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Banca Ifis

Earnings Release May 10, 2018

4153_10-q_2018-05-10_ca79a98d-5cf1-4f62-b331-c6a69e11a493.pdf

Earnings Release

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Informazione
Regolamentata n.
0147-34-2018
Data/Ora Ricezione
10 Maggio 2018
13:37:51
MTA - Star
Societa' : BANCA IFIS
Identificativo
Informazione
Regolamentata
: 103560
Nome utilizzatore : IFISN03 - DI GIORGIO
Tipologia : REGEM
Data/Ora Ricezione : 10 Maggio 2018 13:37:51
Data/Ora Inizio
Diffusione presunta
: 10 Maggio 2018 13:37:52
Oggetto : 2018 Gruppo Banca IFIS - risultati primi tre mesi
Testo del comunicato

Vedi allegato.

"Il Gruppo Banca IFIS ha registrato risultati finanziari positivi, che confermano la solidità del modello e l'efficacia dell'azione delle singole business units. Liquidità e patrimonio in continuo rafforzamento permettono alla Banca di sostenere ulteriore crescita nei mercati di riferimento"

AD Giovanni Bossi

Banca IFIS: performance positive nel credito alle imprese e nella gestione NPL, trainate da incremento nei volumi, numero clienti e nuovi investimenti tecnologici.

Margine di intermediazione in crescita del +35%, utile netto del +16%. Continuano le assunzioni: oltre 70 nuove risorse nei primi 3 mesi dell'anno.

Highlights– Risultati primo trimestre 2018

DATI RICLASSIFICATI1 : 1 gennaio – 31 marzo

  • o Margine di intermediazione a 139,4 milioni di euro (+34,6%);
  • o Risultato netto della gestione finanziaria 128,4 milioni di euro (+26,7%);
  • o Costi operativi a 73,4 milioni di euro (+31,9%);
  • o Utile netto di periodo a 37,9 milioni di euro (+15,8%);
  • o Costo del rischio del settore imprese a 73 bps;
  • o Rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi netti settore Imprese all'1,2%;
  • o Coverage ratio delle sofferenze lorde settore Imprese al 91,7%;
  • o Totale risorse del Gruppo: 1.541 persone (1.361 al 31 marzo 2017);
  • o Ratio – Capitale primario di classe 1 (CET1): 15,49% (15,64% al 31 dicembre 2017) 2 ;
  • o Ratio - Capitale di classe 1 (T1): 15,49% (15,64% al 31 dicembre 2017) 2 ;
  • o Ratio – Totale fondi propri: 20,91% (21,07% al 31 dicembre 2017) 2 .

1 Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business, che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.

2 Il totale fondi propri indicato è relativo al solo perimetro del Gruppo Banca IFIS, che dunque esclude gli effetti derivanti dal consolidamento ai fini prudenziali nella controllante La Scogliera S.p.A. I fondi propri, le attività ponderate per il rischio ed i coefficienti di solvibilità consolidati al 31 marzo 2018 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286 del 17 dicembre 2013. L'articolo 19 del CRR prevede l'inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della holding del Gruppo bancario non consolidata nel patrimonio netto contabile. Il CET1 al 31 marzo 2018 comprendente La Scogliera S.p.A è pari all'11,10% rispetto al 11,66% del 31 dicembre 2017, il Capitale di classe 1 (T1) si attesta a 11,75% rispetto al 12,18% mentre il ratio totale fondi propri si attesta al 15,35% rispetto al 16,15% del 31 dicembre 2017.

Mestre (Venezia), 10 maggio 2018 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS (Fitch, BB+, outlook stabile), riunitosi oggi sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg, ha approvato i risultati relativi al primo trimestre del 2018.

"Nei primi tre mesi del 2018 il Gruppo Banca IFIS ha registrato risultati finanziari positivi, che confermano la solidità del modello e l'efficacia dell'azione delle singole business units. Liquidità e patrimonio in continuo rafforzamento permettono alla Banca di sostenere ulteriore crescita nei mercati di riferimento" ha detto Giovanni Bossi, Amministratore Delegato di Banca IFIS. "Il Gruppo si conferma attivo nella finanza alle imprese e nell'acquisto e gestione delle sofferenze generate dalle istituzioni finanziarie italiane. Le dinamiche del trimestre sono state indirizzate alla ricerca, all'interno dei nostri mercati di azione, di un nuovo livello di "new normal" in un contesto in continuo mutamento.

