Earnings Release • Feb 9, 2023
Earnings Release
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| Informazione Regolamentata n. 0147-7-2023 |
Data/Ora Ricezione 09 Febbraio 2023 12:23:24 |
Euronext Star Milan | |
|---|---|---|---|
| Societa' | : | BANCA IFIS | |
| Identificativo Informazione Regolamentata |
: | 172332 | |
| Nome utilizzatore | : | IFISN01 - DA RIO | |
| Tipologia | : | REGEM; 2.2 | |
| Data/Ora Ricezione | : | 09 Febbraio 2023 12:23:24 | |
| Data/Ora Inizio Diffusione presunta |
: | 09 Febbraio 2023 12:23:33 | |
| Oggetto | : | Risultati preliminari 2022 | |
| Testo del comunicato |
Vedi allegato.
Dati riclassificati1 – 1° gennaio 2022 / 31 dicembre 2022
• CET1 pari a 15,01% (15,44% al 31 dicembre 2021) e TCR pari a 18,82% (19,63% al 31 dicembre 2021), calcolati includendo l'utile del 2022 e al netto del dividendo.
1 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:
• le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;
• gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
• sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche di valore nette su crediti":
– le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività stessa) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
– gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;
– gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.
2 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) includono gli utili generati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2022, al netto del relativo dividendo, inclusa la quota distribuita in acconto nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 4 dell'art. 2433 del Codice civile.
Roma, 9 febbraio 2023 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato i risultati preliminari relativi all'esercizio 2022.
"Questo risultato premia un percorso in cui abbiamo continuato a investire sulle nostre persone; un lavoro di team, che unito ai nuovi processi di Governance e alla sostenibilità, ci ha permesso di creare profitto, generando anche un impatto positivo per i territori e le comunità in cui operiamo", dichiara Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis.
"Nel 2022 Banca Ifis ha registrato una forte crescita di tutti i principali indicatori economico-finanziari e industriali. Con un utile netto 2022 che si è attestato a 141,1 milioni di euro, in crescita del 40% rispetto al 2021, la Banca ha superato, in anticipo di un anno, l'obiettivo di utile 2023 previsto nel Piano Industriale, pari a 137 milioni di euro. Si tratta di una performance che rappresenta il massimo storico per la nostra Banca3 guidata principalmente dall'andamento favorevole dei ricavi4. Questi risultati sono stati raggiunti nonostante un contesto macroeconomico caratterizzato da numerose incertezze rispetto allo scenario previsto dal Piano Industriale 2022-2024: la guerra in Ucraina con la conseguente instabilità geopolitica, la crescita del PIL inferiore alle attese, la crescita dell'inflazione e i cambiamenti normativi che hanno inciso sul business Npl e sul business di acquisto di crediti nei confronti della pubblica amministrazione, oltre alla modifica dei parametri del TLTRO attuati dalla BCE a novembre 2022. I risultati positivi ottenuti nel 2022 ci hanno spinto a rivedere a rialzo del 10% l'obiettivo di utile 2023, a 150 milioni di euro rispetto ai 137 milioni di euro stimati nel Piano Industriale 2022-2024. Un obiettivo che si basa sull'ipotesi di una modesta crescita del PIL, con un progressivo calo dell'inflazione e una evoluzione del costo del funding in linea con il consenso di mercato. Sostenuti dai risultati positivi ottenuti nel precedente esercizio e dalla solidità del nostro modello di business, continueremo a lavorare con determinazione alla realizzazione del nostro Piano Industriale", dichiara Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis.
I ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking, in crescita del 12,7% rispetto al 2021, riflettono l'efficienza del modello di business di Banca Ifis. La Banca si trova positivamente correlata ai tassi di interesse (l'85% del portafoglio crediti è a tasso variabile), i volumi del Factoring e del Leasing, strettamente legati agli importi delle fatture e al prezzo dei beni sottostanti, hanno evidenziato una dinamica favorevole, riflettendo direttamente l'aumento dell'inflazione, mentre il numero dei clienti del Factoring è aumentato da 7,6 mila del 2021 a 8,1 mila del 2022. Nel 2022 i tassi di crescita della Banca sono stati superiori a quelli dei mercati di riferimento5: il turnover del Factoring - escludendo la componente verso la PA, il cui business è in corso di review in seguito alla Nuova Definizione di Default - è cresciuto del 18,2% (rispetto al +14,5% del mercato) e le erogazioni del Leasing del 38,6% (rispetto al +9,7% del mercato).
