 14.530 | (256) | (1,8)% |
| Costi operativi | (7.536) | (6.830) | (706) | 10,3% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
6.738 | 7.700 | (962) | (12,5)% |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(2.175) | (2.473) | 298 | (12,1)% |
| Utile di periodo | 4.563 | 5.227 | (664) | (12,7)% |
Il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 15,3 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il medesimo dato al 31 marzo 2022.
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 1,0 milioni di euro, in peggioramento di 0,4 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tale variazione è dovuta al costo del credito del primo trimestre 2022, che ha beneficiato di una riduzione delle svalutazioni forfettarie sui crediti in bonis per effetto di una miglior composizione del portafoglio.
I costi operativi dell'Area Leasing sono pari a 7,5 milioni di euro, con un aumento di 0,7 milioni di euro rispetto al dato al 31 marzo 2022, anche in questo caso legato principalmente a maggiori spese del personale.
Al 31 marzo 2023 il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 1.474,7 milioni di euro, in linea con il dato al 31 dicembre 2022.
Il coverage ratio del deteriorato è in aumento di 3,8% passando da 59,7% a 63,5%. Tale incremento è guidato principalmente dall'aumento di posizioni classificate a inadempienza probabile e a sofferenza e dal peggioramento della LGD sulle inadempienze probabili.
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per qualità del credito.
| AREA LEASING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.03.2023 | ||||||
| Valore nominale | 11.335 | 14.225 | 9.713 | 35.273 | 1.478.308 | 1.513.581 |
| Rettifiche di valore | (10.502) | (8.855) | (3.055) | (22.413) | (16.469) | (38.882) |
| Valore di bilancio | 833 | 5.370 | 6.657 | 12.860 | 1.461.839 | 1.474.699 |
| Coverage ratio | 92,7% | 62,2% | 31,5% | 63,5% | 1,1% | 2,6% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2022 | ||||||
| Valore nominale | 9.784 | 13.542 | 11.652 | 34.977 | 1.475.310 | 1.510.287 |
| Rettifiche di valore | (9.258) | (8.084) | (3.523) | (20.865) | (17.246) | (38.111) |
| Valore di bilancio | 526 | 5.457 | 8.129 | 14.112 | 1.458.065 | 1.472.177 |
| Coverage ratio | 94,6% | 59,7% | 30,2% | 59,7% | 1,2% | 2,5% |
| CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| KPI | 31.03.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | |
| Costo del credito (1) | 0,28% | 0,20% | n.a. | 0,08% | |
| Net Npe ratio | 0,9% | 1,0% | n.a. | (0,1)% | |
| Gross Npe ratio | 2,3% | 2,3% | n.a. | 0,0% | |
| Totale RWA (2) | 1.303.445 | 1.329.890 | (26.445) | (2,0)% |
(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).
(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.
| DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % |
| Margine di interesse | 17.915 | 14.355 | 3.560 | 24,8% |
| Commissioni nette | 3.823 | 2.854 | 969 | 34,0% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 8.060 | 1.572 | 6.488 | 412,7% |
| Margine di intermediazione | 29.798 | 18.781 | 11.017 | 58,7% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(8.578) | (4.490) | (4.088) | 91,1% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 21.220 | 14.291 | 6.929 | 48,5% |
| Costi operativi | (9.035) | (10.103) | 1.068 | (10,6)% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (283) | (505) | 222 | (44,0)% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
11.902 | 3.683 | 8.219 | 223,2% |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(3.841) | (1.182) | (2.659) | 225,0% |
| Utile di periodo | 8.061 | 2.501 | 5.560 | 222,4% |
Il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending, pari a 29,8 milioni di euro al 31 marzo 2023, risulta in aumento di 11,0 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2022 (+58,7%). La variazione positiva è determinata dall'effetto combinato dei seguenti fattori:
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 8,6 milioni di euro, in aumento di 4,1 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente e riconducibili prevalentemente al comparto Finanza strutturata. Tali maggiori rettifiche sono attribuibili alla categoria dei crediti in bonis conseguenti i correttivi prudenziali connessi all'incertezza dell'attuale contesto macroeconomico.
La diminuzione dei costi operativi dell'Area Corporate Banking & Lending di 1,1 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022 è principalmente riconducibile a minori consulenze progettuali e di integrazione in ambito ICT connesse alla fusione, avvenuta ad aprile 2022, di Banca Credifarma. Questa diminuzione è stata tuttavia parzialmente compensata da maggiori spese del personale rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente.
Al 31 marzo 2023 il totale dei crediti netti verso clientela dell'Area ammonta a 2.295,8 milioni di euro, in lieve aumento di 8,6 milioni di euro rispetto al dato del 31 dicembre 2022.
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per qualità del credito.
| AREA CORPORATE BANKING & LENDING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.03.2023 | ||||||
| Valore nominale | 15.712 | 51.441 | 14.898 | 82.051 | 2.289.641 | 2.371.691 |
| Rettifiche di valore | (5.446) | (14.818) | (1.670) | (21.934) | (53.983) | (75.918) |
| Valore di bilancio | 10.266 | 36.622 | 13.228 | 60.116 | 2.235.657 | 2.295.774 |
| Coverage ratio | 34,7% | 28,8% | 11,2% | 26,7% | 2,4% | 3,2% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2022 | ||||||
| Valore nominale | 15.333 | 48.583 | 11.647 | 75.563 | 2.278.548 | 2.354.111 |
| Rettifiche di valore | (5.034) | (13.419) | (1.292) | (19.745) | (47.146) | (66.891) |
| Valore di bilancio | 10.299 | 35.164 | 10.355 | 55.818 | 2.231.402 | 2.287.221 |
| Coverage ratio | 32,8% | 27,6% | 11,1% | 26,1% | 2,1% | 2,8% |
L'ammontare delle esposizioni deteriorate nette al 31 marzo 2023, pari a 60,1 milioni di euro, è in aumento per 4,3 milioni di euro rispetto al valore di fine esercizio 2022. Ciò è dovuto principalmente all'aumento delle esposizioni scadute nette deteriorate su posizioni con garanzia pubblica.
| CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|
| KPI | 31.03.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % |
| Costo del credito (1) | 1,50% | 1,35% | n.a. | 0,15% |
| Net Npe ratio | 2,6% | 2,4% | n.a. | 0,2% |
| Gross Npe ratio | 3,5% | 3,2% | n.a. | 0,3% |
| Totale RWA (2) | 1.654.746 | 1.615.463 | 39.283 | 2,4% |
(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).
(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.
È il Settore del Gruppo Banca Ifis dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti sia unsecured sia secured di difficile esigibilità, nonché all'attività di gestione di portafogli di terzi. L'attività è strettamente connessa alla trasformazione in attività paganti e all'incasso di crediti deteriorati.
Nella tabella riportata di seguito viene rappresentato il portafoglio crediti del Settore Npl per modalità di trasformazione e criterio di contabilizzazione; gli "interessi a conto economico" si riferiscono alle componenti del margine di intermediazione derivanti dalla contabilizzazione a costo ammortizzato del relativo portafoglio crediti; in particolare sono inclusi gli interessi attivi da costo ammortizzato per 42,6 milioni di euro e altre componenti del margine di interesse da variazione cash flow per 30,4 milioni di euro, così come riportati nella tabella riepilogativa dei "Dati economici" nel seguito del presente paragrafo.
| PORTAFOGLIO DI PROPRIETA' DEL SETTORE NPL (in migliaia di euro) |
VALORE NOMINALE RESIDUO |
VALORI DI BILANCIO |
VAL. BIL. / VAL. NOM. RES. |
INTERESSI A CONTO ECONOMICO |
ERC | CRITERIO DI CONTABILIZZAZIONE PREVALENTE |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo | 1.095.690 | 85.913 | 7,8% | - | 171.408 | Costo d'acquisto |
| Stragiudiziale | 14.195.993 | 467.860 | 3,3% | 26.902 | 800.315 | |
| di cui: Massiva (curve) | 13.719.651 | 229.938 | 1,7% | (880) | 395.590 | CA= VAN Flussi da modello |
| di cui: Piani | 476.342 | 237.922 | 49,9% | 27.782 | 404.725 | CA= VAN Flussi da modello |
| Giudiziale | 7.538.929 | 928.798 | 12,3% | 46.041 | 1.918.554 | |
| di cui: Altre posizioni in corso di lavorazione giudiziale |
1.707.706 | 210.572 | 12,3% | - | 474.457 | Costo d'acquisto |
| di cui: Precetti, Pignoramenti, ODA |
1.855.758 | 563.921 | 30,4% | 39.758 | 1.250.167 | CA= VAN Flussi da modello |
| di cui: Secured e Corporate |
3.975.465 | 154.305 | 3,9% | 6.283 | 193.930 | CA= VAN Flussi da modello |
| Totale | 22.830.612 | 1.482.571 | 6,5% | 72.943 | 2.890.277 |
L'attività può essere suddivisa in tre macrocategorie:
posizioni in corso di lavorazione giudiziale" e risultano pari a 210,6 milioni di euro al 31 marzo 2023 (207,8 milioni di euro al 31 dicembre 2022); le pratiche che si trovano nelle fasi di precetto, pignoramento e ODA trovano collocamento nell'apposito bacino che registra un incremento dell'1,9%, attestandosi a 563,9 milioni di euro rispetto ai 553,2 milioni di euro registrati a dicembre 2022. Nel bacino della gestione giudiziale rientrano le posizioni "Secured e Corporate", di derivazione corporate bancaria o real estate, pari a 154,3 milioni di euro al 31 marzo 2023, in contrazione rispetto al dato al 31 dicembre 2022 (160,5 milioni di euro).
Si segnala infine che talvolta, cogliendo le opportunità di mercato che dovessero presentarsi e nel rispetto di quanto previsto dal proprio business model, il Gruppo può procedere con la cessione a terzi di portafogli rappresentati da code di lavorazione.
| DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % |
| Interessi attivi da costo ammortizzato | 42.587 | 38.990 | 3.597 | 9,2% |
| Interessi attivi notes e altre componenti minoritarie |
989 | 1.293 | (304) | (23,5)% |
| Altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow |
30.356 | 34.111 | (3.755) | (11,0)% |
| Interessi passivi | (5.987) | (6.754) | 767 | (11,4)% |
| Margine di interesse | 67.945 | 67.640 | 305 | 0,4% |
| Commissioni nette | 802 | 1.003 | (201) | (20,0)% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 179 | (806) | 985 | (122,2)% |
| Utile da cessione crediti | 546 | 1.975 | (1.429) | (72,4)% |
| Margine di intermediazione | 69.472 | 69.812 | (340) | (0,5)% |
| Costi operativi | (41.235) | (41.006) | (229) | 0,6% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (44) | (212) | 168 | (79,2)% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
28.193 | 28.594 | (401) | (1,4)% |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(9.100) | (9.182) | 82 | (0,9)% |
| Utile di periodo | 19.093 | 19.412 | (319) | (1,6)% |
La voce "Interessi attivi da costo ammortizzato", riferita agli interessi che maturano al tasso effettivo originario, passa da 39,0 milioni di euro a 42,6 milioni di euro al 31 marzo 2023 per effetto di un aumento del valore medio dei crediti sottostanti.