Per quanto riguarda i non-performing loans, il mercato italiano si sta concentrando nei cosiddetti jumbo deals e sulla preparazione da parte delle banche di operazioni "GACS-compliant" per alcuni tipi di asset class, al fine di poter dismettere un maggiore livello di attivi deteriorati, entro settembre 2018, limite temporale della garanzia da parte dello Stato. Il mercato nel quale, come leader di settore, siamo chiamati ad operare, è inoltre fortemente influenzato dalle recenti regolamentazioni europee, in particolare dall'addendum e dalle linee guida della BCE. Molti operatori risentono infatti dell'incertezza sui possibili effetti di business e impatti sul business model che il raggiungimento del "new normal" regolamentare comporterà.

Per quanto riguarda le piccole e microimprese, nonostante il miglioramento della fiducia dei consumatori e delle aziende registrato nel trimestre, il credito bancario tradizionale si è ulteriormente contratto. Questa riduzione è bilanciata dalla continua ricerca da parte degli imprenditori di forme alternative di finanziamento tra cui nuovi capitali. Nel segmento imprese in cui operiamo, la riduzione del tradizionale canale bancario e l'impossibilità, per dimensioni, di accedere alla Borsa si traduce in una crescita della sete di credito da parte di quelle aziende sane, che hanno saputo sopravvivere alla crisi con modelli di business ristrutturati e/o nuovi.

A fronte di questi macro-scenari, nel comparto NPL Banca IFIS continua a puntare nell'accelerazione della lavorazione dei crediti in portafoglio. Questo è possibile grazie sia all'aumento del numero di persone dedicate al business NPL, sia all'ulteriore efficientamento dei canali di gestione presidiati. La velocità di trasformazione degli asset class è il grande valore su cui stiamo velocemente evolvendo.

Relativamente al comparto imprese, la Banca continua a rafforzare i propri presidi di relazione con i clienti anche attraverso l'adozione di piattaforme tecnologiche e nuovi modelli di business intelligence che permettono di supportare direttamente le imprese che ricercano credito. Inoltre, è stato avviato con successo il processo di cross-selling tra le varie aree di business dell'istituto attive nei finanziamenti alle imprese, in primis con il medio-lungo termine che entra nell'attività quotidiana della rete commerciale che, in precedenza, si occupava solo di breve termine. In questo comparto, infine, la Banca è alla continua ricerca e sperimentazione di nuove forme organizzative interne e partnership per rendere efficace il sostegno alle imprese che cercano credito, capaci di offrire loro un ventaglio completo di soluzioni in base alle esigenze del cliente.

In conclusione, i concetti espressi all'inizio dell'anno per l'intero 2018 di ricerca di sinergie, semplificazione dei processi, valorizzazione del capitale umano ed innovazione a 360 gradi - non solo tecnologica - hanno caratterizzato il primo trimestre e continueranno a farlo anche nei successivi.

La consapevolezza di essere un istituto che ha fin dalle origini avuto un modello di business unico nel panorama finanziario italiano ci differenzia sempre di più, trimestre dopo trimestre, dagli altri operatori. Un'unicità che si traduce nella capacità di individuare e cogliere opportunità al di fuori degli schemi precostituiti, supportati da patrimonio e liquidità abbondanti. Questa è la nostra vera innovazione: non ci sentiamo Banca ma Impresa, instancabilmente alla ricerca di migliorare adattandoci ai cambiamenti che il mercato ed i clienti ci richiedono.

In un futuro non troppo lontano – conclude Bossi - la Banca è chiamata a diventare player di riferimento del processo di consolidamento di piccole realtà creditizie d'eccellenza presenti nel nostro territorio, che hanno bisogno di business model evolutivi per esprimere al meglio il proprio valore".

