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Banca Ifis

Quarterly Report Nov 10, 2025

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Quarterly Report

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Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2025

Sommario

Cariche sociali
5
Resoconto intermedio di gestione consolidato
9
Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo 11
Prospetti contabili consolidati riclassificati
69
Nota informativa 73
Relazione sulla distribuzione di un acconto dividendi 2025
99
Relazione degli amministratori sulla distribuzione di un acconto dividendi ai sensi dell'art. 2433-bis
del Codice civile101
Prospetto contabile di Banca Ifis predisposto ai sensi dell'art 2433-bis del codice civile117
Note esplicative
125
Attestazione Dirigente preposto
131
Allegati
135

2025

Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2025

Cariche sociali

Cariche sociali e Società di revisione in carica all'approvazione del presente documento

Presidente Onorario

Sebastien Egon Fürstenberg

Consiglio di Amministrazione

Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio

Vice Presidente Rosalba Benedetto

Amministratore Delegato Frederik Herman Geertman (1)

Consiglieri Simona Arduini

Monica Billio

Nicola Borri

Beatrice Colleoni

Roberto Diacetti

Roberta Gobbi

Luca Lo Giudice

Antonella Malinconico

Chiara Paolino

(1) All'Amministratore Delegato sono attribuiti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società.

Presidente Andrea Balelli

Condirettori Generali Fabio Lanza

Collegio Sindacale

Sindaci Effettivi Annunziata Melaccio

Franco Olivetti

Sindaci Supplenti Marinella Monterumisi

Emanuela Rollino

Direzione Generale

Raffaele Zingone

Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Massimo Luigi Zanaboni

Società di Revisione

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

Ragione sociale Capogruppo: Banca Ifis S.p.A. Denominazione segnalante: Banca Ifis S.p.A. Ragione sociale entità controllante: La Scogliera S.A.

Motivo cambio denominazione: nessuno

Sede segnalante: Venezia Forma giuridica: S.p.A. Paese registrazione: Italia

Principale luogo attività: Mestre - Venezia Membro FCI

Sede legale ed amministrativa: Via Terraglio, 63 30174 Mestre - Venezia

Natura attività segnalante: Attività creditizia

Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Venezia: 02505630109

Partita IVA: 04570150278

Numero di iscrizione all'Albo delle Banche: 5508

Resoconto intermedio di gestione consolidato

Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo

Aspetti generali

Il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2025 comprende i Prospetti contabili consolidati riclassificati, la correlata Nota informativa e la presente Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo.

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, all'interno della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo, sono rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire in modo tempestivo indicazioni sull'andamento generale del Gruppo fondate su dati economico-finanziari aggregati di rapida e facile comprensione. Si evidenzia che in relazione all'operazione di acquisizione del controllo di illimity Bank S.p.A. perfezionata in data 4 luglio 2025 e, al conseguente ingresso nel perimetro di consolidamento del Gruppo Banca Ifis della stessa e delle altre società appartenenti al c.d. "Gruppo illimity", i dati dei primi nove mesi del 2025 ed in particolare quelli economici, non risultano pienamente comparabili con quelli dello stesso periodo dell'esercizio precedente. Tuttavia, si segnala che nelle tabelle e nei commenti alle singole voci è presentato, ove rilevante, il contributo del Gruppo illimity acquisito, limitato al periodo successivo alla data di acquisizione (dal 4 luglio al 30 settembre 2025). In proposito si sottolinea, come indicato in dettaglio nel seguito del presente documento, che il conto economico consolidato include l'effetto positivo connesso alla rilevazione provvisoria del gain on a bargain purchase relativo all'acquisizione del c.d. "Gruppo illimity" per un importo di 400,4 milioni di euro. Tale importo è da considerarsi provvisorio e sarà rideterminato definitivamente in occasione del Bilancio 2025 a seguito della finalizzazione del processo di PPA (Purchase Price Allocation) tramite il calcolo puntale alla data di acquisizione del fair value delle attività identificabili acquisite e delle passività assunte del c.d. "Gruppo illimity". Per maggiori dettagli relativamente all'operazione di acquisizione di illimity Bank si rimanda al paragrafo ad hoc "Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio volontaria (OPAS) sulla totalità delle azioni di illimity Bank" all'interno della Nota informativa.

I dettagli analitici delle riesposizioni effettuate e delle riclassificazioni rispetto agli Schemi di Bilancio consolidato, conformi alla Circolare 262 di Banca d'Italia, sono forniti con distinti prospetti pubblicati tra gli allegati (si rimanda alla sezione "Allegati" del presente documento), in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

  • le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;
  • gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
  • le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale, come il c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio da Circolare 262 di Banca d'Italia (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";
  • gli oneri ordinari e straordinari introdotti a carico delle banche del Gruppo (Banca Ifis, Banca Credifarma e illimity Bank) in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (c.d. DGS o FITD) sono esposti in una voce separata denominata "Oneri relativi al sistema bancario" (la quale è esclusa dal computo dei "Costi operativi"), anziché essere evidenziati nelle voci "Altre spese amministrative" o "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri";
  • sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito":
  • le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl, di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;

  • gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;
  • gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

Per quanto attiene alle componenti patrimoniali si è provveduto ad effettuare aggregazioni senza effettuare alcuna riclassifica.

L'attribuzione ai Settori delle numeriche economico-patrimoniali è effettuata sulla base di criteri di riparto omogenei al fine di tenere conto sia della specificità dei diversi Settori sia della necessità di garantire un efficace monitoraggio delle performance aziendali nel tempo.

Inoltre, l'informativa di Settore relativamente alle componenti di conto economico riclassificato espone i risultati fino all'utile netto.

Situazione patrimoniale e andamento economico del Gruppo

Aggregati patrimoniali riclassificati

In relazione all'operazione di acquisizione del controllo di illimity Bank S.p.A. perfezionata in data 4 luglio 2025 e all'ingresso nel perimetro di consolidamento del Gruppo Banca Ifis della stessa e delle società da essa assoggettate a controllo o a influenza notevole (c.d. "Gruppo illimity"), i dati patrimoniale al 30 settembre 2025 non risultano pienamente comparabili con quelli alla fine dell'esercizio precedente. Tuttavia, si segnala che nelle tabelle e nei commenti alle singole voci è presentato, ove rilevante, il contributo del Gruppo illimity acquisito.

PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE (1)
RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
30.09.2025 di cui:
Gruppo
illimity
di cui:
Gruppo
Banca Ifis(2)
31.12.2024 ASSOLUTA %
Cassa e disponibilità liquide 634.402 243.992 390.410 505.016 (114.606) (22,7)%
Attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value con impatto a conto
economico
802.003 524.572 277.431 237.032 40.399 17,0%
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
1.792.237 629.092 1.163.145 701.830 461.315 65,7%
Crediti verso banche valutati al costo
ammortizzato
670.858 106.889 563.969 703.763 (139.794) (19,9)%
Crediti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
15.873.034 5.324.617 10.548.417 10.810.018 (261.601) (2,4)%
Attività materiali e immateriali 365.169 77.963 287.206 252.153 35.053 13,9%
Attività fiscali 311.632 95.335 216.297 213.464 2.833 1,3%
Altre voci dell'attivo 779.642 429.446 350.196 402.462 (52.266) (13,0)%
Totale dell'attivo 21.228.977 7.431.906 13.797.071 13.825.738 (28.667) (0,2)%
Debiti verso banche valutati al costo
ammortizzato
3.100.471 547.288 2.553.183 1.443.250 1.109.933 76,9%
Debiti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
11.221.629 4.987.457 6.234.172 7.001.763 (767.591) (11,0)%
Titoli in circolazione 3.797.200 975.589 2.821.611 3.152.737 (331.126) (10,5)%
Passività fiscali 96.200 6.349 89.851 51.924 37.927 73,0%
Fondi per rischi e oneri 55.807 7.915 47.892 52.339 (4.447) (8,5)%
Altre voci del passivo 587.895 194.918 392.977 375.579 17.398 4,6%
Patrimonio netto consolidato 2.369.775 712.390(3) 1.657.385(3) 1.748.146 (90.761) (5,2)%
Totale del passivo e del patrimonio netto 21.228.977 7.431.906 13.797.071 13.825.738 (28.667) (0,2)%

(1) La variazione esposta e riferita unicamente alle variazioni del solo Gruppo Ifis perimetro preacquisizione del Gruppo illimity.

(2) Per Gruppo Banca Ifis si intende il perimetro del Gruppo Ifis preacquisizione del Gruppo illimity.

(3) I dati relativi al patrimonio netto del Gruppo illimity e del Gruppo Banca Ifis hanno solo finalità rappresentative per la quadratura degli attivi/passivi.

Cassa e disponibilità liquide

La voce cassa e disponibilità liquide include i conti correnti bancari a vista e al 30 settembre 2025 ammonta a 634,4 milioni di euro, di cui 244,0 milioni di euro rivenienti dall'acquisizione del Gruppo illimity. Al netto dell'effetto del contributo del Gruppo illimity, la voce risulta in riduzione rispetto al dato di 505,0 milioni di euro a fine 2024, e tale andamento nel corso dei primi nove mesi del 2025 è guidato dalla rimodulazione della raccolta in relazione all'andamento e alla composizione degli impieghi del Gruppo Banca Ifis.

Attività finanziarie obbligatoriamente valutate a fair value con impatto a conto economico

Le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico ammontano complessivamente a 802,0 milioni di euro al 30 settembre 2025, e comprendono il portafoglio acquisito dal Gruppo illimity per un valore di 524,6 milioni di euro. La voce è composta dai finanziamenti e dai titoli di debito che non hanno superato l'SPPI Test, da titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza, nonché da quote di OICR.

La composizione della voce è di seguito riportata.

ATTIVITA' FINANZIARIE CONSISTENZE VARIAZIONE (1)
OBBLIGATORIAMENTE VALUTATE A FAIR
VALUE CON IMPATTO A CONTO
ECONOMICO
(in migliaia di euro)
30.09.2025 di cui:
Gruppo
illimity
di cui:
Gruppo
Banca Ifis(2)
31.12.2024 ASSOLUTA %
Titoli di debito 93.341 38.133 55.208 69.042 (13.834) (20,0)%
Titoli di capitale 109.221 12.511 96.710 68.725 27.985 40,7%
Quote di O.I.C.R. 562.169 437.574 124.595 98.058 26.537 27,1%
Finanziamenti 37.272 36.354 918 1.207 (289) (23,9)%
Totale 802.003 524.572 277.431 237.032 40.399 17,0%

(1) La variazione esposta e riferita unicamente alle variazioni del solo Gruppo Ifis perimetro preacquisizione del Gruppo illimity. (2) Per Gruppo Banca Ifis si intende il perimetro del Gruppo Ifis preacquisizione del Gruppo illimity.

Escludendo l'apporto del Gruppo illimity per complessivi 524,6 milioni di euro, l'aumento della voce rispetto al 31 dicembre 2024 per 40,4 milioni di euro può essere così declinato nel dettaglio:

  • i titoli di debito, al netto dell'effetto per 38,1 milioni di euro dei titoli acquisiti dal Gruppo illimity, risultano in diminuzione per 13,8 milioni di euro (-20,0%) a causa principalmente dell'effetto netto negativo tra nuove sottoscrizioni, cessioni e dinamica dei rimborsi e degli incassi del periodo con riferimento al portafoglio proprietario "stand alone" di Banca Ifis, a fronte di un effetto sostanzialmente nullo delle variazioni nette di fair value;
  • la crescita dei titoli di capitale, al netto dell'effetto per 12,5 milioni di euro per i titoli rivenienti dal Gruppo illimity, risulta pari a 28,0 milioni di euro (+40,7%), ed è dovuta, con riferimento al restante portafoglio, alle variazioni di fair value nel periodo (+9,2 milioni di euro) e all'effetto netto tra sottoscrizioni e cessioni di titoli (+18,8 milioni di euro);
  • l'incremento nel periodo del saldo delle quote di OICR, neutralizzando il contributo delle quote del Gruppo illimity per 437,6 milioni di euro, risulta pari a 26,5 milioni di euro (+27,1%), e si registra a seguito dalla crescita registrata nelle valutazioni al fair value (+10,9 milioni di euro) e del contributo positivo delle nuove sottoscrizioni da parte della Capogruppo Banca Ifis, al netto di rimborsi e incassi, per 15,6 milioni di euro;
  • il valore contabile dei finanziamenti, escludendo il contributo dei finanziamenti rivenienti dal Gruppo illimity per 0,9 milioni di euro, risulta in riduzione di 0,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024 (- 23,9%), e tale effetto è dovuto principalmente all'impatto negativo delle valutazioni di fair value del periodo sui crediti della Capogruppo Banca Ifis per complessivi 0,3 milioni di euro.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano complessivamente a 1.792,2 milioni di euro al 30 settembre 2025, in aumento del 155,4% rispetto al dato a dicembre 2024 principalmente per l'effetto non ricorrente per 629,1 milioni di euro derivante dall'acquisizione del portafoglio del Gruppo illimity. Esse includono i titoli di debito caratterizzati da Business Model "Held to Collect & Sell" (HTC&S) che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale per i quali il Gruppo ha esercitato la cosiddetta "OCI option" prevista dal principio IFRS 9.

ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL CONSISTENZE VARIAZIONE (1)
FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA
REDDITIVITA' COMPLESSIVA
(in migliaia di euro)
30.09.2025 di cui:
Gruppo
illimity
di cui:
Gruppo
Banca Ifis(2)
31.12.2024 ASSOLUTA %
Titoli di debito 1.568.806 622.834 945.972 544.936 401.036 73,6%
di cui: titoli di Stato 1.245.710 374.687 871.024 455.312 415.710 91,3%
Titoli di capitale 223.431 6.258 217.173 156.894 60.279 38,4%
Totale 1.792.237 629.092 1.163.145 701.830 461.315 65,7%
  • (1) La variazione esposta e riferita unicamente alle variazioni del solo Gruppo Ifis perimetro preacquisizione del Gruppo illimity.
  • (2) Per Gruppo Banca Ifis si intende il perimetro del Gruppo Ifis preacquisizione del Gruppo illimity.

I titoli di debito di proprietà valutati a fair value con impatto sulla redditività complessiva risultano pari a 1.568,8 milioni di euro al 30 settembre 2025, includendo la contribuzione del Gruppo illimity per 622,8 milioni di euro, di cui 374,7 milioni di euro relativi a titoli di Stato. Al netto di tale apporto, la voce risulta pari a 946,0 milioni di euro, in aumento di 401,0 milioni di euro (+73,6%) rispetto al saldo al 31 dicembre 2024, a causa principalmente del all'effetto netto positivo tra nuovi investimenti e dismissioni del periodo da parte della Capogruppo Banca Ifis (+401,9 milioni di euro), che ha più che compensato il decremento nei valori delle valutazioni al fair value sul portafoglio proprietario di Banca Ifis (-0,8 milioni di euro, principalmente riconducibile ai titoli di Stato). La relativa riserva negativa netta di fair value associata ammonta a 14,4 milioni di euro al 30 settembre 2025, quasi interamente riferita a titoli di Stato. Il contributo del Gruppo illimity a tale riserva è negativo per 1,8 milioni di euro, di cui riserva negativa per 1,5 milioni di euro su titoli di Stato. Senza il contributo del Gruppo illimity, la riserva netta su titoli di debito al 30 settembre 2025 ammonta a 12,6 milioni di euro.

Sono inoltre inclusi in tale voce anche titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza che ammontano a 223,4 milioni di euro al 30 settembre 2025, di cui 6,3 milioni di euro associati a titoli del Gruppo illimity. Senza tale effetto, la voce ammonta a 217,2 milioni di euro, in crescita del 38,4% rispetto al 31 dicembre 2024. Tale variazione residua deriva dall'effetto netto positivo tra investimenti e dismissioni effettuati nel corso del periodo da parte di Banca Ifis (+59,5 milioni di euro) nonché dall'incremento nei valori del fair value registrato nel corso dei primi nove mesi del 2025 sul portafoglio proprietario di Banca Ifis (+0,8 milioni di euro). La riserva netta di fair value associata ai titoli di capitale FVOCI al 30 settembre 2025 presenta un valore negativo per 3,1 milioni di euro, sostanzialmente riferito interamente al portafoglio di Banca Ifis (non vi sono variazioni significative nel periodo luglio-settembre 2025 con riferimento ai titoli di capitale rivenienti dal Gruppo illimity). Tale dato risulta in miglioramento rispetto al valore negativo di fine 2024 che era pari a 7,7 milioni di euro principalmente per effetto delle cessioni di titoli nel periodo.

Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso banche valutati al costo ammortizzato ammonta al 30 settembre 2025 a 670,9 milioni di euro, e comprende l'effetto del contributo del Gruppo illimity pari a 106,9 milioni di euro, principalmente riferito a forme tecniche diverse da titoli di debito (il portafoglio del Gruppo illimity include un solo titolo bancario per 25,3 milioni di euro). Al netto di tale apporto, la voce ammonta a 564,0 milioni di euro, in riduzione del 19,9% rispetto al dato al 31 dicembre 2024 pari a 703,8 milioni di euro, principalmente riconducibile al decremento per 164,0 milioni di euro sui titoli di debito di emittenti bancari detenuti da Banca Ifis a cui è associato un business model "Held to Collect (HTC)" e che hanno superato l'SPPI Test. Tali titoli al 30 settembre 2025 presentano un valore di bilancio

pari a 392,1 milioni di euro, in diminuzione rispetto al dato di dicembre 2024 (-29,5%) principalmente a causa dell'effetto netto negativo tra le nuove sottoscrizioni e le dismissioni del periodo su obbligazioni bancarie nel corso dei primi nove mesi del 2025 nei limiti previsti dalle policy definite dal Gruppo.

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 15.873,0 milioni di euro, di cui 5.324,6 milioni di euro rivenienti dal Gruppo illimity. Al netto di tale effetto, la voce risulta pari a 10.548,4 milioni di euro, in leggera riduzione rispetto al dato del 31 dicembre 2024 pari a 10.810,0 milioni di euro. La voce include titoli di debito per 4,0 miliardi di euro, di cui 2,0 miliardi di euro relativi al portafoglio acquisito dal Gruppo illimity. Al netto di tale componente, i titoli di debito risultano pari a 2,0 miliardi di euro, in aumento del 2,2% rispetto al dato di 1,9 miliardi di euro al 31 dicembre 2024.

Nel loro complesso, i titoli di debito verso clientela includono titoli di Stato per 2,6 miliardi di euro, di cui 1,0 miliardi di euro relativi al portafoglio proprietario del Gruppo illimity. Senza considerare l'impatto del contributo del Gruppo illimity, i titoli di Stato registrano una variazione positiva di 63,5 milioni di euro (+4,0%) rispetto al dato al 31 dicembre 2024.

In assenza della componente titoli di debito e del contributo del Gruppo illimity, i crediti verso la clientela si attestano a 8.556,8 milioni di euro, in calo del 3,4% rispetto al dato di dicembre 2024 (8.861,4 milioni di euro).

Si riportano qui di seguito le principali dinamiche per Settore:

  • il Settore Commercial & Corporate Banking si attesta a 6.829,5 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto ai 6.985,6 milioni di euro di dicembre 2024. L'andamento vede un calo dell'Area Factoring, in linea con la stagionalità del business (-314,8 milioni di euro, -10,9%), e un incremento dell'Area Corporate Banking & Lending (+160,7 milioni di euro, +6,5%), a fronte di una sostanziale stabilità dell'Area Leasing;
  • i crediti verso clientela del Settore Npl si attestano a 1.541,4 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al 31 dicembre 2024;
  • il contributo del Settore Governance & Servizi e Non Core si attesta a 2.177,5 milioni di euro, in riduzione di 125,8 milioni di euro rispetto al dato di fine 2024;
  • il contributo del Settore illimity, che comprende tutti i crediti verso clientela acquisiti dal Gruppo illimity, ammonta a 5.324,6 milioni di euro al 30 settembre 2025, di cui 2,0 miliardi di euro relativi a titoli di debito.

CREDITI VERSO LA CLIENTELA CONSISTENZE VARIAZIONE
COMPOSIZIONE SETTORIALE
(in migliaia di euro)
30.09.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Settore Commercial & Corporate Banking 6.829.456 6.985.624 (156.168) (2,2)%
- di cui deteriorati 191.803 193.814 (2.011) (1,0)%
Area Factoring 2.585.249 2.900.077 (314.828) (10,9)%
- di cui deteriorati 66.358 78.026 (11.668) (15,0)%
Area Leasing 1.610.925 1.612.971 (2.046) (0,1)%
- di cui deteriorati 14.898 13.311 1.587 11,9%
Area Corporate Banking & Lending 2.633.282 2.472.576 160.706 6,5%
- di cui deteriorati 110.547 102.477 8.070 7,9%
Settore Npl 1.541.414 1.521.001 20.413 1,3%
- di cui deteriorati 1.517.216 1.496.755 20.461 1,4%
Settore Governance & Servizi e Non Core (1) 2.177.547 2.303.393 (125.846) (5,5)%
- di cui deteriorati 48.061 29.002 19.059 65,7%
Settore illimity (1) 5.324.617 - 5.324.617 n.a.
- di cui deteriorati 785.893 - 785.893 n.a.
Totale crediti verso la clientela 15.873.034 10.810.018 5.063.016 46,8%
- di cui deteriorati 2.542.973 1.719.571 823.402 47,9%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 30 settembre 2025 titoli di Stato per 1.642,5 milioni di euro (1.579,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024) e nel Settore Gruppo illimity sono presenti al 30 settembre 2025 titoli di Stato per 991,3 milioni di euro.

Il totale delle attività deteriorate nette, sul quale incidono in modo significativo i crediti del Settore Npl e i crediti del Gruppo illimity (quest'ultimi interamente allocati al Settore illimity), si attesta a 2.543,0 milioni di euro al 30 settembre 2025. Depurando il dato dal contributo del Gruppo illimity, le attività deteriorate nette ammontano a 1.757,1 milioni di euro, contro il dato di 1.719,6 milioni di euro al 31 dicembre 2024 (+2,2%). Al netto anche della componente relativa al Settore Npl, i crediti deteriorati netti si attestano a 239,9 milioni di euro, in aumento di 17,1 milioni di euro rispetto al dato di 222,8 milioni di euro al 31 dicembre 2024 principalmente per effetto del contributo del Settore Governance & Servizi e Non Core.

I Core originated Npe ratio lordo e netto del Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2025 relativi alla propria attività creditizia verso la clientela sono pari rispettivamente a 4,7% e 2,7%, e sono calcolati escludendo i crediti del Settore Npl, i titoli di Stato valutati al costo ammortizzato nonché le attività finanziarie deteriorate acquisite o originate (POCI), o con essi come sottostanti, sia per finalità di business (ad esempio, per il rilancio e la valorizzazione di imprese in situazioni di temporanea difficoltà) sia emerse in seguito ad operazioni di business combination. Analogamente sono stati esclusi dal calcolo dei ratio i portafogli che hanno come sottostante contenziosi in materia di appalti, emersi in seguito ad operazioni di business combination in quanto non aderenti al modello di business del Gruppo.

Si rimanda alla successiva sezione "Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo" della presente Relazione sulla gestione del Gruppo per un'analisi di dettaglio delle dinamiche dei crediti verso la clientela.

Attività immateriali e materiali

Le attività immateriali si attestano a 114,0 milioni di euro, di cui 22,7 milioni di euro relativi al Gruppo illimity. Al netto di tale componente, le attività immateriali ammontano a 91,3 milioni di euro, in aumento del 6,8% rispetto al dato al 31 dicembre 2024 pari a 85,5 milioni di euro.

La voce complessiva è riferita a software e ad attività immateriali generate internamente per complessivi 76,0 milioni di euro, in aumento rispetto al saldo di 47,5 milioni di euro al 31 dicembre 2024 per effetto principalmente del sopraccitato contributo del Gruppo illimity, e per 38,0 milioni di euro all'avviamento conseguente all'acquisizione dell'ex Gruppo Fbs.

Le attività materiali si attestano a 251,1 milioni di euro, di cui 55,3 milioni di euro rivenienti dall'acquisizione del Gruppo illimity. Depurando la voce di tale effetto, il saldo al 30 settembre 2025 ammonterebbe a 195,9 milioni di euro, in aumento del 17,5% rispetto al dato di 166,7 milioni di euro al 31 dicembre 2024, a seguito principalmente degli investimenti effettuati nei primi nove mesi del 2025 dalla Capogruppo Banca Ifis.

Gli immobili iscritti al 30 settembre 2025 tra le attività materiali includono la cinquecentesca Villa Fürstenberg ("Villa Marocco"), sita in Mestre - Venezia e sede storica del Gruppo che ospita all'interno degli oltre 22 ettari di giardino il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis.

Attività e passività fiscali

Adesione al consolidato fiscale nazionale

Interruzione consolidato fiscale nazionale con La Scogliera ed esercizio dell'opzione per il nuovo consolidato fiscale nazionale con Banca Ifis per il triennio 2025-2027

In data 4 luglio 2025, quale conseguenza indiretta dello scambio tra azioni di Banca Ifis e azioni di illimity Bank a seguito dell'OPAS su quest'ultima, è venuto meno il requisito del controllo ex art. 120, TUIR, richiesto per la continuazione del consolidato fiscale nazionale ed in vigore tra La Scogliera S.A. (sede secondaria italiana), Banca Ifis S.p.A. e alcune società da essa controllate (Cap.Ital.Fin. S.p.A., Ifis Npl Investing S.p.A., Ifis Npl Servicing S.p.A. e Ifis Rental Services S.r.l.).

L'interruzione del consolidato fiscale produce effetti a partire dall'intero periodo d'imposta 2025. Nel corso del terzo trimestre 2025, a seguito dell'adozione delle relative delibere nei rispettivi Consigli di Amministrazione delle singole società del Gruppo coinvolte nonché dell'opzione da esercitare in dichiarazione dei redditi, è divenuto efficace il nuovo consolidato fiscale nazionale (triennio 2025-2027) con Banca Ifis S.p.A. in qualità di consolidante e le seguenti società del Gruppo residenti in Italia in qualità di consolidate: Cap.Ital.Fin S.p.A., Ifis Npl Investing S.p.A., Ifis Npl Servicing S.p.A., Banca Credifarma S.p.A. e Ifis Rental Services S.r.l..

Pertanto, le società Cap.Ital.Fin. S.p.A., Ifis Npl Investing S.p.A., Ifis Npl Servicing S.p.A., Banca Credifarma S.p.A. e Ifis Rental Services S.r.l. hanno optato, insieme alla Capogruppo Banca Ifis S.p.A., per l'applicazione dell'istituto della tassazione di Gruppo (consolidato fiscale) ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. 917/86.

I rapporti fra tali società sono stati regolati mediante scrittura privata sottoscritta tra le parti prevedendo una durata triennale.

L'adesione al regime del consolidato fiscale permette la compensazione degli imponibili fiscali delle società partecipanti (con utilizzo delle perdite e dell'ACE realizzate in costanza di adesione).

Come previsto dalla normativa in vigore, le società aderenti hanno provveduto ad eleggere domicilio presso la sede di Banca Ifis S.p.A. ai fini della notifica degli atti e provvedimenti relativi ai periodi d'imposta per i quali viene esercitata l'opzione.

In forza dell'applicazione di tale istituto, gli acconti versati, le perdite e gli utili fiscali di ciascuna società realizzati nei primi nove mesi del 2025 sono trasferiti alla consolidante fiscale Banca Ifis. Costituendo dei crediti/debiti c.d. "infragruppo" ai sensi del consolidato contabile, essi sono elisi nell'ambito delle scritture di consolidamento e pertanto non sono inclusi all'interno delle voci "Altre attività" e "Altre passività" dello stato patrimoniale consolidato del Gruppo Banca Ifis.

Consolidato fiscale nazionale con illimity Bank – Trasparenza fiscale Hype

Anche illimity Bank, per il periodo d'imposta 2025, ha esercitato l'opzione per l'adesione al regime del consolidato fiscale nazionale ai fini dell'Imposta sul Reddito delle Società (IRES), previsto dagli artt. 117-129 del TUIR. Il regime

esplica effetti, oltreché per Illimity Bank S.p.A., anche per le società Arec Neprix S.p.A., illimity SGR S.p.A., Abilio S.p.A., Quimmo Agency S.r.l. e Quimmo Prestige Agency S.r.l..

Costituendo dei crediti/debiti c.d. "infragruppo" ai sensi del consolidato contabile, essi sono elisi nell'ambito delle scritture di consolidamento e pertanto non sono inclusi all'interno delle voci "Altre attività" e "Altre passività" dello stato patrimoniale consolidato del Gruppo Banca Ifis.

illimity Bank ha in essere anche un contratto di trasparenza fiscale con Banca Sella Holding S.p.A. per l'imputazione pro-quota a illimity Bank dei redditi imponibili e delle perdite fiscali della società soggetta a controllo congiunto Hype S.p.A.. I crediti/debiti relativi alla trasparenza fiscale "Hype" sono iscritti tra le voci "Altre attività" e "Altre passività" dello stato patrimoniale consolidato del Gruppo Banca Ifis.

Per effetto dell'acquisizione del controllo di illimity Bank in data 4 luglio 2025, nel Gruppo Banca Ifis è stato ereditato l'istituto del consolidato fiscale nazionale stipulato da illimity Bank.

Attività e passività fiscali: composizione

Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.

Le attività fiscali ammontano a 311,6 milioni di euro, di cui 95,3 milioni di euro relative al Gruppo illimity. Al netto di tale effetto, la voce ammonta a 216,3 milioni di euro, in aumento di 2,8 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2024.

In particolare, le attività per imposte correnti ammontano a 58,6 milioni di euro, e comprendono 29,0 milioni di euro rivenienti dal Gruppo illimity. Senza tale componente, esse ammontano a 29,7 milioni di euro e risultano in riduzione di 12,4 milioni di euro (-29,4%) rispetto al dato al 31 dicembre 2024.

Le attività per imposte anticipate (DTA - Deferred Tax Assets) ammontano a 253,0 milioni di euro, e includono per 66,4 milioni di euro le DTA iscritte con riferimento al Gruppo illimity anche per effetto degli impatti fiscali conseguenti agli adjustment connessi alla PPA provvisoria sui dati del Gruppo illimity oggetto di acquisizione. Depurando le DTA dalle componenti riconducibili al Gruppo illimity, esse ammontano a 186,6 milioni di euro e risultano in aumento di 15,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024. Tali attività per imposte anticipate, complessivamente pari a 253,0 milioni di euro, risultano composte principalmente:

  • per 93,1 milioni di euro da attività iscritte per rettifiche di valore su crediti verso la clientela, potenzialmente trasformabili in crediti d'imposta ai sensi della Legge 214/2011. Tale dato include 0,5 milioni di euro rivenienti dal Gruppo illimity, al netto dei quali il saldo risulta pari a 92,6 milioni di euro al 30 settembre 2025 (85,1 milioni di euro al 31 dicembre 2024);
  • per 56,1 milioni di euro da attività iscritte su perdite fiscali pregresse e beneficio ACE (di cui 24,9 milioni di euro per il contributo del Gruppo illimity; senza tale apporto il dato al 30 settembre 2025 è pari a 31,2 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato di 40,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024);
  • per 103,8 milioni di euro da disallineamenti fiscali relativi principalmente alle attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI), fondi per rischi e oneri e affrancamenti di avviamenti e altre attività immateriali. Tale saldo include l'importo riveniente dal Gruppo illimity per 52,9 milioni di euro, senza il quale il dato ammonterebbe a 50,9 milioni di euro (46,3 milioni di euro al 31 dicembre 2024);

Con riferimento alla recuperabilità delle attività fiscali anticipate iscritte al 30 settembre 2025, si rimanda al paragrafo "Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime" all'interno della sezione "Politiche contabili" della Nota informativa.

Le passività fiscali ammontano a 96,2 milioni di euro di cui 6,3 milioni di euro rivenienti dal Gruppo illimity. Al netto di tale componente, esse risultano pari a 89,9 milioni di euro (51,9 milioni di euro al 31 dicembre 2024), e risultano composte come segue:

  • da passività fiscali correnti, pari a 58,5 milioni di euro (23,3 milioni di euro al 31 dicembre 2024) che rappresentano il carico fiscale maturato nel corso del periodo;
  • da passività per imposte differite, pari a 31,3 milioni di euro (28,6 milioni di euro al 31 dicembre 2024) includono principalmente 23,6 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso.

Le attività fiscali rientrano nel calcolo dei "requisiti patrimoniali per il rischio di credito", in applicazione del Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successivi aggiornamenti, recepiti nella Circolare di Banca d'Italia n. 285.

Di seguito si elencano i vari trattamenti suddivisi per tipologia e l'impatto sul CET1 e sulle attività ponderate per il rischio (RWA) al 30 settembre 2025:

  • le "attività per imposte anticipate che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee" sono oggetto di detrazione dal CET1. Si precisa inoltre che l'importo delle DTA dedotte dal CET1, così come previsto dall'art. 38 par. 5 ex CRR, risulta essere compensato dalle corrispondenti passività fiscali differite. Tale deduzione sarà progressivamente assorbita dal futuro utilizzo di tali attività per imposte anticipate;
  • le "attività per imposte anticipate che si basano sulla redditività futura e derivano da differenze temporanee", non vengono detratte dal CET1, ma ricevono una ponderazione di rischio pari al 250%. L'importo sottoposto a ponderazione secondo un fattore del 250%, così come previsto dall'art. 38 par. 5 ex CRR, è esposto al netto della compensazione con le corrispondenti passività fiscali differite;
  • le "attività per imposte anticipate di cui alla L. 214/2011", relative a rettifiche di valore su crediti e convertibili in crediti d'imposta, ricevono una ponderazione di rischio pari al 100%;
  • le "attività per imposte correnti" ricevono una ponderazione pari a 0% in quanto esposizioni nei confronti dell'amministrazione centrale.

Altre voci dell'attivo e del passivo

Le altre voci dell'attivo sono pari a 779,6 milioni di euro al 30 settembre 2025 e comprendono il contributo del Gruppo illimity per 429,4 milioni di euro. Al netto di tale effetto, la voce ammonta a 350,2 milioni di euro, rispetto ad un saldo di 402,5 milioni di euro al 31 dicembre 2024.