***
Nel Settore Npl, i recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 384 milioni di euro, in crescita dell'11% rispetto a 345 milioni di euro del 2021. Procede in linea con le attese l'acquisto di portafogli Npl: nel 2022 Banca Ifis ha acquistato Npl per 2,4 miliardi di euro in termini di GBV. La nuova normativa, che incrementa da 750 euro a 1.000 euro la soglia minima di pignorabilità delle pensioni, ha portato a una stima di minori incassi sul portafoglio Npl per 21,7 milioni di euro, interamente spesati nel 2022.
Il portafoglio di proprietà nel Settore Governance & Servizi Non Core ha beneficiato di titoli di stato con rendimenti legati all'inflazione e dell'acquisto, nel corso del quarto trimestre del 2022, di un portafoglio titoli di debito emessi da primarie istituzioni finanziarie e corporate europee con un rapporto rischio rendimento particolarmente interessante.
La prudente politica di credito ha portato a incrementare ulteriormente le riserve accantonate per far fronte ai potenziali rischi del rallentamento della crescita economica, nonostante, a oggi, non si rilevino segnali di deterioramento. Le rilevanti riserve accantonate per il Covid nel corso dei precedenti esercizi sono state riqualificate all'interno delle predette riserve per far fronte ai possibili rischi macroeconomici. Il Gross Npe Ratio e il Net Npe Ratio si attestano rispettivamente al 5,9% e al 4%. I valori si attesterebbero rispettivamente al 4,3% e al 2,4%, escludendo le riclassificazioni derivanti dall'applicazione della normativa sulla Nuova Definizione di Default ai crediti verso il Sistema Sanitario Nazionale, caratterizzati da un limitato rischio di credito e da lunghe tempistiche di pagamento.
3 Al netto della PPA
4 Al netto della PPA
5 Fonte: Assifact e Assilea
I coefficienti patrimoniali sia della Banca sia del Gruppo, si mantengono ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti, con un CET1 Ratio consolidato pari al 15,01% (15,44% al 31 dicembre 2021) e il Total Capital Ratio consolidato pari al 18,82% (19,63% al 31 dicembre 2021). La leggera diminuzione dei ratio patrimoniali rispetto a dicembre 2021 è dovuta allo sviluppo dell'attività commerciale e all'acquisto del portafoglio titoli di debito emessi da primarie istituzioni finanziarie e corporate europee.
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un saldo del dividendo per l'esercizio 2022 pari a 0,40 euro (al lordo delle ritenute di legge) per ciascuna delle azioni Banca Ifis emesse e in circolazione (e quindi escludendo le azioni proprie detenute dalla Banca). A novembre 2022 era già stato distribuito l'acconto sul dividendo per l'esercizio 2022, pari a 1 euro per azione. Il totale dei dividendi (a titolo di acconto e saldo) per l'esercizio 2022 ammonta, quindi, complessivamente a 1,40 euro per azione. Il saldo del dividendo 2022, ove approvato dall'Assemblea, verrà messo in pagamento con data stacco cedola n. 27 (ex date) il 22 maggio 2023, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 23 maggio 2023 e data di pagamento (payment date) il 24 maggio 2023.
Il conto economico consolidato al 31 dicembre 2022 del Gruppo Banca Ifis chiude con un utile di pertinenza della Capogruppo di 141,1 milioni di euro.
Di seguito le principali voci economiche dei risultati preliminari relativi all'esercizio 2022 del Gruppo Banca Ifis.
Il margine di intermediazione si attesta a 680,5 milioni di euro, in crescita del 13,4% rispetto ai 599,9 milioni di euro del 31 dicembre 2021. A tale risultato contribuiscono la crescita dell'Area Factoring, con 171,7 milioni di euro e un incremento del 20,0%, grazie all'aumento del margine di interesse e delle commissioni nette conseguenti all'andamento dei crediti gestiti e la buona tenuta dell'Area Leasing (59,3 milioni di euro, dato in aumento rispetto al 31 dicembre 2021, +6,6%) e dell'Area Corporate Banking & Lending (+4,2% rispetto al dato del 31 dicembre 2021, con 87,5 milioni di euro).
