Earnings Release • Feb 10, 2022
Earnings Release
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| Informazione Regolamentata n. 0147-13-2022 |
Data/Ora Ricezione 10 Febbraio 2022 07:30:19 |
Euronext Star Milan | |
|---|---|---|---|
| Societa' | : | BANCA IFIS | |
| Identificativo Informazione Regolamentata |
: | 157288 | |
| Nome utilizzatore | : | IFISN01 - DA RIO | |
| Tipologia | : | REGEM; 2.2 | |
| Data/Ora Ricezione | : | 10 Febbraio 2022 07:30:19 | |
| Data/Ora Inizio Diffusione presunta |
: | 10 Febbraio 2022 07:30:21 | |
| Oggetto | : | Banca Ifis supera i target e chiude il 2021 con l'utile netto in crescita del 46,2% a 100,6 milioni di euro |
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| Testo del comunicato |
Vedi allegato.

L'utile, al netto della PPA e delle plusvalenze immobiliari, è sestuplicato rispetto a quello del 2020 ed è superiore del 10% rispetto a quello del 2019. Il risultato è conseguito nonostante gli interventi prudenziali nell'ambito della pandemia da Covid-19 su rischio di concentrazione, vintage e portafoglio Npl acquisiti, e il sostenimento dei costi connessi al trasferimento e conseguente deconsolidamento regolamentare della sede legale della controllante La Scogliera. Nel 2021 raggiunto il record storico in termini di ricavi (602,5 milioni di euro), di recuperi di cassa dei portafogli Npl acquistati (345 milioni di euro) e di acquisti di portafogli Npl (3,7 miliardi di euro).
Moody's ha assegnato a Banca Ifis il rating di Baa3 (investment grade) con outlook stabile grazie alla profittabilità e alla solida posizione di capitale e di liquidità della Banca.
Per l'esercizio 2021, il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,95 euro per azione, pari al doppio della cedola dell'esercizio 2020. Il pagamento è previsto nel mese di maggio 2022.
Dati riclassificati1 – 1° gennaio 2021 / 31 dicembre 2021
• CET1 in crescita al 15,44% (11,29% al 31 dicembre 2020) rispetto a un requisito SREP dell'8,12%; TCR: 19,63% (14,85% al 31 dicembre 2020) rispetto a un requisito SREP del 12,5%. L'incremento significativo dei fondi propri rispetto al 31 dicembre 2020 è dovuto principalmente al trasferimento della sede legale della controllante La Scogliera nel Cantone di Vaud (Losanna – CH) – legato a motivazioni personali del Presidente. L'efficacia della delibera dell'assemblea straordinaria della controllante di trasferimento della sede legale, a far data dal 27 dicembre 2021, ha infatti consentito l'eliminazione de La Scogliera dal consolidamento regolamentare della Banca, con conseguente pieno apprezzamento delle consistenze patrimoniali del Gruppo.
1 Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati nella misura in cui rappresentativi dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business. Anche per tale motivo, al di fuori della peculiare operatività, sono stati classificati tra le rettifiche di valore gli effetti di un'analisi svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19.


