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Banca Ifis

Annual Report Apr 1, 2020

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Annual Report

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Progetto di relazioni e bilancio d'esercizio

2019

Banca Ifis S.p.A - Sede legale in Via Terraglio 63 30174 Venezia - Mestre - Numero di iscrizione al Registro delle imprese di Venezia e codice fiscale 02505630109 Partita IVA 04570150278- Numero REA: VE – 0247118 Capitale Sociale Euro 53.811.095 i.v. - Iscritta all'Albo delle banche al n. 5508 Capogruppo del Gruppo bancario Banca Ifis S.p.A. iscritto all'albo dei Gruppi bancari - Società aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, all'Associazione Italiana per il Factoring e al Factors Chain lnternational.

Lettera del Presidente agli Azionisti

Sebastien Egon Fürstenberg

Presidente Banca Ifis

Gentili Azionisti,

il 2019 è stato un anno di cambiamenti e di decisioni importanti che abbiamo assunto con senso di responsabilità. C'è stato un cambio manageriale in funzione del rafforzamento della crescita avvenuta negli ultimi anni. Il nuovo management avrà il compito di implementare il nuovo Piano Industriale e la strategia di crescita delineata per il prossimo triennio: un disegno imprenditoriale sfidante che andrà adeguato di pari passo a un consapevole presidio del capitale regolamentare.

Negli ultimi 25 anni il patrimonio netto di Banca IFIS è cresciuto di circa 1,5 miliardi di euro e la Banca ha pagato circa 0,4 miliardi di euro di dividendi. Agli attuali prezzi di Borsa la Banca offre un rendimento che è tra i più elevati del sistema bancario italiano. Negli ultimi dieci anni Banca IFIS si posiziona al quarto posto tra le banche italiane quotate in termini di utile generato e non ha effettuato aumenti di capitale.

Le incertezze di scenario, derivanti dalla diffusione del Covid-19 che così duramente sta colpendo il nostro Paese e il mondo intero, ci inducono cautela e attenzione, anche se la storia di Banca IFIS e i risultati sempre raggiunti la mettono in condizione di affrontare questa fase in modo consapevole.

L'azionista di maggioranza mantiene una visione di lungo termine volta alla creazione di valore nel tempo, grazie a una strategia focalizzata sulla continua produzione di utili sostenibili e sull'auto finanziamento, assicurando così il rendimento ai suoi azionisti.

Anche quest'anno proponiamo un dividendo in crescita a conferma di una solidità che si radica nel tempo e che consente, ancora una volta, di gratificare chi ha deciso di investire in Banca IFIS.

Permettetemi di ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a fare di Banca IFIS ciò che è diventata: gli azionisti, i collaboratori, il management, i clienti, e i fornitori.

Sebastien Egon Fürstenberg, Presidente Banca Ifis

Lettera dell'Amministratore Delegato agli Azionisti

Luciano Colombini Amministratore Delegato Banca Ifis

Gentili Azionisti,

nel corso del 2019 abbiamo posto le basi e le fondamenta per il prossimo triennio.

Il Piano Industriale, presentato il 14 gennaio scorso, ha delineato la strategia e gli obiettivi della Banca al 2022 che prevedono, grazie alla significativa crescita dei business "core", un utile netto di 147 milioni di euro, un ritorno sul patrimonio netto tangibile dell'8,9%, 60 milioni di nuovi investimenti e 190 nuove assunzioni.

Nel processo di predisposizione del Piano Industriale per definire la strategia della Banca ed offrire una sempre maggiore trasparenza al mercato abbiamo analizzato il nostro posizionamento competitivo e l'allocazione del capitale e dei costi delle diverse business unit. Questa attività ha evidenziato come tutte le business unit continuano a essere profittevoli ed esprimono una posizione di leadership nei mercati di riferimento.

Le attività e le progettualità delineate nel Piano industriale sono già in fase di implementazione e verranno perseguite e monitorate con attenzione nei prossimi trimestri. Un primo passo è stata la cessione dell'immobile di Milano che ha generato una plusvalenza pre-tasse di circa 25 milioni di euro che verrà iscritta a bilancio 2020 con un risparmio annuo, a regime, di circa 1,5 milioni di euro di costi operativi.

Il Piano Industriale 2020-22 prevede una maggiore diversificazione del funding mix con l'emissione di 1,7 miliardi di euro di obbligazioni su 3 anni. In questo contesto, il 18 febbraio è stata emessa un'obbligazione senior di 400 milioni di euro che ha riscontrato una forte domanda con ordini finali, provenienti per oltre il 60% da investitori esteri, superiori di quasi tre volte l'importo allocato.

Nel 2019, nel business NPL, è stata perfezionata l'acquisizione dell'intero capitale sociale del servicer FBS, ai fini dell'accelerazione delle sinergie derivanti dalla complementarietà del know-how di Banca IFIS (unsecured retail) e di FBS (secured & corporate). Sono stati raggiunti gli obiettivi di acquisto in termini di NPL confermando la nostra dinamicità sul mercato e le ottime capacità di execution. Nei prossimi anni è prevista l'espansione del business anche nel segmento secured attraverso l'acquisizione di piccoli servicer team specializzati.

Sul fronte della Banca Commerciale abbiamo continuato a finanziare l'economia reale confermando il nostro ruolo di Banca delle PMI, raggiungendo i nostri obiettivi in termini di ricavi e registrando una graduale contrazione del costo del rischio che aveva evidenziato, nei precedenti esercizi, un picco non fisiologico dovuto alla crisi che ha interessato il settore delle costruzioni. Nel prossimo futuro incrementeremo ulteriormente la nostra presenza nel segmento delle Piccole e Medie Imprese; ci focalizzeremo sulla continua evoluzione del nostro modello distributivo e operativo, con un'offerta di prodotti più ampia e investimenti in innovazione digitale che ci consentiranno di espandere ulteriormente la nostra base clienti.

Con l'attività di rebranding, prevista per l'anno in corso, abbiamo l'obiettivo di rendere più riconoscibile il marchio della Banca e aumentarne l'awareness sul mercato di riferimento.

Investiremo in sostenibilità sia con l'utilizzo in tutte le sedi della Banca, di energie provenienti al 100% da rinnovabili e l'implementazione di una cultura aziendale "plastic free", sia con l'introduzione di specifici prodotti e programmi di finanziamento "green" orientati al sostegno di attività e investimenti per l'ecosostenibilità dell'attività d'impresa.

Non possiamo, infine, non considerare il particolare momento che il Paese sta attraversando a causa dell'emergenza Coronavirus. La portata di questo grave problema sanitario, che colpisce sia l'economia che la vita di ogni giorno degli italiani, non è allo stato prevedibile, anche se è ovvio che dovremo subire gli effetti di un rallentamento, speriamo il più breve possibile, di tutte le attività produttive, pubbliche e private.

Peraltro, la struttura patrimoniale ed economica di Banca IFIS è certamente nella condizione di superare l'urto di questa crisi senza vedere intaccata la propria solidità e capacità di generazione di utili nel tempo. Siamo sicuri che, con la consueta collaborazione di tutti, saremo in grado di superare anche questa fase così complicata con l'entusiasmo e la capacità che ha da sempre contraddistinto la Banca.

Luciano Colombini, Amministratore Delegato Banca IFIS

1 Cariche sociali 8
2 Relazione sulla gestione 10
2.1 Note introduttive alla lettura dei numeri 11
2.2 Highlights 12
2.3 KPI13
2.4 Contesto 14
2.5 Impatti modifiche normative 16
2.6 Aggregati patrimoniali ed economici17
2.7 Principali rischi e incertezze 29
2.8 L'azione Banca Ifis29
2.9 Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio31
2.10 Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio32
2.11 Evoluzione prevedibile della gestione33
2.12 Altre informazioni 34
2.13 Proposta distribuzione utile dell'esercizio 36
3 Schemi di Bilancio 37
3.1 Stato Patrimoniale38
3.2 Conto Economico 39
3.3 Prospetto della redditività Complessiva40
3.4 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2019 41
3.5 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2018 42
3.6 Rendiconto Finanziario 43
4 Nota Integrativa 44
4.1 Parte A - Politiche contabili 45
4.2 Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale72
4.3 Parte C – Informazioni sul conto economico 104
4.4 Parte D - Redditività complessiva 117
4.5 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 118
4.6 Parte F - Informazioni sul patrimonio 150
4.7 Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda 156
4.8 Parte H - Operazioni con parti correlate 157
4.9 Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali159
4.10 Parte L - Informativa di settore 160
4.11 Parte M – Informativa sul leasing 160
5 Allegati al bilancio d'Esercizio 163
5.1 Prospetto dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione ai sensi dell'art. 149-duodecies del
Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 164
5.2 Attestazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 ai sensi dell'art. 154-bis, paragrafo 5, del D.lgs. 58 del 24
febbraio 1998 e dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
165
5.3 Relazione del collegio sindacale 166
5.4 Relazione della società di revisione al Bilancio d'Esercizio175

1. Cariche sociali

Consiglio di Amministrazione

Amministratore Delegato Luciano Colombini (1) Consiglieri Simona Arduini

Presidente Sebastien Egon Fürstenberg Vice Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio Monica Billio Beatrice Colleoni Alessandro Csillaghy De Pacser Roberto Diacetti Divo Gronchi Luca Lo Giudice Antonella Malinconico Daniele Umberto Santosuosso

(1) All'Amministratore Delegato sono attribuiti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società.

Direttore Generale Alberto Staccione

Collegio Sindacale

Presidente Giacomo Bugna

Società di Revisione EY S.p.A.

Dirigente Preposto alla redazione Mariacristina Taormina dei documenti contabili societari

Capitale Sociale: euro 53.811.095 i.v. ABI 3205.2 Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Venezia: 02505630109 Partita IVA: 04570150278 Numero di iscrizione all'Albo delle Banche: 5508 Sede legale ed amministrativa Membro di FCI Via Terraglio, 63 – 30174 Mestre – Venezia Indirizzo Internet: www.bancaifis.it

Sindaci Effettivi Marinella Monterumisi Franco Olivetti Sindaci Supplenti Alessandro Carducci Artenisio Giuseppina Manzo

2. Relazione sulla gestione

2.1 Note introduttive alla lettura dei numeri

Nella lettura comparativa dei numeri di esercizio, è necessario tenere in considerazione della prima applicazione dell' IFRS 16.

A partire dal 1 gennaio 2019 infatti, la Banca ha adottato il nuovo principio contabile "IFRS 16 Leases". Come permesso dalle norme di transizione dell'IFRS 16 stesso, la Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 16; pertanto i valori del 2018, determinati in accordo allo IAS 17, non sono pienamente comparabili. In particolare, è stato applicato il cosiddetto "modified retrospective approach B" (paragrafo C5 lettera b, C7 e C8 lettera b.ii dell'appendice C all'IFRS 16) che prevede la possibilità di rilevare l'attività consistente nel diritto di utilizzo alla data dell'applicazione iniziale per un importo pari alla passività del leasing; secondo questo approccio alla data di prima applicazione non emergono differenze sul patrimonio netto di apertura di Banca Ifis. Il diritto d'uso iscritto, e conseguentemente la relativa passività finanziaria, al 1 gennaio 2019 è pari a 11,0 milioni di euro.

In merito ai dati economici dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, in funzione delle previsioni dell'IFRS 16, si precisa che:

  • il margine d'interesse include, tra gli interessi passivi, gli interessi maturati sulle passività finanziarie per il leasing;
  • le rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali includono gli ammortamenti dei diritti d'uso di attività rivenienti da contratti di leasing;
  • nelle Altre spese amministrative non sono più rilevati i canoni di locazione relativi ai contratti rientranti nel perimetro di applicazione dell'IFRS 16.

In funzione di quanto sopra, i dati economici relativi all'esercizio di raffronto non sono pienamente comparabili.

2.2 Highlights

Dati riclassificati: le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti all'operatività NPL, fino al momento dello scorporo del relativo ramo d'azienda, sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.

PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018 ASSOLUTA %
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
1.173.803 432.089 741.714 171,7%
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 460.578 394.151 66.427 16,9%
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 6.912.409 6.741.482 170.927 2,5%
Totale attivo 10.126.884 9.099.498 1.027.386 11,3%
Debiti verso banche 959.403 756.432 202.971 26,8%
Debiti verso clientela 6.328.711 5.577.057 751.654 13,5%
Titoli in circolazione 1.067.529 979.002 88.527 9,0%
Patrimonio netto 1.352.244 1.368.465 (16.221) (1,2)%
PRINCIPALI DATI ECONOMICI
(in migliaia di euro)
ESERCIZIO ESERCIZIO
2019 2018 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 276.194 429.167 (152.973) (35,6)%
Rettifiche di valore nette per rischio di credito (87.005) (97.796) (10.791) (11,0)%
Risultato netto della gestione finanziaria 189.189 (331.371) (142.182) (42,9)%
Costi operativi (150.441) (214.845) (64.404) (30,0)%
Utile lordo 38.848 116.526 (77.678) (67,7)%-
Utile netto 27.346 82.806 (55.460) (67,0)%

2.3 KPI

Dati riclassificati: le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti all'operatività NPL, fino al momento dello scorporo del relativo ramo d'azienda, sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.

ESERCIZIO
KPI 2019 2018 VARIAZIONE
ROE 2,0% 6,1% (4,1)%
ROA 0,4% 1,3% (0,9)%
Cost/Income ratio 54,5% 50,1% 4,4%
Ratio - Totale Fondi propri 21,03% 20,41% 0,6%
Ratio - Capitale primario di classe 1 15,69% 15,11% 0,6%
Numero azioni capitale sociale (in migliaia) 53.811 53.811 0,0%
Numero di azioni in circolazione a fine periodo (1) (in migliaia) 53.452 53.441 0,0%
Book value per share 25,30 25,61 (1,2)%
EPS 0,51 1,55 (67,0)%
Dividendo per azione (2) 1,10 1,05 4,8%
Payout ratio 215,0% 67,8% 147,2%

(1) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.

(2) Proposta di dividendo elaborata dal Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis.

2.4 Contesto

L'analisi dello scenario economico italiano non può prescindere dalla valutazione dei trend globali in un contesto sempre più interconnesso.

In termini generali, nel 2019 l'economia si è attestata su un sentiero di crescita costante anche se piuttosto moderata, con un tasso medio di sviluppo del +1,2% nell'Area Euro e del +3,1% per il resto del mondo (Winter Forecast della Commissione Europea). In entrambi i casi la crescita del PIL è stata in evidente rallentamento rispetto al 2018.

A partire dall'autunno scorso alcuni sviluppi positivi hanno ridotto i rischi globali –vedasi tra tutti l'accordo "Phase One" sul commercio tra USA e Cina -mentre altre evoluzioni negative - quali l'incremento delle tensioni geopolitiche nel Medio Oriente, le difficoltà di ripresa dei Paesi dell'America Latina e soprattutto la diffusione del Covid-19 - hanno fatto emergere nuove criticità.

In particolare, è al momento difficile prevedere quale sarà l'impatto economico, nel medio e lungo periodo, del nuovo Coronavirus, dipendendo strettamente dalla profondità e dall'ampiezza della sua diffusione, nonché dalle politiche fiscali e monetarie in grado di ripristinare la fiducia dei mercati che le autorità nazionali e sovranazionali metteranno in campo.

Secondo una prima valutazione preliminare dell'OCSE è plausibile un rallentamento della crescita globale nella prima metà del 2020 come conseguenza dell'impatto sulle catene di approvvigionamento e sulle materie prime, ma anche a seguito della contrazione dei flussi turistici e, soprattutto, del peggioramento delle aspettative degli operatori economici.

La dinamica del commercio mondiale sarà un elemento determinante per l'economia italiana che è e rimarrà fortemente dipendente dall'export. La domanda estera dell'Italia è cresciuta dell'1,3 per cento nel 2019, in contrazione dal 3,6% del triennio precedente. Nel 2020 è attesa espandersi dell'1,7%, quindi abbastanza in linea con il 2019, per poi accelerare al +2,6% in media nel biennio 2021-22, (stima Banca d'Italia nel Bollettino Economico di gennaio 2020).

L'Italia dovrebbe chiudere il 2019 con una crescita del prodotto interno quasi nulla (+0,2% in base a quanto stimato da ISTAT e Commissione Europea), principalmente a causa del rallentamento del commercio mondiale che ha determinato una diminuzione della produzione industriale (-1,3% la flessione rispetto al 2018 misurata dall'ISTAT), la prima dal 2014.

Anche le previsioni del prossimo biennio evidenziano un'intrinseca debolezza dell'economia italiana: le stime sulla variazione del PIL nazionale oscillano, a seconda dell'istituto di previsione, in un range di +0,3 / +0,5% per il 2020 e tra +0,6% e +0,9% nel 2021. In particolare, la stima 2020 è condizionata da un avvio lento nella prima parte dell'anno.

A confermare la debolezza delle previsioni, in questo avvio del 2020, è il livello assunto dall'Indice PMI Manifatturiero (previsione dei direttori acquisti) che, anche prima degli ultimi eventi, ha avuto un andamento mensile altalenante ma purtroppo sempre inferiore al livello critico di 50 (47,9 il valore di gennaio 2020), indicando una fase di contrazione del comparto manifatturiero.

In un contesto di generale incertezza bisognerà, però, anche considerare che il quadro di previsione potrà essere positivamente impattato dalla manovra di finanza pubblica approvata alla fine di dicembre 2019 e dagli interventi specifici che saranno messi in campo per sostenere i settori più in crisi. Il quadro programmatico del Governo incorpora un forte aumento degli investimenti pubblici, pari a circa 20 punti percentuali cumulati nel prossimo triennio. Anche se, almeno al momento, rimangono irrisolti i nodi ammodernamento infrastrutturale, giustizia e burocrazia – che costituiscono un vincolo alla competitività del sistema Italia: al momento il Global Competitiveness Index dell'OCSE vede l'Italia in 30esima posizione nella classifica 2019.

Mercati di riferimento

Imprese

Le imprese italiane, dopo aver intrapreso con successo la strada dell'internalizzazione - le esportazioni sono cresciute del 2,5% anche in un anno difficile come il 2019 – si sono concentrate sull'innovazione, con significativi tassi di crescita degli investimenti (gli investimenti fissi lordi sono aumentati di oltre il 3% all'anno nel 2017 e nel 2018 e del 2,2% anche nel 2019).

Le PMI italiane, in particolare, sono uscite dal triennio 2016-2018 più forti, con ricavi in crescita, profittabilità in aumento e progressivo miglioramento della sostenibilità finanziaria. Le analisi dell'Ufficio Studi di Banca Ifis (pubblicate a febbraio 2020 con la nuova edizione del Market Watch PMI) confermano questo trend positivo evidenziando, su 9 settori chiave del made in Italy, una crescita media annua del 4,3% nei ricavi e un ROE medio dell'8%

Lo sviluppo degli investimenti per perseguire la strada dell'innovazione ha costituito il tratto distintivo dell'approccio delle PMI: +3,4%, nell'ultimo triennio, l'incremento medio annuo degli asset a disposizione della produzione. Sicuramente gli incentivi pubblici agli investimenti sono stati decisivi nell'innescare questo circolo virtuoso: il 50% delle PMI intervistate li ha utilizzati e di queste il 70% li ha indicati come determinanti per la scelta. Per il futuro il 44% delle imprese ha dichiarato di voler continuare a investire anche in assenza di nuovi incentivi (ricerca 2019 condotta da Banca Ifis, in collaborazione con le Università Ca' Foscari di Venezia e di Padova).

Questo percorso di sviluppo degli investimenti non ha comportato solamente incremento della capacità produttiva ma, prima di tutto, un modo diverso di produrre. La ricerca pocanzi citata ha restituito un panorama in cui le tecnologie svolgono il ruolo di abilitatore per competere in termini di flessibilità (87% delle imprese), personalizzazione dell'offerta (76%) ed efficienza produttiva (65%).

L'analisi dell'osservatorio di Banca Ifis sulle PMI ha anche confermato la tendenza a una solida sostenibilità finanziaria che si è concretizzata in una leva finanziaria media (PFN/EBITDA) di 1,31 nell'ultimo triennio di bilanci.

Le consistenze dei prestiti bancari alle imprese (società finanziarie e famiglie produttrici) alla fine del terzo trimestre 2019 sono in contrazione del 4,4% rispetto al dato di chiusura 2018 e di oltre il 27% se confrontate con il dicembre 2011.

Finanziamenti (consistenze) - Società non finanziarie e Famiglie produttrici (Miliardi di €)

Questo forte calo dei prestiti bancari al sistema produttivo trova ragione sia nella maggiore liquidità delle imprese come conseguenza della accresciuta capacità di autofinanziamento sia nella minore propensione delle banche a erogare nuovo credito – margini ridotti e rischiosità di controparte le principali determinanti – soprattutto nei confronti delle piccole e micro imprese.

La riduzione delle consistenze del tradizionale prestito bancario ha anche causa nell'aumentata consapevolezza delle imprese, e ancora una volta soprattutto delle PMI, nel più elevato valore aggiunto che possono attingere dal credito specializzato. Infatti, i volumi annuali di stipulato leasing sui beni strumentali, tipicamente legati all'attività di impresa, hanno raggiunto nel 2019 i 9,4 miliardi di euro con una crescita del 45% rispetto all'analogo dato del 2015. Ancora più rilevante la capacità del factoring di supportare la liquidità delle imprese: 255,5 miliardi di euro di turnover nel 2019, corrispondente a un incremento del 38% sul 2015.

Credito deteriorato

Lo scenario del credito deteriorato nel sistema bancario italiano evidenzia il miglioramento dello stock di NPE lordi che si sono dimezzati rispetto al picco del 2015. L'Ufficio Studi di Banca Ifis stima una chiusura 2019 intorno ai 145 miliardi di euro, corrispondente a un rapporto NPE su totale impieghi del 7,7%

Quest'ultimo dato dimostra, tuttavia, che c'è ancora molta strada da percorrere: l'Italia ha realizzato, tra i Paesi Europei, uno dei più forti trend di riduzione ma detiene ancora uno dei rapporti NPE/impeghi più elevati (8% vs 3%di media europea e vs 5% che costituisce il target richiesto dalla BCE, dati EBA al secondo trimestre 2019).

In termini tendenziali, l'andamento dei nuovi flussi di deteriorato rimane incerto: il ritmo di deterioramento degli impeghi in bonis è più basso del periodo pre-crisi (anno 2007 preso come termine di riferimento) ma il passaggio da Utp (inadempienze probabili) a sofferenza (NPL) rimane più elevato di quanto registrato nel 2007 a causa dell'andamento negativo del comparto delle Costruzioni.

Il mercato delle transazioni dei portafogli NPL (sofferenze) ha continuato a lavorare intensamente anche nel 2019 raggiungendo un importo di 32 miliardi di euro (in termini di GBV) di portafogli venduti, a cui si aggiungono euro 6 miliardi di transazioni su portafogli Utp (inadempienze probabili). In crescita la quota di operazioni sul mercato secondario (17% del totale 2019), come conseguenza delle dismissioni effettuate dai precedenti investitori alla ricerca di una maggiore specializzazione per tipologia di portafoglio.

Nel 2020 le vendite di portafogli continueranno a supportare il raggiungimento dell'obiettivo BCE di riduzione degli stock di deteriorato nei bilanci bancari: sono attesi 37 miliardi di nuove transazioni NPL, con una quota in aumento di mercato secondario e altri 7 miliardi di operazioni di vendita su Utp (Market Watch NPL di Banca Ifis, edizione gennaio 2020).

2.5 Impatti modifiche normative

A far data dal 1 gennaio 2019, sono intervenute i seguenti cambiamenti sia in materia di principi contabili internazionali, sia in materia fiscale, e più precisamente:

  • Principio contabile IFRS 16 "Leasing", omologato dalla Commissione Europea tramite il Regolamento n.1986/2017, che ha comportato la cancellazione e sostituzione degli IAS 17, IFRIC 4, SIC 15 e SIC 27; si rinvia a quanto descritto nel paragrafo Effetti della prima applicazione dell'IFRS 16.
  • Reintroduzione della maggiorazione dell'ammortamento al 30% per i beni strumentali nuovi (cd. super ammortamento) a decorrere dal 1° aprile 2019 e fino al 31 dicembre 2019, prevedendo però un tetto massimo agli investimenti agevolabili pari a 2,5 milioni di euro (Decreto Crescita - Legge n. 58 del 28/06/2019 di conversione del D.L. n. 34 del 30/04/2019).
  • Reintroduzione della disciplina relativa all'aiuto alla crescita economica (ACE) con un rendimento nazionale del nuovo capitale pari all'1.3% (Legge di Bilancio 2020 Legge n.160 del 27/12/2019)
  • Introduzione della definizione agevolata ("Pace fiscale") delle controversie tributarie in cui è parte l'Agenzia delle entrate, aventi ad oggetto atti impositivi, pendenti in ogni stato e grado del giudizio, nelle quali il ricorso in primo grado è stato notificato alla controparte entro la data di entrata in vigore del medesimo decreto, ossia entro il 24 ottobre 2018 (Legge n. 136 del 17/12/2018 di conversione del D.L. n. 119 del 23/10/2018).
  • Introduzione della sanatoria per regolarizzare gli errati adempimenti di natura formale ("Irregolarità formali") che non rilevano ai fini della determinazione della base imponibile e dei tributi pagati (imposte sui redditi, IVA e IRAP). In particolare, si dispone che le violazioni commesse fino al 24 ottobre 2018 possono essere regolarizzate attraverso il versamento di 200 euro per ciascun periodo d'imposta.
  • Riapertura dei termini per effettuare il Riallineamento fiscale dei valori contabili di determinati beni aziendali (Legge di Bilancio 2020 Legge n.160 del 27/12/2019.
  • Differimento ai periodi d'imposta successivi della quota deducibile ai fini IRES e IRAP relativa alle rettifiche di valore su crediti verso la clientela ex DL 83/2015 (Legge n. 160 del 27/12/2019)

2.6 Aggregati patrimoniali ed economici

Si precisa che le rettifiche di valore nette relative alla operatività NPL presenti fino allo scorporo del relativo ramo d'azienda (1 luglio 2018) sono stati interamente riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di questo business.

Aggregati patrimoniali

I PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE CONSISTENZE
31.12.2019 31.12.2018 ASSOLUTA %
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto
economico
126.908 195.295 (68.387) (35,0)%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
1.173.803 432.089 741.714 171,7%
Crediti verso banche 460.578 394.151 66.427 16,9%
Crediti verso clientela 6.912.409 6.741.482 170.927 2,5%
Partecipazioni 610.861 530.161 80.700 15,2%
Attività materiali e immateriali 96.971 110.509 (13.538) (12,3)%
Attività fiscali 363.303 378.376 (15.073) (4,0)%
Altre voci dell'attivo 382.021 317.406 64.615 20,4%
Totale dell'attivo 10.126.884 9.099.498 1.027.386 11,3%
Debiti verso banche 959.403 756.432 202.971 26,8%
Debiti verso clientela 6.328.711 5.577.057 751.654 13,5%
Titoli in circolazione 1.067.529 979.002 88.527 9,0%
Passività finanziarie di negoziazione 21.844 31.188 (9.344) (30,0)%
Altre voci del passivo 397.153 387.353 9.799 2,5%
Patrimonio netto 1.352.244 1.368.466 (16.221) (1,2)%
Totale del passivo e del patrimonio netto 10.126.884 9.099.498 1.027.387 11,3%

Attività finanziarie obbligatoriamente valutate a fair value con impatto a conto economico

La voce include sostanzialmente i finanziamenti e i titoli di debito che non hanno superato l'SPPI test, i titoli di capitale rappresentati da strumenti finanziari partecipativi e le quote di fondi di OICR.

La diminuzione della voce è connessa alla cessione di quote di un fondo OICR (detenuto come investimento di liquidità) per circa 50,0 milioni di euro in quanto non più coerente con le politiche di investimento della Banca, alla cessione di crediti al fair value per 29,0milioni di euro e alla svalutazione di uno strumento di equity per 11 milioni di euro. Al netto delle variazioni di fair value, tale diminuzione è stata solo parzialmente compensata da nuove sottoscrizioni di quote di fondi OICR per un importo netto di 28,0 milioni di euro, dalla sottoscrizione di nuovi finanziamenti valutati al fair value per 14,9 milioni di euro.

La composizione della voce è di seguito riportata.

ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE VALUTATE A FAIR VALUE CONSISTENZE VARIAZIONE
CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO
(in migliaia di euro)
31.12.2019 31.12.2018 ASSOLUTA %
Titoli di debito 91 1.935 (1.844) (95,4)%
Titoli di capitale - 11.266 (11.266) (100,0)%
Quote di O.I.C.R. 80.197 99.349 (19.152) (19,3)%
Finanziamenti 22.307 51.295 (28.988) (56,5)%
Totale 102.595 163.845 (61.250) (37,4)%

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività ammontano complessivamente a 1.173,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019, in aumento del 171,7% rispetto al valore del 31 dicembre 2018. Nella voce sono ricompresi titoli di debito che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale per i quali la Banca ha esercitato la cosiddetta OCI Option.

ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA CONSISTENZE VARIAZIONE
REDDITIVITA' COMPLESSIVA
(in migliaia di euro)
31.12.2019 31.12.2018 ASSOLUTA %
Titoli di debito 1.124.635 418.709 705.926 168,6%
Titoli di capitale 49.168 13.380 35.788 267,5%
Totale 1.173.803 432.089 741.714 171,7%

I titoli di debito detenuti in portafoglio al 31 dicembre 2019 ammontano a 1.124,6 milioni di euro, l'incremento del 168,6% rispetto al 31 dicembre 2018 è guidato prevalentemente dagli acquisti di titoli di stato italiani. In particolare, la voce include 1.093,6 milioni di titoli di stato italiani, la cui relativa riserva netta negativa di fair value ammonta a 0,4 milioni rispetto a una riserva netta negativa di 8,4 milioni di euro alla fine del precedente esercizio.

Si riporta di seguito la suddivisione per scadenza dei titoli di debito in portafoglio.

Emittente/Scadenza 1 anno 2 anni 3 anni 5 anni oltre 5 anni Totale
Titoli governativi 390.917 363.627 - 228.272 110.787 1.093.603
% sul totale 34,8% 32,3% - 20,3% 9,9% 97,2%
Banche - - - 9.198 6.014 15.212
% sul totale - - - 0,8% 0,5% 1,4%
Altri emittenti - - - 8.443 7.377 15.820
% sul totale - - - 0,8% 0,7% 1,4%
Totale 390.917 363.627 - 245.913 124.178 1.124.635
% sul totale 34,8% 32,3% - 21,9% 11,0% 100,0%

Sono inoltre inclusi in tale voce anche titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza che ammontano a 49,2 milioni di euro, in aumento del 267,4% rispetto al 31 dicembre 2018. La variazione è strettamente legata alla creazione, a partire dalla seconda metà dell'esercizio, di un portafoglio di titoli quotati funzionale alla generazione di redditi nel tempo. La riserva netta positiva di fair value per tali titoli ammonta a 3,0 milioni di euro.

Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso banche valutati al costo ammortizzato al 31 dicembre 2019 è risultato pari a 460,6 milioni di euro, rispetto a 394,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018. La voce include una quota di Crediti verso banche centrali pari a 373,7 milioni di euro (in aumento rispetto di 92,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018).

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela è pari a 6.912,4 milioni di euro, in aumento del 2,5% rispetto ai 6.741,5 milioni a fine del 2018. L'incremento è essenzialmente guidato dai crediti in bonis per effetto anche dalla creazione di un portafoglio di titoli, prevalentemente di stato, aventi lo scopo di ottimizzare la liquidità della Banca.

CREDITI VERSO CLIENTELA
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 31.12.2019
Valore nominale 247.064 268.352 102.798 618.214 6.621.481 7.239.695
Rettifiche di valore (166.556) (119.674) (6.184) (292.414) (34.872) (327.286)
Valore di bilancio 80.508 148.678 96.614 325.800 6.586.609 6.912.409
Coverage ratio 67,4% 44,6% 6,0% 47,3% 0,5% 4,5%
Gross ratio 3,4% 3,7% 1,4% 8,5% 91,5% 100,0%
Net ratio 1,2% 2,2% 1,4% 4,7% 95,3% 100,0%
SITUAZIONE AL 31.12.2018
Valore nominale 258.726 265.648 104.851 629.225 6.416.645 7.045.870
Rettifiche di valore (179.263) (85.412) (8.954) (273.629) (30.758) (304.387)
Valore di bilancio 79.463 180.236 95.897 355.596 6.385.887 6.741.483
Coverage ratio 69,3% 32,2% 8,5% 43,5% 0,5% 4,3%
Gross ratio 3,7% 3,8% 1,5% 8,9% 91,1% 100,0%
Net ratio 1,2% 2,7% 1,4% 5,3% 94,7% 100,0%

Le sofferenze nette dei crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato ammontano a 80,5 milioni, +1,3% rispetto al dato al 2018 e il rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi rimane allo 1,2%.

La categoria delle inadempienze probabili nette presenta un saldo di 148,7 milioni in diminuzione del 17,5% rispetto al 2018 con un aumento del coverage ratio che si attesta al 44,6%.

Le esposizioni scadute deteriorate nette ammontano a 96,6 milioni in linea con il dato dell'anno precedente (+0.7%). Il coverage ratio si attesta al 6,0%.

Le partecipazioni

DESCRIZIONE 31.12.2019 31.12.2018
IFIS Finance Sp. Z o. o. 26.356 26.356
IFIS Rental Services S.r.l. 120.895 120.895
FBS S.p.A. 70.700 -
IFIS NPL S.p.A. 362.000 362.000
Cap.Ital.Fin S.p.A. 22.110 12.110
Credifarma S.p.A. 8.800 8.800
Totale 610.861 530.161

Le partecipazioni in società del Gruppo ammontano a 610,9 milioni di euro rispetto ai 530,2 milioni del 2018. La variazione è strettamente legata alle operazioni descritte nei "Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio" del presente documento.

Le immobilizzazioni immateriali e materiali

Le immobilizzazioni materiali si attestano a 77,8 milioni di euro, contro 91,2 milioni del 2018 (-14,7%), la variazione è ascrivibile alla riclassifica ad attività non correnti in via di dismissione dell'immobile di Corso Venezia a Milano per 25,6 milioni di euro avvenuta in seguito alla sottoscrizione, a fine 2019, di una offerta vincolante per la cessione dello stesso. Tale variazione è stata parzialmente compensata dall'effetto dell'iscrizione per 11,0 milioni di euro del diritto d'uso così come previsto dal nuovo principio IFRS 16 –Leases in vigore dal 1 gennaio 2019.

Gli immobili iscritti a fine periodo tra le immobilizzazioni materiali includono l'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre – Venezia, sede di Banca Ifis.

Quest'ultimo, essendo un immobile di pregio, non è assoggettato ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impairment. A tale scopo vengono sottoposti a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. Nel corso del periodo non sono emersi elementi che facciano ritenere necessario l'effettuazione dell'impairment test.

Le immobilizzazioni immateriali costituite interamente da software e pari a 19,1 milioni di euro registrano una leggera diminuzione rispetto all'anno precedente (-1,0%).

Le attività e passività fiscali

Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.

Si dettaglia nella tabella di seguito la composizione per tipologia delle attività fiscali correnti.

ATTIVITA' FISCALI CORRENTI
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
2019 2018 ASSOLUTA %
Irap 10.009 10.102 (93) (0,9)%
Ires 11.718 12.262 (544) (4,4)%
Ires da cessione di crediti 21.278 21.278 - 0,0%
Altre 982 1.513 (531) (35,1)%
Totale attività fiscali correnti 43.987 45.155 (1.168) (2,6)%

La variazione delle attività fiscali correnti è principalmente connessa all'utilizzo in compensazione dei crediti IRES derivanti dalla dichiarazione dei redditi 2018 e da rimborsi parziali derivanti da istanze presentate negli anni precedenti.

Qui di seguito, un dettaglio delle attività per imposte anticipate:

ATTIVITA' FISCALI ANTICIPATE
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
2019 2018 ASSOLUTA %
Crediti verso clientela (Legge 214/2011) 214.627 214.627 - 0,0%
Perdite fiscali pregresse riportabili 59.725 76.023 (16.298) (21,4)%
Aiuto alla crescita economica riportabile 18.308 22.819 (4.511) (19,8)%
Avviamento 12.573 - 12.573 n.a.
Fondi per rischi e oneri 7.864 10.320 (2.456) (23,8)%
Attività finanziarie a fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.088 5.745 (4.657) (81,1)%
Altre 5.131 3.687 1.444 60,8%
Totale attività fiscali anticipate 319.316 333.221 (13.905) (4,2)%

Le attività per imposte anticipate pari a 319,3 milioni sono composte principalmente da 214,6 milioni di euro per rettifiche di valore su crediti deducibili negli esercizi successivi, 59,7 milioni di euro per perdite fiscali pregresse riportabili, 18,3 milioni per ACE riportabile, 12,6 per l'affrancamento ai fini fiscali dell'avviamento iscritto nel bilancio consolidato relativo all'acquisizione della partecipazione di controllo in FBS S.p.A. e 7,9 milioni di euro a differenze temporanee su fondi per rischi ed oneri.

Si rammenta infine che, per effetto degli accordi di Consolidamento fiscale in essere, il credito relativo alle imposte anticipate sul risultato fiscale di periodo è stato rilevato tra le Altre Attività quale Credito verso La Scogliera per circa 46,2 milioni di euro.

Le principali fattispecie cui sono riferibili le passività per imposte differite sono di seguito riportate:

PASSIVITA' FISCALI DIFFERITE
(in migliaia di euro)
CONSISTENZA VARIAZIONE
2019 2018 ASSOLUTA %
Crediti verso clientela 3.020 3.211 (191) (5,9)%
Attività materiali 5.964 9.193 (3.229) (35,1)%
Crediti per interessi di mora 27.260 25.763 1.497 5,8%
Attività finanziarie 1.494 673 821 122,0%
Altre 563 289 274 94,8%
Totale passività fiscali differite 38.301 39.129 (828) (2,1)%

Le passività per imposte differite, pari a 38,3 milioni di euro, includono principalmente 27,1milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso, 6,0 milioni di euro sulle rivalutazioni sugli immobili e 3,0 milioni di euro su disallineamenti di crediti commerciali.

Altre voci dell'attivo e del passivo

Le altre voci dell'attivo, pari a 406,4 milioni di euro rispetto ad un saldo di 348,9 milioni di euro al 31 dicembre 2018, accolgono:

  • attività finanziarie detenute per la negoziazione per 24,3 milioni di euro (31,5 milioni di euro al 31 dicembre 2018) prevalentemente relative a operazioni coperte da posizioni opposte iscritte fra le passività finanziarie detenute per la negoziazione;
  • Attività non correnti in via di dismissione per 25,6 milioni di euro (voce non presente al 31 dicembre 2018) a seguito del processo di vendita dell'immobile sito in Corso Venezia a Milano.
  • altre attività per 356,5 milioni di euro (317,4 milioni di euro al 31 dicembre 2018) di cui 46,2 milioni di euro riferiti al credito nei confronti della controllante La Scogliera S.p.A. in virtù degli accordi per il consolidamento fiscale (54,7 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e 29,8 milioni di euro a crediti IVA di gruppo.

Le altre voci del passivo sono pari a 368 milioni di euro rispetto a 387,4 milioni di euro al 31 dicembre 2018 e sono composte da:

  • derivati di negoziazione per 21,8 milioni di euro (31,2 milioni di euro al 31 dicembre 2018), prevalentemente riferita a operazioni coperte da posizioni opposte iscritte fra le attività finanziarie detenute per la negoziazione;
  • dal debito per TFR per 7,0 milioni di euro (7,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018);
  • da fondi per rischi e oneri per 28,6 milioni di euro (22,0 milioni di euro al 31 dicembre 2018);
  • da altre passività per 310,6 milioni di euro (313,3 al 31 dicembre 2018) le cui poste più significative sono da ricondurre a somme da accreditare alla clientela in attesa di imputazione.

La raccolta

RACCOLTA
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
31.12.2019 31.12.2018 ASSOLUTA %
a) Debiti verso banche 959.403 756.432 202.971 26,8%
- Eurosistema 792.168 695.075 97.093 14,0%
- Altri debiti 167.235 61.357 105.878 172,6%
b) Debiti verso clientela 6.328.711 5.577.057 751.654 13,5%
- Pronti contro termine 150.280 - 150.280 n.a.
- Rendimax e Contomax 4.790.954 4.424.467 366.487 8,3%
- Altri depositi vincolati 72.475 37.669 34.806 92,4%
- Debiti per leasing 13.867 3.471 10.396 299,5%
- Altri debiti 1.301.135 1.111.450 189.685 17,1%
c) Titoli di circolazione 1.067.529 979.002 88.527 9,0%
Totale raccolta 8.355.643 7.312.491 1.043.152 14,3%

Il totale della raccolta al 31 dicembre 2019 risulta pari a 8.355,6 milioni di euro, con un incremento del 14,3% rispetto al 2018. Il 75,7% della voce è rappresentato da Debiti verso la clientela (il 76,2% del totale della raccolta del 2018), per il 11,5% da Debiti verso banche (10,3% nel 2018), e per il 12,8% da Titoli in circolazione (13,4% a dicembre 2018).

I Debiti verso la clientela ammontano al 31 dicembre 2019 a 6.328,7 milioni di euro (+13,5% rispetto al 2018), per effetto dell'aumento della raccolta retail (Rendimax e Contomax) che passa da 4.424,5 al 31 dicembre 2018 a 4.791,0 milioni di euro al 31 dicembre 2019.

I Debiti verso banche ammontano a 959,4 milioni di euro rispetto ai 756,4 milioni nel 2018, in aumento del 26,8%. La voce è riferita prevalentemente alle tranche TLTRO sottoscritte rispettivamente nel 2017 e a fine 2019 e pari complessivamente a 792,2 milioni di euro, depositi a scadenza presso altre banche per 122,6 milioni di euro e 44,7 milioni di euro relativi ad altri conti correnti e finanziamenti.

I Titoli in circolazione ammontano a 1.067,5 milioni di euro. La voce include altresì le obbligazioni senior emesse da Banca Ifis per 605,1 milioni di euro, inclusivi di interessi, nonché il bond Tier 2 per 401,9 milioni di euro, inclusivi di interessi. I titoli in circolazione al 31 dicembre 2019 si riferiscono ad un prestito obbligazionario per 59,5 milioni di euro emesso a suo tempo dall'incorporata Interbanca.

