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Banca Ifis

Annual Report Mar 29, 2017

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Annual Report

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Indice
2
Introduzione
4
Lettera del Presidente e dell'Amministratore Delegato agli Azionisti 4
Cariche sociali
7
Business e marchi
8
Contesto11
Mercati di riferimento
16
Relazione sulla gestione21
Note introduttive alla lettura dei numeri21
Highlights22
KPI
23
Impatti modifiche normative24
Aggregati patrimoniali ed economici
25
Principali rischi e incertezze38
L'azione Banca IFIS38
Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio
40
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo
41
Evoluzione prevedibile della gestione 41
Altre informazioni44
Proposta distribuzione utile dell'esercizio46
Schemi di Bilancio
47
Stato patrimoniale47
Conto Economico
48
Prospetto della redditività Complessiva
49
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 201650
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 201551
Rendiconto
Finanziario
52
Nota Integrativa53
Parte A -
Politiche contabili54
Parte B -
Informazioni sullo stato patrimoniale79
Parte D-
Redditività complessiva
113
Parte E -
Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
114
Parte F-
Informazioni sul patrimonio
150
Parte G-
Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda157
Parte H-
Operazioni con parti correlate 160
Parte I-
Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali163
Parte L-
Informativa di settore164
Allegati al Bilancio d'Esercizio165
Schemi di bilancio delle controllate166
Prospetto dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla
revisione ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Consob n. 11971
del 14 maggio 1999
178
Attestazione del bilancio ai sensi dell'art. 154-bis, paragrafo
5, del D.Lgs 58
del 24 febbraio 1998 e dell'art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del
14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni179
Relazione del Collegio Sindacale180
Relazione della società di revisione al Bilancio d'Esercizio191

Introduzione

Lettera del Presidente e dell'Amministratore Delegato agli Azionisti

Presidente

Gentili Azionisti,

l'esercizio appena concluso ha visto il nostro Istituto fare un altro balzo nel percorso di crescita che da anni sta perseguendo.

L'acquisizione dell'ex Gruppo Interbanca ha impegnato per la maggior parte dell'anno l'organizzazione e le risorse della Banca. Una milestone che sta già dando alcuni dei risultati che il management si era prefissato, come il rafforzamento patrimoniale che permetterà a sua volta ulteriore sviluppo. Grazie a questa operazione il nuovo Gruppo Banca IFIS migliora ulteriormente in termini di posizionamento di mercato, solidità e persone, con oltre 1300 collaboratori. Non va dimenticato che il fervore delle attività e della crescita che viviamo quotidianamente

in Banca IFIS si sviluppa in un contesto esterno ancora difficile. Il settore bancario si trova ad affrontare momenti bui, che non sono ancora finiti, con gravi conseguenze e mancanze nei confronti dell'economia reale del Paese. Economia reale che ha voglia di riscatto e di nuovi investimenti, che ha voglia come noi di lavorare per raggiungere obiettivi virtuosi di crescita e sviluppo. In questo scenario, Banca IFIS ha disponibilità e liquidità per sostenere imprese e famiglie, scegliendo in modo coerente le proprie azioni.

Il 2016 non è stato solo un anno di grandi cambiamenti, ma anche di importanti conferme. Il nostro modo di fare banca è adatto a competere in un panorama versatile in termini di concorrenza, da parte del sistema bancario ma anche da parte dei nuovi grandi operatori del web che si affacciano al credito o da agili start-up. La nostra naturale inclinazione alla velocità ci permette di ritrovarci a lavorare insieme (e a volte a competere) nel settore dell'innovazione e dell'adozione di nuove tecnologie con imprese globali che aiuteranno a condurre l'evoluzione della banca verso nuove frontiere relazionali con i propri clienti. La capacità di ripensare la catena del valore di business storici è ben rappresentata dalla crescita dell'Area NPL verso performance solo pochi anni ritenute impensabili, offrendo anche soluzioni sostenibili a quanta più parte possibile dell'economia.

L'Amministratore Delegato vi illustrerà qui di seguito le strategie che hanno originato i risultati, insieme ai percorsi che la Banca ha tracciato per rafforzare nel tempo e rendere sempre più sostenibile il suo operato.

AMMINISTRATORE DELEGATO

Redditività, liquidità, controllo del capitale: abbiamo fatto di questi tre concetti i pilastri della nostra azione e del nostro operato. E sono questi i driver di crescita che abbiamo fortemente voluto per il nuovo Gruppo Banca IFIS che, come ricordato dal Presidente, ci vede più numerosi, completi e più responsabili nei confronti dell'economia del nostro Paese.

Più numerosi perché ci siamo rafforzati grazie ad un'acquisizione per noi determinante, avendo a disposizione una nuova forza commerciale e una presenza mobile sul territorio sempre più attiva. L'applicazione del digitale alla distribuzione e alla costruzione di prodotti percepiti come utili da parte del mercato ci consente di essere sempre più presenti, sempre più attivi, sempre più efficaci.

Completi perché al credito a breve termine possiamo finalmente affiancare altri prodotti e servizi alle PMI. Potremo servire meglio le imprese, integrando i servizi di supporto al capitale circolante, attività storica di Banca IFIS, con le capacità di sviluppo nel leasing e nel finanziamento a medio termine maturate dall'ex Gruppo Interbanca. Insieme avremo più clienti, più prodotti da offrire, più capacità operativa, più modi per raggiungere i nostri obiettivi.

Più responsabili, perché nell'unione delle competenze dei due Gruppi sta la vera forza di Banca IFIS. Il nostro Paese vede svilupparsi, anche per effetto di questa integrazione, un operatore che con determinazione darà supporto all'economia sana e che vuole a sua volta crescere, con la consapevolezza dell'importanza dell'innovazione in un mondo che ha tanto bisogno di cambiamento.

Anni di crescita incessante ci confermano la consapevolezza del nostro ruolo nei confronti degli azionisti, della Banca, dell'economia reale del nostro Paese. Sappiamo che essere una Banca è essere un'impresa; ma prima di tutto è portare una responsabilità. Sappiamo che solo una Banca che sia capace di unire i propri risultati con il percepibile miglioramento dell'economia sulla quale agisce per effetto della propria esistenza, ha la dignità per sviluppare in modo sostenibile nel tempo la propria azione.

Con questo spirito e con questa visione abbiamo lavorato molto intensamente durante tutto il 2016 in un ambiente difficile fatto di tassi di interesse estremamente bassi e di crescita molto limitata. Nel supporto alle imprese abbiamo fatto importanti passi nell'incremento del numero di clienti, presupposto per incrementi di redditività. L'integrazione delle reti distributive ed il cross-selling con i clienti Interbanca lending e leasing offre ora una significativa possibilità di rafforzamento. Nel credito deteriorato sono state sviluppate innovative soluzioni per la gestione ed il recupero, sono stati acquisiti importanti portafogli e il salto nella redditività, insieme al riconosciuto ruolo primario sul mercato, hanno premiato le azioni poste in essere. É stato gestito con efficacia il credito fiscale in un contesto di accelerazione dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione.

I risultati conseguiti, assieme alla grande voglia di crescita e alla visione che ci animano accompagneranno gli sviluppi del nostro istituto. Il 2017 ci vede impegnati a rafforzare la nostra presenza con l'obbiettivo di servire sempre meglio le nostre imprese e le famiglie, e insieme di continuare ad assicurare un profittevole sviluppo al Gruppo.

La Banca ed il mondo del credito tout court stanno attraversando un'epoca complessa che richiede grande cambiamento e capacità di porre in discussione il modo in cui si è lavorato nel passato. La trasformazione digitale ha già mutato - ma continuerà incessantemente ad erodere - le certezze di un sistema che non può più permettersi di far pagare all'economia reale le proprie inefficienze e incapacità di innovare.

Ma il cambiamento è fatto non solo di tecnologia. Senza le persone, le donne e gli uomini che ogni giorno innovano i modi di ieri con la propria incessante azione, nulla muterebbe. A tutti i 1300 colleghi che hanno consentito questo anno straordinario e che continueranno a sviluppare con immaginazione e intelligenza il nostro Progetto va quindi un ringraziamento e un riconoscimento. Senza tutti noi tutto questo non sarebbe stato possibile. Senza tutti noi gli sviluppi di domani saranno faticosi.

PRESIDENTE

I risultati commentati dall'Amministratore Delegato ci danno forza per affrontare con entusiasmo il 2017, anno chiave per il nostro istituto, iniziato con il più che positivo apprezzamento del titolo in Borsa. Non ci fermeremo di certo solo qui. Abbiamo risorse e spazio per poter fare molto altro, per portare nuovi risultati e soddisfazioni a tutti gli stakeholder della Banca, senza mai farci affascinare da risultati di breve termine ma guardando ad orizzonti che coprono trimestri di molti anni. E per la fiducia riposta sul nostro Istituto ringrazio tutti gli Azionisti oltre che tuti i collaboratori che hanno reso possibile il continuo realizzarsi di questo progetto.

Cariche sociali

Consiglio di Amministrazione

Amministratore Delegato Giovanni Bossi (1) Consiglieri Giuseppe Benini

Presidente Sebastien Egon Fürstenberg Vice Presidente Alessandro Csillaghy De Pacser Francesca Maderna Antonella Malinconico Riccardo Preve Marina Salamon Daniele Santosuosso

1) All'Amministratore Delegato sono attribuiti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società.

Direttore Generale Alberto Staccione

Collegio Sindacale Presidente Giacomo Bugna Sindaci Effettivi Giovanna Ciriotto

Massimo Miani Sindaci Supplenti Guido Gasparini Berlingieri Valentina Martina

Società di Revisione EY S.p.A.

Dirigente Preposto alla redazione Mariacristina Taormina dei documenti contabili societari

Capitale Sociale: euro 53.811.095 i.v. ABI 3205.2 Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Venezia: 02505630109 Partita IVA: 02992620274 Numero di iscrizione all'Albo delle Banche: 5508 Sede legale ed amministrativa Membro di Factors Via Terraglio, 63 – 30174 Mestre – Venezia Chain International Indirizzo Internet: www.bancaifis.it

Business e marchi

1983 I.f.i.s. spa nasce a Genova
1989 Le azioni di I.F.I.S. sono ammesse al Mercato Ristretto
di Genova e nel 1990 anche in quello di Milano
2003 Un anno dopo l'inizio dell'attività bancaria avviene l'ammissione
al MTA (Mercato Telematico Azionario) di Milano
2004 Banca IFIS viene ammessa al segmento Star del mercato MTA.

Banca IFIS è un istituto di credito quotato nel segmento STAR di Borsa Italiana (IF:IM) che opera in segmenti del mercato bancario contraddistinti da una buona redditività. La Banca ha adottato modelli organizzativi semplici e ad elevato grado di centralizzazione delle attività che consentono di gestire i singoli business avvalendosi di reti e canali a presidio del territorio e non di tradizionali sportelli. Elementi essenziali della strategia sono la salvaguardia del patrimonio; l'impiego della liquidità in attività adeguatamente remunerate; mantenimento di un elevato grado di liquidità.

Banca IFIS ha intrapreso un percorso evolutivo volto ad estendere l'operatività attuale a taluni segmenti del lending, della specialty finance e del leasing, percorso che trova concretizzazione nell'acquisizione dell'ex Gruppo Interbanca, perfezionato il 30 novembre 2016.

A seguito dell'acquisizione sono stati creati due nuovi settori, il "Corporate banking" ed il "Leasing", che insieme al tradizionale settore "Credito Commerciale" si presentano al mercato con il marchio "Banca IFIS Impresa".

Gli attuali marchi attraverso cui il Banca IFIS opera finanziando l'economia reale sono:

Banca IFIS Impresa, rappresenta il supporto del credito commerciale a breve termine (factoring), del corporate banking (finanza a medio/lungo termine e finanza strutturata) e del leasing (operativo e finanziario) a favore delle piccole, medie e micro imprese. Banca IFIS Impresa opera sia nel mercato italiano sia internazionale, in primis nel mercato polacco grazie alla controllata IFIS Finance, specializzata in servizi di factoring (import/export).

Il target di imprese oggetto dell'attività di Banca IFIS Impresa risiede nelle PMI che non beneficiano attualmente della liquidità presente nel mercato, comprese le aziende che lavorano con la Pubblica Amministrazione. Banca IFIS Impresa offre diversi servizi:

  • Credito commerciale: grazie al servizio di factoring, Banca IFIS Impresa entra direttamente nel rapporto di fornitura tra aziende, consentendo all'impresa cliente di rendere liquidi i propri crediti commerciali, e all'azienda debitrice di pattuire tempi di pagamento personalizzati. Banca IFIS Impresa offre diverse tipologie di factoring a seconda delle esigenze dell'azienda: pro soluto/pro solvendo, export/import, diretto/indiretto, maturity, Acquisto a Titolo definitivo (ATD), anticipo crediti futuri, TiAnticipo per l'acquisto dei crediti certificati;
  • Leasing: con l'acquisizione dell'ex Gruppo Interbanca, Banca IFIS Impresa è entrata anche nel mercato del leasing (operativo e finanziario), attraverso la controllata IFIS Leasing, che si divide in:
  • o Leasing di beni strumentali prodotto mirato a facilitare l'investimento in apparecchiature dei settori IT, Telecomunicazioni, Office Equipment, Macchinari Industriali e apparecchi medicali rivolto ad aziende e rivenditori;
  • o Leasing Autoveicoli che supporta imprese e liberi professionisti nel finanziamento di auto aziendali e veicoli commerciali;
  • o Noleggio beni strumentali: permette all'azienda l'utilizzo di un bene per un periodo di tempo determinato a fronte del pagamento di una rata, evitando i costi di obsolescenza del bene. É attivo per i beni IT, Office, Macchinari industriali e Healthcare.
  • Corporate Banking: attraverso la controllata Interbanca, offre sostegno alle aziende per garantirne lo sviluppo per linee interne o esterne attraverso operazioni straordinarie, finalizzate al riposizionamento, all'espansione, a sviluppare alleanze o integrazioni, a favorire riorganizzazioni o l'apertura del capitale a nuovi partner o investitori. Il Corporate Banking si divide in:
  • o Finanziamenti a medio-lungo termine: sostegno del ciclo operativo dell'impresa con interventi che spaziano dall'ottimizzazione delle fonti di finanziamento al sostegno del capitale circolante, fino al supporto degli investimenti produttivi;
  • o Finanza Strutturata: strutturazione legale e finanziaria e organizzazione di finanziamenti, sia bilaterali sia in pool. Controllo del rischio di mercato con gli strumenti dei prestiti sindacati e collocamento sul mercato delle quote di operazioni di finanza strutturata.

Banca IFIS Pharma dedicata, tramite la Business Unit Pharma, al sostegno del credito commerciale dei fornitori delle ASL, ovvero aziende interessate a cedere crediti vantati verso il Sistema Sanitario in regime di pro-soluto, consentendo quindi di tutelarsi dal rischio di ritardato pagamento. Banca IFIS Pharma supporta inoltre i titolari di farmacie tramite una Business Unit dedicata, con soluzioni pensate per far fronte a esigenze di finanziamento sia di breve che di medio periodo;

• Banca IFIS Area NPL e CrediFamiglia operano nel settore dei crediti di difficile esigibilità sia consumer retail sia micro-corporate. Banca IFIS Area NPL si occupa dell'acquisizione/dismissione e gestione dei portafogli di crediti non-performing mentre CrediFamiglia è dedicata alla gestione del recupero, ovvero della collection giudiziale e stragiudiziale grazie a diversi canali: call center, rete interna, rete esterna, Legal Factory, Legal Small Ticket;

Fast Finance dedicata alle attività connesse al settore dei crediti erariali. Si occupa della gestione degli incassi di imposte dirette e indirette e di crediti fiscali sia in bonis che generati da procedure concorsuali. Nello specifico, valuta e gestisce:

  • Crediti IVA: per le procedure prossime alla chiusura;
  • Crediti IRES da ritenute a titolo di acconto;
  • Crediti IRES da mancata deduzione IRAP ex art. 6, D.L. 185/2008 ed ex art. 2, D.L. 201/2011.

rendimax e contomax sono i due strumenti di raccolta retail di cui si serve la Banca e che gestionalmente sono classificati nel Segment di bilancio "Governance & Servizi". Nello specifico, rendimax è il conto deposito online ad alto rendimento per privati, imprese e per procedure fallimentari mentre contomax è il conto corrente crowd online gratuito, lanciato nel 2013.

Contesto

Le condizioni dell'economia globale sono leggermente migliorate ma le prospettive rimangono tuttavia soggette a diversi fattori di incertezza. In primis per gli Stati Uniti, che dipendono dalle politiche economiche della nuova amministrazione, non ancora definite nei dettagli: un impatto espansivo, al momento di difficile quantificazione, può derivare dagli interventi annunciati in materia di politica di bilancio, ma effetti sfavorevoli potrebbero derivare dall'adozione e dalla diffusione di misure di restrizione commerciale. La crescita globale potrebbe infatti essere frenata dall'insorgere di turbolenze nelle economie emergenti associate alla normalizzazione della politica monetaria statunitense.

Nell'area dell'euro la crescita prosegue a un ritmo moderato, pur se in graduale consolidamento. I rischi di deflazione si sono ridotti; l'inflazione è risalita in dicembre, ma quella di fondo rimane su livelli ancora bassi. Per mantenere le condizioni monetarie espansive adeguate ad assicurare l'aumento dell'inflazione, il Consiglio direttivo della BCE ha esteso la durata del programma di acquisto di titoli almeno fino a dicembre del 2017 o anche oltre, se necessario. Da aprile 2017 gli acquisti mensili torneranno a 60 miliardi.

INFLAZIONE (VARIAZIONI PERCENTUALI SULL'ANNO)

TASSO DI DISOCCUPAZIONE (PERCENTUALI)

Secondo gli indicatori disponibili, in autunno la ripresa dell'economia italiana è proseguita, pur se moderatamente. Considerando l'andamento della produzione industriale, quello dei consumi elettrici e quello del trasporto merci, tutti in crescita, e gli indicatori di fiducia delle imprese, che si collocano su valori elevati, nel quarto trimestre del 2016 il PIL potrebbe essere aumentato a un ritmo valutabile attorno allo 0,2 per cento rispetto al periodo precedente.

CONSUMI DELLE FAMIGLIE (VARIAZIONI PERCENTUALI SULL'ANNO)

PIL (VARIAZIONI PERCENTUALI SULL'ANNO)

È proseguita nei mesi più recenti l'espansione del credito al settore privato non finanziario, con un aumento anche dei prestiti alle imprese; la crescita resta modesta. La qualità del credito delle banche italiane continua a beneficiare del miglioramento del quadro congiunturale, registrando un'ulteriore diminuzione del flusso di nuovi crediti deteriorati.

PROIEZIONE SUGLI INVESTIMENTI (VARIAZIONI PERCENTUALI SULL'ANNO)

PRODUZIONE INDUSTRIALE (VARIAZIONI PERCENTUALI SULL'ANNO)

Le proiezioni per l'economia italiana indicano che in media il PIL è previsto in aumento dello 0,9 per cento nel 2016; crescerebbe attorno alla stessa percentuale anche nel 2017 e all'1,1% sia nel 2018, sia nel 2019. L'attività economica verrebbe ancora sospinta dalla domanda nazionale e, già dal 2017, dal graduale rafforzamento di quella estera.

PIL

EXPORT

Mercati di riferimento

PMI: le PMI mostrano una buona diversificazione per dimensione e distribuzione geografica, con un incremento in unità del +0,4% nel 2015. L'affidabilità creditizia di questa tipologia di imprese è correlato con l'ammontare dei ricavi (+3% rispetto al 2014) e, nonostante la moderata ripresa economica, le PMI sono per oltre il 50% in un'area di affidabilità con un miglioramento evidenziato anche nei tempi di pagamento.

DISTRIBUZIONE CLASSE DI AFFIDABILITA' DELLE PMI

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DELLE PMI

Factoring: L'incidenza del turnover factoring su PIL è stabilmente superiore all'11%; nel 2016 è progressivamente incrementato il ritmo di crescita del prodotto rispetto al 2015, con una prosecuzione, nel quarto trimestre 2016 e prevista nel 2017, del trend positivo di incremento dei volumi.

SCENARIO COMPETITOR 2016 – Miliardi di €

Leasing: Nel 2016 ha accelerato la crescita iniziata nel 2014, in particolare nei segmenti dei veicoli commerciali leggeri e dei veicoli industriali. Le previsioni indicano un 2017 ancora caratterizzato dalla crescita grazie alla necessità delle imprese di continuare a rinnovare le attrezzature produttive e alla politica di incentivi alle PMI, che rappresentano il 75% dei volumi del leasing.

LEASING TRANSPORTATION (Volumi Dic. YTD)

LEASING STRUMENTALE (Volumi Dic. YTD)

Finanza Strutturata: Il mercato M&A italiano si conferma molto dinamico anche nel 2016 con 1.204 operazioni e un totale 80 miliardi di euro. Una maggiore evidenza di questo trend si nota nel segmento Mid Size che fa registrare anche un aumento in termini di volumi (+29,5%) rispetto all'anno precedente. Il settore su cui si concentra il maggior numero di operazioni è quello finanziario, seguito dalle costruzioni. Per quanto riguarda le attività di leveraged finance, nel 2016 sono stati almeno 125 gli investimenti condotti dai fondi di private equity in aziende italiane direttamente o tramite aziende già in portafoglio, oppure in aziende estere tramite aziende italiane. Il tutto ha generato un esborso che supera i 7 miliardi di euro. La maggior parte dei deal è riferita a PMI, mentre soltanto una trentina di operazioni hanno avuto come protagoniste aziende con fatturato superiore a 100 milioni e solo dieci casi con ricavi superiori ai 500 milioni.

Finanziamento a breve termine: i finanziamenti a breve termine a imprese e professionisti sono in riduzione del 5% dalla fine del 2014 sull'accordato e intorno al 10% per l'utilizzato. La contrazione dei prestiti a breve è concentrata nei finanziamenti in conto corrente. Il dettaglio per classi di importo mostra segno positivo solamente negli affidamenti di piccolo importo.

Pharma e Farmacie: Nel settore farma-industriale, il pagamento dei crediti ai fornitori da parte del SSN resta uno dei capitoli "pesanti" per la finanza pubblica. Lo scoperto a dicembre 2016 ammontava infatti a 2,5 miliardi di euro, con le quote più alte tra Toscana, Piemonte, Calabria e Puglia. Per quanto riguarda l'impresa farmacia invece, il numero dei presidi sul territorio (attualmente 18.200), è atteso in salita di circa 2.500 unità in seguito al "DL Cresci-Italia". Il fatturato delle farmacie è composto per il 60% da farmaci con ricetta e per il 40% distribuito tra prodotti senza ricetta; parafarmaco; igiene e bellezza; nutrizionale.

SPESA FARMACEUTICA E CONSUMI SANITARI PRIVATI DELLE FAMIGLIE*

FATTURATO DEL COMPARTO DELLE FARMACIE

Non-Performing Loans: I volumi dei NPL per le società non finanziarie sono stabilmente sopra i 140 miliardi di euro; stabili anche i volumi degli NPL per le famiglie produttrici a un livello di poco inferiore ai 16 miliardi. Si evidenzia un'incidenza crescente degli NPL sul monte impieghi, con un peso preponderante del non-performing sul retail. Il legal framework ha visto l'introduzione della legge sulla garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze e della riforma del processo di risoluzione degli NPL.

FINANZIAMENTI DETERIORATI E DEI NPLs LORDI

Crediti fiscali: Il numero di fallimenti registrati nei primi nove mesi del 2016 tocca quota 10 mila imprese. Le procedure fallimentari rimangono a livelli storicamente elevati ma segnano un calo del 6% rispetto allo stesso periodo del 2015, che già aveva fatto registrare una diminuzione del 3,8% sull'anno precedente. Prosegue il crollo di procedure concorsuali non fallimentari: tra gennaio e settembre 2016 ne sono state aperte 1,3 mila, in calo del 32% su base annua.

Raccolta: i depositi di famiglie e imprese mantengono un trend positivo. Le famiglie mostrano un'elevata attenzione per i time depo, mentre le imprese hanno aumentato la propensione al mantenimento della liquidità pronta per gli investimenti.

Relazione sulla gestione

Note introduttive alla lettura dei numeri

Si evidenziano i seguenti fatti di cui occorre tener conto nella lettura comparativa dei numeri di periodo:

  • Nuovo modello di stima dei cash flow connessi ai crediti gestiti dalla BU Pharma: la Banca ha provveduto nel corso del 2016 ad implementare un nuovo modello di stima dei flussi di cassa dei crediti acquistati nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale gestiti dalla BU Pharma. In particolare si è provveduto ad includere, sin dall'acquisto dei crediti, la stima degli interessi di mora ritenuta recuperabile, sulla base delle evidenze storiche della Banca. La metodologia di stima dei flussi di cassa adottati da Banca IFIS sono conformi a quanto disposto nel documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo". La variazione nella stima dei cash flow, attualizzata al TIR originario delle posizioni, si è tradotta in una variazione di costo ammortizzato contabilizzata a conto economico fra gli interessi attivi pari a 15,8 milioni di euro.
  • Operazione di riassetto del portafoglio titoli di Stato: ad aprile 2015 è stata effettuata ad un'operazione di riassetto di parte del portafoglio titoli governativi italiani che ha comportato la rilevazione nel primo semestre 2015 di un utile da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita per 124,5 milioni di euro.

Highlights

PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2015 ASSOLUTA %
Attività finanziarie disponibili per la vendita 325.050 3.221.533 (2.896.483) (89,9)%
Crediti verso clientela 4.464.566 3.414.808 1.049.758 30,7%
Totale attivo 7.037.838 6.950.249 87.589 1,3%
Debiti verso banche 533.385 663.004 (129.619) (19,6)%
Debiti verso clientela 5.662.176 5.487.213 174.963 3,2%
Patrimonio netto 596.975 567.509 29.466 5,2%
PRINCIPALI DATI ECONOMICI ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31/12/2016 31/12/2015 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione (1) 320.654 401.561 (80.907) (20,1)%
Rettifiche di valore nette su crediti e altre attività finanzia
rie (1)
(24.936) (30.627) 5.691 (18,6)%
Risultato netto della gestione finanziaria 295.718 370.934 (75.216) (20,3)%
Costi operativi (187.647) (126.878) (60.769) 47,9%
Utile lordo 108.071 244.056 (135.985) (55,7)%
Utile netto 71.722 160.743 (89.021) (55,4)%

(1) Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti all'Area NPL, pari a 32,6 milioni al 31 dicembre 2016 e a 3,6 milioni al 31 dicembre 2015, sono state riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.

(2) Al netto dell'utile da cessione realizzato nell'aprile 2015 a fronte dell'operazione di riassetto del portafoglio titoli di Stato (124,5 milioni di euro), l'utile netto di periodo al 31 dicembre 2015 si attesta a 77,4 milioni.

PRINCIPALI DATI ECONOMICI TRIMESTRALI 4° TRIMESTRE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2015 2014 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione (1) 85.234 75.433 9.801 13,0%
Rettifiche di valore nette su crediti e altre attività finanzia
rie (1)
(5.458) (7.502) 2.044 (27,2)%
Risultato netto della gestione finanziaria 79.776 67.931 11.845 17,4%
Costi operativi (69.678) (46.934) (22.744) 48,5%
Utile lordo 10.098 20.997 (10.899) (51,9)%
Utile netto 6.665 12.877 (6.212) (48,2)%

(1) Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti all'Area NPL, pari a 9,0 milioni nel quarto trimestre 2016 e a 0,6 milioni nel quarto trimestre 2015, sono state riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.

KPI

KPI RICLASSIFICATI (1)) ESERCIZIO VARIAZIONE
2016 2015 %
ROE 12,6% 30,2% (17,6)%
ROA 1,5% 3,5% (2,0)%
ROCA 1,4% 3,7% (2,3)%
Cost/Income ratio 58,5% 31,3% 27,2%
Ratio Totale Fondi propri 13,78% 15,59% (1,81)%
Common Equity Tier 1 Ratio 13,78% 15,59% (1,81)%
Numero azioni capitale sociale (in migliaia) 53.811 53.811 0,0%
Numero di azioni in circolazione a fine periodo(2)
(in migliaia)
53.431 53.072 0,7%
Book per share 11,17 10,69 4,5%
EPS 1,35 3,03 (55,4)%
EPS ricalcolato (3) 1,35 1,46 (7,5)%
Dividendo per azione 0,82 0,76 7,9%
Payout ratio 61,1% 25,1% 36,0%

(1) Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti l'Area NPL, pari a 32,6 milioni al 31 dicembre 2016 e a 3,6 milioni al 31 dicembre 2015, sono state riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.

(2) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.

(3) EPS ricalcolato al netto della plusvalenza su titoli generata nel corso del 2015.

Impatti modifiche normative

Si evidenziano le modifiche normative intervenute nel 2016 rilevanti per Banca IFIS.

  • Emanazione del documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo" che è risultato coerente con il nuovo modello di stima dei cash flow connessi ai crediti gestiti dalla BU Pharma implementato nel corso del 2016.
  • Aspetti fiscali: tra le più recenti disposizioni introdotte in materia fiscale, si evidenziano quelle che hanno avuto effetto sulla determinazione delle imposte di Banca IFIS. In particolare:
  • D.L. 27 giugno 2015, n. 83, art. 16, co. 1: tale disposizione ha modificato il regime di deducibilità delle perdite su crediti e delle svalutazioni. A decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2016, viene introdotta la deducibilità integrale di tali componenti negativi di reddito nell'esercizio in cui sono rilevati in bilancio. La stessa disposizione ha stabilito che tutte le eccedenze non dedotte fino al periodo di imposta 2015 debbano essere portate in diminuzione dal reddito imponibile (con aliquote diversificate) nei successivi dieci periodi d'imposta, a partire dal 2016. Tale modifica normativa non impatta la determinazione del effective tax rate ma incide invece nella determinazione delle imposte correnti.
  • D.L. 3 maggio 2016, n. 59, art.11: tale norma ha introdotto l'opzione per i soggetti destinatari delle disposizioni di cui al DL 225/2010 (banche e intermediari finanziari) di continuare ad applicare le norme vigenti in materia di conversione delle imposte anticipate qualificate in crediti d'imposta, a condizione che provvedano al pagamento di un canone annuo pari all'1,5% delle imposte anticipate qualificate iscritte in bilancio e rettificate ai sensi di quanto disposto dal suddetto Decreto Legge in esame. L'esercizio dell'opzione è irrevocabile ed il versamento del canone (se dovuto) deve essere eseguito entro la data di scadenza per il versamento del saldo delle imposte sul reddito.

Aggregati patrimoniali ed economici

Aggregati patrimoniali

I PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2016 2015 ASSOLUTA %
Attività finanziarie disponibili per la vendita 325.050 3.221.533 (2.896.483) (89,9)%
Crediti verso banche 1.798.767 84.988 1.713.779 2016,5%
Crediti verso clientela 4.464.566 3.414.808 1.049.758 30,7%
Attività materiali e immateriali 77.112 58.439 18.673 32,0%
Altre voci dell'attivo 372.343 170.481 201.862 118,4%
Totale attivo 7.037.838 6.950.249 87.589 1,3%
Debiti verso banche 533.385 663.004 (129.619) (19,6)%
Debiti verso clientela 5.662.176 5.487.213 174.963 3,2%
Altre voci del passivo 245.302 232.523 12.779 5,5%
Patrimonio netto 596.975 567.509 29.466 5,2%
Totale passivo e patrimonio netto 7.037.838 6.950.249 87.589 1,3%

Le attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS), che includono titoli di debito e titoli di capitale, si attestano al 31 dicembre 2016 a 325,0 milioni di euro rispetto ai 3.221,5 milioni a fine 2015 (-89,9%). La riserva da valutazione, al netto dell'effetto fiscale, al 31 dicembre 2016 è positiva per 1 milione di euro (11,7 milioni al 31 dicembre 2015).

L'ammontare dei titoli di debito detenuti in portafoglio al 31 dicembre 2016 è pari a 323,0 milioni di euro, in riduzione del 90,0% rispetto al 31 dicembre 2015 (3.216,8 milioni), principalmente per effetto delle vendite per 2,9 miliardi di euro effettuate nel corso dell'esercizio che hanno fatto registrare un utile da cessione di 5,5 milioni di euro.

Si riporta di seguito la suddivisione per scadenza dei titoli di debito in portafoglio.

Emittente/Scadenza 3° trim.2017 2° trim.2020 Totale complessivo
Titoli governativi 270.292 52.741 323.033
% sul totale 83,7% 16,3% 100,0%

Tra le attività finanziarie disponibili per la vendita sono inclusi anche titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza in società non quotate per 2,0 milioni di euro (-57,1% rispetto al 31 dicembre 2015). La movimentazione è dovuta alla sottoscrizione per 1,5 milioni di euro della partecipazione in Cassa di Risparmio di Cesena a fronte dei contributi versati al FITD (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi) quale aumento di capitale della banca stessa; il fair value di tale partecipazione è pari al valore di sottoscrizione attribuito al relativo aumento di capitale. Il trattamento contabile fiscale e segnaletico di tale partecipazione segue quanto indicato dall'ABI nella comunicazione del 4 agosto 2016, confermata dalla nota tecnica di Banca d'Italia del 26 ottobre 2016. Nel periodo sono state altresì rilevate rettifiche di valore apportate alle interessenze detenute in una società partecipata a seguito di impairment per complessivi 4,4 milioni di euro.

I crediti verso banche

Il totale dei crediti verso banche al 31 dicembre 2016 è risultato pari a 1.798,8 milioni, rispetto agli 85,0 milioni al 31 dicembre 2015. Tale eccedenza di liquidità è volta a garantire il margine necessario all'ordinario svolgimento dell'attività bancaria nonché la liquidità necessaria per cogliere eventuali opportunità di mercato.

I crediti verso clientela

Il totale dei crediti verso la clientela è pari a 4.464,6 milioni di euro, in crescita del 30,7% rispetto ai 3.414,8 milioni a fine del 2015.

Più in dettaglio, risultano in aumento i crediti dell'Area NPL (+58,6%) a seguito sia di nuove acquisizioni sia del rilascio a costo ammortizzato di un'importante quota del portafoglio precedentemente iscritta al costo d'acquisto in attesa del completamento delle attività propedeutiche al rilascio stesso. In crescita anche gli impieghi del settore crediti commerciali (+33,3). In diminuzione i crediti fiscali a seguito di importanti incassi rilevati nel corso dell'esercizio. Relativamente ai crediti del settore Governance e Servizi, si registra un decremento dovuto alla riduzione della marginazione legata alle operazioni di pronti contro termine passivi sulla piattaforma MTS con controparte Cassa Compensazione e Garanzia, a fronte della citata riduzione delle consistenze del portafoglio titoli rifinanziabile.

La distribuzione delle esposizioni creditizie verso la clientela mostra una quota del 22,4% verso la Pubblica Amministrazione e del 77,6% verso il settore privato (rispettivamente 30,6% e 69,4% al 31 dicembre 2015).

Per quanto attiene all'attività a favore delle PMI, la durata delle esposizioni si conferma a breve termine, in linea con la strategia di supporto al capitale circolante adottata dalla Banca. I tempi medi di incasso si attestano infatti a 3 mesi per le esposizioni nei confronti di privati e a circa 4 mesi verso la Pubblica Amministrazione.

Infine si segnala che la voce comprende n. 2 posizioni per un ammontare di 217,7 milioni di euro che rientrano nella categoria dei grandi rischi.

Il totale delle attività deteriorate nette, sul quale incidono in modo significativo le acquisizioni del settore Area NPL perfezionate nel corso dell'esercizio 2016, si attesta a 746,8 milioni a dicembre 2016 contro i 483,0 milioni a fine 2015 (+54,6%).

Si espongono di seguito le esposizioni oggetto di concessioni (forbearance) per settore.

FORBEARANCE
(in migliaia di euro)
CREDITI
COMMERCIALI
AREA NPL CREDITI
FISCALI
TOTALE
Crediti in sofferenza
Dati al 31.12.2016 2.439 33.550 - 35.989
Dati al 31.12.2015 371 15.064 - 15.435
Variazione % 557,4% 122,7% - 133,2%
Inadempienze probabili -
Dati al 31.12.2016 19.312 53.368 - 72.680
Dati al 31.12.2015 14.414 19.309 - 33.723
Variazione % 34,0% 176,4% - 115,5%
Esposizione scadute -
Dati al 31.12.2016 - - - -
Dati al 31.12.2015 5.300 - - 5.300
Variazione % (100,0)% - - (100,0)%
Crediti in bonis -
Dati al 31.12.2016 6.955 15 - 6.970
Dati al 31.12.2015 2.954 5 - 2.959
Variazione % 135,4% 200,0% - 135,6%

Le attività deteriorate nette dei crediti commerciali, la cui dinamica è la sola di effettivo interesse ai fini della considerazione della qualità del credito della Banca, si attestano a 184,5 milioni di euro da 128,7 milioni a fine 2015, in crescita del 43,3%. L'aumento più marcato è relativo alle esposizioni scadute. L'incidenza delle attività deteriorate è pari al 30,9% (22,7% a dicembre 2015) rispetto al patrimonio netto.

CREDITI COMMERCIALI DETERIORATI
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE (1) INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
SITUAZIONE AL 31/12/2016
Valore nominale attività deteriorate 272.952 76.528 103.211 452.691
Incidenza sul totale crediti al valore nominale 6,7% 1,9% 2,5% 11,2%
Rettifiche di valore 241.260 25.641 1.326 268.227
Incidenza sul valore nominale 88,4% 33,5% 1,3% 59,3%
Valore di bilancio 31.692 50.887 101.885 184.464
Incidenza sul totale crediti netti 0,8% 1,3% 2,7% 4,9%
SITUAZIONE AL 31/12/2015
Valore nominale attività deteriorate 255.245 58.257 59.788 373.290
Incidenza sul totale crediti al valore nominale 8,3% 1,9% 1,9% 12,1%
Rettifiche di valore 224.295 18.706 1.574 244.575
Incidenza sul valore nominale 87,9% 32,1% 2,6% 65,5%
Valore di bilancio 30.950 39.551 58.214 128.715
Incidenza sul totale crediti netti 1,1% 1,4% 2,1% 4,6%

(1) Le sofferenze vengono rilevate in bilancio sino al totale esaurimento delle procedure di recupero del credito.

Le sofferenze nette ammontano a 31,7 milioni, +2,4% rispetto al dato di fine esercizio 2015; il rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi netti del settore si attesta allo 0,8%, rispetto al 1,1% al 31 dicembre 2015. Il rapporto tra le sofferenze nette e il patrimonio netto si attesta al 5,3%, rispetto al 5,5% al 31 dicembre 2015. Il coverage ratio si attesta all'88,4% (87,9% al 31 dicembre 2015)

La categoria delle inadempienze probabili nette presenta un saldo di 50,9 milioni rispetto ai 39,6 milioni a fine 2015 (+28,7%). L'aumento è principalmente riconducibile a tre posizioni che entrano in tale categoria di rischio. Il coverage ratio si attesta al 33,5% (32,1% al 31 dicembre 2015).

Le esposizioni scadute deteriorate nette ammontano a 101,9 milioni contro i 58,2 milioni a dicembre 2015 (+75,0%). I crediti scaduti verso il settore pubblico passa da 1,2 milioni di euro a 46,8 milioni di euro. L'aumento è imputabile ad acquisti effettuati a fine dicembre 2015 di crediti già scaduti contrattualmente a seguito dell'accordo stipulato con un primario player di mercato che ha consentito alla Banca l'ingresso nel business delle multi-utilities. Tali portafogli hanno ad oggetto crediti nei confronti degli enti locali per i quali la Banca ha avviato azioni di recupero mediante la sottoscrizione di piani di rientro.

Il coverage ratio si attesta al 1,3% (2,6% al 31 dicembre 2015).

Le immobilizzazioni immateriali e materiali

Le immobilizzazioni immateriali si attestano a 13,1 milioni di euro, contro 6,4 milioni al 31 dicembre 2015 (+106,6%). La voce è interamente riferita a software.

Le immobilizzazioni materiali si attestano a 64,0 milioni di euro, rispetto ai 52,1 milioni a fine 2015 (+22,9%), principalmente a fronte della capitalizzazione dei costi inerenti la ristrutturazione dell'immobile sito in Firenze divenuto la nuova sede dell'area di business NPL.