Milano 10 febbraio 2022 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, presieduto dal Vice Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato i risultati preliminari relativi all'esercizio 2021. Il progetto di bilancio 2021 verrà approvato il 10 marzo 2022.
«Nel 2021 abbiamo saputo cogliere le opportunità offerte dalla ripresa economica creando le basi per il piano Industriale 2022-24 - spiega Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis - L'utile di pertinenza della Capogruppo si è attestato a 100,6 milioni di euro, in crescita del 46,2%, ed è superiore alla guidance che avevamo già rivisto al rialzo a novembre e stimato tra i 90 e i 100 milioni di euro. Il risultato che, calcolato al netto della PPA, è pari a 85 milioni di euro risulta in crescita del 10% rispetto al 2019 ed è stato sostenuto dalle ottime performance di tutte le business unit della Banca. I ricavi, pari a 602,5 milioni di euro raggiungono il massimo storico peraltro guidati da componenti ricorrenti.
L'efficacia della delibera di trasferimento della sede legale de La Scogliera nel Cantone di Vaud (Losanna – CH), intervenuta il 27 dicembre 2021, ha consentito di ottimizzare la struttura patrimoniale del Gruppo dal punto di vista regolamentare (eliminando, già a valere sull'esercizio 2021, le conseguenze derivanti dal consolidamento prudenziale della Controllante).L'operazione conferma al contempo, l'attenzione alla crescita di lungo termine propria dell'azionista di controllo. Il CET1 al 31 dicembre 2021 si attesta così al 15,44% e supporta la stabilità della politica di dividendi. Con riferimento all'esercizio 2021, il CdA propone all'Assemblea degli azionisti il pagamento di un dividendo pari a euro 0,95 per azione, corrispondente a un payout ratio del 50,5% e pari al doppio rispetto alla cedola distribuita nel 2021 a valere sull'esercizio 2020 (0,47 euro per azione).
Per quanto riguarda il Settore Npl, nel 2021 abbiamo superato i nostri target acquisendo oltre 3,7 miliardi di euro di crediti non performing confermandoci market leader negli small ticket unsecured, con quota di mercato pari al 46%. Gli acquisti realizzati nell'anno forniranno un solido contributo alla profittabilità della Banca nei prossimi anni. I recuperi di cassa sui portafogli Npl acquistati hanno raggiunto il massimo storico e si attestano a 345 milioni di euro (+33% rispetto ai 259 milioni di euro del 2020) a conferma della qualità del portafoglio.
Nel Settore Commercial & Corporate Banking abbiamo proseguito il processo di digitalizzazione e sviluppo dei servizi in ottica omnicanale con l'implementazione della piattaforma «Ifis4business» che verrà estesa a tutti i prodotti in portafoglio entro quest'anno. Abbiamo inoltre stipulato partnership con altri istituti al fine di accrescere la capacità distributiva dei prodotti e dei servizi della Banca senza aumentare i costi fissi.
Inoltre, abbiamo avviato dei progetti volti a migliorare l'efficienza della Banca, come la creazione di una nuova funzione di procurement centralizzata per la negoziazione dei contratti e la selezione dei fornitori e l'ottimizzazione dei costi.
In ottica prudenziale, nel 2021 abbiamo effettuato rettifiche su crediti per 18 milioni di euro nel portafoglio Npl per gli effetti di lungo termine legati al Covid-19, per 12,5 milioni di euro su crediti commerciali a fronte del rischio di concentrazione e per 12,0 milioni di euro su posizioni con vintage elevata.
In ambito ESG, nel 2021, abbiamo rafforzato il nostro posizionamento distintivo verso un futuro più sostenibile e inclusivo, anche grazie alla costituzione del Comitato Sostenibilità. Banca Ifis è stata la prima challenger bank italiana ad aderire alla Net-Zero Banking Alliance: ci siamo impegnati, entro 18 mesi dalla sottoscrizione, a definire i target di riduzione delle emissioni al 2030 e ad azzerare quelle dell'intero portafoglio entro il 2050. Banca Ifis è stata inoltre certificata – primo istituto in Italia – per la parità di genere dal Winning Women Institute» conclude Geertman.

Il conto economico consolidato al 31 dicembre 2021 del Gruppo Banca Ifis chiude con un utile di pertinenza della Capogruppo di 100,6 milioni di euro e un utile di Gruppo pari a 102,3 milioni di euro: +48,0% rispetto al 2020.
Il margine di intermediazione si attesta a 602,5 milioni di euro in crescita del 28,8% rispetto al dato dell'esercizio precedente che era di 467,8 milioni di euro. Tale aumento di 134,7 milioni di euro è legato principalmente: al miglior contesto economico generale di cui hanno beneficiato tutti i business del Gruppo, al contributo di 17,8 milioni di euro di Farbanca (non facente parte del Gruppo Banca Ifis nei primi undici mesi del 2020) nonché a quello del ramo ex Aigis Banca e alla variazione positiva delle altre componenti del margine di intermediazione per 20,0 milioni di euro (da 11,2 milioni di euro al 31 dicembre 2020 a 31,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
Di tali effetti positivi ha beneficiato in primis il margine di interesse che aumenta del 27,8%, passando da 381,7 milioni di euro al 31 dicembre 2020 a 488,0 milioni di euro al 31 dicembre 2021.
Le commissioni nette ammontano a 83,3 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 31 dicembre 2020 che risultava essere pari a 74,9 milioni di euro (+11,2%); la crescita è guidata da un maggior contributo delle commissioni attive legate all'attività del comparto Finanza strutturata.
Le altre componenti del margine di intermediazione si compongono come segue:
Al 31 dicembre 2021 le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 77,2 milioni di euro rispetto a rettifiche nette per 91,4 milioni di euro al 31 dicembre 2020. Il dato 2021 include rettifiche per 18,0 milioni di euro relative al Settore Npl registrate a seguito di un'analisi di dettaglio, svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19, in termini di maggiori tempi di incasso principalmente su posizioni con vintage più alta. Sono inclusi accantonamenti addizionali per 12,5 milioni di euro nell'area Corporate Banking a fronte del rischio di concentrazione tipico del comparto anche per tenere conto dei potenziali ulteriori effetti futuri connessi al venir meno delle misure di supporto al credito. Infine, sono sempre ricompresi nella voce 12,0 milioni di euro connessi a una revisione della valutazione di recuperabilità della mora sul portafoglio commerciale verso l'amministrazione pubblica con vintage più elevata.
I costi operativi sono pari a 375,5 milioni di euro, in aumento rispetto ai 308,0 milioni di euro al 31 dicembre 2020 (+21,9%).
1 Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati nella misura in cui rappresentativi dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business. Anche per tale motivo, al di fuori della peculiare operatività, sono stati classificati tra le rettifiche di valore gli effetti di un'analisi svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19.