Fondi per rischi e oneri

FONDI PER RISCHI E ONERI ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018 ASSOLUTA %
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate 3.583 3.623 (40) (1,1)%
Controversie legali e tributarie 19.403 12.966 6.436 49,6%
Altri fondi 5.609 5.425 185 3,4%
Totale fondi per rischi e oneri 28.595 22.014 6.581 29,9%

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Al 31 dicembre 2019 il saldo pari a 3,6 milioni di euro riflette la svalutazione degli impegni e garanzie finanziarie rilasciate dalla Banca secondo il principio IFRS 9.

Controversie legali e tributarie

Al 31 dicembre 2019 sono iscritti fondi per complessivi 19,4 milioni di euro. Tale importo è principalmente riferibile alle seguenti controversie legali:

  • per 12,0 milioni di euro relativi a 44 controversie legate all'Area Crediti Commerciali (a fronte di un petitum complessivo di 30,1 milioni di euro); tali controversie sono sostanzialmente connesse alla richiesta di ripetizione di somme incassate o a pagamenti sotto garanzia relativi a posizioni di factoring in pro soluto;
  • per 5,4 milioni di euro (a fronte di un petitum di 64,8 milioni di euro) relativi a 27 controversie relative alle Aree Corporate Banking e Commercial Lending e legate per 4,9 milioni di euro a posizioni derivanti dalla ex Interbanca;
  • per 1,9 milioni di euro (a fronte di un petitum di 4,0 milioni di euro) relativi a 61 cause connesse all'Area Leasing;

Altri fondi per rischi ed oneri

Al 31 dicembre 2019 sono in essere fondi per 5,6 milioni di euro costituiti principalmente da 4,7 milioni di euro per indennità suppletiva di clientela collegata all'operatività dell'Area Leasing (3,7 milioni di euro nel 2018), da 0,6 milioni di euro per oneri legati al personale (1,0 milioni di euro nel 2018) e da 0,3 milioni di euro per fondo reclami.

Passività potenziali

Si dettagliano nel seguito le passività potenziali maggiormente significative esistenti al 31 dicembre 2019 il cui esito negativo è ritenuto, anche sulla base delle valutazioni ricevute dai consulenti legali che assistono le società controllate nelle sedi competenti, solo possibile e pertanto oggetto solamente di informativa.

Contenziosofiscale

Contenzioso relativo alle svalutazioni su crediti. Società coinvolta ex IFIS Leasing S.p.A. (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)

L'Agenzia delle Entrate ha riqualificato in perdite su crediti - senza elementi certi e precisi - le svalutazioni «integrali» dei crediti (c.d. svalutazione a zero) operate dalla Società negli esercizi 2004, 2005, 2006 e 2007 e riprese in aumento nelle annualità dal 2005 al 2014.

Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 242,7 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%.

Contenzioso relativo all'Avviso di Liquidazione imposta di registro 3%. Società coinvolte: Banca Ifis come incorporante di ex Interbanca S.p.A. e IFIS Rental S.r.l. - (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)

L'Agenzia delle Entrate ha riqualificato l'operazione di ristrutturazione della società GE Capital Services S.r.l. nel suo complesso come "Cessione di ramo d'azienda" chiedendo l'applicazione dell'imposta di registro in misura proporzionale pari al 3% del valore dell'azienda per complessivi 3,6 milioni di euro.

Contenzioso relativo alla presunta «stabile organizzazione» in Italia della società polacca

A seguito dell'indagine svolta dalla Guardia di Finanza relativamente a Imposte Dirette, IVA e degli altri tributi per le annualità d'imposta 2016 e 2017 e 2013/2015 limitatamente ai rapporti intrattenuti con la controllata Polacca IFIS Finance SP Zoo sono stati notificati Avvisi di Accertamento con riferimento alle annualità 2013/2015.

La Guardia di Finanza sostiene di aver ravvisato elementi idonei a ritenere che, nel Paese estero (Polonia), sia stata costituita una "stabile organizzazione" di Banca Ifis e non un autonomo soggetto giuridico con capacità di autodeterminazione.

In altre parole, disconoscendo la autonoma organizzazione giuridica della Società con contestuale residenza fiscale della stessa in Polonia, i costi ed i ricavi della sede in Polonia costituirebbero componenti positivi o negativi produttivi di reddito imponibile in Italia (al netto del credito di imposta per le imposte pagate all'estero in via definitiva)

La Banca - ritenendo infondata la pretesa della Amministrazione Finanziaria - provvederà a impugnare l'Avviso di Accertamento nei termini di legge presso le competenti Commissioni Tributarie ed effettuato il versamento di 1/3 dell'imposta a titolo di iscrizione provvisoria.

In merito ai contenziosi fiscali sopra citati, la Banca supportata dai propri consulenti fiscali, ha valutato il rischio di soccombenza possibile ma non probabile e pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondo rischi e oneri.

Indennizzi

In linea con la prassi di mercato, il contratto d'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca prevede il rilascio da parte del venditore di un articolato set di dichiarazioni e garanzie relative a Interbanca e alle altre Società Partecipate. In aggiunta, il contratto prevede una serie di indennizzi speciali rilasciati dal venditore in relazione ai principali contenziosi passivi e fiscali di cui sono parte le società dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

Con specifico riferimento ad alcuni contenziosi fiscali relativi all'ex Gruppo GE Capital Interbanca, sono state presentate istanze di "definizione agevolata delle controversie tributarie" ai sensi dagli articoli 6 e 7 del Decreto Legge n. 119 del 23 ottobre 2018, convertito con modificazioni dalla legge n. 136 del 17 dicembre 2018, i cui termini scadevano il 31 maggio 2019.

La definizione si è perfezionata con il sostenimento di un onere complessivo pari a 30,9 milioni di euro iscritto fra le Altre spese amministrative, integralmente coperto da un indennizzo contrattuale in misura tale da non evidenziare impatti sul risultato netto derivante dalla chiusura del contenzioso.

Il patrimonio netto

Il Patrimonio netto si attesta al 31 dicembre 2019 a 1.352,2 milioni di euro, contro i 1.368,5 milioni di euro (-1,2%) del 31 dicembre 2018.

Nelle tabelle seguenti sono dettagliate la composizione e la variazione rispetto all'esercizio precedente:

PATRIMONIO NETTO: COMPOSIZIONE
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
2019 2018 ASSOLUTA %
Capitale 53.811 53.811 - 0,0%
Sovrapprezzi di emissione 102.285 102.116 169 0,2%
Riserve da valutazione: 2.691 (8.549) 11.240 (131,5)%
- Titoli 2.737 (8.692) 11.429 (131,5)%
- TFR (46) 143 (189) (132,2)%
Riserve 1.169.123 1.141.385 27.738 2,4%
Azioni proprie (3.012) (3.103) 91 (2,9)%
Utile netto 27.346 82.806 (55.460) (67,0)%
Patrimonio netto 1.352.244 1.368.466 (16.222) (1,2)%
PATRIMONIO NETTO: VARIAZIONI (migliaia di euro)
Patrimonio netto al 31.12.2018 1.368.466
Modifica dei saldi di apertura -
Incrementi: 42.587
Utile di esercizio 27.346
Variazione riserva da valutazione: 13.753
- Titoli 13.753
Altre variazioni 1.488
Decrementi: 58.809
Dividendi distribuiti 56.125
Variazione riserva da valutazione: 2.513
- Titoli 2.324
- TFR 189
Altre variazioni 171
Patrimonio netto al 31.12.2019 1.352.244

La variazione della riserva da valutazione su titoli rilevata nell'esercizio è dovuta all'adeguamento di fair value degli strumenti finanziari nel portafoglio Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Fondi propri e coefficienti patrimoniali

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI
(in migliaia di euro)
DATI AL
31.12.2019 31.12.2018
Capitale primario di classe 1(1) (CET1) 1.176.460 1.139.483
Capitale di classe 1 (T1) 1.176.460 1.139.483
Totale fondi propri 1.576.460 1.539.483
Totale attività ponderate per il rischio 7.496.182 7.542.228
Ratio – Capitale primario di classe 1 15,69% 15,11%
Ratio – Capitale di classe 1 15,69% 15,11%
Ratio – Totale fondi propri 21,03% 20,41%

(1) Il capitale primario di classe 1 tiene conto degli utili generati nell'esercizio al netto della stima dei dividendi.

I fondi propri, le attività di rischio ponderate e i coefficienti patrimoniali individuali al 31 dicembre 2019 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR), recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286.

Aggregati economici

La formazione del margine di intermediazione

Il margine di intermediazione pari a 276,2 milioni di euro, registra un decremento del 35,6% rispetto all'esercizio precedente (429,2 milioni di euro del 2018). Nel margine del 2018 è inclusa la componente riferita all'operatività NPL (pari a 76,8 milioni di euro) fino al suo scorporo avvenuto il 1 luglio 2018.

Depurando quindi il margine dall'effetto sopra descritto, la variazione è influenzata sia dal business dei Crediti commerciali sostanzialmente stabile (-1,0%) e dal trend positivo sia dell'area di business Leasing (+8,7%) che dal business Fast Finance (+10,6%). A questi si contrappone il decremento registrato nell'area Corporate Banking (-28,2%) prevalentemente collegato al minor contributo del «reversal PPA» (77,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018 rispetto a 57,9 milioni di euro al 31 dicembre 2019) oltre alla rilevazione di variazioni negative di fair value su attività finanziarie in portafoglio (-11,0 milioni di euro).

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018 ASSOLUTA %
Margine di interesse 202.054 340.085 (138.031) (40,6)%
Commissioni nette 83.632 81.489 2.143 2,6%
Altre componenti del margine di intermediazione (9.492) 7.593 (17.085) (225,0)%
Margine di intermediazione 276.194 429.167 (152.973) (35,6)%

Il margine di interesse diminuisce del 40,6% rispetto al 2018 attestandosi a 202,1 milioni di euro, a seguito di quanto sopra descritto con riferimento al margine di intermediazione.

Le commissioni nette ammontano a 83,6 milioni di euro in incremento del 2,6% rispetto al dato al 31 dicembre 2018.

Le commissioni attive, pari a 92,0 milioni di euro contro 91,3milioni di euro al 31 dicembre 2018, derivano principalmente da commissioni di factoring a valere sul turnover generato dai singoli clienti (in pro soluto o in pro solvendo, nella formula flat o mensile), dalle commissioni per operazioni di finanza strutturata, da operazioni di leasing, da attività di servicing conto terzi nonché dagli altri corrispettivi usualmente richiesti alla clientela a fronte dei servizi prestati.

Le commissioni passive, pari a 8,4 milioni di euro contro 9,7 milioni di euro dell'esercizio precedente, sono rappresentate principalmente da commissioni riconosciute a banche e a intermediari finanziari quali commissioni di gestione, a commissioni riconosciute a terzi per la distribuzione di prodotti leasing nonché all'attività di intermediazione di banche convenzionate e altri mediatori creditizi.

Le altre componenti del margine di intermediazione si compongono come segue:

  • per 0,8 milioni di euro da dividendi (0,3 milioni di euro al 31 dicembre 2018)
  • per 4,0 milioni di euro al risultato negativo dell'attività di negoziazione (risultato negativo di 0,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018), principalmente guidato dal costo di cross currency swap stipulati al fine di sterilizzare il rischio di cambio derivante da finanziamenti attivi verso clientela in divisa diversa dall'euro;
  • per 2,9 milioni di euro agli utili da cessione di attività valutate al costo ammortizzato (10,3 milioni di euro al 31 dicembre 2018);
  • per 9,2 milioni di euro al risultato netto negativo delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (2,2 milioni di euro negativi al 31 dicembre 2018). Tale risultato è l'effetto combinato di utili da cessione di attività finanziarie a fair value per 6,4 milioni di euro, a cui si contrappongono variazioni complessive di fair value di 15,6 milioni di euro di cui una collegata ad un singolo strumento finanziario partecipativo per 11,3 milioni di euro.

La formazione del risultato netto della gestione finanziaria

Il risultato netto della gestione finanziaria è pari a 189,2 milioni contro 331,4 milioni del 31 dicembre 2018 (-42,9%).

FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO
DELLA GESTIONE FINANZIARIA
(in migliaia di euro)
ESERCIZIO VARIAZIONE
31.12.2019 31.12.2018 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 276.194 429.167 (152.973) (35,6)%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (87.005) (97.796) 10.791 (11,0)%
Risultato netto della gestione finanziaria 189.189 331.371 (142.182) (42,9)%

Come precedentemente evidenziato il margine di intermediazione del 2018 ha accolta la riclassifica delle rettifiche di valore nette afferenti all'operatività NPL verso il margine di intermediazione per un importo pari a 76,8 milioni di euro. Per tanto le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 87,0 milioni di euro (rispetto a rettifiche nette per 97,8 milioni al 31 dicembre 2018, -11,0%) e risentono di accantonamenti fatti a fine esercizio connessi al deterioramento di posizioni già oggetto di ristrutturazioni.

La formazione dell'utile netto d'esercizio

FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO
(in migliaia di euro)
ESERCIZIO VARIAZIONE
31.12.2019 31.12.2018 ASSOLUTA %
Risultato netto della gestione finanziaria 189.189 331.371 (142.182) (42,9)%
Costi operativi (150.441) (214.845) 64.404 (30,0)%
Utili (perdite) delle partecipazioni 100 - 100 n.a.
Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte 38.848 116.526 (77.678) (66,7)%
Imposte sul reddito (11.502) (33.720) 22.218 (65,9)%
Utile netto 27.346 82.806 (55.460) (67,0)%

Il cost/income ratio ammonta a 54,5% rispetto al 50,1%, del 31 dicembre 2018; i costi operativi risultano in flessione del 30,0%, per effetto dello scorporo della business unit NPL (avvenuta nel secondo semestre 2018).

COSTI OPERATIVI
(in migliaia di euro)
ESERCIZIO VARIAZIONE
31.12.2019 31.12.2018 ASSOLUTA %
Spese amministrative: 207.054 227.458 (20.404) (9,0)%
a) spese per il personale 95.815 98.032 (2.217) (2,3)%
b) altre spese amministrative 111.239 129.426 (18.187) (14,1)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 10.621 1.146 9.475 826,8%
a) impegni e garanzie rilasciate 1.190 311 879 282,6%
b) altri accantonamenti netti 9.431 835 8.596 1029,5%
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali 5.397 4.538 859 18,9%
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali 6.270 5.848 422 7,2%
Altri oneri/proventi di gestione (78.901) (24.145) (54.756) 226,8%
Costi operativi 150.441 214.845 (64.404) (30,0)%

Le spese per il personale, pari a 95,8 milioni di euro, in flessione del 2,3% rispetto all'anno precedente. In totale il numero dei dipendenti della Banca, è di 1.195 risorse contro le 1.174 risorse al 31 dicembre 2018.

Anche le altre spese amministrative risultano essere in decremento del 14,1% attestandosi a 111,2milioni di euro contro i 129,4milioni di euro al corrispondente periodo 2018. Tale voce include l'onere di 30,9 milioni di euro relativo alla chiusura di alcuni contenziosi fiscali riconducibili alla ex controllata Interbanca, il cui impatto economico è integralmente compensato nella voce "altri proventi netti di gestione" per euro 46,2 milioni di euro (comprensivo anche del relativo effetto fiscale) a fronte dell'attivazione delle garanzie in essere.

ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE
(in migliaia di euro)
ESERCIZIO VARIAZIONE
2019 2018 ASSOLUTA %
Spese per servizi professionali 23.283 38.985 (15.702) (40,3)%
Legali e consulenze 21.129 28.967 (7.838) (27,1)%
Revisione 449 444 5 1,1%
Servizi in outsourcing 1.705 9.574 (7.869) (82,2)%
Imposte indirette e tasse 45.161 32.757 12.404 37,9%
Spese per acquisto di beni e altri servizi 42.795 57.684 (14.889) (25,8)%
Assistenza e noleggio software 13.660 14.580 (920) (6,3)%
FITD e Resolution fund 6.492 5.983 509 8,5%
Spese relative agli immobili 4.681 6.262 (1.581) (25,2)%
Spese per informazione clienti 4.592 10.056 (5.464) (54,3)%
Spese telefoniche e trasmissione dati 2.308 3.167 (859) (27,1)%
Viaggi e trasferte 2.195 3.096 (901) (29,1)%
Gestione e manutenzione autovetture 2.102 3.365 (1.263) (37,5)%
Pubblicità e inserzioni 1.886 2.547 (661) (26,0)%
Costi per cartolarizzazione 1.422 1.642 (220) (13,4)%
Spese spedizione e archiviazione documenti 1.037 4.213 (3.176) (75,4)%
Altre spese diverse 2.420 2.773 (353) (12,7)%
Totale altre spese amministrative 111.239 129.426 (18.187) (14,1)%

La sottovoce "Legali e consulenze" risulta pari a 21,1 milioni di euro al 31 dicembre 2019 in diminuzione del 27,1% rispetto a 29,0 milioni di euro dell'esercizio precedente, per effetto dello scorporo della business unit NPL (avvenuta nel secondo semestre 2018). Sterilizzando il dato del 2018 da questo effetto, il 2019 risulta in crescita del 18,8% principalmente in relazione alle consulenze legate alle acquisizioni societarie e alla riorganizzazione delle strutture aziendali della Banca e del Gruppo.

Allo stesso modo la sottovoce "Servizi in outsourcing" con 1,7 milioni di euro al 31 dicembre 2019, risulta in netta flessione rispetto all'anno precedente (9,6 milioni di euro nel 2018), per effetto dello scorporo della business unit NPL (i costi di recupero per attività stragiudiziale affidati ad agenzie esterne ammontavano a 7, 9 milioni di euro nel 2018).

La voce "Imposte indirette e tasse", pari a 45,2 milioni di euro rispetto a 32,7milioni di euro al 31 dicembre 2018, è significativamente influenzata dall'onere pari a 30,9 milioni di euro relativo alle istanze di "definizione agevolata delle controversie tributarie" presentate nel 2019. La voce include inoltre imposta di bollo per 10,5 milioni di euro il cui addebito alla clientela è incluso nella voce "Altri proventi di gestione".

Le "Spese per acquisto di beni e servizi" risultano pari a 42,8milioni di euro in diminuzione del 25,8% rispetto a 57,7milioni del rispettivo periodo dell'esercizio precedente. La dinamica della voce è dovuta all'effetto contrapposto nella variazione di alcune voci maggiormente significative, in particolare:

  • Spese per informazione clienti pari a 4,6 milioni di euro in diminuzione del 54,3% rispetto al precedente esercizio;
  • FITD e Resolution fund ammonta a 6,5 milioni di euro in crescita dell'8,5% rispetto ai 6,0 milioni di euro al 31 dicembre 2018.
  • Spese relative agli immobili e gestione autovetture che diminuiscono complessivamente di 1,6 milioni di euro, effetto sostanzialmente riferito all'applicazione a partire dal 1 gennaio 2019 del nuovo principio IFRS 16.
  • Viaggi e trasferte diminuiscono del 29,1% rispetto al precedente esercizio attestandosi a 2,2 milioni di euro.

Gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri sono pari a 10,6 milioni di euro rispetto ad accantonamenti netti per 1,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018. Gli accantonamenti netti del periodo sono riferiti principalmente per 6,2 milioni di euro a contenziosi afferenti ai crediti commerciali, per 1,8 milioni di euro ad accantonamenti legati al leasing, per 1,6 milioni di euro su contenziosi derivanti dall'ex portafoglio Interbanca, per 1,0 milioni di euro a impegni inderogabili a erogare fondi.

Gli altri proventi netti di gestione, pari a 78,9 milioni di euro (24,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018) includono gli effetti della citata attivazione delle garanzie in essere a fronte della chiusura di alcuni contenziosi fiscali per 46,2 milioni di euro al 31 dicembre 2019; al netto di tale importo, gli altri proventi netti di gestione sono riferiti principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing, in linea con il precedente esercizio.

La voce utile delle partecipazioni accoglie gli effetti derivanti dalla cessione della partecipazione di controllo in Two Solar Park 2008 S.r.l. avvenuta a fine primo semestre 2019.

L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 38,8 milioni di euro (-66,6% rispetto al 31 dicembre 2018).

Le imposte sul reddito ammontano a 11,5 milioni di euro (-65,88% rispetto al 31 dicembre 2018). Il tax rate dell'esercizio 2019 è pari al 29,6% rispetto al 29,0% dell'esercizio precedente. Si evidenzia che il tax rate utilizzato del 2019 risente degli effetti negativi della indeducibilità dell'onere relativo alle istanze di "definizione agevolata delle controversie tributarie" precedentemente citate e parzialmente compensate degli effetti positivi della reintroduzione della disciplina relativa all'aiuto alla crescita economica (ACE), l'affrancamento ai fini fiscali dell'avviamento iscritto nel bilancio consolidato relativo all'acquisizione della partecipazione di controllo in FBS S.p.A., dal riallineamento fiscale del valore di taluni Immobili al relativo valore contabile e dall'esito positivo di un Interpello ai fini IRAP relativo all'anno di imposta 2018.

L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 27,3 milioni di euro (-67,0% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente).

2.7 Principali rischi e incertezze

In considerazione dell'attività svolta e dei risultati conseguiti la posizione finanziaria della Banca risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze. La politica finanziaria perseguita dalla Banca è infatti volta a privilegiare la stabilità e la diversificazione della provvista in misura eccedentaria rispetto alle immediate esigenze operative. I principali rischi e incertezze originati dalle attuali condizioni dei mercati finanziari, anche in seguito al coronavirus, non presentano elementi di particolare criticità per l'equilibrio finanziario della Banca e comunque sono ritenuti tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale.

Si rinvia a quanto esposto nella parte E della Nota integrativa per l'informativa in ordine ai rischi della Banca tipici del settore bancario.

2.8 L'azione Banca Ifis

La quotazione

Con decorrenza 29 novembre 2004 le azioni ordinarie di Banca Ifis S.p.A. sono state ammesse al segmento STAR. Il passaggio al segmento STAR è avvenuto dopo un anno di quotazione al Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana S.p.A.. In precedenza, sin dal 1990, le azioni erano negoziate al Mercato Ristretto di Borsa Italiana. Di seguito sono esposti i valori di quotazione a fine esercizio. Banca Ifis, a partire dal 18 giugno 2012, è diventata operativa nell'indice Ftse Italia Mid Cap.

Prezzo ufficiale azione 31.12.2019 31.12. 2018 31.12. 2017 31.12.2016 31.12.2015
Prezzo del titolo a fine periodo 14,00 15,44 40,77 26,00 28,83
Azioni in circolazione 31.12.2019 31.12. 2018 31.12. 2017 31.12.2016 31.12.2015
Numero azioni in circolazione
a fine periodo (in migliaia)(1)
53.452 53.441 53.433 53.431 53.072

(1) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.

Payout ratio

Per il 2019 il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 1,10 euro per azione.

Payout ratio (in migliaia di euro) 2019 2018 2017 2016 2015
Utile netto 27.346 82.806 154.906 71.722 160.743
Dividendi 58.797 (1) 56.125 53.433 43.813 40.334
Payout ratio 215,0% 67,8% 34,5% 61,1% 25,1%

(1) Proposta di dividendo elaborata dal Consiglio di Amministrazione.

Azionariato

Il capitale sociale di Banca Ifis al 31 dicembre 2019 ammonta a 53.811.095 euro ed è suddiviso in n. 53.811.095 azioni del valore nominale di 1 euro.

Gli azionisti di Banca Ifis che possiedono direttamente o indirettamente strumenti finanziari rappresentativi del capitale con diritto di voto di Banca Ifis in misura superiore al 3% o superiori al 2% per gli azionisti che risultano anche Consiglieri della Banca, risultano evidenziati nella tabella seguente:

Le regole di corporate governance

Banca Ifis ha aderito al Codice di Autodisciplina delle società quotate. Risultano costituiti, nell'ambito del Consiglio di Amministrazione della Banca, il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato Nomine e il Comitato Remunerazioni. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato un Organismo di Vigilanza dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo di cui al D. Lgs. 231/2001.

Le regole di internal dealing

La regolamentazione di Banca Ifis in materia di internal dealing è conforme alla disciplina di derivazione comunitaria (Regolamento UE n. 596/2014, c.d. Market Abuse Regulation).

La Politica attualmente vigente disciplina gli adempimenti posti in capo alla Banca in relazione alle operazioni compiute dai Soggetti Rilevanti e dalle Persone ad essi Strettamente Legate e aventi ad oggetto sia quote o altri titoli di credito emessi da Banca Ifis, sia strumenti finanziari ad essi collegati. Ciò al fine di assicurare la massima trasparenza informativa nei confronti del mercato.

In particolare, la Politica disciplina:

  • gli adempimenti connessi alla identificazione dei Soggetti Rilevanti e delle c.d. "Persone Strettamente Legate";
  • la gestione delle informazioni relative alle Operazioni, comunicate alla Banca dai Soggetti Rilevanti;
  • la gestione dei c.d. "periodi di chiusura", vale a dire quegli intervalli temporali nell'ambito dei quali i Soggetti Rilevanti debbono astenersi dal compiere operazioni su quote e altri titoli di credito emessi da Banca Ifis, nonché su strumenti finanziari ad essi collegati.

Tale documento è disponibile nella Sezione "Corporate Governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

Le regole per la gestione delle informazioni privilegiate

Le procedure interne in materia di gestione delle informazioni privilegiate e di gestione dell'elenco delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate sono conformi alla richiamata Market Abuse Regulation.

In applicazione dell'art. 115 bis del D. Lgs. 58/1998, Banca Ifis ha istituito un registro (il c.d. registro degli insider) delle persone che, in ragione dell'attività lavorativa o professionale ovvero delle funzioni svolte, hanno accesso ad informazioni privilegiate, e ne cura il puntuale aggiornamento.

Si è inoltre dotata di una politica di Gruppo per la gestione delle informazioni privilegiate al fine di:

  • evitare che soggetti che, per le funzioni che svolgono, non hanno motivo di conoscere tale informazione abbiano accesso alle stesse;
  • individuare in via continuativa le persone che hanno accesso alle informazioni stesse.

Descrive, inoltre, il processo di gestione delle Informazioni Privilegiate di Emittenti terzi, anche con riferimento alla gestione dei sondaggi di mercato passivi.

2.9 Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio

Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations Istituzionali" ed alla sezione "Media Press" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.

Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo e antecedentemente all'approvazione del presente documento.

Perfezionata l'acquisizione del 90% del capitale di FBS S.p.A.

Il 7 gennaio 2019 è stato perfezionato l'acquisto di FBS S.p.A., il quarto operatore nazionale specializzato nella gestione di NPL ipotecari e corporate. L'operazione, annunciata il 15 maggio 2018 e finanziata interamente grazie alla liquidità di cui Banca Ifis dispone, ha riguardato il 90% del capitale di FBS per un controvalore di 58,5 milioni di euro pagato in denaro.

L'Assemblea degli azionisti approva il bilancio 2018. Eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione, Luciano Colombini Amministratore Delegato

L'Assemblea ordinaria degli azionisti di Banca Ifis S.p.A riunitasi il 19 aprile 2019 ha approvato il bilancio relativo all'esercizio 2018, la distribuzione di un dividendo pari a 1,05 euro per ciascuna azione ordinaria con stacco cedola (n. 22) il 29 aprile 2019, record date il 30 aprile e messa in pagamento dal 2 maggio 2019. L'Assemblea ha approvato l'allargamento del numero dei consiglieri da 9 a 12, nominando i membri del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2019-2021. Dal 19 aprile 2019 Luciano Colombini è il nuovo Amministratore Delegato di Banca Ifis S.p.A..

Fitch conferma rating 'BB+', outlook stabile

In data 19 luglio 2019, l'agenzia Fitch Rating Inc. ha confermato il giudizio di rating a lungo termine (Long-term Issuer Default Rating, IDR) pari a 'BB+', outlook stabile.

Risultanze rapporto ispettivo di Banca d'Italia

In data 2 agosto 2019 sono pervenute le risultanze dell'ispezione di Banca d'Italia iniziata il 28 gennaio 2019 e conclusasi il 30 aprile 2019 che non ha evidenziato rilievi di conformità e non ha portato all'avvio di alcun provvedimento sanzionatorio.

Abbandonate le trattative tra Banca Ifis e Credito Fondiario

Con riferimento a quanto reso noto in un comunicato stampa del 2 agosto 2019, in merito alla sottoscrizione tra Banca Ifis S.p.A. e il Gruppo Credito Fondiario S.p.A. di una lettera di intenti non vincolante finalizzata a studiare la realizzazione di una partnership nel settore del debt servicing , in data 30 ottobre 2019 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha deliberato di abbandonare definitivamente le trattative con Credito Fondiario e pertanto di non passare alla fase di due diligence, in ragione delle difficoltà incontrate nella definizione di un accordo negoziale soddisfacente per entrambe le parti in termini di assetti di governance.

Banca Ifis acquisisce l'intero capitale di FBS S.p.A.

In data 30 ottobre 2019, Banca Ifis ha perfezionato l'acquisto del 10% del capitale sociale di FBS S.p.A., detenuto dai soci di minoranza per un corrispettivo complessivo pari a 12,2 milioni di euro. Tale operazione, diventando Banca Ifis l'azionista unico di FBS S.p.A., consente di completare nel breve periodo le attività di integrazione di FBS nel Gruppo Banca Ifis e di realizzare uno sviluppo ancora più incisivo nel mercato italiano dei Non Performing Loans, a presidio di tutti i segmenti del credito deteriorato, con strutture flessibili di investimento e gestione.

Vendita dell'immobile milanese di Corso Venezia a Merope A.M.

Il 29 novembre 2019 Banca Ifis ha comunicato di aver sottoscritto un contratto con Merope Asset Management per la cessione dell'immobile situato in Corso Venezia 56 a Milano per un corrispettivo di 50,5 milioni di euro, realizzando una plusvalenza pre-tasse di circa 25 milioni di euro da iscrivere nell'esercizio 2020 oltre a un risparmio annuo, a regime, di costi operativi di circa 1,5 milioni di euro. La cessione dell'immobile, in linea con la strategia di Banca Ifis, è finalizzata a ottimizzare l'utilizzo degli immobili di proprietà, razionalizzare degli spazi e contenere i costi. La transazione sarà completata nel primo semestre 2020.

L'Assemblea degli azionisti approva le modifiche allo Statuto e l'aggiornamento delle Politiche di remunerazione

Il 19 dicembre 2019 l'Assemblea degli azionisti di Banca Ifis S.p.A., riunitasi in sede straordinaria e ordinaria, ha approvato la modifica degli articoli 8,10,12,13 e 20 dello Statuto sociale e l'introduzione degli articoli 10-bis e 12 bis. Le modifiche statutarie riguardano: la disciplina della presidenza dell'Assemblea degli Azionisti e del ruolo del segretario dei lavori assembleari; il rapporto tra componente fissa e componente variabile della remunerazione del personale; l'introduzione della figura del Presidente onorario della Banca; la funzione di segretario del Consiglio di Amministrazione e la competenza alla sua designazione; l'espressa previsione dei comitati endoconsiliari; l'introduzione del c.d. casting vote e la disciplina dei poteri di rappresentanza in caso di assenza o impedimento del Presidente del Consiglio di Amministrazione.

L'Assemblea ha approvato anche l'aggiornamento delle Politiche di remunerazione di Banca Ifis per il 2019.

2.10 Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio

Presentazione del Piano Industriale 2020/2022

Il 14 gennaio 2020 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis presieduto dal Vicepresidente dott. Ernesto Fürstenberg Fassio ha approvato il Piano Strategico 2020/2022 che prevede un utile netto a 147 milioni di euro al 2022, investimenti per 60 milioni e 190 assunzioni.

Collocamento obbligazione senior unsecured preferred

Il 18 febbraio 2020 ha concluso con successo il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred a 4 anni per un ammontare pari a 400 milioni di euro.

L'obbligazione paga una cedola fissa del 1,75% e ha un prezzo di emissione pari a 99,692%.

L'obbligazione, riservata a investitori professionali, ha riscontrato una forte domanda con ordini finali, provenienti per oltre il 60% da investitori esteri, superiori di quasi tre volte l'importo allocato.

Covid-19

I valori iscritti nel presente bilancio al 31 dicembre 2019 hanno tenuto conto di stime ed assunzioni basate su indicatori macroeconomici e finanziari previsti alla data di bilancio. La diffusione del nuovo coronavirus agli inizi di gennaio 2020 dapprima in tutta la Cina continentale e in Italia nella seconda metà di febbraio causando l'interruzione dell'attività economica e commerciale, è considerata dalla Banca come un evento successivo alla data di riferimento del bilancio che non implica rettifiche al medesimo. Allo stato attuale la situazione è in rapida evoluzione e non è possibile pertanto fornire una stima del potenziale impatto di tale evento sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria prospettica della Banca. Qualora presente, tale impatto sarà incluso nelle stime adottate dalla Banca durante il 2020.

La Banca ha attivato un presidio giornaliero del fenomeno con attenzione sia verso l'evoluzione della stessa sul territorio e le relative valutazioni condotte a livello istituzionale, sia verso le potenziali declinazioni nelle diverse linee di business in cui la Banca opera, tra cui il mantenimento ed il monitoraggio costante della qualità degli attivi.

2.11 Evoluzione prevedibile della gestione

Le prime settimane del 2020 sono stati favorevoli e hanno beneficiato della stabilizzazione dell'economia mondiale registrata nella seconda metà del 2019 supportata dalle politiche monetarie espansive e dalla prima fase dell'accordo commerciale tra Cina e USA che ha aperto ad una soluzione della guerra tariffaria.

Il prodotto interno lordo italiano era atteso crescere dello 0,5% secondo le più recenti stime di Prometeia. Il sistema bancario italiano era atteso beneficiare della crescita del prodotto interno lordo e della domanda di finanziamenti da parte di imprese e famiglie, prevalentemente sul medio e lungo termine grazie ai bassi tassi di interesse.

Il processo di derisking delle banche volto a migliorare la qualità degli attivi è atteso continuare nei prossimi trimestri, sostenendo l'offerta di NPL sul mercato primario. Banca Ifis parteciperà attivamente a tutti i processi di dismissione di NPL unsecured.

Il 14 gennaio 2020 Banca Ifis ha presentato alla comunità finanziaria il Piano Industriale 2020-22 che definisce le linee strategiche ed i principali obiettivi economico finanziari dei prossimi anni. Il Piano Industriale 2020-22 è basato su stime macroeconomiche che prevedono un leggero miglioramento del PIL nel 2022 e tassi di interesse negativi fino al 2022 (EURIBOR 3M di -0,35% al 2022).

Il 18 febbraio, coerentemente con gli obiettivi del Piano Industriale che prevede maggiore diversificazione del funding mix, è stata emessa un'obbligazione senior di 400 milioni di euro che ha riscontrato una forte domanda con ordini finali, provenienti per oltre il 60% da investitori esteri, superiori di quasi tre volte l'importo allocato.

Inoltre, sempre in linea con quanto definito nel Piano Industriale 2020-22, la Banca ha avviato un percorso progettuale volto a razionalizzare i propri assetti societari ed organizzativi nel business NPL e a ridefinire i processi operativi anche attraverso la creazione di una nova società e la fusione di società esistenti.

Tuttavia, dalla fine di febbraio si è verificata la frenata di alcune attività produttive derivanti dall'epidemia del nuovo Coronavirus (Covid-19).

La reazione dei mercati finanziari è stata negativa e gli indici di borsa hanno riportato una flessione che ha eroso i guadagni delle prime settimane dell'anno. Da inizio anno al 4 marzo 2020 l'indice FTSMIB registra una flessione del 6,6%; le banche italiane registrano flessioni superiori all'indice italiano anticipando i possibili impatti negativi sul margine di intermediazione e sulla qualità dell'attivo derivanti dal rallentamento economico. Da inizio anno il prezzo di mercato dell'azione Banca Ifis riporta una flessione dell'8,6%.

Ai primi di marzo, il Fondo Monetario, così come Standard & Poor's hanno abbassato le stime di crescita dell'Eurozona. Le manovre messe in atto sia dalle banche centrali, come la FED che ha già provveduto a ridurre i tassi di mezzo punto, sia a livello dei singoli governi nazionali, saranno incentrate a sostenere le economie reali e quindi a sostegno della domanda aggregata. Anche l'Eurogruppo si è messo al lavoro per identificare strategie congiunte che evitino che il rallentamento generale dell'economia si possa trasformare in recessione

Allo stato attuale la situazione è in rapida evoluzione, e non è possibile pertanto fornire una stima quantitativa del potenziale impatto di tale evento sulla situazione economica patrimoniale e finanziaria prospettica del Gruppo, come del resto dell'intero sistema bancario.

In merito agli specifici comparti di attività della Banca, sulla base delle evidenze disponibili agli inizi del mese di marzo, si segnala tuttavia sul fronte creditizio un fisiologico rallentamento dello sviluppo commerciale connesso sia alle restrizioni negli spostamenti imposti dalla Banca alle proprie reti, sia alle misure definite autonomamente dai clienti (potenziali o in portafoglio). Sono, inoltre, in corso valutazione su alcune posizioni specifiche in settori particolarmente impattati dalla crisi in corso, sulle quali la Banca ha attivato misure di monitoraggio più stringenti al fine di intercettare possibili segnali di difficoltà o tensione.

Alla stesura del presente documento non si sono manifestati eventi di perdita operativa ascrivibili al COVID-19. Sono in corso di monitoraggio operativo alcuni rapporti creditizi con controparti ordinarie (retail e corporate) che potrebbero essere oggetto di sospensione non onerosa per le controparti dalla fine del primo trimestre del 2020.

2.12 Altre informazioni

Processo di semplificazione normativa adottato con delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012

In data 21 gennaio 2013 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di opt‐out di cui agli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1‐bis, del Regolamento Emittenti, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

In conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), è stata predisposta una relazione distinta dalla presente relazione sulla gestione, che è approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019. Tale documento viene inoltre messo a disposizione nella Sezione "Corporate governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

La "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è stata predisposta sulla base del format messo a disposizione da Borsa Italiana.

Unitamente a tale Relazione è stata messa a disposizione la "Relazione sulla remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.

Misure sulla Privacy

Banca Ifis ha consolidato un progetto di adeguamento al Regolamento (UE) 2016/679 al fine di recepire le disposizioni normative nel modello di gestione della privacy interno, prevedendo una serie di interventi di carattere sia tecnologico che organizzativo.

Direzione e coordinamento da parte della controllante

Ai fini del disposto degli artt. dal 2497 al 2497 sexies del codice civile, si precisa che la società controllante La Scogliera S.p.A. non esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di Banca Ifis, e ciò in espressa deroga al disposto dell'art. 2497 sexies del codice civile, in quanto l'attività di direzione e coordinamento delle banche e società finanziarie partecipate è espressamente esclusa nell'oggetto sociale de La Scogliera ed in coerenza la controllante non esercita, di fatto, alcuna attività di direzione e coordinamento di Banca Ifis.

Adesione al consolidato fiscale nazionale

Le società Banca Ifis S.p.A., IFIS NPL S.p.A., IFIS Rental Services S.r.l. e Cap.Ital.Fin. S.p.A. hanno optato, insieme alla controllante La Scogliera S.p.A., per l'applicazione dell'istituto della tassazione di Gruppo (consolidato fiscale) ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. 917/86.

I rapporti fra tali società sono stati regolati mediante scrittura privata sottoscritta tra le parti prevedendo una durata triennale.

Come previsto dalla normativa in vigore, le società aderenti hanno provveduto ad eleggere domicilio presso la consolidante La Scogliera S.p.A. ai fini della notifica degli atti e provvedimenti relativi ai periodi d'imposta per i quali viene esercitata l'opzione.

In forza dell'applicazione di tale istituto, le perdite e gli utili fiscali di ciascuna società realizzati nel periodo di imposta 2019 sono stati trasferiti alla consolidante fiscale La Scogliera S.p.A..

Al 31 dicembre 2019, il credito netto iscritto verso la controllante al 31 dicembre 2019 è pari a 101,4 milioni di euro.

Operazioni su azioni proprie

Al 31 dicembre 2018 Banca Ifis deteneva n. 370.112 azioni proprie, per un controvalore di 3,1 milioni di euro ed un valore nominale di 370.112 euro.

Nel corso dell'esercizio Banca Ifis ha assegnato all'Alta Direzione come remunerazione variabile riferita ai risultati del bilancio 2015 n. 10.968 azioni proprie al prezzo medio di 15,33 euro, per un controvalore di 168 mila euro ed un valore nominale di 10.968 euro, realizzando utili per 77 mila euro che, in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, sono stati iscritti a riserve patrimoniali.

La giacenza a fine esercizio 2019 risulta pertanto pari a n. 359.144 azioni proprie, per un controvalore di 3,0 milioni di euro ed un valore nominale di 359.144 euro.

Operazioni con parti correlate

In conformità a quanto stabilito dalla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, successivamente modificata con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010, nonché dalle disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche di cui alla Circolare nr. 263 del 27 dicembre 2006, Titolo V, Capitolo V (aggiornamento del 12 dicembre 2011) in tema di "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati" emanate dalla Banca d'Italia, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono approvate nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione.

Tale documento è a disposizione del pubblico nella Sezione "Corporate Governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

Si rinvia a quanto descritto nella parte H della Nota Integrativa per l'informativa in ordine alle singole operazioni con parti correlate.

Operazioni atipiche o inusuali

Nel corso del 2019 la Banca non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali, così come definite nella Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Le attività di ricerca e sviluppo

La Banca, in considerazione dell'attività svolta, non ha attivato programmi di ricerca e sviluppo nel corso dell'esercizio.

2.13 Proposta distribuzione utile dell'esercizio

Signori Azionisti,

Il Consiglio di Amministrazione propone di destinare agli azionisti un dividendo in contanti (al lordo delle ritenute di legge) di 1,10 euro per ciascuna azione ordinaria con stacco cedola (n. 23) il 18 maggio 2020. Tale dividendo è comprensivo della quota parte attribuibile alle azioni proprie detenute dalla società. Ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF) la legittimazione al pagamento del dividendo è determinata con riferimento alle evidenze dei conti dell'intermediario di cui all'articolo 83-quater, comma 3 del TUF, al termine della giornata contabile del 19 maggio 2019 (c.d. record date). Il dividendo sarà pagato destinando a tal fine l'utile dell'esercizio pari a 27.346.365,86 e per la restante parte tramite distribuzione di riserve di utili disponibili di esercizi precedenti.

