Earnings Release • Nov 4, 2021
Earnings Release
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| Informazione Regolamentata n. 0147-93-2021 |
Data/Ora Ricezione 04 Novembre 2021 12:11:52 |
Euronext Star Milan | ||
|---|---|---|---|---|
| Societa' | : | BANCA IFIS | ||
| Identificativo Informazione Regolamentata |
: | 153686 | ||
| Nome utilizzatore | : | IFISN01 - DA RIO | ||
| Tipologia | : | REGEM; 2.2 | ||
| Data/Ora Ricezione | : | 04 Novembre 2021 12:11:52 | ||
| Data/Ora Inizio Diffusione presunta |
: | 04 Novembre 2021 12:11:53 | ||
| Oggetto | : | Banca Ifis: nei primi 9 mesi utile netto a 80,2 milioni di euro. La Banca rivede al rialzo la guidance per fine anno |
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| Testo del comunicato |
Vedi allegato.


Nei nove mesi i ricavi della Banca crescono a doppia cifra raggiungendo i 449,2 milioni di euro: il massimo storico, al netto della PPA, grazie a un vigoroso sviluppo di attività nel portafoglio commerciale e alle ottime performance del Settore Npl. Utili in forte progressione, nonostante ulteriori accantonamenti prudenziali per assorbire lo scadere delle misure di sostegno pubbliche a fine anno.
Nel trimestre, record anno su anno dei recuperi di cassa dei portafogli Npl acquistati, che quasi elimina la stagionalità meno favorevole del terzo trimestre. Raggiunto l'obiettivo annuo di acquisto di 3 miliardi di euro di portafogli Npl.
Prosegue il programma di digitalizzazione e, con l'adesione alla Net-Zero Banking Alliance, la Banca rafforza ulteriormente il proprio impegno a contribuire concretamente a un futuro più sostenibile e inclusivo.
Per il 2021 Banca Ifis alza le stime e prevede di raggiungere un utile netto tra i 90 e i 100 milioni di euro (era tra 80 e 90 milioni di euro il target comunicato il 5 agosto 2021) e ricavi tra i 570 e i 590 milioni di euro (era tra 540 e 560 milioni di euro la guidance comunicata il 5 agosto 2021).
La guidance è stata predisposta assumendo uno scenario in progressivo miglioramento, nessuno shock macroeconomico o pandemico e il continuativo supporto dei Governi e delle banche centrali alla ripresa economica.
Dati riclassificati1 – 1° gennaio 2021 / 30 settembre 2021
• CET1 in crescita all'11,68% (11,29% al 31 dicembre 2020) rispetto a un requisito SREP dell'8,12%; TCR: 15,35% (14,85% al 31 dicembre 2020) rispetto a un requisito SREP del 12,5%. Tali risultati sono calcolati senza includere gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2021.
Requisiti di capitale senza il consolidamento in La Scogliera2
• CET1: 16,24% (15,47% al 31 dicembre 2020); TCR: 20,77% (19,87% al 31 dicembre 2020). Tali risultati sono calcolati senza includere gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2021.
1 Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati nella misura in cui rappresentativi dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business. Anche per tale motivo, al di fuori della peculiare operatività, sono stati classificati tra le rettifiche di valore gli effetti di un'analisi svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19.
2 I Fondi propri, le attività ponderate per il rischio e i coefficienti di solvibilità consolidati al 30 settembre 2021 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013, come tempo per tempo aggiornati e modificati, e recepiti, ove del caso, nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286 del 17 dicembre 2013. In particolare, il CRR prevede, ai fini prudenziali, il consolidamento di Banca Ifis nella Holding La Scogliera. Con finalità informative si è provveduto a calcolare i medesimi indici senza includere gli effetti del consolidamento in La Scogliera. Pertanto, il totale dei Fondi propri qui indicato è relativo al solo perimetro del Gruppo bancario Banca Ifis, come definito ai sensi del D.lgs. n. 385/93, che dunque esclude gli effetti derivanti dal consolidamento ai fini prudenziali nella controllante La Scogliera S.p.A.


Mestre (Venezia) 4 novembre 2021 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, presieduto dal Vice Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato oggi i risultati dei primi nove mesi del 2021.
«I risultati dei primi nove mesi confermano la capacità della Banca di presidiare con efficacia specifici business e di cogliere le opportunità offerte dal mercato in sensibile ripresa – spiega Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis –. L'utile netto di periodo di pertinenza della Capogruppo, pari a 80,2 milioni di euro, va oltre le nostre aspettative; il risultato, calcolato al netto della PPA e delle plusvalenze straordinarie legate alla cessione dell'immobile milanese, è superiore del 25% rispetto allo stesso periodo del 2019 e di circa 5 volte quello del 2020.
