Governance Information • Mar 31, 2022
Governance Information
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Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2021


Ai sensi dell'articolo 123-bis TUF (modello di amministrazione e controllo tradizionale) Sito web: www.bancaifis.it Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 10 marzo 2022
Banca Ifis S.p.A - Sede legale in Via Terraglio 63
30174 Venezia - Mestre – Italia. Numero di iscrizione al Registro delle imprese di Venezia e codice fiscale 02505630109
Partita IVA 02992620274- Gruppo IVA 04570150278- Numero REA: VE – 247118
Capitale Sociale Euro 53.811.095 i.v. - Iscritta all'Albo delle banche al n. 5508 Capogruppo del Gruppo bancario Banca Ifis S.p.A. iscritto all'albo dei Gruppi bancari - Società aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, all'Associazione Italiana per il Factoring e al Factors Chain lnternational.

| Indice | 2 | ||
|---|---|---|---|
| Premessa | 5 | ||
| Glossario | 6 | ||
| 1. Profilo dell'Emittente | 7 | ||
| Azionariato Modello di corporate governance Assemblea Consiglio di Amministrazione Comitati consiliari Collegio Sindacale |
9 9 10 11 11 12 |
||
| 2. | Informazioni sugli assetti proprietari alla data del 31 dicembre 2021 | 13 | |
| 2.1 Struttura del capitale sociale | 13 | ||
| 2.2 Restrizioni al trasferimento di titoli | 13 | ||
| 2.3 Partecipazioni rilevanti nel capitale | 13 | ||
| 2.4 Titoli che conferiscono diritti speciali | 14 | ||
| 2.5 Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto | 14 | ||
| 2.6 Restrizioni al diritto di voto | 14 | ||
| 2.7 Accordi tra azionisti | 14 | ||
| 2.8 Clausole di change of control e disposizioni statutarie in materia di OPA | 14 | ||
| 2.9 Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie | 15 | ||
| 2.10 Attività di direzione e coordinamento | 15 | ||
| 3. | Consiglio di Amministrazione | 16 | |
| 3.1 Ruolo del Consiglio di Amministrazione |
16 | ||
| 3.2 Nomina e sostituzione |
19 | ||
| 3.3 Composizione |
20 | ||
| Cumulo massimo di incarichi ricoperti in altre società | Criteri e politiche di diversità nella composizione del Consiglio e nell'organizzazione aziendale | 23 24 |
|
| 3.4 | Funzionamento del Consiglio di Amministrazione | 30 | |
| 3.5 Ruolo del Presidente |
31 | ||
| Segretario del Consiglio | 32 | ||
| 3.6 Consiglieri esecutivi |
33 | ||
| Amministratore delegato | 33 | ||
| Presidente del Consiglio di Amministrazione | 33 | ||
| Informativa al Consiglio da parte dell'Amministratore Delegato | 33 |

| 3.7 | Amministratori indipendenti e Lead Independent Director | 34 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Amministratori indipendenti | 34 | ||||
| Lead Independent Director | 35 | ||||
| 4. | Gestione delle informazioni societarie | 36 | |||
| 5. | Comitati interni al Consiglio | 36 | |||
| 6. | Autovalutazione e successione degli amministratori – Comitato Nomine | 37 | |||
| 6.1 | Autovalutazione e successione degli Amministratori | 37 | |||
| 6.2 | Comitato Nomine | 39 | |||
| Composizione e funzionamento del Comitato Nomine | 39 | ||||
| Funzioni del Comitato Nomine | 40 | ||||
| 7. | Remunerazione degli Amministratori – Comitato Remunerazioni | 41 | |||
| 7.1 | Remunerazione degli Amministratori | 41 | |||
| 7.2 | Comitato Remunerazioni | 41 | |||
| 8. | Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi – Comitato Controllo e Rischi | 41 | |||
| a. Principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria |
51 | ||||
| a.1. Premessa | 51 | ||||
| a.2. Descrizione delle principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria (c.d. "Sistema") 51 |
|||||
| a.2.1 Fasi del Processo di gestione dei rischi di errata informativa finanziaria | 51 | ||||
| a.2.2 Ruoli e Funzioni coinvolte | 52 | ||||
| 8.1 | Chief Executive Officer | 53 | |||
| 8.2 | Comitato Controllo e Rischi | 53 | |||
| Composizione e funzionamento del Comitato Controllo e Rischi | 53 | ||||
| Funzioni attribuite al Comitato Controllo e Rischi | 55 | ||||
| 8.3 | Responsabile della Funzione Internal Audit | 57 | |||
| 8.4 | Modello organizzativo ex D. Lgs. 231/2001 | 59 | |||
| 8.5 | Società di revisione | 60 | |||
| 8.6 | Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e altri ruoli e funzioni aziendali | 60 | |||
| 8.7 | Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi | 61 | |||
| 9. | Interessi degli Amministratori e operazioni con parti correlate | 63 | |||
| 10. | Collegio Sindacale | 64 | |||
| 10.1 | Nomina e sostituzione | 64 | |||
| 10.2 | Composizione e funzionamento | 66 | |||
| Criteri e politiche di diversità | 70 | ||||
| Indipendenza | 70 |

| Remunerazione | 71 | |
|---|---|---|
| Gestione degli interessi | 71 | |
| 11. | Rapporti con gli azionisti | 71 |
| Accesso alle informazioni | 71 | |
| Dialogo con gli azionisti | 71 | |
| 12. | Assemblee | 72 |
| 13. | Considerazioni sulla lettera del Presidente del Comitato per la corporate governance | 73 |

La Relazione, disponibile nel sito internet di Banca Ifis S.p.A. ("Banca Ifis" o "Banca") alla sezione Corporate Governance, viene pubblicata contemporaneamente alla Relazione sulla Gestione ed è redatta ai sensi dell'art. 123-bis del Testo Unico della Finanza e assolve altresì agli obblighi di informativa al pubblico previsti per le banche dalle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia sul governo societario.
Banca Ifis aderisce al Codice di Corporate Governance delle società quotate dal 2001 e la Relazione intende fornire in modo esaustivo e trasparente informazioni circa la concreta applicazione dei Principi del Codice, pubblicato nel sito internet del Comitato per la Corporate Governance (www.borsaitaliana.it/comitato-corporategovernance/homepage/homepage.htm).
Si precisa che le previsioni del Codice in materia di remunerazione degli amministratori e di Comitato Remunerazioni sono contenute nella Relazione sulle Remunerazioni a cui si rimanda.
La Relazione è stata approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 10 marzo 2022 e all'interno della Relazione le informazioni, ove non diversamente specificato, sono riferite alla data della sua approvazione.
La Relazione è stata sottoposta alla società di revisione EY e il giudizio di coerenza previsto all'art. 123-bis del Testo Unico della Finanza è riportato nelle Relazioni redatte ai sensi dell'art.14 del D.lgs. n. 39/2010, allegate al bilancio d'esercizio e al bilancio consolidato.

Codice/Codice di Corporate Governance: il Codice di Corporate Governance delle società quotate approvato nel gennaio 2020 dal Comitato per la Corporate Governance.
Cod. civ. / c.c.: il Codice civile.
Comitato/Comitato CG/Comitato per la Corporate Governance: il Comitato italiano per la Corporate Governance delle società quotate, promosso, oltre che da Borsa Italiana S.p.A., da ABI, ANIA, Assogestioni, Assonime e Confindustria.
Consiglio: il Consiglio di amministrazione dell'Emittente.
Emittente: l'emittente valori mobiliari cui si riferisce la Relazione.
Esercizio: l'esercizio sociale a cui si riferisce la Relazione.
Regolamento Emittenti Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) in materia di emittenti.
Regolamento Mercati Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 20249 del 2017 in materia di mercati.
Regolamento Parti Correlate Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.
Relazione: la relazione sul governo societario e gli assetti societari che le società sono tenute a redigere e pubblicare ai sensi dell'art. 123-bis TUF.
Relazione sulla remunerazione: la relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti che le società sono tenute a redigere e pubblicare ai sensi dell'art. 123-ter TUF e 84-quater Regolamento Emittenti Consob.
Testo Unico della Finanza/TUF: il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modificazioni.
Testo Unico Bancario/TUB: il Decreto Legislativo 1° settembre 1993, n. 385 e successive modificazioni.
Laddove non diversamente precisato, devono altresì intendersi richiamate by reference le definizioni del Codice CG relative a: amministratori, amministratori esecutivi, amministratori indipendenti, azionista significativo, chief executive officer (CEO), organo di amministrazione, organo di controllo, piano industriale, società a proprietà concentrata, società grande, successo sostenibile, top management.

Banca Ifis è organizzata secondo il modello di amministrazione e controllo tradizionale; soggetta alle previsioni contenute nelle Disposizioni di Vigilanza emanate dalla Banca d'Italia (Circolare n. 285/2013) e in particolare, per quanto riguarda il tema della corporate governance ai sensi delle disposizioni contenute nella suddetta Circolare alla Parte I, Titolo IV, Capitolo 1, risulta qualificabile come banca di maggiori dimensione o complessità operativa, in quanto banca quotata. Banca Ifis è una Less Significant Institutions sottoposta ai poteri di vigilanza diretta di Banca d'Italia; Banca Ifis è una società quotata dal 2003 alla Borsa di Milano (segmento Star).
A partire dall'esercizio 2017 la Banca pubblica la dichiarazione di carattere non finanziario (DNF) sul proprio sito internet, reperibile all'indirizzo https://www.bancaifis.it/chi-siamo/sostenibilita/dichiarazione-non-finanziaria, ai sensi del d.lgs. n. 254/2016 in quanto ente di interesse pubblico con le caratteristiche dimensionali previste per l'applicazione della normativa.
La società non rientra nella definizione di PMI ai sensi dell'art.1, comma 1, lettera w-quarter. 1) del TUF e dell'art. 2-ter del Regolamento Emittenti Consob e, ai sensi delle definizioni del Codice CG, rientra fra le "società a proprietà concentrata" ma non fra le "società grandi".
La struttura di Corporate Governance di Banca Ifis non è influenzata da disposizioni di legge non italiane poiché le limitate dimensioni delle controllate estere, rispetto alla Capogruppo, non influiscono in alcun modo sulla struttura di Corporate Governance di Banca Ifis.
Banca Ifis è capogruppo del Gruppo bancario Banca Ifis, player attivo nello specialty finance. Le principali attività di business sono l'offerta di servizi e soluzioni di credito alle imprese e l'acquisizione/gestione di portafogli di crediti deteriorati; è una challenger bank fatta di persone, esperienza e tecnologia che sviluppa soluzioni specializzate per il mondo delle imprese e dei privati con l'obiettivo di creare valore duraturo e sostenibile. Risponde alle esigenze di persone e Piccole Medie Imprese, grazie ad un modello di business unico specializzato e diversificato. Il Gruppo Banca Ifis si identifica come una banca digitale, sostenibile, e autentica, basata su solidi principi di integrità, trasparenza, e competenza, alla costante ricerca del miglioramento e dell'eccellenza, per dare un supporto concreto alle imprese.
Banca Ifis ha intrapreso un percorso importante per integrare sempre di più i criteri ESG nel modello di business. Con una visione chiara: la sostenibilità, in tutte le sue declinazioni, rappresenta una leva di creazione di valore e un driver di sviluppo fondamentale, che guarda agli impatti tangibili su persone, ambiente e comunità. Per questo è stato definito nel nuovo Piano Industriale un progetto di Banca Sostenibile che fissa degli obiettivi e degli impegni precisi sulle tre dimensioni ESG – Environment, Social e Governance – con connessioni dirette sul business.
In data 23 maggio 2021, nell'ambito dell'intervento del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) in Aigis Banca, posta in liquidazione coatta amministrativa dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, Banca Ifis ha acquistato un ramo operativo di tale azienda subentrando nei relativi rapporti contrattuali e garantendo ai clienti, nell'immediato, la continuità delle operazioni e dei servizi.
Alla data di approvazione della Relazione le altre società che compongono il Gruppo Bancario sono:

crescita operativa e reddituale. Offre prodotti finanziari a breve e medio-lungo termine realizzati per le esigenze delle farmacie come finanziamenti per l'acquisto e il rinnovo della farmacia, anticipo crediti ASL, consolidamento del debito verso fornitori, ristrutturazione del debito in essere con banche e finanziarie, finanziamenti per l'acquisto di apparecchiature tecniche. Propone inoltre servizi di pagamento informatizzati per i farmacisti.
Banca Ifis, inoltre, controlla Ifis Rental Services S.r.l., una società non regolata specializzata nel segmento del noleggio operativo, non rientrante nel perimetro del Gruppo Bancario.



Il capitale sociale di Banca Ifis alla data del 31 dicembre 2021 è rappresentato da n. 53.811.095 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1 emesse in forma dematerializzata, indivisibili e liberamente trasferibili.
Banca Ifis adotta il modello tradizionale di amministrazione e controllo, ritenendolo, per la propria concreta realtà, il più idoneo ad assicurare l'efficienza della gestione e l'efficacia dei controlli.
Per Banca Ifis il modello tradizionale di amministrazione e controllo ha dato sinora buoni risultati in termini di creazione di valore per gli azionisti, rafforzamento patrimoniale ed equilibrio finanziario. La stabilità della Banca e del Gruppo, che emerge anche dalla complessiva e proficua dialettica con le Autorità di vigilanza, a sua volta ha portato a confermare la scelta del modello tradizionale.
Il modello tradizionale appare, anche in prospettiva, quello più idoneo ad assecondare uno sviluppo armonioso ed ordinato del Gruppo, in quanto colloca in un assetto finora dimostratosi efficace ed efficiente le competenze in merito alla supervisione strategica, alla gestione e al controllo, agevolando una chiara definizione delle responsabilità, un processo decisionale snello e un'efficace dialettica tra gli organi stessi.
Nel modello adottato da Banca Ifis:


L'Assemblea dei soci è un organo collegiale deliberativo formato dai soci della Banca e/o dai loro rappresentanti; le sue deliberazioni, prese in conformità di Legge e di Statuto, obbligano tutti i soci ancorché assenti o dissenzienti. L'Assemblea è ordinaria e straordinaria a sensi di Legge e può essere convocata anche al di fuori della sede sociale, purché si svolga all'interno del territorio nazionale.
L'Assemblea ordinaria è convocata almeno una volta all'anno, entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale, per deliberare sugli oggetti attribuiti alla sua competenza dalla normativa vigente e dallo Statuto della Banca. In particolare, l'Assemblea ordinaria:

e regolamentari pro tempore vigenti (attualmente pari al 200%, rapporto di 2:1). La proposta potrà ritenersi validamente approvata con le maggioranze previste dalla normativa di tempo in tempo applicabile.
L'Assemblea straordinaria delibera sulle modifiche dello Statuto e sulle altre materie ad essa riservate dallo Statuto o dalla legge.
L'Assemblea è, di norma, presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione e possono intervenire all'Assemblea i titolari del diritto di voto per i quali sia pervenuta alla Società, entro la fine del terzo giorno di mercato aperto precedente quello fissato per l'Assemblea in prima convocazione, la comunicazione dell'intermediario autorizzato attestante la loro legittimazione.
La Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da cinque a quindici membri, eletti dall'Assemblea. Alla data del 10 marzo 2022 il numero dei consiglieri è di 12 ed il loro mandato scadrà alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio 2021.
La nomina dei componenti avviene sulla base di liste presentate dagli azionisti; i candidati sono elencati in ordine progressivo e sono comunque in numero non superiore al numero massimo di componenti previsto statutariamente. Hanno diritto a presentare una lista soltanto gli azionisti che al momento della presentazione della stessa siano titolari, da soli od insieme ad altri, di una quota di partecipazione pari ad almeno l'1% delle azioni ordinarie.
Lo Statuto prevede che: almeno un quarto dei componenti siano in possesso dei requisiti di indipendenza e che tali componenti debbano essere collocati, nella lista, tra i primi quattro posti dell'ordine progressivo; almeno un terzo dei candidati sia appartenente al genere meno rappresentato, fatta eccezione per le liste che presentano un numero di candidati inferiore a tre; sia espresso un amministratore dalla seconda lista per numero di voti.
Il Consiglio elegge un Presidente e può eleggere un Vice Presidente, nomina altresì un Amministratore Delegato, incaricato della conduzione dell'operatività aziendale volta a realizzare gli indirizzi e gli obiettivi aziendali strategici deliberati dal Consiglio di Amministrazione, e ne fissa i poteri gestori.
All'interno del Consiglio di Amministrazione sono stati istituiti, anche in linea con le disposizioni del Codice di Corporate Governance, tre comitati che, con funzioni propositive, istruttorie e consultive, consentono all'organo con funzione di supervisione strategica di adottare le proprie decisioni con maggiore cognizione di causa:

La composizione, il funzionamento e le competenze dei Comitati consiliari sono disciplinati nel Regolamento del Consiglio di Amministrazione, dei Comitati Endoconsiliari e dell'Organismo di Vigilanza e nel Regolamento Generale.
Il Collegio Sindacale è composto da tre sindaci effettivi e due supplenti. La nomina avviene sulla base di liste presentate dagli azionisti nelle quali i candidati sono elencati in ordine progressivo e numero non superiore ai componenti dell'organo da eleggere. Ogni lista si compone di due sezioni, una per i candidati alla carica di sindaco effettivo ed una per i candidati alla carica di sindaco supplente. Il mandato dei Sindaci scadrà alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio 2021.
Lo Statuto prevede che dalla lista che ha ottenuto la maggioranza dei voti siano eletti due sindaci effettivi ed un supplente; dalla lista che per seconda ha ottenuto la maggioranza dei voti sono eletti un sindaco effettivo ed un sindaco supplente. È dichiarato Presidente del Collegio Sindacale il sindaco effettivo eletto dalla lista di minoranza.
Le modalità di funzionamento e le competenze del Collegio Sindacale sono disciplinate dallo Statuto, dal Regolamento generale.
Per maggiori informazioni sul Collegio Sindacale si rinvia alla Sezione n. 10

Al 31 dicembre 2021 il capitale sottoscritto e versato era pari a euro 53.811.095,00 suddiviso in n. 53.811.095 azioni ordinarie del valore nominale Euro 1, come riportato in Tab.1:
| SRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE | ||||
|---|---|---|---|---|
| N° azioni | % rispetto al c.s. | Quotate (mercato)/non quotate |
Diritti e obblighi | |
| Azioni ordinarie | 53.811.095 | 100% | Quotate (MTA) | Ogni azione ordinaria attribuisce il diritto ad un voto |
Al 31 dicembre 2021 non risultano emessi altri strumenti finanziari che attribuiscono il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione.
Per le azioni proprie da attribuire a titolo di remunerazione variabile all'Amministratore Delegato nonché a dipendenti rientranti nel novero del "personale più rilevante" si fa rinvio alla Relazione sulla remunerazione predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e al Documento informativo in ordine a piani di compensi basati su strumenti finanziari predisposto ai sensi degli artt. 114 bis del TUF e 84 bis del Regolamento Emittenti Consob; i documenti sono disponibili sul sito internet www.bancaIfis.it nelle sezioni "Corporate Governance" "Assemblea degli Azionisti".
Non esistono restrizioni al trasferimento di titoli, fatta eccezione per i periodi di retention previsti per la quota della remunerazione variabile da corrispondere in azioni all'Amministratore Delegato e all'ex Direttore Generale ( 1 ) nonché a eventuali altri dipendenti rientranti nel novero del "personale più rilevante". Per gli aspetti di dettaglio sulle azioni da assegnare a tali figure aziendali e sulle restrizioni previste si fa rinvio alla Relazione sulla remunerazione predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF.
Sulla base dalle comunicazioni effettuate ai sensi dell'articolo 120 del TUF, nonché delle comunicazioni effettuate da soggetti rilevanti ai sensi dell'art. 152-octies del Regolamento Emittenti Consob, sono illustrati nella seguente Tab.2 i soggetti che, al 31 dicembre 2021, possiedono, direttamente o indirettamente, azioni con diritto di voto in misura superiore al 3% del capitale sociale.
( 1 ) In conformità alle modifiche statutarie approvate dall'Assemblea degli Azionisti del 28 luglio 2021 e del provvedimento emesso ex art. 56 TUB da Banca d'Italia, con effetto dal 5 agosto 2021 la figura del Direttore Generale è stata sostituita da quella di due Condirettori Generali (CCO – Chief Commercial Officer e COO – Chief Operating Officer).

| PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE | |||
|---|---|---|---|
| Dichiarante | Azionista diretto | Quota % su capitale ordinario |
Quota % su capitale votante |
| Ernesto Fürstenberg Fassio | La Scogliera | 50,50% | 50,50% |
| Riccardo Preve | Riccardo Preve Preve Costruzioni |
3,02% | 3,02% |
Appare utile precisare che:
Non sono stati emessi titoli che conferiscono diritti speciali di controllo.
I dipendenti eventualmente titolari di azioni della società esercitano i propri diritti di soci con le stesse modalità degli altri azionisti.
Alla società non risulta l'esistenza di restrizioni al diritto di voto alla data di approvazione della Relazione.
Al Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis non risulta l'esistenza di patti parasociali tra gli azionisti della società ai sensi dell'art. 122 TUF.
A Banca Ifis non risulta l'esistenza, tra i suoi azionisti, di accordi significativi che acquistino efficacia, siano modificati o si estinguano in caso di cambiamento di controllo della società contraente.
Lo statuto di Banca Ifis non deroga alle disposizioni sulla passivity rule previste dall'art. 104 commi 1 e 1-bis del TUF né prevede l'applicazione delle regole di neutralizzazione contemplate dall'art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.