Le altri voci dell'attivo sono così composte:

  • attività finanziarie detenute per la negoziazione per 43,3 milioni di euro, di cui 31,3 milioni di euro relative al portafoglio di proprietà acquisito dal Gruppo illimity. Al netto di tale componente la voce ammonta a 12,0 milioni di euro (sostanzialmente in linea con il dato di 12,1 milioni di euro al 31 dicembre 2024), riferiti interamente a operazioni in derivati pareggiate da posizioni speculari iscritte fra le passività finanziarie detenute per la negoziazione;
  • derivati attivi di copertura, che presentano un fair value positivo per 53,4 milioni di euro al 30 settembre 2025, di cui 36,9 milioni di euro relativi a strategie di copertura riferite al Gruppo illimity. Complessivamente, tali strategie di copertura riguardano:
  • micro fair value hedging sul rischio di prezzo associato a titoli di capitale valutati a fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • micro fair value hedging sul rischio di tasso di interesse relativo a titoli di debito;
  • micro fair value hedging sul rischio di tasso associato a titoli in circolazione emessi (tale strategia è una novità del terzo trimestre 2025, in quanto relativa ad alcuni titoli emessi da illimity Bank);
  • macro fair value hedging sul rischio di tasso relativo a depositi passivi (anche tale fattispecie è una novità del terzo trimestre 2025, coprendo esclusivamente depositi passivi del Gruppo illimity);
  • partecipazioni per un saldo pari a 58,6 milioni di euro, quasi interamente relativo a partecipazioni associate a società appartenenti al Gruppo illimity e soggette, direttamente o indirettamente, a influenza

  • notevole da parte di illimity Bank. Al netto della componente connessa al Gruppo illimity, il saldo residuo della voce ammonta a 24 mila euro, e risulta invariato rispetto al saldo al 31 dicembre 2024;
  • attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione per 83,3 milioni di euro, interamente riferiti al perimetro del Gruppo illimity. Tali attività sono relative:
  • per 80,6 milioni di euro alla partecipazione in Hype S.p.A., società sottoposta a controllo congiunto facente parte del perimetro del Gruppo illimity. Relativamente a tale partecipazione è stata accettata in data 3 novembre 2025 l'offerta di 85 milioni di euro ricevuta da Banca Sella, soggetta all'ottenimento delle autorizzazioni normative previste per inizio 2026 (per maggiori dettagli si rimanda allo specifico paragrafo inserito nella sezione "Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo" della Nota informativa);
  • per 2,7 milioni di euro a portafogli creditizi del Gruppo illimity per i quali è prevista la cessione entro la fine del 2025;
  • altre attività per 541,0 milioni di euro, di cui 219,3 milioni di euro relativi al Gruppo illimity. Al netto di tale componente, il saldo residuo della voce ammonta a 321,7 milioni di euro, in riduzione rispetto al saldo di 383,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024. Il principale motivo di tale riduzione è l'assenza nei dati al 30 settembre 2025 di crediti verso La Scogliera connessi al consolidato fiscale di Gruppo, in quanto il saldo al 31 dicembre 2024 relativo al credito verso la consolidante fiscale La Scogliera (pari a 25,0 milioni di euro) è stato interamente incassato nel corso del primo semestre 2025 e poiché non sono maturati nel corso dei primi nove mesi del 2025 nuovi crediti verso La Scogliera a seguito del venir meno dell'istituto del consolidato fiscale con tale entità (per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nel precedente paragrafo "Attività e passività fiscali"). Con riferimento alla composizione del saldo totale della voce di 541,0 milioni di euro, esso comprende:
  • crediti verso Erario per 239,4 milioni di euro, di cui 105,0 milioni di euro relativi al Gruppo illimity. Al netto di tale componente, il saldo ammonta a 134,4 milioni di euro, in riduzione rispetto al valore di bilancio pari a 181,1 milioni di euro al 31 dicembre 2024. Il saldo complessivo include 193,2 milioni di euro relativi a crediti di imposta per Super Ecobonus e altri bonus fiscali edilizi a cui corrisponde un valore nominale pari a 212,2 milioni di euro (di cui 76,6 milioni di euro relativo a crediti per bonus fiscali edilizi provenienti dal Gruppo illimity a fronte di un valore nominale pari a 82,7 milioni di euro);
  • partite transitorie e portafoglio effetti per 31,8 milioni di euro, di cui 10,0 milioni di euro associati al Gruppo illimity. Depurando la sottovoce di tale effetto, il saldo ammonta a 21,7 milioni di euro, in riduzione di 1,0 milioni di euro rispetto a dicembre 2024;
  • ratei e risconti attivi per 91,5 milioni di euro; tale contributo include 20,9 milioni di euro afferenti al Gruppo illimity. Senza tale componente, il saldo ammonta a 70,6 milioni di euro, con una variazione positiva di 2,2 milioni di euro rispetto a dicembre 2024.

Le altre voci del passivo sono pari a 587,9 milioni di euro, e comprendono il contributo del Gruppo illimity per 194,9 milioni di euro. Al netto di tale effetto, la voce ammonta a 393,0 milioni di euro, in aumento del 4,6% rispetto al dato di 375,6 milioni di euro al 31 dicembre 2024.

Le altri voci del passivo sono composte principalmente da:

  • derivati passivi di negoziazione per 48,0 milioni di euro, di cui 33,9 milioni di euro relativi al Gruppo illimity. Al netto di tale componente, la sottovoce ammonta a 14,0 milioni di euro (prevalentemente riferiti a operazioni pareggiate da posizioni opposte iscritte fra le attività finanziarie detenute per la negoziazione), sostanzialmente in linea rispetto al saldo al 31 dicembre 2024 pari a 13,8 milioni di euro;
  • derivati passivi di copertura, che presentano un fair value negativo per 35,6 milioni di euro al 30 settembre 2025, di cui 19,4 milioni di euro relativi a strategie di copertura riferite al Gruppo illimity. Al netto di tale componente, la voce ammonta a 16,2 milioni di euro, in aumento rispetto al saldo di 14,9 milioni di euro al 31 dicembre 2024. Complessivamente, tali strategie di copertura riguardano:

  • micro fair value hedging sul rischio di prezzo associato a titoli di capitale valutati a fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • micro fair value hedging sul rischio di tasso di interesse relativo a titoli di debito;
  • macro fair value hedging sul rischio di tasso relativo a depositi passivi (novità del terzo trimestre 2025, riguardando solo depositi passivi del Gruppo illimity);
  • adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica, che presenta un valore negativo per 2,5 milioni di euro e interamente associato al Gruppo illimity, in quanto riferito alla contropartita patrimoniale a livello di elementi coperti delle strategie di macro fair value hedging dei depositi passivi di illimity Bank;
  • debito per TFR per 12,1 milioni di euro, di cui 4,7 milioni di euro relativo alla passività associata ai dipendenti del Gruppo illimity. Senza tale effetto la voce ammonta a 7,4 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato di 7,6 milioni di euro al 31 dicembre 2024;
  • altre passività per 494,8 milioni di euro, di cui 139,5 milioni di euro associate al Gruppo illimity. Depurando il saldo complessivo di tale componente, esso ammonta a 355,3 milioni di euro, in aumento del 4,7% rispetto al saldo di 339,4 milioni di euro al 31 dicembre 2024 nonostante l'assenza nei saldi al 30 settembre 2025 di debiti verso La Scogliera connessi al consolidato fiscale di Gruppo (in maniera analoga a quanto commentato in precedenza per le altre attività), poiché il saldo al 31 dicembre 2024 relativo al debito verso la consolidante fiscale La Scogliera (pari a 29,1 milioni di euro) è stato interamente saldato nel corso del primo semestre 2025 e in quanto non sono maturati nel corso dei primi nove mesi del 2025 nuovi debiti verso La Scogliera a seguito dell'interruzione dell'istituto del consolidato fiscale con tale soggetto. Relativamente alla composizione del saldo totale della voce di 494,8 milioni di euro, le poste più significative sono da ricondursi principalmente alle seguenti fattispecie:
  • debiti di funzionamento per 159,4 milioni di euro, di cui 32,8 milioni di euro associati al Gruppo illimity;
  • partite transitorie e somme da accreditare alla clientela in attesa di imputazione per 127,5 milioni di euro, fra cui 53,0 milioni di euro relativi al Gruppo illimity.

Raccolta

CONSISTENZE VARIAZIONE (1)
RACCOLTA
(in migliaia di euro)
30.09.2025 di cui:
Gruppo
illimity
di cui:
Gruppo
Banca Ifis(2)
31.12.2024 ASSOLUTA %
Debiti verso banche 3.100.471 547.288 2.553.183 1.443.250 1.109.933 76,9%
- Debiti verso banche centrali: 500.179 - 500.179 419.286 80.893 19,3%
di cui: MRO 500.179 - 500.179 400.035 100.144 25,0%
di cui: Altri depositi - - - 19.251 (19.251) (100,0)%
- Conti correnti e depositi vista 2.982 - 2.982 7.558 (4.576) (60,5)%
- Depositi a scadenza 417.748 220.364 197.384 41.082 156.302 n.s.
- Finanziamenti: 2.154.305 311.825 1.842.480 969.144 873.336 90,1%
di cui: Pronti contro termine (PCT) 1.770.975 311.825 1.459.150 630.540 828.610 131,4%
di cui: Altri finanziamenti 383.330 - 383.330 338.604 44.726 13,2%
- Altri debiti verso banche 25.257 15.099 10.158 6.180 3.978 64,4%
Debiti verso clientela 11.221.629 4.987.457 6.234.172 7.001.763 (767.591) (11,0)%
- Conti correnti e depositi vista 2.059.732 1.032.184 1.027.548 996.217 31.331 3,1%
- Depositi a scadenza 8.165.329 3.697.162 4.468.167 4.723.074 (254.907) (5,4)%
- Finanziamenti 935.794 229.481 706.313 1.249.556 (543.243) (43,5)%
di cui: Pronti contro termine (PCT) 466.244 - 466.244 1.045.734 (579.490) (55,4)%
di cui: Altri finanziamenti 469.550 229.481 240.069 203.822 36.247 17,8%
- Altri debiti verso clientela 60.774 28.630 32.144 32.916 (772) (2,3)%
Titoli in circolazione 3.797.200 975.589 2.821.611 3.152.737 (331.126) (10,5)%
Totale raccolta 18.119.300 6.510.334 11.608.966 11.597.750 11.216 0,1%

(1) La variazione esposta e riferita unicamente alle variazioni del solo Gruppo Ifis perimetro preacquisizione del Gruppo illimity. (2) Per Gruppo Banca Ifis si intende il perimetro del Gruppo Ifis preacquisizione del Gruppo illimity.

Il totale della raccolta al 30 settembre 2025 risulta pari a 18,1 miliardi di euro, e comprende per 6,5 miliardi di euro la raccolta associata al Gruppo illimity. Al netto di tale componente, la raccolta ammonta a 11,6 miliardi di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato al 31 dicembre 2024. A livello complessivo, la raccolta del Gruppo Banca Ifis è rappresentata per il 61,9% da debiti verso la clientela (60,4% al 31 dicembre 2024), per il 21,0% da titoli in circolazione (27,2% al 31 dicembre 2024) e per il 17,1% da debiti verso banche (12,4% al 31 dicembre 2024).

I debiti verso banche ammontano a 3,1 miliardi di euro, e comprendono per 0,5 miliardi di euro il contributo del Gruppo illimity. Il saldo depurato da tale contributo ammonta a 2,6 miliardi di euro, in aumento del 76,9% rispetto al dato di fine dicembre 2024 principalmente a seguito di una crescita dei PCT passivi verso banche della Capogruppo Banca Ifis per 828,6 milioni di euro. In ambito MRO, alla data del 30 settembre 2025 risulta in essere un'operazione di MRO per 500 milioni di euro, effettuata nell'ultima settimana di settembre e rimborsata in data 1° ottobre 2025).

I debiti verso la clientela ammontano al 30 settembre 2025 a 11,2 miliardi di euro, di cui 5,0 miliardi di euro rivenienti dal Gruppo illimity. Il saldo di tale voce, al netto di tale contributo del Gruppo illimity, ammonta a 6,2 miliardi di euro, in riduzione dell'11,0% rispetto al 31 dicembre 2024. La decrescita è prevalentemente riconducibile ai PCT verso clientela della Capogruppo Banca Ifis, pari a 466,2 milioni di euro (-579,5 milioni di euro rispetto al saldo a fine 2024) e alla raccolta tramite depositi a scadenza (intesa escludendo quelli del Gruppo illimity), che ammonta a 4,5 miliardi di euro a fine settembre 2025 (-5,4% rispetto al 31 dicembre 2024).

I titoli in circolazione ammontano al 30 settembre 2025 a 3,8 miliardi di euro, di cui 1,0 miliardi di euro associati al Gruppo illimity e relativi ai titoli emessi da illimity Bank e ai titoli di cartolarizzazione emessi verso terzi dai veicoli nel perimetro di tale Gruppo. Depurando la voce dei saldi associati al Gruppo illimity, i titoli in circolazione ammontano a 2,8 miliardi di euro, in riduzione di 331,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024 (-10,5%) a seguito principalmente:

  • dell'acquisto da parte della Capogruppo Banca Ifis della totalità dei titoli senior della cartolarizzazione Emma, i quali al 31 dicembre 2024 presentavano un valore di bilancio di 268,6 milioni di euro;
  • della ristrutturazione effettuata nel corso del terzo trimestre 2025 del veicolo Indigo Lease, a seguito della quale i titoli emessi verso terzi e relativi alla tranche senior (che al 31 dicembre 2024 presentavano un valore di bilancio di 400,2 milioni di euro) sono stati sottoscritti dalla Capogruppo Banca Ifis, configurando di conseguenza tale operazione come un'autocartolarizzazione;
  • del normale ammortamento dei titoli di cartolarizzazione del veicolo ABCP Programme, pari a -74,6 milioni di euro rispetto a dicembre 2024.

I sopraccitati effetti di decremento a livello di titoli di cartolarizzazione hanno più che compensato l'aumento registrato nei primi nove mesi del 2025 per 412,3 milioni di euro a livello di valore delle obbligazioni emesse dalla Capogruppo Banca Ifis, a seguito principalmente dell'emissione in data 8 luglio 2025 di un bond da 400 milioni di euro con scadenza a novembre 2029 nell'ambito del programma EMTN (per maggiori dettagli a riguardo si rimanda alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo" della Nota informativa).

I titoli in circolazione sono complessivamente composti al 30 settembre 2025 da:

  • titoli emessi dal veicolo ABCP Programme per 902,0 milioni di euro relativi alla tranche senior;
  • titoli emessi dai veicoli di cartolarizzazione appartenenti al perimetro del Gruppo illimity per complessivi 79,3 milioni di euro;
  • un prestito subordinato emesso dalla Capogruppo Banca Ifis per 393,6 milioni di euro, in aumento di 20,6 milioni di euro rispetto al saldo al 31 dicembre 2024;
  • n. 5 obbligazioni senior emesse da Banca Ifis per complessivi 1,5 miliardi di euro, in aumento rispetto al dato di fine dicembre 2024 di 391,7 milioni di euro per la sopraccitata emissione di un nuovo bond effettuata a luglio 2025;
  • obbligazioni emesse da illimity Bank per complessivi 896,3 milioni di euro, di cui 203,6 milioni di euro relativi a prestiti subordinati.

Per effetto delle dinamiche rappresentate in precedenza ed escludendo l'effetto connesso all'acquisizione della raccolta del Gruppo illimity, il costo del funding medio al 30 settembre 2025 ammonta al 3,36%, in diminuzione rispetto al dato di 3,91% relativo alla media dei primi nove mesi del 2024.

Fondi per rischi e oneri

CONSISTENZE VARIAZIONE (1)
FONDI PER RISCHI E ONERI
(in migliaia di euro)
30.09.2025 di cui:
Gruppo
illimity
di cui:
Gruppo
Banca Ifis(2)
31.12.2024 ASSOLUTA %
Fondi per rischio di credito relativo a
impegni e garanzie finanziarie rilasciate
7.199 1.672 5.527 5.222 305 5,8%
Fondi su altri impegni e altre garanzie
rilasciate
762 - 762 337 425 126,1%
Fondi di quiescenza aziendali 268 - 268 231 37 16,0%
Altri fondi per rischi ed oneri: 47.578 6.243 41.335 46.549 (5.214) (11,2)%
di cui: controversie legali e fiscali 26.521 4.131 22.390 28.337 (5.947) (21,0)%
di cui: oneri per il personale 907 792 115 1.931 (1.816) (94,0)%
di cui: altri 20.150 1.320 18.830 16.281 2.549 15,7%
Totale fondi per rischi e oneri 55.807 7.915 47.892 52.339 (4.447) (8,5)%

(1) La variazione esposta e riferita unicamente alle variazioni del solo Gruppo Ifis perimetro preacquisizione del Gruppo illimity. (2) Per Gruppo Banca Ifis si intende il perimetro del Gruppo Ifis preacquisizione del Gruppo illimity.

La composizione del fondo per rischi e oneri in essere al 30 settembre 2025, confrontata con i valori della fine dell'esercizio precedente (con l'eventuale specifica dell'effetto a livello di variazione derivante dal contributo del Gruppo illimity), è nel seguito dettagliata per natura del contenzioso.

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Al 30 settembre 2025 il saldo pari a 7,2 milioni di euro riflette la svalutazione degli impegni irrevocabili a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate dal Gruppo, e comprende per 1,7 milioni di euro il contributo del Gruppo illimity. Al netto di tale effetto, la voce ammonta a 5,5 milioni di euro, e risulta in aumento del 5,8% rispetto al dato al 31 dicembre 2024.

Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate

Al 30 settembre 2025 il saldo della voce risulta pari a 762 mila euro, e non comprende saldi rivenienti dal Gruppo illimity. Tale voce risulta in aumento di 425 mila euro rispetto al dato al 31 dicembre 2024.

Fondi di quiescenza aziendali

La voce accoglie il fondo interno relativo al piano medico post-pensionistico (medical plan) a favore di alcuni dipendenti del Gruppo Banca Ifis, introdotto nel corso del 2023: trattasi di un piano a benefici definiti che prevede l'assistenza sanitaria e altri benefici ai dipendenti, anche dopo il pensionamento. Il Gruppo è responsabile dei costi e dei rischi collegati all'erogazione di tali benefici.

Con riferimento a tale fondo, in quanto fondo di previdenza complementare a prestazione definita la determinazione dei valori attuariali richiesti dall'applicazione dello IAS 19 "Benefici ai dipendenti" viene effettuata da un attuario indipendente, con l'utilizzo del "metodo della proiezione unitaria del credito" (Project Unit Credit Method). La passività è iscritta in bilancio al netto delle eventuali attività a servizio del piano e gli utili e le perdite attuariali calcolati nel processo di valutazione dei piani sono rilevati nel prospetto della redditività complessiva e quindi nel patrimonio netto.

Al 30 settembre 2025 il fondo in questione presenta un saldo pari a 268 mila euro, e non include contributi rivenienti dal Gruppo illimity. Tale saldo risulta in aumento del 16,0% rispetto al 31 dicembre 2024 per effetto degli accantonamenti del periodo.

Controversie legali e tributarie

Al 30 settembre 2025 sono iscritti fondi per controversie legali e tributarie per complessivi 26,5 milioni di euro, di cui 4,1 milioni di euro relativi a fondi associati al Gruppo illimity. Senza tale contributo, i fondi in questione

ammontano a 22,4 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato di 28,3 milioni di euro al 31 dicembre 2024. La diminuzione per 5,9 milioni di euro è da ricondurre principalmente al rilascio di fondi per rischi e oneri attribuibili ad alcune posizioni singolarmente significative, di cui 4,1 milioni di euro associabili principalmente alla positiva risoluzione di un contenzioso in essere legato all'Area Factoring.

Oneri per il personale

Al 30 settembre 2025 sono iscritti fondi relativi a oneri per il personale per 0,9 milioni di euro, di cui 0,8 milioni di euro rivenienti dal Gruppo illimity. Senza considerare l'apporto del Gruppo illimity, il saldo risulta pari a 115 mila euro, in riduzione di 1,8 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2024 a causa principalmente del rilascio nel periodo dell'eccedenza del Fondo di Solidarietà della Capogruppo Banca Ifis.

Altri fondi per rischi ed oneri

Al 30 settembre 2025 sono in essere "Altri fondi" per 20,2 milioni di euro, di cui 1,3 milioni di euro associati al Gruppo illimity. Al netto di tale effetto, gli altri fondi ammontano a 18,8 milioni di euro, in aumento del 15,7% rispetto al dato al 31 dicembre 2024 che risultava essere pari a 16,3 milioni di euro.

Al netto del contributo del Gruppo illimity, la voce è costituita principalmente da:

  • 9,4 milioni di euro a copertura di rischi connessi a contenziosi in essere su crediti di imposta per Super Ecobonus e altri bonus fiscali edilizi acquistati dalla Capogruppo Banca Ifis;
  • 3,3 milioni di euro per Indennità Suppletiva di Clientela, pressochè interamente riconducibili all'operatività dell'Area Leasing;
  • 3,0 milioni di euro per il fondo rischi connesso alle operazioni di cessione effettuate dalla Capogruppo Banca Ifis;
  • 0,5 milioni di euro per fondo reclami.

Passività potenziali

Si dettagliano nel seguito le passività potenziali ai sensi dello IAS 37 maggiormente significative esistenti al 30 settembre 2025 il cui esito negativo è ritenuto dal Gruppo e dai propri consulenti legali non probabile ancorchè possibile. Tale informativa non viene fornita con riferimento alle situazioni la cui probabilità di impiegare risorse atte a produrre benefici economici sia remota.

Contenzioso relativo a procedure concorsuali

Nel corso del 2022 Banca Ifis è stata citata in giudizio da parte degli organi di due procedure concorsuali che hanno chiesto la condanna della medesima al pagamento di 389,3 milioni di euro in un caso e di 47,7 milioni di euro nell'altro, a titolo di risarcimento del danno per abusiva concessione del credito nella sua qualità di finanziatore, seppur marginale, delle società ora in procedura. La prima richiesta è stata avanzata in solido con altri 23 istituti mentre la seconda in solido con altri 8 istituti.

Contenzioso fiscale relativo alla presunta "stabile organizzazione" in Italia della società polacca Ifis Finance Sp. z o.o.

A seguito di una verifica fiscale sono stati notificati Avvisi di Accertamento per le annualità 2013/2017 con cui è stata contestata la "stabile organizzazione occulta" di Ifis Finance Sp. z o.o., società controllata con sede in Polonia.

L'Amministrazione Finanziaria ha ipotizzato che la sede in Polonia fosse utilizzata per l'esercizio dell'attività, nelle strategie di Gruppo, più come succursale/ufficio per la promozione e la vendita di servizi offerti, di fatto, dalla Capogruppo Banca Ifis piuttosto che costituire un autonomo soggetto giuridico indipendente ed autonomo nell'esercizio della sua attività.

Per le annualità 2013-2014-2015 sia la Corte di Giustizia di primo grado che la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado hanno integralmente accolto le argomentazioni di Banca Ifis rigettando le contestazioni

dell'Agenzia delle Entrate. Nel corso del 2024 è stato notificato il ricorso dall'Avvocatura di Stato di fronte alla Corte di Cassazione.

Per le annualità 2016 e 2017 la Corte di Giustizia di primo grado ha integralmente accolto il ricorso della Capogruppo Banca Ifis. Nel corso del 2024 l'Agenzia delle Entrate ha presentato appello presso la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Veneto.

Contenzioso fiscale in tema di imposta sul valore aggiunto (IVA)

Sono stati notificati per le annualità 2017 e 2018 due Avvisi di Accertamento in cui l'Agenzia delle Entrate ha contestato alla Capogruppo Banca Ifis l'omesso versamento di IVA su operazioni effettuate a favore dei c.d. esportatori abituali a seguito di presentazione telematica, da parte degli stessi, delle lettere d'intenti.

Entrambi gli atti sono stati impugnati nei termini previsti dalla normativa con contestuale versamento di un terzo delle imposte in pendenza di giudizio.

Con riferimento all'annualità 2017 la Corte di Giustizia di primo grado ha rigettato il ricorso di Banca Ifis che, tuttavia, supportata sul punto dai propri legali esterni, potrà proporre ricorso in appello entro la fine del 2025.

Avviso di Accertamento - Superammortamento della controllata Ifis Rental Services

Si segnala che in data 17 marzo 2025, a seguito di una verifica fiscale per l'anno 2018 sulla controllata Ifis Rental Services avente ad oggetto la corretta applicazione dell'agevolazione "Superammortamento" (art. 1, commi 91 ss. L. 208/2015), l'Agenzia delle Entrate ha notificato alla stessa un Avviso di Accertamento con cui è stata contestata la fruizione del beneficio fiscale per un importo pari a 4,7 milioni di euro, più sanzioni e interessi di legge.

Ifis Rental Services, a seguito di interlocuzioni ed approfondimenti svolti con i propri consulenti fiscali, ritiene corretto il proprio operato per ragioni di merito e di diritto e, pertanto, ha proceduto con l'impugnazione dell'atto nelle modalità e nei termini di legge. Inoltre, la Corte di Giustizia di primo grado ha disposto la sospensione dal versamento del terzo previsto a seguito della sussistenza del c.d. fumus boni iuris.

Patrimonio netto consolidato

Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 30 settembre 2025 a 2.369,8 milioni di euro, in aumento di 621,6 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2024. Tale aumento è connesso principalmente a:

  • l'utile di periodo di pertinenza della Capogruppo pari a 472,3 milioni di euro, di cui 400,4 milioni di euro relativi alla stima provvisoria del gain on a bargain purchase;
  • l'effetto cumulato per complessivi 183,1 milioni di euro, al netto dei relativi costi, delle emissioni di nuove azioni Banca Ifis a servizio dell'OPAS su illimity Bank (per maggiori dettagli a riguardo si rimanda allo specifico paragrafo "Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio volontaria (OPAS) sulla totalità delle azioni di illimity Bank" all'interno della Nota informativa);
  • la variazione negativa riconducibile al pagamento effettuato nel mese di maggio 2025 del saldo dividendo a valere sugli utili 2024 per 48,8 milioni di euro;
  • alla variazione positiva per 6,5 milioni di euro in relazione alla assegnazione di premi all'Alta Direzione, legati al "Sistema incentivante a breve termine" ("STI") e all'esercizio di stock option nell'ambito del "Piano Long Term Incentive 2021-2023" (il "Piano LTI");
  • alla variazione positiva legata alle riserve per 6,1 milioni di euro generato dalle valutazioni delle attività finanziarie al fair value ad essi connesse;
  • la variazione negativa del patrimonio netto di terzi per 5,3 milioni di euro, di cui 1,0 milioni di euro per effetto della quota distribuita a terzi del dividendo sugli utili 2024 dalla controllata Banca Credifarma e 4,3 milioni di euro riconducibili al patrimonio netto di terzi acquisito dal Gruppo illimity e alla relativa sua movimentazione del periodo;
  • la variazione negativa legata per 2,6 milioni di euro relativa all'effetto netto della copertura in micro fair value hedge di titoli di capitale valutati a fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Le principali variazioni del Patrimonio netto consolidato sono riepilogate nelle seguenti tabelle.

PATRIMONIO NETTO: COMPOSIZIONE CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Capitale 61.819 53.811 8.008 14,9%
Sovrapprezzi di emissione 229.093 85.391 143.702 168,3%
Riserve da valutazione: (24.563) (28.144) 3.581 (12,7)%
- titoli (18.061) (23.150) 5.089 (22,0)%
- piani a benefici definiti (es. TFR) 608 574 34 5,9%
- differenze di cambio (5.817) (5.437) (380) 7,0%
- copertura di titoli di capitale al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
(1.294) (131) (1.163) n.s.
- quota delle riserve da valutazione delle
partecipazioni valutate a patrimonio netto
1 - 1 n.a.
Riserve 1.623.714 1.543.729 79.985 5,2%
Acconti su dividendi (-) - (63.084) 63.084 (100,0)%
Azioni proprie (-) (13.701) (20.971) 7.270 (34,7)%
Patrimonio di pertinenza di terzi 21.148 15.836 5.312 33,5%
Utile del periodo di pertinenza della
Capogruppo
472.265 161.578 310.687 192,3%
Patrimonio netto consolidato 2.369.775 1.748.146 621.629 35,6%

PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO: VARIAZIONI (migliaia di euro)
Patrimonio netto consolidato al 31.12.2024 1.748.146
Incrementi: 674.882
Utile del periodo di pertinenza della Capogruppo 472.265
Aumenti di capitale della Capogruppo a servizio dell'OPAS su illimity Bank 183.111
Vendita/assegnazione azioni proprie 6.893
Variazione riserva da valutazione: 6.122
- titoli (al netto di realizzi) 6.087
- piani a benefici definiti (es. TFR) 34
- quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 1
Variazioni interessenze partecipative 133
Patrimonio netto di terzi 6.358
- di cui da operazioni di aggregazione aziendale (acquisizione Gruppo illimity) 5.686
- di cui altre variazioni 672
Decrementi: 53.253
Dividendi distribuiti 48.826
Variazione riserva da valutazione: 3.021
- differenze di cambio 380
- per copertura di titoli di capitale al fair value con impatto sulla redditività complessiva (al
netto di realizzi)
2.641
Patrimonio netto di terzi (dividendi distribuiti a terzi) 1.046
Altre variazioni 360
Patrimonio netto consolidato al 30.09.2025 2.369.775

Aggregati economici riclassificati

In relazione all'operazione di acquisizione del controllo illimity Bank S.p.A. perfezionata in data 4 luglio 2025 e all'ingresso nel perimetro di consolidamento del Gruppo Banca Ifis della stessa e delle società da essa assoggettate a controllo o a influenza notevole (c.d. "Gruppo illimity"), i dati economici dei primi nove mesi 2025 potrebbero risultare non pienamente comparabili con quelli dello stesso periodo dell'esercizio precedente. Tuttavia, si segnala che nelle tabelle e nei commenti alle singole voci è presentato, ove rilevante, il contributo del Gruppo illimity acquisito.

Formazione del margine di intermediazione

Il margine di intermediazione si attesta a 536,4 milioni di euro, di cui 46,7 milioni di euro relativi al contributo limitato al terzo trimestre 2025 del Gruppo illimity. Al netto di tale effetto, il margine si attesta a 489,7 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato al 30 settembre 2024 pari a 531,8 milioni di euro a seguito principalmente del minor contributo del margine di interesse.

Di seguito si presentano le principali componenti del margine di intermediazione e la relativa variazione rispetto all'omologo periodo dell'esercizio precedente.

FORMAZIONE DEL MARGINE DI CONSISTENZE VARIAZIONE (1)
INTERMEDIAZIONE
(in migliaia di euro)
30.09.2025 di cui:
Gruppo
illimity
di cui:
Gruppo
Banca Ifis(2)
30.09.2024 ASSOLUTA %
Margine di interesse 372.801 29.126 343.675 404.399 (60.724) (15,0)%
Commissioni nette 82.445 16.091 66.354 69.566 (3.212) (4,6)%
Altre componenti del margine di
intermediazione
81.149 1.460 79.689 57.871 21.818 37,7%
Margine di intermediazione 536.395 46.677 489.718 531.836 (42.118) (7,9)%

(1) La variazione esposta e riferita unicamente alle variazioni del solo Gruppo Ifis perimetro preacquisizione del Gruppo illimity. (2) Per Gruppo Banca Ifis si intende il perimetro del Gruppo Ifis preacquisizione del Gruppo illimity.

Il margine di interesse risulta pari a 372,8 milioni di euro, di cui 29,1 milioni di euro rivenienti al contributo lugliosettembre 2025 del Gruppo illimity. Depurando la voce di tale effetto, essa risulta pari a 343,7 milioni di euro, in diminuzione rispetto al dato al 30 settembre 2024 che risultava pari a 404,4 milioni di euro. Il margine di interesse dei primi nove mesi del 2025 ha risentito della tipica stagionalità del periodo estivo del business Npl e dell'evoluzione meno favorevole dei tassi di riferimento. Il Settore Commercial & Corporate Banking contribuisce per 256,9 milioni di euro (in leggera diminuzione rispetto ai 269,3 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024 per il maggiore costo del funding), mentre il Settore Npl registra un margine di interesse pari a 210,6 milioni di euro (in leggera contrazione rispetto ai 215,7 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024 per i minori acquisti di portafogli Npl). Per quanto riguarda invece il Settore Governance & Servizi e Non Core, il suo contributo al margine risulta in calo di 27,8 milioni di euro rispetto all'omologo periodo dell'esercizio precedente, a causa sia della minore marginalità lato tesoreria (-21,8 milioni di euro) sia del fisiologico minor contributo del portafoglio in run-off del comparto Non Core (che è la principale causa della residua variazione negativa di 6,0 milioni di euro).

Le commissioni nette ammontano a 82,4 milioni di euro, di cui 16,0 milioni di euro riconducibili al risultato del terzo trimestre del Gruppo illimity. Al netto di tale componente, il margine commissionale ammonta a 66,4 milioni di euro, in decremento rispetto al dato al 30 settembre 2024 pari a 69,6 milioni di euro, a seguito principalmente dei contributi negativi dell'Area Factoring (-3,4 milioni di euro) e del comparto Corporate Banking (-0,9 milioni di euro) dell'Area Corporate Banking & Lending. In particolare:

• le commissioni attive sono pari a 100,4 milioni di euro, di cui 19,4 milioni di euro riferite al dato del terzo trimestre del Gruppo illimity. Al netto di tale effetto, le commissioni attive sono pari a 81,0 milioni di euro, in riduzione di 3,3 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2024, e si riferiscono principalmente a commissioni di factoring relative all'omonima Area del Settore Commercial & Corporate Banking, a valere sul turnover generato dai singoli clienti (in pro-soluto o in pro-solvendo, nella formula flat o mensile), a

  • commissioni per operazioni di Structured Finance, ad operazioni di leasing (associate all'omonima Area del Settore Commercial & Corporate Banking), ad attività di servicing per conto terzi e da altri corrispettivi usualmente richiesti alla clientela a fronte dei servizi prestati;
  • le commissioni passive sono pari a 17,9 milioni di euro, e tale dato include per 3,3 milioni di euro il costo commissionale connesso al Gruppo illimity per i tre mesi luglio-settembre 2025. Senza tale effetto, le commissioni passive risultano pari a 14,6 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato del 30 settembre 2024, e si riferiscono essenzialmente a commissioni riconosciute a banche e a intermediari finanziari quali commissioni di gestione, a commissioni riconosciute a terzi per la distribuzione di prodotti dell'Area Leasing nonché all'attività di intermediazione di banche convenzionate e altri mediatori creditizi.

Le altre componenti del margine di intermediazione risultano pari a 81,1 milioni di euro al 30 settembre 2025, e tale dato comprende per 1,5 milioni di euro il contributo del Gruppo illimity relativo al terzo trimestre 2025. Senza tale componente, tale aggregato economico risulta pari a 79,7 milioni di euro, in crescita di 21,8 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2024. Di seguito si riportano le componenti del saldo complessivo della voce al 30 settembre 2025:

  • utili netti da cessione/riacquisto di attività e passività finanziarie per 34,1 milioni di euro, al cui interno sono ricomprese perdite nette per 0,2 milioni di euro relative all'effetto economico delle cessioni effettuate nei tre mesi luglio-settembre 2025 del Gruppo illimity. Al netto di tale effetto, gli utili netti ammontano a 34,3 milioni di euro, in aumento di 3,2 milioni di euro rispetto agli utili netti per 31,1 milioni di euro al 30 settembre 2024) e sono composti principalmente da:
  • 14,0 milioni di euro connessi all'operatività su titoli del portafoglio di proprietà di Banca Ifis soprattutto per le dismissioni di titoli di debito (in riduzione rispetto al dato di 21,2 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024), di cui 7,7 milioni di euro relativi a titoli di debito bancari e 5,3 milioni di euro relativi a titoli di Stato;
  • 20,5 milioni di euro derivanti dalle cessioni di crediti del Settore Npl (in significativa crescita rispetto al dato di 9,9 milioni di euro al 30 settembre 2024);
  • risultato netto positivo delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico per 20,1 milioni di euro, e include un contributo sostanzialmente non significativo del Gruppo illimity per i mesi di luglio-settembre 2025. La voce risulta in aumento di 0,9 milioni di euro rispetto al dato al 30 settembre 2024, principalmente grazie alla variazione positiva netta di fair value nei primi nove mesi del 2025 delle quote di fondi OICR di Banca Ifis e del Settore Npl per 10,9 milioni di euro (+7,7 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2024) e dei titoli di capitale della detenuti dalla Capogruppo per 9,2 milioni di euro, in riduzione di 6,6 milioni di euro rispetto al dato al 30 settembre 2024 (il quale tuttavia includeva la plusvalenza da cessione per 6,2 milioni di euro di strumenti finanziari partecipativi rinvenienti da un'operazione di ristrutturazione del debito di una posizione del comparto Non Core);
  • dividendi generati da azioni presenti nel portafoglio di proprietà del Gruppo Banca Ifis per 24,4 milioni di euro, di cui 1,1 milioni di euro rivenienti dai dividendi registrati nel terzo trimestre 2025 sul portafoglio proprietario del Gruppo illimity. Al netto di tale contributo, la voce ammonta a 23,3 milioni di euro (+12,3 milioni di euro rispetto al dato dei primi nove mesi del 2024);
  • risultato netto positivo dell'attività di negoziazione per 2,6 milioni di euro, di cui 0,6 milioni di euro relativi al risultato positivo sul terzo trimestre 2025 del Gruppo illimity. Senza tale effetto il risultato dell'attività di negoziazione risulta positivo per 2,0 milioni di euro, in miglioramento di 4,5 milioni di euro rispetto al risultato netto negativo per 2,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024 principalmente per le migliori performance dei derivati di trading (4,3 milioni di euro rispetto al saldo del 30 settembre 2024);
  • risultato netto dell'attività di copertura negativo per 138 mila euro al 30 settembre 2025, di cui 115 mila euro relativi all'inefficacia sul periodo luglio-settembre 2025 delle strategie di coperture attivate dal Gruppo illimity. Al netto di tale effetto, il risultato netto risulta negativo per 23 mila euro, in sensibile miglioramento rispetto al dato negativo di 1,0 milioni di euro al 30 settembre 2024.