Il margine di intermediazione del Settore Npl si attesta a 284,3 milioni di euro in crescita del 10,4% rispetto al 31 dicembre 2021, soprattutto grazie alle buone performance della raccolta legale riconducibili principalmente al maggior numero di precetti e pignoramenti prodotti. Tale crescita è stata parzialmente controbilanciata dalle performance della raccolta stragiudiziale, le quali evidenziano una riduzione della contribuzione al margine rispetto all'esercizio precedente per effetto soprattutto della riduzione della raccolta degli accordi di pagamento (piani di rientro). In particolare, il contributo della gestione stragiudiziale è pari a 32 milioni di euro e la gestione legale ha fatto registrare un apporto di 101 milioni di euro.
Il margine di interesse del Settore Governance & Servizi e Non Core risulta in aumento di 10,1 milioni di euro rispetto al 2021. L'incremento è dovuto alla crescita di 4,3 milioni di euro del comparto funding di Tesoreria e di 19,7 milioni di euro del comparto Capital Markets che è stata solo parzialmente compensata dal fisiologico minore contributo della PPA e dallo smontamento del portafoglio in run-off dell'Area Non Core. Infine, l'attività sul portafoglio proprietario contribuisce alla crescita del margine di intermediazione per 3,7 milioni di euro, di cui 2,6 milioni di euro per maggiori dividendi e 1,1 milioni di euro legati all'attività di negoziazione. Analogamente, contribuisce positivamente al margine di intermediazione, con una crescita di 3,4 milioni di euro, anche il portafoglio di strumenti finanziari dell'Area Non Core.
Le rettifiche di valore nette per rischio di credito riclassificate includono gli accantonamenti per rischio di credito su garanzie rilasciate e gli utili/perdite da cessione di crediti. Al 31 dicembre 2022 sono pari a 77,5 milioni di euro in linea rispetto al 31 dicembre 2021 ed includono rettifiche per 21,7 milioni di euro sul Settore Npl fronte dal cambiamento normativo relativo all'innalzamento della soglia minima di pignoramento delle pensioni a cui si contrappongono rettifiche per 18,0 milioni di euro sempre sul Settore Npl, effettuate nello scorso esercizio a seguito di un'analisi di dettaglio svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19, in termini di maggiori tempi di incasso sulle posizioni caratterizzate principalmente da vintage più alta.
I costi operativi sono pari a 390,4 milioni di euro, in crescita del 7,0% rispetto ai 364,8 milioni del 31 dicembre 2021.
6 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:
• le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;
• gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
• sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito": – le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività stessa) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
– gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;
– gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.
Il cost/income ratio è pari al 57,4% rispetto al 60,8% relativo al 31 dicembre 2021. Di seguito si riportano le principali componenti della voce:
Al 31 dicembre 2022 gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri presentano un saldo pari a 0,4 milioni di euro, in miglioramento rispetto al saldo di 8,0 milioni di euro al 31 dicembre 2021, sia per la ripresa di 5,7 milioni di euro connessa a garanzie contrattuali prestate sia per alcune transazioni effettuate che hanno sostanzialmente compensato gli accantonamenti che si sono resi necessari.
Al 31 dicembre 2022 l'utile netto di pertinenza della Capogruppo si attesta a 141,1 milioni di euro, in aumento di 40,5 milioni di euro (+40,3%) rispetto al precedente esercizio.
Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economicopatrimoniali al 31 dicembre 2022.
L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 71,0 milioni di euro, risultato superiore per 16,7 milioni di euro (+30,6%) rispetto allo scorso esercizio. Tale risultato è guidato dalla crescita del margine di interesse per 26,8 milioni di euro (+14,2%) e delle commissioni nette (+10,0 milioni di euro, pari al +12,4%) a cui si contrappongono la riduzione delle altre componenti del margine di intermediazione per 1,1 milioni di euro (-8,3% rispetto al dato del 2021, che era positivamente influenzato dalla rivalutazione per 5,0 milioni di euro di un investimento singolarmente significativo) e le maggiori rettifiche di valore nette per 3,0 milioni di euro (+6,5%). Con riferimento al margine di intermediazione, esso deriva dall'effetto combinato delle varie Aree del Settore come di seguito illustrato:
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 48,5 milioni di euro, in aumento di 3,0 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021. Tale variazione deriva principalmente da accantonamenti effettuati nel 2022 su singole posizioni deteriorate appartenenti al comparto delle PMI che maggiormente stanno risentendo dell'attuale contesto macroeconomico.