I ricavi industriali del periodo sono cresciuti a doppia cifra raggiungendo quota 449,2 milioni di euro, sostenuti dal nuovo mix del portafoglio commerciale e dalle ottime performance del Settore Npl. I ricavi, al netto della PPA (pari a 21,5 milioni di euro) hanno registrato il massimo storico.
Il trend positivo di questi risultati ci porta a rivedere al rialzo la guidance per il 2021 e a stimare un margine di intermediazione compreso tra 570 e 590 milioni di euro e un utile di esercizio compreso tra 90 e 100 milioni di euro. Tutto questo assumendo uno scenario in progressivo miglioramento, nessuno shock macroeconomico o pandemico e il continuativo supporto dei Governi e delle banche centrali alla ripresa economica.
Entrando nel dettaglio, il Settore Commercial & Corporate Banking ha dimostrato di saper adattare rapidamente l'offerta alle esigenze di mercato, grazie alla combinazione di strategia commerciale ed efficienza operativa e tecnologica. Se nel 2020 abbiamo saputo cogliere le opportunità commerciali legate alla forte domanda di mutui garantiti dallo Stato, nel 2021 abbiamo intercettato velocemente e soddisfatto, con prodotti e servizi dedicati, la crescente domanda di factoring legata agli ecobonus e alla ripresa commerciale.
Nel periodo è proseguito il processo di digitalizzazione e sviluppo dei servizi business in ottica omnicanale: è in fase di completamento la piattaforma «Ifis4business» per la clientela factoring che verrà estesa a tutti i prodotti a portafoglio entro il primo semestre 2022. Nel mese di novembre sono previsti il completamento della migrazione del ramo d'azienda ex Aigis Banca e, nell'Area Leasing, il lancio di un nuovo portale digitale di vendita per fornitori, commerciali e clienti che permetterà di ottimizzare la gestione della filiera commerciale.
Segnali positivi arrivano anche dai crediti in moratoria: il 74% dei nostri clienti ha ripreso regolarmente i pagamenti. I rimanenti crediti in moratoria, pari a 211 milioni di euro, sono principalmente costituiti da crediti in leasing, con sottostante veicoli, beni strumentali e mutui principalmente garantiti dallo Stato.
Nei primi nove mesi dell'anno, i recuperi di cassa sui portafogli Npl acquistati hanno raggiunto il massimo storico e si attestano a 252 milioni di euro (+38% rispetto ai 183 milioni di euro dei primi nove mesi 2020) a conferma della resilienza del portafoglio alla crisi. Il 2 novembre abbiamo finalizzato la nostra più grande acquisizione di Npl, rilevando da Cerberus 2,8 miliardi di euro di crediti deteriorati. L'operazione ha consentito di raggiungere in anticipo l'obiettivo di acquisto di portafogli Npl stimato per il 2021, pari a circa 3 miliardi di euro, e fornirà un solido contributo alla profittabilità della Banca nei prossimi anni.
Il CET1, calcolato escludendo l'utile dei primi nove mesi, si è attestato a 11,68% in crescita rispetto all'11,29% del 31 dicembre 2020, a conferma delle capacità di Banca Ifis di finanziare la crescita del business.
La recente adesione della nostra Banca alla Net-Zero Banking Alliance rafforza ulteriormente il nostro impegno per costruire un futuro più sostenibile e inclusivo e ci permetterà di contribuire fattivamente al raggiungimento dell'obiettivo comune di azzeramento delle emissioni nette entro il 2050», conclude Geertman.

Il conto economico consolidato al 30 settembre 2021 del Gruppo Banca Ifis chiude con un utile di pertinenza della Capogruppo di 80,2 milioni di euro.
Il margine di intermediazione si attesta a 449,2 milioni di euro in crescita del 39,6% rispetto al dato al 30 settembre 2020 che era di 321,7 milioni di euro. Tale aumento di 127,5 milioni di euro è legato principalmente: al miglior contesto economico generale di cui hanno beneficiato tutti i business del Gruppo, al contributo di 14,1 milioni di euro di Farbanca e di circa 3,1 milioni di euro del ramo ex Aigis Banca (non facenti parte del Gruppo Banca Ifis nei primi nove mesi del 2020) e alla variazione positiva delle altre componenti del margine di intermediazione per 18,4 milioni di euro (da 5,4 milioni di euro al 30 settembre 2020 a 23,8 milioni di euro al 30 settembre 2021).
