AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Banca Ifis

Earnings Release Nov 9, 2023

4153_bfr_2023-11-09_4956c63e-b146-4da9-a6cd-1b37429ca788.pdf

Earnings Release

Open in Viewer

Opens in native device viewer

Informazione
Regolamentata n.
0147-52-2023
Data/Ora Inizio
Diffusione
09 Novembre 2023
20:02:14
Euronext Star Milan
Societa' : BANCA IFIS
Identificativo
Informazione
Regolamentata
: 183149
Nome utilizzatore : IFISN07 - DA RIO
Tipologia : REGEM
Data/Ora Ricezione : 09 Novembre 2023 20:02:12
Data/Ora Inizio
Diffusione
: 09 Novembre 2023 20:02:14
Oggetto : CS_Risultati 9M23 Banca
Ifis_Integrazione_ITA
Testo del comunicato

Vedi allegato.

Banca Ifis: l'utile netto dei primi nove mesi del 2023 cresce a 125 milioni di euro (+18,2%). Deliberata la distribuzione di un acconto sul dividendo 2023 di 63 milioni di euro

Il 31 ottobre 2023 Banca Ifis ha perfezionato l'acquisizione di Revalea, società del Gruppo Mediobanca, un'operazione volta a consolidare il posizionamento della Banca come operatore di riferimento nel mercato dei crediti deteriorati nel segmento small tickets unsecured.

  • L'andamento favorevole dei ricavi, in crescita del 4,8% rispetto ai primi nove mesi del 2022, è sostenuto dal positivo andamento del business, con una crescita nel Factoring del 5,9% e nel Leasing dell'8,8%, oltre che dalla positiva correlazione dei crediti commerciali al rialzo dei tassi di interesse.
  • Scelta l'opzione di destinare a riserva non distribuibile di patrimonio netto in sede di approvazione del bilancio dell'esercizio 2023 come alternativa al pagamento della cosiddetta "tassa straordinaria sulle banche".
  • Salgono a 295 milioni di euro i recuperi di cassa sui portafogli Npl, in crescita del 4,0% rispetto ai primi nove mesi del 2022, nonostante le tensioni inflattive.
  • Il CET1 ratio si è attestato al 15,53%, includendo gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2023, al netto dell'acconto sui dividendi, ampiamente sopra i requisiti patrimoniali richiesti, pari all'8,65%.
  • La solida posizione di capitale consente la distribuzione di 63 milioni di euro (1,2 euro per azione in circolazione, al lordo di eventuali ritenute di legge) di acconto sul dividendo 2023 che verrà messo in pagamento con data stacco cedola (ex date) il 20 novembre 2023, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 21 novembre 2023 e data di pagamento il 22 novembre 2023.

Risultati dei primi nove mesi del 2023

Dati riclassificati1 – 1° gennaio 2023 / 30 settembre 2023

  • L'utile netto di pertinenza del Gruppo è pari a 124,7 milioni di euro, in crescita del 18,2% rispetto ai 105,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022.
  • Il margine di intermediazione, in crescita del 4,8% a 512,4 milioni di euro rispetto ai 488,7 milioni di euro dello stesso periodo del 2022, beneficia della positiva correlazione del Settore Commercial & Corporate Banking al rialzo dei tassi di interesse. I ricavi del Settore Npl, sostanzialmente stabili rispetto ai primi nove mesi del 2022, evidenziano la resilienza dei recuperi nonostante il precedente rialzo dell'inflazione.
  • I costi operativi, pari a 288,5 milioni di euro (+3,6% rispetto al dato di 278,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022), aumentano per le maggiori spese del personale (120,5 milioni di euro rispetto a 111,2 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022), principalmente per la crescita della remunerazione variabile e per gli accantonamenti a fronte del rinnovo del contratto collettivo dei dipendenti bancari, e per le maggiori altre spese amministrative (172,4 milioni di euro rispetto a 171,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022). L'attenzione all'efficienza operativa e al controllo dei costi compensa l'effetto del rialzo dei prezzi.

1 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;

gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";

sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito": – le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;

gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;

gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

  • Il costo del credito è pari a 30,9 milioni di euro, in riduzione di oltre il 35% rispetto ai primi nove mesi del 2022, e include 14 milioni di euro di accantonamenti sul portafoglio crediti in bonis a fronte di potenziali rischi macroeconomici. L'accantonamento complessivo sui crediti in bonis a fronte di rischi macroeconomici è pari a circa 65 milioni di euro.
  • L'indice di liquidità al 30 settembre 2023 è pari a circa 1,7 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 1.200%).

Requisiti di capitale2

CET1 pari a 15,53% (15,01% al 31 dicembre 2022) e TCR pari a 18,42% (18,82% al 31 dicembre 2022), calcolati includendo gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2023, al netto dell'acconto sui dividendi.