L'aumento sui costi operativi per 5,8 milioni di euro è principalmente dovuto a maggiori spese del personale per incremento complessivo delle remunerazioni, riconducibile sia al diverso perimetro di Gruppo, collegato
all'acquisizione del ramo d'azienda ex Aigis Banca avvenuta a fine maggio 2021, sia a maggiori remunerazioni variabili.
L'utile d'esercizio del Settore Npl è pari a 48,6 milioni di euro, in leggera diminuzione del 3,4% rispetto a quello del 31 dicembre 2021. Il margine di intermediazione del Settore ammonta a 284,3 milioni di euro (+10,4%) rispetto ai 257,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021. L'incremento è dovuto sia all'aumento degli impieghi medi, che hanno generato interessi attivi per 161,5 milioni di euro, sia al miglioramento dei cash flow attesi in funzione degli incassi realizzati, che hanno generato a loro volta un contributo al margine di intermediazione per 133,4 milioni di euro. L'effetto positivo sul margine di interesse è di 23,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022 (270,1 milioni di euro rispetto ai 247,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
I costi operativi, pari a 189,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022, risultano in aumento del 14,2% rispetto al 2021. Senza considerare le spese strettamente legate alle dinamiche di business (in primis le spese legali e di recupero Npl), la variazione più significativa è legata alla crescita della quota parte dei costi di consulenza su attività strategiche del Gruppo e di pertinenza del Settore.
Gli incassi del Settore Npl nel 2022 sono pari a 383,9 milioni di euro, includono le rate incassate nel corso dell'esercizio da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite, e risultano in aumento del 10,7% rispetto agli incassi di 345,5 milioni di euro del 2021.
L'utile del Settore Governance & Servizi e Non Core al 31 dicembre 2022 è pari a 22,3 milioni di euro rispetto al dato negativo di 2,3 milioni di euro del 31 dicembre 2021. Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 77,8 milioni di euro, in aumento di 18,1 milioni di euro rispetto all'anno precedente, ed è determinato da una crescita dell'Area Governance & Servizi per 28,7 milioni di euro, a cui si contrappone il minore contributo per 10,6 milioni di euro delle attività in run-off dell'Area Non Core.
Per quanto concerne il costo del credito, si evidenzia un miglioramento delle rettifiche nette per 6,4 milioni di euro, che si attestano a 7,3 milioni di euro rispetto al dato di 13,7 milioni di euro dell'esercizio precedente, che era influenzato da accantonamenti su due posizioni singolarmente significative.
I costi operativi del Settore si attestano a 42,7 milioni di euro, registrando una diminuzione di 3,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021. La diminuzione legata al venir meno di costi non ricorrenti sostenuti nel 2021 per la riorganizzazione del Gruppo è stata parzialmente compensata dall'impatto delle maggiori attività in essere prevalentemente in ambito sia ICT sia Marketing & Comunicazione nel corso del 2022.
Di seguito la composizione delle principali voci patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 31 dicembre 2022.
Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 10.186,9 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato del 31 dicembre 2021 (10.331,8 milioni di euro). Il dato include titoli di debito per 1,9 miliardi di euro (2,0 miliardi di euro al 31 dicembre 2021). Il Settore Commercial & Corporate Banking risulta sostanzialmente in linea grazie all'effetto combinato della diminuzione nell'Area Factoring (-6,3%, variazione influenzata sia dalla stagionalità del business sia dalla revisione dell'approccio strategico dell'Area, e in particolar modo del prodotto ATD verso il SSN), a fronte dell'incremento delle Aree Leasing (+5,9%) e Corporate Banking & Lending (+2,5%). Il Settore Governance & Servizi e Non Core risulta in calo di 94,7 milioni di euro, principalmente per la movimentazione nell'esercizio del portafoglio titoli di debito verso clientela al costo ammortizzato a seguito della cessione e del rimborso per raggiungimento della maturity di alcuni titoli di stato la cui diminuzione non è stata interamente compensata da nuovi investimenti. I crediti del Settore Npl sono sostanzialmente stabili rispetto al 31 dicembre 2021.