Gli immobili iscritti a fine periodo tra le immobilizzazioni materiali sono principalmente riferiti all'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre – Venezia sede della Banca, e all'immobile sito in Mestre – Venezia ove sono stati trasferiti dei servizi della Banca.

Tali immobili, in quanto immobili di pregio, non sono assoggettati ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impairment. A tale scopo vengono sottoposti a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. Nel corso del 2016 non sono emersi elementi che facciano ritenere necessario l'effettuazione dell'impairment test.

Risultano inoltre iscritti due immobili siti in Firenze: il primo per 3,7 milioni di euro, acquisito in locazione finanziaria, che ha ospitato l'area di business NPL fino al mese di agosto dell'anno in corso; il secondo per 20,6 milioni di euro comprensivi degli oneri di ristrutturazione sostenuti, come sopra citato, divenuto la nuova sede della medesima area.

Le attività e passività fiscali

Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.

ATTIVITA' FISCALI CORRENTI
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
2016 2015 ASSOLUTA %
Irap 8.922 - 8.922 n.a.
Ires 1.011 1.035 (24) (2,3)%
Ires da cessione di crediti 21.278 21.278 - -
Altre 2 2 - -
Totale 31.213 22.315 8.898 39,9%

Si dettagli nella tabella di seguito esposta la composizione per tipologia delle attività fiscali correnti.

Le principali fattispecie cui sono riferibili le attività per imposte anticipate sono di seguito riportate:

ATTIVITA' PER IMPOSTE ANTICIPATE CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2016 2015 ASSOLUTA %
Crediti verso clientela 36.184 38.058 (1.874) (4,9)%
Fondi per rischi e oneri 1.209 - 1.209 n.a.
Titoli disponibili per la vendita 0 - - n.a.
Attività materiali 315 - 315 n.a.
Altre 575 1.181 (606) (51,3)%
Totale 38.283 39.239 (956) (2,4)%

Le attività per imposte anticipate di cui alla voce Crediti verso clientela sono riferite a rettifiche di valore su crediti deducibili negli esercizi successivi.

PASSIVITA' FISCALI CORRENTI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2016 2015 ASSOLUTA %
Saldo Irap - 4.093 (4.093) (100,0)%
Totale - 4.093 (4.093) (100,0)%

Le principali fattispecie cui sono riferibili le passività per imposte differite sono di seguito riportate:

PASSIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2016 2015 ASSOLUTA %
Crediti verso clientela 13.292 15.257 (1.965) (12,9)%
Titoli disponibili per la vendita 394 5.770 (5.376) (93,2)%
Attività materiali 325 309 16 5,2%
Altre 309 309 n.a.
Totale 14.320 21.336 (7.016) (32,9)%

Altre attività e altre passività

Le altre attività si attestano a 156,8 milioni di euro al 31 dicembre 2016 (+90,5% rispetto al 31 dicembre 2015).

La voce comprende per 7,2 milioni di euro crediti verso l'erario per acconti versati (bollo e ritenute d'acconto) e per 26,9 milioni crediti nei confronti dei cessionari di portafogli di crediti NPL. La voce comprende inoltre un credito nei confronti della controllante La Scogliera S.p.A. pari a 43,9 milioni di euro, derivanti dall'applicazione del consolidato fiscale.

Le altre passività a fine periodo ammontano a 222,6 milioni di euro (+9,6% rispetto a fine 2015). Le poste più significative sono da ricondurre prevalentemente a somme da accreditare alla clientela in attesa di imputazione.

La raccolta

RACCOLTA CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2015 ASSOLUTA %
Debiti verso clientela: 5.662.176 5.487.213 174.963 3,2%
Pronti contro termine 270.314 2.278.983 (2.008.669) (88,1)%
Rendimax 4.447.192 3.048.357 1.398.835 45,9%
Contomax 72.068 64.912 7.156 11,0%
Altri debiti 872.602 94.961 777.641 818,9%
Debiti verso banche: 533.385 663.004 (129.619) (19,6)%
Eurosistema - 119.792 (119.792) (100,0)%
Pronti contro termine 50.886 384.225 (333.339) (86,8)%
Altri debiti 482.499 158.987 323.512 203,5%
Totale raccolta 6.195.561 6.150.217 45.344 0,7%

Il totale della raccolta, che al 31 dicembre 2016 risulta pari a 6.195,6 milioni di euro (+0,7% rispetto al 31 dicembre 2015) è rappresentata per il 91,4% da Debiti verso la clientela (89,2% al 31 dicembre 2015), per l'8,6% da Debiti verso banche (10,8% al 31 dicembre 2015).

I Debiti verso la clientela ammontano al 31 dicembre 2016 a 5.662,2 milioni di euro, in crescita del 3,2% rispetto a fine 2015). Risulta in aumento la raccolta retail che si attesta a 4.519,3 milioni di euro al 31 dicembre 2016, di cui 4.447,2 milioni di euro riferibili a rendimax e 72,1 milioni di euro riferibili a contomax, contro i 3.113,3 milioni del 31 dicembre 2015 (+45,2%) anche per effetto dell'introduzione delle nuove scadenze di rendimax a 3, 4, 5 anni nonché a seguito di alcune campagne promozionali volte a supportare i livelli di raccolta in vista della conclusione dell'operazione di acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca. La Banca continua a farsi carico dell'imposta di bollo proporzionale su rendimax e contomax, pari allo 0,20%. Sono invece decrementati i pronti contro termine con sottostante titoli di Stato e controparte Cassa di Compensazione e Garanzia in essere al 31 dicembre 2015 per 2.279,0 milioni di euro, cui sono seguiti acquisti per 270,3 milioni di euro.

I Debiti verso banche, che ammontano a 533,4 milioni di euro (rispetto ai 663,0 milioni a dicembre 2015), diminuiscono del 19,6% a seguito dell'estinzione anticipata della tranche TLTRO sottoscritta nel dicembre 2014. Le mutate condizioni di mercato permettono infatti di effettuare funding a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle cui tale tranche era stata emessa. I pronti contro termine con sottostante titoli di Stato in essere a fine 2016 ammontano a 50,9 milioni rispetto ai 384,2 milioni di euro di dicembre 2015 a seguito dell'estinzione di questi ultimi e della sottoscrizione di nuove operazioni.

Risultano inoltre incrementati i depositi vincolati presso altre banche il cui saldo ammonta a 482,5 milioni di euro, rispetto a 159,0 milioni di fine esercizio precedente (+203,5%).

Fondi per rischi e oneri

FONDI PER RISCHI E ONERI ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2016 2015 ASSOLUTA %
Controversie legali 1.855 1.513 342 22,6%
Contenzioso fiscale - 197 (197) (100,0)%
Quota di intervento FITD - 461 (461) (100,0)%
Altri fondi 2.476 - 2.476 n.a.
Totale fondi per rischi e oneri 4.331 2.171 2.160 99,5%

Controversie legali

Al 31 dicembre 2016 sono in essere fondi per 1,9 milioni di euro costituiti da diciassette controversie legate ai Crediti Commerciali per 1,8 milioni di euro (a fronte di un petitum complessivo di 18,0 milioni di euro) e da otto controversie legate a crediti del settore Area NPL per 100 mila euro.

Contenzioso fiscale

Il fondo rischi in essere a fine 2015, pari a 197 mila euro, si riferiva all'accantonamento a fronte di avvisi di accertamento notificati alla Banca, in relazione ai quali era stato presentato ricorso presso la competente Commissione Tributaria. Nel mese di luglio 2016 la Banca ha raggiunto un accordo conciliativo con l'Agenzia delle Entrate, in seguito al quale sono state versate le somme pattuite per la definizione degli avvisi di accertamento sopra citati.

Altri fondi

Il fondo in essere al 31 dicembre 2016 è composto per 2,5 milioni di euro dall'accantonamento relativo a commissioni che verranno corrisposte nei primi mesi del 2017 ai fini del riacquisto delle tranche senior della cartolarizzazione leasing (titoli eligible).

Il fondo in essere al 31 dicembre 2015 si riferiva all'accantonamento richiesto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), a cui Banca IFIS aderisce, che con lettera del 16 settembre 2014 aveva comunicato un ulteriore (rispetto alle comunicazioni ricevute in data 9 gennaio 2014 e 17 luglio 2014) intervento di sostegno in favore di Banca Tercas in A.S. che prevedeva per Banca IFIS un probabile esborso del valore di 0,5 milioni di euro. Banca IFIS aveva quindi provveduto ad accantonare nel 2014 tale somma fra i fondi per rischi ed oneri. Poiché gli impegni sottostanti risultano scaduti, si è provveduto a riversare a conto economico il fondo precedentemente accantonato.

Il patrimonio e i coefficienti patrimoniali

Il Patrimonio netto si attesta al 31 dicembre 2016 a 597,0 milioni di euro, contro i 567,5 milioni al 31 dicembre 2015 (+5,2%). La composizione e la variazione rispetto all'esercizio precedente sono spiegate nelle tabelle seguenti.

PATRIMONIO NETTO: COMPOSIZIONE CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2016 31.12. 2015 ASSOLUTA %
Capitale 53.811 53.811 - 0,0%
Sovrapprezzi di emissione 101.776 58.900 42.876 72,8%
Riserve da valutazione: 747 11.510 (10.763) (93,5)%
- titoli AFS 955 11.677 (10.722) (91,8)%
- TFR (208) (167) (41) 24,6%
Riserve 372.106 288.350 83.756 29,0%
Azioni proprie (3.187) (5.805) 2.618 (45,1)%
Utile netto 71.722 160.743 (89.021) (55,4)%
Patrimonio netto 596.975 567.509 29.466 5,2%
PATRIMONIO NETTO: VARIAZIONI
(in migliaia di euro)
ESERCIZIO
2016
Patrimonio netto al 31.12.2015 567.509
Incrementi: 80.571
Utile d'esercizio 71.722
Vendita/attribuzione propri strumenti 8.681
Altre variazioni 168
Decrementi: 51.105
Dividendi distribuiti 40.342
Variazione riserva da valutazione: 10.763
- titoli AFS 10.722
- TFR 41
Patrimonio netto al 31.12.2016 596.975

La variazione della riserva da valutazione su titoli AFS rilevata nell'esercizio è dovuta alla vendita di parte del portafoglio con conseguente parziale realizzo della relativa riserva per 5,5 milioni di euro.

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI DATI AL
(in migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2015
Capitale primario di classe 1(1)
(CET1)
539.322 509.281
Capitale di classe 1 (T1) 539.321 509.280
Totale fondi propri 539.358 509.280
Totale attività ponderate per il rischio 3.913.075 3.266.381
Ratio – Capitale primario di classe 1 13,78% 15,59%
Ratio – Capitale di classe 1 13,78% 15,59%
Ratio – Totale fondi propri 13,78% 15,59%

(1) Il capitale primario di classe 1 tiene conto degli utili generati nel periodo al netto della stima dei dividendi.

I fondi propri, le attività ponderate per il rischio ed i coefficienti di solvibilità al 31 dicembre 2016 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286 del 17 dicembre 2013.

Le disposizioni normative relative ai fondi propri prevedono l'introduzione del nuovo framework regolamentare in maniera graduale attraverso un periodo transitorio, in genere fino al 2017.

Banca IFIS, così come consentito dalle disposizioni transitorie della Circolare di Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, ha provveduto a calcolare i fondi propri al 31 dicembre 2016 escludendo i profitti non realizzati relativi alle esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nella categoria "Attività finanziarie disponibili per la vendita" dello IAS 39, per un importo netto positivo di 775 mila euro.

Aggregati economici

La formazione del margine di intermediazione

Il margine di intermediazione si attesta a 353,3 milioni di euro, in calo del 12,8% rispetto all'esercizio precedente, pari a 405,2 milioni. Quest'ultimo dato è tuttavia influenzato dall'utile derivante dall'operazione di riassetto portafoglio titoli di Stato perfezionata nel mese di aprile 2015, pari a 124,5 milioni di euro; al netto di questa posta straordinaria, il margine di intermediazione risulta in crescita del 25,9%.

Al margine di intermediazione registrato al 31 dicembre 2016 hanno positivamente contribuito gli utili da cessione di alcuni portafogli di crediti dell'Area NPL per 44,5 milioni di euro e l'effetto positivo contabilizzato tra gli interessi attivi derivanti dall'implementazione del nuovo modello di stima dei cash flow dei crediti sanitari per 15,8 milioni di euro.

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2016 2015 ASSOLUTA %
Margine di interesse 252.976 207.427 45.549 22,0%
Commissioni nette 50.790 57.126 (6.336) (11,1)%
Risultato netto dell'attività di negoziazione (508) (6) (502) 8366,7%
Utile da cessione o riacquisto di crediti 44.529 14.948 29.581 197,9%
Utile da cessione o riacquisto di attività finanziarie 5.495 125.679 (120.184) (95,6)%
Margine di intermediazione 353.282 405.174 (51.892) (12,8)%

Nel quarto trimestre il margine di intermediazione si attesta a 94,3 milioni, verso i 76,0 milioni nel corrispondente periodo del 2015 (+24,0%).

Il margine di interesse passa da 207,4 milioni di euro al 31 dicembre 2015 a 253,0 milioni di euro al 31 dicembre 2016 (+22,0%).

Le commissioni nette ammontano a 50,8 milioni di euro in contrazione rispetto al dato al 31 dicembre 2015 (-11,1%).

Le commissioni attive, pari a 56,3 milioni di euro contro 61,5 milioni di euro al 31 dicembre 2015, derivano principalmente da commissioni di factoring a valere sul turnover generato dai singoli clienti (in pro soluto o in pro solvendo, nella formula flat o mensile) nonché dagli altri corrispettivi usualmente richiesti alla clientela a fronte dei servizi prestati.

Le commissioni passive, pari a 5,5 milioni di euro (4,4 al 31 dicembre 2015) si riferiscono essenzialmente all'attività di intermediazione di banche convenzionate, all'attività di altri mediatori creditizi e a commissioni riconosciute a banche e a factors corrispondenti.

L'utile da cessione di crediti, che ammonta a 44,5 milioni di euro, è stato realizzato attraverso la cessione di alcuni portafogli di crediti dell'Area NPL. La voce include 279 mila euro di perdita rilevata a fronte del riacquisto di una quota di portafogli ceduti a fine 2015.

L'utile da cessione di attività finanziarie deriva dalla vendita di parte dei titoli di Stato in portafoglio avvenuta nel primo semestre 2016, per un ammontare pari a 5,5 milioni di euro.

La formazione del risultato netto della gestione finanziaria

Il risultato netto della gestione finanziaria è pari a 295,7 milioni contro i 370,9 milioni del 31 dicembre 2015 (-20,3%). Al netto dell'utile da cessione di attività finanziarie realizzato nell'aprile 2015 a fronte dell'operazione di riassetto del portafoglio titoli di Stato (124,5 milioni di euro) il risultato netto della gestione finanziaria segna un incremento pari al 20,0%.

FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO DELLA
GESTIONE FINANZIARIA
ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2016 2015 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 353.282 405.174 (51.892) (12,8)%
Rettifiche di valore nette per deterioramento di (57.564) (34.240) (23.324) 68,1%
crediti (53.208) (25.263) (27.945) 110,6%
attività finanziarie disponibili per la vendita (4.356) (8.977) 4.621 (51,5)%
Risultato netto della gestione finanziaria 295.718 370.934 (75.216) (20,3)%

Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 53,2 milioni di euro (rispetto ai 25,3 milioni al 31 dicembre 2015, +110,6%), dei quali 32,6 milioni relativi al settore Area NPL. Con particolare riferimento alle rettifiche dei crediti NPL si segnala che esse sono riconducibili a posizioni per le quali sono state rilevati dei trigger events che determinano l'impairment della posizione secondo le logiche definite nel modello di valutazione adottato e la relativa accounting policy.

Le rettifiche di valore nette su attività finanziarie disponibili per la vendita, che ammontano a 4,4 milioni di euro al 31 dicembre 2016 (9,0 al 31 dicembre 2015), sono riferite a rettifiche di valore apportate a titoli di capitale non quotati per tener conto delle evidenze di perdite durevoli emerse in sede di valutazione (impairment).

Nel quarto trimestre il risultato netto della gestione finanziaria si attesta a 79,8 milioni di euro (67,9 milioni nel quarto trimestre del 2015).

La formazione dell'utile netto d'esercizio

L'utile netto di periodo ammonta a 71,7 milioni di euro, rispetto ai 160,7 milioni dell'esercizio 2015 con un decremento del 55,4%. Al netto dell'utile da cessione di attività finanziarie realizzato nell'aprile 2015 a fronte dell'operazione di riassetto del portafoglio titoli di Stato il decremento è pari al 7,4 %.

FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2016 2015 ASSOLUTA %
Risultato netto della gestione finanziaria 295.718 370.934 (75.216) (20,3)%
Costi operativi (187.647) (126.878) (60.769) 47,9%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte 108.071 244.056 -135.985 (55,7)%
Imposte sul reddito del periodo (36.349) (83.313) 46.964 (56,4)%
Utile netto di periodo 71.722 160.743 -89.021 (55,4)%

Al 31 dicembre 2016 i costi operativi, pari a 187,6 milioni di euro contro 126,9 milioni a fine 2015, aumentano complessivamente del 47,9%; la crescita è riconducibile, per quanto attiene l'operatività ordinaria, al comparto dell'Area NPL, influenzato da un incremento significativo dei costi di ricerca anagrafica, in particolare posto di lavoro, propedeutici al rilascio delle commesse in lavorazione nel comparto giudiziale – che da gennaio 2016 è stato prioritizzato rispetto alla gestione stragiudiziale – nonché dei costi provvigionali legati all'aumentata velocità di attivazione dei piani raccolti. Nel periodo è stata, infatti, rivisitata la compensation policy nei confronti degli agenti interni ed esterni, allineando il momento della liquidazione della provvigione a quello dell'attivazione contabile del relativo piano lato Banca, creando pertanto maggiore coincidenza temporale tra costo e ricavo.

La componente costi operativi è inoltre influenzata dagli oneri connessi ad accantonamenti a fronte di passività potenziali su contenziosi legali, alla chiusura di un contenzioso fiscale, nonché alle contribuzioni al Fondo di Risoluzione Nazionale (Direttiva 59/201/UE Single Resolution Fund) e al Sistema di Garanzia dei Depositanti (Direttiva 2014/49/UE Deposit Guarantee Schemes Directive – DGS).

Il cost/income ratio (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione) si attesta, al 31 dicembre 2016 al 53,1 % contro il 31,3% del 31 dicembre 2015.

COSTI OPERATIVI ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2016 2015 ASSOLUTA %
Spese per il personale 56.189 47.737 8.452 17,7%
Altre spese amministrative 120.039 78.386 41.653 53,1%
Accantonamento a fondi rischi e oneri 2.225 229 1.996 871,6%
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali ed immateriali 5.851 3.732 2.119 56,8%
Altri oneri (proventi) di gestione 3.343 (3.206) 6.549 (204,3)%
Totale costi operativi 187.647 126.878 60.769 47,9%

Le spese per il personale, pari a 56,2 milioni, crescono del 17,7% per effetto del maggior numero dei dipendenti, che passano da 711 a fine 2015 a 832 a fine 2016 (+17,0%). L'incremento delle spese del personale è coerente con l'obiettivo di strutturare maggiormente alcune aree e servizi a supporto del business, in particolare nell'Area NPL, e del contesto in cui la Banca è chiamata ad operare.

Le altre spese amministrative, pari a 120,0 milioni di euro contro i 78,4 milioni a fine 2015, registrano un incremento del 53,1%, per effetto principalmente dell'aumentata attività connessa al settore dei crediti NPL, i cui costi di recupero e spese di informazione alla clientela (rispettivamente pari a 29,4 e 9,4 milioni di euro, contro 15,4 e 5,3 milioni di euro nel 2015) sono esposti in tale voce di conto economico; le spese di informazione alla clientela sono in particolare riconducibili ai costi di ricerca anagrafica e del posto di lavoro, propedeutici al rilascio delle commesse in lavorazione. Aumentano anche le spese connesse alla nuova organizzazione dei processi di business e del sistema dei controlli interni.

ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2016 2015 ASSOLUTA %
Spese per servizi professionali 54.777 30.895 23.882 77,3%
Legali e consulenze 23.773 13.823 9.950 72,0%
Revisione 234 204 30 14,7%
Servizi in outsourcing 30.770 16.868 13.902 82,4%
Imposte indirette e tasse 14.339 8.722 5.617 64,4%
Spese per acquisto di beni e altri servizi 50.923 38.769 12.154 31,3%
Spese per informazione clienti 11.282 6.793 4.489 66,1%
Spese spedizione documenti 5.203 3.621 1.582 43,7%
Assistenza e noleggio software 4.790 3.267 1.523 46,6%
Spese relative agli immobili 4.284 4.442 (158) (3,6)%
Pubblicità e inserzioni 3.671 2.145 1.526 71,1%
Gestione e manutenzione autovetture 2.275 2.194 81 3,7%
Spese telefoniche e trasmissione dati 1.834 1.433 401 28,0%
Viaggi e trasferte del personale 1.611 1.114 497 44,6%
Altre spese diverse 15.973 13.760 2.213 16,1%
Totale altre spese amministrative 120.039 78.386 41.653 53,1%
Recuperi di spesa (2.348) (2.998) 650 (21,7)%
Totale altre spese amministrative nette 117.691 75.388 42.303 56,1%

La sottovoce imposte indirette e tasse include, per 7,6 milioni di euro (+25,9% rispetto al 31 dicembre 2015), l'imposta di bollo relativa alla raccolta retail di cui la Banca si fa carico.

Le altre spese diverse comprendono i contributi dovuti al Fondo di Risoluzione Nazionale e al FITD per l'esercizio in corso, pari a 10,5 milioni di euro contro 10,6 milioni di euro dell'esercizio precedente.

Gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri risultano pari a 2,2 milioni di euro (rispetto a 229 mila euro di dicembre 2015). Il dato al 31 dicembre 2016 è riferito ad accantonamenti netti su controversie legate a Crediti Commerciali per 274 mila euro, a crediti del settore Area NPL per 68 mila e all'accantonamento relativo a commissioni che verranno corrisposte nei primi mesi del 2017 ai fini del riacquisto delle tranche senior della cartolarizzazione attivata dalla controllata IFIS Leasing (titoli eligible) per 2,5 milioni di euro. Risultano inoltre riprese legate alla chiusura di un contenzioso fiscale per 251 mila euro e riprese legate ad un accantonamento al FITD per 461 mila euro.

Gli altri oneri netti di gestione, pari a 3,3 milioni di euro (proventi netti per 3,2 milioni al 31 dicembre 2015) si riferiscono per 2,8 milioni all'esborso a fronte di una controversia legale e per 1,5 milioni di euro quale penalità contrattuale a seguito della risoluzione di due contratti di fornitura; la voce inoltre include i ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette.

L'utile lordo di periodo si attesta a 108,1 milioni di euro contro 244,1 milioni del 31 dicembre 2015.

Le imposte sul reddito ammontano a 36,3 milioni di euro verso 83,3 milioni al 31 dicembre 2015. Il tax rate passa dal 34,1% al 31 dicembre 2015 al 33,6% al 31 dicembre 2016.

L'utile netto di periodo totalizza 71,7 milioni di euro, rispetto a 160,7 milioni dell'esercizio 2015. Al netto dell'utile da cessione di attività finanziarie realizzato nell'aprile 2015 a fronte della già citata operazione di riassetto del portafoglio titoli di Stato, il decremento è pari al 7,4 %.

Nel quarto trimestre l'utile netto è pari a 6,7 milioni di euro contro i 12,9 milioni dello stesso periodo del 2015.

Principali rischi e incertezze

In considerazione dell'attività svolta e dei risultati conseguiti, la posizione finanziaria della Banca risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze. La politica finanziaria perseguita è infatti volta a privilegiare la stabilità e la diversificazione della provvista in misura eccedentaria rispetto alle immediate esigenze operative. I principali rischi e incertezze originati dalle attuali condizioni dei mercati finanziari non presentano elementi di particolare criticità per l'equilibrio finanziario e comunque sono ritenuti tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale.

Si rinvia a quanto esposto nella parte E della Nota integrativa per l'informativa in ordine ai rischi.

L'azione Banca IFIS

La quotazione

Con decorrenza 29 novembre 2004 le azioni ordinarie di Banca IFIS S.p.A. sono state ammesse al segmento STAR. Il passaggio al segmento STAR è avvenuto dopo un anno di quotazione al Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana S.p.A.. In precedenza, sin dal 1990, le azioni erano negoziate al Mercato Ristretto di Borsa Italiana. Di seguito sono esposti i valori di quotazione a fine esercizio. Banca IFIS, a partire dal 18 giugno 2012, è diventata operativa nell'indice Ftse Italia Mid Cap.

Prezzo ufficiale azione 31.12. 2016 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2013 31.12.2012
Prezzo del titolo a fine periodo 26,00 28,83 13,69 12,95 5,53
Azioni in circolazione 31.12.2016 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2013 31.12.2012
Numero azioni in circolazione
a fine periodo (in migliaia)(1)
53.431 53.072 52.924 52.728 53.551

(1) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.

Payout ratio

Per il 2016 il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo per azione pari ad euro 0,82 per azione.

Payout ratio
(in migliaia di euro)
2016 2015 (1) 2014 2013 2012
Utile netto 71.722 160.743 94.396 83.404 76.925
Dividendi 43.813 40.334 34.930 30.055 19.813
Payout ratio 61,1% 25,1% 37,0% 36,0% 25,9%

(1) Il payout ratio del 2015 è stato influenzato dall'utile derivante dal riassetto del portafoglio titoli di stato destinato al rafforzamento delle proprie dotazioni patrimoniali. Scorporando tale componente netta dall'utile d'esercizio il payout ratio del 2015 si attesterebbe al 52,1%.

Azionariato

Il capitale sociale al 31 dicembre 2016 ammonta a 53.811.095 euro ed è suddiviso in n. 53.811.095 azioni del valore nominale di 1 euro.

Gli azionisti di Banca IFIS che possiedono direttamente o indirettamente strumenti finanziari rappresentativi del capitale con diritto di voto di Banca IFIS in misura superiore al 2% risultano evidenziati nella tabella seguente:

Le regole di corporate governance

Banca IFIS ha aderito al Codice di Autodisciplina delle società quotate.

Risultano costituiti, nell'ambito del Consiglio di Amministrazione della Banca, il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato Nomine e il Comitato Remunerazioni. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato un Organismo di Vigilanza dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo di cui al D.Lgs. 231/2001.

Le regole di internal dealing

Banca IFIS S.p.A. ha adottato da tempo uno specifico "Codice di Comportamento in materia di Internal Dealing", finalizzato ad adeguare la regolamentazione e le procedure interne alla disciplina in materia di obblighi informativi inerenti le operazioni effettuate su strumenti finanziari emessi dall'emittente o altri strumenti finanziari ad essi collegati da parte di soggetti rilevanti e/o da persone ad essi strettamente legate, al fine di assicurare la necessaria trasparenza e omogeneità informativa nei confronti del mercato.

Detto Codice, oltre ad individuare i "soggetti rilevanti", definendone obblighi di comportamento e di informazione, e il "soggetto preposto" al ricevimento, alla gestione e alla diffusione delle informazioni stesse, ha posto il divieto di compiere le citate operazioni nei 30 giorni precedenti la riunione consiliare chiamata ad approvare i dati contabili di periodo (black out periods).

Tale Codice di Comportamento è disponibile nella Sezione "Investor Relations" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

Il registro degli insider

In applicazione dell'art. 115 bis del D.Lgs. 58/1998, Banca IFIS ha istituito un registro (il c.d. registro degli insider) delle persone che, in ragione dell'attività lavorativa o professionale ovvero delle funzioni svolte, hanno accesso ad informazioni privilegiate, e ne cura il puntuale aggiornamento.

Si è inoltre dotata di un Regolamento per la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti e di informazioni societarie.

Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio

Banca IFIS, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione investor relator\comunicati stampa sul sito www.bancaifis.it per una completa lettura.

http://www.bancaifis.it/bancaifis/index.php/it/main/Investor-Relations/Comunicati-stampa

Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo.

Acquisizione GE Capital Interbanca

In data 30 novembre 2016, successivamente al ricevimento delle autorizzazioni da parte delle competenti Autorità di Vigilanza in data 29 novembre 2016, Banca IFIS ha acquistato il 99,99% delle azioni dell'ex GE Capital Interbanca S.p.A.. L'acquisizione è stata attuata mediante la sottoscrizione di uno Share Purchase Agreement (SPA) in data 28 luglio 2016 con GE Capital International Holdings Limited. Il prezzo pagato, pari a 160 milioni di euro, è soggetto ad un meccanismo di aggiustamento da calcolarsi sulla base di una situazione patrimoniale alla data di esecuzione. Inoltre in base all'accordo sono state rimborsate integralmente da parte di GE Capital Interbanca e delle sue controllate il debito nei confronti della holding che ammontava a circa 2,1 miliardi di euro.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo

Non sono intervenuti altri fatti di rilievo nel periodo intercorrente tra la chiusura dell'esercizio e la data di approvazione del progetto di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione.

Evoluzione prevedibile della gestione

Significative incertezze politiche e sociali caratterizzano lo scenario europeo e italiano. Ripetute critiche e incerte scadenze elettorali si uniscono a tensioni socioeconomiche alle quali l'azione di governo, in Italia come in Europa, fatica a dare risposte. Anni di contrazione nel PIL o, più di recente, di crescita moderata, non sono in grado di contenere le spinte alla modifica delle architetture istituzionali, senza che emerga una alternativa credibile e condivisa agli assetti storici sedimentati. In Europa e, marcatamente, in Italia, si fatica così ad intravvedere le vie tramite le quali realizzare quella nuova crescita economica che porterebbe a nuovi investimenti, nuova fiducia e, in definitiva, ad una maggiore sostenibilità del debito pubblico.

La crescita attesa per gli anni a venire ha così una visibilità contenuta sui numeri e restano elevate le incertezze sugli impatti che le scadenze elettorali insieme alla nuova politica internazionale e all'uscita della Gran Bretagna dalla UE potranno avere sugli indicatori economici.

Le crescite significative del Prodotto Interno Lordo che hanno caratterizzato altri periodi storici appaiono non più ottenibili in Europa, e forse in tutto il mondo industrializzato, per un insieme di ragioni solo alcune delle quali aventi a che fare con l'economia. Questo ha indotto alcuni studiosi ad argomentare sulla "stagnazione secolare" che potrebbe caratterizzare le economie avanzate, con lunghissimi periodi di bassa crescita, bassi o nulli rendimenti del capitale per impieghi privi di rischio, bassa o nulla inflazione.

Nei Paesi di riferimento dell'Europa il costo del denaro resta impostato su livelli bassi, ancorché con prospettive di moderato rialzo in un orizzonte temporale non più lunghissimo, e ciò per effetto di due elementi: le azioni di politica monetaria della BCE ed i livelli di variazione dei prezzi ancora contenuti (se si fa eccezione per la ripresa dei prezzi del petrolio). La moderata variazione dell'inflazione "core" è frutto in genere del relativamente basso utilizzo dei fattori produttivi e di altri cambiamenti, tra i quali è sempre più opportuno segnalare la digitalizzazione dell'economia, che sta diventando un motore di riduzione del costo dei beni pur mettendo in difficoltà settori tradizionali dell'economia. Gli interventi di politica monetaria – non unanimemente accolti con favore in Europa – appaiono in grado di riportare l'inflazione verso gli obiettivi stabiliti dalle autorità, anche se il raggiungimento di un livello di variazione dei prezzi "core" (al netto delle variazioni del petrolio) prossimo ma inferiore al 2% appare ancora lontano a livello europeo.

Ad oggi non sembra immaginabile una solida e sostenibile uscita dalle difficoltà degli anni recenti in assenza di nuovo credito bancario per l'economia reale, soprattutto in Italia.

In questo contesto la capacità di assicurare supporto alle piccole e medie imprese, anche grazie al rafforzamento dei coefficienti patrimoniali e della liquidità, continua a rappresentare, per Banca IFIS un vantaggio competitivo che consente all'istituto di acquisire nuova clientela. Questo in uno scenario di mercato ancora caratterizzato da una moderata e selettiva offerta di credito e da una domanda ancora alla ricerca di soluzioni adeguate, soprattutto per le imprese più piccole e con merito creditizio meno misurabile o scarso.

Nel corso dell'esercizio 2017 il Gruppo Banca IFIS realizzerà la sua riorganizzazione a seguito dell'acquisizione dell'ex Gruppo Interbanca, perfezionata con decorrenza 30 novembre 2016. Sotto il profilo societario sono previste la fusione per incorporazione di IFIS Factoring S.r.l. in Banca IFIS (a seguito del trasferimento delle azioni da Interbanca S.p.A. e IFIS Leasing S.r.l. alla Capogruppo) da completarsi nel terzo trimestre 2017; e la fusione per incorporazione di Interbanca S.p.A. da completarsi entro il 2017. In coerenza con la volontà di semplificare la struttura organizzativa del Gruppo, la fusione per incorporazione della IFIS Leasing S.r.l. nella Capogruppo seguirà indicativamente nel corso del 2018.

La Banca ha attivato da tempo e continua nell'azione di ristrutturazione della rete di distribuzione, incrementata in unità e rinnovata al fine di meglio rispondere alle esigenze del futuro. Gli effetti dell'integrazione con l'ex Gruppo Interbanca portano ad una accresciuta capacità di relazione con il mercato e ad un ampliamento immediato e significativo delle imprese servite, sulle quali avviare progressivamente mirate azioni di cross-selling. I risultati in termini di ulteriore crescita nel numero di imprese servite e nell'impiego sono attesi nel corso dell'anno mentre sarà da valutare nel corso dell'anno la capacità di queste azioni di incrementare la redditività complessiva in funzione delle dinamiche di mercato. A livello macroeconomico, gli scenari di mercato per l'attività di finanziamento alle imprese sono condizionati da un lato dalla disponibilità di liquidità, che genera pressione al ribasso per i tassi di interesse sui prestiti; dall'altro dalla ritrosia di molti istituti ad aumentare le esposizioni per evitare ricadute in termini di capitale di vigilanza assorbito. La marginalità ritraibile è tuttavia in generale molto contenuta, soprattutto per i finanziamenti a favore delle fasce di clientela dotate di merito creditizio più elevato. É lecito attendersi una progressiva inversione di questa situazione, quantomeno nel medio termine, qualora un minimo di ripresa aumenti la domanda e le difficoltà di alcuni istituti riducano l'offerta di finanziamento.

La Banca da un lato continuerà pertanto la focalizzazione della propria azione su soggetti di dimensione più contenuta sui quali, a fronte dell'esigenza di una elevata attenzione nell'erogazione del credito al fine di contenere i rischi utilizzando il factoring quale strumento di mitigazione, la redditività appare attualmente meno compromessa. Continuerà l'azione di sviluppo sui mercati internazionali di presenza; nel comparto farma-industriale; nel settore delle farmacie; nel settore dei crediti verso la Pubblica Amministrazione.

In generale è lecito attendersi per il prossimo futuro una stabilità orientata al miglioramento nella marginalità nel supporto alle imprese; la Banca risponderà comunque continuando ad orientare la propria azione a favore delle imprese meno dotate. L'azione, già avviata nel 2016, dovrà portare alla crescita nel numero dei clienti di dimensione più contenuta; tale crescita potrà compensare la pressione sui margini.

Continuerà a crescere il ruolo che Banca IFIS può rivestire nel settore dei crediti non-performing (Area NPL) grazie all'offerta di soluzioni che molti istituti di credito e operatori finanziari italiani ed esteri stanno ricercando per i loro crediti deteriorati in presenza della citata crescente pressione regolamentare volta a estromettere dai bilanci degli istituti meno dotati dal punto di vista del capitale regolamentare i crediti deteriorati in eccesso. Continuerà il monitoraggio di offerte di acquisto per portafogli di crediti vantati verso famiglie consumatrici che gli originators presumibilmente decideranno di cedere. La Banca sul fronte della gestione dei NPL sta evolvendo nelle proprie soluzioni organizzative e gestionali e ciò consente di continuare nella direzione dell'incremento dei tassi di recupero. Come già avvenuto di recente, in considerazione dell'elevata liquidità rinvenibile sul mercato; della capacità della Banca di trasformare la qualità dei portafogli in forza della propria azione nei confronti dei debitori; infine dell'opportunità di soddisfare più elevati volumi operativi con beneficio per la banca e per i debitori coinvolti dalle iniziative dell'Istituto, saranno valutate operazioni sul mercato secondario. In tali operazioni Banca IFIS potrebbe anche continuare a cedere portafogli lavorati con l'obiettivo di liberare risorse operative

destinandole ad ulteriori incrementi di attività, o acquistare portafogli che abbiano già subito una lavorazione iniziale da parte di altri player. Saranno avviate azioni di recupero e gestione utilizzando nuove tecniche, tra le quali l'azione legale immobiliare e nei confronti di debitori di importi più contenuti; sarà soprattutto potenziato il ruolo del rapporto telefonico con il cliente, che presenta costi di gestione inferiori e una efficacia operativa largamente superiore. Continuerà la valutazione di azioni nel settore secured del micro-immobiliare, che presenta aspetti di contiguità con l'azione già posta in essere dalla Banca, nonché nel settore del retail business. Ci si attende un ulteriore contributo significativo alla redditività complessiva da parte del comparto, che si sta confermando capace di generare redditività importanti e crescenti.

L'operatività sui crediti fiscali vede la Banca mantenere la propria posizione di leader nel settore, in considerazione della buona redditività ritraibile nel medio termine da questi investimenti. Anche in questo comparto la redditività è posta sotto pressione dalla comprensibile competizione, in presenza di importanti vantaggi competitivi per la Banca in termini di riconosciuta qualità degli interventi e capacità operative. I ritorni restano comunque buoni in un contesto di tassi a zero per attività prive di rischio.

La redditività del settore Governance e Servizi vede stabilità nel costo del funding retail in presenza di uno stabile incremento verificato ed atteso delle masse. É obiettivo della Banca sviluppare ulteriormente la raccolta retail, considerata una eccellente fonte di funding. I tassi a zero o negativi sul mercato del funding restano disponibili – per banche non appartenenti alla prima fascia – solo in caso di disponibilità di collaterale primario. In assenza, la raccolta all'ingrosso presenta e presenterà costi non dissimili dal retail, che ha però caratteristiche di stabilità più coerenti con il profilo degli impieghi della Banca. Ciò nondimeno, la Banca in essere alcune operazioni di mobilizzazione degli attivi tramite cartolarizzazione destinate, in funzione della qualità degli attivi sottostanti, ad essere finanziate sul mercato all'ingrosso (attivi factoring) oltre ad avviare l'utilizzo di procedure quali ABACO. Per quanto concerne il portafoglio titoli governativi non sono previsti interventi significativi. Il progressivo residuo ridimensionamento del portafoglio rende l'operatività marginale, anche se al fine di utilizzare l'ultima finestra utile per l'adesione alla TLTRO (decisa per 700 milioni di euro) dovranno essere assicurate disponibilità di collaterale di qualità adeguato, a regime individuabile perlopiù in attività eleggibili generate dal Gruppo a valere sui propri attivi.

Banca IFIS, contestualmente all'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del Bilancio 2016, si dota del nuovo Piano Strategico 2017-2019. Il piano sviluppa in una dimensione triennale la crescita dei settori di presenza della Banca, in una prospettiva "stand alone" che lascia ampi spazi ad interventi ulteriori sia in termini di capitale regolamentare, sia in termini di liquidità disponibile, di risorse umane e tecnologiche. La Banca valuterà pertanto ulteriori crescite anche per linee esterne in settori omogenei o contigui, nonché interventi specifici su portafogli o classi di attivi, deteriorati o in bonis, in funzione delle caratteristiche e delle opportunità che tempo per tempo si presenteranno in un mercato che presumibilmente sarà fortemente orientato a dismettere assets con finalità prevalenti di riequilibrio regolamentare.

In considerazione di quanto sopra, è ragionevole prevedere per la Banca la continuazione dell'andamento positivo della redditività per il 2017.

Altre informazioni

Processo di semplificazione normativa adottato con delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012

In data 21 gennaio 2013 il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di opt‐out di cui agli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1‐bis, del Regolamento Emittenti, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

In conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), è stata predisposta una relazione distinta dalla presente relazione sulla gestione, che è approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016. Tale documento viene inoltre messo a disposizione nella Sezione "Corporate governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

La "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è stata predisposta sulla base del format messo a disposizione da Borsa Italiana.

