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Banca Ifis

Earnings Release Nov 7, 2024

4153_10-q_2024-11-07_257de648-cb08-4d91-8fa1-7c3ff95a19b2.pdf

Earnings Release

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Informazione
Regolamentata n.
0147-55-2024
Data/Ora Inizio Diffusione
7 Novembre 2024 15:13:43
Euronext Star Milan
Societa' : BANCA IFIS
Identificativo Informazione
Regolamentata
: 197773
Utenza - Referente : IFISN07 - DA RIO
Tipologia : REGEM
Data/Ora Ricezione : 7 Novembre 2024 15:13:43
Data/Ora Inizio Diffusione : 7 Novembre 2024 15:13:42
Oggetto : CS_BancaIfis9M24_ITA
Testo
del
comunicato

Vedi allegato

Banca Ifis: utile netto consolidato in crescita a 127 milioni di euro. Deliberata la distribuzione di un acconto sul dividendo 2024 di 63 milioni di euro

  • Confermata la guidance di 160 milioni di euro di utile nel 2024
  • Nel periodo, i ricavi consolidati salgono a 531,8 milioni di euro. La crescita è spinta dal positivo andamento dell'attività commerciale, del business Npl e della finanza proprietaria, che ha compensato l'aumento del costo della raccolta.
  • Ridotti i possibili impatti sul margine di interesse di futuri tagli dei tassi di interesse, principalmente tramite l'aumento della durata del portafoglio di titoli di proprietà e delle nuove erogazioni leasing a tasso fisso.
  • Completato il rimborso del TLTRO. La posizione di liquidità rimane molto solida, pari a circa 2,1 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR pari a circa 900%).
  • Rafforzati ulteriormente gli indicatori di solidità. Il CET1 ratio al 16,43%, includendo l'utile dei primi 9 mesi del 2024 al netto del dividendo maturato, è ampiamente sopra i requisiti patrimoniali richiesti1.
  • La solida posizione di capitale consente la distribuzione di 63 milioni di euro (1,2 euro per azione in circolazione, al lordo di eventuali ritenute di legge) di acconto sul dividendo 2024, che verrà messo in pagamento con data stacco cedola (ex date) il 18 novembre 2024, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 19 novembre 2024 e data di pagamento il 20 novembre 2024.

Risultati consolidati dei primi nove mesi del 2024

Dati consolidati riclassificati2 – 1° gennaio 2024 / 30 settembre 2024

  • L'utile netto consolidato di pertinenza del Gruppo Banca Ifis è pari a 126,6 milioni di euro, in crescita dell'1,5% rispetto ai 124,7 milioni di euro dello stesso periodo del 2023. Sui risultati dei primi nove mesi 2024 hanno influito positivamente l'andamento del business commerciale e del Settore Npl, oltre che l'attività della finanza proprietaria.
  • Il margine di intermediazione, in crescita del 3,8% a 531,8 milioni di euro rispetto ai 512,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2023, beneficia della crescita del Settore Commercial & Corporate Banking (+3,9%, pari a 10,2 milioni di euro, rispetto ai primi nove mesi del 2023), del positivo contributo del Settore Npl (+6,7%, pari a 13,5 milioni di euro, rispetto ai primi nove mesi del 2023), nonché dell'incremento dei risultati derivanti dall'attività della finanza proprietaria (+63%, pari a 17,4 milioni di euro, rispetto ai primi nove mesi del 2023). Tali valori più che compensano l'aumento del costo della raccolta.
  • Il costo del credito è pari a 28,9 milioni di euro, rispetto ai 30,9 milioni di euro dei primi nove mesi del 2023, a conferma della prudente gestione del rischio di crediti degli ultimi trimestri.
  • I costi operativi, pari a 299,7 milioni di euro (+5,9% rispetto ai 283,1 milioni di euro dello stesso periodo del 2023), aumentano per le maggiori spese del personale (127,2 milioni di euro rispetto a 120,5 milioni di euro dello stesso periodo del 2023), principalmente per la

1 A gennaio 2024, il Gruppo Banca Ifis ha ricevuto da Banca d'Italia la comunicazione dei nuovi requisiti SREP. I nuovi requisiti prevedono un CET1 del 9,0%, un Tier 1 Ratio del 10,90% e un Total Capital Ratio del 13,30% (incluso 1,0% di P2G) e sono applicati a partire dal 31 marzo 2024. Al 31 dicembre 2023, I requisiti SREP risultavano essere: CET1 dell'8,65%, un Tier 1 Ratio del 10,50% e Total Capital Ratio del 12,9% (incluso 0,75% di P2G). 2 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;

gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";

le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale, come il c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio Circolare 262 (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";

gli oneri ordinari e straordinari introdotti a carico delle banche del Gruppo (Banca Ifis e Banca Credifarma) in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (c.d. DGS o FITD) sono esposti in una voce separata denominata "Oneri relativi al sistema bancario" (la quale è esclusa del computo dei "Costi operativi"), anziché essere evidenziati nelle voci "Altre spese amministrative" o "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri";

sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito":

le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;

gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate; – gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

crescita del numero di dipendenti e del rinnovato CCNL oltre che per le maggiori altre spese amministrative (177,6 milioni di euro rispetto a 167,0 milioni di euro dello stesso periodo del 2023). Tali incrementi riflettono anche l'integrazione di Revalea.

La posizione di liquidità al 30 settembre 2024 è pari a circa 2,1 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR pari a circa 900%).

Requisiti di capitale3

Il CET1 è pari a 16,43% (14,87% al 31 dicembre 2023) e il TCR è pari a 18,65% (17,44% al 31 dicembre 2023), calcolati includendo l'utile generato nei primi nove mesi del 2024 al netto del dividendo maturato.