Nel corso del 2022 il Gruppo ha proseguito la strategia di differenziazione dei canali distributivi, con l'obiettivo di garantire un miglior equilibrio rispetto alla raccolta retail. Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità di oltre 600 milioni di euro al 31 dicembre 2022 tra riserve e attivi liberi finanziabili in BCE) tale da permettere un ampio rispetto dei limiti di LCR e NSFR (con indici superiori, rispettivamente, al 500% e al 100%).
Al 31 dicembre 2022 il totale della raccolta è di 11.130,7 milioni di euro, +3,2% rispetto alla fine dell'esercizio 2021, principalmente a seguito della partecipazione della Banca nel corso del 2022 a due operazioni di LTRO per complessivi 400,5 milioni di euro con scadenza rispettivamente a febbraio e marzo 2023, le quali si aggiungono
all'operazione di TLTRO già in essere per 2.023,2 milioni di euro con scadenza settembre 2024. La struttura del funding risulta così composta:
I debiti verso la clientela ammontano, al 31 dicembre 2022, a 5.103,3 milioni di euro, con una diminuzione del 10,2% rispetto al dato al 31 dicembre 2021, per effetto di un'oculata politica di razionalizzazione delle forme di finanziamento più costose e volatili. I debiti verso banche ammontano a 3.422,2 milioni di euro, in aumento del 31,7% rispetto al dato al 31 dicembre 2021 principalmente per le sopraccitate operazioni di LTRO sottoscritte nell'esercizio. I titoli in circolazione ammontano al 31 dicembre 2022 a 2.605,2 milioni di euro, in aumento del 4,0% rispetto a 2.504,9 milioni di euro del 31 dicembre 2021.
Al 31 dicembre 2022 il Patrimonio netto consolidato del Gruppo si attesta a 1.597,8 milioni di euro, in diminuzione rispetto al dato di 1.623,9 milioni di euro di fine 2021. Le principali variazioni del Patrimonio netto consolidato possono ricondursi a:
I coefficienti del Gruppo Banca Ifis al 31 dicembre 2022 si attestano per il CET1 al 15,01% (rispetto al 15,44% al 31 dicembre 2021), per il Tier 1 a 15,02% (15,45% al 31 dicembre 2021) e per il Total Capital al 18,82% (rispetto al 19,63% al 31 dicembre 2021).
Si segnala che Banca d'Italia, in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) al fine di rivedere gli obiettivi di patrimonializzazione dei principali intermediari del sistema, ha comunicato il 19 maggio 2022 al Gruppo Banca Ifis di adottare per il 2022 i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:
Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale, ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:
• CET1 Ratio pari all'8,65%, composto da un OCR CET1 Ratio pari al 7,90% e da una componente target (Pillar 2 Guidance) di 0,75%;
7 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) includono gli utili generati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2022, al netto del relativo dividendo, inclusa la quota distribuita in acconto nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 4 dell'art. 2433 del Codice civile.
Il Gruppo Banca Ifis al 31 dicembre 2022 soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.
In data 17 gennaio 2023, tenuto conto dei complessivi elementi di valutazione a propria disposizione sulla situazione aziendale del Gruppo, Banca d'Italia ha comunicato di aver ritenuto di non adottare una nuova decisione sul capitale in esito al ciclo SREP 2022.
Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations" ed alla sottosezione "Comunicati Stampa" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.
Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nell'esercizio.
In data 17 gennaio 2022 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha approvato il Liquidity Funding Plan 2022 per l'evoluzione delle fonti di raccolta della liquidità della Banca in ottica di sana e prudente gestione e nel rispetto delle regole prudenziali. L'obiettivo è ottimizzare il costo del funding, assicurando un'appropriata diversificazione ed equilibrio tra le fonti in una composizione sostenibile e adeguata alle soglie di tolleranza del rischio. Il Liquidity Funding Plan 2022 conferma la centralità e l'apporto rilevante della raccolta diretta retail della Banca attraverso i prodotti di deposito e conto corrente e prevede, con analoga valenza e rilevanza nel corso dell'anno, l'incremento dello stock delle obbligazioni wholesale emesse da Banca Ifis con un obiettivo market oriented a fine 2022 pari a 1,5 miliardi di euro (di cui 400 milioni di euro di Tier 2 e 1,1 miliardi di euro di Senior Preferred) rispetto al valore attuale di 1,1 miliardi di euro.