Di tali effetti positivi ha beneficiato in primis il margine di interesse che aumenta del 39,0%, passando da 260,8 milioni di euro al 30 settembre 2020 a 362,6 milioni di euro al 30 settembre 2021.
Le commissioni nette ammontano a 62,9 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 30 settembre 2020 che risultava essere pari a 55,5 milioni di euro (+13,3%); la crescita è guidata da un maggior contributo delle commissioni attive legate all'attività del comparto Finanza strutturata.
Le altre componenti del margine di intermediazione si compongono principalmente come segue:
Al 30 settembre 2021 le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 62,4 milioni di euro rispetto a rettifiche nette per 47,9 milioni di euro al 30 settembre 2020. Il dato dei primi nove mesi del 2021 include rettifiche per 17,0 milioni di euro relative al Settore Npl registrate a seguito di un'analisi di dettaglio in fase di completamento, svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19, in termini di maggiori tempi di incasso principalmente sulle posizioni caratterizzate da vintage più alta.
I costi operativi sono pari a 267,6 milioni di euro, in aumento rispetto ai 229,4 milioni di euro al 30 settembre 2020 (+16,6%).
Di seguito, le principali componenti della voce:
1 Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati nella misura in cui rappresentativi dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business. Anche per tale motivo, al di fuori della peculiare operatività, sono stati classificati tra le rettifiche di valore gli effetti di un'analisi svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19.


Al 30 settembre 2021 l'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 80,2 milioni di euro in crescita del 53,2% rispetto ai 52,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2020 che beneficiava di una plusvalenza straordinaria di 24,2 milioni di euro e il relativo effetto fiscale per la cessione dell'immobile milanese di Corso Venezia.
L'utile netto di periodo del Gruppo al 30 settembre 2021, compreso l'utile di pertinenza di terzi pari a 1,4 milioni di euro, risulta in aumento del 55,5% ed è pari a 81,6 milioni di euro.
Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economicopatrimoniali al 30 settembre 2021.
L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 47,2 milioni di euro in aumento del 37,4% rispetto al 30 settembre 2020. Tale variazione è guidata dalla crescita del margine di intermediazione per 53,5 milioni di euro mentre le rettifiche di valore per rischio di credito, pari a 32 milioni di euro, sono maggiori ai primi nove mesi dello scorso esercizio per 1,8 milioni di euro. I costi operativi sono complessivamente aumentati di 27,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2020. In dettaglio:

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• il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending, pari a 61,1 milioni di euro al 30 settembre 2021, è aumentato di 40,9 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno con un incremento del margine di interesse per 23,7 milioni di euro, della componente commissionale per 6 milioni di euro e delle altre componenti del margine di intermediazione per 11,2 milioni di euro.
L'utile netto di periodo del Settore Npl è pari a 32,1 milioni di euro in significativo aumento del 151,4% rispetto ai 12,8 milioni di euro del medesimo periodo dell'esercizio precedente grazie alla ripresa di tutte le attività di business.
Il margine di intermediazione del Settore1ammonta a 184,3 milioni di euro (+57,9%) rispetto ai 116,7 milioni di euro del 30 settembre 2020. Il risultato netto della gestione finanziaria del Settore Npl si attesta pertanto a complessivi 167,3 milioni di euro, in aumento del 43,3%, rispetto ai 116,7 milioni di euro del 30 settembre 2020. Un risultato importante derivante dal miglioramento della situazione economico-sanitaria nel 2021 rispetto al 2020, quando la pandemia portò alla chiusura dei tribunali e al conseguente stallo delle attività di recupero giudiziale e di recupero mobiliare presso terzi.
La voce "Interessi attivi da costo ammortizzato", riferita agli interessi che maturano al tasso di interesse effettivo originario, al 30 settembre 2021 è pari a 111,6 milioni di euro con un incremento del 7,5% rispetto ai 103,8 milioni di euro del medesimo periodo del 2020, dovuto principalmente all'aumento delle masse di crediti al costo ammortizzato.
La voce "Altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow" al 30 settembre 2021 si attestano a 87,7 milioni di euro rispetto ai 27,8 milioni di euro del 30 settembre 2020 per il mutato contesto pandemico. A tale voce concorrono:
Il Settore presenta rettifiche di valore nette per rischio di credito per 17,0 milioni di euro; tali rettifiche si riferiscono alla svalutazione di crediti effettuata a seguito di un'analisi di dettaglio in fase di conclusione, svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19, in termini di maggiori tempi di incasso principalmente sulle posizioni caratterizzate da vintage più alta.