Formazione del risultato netto della gestione finanziaria

Il risultato netto della gestione finanziaria è pari a 506,0 milioni di euro, di cui 39,7 milioni di euro relativi al contributo del terzo trimestre 2025 del Gruppo illimity. Senza tale effetto, il risultato netto risulta pari a 466,2 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato di 503,0 milioni di euro del 30 settembre 2024 (-7,3%).

FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO CONSISTENZE VARIAZIONE (1)
DELLA GESTIONE FINANZIARIA
(in migliaia di euro)
30.09.2025 di cui:
Gruppo
illimity
di cui:
Gruppo
Banca Ifis(2)
30.09.2024 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 536.395 46.677 489.718 531.836 (42.118) (7,9)%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio
di credito
(30.416) (6.932) (23.484) (28.875) 5.391 (18,7)%
Risultato netto della gestione finanziaria 505.979 39.745 466.234 502.961 (36.727) (7,3)%

(1) La variazione esposta e riferita unicamente alle variazioni del solo Gruppo Ifis perimetro preacquisizione del Gruppo illimity. (2) Per Gruppo Banca Ifis si intende il perimetro del Gruppo Ifis preacquisizione del Gruppo illimity.

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 30,4 milioni di euro al 30 settembre 2025, di cui 6,9 milioni di euro relativi al costo del credito del periodo luglio-settembre 2025 del Gruppo illimity. Al netto del contributo del Gruppo illimity, le rettifiche nette ammontano a 23,5 milioni di euro, in riduzione di 5,4 milioni di euro rispetto al dato di 28,9 milioni di euro al 30 settembre 2024.

Per maggiori dettagli riguardo alle diverse dinamiche connesse al costo del credito riclassificato si rimanda a quanto più diffusamente commentato nel successivo paragrafo "Contributo dei Settori ai risultati del Gruppo".

Formazione dell'utile netto del periodo

La composizione dell'utile netto del periodo è riepilogata nella tabella seguente.

CONSISTENZE VARIAZIONE (1)
FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO
(in migliaia di euro)
30.09.2025 di cui:
Gruppo
illimity
di cui:
Gruppo
Banca Ifis(2)
30.09.2024 ASSOLUTA %
Risultato netto della gestione finanziaria 505.979 39.745 466.234 502.961 (36.727) (7,3)%
Costi operativi (348.291) (43.980) (304.311) (299.664) (4.647) 1,6%
Oneri relativi al sistema bancario (47) - (47) (8.121) 8.074 (99,4)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e
oneri
2.971 (86) 3.057 (565) 3.622 n.s.
Oneri e proventi non ricorrenti 371.542 (1.344) 372.886 (556) 373.442 n.s.
di cui: per gain on a bargain purchase
provvisorio su acquisizione illimity Bank
400.423 - 400.423 - 400.423 n.a.
Utili (perdite) delle partecipazioni (408) (408) - - - n.a.
Utile (perdite) da cessioni di investimenti 54 54 - - - n.a.
Utile (perdita) dell'operatività corrente al
lordo delle imposte
531.800 (6.019) 537.819 194.055 343.764 177,1%
Imposte sul reddito del periodo
dell'operatività corrente
(58.557) (16.418) (42.139) (66.270) 24.131 (36,4)%
Utile (perdita) del periodo 473.243 (22.437) 495.680 127.785 367.895 287,9%
Utile (perdita) di periodo di pertinenza di
terzi
(978) 72 (1.050) (1.217) 167 (13,7)%
Utile (perdita) di periodo di pertinenza
della Capogruppo
472.265 (22.365) 494.630 126.568 368.062 290,8%

(1) La variazione esposta e riferita unicamente alle variazioni del solo Gruppo Ifis perimetro preacquisizione del Gruppo illimity.

(2) Per Gruppo Banca Ifis si intende il perimetro del Gruppo Ifis preacquisizione del Gruppo illimity.

I costi operativi sono pari a 348,3 milioni di euro, di cui 44,0 milioni di euro connessi all'operatività dei tre mesi luglio-settembre 2025 del Gruppo illimity. Il dato depurato da tale effetto del Gruppo illimity ammonta a 304,3 milioni di euro, in aumento di 4,6 milioni di euro rispetto al dato al 30 settembre 2024.

CONSISTENZE VARIAZIONE (1)
COSTI OPERATIVI
(in migliaia di euro)
30.09.2025 di cui:
Gruppo
illimity
di cui:
Gruppo
Banca Ifis(2)
30.09.2024 ASSOLUTA %
Spese amministrative: 351.843 44.687 307.156 304.798 2.358 0,8%
a) spese per il personale 147.874 17.592 130.282 127.235 3.047 2,4%
b) altre spese amministrative 203.969 27.095 176.874 177.563 (689) (0,4)%
Rettifiche/riprese di valore nette su attività
materiali e immateriali
24.226 3.043 21.183 17.019 4.164 24,5%
Altri oneri/proventi di gestione (27.778) (3.750) (24.028) (22.153) (1.875) 8,5%
Costi operativi 348.291 43.980 304.311 299.664 4.647 1,6%

(1) La variazione esposta e riferita unicamente alle variazioni del solo Gruppo Ifis perimetro preacquisizione del Gruppo illimity. (2) Per Gruppo Banca Ifis si intende il perimetro del Gruppo Ifis preacquisizione del Gruppo illimity.

Le spese per il personale sono pari a 147,9 milioni di euro, e comprendono per 17,6 milioni di euro il costo del terzo trimestre 2025 connesso ai dipendenti del Gruppo illimity. Al netto di tale effetto, le spese per il personale ammontano a 130,3 milioni di euro e registrano un incremento del 2,4% rispetto all'omologo periodo dell'esercizio precedente. Il numero dei dipendenti del Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2025 è pari a 2.745, di cui 706 relativi al perimetro illimity oggetto di acquisizione. Al netto di tale perimetro, il numero dei dipendenti è pari a 2.039, in aumento dell'1,9% rispetto al dato di 2.001 risorse al 30 settembre 2024.

Le altre spese amministrative al 30 settembre 2025 sono pari a 204,0 milioni di euro, di cui 27,1 milioni di euro relativi al contributo sui tre mesi luglio-settembre 2025 del Gruppo illimity. Senza tale contributo, il dato ammonta a 176,9 milioni di euro, in sostanziale stabilità rispetto al 30 settembre 2024.

L'andamento della voce è dettagliato nella tabella seguente.

CONSISTENZE VARIAZIONE (1)
ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE
(in migliaia di euro)
30.09.2025 di cui:
Gruppo
illimity
di cui:
Gruppo
Banca Ifis(2)
30.09.2024 ASSOLUTA %
Spese per servizi professionali 90.867 4.742 86.125 95.644 (9.519) (10,0)%
Legali e consulenze 64.085 2.954 61.131 58.005 3.126 5,4%
Compensi a società di revisione 1.088 312 776 873 (97) (11,1)%
Servizi in outsourcing 25.694 1.476 24.218 36.766 (12.548) (34,1)%
Imposte indirette e tasse 29.739 2.860 26.879 27.141 (262) (1,0)%
Spese per acquisto di beni e altri servizi 83.363 19.493 63.870 54.778 9.092 16,6%
Spese per informazione clienti 5.154 10 5.144 5.398 (254) (4,7)%
Assistenza e noleggio software 31.996 14.509 17.487 15.574 1.913 12,3%
Spese spedizione e archiviazione
documenti
2.260 39 2.221 2.781 (560) (20,1)%
Spese relative agli immobili 9.366 1.080 8.286 5.766 2.520 43,7%
Pubblicità e inserzioni 12.713 450 12.263 10.771 1.492 13,9%
Viaggi e trasferte 4.443 136 4.307 3.538 769 21,7%
Gestione e manutenzione autovetture 2.946 104 2.842 2.754 88 3,2%
Spese telefoniche e trasmissione dati 2.632 97 2.535 2.748 (213) (7,8)%
Costi per cartolarizzazione 2.822 1.462 1.360 1.504 (144) (9,6)%
Altre spese diverse 9.031 1.606 7.425 3.944 3.481 88,3%
Totale altre spese amministrative 203.969 27.095 176.874 177.563 (689) (0,4)%

(1) La variazione esposta e riferita unicamente alle variazioni del solo Gruppo Ifis perimetro preacquisizione del Gruppo illimity. (2) Per Gruppo Banca Ifis si intende il perimetro del Gruppo Ifis preacquisizione del Gruppo illimity.

La sottovoce "spese per servizi professionali" risulta pari a 90,9 milioni di euro al 30 settembre 2025, di cui 4,7 milioni di euro per spese di competenza del terzo trimestre 2025 connesse al Gruppo illimity. Al netto di tale effetto, la sottovoce ammonta a 86,1 milioni di euro, in riduzione di 9,5 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2024 (-10,0%). Le spese per servizi professionali si compongono principalmente di:

  • costi per "spese legali e consulenze", che risultano pari a 64,1 milioni di euro nei primi nove mesi del 2025, di cui 3,0 milioni di euro per i costi sui tre mesi luglio-settembre 2025 relativi al Gruppo illimity. Depurando il saldo da tale effetto, esso ammonta a 61,1 milioni di euro, in aumento del 5,4% rispetto al dato dell'omologo periodo dell'esercizio precedente;
  • costi per "servizi in outsourcing", che sono pari a 25,7 milioni di euro al 30 settembre 2025 e comprendono 1,5 milioni di euro a titolo di costi sul terzo trimestre 2025 per le attività di outsourcing in ambito Gruppo illimity. Senza tale contributo, i costi per le attività in outsourcing ammontano a 24,2 milioni di euro, registrando un decremento per 12,5 milioni di euro rispetto al dato dello stesso periodo dell'esercizio precedente. La variazione è da ricondurre principalmente a minori costi di recupero relativi al Settore Npl.

La sottovoce "imposte indirette e tasse", pari a 29,7 milioni di euro, include 2,9 milioni di euro afferenti alle spese per imposte indirette e tasse del Gruppo illimity di competenza del terzo trimestre 2025. Al netto di tale effetto, la sottovoce risulta pari a 26,9 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato al 30 settembre 2024.

La sottovoce "spese per acquisto di beni e altri servizi" risulta pari a 83,4 milioni di euro, di cui 19,5 milioni di euro afferenti al contributo per il periodo luglio-settembre 2025 del Gruppo illimity. Senza tale contributo, la sottovoce ammonta a 63,9 milioni di euro, in aumento del 16,6% rispetto al 30 settembre 2024. I fattori che influenzano principalmente il saldo di tale sottovoce sono:

  • costi per "assistenza e noleggio software", i quali sono pari a 32,0 milioni di euro e includono l'effetto del terzo trimestre 2025 riveniente dal Gruppo illimity per 14,5 milioni di euro. Al netto di ciò, tali costi risultano pari a 17,5 milioni di euro e in aumento (+12,3%) rispetto al dato del 30 settembre 2024;
  • "spese relative agli immobili", pari a 9,4 milioni di euro e che includono per 1,1 milioni di euro il contributo del Gruppo illimity per il terzo trimestre 2025. Depurando tale contributo, le spese in questione ammontano a 8,3 milioni di euro, in crescita del 43,7% rispetto a settembre 2024 (+2,5 milioni di euro);
  • spese per "pubblicità e inserzioni", che passano da 10,8 milioni di euro a 12,7 milioni di euro a settembre 2025, di cui 0,5 milioni di euro per i costi promozionali del Gruppo illimity di competenza luglio-settembre 2025. Senza tale effetto, il saldo risulta pari a 12,3 milioni di euro (+1,5 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2024).

Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali risultano al 30 settembre 2025 pari a 24,2 milioni di euro, e sono comprensivi delle rettifiche di valore afferenti al Gruppo illimity per i mesi luglio-settembre 2025 pari rispettivamente a 3,0 milioni di euro. Senza tali effetti, il saldo risulta pari a 21,2 milioni di euro, in aumento rispettivamente del 24,5% rispetto al dato dell'omologo periodo dell'esercizio precedente, a seguito degli investimenti in attività materiali e immateriali effettuati dal Gruppo Banca Ifis (escludendo quelli indirettamente conseguenti all'acquisizione del Gruppo illimity) nel corso del 2024 e dei primi nove mesi del 2025.

Gli altri proventi netti di gestione, pari a 27,8 milioni di euro al 30 settembre 2025, includono il contributo del terzo trimestre 2025 del Gruppo illimity, rappresentato da proventi netti per 3,8 milioni di euro. Senza tale effetto, gli altri proventi netti ammontano a 24,0 milioni di euro, in aumento di 1,9 milioni di euro (+8,5%) rispetto al dato al 30 settembre 2024. La voce si riferisce principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing.

Per effetto delle dinamiche delineate in precedenza, i costi operativi al 30 settembre 2025 ammontano a 348,3 milioni di euro, e comprendono complessivamente per 44,0 milioni di euro il costo connesso all'operatività del periodo luglio-settembre 2025 del Gruppo illimity. Senza tale contributo, i costi operativi risultano pari a 304,3 milioni di euro, in riduzione di 4,6 milioni di euro rispetto al saldo di settembre 2024.

La voce "oneri relativi al sistema bancario" include i costi sostenuti nel periodo per il funzionamento dei fondi di garanzia del sistema bancario, e risulta pari a 47 mila euro. Il saldo comparato al 30 settembre 2024 era pari a 8,1 milioni di euro in quanto si riferiva al costo della contribuzione annuale al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), di cui 7,9 milioni di euro relativi a Banca Ifis e il residuo relativo a Banca Credifarma.

La voce "accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri" registra al 30 settembre 2025 rilasci netti pari a 3,0 milioni di euro; tale dato incorpora l'effetto del Gruppo illimity sui tre mesi luglio-settembre 2025 in termini di accantonamenti netti per 86 mila euro. Il saldo al 30 settembre 2024 presentava accantonamenti netti per 0,6 milioni di euro. Si rimanda alla sezione precedente "Aggregati patrimoniali riclassificati" per i dettagli circa la movimentazione del periodo dei fondi per rischi e oneri.

La voce "oneri e proventi non ricorrenti" presenta un saldo netto al 30 settembre 2025 positivo per 371,5 milioni di euro ed è composta dalle seguenti fattispecie:

  • i costi operativi non ricorrenti di competenza dei primi nove mesi 2025, pari a 28,9 milioni di euro e connessi principalmente all'OPAS su illimity Bank presentata da Banca Ifis a gennaio 2025 (per maggiori dettagli si veda la sezione "Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio volontaria (OPAS) sulla totalità delle azioni di illimity Bank" all'interno della Nota informativa), di cui 27,5 milioni di euro per costi sostenuti dalla Capogruppo Banca Ifis e 1,3 milioni di euro per spese registrate da illimity Bank (quest'ultimi limitatamente al periodo di competenza luglio-settembre 2025);
  • il provento non ricorrente relativo al c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3 pari a 400,4 milioni di euro, riveniente dall'acquisizione di illimity Bank in data 4 luglio 2025 e dal confronto tra il corrispettivo pagato e il fair value delle attività nette acquisite. Tale gain on a bargain purchase deve

ritenersi come una stima provvisoria e pertanto suscettibile di aggiornamento, in quanto essa è basata su una PPA non ancora definitiva allocata alle attività nette acquisite.

Il dato della voce "oneri e proventi non ricorrenti" è in significativo aumento rispetto al saldo al 30 settembre 2024, che presentava oneri netti per 556 mila euro e si riferiva ai costi residui di competenza dei primi nove mesi del 2024 connessi all'integrazione dell'ex Revalea all'interno del Gruppo Banca Ifis e, nello specifico, del Settore Npl.

Al 30 settembre 2025 si registrano perdite nette su partecipazioni per 0,4 milioni di euro, interamente riferibili a fattispecie del Gruppo illimity (e pertanto tale importo è circoscritto al terzo trimestre 2025). Nello specifico, esso rappresenta l'effetto sui tre mesi del periodo luglio-settembre 2025 della valutazione delle partecipazioni soggette a controllo congiunto o a influenza notevole da parte di illimity Bank.

Nei primi nove mesi del 2025 si rilevano utili netti da cessione investimenti per 54 mila euro, totalmente riconducibili a proventi realizzati nel terzo trimestre 2025 dal Gruppo illimity.

L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 531,8 milioni di euro, ed incorpora il risultato economico del terzo trimestre 2025 del Gruppo illimity, rappresentato da una perdita ante imposte di 6,0 milioni di euro.

Le imposte sul reddito al 30 settembre 2025 ammontano a 58,6 milioni di euro, e includono 16,4 milioni di euro riferiti alle imposte di competenza per il terzo trimestre 2025 del Gruppo illimity (le quali includono anche l'effetto fiscale connesso alla PPA provvisoria). A livello complessivo il tax rate è pari all'11,01%, e riflette la non tassabilità fiscale del sopraccitato gain on a bargain purchase provvisorio rilevato a settembre 2025 per 400,4 milioni di euro.

L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 472,3 milioni di euro, inclusi il contributo negativo del terzo trimestre 2025 del Gruppo illimity per 22,4 milioni di euro e gli effetti non ricorrenti connessi all'OPAS su illimity Bank sintetizzati nella voce "oneri e proventi non ricorrenti".

Al fine di isolare gli effetti straordinari sul conto economico del Gruppo dei proventi e dei costi connessi all'acquisizione del Gruppo illimity, la tabella seguente fornisce una normalizzazione del risultato al 30 settembre 2025.

NORMALIZZAZIONE CONSISTENZE VARIAZIONE (1)
RISULTATO DI PERIODO
(in migliaia di euro)
30.09.2025 di cui:
Gruppo
illimity
di cui:
Gruppo
Banca Ifis(2)
30.09.2024 ASSOLUTA %
Utile (perdita) del periodo di pertinenza
della Capogruppo
472.265 (22.365) 494.630 126.568 368.062 290,8%
gain on a bargain purchase provvisorio su
acquisizione illimity Bank
(400.423) - (400.423) - (400.423) n.a.
oneri non ricorrenti (al netto dell'effetto
fiscale)
19.774 1.344 18.430 372 18.058 n.s.
imposte su chiusura vertenza 10.516 10.516 - - - n.a.
Utile (perdita) normalizzato del periodo di
pertinenza della Capogruppo
102.132 (10.505) 112.637 126.940 (14.303) (11,3)%

(1) La variazione esposta e riferita unicamente alle variazioni del solo Gruppo Ifis perimetro preacquisizione del Gruppo illimity. (2) Per Gruppo Banca Ifis si intende il perimetro del Gruppo Ifis preacquisizione del Gruppo illimity.

Oltre al gain on a bargain purchase provvisorio ed agli oneri non ricorrenti sostenuti per l'operazione di acquisto dell'ex Gruppo illimity Bank, al netto del relativo effetto fiscale, sono stati esclusi gli effetti fiscali connessi alla chiusura di una vertenza del Gruppo illimity come conseguenza delle nuove scelte strategiche nella nuova controllante Banca Ifis.

Al netto di quanto sopra, il risultato normalizzato di periodo ammonta a 102,1 milioni di euro, e comprende una perdita di 10,5 milioni di euro allocata al Gruppo illimity. Depurando tale effetto, il risultato normalizzato risulta pari a 112,6 milioni di euro, in diminuzione di 14,3 milioni di euro rispetto al risultato normalizzato relativo al corrispondente periodo dell'esercizio precedente (dal quale sono stati esclusi, al netto del relativo effetto fiscale,

gli oneri non ricorrenti di competenza del periodo, connessi all'integrazione dell'ex Revalea all'interno del Gruppo Banca Ifis).

Evoluzione trimestrale

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO ESERCIZIO 2025 ESERCIZIO 2024
RICLASSIFICATO: EVOLUZIONE
TRIMESTRALE
(in migliaia di euro)
3°Trim. 2°Trim. 1°Trim. 4°Trim. 3°Trim. 2°Trim. 1°Trim.
Margine di interesse 130.291 111.756 130.754 128.106 117.036 146.605 140.758
Commissioni nette 38.091 23.829 20.525 22.209 22.657 23.835 23.074
Altre componenti del margine di
intermediazione
17.053 36.582 27.514 17.001 17.629 18.836 21.406
Margine di intermediazione 185.435 172.167 178.793 167.316 157.322 189.276 185.238
Rettifiche/riprese di valore nette per
rischio di credito
(11.256) (10.991) (8.169) (8.795) (13.034) (7.252) (8.589)
Risultato netto della gestione
finanziaria
174.179 161.176 170.624 158.521 144.288 182.024 176.649
Spese per il personale (62.777) (42.917) (42.180) (42.617) (40.622) (43.217) (43.396)
Altre spese amministrative (84.722) (61.952) (57.295) (69.975) (53.376) (62.246) (61.941)
Rettifiche/riprese di valore nette su
attività materiali e immateriali
(10.598) (7.183) (6.445) (6.257) (6.199) (5.646) (5.174)
Altri oneri/proventi di gestione 10.784 8.612 8.382 11.597 6.629 7.133 8.391
Costi operativi (147.313) (103.440) (97.538) (107.252) (93.568) (103.976) (102.120)
Oneri relativi al sistema bancario (26) (11) (10) (15) (25) (8.087) (9)
Accantonamenti netti ai fondi per
rischi e oneri
(2.564) 5.398 137 87 141 1.443 (2.149)
Oneri e proventi non ricorrenti 381.103 (5.137) (4.424) (54) (236) (280) (40)
di cui per gain on a bargain
purchase provvisorio su
acquisizione illimity Bank
400.423 - - - - - -
Utili (perdite) delle partecipazioni (408) - - - - - -
Utili (perdite) da cessione di
investimenti
54 - - - - - -
Utile (perdita) della operatività
corrente al lordo delle imposte
405.025 57.986 68.789 51.287 50.600 71.124 72.331
Imposte sul reddito di periodo
dell'operatività corrente
(19.675) (17.784) (21.098) (15.898) (17.280) (24.289) (24.701)
Utile (perdita) di periodo 385.350 40.202 47.691 35.389 33.320 46.835 47.630
(Utile) perdita di periodo di
pertinenza di terzi
(203) (368) (407) (379) (366) (397) (454)
Utile (perdita) di periodo di
pertinenza della Capogruppo
385.147 39.834 47.284 35.010 32.954 46.438 47.176

RISULTATO NORMALIZZATO: ESERCIZIO 2025 ESERCIZIO 2024
EVOLUZIONE TRIMESTRALE
(in migliaia di euro)
3°Trim. 2°Trim. 1°Trim. 4°Trim. 3°Trim. 2°Trim. 1°Trim.
Utile (perdita) del periodo di
pertinenza della Capogruppo
385.147 39.834 47.284 35.010 32.954 46.438 47.176
gain on a bargain purchase
provvisorio su acquisizione illimity
Bank
(400.423) - - - - - -
oneri non ricorrenti (al netto
dell'effetto fiscale)
13.375 3.438 2.961 (16) 158 188 26
imposte su chiusura vertenza 10.516 - - - - - -
Utile (perdita) normalizzato del
periodo di pertinenza della
Capogruppo
8.615 43.272 50.245 34.994 33.112 46.626 47.202

Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo

Risultati per Settore di attività

In base al principio IFRS 8, un'impresa deve fornire le informazioni che consentano agli utilizzatori del bilancio di valutare la natura e gli effetti sullo stesso bilancio delle attività da essa intraprese ed i contesti economici nei quali opera. È quindi necessario evidenziare il contributo dei diversi Settori operativi alla formazione del risultato economico del Gruppo.

L'identificazione dei Settori operativi è coerente con le modalità adottate dalla Direzione per l'assunzione di decisioni operative e si basa sulla reportistica interna, utilizzata ai fini dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti e dell'analisi delle relative performance.

L'informativa per Settore si articola, coerentemente con la struttura utilizzata dalla Direzione per l'analisi dei risultati del Gruppo, in:

  • Settore Commercial & Corporate Banking, rappresenta l'offerta commerciale del Gruppo dedicata alle imprese (ad eccezione dell'offerta alle imprese fornita dalle società del c.d. "Gruppo illimity", la quale è inserita specificamente nel Settore illimity) e comprende, inoltre, i prestiti personali con cessione del quinto dello stipendio o della pensione (CQS/CQP). Il Settore si sostanzia nelle Aree di business Factoring, Leasing e Corporate Banking & Lending;
  • Settore Npl, dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti di difficile esigibilità, di servicing e nella gestione dei crediti non performing secured, ad eccezione dei crediti Npl acquisiti dal c.d. "Gruppo illimity" (i quali sono inseriti specificamente nel Settore illimity);
  • Settore Governance & Servizi e Non Core, che fornisce ai Settori operativi nei core business del Gruppo le risorse finanziarie ed i servizi necessari per lo svolgimento delle rispettive attività. Il Settore comprende l'attività di tesoreria e il desk titoli di proprietà, oltre a taluni portafogli creditizi corporate posti in run-off in quanto ritenuti non strategici allo sviluppo del Gruppo, ad eccezione di quanto di competenza del Gruppo illimity (che è inserito nel Settore illimity di cui al punto sotto);
  • Settore illimity, il quale comprende il contributo delle business unit relative a tutte le società incluse all'interno del Gruppo illimity facente capo a illimity Bank, integralmente acquisita da Banca Ifis nel corso del terzo trimestre 2025 (per maggiori dettagli a riguardo si rimanda al paragrafo ad hoc "Offerta di Pubblica di Acquisto e Scambio volontaria (OPAS) sulla totalità delle azioni di illimity Bank" all'interno della Nota informativa). Per tale motivo questo Settore è una novità del terzo trimestre 2025 a livello di contributo dei Settori ai risultati del Gruppo Banca Ifis, e pertanto i dati di conto economico riflettono esclusivamente il periodo di competenza successivo all'acquisizione (i soli tre mesi da luglio a settembre 2025). I risultati sono inclusivi degli effetti della c.d. "PPA - Purchase Price Allocation", ancorchè provvisoria.

L'attribuzione ai Settori delle numeriche economico-patrimoniali è effettuata sulla base di criteri di riparto omogenei al fine di tenere conto sia della specificità dei diversi Settori sia della necessità di garantire un efficace monitoraggio delle performance aziendali nel tempo.

Inoltre, tenuto conto delle considerazioni sopra riportate, l'informativa di Settore relativamente alle componenti di Conto economico espone i risultati fino all'utile netto.

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING
PRINCIPALI DATI
PATRIMONIALI
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMER
CIAL &
CORPORA
TE BANK
ING
di cui: AREA
FACTORING
di cui: AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE
NPL
SETTORE
GOVER
NANCE &
SERVIZI E
NON
CORE
SETTORE
ILLIMITY
TOTALE
CONS.
DI GRUPPO
Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate
al fair value con impatto a
conto economico
Dati al 30.09.2025 182.606 951 - 181.655 40.259 54.566 524.572 802.003
Dati al 31.12.2024 143.933 975 - 142.958 36.293 56.806 - 237.032
Variazione % 26,9% (2,5)% - 27,1% 10,9% (3,9)% n.a. 238,4%
Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Dati al 30.09.2025 770 - - 770 - 1.162.375 629.092 1.792.237
Dati al 31.12.2024 993 - - 993 - 700.837 - 701.830
Variazione % (22,5)% - - (22,5)% - 65,9% n.a. 155,4%
Crediti verso clientela (1)
Dati al 30.09.2025 6.829.456 2.585.249 1.610.925 2.633.282 1.541.414 2.177.547 5.324.617 15.873.034
Dati al 31.12.2024 6.985.624 2.900.077 1.612.971 2.472.576 1.521.001 2.303.393 - 10.810.018
Variazione % (2,2)% (10,9)% (0,1)% 6,5% 1,3% (5,5)% n.a. 46,8%
Avviamento
Dati al 30.09.2025 - - - - 38.020 - - 38.020
Dati al 31.12.2024 - - - - 38.020 - - 38.020
Variazione % - - - - 0,0% - - 0,0%
Altre attività
Dati al 30.09.2025 116.606 116.606 - - - 205.050 219.347 541.003
Dati al 31.12.2024 163.000 163.000 - - - 219.965 - 382.965
Variazione % (28,5)% (28,5)% - - - (6,8)% n.a. 41,3%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 30 settembre 2025 titoli di Stato per 1.642,5 milioni di euro (1.579,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024) e nel Settore Gruppo illimity sono presenti al 30 settembre 2025 titoli di Stato per 991,3 milioni di euro.

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING SETTORE
DATI ECONOMICI
RICLASSIFICATI
AL 30.09.2025
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMER
CIAL &
CORPORATE
BANKING
di cui:
AREA
FACTO
RING
di cui:
AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE
NPL
GOVER
NANCE &
SERVIZI E
NON
CORE (1)
SETTORE
ILLIMITY
TOTALE
CONS.
DI GRUPPO
Margine di interesse 164.745 76.369 39.507 48.869 191.819 (12.889) 29.126 372.801
Commissioni nette 69.087 44.198 8.440 16.449 (1.678) (1.055) 16.091 82.445
Altre componenti del
margine di
intermediazione
23.093 (23) - 23.116 20.500 36.096 1.460 81.149
Margine di
intermediazione
256.925 120.544 47.947 88.434 210.641 22.152 46.677 536.395
Rettifiche/riprese di valore
nette per rischio di credito
(26.677) (4.332) (3.386) (18.959) 18 3.175 (6.932) (30.416)
Risultato netto della
gestione finanziaria
230.248 116.212 44.561 69.475 210.659 25.327 39.745 505.979
Costi operativi (135.369) (77.385) (26.158) (31.826) (138.533) (30.409) (43.980) (348.291)
Oneri relativi al sistema
bancario
- - - - - (47) - (47)
Accantonamenti netti ai
fondi per rischi e oneri
1.701 1.932 91 (322) (156) 1.512 (86) 2.971
Oneri e proventi non
ricorrenti
- - - - - 372.886 (1.344) 371.542
Utili (perdite) delle
partecipazioni
- - - - - - (408) (408)
Utili (perdite) da cessione
di investimenti
- - - - - - 54 54
Utile (perdita) della
operatività corrente al
lordo dell'imposte
96.580 40.759 18.494 37.327 71.970 369.269 (6.019) 531.800
Imposte sul reddito del
periodo dell'operatività
corrente
(29.621) (12.501) (5.672) (11.448) (22.073) 9.555 (16.418) (58.557)
Utile (perdita) del periodo 66.959 28.258 12.822 25.879 49.897 378.824 (22.437) 473.243
(Utile) perdita del periodo
di pertinenza di terzi
- - - - - (1.050) 72 (978)
Utile (perdita) del periodo
di pertinenza della
Capogruppo
66.959 28.258 12.822 25.879 49.897 377.774 (22.365) 472.265

(1) I dati economici del Settore Governance & Servizi e Non Core al 30 settembre 2025 includono 400,4 milioni di euro relativi alla stima provvisoria del provento non ricorrente relativo al c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3 connesso all'acquisizione di illimity Bank, esposto nella voce "Oneri e proventi non ricorrenti".

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING SETTORE
KPI DI SETTORE
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMER
CIAL &
CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui: AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE NPL GOVER
NANCE &
SERVIZI E
NON
CORE(1)
SETTORE
ILLIMITY
Costo del credito (2)
Dati al 30.09.2025 0,52% 0,21% 0,28% 0,99% n.s. (0,73)% n.s.
Dati al 31.12.2024 0,61% 0,26% 0,29% 1,20% n.s. (0,41)% n.a.
Variazione % (0,09)% (0,04)% (0,01)% (0,21)% n.s. (0,31)% n.a.
Indice di copertura delle
sofferenze lorde
Dati al 30.09.2025 71,6% 80,0% 94,2% 37,7% n.s. 42,5% n.s.
Dati al 31.12.2024 74,0% 83,3% 94,2% 47,2% n.s. 53,1% n.a.
Variazione % (2,4)% (3,3)% (0,1)% (9,5)% n.s. (10,7)% n.a.
RWA (3)
Dati al 30.09.2025 5.868.243 2.541.055 1.230.544 2.096.644 1.737.325 1.158.154 3.736.355
Dati al 31.12.2024 5.769.725 2.729.714 1.200.451 1.839.560 1.733.692 1.171.961 n.a.
Variazione % 1,7% (6,9)% 2,5% 14,0% 0,2% (1,2)% n.a.

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 30 settembre 2025 titoli di Stato per 1.642,5 milioni di euro (1.579,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024) e nel Settore Gruppo illimity sono presenti al 30 settembre 2025 titoli di Stato per 991,3 milioni di euro.

(2) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

(3) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

Settore Commercial & Corporate Banking

Il Settore Commercial & Corporate Banking accoglie le seguenti Aree di business:

  • Factoring: Area dedicata a supportare il credito commerciale delle PMI che operano nel mercato domestico, che si sviluppano verso l'estero o che dall'estero si rivolgono a clientela italiana; include una business unit specializzata nell'acquisto di crediti fiscali ceduti da procedure concorsuali che opera con il marchio Fast Finance. Tale unità acquista crediti fiscali, maturati e maturandi, già chiesti a rimborso oppure futuri, sorti in costanza di procedura oppure nelle annualità precedenti;
  • Leasing: Area che si rivolge al segmento dei piccoli operatori economici e delle PMI attraverso i prodotti del leasing finanziario e del leasing operativo, con esclusione del leasing real estate, non trattato dal Gruppo;
  • Corporate Banking & Lending: Area di business che aggrega più unità:
  • Structured Finance, comparto dedicato al supporto delle imprese e dei fondi private equity nella strutturazione di finanziamenti, sia bilaterali che in pool;
  • Equity Investments, comparto dedicato ad investimenti in partecipazioni di imprese non finanziarie e in quote di organismi interposti;
  • Lending, comparto dedicato all'operatività del Gruppo a medio-lungo termine, orientato al sostegno del ciclo operativo dell'impresa e all'erogazione del credito al consumo sotto forma di operazioni di cessione del quinto della pensione o dello stipendio (CQS/CQP).

Di seguito i risultati del Settore al 30 settembre 2025.

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2025 2024 ASSOLUTA %
Margine di interesse 164.745 183.177 (18.432) (10,1)%
Commissioni nette 69.087 73.031 (3.944) (5,4)%
Altre componenti del margine di intermediazione 23.093 13.089 10.004 76,4%
Margine di intermediazione 256.925 269.297 (12.372) (4,6)%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(26.677) (32.660) 5.983 (18,3)%
Risultato netto della gestione finanziaria 230.248 236.637 (6.389) (2,7)%
Costi operativi (135.369) (128.602) (6.767) 5,3%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 1.701 (3.583) 5.284 (147,5)%
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
96.580 104.452 (7.872) (7,5)%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(29.621) (35.671) 6.050 (17,0)%
Utile (perdita) del periodo 66.959 68.781 (1.822) (2,6)%

L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 67,0 milioni di euro, in riduzione di 1,8 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2024, principalmente per il decremento del margine di intermediazione per 12,4 milioni di euro nonché per i maggiori costi operativi per 6,8 milioni di euro (in ragione del rafforzamento dell'organico e dei maggiori ammortamenti), i cui effetti sono stati compensati parzialmente dalle minori rettifiche di valore nette per 6,0 milioni di euro e dal miglioramento della voce "accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri" per 5,3 milioni di euro.