Di seguito, le principali componenti della voce:
Al 31 dicembre 2021 l'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 100,6 milioni di euro in crescita del 46,2% rispetto ai 68,8 milioni di euro del 31 dicembre 2020 che beneficiava di una plusvalenza straordinaria di 24,2 milioni di euro e il relativo effetto fiscale per la cessione dell'immobile milanese di Corso Venezia.
L'utile netto d'esercizio del Gruppo al 31 dicembre 2021, compreso l'utile di pertinenza di terzi pari a 1,7 milioni di euro, risulta in aumento del 48,0% ed è pari a 102,3 milioni di euro.
Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economicopatrimoniali al 31 dicembre 2021.
L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 57,8 milioni di euro, in aumento del 154,5% rispetto allo scorso esercizio. Tale variazione è determinata dalla crescita del margine di intermediazione per 60,5 milioni di euro mentre le rettifiche di valore per rischio di credito pari a 45,0 milioni di euro ed includono, come precedentemente commentato, rettifiche addizionali per 12,5 milioni di euro nel Corporate Banking e 12,0 milioni di euro di rettifiche su esposizioni verso l'amministrazione pubblica.
In dettaglio:
• il contributo dell'Area Factoring al margine di intermediazione del Settore Commercial & Corporate Banking ammonta a 144,5 milioni di euro, sostanzialmente allineato allo scorso esercizio;

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I costi operativi sono complessivamente aumentati di 33,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, principalmente per effetto sia dei già citati maggiori stanziamenti per remunerazioni variabili, sia per l'ingresso nel Gruppo di Farbanca e del ramo ex Aigis Banca e dei relativi costi di integrazione.
L'utile netto del Settore Npl è pari a 50,2 milioni di euro in significativo aumento del 180,3% rispetto ai 17,9 milioni di euro del 31 dicembre 2020 grazie alla ripresa di tutte le attività di business.
Il margine di intermediazione del Settore1ammonta a 257,6 milioni di euro (+58,1%) rispetto ai 162,9 milioni di euro del 31 dicembre 2020. Il risultato netto della gestione finanziaria del Settore Npl si attesta pertanto a complessivi 239,6 milioni di euro, in aumento del 47,0% rispetto ai 162,9 milioni di euro del 31 dicembre 2020. Un risultato importante derivante dal miglioramento della situazione economico-sanitaria rispetto al 2020, quando la pandemia portò alla chiusura dei tribunali e al conseguente stallo delle attività di recupero giudiziale e di recupero mobiliare presso terzi.
La voce "Interessi attivi da costo ammortizzato", riferita agli interessi che maturano al tasso di interesse effettivo originario, al 31 dicembre 2021 è pari a 150,4 milioni di euro con un incremento dell'8,1% rispetto ai 139,1 milioni di euro del 31 dicembre 2020, dovuto principalmente all'aumento delle masse di crediti al costo ammortizzato.
La voce "Altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow" al 31 dicembre 2021 si attesta a 122,5 milioni di euro rispetto ai 42,5 milioni di euro del 31 dicembre 2020 per il mutato contesto pandemico. A tale voce concorrono:
Il Settore presenta rettifiche di valore nette per rischio di credito per 18,0 milioni di euro; tali rettifiche si riferiscono alla svalutazione di crediti effettuata a seguito del completamento di un'analisi di dettaglio, svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19, in termini di maggiori tempi di incasso principalmente sulle posizioni caratterizzate da vintage più alta.
Coerentemente con la ripresa delle attività di recupero, i costi operativi evidenziano un aumento del 19,4% passando da 139,1 milioni di euro del 31 dicembre 2020 a 166,1 milioni di euro del 31 dicembre 2021. Tale aumento è sostanzialmente dovuto ai costi variabili collegati al recupero dei crediti.
Al 31 dicembre 2021, il Settore Governance & Servizi e Non Core registra una perdita d'esercizio di 5,8 milioni di euro rispetto a utili di 28,5 milioni di euro del 31 dicembre 2020 che beneficiava della plusvalenza, al lordo delle imposte, di 24,2 milioni di euro derivante dalla cessione dell'immobile di Corso Venezia a Milano.
1 Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati nella misura in cui rappresentativi dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business. Anche per tale motivo, al di fuori della peculiare operatività, sono stati classificati tra le rettifiche di valore gli effetti di un'analisi svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19


Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 61,7 milioni di euro, in diminuzione di 20,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020; tale variazione è legata all'aumento del margine di intermediazione del portafoglio Governance & Servizi per 9,2 milioni di euro, non sufficiente a compensare il calo del portafoglio Non Core in run off 29,6 milioni di euro.
I costi operativi si attestano a 55,7 milioni di euro, con aumento di 6,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020. La variazione è principalmente riconducibile a effetti non ricorrenti che hanno interessato i due esercizi a confronto. In particolare, l'esercizio 2021 include 11,5 milioni di euro di costi una tantum legati al trasferimento della sede legale della controllante, solo parzialmente compensato altri proventi pari a 2,9 milioni di euro connessi alla differenza positiva emersa in fase di allocazione del prezzo di acquisto del ramo d'azienda ex Aigis Banca, per contro l'esercizio 2020 includeva proventi di gestione per 16,8 milioni di euro e relativi all'acquisizione di Farbanca, compensati da 11,3 milioni di euro di accantonamenti per rischi di credito su impegni e garanzie prestate e per probabili indennizzi contrattuali e da 6,9 milioni di euro relativi all'accantonamento effettuato al fondo di solidarietà dipendenti.
Di seguito la composizione delle principali voci patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 31 dicembre 2021.
Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 10.331,8 milioni di euro con un aumento del 13,1% rispetto al 31 dicembre 2020 (9.135,4 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 2,0 miliardi di euro (1,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2020), di cui titoli di Stato per 1,6 miliardi di euro.
L'apporto del Settore Commercial & Corporate Banking risulta in crescita rispetto al saldo del 31 dicembre 2020 (+8,9%). Alla crescita nell'Area Corporate Banking & Lending (+20,5%), seguita dall'Area Factoring (+6,7%) e dal Settore Npl (+8,4%) si contrappone una diminuzione dell'1,7% da parte dell'Area Leasing. Si registra, inoltre, un aumento di 544,1 milioni di euro delle esposizioni del Settore Governance & Servizi e Non Core, principalmente per l'effetto di acquisti di titoli di debito nel corso dell'esercizio.
Nel corso del 2021 il Gruppo ha proseguito la strategia di differenziazione dei canali distributivi con l'obiettivo di garantire un miglior equilibrio e bilanciamento tra raccolta retail e raccolta wholesale. Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità superiore al fabbisogno: circa 960 milioni di euro al 31 dicembre 2021 di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 900%).
Il totale della raccolta al 31 dicembre 2021 risulta pari a 10.786,6 milioni di euro (+8,9% rispetto al 31 dicembre 2020), è rappresentato per il 52,7% da debiti verso la clientela (55,2% al 31 dicembre 2020), per il 24,1% da debiti verso banche (23,9% anche al 31 dicembre 2020) e per il 23,2% da titoli in circolazione (20,9% al 31 dicembre 2020).
Al 31 dicembre 2021 la struttura del funding risulta così composta:
I debiti verso la clientela ammontano al 31 dicembre 2021 a 5.683,7 milioni di euro con una crescita del 3,9% rispetto al 31 dicembre 2020, anche a seguito dell'acquisizione del ramo ex Aigis Banca.


I debiti verso banche ammontano a 2.598,0 milioni di euro, in aumento del 9,8% rispetto al dato al 31 dicembre 2020, principalmente per nuove operazioni in pronti contro termine (PCT) sui titoli emessi con l'auto-cartolarizzazione avente come sottostante crediti del Settore Npl.
I titoli in circolazione ammontano a 2.504,9 milioni di euro al 31 dicembre 2021, in crescita rispetto al dato di 2.069,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020. Tale incremento è da ricondurre principalmente ai titoli senior per complessivi 390,2 milioni di euro relativi alla cartolarizzazione Emma (crediti in bonis comparto Pharma originati da Farbanca), oggetto di ristrutturazione a giugno 2021 e per 88,7 milioni di euro ai titoli di ABCP Programme principalmente per le nuove emissioni nel quarto trimestre del 2021.
Il Patrimonio netto consolidato di Gruppo si attesta, al 31 dicembre 2021, a 1.623,9 milioni di euro (1.550,0 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Le variazioni del Patrimonio netto consolidato riguardano:
L'efficacia della delibera dell'Assemblea Straordinaria di trasferimento della sede legale della controllante La Scogliera nel Cantone di Vaud (Losanna – CH), a far data dal 27 dicembre 2021, ed il successivo completamento dell'iter societario di trasferimento hanno consentito l'eliminazione della stessa dal consolidamento regolamentare della Banca ed il calcolo dei requisiti patrimoniali consolidati senza l'inclusione di La Scogliera. I nuovi coefficienti del Gruppo Banca Ifis, pertanto, al 31 dicembre 2021 si attestano per il CET1 al 15,44% 4 (rispetto al 11,29% 5 al 31 dicembre 2020), per il TIER1 a 15,45% 4 (11,86% 5 al 31 dicembre 2020) e per il Total Capital al 19,63% 4 (rispetto al 14,85% 5 al 31 dicembre 2020). Il rilevante incremento subito tra le due scadenze è per la massima parte riconducibile al citato deconsolidamento regolamentare.
Si segnala inoltre che Banca d'Italia ha richiesto al Gruppo Banca Ifis di soddisfare per il 2021, in continuità con il 2020, i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:
Il Gruppo Banca Ifis al 31 dicembre 2021 soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.
4 Fondi Propri transitori con l'inclusione degli utili generati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2021.
5 I dati comparativi si riferiscono al perimetro di consolidamento prudenziale in essere alla data del 31 dicembre 2020. Gli stessi dati, riesposti a parità di perimetro di consolidamento prudenziale al 31 dicembre 2021 sarebbero pari a: CET1 15,47%, TIER1 15,49% e Total Capital 19,87%


Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations" e alla sezione "Media" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.
Il 1° gennaio 2021 nel Settore Npl è stata completata la riorganizzazione societaria con la realizzazione di una filiera verticale volta a garantire la separazione e l'indipendenza tra le attività di acquisto dei crediti e quelle di recupero. Le attività del Gruppo nel comparto dei Non Performing Loans sono state dunque riorganizzate in tre società: Ifis Npl Investing, Ifis Npl Servicing e Ifis Real Estate. La prima si occupa dell'acquisizione dei portafogli, la seconda della gestione e del recupero mentre Ifis Real Estate si occupa delle attività immobiliari al servizio delle altre due società.
Il 14 gennaio 2021 l'Amministratore indipendente Divo Gronchi ha rassegnato, con decorrenza immediata, le dimissioni dalla carica di Consigliere e, conseguentemente, di componente del Comitato Nomine e dell'Organismo di Vigilanza della Società. Il Consiglio di Amministrazione, preso atto delle dimissioni del dottor Divo Gronchi, ha deliberato di integrare la composizione del Comitato Nomine individuando come nuovo membro Monica Billio. Il Consiglio ha, altresì, deliberato di integrare la composizione dell'Organismo di Vigilanza della Banca nominando come nuovo membro Beatrice Colleoni.
L'11 febbraio 2021 Luciano Colombini ha rassegnato le proprie dimissioni, già preannunciate a dicembre 2020, dal ruolo di Amministratore Delegato e dalla carica di consigliere di amministrazione di Banca Ifis, per intraprendere nuove sfide professionali. Il dott. Colombini ha cessato dalla carica alla conclusione dell'assemblea degli azionisti del 22 aprile 2021.
In data 11 febbraio 2021 il Consiglio di Amministrazione della Banca ha, quindi, approvato, con il parere favorevole del Comitato Remunerazioni e del Collegio sindacale, un accordo per la cessazione dei rapporti con Luciano Colombini. L'accordo, in linea con la Politica di Remunerazione approvata dalla Banca, prevede che venga riconosciuto al dott. Colombini il compenso per la carica di Amministratore Delegato fino alla data di effettiva cessazione, nonché le componenti differite del bonus già maturato e riconosciuto per l'esercizio 2019, che saranno erogate nei tempi e nei modi previsti dalla Politica di Remunerazione. Inoltre il dott. Colombini, alla data di cessazione dalla carica, percepirà un trattamento di fine mandato pari ai compensi, fissi e variabili, previsti per la durata residua del mandato triennale originariamente conferitogli (12 mensilità di remunerazione ricorrente), da corrispondersi con le tempistiche e secondo le modalità previste nella Politica di Remunerazione (e, dunque, per il 50% in strumenti finanziari, con un periodo di differimento di una quota pari al 40% del trattamento, di 3 anni, ferma, in ogni caso, l'applicazione di clausole di malus e di clawback). Non sono previsti obblighi di non concorrenza.
Il 22 marzo 2021 Banca Ifis ha comunicato di aver realizzato a scopo di finanziamento, tramite la controllata Ifis Npl Investing, la prima cartolarizzazione in Italia di un portafoglio non performing costituito per la maggior parte da crediti unsecured assistiti da ordinanze di assegnazione. L'operazione si è configurata come una novità per questa tipologia di crediti deteriorati dove l'iter di recupero degli stessi, mediante esecuzione forzata (pignoramento del quinto dello stipendio), è in stadio avanzato. L'operazione aveva come obiettivo la raccolta per Ifis Npl Investing fino a 350 milioni di euro di liquidità sul mercato istituzionale senza deconsolidare i crediti sottostanti. I portafogli di crediti oggetto dell'operazione (un portafoglio di crediti secured e un portafoglio unsecured assistito da ordinanze di assegnazione) di proprietà della controllata Ifis Npl Investing, sono stati trasferiti a un veicolo di nuova costituzione denominato IFIS NPL 2021-1 SPV S.r.l. che ha emesso delle note senior, mezzanine e junior.