La voce "Altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow", che passa da 34,1 milioni di euro nel primo trimestre 2022 a 30,4 milioni di euro al 31 marzo 2023, riflette la variazione dei cash flow attesi in funzione degli incassi realizzati rispetto alle previsioni. A tale voce concorrono:
Continuano le buone performance e la crescita della raccolta legale, riconducibili soprattutto al maggior numero di precetti e pignoramenti prodotti. Tale crescita è stata parzialmente controbilanciata dalle performance della raccolta stragiudiziale, la quale evidenzia una riduzione della contribuzione al margine rispetto allo stesso
periodo dell'esercizio precedente per effetto soprattutto della riduzione della raccolta degli accordi di pagamento (piani). Le dinamiche della raccolta legale e stragiudiziale comportano una crescita dello stock dei crediti cosiddetti "paganti" portando gli incassi a 97,5 milioni di euro, in crescita del 7,0% rispetto ai 91,1 milioni di euro realizzati nel primo trimestre 2022.
La riduzione delle commissioni nette è dovuta alla decrescita delle provvigioni pagate per i servizi di incasso e pagamento.
Nel corso del primo trimestre 2023 sono state realizzate cessioni di portafogli di Npl, in linea con le policy del Gruppo, da cui si sono generati utili netti da cessione pari a 0,5 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato di 2,0 milioni di euro registrato nei primi tre mesi del 2022.
In considerazione di quanto sopra, il margine di intermediazione del Settore Npl si attesta a complessivi 69,5 milioni di euro, sostanzialmente in linea con quello dello stesso periodo dell'esercizio precedente.
I costi operativi, pari a 41,2 milioni di euro al 31 marzo 2023, risultano in linea rispetto al primo trimestre 2022.
In conseguenza di quanto sopra, l'utile di periodo del Settore Npl è pari a 19,1 milioni di euro.
Si riporta nel seguito il dettaglio dei crediti netti per qualità del credito.
| DATI PATRIMONIALI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % |
| Crediti in sofferenza netti | 1.102.424 | 1.115.926 | (13.502) | (1,2)% |
| Inadempienze probabili nette | 360.340 | 367.886 | (7.546) | (2,1)% |
| Esposizioni scadute deteriorate nette | 4.079 | 4.343 | (264) | (6,1)% |
| Totale attività deteriorate nette verso clientela (stage 3) |
1.466.843 | 1.488.155 | (21.312) | (1,4)% |
| Totale crediti in bonis netti (stage 1 e 2) | 28.235 | 31.709 | (3.474) | (11,0)% |
| - di cui: Crediti di proprietà | 15.728 | 16.871 | (1.143) | (6,8)% |
| - di cui: Titoli di debito | 11.338 | 13.686 | (2.348) | (17,2)% |
| - di cui: Crediti connessi all'attività di servicer | 1.169 | 1.152 | 17 | 1,5% |
| Totale crediti per cassa verso clientela | 1.495.078 | 1.519.864 | (24.786) | (1,6)% |
| - di cui: Totale crediti di proprietà valutati al costo ammortizzato |
1.482.571 | 1.505.026 | (22.455) | (1,5)% |
La quasi totalità dei crediti valutati al costo ammortizzato del Settore Npl appartiene alla categoria dei POCI – Purchased or originated credit-impaired – introdotta dal principio contabile IFRS 9, rappresentato da tutte quelle esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono state originate. Restano esclusi da questa classificazione i crediti connessi all'attività di servicer per conto terzi e i titoli di debito valutati al costo ammortizzato.
| CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| KPI | 31.03.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | |
| Valore nominale dei crediti gestiti | 22.830.612 | 23.064.676 | (234.064) | (1,0)% | |
| Totale RWA (1) | 1.755.520 | 1.794.321 | (38.801) | (2,2)% |
(1) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.
La sommatoria dei flussi di cassa attesi lordi complessivi (ERC – Estimated Remaining Collections) è pari a 2,9 miliardi di euro.
| ANDAMENTO PORTAFOGLIO DI PROPRIETA' DEL SETTORE NPL |
31.03.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Portafoglio crediti iniziale | 1.505.026 | 1.477.681 |
| Acquisti (+) | 2.478 | 148.942 |
| Cessioni (-) | (941) | (22.105) |
| Utili da cessioni (+/-) | 546 | 10.699 |
| Interessi da costo ammortizzato (+) | 42.587 | 161.507 |
| Altre componenti di interesse da variazione cash flow (+) | 56.684 | 133.414 |
| Rettifiche su crediti (+/-) | (26.328) | (21.697) |
| Incassi (-) | (97.481) | (383.415) |
| Portafoglio crediti finale | 1.482.571 | 1.505.026 |
Il totale degli acquisti nel primo trimestre 2023 ammonta a 2,5 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 23,8 milioni di euro dei primi tre mesi del 2022. Nel corso del primo trimestre 2023 sono state perfezionate operazioni di cessione di crediti Npl ad un prezzo di vendita complessivo di 0,9 milioni di euro che hanno prodotto utili per 0,5 milioni di euro.
La voce "Incassi", pari a 97,5 milioni di euro al 31 marzo 2023, include le rate incassate nel corso del periodo da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite, e risulta in aumento del 7,0% rispetto agli incassi di 91,1 milioni di euro del primo trimestre 2022.
Al 31 marzo 2023 il portafoglio gestito dal Settore Npl comprende n° 2.203.229 pratiche, per un valore nominale pari a 22,8 miliardi di euro.
Nel Settore confluiscono, fra le altre, le risorse necessarie allo svolgimento dei servizi delle funzioni di Strategic Planning, Finance, Operations, Human Resources, Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability nonché le strutture preposte alla raccolta, alla gestione e all'allocazione ai Settori operativi delle risorse finanziarie. Il Settore in questione comprende altresì l'attività di Proprietary Finance (desk titoli di proprietà) e l'attività di Securitization & Structured Solutions (investimento in Asset Backed Securities, strumentali alla realizzazione di operazioni di cartolarizzazioni). Il Settore include inoltre i portafogli in run-off originati dall'ex Interbanca nonché altri portafogli di prestiti personali.
| DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 14.540 | 11.437 | 3.103 | 27,1% | |
| Commissioni nette | (968) | (645) | (323) | 50,1% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 4.936 | 8.882 | (3.946) | (44,4)% | |
| Margine di intermediazione | 18.508 | 19.674 | (1.166) | (5,9)% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
2.125 | (2.534) | 4.659 | (183,9)% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 20.633 | 17.140 | 3.493 | 20,4% | |
| Costi operativi | (9.310) | (8.532) | (778) | 9,1% | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.071) | (6.040) | (31) | 0,5% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
5.252 | 2.568 | 2.684 | 104,5% | |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(1.697) | (824) | (873) | 105,9% | |
| Utile (perdita) di periodo | 3.555 | 1.744 | 1.811 | 103,8% |
Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 18,5 milioni di euro, in diminuzione di 1,2 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022, ed è determinato da un incremento nell'Area Non Core per 1,4 milioni di euro principalmente dovuto all'incasso di interessi di mora su una posizione deteriorata a cui si contrappone il minore contributo dell'Area Governance & Servizi di 2,6 milioni di euro. In particolare:
Sul versante della raccolta, il prodotto "Rendimax Conto Deposito" continua a costituire la principale fonte di finanziamento del Gruppo, con un costo complessivo che si attesta a 15 milioni di euro, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di 2,5 milioni di euro per l'incremento dei tassi medi nonostante la riduzione delle masse medie in gestione (3.932 milioni di euro al 31 marzo 2023 contro il dato di 4.257 milioni di euro al 31 marzo 2022). Nel complesso la raccolta retail a vista e vincolata registra un tasso medio pari all'1,5% rispetto al dato dell'1,2% del 31 marzo 2022. Al 31 marzo 2023 il valore di bilancio delle obbligazioni emesse da Banca Ifis ammonta a 1.449 milioni di euro, in aumento di 394 milioni di euro per effetto di due nuove emissioni rispetto alla situazione in essere al 31 marzo 2022: un senior bond di durata 4 anni e nominale 110 milioni di euro e un senior bond di durata 4 anni e nominale 300 milioni di euro nel mese di gennaio 2023 (per maggiori
dettagli su quest'ultimo si rimanda alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo" della Nota informativa). Sul versante economico, gli interessi passivi maturati sul totale delle emissioni sono aumentati di 7,5 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022 attestandosi complessivamente a 15 milioni di euro al 31 marzo 2023.
La raccolta effettuata tramite cartolarizzazioni, pari a 1.477 milioni di euro al 31 marzo 2023, risulta sostanzialmente in linea al dato del 31 marzo 2022 (1.408 milioni di euro). Gli interessi passivi maturati sono passati da 1,6 milioni di euro del 31 marzo 2022 a 12,3 milioni di euro del 31 marzo 2023 per effetto dell'incremento delle curve di mercato a cui sono indicizzate.
Si segnala inoltre l'accesso al funding tramite operazioni di TLTRO di valore nominale pari a 2,0 miliardi di euro; gli interessi maturati al 31 marzo 2023 sono pari a 11,9 milioni di euro.
Per quanto concerne il costo del credito si evidenzia un miglioramento per 4,7 milioni di euro. Il dato al 31 marzo 2023 si attesta a riprese nette per 2,1 milioni di euro, beneficiando di riprese da incasso su posizioni precedentemente interamente svalutate, e risulta in controtendenza rispetto a rettifiche nette pari a 2,5 milioni di euro di marzo 2022, le quali erano influenzate da accantonamenti su una posizione singolarmente significativa.
I costi operativi si attestano a 9,3 milioni di euro, registrando un aumento di 0,8 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2022. Tale variazione è legata alle maggiori attività in essere in ambito Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability nel corso del primo trimestre 2023, anno in cui ricorre il 40° anniversario di Banca Ifis.
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri risultano pari a 6,1 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i dati al 31 marzo 2022.
Per quanto riguarda i dati patrimoniali, al 31 marzo 2023 il totale dei crediti netti del Settore ammonta a 2.100,9 milioni di euro, in diminuzione del 2,4% rispetto al dato al 31 dicembre 2022 (2.152,1 milioni di euro). La diminuzione di 51,2 milioni di euro è dovuta per 38 milioni di euro al comparto titoli dei comparti di Proprietary Finance e di Securitisation & Structured Solutions e per i restanti 13 milioni di euro al naturale run-off del portafoglio Non Core.