Roma, 9 novembre 2023 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato i risultati relativi ai primi nove mesi del 2023.

"I risultati dei primi nove mesi del 2023 confermano la solidità del nostro modello di business e la nostra capacità di cogliere opportunità in un contesto macroeconomico finora favorevole, derivante da un periodo di crescita economica e dal contestuale rialzo dei tassi di interesse. Un contesto che, tuttavia, lascia intravedere i primi segnali di deterioramento. Nell'ultimo trimestre la Banca ha, con successo, controbilanciato il calo della domanda di credito con una vivace attività commerciale che ha visto, tra l'altro, lo sviluppo di prodotti e soluzioni mirate a sostenere la transizione sostenibile e la digitalizzazione delle piccole e medie imprese italiane. In quest'ottica, l'offerta commerciale è stata ampliata con nuove soluzioni di leasing nei comparti auto, mobilità green alternativa ed energia sostenibile, e un nuovo prodotto di noleggio tech dedicato alla clientela privata. Tutto questo accelerando il percorso di digitalizzazione previsto dal Piano Industriale D.O.E.S. 2022-24 con l'evoluzione della piattaforma Ifis4Business in myIfis, mantenendo una politica creditizia attenta in termini di pricing e contenimento del rischio. L'accantonamento complessivo sui crediti in bonis a fronte di rischi macroeconomici è pari a circa 65 milioni di euro e conferma l'approccio prudente rispetto al mutevole scenario macroeconomico. Anche nel business Npl, il miglioramento dell'efficienza delle strategie di recupero si è riflesso nella crescita degli incassi rispetto allo stesso periodo del 2022, nonostante un contesto di tassi di interesse e inflazione molto più elevati. In linea con le tempistiche attese, lo scorso 31 ottobre, a seguito dell'ottenimento delle necessarie autorizzazioni normativo regolamentari, abbiamo perfezionato la partnership di lungo periodo per la gestione dei crediti deteriorati, siglata nel maggio 2023 con il Gruppo Mediobanca, volta a consolidare il posizionamento di Banca Ifis come operatore di riferimento nel mercato dei crediti deteriorati nel segmento small tickets unsecured", dichiara Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis.

I ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking, in crescita del 15,1% rispetto ai primi nove mesi del 2022, riflettono la positiva correlazione del Gruppo al rialzo dei tassi di interesse (l'85% del portafoglio crediti commerciali è a tasso variabile). Il dinamismo della rete commerciale del Gruppo ha consentito la crescita delle attività nonostante la minore domanda di credito dovuta ai più alti tassi di interesse: nei primi nove mesi del 2023 il turnover del Factoring è cresciuto dell'1,2% e le erogazioni del Leasing dell'8,2%. Nel periodo, è stato accelerato il percorso di digitalizzazione con l'evoluzione di "Ifis4Business" nella nuova piattaforma multiprodotto, "myIfis", per rendere sempre più efficace e fluida la relazione tra la rete vendita e la clientela finale.

***

Nel Settore Npl, i recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 295 milioni di euro, in crescita del 4,0% rispetto ai primi nove mesi del 2022. L'attività di recupero giudiziale e stragiudiziale non evidenzia, ad oggi, impatti negativi significativi derivanti dal rialzo dell'inflazione e dei tassi di interesse.

Il costo medio della raccolta del terzo trimestre 2023, pari al 3,1%, è in aumento rispetto al 2,2% del primo trimestre 2023 e al 2,8% del secondo trimestre 2023. La posizione di liquidità al 30 settembre 2023 è pari a circa 1,7 miliardi di euro e beneficia dell'emissione obbligazionaria senior di 300 milioni di euro completata a settembre 2023.

2 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2023 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2023, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi Propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.

I rapporti di qualità dell'attivo, il Gross Npe Ratio e il Net Npe Ratio, si attestano rispettivamente al 6,1% e al 3,9%. I valori si attesterebbero rispettivamente al 4,6% e al 2,5%, escludendo le riclassificazioni derivanti dall'applicazione della normativa sulla Nuova Definizione di Default ai crediti verso il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), caratterizzati da un limitato rischio di credito e da lunghe tempistiche di pagamento.

I coefficienti patrimoniali confermano la forte solidità sia della Banca sia del Gruppo. Entrambi i principali indicatori si mantengono ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti, con il CET1 Ratio consolidato pari a 15,53% (15,01% al 31 dicembre 2022) e il Total Capital Ratio consolidato pari al 18,42% (18,82% al 31 dicembre 2022), calcolati includendo l'utile dei primi nove mesi del 2023, al netto dell'acconto sul dividendo.