In breve, i risultati del Gruppo Banca IFIS del primo trimestre possono così essere commentati:

Margine di intermediazione3 Il Margine di intermediazione è pari a 139,4 milioni di euro (+34,6% rispetto ai 103,5 milioni dei primi tre mesi del 2017). Il risultato positivo è dovuto ad una serie di fattori: l'eccellente performance del settore NPL, che beneficia della velocità nel trasformare posizioni deteriorate in posizioni paganti tramite canali di gestione e database proprietari; inoltre, la buona prestazione nel comparto delle Imprese, imputabile agli strumenti di credito ordinario e specializzato, con un aumento del numero di clienti in tutti i comparti di presenza dell'Istituto.

Rettifiche di valore nette Le rettifiche di valore nette si attestano a 11,0 milioni di euro contro 2,2 milioni di euro al 31 marzo 2017, sostanzialmente riferibili a crediti verso la clientela del settore Imprese. Il costo del credito è pari a 73 bps nei primi tre mesi del 2018 rispetto a 31 bps al 31 dicembre 2017. L'anno precedente vi erano state delle riprese di valore al netto delle quali il costo della qualità creditizia sarebbe stato pari a 89 bps.

Costi operativi Pari a 73,4 milioni di euro con un cost/income ratio (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione) che ammonta al 52,7% rispetto al 53,7% del 31 marzo 2017. Le spese per il personale si incrementano a 26,8 milioni di euro (24,1 milioni a marzo 2017, +11,4%), in coerenza con l'aumento del numero dei dipendenti del Gruppo, che al 31 marzo 2018 è pari a 1.541 risorse (contro 1.361 risorse al 31 marzo 2017, +13,2%). Le altre spese amministrative, pari a 46,6 milioni di euro (31,1 milioni di euro nel 2017) aumentano per l'effetto congiunto di costi one-off a seguito dell'affinamento del nuovo modello di stima delle pratiche in corso di lavorazione giudiziale del settore NPL (9,2 milioni di euro), e per l'incremento dell'attività per il recupero giudiziale. Tale effetto congiunto si riflette nell'incremento delle spese legali (che passano da 6, 9 milioni nel primo trimestre 2017 a 11,7 milioni al 31 marzo 2018, +70,4%) e delle imposte indirette e tasse che passano da 4,9 a 14,0 milioni di euro (+182,1%). Le spese per il recupero stragiudiziale sono pari a 4,1 milioni al 31 marzo 2018. In linea con l'ottima performance del trimestre nel settore NPL, si registrano anche maggiori spese di

razionalizzazione di sistemi IT, nonché, a livello di Gruppo, di semplificazione della struttura e progetti di crescita finalizzati durante il periodo preso in esame.

L'utile netto del Gruppo al 31 marzo 2018 si attesta a 37,9 milioni di euro rispetto ai 32,7 milioni dello stesso periodo del 2017 (+15,8%). Il tax rate di Gruppo è pari al 31,2% rispetto al 28,5% dell'anno precedente.

Con riguardo al contributo dei singoli settori4 alla formazione dei risultati economico-patrimoniali al 31 marzo 2018, si riportano di seguito le principali dinamiche:

3 Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business, che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.

4 A partire dal primo trimestre 2018, Banca IFIS ha deciso di rappresentare tre settori di business: settore Imprese (che comprende tutte le aree che rappresentano l'offerta commerciale dedicata alle imprese quali crediti commerciali, corporate banking, leasing e crediti fiscali); settore NPL; settore Governance e Servizi. I dati comparativi sono stati riesposti con la medesima logica.

▪ Il margine di intermediazione del settore Imprese, che contribuisce per il 56,4% al totale, si attesta a 78,6 milioni di euro con una crescita del +10,9% nel trimestre rispetto ai 70,9 milioni del 2017. La performance positiva registrata è la diretta conseguenza di una serie di azioni organizzative volte a semplificare processi e risposte al mercato, le cui evidenze portano ad incrementare volumi e clienti in tutte le aree di business qui raggruppate. Nel margine di intermediazione del settore Imprese è compresa una quota di reversal della PPA (Purchase Price Allocation) per 20,4 milioni di euro (22,7 milioni nel primo trimestre 2017).