Il margine di intermediazione del Settore è pari a 256,9 milioni di euro, in riduzione del 4,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente a seguito della riduzione del contributo dell'Area Factoring (-17,3 milioni di euro), il cui effetto è stato parzialmente compensato dalle positive performance dell'Area Corporate Banking & Lending (+2,8 milioni di euro) e dell'Area Leasing (+2,1 milioni di euro). Complessivamente, a fronte della riduzione del

margine di interesse (-18,4 milioni di euro) e delle commissioni nette (-3,9 milioni di euro), crescono significativamente le altre componenti del margine di intermediazione per 10,0 milioni di euro grazie al contributo dell'Area Corporate Banking & Lending.

Il Settore registra al 30 settembre 2025 rettifiche di valore nette per 26,7 milioni di euro, in riduzione del 18,3% rispetto all'omologo periodo dell'esercizio precedente.

I costi operativi sono pari a 135,4 milioni di euro al 30 settembre 2025 e risultano in aumento del 5,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Tale risultato è dato principalmente da maggiori spese del personale (principalmente per aumento organico) e da maggiori ammortamenti sui nuovi sviluppi software entrati in utilizzo nei primi nove mesi del 2025.

La voce "accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri" al 30 settembre 2025 presenta rilasci netti pari a 1,7 milioni di euro, associabili principalmente alla positiva risoluzione di un contenzioso in essere legato all'Area Factoring. Il dato risulta in riduzione rispetto agli accantonamenti netti per 3,6 milioni di euro al 30 settembre 2024, i quali erano relativi principalmente a stanziamenti a copertura di rischi connessi a contenziosi in essere su crediti di imposta per superbonus e altri bonus fiscali edilizi.

L'andamento della gestione delle Aree di business che compongono il Settore è descritto ed approfondito in seguito.

Nella tabella che segue vengono dettagliati i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela per qualità del credito.

COMMERCIAL & CORPORATE
BANKING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 30.09.2025
Valore nominale 121.196 222.713 43.348 387.257 6.693.566 7.080.823
Rettifiche di valore (86.760) (103.250) (5.444) (195.454) (55.913) (251.367)
Valore di bilancio 34.436 119.463 37.904 191.803 6.637.653 6.829.456
Coverage ratio 71,6% 46,4% 12,6% 50,5% 0,8% 3,5%
Gross ratio 1,7% 3,1% 0,6% 5,5% 94,5% 100,0%
Net ratio 0,5% 1,7% 0,6% 2,8% 97,2% 100,0%
SITUAZIONE AL 31.12.2024
Valore nominale 118.745 208.606 57.286 384.637 6.860.428 7.245.065
Rettifiche di valore (87.825) (97.986) (5.012) (190.823) (68.618) (259.441)
Valore di bilancio 30.920 110.620 52.274 193.814 6.791.810 6.985.624
Coverage ratio 74,0% 47,0% 8,7% 49,6% 1,0% 3,6%
Gross ratio 1,6% 2,9% 0,8% 5,3% 94,7% 100,0%
Net ratio 0,4% 1,6% 0,7% 2,8% 97,2% 100,0%

Al 30 settembre 2025 le attività deteriorate nette nel Settore Commercial & Corporate Banking si attestano a 191,8 milioni di euro, in riduzione di 2,0 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024 (193,8 milioni di euro). L'andamento è da ricondurre principalmente ad un decremento delle esposizioni classificate a past due per 14,4 milioni di euro (quasi interamente riconducibile all'Area Factoring), il cui effetto è stato parzialmente compensato dall'aumento nel periodo delle inadempienze probabili per 8,8 milioni di euro (principalmente relativo alle esposizioni dell'Area Corporate Banking & Lending).

Il coverage ratio del portafoglio deteriorato è pari al 50,5% al 30 settembre 2025, sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2024.

Nel Settore Commercial & Corporate Banking sono presenti crediti prevalentemente deteriorati contabilmente classificati come POCI, riferiti principalmente ad attivi rinvenienti da operazioni di aggregazione aziendale (ad esclusione di quelli rivenienti dalla recente aggregazione relativa al Gruppo illimity, i cui POCI sono esposti specificamente nel Settore illimity): il valore netto di tali attività è di 8,7 milioni di euro al 30 settembre 2025, di cui 5,7 milioni di euro deteriorati (entrambi tali dati risultano sostanzialmente in linea con quelli al 31 dicembre 2024).

Tali valori incorporano sia gli effetti connessi allo smontamento temporale degli effetti rilevati in sede di "PPA" (ad esclusione della PPA relativa all'acquisizione del Gruppo illimity, che è allocata nel Settore illimity), sia gli effetti derivanti dalle perdite attese lungo la vita utile dell'attività, come previsto dal principio contabile IFRS 9.

CONSISTENZE VARIAZIONE
KPI 30.09.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Costo del credito (1) 0,52% 0,61% n.a. (0,09)%
Attività deteriorate nette/
Crediti verso clientela netti
2,8% 2,8% n.a. 0,0%
Attività deteriorate lorde/
Crediti verso clientela lordi
5,5% 5,3% n.a. 0,2%
RWA (2) 5.868.243 5.769.725 98.518 1,7%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

Per una migliore comprensione dei risultati del periodo, vengono commentati di seguito i contributi delle singole Aree di business del Settore Commercial & Corporate Banking.

Area Factoring

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2025 2024 ASSOLUTA %
Margine di interesse 76.369 90.187 (13.818) (15,3)%
Commissioni nette 44.198 47.635 (3.437) (7,2)%
Altre componenti del margine di intermediazione (23) 16 (39) n.s.
Margine di intermediazione 120.544 137.838 (17.294) (12,5)%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(4.332) (12.181) 7.849 (64,4)%
Risultato netto della gestione finanziaria 116.212 125.657 (9.445) (7,5)%
Costi operativi (77.385) (72.226) (5.159) 7,1%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 1.932 (8.653) 10.585 n.s.
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
40.759 44.778 (4.019) (9,0)%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(12.501) (15.650) 3.149 (20,1)%
Utile (perdita) del periodo 28.258 29.128 (870) (3,0)%

Al 30 settembre 2025 il contributo dell'Area Factoring al margine di intermediazione del Settore Commercial & Corporate Banking ammonta a 120,5 milioni di euro, in riduzione del 12,5% rispetto al risultato dello stesso periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è dovuto principalmente al minor contributo del margine di interesse (-13,8 milioni di euro) e delle commissioni nette (-3,4 milioni di euro). Il turnover dei primi nove mesi del 2025 è pari a 9,4 miliardi di euro, in aumento di 0,3 miliardi di euro rispetto al dato al 30 settembre 2024, mentre il monte crediti risulta pari a 3,1 miliardi di euro e risulta in linea rispetto al dato del medesimo periodo dell'esercizio precedente.

(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

Le rettifiche nette di valore per rischio di credito sono pari a 4,3 milioni di euro al 30 settembre 2025, in riduzione rispetto al dato di 12,2 milioni di euro al 30 settembre 2024 per effetto della registrazione nei primi nove mesi del 2025 di minori accantonamenti sul portafoglio deteriorato e di riprese su specifiche posizioni classificate a sofferenza

Il risultato netto della gestione finanziaria si attesta quindi a 116,2 milioni di euro (-7,5% rispetto al risultato del 30 settembre 2024).

I costi operativi, pari a 77,4 milioni di euro al 30 settembre 2025, risultano in aumento di 5,2 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2024. Tale incremento è dovuto, come precedentemente indicato, principalmente a maggiori spese del personale connesse all'aumento dell'organico nonché a maggiori ammortamenti sui nuovi sviluppi software entrati in utilizzo nei primi nove mesi del 2025.

La voce "accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri" presenta rilasci netti al 30 settembre 2025 pari a 1,9 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto agli accantonamenti netti pari a 8,7 milioni di euro al 30 settembre 2024 (i quali erano riconducibili ai già citati stanziamenti a copertura di rischi connessi a contenziosi in essere su crediti di imposta per superbonus e altri bonus fiscali edilizi). Come precedentemente indicato, tale miglioramento è relativo sostanzialmente ai rilasci registrati nei primi nove mesi del 2025 per la positiva risoluzione di contenziosi esistenti.

Per quanto riguarda i principali aspetti patrimoniali, al 30 settembre 2025 il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 2.585,2 milioni di euro, in diminuzione del 10,9% rispetto al dato del 31 dicembre 2024 principalmente a seguito della riduzione delle esposizioni nette in bonis (-303,2 milioni di euro), in linea con la stagionalità del business.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela per qualità del credito.

AREA FACTORING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 30.09.2025
Valore nominale 82.821 69.956 19.391 172.168 2.531.174 2.703.342
Rettifiche di valore (66.244) (38.705) (861) (105.810) (12.283) (118.093)
Valore di bilancio 16.577 31.251 18.530 66.358 2.518.891 2.585.249
Coverage ratio 80,0% 55,3% 4,4% 61,5% 0,5% 4,4%
SITUAZIONE AL 31.12.2024
Valore nominale 74.911 72.638 31.948 179.497 2.838.617 3.018.114
Rettifiche di valore (62.381) (37.890) (1.200) (101.471) (16.566) (118.037)
Valore di bilancio 12.530 34.748 30.748 78.026 2.822.051 2.900.077
Coverage ratio 83,3% 52,2% 3,8% 56,5% 0,6% 3,9%

Il totale delle esposizioni deteriorate nette dell'Area ammonta a 66,4 milioni di euro, in riduzione del 15,0% rispetto al dato del 31 dicembre 2024, principalmente a seguito della riduzione delle posizioni in past due (-12,2 milioni di euro) solo parzialmente compensata dall'incremento delle sofferenze. In termini complessivi il coverage delle esposizioni deteriorate aumenta dal 56,5% al 61,5% principalmente per effetto delle suddette variazioni a livello di incidenza delle sofferenze e dei past due sul totale deteriorato.

CONSISTENZE VARIAZIONE
KPI 30.09.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Costo del credito (1) 0,21% 0,26% n.a. (0,04)%
RWA (2) 2.541.055 2.729.714 (188.659) (6,9%)

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

Il costo del credito si riduce dallo 0,26% al 31 dicembre 2024 allo 0,21% al 30 settembre 2025, per effetto delle sopraccitate dinamiche economiche registrate nei primi nove mesi del 2025.

Si segnala come le esposizioni deteriorate nette includano complessivamente 9,6 milioni di euro nei confronti del SSN, in riduzione di 19,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024.

Area Leasing

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2025 2024 ASSOLUTA %
Margine di interesse 39.507 37.797 1.710 4,5%
Commissioni nette 8.440 8.049 391 4,9%
Margine di intermediazione 47.947 45.846 2.101 4,6%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(3.386) (6.039) 2.653 (43,9)%
Risultato netto della gestione finanziaria 44.561 39.807 4.754 11,9%
Costi operativi (26.158) (26.728) 570 (2,1)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 91 89 2 2,2%
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
18.494 13.168 5.326 40,4%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(5.672) (4.497) (1.175) 26,1%
Utile (perdita) del periodo 12.822 8.671 4.151 47,9%

Il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 47,9 milioni di euro, in aumento di 2,1 milioni di euro rispetto al dato al 30 settembre 2024 (+4,6%) per effetto principalmente dei maggiori volumi commerciali.

Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 3,4 milioni di euro, in riduzione di 2,7 milioni di euro rispetto al dato al 30 settembre 2024.

I costi operativi sono pari a 26,2 milioni di euro, in riduzione di 0,6 milioni di euro rispetto al dato al 30 settembre 2024 principalmente per minori imposte indirette, maggiori altri proventi verso la clientela e minori spese progettuali ICT, che nel 2024 erano caratterizzate un elevato effort rispetto alle progettualità previste nell'anno corrente.

Al 30 settembre 2025 il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 1.610,9 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato al 31 dicembre 2024.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per qualità del credito.

(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

AREA LEASING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 30.09.2025
Valore nominale 10.700 18.037 10.584 39.321 1.607.562 1.646.883
Rettifiche di valore (10.076) (11.336) (3.011) (24.423) (11.535) (35.958)
Valore di bilancio 624 6.701 7.573 14.898 1.596.027 1.610.925
Coverage ratio 94,2% 62,8% 28,4% 62,1% 0,7% 2,2%
SITUAZIONE AL 31.12.2024
Valore nominale 10.074 17.628 8.505 36.207 1.612.635 1.648.842
Rettifiche di valore (9.494) (11.222) (2.180) (22.896) (12.975) (35.871)
Valore di bilancio 580 6.406 6.325 13.311 1.599.660 1.612.971
Coverage ratio 94,2% 63,7% 25,6% 63,2% 0,8% 2,2%

Le esposizioni nette deteriorate sono pari a 14,9 milioni di euro al 30 settembre 2025, in aumento di 1,6 milioni di euro rispetto a dicembre 2024 principalmente per l'incremento nel periodo delle posizioni in past due. Il coverage ratio delle attività deteriorate passa dal 63,2% di dicembre 2024 al 62,1% di settembre 2025 (principalmente per il sopraccitato aumento dell'incidenza dei past due sul portafoglio totale deteriorato), mentre il coverage dei crediti in bonis è pari allo 0,7%, in leggera riduzione rispetto al dato del 31 dicembre 2024 pari a 0,8%.

KPI CONSIS TENZE VARIAZIONE
KFI . 30.09.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Costo del credito (1) 0,28% 0,29% n.a. (0,01)%
RWA (2) 1.230.544 1.200.451 30.093 2,5%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

Area Corporate Banking & Lending

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2025 2024 ASSOLUTA %
Margine di interesse 48.869 55.193 (6.324) (11,5)%
Commissioni nette 16.449 17.347 (898) (5,2)%
Altre componenti del margine di intermediazione 23.116 13.073 10.043 76,8%
Margine di intermediazione 88.434 85.613 2.821 3,3%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(18.959) (14.440) (4.519) 31,3%
Risultato netto della gestione finanziaria 69.475 71.173 (1.698) (2,4)%
Costi operativi (31.826) (29.648) (2.178) 7,3%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (322) 4.981 (5.303) (106,5)%
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
37.327 46.506 (9.179) (19,7)%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(11.448) (15.524) 4.076 (26,3)%
Utile (perdita) del periodo 25.879 30.982 (5.103) (16,5)%

Il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending è pari a 88,4 milioni di euro al 30 settembre 2025, in aumento di 2,8 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2024 (+3,3%). La variazione positiva è determinata dall'effetto combinato dei seguenti fattori:

  • riduzione del margine di interesse di 6,3 milioni di euro, derivante dal minore contributo del comparto Corporate Banking per 2 milioni di euro e dal minor contributo del comparto Lending per 4 milioni di euro;
  • minori commissioni nette per 0,9 milioni di euro, derivanti principalmente dal comparto Corporate Banking;
  • significativo incremento del contributo delle altre componenti del margine di intermediazione per 10,0 milioni di euro al 30 settembre 2025, rappresentato principalmente dalla rivalutazione nel periodo del fair value sui titoli del comparto Corporate Banking.

Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 19,0 milioni di euro, in aumento di 4,5 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2024. Tale incremento è dovuto ai maggiori accantonamenti stanziati nel periodo per il deterioramento della qualità creditizia su alcune posizioni specifiche.

L'aumento dei costi operativi di 2,2 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2024 è riconducibile principalmente maggiori spese del personale connesse all'aumento dell'organico nonché a maggiori spese legali e minori rivalse verso la clientela riconducibili alla controllata Banca Credifarma.

La voce "accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri" presenta per il periodo in questione accantonamenti netti pari a 0,3 milioni di euro. Il confronto con il dato comparato è fortemente condizionato dai rilasci netti per 5,0 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024, i quali erano relativi alla risoluzione di contenziosi derivanti dall'acquisizione dal ramo d'azienda ex Aigis Banca.

Al 30 settembre 2025 il totale dei crediti netti verso clientela dell'Area ammonta a 2.633,3 milioni di euro, in aumento di 160,7 milioni di euro rispetto al dato del 31 dicembre 2024.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per qualità del credito.

AREA CORPORATE BANKING &
LENDING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZ
E PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 30.09.2025
Valore nominale 27.675 134.720 13.373 175.768 2.554.830 2.730.598
Rettifiche di valore (10.440) (53.209) (1.572) (65.221) (32.095) (97.316)
Valore di bilancio 17.235 81.511 11.801 110.547 2.522.735 2.633.282
Coverage ratio 37,7% 39,5% 11,8% 37,1% 1,3% 3,6%
SITUAZIONE AL 31.12.2024
Valore nominale 33.760 118.340 16.833 168.933 2.409.176 2.578.109
Rettifiche di valore (15.950) (48.874) (1.632) (66.456) (39.077) (105.533)
Valore di bilancio 17.810 69.466 15.201 102.477 2.370.099 2.472.576
Coverage ratio 47,2% 41,3% 9,7% 39,3% 1,6% 4,1%

L'ammontare delle esposizioni deteriorate nette al 30 settembre 2025, pari a 110,5 milioni di euro, risulta in aumento di 8,1 milioni di euro rispetto al valore di fine esercizio 2024, poiché l'incremento delle inadempienze probabili nel periodo (+12,0 milioni di euro) è stato compensato solo parzialmente dalla diminuzione delle sofferenze e delle esposizioni scadute deteriorate. Il coverage dei crediti deteriorati si riduce dal 39,3% di dicembre 2024 al 37,1% di settembre 2025 a causa principalmente della minore incidenza all'interno del portafoglio deteriorato dell'Area delle posizioni classificate come sofferenza rispetto alla situazione di fine 2024.

CONSISTENZE VARIAZIONE
KPI 30.09.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Costo del credito (1) 0,99% 1,20% n.a. (0,21)%
RWA (2) 2.096.644 1.839.560 257.084 14,0%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

Settore Npl

È il Settore del Gruppo Banca Ifis dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti sia unsecured sia secured di difficile esigibilità (ad esclusione di quelli rivenienti dall'acquisizione del Gruppo illimity, inseriti nello specifico Settore illimity), nonché all'attività di gestione di portafogli di terzi. L'attività è strettamente connessa alla trasformazione in attività paganti e all'incasso di crediti deteriorati.

Nella tabella riportata di seguito viene rappresentato il portafoglio crediti del Settore Npl per modalità di trasformazione e criterio di contabilizzazione; gli "interessi a conto economico" si riferiscono alle componenti del margine di intermediazione derivanti dalla contabilizzazione a costo ammortizzato del relativo portafoglio crediti; in particolare, sono inclusi gli interessi attivi da costo ammortizzato per 138,1 milioni di euro e altre componenti del margine di interesse da variazione cash flow per 82,4 milioni di euro, così come riportati nella tabella riepilogativa dei "Dati economici riclassificati" nel seguito del presente paragrafo.

PORTAFOGLIO DI
PROPRIETA' DEL
SETTORE NPL
(in migliaia di euro)
VALORE
NOMINALE
RESIDUO
VALORI DI
BILANCIO
VAL. BIL. / VAL.
NOM. RES.
INTERESSI A
CONTO
ECONOMICO
ERC
Costo 453.146 119.651 26,4% - 28.029
Stragiudiziale 9.201.802 456.949 5,0% 64.163 757.630
di cui: Massiva (curve) 8.651.550 171.418 2,0% (6.456) 300.379
di cui: Piani 550.252 285.531 51,9% 70.619 457.251
Giudiziale 8.627.214 948.562 11,0% 156.408 1.763.835
di cui: Altre posizioni in
corso di lavorazione
giudiziale
1.410.205 138.535 9,8% - 277.340
di cui: Precetti,
Pignoramenti, ODA
2.177.983 648.221 29,8% 135.444 1.261.376
di cui: Secured e
Corporate
5.039.026 161.806 3,2% 20.964 225.119
Totale 18.282.162 1.525.162 8,3% 220.571 2.549.494

L'attività può essere suddivisa in tre macrocategorie:

  • gestione post acquisto, dove vengono espletate tutte le attività di ricerca informazioni propedeutiche all'instradamento della posizione verso le modalità di trasformazione più adeguate; il credito viene classificato in un'area cosiddetta di "staging" e contabilmente valorizzato al costo di acquisto (119,7 milioni di euro al 30 settembre 2025) senza contribuzione a conto economico in termini di margine. Di norma dopo 6-12 mesi le posizioni vengono indirizzate verso la forma di gestione più adeguata alle caratteristiche delle stesse;
  • gestione stragiudiziale, che accoglie le pratiche che possono essere gestite tramite attività di recupero a carattere transattivo. Le pratiche in attesa di conoscere l'esistenza o meno dello strumento di recupero più idoneo sono classificate in un bacino denominato "gestione massiva" e ammontano al 30 settembre 2025 a 171,4 milioni di euro rispetto a 165,5 milioni di euro al 31 dicembre 2024, in aumento del 3,6%. Le pratiche su cui è stato concordato e formalizzato un piano di rientro si attestano a 285,5 milioni di euro al 30 settembre 2025;
  • gestione giudiziale, che accoglie tutte le pratiche nei diversi stadi di lavorazione giudiziale che vanno dall'ottenimento del decreto ingiuntivo all'ottenimento di una Ordinanza di Assegnazione (ODA). Le pratiche che sono in attesa dell'azionamento legale più appropriato sono incluse nella categoria "Altre posizioni in corso di lavorazione giudiziale" e risultano pari a 138,5 milioni di euro al 30 settembre 2025; le pratiche che si trovano nelle fasi di precetto, pignoramento e ODA trovano collocamento nell'apposito bacino si attestano a 648,2 milioni di euro. Nel bacino della gestione giudiziale rientrano le posizioni

"Secured e Corporate", di derivazione corporate bancaria o real estate, pari a 161,8 milioni di euro al 30 settembre 2025.

Si segnala infine che, cogliendo le opportunità di mercato e nel rispetto di quanto previsto dal proprio business model, il Gruppo può procedere con la cessione a terzi di portafogli del Settore Npl rappresentati da posizioni su cui non si prevedono recuperi significativi.

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2025
2024
ASSOLUTA %
Margine di interesse 191.819 206.266 (14.447) (7,0)%
Commissioni nette (1.678) (774) (904) 116,8%
Altre componenti del margine di intermediazione 20.500 10.165 10.335 101,7%
- di cui: Utili (perdite) da cessione di attività
finanziarie
20.429 9.881 10.548 106,8%
Margine di intermediazione 210.641 215.657 (5.016) (2,3)%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
18 116 (98) (84,5)%
Risultato netto della gestione finanziaria 210.659 215.773 (5.114) (2,4)%
Costi operativi (138.533) (141.699) 3.166 (2,2)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (156) 1.730 (1.886) (109,0)%
Oneri e proventi non ricorrenti - (556) 556 (100,0)%
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
71.970 75.248 (3.278) (4,4)%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(22.073) (25.697) 3.624 (14,1)%
Utile (perdita) del periodo 49.897 49.551 346 0,7%

Il margine di interesse, che ammonta a 191,8 milioni di euro (in riduzione di 14,4 milioni di euro rispetto al dato dello stesso periodo dell'esercizio precedente), è composto da:

  • interessi attivi da costo ammortizzato, cioè gli interessi che maturano al tasso effettivo originario, che passano da 128,4 milioni di euro al 30 settembre 2024 a 138,1 milioni di euro al 30 settembre 2025 per effetto di un incremento del valore medio dei crediti sottostanti che hanno completato la fase di verifica documentale e che sono usciti dalla fase di staging;
  • interessi attivi su notes e altre componenti minoritarie, che presentano al 30 settembre 2025 un saldo pari a 2,4 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato di 5,2 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024;
  • altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow, che variano da 78,2 milioni di euro del 30 settembre 2024 a 82,4 milioni di euro al 30 settembre 2025, e riflettono la variazione dei cash flow attesi in funzione degli incassi realizzati rispetto alle previsioni. A tale voce contribuisce, da un lato, la gestione stragiudiziale per 11,7 milioni di euro, a cui contribuiscono i piani di rientro per 39,4 milioni di euro parzialmente compensati dall'effetto negativo dei modelli a curve per 27,7 milioni di euro. Dall'altro lato vi è il contributo della gestione legale per 70,7 milioni di euro, a seguito di azioni di precetto, pignoramento e ODA;
  • interessi passivi pari a 31,1 milioni di euro, in riduzione di 1,6 milioni di euro rispetto al saldo dello stesso periodo dell'esercizio precedente.

Le commissioni nette rappresentano un costo di 1,7 milioni di euro al 30 settembre 2025, in aumento rispetto al costo per 0,8 milioni di euro del 30 settembre 2024.

Nel corso dei primi nove mesi del 2025 sono state realizzate cessioni di portafogli di crediti e di titoli di debito appartenenti al Settore Npl, in linea con le policy del Gruppo, da cui si sono generati utili netti da cessione pari a 20,4 milioni di euro, in aumento di 10,5 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2024.

In considerazione di quanto sopra, il margine di intermediazione del Settore Npl si attesta a complessivi 210,6 milioni di euro, in riduzione di 5,0 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2024.

La voce "rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito" del Settore Npl è legata esclusivamente alla variazione del fondo svalutazione su titoli e finanziamenti connessi a operazioni di cartolarizzazione con sottostante crediti deteriorati.

I costi operativi, pari a 138,5 milioni di euro al 30 settembre 2025, risultano in riduzione di 3,2 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2024. Tale diminuzione è dovuta principalmente a minori spese di recupero in ambito Npl nonché a minori spese del personale rispetto allo stesso periodo del 2024 per la riorganizzazione delle risorse dell'ex Revalea a seguito della fusione per incorporazione in Ifis Npl Investing, avvenuta nel corso del quarto trimestre 2024.

In conseguenza di quanto sopra, l'utile del periodo del Settore Npl è pari a 49,9 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al 30 settembre 2024.

Si riporta nel seguito il dettaglio dei crediti netti per qualità del credito.

DATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Crediti in sofferenza netti 1.152.606 1.184.378 (31.772) (2,7)%
Inadempienze probabili nette 360.859 308.540 52.319 17,0%
Esposizioni scadute deteriorate nette 3.751 3.837 (86) (2,2)%
Totale attività deteriorate nette verso clientela
(Stage 3)
1.517.216 1.496.755 20.461 1,4%
Totale crediti in bonis netti (Stage 1 e 2) 24.198 24.246 (48) (0,2)%
- di cui: crediti di proprietà acquistati 7.946 10.666 (2.720) (25,5)%
- di cui: crediti erogati e conti correnti verso
clientela
3.101 533 2.568 n.s.
- di cui: titoli di debito 10.556 11.602 (1.046) (9,0)%
- di cui: crediti connessi all'attività di servicer 2.595 1.445 1.150 79,6%
Totale crediti per cassa verso clientela 1.541.414 1.521.001 20.413 1,3%
- di cui: crediti di proprietà acquistati e valutati
al costo ammortizzato
1.525.162 1.507.421 17.741 1,2%

In merito ai crediti del Settore Npl, 1.525,2 milioni di euro sono rappresentati da crediti appartenenti alla categoria dei POCI – Purchased or originated credit-impaired – prevista dal principio contabile IFRS 9, che rappresenta tutte quelle esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono state originate. Questi crediti rappresentano l'attività caratteristica del Settore. Restano esclusi da questa classificazione le nuove erogazioni di crediti in bonis, i titoli di debito valutati al costo ammortizzato e i crediti connessi all'attività di servicer per conto terzi.

CONSISTENZE VARIAZIONE
KPI 30.09.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Valore nominale dei crediti gestiti 18.282.162 21.605.929 (3.323.767) (15,4)%
RWA (1) 1.737.325 1.733.692 3.633 0,2%

(1) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

La sommatoria dei flussi di cassa attesi lordi complessivi (ERC – Estimated Remaining Collections) è pari a 2,5 miliardi di euro.

ANDAMENTO PORTAFOGLIO CREDITI DETERIORATI
SETTORE NPL
30.09.2025 31.12.2024
Portafoglio crediti iniziale 1.507.421 1.629.215
Acquisti (+) 104.748 18.032
Cessioni (-) (39.615) (49.588)
Utili (perdite) da cessioni (+/-) 20.458 16.068
Interessi da costo ammortizzato (+) 138.141 185.126
Altre componenti di interesse da variazione cash flow (+) 82.445 130.487
Incassi (-) (288.436) (421.919)
Portafoglio crediti finale 1.525.162 1.507.421

Il totale degli acquisti del Settore Npl nei primi nove mesi del 2025 ammonta a 104,7 milioni di euro, in significativo aumento rispetto al dato di 7,9 milioni di euro del 30 settembre 2024. Nel corso dei primi nove mesi del 2025 sono state perfezionate operazioni di cessione di crediti del Settore Npl ad un prezzo di vendita complessivo di 39,6 milioni di euro che hanno prodotto utili netti per 20,5 milioni di euro.

Al 30 settembre 2025 il portafoglio gestito dal Settore Npl comprende n. 1.840.627 pratiche, per un valore nominale pari a 18,3 miliardi di euro.

Settore Governance & Servizi e Non Core

Nel Settore confluiscono, fra le altre, le risorse necessarie allo svolgimento dei servizi delle funzioni di Strategic Planning, Finance, Operations, Human Resources, Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability nonché le strutture preposte alla raccolta, alla gestione e all'allocazione ai Settori operativi delle risorse finanziarie. Il Settore in questione comprende altresì l'attività di Proprietary Finance (desk titoli di proprietà) e l'attività di Securitization & Structured Solutions (investimento in Asset Backed Securities, strumentali alla realizzazione di operazioni di cartolarizzazione), ad eccezione di quanto di competenza del Gruppo illimity (che è inserito nello specifico Settore illimity). Il Settore include inoltre i portafogli in run-off originati dall'ex Interbanca nonché altri portafogli residuali di prestiti personali.

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2025 2024 ASSOLUTA %
Margine di interesse (12.889) 14.956 (27.845) (186,2)%
Commissioni nette (1.055) (2.691) 1.636 (60,8)%
Altre componenti del margine di intermediazione 36.096 34.617 1.479 4,3%
Margine di intermediazione 22.152 46.882 (24.730) (52,7)%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
3.175 3.669 (494) (13,5)%
Risultato netto della gestione finanziaria 25.327 50.551 (25.224) (49,9)%
Costi operativi (30.409) (29.363) (1.046) 3,6%
Oneri relativi al sistema bancario (47) (8.121) 8.074 (99,4)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 1.512 1.288 224 17,4%
Oneri e proventi non ricorrenti 372.886 - 372.886 n.a.
- di cui per gain on a bargain purchase provvisorio
su acquisizione illimity Bank
400.423 - 400.423 n.a.
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
369.269 14.355 354.914 n.s.
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
9.555 (4.902) 14.457 n.s.
Utile (perdita) del periodo 378.824 9.453 369.371 n.s.
(Utile) perdita del periodo di pertinenza di terzi (1.050) (1.217) 167 (13,7)%
Utile (perdita) di periodo di pertinenza della
Capogruppo
377.774 8.236 369.538 n.s.

Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 22,2 milioni di euro, in diminuzione di 24,7 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2024, ed è determinato in particolare dalle seguenti dinamiche:

  • il margine di interesse risulta negativo per 12,9 milioni di euro e in diminuzione di 27,8 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2024. La variazione negativa è dovuta per 21,8 milioni di euro alla minore marginalità lato tesoreria, per 4 milioni di euro al minor margine di interesse del portafoglio in run-off del comparto Non Core e per 2 milioni di euro al comparto Proprietary Finance;
  • le altre componenti del margine di intermediazione registrano un incremento di 1,5 milioni di euro. La variazione positiva è dovuta principalmente alle migliori performance registrate sul portafoglio proprietario del Settore, dove l'effetto positivo di maggiori dividendi e proventi simili per 9 milioni di euro e maggiori utili da negoziazione per 5 milioni di euro è stato solo parzialmente compensato dal minore contributo per 7 milioni di euro degli utili da cessione e dalle minori valutazioni al fair value delle attività finanziarie del comparto Non Core per circa 5 milioni di euro (le quali tuttavia nei primi nove mesi del 2024 erano state caratterizzate da una dismissione di uno strumento finanziario partecipativo con una plusvalenza di 6,2 milioni di euro).

Sul versante della raccolta, il prodotto "Rendimax Conto Deposito" continua a costituire la principale fonte di finanziamento del Gruppo, con un costo complessivo che si attesta a 96,7 milioni di euro, in riduzione rispetto all'omologo periodo dell'esercizio precedente di 2,7 milioni di euro. La riduzione deriva principalmente dalle minori masse medie in gestione, che passano da 4.417 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024 a 4.232 milioni di euro al 30 settembre 2025. Il tasso medio si attesta a 3,05% al 30 settembre 2025, sostanzialmente in linea con l'omologo periodo dell'esercizio precedente.

Al 30 settembre 2025 il valore di bilancio delle obbligazioni emesse da Banca Ifis ammonta a 1.919,6 milioni di euro, in aumento di 412,3 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2024 (1.507,3 milioni di euro) a seguito principalmente dell'emissione in data 8 luglio 2025 di un bond da 400 milioni di euro con scadenza a novembre 2029 nell'ambito del programma EMTN (per maggiori dettagli a riguardo si rimanda alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo" della Nota informativa). Gli interessi passivi maturati nei primi nove mesi del 2025 sul totale delle emissioni si attestano complessivamente a 75,1 milioni di euro.

La raccolta effettuata tramite cartolarizzazioni (escluse quelle relative al Gruppo illimity, allocate al Settore illimity) risulta pari a 902,0 milioni di euro al 30 settembre 2025, ed è in riduzione di 743,4 milioni di euro rispetto al dato del 31 dicembre 2024 a seguito principalmente dei seguenti effetti:

  • l'acquisto da parte della Capogruppo Banca Ifis della totalità dei titoli senior della cartolarizzazione Emma, i quali al 31 dicembre 2024 presentavano un valore di bilancio di 268,6 milioni di euro;
  • della ristrutturazione effettuata nel corso del terzo trimestre 2025 del veicolo Indigo Lease, a seguito della quale i titoli emessi verso terzi e relativi alla tranche senior (che al 31 dicembre 2024 presentavano un valore di bilancio di 400,2 milioni di euro) sono stati sottoscritti dalla Capogruppo Banca Ifis, configurando di conseguenza tale operazione come un'autocartolarizzazione;
  • del normale ammortamento dei titoli di cartolarizzazione del veicolo ABCP Programme, che ha comportato una variazione in diminuzione pari a 74,6 milioni di euro rispetto a dicembre 2024.

La raccolta tramite cartolarizzazioni del Settore al 30 settembre 2025 si compone esclusivamente di titoli emessi dal veicolo ABCP Programme per 902,0 milioni di euro, relativi alla tranche senior.

Gli interessi passivi maturati si riducono da 60,8 milioni di euro del 30 settembre 2024 a 33,7 milioni di euro del 30 settembre 2025 per le suddette sottoscrizioni da parte di Banca Ifis dei titoli di Emma e Indigo Lease precedentemente collocati presso terzi nonché per effetto della variazione delle curve di mercato a cui sono indicizzate le cartolarizzazioni.

Complessivamente, il costo medio del funding allocato al Settore si attesta al 3,36% al 30 settembre 2025, in diminuzione rispetto al dato di 3,91% relativo alla media dei nove mesi del 2024.