Roma, 7 novembre 2024 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato i risultati consolidati dei primi nove mesi del 2024.

***

"I risultati del terzo trimestre ci consentono di avvicinare la fine del 2024 con fiducia e confermare la guidance di utile per l'esercizio corrente a 160 milioni di euro. In questo modo, confermiamo gli obiettivi finanziari del Piano Industriale 2022- 2024, proseguendo nel rafforzamento dello sviluppo commerciale, nell'accelerazione del processo di innovazione e digitalizzazione e nella prudente gestione del rischio di credito. Pur in un anno caratterizzato da incognite geopolitiche e macroeconomiche, la Banca ha continuato a rafforzare la già ampia gamma di prodotti e servizi al fine di accompagnare le piccole e medie imprese italiane nelle sfide di mercato. Abbiamo inoltre continuato a implementare il nostro modello di social banking nella Divisione NPL, con processi finalizzati alla reinclusione finanziaria con un recupero sostenibile per i nostri clienti che sia coerente col percorso ideato dal nostro Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio. La crescita dei ricavi, pari al 3,8% rispetto allo stesso periodo del 2023, riflette la proattiva dinamica commerciale, la stabilità dei recuperi del business Npl e l'incremento dei risultati derivanti dall'attività in strumenti finanziari della finanza proprietaria che hanno consentito di controbilanciare l'aumento del costo della raccolta. Parallelamente, l'aumento della durata del portafoglio titoli ci ha consentito di ridurre i possibili impatti sul margine di interesse di futuri tagli dei tassi. Nei prossimi trimestri lo scenario macroeconomico dovrebbe risultare ancora positivo per il settore bancario, anche se caratterizzato da tassi in diminuzione, da un potenziale aumento della competizione nelle erogazioni ai clienti con rating più elevato e da un potenziale deterioramento della qualità dell'attivo conseguente all'andamento dell'economia europea. In questo contesto, da inizio anno la Banca ha avviato una serie di azioni volte a ridurre l'impatto di una possibile riduzione dei tassi di interesse mentre i possibili rischi sulla qualità dell'attivo sono mitigati dalla diversificazione del portafoglio, dalla breve durata dei crediti alla clientela, da solide garanzie a supporto delle esposizioni e dalla presenza di management overlays. Nei prossimi mesi, la Banca completerà le ultime progettualità del Piano Industriale triennale, con particolare attenzione ai processi trasformativi in chiave digital e di trasformazione Esg del business", dichiara Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis.

I ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking, che nei primi nove mesi del 2024 sono in crescita del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2023, riflettono il dinamismo e la qualità del lavoro della rete commerciale che ha consentito la crescita delle attività nonostante la minore domanda di credito dovuta ai più alti tassi di interesse e ha permesso al Gruppo di compensare l'aumento del costo della raccolta. Nei primi nove mesi dell'anno la Banca ha sviluppato nuove sinergie con primari partner a livello internazionale, come Yamaha Motors nel leasing e noleggio di biciclette elettriche per il comparto turistico.

***

Nel Settore Npl i recuperi di cassa sui portafogli acquistati dei primi nove mesi dell'anno, includendo 41 milioni di euro di Revalea, sono stati pari a 316 milioni di euro, in aumento del 7,3% rispetto allo stesso periodo del 2023. L'attività di recupero giudiziale e stragiudiziale non evidenzia, a oggi, impatti negativi significativi derivanti dal rialzo dell'inflazione e dei tassi di interesse.

Il costo medio della raccolta nel terzo trimestre 2024 si conferma stabile al 3,94%, mantenendosi sugli stessi valori del trimestre precedente. La Banca conferma quindi l'obiettivo di mantenere il costo della raccolta medio del 2024 inferiore al 4,0%. Nel mese di settembre Banca Ifis ha inoltre completato il rimborso del TLTRO.

3 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2024 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2024, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi Propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.

Il portafoglio titoli facente capo alla finanza proprietaria è diminuito da 3 miliardi di euro di dicembre 2023 a 2,6 miliardi di euro di settembre 2024, mentre ne è stata allungata la duration da 2,3 anni di dicembre 2023 a 3,3 anni di settembre 2024, a conferma di una gestione attiva e opportunistica, sempre mantenendo un profilo di rischio limitato.

I rapporti di qualità dell'attivo, il Gross Npe Ratio e il Net Npe Ratio, si attestano rispettivamente al 5,7% e al 3,2% (rispettivamente 5,4% e 3,0% al 30 giugno 2024), in leggero incremento rispetto al trimestre precedente per effetto della riduzione dei crediti in bonis imputabile alla stagionalità del business factoring, mentre i crediti deteriorati lordi e netti sono rimasti sostanzialmente stabili in termini di importo rispetto al 30 giugno 2024. I rapporti di qualità dell'attivo al 30 settembre si attesterebbero rispettivamente al 5,1% e al 2,7%, escludendo le riclassificazioni derivanti dall'applicazione della normativa sulla Nuova Definizione di Default ai crediti verso il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), caratterizzati da un limitato rischio di credito e da lunghe tempistiche di pagamento. La copertura media dei crediti deteriorati è stata continuamente rafforzata dal 35% del 2022 al 46% del 30 settembre 2024.

I coefficienti patrimoniali confermano la forte solidità del Gruppo. Entrambi i principali indicatori si mantengono ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti, con il CET1 Ratio consolidato pari a 16,43% (14,87% al 31 dicembre 2023) e il Total Capital Ratio consolidato pari al 18,65% (17,44% al 31 dicembre 2023), calcolati includendo l'utile dei primi nove mesi del 2024 al netto del dividendo maturato.