Si evidenzia che all'interno del Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti crediti appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti prevalentemente ad attivi deteriorati rinvenienti dalla business combination con l'ex Gruppo GE Capital Interbanca:
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per qualità del credito.
| SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI(1) |
|---|---|---|---|---|---|
| 12.456 | 32.365 | 6.129 | 50.950 | 2.071.176 | 2.122.126 |
| (6.357) | (8.076) | (1.875) | (16.308) | (4.962) | (21.271) |
| 6.098 | 24.289 | 4.253 | 34.641 | 2.066.214 | 2.100.855 |
| 51,0% | 25,0% | 30,6% | 32,0% | 0,2% | 1,0% |
| 12.708 | 37.550 | 4.182 | 54.441 | 2.123.966 | 2.178.407 |
| (6.040) | (13.237) | (1.081) | (20.358) | (5.971) | (26.329) |
| 6.668 | 24.313 | 3.102 | 34.083 | 2.117.996 | 2.152.078 |
| 47,5% | 35,3% | 25,8% | 37,4% | 0,3% | 1,2% |
(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 31 marzo 2023 titoli di Stato per 1.524,8 milioni di euro (1.541,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
I coverage delle attività deteriorate del Settore sono influenzati da crediti appartenenti alla cosiddetta categoria dei "POCI", i cui valori lordi già scontano la stima delle perdite attese. Il coverage del portafoglio nel suo complesso al 31 marzo 2023 risulta in diminuzione rispetto al dato del 31 dicembre 2022, legato essenzialmente al portafoglio dell'Area Non Core.
| VOCI DELL'ATTIVO (in migliaia di euro) |
31.03.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 907.340 | 603.134 |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 25.223 | 26.868 |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
179.462 | 195.220 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
757.833 | 697.611 |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | 619.127 | 565.762 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 9.833.722 | 10.186.932 |
| Attività materiali | 128.399 | 126.341 |
| Attività immateriali | 67.054 | 64.264 |
| di cui: | ||
| - avviamento | 38.020 | 38.020 |
| Attività fiscali: | 320.158 | 325.181 |
| a) correnti | 60.829 | 60.924 |
| b) anticipate | 259.329 | 264.257 |
| Altre attività | 461.372 | 471.064 |
| Totale dell'attivo | 13.299.690 | 13.262.377 |
| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO (in migliaia di euro) |
31.03.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Debiti verso banche | 3.095.014 | 3.422.160 |
| Debiti verso clientela | 5.090.965 | 5.103.343 |
| Titoli in circolazione | 2.925.872 | 2.605.195 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 23.844 | 25.982 |
| Passività fiscali: | 59.149 | 52.298 |
| a) correnti | 28.839 | 21.961 |
| b) differite | 30.310 | 30.337 |
| Altre passività | 385.698 | 391.697 |
| Trattamento di fine rapporto del personale | 7.879 | 7.696 |
| Fondi per rischi e oneri | 60.915 | 56.225 |
| Riserve da valutazione | (53.504) | (59.722) |
| Riserve | 1.582.068 | 1.440.944 |
| Acconti su dividendi (-) | (52.433) | (52.433) |
| Sovrapprezzi di emissione | 83.767 | 83.767 |
| Capitale | 53.811 | 53.811 |
| Azioni proprie (-) | (22.104) | (22.104) |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 12.835 | 12.432 |
| Utile del periodo | 45.914 | 141.086 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 13.299.690 | 13.262.377 |
| VOCI (in migliaia di euro) |
31.03.2023 | 31.03.2022 |
|---|---|---|
| Margine di interesse | 139.439 | 131.069 |
| Commissioni nette | 23.327 | 20.725 |
| Altre componenti al margine di intermediazione | 13.059 | 11.530 |
| Margine di intermediazione | 175.825 | 163.324 |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (9.971) | (17.008) |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 165.854 | 146.316 |
| Spese amministrative: | (93.530) | (90.133) |
| a) spese per il personale | (39.708) | (36.565) |
| b) altre spese amministrative | (53.822) | (53.568) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali | (4.202) | (4.080) |
| Altri oneri/proventi di gestione | 6.642 | 6.390 |
| Costi operativi | (91.090) | (87.823) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.368) | (6.422) |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 68.396 | 52.071 |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente | (22.078) | (16.720) |
| Utile del periodo | 46.318 | 35.351 |
| (Utile) perdita di periodo di pertinenza di terzi | (404) | (403) |
| Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo | 45.914 | 34.948 |
| VOCI (in migliaia di euro) |
31.03.2023 | 31.03.2022 |
|---|---|---|
| Utile del periodo | 46.318 | 35.351 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico |
(376) | 1.397 |
| Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(270) | 1.452 |
| Piani a benefici definiti | (106) | (55) |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico |
5.999 | (9.224) |
| Differenze di cambio | 93 | (430) |
| Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
5.906 | (8.794) |
| Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 5.623 | (7.827) |
| Redditività complessiva | 51.941 | 27.524 |
| Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | (403) | (405) |
| Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo | 51.538 | 27.119 |
Il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2023 è stato redatto secondo quanto previsto dal Regolamento di Borsa Italiana per le società quotate al segmento STAR (articolo 2.2.3 comma 3), che prevede l'obbligo di pubblicazione del resoconto intermedio di gestione entro 45 giorni dal termine di ogni trimestre dell'esercizio e tenuto conto dell'avviso n. 7587 del 21 aprile 2016 di Borsa italiana. Pertanto, come richiamato nel suddetto avviso, per quanto riguarda il contenuto del Resoconto intermedio di gestione consolidato, si è fatto riferimento a quanto previsto dal preesistente comma 5 dell'articolo 154-ter del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.
Il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2023 non espone tutta l'informativa richiesta nella redazione del Bilancio consolidato annuale secondo i principi contabili IFRS. Per tale motivo è necessario leggere il Resoconto intermedio di gestione consolidato unitamente al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022. I criteri di redazione, i criteri di valutazione e di consolidamento ed i principi contabili adottati nella redazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato sono conformi con i principi contabili adottati nella redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi o emendati principi contabili emanati dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC") come di seguito esposti.
Per IFRS si intendono i principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore a tale data emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi (IFRIC e SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D. Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.
La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.
Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.
I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2023 sono gli stessi utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 al quale si rimanda per maggiori dettagli.
Banca d'Italia, Consob e Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.
Le condizioni dei mercati finanziari e dell'economia reale e le negative previsioni formulate con riferimento al breve periodo richiedono, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito
alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, in quanto la storia di redditività della società e di facile accesso alle risorse finanziarie potrebbero nell'attuale contesto non essere più sufficienti.
In proposito, esaminati i rischi e le derivanti dall'attuale contesto macroeconomico, anche a seguito della situazione corrente relativa alle implicazioni macroeconomiche connesse al conflitto militare tra Russia e Ucraina, si ritiene ragionevole l'aspettativa che il Gruppo Banca Ifis continuerà ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2023 è predisposto nel presupposto della continuità aziendale.
Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di credito e di liquidità sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione dei buoni livelli di redditività conseguiti costantemente del Gruppo, della qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie.
Il Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis è stato redatto sulla base delle situazioni contabili al 31 marzo 2023 predisposte dagli amministratori delle società incluse nell'area di consolidamento.
Tutte le società sono state consolidate utilizzando il metodo integrale.
Relativamente alle società incluse nell'area di consolidamento al 31 marzo 2023, rispetto alla situazione di fine 2022 non si sono registrate variazioni.
I prospetti contabili della controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o. e della controllata rumena Ifis Finance I.F.N. S.A., espressi entrambi in valuta estera, vengono convertiti in euro applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale il cambio di fine periodo, mentre per le poste di conto economico viene utilizzato il cambio medio, ritenuto una valida approssimazione del cambio in essere alla data dell'operazione. Le risultanti differenze di cambio, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e passività e per il conto economico, nonché le differenze di cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto di ciascuna partecipata, sono imputate a riserve di patrimonio netto.
I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi.
Le operazioni di aggregazione aziendale devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3; la rilevazione contabile delle operazioni di acquisizione di partecipazioni, di cui si è acquisito il controllo e che si possono configurare come "aggregazioni aziendali", deve essere effettuata utilizzando l'"acquisition method", che prevede:
Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nel periodo di riferimento e classificati tra le spese amministrative.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo, rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli importi da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa (CGU – Cash Generating Unit) del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a una CGU e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta della CGU.
Dal processo di consolidamento delle società controllate sono emersi i seguenti avviamenti iscritti alla voce "attività immateriali": 38,0 milioni di euro per il consolidamento dell'ex Gruppo Fbs, acquisito nel corso del 2019, e 0,8 milioni di euro per quanto riguarda la controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o., acquisita nel 2006.
Tali avviamenti sono stati sottoposti ad impairment test già al 30 giugno 2022, in quanto a tale data è stata individuata la presenza di indicatori di perdita (cd. "Trigger Events") che, sulla base dello IAS 36, richiedono di procedere a tale test. L'esito di tale test è stato positivo per l'avviamento associato all'ex Gruppo Fbs mentre, con riferimento al goodwill relativo alla società polacca Ifis Finance Sp. z o.o., le analisi condotte hanno determinato la necessità di procedere, in via prudenziale, alla sua integrale svalutazione. Pertanto, nel corso del 2022 è stata rilevata una svalutazione per 0,8 milioni di euro allocata alla voce "Rettifiche di valore dell'avviamento" di Conto Economico. Per maggiori dettagli su tale impairment al 30 giugno 2022 si rimanda alla "Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022" del Gruppo Banca Ifis.
L'avviamento residuo in essere, pari a 38,0 milioni di euro e interamente connesso al consolidamento dell'ex Gruppo Fbs, è stato sottoposto comunque all'annuale processo di impairment test al 31 dicembre 2022, da cui non sono emerse necessità di rettifiche di valore. Per maggiori dettagli a riguardo si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo", "Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100", paragrafo "10.3 Altre informazioni" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
| SEDE | SEDE | TIPO DI | RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE |
DISPONIBILITÀ | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DENOMINAZIONI IMPRESE OPERATIVA LEGALE (1) |
RAPPORTO | IMPRESA PARTECIPANTE |
QUOTA % | VOTI % (2) | |||
| Ifis Finance Sp. z o.o. | Varsavia | Varsavia | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% | |
| Ifis Rental Services S.r.l. | Milano | Milano | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% | |
| Ifis Npl Investing S.p.A. | Firenze, Milano e Mestre (VE) |
Mestre (VE) | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% | |
| Cap.Ital.Fin. S.p.A. | Napoli | Napoli | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% | |
| Ifis Npl Servicing S.p.A. | Mestre (VE) | Mestre (VE) | 1 | Ifis Npl Investing S.p.A. |
100% | 100% | |
| Ifis Finance I.F.N. S.A. | Bucarest | Bucarest | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 99,99% | 99,99% | |
| Banca Credifarma S.p.A. | Roma | Roma | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 87,74% | 87,74% | |
| Ifis Npl 2021-1 SPV S.r.l. | Conegliano (TV) |
Conegliano (TV) |
1 | Banca Ifis S.p.A. | 51% | 51% | |
| Indigo Lease S.r.l. | Conegliano (TV) |
Conegliano (TV) |
4 | Altra | 0% | 0% | |
| Ifis ABCP Programme S.r.l. | Conegliano (TV) |
Conegliano (TV) |
4 | Altra | 0% | 0% | |
| Emma S.P.V. S.r.l. | Conegliano (TV) |
Conegliano (TV) |
4 | Altra | 0% | 0% |
(1) Tipo di rapporto:
Al fine di determinare l'area di consolidamento Banca Ifis ha verificato se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 per esercitare il controllo sulle società partecipate o su altre entità con cui intrattiene rapporti contrattuali di qualunque natura.
La definizione di controllo prevede che un'entità controlla un'altra entità qualora ricorrano contemporaneamente le seguenti condizioni:
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti
in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso del periodo di competenza sono inclusi nei prospetti consolidati dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
L'utile (perdita) del periodo e ciascuna delle altre componenti di conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza hanno un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del Gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.
Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.
Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.
L'analisi condotta ha portato ad includere nel perimetro di consolidamento alla data di riferimento le società controllate tramite maggioranza dei diritti di voto (le società con tipo di rapporto "1" di cui alla tabella precedente), nonché le SPV (Special Purpose Vehicle) istituite per le operazioni di cartolarizzazione per le quali si è valutato sussistere una relazione di controllo ai sensi dell'IFRS 10. Tali SPV, ad esclusione del veicolo Ifis Npl 2021-1 SPV S.r.l. per il quale il Gruppo detiene la maggioranza delle quote partecipative, non sono società giuridicamente facenti parte del Gruppo Banca Ifis (si veda a tale riguardo l'immagine all'inizio della sezione "Area e metodi di consolidamento", dove le suddette SPV non sono incluse).
L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti nei prospetti contabili e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del presente Resoconto intermedio consolidato nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine, anche in conseguenza dell'attuale situazione connessa all'elevata incertezza del contesto macroeconomico internazionale.
In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Resoconto intermedio consolidato al 31 marzo 2023, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi sostengono i valori di iscrizione al 31 marzo 2023.