Coerentemente con la ripresa delle attività di recupero, i costi operativi evidenziano un aumento del 20,3% passando da 100 milioni di euro del 30 settembre 2020 a 120,3 milioni di euro del 30 settembre 2021. Tale aumento è sostanzialmente dovuto ai costi variabili collegati al recupero dei crediti.
Al 30 settembre 2021, il Settore Governance & Servizi e Non Core registra un utile del periodo di 2,2 milioni di euro rispetto a 5,3 milioni di euro del 30 settembre 2020 che beneficiava della plusvalenza, al lordo delle imposte, di 24,2 milioni di euro derivante dalla cessione dell'immobile di Corso Venezia a Milano.
Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 51,9 milioni di euro, in aumento di 6,5 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente: tale variazione è legata all'aumento del margine di intermediazione del portafoglio Governance & Servizi per 9,4 milioni di euro, parzialmente compensato dal calo del portafoglio Non Core in run off per 2,9 milioni di euro.
1 Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati nella misura in cui rappresentativi dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business. Anche per tale motivo, al di fuori della peculiare operatività, sono stati classificati tra le rettifiche di valore gli effetti di un'analisi svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19


I costi operativi si attestano a 35,1 milioni di euro, con una diminuzione di 9,9 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2020. La variazione è principalmente riconducibile a effetti non ricorrenti che hanno interessato i due periodi a confronto. In particolare, i primi nove mesi del 2021 includono, negli altri proventi, 3,4 milioni di euro connessi alla differenza positiva emersa in fase di allocazione provvisoria del prezzo di acquisto del ramo d'azienda ex Aigis Banca, mentre i primi nove mesi del 2020 includevano 6,9 milioni di euro relativi all'accantonamento effettuato al fondo di solidarietà dipendenti.
Di seguito la composizione delle principali voci patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2021.
Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 9.751,4 milioni di euro con un aumento del 6,7% rispetto al 31 dicembre 2020 (9.135,4 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 1,9 miliardi di euro (1,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2020), di cui titoli di stato per 1,6 miliardi di euro.
L'apporto del Settore Commercial & Corporate Banking è sostanzialmente allineato rispetto al saldo dell'omologo periodo del precedente esercizio. Alla crescita nell'Area di business Corporate Banking & Lending (+23,8%) e a una sostanziale stabilità dell'Area Leasing e del Settore Npl si contrappone una diminuzione dell'Area Factoring (-10,2%). Si registra, inoltre, un aumento di 524,1 milioni di euro delle esposizioni del Settore Governance & Servizi e Non Core, principalmente per l'effetto di acquisti di titoli di debito nel corso dei primi nove mesi del 2021.
Nei primi nove mesi del 2021 il Gruppo ha proseguito la strategia di differenziazione dei canali distributivi con l'obiettivo di garantire un miglior equilibrio e bilanciamento tra raccolta retail e raccolta wholesale. Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità superiore al fabbisogno: circa 1,8 miliardi di euro al 30 settembre 2021 di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 1.500%).
Il totale della raccolta al 30 settembre 2021 risulta pari a 10.535,3 milioni di euro (+6,3% rispetto al 31 dicembre 2020), è rappresentato per il 54,4% da debiti verso la clientela (55,2% al 31 dicembre 2020), per il 23,9% da debiti verso banche (23,9% anche al 31 dicembre 2020) e per il 21,7% da titoli in circolazione (20,9% al 31 dicembre 2020).
Al 30 settembre 2021 la struttura del funding risulta così composta:
I debiti verso la clientela ammontano al 30 settembre 2021 a 5.729,9 milioni di euro con una crescita del 4,7% rispetto al 31 dicembre 2020 legata principalmente all'apporto dei conti correnti e dei depositi riferiti al ramo di azienda dell'ex Aigis Banca per 302,3 milioni di euro.
I debiti verso banche ammontano a 2.513,5 milioni di euro, in aumento del 6,2% rispetto al dato al 31 dicembre 2020, principalmente per nuove operazioni in pronti contro termine (PCT).
I titoli in circolazione ammontano a 2.291,8 milioni di euro al 30 settembre 2021, in crescita rispetto al dato di 2.069,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020. Tale incremento è da ricondurre principalmente ai titoli senior per complessivi 372,3 milioni di euro relativi alla cartolarizzazione Emma (crediti in bonis comparto Pharma originati da Farbanca), oggetto di ristrutturazione a giugno 2021, il cui effetto è stato parzialmente compensato dal progressivo rimborso

delle quote dei titoli relativi alla cartolarizzazione ABCP Programme per 123,4 milioni di euro e dal rimborso integrale per circa 62,7 milioni di euro delle obbligazioni emesse dall'ex Interbanca, giunte a scadenza a marzo 2021.