Unitamente a tale Relazione è stata messa a disposizione la "Relazione sulla remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.

Misure sulla Privacy

Si conferma l'attività di periodico aggiornamento del Documento Programmatico per la Sicurezza previsto dall'art. 34, comma 1, lettera g) del D.Lgs n. 196 del 30 giugno 2003 ("Codice in materia di protezione di dati personali"). In tale documento sono descritte le misure emanate per garantire la sicurezza dei dati personali trattati.

Direzione e coordinamento da parte della controllante

Ai fini del disposto degli artt. dal 2497 al 2497 sexies del codice civile, si precisa che la società controllante La Scogliera S.p.A. non esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di Banca IFIS, e ciò in espressa deroga al disposto dell'art. 2497 sexies del codice civile, in quanto l'attività di direzione e coordinamento delle banche e società finanziarie partecipate è espressamente esclusa nell'oggetto sociale de La Scogliera ed in coerenza la controllante non esercita, di fatto, alcuna attività di direzione e coordinamento di Banca IFIS.

Adesione al consolidato fiscale nazionale

Banca IFIS ha optato, insieme alla controllante La Scogliera S.p.A., per l'applicazione dell'istituto della tassazione di gruppo (consolidato fiscale) ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. 917/86. I rapporti fra tali società sono stati regolati mediante scrittura privata sottoscritta tra le parti nel mese di aprile 2016, prevedendo una durata triennale. Banca IFIS ha provveduto ad eleggere domicilio presso la consolidante La Scogliera S.p.A. ai fini della notifica degli atti e provvedimenti relativi ai periodi d'imposta per i quali viene esercitata l'opzione.

In forza dell'applicazione di tale istituto, il reddito imponibile di Banca IFIS è trasferito alla consolidante fiscale La Scogliera S.p.A., che provvede alla determinazione del reddito complessivo di Gruppo. In seguito all'esercizio dell'opzione, Banca IFIS ha iscritto un credito netto al 31 dicembre 2016 verso la controllante pari a 43,9 milioni di euro.

Operazioni su azioni proprie

Al 31 dicembre 2015 Banca IFIS deteneva n. 739.446 azioni proprie per un controvalore di 5,8 milioni di euro ed un valore nominale pari a 739.446 euro.

Nel corso dell'esercizio 2016 Banca IFIS ha effettuato le seguenti operazioni su azioni proprie:

  • ha assegnato all'Alta Direzione come remunerazione variabile riferita ai risultati del bilancio 2015 n. 9.295 azioni proprie al prezzo medio di 26,92 euro, per un controvalore di 250 mila euro ed un valore nominale di 9.295 euro, realizzando utili per 191 mila euro che, in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, sono stati iscritti a riserve patrimoniali;
  • ha venduto, al prezzo medio di euro 24,09 n. 350.000 azioni proprie per un controvalore di 8,4 milioni di euro ed un valore nominale di 350.000 euro, realizzando utili per 5,9 milioni di euro che, in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, sono stati iscritti a riserve patrimoniali.

La giacenza a fine esercizio risulta pertanto pari a n. 380.151 azioni proprie, per un controvalore di 3,2 milioni di euro ed un valore nominale di 380.151 euro.

Operazioni con parti correlate

In conformità a quanto stabilito dalla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, successivamente modificata con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010, nonché dalle disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche di cui alla Circolare nr. 263 del 27 dicembre 2006, Titolo V, Capitolo V (aggiornamento del 12 dicembre 2011) in tema di "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati" emanate dalla Banca d'Italia, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono approvate nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione, il cui più recente aggiornamento è stato deliberato nella seduta del 10 novembre 2016.

Tale documento è a disposizione del pubblico nella Sezione "Corporate Governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

Nel corso dell'anno 2016 è stata effettuata un'operazione di maggiore rilevanza con la società controllata IFIS Finance Sp. Z o.o. come pubblicato sul sito internet della Banca alla sezione "Investitori istituzionali", sottosezione "Prospetti e documenti informativi".

Si rinvia a quanto descritto nella parte H della Nota Integrativa consolidata per l'informativa in ordine alle singole operazioni con parti correlate.

Operazioni atipiche o inusuali

Nel corso del 2016 il Banca IFIS non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali, così come definite nella Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Le attività di ricerca e sviluppo

Banca IFIS, in considerazione dell'attività svolta, non ha attivato programmi di ricerca e sviluppo nel corso dell'esercizio.

Proposta distribuzione utile dell'esercizio

Signori Azionisti,

Il Consiglio di Amministrazione propone di destinare l'utile dell'esercizio di euro 71.721.930 come segue:

a) agli azionisti un dividendo in contanti (al lordo delle ritenute di legge) di 0,82 euro per ciascuna azione ordinaria con stacco cedola (n. 20) il 24 aprile 2017. Tale dividendo è comprensivo della quota parte attribuibile alle azioni proprie detenute dalla società. Ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF) la legittimazione al pagamento del dividendo è determinata con riferimento alle evidenze dei conti dell'intermediario di cui all'articolo 83-quater, comma 3 del TUF, al termine della giornata contabile del 25 aprile 2017 (c.d. record date);

b) ad altre riserve per il residuo.

Venezia - Mestre, 16 marzo 2017

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Sebastien Egon Fürstenberg

L'Amministratore Delegato Giovanni Bossi

Schemi di Bilancio

Stato patrimoniale

Voci dell'attivo
(in unità di euro)
31.12.2016 31.12.2015
10. Cassa e disponibilità liquide 32.248 34.134
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 486.826 260.168
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 325.049.649 3.221.533.493
60. Crediti verso banche 1.798.767.479 84.988.423
70. Crediti verso clientela 4.464.565.404 3.414.807.438
100. Partecipazioni 145.558.254 26.356.254
110. Attività materiali 63.994.603 52.088.607
120. Attività immateriali 13.117.214 6.350.278
130. Attività fiscali 69.496.078 61.554.061
a)
correnti
31.212.891 22.314.853
b)
anticipate
38.283.187 39.239.208
150. Altre attività 156.770.172 82.276.931
Totale dell'attivo 7.037.837.927 6.950.249.787
Voci del passivo e del patrimonio netto
(in unità di euro)
31.12.2016 31.12.2015
10. Debiti verso banche 533.384.903 663.004.421
20. Debiti verso clientela 5.662.176.245 5.487.212.960
40. Passività finanziarie di negoziazione 2.498.385 337.907
80. Passività fiscali 14.319.727 25.428.759
a)
correnti
- 4.092.475
b)
differite
14.319.727 21.336.284
100. Altre passività 222.646.257 203.132.042
110. Trattamento di fine rapporto del personale 1.506.747 1.452.715
120. Fondi per rischi e oneri 4.331.389 2.171.471
b)
altri fondi
4.331.389 2.171.471
130. Riserve da valutazione 747.127 11.510.521
160. Riserve 372.105.867 288.349.914
170. Sovrapprezzi di emissione 101.775.463 58.899.756
180. Capitale 53.811.095 53.811.095
190. Azioni proprie (-) (3.187.208) (5.805.027)
200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 71.721.930 160.743.253
Totale del passivo e del patrimonio netto 7.037.837.927 6.950.249.787

Conto Economico

Voci (in unità di euro) 31.12.2016 31.12.2015
10. Interessi attivi e proventi assimilati 308.709.324 249.001.898
20. Interessi passivi e oneri assimilati (55.733.063) (41.574.497)
30. Margine d'interesse 252.976.261 207.427.401
40. Commissioni attive 56.253.083 61.482.094
50. Commissioni passive (5.462.938) (4.356.183)
60. Commissioni nette 50.790.145 57.125.911
70. Dividendi e proventi simili 250 406
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (508.978) (6.139)
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 50.024.191 140.627.829
a) crediti 44.529.427 14.948.775
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 5.494.764 125.679.054
120. Margine di intermediazione 353.281.869 405.175.408
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: (57.563.893) (34.239.910)
a) crediti (1) (53.207.865) (25.262.815)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita (4.356.028) (8.977.095)
140. Risultato netto della gestione finanziaria 295.717.976 370.935.498
150. Spese amministrative: (176.227.357) (126.123.433)
a) spese per il personale (56.188.631) (47.737.219)
b) altre spese amministrative (120.038.726) (78.386.214)
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.225.192) (229.038)
170. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (2.349.485) (1.636.025)
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (3.501.215) (2.096.287)
190. Altri oneri/proventi di gestione (3.343.475) 3.205.984
200. Costi operativi (187.646.724) (126.878.799)
250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 108.071.252 244.056.699
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (36.349.322) (83.313.446)
290. Utile (Perdita) d'esercizio 71.721.930 160.743.253

Prospetto della redditività Complessiva

Voci
(in unità di euro)
31.12.2016 31.12.2015
10. Utile (Perdita) d'esercizio 71.721.930 160.743.253
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a
conto economico
(41.381) 95.417
20. Attività materiali - -
30. Attività immateriali - -
40. Piani a benefici definiti (41.381) 95.417
50. Attività non correnti in via di dismissione - -
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patri
monio netto
- -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto
economico
(10.722.013) 5.707.893
70. Copertura di investimenti esteri - -
80. Differenze di cambio - -
90. Copertura dei flussi finanziari - -
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita (10.722.013) 5.707.893
110. Attività non correnti in via di dismissione - -
120. Quota della riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patri
monio netto
- -
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (10.763.394) 5.803.310
140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 60.958.536 166.546.563

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2016

Allocazione risultato
Variazioni dell'esercizio
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Capitale:
a) azioni ordinarie 53.811.095 - 53.811.095 - - - - - - - - - - 53.811.095
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione 58.899.756 - 58.899.756 - - 36.812.793 6.062.914 - - - - - - 101.775.463
Riserve:
a) di utili 246.239.255 - 246.239.255 120.401.736 - - - - - - - - - 366.640.991
b) altre 42.110.660 - 42.110.660 - - (36.645.784) - - - - - - - 5.464.876
Riserve
da valutazione:
11.510.521 - 11.510.521 - - - - - - - - - (10.763.394) 747.127
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie (5.805.027) - (5.805.027) - - - 2.617.819 - - - - - - (3.187.208)
Utile (perdita) d'esercizio 160.743.253 - 160.743.253 (120.401.736) (40.341.517) - - - - - - - 71.721.930 71.721.930
Patrimonio netto 567.509.513 - 567.509.513 - (40.341.517) 167.009 8.680.733 - - - - - 60.958.536 596.974.274

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2015

Allocazione risultato
Variazioni dell'esercizio
esercizio
precedente
Pa
Es M Es Operazioni sul patrimonio netto tri
m
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Capitale:
a) azioni ordinarie 53.811.095 - 53.811.095 - - - - - - - - - - 53.811.095
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione 57.113.239 - 57.113.239 - - - 1.786.517 - - - - - - 58.899.756
Riserve:
a) di utili 186.861.688 - 186.861.688 59.377.567 - - - - - - - - - 246.239.255
b) altre 41.985.541 - 41.985.541 - - 125.119 - - - - - - - 42.110.660
Riserve da valutazione: 5.707.211 - 5.707.211 - - - - - - - - - 5.803.310 11.510.521
Strumenti
di capitale
- - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie (6.714.508) - (6.714.508) - - - 909.481 - - - - - - (5.805.027)
Utile (perdita) d'esercizio 94.396.413 - 94.396.413 (59.377.567) (35.018.846) - - - - - - - 160.743.253 160.743.253
Patrimonio netto 433.160.679 - 433.160.679 - (35.018.846) 125.119 2.695.999 - - - - - 166.546.563 567.509.513

Rendiconto Finanziario

Metodo indiretto (in unità di euro) 31.12.2016 31.12.2015
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 176.375.966 406.911.715
-
risultato d'esercizio (+/-)
71.721.930 160.743.253
-
plus/minusvalenze su att.finanz.detenute per la negoziazione e su
att./pass.finanziarie valutate al fair value (-/+) - -
-
plus/minusvalenze su attività di copertura
- -
-
rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-)
57.563.893 34.239.910
-
rettifiche/riprese di valore nette su immobilizz.immateriali e materiali (+/-)
5.850.700 3.732.312
-
accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-)
2.244.878 248.720
-
imposte e tasse non liquidate (+)
36.349.322 83.313.446
-
altri aggiustamenti (+/-)
2.645.243 124.634.074
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (26.933.794) 1.205.557.415
-
attività finanziarie detenute per la negoziazione
(226.658) (78.737)
-
attività finanziarie valutate al fair value
- -
-
attività finanziarie disponibili per la vendita
2.873.422.884 1.724.235.250
-
crediti verso banche a vista
39.295.247 36.146.912
-
crediti verso banche altri crediti
(1.753.084.392) 148.834.847
-
crediti verso clientela
(1.102.965.831) (652.725.286)
-
altre attività
(83.375.044) (50.855.571)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 25.800.810 (1.574.376.133)
-
debiti verso banche a vista
60.819.855 25.159.631
-
debiti verso banche altri debiti
(190.439.373) (1.621.126.677)
-
debiti verso clientela
174.898.011 4.025.788
-
titoli in circolazione
- -
-
passività finanziarie di negoziazione
2.160.478 337.907
-
passività finanziarie valutate al fair value
- -
-
altre passività
(21.638.161) 17.227.218
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa A (+/-) 175.242.982 38.092.997
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da: 128.965 73.005
-
vendite di partecipazioni
-
dividendi incassati su partecipazioni
-
vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
vendite di attività materiali
128.965 73.005
-
vendite di attività immateriali
-
vendite di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da: (143.880.059) (5.958.248)
-
acquisto di partecipazioni
(119.202.000) -
-
acquisto di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- -
-
acquisto di attività materiali
(14.409.908) (3.248.200)
-
acquisto di attività immateriali
(10.268.151) (2.710.048)
-
acquisto di rami d'azienda
- -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento B (+/-) (143.751.094) (5.885.243)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
-
emissione/acquisti di azioni proprie
8.680.734 2.695.998
-
emissione/acquisti strumenti di capitale
167.009 125.119
-
distribuzione dividendi e altre finalità
(40.341.517) (35.018.846)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista C (+/-) (31.493.774) (32.197.729)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA /ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D=A+/-B+/-C (1.886) 10.025
RICONCILIAZIONE
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO E 34.134 24.109
LIQUIDITA' NETTA GENERATA /ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D (1.886) 10.025
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE: EFFETTO DELLE VARIAZ.DEI CAMBI F
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA CHIUSURA DELL'ESERICIZIO G=E+/-D+/-F 32.248 34.134

Nota Integrativa

La nota integrativa si compone delle seguenti parti:

  • Parte A Politiche contabili
  • Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
  • Parte C Informazioni sul conto economico
  • Parte D Redditività complessiva
  • Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
  • Parte F Informazioni sul patrimonio
  • Parte G Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda
  • Parte H Operazioni con parti correlate
  • Parte I Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
  • Parte L Informativa di settore

Parte A - Politiche contabili

A.1 – Parte generale

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore a tale data emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi (IFRIC e SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.

Per l'interpretazione e l'applicazione dei principi contabili internazionali si è fatto anche riferimento, seppur non omologato dalla Commissione Europea, al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio" (Framework) e alle Implementation Guidance, Basis for Conclusions ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a completamento dei principi contabili emanati.

I principi contabili applicati per la redazione del presente bilancio sono quelli in vigore al 31 dicembre 2016 (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC).

Si sono inoltre considerate le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, Consob ed ESMA) che forniscono raccomandazioni sull'informativa da riportare nel bilancio su aspetti di maggior rilevanza o sul trattamento contabile di particolari operazioni.

Il Bilancio d'esercizio è soggetto all'attestazione, resa da parte degli organi amministrativi delegati e del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, prevista dall'art. 154 bis c.5 del D.Lgs n. 58 del 24 febbraio 1998.

Il Bilancio d'esercizio è sottoposto a revisione legale da parte della società di revisione EY S.p.A..

Sezione 2 – Principi generali di redazione

Il bilancio d'esercizio è costituito da:

  • gli Schemi del bilancio (composto dagli schemi di stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal rendiconto finanziario);
  • dalla Nota integrativa;

ed è inoltre corredato dalla Relazione sulla gestione.

Infine, ai sensi dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), la Relazione sul Governo societario e gli assetti proprietari è messa a disposizione nella Sezione "Corporate governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

Il Bilancio d'esercizio è stato redatto con l'applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1, facendo riferimento anche al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio" (il cosiddetto "Framework" recepito dallo IASB) con particolare riguardo ai principi fondamentali di redazione del bilancio che riguardano la prevalenza della sostanza sulla forma, il concetto della rilevanza e significatività dell'informazione, il principio della competenza economica e nella prospettiva della continuazione dell'attività.

Per la compilazione del Bilancio d'esercizio si è fatto riferimento agli schemi emanati dalla Banca d'Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 4° aggiornamento del 15 dicembre 2015.

La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato. Le tabelle riportate in nota integrativa possono contenere arrotondamenti di importi; eventuali incongruenze e/o difformità tra i dati riportati nelle diverse tabelle sono conseguenza di tali arrotondamenti.

La nota integrativa non espone le voci e le tabelle previste dal Provvedimento di Banca d'Italia n. 262/2005 relative a voci non applicabili per Banca IFIS.

Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.

La classificazione utilizzata per le voci di bilancio è la medesima utilizzata per il precedente esercizio.

Informazioni sulla continuità aziendale

Banca d'Italia, Consob e Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.

In proposito, esaminati i rischi e le incertezze connessi all'attuale contesto macroeconomico ed avuto riguardo ai piani economico finanziari redatti dalla Banca, si ritiene ragionevole l'aspettativa che Banca IFIS continuerà ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il Bilancio d'esercizio 2016 è stato predisposto nel presupposto della continuità aziendale.

Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di credito e di liquidità sono infatti ritenute tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione dei buoni livelli di redditività conseguiti costantemente dalla Banca, della qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Non sono intervenuti fatti nel periodo tra la chiusura dell'esercizio e la data di redazione del bilancio dei quali non si sia tenuto conto ai fini della redazione dello stesso.

Si rinvia all'informativa esposta nella Relazione sulla gestione relativamente agli eventi avvenuti successivamente alla chiusura dell'esercizio e fino alla data di redazione del bilancio.

Sezione 4 – Altri aspetti

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del bilancio nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine.

In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel bilancio al 31 dicembre 2016, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi sostengono i valori di iscrizione al 31 dicembre 2016.

Con periodicità almeno annuale, in sede di redazione del bilancio le stime sono riviste.

Il rischio di incertezza nella stima, da un punto di vista della significatività delle voci in bilancio e dell'aspetto valutazionale richiesto al management, è sostanzialmente presente nella determinazione del valore di:

  • fair value relativo agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • crediti dell'Area NPL;
  • crediti gestiti dalla BU Pharma, con particolare riferimento alla componente di interessi di mora ritenuta recuperabile;
  • fondi per rischi e oneri;
  • trattamento di fine rapporto;
  • avviamento e altre attività immateriali.

Si rinvia a quanto più ampiamente descritto al paragrafo Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura e al paragrafo Informativa sul fair value.

In riferimento ai crediti della BU Pharma, la Banca ha provveduto nel corso del 2016 ad implementare un nuovo modello di stima dei flussi di cassa dei crediti acquistati nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale gestiti dalla BU Pharma. In particolare si è provveduto ad includere, sin dall'acquisto dei crediti, la stima degli interessi di mora ritenuta recuperabile, sulla base delle evidenze storiche della Banca e differenziate a seconda delle tipologie di azioni di recupero intraprese dalla BU Pharma (transattiva o giudiziale). Le assunzioni sottostanti la stima della recuperabilità di tale componente sono state complessivamente conservative. La metodologia di stima dei flussi di cassa adottati da Banca IFIS sono conformi a quanto disposto nel documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo". La variazione nella stima dei cash flow, attualizzata al TIR originario delle posizioni, si è tradotta in una variazione di costo ammortizzato contabilizzata a conto economico fra gli interessi attivi pari a 15,8 milioni di euro.

Con particolare riferimento alla determinazione di valore dei crediti dell'Area NPL, il risk management valuta periodicamente, nell'ambito del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale, anche il cd. rischio modello, effettuando delle analisi ad hoc.

Entrata in vigore di nuovi principi contabili

Il bilancio al 31 dicembre 2016 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore al 31 dicembre 2016. Si veda quanto riportato al paragrafo Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali.

Banca IFIS ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1 gennaio 2016 o successivamente. Si riporta nel seguito l'indicazione dei nuovi principi contabili e delle modifiche apportate a principi contabili già esistenti omologati dall'UE, sottolineando che non hanno avuto impatti materiali sul bilancio della Banca.

  • Modifiche allo IAS 19 Piani a contribuzione definita: contributi dei dipendenti.
  • Miglioramenti annuali agli IFRS- Ciclo 2010-2012, che hanno riguardato:
  • o IFRS 2 Pagamenti basati su azioni; definizione delle condizioni di conseguimento di risultati e di servizio.
  • o IFRS 3 Aggregazioni aziendali; misurazione al fair value degli accordi relativi a corrispettivi potenziali classificati come passività (o attività).

  • o IFRS 8 Settori operativi; riconciliazione delle attività del settore con le attività totali.

  • IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate: definizione di ente di gestione come parte correlate.
  • Modifiche allo IFRS 11: contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto
  • Modifiche allo IAS 16 ed allo IAS 38: chiarimento sui metodi di ammortamento accettabili
  • Modifiche allo IAS 27: metodo del patrimonio netto nel bilancio separato
  • Miglioramenti annuali agli IFRS- Ciclo 2012- 2014, che hanno riguardato
  • o IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate: cambiamento di un metodo di cessione non considerato come nuovo piano.
  • o IFRS 7 Strumenti finanziari: informativa sul compenso incluso in un contratto di servizio.
  • o IAS 19 Benefici per I dipendenti: il mercato attivo delle obbligazioni societarie di alta qualità.
  • Modifiche allo IAS 1 Iniziativa di informativa.
  • Modifiche all'IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28: applicazione dell'eccezione di consolidamento alle entità di investimento.

Banca IFIS non ha adottato anticipatamente alcun altro principio, interpretazione o modifica pubblicato ma non omologato da parte dell'Unione Europea.

Con riferimento al nuovo principio IFRS 9, Banca IFIS ha effettuato nel corso dell'esercizio 2016 un assessment in collaborazione con una primaria società di revisione al fine di definire la road map che condurrà alla conversione a tale nuovo principio contabile. Da tale assessment non sono emersi impatti significativi per la Banca.

Termini di approvazione e pubblicazione del bilancio d'esercizio

L'art. 154-ter del D.Lgs. 59/98 (T.U.F.) prevede che entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio sia approvato il bilancio d'esercizio e sia pubblicata la Relazione finanziaria annuale comprendente il progetto di bilancio d'esercizio, la relazione sulla gestione e l'attestazione prevista dall'articolo 154-bis, comma 5. Il progetto di bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato sono approvati dal Consiglio di Amministrazione del 16 marzo 2017; il bilancio d'esercizio sarà sottoposto all'approvazione dell'Assemblea dei Soci convocata per il giorno 21 aprile 2017, in prima convocazione.

Non si sono verificati ulteriori aspetti che richiedano l'informativa di cui allo IAS 8 paragrafi 28, 29, 30, 31, 39, 40 e 49.

A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio

1 – Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Criteri di classificazione

Le attività finanziarie detenute per la negoziazione includono gli strumenti finanziari posseduti con l'intento di generare, nel breve termine, profitti derivanti dalle variazioni dei loro prezzi.

Sono classificati in questa categoria i titoli di debito e di capitale ed il fair value positivo dei contratti derivati, detenuti con finalità di negoziazione. Fra i contratti derivati sono inclusi quelli incorporati in strumenti finanziari complessi che sono oggetto di rilevazione separata nel caso in cui:

  • le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato incorporato non siano strettamente correlati alle caratteristiche economiche e ai rischi del contratto primario;
  • uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato;
  • lo strumento ibrido (combinato) non sia iscritto fra le attività o passività finanziarie detenute per la negoziazione.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono rilevate ad un valore pari al corrispettivo pagato, inteso come il fair value dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso, che vengono imputati a conto economico. La componente derivativa implicita presente negli strumenti strutturati non strettamente correlata al contratto principale ed avente le caratteristiche per soddisfare la definizione di strumento derivato viene scorporata dal contratto primario e valutata al fair value, mentre al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento.

Criteri di valutazione

Anche successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al fair value.

La determinazione del fair value degli strumenti finanziari classificati nel presente portafoglio è basata su prezzi rilevati in mercati attivi, su prezzi forniti da operatori di mercato o su modelli interni di valutazione, generalmente utilizzati dalla pratica finanziaria, che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato.

In particolare gli strumenti inclusi nella voce in oggetto sono costituiti da strumenti derivati non quotati che sono valutati utilizzando modelli di valutazione generalmente accettati alimentati in base a parametri di mercato.

Criteri di cancellazione

La cancellazione delle attività finanziarie detenute per la negoziazione avviene solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Qualora sia stata mantenuta una parte dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, per quanto riguarda il trasferimento dei diritti all'incasso, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio anche quando si mantengono i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma viene assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità.

2 – Attività finanziarie disponibili per la vendita

Criteri di classificazione

Si tratta di attività finanziarie che non sono classificate come finanziamenti e crediti, investimenti posseduti sino a scadenza, o attività finanziarie detenute per la negoziazione. Possono essere classificati come investimenti finanziari disponibili per la vendita i titoli del mercato monetario, gli altri strumenti di debito ed i titoli azionari.

Criteri di iscrizione

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono inizialmente rilevate al fair value, che corrisponde al costo dell'operazione comprensivo degli eventuali costi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Per gli strumenti fruttiferi gli interessi sono contabilizzati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, detti investimenti sono valutati al fair value alla chiusura del periodo di riferimento. Il fair value viene determinato sulla base dei medesimi criteri illustrati per le attività finanziarie detenute per la negoziazione. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati in un'apposita riserva del patrimonio netto fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico. Le variazioni di fair value rilevate nella voce "riserva da valutazione" sono esposte anche nel prospetto della redditività complessiva alla voce 100 "Attività finanziarie disponibili per la vendita".

Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l'attività abbia subito una riduzione permanente di valore, la perdita cumulata che è stata rilevata direttamente nel patrimonio netto viene trasferita a conto economico. L'importo della perdita complessiva che viene trasferita dal patrimonio netto e rilevata nel conto economico è pari alla differenza tra il valore di carico (costo di acquisizione al netto delle eventuali perdite per riduzione di valore già precedentemente rilevate nel conto economico) e il fair value.

Per gli strumenti di debito costituisce evidenza di perdita durevole di valore l'esistenza di circostanze indicative di difficoltà finanziarie tali da pregiudicare l'incasso del capitale o degli interessi.

Per gli strumenti di capitale l'esistenza di perdite durevoli di valore è valutata considerando, oltre ad eventuali difficoltà nel servizio del debito da parte dell'emittente, ulteriori indicatori quali il declino del fair value al di sotto del costo e variazioni avverse nell'ambiente in cui l'impresa opera. Una diminuzione significativa o prolungata del fair value di uno strumento rappresentativo di capitale al di sotto del suo costo è considerata evidenza obiettiva di una riduzione di valore. La perdita di valore è considerata significativa se la riduzione del fair value al di sotto del costo sia superiore al 20%, mentre è considerata prolungata se la riduzione del fair value al di sotto del costo si protrae per oltre 9 mesi.

Per gli strumenti di debito, se, in un periodo successivo, il fair value di questi strumenti aumenta e l'incremento può essere oggettivamente correlato ad un evento che si è verificato in un periodo successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita viene ripresa, rilevando il corrispondente importo a conto economico.

Per i titoli azionari, invece, qualora non sussistano più le motivazioni che hanno condotto ad appostare la svalutazione, le perdite rilevate per riduzione di valore sono successivamente ripristinate con effetto a patrimonio netto.

Criteri di cancellazione

La cancellazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita avviene solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Qualora sia stata mantenuta una parte dei rischi e dei benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, per quanto riguarda il trasferimento dei diritti all'incasso, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio anche quando si mantengono i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma viene assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità.

4 - Crediti

Criteri di classificazione

I crediti includono gli impieghi con clientela e con banche che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili e che non sono quotati in un mercato attivo.

I crediti verso clientela sono principalmente costituiti:

  • da anticipazioni a vista erogate alla clientela nell'ambito dell'attività di factoring a fronte del portafoglio crediti ricevuto prosolvendo che rimane iscritto nel bilancio della controparte cedente, o da crediti acquisiti prosoluto, per i quali sia stata accertata l'inesistenza di clausole contrattuali che facciano venire meno i presupposti per la loro iscrizione;
  • da crediti di difficile esigibilità acquisiti da banche e operatori del credito retail;
  • da crediti fiscali acquisiti da procedure concorsuali;
  • da operazioni di pronti contro termine.

I crediti di difficile esigibilità, per la loro stessa natura, vengono classificati ad inadempienza probabile oppure a sofferenza in base ai requisiti previsti dalle Circolari nr.272/2008, che detta le regole per la predisposizione delle segnalazioni di vigilanza, statistiche, di bilancio e dei coefficienti prudenziali e nr.139/1991, relativa alla Centrale Rischi. In particolare tali crediti mantengono la medesima classificazione adottata dal cedente se intermediario soggetto a normativa equivalente a Banca IFIS; diversamente, qualora la Banca non abbia accertato lo stato di insolvenza del debitore, i crediti vengono classificati tra le inadempienze probabili.

Criteri di iscrizione

La prima iscrizione di un credito avviene alla data di erogazione e/o acquisizione al suo fair value, comprensivo dei costi di transazione. Essi sono costituiti da costi incrementali che sono direttamente attribuibili all'acquisizione o all'erogazione del credito e determinabili sin dall'origine dell'operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Per costi incrementali si intendono quei costi che non sarebbero stati sostenuti se la società non avesse acquisito o erogato il credito. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.

Le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l'importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l'importo corrisposto a pronti.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell'ammortamento calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all'ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una metodologia finanziaria, consente di distribuire l'effetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito.

Il metodo del costo ammortizzato non viene di norma utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'attualizzazione. Detti crediti vengono valorizzati al costo d'acquisto. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca. Inoltre vengono valutati al costo i crediti di difficile esigibilità di nuova acquisizione fino al momento in cui non sono entrati nelle fasi utili al recupero del credito.

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, viene effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto secondo le attuali regole di Banca d'Italia, coerenti con la normativa IAS.

In nota integrativa le rettifiche di valore su esposizioni deteriorate sono classificate come analitiche nella citata voce di conto economico anche quando la metodologia di calcolo è di tipo forfetario.

Con riferimento alle esposizioni deteriorate del settore crediti commerciali si evidenziano di seguito i criteri di valutazione.

I crediti in sofferenza sono oggetto di un processo di valutazione analitica e l'ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo al momento del passaggio a sofferenza. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi sulla base di elementi storici e di altre caratteristiche significative, nonché del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie.

Ogni cambiamento successivo nell'importo o nelle scadenze dei flussi di cassa attesi, che produca una variazione negativa rispetto alle stime iniziali, determina la rilevazione a conto economico di una rettifica di valore su crediti.

Qualora la qualità del credito deteriorato risulti migliorata ed esista una ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale e degli interessi, concordemente ai termini contrattuali originari del credito, viene appostata a conto economico una ripresa di valore, nel limite massimo del costo ammortizzato che si sarebbe avuto in assenza di precedenti svalutazioni.

Le sofferenze con importo lordo residuo inferiore a 100 mila euro nonché le sofferenze con importo lordo residuo maggiore di 100 mila euro ma la cui classificazione risale a oltre 10 anni dalla data di riferimento sono svalutate integralmente.

I crediti ad inadempienza probabile di importo superiore ai 100 mila euro sono valutati analiticamente; l'ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo originario o, in caso di rapporti indicizzati, l'ultimo tasso contrattualmente applicato. Nel caso in cui alla fine del processo di valutazione analitica non sia emersa alcuna riduzione di valore, essi sono sottoposti a specifica valutazione collettiva.

Le inadempienze probabili di importo inferiore ai 100 mila euro sono sottoposti a valutazione collettiva di perdita di valore.

Le esposizioni scadute deteriorate, così come definite dalle disposizioni di Banca d'Italia, sono sottoposte a valutazione collettiva di perdita di valore. Tale valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti.

I crediti in bonis sono sottoposti alla valutazione collettiva di perdita di valore. Tale valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti.

Le esposizioni deteriorate attinenti al settore Area NPL sono oggetto di un processo di iscrizione e valutazione articolato nelle seguenti fasi:

    1. all'acquisizione i crediti vengono iscritti procedendo all'allocazione del prezzo del portafoglio acquistato sui singoli crediti che lo compongono, mediante le seguenti attività:
  • rilevazione contabile dei singoli crediti ad un valore pari al prezzo contrattuale; tale valore è quello utilizzato per le segnalazioni in Centrale dei Rischi;
  • al completamento della verifica della documentazione, si procede ad effettuare, ove previsto dal contratto, la retrocessione delle posizioni senza documentazione probatoria o prescritte e alla attribuzione del fair value ai crediti per cui l'esistenza e l'esigibilità sono certe; infine in seguito all'invio della notifica della cessione al debitore, il credito è pronto per la prima lavorazione utile al suo recupero;
    1. in seguito all'inserimento nel processo di recupero, inizia la valutazione al costo ammortizzato secondo il metodo del tasso di interesse effettivo;
    1. il tasso di interesse effettivo viene calcolato sulla base del prezzo pagato, degli eventuali costi di transazione, del flusso di cassa e dei tempi di recupero attesi stimati da un modello di simulazione dei flussi di cassa proprietario (punto 5), o da previsioni analitiche effettuate dai gestori;
    1. il tasso di interesse effettivo di cui al punto precedente viene mantenuto invariato nel tempo;
    1. il modello proprietario stima i flussi di cassa proiettando lo "smontamento temporale" del valore nominale del credito in base al profilo di recupero storicamente osservato in cluster omogenei. A questo si aggiunge, relativamente alle posizioni caratterizzate da raccolta, un modello a "carattere deterministico" basato sulla valorizzazione delle rate future del piano di rientro, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato;
    1. ad ogni chiusura di periodo gli interessi attivi maturati in base al tasso di interesse effettivo originario vengono rilevati nella voce Interessi Attivi; tali interessi vengono così calcolati: Costo Ammortizzato ad inizio periodo x TIR/365 x giorni del periodo;
    1. ad ogni chiusura di periodo, inoltre, vengono ristimati i cash flow attesi per singola posizione;
    1. nel caso si verifichino eventi (maggiori o minori incassi realizzati o attesi rispetto alle previsioni e/o variazione dei tempi di recupero) che causino una variazione del costo ammortizzato (calcolato attualizzando i nuovi flussi di cassa al tasso effettivo originario rispetto al costo ammortizzato del periodo), anche tale variazione viene iscritta nella voce Interessi Attivi;
    1. in caso di eventi di impairment, le variazioni del costo ammortizzato (calcolato attualizzando i nuovi flussi di cassa al tasso effettivo originario rispetto al costo ammortizzato del periodo) vengono iscritte nella voce Rettifiche/riprese di valore su crediti; nel caso in cui siano state iscritte in precedenza rettifiche di valore, possono essere iscritte riprese di valore fino a concorrenza di tali svalutazioni, e l'eccedenza viene rilevata nella voce Interessi Attivi.

Infine, le esposizioni relative ai crediti fiscali sono classificate fra i crediti in bonis, in quanto la controparte è la Pubblica Amministrazione.

Criteri di cancellazione

L'eliminazione integrale di un credito è effettuata quando lo stesso è considerato irrecuperabile. Le cancellazioni sono imputate direttamente alla voce rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti e sono rilevate in riduzione della quota capitale del credito. Recuperi di parte o di interi importi precedentemente svalutati sono iscritti in riduzione della medesima voce rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti.

Le attività finanziarie cedute o cartolarizzate sono eliminate solo quando la cessione ha comportato il trasferimento sostanziale di tutti i relativi rischi e benefici. Peraltro, qualora i rischi e i benefici siano stati mantenuti, tali attività finanziarie continuano ad essere iscritte, ancorché giuridicamente la loro titolarità sia stata effettivamente trasferita.

A fronte del mantenimento dell'iscrizione dell'attività finanziaria ceduta, è rilevata una passività finanziaria per un importo pari al corrispettivo incassato al momento della cessione dello strumento finanziario.

Nel caso in cui non tutti i rischi e benefici siano stati trasferiti, le attività finanziarie sono eliminate soltanto se non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Qualora, invece, il controllo sia stato conservato, le attività finanziarie sono esposte proporzionalmente al coinvolgimento residuo.

Infine, per quanto riguarda il trasferimento dei diritti all'incasso, i crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio anche quando si mantengono i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma viene assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità.

7 - Partecipazioni

Criteri di classificazione

Il controllo si ottiene quando la Società è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Specificatamente, la Società controlla una partecipata se, e solo se ha:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di investimento);
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando la Società detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), la Banca considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • Accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • Diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • Diritti di voto e diritti di voto potenziali.

La Società riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo.

Criteri di iscrizione

Il costo dell'acquisizione viene determinato come somma:

  • dei fair value, alla data di acquisizione, delle attività cedute, delle passività assunte e degli strumenti di patrimonio netto emessi dall'acquirente, in cambio del controllo dell'impresa acquisita;

  • di qualunque costo direttamente attribuibile all'acquisizione stessa.

Criteri di valutazione

Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.

Criteri di cancellazione

Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

8 - Attività materiali

Criteri di classificazione

Nella voce figurano le attività materiali ad uso funzionale e quelle detenute a scopo di investimento. La voce comprende quelle assunte in leasing finanziario.

Sono classificati come investimenti immobiliari gli immobili posseduti (a titolo di proprietà o tramite un contratto di locazione finanziaria) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.

Sono classificati come immobili ad uso funzionale gli immobili posseduti (a titolo di proprietà o tramite un contratto di locazione finanziaria) per uso aziendale e che ci si attende di utilizzare per più di un esercizio.

Le attività materiali ad uso funzionale includono:

  • terreni
  • immobili
  • mobili ed arredi
  • macchine d'ufficio elettroniche
  • macchine e attrezzature varie
  • automezzi
  • migliorie su beni di terzi

Si tratta di attività aventi consistenza fisica detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo.

In questa voce sono rilevati anche i beni utilizzati in qualità di locatari nell'ambito di un contratto di leasing finanziario.

Sono contratti di leasing finanziario quelli che trasferiscono al locatario sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene.

Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In genere tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.

Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti i costi direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del bene.

Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato; altrimenti sono rilevate nel conto economico.

Criteri di valutazione

Le attività materiali, inclusi gli immobili detenuti a scopo di investimento, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore.

Le immobilizzazioni a vita utile limitata sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti.

Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata o il cui valore residuo è pari o superiore al valore contabile dell'attività.

I terreni e i fabbricati sono trattati separatamente a fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto caratterizzati da vita utile illimitata. Nel caso in cui il loro valore sia incorporato nel valore del fabbricato, in virtù dell'applicazione dell'approccio per componenti, sono considerati beni separabili dall'edificio; la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato avviene sulla base di perizie di esperti indipendenti per i soli immobili detenuti "cielo-terra".

La vita utile delle attività materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l'esercizio corrente e per quelli successivi viene rettificata.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate a conto economico.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:

fabbricati: non superiore a 34 anni;
mobili: non superiore a 7 anni;
impianti elettronici: non superiore a 3 anni;
altre: non superiore a 5 anni;
migliorie apportate
su beni di terzi:
non superiore a 5 anni.

Criteri di cancellazione

Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione.

9 - Attività immateriali

Criteri di classificazione

Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili pur se prive di consistenza fisica, che soddisfano le caratteristiche di identificabilità, controllo della risorsa in oggetto ed esistenza di benefici economici futuri. Esse includono principalmente l'avviamento ed il software.

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono inizialmente iscritte in bilancio al costo, rappresentato dal prezzo di acquisto e da qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo.

L'avviamento è rappresentato dalla differenza positiva tra il costo di acquisizione rispetto al fair value delle attività e delle passività di pertinenza della società acquisita, e quando tale differenza positiva è rappresentativa delle capacità reddituali future dell'investimento.

Criteri di valutazione

Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile limitata sono sistematicamente ammortizzate in base alla stima della loro vita utile.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede al raffronto tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate a conto economico.