In particolare il comparto crediti commerciali5 , nel quale sono stati inclusi anche i prodotti di medio e lungo termine, ha mostrato un incremento del turnover (+ 7,3%), dell'outstanding (+2,2%), del numero clienti (+3%) e del cross-selling tale da far registrare un aumento del 18,0% (like for like +5,5%) del margine di intermediazione.

Nel Leasing è tuttora in corso la semplificazione societaria che porterà la controllata IFIS Leasing S.p.A. a essere incorporata in Banca IFIS, con la contemporanea adozione di una nuova piattaforma tecnologica che verrà adottata dall'area. Particolare accelerazione nel primo trimestre è stata registrata dal segmento del leasing strumentale, con un incremento di volumi erogati complessivi del 13% e del 30% nel comparto strumentale, con l'acquisizione di oltre 150 nuovi clienti in soli 3 mesi. Al 31 marzo 2018 il margine di intermediazione del settore leasing risulta stabile, rispetto al primo trimestre 2017, a 12,5 milioni di euro (like for like +31,1%).

Il Corporate banking - composto dalle aree di credito specializzato - realizza un margine di intermediazione pari a 23,5 milioni di euro (+14% rispetto al 31 marzo 2017) grazie a maggiori volumi realizzati e al miglior margine commissionale.

Il totale dei crediti verso le imprese è pari 5.373,2 milioni di euro, ottimo risultato poiché in lieve decremento con il dato di fine anno (-1,5%), tenendo in considerazione l'effetto stagionale in particolare sul comparto del credito commerciale.

▪ Per quanto concerne il settore NPL - dedicato all'acquisizione e trasformazione di crediti non paganti in piani sostenibili di rientro, prevalentemente unsecured - che contribuisce per il 46,7% al totale, il margine di intermediazione è pari a 65,1 milioni di euro rispetto ai 30,5 milioni di marzo 2017 (+113,3%). L'eccezionale performance, dopo la già ottima registrata nel quarto trimestre del precedente anno, dimostra la grande capacità dell'area di individuare la migliore strategia di lavorazione dei portafogli, grazie all'elevato standing delle risorse coinvolte nonché all'infrastruttura tecnologica a supporto. Al 31 marzo 2018 le posizioni nel portafoglio proprietario ammontano a oltre 1,5 milioni, corrispondenti ad un valore nominale pari a 13,0 miliardi di euro (831, 8 milioni di euro il valore dei crediti iscritto a bilancio). La Banca stima un ERC6 (Estimated Remaining Collections) di oltre 1,8 miliardi di euro in 15 anni. Gli acquisti del periodo sono pari a 6,1 milioni di euro, inferiori all'anno precedente poiché il numero di transazioni nel mercato unsecured consumer si è fortemente ridotto a favore dell'operatività GACS- compliant. Nel corso del primo trimestre 2018 la Banca ha continuato a raffinare e lavorare sui modelli di valutazione degli asset gestiti, in particolare ha provveduto al rilascio in produzione di un nuovo modello per la valorizzazione di parte delle posizioni in fasi di lavorazione prevalentemente nel canale giudiziale, con un effetto positivo a conto economico di settore per circa 19,7 milioni di euro. Gli incassi del trimestre ammontano a 40,1 milioni di euro, in forte aumento (+60,5%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente grazie all'avvenuta chiusura di piani di pagamento volontari nonché dal maggior numero di Ordinanza di Assegnazione di pagamento ottenute dai diversi tribunali, avvenuti durante i trimestri precedenti.

Nel trimestre la banca ha continuato a lavorare sulla diversificazione e flessibilità delle fonti di raccolta e sull'auspicata riduzione del funding retail a favore di quello istituzionale. Al 31 marzo 2018 la struttura del funding risulta così composta:

  • o 63,4% retail;
  • o 10,5% titoli di debito;
  • o 12,8% ABS;
  • o 9,2% TLTRO;
  • o 4,1% altro.