Il rischio di incertezza nella stima, da un punto di vista della significatività delle voci di bilancio e dell'aspetto di valutazione richiesto al management, è sostanzialmente presente nella determinazione del valore di:
• fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
Per le tipologie di assets sopra elencate (ad eccezione dei fondi per rischi e oneri e del TFR), si presentano nei paragrafi seguenti le principali tematiche in tema di rischi e incertezze connessi a stime. Per quanto riguarda invece le fattispecie relative a fondi per rischi e oneri e al TFR, si rinvia a quanto riportato nei criteri di valutazione descritti al paragrafo "A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
In presenza di crediti e strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei Livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti misurati al fair value, si rimanda al paragrafo "A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
Con particolare riferimento alla determinazione di valore dei crediti afferenti al Settore Npl, il Risk Management esamina periodicamente, nell'ambito del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP), anche il c.d. rischio modello, in quanto le caratteristiche del modello di business determinano un elevato grado di variabilità con riferimento sia all'importo che alla data di effettivo incasso.
In particolare, per i crediti in gestione stragiudiziale, il modello proprietario stima i flussi di cassa proiettando lo "smontamento temporale" del valore nominale del credito in base al profilo di recupero storicamente osservato in cluster omogenei. A questo si aggiunge, relativamente alle posizioni caratterizzate da raccolta di piani di rientro, un modello a "carattere deterministico" basato sulla valorizzazione delle rate future del piano, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato. In tale ottica assume particolare rilevanza una puntuale ed attenta gestione dei flussi di cassa. Al fine di assicurare una corretta valutazione dei flussi attesi, anche in ottica di un pricing corretto delle operazioni realizzate, l'evoluzione degli incassi rispetto ai flussi previsionali viene posta sotto attento monitoraggio.
Per i crediti in gestione giudiziale, cioè le posizioni per le quali è stata verificata la presenza di un posto di lavoro o di una pensione, è stato sviluppato un modello per la stima dei flussi di cassa antecedentemente all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (ODA). In particolare, vengono stimati i flussi di cassa per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto un decreto non opposto dal debitore a partire dal 1° gennaio 2018.
Le altre pratiche in corso di lavorazione giudiziale restano iscritte al costo di acquisto, fino al momento in cui tali requisiti sono rispettati o fino all'ottenimento dell'ODA.
All'ODA i flussi di cassa futuri vengono analiticamente determinati sulla base degli elementi oggettivi conosciuti per ogni singola posizione; in questo caso quindi le stime applicate sono perlopiù relative all'identificazione della durata del piano di pagamento.
La lavorazione giudiziale si completa, oltre a quanto sopra descritto, con attività di recupero intesa come azione esecutiva immobiliare, caratterizzata da diverse fasi e applicata a portafogli originati in settori corporate, bancari o real estate ove i flussi di cassa sono valorizzati tramite previsione analitica del gestore.
In riferimento alle posizioni giudiziali in Legal Factory, nel quarto trimestre 2022 è stato recepito nel "modello LF Pre ODA" e nel "modello ODA" il cambiamento normativo riferito all'art. 21-bis della Legge n.142 del 21 settembre 2022 che disciplina il limite di pignorabilità delle somme percepite a titolo di pensione. La nuova normativa è entrata in vigore il 22 settembre 2022 e indica che, per le sole somme percepite a titolo di pensione, il limite di impignorabilità passa dai circa 702 euro ai 1000 euro. Tale modifica normativa ha impattato sull'ammontare pignorabile delle sole posizioni dove l'unica fonte di reddito aggredibile con pignoramento presso terzi è rappresentata da una pensione; non ci sono stati impatti per le posizioni relative a soggetti aggredibili sulla base di somme percepite a titolo di stipendio.
Si rinvia a quanto più dettagliatamente esposto nella Parte E – "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
In riferimento ai crediti acquistati nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), il Gruppo utilizza un modello proprietario di stima dei flussi di cassa che include la stima degli interessi di mora ritenuta recuperabile, sulla base delle evidenze storiche del Gruppo e differenziate a seconda delle tipologie di azioni di recupero intraprese (transattiva o giudiziale). Le assunzioni sottostanti la stima della recuperabilità di tale componente sono state complessivamente conservative. La metodologia di stima dei flussi di cassa adottati da Banca Ifis sono conformi a quanto disposto nel documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo".
L'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 di crediti e titoli di debito classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva ed il calcolo delle relative perdite attese, necessita di un processo articolato di stima che riguarda principalmente:
garanzie, i costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia ed infine la probabilità di vendita per le posizioni per le quali esiste un piano di dismissione.
La quantificazione delle "Expected Credit Losses" (ECL) è determinata in funzione della presenza o meno di un incremento significativo del rischio di credito dello strumento finanziario rispetto a quello determinato alla data di rilevazione iniziale del medesimo.
L'emergenza sanitaria di inizio marzo 2020 e lo scoppio della guerra in Ucraina alla fine di febbraio 2022 hanno generato un rallentamento della crescita economica mondiale che ha spinto gli enti a considerare un incremento significativo di rischio di credito. Questo ha portato il Gruppo ad introdurre correttivi prudenziali rivolti ai rapporti con controparti appartenenti a particolari settori economici considerati a più elevato impatto di rischio da Covid-19 e rischio derivante dal conflitto Russia-Ucraina, dallo scenario inflattivo e dal rallentamento della crescita economica.
In particolare, nel corso del 2022 sono stati rivisti i correttivi prudenziali applicati al fine di definire gli accantonamenti addizionali contabilizzati in precedenza a seguito del contesto pandemico, anche alla luce del fatto che il deterioramento del portafoglio è stato, complessivamente, meno pronunciato di quanto ipotizzato.
Allo stesso tempo, sono stati introdotti alcuni correttivi prudenziali per tener conto dell'attuale contesto macroeconomico fortemente influenzato dall'impatto della crescita dei prezzi energetici sulla dinamica inflattiva, dagli effetti recessivi legati al conflitto russo-ucraino e, non da ultimo, dal rischio legato alla persistenza della pandemia da Covid-19. I correttivi prudenziali a copertura di tali rischi, visti nel loro insieme, sono stati oggetto quindi di rivalutazione nel corso dell'esercizio 2022 e del primo trimestre 2023.
Per quanto riguarda le informazioni Forward Looking, sono stati aggiornati gli scenari macroeconomici integrati nelle stime dei parametri di rischio. Tali scenari sono reperiti da diverse fonti al fine di garantire una buona copertura delle informazioni e di fattorizzare gli aspetti precedentemente indicati.
Infine, sono stati rivisti i tempi di incasso dei crediti e dei portafogli di crediti garantiti da immobili per i quali sono in corso procedure concorsuali per riflettere la già citata sospensione delle esecuzioni immobiliari anche nel Settore Commercial & Corporate Banking.
Si rimanda a quanto più diffusamente indicato al paragrafo "A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
Le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3, utilizzando l'"acquisition method". L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo.
Per quanto riguarda il processo di allocazione del costo dell'aggregazione alle attività, passività e passività potenziali del soggetto acquisito identificabili alla data di acquisto e valutate in base ai rispettivi fair value (cosiddetta Purchase Price Allocation – "PPA"), si procede con un preventivo lavoro di mappatura delle attività e passività per le quali si è ritenuto probabile riscontrare significative differenze di valore tra il fair value ed il rispettivo valore contabile.
In particolare, i fair value sono determinati sulla base della metodologia ritenuta più opportuna per ciascuna classe di attività e passività acquisite (ad esempio, per il portafoglio creditizio il metodo dei discounted cash flow - DCF, cioè l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi).
Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli importi da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico quale "gain on bargain purchase".
Successivamente, in base al principio IAS 36, l'avviamento deve essere sottoposto annualmente ad impairment test per verificare la recuperabilità del valore. Lo IAS 36 richiede, inoltre, ad ogni data di riferimento di bilancio, ivi inclusi, dunque, le chiusure infrannuali, un'analisi volta ad individuare la presenza di eventuali indicatori di perdita (cd. "Trigger Events") al verificarsi dei quali occorre procedere all'impairment test degli avviamenti/attività immateriali oggetto di analisi. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il Valore d'Uso ed il fair value, al netto dei costi di vendita.
Per la determinazione del valore d'uso dell'avviamento allocato alle Cash Generating Units ("CGU") di cui è composto, il Gruppo Banca Ifis provvede alla stima sia dei flussi finanziari futuri nel periodo esplicito di previsione sia dei flussi utilizzati per determinare il cosiddetto Terminal Value. Analogamente, è oggetto di stima da parte del Gruppo il tasso di attualizzazione dei flussi finanziari futuri precedentemente stimati. Tale tasso di attualizzazione è stimato dal Gruppo utilizzando il "Capital Asset Pricing Model" (CAPM).
Si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella "Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo", "Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100", paragrafo "10.3 Altre informazioni" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
| CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
31.03.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | |
| Cassa e disponibilità liquide | 907.340 | 603.134 | 304.206 | 50,4% | |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
179.462 | 195.220 | (15.758) | (8,1)% | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
757.833 | 697.611 | 60.222 | 8,6% | |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato |
619.127 | 565.762 | 53.365 | 9,4% | |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato |
9.833.722 | 10.186.932 | (353.210) | (3,5)% | |
| Attività materiali e immateriali | 195.453 | 190.605 | 4.848 | 2,5% | |
| Attività fiscali | 320.158 | 325.181 | (5.023) | (1,5)% | |
| Altre voci dell'attivo | 486.595 | 497.932 | (11.337) | (2,3)% | |
| Totale dell'attivo | 13.299.690 | 13.262.377 | 37.313 | 0,3% | |
| Debiti verso banche | 3.095.014 | 3.422.160 | (327.146) | (9,6)% | |
| Debiti verso clientela | 5.090.965 | 5.103.343 | (12.378) | (0,2)% | |
| Titoli in circolazione | 2.925.872 | 2.605.195 | 320.677 | 12,3% | |
| Passività fiscali | 59.149 | 52.298 | 6.851 | 13,1% | |
| Fondi per rischi e oneri | 60.915 | 56.225 | 4.690 | 8,3% | |
| Altre voci del passivo | 417.421 | 425.375 | (7.954) | (1,9)% | |
| Patrimonio netto consolidato | 1.650.354 | 1.597.781 | 52.573 | 3,3% | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 13.299.690 | 13.262.377 | 37.313 | 0,3% |
La voce cassa e disponibilità liquide include i conti correnti bancari a vista e al 31 marzo 2023 ammonta a 907,3 milioni di euro, in aumento rispetto al dato di 603,1 milioni di euro a fine 2022 principalmente per la crescita dei depositi overnight detenuti dalla Capogruppo Banca Ifis.
Le altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico ammontano complessivamente a 179,5 milioni di euro al 31 marzo 2023. La voce è composta dai finanziamenti e i titoli di debito che non hanno superato l'SPPI Test, da titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza, nonché da quote di fondi di OICR.
La composizione della voce è di seguito riportata.
| ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO (in migliaia di euro) |
31.03.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | |
| Titoli di debito | 47.026 | 72.844 | (25.818) | (35,4)% | |
| Titoli di capitale | 37.479 | 34.979 | 2.500 | 7,1% | |
| Quote di OICR | 77.667 | 70.209 | 7.458 | 10,6% | |
| Finanziamenti | 17.290 | 17.189 | 101 | 0,6% | |
| Totale | 179.462 | 195.221 | (15.759) | (8,1)% |
Senza considerare gli incassi del periodo, la riduzione dell'8,1% rispetto al 31 dicembre 2022 è determinata principalmente da operazioni di cessione di quote di titoli di debito per 18,3 milioni di euro (di cui 17,5 milioni di euro relativi a titoli bancari), a fronte delle quali sono stati realizzati utili netti per 0,8 milioni di euro, il cui effetto è stato parzialmente compensato dalla rivalutazione delle quote detenute nei fondi di OICR per 6,8 milioni di euro e da nuove operazioni del periodo per 1,8 milioni di euro (di cui 0,9 milioni di euro relativi a quote di OICR, 0,6 milioni di euro relativi a titoli di capitale e 0,2 milioni per nuovi titoli di debito).