Le attività immateriali aventi vita utile illimitata non sono ammortizzate. Per queste attività si procede con cadenza almeno annuale ad un raffronto fra il valore contabile ed il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva a conto economico una perdita pari alla differenza tra i due valori.

Nel caso di ripristino di valore delle attività immateriali precedentemente svalutate, ad esclusione dell'avviamento, l'accresciuto valore netto contabile non può eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

L'avviamento è rilevato in bilancio al costo, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è soggetto ad ammortamento. Almeno annualmente, l'avviamento viene sottoposto ad impairment test, attraverso un raffronto tra il valore di iscrizione ed il suo valore di recupero. Ai fini di tale verifica, l'avviamento deve essere allocato alle unità generatrici di flussi finanziari ("Cash Generating Unit" o "CGU"), nel rispetto del vincolo massimo di aggregazione che non può superare il "segmento di attività" individuato per la reportistica gestionale.

L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza fra il valore contabile della CGU ed il suo valore recuperabile, inteso come il maggiore fra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il suo valore d'uso.

L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore viene imputata a conto economico e non è eliminata negli anni successivi nel caso in cui venga meno il presupposto della rettifica.

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione.

11 – Fiscalità corrente e differita

Criteri di classificazione

Le imposte correnti e differite, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto.

Il debito per imposte correnti è esposto in bilancio al netto dei relativi acconti pagati per l'esercizio in corso.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, le prime classificate nella voce "Attività fiscali" e le seconde nella voce "Passività fiscali".

Criteri di iscrizione e di valutazione

Le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze temporanee, senza limiti temporali, tra il valore attribuito ad un'attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali, applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base della normativa tributaria teorica in vigore alla data di realizzo.

Le attività per imposte anticipate vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità della società interessata o della Capogruppo, per effetto dell'esercizio dell'opzione relativa al "consolidato fiscale", di generare con continuità redditi imponibili positivi.

Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio, con le sole eccezioni dei maggiori valori dell'attivo in sospensione d'imposta rappresentati da partecipazioni strategiche per le quali non è prevista la cessione e delle riserve in sospensione d'imposta, in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di ritenere che non saranno effettuate d'iniziativa operazioni che ne comportino la tassazione.

12 – Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono costituiti da passività rilevate quando:

  • esiste un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere all'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Se tutte queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.

L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione e riflette i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.

Laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione, tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

13 – Debiti e titoli in circolazione

Criteri di classificazione

I debiti verso banche, i debiti verso clientela e i titoli in circolazione ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata attraverso titoli obbligazionari in circolazione, al netto degli eventuali ammontari riacquistati.

Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dal locatario nell'ambito di operazioni di leasing finanziario.

Criteri di iscrizione

I debiti verso banche, i debiti verso clientela e i titoli in circolazione sono inizialmente iscritti al loro fair value, che corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.

Criteri di valutazione

Dopo l'iniziale rilevazione al fair value, tali strumenti sono successivamente valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

Gli strumenti di debito composti, collegati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici, sono considerati strumenti strutturati. Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati. Il derivato incorporato è iscritto al suo fair value e successivamente fatto oggetto di valutazione. Le variazioni di fair value sono iscritte a conto economico.

Al contratto primario viene attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l'importo complessivo incassato ed il fair value del derivato incorporato ed è successivamente fatto oggetto di misurazione al costo ammortizzato.

Gli strumenti convertibili in azioni proprie di nuova emissione sono considerati strumenti strutturati e comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una passività finanziaria e di una componente di patrimonio netto.

Alla componente di patrimonio netto è attribuito il valore residuo risultante dopo aver dedotto dal valore complessivo dello strumento finanziario il valore determinato distintamente per una passività finanziaria senza clausola di conversione avente gli stessi flussi finanziari.

La passività finanziaria viene iscritta al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili e successivamente misurata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato a conto economico.

La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi, ancorché tali strumenti siano destinati alla successiva rivendita. I profitti o le perdite derivanti dalla rilevazione del riacquisto quale estinzione sono rilevati a conto economico qualora il prezzo di riacquisto dell'obbligazione sia superiore o inferiore al suo valore contabile.

La successiva alienazione di obbligazioni proprie sul mercato è trattata come emissione di un nuovo debito.

14 – Passività finanziarie di negoziazione

Criteri di classificazione

Le passività finanziarie di negoziazione sono riferiti a contratti derivati che non sono rilevati come strumenti di copertura.

Criteri di iscrizione

All'atto della rilevazione iniziale le passività finanziarie di negoziazione sono iscritte al loro fair value.

Criteri di valutazione

Anche successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie di negoziazione sono valorizzate al fair value alla chiusura del periodo di riferimento. Il fair value viene determinato sulla base dei medesimi criteri illustrati per le attività finanziarie detenute per la negoziazione.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono eliminate quando vengono estinte ovvero quando la relativa obbligazione è adempiuta, cancellata o scaduta. La differenza che emerge in sede di cancellazione è imputata a conto economico.

16 – Operazioni in valuta

Rilevazione iniziale

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

Rilevazioni successive

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le attività e passività monetarie di bilancio in valuta estera sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura.

Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il tasso di cambio storico, mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine periodo. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono, salvo quelle relative ad attività finanziarie disponibili per la vendita in quanto rilevate in contrapposizione di patrimonio netto.

17 - Altre informazioni

Trattamento di fine rapporto

In applicazione dello IAS 19 "Benefici ai dipendenti", il Trattamento di fine rapporto del personale, applicato ai dipendenti delle società italiane della Banca, sino al 31 dicembre 2006 era considerato un "beneficio successivo al rapporto di lavoro" classificato come "piano a benefici definiti". Pertanto esso doveva essere iscritto in bilancio sulla base del valore attuariale determinato utilizzando il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito".

A seguito dell'entrata in vigore della Legge Finanziaria 2007, che ha anticipato all' 1 gennaio 2007 la riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252, le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dall'1 gennaio 2007 devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare ovvero essere mantenute in azienda ed essere trasferite da parte di quest'ultima ad un apposito fondo gestito dall'INPS.

L'entrata in vigore della suddetta riforma ha comportato una modifica del trattamento contabile del TFR sia con riferimento alle quote maturate sino al 31 dicembre 2006, sia con riferimento alle quote maturande dall'1 gennaio 2007.

In particolare:

  • le quote del trattamento di fine rapporto del personale maturande dall'1 gennaio 2007 configurano un "piano a contribuzione definita" sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l'INPS. L'importo delle quote deve, pertanto, essere determinato sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali;

  • il trattamento di fine rapporto del personale maturato al 31 dicembre 2006 continua ad essere considerato come "piano a benefici definiti" con la conseguente necessità di continuare ad effettuare una valutazione attuariale che tuttavia, rispetto alla metodologia di calcolo applicata sino al 31 dicembre 2006, non comporta più l'attribuzione proporzionale del beneficio al periodo di lavoro prestato. Ciò in quanto l'attività lavorativa da valutare si considera interamente maturata per effetto della modifica della natura contabile delle quote che maturano a partire dall'1 gennaio 2007.

Gli utili/perdite attuariali devono essere incluse nel computo delle passività nette verso i dipendenti in contropartita di una posta di patrimonio netto, da esporre nel prospetto della redditività complessiva dell'esercizio.

Pagamenti basati su azioni

Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro, regolati in azioni rappresentative del capitale.

Il principio contabile internazionale di riferimento è l'IFRS 2 – Share based payments; in particolare, essendo previsto che l'obbligazione della Banca a fronte del ricevimento della prestazione lavorativa venga regolata in azioni (shares "to the value of", cioè un determinato importo viene tradotto in un numero variabile di azioni, sulla base del fair value alla data di assegnazione), la fattispecie contabile che ricorre è quella degli "equity-settled share based payment".

La regola generale di contabilizzazione prevista dall'IFRS 2 per tale fattispecie prevede la contabilizzazione del costo tra le spese per il personale in contropartita di una riserva di patrimonio netto; la contabilizzazione del costo avviene pro rata nel periodo di maturazione ("vesting period") del diritto della controparte a ricevere il pagamento in azioni, ripartendo il costo in modo lineare nel periodo.

Azioni proprie

In base alla normativa italiana vigente l'acquisto di azioni proprie è subordinato a specifica delibera assembleare e al corrispondente stanziamento di una specifica riserva di patrimonio netto. Le azioni proprie presenti in portafoglio vengono iscritte in apposita voce in deduzione del patrimonio netto e sono valutate al costo determinato secondo la metodologia "Fifo". Le differenze tra prezzo di acquisto e di vendita derivanti dall'attività di trading svolta nel periodo di riferimento su tali azioni sono registrate tra le riserve di patrimonio netto.

Riconoscimento dei costi e dei ricavi

I proventi relativi a commissioni di gestione e di garanzia sui crediti acquistati nell'ambito dell'attività di factoring sono rilevati fra le commissioni in funzione della loro durata. Sono escluse le componenti considerate nel costo ammortizzato al fine della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate fra gli interessi.

I costi vengono contabilizzati per competenza. Con riferimento ai costi dell'Area NPL, i costi sostenuti up-front per il recupero stragiudiziale mediante sottoscrizione di piani di rientro e i costi per spese legali e imposte di registro per il recupero giudiziale, vengono rilasciati a conto economico alla voce "Altre spese amministrative" nel periodo in cui i crediti cui si riferiscono rilasciano a conto economico gli effetti positivi derivanti dalla modifica dei cash flow sottostanti riconducibili ai piani raccolti o ai provvedimenti giudiziali ottenuti.

Dividendi

I dividendi sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.

Operazioni di pronti contro termine

I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente la successiva vendita ed i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente il riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio.

Di conseguenza, nel caso di titolo acquistato con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o banche, ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, ovvero fra le passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi.

Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista contrattualmente.

Costo ammortizzato

Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).

Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.

Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.

I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.

A.4 – Informativa sul fair value

Informativa di natura qualitativa

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione nel mercato principale (o più vantaggioso) alla data di valutazione, alle correnti condizioni di mercato (ossia un prezzo di chiusura), indipendentemente dal fatto che quel prezzo sia osservabile direttamente o che venga stimato utilizzando un'altra tecnica di valutazione.

Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate per le valutazioni delle attività/passività sottostanti; in particolare la gerarchia si compone di tre livelli.

  • Livello 1: il fair value dello strumento è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi.
  • Livello 2: il fair value dello strumento è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, come ad esempio:
  • a) prezzi quotati per attività o passività similari;
  • b) prezzi quotati per attività o passività identiche o similari su mercati non attivi;
  • c) parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, tassi di default e fattori di illiquidità;
  • d) parametri non osservabili ma supportati e confermati da dati di mercato.
  • Livello 3: il fair value dello strumento è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input non osservabili su mercati attivi.

Ogni attività o passività finanziaria della Banca viene ricondotta alternativamente ad uno dei precedenti livelli, le cui valutazioni possono essere ricorrenti o non ricorrenti (cfr. IFRS 13, paragrafo 93, lettera a).

La scelta delle tecniche di valutazione non è opzionale, sono applicate in ordine gerarchico: la gerarchia del fair value attribuisce infatti la massima priorità ai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche (dati di Livello 1) e la priorità minima agli input non osservabili (dati di Livello 3).

Le tecniche di valutazione utilizzate per valutare il fair value sono applicate in maniera uniforme e con continuità nel tempo.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

In assenza di una quotazione su un mercato attivo, la misurazione del fair value di uno strumento finanziario avviene utilizzando tecniche valutative che massimizzano l'utilizzo di input osservabili sul mercato.

L'utilizzo di una tecnica di valutazione ha l'obiettivo di stimare il prezzo a cui avrebbe luogo una regolare operazione di vendita di una attività o di trasferimento di una passività tra operatori di mercato alla data di valutazione, alle condizioni di mercato correnti. In questo caso la valutazione del fair value può essere di Livello 2 o Livello 3 in funzione del grado di osservabilità dei parametri in input considerati nel modello di pricing.

In assenza di prezzi rilevabili su mercati attivi per l'attività o passività finanziaria da valutare, il fair value degli strumenti finanziari è determinato attraverso il cosiddetto "comparable approach" (Livello 2) che presuppone l'utilizzo di modelli valutativi alimentati da parametri di mercato.

In questo caso la valutazione non è basata su quotazioni dello stesso strumento finanziario oggetto di valutazione (identical asset), ma su prezzi, credit spread o altri fattori desunti dalle quotazioni ufficiali di strumenti sostanzialmente simili in termini di fattori di rischio e caratteristiche di durata/rendimento, utilizzando una data metodologia di calcolo (modello di pricing).

Nei casi in cui non sia disponibile la quotazione su un mercato attivo di uno strumento similare o le caratteristiche stesse dello strumento da valutare non consentano l'applicazione di modelli alimentati da input osservabili su mercati attivi, è necessario ricorrere a modelli valutativi che presuppongono l'utilizzo di parametri non direttamente osservabili sul mercato e che quindi comportano stime ed assunzioni da parte del valutatore (non observable input - Livello 3). In questi casi la valutazione dello strumento finanziario viene condotta utilizzando una data metodologia di calcolo che si basa su specifiche ipotesi riguardanti:

  • lo sviluppo dei cash-flow futuri, eventualmente condizionati a eventi futuri cui possono essere attribuite probabilità desunte dall'esperienza storica o sulla base di ipotesi di comportamento;
  • il livello di determinati parametri di input non quotati su mercati attivi, per la cui stima sono comunque privilegiate le informazioni acquisite da prezzi e spread osservati sul mercato. Nel caso non siano disponibili, si ricorre a dati storici del fattore di rischio specifico sottostante o a ricerche specializzate in materia (ad es. report di agenzie di rating o primari attori del mercato).

Nei casi descritti è valutata l'opportunità di ricorrere a dei valuation adjustment che tengono conto dei risk premiums che gli operatori considerano quando prezzano gli strumenti. I valuation adjustments, se non considerati esplicitamente nel modello di valutazione, possono includere:

  • model adjustments: aggiustamenti che tengano conto di eventuali debolezze dei modelli valutativi evidenziate durante le fasi di calibrazione;
  • liquidity adjustments: aggiustamenti per tener conto del bid-ask spread nel caso in cui il modello stimi un mid price;
  • credit risk adjustments: aggiustamenti connessi al rischio di controparte o al proprio rischio emittente;
  • other risk adjustments: aggiustamenti connessi ad un risk premium 'prezzato' sul mercato (ad esempio relativo alla complessità di valutazione dello strumento).

Il portafoglio crediti commerciali oggetto di valutazione al fair value, è costituito da quelle esposizione per cassa classificate in Bonis con una vita residua superiore all'anno (medio lungo termine11). Sono pertanto escluse dal perimetro di valutazione tutte le esposizioni classificate in Default, le esposizioni che presentano una vita residua inferiore all'anno ed i crediti di firma.

Per la valorizzazione al fair value dei crediti commerciali in bonis, data l'assenza di prezzi direttamente rilevabili su mercati attivi e liquidi, si fa ricorso a tecniche valutative basate su un modello teorico rispondente ai requisiti indicati dai principi IAS/IFRS (Livello 3). L'approccio utilizzato per la determinazione del fair value dei crediti è il Discounted Cash Flow Model, ovvero lo sconto dei flussi di cassa futuri previsti ad un tasso risk free per pari scadenza, a cui va aggiunto uno spread rappresentativo del rischio di default della controparte.

11 Per i crediti a breve termine il valore contabile è considerato rappresentativo del fair value.

Per quanto attiene al portafoglio crediti generato dalla business area NPL che acquista e gestisce crediti in default prevalentemente verso persone fisiche, l'approccio utilizzato per la determinazione del fair value è il Discounted Cash Flow Model. In questo caso i flussi di cassa previsti sono scontati ad un tasso di mercato. Nel calcolo del tasso di mercato non è considerato un credit spread in quanto il rischio di credito delle singole controparti è già incorporato nel modello statistico di stima dei flussi di cassa futuri per quanto attiene alla gestione massiva (lavorazioni non giudiziali), il quale sulla base delle evidenze storiche dei recuperi delle posizioni presenti nel portafoglio della Banca, proietta i flussi di cassa. Per quanto attiene alla gestione analitica (lavorazioni giudiziali) le proiezioni dei flussi di cassa future sono definite in base ad un algoritmo interno, ovvero dal gestore della posizione in funzione del tipo di lavorazione del credito sottostante.

Con riferimento ai crediti fiscali acquisiti, si ritiene che il fair value possa essere assimilabile al costo ammortizzato; l'unico elemento di incertezza su tali posizioni vantate nei confronti dell'erario, è infatti dato dal tempo in cui tali crediti vengono incassati e allo stato non si registrano significative differenze temporali sul rimborso dei crediti da parte dell'amministrazione finanziaria. Va notato in aggiunta che Banca IFIS in tale segmento di operatività risulta essere uno dei principali player di riferimento, elemento che la rende price maker in caso di eventuale vendita dello stesso.

In generale per la valutazione del fair value di Livello 3 di attività e passività si fa riferimento a:

  • tassi di mercato, calcolati come da market practice utilizzando o i tassi monetari per scadenze inferiori all'anno e tassi swap per scadenze superiori, ovvero i tassi rilevati sul mercato per transazioni equivalenti;
  • credit spread di Banca IFIS il quale, non avendo essa delle emissioni obbligazionarie a cui fare riferimento, è stato calcolato prendendo a riferimento delle emissioni obbligazionarie di controparti ritenute equivalenti;
  • bilanci consuntivi e dati di business plan.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Come richiesto dal principio IFRS 13, Banca IFIS effettua per le attività finanziarie e per le passività finanziarie valutate al fair value di livello 3, delle verifiche di sensitivity con riferimento al cambiamento di uno o più dei parametri non osservabili utilizzati nelle tecniche di valutazione impiegate per la determinazione del fair value. Nello specifico le attività finanziarie valutate al fair value di livello 3 sono del tutto marginali nel bilancio, eccezion fatta per quanto riguarda il portafoglio crediti dell'Area NPL.

A.4.3 Gerarchia del fair value

Con riferimento alle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente, Banca IFIS effettua passaggi di livello sulla base delle seguenti linee guida.

Per i titoli di debito, il passaggio da livello 3 a livello 2 avviene nel caso in cui i parametri rilevanti utilizzati come input della tecnica di valutazione siano, alla data di riferimento, osservabili sul mercato. Il passaggio dal livello 3 al livello 1 si realizza, invece, quando, alla data di riferimento, è stata verificata con successo la presenza di un mercato attivo. Il passaggio da livello 2 a livello 3 si verifica quando, alla data di riferimento, alcuni dei parametri significativi nella determinazione del fair value non risultano direttamente osservabili sul mercato.

Per gli strumenti di capitale iscritti tra le attività disponibili per la vendita il trasferimento di livello avviene:

  • quando nel periodo si sono resi disponibili input osservabili sul mercato (es. prezzi definiti nell'ambito di transazioni comparabili sul medesimo strumento tra controparti indipendenti e consapevoli). In questo caso, si procede alla riclassifica dal livello 3 al livello 2;
  • quando gli elementi direttamente o indirettamente osservabili presi a base per la valutazione sono venuti meno, ovvero non sono più aggiornati (es. transazioni comparabili non più recenti o multipli non più applicabili). In questo caso si ricorre a tecniche di valutazione che utilizzano input non osservabili.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 - Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

ATTIVITÀ/ PASSIVITÀ FINANZIARIE 31.12.2016 31.12.2015
MISURATE AL FAIR VALUE SU BASE RICOR
RENTE
(in migliaia di euro)
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - 487 - - 260
2. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 323.033 - 2.017 3.216.832 - 4.701
4. Derivati di copertura - - - - - -
5. Attività materiali - - - - - -
6. Attività immateriali - - - - - -
Totale 323.033 - 2.504 3.216.832 - 4.961
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - - 2.498 - - 338
2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - - - - - -
Totale - - 2.498 - - 338

Legenda

L1= Livello 1: fair value di uno strumento finanziario quotato in un mercato attivo;

L2= Livello 2: fair value misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario;

L3= Livello 3: fair value calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato.

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

VARIAZIONI ANNUE
DELLE ATTIVITÀ VALUTATE
AL FAIR VALUE SU BASE RICOR
RENTE (LIVELLO 3)
(in migliaia di euro)
Attività fi
nanziarie de
tenute
per la nego
ziazione
Attività fi
nanziarie
valutate
al
fair value
Attività fi
nanziarie
disponibili
per
la vendita
Derivati di
copertura
Attività
materiali
Attività
immate
riali
1.
Esistenze iniziali
260 - 4.702 - - -
2.
Aumenti
487 -
-
1.671 - - -
2.1
Acquisti
487 --
-
1.478 - - -
2.2
Profitti imputati a:
- -
-
- - - -
2.2.1 Conto Economico - - - - - -
- di cui: Plusvalenze - - - - - -
2.2.2 Patrimonio netto X X 193 X - -
2.3
Trasferimenti da altri livelli (1)
- - - - - -
2.4
Altre variazioni in aumento
- - - - - -
3.
Diminuzioni
260 - 4.356 - - -
3.1 Vendite - - - - - -
3.2 Rimborsi 260 - - - - -
3.3 Perdite imputate a: - - - - - -
3.3.1 Conto Economico - - 4.356 - - -
- di cui Minusvalenze - - - - - -
3.3.2 Patrimonio netto X X - X - -
3.4 Trasferimenti ad altri livelli - - - - - -
3.5 Altre variazioni in diminuzione - - - - - -
4.
Rimanenze finali
487 - 2.017 - - -

Le attività finanziarie disponibili per la vendita di livello 3 si riferiscono interamente ad interessenze azionarie.

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Passività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Passività finanziarie
valutate al
fair value
Derivati di
copertura
1.
Esistenze iniziali
338 - -
2.
Aumenti
2.498 - -
2.1
Emissioni
2.498 - -
2.2
Perdite imputate a:
- - -
2.2.1 Conto Economico - - -
- di cui Minusvalenze - - -
2.2.2 Patrimonio netto X X -
2.3
Trasferimenti da altri livelli
- - -
2.4
Altre variazioni in aumento
- - -
3.
Diminuzioni
338 - -
3.1 Rimborsi 338 - -
3.2 Riacquisti - - -
3.3 Profitti imputati a: - - -
3.3.1 Conto Economico - - -
- di cui Plusvalenze - - -
3.3.2 Patrimonio netto X X -
3.4 Trasferimenti ad altri livelli - - -
3.5 Altre variazioni in diminuzione - - -
4.
Rimanenze finali
2.498 - -

A.4.5.4 Attività e passività non valuate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli del fair value

Attività/Passività non misurate al fair 31.12.2016 31.12.2015
value o misurate al fair value su base
non ricorrente
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza
- - - - - - - -
2. Crediti verso banche 1.798.767 - - 1.798.767 84.988 - - 84.988
3. Crediti verso clientela 4.464.565 - - 4.494.250 3.414.808 - - 3.430.372
4. Attività materiali detenute a scopo di in
vestimento
719 - - 926 720 - - 926
5. Attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione
- - - - - - - -
Totale 6.264.051 - - 6.293.943 3.500.516 - - 3.516.286
1. Debiti verso banche 533.385 - - 533.385 663.004 - - 663.004
2. Debiti verso clientela 5.662.176 - - 5.682.618 5.487.213 - - 5.491.048
3. Titoli in circolazione - - - - - - - -
4. Passività associate ad attività in via di
dismissione
- - - - - - - -
Totale 6.195.561 - - 6.216.003 6.150.217 - - 6.154.052

Legenda

VB= Valore di bilancio L1= Livello 1 L2= Livello 2

L3= Livello 3

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

ATTIVO

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

31.12.2016 31.12.2015
a) Cassa 32 34
b) Depositi liberi presso Banche Centrali - -
Totale 32 34

Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

31.12.2016 31.12.2015
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - - - - - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - - - -
3. Quote di O.I.C.R. - - - - - -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine attivi - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale A - - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - - 487 - - 260
1.1 di negoziazione - - 487 - - 260
1.2 connessi con la fair value option - - - - - -
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value option - - - - - -
2.3 altri - - - - - -
Totale B - - 487 - - 260
Totale (A+B) - - 487 - - 260

Le attività indicate al livello 3 sono riferite ad operazioni di cross currency swap in essere con la controllata polacca e con altri istituti di credito.

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
Voci/Valori 31.12.2016 31.12.2015
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - -
a) Governi e Banche Centrali - -
b) Altri enti pubblici - -
c) Banche - -
d) Altri emittenti - -
2. Titoli di capitale - -
a) Banche - -
b) Altri emittenti: - -
- imprese di assicurazione - -
- società finanziarie - -
- imprese non finanziarie - -
- altri - -
3. Quote di O.I.C.R. - -
4. Finanziamenti - -
a) Governi e Banche Centrali - -
b) Altri enti pubblici - -
c) Banche - -
d) Altri soggetti - -
Totale A - -
B. Strumenti derivati 487 260
a) Banche
- fair value 397 259
b) Clientela - -
- fair value 90 1
Totale B 487 260
Totale (A+B) 487 260

Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40

4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica

31.12.2016 31.12.2015
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 323.033 - - 3.216.832 - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 323.033 - - 3.216.832 - -
2. Titoli di capitale - - 2.017 - - 4.701
2.1 Valutati al fair value - - 2.017 - - 4.030
2.2 Valutati al costo - - - - - 671
3. Quote di O.I.C.R. - - - - - -
4. Finanziamenti - - - - - -
Totale 323.033 - 2.017 3.216.832 - 4.701

Gli "altri titoli di debito" di livello 1, sono riferiti a titoli di Stato italiani a tasso fisso se di brevissima durata o a tasso variabile se con scadenza a medio termine.

Tali titoli sono stati utilizzati prevalentemente per operazioni di pronti contro termine di breve/brevissimo periodo con controparti bancarie, su piattaforma MTS o su Eurosistema.

Il decremento dei titoli di debito è dovuto principalmente a vendite per 2,9 miliardi di euro effettuate nel corso dell'esercizio che hanno fatto registrare un utile da cessione di 5,5 milioni di euro.

I titoli di capitale di livello 3 si riferiscono a partecipazioni di minoranza ed includono la sottoscrizione per 1,5 milioni di euro della partecipazione in Cassa di Risparmio di Cesena a fronte dei contributi versati al FITD (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi) quale aumento di capitale della banca stessa. Nel corso dell'esercizio sono state altresì rilevate rettifiche di valore apportate alle interessenze detenute in due istituti di credito a seguito di impairment per complessivi 4,3 milioni di euro.

4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori 31.12.2016 31.12.2015
1. Titoli di debito 323.033 3.216.832
a) Governi e Banche Centrali 323.033 3.216.832
b) Altri enti pubblici - -
c) Banche - -
d) Altri emittenti - -
2. Titoli di capitale 2.017 4.701
a) Banche 1.134 4.022
b) Altri emittenti: 883 679
- imprese di assicurazione - -
- società finanziarie 866 672
- imprese non finanziarie 17 7
- altri - -
3. Quote di O.I.C.R. - -
4. Finanziamenti - -
a) Governi e Banche Centrali - -
b) Altri enti pubblici - -
c) Banche - -
d) Altri soggetti - -
Totale 325.050 3.221.533

Sezione 6 – Crediti verso banche – Voce 60

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica

31.12.2016 31.12.2015
Tipologia operazioni / Valori VB FV
Livello 1
FV
Livello 2
FV
Livello 3
VB FV
Livello 1
FV
Livello 2
FV
Livello 3
A. Crediti verso Banche Centrali 1.016.569 14.446 14.446
1. Depositi vincolati - X X X - X X X
2. Riserva obbligatoria 1.016.569 X X X 14.446 X X X
3. Pronti contro termine - X X X - X X X
4. Altri - X X X - X X X
B. Crediti verso banche 782.198 - - - 70.542 - - 70.542
1. Finanziamenti 782.198 - - - 65.532 - - X
1.1 Conti correnti e depositi liberi 26.237 X X X 65.532 X X X
1.2 Depositi vincolati 755.961 X X X - X X X
1.3 Altri finanziamenti: - X X X - X X X
- Pronti contro termine attivi - X X X - X X X
- Leasing finanziario - X X X - X X X
- Altri - X X X - X X X
2. Titoli di debito - - - - 5.010 - -
2.1 Titoli strutturati - X X X - X X X
2.2 Altri titoli di debito - X X X 5.010 X X X
Totale 1.798.767 - - 1.798.767 84.988 - - 84.988

Legenda

FV= fair value VB= valore di bilancio

L'impiego di risorse finanziarie disponibili presso altri istituti di credito non rappresenta un'attività core business per la Banca; l'eccedenza di liquidità è volta a garantire il margine necessario all'ordinario svolgimento dell'attività bancaria nonché la liquidità necessaria per cogliere eventuali opportunità di mercato.

Il fair value dei crediti verso banche risulta allineato al relativo valore di bilancio in considerazione del fatto che i depositi interbancari sono di breve o brevissima scadenza a tasso indicizzato.

Gli altri titoli di debito in portafoglio alla fine del 2015, riferiti ad obbligazioni emesse da istituti di credito che per le loro caratteristiche sono state classificate tra i crediti verso banche, sono stati rimborsati nel corso del 2016.

Sezione 7 – Crediti verso clientela – Voce 70

7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica

31.12.2016 31.12.2015
Tipologia operazioni/Valori Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Non Deteriorati L1 L2 L3 Non Deteriorati L1 L2 L3
deteriorati Acquistati Altri deteriorati Acquistati Altri
Finanziamenti 3.717.773 562.329 184.464 - - - 2.931.762 354.331 128.715 - - 3.430.372
1. Conti correnti 104.282 25.112 12.072 X X X 129.964 8.298 16.100 X X X
2. Pronti contro termine attivi - - - X X X - - - X X X
3. Mutui 410.901 3.466 947 X X X 6.903 2.993 - X X X
4. Carte di credito, prestiti perso-
nali e cessioni del quinto
- 305.697 - X X X - 162.495 - X X X
5. Leasing finanziario - 240 - X X X 5 833 - X X X
6. Factoring 2.485.720 - 163.696 X X X 2.474.983 - 102.389 X X X
7. Altri finanziamenti 716.870 227.814 7.749 X X X 319.907 179.712 10.226 X X X
Titoli di debito - - - - - - - - - - - -
8 Titoli strutturati - - - X X X - - - X X X
9 Altri titoli di debito - - - X X X - - - X X X
Totale 3.717.773 562.329 184.464 - - 4.494.250 2.931.762 354.331 128.715 - - 3.430.372

I crediti acquistati deteriorati sono relativi prevalentemente ai crediti di difficile esigibilità dell'Area NPL. L'attività di tale settore è per sua natura strettamente connessa al recupero di crediti deteriorati e pertanto i crediti sono esposti tra le sofferenze e le inadempienze probabili. In particolare, tali crediti mantengono la medesima classificazione adottata dal cedente se intermediario soggetto a normativa equivalente a Banca IFIS; diversamente, qualora la Banca non abbia accertato lo stato di insolvenza del debitore, i crediti vengono classificati tra le inadempienze probabili.

I crediti non deteriorati classificati fra gli "altri finanziamenti" sono relativi a crediti fiscali per 124,7 milioni di euro e alla marginazione legata alle operazioni di pronti contro termine in Titoli di Stato sulla piattaforma MTS per 4,7 milioni di euro.

Si segnala infine che la voce comprende per 891,0 milioni di euro i finanziamenti erogati a favore delle società controllate facenti parte dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca, ripartiti tra le sottovoci "mutui" e "altri finanziamenti".

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2016 31.12.2015
Non Deteriorati Non Deteriorati
deteriorati Acquistati Altri deteriorati Acquistati Altri
1. Titoli di debito: - - - - - -
a) Governi - - - - - -
b) Altri enti pubblici - - - - - -
c) Altri emittenti - - - - - -
- imprese non finanziarie - - - - - -
- imprese finanziarie - - - - - -
- assicurazioni - - - - - -
- altri - - - - - -
2. Finanziamenti verso: 3.717.773 562.329 184.464 2.931.762 354.331 128.715
a) Governi 92.844 - 11.484 104.088 - 1.041
b) Altri enti pubblici 799.904 1 42.229 895.162 1 6.580
c) Altri soggetti 2.825.025 562.328 130.751 1.932.512 354.330 121.094
- imprese non finanziarie 1.997.443 27.595 119.393 1.766.774 16.747 108.357
- imprese finanziarie 789.254 99 5.124 150.574 95 6.666
- assicurazioni - - - - - -
- altri 38.328 534.634 6.234 15.164 337.488 6.071
Totale 3.717.773 562.329 184.464 2.931.762 354.331 128.715

7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti

Sezione 10 – Le partecipazioni – Voce 100

10.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Sede Sede Operativa Quota di parteci
pazione %
Disponibilità voti
%
A. Imprese controllate in via esclusiva
1. IFIS Finance Sp. Z o. o. Varsavia Varsavia 100% 100%
2. Interbanca S.p.A. Milano Milano 99,99% 99,99%
B. Imprese controllate in modo congiunto - - - -
C. Imprese sottoposte ad influenza notevole - - - -

10.5 Partecipazioni: variazioni annue

2016 2015
A. Esistenze iniziali 26.356 26.365
B. Aumenti 119.202 -
B.1 Acquisti 119.202 -
B.2 Riprese di valore - -
B.3 Rivalutazioni - -
B.4 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni - -
C.1 Vendite - -
C.2 Rettifiche di valore - -
C.3 Altre variazioni - -
D. Rimanenze finali 145.558 26.356
E. Rivalutazioni totali - -
F. Rettifiche totali - -

In data 30 novembre 2016, successivamente al ricevimento delle autorizzazioni da parte delle competenti Autorità di Vigilanza, Banca IFIS ha acquistato il 99,99% delle azioni dell'ex GE Capital Interbanca S.p.A.. I dettagli dell'operazione sono esposti nella parte G della Nota Integrativa.

Sezione 11 - Attività materiali – Voce 110

11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori 31.12.2016 31.12.2015
1. Attività di proprietà 63.275 47.507
a) terreni 6.738 6.738
b) fabbricati 50.662 37.899
c) mobili 1.217 635
d) impianti elettronici 3.655 1.471
e) altre 1.003 764
2. Attività acquisite in leasing finanziario - 3.862
a) terreni - -
b) fabbricati - 3.862
c) mobili - -
d) impianti elettronici - -
e) altre - -
Totale 63.275 51.369

I fabbricati ed i terreni iscritti a fine esercizio tra le immobilizzazioni materiali ad uso funzionale sono principalmente riferiti all'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre – Venezia sede della Banca, e all'immobile sito in Mestre – Venezia, ove sono stati trasferiti dei servizi della Banca.

Tali immobili, in quanto immobili di pregio, non sono assoggettati ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impaiment. A tale scopo vengono sottoposti a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. Nel corso dell'esercizio non sono emersi elementi che facciano ritenere necessario l'effettuazione dell'impairment test.

Risultano inoltre iscritti due immobili siti in Firenze: il primo per 3,7 milioni di euro, acquisito in locazione finanziaria, che ha ospitato l'area di business NPL fino al mese di agosto dell'anno in corso; il secondo per 20,6 milioni di euro comprensivi degli oneri di ristrutturazione sostenuti, come sopra citato, divenuto la nuova sede della medesima area.

11.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al
costo
31.12.2016 31.12.2015
Attività/Valori Valore di Fair value Fair value
Bilancio L1 L2 L3 Bilancio L1 L2 L3
1. Attività di proprietà 720 - - 926 720 - - 926
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati 720 - - 926 720 - - 926
2. Attività acquisite in leasing finanziario - - - - - - - -
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati - - - - - - - -
Totale 720 - - 926 720 - - 926

11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
31.12.2016
A. Esistenze iniziali lorde 6.738 43.866 4.760 6.452 1.816 63.632
A.1 Riduzioni di valore totali nette - (2.105) (4.125) (4.981) (1.052) (12.263)
A.2 Esistenze iniziali nette 6.738 41.761 635 1.471 764 51.369
B. Aumenti - 9.373 827 3.644 566 14.410
B.1 Acquisti - 9.373 827 3.644 566 14.410
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti
a scopo di investimento
- - - - - -
B.7 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni - (472) (245) (1.460) (327) (2.504)
C.1 Vendite - - (1) (4) (149) (154)
C.2 Ammortamenti - (472) (244) (1.456) (178) (2.350)
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a:
- - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.4 Variazioni negative di fair value imputate - - - - - -
a:
a) patrimonio netto
- - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -
C.6 Trasferimenti a - - - - - -
a) attività materiali detenute a scopo
di investimento
- - - - - -
b) attività in via di dismissione - - - - - -
C.7 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette 6.738 50.662 1.217 3.655 1.003 63.275
D.1 Riduzioni di valore totali nette - 2.577 4.194 6.278 950 13.999
D.2 Rimanenze finali lorde 6.738 53.239 5.411 9.933 1.953 77.274
E. Valutazione al costo - - - - - -

Le attività materiali ad uso funzionale sono valutate al costo e sono ammortizzate in modo sistematico lungo la loro vita utile, ad esclusione dei terreni a vita utile illimitata e dell'immobile "Villa Marocco" in considerazione del fatto che il valore residuo dell'immobile stimato al termine della sua vita utile prevista è superiore al valore contabile.

Relativamente ai fabbricati, gli acquisti si riferiscono prevalentemente alla capitalizzazione degli oneri di ristrutturazione dell'immobile, sito in Firenze, divenuto la nuova sede dell'area di business NPL.

Gli immobili e i mobili non ancora entrati in funzione alla data di riferimento del bilancio non vengono ammortizzati.

11.6 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

31.12.2016
Terreni Fabbricati
A. Esistenze iniziali - 720
B. Aumenti - -
B.1 Acquisti - -
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - -
B.3 Variazioni positive di fair value - -
B.4 Riprese di valore - -
B.5 Differenze di cambio positive - -
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale - -
B.7 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni - -
C.1 Vendite - -
C.2 Ammortamenti - -
C.3 Variazioni negative di fair value - -
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento - -
C.5 Differenze di cambio negative - -
C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività - -
a) immobili ad uso funzionale - -
b) attività non correnti in via di dismissione - -
C.7 Altre variazioni - -
D. Rimanenze finali - 720
E. Valutazione al fair value - 926

I fabbricati detenuti a scopo di investimento sono valutati al costo e sono riferiti a immobili locati. Tali immobili non vengono ammortizzati in quanto destinati alla vendita.

Sezione 12 - Attività immateriali - Voce 120

12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

Attività/Valori 31.12.2016 31.12.2015
Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita
A.1 Avviamento X - X -
A.1.2 di pertinenza dei terzi X - X -
A.2 Altre attività immateriali 13.117 - 6.350 -
A.2.1 Attività valutate al costo: 13.117 - 6.350 -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 13.117 - 6.350 -
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 13.117 - 6.350 -

Le altre attività immateriali al 31 dicembre 2016 sono relative esclusivamente all'acquisizione ed allo sviluppo di software, ammortizzate a quote costanti per un periodo stimato di durata utile pari a cinque anni dall'entrata in funzione.

12.2 Attività immateriali: variazioni annue

Altre attività
immateriali:
Avvia
generate interna
mento
mente
Altre attività
immateriali:
altre
Totale
31.12.2016
DEF INDEF DEF INDEF
A. Esistenze iniziali - - - 6.350 - 6.350
A.1 Riduzioni di valore totali nette - - - - - -
A.2 Esistenze iniziali nette - - - 6.350 - 6.350
B. Aumenti - - - 10.268 - 10.268
B.1 Acquisti - - - 10.268 - 10.268
B.2 Incrementi di attività immateriali interne X - - - - -
B.3 Riprese di valore X - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -
B.6 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni - - - 3.501 - 3.501
C.1 Vendite - - - - - -
C.2 Rettifiche di valore - - - 3.501 - 3.501
- Ammortamenti X - - 3.501 - 3.501
- Svalutazioni: - - - - - -
+ patrimonio netto X - - - - -
+ conto economico - - - - - -
C.3 Variazioni negative di fair value: - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti
in via di dismissione
- - - - - -
C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -
C.6 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette - - - 13.117 - 13.117
D.1 Rettifiche di valore totali nette - - - - - -
E. Rimanenze finali lorde - - - 13.117 - 13.117
F. Valutazione al costo - - - - - -

Legenda

Def: a durata definita Indef: a durata indefinita

Gli acquisti si riferiscono esclusivamente ad investimenti per il potenziamento di sistemi informatici.