Il pagamento sarà effettuato dal 20 maggio 2020 per il tramite degli intermediari autorizzati presso i quali sono registrate le azioni nel Sistema Monte Titoli.

Venezia - Mestre, 12 marzo 2020

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Sebastien Egon Fürstenberg

L'Amministratore Delegato Luciano Colombini

3. Schemi di Bilancio

3.1 Stato Patrimoniale

VOCI DELL'ATTIVO
(in euro)
31.12.2019 31.12.2018
10. Cassa e disponibilità liquide 29.644 28.574
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 126.907.743 195.294.622
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 24.313.368 31.449.837
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 102.594.375 163.844.785
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.173.803.378 432.089.320
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 7.372.986.021 7.135.633.531
a) crediti verso banche 460.578.031 394.150.773
b) crediti verso clientela 6.912.407.990 6.741.482.758
70. Partecipazioni 610.861.081 530.161.109
80. Attività materiali 77.841.987 91.222.192
90. Attività immateriali 19.129.468 19.287.044
di cui:
- avviamento - -
100. Attività fiscali: 363.303.390 378.376.160
a) correnti 43.987.146 45.155.071
b) anticipate 319.316.244 333.221.089
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 25.559.513 -
120. Altre attività 356.461.069 317.405.599
Totale dell'attivo 10.126.883.294 9.099.498.151
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in euro)
31.12.2019 31.12.2018
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 8.355.643.299 7.312.491.232
a) debiti verso banche 959.402.999 756.432.526
b) debiti verso clientela 6.328.711.394 5.577.056.827
c) titoli in circolazione 1.067.528.906 979.001.879
20. Passività finanziarie di negoziazione 21.844.241 31.187.910
60. Passività fiscali: 50.881.385 44.983.990
a) correnti 12.579.982 5.855.068
b) differite 38.301.403 39.128.922
80. Altre passività 310.621.899 313.298.052
90. Trattamento di fine rapporto del personale 7.052.406 7.057.190
100. Fondi per rischi e oneri: 28.595.827 22.013.608
a) impegni e garanzie rilasciate 3.582.839 3.622.760
c) altri fondi per rischi e oneri 25.012.988 18.390.848
110. Riserve da valutazione 2.690.806 (8.549.182)
140. Riserve 1.169.123.258 1.141.385.246
150. Sovrapprezzi di emissione 102.284.576 102.116.429
160. Capitale 53.811.095 53.811.095
170. Azioni proprie (-) (3.011.864) (3.103.286)
180. Utile (perdita) d'esercizio (+/-) 27.346.366 82.805.867
Totale del passivo e del patrimonio netto 10.126.883.294 9.099.498.151

3.2 Conto Economico

VOCI
(in euro)
31.12.2019 31.12.2018
10. Interessi attivi e proventi assimilati 316.248.102 368.086.080
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 315.309.334 363.191.390
20. Interessi passivi e oneri assimilati (114.194.423) (104.821.505)
30. Margine di interesse 202.053.679 263.264.575
40. Commissioni attive 91.975.858 91.194.329
50. Commissioni passive (8.343.369) (9.704.917)
60. Commissioni nette 83.632.489 81.489.412
70. Dividendi e proventi simili 813.154 335.629
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (4.042.660) (773.780)
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 2.941.509 10.253.694
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.982.717 2.022.522
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 958.778 (100)
c) passività finanziarie 14 8.231.272
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico
(9.204.378) (2.223.497)
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (9.204.378) (2.223.497)
120. Margine di intermediazione 276.193.793 352.346.033
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito di: (87.004.500) (20.975.496)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (87.117.251) (19.956.033)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 112.751 (1.019.462)
150. Risultato netto della gestione finanziaria 189.189.293 331.370.537
160. Spese amministrative: (207.053.398) (227.458.307)
a) spese per il personale (95.814.735) (98.032.347)
b) altre spese amministrative (111.238.663) (129.425.960)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (10.621.454) (1.146.188)
a) impegni e garanzie rilasciate (1.190.078) (310.823)
b) altri accantonamenti netti (9.431.376) (835.365)
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (5.396.981) (4.537.894)
190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (6.270.166) (5.847.775)
200. Altri oneri/proventi di gestione 78.901.155 24.145.338
210. Costi operativi (150.440.844) (214.844.826)
220. Utili (Perdite) delle partecipazioni 99.999 -
260. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 38.848.448 116.525.711
270. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (11.502.082) (33.719.845)
300. Utile (Perdita) d'esercizio 27.346.366 82.805.867

3.3 Prospetto della redditività Complessiva

VOCI 31.12.2019 31.12.2018
10. (in euro)
Utile (Perdita) d'esercizio
27.346.366 82.805.867
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 191.372 1.702.721
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva 380.438 1.586.339
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico
(variazioni del proprio merito creditizio)
- -
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
50. Attività materiali - -
60. Attività immateriali - -
70. Piani a benefici definiti (189.066) 116.381
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 9.862.320 (12.546.152)
100. Copertura di investimenti esteri - -
110. Differenze di cambio - -
120. Copertura dei flussi finanziari - -
130. Strumenti di copertura (elementi non designati) - -
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
9.862.320 (12.546.152)
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - -
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 10.053.692 (10.843.431)
180. Redditività complessiva (Voce 10 + 170) 37.400.058 71.962.436

3.4 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2019

Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazioni dell'esercizio
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31/12/2018 Modifica saldi apertura Esistenze all' 01/01/2019 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve missione nuove azioni
E
Acquisto azioni proprie straordinaria dividendi
Distribuzione
menti di
capitale
Variazione stru
Derivati su proprie azioni Stock options mplessiva esercizio
2019
Redditività co
monio netto al 31/12/2019
Patri
Capitale: X X X X X X X X X X X X X X
a) azioni
ordinarie
53.811.095 X 53.811.095 - X X - - X X X X X 53.811.095
b) altre azioni - X - - X X - - X X X X X -
Sovrapprezzi di
emissione
102.116.430 X 102.116.430 - X 168.146 - X X X X X X 102.284.576
Riserve: X X X X X X X X X X X X X X
a) di utili 1.135.934.023 - 1.135.934.023 26.681.318 X 1.227.426 - - - X X X X 1.163.842.767
b) altre 5.451.222 - 5.451.222 - X (170.731) - - - - 5.280.491
Riserve da
valutazione:
(8.549.182) - (8.549.182) X X 1.186.295 X X X X X X 10.053.692 2.690.805
Strumenti di
capitale
- X - X X X X X X - X X X -
Azioni proprie (3.103.286) X (3.103.286) X X X - 91.422 X X X X X (3.011.864)
Utile (perdita)
d'esercizio
82.805.867 - 82.805.867 (26.681.318) (56.124.549) X X X X X X X 27.346.366 27.346.366
Patrimonio netto 1.368.466.169 - 1.368.466.169 - (56.124.549) 2.411.135 - 91.422 - - - - 37.400.058 1.352.244.236

3.5 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2018

Allocazione risultato esercizio
precedente
Variazioni dell'esercizio
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31/12/2017 Modifica saldi apertura Esistenze all' 01/01/2018 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve missione nuove azioni
E
Acquisto azioni proprie straordinaria dividendi
Distribuzione
menti di
capitale
Variazione stru
Derivati su proprie azioni mplessiva esercizio
Stock options
Redditività co
2018 monio netto al 31/12/2018
Patri
Capitale:
a) azioni
ordinarie
53.811.095 - 53.811.095 - - - - - - - - - - 53.811.095
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
101.864.338 - 101.864.338 - - - - 252.092 - - - - - 102.116.430
Riserve:
a) di utili 1.022.301.814 972.604 1.023.274.418 101.472.813 - 11.251.408 - (64.616) - - - - - 1.135.934.023
b) altre 5.445.570 - 5.445.570 - - 5.652 - - - - - - - 5.451.222
Riserve da
valutazione:
2.132.973 (7.851) 2.125.122 - - 169.127 - - - - - - (10.843.431) (8.549.182)
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie (3.167.902) - (3.167.902) - - - - 64.616 - - - - - (3.103.286)
Utile (perdita)
d'esercizio
154.906.079 - 154.906.079 (101.472.813) (53.433.266) - - - - - - - 82.805.867 82.805.867
Patrimonio netto 1.337.293.967 964.753 1.338.258.720 - (53.433.266) 11.426.187 - 252.092 - - - - 71.962.436 1.368.466.169

3.6 Rendiconto Finanziario

RENDICONTO FINANZIARIO Importo
Metodo indiretto 31.12.2019 31.12.2018
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 162.186.492 380.569.811
- risultato d'esercizio (+/-) 27.346.366 82.805.867
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività
valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+)
13.247.038 2.997.278
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 87.004.500 20.975.496
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 11.667.147 10.385.669
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 10.621.454 1.237.188
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 11.502.082 33.719.845
- altri aggiustamenti (+/-) 797.905 228.448.468
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (1.036.003.520) 264.520.450
- attività finanziarie detenute per la negoziazione 3.093.809 5.332.314
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 52.046.032 (107.261.698)
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (730.361.319) 376.069.275
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (324.469.742) 114.882.718
- altre attività (36.312.300) (124.502.159)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 1.019.946.347 (220.545.097)
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.029.285.273 (218.878.337)
- passività finanziarie di negoziazione (9.343.669) (7.051.291)
- altre passività 4.742 5.384.531
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa A (+/-) 146.129.319 424.545.164
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da - 14.546.044
- vendite di attività materiali - 14.546.044
2. Liquidità assorbita da (90.287.461) (386.160.869)
- acquisti di partecipazioni (80.699.973) (382.300.000)
- acquisti di attività materiali (3.474.897) -
- acquisti di attività immateriali (6.112.590) (3.860.869)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento B (+/-) (90.287.461) (371.614.825)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie 259.569 316.708
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale 23.732 167.231
- distribuzione dividendi e altre finalità (56.124.090) (53.432.828)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista C (+/-) (55.840.789) (52.948.889)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D=A+/-B+/-C 1.070 (18.550)
RICONCILIAZIONE
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO E 28.574 47.124
LIQUIDITA' TOTALE NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D 1.070 (18.550)
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE: EFFETTO DELLA VARIAZIONE DEI CAMBI F
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO G=E+/-D+/-F 29.644 28.574

LEGENDA:

(+) generata

(-) assorbita

4. Nota Integrativa

4.1 Parte A - Politiche contabili

Parte generale

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore a tale data emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi (IFRIC e SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.

Per l'interpretazione e l'applicazione dei principi contabili internazionali si è fatto anche riferimento, seppur non omologato dalla Commissione Europea, al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio" (Framework) e alle Implementation Guidance, Basis for Conclusions ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a completamento dei principi contabili emanati.

I principi contabili applicati per la redazione del presente bilancio sono quelli in vigore al 31 dicembre 2019 (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC).

Si sono inoltre considerate le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, Consob ed ESMA) che forniscono raccomandazioni sull'informativa da riportare nel bilancio su aspetti di maggior rilevanza o sul trattamento contabile di particolari operazioni.

Il Bilancio d'esercizio è soggetto all'attestazione, resa da parte degli organi amministrativi delegati e del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, prevista dall'art. 154 bis c.5 del D.Lgs n. 58 del 24 febbraio 1998.

Il Bilancio d'esercizio è sottoposto a revisione legale da parte della società di revisione EY S.p.A.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

Il Bilancio d'esercizio è costituito da:

  • gli Schemi del bilancio d'esercizio (composto dagli schemi di stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal rendiconto finanziario);
  • dalla Nota integrativa;

ed è inoltre corredato dalla Relazione sulla gestione.

Il Bilancio d'esercizio è stato redatto con l'applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1, facendo riferimento anche al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio" (il cosiddetto "Framework" recepito dallo IASB) con particolare riguardo ai principi fondamentali di redazione del bilancio che riguardano la prevalenza della sostanza sulla forma, il concetto della rilevanza e significatività dell'informazione, il principio della competenza economica e nella prospettiva della continuazione dell'attività.

Per la compilazione del Bilancio d'esercizio si è fatto riferimento agli schemi emanati dalla Banca d'Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 6° aggiornamento del 22 dicembre 2018.

La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato. Le tabelle riportate in Nota integrativa possono contenere arrotondamenti di importi; eventuali incongruenze e/o difformità tra i dati riportati nelle diverse tabelle sono conseguenza di tali arrotondamenti.

Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.

La Nota integrativa non espone le voci e le tabelle previste dal Provvedimento di Banca d'Italia n. 262/2005 relative a voci non applicabili a Banca Ifis.

I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 sono stati oggetto di aggiornamento rispetto a quelli utilizzati nella redazione del Bilancio d'esercizio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 a seguito dell'entrata in vigore a partire dal 1 gennaio 2019 del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16 "Leasing".

Informazioni sulla continuità aziendale

Banca d'Italia, Consob ed Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.

Le condizioni dei mercati finanziari e dell'economia reale e le negative previsioni formulate con riferimento al breve/medio periodo richiedono, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, in quanto la storia di redditività della società e di facile accesso alle risorse finanziarie potrebbero nell'attuale contesto non essere più sufficienti.

In proposito, esaminati i rischi e le incertezze connessi all'attuale contesto macroeconomico ed avuto anche riguardo ai piani economico finanziari redatti dalla Banca, si ritiene ragionevole l'aspettativa che Banca Ifis continuerà ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 è stato predisposto nel presupposto della continuità aziendale.

Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di credito e di liquidità sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione dei buoni livelli di redditività conseguiti costantemente dalla Banca, della qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Non sono intervenuti fatti nel periodo tra la chiusura dell'esercizio e la data di redazione del bilancio d'esercizio dei quali non si sia tenuto conto ai fini della redazione dello stesso.

Si rinvia all'informativa esposta nella Relazione sulla gestione relativamente agli eventi avvenuti successivamente alla chiusura dell'esercizio e fino alla data di redazione del Bilancio.

Sezione 4 – Altri aspetti

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione delle situazioni contabili nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine.

In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel presente bilancio al 31 dicembre 2019, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi sostengono i valori di iscrizione al 31 dicembre 2019.

Con periodicità almeno annuale, in sede di redazione del bilancio le stime sono riviste.

Il rischio di incertezza nella stima, da un punto di vista della significatività delle voci in bilancio e dell'aspetto di valutazione richiesto al management, è sostanzialmente presente nella determinazione del valore di:

  • fair value relativo ai credit e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • crediti gestiti dalla BU Pharma, con particolare riferimento alla componente di interessi di mora ritenuta recuperabile;
  • misurazione dell'expected credit loss;
  • fondi per rischi e oneri;
  • trattamento di fine rapporto;
  • avviamento e altre attività immateriali.

Fair value relativo agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi

In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti misurati in bilancio al fair value, si rimanda al paragrafo A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.

Crediti gestiti dalla BU Pharma con particolare riferimento alla componente di interessi di mora ritenuta recuperabile

In riferimento ai crediti della BU Pharma, la Banca utilizza un modello proprietario di stima dei flussi di cassa dei crediti acquistati nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale gestiti dalla BU Pharma, che include la stima degli interessi di mora ritenuta recuperabile, sulla base delle evidenze storiche del Gruppo e differenziate a seconda delle tipologie di azioni di recupero intraprese dalla BU Pharma (transattiva o giudiziale). Le assunzioni sottostanti la stima della recuperabilità di tale componente sono state complessivamente conservative. La metodologia di stima dei flussi di cassa adottati da Banca IFIS sono conformi a quanto disposto nel documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo".

Misurazione dell'expected credit loss

L'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 di crediti e titoli di debito classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva ed il calcolo delle relative perdite attese, necessita di un processo articolato di stima che riguarda principalmente:

  • la determinazione dei parametri di significativo incremento del rischio di credito, basati essenzialmente su modelli di misurazione delle probabilità di default (PD) all'origination delle attività finanziarie e alla data di bilancio;
  • la valutazione di taluni elementi necessari per la determinazione delle stime dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati: i tempi di recupero attesi, il presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, i costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia ed infine la probabilità di vendita per le posizioni per le quali esiste un piano di dismissione.

La quantificazione delle "Expected Credit Losses" (ECL) è determinata in funzione della presenza o meno di un incremento significativo del rischio di credito dello strumento finanziario rispetto a quello determinato alla data di rilevazione iniziale del medesimo. Si rimanda a quanto più diffusamente indicato al paragrafo A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio del presente Bilancio al 31 dicembre 2019.

Per le altre fattispecie elencate, si rinvia a quanto riportato nei criteri di valutazione descritti al paragrafo A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio del presente Bilancio al 31 dicembre 2019.

Entrata in vigore di nuovi principi contabili

Principi emanati, entrati in vigore ed applicabili al presente bilancio

Il Bilancio al 31 dicembre 2019 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore alla data di riferimento. Si veda quanto riportato al paragrafo Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali.

I principi contabili adottati per la predisposizione del presente Bilancio d'esercizio con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e passività finanziarie, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, risultano modificati rispetto a quelli adottati per la predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018. Tali modifiche derivano essenzialmente dall'applicazione obbligatoria, a far data dal 1 gennaio 2019, del principio contabile internazionale IFRS 16 "Leasing", omologato dalla Commissione Europea tramite il Regolamento n.1986/2017, che ha comportato la cancellazione e sostituzione degli IAS 17, IFRIC 4, SIC 15 e SIC 27; si rinvia a quanto descritto nel paragrafo Effetti della prima applicazione dell'IFRS 16.

La Banca ha inoltre adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1 gennaio 2019. Si riporta nel seguito l'indicazione dei nuovi principi contabili e delle modifiche apportate a principi contabili già esistenti omologati dall'UE, sottolineando che non hanno avuto impatti materiali sui dati riportati nel Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019:

  • IFRIC 23 Uncertainty over Tax Treatments;
  • Prepayment Features with Negative Compensation (Amendments to IFRS 9);
  • Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28);
  • Plan Amendment, Curtailment or Settlement (Amendments to IAS 19);
  • Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2015–2017 modifiche a IFRS 3, IFRS 1, IAS 12 e IAS 23-

Principi emanati ma non ancora in vigore

Di seguito si riportano, invece, i nuovi principi contabili internazionali o le modifiche agli stessi omologati dalla Commissione Europea la cui applicazione obbligatoria decorre dal 1 gennaio 2020. La Banca ritiene non significativi gli impatti derivanti dall'adozione delle seguenti interpretazioni e modifiche dei principi contabili internazionali già esistenti:

  • Amendments to References to Conceptual Framework in IFRS Standards;
  • Definition of a Business (Amendment to IFRS 3 Business Combinations);
  • Definition of Material (Amendment to IAS 1 and IAS 8);
  • IFRS 17 Insurance Contracts.

Non si sono verificati ulteriori aspetti che richiedano l'informativa di cui allo IAS 8 paragrafi 28, 29, 30, 31, 39, 40 e 49.

Effetti della prima applicazione dell'IFRS 16

Il principio IFRS 16 introduce nuovi criteri per la rappresentazione contabile dei contratti di leasing prevalentemente per i locatari, sostituendo i precedenti standard/interpretazioni (IAS 17, IFRIC 4, SIC 15 e SIC 27). Il leasing è definito come quel contratto la cui esecuzione dipende dall'uso di un bene identificato e che attribuisce il diritto di controllare l'utilizzo del bene per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

L'IFRS 16 stabilisce i principi in materia di rilevazione, valutazione, esposizione nel bilancio e informazioni integrative sui leasing. La finalità è assicurare che locatari e locatori forniscano informazioni appropriate secondo modalità che rappresentino fedelmente le operazioni. Le informazioni forniscono agli utilizzatori del bilancio gli elementi per valutare l'effetto del leasing sulla situazione patrimoniale, il risultato economico e i flussi finanziari dell'entità.

Il Principio si applica a tutti i contratti che contengono il diritto ad utilizzare un bene (c.d. "Right of Use") per un certo periodo di tempo in cambio di un determinato corrispettivo. L'IFRS 16 si applica a tutte le transazioni che prevedono un diritto ad utilizzare il bene, indipendentemente dalla forma contrattuale, ovvero leasing finanziario o operativo, affitto o noleggio.

La principale novità riguarda la rappresentazione nella situazione patrimoniale del locatario in riferimento al "Right of Use" ed all'impegno assunto relativamente ai leasing operativi, tramite l'iscrizione di un'attività e una passività. In particolare il locatario dovrà rilevare una passività sulla base del valore attuale dei canoni futuri in contropartita dell'iscrizione tra le attività del diritto d'uso del bene oggetto del contratto di leasing.

Successivamente all'iscrizione iniziale:

  • il diritto d'uso sarà oggetto di ammortamento lungo la durata del contratto o la vita utile del bene (sulla base dello IAS 16), qualora il contratto di leasing trasferisca la proprietà dell'attività sottostante al locatario al termine della durata del leasing o qualora il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo rifletta il fatto che il locatario eserciterà l'opzione di acquisto, o valutato con l'uso di un criterio alternativo – modello di rivalutazione o fair value – (rispettivamente IAS 16 o IAS 40)
  • la passività verrà progressivamente ridotta per effetto del pagamento dei canoni e sulla stessa saranno riconosciuti gli interessi da imputare a conto economico.

Possono essere esclusi dall'IFRS 16 i contratti con durata inferiore ai 12 mesi o che abbiano un valore unitario a nuovo del bene oggetto di leasing di modesto valore. A tal riguardo, Banca Ifis ha deciso di esercitare l'opzione prevista dall'IFRS 16 di non applicare i nuovi requisiti contabili relativi alla rilevazione e valutazione del diritto di utilizzo e della passività per i leasing a breve termine definiti come quei leasing con durata inferiore a 12 mesi anche tenuto conto di eventuali opzioni di proroga o recesso presenti nel contratto. Analogamente, la Banca ha deciso di esercitare l'opzione di non applicare i nuovi requisiti contabili contratti con valore unitario del bene inferiore a 5 mila euro.

Ai fini della determinazione della durata del leasing, da intendersi come "il periodo non annullabile del leasing, a cui vanno aggiunti entrambi i seguenti periodi (IFRS 16.18):

  • periodi coperti da un'opzione di proroga del leasing, se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione; e
  • periodi coperti dall'opzione di risoluzione del leasing, se il locatario ha la ragionevole certezza di non esercitare l'opzione",

la Banca, in considerazione delle tipologie di contratti di leasing in essere, utilizza come fattore principale per valutare l'esistenza di un incentivo economico alla proroga, lo storico dei rinnovi avvenuti, senza escludere la possibilità di effettuare ulteriori considerazioni.

La passività del leasing alla data di decorrenza è data dal "valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data". (IFRS 16.26). Ai fini della determinazione del tasso di attualizzazione, Banca Ifis utilizza il tasso di interesse implicito nel contratto di leasing, qualora disponibile. In mancanza dello stesso, la Banca adotta come tasso di attualizzazione il proprio costo del funding.

Per il locatore restano sostanzialmente confermate le regole di contabilizzazione dei contratti di leasing dello IAS 17, differenziate a seconda che si tratti di leasing operativo o leasing finanziario. In caso di leasing finanziario il locatore continuerà a rilevare nello stato patrimoniale un credito per i canoni di leasing futuri.

L'IFRS 16 è applicabile dal 1 gennaio 2019 e, ancorché la sua applicazione anticipata sia possibile, la Banca ha deciso di non procedere con l'adozione anticipata.

La Banca si è avvalsa della facoltà prevista dall'IFRS 16 di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 16, secondo quanto previsto dal cosiddetto "modified retrospective approach B" (paragrafo C5 lettera b, C7 e C8 lettera b.ii dell'appendice C all'IFRS 16) che prevede la possibilità di rilevare l'attività consistente nel diritto di utilizzo alla data dell'applicazione iniziale per un importo pari alla passività del leasing rettificato per l'importo di eventuali risconti attivi o ratei passivi relativi al leasing; secondo questo approccio alla data di prima applicazione non sono emerse differenze sul patrimonio netto della Banca Ifis di apertura.

Nella tabella che segue vengono esposti gli effetti al 1 gennaio 2019 dell'applicazione dell'IFRS 16 in Banca Ifis.

Attività/Valori 31.12.2018 Diritti d'uso
acquisiti con il
leasing
01.01.2019
Attività materiali ad uso funzionale 90.502 11.025 90.502
a) Terreni 35.902 - 35.902
b) Fabbricati 47.323 9.049 47.323
c) Mobili 1.332 - 1.332
d) Impianti elettronici 4.487 155 4.487
e) Altre 1.458 1.821 1.458
Attività materiali detenute a scopo di investimento - - -
b) Fabbricati 720 - 720
Totale 91.222 11.025 91.222

Termini di approvazione e pubblicazione del Bilancio

L'art. 154-ter del D.Lgs. 59/98 (T.U.F.) prevede che entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio sia approvato il bilancio d'esercizio della Banca e sia pubblicata la Relazione finanziaria annuale comprendente il progetto di bilancio d'esercizio, la relazione sulla gestione e l'attestazione prevista dall'articolo 154-bis, comma 5. Il progetto di bilancio d'esercizio della Banca è approvato dal Consiglio di Amministrazione del 12 marzo 2020; il bilancio d'esercizio sarà sottoposto all'approvazione dell'Assemblea dei Soci convocata per il giorno 23 aprile 2020, in prima convocazione.

A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio

1 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico ("FVTPL")

Criteri di classificazione

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include:

  • attività finanziarie detenute per la negoziazione, sostanzialmente rappresentate da titoli di debito e di capitale e dal valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione;
  • attività finanziarie designate al fair value, ossia le attività finanziarie non derivate così definite al momento della rilevazione iniziale e qualora ne sussistano i presupposti. Un'entità può designare irrevocabilmente all'iscrizione un'attività finanziaria come valutata al fair value con impatto a conto economico solo se, così facendo, elimina o riduce significativamente un'incoerenza valutativa.
  • attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. In particolare rientrano in questa categoria:
    • strumenti di debito, titoli e finanziamenti che non presentano flussi di cassa costituiti solo dal rimborso del capitale e da interessi coerenti con un "basic lending arrangement", (cd. "SPPI test" non superato);
    • strumenti di debito, titoli e finanziamenti il cui business model non risulta essere né "Held to collect" (il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali né "Held to collect and sell" (il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia mediante la vendita di attività finanziarie);
    • le quote di OICR.;
    • gli strumenti di capitale per i quali la Banca non applica l'opzione concessa dal principio di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva (cosiddetta "OCI Option").

Fra i contratti derivati sono inclusi anche quelli incorporati in strumenti finanziari complessi, in cui il contratto primario non sia una attività finanziaria che rientra nel perimetro di applicazione dell'IFRS 9, che sono oggetto di rilevazione separata nel caso in cui:

  • le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato incorporato non siano strettamente correlati alle caratteristiche economiche e ai rischi del contratto primario;
  • uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato;
  • lo strumento ibrido cui appartengono non sia valutato al fair value con le relative variazioni a conto economico.

Non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto a conto economico in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. In questo caso, il tasso di interesse effettivo dell'attività finanziaria riclassificata è determinato in base al suo fair value alla data di riclassificazione e tale data viene considerata come data di rilevazione iniziale per l'allocazione nei diversi stadi di rischio creditizio (stage allocation) ai fini dell'impairment.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono rilevate ad un valore pari al corrispettivo pagato, inteso come il fair value dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso, che vengono imputati a conto economico.

Criteri di valutazione

Anche successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono valorizzate al fair value e gli effetti dell'applicazione di questo criterio sono imputati nel conto economico.

La determinazione del fair value degli strumenti finanziari classificati nel presente portafoglio è basata su prezzi rilevati in mercati attivi, su prezzi forniti da operatori di mercato o su modelli interni di valutazione, generalmente utilizzati dalla pratica finanziaria, che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato.

Per le attività finanziarie non quotate in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati.

Criteri di cancellazione

La cancellazione delle attività finanziarie avviene solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Qualora sia stata mantenuta una parte dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, per quanto riguarda il trasferimento dei diritti all'incasso, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio anche quando si mantengono i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma viene assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità.

2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ("FVOCI")

Criteri di classificazione

Sono incluse in questa categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente sia mediante la vendita (Business model "Held to Collect and Sell"), e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari costituiti solo dal rimborso del capitale e da interessi coerenti con un "basic lending arrangement", in cui la remunerazione del valore temporale del denaro e del rischio di credito rappresentano gli elementi più significativi (cd. "SPPI test" superato).

Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale è stata esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza successivo rigiro a conto economico (cosiddetta "OCI Option").

Non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Nel caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica del fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassificazione. Nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a conto economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale ed alla data di erogazione per i finanziamenti. Tali attività sono inizialmente iscritte al fair value comprensivo degli eventuali costi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività classificate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value, con la rilevazione a conto economico degli impatti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato, degli effetti dell'impairment e dell'eventuale effetto cambio. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati in un'apposita riserva del patrimonio netto fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono riclassificati nel conto economico.

Gli strumenti di capitale per i quali è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già illustrati per le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva rappresentate sia da titoli di debito sia da crediti, sono soggette alla verifica dell'incremento significativo del rischio creditizio (impairment) prevista dall'IFRS 9, con conseguente rilevazione a conto economico di una rettifica di valore a copertura delle perdite attese.

I titoli di capitale, al contrario, non sono sottoposti al processo di impairment.

Criteri di cancellazione

La cancellazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva avviene solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Qualora sia stata mantenuta una parte dei rischi e dei benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, per quanto riguarda il trasferimento dei diritti all'incasso, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio anche quando si mantengono i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma viene assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità.

3 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie (in particolare finanziamenti e titoli di debito) che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model "Held to Collect"), e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari costituiti solo dal rimborso del capitale e da interessi coerenti con un "basic lending arrangement", in cui la remunerazione del valore temporale del denaro e del rischio di credito rappresentano gli elementi più significativi (cd. "SPPI test" superato).

In particolare, sono ricompresi in questa voce, qualora ne presentino i requisiti tecnici precedentemente illustrati:

  • i crediti verso banche,
  • i crediti verso clientela, principalmente costituiti:
    • da anticipazioni a vista erogate alla clientela nell'ambito dell'attività di factoring a fronte del portafoglio crediti ricevuto prosolvendo che rimane iscritto nel bilancio della controparte cedente, o da crediti acquisiti prosoluto, per i quali sia stata accertata l'inesistenza di clausole contrattuali che facciano venire meno i presupposti per la loro iscrizione;
  • da impieghi con la clientela derivanti dalla sottoscrizione di mutui o finanziamenti erogati nell'ambito dell'attività di corporate banking;
  • da crediti di difficile esigibilità acquisiti da banche e operatori del credito retail;
  • da crediti fiscali acquisiti da procedure concorsuali;
  • da operazioni di pronti contro termine;
  • da crediti originati da operazioni di leasing finanziario;
  • da erogazioni di finanziamenti dietro cessione del quinto dello stipendio o pensione.
  • i titoli di debito in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi.

Non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al costo ammortizzato in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività finanziaria e il relativo fair value sono rilevati a conto economico nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e a Patrimonio netto, nell'apposita riserva di valutazione, nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Criteri di iscrizione

La prima iscrizione di tali attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e alla data di erogazione per i crediti. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono iscritte al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili alla stessa attività. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.

Le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritte in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l'importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l'importo corrisposto a pronti.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell'ammortamento calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all'ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti all'attività finanziaria stessa. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una metodologia finanziaria, consente di distribuire l'effetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito.

Il metodo del costo ammortizzato non viene di norma utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'attualizzazione. Tali crediti vengono valorizzati al costo d'acquisto. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca. Inoltre vengono valutati al costo i crediti di difficile esigibilità di nuova acquisizione fino al momento in cui non sono entrati nelle fasi utili al recupero del credito, come specificato nel seguito nella parte relativa alle esposizioni deteriorate attinenti al Settore NPL.

Ad ogni chiusura di Bilancio o di situazione infrannuale viene calcolata la stima delle perdite di valore di tali attività, determinata in ossequio alle regole di impairment dell'IFRS 9 così come più dettagliatamente esposte al paragrafo 16 – Altre informazioni.

Le perdite di valore riscontrate sono iscritte a Conto economico nella voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito" così come i recuperi di parte o tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni.

Le riprese di valore sono iscritte a fronte di una migliorata qualità dell'esposizione tale da comportare una diminuzione della svalutazione complessiva precedentemente rilevata.

Nel Conto economico, alla voce "Interessi attivi e proventi assimilati" è rilevato l'importo rappresentato dal progressivo rilascio dell'attualizzazione calcolata al momento dell'iscrizione della rettifica di valore.

In Nota integrativa le rettifiche di valore su esposizioni deteriorate sono classificate come analitiche nella citata voce di conto economico anche quando la metodologia di calcolo è di tipo forfetario.

In alcuni casi, durante la vita delle attività finanziarie in esame e, in particolare, dei crediti, le condizioni contrattuali originarie sono oggetto di successiva modifica per volontà delle parti del contratto. Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica occorre verificare se l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.

In generale, le modifiche di un'attività finanziaria conducono alla cancellazione della stessa ed all'iscrizione di una nuova attività quando sono "sostanziali". La valutazione circa la "sostanzialità" della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi. In alcuni casi, infatti, potrà risultare chiaro, senza il ricorso a complesse analisi, che i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività mentre, in altri casi, dovranno essere svolte ulteriori analisi (anche di tipo quantitativo) per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione dell'attività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario.

Le analisi (quali-quantitative) volte a definire la "sostanzialità" delle modifiche contrattuali apportate ad un'attività finanziaria, dovranno pertanto considerare:

  • le finalità per cui le modifiche sono state effettuate: ad esempio, rinegoziazioni per motivi commerciali o concessioni per difficoltà finanziarie della controparte:
    • le prime, volte a "trattenere" il cliente, vedono coinvolto un debitore che non versa in una situazione di difficoltà finanziaria. In questa casistica sono incluse tutte le operazioni di rinegoziazione che sono volte ad adeguare l'onerosità del debito alle condizioni di mercato. Tali operazioni comportano una variazione delle condizioni originarie del contratto, solitamente richieste dal debitore, che attiene ad aspetti connessi alla onerosità del debito, con un conseguente beneficio economico per il debitore stesso. In linea generale si ritiene che, ogniqualvolta la banca effettui una rinegoziazione al fine di evitare di perdere il proprio cliente, tale rinegoziazione debba essere considerata come sostanziale in quanto, ove non fosse effettuata, il cliente potrebbe finanziarsi presso un altro intermediario e la banca subirebbe un decremento dei ricavi futuri previsti;
    • le seconde, effettuate per "ragioni di rischio creditizio" (misure di forbearance), sono riconducibili al tentativo della banca di massimizzare la recovery dei cash flow del credito originario. I rischi e i benefici sottostanti, successivamente alle modifiche, di norma, non sono sostanzialmente trasferiti e, conseguentemente, la rappresentazione contabile che offre informazioni più rilevanti per il lettore del bilancio (salvo quanto si dirà in seguito in tema di elementi oggettivi), è quella effettuata tramite il "modification accounting" - che implica la rilevazione a conto economico della differenza tra valore contabile e valore attuale dei flussi di cassa modificati scontati al tasso di interesse originario - e non tramite la derecognition;
  • la presenza di specifici elementi oggettivi che incidono sulle modifiche sostanziali delle caratteristiche e/o dei flussi contrattuali dello strumento finanziario (quali, a solo titolo di esempio la modifica della tipologia di rischio controparte a cui si è esposti), che si ritiene comportino la derecognition in considerazione del loro impatto (atteso come significativo) sui flussi contrattuali originari.

Criteri di cancellazione

L'eliminazione integrale di un credito è effettuata quando lo stesso è considerato irrecuperabile con rinuncia al diritto legale di recuperare il credito da parte della Banca. A titolo esemplificativo e non esaustivo ciò avviene in presenza della chiusura di una procedura concorsuale, morte del debitore senza eredi, sentenza definitiva di insussistenza del credito, ecc.

Per quello che riguarda le cancellazioni totali o parziali senza rinuncia al credito, al fine di evitare il mantenimento in bilancio di crediti che, pur continuando ad essere gestiti dalle strutture di recupero, presentano possibilità di recupero molto marginali, su base almeno semestrale si procede all'individuazione dei rapporti da assoggettare ad una cancellazione contabile che presentano contemporaneamente le seguenti caratteristiche:

• svalutazione totale del credito;

  • anzianità di permanenza nello status sofferenza superiore a 5 anni;
  • avvenuta dichiarazione di fallimento, o ammissione a liquidazione coatta amministrativa o altra procedura concorsuale in corso.

Le cancellazioni sono imputate direttamente alla voce rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti per la quota residua non ancora rettificata e sono rilevate in riduzione della quota capitale del credito. Recuperi di parte o di interi importi precedentemente svalutati sono iscritti in riduzione della medesima voce rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti.

Le attività finanziarie cedute o cartolarizzate sono eliminate solo quando la cessione ha comportato il trasferimento sostanziale di tutti i relativi rischi e benefici. Peraltro, qualora i rischi e i benefici siano stati mantenuti, tali attività finanziarie continuano ad essere iscritte, ancorché giuridicamente la loro titolarità sia stata effettivamente trasferita.

A fronte del mantenimento dell'iscrizione dell'attività finanziaria ceduta, è rilevata una passività finanziaria per un importo pari al corrispettivo incassato al momento della cessione dello strumento finanziario.

Nel caso in cui non tutti i rischi e benefici siano stati trasferiti, le attività finanziarie sono eliminate soltanto se non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Qualora, invece, il controllo sia stato conservato, le attività finanziarie sono esposte proporzionalmente al coinvolgimento residuo.

Infine, per quanto riguarda il trasferimento dei diritti all'incasso, i crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio anche quando si mantengono i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma viene assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità.

5 – Partecipazioni

Criteri di classificazione

Il controllo si ottiene quando la Banca è esposta o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Specificatamente, la Banca controlla una partecipata se, e solo se ha:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di investimento);
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando la Società detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), la Banca considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • Accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • Diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • Diritti di voto e diritti di voto potenziali.

La Banca riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo.

Criteri di iscrizione

Il costo dell'acquisizione viene determinato come somma:

  • dei fair value, alla data di acquisizione, delle attività cedute, delle passività assunte e degli strumenti di patrimonio netto emessi dall'acquirente, in cambio del controllo dell'impresa acquisita;
  • di qualunque costo direttamente attribuibile all'acquisizione stessa.

Criteri di valutazione

Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.

Criteri di cancellazione

Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

6 - Attività materiali

Criteri di classificazione

Nella voce figurano le attività materiali detenute a scopo di investimento e quelle ad uso funzionale.

Sono classificati come investimenti immobiliari gli immobili posseduti (a titolo di proprietà o tramite un contratto di locazione finanziaria) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.

Sono classificati come immobili ad uso funzionale gli immobili posseduti (a titolo di proprietà o tramite un contratto di locazione finanziaria) per uso aziendale e che ci si attende di utilizzare per più di un esercizio.

Le attività materiali ad uso funzionale includono:

  • terreni;
  • immobili;
  • mobili ed arredi;
  • macchine d'ufficio elettroniche;
  • macchine e attrezzature varie;
  • automezzi;
  • migliorie su beni di terzi.

Si tratta di attività aventi consistenza fisica detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo.

In questa voce sono inclusi anche i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di un'attività materiale.

Ai sensi dell'IFRS 16 il leasing è un contratto, o parte di un contratto, che, in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività (l'attività sottostante) per un periodo di tempo.

Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In genere tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.

Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti i costi direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del bene.

Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato; altrimenti sono rilevate nel conto economico.

Secondo l'IFRS 16, i leasing sono contabilizzati sulla base del modello del right of use, per cui, alla data iniziale, il locatario ha un'obbligazione finanziaria a effettuare pagamenti dovuti al locatore per compensare il suo diritto a utilizzare il bene sottostante durante la durata del leasing.

Quando l'attività è resa disponibile al locatario per il relativo utilizzo (data iniziale), il locatario riconosce sia la passività che l'attività consistente nel diritto di utilizzo.

Criteri di valutazione

Le attività materiali, inclusi gli immobili detenuti a scopo di investimento, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore.

Le immobilizzazioni a vita utile limitata sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti.

Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata o il cui valore residuo è pari o superiore al valore contabile dell'attività.

I terreni e i fabbricati sono trattati separatamente a fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto caratterizzati da vita utile illimitata. Nel caso in cui il loro valore sia incorporato nel valore del fabbricato, in virtù dell'applicazione dell'approccio per componenti, sono considerati beni separabili dall'edificio; la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato avviene sulla base di perizie di esperti indipendenti per i soli immobili detenuti "cielo-terra".

La vita utile, valori residui e metodi d'ammortamento delle attività materiali vengono riviste ad ogni chiusura di periodo e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l'esercizio corrente e per quelli successivi viene rettificata.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate a conto economico.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:

non superiore a 34 anni;
non superiore a 7 anni;
non superiore a 3 anni;
non superiore a 5 anni;
non superiore a 5 anni.
fabbricati:
mobili:
impianti elettronici:
altre:
migliorie apportate su beni di terzi:

Con riferimento all'attività consistente nel diritto di utilizzo, contabilizzata in base all'IFRS 16, essa viene misurata utilizzando il modello del costo secondo lo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari; in questo caso l'attività è successivamente ammortizzata a quote costanti lungo la durata del contratto di leasing e soggetta a un impairment test nel caso emergano degli indicatori di impairment.

Criteri di cancellazione

Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'utile/perdita che emerge al momento dell'eliminazione contabile dell'attività (calcolato come differenza tra il valore netto contabile dell'attività ed il corrispettivo percepito) è rilevato a conto economico quando l'elemento è eliminato contabilmente.

Il diritto d'uso derivante da contratti di leasing è eliminato dallo stato patrimoniale al termine della durata del leasing.

7 - Attività immateriali

Criteri di classificazione

Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili pur se prive di consistenza fisica, che soddisfano le caratteristiche di identificabilità, controllo della risorsa in oggetto ed esistenza di benefici economici futuri. Esse includono principalmente l'avviamento ed il software.

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono inizialmente iscritte in bilancio al costo, rappresentato dal prezzo di acquisto e da qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo.