La solida posizione di capitale consente la distribuzione di 63 milioni di euro (1,2 euro per azione in circolazione, al lordo di eventuali ritenute di legge) di acconto sul dividendo 2024, che verrà messo in pagamento con data stacco cedola (ex date) il 18 novembre 2024, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 19 novembre 2024 e data di pagamento il 20 novembre 2024.

Si informa che la relazione del Consiglio di Amministrazione e il prospetto contabile al 30 settembre 2024 ex articolo 2433-bis c.c. – sulla base dei quali il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha deliberato la distribuzione dell'acconto sul dividendo e incluse all'interno del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024 – sono messi a disposizione del pubblico presso la sede sociale della Banca, nonché sul meccanismo di stoccaggio autorizzato e sul sito web istituzionale della Banca, www.bancaifis.it, sezione "Investor Relations". Infine, ai fini della distribuzione dell'acconto sul dividendo, la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. ha rilasciato in data odierna il parere previsto dall'articolo 2433-bis c.c. che è stato messo a disposizione dei soci presso la sede sociale della Banca.

***

In vista della predisposizione del prossimo piano industriale, il Consiglio di Amministrazione ha approvato i termini del rapporto di collaborazione con l'ingegner Frederik Geertman in vista del rinnovo della carica di Amministratore Delegato per il prossimo triennio, che sarà proposta all'Assemblea degli azionisti di Banca Ifis ad aprile 2025, all'interno della lista che sarà presentata dall'azionista di controllo La Scogliera SA, a seguito della definizione da parte della stessa società della proposta di rinnovo con l'Ing. Geertman.

La delibera è stata assunta nel rispetto della vigente normativa in materia di operazioni con parti correlate di minore rilevanza.

***

Banca Ifis e l'impegno nella sostenibilità

Nel periodo, Banca Ifis ha continuato a portare avanti iniziative nel campo della sostenibilità attraverso un approccio integrato e concreto finalizzato a creare impatto sociale positivo per le imprese, i territori e le persone. L'impegno della Banca è proseguito su tre direttrici principali: governance, ambiente e sociale.

Sul primo fronte, le iniziative introdotte negli ultimi tre anni sono state valutate positivamente dall'agenzia di rating internazionale MSCI che, ad aprile 2024, ha alzato il rating di Banca Ifis portandolo da A ad AA, sui livelli più alti del settore finanziario italiano. L'innovazione sostenibile del modello di business di Banca Ifis è proseguita con l'integrazione di nuove partnership con primari operatori internazionali nel campo dei prodotti green come il leasing delle e-bike, del fotovoltaico e delle colonnine di ricarica per auto elettriche.

Sul fronte sociale, la Banca ha portato avanti le iniziative di supporto alle comunità previste da Kaleidos, il Social Impact Lab ispirato dal Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio. Il progetto, cui è legato un piano di investimenti di 7

milioni di euro nel triennio 2022-2024, ha consentito la realizzazione di ben trentacinque progettualità su tutto il territorio nazionale.

Sempre sul fronte delle iniziative sociali, infine, nel mese di aprile 2024 ha preso vita "Ifis art", il progetto voluto e ideato dal Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio che raccoglie tutte le progettualità realizzate dalla Banca per la valorizzazione dell'arte, della cultura, della creatività contemporanea e dei loro valori. A giugno, invece, la Banca ha arricchito la collezione del Parco Internazionale di Scultura di Villa Fürstenberg – aperto gratuitamente al pubblico ogni domenica – con nove opere della personale "Horse Power" dell'artista italiano Nico Vascellari.

Nel mese di settembre Banca Ifis ha acquistato una quota del capitale di The Street S.r.l., la società che cura la gestione dell'hub culturale del Treviso Arts District. In particolare, la Banca ha rilevato una quota pari al 25% del capitale sociale della società che, ad oggi, controlla la maggioranza di 21Gallery, Il Cantiere, Ristorante Vite e il brand di design Ondesign. L'operazione si inserisce nella strategia di Banca Ifis a supporto delle attività culturali e di impatto sociale sul territorio, con particolare riferimento all'area del Nordest d'Italia in cui la Banca ha la propria sede e le proprie radici.

Il modello di misurazione dell'impatto sociale di Banca Ifis

Per valutare l'impatto delle proprie iniziative, Banca Ifis ha sviluppato un modello di misurazione dell'impatto sociale finalizzato a quantificare, attraverso criteri oggettivi, il valore sociale generato sulle persone e le comunità. Elaborato in collaborazione con Triadispinoff del Politecnico di Milano – il modello è replicabile e scalabile e consente di indirizzare in maniera efficace gli investimenti sociali e di massimizzare il valore sociale prodotto per la collettività, trasformando così la S (Social) dell'acronimo ESG in una dimensione tangibile e misurabile.

Queste iniziative hanno riguardato 10 diversi SDGs dell'Agenda Onu 2030 e hanno permesso l'analisi di 9 macroobiettivi di impatto sociale: empowerment giovanile, inclusione sociale, inclusione lavorativa, parità di genere, miglioramento della salute e accesso alle cure mediche, sconfitta della malnutrizione, accessibilità ad una nutrizione sana e corretta, rigenerazione urbana.

Applicando tale modello ai progetti arrivati a chiusura successivamente al proprio sviluppo, il moltiplicatore medio di impatto sociale risulta oggi essere pari a 5,6: vale a dire che per ogni euro investito da Banca Ifis in iniziative sociali sono stati generati 5,6 euro di impatto sociale positivo.

Dopo una prima fase sperimentale avviata nel 2023 su un numero selezionato di progetti, nel 2024, la Banca ha esteso la misurazione dell'impatto sociale ad ulteriori 15 iniziative sviluppate nell'ambito di Kaleidos che hanno permesso così di consolidare la cifra di 9,4 milioni di euro di valore generato positivo per tutti i progetti esaminati.