Sezione 13 – Le attività fiscali e le passività fiscali – Voce 130 dell'attivo e voce 80 del passivo

13.1 Attività per imposte anticipate: composizione

Le principali fattispecie cui sono riferibili le attività per imposte anticipate sono di seguito riportate.

Attività per imposte anticipate 31.12.2016 31.12.2015
Crediti verso clientela 36.184 38.058
Fondi per rischi e oneri 1.209 -
Titoli disponibili per la vendita 0 -
Attività materiali 315 -
Altre 575 1.181
Totale 38.283 39.239

Le attività per imposte anticipate di cui alla voce Crediti verso clientela sono riferite a rettifiche di valore su crediti deducibili negli esercizi successivi.

13.2 Passività per imposte differite: composizione

Le principali fattispecie cui sono riferibili le passività per imposte differite sono di seguito riportate.

Passività per imposte differite 31.12.2016 31.12.2015
Crediti verso clientela 13.292 15.257
Titoli disponibili per la vendita 394 5.770
Attività materiali 325 309
Altre 309
Totale 14.320 21.336

13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

31.12.2016 31.12.2015
1. Importo iniziale 39.176 38.298
2. Aumenti 30 2.073
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 30 2.073
a) relative a precedenti esercizi 30 -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) riprese di valore - -
d) altre - 2.073
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 1.002 1.195
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 1.002 738
a) rigiri 1.002 738
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - 457
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. 214/2011 - -
b) altre - 457
4. Importo finale 38.204 39.176

13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

31.12.2016 31.12.2015
1. Importo iniziale 15.583 11.432
2. Aumenti - 4.514
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio - 4.514
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - 4.514
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 1.658 363
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 370 16
a) rigiri 370 16
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni 1288 347
4. Importo finale 13.925 15.583

13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

31.12.2016 31.12.2015
1. Importo iniziale 63 -
2. Aumenti 16 63
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 16 63
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 16 63
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 0 -
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio - -
a) rigiri - -
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) dovute al mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 79 63

13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

31.12.2016 31.12.2015
1. Importo iniziale 5.753 2.836
2. Aumenti 17 2.948
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 17 2.948
a) relative a precedenti esercizi 17 -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - 2.948
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 5.376 31
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 5.376 15
a) rigiri 5.376 15
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - 16
4. Importo finale 394 5.753

Sezione 15 - Altre attività – Voce 150

15.1 Altre attività: composizione

31.12.2016 31.12.2015
Ratei a risconti attivi 28.532 19.862
Crediti verso Erario 7.249 18.055
Depositi cauzionali 477 7.842
Operazioni di cartolarizzazione 120 301
Altre partite diverse 120.392 36.217
Totale 156.770 82.277

I ratei e risconti attivi si riferiscono per 18,7 a risconti afferenti ai costi di recupero dell'area NPL, per 4,5 milioni di euro a interessi di mora vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione e per 2,1 milioni di euro a risconti di interessi passivi accreditati anticipatamente alla clientela relativi alla raccolta mediante il prodotto rendimax vincolato.

I crediti verso Erario si riferiscono per 6,8 milioni di euro ad acconti sul pagamento dell'imposta di bollo versata in modo virtuale.

Le altre partite diverse includono un credito nei confronti della controllante La Scogliera S.p.A. pari a 43,9 milioni di euro, derivanti dall'applicazione del consolidato fiscale, e i crediti nei confronti dei cessionari di portafogli di crediti NPL per totali 26,9 milioni di euro.

PASSIVO

Sezione 1 – Debiti verso banche - Voce 10

1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2016 31.12.2015
1. Debiti verso banche centrali 1.171 119.792
2. Debiti verso banche 532.214 543.212
2.1 Conti correnti e depositi liberi 84.909 25.260
2.2 Depositi vincolati 396.419 133.727
2.3 Finanziamenti 50.886 384.225
2.3.1 Pronti contro termine passivi 50.886 384.225
2.3.2 Altri - -
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -
2.5 Altri debiti - -
Totale 533.385 663.004
Fair value - livello 1 - -
Fair value - livello 2 - -
Fair value - livello 3 533.385 663.004
Totale fair value 533.385 663.004

Il decremento dei Debiti verso banche rispetto alla fine del precedente esercizio è conseguenza dell'estinzione anticipata della tranche TLTRO sottoscritta nel dicembre 2014 e del minor ricorso a operazioni di Pronti contro termine con controparti bancarie.

Il fair value dei debiti verso banche risulta allineato al relativo valore di bilancio in considerazione del fatto che i depositi interbancari sono di breve o brevissima scadenza.

Sezione 2 – Debiti verso clientela – Voce 20

2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2016 31.12.2015
1. Conti correnti e depositi liberi 884.433 748.302
2. Depositi vincolati 3.722.912 2.447.604
3. Finanziamenti 1.049.163 2.282.889
3.1 pronti contro termine passivi 270.314 2.278.983
3.2 altri 778.849 3.906
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -
5. Altri debiti 5.668 8.418
Totale 5.662.176 5.487.213
Fair value - livello 1 - -
Fair value - livello 2 - -
Fair value - livello 3 5.682.618 5.491.048
Totale fair value 5.682.618 5.491.048

I conti correnti e i depositi liberi in essere al 31 dicembre 2016 includono la raccolta effettuata con il conto deposito rendimax libero e con il conto corrente online contomax, rispettivamente per 772,7 milioni e per 23,7 milioni; la sottovoce depositi vincolati rappresenta la raccolta effettuata mediante rendimax e contomax vincolati.

I pronti contro termine passivi sono stati effettuati con controparte Cassa di Compensazione e Garanzia e aventi come sottostante Titoli di Stato.

Si evidenzia che la Banca non effettua operazioni denominate "term structured repo".

Gli altri finanziamenti sono relativi principalmente al funding derivante dall'operazione di cartolarizzazione avviata a ottobre 2016 (si rinvia a quanto commentato nella Parte E della presente Nota Integrativa) e al debito per locazione finanziaria iscritto in applicazione del metodo finanziario previsto dallo IAS 17 all'immobile in leasing sede dell'area NPL come dettagliato al successivo paragrafo 2.5.

La voce altri debiti si riferisce a debiti verso clienti cedenti portafogli di crediti fiscali o non performing con regolazione del prezzo differita.

2.5 Debiti per leasing finanziario

31.12.2016 31.12.2015
Debiti per leasing finanziario 3.768 3.906

Il debito suesposto è relativo per 3,8 milioni al leasing finanziario immobiliare stipulato dalla ex società Toscana Finanza S.p.A. nel 2009 per l'immobile sito in Firenze adibito a sede della società, oggi sede dell'area NPL. Il contratto stipulato con Centro Leasing S.p.A. prevede una durata di 18 anni (dal 01.03.2009 al 01.03.2027), con pagamento di 216 rate mensili di 28.490 euro, comprensive di quota capitale, interessi ed una opzione di acquisto al termine del contratto di 1.876.800 euro.

In data 13 maggio 2014 Banca IFIS ha ceduto tale contratto di leasing finanziario ad una newco, società di scopo che ha come unico oggetto sociale la gestione di tale immobile, controllata da società immobiliare estranea a Banca IFIS. Dal momento che la cessione del contratto di leasing non soddisfa i requisiti richiesti dallo IAS 39 per l'eliminazione contabile della passività finanziaria, Banca IFIS continua ad esporre nel proprio bilancio fra le immobilizzazioni materiali l'immobile e fra i debiti verso clientela la relativa passività finanziaria.

Sezione 4 – Passività finanziarie di negoziazione - voce 40

4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

31.12.2016 31.12.2015
FV FV
Tipologia operazioni / Valori VN Livello
1
Livello
2
Livello
3
FV * VN Livello
1
Li
vello
2
Livello
3
FV *
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -
3. Titoli di debito - - - - - - - - -
3.1 Obbligazioni - - - - - - - - -
3.1.1 Strutturate - - - - X - - - - X
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - X - - - - X
3.2 Altri titoli - - - - - - - -
3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X
3.2.2 Altri - - - - X - - - - X
Totale A - - - - - - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - - - 2.498 - - - - 338 -
1.1 Di negoziazione X - - 2.498 X X - - 338 X
1.2 Connessi con la fair
value option
X - - - X X - - - X
1.3 Altri X - - - X X - - - X
2. Derivati creditizi - - - - - - - - -
2.1 Di negoziazione X - - - X X - - - X
2.2 Connessi con la fair
value option
X - - - X X - - - X
2.3 Altri X - - - X X - - - X
Totale B - - - 2.498 - - - - 338 -
Totale (A+B) X - - 2.498 X X - - 338 X
Legenda

FV = fair value

FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

VN = valore nominale o nozionale

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

Le passività indicate al livello 3 sono riferite ad operazioni di cross currency swap in essere con la controllata polacca e con altri istituti di credito.

Sezione 8 – Passività fiscali – Voce 80

Si veda la sezione 14 dell'attivo.

Sezione 10 - Altre passività - Voce 100

10.1 Altre passività: composizione

31.12.2016 31.12.2015
Debiti verso fornitori 29.249 12.241
Somme a disposizione della clientela 13.375 9.077
Debiti verso Erario ed Enti previdenziali 10.090 4.803
Debiti verso il personale 6.025 5.073
Ratei e risconti passivi 3.587 4.329
Altri debiti 160.320 167.609
Totale 222.646 203.132

La voce debiti verso il personale contiene i premi spettanti all'Alta Direzione, anche maturati nei precedenti esercizi, soggetti a pagamento differito. Contiene inoltre il debito per ferie maturate dal personale dipendente e non godute.

Gli altri debiti si riferiscono, per circa 160 milioni di euro, all'ammontare delle partite da accreditare alla clientela in attesa di imputazione e per 9,1 milioni di euro all'iscrizione del debito nei confronti di uno dei cessionari delle operazioni di cessione dei crediti NPL. Comprendono inoltre 4,2 milioni da versare al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi quale contribuzione addizionale dell'anno 2016.

Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110

11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

31.12.2016 31.12.2015
A. Esistenze iniziali 1.453 1.618
B. Aumenti 77 20
B.1 Accantonamento dell'esercizio 20 20
B.2 Altre variazioni 57 -
C. Diminuzioni 23 185
C.1 Liquidazioni effettuate 20 150
C.2 Altre variazioni 3 35
D. Rimanenze finali 1.507 1.453
Totale 1.507 1.453

Le liquidazioni effettuate rappresentano i benefici pagati ai dipendenti nell'esercizio.

Le altre variazioni in diminuzione includono l'effetto dell'attualizzazione del fondo maturato sino al 31 dicembre 2006 rimasto in azienda, che, in base alle modifiche introdotte dal nuovo IAS 19, sono rilevate in contropartita del patrimonio netto.

In conformità a quanto richiesto dall'ESMA nel documento "European common enforcement priorities for 2012 financial statements" del 12 novembre 2012, si evidenzia che per l'attualizzazione è stato

considerato il tasso di interesse basato sul tasso di rendimento di un benchmark di titoli emessi da emittenti corporate europei con rating AA per durate maggiori di 10 anni. Il medesimo tasso era stato utilizzato per l'attualizzazione effettuata al 31 dicembre 2015.

11.2 Altre informazioni

I principi contabili IAS/IFRS prevedono che le passività a carico dell'impresa, per le indennità che saranno riconosciute ai dipendenti al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, quali il trattamento di fine rapporto, siano stanziate in bilancio sulla base di una valutazione attuariale dell'ammontare che sarà riconosciuto alla data di maturazione.

In particolare, tale accantonamento deve tenere conto dell'ammontare già maturato alla data di bilancio, proiettandolo nel futuro per stimare l'ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro. Tale somma viene in seguito attualizzata per tenere conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento.

A seguito dell'entrata in vigore della Legge Finanziaria 2007, che ha anticipato all'1 gennaio 2007 la riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252, le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dall'1 gennaio 2007 devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare ovvero essere mantenute in azienda ed essere trasferite da parte di quest'ultima ad un apposito fondo gestito dall'INPS.

L'entrata in vigore della suddetta riforma ha comportato una modifica del trattamento contabile del TFR sia con riferimento alle quote maturate sino al 31 dicembre 2006, sia con riferimento alle quote maturande dall'1 gennaio 2007.

In particolare:

  • le quote del trattamento di fine rapporto del personale maturande dall'1 gennaio 2007 configurano un "piano a contribuzione definita" sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l'INPS. L'importo delle quote deve, pertanto, essere determinato sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali;

  • il trattamento di fine rapporto del personale maturato al 31 dicembre 2006 continua ad essere considerato come "piano a benefici definiti" con la conseguente necessità di continuare ad effettuare una valutazione attuariale che tuttavia, rispetto alla metodologia di calcolo applicata sino al 31 dicembre 2006, non comporta più l'attribuzione proporzionale del beneficio al periodo di lavoro prestato. Ciò in quanto l'attività lavorativa da valutare si considera interamente maturata per effetto della modifica della natura contabile delle quote che maturano a partire dall'1 gennaio 2007.

Sezione 12 – Fondi per rischi e oneri - Voce 120

12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Componenti 31.12.2016 31.12.2015
1 Fondi di quiescenza aziendali - -
2. Altri fondi per rischi ed oneri 4.331 2.171
2.1 controversie legali 1.855 1.513
2.2 oneri per il personale - -
2.3 altri 2.476 658
Totale 4.331 2.171

12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

Voci/Componenti 31.12.2016
Fondi di quiescenza Altri fondi
A. Esistenze iniziali - 2.171
B. Aumenti - 3.284
B.1 Accantonamento dell'esercizio - 3.284
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - -
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - -
B.4 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni - 1.124
C.1 Utilizzo nell'esercizio - 65
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - -
C.3 Altre variazioni - 1.059
D. Rimanenze finali - 4.331

12.4 Fondi per rischi e oneri – Altri fondi

Controversie legali

Al 31 dicembre 2016 sono in essere fondi per 1,9 milioni di euro costituiti da diciassette controversie legate ai Crediti Commerciali per 1,8 milioni di euro (a fronte di un petitum complessivo di 18,0 milioni di euro) e da otto controversie legate a crediti del settore NPL per 100 mila euro.

Contenzioso fiscale

Il fondo rischi in essere a fine 2015, pari a 197 mila euro, si riferiva all'accantonamento a fronte di avvisi di accertamento notificati alla Banca, in relazione ai quali era stato presentato ricorso presso la competente Commissione Tributaria. Nel mese di luglio 2016 la Banca ha raggiunto un accordo conciliativo con l'Agenzia delle Entrate, in seguito al quale sono state versate le somme pattuite per la definizione degli avvisi di accertamento sopra citati.

Altri fondi

Il fondo in essere al 31 dicembre 2016 è composto per 2,5 milioni di euro dall'accantonamento relativo a commissioni pagate nei primi mesi del 2017 ai fini del riacquisto delle tranche senior della cartolarizzazione leasing (titoli eligible).

Il fondo in essere al 31 dicembre 2015 si riferiva all'accantonamento richiesto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), a cui Banca IFIS aderisce, che con lettera del 16 settembre 2014 aveva comunicato un ulteriore (rispetto alle comunicazioni ricevute in data 9 gennaio 2014 e 17 luglio 2014) intervento di sostegno in favore di Banca Tercas in A.S. che prevedeva per Banca IFIS un probabile esborso del valore di 0,5 milioni di euro. Banca IFIS aveva quindi provveduto ad accantonare nel 2014 tale somma fra i fondi per rischi ed oneri. Poiché gli impegni sottostanti risultano scaduti, si è provveduto a riversare a conto economico il fondo precedentemente accantonato.

Passività potenziali

Controversie legali

Banca IFIS rileva passività potenziali per complessivi 7,4 milioni di euro di petitum, rappresentate da n. 12 controversie di cui n. 6 per 7,2 milioni di euro riferite a controversie legate ai Crediti Commerciali, n.2

in ambito giuslavoristico per 167 mila euro e n.4 relativa all'Area NPL per 71 mila euro; per tali posizioni Banca IFIS, supportata dal parere dei propri legali, non ha provveduto a stanziare fondi a fronte di un rischio di soccombenza stimato possibile.

Contenzioso fiscale

Le passività potenziali derivanti dagli avvisi di accertamento sul 2004 e sul 2005 sono state azzerate in seguito ad un accordo conciliativo con l'Amministrazione finanziaria, sottoscritto in data 13 giugno 2016. In forza dell'accordo Banca IFIS ha provveduto al pagamento di una somma pari a 1,8 milioni di euro (di cui 1,1 milioni a titolo di imposta, 388 mila di sanzioni e 351 mila di interessi).

Si dà atto del ricevimento in data 23 dicembre 2016 di un avviso di accertamento in ambito IVA per 105 mila euro senza riconoscimento di sanzioni ed interessi. Banca IFIS, supportata dai propri consulenti fiscali, ha ritenuto di presentare riscorso e ritenuto il rischio di soccombenza possibile ma non probabile, pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondo rischi e oneri.

Sezione 14 – Patrimonio dell'impresa – Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200

Voce 31.12.2016 31.12.2015 190 Capitale sociale (in migliaia di euro) 53.811 53.811 Numero azioni ordinarie 53.811.095 53.811.095 Valore nominale azioni ordinarie 1 euro 1 euro 200 Azioni proprie (in migliaia di euro) 3.187 5.805 Numero azioni proprie 380.151 739.446

14.1 Capitale e azioni proprie: composizione

14.2 Capitale - numero azioni: variazioni annue

Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 53.811.095 -
- interamente liberate 53.811.095 -
- non interamente liberate - -
A.1 Azioni proprie (-) 739.446 -
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 53.071.649 -
B. Aumenti 359.295 -
B.1 Nuove emissioni - -
- a pagamento: - -
- operazioni di aggregazioni di imprese - -
- conversione di obbligazioni - -
- esercizio di warrant - -
- altre - -
- a titolo gratuito: - -
- a favore dei dipendenti - -
- a favore degli amministratori - -
- altre - -
B.2 Vendita di azioni proprie 350.000 -
B.3 Altre variazioni 9.295 -
C. Diminuzioni - -
C.1 Annullamento - -
C.2 Acquisto di azioni proprie - -
C.3 Operazioni di cessione di imprese - -
C.4 Altre variazioni - -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 53.430.944 -
D.1 Azioni proprie (+) 380.151 -
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 53.811.095 -
- interamente liberate 53.811.095 -
- non interamente liberate - -

14.3 Capitale: altre informazioni

Il capitale sociale è composto da n. 53.811.095 azioni ordinarie di nominali 1 euro cadauna per le quali non sono previsti diritti, privilegi e vincoli, inclusi i vincoli nella distribuzione dei dividendi e nel rimborso del capitale.

14.4 Riserve di utili: altre informazioni

Voci/Componenti 31.12.2016 31.12.2015
Riserva legale 10.762 10.762
Riserva straordinaria 357.954 237.553
Altre riserve (2.075) (2.076)
Totale riserve di utili 366.641 246.239
Riserva acquisto azioni proprie 3.187 5.805
Riserva futuro acquisto azioni proprie - 34.195
Altre riserve 2.278 2.111
Totale voce 160 riserve 372.106 288.350

A norma del disposto dell'art. 1, comma 147 della Legge di Stabilità per il 2014 (Legge n. 147 del 27.12.2013), la Banca ha provveduto a riallineare il differenziale tra il valore civilistico e il valore fiscale sui beni materiali iscritti nel bilancio al 31 dicembre 2012 e ancora posseduti al 31 dicembre 2013. L'importo corrispondente ai maggiori valori oggetto di riallineamento, al netto dell'imposta sostitutiva, genera una riserva in sospensione d'imposta ai fini fiscali pari a 7,4 milioni di euro.

Altre informazioni

1. Garanzie rilasciate e impegni

Operazioni 31.12.2016 31.12.2015
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 201.277 174.646
a) Banche - -
b) Clientela 201.277 174.646
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale - -
a) Banche - -
b) Clientela - -
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 35.756 44.506
a) Banche - 3.674
i) a utilizzo certo - 3.674
ii) a utilizzo incerto - -
b) Clientela 35.756 40.832
i) a utilizzo certo 6.415 13.766
ii) a utilizzo incerto 29.341 27.066
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione - -
5) Attività costituite in garanzia di obblìgazioni di terzi - -
6) Altri impegni 223.017 91.296
Totale 460.050 310.448

Le garanzie rilasciate di natura finanziaria verso clientela sono sostanzialmente riferite alla garanzia rilasciata a favore di cedenti per crediti fiscali incassati.

Gli altri impegni si riferiscono ai margini di fido disponibili sui conti correnti della clientela.

Parte C- Informazioni sul conto economico

Sezione 1 – Gli interessi - Voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre
operazioni
31.12.2016 31.12.2015
1 Attività finanziarie detenute per la negozia
zione
- - - - -
2 Attività finanziarie disponibili per la vendita 11.083 - - 11.083 43.991
3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - 22.110
4 Crediti verso banche - 1.188 480 1.668 303
5 Crediti verso clientela - 84.713 211.152 295.865 182.483
6 Attività finanziarie valutate al fair value - - - - -
7 Derivati di copertura X X - - -
8 Altre attività X X 93 93 115
Totale 11.083 85.901 211.725 308.709 249.002

Il decremento negli interessi relativi alle attività finanziarie rispetto all'esercizio 2015 è da attribuire sostanzialmente ai minori interessi attivi rilevati su titoli di debito in portafoglio, principalmente a seguito dell'operazione di riassetto perfezionata nel mese di aprile 2015, nonché della diminuzione del portafoglio stesso.

La sottovoce Crediti verso clientela, Altre operazioni, comprende, per 15,8 milioni di euro, l'effetto positivo contabilizzato tra gli interessi attivi derivanti dall'implementazione del nuovo modello di stima dei cash flow dei crediti sanitari, meglio commentato nelle note introduttive alla lettura dei numeri della Relazione sulla gestione e nella Parte A della presente Nota integrativa. Include inoltre per 3,1 milioni di euro interessi passivi di segno positivo riconducibili agli effetti della riduzione dei tassi sul costo della raccolta.

1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

31.12.2016 31.12.2015
Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 8.303 931

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni
31.12.2016 31.12.2015
1 Debiti verso banche centrali - X (1.879) (1.879) (303)
2 Debiti verso banche (1.238) X - (1.238) (324)
3 Debiti verso clientela (50.124) X (2.172) (52.296) (40.928)
4 Titoli in circolazione X - - - -
5 Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
6 Passività finanziarie valutate al fair value - - - - -
7 Altre passività e fondi X X (320) (320) (20)
8 Derivati di copertura X X - - -
Totale (53.534) - (2.199) (55.733) (41.575)

Gli interessi passivi su debiti verso clientela relativi alla categoria "debiti" si riferiscono al conto deposito rendimax per 49,1 milioni di euro al 31 dicembre 2016, in crescita rispetto ai 39,8 milioni di euro al 31 dicembre 2015, quale conseguenza dell'introduzione delle nuove scadenze di rendimax a 3, 4, 5 anni nonché a seguito di alcune campagne promozionali volte a supportare i livelli di raccolta in vista della conclusione dell'operazione di acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

Gli interessi passivi su debiti verso clientela relativi alla categoria "altre operazioni" si riferiscono al costo del funding dell'operazione di cartolarizzazione effettuata a fine 2016, come meglio descritta nella Parte E della presente Nota integrativa.

1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta

31.12.2016 31.12.2015
Interessi passivi su passività in valuta (289) (181)

1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario

31.12.2016 31.12.2015
Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario (60) (133)

Sezione 2 – Le commissioni - Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori 31.12.2016 31.12.2015
a) garanzie rilasciate 2 102
b) derivati su crediti - -
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 359 -
1. negoziazione di strumenti finanziari - -
2. negoziazione di valute - -
3. gestioni di portafogli 359 -
3.1. individuali 359 -
3.2. collettive - -
4. custodia e amministrazione di titoli - -
5. banca depositaria - -
6. collocamento di titoli - -
7. attività di ricezione e trasmissione ordini - -
8. attività di consulenza - -
8.1 in materia di investimenti - -
8.2 in materia di struttura finanziaria - -
9. distribuzione di servizi di terzi - -
9.1. gestioni di portafogli - -
9.1.1. individuali - -
9.1.2. collettive - -
9.2. prodotti assicurativi - -
9.3. altri prodotti - -
d) servizi di incasso e pagamento 987 2.101
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
f) servizi per operazioni di factoring 51.939 56.526
g) esercizio di esattorie e ricevitorie - -
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio - -
i) tenuta e gestione dei conti correnti 1.129 1.120
j) altri servizi 1.837 1.633
Totale 56.253 61.482

2.3 Commissioni passive: composizione

Servizi/Valori 31.12.2016 31.12.2015
a) garanzie ricevute (202) (183)
b) derivati su crediti - -
c) servizi di gestione e intermediazione: (92) (75)
1. negoziazione di strumenti finanziari - -
2. negoziazione di valute - -
3. gestioni di portafogli: - -
3.1 proprie - -
3.2 delegate da terzi - -
4. custodia e amministrazione di titoli (92) (75)
5. collocamento di strumenti finanziari - -
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi - -
d) servizi di incasso e pagamento (2.939) (2.480)
e) altri servizi (2.230) (1.618)
Totale (5.463) (4.356)

Sezione 4 – Il risultato netto dell'attività di negoziazione - Voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Operazioni / Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negozia
zione (B)
Minusva
lenze (C)
Perdite da
negozia
zione (D)
Risultato
netto [(A+B)
- (C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - -
1.2 Titoli di capitale - - - - -
1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - -
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - - - - -
3. Altre attività e passività finanziarie:
differenze di cambio
X X X X (509)
4. Strumenti derivati - - - - -
4.1 Derivati finanziari: - - - - -
- Su titoli di debito e tassi di interesse - - - - -
- Su titoli di capitale e indici azionari - - - - -
- Su valute e oro X X X X -
- Altri - - - - -
4.2 Derivati su crediti - - - - -
Totale - - - - (509)

Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

31.12.2016 31.12.2015
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
Attività finanziarie
1. Crediti verso banche - - - - - -
2. Crediti verso clientela 44.809 (280) 44.529 14.948 - 14.948
3. Attività finanziarie disponibili
per la vendita
8.643 (3.148) 5.495 126.384 (705) 125.679
3.1 Titoli di debito 8.643 (3.148) 5.495 126.346 (705) 125.641
3.2 Titoli di capitale - - - 38 - 38
3.3 Quote di O.I.C.R. - - - - - -
3.4 Finanziamenti - - - - - -
4. Attività finanziarie detenute
sino - - - - - -
alla scadenza
Totale attività 53.452 (3.428) 50.024 141.332 (705) 140.627
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione - - - - - -
Totale passività - - - - - -

Gli utili da cessione di crediti verso clientela sono stati realizzati attraverso la cessione di portafogli di crediti del settore Area NPL.

Gli utili da cessione di titoli di debito del precedente esercizio si riferiscono all'operazione di riassetto del portafoglio titoli di Stato per 124,0 milioni di euro; nel 2016 sono state effettuate ulteriori cessioni di titoli di Stato realizzando utili per 5,5 milioni di euro.

Sezione 8 – Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

Rettifiche di valore
(1)
Riprese di valore
(2)
Specifiche
Operazioni/
componenti reddituali
Cancellazioni Altre Di
portafoglio
Totale
Di
31.12.2016
Specifiche
portafoglio
Totale
31.12.2015
A B A B
A. Crediti verso banche - - - - - - - - -
- finanziamenti - - - - - - - - -
- titoli di debito - - - - - - - - -
B. Crediti verso clientela (36.206) (34.261) - 2.145 13.015 - 2.099 (53.208) (25.263)
Crediti deteriorati acquistati (34.158) (191) - - - - (34.349) (3.613)
- finanziamenti(1) (34.158) (191) X - - X X (34.349) (3.613)
- titoli di debito - - X - - X X - -
Altri crediti (2.048) (34.070) - 2.145 13.015 - 2.099 (18.859) (21.650)
- finanziamenti (2.048) (34.070) - 2.145 13.015 - 2.099 (18.859) (21.650)
- titoli di debito - - - - - - - - -
C. Totale (36.206) (34.261) - 2.145 13.015 - 2.099 (53.208) (25.263)

Legenda A= da interessi

B= altre riprese

Le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti si riferiscono per 20,3 milioni al settore Crediti commerciali e per 32,6 milioni al settore Area NPL. Con particolare riferimento alle rettifiche di quest'ultimo, si segnala che esse sono riconducibili a posizioni per le quali sono state rilevati dei trigger events che determinano l'impairment della posizione secondo le logiche definite nel modello di valutazione adottato e la relativa accounting policy.

Le rettifiche e le riprese di valore includono l'effetto "time value" che deriva dal processo di attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi.

8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

Rettifiche di valore
(1)
Specifiche
Riprese di valore
(2)
Operazioni/
Componenti reddituali
Specifiche Totale
31.12.2016
Totale
31.12.2015
Cancellazioni Altre A B
A. Titoli di debito - - - - - -
B. Titoli di capitale - (4.356) X X (4.356) (8.977)
C. Quote OICR - - X - - -
D. Finanziamenti a banche - - - - - -
E. Finanziamenti a clientela - - - - - -
F. Totale - (4.356) - - (4.356) (8.977)

Legenda

A= da interessi B= altre riprese

Le rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita sono relative a rettifiche di valore apportate a titoli di capitale non quotati, per tener conto delle evidenze di perdite durevoli emerse in sede di valutazione (impairment).

Sezione 9 - Le spese amministrative - Voce 150

9.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spesa/Settori 31.12.2016 31.12.2015
1) Personale dipendente (52.224) (44.051)
a) salari e stipendi (38.710) (32.091)
b) oneri sociali (10.587) (9.142)
c) indennità di fine rapporto (1.997) (1.680)
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (20) (20)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - -
i) altri benefici a favore dei dipendenti (910) (1.118)
2) Altro personale in attività (120) (120)
3) Amministratori e sindaci (3.948) (3.566)
4) Personale collocato a riposo - -
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 103 -
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società - -
Totale
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società
(56.189) (47.737)

Le spese per il personale crescono del 17,7% per effetto del maggior numero dei dipendenti, che passano da 711 a fine 2015 a 832 a fine 2016 (+17%). L'incremento delle spese del personale è coerente con l'obiettivo di strutturare maggiormente alcune aree e servizi a supporto del business, in particolare nell'Area NPL, e del contesto in cui la Banca è chiamata ad operare.

La sottovoce indennità di fine rapporto include sia le quote del TFR che i dipendenti hanno optato di mantenere in azienda da versare al Fondo di Tesoreria INPS, sia le quote destinate a forme di previdenza. La sottovoce accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale si riferisce invece alla rivalutazione del fondo TFR maturato sino al 31 dicembre 2006 e rimasto in azienda.

Nella sottovoce altri benefici a favore dei dipendenti sono rilevati i costi per i corsi di formazione e aggiornamento del personale.

11.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

Personale dipendente: 31.12.2016 31.12.2015
Personale dipendente: 771,5 657,5
a) dirigenti 27,5 24,0
b) quadri direttivi 171,0 51,5
c) restante personale dipendente 573,0 582,0
Altro personale - -

11.5 Altre spese amministrative: composizione

Tipologia di spesa/Valori 31.12.2016 31.12.2015
Spese per servizi professionali (54.777) (30.895)
Legali e consulenze (23.773) (13.823)
Revisione (234) (204)
Servizi in outsourcing (30.770) (16.868)
Imposte indirette e tasse (14.339) (8.722)
Spese per acquisto di beni e altri servizi (50.923) (38.769)
Spese per informazione clienti (11.282) (6.793)
Spese spedizione documenti (5.203) (3.621)
Assistenza e noleggio software (4.790) (3.267)
Spese relative agli immobili (4.284) (4.442)
Pubblicità e inserzioni (3.671) (2.145)
Gestione e manutenzione autovetture (2.275) (2.194)
Spese telefoniche e trasmissione dati (1.834) (1.433)
Viaggi e trasferte del personale (1.611) (1.114)
Altre spese diverse (15.973) (13.760)
Totale altre spese amministrative (120.039) (78.386)

Le altre spese amministrative registrano un incremento del 53,1%, per effetto sia dei costi sostenuti per l'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca (9,5 milioni di euro quali spese legali e consulenziali), che dell'aumentata attività connessa al settore Area NPL i cui costi di recupero e spese di informazione alla clientela (rispettivamente pari a 29,4 e 9,4 milioni di euro, contro 15,4 e 5,3 milioni di euro al 31 dicembre 2015) sono esposti in tale voce di conto economico; le spese di informazione alla clientela sono in particolare riconducibili ai costi di ricerca anagrafica e del posto di lavoro, propedeutici al rilascio delle commesse in lavorazione.

Sezione 10 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 160

10.1. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

Tipologia di spesa/Valori 31.12.2016 31.12.2015
- Accantonamenti netti al fondo rischi ed oneri per controversie legali (343) (32)
- Accantonamenti netti al fondo rischi ed oneri per contenzioso fiscale 133 (197)
- Accantonamenti netti al fondo rischi ed oneri diversi (2.015) -
Totale (2.225) (229)

Gli accantonamenti per controversie legali sono riferite a Crediti Commerciali per 275 mila euro e a crediti del settore Area NPL per 68 mila. Gli accantonamenti ad altri fondi sono relativi a commissioni che verranno corrisposte nei primi mesi del 2017 ai fini del riacquisto delle tranche senior della cartolarizzazione attivata dalla controllata IFIS Leasing (titoli eligible) per 2,5 milioni di euro, al netto di riprese legate ad un accantonamento al FITD dei precedenti esercizi per 461 mila euro.

Risultano inoltre riprese legate alla chiusura di un contenzioso fiscale per 133 mila euro.

Si rinvia a quanto già commentato nella Parte B, Sezione 12 Fondi per rischi e oneri, della presente Nota Integrativa.

Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 170

11.1. Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Attività/Componenti reddituali Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore
per deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a + b - c)
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà (2.350) - - (2.350)
- Ad uso funzionale (2.350) - - (2.350)
- Per investimento - - - -
A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -
- Ad uso funzionale - - - -
- Per investimento - - - -
Totale (2.350) - - (2.350)

Sezione 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180

12.1 Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione

Attività/Componenti reddituali Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore
per deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a + b - c)
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà (3.501) - - (3.501)
- Generate internamente dall'azienda - - - -
- Altre (3.501) - - (3.501)
A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -
Totale (3.501) - - (3.501)

Sezione 13 – Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190

13.1 Altri oneri di gestione: composizione

Tipologia di spesa/Valori 31.12.2016 31.12.2015
a) Transazioni con clientela (3.616) (14)
c) Altri oneri (3.079) (264)
Totale (6.695) (278)

La sottovoce transazioni con clientela si riferisce per 2,8 milioni all'esborso a fronte di una controversia legale riferita al settore crediti commerciali. La sottovoce altri oneri comprende, per 1,5 milioni, penalità contrattuali a seguito della risoluzione di due contratti di fornitura.

13.2 Altri proventi di gestione: composizione

Tipologia di spesa/Valori 31.12.2016 31.12.2015
a) Recupero spese a carico di terzi 2.348 2.999
b) Fitti attivi 48 64
c) Altri proventi 956 421
Totale 3.352 3.484

La voce "recupero spese a carico di terzi" si riferisce al riaddebito alla clientela di spese legali e consulenze nonché imposte di registro e di bollo iscritte nella voce "altre spese amministrative".

Sezione 18 - Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 260

18.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

Componenti reddituali/Settori 31.12.2016 31.12.2015
1. Imposte correnti (-) (34.810) (79.798)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) (2.227) (242)
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui
alla Legge n. 214/2011 (+)
- -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (972) 878
5. Variazione delle imposte differite (+/-) 1.660 (4.151)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-)
(-1+/-2+3+3 bis+/-4+/-5)
(36.349) (83.313)

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Voci/Componenti 31.12.2016
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 108.071
IRES - Onere fiscale teorico (27,5%) (29.720)
- effetto di proventi non tassabili e altre variazioni in diminuzione - permanenti 4.824
- effetto di oneri non deducibili e altre variazioni in aumento - permanenti (2.624)
- benefici da applicazione consolidato fiscale nazionale -
- ires non corrente (2.012)
- ires differita non corrente 1.096
- effetto di altre variazioni 77
IRES - Onere fiscale effettivo (28.359)
IRAP - Onere fiscale teorico (5,57%) (6.020)
- effetto di proventi/oneri che non concorrono alla base imponibile (1.980)
- irap non corrente (212)
- irap differita non corrente 222
IRAP - Onere fiscale effettivo (7.990)
Altre imposte -
Onere fiscale effettivo di bilancio (36.349)

Sezione 20 – Altre informazioni

Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite nelle precedenti o nelle successive sezioni della presente nota integrativa.

Sezione 21 – Utile per azione

21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

Utile per azione e utile diluito per azione 31.12.2016 31.12.2015
Utile netto (in migliaia di euro) 71.722 160.743
Numero medio azioni in circolazione 53.153.178 53.034.493
Numero medio azioni potenzialmente diluitive 9.635 5.787
Numero medio azioni diluite 53.143.543 53.028.706
Utile per azione (unità di euro) 1,35 3,03
Utile per azione diluito (unità di euro) 1,35 3,03

Le azioni potenzialmente diluitive si riferiscono ai pagamenti basati su azioni per la componente a pronti dei premi variabili, come commentato nella Parte I della presente Nota Integrativa.

Parte D- Redditività complessiva

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

Di seguito si rappresentano le variazioni di valore delle attività registrate nell'esercizio in contropartita delle riserve da valutazione.

Voci
(in migliaia di euro)
Importo
lordo
Imposta sul
reddito
Importo
netto
10. Utile (Perdita) d'esercizio X X 71.722
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico (57) (16) (41)
20 Attività materiali - - -
30. Attività immateriali - - -
40. Piani a benefici definiti (57) (16) (41)
50. Attività non correnti in via di dismissione - - -
60. Quota delle riserva da valutazione delle partecipazioni - - -
valutate a patrimonio netto
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico (16.095) (5.373) (10.722)
70. Copertura di investimenti esteri: - - -
a) variazioni di fair value - - -
b) rigiro a conto economico - - -
c) altre variazioni - - -
80. Differenze di cambio: - - -
a) variazioni di valore - - -
b) rigiro a conto economico - - -
c) altre variazioni - -
90. Copertura dei flussi finanziari: - - -
a) variazioni di fair value - - -
b) rigiro a conto economico - - -
c) altre variazioni - - -
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita: (16.095) (5.373) (10.722)
a) variazioni di fair value (11.070) (3.711) (7.359)
b) rigiro a conto economico (7.862) (2.600) (5.262)
-
rettifiche da deterioramento
-
-
utilie/perdite da realizzo
(7.862) (2.600) (5.262)
c) altre variazioni 2.837 938 1.899
110 Attività non correnti in via di dismissione: - - -
a) variazioni di fair value - - -
b) rigiro a conto economico - - -
c) altre variazioni - - -
120 Quota delle riserva da valutazione delle partecipazioni - - -
valutate a patrimonio netto:
a) variazioni di fair value - - -
b) rigiro a conto economico - - -
- rettifiche da deterioramento - - -
- utili/perdite da realizzo - - -
c) altre variazioni - - -
130 Totale altre componenti reddituali (16.152) (5.389) (10.763)
140 Redditività complessiva (10+130) (16.152) (5.389) 60.959

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

La normativa di vigilanza prudenziale sulle banche sta continuando nel suo percorso di rafforzamento del sistema di regole ed incentivi che consentono di perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi di una misurazione più accurata dei potenziali rischi connessi all'attività bancaria e finanziaria, nonché del mantenimento di una dotazione patrimoniale più strettamente commisurata all'effettivo grado di esposizione al rischio di ciascun intermediario.

Con riferimento al governo dei rischi, la Banca ne rivede periodicamente le direttrici strategiche declinate nel c.d. Risk Appetite Framework, mentre nell'ambito del cosiddetto secondo pilastro trova collocazione il processo ICAAP (Internal Capital Adeguacy Assessment Process), in relazione al quale la banca effettua una autonoma valutazione della propria adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica in relazione sia ai rischi cosiddetti di primo pilastro (credito, controparte, mercato e operativo) sia agli altri rischi ( tasso di interesse del banking book, concentrazione, ecc). Tale processo ha accompagnato la redazione e l'invio all'Organo di Vigilanza del Resoconto Annuale ICAAP con riferimento al 31 dicembre 2015. Con riferimento alla liquidità la Banca nel 2016 ha redatto il primo ILAAP (Internal Liquidity Adeguacy Assessment Process), il cui contenuto ripercorre:

  • l'analisi del rischio di liquidità (intraday, di breve termine e di medio-lungo termine) cui il Gruppo è esposto;
  • la valutazione dell'adeguatezza delle risorse per far fronte a tali rischi, quali le riserve di liquidità disponibili, la struttura del funding del Gruppo nonché i processi di governo e gestione del rischio di liquidità di cui la Banca dispone;
  • l'illustrazione delle principali interventi realizzati previsti nel corso del ciclo di autovalutazione nonché l'individuazione di aree di miglioramento, in funzione di una valutazione sui processi e sulle metriche adottate dalla Banca per la gestione del rischio di liquidità e tenuto conto dell'evoluzione della normativa di riferimento.