L'avviamento è rappresentato dalla differenza positiva tra il costo di acquisizione rispetto al fair value delle attività e delle passività di pertinenza della società acquisita, e quando tale differenza positiva è rappresentativa delle capacità reddituali future dell'investimento.

Criteri di valutazione

Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile limitata sono sistematicamente ammortizzate in base alla stima della loro vita utile.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede al raffronto tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate a conto economico.

Le attività immateriali aventi vita utile illimitata non sono ammortizzate. Per queste attività si procede con cadenza almeno annuale ad un raffronto fra il valore contabile ed il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva a conto economico una perdita pari alla differenza tra i due valori.

Nel caso di ripristino di valore delle attività immateriali precedentemente svalutate, ad esclusione dell'avviamento, l'accresciuto valore netto contabile non può eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

L'avviamento è rilevato in bilancio al costo, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è soggetto ad ammortamento. Almeno annualmente, l'avviamento viene sottoposto ad impairment test, attraverso un raffronto tra il valore di iscrizione ed il suo valore di recupero. Ai fini di tale verifica, l'avviamento deve essere allocato alle unità generatrici di flussi finanziari ("Cash Generating Unit" o "CGU"), nel rispetto del vincolo massimo di aggregazione che non può superare il "segmento di attività" individuato per la reportistica gestionale.

L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza fra il valore contabile della CGU ed il suo valore recuperabile, inteso come il maggiore fra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il suo valore d'uso.

L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore viene imputata a conto economico e non è eliminata negli anni successivi nel caso in cui venga meno il presupposto della rettifica.

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. Qualsiasi utile o perdita derivante dall'eliminazione dell'attività (calcolata come differenza tra il corrispettivo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività) è inclusa nel conto economico.

8 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

Vengono classificate nella voce dell'attivo "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e in quella del passivo "Passività associate ad attività in via di dismissione" attività non correnti o gruppi di attività/passività per i quali è stato avviato un processo di dismissione e la loro vendita è ritenuta altamente probabile. Tali attività/passività sono valutate al minore tra il valore di carico ed il loro fair value al netto dei costi di cessione, ad eccezione di alcune tipologie di attività (es. attività finanziarie rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9) per cui l'IFRS 5 prevede specificatamente che debbano essere applicati i criteri valutativi del principio contabile di pertinenza.

I proventi ed oneri (al netto dell'effetto fiscale), riconducibili a gruppi di attività in via di dismissione o rilevati come tali nel corso dell'esercizio, sono esposti nel conto economico in voce separata.

9 - Fiscalità corrente e differita

Criteri di classificazione

Le imposte correnti e differite, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto.

Il debito per imposte correnti è esposto in bilancio al lordo dei relativi acconti pagati per l'esercizio in corso.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, le prime classificate nella voce "Attività fiscali" e le seconde nella voce "Passività fiscali", salvo l'esistenza di un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte anticipate e differite facciano riferimento ad imposte sul reddito dovute alla stessa autorità fiscale dallo stesso soggetto contribuente o da soggetti contribuenti diversi che intendono saldare le attività e passività fiscali correnti su base netta o realizzare l'attività e saldare la passività contemporaneamente, con riferimento ad ogni periodo futuro nel quale ci si attende che le attività e passività per imposte differite siano saldate o recuperate.

Per effetto degli accordi di consolidamento fiscale in essere tra le società del Gruppo le imposte correnti relative all'IRES dell'esercizio – trasferite al Consolidato Fiscale - vengono iscritte tra le Altre Attività ovvero le Altre passività come Crediti/Debiti verso la Consolidante/Controllante La Scogliera S.p.A.

Criteri di iscrizione e di valutazione

Le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze temporanee, senza limiti temporali, tra il valore attribuito ad un'attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali, applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base della normativa tributaria teorica in vigore alla data di realizzo.

Le imposte differite sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le attività per imposte anticipate vengono iscritte in bilancio a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità della società interessata o della Capogruppo, per effetto dell'esercizio dell'opzione relativa al "consolidato fiscale", di generare con continuità redditi imponibili positivi eccetto i casi in cui:

  • l'imposta anticipata collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Il valore di carico delle imposte anticipate viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte anticipate non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

10 – Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate accolgono i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre Stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Inoltre accolgono anche i fondi per rischi ed oneri costituti a fronte di altre tipologie di impegni e di garanzie rilasciate che, in virtù delle proprie peculiarità, non rientrano nel richiamato perimetro di applicazione dell'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Nello specifico gli altri fondi per rischi e oneri sono costituiti da passività rilevate quando:

  • esiste un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere all'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Se tutte queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.

L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione e riflette i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.

Laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione, tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

11 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

I debiti verso banche, i debiti verso clientela e i titoli in circolazione ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata attraverso titoli obbligazionari in circolazione, al netto degli eventuali ammontari riacquistati.

Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dal locatario nell'ambito di operazioni di leasing finanziario.

Criteri di iscrizione

I debiti verso banche, i debiti verso clientela e i titoli in circolazione sono inizialmente iscritti al loro fair value, che corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.

Criteri di valutazione

Dopo l'iniziale rilevazione al fair value, tali strumenti sono successivamente valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le passività la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'attualizzazione.

I debiti per leasing vengono rivalutati quando vi è una lease modification (e.g. una modifica del perimetro del contratto), che non è contabilizzata/considerata come contratto separato.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano annullate o scadute o estinte ovvero adempiute. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato a conto economico.

La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi, ancorché tali strumenti siano destinati alla successiva rivendita. I profitti o le perdite derivanti dalla rilevazione del riacquisto quale estinzione sono rilevati a conto economico qualora il prezzo di riacquisto dell'obbligazione sia superiore o inferiore al suo valore contabile.

La successiva alienazione di obbligazioni proprie sul mercato è trattata come emissione di un nuovo debito.

12 – Passività finanziarie di negoziazione

Criteri di classificazione

Le passività finanziarie di negoziazione sono riferite a contratti derivati che non sono rilevati come strumenti di copertura.

Criteri di iscrizione

All'atto della rilevazione iniziale le passività finanziarie di negoziazione sono iscritte al loro fair value.

Criteri di valutazione

Anche successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie di negoziazione sono valorizzate al fair value alla chiusura del periodo di riferimento e gli effetti dell'applicazione di questo criterio sono imputati nel conto economico. Il fair value viene determinato sulla base dei medesimi criteri illustrati per le attività finanziarie detenute per la negoziazione.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono eliminate quando vengono estinte ovvero quando la relativa obbligazione è adempiuta, cancellata o scaduta. La differenza che emerge in sede di cancellazione è imputata a conto economico.

13 – Operazioni in valuta

Rilevazione iniziale

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

Rilevazioni successive

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le attività e passività monetarie di bilancio in valuta estera sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura.

Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il tasso di cambio storico, mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine periodo. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono, salvo quelle relative ad attività finanziarie disponibili per la vendita in quanto rilevate in contrapposizione di patrimonio netto.

14 - Altre informazioni

Trattamento di fine rapporto

In applicazione dello IAS 19 "Benefici ai dipendenti", il Trattamento di fine rapporto del personale, applicato ai dipendenti delle società italiane del Gruppo, sino al 31 dicembre 2006 era considerato un "beneficio successivo al rapporto di lavoro" classificato come "piano a benefici definiti". Pertanto esso doveva essere iscritto in bilancio sulla base del valore attuariale determinato utilizzando il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito".

A seguito dell'entrata in vigore della Legge Finanziaria 2007, che ha anticipato al 1 gennaio 2007 la riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252, le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1 gennaio 2007 devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare ovvero essere mantenute in azienda ed essere trasferite da parte di quest'ultima ad un apposito fondo gestito dall'INPS.

L'entrata in vigore della suddetta riforma ha comportato una modifica del trattamento contabile del TFR sia con riferimento alle quote maturate sino al 31 dicembre 2006, sia con riferimento alle quote maturande dal 1 gennaio 2007.

In particolare:

  • le quote del trattamento di fine rapporto del personale maturande dal 1 gennaio 2007 configurano un "piano a contribuzione definita" sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l'INPS. L'importo delle quote deve, pertanto, essere determinato sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali;
  • il trattamento di fine rapporto del personale maturato al 31 dicembre 2006 continua ad essere considerato come "piano a benefici definiti" con la conseguente necessità di continuare ad effettuare una valutazione attuariale che tuttavia, rispetto alla metodologia di calcolo applicata sino al 31 dicembre 2006, non comporta più l'attribuzione proporzionale del beneficio al periodo di lavoro prestato. Ciò in quanto l'attività lavorativa da valutare si considera interamente maturata per effetto della modifica della natura contabile delle quote che maturano a partire dal 1 gennaio 2007.

Gli utili/perdite attuariali devono essere inclusi nel computo delle passività nette verso i dipendenti in contropartita di una posta di patrimonio netto, da esporre nel prospetto della redditività complessiva dell'esercizio.

Pagamenti basati su azioni

Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro, regolati in azioni rappresentative del capitale.

Il principio contabile internazionale di riferimento è l'IFRS 2 – Share based payments; in particolare, essendo previsto che l'obbligazione della Banca a fronte del ricevimento della prestazione lavorativa venga regolata in azioni (shares "to the value of", cioè un determinato importo viene tradotto in un numero variabile di azioni, sulla base del fair value alla data di assegnazione), la fattispecie contabile che ricorre è quella degli "equity-settled share based payment". Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata utilizzando un metodo di valutazione appropriato.

Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto, è rilevato tra i costi per il personale lungo il periodo di maturazione ("vesting period") in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio.

Azioni proprie

In base alla normativa italiana vigente l'acquisto di azioni proprie è subordinato a specifica delibera assembleare e al corrispondente stanziamento di una specifica riserva di patrimonio netto. Le azioni proprie presenti in portafoglio vengono iscritte in apposita voce in deduzione del patrimonio netto e sono valutate al costo determinato secondo la metodologia "Fifo". Le differenze tra prezzo di acquisto e di vendita derivanti dall'attività di trading svolta nel periodo di riferimento su tali azioni sono registrate tra le riserve di patrimonio netto.

Riconoscimento dei costi e dei ricavi

I proventi relativi a commissioni di gestione e di garanzia sui crediti acquistati nell'ambito dell'attività di factoring sono rilevati fra le commissioni in funzione della loro durata. Sono escluse le componenti considerate nel costo ammortizzato al fine della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate fra gli interessi.

I costi vengono contabilizzati per competenza. Con riferimento ai costi del Settore NPL, i costi sostenuti up-front per il recupero stragiudiziale mediante sottoscrizione di piani di rientro e i costi per spese legali e imposte di registro per il recupero giudiziale, vengono rilasciati a conto economico alla voce "Altre spese amministrative" nel periodo in cui i crediti cui si riferiscono rilasciano a conto economico gli effetti positivi derivanti dalla modifica dei cash flow sottostanti riconducibili ai piani raccolti o ai provvedimenti giudiziali ottenuti.

Dividendi

I dividendi sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.

Operazioni di pronti contro termine

I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente la successiva vendita ed i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente il riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio.

Di conseguenza, nel caso di titolo acquistato con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o banche, ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, ovvero fra le passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi.

Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista contrattualmente.

Costo ammortizzato

Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).

Il criterio del tasso d'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.

Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.

I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.

Il costo ammortizzato si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, a quelle valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, nonché alle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Con particolare riferimento alle attività finanziarie considerate deteriorate al momento della rilevazione iniziale, siano esse valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva, e qualificate come "Attività finanziarie impaired acquisite o originate" ("Purchased or Originated Credit Impaired Asset - POCI") alla data di rilevazione iniziale si calcola un tasso di interesse effettivo corretto per il credito (c.d. "credit-adjusted effective interest rate"), per la cui individuazione è necessario includere, nelle stime dei flussi finanziari, le perdite attese iniziali. Per l'applicazione del costo ammortizzato, e il conseguente calcolo degli interessi, si applica tale tasso di interesse effettivo corretto per il credito.

Attività finanziarie impaired acquistate o originate (POCI)

Si definiscono "Attività finanziarie impaired acquisite o originate (POCI)" le esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono originate.

Sono comprese nei POCI anche le esposizioni creditizie acquisite nell'ambito di operazioni di cessione (individuale o di portafoglio) e di aggregazione aziendale.

A seconda del Business Model con il quale l'attività è gestita, i POCI sono classificati o come Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o come Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Come precedentemente indicato, gli interessi contabilmente rilevati sono determinati mediante applicazione di un tasso di interesse effettivo corretto per il credito cioè il tasso che, al momento della rilevazione iniziale, attualizza tutti i futuri incassi stimati al costo ammortizzato dell'attività considerando nella stima anche le perdite attese lungo l'intera vita residua dello strumento finanziario ("ECL lifetime").

Tali perdite creditizie attese sono oggetto di periodica revisione determinando la rilevazione a conto economico di rettifiche o di riprese di valore. Le variazioni favorevoli delle ECL lifetime sono rilevate come riprese di valore, anche qualora tali ECL lifetime risultassero inferiori a quelle che sono state incluse nelle stime dei flussi di cassa al momento della rilevazione iniziale.

Le "Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate" sono convenzionalmente presentate all'iscrizione iniziale nell'ambito dello Stage 3.

Un successivo miglioramento del merito creditizio della controparte, che potrà riflettersi nel valore attuale dei flussi di cassa, comporta la classificazione nell'ambito dello Stage 2.

Tali attività non sono mai classificate nell'ambito dello Stage 1 poiché la perdita creditizia attesa deve essere sempre calcolata considerando un orizzonte temporale pari alla durata residua.

Impairment degli strumenti finanziari

Ai sensi dell'IFRS 9, sono soggette alle relative previsioni in materia di impairment le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva diverse dai titoli di capitale e gli impegni all'erogazione di finanziamenti e le garanzie rilasciate che non sono valutati al fair value con impatto a Conto economico.

La quantificazione delle "Expected Credit Losses" (ECL) è determinata in funzione della presenza o meno di un incremento significativo del rischio di credito dello strumento finanziario rispetto a quello determinato alla data di rilevazione iniziale del medesimo.

Il modello generale di deterioramento richiede la classificazione in tre Stage degli strumenti finanziari inclusi nel perimetro di applicazione dell'IFRS 9. I tre Stage riflettono il modello di deterioramento della qualità del credito:

  • Stage 1: strumenti finanziari che non hanno avuto un aumento significativo del rischio di credito dal momento della rilevazione iniziale o con un basso rischio di credito alla data di riferimento del bilancio;
  • Stage 2: strumenti finanziari che hanno avuto un aumento significativo del rischio di credito dal momento della rilevazione iniziale (a meno che abbiano basso rischio di credito alla data di riferimento del bilancio), ma che singolarmente non hanno evidenze oggettive di riduzione di valore;

• Stage 3: attività finanziarie che hanno avuto un aumento significativo del rischio di credito dal momento della rilevazione iniziale con oggettiva evidenza di perdita alla data di riferimento del bilancio. Coincide con le attività deteriorate, ovvero quelle per le quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o esposizione scaduta deteriorata secondo le regole di Banca d'Italia.

L'individuazione della presenza di un incremento significativo del rischio di credito viene effettuata seguendo una logica per singolo rapporto e si basa sull'utilizzo di criteri sia qualitativi sia quantitativi. Banca Ifis impiega, in modo differenziato per i vari perimetri del portafoglio crediti in essere, i seguenti criteri di trasferimento:

  • confronto tra le PD one-year al momento dell'iscrizione iniziale con le PD one-year alla data di bilancio; qualora la variazione di PD risulti superiore ad una soglia definita, l'esposizione viene classificata in Stage 2. La soglia è definita come un fattore X dove PD_(t=rep) (t=rep)>X*PD_(t=0) (t=0) = Threshold
  • La soglia per classe di rating at origination in modo da rendere significativo e sensitivo l'incremento del rischio di credito;
  • esposizioni con più di 30 giorni di sconfino / scaduto;
  • esposizioni oggetto di concessioni (forbearance);
  • "Watchlist & Altri Early Warnings (es. indicatori di bilancio)", esposizioni classificate in watchlist nell'ambito del monitoraggio creditizio di primo livello oppure esposizioni verso imprese che presentano patrimonio netto negativo, sostanziali riduzioni del fatturato e/o dell'EBITDA (Earnings before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) rispetto all'esercizio precedente.

La classificazione tra Stage relativa alle esposizioni del portafoglio Titoli di debito, è gestita a livello di tranche di acquisto per ciascun ISIN detenuto alla data di riferimento e presuppone l'utilizzo di un rating esterno dell'emissione o, se non disponibile, dell'emittente; in sintesi, la classificazione in Stage viene definita secondo i seguenti criteri di trasferimento:

  • "Low credit risk exemption": qualora il rating dell'emissione del titolo (ISIN) valutato alla data di riferimento risulti "investment grade", la tranche viene classificata in Stage 1; altresì, viene valutato l'aumento significativo del rischio di credito tra origination e reporting;
  • qualora l'emissione del titolo risulti "speculative grade", viene valutata, per singola tranche, la differenza tra rating dell'emissione alla data di reporting e rating dell'emissione alla data di origination; qualora il delta rating così calcolato risulti pari a 2 o più classi, la tranche viene classificata in Stage 2, in caso contrario in Stage 1;
  • qualora il rating dell'emissione alla data di reporting risulti classificato come "speculative grade" e in caso di assenza di rating di emissione alla data di origination, la tranche sarà classificata in Stage 2;
  • in caso di assenza di Rating di emissione alla data di reporting, ma presenza di Rating dell'emittente, l'esposizione sarà classificata applicando al rating dell'emittente le logiche previste per il rating di emissione descritte nei punti precedenti.

Le esposizioni sono classificate in Stage 3 nei casi in cui rischio creditizio si è incrementato al punto che lo strumento è considerato impaired ossia classificato tra i deteriorati, ivi inclusi le fattispecie di strumenti finanziari in default.

Qualora un'esposizione ad una definita data di rilevazione venga classificata in Stage 2 per una o più condizioni di trasferimento sopra descritte, ma nelle successive date di valutazione tali condizioni vengano meno, l'esposizione viene riclassificata in Stage 1.

Ne consegue che per le attività finanziarie oggetto di impairment ai fini dell'IFRS 9, la perdita attesa è una stima delle probabilità ponderate delle perdite su credito lungo la vita attesa dello strumento finanziario e viene calcolata in base alla classificazione in Stage sopra definita.

In particolare:

• perdita attesa a 12 mesi, per le attività classificate nello Stage 1. Le perdite attese a 12 mesi sono quelle derivanti da eventi di default che sono possibili nei prossimi 12 mesi (o in un periodo più breve se la vita attesa è inferiore a 12 mesi), ponderati per la probabilità che l'evento di default si verifichi.

perdita attesa "Lifetime", per le attività classificate nello Stage 2 e Stage 3. Le perdite attese lifetime sono quelle derivanti da eventi di default che sono possibili lungo tutta la vita attesa dello strumento finanziario, ponderati per la probabilità che si verifichi il default.

Se, alla data di chiusura di bilancio, il rischio di credito su uno strumento finanziario non è aumentato significativamente rispetto alla data di prima iscrizione, l'entità deve adeguare il fondo svalutazione dello strumento finanziario ad un importo pari alle perdite attese a 12 mesi.

Gli elementi chiave nel calcolo dell'ECL sono i seguenti:

  • PD Probability of Default è una stima della probabilità di default su un dato orizzonte temporale, la stessa viene concepita in un'ottica multi-periodale. Un valore predefinito può verificarsi solo in un determinato momento nel periodo valutato, se l'attività finanziaria non è stata precedentemente cancellata ed è ancora in portafoglio. Le PD multi-periodali sono stimate su base storica e vengono corrette nelle aspettative di breve periodo ai fini di incorporare effetti point-in-time (fase corrente dei fattori di rischio Banca rispetto la situazione di lungo periodo).
  • EAD Exposure at Default è una stima dell'esposizione in una futura data di default, prendendo in considerazione delle eventuali variazioni attese nell'esposizione dopo la data di bilancio, inclusi i rimborsi di capitale e interessi, sia previsti contrattualmente o diversamente (bullet), i tiraggi previsti su strutture impegnate e fuori bilancio (mediante l'applicazione del Fattore di Conversione Creditizia) e interessi di mora sui mancati pagamenti.
  • LGD Loss Given Default è una stima della perdita che si manifesta nel caso in cui si verifichi un default in uno specifico istante temporale. Viene stimata sulla base dei flussi di recupero storici e differenziata per stato del credito (bonis, past-due, unlikely-to-pay e sofferenza) e altri driver ritenuti significativi nel determinare il processo di recupero specifico per tipologia di business e prodotto.

Una volta definita l'allocazione delle esposizioni nei diversi stadi di rischio creditizio, la determinazione delle perdite attese (ECL) è effettuata, a livello di singola operazione o tranche di titolo, partendo da modelli calibrati su dati interni del Gruppo, e modelli calibrati su dati di External Credit Assessment Institution (c.d. "Agenzie ECAI") su portafogli per cui non sono disponibili osservazioni interne, basata sui parametri di Probabilità di Default (PD), Loss Given Default (LGD) e Exposure at Default (EAD), su cui sono effettuati opportuni interventi correttivi, in modo da garantirne l'aderenza con le prescrizioni peculiari dell'IFRS 9.

I crediti deteriorati sono oggetto di un processo di valutazione analitica o collettiva a seconda delle casistiche sotto specificate e l'ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia.

Il tasso effettivo originario di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali. La rettifica di valore è iscritta a conto economico. Il valore originario dei crediti è ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta a conto economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

I crediti a sofferenza, ad esclusione di quelli riferibili ai portafogli leasing e retail di prestiti personali o mutui, con importo lordo residuo superiore a 100 mila euro sono oggetto di un processo di valutazione analitica, mentre le sofferenze con importo lordo residuo inferiore a 100 mila euro nonché le sofferenze con importo lordo residuo maggiore di 100 mila euro ma la cui classificazione risale a oltre 10 anni dalla data di riferimento sono svalutate integralmente.

I crediti ad inadempienza probabile, ad esclusione di quelli riferibili ai portafogli leasing e retail di prestiti personali o mutui, di importo superiore ai 100 mila euro sono valutati analiticamente mentre quelle di importo inferiore ai 100 mila euro sono sottoposti a valutazione collettiva di perdita di valore.

Per gli altri crediti deteriorati si procede a valutazione collettiva di perdita di valore. Tale valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti.

A.3 – Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie

Nel corso dell'esercizio 2019 non sono stati effettuati trasferimenti di attività finanziarie tra portafogli.

A.4 – Informativa sul fair value

Informativa di natura qualitativa

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione nel mercato principale (o più vantaggioso) alla data di valutazione, alle correnti condizioni di mercato (ossia un prezzo di chiusura), indipendentemente dal fatto che quel prezzo sia osservabile direttamente o che venga stimato utilizzando un'altra tecnica di valutazione.

Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.

Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate per le valutazioni delle attività/passività sottostanti; in particolare la gerarchia si compone di tre livelli.

  • Livello 1: il fair value dello strumento è determinato in base a prezzi di quotazione (non rettificati) osservati su mercati attivi.
  • Livello 2: il fair value dello strumento è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, come ad esempio:
    • prezzi quotati per attività o passività similari;
    • prezzi quotati per attività o passività identiche o similari su mercati non attivi;
    • parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, tassi di default e fattori di illiquidità;
    • parametri non osservabili ma supportati e confermati da dati di mercato.
  • Livello 3: il fair value dello strumento è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input non osservabili su mercati attivi.

Ogni attività o passività finanziaria del Gruppo viene ricondotta alternativamente ad uno dei precedenti livelli, le cui valutazioni possono essere ricorrenti o non ricorrenti (cfr. IFRS 13, paragrafo 93, lettera a). La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello.

La scelta delle tecniche di valutazione non è opzionale, sono applicate in ordine gerarchico: la gerarchia del fair value attribuisce infatti la massima priorità ai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche (dati di Livello 1) e la priorità minima agli input non osservabili (dati di Livello 3).

Le tecniche di valutazione utilizzate per valutare il fair value sono applicate in maniera uniforme e con continuità nel tempo.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

In assenza di una quotazione su un mercato attivo, la misurazione del fair value di uno strumento finanziario avviene utilizzando tecniche valutative che massimizzano l'utilizzo di input osservabili sul mercato.

L'utilizzo di una tecnica di valutazione ha l'obiettivo di stimare il prezzo a cui avrebbe luogo una regolare operazione di vendita di una attività o di trasferimento di una passività tra operatori di mercato alla data di valutazione, alle condizioni di mercato correnti. In questo caso la valutazione del fair value può essere di Livello 2 o Livello 3 in funzione del grado di osservabilità dei parametri in input considerati nel modello di pricing.

In assenza di prezzi rilevabili su mercati attivi per l'attività o passività finanziaria da valutare, il fair value degli strumenti finanziari è determinato attraverso il cosiddetto "comparable approach" (Livello 2) che presuppone l'utilizzo di modelli valutativi alimentati da parametri di mercato.

In questo caso la valutazione non è basata su quotazioni dello stesso strumento finanziario oggetto di valutazione (identical asset), ma su prezzi, credit spread o altri fattori desunti dalle quotazioni ufficiali di strumenti sostanzialmente simili in termini di fattori di rischio e caratteristiche di durata/rendimento, utilizzando una data metodologia di calcolo (modello di pricing).

Nei casi in cui non sia disponibile la quotazione su un mercato attivo di uno strumento similare o le caratteristiche stesse dello strumento da valutare non consentano l'applicazione di modelli alimentati da input osservabili su mercati attivi, è necessario ricorrere a modelli valutativi che presuppongono l'utilizzo di parametri non direttamente osservabili sul mercato e che quindi comportano stime ed assunzioni da parte del valutatore (non observable input - Livello 3). In questi casi la valutazione dello strumento finanziario viene condotta utilizzando una data metodologia di calcolo che si basa su specifiche ipotesi riguardanti:

  • lo sviluppo dei cash-flow futuri, eventualmente condizionati a eventi futuri cui possono essere attribuite probabilità desunte dall'esperienza storica o sulla base di ipotesi di comportamento;
  • il livello di determinati parametri di input non quotati su mercati attivi, per la cui stima sono comunque privilegiate le informazioni acquisite da prezzi e spread osservati sul mercato. Nel caso non siano disponibili, si ricorre a dati storici del fattore di rischio specifico sottostante o a ricerche specializzate in materia (ad es. report di agenzie di rating o primari attori del mercato).

Nei casi descritti è valutata l'opportunità di ricorrere a dei valuation adjustment che tengono conto dei risk premiums che gli operatori considerano quando prezzano gli strumenti. I valuation adjustments, se non considerati esplicitamente nel modello di valutazione, possono includere:

  • model adjustments: aggiustamenti che tengano conto di eventuali debolezze dei modelli valutativi evidenziate durante le fasi di calibrazione;
  • liquidity adjustments: aggiustamenti per tener conto del bid-ask spread nel caso in cui il modello stimi un mid price;
  • credit risk adjustments: aggiustamenti connessi al rischio di controparte o al proprio rischio emittente;
  • other risk adjustments: aggiustamenti connessi ad un risk premium 'prezzato' sul mercato (ad esempio relativo alla complessità di valutazione dello strumento).

Per quanto riguarda la valutazione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente, il metodo utilizzato dal Gruppo per la valutazione dei crediti obbligatoriamente al fair value è il Discounted Cash Flow Model, declinato scontando i flussi di cassa attesi di ogni finanziamento ad un tasso di mercato costituito tenendo in considerazione elementi quali il tasso risk free per pari scadenze, il costo del funding, il rischio di credito lifetime di controparte ed il costo dell'assorbimento di capitale.

Per la valorizzazione dei titoli di capitale non quotati, si utilizzano principalmente modelli reddituali e finanziari (Discounted Cash Flow Model o Multipli di mercato di società comparabili).

Con specifico riferimento alla valutazione delle quote di OICR, l'approccio utilizzato sulla base delle metodologie sopra presentate per la valutazione è il Net Asset Value determinato dalla SGR. Si dovrà verificare se, nella determinazione del NAV, gli asset del fondo sono stati valutati a fair value secondo gli IVS (International Valuation Standards) e/o i RICS Valuation (Professional Standars Red Book). Al NAV così determinato viene applicato uno sconto mediante un tasso strutturato come precedentemente descritto.

Infine con riferimento ai derivati non quotati in mercati attivi, "over the counter" (OTC), il fair value deve essere quantificato in base a tecniche di valutazione che tengano conto di tutti i fattori di rischio che potrebbero incidere sul valore dello strumento finanziario da valutare, utilizzando, parametri rilevabili sui mercati (tassi di interesse, tassi di cambio, indici di borsa, ecc.) opportunamente corretti per tenere conto del merito creditizio della specifica controparte, per includere il rischio di credito della controparte (CVA, Credit Value Adjustment) e/o il proprio rischio di credito (DVA, Debt Value Adjustment).

Per quanto riguarda la valutazione di attività e passività finanziarie valutate al fair value su base non ricorrente, ll portafoglio crediti di riferimento è costituito da quell' esposizione per cassa classificate in bonis con una vita residua superiore all'anno (medio lungo termine). Sono pertanto escluse dal perimetro di valutazione tutte le esposizioni classificate in default, le esposizioni che presentano una vita residua inferiore all'anno ed i crediti di firma in quanto si ritiene che il fair value possa essere assimilabile al costo ammortizzato.

Per la valorizzazione al fair value dei crediti in bonis, data l'assenza di prezzi direttamente rilevabili su mercati attivi e liquidi, si fa ricorso a tecniche valutative basate su un modello teorico rispondente ai requisiti indicati dai principi IAS/IFRS (Livello 3). L'approccio utilizzato per la determinazione del fair value dei crediti è il Discounted Cash Flow Model, ovvero lo sconto dei flussi di cassa futuri previsti ad un tasso risk free per pari scadenza, a cui va aggiunto uno spread rappresentativo del rischio di default delle controparti, a cui è aggiunto un liquidity premium.

Con riferimento ai crediti fiscali acquisiti, si ritiene che il fair value possa essere assimilabile al costo ammortizzato; l'unico elemento di incertezza su tali posizioni vantate nei confronti dell'erario, è infatti dato dal tempo in cui tali crediti vengono incassati e allo stato non si registrano significative differenze temporali sul rimborso dei crediti da parte dell'amministrazione finanziaria. Va notato in aggiunta che Banca Ifis in tale segmento di operatività risulta essere uno dei principali player di riferimento, elemento che la rende price maker in caso di eventuale vendita dello stesso.

In generale per la valutazione del fair value di Livello 3 di attività e passività si fa riferimento a:

  • tassi di mercato, calcolati come da market practice utilizzando o i tassi monetari per scadenze inferiori all'anno e tassi swap per scadenze superiori, ovvero i tassi rilevati sul mercato per transazioni equivalenti;
  • credit spread di Banca Ifis;
  • bilanci consuntivi e dati di business plan.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Come richiesto dal principio IFRS 13, la Banca effettua per le attività finanziarie e per le passività finanziarie valutate al fair value di livello 3, delle verifiche di sensitivity con riferimento al cambiamento di uno o più dei parametri non osservabili utilizzati nelle tecniche di valutazione impiegate per la determinazione del fair value, quali a titolo esemplificativo e non esaustivo gli elementi che vanno a comporre la curva di sconti dei flussi di cassa, ovvero i flussi di cassa attesi.

A.4.3 Gerarchia del fair value

Con riferimento alle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente, Banca Ifis effettua passaggi di livello sulla base delle seguenti linee guida.

Per i titoli di debito, il passaggio da livello 3 a livello 2 avviene nel caso in cui i parametri rilevanti utilizzati come input della tecnica di valutazione siano, alla data di riferimento, osservabili sul mercato. Il passaggio dal livello 3 al livello 1 si realizza, invece, quando, alla data di riferimento, è stata verificata con successo la presenza di un mercato attivo. Il passaggio da livello 2 a livello 3 si verifica quando, alla data di riferimento, alcuni dei parametri significativi nella determinazione del fair value non risultano direttamente osservabili sul mercato.

Per gli strumenti di capitale iscritti tra le attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva il trasferimento di livello avviene:

  • quando nel periodo si sono resi disponibili input osservabili sul mercato (es. prezzi definiti nell'ambito di transazioni comparabili sul medesimo strumento tra controparti indipendenti e consapevoli). In questo caso, si procede alla riclassifica dal livello 3 al livello 2;
  • quando gli elementi direttamente o indirettamente osservabili presi a base per la valutazione sono venuti meno, ovvero non sono più aggiornati (es. transazioni comparabili non più recenti o multipli non più applicabili). In questo caso si ricorre a tecniche di valutazione che utilizzano input non osservabili.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Attività/Passività misurate al fair value 31.12.2019 31.12.2018
(in migliaia di euro) L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valute al fair value con impatto
a conto economico
5.061 24.313 97.534 - 80.532 114.763
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione - 24.313 - - 31.450 -
b) attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate
al fair value
5.061 - 97.534 - 49.082 114.763
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
1.159.444 - 14.359 418.709 - 13.380
3. Derivati di copertura - - - - - -
4. Attività materiali - - - - - -
5. Attività immateriali - - - - - -
Totale 1.164.505 24.313 111.893 418.709 80.532 128.143
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - 21.844 - - 31.188 -
2. Passività finanziarie designate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - - - - - -
Totale - 21.844 - - 31.188 -

Legenda:

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

Si segnala che alla data del 31 dicembre 2019 l'impatto dell'applicazione del Credit Value Adjustment sui valori patrimoniali dei derivati con mark-to-market positivo è pari a 0,6 mila euro (relativi a derivati di negoziazione); per quanto riguarda gli strumenti con mark-tomarket negativo, non vi è impatto dell'applicazione del Debit Value Adjustment sui valori patrimoniali dei derivati.

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico
Attività
Totale di cui: a)
attività
finanziarie
detenute
per la
negozia
zione
di cui: b)
attività
finanziarie
designate al
fair value
di cui: c)
altre attività
finanziarie
obbligato
riamente
valutate al
fair value
finanziarie
valutate al fair
value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Derivati di
copertura
Attività
materiali
Attività
immateriali
1. Esistenze iniziali 114.763 - - 114.763 13.380 - - -
2. Aumenti 55.446 - - 55.446 2.198 - - -
2.1. Acquisti 40.940 - - 40.940 - - -
2.2. Profitti imputati a: - - - - - - - -
2.2.1. Conto economico 14.506 - - 14.506 - - - -
– di cui plusvalenze 13.303 - - 13.303 - - - -
2.2.2. Patrimonio netto - X X X 2.198 - - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli - - - - - - - -
2.4. Altre variazioni in aumento - - - - - - - -
3. Diminuzioni 72.675 - - 72.675 1.219 - - -
3.1. Vendite 50.159 - - 50.159 599 - - -
3.2. Rimborsi 4.600 - - 4.600 - - - -
3.3. Perdite imputate a: - - - - - - - -
3.3.1. Conto economico 17.916 - - 17.916 - - - -
– di cui minusvalenze 16.907 - - 16.907 - - - -
3.3.2. Patrimonio netto - X X X 620 - - -
3.4. Trasferimenti ad altri
livelli
- - - - - - - -
3.5. Altre variazioni in
diminuzione
- - - - - - -
4. Rimanenze finali 97.534 - - 97.534 14.359 - - -
Attività/Passività non 31.12.2019 31.12.2018
misurate al fair value o
misurate al fair value su base
non ricorrente
(in migliaia di euro)
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
7.372.987 241.048 - 7.174.534 7.135.635 14.155 - 7.217.251
2. Attività materiali detenute a
scopo di investimento
720 - - 720 720 - - 880
3. Attività non correnti e gruppi
di attività in via di dismissione
25.560 - - 50.500 - - - -
Totale 7.399.267 241.048 - 7.225.754 7.136.355 14.155 - 7.218.131
1. Passività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
8.355.643 748.984 - 7.613.490 7.312.491 708.742 - 6.485.996
2. Passività associate ad attività
in via di dismissione
- - - - - - - -
Totale 8.355.643 748.984 - 7.613.490 7.312.491 708.742 - 6.485.996

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli del fair value

Legenda

VB= Valore di bilancio

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

A.5 - Informativa su cd. "day one profit/loss"

Con riferimento a quanto previsto da IFRS 7 par. 28, viene stabilito che uno strumento finanziario deve essere iscritto inizialmente per un valore pari al suo fair value che, salvo evidenze contrarie, è pari al prezzo pagato/incassato nella negoziazione. Il succitato principio disciplina tali situazioni stabilendo che è legittima l'iscrizione dello strumento finanziario ad un fair value diverso dall'importo pagato/incassato solo se il fair value è determinato:

  • facendo riferimento a transazioni di mercato correnti e osservabili nel medesimo strumento;
  • attraverso tecniche di valutazione che utilizzano esclusivamente, quali variabili, soltanto dati derivanti da mercati osservabili.

In altri termini, la presunzione dello IFRS 9, secondo cui il fair value è pari al prezzo pagato/incassato, può essere superata solo nel caso in cui sussistano evidenze oggettive che il prezzo pagato/incassato non sia rappresentativo del reale valore di mercato dello strumento finanziario oggetto della negoziazione.

Dette evidenze devono essere desunte unicamente da parametri oggettivi e non confutabili, eliminando in questo modo ogni ipotesi di discrezionalità in capo al valutatore.

La differenza tra il fair value ed il prezzo negoziato, solamente al ricorrere delle condizioni sopra riportate, è rappresentativa del c.d. "day one profit" ed è iscritta immediatamente a conto economico.

Nell'ambito dell'attività svolta dalla Banca nel corso del 2019 non sono rilevabili operazioni ascrivibili alla fattispecie in parola.

4.2 Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

ATTIVO

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

31.12.2019 31.12.2018
a) Cassa 30 29
b) Depositi a vista presso Banche Centrali - -
Totale 30 29

Sezione 2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - Voce 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

31.12.2019 31.12.2018
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - - - - - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - - - -
3. Quote di O.I.C.R. - - - - - -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine attivi - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale (A) - - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - 24.313 - - 31.450 -
1.1 di negoziazione - 24.313 - - 31.450 -
1.2 connessi con la fair value option - - - - - -
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value option - - - - - -
2.3 altri - - - - - -
Totale (B) - 24.313 - - 31.450 -
Totale (A+B) - 24.313 - - 31.450 -

Legenda

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

Le attività finanziarie detenute per la negoziazione in essere al 31 dicembre 2019 sono ancora principalmente relative a contratti su tassi di interesse, negoziati dalla società incorporata Interbanca S.p.A. con la clientela Corporate fino al 2009, effettuati al fine di offrire a quest'ultima strumenti finalizzati alla copertura dei rischi legati all'operatività di impresa, quali l'oscillazione dei tassi. Queste posizioni sono coperte, ai fini dell'annullamento del rischio di mercato, con operazioni "back to back" per le quali sono state assunte con controparti di mercato esterne posizioni opposte a quelle vendute alla clientela corporate. Accanto a queste attività finanziarie, il portafoglio di negoziazione include opzioni e future derivanti da operazioni di hedging ed enhancement ancillari alla strategia di investimento proprietario del Gruppo la cui attività è iniziata nel secondo semestre del 2019.

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/controparti

Voci/Valori 31.12.2019 31.12.2018
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie - -
2. Titoli di capitale - -
a) Banche - -
b) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
c) Società non finanziarie - -
d) Altri emittenti - -
3. Quote di O.I.C.R. - -
4. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale (A) - -
B. Strumenti derivati
a) Controparti Centrali - -
b) Altre 24.313 31.450
Totale (B) 24.313 31.450
Totale (A+B) 24.313 31.450

2.5 Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

31.12.2019 31.12.2018
Voci/Valori L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito - - 91 - - 1.935
1.1. Titoli strutturati - - - - - -
1.2. Altri titoli di debito - - 91 - - 1.935
2. Titoli di capitale - - - - - 11.266
3. Quote di O.I.C.R. 5.061 - 75.136 - 49.082 50.267
4. Finanziamenti - - 22.307 - - 51.295
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2. Altri - - 22.307 - - 51.295
Totale 5.061 - 97.534 - 49.082 114.763

Legenda

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

Gli altri titoli di debito sono rappresentati da titoli junior e mezzanine connessi ad operazioni di cartolarizzazione.

I titoli di capitale risultano azzerati rispetto al precedente esercizio a seguito della svalutazione complessiva di strumenti di capitale relativi ad una posizione precedentemente ristrutturata.

2.6 Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

31.12.2019 31.12.2018
1. Titoli di capitale - 11.266
di cui: banche - -
di cui: altre società finanziarie - -
di cui: società non finanziarie - 11.266
2. Titoli di debito 91 1.935
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie 91 1.935
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
3. Quote di O.I.C.R. 80.197 99.349
4. Finanziamenti 22.307 51.295
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie 260 37.306
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie 22.047 13.987
f) Famiglie - 2
Totale 102.595 163.845

Le quote di fondi O.I.C.R. includono per 3,5 milioni di euro fondi immobiliari chiusi, per 52,0 milioni di euro fondi mobiliari che investono in crediti deteriorati, per 15,5 milioni di euro in fondi mobiliari di equity nonché 5,5 milioni di euro in fondi obbligazionari.

Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

31.12.2019 31.12.2018
Voci/Valori L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 1.124.635 - - 418.709 - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 1.124.635 - - 418.709 - -
2. Titoli di capitale 34.809 - 14.359 - - 13.385
3. Finanziamenti - - - - - -
Totale 1.159.444 - 14.359 418.709 - 13.385

Legenda

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

Gli "altri titoli di debito" di livello 1, sono riferiti per 1.094 milioni a titoli di Stato italiani a tasso variabile.

I "titoli di capitale" si riferiscono a partecipazioni di minoranza. La variazione rispetto al precedente esercizio è strettamente legata alla creazione, a partire dalla seconda metà dell'esercizio, di un portafoglio di titoli quotati funzionale alla generazione di redditi nel tempo. I titoli di livello 3 sono connessi a partecipazioni di minoranza derivanti dall'acquisizione dell'ex Gruppo Interbanca.