Il Patrimonio netto consolidato di Gruppo si attesta, al 30 settembre 2021, a 1.605,7 milioni di euro (1.550,0 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Le variazioni del Patrimonio netto consolidato riguardano:
I coefficienti con il consolidamento prudenziale in La Scogliera al 30 settembre 2021 si attestano per il CET1 all'11,68% 4 (rispetto all'11,29% al 31 dicembre 2020), per il TIER1 all'12,28% 4 (11,86% al 31 dicembre 2020) e per il Total Capital al 15,35% 4 (rispetto al 14,85% al 31 dicembre 2020).
I coefficienti del solo Gruppo Banca Ifis, senza considerare gli effetti del consolidamento nella controllante La Scogliera, al 30 settembre 2021 si attestano per il CET1 al 16,24% 4 (rispetto al 15,47% al 31 dicembre 2020), per il TIER1 a 16,26% 4 (15,49% al 31 dicembre 2020) e per il Total Capital al 20,77% 4 (rispetto al 19,87% al 31 dicembre 2020).
Si segnala inoltre che Banca d'Italia ha richiesto al Gruppo Banca Ifis di soddisfare per il 2021, in continuità con il 2020, i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:
Il Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2021 soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.
Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations" e alla sezione "Media" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.
Il 1° gennaio 2021 nel Settore Npl è stata completata la riorganizzazione societaria con la realizzazione di una filiera verticale volta a garantire la separazione e l'indipendenza tra le attività di acquisto dei crediti e quelle di recupero. Le attività del Gruppo nel comparto dei Non Performing Loans sono state dunque riorganizzate in tre società: Ifis Npl Investing, Ifis Npl Servicing e Ifis Real Estate. La prima si occupa dell'acquisizione dei portafogli, la seconda della gestione e del recupero mentre Ifis Real Estate si occupa delle attività immobiliari al servizio delle altre due società.
Il 14 gennaio 2021 l'Amministratore indipendente Divo Gronchi ha rassegnato, con decorrenza immediata, le dimissioni dalla carica di Consigliere e, conseguentemente, di componente del Comitato Nomine e dell'Organismo di Vigilanza della Società. Il Consiglio di Amministrazione, preso atto delle dimissioni del dottor Divo Gronchi, ha deliberato di
4 Il Capitale primario di classe 1, il Capitale di classe 1 e il Totale Fondi propri al 30 settembre 2021 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2021.

integrare la composizione del Comitato Nomine individuando come nuovo membro Monica Billio. Il Consiglio ha, altresì, deliberato di integrare la composizione dell'Organismo di Vigilanza della Banca nominando come nuovo membro Beatrice Colleoni.
L'11 febbraio 2021 Luciano Colombini ha rassegnato le proprie dimissioni, già preannunciate a dicembre 2020, dal ruolo di Amministratore Delegato e dalla carica di consigliere di amministrazione di Banca Ifis, per intraprendere nuove sfide professionali. Il dott. Colombini ha cessato dalla carica alla conclusione dell'assemblea degli azionisti del 22 aprile 2021.
In data 11 febbraio 2021 il Consiglio di Amministrazione della Banca ha, quindi, approvato, con il parere favorevole del Comitato Remunerazioni e del Collegio sindacale, un accordo per la cessazione dei rapporti con Luciano Colombini. L'accordo, in linea con la Politica di Remunerazione approvata dalla Banca, prevede che venga riconosciuto al dott. Colombini il compenso per la carica di Amministratore Delegato fino alla data di effettiva cessazione, nonché le componenti differite del bonus già maturato e riconosciuto per l'esercizio 2019, che saranno erogate nei tempi e nei modi previsti dalla Politica di Remunerazione. Inoltre il dott. Colombini, alla data di cessazione dalla carica, percepirà un trattamento di fine mandato pari ai compensi, fissi e variabili, previsti per la durata residua del mandato triennale originariamente conferitogli (12 mensilità di remunerazione ricorrente), da corrispondersi con le tempistiche e secondo le modalità previste nella Politica di Remunerazione (e, dunque, per il 50% in strumenti finanziari, con un periodo di differimento di una quota pari al 40% del trattamento, di 3 anni, ferma, in ogni caso, l'applicazione di clausole di malus e di clawback). Non sono previsti obblighi di non concorrenza.