In data 9 febbraio 2022 Moody's ha assegnato a Banca Ifis il rating di Baa3 (investment grade) con outlook stabile grazie alla profittabilità ed alla solida posizione di capitale e di liquidità della Banca. Il testo originale del comunicato stampa pubblicato da Moody's è disponibile sul sito web dell'agenzia di rating (www.moodys.com).
In data 10 febbraio 2022 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha approvato il Piano Industriale 2022-2024, sulla base del quale Banca Ifis continuerà a focalizzarsi sui segmenti di business a più alta opportunità di crescita e redditività per rafforzare la leadership di mercato: Commercial & Corporate Banking per le PMI e Npl. Nel 2024 sono previsti 164 milioni di euro di utile netto (161 milioni di euro di utile di pertinenza della Capogruppo) e un ROE del 9%, e nel triennio 2022-2024 è atteso un utile netto cumulato di oltre 400 milioni di euro. La Banca punta a creare valore per gli azionisti con una distribuzione di dividendi di circa 200 milioni di euro cumulati nel periodo 2022-2024 corrispondente a un payout ratio attorno al 50%. Il CET1 è atteso al 15,1% al 2024 e sarà prudenzialmente superiore al 14% in tutto l'arco del piano. Per sostenere una profittevole crescita, il Banca ha definito un Piano Industriale basato su quattro pilastri, sintetizzati nell'acronimo D.O.E.S, che fanno leva su Digitalizzazione, apertura ("Open", ovvero sul modello Bank-as-a-platform), Efficienza e Sostenibilità. Nell'arco di Piano sono previste 200 nuove assunzioni, di cui 150 giovani, e un programma di formazione e di reskilling per rafforzare e ampliare le competenze distintive dei dipendenti.
In data 11 aprile 2022 è stata completata l'operazione di fusione per incorporazione di Credifarma S.p.A. in Farbanca S.p.A., per la quale era pervenuta l'autorizzazione da Banca d'Italia in data 21 febbraio 2022. Nasce, grazie a questa operazione, Banca Credifarma: il primo polo specializzato leader nei servizi finanziari alle farmacie. L'integrazione rappresenta il completamento del progetto avviato con l'acquisizione di Farbanca nel novembre 2020 e il punto di partenza di una nuova realtà dotata delle migliori competenze nell'erogazione del credito specializzato alle farmacie grazie allo sviluppo di servizi digitali integrati in un unico grande operatore. L'operazione rientra nel novero delle iniziative del Piano Industriale 2022-2024 volte a un'ulteriore semplificazione e specializzazione della struttura organizzativa del Gruppo Banca Ifis. Le sinergie post integrazione e il cross selling con tutti i prodotti finanziari del Gruppo consentiranno a Banca Credifarma di sviluppare ulteriormente il presidio commerciale nel comparto di riferimento. L'estensione degli investimenti in tecnologia digitale presentati nel Piano Industriale accelererà altresì l'innovazione dei processi e l'estensione della gamma dei servizi offerti, anche grazie a nuove partnership ed a soluzioni di consulenza complementari alla soddisfazione dei bisogni dell'impresa farmacia.
In data 22 aprile 2022 si è concluso il programma di acquisto di azioni ordinarie di Banca Ifis a servizio del "Piano LTI 2021-2023", che era stato avviato in data 15 marzo 2022 e oggetto di autorizzazione assembleare per un numero di azioni ordinarie non superiore a 1.044.000 e per un controvalore massimo complessivo non superiore ad 20,9 milioni di euro (il "Programma di Buy-Back"). In esecuzione di tale Programma di Buy-Back, Banca Ifis ha acquistato un totale di n. 1.044.000 azioni (corrispondente al numero massimo di azioni proprie oggetto di autorizzazione) pari all'1,940% del capitale sociale, per un controvalore complessivo pari ad 19,3 milioni di euro. A seguito degli acquisti effettuati fino al 22 aprile 2022 e considerando le azioni proprie già in portafoglio, alla data di conclusione del Programma di Buy-Back la Banca detiene n. 1.383.139 azioni proprie, pari al 2,570% del capitale sociale.