DATI CONSOLIDATI RICLASSIFICATI4

Il conto economico consolidato al 30 settembre 2024 del Gruppo Banca Ifis chiude con un utile di pertinenza della Capogruppo di 126,6 milioni di euro.

Di seguito le principali voci economiche dei risultati relativi ai primi nove mesi del 2024 del Gruppo Banca Ifis.

Margine di intermediazione

Il margine di intermediazione, si attesta a 531,8 milioni di euro, in crescita del 3,8% rispetto al dato al 30 settembre 2023 pari a 512,4 milioni di euro. Tale risultato beneficia della crescita del Settore Commercial & Corporate Banking (+3,9%, pari a 10,2 milioni di euro, rispetto ai primi nove mesi del 2023), del positivo contributo del Settore Npl (+6,7%, pari a 13,5 milioni di euro, rispetto ai primi nove mesi del 2023) nonostante l'incremento delle commissioni di servicing pagate a terzi per la gestione del portafoglio di Revalea, nonché dell'incremento dei risultati derivanti dall'attività della finanza proprietaria (+63%, pari a 17,4 milioni di euro, rispetto ai primi nove mesi del 2023). Tali valori più che compensano l'aumento del costo della raccolta.

Rettifiche di valore nette

Le rettifiche di valore per rischio di credito sono pari a 28,9 milioni di euro, in miglioramento di 2,0 milioni di euro rispetto al dato di 30,9 milioni di euro al 30 settembre 2023.

Costi operativi

I costi operativi sono pari a 300,0 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 30 settembre 2023 (+5,9%). Il cost/income ratio riclassificato risulta pari a 56,3%, in linea col dato dell'equivalente periodo dell'anno precedente. Di seguito si riportano le principali componenti della voce:

  • le spese per il personale sono pari a 127,2 milioni di euro. L'incremento del 5,6% rispetto al 30 settembre 2023 è da ricondursi sia all'aumento delle risorse in forza (+3,5%) sia all'effetto del rinnovato CCNL;
  • le altre spese amministrative si attestano a 177,6 milioni di euro (+10,6 milioni di euro) rispetto al 30 settembre 2023. Tale variazione è sostanzialmente riconducibile all'incremento dei costi connessi al Settore Npl per la neo acquisita Revalea;
  • gli altri proventi netti di gestione, pari 22,2 milioni di euro, risultano in crescita del 27,6% rispetto al 30 settembre 2023. La voce si riferisce principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing.

Oneri relativi al sistema bancario

La voce "oneri relativi al sistema bancario" al 30 settembre 2024 risulta essere pari a 8,1 milioni di euro e rappresenta il costo della contribuzione annuale al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), di cui 7,9 milioni di euro relativi alla Capogruppo Banca Ifis e il residuo di 0,2 milioni di euro di competenza della controllata Banca Credifarma. Il saldo comparato al 30 settembre 2023, pari a 10,3 milioni di euro, rappresenta per 4,1 milioni di euro il costo della contribuzione prevista dal piano di accumulo del Fondo di Risoluzione Unico (FRU o SRF - Single Resolution Fund)

4 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business; • gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";

le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale, come il c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio Circolare 262 (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";

gli oneri ordinari e straordinari introdotti a carico delle banche del Gruppo (Banca Ifis e Banca Credifarma) in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (c.d. DGS o FITD) sono esposti in una voce separata denominata "Oneri relativi al sistema bancario" (la quale è esclusa del computo dei "Costi operativi"), anziché essere evidenziati nelle voci "Altre spese amministrative" o "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri";

sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito":

le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva; – gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;

gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

effettuata nel primo semestre 2023 e per 6,2 milioni di euro l'accantonamento effettuato nel terzo trimestre 2023 per la contribuzione annuale al FITD. Per quanto riguarda il SRF nulla è stato richiesto in termini di contribuzione al 30 settembre 2024, essendo stato raggiunto l'obiettivo del piano di accumulo nel 2023.

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri pari a 0,6 milioni di euro, in linea rispetto al dato del 30 settembre 2023 (0,5 milioni di euro).

L'utile netto di pertinenza della Capogruppo

L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 126,6 milioni di euro, in aumento di 1,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2023.

Focus sui singoli Settori

Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economico-patrimoniali al 30 settembre 2024.

L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 68,8 milioni di euro, in riduzione di 1,9 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2023, principalmente per l'incremento dei costi operativi come dettagliato in seguito. Il margine di intermediazione del Settore è pari a 269,3 milioni di euro, in aumento di 10,2 milioni di euro rispetto all'omologo periodo dell'anno precedente grazie alle positive performance dell'Area Factoring (+8,0 milioni di euro). Tale risultato è determinato, a fronte della sostanziale stabilità delle commissioni nette, dalla crescita del margine di interesse per 7,9 milioni di euro (+4,5%) e delle altre componenti del margine di intermediazione per 1,9 milioni di euro.

Con riferimento al margine di intermediazione, esso deriva dall'effetto combinato delle varie Aree del Settore come di seguito illustrato:

  • il contributo dell'Area Factoring ammonta a 138,9 milioni di euro, in aumento del 6,1% rispetto al risultato dello stesso periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è dovuto al maggior contributo del margine di interesse (in aumento di 9,0 milioni di euro), mentre le commissioni nette registrano una contrazione di 2,1 milioni di euro;
  • il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 45,8 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato al 30 settembre 2023;
  • il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending, pari a 84,6 milioni di euro al 30 settembre 2024, in aumento di 2,8 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2023 (+3,4%). La variazione positiva è determinata dall'effetto combinato dei seguenti fattori:
    • stabilità del margine di interesse pari a 55,2 milioni di euro;
    • maggiori commissioni nette per 2,6 milioni di euro (+18,9%), derivanti dal comparto Corporate Banking per 2,1 milioni di euro e dal comparto Farmacie per 0,5 milioni di euro;
    • incremento per 0,9 milioni di euro del contributo delle altre componenti del margine di intermediazione principalmente per effetto degli investimenti in titoli del comparto Corporate Banking.