La Banca ha già completato con largo anticipo molte delle azioni per rimborsare i 2 miliardi di euro di TLTRO, tra cui il remarketing delle note senior della cartolarizzazione leasing per circa 400 milioni di euro, il ramp-up della cartolarizzazione Npl per ulteriori circa 400 milioni di euro e l'emissione di una obbligazione senior per 300 milioni di euro. A queste operazioni si aggiungono i circa 700 milioni di euro del portafoglio di proprietà in naturale scadenza entro settembre 2024. Nei prossimi trimestri sono, inoltre, previste operazioni di pronti contro termine sul portafoglio di proprietà, l'aumento della raccolta retail con una strategia multicanale e, in presenza di mercati finanziari favorevoli, emissioni obbligazionarie senior.

A integrazione del precedente comunicato stampa, si informa che la relazione del Consiglio di Amministrazione e il prospetto contabile al 30 settembre 2023 ex articolo 2433-bis c.c. – sulla base dei quali il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha deliberato la distribuzione dell'acconto sul dividendo e incluse all'interno del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2023 – sono messi a disposizione del pubblico presso la sede sociale della Banca, nonché sul meccanismo di stoccaggio autorizzato e sul sito web istituzionale della Banca, www.bancaifis.it, sezione "Investor Relations". Infine, ai fini della distribuzione dell'acconto sul dividendo, la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. ha rilasciato in data odierna il parere previsto dall'articolo 2433-bis c.c. che è stato messo a disposizione dei soci presso la sede sociale della Banca.

Principali dinamiche

DATI RICLASSIFICATI3

Il conto economico consolidato al 30 settembre 2023 del Gruppo Banca Ifis chiude con un utile di pertinenza della Capogruppo di 124,7 milioni di euro.

Di seguito le principali voci economiche dei risultati relativi ai primi nove mesi del 2023 del Gruppo Banca Ifis.

Margine di intermediazione

Il margine di intermediazione si attesta a 512,4 milioni di euro, in crescita del 4,8% rispetto al dato al 30 settembre 2022, pari a 488,7 milioni di euro. A tale risultato contribuisce il Settore Commercial & Corporate Banking con la crescita dell'Area Factoring, che si attesta a 130,5 milioni di euro con un incremento del 5,9%, grazie all'aumento del margine di interesse e delle commissioni nette, l'Area Leasing (46,4 milioni di euro, in miglioramento di 3,8 milioni di euro rispetto al medesimo dato al 30 settembre 2022) e alle migliori performance dell'Area Corporate Banking & Lending (82,2 milioni di euro, +38,5% rispetto al dato del 30 settembre 2022). Il Settore Npl che si attesta a complessivi 202,1 milioni di euro, in aumento di 1,3 milioni di euro rispetto a quello dello stesso periodo dell'esercizio precedente, soprattutto grazie ai maggiori interessi attivi (connessi all'aumento del valore medio dei crediti sottostanti) e alle buone performance della raccolta legale. Infine, il Settore Governance & Servizi e Non Core che si attesta a 51,2 milioni di euro, in diminuzione di 11,5 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022, tale riduzione è determinata da un decremento del margine di interesse di 4,6 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022 principalmente per effetto dell'impatto negativo dovuto all'incremento del costo del funding e dalle altre componenti del margine di intermediazione che risultano anch'esse in

3 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;

gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";

sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito": – le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;

gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;

gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

diminuzione di 7,4 milioni di euro, a seguito di minori utili da cessione di attività finanziarie e a variazioni negative di fair value su strumenti derivati di negoziazione.

Rettifiche di valore nette

Le rettifiche di valore per rischio di credito pari a 30,9 milioni di euro risultano in diminuzione di 18,0 milioni di euro rispetto a settembre 2022. La variazione è principalmente legata a significativi recuperi su posizioni svalutate o stralciate e dalla positiva risoluzione avente oggetto una posizione ristrutturata.

Costi operativi

I costi operativi sono pari a 288,5 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 30 settembre 2022 (+3,6%). Il cost/income ratio si attesta al 56,3% (in diminuzione del 0,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Di seguito si riportano le principali componenti della voce:

  • le spese per il personale, pari a 120,5 milioni di euro, registrano un aumento dell'8,3% da ricondursi all'incremento dell'organico, a maggiori remunerazioni variabili nonché a ulteriori stanziamenti in vista del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) dei dipendenti bancari;
  • le altre spese amministrative al 30 settembre 2023 sono pari a 172,4 milioni di euro, in linea rispetto al 30 settembre 2022 soprattutto con riferimento alle spese di acquisto di beni e servizi, in aumento del 15,6%.

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri al 30 settembre 2023, risultano essere pari a 6,7 milioni di euro e sono quasi interamente rappresentati dall'accantonamento al Fondo Unico di Risoluzione. Il saldo risulta in peggioramento di 2,2 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022 (+48,8%), principalmente a causa del fatto che il saldo comparato dei primi nove mesi del 2022 includeva la ripresa per 5,6 milioni di euro sui fondi rischi connessi alle operazioni di cessione crediti in ambito GACS.