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori 31.12.2019 31.12.2018
1. Titoli di debito 1.124.635 418.709
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 1.093.602 410.410
c) Banche 15.212 8.299
d) Altre società finanziarie 13.666 -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie 2.155 -
2. Titoli di capitale 49.168 13.380
a) Banche 5.747 22
b) Altri emittenti: 43.421 13.358
- altre società finanziarie 10.971 6.671
di cui: imprese di assicurazione 3.242 -
- società non finanziarie 32.450 -
- altri - 6.688
3. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 1.173.803 432.089

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
di rischio
di credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Write-off
parziali
compless
ivi(1)
Titoli di debito 1.125.461 1.125.461 - - 826 - - -
Finanziamenti - - - - - - - -
Totale 31.12.2019 1.125.461 1.125.461 - - 826 - - -
Totale 31.12.2018 419.996 419.996 - - 1.287 - - -
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
X X - - X - - -

(1)Valore da esporre a fini informativi

Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

31.12.2019 31.12.2018
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia
operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisit
e o
originat
e
L1 L2 L3
A. Crediti verso Banche
Centrali
373.705 - - - - 373.705 280.871 - - - - 280.871
1. Depositi a scadenza - - - X X X - - - X X X
2. Riserva obbligatoria 31.162 - - X X X 33.212 - - X X X
3. Pronti contro termine - - X X X - - - X X X
4. Altri 342.543 - - X X X 247.659 - - X X X
B. Crediti verso banche 86.873 - - 10.232 - 76.641 113.280 - - - - 113.280
1. Finanziamenti 76.631 - - - - 76.641 113.280 - - - - -
1.1 Conti correnti e
depositi a vista
42.626 - - X X X 73.207 - - X X X
1.2 Depositi a scadenza 31.757 - - X X X 38.461 - - X X X
1.3 Altri finanziamenti: 2.248 - - X X X 1.612 - - X X X
- Pronti contro
termine attivi
- - - X X X - - - X X X
- Leasing finanziario 1.400 - - X X X - - - X X X
- Altri 848 - - X X X 1.612 - - X X X
2. Titoli di debito 10.242 - - 10.232 - - - - - - - -
2.1 Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
2.2 Altri titoli di debito 10.242 - - 10.232 - - - - - - - -
Totale 460.578 - - 10.232 - 450.346 394.151 - - - - 394.151

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Il fair value dei crediti verso banche risulta allineato al relativo valore di bilancio in considerazione del fatto che i depositi interbancari sono di breve o brevissima scadenza a tasso indicizzato.

31.12.2019 31.12.2018
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite
o originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite
o originate
L1 L2 L3
1. Finanziamenti 6.279.615 325.798 89.099 - - 6.649.051 6.222.169 355.596 126.927 - - 6.673.483
1.1. Conti correnti 81.905 41.805 36 X X X 126.595 40.980 134 X X X
1.2. Pronti contro termine
attivi
- - - X X X 49.846 - - X X X
1.3. Mutui 2.098.072 110.053 87.629 X X X 1.931.965 130.010 122.272 X X X
1.4. Carte di credito, prestiti
personali e cessioni del
quinto
- - - X X X - - - X X X
1.5. Leasing finanziario 1.227.920 16.193 - X X X 1.158.551 16.410 - X X X
1.6. Factoring 2.512.884 143.644 - X X X 2.610.077 149.261 3 X X X
1.7. Altri finanziamenti 358.834 14.103 1.434 X X X 345.134 18.935 4.518 X X X
2. Titoli di debito 306.995 1 - 230.816 - 75.137 163.717 1 - 14.155 - 149.617
2.1. Titoli strutturati 996 - - - - 996 - - - X X X
2.2. Altri titoli di debito 305.999 1 - 230.816 - 74.141 163.717 1 - X X X
Totale 6.586.610 325.799 89.099 230.816 - 6.724.188 6.385.886 355.597 126.927 14.155 - 6.823.100

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

I crediti acquistati deteriorati sono relativi prevalentemente ai deteriorati rinvenienti dall'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca

Infine, gli altri titoli di debito includono 213,0 milioni di euro di titoli di stato acquistati nella seconda metà dell'esercizio con l'obiettivo di ottimizzare la liquidità del Gruppo. I titoli di livello 3 includono investimenti in titoli di cartolarizzazioni e in emissioni di minibond.

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

31.12.2019 31.12.2018
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio di cui:
impaired
acquisite o
originate
Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio di cui:
impaired
acquisite o
originate
1. Titoli di debito: 306.995 1 - 163.717 1 -
a) Amministrazioni pubbliche 216.023 - - - - -
b) Altre società finanziarie 73.074 - - 146.017 - -
di cui: imprese di assicurazione - - - - - -
c) Società non finanziarie 17.898 1 - 17.700 1 -
2. Finanziamenti verso: 6.279.615 325.798 89.099 6.222.169 355.596 126.927
a) Amministrazioni pubbliche 688.933 49.241 - 705.261 51.656 -
b) Altre società finanziarie 1.005.551 3.084 4.078 1.003.050 2.760 4.455
di cui: imprese di assicurazione 219 - - 83 - -
c) Società non finanziarie 4.148.643 238.329 68.643 4.084.451 256.502 104.061
d) Famiglie 436.488 35.144 16.378 429.407 44.678 18.411
Totale 6.586.610 325.799 89.099 6.385.886 355.597 126.927

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con
basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Write-off
parziali
comples
sivi(1)
Titoli di debito 317.563 317.564 - 1 326 - - -
Finanziamenti 6.393.787 - 371.009 618.214 29.227 5.616 292.418 58.507
Totale 31.12.2019 6.711.350 317.564 371.009 618.215 29.553 5.616 292.418 58.507
Totale 31.12.2018 6.141.685 164.299 388.554 629.224 27.034 4.040 273.627 340.838
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
X X 14.888 79.720 X 54 5.455 1.349

(1) Valore da esporre a fini informativi

Sezione 7 - Partecipazioni – Voce 70

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Sede legale Sede Operativa Quota di
partecipazione %
Disponibilità voti
%
A. Imprese controllate in via esclusiva
1. IFIS Finance Sp. Z o. o. Varsavia Varsavia
100%
100%
2. IFIS Rental Services S.r.l. Milano Milano 100%
3. IFIS NPL S.p.A. Mestre Firenze, Milano e
Mestre
100% 100%
4. FBS S.p.A. Milano Milano 100% 100%
5. Cap.Ital.Fin. S.p.A. Napoli Napoli 100% 100%
6. Credifarma S.p.A. Roma Roma 70% 70%
B. Imprese controllate in modo congiunto - - - -
C. Imprese sottoposte ad influenza notevole - - - -

7.5 Partecipazioni: variazioni annue

31.12.2019 31.12.2018
A. Esistenze iniziali 530.161 364.312
B. Aumenti 80.700 380.910
B.1 Acquisti 70.700 9.510
B.2 Riprese di valore - -
B.3 Rivalutazioni - -
B.4 Altre variazioni 10.000 371.400
C. Diminuzioni - 215.061
C.1 Vendite - -
C.2 Rettifiche di valore - -
C.3 Svalutazioni - -
C.4 Altre variazioni - 215.061
D. Rimanenze finali 610.861 530.161
E. Rivalutazioni totali - -
F. Rettifiche totali - -

Gli acquisti si riferiscono all'acquisizione di FBS S.p.A.

Le "Altre variazioni" in aumento si riferiscono per 10,0 milioni di euro all'aumento di capitale a favore della controllata Cap.Ital.Fin. S.p.A.

Sezione 8 - Attività materiali – Voce 80

8.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

31.12.2019 31.12.2018
1. Attività di proprietà 63.021 86.660
a) terreni 19.487 35.902
b) fabbricati 36.562 43.481
c) mobili 1.554 1.332
d) impianti elettronici 4.301 4.487
e) altre 1.117 1.458
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 14.101 3.842
a) terreni - -
b) fabbricati 12.110 3.842
c) mobili - -
d) impianti elettronici 495 -
e) altre 1.496 -
Totale 77.122 90.502
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -

Le immobilizzazioni materiali si attestano a 77,1milioni di euro, rispetto ai 90,5 del 2018. La variazione è in parte dovuta alla riclassifica per 25,6 milioni di euro dell'immobile di Milano sito in corso Venezia tra le attività non correnti in via di dismissione, a seguito della sottoscrizione, a fine 2019, di una offerta vincolante per la cessione dello stesso; questa diminuzione è stata solo parzialmente compensata dall'effetto dell'iscrizione per 11,0 milioni di euro del diritto d'uso così come previsto dal nuovo principio IFRS 16 –Leases in vigore dal 1 gennaio 2019.

Gli immobili iscritti a fine periodo tra le immobilizzazioni materiali includono l'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre – Venezia sede di Banca Ifis.

L'immobile Villa Marocco, non è assoggettato ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impairment, in quanto immobile di pregio. A tale scopo viene sottoposto a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. L'impairment test non ha evidenziato perdite di valore da iscrivere a conto economico.

8.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo

31.12.2019 31.12.2018
Attività/Valori Valore di
Bilancio
Fair value Valore di Fair value
L1 L2 L3 Bilancio L1 L2 L3
1. Attività di proprietà 720 - - 720 720 - - 880
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati 720 - - 720 720 - - 880
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - - - - -
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati - - - - - - - -
Totale 720 - - 720 720 - - 880
di cui: ottenute tramite l'escussione
delle garanzie ricevute
- - - - - - - -

Legenda

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

8.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
31.12.2019
A. Esistenze iniziali lorde 35.902 67.831 11.273 18.204 13.317 146.527
A.1 Riduzioni di valore totali nette - (20.508) (9.941) (13.717) (11.859) (56.025)
A.2 Esistenze iniziali nette 35.902 47.323 1.332 4.487 1.458 90.502
B. Aumenti - 12.977 566 2.338 2.665 18.546
B.1 Acquisti - 2.420 566 1.435 410 4.831
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -
B.3 Riprese di valore - 610 - - - 610
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti
a scopo di investimento
- - X X X -
B.7 Altre variazioni - 9.947 - 903 2.255 13.105
C. Diminuzioni (16.415) (11.628) (344) (2.029) (1.510) (31.926)
C.1 Vendite - (92) - - (267) (359)
C.2 Ammortamenti - (2.391) (344) (2.029) (1.243) (6.007)
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a:
- - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -
C.6 Trasferimenti a (16.415) (9.145) - - - (25.560)
a) attività materiali detenute a scopo
di investimento
- - - - - -
b) attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione
(16.415) (9.145) - - - (25.560)
C.7 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette 19.487 48.672 1.554 4.796 2.613 77.122
D.1 Riduzioni di valore totali nette - 22.234 10.284 15.261 12.992 60.771
D.2 Rimanenze finali lorde 19.487 70.906 11.838 20.057 15.605 137.893
E. Valutazione al costo - - - - - -

Le attività materiali ad uso funzionale sono valutate al costo e sono ammortizzate in modo sistematico lungo la loro vita utile, ad esclusione dei terreni a vita utile illimitata e dell'immobile "Villa Marocco" in considerazione del fatto che il valore residuo dell'immobile stimato al termine della sua vita utile prevista è superiore al valore contabile.

Gli immobili e i mobili non ancora entrati in funzione alla data di riferimento del bilancio non vengono ammortizzati.

Come precedentemente indicato, i trasferimenti di terreni e fabbricati a "Trasferimenti a attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione", accolgono l'offerta vincolante di cessione dell'immobile di corso Venezia a Milano.

8.7 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

31.12.2019
Terreni Fabbricati
A. Esistenze iniziali 720
B. Aumenti - -
B.1 Acquisti - -
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - -
B.3 Variazioni positive di fair value - -
B.4 Riprese di valore - -
B.5 Differenze di cambio positive - -
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale - -
B.7 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni - -
C.1 Vendite - -
C.2 Ammortamenti - -
C.3 Variazioni negative di fair value - -
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento - -
C.5 Differenze di cambio negative - -
C.6 Trasferimenti a: - -
a) immobili ad uso funzionale - -
b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
C.7 Altre variazioni -
D. Rimanenze finali - 720
E. Valutazione al fair value - 720

I fabbricati detenuti a scopo di investimento sono valutati al costo e sono riferiti a immobili locati. Tali immobili non vengono ammortizzati in quanto destinati alla vendita.

Sezione 9 - Attività immateriali - Voce 90

9.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

31.12.2019 31.12.2018
Attività/Valori Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita
A.1 Avviamento X - X -
A.2 Altre attività immateriali 19.129 - 19.287 -
A.2.1 Attività valutate al costo: 19.129 - 19.287 -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 19.129 - 19.287 -
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 19.129 - 19.287 -

Le altre attività immateriali al 31 dicembre 2019 sono relative esclusivamente all'acquisizione ed allo sviluppo di software, ammortizzate a quote costanti per un periodo stimato di durata utile pari a cinque anni dall'entrata in funzione.

9.2 Attività immateriali: variazioni annue

Avviamento Altre attività immateriali:
generate internamente
Altre attività immateriali:
altre
Totale
DEF INDEF DEF INDEF 31.12.2019
A. Esistenze iniziali - - - 48.615 - 48.615
A.1 Riduzioni di valore totali nette - - - (29.328) - (29.328)
A.2 Esistenze iniziali nette - - - 19.287 - 19.287
B. Aumenti - - - 6.112 - 6.112
B.1 Acquisti - - - 6.112 - 6.112
B.2 Incrementi di attività immateriali interne X - - - - -
B.3 Riprese di valore X - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -
B.6 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni - - - (6.270) - (6.270)
C.1 Vendite - - - - - -
C.2 Rettifiche di valore - - - (6.270) - (6.270)
- Ammortamenti X - - (6.270) - (6.270)
- Svalutazioni: - - - - - -
+ patrimonio netto X - - - - -
+ conto economico - - - - - -
C.3 Variazioni negative di fair value: - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti
in via di dismissione
- - - - - -
C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -
C.6 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette - - - 19.129 - 19.129
D.1 Rettifiche di valore totali nette - - - 29.328 - 29.328
E. Rimanenze finali lorde - - - 48.457 - 48.457
F. Valutazione al costo - - - 19.129 - 19.129

Legenda

DEF: a durata definita

INDEF: a durata indefinita

Gli acquisti si riferiscono esclusivamente ad investimenti per il potenziamento di sistemi informatici.

Sezione 10 – Attività fiscali e passività fiscali – Voce 100 dell'attivo e Voce 60 del passivo

10.1 Attività per imposte anticipate: composizione

Le principali fattispecie cui sono riferibili le attività per imposte anticipate sono di seguito riportate:

Attività per imposte anticipate 31.12.2019 31.12.2018
A. Attività per imposte anticipate lorde 319.316 333.221
A1. Crediti (incluse cartolarizzazioni) 214.627 216.864
A2. Altri strumenti finanziari 1.088 5.745
A3. Avviamenti 12.573 -
A4. Oneri pluriennali - -
A5. Immobilizzazioni materiali - -
A6. Fondi per rischi e oneri 7.864 10.320
A7. Spese di rappresentanza - -
A8. Oneri relativi al personale - -
A9. Perdite fiscali 78.033 98.842
A10. Crediti di imposta non utilizzati da scomputare - -
A11. Altre 5.131 1.450
B. Compensazione con passività fiscali differite - -
C. Attività per imposte anticipate nette 319.316 333.221

Le attività per imposte anticipate pari a 319,3 milioni di euro sono costituite principalmente da 214,6 milioni di euro per rettifiche di valore su crediti deducibili negli esercizi successivi e trasformabili in credito d'imposta ai sensi della L. 214/2011 e da 78,0 per perdite fiscali ed eccedenze ACE pregresse riportabili ai periodi d'imposta successivi.

La diminuzione delle imposte anticipate per 13,9 milioni di euro è dovuta principalmente all'utilizzo per 20,8 milioni di euro di perdite fiscali pregresse e delle eccedenze ACE in contropartita del carico fiscale dell'esercizio e del credito verso la consolidante La Scogliera S.p.A. e alla riduzione per 4,7 milioni della fiscalità afferente la riserva negativa di fair value di talune attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, in parte compensati da un incremento di 12,6 milioni per le imposte anticipate stanziate per l'affrancamento ai sensi del D.L. 98/2011 dell'avviamento iscritto nel bilancio consolidato riferito all'acquisizione della partecipazione di controllo da parte di Banca Ifis nei confronti di FBS S.p.A., la cui imposta sostitutiva, pari a 6,1 milioni, è stata rilevata a conto economico con contropartita "Passività fiscali correnti".

10.2 Passività per imposte differite: composizione

Le principali fattispecie cui sono riferibili le passività per imposte differite sono di seguito riportate:

Passività per imposte differite 31.12.2019 31.12.2018
A. Passività per imposte differite lorde 38.301 39.129
A1. Plusvalenze da rateizzare - -
A2. Avviamenti - -
A3. Immobilizzazioni materiali 5.964 9.193
A4. Strumenti finanziari 1.494 673
A5. Oneri relativi al personale - -
A6. Altre 30.843 29.263
B. Compensazione con attività fiscali anticipate - -
C. Passività per imposte differite nette 38.301 39.129

Le passività per imposte differite, pari a 38,3 milioni di euro, includono principalmente 27,3 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso, 6,0 milioni di euro sulle rivalutazioni sugli immobili e 3,2 milioni di euro su disallineamenti di crediti commerciali.

La diminuzione delle passività fiscali differite per 0,8 milioni di euro è dovuto principalmente al decremento di 2,9 milioni di euro per l'annullamento delle imposte differite già iscritte su beni materiali, dovuto all'esercizio dell'opzione prevista dalla Legge n. 160/2019 (Legge di Bilancio 2020) per il riallineamento dei valori fiscali ai maggiori valori contabili con riferimento ad immobili e terreni di proprietà, cui corrisponde un'imposta sostitutiva pari a 0,9 milioni rilevata a conto economico con contropartita "Passività fiscali correnti", in parte compensato dall'aumento per 0,8 milioni di euro della fiscalità afferente la riserva positiva di fair value di talune attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e dall'aumento per 1,5 milioni di euro della fiscalità afferente gli interessi di mora già tassabili solo al momento dell'incasso.

10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

31.12.2019 31.12.2018
1. Importo iniziale 327.453 301.603
2. Aumenti 15.267 67.111
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 2.693 10.431
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) riprese di valore - -
d) altre 2.693 10.431
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti 12.574 56.680
3. Diminuzioni 24.509 41.261
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 24.509 41.242
a) rigiri 20.223 38.349
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) mutamento di criteri contabili - -
d) altre 4.286 2.893
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni: - 19
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. 214/2011 - 19
b) altre - -
4. Importo finale 318.211 327.453

10.3bis Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011

31.12.2019 31.12.2018
1. Importo iniziale 214.613 176.214
2. Aumenti 14 38.427
3. Diminuzioni - 29
3.1 Rigiri - -
3.2 Trasformazioni in crediti d'imposta - 19
a) derivante da perdite di esercizio - -
b) derivante da perdite fiscali - 19
3.3 Altre diminuzioni - 9
4. Importo finale 214.627 214.613

10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

31.12.2019 31.12.2018
1. Importo iniziale 38.372 36.704
2. Aumenti 1.703 9.419
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 1.703 9.419
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 1.703 9.419
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti -
3. Diminuzioni 3.268 7.751
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 3.268 7.751
a) rigiri 421 7.565
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 2.847 186
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 36.807 38.372

10.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

31.12.2019 31.12.2018
1. Importo iniziale 5.768 332
2. Aumenti 236 5.904
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio - 5.881
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - 5.881
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti 236 23
3. Diminuzioni 4.899 468
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 4.899 468
a) rigiri 4.899 191
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) dovute al mutamento di criteri contabili - -
d) altre - 277
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 1.105 5.768

10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

31.12.2019 31.12.2018
1. Importo iniziale 757 1.799
2. Aumenti 1.069 59
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 821 59
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 821 59
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti 248 -
3. Diminuzioni 332 1.101
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 84 1.101
a) rigiri 84 -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - 1.101
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni 248 -
4. Importo finale 1.494 757

Sezione 11 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 110 dell'attivo e Voce 70 del passivo

11.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività

31.12.2019 31.12.2018
A. Attività possedute per la vendita
A.1 Attività finanziarie - -
A.2 Partecipazioni - -
A.3. Attività materiali 25.560 -
di cui: ottenute tramite l'esecuzione delle garanzie ricevute - -
A.4 Attività immateriali - -
A.5 Altre attività non correnti - -
Totale (A) 25.560 -
di cui valutate al costo 25.560 -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 - -
B. Attività operative cessate
B.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - -
- attività finanziarie detenute per la negoziazione - -
- attività finanziarie designate al fair value - -
- altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - -
B.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
B.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - -
B.4 Partecipazioni - -
B.5 Attività materiai - -
di cui: ottenute tramite l'esecuzione delle garanzie ricevute -
B.6 Attività immateriali - -
B.7. Altre attività - -
Totale (B) - -
di cui valutate al costo - -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 - -
C. Passività associate ad attività possedute per la vendita
C.1 Debiti - -
C.2 Titoli - -
C.3 Altre passività - -
Totale (C) - -
di cui valutate al costo - -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 - -
D. Passività associate ad attività operative cessate
D.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - -
D.2 Passività finanziarie di negoziazione - -
D.3. Passività finanziarie designate al fair value - -
D.4 Fondi - -
D.5 Altre passività - -
Totale (D) - -
di cui valutate al costo - -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 - -

Come precedentemente indicato, le attività non correnti in via di dismissione si riferiscono all'immobile di Corso Venezia a Milano per il quale è stata sottoscritta, a fine 2019, di una offerta vincolante di cessione al prezzo di 50,5 milioni di euro.

Sezione 12 - Altre attività – Voce 120

12.1 Altre attività: composizione

CONSISTENZE
31.12.2019
31.12.2018
Crediti verso Erario 40.315 68.529
Ratei e risconti attivi 7.102 6.921
Depositi cauzionali 1.037 940
Altre partite diverse 308.007 241.016
Totale altre attività 356.461 317.406

Le altre attività si attestano a 356,5 milioni di euro a fine 2019 (+12,3% rispetto all'anno precedente).

La voce a include un importo pari a 46,2 milioni di euro riferiti al credito nei confronti della controllante La Scogliera S.p.A. in virtù degli accordi per il consolidamento fiscale (54,7 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e 29,8 milioni di euro a crediti IVA di gruppo.

PASSIVO

Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Voce 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

31.12.2019 31.12.2018
Tipologia operazioni/Valori Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Debiti verso banche centrali 792.168 X X X 695.075 X X X
2. Debiti verso banche 167.235 X X X 61.357 X X X
2.1 Conti correnti e depositi a vista 27.921 X X X 32.551 X X X
2.2 Depositi a scadenza 119.663 X X X 25.393 X X X
2.3 Finanziamenti 19.211 X X X 3.413 X X X
2.3.1 Pronti contro termine passivi - X X X - X X X
2.3.2 Altri 19.211 X X X 3.413 X X X
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
- X X X - X X X
2.5 Debiti per leasing - X X X - X X X
2.6 Altri debiti 440 X X X - X X X
Totale 959.403 - - 959.403 756.432 - - 756.432

Legenda

VB=Valore di bilancio

I Debiti verso banche centrali sono rappresentati sostanzialmente dalle tranche TLTRO sottoscritte complessivamente per nominali 800,0 milioni di euro nel mese di marzo 2017 e a dicembre 2019.

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

Il fair value dei debiti verso banche risulta allineato al relativo valore di bilancio in considerazione del fatto che i depositi interbancari sono di breve o brevissima scadenza.

31.12.2019 31.12.2018
Tipologia operazioni/Valori VB Fair Value Fair Value
L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Conti correnti e depositi a vista 1.039.558 X X X 1.017.824 X X X
2. Depositi a scadenza 4.065.418 X X X 3.649.160 X X X
3. Finanziamenti 150.280 X X X 897.375 X X X
3.1 Pronti contro termine
passivi
150.280 X X X - X X X
3.2 Altri - X X X 897.375 X X X
4. Debiti per impegni di riacquisto
di propri strumenti patrimoniali
- X X X - X X X
5. Debiti per leasing 13.866 X X X
6. Altri debiti 1.059.589 X X X 12.698 X X X
Totale 6.328.711 - - 6.352.300 5.577.057 - - 5.558.561

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

Legenda:

VB=Valore di bilancio

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

I conti correnti e i depositi a vista in essere al 31 dicembre 2018 includono la raccolta effettuata con il conto deposito rendimax libero e con il conto corrente online contomax, rispettivamente per 779,6 milioni di euro e per 40,0 milioni di euro; la sottovoce depositi a scadenza rappresenta la raccolta effettuata mediante rendimax, contomax vincolati e time deposit vincolati. Gli altri finanziamenti sono relativi al debito per locazione finanziaria e ai debiti per diritti d'uso acquisiti con il leasing.

Si evidenzia che la Banca non effettua operazioni denominate "term structured repo".

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

31.12.2019 31.12.2018
Tipologia titoli/Valori Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
A. Titoli
1. Obbligazioni 1.067.078 748.984 - 301.336 978.462 708.742 - 170.463
1.1 strutturate - - - - - - - -
1.2 altre 1.067.078 748.984 - 301.336 978.462 708.742 - 170.463
2. Altri titoli 451 - - 451 540 - - 540
2.1 strutturati - - - - - - - -
2.2 altri 451 - - 451 540 - - 540
Totale 1.067.529 748.984 - 301.787 979.002 708.742 - 171.003

Legenda:

VB=Valore di bilancio

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

93

Le obbligazioni includono anche una quota di senior emesse da Banca Ifis per 605,1 milioni di euro, inclusivi di interessi, nonché il bond Tier 2 per 401,9 milioni di euro, inclusivi di interessi. I titoli in circolazione al 31 dicembre 2019 si riferiscono ad un prestito obbligazionario per 59,5 milioni di euro emesso a suo tempo dall'incorporata Interbanca.

1.4 Dettaglio dei debiti/titoli subordinati

La voce "Titoli in circolazione" comprende Titoli subordinati per 401,8 milioni di euro, relativi all'emissione di del Bond Tier 2 avvenuta a metà ottobre 2017 per nominali 400 milioni di euro.

1.6 Debiti per leasing

31.12.2019 31.12.2018
Debiti per leasing 13.867 3.471

I debiti per leasing ammontano a 13,9 milioni di euro. L'incremento è guidato essenzialmente dall'effetto della implementazione del nuovo principio IFRS 16 – Leases in vigore dal 1 gennaio 2019 e come più diffusamente commentato nella "Parte M – Informativa sul leasing" del presente documento.

Include inoltre per 3,3 milioni di euro il leasing finanziario immobiliare stipulato dalla ex società Toscana Finanza S.p.A. nel 2009 per l'immobile sito in Firenze, sede del Settore NPL fino al mese di agosto 2016. Il contratto stipulato con Centro Leasing S.p.A. prevede una durata di 18 anni (dal 01.03.2009 al 01.03.2027), con pagamento di 216 rate mensili di 28.490 euro, comprensive di quota capitale, interessi ed una opzione di acquisto al termine del contratto di 1.876.800 euro. L'immobile è attualmente utilizzato come ulteriore sede operativa di Banca Ifis.

Sezione 2 – Passività finanziarie di negoziazione - Voce 20

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

31.12.2019 31.12.2018
Tipologia operazioni/Valori Fair value Fair Fair value Fair
VN L1 L2 L3 value* VN L1 L2 L3 value*
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -
3. Titoli di debito - - - - - - - - -
3.1 Obbligazioni - - - - - - - - -
3.1.1 Strutturate - - - - X - - - - X
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - X - - - - X
3.2 Altri titoli - - - - - - - - -
3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X
3.2.2 Altri - - - - X - - - - X
Totale (A) - - - - - - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - 21.844 - - - 31.188 - -
1.1 Di negoziazione X - 21.844 - X X - 31.188 - X
1.2 Connessi con la fair
value option
X - - - X X - - - X
1.3 Altri X - - - X X - - - X
2. Derivati creditizi - - - X - - - X
2.1 Di negoziazione X - - - X X - - - X
2.2 Connessi con la fair
value option
X - - - X X - - - X
2.3 Altri X - - - X X - - - X
Totale (B) X - 21.844 - X - 31.188 - X
Totale (A+B) X - 21.844 - - X - 31.188 - X

Legenda:

VN = valore nominale o nozionale

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

Fair Value* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

Relativamente alle passività di negoziazione di livello 2, si veda quanto commentato alla sezione 2 dell'attivo.

Sezione 6 – Passività fiscali - Voce 60

Si veda la sezione 10 dell'attivo.

Sezione 8 - Altre passività - Voce 80

8.1 Altre passività: composizione

31.12.2019 31.12.2018
Debiti verso fornitori 85.255 29.541
Debiti verso il personale 13.344 11.833
Debiti verso Erario ed Enti previdenziali 11.209 8.294
Somme a disposizione della clientela 20.596 18.889
Ratei e risconti passivi 2.307 4.300
Altri debiti 177.914 240.443
Totale 310.625 313.300

Sezione 9 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

31.12.2019 31.12.2018
A. Esistenze iniziali 7.057 5.476
B. Aumenti 368 2.428
B.1 Accantonamento dell'esercizio 107 91
B.2 Altre variazioni 261 393
Operazioni di aggregazioni aziendale - 1.944
C. Diminuzioni 373 847
C.1 Liquidazioni effettuate 373 105
C.2 Altre variazioni - 553
Operazioni di aggregazioni aziendale - 189
D. Rimanenze finali 7.052 7.057
Totale 7.052 7.057

Le liquidazioni effettuate rappresentano i benefici pagati ai dipendenti nell'esercizio.

Le altre variazioni includono l'effetto dell'attualizzazione del fondo maturato sino al 31 dicembre 2006 rimasto in azienda, che, in base alle modifiche introdotte dal nuovo IAS 19, sono rilevate in contropartita del patrimonio netto.

In conformità a quanto richiesto dall'ESMA nel documento "European common enforcement priorities for 2012 financial statements" del 12 novembre 2012, si evidenzia che per l'attualizzazione è stato considerato il tasso di interesse basato sul tasso di rendimento di un benchmark di titoli emessi da emittenti corporate europei con rating AA per durate maggiori di 10 anni. Il medesimo tasso era stato utilizzato per l'attualizzazione effettuata al 31 dicembre 2018.

9.2 Altre informazioni

I principi contabili IAS/IFRS prevedono che le passività a carico dell'impresa, per le indennità che saranno riconosciute ai dipendenti al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, quali il trattamento di fine rapporto, siano stanziate in bilancio sulla base di una valutazione attuariale dell'ammontare che sarà riconosciuto alla data di maturazione.

In particolare, tale accantonamento deve tenere conto dell'ammontare già maturato alla data di bilancio, proiettandolo nel futuro per stimare l'ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro. Tale somma viene in seguito attualizzata per tenere conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento.

A seguito dell'entrata in vigore della Legge Finanziaria 2007, che ha anticipato al 1 gennaio 2007 la riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252, le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1 gennaio 2007 devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare ovvero essere mantenute in azienda ed essere trasferite da parte di quest'ultima ad un apposito fondo gestito dall'INPS.

L'entrata in vigore della suddetta riforma ha comportato una modifica del trattamento contabile del TFR sia con riferimento alle quote maturate sino al 31 dicembre 2006, sia con riferimento alle quote maturande dal 1 gennaio 2007.

In particolare:

  • le quote del trattamento di fine rapporto del personale maturande dal 1 gennaio 2007 configurano un "piano a contribuzione definita" sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l'INPS. L'importo delle quote deve, pertanto, essere determinato sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali;
  • il trattamento di fine rapporto del personale maturato al 31 dicembre 2006 continua ad essere considerato come "piano a benefici definiti" con la conseguente necessità di continuare ad effettuare una valutazione attuariale che tuttavia, rispetto alla metodologia di calcolo applicata sino al 31 dicembre 2006, non comporta più l'attribuzione proporzionale del beneficio al periodo di lavoro prestato. Ciò in quanto l'attività lavorativa da valutare si considera interamente maturata per effetto della modifica della natura contabile delle quote che maturano a partire dal 1 gennaio 2007.

Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri - Voce 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Valori 31.12.2019 31.12.2018
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate 3.583 3.623
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate - -
3. Fondi di quiescenza aziendali - -
4. Altri fondi per rischi ed oneri 25.012 18.391
4.1 controversie legali e fiscali 19.403 3.517
4.2 oneri per il personale 600 926
4.3 altri 5.009 13.948
Totale 28.595 22.014

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

Fondi su altri
impegni e
garanzie
finanziarie
rilasciate
Fondi di
quiescenza
Altri fondi per
rischi ed oneri
Totale
31.12.2019
A. Esistenze iniziali - - 18.391 18.391
B. Aumenti - - 11.414 11.414
B.1 Accantonamento dell'esercizio - - 11.414 11.414
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - - -
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - - -
B.4 Altre variazioni - - - -
C. Diminuzioni - - 4.792 4.792
C.1 Utilizzo nell'esercizio - - 1.696 1.696
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - - -
C.3 Altre variazioni - - 3.097 3.097
D. Rimanenze finali - - 25.012 25.012

10.3 Fondi per rischi di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Totale
1. Impegni a erogare fondi 1.448 - - 1.448
2. Garanzie finanziarie rilasciate 121 62 1.952 2.135
Totale 1.569 62 1.952 3.583

10.6 Fondi per rischi e oneri – Altri fondi

Controversie legali e tributarie

Al 31 dicembre 2019 sono iscritti fondi per complessivi 19,4 milioni di euro. Tale importo è principalmente riferibile alle seguenti controversie legali:

  • per 12,0 milioni di euro relativi a 44 controversie legate ai Crediti Commerciali (a fronte di un petitum complessivo di 30,1 milioni di euro), tali controversie sono sostanzialmente connesse alla richiesta di ripetizione di somme incassate o a pagamenti sotto garanzia relativi a posizioni di factoring in pro soluto;
  • per 5,4 milioni di euro (a fronte di un petitum di 64,8 milioni di euro) relativi a 27 controversie relative alle Aree Corporate Banking e Commercial Lending e legate per 4,9 milioni di euro a posizioni derivanti dalla ex Interbanca;
  • per 1,9 milioni di euro (a fronte di un petitum di 4,0 milioni di euro) relativi a 61 cause connesse all'Area Leasing;

Altri fondi per rischi ed oneri

Al 31 dicembre 2019 sono in essere fondi per 5,6 milioni di euro costituiti principalmente da 4,7 milioni di euro per indennità suppletiva di clientela collegata all'operatività dell'area Leasing e da 0,6 milioni di euro per oneri legati al personale.

Passività potenziali

Si dettagliano nel seguito le passività potenziali maggiormente significative esistenti al 31 dicembre 2019 il cui esito negativo è ritenuto, anche sulla base delle valutazioni ricevute dai consulenti legali che assistono le società controllate nelle sedi competenti, solo possibile e pertanto oggetto solamente di informativa.

Contenzioso fiscale

Contenzioso relativo alle svalutazioni su crediti. Società coinvolta ex IFIS Leasing S.p.A. (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)

L'Agenzia delle Entrate ha riqualificato in perdite su crediti - senza elementi certi e precisi - le svalutazioni «integrali» dei crediti (c.d. svalutazione a zero) operate dalla Società negli esercizi 2004, 2005, 2006 e 2007 e riprese in aumento nelle annualità dal 2005 al 2014.

Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 242,7 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%.

Contenzioso relativo all'Avviso di Liquidazione imposta di registro 3%. Società coinvolte: Banca Ifis come incorporante di ex Interbanca S.p.A. e IFIS Rental S.r.l. - (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)

L'Agenzia delle Entrate ha riqualificato l'operazione di ristrutturazione della società GE Capital Services S.r.l. nel suo complesso come "Cessione di ramo d'azienda" chiedendo l'applicazione dell'imposta di registro in misura proporzionale pari al 3% del valore dell'azienda per complessivi 3,6 milioni di euro.

Contenzioso relativo alla presunta «stabile organizzazione» in Italia della società polacca

A seguito dell'indagine svolta dalla Guardia di Finanza relativamente a Imposte Dirette, IVA e degli altri tributi per le annualità d'imposta 2016 e 2017 e 2013/2015 limitatamente ai rapporti intrattenuti con la controllata Polacca IFIS Finance SP Zoo sono stati notificati Avvisi di Accertamento con riferimento alle annualità 2013/2015.

La Guardia di Finanza sostiene di aver ravvisato elementi idonei a ritenere che, nel Paese estero (Polonia), sia stata costituita una "stabile organizzazione" di Banca Ifis e non un autonomo soggetto giuridico con capacità di autodeterminazione.

In altre parole, disconoscendo la autonoma organizzazione giuridica della Società con contestuale residenza fiscale della stessa in Polonia, i costi ed i ricavi della sede in Polonia costituirebbero componenti positivi o negativi produttivi di reddito imponibile in Italia (al netto del credito di imposta per le imposte pagate all'estero in via definitiva)

La Banca - ritenendo infondata la pretesa della Amministrazione Finanziaria - provvederà a impugnare l'Avviso di Accertamento nei termini di legge presso le competenti Commissioni Tributarie ed effettuato il versamento di 1/3 dell'imposta a titolo di iscrizione provvisoria.

In merito ai contenziosi fiscali sopra citati, la Banca, supportata dai propri consulenti fiscali, ha valutato il rischio di soccombenza possibile ma non probabile e pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondo rischi e oneri.

Indennizzi

In linea con la prassi di mercato, il contratto d'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca prevede il rilascio da parte del venditore di un articolato set di dichiarazioni e garanzie relative a Interbanca e alle altre Società Partecipate. In aggiunta, il contratto prevede una serie di indennizzi speciali rilasciati dal venditore in relazione ai principali contenziosi passivi e fiscali di cui sono parte le società dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

Con specifico riferimento ad alcuni contenziosi fiscali relativi all'ex Gruppo GE Capital Interbanca, sono state presentate istanze di "definizione agevolata delle controversie tributarie" ai sensi dagli articoli 6 e 7 del Decreto Legge n. 119 del 23 ottobre 2018, convertito con modificazioni dalla legge n. 136 del 17 dicembre 2018, i cui termini scadevano il 31 maggio 2019.

La definizione si è perfezionata con il sostenimento di un onere complessivo pari a 30,9 milioni di euro iscritto fra le Altre spese amministrative, integralmente coperto da un indennizzo contrattuale in misura tale da non evidenziare impatti sul risultato netto derivante dalla chiusura del contenzioso.

Sezione 12 – Patrimonio dell'impresa - Voce 110, 130, 140, 150, 160, 170 e 180

12.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

Voce 31.12.2019 31.12.2018
160 Capitale sociale (in migliaia di euro) 53.811 53.811
Numero azioni ordinarie 53.811.095 53.811.095
Valore nominale azioni ordinarie 1 euro 1 euro
170 Azioni proprie (in migliaia di euro) (3.012) (3.103)
Numero azioni proprie 359.144 370.112

12.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue

Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 53.811.095 -
- interamente liberate 53.811.095 -
- non interamente liberate - -
A.1 Azioni proprie (-) (370.112) -
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 53.440.983 -
B. Aumenti 10.968 -
B.1 Nuove emissioni - -
- a pagamento: - -
- operazioni di aggregazioni di imprese - -
- conversione di obbligazioni - -
- esercizio di warrant - -
- altre - -
- a titolo gratuito: - -
- a favore dei dipendenti - -
- a favore degli amministratori - -
- altre - -
B.2 Vendita di azioni proprie 10.968 -
B.3 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni - -
C.1 Annullamento - -
C.2 Acquisto di azioni proprie - -
C.3 Operazioni di cessione di imprese - -
C.4 Altre variazioni - -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 53.451.951 -
D.1 Azioni proprie (+) 359.144 -
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 53.811.095 -
- interamente liberate 53.811.095 -
- non interamente liberate - -

12.3 Capitale: altre informazioni

Il capitale sociale è composto da n. 53.811.095 azioni ordinarie di nominali 1 euro cadauna per le quali non sono previsti diritti, privilegi e vincoli, inclusi i vincoli nella distribuzione dei dividendi e nel rimborso del capitale.

12.4 Riserve di utili: altre informazioni

Voci/Componenti 31.12.2019 31.12.2018
Riserva legale 10.762 10.762
Riserva straordinaria 498.732 487.336
Altre riserve 654.348 637.906
Totale riserve di utili 1.163.842 1.136.004
Riserva acquisto azioni proprie 3.012 3.103
Riserva futuro acquisto azioni proprie - -
Altre riserve 2.269 2.278
Totale voce riserve 1.169.123 1.141.385

Si segnala che le riserve di utili includono una riserva patrimoniale, indisponibile fino all'approvazione del bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, per euro 633,4 milioni di euro pari al "gain on bargain purchase" emerso dall'operazione di acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

A norma del disposto dell'art. 1, comma 147 della Legge di Stabilità per il 2014 (Legge n. 147 del 27.12.2013) e dell'art. 1, comma 704 della Legge di Bilancio per il 2020 (Legge n. 160 del 27.12.2019) la Banca ha provveduto a riallineare il differenziale tra il valore civilistico e il valore fiscale sui taluni beni immobili. L'importo corrispondente ai maggiori valori oggetto di riallineamento, al netto dell'imposta sostitutiva, genera una riserva in sospensione d'imposta ai fini fiscali pari a 15,3 milioni di euro.

Inoltre, a seguito della fusione di Interbanca S.p.A. in Banca Ifis S.p.A. è sorto l'obbligo in capo alla incorporante di ricostituire, ai sensi dell'art. 172 comma 5 TUIR, le riserve in sospensione di imposta dell'incorporata come segue:

  • Riserva speciale ex art. 15 comma 10 L7/8/82 n. 516 per 4,6 milioni di euro;
  • Riserva da rivalutazione L. 408/90 per 2,3 milioni di euro.

Infine, si precisa che vi sono ulteriori 20,7 milioni di euro di riserve in sospensione di imposta imputate al capitale sociale di Banca Ifis e rinvenienti dall'incorporazione di Interbanca, ai sensi delle seguenti leggi: n. 576/75; n. 83/72 e n. 408/90 e precedentemente imputati al capitale sociale di quest'ultima.