Per quanto concerne il costo del credito, il dato al 30 settembre 2025 evidenzia riprese nette per 3,2 milioni di euro, in riduzione di 0,5 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2024 sostanzialmente riconducibile alla positiva ristrutturazione di una posizione individualmente significativa.

I costi operativi si attestano a 30,4 milioni di euro, registrando un incremento di 1,0 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2024, legato principalmente all'operatività del comparto Proprietary Finance.

La voce "oneri relativi al sistema bancario" include i costi sostenuti nel periodo per il funzionamento dei fondi di garanzia del sistema bancario (esclusa l'eventuale quota imputabile a illimity Bank, allocata al Settore illimity), e risulta pari a 47 mila euro. Il saldo comparato al 30 settembre 2024 era pari a 8,1 milioni di euro in quanto si riferiva al costo della contribuzione annuale al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), di cui 7,9 milioni di euro relativi a Banca Ifis e il residuo relativo a Banca Credifarma.

Con riferimento alla voce "accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri", essa presenta riprese nette per 1,5 milioni di euro nei primi nove mesi del 2025 riconducibili principalmente al rilascio dell'eccedenza del Fondo di Solidarietà della Capogruppo Banca Ifis, registrando un miglioramento rispetto ai rilasci netti per 1,3 milioni di

euro del 30 settembre 2024 (i quali erano relativi principalmente alla positiva risoluzione per il Gruppo di un contenzioso in essere).

La voce "oneri e proventi non ricorrenti" presenta un saldo netto al 30 settembre 2025 positivo per 372,9 milioni di euro ed è composta dalle seguenti fattispecie:

  • i costi operativi non ricorrenti di competenza dei primi nove mesi 2025, pari a 27,5 milioni di euro e connessi principalmente all'OPAS su illimity Bank presentata da Banca Ifis a gennaio 2025 (per maggiori dettagli si veda la sezione "Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio volontaria (OPAS) sulla totalità delle azioni di illimity Bank" all'interno della Nota informativa), limitatamente alla quota di competenza del Settore Governance & Servizi e Non Core. In altri termini, i costi non ricorrenti connessi a tale OPAS sostenuti da società del Gruppo illimity sono esclusi, in quanto inseriti nello specifico Settore illimity;
  • il provento non ricorrente relativo c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3 pari a 400,4 milioni di euro, riveniente dall'acquisizione di illimity Bank in data 4 luglio 2025 e dal confronto tra il corrispettivo pagato e il fair value delle attività nette acquisite. Tale gain on a bargain purchase deve ritenersi come una stima provvisoria e pertanto suscettibile di aggiornamento, in quanto essa è basata su una PPA non ancora definitiva allocata alle attività nette acquisite.

Le imposte del periodo allocate al Settore Governance & Servizi e Non Core risultano positive per 9,6 milioni di euro (rispetto alle imposte negative per 4,9 milioni di euro al 30 settembre 2024), a causa della presenza all'interno dell'utile lordo del Settore pari a 369,3 milioni di euro del sopraccitato "gain on a bargain purchase" per 400,4 milioni di euro, che non è soggetto a tassazione.

Per effetto delle dinamiche sopra rappresentate, il risultato del periodo del Settore Governance & Servizi e Non Core risulta in utile per 378,8 milioni di euro, in significativo aumento rispetto al dato al 30 settembre 2024 che ammontava ad un utile di 9,5 milioni di euro (+369,4 milioni di euro) principalmente per l'inclusione nei dati al 30 settembre 2025 del sopraccitato gain on a bargain purchase provvisorio per 400,4 milioni di euro e dei suddetti oneri non ricorrenti di competenza del Settore (pari a 27,5 milioni di euro ante imposte e 18,4 milioni di euro post imposte). Escludendo l'utile di pertinenza di terzi di competenza del Settore, il contributo del Settore all'utile di pertinenza della Capogruppo è positivo per 377,8 milioni di euro. Depurando il risultato del periodo da tali componenti non ricorrenti, il Settore Governance & Servizi e Non Core risulterebbe in perdita per 4,2 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato al 30 settembre 2024 (-12,5 milioni di euro).

Per quanto riguarda i dati patrimoniali, al 30 settembre 2025 il totale dei crediti netti del Settore ammonta a 2.180,3 milioni di euro, in diminuzione di 123,1 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2024 (2.303,4 milioni di euro).

Si evidenzia che nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti crediti prevalentemente deteriorati appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti principalmente ad attivi deteriorati rinvenienti da operazioni di business combination effettuate dal Gruppo Banca Ifis nel corso degli esercizi precedenti (ad esclusione dei crediti rivenienti dall'aggregazione aziendale relativa al Gruppo illimity, i quali sono allocati allo specifico Settore illimity):

  • crediti deteriorati netti: 3,9 milioni di euro al 30 settembre 2025, in riduzione di 1,7 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2024;
  • crediti in bonis netti: 10,3 milioni di euro al 30 settembre 2025, in riduzione di 0,8 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2024.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per qualità del credito.

SETTORE GOVERNANCE &
SERVIZI E NON CORE
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZ
E PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI(1)
SITUAZIONE AL 30.09.2025
Valore nominale 20.621 42.697 6.998 70.316 2.132.142 2.202.458
Rettifiche di valore (8.759) (11.303) (2.193) (22.255) (2.656) (24.911)
Valore di bilancio 11.862 31.394 4.805 48.061 2.129.486 2.177.547
Coverage ratio 42,5% 26,5% 31,3% 31,6% 0,1% 1,1%
SITUAZIONE AL 31.12.2024
Valore nominale 7.938 31.084 7.106 46.128 2.278.168 2.324.296
Rettifiche di valore (4.218) (10.622) (2.286) (17.126) (3.777) (20.903)
Valore di bilancio 3.720 20.462 4.820 29.002 2.274.391 2.303.393
Coverage ratio 53,1% 34,2% 32,2% 37,1% 0,2% 0,9%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 30 settembre 2025 titoli di Stato per 1.642,5 milioni di euro (1.579,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024).

I crediti netti deteriorati del Settore Governance & Servizi e Non Core risultano in aumento di 19,1 milioni di euro rispetto al dato di dicembre 2024, per effetto principalmente dell'incremento delle posizioni a sofferenza e ad inadempienza probabile. I crediti in bonis risultano in riduzione di 145,0 milioni di euro rispetto al saldo alla fine dell'esercizio precedente, nonostante l'incremento riconducibile ai titoli di Stato del Settore (i quali sono passati da 1.579,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024 a 1.642,5 milioni di euro a fine settembre 2025).

I coverage delle attività deteriorate del Settore sono influenzati dai crediti POCI, i cui valori lordi già scontano la stima delle perdite attese. Tale coverage si attesta al 31,6% al 30 settembre 2025, in diminuzione rispetto al dato di 37,1% al 31 dicembre 2024. Il coverage del portafoglio nel suo complesso passa dallo 0,9% del 31 dicembre 2024 all'1,1% del 30 settembre 2025, ed è sostanzialmente riconducibile all'aumento nel periodo dell'incidenza dei crediti deteriorati sul totale del portafoglio.

Settore illimity

Il Settore illimity comprende il contributo delle business unit relative a tutte le società incluse all'interno del Gruppo illimity facente capo a illimity Bank, integralmente acquisita da Banca Ifis nel corso del terzo trimestre 2025 (per maggiori dettagli a riguardo si veda il paragrafo ad hoc "Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio volontaria (OPAS) sulla totalità delle azioni di illimity Bank" all'interno della Nota informativa). Pertanto questo Settore è una novità del terzo trimestre 2025 a livello di contributo dei Settori ai risultati del Gruppo Banca Ifis, e a livello di conto economico è caratterizzato da dati comparati nulli e da risultati al 30 settembre 2025 limitati al periodo di competenza del Gruppo Banca Ifis (cioè i soli tre mesi da luglio a settembre 2025, considerato che il controllo di illimity Bank è stato conseguito in data 4 luglio 2025) e inclusivi degli effetti della c.d. "PPA - Purchase Price Allocation", ancorchè provvisoria.

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI NOVE MESI
(in migliaia di euro) 2025(1)
Margine di interesse 29.126
Commissioni nette 16.091
Altre componenti del margine di intermediazione 1.460
Margine di intermediazione 46.677
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (6.932)
Risultato netto della gestione finanziaria 39.745
Costi operativi (43.980)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (86)
Oneri e proventi non ricorrenti (1.344)
Utili (perdite) delle partecipazioni (408)
Utili (perdite) da cessione di investimenti 54
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte (6.019)
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (16.418)
Utile (perdita) del periodo (22.437)
(Utile) perdita del periodo di pertinenza di terzi 72
Utile (perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo (22.365)

(1) I dati sono riferiti al periodo di pertinenza del Gruppo illimity nel Gruppo Ifis a far data dal 4 luglio 2025.

Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 46,7 milioni di euro, ed è determinato in particolare dalle seguenti dinamiche:

  • il margine di interesse risulta positivo per 29,1 milioni di euro, ed è composto da interessi attivi per 82,9 milioni di euro (e includono l'effetto relativo al c.d. "reversal" sui tre mesi degli adjustment della PPA provvisoria sulle attività finanziarie al costo ammortizzato del Gruppo illimity) e da interessi passivi per 53,7 milioni di euro, che rappresentano il costo della raccolta nel periodo luglio-settembre 2025 del Gruppo illimity, che comprende le emissioni obbligazionarie di illimity Bank e i titoli di cartolarizzazione emessi dai vari veicoli rientranti nel perimetro di consolidamento del Gruppo illimity;
  • commissioni nette per 16,1 milioni di euro, di cui 19,4 milioni di euro relativi a commissioni attive e 3,3 milioni di euro per commissioni passive;
  • le altre componenti del margine di intermediazione sono pari a 1,5 milioni di euro nei tre mesi di competenza, e tale importo riflette le performance registrate sul portafoglio proprietario del Gruppo illimity, composte da dividendi e proventi simili per 1,1 milioni di euro, da un risultato positivo da attività

di negoziazione per 639 mila euro e dal contributo positivo per 69 mila euro delle valutazioni al fair value delle attività finanziarie nonché da perdite da dismissione di titoli di debito per 188 mila euro.

Per quanto concerne il costo del credito del periodo luglio-settembre 2025, esso evidenzia rettifiche nette per 6,9 milioni di euro, relative principalmente alle rettifiche effettuate sui crediti della Divisione Bilty.

I costi operativi si attestano a 44,0 milioni di euro, e sono composti da spese per il personale per 17,6 milioni di euro, altre spese amministrative per 27,1 milioni di euro, proventi netti di gestione per 3,8 milioni di euro e rettifiche nette su attività materiali e immateriali per 3,0 milioni di euro.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri sono pari a 86 mila euro nei tre mesi di competenza.

La voce "Oneri e proventi non ricorrenti" presenta un saldo netto al 30 settembre 2025 negativo per 1,3 milioni di euro e comprende i costi operativi non ricorrenti di competenza del periodo luglio-settembre 2025 connessi all'OPAS su illimity Bank, limitatamente alla quota di competenza del Settore illimity. Tali costi si riferiscono alla quota di competenza del periodo dei costi di consulenza connessi dall'OPAS sostenuti da illimity Bank.

Al 30 settembre 2025 il Settore registra perdite nette su partecipazioni per 0,4 milioni di euro. Nello specifico, esso rappresenta l'effetto sui tre mesi del periodo luglio-settembre 2025 della valutazione delle partecipazioni soggette a controllo congiunto o a influenza notevole da parte di illimity Bank.

Il Settore illimity presenta utili netti da cessione investimenti per 54 mila euro, di competenza del solo terzo trimestre 2025.

Per effetto delle dinamiche sopra rappresentate, il risultato del periodo del Settore illimity ante imposte risulta in perdita per 6,0 milioni di euro. Per quanto riguarda le perdite fiscali maturate dal Gruppo illimity, a seguito del buon esito dell'OPAS e in attesa dell'elaborazione di un "piano combined" da parte della Capogruppo Banca Ifis, non si è proceduto ad iscrivere a titolo prudenziale DTA da perdite fiscali delle società del Gruppo illimity. A livello di Settore illimity, le imposte di competenza del periodo sono comunque negative e pari 16,4 milioni di euro, in quanto riflettono:

  • per 10,5 milioni di euro gli effetti fiscali connessi alla chiusura di una vertenza del Gruppo illimity come conseguenza delle nuove scelte strategiche nella nuova controllante Banca Ifis;
  • per il residuo di 5,9 milioni di euro, principalmente gli effetti fiscali conseguenti al c.d. "reversal" sui tre mesi di competenza della PPA provvisoria.

Al netto dell'effetto fiscale ed escludendo la perdita di pertinenza di terzi di competenza del Settore illimity pari a 72 mila euro, il contributo del Settore all'utile di pertinenza della Capogruppo è negativo per 22,4 milioni di euro.

Al netto degli elementi straordinari e non ricorrenti che hanno impatto il conto economico del terzo trimestre del Settore illimity (relativi all'effetto fiscale di 10,5 milioni di euro della chiusura di una vertenza di cui sopra e costi non ricorrenti per 1,3 milioni di euro connessi all'OPAS), il contributo all'utile di pertinenza della Capogruppo sarebbe stato negativo per 10,5 milioni di euro.

Per quanto riguarda i dati patrimoniali, al 30 settembre 2025 il totale dei crediti netti del Settore ammonta a 5.324,6 milioni di euro. Si evidenzia che nel Settore illimity sono presenti crediti prevalentemente deteriorati appartenenti alla categoria dei POCI, riferiti sia all'attività di acquisto di Npl effettuata dal Gruppo illimity sia agli ulteriori attivi deteriorati emersi per effetto dell'aggregazione aziendale relativa all'acquisizione del Gruppo illimity da parte di Banca Ifis (ossia gli attivi che alla data di acquisto, 4 luglio 2025, erano classificati come deteriorati). I POCI del Settore illimity presentano un valore di bilancio di 784,2 milioni di euro al 30 settembre 2025.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per qualità del credito.

SETTORE ILLIMITY
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI (1)
SITUAZIONE AL 30.09.2025
Valore nominale 191.912 529.643 70.191 791.746 4.937.574 5.729.320
Rettifiche di valore (162) (2.431) (3.260) (5.853) (398.850) (404.703)
Valore di bilancio 191.750 527.212 66.931 785.893 4.538.724 5.324.617
Coverage ratio 0,1% 0,5% 4,6% 0,7% 8,1% 7,1%

(1) Nel Settore illimity sono presenti al 30 settembre 2025 titoli di Stato per 991,3 milioni di euro.

I coverage delle attività deteriorate del Settore sono influenzati dai suddetti crediti POCI, i cui valori lordi già scontano la stima delle perdite attese, mentre il coverage del portafoglio in bonis è pari all'8,1%, a causa principalmente della presenza al suo interno di una posizione individualmente significativa e appartenente alla c.d. "portafoglio inorganico" del Gruppo illimity, caratterizzata da una copertura maggiore della media del portafoglio in bonis.

KPI CONSISTENZE
RF1 30.09.2025
RWA (1) 3.736.355

(1) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

Informativa sulle tensioni internazionali

Il presente paragrafo vuole fornire una specifica disclosure sugli impatti generati dalle tensioni internazionali, soprattutto con riferimento al Medio Oriente e al perdurare del conflitto Russia-Ucraina.

A livello di Gruppo Banca Ifis viene svolto un monitoraggio a livello di rischio Paese sulle nazioni coinvolte nei conflitti. Tali monitoraggi continuativi hanno evidenziato un numero limitato di controparti presenti nelle zone interessate dalle tensioni internazionali in corso a cui corrispondono esposizioni creditizie dirette modeste. Analogamente, non sono state evidenziate particolari criticità con riferimento al portafoglio crediti commerciali.

Inoltre, la funzione Risk Management, in aggiunta ai fattori di rischio usualmente considerati, continua a ritenere ragionevole includere l'attuale situazione di tensione geopolitica quale ulteriore fattore di rischio.

Per quanto riguarda le analisi effettuate dal Gruppo Banca Ifis in merito agli impatti connessi all'introduzione dei dazi doganali da parte dell'amministrazione statunitense sui prodotti europei, si rimanda a quanto dettagliato nella Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025.

Altre informazioni

Fondi propri e coefficienti patrimoniali

I Fondi propri, le attività ponderate per il rischio (RWA) ed i coefficienti patrimoniali al 30 settembre 2025 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD) e nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) che recepiscono nell'Unione Europea gli standard previsti dal Comitato di Basilea.

In data 19 giugno 2024 sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento (UE) 1623/2024 (c.d. CRR3) del 31 maggio 2024 e la Direttiva (UE) 2024/1619/UE (cd CRD IV) del 31 maggio 2024 che modificano rispettivamente il Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e la Direttiva 2013/36/UE (CRD).

Salvo talune eccezioni, le modifiche sono entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2025.

Tale quadro normativo, è reso applicabile in Italia, per il tramite della circolare n. 285 di Banca d'Italia pubblicata in data 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI CONSISTENZE
(in migliaia di euro) 30.09.2025(1) 31.12.2024(2)
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.987.916 1.583.801
Capitale di classe 1 (Tier 1) 1.988.758 1.584.703
Totale Fondi propri 2.341.372 1.781.416
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 13.948.739 9.836.093
CET1 Ratio 14,25% 16,10%
Tier 1 Ratio 14,26% 16,11%
Total Capital Ratio 16,79% 18,11%

(1) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2025 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2025, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.

Al 30 settembre 2025, considerando il trattamento temporaneo del filtro sulle riserve FVOCI, i Fondi propri ammontano a 2.341,3 milioni di euro. I Fondi propri tengono altresì conto dell'importo applicabile della copertura insufficiente così come previsto dal Regolamento (UE) 630/2019 del 17 aprile 2019.

Di seguito la composizione per Settore delle attività ponderate per il rischio (RWA).

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING
ATTIVITA' PONDERATE
PER IL RISCHIO:
COMPOSIZIONE
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIA
L &
CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui: AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE NPL SETTORE
GOVERNANCE
& SERVIZI E
NON CORE
SETTORE
ILLIMITY
TOTALE CONS.
DI GRUPPO
RWA per rischio di credito 5.868.243 2.541.055 1.230.544 2.096.644 1.737.325 1.158.154 3.736.355 12.500.077
RWA per rischio di mercato X X X X X X X 135.910
RWA per rischio operativo
(metodo base)
X X X X X X X 1.144.365
RWA per rischio di
aggiustamento della
valutazione del credito
X X X X X X X 168.387
Totale RWA X X X X X X X 13.948.739

(2) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 31 dicembre 2024 includono gli utili maturati dal Gruppo Bancario a tale data, al netto del relativo dividendo, inclusa la quota distribuita in acconto nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 4 dell'art. 2433 del Codice civile.

Al 30 settembre 2025 le attività ponderate per il rischio (RWA) ammontano a 13.948,7 milioni di euro, ascrivibili principalmente alla componente di rischio di credito e controparte e, in misura minore, al rischio operativo e di mercato.

I coefficienti patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2025 sono calcolati includendo gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2025 al netto dell'acconto sul dividendo e tenendo conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014. Inoltre, essi includono gli effetti derivanti dall'OPAS su illimity Bank e dal consolidamento del Gruppo illimity, i cui impatti sono principalmente ascrivibili a:

  • l'effetto cumulato degli aumenti di capitale a servizio dell'OPAS su illimity Bank;
  • il computo del gain on a bargain purchase registrato per 400,4 milioni di euro al 30 settembre 2025, ancorché provvisorio in quanto il processo di PPA previsto dall'IFRS 3 non è ancora concluso in via definitiva;
  • il consolidamento delle attività ponderate per il rischio del Gruppo illimity.

Sulla base di quanto sopra specificato, i coefficienti patrimoniali al 30 settembre 2025 si attestano sui seguenti valori:

  • CET1 Ratio pari al 14,25%;
  • Tier 1 Ratio pari al 14,26%;
  • Total Capital Ratio pari al 16,79%.

Al 30 settembre 2025, non considerando il filtro prudenziale per le esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nella categoria FVOCI, i Fondi propri Fully Loaded ammontano a 2.328,3 milioni di euro e conseguentemente gli RWA in regime di piena applicazione ammontano a 14.691,0 milioni di euro.

Processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP)

Per comparazione con i risultati conseguiti, si segnala che al 30 settembre 2025 il Gruppo Banca Ifis a livello consolidato nell'ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) è tenuto a rispettare i seguenti requisiti di capitale:

  • CET1 Ratio pari all'8,82%, vincolante nella misura del 5,50%;
  • Tier 1 Ratio pari al 10,72%, vincolante nella misura del 7,40%;
  • Total Capital Ratio pari al 13,12%, vincolante nella misura del 9,80%.

Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto altresì per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale (riepilogati nella tabella sotto riportata), ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:

  • CET1 Ratio pari al 9,82%, composto da un OCR CET1 Ratio pari all'8,82% e da una componente target (Pillar 2 Guidance) pari all'1,00%;
  • Tier 1 Ratio pari all'11,72%, composto da un OCR Tier 1 Ratio pari al 10,72% e da una componente target pari all'1,00%;
  • Total Capital Ratio pari al 14,12%, composto da un OCR Total Capital Ratio pari al 13,12% e da una componente target pari all'1,00%.

Al 30 settembre 2025 la riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (Systemic Risk Buffer, SyRB) è calcolata al tasso obiettivo dell'1,00% applicato alle esposizioni rilevanti, sia a livello consolidato sia a livello individuale.

Di seguito si riporta una tabella riassuntiva dei requisiti in vigore.

Overall Capital Requirement (OCR) Total
Art. 92 ODED TOOR Req uisito combi nato 00D D-4'- Dag OCR e
CRR SREP TSCR RCC (1) Riserva anticiclica Rischio sistemico OCR Ratio P2G P2G
CET1 4,50% 1,00% 5,50% 2,50% 0,02% 0,80% 8,82% 1,00% 9,82%
Tier 1 6,00% 1,40% 7,40% 2,50% 0,02% 0,80% 10,72% 1,00% 11,72%
Total Capital 8,00% 1,80% 9,80% 2,50% 0,02% 0,80% 13,12% 1,00% 14,12%

(1) RCC: riserva di conservazione del capitale.

Al 30 settembre 2025 il Gruppo Banca Ifis soddisfa ampiamente i requisiti sopra menzionati.

Procedimento di determinazione del requisito minimo di passività soggette a bail-in

I requisiti minimi di Fondi propri e passività ammissibili (MREL) comunicati da Banca d'Italia alla Capogruppo Banca Ifis a seguito della conclusione del procedimento di revisione dello stesso, da mantenere a livello individuale, sono pari al 13,12% del TREA1 (Total Risk Exposure Amount) e al 4,66% del LRE (Leverage Ratio Exposure).

Al 30 settembre 2025, a seguito del processo di monitoraggio, tutti gli indicatori risultano ampiamente soddisfatti.

Si segnala inoltre che, a seguito di quanto introdotto dalla Direttiva UE 2024/1174 (c.d. Daisy Chain Act), non è più previsto un requisito minimo MREL nei confronti della controllata Banca Credifarma.

Posizione e coefficienti di liquidità del Gruppo

Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità al 30 settembre 2025 (tra riserve e attivi liberi finanziabili in BCE) tale da permettere un ampio rispetto del limite di LCR (con un indice superiore al 750%).

Informativa in merito al debito sovrano

La Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, riprendendo il documento ESMA n. 2011/266 del 28 luglio 2011, fornisce la disciplina in materia di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito sovrano ed in merito all'evoluzione dei mercati, alla gestione delle esposizioni al debito sovrano ed agli effetti economici e patrimoniali.

In conformità a quanto richiesto dalla citata Comunicazione Consob, si segnala che al 30 settembre 2025 il valore di bilancio delle esposizioni al debito sovrano ammonta a 3.901 milioni di euro al netto della riserva da valutazione negativa pari a 13,1 milioni di euro.

Si segnala inoltre che tali titoli, il cui valore nominale ammonta a 3.989 milioni di euro, presentano una vita media residua ponderata di 73 mesi.

I fair value utilizzati per la valutazione delle esposizioni in titoli di debito sovrano al 30 settembre 2025 sono considerati di Livello 1.

In conformità alla comunicazione Consob, oltre alle esposizioni in titoli di debito sovrano devono essere considerati gli impieghi erogati nei confronti dello Stato italiano. Tali esposizioni alla data del 30 settembre 2025 ammontano a 275 milioni di euro, di cui 85 milioni di euro relativi a crediti fiscali.

<sup>1 In alternativa, il calcolo del MREL può essere effettuato non deducendo dal numeratore il requisito combinato di riserva di capitale e calcolando la soglia minima sommando i seguenti requisiti: requisito regolamentare ex art. 92, par.1 lettera c) Reg. 575/2013, pari all'8%, requisito aggiuntivo SREP pari all'1,8% e un add on doppio del requisito combinato di riserva del capitale tempo per tempo vigente, che alla data di riferimento è pari al 6,64%. La soglia minima sommando le suddette componenti è pari a 16,44%.

Processo di semplificazione normativa adottato con delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012

In data 21 gennaio 2013 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di opt-out di cui agli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1‐ bis, del Regolamento Emittenti, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Con riferimento alla "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" si rimanda all'ultima predisposta in conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), cioè quella predisposta per l'esercizio 2024 sottoforma di relazione distinta dalla Relazione sulla gestione del Gruppo, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 6 marzo 2025 e pubblicata congiuntamente al Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024. Tale documento viene inoltre messo a disposizione Sezione "Chi Siamo", sottosezione "Corporate governance", paragrafo "Relazioni e documenti", sottoparagrafo "Assetti e Organizzazione di Governo Societario" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

La "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è stata predisposta sulla base del format messo a disposizione da Borsa Italiana.

Politiche di remunerazione

Nella Sezione "Chi Siamo", sottosezione "Corporate governance", paragrafo "Remunerazione" del sito internet aziendale www.bancaifis.it è disponibile la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti - 2025", redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF, dove è illustrata la politica di remunerazione valevole per l'esercizio 2025 per il Gruppo Banca Ifis.

Misure sulla Privacy

Il Gruppo Banca Ifis ha consolidato un progetto di adeguamento al Regolamento (UE) 2016/679 al fine di recepire le disposizioni normative nel modello di gestione della privacy interno, prevedendo una serie di interventi di carattere sia tecnologico che organizzativo, con impatto su tutte le società del Gruppo.

Direzione e coordinamento da parte della controllante

Ai fini del disposto degli artt. dal 2497 al 2497 sexies del codice civile, si precisa che la società controllante La Scogliera S.A. non esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di Banca Ifis, e ciò in espressa deroga al disposto dell'art. 2497 sexies del Codice civile, in quanto l'attività di direzione e coordinamento delle banche e società finanziarie partecipate è espressamente esclusa nell'oggetto sociale de La Scogliera e in coerenza la controllante non esercita, di fatto, alcuna attività di direzione e coordinamento di Banca Ifis.

Operazioni su azioni proprie

Al 31 dicembre 2024 Banca Ifis deteneva n. 1.238.886 azioni proprie, per un controvalore di 21,0 milioni di euro ed un valore nominale di 1.238.886 euro.

Nel corso dei primi nove mesi 2025 Banca Ifis ha assegnato all'Alta Direzione:

  • a titolo di remunerazione variabile di breve periodo, nell'ambito del cosiddetto Sistema incentivante di breve termine ("STI"), n. 121.031 azioni proprie al prezzo medio di 16,53 euro, per un controvalore di 2,0 milioni di euro ed un valore nominale di 121.031 euro, realizzando perdite per 269 mila euro che, in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, sono stati iscritte a riserve sovrapprezzo;
  • a titolo di remunerazione variabile di lungo periodo, nell'ambito dell'esercizio da parte dei vari beneficiari delle stock option a loro assegnate per effetto del cosiddetto "Piano Long Term Incentive 2021-2023" (il "Piano LTI"), n. 378.600 azioni proprie al prezzo medio di 12,92 euro (lo strike price delle stock option),

per un controvalore di 4,9 milioni di euro ed un valore nominale di 378.600 euro, realizzando perdite per 108 mila euro iscritte a riserve sovrapprezzo. La relativa riserva stock option associata alle opzioni oggetto di esercizio nel corso del periodo ammonta complessivamente a 1,1 milioni di euro.

Nel corso del periodo non vi sono state ulteriori operazioni su azioni proprie, oltre a quanto indicato sopra.

Considerando le operazioni di cui sopra, la giacenza al 30 settembre 2025 risulta pari a n. 739.255 azioni proprie, per un controvalore di 13,7 milioni di euro ed un valore nominale di 739.255 euro.

Si precisa che il Gruppo Banca Ifis non detiene, direttamente o indirettamente, azioni della controllante La Scogliera S.A..

Operazioni con società del Gruppo e parti correlate

In conformità a quanto stabilito dalla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, nonché dalle disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche di cui alla Circolare nr. 285 di Banca d'Italia del 17 dicembre 2013, Parte terza, Capitolo 11 (in tema di "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati"), le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono effettuate nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione denominata "Politica di Gruppo in materia di operazioni con parti correlate, soggetti collegati ed Esponenti Aziendali ex art. 136 T.U.B.", il cui ultimo aggiornamento è a disposizione del pubblico nella Sezione "Chi Siamo", sottosezione "Corporate Governance", paragrafo "Relazioni e documenti", sottoparagrafo "Parti correlate e soggetti collegati" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

Nel corso dei primi nove mesi del 2025 non sono state effettuate operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate esterne al perimetro del Resoconto intermedio di gestione consolidato.

Operazioni atipiche o inusuali

Nel corso dei primi nove mesi del 2025 il Gruppo Banca Ifis non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali, così come definite nella Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Sedi della Banca

La Banca ha sede legale in Venezia‐Mestre, nonché Uffici istituzionali della Presidenza in Roma e uffici operativi in Milano. Non risultano in essere sedi secondarie.

Risorse umane

Al 30 settembre 2025 i dipendenti del Gruppo Banca Ifis sono rappresentati da n. 2.745 unità (2.013 al 31 dicembre 2024), di cui 706 risorse rivenienti dall'acquisizione del Gruppo illimity. Si riporta di seguito un dettaglio della forza lavoro ripartita per livello di inquadramento.

DIPENDENTI DEL GRUPPO PER 30.09.2025 31.12.2024 VARIAZIONI
LIVELLI DI INQUADRAMENTO Numero % Numero % Numero %
Dirigenti 167 6,1% 99 4,9% 68 68,7%
Quadri direttivi 1.000 36,4% 653 32,4% 347 53,1%
Impiegati 1.578 57,5% 1.261 62,6% 317 25,1%
Totale dipendenti del Gruppo 2.745 100,0% 2.013 100,0% 732 36,4%

Attività di ricerca e sviluppo

Il Gruppo, in considerazione dell'attività svolta, non ha attivato programmi di ricerca e sviluppo nel corso del periodo.

Prospetti contabili consolidati riclassificati

Stato patrimoniale consolidato

VOCI DELL'ATTIVO
(in migliaia di euro)
30.09.2025 31.12.2024
Cassa e disponibilità liquide 634.402 505.016
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 43.294 12.069
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto
economico
802.003 237.032
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.792.237 701.830
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 670.858 703.763
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 15.873.034 10.810.018
Derivati di copertura 53.410 7.404
Partecipazioni 58.600 24
Attività materiali 251.134 166.665
Attività immateriali 114.035 85.488
di cui:
- avviamento 38.020 38.020
Attività fiscali: 311.632 213.464
a) correnti 58.648 42.033
b) anticipate 252.984 171.431
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 83.335 -
Altre attività 541.003 382.965
Totale dell'attivo 21.228.977 13.825.738

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in migliaia di euro)
30.09.2025 31.12.2024
Debiti verso banche 3.100.471 1.443.250
Debiti verso clientela 11.221.629 7.001.763
Titoli in circolazione 3.797.200 3.152.737
Passività finanziarie di negoziazione 47.955 13.765
Derivati di copertura 35.624 14.868
Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (2.581) -
Passività fiscali: 96.200 51.924
a) correnti 58.891 23.345
b) differite 37.309 28.579
Altre passività 494.785 339.377
Trattamento di fine rapporto del personale 12.112 7.569
Fondi per rischi e oneri 55.807 52.339
Riserve da valutazione (24.563) (28.144)
Riserve 1.623.714 1.543.729
Acconti su dividendi (-) - (63.084)
Sovrapprezzi di emissione 229.093 85.391
Capitale 61.819 53.811
Azioni proprie (-) (13.701) (20.971)
Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 21.148 15.836
Utile (perdita) del periodo (+/-) 472.265 161.578
Totale del passivo e del patrimonio netto 21.228.977 13.825.738

Conto economico consolidato riclassificato

VOCI DEL CONTO ECONOMICO
(in migliaia di euro)
30.09.2025 30.09.2024
Margine di interesse 372.801 404.399
Commissioni nette 82.445 69.566
Altre componenti del margine di intermediazione 81.149 57.871
Margine di intermediazione 536.395 531.836
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (30.416) (28.875)
Risultato netto della gestione finanziaria 505.979 502.961
Spese amministrative: (351.843) (304.798)
a) spese per il personale (147.874) (127.235)
b) altre spese amministrative (203.969) (177.563)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (24.226) (17.019)
Altri oneri/proventi di gestione 27.778 22.153
Costi operativi (348.291) (299.664)
Oneri relativi al sistema bancario (47) (8.121)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 2.971 (565)
Oneri e proventi non ricorrenti 371.542 (556)
- di cui per gain on a bargain purchase provvisorio su acquisizione illimity Bank 400.423 -
Utili (perdite) delle partecipazioni (408) -
Utili (perdite) da cessione di investimenti 54 -
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 531.800 194.055
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (58.557) (66.270)
Utile (perdita) del periodo 473.243 127.785
(Utile) perdita del periodo di pertinenza di terzi (978) (1.217)
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 472.265 126.568

Prospetto della redditività consolidata complessiva

REDDITIVITA' COMPLESSIVA CONSOLIDATA
(in migliaia di euro)
30.09.2025 30.09.2024
Utile (perdita) del periodo 473.243 127.785
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto
economico
1.279 (410)
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3.885 (487)
Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
(2.642) (55)
Piani a benefici definiti 35 132
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio
netto
1 -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 1.822 4.900
Differenze di cambio (379) 648
Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
2.201 4.252
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 3.101 4.490
Redditività complessiva 476.344 132.275
Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi (978) (1.217)
Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo 475.366 131.058

Nota informativa

Politiche contabili

Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2025 è stato redatto secondo quanto previsto dal Regolamento di Borsa Italiana per le società quotate al segmento STAR (articolo 2.2.3 comma 3), che prevede l'obbligo di pubblicazione del resoconto intermedio di gestione entro 45 giorni dal termine di ogni trimestre dell'esercizio e tenuto conto dell'avviso n. 7587 del 21 aprile 2016 di Borsa italiana. Pertanto, come richiamato nel suddetto avviso, per quanto riguarda il contenuto del Resoconto intermedio di gestione consolidato, si è fatto riferimento a quanto previsto dal preesistente comma 5 dell'articolo 154-ter del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

Il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2025 non espone tutta l'informativa richiesta nella redazione del Bilancio consolidato annuale secondo i principi contabili IFRS. Per tale motivo è necessario leggere il Resoconto intermedio di gestione consolidato unitamente alla Relazione e Bilancio consolidato 2024. I criteri di redazione, i criteri di valutazione e di consolidamento ed i principi contabili adottati nella redazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato sono conformi con i principi contabili adottati nella redazione della Relazione e Bilancio consolidato 2024, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi o emendati principi contabili emanati dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC") come di seguito esposti.

Per IFRS si intendono i principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore a tale data emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi (IFRIC e SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D. Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.