Al 31 dicembre 2021 non risultano conferite al Consiglio deleghe per l'aumento del capitale sociale ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile ovvero per l'emissione di strumenti finanziari partecipativi.
L'Assemblea Ordinaria tenutasi in data 28 luglio 2021, ai sensi degli art. 2357 e segg. del Codice civile, ha deliberato l'acquisto di un massimo di 1.044.000 azioni proprie finalizzate a dare attuazione al "Long Term Incentive Plan" rivolto al personale più rilevante, avente forma di stock option.
In data 5 novembre 2021, Banca d'Italia ha autorizzato, ai sensi degli artt. 77 e 78 del CRR, l'acquisto di un massimo di n. 1.044.000 azioni proprie, per un esborso complessivo non superiore a Euro 20,9 milioni determinato sulla base di un prezzo massimo di Euro 20 per azione ( 2 ). Sulla base di quanto previsto dal CRR, l'autorizzazione ha durata non superiore a dodici mesi dalla data di rilascio della stessa e, a decorrere dalla stessa data, la Banca ha dovuto dedurre dal capitale primario di classe 1, a livello individuale e consolidato, l'importo relativo all'esborso massimo sopra indicato per il riacquisto delle azioni. Alla data di chiusura dell'esercizio Banca Ifis deteneva in portafoglio n. 339.139 azioni proprie.
La Scogliera, pur essendo azionista di maggioranza, non effettua attività di direzione e coordinamento in Banca Ifisin conformità, tra l'altro, al proprio oggetto sociale che esclude espressamente la possibilità per la società di svolgere attività di direzione e coordinamento delle società finanziarie e banche partecipate. Si precisa che:
Banca Ifis è la Capogruppo del Gruppo Bancario e controlla, oltre alle società che ne fanno parte, anche altre società facenti parte del c.d. Gruppo economico.
Ai sensi del TUB, Banca Ifis esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle società appartenenti al Gruppo Bancario ed emana nei loro confronti le direttive necessarie affinché vengano recepite nelle controllate le assunzioni della Capogruppo.
Inoltre, ai sensi degli articoli 2497 e ss. c.c., Banca Ifis esercita altresì attività di direzione e coordinamento nei confronti delle società appartenenti al Gruppo economico.
( 2 ) In data 10 marzo 2022, al fine di ottenere la provvista di azioni proprie funzionale all'esecuzione del Piano LTI (che prevede l'attribuzione di opzioni all'Amministratore Delegato in parte up-front e per il resto in un arco temporale differito subordinatamente alla positiva verifica di tutte le condizioni previste), il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'avvio del programma di acquisto di azioni proprie a servizio del Piano LTI.

La funzione di supervisione strategica è svolta dal Consiglio di Amministrazione, il quale ai sensi delle Disposizioni è chiamato a deliberare sugli indirizzi di carattere strategico della banca e a verificarne nel continuo l'attuazione assicurando una sana e prudente gestione.
La sua composizione, le modalità di funzionamento, i poteri ed i compiti attribuiti al Consiglio di Amministrazione sono definiti dalla legge e dallo statuto della Banca.
Infatti, ai sensi dell'art. 14 dello statuto, oltre alle attribuzioni non delegabili a norma di legge, tra le materie riservate all'esclusiva competenza del Consiglio di Amministrazione rientrano:
Banca Ifis | Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2021

Nella definizione delle strategie aziendali, il Consiglio di Amministrazione tiene in considerazione i seguenti profili:
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato, a febbraio 2022, il Business Plan 2022 – 2024; fra i suoi obbiettivi si evidenziano l'incremento dell'utile industriale, il rafforzamento del posizionamento competitivo e la creazione di valore per tutti gli stakeholder. Il piano si basa su quattro pilastri: Digitalizzazione, Apertura a partnership, Efficienza e Sostenibilità. Banca Ifis ha infatti intrapreso un percorso importante per integrare sempre di più i criteri ESG nel suo modello di business. Con una visione chiara: la sostenibilità, in tutte le sue declinazioni, rappresenta una leva di creazione di valore e un driver di sviluppo fondamentale, che guarda agli impatti tangibili su persone, ambiente e comunità. Per questo è stato definito nel nuovo Piano Industriale un progetto di Banca Sostenibile che fissa degli obiettivi e degli impegni precisi sulle tre dimensioni ESG – Environment, Social e Governance – con connessioni dirette sul business. Alcuni interventi sono stati già realizzati: il Gruppo si è dotato, fra i Comitati di Direzione, di un Comitato Sostenibilità per indirizzare la strategia e consolidare la cultura aziendale, basata su inclusione e diversità. Inoltre, nel 2021 Banca Ifis ha aderito alla Net Zero Banking Alliance (NZBA), l'iniziativa promossa dalle Nazioni Unite per accelerare la transizione sostenibile del settore bancario internazionale. A riprova del grande impegno del Gruppo per la sostenibilità, a Banca Ifis è stato riconosciuto da MSCI il rating "A". Queste sono le linee di azione che guideranno l'operato della Banca nel periodo 2022-2024 per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) fissati dall'Agenda 2030 dell'Onu.
Sulla base delle indicazioni strategiche fornite dal Consiglio, nonché degli obiettivi dimensionali e degli ulteriori elementi quali-quantitativi del Piano Strategico, vengono redatti annualmente e approvati dal Consiglio di Amministrazione il Risk Appetite Framework, il Resoconto ICAAP e il Resoconto ILAAP. In conformità a quanto previsto dalle Disposizioni di Vigilanza per le banche, definite dalla Circolare 285 di Banca d'Italia, viene inoltre approvato il Piano Strategico per l'ICT. Nel corso del 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato le linee guida della revisione della struttura organizzativa di Banca Ifis che prevedono, ai fini di una più efficace, coordinata e unitaria gestione della Banca, l'inserimento di tre nuove strutture a diretto riporto dell'Amministratore Delegato e la nomina di due Condirettori Generali (Chief Commercial Officer e Chief Operating Officer) in alternativa alla nomina del Direttore Generale. Anche per effetto di tali modifiche sono state

apportate alcune variazioni allo Statuto della Banca che sono state sottoposte ad approvazione da parte dell'Assemblea Straordinaria dei soci in data 28 luglio 2021, a seguito dell'ottenimento del relativo provvedimento autorizzativo ex art. 56 TUB da parte di Banca d'Italia. In conseguenza di ciò sono stati successivamente approvati alcuni documenti che si inseriscono nel processo di revisione degli assetti organizzativi.
Il Consiglio valuta il generale andamento della gestione in sede di analisi delle Relazioni finanziarie previste dall'art. 154 ter del TUF, in occasione dell'esame (previsto dopo l'approvazione della semestrale) del confronto tra gli obiettivi della pianificazione e i risultati effettivamente conseguiti nonché in occasione dell'esame degli altri documenti previsti dal processo di pianificazione strategica.
Il Consiglio valuta altresì nel continuo, nell'ambito della trattazione delle pratiche di competenza, l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile generale della Banca.
L'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile delle società controllate viene valutato dal Consiglio attraverso alcuni strumenti di governance e di control governance, individuati nel Regolamento di Gruppo, nel quale sono delineati i ruoli della Capogruppo e delle Controllate unitamente alle attività di direzione-coordinamento negli ambiti del controllo strategico-gestionale e tecnico-operativo.
Già nella fase delle trattative per l'acquisizione di nuove società o di rami d'azienda, il Consiglio di Amministrazione della Banca si è dotato di tutti gli strumenti necessari per avviare le necessarie considerazioni sugli assetti delle future controllate e sulla potenziale coerenza con il loro sistema adottato dalla Banca; a valle di tali riflessioni, al termine del processo di acquisizione, viene emanata un'apposita direttiva per l'adeguamento degli assetti e dei sistemi di controlli interni della nuova controllata a quelli del Gruppo Bancario.
La descrizione delle caratteristiche del modello organizzativo del sistema dei controlli interni del gruppo e la declinazione delle attività esercitate dalle unità di controllo per il gruppo (e, cioè, nell'ambito dell'azione di direzione e coordinamento esercitata dalla capogruppo sulle società del gruppo) è contenuta nel documento "Linee di indirizzo di gruppo sul sistema dei controlli interni" e nei regolamenti delle Unità Organizzative di controllo. Per approfondimenti si rinvia alla Sezione 8.
Al Consiglio, ai sensi delle richiamate previsioni statutarie, sono riservati l'esame e l'approvazione preventiva delle operazioni dell'Emittente e delle sue controllate, quando tali operazioni abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario. In tali casi il Consiglio di Amministrazione viene convocato dal Presidente sin dall'inizio delle trattative con la controparte venditrice e/o dell'interlocuzione con le Autorità di Vigilanza, potendo così orientare il negoziato fino alla sua conclusione, all'ottenimento della necessaria autorizzazione e al closing.
A maggio 2021 è stata realizzata l'acquisizione da parte di Banca Ifis degli attivi ricompresi nel ramo d'azienda di Aigis Banca, posta in liquidazione coatta amministrativa dal Ministero dell'Economia e delle Finanze ed è in fase di conclusione la riorganizzazione del comparto farmacie attraverso la fusione per incorporazione fra Farbanca e Credifarma.
Il Consiglio non ha stabilito criteri generali per individuare le operazioni che abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per la Banca dal momento che tali operazioni non possono che essere approvate dal Consiglio stesso, nell'ambito del processo di pianificazione ovvero, come è sinora avvenuto, nell'ambito degli elementi di rilievo che modificano gli obiettivi strategici e il risk appetite già approvati.
L'approccio che la Banca, anche nell'esercizio del proprio ruolo di Capogruppo, adotta al fine di assicurare un efficace presidio degli eventuali rischi di conflitti di interesse nelle operazioni con parti correlate e soggetti collegati è delineato nella "Politica di Gruppo in materia di operazioni con parti correlate, soggetti collegati ed Esponenti Aziendali ex art. 136 T.U.B." adottata nella seduta di consiglio del 24 giugno 2021, previa ricezione di analitico e motivato parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi (nella sua componente costituita da soli amministratori indipendenti) e del Collegio Sindacale della Capogruppo in merito all'idoneità della stessa a conseguire gli obiettivi delle discipline vigenti in materia. L'aggiornamento si è reso necessario in adeguamento dei contenuti della normativa in materia di operazioni con Parti correlate del Gruppo Banca Ifis alle modifiche approvate da CONSOB al Regolamento sulle operazioni con parti correlate (OPC) di cui alla Delibera 17221 del 12 marzo 2010.
Come indicato nella Sezione 4, a cui si rimanda per maggiori informazioni, la Banca si è dotata di una Politica per la gestione delle informazioni privilegiate e come indicato nella Sezione 11, nel corso dell'esercizio 2021, è stata deliberata l'adozione della Politica di gestione del dialogo da parte degli Amministratori con gli Investitori.

Lo Statuto prevede che la nomina degli Amministratori avvenga sulla base del meccanismo del voto di lista da parte dell'assemblea dei soci; almeno un quarto dei componenti deve possedere i requisiti di indipendenza previsti dalla normativa e regolamentazione applicabile tempo per tempo vigente.
I candidati sono elencati nelle liste in ordine progressivo e sono comunque in numero non superiore al numero massimo di componenti previsto statutariamente (quindici). Sono legittimati a presentare una lista solo gli azionisti che al momento della consegna della stessa siano titolari, da soli o insieme ad altri, di una quota di partecipazione pari ad almeno l'1% delle azioni ordinarie o altra minore soglia di possesso che – ai sensi della normativa vigente – deve essere indicata nell'avviso di convocazione dell'Assemblea chiamata a deliberare sulla nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione.
La quota di partecipazione determinata da Consob ai sensi dell'art.144-quater del Regolamento Emittenti sarebbe pari al 2,5%.
Non è previsto nello Statuto la possibilità per il Consiglio di Amministrazione uscente di presentare una propria lista.
Un socio non può presentare né votare più di una lista, anche se per interposta persona o per il tramite di società fiduciarie. I soci appartenenti al medesimo gruppo e i soci che aderiscano ad un patto parasociale avente ad oggetto azioni della Società non possono presentare o votare più di una lista, anche se per interposta persona o per il tramite di società fiduciarie. Un candidato può essere presente in una sola lista a pena di ineleggibilità.
Le liste sono depositate presso la sede della Società entro il venticinquesimo giorno precedente la data dell'Assemblea in prima convocazione e messe a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet della Società e con le altre modalità previste dalla normativa vigente, almeno ventuno giorni prima della data dell'Assemblea in prima convocazione.
Al fine di comprovare la titolarità del numero di azioni necessario alla presentazione delle liste, gli azionisti potranno produrre la relativa certificazione anche successivamente al deposito purché entro il termine previsto per la pubblicazione delle liste da parte della Società.
Le liste devono essere corredate:
Non possono essere inseriti nelle liste candidati che non siano in possesso dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza, soddisfare criteri di competenza e correttezza, dedicare il tempo necessario all'efficace espletamento dell'incarico, in modo da garantire la sana e prudente gestione della banca, previsti dall'art. 26 del D.lgs. n. 385/1993. Ciascuna lista deve inoltre indicare:
( 3 ) Con particolare riguardo alla diversificazione di genere, nel corso degli ultimi due esercizi il quadro normativo e regolamentare in materia di diversificazione di genere è stato oggetto di numerosi aggiornamenti. In particolare:
• la legge di bilancio 2020 (articolo 1, commi 302-305 della legge n. 160 del 2019), ha modificato il criterio di riparto degli amministratori e dei membri dell'organo di controllo, volto ad assicurare l'equilibrio tra i generi, disponendo che il genere meno rappresentato debba ottenere,

Al fine di favorire una ottimale individuazione delle candidature da proporre per il rinnovo dell'Organo Amministrativo, a supporto dei Soci ed in ottemperanza alle Disposizioni di Vigilanza per le banche in materia di Governo societario, il Consiglio di Amministrazione identifica preventivamente la propria composizione quali-quantitativa considerata ottimale individuando e motivando il profilo teorico dei candidati.
Gli assetti organizzativi e di governo della banca devono assicurare condizioni di sana e prudente gestione, obiettivo della regolamentazione, degli organi di vigilanza e di tutti gli stakeholders; pertanto, la composizione dell'organo amministrativo assume un rilievo centrale per l'efficace assolvimento dei compiti ad esso affidati dalla legge, dalle Disposizioni di Vigilanza e dallo Statuto.
All'elezione dei componenti del Consiglio di Amministrazione si procede come segue:
Qualora tali criteri di estrazione non garantiscano l'equilibrio tra i generi nella misura di tempo in tempo stabilita dalla Legge, all'estrazione dalla lista che ha ottenuto in Assemblea il maggior numero di voti in base all'ordine progressivo con il quale sono indicati i candidati va applicato un meccanismo di scorrimento che escluda il candidato o i candidati del genere più rappresentato e selezioni il candidato o i candidati del genere mancante.
In caso di presentazione di una sola lista di candidati, saranno eletti membri del Consiglio di Amministrazione i nominativi indicati in tale lista, fino al numero di consiglieri da eleggere meno uno, che dovrà essere nominato dall'Assemblea seduta stante, a maggioranza semplice ma con esclusione dal voto degli azionisti che hanno presentato la lista unica, su proposta dei medesimi soci non esclusi dal diritto al voto.
Qualora, nel corso dell'esercizio, si verificasse il mancato rispetto delle quote di consiglieri indipendenti, il Consiglio delibererà la decadenza di uno o più dei propri membri che hanno perso tali requisiti, secondo un criterio di minore anzianità di carica o, a parità, di minore età, e provvederà alla cooptazione di uno o più membri indipendenti.
Valgono le disposizioni di legge, senza che operi il voto di lista, per l'eventuale sostituzione di membri del Consiglio di Amministrazione, salvo che ricorra l'ipotesi di cessazione di tutti gli Amministratori.
Per garantire la presenza dell'amministratore espresso dalla lista non di maggioranza, in caso di sua cessazione dalla carica, il Consiglio verificherà preventivamente il perdurare della disponibilità dei candidati elencati nella lista stessa, secondo l'ordine progressivo della medesima, e procederà alla cooptazione in base a tale criterio di preferenza.
Nel caso di cessazione di un amministratore appartenente al genere meno rappresentato, l'amministratore cooptato dovrà comunque appartenere al medesimo genere.
Lo Statuto prevede che la Società sia amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da cinque a quindici membri eletti dall'Assemblea.
L'Assemblea ordinaria dei Soci del 19 aprile 2019 ha determinato in 12 la composizione del Consiglio di Amministrazione e la durata del mandato è stata fissata in tre esercizi (2019-2021), il mandato scadrà alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2021.
Per l'elezione del Consiglio in occasione dell'Assemblea del 19 aprile 2019 sono state presentate, depositate e pubblicate nei termini e nei modi previsti dalle vigenti disposizioni e dallo Statuto quattro liste di candidati e precisamente:
decorrere dal primo rinnovo degli organi successivo al 1° gennaio 2020, almeno due quinti degli amministratori (con arrotondamento, ove necessario, all'unità superiore), in luogo della quota di almeno un terzo (33%) disposta dalle norme previgenti; e
• le Disposizioni di Vigilanza, come da ultimo aggiornate, prevedono che il numero dei componenti del genere meno rappresentato, anche delle banche non quotate, dev'essere pari almeno al 33% dei componenti dell'organo (qualora questo rapporto non sia un numero intero, si approssima all'intero inferiore se il primo decimale è pari o inferiore a 5; diversamente, si approssima all'intero superiore).

Unitamente alle liste sono stati depositati e pubblicati anche i seguenti documenti:
In Tab.3 sono riportati l'elenco dei candidati, l'elenco degli eletti e la percentuale di voti ottenuta in rapporto al capitale votante:
| LISTA | ELENCO CANDIDATI | ELENCO ELETTI | PERCENTUALE VOTI OTTENUTI |
|---|---|---|---|
| 1 | Simona Arduini Antonella Malinconico Beatrice Colleoni Monica Billio Sebastien Egon Fürstenberg Ernesto Fürstenberg Fassio Luciano Colombini Alessandro Csillaghy de Pacser Luca Lo Giudice Daniele Umberto Santosuosso Divo Gronchi Ferruccio Di Lenardo |
Simona Arduini Antonella Malinconico Beatrice Colleoni Monica Billio Sebastien Egon Fürstenberg Ernesto Fürstenberg Fassio Luciano Colombini Alessandro Csillaghy de Pacser Luca Lo Giudice Daniele Umberto Santosuosso Divo Gronchi00 |
69,55% |
| 2 | Giuseppe Benini Renato Giovannini |
10,83% | |
| 3 | Roberto Diacetti Alessandra Giuseppina Barzaghi |
Roberto Diacetti | 16,25% |
| 4 | Riccardo Preve Giovanni Angioni |
3,18% |
Tab.3
La composizione del Consiglio è risultata rispondente a quella individuata preventivamente quale ottimale nel documento "Composizione quali-quantitativa ottimale del Consiglio di amministrazione di Banca Ifis" e le dichiarazioni rese in merito ai requisiti di professionalità, onorabilità ed indipendenza oltre al limite al cumulo degli incarichi sono risultate rispettate.