Nel mese di maggio 2016, con riferimento al 31 dicembre 2015, in ottemperanza agli obblighi previsti dalla disciplina di riferimento, Banca IFIS ha pubblicato l'Informativa al Pubblico riguardante l'adeguatezza patrimoniale, l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all'identificazione, misurazione e gestione degli stessi. Il documento è stato pubblicato sul sito internet www.bancaifis.it nella sezione Investor Relations Istituzionali.

In relazione a quanto sopra ed ai sensi di quanto indicato nella Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti - Disposizioni di Vigilanza per le banche - Banca IFIS si è dotata di un Sistema di Controlli Interni che mira a garantire un'affidabile e sostenibile generazione di valore in un contesto di rischio controllato e consapevolmente assunto, al fine di proteggere la solidità finanziaria della Banca. Il sistema di controlli interni di Banca IFIS è costituito dalle regole, dalle procedure e dalle strutture organizzative che mirano ad assicurare il rispetto delle strategie aziendali e il conseguimento delle seguenti finalità:

  • efficacia ed efficienza dei processi aziendali (amministrativi, produttivi, distributivi, ecc.);
  • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
  • affidabilità e integrità delle informazioni contabili e gestionali;
  • conformità delle operazioni con la legge, la normativa di vigilanza, le politiche, i piani, i regolamenti e le procedure interne nonché i Codici (Etico, di Autodisciplina, ecc.) fatti propri dalla Banca.

I controlli coinvolgono, in diversa misura, tutto il personale e costituiscono parte integrante dell'attività quotidiana. I controlli possono essere classificati in funzione delle strutture organizzative in cui sono collocati. Di seguito sono evidenziate alcune tipologie:

  • i controlli di linea, diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni. Essi sono effettuati dalle stesse strutture operative o incorporati nelle procedure ovvero eseguiti nell'ambito dell'attività di back office;
  • i controlli di secondo livello hanno l'obiettivo di concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione/ valutazione del rischio, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e di controllare la coerenza dell'operatività delle singole aree operative con gli obiettivi di appetito e tolleranza al rischio definiti annualmente con la stesura del c.d. Risk Appetite Framework. Essi sono affidati a funzioni di controllo di secondo livello;
  • l'attività di revisione interna, volta a individuare andamenti anomali, violazioni delle procedure e della regolamentazione nonché a valutare la funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni. Essa è condotta nel continuo, in via periodica o per eccezioni, da strutture diverse e indipendenti da quelle operative, anche attraverso verifiche in loco.

I ruoli dei diversi attori del sistema dei controlli interni (Consiglio di Amministrazione, Comitato Controllo e Rischi, Amministratore esecutivo incaricato del sistema di controllo interno, Organismo di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. 231/2001, Funzione Internal Audit, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Funzione di Risk Management, Funzione di Compliance e Funzione Antiriciclaggio) sono dettagliatamente descritti nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari predisposta in conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF) e successivi aggiornamenti, approvata dal Consiglio di Amministrazione il 02 febbraio 2016 e pubblicata sul sito internet della Banca nella sezione Corporate Governance.

Sezione 1 - Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

Aspetti generali.

L'attività della Banca si sviluppa attualmente nei seguenti ambiti operativi:

  • Finanziamento credito commerciale a breve termine e acquisto di crediti verso la pubblica amministrazione (operatività factoring)
  • Mutui chirografari verso clientela imprenditoriale retail
  • Attività di acquisto e gestione di portafogli di crediti non performing
  • Attività di acquisto e gestione di crediti erariali

A chiusura dell'esercizio 2016 Banca IFIS ha acquisito Interbanca GE Capital SpA e le sue controllate. In questo modo ha allargato le sue attività caratteristiche al corporate lending, finanza strutturata e leasing (finanziario e operativo).

L'attività di acquisto e gestione dei crediti commerciali (factoring) si caratterizza per l'assunzione diretta di rischio derivante dalla concessione di finanziamenti e anticipazioni, nonché di eventuale garanzia, a favore prevalentemente delle piccole-medie imprese, in attuazione delle strategie di sviluppo definite e perseguite dalla Banca. Il portafoglio del finanziamento del credito commerciale a breve termine comprende anche l'attività di acquisto e gestione dei crediti verso enti pubblici operanti nel settore sanità e verso enti territoriali.

Alla tradizionale attività di factoring si affianca l'attività di acquisizione di crediti di natura finanziaria (Distressed Retail Loan ovvero non performing loans), commerciale e fiscale di difficile esigibilità. La controparte cedente è principalmente costituita da banche, istituzioni finanziarie, procedure concorsuali e aziende commerciali.

Presenti con marginale incidenza sul totale, i mutui finalizzati al sostegno del ciclo di fornitura per controparti farmacie.

Il rischio di credito configura l'aspetto più rilevante della rischiosità complessiva assunta. Il mantenimento di un'efficace gestione del rischio di credito costituisce un obiettivo strategico per Banca IFIS ed è perseguito adottando strumenti e processi integrati al fine di assicurare una corretta gestione del credito in tutte le sue fasi (istruttoria, concessione, monitoraggio e gestione, intervento su crediti problematici).

Nel corso del 2016 non ci sono state significative nuove operazioni su titoli di stato italiano. Il portafoglio titoli a fine 2016 ha una vita residua media complessiva pari a circa 13 mesi e durata massima per singola attività di 40 mesi.

Non è posta in essere alcuna attività in prodotti derivati su crediti.

Politiche di gestione del rischio di credito.

Aspetti organizzativi

Il rischio di credito nell'attività di factoring è generato come conseguenza diretta del finanziamento alle imprese clienti e dell'eventuale concessione di garanzie contro l'insolvenza del debitore ceduto. La sua gestione avviene in due momenti distinti del processo del credito: nella fase di valutazione iniziale dell'operazione e, in caso di conclusione della stessa con esito positivo, nel corso di tutto il perdurare del rapporto con le controparti cedente-debitore. Al fine di elevare la qualità creditizia del proprio portafoglio crediti, Banca IFIS ha ritenuto opportuno concentrare le fasi principali relative all'assunzione e al controllo del rischio dell'attività di factoring presso la Direzione Generale della Banca ottenendo così, mediante la specializzazione delle risorse e la separazione delle funzioni a ogni livello decisionale, un'elevata omogeneità nella concessione del credito e un forte monitoraggio delle singole posizioni.

Nella prima fase del processo di gestione del rischio, la struttura organizzativa preposta ha il compito di valutare il merito creditizio delle controparti cedente e debitore, la natura del rapporto commerciale che li lega e la qualità del credito oggetto di cessione. Un sistema di deleghe e poteri deliberativi a più livelli attribuisce agli analisti di maggiore esperienza la facoltà di assumere rischi progressivamente crescenti, ma per importi che restano comunque contenuti. Rischi di importo maggiore possono essere assunti dai responsabili di Area e Business Unit. Per importi più elevati i poteri sono esclusivamente attribuiti al Comitato Fidi, Direttore Generale, all'Amministratore Delegato ed infine al Consiglio di Amministrazione.

Le Filiali della Banca non hanno autonomia deliberativa nell'assunzione del rischio di credito. Ad esse compete lo sviluppo del business sul territorio e la gestione delle relazioni con la clientela. In tale contesto viene attribuita alle Filiali, nei limiti e con le modalità stabilite in delibera da parte degli organi competenti di Direzione, la gestione dell'ordinaria operatività dei rapporti con la clientela sotto il costante monitoraggio delle strutture di Direzione Generale.

Risorse qualificate e specializzate seguono l'evoluzione del rapporto sotto i diversi aspetti: dalle cessioni alle anticipazioni, dalla gestione amministrativa del credito agli incassi, dalla rilevazione degli eventuali segnali di anomalia alla verifica e definizione delle iniziative più opportune per il recupero del credito, anche con l'eventuale supporto dell'Area Crediti Problematici, in particolare del Contenzioso.

Come precedentemente specificato, Banca IFIS opera anche nell'acquisto di crediti di difficile esigibilità nelle seguenti aree di business:

  • crediti fiscali acquisiti di norma da procedure concorsuali e vantati nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria dello Stato;
  • crediti finanziari acquisiti da società di credito al consumo, banche e società di leasing;
  • crediti commerciali acquisiti da procedure concorsuali e aziende.

La fase di acquisizione delle diverse tipologie di crediti rappresenta un primo aspetto fondamentale del processo del credito, essa è preceduta da una approfondita attività di due diligence svolta da personale altamente qualificato, tesa a valutare la qualità del portafoglio oggetto di cessione, nonché gli impatti organizzativi. Successivamente alla fase di due diligence vengono fissate le condizioni economiche di offerta/acquisto del portafoglio crediti e definite le modalità di gestione interna (analitica o massiva) con i relativi impatti sulle strutture operative.

Per l'incasso dei crediti di difficile esigibilità (Area NPL) Banca IFIS si avvale, oltre che di un ufficio legale interno e di una diffusa e collaudata rete di società di esazione operante sull'intero territorio nazionale, anche di una rete di agenti. Questa struttura, unitamente a numerosi legali domiciliati presso i Tribunali, assicura il massimo della flessibilità ed un'azione efficace e puntuale nel recupero di tutte le categorie di crediti.

Il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS ha impegnato l'Alta Direzione ad agire in funzione di un contenimento dei grandi rischi. In linea con le indicazioni del Consiglio sono sottoposti a monitoraggio in via sistematica anche le posizioni a rischio che, pur non raggiungendo il 10% del patrimonio di vigilanza, impegnano la Banca in misura rilevante.

Sistemi di gestione, misurazione e controllo

La procedura operativa di Banca IFIS che regola il processo del credito nell'ambito dell'attività di factoring, richiede espressamente una valutazione di tutte le controparti coinvolte nel rapporto, sia sul lato cliente-cedente che debitore.

Nell'attività di factoring il rischio di credito è presidiato nel continuo con l'ausilio di procedure e strumenti che consentono una tempestiva individuazione delle posizioni che presentano particolari anomalie.

La Banca è dotata di strumenti e procedure che consentono di valutare e monitorare il rischio, in particolare:

  • viene attribuito un giudizio sulla qualità creditizia;
  • è individuato con immediatezza il rischio espresso dalle singole operazioni di anticipazione o finanziamento;
  • viene definito un adeguato pricing fin dalla fase di analisi commerciale della fattibilità dell'operazione.

Superata con esito positivo la fase di valutazione e avviata l'operatività con il cliente, tramite l'analisi anche di banche dati selezionate, si procede con il monitoraggio nel continuo del rischio di credito.

Protesti, pregiudizievoli o segnalazioni di sofferenza rappresentano fenomeni che inducono a blocchi automatici dell'operatività. L'analisi che ne consegue è finalizzata a valutare la gravità delle anomalie, l'eventuale temporaneità delle difficoltà riscontrate e quindi a decidere se proseguire il rapporto oppure rientrare dalle esposizioni segnalate.

Con riferimento alle attività afferenti all'Area NPL e all'acquisto di crediti fiscali da procedure concorsuali, al fine di assicurare un sempre più efficiente controllo delle operazioni poste in essere, sono continuati gli investimenti in sistemi informativi utili anche al monitoraggio di tali portafogli.

Assumono particolare rilievo le operazioni di acquisto di crediti di difficile esigibilità classificati, sin dalla fase di acquisto, tra le partite deteriorate. Trattasi di crediti di natura finanziaria (acquisiti da società di credito al consumo, banche e società di leasing) e, in misura marginale, da crediti di natura commerciale (acquisiti da procedure concorsuali e aziende) che, in relazione alle caratteristiche del credito e del cedente, vengono opportunamente classificate in portafogli omogenei per caratteristiche gestionali e modalità di recupero (giudiziale o stragiudiziale). In particolare, sono individuate le seguenti modalità di gestione:

  • gestione massiva, caratterizzata da un'attività di recupero stragiudiziale svolta prevalentemente da società di recupero specializzate, rete di agenti-professionisti e call center;

  • gestione analitica con recupero giudiziale dei crediti.

In relazione al rischio di credito connesso al portafoglio titoli obbligazionari, va ricordato che esso è costituito esclusivamente da titoli di stato italiani. La composizione del portafoglio titoli obbligazionari è oggetto di periodico reporting al Consiglio di Amministrazione ed all'Alta Direzione della Banca predisposto dalla funzione Risk Management per i vertici aziendali.

Nell'ambito dei principi Basilea 2 per la determinazione del requisito patrimoniale a fronte dei rischi di credito di primo pilastro, la Banca ha scelto di avvalersi del Metodo Standardizzato.

Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Nell'ambito dell'attività di factoring, qualora la tipologia e/o qualità del credito ceduto non risultino pienamente soddisfacenti o, più in generale, il cliente cedente non risulti di merito creditizio sufficiente, è prassi consolidata, a maggior tutela del rischio di credito assunto nei confronti del cliente cedente, acquisire garanzie fideiussorie aggiuntive da parte di soci o amministratori dei clienti cedenti.

Per quanto riguarda i debitori ceduti nei rapporti di factoring, ove si ritiene che gli elementi di valutazione disponibili sul debitore ceduto non siano adeguati per una corretta valutazione/assunzione del rischio di credito connesso alla controparte debitrice, o piuttosto che l'ammontare di rischio proposto superi i limiti individuati nella valutazione della controparte, si acquisisce idonea copertura dal rischio di default del debitore ceduto. La copertura è prevalentemente utilizzata su debitori ceduti esteri con operatività pro soluto ed è realizzata attraverso garanzie rilasciate da factors corrispondenti e/o polizze assicurative sottoscritte con operatori specializzati.

In relazione all'operatività in crediti di difficile esigibilità (Distressed Retail Loan ed acquisto di crediti fiscali da procedure concorsuali), ed al relativo modello di business, non vengono di norma poste in essere azioni volte ad acquisire copertura a fronte dei rischi creditizi.

Attività finanziarie deteriorate

Le modalità di classificazione dei crediti deteriorati si attengono sostanzialmente ai criteri definiti da Banca d'Italia.

Con riferimento all'attività di factoring, la clientela è costantemente monitorata anche dai competenti uffici di Direzione. In caso di deterioramento della situazione o di criticità marcate i rapporti passano sotto la gestione diretta dell'Area Crediti Problematici. Sulla base degli elementi di giudizio disponibili viene inoltre valutata l'eventuale classificazione della controparte a inadempienza probabile o sofferenza. La gestione delle posizioni deteriorate, siano esse inadempienze probabili o sofferenze, è di norma affidata all'Area Crediti Problematici che provvede alla messa in atto delle attività ritenute più idonee per la tutela e il recupero del credito, con reporting periodico all'Alta Direzione ed al Consiglio di Amministrazione. Le valutazioni sulle rettifiche di valore analitiche, su proposta dell'Area Crediti problematici, sono effettuate dall'Alta Direzione e sottoposte al Consiglio di Amministrazione per l'approvazione.

La quasi totalità dei crediti dell'Area NPL sono classificati tra le partite deteriorate. L'acquisto dei crediti a valori sensibilmente inferiori all'importo nominale e gli incassi di norma superiori al prezzo pagato minimizzano il rischio di perdita.

Relativamente ai crediti deteriorati acquistati e non ancora incassati il valore nominale residuo complessivo del portafoglio è di circa 9.659 milioni di euro, tenuto conto delle cessioni di fine esercizio. Tali crediti il cui valore nominale storico alla data d'acquisto era di circa 9.846 milioni di euro, sono stati acquistati a fronte di un corrispettivo pagato di circa 479 milioni di euro che corrisponde ad un prezzo medio pari a circa il 4,3% del valore nominale storico. Nel corso dell'esercizio 2016 sono stati acquistati circa 3.091 milioni di euro a fronte di un corrispettivo di circa 195 milioni di euro che corrisponde ad un prezzo medio del 6,63%. Il portafoglio complessivo dei crediti deteriorati acquistati e non ancora incassati presenta un'anzianità complessiva media ponderata di circa 24 mesi rispetto alla data di acquisizione degli stessi.

Rileva inoltre evidenziare come complessivamente a chiusura esercizio 2016 vi sono in essere piani cambiari a scadere per circa 102 milioni di euro (l'ammontare non include i.e. piani di rientro a scadere per circa 366 milioni di euro).

Nel corso dei mesi di gennaio, giugno, luglio, agosto e dicembre 2016 la banca ha perfezionato cinque operazioni di vendita di portafogli a primari player attivi nell'acquisto di crediti NPL. Complessivamente sono stati ceduti crediti per un valore nominale residuo di circa 1,6 miliardi di euro, corrispondenti a circa 233 mila posizioni, a fronte di un prezzo complessivo di vendita pari a circa 112 milioni.

Si noti inoltre che le numeriche sopra evidenziate al 31 dicembre 2016 non includono i crediti rientranti nel perimetro di cessione di una delle operazioni di vendita conclusa a fine dicembre con l'accettazione da parte della Banca dell'offerta vincolante "binding offer" presentata dall'acquirente, valore nominale residuo pari a circa 744 milioni di euro. La formalizzazione della cessione è avvenuta in data 16 gennaio 2017.

Con riferimento alle variazioni di costo ammortizzato diverse da impairment connesse a posizioni a sofferenza del comparto Area NPL la Banca ha proceduto a partire dal 2015 a classificare tali componenti non più alla voce 130 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento su crediti ma alla voce alla voce 10 Interessi attivi.

I flussi di cassa futuri relativi alla gestione stragiudiziale sono simulati da un modello statistico, sulla base delle evidenze storiche del portafoglio proprietario, segmentato per differenti driver di analisi (il modello si basa su curve di smontamento temporali, parametrizzate da basi tecniche storiche proprietarie). Il modello di simulazione dei flussi di cassa è stato rivisitato nel corso dell'esercizio 2015 a seguito del significativo mutamento, nel corso degli anni, delle modalità operative afferenti al recupero del credito. Il modello rivisitato prende in considerazione serie storiche aggiornate (2000-2015) e garantisce uniformità di trattamento a tipologie di incasso similari per caratteristiche; consente, inoltre, di ridurre significativamente i tempi di elaborazione.

Per quanto attiene alla gestione analitica i flussi di cassa, sono figli in parte della previsione di incasso formulata dal gestore, e per le sole posizioni che hanno ottenuto un'Ordinanza di Assegnazione somme derivano da un modello statistico che si basa sui dati ottenuti dagli atti legali. Tali previsioni, analogamente a quanto avviene per la gestione massiva, incorporano nelle stime una componente afferente al rischio di credito.

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Esposizioni
non deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie disponibili
per la vendita
- - - - 323.033 323.033
2. Attività finanziarie detenute sino
alla scadenza
- - - - - -
3. Crediti verso banche - - - - 1.798.767 1.798.767
4. Crediti verso clientela 352.308 292.600 101.885 303.751 3.414.022 4.464.566
5. Attività finanziarie valutate al fair
value
- - - - - -
6. Attività finanziarie in corso
di dismissione
- - - - - -
Totale 31.12.2016 352.308 292.600 101.885 303.751 5.535.822 6.586.366
Totale 31.12.2015 190.286 234.546 58.214 879.509 5.354.073 6.716.628

Sono esclusi dalla presente tabella i titoli di capitale e le quote OICR.

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Attività deteriorate Attività non deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione
lorda
Rettifiche spe
cifiche
Esposizione
netta
Esposizione
lorda
Rettifiche di
portafoglio
Esposizione
netta
(esposizione
Totale
netta)
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 323.033 - 323.033 323.033
2. Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza
- - - - - - -
3. Crediti verso banche - - - 1.798.767 - 1.798.767 1.798.767
4. Crediti verso clientela 1.015.211 268.418 746.793 3.727.128 9.355 3.717.773 4.464.565
5. Attività finanziarie valutate al fair value - - - X X -
6. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - -
Totale 31.12.2016 1.015.211 268.418 746.793 5.848.928 9.355 5.839.573 6.586.365
Totale 31.12.2015 727.621 244.575 483.046 6.244.978 11.396 6.233.582 6.716.628

Sono esclusi dalla presente tabella i titoli di capitale e le quote OICR.

In linea con quanto previsto dall'IFRS 7 "Financial Instruments: Disclosures", paragrafo 37, lettera a), si fornisce di seguito un'analisi dell'anzianità degli scaduti delle esposizioni in bonis – Altre esposizioni.

(migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2015
Scaduto fino a 3 mesi 104.091 385.852
Scaduto da oltre 3 mesi fino a 6 mesi 32.365 157.911
Scaduto da oltre 6 mesi fino a 1 anno 45.489 112.564
Scaduto da oltre 1 anno 121.805 224.391
Totale 303.750 880.718

A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi, netti e fasce di scaduto

Esposizione lorda
Attività deteriorate Rettifiche di Rettifiche di
Tipologie esposizioni/
valori
Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Oltre 1 anno Attività non
deteriorate
valore speci
fiche
valore di
portafoglio
Esposizione
netta
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
a) Sofferenze - - - - X - X -
- di cui: esposizioni oggetto
di concessioni
- - - - X - X -
b) Inadempienze probabili - - - - X - X -
- di cui: esposizioni oggetto
di concessioni
- - - - X - X -
c) Esposizioni scadute deterio
rate
- - - - X - X -
- di cui: esposizioni oggetto
di concessioni
- - - - X - X -
d) Esposizioni scadute non de
teriorate
X X X X - X - -
- di cui: esposizioni og
getto di concessioni
X X X X - X - -
e) Altre esposizioni non deterio
rate
- X X - 1.798.767 X 1.798.767
- di cui: esposizioni og
getto di concessioni
X X X X X -
Totale A - - - - 1.798.767 - - 1.798.767
B. ESPOSIZIONI FUORI
BILANCIO
a) Deteriorate - - - - X X -
b) Non deteriorate - X X - 50.000 X 50.000
Totale B - - - - 50.000 - - 50.000
TOTALE A+B - - - - 1.848.767 - - 1.848.767

Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate verso le banche qualunque sia il loro portafoglio di allocazione contabile (negoziazione, disponibile per la vendita, detenuto sino alla scadenza, crediti).

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi, netti e fasce di scaduto

Esposizione lorda
Attività deteriorate Rettifiche Rettifiche
Tipologie esposizioni/valori Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
oltre 1 anno Attività non
deteriorate
di valore
specifiche
di valore di
portafoglio
Esposizione
netta
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
a) Sofferenze 167.480 1 9 426.187 X 241.368 X 352.309
- di cui: esposizioni oggetto
di concessioni
11.777 - - 33.550 X 9.338 X 35.989
b) Inadempienze probabili 37.591 1.790 12.782 266.160 X 25.724 X 292.599
- di cui: esposizioni oggetto
di concessioni
21.438 - 842 58.900 X 8.500 X 72.680
c) Esposizioni scadute deterio
rate
92.500 7.003 2.435 1.273 X 1.326 X 101.885
- di cui: esposizioni oggetto
di concessioni
- - - - X - X -
d) Esposizioni scadute non de
teriorate
X X X - 304.112 X 361 303.751
- di cui: esposizioni oggetto
di concessioni
X X X - - X - -
e) Altre esposizioni non deterio
rate
X X X - 3.746.048 X 8.994 3.737.054
- di cui: esposizioni oggetto
di concessioni
X X X - 7.005 X 35 6.956
Totale A 297.571 8.794 15.226 693.620 4.050.160 268.418 9.355 4.787.598
B. ESPOSIZIONI FUORI
BILANCIO
a) Deteriorate 2.003 - - - X - X 2.003
b) Non deteriorate X X X X 408.046 X - 408.046
Totale B 2.003 - - - 408.046 - - 410.049
TOTALE A+B 299.574 8.794 15.226 693.620 4.458.206 268.418 9.355 5.197.647

Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate verso la clientela qualunque sia il loro portafoglio di allocazione contabile (disponibile per la vendita, detenuto sino alla scadenza, crediti).

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
A. Esposizione lorda iniziale 414.581 253.252 59.788
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -
B. Variazioni in aumento 373.925 336.413 519.044
B.1 ingressi da crediti in bonis 554 33.882 448.609
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 57.588 37.649 -
B.3 altre variazioni in aumento 315.783 264.882 70.435
C. Variazioni in diminuzione 194.829 271.342 475.621
C.1 uscite verso crediti in bonis 66 638 294.302
C.2 cancellazioni 12.629 19.147 -
C.3 incassi 60.155 95.034 105.442
C.4 realizzi per cessioni 21.067 9.037 -
C.5 perdite da cessione - - -
C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 1.220 55.001 39.004
C.7 altre variazioni in diminuzione 99.692 92.485 36.873
D. Esposizione lorda finale 593.677 318.323 103.211
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -

Il totale delle attività deteriorate nette ammonta a 746,8 milioni di euro contro 483,0 milioni a fine 2015 (+54,6%), con significativi incrementi in tutte le categorie.

Il totale delle sofferenze verso la clientela, al netto delle rettifiche di valore, si attesta, al 31 dicembre 2016, a 352,37 milioni di euro contro 190,3 milioni di euro a fine 2015 (+85,1%). La variazione è dovuta sostanzialmente agli acquisti dell'Area NPL intervenuti nel corso dell'anno; Le sofferenze del settore Crediti commerciali segna un incremento nell'ordine del 2,4%.

A dicembre 2016 le inadempienze probabili ammontano a 292,6 milioni di euro, rispetto a 234,5 milioni nel 2015 (+24,8%), di cui 241,5 milioni relativi all'Area NPL (+23,9 rispetto a fine 2015). Le inadempienze probabili del settore Crediti commerciali registrano un incremento del 28,7%.

Le esposizioni scadute deteriorate nette ammontano al 31 dicembre 2016 a 101,9 milioni contro i 58,2 milioni a dicembre 2014 (+75,0%). L'aumento è imputabile a crediti scaduti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione acquistati a titolo definitivo che passano da 1,2 milioni a fine 2015 a 46,8 milioni al fine 2016. Le variazioni nello scaduto deteriorato sono normali nel business model della Banca.

A.1.7bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni lorde distinte per qualità creditizia

Causali/Categorie Esposizioni oggetto di con
cessioni:
deteriorate
Esposizioni oggetto di con
cessioni:
non deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 60.893 2.977
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -
B. Variazioni in aumento 150.628 14.199
B.1 ingressi da esposizioni in bonis non oggetto di concessioni 3.079 89
B.2 ingressi da esposizioni in bonis oggetto di concessioni - -
B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate - 321
B.4 altre variazioni in aumento 147.549 13.789
C. Variazioni in diminuzione 85.015 10.171
C.1 uscite verso esposizioni in bonis non oggetto di concessioni - -
C.2 uscite verso esposizioni in bonis oggetto di concessioni 321 -
C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate - -
C.4 cancellazioni - -
C.5 incassi 43.704 9.834
C.6 realizzi per cessioni 10.456 -
C.7 perdite da cessione - -
C.8 altre variazioni in diminuzione 30.534 337
D. Esposizione lorda finale 126.506 7.005
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -

A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute
deteriorate
Causali/Categorie Totali Di cui
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totali Di cui
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totali Di cui
esposizioni
oggetto di
concessioni
A. Rettifiche complessive iniziali 224.295 885 18.706 5.406 1.574 144
- di cui: esposizioni cedute non can
cellate
- - - -
B. Variazioni in aumento 26.244 8.483 22.023 5.819 - -
B.1 rettifiche di valore 17.717 5.879 21.276 5.613 - -
B.2 perdite da cessione - - - -
B.3 trasferimenti da altre categorie
di esposizioni deteriorate
8.527 2.604 747 144 - -
B.4 altre variazioni in aumento - - 62 - -
C. Variazioni in diminuzione 9.171 30 15.005 2.725 248 144
C.1 riprese di valore da valutazione 2.376 - 3.572 - 248 -
C.2 riprese di valore da incasso - - - - - -
C.3 utili da cessione - - - - - -
C.4 cancellazioni 6.048 - 2.906 - - -
C.5 trasferimenti ad altre categorie
di esposizioni deteriorate
747 - 8.527 2.604 - 144
C.6 altre variazioni in diminuzione - 30 - 121 - -
D. Rettifiche complessive finali 241.368 9.338 25.724 8.500 1.326 -
- di cui: esposizioni cedute non can
cellate
-

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni ed interni

A.2.1 Distribuzione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" per classi di rating esterni

Ai fini del calcolo del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, Banca IFIS utilizza l'agenzia di rating esterna di valutazione (ECAI) Fitch Ratings solo per le posizioni incluse nella classe "Esposizioni verso Amministrazioni centrali e Banche centrali"; per le altre asset class non sono utilizzati rating esterni. In considerazione della composizione dell'attivo della Banca, i rating esterni sono utilizzati esclusivamente per il portafoglio titoli di Stato.

A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" per classi di rating interni

La Banca non si avvale di rating interni ai fini del calcolo degli assorbimenti patrimoniali a fini di vigilanza prudenziale. Banca IFIS utilizza un Sistema di Rating Interno sul segmento imprese domestiche che è stato sviluppato internamente su basi dati proprietarie e si compone delle seguenti componenti:

  • un modulo "finanziario", teso a valutare la solidità economico patrimoniale dell'azienda;
  • un modulo di "centrale dei rischi", il quale cattura l'evoluzione del rischio della controparte a livello di sistema bancario;
  • un modulo "andamentale interno", che traccia le performance dei rapporti che la controparte intrattiene con la Banca in ambito factoring, in particolare per la controparte debitore ceduto.

A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite

Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)
Derivati su crediti Crediti di firma
Altri derivati
Valore esposizione netta mobili Ipoteche
m
I
mobili Leasing fi
nanziario
m
I
Titoli Altre garanzie reali CLN Governi e banche
centrali
Altri enti pubblici Banche Altri soggetti Governi e banche
centrali
Altri enti pubblici Banche Altri soggetti Totale (1)+(2)
1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: 284.005 11.000 - - - - - - - - - - 255.220 266.220
1.1 totalmente garantite 225.469 9.642 - - - - - - - - - - 215.828 225.470
- di cui deteriorate 46.881 9.322 - - - - - - - - - - - 37.559 46.881
1.2 parzialmente garantite 58.536 1.358 - - - - - - - - - - - 39.392 40.750
- di cui deteriorate 2.928 1.358 - - - - - - - - - - - 1.221 2.579
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio"
garantite:
- - - - - - - - - - - - - - -
2.1 totalmente garantite - - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -
2.2 parzialmente garantite - - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)

Governi Altri enti pubblici Società finanziarie Società
assicurazione
di Imprese non finanziarie Altri soggetti
Esposizioni/Controparti Espos. Netta Rettifiche val.
specifiche
Rettifiche val. di
portafoglio
Espos. netta Rettifiche val.
specifiche
Rettifiche val. di
portafoglio
Espos. netta Rettifiche val.
specifiche
Rettifiche val. di
portafoglio
Espos. netta Rettifiche val.
specifiche
Rettifiche val. di
portafoglio
Espos. netta Rettifiche val.
specifiche
Rettifiche val. di
portafoglio
Espos. netta Rettifiche val.
specifiche
Rettifiche val. di
portafoglio
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze - - X 3.695 2.162 X 1.039 5.322 X - - X 47.419 223.808 X 300.156 10.076 X
-
di cui esposizioni oggetto di
concessioni
X X 951 5.322 X X 2.274 4.016 X 32.764 X
A.2 Inadempienze probabili 332 146 X 2.862 627 X 4.183 4.647 X - - X 47.572 19.807 X 237.650 497 X
-
di cui esposizioni oggetto di
concessioni
X 2.161 621 X 1.292 2.487 X X 16.459 5.392 X 52.768 X
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 11.152 3 X 35.674 10 X - - X - - X 51.999 1.241 X 3.060 72 X
-
di cui esposizioni oggetto di
concessioni
X X X X X X
A.4 Esposizioni non deteriorate 415.877 X 2 799.904 X 108 789.253 X 25 - X - 1.997.444 X 9.064 38.328 X 156
-
di cui esposizioni oggetto di
concessioni
6.970 35
Totale A 427.361 149 2 842.135 2.799 108 794.475 9.969 25 - - - 2.144.434 244.856 9.064 579.194 10.645 156
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze - - X - - X 201 - X - - X - - X - - X
B.2 Inadempienze probabili - - X - - X - - X - - X 550 - X - - X
B.3 Altre attività deteriorate - - X - - X - - X - - X 1.252 - X - - X
B.4 Esposizioni non deteriorate - X - 589 X - 84.238 X - 56 X - 322.835 X - 328 X -
Totale B - - - 589 - - 84.439 - - 56 - - 324.637 - - 328 - -
Totale (A+B) 31.12.2016 427.361 149 2 842.724 3.420 108 878.914 17.778 25 56 - - 2.463.771 254.264 9.064 579.522 10.645 156
Totale (A+B) 31.12.2015 3.321.961 84 32 902.332 2.506 761 172.859 7.660 47 1 - - 2.182.217 230.699 10.459 359.044 9.917 97

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)

Italia Altri Paesi europei America Asia Resto del mondo
Esposizioni/Aree geografiche Espos. netta Rettifiche
valore
complessive
Espos. netta Rettifiche
valore
complessive
Espos. netta Rettifiche
valore
complessive
Espos. netta Rettifiche
valore
complessive
Espos. netta Rettifiche
valore
complessive
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze 351.460 238.253 830 3.110 10 5 2 - 7 -
A.2 Inadempienze probabili 292.458 25.719 133 5 1 - - - 7 -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 101.885 1.326 - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 3.877.850 8.712 148.153 516 268 1 13.889 123 646 3
Totale A 4.623.653 274.010 149.116 3.631 279 6 13.891 123 660 3
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze 201 - - - - - - - - -
B.2 Inadempienze probabili 550 - - - - - - - - -
B.3 Altre attività deteriorate 1.252 - - - - - - - - -
B.4 Esposizioni non deteriorate 330.541 - 76.647 - 18 - 787 - 53 -
Totale B 332.544 - 76.647 - 18 - 787 - 53 -
Totale (A+B) 31.12.2016 4.956.197 274.010 225.763 3.631 297 6 14.678 123 713 3
Totale (A+B) 31.12.2015 6.793.728 250.609 137.243 5.319 795 10 5.958 30 690 3

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche (valore di bilancio)

Italia Altri Paesi
europei
America Asia Resto del
mondo
Esposizioni/Aree geografiche Espos.
netta
Rettifiche Espos.
netta
Rettifiche Espos.
netta
Rettifiche Espos.
netta
Rettifiche Espos.
netta
Rettifiche
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 1.798.295 - 130 - 342 - - - - -
Totale A 1.798.295 - 130 - 342 - - - - -
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - -
B.4 Esposizioni non deteriorate 50.000 - - - - - - - - -
Totale B 50.000 - - - - - - - - -
Totale (A+B) 31.12.2016 1.848.295 - 130 - 342 - - - - -
Totale (A+B) 31.12.2015 85.063 - 2.981 - 619 - - - - -

B.4 Grandi esposizioni

31.12.2016 31.12.2015
a) Valore di bilancio 3.599.257 3.579.498
b) Valore ponderato 279.448 163.106
c) Numero 11 6

L'ammontare complessivo delle grandi esposizioni a valore ponderato al 31 dicembre 2016 si compone per 217,7 milioni di euro da crediti verso clientela, per 25, 6 milioni da crediti verso banche e per 36,1 milioni da attività fiscali.

Informativa in merito al Debito Sovrano

In data 5 agosto 2011 la CONSOB (riprendendo il documento ESMA n. 2011/266 del 28 luglio 2011) ha emesso la Comunicazione n. DEM/11070007, in materia di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito sovrano ed in merito all'evoluzione dei mercati, alla gestione delle esposizioni al debito sovrano ed agli effetti economici e patrimoniali.

In conformità a quanto richiesto dalla citata comunicazione, si segnala che al 31 dicembre 2016 il valore di bilancio delle esposizioni al debito sovrano(1) rappresentato da titoli di debito ammonta a 323,0 milioni di euro, ed è costituito, per la totalità, da titoli emessi dalla Repubblica Italiana; tali titoli, il cui valore nominale ammonta a 320 milioni di euro, sono classificati nelle voci Attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS) e sono inclusi nel banking book; la vita media residua ponderata di tali titoli è di circa tredici mesi.

I fair value utilizzati per la valutazione delle esposizioni a titoli di debito sovrano al 31 dicembre 2016 sono considerati di livello 1 e le esposizioni di cui sopra non sono state oggetto di impairment a tale data. Per maggiori dettagli relativi alla metodologia di valutazione applicata ed alla classificazione si rimanda alle parti relative alle Politiche contabili ed alle Informazioni sullo stato patrimoniale.

In conformità alla comunicazione CONSOB, oltre alle esposizioni ai titoli di debito sovrano devono essere considerati gli impieghi nei confronti dello Stato Italiano, che alla data del 31 dicembre 2016 ammontano ad un totale di 946,5 milioni di euro, ripartiti in 104,3 milioni di euro verso il "governo centrale" (di cui 75 milioni di euro relativi a crediti fiscali) ed in 842,2 milioni di euro verso "altri enti pubblici".

La riserva da valutazione al lordo dell'effetto fiscale riconducibile alla posizione complessiva in Titoli di Stato italiani passa da un importo positivo di 1,2 milioni di euro (0,8 milioni al netto dell'effetto fiscale) alla fine dell'esercizio 2016 ad un valore positivo di circa 1,0 milioni di euro al 16 marzo 2017 (0,7 milioni al netto dell'effetto fiscale).

(1) Come indicato nel documento ESMA, per esposizioni al debito sovrano si intendono i titoli obbligazionari emessi dai governi centrali e locali e dagli enti governativi nonché i prestiti erogati agli stessi.

C. Operazioni di cartolarizzazione C.1 Operazioni di cartolarizzazione

Informazioni di natura qualitativa

Operazione di cartolarizzazione IFIS ABCP Programme

In data 7 ottobre 2016 ha preso avvio un programma revolving di cartolarizzazione di crediti commerciali verso debitori ceduti di durata triennale. A fronte della ricessione iniziale dei crediti da parte di Banca IFIS (originator) per un ammontare pari a 1.254,3 milioni di euro, il veicolo denominato IFIS ABCP Programme S.r.l. ha emesso titoli senior, sottoscritti da veicoli di investimento che fanno riferimento alle banche co-arrengers dell'operazione, per un ammontare pari a 850 milioni. Un ulteriore quota di titoli senior, del valore nominale massimo di 150 milioni, inizialmente sottoscritti per 19,2 milioni di euro, con adeguamento successivo in funzione della composizione del portafoglio riceduto, è stata sottoscritta da Banca IFIS che utilizzerà tale titolo come collaterale in operazioni di rifinanziamento con controparti terze. Il differenziale fra il valore del portafoglio crediti e i titoli senior emessi rappresenta il supporto di credito per i portatori dei titoli stessi, che ha la forma di un prezzo di cessione differito (c.d. deferred purchase price).

L'operazione è stata strutturata al fine di ottenere parte del funding a supporto dell'operazione di acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

L'attività di servicing è svolta dalla stessa Banca IFIS che, con la propria struttura, si occupa di:

  • seguire giornalmente le attività per la gestione degli incassi e la verifica dei flussi di cassa;
  • assicurare ad ogni cut off date la quadratura delle evidenze di fine periodo;
  • procedere ad ogni cut off date alla verifica, al completamento e alla trasmissione del Service report contenente le informazioni del portafoglio cartolarizzato richieste dal veicolo e dalle banche finanziatrici.

Il programma di cartolarizzazione prevede che gli incassi ricevuti dalla Banca vengano trasmessi al veicolo quotidianamente, mentre le ricessioni periodiche del nuovo portafoglio avvengono con cadenza di circa quattro volte al mese; in questo modo viene garantito un elapsed temporale ravvicinato fra i flussi in uscita dalla Banca e i flussi in entrata relativi al pagamento delle nuove cessioni.