6 Ovvero l'ammontare dei flussi di cassa attesi futuri derivanti dalla gestione dei portafogli acquisiti.

5 Si segnala che, al fine della riclassificazione dell'area di business finanziamento a medio/lungo termine all'interno dell'area "Crediti commerciali" (e precedentemente inserita nella voce "Corporate banking") e dell'esclusione dal Leasing di un portafoglio di mutui, ora inserito nel perimetro del settore Governance e Servizi, al fine di offrire una comparazione coerente, si è deciso di esporre, per il primo trimestre 2017, anche i dati comparativi like for like di questi settori. Inoltre i dati comparativi dello stato patrimoniale e del conto economico sono stati riaggregati secondo un criterio di omogeneità contabile rispetto ai corrispondenti valori al 31 marzo 2018 per tenere conto dell'entrata in vigore a partire dal 1 gennaio 2018 del nuovo principio IFRS9.

Di seguito la composizione delle attività deteriorate nette dei crediti del settore Imprese (che sono pari a 342,8 milioni di euro):

  • le sofferenze nette ammontano a 62,8 milioni, in linea con il dato di fine 2017 (+0,4%); il rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi netti si attesta all'1,2%, sostanzialmente in linea con l'1,1% di dicembre 2017. Il coverage ratio si attesta al 91,7% invariato rispetto al 31 dicembre 2017;
  • le inadempienze probabili nette si riducono di 6,2 milioni a 159,7 milioni;
  • le esposizioni scadute deteriorate nette aumentano di 6,0 milioni a 120,2 milioni.

Complessivamente, i crediti deteriorati lordi del settore imprese sono pari a 1.188,4 milioni di euro a fronte di rettifiche di valore pari a 845,6 milioni, con un coverage ratio del 71,2% al 31 marzo 2018.

Il patrimonio netto consolidato a fine marzo 2018 si attesta a 1.413,0 milioni di euro rispetto ai 1.368,7 milioni del 31 dicembre 2017 (+3,2%).

Il capitale primario di classe 1 (CET17 ), il capitale di classe 1 (T1) ed il ratio totale fondi propri consolidati del solo Gruppo Banca IFIS, senza considerare gli effetti del consolidamento della controllante La Scogliera al 31 marzo 2018, si attestano per il CET1 e T1 al 15,49% (rispetto ai dati al 31 dicembre 2017, pari al 15,64%), mentre il Totale fondi propri consolidato si attesta al 20,91% (rispetto al 21,07% del dato al 31 dicembre 2017).

Per maggiori dettagli sui risultati finanziari si rimanda alla relazione intermedia di gestione ed alla presentazione dei risultati disponibili nel sito ufficiale www.bancaifis.it

Fatti di rilievo avvenuti nel periodo

Acquisizione del controllo di Cap.Ital.Fin. S.p.A

Con riferimento all'offerta vincolante relativa all'acquisizione del controllo di Cap.Ital.Fin. S.p.A. presentata il 24 novembre 2017, il 2 febbraio si è completata l'acquisizione del 100% di Cap.Ital.Fin. S.p.A., società ora iscritta all'elenco di cui all'art. 106 TUB, specializzata in finanziamenti rimborsabili mediante cessione del quinto dello stipendio e delegazioni di pagamento per pensionati, dipendenti privati, pubblici, statali operante in tutta Italia.

Accordi vincolanti per l'acquisizione di Credifarma S.p.A.

Nel mese di gennaio 2018 sono stati sottoscritti con Federfarma, UniCredit e BNL – Gruppo BNP Paribas gli accordi vincolanti per l'acquisizione di una partecipazione di controllo in Credifarma S.p.A. L'operazione, che porterà Credifarma S.p.A. nel perimetro del Gruppo Banca IFIS, prevede inoltre una partnership strategica pluriennale con Federfarma al fine di promuovere il ruolo di Credifarma in favore degli associati di Federfarma e del mercato nazionale delle farmacie. L'operazione è stata notificata a Banca d'Italia e dovrebbe essere completata nel corso dell'estate 2018.

Rating emittente

A febbraio 2018 è stato confermato da parte dell'agenzia Fitch Rating Inc. il rating 'BB+ outlook stabile' ottenuto da Banca IFIS il 28 settembre 2017, testimonianza della solidità della Banca nel mercato e della bontà del progetto di crescita e sviluppo.