L'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Banca Ifis, riunitasi in data 28 aprile 2022 in unica convocazione sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg, nel rispetto delle disposizioni vigenti, quindi secondo le modalità previste dall'art. 106 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, ha approvato:
la Sezione I del documento "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" redatto ai sensi dell'art. 123-ter del D. Lgs. n. 58/1998. L'Assemblea ha inoltre deliberato in senso favorevole sulla Sezione II del citato documento relativa all'attuazione delle politiche di remunerazione nel corso dell'esercizio 2021;
il piano di compensi basato sull'assegnazione di azioni Banca Ifis per alcune figure aziendali descritto nel documento informativo redatto ai sensi dell'art. 114‐bis del D. Lgs. n. 58/1998 e delle relative norme di attuazione (art. 84‐bis del Regolamento Consob n. 11971/1999);
In data 11 maggio 2022 la partecipazione totalitaria di Ifis Npl Servicing S.p.A. in Ifis Real Estate S.p.A. è stata integralmente ceduta a Resolute Asset Management Italy S.r.l. e, in pari data, Ifis Real Estate S.p.A. ha assunto la denominazione sociale di Rebuild S.p.A uscendo dal perimetro delle società partecipate del Gruppo Banca Ifis.
In data 23 maggio 2022 è stata ricevuta da Banca d'Italia la notifica di conclusione del periodico processo di revisione prudenziale ("SREP decision") condotto sul Gruppo Banca Ifis. Banca d'Italia ha individuato per il 2022 i seguenti requisiti di capitale (pari alla somma di Overall Capital Requirement e Pillar 2 Guidance) su base consolidata:
I requisiti di capitale sopra riportati includono la componente Target della Pillar 2 Guidance pari allo 0,75%.
In data 10 novembre 2022 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, in linea con quanto deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 28 luglio 2022, ha deliberato la distribuzione di un acconto sui dividendi 2022 complessivamente pari a 52.433.114 ossia pari a 1 euro (al lordo delle ritenute di legge) per ciascuna delle n. 52.433.114 azioni Banca Ifis emesse e in circolazione a tale data (e quindi escludendo le azioni proprie detenute dalla Banca). L'acconto sul dividendo 2022 è stato messo in pagamento con data stacco cedola n. 26 (ex date) il 21 novembre 2022, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 22 novembre e data di pagamento (payment date) il 23 novembre 2022. La relazione del Consiglio di Amministrazione e il prospetto contabile al 30 settembre 2022 ex articolo 2433-bis c.c., sulla base dei quali il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la distribuzione dell'acconto sul dividendo e incluse all'interno del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022, sono messi a disposizione del pubblico presso la sede sociale della Banca, nonché sul meccanismo di stoccaggio autorizzato e sul sito web istituzionale della Banca, www.bancaifis.it, sezione "Investor Relations". Infine, ai fini della distribuzione dell'acconto sul dividendo, la società di revisione EY S.p.A. ha rilasciato in data 10 novembre 2022 il parere previsto dall'articolo 2433-bis c.c. che è a disposizione dei soci presso la sede sociale della Banca.
In data 12 gennaio 2023, Banca Ifis ha concluso con successo il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred nell'ambito del proprio programma di emissioni EMTN per un ammontare pari a 300 milioni di euro. L'operazione è stata destinata ad investitori istituzionali. In particolare, l'emissione ha una durata quadriennale, con data di regolamento prevista per il 19 gennaio 2023. Il reoffer price è pari a 99,569 per un rendimento a scadenza del 6,25% ed una cedola pagabile annualmente del 6,125%. L'obbligazione sarà quotata presso l'Euronext di Dublino e ha un rating atteso di BB+ da parte di Fitch e di Baa3 da parte di Moody's. Il
collocamento dell'obbligazione in oggetto rientra nel programma di funding EMTN previsto dal Piano Industriale della Banca relativo al triennio 2022-24, che stima 2,5 miliardi di euro di nuovi collocamenti.