Tutti gli amministratori hanno dichiarato la loro capacità di dedicare tempo sufficiente all'adeguato svolgimento dell'incarico e tutte le aree di competenza identificate nel processo di autovalutazione dell'anno 2018 sono risultate ben rappresentate in consiglio (Business bancario e attività e prodotti bancari e finanziari (7); dinamiche del sistema economico-finanziario (5); Regolamentazione di settore (5); Sistemi di controllo interno e delle metodologie di gestione e controllo dei rischi (9); Metodologie di gestione e controllo dei rischi (6); Corporate governance (8); Processi di gestione aziendale (8); Conoscenza della struttura organizzativa e dei sistemi informativi (2); Informativa contabile e finanziaria (9)). A seguito delle dimissioni rassegnate dal Consigliere Alessandro Csillaghy de Pacser, a valere dal 31 marzo 2020, l'Assemblea del 23 aprile 2020, al fine di reintegrare la composizione del Consiglio, ha eletto Riccardo Preve.
Ad inizio esercizio 2021, l'Amministratore Divo Gronchi ha rassegnato le proprie dimissioni (con efficacia dal 14 gennaio 2021) e il Consiglio, con il supporto dei Comitato Nomine, verificato il rispetto dei necessari requisiti e la coerenza con la composizione quali-quantitativa ritenuta ottimale, ha cooptato Frederik Herman Geertman in data 11 febbraio 2021.
In data 22 aprile 2021 l'Assemblea degli azionisti ha nominato Monica Regazzi, in seguito alle dimissioni di Luciano Colombini ed ha confermato nella carica di Consigliere di Amministrazione Frederik Herman Geertman .
La composizione del Consiglio di Amministrazione, alla data di approvazione della Relazione, risulta pertanto rappresentata nella sottostante tabella 4:
| In carica | N | In di |
In | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Carica | Componenti | Anno di nascita |
Data di prima nomina * |
dal | al | Lista (pres entat ori) ** |
Lista (M/m) *** |
E s e c. |
o n e s e c. |
p. C o di c e |
di p. T U F |
partec ipazio ne **** |
| Presidente | Sebastien Egon Fürstenberg |
1950 | 1983 | 19/04/2019 | Approvazione bilancio 2021 |
A | M | X | 8/19 | |||
| Vice Presidente | Ernesto Fürstenberg Fassio |
1981 | 2019 | 19/04/2019 | Approvazione bilancio 2021 |
A | M | X | 19/19 | |||
| Amministratore Delegato |
Frederik Herman Geertman |
1970 | 2021 | 22/04/2021 | Approvazione bilancio 2021 |
A | n.a. | X | 17/17 | |||
| Amministratore | Monica Regazzi | 1969 | 2021 | 22/04/2021 | Approvazione bilancio 2021 |
A | M | X | X | X | 14/14 | |
| Amministratore | Riccardo Preve | 1951 | 2005 | 23/04/2020 | Approvazione bilancio 2021 |
A | M | X | 19/19 | |||
| Amministratore | Daniele Umberto Santosuosso |
1964 | 2013 | 19/04/2019 | Approvazione bilancio 2021 |
A | M | X | X | X | 17/19 | |
| Amministratore (LID) |
Simona Arduini | 1970 | 2019 | 19/04/2019 | Approvazione bilancio 2021 |
A | M | X | X | X | 18/19 | |
| Amministratore | Monica Billio | 1968 | 2019 | 19/04/2019 | Approvazione bilancio 2021 |
A | M | X | X | X | 19/19 | |
| Amministratore | Antonella Malinconico |
1968 | 2016 | 19/04/2019 | Approvazione bilancio 2021 |
A | M | X | X | X | 18/19 | |
| Amministratore | Roberto Diacetti | 1973 | 2019 | 19/04/2019 | Approvazione bilancio 2021 |
A | m | X | X | X | 19/19 | |
| Amministratore | Beatrice Colleoni | 1973 | 2019 | 19/04/2019 | Approvazione bilancio 2021 |
M | X | X | X | 19/19 | ||
| Amministratore | Luca Lo Giudice | 1972 | 2019 | 19/04/2019 | Approvazione bilancio 2021 |
M | X | 19/19 | ||||
| Amministratori cessati durante l'Esercizio 2021 | ||||||||||||
| Amministratore | Divo Gronchi | 1939 | 2019 | 19/04/2019 | 14/01/2021 | M | X | X | X | 1/1 | ||
| Amministratore | Luciano Colombini | 1955 | 2019 | 19/04/2019 | 22/04/2021 | M | X | 5/5 | ||||
| Quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 147-ter TUF): 1% | ||||||||||||
| N. riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 19 |
Note:
* Si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA.
**In questa colonna è indicato chi ha presentato la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore ("A": azionisti; "CDA": Consiglio di Amministrazione)
***In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza) ****In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni del CdA

Informazioni relative a caratteristiche personali e professionali di ciascun amministratore in carica sono riportate nel sito internet della Banca nella sezione Corporate Governance – Organi Sociali – Consiglio di Amministrazione.
Il Consiglio di Amministrazione, in occasione del proprio rinnovo, ha invitato i Soci a voler considerare, ai fini della presentazione delle liste dei candidati, i fabbisogni del Consiglio in termini di professionalità e competenze (anche manageriali), ritenute necessarie per una composizione ottimale dell'Organo con Funzione di Supervisione Strategica, così come illustrati nella Relazione sulla "Composizione quali-quantitativa ottimale del Consiglio di amministrazione di Banca Ifis" approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 11 febbraio 2019 e messa a disposizione presso la sede sociale, "Borsa Italiana S.p.a." ed il meccanismo di stoccaggio autorizzato nonché sul sito internet della Società; tale documento viene altresì aggiornato con cadenza annuale per supportare l'autovalutazione condotta dai consiglieri.
Il processo di selezione dei membri garantisce l'eterogeneità del Consiglio, individuando all'interno dell'organo un adeguato grado di diversificazione in termini di competenze, che devono essere diffuse e diversificate tanto sotto il profilo manageriale quanto sotto il profilo tecnico (ambito giuridico, contabile, fiscale, tributario, finanziario, di gestione e controllo dei rischi, corporate governance, processi IT, organizzazione aziendale e risorse umane).
Al fine di assicurare un proficuo confronto interno e di contribuire all'assunzione di decisioni conformi all'interesse della Banca, nell'ambito del Consiglio di Amministrazione deve essere assicurata la presenza di soggetti con esperienze significative e consolidate nell'esercizio delle attività di direzione, amministrazione, controllo di banche e/o di imprese.
Il corretto assolvimento delle funzioni affidate all'organo di supervisione strategica richiede infatti la presenza di soggetti:
Tali competenze vengono monitorate annualmente attraverso il processo di autovalutazione, all'interno del quale viene chiesto a ciascun consigliere di esprimere un giudizio in merito al proprio livello di competenze tecnico-normative relative al business della Banca e ad altre tematiche di necessaria conoscenza tenuto conto delle attività svolte dalla stessa.
La Banca è inoltre consapevole che un adeguato grado di diversificazione in termini di età, genere e provenienza geografica, favorisce la pluralità di approcci e prospettive nell'analisi dei problemi e nell'assunzione delle decisioni, evitando il rischio di comportamenti di mero allineamento a posizioni prevalenti, interne o esterne alla Banca; gli obiettivi concernenti la diversità di composizione del Consiglio devono essere perseguiti tenendo conto dei requisiti di competenza e professionalità di cui devono disporre tutti gli amministratori.
Sotto questo profilo, il processo di selezione dei membri consiliari adottato tutela e promuove la diversità degli stessi a partire dalla fase di nomina, dal momento che il meccanismo del voto di lista disciplinato dallo Statuto garantisce la presenza di almeno un amministratore espresso dai soci di minoranza e il rispetto delle disposizioni normative sul numero dei candidati appartenenti al genere meno rappresentato; a tale proposito, come già detto, all'interno del Consiglio di Amministrazione il numero di candidati appartenenti al genere meno rappresentato deve essere pari ad almeno un terzo.

Tutto ciò considerato, la Banca non ritiene di adottare ulteriori specifiche politiche in materia di diversità in relazione alla composizione dell'organo di supervisione strategica.
Di seguito si rappresentano la ripartizione dei componenti il Consiglio di Amministrazione alla data del 31 dicembre 2021 per genere e fasce di età:

***
Banca Ifis ha inoltre adottato misure per promuovere la parità di trattamento e di opportunità tra i generi all'interno dell'intera organizzazione aziendale. Nel processo di selezione e in tutti gli aspetti della gestione del personale il Gruppo rifiuta con decisione comportamenti discriminatori rispetto al sesso, all'età, al credo religioso o politico e alla militanza sindacale, nonché ogni forma di nepotismo e favoritismo.
La Banca, nel proprio sito istituzionale, alla sezione "Lavora con noi" (www.bancaifis.it/lavora-con-noi/diversita-einclusione) rende disponibili informazioni relative ai temi di diversità e inclusione e fornisce evidenza della loro concreta attuazione; nel 2021 Banca Ifis è risultata la prima banca italiana certificata dal Winning Women Insitute ad aver ottenuto l'eccellenza nel campo della parità di genere.
Come chiaramente enunciato nel Codice Etico, da ultimo aggiornato in data 5 agosto 2021, riferimento principe per i criteri di condotta ed etica aziendali, i comportamenti di tutte le persone del Gruppo devono essere caratterizzati da competenza, eccellenza, integrità, trasparenza e concretezza. Tali regole si applicano anche ai Collaboratori.
Eventuali comportamenti contrari a questi principi possono essere segnalati, con garanzia di tutela della riservatezza dei dati personali del segnalante e del presunto responsabile della violazione, attraverso il meccanismo del Whistleblowing, aperto sia ai dipendenti sia a collaboratori e liberi professionisti che collaborino in maniera regolare con il Gruppo.
Per quanto riguarda la composizione del personale si osserva che, al 31 dicembre 2021, il 54% dei dipendenti di Banca Ifis risulta essere di genere femminile e che il 40% del top manager a riporto dell'Amministratore Delegato sono donne.
Il Consiglio di Amministrazione della Banca ha deliberato l'adeguamento del "Regolamento sul cumulo degli incarichi degli esponenti aziendali" in data 21 ottobre 2021 al fine di recepire gli aggiornamenti normativi intervenuti in seguito alla pubblicazione del Decreto Ministeriale n.169/2020 "Regolamento in materia di requisiti e criteri di idoneità allo svolgimento dell'incarico degli esponenti aziendali delle banche, degli intermediari finanziari, dei confidi, degli istituti di moneta elettronica, degli istituti di pagamento e dei sistemi di garanzia dei depositanti" nonché all'emanazione del 35° aggiornamento della Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 di Banca d'Italia, avvenuta in data 2 luglio 2021.
Il Regolamento prevede innanzi tutto che l'Esponente accetti la carica e ne mantenga l'esercizio nella misura in cui ritenga di poter dedicare allo svolgimento diligente dei relativi compiti il tempo necessario. Il tempo necessario è stimato sulla base di parametri quali-quantitativi quali, in particolare:

Per quanto attiene al numero complessivo di incarichi il Regolamento prevede che ciascun Esponente non possa assumere un numero complessivo di incarichi in soggetti vigilati, società, imprese ed enti superiore ad una delle seguenti combinazioni alternative:
Ai fini del calcolo di cui sopra, si precisa che:
L' Incarico Esente indica:
Sono previste delle esenzioni ai fini della determinazione dei limiti al cumulo degli incarichi; non si considerano infatti gli incarichi ricoperti:
Sono altresì previste delle modalità di aggregazione degli incarichi che portano a considerare come unico incarico l'insieme di incarichi esercitati:

(iii) nelle società, non rientranti nel Gruppo, in cui la Banca detiene una partecipazione qualificata come definita dall'art. 4, paragrafo 1, punto 36, del Regolamento (UE) n. 575/2013, come successivamente modificato e integrato.
Qualora ricorrano contestualmente più di una ipotesi di aggregazione, gli incarichi si sommano cumulandosi tra loro. Si considera come Incarico Esecutivo se almeno uno degli incarichi oggetto di aggregazione è un Incarico Esecutivo; negli altri casi è considerato come Incarico Non Esecutivo.
Nel Regolamento per Incarichi Esecutivi si intendono le seguenti cariche:
Per incarico non esecutivo si intendono le seguenti cariche:
L'assunzione di un ulteriore Incarico Non Esecutivo per un amministratore rispetto ai limiti sopra indicati è consentita, previa valutazione del Consiglio, a condizione che non pregiudichi la possibilità per lo stesso di dedicare all'incarico presso la Banca tempo adeguato a svolgere in modo efficace le proprie funzioni.
Ai fini della valutazione di cui sopra, il Consiglio prende in considerazione, tra l'altro:
L'Incarico Non Esecutivo aggiuntivo:
Il candidato alla nomina di amministratore è tenuto a fornire al Consiglio di Amministrazione la situazione aggiornata degli incarichi di amministrazione, direzione e controllo rivestiti. La situazione aggiornata degli incarichi di cui sopra include puntuali riferimenti a:

Successivamente alla nomina, l'amministratore, prima di assumere un incarico di amministrazione, direzione o controllo in altre società, imprese o enti per le quali è previsto il limite al cumulo degli incarichi, è tenuto a darne immediata comunicazione al Consiglio.
All'atto di nomina, se questa riguarda un incarico in una società bancaria, assicurativa o finanziaria, il Consiglio di Amministrazione è altresì tenuto ad esprimere il proprio parere in merito alla compatibilità di tale nomina con la carica di amministratore della Banca, fermi restando il divieto di interlocking previsto dall'art. 36 del Decreto Salva Italia e la necessità dell'autorizzazione assembleare per l'assunzione della carica di amministratore o direttore generale in società concorrenti prevista dall'art. 2390 del codice civile.
In costanza di nomina, sulla base delle informazioni ricevute dall'amministratore, la Banca:
L'amministratore che superi il limite al cumulo degli incarichi informa tempestivamente il Consiglio di Amministrazione e in conseguenza della comunicazione, il Consiglio di Amministrazione:
Nelle sottostanti tabelle 5 e 6 sono riportati il numero e la tipologia degli incarichi detenuti dagli Amministratori di Banca Ifis, alla data di redazione della presente Relazione, sulla base delle informazioni da essi fornite. Inoltre, al fine di ottemperare a quanto richiesto dalla Circolare n. 285/2013 della Banca d'Italia (Sezione VII, Capitolo 1, Titolo IV, Parte Prima), è stata data evidenza anche del numero e della tipologia degli incarichi detenuti da ciascun Amministratore in altre società o enti seppur non ritenute rilevanti ai sensi del "Regolamento sul cumulo degli incarichi degli esponenti aziendali".

| INCARICHI DETENUTI DAI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IN ALTRE SOCIETA' | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| INCARICHI IN SOCIETA' RILEVANTI AI FINI DEL REGOLAMENTO SUL CUMULO DEGLI INCARICHI |
INCARICHI IN SOCIETA' NON RILEVANTI AI |
TO | |||||||||
| CARICHE NEL GRUPPO |
Società quotate nei mercati regolamentati anche esteri |
Società finanziarie, bancarie, assicurative |
Società di rilevanti dimensioni |
FINI DEL REGOLAMENTO SUL CUMULO DEGLI INCARICHI |
|||||||
| E. | N.E. | E. | N.E. | E. | N.E. | E. | N.E. | E. | N.E. | ||
| Sebastien Egon Fürstenberg | 1 | 1 | |||||||||
| Ernesto Fürstenberg Fassio | 1 | 1 | 1 | 3 | |||||||
| Frederik Herman Geertman | 1 | 1 | |||||||||
| Monica Regazzi | 2 | 1 | 3 | ||||||||
| Riccardo Preve | 1 | 4 | 3 | 8 | |||||||
| Daniele Umberto Santosuosso | 2 | 12 | 14 | ||||||||
| Simona Arduini | 2 | 2 | 6 | 10 | |||||||
| Monica Billio | 2 | 2 | |||||||||
| Antonella Malinconico | 0 | ||||||||||
| Roberto Diacetti | 2 | 1 | 3 | ||||||||
| Beatrice Colleoni | 0 | ||||||||||
| Luca Lo Giudice | 3 | 1 | 3 | 7 |
| Consigliere | Elenco cariche | Società appartenenti al Gruppo Banca Ifis |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| NO | Gruppo bancario |
Gruppo non bancario |
||||
| Sebastien Egon Fürstenberg |
Presidente del Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis Presidente del Consiglio di Amministrazione di La Scogliera SA Amministratore Delegato di La Scogliera SA Socio Accomandante di AB.CO s.a.s. |
X X X |
X | |||
| Ernesto Fürstenberg Fassio |
Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis Amministratore Delegato di La Scogliera SA Presidente del Consiglio di Amministrazione di IFIS Npl Servicing S.p.A. Amministratore di Aidexa S.p.A. |
X X |
X X |
|||
| Frederik Geertman |
Amministratore Delegato di Banca Ifis Amministratore di Ifis Npl Investing S.p.A. |
X X |
||||
| Monica Regazzi |
Amministratore di Banca Ifis Amministratore di Homepal a better place s.r.l. Amministratore di Net Insurance Spa Amministratore di Net Insurance Life S.p.A. |
X X X |
X | |||
| Riccardo Preve |
Presidente del Consiglio di Amministrazione di Ifis Rental Services S.p.A. Amministratore di Banca Ifis Presidente del Consiglio di Amministrazione di Preve Costruzioni S.p.A. Amministratore Delegato di Preve Costruzioni S.p.A. Socio Accomandatario di Prefin sas Socio Amministratore di Alfra 94 S.S. Socio Amministratore di Emmegi 89 S.S. Presidente del Consiglio di Amministrazione di SEP S.r.l. |
X X X X X X |
X | X |

| Consigliere | Elenco cariche | Società appartenenti al Gruppo Banca Ifis |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| NO | Gruppo bancario |
Gruppo non bancario |
||||
| Amministratore di SEP S.r.l. | X | |||||
| Daniele Umberto Santosuosso |
Amministratore di Banca Ifis Curatore fallimentare di Costruzioni Paoloni s.r.l. in liquidazione Curatore fallimentare di Eredi Vincenzo Mandara & C. s.n.c. Curatore fallimentare di Casale Immobiliare s.r.l. Curatore fallimentare di Multitele s.r.l. Curatore fallimentare di MA.PE. 2003 s.r.l. Liquidatore di Columbus Ilmi s.r.l. in liquidazione Liquidatore di Columbus Baga s.r.l. in liquidazione Liquidatore giudiziario di Dima Gest s.r.l. in liquidazione Curatore fallimentare di Vini Internazionali s.r.l. in liquidazione Commissario Straordinario di Alitalia S.p.A. Commissario Straordinario di Alitalia Cityliner S.p.A. Amministratore di Università Vita-Salute San Raffaele Curatore fallimentare LAI in liquidazione S.r.l. Curatore fallimentare RSA Trasporti soc. coo. a r.l. in liquidazione |
X X X X X X X X X X X X X X |
X | |||
| Simona Arduini |
Amministratore di Banca Ifis Amministratore di Ifis Npl Servicing S.p.A. Amministratore di Ifis Npl Investing S.p.A. Componente Comitato di Sorveglianza di Veneto Banca S.p.A. in l.c.a. Sindaco supplente di Europa Gestioni immobiliari S.p.A. Sindaco di Open Fiber Holding S.p.A. Sindaco di Open Fiber S.p.A. Sindaco di Sustainable Ventures S.p.A. Componente Comitato di Sorveglianza di Europeenne de Gestion Privee S.A.-filiale italiana in l.c.a. Componente Comitato di Sorveglianza di Orconsult Capital Management Italia S.p.A. in l.c.a. Componente del Comitato di Sorveglianza di Banca Popolare delle Province Calabre s.c.p.a. in l.c.a. Componente del Collegio Sindacale di Rentokil Initial Italia S.p.A. |
X X X X X X X X X |
X X X |
|||
| Monica Billio | Amministratore di Banca Ifis Amministratore di Farbanca S.p.A. Amministratore di Ifis Npl Investing S.p.A. |
X X X |
||||
| Antonella Malinconico |
Amministratore di Banca Ifis | X | ||||
| Roberto Diacetti |
Amministratore di Banca Ifis Amministratore di Pirelli & C. S.p.A. Amministratore di Saipem S.p.A. Direttore Generale di Fondazione ENPAIA |
X X X |
X | |||
| Beatrice Colleoni |
Amministratore di Banca Ifis | X | ||||
| Luca Lo Giudice |
Amministratore di Banca Ifis Presidente del Consiglio di Amministrazione di Ifis Npl Investing S.p.A. Presidente del Consiglio di Amministrazione di Ifis Real Estate S.p.A. Amministratore di Ifis Npl Servicing S.p.A. Presidente del Consiglio di Amministrazione di CISFI S.p.A Amministratore di INTERPORTO CAMPANO S.P.A. Amministratore di CALVI HOLDING S.p.A. Amministratore Delegato di Vulcano S.p.A. |
X X X X |
X X X |
X |