L'Assemblea degli Azionisti di Banca Ifis, riunitasi il 22 aprile 2021 sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg ha approvato il Bilancio d'esercizio 2020 e la distribuzione di un dividendo lordo unitario pari a 0,47 euro per azione dedotto dai Fondi propri al 31 dicembre 2020: data di pagamento dal 26 maggio 2021, record date il 25 maggio 2021 e data stacco cedola (n. 23) il 24 maggio 2021. L'Assemblea ha confermato alla carica di Amministratore Delegato Frederik Geertman, già cooptato come consigliere in data 11 febbraio 2021, e ha approvato la proposta dell'azionista di maggioranza La Scogliera S.p.A. di nominare come nuovo amministratore indipendente Monica Regazzi in sostituzione del consigliere dimissionario Luciano Colombini. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi al termine dell'Assemblea degli azionisti, ha quindi nominato l'Ing. Frederik Geertman Amministratore Delegato di Banca Ifis, conferendogli i relativi poteri.
In data 13 maggio 2021 il Consiglio di Amministrazione ha verificato i requisiti di indipendenza, secondo i criteri contenuti nel TUF e nel Codice di Autodisciplina per le Società Quotate, in capo al consigliere Monica Regazzi.
In data 23 maggio 2021 Banca Ifis ha reso noto di aver condiviso con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi i termini e le condizioni dell'intervento volto a garantire i depositanti di Aigis Banca, posta in liquidazione coatta amministrativa dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. La Banca d'Italia, che ha nominato il Commissario Liquidatore di Aigis Banca, ha approvato la cessione di attività, passività e rapporti giuridici della stessa in favore di Banca Ifis. Il prezzo corrisposto da Banca Ifis, a titolo simbolico, pari a un euro, insieme all'intervento del Fondo Interbancario di Tutela Depositi dei Depositi, per complessivi 48,8 milioni di euro, e ai termini del contratto garantiscono l'assenza di impatti materiali sui ratios patrimoniali (CET1), di asset quality e sul conto economico del Gruppo.
Banca Ifis, in data 18 giugno, ha preso atto di quanto comunicato da La Scogliera S.p.A. (socio di maggioranza dell'Istituto con il 50,5% del capitale) in merito all'approvazione, da parte dell'Assemblea degli azionisti dello stesso socio di maggioranza, del trasferimento della sede della holding nel cantone di Vaud (Losanna). Il trasferimento da parte de La Scogliera S.p.A. è soggetto al verificarsi delle condizioni sospensive stabilite dall'Assemblea dei suoi azionisti, tra cui quella relativa all'ottenimento di un parere rilasciato dall'Agenzia delle Entrate in merito alle conseguenze tributarie del trasferimento, nonché al positivo completamento, atteso entro il corrente anno, dei previsti adempimenti normativi. Per quanto riguarda la Banca (che mantiene inalterata la sua presenza in Italia) il trasferimento potrebbe avere, tra l'altro, anche l'effetto di ottimizzarne i requisiti patrimoniali.
L'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Banca Ifis riunitasi il 28 luglio in un'unica convocazione sotto la presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio ha approvato le modifiche agli articoli 10, 11, 13, 15, 17, 18, 20, 21 e 22 dello Statuto sociale in previsione del nuovo assetto organizzativo che introduce le figure di due Condirettori Generali. Con provvedimento n. 1091263 del 20 luglio 2021 Banca d'Italia ha accertato che le predette modifiche non contrastano con il criterio della sana e prudente gestione. Al termine dell'iter autorizzativo, sono stati nominati Condirettori Generali Fabio Lanza e Raffaele Zingone. A seguito della riorganizzazione, il dott. Alberto Staccione, che non ricopre più la carica di Direttore Generale, permane all'interno della società con l'incarico di Chief Lending Officer. In linea con la politica di remunerazione adottata dal Gruppo Banca Ifis, la cessazione dalla carica di Direttore Generale non comporta l'erogazione di indennità o altri benefici.