Le rettifiche di valore nette su crediti al 30 settembre 2024 del Settore sono pari a 32,7 milioni di euro, in diminuzione di 1,2 milioni di euro (-3,6%) rispetto al corrispondente dato dell'omologo periodo dell'esercizio precedente.

L'aumento dei costi operativi di 8,1 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2023 è dovuto alla crescita delle spese del personale sia per l'incremento dell'organico che per maggiori costi connessi al rinnovato Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL).

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri al 30 settembre 2024 sono pari a 3,6 milioni di euro, e aumentano rispetto agli accantonamenti netti di 0,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2023. L'aggravio di 3,2 milioni di euro è da ricondurre principalmente a stanziamenti a copertura di rischi connessi a contenziosi in essere su crediti di imposta per Super Ecobonus e altri bonus fiscali edilizi, solo parzialmente compensati da rilasci per la positiva risoluzione di contenziosi esistenti.

L'utile al 30 settembre 2024 del Settore Npl è pari a 49,6 milioni di euro, in aumento di 5,1 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

Il margine di intermediazione del Settore ammonta a 215,7 milioni di euro, in aumento di 13,5 milioni di euro rispetto al risultato del 30 settembre 2023 concentrato a livello del margine di interesse (+12,3 milioni di euro, anche grazie al contributo degli interessi sul portafoglio di proprietà della neoacquisita Revalea), mentre le commissioni nette passano

da ricavi per 2,5 milioni di euro al 30 settembre 2023 ad un costo di 0,8 milioni di euro al 30 settembre 2024, variazione interamente riconducibile alle commissioni riconosciute da Revalea ad un servicer terzo.

I costi operativi, pari a 141,7 milioni di euro al 30 settembre 2024, risultano in aumento di 6,3 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2023. Tale incremento è dovuto all'effetto combinato di maggiori spese del personale per 3,8 milioni di euro connesse sia al rinnovato CCNL che all'incremento dell'organico, oltre ai maggiori costi di recupero crediti legati alla neoacquisita Revalea.

L'utile del Settore Governance & Servizi e Non Core al 30 settembre 2024 è pari a 9,5 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato al 30 settembre 2023 che ammontava a 11,1 milioni di euro (-1,6 milioni di euro).

Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 46,9 milioni di euro, in diminuzione di 4,3 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2023.

Per quanto concerne il costo del credito, il dato al 30 settembre 2024 evidenza riprese nette per 3,7 milioni di euro, in miglioramento di 0,7 milioni di euro rispetto all'omologo periodo dell'esercizio precedente.

I costi operativi si attestano a 29,4 milioni di euro, registrando un aumento di 2,1 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2023, legato a maggiori spese di consulenza e a maggiori costi ICT per potenziare il presidio in ambito Climate & ESG.

Tale Settore accoglie gli oneri relativi al sistema bancario, pari a 8,1 milioni di euro, sostenuti nel periodo per il funzionamento dei fondi di garanzia del sistema bancario, come precedentemente commentato.

Con riferimento ai fondi per rischi ed oneri, vi sono rilasci netti pari a 1,3 milioni di euro, grazie alla positiva risoluzione per il Gruppo di un contenzioso in essere. I rilasci rilevati sono stati solo parzialmente compensati dagli accantonamenti del periodo effettuati principalmente per garanzie contrattuali prestate su posizioni cedute.

Di seguito la composizione delle principali voci patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2024.

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 10.089,8 milioni di euro, in leggera riduzione (-5,0%) rispetto al dato del 31 dicembre 2023 pari a 10.622,1 milioni di euro. La voce include titoli di debito per 1,8 miliardi di euro (2,0 miliardi di euro al 31 dicembre 2023, -9,9%), di cui 1,4 miliardi di euro relativi a titoli di Stato (1,6 miliardi di euro al 31 dicembre 2023, -12,5%). In assenza della componente titoli di debito, i crediti verso la clientela si attestano a 8.268,4 milioni di euro, in riduzione del 3,9% rispetto al dato di dicembre 2023 (8.600,2 milioni di euro).

Il Settore Commercial & Corporate Banking si attesta a 6.383,2 milioni di euro, contro i 6.763,5 milioni di euro di dicembre 2023 (-5,6%). L'andamento vede consolidarsi la crescita dell'Area Corporate Banking & Lending (+105,6 milioni di euro, +4,5%), a fronte di una sostanziale stabilità dell'Area Leasing e di un rallentamento dell'Area Factoring (-483,7 milioni di euro, -17,0%); il Settore Npl risulta in riduzione rispetto al 31 dicembre 2023 (-6,4%), si attesta a 1.540,3 milioni di euro mentre il contributo del Settore Governance & Servizi e Non Core si attesta a 2.166,3 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato di fine 2023 pari a 2.212,5 milioni di euro

Raccolta

Il totale della raccolta al 30 settembre 2024 risulta pari a 10,7 miliardi di euro e risulta in diminuzione rispetto al dato al 31 dicembre 2023 (-9,1%), ed è rappresentato per il 63,3% da debiti verso la clientela (49,2% al 31 dicembre 2023), per il 28,7% da titoli in circolazione (27,8% al 31 dicembre 2023) e per l'8,0% da debiti verso banche (23,0% al 31 dicembre 2023).