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano complessivamente a 757,8 milioni di euro al 31 marzo 2023, in aumento dell'8,6% rispetto al dato a dicembre 2022. Esse includono i titoli di debito caratterizzati da Business Model "Held to Collect & Sell" (HTC&S) che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale per i quali il Gruppo ha esercitato la cosiddetta OCI option prevista dal principio IFRS 9.
| ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE A FAIR | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA (in migliaia di euro) |
31.03.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | |
| Titoli di debito | 630.720 | 589.638 | 41.082 | 7,0% | |
| di cui titoli di Stato | 447.253 | 400.266 | 46.987 | 11,7% | |
| Titoli di capitale | 127.113 | 107.973 | 19.140 | 17,7% | |
| Totale | 757.833 | 697.611 | 60.222 | 8,6% |
La crescita dei titoli di debito di proprietà è dovuta all'effetto combinato di nuove sottoscrizioni sia con controparte bancaria (+25,1 milioni di euro) sia con controparte clientela (+42,6 milioni di euro, di cui +38,8 milioni di euro in titoli di Stato), e della rivalutazione positiva, nei primi tre mesi del 2023, a seguito del mutato scenario di mercato (+8,9 milioni di euro, di cui +8,5 milioni di euro su titoli di Stato). Tale variazione ha più che compensato la diminuzione connessa ai normali incassi e alle cessioni. La relativa riserva negativa netta di fair value associata ammonta a 29,9 milioni di euro al 31 marzo 2023 (di cui 27,4 milioni di euro associati a titoli di Stato).
Si riporta di seguito la suddivisione per scadenza dei titoli di debito valutati a fair value con impatto sulla redditività complessiva.
| Emittente/Scadenza | 1 anno | 2 anni | 3 anni | 5 anni | Oltre 5 anni | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Titoli di Stato | 214.301 | - | 4.385 | 65.925 | 162.642 | 447.253 |
| % sul totale | 34,0% | 0,0% | 0,7% | 10,5% | 25,8% | 70,9% |
| Banche | 5.515 | 9.994 | 18.692 | 42.207 | 26.923 | 103.331 |
| % sul totale | 0,9% | 1,6% | 3,0% | 6,7% | 4,3% | 16,4% |
| Altri emittenti | 4.448 | 12.205 | 28.062 | 26.646 | 8.775 | 80.136 |
| % sul totale | 0,7% | 1,9% | 4,4% | 4,2% | 1,4% | 12,7% |
| Totale | 224.264 | 22.199 | 51.139 | 134.778 | 198.340 | 630.720 |
| % sul totale | 35,6% | 3,5% | 8,1% | 21,4% | 31,4% | 100,0% |
Sono inoltre inclusi in tale voce anche titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza che ammontano a 127,1 milioni di euro a fine marzo 2023, in crescita del 17,7% rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto prevalentemente degli investimenti effettuati nel primo trimestre 2023 (+26,3 milioni di euro, di cui 20,0 milioni di euro su partecipazioni estere), il cui impatto ha più che compensato quello delle operazioni di cessione realizzate nel periodo (-7,1 milioni di euro). La riserva netta di fair value associata a tale portafoglio al 31 marzo 2023 presenta un valore negativo per 14,6 milioni di euro, in linea con il dato di fine 2022.
Il totale dei crediti verso banche valutati al costo ammortizzato ammonta al 31 marzo 2023 a 619,1 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 31 dicembre 2022 (pari a 565,8 milioni di euro).
In aggiunta ai crediti verso banche centrali, che costituiscono la provvista mantenuta al fine di garantire l'ordinato svolgimento delle attività gestionali, la voce comprende:
Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 9.833,7 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato del 31 dicembre 2022 (10.186,9 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 1,9 miliardi di euro (sostanzialmente in linea con il dato di fine 2022), di cui 1,5 miliardi di euro relativi a titoli di Stato. Il Settore Commercial & Corporate Banking registra un rallentamento (-4,3%) concentrato nell'Area Factoring (-10,5%) la quale risente dell'effetto della stagionalità, a fronte della sostanziale stabilità dell'Area Leasing e dell'Area Corporate Banking & Lending. Il Settore Governance & Servizi e Non Core risulta in riduzione di 51,2 milioni di euro, mentre i crediti del Settore Npl sono sostanzialmente stabili rispetto al 31 dicembre 2022.
| CREDITI VERSO LA CLIENTELA | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| COMPOSIZIONE SETTORIALE (in migliaia di euro) |
31.03.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | |
| Settore Commercial & Corporate Banking | 6.237.788 | 6.514.989 | (277.201) | (4,3)% | |
| - di cui deteriorati | 243.322 | 251.024 | (7.702) | (3,1)% | |
| Area Factoring | 2.467.316 | 2.755.592 | (288.276) | (10,5)% | |
| - di cui deteriorati | 170.346 | 181.094 | (10.748) | (5,9)% | |
| Area Leasing | 1.474.699 | 1.472.177 | 2.522 | 0,2% | |
| - di cui deteriorati | 12.860 | 14.112 | (1.252) | (8,9)% | |
| Area Corporate Banking & Lending | 2.295.774 | 2.287.221 | 8.553 | 0,4% | |
| - di cui deteriorati | 60.116 | 55.818 | 4.298 | 7,7% | |
| Settore Npl | 1.495.078 | 1.519.864 | (24.786) | (1,6)% | |
| - di cui deteriorati | 1.466.843 | 1.488.155 | (21.312) | (1,4)% | |
| Settore Governance & Servizi e Non Core (1) | 2.100.855 | 2.152.078 | (51.223) | (2,4)% | |
| - di cui deteriorati | 34.641 | 34.083 | 558 | 1,6% | |
| Totale crediti verso la clientela | 9.833.722 | 10.186.932 | (353.210) | (3,5)% | |
| - di cui deteriorati | 1.744.806 | 1.773.261 | (28.455) | (1,6)% |
(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core presenti al 31 marzo 2023 titoli di Stato per 1.524,8 milioni di euro (1.541,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Il totale delle attività deteriorate nette, sul quale incidono in modo significativo i crediti del Settore Npl, si attesta a 1.744,8 milioni di euro al 31 marzo 2023 contro il dato 1.773,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022 (-1,6%).
Al netto di tale componente relativa al Settore Npl, i crediti deteriorati netti si attestano a 278,0 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato di 285,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022 principalmente grazie al contributo dell'Area Factoring.
Si rimanda alla sezione "Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo" per un'analisi di dettaglio delle dinamiche dei crediti verso la clientela.
Le attività immateriali si attestano a 67,1 milioni di euro, in aumento del 4,3% rispetto al dato al 31 dicembre 2022 pari a 64,3 milioni di euro.
La voce è riferita a software per 29,0 milioni di euro (in aumento rispetto al saldo di 26,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022 a seguito degli investimenti effettuati nel periodo) e per 38,0 milioni di euro all'avviamento conseguente all'acquisizione dell'ex Gruppo Fbs.
Per quanto riguarda le valutazioni del Gruppo circa l'impairment test di tale avviamento, si evidenzia che l'esito di tale test effettuato al 31 dicembre 2022 ha supportato la sua recuperabilità. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella "Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo", "Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100", paragrafo "10.3 Altre informazioni" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
Con riferimento invece alla valutazione al 31 marzo 2023 circa presenza di eventuali indicatori di perdita (cd. "Trigger Events"), al verificarsi dei quali occorre procedere all'impairment test, tale analisi non ha riscontrato nessun indicatore di perdita.
Le attività materiali si attestano a 128,4 milioni di euro, rispetto al dato di 126,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022, in aumento dell'1,6%.
Gli immobili iscritti a fine marzo 2023 tra le immobilizzazioni materiali includono l'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre - Venezia, sede di Banca Ifis. Villa Marocco, in quanto immobile di pregio, non è assoggettata ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impairment. A tale scopo vengono sottoposti a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. Nel corso del periodo non sono emersi elementi che facciano ritenere necessario l'effettuazione dell'impairment test.
Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.
Le attività fiscali ammontano a 320,2 milioni di euro, in leggera diminuzione rispetto al dato al 31 dicembre 2022 pari a 325,2 milioni di euro.
Le attività per imposte correnti ammontano a 60,9 milioni di euro, in linea con il dato al 31 dicembre 2022.
Le attività per imposte anticipate ammontano a 259,3 milioni di euro rispetto al dato di 264,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022 e risultano composte principalmente per 172,2 milioni di euro da attività iscritte per rettifiche di valore su crediti verso la clientela, potenzialmente trasformabili in crediti d'imposta (saldo sostanzialmente invariato rispetto a fine 2022), per 38,8 milioni di euro da attività iscritte su perdite fiscali pregresse e beneficio ACE (39,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e per 48,3 milioni (52,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022) da disallineamenti fiscali relativi principalmente alle attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI).
Le passività fiscali ammontano a 59,1 milioni di euro e risultano composte come segue:
Le attività fiscali rientrano nel calcolo dei "requisiti patrimoniali per il rischio di credito", in applicazione del Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successivi aggiornamenti, recepiti nelle Circolari di Banca d'Italia n. 285 e n. 286.
Di seguito si elencano i vari trattamenti suddivisi per tipologia e l'impatto sul CET1 e sulle attività a rischio ponderate (RWA) al 31 marzo 2023:
• le "attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee" sono oggetto di detrazione dal CET1; al 31 marzo 2023 la deduzione è pari a 38,7 milioni di euro. Si precisa inoltre che l'importo delle DTA dedotte dal CET1, così come previsto dall'art. 38 par. 5 ex CRR, risulta essere compensato per un importo pari 9,9 milioni di euro dalle corrispondenti passività fiscali differite. Tale deduzione sarà progressivamente assorbita dal futuro utilizzo di tali attività fiscali differite;
Complessivamente le attività fiscali iscritte al 31 marzo 2023 e dedotte dai Fondi propri al 100% comportano un onere pari a 0,01% in termini di CET1.
Le altre voci dell'attivo, pari a 486,6 milioni di euro rispetto ad un saldo di 497,9 milioni di euro al 31 dicembre 2022, accolgono principalmente:
Le altre voci del passivo sono pari a 417,4 milioni di euro rispetto a 425,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022 e sono composte da:
| La raccolta | |
|---|---|
| RACCOLTA | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | |
| Debiti verso banche | 3.095.014 | 3.422.160 | (327.146) | (9,6)% | |
| - Debiti verso banche centrali | 2.035.043 | 2.423.647 | (388.604) | (16,0)% | |
| di cui: TLTRO | 2.035.043 | 2.023.162 | 11.881 | 0,6% | |
| di cui: LTRO | - | 400.485 | (400.485) | (100,0)% | |
| - Pronti contro termine (PCT) | 784.779 | 731.791 | 52.988 | 7,2% | |
| - Altri debiti | 275.192 | 266.722 | 8.470 | 3,2% | |
| Debiti verso clientela | 5.090.965 | 5.103.343 | (12.378) | (0,2)% | |
| - Pronti contro termine (PCT) | - | 50.003 | (50.003) | (100,0)% | |
| - Retail | 4.253.663 | 4.159.855 | 93.808 | 2,3% | |
| - Altri depositi vincolati | 122.366 | 116.339 | 6.027 | 5,2% | |
| - Debiti per leasing | 22.472 | 21.733 | 739 | 3,4% | |
| - Altri debiti | 692.464 | 755.413 | (62.949) | (8,3)% | |
| Titoli in circolazione | 2.925.872 | 2.605.195 | 320.677 | 12,3% | |
| Totale raccolta | 11.111.851 | 11.130.698 | (18.847) | (0,2)% |
Il totale della raccolta al 31 marzo 2023 risulta pari a 11.111,9 milioni di euro e risulta in linea con il dato al 31 dicembre 2022, ed è rappresentato per il 45,8% da debiti verso la clientela (in linea rispetto al 31 dicembre 2022), per il 27,9% da debiti verso banche (30,7% al 31 dicembre 2022) e per il 26,3% da titoli in circolazione (23,4% al 31 dicembre 2022).