Si evidenzia che i crediti verso debitori ceduti cartolarizzati sono solo in parte iscritti nell'attivo di bilancio, in particolare per la parte che la Banca ha acquistato dal cedente a titolo definitivo, ovvero con il trasferimento al cessionario di tutti i rischi e benefici. Le tabelle riportate nell'informativa quantitativa riportano pertanto solamente tale porzione di portafoglio.

In ossequio ai principi contabili IAS/IFRS, l'operazione di cartolarizzazione allo stato non configura trasferimento sostanziale di tutti i rischi e benefici, in quanto non soddisfa i requisiti previsti dallo IAS 39 in merito alla cosiddetta derecognition. Inoltre si è provveduto al consolidamento dei veicoli al fine di meglio rappresentare l'operazione nel suo insieme.

La perdita teorica massima che può subire Banca IFIS è rappresentata dalle eventuali perdite che possono manifestarsi all'interno del portafoglio crediti riceduti, i cui impatti sono i medesimi che Banca IFIS subirebbe in assenza del programma di cartolarizzazione stesso; di conseguenza, la cartolarizzazione in bilancio è stata rilevata come segue:

  • i crediti acquistati a titolo definitivo cartolarizzati rimangono iscritti, nell'ambito dei "crediti verso clientela", alla sottovoce "factoring";
  • il finanziamento ottenuto attraverso l'emissione dei titoli senior sottoscritti da terzi è stato iscritto tra i "titoli in circolazione";

  • gli interessi attivi sui crediti sono rimasti iscritti nella medesima voce di bilancio "interessi attivi su crediti verso clientela";

  • gli interessi passivi maturati sui titoli sono iscritti negli "interessi passivi e oneri assimilati" nella sottovoce "titoli in circolazione";
  • le commissioni di organizzazione dell'operazione sono state interamente spesate nel conto economico dell'esercizio in corso.

Al 31 dicembre 2016 gli interessi passivi sulle senior notes iscritti a conto economico sono pari a 2,2 milioni di euro (al tasso del 1,15%). l costi up-front sostenuti per l'avvio di tale operazioni sono stati complessivamente pari a 0,3 milioni di euro classificati per fra le commissioni passive e per 0,5 milioni di euro fra i costi operativi.

Informazioni di natura quantitativa

C.1 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "proprie" ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni

Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito
Tipologia attività cartola Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior
rizzate/
Esposizioni
Valore di
bilancio
Ret
tif./ripr. di
valore
Valore di
bilancio
Ret
tif./ripr. di
valore
Valore di
bilancio
Ret
tif./ripr. di
valore
Esposiz.
netta
Ret
tif./ripr. di
valore
Esposiz.
netta
Ret
tif./ripr. di
valore
Esposiz.
netta
Ret
tif./ripr. di
valore
Esposiz.
netta
Ret
tif./ripr. di
valore
Esposiz.
netta
Ret
tif./ripr. di
valore
Esposiz.
netta
Ret
tif./ripr. di
valore
A. Oggetto di integrale
cancellazione dal bilancio
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
- tipologia attività - - - - - - - - - - - - - - - - - -
B. Oggetto di parziale
cancellazione dal bilancio
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
- tipologia attività - - - - - - - - - - - - - - - - - -
C. Non cancellate
dal bilancio
- - - - 35.558 - - - - - - - - - - - - -
- crediti verso la clientela - - - - 35.558 - - - - - - - - - - - - -

C.3 Società veicolo per la cartolarizzazione

Attività Passività
Nome cartolarizzazione/
società veicolo
Sede legale Consolidamento Crediti Titoli di debito Altre Senior Mezzanine Junior
IFIS ABCP
Programme S.r.l.
Conegliano (TV) 100% 1.380.929 - 75.167 946.261 - -

E. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazioni di natura qualitativa

Le attività finanziarie trasferite ma non eliminate sono riferite a titoli di debito governativi italiani che sono stati utilizzati per operazioni di pronti contro termine passivi. Tali attività finanziarie sono classificate in bilancio fra le attività finanziarie disponibili per la vendita, mentre il finanziamento per operazioni di pronti contro termine è esposto fra i debiti verso clientela.

Informazioni di natura quantitativa

E.1 Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e valore intero

Forme tecniche/
Portafoglio
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
valutate al
fair value
Attività finanziarie
disponibili per
la vendita
Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
Crediti verso
banche
Crediti verso
clientela
Totale
A B C A B C A B C A B C A B C A B C 31.12.16 31.12.15
A. Attività per cassa - - - - - - 323.033 - - - - - - - - 81.049 - - 404.082 2.667.606
1. Titoli di debito - - - - - - 323.033 - - - - - - - - - - - 323.033 2.667.606
2. Titoli di capitale - - - - - - - - - X X X X X X X X X - -
3. O.I.C.R. - - - - - - - - - X X X X X X X X X - -
4. Finanziamenti - - - - - - - - - - - - - - - 81.049 - - 81.049 -
B. Strumenti derivati - - - X X X X X X X X X X X X X X X - -
Totale 31.12.2016 - - - - - - 323.033 - - - - - - 81.049 - - 404.082 X
di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - 1.039 - - 1.039 X
Totale 31.12.2015 - - - - - - 2.667.606 - - - - - - - - - X 2.667.606
di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - - - - X X

Legenda:

A= attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)

B= attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)

C= attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)

E.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate valore di bilancio

Passività/Portafoglio attività Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
valutate al fair value
Attività finanziarie
disponibili per
la vendita
Attività finanziarie
detenute sino
alla scadenza
Crediti verso
banche
Crediti verso
clientela
Totale
1. Debiti verso clientela - - 270.314 - - 46.295 316.609
a) a fronte di attività rilevate per intero - - 270.314 - - 46.295 316.609
b) a fronte di attività rilevate parzialmente - - - - - - -
2. Debiti verso banche - - 50.886 - - - 50.886
a) a fronte di attività rilevate per intero - - 50.886 - - - 50.886
b) a fronte di attività rilevate parzialmente - - - - - - -
Totale 31.12.2016 - - 321.200 - - 46.295 367.495
Totale 31.12.2015 - - - - - - -

Sezione 2 - Rischi di mercato

In linea generale, il profilo di rischio finanziario di Banca IFIS è originato essenzialmente dal portafoglio bancario, non svolgendo la Banca abitualmente attività di trading su strumenti finanziari.

Alla chiusura del secondo semestre 2016 si rilevano posizioni in currency swap con un mark to market positivo di 487 mila euro e negativo per 2.498 mila euro. La classificazione di tali derivati tra le attività e le passività finanziarie di negoziazione non è espressione della finalità dell'operazione, il cui obiettivo resta quello di mitigare l'effetto di possibili oscillazioni dei tassi di cambio di riferimento.

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

Banca IFIS non effettua abitualmente attività di trading su strumenti finanziari.

2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

L'assunzione di rischi di tasso d'interesse significativi è in linea di principio estranea alla gestione della Banca, che si approvvigiona prevalentemente dalla clientela retail attraverso il conto di deposito online rendimax e con raccolta interbancaria (collateralizzata e non). I depositi della clientela sui prodotti rendimax e contomax sono a tasso fisso per la componente vincolata, e a tasso variabile non indicizzato, rivedibile unilateralmente da parte della Banca nel rispetto delle norme e dei contratti, per i depositi liberi a vista e a chiamata. Nell'esercizio conclusosi si è avviato un programma di cartolarizzazione. Gli impieghi alla clientela sono prevalentemente a revoca e a tasso variabile. I tassi d'interesse applicati alla clientela tradizionale per i rapporti di factoring sono di norma indicizzati (prevalentemente al tasso euribor a tre mesi) con adeguamento automatico all'andamento del costo del denaro. In alcuni casi i tassi d'interesse non sono indicizzati ma comunque modificabili unilateralmente dalla Banca anche in questo caso nel rispetto delle norme e dei contratti.

Nell'ambito dell'operatività in crediti di difficile esigibilità, caratterizzata da un modello di business focalizzato sull'acquisto di crediti a valori inferiori rispetto al nominale, rileva un potenziale rischio di tasso d'interesse connesso all'incertezza sui tempi di incasso. La variabilità della durata dell'impiego, a tutti gli effetti considerabile a tasso fisso, assume particolare rilevanza con riferimento ai crediti fiscali, caratterizzati da un'alta probabilità di incasso del valore nominale complessivo ma su orizzonti temporali di medio-lungo periodo. In tale ambito e con l'obiettivo di un'efficace mitigazione del rischio di tasso d'interesse, assume particolare rilevanza la corretta valutazione dell'operazione nella fase iniziale di acquisto.

Al 31 dicembre 2016 il portafoglio titoli obbligazionari è composto da per una quota pari al sedici per cento di titoli indicizzati al tasso d'inflazione e per la parte residua da titoli a tasso fisso. La durata media finanziaria del portafoglio complessivo si attesta a circa dieci mesi.

L'assunzione del rischio di tasso connesso all'attività di raccolta effettuata dalla Tesoreria avviene nel rispetto delle politiche e dei limiti fissati dal Consiglio di Amministrazione, ed è disciplinata da precise deleghe in materia che fissano limiti di autonomia per i soggetti autorizzati ad operare nell'ambito della Tesoreria della Banca.

Le funzioni aziendali preposte a garantire la corretta gestione del rischio di tasso sono la Tesoreria, che si occupa della gestione diretta della raccolta e del portafoglio titoli obbligazionari, la funzione di Risk Management, cui spetta il compito di individuare gli indicatori di rischio più opportuni e monitorarne l'andamento delle masse attive e passive in relazione ai limiti prefissati, e l'Alta Direzione cui spetta il compito, nello specifico, di proporre annualmente al Consiglio della Banca le politiche di impiego e raccolta e di gestione del rischio di tasso, nonché suggerire in corso d'anno gli eventuali opportuni interventi per assicurare lo svolgimento dell'attività in coerenza con le politiche di rischio approvate dalla Banca.

Con l'obiettivo di monitorare il rischio di tasso di interesse l'Alta Direzione riceve un report giornaliero sintetico della complessiva posizione di tesoreria. La posizione di rischio di tasso è inoltre oggetto di periodico reporting al Consiglio di Amministrazione della Banca nell'ambito del Tableau de Bord trimestrale predisposto dalla funzione Risk Management per i vertici aziendali. Il Sistema Integrato di Tesoreria (SIT) fornisce inoltre strumenti di valutazione e monitoraggio delle principali poste attive e passive interest rate sensitive.

Il Rischio di Tasso di Interesse trova collocazione tra i rischi di secondo pilastro. Nel documento finale inoltrato all'Organo di Vigilanza, ai sensi della disciplina di riferimento (Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 – Titolo III, Capitolo 1, Allegato C), il Rischio di Tasso d'Interesse è stato oggetto di specifica misurazione in termini di assorbimento patrimoniale.

In considerazione dell'entità del rischio assunto, Banca IFIS generalmente non utilizza strumenti di copertura del rischio tasso.

Relativamente al rischio di prezzo, la Banca, esplicando la propria attività in maniera prevalente nel comparto del finanziamento del capitale circolante delle piccole e medie imprese, non assume, di norma, rischi di oscillazione di prezzo su strumenti finanziari.

La classificazione dei titoli obbligazionari detenuti tra le Attività finanziarie disponibili per la vendita introduce il rischio di oscillazione delle riserve patrimoniali come conseguenza della variazione del fair value dei titoli, tale rischio risulta comunque contenuto dal momento che il portafoglio titoli ha assunto una dimensione contenuta e dato l'elevato standing creditizio degli emittenti e la ridotta durata media finanziaria del portafoglio.

Il monitoraggio del rischio di prezzo assunto dalla Banca nell'ambito della propria attività, rientra tra le competenze della funzione di Risk Management. Il Sistema Integrato di Tesoreria (SIT) e il contributo della funzione Risk Management, consentono di valutare e monitorare le attività connesse alla tesoreria, fornendo adeguati strumenti di valutazione del rischio di prezzo. In particolare, il SIT consente anche di:

  • gestire le attività tradizionali della Tesoreria (titoli, cambi, money market, derivati);
  • misurare e controllare l'esposizione alle singole tipologie di rischio di mercato;
  • fissare e monitorare con continuità eventuali limiti assegnati alle diverse funzioni operative.

B. Attività di copertura del fair value

Non sono presenti attività di copertura del fair value.

C. Attività di copertura dei flussi finanziari

Non sono presenti attività di copertura dei flussi finanziari.

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione: Euro

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 da oltre 3
mesi fino
da oltre
6 mesi
da oltre 1
anno fino a
da oltre 5
anni fino
oltre 10 Durata
indeter
mesi a 6 mesi fino a 1 5 anni a 10 anni anni minata
1. Attività per cassa 2.464.027 2.486.478 339.785 anno
562.183
526.723 195.187 11.984 -
1.1 Titoli di debito - - 52.741 270.292 - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato - - - - - - - -
- altri - - 52.741 270.292 - - - -
1.2 Finanziamenti a banche 26.237 1.772.530 - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 2.437.789 713.948 287.044 291.891 526.723 195.187 11.984 -
- c/c 121.814 6 624 238 14.331 3.928 128 -
- altri finanziamenti 2.315.975 713.942 286.420 291.653 512.392 191.259 11.856 -
- con opzione di rimborso
anticipato
100.732 63 204 863 13 - - -
- altri 2.215.243 713.879 286.216 290.790 512.379 191.259 11.856 -
2. Passività per cassa 976.332 3.057.443 220.938 399.284 1.538.602 1.053 1.909 -
2.1 Debiti verso clientela 890.252 2.655.138 184.938 390.284 1.538.602 1.053 1.909 -
- c/c 890.252 1.609.680 182.639 388.299 1.536.475 - - -
- altri debiti - 1.045.458 2.299 1.985 2.127 1.053 1.909 -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - 1.045.458 2.299 1.985 2.127 1.053 1.909 -
2.2 Debiti verso banche 86.080 402.305 36.000 9.000 - - - -
- c/c 86.080 - - - - - - -
- altri debiti - 402.305 36.000 9.000 - - - -
2.3 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altre - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - - - - - - - -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri - - - - - - - -
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri - - - - - - - -
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori - - - - - - -
bilancio
+ posizioni lunghe - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -

2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

L'assunzione del rischio di cambio, intesa quale componente gestionale potenzialmente idonea a consentire migliori performances di tesoreria, rappresenta uno strumento con contenuto speculativo ed è pertanto estranea, in linea di principio, alle politiche della Banca. Le operazioni in divisa della Banca si sostanziano in operazioni di incasso e pagamento correlate alla tipica attività di factoring. In tale ottica le anticipazioni in divisa concesse alla clientela sono generalmente coperte da depositi e/o finanziamenti acquisiti da banche espressi nella stessa divisa eliminando sostanzialmente il rischio di perdite connesso all'oscillazione dei cambi. In taluni casi la copertura viene effettuata utilizzando strumenti sintetici.

Un rischio di cambio residuale si manifesta quale conseguenza del fisiologico mismatching tra gli utilizzi da parte della clientela ed i relativi approvvigionamenti di valuta da parte della tesoreria, prevalentemente connessi alla difficoltà di formulare previsioni esatte sulle dinamiche finanziarie connesse all'attività di factoring, con particolare riferimento ai flussi d'incasso da parte dei debitori ceduti rispetto alle scadenze dei finanziamenti accesi alla clientela, nonché all'effetto degli interessi sugli stessi.

La tesoreria è comunque giornalmente impegnata a minimizzare questa differenza, riallineando nel continuo il dimensionamento e la cadenza temporale delle posizioni in valuta.

L'assunzione e la gestione del rischio di cambio connesso all'attività avviene nel rispetto delle politiche di rischio e dei limiti fissati dal Consiglio di Amministrazione della Banca, ed è disciplinata da precise deleghe operative in materia che fissano limiti di autonomia per i soggetti autorizzati ad operare, nonché limiti alla posizione netta in cambi giornaliera particolarmente stringenti.

Le funzioni aziendali preposte a garantire la corretta gestione del rischio di cambio sono la Tesoreria, che si occupa della gestione diretta del funding e della posizione in cambi, la funzione di Risk Management, cui spetta il compito di individuare gli indicatori di rischio più opportuni e monitorarne l'andamento in relazione ai limiti prefissati, e l'Alta Direzione cui spetta il compito, nello specifico, di proporre annualmente al Consiglio di Amministrazione della Banca le politiche di funding e di gestione del rischio cambio nonché suggerire in corso d'anno gli eventuali opportuni interventi per assicurare lo svolgimento dell'attività della Banca in coerenza con le politiche di rischio approvate.

Il posizionamento sul fronte dei cambi è oggetto di periodico reporting al Consiglio di Amministrazione della Banca nell'ambito del Tableau de Bord trimestrale predisposto dalla funzione Risk Management per i vertici aziendali.

Con l'acquisto della partecipata polacca, Banca IFIS ha assunto in proprio il rischio di cambio rappresentato dall'investimento iniziale nel capitale di IFIS Finance per 21,2 milioni di zloty e dal successivo aumento di capitale sociale di importo pari a 66 milioni di zloty.

Banca IFIS possiede, inoltre, una partecipazione pari al 5,57% del capitale sociale della società India Factoring and Finance Solutions Private Limited, per complessivi 20 milioni di rupie indiane ed un controvalore di 3.044 mila euro al cambio storico. Tale partecipazione, come già detto, è stata assoggettata ad impairment test nel corso dell'esercizio 2015 con un effetto a conto economico di 2,4 milioni di euro . Nel corso del 2016 il fair value è stato rivalutato, in contropartita del patrimonio netto, per 193,4 mila euro, portando il valore della partecipazione a 864,6 mila euro.

In considerazione della dimensione della posizione non si è ritenuto necessario provvedere ad una specifica copertura del conseguente rischio di cambio.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati

Valute
Voci DOLLARO
STATI UNITI
STERLINA
REGNO
UNITO
YEN
GIAPPONESE
DOLLARO
CANADESE
FRANCO
SVIZZERO
ALTRE
VALUTE
A. Attività finanziarie 211.663 944 4 38 4 16.742
A.1 Titoli di debito - - - - - -
A.2 Titoli di capitale - - - - - -
A.3 Finanziamenti a banche 169.269 27 4 37 0 4.379
A.4 Finanziamenti a clientela 42.395 917 0 1 4 12.363
A.5 Altre attività finanziarie - - - - - -
B. Altre attività - - - - - -
C. Passività finanziarie 65.108 163 20 - 163 6.003
C.1 Debiti verso banche 63.471 153 20 0 163 5.993
C.2 Debiti verso clientela 1.637 10 0 0 0 10
C.3 Titoli di debito - - - - - -
C.4 Altre passività finanziarie - - - - - -
D. Altre passività - - - - - -
E. Derivati finanziari 133.060 - - - - 61.899
- Opzioni - - - - - -
+ posizioni lunghe - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - -
- Altri 133.060 - - - - 61.899
+ posizioni lunghe 493 0 0 0 0 27.358
+ posizioni corte 132.568 0 0 0 0 34.541
Totale attività 212.156 944 4 38 4 44.100
Totale passività 197.676 163 20 - 163 40.544
Sbilancio (+/-) 14.480 780 16 38 159 3.556

2.4 Gli strumenti derivati

A. Derivati finanziari

Banca IFIS non effettua attività di negoziazione di prodotti finanziari derivati per conto terzi e ha limitato l'attività in conto proprio a strumenti di copertura del rischio di mercato.

Banca IFIS utilizza talvolta derivati finanziari finalizzati alla copertura delle esposizioni sui tassi di cambio. Al 31 dicembre 2016 si rilevano posizioni in derivati su cambi per un fair value positivo di 487 mila euro e negativo per 2.498 mila euro. Per le operazioni poste in essere si evidenzia la totale estraneità a logiche di carattere speculativo.

A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo

Attività sottostanti/ 31.12.2016 31.12.2015
Tipologie derivati Over the counter Controparti
centrali
Over the counter Controparti
centrali
1. Titoli di debito e tassi d'interesse - - - -
a) Opzioni - - - -
b) Swap - - - -
c) Forward - - - -
d) Futures - - - -
e) Altri - - - -
2. Titoli di capitale e indici azionari - - - -
a) Opzioni - - - -
b) Swap - - - -
c) Forward - - - -
d) Futures - - - -
e) Altri - - - -
3. Valute e oro 191.830 - 86.872 -
a) Opzioni - - - -
b) Swap 191.830 - 86.872 -
c) Forward - - - -
d) Futures - - - -
e) Altri - - - -
4. Merci - - - -
5. Altri sottostanti - - - -
Totale 191.830 - 86.872 -

A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti

Fair value positivo
Attività sottostanti/Tipologie derivati 31.12.2016 31.12.2015
Over the counter Controparti
centrali
Over the counter Controparti
centrali
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 487 - 260 -
a) Opzioni - - - -
b) Interest rate swap - - - -
c) Cross currency swap 487 - 260 -
d) Equity swap - - - -
e) Forward - - - -
f) Futures - - - -
g) Altri - - - -
B. Portafoglio bancario - di copertura - - - -
a) Opzioni - - - -
b) Interest rate swap - - - -
c) Cross currency swap - - - -
d) Equity swap - - - -
e) Forward - - - -
f) Futures - - - -
g) Altri - - - -
C. Portafoglio bancario - altri derivati - - - -
a) Opzioni - - - -
b) Interest rate swap - - - -
c) Cross currency swap - - - -
d) Equity swap - - - -
e) Forward - - - -
f) Futures - - - -
g) Altri - - - -
Totale 487 - 260 -

A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti

Fair value negativo
Attività sottostanti/Tipologie derivati 31.12.2016 31.12.2015
Over the counter Controparti
centrali
Over the counter Controparti
centrali
A. Portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza 2.498 - 338 -
a) Opzioni - - - -
b) Interest rate swap - - - -
c) Cross currency swap 2.498 - 338 -
d) Equity swap - - - -
e) Forward - - - -
f) Futures - - - -
g) Altri - - - -
B. Portafoglio bancario - di copertura - - - -
a) Opzioni - - - -
b) Interest rate swap - - - -
c) Cross currency swap - - - -
d) Equity swap - - - -
e) Forward - - - -
f) Futures - - - -
g) Altri - - - -
C. Portafoglio bancario - altri derivati - - - -
a) Opzioni - - - -
b) Interest rate swap - - - -
c) Cross currency swap - - - -
d) Equity swap - - - -
e) Forward - - - -
f) Futures - - - -
g) Altri - - - -
Totale 2.498 - 338 -

A.5 Derivati finanziari: portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione

Contratti non rientranti in accordi di
compensazione
Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - - - - - - -
- fair value positivo - - - - - - -
- fair value negativo - - - - - - -
- esposizione futura - - - - - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - - - - - - -
- fair value positivo - - - - - - -
- fair value negativo - - - - - - -
- esposizione futura - - - - - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale - - 157.946 33.884 - - -
- fair value positivo - - 397 90 - - -
- fair value negativo - - 2.031 467 - - -
- esposizione futura - - 275 30 - - -
4) Altri valori
- valore nozionale - - - - - - -
- fair value positivo - - - - - - -
- fair value negativo - - - - - - -
- esposizione futura - - - - - - -

A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Totale
A. Portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza 191.830 - - 191.830
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse - - - -
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari - - - -
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 191.830 - - 191.830
A.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -
B. Portafoglio bancario - - - -
B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse - - - -
B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari - - - -
B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro - - - -
B.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -
Totale 31.12.2016 191.830 - - 191.830
Totale 31.12.2015 86.872 - - 86.872

Sezione 3 – Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è rappresentato dalla possibilità che la Banca non riesca a mantenere i propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di reperire fondi o dell'incapacità di cedere attività sul mercato per far fronte allo sbilancio finanziario. Rappresenta altresì rischio di liquidità l'incapacità di reperire nuove risorse finanziarie adeguate, in termini di ammontare e di costo, rispetto alle necessità/opportunità operative, che costringa la Banca a rallentare o fermare lo sviluppo dell'attività, o sostenere costi di raccolta eccessivi per fronteggiare i propri impegni, con impatti negativi significativi sulla marginalità della propria attività.

Le fonti finanziarie sono rappresentate dal patrimonio, dalla raccolta on-line presso la clientela retail, dalla raccolta effettuata sul mercato interbancario domestico ed internazionale, nonché presso l'Eurosistema e dalla liquidità derivante dall'auto cartolarizzazione dell'attivo. In considerazione della composizione dell'attivo della Banca, della tipologia di attività svolta e delle strategie definite dal Consiglio di Amministrazione che limitano l'operatività factoring ai crediti commerciali di breve o brevissima durata (di norma non superiori a 6 mesi con l'eccezione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione che possono presentare tempi medi di incasso di norma fino a 12 mesi) il rischio di liquidità per Banca IFIS non rappresenta, in condizioni fisiologiche dei mercati finanziari, elemento di particolare criticità.

Con riferimento alle attività svolte dalla Banca nei segmenti Area NPL ed ed acquisto crediti fiscali da procedure concorsuali, le caratteristiche del modello di business determinano un elevato grado di variabilità con riferimento sia all'importo che alla data di effettivo incasso. In tale ottica assume particolare rilevanza una puntuale ed attenta gestione dei flussi di cassa. Al fine di assicurare una corretta valutazione dei flussi attesi, anche in ottica di un pricing corretto delle operazioni poste in essere, l'evoluzione degli incassi rispetto ai flussi previsionali viene posta sotto attento monitoraggio.

Grazie all'ampiezza e diversificazione delle relazioni interbancarie, alla risposta del mercato in relazione alla raccolta on-line, all'attuale presenza in portafoglio di titoli obbligazionari eligible utilizzabili in operazioni di Pronti Contro Termine, nonché alla tipologia e qualità dei suoi attivi, Banca IFIS ha sempre reperito risorse finanziarie ampiamente dimensionate alle proprie esigenze.

Nel periodo la Banca ha mantenuto una politica finanziaria particolarmente prudente finalizzata a privilegiare la stabilità della provvista. Tale politica, che in relazione al differenziale di tasso tra raccolta e impiego interbancario impatta sull'efficienza economica della gestione di tesoreria a vantaggio della certezza e stabilità della liquidità, trova adeguato sostegno nella marginalità che la Banca ritrae dalla propria attività.

Ad oggi le risorse finanziarie disponibili sono adeguate ai volumi di attività attuali e prospettici. La Banca è comunque costantemente impegnata nell'armonico sviluppo delle proprie risorse finanziarie, sia dal punto di vista dimensionale che dei costi.

Le funzioni aziendali della Banca preposte a garantire la corretta applicazione della politica di liquidità sono la Tesoreria, che si occupa della gestione diretta della liquidità, la funzione di Risk Management, cui spetta il compito di individuare gli indicatori di rischio più opportuni e monitorarne l'andamento in relazione ai limiti prefissati, e supportare l'attività dell'Alta Direzione cui spetta il compito, con il supporto del Financial Office, di proporre annualmente al Consiglio di Amministrazione le politiche di funding e di gestione del rischio liquidità e suggerire in corso d'anno gli eventuali opportuni interventi per assicurare lo svolgimento dell'attività in piena coerenza con le politiche di rischio approvate.

Più in particolare, nell'ambito dell'operatività corrente l'Alta Direzione, sulla base delle indicazioni provenienti dalla Tesoreria nonché dalle valutazioni sullo sviluppo degli impieghi, stabilisce le politiche per le operazioni di finanziamento di durata superiore ai 3 mesi, al fine di fornire eventuale supporto all'attività ordinaria di tesoreria di breve termine e di gestire e monitorare l'andamento del rischio di liquidità.

Con riferimento alla propria operatività diretta la Banca si è dotata di un modello di analisi e monitoraggio delle posizioni di liquidità attuale e prospettica quale ulteriore strumento di sistematico supporto alle decisioni dell'Alta Direzione e del Consiglio di Amministrazione della Banca in tema di liquidità. I risultati dei rilievi periodici sono oggetto di sistematica informativa diretta all'Organo di Vigilanza sia con riferimento ad ipotesi di regolare funzionamento dei mercati finanziari che in particolari situazioni di stress. In conformità alle disposizioni di vigilanza la Banca è altresì dotata di un piano di emergenza (Contingency Funding Plan) al fine di salvaguardare la Banca da danni o pericoli derivanti da una eventuale crisi di liquidità e garantire la continuità operativa aziendale anche in condizioni di grave emergenza derivante dagli assetti interni e/o dalla situazione dei mercati.

La posizione di rischio di liquidità è inoltre oggetto di periodico reporting al Consiglio di Amministrazione della Banca predisposto dalla funzione Risk Management per i vertici aziendali.

Nell'ambito del continuo processo di adeguamento delle procedure interne e, tenuto conto dell'evoluzione delle disposizioni di vigilanza prudenziale di riferimento, la Banca si è altresì dotata di un sistema di governo e gestione del rischio di liquidità.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Euro

Voci/Scaglioni temporali a vista da oltre 1
giorno a 7
da oltre 7
giorni a 15
da oltre 15
giorni a 1
da oltre 1
mese fino a
da oltre 3
mesi fino
da oltre 6
mesi fino
da oltre 1
anno fino a
Oltre 5
anni
durata inde
terminata
giorni giorni mese 3 mesi a 6 mesi a 1 anno 5 anni
Attività per cassa 812.832 105.222 101.846 360.368 1.558.931 453.290 733.990 1.076.513 640.152 1.016.569
A.1 Titoli di Stato - - - - - 412 270.704 50.000 - -
A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - -
A.3 Quote O.I.C.R. - - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 812.832 105.222 101.846 360.368 1.558.931 452.878 463.286 1.026.513 640.152 1.016.569
- banche 26.237 18.026 2.505 - 736.510 - - - - 1.016.569
- clientela 786.595 87.196 99.341 360.368 822.421 452.878 463.286 1.026.513 640.152 -
Passività per cassa 978.943 35.508 55.580 359.910 1.835.884 222.131 407.723 2.317.831 2.989 -
B.1 Depositi e conti correnti 978.943 35.508 55.580 359.898 1.514.660 222.067 407.650 1.536.475 - -
- banche 86.080 97 2.856 261.089 88.551 36.195 9.082 - - -
- clientela 892.863 35.411 52.724 98.809 1.426.109 185.872 398.568 1.536.475 - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività - - - 12 321.224 64 73 781.356 2.989 -
Operazioni "fuori bilancio" - - 5.948 119.772 197.940 60.000 - - - -
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- - 5.948 119.772 197.940 60.000 - - - -
- posizioni lunghe - - 2.974 59.886 98.970 30.000 - - - -
- posizioni corte - - 2.974 59.886 98.970 30.000 - - - -
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- - - - - - - - - -
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti
da ricevere
- - - - - - - - - -
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a
erogare fondi
- - - - - - - - -
- posizioni lunghe - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 garanzie finanziarie rila
sciate
- - - - - - - - - -
C.6 garanzie finanziarie rice
vute
- - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con
scambio di capitale
- - - - - - - - - -
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza
scambio di capitale
- - - - - - - - - -
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -

Operazioni di autocartolarizzazione

In data 25 gennaio 2011 il Consiglio di Amministrazione di Toscana Finanza ha deliberato di procedere alla realizzazione di un'operazione di cartolarizzazione di crediti non performing ai sensi della Legge 30 aprile 1999 n. 130, al fine di ottimizzare la gestione operativa ed economica di parte del proprio portafoglio di crediti finanziari.

L'operazione ha avuto per oggetto crediti non performing di origine bancaria, individuabili in blocco, in prevalenza assistiti da garanzie ipotecarie per un Valore Nominale complessivo di circa 33,7 milioni di euro.

La società veicolo (Giglio SPV S.r.l.) ha emesso titoli asset-backed a tasso variabile interamente sottoscritti dalla società incorporata Toscana Finanza S.p.A., alla quale è stato conferito specifico mandato di sub-servicing per la riscossione e la gestione dei crediti.

Si segnala che, in forza delle condizioni contrattuali sottostanti l'operazione, non si configura trasferimento sostanziale di tutti i rischi e benefici relativi alle attività cedute (crediti).

Operazioni di cartolarizzazione

Si rinvia a quanto commentato fra i rischi di credito in ordine all'operazione di cartolarizzazione posta in essere a fine 2016 e alle finalità per la quali è stata effettuata.

Esposizione verso strumenti considerati ad alto rischio – informativa

In considerazione delle finalità perseguite e della struttura tecnica dell'operazione di cartolarizzazione descritta sopra, Banca IFIS non presenta esposizioni o rischi derivanti dalla negoziazione o dalla detenzione di prodotti strutturati di credito, sia questa effettuata direttamente o attraverso società veicolo o entità non consolidate. In particolare è opportuno evidenziare come l'operazione di cartolarizzazione non ha dato origine alla rimozione di alcun rischio dall'attivo di bilancio, e ciò in quanto non sono soddisfatti i requisiti previsti dallo IAS 39 in merito alla cosiddetta derecognition. Collateralmente la sottoscrizione dei titoli rivenienti dalla cartolarizzazione non ha aggiunto alcun rischio né ha mutato la rappresentazione di bilancio degli assets oggetto dell'operazione di cartolarizzazione rispetto a quella preesistente. Con riferimento alla Raccomandazione espressa nel Rapporto del Financial Stability Forum del 7 aprile 2008, Appendice B, è pertanto possibile dichiarare l'assenza di esposizioni in strumenti considerati dal mercato ad alto rischio o che implicano un rischio maggiore di quanto si ritenesse in precedenza.

Sezione 4 – Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Il rischio operativo è definito come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di processsi, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Non rientrano in tale definizione il rischio strategico ed il rischio reputazionale, mentre risultano ricompresi il rischio legale (ossia il rischio di perdite

derivanti da violazioni di leggi o regolamenti, da responsabilità contrattuale o extra-contrattuale ovvero da altre controversie), il rischio informatico, il rischio di mancata conformità, il rischio di riciclaggio e finanziamento al terrorismo nonché il rischio di errata informativa finanziaria.

Le fonti principali di manifestazione del rischio operativo sono rappresentate da errori operativi, inefficienza o inadeguatezza dei processi operativi e dei relativi controlli/ presidi, frodi interne ed esterne, mancata conformità della regolamentazione interna alle norme esterne, esternalizzazione di funzioni aziendali, livello qualitativo della sicurezza fisica e logica, inadeguatezza o indisponibilità dei sistemi hardware e software, crescente ricorso all'automazione, sotto-dimensionamento degli organici rispetto al livello dimensionale dell'operatività ed infine inadeguatezza delle politiche di gestione e formazione del personale.

Banca IFIS ha da tempo definito – coerentemente alle apposite prescrizioni normative ed alle best practice di settore – il quadro complessivo per la gestione del rischio operativo, rappresentato da un insieme di regole, procedure, risorse (umane, tecnologiche e organizzative) ed attività di controllo volte a identificare, valutare, monitorare, prevenire o attenuare nonché comunicare ai livelli gerarchici appropriati tutti i rischi operativi assunti o assumibili nelle diverse unità organizzative. I processi chiave per una corretta gestione del rischio operativo sono peraltro rappresentati dalla raccolta dei dati di perdita operativa (Loss Data Collection) e dall'auto-valutazione prospettica dell'esposizione al rischio operativo (Risk Self Assessment).

Nel corso del 2016, si è ulteriormente consolidato il processo di raccolta strutturata e censimento delle perdite derivanti da eventi di rischio operativo attraverso una costante e continua attività, da parte del Risk Management, di diffusione tra le strutture aziendali di una cultura orientata alla gestione pro-attiva dei rischi operativi e quindi di sensibilizzazione al correlato processo di Loss Data Collection. In aggiunta, si specifica che, sempre nel corso del 2016, sono stati definiti ed avviati specifici interventi di mitigazione volti a rafforzare ulteriormente i presidi a fronte dei rischi operativi, interventi definiti a valle dell'esercizio di auto-valutazione dell'esposizione prospettica al rischio che ha permesso di identificare i rischi più ricorrenti/ rilevanti e conseguentemente di definire le più opportune azioni di mitigazione. Per quanto riguarda, infine, la Business Continuity, Banca IFIS si è dotata di un Piano di Continuità Operativa, ovvero di un insieme di iniziative e contromisure predisposte per contenere le interruzioni di operatività e di servizio entro i limiti consentiti dalle strategie di continuità. Del Piano di continuità operativa fa parte anche il piano di "Disaster Recovery" predisposto per fronteggiare eventi che comportino l'indisponibilità dei sistemi informativi aziendali.

Ai fini della determinazione del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi, la Banca ha adottato il cosiddetto Metodo Base previsto dalla normativa prudenziale.

Parte F- Informazioni sul patrimonio

Sezione 1 – Il Patrimonio dell'impresa

A. Informazioni di natura qualitativa

La gestione del patrimonio riguarda l'insieme delle politiche e delle scelte necessarie per stabilire la dimensione del patrimonio in modo da assicurare che esso sia coerente con le attività ed i rischi assunti dalla Banca. Banca IFIS è soggetto ai requisiti di adeguatezza patrimoniale stabiliti dal cd. Comitato di Basilea (CRR/CRD IV).

L'attività di verifica del rispetto dei requisiti di vigilanza minimi e della conseguente adeguatezza del patrimonio regolamentare, nonché dei limiti patrimoniali definiti a livello di Risk Appetite Framework (RAF), viene svolta nel continuo e rendicontata al Consiglio di amministrazione.

In aggiunta, anche in accordo con le raccomandazioni della Banca Centrale Europea del 28 Gennaio 2015, il rispetto dell'adeguatezza patrimoniale è anche garantito dall'osservanza di una politica di pay out correlata al raggiungimento dei requisiti patrimoniali minimi sopra menzionati, nonché dell'attenta analisi di eventuali impatti di operazioni di finanza straordinaria (aumenti di capitale, prestiti convertibili, ecc.).

Un'ulteriore fase di analisi e controllo preventivo dell'adeguatezza patrimoniale del Gruppo avviene ogni qualvolta si programmino operazioni di carattere straordinario. In questo caso, sulla base delle informazioni relative all'operazione da porre in essere, si provvede a stimare l'impatto sui coefficienti regolamentari, nonché sul RAF, e si analizzano le eventuali azioni necessarie per rispettare i vincoli richiesti.

Operazioni su azioni proprie

Al 31 dicembre 2015 Banca IFIS deteneva n. 739.446 azioni proprie per un controvalore di 5,8 milioni di euro ed un valore nominale pari a 739.446 euro.

Nel corso dell'esercizio 2016 Banca IFIS ha effettuato le seguenti operazioni su azioni proprie:

  • ha assegnato all'Alta Direzione come remunerazione variabile riferita ai risultati del bilancio 2015 n. 9.295 azioni proprie al prezzo medio di 26,92 euro, per un controvalore di 250 mila euro ed un valore nominale di 9.295 euro, realizzando utili per 191 mila euro che, in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, sono stati iscritti a riserve patrimoniali;
  • ha venduto, al prezzo medio di euro 24,09 n. 350.000 azioni proprie per un controvalore di 8,4 milioni di euro ed un valore nominale di 350.000 euro, realizzando utili per 5,9 milioni di euro che, in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, sono stati iscritti a riserve patrimoniali.

La giacenza a fine esercizio risulta pertanto pari a n. 380.151 azioni proprie, per un controvalore di 3,2 milioni di euro ed un valore nominale di 380.151 euro.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Voci del patrimonio netto 31.12.2016 31.12.2015
Capitale sociale 53.811 53.811
Sovrapprezzi di emissione 101.776 58.900
Riserve 372.106 288.350
-di utili 366.641 186.862
a)
legale
10.762 10.762
b)
statutaria
- -
c)
azioni proprie
- -
d)
altre
355.879 176.100
-altre(1) 5.465 101.488
Strumenti di capitale - -
(Azioni proprie) (3.187) (5.805)
Riserve da valutazione: 747 11.510
-
Attività finanziarie disponibili per la vendita
955 11.677
-
Attività materiali
- -
-
Attività immateriali
- -
-
Copertura di investimenti esteri
- -
-
Copertura dei flussi finanziari
- -
-
Differenze di cambio
- -
-
Attività non correnti in via di dismissione
- -
-
Utili (perdite) attuariali relativi a piani
previdenziali
a benefici definiti
(208) (167)
-
Quote delle riserve da valutazione relative
alle partecipate valutate al patrimonio netto
- -
-
Leggi speciali di rivalutazione
- -
Utile (perdita) d'esercizio (+/-) 71.722 160.743
Patrimonio netto 596.975 567.509

(1) La voce include 3,2 milioni di euro di riserva azioni proprie che non deriva da riserve di utili.