L'utile netto di pertinenza della Capogruppo

L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 124,7 milioni di euro, in aumento del 18,2% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Focus sui singoli Settori

Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economico-patrimoniali al 30 settembre 2023.

L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 70,7 milioni di euro, in aumento di 26,7 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022. Come meglio dettagliato in seguito, tale risultato è guidato dalla crescita del margine di interesse per 20,7 milioni di euro (+13,4%), delle commissioni nette (+8,7 milioni di euro, pari al +13,6%) e delle altre componenti del margine di intermediazione per 4,5 milioni di euro, nonché dalle minori rettifiche di valore nette per 8,0 milioni di euro (-19,1%).

Con riferimento al margine di intermediazione, esso deriva dall'effetto combinato delle varie Aree del Settore come di seguito illustrato:

  • il contributo dell'Area Factoring ammonta a 130,5 milioni di euro, in aumento del 5,9% rispetto al risultato dello stesso periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è dovuto al maggior contributo sia del margine di interesse (in aumento di 2,4 milioni di euro) sia delle commissioni nette (in aumento di 5,6 milioni di euro), come conseguenza dell'aumento dei rendimenti dei crediti gestiti;
  • il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 46,4 milioni di euro, in miglioramento di 3,8 milioni di euro rispetto al medesimo dato al 30 settembre 2022. Tale aumento è dovuto al maggior contributo del margine di interesse per 4,6 milioni di euro, il quale è stato compensato parzialmente dal minore margine commissionale per 0,9 milioni di euro;
  • il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending, pari a 82,2 milioni di euro al 30 settembre 2023, risulta in aumento di 22,9 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022 (+38,5%). La variazione positiva è determinata dall'effetto combinato dei seguenti fattori:

  • crescita di 13,7 milioni di euro del margine di interesse (+32,1%), grazie al positivo contributo offerto dai finanziamenti verso PMI e farmacie per 10,7 milioni di euro e dal comparto Corporate Banking (e in particolare della business unit Finanza strutturata) per 3,0 milioni di euro;
  • maggiori commissioni nette per 4,0 milioni di euro (+42,4%), principalmente derivanti dall'attività del comparto Corporate Banking;
  • incremento per 5,1 milioni di euro delle altre componenti del margine di intermediazione riconducibili al comparto Corporate Banking derivante dal maggior contributo generato dalle poste valutate al fair value, tra cui i fondi OICR (su cui si sono registrate nel periodo maggiori plusvalenze da valutazione) e le partecipazioni di minoranza.

Le rettifiche di valore nette su crediti del Settore ammontano a 33,9 milioni di euro, in diminuzione di 8,0 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente. Tale variazione è riconducibile principalmente all'Area Factoring, in quanto il dato dei primi nove mesi del 2022 era influenzato da rettifiche su posizioni commerciali con vintage più elevata soprattutto connesse a posizioni verso il SSN. Si registra, inoltre, nei primi nove mesi del 2023 una contrazione del portafoglio deteriorato rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

L'aumento dei costi operativi di 4,1 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022 è sostanzialmente dovuto alla crescita delle spese del personale sia per l'incremento dell'organico sia per maggiori remunerazioni variabili e per ulteriori stanziamenti in vista del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL).

L'utile del periodo del Settore Npl è pari a 44,4 milioni di euro. Il margine di intermediazione del Settore ammonta a 202,1 milioni di euro e risulta sostanzialmente in linea con il dato dell'omologo periodo dell'esercizio precedente, in quanto la crescita degli interessi legata all'incremento degli impieghi medi e le migliori performance della raccolta legale sono state sostanzialmente compensate dal minor contributo della gestione stragiudiziale e da minori utili da cessione di portafogli Npl. I costi operativi risultano in crescita di 1,9 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022. Tale incremento deriva da maggiori spese del personale sia per incremento organico che per aumenti previsti del CCNL.

Gli incassi del Settore Npl pari a 294,8 milioni di euro al 30 settembre 2023, include le rate incassate nel corso del periodo da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite, e risulta in aumento del 4,0% rispetto agli incassi di 283,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022.

L'utile del Settore Governance & Servizi e Non Core al 30 settembre 2023 è pari a 11,1 milioni di euro, in diminuzione rispetto al dato del 30 settembre 2022 pari a 18,0 milioni di euro. Il margine di intermediazione si attesta a 51,2 milioni di euro, in diminuzione di 11,5 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022, a causa di un decremento del margine di interesse di 4,6 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022, principalmente per l'incremento del costo del funding, e delle altre componenti del margine di intermediazione, che risultano anch'esse in diminuzione di 7,4 milioni di euro, a seguito di minori utili da cessione di attività finanziarie e di variazioni negative di fair value su strumenti derivati di negoziazione.