I debiti verso banche ammontano a 3.095,0 milioni di euro, in diminuzione del 9,6% rispetto al dato di fine dicembre 2022 per effetto della sopraggiunta scadenza di finanziamenti a breve termine verso banche centrali (LTRO).
I debiti verso la clientela ammontano al 31 marzo 2023 a 5.091,0 milioni di euro, in sostanziale stabilità rispetto al 31 dicembre 2022 dove, a fronte di una crescita della raccolta retail, che ammonta a 4.253,7 milioni di euro a fine marzo 2023 (+2,3%), si registra una diminuzione a seguito della chiusura sulle componenti pronti contro termine (PCT) in essere al 31 dicembre 2022.
I titoli in circolazione ammontano al 31 marzo 2023 a 2.925,9 milioni di euro, in crescita del 12,3% rispetto al 31 dicembre 2022 principalmente per effetto dell'emissione da parte di Banca Ifis di un bond da 300 milioni di euro con scadenza a 4 anni, come meglio evidenziato nella sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo" del presente documento.
Di seguito rappresentazione della raccolta retail del Gruppo Banca Ifis:
| RACCOLTA RETAIL | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % |
| Raccolta a breve termine (entro 18 mesi) | 3.025.807 | 2.976.991 | 48.816 | 1,6% |
| di cui: LIBERO | 641.096 | 728.224 | (87.128) | (12,0)% |
| di cui: LIKE/ONE | 597.653 | 747.970 | (150.317) | (20,1)% |
| di cui: VINCOLATI | 1.629.131 | 1.437.863 | 191.268 | 13,3% |
| di cui: GERMAN DEPOSIT | 157.927 | 62.934 | 94.993 | 150,9% |
| Raccolta lungo termine (oltre 18 mesi) | 1.227.856 | 1.182.864 | 44.992 | 3,8% |
| Totale raccolta retail | 4.253.663 | 4.159.855 | 93.808 | 2,3% |
| FONDI RISCHI E ONERI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % |
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
9.337 | 9.364 | (27) | (0,3)% |
| FITD e Fondo di Risoluzione Unico | 5.850 | - | 5.850 | n.a. |
| Controversie legali e tributarie | 36.171 | 37.543 | (1.372) | (3,7)% |
| Oneri per il personale | 3.197 | 2.800 | 397 | 14,2% |
| Altri fondi | 6.360 | 6.518 | (158) | (2,4)% |
| Totale fondi per rischi e oneri | 60.915 | 56.225 | 4.690 | 8,3% |
La composizione del fondo per rischi e oneri in essere alla fine del primo trimestre 2023, confrontata con i valori della fine dell'esercizio precedente, è nel seguito dettagliata per natura del contenzioso.
Al 31 marzo 2023 il saldo pari a 9,3 milioni di euro, riflette la svalutazione degli impegni irrevocabili a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate dal Gruppo.
La voce al 31 marzo 2023 include la stima per 5,9 milioni di euro relativa alla contribuzione annuale del Gruppo al Fondo di Risoluzione Unico.
Al 31 marzo 2023 sono iscritti fondi per controversie legali e tributarie per complessivi 45,7 milioni di euro. Tale importo si compone principalmente come di seguito dettagliato:
Al 31 marzo 2023 sono iscritti fondi per il personale per 3,2 milioni di euro (2,8 milioni di euro al 31 dicembre 2022), di cui 2,3 milioni di euro relativi al Fondo di Solidarietà istituito nel 2020.
Al 31 marzo 2023, sono in essere "Altri fondi" per 6,4 milioni di euro, in linea rispetto al dato di 6,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022. La voce è principalmente costituita da 3,1 milioni di euro per Indennità Suppletiva di Clientela collegata all'operatività dell'Area Leasing, da 1,9 milioni di euro per il fondo rischi connesso alle operazioni di cessione crediti effettuate in ambito GACS e da 0,9 milioni di euro per fondo reclami.
Si dettagliano nel seguito le passività potenziali maggiormente significative esistenti al 31 marzo 2023 il cui esito negativo è ritenuto solo possibile e pertanto oggetto solamente di informativa.
Nel corso del quarto trimestre 2022 Banca Ifis è stata citata in giudizio da parte degli organi di due procedure concorsuali che hanno chiesto la condanna della medesima al pagamento di 389,3 milioni di euro in un caso e di 47,7 milioni di euro nell'altro, a titolo di risarcimento del danno per abusiva concessione del credito nella sua qualità di finanziatore, seppur marginale, delle società ora in procedura. La prima richiesta è stata avanzata in solido con altri 23 istituti mentre la seconda in solido con altri 8 istituti. Il Gruppo, supportato dai propri consulenti legali, ha valutato il rischio di soccombenza possibile e pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondi rischi e oneri.
In merito a tutti i contenziosi fiscali citati di seguito, il Gruppo supportato dai propri consulenti fiscali, ha valutato il rischio di soccombenza possibile, ma non probabile e pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondo rischi e oneri.
A seguito di una verifica fiscale per le annualità 2013/2017 sono stati notificati Avvisi di Accertamento per le annualità 2013/2016 con cui è stata contestata la "stabile organizzazione occulta" della controllata con sede in Polonia.
La Guardia di Finanza ha ipotizzato che la sede in Polonia fosse utilizzata per l'esercizio dell'attività, nelle strategie di Gruppo, più come succursale/ufficio per la promozione e la vendita di servizi offerti, di fatto, dalla Capogruppo Banca Ifis piuttosto che costituire un autonomo soggetto giuridico indipendente ed autonomo nell'esercizio della sua attività.
• La Commissione tributaria Provinciale di Venezia in data 12 novembre 2020 ha integralmente accolto il ricorso presentato da Banca Ifis (Sentenza N. 266/2021) avverso gli avvisi di accertamento IRES, addizionale IRES e IRAP per le annualità 2013/2014/2015 emessi dall'Agenzia delle Entrate. La commissione ha affermato infatti che è un "legittimo diritto della società controllante italiana, che vuole espandere la propria attività di servizi bancari e di factoring in Polonia, di determinare la strategia operativa della propria controllante costituita allo scopo";
Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 31 marzo 2023 a 1.650,4 milioni di euro, in crescita del 3,3% rispetto al dato di fine 2022 pari a 1.597,8 milioni di euro. Le principali variazioni del Patrimonio netto consolidato sono riepilogate nelle seguenti tabelle.
| PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO: | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| COMPOSIZIONE (in migliaia di euro) |
31.03.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % |
| Capitale | 53.811 | 53.811 | - | 0,0% |
| Sovrapprezzi di emissione | 83.767 | 83.767 | - | 0,0% |
| Riserve da valutazione: | (53.504) | (59.722) | 6.218 | (10,4)% |
| - Titoli | (44.486) | (50.634) | 6.148 | (12,1)% |
| - TFR | 275 | 381 | (106) | (27,8)% |
| - differenze di cambio | (9.293) | (9.469) | 176 | (1,9)% |
| Riserve | 1.582.068 | 1.440.944 | 141.124 | 9,8% |
| Acconti su dividendi (-) | (52.433) | (52.433) | - | 0,0% |
| Azioni proprie | (22.104) | (22.104) | - | 0,0% |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 12.835 | 12.432 | 403 | 3,2% |
| Utile del periodo di pertinenza della Capogruppo | 45.914 | 141.086 | (95.172) | (67,5)% |
| Patrimonio netto consolidato | 1.650.354 | 1.597.781 | 52.573 | 3,3% |
| PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO: VARIAZIONI | (migliaia di euro) |
|---|---|
| Patrimonio netto consolidato al 31.12.2022 | 1.597.781 |
| Incrementi: | 52.679 |
| Utile del periodo di pertinenza della Capogruppo | 45.914 |
| Variazione riserva da valutazione: | 5.729 |
| - titoli (al netto di realizzi) | 5.553 |
| - differenze di cambio | 176 |
| Stock options | 289 |
| Patrimonio netto di terzi | 403 |
| Altre variazioni | 344 |
| Decrementi: | 106 |
| Variazione riserva da valutazione per TFR | 106 |
| Patrimonio netto consolidato al 31.03.2023 | 1.650.354 |
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI | CONSISTENZE | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | (1) 31.03.2023 |
31.12.2022 | ||
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.507.178 | 1.520.570 | ||
| Capitale di classe 1 (Tier 1) | 1.508.148 | 1.521.490 | ||
| Totale Fondi propri | 1.827.815 | 1.906.288 | ||
| Totale attività ponderate per il rischio (RWA) | 9.906.278 | 10.128.064 | ||
| CET1 Ratio | 15,21% | 15,01% | ||
| Tier 1 Ratio | 15,22% | 15,02% | ||
| Total Capital Ratio | 18,45% | 18,82% |
(1) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 31 marzo 2023 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2023.
I Fondi propri, le attività di rischio ponderate e i coefficienti di vigilanza consolidati al 31 marzo 2023 sono stati determinati avendo a riferimento le modifiche regolamentari introdotte dalla Direttiva 2019/878/UE (CRD V) e dal Regolamento (UE) 876/2019 (CRR2), che hanno modificato i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successive modifiche, recepiti nelle Circolari di Banca d'Italia n. 285 e n. 286.
Ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali al 31 marzo 2023, in continuità con quanto fatto a partire dal 30 giugno 2020, il Gruppo Banca Ifis ha applicato le disposizioni temporanee di sostegno ancora in vigore alla presente data contabile previste dal Regolamento UE 873/2020 (c.d. "quick-fix").
Tra le novità del trimestre si segnala la conclusione del periodo transitorio introdotto dal Regolamento (UE) 873/2020 per l'applicazione delle disposizioni temporanee di sostegno della pandemia di Covid-19 ai fini dell'applicazione del filtro prudenziale per profitti e perdite non realizzate in strumenti di debito emessi dalle amministrazioni centrali classificate nella categoria FVOCI.
Il Regolamento UE 873/2020, relativamente alle disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui Fondi propri, definisce per gli enti la possibilità di includere nel loro CET1 una porzione degli accantonamenti accresciuti per perdite attese su crediti attraverso modalità che differiscono sulla base del periodo transitorio di riferimento (1° gennaio 2018 - 31 dicembre 2019 e 1° gennaio 2020 - 31 dicembre 2024).
Si fa presente che Banca Ifis aveva, a suo tempo, già provveduto ad informare Banca d'Italia della decisione di applicare le disposizioni transitorie per l'intero periodo.