7 Il totale fondi propri indicato è relativo al solo perimetro del Gruppo Banca IFIS, che dunque esclude gli effetti derivanti dal consolidamento ai fini prudenziali nella controllante La Scogliera S.p.A. I fondi propri, le attività ponderate per il rischio ed i coefficienti di solvibilità consolidati al 31 marzo 2018 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286 del 17 dicembre 2013. L'articolo 19 del CRR prevede l'inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della holding del Gruppo bancario non consolidata nel patrimonio netto contabile. Il CET1 al 31 marzo 2018 comprendente La Scogliera S.p.A è pari all'11,10% rispetto al 11,66% del 31 dicembre 2017, il Capitale di classe 1 (T1) si attesta a 11,75% rispetto al 12,18% mentre il ratio totale fondi propri si attesta al 15,35% rispetto al 16,15% del 31 dicembre 2017.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo

Collocamento obbligazione senior unsecured preferred

Ad aprile 2018 Banca IFIS ha annunciato e concluso il collocamento della sua prima emissione senior unsecured preferred a 5 anni per un ammontare pari a 300 milioni di euro, alla quale Fitch ha assegnato un rating a lungo termine "BB+".

Dichiarazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Mariacristina Taormina, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Banca IFIS S.p.A.

Responsabile Comunicazione Mara di Giorgio

+39 335 7737417 [email protected] www.bancaifis.it

Ufficio Stampa e PR Chiara Bortolato

+39 3669270394 [email protected] Ufficio Stampa Lavinia Piana +39 3469425022 [email protected]

Prospetti contabili riclassificati

Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.

Stato Patrimoniale Consolidato

VOCI DELL'ATTIVO CONSISTENZE AL VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.03.2018 31.12.2017 ASSOLUTA %
Cassa e disponibilità liquide 36 50 (14) (28,0)%
Attività finanziarie detenute per la negoziazione con impatto a conto
economico
34.987 35.614 (627) (1,8)%
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a
conto economico
115.597 58.807 56.790 96,6%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
453.847 442.576 11.271 2,5%
Crediti verso banche 1.565.449 1.760.752 (195.303) (11,1)%
Crediti verso clientela 6.457.208 6.392.567 64.641 1,0%
Attività materiali 127.005 127.881 (876) (0,7)%
Attività immateriali 25.250 24.483 767 3,1%
di cui:
- avviamento 1.529 834 695 83,3%
Attività fiscali: 408.270 438.623 (30.353) (6,9)%
a) correnti 51.916 71.309 (19.393) (27,2)%
b) anticipate 356.354 367.314 (10.960) (3,0)%
Altre attività 333.153 272.977 60.176 22,0%
Totale dell'attivo 9.520.802 9.554.330 (33.528) (0,4)%
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO CONSISTENZE AL VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.03.2018 31.12.2017 ASSOLUTA %
Debiti verso banche 820.190 791.977 28.213 3,6%
Debiti verso clientela 5.022.110 5.293.188 (271.078) (5,1)%
Titoli in circolazione 1.774.973 1.639.994 134.979 8,2%
Passività finanziarie di negoziazione 38.096 38.171 (75) (0,2)%
Passività fiscali: 48.140 40.076 8.064 20,1%
a) correnti 4.869 1.477 3.392 229,7%
b) differite 43.271 38.599 4.672 12,1%
Altre passività 369.693 352.999 16.694 4,7%
Trattamento di fine rapporto del personale 7.809 7.550 259 3,4%
Fondi per rischi e oneri 26.802 21.656 5.146 23,8%
Riserve da valutazione (1.615) (2.710) 1.095 (40,4)%
Riserve 1.224.243 1.038.155 186.088 17,9%
Sovrapprezzi di emissione 101.864 101.864 - 0,0%
Capitale 53.811 53.811 - 0,0%
Azioni proprie (-) (3.168) (3.168) - 0,0%
Utile (perdita) di periodo (+/-) 37.854 180.767 (142.913) (79,1)%
Totale del passivo e del patrimonio netto 9.520.802 9.554.330 (33.528) (0,4)%