La struttura del funding risulta così composta:

  • 63,3% clientela;
  • 14,1% titoli di debito;
  • 14,6% Asset Backed Securities (ABS);
  • 8,0% altro.

I debiti verso banche ammontano a 861,1 milioni di euro, in diminuzione del 68,3% rispetto al dato di fine dicembre 2023 principalmente a seguito del rimborso integrale delle linee TLTRO III nel corso dei primi nove mesi del 2024 complessivamente per nominali 1,5 miliardi di euro (un rimborso di una tranche per nominali 750 milioni di euro nel primo trimestre, un rimborso parziale di nominali 375 milioni di euro a fine giugno 2024 e il rimborso del residuo di

nominali 411,5 milioni di euro alla scadenza finale di settembre 2024) e di una riduzione dei PCT passivi verso banche per 188,0 milioni di euro. Al 30 settembre 2024 il saldo dei debiti verso banche è rappresentato principalmente da PCT per 527,3 milioni di euro.

I debiti verso la clientela ammontano al 30 settembre 2024 a 6,8 miliardi di euro, in crescita del 17,0% rispetto al 31 dicembre 2023. La crescita è sostenuta dalla raccolta retail, che ammonta a 5,0 miliardi di euro a fine settembre 2024 (+10,8% rispetto al 31 dicembre 2023) e dai PCT verso clientela, pari a 711,4 milioni di euro (+365,1 milioni di euro rispetto al saldo a fine 2023).

I titoli in circolazione ammontano al 30 settembre 2024 a 3,1 miliardi di euro, in riduzione di 209,2 milioni di euro (-6,4%) a seguito delle dinamiche del periodo, caratterizzato dell'emissione a febbraio 2024 di un senior bond di nominali 400 milioni di euro e di durata 5 anni (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo"), il quale ha sostanzialmente sostituito il bond Senior Preferred di nominali 400 milioni di euro emesso nel 2020 e giunto a scadenza in data 25 giugno 2024, e dal normale ammortamento dei titoli di cartolarizzazione del Gruppo (-287,9 milioni di euro rispetto a dicembre 2023).

Patrimonio e ratio5

Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 30 settembre 2024 a 1.780,4 milioni di euro, in crescita del 5,1% rispetto al dato di fine 2023 pari a 1.693,7 milioni di euro. Le principali variazioni possono ricondursi a:

  • alla variazione positiva del risultato di periodo di pertinenza della Capogruppo di 126,6 milioni di euro;
  • la variazione negativa legata alla distribuzione del dividendo (al netto del relativo acconto già distribuito nel 2023) per 47,3 milioni di euro;
  • la variazione positiva legata alle riserve per 4,5 milioni di euro pressoché interamente associata a variazioni di valutazione a fair value registrate su attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI);
  • la variazione positiva del patrimonio netto di terzi per 1,2 milioni di euro, per la quota parte dei risultati di periodo maturati dalla controllata Banca Credifarma;
  • altre variazioni positive per 1,7 milioni di euro legate alla remunerazione variabile in azioni e stock option assegnate all'Alta Direzione.

I coefficienti patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2024 si attestano per il CET1 al 16,43%, per il Tier 1 a 16,44% e per il Total Capital al 18,65%.

A seguito del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale annuale (SREP) da parte di Banca d'Italia, i nuovi requisiti di capitale che il Gruppo deve rispettare a livello consolidato per il 2024 sono i seguenti:

  • CET1 Ratio pari all'8,00%, vincolante nella misura del 5,50%;
  • Tier 1 Ratio pari al 9,90%, vincolante nella misura del 7,40%;
  • Total Capital Ratio pari al 12,30%, vincolante nella misura del 9,80%.

Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale, ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:

  • CET1 Ratio pari al 9,00%, composto da un OCR CET1 Ratio pari all'8,00% e da una componente target (Pillar 2 Guidance) di 1,00%;
  • Tier 1 Ratio pari al 10,90%, composto da un OCR Tier 1 Ratio pari al 9,90% e da una componente target pari all'1,00%;
  • Total Capital Ratio pari al 13,30%, composto da un OCR Total Capital Ratio pari al 12,30% e da una componente target pari all'1,00%.

Si veda anche la sezione successiva "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo".

Al 30 settembre 2024, il Gruppo Banca Ifis soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.

5 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2024 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2024, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.

Fatti di rilievo avvenuti nel periodo

Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Media" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.

Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo.

Conclusione SREP sui requisiti di capitale: Banca Ifis ampiamente sopra delle indicazioni di Banca d'Italia

In data 29 gennaio 2024 il Gruppo Banca Ifis ha ricevuto da Banca d'Italia la notifica di conclusione del periodico processo di revisione prudenziale ("SREP decision") condotto sul Gruppo.

Banca d'Italia ha individuato per il 2024 i seguenti requisiti di capitale (pari alla somma di Overall Capital Requirement e Pillar 2 Guidance) su base consolidata:

  • CET1 Ratio pari al 9,00%;
  • Tier 1 Ratio pari al 10,90%;
  • Total Capital Ratio pari al 13,30%.

I requisiti di capitale sopra riportati includono la componente Target della Pillar 2 Guidance pari all'1,00%.

Emissione di un bond da 400 milioni di euro con scadenza a 5 anni

In data 20 febbraio 2024, Banca Ifis ha concluso il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred Unsecured nell'ambito del proprio programma di emissioni EMTN per un ammontare pari a 400 milioni di euro. L'operazione è stata destinata ad investitori istituzionali.