I costi operativi si attestano a 31,4 milioni di euro, registrando un aumento di 4,0 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022. Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri risultano pari a 6,4 milioni di euro, in aumento di 4,6 milioni di euro rispetto al dato al 30 settembre 2022, principalmente perché il dato comparativo includeva riprese su GACS al termine del periodo di garanzia.

Di seguito la composizione delle principali voci patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2023.

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 9.908,4 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato del 31 dicembre 2022 (10.186,9 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 2,1 miliardi di euro (in aumento rispetto al dato di fine 2022 di 1,9 miliardi di euro, +7,3%), di cui 1,7 miliardi di euro relativi a titoli di Stato (1,5 miliardi di euro al 31 dicembre 2022). Il Settore Commercial & Corporate Banking registra un leggero rallentamento (-4,5%) concentrato nell'Area Factoring (-14,4%), a fronte della sostanziale stabilità dell'Area Leasing e dell'Area Corporate Banking & Lending. Il Settore Governance & Servizi e Non Core risulta in crescita di 96,3 milioni di euro (principalmente a seguito del sopraccitato aumento nei primi nove mesi del 2023 del portafoglio di titoli di debito), mentre i crediti del Settore Npl registrano una leggera riduzione rispetto al 31 dicembre 2022 (-5,3%).

Raccolta

Nel corso dei primi nove mesi del 2023, il Gruppo ha proseguito la strategia di differenziazione dei canali distributivi, con l'obiettivo di garantire un miglior equilibrio rispetto alla raccolta retail. Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità al

30 settembre 2023 (tra riserve e attivi liberi finanziabili in BCE) tale da permettere un ampio rispetto dei limiti di LCR (con indice superiore al 1.200%).

Il totale della raccolta al 30 settembre 2023 risulta pari a 11,7 miliardi di euro e risulta sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2022, ed è rappresentato per il 45,0% da debiti verso la clientela (45,8% al 31 dicembre 2022), per il 27,6% da debiti verso banche (30,7% al 31 dicembre 2022) e per il 27,4% da titoli in circolazione (23,4% al 31 dicembre 2022).

La struttura del funding risulta così composta:

  • 45,0% clientela;
  • 17,7% TLTRO;
  • 15,0% Asset Backed Securities (ABS);
  • 12,4% titoli di debito;
  • 9,9% altro.

I debiti verso banche ammontano a 3,2 miliardi di euro, in diminuzione del 5,4% rispetto al dato di fine dicembre 2022 principalmente per effetto della sopraggiunta scadenza di finanziamenti a breve termine verso banche centrali (LTRO). Al 30 settembre 2023 il saldo dei debiti verso banche è rappresentato principalmente dalle operazioni di TLTRO per 2,1 miliardi di euro e da PCT per 0,9 miliardi di euro. Ai fini della contabilizzazione degli interessi sui finanziamenti TLTRO sono utilizzati i dati actual rilevati fino alla data di riferimento.

I debiti verso la clientela ammontano al 30 settembre 2023 a 5,3 miliardi di euro, in crescita del 3,5% rispetto al 31 dicembre 2022. La crescita è sostenuta sia dalla raccolta retail, che ammonta a 4,4 miliardi di euro a fine settembre 2023 (+4,9%), sia dalla componente pronti contro termine (PCT), che registra una crescita di 21,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022.

I titoli in circolazione ammontano al 30 settembre 2023 a 3,2 miliardi di euro e sono composti da:

  • titoli emessi dal veicolo ABCP Programme per 1,0 miliardi di euro relativi alla tranche senior;
  • titoli emessi dal veicolo Indigo Lease per 0,4 miliardi di euro relativi alla tranche senior, a seguito della ristrutturazione dell'operazione avvenuta nel corso del terzo trimestre 2023;
  • titoli emessi dal veicolo Emma SPV per 0,4 miliardi di euro relativi alla tranche senior;
  • 0,4 miliardi di euro relativi a prestiti subordinati, in linea rispetto al 31 dicembre 2022;
  • obbligazioni emesse da Banca Ifis per 1,1 miliardi di euro. Rispetto al 31 dicembre 2022 si segnala la seguente movimentazione:
    • 600 milioni di euro relativi ai due senior bond, ciascuno di nominali 300 milioni di euro e di durata rispettivamente 4 anni e 5 anni, emessi a gennaio 2023 e a settembre 2023;
    • 45 milioni di euro relativi alla seconda tranche emessa a marzo 2023 e relativa a un senior bond di durata 4 anni e nominale complessivo pari a 110 milioni di euro;
    • rimborso di 300 milioni di euro dell'obbligazione senior emessa nel 2018 e scaduta ad aprile 2023.