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis si è dotato dal 2009 di un regolamento che definisce le regole di funzionamento dell'organo e dei suoi comitati; il documento è stato aggiornato nel tempo, da ultimo, in data 21 ottobre 2021.
Il "Regolamento del Consiglio di Amministrazione, dei Comitati Endoconsiliari e dell'Organismo di Vigilanza" prevede che:
Per quanto attiene alla verbalizzazione, il Regolamento individua gli elementi essenziali che devono essere presenti nel verbale e fornisce indicazioni circa la sua conservazione e archiviazione.
Inoltre, ai sensi del "Regolamento", il Presidente e/o l'Amministratore Delegato possono invitare a partecipare alla riunione del Consiglio dirigenti o altri dipendenti della Società ovvero altri soggetti o consulenti esterni, la cui presenza sia ritenuta utile in relazione alle materie da trattare limitatamente alla fase di trattazione degli argomenti di loro competenza.
Alle riunioni consiliari partecipa, a termini di Statuto, il Direttore Generale, ove nominato, con funzioni consultive; in alternativa alla nomina del Direttore Generale e dei Vice Direttori Generali, il Consiglio di Amministrazione può nominare uno o più Condirettori Generali. I Condirettori Generali possono partecipare, su invito del Presidente, alle riunioni del Consiglio ciascuno con funzioni consultive secondo le rispettive competenze.
Le modalità ed i termini per l'invio della documentazione al Consiglio sopra descritti sono stati di norma rispettati nel corso dell'esercizio 2021. Quasi mai il Presidente ha ravvisato l'opportunità di fornire documenti direttamente in riunione. Ciò è avvenuto in termini percentuali trascurabili rispetto alla globalità degli argomenti affrontati dal Consiglio, prevalentemente per fornire versioni più accurate delle comunicazioni da diffondere sull'informativa finanziaria periodica ovvero nell'ambito delle trattative afferenti all'operazione straordinaria relativa all'acquisizione del ramo d'azienda di AIGIS Banca.
Nell'anno 2021 si sono tenute 19 riunioni la cui durata media è stata di 3 ore e 15 minuti. Le percentuali di presenza sono riportate nella tab. 4 di pag. 22. La modalità di svolgimento delle riunioni è stata in prevalenza effettuata tramite video collegamento nel rispetto delle specifiche indicazioni della Presidenza e dell'Alta Direzione della Banca e in ottemperanza alle stringenti misure adottate dalle Autorità competenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, nonché delle misure precauzionali adottate nell'ambito del Gruppo Banca Ifis.
Dall'inizio dell'anno 2022, sino alla data di approvazione del presente documento, si sono tenute n. 4 riunioni consiliari, inclusa quella durante la quale la "Relazione" è stata approvata. È prevedibile che il numero di riunioni del Consiglio di Amministrazione nel 2022 sia in linea con quello del precedente esercizio.
In ottemperanza agli obblighi previsti in capo agli emittenti quotati dall'art. 2.6.2 del Regolamento dei Mercati di Borsa Italiana S.p.A., il Consiglio di Amministrazione approva annualmente il Calendario degli eventi societari, da comunicare a Borsa Italiana, per la diffusione presso il pubblico, entro trenta giorni dal termine dell'esercizio sociale precedente.
La Direttiva Trasparency II (2013/50/UE), recepita in Italia tramite il d.lgs. n. 25 del 15 febbraio 2016, ha abrogato l'obbligo di pubblicazione dei resoconti intermedi di gestione lasciando tuttavia la facoltà di reintrodurre informazioni periodiche

aggiuntive rispetto alle relazioni finanziarie e semestrali, sia pure solo a determinate condizioni e previa analisi d'impatto regolamentare quanto a costi e benefici; tale previsione è stata integrata nel Regolamento Emittenti Consob mediante l'inserimento del nuovo articolo 82-ter, in ottemperanza del quale Banca Ifis ha comunicato la scelta di continuare a redigere e pubblicare le informazioni trimestrali, in conformità alla precedente prassi, secondo quanto disposto dal regolamento di Borsa Italiana per il segmento STAR e al fine di garantire continuità e regolarità di informazioni alla comunità finanziaria.
Nel Calendario comunicato sono pertanto precisate le date fissate per lo svolgimento dell'Assemblea di bilancio e dei Consigli di Amministrazione per l'approvazione del progetto di bilancio e delle relazioni finanziarie (semestrale e trimestrali).
Il Presidente del Consiglio, ai sensi dell'Art. 12 dello Statuto Sociale, per svolgere efficacemente la propria funzione, deve avere un ruolo non esecutivo e non svolgere, neppure di fatto, funzioni gestionali; nel corso dell'esercizio 2021 non ha ricevuto deleghe gestionali e non ha rivestito uno specifico ruolo nell'elaborazione delle strategie aziendali.
Il Presidente svolge il ruolo di raccordo tra gli amministratori non esecutivi e l'Amministratore Delegato e cura l'efficace funzionamento dei lavori consigliari promuovendo l'effettivo funzionamento del sistema di governo societario, garantendo l'efficacia del dibattito consiliare e favorendo in modo neutrale la partecipazione da parte dei Consiglieri, in particolare, non esecutivi e indipendenti, sollecitandone la partecipazione attiva alla discussione e alla deliberazione sulle materie oggetto di trattazione.
Il medesimo ruolo è svolto dal Vice Presidente in caso di assenza del Presidente.
In particolare, il Presidente cura, con il supporto del Segretario e con il contributo dell'Amministratore Delegato, che l'informativa pre-consiliare sia idonea e, se necessario, vengano fornite adeguate informazioni complementari durante lo svolgimento delle riunioni consiliari e che i comitati endoconsiliari si riuniscano di prassi nei giorni antecedenti alle riunioni del Consiglio per supportare adeguatamente lo stesso nei temi di rispettiva competenza.
Nel corso dell'esercizio 2021 sono intervenuti alle riunioni del Consiglio di Amministrazione:
Illustrano direttamente agli amministratori le proprie relazioni e i propri piani programmatici il Responsabile dell'Internal Audit, il Chief Risk Officer e i Responsabili della Compliance e dell'Antiriciclaggio nel rispetto della vigente normativa di vigilanza emanata dalla Banca d'Italia.
Infine, ha preso parte alle sedute consiliari, da aprile 2019, anche l'Avv.to Giuseppe Rumi dello Studio Bonelli Erede in qualità di legale esterno di riferimento della Banca.

Il piano formativo predisposto per i membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, esteso anche al Direttore Generale e successivamente ai Condirettori Generali, è stato realizzato prevedendo sempre interventi formativi rilasciati da primarie società di formazione e, per alcune tematiche ulteriore contributo con docenza interna al fine di creare il giusto equilibrio tra aggiornamento esterno e concreto posizionamento per le tematiche attinenti a ESG, disciplina delle operazioni con parti correlate, rischio strategico, valutazione e gestione del rischio informatico e NPL.
Il Presidente partecipa al processo di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari svolgendo un ruolo centrale nella predisposizione e nella gestione del processo, assicurando che lo stesso sia svolto con efficacia e con modalità coerenti con il grado di complessità dei lavori del Consiglio e accertandosi che siano effettivamente adottate le misure correttive previste per far fronte alle eventuali carenze rilevate.
Il Comitato Nomine è coinvolto, a supporto sia del Presidente che del Consiglio di Amministrazione, dalle fasi iniziali. L'esecuzione del processo di autovalutazione del secondo e del terzo ed ultimo anno di mandato è stata svolta con l'ausilio della società EgonZehnder in qualità di professionista esterno a supporto del personale interno, individuato dal Presidente. La società ha effettuato anche attività di Head-hunting per il Gruppo.
Il Presidente, con la collaborazione del Vice Presidente e dell'Amministratore Delegato, ha assicurato che il Consiglio venisse informato, entro la prima riunione utile, sullo sviluppo e sui contenuti significativi del dialogo intervenuto con tutti gli azionisti.
Il Consiglio, ai sensi dell'art. 12 dello Statuto ha nominato quale segretario del Consiglio di Amministrazione la Responsabile Direzione Legale e Societario e il Responsabile Affari Societari quale sostituto della stessa. La nomina è riservata al Consiglio, sentito il Presidente, e il segretario può essere scelto anche al di fuori dei componenti dell'organo amministrativo.
La definizione dei requisiti e delle attribuzioni risultano definiti nel Regolamento del Consiglio di Amministrazione e prevedono che Il segretario e il suo sostituto siano scelti tra i dirigenti della Banca che nello svolgimento degli incarichi loro affidati abbiano denotato requisiti di riservatezza, accuratezza e specifiche competenze in materie giuridiche. I compiti del segretario prevedono, fra gli altri, di curare la redazione e l'archiviazione del verbale, di supportare l'attività del Presidente e fornire con imparzialità di giudizio assistenza e consulenza al Consiglio di Amministrazione su ogni aspetto rilevante per il corretto funzionamento del sistema di governo societario, di assicurare su incarico del Presidente a seguito di decisioni assunte dal consiglio ovvero in adempimento a prescrizioni normative gli specifici adempimenti. Il segretario nel corso dell'esercizio 2021 ha curato:

Nel modello adottato da Banca Ifis il Consiglio di Amministrazione nomina tra i suoi componenti un Amministratore Delegato e ne fissa i poteri gestori l'Amministratore Delegato da esecuzione alle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione, anche avvalendosi dei Condirettori Generali.
Le deleghe gestionali si articolano nei seguenti principali ambiti:
La distribuzione delle deleghe gestionali è graduata su livelli autorizzativi decrescenti, dal Consiglio di Amministrazione alle strutture operative.
I limiti più significativi, per valore e per materia, applicati alle deleghe attribuite all'Amministratore Delegato possono essere sintetizzati nei seguenti termini, fermo restando che sono previsti sistematici flussi informativi in merito all'esercizio delle deleghe tempo per tempo esercitate, nonché sul rispetto dei correlati limiti quantitativi:
Decisioni in materia di avvio, gestione e cessazione del rapporto di lavoro dei dirigenti, fatte salve le competenze mantenute dal Consiglio di Amministrazione in merito ai rapporti dei dirigenti con responsabilità strategiche e/o posti in staff al Consiglio stesso e ferme restando comunque le prerogative consiliari sui responsabili delle funzioni di controllo stabilite dalle disposizioni di vigilanza per le Banche.
Operazioni di finanziamento nei confronti dei dipendenti, in caso di deroga al Regolamento concessione dei mutui ai dipendenti del Gruppo Banca IFIS, è prevista la firma congiunta del Responsabile Risorse Umane e dell'Amministratore Delegato
Operazioni di finanziamento nei confronti dei dipendenti, in caso di deroga al Regolamento concessione dei mutui ai dipendenti del Gruppo Banca IFIS, è prevista la firma congiunta del Responsabile Risorse Umane e dell'Amministratore Delegato
Nel rispetto delle previsioni statutarie (art.12) il Presidente del Consiglio non è il principale responsabile della gestione di Banca Ifis, non ha ricevuto alcuna delega gestionale o delega nell'elaborazione delle strategie aziendali e non risulta essere l'azionista di controllo dell'Istituto.
L'Amministratore Delegato, ai sensi dell'art. 15 dello Statuto, in caso di urgenza può assumere deliberazioni in merito a qualsiasi affare od operazione non riservati all'esclusiva competenza del Consiglio di Amministrazione, informandone immediatamente il Presidente e dandone comunicazione al Consiglio in occasione della prima riunione successiva. In tutti i restanti casi l'Amministratore Delegato relaziona al Consiglio sulla propria attività con la cadenza di seguito sinteticamente riportata:
| Informativa | Frequenza |
|---|---|
| Relazione sulla situazione di liquidità | mensile |
| Composizione del portafoglio titoli di investimento | mensile |
| Attività di erogazione e monitoraggio del credito | mensile |
| Relazione sull'esercizio delle deleghe per la gestione delle Risorse Umane | semestrale |
| Sistema incentivante (report sui criteri adottati dall'Alta Direzione) | annuale |
Non vi sono altri consiglieri da considerarsi esecutivi, oltre all'Amministratore Delegato, perché:
Il Consiglio effettua le proprie valutazioni sui requisiti previsti dal Codice per gli amministratori qualificati come indipendenti nella prima riunione successiva alla nomina da parte dell'Assemblea dei Soci e periodicamente valuta l'indipendenza degli amministratori. In data 19 aprile 2019, dopo la nomina, ha accertato il possesso dei requisiti d'indipendenza secondo i criteri contenuti nel Codice di Autodisciplina delle Società Quotate e dal comma 3 dell'art. 148 del TUF, in capo a sette dei suoi componenti (Simona Arduini, Antonella Malinconico, Beatrice Colleoni, Monica Billio, Daniele Umberto Santosuosso, Divo Gronchi e Roberto Diacetti).
Al fine di verificare i requisiti di indipendenza sono state prese in considerazione, tra l'altro, le informazioni relative alla sussistenza di rapporti (creditizi, commerciali/professionali e di lavoro dipendente, nonché cariche rilevanti ricoperte) intrattenuti in via diretta o indiretta con (i) la Banca, (ii) la Società controllante e/o società del Gruppo dai Consiglieri, nonché (iii) il presidente del consiglio di amministrazione, gli amministratori esecutivi e i dirigenti con responsabilità strategiche delle società di cui ai punti (i) e (ii) che precedono.
La Società ha ritenuto opportuno adottare dei criteri specifici per la verifica dei requisiti di indipendenza, dal momento che tale verifica richiede una valutazione più ampia che tenga in considerazione fattori soggettivi e oggettivi.
I criteri a tal fine individuati, ed elaborati anche tenendo conto delle best practices, sono stati, tra l'altro: (i) la natura e le caratteristiche della relazione; (ii) l'ammontare in termini assoluti e relativi delle operazioni; e (iii) il profilo soggettivo della relazione.
In particolare, nel valutare la significatività della relazione, sono stati considerati, se disponibili, le informazioni: 1) per i rapporti creditizi, l'importo in valore assoluto del credito accordato, il suo peso percentuale rispetto al valore complessivo dell'indebitamento del prenditore e, ove del caso, la situazione economico-finanziaria di quest'ultimo; 2) per i rapporti professionali/commerciali, le caratteristiche dell'operazione/relazione, l'importo del corrispettivo e, ove del caso, la situazione economico-finanziaria della controparte; 3) per i rapporti di lavoro subordinato, la durata e le caratteristiche del

relativo rapporto ed il trattamento retributivo previsto; 4) per le cariche ricoperte in società del gruppo e/o nella controllante, l'importo complessivo del relativo compenso e il suo peso percentuale rispetto alla situazione economico-patrimoniale complessiva del consigliere interessato; nonché ogni ulteriore compenso e/o remunerazione ricevuta a qualsiasi titolo, negli ultimi tre esercizi, da parte di (i) Banca Ifis, (ii) della controllante e/o le società del gruppo, ivi inclusa ogni eventuale remunerazione aggiuntiva (rispetto all'emolumento "fisso" di consigliere non esecutivo e al compenso per la partecipazione ai comitati) anche sotto forma di partecipazione a piani di incentivazione legati alla performance aziendale, anche a base azionaria.
Il Collegio Sindacale, inoltre, ai sensi del criterio applicativo 3.C.5 del Codice di Autodisciplina, in vigore alla data di esecuzione della verifica, ha verificato in pari data l'applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri componenti, ritenendola conforme alle indicazioni fornite dal Codice di Autodisciplina.
L'esito delle valutazioni effettuate è stato reso noto mediante un comunicato diffuso al mercato in pari data, ossia il 19 aprile 2019.
Alla data di approvazione della Relazione risultano essere 7 gli amministratori qualificati come indipendenti essendo stata nominata dall'Assemblea degli azionisti del 22 aprile 2021 l'amministratrice Monica Regazzi; il Presidente del Consiglio non è qualificato come indipendente.
Il numero degli amministratori indipendenti nominati risulta superiore sia rispetto alle previsioni statutarie che richiedono la presenza di ¼ dei membri che alle indicazioni del Codice di Corporate Governance; tale scelta ha permesso di comporre il Comitato Controllo e Rischi e il Comitato Nomine interamente con amministratori indipendenti; il consigliere indipendente eletto dalle minoranze è membro del comitato Controllo e Rischi e Presidente del Comitato Nomine.
Il Consiglio di Amministrazione verifica con cadenza annuale il permanere dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina e dal comma 3 dell'art. 148 del TUF. Tale verifica è stata condotta per il secondo anno in data 22 aprile 2021 e per il terzo anno di mandato nella seduta consiliare del 13 gennaio 2022, previa preventiva analisi da parte del Comitato Nomine; la qualifica di indipendenza è stata confermata per tutti e 7 gli amministratori.
Nel corso del 2021 si sono svolte due riunioni degli amministratori indipendenti coordinate dalla Lead Independent Director Simona Arduini:
In linea con gli orientamenti a suo tempo stabiliti dal Codice di Autodisciplina per le società quotate (criterio applicativo 2.C.4), tenuto in considerazione che veniva a coincidere il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione con il soggetto che, in qualità di azionista di maggioranza di La Scogliera, deteneva il controllo di Banca Ifis, il Consiglio di Amministrazione aveva designato in data 19 aprile 2019 la Prof.ssa Simona Arduini quale Lead Independent Director per il triennio 2019/2021.
Questi ha il compito di rappresentare un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degli amministratori (non esecutivi ed in particolare indipendenti) e di collaborare con il Presidente del Consiglio di Amministrazione al fine di garantire che gli amministratori siano destinatari di flussi informativi completi e tempestivi.
Lo stesso ha facoltà di convocare, quando ritenuto opportuno o su proposta di altri amministratori, apposite riunioni dedicate ai soli amministratori indipendenti per la discussione di temi giudicati di interesse rispetto al funzionamento del Consiglio di Amministrazione o alla gestione sociale.
In seguito alle modifiche intervenute nella figura del controllante indiretto e comunicate al mercato da La Scogliera il 23 maggio 2020, non sono intervenute variazioni sulla presenza, in seno all'Emittente, della Lead Independent Director in carica.

La Banca si è dotata di una "Politica per la gestione delle informazioni privilegiate", da ultima aggiornata a settembre 2019. La Politica disciplina in modo dettagliato l'identificazione, la gestione interna e la comunicazione all'esterno delle informazioni che hanno natura privilegiata. Essa disciplina inoltre compiti e responsabilità nell'ambito degli incontri con la comunità finanziaria.
La politica prevede la creazione di un registro delle informazioni rilevanti (c.d. "RIL") con la finalità di mappare ex ante le tipologie di informazioni privilegiate che possono riguardare la Banca o le società da essa controllate onde agevolarne la successiva identificazione nel continuo. Per ciascuna informazione rilevante, la mappatura indica i ruoli organizzativi che hanno ordinariamente accesso alla stessa al fine di agevolare la compilazione del registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate.
Nel continuo, a fronte di ogni informazione riguardante Banca Ifis ovvero una società controllata viene verificato se si tratti o meno di una informazione rilevante e, in caso affermativo, se essa possa qualificarsi come privilegiata.
In esecuzione dell'art.12-bis dello Statuto il Consiglio di Amministrazione ha costituito al proprio interno tre comitati che, con funzioni propositive, istruttorie e consultive, consentono all'organo con funzione di supervisione strategica di adottare le proprie decisioni con maggiore cognizione di causa:
La composizione, il funzionamento e le competenze dei Comitati Consiliari sono disciplinati nel Regolamento Generale e nel Regolamento del Consiglio di Amministrazione, dei Comitati Endoconsiliari e dell'Organismo di Vigilanza, da ultimo aggiornato in data 21 ottobre 2021; le informazioni sono riportate nelle varie sessioni della relazione dedicata a ciascun Comitato; la composizione dei comitati è stata eseguita dal Consiglio evitando una eccessiva concentrazione di incarichi. Nessuna funzione è stata distribuita in modo differente rispetto a quanto raccomandato dal Codice o è stata riservata all'intero Consiglio.
Nella tab.7 sono riportate le informazioni relative alla composizione dei Comitati e alla partecipazione effettiva di ciascun componente alle riunioni.

| Tab.7 | Comitato Controllo e Rischi |
Comitato Nomine | Comitato Remunerazioni |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Componenti | Esec. | Non esec. |
Indip. Codice |
Indip. TUF |
Carica ricoperta |
partecipaz. Carica riunioni ricoperta |
partecipaz. riunioni |
Carica ricoperta |
partecipaz. riunioni |
||
| Sebastien Egon Fürstenberg |
X | ||||||||||
| Ernesto Fürstenberg Fassio |
X | ||||||||||
| Frederik Herman Geertman |
X | ||||||||||
| Monica Regazzi | X | X | X | ||||||||
| Riccardo Preve | X | ||||||||||
| Daniele Umberto Santosuosso |
X | X | X | M | 18/21 | ||||||
| Simona Arduini | X | X | X | P | 21/21 | ||||||
| Monica Billio | X | X | X | M | 21/21 | M | 12/12 | ||||
| Antonella Malinconico |
X | X | X | M | 21/21 | P | 9/9 | ||||
| Roberto Diacetti | X | X | X | M | 17/21 | P | 12/12 | ||||
| Beatrice Colleoni | X | X | X | M | 12/12 | M | 9/9 | ||||
| Luca Lo Giudice | X | M | 9/9 | ||||||||
| Componenti cessati durante l'Esercizio 2021 | |||||||||||
| Divo Gronchi | X | X | X | M | |||||||
| Luciano Colombini | X | ||||||||||
| P = Presidente; M = Membro Presenza di * leggere Note |
Banca Ifis è dotata di un Regolamento sul processo di autovalutazione degli Organi Sociali, da ultimo aggiornato ad ottobre 2021, che identifica in modo coerente con la complessità della Banca e dell'attività degli Organi Sociali i soggetti coinvolti, le fasi, l'oggetto della valutazione e modalità e strumenti con i quali svolgere le diverse fasi del processo stesso.
Il Consiglio nella seduta del 15 luglio 2021 ha concluso il processo di autovalutazione annuale sulla dimensione, composizione e funzionalità del Consiglio e dei suoi Comitati relativo al secondo anno di mandato. Il processo di valutazione si è svolto da aprile a luglio 2021 ed è stato condotto con l'assistenza della società di consulenza Egon Zehnder, mediante:
Il processo di autovalutazione è stato svolto in ottemperanza a quanto previsto dalle Disposizioni di Vigilanza per le banche in materia di governo societario e tenendo in doverosa considerazione sia le guidelines EBA in materia di internal governance, quelle EBA/ESMA relative ai requisiti degli amministratori e dei titolari di funzioni chiave e la guida BCE per la

verifica dei requisiti, sia i principi del Codice di Corporate Governance e le Raccomandazioni formulate dal Comitato per la Corporate Governance per il 2021.
Con riferimento alle modalità di svolgimento, preliminarmente il Consiglio, previo parere del Comitato Nomine, ha deliberato di avvalersi del supporto di un professionista esterno per la conduzione del processo ed ha individuando il personale interno incaricato della conduzione dello stesso, avendo presente i criteri individuati dalla Banca all'interno del Regolamento sul processo di autovalutazione e, successivamente il processo è stato articolato nelle seguenti fasi:
Gli esiti dell'autovalutazione riferiti all'esercizio 2020 restituiscono un quadro positivo del funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati.
In particolare, le risultanze evidenziano i seguenti punti di forza:
Quanto agli spunti di riflessione per il futuro, il Consiglio ha condiviso i seguenti temi:
La terza ed ultima autovalutazione, relativa all'esercizio 2021, è stata avviata a dicembre 2021 con l'assistenza della società di consulenza Egon Zehnder.
In vista del prossimo rinnovo degli organi societari, tenuto conto degli esiti dell'autovalutazione, il Consiglio esprimerà un proprio orientamento sulla composizione quantitativa e qualitativa ritenuta ottimale pubblicando il documento sul sito internet con congruo anticipo rispetto all'assemblea relativa al rinnovo, come previsto dall'art.11 dello Statuto.
Il Consiglio ha valutato di adottare un piano per la successione degli amministratori esecutivi e, in conseguenza di ciò, il Comitato Nomine nel 2020 aveva avviato l'elaborazione di un organico piano di successione delle figure apicali a valle della presentazione del Piano Industriale 2020-2022. Il Consiglio, per poter correttamente delineare i piani di successione, ha ritenuto propedeutico attuare l'attività di riorganizzazione interna, di individuazione dei settori di attività e delle aree di business ritenute di interesse strategico per il futuro del Gruppo.