In particolare, l'emissione ha una durata quinquennale, con data di regolamento 27 febbraio 2024. Il reoffer price è pari a 99,362 per un rendimento a scadenza del 5,65% ed una cedola pagabile annualmente del 5,50%. L'obbligazione è stata quotata presso l'Euronext di Milano e ha un rating atteso di BB+ da parte di Fitch e di Baa3 da parte di Moody's.

Il collocamento dell'obbligazione in oggetto rientra nel programma di funding EMTN previsto dal Piano Industriale del Gruppo relativo al triennio 2022-2024, che stima 2,5 miliardi di euro di nuovi collocamenti.

L'Assemblea degli Azionisti ha approvato il Bilancio d'esercizio 2023 e la distribuzione di un dividendo di 0,90 euro per azione a titolo di saldo per l'esercizio

L'Assemblea degli Azionisti di Banca Ifis S.p.A., riunitasi in data 18 aprile 2024 in unica convocazione sotto la presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, nel rispetto delle disposizioni vigenti, quindi secondo le modalità previste dall'art. 106 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, ha approvato in sede ordinaria:

  • il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023;
  • la destinazione dell'utile netto, tenuto conto dell'esercizio dell'opzione di patrimonializzazione prevista dall'art. 26 comma 5-bis del Decreto-legge n. 104/2023 (convertito con modificazioni dalla Legge 9 ottobre 2023, n. 136), a riserva non distribuibile per 23.905.112 euro (importo pari a due volte e mezza l'imposta calcolata ai sensi del richiamato art. 26 del Decreto-legge n. 104/2023);
  • la distribuzione di un saldo del dividendo per l'esercizio 2023 pari a 0,90 euro, al lordo delle ritenute di legge, per ciascuna delle azioni Banca Ifis emesse e in circolazione. Tale saldo del dividendo 2023 verrà messo in pagamento con data stacco cedola (ex date) il 20 maggio 2024, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 21 maggio 2024 e data di pagamento il 22 maggio 2024;
  • la Sezione I del documento "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" redatto ai sensi dell'art. 123-ter del D. Lgs. n. 58/1998. L'Assemblea ha inoltre deliberato in senso favorevole sulla Sezione II del citato documento, relativa all'attuazione delle politiche di remunerazione nel corso dell'esercizio 2023;

• la proposta dell'azionista di maggioranza La Scogliera S.A. di nominare come nuovo amministratore indipendente Nicola Borri, in sostituzione del consigliere dimissionario Sebastien Egon Fürstenberg che, in qualità di Presidente onorario, continua a partecipare alla vita societaria e consiliare nei termini di Statuto. Il prof. Borri rimarrà in carica fino alla naturale scadenza del Consiglio di Amministrazione attualmente in carica, ossia fino all'Assemblea chiamata a deliberare l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2024.

Ristrutturazione della cartolarizzazione "Ifis ABCP Programme" di crediti factoring del valore di 1,15 miliardi di euro

In data 28 giugno 2024 Banca Ifis ha concluso con successo la ristrutturazione della cartolarizzazione denominata "Ifis ABCP Programme" del valore di 1,15 miliardi di euro avente ad oggetto crediti factoring di proprietà. Tale cartolarizzazione è stata inizialmente perfezionata il 13 ottobre 2016 e ha ad oggetto la cessione su base rotativa di crediti vantati verso la clientela privata derivanti dall'attività di factoring ordinaria del Gruppo, acquistati sia pro-soluto, sia pro solvendo e di cui sia stata notificata la cessione al debitore ceduto.

L'operazione di ristrutturazione ha portato Banca Ifis, che ha assunto il ruolo di Lead-Arranger e Calculation Agent, a migliorare le condizioni economiche della cartolarizzazione e ad allargare la platea degli investitori, che è passata da sei a otto istituti. Alle banche già coinvolte nel progetto si sono aggiunte Cassa Depositi e Prestiti (CDP), il cui impegno mira a garantire nuova finanza alle Pmi, e Natixis CIB, quest'ultima assumendo anche il ruolo di co-arranger.

Tale operazione di ristrutturazione non ha avuto impatti sulla situazione economica e patrimoniale al 30 settembre 2024 del Gruppo Banca Ifis.

Rimborsate nei primi nove mesi del 2024 linee TLTRO per 1,5 miliardi di euro

Per quanto concerne la raccolta TLTRO, si segnala come nel corso del periodo, grazie alla solida posizione di liquidità del Gruppo in riserve e attivi liberi finanziabili in BCE, si è proseguito con il percorso di rimborso anticipato rispetto alla scadenza di settembre 2024, delle linee TLTRO III per un ulteriore valore nominale di 1.125 milioni di euro completando inoltre con largo anticipo tutte le azioni manageriali finalizzate al rimborso del residuo valore nominale di 411,5 milioni di euro, avvenuto in data 25 settembre 2024 e che ha portato a nominali 2.036,5 milioni di euro l'ammontare di linee TLTRO III rimborsate.

Si evidenzia come, già dalla fine del 2023, il Gruppo abbia posto in essere le azioni manageriali propedeutiche alla sostituzione di tale componente di funding attraverso emissioni di obbligazioni senior, l'incremento della raccolta retail con una strategia multicanale e campagne di marketing mirate nonché con la ristrutturazione di operazioni di cartolarizzazione sui portafogli del Gruppo. Tali azioni hanno quindi di fatto modificato la struttura di funding del Gruppo che al 30 settembre 2024 è rappresentata per il 63,3% da debiti verso la clientela (45,0% al 30 settembre 2023), per il 28,7% da titoli in circolazione (27,4% al 30 settembre 2023) e per l'8,0% da debiti verso banche (27,6% al 30 settembre 2023).