Patrimonio e ratio4

Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 30 settembre 2023 a 1.705,1 milioni di euro, in crescita del 6,7% rispetto al dato di fine 2022 pari a 1.597,8 milioni di euro. Le principali variazioni possono ricondursi a:

  • la variazione positiva relativa al risultato del periodo di pertinenza della Capogruppo di 124,7 milioni di euro;
  • la variazione negativa per il pagamento del saldo sui dividendi 2022 per 21,0 milioni di euro;
  • la variazione positiva del Patrimonio netto di terzi per 1,4 milioni di euro, per la quota parte dei risultati di periodo maturati dalla controllata Banca Credifarma;
  • altre variazioni in aumento per 2,0 milioni di euro connessi ai programmi di remunerazione in azioni della Capogruppo Banca Ifis previsti dal Gruppo.

I coefficienti patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2023 si attestano per il CET1 al 15,53%, per il Tier 1 a 15,54% e per il Total Capital al 18,42%.

4 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2023 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2023, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi Propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.

Si segnala che Banca d'Italia, in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) al fine di rivedere gli obiettivi di patrimonializzazione dei principali intermediari del sistema, ha adottato i seguenti requisiti di capitale per il Gruppo Banca Ifis, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:

  • CET1 Ratio pari al 7,90%, vincolante nella misura del 5,40%;
  • Tier 1 Ratio pari al 9,75%, vincolante nella misura del 7,25%;
  • Total Capital Ratio pari al 12,15%, vincolante nella misura del 9,65%.

Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale, ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:

  • CET1 Ratio pari all'8,65%, composto da un OCR CET1 Ratio pari al 7,90% e da una componente target (Pillar 2 Guidance) di 0,75%;
  • Tier 1 Ratio pari al 10,50%, composto da un OCR Tier 1 Ratio pari al 9,75% e da una componente target pari a 0,75%;
  • Total Capital Ratio pari al 12,90%, composto da un OCR Total Capital Ratio pari al 12,15% e da una componente target pari a 0,75%.

Il Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2023 soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.

Fatti di rilievo avvenuti nel corso del periodo

Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations" ed alla sottosezione "Comunicati Stampa" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.

Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nei primi nove mesi 2023.

Emissione bond da 300 milioni di euro con scadenza a 4 anni

In data 12 gennaio 2023, Banca Ifis ha concluso con successo il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred nell'ambito del proprio programma di emissioni EMTN per un ammontare pari a 300 milioni di euro. L'operazione è stata destinata ad investitori istituzionali. In particolare, l'emissione ha una durata quadriennale, con data di regolamento prevista per il 19 gennaio 2023. Il reoffer price è pari a 99,569 per un rendimento a scadenza del 6,25% ed una cedola pagabile annualmente del 6,125%. L'obbligazione è stata quotata presso l'Euronext di Dublino e ha un rating atteso di BB+ da parte di Fitch e di Baa3 da parte di Moody's. Il collocamento dell'obbligazione in oggetto rientra nel programma di funding EMTN previsto dal Piano Industriale 2022-2024 del Gruppo, che stima 2,5 miliardi di euro di nuovi collocamenti.

L'Assemblea degli Azionisti ha approvato il Bilancio d'esercizio 2022, la distribuzione di un dividendo di 0,40 euro per azione a titolo di saldo per l'esercizio e la nomina di Sebastien Egon Fürstenberg a Presidente Onorario

  • L'Assemblea degli Azionisti di Banca Ifis, riunitasi in data 20 aprile 2023 in unica convocazione sotto la presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, nel rispetto delle disposizioni vigenti, quindi secondo le modalità previste dall'art. 106 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, ha approvato, tra i vari punti, il Bilancio d'esercizio 2022 di Banca Ifis; la distribuzione agli azionisti di un dividendo di 0,40 euro a titolo di saldo per l'esercizio 2022, al lordo delle eventuali ritenute di legge, per ciascuna azione con stacco cedola (n. 27) il 22 maggio 2023, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 23 maggio 2023 e data di pagamento (payment date) il 24 maggio 2023.;
  • e la nomina del Fondatore, Sebastien Egon Fürstenberg, a Presidente Onorario di Banca Ifis a tempo indeterminato.

Il Consiglio di amministrazione di Banca Ifis nomina Simona Arduini Vice Presidente

Il Consiglio di amministrazione di Banca Ifis S.p.A., riunitosi in data 13 luglio 2023 ha approvato all'unanimità la nomina della professoressa Simona Arduini a Vice Presidente. Simona Arduini supporterà la Banca, tra l'altro, nello sviluppo di

progetti nell'ambito della sostenibilità in ogni sua declinazione. La prof. Arduini manterrà il proprio ruolo di Presidente del Comitato Controllo e Rischi fino a scadenza ed entrerà altresì a far parte del Comitato Sostenibilità. È stata, inoltre, confermata la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo alla prof. Arduini.

Ristrutturazione della prima cartolarizzazione in Italia di crediti Npl assistiti da Ordinanza di Assegnazione (ODA)

Banca Ifis in data 28 luglio 2023, con il supporto di JP Morgan SE in qualità di co-arrangers, ha perfezionato la ristrutturazione della cartolarizzazione di crediti non performing realizzata nel marzo 2021 tramite il veicolo di cartolarizzazione Ifis NPL 2021-1 SPV.