Il 22 marzo 2021 Banca Ifis ha comunicato di aver realizzato a scopo di finanziamento, tramite la controllata Ifis Npl Investing, la prima cartolarizzazione in Italia di un portafoglio non performing costituito per la maggior parte da crediti unsecured assistiti da ordinanze di assegnazione. L'operazione si è configurata come una novità per questa tipologia di crediti deteriorati dove l'iter di recupero degli stessi, mediante esecuzione forzata (pignoramento del quinto dello stipendio), è in stadio avanzato. L'operazione aveva come obiettivo la raccolta per Ifis Npl Investing fino a 350 milioni di euro di liquidità sul mercato istituzionale senza deconsolidare i crediti sottostanti. I portafogli di crediti oggetto dell'operazione (un portafoglio di crediti secured e un portafoglio unsecured assistito da ordinanze di assegnazione) di proprietà della controllata Ifis Npl Investing, sono stati trasferiti a un veicolo di nuova costituzione denominato IFIS NPL 2021-1 SPV S.r.l. che ha emesso delle note senior, mezzanine e junior.
L'Assemblea degli Azionisti di Banca Ifis, riunitasi il 22 aprile 2021 sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg ha approvato il Bilancio d'esercizio 2020 e la distribuzione di un dividendo lordo unitario pari a 0,47 euro per azione dedotto dai Fondi propri al 31 dicembre 2020: data di pagamento dal 26 maggio 2021, record date il 25 maggio 2021 e data stacco cedola (n. 23) il 24 maggio 2021. L'Assemblea ha confermato alla carica di Amministratore Delegato Frederik Geertman, già cooptato come consigliere in data 11 febbraio 2021, e ha approvato la proposta dell'azionista di maggioranza La Scogliera S.p.A. di nominare come nuovo amministratore indipendente Monica Regazzi in sostituzione del consigliere dimissionario Luciano Colombini. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi al termine dell'Assemblea degli azionisti, ha quindi nominato l'Ing. Frederik Geertman Amministratore Delegato di Banca Ifis, conferendogli i relativi poteri.
In data 13 maggio 2021 il Consiglio di Amministrazione ha verificato i requisiti di indipendenza, secondo i criteri contenuti nel TUF e nel Codice di Autodisciplina per le Società Quotate, in capo al consigliere Monica Regazzi.

In data 23 maggio 2021 Banca Ifis ha reso noto di aver condiviso con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi i termini e le condizioni dell'intervento volto a garantire i depositanti di Aigis Banca, posta in liquidazione coatta amministrativa dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. La Banca d'Italia, che ha nominato il Commissario Liquidatore di Aigis Banca, ha approvato la cessione di attività, passività e rapporti giuridici della stessa in favore di Banca Ifis. Il prezzo corrisposto da Banca Ifis, a titolo simbolico, pari a un euro, insieme all'intervento del Fondo Interbancario di Tutela Depositi dei Depositi, per complessivi 48,8 milioni di euro, e ai termini del contratto garantiscono l'assenza di impatti materiali sui ratios patrimoniali (CET1), di asset quality e sul conto economico del Gruppo.
Banca Ifis, in data 18 giugno, ha preso atto di quanto comunicato da La Scogliera S.p.A. (socio di maggioranza dell'Istituto con il 50,5% del capitale) in merito all'approvazione, da parte dell'Assemblea degli azionisti dello stesso socio di maggioranza, del trasferimento della sede della holding nel cantone di Vaud (Losanna). Il trasferimento da parte de La Scogliera S.p.A. è soggetto al verificarsi delle condizioni sospensive stabilite dall'Assemblea dei suoi azionisti, tra cui quella relativa all'ottenimento di un parere rilasciato dall'Agenzia delle Entrate in merito alle conseguenze tributarie del trasferimento, nonché al positivo completamento, atteso entro il corrente anno, dei previsti adempimenti normativi. Per quanto riguarda la Banca (che mantiene inalterata la sua presenza in Italia) il trasferimento potrebbe avere, tra l'altro, anche l'effetto di ottimizzarne i requisiti patrimoniali.
L'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Banca Ifis riunitasi il 28 luglio in un'unica convocazione sotto la presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio ha approvato le modifiche agli articoli 10, 11, 13, 15, 17, 18, 20, 21 e 22 dello Statuto sociale in previsione del nuovo assetto organizzativo che introduce le figure di due Condirettori Generali. Con provvedimento n. 1091263 del 20 luglio 2021 Banca d'Italia ha accertato che le predette modifiche non contrastano con il criterio della sana e prudente gestione. Al termine dell'iter autorizzativo, sono stati nominati Condirettori Generali Fabio Lanza e Raffaele Zingone. A seguito della riorganizzazione, il dott. Alberto Staccione, che non ricopre più la carica di Direttore Generale, permane all'interno della società con l'incarico di Chief Lending Officer. In linea con la politica di remunerazione adottata dal Gruppo Banca Ifis, la cessazione dalla carica di Direttore Generale non comporta l'erogazione di indennità o altri benefici.