Altre informazioni

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate (diversi da quelli designati al fair value)

Valore nominale su impegni e garanzie
finanziarie rilasciate
Totale Totale
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio 31.12.2019 31.12.2018
1. Impegni a erogare fondi 698.970 213 36.470 735.653 833.949
a) Banche Centrali - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - 440
c) Banche - - - - -
d) Altre società finanziarie 384.839 - - 384.839 484.414
e) Società non finanziarie 309.459 159 36.418 346.036 339.287
f) Famiglie 4.672 54 52 4.778 9.808
2. Garanzie finanziarie rilasciate 205.084 9.511 40.976 255.571 247.390
a) Banche Centrali - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - -
c) Banche - - - - -
d) Altre società finanziarie 6.568 - - 6.568 6.965
e) Società non finanziarie 194.425 9.511 28.449 232.385 227.623
f) Famiglie 4.091 - 12.527 16.618 12.802

2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate

Valore nominale
Totale Totale
31.12.2019 31.12.2018
1. Altre garanzie rilasciate 19 -
di cui: deteriorati 19 -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
e) Società non finanziarie 19 -
f) Famiglie - -
2. Altri impegni 39.657 -
di cui: deteriorati - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie 39.657 -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

Portafogli 31.12.2019 31.12.2018
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - -
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.096.321 410.410
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 228.882 31.542
4. Attività materiali
- di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze
-
-
-
-

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva così come le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per 213 milioni si riferiscono a titoli di stato a garanzia delle operazioni di finanziamento presso l'Eurosistema e ad un'operazione di pronti contro termine.

La restante parte delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato si riferisce a depositi bancari a garanzia di operazioni in derivati.

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia servizi Importo
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela -
a) acquisti -
1. regolati -
2. non regolati -
b) vendite -
1. regolate -
2. non regolate -
2. Gestione individuale di portafogli -
3. Custodia e amministrazione di titoli 4.179.867
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) -
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio -
2. altri titoli -
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 1.009.560
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio -
2. altri titoli 1.009.560
c) titoli di terzi depositati presso terzi 944.877
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 2.225.430
4. Altre operazioni -

4.3 Parte C – Informazioni sul conto economico

Sezione 1 – Gli interessi – Voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre
operazioni
Totale
31.12.2019
Totale
31.12.2018
1. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico:
368 4.572 - 4.940 12.274
1.1. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
- - - - -
1.2. Attività finanziarie designate al fair value - - - - -
1.3. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
368 4.572 - 4.940 12.274
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
3.864 - X 3.864 6.904
3. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato:
4.367 302.563 - 306.930 348.503
3.1. Crediti verso banche 33 2.941 X 2.974 2.830
3.2. Crediti verso clientela 4.334 299.622 X 303.956 345.673
4. Derivati di copertura X X - - -
5. Altre attività X X 514 514 405
6. Passività finanziarie X X X - -
Totale 8.599 307.135 514 316.248 368.086
di cui: attivi su attività finanziarie impaired - 19.158 - 19.158 n.d.
di cui: interessi attivi su leasing finanziario - 44.289 - 44.289 n.d.

Con riferimento alla voce Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico gli importi sono riferiti a titoli di debito e finanziamenti che non hanno superato l'SPPI test, così come previsto dal principio contabile IFRS 9, mentre con riferimento alla voce Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva gli importi indicati sono per la quasi totalità rinvenienti dai Titoli di Stato in portafoglio.

Gli interessi attivi su Crediti verso clientela a costo ammortizzato riferiti a Titoli di debito sono relativi alla tranche senior di cartolarizzazione assistita da garanzia dello Stato (GACS) sottoscritta dal Gruppo nel mese di gennaio 2018 e al portafoglio titoli costituito come impiego di liquidità nel secondo semestre 2019.

Infine, gli interessi attivi su attività finanziarie impaired sono prevalentemente riferiti agli interessi attivi su attivi deteriorati rinvenienti dalla business combination con l'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

31.12.2019 31.12.2018
Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 6.536 8.771

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni
31.12.2019 31.12.2018
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
(83.474) (30.714) - (114.188) (104.822)
1.1 Debito verso banche centrali (2.741) X X (2.741) (5.150)
1.2 Debiti verso banche (2.219) X X (2.219) (1.796)
1.3 Debiti verso clientela (78.514) X X (78.514) (67.456)
1.4 Titoli in circolazione X (30.714) X (30.714) (30.420)
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
3. Passività finanziarie designate al fair value - - - - -
4. Altre passività e fondi X X (6) (6)
5. Derivati di copertura X X - - -
6. Attività finanziarie X X X - -
Totale (83.474) (30.714) (6) (114.194) (104.822)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing (210) - - (210) (104)

Gli interessi passivi su debiti verso clientela si riferiscono per 70,3 milioni di euro al 31 dicembre 2019 (59,1 milioni di euro nel 2018) alla raccolta retail effettuata principalmente tramite il conto deposito Rendimax e Contomax.

Gli interessi passivi su titoli in circolazione si riferiscono per 7,7 milioni di euro ai costi del funding dell'operazione di cartolarizzazione effettuata a fine 2016 come meglio descritto nella Parte E della presente Nota integrativa.

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.4.1 Interessi passivi su passività in valuta

31.12.2019 31.12.2018
Interessi passivi su passività in valuta (2.006) (1.432)

Sezione 2 – Commissioni - Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori 31.12.2019 31.12.2018
a) garanzie rilasciate 2.004 2.243
b) derivati su crediti - -
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 8.394 8.138
1. negoziazione di strumenti finanziari - -
2. negoziazione di valute - -
3. gestioni individuali di portafogli 53 843
4. custodia e amministrazione di titoli -
5. banca depositaria - -
6. collocamento di titoli - -
7. attività di ricezione e trasmissione ordini - -
8. attività di consulenza - -
8.1. in materia di investimenti - -
8.2. in materia di struttura finanziaria - -
9. distribuzione di servizi di terzi 8.341 7.295
9.1. gestioni di portafogli - -
9.1.1. individuali - -
9.1.2. collettive - -
9.2. prodotti assicurativi - -
9.3. altri prodotti 8.341 7.295
d) servizi di incasso e pagamento 127 147
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
f) servizi per operazioni di factoring 60.532 56.502
g) esercizio di esattorie e ricevitorie - -
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione - -
i) tenuta e gestione dei conti correnti 619 621
j) altri servizi 20.300 23.543
Totale 91.976 91.194

Le commissioni per altri servizi si riferiscono per 8,0 milioni di euro nel 2019 (rispetto a 7,3 milioni di euro del 2018) a commissioni incassate nell'ambito dell'attività di leasing.

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

Canali/Valori 31.12.2019 31.12.2018
a) Presso propri sportelli: - -
1. gestioni di portafogli - -
2. collocamento di titoli -
3. servizi e prodotti di terzi - -
b) Offerta fuori sede: - -
1. gestioni di portafogli - -
2. collocamento di titoli - -
3. servizi e prodotti di terzi - -
c) Altri canali distributivi: 8.394 8.138
1. gestioni di portafogli 53 843
2. collocamento di titoli - -
3. servizi e prodotti di terzi 8.341 7.295
Totale 8.394 8.138

2.3 Commissioni passive: composizione

Servizi/Valori 31.12.2019 31.12.2018
a) garanzie ricevute (479) (486)
b) derivati su crediti - -
c) servizi di gestione e intermediazione: (39) (12)
1. negoziazione di strumenti finanziari - -
2. negoziazione di valute - -
3. gestioni di portafogli: - -
3.1 proprie - -
3.2 delegate da terzi - -
4. custodia e amministrazione di titoli (39) (12)
5. collocamento di strumenti finanziari - -
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi - -
d) servizi di incasso e pagamento (67) (617)
e) altri servizi (7.759) (8.590)
Totale (8.344) (9.705)

Sezione 3 – Dividendi e proventi simili - Voce 70

31.12.2019 31.12.2018
Voci/Proventi Dividendi Proventi
simili
Dividendi Proventi
simili
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - -
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - - 35 -
C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
813 - 301 -
D. Partecipazioni - - - -
Totale 813 - 336 -

Sezione 4 – Risultato netto dell'attività di negoziazione - Voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione - 120 - - 120
1.1 Titoli di debito - - - - -
1.2 Titoli di capitale - 120 - - 120
1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - -
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - - - - -
3. Attività e passività finanziarie:
differenze di cambio
X X X X (3.361)
4. Strumenti derivati 10.299 10.526 (10.372) (11.255) (802)
4.1 Derivati finanziari: 10.299 10.526 (10.372) (11.255) (802)
- Su titoli di debito e tassi di interesse 10.299 10.331 (9.470) (10.512) 648
- Su titoli di capitale e indici azionari - 195 (902) (743) (1.450)
- Su valute e oro X X X X -
- Altri - - - - -
4.2 Derivati su crediti - - - - -
Di cui: coperture naturali connesse con la fair
value option
X X X X -
Totale 10.299 10.646 (10.372) (11.255) (4.043)

Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

31.12.2019 31.12.2018
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
A. Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
1.995 (12) 1.983 2.143 (121) 2.023
1.1 Crediti verso banche - - - - - -
1.2 Crediti verso clientela 1.995 (12) 1.983 2.143 (121) 2.023
2. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
10.021 (9.062) 959 - - -
2.1 Titoli di debito 10.021 (9.062) 959 - - -
2.2 Finanziamenti - - - - - -
Totale attività (A) 12.016 (9.074) 2.942 2.143 (121) 2.022
B. Passività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione - - - 8.233 (2) 8.231
Totale passività (B) - - - 8.233 (2) 8.231

Sezione 7 – Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
realizzo (D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie 8.935 2.917 (20.958) (98) (9.204)
1.1 Titoli di debito 495 - - (98) 397
1.2 Titoli di capitale - 2.044 (11.266) - (9.222)
1.3 Quote di O.I.C.R. 61 873 (4.600) - (3.666)
1.4 Finanziamenti 8.379 - (5.092) - 3.287
2. Attività finanziarie: differenze di
cambio
X X X X -
Totale 8.935 2.917 (20.958) (98) (9.204)

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito - Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Terzo stadio
Operazioni/
componenti reddituali
Primo e
secondo
stadio
Write-off Altre Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
31.12.2019 31.12.2018
A. Crediti verso banche - - - 20 - 20 224
- finanziamenti - - - 20 - 20 224
- titoli di debito - - - - - - -
di cui: crediti impaired acquisiti o
originati
- - - - - - -
B. Crediti verso clientela (4.454) (41.923) (106.612) 3.079 62.772 (87.138) (20.180)
- finanziamenti (4.445) (41.923) (106.612) 3.079 62.772 (87.129) (19.795)
- titoli di debito (9) - - - - (9) (385)
di cui: crediti impaired acquisiti o
originati
- - - - - - -
Totale (4.454) (41.923) (106.612) 3.099 62.772 (87.118) (19.956)

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Terzo stadio
Operazioni/
Componenti reddituali
Primo e
secondo
stadio
Write-off Altre Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
31.12.2019 31.12.2018
A. Titoli di debito - - - - 113 113 (1.019)
B. Finanziamenti - - - - - - -
- Verso clientela - - - - - - -
- Verso banche - - - - - - -
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
- - - - - - (1.019)
Totale - - - - 113 113 (1.019)

Sezione 10 - Le spese amministrative - Voce 160

10.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spesa/Settori 31.12.2019 31.12.2018
1) Personale dipendente (92.263) (94.336)
a) salari e stipendi (65.094) (67.242)
b) oneri sociali (18.826) (19.092)
c) indennità di fine rapporto - -
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (3.732) (3.833)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - -
i) altri benefici a favore dei dipendenti (4.611) (4.169)
2) Altro personale in attività (157) (33)
3) Amministratori e sindaci (4.332) (4.019)
4) Personale collocato a riposo - -
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 1.927 840
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società (990) (484)
Totale (95.815) (98.032)

Le spese per il personale, pari a 95,8 milioni di euro, in flessione del 2,3% (98,0 milioni di euro a dicembre 2018). In totale il numero dei dipendenti della Banca è di 1.195 risorse contro le 1.174 risorse dell'anno precedente,

La sottovoce accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale include sia le quote del TFR che i dipendenti hanno optato di mantenere in azienda da versare al Fondo di Tesoreria INPS, sia le quote destinate a forme di previdenza, nonché gli interessi passivi sull'obbligazione a benefici definiti.

10.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

Personale dipendente 31.12.2019 31.12.2018
Personale dipendente: 1.184,5 1.196,0
a) dirigenti 63,5 54,5
b) quadri direttivi 439,0 419,5
c) restante personale dipendente 682,0 722,0
Altro personale - -

10.5 Altre spese amministrative: composizione

ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE
(in migliaia di euro)
31.12.2019 31.12.2018
Spese per servizi professionali 23.283 38.985
Legali e consulenze 21.129 28.967
Revisione 449 444
Servizi in outsourcing 1.705 9.574
Imposte indirette e tasse 45.161 32.757
Spese per acquisto di beni e altri servizi 42.795 57.684
Assistenza e noleggio software 13.660 14.580
FITD e Resolution fund 6.492 5.983
Spese relative agli immobili 4.681 6.262
Spese per informazione clienti 4.592 10.056
Spese telefoniche e trasmissione dati 2.308 3.167
Viaggi e trasferte 2.195 3.096
Gestione e manutenzione autovetture 2.102 3.365
Pubblicità e inserzioni 1.886 2.547
Costi per cartolarizzazione 1.422 1.642
Spese spedizione e archiviazione documenti 1.037 4.213
Altre spese diverse 2.420 2.773
Totale altre spese amministrative 111.239 129.426

Le altre spese amministrative attestandosi a 111,2 milioni di euro contro i 129,4 milioni di euro dell'anno precedente registrano un decremento del 14,1%. Tale voce include l'onere di 30,9 milioni di euro relativo alla chiusura di alcuni contenziosi fiscali riconducibili alla ex controllata Interbanca, il cui impatto economico è integralmente compensato nella voce "altri proventi netti di gestione" per euro 46,2 milioni di euro (comprensivo anche del relativo effetto fiscale) a fronte dell'attivazione delle garanzie in essere.

La sottovoce "Legali e consulenze" risulta pari a 21,1 milioni di euro al 31 dicembre 2019 in diminuzione del 27,1% rispetto a 29,0 milioni di euro dell'esercizio precedente, per effetto dello scorporo della business unit NPL (avvenuta nel secondo semestre 2018). Sterilizzando il dato del 2018 da questo effetto, il 2019 risulta in crescita del 18,8% in relazione alle spese di consulenza legate alle acquisizioni societarie e alla riorganizzazione delle strutture aziendali della Banca e del Gruppo.

Allo stesso modo la sottovoce "Servizi in outsourcing" con 1,7 milioni di euro al 31 dicembre 2019, risulta in netta flessione rispetto all'anno precedente (9,6 milioni di euro nel 2018), per effetto dello scorporo della business unit NPL (i costi di recupero per attività stragiudiziale affidati ad agenzie esterne ammontavano a 7, 9 milioni di euro nel 2018).

La voce "Imposte indirette e tasse", pari a 45,2 milioni di euro rispetto a 57,7 milioni di euro al 31 dicembre 2018, è significativamente influenzata dall'onere relativo alle istanze di "definizione agevolata delle controversie tributarie" presentate nel 2019, pari a 30,9 milioni di euro. La voce include inoltre imposta di bollo per 10,5 milioni di euro, il cui addebito alla clientela è incluso nella voce "Altri proventi di gestione".

Le "Spese per acquisto di beni e servizi" risultano pari a 42,8 milioni di euro in diminuzione del 25,8% rispetto a 57,7 milioni dell'esercizio precedente. La dinamica della voce è dovuta all'effetto combinato delle variazioni di alcune voci e in particolare:

  • Spese per informazione clienti pari a 4,6 milioni di euro in diminuzione del 54,3% rispetto al precedente esercizio;
  • FITD e Resolution fund ammonta a 6,5 milioni di euro in crescita dell'8,5% rispetto ai 6,0 milioni di euro al 31 dicembre 2018.
  • Spese relative agli immobili e gestione autovetture che diminuiscono complessivamente di 1,6 milioni di euro, effetto sostanzialmente riferito all'applicazione a partire dal 1 gennaio 2019 del nuovo principio IFRS 16.

• Viaggi e trasferte diminuiscono del 29,1% rispetto al precedente esercizio attestandosi a 2,2 milioni di euro.

Sezione 11 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 170

11.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione

Gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri ammontano a 10,6 milioni di euro rispetto ad accantonamenti netti per 1,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018. Gli accantonamenti netti del periodo sono riferiti principalmente per 6,2 milioni di euro a contenziosi afferenti ai crediti commerciali, per 1,8 milioni di euro ad accantonamenti legati al leasing, per 1,6 milioni di euro su contenziosi derivanti dall'ex portafoglio Interbanca, per 1,0 milioni di euro a impegni inderogabili a erogare fondi.

11.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

Si rinvia a quanto già commentato nella Parte B, Sezione 10 Fondi per rischi e oneri, della presente Nota Integrativa.

Sezione 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 180

12.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Attività/Componenti reddituali Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore
per deterioramento
(b)
Riprese di valore (c) Risultato netto
(a + b - c)
A. Attività materiali
1. Ad uso funzionale (6.007) - 610 (5.397)
- Di proprietà (3.298) - 610 (2.688)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing (2.709) - - (2.709)
2. Detenute a scopo di investimento - - - -
- Di proprietà - - - -
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - -
3. Rimanenze X - - -
Totale (6.007) - 610 (5.397)

Sezione 13 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 190

13.1 Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione

Attività/Componenti reddituali Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore
per deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a + b - c)
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà (6.270) - - (6.270)
- Generate internamente dall'azienda - - - -
- Altre (6.270) - - (6.270)
A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - -
Totale (6.270) - - (6.270)

Sezione 14 – Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 200

14.1 Altri oneri di gestione: composizione

Tipologia di spesa/Valori 31.12.2019 31.12.2018
a) Transazioni con clientela (484) (130)
b) Altri oneri (1.168) (1.039)
Totale (1.652) (1.169)

14.2 Altri proventi di gestione: composizione

Valori/Proventi 31.12.2019 31.12.2018
a) Recupero spese a carico di terzi 14.564 13.861
b) Fitti attivi 760 981
c) Proventi da realizzo attività materiali 97 -
d) Altri proventi 65.132 10.472
Totale 80.553 25.314

Gli altri proventi netti di gestione, pari a 78,9 milioni di euro (24,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018) includono gli effetti della attivazione delle garanzie in essere a fronte della chiusura di contenziosi fiscali per un ammontare pari a 46,2 milioni di euro al 31 dicembre 2019. Al netto di tale importo, gli altri proventi netti di gestione sono riferiti principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing, in linea con il precedente esercizio.

15.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione

Componente reddituale/ Valori 31.12.2019 31.12.2018
A. Proventi 100 -
1. Rivalutazioni -
2. Utili da cessione 100 -
3. Riprese di valore -
4. Altri proventi -
B. Oneri -
1. Svalutazioni -
2. Rettifiche di valore da deterioramento
3. Perdite da cessione
4. Altri oneri
Risultato netto 100

L'utile delle partecipazioni si riferisce interamene alla cessione del 100% del capitale sociale in Two Solar Park 2008 S.r.l. avvenuta alla fine del primo semestre 2019.

Sezione 19 - Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 270

19.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

Componenti reddituali/Settori 31.12.2019 31.12.2018
1. Imposte correnti (-) (12.580) (5.855)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 4.221
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) -
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla
Legge n. 214/2011 (+)
19
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (4.708) (26.216)
5. Variazione delle imposte differite (+/-) 1.565 (1.668)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) (11.502) (33.720)

19.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Voci/Componenti 31.12.2019 31.12.2018
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 38.848 116.526
IRES - Onere fiscale teorico (27,5%) (10.683) (32.045)
- effetto di proventi non tassabili e altre variazioni in diminuzione - permanenti 4.703 6.279
- effetto di oneri non deducibili e altre variazioni in aumento - permanenti (12.986) -
- Ires non corrente 284 (5)
IRES - Onere fiscale effettivo (18.682) (25.771)
IRAP - Onere fiscale teorico (5,57%) (2.164) (6.490)
- effetto di proventi/oneri che non concorrono alla base imponibile (3.352) (1.473)
- IRAP non corrente 4.275 14
IRAP - Onere fiscale effettivo (1.241) (7.949)
Onere fiscale effettivo di bilancio 8.421 (33.720)

Il tax rate dell'esercizio 2019 è pari al 29,6%. Si evidenzia che il tax rate utilizzato del 2019 risente degli effetti negativi della indeducibilità dell'onere relativo alle istanze di "definizione agevolata delle controversie tributarie" precedentemente citate e parzialmente compensate degli effetti positivi della reintroduzione della disciplina relativa all'aiuto alla crescita economica (ACE), dall'affrancamento a fini fiscali dell'avviamento iscritto nel consolidato civilistico a seguito dell'acquisto della partecipazione di controllo in FBS S.p.A., dal riallineamento fiscale del valore di taluni Immobili al relativo valore contabile e dall'esito positivo di un Interpello ai fini IRAP relativo all'anno di imposta 2018.

Sezione 21 – Altre informazioni

21.rmativa in tema di erogazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 125 della Legge 4 agosto 2017, n. 124 ("Legge annuale per il mercato e la concorrenza")

Si riepilogano di seguito le sovvenzioni, i contributi, gli incarichi retribuiti e i vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dalla società:

Soggetto erogante Riferimento Importo del
contributo pubblico
Fondo Nazionale per il sostegno dell'occupazione nel settore del credito - 227
Istituto Nazionale della Previdenza Sociale L. 248/2005 301
Istituto Nazionale della Previdenza Sociale L. 205/2017 106
Totale 634

Si rimanda al Registro Nazionale degli Aiuti di Stato sezione "Trasparenza" per il riepilogo delle richieste effettuate in merito agli Aiuti alla Formazione (art.31 Reg. CE 651/2014) e del relativo impegno di spesa da parte dell'ente erogante.

Sezione 22 – Utile per azione

22.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

Utile per azione e utile diluito per azione 31.12.2019 31.12.2018
Utile netto (in migliaia di euro) 27.346 82.806
Numero medio azioni in circolazione 53.448.405 53.438.425
Numero medio azioni diluite 53.448.405 53.438.425
Utile per azione (unità di euro) 0,51 1,55
Utile per azione diluito (unità di euro) 0,51 1,55

4.4 Parte D - Redditività complessiva

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

VOCI
(in migliaia di euro)
31.12.2019 31.12.2018
10. Utile (Perdita) d'esercizio 27.346 82.806
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 191 1.703
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva 758 2.370
a) variazione di fair value 1.945 2.379
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (1.186) (8)
70. Piani a benefici definiti (261) 161
100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico (306) (828)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 9.862 (12.546)
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva:
14.963 (18.745)
a) variazione di fair value 13.991 (20.268)
b) rigiro a conto economico 972 1.523
- rettifiche per rischio di credito (460) 1.523
- utili/perdite da realizzo 1.433 -
c) altre variazioni - -
180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico (5.100) 6.199
190. Totale altre componenti reddituali 10.054 (10.843)
200. Redditività complessiva (Voce 10 + 190) 37.400 71.962

4.5 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Premessa

Nella presente Parte della Nota Integrativa vengono fornite le informazioni di natura quantitativa sui rischi riferite a Banca Ifis S.p.A.. Per le informazioni di carattere qualitativo sul processo di risk management e sulle modalità di gestione e monitoraggio dei rischi, si rinvia all'esposizione presente nella Parte E della Nota Integrativa consolidata.

Sezione 1 – Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

Per le informazioni di natura qualitativa si rinvia all'esposizione presente nella parte E della Nota integrativa consolidata.

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Altre
esposizioni
non
deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
80.508 148.678 96.614 404.484 6.642.703 7.372.987
2. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
- - - - 1.124.635 1.124.635
3. Attività finanziarie designate al fair
value
- - - - - -
4. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
5.668 12.868 - - 3.862 22.398
5. Attività finanziarie in corso di
dismissione
- - - - - -
Totale 31.12.2019 86.176 161.546 96.614 404.484 7.771.200 8.520.020
Totale 31.12.2018 79.462 227.190 95.898 297.098 6.907.925 7.607.573

Sono esclusi dalla presente tabella i titoli di capitale e le quote OICR.

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Deteriorate Non deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione
lorda
Rettifiche di
complessive
valore
Esposizione
netta
(1)
Write-off
complessivi
parziali
Esposizione
lorda
Rettifiche di
complessive
valore
Esposizione
netta
Totale
(esposizio
ne netta)
1. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
618.215 292.415 325.800 - 7.082.357 35.170 7.047.187 7.372.987
2. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - 1.125.462 827 1.124.635 1.124.635
3. Attività finanziarie designate
al fair value
- - - - X X - -
4. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al
fair value
18.536 - 18.536 - X X 3.862 22.398
5. Attività finanziarie in corso di
dismissione
- - - - - - - -
Totale 31.12.2019 636.751 292.415 344.336 - 8.207.819 35.997 8.175.684 8.520.020
Totale 31.12.2018 676.177 273.627 402.550 2.044 7.231.102 32.356 7.205.023 7.607.572

(1)Valore da esporre a fini informativi

Sono esclusi dalla presente tabella i titoli di capitale e le quote OICR.

Portafogli/qualità Attività di evidente scarsa
qualità creditizia
Altre attività
Minusvalenze
cumulate
Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 540 28 24.285
2. Derivati di copertura - - -
Totale 31.12.2019 540 28 24.285
Totale 31.12.2018 850 4.429 27.021

A.1.3 Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio
Portafogli/stadi di rischio Da 1 giorno a 30 giorni Da oltre 30 giorni fino a 90
giorni
Oltre 90 giorni Da 1 giorno a 30 giorni Da oltre 30 giorni fino a 90
giorni
Oltre 90 giorni Da 1 giorno a 30 giorni Da oltre 30 giorni fino a 90
giorni
Oltre 90 giorni
1. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
118.757 4.195 112.000 9.147 48.921 199.029 4.829 21.736 176.110
2. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - - - - - - -
3. Attività finanziarie in corso di - - - - - - - - -
dismissione
Totale 31.12.2019 118.757 4.195 112.000 9.147 48.921 199.029 4.829 21.736 176.110
Totale 31.12.2018 102.775 4 3 7.127 80.934 182.478 173.929 21.136 160.531
Rettifiche di valore complessive Accantonamenti
complessivi su impegni
a erogare fondi e
garanzie finanziarie
rilasciate
Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio Attività rientranti nel terzo stadio
Causali/stadi di rischio Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
Attività finanziarie in corso di
redditività complessiva
dismissione
di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
Attività finanziarie in corso
redditività complessiva
di dismissione
di cui: svalutazioni
individuali
di cui: svalutazioni
collettive
Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
Attività finanziarie in corso di
dismissione
di cui: svalutazioni
individuali
di cui: svalutazioni mpaired acquisite o originate
di cui: attività finanziarie
collettive
i
mo stadio
Pri
Secondo stadio Terzo stadio Totale
Rettifiche complessive iniziali 26.490 1.287 - - 27.777 4.579 - - - 4.579 273.627 - - 273.627 - - 1.746 1 1.877 309.607
Variazioni in aumento da attività
finanziarie acquisite o originate
- - - - - - - - - - - - - - - - -
Cancellazioni diverse dai write-off - - - - - - - - - - - - - - - - -
Rettifiche/riprese di valore nette
per rischio di credito (+/-)
(398) (113) - - (511) 1.753 - - - 1.753 85.763 - - 85.763 - - 56 62 1.072 88.195
Modifiche contrattuali senza
cancellazioni
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Cambiamenti della
metodologia di
stima
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Write-off
non rilevati direttamente
a conto economico
- - - - - - - - - - (47.178) - - (47.178) - - - - - (47.178)
Altre variazioni 3.462 (348) - - 3.115 (716) - - - (716) (19.797) - - (19.797) - - (232) - (998) (18.628)
Rettifiche complessive finali 29.554 827 - - 30.381 5.616 - - - 5.616 292.415 - - 292.415 - - 1.570 63 1.951 331.996
Recuperi da incasso su attività
finanziarie oggetto di write-off
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Write-off rilevati direttamente a
conto economico
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

A.1.5 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)

Valori lordi/valore nominale
Trasferimenti tra primo
stadio e secondo
stadio
secondo stadio e terzo
stadio
Trasferimenti tra Trasferimenti tra primo
stadio e terzo stadio
Portafogli/stadi di rischio Da primo stadio a
secondo stadio
Da secondo stadio a
primo stadio
Da secondo stadio a
terzo stadio
Da terzo stadio a
secondo stadio
Da primo stadio a terzo
stadio
Da terzo stadio a primo
stadio
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 742.932 106.703 27.141 16.279 101.325 33.468
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - -
3. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate 9.795 73 - - 12.043 1.182
Totale 31.12.2019 752.727 106.776 27.141 16.279 113.368 34.650
Totale 31.12.2018 356.833 54.295 22.722 21.035 157.841 21.451

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Esposizione lorda Rettifiche di
Tipologie esposizioni/valori Deteriorate Non
deteriorate
valore
complessive
e
accantonam
enti
complessivi
Esposizione
Netta
Write-off
parziali
complessivi
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze - X - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -
b) Inadempienze probabili - X - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -
c) Esposizioni scadute deteriorate - X - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -
d) Esposizioni scadute non deteriorate X - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X - - - -
e) Altre esposizioni non deteriorate X 476.108 318 475.790 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
Totale (A) - 476.108 318 475.790 -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate - X - - -
b) Non deteriorate X 54.617 - 54.617 -
Totale (B) - 54.617 - 54.617 -
Totale (A+B) - 530.725 318 530.407 -
di allocazione contabile (valutate al costo ammortizzato, valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, designate al
fair value, obbligatoriamente valutate al fair value, in corso di dismissione).
A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
----------------------------------------------------------------------------------------------- -- -- -- -- -- -- --
Esposizione Rettifiche di
Tipologie esposizioni/valori lorda valore
complessive e
Esposizione Write-off
parziali
Deteriorate Non deteriorate accantonamenti
complessivi
Netta complessivi
B. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze 252.732 X 86.176 58.507
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 15.708 X 10.273 5.435 225
b) Inadempienze probabili 281.221 X 119.675 161.546 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 32.956 X 6.238 26.718 -
c) Esposizioni scadute deteriorate 102.798 X 6.184 96.614 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 2.196 X 464 1.732 -
d) Esposizioni scadute non deteriorate X 406.574 2.090 404.484
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X 4.749 229 4.520 -
e) Altre esposizioni non deteriorate X 7.328.999 33.589 7.295.410
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X 25.515 497 25.018 -
Totale (A) 636.751 7.735.573 328.094 8.044.230 58.507
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate 80.799 X 1.952 78.847 -
b) Non deteriorate X 923.380 1.631 921.749 -
Totale (B) 80.799 923.380 3.583 1.000.596 -
Totale (A+B) 717.550 8.658.953 331.677 9.044.826 -

Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa con controparte clientela, qualunque sia il loro portafoglio di allocazione contabile (valutate al costo ammortizzato, valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, designate al fair value, obbligatoriamente valutate al fair value, in corso di dismissione).

Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 258.726 312.601 104.850
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - 1.875 5.092
B. Variazioni in aumento 1.538.041 922.603 559.598
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate 3.745 51.413 472.424
B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o
originate
- 21.895 391
B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 19.301 41.361 405
B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -
B.5 altre variazioni in aumento 1.514.995 807.934 86.378
C. Variazioni in diminuzione 1.544.035 953.983 561.650
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate 6.090 12.943 411.925
C.2 write-off 81.981 178 13
C.3 incassi 32.505 189.602 7.171
C.4 realizzi per cessioni - - -
C.5 perdite da cessione - - -
C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 261 15.493 45.314
C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -
C.8 altre variazioni in diminuzione 1.423.198 735.767 97.227
D. Esposizione lorda finale 252.732 281.221 102.798
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - 3.394 4.880

A.1.9 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

A.1.9 bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte

per qualità creditizia

Causali/Categorie Esposizioni oggetto di
concessioni: deteriorate
Esposizioni oggetto di
concessioni: non deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 114.874 30.258
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 169 1.746
B. Variazioni in aumento 575.665 49.112
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni 1.913 6.415
B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni 3.472 X
B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X 2.206
B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione 22.599 283
B.5 altre variazioni in aumento 547.681 40.208
C. Variazioni in diminuzione 639.679 49.106
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni X 3.862
C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni 2.206 X
C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X 3.472
C.4 write-off 7.993 1
C.5 incassi 56.721 4.728
C.6 realizzi per cessioni - -
C.7 perdite da cessione - -
C.8 altre variazioni in diminuzione 572.759 37.043
D. Esposizione lorda finale 50.860 30.264
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 1.036 3.798

A.1.11 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute
deteriorate
Causali/Categorie di cui:
esposizioni
Totale
oggetto di
concessioni
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
A. Rettifiche complessive iniziali 179.264 10.263 85.411 4.690 8.953 373
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - 521 2 1.203 48
B. Variazioni in aumento 109.951 42 68.743 1.581 2.116 261
B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie
impaired acquisite o originate
- X - X - X
B.2. altre rettifiche di valore 76.833 66.374 1.917
B.3 perdite da cessione - - - - - -
B.4 trasferimenti da altre categorie di
esposizioni deteriorate
20.561 42 2.273 161 23 -
B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - - - - -
B.6 altre variazioni in aumento 12.557 96 1.420 176 261
C. Variazioni in diminuzione 122.659 32 34.479 33 4.885 170
C.1 riprese di valore da valutazione 38.049 9.843
C.2 riprese di valore da incasso 4.757 6.712
C.3 utili da cessione - - - - - -
C.4 write-off 79.613 178 13
C.5 trasferimenti ad altre categorie di
esposizioni deteriorate
240 - 17.746 33 4.872 170
C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - - - - -
C.7 altre variazioni in diminuzione 32
D. Rettifiche complessive finali 166.556 10.273 119.675 6.238 6.184 464
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - 1.680 154 - -

A.2 Classificazione attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate in base ai rating

esterni e interni

Ai fini del calcolo del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, Banca Ifis utilizza l'agenzia di rating esterna di valutazione (ECAI) Fitch Ratings solo per le posizioni incluse nella classe "Esposizioni verso Amministrazioni centrali e Banche centrali"; per le altre asset class non sono utilizzati rating esterni. In considerazione della composizione dell'attivo, i rating esterni sono utilizzati esclusivamente per il portafoglio titoli di Stato.

A.2.2 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi

di rating interni (valori lordi)

La Banca non si avvale di rating interni ai fini del calcolo degli assorbimenti patrimoniali a fini di vigilanza prudenziale. All'interno della Banca è stato implementato un Sistema di Rating Interno sul segmento imprese domestiche. Questo è stato sviluppato su basi dati proprietaria e si compone delle seguenti componenti:

  • un modulo "finanziario", teso a valutare la solidità economico-patrimoniale dell'azienda;
  • un modulo di "centrale dei rischi", il quale cattura l'evoluzione del rischio della controparte a livello di sistema bancario;
  • un modulo "andamentale interno", che traccia le performance dei rapporti che la controparte intrattiene con la Banca.

A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

Garanzie personali (2)
Garanzie reali (1) Derivati su crediti Crediti di firma
Altri derivati
Esposizione lorda Esposizione netta Ipoteche
-
mobili
m
I
menti per
mobili –
leasing
finanzia
m
I
Titoli Altre garanzie reali CLN Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti ministrazioni
pubbliche
m
A
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti Totale
(1)+(2)
1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: 1.406 1.400 - - - 1.400 - - - - - - - - - 1.400
1.1 totalmente garantite 1.406 1.400 - - - 1.400 - - - - - - - - - 1.400
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - -
1.2 parzialmente garantite - - - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - -
2. Esposizioni creditizie fuori bilancio
garantite:
- - - - - - - - - - - - - - - -
2.1 totalmente garantite - - - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - -
2.2 parzialmente garantite - - - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - -

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

Garanzie personali (2)
Garanzie reali (1) Derivati su crediti
Altri derivati
Esposizione lorda Esposizione netta Ipoteche
mobili -
m
I
menti per
mobili –
finanzia
m
I
leasing
Titoli
Altre garanzie reali CLN Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti ministrazioni
pubbliche
m
A
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti Totale
(1)+(2)
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
2.456.304 2.366.852 432.494 - 8.930 1.379.533 - - - - - 128.275 340 16.651 235.562 2.201.785
1.1 totalmente garantite 2.118.543 2.046.563 376.742 - 8.930 1.315.131 - - - - - 127.295 340 15.991 202.134 2.046.563
- di cui deteriorate 207.655 151.845 93.982 - - 19.842 - - - - - 6.327 211 517 30.966 151.845
1.2 parzialmente garantite 337.761 320.289 55.752 - - 64.402 - - - - - 980 - 660 33.428 155.222
- di cui deteriorate 31.695 17.563 6.449 - - 161 - - - - - - - 178 1.233 8.021
2. Esposizioni creditizie fuori
bilancio garantite:
17.343 16.470 889 - - 2.411 - - - - - - - 50 7.559 10.909
2.1 totalmente garantite 8.557 8.540 517 - - 633 - - - - - - - 50 7.340 8.540
- di cui deteriorate 593 593 417 - - - - - - - - - - - 176 593
2.2 parzialmente garantite 8.786 7.930 372 - - 1.778 - - - - - - - - 219 2.369
- di cui deteriorate 4.812 3.982 309 - - - - - - - - - - - - 309

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

Amministrazioni
pubbliche
Società finanziarie Società
finanziarie (di
cui: imprese
di
assicurazione)
Società non
finanziarie
Famiglie
Esposizioni/Controparti Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per
cassa
A.1 Sofferenze 2.317 6.439 985 9.108 - - 68.648 133.891 14.226 17.118
- di cui esposizioni oggetto
di concessioni
- - 449 5.730 - - 4.957 4.480 29 63
A.2 Inadempienze probabili 565 389 2.239 3.434 - - 144.019 106.084 14.723 9.768
- di cui esposizioni oggetto
di concessioni
- - 266 7 - - 20.118 3.228 6.334 3.003
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
46.362 495 120 90 -
-
43.936 3.848 6.196 1.751
- di cui esposizioni oggetto
di concessioni
- - 6 - - - 742 86 984 378
A.4 Esposizioni non
deteriorate
1.998.555 1.552 1.092.380 1.514 - - 4.172.471 27.646 436.488 4.967
- di cui esposizioni oggetto
di concessioni
1.596 46 3.697 - - - 14.053 168 10.192 512
Totale (A) 2.047.799 8.875 1.095.724 14.146 - - 4.429.074 271.469 471.633 33.604
B. Esposizioni creditizie fuori
bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - 66.268 1.952 12.579 -
B.2 Esposizioni non
deteriorate
- - 391.586 165 - - 521.350 1.462 8.813 4
Totale (B) - - 391.586 165 - - 587.618 3.414 21.392 4
Totale (A+B) 31.12.2019 2.047.799 8.875 1.487.310 14.311 - - 5.016.692 274.883 493.025 33.608
Totale (A+B) 31.12.2018 1.167.767 9.706 1.681.744 12.328 - - 4.952.295 259.636 496.696 27.154
Italia Altri Paesi europei America Asia Resto del mondo
Esposizioni/Aree
geografiche
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze 86.176 166.375 - 181 - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili 160.152 117.603 1.394 2.072 - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
95.676 6.131 938 53 - - - - - -
A.4 Esposizioni non
deteriorate
7.320.961 33.770 228.949 1.032 108.400 682 41.196 192 388 3
Totale (A) 7.662.965 323.879 231.281 3.338 108.400 682 41.196 192 388 3
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate 78.750 1.952 97 - - - - - - -
B.2 Esposizioni non
deteriorate
846.240 1.545 73.267 86 - - 1.996 - 246 -
Totale (B) 924.990 3.497 73.364 86 - - 1.996 - 246 -
Totale (A+B) 31.12.2019 8.587.955 327.376 304.645 3.424 108.400 682 43.192 192 634 3
Totale (A+B) 31.12.2018 7.986.019 303.453 320.735 4.237 97.629 1.003 106.134 129 248 1

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche

Italia Altri Paesi europei America Asia Resto del mondo
Esposizioni/Aree
geografiche
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche
valore
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
- -
-
-
-
-
- - - -
A.4 Esposizioni non
deteriorate
455.976 244 9.591 36 10.223 38 - - - -
Totale (A) 455.976 244 9.591 36 10.223 38 - - - -
B. Esposizioni creditizie
fuori
bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - - - - -
B.2 Esposizioni non
deteriorate
42.543 - 773 - 11.301 - - - - -
Totale (B) 42.543 - 773 - 11.301 - - - - -
Totale (A+B) 31.12.2019 498.519 244 10.364 36 21.524 38 - - - -
Totale (A+B) 31.12.2018 381.797 723 15.161 36 21.281 25 - - - -

B.4 Grandi esposizioni

31.12.2019 31.12.2018
a) Valore di bilancio 4.123.055 3.040.298
b) Valore ponderato 394.861 436.692
c) Numero 3 3

L'ammontare complessivo delle grandi esposizioni al valore ponderato al 31 dicembre 2019 è costituito per 215 milioni di euro da attività fiscali e per 180 milioni di euro da esposizioni nei confronti di partecipazioni non rientranti nel perimetro di consolidamento prudenziale.

Informativa in merito al Debito Sovrano

In data 5 agosto 2011 la CONSOB (riprendendo il documento ESMA n. 2011/266 del 28 luglio 2011) ha emesso la Comunicazione n. DEM/11070007, in materia di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito sovrano ed in merito all'evoluzione dei mercati, alla gestione delle esposizioni al debito sovrano ed agli effetti economici e patrimoniali.

In conformità a quanto richiesto dalla citata comunicazione, si segnala che al 31 dicembre 2019 le esposizioni al Debito sovrano sono costituite interamente da titoli emessi dalla Repubblica Italiana e il cui valore di bilancio ammonta a 1.310 milioni di euro, al netto della riserva da valutazione positiva pari a 1,7 milioni di euro.

Si segnala inoltre che tali titoli, il cui valore nominale ammonta a circa 1.272 milioni di euro, sono inclusi nel banking book e presentano una vita media residua ponderata di circa 39 mesi.

I fair value utilizzati per la valutazione delle esposizioni in titoli di debito sovrano al 31 dicembre 2019 sono considerati di livello 1.

In conformità alla comunicazione CONSOB, oltre alle esposizioni in titoli di debito sovrano devono essere considerati gli impieghi erogati nei confronti dello Stato Italiano; tali esposizioni alla data del 31 dicembre 2019 ammontano a 738 milioni di euro, di cui 125 milioni di euro relativi a crediti fiscali.