La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato. Le tabelle riportate nella Nota informativa possono contenere arrotondamenti di importi; eventuali incongruenze e/o difformità tra i dati riportati nelle diverse tabelle sono conseguenza di tali arrotondamenti.

Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.

I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2025 sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio consolidato 2024 del Gruppo Banca Ifis, a cui si rimanda.

Informazioni sulla continuità aziendale

Banca d'Italia, Consob e Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.

Le condizioni dei mercati finanziari e dell'economia reale e le incertezze nelle previsioni formulate con riferimento al breve periodo richiedono, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, in quanto la storia di redditività del Gruppo e di facile accesso alle risorse finanziarie potrebbero nell'attuale contesto non essere più sufficienti.

In proposito, alla luce della situazione patrimoniale e finanziaria della Capogruppo Banca Ifis e, esaminati i rischi derivanti dall'attuale contesto macroeconomico, anche a seguito della situazione corrente, alle tensioni

geopolitiche ed alle relative possibili implicazioni macroeconomiche ivi incluse quelle rivenienti dalle tensioni internazionali connesse al Medio Oriente, gli amministratori ritengono che il Gruppo Banca Ifis abbia la ragionevole aspettativa di continuare ad operare in un futuro prevedibile. Gli amministratori, infatti, non hanno ravvisato rischi ed incertezze tali da far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale e pertanto il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2025 è predisposto nel presupposto della continuità aziendale. Per maggiori dettagli sulle analisi condotte con riferimento all'attuale scenario macroeconomico e alle tensioni internazionali si rimanda allo specifico paragrafo della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo denominato "Informativa sulle tensioni internazionali".

Area e metodi di consolidamento

Il Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis è stato redatto sulla base delle situazioni contabili al 30 settembre 2025 predisposte dagli amministratori delle società incluse nell'area di consolidamento sulla base di principi contabili omogenei.

Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

SEDE SEDE TIPO DI RAPPORTO DI
PARTECIPAZIONE
DISPONIBILITÀ
DENOMINAZIONI IMPRESE OPERATIVA LEGALE RAPPORTO
(1)
IMPRESA
PARTECIPANTE
QUOTA % VOTI % (2)
Ifis Finance Sp. z o.o. Varsavia Varsavia 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Rental Services S.r.l. Milano Milano 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Npl Investing S.p.A. Firenze,
Milano e
Mestre (VE)
Mestre (VE) 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Cap.Ital.Fin. S.p.A. Napoli Napoli 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Npl Servicing S.p.A. Mestre (VE) Mestre (VE) 1 Ifis Npl Investing
S.p.A.
100% 100%
Ifis Finance I.F.N. S.A. Bucarest Bucarest 1 Banca Ifis S.p.A. 99,99% 99,99%
Banca Credifarma S.p.A. Roma Roma 1 Banca Ifis S.p.A. 87,96% 87,96%
Ifis Npl 2021-1 SPV S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
1 Banca Ifis S.p.A. 51% 51%
Indigo Lease S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
4 Altra 0% 0%
Ifis ABCP Programme S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
4 Altra 0% 0%
Emma S.P.V. S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
4 Altra 0% 0%
illimity Bank S.p.A. Milano Milano 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Aporti S.r.l. (SPV) Milano Milano 1-4 illimity Bank S.p.A. 66,7% 66,7%
Soperga RE S.r.l. Milano Milano 1 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
Doria Leasco S.r.l. Milano Milano 1 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
Doria SPV S.r.l. (SPV) Milano Milano 1-4 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
Friuli LeaseCo. S.r.l. Milano Milano 1 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
Friuli SPV S.r.l. (SPV) Milano Milano 1-4 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
Pitti Leasco S.r.l. Milano Milano 1 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
Pitti SPV S.r.l. (SPV) Milano Milano 1-4 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
River Leasco S.r.l. Milano Milano 1 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
River SPV S.r.l. (SPV) Milano Milano 1-4 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
River immobiliare S.r.l. Milano Milano 1 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
ARECneprix S.p.A. Milano Milano 1 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
illimity SGR Milano Milano 1 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
Abilio S.p.A. Faenza (RA) Faenza (RA) 1 illimity Bank S.p.A. 82% 82%
Quimmo Prestige Agency S.r.l. Milano Milano 1 Abilio S.p.A. 100% 100%
Quimmo Agency S.r.l. Faenza (RA) Faenza (RA) 1 Abilio S.p.A. 100% 100%
IREC LEASECO S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
1 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
MAUI SPE S.r.l. Milano Milano 4 illimity Bank S.p.A. 0% 0%
Piedmont SPV S.r.l. Milano Milano 4 illimity Bank S.p.A. 0% 0%
Dagobah LeaseCo S.r.l. Milano Milano 1 illimity Bank S.p.A. 100% 100%

SEDE SEDE TIPO DI RAPPORTO DI
PARTECIPAZIONE
DISPONIBILITÀ
DENOMINAZIONI IMPRESE OPERATIVA
LEGALE
(1)
RAPPORTO IMPRESA
PARTECIPANTE
QUOTA % VOTI % (2)
Dagobah SPV S.r.l. Milano Milano 1-4 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
Spicy Green SPV S.r.l. Milano Milano 4 illimity Bank S.p.A. 0% 0%
SpicyCo2 S.r.l. Milano Milano 1 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
INGENII Open Finance Milano Milano 4 illimity Bank S.p.A. 0% 0%
Sileno SPV S.r.l. Milano Milano 1-4 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
Mida RE S.r.l. Milano Milano 1 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
GRO SPV S.r.l. Milano Milano 4 illimity Bank S.p.A. 0% 0%
Montes LeaseCo S.r.l. Milano Milano 1 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
Montes S.P.V. S.r.l. Milano Milano 1-4 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
Mia SPV S.r.l. Milano Milano 1 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
Farky SPV S.r.l. Milano Milano 4 illimity Bank S.p.A. 0% 0%
Space Direct Lending Fund Milano Milano 4 illimity Bank S.p.A. 0% 0%
Iside SPE S.r.l. Milano Milano 4 illimity Bank S.p.A. 0% 0%
CR Please Real Estate S.r.l. Milano Milano 4 Iside SPE S.r.l. 0% 0%
Farm SPV S.r.l. Milano Milano 4 illimity Bank S.p.A. 0% 0%
Dome SPV S.r.l. Milano Milano 4 illimity Bank S.p.A. 0% 0%
SpicyCo S.r.l. Milano Milano 1 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
Enervitabio San Giuseppe
Società Agricola S.r.l.
Milano Milano 1 SpicyCo S.r.l. 100% 100%
Renit CPV S.r.l. Milano Milano 1 SpicyCo S.r.l. 100% 100%
Little Spicy S.r.l. Milano Milano 1 SpicyCo S.r.l. 100% 100%
Vela 2023 LeaseCo S.r.l. Milano Milano 1 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
Eolo LeaseCo S.r.l. Milano Milano 1 illimity Bank S.p.A. 100% 100%
INGENII Boost Finance Milano Milano 4 illimity Bank S.p.A. 0% 0%
Havana SPV S.r.l. Milano Milano 4 illimity Bank S.p.A. 0% 0%

Legenda

  • (1) Tipo di rapporto:
  • 1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
  • 2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
  • 3 = accordi con altri soci
  • 4 = altre forme di controllo
  • 5 = direzione unitaria ex art. 39, comma 1, del "decreto legislativo 136/2015"
  • 6 = direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015"
  • (2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali

Tutte le società sono state consolidate utilizzando il metodo integrale.

Relativamente alle società controllate sulla base di quanto successivamente illustrato incluse nell'area di consolidamento al 30 settembre 2025, rispetto alla situazione di fine 2024 le variazioni sono imputabili a:

• l'acquisto da terzi nel corso del mese di settembre 2025 di n. 10.320 azioni ordinarie di Banca Credifarma da parte della Capogruppo Banca Ifis (pari ad una quota dello 0,22%) a fronte di un corrispettivo di 130 mila euro, che ha comportato la variazione della quota di controllo di Banca Credifarma dall'87,74%

all'87,96%; tale operazione, avendo a riferimento una società già controllata e non comportando la perdita del controllo, è stata considerata come "equity transaction" ai sensi del par. 23 dell'IFRS 10 e pertanto i relativi effetti sono stati contabilizzati direttamente a patrimonio netto;

• l'operazione di aggregazione aziendale concernente l'acquisizione del controllo di illimity Bank S.p.A. da parte della Capogruppo Banca Ifis, che ha comportato l'inclusione nel perimetro delle società controllate del Gruppo Banca Ifis di illimity Bank e delle società da essa controllate. Per il dettaglio di tali società si rimanda all'elenco di cui alla tabella sopra.

Dal punto di vista contabile tale operazione di acquisizione di illimity Bank rientra fra le aggregazioni aziendali ("business combination") secondo quanto previsto dai principi contabili internazionali IAS/IFRS ed in particolare dall'IFRS 3 che prevede l'applicazione del metodo dell'acquisto ("purchase method").

Ai sensi del principio contabile IFRS 3, l'entità acquirente deve identificare l'acquirente e la data di acquisizione, determinare e allocare il costo dell'aggregazione alle attività acquisite, alle passività assunte, comprese quelle potenziali, che sono oggetto di misurazione sulla base del fair value (PPA) ad eccezione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita secondo quanto previsto dall'IFRS 5.

L'eventuale differenza positiva/negativa non allocata rappresenta, rispettivamente, il goodwill da iscrivere nella situazione patrimoniale quale avviamento o il gain on a bargain purchase da accreditare a conto economico quale profitto realizzato con l'acquisizione.

Per quanto attiene all'attività di PPA, il costo di acquisizione viene allocato attraverso la rilevazione al fair value delle attività e delle passività del soggetto acquisito, comprese eventuali attività intangibili non già iscritte in precedenza nel bilancio dell'acquisita, potendo beneficiare della facoltà prevista dall'IFRS 3 par. 45. Tale principio infatti concede al soggetto acquirente 12 mesi, rispetto alla data acquisizione, per completare in via definitiva il processo di PPA, quindi l'allocazione del costo di acquisizione, attraverso la rilevazione al fair value delle attività e delle passività del soggetto acquisito, comprese eventuali attività intangibili non già iscritte in precedenza nel bilancio della società per la rilevazione al 1° luglio 2025 in via provvisoria.

Ai fini dell'applicazione del principio contabile IFRS 3 e del consolidamento integrale, la data di acquisizione contabile rappresenta un elemento imprescindibile per la contabilizzazione dell'operazione in quanto rappresenta il riferimento sia per la determinazione dei fair value delle attività e delle passività acquisite sia per l'acquisizione dei risultati economici del soggetto acquisito nel conto economico consolidato del soggetto acquirente. Il perfezionamento dell'operazione è avvenuto in data 4 luglio 2025, che rappresenta la data in cui il Gruppo Banca Ifis ha acquisito il controllo della società ai sensi dell'IFRS 10. Per l'analisi dell'attività di PPA è stato considerato il bilancio della società acquisita al 1° luglio 2025, in quanto i fatti e le circostanze emersi tra quest'ultima data e il 4 luglio 2025 non sono risultati significativi. Tale possibilità è espressamente prevista dalla BC dell'IFRS 3 (BC110).

L'IFRS 3 prevede che alla data di acquisizione debba essere determinata la differenza tra il costo dell'aggregazione, pari alla sommatoria tra il fair value del corrispettivo trasferito per cassa al fine di acquisire la quota di maggioranza e quello dell'interessenza già detenuta, ed il fair value delle attività nette identificabili acquisite, comprese le passività potenziali. In particolare, l'eventuale differenza positiva non attribuita alle attività nette acquisite deve essere iscritta nell'attivo come avviamento; diversamente l'eventuale differenza negativa deve essere rilevata nel conto economico come gain on a bargain purchase, dopo avere effettuato una nuova misurazione volta ad accertare il corretto processo di identificazione di tutte le attività acquisite e passività assunte.

Con particolare riferimento a tale acquisizione di illimity Bank, si precisa che, sulla base delle analisi condotte e di una attenta valutazione dei fatti e delle circostanze esistenti, la data di acquisizione ai fini dell'IFRS 3 è stata identificata nel 4 luglio 2025, in quanto solo a tale data Banca Ifis ha acquisito l'effettivo controllo di illimity Bank.

Conseguentemente, illimity Bank è stata consolidata da Banca Ifis a partire dal terzo trimestre 2025.

Per la rilevazione dell'aggregazione aziendale è stata tuttavia la situazione della società acquisita al 1° luglio 2025, in quanto i fatti e le circostanze emersi tra quest'ultima data e il 4 luglio 2025 non sono risultati significativi. Tale possibilità è espressamente prevista dalla BC dell'IFRS 3 (BC110).

Con riguardo alla relativa allocazione del costo di acquisizione (cosiddetta "Purchase Price Allocation - PPA") pari a 330,5 milioni di euro, attraverso la rilevazione delle attività acquisite, delle passività assunte, comprese quelle potenziali, misurate sulla base del relativo fair value, si precisa che essa alla data del presente documento è da ritenersi ancora come provvisoria e che la stessa sarà completata nel quarto trimestre 2025 anche in considerazione degli esiti delle attività di due diligence richieste dal regolatore ancora in corso e che dovrebbero vedere i propri risultati entro la fine dell'esercizio.

Si riporta nel seguito un prospetto di sintesi delle prime risultanze del processo di allocazione del costo di acquisizione e del gain bargain purchase nonché dei principali dettagli patrimoniali relativi alla attività e passività acquisite della controllata illimity Bank alla data di acquisizione ed i relativi fair value determinati nell'esercizio provvisorio di PPA.

Descrizione
(migliaia di euro)
Valore di
bilancio alla data
di acquisizione
Fair value
adjustment
Attività e passività
acquisite alla data di
acquisizione
Cassa e disponibilità liquide 355.932 - 355.932
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico
566.950 (2.148) 564.802
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
760.189 (767) 759.422
Attività finanziarie al costo ammortizzato 5.538.069 9.686 5.547.755
a) crediti verso banche 123.053 - 123.053
b) crediti verso clientela 5.415.016 9.686 5.424.702
Derivati di copertura 27.539 - 27.539
Partecipazioni 139.632 - 139.632
Attività materiali 56.028 - 56.028
Attività immateriali 61.121 (37.036) 24.085
- di cui avviamento 33.731 (33.731) -
Attività fiscali 102.598 9.198 111.796
Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione
2.747 - 2.747
Altre attività 244.027 - 244.027
Attività acquisite 7.854.832 (21.069) 7.833.763
Passività finanziarie al costo ammortizzato (6.826.000) (11.290) (6.837.290)
a) debiti verso banche (640.541) - (640.541)
b) debiti verso clientela (5.224.000) 814 (5.223.186)
c) titoli in circolazione (961.459) (12.104) (973.563)
Passività finanziarie di negoziazione (36.269) - (36.269)
Derivati di copertura (4.010) - (4.010)
Adeguamento di valore delle passività finanziarie
oggetto di copertura generica
(75) 75 -
Passività fiscali (2.986) (3.990) (6.976)
Altre passività (165.649) - (165.649)
Trattamento di fine rapporto del personale (4.646) - (4.646)
Fondo per rischi e oneri (30.704) (11.597) (42.301)
Passività assunte (7.070.339) (26.802) (7.097.141)
Attività nette (A) 736.623
Corrispettivo dell'acquisizione, erogato con disponibilità liquide (B) 330.514
di cui erogato con disponibilità liquide 147.006
di cui erogato tramite offerta di azioni Banca Ifis 183.508
Patrimonio netto di pertinenza di terzi (C) 5.686

Analisi dei flussi di cassa dell'acquisizione Valori
(in migliaia di euro)
Corrispettivo dell'acquisizione erogato con disponibilità liquide (147.006)
Disponibilità nette acquisite con la controllata (incluse nei flussi di cassa delle attività
d'investimento)
355.932
Flusso di cassa netto dell'acquisizione 208.926

La rilevazione provvisoria dell'operazione di aggregazione ha condotto all'identificazione di una differenza negativa ("gain on a bargain purchase") tra il costo dell'aggregazione e il fair value delle attività nette identificabili acquisite; tale differenza, pari a 400,4 milioni di euro, è stata rilevata nella voce "Altri oneri e proventi di gestione" di conto economico. Si evidenzia, che i risultati di tale processo valutativo sono tuttavia da ritenersi provvisori prevedendo il principio contabile IFRS 3 un periodo massimo di dodici mesi dalla data di acquisizione per il completamento della rilevazione contabile dell'operazione di aggregazione.

I prospetti contabili della controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o. e della controllata rumena Ifis Finance I.F.N. S.A., espressi entrambi in valuta estera, vengono convertiti in euro applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale il cambio di fine periodo, mentre per le poste di conto economico viene utilizzato il cambio medio. Le risultanti differenze di cambio, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e passività e per il conto economico, nonché le differenze di cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto di ciascuna partecipata, sono imputate a riserve di patrimonio netto.

I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi.

Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Al fine di determinare l'area di consolidamento, Banca Ifis ha verificato se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 per esercitare il controllo sulle società partecipate o su altre entità con cui intrattiene rapporti contrattuali di qualunque natura.

La definizione di controllo prevede che un'entità controlla un'altra entità qualora ricorrano contemporaneamente le seguenti condizioni:

  • il potere di governare le attività rilevanti delle entità;
  • l'esposizione alla variabilità dei risultati;
  • la capacità di influenzarne i risultati.

Più in dettaglio, l'IFRS 10 stabilisce che, per detenere il controllo, l'investitore debba avere la capacità di dirigere le attività rilevanti dell'entità, per effetto di un diritto giuridico o per una mera situazione di fatto, ed essere altresì esposto alla variabilità dei risultati che derivano da tale potere.

Alla luce dei riferimenti sopra illustrati, il Gruppo deve pertanto consolidare tutti i tipi di entità qualora siano soddisfatti tutti e tre i requisiti del controllo.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo.

Negli altri casi, la determinazione dell'area di consolidamento richiede di considerare tutti i fattori e le circostanze che conferiscono all'investitore la capacità pratica di condurre unilateralmente le attività rilevanti dell'entità (controllo di fatto). A tal fine risulta necessario considerare un insieme di fattori, quali, a mero titolo di esempio:

  • lo scopo ed il disegno dell'entità;
  • l'individuazione delle attività rilevanti e di come sono gestite;
  • qualsiasi diritto detenuto tramite accordi contrattuali che attribuiscono il potere di governare le attività rilevanti, quali il potere di determinare le politiche finanziarie e gestionali dell'entità, il potere di esercitare

la maggioranza dei diritti di voto nell'organo deliberativo o il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dell'organo con funzioni deliberative;

  • eventuali diritti di voto potenziali esercitabili e considerati sostanziali;
  • coinvolgimento nell'entità nel ruolo di agente o di principale;
  • la natura e la dispersione di eventuali diritti detenuti da altri investitori.

Per le entità strutturate, ossia le entità per le quali i diritti di voto non sono considerati rilevanti per stabilire il controllo, lo stesso è ritenuto esistere laddove il Gruppo disponga dei diritti contrattuali di gestire le attività rilevanti dell'entità e risulti esposto ai rendimenti variabili delle stesse.

In particolare, le entità strutturate che hanno comportato la necessità di un consolidamento ai fini del Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2025 sono rappresentate da alcune società veicolo di operazioni di cartolarizzazione originate da società del Gruppo. Per tali veicoli, gli elementi ritenuti rilevanti ai fini dell'identificazione del controllo e del conseguente consolidamento sono rappresentati dallo scopo di tali società, dall'esposizione ai risultati dell'operazione, dalla capacità di strutturare le operazioni e di dirigere le attività rilevanti e assumere le decisioni critiche per mezzo di contratti di servicing nonché dell'abilità di disporre della loro liquidazione.

L'analisi condotta ha portato ad includere nel perimetro di consolidamento alla data di riferimento le società controllate tramite maggioranza dei diritti di voto (le società con tipo di rapporto "1" di cui alla tabella precedente), nonché le SPV (Special Purpose Vehicle) istituite per le operazioni di cartolarizzazione per le quali si è valutato sussistere una relazione di controllo ai sensi dell'IFRS 10. Tali SPV non sono società giuridicamente facenti parte del Gruppo Banca Ifis, ad esclusione dei seguenti veicoli per i quali il Gruppo detiene la maggioranza delle quote partecipative:

  • Ifis NPL 2021-1 SPV S.r.l.;
  • Aporti S.r.l. (SPV);
  • Doria SPV S.r.l. (SPV);
  • Friuli SPV S.r.l. (SPV);
  • Pitti SPV S.r.l. (SPV);
  • River SPV S.r.l. (SPV);
  • Dagobah SPV S.r.l.;
  • Sileno SPV S.r.l.;
  • Montes S.P.V. S.r.l.;
  • Mia SPV S.r.l..

L'utile (perdita) del periodo e ciascuna delle altre componenti della redditività complessiva sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza hanno un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai prospetti contabili delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del Gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.

Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono considerate come "equity transaction" ai sensi del par. 23 dell'IFRS 10 e sono pertanto contabilizzate direttamente a patrimonio netto.

Le entità controllate sono oggetto di consolidamento a partire dalla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, secondo il metodo dell'acquisto ("purchase method"), e cessano di essere consolidate dal momento in cui viene a mancare una situazione di controllo.

Il consolidamento integrale consiste nell'acquisizione "linea per linea" degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico delle entità controllate. Ai fini del consolidamento, il valore contabile delle interessenze partecipative detenute dalla Capogruppo o dalle altre società del Gruppo è eliminato, a fronte dell'assunzione delle

attività e delle passività delle partecipate, in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo e della quota di spettanza di terzi, tenuto altresì conto dell'allocazione del costo in sede di acquisizione del controllo (cosiddetta "Purchase Price Allocation - PPA").

Per le entità controllate, la quota di terzi relativa al patrimonio netto, all'utile (perdita) del periodo e alla redditività complessiva è oggetto di rappresentazione separata nei rispettivi schemi contabili, rispettivamente nelle voci: "Patrimonio di pertinenza di terzi", "Utile (perdita) del periodo di pertinenza di terzi", "Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi".

Al riguardo si precisa che nessun effetto sul patrimonio netto, sull'utile (perdita) del periodo e sulla redditività complessiva di pertinenza di terzi è conseguente al consolidamento dei patrimoni separati detenuti dalle società veicolo delle cartolarizzazioni originate dal Gruppo, non oggetto di "derecognition" nei prospetti contabili separati delle banche del Gruppo cedenti.

I costi, i ricavi, le altre componenti di redditività complessiva e i flussi finanziari dell'entità controllata sono inclusi nel Resoconto intermedio di gestione consolidato a partire dalla data di acquisizione del controllo. I costi, i ricavi, le altre componenti di redditività complessiva e i flussi finanziari di una controllata ceduta sono inclusi nel Resoconto intermedio di gestione consolidato fino alla data di cessione. In caso di cessione di una controllata, la differenza tra il corrispettivo della cessione ed il valore contabile delle attività nette della stessa è oggetto di rilevazione nella voce di conto economico "Utili (perdite) da cessione di investimenti". In presenza di una cessione parziale dell'entità controllata che non determina la perdita di controllo, la differenza tra il corrispettivo della cessione ed il relativo valore contabile viene rilevata in contropartita del patrimonio netto.

Le attività, le passività, le operazioni fuori bilancio, i proventi, gli oneri e i flussi finanziari relativi a transazioni intercorse tra imprese consolidate vengono integralmente eliminati.

Società sottoposte a controllo congiunto (joint venture)

Un accordo a controllo congiunto è un accordo contrattuale nel quale due o più controparti dispongono di controllo congiunto. Il controllo congiunto è la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Secondo il principio IFRS 11 gli accordi a controllo congiunto devono essere classificati quali joint operation o joint venture in funzione dei diritti e delle obbligazioni contrattuali detenuti dal Gruppo:

  • una joint operation è un accordo a controllo congiunto in cui le parti hanno diritti sulle attività e obbligazioni rispetto alle passività dell'accordo;
  • una joint venture è un accordo a controllo congiunto in cui le parti hanno diritti sulle attività nette dell'accordo.

Le partecipazioni in società controllate congiuntamente e qualificabili come joint venture sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto, sulla base dei più recenti bilanci disponibili della società controllata congiuntamente, opportunamente rettificati per tenere conto di eventuali eventi o transazioni significative.

Al 30 settembre 2025 l'unica società sottoposta a controllo congiunto è Hype S.p.A., la quale è entrata all'interno dell'area di consolidamento del Gruppo Banca Ifis a seguito della suddetta acquisizione del controllo di illimity Bank da parte di Banca Ifis. L'interessenza del 50% in Hype è detenuta direttamente da illimity Bank. Tale partecipazione, che al 30 settembre 2025 presenta un valore di bilancio pari a 80,6 milioni di euro, è classificata nella voce "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione". Relativamente a tale partecipazione è stata accettata in data 3 novembre 2025 l'offerta di 85 milioni di euro ricevuta da Banca Sella, soggetta all'ottenimento delle autorizzazioni normative previste per inizio 2026 (per maggiori dettagli si rimanda allo specifico paragrafo inserito nella successiva sezione "Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo").

Società sottoposte a influenza notevole

Sono considerate società collegate, cioè sottoposte a influenza notevole, le società non controllate in cui si esercita un'influenza significativa.

Si presume che la società eserciti un'influenza significativa in tutti i casi in cui detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto e, indipendentemente dalla quota posseduta, qualora sussista il potere di partecipare alle decisioni gestionali e finanziarie delle partecipate, in virtù di particolari legami giuridici, quali patti parasociali, aventi la finalità per i partecipanti al patto di assicurare la rappresentatività negli organi di gestione e di salvaguardare l'unitarietà di indirizzo della gestione, senza tuttavia averne il controllo.

Le partecipazioni in imprese sottoposte a influenza notevole vengono valutate in base al metodo del patrimonio netto, sulla base dei più recenti prospetti contabili disponibili della società collegata, opportunamente rettificati per tenere conto di eventuali eventi o transazioni significative.

Al 30 settembre 2025 le società sottoposte a influenza notevole sono le seguenti:

  • Justlex Italia S.T.A.P.A., con una quota di possesso pari al 20% detenuta da Ifis Npl Investing;
  • Redacta S.T.A.a.r.l., la cui quota del 33% è detenuta da Ifis Npl Servicing;
  • AltermAInd S.r.l., posseduta al 48% da illimity Bank;
  • LAISA Società tra Avvocati per Azioni, con un'interessenza al 9,99% detenuta da ARECneprix S.p.A..

Rispetto alla situazione in essere al 31 dicembre 2024, si sono aggiunte le società AltermAInd S.r.l. e LAISA - Società tra Avvocati per Azioni per effetto della suddetta acquisizione del controllo di illimity Bank da parte della Capogruppo Banca Ifis a far data dal 4 luglio 2025.

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2025 nonché ipotesi e ogni altro fattore considerato ragionevole alla luce dell'esperienza storica e delle evoluzioni future prevedibili.

Per loro natura, non è quindi possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. I risultati futuri potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche, alla data del presente documento non prevedibili né stimabili, rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte nel presente documento. Al riguardo si evidenzia che le rettifiche nelle stime di bilancio potrebbero rendersi necessarie a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, di nuove informazioni o della maggiore esperienza registrata.

Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sia per la materialità dei valori da iscrivere impattati da tali politiche, sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni che implica il ricorso a stime ed assunzioni da parte del management. In particolare, gli aspetti che hanno richiesto il ricorso a stime complesse e particolarmente caratterizzate da significative assunzioni sono:

  • determinazione del fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • misurazione dei crediti del Settore Npl;
  • misurazione dell'Expected Credit Loss (ECL) per i crediti diversi dal Settore Npl e per i titoli di debito;
  • stima dei fondi per rischi e oneri;
  • stima di recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto e del gain on a bargain purchase;
  • valutazione circa la recuperabilità delle attività per imposte anticipate (DTA Deferred Tax Assets).

Per le tipologie di assets sopra elencate si presentano nei paragrafi seguenti le principali tematiche in tema di rischi e incertezze connessi a stime.

Determinazione del fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi

In presenza di crediti e strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei Livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti misurati al fair value, si rimanda al paragrafo "A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

Misurazione dei crediti del Settore Npl

Qualora all'atto della rilevazione iniziale un'esposizione creditizia risulti essere deteriorata, la stessa si qualifica come "Attività finanziaria deteriorata acquisita o originata" (cosiddetta "POCI - Purchase or Originated Credit Impaired"). Un'attività si considera deteriorata al momento della rilevazione iniziale qualora il rischio di credito sia molto elevato e, in caso di acquisto, il prezzo sia stato pagato con un significativo sconto rispetto al debito residuo contrattuale. Per tali attività il costo ammortizzato e conseguentemente gli interessi attivi sono calcolati considerando un tasso di interesse effettivo corretto per il credito (cosiddetto "credit-adjusted effective interest rate"). Rispetto alla determinazione del tasso di interesse effettivo, la citata correzione per il credito consiste nel considerare nella stima dei flussi di cassa futuri anche le perdite creditizie attese lungo l'intera durata residua dell'attività.

In aggiunta, le attività in esame prevedono un trattamento particolare anche per quanto riguarda il processo dell'impairment, in quanto le stesse sono sempre soggette alla determinazione di una perdita attesa lungo la vita dello strumento finanziario; successivamente all'iscrizione iniziale devono quindi essere rilevati a conto economico gli utili o le perdite derivanti dall'eventuale variazione delle perdite attese lungo tutta la vita del credito rispetto a quelle iniziali. Per tali attività non è quindi possibile che il calcolo delle perdite attese possa avvenire prendendo come riferimento un orizzonte temporale pari a un anno.

La misurazione dei crediti della specie viene effettuata con un significativo ricorso a modelli proprietari valutativi oggetto di verifica e adeguamento in via continuativa. In particolare, la funzione Risk Management esamina periodicamente, nell'ambito del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP), anche il c.d. rischio modello, in quanto le caratteristiche del modello di business determinano un elevato grado di variabilità con riferimento sia all'importo che alla data di effettivo incasso.

In particolare, per i crediti in gestione stragiudiziale, il modello proprietario in uso stima i flussi di cassa proiettando lo "smontamento temporale" del valore del credito in base al profilo di recupero storicamente osservato in cluster omogenei. A questo si aggiunge, relativamente alle posizioni caratterizzate da raccolta di piani di rientro, un modello a "carattere deterministico" basato sulla valorizzazione delle rate future del piano, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato. In tale ottica assume particolare rilevanza una puntuale ed attenta gestione dei flussi di cassa. Al fine di assicurare una corretta valutazione dei flussi attesi, anche in ottica di un pricing corretto delle operazioni realizzate, l'evoluzione degli incassi rispetto ai flussi previsionali viene posta sotto attento monitoraggio.

Per i crediti in gestione giudiziale, cioè le posizioni per le quali è stata verificata la presenza di un posto di lavoro o di una pensione, è stato sviluppato un modello per la stima dei flussi di cassa antecedentemente all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (ODA). In particolare, vengono stimati i flussi di cassa per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto un decreto non opposto dal debitore a partire dal 1° gennaio 2018.

Le altre pratiche in corso di lavorazione giudiziale restano iscritte al costo di acquisto, fino al momento in cui tali requisiti sono rispettati o fino all'ottenimento dell'ODA.

All'ODA i flussi di cassa futuri vengono analiticamente determinati sulla base degli elementi oggettivi conosciuti per ogni singola posizione; in questo caso quindi le stime applicate sono perlopiù relative all'identificazione della durata del piano di pagamento.

La lavorazione giudiziale si completa, oltre a quanto sopra descritto, con attività di recupero intesa come azione esecutiva immobiliare, caratterizzata da diverse fasi e applicata a portafogli originati in settori corporate, bancari o real estate ove i flussi di cassa sono valorizzati tramite previsione analitica del gestore.

Si rinvia a quanto più dettagliatamente esposto nel corrispondente capitolo della sezione "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" delle Note illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025.

Misurazione dell'Expected Credit Loss (ECL) per i crediti diversi dal Settore Npl e per i titoli di debito

La determinazione della ECL per le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è un processo articolato che richiede il ricorso ad assunzioni e stime significative.

Per le attività finanziarie per le quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita, ossia per le esposizioni non deteriorate ("performing"), il modello di impairment, comporta la necessità di individuare l'esistenza o meno di un significativo deterioramento rispetto alla data di rilevazione iniziale dell'esposizione e l'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 dei crediti e dei titoli di debito classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato e tra le Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Il modello di impairment IFRS 9 richiede, infatti, che le perdite siano determinate con riferimento all'orizzonte temporale di un anno per le attività finanziarie che non hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale (Stage 1) piuttosto che facendo riferimento all'intera vita dello strumento qualora sia stato accertato un significativo deterioramento o un indicatore di impairment (Stage 2 e Stage 3).

Ne consegue che il calcolo delle relative perdite attese, necessita di un processo articolato di stima che riguarda principalmente:

  • la determinazione dei parametri di rischio PD ed LGD comprensivi di informazioni prospettiche (forward looking);
  • la valutazione della presenza di significativo incremento di rischio di credito (SICR), basata su criteri che considerano informazioni qualitative e quantitative;
  • la valutazione di taluni elementi necessari per la determinazione delle stime dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati: i tempi di recupero attesi, il presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, i costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia ed infine la probabilità di vendita per le posizioni per le quali esiste un piano di dismissione.

Nell'ambito dei possibili approcci ai modelli di stima consentiti dai principi contabili internazionali di riferimento, il ricorso a specifiche metodologie o la selezione di taluni parametri estimativi può influenzare in modo significativo la valutazione di tali attività. Tali metodologie e parametri sono necessariamente soggetti ad un continuo processo di aggiornamento anche alla luce delle evidenze storiche disponibili, con l'obiettivo di affinare le stime per meglio rappresentare il valore presumibile di realizzo dell'esposizione creditizia.

Al riguardo si evidenzia che i processi di stima sono rimasti sostanzialmente invariati nel corso del periodo, e conseguentemente per maggiori informazioni in merito alle modalità e ai modelli di determinazione dell'ECL nonché per quanto riguarda le analisi effettuate dal Gruppo Banca Ifis in merito ai potenziali impatti connessi all'introduzione dei dazi doganali da parte dell'amministrazione statunitense sui prodotti europei, si fa rinvio a quanto illustrato nel sottoparagrafo "Metodi di misurazione delle perdite attese (ECL)" contenuto nel paragrafo "Rischio di credito" della sezione "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" delle Note illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025.

Stima dei fondi per rischi e oneri

Le società facenti parte del Gruppo sono soggetti passivi in talune tipologie di contenzioso e sono altresì esposte a numerose fattispecie di passività potenziali. Le complessità delle specifiche situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, unitamente ad eventuali problematiche interpretative, richiedono in alcune circostanze significativi elementi di giudizio nella stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia l'an sia il quantum, nonché i tempi di eventuale manifestazione della passività, e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale. Tali circostanze rendono difficile la valutazione delle passività potenziali; ne consegue che la classificazione delle passività potenziali e la conseguente valutazione degli accantonamenti necessari sono basate talvolta su elementi di giudizio non oggettivi e che richiedono il ricorso a procedimenti di stima anche complessi.

Nello specifico il Gruppo ricorre alla rilevazione di una passività quando:

  • esiste un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere all'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Se tutte queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.

L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione e riflette i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.

Laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione, tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

I fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate accolgono i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre Stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Stima di recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto e del gain on a bargain purchase

Avviamento

In base al principio IAS 36, l'avviamento deve essere sottoposto almeno annualmente ad impairment test per verificarne la recuperabilità del valore. Lo IAS 36 richiede, inoltre, ad ogni data di riferimento di reporting, ivi incluse, dunque, le rendicontazioni infrannuali, un'analisi volta ad individuare la presenza di eventuali indicatori di perdita (cd. "Trigger Events") al verificarsi dei quali occorre procedere con l'impairment test. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il valore d'uso ed il fair value, al netto dei costi di vendita. Al 30 settembre 2025 l'avviamento iscritto nell'attivo ammonta a 38,0 milioni di euro (valore invariato rispetto al 31 dicembre 2024) e risulta integralmente allocato alla Cash Generating Unit (CGU) "Settore Npl".