Nel corso del 2021 sono proseguite le attività di analisi e definizione del piano di successione, anche a seguito dell'avvicendamento nel ruolo dell'Amministratore Delegato e della predisposizione del nuovo piano industriale 2022-2024, e a metà 2021 è stata finalizzata la stesura delle tavole di successione. Si ipotizza di concludere l'attività nei primi mesi del 2022.
Il Regolamento del Comitato Nomine prevede che lo stesso sia composto, di regola, da 3 a 5 membri scelti tra i componenti non esecutivi del Consiglio di Amministrazione, la maggioranza dei quali indipendenti; i componenti devono possedere competenze funzionali allo svolgimento dei compiti che sono chiamati a svolgere, il Comitato è presieduto, a turno, da uno dei suoi componenti scelti dal Consiglio di Amministrazione tra gli amministratori indipendenti.
La presidenza del Comitato Nomine ha una durata di diciotto mesi dalla data di nomina, salvo decadenza, revoca o dimissioni dalla carica di amministratore o componente del Comitato Nomine. Alla scadenza della presidenza, il Consiglio di Amministrazione conferisce l'incarico di Presidente ad un diverso componente del Comitato Nomine in possesso dei soprarichiamati requisiti. Fermo restando la turnazione della carica di Presidente, i componenti del Comitato Nomine possono ricoprire l'incarico di Presidente più volte, preferibilmente in via non consecutiva.
Qualora, per qualsivoglia ragione, anche quale conseguenza della cessazione dalla carica di amministratore, venga a mancare un componente del Comitato Nomine, il Consiglio di Amministrazione provvede senza indugio, alla prima riunione utile, alla nomina del nuovo componente. I componenti del Comitato Nomine nominati in sostituzione di quelli cessati scadono insieme a quelli in carica all'atto della loro nomina, salvo diverse determinazioni del Consiglio di Amministrazione. Ciascun componente del Comitato Nomine può essere revocato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione, che provvede contestualmente alla sua sostituzione. La durata in carica dei componenti del Comitato Nomine è equiparata a quella del Consiglio di Amministrazione che lo ha istituito, la cui eventuale cessazione anticipata, per qualsiasi causa, determina la contestuale decadenza del Comitato Nomine.
Il Presidente convoca e presiede le riunioni del Comitato Nomine, ne prepara i lavori, dirige, coordina e modera la discussione. Il Presidente riferisce al Consiglio di Amministrazione sull'attività svolta dal Comitato Nomine e sulle relative proposte e orientamenti nelle forme più opportune alla prima riunione utile. Il Presidente sottoscrive, a nome del Comitato Nomine, le relazioni e i pareri da sottoporre al Consiglio di Amministrazione e/o ad altri organi o funzioni della Banca.
Il Comitato Nomine si riunisce altresì ogniqualvolta sia richiesto da un suo componente che ne faccia istanza scritta al Presidente, con indicazione degli argomenti da porre all'ordine del giorno. Le riunioni del Comitato Nomine sono convocate con preavviso di almeno tre giorni, indicando il luogo, il giorno, l'ora e gli argomenti all'ordine del giorno. In caso di urgenza il Comitato Nomine potrà essere convocato con preavviso di un giorno prima della data prevista per la riunione. Si intende, in ogni caso, validamente costituita la riunione alla quale, pur in assenza di una formale convocazione, partecipino tutti i componenti del Comitato Nomine. L'avviso di convocazione deve essere trasmesso ai membri effettivi del Collegio Sindacale e, in copia per conoscenza, al Presidente del Consiglio di Amministrazione. L'eventuale documentazione relativa alle materie all'ordine del giorno viene messa a disposizione di norma contestualmente alla convocazione della riunione e comunque con l'anticipo adeguato alle circostanze.
Il Regolamento prevede che ai lavori del Comitato possono assistere i componenti del Collegio Sindacale e, su invito del Presidente del Comitato Nomine, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, il Vice Presidente, l'Amministratore Delegato e il Direttore Generale della Banca (ove nominato). Il Comitato Nomine può infine avvalersi e/o richiedere la presenza di consulenti esterni e di qualsiasi esponente o addetto aziendale della Banca o di altra società del Gruppo competente per materia, informandone l'Amministratore Delegato.
Per la validità delle riunioni del Comitato Nomine è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti in carica. Le decisioni/deliberazioni del Comitato Nomine sono prese a maggioranza assoluta dei presenti.
Le riunioni del Comitato Nomine possono essere validamente tenute anche mediante l'utilizzo di idonei sistemi di audio, video o teleconferenza, a condizione che tutti gli aventi diritto possano parteciparvi ed essere identificati e sia loro consentito di seguire la riunione e di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti, nonché di ricevere, trasmettere e visionare documenti,

attuando contestualità di esame e di decisione/deliberazione. Il Comitato Nomine può riunirsi in qualunque luogo, purché in Italia.
La segreteria del Comitato è assicurata dalla Direzione Legale e Affari Societari. Delle riunioni del Comitato Nomine è redatto sintetico verbale a cura del segretario. Il verbale è trascritto nell'apposito libro e sottoscritto dal presidente della riunione e dal segretario.
Il Comitato attualmente in carica è composto dai consiglieri indipendenti Roberto Diacetti, con incarico di Presidente, Beatrice Colleoni e Monica Billio, nominata dal Consiglio di Amministrazione in data 14 gennaio 2021 in seguito alle dimissioni di Divo Gronchi.
Nell'esercizio 2021, il Comitato Nomine si è riunito 12 volte di cui una in modalità congiunta con il Comitato Remunerazione; le riunioni hanno registrato una durata media di circa trenta minuti. Alla data di approvazione della presente Relazione, il Comitato Nomine si è riunito tre volte e, per l'esercizio 2022, sono state programmate 5 riunioni. I componenti del Collegio Sindacale hanno assistito a tutte le riunioni del Comitato tenutesi nel 2021.
Il Comitato svolge le seguenti funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva:
Il Comitato inoltre:
• supporta il Comitato Controllo e Rischi nell'individuazione e nella proposta al Consiglio di Amministrazione dei responsabili delle funzioni aziendali di controllo da nominare;
Nel corso del 2021 sono stati trattati i temi relativi alla valutazione delle candidature dei soggetti da cooptare sia in Banca Ifis che nelle società controllate, al Processo di Autovalutazione del Consiglio di Amministrazione, al Piano di successione, alla verifica annuale dei requisiti previsti dall'art. 26 TUB, alla verifica annuale dei requisiti dei Consiglieri indipendenti, alla verifica annuale dell'assenza di cariche in imprese o gruppi di imprese concorrenti, alla Composizione quali-quantitativa ottimale del Consiglio di Amministrazione, al piano di formazione per i membri del Consiglio di Amministrazione.

Il Comitato, nello svolgimento delle proprie funzioni, può accedere a tutte le informazioni e funzioni aziendali rilevanti nonché può avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal Consiglio di Amministrazione e nel rispetto della politica di Gruppo per la gestione delle informazioni privilegiate.
Il Comitato Nomine dispone di risorse finanziarie, attivabili in autonomia, nella misura di euro 60.000 annui, e con previsione di rendicontazione allo stesso in merito all'eventuale utilizzo dei fondi almeno una volta all'anno, di norma in sede di esame della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari.
Il Comitato Nomine cura la predisposizione di meccanismi che garantiscano lo scambio tempestivo di informazioni con il Collegio Sindacale, garantendo la disponibilità delle informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti ed il coordinamento delle attività nelle aree di comune competenza per una migliore efficienza dei sistemi di controllo interno.
Si fa rinvio alle parti rilevanti della relazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.
Si fa rinvio alle parti rilevanti della relazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.
Il sistema dei controlli interni riveste un ruolo centrale nell'organizzazione aziendale, rappresenta, infatti, un elemento fondamentale di conoscenza per gli organi aziendali in modo da garantire piena consapevolezza della situazione ed efficace presidio dei rischi aziendali e delle loro interrelazioni; orienta i mutamenti delle linee strategiche e delle politiche aziendali e consente di adattare in modo coerente il contesto organizzativo, presidia la funzionalità dei sistemi gestionali e il rispetto degli istituti di vigilanza prudenziale, favorisce, inoltre, la diffusione di una corretta cultura dei rischi, della legalità e dei valori aziendali.
Il Consiglio di Amministrazione nel documento "Linee di indirizzo di Gruppo sul Sistema dei Controlli interni", da ultimo aggiornato a febbraio 2022 ha definito quali siano le linee di indirizzo a livello di Gruppo:

Banca Ifis persegue i seguenti principi generali di organizzazione:
Banca Ifis, inoltre, stabilisce:
Banca Ifis formalizza e rende noti alle Controllate i criteri che presiedono le diverse fasi che costituiscono il processo di gestione dei rischi e convalida i processi di gestione dei rischi all'interno del Gruppo. La Capogruppo decide in merito all'adozione dei sistemi interni di misurazione dei rischi e ne determina le caratteristiche essenziali, assumendosi la responsabilità della realizzazione del progetto nonché della supervisione sul corretto funzionamento di tali sistemi e sul loro costante adeguamento sotto il profilo metodologico, organizzativo e procedurale.

La Banca impartisce, inoltre, alle Controllate gli indirizzi per la progettazione del sistema dei controlli interni aziendale. Le Controllate si dotano di un sistema dei controlli interni che sia coerente con la strategia e la politica del Gruppo in materia di controlli, fermo restando il rispetto della disciplina eventualmente applicabile su base individuale. È, comunque, necessario che la Capogruppo, nel rispetto dei vincoli locali, adotti tutte le iniziative atte a garantire standard di controllo e presidi comparabili a quelli previsti dalle disposizioni di vigilanza italiane, anche nei casi in cui la normativa estera non preveda analoghi livelli di attenzione.
Il processo di sviluppo del sistema dei controlli interni del Gruppo è definito da Banca Ifis attraverso un processo ciclico articolato nelle seguenti fasi:
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, nell'esercizio della sua funzione di supervisione strategica, progetta il sistema dei controlli interni ed in tale ambito:

Su proposta dell'Amministratore Delegato di Capogruppo, approva inoltre:
Con riferimento al sistema dei controlli interni di ogni singola Controllata, il relativo organo con funzione di supervisione strategica, effettuate le opportune valutazioni per la miglior tutela degli interessi della Società e nell'ambito delle prescrizioni ricevute:
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo delega all'Amministratore Delegato poteri adeguati affinché lo stesso, in qualità di organo con funzione di gestione, dia attuazione al sistema dei controlli interni, sia di Gruppo sia aziendale, in coerenza con le scelte assunte in fase di progettazione. In particolare, le attribuzioni delegate dal Consiglio di Amministrazione all'Amministratore Delegato sono tali da consentire a questo ultimo di:
L'Amministratore Delegato della Capogruppo, in particolare:


Con riferimento al sistema dei controlli interni di ogni singola Controllata, il relativo organo con funzione di gestione:
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo effettua, anche per il tramite delle strutture che incardinano le funzioni aziendali di controllo, verifiche finalizzate ad accertare la coerenza tra quanto definito – approvato e la relativa attuazione.
L'Amministratore Delegato della Capogruppo assicura:
Il Collegio Sindacale della Capogruppo vigila sull'osservanza delle norme di legge, regolamentari e statutarie, sulla corretta amministrazione, sulla adeguatezza degli assetti organizzativi e contabili della Banca.
Il Collegio Sindacale della Capogruppo può avvalersi delle strutture e delle unità di controllo interne alla Banca per svolgere ed indirizzare le proprie verifiche e gli accertamenti necessari. A tal fine riceve da queste adeguati flussi informativi periodici o relativi a specifiche situazioni o andamenti aziendali. In ragione di tale stretto collegamento il Collegio Sindacale è specificamente sentito, oltre che in merito a decisioni riguardanti la nomina e la revoca dei responsabili delle unità aziendali di controllo, anche sulla definizione degli elementi essenziali dell'architettura complessiva del sistema dei controlli (poteri, responsabilità, risorse, flussi informativi, gestione del conflitto di interesse).
Il Collegio Sindacale della Capogruppo verifica ed approfondisce le cause ed i rimedi delle irregolarità gestionali, delle anomalie andamentali, delle lacune degli assetti organizzativi e contabili, ponendo particolare attenzione al rispetto della disciplina in materia di conflitto di interessi.
I controlli che il Collegio Sindacale effettua devono riguardare trasversalmente tutta l'organizzazione aziendale, includendo verifiche in ordine ai sistemi ed alle procedure, ai diversi rami di attività, all'operatività. Lo stesso, inoltre, verifica anche il corretto esercizio dell'attività di controllo strategico e gestionale svolto da Banca Ifis sulle proprie Controllate.
Il Collegio Sindacale della Capogruppo accerta l'adeguatezza di tutte le funzioni coinvolte nel sistema dei controlli, il corretto assolvimento dei compiti e l'adeguato coordinamento delle medesime, promuovendo gli interventi correttivi delle carenze e delle irregolarità rilevate.
Con riferimento al controllo contabile svolto dalla società di revisione, il Collegio Sindacale, conserva compiti connessi con la valutazione dell'adeguatezza e della funzionalità dell'assetto contabile, ivi compresi i relativi sistemi informativi, al fine di assicurare una corretta rappresentazione dei fatti aziendali. Anche, a tal fine, si coordina con quest'ultima nel continuo. Il Collegio Sindacale della Capogruppo, inoltre:


Con riferimento al sistema dei controlli interni di ogni singola Controllata, il relativo organo di controllo, ha la responsabilità di vigilare sulla completezza, adeguatezza e affidabilità del proprio sistema dei controlli interni svolgendo, per quanto applicabili, le medesime funzioni sopra indicate in riferimento al Collegio Sindacale della Capogruppo.
Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis assicura che sia data informativa in materia di sistema dei controlli interni e di rischi in tutti casi previsti dalla normativa, garantendo la correttezza e completezza delle informazioni fornite.
Si individuano le seguenti funzioni di controllo, inquadrate nei livelli previsti dalla regolamentazione di vigilanza vigente:
Il responsabile dell'Internal Audit è collocato alle dirette dipendenze dell'organo con funzione di supervisione strategica. Ha accesso diretto al Collegio Sindacale e comunica con esso senza restrizioni o intermediazioni.
L'efficace funzionamento del modello organizzativo previsto, basato sulla disponibilità per l'Internal Audit di informazioni sulla gestione e sulle evoluzioni del business, è assicurato anche attraverso il raccordo informativo sistematico con l'Amministratore Delegato della Capogruppo sulle attività svolte.
I responsabili del Risk Management, della Compliance e dell'Antiriciclaggio, sono collocati alle dirette dipendenze dell'organo con funzione di gestione. In ogni caso, essi hanno accesso diretto al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale e comunicano con essi senza restrizioni o intermediazioni. In particolare, i responsabili delle unità di controllo che incardinano funzioni aziendali di controllo di secondo livello riferiscono direttamente al Consiglio di Amministrazione nonché al Collegio Sindacale di norma su base trimestrale o su specifica richiesta di questi ultimi e comunque ogni qualvolta ne ravvisino la necessità.
I responsabili dell'Internal Audit, del Risk Management, della Compliance e dell'Antiriciclaggio:

Le funzioni di controllo Internal Audit, Risk Management, Compliance e Antiriciclaggio sono separate sotto il profilo organizzativo e sono assegnate a strutture non coinvolte nei processi di assunzione del rischio. Si considerano coinvolte nell'assunzione del rischio le strutture che hanno, anche non cumulativamente, le seguenti caratteristiche:
Nell'ambito del sistema dei controlli interni sono stati attribuiti ruoli e compiti alle unità organizzative deputate ai controlli di secondo e terzo livello, che risultano declinati in dettaglio nei relativi Regolamenti organizzativi o nelle Politica antiriciclaggio di Gruppo.
Ferma restando la reciproca indipendenza e i rispettivi ruoli, Internal Audit, Risk Management, Compliance, Antiriciclaggio e Dirigente Preposto collaborano tra loro e con le altre unità organizzative allo scopo di sviluppare le proprie metodologie di controllo in modo coerente con le strategie e l'operatività aziendale.
Altresì i responsabili delle unità organizzative di controllo interagiscono, coordinandosi e collaborando, al fine di evitare sovrapposizioni, sviluppare sinergie, ottimizzare la collaborazione.
Si evidenziano i flussi informativi relativi al Sistema dei controlli interni tra le unità organizzative che incardinano le funzioni aziendali di controllo e tra queste e gli organi aziendali:
Internal Audit. La frequenza con cui il responsabile dell'Internal Audit della Capogruppo deve riferire del proprio operato in seno al Consiglio di Amministrazione deve essere tale da garantire sempre a questo ultimo la possibilità di un suo possibile intervento tempestivo. Pertanto, oltre ad un'informativa periodica e sistemica avente cadenza trimestrale (Tableau de bord), è essenziale una informativa di natura episodica atta ad informare l'organo amministrativo di eventuali accadimenti per i quali potrebbe rendersi necessaria una repentina azione correttiva e/o migliorativa. In tale contesto, gli esiti degli accertamenti conclusisi con giudizi negativi o che evidenzino carenze di rilievo sono trasmessi integralmente, tempestivamente e direttamente agli organi aziendali.
Per quanto concerne la pianificazione delle attività e l'informativa periodica, l'Internal Audit della Capogruppo presenta al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo:
L'Internal Audit della Capogruppo trasmette inoltre tempestivamente al Consiglio di Amministrazione gli esiti degli accertamenti conclusisi con giudizi negativi o che evidenziano carenze di rilievo.
Sono altresì previste forme stabili di collaborazione tra il Collegio Sindacale, il Comitato Controllo e Rischi, l'Organismo di Vigilanza e l'Internal Audit della Capogruppo, che si attuano mediante:

Inoltre, il responsabile dell'Internal Audit della Capogruppo:
Risk Management. Presenta al Consiglio di Amministrazione per l'approvazione (o per l'esame definitivo, con specifico riferimento alle relazioni periodiche prodotte) e al Collegio Sindacale e al Comitato Controllo Rischi:
Inoltre, il Risk Management invia al Comitato Controllo e Rischi:
Il Responsabile del Risk Management informa i Responsabili delle altre unità di controllo della Capogruppo delle criticità rilevate nelle proprie attività di controllo che possano essere di interesse per l'attività di ciascuna.
È inoltre prevista la reciproca trasmissione, di norma per conoscenza ed in relazione dell'ambito di competenza, delle risultanze dei singoli interventi svolti.
Compliance. Presenta al Consiglio di Amministrazione per l'approvazione (o per l'esame definitivo, con specifico riferimento alle relazioni periodiche prodotte) e al Collegio Sindacale e al Comitato Controllo Rischi:

Il Responsabile della Compliance informa i Responsabili delle altre unità aziendali di controllo della Capogruppo delle criticità rilevate nelle proprie attività di controllo che possano essere di interesse per l'attività di ciascuna. È inoltre prevista la reciproca trasmissione, di norma per conoscenza ed in relazione dell'ambito di competenza, delle risultanze dei singoli interventi svolti.
Antiriciclaggio. Presenta al Consiglio di Amministrazione per l'approvazione (o per l'esame definitivo, con specifico riferimento alle relazioni periodiche prodotte) e al Collegio Sindacale e al Comitato Controllo Rischi:
Il Responsabile dell'Antiriciclaggio informa i Responsabili delle altre unità aziendali di controllo della Capogruppo delle criticità rilevate nelle proprie attività di controllo che possano essere di interesse per l'attività di ciascuna. È, inoltre, prevista la reciproca trasmissione, di norma per conoscenza ed in relazione dell'ambito di competenza, delle risultanze dei singoli interventi svolti.
Dirigente Preposto. Coerentemente con quanto disposto dall'art. 154 bis del TUF, il Dirigente Preposto di Capogruppo provvede a:
Unitamente a quanto esplicitamente previsto dalla normativa di riferimento sopra citata, il Dirigente Preposto predispone:

Il sistema di gestione dei rischi e il sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria costituiscono elementi del medesimo Sistema, finalizzato tra l'altro a garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.
Al fine di assicurare un adeguato presidio ed una corretta mitigazione del rischio di errata informativa finanziaria, Banca Ifis si è dotata di uno specifico framework di analisi trasversale ai diversi processi aziendali e volto a identificare e controllare i principali rischi cui la Società è esposta nell'esecuzione delle transazioni rilevanti che generano le informazioni contenute nel bilancio e in generale in ogni altra informativa di natura finanziaria.
L'applicazione del framework è pensata per garantire accuratezza, affidabilità e tempestività del reporting di natura finanziaria, perseguendo l'integrazione con il complessivo sistema di controllo interno e gestione dei rischi.
Le previsioni statutarie in tema di "Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari" (nel seguito anche Dirigente preposto), la nomina dell'attuale Dirigente preposto, la Politica di Gruppo per la gestione del rischio di errata informativa finanziaria, l'aggiornamento del "perimetro di attività del Dirigente Preposto" ed il "Regolamento del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e del Monitoraggio e Controllo dell'Informativa Finanziaria", approvati dal Consiglio di Amministrazione, costituiscono, unitamente al corpus delle procedure amministrativo-contabili, il complesso delle misure adottate dalla Banca a presidio del rischio di errata informativa finanziaria.
Il framework è composto da diversi livelli di analisi che in azione combinata conducono alla definizione di adeguate procedure amministrative e contabili a livello di gruppo. Esso è ispirato ai principi e linee guida definiti dall'Internal Control – Integrated Framework emanate dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (noto come CoSO) e dal Control Objectives for Information and related Technology (noto come CobiT), considerati modelli di riferimento accettati a livello internazionale.
I livelli di analisi del framework sono i seguenti:
Il processo di gestione del rischio di errata informativa finanziaria e le modalità di collaborazione e coordinamento tra la struttura Monitoraggio e Controllo dell'Informativa Finanziaria, la Contabilità e Bilancio e le altre strutture e Organi della Banca sono definite all'interno della Politica di Gruppo per la gestione del rischio di errata informativa finanziaria, approvata dal Consiglio di Amministrazione. Contabilità e Bilancio è deputata all'assolvimento degli adempimenti amministrativi, contabili nonché alla produzione dell'informativa finanziaria predisposta anche con il contributo del Dirigente Preposto e da questi attestata ai sensi dell'art. 154-bis del TUF.
L'approccio operativo che caratterizza il complessivo processo di gestione del rischio di errata informativa finanziaria si articola, coerentemente con le fasi del processo di gestione dei rischi di cui la Banca si è dotata, nei seguenti sottoprocessi:

Alla luce delle rilevanti responsabilità affidategli, al Dirigente preposto sono attribuiti poteri e mezzi adeguati allo svolgimento delle proprie funzioni, come precisato nel paragrafo 8.6 della presente Relazione. Il Dirigente Preposto riceve da tutte le unità organizzative della Banca la massima collaborazione necessaria per l'esecuzione delle attività di propria competenza, avendo garantito il libero accesso a tutti gli ambienti, alle informazioni, alle scritture contabili e alla documentazione inerente alla propria attività. In caso di necessità, inoltre, questo può richiedere informazioni o documenti localizzati presso fornitori esterni, per il tramite del relativo Referente interno per l'attività esternalizzata. Infine, il Dirigente Preposto ha facoltà di concordare con ciascuna unità organizzativa coinvolta nel processo le modalità di trasmissione dei flussi informativi necessari all'espletamento delle proprie attività.
Il Dirigente Preposto, nell'espletamento delle attività di propria competenza si avvale dell'unità organizzativa Monitoraggio e Controllo dell'Informativa Finanziaria, che ha quale obiettivo la valutazione della completezza, dell'adeguatezza, della funzionalità e dell'affidabilità del sistema dei controlli interni, con specifico riferimento alla produzione dell'informativa finanziaria e alla gestione del rischio che quest'ultima possa essere non corretta.
L'Internal Audit valuta la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità e l'affidabilità del processo di gestione del rischio di errata informativa finanziaria.
Nell'ambito dell'azione di direzione e coordinamento esercitata dalla Capogruppo sulle società del Gruppo, la Direzione Finance di Capogruppo emana gli indirizzi metodologici in ambito amministrativo - contabile cui le Unità Organizzative di queste ultime, a ciò deputate, devono attenersi nello svolgimento delle attività di propria competenza.
In considerazione del fatto che la configurazione del Gruppo prevede la presenza di entità considerate significative in sede di definizione del perimetro di attività del Dirigente Preposto (c.d. fase di identificazione), Banca Ifis, nell'ambito dell'azione

di direzione e coordinamento che esercita sulle società controllate, richiede, tramite il Dirigente Preposto della Capogruppo, di:
Il Consiglio di Amministrazione al fine di dare attuazione al sistema dei controlli interni, sia di Gruppo sia aziendale, ha delegato all'Amministratore Delegato poteri adeguati a tale fine come puntualmente riportate all'interno della Sezione 8. Nella sua qualità di Organo con funzione di gestione si è costantemente relazionato con il Consiglio di Amministrazione su tutti gli aspetti della gestione aziendale e:
Il Comitato Controllo e Rischi ha il compito di supportare le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e rischi, all'approvazione delle relazioni periodiche di carattere finanziario e non finanziario e di supportare il Consiglio in tema di analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine nell'ottica di successo sostenibile.
Il Comitato Controllo e Rischi è composto, di regola, da tre a cinque membri scelti tra i componenti non esecutivi del Consiglio di Amministrazione della Banca, la maggioranza dei quali indipendenti. I membri del Comitato Controllo e Rischi devono possedere conoscenze, competenze ed esperienze, principalmente nel settore di attività in cui opera la Banca, tali da poter comprendere appieno e monitorare le strategie e gli orientamenti al rischio della Società. Almeno un componente del Comitato Controllo e Rischi deve possedere un'adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi, da valutarsi dal Consiglio di Amministrazione al momento della nomina.
Il Comitato alla data di pubblicazione della presente Relazione, in ottemperanza alla Raccomandazione 35, è composto da 5 Consiglieri indipendenti e non esecutivi: Simona Arduini (con l'incarico di Presidente dal 15 ottobre 2020), Daniele Umberto Santosuosso, Monica Billio, Antonella Malinconico e Roberto Diacetti.

Il Comitato Controllo e Rischi è presieduto, a turno, da uno dei suoi componenti scelto dal Consiglio di Amministrazione tra gli amministratori indipendenti in possesso di un'adeguata conoscenza ed esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi. La presidenza del Comitato Controllo e Rischi ha una durata di diciotto mesi dalla data di nomina, salvo decadenza, revoca o dimissioni dalla carica di amministratore o di componente del Comitato Controllo e Rischi. Alla scadenza della presidenza, il Consiglio di Amministrazione conferisce l'incarico di Presidente ad un diverso componente del Comitato Controllo e Rischi in possesso dei soprarichiamati requisiti. Fermo restando la turnazione della carica di Presidente, i componenti del Comitato Controllo e Rischi possono ricoprire l'incarico di Presidente più volte, preferibilmente in via non consecutiva.
Qualora, per qualsivoglia ragione, anche quale conseguenza della cessazione dalla carica di amministratore, venga a mancare un componente del Comitato Controllo e Rischi, il Consiglio di Amministrazione provvede senza indugio, alla prima riunione utile, alla nomina del nuovo componente. I componenti del Comitato Controllo e Rischi nominati in sostituzione di quelli cessati scadono insieme a quelli in carica all'atto della loro nomina, salvo diverse determinazioni del Consiglio di Amministrazione. Ciascun componente del Comitato Controllo e Rischi può essere revocato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione, che provvede contestualmente alla sua sostituzione. La durata in carica dei componenti del Comitato Controllo e Rischi è equiparata a quella del Consiglio di Amministrazione che lo ha istituito, la cui eventuale cessazione anticipata, per qualsiasi causa, determina la contestuale decadenza del Comitato stesso.
Il Presidente convoca e presiede le riunioni del Comitato Controllo e Rischi, ne prepara i lavori, dirige, coordina e modera la discussione, riferisce al Consiglio di Amministrazione sull'attività svolta dal Comitato e sulle relative proposte e orientamenti nelle forme più opportune alla prima riunione utile. Il Presidente sottoscrive, a nome del Comitato Controllo e Rischi, le relazioni e i pareri da sottoporre al Consiglio di Amministrazione e/o ad altri organi o funzioni della Banca. In caso di assenza, irreperibilità o impedimento del Presidente, le sue funzioni sono svolte dal membro del Comitato Controllo e Rischi più anziano d'età.
Il Comitato Controllo e Rischi è convocato dal Presidente o, in caso di sua assenza, impedimento o ritardo a provvedervi, è convocato dal membro del Comitato Controllo e Rischi più anziano d'età; si riunisce altresì ogniqualvolta sia richiesto da un suo componente o dal responsabile della funzione Internal Audit che ne faccia istanza scritta al Presidente, con indicazione degli argomenti da porre all'ordine del giorno.
Le riunioni sono convocate con preavviso di almeno tre giorni, indicando il luogo, il giorno, l'ora e gli argomenti all'ordine del giorno, in caso di urgenza il Comitato può essere convocato con preavviso di un giorno prima della data prevista per la riunione. L'avviso di convocazione deve essere trasmesso ai membri effettivi del Collegio Sindacale e, in copia per conoscenza, al Presidente del Consiglio di Amministrazione. L'eventuale documentazione relativa alle materie all'ordine del giorno è messa a disposizione di norma contestualmente alla convocazione della riunione e comunque con l'anticipo adeguato alle circostanze.
Il presidente del Collegio Sindacale, o altro componente da lui designato, partecipano ai lavori del Comitato Controllo e Rischi. Ove ritenuto opportuno in relazione alle tematiche da trattare, il Comitato Controllo e Rischi e il Collegio Sindacale si riuniscono congiuntamente. Alle riunioni possono altresì partecipare, su invito del Presidente del Comitato Controllo e Rischi, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, il Vice Presidente, l'Amministratore Delegato e il Direttore Generale della Banca (ove nominato). Il Presidente del Comitato Controllo e Rischi ha altresì facoltà di invitare alle riunioni l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione, il revisore legale o i rappresentanti della società di revisione e i componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società del Gruppo con riferimento a tutti o alcuni argomenti all'ordine del giorno, salvo il caso in cui siano trattati temi che li riguardano. Il Comitato Controllo e Rischi può infine avvalersi e/o richiedere la presenza di consulenti indipendenti e di qualsiasi esponente o addetto aziendale della Banca o di altra società del Gruppo competente per materia, informandone l'Amministratore Delegato.
Per la validità delle riunioni del Comitato Controllo e Rischi è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti in carica e le decisioni/deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei presenti. Nell'ipotesi in cui il Comitato Controllo e Rischi sia composto da un numero pari di membri, in caso di parità di voti si procederà ad una successiva votazione nella quale prevarrà la decisione che abbia ottenuto il voto del Presidente. Il voto non può essere dato per rappresentanza e ciascun componente ha diritto ad un voto.
Le riunioni del Comitato Controllo e Rischi possono essere validamente tenute anche mediante l'utilizzo di idonei sistemi di audio, video o teleconferenza, a condizione che tutti gli aventi diritto possano parteciparvi ed essere identificati e sia loro consentito di seguire la riunione e di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti, nonché di ricevere,

trasmettere e visionare documenti, attuando contestualità di esame e di decisione/deliberazione. Il Comitato può riunirsi in qualunque luogo, purché in Italia.
La segreteria del Comitato è assicurata dalla Direzione Legale e Affari Societari che cura la redazione di un sintetico verbale. Il verbale è trascritto nell'apposito libro e sottoscritto dal presidente della riunione e dal Segretario.
Nel corso del 2021 il Comitato si è riunito 21 volte, cinque delle quali in forma congiunta con il Collegio Sindacale, la durata media delle riunioni è stata di circa due ore e venti minuti. Tutti i membri del Collegio Sindacale hanno assistito a tutte le riunioni tenutesi nel 2021.
Dall'inizio dell'anno 2022 sino alla data di approvazione del presente documento il Comitato si è riunito sei volte, delle quali due in via congiunta con il Collegio Sindacale; sono state programmate 21 riunioni per il 2022.
Oltre a svolgere riunioni congiunte con l'Organo di controllo, nel corso delle proprie riunioni il Comitato si è confrontato per la trattazione di specifici argomenti, con il Direttore Generale (sino al mese di ottobre, poi nominato Chief Lending Officer), il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari (nonché Chief Financial Officer), il Responsabile Direzione Governo Piano Industriale, Pianificazione e Controllo di Gestione, il Responsabile della Compliance, la Responsabile dell'Antiriciclaggio, la Società di revisione e il Chief Risk Officer. Si è confrontato in via sistematica con il Responsabile dell'Internal Audit che di norma assiste alle riunioni del Comitato in un'ottica di sinergia tra i diversi attori del sistema dei controlli interni. Il Comitato si è confrontato ancora, in un'ottica di lavoro istruttorio rispetto ai lavori consiliari, con il Responsabile Direzione Capital Markets, il Responsabile Crediti Problematici, il Responsabile Contabilità e Bilancio, il Responsabile Monitoraggio e Controllo dell'Informativa Finanziaria, il Responsabile Organizzazione, la Responsabile Privacy & Security, la Responsabile Reclami, la Responsabile Convalida e, con decorrenza dal mese di ottobre, con il Condirettore Generale Chief Operating Officer.
Il Comitato Controllo e Rischi svolge funzioni di supporto all'organo con funzione di supervisione strategica in materia di rischi e sistema di controlli interni.
Al Comitato Controllo e Rischi spettano le seguenti funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva:

Il Comitato Controllo e Rischi rilascia inoltre il proprio parere preventivo al Consiglio di Amministrazione:
Con riferimento alla nomina, alla revoca, all'adeguatezza delle risorse assegnate per l'espletamento delle proprie funzioni nonché alla remunerazione fissa e variabile del responsabile della funzione di Internal Audit della Banca e, ove presenti, delle società del Gruppo, il Comitato supporta il Consiglio di Amministrazione nelle proprie determinazioni anche rilasciando pareri preventivi ove richiesto dalla normativa tempo per tempo vigente o dal Consiglio di Amministrazione.
Con particolare riferimento ai compiti in materia di gestione e controllo dei rischi, il Comitato svolge funzioni di supporto all'organo con funzione di supervisione strategica:
Ferme restando le competenze del Comitato Remunerazioni, il Comitato Controllo e Rischi accerta che gli incentivi sottesi al sistema di remunerazione e incentivazione della Società siano coerenti con il RAF.
Nello svolgimento delle proprie funzioni può accedere a tutte le informazioni e funzioni aziendali rilevanti per lo svolgimento dei propri compiti nonché può avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal Consiglio di Amministrazione e nel rispetto della politica di Gruppo per la gestione delle informazioni privilegiate.
Il Comitato Controllo e Rischi esercita la propria attività avvalendosi, in via ordinaria, dei contributi informativi del Consiglio di Amministrazione, dell'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, del responsabile

della funzione Internal Audit e delle altre funzioni di controllo, del Dirigente Preposto, dell'Organismo di Vigilanza previsto dal D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231, come successivamente modificato e integrato, e del revisore legale o dei rappresentanti della società di revisione, nonché degli esiti delle attività svolte dagli altri comitati istituiti dal Consiglio di Amministrazione. Cura la predisposizione di meccanismi che garantiscano lo scambio tempestivo di informazioni con il Collegio Sindacale, garantendo la disponibilità delle informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti ed il coordinamento delle attività nelle aree di comune competenza per una migliore efficienza dei sistemi di controllo interno.
Il Comitato Controllo e Rischi dispone di risorse finanziarie, attivabili in autonomia, nella misura di euro 60.000 annui, stabilita dal Consiglio di Amministrazione e con previsione di rendicontazione allo stesso in merito all'eventuale utilizzo dei fondi almeno una volta all'anno, di norma in sede di esame della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari.
In materia di operatività con parti correlate e/o soggetti collegati il Comitato Controllo e Rischi, nella sua componente costituita da soli amministratori indipendenti, svolge inoltre le funzioni allo stesso attribuite dal Consiglio di Amministrazione così come disciplinate nell'ambito della vigente normativa interna.
Nel corso del 2021 l'attività del Comitato si è esplicata su alcune principali linee direttive, in ottica istruttoria rispetto ai lavori del Consiglio di Amministrazione:
Ricopre l'incarico di Responsabile dell'Internal Audit, dal 1° giugno 2019, il Dott. Angelo Ferracchiati.
La nomina del Dott. Ferracchiati è avvenuta, su proposta dell'amministratore incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nella seduta consiliare del 30 maggio 2019, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale.
In sede di nomina il Consiglio, su proposta formulata dal Comitato Remunerazioni, ha demandato all'Amministratore Delegato, al Direttore Generale (figura al tempo prevista nell'Organigramma aziendale) e al Responsabile Risorse Umane, la definizione degli aspetti retributivi.
L'unità è collocata in staff al Consiglio di Amministrazione e non è responsabile di alcuna area operativa; viene di tempo in tempo dotata di risorse adeguate all'espletamento delle proprie attività.
Il collocamento dell'Internal Audit nell'organigramma aziendale in staff al Consiglio di Amministrazione, oltre ad assicurare l'indipendenza della unità stessa, in coerenza con le indicazioni della Banca d'Italia e con le best practice di settore, facilita l'opportuno scambio informativo con il Comitato Controllo e Rischi, il Collegio Sindacale e, in generale, con gli organi e gli organismi societari.

Nella mission attribuita all'Internal Audit dal relativo regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione, rientra tra l'altro la verifica che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi risulti completo, adeguato, funzionale ed affidabile.
***
Il Regolamento dell'Internal Audit di Gruppo prevede che la Funzione di Revisione Interna di Capogruppo definisca un Piano programmatico delle attività che, basandosi su un processo strutturato di analisi e prioritizzazione dei principali rischi (cd risk based), tenga conto del diverso grado di rischio delle varie attività e strutture della Capogruppo e delle Controllate. Proprio rispetto alle società del Gruppo Banca Ifis, è stato individuato un referente della Funzione di Internal Audit che ogni Controllata ha esternalizzato presso la Banca; il referente risponde gerarchicamente al Responsabile della Funzione di Audit della Banca, ma funzionalmente agli Organi Amministrativi e di Controllo delle Controllate.
Il Piano programmatico delle attività di Audit indica le attività di controllo pianificate per il triennio (piano pluriennale) ed ha una specifica sezione per l'attività di revisione del sistema informativo (ICT auditing).
Fermo restando il coordinamento e la collaborazione con le altre funzioni di controllo, tenuto conto della rilevanza che riveste l'attività programmata dalle funzioni di controllo di secondo livello, il Piano programmatico delle attività di audit è, di norma, presentato non prima che le unità di controllo di Risk Management, Compliance e Antiriciclaggio della Capogruppo abbiano provveduto a porre all'attenzione degli Organi aziendali la programmazione delle proprie attività.
Il Piano programmatico viene trasmesso contestualmente al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo e Rischi, al Presidente del Consiglio di Amministrazione, all'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (nonché Amministratore Delegato) per il successivo esame del Consiglio di Amministrazione. Il piano programmatico è aggiornato ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, su richiesta degli Organi aziendali e/o su proposta del Responsabile dell'Internal Audit.
Durante l'esercizio 2020, è stato approvato dal Consiglio, previo parere favorevole espresso dal Comitato Controllo e Rischi, un nuovo "Piano programmatico delle attività di audit 2020-2022". Le attività previste per il 2021, in continuità con l'anno 2020, si sono sviluppate prevalentemente su due direttrici: una di carattere progettuale volta allo sviluppo di un sistema di indicatori a distanza in uso alla Funzione e finalizzata a garantire la continuità nell'azione di revisione interna dei principali processi di Gruppo.
Durante il 2021 il Responsabile dell'Internal Audit ha tra l'altro:
Le principali attività svolte dal Responsabile dell'Internal Audit nel corso del 2021, sulla base del già menzionato Piano programmatico, hanno riguardato in ottica risk based sia la Capogruppo (Banca Ifis) che le società da essa controllate. I settori di principale intervento riguardano il comparto NPL con particolare riguardo ai principali processi delle due società del Gruppo che operano nel settore (Ifis Npl Investing e Ifis Npl Servicing), il comparto della Banca commerciale e nello specifico le business unit leasing, factoring e pharma e gestione della liquidità aziendale. Sono stati inoltre svolti interventi di verifica concernenti il sistema informativo, le funzioni di controllo di secondo livello ed alcuni processi aziendali trasversali non direttamente ed univocamente correlabili a specifiche aree di business, in particolare, con riferimento al processo di gestione della continuità operativa, alla conformità delle prassi di remunerazione al contesto normativo.