C. Operazioni di cartolarizzazione

Non formano oggetto di rilevazione nella presente Parte le operazioni di cartolarizzazione nelle quali la Banca sia originator e per le quali il complesso delle passività emesse dalle società veicolo sia stato da essa sottoscritto all'atto dell'emissione. Per l'illustrazione di questa tipologia di operazioni di rimanda alla sezione della Parte E della Nota Integrativa relativa al rischio di liquidità.

Informazioni di natura qualitativa

Obiettivi, strategie e processi

La Banca detiene esposizioni verso operazioni di cartolarizzazioni originate da terzi, acquisite con finalità di investimento allo scopo di generare margine di profitto e di realizzare un apprezzabile ritorno a medio-lungo termine sul capitale.

Tali operazioni possono essere originate dalle diverse Business Unit della Banca, in relazione alle caratteristiche del portafoglio sottostante, sia in bonis che deteriorato, ovvero nell'ambito dell'attività di investimento della liquidità.

Le attività di acquisizione vengono svolte in conformità con le politiche e procedure relative al rischio di credito, ed in particolare con la "Politica per la gestione delle operazioni di cartolarizzazione", e nel rispetto della propensione al rischio stabilite nell'ambito del Risk Appetite Framework. La Banca investe in cartolarizzazioni di cui è in grado di valutare, in forza dell'esperienza maturata, i relativi asset sottostanti.

In particolare, l'unità proponente, identificata l'opportunità di investimento, svolge le attività di due diligence al fine di valutare i flussi di cassa futuri e la congruità del prezzo, coordinando, a tal fine, le unità organizzative di volta in volta competenti e formalizzando i relativi esiti da sottoporre all'organo deliberante competente.

Successivamente all'acquisizione, l'investimento è oggetto di monitoraggio, su base continuativa, con riferimento agli indicatori di performance delle esposizioni sottostanti e all'aderenza dei flussi di cassa rispetto alle valutazioni effettuate in sede di acquisizione.

Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi connessi con l'operatività in cartolarizzazioni

La Banca non ha posto in essere operazioni di cartolarizzazione con trasferimento di rischio a terzi.

Politiche di copertura adottate per mitigare i rischi connessi

La Banca si è dotata di una "Politica per la gestione delle operazioni di cartolarizzazione" con la quale disciplina il processo di gestione delle operazioni di cartolarizzazione nelle ipotesi in cui intervenga nel ruolo di "investitore" (cioè di soggetto sottoscrittore dei titoli) ovvero di "promotore" (cioè di soggetto che struttura l'operazione). La politica definisce con chiarezza, per ciascuna delle fattispecie identificate, i compiti delle unità organizzative e degli organi aziendali coinvolti, sia con riferimento alle attività propedeutiche di due diligence sia con riguardo al monitoraggio, nel continuo, delle performance dell'operazione.

Nella presente sezione viene fornita illustrazione sulle esposizioni della Banca verso le operazioni di cartolarizzazione; in tali operazioni la Banca riveste, a seconda dei casi, il ruolo di originator, sponsor o investitore.

Operazione di cartolarizzazione IFIS ABCP Programme

In data 7 ottobre 2016 ha preso avvio un programma revolving di cartolarizzazione di crediti commerciali verso debitori ceduti di durata triennale. A fronte della ricessione iniziale dei crediti da parte di Banca Ifis (originator) per un ammontare pari a 1.254,3 milioni di euro, il veicolo denominato IFIS ABCP Programme S.r.l. ha emesso titoli senior, sottoscritti da veicoli di investimento che fanno riferimento alle banche co-arrengers dell'operazione, per un iniziale ammontare pari a 850 milioni di euro, aumentato a 1.000 milioni di euro nel corso del secondo trimestre del 2018, contestualmente all'allungamento di due anni del periodo revolving. Un ulteriore quota di titoli senior, del valore nominale massimo di 150 milioni di euro, inizialmente emessi per 19,2 milioni di euro, con adeguamento successivo in funzione della composizione del portafoglio riceduto, era stata sottoscritta da Banca Ifis. Nel corso del primo semestre 2019 tale quota è stata ceduta ad una banca terza e risulta interamente sottoscritta al 31 dicembre 2019. Il differenziale fra il valore del portafoglio crediti e i titoli senior emessi rappresenta il supporto di credito per i portatori dei titoli stessi, che ha la forma di un prezzo di cessione differito (c.d. deferred purchase price).

L'attività di servicing è svolta dalla stessa Banca Ifis che, con la propria struttura, si occupa di:

  • seguire giornalmente le attività per la gestione degli incassi e la verifica dei flussi di cassa;
  • assicurare ad ogni cut off date la quadratura delle evidenze di fine periodo;
  • procedere ad ogni cut off date alla verifica, al completamento e alla trasmissione del Service report contenente le informazioni del portafoglio cartolarizzato richieste dal veicolo e dalle banche finanziatrici.

Il programma di cartolarizzazione prevede che gli incassi ricevuti dalla Banca vengano trasmessi al veicolo quotidianamente, mentre le ricessioni periodiche del nuovo portafoglio avvengono con cadenza di circa sei volte al mese; in questo modo viene garantito un arco temporale ravvicinato fra i flussi in uscita dalla Banca e i flussi in entrata relativi al pagamento delle nuove cessioni.

Si evidenzia che i crediti verso debitori ceduti cartolarizzati sono solo in parte iscritti nell'attivo di bilancio, in particolare per la parte che la Banca ha acquistato dal cedente a titolo definitivo, ovvero con il trasferimento al cessionario di tutti i rischi e benefici. Le tabelle riportate nell'informativa quantitativa riportano pertanto solamente tale porzione di portafoglio.

In ossequio ai principi contabili IAS/IFRS, l'operazione di cartolarizzazione allo stato non configura trasferimento sostanziale di tutti i rischi e benefici, in quanto non soddisfa i requisiti per la derecognition. Inoltre si è provveduto al consolidamento dei veicoli al fine di meglio rappresentare l'operazione nel suo insieme.

La perdita teorica massima che può subire Banca Ifis è rappresentata dalle eventuali perdite che possono manifestarsi all'interno del portafoglio crediti riceduti, i cui impatti sono i medesimi che Banca Ifis subirebbe in assenza del programma di cartolarizzazione stesso; di conseguenza, la cartolarizzazione in bilancio è stata rilevata come segue:

  • i crediti acquistati a titolo definitivo cartolarizzati rimangono iscritti, nell'ambito dei "crediti verso clientela", alla sottovoce "factoring";
  • il finanziamento ottenuto attraverso l'emissione dei titoli senior sottoscritti da terzi è stato iscritto tra i "titoli in circolazione";
  • gli interessi attivi sui crediti sono rimasti iscritti nella medesima voce di bilancio "interessi attivi su crediti verso clientela";
  • gli interessi passivi maturati sui titoli sono iscritti negli "interessi passivi e oneri assimilati" nella sottovoce "titoli in circolazione";
  • le commissioni di organizzazione dell'operazione sono state interamente spesate nel conto economico dell'esercizio in cui ha avuto inizio il programma.

Al 31 dicembre 2019 gli interessi passivi sulle senior notes iscritti a conto economico sono pari a 7,7 milioni di euro.

Operazioni di cartolarizzazione di terzi

Al 31 dicembre 2019 la Banca detiene un portafoglio di titoli derivanti da cartolarizzazioni di terzi per complessivi 62,9 milioni di euro: in particolare detiene titoli senior per 60,2 milioni di euro, e titoli mezzanine e junior per complessivi 2,7 milioni di euro.

Nello specifico trattasi di tre distinte operazioni di cartolarizzazione di terzi aventi sottostanti rispettivamente un mutuo fondiario a fini speculativi, un portafoglio di minibond emessi da società quotate italiane e un portafoglio di crediti non performing parzialmente garantito da ipoteche di cui uno è assistito da garanzia dello stato.

Di seguito si riportano le caratteristiche principali delle operazioni in essere alla data di riferimento:

  • Cartolarizzazione "Cinque V": l'operazione, avviata a fine novembre 2017, consiste in una securitization tramite il veicolo Ballade SPV S.r.l. avente come sottostante unicamente un mutuo fondiario classificato a sofferenza, un valore nominale di 20 milioni di euro e scadenza nel mese di ottobre 2020 in cui la Capogruppo partecipa, anche in questo caso, a titolo di Senior Noteholder e Sponsor, divenendo titolare del 100% dei titoli senior per 2,1 milioni di euro e del 5% dei titoli junior; l'operazione è sostanzialmente chiusa a seguito della cessione dell'asset sottostante al credito fondiario;
  • Cartolarizzazione "Elite Basket Bond (EBB)", la quale ha previsto da parte del veicolo EBB S.r.l. l'emissione ad un prezzo pari al valore nominale, per complessivi 122 milioni di euro, di Asset Backed Securities (ABS) in un'unica tranche con durata sino a dicembre 2027 avente come underlying un portafoglio ("Basket") di minibond emessi da n. 11 società quotate italiane. La peculiarità di tale operazione consiste nel fatto che tali titoli sono obbligazioni senior unsecured ma beneficiano di un Credit Enhancement di stampo mutualistico pari al 15% dell'importo complessivo dell'operazione (24 milioni di euro), da utilizzarsi nel caso di ritardi e/o insolvenze da parte delle società emittenti nel pagamento di interessi e/o capitale sui minibond. La Capogruppo partecipa a tale operazione nella sola qualità di underwriter iscrivendosi nel proprio attivo una quota della tranche di cui sopra pari a 6,0 milioni di euro;
  • Cartolarizzazione "FINO 1": si tratta di un investimento in qualità di Senior Noteholder in un'operazione di securitization le cui tranche emesse sono supportate da garanzia statale "GACS" (Garanzia sulla Cartolarizzazione di Sofferenze) e con sottostante posizioni a sofferenza aventi un valore nominale complessivo originario di circa 5,4 miliardi di euro. La tranche oggetto di sottoscrizione per originari 92,5 milioni di euro da parte di Banca Ifis (su un valore nominale complessivo di 650 milioni di euro) è la Senior Note di Classe A, caratterizzata da una scadenza ad ottobre 2045. Al netto dei rimborsi avvenuti nel corso dell'esercizio, al 31 dicembre 2019 la quota sottoscritta di tranche presenta un valore di bilancio pari a 54,2 milioni di euro.
  • Si segnala per completezza che la Banca partecipa, attraverso il più ampio intervento compiuto nel 2017 dallo Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, a quote delle notes mezzanine e junior della cartolarizzazione "Berenice" per complessivi 0,1 milioni di euro.

Informazioni di natura quantitativa

C.1 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "proprie" ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni

Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito
Tipologia attività
cartolarizzate/ Esposizioni
Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior
Valore di
bilancio
Rettifiche/
riprese di
Valore di
bilancio
valore
Rettifiche/
riprese di
Valore di
bilancio
valore
Rettifiche/
riprese di
Esposizion
e netta
valore
Rettifiche/
riprese di
Esposizion
e netta
valore
Rettifiche/
riprese di
Esposizion
e netta
valore
Rettifiche/
riprese di
Esposizion
netta
valore
e
Rettifiche/
riprese di
Esposizion
e netta
valore
Rettifiche/
riprese di
Esposizion
e netta
valore
Rettifiche/
riprese di
valore
A. Oggetto di integrale
cancellazione dal bilancio
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
B. Oggetto di parziale
cancellazione dal bilancio
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
C. Non cancellate dal
bilancio
- - - - 108.254 - - - - - - - - - - - - -
- crediti verso clientela - - - - 108.254 - - - - - - - - - - - - -

C.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di "terzi" ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione

Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito
Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior
Tipologia attività
cartolarizzate/ Esposizioni
Valore di
bilancio
Rettifiche/
riprese di
valore
Valore di
bilancio
Rettifiche/
riprese di
valore
Valore di
bilancio
Rettifiche/
riprese di
Esposizion
e netta
valore
Rettifiche/
riprese di
Esposizion
e netta
valore
Rettifiche/
riprese di
Esposizion
e netta
valore
Rettifiche/
riprese di
Esposizion
e netta
valore
Rettifiche/
riprese di
Esposizion
e netta
valore
Rettifiche/
riprese di
Esposizion
e netta
valore
Rettifiche/
riprese di
valore
Mutui secured e unsecured 54.152 40 89 - - - - - - - - - - - - - - -
Titoli di debito 5.958 24 - - - - - - - - - - - - - - - -
Totale 60.111 64 89 - - - - - - - - - - - - - - -

C.3 Società veicolo per la cartolarizzazione

Nome cartolarizzazione /
Denominazione società
veicolo
Consolida Attività Passività
Sede legale mento Crediti Titoli di
debito
Altre Senior Mezzanin
e
Junior
IFIS ABCP Programme S.r.l. Conegliano
(TV)
100% 1.585.766 - 98.923 1.150.000 - -

E. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazioni di natura qualitativa

Le attività finanziarie trasferite ma non eliminate sono riferite ai crediti cartolarizzati.

Informazioni di natura quantitativa

E.1. Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valori di bilancio

Attività finanziarie cedute rilevate per intero Passività finanziarie associate
Valore di
bilancio
di cui:
oggetto di
operazioni
di
cartolarizz
azione
di cui:
oggetto di
contratti di
vendita con
patto di
riacquisto
di cui
deteriorate
Valore di
bilancio
di cui:
oggetto di
operazioni
di
cartolarizza
zione
di cui:
oggetto di
contratti di
vendita con
patto di
riacquisto
A. Attività finanziarie detenute per
la negoziazione
1. Titoli di debito - - - X - - -
2. Titoli di capitale - - - X - - -
3. Finanziamenti - - - X - - -
4. Derivati - - - X - - -
B. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al
fair value
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - X - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
C. Attività finanziarie designate al
fair value
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Finanziamenti - - - - - - -
D. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
1. Titoli di debito 150.303 - 150.303 - 150.280 - 150.280
2. Titoli di capitale - - X - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
E. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Finanziamenti 832.843 832.843 - - 212.879 212.879 -
Totale 31.12.2019 983.146 832.843 150.303 - 363.159 212.879 150.280
Totale 31.12.2018 767.627 767.627 - - 146.305 146.305 -

Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente

Nel corso del 2019 la Banca ha effettuato una operazione di cessione di un credito e degli strumenti finanziari partecipativi derivanti dalla ristrutturazione di una operazione di leverage buy-out ad un fondo comune di investimento che già aveva rilevato il controllo della società debitrice e una parte significativa dell'esposizione bancaria. I crediti avevano un valore nominale di 14,8 milioni di euro, classificato come inadempienza probabile ed erano iscritti per un valore netto contabile di 12,4 milioni di euro, gli strumenti finanziari partecipativi avevano un valore nominale di 12,4 interamente svalutati. A fronte dell'operazione la Banca ha ricevuto 1,4 milioni di euro in denaro e quote del fondo di investimento inizialmente iscritte ad un fair value di 13,2 milioni di euro.

Sezione 2 - Rischi di mercato

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

Per le informazioni di natura qualitativa si rinvia all'esposizione presente nella parte E della Nota integrativa consolidata.

Informazioni di natura quantitativa

  1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari –Valuta di denominazioneEuro
Tipologia/Durata residua a vista fino a 3
mesi
da oltre 3
mesi fino
a 6 mesi
da oltre 6
mesi fino
a 1 anno
da oltre 1
anno fino
a 5 anni
da oltre 5
anni fino
a 10 anni
oltre 10
anni
durata
indeterminata
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - 11 - 145 6 - - -
+ posizioni corte - 6 - - 87 68 - -
- Altri
+ posizioni lunghe - - - 1.265 800 - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni - - - - - - - -
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ posizioni lunghe 631 160.418 76.901 4.860 66.178 10.039 - -
+ posizioni corte 630 22.622 76.874 4.834 66.178 10.039 - -
  1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari – Valuta di denominazione: Altre Valute
Tipologia/Durata residua a vista fino a 3
mesi
da oltre 3
mesi fino
da oltre 6
mesi fino
da oltre 1
anno fino
da oltre 5
anni fino
oltre 10
anni
durata
indeterminata
1. Attività per cassa a 6 mesi a 1 anno a 5 anni a 10 anni
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - 137.326 - - - - - -

2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

Per le informazioni di natura qualitativa si rinvia all'esposizione presente nella parte E della Nota integrativa consolidata.

Informazioni di natura quantitativa

  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Euro

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
da oltre 6
mesi fino a 1
anno
da oltre 1
anno fino a 5
anni
da oltre 5
anni fino a
10 anni
oltre 10 anni Durata
indeter
minata
1. Attività per cassa 2.070.135 2.779.474 1.237.196 500.600 1.470.594 212.652 26.521 -
1.1 Titoli di debito - 57.457 523.254 200.485 496.466 138.275 26.024 -
- con opzione di rimborso anticipato - 151 1.706 10.118 28.176 994 6.071 -
- altri - 57.306 521.548 190.367 468.290 137.281 19.953 -
1.2 Finanziamenti a banche 34.412 390.386 127 256 890 - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 2.035.723 2.331.631 713.815 299.859 973.238 74.377 497 -
- c/c 91.439 - 11.269 - 3.883 1.721 - -
- altri finanziamenti 1.944.284 2.331.631 702.546 299.859 969.355 72.656 497 -
- con opzione di rimborso anticipato 221.908 881.388 472.624 102.626 577.302 68.960 225 -
- altri 1.722.376 1.450.243 229.922 197.233 392.053 3.696 272 -
2. Passività per cassa 1.157.282 3.354.440 444.491 300.343 2.558.369 409.495 37 -
2.1 Debiti verso clientela 1.066.573 3.353.969 141.780 300.303 1.460.438 5.058 37 -
- c/c 287.060 81.552 18.537 17.682 11.394 - - -
- altri debiti 779.513 3.272.417 123.243 282.621 1.449.044 5.058 37 -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 779.513 3.272.417 123.243 282.621 1.449.044 5.058 37 -
2.2 Debiti verso banche 30.359 440 - - 795.392 2.579 - -
- c/c 25.291 - - - - - - -
- altri debiti 5.068 440 - - 795.392 2.579 - -
2.3 Titoli di debito 60.350 31 302.711 40 302.539 401.858 - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - 401.858 - -
- altri 60.350 31 302.711 40 302.539 - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altre - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ posizioni lunghe 330.287 - - - - - - -
+ posizioni corte 119.526 11.787 624 21.610 116.039 60.700 - -
  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie Valuta di denominazione: Altre valute
Tipologia/Durata residua a vista fino a 3
mesi
da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
da oltre 6
mesi fino a
1 anno
da oltre 1
anno fino a
5 anni
da oltre 5
anni fino a
10 anni
oltre 10
anni
Durata
indeter
minata
1. Attività per cassa 47.440 158.652 10.774 136 1.200 - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Finanziamenti a banche 7.529 15.963 - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 39.911 142.689 10.774 136 1.200 - - -
- c/c 26.861 1 - - - - - -
- altri finanziamenti 13.050 142.688 10.774 136 1.200 - - -
- con opzione di rimborso anticipato 112 20.618 171 57 138 - - -
- altri 12.938 122.070 10.603 79 1.062 - - -
2. Passività per cassa 905 114.166 - 89 - - - -
2.1 Debiti verso clientela 905 - - - - - - -
- c/c 905 - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.2 Debiti verso banche - 114.166 - 89 - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - 114.166 - 89 - - - -
2.3 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altre - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ posizioni lunghe 2.256 1.174 - - - - - -
+ posizioni corte 2.256 1.174 - - - - - -

2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

Per le informazioni di natura qualitativa si rinvia all'esposizione presente nella parte E della Nota integrativa consolidata.

Informazioni di natura quantitativa

  1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati
Valute
Voci DOLLARI
USA
STERLINE YEN DOLLARI
CANADESI
FRANCHI
SVIZZERI
ALTRE
VALUTE
A. Attività finanziarie 210.141 2.705 16 38 202 42.306
A.1 Titoli di debito - - - - - -
A.2 Titoli di capitale 31.094 - - - - 1.013
A.3 Finanziamenti a banche 18.736 350 16 37 197 4.931
A.4 Finanziamenti a clientela 160.311 2.355 - 1 5 36.362
A.5 Altre attività finanziarie - - - - - -
B. Altre attività - - - - - -
C. Passività finanziarie 103.283 2.713 - - 11 14.581
C.1 Debiti verso banche 102.485 2.704 - - - 14.475
C.2 Debiti verso clientela 798 9 - - 11 106
C.3 Titoli di debito - - - - - -
C.4 Altre passività finanziarie - - - - - -
D. Altre passività - - - - - -
E. Derivati finanziari
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - -
- Altri
+ posizioni lunghe - - - - - -
+ posizioni corte 111.388 - - - - 25.938
Totale attività 210.141 2.705 16 38 202 42.306
Totale passività 214.671 2.713 - - 11 40.519
Sbilancio (+/-) (4.530) (8) 16 38 191 1.787

Sezione 3 - Gli strumenti derivati e le politiche di copertura

3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

31.12.2019 31.12.2018
Over the counter Over the counter
Attività
sottostanti/Tipologie
derivati
Senza controparti centrali Senza controparti centrali Mercati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con accordi
di
compensazi
one
Senza
accordi di
compens
azione
organizz
ati
1.Titoli di debito e tassi
d'interesse
- - 256.641 - - - 261.621 -
a) Opzioni - - 75.464 - - - - -
b) Swap - - 181.177 - - - 261.621 -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
2. Titoli di capitale e indici
azionari
- - 66.431 - - - 30.091 -
a) Opzioni - - 66.431 - - - 30.091 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
3. Valute e oro - - 79.509 - - - 206.437 -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - 79.509 - - - 206.437 -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
4. Merci - - - - - - - -
5. Altri - - - - - - - -
Totale - - 402.581 - - - 498.149 -

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo – ripartizione per prodotti

31.12.2019 31.12.2018
Over the counter Over the counter
Attività
sottostanti/Tipologie
derivati
Senza controparti centrali Senza controparti
centrali
Controparti
centrali
Con accordi di
compensa
zione
Senza accordi
di compensa
zione
Mercati
organizz
ati
Contropa
rti
centrali
Con
accordi
di
compens
a-zione
Senza
accordi
di
compens
a-zione
Mercati
organizzati
1. Fair value positivo
a) Opzioni - - 3.197 - - - - -
b) Interest rate swap - - 20.667 - - - 30.023 -
c)
Cross
currency
- - - - - - - -
swap
d) Equity swap
- - - - - - - -
e) Forward - - 449 - - - 1.426 -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - -
Totale - - 24.313 - - - 31.449 -
2. Fair value negativo
a) Opzioni - - 474 - - - - -
b) Interest rate swap - - 21.277 - - - 30.970 -
c) Cross currency - - - - - - - -
swap
d) Equity swap
- - - - - - - -
e) Forward - - 93 - - - 218 -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - -
Totale - - 21.844 - - - 31.188 -

A.3 Derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale X 193.352 - 63.290
- fair value positivo X 11.678 - 9.009
- fair value negativo X 21.751 - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale X 30.715 35.716 -
- fair value positivo X 2.833 344 -
- fair value negativo X - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale X 79.509 - -
- fair value positivo X 449 - -
- fair value negativo X 93 - -
4) Merci
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
5) Altri
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
4) Merci
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
5) Altri
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali

Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 104.206 132.357 20.078 256.641
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 11.865 54.566 - 66.431
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 79.509 - - 79.509
A.4 Derivati finanziari su merci - - - -
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale 31.12.2019 195.580 186.923 20.078 402.581
Totale 31.12.2018 247.127 192.885 58.137 498.149

Sezione 4 - Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

Per le informazioni di natura qualitativa si rinvia all'esposizione presente nella parte E della Nota integrativa consolidata.

Informazioni di natura quantitativa

  1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione:
Euro
Voci/Scaglioni temporali a vista da oltre
1 giorno
a 7
giorni
da oltre
7 giorni
a 15
giorni
da oltre
15 giorni
a 1 mese
da oltre
1 mese
fino a 3
mesi
da oltre
3 mesi
fino a 6
mesi
da oltre
6 mesi
fino a 1
anno
da oltre
1 anno
fino a 5
anni
Oltre 5
anni
durata
indeterm
inata
A. Attività per cassa 816.393 63.879 200.680 397.603 1.153.693 787.632 925.256 2.946.352 812.669 392.320
A.1 Titoli di Stato 704 - 446 - 975 195.023 207.044 616.000 263.620 -
A.2 Altri titoli di debito 260 - - 22 542 2.669 2.077 42.719 88.193 -
A.3 Quote O.I.C.R. 49.102 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 766.327 63.879 200.234 397.581 1.152.176 589.940 716.135 2.287.633 460.856 392.320
- banche 34.555 9.500 11 6.353 882 138 275 891 - 373.784
- clientela 731.772 54.379 200.223 391.228 1.151.294 589.802 715.860 2.286.742 460.856 18.536
B. Passività per cassa 1.095.011 271.339 200.368 241.472 1.591.392 454.420 323.095 3.658.079 407.674 -
B.1 Depositi e conti correnti 1.086.288 120.798 200.353 240.990 1.591.074 142.035 303.196 1.453.721 - -
- banche 27.921 - - - - - - - - -
- clientela 1.058.367 120.798 200.353 240.990 1.591.074 142.035 303.196 1.453.721 - -
B.2 Titoli di debito 226 1 - 14 16 311.218 18.040 341.749 400.000 -
B.3 Altre passività 8.497 150.540 15 468 302 1.167 1.859 1.862.609 7.674 -
C. Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- posizioni lunghe - 20.000 117.850 - 2.926 - 20.220 3.313 - -
- posizioni corte - - - - 2.513 - - 14.071 7.810 -
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- posizioni lunghe 23.844 - - - - - - - - -
- posizioni corte 21.278 - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da
ricevere
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a
erogare fondi
- posizioni lunghe 14.251 - 7.200 8.860 636 2.036 61.610 167.497 68.196 -
- posizioni corte 119.526 - 4.400 7.023 364 624 21.610 116.039 60.700 -
C.5 garanzie finanziarie
rilasciate
- - - - - - - - - -
C.6 garanzie finanziarie
ricevute
- - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con
scambio di capitale
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza
scambio di capitale
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -

Altre valute

Voci/Scaglioni temporali a vista da oltre
1 giorno
a 7
giorni
da oltre
7 giorni
a 15
giorni
da oltre
15 giorni
a 1 mese
da oltre
1 mese
fino a 3
mesi
da oltre
3 mesi
fino a 6
mesi
da oltre
6 mesi
fino a 1
anno
da oltre
1 anno
fino a 5
anni
Oltre 5
anni
durata
indeterm
inata
A. Attività per cassa 73.692 20.015 16.004 6.598 106.039 15.610 5.646 16.316 - -
A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -
A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - -
A.3 Quote O.I.C.R. 31.094 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 42.598 20.015 16.004 6.598 106.039 15.610 5.646 16.316 - -
- banche 8.334 16.025 - - - - - - - -
- clientela 34.264 3.990 16.004 6.598 106.039 15.610 5.646 16.316 - -
B. Passività per cassa 923 37.704 18.641 63.268 92 - 91 - - -
B.1 Depositi e conti correnti 923 37.704 18.641 63.268 92 - 91 - - -
- banche - 37.704 18.641 63.268 92 - 91 - - -
- clientela 923 - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività - - - - - - - - - -
C. Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - 20.067 117.260 - - - - - - -
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da
ricevere
- posizioni lunghe - 3.524 - - - - - - - -
- posizioni corte - 3.524 - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a
erogare fondi
- posizioni lunghe 2.008 - - - - - - - - -
- posizioni corte 2.008 - - - - - - - - -
C.5 garanzie finanziarie
rilasciate
- - - - - - - - - -
C.6 garanzie finanziarie
ricevute
- - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con
scambio di capitale
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza
scambio di capitale
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -

Operazioni di autocartolarizzazione

Nel corso del mese di dicembre 2016, la Banca, tramite la società oggi incorporata IFIS Leasing S.p.A. (originator), ha perfezionato un'operazione di cartolarizzazione che ha comportato la cessione alla società veicolo Indigo Lease S.r.l. di un portafoglio di crediti in bonis per un ammontare di 489 milioni di euro.

All'operazione è stato attribuito un rating da Moody's e da DBRS. Le medesime agenzie si occupano del monitoraggio annuale per tutta la durata dell'operazione.

Il prezzo a pronti del portafoglio crediti ceduto, pari a 489 milioni di euro, è stato pagato dal veicolo all'incorporata IFIS Leasing S.p.A. utilizzando i fondi rivenienti dall'emissione di titoli senior per l'importo di 366 milioni di euro, a cui è stato attribuito un rating di Aa3 (sf) (Moody's) e di AA (sf) (DBRS), il cui rimborso è legato agli incassi realizzati sul portafoglio crediti. Inoltre sono stati emessi dal veicolo titoli junior acquistati dalla stessa IFIS Leasing S.p.A. (oggi incorporata in Banca Ifis S.p.A.), a cui non è stato attribuito un rating, per un valore pari a 138 milioni di euro. Inoltre, a quest'ultima è stato conferito specifico mandato di servicing per la riscossione e la gestione dei crediti.

Nel secondo trimestre 2017, a seguito ristrutturazione dell'operazione, è stato avviato un sistema revolving che prevede ricessioni mensili di nuovi crediti al veicolo, fino al mese di luglio 2021. Contestualmente è stato incrementato il valore nominale massimo dei titoli senior e junior rispettivamente a 609,5 e 169,7 milioni di euro. Nello stesso periodo, la Banca ha acquistato la totalità dei titoli senior emessi dal veicolo. A seguito fusione di IFIS Leasing S.p.A. a maggio 2018, Banca Ifis è divenuta sottoscrittrice anche dei titoli junior.

Alla data del 31 dicembre 2019 la totalità dei titoli emessi dal veicolo risulta pertanto sottoscritta da Banca Ifis.

Si segnala che, in forza delle condizioni contrattuali sottostanti l'operazione, non si configura trasferimento sostanziale di tutti i rischi e benefici relativi alle attività cedute (crediti).

Operazioni di cartolarizzazione

Si rinvia a quanto commentato fra i rischi di credito in ordine alle operazioni di cartolarizzazione in essere al 31 dicembre 2019 e alle finalità per le quali sono state effettuate.

Sezione 5 - Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

Per le informazioni di natura qualitativa si rinvia all'esposizione presente nella parte E della Nota integrativa consolidata.

4.6 Parte F - Informazioni sul patrimonio

Sezione 1 – Il Patrimonio dell'impresa

A. Informazioni di natura qualitativa

La gestione del patrimonio riguarda l'insieme delle politiche e delle scelte necessarie per stabilire la dimensione del patrimonio in modo da assicurare che esso sia coerente con le attività ed i rischi assunti dalla Banca. La Banca è soggetta ai requisiti di adeguatezza patrimoniale stabiliti dal cd. Comitato di Basilea (CRR/CRD IV).

L'attività di verifica del rispetto dei requisiti di vigilanza minimi e della conseguente adeguatezza del patrimonio regolamentare, nonché dei limiti patrimoniali definiti a livello di Risk Appetite Framework (RAF), viene svolta nel continuo e rendicontata al Consiglio di Amministrazione.

In aggiunta, anche in accordo con le raccomandazioni della Banca Centrale Europea del 28 gennaio 2015, il rispetto dell'adeguatezza patrimoniale è anche garantito dall'osservanza di una politica di pay out correlata al raggiungimento dei requisiti patrimoniali minimi sopra menzionati, nonché dell'attenta analisi di eventuali impatti di operazioni di finanza straordinaria (aumenti di capitale, prestiti convertibili, ecc.).

Un'ulteriore fase di analisi e controllo preventivo dell'adeguatezza patrimoniale della Banca avviene ogni qualvolta si programmino operazioni di carattere straordinario. In questo caso, sulla base delle informazioni relative all'operazione da porre in essere, si provvede a stimare l'impatto sui coefficienti regolamentari, nonché sul RAF, e si analizzano le eventuali azioni necessarie per rispettare i vincoli richiesti.

Operazioni su azioni proprie

Al 31 dicembre 2018 Banca Ifis deteneva n. 370.112 azioni proprie, per un controvalore di 3,1 milioni di euro ed un valore nominale di 370.112 euro.

Nel corso del 2019 Banca Ifis ha assegnato all'Alta Direzione come remunerazione variabile riferita ai risultati del bilancio 2015 n. 10.968 azioni proprie al prezzo medio di 15,33 euro, per un controvalore di 168 mila euro ed un valore nominale di 10.968 euro, realizzando utili per 77 mila euro che, in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, sono stati iscritti a riserve patrimoniali.

La giacenza a fine esercizio risulta pertanto pari a n. 359.144 azioni proprie, per un controvalore di 3,0 milioni di euro ed un valore nominale di 359.144 euro.

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Voci del patrimonio netto 31.12.2019 31.12.2018
1. Capitale sociale 53.811 53.811
2. Sovrapprezzi di emissione 102.285 102.116
3. Riserve 1.169.123 1.141.385
- di utili 1.166.854 1.139.107
a) legale 10.762 10.762
b) statutaria 498.732 487.336
c) azioni proprie 3.012 3.103
d) altre 654.348 637.906
- altre 2.269 2.278
4. Strumenti di capitale
5. (Azioni proprie) (3.012) (3.103)
6. Riserve da valutazione: 2.691 (8.549)
- Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3.153 1.586
- Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
(416) (10.279)
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari
- Strumenti di copertura (elementi non designati)
- Differenze di cambio
- Attività non correnti in via di dismissione
- Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio
merito creditizio)
- Utili (Perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti (46) 143
- Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
- Leggi speciali di rivalutazione
7. Utile (perdita) d'esercizio 27.346 82.806
Totale 1.352.244 1.368.466

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Attività/Valori 31.12.2019 31.12.2018 Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa 1. Titoli di debito 1.067 (1.483) (10.279) 2. Titoli di capitale 4.087 (934) 2.102 (515) 3. Finanziamenti - - - - Totale 5.154 (2.417) 2.102 (10.794)

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti 1. Esistenze iniziali (31.12.18) (10.279) 1.586 - 2. Variazioni positive 20.507 3.485 - 2.1 Incrementi di fair value 18.405 3.226 - 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito - X - 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo 1.421 X - 2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - - 2.5 Altre variazioni 681 259 - 3. Variazioni negative 10.644 1.918 - 3.1 Riduzioni di fair value 2.023 348 - 3.2 Riprese di valore per rischio di credito 460 X - 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive da realizzo 2.381 X - 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - 934 - 3.5 Altre variazioni 5.780 636 - 4. Rimanenze finali (416) 3.153 - Nella tabella seguente, come richiesto dall'art 2427 c.c., comma 7-bis, sono illustrate in modo analitico le voci di patrimonio netto con l'indicazione relativa della loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché della loro avvenuta nei precedenti esercizi.

Voci di patrimonio netto Importo al
31.12.2019
Possibilità di
utilizzazione
Quota
disponibile
Riepilogo utilizzazioni
effettuate negli ultimi
tre esercizi
(*) Per copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale 53.811 - - -
Sovrapprezzi di emissione 102.285 A, B, C (1) 102.285 - -
Riserve: 1.169.123 509.494 - -
- Riserva legale 10.762 B 10.762 - -
- Riserva straordinaria 498.732 A, B, C 498.732 - -
- Riserve da applicazione principi contabili internazionali 321 (2) - - -
- Riserve per azioni proprie 3.012 - - -
- Altre riserve 656.296 A, B, C (3) 22.896 - -
Riserve da valutazione: 2.691 - - -
- Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
2.737 (4) - - -
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali
a benefici definiti
(46) - - -
Azioni proprie (-) (3.012) - - -
Utile d'esercizio 27.346 - - -
Totale 1.352.244 611.779 - -

(*) A = per aumento di capitale, B = per copertura perdite, C = per distribuzione ai soci.

(1) La riserva sovrapprezzo azioni è disponibile e distribuibile in quanto la riserva legale ha raggiunto il quinto del capitale sociale.

(2) La voce include 2,4 milioni di euro relativi a riserve derivanti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS9 (FTA) al netto dei relativi effetti fiscali di cui: 1,0 milioni di euro per effetto FTA IFRS 9 su Banca Ifis e 1,5 milioni di euro per effetto FTA IFRS 9 sull'ex IFIS Leasing, fusa per incorporazione in Banca Ifis nel corso del 2018.

(3) Coerentemente con la volontà della Banca di rafforzare ulteriormente la propria dotazione patrimoniale, l'ammontare corrispondente al gain on bargain purchase emerso dall'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca pari a 633,4 milioni di euro, è destinato ad una riserva non disponibile fino all'approvazione del bilancio dell'esercizio 2021.

(4) La riserva, ove disponibile, è indisponibile ai sensi dell'art. 6 del D.Lgs 38/2005.

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

Le Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti presentano un saldo negativo al 31 dicembre 2019 di 46 mila euro, di pertinenza della Banca. La diminuzione della voce rispetto al valore positivo di 189 mila euro risultante alla fine dell'esercizio precedente deriva dalle perdite nette attuariali maturate nel periodo sul Trattamento di fine rapporto della Banca.

Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza

In applicazione della Circolare 262 – 6° aggiornamento, la sezione relativa ai fondi propri e ai coefficienti patrimoniali viene sostituita con un rinvio alle analoghe informazioni contenute nell'informativa al pubblico "Terzo Pilastro".

Di seguito sono comunque riportate le principali informazioni relative ai fondi propri e ai coefficienti patrimoniali.

31.12.2019 31.12.2018
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione dei
filtri prudenziali
1.293.447 1.312.353
- di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie - -
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) (1.323) -
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/-B) 1.292.124 1.312.353
D. Elementi da dedurre dal CET1 117.805 172.841
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di minoranza oggetto di
disposizioni transitorie
2.141 (29)
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C-D+/-E) 1.176.460 1.139.483
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli - -
effetti del regime transitorio
- di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie - -
H. Elementi da dedurre dall'AT1 - -
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e inclusi
nell'AT1
per effetti di disposizioni transitorie
- -
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) (G-H+/-I) - -
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime
transitorio
400.000 400.000
- di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie - -
N. Elementi da dedurre dal T2 - -
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e inclusi nel T2
per effetti di disposizioni transitorie
- -
P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M-N+/-O) 400.000 400.000
Q. Totale fondi propri (F+L+P) 1.576.460 1.539.483
Importi non ponderati Importi ponderati / requisiti
Categorie/Valori 31.12.2019 31.12.2018 31.12.2019 31.12.2018
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte 10.738.232 9.637.194 6.681.910 6.678.451
1. Metodologia standardizzata 10.738.232 9.637.194 6.681.910 6.678.451
2. Metodologia basata su rating interni - -
2.1 Base - -
2.2 Avanzata - -
3. Cartolarizzazioni - -
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 534.553 534.276
B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito e di controparte 816 1.264
B.3 Rischio di regolamento - -
B.4 Rischi di mercato 4.342 464
1. Metodologia standard 4.342 464
2. Modelli interni - -
3. Rischio di concentrazione - -
B.5 Rischio operativo 59.984 67.374
1. Metodo base 59.984 67.374
2. Metodo standardizzato - -
3. Metodo avanzato - -
B.6 Altri elementi di calcolo - -
B.7 Totale requisiti prudenziali 599.695 603.378
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 7.496.182 7.542.228
C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 Capital ratio) 15,69% 15,11%
C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 15,69% 15,11%
C.4 Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 21,03% 20,41%

4.7 Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

Sezione 1 - Operazioni realizzate durante l'esercizio

1.1 Operazioni di aggregazione aziendale

Il 7 gennaio 2019 la Banca ha perfezionato l'acquisizione del controllo di FBS S.p.A., operatore specializzato in attività di servicing (master and special services), gestione di portafogli di NPL garantiti e non, consulenza in attività di due diligence e investimento in operazioni su NPL. L'operazione, annunciata il 15 maggio 2018, ha riguardato il 90% del capitale di FBS per un controvalore di 58,5 milioni di euro. Contestualmente al contratto di compravendita sono stati definiti i contratti finalizzati a disciplinare gli accordi di opzioni di Put e Call con gli azionisti di minoranza del Gruppo FBS che prevedevano alcune finestre di esercizio nell'arco di un periodo compreso fra 2 e 4 anni e valorizzazioni variabili anche in ragione dell'andamento di FBS S.p.A.

In data 30 ottobre 2019, a seguito della sottoscrizione di uno specifico accordo con gli azionisti minoranza, è stata perfezionata l'acquisizione anticipata del restante 10% della partecipazione per un controvalore pari a 12,2 milioni di euro. Tale operazione ha portato quindi il valore complessivo del prezzo trasferito per il 100% del capitale di FBS S.p.A. a 70,7 milioni di euro.

Tenuto conto delle due transazioni del 7 gennaio 2019 e del 30 ottobre 2019, il costo sostenuto per l'acquisizione di FBS è quindi definito in 70,7 milioni di euro.

Denominazione Data dell'operazione (1) (2) (3) (4)
FBS S.p.A. 7 gennaio 2019 70.700 100% 7.835 5.025

Legenda:

(1) = costo dell'operazione

(2) = Percentuale di interessenza acquisita con diritto di voto nell'assemblea ordinaria

(3) = Totale ricavi del Gruppo.

(4) = Utile/perdita netto del Gruppo

Sezione 2 - Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio

La Banca non ha effettuato operazioni di aggregazioni aziendali dopo la chiusura dell'esercizio e fino alla redazione del presente documento.

Sezione 3 – Rettifiche retrospettive

Durante l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 non sono state effettuate rettifiche retrospettive.

4.8 Parte H - Operazioni con parti correlate

In conformità a quanto stabilito dalla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 (e successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010), e a quanto prescritto dalla Banca d'Italia con la circolare 263/2006 (Titolo V, Capitolo 5), è stata predisposta la procedura per l'operatività con "soggetti collegati", la cui ultima versione è approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 6 marzo 2018. Tale documento è a disposizione del pubblico nella Sezione "Corporate Governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

Nel corso dell'esercizio 2019 non sono state effettuate operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate.

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo Banca Ifis è controllato dalla società La Scogliera S.p.A. ed è composto dalla Capogruppo Banca Ifis S.p.A., dalle società controllate al 100% IFIS Finance Sp. Z o. o., IFIS Rental Services S.r.l., IFIS NPL S.p.A. e Cap.Ital.Fin. S.p.A., dalla società controllata al 70% Credifarma S.p.A. e, a seguito dall'acquisizione del Gruppo FBS completata il 7 gennaio 2019, dalle società FBS S.p.A. controllata al 100%, FBS Real Estate S.p.A. controllata al 99,28% e dalla società Elipso Finance S.r.l. controllata in modo congiunto al 50%. Si segnala inoltre che la partecipazione al 100% nella società Two Solar Park 2008 S.r.l. è stata ceduta a terzi in data 26 giugno 2019.