Banca Ifis in data 14 ottobre ha comunicato di dare esecuzione alla delibera assembleare del 23 aprile 2020 sulla distribuzione del dividendo lordo unitario relativo all'esercizio 2019 pari a 1,10 euro per azione. L'importo è stato messo in pagamento dal 20 ottobre 2021 con record date il 19 ottobre 2021 e data stacco cedola (n. 24) il 18 ottobre 2021. Il pagamento è stato effettuato per il tramite degli intermediari finanziari autorizzati presso i quali sono registrate le azioni nel Sistema Monte Titoli.
Banca Ifis è la prima challenger bank italiana che aderisce alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA), l'iniziativa promossa dalle Nazioni Unite che ha l'obiettivo di accelerare la transizione sostenibile del settore bancario internazionale. La Net-Zero Banking Alliance prevede che le banche partecipanti si impegnino ad allineare i propri portafogli di prestiti e investimenti al raggiungimento dell'obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050, in linea con i target fissati dall'Accordo di Parigi sul clima.
Banca Ifis si impegna a: definire, entro 18 mesi dalla sottoscrizione, gli obiettivi di riduzione delle emissioni e rendicontarli annualmente; definire obiettivi intermedi entro il 2030; dare priorità alle aree di impatto più significative, vale a dire i settori ad alta intensità di emissioni; divulgare i progressi nell'ambito di una strategia di transizione approvata dal Consiglio di Amministrazione; pubblicare annualmente il valore delle emissioni.

Banca Ifis ha concluso la più grande acquisizione di Npl mai effettuata nella storia della Banca, raggiungendo in anticipo l'obiettivo di acquisto di portafogli Npl stimato per il 2021, pari a circa 3 miliardi di euro. La Banca ha siglato un accordo con una società del Gruppo Cerberus Capital Management L.P. ("Cerberus") per l'acquisizione di un portafoglio di crediti in sofferenza pari a 2,8 miliardi di euro di valore nominale. Lo stock è composto da circa 300.000 crediti unsecured, originati da istituti bancari e finanziari italiani. I crediti, vantati verso clientela retail, derivano prevalentemente da contratti di credito al consumo (prestito personale, prestito finalizzato, prestito auto). Per dimensioni di portafoglio, l'operazione rappresenta la più rilevante vendita diretta di Non Performing Loans del 2021 in Italia, sia nel mercato primario sia secondario.
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Mariacristina Taormina, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Direttore Comunicazione, Marketing e Relazioni esterne Banca Ifis S.p.A.
Responsabile Ufficio Stampa Banca Ifis S.p.A. M. +39 342 8554140
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Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati nella misura in cui rappresentativi dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business. Anche per tale motivo, al di fuori della peculiare operatività, sono stati classificati tra le rettifiche di valore gli effetti di un'analisi svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19.