Banca Ifis in data 14 ottobre ha comunicato di dare esecuzione alla delibera assembleare del 23 aprile 2020 sulla distribuzione del dividendo lordo unitario relativo all'esercizio 2019 pari a 1,10 euro per azione. L'importo è stato messo in pagamento dal 20 ottobre 2021 con record date il 19 ottobre 2021 e data stacco cedola (n. 24) il 18 ottobre 2021. Il pagamento è stato effettuato per il tramite degli intermediari finanziari autorizzati presso i quali sono registrate le azioni nel Sistema Monte Titoli.
Banca Ifis è la prima challenger bank italiana che aderisce alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA), l'iniziativa promossa dalle Nazioni Unite che ha l'obiettivo di accelerare la transizione sostenibile del settore bancario internazionale. La Net-Zero Banking Alliance prevede che le banche partecipanti si impegnino ad allineare i propri portafogli di prestiti e investimenti al raggiungimento dell'obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050, in linea con i target fissati dall'Accordo di Parigi sul clima.
Banca Ifis si impegna a: definire, entro 18 mesi dalla sottoscrizione, gli obiettivi di riduzione delle emissioni e rendicontarli annualmente; definire obiettivi intermedi entro il 2030; dare priorità alle aree di impatto più significative, vale a dire i settori ad alta intensità di emissioni; divulgare i progressi nell'ambito di una strategia di transizione approvata dal Consiglio di Amministrazione; pubblicare annualmente il valore delle emissioni.
Banca Ifis ha concluso la più grande acquisizione di Npl mai effettuata nella storia della Banca, raggiungendo in anticipo l'obiettivo di acquisto di portafogli Npl stimato per il 2021, pari a circa 3 miliardi di euro. La Banca ha siglato un accordo con una società del Gruppo Cerberus Capital Management L.P. ("Cerberus") per l'acquisizione di un portafoglio di crediti in sofferenza pari a 2,8 miliardi di euro di valore nominale. Lo stock è composto da circa 300.000 crediti unsecured, originati da istituti bancari e finanziari italiani. I crediti, vantati verso clientela retail, derivano prevalentemente da contratti di credito al consumo (prestito personale, prestito finalizzato, prestito auto).
Per dimensioni di portafoglio, l'operazione rappresenta la più rilevante vendita diretta di Non Performing Loans del 2021 in Italia, sia nel mercato primario sia secondario.
L'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Banca Ifis riunitasi il 21 dicembre 2021 in un'unica convocazione sotto la presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio ha approvato all'unanimità la proposta di modifica a 1,5:1 del rapporto tra componente variabile e componente fissa della remunerazione dell'Amministratore Delegato. L'incremento approvato, che non ha impatti sulla solidità patrimoniale della Banca e sul rispetto dei relativi requisiti di capitale, troverà applicazione dall'esercizio 2022 e sarà implementato nell'ambito della politica di remunerazione della Banca che verrà sottoposta all'Assemblea dei Soci di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021.
Facendo seguito al comunicato del 18 giugno 2021, Banca Ifis prende atto di quanto reso noto il 27 dicembre 2021 dall'azionista di controllo La Scogliera S.p.A., titolare del 50,5% del capitale sociale, in merito all'efficacia intervenuta, anche a seguito della rinuncia ad alcune condizioni sospensive, della delibera di trasferimento della sede legale di La Scogliera nel Cantone di Vaud (Losanna - CH), deliberato dall'Assemblea degli Azionisti dello stesso socio di controllo lo scorso giugno. Il completamento del trasferimento è previsto entro fine gennaio 2022. Banca Ifis mantiene inalterata la sua presenza in Italia.

Moody's ha assegnato a Banca Ifis il rating di Baa3 (investment grade) con outlook stabile grazie alla profittabilità ed alla solida posizione di capitale e di liquidità della Banca. Il testo originale del comunicato stampa pubblicato da Moody's è disponibile sul sito web dell'agenzia di rating (www.moodys.com).
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Mariacristina Taormina, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Rosalba Benedetto Direttore Comunicazione, Marketing e Relazioni esterne
Banca Ifis S.p.A.
Eleonora Vallin Responsabile Ufficio Stampa Banca Ifis S.p.A. M. +39 342 8554140
Responsabile IR e Corporate Development Banca Ifis S.p.A. M. +39 02 24129953
Cristina Fossati, Luisella Murtas Ufficio Stampa Image Building + 39 02 89011300


Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati nella misura in cui rappresentativi dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business. Anche per tale motivo, al di fuori della peculiare operatività, sono stati classificati tra le rettifiche di valore gli effetti di un'analisi svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19.
| VOCI DELL'ATTIVO | CONSISTENZE AL | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % |
| Cassa e disponibilità liquide | 355.381 | 291.602 | 63.779 | 21,9% |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione con impatto a conto economico |
8.478 | 20.870 | (12.392) | (59,4)% |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
144.660 | 136.978 | 7.682 | 5,6% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
614.013 | 774.555 | (160.542) | (20,7)% |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | 524.991 | 791.761 | (266.770) | (33,7)% |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 10.331.804 | 9.135.402 | 1.196.402 | 13,1% |
| Attività materiali | 120.256 | 115.149 | 5.107 | 4,4% |
| Attività immateriali | 61.607 | 60.970 | 637 | 1,0% |
| di cui: avviamento | 38.794 | 38.798 | (4) | (0,0)% |
| Attività fiscali | 329.674 | 381.431 | (51.757) | (13,6)% |
| Altre attività | 487.027 | 317.478 | 169.549 | 53,4% |
| Totale dell'attivo | 12.977.891 | 12.026.196 | 951.695 | 7,9% |
| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | CONSISTENZE AL | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % |
| Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato | 2.597.965 | 2.367.082 | 230.883 | 9,8% |
| Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 5.683.745 | 5.471.874 | 211.871 | 3,9% |
| Titoli in circolazione valutati al costo ammortizzato | 2.504.878 | 2.069.083 | 435.795 | 21,1% |
| Passività finanziarie di negoziazione | 5.992 | 18.551 | (12.559) | (67,7)% |
| Passività fiscali | 49.154 | 48.154 | 1.000 | 2,1% |
| Altre passività | 436.107 | 438.311 | (2.204) | (0,5)% |
| Trattamento di fine rapporto del personale | 9.337 | 9.235 | 102 | 1,1% |
| Fondi per rischi e oneri | 66.825 | 53.944 | 12.881 | 23,9% |
| Riserve da valutazione | (25.435) | (19.337) | (6.098) | 31,5% |
| Riserve | 1.367.019 | 1.320.871 | 46.148 | 3,5% |
| Sovrapprezzi di emissione | 102.972 | 102.491 | 481 | 0,5% |
| Capitale | 53.811 | 53.811 | - | 0,0% |
| Azioni proprie (-) | (2.847) | (2.948) | 101 | (3,4)% |
| Patrimonio di pertinenza di terzi (+ / -) | 27.786 | 26.270 | 1.516 | 5,8% |
| Utile (perdita) d'esercizio (+/-) | 100.582 | 68.804 | 31.778 | 46,2% |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 12.977.891 | 12.026.196 | 951.695 | 7,9% |

| ESERCIZIO | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|
| VOCI (in migliaia di euro) |
31.12.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % |
| Margine di interesse | 487.971 | 381.692 | 106.279 | 27,8% |
| Commissioni nette | 83.282 | 74.887 | 8.395 | 11,2% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 31.266 | 11.221 | 20.045 | 178,6% |
| Margine di intermediazione | 602.519 | 467.800 | 134.719 | 28,8% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito | (77.159) | (91.359) | 14.200 | (15,5)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 525.360 | 376.441 | 148.919 | 39,6% |
| Spese amministrative: | (373.606) | (314.187) | (59.419) | 18,9% |
| a) spese per il personale | (141.781) | (123.369) | (18.412) | 14,9% |
| b) altre spese amministrative | (231.825) | (190.818) | (41.007) | 21,5% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (10.669) | (27.954) | 17.285 | (61,8)% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali |
(18.733) | (17.817) | (916) | 5,1% |
| Altri oneri/proventi di gestione | 27.522 | 51.933 | (24.411) | (47,0)% |
| Costi operativi | (375.486) | (308.025) | (67.461) | 21,9% |
| Rettifiche di valore dell'avviamento | - | (700) | 700 | (100,0)% |
| Utile (Perdite) da cessioni di investimenti | - | 24.161 | (24.161) | (100,0)% |
| Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 149.874 | 91.877 | 57.997 | 63,1% |
| Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (47.571) | (22.735) | (24.836) | 109,2% |
| Utile (perdita) d'esercizio | 102.303 | 69.142 | 33.161 | 48,0% |
| Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi | 1.721 | 338 | 1.383 | 409,2% |
| Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo | 100.582 | 68.804 | 31.778 | 46,2% |


| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI: | CONSISTENZE | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2020 | ||
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.486.880 | 1.038.715 | ||
| Capitale di classe 1 (T1) | 1.488.624 | 1.091.858 | ||
| Totale Fondi propri | 1.891.346 | 1.366.421 | ||
| Totale attività ponderate per il rischio (RWA) | 9.633.003 | 9.203.971 | ||
| Ratio – Capitale primario di classe 1 | 15,44% | 11,29% | ||
| Ratio – Capitale di classe 1 | 15,45% | 11,86% | ||
| Ratio – Totale Fondi propri | 19,63% | 14,85% |
Fondi Propri transitori con l'inclusione degli utili generati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2021.
I dati comparativi si riferiscono al perimetro di consolidamento prudenziale in essere alla data del 31 dicembre 2020. Gli stessi dati, riesposti a parità di perimetro di consolidamento prudenziale al 31 dicembre 2021 sarebbero pari a: CET1 15,47%, TIER1 15,49% e Total Capital 19,87%

COMUNICATO STAMPA
RISULTATI PRELIMINARI ESERCIZIO 2021
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