Le tipologie di parti correlate, così come definite dallo IAS 24, significative per Banca Ifis, comprendono:

  • la società controllante;
  • le società controllate;
  • i dirigenti con responsabilità strategica;
  • gli stretti familiari dei dirigenti con responsabilità strategica o le società controllate dagli (o collegate agli) stessi o dai (ai) loro stretti familiari.

Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica e quelle sulle transazioni con le diverse tipologie di parti correlate.

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività di Banca Ifis, inclusi gli amministratori (esecutivi o non esecutivi) della Banca.

Conformemente alle previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 (6° aggiornamento del 30 novembre 2018) sono inclusi fra i dirigenti con responsabilità strategica anche i membri del Collegio Sindacale.

Dirigenti con responsabilità strategica in carica al 31 dicembre 2019

Benefici a breve termine Benefici successivi al Altri benefici a lungo Indennità per cessazione Pagamenti basati su
per i dipendenti rapporto di lavoro termine del rapporto di lavoro azioni
3.835 - 76 68 187

Nelle informazioni sopra riportate sono compresi i compensi corrisposti agli Amministratori per un importo lordo di 2,6 milioni di euro e ai Sindaci per un importo lordo di 313 mila euro.

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e gli impegni in essere al 31 dicembre 2019, distintamente per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.

Voci di bilancio Società
controllante
Società
controllate
Dirigenti con
responsabilità
strategica
Altri parti
correlate
Totale % su voce
di
bilancio
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
- - - 5.500 5.500 0,5%
Crediti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
- 940.897 - 4.537 945.434 13,7%
Altre attività 101.362 9.113 - - 110.475 31,0%
Totale attività 101.362 950.010 - 10.037 1.061.409 10,5%
Debiti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
- 26.168 - 274 26.442 0,4%
Altre passività - 322 - - 322 0,1%
Totale passività - 26.490 - 274 26.764 0,3%
Voci di bilancio Società
controllante
Società
controllate
Dirigenti con
responsabilità
strategica
Altri parti
correlate
Totale % su voce
di
bilancio
Interessi attivi - 15.598 - 1.439 17.037 5,4%
Commissioni attive - 5 - - 5 0,0%
Commissioni passive - (371) - - (371) 4,4%
Spese amministrative - 887 - - 887 (0,4)%
Altri oneri e proventi di gestione - 9.937 - - 9.937 12,6%

I rapporti di Banca Ifis con la società controllante La Scogliera S.p.A. sono relativi all'applicazione dell'istituto della tassazione di gruppo (consolidato fiscale) ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. 917/86. I rapporti fra tali società sono stati regolati mediante scrittura privata sottoscritta tra le parti prevedendo una durata triennale. La società consolidata ai fini fiscali ha provveduto ad eleggere domicilio presso la consolidante La Scogliera S.p.A. ai fini della notifica degli atti e provvedimenti relativi ai periodi d'imposta per i quali viene esercitata l'opzione. In forza dell'applicazione di tale istituto, il reddito imponibile di Banca Ifis è trasferito alla consolidante La Scogliera S.p.A. che provvede alla determinazione del reddito complessivo di Gruppo. In seguito all'esercizio dell'opzione, Banca Ifis ha iscritto un credito netto al 31 dicembre 2019 verso la controllante pari a 101,4 milioni di euro.

I rapporti con le società controllate sono relativi principalmente a:

  • ai finanziamenti concessi da Banca Ifis alle controllate per 940,9 milioni di euro;
  • agli interessi su finanziamenti e rapporti di conto corrente per 15,6 milioni di euro;
  • a riaddebito spese per affitto locali e distacchi del personale per 9,9 milioni di euro.

I rapporti con le altre parti correlate che rientrano nell'ordinaria attività esercitata da Banca Ifis vedono condizioni applicate allineate a quelle di mercato.

Al 31 dicembre 2019 è presente un rapporto verso un'entità per cui Banca Ifis detiene una partecipazione superiore al 20% iscritta tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per un importo pari a 5,5 milioni di euro e relativi finanziamenti per un ammontare pari a 3,9 milioni di euro classificati tra i crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato.

Nel corso dell'anno, inoltre, è proseguita l'ordinaria attività di factoring a favore di un'impresa amministrata da stretti familiari di membri esecutivi del Consiglio di Amministrazione; l'esposizione del Gruppo Banca Ifis al 31 dicembre 2019 risulta pari a 0,6 milioni di euro.

4.9 Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Informazioni di natura qualitativa

1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

La remunerazione dell'Alta Direzione è composta da un compenso fisso ricorrente e da una parte variabile calcolata in percentuale dell'utile consolidato al lordo delle imposte.

L'accesso alla parte variabile è subordinato al:

  • risultato consolidato del Gruppo, al lordo delle sole imposte di competenza dell'esercizio, superiore a 80 milioni di euro;
  • rispetto del limite minimo regolamentare tempo per tempo vigente dell'indicatore Liquidity Coverage Ratio (LCR) di Gruppo rilevato trimestralmente nell'anno di riferimento;
  • rispetto del limite minimo regolamentare tempo per tempo vigente dell'indicatore Net Stable Funding Ratio di Gruppo rilevato trimestralmente nell'anno di riferimento;
  • Ratio Totale Fondi propri consolidato superiore ai requisiti di capitale (Overall Capital Requirement) comunicati dall'Organo di Vigilanza nell'ambito delle "Decisioni sul capitale" a conclusione del periodico processo di revisione prudenziale (SREP).

Il mancato raggiungimento di uno di tali parametri impedirà la corresponsione della componente variabile.

L'Assemblea degli Azionisti del 19 aprile 2019, a seguito della scadenza del mandato del Consiglio di Amministrazione in carica per il triennio 2016, 2017 e 2018, ha proceduto alla nomina del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2019, 2020 e 2021. Alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione ha fatto seguito anche un processo di revisione delle politiche di remunerazione ed incentivazione in essere; politiche che sono state sottoposte, per la relativa approvazione, all'Assemblea degli Azionisti del 19 dicembre 2019. La predetta revisione ha riguardato, tra gli altri, le previsioni relative al trattamento economico del neo-nominato Amministratore Delegato. In particolare, già a decorrere dall'esercizio 2019, la componente variabile della remunerazione dell'Amministratore Delegato è stata ridotta al 60% ("cap") della retribuzione fissa, rispetto alla componente variabile del 100% prevista nell'esercizio precedente. Nulla è cambiato invece per il Direttore Generale per il quale, anche per l'esercizio 2019, è stata confermata la componente variabile pari al 60% della retribuzione fissa quale limite massimo conseguibile.

Tale componente variabile viene corrisposta per una quota pari al 60% con un pagamento non differito (up front) e per una quota pari al 40% con un pagamento differito per un periodo di tempo di tre anni a decorrere dalla data di promessa di consegna.

La quota della remunerazione variabile sottoposta a differimento (pari al 40%) viene così corrisposta:

  • il 50% in azioni della Capogruppo che saranno assegnate successivamente alla scadenza del periodo di vesting (periodo al termine del quale le azioni possono essere assegnate) di tre anni e che saranno esercitabili al termine del periodo di mantenimento (periodo di retention durante il quale vige un divieto di vendita delle azioni) di un ulteriore anno a cui le azioni sono soggette;
  • il restante 50% di remunerazione variabile sottoposta a differimento temporale viene invece corrisposta cash alla scadenza del periodo di tre anni ed è oggetto di rivalutazione annuale al tasso legale tempo per tempo vigente.

La componente variabile non sottoposta a differimento (il restante 60% - up front) viene invece così corrisposta:

  • il 50% cash;
  • e il restante 50% in azioni della Capogruppo esercitabili al termine del periodo di mantenimento (periodo di retention) di tre anni a cui le azioni sono soggette, in linea con l'orizzonte di pianificazione strategica.

A partire dall'esercizio 2014, la corresponsione della retribuzione variabile avviene per il 50% in denaro e per il 50% in azioni della Capogruppo, sia con riferimento alla componente up front sia alla componente differita.

Il numero delle azioni da assegnare è calcolato prendendo come fair value dell'azione la media del prezzo di borsa del mese precedente la determinazione della retribuzione variabile di competenza, quest'ultima da effettuarsi alla data dell'Assemblea che approva il Bilancio. La componente variabile è soggetta ai meccanismi di malus/claw back i quali possono determinare la riduzione fino all'azzeramento dell'importo, al verificarsi di determinate condizioni.

Informazioni di natura quantitativa

La tabella delle variazioni annue non viene avvalorata in quanto per Banca Ifis gli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali non rientrano nella fattispecie richiesta dalla tabella stessa.

2. Altre informazioni

In caso di raggiungimento di un risultato pari o superiore al 100% rispetto ai target annuali assegnati, la componente variabile dell'Alta Direzione si riterrà maturata in misura del 100% del proprio valore e, in tal caso, la retribuzione variabile riferita alla componente da corrispondere in azioni, per il 2019, è pari a 299 mila euro; il numero di azioni che verranno attribuite sarà comunque calcolato come sopra descritto.

Al riguardo si precisa che, con riferimento all'AD, a partire dall'esercizio 2019, l'emolumento variabile annuale (pari a sino al 60% dell'emolumento fisso ricorrente - "cap" -):

  • in caso di raggiungimento di un risultato pari al 100% (o superiore) rispetto ai target assegnati, si intenderà maturato in misura pari al 100% del suo valore e che,
  • in caso di raggiungimento di un risultato compreso tra 80% e 100% rispetto ai target assegnati, si intenderà maturato, in misura proporzionale crescente fino ad un massimo del 100% del target ("cap").

4.10 Parte L - Informativa di settore

Banca Ifis S.p.A., Capogruppo del Gruppo Banca Ifis, avvalendosi della facoltà concessa dall'IFRS 8, redige l'informativa di settore nella Parte L della Nota integrativa consolidata.

4.11 Parte M – Informativa sul leasing

Sezione 1 – Locatario

Informazioni qualitative

In qualità di locatario la Banca ha stipulato dei contratti di locazione di immobili da destinare principalmente ad uso strumentale. Si tratta quindi di locazione di immobili destinati ad ospitare uffici interni. Essendo l'attività di leasing correlata all'esigenza della Banca di delocalizzare gli uffici, particolare attenzione viene posta nell'individuare gli immobili più idonei all'utilizzo designato in linea ai criteri di economicità stabili dall'azienda.

Al 31 dicembre sono in essere 46 contratti passivi di locazione per fabbricati e 20 per posti auto, il relativo diritto d'uso iscritto a bilancio al 31 dicembre 2019 è pari 12,1 milioni di euro mentre le corrispondenti passività per leasing ammontano a 11,9 milioni di euro. La Banca, inoltre, detiene un immobile sito a Firenze in leasing finanziario come commentato nella parte B – informativa sullo stato patrimoniale.

Per quanto riguarda i contratti relativi alle autovetture, la Banca detiene contratti passivi per 283 autoveicoli al 31 dicembre 2019, si tratta per lo più di noleggio a lungo terrine con riguardo ad auto di struttura e fringe benefits per i dipendenti, il relativo diritto d'uso al 31 dicembre 2019 è pari 1,5 milioni di euro mentre le corrispondenti passività per leasing ammontano anch'esse a 1,5 milioni di euro.

In considerazione della non marginalità dei contratti di leasing in rapporto al valore dell'attività consistenti il diritto d'uso complessivamente iscritto in bilancio ai sensi IFRS 16, le passività per leasing complessive della Banca al 31 dicembre 2019 sono pari a 14,1 milioni di euro.

Banca Ifis non è esposta ai flussi finanziari in uscita, che non siano già riflessi nella valutazione delle passività del leasing. Più in dettaglio, le esposizioni derivanti da opzioni di estensione sono comprese nelle passività per il leasing iscritte in bilancio, in quanto la Banca considera certo il primo rinnovo; mentre le altre fattispecie richiamate dal principio (pagamenti variabili collegati al leasing, garanzie del valore residuo, impegni su leasing non ancora operativi) non sono presenti per i contralti stipulati in qualità di locatari.

La Banca contabilizza come costi:

  • i leasing a breve termini nel caso di asset quali immobili e tecnologie (in particolare al modulo mainframe hardware), quando i relativi contratti hanno una durata massima di dodici mesi e non prevedono alcuna opzione di proroga.
  • i leasing di attività di modesto valor, ossa caratterizzati da un valore a nuovo inferiore a 5 mila euro, principalmente per la telefonia mobile.

Informazioni quantitative

La seguente tabella fornisce indicazioni delle spese di ammortamento per le attività consistenti nel diritto di utilizzo, distinte per classi di attività sottostante.

SPESE DI AMMORTAMENTO PER ATTIVITA'
CONSISTENTI NEL DIRITTO DI UTILIZZO
(in migliaia di euro)
31.12.2019 31.12.2018
a) Terreni - -
b) Fabbricati 1.611 121
c) Mobili - -
d) Impianti elettronici 188 -
e) Altre 910 -
Totale 2.709 121

Sezione 2 - Locatore

Informazioni qualitative

La Banca offre soluzioni di leasing finanziario a tasso fisso o variabile di autoveicoli (auto, veicoli commerciali e veicoli industriali) e di beni strumentali (macchinari Industriali, apparecchiature medicali, beni tecnologici) ad una clientela composta da privati o piccole e medie imprese attraverso una struttura commerciale interna e una rete di Agenti in Attività Finanziaria selezionati sull'intero territorio nazionale. Il Leasing di beni strumentali è distribuito, in aggiunta, anche attraverso relazioni con produttori, distributori e rivenditori.

La Banca in qualità di locatore non stipula contratti di locazioni di immobili ad uso commerciale e o abitativo nei confronti di soggetti terzi e o di altre società del gruppo.

Rinviando a quanto più dettagliatamente declinato nella relazione sulla gestione del bilancio consolidato, si sottolinea in tale sezione che i contratti di leasing stipulati con la clientela consentono una gestione del rischio sulle attività sottostanti in linea con le policy della Banca non prevedendo accordi di riacquisito, garanzie sul valore residuo o pagamenti variabili. La Banca contabilizza quindi il leasing finanziario in accordo con il principio contabile IFRS 16 e classifica le operazioni tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Informazioni quantitative

1. Informazioni di stato patrimoniale e di conto economico

Per le informazioni sui finanziamenti per leasing si rinvia a quanto contenuto nella Sezione 4, Attivo, della Parte B di nota integrativa, del presente documento. Per quanto riguarda gli interessi attivi sui finanziamenti per leasing si rinvia a quanto contenuto nella Sezione 1, della Parte C, per le commissioni si rinvia a quanto contenuto nella Sezione 2, della Parte C e infine per gli altri proventi si rinvia alla Sezione 14, sempre della Parte C di nota integrativa, del presente documento.

2. Leasing finanziario

2.1. Classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere e riconciliazione con i finanziamenti per leasing iscritti nell'attivo

31.12.2019 31.12.2018
Fasce temporali Pagamenti da ricevere per il
leasing
Pagamenti da ricevere per il
leasing
Fino a 1 anno 452.623 423.958
Da oltre 1 anno fino a 2 anni 366.839 347.155
Da oltre 2 anno fino a 3 anni 278.767 269.156
Da oltre 3 anno fino a 4 anni 175.002 166.077
Da oltre 4 anno fino a 5 anni 73.783 70.020
Da oltre 5 anni 9.618 9.126
Totale pagamenti da ricevere per il leasing 1.356.632 1.285.492
RICONCILIAZIONE CON I FINANZIAMENTI - -
Utili finanziari non maturati (-) (105.909) (107.833)
Valore residuo non garantito (-) - -
Finanziamenti per leasing 1.245.513 1.174.961

La tabella evidenzia la classificazione per fase temporali dei pagamenti da ricevere per il leasing e la riconciliazione tra i suddetti pagamenti ed i finanziamenti per leasing in qualità di locatore. La tabella non esprime inoltre le rettifiche di valore pari a complessivi 26,4 milioni di euro e l'importo dei crediti espliciti per 21,2 milioni di euro.

Venezia - Mestre, 12 Marzo 2020

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Sebastien Egon Fürstenberg

L'Amministratore Delegato Luciano Colombini

5. Allegati al bilancio d'esercizio

5.1 Prospetto dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999

Tipologia dei servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi
(unità di euro)
Revisione contabile EY S.p.A Banca Ifis S.p.A. 288.354
Società controllate 306.545
Servizi di attestazione EY S.p.A Banca Ifis S.p.A. 93.500
Società controllate -
Servizi di consulenza fiscale EY S.p.A Banca Ifis S.p.A. -
Società controllate -
Altri servizi EY S.p.A Banca Ifis S.p.A. -
Società controllate -
Totale 688.399

5.2 Attestazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 ai sensi dell'art. 154-bis, paragrafo 5, del D.lgs. 58 del 24 febbraio 1998 e dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti Luciano Colombini, Amministratore Delegato, e Mariacristina Taormina, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Banca IFIS S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. i. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa;
    3. ii. l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili

per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso del periodo 1° gennaio 2019 – 31 dicembre 2019.

    1. La verifica dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione delle procedure amministrativo contabili per la formazione del bilancio d'esercizio è stata condotta sulla base di una metodologia sviluppata da Banca IFIS S.p.A. ispirata alle linee guida fornite dall'Internal Control –Integrated Framework emanato dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (CoSO), standard riconosciuto a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre, che:
    2. 3.1. il bilancio d'esercizio:
      • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicati riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
      • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

3.2. La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Venezia, 12 marzo 2020

Amministratore Delegato Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Luciano Colombini Mariacristina Taormina

5.3 Relazione del collegio sindacale

RELAZIONE del COLLEGIO SINDACALE al BILANCIO al 31 dicembre 2019

Signori Azionisti,

con la presente relazione – redatta ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. 58/1998 e dell'art. 2429, comma 2°, c.c. – il Collegio Sindacale di Banca IFIS S.p.a. vi riferisce sull'attività di vigilanza e controllo svolta, nell'adempimento dei propri doveri, nel corso dell'esercizio conclusosi il 31 dicembre 2019.

Premessa

L'Assemblea dei Soci, tenutasi in data 19 aprile 2019, ha provveduto al rinnovo degli organi societari portando il numero dei Consiglieri da 9 componenti a 12 di cui 8 di nuova nomina. Successivamente si è provveduto conseguentemente alla nomina del nuovo Amministratore Delegato.

Anche il Collegio Sindacale è stato rinnovato confermando nel ruolo di presidente Giacomo Bugna e nominando due nuovi sindaci effettivi nelle persone di Marinella Monterumisi e Franco Olivetti.

Inoltre si ritiene opportuno ricordare che il CdA nella seduta del 13 gennaio 2020 ha approvato il Piano Strategico 2020-2022 presentandolo alla comunità finanziaria in data 14 gennaio 2020.

Infine, in data 19 marzo 2020, questo Collegio ha ricevuto le dimissioni del consigliere Alessandro Csillaghy con decorrenza dal 31 marzo 2020.

1. Attività del collegio sindacale

Nel corso dell'esercizio 2019, il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto delle norme del codice civile e dei Decreti Legislativi n° 385/1993 (TUB), n° 58/1998 (TUF) e n° 39/2010, dello Statuto, nonché di quelle emesse dalle Autorità pubbliche che esercitano attività di vigilanza e di controllo, tenendo altresì in considerazione le norme di comportamento raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nel documento emesso nel mese di aprile 2018.

Il Collegio Sindacale ha svolto, nel corso dell'esercizio, la propria attività effettuando n° 28 riunioni, di cui n° 6 si sono svolte in forma congiunta con il Comitato Controllo e Rischi e n° 2 in forma congiunta con il Comitato Controllo e Rischi il Comitato Nomine e il Comitato Remunerazioni.

Il Collegio ha inoltre assistito a tutte le 20 riunioni del Consiglio di Amministrazione.

Il Collegio Sindacale o singoli esponenti del Collegio hanno altresì assistito alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Nomine e del Comitato Remunerazione.

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I verbali del Collegio Sindacale, che talora contengono delle esplicite raccomandazioni ad agire per il pronto superamento delle criticità emerse, vengono sempre inviati, in forma integrale, all'Amministratore Delegato ed al Direttore Generale. Il Presidente del Comitato Controllo e Rischi è costantemente invitato a partecipare alle riunioni del Collegio. Si ritiene in tal modo di garantire un idoneo flusso informativo endo-societario. Alle riunioni del Collegio partecipa altresì, come invitato permanente, il responsabile della Funzione Internal Audit, per una continua interazione con la funzione aziendale di controllo di terzo livello.

Banca Ifis S.p.a., nel corso del 2019, è stata oggetto di verifica ispettiva da parte dell'Autorità di Vigilanza, nel corso della quale il Collegio Sindacale ha interloquito con la delegazione ispettiva, ogni qualvolta questo venisse richiesto. La verifica si è conclusa senza particolari rilievi.

A fronte delle risultanze del verbale ispettivo, la Banca ha predisposto un piano di azioni correttive la cui realizzazione dovrà essere completata nel rispetto delle tempistiche indicate all'Autorità di Vigilanza.

2. Operazioni significative dell'esercizio

Nell'espletamento dell'attività di vigilanza e controllo, il Collegio Sindacale ha ottenuto periodicamente dagli Amministratori, anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Banca e dalle sue controllate, anche ai sensi dell'art. 150, comma 1°, del TUF.

Nel corso del passato esercizio la Banca ha acquisito il 100% del capitale della società FBS S.p.A., operatore specializzato (iscritto all'Albo ex art. 106 del TUB) in attività di servicing (master and special servicer) di portafogli di NPL, garantiti e non, mediante il perfezionamento dell'acquisto del 90% del capitale nel mese di gennaio e del restante 10% nel mese di ottobre 2019.

Tale acquisizione ha comportato, conseguentemente, anche l'acquisizione di FBS Real Estate S.p.A., in quanto a suo volta controllata al 100% da FBS S.p.A.

L'acquisizione di FBS S.p.A. ha dato origine all'iscrizione, nel bilancio consolidato, di un avviamento di circa 38 mln di euro.

Durante il 2019 è stata, inoltre, ceduta la partecipazione di controllo in Two Solar Park 2008 s.r.l.

In conseguenza delle operazioni di cui sopra, il perimetro di consolidamento risulta mutato rispetto l'esercizio precedente, ed al 31 dicembre 2019 include le società partecipanti al gruppo bancario IFIS Finance Sp. Z.o.o, IFIS NPL S.p.a., Cap.Ital.Fin. S.p.a., Credifarma S.p.a. FBS S.p.A., oltre alle società non regolamentate IFIS Rental Services S.r.l. e FBS Real Estate S.p.A.

Fra i fatti significativi del 2019, per il cui dettaglio si rimanda alla Relazione sulla Gestione ed alla Nota Integrativa, si ritiene opportuno segnalare la prima applicazione del principio contabile IFRS 16, i cui effetti sono esposti nella Nota Integrativa.

3. Attività di vigilanza

3.1 – Attività di vigilanza sull'osservanza della legge, dello Statuto e del codice di autodisciplina delle società quotate

Sulla base delle informazioni acquisite attraverso la propria attività di vigilanza, il Collegio Sindacale non è venuto a conoscenza di operazioni non improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione, deliberate e poste in essere in difformità alla legge e allo Statuto sociale, non rispondenti all'interesse della Banca, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, manifestamente imprudenti o azzardate o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

Il Collegio non è venuto a conoscenza di operazioni in potenziale conflitto di interesse.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla conformità della Procedura per l'operatività con soggetti collegati alla normativa vigente e sulla sua corretta applicazione.

In particolare, come previsto dal relativo regolamento, il Presidente e/o gli altri Sindaci hanno partecipato alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi per la trattazione delle operazioni con parti correlate; il Collegio Sindacale ha ricevuto periodicamente le informazioni inerenti l'andamento delle relative posizioni.

Il Collegio ha valutato che il Consiglio di Amministrazione, nella Relazione sulla Gestione e nella Nota Integrativa, abbia fornito un'adeguata informativa sulle operazioni con parti correlate, tenuto conto di quanto previsto dalla vigente disciplina. Per quanto noto al Collegio Sindacale, non risultano operazioni infragruppo e con parti correlate poste in essere nell'esercizio 2019 in contrasto con l'interesse della Società.

La Banca, nell'esercizio 2019, non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali. Per quanto riguarda le operazioni di maggior rilievo, esse rispettano i canoni di prudenza, non contrastano con le delibere consiliari e non sono tali da recare pregiudizio al patrimonio sociale.

In materia di esternalizzazione delle attività della Banca, ed in particolare delle Funzioni Operative Importanti, il Collegio Sindacale ha preso atto della relazione predisposta dall'Internal Audit ed espresso il proprio parere e le proprie raccomandazioni nella seduta consigliare del 29 aprile 2019, come richiesto dalla Autorità di Vigilanza.

Il Collegio Sindacale, nel dare atto dell'adesione di Banca IFIS S.p.a. al codice di autodisciplina delle società quotate, ha proceduto alla verifica dei requisiti d'indipendenza dei propri componenti, nonché della corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza degli Amministratori.

3.2 – Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema di controllo interno, dei sistemi di gestione del rischio e dell'assetto organizzativo

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio attraverso:

  • incontri con i vertici della Banca;
  • incontri periodici con le Funzioni di Controllo Internal Audit, Compliance, Antiriciclaggio, Risk Management e Dirigente Preposto – al fine di valutare le modalità di pianificazione del lavoro, basato sull'identificazione e valutazione dei principali rischi presenti nei processi e nelle unità organizzative;
  • esame delle Relazioni periodiche delle Funzioni di controllo e delle informative periodiche sugli esiti dell'attività di monitoraggio;
  • acquisizione di informazioni dai responsabili di Funzioni aziendali;
  • discussione dei risultati del lavoro della Società di Revisione;
  • partecipazione ai lavori del Comitato Controllo e Rischi e, quando gli argomenti lo richiedevano, trattazione congiunta degli stessi con il Comitato.

Nello svolgimento della propria attività di controllo, il Collegio Sindacale ha mantenuto un'interlocuzione continua con le Funzioni di Controllo.

Durante l'esercizio sono intervenuti il cambiamento dei responsabili dell'Internal Audit e del Risk Management. Il Collegio, come previsto dalla normativa, ha espresso il proprio parere nelle sedute consiliari, rispettivamente del 30 maggio 2019 e del 28 novembre 2019.

Considerato lo sviluppo della Banca, il Collegio ha prestato attenzione all'approntamento di presidi organizzativi per il continuo miglioramento del monitoraggio dei principali rischi.

Il Collegio ha posto attenzione all'articolazione organizzativa delle funzioni di controllo, orientata al presidio dei rischi nell'ambito della nuova configurazione del gruppo bancario, che vede attualmente l'accentramento delle funzioni di controllo di 3° livello, presso la capogruppo, così come per le funzioni di controllo di 2° livello per le controllate, con l'eccezione di Capitalfin S.p.A. e Credifarma S.p.A. per le quali, sempre per le funzioni di controllo di 2° livello, esiste un presidio autonomo.

In tale ambito, alla luce dell'assetto dei presidi di controllo, anche attraverso la definizione dei processi e delle politiche di direzione e coordinamento delle funzioni di controllo nonché alle scelte di accentramento/decentramento delle stesse, il Collegio ha preso atto delle iniziative in corso di attuazione per il rafforzamento delle procedure per il monitoraggio e del controllo dei rischi eventuali connessi alla liquidità (quali mismatching e funding gaps), potenzialmente derivanti dall'evoluzione dei profili di approvvigionamento e di impiego, nonchè di quelle relative al miglioramento delle metodologie di intervento dell'Internal Audit.

Il Collegio ha, inoltre, raccomandato l'assunzione di ogni necessaria od opportuna iniziativa – tra cui il completamento dell'assetto della Funzione di Convalida – per garantire la completezza e correttezza dell'applicazione dei modelli valutativi e delle assunzioni ad essi sottostanti per i portafogli di crediti non performing.

Infine, quanto agli sviluppi delle attività di attuazione del sistema IRB di gruppo, ai fini gestionali, il Collegio ha ricordato la necessità della sua completa implementazione per le varie fasi del processo del credito, insieme alla completa definizione delle politiche creditizie di gruppo.

Nel corso del 2019 il Collegio ha inoltre monitorato la manutenzione del Risk Appetite Framework e vigilato sull'adeguatezza e sulla rispondenza dell'intero processo ICAAP e ILAAP ai requisiti richiesti dalla normativa, sottolineando l'utilità di appropriati processi di aggregazione, integrazione e validazione dei dati ai fini della manutenzione dei documenti citati.

Il Collegio Sindacale dà atto che le Relazioni annuali delle Funzioni di controllo concludono con un giudizio sostanzialmente favorevole sull'assetto dei controlli interni.

Con riferimento alle attività ed alle criticità individuate sono stati predisposti piani di intervento, la cui tempestiva attuazione è giudicata dal Collegio Sindacale essenziale e soggetta a particolare attenzione da parte dell'Organo con Funzione di Gestione.

Il Collegio Sindacale, sulla base dell'attività svolta nonchè dei risultati delle verifiche sviluppate dall'Internal Audit – e considerata la continua crescita della Banca e del gruppo – ritiene che vi siano alcuni ambiti di possibile ulteriore miglioramento, evidenziando nel contempo, che non vi sono elementi di criticità tali da inficiare il sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi.

3.3 – Attività di vigilanza sul sistema amministrativo-contabile e sul processo di informativa finanziaria e dei Dati Non Finanziari

Il Collegio Sindacale, in qualità di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, ha monitorato il processo e controllato l'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio, per quanto attiene l'informativa finanziaria.

Il Collegio ha incontrato periodicamente il Dirigente Preposto per lo scambio d'informazioni sul sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo, ai fini di una corretta rappresentazione dei fatti di gestione.

Nel corso di tali incontri non sono state segnalate significative carenze nei processi operativi e di controllo tali da poter inficiare il giudizio di adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrativo contabili.

Il Collegio ha esaminato la Relazione del Dirigente Preposto, predisposta per il bilancio 2019, che contiene l'esito dei test sui controlli svolti nonché le principali problematiche rilevate nel quadro dell'applicazione della normativa di riferimento e delle metodologie utilizzate e che identificano gli appropriati rimedi.

Nel corso dell'esercizio la Banca, anche su costante stimolo del Collegio, ha migliorato i presidi di controllo, che garantiscono l'omogeneità e l'allineamento dei dati fra le varie fonti caratteristiche delle singole informazioni.

Il Collegio Sindacale ha inoltre preso atto delle attestazioni rilasciate il 12 marzo 2020 dall'Amministratore Delegato e dal Dirigente Preposto, a norma delle disposizioni contenute nell'art. 154 bis del TUF e nell'art. 81 ter del Regolamento Consob 11971/1999, dalle quali non emergono carenze che possano inficiare il giudizio di adeguatezza delle procedure amministrativo-contabili.

Il Collegio Sindacale ha poi preso atto delle attività di controllo, sviluppate dalla funzione del Dirigente Preposto, relativamente alle controllate rientranti nel perimetro di consolidamento, dalle quali non emergono profili di criticità significativi.

La Società di Revisione EY S.p.a., nel corso degli incontri periodici ed alla luce della Relazione Aggiuntiva -– prevista ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014 e rilasciata in data 25 marzo 2020 -– non ha segnalato al Collegio Sindacale situazioni di criticità tali da poter inficiare il sistema di controllo interno inerente le procedure amministrative e contabili, né ha mai evidenziato fatti ritenuti censurabili o irregolarità tali da richiedere la segnalazione ai sensi dell'art. 155, comma 2°, del TUF.

Il Consiglio di Amministrazione ha predisposto, ai sensi di legge, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 del Gruppo Banca IFIS, bilancio sottoposto al controllo contabile della Società di Revisione EY S.p.a. Il perimetro del consolidamento, come già evidenziato, risulta mutato a seguito dell'evoluzione societaria intervenuta nel corso del 2019. Il Collegio ha preso atto dell'approntamento delle istruzioni impartite alle controllate per il processo di consolidamento.

Con riferimento al bilancio consolidato – come previsto dalle norme di comportamento raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili nel documento dell'aprile 2018 – il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza delle norme procedurali inerenti la formazione e l'impostazione dello stesso e della relazione sulla gestione.

Alla luce di quanto sopra non emergono elementi tali da far ritenere che l'attività non sia stata svolta nel rispetto dei principi di corretta amministrazione né che l'assetto organizzativo, il sistema dei controlli interni e l'apparato contabile-amministrativo non siano, nel loro complesso, sostanzialmente adeguati alle esigenze e alle dimensioni aziendali.

La Banca ha predisposto la Dichiarazione Non Finanziaria (di seguito DNF): l'obbligo di predisposizione della DNF è stato introdotto dal D.Lgs. 254/2016 e le indicazioni normative sono state completate dal "Regolamento di attuazione del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254" pubblicato il 18 gennaio 2018 dalla Consob con la Delibera n° 20267 e dal Richiamo di attenzione n° 1 emesso dalla Consob in data 28 febbraio 2019.

La Banca ha predisposto la DNF, come documento autonomo, su base consolidata e questo Collegio, alla luce delle previsioni dell'art 3, comma 7, del D.Lgs 254/2016, ne ha verificato – anche alla luce di quanto espresso dalla Società di revisione nella propria relazione ai sensi dell'art 3, comma 10, del D.Lgs 254/2016 rilasciata il 25 marzo 2019 – la sua completezza e la sua rispondenza a quanto previsto dalle norme ed in ragione dei criteri di redazione illustrati nella Nota Metodologica della DNF, senza riscontrare elementi che ne richiedano menzione in questa nostra relazione.

La DNF è stata inoltre sottoposta alle attività di verifica da parte della società di revisione EY, la quale ha rilasciato la propria relazione in data 25 marzo 2020 senza rilevare elementi che indichino che la DNF non sia stata redatta secondo quanto previsto dalla normativa.

3.4 – Attività di vigilanza ai sensi del D.Lgs. 39/2010

Il Collegio Sindacale, nella sua veste di "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile", ha svolto l'attività di vigilanza sull'operatività della Società di Revisione, come previsto dall'art. 19 del D.Lgs. n° 39/2010.

Il Collegio Sindacale ha incontrato più volte nel corso dell'esercizio, come già evidenziato, la Società di Revisione EY S.p.a., ai sensi dell'art. 150 del TUF, al fine di scambiare dati e informazioni attinenti l'attività svolta nell'espletamento dei rispettivi compiti.

La Società di Revisione

  • in data 2 agosto 2019 ha emesso la relazione sulla revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato, senza evidenziare eccezioni;
  • in data 25 marzo 2020 ha rilasciato ai sensi degli art. 14 del D.Lgs. n° 39/2010 e art. 10 del Regolamento (UE) n° 537 del 16 aprile 2014 – le relazioni di certificazione dalle quali risulta che i bilanci, d'esercizio e consolidato, chiusi al 31 dicembre 2019 sono redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa di Banca IFIS S.p.a. e del gruppo per l'esercizio chiuso a tale data. A giudizio della Società di Revisione, inoltre, la Relazione sulla Gestione al bilancio d'esercizio e consolidato al 31 dicembre 2019 e le informazioni della "Relazione sul governo Societario e sugli Assetti Proprietari" sono coerenti con il bilancio d'esercizio e consolidato al 31 dicembre 2019.

La Società di Revisione ha sottoposto al Collegio, sempre in data 25 marzo 2020, la Relazione Aggiuntiva, prevista ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014, che questo Collegio porterà all'attenzione del prossimo Consiglio di Amministrazione che si terrà il giorno 26 marzo 2020.

Dalla Relazione Aggiuntiva non risultano carenze significative del sistema di controllo interno, in relazione al processo di informativa finanziaria, meritevoli di essere portate all'attenzione dei responsabili delle attività di "governance".

Nella Relazione Aggiuntiva, la Società di Revisione ha presentato al Collegio Sindacale la dichiarazione relativa all'indipendenza, così come richiesto dall'art. 6 del Regolamento (UE) n.537/2014, dalla quale non emergono situazioni che possono comprometterne l'indipendenza.

Il Collegio ha preso altresì atto della Relazione di Trasparenza al 30 giugno 2019, predisposta dalla società di revisione, pubblicata sul proprio sito internet ai sensi del D.Lgs. 39/2010.

Infine il Collegio ha esaminato, come già detto, il contenuto della relazione della EY S.p.a. sulla Dichiarazione dei Dati Non Finanziari emessa ai sensi dell'art 3, comma 10, del D.Lgs 254/2016 in data 25 marzo 2020.

Il Collegio Sindacale segnala che nel corso del 2019, oltre gli incarichi di revisione contabile del bilancio individuale, del bilancio consolidato e dei bilanci delle controllate, sono stati affidati a EY S.p.a., con il parere favorevole di questo Collegio, i seguenti incarichi audit related:

  • Profit verification 31/12/2019 BANCA IFIS individuale e consolidata per euro 42.000
  • Comfort Letter su EMTN Program rinnovo 2019 per euro 45.000
  • Agreed Upon procedures sui Servicer Report di Indigo Lease per euro 50.000
  • Agreed Upon procedures sui TLTRO III per euro 27.000
  • Limited Review prospetti contabili 31/3/2019 FBS S.p.A. per euro 22.000

La Società di Revisione ha inoltre confermato al Collegio Sindacale che, nel corso dell'esercizio e in assenza del verificarsi dei presupposti per il loro rilascio, non ha emesso pareri ai sensi di legge.

3.5 – Rapporti con l'Organismo di vigilanza

A seguito del rinnovo degli organi sociali, il CdA ha proceduto al rinnovo dell'OdV che risulta composto da 5 membri tra i quali siede il sindaco effettivo Marinella Monterumisi.

Il Collegio ha preso visione dei verbali delle riunioni tenute dall'OdV e lo scambio di informazioni è stato inoltre garantito dalla interlocuzione avvenuta in ambito del Collegio con il sindaco membro dell'OdV, senza ricevere segnalazioni e/o notazioni degne di rilievo; è in corso un procedimento di revisione generale del MOG da parte della Banca e del Gruppo e, inoltre, oltre che l'aggiornamento del documento in funzione dell'inserimento di nuovi reati presupposto.

4. Politiche di remunerazione

Le Politiche di Remunerazione sono state aggiornate con delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 19 dicembre 2019, all'esito della nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione della Banca, quanto, in particolare alle previsioni relative al trattamento economico dell'Amministratore Delegato, ai trattamenti legati all'ingresso di risorse chiave in azienda e alle previsioni in materia di trattamenti di cessazione del rapporto. Tra gli aggiornamenti apportati, è stata introdotta la possibilità di un rapporto tra la componente variabile e quella fissa della remunerazione individuale del personale superiore al 100% (rapporto 1:1), ma comunque non eccedente il limite previsto ai sensi delle applicabili disposizioni legislative e regolamentari pro tempore vigenti (attualmente pari al 200%, rapporto di 2:1); inoltre è stata prevista l'introduzione di "golden parachute" in caso di cessazione del rapporto di lavoro per il personale più rilevante, come in dettaglio illustrato al paragrafo 7 del documento "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" messo a disposizione dei Soci. .

Il Collegio, nella seduta del 25 marzo 2020, ha inoltre preso atto, condividendo i commenti contenuti, delle verifiche condotte dalla funzione Internal Audit ed esposte nel documento "Rispondenza delle prassi di remunerazione alla normativa di Banca d'Italia e alle politiche approvate": verifiche che hanno condotto ad un giudizio soddisfacente.

Il Collegio Sindacale ha preso atto, tramite la partecipazione alla seduta del Comitato Remunerazioni dell'11 marzo 2020, dell'assegnazione della remunerazione variabile per l'esercizio 2019 – di cui una parte in azioni proprie della Banca - all'Amministratore Delegato e al Direttore Generale rilevante in applicazione delle politiche approvate dall'Assemblea dei soci del 19 dicembre 2019 e della procedura operativa approvata dal Consiglio di Amministrazione.

In generale, alla luce di quanto disposto dalle Autorità di Vigilanza in tema di sistemi di remunerazione e incentivazione, il Collegio Sindacale ha vigilato, in stretto raccordo con il Comitato Remunerazioni, sulla corretta applicazione delle regole relative alla remunerazione dei responsabili delle Funzioni di Controllo e del Dirigente Preposto ed alla diffusione delle politiche di remunerazione per l'esercizio 2020 alle società appartenenti al Gruppo.

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Il Collegio Sindacale non è a conoscenza, oltre a quanto già illustrato in precedenza, di fatti o esposti di cui riferire all'Assemblea.

Al Collegio Sindacale non sono pervenute, nel corso dell'esercizio 2019, denunce da parte di Soci ex art. 2408 codice civile.

Infine, il Collegio Sindacale, con riferimento alla emergenza epidemiologica da COVID-19 prende atto di quanto espresso dal Consiglio di Amministrazione nelle proprie Relazioni sulla gestione e nella Nota Integrativa, accompagnatorie al bilancio 2019.

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Nel corso dell'attività svolta e sulla base delle informazioni ottenute non sono state rilevate omissioni, fatti censurabili, irregolarità o comunque circostanze significative tali da richiederne la segnalazione alle Autorità di Vigilanza o la menzione nella presente relazione.

Concludendo, il Collegio Sindacale – tenuto conto degli specifici compiti spettanti alla Società di revisione in tema di controllo della contabilità e di verifica dell'attendibilità del bilancio di esercizio, che ha emesso il proprio parere senza riserve, ed alla luce delle attestazioni rilasciate ex art. 154 bis del D.Lgs. 58/1998 dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari e dall'Amministratore Delegato – non ha osservazioni da formulare all'Assemblea, ai sensi dell'art. 153 del TUF, in merito all'approvazione del bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2019, accompagnato dalla Relazione sulla Gestione come presentato dal Consiglio di Amministrazione e pertanto non ha obiezioni circa l'approvazione del bilancio, la proposta di destinazione dell'utile di esercizio e di distribuzione dei dividendi.

Venezia - Mestre, 26 marzo 2020

5.4 Relazione della società di revisione al Bilancio d'Esercizio

Aspetti chiave Risposte di revisione
Classificazione e Valutazione dei Crediti verso
la Clientela

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