Banca Ifis entra nel capitale sociale di The Street S.r.l. con una quota del 25%

In data 19 settembre 2024 Banca Ifis è entrata nel capitale sociale di The Street S.r.l., la società che cura la gestione dell'hub culturale del Treviso Arts District (TAD). In particolare, la Banca ha rilevato una quota pari al 25% del capitale sociale della società, la quale controlla la maggioranza di 21Gallery, Il Cantiere, Ristorante Vite e il brand di design Ondesign. L'operazione si inserisce nella strategia del Gruppo a supporto delle attività culturali e di impatto sociale sul territorio, con particolare riferimento all'area del Nordest d'Italia in cui Banca Ifis ha la propria sede e le proprie radici.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo

Non sono intervenuti fatti di rilievo tra la chiusura del periodo e la data di approvazione del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024 da parte del Consiglio di Amministrazione.

Dichiarazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Massimo Luigi Zanaboni, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Schemi di Bilancio riclassificati e principali dati patrimoniali

Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

  • le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;
  • gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
  • le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale, come il c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio Circolare 262 (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";
  • gli oneri ordinari e straordinari introdotti a carico delle banche del Gruppo (Banca Ifis e Banca Credifarma) in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (c.d. DGS o FITD) sono esposti in una voce separata denominata "Oneri relativi al sistema bancario" (la quale è esclusa del computo dei "Costi operativi"), anziché essere evidenziati nelle voci "Altre spese amministrative" o "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri";
  • sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito":
    • le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
    • gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;
    • gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

Stato Patrimoniale Consolidato riclassificato

VOCI DELL'ATTIVO
(in migliaia di euro)
30.09.2024 31.12.2023
Cassa e disponibilità liquide 684.197 857.533
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 17.407 12.896
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto
economico
250.095 221.982
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 490.254 749.176
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 656.210 637.567
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 10.089.827 10.622.134
Derivati di copertura 1.173 -
Partecipazioni 976 24
Attività materiali 162.420 143.255
Attività immateriali 81.031 76.667
di cui:
- avviamento 38.020 38.020
Attività fiscali: 227.446 285.435
a) correnti 19.522 46.601
b) anticipate 207.924 238.834
Altre attività 385.006 444.692
Totale dell'attivo 13.046.042 14.051.361

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in migliaia di euro)
30.09.2024 31.12.2023
Debiti verso banche 861.064 2.717.139
Debiti verso clientela 6.801.300 5.814.624
Titoli in circolazione 3.079.718 3.288.895
Passività finanziarie di negoziazione 14.347 14.005
Derivati di copertura 13.991 11.644
Passività fiscali: 52.293 57.717
a) correnti 20.727 26.025
b) differite 31.566 31.692
Altre passività 379.522 387.554
Trattamento di fine rapporto del personale 7.814 7.906
Fondi per rischi e oneri 55.598 58.178
Riserve da valutazione (25.915) (39.215)
Riserve 1.546.112 1.505.424
Acconti su dividendi (-) - (62.962)
Sovrapprezzi di emissione 85.353 84.108
Capitale 53.811 53.811
Azioni proprie (-) (20.990) (21.817)
Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 15.456 14.240
Utile (perdita) del periodo (+/-) 126.568 160.110
Totale del passivo e del patrimonio netto 13.046.042 14.051.361

Conto Economico Consolidato riclassificato

VOCI DEL CONTO ECONOMICO
(in migliaia di euro)
30.09.2024 30.09.2023
Margine di interesse 404.399 409.506
Commissioni nette 69.566 74.299
Altre componenti del margine di intermediazione 57.871 28.552
Margine di intermediazione 531.836 512.357
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (28.875) (30.870)
Risultato netto della gestione finanziaria 502.961 481.487
Spese amministrative: (304.798) (287.431)
a) spese per il personale (127.235) (120.466)
b) altre spese amministrative (177.563) (166.965)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (17.019) (13.024)
Altri oneri/proventi di gestione 22.153 17.360
Costi operativi (299.664) (283.095)
Oneri relativi al sistema bancario (8.121) (10.332)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (565) (495)
Oneri e proventi non ricorrenti (556) (1.320)
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 194.055 186.245
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (66.270) (60.120)
Utile (perdita) del periodo 127.785 126.125
(Utile) perdita del periodo di pertinenza di terzi (1.217) (1.384)
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 126.568 124.741

Fondi propri e coefficienti patrimoniali consolidati

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI CONSISTENZE
(in migliaia di euro) 30.06.2024(*) 31.12.2023(**)
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.592.725 1.544.497
Capitale di classe 1 (Tier 1) 1.593.652 1.545.424
Totale Fondi propri 1.808.031 1.812.324
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 9.695.327 10.390.002
CET1 Ratio 16,43% 14,87%
Tier 1 Ratio 16,44% 14,87%
Total Capital Ratio 18,65% 17,44%

(*) Il CET1, il Tier 1 e il totale Fondi Propri (Total Capital) al 30 settembre 2024 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi 2024, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi Propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.

(**) Il CET1, il Tier 1 e il totale Fondi propri (Total Capital) al 31 dicembre 2023 includono gli utili maturati dal Gruppo Bancario a tale data, al netto del relativo dividendo, inclusa la quota distribuita in acconto nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 4 dell'art. 2433 del Codice civile.

Rosalba Benedetto

Direttore Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability Banca Ifis S.p.A.

Davide Tammaro Responsabile Brand, Corporate Communication & Sustainability [email protected] +39 366 6258525

Martino Da Rio

Responsabile Investor Relations & Corporate Development Banca Ifis S.p.A. +39 02 24129953

Davide Pastore Responsabile Relazioni con i Media [email protected] +39 337 1115357

COMUNICATO STAMPA

RISULTATI CONSOLIDATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2024

www.bancaifis.it

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Fine Comunicato n.0147-55-2024 Numero di Pagine: 17
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