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

Attività/Valori 31.12.2016 31.12.2015
Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa
1. Titoli di debito 776 - 11.678 -
2. Titoli di capitale 180 1 - 1
3. Quote di O.I.C.R. - - - -
4. Finanziamenti - - - -
Totale 956 1 11.678 1

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

Titoli di debito Titoli di capitale Quote di
O.I.C.R.
Finanziamenti
1.
Esistenze iniziali
11.678 1 - -
2.
Variazioni positive
1.899 180 - -
2.1
Incrementi di fair value
- 180 - -
2.2
Rigiro a conto economico di riserve negative:
- da deterioramento - - - -
- da realizzo - - - -
2.3
Altre variazioni
1.899 - - -
3.
Variazioni negative
12.801 - -
3.1
Riduzioni di fair value
7.539 - - -
3.2
Rettifiche da deterioramento
- - - -
3.3
Rigiro a conto economico di riserve positive:
- da realizzo 5.262 - - -
3.4
Altre variazioni
- - - -
4.
Rimanenze finali
776 179 - -

Nella tabella seguente, come richiesto dall'art. 2427 c.c., comma 7-bis, sono illustrate in modo analitico le voci di patrimonio netto con l'indicazione relativa della loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi.

Voci di patrimonio netto Importo al
31.12.2016
Possibilità di
utilizzazione
Quota
disponibile
Riepilogo utilizzazioni
effettuate negli ultimi
tre esercizi
(*) Per coper
tura perdite
Per altre
ragioni
Capitale 53.811 - - -
Sovrapprezzi di emissione 101.776 A, B, C (1) 101.776 - 20.000
Riserve: 372.106 371.078 - -
- Riserva legale 10.762 B 10.762 - -
- Riserva straordinaria 357.955 A, B, C 357.955 - -
- Riserve da applicazione principi contabili internazio
nali
(2.159) - - -
- Riserve per azioni proprie 3.187 A, B (2) - - -
- Altre riserve 2.361 A, B, C 2.361 - -
Riserve da valutazione: 747 - - -
- Attività finanziarie disponibili per la vendita 955 (3) - - -
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali
a benefici definiti
(208) - - -
Azioni proprie (-) (3.187) - - -
Utile d'esercizio 71.722 - - -
Totale 596.975 472.854 - 20.000

(*) A = per aumento di capitale, B = per copertura perdite, C = per distribuzione ai soci.

(1) La riserva sovrapprezzo azioni è disponibile e distribuibile in quanto la riserva legale ha raggiunto il quinto del capitale sociale.

(2) Disponibile nei limiti dell'ammontare delle azioni proprie in portafoglio, a norma dell'art. 2.357 C.C..

(3) La riserva è indisponibile ai sensi dell'art. 6 del D.Lgs 38/2005.

Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza bancari

2.1 Fondi propri

I fondi propri, le attività ponderate per il rischio ed i coefficienti di solvibilità al 31 dicembre 2016 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286 del 17 dicembre 2013.

Le disposizioni normative relative ai fondi propri prevedono l'introduzione del nuovo framework regolamentare in maniera graduale attraverso un periodo transitorio, in genere fino al 2017.

A. Informazioni di natura qualitativa

1. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1)

A) Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1)

La presente voce include:

• strumenti interamente versati per 53,8 milioni di euro;

  • riserva di sovraprezzo per 101,8 milioni di euro;
  • strumenti di CET1 propri per 3,2 milioni di euro;

• altre riserve compresi utili non distribuiti per 400,8 milioni di euro. In particolare, tale voce è inclusiva dell'utile pari a 27,9 milioni di euro riconosciuto nei Fondi Propri ai sensi dell'articolo 26 del CRR, al netto dei dividendi distribuibili, pari a 43,8 milioni di euro;

• altre componenti di conto economico accumulate, positive per 0,7 milioni di euro così composte:

  • ➢ riserva negativa per perdite attuariali derivanti da piani a benefici definiti secondo l'applicazione del nuovo IAS19 per 0,2 milioni di euro;
  • ➢ riserve positive su attività disponibili per la vendita per 0,9 milioni di euro.

D) Elementi da dedurre dal CET1

La presente voce include i principali seguenti aggregati:

• attività immateriali, pari a 13,1 milioni di euro;

E) Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di minoranza oggetto di disposizioni transitorie

La presente voce include i seguenti aggiustamenti transitori:

  • esclusione profitti non realizzati su titoli AFS, pari a 0,8 milioni di euro (-);
  • filtro positivo su riserve attuariali negative (IAS 19), pari a 0,1 milioni di euro (+).

2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)

Il capitale aggiuntivo di classe 1 è irrilevante.

3. Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2)

Il capitale di classe 2 include i profitti non realizzati su titoli di capitale AFS, pari a 36,2 mila euro.

B. Informazioni di natura quantitativa

31.12.2016 31.12.2015
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione
dei filtri prudenziali
553.161 527.175
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie - -
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) - -
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/-B) 553.161 527.175
D. Elementi da dedurre dal CET1 13.117 6.350
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di minoranza oggetto
di disposizioni transitorie
(722) (11.544)
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C-D+/-E) 539.322 509.281
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da
dedurre e degli effetti del regime transitorio
- -
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie - -
H. Elementi da dedurre dall'AT1 - -
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e
inclusi nell'AT1 per effetti di disposizioni transitorie
- -
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) (G-H+/-I) - -
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del
regime transitorio
- -
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie - -
N. Elementi da dedurre dal T2 - -
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e
inclusi nel T2 per effetti di disposizioni transitorie
36 -
P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M-N+/-O) 36 -
Q. Totale fondi propri (F+L+P) 539.358 509.281

2.2 Adeguatezza patrimoniale

A. Informazioni di natura qualitativa

I ratios prudenziali al 31 dicembre 2016 tengono conto delle rettifiche previste dalle disposizioni transitorie in essere per il 2016.

Al 31 dicembre 2016 i Fondi Propri ammontano a 539,4 milioni, a fronte di un attivo ponderato di 3.913,1 milioni, derivante in misura prevalente dai rischi di credito e di controparte e, in misura minore, dai rischi operativi e di mercato.

Come risulta dalla tabella sulla composizione delle attività di rischio e sui coefficienti di vigilanza, la Banca al 31 dicembre 2016 presentava un CET1 capital ratio pari al 13,78%, un Tier1 capital ratio pari al 13,78% e un Total capital ratio pari al 13,78%.

B. Informazioni di natura quantitativa

Importi non ponderati Importi ponderati / requisiti
Categorie/Valori 31.12.2016 31.12.2015 31.12.2016 31.12.2015
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte 7.530.932 7.149.804 3.350.235 2.735.747
1. Metodologia standardizzata 7.530.932 7.149.804 3.350.235 2.735.747
2. Metodologia basata su rating interni - - - -
2.1 Base - - - -
2.2 Avanzata - - - -
3. Cartolarizzazioni - - - -
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA - -
B.1 Rischio di credito e di controparte 268.019 218.860
B 2. Rischio di aggiustamento della valutazione del credito - -
B 3. Rischio di regolamento -
B.4 Rischi di mercato 1.494 912
1. Metodologia standard 1.494 912
2. Modelli interni - -
3. Rischio di concentrazione - -
B.5 Rischio operativo 43.533 41.539
1. Metodo base 43.533 41.539
2. Metodo standardizzato - -
3. Metodo avanzato - -
B.6 Altri elementi di calcolo - -
B.7 Totale requisiti prudenziali 313.046 261.311
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA - -
C.1 Attività di rischio ponderate 3.913.075 3.266.381
C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 Capital ratio) 13,78% 15,59%
C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 13,78% 15,59%
C.4 Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 13,78% 15,59%

Parte G- Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

Sezione 1 - Operazioni realizzate durante l'esercizio

Nel mese di novembre 2016 si è perfezionata l'acquisizione del gruppo facente capo alla ex GE Capital Interbanca, che al 31 dicembre 2016 risulta detenuto da Banca IFIS per il 99,993%. Si ricorda che la società in oggetto e le sue controllate operano nei settori del finanziamento a medio/lungo termine, della finanza strutturata e del leasing operativo e finanziario.

L'acquisizione è stata attuata mediante la sottoscrizione di uno Share Purchase Agreement (SPA) in data 28 luglio 2016 con GE Capital International Holdings Limited, tradottosi nella definitiva cessione in data 30 novembre 2016, dopo aver ottenuto l'autorizzazione al completamento dell'acquisizione da parte delle competenti Autorità di Vigilanza in data 29 novembre 2016.

Il principio IFRS 3 prevede innanzitutto che alla data di riferimento dell'aggregazione aziendale si identifichi il costo dell'aggregazione e lo si allochi successivamente alle attività, passività e passività potenziali del soggetto acquisito identificabili alla data di acquisto e valutate in base ai rispettivi "fair value".

Il costo sostenuto per l'acquisizione del Gruppo GE Capital Interbanca è stato determinato provvisoriamente in 119,2 milioni, in applicazione di quanto previsto. Il costo, infatti, può ancora essere oggetto di aggiustamento in applicazione delle tempistiche di condivisione con il venditore contrattualmente previste.

In seguito all'acquisizione, Banca IFIS ha proceduto, così come previsto dai principi contabili IAS/IFRS, alla Purchase Price Allocation (PPA) che prevede l'allocazione del costo dell'aggregazione, rilevando le attività acquisite, le passività assunte e le passività potenziali ai relativi fair value alla data di acquisizione.

Tale fase del processo allocativo si è basata su un preventivo lavoro di mappatura delle attività e passività per le quali si è ritenuto probabile riscontrare significative differenze tra il fair value ed i rispettivi valori contabili, considerando tutte le informazioni disponibili.

Le attività e le passività iscritte nella situazione contabile consolidata dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca al 30 novembre 2016 per le quali è stata individuata una differenza tra il valore contabile ed il relativo fair value sono principalmente riconducibili:

  • ai crediti verso la clientela;
  • alle attività e passività fiscali
  • ai fondi per rischi ed oneri.

Il fair value delle singole posizioni creditizie verso la clientela in perimetro è stato stimato attraverso il metodo dei discounted cash flow, ovvero mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri generati dalla posizione. I cash flow utilizzati sono quelli presenti nei sistemi del Target, senza nessun tipo di modifica all'ammontare o alla tempistica di rientro. Ai fini del calcolo si è provveduto ad identificare il tasso d'interesse della singola esposizione rappresentativo dei rendimenti attesi dal mercato in relazione a esposizioni con caratteristiche di durata e rischio similari.

Ai fini dell'applicazione della metodologia sopra indicata, i crediti verso la clientela sono stati segmentati in portafogli omogenei per tipologia.

Si espongono nel seguito i dettagli relativi ai portafogli che, a seguito della fair valuation, hanno evidenziato fair value adjustments.

Portafoglio Lending al 30 novembre 2016
sintesi valutazioni al FV
Bonis Scaduti dete
riorati
Inadempienze
probabili
Sofferenze
Book value [A] 960.461 1.635 301.734 104.246
Full fair value [B] 785.159 1.635 149.950 25.844
Fair value adjustment complessivo [C=A-B] (175.302) - (151.784) (78.402)
CQS & Mortgage al 30 novembre 2016
sintesi valutazioni al FV
Bonis Scaduti dete
riorati
Inadempienze
probabili
Sofferenze
Book value [A] 159.605 6.943 18.800 11.667
Full fair value [B] 115.260 6.943 12.025 2.735
Fair value adjustment complessivo [C=A-B] (44.345) - (6.774) (8.931)

Le attività e passività fiscali oggetto di analisi sono riconducibili a:

  • attività per imposte anticipate (DTA) relative a perdite fiscali pregresse per gli esercizi dal 2009 al 2016 e altre differenze temporanee deducibili di importo minore non iscritte dal Target, stante l'incertezza sulle modalità ed i tempi di generazione di imponibili futuri sufficienti per il loro recupero;
  • plusvalori e minusvalori derivanti dall'adeguamento al fair value delle attività acquisite e delle passività e passività potenziali assunte così come risultanti dal processo di PPA.

Le residuali allocazioni del fair value relative alla voce Fondi per Rischi ed Oneri sono riconducibili ad unfunded committment (impegni ad erogare finanziamenti non ancora utilizzati) relativi a posizioni deteriorate e a maggiori accantonamenti su contenziosi passivi per i quali è ritenuto possibile il sostenimento di un esborso netto da parte della Banca. Si evidenzia infatti che il fair value dei contenziosi passivi, laddove sussistano garanzie specifiche integrali in ordine agli oneri connessi alla potenziale soccombenza in giudizio è stato stimato pari a zero in quanto, come richiesto dallo IAS 37 la miglior stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione attuale (ovvero l'esborso che l'entità sosterrebbe) risulta nullo in funzione delle valutazioni interne fatte dalla Banca . Coerentemente con il dettato dello IFRS3, il valore degli indemnification assets collegati risulta nullo per le medesime ragioni.

Si segnala infine che non sono state identificate attività immateriali (quali ad esempio client relationship, brand name), a fronte delle quali ci si possa attendere benefici economici futuri e per le quali sia possibile stimare attendibilmente il fair value. Quanto alle attività materiali, marcatamente gli immobili, le perizie che sono state fatte alla data di acquisizione evidenziano un fair value pari al valore di iscrizione contabile del Target.

Il principio IFRS 3 prevede che l'allocazione del costo dell'aggregazione debba essere quantificata in modo definitivo entro il termine massimo di dodici mesi dalla data di acquisizione. Al riguardo si precisa che alla data di redazione del presente bilancio il processo di allocazione deve intendersi provvisorio, in quanto il prezzo può ancora essere oggetto di aggiustamento in applicazione delle tempistiche di condivisione con il venditore contrattualmente previste.

Di seguito si riportano i valori contabili ed i fair value delle attività e delle passività acquisite:

Voce SP Descrizione Consolidato Interbanca
Pre Operazione
Attività e passività
acquisite al fair value
Fair value
adjustments
Patrimonio netto 963 743 (221)
10.AP Cassa e disponibilità liquide 0 0 -
20.AP Derivati verso la clientela 50 50 -
40.AP AFS 64 64 -
60.AP Crediti verso banche 241 241 -
70.AP Crediti verso la clientela 2.854 2.389 (466)
120.AP Attività materiali 46 46 -
130.AP Attività imm. a vita utile indefinita - - -
130.AP Attività imm. a vita utile definita 1 1 -
140.AP; 80.PP Attività e passività fiscali 248 499 251
160 AP Altre attività 73 73 -
10.PP Debiti verso banche (1.838) (1.838) -
20.PP Debiti verso clientela (534) (534) -
30.PP Titoli in circolazione (84) (84) -
40.PP Passività finanziarie di negoziazione (51) (51) -
100.PP Altre passività (79) (79) -
110.PP TFR (6) (6) -
120.PP Fondi per rischi e oneri (23) (28) (6)

Il processo di allocazione del costo dell'acquisizione precedentemente descritto ha portato ad identificare una differenza negativa tra il costo dell'acquisizione e il fair value delle attività acquisite, passività assunte e passività potenziali identificabili, al netto dei relativi effetti fiscali. Tale differenza esprime il buon affare conseguito, denominato gain on bargain purchase.

Il gain on bargain purchase, identificato nell'ambito del processo allocativo descritto, ammonta a 623,6 milioni di euro ed è stato rilevato immediatamente a conto economico nella voce di bilancio degli "altri proventi di gestione". Nella tabella di composizione degli altri proventi di gestione riportata nella parte C della presente nota integrativa è stata fornita evidenza separata di tale ricavo nella sottovoce "Bargain su acquisizione partecipazione".

Si è proceduto infine ad identificare il valore da attribuire alle minoranze, corrispondenti alla quota di partecipazione di Interbanca dello 0,01%, attraverso la stima del fair value sulla base del prezzo pagato.

Sezione 2 - Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio

Banca IFIS non ha effettuato operazioni di aggregazioni aziendali dopo la chiusura dell'esercizio e fino alla redazione del presente bilancio.

Sezione 3 – Rettifiche retrospettive

Nonostante l'operazione di aggregazione aziendale rientrante nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3 di cui sopra, durante l'esercizio non sono state effettuate rettifiche retrospettive.

Parte H- Operazioni con parti correlate

In conformità a quanto stabilito dalla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 (e successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010), e a quanto prescritto dalla Banca d'Italia con la circolare 263/2006 (Titolo V, Capitolo 5), è stata predisposta la procedura per l'operatività con "soggetti collegati", la cui versione in vigore è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 10 novembre 2016. Tale documento è a disposizione del pubblico nella Sezione "Corporate Governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

Nel corso dell'anno 2016 è stata effettuata un'operazione di maggiore rilevanza con la società controllata IFIS Finance Sp. Z o.o. come pubblicato sul sito internet della Banca alla sezione "Investitori istituzionali", sottosezione "Prospetti e documenti informativi".

Al 31 dicembre 2016 il Gruppo Banca IFIS è controllato dalla società La Scogliera S.p.A. ed è composto dalla Capogruppo Banca IFIS S.p.A., dalla società controllata al 100% IFIS Finance Sp. Z o. o., dalla società controllata al 99,99% Interbanca S.p.A. nonché dalle sue controllate IFIS Leasing S.p.A., IFIS Factoring S.r.l. e IFIS Rental Services S.r.l. di cui Interbanca possiede direttamente o indirettamente la totalità dei diritti di voto.

Le tipologie di parti correlate, così come definite dallo IAS 24, significative per Banca IFIS, comprendono:

  • la società controllante;
  • le società controllate;
  • i dirigenti con responsabilità strategica;

  • gli stretti familiari dei dirigenti con responsabilità strategica o le società controllate dagli (o collegate agli) stessi o dai (ai) loro stretti familiari.

Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica e quelle sulle transazioni con le diverse tipologie di parti correlate.

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche

La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività di Banca IFIS, inclusi gli amministratori (esecutivi o non esecutivi) della Banca.

Conformemente alle previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 (4° aggiornamento del 16 dicembre 2015) sono inclusi fra i dirigenti con responsabilità strategica anche i membri del Collegio Sindacale.

Dirigenti con responsabilità strategica

Benefici a breve ter
mine per i dipendenti
Benefici successivi al
rapporto di lavoro
Altri benefici a lungo
termine
Indennità per cessa
zione del rapporto di la
voro
Pagamenti basati su
azioni
5.084 - 185 94 479

Nelle informazioni sopra riportate sono compresi i compensi corrisposti agli Amministratori per un importo lordo di 3,3 milioni di euro e ai Sindaci per un importo lordo di 363 mila euro.

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e gli impegni in essere al 31 dicembre 2016, distintamente per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.

Voci di bilancio Società con
trollante
Società con
trollate
Dirigenti con
responsabilità
strategica
Altri parti cor
relate
Totale % su voce
di bilancio
Crediti verso banche - 735.443 - - 735.443 40,9%
Crediti verso clientela - 878.903 - 1.687 880.590 19,7%
Altre attività 43.864 1.087 - - 44.951 28,7%
Totale attività 43.864 1.615.433 - 1.687 1.660.984 23,6%
Debiti verso banche - 35.366 - - 35.366 6,6%
Debiti verso clientela - - 264 1.317 1.581 0,0%
Passività finanziarie detenute
per la negoziazione
- 377 - - 377 15,1%
Totale passività - 35.743 264 1.317 37.324 0,5%
Voci di bilancio Società con
trollante
Società con
trollate
Dirigenti con
responsabilità
strategica
Altri parti cor
relate
Totale % su voce
di bilancio
Interessi attivi - 3.086 - 40 3.126 1,0%
Interessi passivi - - (2) (14) (16) 0,0%
Commissioni attive - - - 12 12 0,0%
Risultato netto attività di nego
ziazione
- (400) - - (400) 78,7%
Altre spese amministrative - 22 - - 22 0,0%
Altri oneri/proventi di gestione 17 251 - - 268 (8,0)%

I rapporti con la società controllante sono relativi:

  • ad altre attività per fatture emesse nei confronti di La Scogliera S.p.A. pari a 4 mila euro per riaddebiti di spese;
  • Banca IFIS ha optato, insieme alla controllante La Scogliera S.p.A., per l'applicazione dell'istituto della tassazione di gruppo (consolidato fiscale) ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. 917/86. I rapporti fra tali società sono stati regolati mediante scrittura privata sottoscritta tra le parti nel mese di aprile 2016, prevedendo una durata triennale. Banca IFIS ha provveduto ad eleggere domicilio presso la consolidante La Scogliera S.p.A. ai fini della notifica degli atti e provvedimenti relativi ai periodi d'imposta per i quali viene esercitata l'opzione. In forza dell'applicazione di tale istituto, il reddito imponibile di Banca IFIS è trasferito alla consolidante La Scogliera S.p.A. che provvede alla determinazione del reddito complessivo di Gruppo. In seguito all'esercizio dell'opzione, Banca IFIS ha iscritto un credito netto al 31 dicembre 2016 verso la controllante pari a 43,9 milioni di euro.

I rapporti con le società controllate sono relativi:

  • al finanziamento concesso da Banca IFIS alla controllata IFIS Finance Sp.Zo.o. per 34,3 milioni di euro;
  • agli interest rate swaps stipulati tra Banca IFIS e IFIS Finance Sp. Zo.o. per un importo netto di 377 mila euro;

  • ai finanziamenti concessi da Banca IFIS alle controllate Interbanca S.p.A., IFIS Leasing S.p.A., IFIS Factoring S.r.l. e IFIS Rental Services S.r.l. per 1.580 milioni di euro e ai relativi ratei maturati su tali finanziamenti classificati su altre attività per eur. 947 mila euro;

  • ai distacchi del personale per 140 mila euro classificati su altre attività;
  • al rapporto di conto corrente di corrispondenza con la controllata Interbanca che ammonta al 31 dicembre a un debito di 35,4 milioni di euro.

I rapporti con i dirigenti con responsabilità strategica sono per la quasi totalità relativi a conti deposito rendimax o contomax.

I rapporti con le altre parti correlate rientrano nell'ordinaria attività esercitata da Banca IFIS e le condizioni applicate sono allineate a quelle di mercato. Nel dettaglio risultano in essere depositi rendimax o contomax da parte di alcuni soggetti rientranti nella definizione di altre parti correlate per un ammontare complessivo di 1,3 milioni di euro.

Durante l'anno è proseguita ordinaria attività di factoring a favore di un'impresa amministrata da stretti familiari di membri esecutivi del Consiglio di Amministrazione; l'esposizione di Banca IFIS al 31 dicembre 2016 risulta pari a 0,5 milioni di euro.

Inoltre risulta una posizione classificata fra i crediti in sofferenza per l'importo netto di 1,2 milioni di euro verso un'impresa garantita da stretti familiari di membri del Consiglio di Amministrazione.

Parte I- Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

A. Informazioni di natura qualitativa

1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

La remunerazione dell'Alta Direzione è composta da un compenso fisso ricorrente e da una parte variabile calcolata in percentuale dell'utile consolidato al lordo delle imposte.

La componente variabile della remunerazione, il cui limite massimo è comunque parametrato al compenso fisso, viene corrisposta in parte a pronti e in parte in via differita.

La remunerazione variabile a pronti è assegnata e corrisposta dopo l'approvazione del bilancio e del resoconto ICAAP relativi all'esercizio cui il compenso è riferito.

La remunerazione variabile differita è soggetta a un differimento temporale di tre anni e non ha luogo se:

  • l'utile ante imposte risulta negativo;
  • in uno dei tre esercizi chiusi successivamente alla sua determinazione, il "capitale complessivo" risulti inferiore al "capitale interno complessivo" nel "resoconto ICAAP" da trasmettere annualmente alla Banca d'Italia;
  • al termine del terzo anno il beneficiario non ricopre la carica per cui la remunerazione era stata assegnata.

A partire dall'esercizio 2014, la corresponsione della retribuzione variabile avviene per il 50% in denaro e per il 50% in azioni di Banca IFIS S.p.A., sia con riferimento alla componente a pronti sia alla componente differita.

A tale scopo la Banca intende utilizzare azioni proprie in portafoglio; il prezzo di riferimento per la determinazione del numero di azioni da attribuire quale valore equivalente della retribuzione variabile in oggetto sarà la media dei prezzi di borsa dal 1 aprile al 30 aprile dell'anno di assegnazione e corresponsione.

La remunerazione variabile a pronti è soggetta all'integrale recupero (claw back) nel caso in cui l'anno successivo all'attribuzione della retribuzione variabile non sia maturato il diritto a percepire la componente variabile della remunerazione.

B. Informazioni di natura quantitativa

La tabella delle variazioni annue non viene avvalorata in quanto per Banca IFIS gli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali non rientrano nella fattispecie richiesta dalla tabella stessa.

2. Altre informazioni

La retribuzione variabile dell'Alta Direzione determinata per l'esercizio 2016 riferita alla componente da corrispondere in azioni è pari a 430 mila euro; il numero di azioni che verranno attribuite sarà calcolato come sopra descritto.

Parte L- Informativa di settore

Banca IFIS S.p.A., Capogruppo del Gruppo Banca IFIS, avvalendosi della facoltà concessa dall'IFRS 8, redige l'informativa di settore nella Parte L della nota integrativa consolidata.

Venezia - Mestre, 16 Marzo 2017

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Sebastien Egon Fürstenberg

L'Amministratore Delegato Giovanni Bossi

Allegati al Bilancio d'Esercizio

Allegati al Bilancio d'Esercizio

Schemi di bilancio delle controllate

IFIS Finance Sp. Z o.o.

ASSETS Note 31.12.2016 31.12.2015
Non-current assets 835 1 281
Property, plant and equipment 1
Tangible fixed assets
plant and machinery 14 27
motor vehicles 146 246
other [tangible] fixed assets 26 41
186 314
Long-term receivables $\overline{2}$
From other entities 195 188
195 188
Long-term prepayments and deferred costs
Deferred tax assets 12.3 454 779
454 779
Current assets 299665 292 641
Short-term receivables
trade receivables ٠
other 6 7
taxation, customs duty, social security and other debtors 56
62 $\overline{7}$
Short-term investments
in affiliates 3.1 2 5 6 6 1 340
in other entities 3.2 244 552 247 046
cash and other monetary assets 3.3 52 450 44 191
299 568 292 577
Short-term prepayments and deferred costs 4 35 57
TOTAL ASSETS 300 500 293 922
EQUITY AND LIABILITIES Note 31.12.2016 31.12.2015
Equity
Share capital 5.1 47 000 47 000
Reserve capital 66496 66 496
Other capital reserves 20 794 15 676
Net profit 7732 5 1 1 8
142022 134 290
Liabilities and provisions for liabilities 158 478 159 632
Provisions for liabilities
Deferred tax liability 12.3 525 255
525 255
Long-term liabilities
To other entities 6.1 41 152
other financial liabilities 41 152
41 152
Short-term liabilities
To affiliates 152 619 152 309
trade liabilities 529 0
other 7.1 152 090 152 309
To other entities 4608 5982
other financial liabilities 7.2 4 1 8 4 5 3 0 1
trade liabilities 7.3 0 2
taxation, customs duty, social insurance and other creditors 424 679
157 227 158 291
Accruals and deferred income
Other 685 934
- short-term 8.1 685 934
685 934
FOTAL EQUITY AND LIABILITIES 300 500 293 922
Note $01.01.2016 -$
31.12.2016
$01.01.2015 -$
31.12.2015
Net sales and sales equivalents 9
Net sales of products 15 234 11987
15 234 11987
Operating expenses
Depreciation/amortisation
(57)
Materials and energy (23) (30)
External services (2846) (2605)
Taxes and charges (108) (109)
Payroll (1588) (2101)
Social security and other allowances (279) (380)
(4844) (5282)
Profit on sales 10 390 6705
Other operating income
Gains on disposal of non-financial long-term assets ٠
Other 5 11
5 11
Other operating expenses
Other (378) (45)
(378) (45)
Operating profit 10 017 6671
Financial income
Interest 10 534 584
Other 747 1792
1 281 2376
Financial expenses 11
Interest
- of which: to affiliates
(576)
(558)
(476)
(444)
Other (1004) (2156)
(1.580) (2.632)
Note $01.01.2016 -$
31.12.2016
$01.01.2015 -$
31.12.2015
Gross profit 9718 6415
Corporate income tax 12.1 (1986) (1297)
Net profit 7 732 5 1 1 8

Interbanca S.p.A.

Voci dell'attivo 31.12.2016 31.12.2015
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 46.988.616 52.275.303
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 49.178.863 119.271.377
60. Crediti verso banche 158.720.421 202.647.625
70. Crediti verso clientela 1.301.627.425 1.581.459.992
100. Partecipazioni 361.380.658 301.126.706
110. Attività materiali 45.897.525 47.183.081
120. Attività immateriali 415.747 880.058
di cui: avviamento
130. Attività fiscali 199.409.612 224 233 371
a) correnti 56.026.475 62.822.037
b) anticipate 143.383.137 161.411.334
di cui: L.214/2011 143.127.631 161.244.744
150. Altre attività 40.183.551 44.852.756
Totale dell'attivo 2.203.802.418 2.573.930.269
Voci del passivo e del patrimonio netto 31.12.2016 31.12.2015
10. Debiti verso banche 742.463.256 8.121.375
20. Debiti verso clientela 378.170.998 1.285.884.265
30. Titoli in circolazione 83.947.096 203.026.725
40. Passività finanziarie di negoziazione 46.446.992 50.752.091
80. Passività fiscali 9.848.669 9.396.484
a) correnti
b) differite 9.848.669 9.396.484
100. Altre passività 63.350.908 59.184.377
110. Trattamento di fine rapporto del personale 3.750.015 3.635.226
120. Fondi per rischi e oneri: 8.271.338 11.583.168
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi 8.271.338 11.583.168
130. Riserve da valutazione 25.998.033 43.342.794
160. Riserve 327.520.311 446.802.648
a) di utili 53.339.855 53.339.855
b) altre 274.180.456 393.462.793
170. Sovrapprezzi di emissione 354.148.171 354.148.171
180. Capitale 217.335.282 217.335.282
200. Utile (Perdita) del periodo (+/-) (57.448.651) (119.282.337)
Totale del passivo e del patrimonio netto 2.203.802.418 2.573.930.269
Voci 31.12.2016 31.12.2015
10. Interessi attivi e proventi assimilati 39.767.669 48.132.198
20. Interessi passivi e oneri assimilati (25.404.794) (35.404.088)
30. Margine di interesse 14.362.875 12.728.110
40. Commissioni attive 6.579.877 6.455.584
Commissioni passive (7.137.182) (2.463.527)
$\frac{50}{60}$ Commissioni nette (557.305) 3.992.057
70. Dividendi e proventi simili 56.163.831 548.140
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (25.355.143) (777.147)
90. Risultato netto dell'attività di copertura
100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: 422.061 13.242.139
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 422.057 13.226.440
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie 15.699
120. Margine di intermediazione 45.036.319 29.733.299
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (34.363.321) (45.799.627)
a) crediti (22.723.544) (45.721.796)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita (11.159.953) (24.584)
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre operazioni finanziarie (479.824) (53.247)
140. Risultato netto della gestione finanziaria 10.672.998 (16.066.328)
150. Spese amministrative: (58.971.534) (56.114.638)
a) spese per il personale (31.455.744) (28.593.978)
b) altre spese amministrative (27.515.790) (27.520.660)
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 539.763 363.459
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (1.326.427) (1.376.158)
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (464.311) (906.578)
190. Altri oneri/proventi di gestione 7.398.616 9.984.404
200. Costi operativi (52.823.893) (48.049.511)
210. Utili (perdite) delle partecipazioni (14.603.409) (61.194.098)
250. Utile (perdita) della operatività corrente al lordo
delle imposte (56.754.304) (125.309.937)
260 Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (694.347) 6.027.600
270. Utile (perdita) della operatività corrente al netto
delle imposte (57.448.651) (119.282.337)
290. Utile (perdita) del periodo (57.448.651) (119.282.337)

IFIS Factoring S.r.l.

Voci dell'attivo 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
10. Cassa e disponibilità liquide 2.242 1.255
60. Crediti 249.646.147 318.834.019
6.1 Crediti verso banche
6.5 Crediti verso clientela
57.591.342
192.054.805
299.130
318.534.889
110. Attività immateriali 470.193 652.660
120. Attività fiscali 6.783.297 7.769.685
a) correnti 455.775 1.290.578
b) anticipate 6.327.522 6.479.107
- di cui alla L.214/2011 6.305.216 6.466.637
140. Altre attività 407.389 380.814
TOTALE ATTIVO 257.309.268 327.638.433
Voci del passivo e del patrimonio netto 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
10. Debiti 135.010.222 192.125.759
10.1 Debiti verso banche 133.156.242 5.269
10.2 Debiti verso enti finanziari 0 186.467.208
10.3 Debiti verso la clientela 1.853.980 5.653.282
70. Passività fiscali 57.170 109.254
a) correnti o o
b) differite 57.170 109.254
90. Altre passività 12.819.844 19.265.915
100 Trattamento di fine rapporto del personale 291.984 274.521
110 Fondi per rischi e oneri* 250.008 362.864
b) altri fondi 250.008 362.864
120. Capitale 123.240.000 123.240.000
150. Sovrapprezzi di emissione 4.400.213 4.400.213
160. Riserve (12.100.042) (9.143.670)
170. Riserve da valutazione (45.146) (39.490)
180. Utile (Perdita) d'esercizio (6.614.985) (2.956.933)
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 257.309.268 327.638.433
Voci 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
10. Interessi attivi e proventi assimilati 2.840.447 3.460.376
20. Interessi passivi e oneri assimilati (982.926) (963.344)
MARGINE DI INTERESSE 1.857.521 2.497.032
30. Commissioni attive 3.412.840 4.269.723
40. Commissioni passive (955.270) (993.769)
COMMISSIONI NETTE 2.457.570 3.275.954
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 4.315.091 5.772.986
100. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: (1.602.267) 687.606
a) attività finanziarie (1.602.267) 687.606
110. Spese amministrative: (9.683.109) (9.396.261)
a) spese per il personale (3.636.772) (3.593.125)
b) altre spese amministrative (6.046.337) (5.803.136)
130. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (212.107) (183.584)
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 113.391 (23.236)
160. Altri proventi e oneri di gestione 402.425 187.114
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA (6.666.576) (2.955.375)
UTILE (PERDITA) DELL' ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE (6.666.576) (2.955.375)
190. Imposte sul reddito dell'operatività corrente 51.591 (1.558)
UTILE (PERDITA) DELL' ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE (6.614.985) (2.956.933)
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO (6.614.985) (2.956.933)

IFIS Leasing S.p.A.

Voci dell'attivo 31.12.2016 31.12.2015
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 6.793
60. Crediti 1.037.055.644 1.010.109.978
90. Partecipazioni 43.552.016 61.278.048
100. Attività materiali 413,270 516.343
110. Attività immateriali 179.500 290,632
120. Attività fiscali 43.096.644 43.483.529
a) correnti 127.900 95.382
b) anticipate 42.968.744 43.388.147
di cui alla L. 241/2011 42.875.503 44.236.868
130. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Ω
140. Altre attività 51.332.569 49.676.021
TOTALE ATTIVO 1.175.636.436 1.165.354.551
Voci del passivo e del patrimonio netto 31.12.2016 31.12.2015
10. Debiti 893.404.546 891.038.149
70. Passività fiscali 423,472 219,661
a) correnti 389.789
b) differite 33.683 219,661
90. Altre passività 26.460.199 26.057.176
100 Trattamento di fine rapporto del personale 1.950.268 1.928.260
110. Fondi per rischi e oneri 5.139.624 6.058.672
b) altri fondi 5.139.624 6.058.672
120. Capitale 41,000,000 41.000.000
160. Riserve 199.283.861 195.990.180
170. Riserve da valutazione (39.038) (231.228)
180 Utile (Perdita) d'esercizio 8.013.504 3.293.681
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 1.175.636.436 1.165.354.551
Voci 31.12.2016 31.12.2015
10. Interessi attivi e proventi assimilati 39.733.669 42.914.107
20. Interessi passivi e oneri assimilati (12.502.670) (14.043.189)
MARGINE DI INTERESSE 27.230.999 28.870.918
30. Commissioni attive 5.928.373 5.001.922
40. Commissioni passive (14.583.056) (4.143.011)
COMMISSIONI NETTE (8.654.683) 858.911
50. Dividendi e proventi simili 14.903.262 $\Omega$
60. Risultato netto dell'attività di negoziazione 6.793 O
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 33.486.371 29.729.829
100. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (6.108.602) (12.492.798)
a) attività finanziarie (6.108.602) (12.492.798)
110. Spese amministrative: (24.463.034) (24.758.909)
a) spese per il personale (12.260.018) (11.942.531)
b) altre spese amministrative (12.203.016) (12.816.378)
120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (181.845) (268.123)
130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (111.132) (131.681)
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (100.027) (616.055)
160. Altri proventi e oneri di gestione 11.738.816 11.681.783
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA 14.260.547 3.144.046
170. Utile (perdite) delle partecipazioni (5.726.090) (722.429)
180. Utile (perdite) da cessione di investimenti 51.336 38.373
UTILE (PERDITA) DELL' ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 8.585.793 2.459.990
190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (572.289) 833.691
UTILE (PERDITA) DELL' ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 8.013.504 3.293.681
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 8.013.504 3.293.681

IFIS Rental Services S.r.l.

31/12/2016
Immobilizzazioni immateriali nette o
Immobilizzazioni materiali nette 265.848.501
Immobilizzazioni finanziarie nette
Capitale immobilizzato (CI) 265.848.501
Crediti verso Clienti 18.265.614
Altri crediti 9.180.616
Ratei e risconti attivi 2.465.748
Attività d'esercizio a breve termine (ABT) 29.911.978
Debiti verso fornitori 9.767.038
Debiti tributari e previdenziali 456.494
Altri debiti 1.283.858
Ratei e risconti passivi 17.032.001
Passività d'esercizio a breve termine (PBT) 28.539.391
Capitale investito al lordo delle passività a M/L termine 267.221.087
Altre passività a medio e lungo termine 883.921
Passività a medio lungo termine (PMT) 883.921
Capitale investito al netto delle passività a M/L termine 266.337.166
Patrimonio netto (PN) 121.714.327
Posizione finanziaria netta a medio lungo termine 150.432.121
Posizione finanziaria netta a breve termine $-5.809.283$
Mezzi propri e indebitamento finanziario netto 266.337.166
31/12/2016
Depositi bancari 5.810.164
Disponibilità liquide (A) 5.810.164
Debiti verso banche a breve termine $-888$
Debiti verso banche a medio/lungo termine $-150.432.114$
Totale Debiti finanziari (B) $-150.433.002$
Posizione finanziaria netta (A+B) $-144.622.838$
31/12/2016
Ricavi netti 23.123.505
Costi di produzione $-2.634.023$
Valore Aggiunto (VA) 20.489.482
Costo del Javoro $-339.343$
Margine Operativo Lordo (MOL) 20.150.139
Ammortamenti, svalutazioni ed altri accantonamenti $-19.438.577$
Proventi diversi 1.492.204
Risultato Operativo (ROP) 2.203.766
Proventi e oneri finanziari $-488.633$
Rettifiche di valore nette partecipazioni O
Risultato Ordinario (RO) 1.715.134
Componenti straordinarie nette $\Omega$
Risultato prima delle imposte (RAI) 1.715.134
Imposte sul reddito $-10.806$
Risultato netto (RN) 1.704.327
Patrimonio netto (PN) 121.714.327
Totale Attivo (ATT) 301.570.642

Allegati al Bilancio d'Esercizio

Prospetto dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999

Tipologia dei servizi Soggetto che ha erogato il
servizio
Destinatario Compensi
(unità di euro)
Banca IFIS S.p.A. 161.925
Revisione contabile EY S.p.A. Società controllate 153.523
EY S.p.A Banca IFIS S.p.A.
Servizi di attestazione Società controllate -
EY S.p.A Banca IFIS S.p.A. -
Servizi di consulenza fiscale Società controllate -
Banca IFIS S.p.A. 20.000
Altri servizi EY S.p.A Società controllate 1.183
Totale 336.631

Attestazione del bilancio ai sensi dell'art. 154-bis, paragrafo 5, del D.Lgs 58 del 24 febbraio 1998 e dell'art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della società di revisione al Bilancio d'Esercizio

L'allegata relazione della società di revisione ed il bilancio d'esercizio a cui si riferisce sono conformi a quelli che saranno depositati presso la sede legale di Banca IFIS S.p.A. e pubblicati ai sensi di legge; successivamente alla data in essa riportata, EY S.p.A. non ha svolto alcuna procedura di revisione finalizzata ad aggiornare il contenuto della relazione stessa.

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