Oltre all'informativa trimestrale (Tableau de bord) ed alla Relazione annuale sull'attività svolta, in ottemperanza alle disposizioni degli Organi di Vigilanza, il Responsabile dell'Internal Audit ha predisposto specifiche verifiche in merito a:
L'Internal Audit ha interagito infine con le strutture di controllo di secondo livello in riferimento agli ambiti di rischio dalle stesse presidiati, facendosi costantemente promotrice di incontri di coordinamento e condivisione.
Il Gruppo Banca Ifis, sensibile all'esigenza di assicurare condizioni di trasparenza e correttezza nella conduzione dell'attività aziendale, a tutela dell'immagine delle singole società facenti parte del Gruppo, delle aspettative degli azionisti e di coloro che lavorano per e con le società del Gruppo, ha ritenuto conforme ai principi di cui si è dotato procedere all'attuazione del Modello organizzativo e di gestione previsto dal D.lgs. 231/2001.
Tale iniziativa è stata assunta anche nella convinzione che l'adozione del Modello Organizzativo possa costituire un valido strumento di sensibilizzazione nei confronti di coloro che lavorano per la Banca affinché adottino, nell'espletamento e nella conduzione delle proprie attività, comportamenti corretti e lineari, tali da prevenire il rischio di commissione dei reati contemplati nel D.lgs. 231/2001.
Il Gruppo Banca Ifis condanna i comportamenti contrari alle disposizioni di legge vigenti ed ai principi etici altresì affermati nel Codice Etico da ultimo aggiornato ad agosto 2021. In tale contesto, l'adozione e l'efficace attuazione del Modello migliorano la Corporate Governance della Banca, in quanto limitano il rischio di commissione dei reati e consentono di beneficiare dell'esimente prevista dal D.lgs. 231/2001.
Il Consiglio di Amministrazione ha nominato un Organismo di Vigilanza dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo di cui al D.lgs. 231/2001, fin dal 26 ottobre 2004; nella seduta del 19 aprile 2019, ha confermato la decisione, già assunta dai precedenti amministratori, di non affidare i compiti dell'Organismo di Vigilanza al Collegio Sindacale, prevedendone una composizione formata da un Sindaco, dai Responsabili delle funzioni Internal Audit e Compliance oltre a due consiglieri indipendenti, uno dei quali con l'incarico di Presidente.
Nella predisposizione del Modello Organizzativo, da ultimo aggiornato in data 5 agosto 2021, Banca Ifis si è ispirata alle "Linee Guida dell'Associazione Bancaria Italiana per l'adozione di modelli organizzativi sulla responsabilità amministrativa delle banche" che costituiscono un orientamento per l'interpretazione e l'analisi delle implicazioni giuridiche ed organizzative derivanti dall'introduzione del D.lgs. 231/2001.
Nella predisposizione del Modello si è tenuto conto delle procedure e dei sistemi di controllo esistenti e già ampiamente operanti in azienda, in quanto idonei a valere anche come misure di prevenzione dei reati e di controllo sui processi. Il Modello si inserisce nel più ampio sistema di controllo costituito principalmente dal Sistema dei Controlli Interni richiesto da Banca d'Italia e dalle regole di Corporate Governance in essere nella società.
Banca Ifis, ritenendo inoltre che il modello organizzativo e di gestione costituisca parte fondamentale degli strumenti di politica aziendale di Gruppo, estende gli strumenti organizzativi di cui al Modello organizzativo adottato dalla Banca, per quanto applicabili, alle Società controllate dalla stessa; parte del modello è disponibile sul sito internet di Banca Ifis alla sezione Corporate Governance – il Valore dell'Etica – Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo.
Quanto ai reati cui si applica la disciplina in esame, si tratta attualmente delle seguenti tipologie:

L'Organismo di Vigilanza è composto da un Sindaco, a scelta del Collegio Sindacale, dai Responsabili, tempo per tempo in carica, delle funzioni Internal Audit e Compliance oltre che da due Consiglieri indipendenti, a scelta del Consiglio, uno dei quali con l'incarico di presidente; l'Organismo di Vigilanza dura in carica tre anni e si riunisce con cadenza almeno semestrale. La segreteria dell'Organismo di Vigilanza è assicurata dalla Direzione Legale e Affari Societari e il segretario, su mandato del Presidente cura la stesura dei verbali delle riunioni che sono conservati dalla Direzione Legale e Affari Societari. Il Presidente, o altro componente di volta in volta designato dallo stesso Presidente, riferisce al Consiglio di Amministrazione, alla prima riunione utile, sull'attività svolta e, ove è il caso, sulle attività in corso di svolgimento e/o programmate nonché sull'eventuale attivazione dell'autonomia finanziaria.
Tale Organismo è dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, di cui al D.lgs. 231/2001 "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica". Il Regolamento dell'Organismo di Vigilanza è disponibile sul sito internet della Banca, nella sezione Corporate Governance – Il Valore dell'Etica -Regolamento Organismo di Vigilanza.
L'Assemblea dei soci del 17 aprile 2014 ha conferito alla EY S.p.A. l'incarico di revisione legale del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato di gruppo nonché di revisione contabile limitata della relazione semestrale di Banca IFIS per ciascuno dei nove esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2014 al 31 dicembre 2022.
La Relazione Aggiuntiva è stata posta a disposizione del Consiglio di Amministrazione da parte del Collegio Sindacale unitamente alle proprie osservazioni.
Ad EY S.p.A. sono state inoltre affidate, mediante separati accordi formalizzati, le attività di revisione dei bilanci di esercizio della controllante e delle società controllate da Banca Ifis.
In data 12 aprile 2016 il Consiglio di Amministrazione ha nominato la dott. Mariacristina Taormina "Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari" con decorrenza 18 aprile 2016. Ai sensi dell'art. 19 dello statuto sociale:

Il Consiglio di Amministrazione attribuisce al Dirigente Preposto autonome facoltà di spesa, coerentemente al piano programmatico delle attività che lo stesso prevede di realizzare. Il Dirigente Preposto deve relazionare periodicamente al Consiglio di Amministrazione sull'esercizio dei propri poteri di spesa. Si precisa che nell'ambito delle attività svolte nel corso dell'esercizio 2021 non sono state sostenute spese diverse da quelle previste per il normale funzionamento della unità organizzativa preposta alla attività di monitoraggio.
Il Dirigente Preposto, inoltre, ha facoltà di:
*** Vengono indicati di seguito i Responsabili delle altre funzioni aziendali aventi specifici compiti in tema di controllo interno e gestione dei rischi:
I responsabili di Internal Audit, Risk Management, Compliance e Antiriciclaggio:
I compiti e le responsabilità delle già menzionate Unità Organizzative di controllo di secondo e terzo livello sono in linea con quanto previsto dalle Disposizioni di Vigilanza sul sistema dei controlli.
Nell'ambito del Sistema dei controlli interni a livello di Gruppo, la Capogruppo è responsabile della costituzione di un sistema unitario a livello consolidato che consenta l'effettivo controllo sia sulle scelte strategiche del Gruppo nel suo complesso sia sull'equilibrio gestionale delle singole componenti.
Il corretto funzionamento del sistema dei controlli interni si basa sulla proficua interazione nell'esercizio dei compiti (d'indirizzo, di attuazione, di verifica, di valutazione) fra gli organi aziendali, gli eventuali comitati costituiti all'interno di questi ultimi, i soggetti incaricati della revisione legale dei conti, le funzioni di controllo.

In ragione di ciò, conformemente a quanto richiesto dal Codice di Autodisciplina, il Consiglio di Amministrazione, nominato dall'Assemblea dei soci del 19 aprile 2019, ha confermato nell'Amministratore Delegato il consigliere incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
In aggiunta, la proficua interazione e il coordinamento tra i soggetti apicali coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è agevolato da meccanismi di cross-membership e da una composizione non pletorica di comitati e organismi; in particolare, il Comitato Controllo e Rischi e il Collegio Sindacale interagiscono frequentemente nel corso delle proprie riunioni e, all'occorrenza, con l'Amministratore Delegato, con il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari, con la Società di revisione, con il Chief Risk Officer, con il Responsabile della Compliance e con la Responsabile dell'Antiriciclaggio. Interagiscono inoltre in via sistematica con il Responsabile dell'Internal Audit che di norma assiste alle riunioni di entrambi gli organi.
Anche l'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 231/2001 beneficia degli stessi meccanismi di cross-membership e di analoga sistematicità nell'interazione con gli altri soggetti del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
I responsabili delle unità organizzative di controllo interagiscono, coordinandosi e collaborando, al fine di evitare sovrapposizioni, sviluppare sinergie, ottimizzare la collaborazione.
Con cadenza minima trimestrale, di norma su iniziativa del responsabile dell'Internal Audit della Capogruppo, i responsabili delle unità organizzative di controllo della Capogruppo, partecipano a momenti formalizzati per discutere e confrontarsi sui seguenti temi:
Le riunioni sono oggetto di adeguata tracciabilità ed alle stesse, in riferimento a singoli argomenti oggetto di trattazione, possono essere invitati a partecipare anche i referenti di altre unità organizzative.
I verbali delle riunioni nonché l'ulteriore documentazione di comune interesse sono oggetto di:
La "Politica di Gruppo per la gestione dei flussi informativi" descrive i flussi informativi che le funzioni di controllo della Banca e delle Controllate producono verso gli Organi Aziendali. Altresì tale politica definisce i principi relativi alla predisposizione e gestione dei flussi informativi medesimi applicabili anche a quelli che le funzioni di controllo scambiano tra loro e con l'Autorità di Vigilanza, nonché quelli indirizzati verso l'Assemblea .

Nel mese di giugno 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato - previo parere favorevole del Collegio Sindacale, del Comitato Controllo e Rischi (costituito dai soli amministratori indipendenti) – l'emanazione della nuova "Politica di Gruppo in materia di operazioni con parti correlate, soggetti collegati ed Esponenti Aziendali ex art. 136 T.U.B.", da ultimo aggiornata a febbraio 2022 ("Politica"). La Politica è disponibile sul sito internet www.bancaifis.it (nella sezione "Corporate Governance – Relazioni e documenti – Parti correlate e soggetti collegati").
In particolare, in seguito all'aggiornamento del 10 dicembre 2020 del Regolamento CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010, si è reso necessario provvedere alla revisione della normativa interna in materia di operazioni con parti correlate e soggetti collegati. In tale contesto, è stato individuato un perimetro unico di parti correlate e soggetti collegati che è descritto al paragrafo 2.2 e nell'Appendice 1 della Politica ("Perimetro Unico").
Non è stato costituito un apposito comitato parti correlate in quanto il Consiglio di Amministrazione ha attribuito i compiti che il Regolamento Consob e le Disposizioni di Banca d'Italia assegnano agli Amministratori indipendenti al Comitato Controllo e Rischi (per la componente degli Amministratori indipendenti che nell'attuale composizione coincide con la totalità dei membri).
In particolare, con riferimento alle operazioni con parti correlate, al Comitato spetta:
Per le attività svolte nel corso dell'esercizio 2021 si fa rinvio al paragrafo 8.2.
La Politica, che delinea l'approccio che la Banca, anche nell'esercizio del proprio ruolo di Capogruppo, adotta al fine di assicurare un efficace presidio degli eventuali rischi di conflitti di interesse nelle operazioni con parti correlate e soggetti collegati nonché i criteri per identificare i soggetti le cui operazioni possano rientrare nell'ambito di applicazione della Politica stessa e le procedure di istruttoria, proposta e deliberazione delle operazioni, è disponibile sul sito internet www.bancaifis.it (nella sezione "Corporate Governance – Relazioni e documenti – Parti correlate e soggetti collegati").
Il Consiglio ha adottato ulteriori soluzioni operative idonee ad agevolare l'individuazione e un'adeguata gestione delle situazioni in cui un amministratore sia portatore di un interesse per conto proprio o di terzi per mezzo della Politica in materia di Operazioni Personali (ultimo aggiornamento febbraio 2020), della Politica in materia di operazioni compiute da Soggetti Rilevanti e da Persone ad essi Strettamente Legate su quote, titoli di credito e strumenti finanziari collegati emessi da Banca Ifis (ultimo aggiornamento aprile 2021) nonché della Politica di Gruppo per la gestione dei conflitti di interesse (ultimo aggiornamento giugno 2020) e della Procedura Organizzativa di Gruppo per la gestione delle operazioni con soggetti rilevanti ai sensi dell'art. 2391 (ultimo aggiornamento agosto 2021).
La Politica in materia di operazioni personali disciplina gli adempimenti connessi all'identificazione dei Soggetti Rilevanti e all'informativa che la Banca deve fornire agli stessi; le regole che i Soggetti Rilevanti devono rispettare per segnalare alla

Banca le Operazioni Personali Soggette a Notifica effettuate su Strumenti Finanziari; le modalità di tenuta del Registro dei Soggetti Rilevanti, del Registro Emittenti Terzi e delle Operazioni Personali.
Vengono regolate infatti le negoziazioni su uno strumento finanziario realizzate da, o per conto di, un Soggetto Rilevante (tra cui rientrano i membri del Consiglio di Amministrazione), a condizione che sia soddisfatta almeno una delle seguenti condizioni:
La Politica in materia di operazioni compiute da Soggetti Rilevanti e da Persone ad essi Strettamente Legate su quote, titoli di credito e strumenti finanziari collegati emessi da Banca Ifis, invece, disciplina:
La Politica è disponibile sul sito internet www.bancaifis.it (nella sezione "Corporate Governance – Internal Dealing"). La Politica di Gruppo per la gestione dei conflitti di interesse disciplina i principi assunti e il processo organizzativo adottato al fine di gestire e mitigare o prevenire i Conflitti di Interessi attuali o potenziali derivanti dalle varie attività (di seguito i Servizi) svolte dalle società vigilate appartenenti al Gruppo Bancario Banca Ifis.
La Procedura Organizzativa di Gruppo per la gestione delle operazioni con soggetti rilevanti ai sensi dell'art. 2391 disciplina le disposizioni da osservare nella gestione delle operazioni con i soggetti rilevanti ai senti dell'art. 2391 del Codice Civile al fine di presidiare il rischio dato dalla vicinanza di taluni soggetti alle strutture decisionali delle Società possa compromettere l'oggettività e l'imparzialità delle decisioni in virtù di interessi propri o per conto di terzi nel compimento di operazioni delle Società, con possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse ed esposizione a rischi non adeguatamente misurati o presidiati della Società di volta in volta considerata; e regolare l'iter di approvazione delle operazioni rilevanti ai sensi dell'art. 2391 del Codice Civile.
La nomina dei componenti del Collegio Sindacale è disciplinata dall'art. 21 dello statuto e avviene sulla base di liste presentate dagli azionisti nelle quali i candidati sono elencati in ordine progressivo e in numero non superiore ai componenti dell'organo da eleggere. Ogni lista si compone di due sezioni: una per i candidati alla carica di sindaco effettivo, l'altra per i candidati alla carica di sindaco supplente.

Possono presentare una lista l'azionista o gli azionisti che siano titolari, al momento della presentazione della stessa, di una quota di partecipazione pari ad almeno l'1% delle azioni ordinarie, od altra minore soglia di possesso che – ai sensi della normativa vigente – deve essere indicata nell'avviso di convocazione dell'Assemblea chiamata a deliberare sulla nomina dei Sindaci. La quota di partecipazione determinata da Consob ai sensi del Regolamento Emittenti è di 2,5%.
Un socio non può presentare né votare più di una lista, anche se per interposta persona o per il tramite di società fiduciarie. I soci appartenenti al medesimo gruppo e i soci che aderiscano ad un patto parasociale avente ad oggetto azioni della Società non possono presentare o votare più di una lista, anche se per interposta persona o per il tramite di società fiduciarie. Un candidato può essere presente in una sola lista a pena di ineleggibilità.
Dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti sono eletti, in base all'ordine progressivo con il quale sono indicati nella lista medesima, due sindaci effettivi ed uno supplente; dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti tra le liste presentate e votate da parte di soci che non siano collegati ai soci di riferimento ai sensi dell'art. 148, comma 2 del D.lgs. n. 58/1998, è eletto sindaco effettivo il candidato indicato al primo posto della relativa sezione della lista medesima; dalla stessa lista è eletto sindaco supplente il candidato indicato al primo posto della relativa sezione della lista medesima. In caso di parità di voti tra due o più liste risulteranno eletti sindaci i candidati più anziani per età.
Lo Statuto non prevede la possibilità di trarre dalla lista diminoranza sindaci supplenti destinati a sostituire il componente di minoranza ulteriori rispetto al minimo richiesto dalla disciplina Consob.
Qualora tali criteri di estrazione non garantiscano la presenza nel Collegio di almeno un sindaco effettivo e un sindaco supplente appartenenti al genere meno rappresentato, all'estrazione dalla lista che ha ottenuto in Assemblea il maggior numero di voti in base all'ordine progressivo con il quale sono indicati i candidati va applicato un meccanismo di scorrimento che escluda il candidato o i candidati del genere più rappresentato e ripeschi il candidato o i candidati del genere mancante.
La Presidenza del Collegio Sindacale spetta al Sindaco effettivo eletto dalla suddetta lista di minoranza.
I sindaci uscenti sono rieleggibili, per non più di tre mandati, nel rispetto delle norme e del Codice di Corporate Governance. Qualora, nonostante quanto previsto nello statuto e sopra riportato, venga proposta una sola lista o consegua voti una sola lista, risulteranno eletti - a condizione che tale lista riceva la maggioranza dei voti rappresentati in Assemblea - tre sindaci effettivi e due sindaci supplenti nell'ordine in cui sono indicati per la rispettiva carica in tale lista e sarà nominato Presidente del Collegio Sindacale il candidato alla carica di sindaco effettivo indicato al primo posto della lista stessa.
In caso di sostituzione di un sindaco effettivo, subentra il supplente appartenente alla medesima lista di quello cessato. Qualora occorra provvedere alla nomina di sindaci effettivi e/o supplenti necessari per l'integrazione del Collegio Sindacale a seguito di cessazione anticipata di sindaci nella carica, l'Assemblea provvederà come segue: qualora si debba provvedere alla sostituzione di sindaci eletti nella lista di maggioranza, la nomina del sindaco o dei sindaci, avviene con votazione a maggioranza, senza vincolo di lista. Qualora, invece, occorra sostituire un sindaco designato dalla minoranza, l'Assemblea lo sostituirà, con voto a maggioranza relativa, scegliendolo tra i candidati indicati nella lista di cui faceva parte il sindaco da sostituire, che abbiano confermato almeno venticinque giorni prima di quello stabilito per l'Assemblea in prima convocazione la propria candidatura, unitamente con le dichiarazioni relative all'inesistenza di cause di ineleggibilità o di incompatibilità, nonché all'esistenza dei requisiti prescritti per la carica.
Le liste dovranno essere depositate presso la sede della Società entro il venticinquesimo giorno precedente la data dell'Assemblea in prima convocazione e messe a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet della Società e con le altre modalità previste dalla normativa vigente almeno ventuno giorni prima della data dell'Assemblea in prima convocazione.
La titolarità della quota minima di partecipazione per la presentazione delle liste è determinata avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a favore del singolo azionista ovvero di più azionisti congiuntamente nel giorno in cui le liste sono depositate presso la Società. Al fine di comprovare la titolarità del numero di azioni necessario alla presentazione delle liste, gli azionisti potranno produrre la relativa certificazione anche successivamente al deposito purché entro il termine previsto per la pubblicazione delle liste da parte della Società.
Le liste devono essere corredate:

del "Regolamento di attuazione del D.lgs. n. 58/1998 concernente la disciplina degli emittenti" con questi ultimi nonché di altre relazioni significative;
• di un'esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali dei candidati, nonché di una dichiarazione dei medesimi candidati attestante il possesso dei requisiti previsti dalla legge e della loro accettazione della candidatura.
Non possono essere inseriti nelle liste candidati che ricoprano già incarichi di sindaco in altre cinque società quotate o che non siano in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza stabiliti dalla normativa applicabile o che rientrino nelle ipotesi di cui all'art. 148, comma 3 del D.lgs. n. 58/1998.
Ciascuna lista deve contenere almeno un candidato alla carica di sindaco effettivo e almeno un candidato alla carica di sindaco supplente appartenenti al genere meno rappresentato, tale prescrizione non vale per le liste che presentino un numero di candidati inferiore a tre.
La composizione del Collegio Sindacale in carica alla data di chiusura dell'esercizio 2021 è la seguente:
Il Collegio in carica è stato nominato dall'Assemblea ordinaria il 19 marzo 2019 per gli esercizi 2019, 2020 e 2021 e scadrà alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2021.
Per l'elezione del Collegio in occasione dell'Assemblea del 19 aprile 2019 sono state presentate, depositate e pubblicate nei termini e nei modi previsti dalle vigenti disposizioni e dallo Statuto tre liste di candidati e precisamente:
Unitamente alle liste sono stati depositati e pubblicati anche i seguenti documenti:
• Certificazione attestante la titolarità di partecipazione azionaria sufficiente per la presentazione di una lista ed eventuale assenza di rapporti di collegamento di cui agli art. 147 ter del TUF e 144 quinquies del Regolamento Emittenti;

• Dichiarazione con la quale ciascun candidato: accetta la propria candidatura a Sindaco effettivo o supplente, attesta il possesso dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza previsti dalla vigente normativa e l'assenza di cause di ineleggibilità e/o incompatibilità; curriculum vitae ed elenco degli incarichi ricoperti.
In tab.8 si riportano l'elenco dei candidati, l'elenco degli eletti e la percentuale di voti ottenuta in rapporto al capitale votante, mentre in tab.9 vengono fornite varie informazioni relative al Collegio Sindacale per l'esercizio 2021.
| Lista | Elenco Candidati | Elenco Eletti | Percentuale voti ottenuti |
|
|---|---|---|---|---|
| 1 | Sindaci effettivi: Franco Olivetti Marinella Monterumisi Sindaci supplenti: Anna Maria Salvador Alessandro Carducci Artenisio |
Sindaci effettivi: Franco Olivetti Marinella Monterumisi Sindaci supplenti: Alessandro Carducci Artenisio |
67,04% | |
| 2 | Sindaci effettivi: Giacomo Bugna Sindaci supplenti: Giuseppina Manzo |
Presidente: Giacomo Bugna Sindaci supplenti: Giuseppina Manzo |
22,58% | |
| 3 | Sindaci effettivi: Paolo Bifulco Sindaci supplenti: Giorgio Stefano Marcolongo |
5,70% |
| Componenti | In carica | Data di | Lista | Indip. | Partecip. | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Carica | dal | al | prima nomina |
(M/m)* | Codice | riunioni CS | |
| Presidente | Giacomo Bugna | 19/04/2019 | Approvazion e bilancio 2021 |
2013 | m | X | 26/26 |
| Sindaco effettivo | Franco Olivetti | 19/04/2019 | Approvazion e bilancio 2021 |
2019 | M | X | 26/26 |
| Sindaco effettivo | Marinella Monterumisi | 19/04/2019 | Approvazion e bilancio 2021 |
2019 | M | X | 26/26 |
| Sindaco supplente |
Giuseppina Manzo | 19/04/2019 | Approvazion e bilancio 2021 |
2019 | m | X | |
| Sindaco supplente |
Alessandro Carducci Artenisio |
19/04/2019 | Approvazion e bilancio 2021 |
2019 | M | X | |
| Quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 147-ter TUF): 1% |
N. riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 27
Note:
* In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun sindaco ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza).