Conto Economico Consolidato

VOCI ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.03.2018 31.03.2017 ASSOLUTA %
Margine di interesse 119.480 90.987 28.493 31,3%
Commissioni nette 19.820 14.219 5.601 39,4%
Altre componenti del margine di intermediazione 78 (1.663) 1.741 (104,7)%
Margine di intermediazione 139.378 103.543 35.835 34,6%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (10.957) (2.168) (8.789) 405,4%
Risultato netto della gestione finanziaria 128.421 101.375 27.046 26,7%
Spese amministrative: (73.452) (55.207) (18.245) 33,0%
a) spese per il personale (26.827) (24.073) (2.754) 11,4%
b) altre spese amministrative (46.625) (31.134) (15.491) 49,8%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.806) (1.597) (1.209) 75,7%
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (2.809) (3.459) 650 (18,8)%
Altri oneri/proventi di gestione 5.646 4.619 1.027 22,2%
Costi operativi (73.421) (55.644) (17.777) 31,9%
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 55.000 45.731 9.269 20,3%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (17.146) (13.043) (4.103) 31,5%
Utile (Perdita) di periodo 37.854 32.688 5.166 15,8%
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi - 1 (1) (100,0)%
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo 37.854 32.687 5.167 15,8%

Conto Economico Consolidato: Evoluzione trimestrale

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO:
EVOLUZIONE TRIMESTRALE
ESERCIZIO
2018
ESERCIZIO 2017
(in migliaia di euro) 31.03 31.12 30.09 30.06 31.03
Margine di interesse 119.480 121.252 91.872 110.560 90.987
Commissioni nette 19.820 21.129 18.272 20.145 14.219
Altre componenti del margine di intermediazione 78 7.639 11.945 18.971 (1.663)
Margine di intermediazione 139.378 150.020 122.089 149.676 103.543
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (10.957) (37.075) (1.140) 14.277 (2.168)
Risultato netto della gestione finanziaria 128.421 112.945 120.949 163.953 101.375
Spese per il personale (26.827) (24.469) (24.298) (25.411) (24.073)
Altre spese amministrative (46.625) (48.511) (34.257) (38.718) (31.134)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.806) 1.719 (2.922) 2.873 (1.597)
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (2.809) (2.688) (2.822) (2.483) (3.459)
Altri oneri/proventi di gestione 5.646 4.028 3.028 (72) 4.619
Costi operativi (73.421) (69.921) (61.271) (63.811) (55.644)
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 55.000 43.024 59.678 100.142 45.731
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (17.146) (11.387) (14.210) (29.168) (13.043)
Utile (Perdita) di periodo 37.854 31.637 45.468 70.974 32.688
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi - (7) 2 4 1
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo 37.854 31.644 45.466 70.970 32.687

COMUNICATO STAMPA RISULTATI PRIMI TRE MESI 2018

PATRIMONIO NETTO: COMPOSIZIONE CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.03.2018 31.12.2017 ASSOLUTA %
Capitale 53.811 53.811 - 0,0%
Sovrapprezzi di emissione 101.864 101.864 - 0,0%
Riserve da valutazione: (1.615) (2.710) 1.095 (40,4)%
- Titoli 3.629 2.275 1.354 59,5%
- TFR 49 20 29 145,0%
- differenze di cambio (5.293) (5.005) (288) 5,8%
Riserve 1.224.243 1.038.155 186.088 17,9%
Azioni proprie (3.168) (3.168) - 0,0%
Utile netto 37.854 180.767 (142.913) (79,1)%
Patrimonio netto 1.412.989 1.368.719 44.270 3,2%
FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI:
PERIMETRO DEL GRUPPO BANCA IFIS
(in migliaia di euro)
DATI AL
31.12.2017
Capitale primario di classe 1(CET1) 1.142.229 1.152.603
Capitale di classe 1 (T1) 1.142.229 1.152.603
Totale fondi propri 1.542.229 1.552.792
Totale attività ponderate per il rischio 7.375.193 7.369.921
Ratio – Capitale primario di classe 1 15,49% 15,64%
Ratio – Capitale di classe 1 15,49% 15,64%
Ratio – Totale fondi propri 20,91% 21,07%

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