L'inclusione nel CET1 avviene, in continuità con il precedente esercizio, in modo graduale applicando i seguenti fattori:
| TRATTAMENTO TEMPORANEO IFRS 9 2018-2019 | TRATTAMENTO TEMPORANEO IFRS 9 2020-2024 |
|---|---|
| 0,70 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 | 1,00 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 |
| 0,50 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 | 1,00 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 |
| 0,25 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 | 0,75 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 |
| 0,00 dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 | 0,50 dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 |
| 0,00 dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 | 0,25 dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 |
Al 31 marzo 2023, tenendo conto del trattamento transitorio adottato per mitigare gli impatti dell'IFRS 9 sul CET1, i Fondi propri ammontano a 1.827,8 milioni di euro, registrando una variazione negativa pari a 78,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. Tale variazione è riconducibile principalmente alle seguenti componenti:
La variazione negativa dei Fondi propri dovuta ai fenomeni sopra richiamati è stata compensata da una riduzione della componente di RWA. In particolare, al 31 marzo 2023, il CET1 Ratio si attesta al 15,21% in aumento di 20 basis point rispetto al 31 dicembre 2022 mentre il Total Capital Ratio si attesta al 18,45%, registrando una diminuzione di 37 basis point.
Al 31 marzo 2023, non considerando il filtro relativo al regime transitorio IFRS 9, i Fondi propri Fully Loaded ammontano a 1.805,9 milioni di euro e conseguentemente gli RWA in regime di piena applicazione ammontano a 9.904,6 milioni di euro.
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI SENZA | CONSISTENZE | |||
|---|---|---|---|---|
| APPLICAZIONE DISPOSIZIONI TRANSITORIE IFRS 9 (in migliaia di euro) |
(1) 31.03.2023 |
31.12.2022 | ||
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.485.214 | 1.475.910 | ||
| Capitale di classe 1 (Tier 1) | 1.486.185 | 1.476.830 | ||
| Totale Fondi propri | 1.805.852 | 1.861.628 | ||
| Totale attività ponderate per il rischio (RWA) | 9.904.614 | 10.115.502 | ||
| CET1 Ratio | 15,00% | 14,59% | ||
| Tier 1 Ratio | 15,00% | 14,60% | ||
| Total Capital Ratio | 18,23% | 18,40% |
(1) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 31 marzo 2023 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2023.
Di seguito la composizione per Settore delle attività ponderate per il rischio (RWA).
| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITA' PONDERATE PER IL RISCHIO: COMPOSIZIONE (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL | SETTORE GOVERNANCE & SERVIZI E NON CORE |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
| RWA per rischio di credito | 5.280.870 | 2.322.679 | 1.303.445 | 1.654.746 | 1.755.520 | 1.777.094 | 8.813.484 |
| RWA per rischio mercato | X | X | X | X | X | X | 100.732 |
| RWA per rischio operativo (metodo base) |
X | X | X | X | X | X | 915.942 |
| RWA per rischio di aggiustamento della valutazione del credito |
X | X | X | X | X | X | 76.120 |
| Totale RWA | X | X | X | X | X | X | 9.906.278 |
Al 31 marzo 2023, tenendo conto del trattamento transitorio adottato per mitigare l'impatto dell'IFRS 9, l'ammontare complessivo delle esposizioni ponderate per il rischio è pari a 9.906,3 milioni di euro, con un decremento di 221,8 milioni rispetto a dicembre 2022. In particolare, si segnala:
Per comparazione con i risultati conseguiti, si segnala che Banca d'Italia, in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) al fine di rivedere gli obiettivi di patrimonializzazione dei principali intermediari
del sistema, ha adottato i seguenti requisiti di capitale per il Gruppo Banca Ifis, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:
Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale (riepilogati nella tabella sotto riportata), ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:
| Overall Capital Requirement (OCR) | Pillar 2 Guidance |
Total | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Art. 92 CRR | SREP | TSCR | RCC (1) | OCR Ratio | P2G | OCR e P2G | |
| CET1 | 4,50% | 0,90% | 5,40% | 2,50% | 7,90% | 0,75% | 8,65% |
| Tier 1 | 6,00% | 1,25% | 7,25% | 2,50% | 9,75% | 0,75% | 10,50% |
| Total Capital | 8,00% | 1,65% | 9,65% | 2,50% | 12,15% | 0,75% | 12,90% |
(1) RCC: riserva di conservazione del capitale.
Il Gruppo Banca Ifis soddisfa al 31 marzo 2023 i predetti requisiti prudenziali.
Nel secondo trimestre 2022 Banca d'Italia ha comunicato alla Capogruppo Banca Ifis e alla sua controllata Banca Credifarma la conclusione del procedimento di determinazione del requisito minimo di Fondi propri e passività ammissibili (MREL). I requisiti minimi da rispettare sono i seguenti:
| Requisito MREL | |||
|---|---|---|---|
| Banca Ifis | Banca Credifarma | ||
| 9,65% del Total Risk Exposure Amount | 8% del Total Risk Exposure Amount | ||
| 3% del Leverage Ratio Exposure | 3% del Leverage Ratio Exposure |
Al 31 marzo 2023, a seguito del processo di monitoraggio, entrambi gli indicatori risultano soddisfatti al di sopra del limite predefinito.
La Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, riprendendo il documento ESMA n. 2011/266, fornisce la disciplina in materia di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito sovrano ed in merito all'evoluzione dei mercati, alla gestione delle esposizioni al debito sovrano ed agli effetti economici e patrimoniali.
In conformità a quanto richiesto dalla citata Comunicazione Consob, si segnala che al 31 marzo 2023 il valore di bilancio delle esposizioni al debito sovrano ammonta a 2.005 milioni di euro al netto della riserva da valutazione negativa pari a 27 milioni di euro. Le esposizioni sono costituite per una parte considerevole da titoli emessi dalla Repubblica Italiana.
Si segnala inoltre che tali titoli, il cui valore nominale ammonta a circa 2.019 milioni di euro, presentano una vita media residua ponderata di circa 43 mesi.
I fair value utilizzati per la valutazione delle esposizioni in titoli di debito sovrano al 31 marzo 2023 sono considerati di Livello 1.
In conformità alla comunicazione Consob, oltre alle esposizioni in titoli di debito sovrano devono essere considerati gli impieghi erogati nei confronti dello Stato italiano; tali esposizioni alla data del 31 marzo 2023 ammontano a 378 milioni di euro, di cui 91 milioni di euro relativi a crediti fiscali.
Il margine di intermediazione si attesta a 175,8 milioni di euro, in crescita del 7,7% rispetto al dato al 31 marzo 2022, pari a 163,3 milioni di euro.
Di seguito si presentano le principali componenti del margine di intermediazione e la relativa variazione nel periodo.
| MARGINE DI INTERMEDIAZIONE (in migliaia di euro) |
1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 139.439 | 131.069 | 8.370 | 6,4% |
| Commissioni nette | 23.327 | 20.725 | 2.602 | 12,6% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 13.059 | 11.530 | 1.529 | 13,3% |
| Margine di intermediazione | 175.825 | 163.324 | 12.501 | 7,7% |
Il margine di interesse aumenta del 6,4%, passando da 131,1 milioni di euro al 31 marzo 2022 a 139,4 milioni di euro al 31 marzo 2023. I principali fattori di crescita possono essere così sintetizzati:
Le commissioni nette ammontano a 23,3 milioni di euro, in aumento del 12,6% rispetto al dato al 31 marzo 2022: tale andamento da ricondursi principalmente al maggior contributo delle commissioni attive, connesso all'aumento dei rendimenti dei crediti gestiti dell'Area Factoring rispetto al 31 marzo 2022, a fronte di una stabile incidenza delle commissioni passive. In particolare:
Le altre componenti del margine di intermediazione risultano pari a 13,1 milioni di euro al 31 marzo 2023, in aumento di 1,5 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022 e si compongono come segue:
• per 0,7 milioni di euro per dividendi generati da azioni presenti nel portafoglio di proprietà del Gruppo (0,6 milioni di euro nei primi tre mesi del 2022);
Il risultato netto della gestione finanziaria del Gruppo è pari a 165,9 milioni di euro rispetto al dato di 146,3 milioni di euro del 31 marzo 2022 (+13,4%).
| FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA (in migliaia di euro) |
1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di intermediazione | 175.825 | 163.324 | 12.501 | 7,7% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(9.971) | (17.008) | 7.037 | (41,4)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 165.854 | 146.316 | 19.538 | 13,4% |
Le rettifiche di valore per rischio di credito pari a 10,0 milioni di euro risultano in diminuzione di 7,0 milioni di euro rispetto a marzo 2022. La voce includeva nel primo trimestre 2022 rettifiche prudenziali su posizioni commerciali con vintage più elevata soprattutto connesse a posizioni verso il SSN. Per maggiori dettagli riguardo alle diverse dinamiche connesse al costo del credito si rimanda a quanto più diffusamente commentato nel paragrafo "Contributo dei Settori ai risultati del Gruppo".
La formazione dell'utile netto del periodo è riepilogata nella tabella seguente:
| FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 165.854 | 146.316 | 19.538 | 13,4% |
| Costi operativi | (91.090) | (87.823) | (3.267) | 3,7% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.368) | (6.422) | 54 | (0,8)% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
68.396 | 52.071 | 16.325 | 31,4% |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente |
(22.078) | (16.720) | (5.358) | 32,0% |
| Utile di periodo di pertinenza di terzi | (404) | (403) | (1) | 0,2% |
| Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo | 45.914 | 34.948 | 10.966 | 31,4% |
I costi operativi sono pari a 91,1 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 31 marzo 2022 (+3,7%).
| COSTI OPERATIVI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Spese amministrative: | (93.530) | (90.133) | (3.397) | 3,8% | |
| a) spese per il personale | (39.708) | (36.565) | (3.143) | 8,6% | |
| b) altre spese amministrative | (53.822) | (53.568) | (254) | 0,5% | |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali |
(4.202) | (4.080) | (122) | 3,0% | |
| Altri oneri/proventi di gestione | 6.642 | 6.390 | 252 | 3,9% | |
| Costi operativi | (91.090) | (87.823) | (3.267) | 3,7% |
Le spese per il personale, pari a 39,7 milioni di euro, registrano un aumento del 8,6% da ricondursi sia ad una crescita delle risorse in forza alla data di riferimento sia a maggiori remunerazioni variabili. Il numero dei dipendenti del Gruppo al 31 marzo 2023 è pari a 1.883 rispetto a 1.840 risorse al 31 marzo 2022.
Le altre spese amministrative al 31 marzo 2023 sono pari a 53,8 milioni di euro, in sostanziale stabilità rispetto al 31 marzo 2022. L'andamento della voce è influenzato dall'effetto contrapposto di alcune voci come di seguito riepilogato:
| ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % |
| Spese per servizi professionali | 25.317 | 28.327 | (3.010) | (10,6)% |
| Legali e consulenze | 21.015 | 19.291 | 1.724 | 8,9% |
| Revisione | 406 | 436 | (30) | (6,9)% |
| Servizi in outsourcing | 3.895 | 8.600 | (4.705) | (54,7)% |
| Imposte indirette e tasse | 10.171 | 9.497 | 674 | 7,1% |
| Spese per acquisto di beni e altri servizi | 18.335 | 15.744 | 2.591 | 16,5% |
| Assistenza e noleggio software | 4.818 | 4.820 | (2) | (0,0)% |
| Pubblicità e inserzioni | 3.311 | 1.642 | 1.669 | 101,6% |
| Spese per informazione clienti | 2.642 | 1.533 | 1.109 | 72,3% |
| Spese relative agli immobili | 1.828 | 2.005 | (177) | (8,8)% |
| Spese spedizione e archiviazione documenti | 1.024 | 1.670 | (646) | (38,7)% |
| Costi per cartolarizzazione | 922 | 1.038 | (116) | (11,2)% |
| Spese telefoniche e trasmissione dati | 913 | 959 | (46) | (4,8)% |
| Gestione e manutenzione autovetture | 716 | 623 | 93 | 14,9% |
| Viaggi e trasferte | 618 | 310 | 308 | 99,4% |
| Altre spese diverse | 1.542 | 1.144 | 398 | 34,8% |
| Totale altre spese amministrative | 53.822 | 53.568 | 254 | 0,5% |
La sottovoce "Legali e consulenze" risulta pari a 21,0 milioni di euro nel primo trimestre 2023, in leggero incremento di 8,9% rispetto al dato del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. La variazione della voce è da ricondursi principalmente, al costo dell'attività di recupero giudiziale dei crediti appartenenti al Settore Npl, che al 31 marzo 2023 ammonta a 9,5 milioni di euro, in leggero incremento rispetto al saldo pari a 7,1 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
La sottovoce "Servizi in outsourcing", pari a 3,9 milioni di euro al 31 marzo 2023, registra un decremento (-54,7%) rispetto al dato del corrispondente periodo dell'esercizio precedente ed è prevalentemente riferibile alla minore attività di recupero stragiudiziale del Settore Npl.