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Mariacristina Taormina, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:
| VOCI DELL'ATTIVO (in migliaia di euro) |
31.12.2022 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 603.134 | 355.381 |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione con impatto a conto economico |
26.868 | 8.478 |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
195.220 | 144.660 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
697.611 | 614.013 |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | 565.762 | 524.991 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 10.186.932 | 10.331.804 |
| Attività materiali | 126.341 | 120.256 |
| Attività immateriali | 64.264 | 61.607 |
| di cui: | ||
| - avviamento | 38.020 | 38.794 |
| Attività fiscali: | 325.181 | 329.674 |
| a) correnti | 60.924 | 45.548 |
| b) anticipate | 264.257 | 284.126 |
| Altre attività | 471.064 | 487.027 |
| Totale dell'attivo | 13.262.377 | 12.977.891 |
| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO (in migliaia di euro) |
31.12.2022 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Debiti verso banche | 3.422.160 | 2.597.965 |
| Debiti verso clientela | 5.103.343 | 5.683.745 |
| Titoli in circolazione | 2.605.195 | 2.504.878 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 25.982 | 5.992 |
| Passività fiscali: | 52.298 | 49.154 |
| a) correnti | 21.961 | 16.699 |
| b) differite | 30.337 | 32.455 |
| Altre passività | 391.697 | 436.107 |
| Trattamento di fine rapporto del personale | 7.696 | 9.337 |
| Fondi per rischi e oneri | 56.225 | 66.825 |
| Riserve da valutazione | (59.722) | (25.435) |
| Riserve | 1.440.944 | 1.367.019 |
| Acconti su dividendi (-) | (52.433) | - |
| Sovrapprezzi di emissione | 83.767 | 102.972 |
| Capitale | 53.811 | 53.811 |
| Azioni proprie (-) | (22.104) | (2.847) |
| Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 12.432 | 27.786 |
| Utile d'esercizio | 141.086 | 100.582 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 13.262.377 | 12.977.891 |
| VOCI (in migliaia di euro) |
31.12.2022 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Margine di interesse | 548.250 | 487.971 |
| Commissioni nette | 93.513 | 83.282 |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 38.784 | 28.685 |
| Margine di intermediazione | 680.547 | 599.938 |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito | (77.515) | (77.211) |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 603.032 | 522.727 |
| Spese amministrative: | (393.255) | (373.606) |
| a) spese per il personale | (150.834) | (141.781) |
| b) altre spese amministrative | (242.421) | (231.825) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali | (16.915) | (18.733) |
| Altri oneri/proventi di gestione | 19.792 | 27.522 |
| Costi operativi | (390.378) | (364.817) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (400) | (8.036) |
| Rettifiche di valore dell'avviamento | (762) | - |
| Utili (perdite) da cessioni di investimenti | 304 | - |
| Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 211.796 | 149.874 |
| Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente | (69.909) | (47.571) |
| Utile (perdita) d'esercizio | 141.887 | 102.303 |
| Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi | 801 | 1.721 |
| Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo | 141.086 | 100.582 |
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI | CONSISTENZE | |
|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2022 | 31.12.2021 |
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.520.570 | 1.486.880 |
| Capitale di classe 1 (Tier 1) | 1.521.490 | 1.488.624 |
| Totale Fondi propri | 1.906.288 | 1.891.346 |
| Totale attività ponderate per il rischio (RWA) | 10.128.064 | 9.633.003 |
| CET1 Ratio | 15,01% | 15,44% |
| Tier 1 Ratio | 15,02% | 15,45% |
| Total Capital Ratio | 18,82% | 19,63% |
Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) includono gli utili generati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2022, al netto del relativo dividendo, inclusa la quota distribuita in acconto nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 4 dell'art. 2433 del Codice civile.
Rosalba Benedetto Direttore Comunicazione, Marketing e Relazioni esterne Banca Ifis S.p.A.
Responsabile Brand & Corporate Reputation [email protected] +39 366 6258525
Martino Da Rio Responsabile IR e Corporate Development Banca Ifis S.p.A. +39 02 24129953
Davide Pastore Responsabile Relazioni con i Media [email protected] +39 337 1115357
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