I componenti del Collegio Sindacale risultano in possesso dei requisiti previsti dalla vigente disciplina; il possesso dei requisiti di onorabilità, correttezza, professionalità, competenza e indipendenza nonché il rispetto del divieto di interlocking sono stati verificati, in occasione del rinnovo dell'organo, dal Consiglio di Amministrazione in data 9 maggio 2019.
Oltre a quanto previsto dall'art. 148, comma 3, del TUF e dal Codice, nella valutazione dei requisiti di tutti gli esponenti aziendali si era proceduto alla verifica dei requisiti sulla base della Normativa Vigente in relazione ai Requisiti ex. art. 26 TUB, verificando altresì l'insussistenza di eventuali elementi di criticità in relazione ai criteri previsti dallo Schema di Decreto in materia di requisiti di onorabilità, correttezza, professionalità, competenza, indipendenza e indipendenza di giudizio.
Informazioni relative a caratteristiche personali e professionali di ciascun sindaco sono riportate nel sito internet della Banca nella sezione Corporate Governance – Organi Sociali – Collegio Sindacale.
Sono di seguito rappresentate le ripartizioni dei componenti in carica del Collegio Sindacale per fasce di età e per genere.

Il Collegio Sindacale nel corso dell'Esercizio 2021 si è riunito 27 volte (5 in forma congiunta con il Comitato Controllo e Rischi e 2 In forma congiunta con i Collegi dei Sindaci delle Controllate); la durata media delle riunioni è stata di circa 2 ore e 40 minuti. Alla data di approvazione della presente Relazione si sono svolte 7 riunioni, di cui 2 in forma congiunta con il Comitato Controllo e Rischi; sono state programmate 22 riunioni per il 2022.
In tab.10 e 11, al fine di ottemperare a quanto richiesto dalla Circolare n. 285/2013 della Banca d'Italia (Sezione VII, Capitolo 1, Titolo IV, Parte Prima), sono riportati il numero e la tipologia degli incarichi detenuti dai membri effettivi del Collegio Sindacale di Banca Ifis alla data di approvazione della presente Relazione, sulla base delle informazioni da loro fornite.

| INCARICHI DETENUTI DAI MEMBRI DEL COLLEGIO SINDACALE IN ALTRE SOCIETA' | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Incarichi di amministrazione e controllo nelle società di cui al libro V, titolo V, capi V, VI e VII del Codice civile |
T O T |
|||||||
| GRUPPO BANCARIO | Altre | A | ||||||
| E. | N.E. | E. | N.E. | E. | N.E. | LE | ||
| Giacomo Bugna | 2* | 2 | ||||||
| Franco Olivetti | 2 | 3** | 1 | 6 | ||||
| Marinella Monterumisi | 3 | 3 | 9 | 15 |
E.: esecutivo N.E.: non esecutivo
* Carica di Presidente del Collegio Sindacale di Ifis Rental Services s.r.l. e Membro del Collegio Sindacale di Ifis Real Estate S.p.A. appartenenti al gruppo (non bancario) Banca Ifis.
**Carica di Sindaco effettivo in Ifis Real Estate S.p.A. appartenente al gruppo (non bancario) Banca Ifis.
| Sindaco | Elenco cariche | Società appartenenti al Gruppo Banca Ifis |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Gruppo bancario |
Gruppo non bancario |
|||||
| Giacomo Bugna |
Presidente del Collegio Sindacale di Banca Ifis Sindaco di Ifis Real Estate S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale di Ifis Rental Services s.r.l |
X | X X |
|||
| Franco Olivetti | Sindaco di Banca Ifis Sindaco di Ifis Real Estate S.p.A. Sindaco di Farbanca S.p.A. Sindaco di Credifarma S.p.A. Sindaco di Justlex Italia società tra avvocati per azioni Sindaco supplente di Cap.Ital.Fin. S.p.A. Sindaco supplente di Ifis Npl Investing S.p.A. Sindaco/revisore unico di Atesina San Marco S.r.l. |
X X |
X X X X X |
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| Marinella Monterumisi |
Sindaco di Banca Ifis Consigliere di MARR S.p.A. Sindaco supplente di NEODECORTECH S.p.A Sindaco di Farbanca S.p.A. Sindaco supplente di Nuova Madonnina S.p.A. in liquidazione Sindaco supplente di Solution Bank S.p.A. Sindaco di Società Agricola Le Cicogne S.r.l. Sindaco di Lugo Immobiliare S.r.l. - In liquidazione Sindaco Supplente Justlex Italia Società tra avvocati per azioni Liquidatore di Gestioni Cinematografiche - GE.CI di De Sarno Pignano Renato, Succi Massimo, Berti Ferruccio, Berti Flavio - S.n.c. (società inattiva) Presidente del Collegio Sindacale di Promozione alberghiera società cooperativa Curatore fallimentare Urru Aldo Presidente del Collegio Sindacale di Renè Caovilla S.p.A. Revisore Unico di SPES S.p.A. Sindaco di Pesaresi Giuseppe S.p.A. Socio e liquidatore di Team Work di Miria e Marinella Monterumisi S.n.c. Liquidatore di Immobiliare Appia s.a.s. di Daniele Bernhard Revisore Unico di Rimini Welcome - Destination Management Company Società consortile a r.l. Sindaco di Ifis Npl Investing S.p.A. Sindaco di Ifis Npl Servicing S.p.A. |
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Indicazioni riguardanti la composizione degli organi sociali sia in merito al genere, sia per quanto riguarda la diversificazione di competenze, esperienze, età e proiezione internazionale sono contenute nello Statuto.
Il processo di autovalutazione, al quale il Collegio Sindacale si è sottoposto in fase di assunzione dell'incarico, ha tra le sue finalità anche quella di verificare il corretto ed efficace funzionamento dell'organo e la sua adeguatezza in termini di composizione qualitativa, competenze e di professionalità.
La composizione qualitativa, in termini di età media e genere, si attesta su un livello buono, anche in forza della previsione statutaria secondo la quale almeno un sindaco effettivo e un sindaco supplente devono appartenere al genere meno rappresentato.
L'autovalutazione effettuata ha permesso anche di evidenziare l'adeguatezza delle competenze e delle caratteristiche professionali nonché la diffusione e la diversificazione, delle stesse, in coerenza con la complessità e le attività svolte dalla Banca.
La diversificazione delle competenze e delle professionalità permette ai Sindaci di apportare un adeguato contributo all'attività del Collegio medesimo e favorisce pluralità di approcci e prospettive nell'analisi dei problemi e nell'eventuale assunzione delle decisioni di intervento.
In tal senso, la diversificazione delle competenze all'interno dello stesso è stata ritenuta sostanzialmente adeguata in relazione alle principali attività di competenza, che riguardano:
La diversificazione delle professionalità è stata invece evidenziata in sede di verifica del possesso dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza in capo ad amministratori e sindaci, fermo restando l'obbligo di iscrizione nel registro dei revisori contabili dei soggetti che svolgono funzione di controllo (art. 3 del D.M. 161/98).
Il Collegio Sindacale, in vista del rinnovo dell'Organo in occasione dell'Assemblea che approverà il bilancio 2021, ha anch'esso approvato il documento di "Composizione quali-quantitativa ritenuta ottimale del Collegio Sindacale" da porre a disposizione degli azionisti.
Tutto ciò considerato, la Banca non ritiene di adottare ulteriori specifiche politiche in materia di diversità in relazione alla composizione dell'organo di controllo.
I criteri adottati rispondono ai requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina e dall'art.148, comma 3 del TUF; le risultanze positive, sono state comunicate al Consiglio di Amministrazione che ha provveduto a darne informativa al pubblico mediante un comunicato diffuso al mercato in pari data, ossia il 19 aprile 2019.
La verifica relativa alla permanenza dei requisiti di indipendenza è stata successivamente effettuata in data 11 marzo 2020; l'esito della verifica è stato comunicato al Consiglio del 12 marzo 2020 e sono stati applicati, oltre ai già richiamati criteri anche tutti i criteri previsti dal Codice con riferimento all'indipendenza degli amministratori. Infine, da ultima è stata effettuata la verifica della permanenza dei requisiti in data 12 maggio 2021.
I membri del Collegio Sindacale devono essere in possesso dei requisiti di onorabilità e di professionalità stabiliti dal Regolamento adottato con decreto del Ministro della Giustizia n. 162 del 30 marzo 2000, nonché dei requisiti di indipendenza stabiliti dal D.lgs. 58/1998 (TUF) e previsti dal Codice di Corporate Governance (art. 8).
Il Collegio verifica periodicamente l'idoneità dei propri componenti a svolgere le funzioni dell'organo di controllo sotto il profilo della professionalità, della disponibilità di tempo e dell'indipendenza, nonché la propria adeguatezza in termini di poteri, funzionamento e composizione, tenuto conto delle dimensioni, della complessità e delle attività svolte da Banca Ifis.

La remunerazione dei sindaci rientra fra le tematiche oggetto di autovalutazione da parte dei membri dell'organo; la stessa risulta correttamente commisurata all'impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriali dell'impresa.
Coerentemente con quanto previsto dal Codice di Corporate Governance, e anche ai sensi di quanto previsto dall'art. 136 TUB comma 1 ("Obbligazioni degli esponenti bancari"), qualora il sindaco, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione dell'Emittente, è tenuto ad informare tempestivamente e in modo esauriente gli altri sindaci e il presidente del Consiglio circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse. I sindaci rientrano inoltre nel campo di applicazione della "Politica di Gruppo in materia di operazioni con parti correlate, soggetti collegati ed Esponenti Aziendali ex art. 136 T.U.B " trattata nella Sezione 10.
Nel corso dell'esercizio 2020 è stata realizzata l'operazione di rebranding di Banca Ifis e un punto cardine del progetto è stato quello di armonizzare le infrastrutture digitali per permettere una migliore esperienza agli utenti che accedono ai canali, oltre a rendere i servizi più facilmente accessibili. Gli interventi adottati permettono di individuare facilmente alcune apposite sezioni predisposte nel proprio sito internet, nelle quali sono poste a disposizione le informazioni che rivestono rilievo per i propri azionisti, in modo da consentire a questi ultimi un esercizio consapevole dei propri diritti. In particolare, è possibile individuare il materiale d'interesse nelle sezioni Corporate Governance, Investor Relations, Chi Siamo e Sostenibilità.
Il Responsabile incaricato della gestione dei rapporti con gli azionisti (head of Investor Relations), da novembre 2018, è Andrea Martino Da Rio.
Il Consiglio di Amministrazione a novembre 2021 ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio di Amministrazione, in accordo con l'Amministratore Delegato e con il supporto dell'Head of Investor Relations and Corporate Development, la Politica di gestione del dialogo da parte degli Amministratori con gli Investitori, disponibile sul sito istituzionale di Banca Ifis www.bancaifis.it seguendo il percorso Investor Relations – strategia e punti di forza. La Banca, con l'obiettivo di favorire la trasparenza verso la comunità finanziaria e i mercati, attraverso la costruzione, il mantenimento e lo sviluppo di un rapporto attivo di fiducia con gli Investitori, nella Politica, stabilisce tra l'altro:

L'Assemblea dei soci si è dotata di un "Regolamento Assembleare", la cui versione vigente è stata approvata in data 23 aprile 2020, al fine consentire l'ordinato e funzionale svolgimento delle riunioni assembleari, garantendo, al contempo, il diritto di ciascun socio di prendere la parola sugli argomenti posti in discussione.
Il "Regolamento", che descrive la durata massima dei singoli interventi, il loro ordine, le modalità di votazione, gli interventi degli Amministratori e dei Sindaci, nonché i poteri per comporre e impedire il verificarsi di situazioni di conflitto all'interno delle Assemblee, è disponibile sul sito internet www.bancaifis.it (nella sezione "Corporate Governance - Assemblea degli Azionisti").
L'Assemblea è, di norma, presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione e possono intervenirvi i titolari del diritto di voto per i quali sia pervenuta alla Società, entro la fine del terzo giorno di mercato aperto precedente quello fissato per l'Assemblea in prima convocazione, la comunicazione dell'intermediario autorizzato attestante la loro legittimazione. La comunicazione è effettuata sulla base delle evidenze relative al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'assemblea in prima convocazione.
Resta ferma la legittimazione all'intervento e all'esercizio del diritto di voto qualora tale comunicazione sia pervenuta alla Società oltre il già menzionato termine, purché entro l'inizio dei lavori assembleari della singola convocazione.
Coloro ai quali spetta il diritto di voto possono farsi rappresentare nell'Assemblea, ai sensi di legge, mediante delega scritta ovvero conferita in via elettronica.
La notifica elettronica della delega potrà essere effettuata mediante l'utilizzo di apposita applicazione disponibile sul sito Internet della Società.
La Società designa, dandone notizia nell'avviso di convocazione, per ciascuna Assemblea, uno o più soggetti ai quali i titolari del diritto di voto possono conferire, con le modalità previste dalle disposizioni normative applicabili, una delega con istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte all'ordine del giorno. La delega ha effetto con riguardo alle sole proposte per le quali siano state conferite istruzioni di voto.
Per quanto concerne le maggioranze per la validità delle deliberazioni e la redazione del processo verbale, si fa riferimento a quanto stabilito dalla legge, dai regolamenti applicabili, dallo Statuto Sociale e dal Regolamento Assembleare.
Tutti coloro che intervengono hanno diritto di prendere la parola su ciascuno degli argomenti posti in discussione. Gli aventi diritto possono porre domande sulle materie poste all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea entro il termine previsto dalla normativa vigente ed indicato nell'avviso di convocazione. Alle domande pervenute nel termine indicato nell'avviso è data risposta al più tardi durante l'Assemblea; potrà essere fornita una risposta unitaria alle domande aventi lo stesso contenuto. Coloro che intendono prendere la parola debbono richiederlo al Presidente presentandogli domanda scritta contenente l'indicazione dell'argomento cui la domanda stessa si riferisce, dopo che egli ha dato lettura degli argomenti all'ordine del giorno e fin tanto che non abbia dichiarato chiusa la discussione sull'argomento al quale si riferisce la domanda di intervento. Il Presidente, di regola, dà la parola secondo l'ordine cronologico di presentazione delle domande; se due o più domande sono presentate contemporaneamente, il Presidente dà la parola secondo l'ordine alfabetico dei cognomi dei richiedenti. Il Presidente può autorizzare la presentazione delle domande di intervento per alzata di mano; in tal caso il Presidente concede la parola secondo l'ordine alfabetico dei cognomi dei richiedenti. Possono chiedere di intervenire nella discussione i componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Direzione generale della Banca o delle altre società del Gruppo nonché i rappresentanti della Società incaricata della revisione legale dei conti, il personale della Società e del Gruppo quando ciò sia ritenuto utile dal Presidente in relazione della materia da trattare.

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Nel corso del 2021 si sono tenute tre Assemblee degli azionisti.
In occasione della riunione dell'Assemblea Ordinaria, tenutasi il 22 aprile 2021, era presente, in parte fisicamente ed in parte mediante l'utilizzo di sistemi di collegamento a distanza nel rispetto delle disposizioni vigenti, tutto il Consiglio di Amministrazione ad eccezione dei Consiglieri Roberto Diacetti e Daniele Umberto Santosuosso, impossibilitati ad intervenire; altresì erano presenti tutti i membri del Collegio Sindacale. Gli azionisti sono stati informati dal Presidente del Comitato Remunerazioni sulle modalità di esercizio delle funzioni del Comitato nell'ambito della Relazione sulla remunerazione.
In occasione della riunione dell'Assemblea Straordinaria e Ordinaria, tenutasi il 28 luglio 2021, era presente, in parte fisicamente ed in parte mediante l'utilizzo di sistemi di collegamento a distanza nel rispetto delle disposizioni vigenti, tutto il Consiglio di Amministrazione ad eccezione dei Consiglieri Roberto Diacetti e Daniele Umberto Santosuosso, impossibilitati ad intervenire; altresì erano presenti tutti i membri del Collegio Sindacale.
In occasione della riunione dell'Assemblea Ordinaria, tenutasi il 21 dicembre 2021, era presente, mediante l'utilizzo di sistemi di collegamento a distanza nel rispetto delle disposizioni vigenti, tutto il Consiglio di Amministrazione ad eccezione del Presidente del Consiglio di Amministrazione Sebastien Egon Furstenberg, dei Consiglieri Roberto Diacetti, Daniele Umberto Santosuosso e Monica Billio impossibilitati ad intervenire; altresì erano presenti, mediante l'utilizzo di sistemi di collegamento a distanza nel rispetto delle disposizioni vigenti, tutti i membri del Collegio Sindacale ad eccezione del Presidente del Collegio Sindacale Giacomo Bugna.
Durante le assemblee l'Amministratore Delegato, in rappresentanza del Consiglio di Amministrazione, si rende disponibile a riferire sull'attività svolta e programmata dal Consiglio, comunque nel rispetto della disciplina sulle informazioni privilegiate. Il Consiglio, anche attraverso le relazioni messe a disposizione dei soci nei termini previsti dal TUF e mediante la progressiva rifinitura dell'organizzazione della comunicazione istituzionale attraverso il sito internet, si adopera per assicurare agli azionisti un'adeguata informativa circa gli elementi necessari per assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza assembleare.
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Il Consiglio nel corso dell'esercizio non ha ritenuto necessario definire un sistema di governo societario differente in quanto l'esistente risulta funzionale alle esigenze dell'impresa.
La lettera del Presidente del Comitato e il rapporto annuale, indirizzate alle società quotate in data 3 dicembre 2021, sono stati oggetto di specifica informativa da parte dell'Amministratore Delegato al Consiglio di Amministrazione nella riunione tenutasi il 16 dicembre 2021 con conseguente messa a disposizione della documentazione ad amministratori e sindaci. Il contenuto della lettera è stato altresì portato all'attenzione degli amministratori indipendenti dalla Lead Independent Director in occasione della riunione dei soli Amministratori Indipendenti, tenutasi in data 15 dicembre 2021, e sarà oggetto di trattazione nel corso di una prossima riunione degli stessi.
Le raccomandazioni, di volta in volta effettuate dal Comitato, trovano adeguata applicazione da parte di Banca Ifis e sono riscontrate nella presente Relazione, per quanto riguarda gli aspetti di governance, e nella Relazione sulle Remunerazioni, per quanto riguarda tale materia.

Banca Ifis | Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2021
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