La ristrutturazione della Ifis NPL 2021-1 SPV rientra nell'ambito delle attività di funding e consente a Banca Ifis di raccogliere liquidità sul mercato istituzionale senza deconsolidare i crediti sottostanti dal bilancio della controllata Ifis Npl Investing. L'operazione ha generato inoltre un rafforzamento del profilo di liquidità del Gruppo Banca Ifis, permettendo contestualmente a Ifis Npl Investing di incrementare la propria capacità di autofinanziare le attività di investimento in nuovi portafogli Npl.

Approvazione nuova politica di dividendi di Banca Ifis

Il Consiglio di amministrazione di Banca Ifis del 3 agosto 2023 ha approvato la nuova politica di remunerazione degli azionisti. Tale Dividend Policy prevede un meccanismo di tipo progressivo con incremento del payout ratio al superamento della soglia di utili necessari a soddisfare il fabbisogno di capitale della Banca (retained earnings), nel rispetto del contesto macroeconomico e regolamentare di riferimento e dello stato di avanzamento del Piano Industriale tempo per tempo vigente. Il Consiglio potrà proporre all'Assemblea di distribuire una quota degli utili d'esercizio della Banca fino al 50% dell'utile netto consolidato di pertinenza di Banca Ifis fino alla Soglia di Rilevanza identificata in sede di definizione del budget annuale e al 100% dell'utile netto consolidato di pertinenza di Banca Ifis eccedente la Soglia di Rilevanza. La Soglia di Rilevanza, per il 2023, è fissata in 100 milioni di euro. Resta ferma, in ogni caso, la piena discrezionalità del Consiglio nella definizione, volta per volta, della proposta di distribuzione di dividendi da sottoporre all'Assemblea, in conformità a quanto previsto dall'art. 28 CRR.

Pubblicazione del primo TCFD Report di Banca Ifis

In data 3 agosto 2023 il Consiglio di amministrazione di Banca Ifis ha approvato la prima edizione del TCFD Report, che presenta le informazioni utili agli investitori e agli stakeholder per valutare correttamente i rischi e le opportunità della Banca legati al clima. Il documento, redatto su base volontaria e allineato alle raccomandazioni della Task-force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD), nata su iniziativa del Financial Stability Board, amplia ulteriormente la rendicontazione ESG del Gruppo, rappresentando, tra gli altri progetti, la strategia di riduzione delle emissioni finanziate sul portafoglio creditizio che la Banca ha definito aderendo, per prima in Italia, alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA), l'iniziativa promossa dalle Nazioni Unite per accelerare la transizione sostenibile del settore bancario internazionale.

Emissione a settembre 2023 di bond da 300 milioni di euro con scadenza a 5 anni

In data 6 settembre 2023 Banca Ifis ha completato il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred destinata ad investitori istituzionali per un ammontare di 300 milioni di euro. L'operazione rientra nell'ambito del programma di emissioni EMTN da 5 miliardi di euro, così come previsto dal Piano Industriale 2022-2024 della Banca. Nel dettaglio, l'emissione obbligazionaria ha una durata di 5 anni, con data di regolamento prevista per il 13 settembre 2023 e scadenza il 13 settembre 2028. Il reoffer price è stato fissato alla pari e con una cedola pagabile annualmente del 6,875%. L'obbligazione è quotata presso il Luxembourg Stock Exchange e ha un rating di Baa3 da parte di Moody's e di BB+ da parte di Fitch.

Roberto Ferrari nominato nuovo CFO di Banca Ifis

Banca Ifis ha rafforzato la propria squadra manageriale con l'inserimento di Roberto Ferrari che, a far data dal 20 settembre 2023, è stato nominato Chief Financial Officer (CFO). Nel suo nuovo ruolo, Ferrari risponde direttamente all'Amministratore Delegato, Frederik Geertman. In conformità alle disposizioni contenute nelle Istruzioni al Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., si informa che il dott. Ferrari non è titolare di azioni di Banca Ifis.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo

Perfezionata la partnership industriale negli Npl con il Gruppo Mediobanca

In data 31 ottobre 2023 è stata perfezionata la partnership di lungo periodo siglata lo scorso maggio tra Banca Ifis e il Gruppo Mediobanca per la gestione dei crediti deteriorati (Npl). In particolare, a seguito dell'ottenimento delle necessarie autorizzazioni normativo regolamentari, Banca Ifis ha perfezionato l'acquisto dal Gruppo Mediobanca, per un corrispettivo di 100 milioni di euro, Revalea S.p.A., società nata nel 2022 dallo scorporo di Npl derivanti da attività di acquisizioni di portafogli di sofferenze con un gross book value di 6,5 miliardi di euro e un valore netto di bilancio di 232,1 milioni di euro al 30 settembre 2023. L'operazione consolida il posizionamento di Banca Ifis come operatore di riferimento nel mercato dei crediti deteriorati nel segmento small tickets unsecured e consente a Mediobanca di uscire dal business del Npl, non più tra le attività core del Gruppo, consolidando altresì la specializzazione di MBCredit Solutions nell'attività di gestione e recupero potendo contare su volumi di business costanti per i prossimi anni. Con il perfezionamento dell'operazione è entrato, infatti, in vigore l'accordo pluriennale di servicing ai sensi del quale MBCredit Solutions continuerà ad affiancare Banca Ifis nell'attività di gestione nonché di recupero dei crediti in sofferenza e deteriorati. Nel contesto dell'acquisizione, 18 dipendenti di Revalea sono andati a rafforzare il team del Gruppo Banca Ifis.

Dichiarazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Massimo Luigi Zanaboni, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Schemi di Bilancio riclassificati e principali dati patrimoniali

Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

  • le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;
  • gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
  • sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito":
    • le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
    • gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;
    • gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

Stato Patrimoniale Consolidato riclassificato

VOCI DELL'ATTIVO
(in migliaia di euro)
30.09.2023 31.12.2022
Cassa e disponibilità liquide 1.453.013 603.134
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 21.771 26.868
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a
conto economico
192.893 195.220
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
780.762 697.611
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 616.616 565.762
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 9.908.360 10.186.932
Derivati di copertura 4.819 -
Attività materiali 132.435 126.341
Attività immateriali 71.789 64.264
di cui:
- avviamento 38.020 38.020
Attività fiscali: 271.668 325.181
a) correnti 31.214 60.924
b) anticipate 240.454 264.257
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 813 -
Altre attività 465.454 471.064
Totale dell'attivo 13.920.393 13.262.377

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in migliaia di euro)
30.09.2023 31.12.2022
Debiti verso banche 3.236.570 3.422.160
Debiti verso clientela 5.280.665 5.103.343
Titoli in circolazione 3.209.338 2.605.195
Passività finanziarie di negoziazione 20.933 25.982
Passività fiscali: 50.449 52.298
a) correnti 20.296 21.961
b) differite 30.153 30.337
Altre passività 352.148 391.697
Trattamento di fine rapporto del personale 7.231 7.696
Fondi per rischi e oneri 57.960 56.225
Riserve da valutazione (57.021) (59.722)
Riserve 1.507.460 1.440.944
Acconti su dividendi (-) - (52.433)
Sovrapprezzi di emissione 84.108 83.767
Capitale 53.811 53.811
Azioni proprie (-) (21.817) (22.104)
Patrimonio di pertinenza di terzi 13.817 12.432
Utile del periodo 124.741 141.086
Totale del passivo e del patrimonio netto 13.920.393 13.262.377

Conto Economico Consolidato riclassificato

VOCI
(in migliaia di euro)
30.09.2023 30.09.2022
Margine di interesse 409.506 392.504
Commissioni nette 74.299 65.210
Altre componenti del margine di intermediazione 28.552 30.978
Margine di intermediazione 512.357 488.692
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (30.870) (48.874)
Risultato netto della gestione finanziaria 481.487 439.818
Spese amministrative: (292.861) (282.769)
a) spese per il personale (120.466) (111.244)
b) altre spese amministrative (172.395) (171.525)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (13.024) (12.320)
Altri oneri/proventi di gestione 17.360 16.551
Costi operativi (288.525) (278.538)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (6.717) (4.515)
Rettifiche di valore dell'avviamento - (762)
Utili (perdite) da cessioni di investimenti - 304
Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte 186.245 156.307
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (60.120) (50.190)
Utile (perdita) del periodo 126.125 106.117
(Utile) perdita del periodo di pertinenza di terzi (1.384) (574)
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 124.741 105.543

Fondi propri e coefficienti patrimoniali consolidati

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI CONSISTENZE
(in migliaia di euro) 30.09.2023 31.12.2022
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.536.437 1.520.570
Capitale di classe 1 (Tier 1) 1.537.420 1.521.490
Totale Fondi propri 1.822.028 1.906.288
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 9.892.146 10.128.064
CET1 Ratio 15,53% 15,01%
Tier 1 Ratio 15,54% 15,02%
Total Capital Ratio 18,42% 18,82%

Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2023 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2023, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi Propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.

Rosalba Benedetto

Direttore Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability Banca Ifis S.p.A.

Davide Tammaro Responsabile Brand, Corporate Communication & Sustainability [email protected] +39 366 6258525

Martino Da Rio

Responsabile Investor Relations & Corporate Development Banca Ifis S.p.A. +39 02 24129953

Davide Pastore Responsabile Relazioni con i Media [email protected] +39 337 1115357

COMUNICATO STAMPA

RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2023

www.bancaifis.it

13

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.