La voce "Imposte indirette e tasse", pari a 10,2 milioni di euro rispetto a 9,5 milioni di euro al 31 marzo 2022, risulta sostanzialmente in linea. La voce è composta prevalentemente dall'imposta di registro sostenuta per l'attività di recupero giudiziale dei crediti appartenenti al Settore Npl per un importo pari a 7,3 milioni di euro al 31 marzo 2023, in linea con il dato dell'omologo periodo dell'anno precedente, e include inoltre costi per imposta di bollo per 2,5 milioni di euro il cui riaddebito alla clientela è incluso nella voce "Altri proventi di gestione".
Le "Spese per acquisto di beni e servizi" risultano pari a 18,3 milioni di euro, in aumento del 16,5% rispetto ai 15,7 milioni di euro del 31 marzo 2022. L'andamento della voce è influenzato dall'effetto contrapposto di alcune voci più significative, ed in particolare:
Gli altri proventi netti di gestione, pari a 6,6 milioni di euro al 31 marzo 2023, sono sostanzialmente in linea rispetto al dato dell'equivalente periodo dell'anno scorso.
Per effetto delle dinamiche delineate in precedenza, i costi operativi a marzo 2023 ammontano a 91,1 milioni di euro, in crescita rispetto al saldo a marzo 2022 pari a 87,8 milioni di euro. Il cost/income ratio riclassificato risulta pari a 51,8% rispetto al 53,8% di marzo 2022.
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri al 31 marzo 2023 pari a 6,4 milioni di euro risultano in sostanziale stabilità rispetto al 31 marzo 2022 e sono quasi interamente rappresentati dall'accantonamento al Fondo di Risoluzione Unico.
L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 68,4 milioni di euro, in aumento del 31,4% rispetto al dato al 31 marzo 2022.
Le imposte sul reddito al 31 marzo 2023 ammontano a 22,1 milioni di euro, e il tax rate è pari al 32,28%, e risulta essere sostanzialmente in linea con il dato di 32,11% del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 45,9 milioni di euro, in aumento del 31,4% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations" ed alla sezione "Media Press" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.
Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo.
In data 12 gennaio 2023, Banca Ifis ha concluso con successo il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred nell'ambito del proprio programma di emissioni EMTN per un ammontare pari a 300 milioni di euro. L'operazione è stata destinata ad investitori istituzionali. In particolare, l'emissione ha una durata quadriennale, con data di regolamento prevista per il 19 gennaio 2023. Il reoffer price è pari a 99,569 per un rendimento a scadenza del 6,25% ed una cedola pagabile annualmente del 6,125%. L'obbligazione sarà quotata presso l'Euronext di Dublino e ha un rating atteso di BB+ da parte di Fitch e di Baa3 da parte di Moody's. Il collocamento dell'obbligazione in oggetto rientra nel programma di funding EMTN previsto dal Piano Industriale 2022-2024 del Gruppo, che stima 2,5 miliardi di euro di nuovi collocamenti.
L'Assemblea degli Azionisti di Banca Ifis, riunitasi in data 20 aprile 2023 in unica convocazione sotto la presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, nel rispetto delle disposizioni vigenti, quindi secondo le modalità previste dall'art. 106 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, ha approvato:
Non sono intervenuti altri fatti di rilievo tra la chiusura del periodo e la data di approvazione del Resoconto intermedio di gestione consolidato da parte del Consiglio di Amministrazione.
Venezia – Mestre, 11 maggio 2023
Per il Consiglio di Amministrazione
L'Amministratore Delegato
Frederik Herman Geertman
Il sottoscritto Massimo Luigi Zanaboni, Dirigente Preposto designato alla redazione dei documenti contabili societari di Banca Ifis S.p.A., dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del "Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria" che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato al 31 marzo 2023 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
Venezia – Mestre, 11 maggio 2023
Il Dirigente Preposto designato alla redazione
dei documenti contabili societari
Massimo Luigi Zanaboni
| RACCORDO TRA VOCI DELL'ATTIVO E VOCI DELL'ATTIVO RICLASSIFICATO (in migliaia di euro) |
31.03.2023 | 31.12.2022 | ||
|---|---|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 907.340 | 603.134 | ||
| + | 10. | Cassa e disponibilità liquide | 907.340 | 603.134 |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 25.223 | 26.868 | ||
| + | 20.a | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
25.223 | 26.868 |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico | 179.462 | 195.220 | ||
| + | 20.c | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
179.462 | 195.220 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 757.833 | 697.611 | ||
| + | 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
757.833 | 697.611 |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | 619.127 | 565.762 | ||
| + | 40.a | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) crediti verso banche | 619.127 | 565.762 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 9.833.722 | 10.186.932 | ||
| + | 40.b | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) crediti verso clientela | 9.833.722 | 10.186.932 |
| Attività materiali | 128.399 | 126.341 | ||
| + | 90. | Attività materiali | 128.399 | 126.341 |
| Attività immateriali | 67.054 | 64.264 | ||
| + | 100. | Attività immateriali | 67.054 | 64.264 |
| di cui: - avviamento | 38.020 | 38.020 | ||
| Attività fiscali | 320.158 | 325.181 | ||
| a) correnti | 60.829 | 60.924 | ||
| + | 110.a | Attività fiscali: a) correnti | 60.829 | 60.924 |
| b) anticipate | 259.329 | 264.257 | ||
| + | 110.b | Attività fiscali: b) anticipate | 259.329 | 264.257 |
| Altre attività | 461.372 | 471.064 | ||
| + | 130. | Altre attività | 461.372 | 471.064 |
| Totale dell'attivo | 13.299.690 | 13.262.377 |
| RACCORDO TRA VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO E VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO RICLASSIFICATO (in migliaia di euro) |
31.03.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Debiti verso banche | 3.095.014 | 3.422.160 |
| + 10.a Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche |
3.095.014 | 3.422.160 |
| Debiti verso clientela | 5.090.965 | 5.103.343 |
| + 10.b Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) debiti verso clientela |
5.090.965 | 5.103.343 |
| Titoli in circolazione | 2.925.872 | 2.605.195 |
| + 10.c Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: c) titoli in circolazione |
2.925.872 | 2.605.195 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 23.844 | 25.982 |
| + 20. Passività finanziarie di negoziazione |
23.844 | 25.982 |
| Passività fiscali | 59.149 | 52.298 |
| a) correnti | 28.839 | 21.961 |
| + 60.a Passività fiscali: a) correnti |
28.839 | 21.961 |
| b) differite | 30.310 | 30.337 |
| + 60.b Passività fiscali: b) differite |
30.310 | 30.337 |
| Altre passività | 385.698 | 391.697 |
| + 80. Altre passività |
385.698 | 391.697 |
| Trattamento di fine rapporto del personale | 7.879 | 7.696 |
| + 90. Trattamento di fine rapporto del personale |
7.879 | 7.696 |
| Fondi per rischi e oneri | 60.915 | 56.225 |
| + 100.a Fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate |
15.187 | 9.364 |
| + 100.c Fondi per rischi e oneri: c) altri fondi per rischi e oneri |
45.728 | 46.861 |
| Riserve da valutazione | (53.504) | (59.722) |
| + 120. Riserve da valutazione |
(53.504) | (59.722) |
| Riserve | 1.582.068 | 1.440.944 |
| + 150. Riserve |
1.582.068 | 1.440.944 |
| Acconti su dividendi (-) | (52.433) | (52.433) |
| + 155. Acconti su dividendi (-) |
(52.433) | (52.433) |
| Sovrapprezzi di emissione | 83.767 | 83.767 |
| + 160. Sovrapprezzi di emissione |
83.767 | 83.767 |
| Capitale | 53.811 | 53.811 |
| + 170. Capitale |
53.811 | 53.811 |
| Azioni proprie (-) | (22.104) | |
| + 180. Azioni proprie (-) |
(22.104) | (22.104) |
| Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 12.432 | |
| + 190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) |
12.432 | |
| Utile (perdita) del periodo | 45.914 | 141.086 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 13.299.690 | 13.262.377 |
| RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO E CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO (in migliaia di euro) |
31.03.2023 | 31.03.2022 | ||
|---|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 139.439 | 131.069 | ||
| + | 30. | Margine di interesse | 109.092 | 96.958 |
| + | 130.a (Parziale) | Rettifiche/Riprese di valore nette del Settore Npl nella misura rappresentativa dell'operatività del business |
30.347 | 34.111 |
| Commissioni nette | 23.327 | 20.725 | ||
| + | 60. | Commissioni nette | 23.327 | 20.725 |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 13.059 | 11.530 | ||
| + | 70. | Dividendi e proventi simili | 737 | 617 |
| + | 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | (41) | 2.980 |
| + | 100.a | Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
2.477 | 6.767 |
| + | 100.b | Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
402 | (208) |
| + | 100.c | Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: c) passività finanziarie | 523 | (74) |
| + | 110.b | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
8.961 | 1.448 |
| Margine di intermediazione | 175.825 | 163.324 | ||
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito | (9.971) | (17.008) | ||
| + | 130.a | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
20.497 | 17.747 |
| - | 130.a (Parziale) | Rettifiche/Riprese di valore nette del Settore Npl nella misura rappresentativa dell'operatività del business |
(30.347) | (34.111) |
| + | 130.b | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
21 | (84) |
| + | 200.a (parziale) | Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie rilasciate |
(142) | (560) |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 165.854 | 146.316 | ||
| Spese amministrative | (93.530) | (90.133) | ||
| + | 190.a | a) spese per il personale | (39.708) | (36.565) |
| + | 190.b | b) altre spese amministrative | (53.822) | (53.568) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali | (4.202) | (4.080) | ||
| + | 210. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (2.346) | (2.127) |
| + | 220. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (1.856) | (1.953) |
| Altri oneri/proventi di gestione | 6.642 | 6.390 | ||
| + | 230. | Altri oneri/proventi di gestione | 6.642 | 6.390 |
| RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO E CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO (in migliaia di euro) |
31.03.2023 | 31.03.2022 | |
|---|---|---|---|
| Costi operativi | (91.090) | (87.823) | |
| + 240. |
Costi operativi | (97.600) | (94.805) |
| - 200. |
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 6.510 | 6.982 |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.368) | (6.422) | |
| + 200.a |
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate |
(5.992) | (6.770) |
| - 200.a (parziale) |
Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie rilasciate |
142 | 560 |
| + 200.b |
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: b) altri accantonamenti netti |
(518) | (212) |
| Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 52.071 | ||
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (16.720) | ||
| + 300. |
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente | (22.078) | (16.720) |
| Utile (perdita) di periodo | 46.318 | 35.351 | |
| (Utile) perdita di periodo di pertinenza di terzi | (403) | ||
| + 340. |
(Utile) perdita di periodo di pertinenza di terzi | (404) | (403) |
| Utile (perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo | 34.948 |
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