Con riferimento alla valutazione al 30 settembre 2025 circa la presenza di eventuali indicatori di perdita (cd. "Trigger Events"), al verificarsi dei quali occorre procedere all'impairment test, tale analisi non ha evidenziato nessun indicatore di perdita.

Si evidenzia che gli esiti del test condotto al 31 dicembre 2024 avevano portato a confermare la recuperabilità del valore iscritto nel Bilancio consolidato a tale data.

Gain on a bargain purchase

Le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3, utilizzando l'"acquisition method". L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo.

Per quanto riguarda il processo di allocazione del costo dell'aggregazione alle attività, passività e passività potenziali del soggetto acquisito identificabili alla data di acquisto e valutate in base ai rispettivi fair value (cosiddetta "Purchase Price Allocation - PPA"), si procede con un preventivo lavoro di mappatura delle attività e passività per le quali si è ritenuto probabile riscontrare significative differenze di valore tra il fair value ed il rispettivo valore contabile.

In particolare, i fair value sono determinati sulla base della metodologia ritenuta più opportuna per ciascuna classe di attività e passività acquisite (ad esempio, per il portafoglio creditizio il metodo del "Discounted Cash Flow – DCF", cioè l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi).

Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli importi da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico nella voce "Altri oneri/proventi di gestione" quale "gain on a bargain purchase".

Valutazione circa la recuperabilità delle attività per imposte anticipate (DTA - Deferred Tax Asset)

Tra gli asset iscritti figurano attività fiscali per imposte anticipate (DTA - Deferred Tax Asset) principalmente generate da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale i medesimi costi potranno essere dedotti, piuttosto che derivanti da perdite fiscali riportabili a nuovo.

In conformità con il principio contabile IAS 12, richiamato dalla "Politica di impairment di Gruppo", un'attività fiscale può essere rilevata solo nella misura in cui è probabile che siano disponibili redditi imponibili futuri che ne consentano la recuperabilità.

L'iscrizione di tali attività ed il successivo mantenimento in bilancio presuppone pertanto una valutazione circa la probabilità in merito al recupero delle stesse. Tale valutazione non è condotta per le imposte anticipate di cui alla Legge 22 dicembre 2011, n. 214 che risultano trasformabili in crediti di imposta nell'ipotesi di rilevazione di una "perdita civilistica", di una "perdita fiscale" ai fini dell'imposta IRES e di un "valore della produzione netto negativo" ai fini dell'imposta IRAP e per le quali conseguentemente il relativo recupero è quindi certo indipendentemente dalla capacità di generare redditi futuri.

Per le residue attività fiscali non trasformabili in crediti di imposta, il giudizio sulla loro probabilità è supportato da un esercizio valutativo di recuperabilità (c.d. probability test). In base a quanto previsto dal principio contabile IAS 12 e dalle considerazioni formulate dall'ESMA nel documento del 15 luglio 2019, il suddetto giudizio di recuperabilità richiede un'attenta ricognizione di tutte le evidenze a supporto della probabilità di disporre in futuro di redditi imponibili sufficienti, tenuto anche conto delle circostanze che hanno generato le perdite fiscali, che andrebbero ricondotte a cause ben identificate, ritenute non ripetibili in futuro su basi ricorrenti.

Il totale complessivo delle DTA al 30 settembre 2025 risulta pari a 253,0 milioni di euro (di cui 66,4 milioni di euro allocate al Gruppo illimity), inclusivi della quota riferibile alla Legge 214/2011 ammontante a 93,1 milioni di euro (pari al 36,8% del totale DTA) che si riverserà entro il 2029 per espressa previsione normativa. Si ricorda che tali imposte anticipate che rispondono ai requisiti richiesti dalla citata Legge sono trasformabili in crediti di imposta nell'ipotesi di rilevazione di una "perdita civilistica", di una "perdita fiscale" ai fini dell'imposta IRES e di un "valore

della produzione netto negativo" ai fini dell'imposta IRAP; il loro recupero è quindi certo, in quanto prescinde dalla capacità di generare una redditività futura. Il mantenimento della convertibilità in crediti di imposta è subordinato all'esercizio dell'opzione prevista dal D.L. 3 maggio 2016, n. 59, convertito con modificazioni dalla legge n. 119 del 30 giugno 2016, di cui il Gruppo ha deciso di avvalersi nei termini e nei modi previsti.

Sulla base dell'esercizio valutativo condotto sull'ammontare residuo il relativo recupero è stato valutato come probabile, ancorché in un orizzonte temporale di medio periodo. La quota riferibile alle perdite fiscali pregresse e alle eccedenze ACE verrebbe recuperata integralmente per una quota significativa (maggiore dell'80%) entro il 2032. La restante quota è riferita principalmente alle attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) ed è pertanto correlata all'andamento della relativa riserva.

In considerazione dell'incertezza circa la recuperabilità delle DTA relative alle perdite fiscali pregresse della controllata Cap.Ital.Fin. realizzate principalmente prima dell'ingresso nel consolidato fiscale, non si è prudenzialmente proceduto alla relativa rilevazione; le DTA non iscritte ammontano a complessivi 2,8 milioni di euro.

Per quanto riguarda, invece, le perdite fiscali maturate dal Gruppo illimity nel corso dei primi nove mesi del 2025, a seguito del buon esito dell'OPAS e in attesa dell'elaborazione di un "piano combined" da parte della Capogruppo Banca Ifis, non si è proceduto ad iscrivere a titolo prudenziale DTA da perdite fiscali per ulteriori 48 milioni di euro.

Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio volontaria (OPAS) sulla totalità delle azioni di illimity Bank

In data 7 gennaio 2025 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha approvato la promozione di un'Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio volontaria (OPAS) sulla totalità delle azioni di illimity Bank. L'offerta è stata comunicata al mercato in data 8 gennaio 2025 con comunicazione diffusa ai sensi e per gli effetti dell'articolo 102, comma 1, del D. Lgs. 58/98 (il "TUF") e dell'articolo 37 del regolamento adottato con delibera Consob n. 11971/99 (il "Regolamento Emittenti"). L'offerta prevedeva l'acquisizione da parte di Banca Ifis della titolarità del 100% delle azioni di illimity Bank quotate su Euronext Milan, Segmento Euronext STAR Milan. In particolare, Banca Ifis ha proposto che per ciascuna azione di illimity Bank portata in adesione all'offerta fosse riconosciuto un corrispettivo che esprimeva una valorizzazione unitaria pari a 3,55 euro, sulla base del prezzo ufficiale delle azioni di Banca Ifis al 7 gennaio 2025. Tale corrispettivo era originariamente composto da:

  • 0,1 azioni di Banca Ifis di nuova emissione per ciascuna azione di illimity Bank e
  • una componente in denaro originariamente pari a 1,414 euro, in seguito aggiustata a euro 1,506 a seguito dello stacco, in data 19 maggio 2025, della cedola relativa al saldo del dividendo per l'esercizio 2024.

In data 10 marzo 2025 Banca Ifis ha reso noto che l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha rilasciato l'autorizzazione all'operazione, senza imporre alcuna condizione, limitazione e prescrizione, e che, alla luce di ciò, Banca Ifis non ha individuato ulteriori autorizzazioni antitrust necessarie per il completamento dell'offerta.

In data 14 marzo 2025 la Presidenza del Consiglio dei ministri ha trasmesso a Banca Ifis la delibera con la quale è stata accolta la proposta del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) di non esercizio dei poteri speciali ai sensi della c.d. normativa Golden Power in relazione all'acquisizione da parte di Banca Ifis, tramite l'offerta, dell'intero capitale sociale di illimity.

In data 28 aprile 2025 Banca Ifis ha ricevuto l'autorizzazione della Banca Centrale Europea (BCE) all'acquisizione diretta e indiretta di una partecipazione di controllo in illimity, ai sensi degli articoli 19 e seguenti del D. Lgs. 1° settembre 1993, n. 385.

Successivamente all'autorizzazione della Banca Centrale Europea, Banca Ifis ha ricevuto in data 2 maggio 2025 anche tutte le necessarie autorizzazioni di competenza di Banca d'Italia e nello specifico:

  • l'autorizzazione all'acquisizione indiretta di una partecipazione di controllo in illimity SGR S.p.A. e all'acquisto di una partecipazione qualificata in Hype S.p.A.;
  • l'autorizzazione relativa all'acquisizione della partecipazione in illimity con corrispettivo superiore al 10% dei Fondi propri su base consolidata del Gruppo Banca Ifis; e
  • il provvedimento di accertamento che le modifiche statutarie di Banca Ifis derivanti dall'aumento del capitale sociale al servizio dell'offerta non contrastano con la sana e prudente gestione di Banca Ifis.

Banca d'Italia ha altresì confermato la computabilità delle nuove azioni emesse nell'ambito dell'aumento di capitale quale Capitale primario di classe 1 (CET1).

A seguito dell'ottenimento delle suddette autorizzazioni regolamentari, Consob, con delibera n. 23543 del 7 maggio 2025, ha approvato, ai sensi dell'articolo 102, comma 4, del TUF, il documento di offerta.

In data 8 maggio 2025 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha deliberato, in esecuzione della delega conferita dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 17 aprile 2025, l'aumento del capitale sociale a pagamento, in una o più volte e in via scindibile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 4, primo periodo, c.c., a servizio dell'offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis sulla totalità delle azioni ordinarie di illimity ai sensi e per gli effetti degli artt. 102 e 106, comma 4, del TUF.

In data 24 giugno 2025 Banca Ifis ha comunicato di riconoscere un premio in denaro del 5%, pari a euro 0,1775 (il "corrispettivo in denaro aggiuntivo"), per ciascuna azione illimity portata in adesione all'offerta qualora la soglia di adesione fosse superiore al 90% del capitale sociale di illimity (la "soglia 90%").

In data 27 giugno 2025 si è concluso il periodo di adesione all'OPAS. Sulla base dei risultati delle adesioni a tale data e che hanno raggiunto la quota dell'84,092%, al fine di raggiungere la soglia del 90% - soglia rilevante per le procedure di OPA residuale e successivo squeeze out - la Banca ha comunicato a completamento del periodo di adesione di voler procedere alla riapertura dei termini ai sensi e per gli effetti dell'articolo 40-bis, comma 1, lett. a), del Regolamento Emittenti; ne consegue che il periodo di adesione è stato riaperto per 5 giorni di Borsa aperta e, precisamente, per le sedute dal 7 luglio all'11 luglio 2025.

Sulla base dei risultati definitivi dell'Offerta, alla data di pagamento (il 4 luglio 2025) Banca Ifis risulta titolare di n. 70.694.489 azioni illimity.

In data 4 luglio 2025 Banca Ifis ha comunicato la nuova composizione del capitale sociale sottoscritto e versato risultante dall'aumento di capitale sociale a pagamento e in via scindibile di cui alla deliberazione dell'8 maggio 2025, in esecuzione parziale della delega conferita al Consiglio di Amministrazione dall'Assemblea Straordinaria del 17 aprile 2025, a servizio dell'OPAS volontaria totalitaria avente a oggetto le azioni ordinarie di illimity Bank, mediante emissione di un numero massimo di 8.406.781 azioni ordinarie Banca Ifis, dal valore nominale di euro 1,00 ciascuna, aventi godimento regolare e le medesime caratteristiche delle azioni in circolazione alla data di emissione, da liberarsi mediante conferimento in natura in quanto a servizio dell'offerta.

L'attestazione di aumento di capitale è stata depositata in data 4 luglio 2025 presso il Registro delle Imprese di Venezia, Rovigo. Sono state emesse n. 7.069.448 azioni ordinarie Banca Ifis – godimento regolare, cedola 32 – dal valore nominale di euro 1,00 ciascuna, con aumento del capitale sociale da euro 53.811.095,00 a euro 60.880.543,00 suddiviso in n. 60.880.543 azioni ordinarie dal valore nominale di euro 1,00 ciascuna.

In data 11 luglio 2025 si è concluso il periodo di riapertura dei termini dell'OPAS. Al termine del periodo di riapertura, le adesioni totali all'offerta hanno raggiunto la quota del 92,488% (tenuto conto delle azioni proprie). Pertanto, sulla base dei risultati della riapertura dei termini e tenuto conto delle n. 70.694.489 azioni illimity già portate in adesione all'offerta nel corso del periodo di adesione, alla data di pagamento a esito della riapertura dei termini (il 18 luglio 2025) Banca Ifis risultava titolare di n. 77.752.504 azioni illimity, rappresentative del 92,488% del suo capitale sociale (tenuto conto delle azioni proprie).

Sulla base dei risultati definitivi raggiunti, i quali sono stati confermati in data 16 luglio 2025, Banca Ifis ha provveduto a rendere effettivo il pagamento del premio del 5% in denaro per ciascun azionista di illimity che ha portato le proprie azioni illimity in adesione all'offerta.

La data del pagamento del corrispettivo è stata fissata al 18 luglio 2025. In tale data, a fronte del trasferimento in favore di Banca Ifis del diritto di proprietà delle azioni illimity portate in adesione durante la riapertura dei termini, Banca Ifis:

  • a favore degli aderenti che hanno portato le proprie azioni illimity in adesione all'offerta durante la riapertura dei termini:
  • ha emesso e assegnato le azioni Banca Ifis offerte, secondo il rapporto di n. 0,10 azioni Banca Ifis di nuova emissione per ogni azione illimity portata in adesione all'offerta, e così per un totale di n. 605.983 nuove azioni Banca Ifis, rappresentative dello 0,985% del capitale sociale di Banca Ifis a seguito dell'emissione di tali nuove azioni Banca Ifis;
  • ha corrisposto euro 1,6835 per ciascuna azione illimity portata in adesione e così per un totale di euro 10.201.728,85; e
  • a favore degli aderenti che avevano già portato le proprie azioni illimity in adesione all'offerta durante il periodo di adesione (e abbiano già ricevuto, quindi, il corrispettivo alla data di pagamento del 4 luglio

2025), ha corrisposto il solo corrispettivo in denaro aggiuntivo (euro 0,1775 per azione illimity), a titolo integrativo.

Il termine per il pagamento dell'importo in denaro della parte frazionaria in favore degli aderenti che hanno portato le proprie azioni illimity in adesione all'offerta durante la riapertura dei termini è stato fissato per il 25 luglio 2025, come previsto nella Sezione F, Paragrafo F.6 del Documento di Offerta.

In data 21 luglio 2025 Banca Ifis ha comunicato la nuova composizione del capitale sociale sottoscritto e versato risultante dall'aumento di capitale sociale a pagamento e in via scindibile di cui alla deliberazione dell'8 maggio 2025, in esecuzione parziale della delega conferita al Consiglio di Amministrazione dall'Assemblea Straordinaria del 17 aprile 2025, a servizio dell'OPAS.

L'attestazione di aumento di capitale è stata depositata in data 21 luglio 2025 presso il Registro delle Imprese di Venezia, Rovigo. Sono state emesse n. 605.983 azioni ordinarie Banca Ifis – godimento regolare, cedola 32 – dal valore nominale di euro 1,00 ciascuna, con aumento del capitale sociale da euro 60.880.543,00 (così come aggiornato con comunicazione in data 4 luglio 2025) a euro 61.486.526,00 suddiviso in n. 61.486.526 azioni ordinarie dal valore nominale di euro 1,00 ciascuna.

Sulla base dei risultati definitivi della riapertura dei termini, risultano verificati i presupposti di legge per l'adempimento dell'obbligo di acquisto ai sensi dell'articolo 108, comma 2, del TUF, essendo Banca Ifis venuta a detenere una partecipazione complessiva superiore al 90%, ma inferiore al 95%, del capitale sociale di illimity Bank, calcolata computando le n. 76.754.322 azioni portate in adesione all'offerta nonché le n. 998.182 azioni proprie detenute da illimity Bank che, ai fini del calcolo della soglia prevista dall'articolo 108, comma 2, del TUF, devono essere computate nella partecipazione complessiva detenuta da Banca Ifis (numeratore) senza essere dedotte dal capitale sociale di illimity Bank (denominatore).

Pertanto, Banca Ifis, come dichiarato nel Documento di Offerta, non ha manifestato l'intenzione di ripristinare un flottante sufficiente ad assicurare il regolare andamento delle negoziazioni delle azioni illimity e si è impegnata ad adempiere all'obbligo di acquisto ai sensi dell'art. 108, comma 2, del TUF in relazione alle rimanenti 7.313.486 azioni illimity, rappresentative dell'8,700% del capitale sociale di illimity Bank (incluse le azioni proprie).

Nell'ambito della procedura di adempimento dell'obbligo di acquisto ai sensi dell'articolo 108, comma 2, del TUF, Banca Ifis ha riconosciuto agli azionisti di illimity Bank che hanno richiesto a Banca Ifis di acquistare le proprie azioni residue ai sensi dell'articolo 108, comma 2, del TUF il corrispettivo per azione residua, determinato ai sensi delle disposizioni di cui all'articolo 108, commi 3 e 5, del TUF, ossia:

  • un corrispettivo identico al corrispettivo dell'offerta, ossia per ciascuna azione illimity portata in adesione all'offerta, euro 1,6835, quale componente in denaro, e n. 0,1 azioni Banca Ifis di nuova emissione, quale componente in azioni (il "corrispettivo in azioni" e, insieme al corrispettivo in denaro, il "corrispettivo dell'obbligo di acquisto ai sensi dell'articolo 108, comma 2, del TUF"); oppure, in alternativa,
  • solo agli azionisti che ne hanno fatto espressa domanda nella richiesta di vendita, un corrispettivo integrale in denaro pari a euro 4,0767 per ciascuna azione illimity, calcolato ai sensi dell'articolo 50-ter, comma 1, lettera a) del Regolamento Emittenti, e, dunque, pari alla somma (x) della media ponderata dei prezzi ufficiali delle azioni Banca Ifis registrati su Euronext Milan, segmento Euronext STAR Milan, nei cinque giorni di Borsa aperta precedenti la data di pagamento a esito della riapertura dei termini (ossia, nelle sedute dell'11 luglio, 14 luglio, 15 luglio, 16 luglio e 17 luglio 2025), che è pari a euro 23,9317, moltiplicata per 0,1 (i.e., il rapporto di cambio) e (y) del corrispettivo in denaro (il "corrispettivo alternativo in denaro").

Il periodo concordato con Borsa Italiana nel corso del quale Banca Ifis ha adempiuto all'obbligo di acquisto ai sensi dell'articolo 108, comma 2, del TUF, e i titolari di azioni residue hanno potuto, mediante la presentazione di una richiesta di vendita, richiedere a Banca Ifis di acquistare tali azioni illimity, ha avuto inizio alle ore 8:30 (ora italiana) del 28 luglio 2025 ed è terminato alle ore 17:30 (ora italiana) del 29 agosto 2025 (il "periodo di

presentazione delle richieste di vendita"). Al momento dell'avvio del sell-out in data 28 luglio 2025, Banca Ifis deteneva sul mercato il 91,3% del capitale sociale di illimity Bank.

La procedura di sell-out si è conclusa con successo in data 29 agosto 2025, in quanto alla chiusura del periodo di presentazione delle richieste di vendita sono state presentate richieste di vendita per complessive n. 2.446.348 azioni residue. Tali azioni residue rappresentano il 2,910% del capitale sociale di illimity Bank e il 33,447% del totale delle azioni residue oggetto della procedura di adempimento dell'obbligo di acquisto ai sensi dell'articolo 108, comma 2, del TUF (incluse le azioni proprie). Pertanto, sulla base di tali risultati provvisori e tenuto conto delle n. 2.446.348 azioni residue oggetto di richieste di vendita, delle n. 76.754.322 azioni di illimity Bank già detenute da Banca Ifis a tale data di chiusura e delle n. 998.182 azioni proprie detenute da illimity Bank, Banca Ifis è risultata titolare di n. 80.198.852 azioni di illimity Bank, rappresentative del 95,398% del capitale sociale di illimity Bank (tenuto conto delle azioni proprie).

Sulla base di tali risultati, in data 5 settembre 2025 (la data di pagamento del corrispettivo dell'obbligo di acquisto) Banca Ifis ha corrisposto :

  • in favore dei titolari di n. 539.298 azioni residue (che rappresentano il 22,045% delle azioni residue per cui sono state presentate richieste di vendita) che hanno richiesto di ricevere il corrispettivo, per ciascuna azione residua per la quale sia stata presentata una richiesta di vendita:
  • euro 1,6835, quale corrispettivo in denaro e così per un totale di euro 907.908,18; e
  • n. 0,1 azioni Banca Ifis di nuova emissione, quale corrispettivo in azioni, secondo il rapporto di n. 0,1 azioni Banca Ifis per ogni azione illimity Bank oggetto di richiesta di vendita, e così per un totale di n. 53.920 nuove azioni Banca Ifis, rappresentative dello 0,088% del capitale sociale di Banca Ifis a seguito dell'emissione di tali nuove azioni;
  • in favore dei titolari di n. 1.907.050 azioni residue (che rappresentano il 77,955% delle azioni residue per cui sono state presentate richieste di vendita) che hanno richiesto di ricevere il corrispettivo alternativo in denaro, euro 4,0767 per ciascuna azione residua per la quale sia stata presentata una richiesta di vendita, e così per un totale di euro 7.774.470,74.

In data 5 settembre 2025 Banca Ifis ha comunicato la nuova composizione del capitale sociale sottoscritto e versato risultante dall'aumento di capitale sociale a pagamento e in via scindibile di cui alla deliberazione dell'8 maggio 2025, in esecuzione parziale della delega conferita al Consiglio di Amministrazione dall'Assemblea Straordinaria del 17 aprile 2025, a servizio dell'OPAS.

L'attestazione di aumento di capitale è stata depositata in data 5 settembre 2025 presso il Registro delle Imprese di Venezia, Rovigo. Sono state emesse n. 53.929 azioni ordinarie Banca Ifis – godimento regolare, cedola 32 – dal valore nominale di euro 1,00 ciascuna, con aumento del capitale sociale da euro 61.486.526,00 (così come aggiornato con comunicazione in data 21 luglio 2025) a euro 61.540.455,00 suddiviso in n. 61.540.455 azioni ordinarie dal valore nominale di euro 1,00 ciascuna.

Le n. 53.929 azioni Banca Ifis di nuova emissione sono state assegnate quale componente in azioni del corrispettivo agli azionisti di illimity Bank che hanno presentato richieste di vendita delle proprie azioni di illimity Bank nel contesto della procedura di adempimento dell'obbligo di acquisto ai sensi dell'articolo 108, comma 2, del TUF da parte di Banca Ifis.

In considerazione di quanto sopra, risultano verificati i presupposti di legge per l'adempimento dell'obbligo di acquisto ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del TUF e per l'esercizio del diritto di acquisto ai sensi dell'articolo 111 del TUF in relazione alle rimanenti n. 3.868.956 azioni di illimity Bank, rappresentative del 4,602% del capitale sociale (c.d. "squeeze out"), in quanto Banca Ifis è venuta a detenere una partecipazione complessiva superiore al 95% del capitale sociale di illimity Bank. Pertanto, Banca Ifis, come dichiarato nel Documento di Offerta, esercitando il diritto di acquisto, ha adempiuto altresì all'obbligo di acquisto ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del TUF nei confronti degli azionisti di illimity Bank che ne abbiano fatto richiesta, dando pertanto corso alla procedura congiunta.

Nell'ambito della procedura congiunta, Banca Ifis si è impegnata a riconoscere agli azionisti di illimity Bank, per ciascuna ulteriore azione residua, un corrispettivo determinato ai sensi delle disposizioni di cui all'articolo 108, commi 3 e 5, del TUF, ossia:

  • un corrispettivo identico al corrispettivo dell'offerta, cioè euro 1,6835, quale corrispettivo in denaro, e n. 0,1 azioni Banca Ifis di nuova emissione, quale corrispettivo in azioni; oppure, in alternativa,
  • solo agli azionisti di illimity Bank che ne facciano espressa richiesta nella richiesta di vendita delle ulteriori azioni residue (la "richiesta di vendita per la procedura congiunta"), un corrispettivo integrale in denaro pari a euro 4,0767 per ciascuna azione illimity, calcolato ai sensi dell'articolo 50-ter, comma 1, lettera a) del Regolamento Emittenti, e, dunque, pari alla somma (x) della media ponderata dei prezzi ufficiali delle azioni Banca Ifis registrati su Euronext Milan, segmento Euronext STAR Milan, nei cinque giorni di Borsa aperta precedenti la data di pagamento a esito della riapertura dei termini (ossia, nelle sedute dell'11 luglio, 14 luglio, 15 luglio, 16 luglio e 17 luglio 2025), che è pari a euro 23,9317, moltiplicata per 0,1 (il rapporto di cambio) e (y) del corrispettivo in denaro, quale corrispettivo alternativo in denaro.

Il periodo della procedura congiunta ha avuto inizio alle ore 8:30 (ora italiana) dell'8 settembre 2025 ed è terminato alle ore 17:30 (ora italiana) del 12 settembre 2025.

In data 12 settembre 2025 si è conclusa la suddetta procedura congiunta e sono state presentate richieste di vendita per complessive n. 2.075.029 ulteriori azioni residue, le quali rappresentano il 2,468% del capitale sociale di illimity Bank e il 53,633% del totale delle ulteriori azioni residue oggetto della procedura congiunta.

Sulla base di tali risultati, in data 19 settembre 2025 (la data di pagamento della procedura congiunta) Banca Ifis ha corrisposto:

  • in favore dei titolari di n. 990.787 ulteriori azioni residue (che rappresentano il 47.748% delle ulteriori azioni residue per cui sono state presentate richieste di vendita per la procedura congiunta) che hanno richiesto di ricevere il corrispettivo, per ciascuna ulteriore azione residua per la quale sia stata presentata una richiesta di vendita:
  • euro 1,6835, quale corrispettivo in denaro; e
  • n. 0,1 azioni Banca Ifis di nuova emissione, quale corrispettivo in azioni;
  • in favore dei titolari di n. 1.084.242 ulteriori azioni residue (che rappresentano il 52,252% delle ulteriori azioni residue per cui sono state presentate richieste di vendita per la procedura congiunta) che hanno richiesto di ricevere il corrispettivo alternativo in denaro, euro 4,0767 per ciascuna ulteriore azione residua per la quale sia stata presentata una richiesta di vendita per la procedura congiunta.

I titolari delle rimanenti n. 1.793.927 ulteriori azioni residue che non hanno presentato una richiesta di vendita per la procedura congiunta (gli "azionisti non richiedenti") hanno ricevuto esclusivamente il corrispettivo dell'offerta.

Pertanto, considerando anche gli azionisti non richiedenti, Banca Ifis in data 19 settembre ha corrisposto in sede di regolamento dello squeeze out quanto segue:

  • per gli ulteriori azionisti richiedenti che non hanno richiesto il corrispettivo alternativo in denaro e per gli azionisti non richiedenti, Banca Ifis:
  • ha emesso e assegnato il corrispettivo in azioni, ossia azioni Banca Ifis offerte, secondo il rapporto di n. 0,1 azioni Banca Ifis di nuova emissione per ciascuna ulteriore azione rimanente, per un totale di n. 278.470 nuove azioni Banca Ifis, pari allo 0,450% del capitale sociale di Banca Ifis a seguito dell'emissione di tali nuove azioni Banca Ifis; il capitale sociale di Banca Ifis a seguito di tale emissione è rappresentato da n. 61.818.925 azioni ordinarie;
  • ha pagato il corrispettivo in denaro (ossia euro 1,6835 per ciascuna ulteriore azione residua) e così per un totale di euro 4.688.066,02;

• per gli ulteriori azionisti richiedenti che hanno richiesto il corrispettivo alternativo in denaro, Banca Ifis ha pagato il corrispettivo alternativo in denaro (ossia euro 4,0767 per ciascuna ulteriore azione residua oggetto di richiesta di vendita per la procedura congiunta) e così per un totale di euro 4.420.129,36.

Borsa Italiana, ai sensi dell'articolo 2.5.1, comma 6, del Regolamento di Borsa, ha disposto di conseguenza, con provvedimento n. 9059 assunto in data 2 settembre 2025, la revoca delle azioni di illimity Bank dalla quotazione su Euronext Milan, segmento Euronext STAR Milan (c.d. "delisting") a partire dal 19 settembre 2025 (la data di pagamento della procedura congiunta), previa sospensione delle negoziazioni delle azioni di illimity Bank nelle sedute del 17 e 18 settembre 2025.

In data 19 settembre 2025 Banca Ifis ha comunicato la nuova composizione del capitale sociale sottoscritto e versato risultante dall'aumento di capitale sociale a pagamento e in via scindibile di cui alla deliberazione dell'8 maggio 2025, in esecuzione parziale della delega conferita al Consiglio di Amministrazione dall'Assemblea Straordinaria del 17 aprile 2025, a servizio dell'OPAS.

L'attestazione di aumento di capitale è stata depositata in data 19 settembre 2025 presso il Registro delle Imprese di Venezia, Rovigo. Sono state emesse n. 278.470 azioni ordinarie Banca Ifis – godimento regolare, cedola 32 – dal valore nominale di euro 1,00 ciascuna, con aumento del capitale sociale da euro 61.540.455,00 (così come aggiornato con comunicazione in data 5 settembre 2025) a euro 61.818.925,00 suddiviso in n. 61.818.925 azioni ordinarie dal valore nominale di euro 1,00 ciascuna.

Le n. 278.470 azioni Banca Ifis di nuova emissione sono state assegnate quale componente in azioni del corrispettivo agli azionisti di illimity Bank nel contesto della procedura congiunta.

Per effetto del perfezionamento della procedura di squeeze out, Banca Ifis dal 19 settembre 2025 dispone del 100% del capitale sociale di illimity Bank. Il valore della partecipazione detenuta da Banca Ifis in illimity Bank ammonta a complessivi 330,5 milioni di euro, che rappresenta il costo di acquisto cumulato delle azioni di illimity Bank tramite le varie fasi dell'OPAS di cui sopra. Nello specifico, 147,0 milioni di euro sono stati erogati mediante corrispettivo in denaro mentre 183,5 milioni di euro sono stati corrisposti tramite offerta di azioni Banca Ifis.

Per quanto riguarda il consolidamento di illimity Bank, si rimanda alla Nota informativa e in particolare alla sezione "Politiche contabili", paragrafo "Area e metodi di consolidamento".

In data 25 settembre 2025 si è riunita l'assemblea ordinaria e straordinaria di illimity Bank, chiamata a deliberare, inter alia, sul rinnovo degli organi sociali.

Fatti di rilievo avvenuti nel periodo

Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Media" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa, nonché alla specifica sezione dedicata con riferimento all'OPAS sulla totalità delle azioni di illimity Bank.

Per una sintesi di tale operazione si rimanda alla precedente sezione "Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio volontaria (OPAS) sulla totalità delle azioni di illimity Bank"; di seguito si propone una sintesi degli ulteriori fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo.

L'Assemblea degli Azionisti ha approvato il Bilancio d'esercizio 2024 e la distribuzione di un dividendo di 0,92 euro per azione a titolo di saldo per l'esercizio

In data 17 aprile 2025 l'Assemblea Straordinaria e Ordinaria degli Azionisti di Banca Ifis, ha approvato il Bilancio d'esercizio 2024 e la conseguente distribuzione di un saldo di dividendo pari a 0,92 euro per ciascuna azione ordinaria Banca Ifis emessa e in circolazione, già considerato a deduzione dei Fondi propri al 31 dicembre 2024, con stacco cedola n. 31 (ex date) il 19 maggio 2025, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 20 maggio 2025 e data di pagamento (payment date) il 21 maggio 2025. Contestualmente, l'Assemblea ha anche approvato il rinnovo del Consiglio di Amministrazione e ampliato da 13 a 14 il numero di Consiglieri che saranno in carica fino alla data dell'Assemblea convocata per approvare il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2027. Fanno il loro ingresso nel Consiglio di Amministrazione Rosalba Benedetto e Chiara Paolino, che rafforzeranno ulteriormente le competenze consiliari negli ambiti della brand reputation, della sostenibilità e della gestione aziendale.

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, riunitosi a margine dell'Assemblea, ha rinnovato Frederik Geertman come Amministratore Delegato e ha nominato Rosalba Benedetto Vice Presidente del Gruppo Bancario.

Completata l'emissione di un bond da 400 milioni di euro con scadenza a novembre 2029

In data 8 luglio 2025 Banca Ifis ha completato il collocamento di un prestito obbligazionario di tipo Senior Preferred destinato ad investitori istituzionali per un ammontare di 400 milioni di euro. L'operazione rientra nell'ambito del programma di emissioni EMTN da 5 miliardi di euro.

Nel dettaglio, l'emissione obbligazionaria ha una scadenza prevista nel mese di novembre 2029 e il reoffer price è stato fissato a 99,758 con una cedola pagabile annualmente del 3,625%. L'offerta è stata sottoscritta per 1,5 volte rispetto all'ammontare emesso.

L'obbligazione emessa da Banca Ifis è quotata presso il Luxembourg Stock Exchange, con un rating di Baa3 da parte di Moody's e di BB+ da parte di Fitch.

Acquisizione di Euclidea SIM

In linea con i principi annunciati a inizio anno da Ernesto Fürstenberg Fassio di sviluppare un'offerta distintiva e competitiva sia tecnologicamente sia come trasparenza ed efficienza dei costi, lunedì 28 luglio 2025 Banca Ifis ha firmato un accordo per rilevare il 100% delle azioni di Euclidea SIM S.p.A.. L'operazione rappresenta il primo passo di un più ampio progetto che prevede l'espansione dell'offerta alla sfera dei servizi di gestione del risparmio.

Euclidea SIM è una società di intermediazione mobiliare indipendente che offre servizi di analisi e gestione di portafogli. I gestori Euclidea, che vantano una lunga esperienza sul mercato, fondano le proprie scelte su un algoritmo di "fund ranking" proprietario basato su AI e machine learning per la selezione di fondi a gestione attiva e passiva basata su parametri oggettivi (e.g. costo e performance storiche). Grazie all'utilizzo della propria piattaforma digitale la SIM riesce così a offrire un servizio di gestioni di portafogli con un pricing trasparente e competitivo e performance storiche molto positive. Attualmente, la società gestisce una clientela prevalentemente concentrata nella fascia private: a fine 2024, la società gestiva circa 400 milioni di euro di masse per conto di oltre 2.000 clienti.

Facendo leva sulla propria storia e sul positivo track record di Euclidea, Banca Ifis potrà così anche allargare gli ambiti di dialogo con la clientela imprenditoriale, già servita nell'ambito del Settore Commercial & Corporate Banking, e fruire delle sinergie tra la Banca e Euclidea SIM affiancando al conto deposito Rendimax un servizio di risparmio gestito evoluto e digitale personalizzato. Nell'ambito dell'operazione, soggetta ai procedimenti autorizzativi e di vigilanza previsti dalla normativa in essere, Banca Ifis assorbirà il management e i dipendenti. L'impatto sul CET1 ratio del Gruppo Banca Ifis stimato è di circa -20 bps.

I consiglieri Regazzi e Meruzzi entrano a far parte del CdA di illimity Bank e si dimettono dal CdA di Banca Ifis

In data 25 settembre 2025, a seguito del successo dell'OPAS su illimity Bank completata in data 19 settembre 2025 e per poter essere nominati nel Consiglio di Amministrazione di tale società, gli amministratori indipendenti Monica Regazzi e Giovanni Meruzzi hanno rassegnato le dimissioni dalla carica di:

  • componente del Consiglio di Amministrazione e dell'Organismo di Vigilanza, per quanto riguarda Monica Regazzi;
  • componente del Consiglio di Amministrazione e Presidente del Comitato Remunerazioni e dell'Organismo di Vigilanza, per quanto riguarda Giovanni Meruzzi.