| VOCI DELL'ATTIVO | CONSISTENZE AL | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.09.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % |
| Cassa e disponibilità liquide | 2.621 | 82 | 2.539 | n.s. |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione con impatto a conto economico |
6.289 | 20.870 | (14.581) | (69,9)% |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
150.656 | 136.978 | 13.678 | 10,0% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
611.256 | 774.555 | (163.299) | (21,1)% |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | 1.330.894 | 1.083.281 | 247.613 | 22,9% |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 9.751.356 | 9.135.402 | 615.954 | 6,7% |
| Attività materiali | 117.988 | 115.149 | 2.839 | 2,5% |
| Attività immateriali | 60.755 | 60.970 | (215) | (0,4)% |
| Di cui: avviamento | 38.791 | 38.798 | (7) | (0,0)% |
| Attività fiscali | 335.109 | 381.431 | (46.322) | (12,1)% |
| Altre attività | 402.518 | 317.478 | 85.040 | 26,8% |
| Totale dell'attivo | 12.769.442 | 12.026.196 | 743.246 | 6,2% |
| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | CONSISTENZE AL | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.09.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % |
| Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato | 2.513.546 | 2.367.082 | 146.464 | 6,2% |
| Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 5.729.912 | 5.471.874 | 258.038 | 4,7% |
| Titoli in circolazione valutati al costo ammortizzato | 2.291.824 | 2.069.083 | 222.741 | 10,8% |
| Passività finanziarie di negoziazione | 4.617 | 18.551 | (13.934) | (75,1)% |
| Passività fiscali | 49.763 | 48.154 | 1.609 | 3,3% |
| Altre passività | 498.102 | 438.311 | 59.791 | 13,6% |
| Trattamento di fine rapporto del personale | 8.830 | 9.235 | (405) | (4,4)% |
| Fondi per rischi e oneri | 67.141 | 53.944 | 13.197 | 24,5% |
| Riserve da valutazione | (23.332) | (19.337) | (3.995) | 20,7% |
| Riserve | 1.367.272 | 1.320.871 | 46.401 | 3,5% |
| Sovrapprezzi di emissione | 102.972 | 102.491 | 481 | 0,5% |
| Capitale | 53.811 | 53.811 | - | 0,0% |
| Azioni proprie (-) | (2.847) | (2.948) | 101 | (3,4)% |
| Patrimonio di pertinenza di terzi (+ / -) | 27.641 | 26.270 | 1.371 | 5,2% |
| Utile (perdita) del periodo (+/-) | 80.190 | 68.804 | 11.386 | 16,5% |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 12.769.442 | 12.026.196 | 743.246 | 6,2% |


| PERIODO | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|
| VOCI (in migliaia di euro) |
30.09.2021 | 30.09.2020 | ASSOLUTA | % |
| Margine di interesse | 362.614 | 260.801 | 101.813 | 39,0% |
| Commissioni nette | 62.860 | 55.495 | 7.365 | 13,3% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 23.757 | 5.407 | 18.350 | 339,4% |
| Margine di intermediazione | 449.231 | 321.703 | 127.528 | 39,6% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito | (62.439) | (47.856) | (14.583) | 30,5% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 386.792 | 273.847 | 112.945 | 41,2% |
| Spese amministrative: | (265.384) | (212.298) | (53.086) | 25,0% |
| a) spese per il personale | (103.711) | (89.310) | (14.401) | 16,1% |
| b) altre spese amministrative | (161.673) | (122.988) | (38.685) | 31,5% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (9.353) | (20.920) | 11.567 | (55,3)% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali |
(14.269) | (13.087) | (1.182) | 9,0% |
| Altri oneri/proventi di gestione | 21.433 | 16.902 | 4.531 | 26,8% |
| Costi operativi | (267.572) | (229.403) | (38.169) | 16,6% |
| Utile (Perdite) da cessioni di investimenti | - | 24.161 | (24.161) | (100,0)% |
| Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 119.220 | 68.605 | 50.615 | 73,8% |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (37.662) | (16.143) | (21.519) | 133,3% |
| Utile (perdita) del periodo | 81.558 | 52.462 | 29.096 | 55,5% |
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | 1.368 | 116 | 1.252 | n.s. |
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo | 80.190 | 52.346 | 27.844 | 53,2% |


| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI | CONSISTENZE | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.09.2021 | 31.12.2020 | ||
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.047.496 | 1.038.715 | ||
| Capitale di classe 1 (T1) | 1.101.109 | 1.091.858 | ||
| Totale Fondi propri | 1.376.305 | 1.366.421 | ||
| Totale attività ponderate per il rischio (RWA) | 8.968.645 | 9.203.971 | ||
| Ratio – Capitale primario di classe 1 | 11,68% | 11,29% | ||
| Ratio – Capitale di classe 1 | 12,28% | 11,86% | ||
| Ratio – Totale Fondi propri | 15,35% | 14,85% |
Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri al 30 settembre 2021 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2021.
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI: | CONSISTENZE | ||
|---|---|---|---|
| PERIMETRO DEL GRUPPO BANCARIO BANCA IFIS (in migliaia di euro) |
30.09.2021 | 31.12.2020 | |
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.452.817 | 1.422.796 | |
| Capitale di classe 1 (T1) | 1.454.589 | 1.424.610 | |
| Totale Fondi propri | 1.857.386 | 1.827.409 | |
| Totale attività ponderate per il rischio (RWA) | 8.944.569 | 9.194.733 | |
| Ratio – Capitale primario di classe 1 | 16,24% | 15,47% | |
| Ratio – Capitale di classe 1 | 16,26% | 15,49% | |
| Ratio – Totale Fondi propri | 20,77% | 19,87% |
Il Capitale primario di classe 1, il Capitale di classe 1 e il Totale Fondi propri al 30 settembre 2021 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2021.

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