In questa fase, la nomina di Monica Regazzi e Giovanni Meruzzi nel Consiglio di Amministrazione di illimity Bank è stata promossa da Banca Ifis al fine di assicurare un presidio della Capogruppo nella fase di integrazione della società, garantendo la presenza di amministratori in possesso di adeguate competenze ed esperienze, oltre che dei requisiti di indipendenza previsti dalla normativa vigente.

Alla data delle dimissioni, Monica Regazzi e Giovanni Meruzzi non risultano titolari di azioni di Banca Ifis e, in linea con la politica di remunerazione adottata dal Gruppo Banca Ifis, la cessazione dalla carica non comporta l'erogazione di indennità o altri benefici.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo

Ristrutturazione della cartolarizzazione Emma SPV del valore di oltre 600 milioni di euro

In data 8 ottobre 2025 Banca Ifis ha concluso con successo una operazione di cartolarizzazione STS di crediti per un valore nominale complessivo pari a 610 milioni di euro, a scopo di funding della propria controllata Banca Credifarma. L'operazione, che vede Banca Ifis impegnata in qualità di Sole Arranger, è stata perfezionata con l'acquisizione dei crediti da parte della società veicolo Emma SPV.

L'operazione, che si configura come una ristrutturazione ("size increase") di una operazione realizzata originariamente nel 2018 dall'ex Farbanca e già precedentemente ristrutturata nel 2021, ha consentito a Banca Credifarma, originator dei crediti cartolarizzati, di incrementare la raccolta a condizioni più favorevoli, in termini sia di costo sia di durata. In particolare, nell'ambito dell'operazione sono state emesse tre classi di titoli asset backed: la classe senior, per un valore nominale pari a 438,3 milioni di euro, è stata interamente sottoscritta da Banca Ifis; le classi mezzanine e junior, pari rispettivamente a 58,5 milioni di euro e 112,9 milioni di euro sono state interamente sottoscritte da Banca Credifarma in qualità di originator. I titoli senior, inoltre, sono stati ammessi alla negoziazione sul segmento Euronext Access Milan gestito da Borsa Italiana e sono stati valutati dalle agenzie Moody's e Scope Rating con un rating, rispettivamente, di Aa3 (sf) e AAA (sf). I crediti a collaterale dell'operazione derivano da contratti di mutui fondiari, ipotecari e chirografari erogati da Banca Credifarma. La ristrutturazione ha permesso di conformare l'operazione ai requisiti previsti per le cartolarizzazioni STS (cartolarizzazioni "Semplici, Trasparenti e Standardizzate") ai sensi del Regolamento UE 2017/2042 (Securitisation Regulation) nonché di adeguare le caratteristiche del deal e dei titoli senior affinché quest'ultimi possano essere utilizzati come collaterale in operazioni di funding con la BCE.

Accettata l'offerta di 85 milioni di euro ricevuta da Banca Sella per la cessione della partecipazione detenuta da illimity Bank in Hype

In data 3 novembre 2025 il Consiglio di Amministrazione di illimity Bank, riunitosi in sede straordinaria sotto la Presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, ha accettato l'offerta di Banca Sella Holding per l'acquisizione del 50% del capitale di Hype.

L'offerta, che è attualmente soggetta all'ottenimento delle autorizzazioni normative previste per inizio 2026, prevede un corrispettivo economico pari a 85 milioni di euro. Con l'operazione, il Gruppo Banca Ifis otterrebbe un beneficio patrimoniale di circa 55 bps in termini di CET1.

L'offerta è stata formulata da Banca Sella Holding, che ha individuato Banca Sella quale acquirente, in conformità alla procedura prevista dai patti parasociali sottoscritti nel giugno 2023 dall'allora amministratore delegato di illimity Bank, dott. Corrado Passera, e da Banca Sella Holding.

Non sono intervenuti ulteriori fatti di rilievo tra la chiusura del periodo e la data di approvazione del Resoconto intermedio di gestione consolidato da parte del Consiglio di amministrazione.

Venezia - Mestre, 10 novembre 2025

Per il Consiglio di Amministrazione

L'Amministratore Delegato

Frederik Herman Geertman

Relazione sulla distribuzione di un acconto dividendi 2025

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Relazione degli amministratori sulla distribuzione di un acconto dividendi ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice civile

Considerazioni sulla distribuzione dei dividendi

La presente relazione viene presentata allo scopo di deliberare la distribuzione di un acconto sui dividendi dell'esercizio 2025 secondo quanto previsto dall'art. 2433-bis del Codice civile.

L'art. 2433-bis del Codice civile prevede che la distribuzione di acconti sui dividendi sia consentita alle società il cui bilancio sia assoggettato per legge a revisione legale dei conti, qualora tale distribuzione sia prevista dallo Statuto e in presenza di un giudizio positivo sul bilancio dell'esercizio precedente da parte del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti e la sua approvazione da parte degli organi competenti. È altresì previsto che la distribuzione di acconti sui dividendi non sia consentita quando dall'ultimo bilancio approvato risultino perdite relative all'esercizio o ad esercizi precedenti.

Inoltre, la distribuzione deve essere deliberata dal Consiglio di Amministrazione sulla base di un prospetto contabile e di una relazione degli amministratori dai quali risulti che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società consenta la distribuzione stessa. Su tali documenti deve essere acquisito il parere del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti.

La normativa prevede che l'importo distribuibile a titolo di acconto sui dividendi, non possa eccedere la minor somma tra l'importo degli utili conseguiti a partire dalla chiusura dell'esercizio precedente, diminuito delle quote che dovranno essere destinate a riserva per obbligo legale o statutario, e quello delle riserve disponibili.

Il Gruppo Banca Ifis, tenuto conto del Forecast 2025 approvato dal Consiglio di amministrazione in data 10 novembre 2025 e dei principi della politica di remunerazione degli azionisti di Banca Ifis approvata il 3 agosto 2023, prevede il pagamento, a valere sui risultati 2025, di un ammontare di dividendi corrispondenti a 1,20 per azione in circolazione (al netto delle azioni proprie).

Gli amministratori di Banca Ifis S.p.A. hanno verificato la sussistenza di tutti i requisiti richiesti dall'articolo 2433 bis del Codice civile utili all'esercizio della facoltà di corrispondere un anticipo sui dividendi dell'esercizio in corso.

In particolare, si precisa che il Bilancio d'esercizio di Banca Ifis al 31 dicembre 2024:

  • non ha evidenziato perdite relative all'esercizio o ad esercizi precedenti;
  • è stato assoggettato a revisione legale da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A. che ha rilasciato un giudizio senza modifica in data 26 marzo 2025;
  • è stato approvato dalla Assemblea degli Azionisti in data 17 aprile 2025.

Inoltre, l'art. 24 dello statuto sociale di Banca Ifis prevede che il Consiglio di Amministrazione possa deliberare la distribuzione di acconti sui dividendi.

Banca Ifis ha determinato la distribuzione dell'acconto sulla base della situazione patrimoniale ed economica (di seguito il "Prospetto Contabile") al 30 settembre 2025 predisposto in conformità ai criteri di rilevazione e di valutazione stabiliti dai principi contabili internazionali, International Financial Reporting Standards – IFRS omologati dall'Unione Europea (IFRS-EU) utilizzati nella redazione del Bilancio al 31 dicembre 2024, al quale si rinvia per una più completa presentazione.

Il Prospetto Contabile è composto dallo Stato patrimoniale al 30 settembre 2025, dal Conto economico del periodo dal 1° gennaio 2025 al 30 settembre 2025, dal Prospetto della Redditività complessiva rilevato nello stesso periodo, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto del periodo 1° gennaio 2025 – 30 settembre 2025 e dal Rendiconto finanziario del periodo 1° gennaio 2025 - 30 settembre 2025.

Nella determinazione dell'utile di periodo disponibile, e quindi dell'acconto distribuibile, sono state considerate tutte le poste che, nel rispetto della normativa in vigore, concorrono a tale determinazione.

La sintesi dei dati rilevanti per la determinazione dell'acconto distribuibile è illustrata nella seguente tabella:

Banca Ifis S.p.A Descrizione voce
(in migliaia di euro)
30.09.2025
Utile di periodo (1° gennaio 2025 - 30 settembre 2025) 178.794
Quota utile di periodo da destinare a riserva legale 1.602
Quota utile di periodo non distribuibile ai sensi dell'art.6, comma 1, lettera a) del D.lgs.
n.38/2005
19.057
Utile di periodo disponibile 158.136
Riserve disponibili 1.420.936
Acconto distribuibile (art. 2433-bis, comma 4, cod.civ.) 158.136
Acconto dividendo proposto 73.296
Acconto dividendo proposto per azione in circolazione (al netto delle azioni proprie) 1,2

Ai sensi dell'art. 2433-bis, comma 4 del Codice civile, la somma massima distribuibile a titolo di acconto sul dividendo sarebbe pari all'utile di periodo di Banca Ifis S.p.A. di 158,1 milioni di euro. L'ammontare dell'acconto del dividendo sull'esercizio 2025 proposto è pari a 73.295.604,00 euro pari ad 1,2 euro per azione (al lordo delle ritenute di legge) e dovrà essere assegnato ad ognuna delle n. 61.079.670 azioni emesse e in circolazione (già al netto delle azioni proprie pari a 739.255 azioni). Resta inteso che, nel caso in cui il numero totale delle azioni di Banca Ifis in circolazione fosse oggetto di variazione, l'importo complessivo dell'acconto sul dividendo si intenderà automaticamente adeguato al nuovo numero di azioni in circolazione.

L'acconto sul dividendo 2025 verrà messo in pagamento con data stacco cedola n. 32 (ex date) il 24 novembre 2025, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 25 novembre e data di pagamento (payment date) il 26 novembre 2025.

A fronte della distribuzione del suddetto acconto sui dividendi, i coefficienti patrimoniali sia della Banca sia del Gruppo si mantengono ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti. Di seguito si riportano i ratio alla data di riferimento.

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI CONSISTENZE 30.09.2025
(in migliaia di euro) Gruppo Banca Ifis Banca Ifis
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.987.916 1.564.949
Capitale di classe 1 (T1) 1.988.758 1.564.949
Totale Fondi propri 2.341.372 1.708.131
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 13.948.739 8.612.819
CET1 Ratio 14,25% 18,17%
Tier 1 Ratio 14,26% 18,17%
Total Capital Ratio 16,79% 19,83%

Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2025 includono gli utili generati nei primi nove mesi del 2025, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.

Aspetti generali

Per consentire una lettura più immediata dei risultati, all'interno del presente documento viene predisposto un conto economico riclassificato sintetico. Per un confronto omogeneo, i dati economici riferiti ai periodi precedenti sono normalmente riesposti, ove necessario e se significativi. Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico riguardano le seguenti fattispecie:

  • gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
  • le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio Circolare 262 (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";
  • gli oneri ordinari e straordinari introdotti per la Banca in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (c.d. DGS o FITD) sono esposti in una voce separata denominata "Oneri relativi al sistema bancario" (la quale è esclusa dal computo dei "Costi operativi"), anziché essere evidenziati nelle voci "Altre spese amministrative" o "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri";
  • sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito":
  • le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;

Per quanto attiene alle componenti patrimoniali si è provveduto ad effettuare aggregazioni senza effettuare alcuna riclassifica.

Aggregati patrimoniali di Banca Ifis S.p.A.

Di seguito si riportano i principali aggregati patrimoniali di Banca Ifis al 30 settembre 2025.

PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Cassa e disponibilità liquide 167.188 334.190 (167.002) (50,0)%
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value con impatto a conto economico
271.560 230.431 41.129 17,8%
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
1.163.140 701.825 461.315 65,7%
Crediti verso banche valutati al costo
ammortizzato
561.053 760.945 (199.892) (26,3)%
Crediti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
9.547.393 9.320.250 227.143 2,4%
Partecipazioni 1.027.968 699.511 328.457 47,0%
Attività materiali e immateriali 235.524 203.114 32.410 16,0%
Attività fiscali 172.147 173.774 (1.627) (0,9)%
Altre voci dell'attivo 370.913 343.310 27.603 8,0%
Totale dell'attivo 13.516.886 12.767.350 749.536 5,9%
Debiti verso banche valutati al costo
ammortizzato
2.534.016 1.327.384 1.206.632 90,9%
Debiti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
6.920.893 8.199.423 (1.278.530) (15,6)%
Titoli in circolazione 1.919.658 1.507.351 412.307 27,4%
Passività fiscali 78.309 36.198 42.111 116,3%
Fondi per rischi e oneri 43.965 48.985 (5.020) (10,2)%
Altre voci del passivo 300.852 253.642 47.210 18,6%
Patrimonio netto 1.719.193 1.394.367 324.826 23,3%
Totale del passivo e del patrimonio netto 13.516.886 12.767.350 749.536 5,9%

Cassa e disponibilità liquide

La voce cassa e disponibilità liquide include i conti correnti bancari a vista e al 30 settembre 2025 ammonta a 167,2 milioni di euro, in riduzione del 50% circa rispetto al dato di dicembre 2024 principalmente per la riduzione sia dei depositi overnight detenuti presso Banca d'Italia sia degli altri conti correnti bancari, in relazione alle necessità generate dalla Banca nei primi nove mesi del 2025.

Attività finanziarie obbligatoriamente valutate a fair value con impatto a conto economico

Le altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico ammontano complessivamente a 271,6 milioni di euro al 30 settembre 2025. La voce è composta dai finanziamenti e dai i titoli di debito che non hanno superato l'SPPI test, da titoli di capitale, nonché da quote di fondi di OICR. La voce risulta in crescita del 17,8% rispetto al dato del 31 dicembre 2024 (+41,1 milioni di euro). Tale andamento è da ricondurre ai nuovi investimenti in titoli di capitale ed in quote OICR, effettuati nei primi nove mesi del 2025, e alle maggiori valutazioni registrate su tali strumenti finanziari.

ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE CONSISTENZE VARIAZIONE
VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO A
CONTO ECONOMICO
(in migliaia di euro)
30.09.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Titoli di debito 55.208 68.082 (12.874) (18,9)%
Titoli di capitale 96.710 68.725 27.985 40,7%
Quote di OICR 118.724 92.417 26.307 28,5%
Finanziamenti 918 1.207 (289) (23,9)%
Totale 271.560 230.431 41.129 17,8%

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano complessivamente a 1.163,1 milioni di euro al 30 settembre 2025, in crescita del 65,7% rispetto al dato a dicembre 2024. Esse includono i titoli di debito caratterizzati da Business Model "Held to Collect & Sell" (HTC&S) che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale per i quali la Banca ha esercitato la cosiddetta "OCI option" prevista dal principio IFRS 9.

ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE VALUTATE A
FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA'
COMPLESSIVA (in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Titoli di debito 945.972 544.936 401.036 73,6%
di cui: titoli di Stato 871.022 455.312 415.710 91,3%
Titoli di capitale 217.168 156.889 60.279 38,4%
Totale 1.163.140 701.825 461.315 65,7%

L'incremento dei titoli di debito detenuti dalla Banca è riconducibile agli investimenti netti in titoli di stato (sia italiani che esteri), per complessivi 413 milioni di euro. La relativa riserva di fair value associata risulta negativa per 12,6 milioni di euro al 30 settembre 2025 (di cui 13 milioni di euro associati a titoli di Stato).

La voce si compone anche di titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza che a fine settembre 2025 ammontano a 217,2 milioni di euro, in crescita del 38,4% rispetto al 31 dicembre 2024, per effetto prevalentemente degli investimenti effettuati nei primi nove mesi del 2025 (+103,9 milioni di euro), che hanno più che compensato le operazioni di cessione realizzate nel periodo (-44,4 milioni di euro). La riserva netta di fair value associata a tale portafoglio al 30 settembre 2025 presenta un valore negativo pari a 3,3 milioni di euro, rispetto al valore negativo di 7,7 milioni di euro di fine 2024.

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 9.547,4 milioni di euro, in incremento del 2,4% rispetto al dato del 31 dicembre 2024 (9.320,3 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 2.683,7 milioni di euro (in aumento di 383 milioni di euro rispetto ai 2.300,5 milioni di euro di fine 2024), di cui 1.642,5 milioni di euro relativi a titoli di Stato. A fronte del trend positivo dei crediti connessi all'attività di Governance & Servizi (+15,0%) principalmente guidato dalla crescita dei titoli di debito in portafoglio (+392,2 milioni di euro rispetto a dicembre 2024), si assiste ad un calo del 9,7% delle esposizioni Factoring (in linea con la stagionalità del business) e a una sostanziale stabilità degli impieghi generati all'operatività Leasing (-0,5%), del Corporate Banking & Lending della Banca (-0,3%) e del Non core (-0,1%).

Qualità del credito voce 40 clientela

(in migliaia di euro) SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL
30.09.2025
Valore nominale 137.672 255.138 41.502 434.312 9.369.109 9.803.421
Rettifiche di valore (92.098) (108.985) (5.354) (206.437) (49.591) (256.028)
Valore di bilancio 45.574 146.153 36.148 227.875 9.319.518 9.547.393
Coverage ratio 66,9% 42,7% 12,9% 47,5% 0,5% 2,6%
SITUAZIONE AL
31.12.2024
Valore nominale 121.705 230.585 55.150 407.440 9.173.816 9.581.256
Rettifiche di valore (88.062) (103.719) (5.762) (197.543) (63.463) (261.006)
Valore di bilancio 33.643 126.866 49.388 209.897 9.110.353 9.320.250
Coverage ratio 72,4% 45,0% 10,4% 48,5% 0,7% 2,7%

I crediti deteriorati registrano un aumento del 8,6% rispetto al 31 dicembre 2024 dovuto principalmente al settore Governance & Servizi e Non core per 19 milioni di euro (per effetto della migrazione in stage 3 di alcuni titoli di debito) e all'operatività nel Corporate Banking & Lending per 9 milioni di euro solo parzialmente controbilanciati dalla diminuzione del business Factoring per 12 milioni di euro. Il coverage del portafoglio deteriorato, in diminuzione dell'1%, risente anche della minor copertura degli ingressi in sofferenza in quanto legati ad esposizioni garantite e dalla cessione di portafogli di crediti quasi totalmente coperti da fondi rettificativi

Partecipazioni

DESCRIZIONE 30.09.2025 31.12.2024
Ifis Finance Sp. Z o. o. 26.356 26.356
Ifis Rental Services S.r.l. 120.895 120.895
Ifis Npl Investing S.p.A. 432.700 432.700
Cap.Ital.Fin. S.p.A. 42.796 44.983
Banca Credifarma S.p.A. 54.727 54.597
Ifis Finance I.F.N. S.A. 19.975 19.975
Ifis Npl 2021-1 SPV S.r.l. 5 5
illimity Bank S.p.A. 330.514 -
Totale 1.027.968 699.511

Le partecipazioni ammontano a 1.028 milioni di euro rispetto ai 699 milioni di euro di dicembre 2024. La voce è in crescita di 328 milioni di euro per effetto principalmente dell'operazione straordinaria conclusa nel terzo trimestre 2025 e che ha portato all'acquisizione del Gruppo illimity Bank.

In particolare, per effetto dell'Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio volontaria (OPAS) sulla totalità delle azioni di illimity Bank approvata dal Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis in data 7 gennaio 2025, la Banca ha acquisito l'intero capitale di illimity Bank. Il valore della partecipazione in illimity Bank ammonta a complessivi 330,5 milioni di euro, che rappresenta il costo di acquisto cumulato delle azioni di quest'ultima, tramite le varie fasi dell'OPAS che si sono susseguite nel terzo trimestre. Nello specifico, 147,0 milioni di euro sono stati erogati mediante corrispettivo in denaro mentre 183,5 milioni di euro sono stati corrisposti tramite offerta di azioni Banca Ifis.

Le attività immateriali e materiali

Le attività immateriali si attestano a 44,1 milioni di euro, in crescita (+10,0%) rispetto al dato al 31 dicembre 2024. La voce è interamente riferita a software.

Le attività materiali si attestano a 191,4 milioni di euro, in crescita di 28,4 milioni di euro rispetto ai 163,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024. Tale incremento è ascrivibile principalmente agli investimenti effettuati nel periodo in oggetto dalla Banca.

Attività e passività fiscali

Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.

Le attività fiscali ammontano a 172,1 milioni di euro, sostanzialmente allineati al dato del 31 dicembre 2024 (173,8 milioni di euro – 0,9%).

Le attività per imposte correnti ammontano a 21,9 milioni di euro risultano stabili rispetto al dato del 31 dicembre 2024 (+446 mila euro).

Le attività per imposte anticipate ammontano a 150,2 milioni di euro contro 152,3 milioni di euro al 31 dicembre 2024 e risultano composte principalmente per 88,6 milioni di euro da imposte anticipate iscritte a fronte di svalutazioni su crediti potenzialmente trasformabili in crediti d'imposta (81 milioni di euro al 31 dicembre 2024), per 30,8 milioni di euro da imposte anticipate rilevate a fronte di perdite fiscali pregresse e beneficio ACE (in diminuzione di circa 9 milioni di euro rispetto a 31 dicembre 2024) e la cui recuperabilità è stata valutata probabile, e per la restante quota di 30,9 milioni di euro (20,5% sul totale) da altre DTA diverse dalle precedenti.

Con riferimento alla recuperabilità delle attività fiscali differite iscritte al 30 settembre 2025 diverse da quelle trasformabili ai sensi della Legge 2014/2011, sulla base dei redditi imponibili futuri stimati, il relativo recupero è stato valutato come probabile, ancorché in un orizzonte temporale di medio periodo. Nello specifico, la quota riferibile alla Legge 214/2011 si riverserebbe entro il 2029 per espressa previsione normativa. La quota riferibile alle perdite fiscali pregresse e alle eccedenze ACE verrebbe recuperata per una quota significativa (maggiore dell'80%) entro il 2032. La restante quota è riferita principalmente alle attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) ed è pertanto correlata all'andamento della relativa riserva.

Si precisa che, in data 4 luglio 2025, quale conseguenza indiretta dell'OPAS sul Gruppo illimity Bank, è venuto meno il requisito del controllo ex art. 120, TUIR, richiesto per la continuazione del consolidato fiscale nazionale già esistente tra La Scogliera S.A. (sede secondaria italiana), Banca Ifis S.p.A. e le società da essa controllate.

Al fine di preservare in capo al Gruppo Banca Ifis i benefici fiscali dell'Istituto, è stata esercitata una nuova opzione per il Consolidato Fiscale Nazionale per il triennio 2025-2027, con la Banca in qualità di Consolidante e le altre società del gruppo residenti in Italia (ad accezione del Gruppo illimity Bank appena acquisito) in qualità di Consolidate aventi i requisiti richiesti dal TUIR.

L'adesione al regime del Consolidato Fiscale permette la compensazione degli imponibili fiscali delle società partecipanti (con utilizzo delle Perdite e dell'ACE maturate in costanza di adesione).

Per effetto degli accordi di consolidamento fiscale in essere, vengono iscritti tra le Altre attività i crediti per consolidato fiscale verso le società facenti parte del Consolidato Fiscale Nazionale aventi un reddito imponibile IRES positivo ai sensi della normativa fiscale. Inoltre, tra le passività fiscali correnti figurano le partite relative al carico fiscale del periodo di competenza per effetto del ruolo della Banca in qualità di consolidante fiscale.

Al 30 settembre le passività fiscali ammontano a 78,3 milioni di euro in aumento rispetto ai 36,2 milioni di euro del 31 dicembre 2024 (+42,1 milioni di euro).

In particolare, le passività fiscali correnti, pari a 47,2 milioni di euro, rappresentano il carico fiscale del periodo di competenza, in crescita di 38 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024 (9,1 milioni di euro) per effetto del nuovo ruolo della Banca in qualità di consolidante fiscale.

Le passività per imposte differite, pari a 31,1 milioni di euro crescono del 15,1% rispetto a dicembre 2024 (27,1 milioni di euro) per effetto principalmente della fiscalità relativa alle attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI).

Altre voci dell'attivo

Le altre voci dell'attivo, pari a 370,9 milioni di euro rispetto ad un saldo di 343,3 milioni di euro al 31 dicembre 2024, accolgono principalmente:

  • attività finanziarie detenute per la negoziazione per 5,4 milioni di euro (in crescita di 1,9 milioni di euro rispetto al dato del 31 dicembre 2024), riferite per la quasi totalità a operazioni in derivati prevalentemente bilanciate da posizioni speculari iscritte fra le passività finanziarie detenute per la negoziazione);
  • derivati attivi di copertura pari a 16,5 milioni di euro; trattasi di coperture del tipo micro fair value hedging associato ai titoli detenuti dalla Banca;
  • altre attività per 349,0 milioni di euro (332,4 milioni di euro al 31 dicembre 2024, +5,0%), di cui 116,6 milioni di euro relativi a crediti di imposta per superbonus e altri bonus fiscali edilizi (a cui corrisponde un valore nominale pari a 129,5 milioni di euro) e crediti per consolidato fiscale per 28,8 milioni di euro verso le società facenti parte del Consolidato Fiscale Nazionale aventi un reddito imponibile IRES positivo.

La raccolta

RACCOLTA CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
a) Debiti verso banche 2.534.016 1.327.384 1.206.632 90,9%
- Debiti verso Banche centrali 500.179 419.286 80.893 19,3%
di cui: MRO 500.000 400.000 100.000 25,0%
- Pronti contro termine (PCT) 1.459.150 630.540 828.610 131,4%
- Altri debiti 574.687 277.558 297.129 107,1%
b) Debiti verso clientela 6.920.893 8.199.423 (1.278.530) (15,6)%
- Pronti contro termine (PCT) 466.244 1.045.734 (579.490) (55,4)%
- Retail 4.502.539 4.789.355 (286.816) (6,0)%
- Altri depositi vincolati 422.019 383.577 38.442 10,0%
- Debiti per leasing 20.566 21.247 (681) (3,2)%
- Altri debiti 1.509.525 1.959.510 (449.985) (23,0)%
c) Titoli di circolazione 1.919.658 1.507.351 412.307 27,4%
Totale raccolta 11.374.567 11.034.158 340.409 3,1%

Il totale della raccolta al 30 settembre 2025 risulta pari a 11.374,6 milioni di euro, in crescita rispetto al 31 dicembre 2024 (3,1%). I debiti verso la clientela continuano a rappresentare la forma principale di raccolta con il 60,8% (74,3% al 31 dicembre 2024), seguiti dai titoli in circolazione con il 16,9% (13,7% al 31 dicembre 2024) e dai debiti verso banche con il 22,3% (12,0% al 31 dicembre 2024).

I debiti verso la clientela ammontano al 30 settembre 2025 a 6.920,9 milioni di euro, in diminuzione del 15,6% rispetto al dato al 31 dicembre 2024 a seguito della riduzione dei depositi a scadenza e dei finanziamenti nonché della raccolta retail. I debiti verso banche che si attestano a 2.534,0 milioni di euro in aumento del 90,9% rispetto al dato di dicembre 2024, in relazione alla crescita dei pronti contro termine in crescita di circa 828,6 milioni di euro.

I titoli in circolazione ammontano a 1.919,7 milioni di euro registrano un aumento del 27,4% principalmente per l'emissione di senior preferred bond di nominali 400 milioni di euro effettuata a luglio 2025 e con scadenza novembre 2029.

I fondi per rischi e oneri

I fondi rischi e oneri ammontano a circa 44,0 milioni di euro al 30 settembre 2025, e risultano così dettagliati:

FONDI PER RISCHI E ONERI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e
garanzie finanziarie rilasciate
5.267 5.102 165 3,2%
Fondi su altri impegni e altre garanzie finanziarie
rilasciate
762 337 425 126,1%
Fondi di quiescenza aziendali 251 218 33 15,1%
Controversie legali 19.147 25.595 (6.448) (25,2)%
Oneri del personale - 1.788 (1.788) (100,0)%
Altri fondi 18.538 15.945 2.593 16,3%
Totale fondi rischi e oneri 43.965 48.985 (5.020) (10,2)%

La variazione in diminuzione per circa 5,0 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2024 è principalmente guidata da rilasci per circa 4,1 milioni di euro a seguito del positivo andamento di una controversia legale e dall'utilizzo del fondo legato a Pagamenti sotto Garanzia per circa 2,2 milioni di euro. Lato oneri del personale, la voce ha registrato il rilascio di stanziamenti eccedenti per circa 1,8 milioni di euro relativi al fondo solidarietà.

La voce altri fondi ha per contro registrato un incremento per complessivi 2,6 milioni di euro, a fronte di nuovi contenziosi del periodo.

La voce fondi di quiescenza aziendali ammontano a 251 mila euro rispetto ai 218 mila euro a fine dicembre 2024.

Le svalutazioni relative agli impegni irrevocabili a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate ammonta a 5,3 milioni di euro in crescita del 3,2% (+165 mila euro) rispetto al dato di dicembre 2024.

Altre voci del passivo

Le altre voci del passivo risultano pari a 300,9 milioni di euro al 30 settembre 2025, in aumento del 18,6% rispetto al dato di 253,6 milioni di euro al 31 dicembre 2024. Esse sono composte da:

  • derivati di negoziazione per 14,0 milioni di euro, prevalentemente riferiti a operazioni bilanciate da posizioni opposte iscritte fra le attività finanziarie detenute per la negoziazione;
  • derivati di copertura per 16,2 milioni di euro riferiti ai derivati con fair value negativo associato ai titoli detenuti dalla Banca;
  • debito per TFR per 5,0 milioni di euro (5,1 milioni di euro al 31 dicembre 2024);
  • altre passività per 265,6 milioni di euro (219,9 milioni di euro al 31 dicembre 2024) le cui poste più significative sono da ricondurre a debiti verso fornitori per 85,9 milioni di euro, somme a disposizione della clientela per 14,5 milioni di euro, partite transitorie per 26,7 milioni di euro, debiti per consolidato fiscale per circa 15,0 milioni di euro e incassi in attesa di imputazione per 65,9 milioni di euro.

Aggregati economici di Banca Ifis S.p.A.

Al fine di agevolare la lettura, qui di seguito viene esposto il conto economico secondo uno schema riclassificato.

PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2025 2024 ASSOLUTA %
Margine di interesse 104.842 159.231 (54.389) (34,2)%
Commissioni nette 62.217 63.620 (1.403) (2,2)%
Altre componenti del margine di intermediazione 244.094 124.123 119.971 96,7%
Margine di intermediazione 411.153 346.974 64.179 18,5%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(21.667) (24.354) 2.687 (11,0)%
Risultato netto della gestione finanziaria 389.486 322.620 66.866 20,7%
Spese amministrative: (188.852) (178.286) (10.566) 5,9%
a) spese per il personale (99.292) (95.167) (4.125) 4,3%
b) altre spese amministrative (89.560) (83.119) (6.441) 7,7%
Rettifiche/riprese di valore nette su attività
materiali e immateriali
(18.345) (14.931) (3.414) 22,9%
Altri oneri/proventi di gestione 42.203 36.725 5.478 14,9%
Costi operativi (164.994) (156.492) (8.502) 5,4%
Oneri relativi al sistema bancario (43) (7.930) 7.887 (99,5)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 3.561 (2.330) 5.891 (252,8)%
Oneri e proventi non ricorrenti (27.537) (75) (27.462) 36.616,0%
Utili (perdite) delle partecipazioni (2.187) (2.298) 111 (4,8)%
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
198.286 153.495 44.791 29,2%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(19.492) (27.675) 8.183 (29,6)%
Utile (perdita) del periodo 178.794 125.820 52.974 42,1%

La formazione del margine di intermediazione

Il margine di intermediazione si attesta a 411,2 milioni di euro, in crescita del 18,5% rispetto al dato al 30 settembre 2024, pari a 347,0 milioni di euro.

Di seguito la variazione e le principali componenti del margine di intermediazione.

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
(in migliaia di euro)
PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
2025 2024 ASSOLUTA %
Margine di interesse 104.842 159.231 (54.389) (34,2)%
Commissioni nette 62.217 63.620 (1.403) (2,2)%
Altre componenti del margine di intermediazione 244.094 124.123 119.971 96,7%
Margine di intermediazione 411.153 346.974 64.179 18,5%

Il margine di interesse si riduce del 34,2% passando da 159,2 milioni di euro al 30 settembre 2024 a 104,8 milioni di euro al 30 settembre 2025. L'andamento vede sia gli interessi attivi diminuire del 18,8% così come il costo della raccolta di circa 34,6 milioni di euro. Entrambe le compenti sono state principalmente influenzate dalla componente tasso in relazione agli impieghi e alle fonti di finanziamento adottate dalla Banca.

Le commissioni nette ammontano a 62,2 milioni di euro, in diminuzione di 1,4 milioni di euro rispetto al dato al 30 settembre 2024. Risulta in riduzione il contributo delle commissioni connesse alla Finanza strutturata insieme a quello della componente proveniente dal factoring.

Le commissioni attive si attestano a 70,4 milioni di euro (-2,3 milioni di euro rispetto a settembre '24). Le commissioni passive, pari a 8,2 milioni di euro decrescono rispetto al dato di 9,1 milioni di euro del corrispondente periodo del 2024 e si riferiscono essenzialmente a commissioni riconosciute a banche e a intermediari finanziari quali commissioni di gestione, commissioni riconosciute a terzi per la distribuzione di prodotti leasing nonché per l'attività di intermediazione di banche convenzionate e altri mediatori creditizi.

Le altre componenti del margine di intermediazione ammontano a 244,1 milioni di euro, in crescita di 120,0 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2024. L'andamento è stato guidato dai maggiori dividendi rivenienti dalle società controllate Ifis Npl Investing S.p.A., Ifis Rental Services S.r.l. e Banca Credifarma S.p.A. per complessivi 182,5 milioni di euro rispetto ai 72 milioni di euro del corrispondente periodo del 2024 rinvenienti dalla sola Ifis Npl Investing S.p.A.. Inoltre, risultano in crescita i dividendi da altre partecipazioni detenute (+9,4 milioni rispetto a settembre 2024), ed i proventi derivanti da quote OICR per circa 3,0 milioni di euro. A ciò si sono aggiunti maggiori utili derivanti dalla attività di negoziazione per 2,8 milioni di euro, solo parzialmente controbilanciati da minori utili da cessioni (-7,1 milioni di euro).

La formazione del risultato netto della gestione finanziaria

Il risultato netto della gestione finanziaria è pari a 389,5 milioni di euro contro il dato di 322,6 milioni di euro del 30 settembre 2024 (+20,7%).

FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO
DELLA GESTIONE FINANZIARIA
(in migliaia di euro)
PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
2025 2024 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 411.153 346.974 64.179 18,5%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(21.667) (24.354) 2.687 (11,0)%
Risultato netto della gestione finanziaria 389.486 322.620 66.866 20,7%

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 21,7 milioni di euro al 30 settembre 2025, in diminuzione di 2,7 milioni di euro rispetto al dato di 24,4 milioni di euro al 30 settembre 2024. La voce nel corso dei primi nove mesi ha registrato maggiori riprese da incasso e valutazione rispetto all'equivalente periodo dell'anno precedente.

La formazione dell'utile netto di periodo

I costi operativi sono pari a circa 165 milioni di euro al 30 settembre 2025, in aumento rispetto al dato al 30 settembre 2024 (+5,4%).

COSTI OPERATIVI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2025 2024 ASSOLUTA %
Spese amministrative: (188.852) (178.286) (10.566) 5,9%
a) spese per il personale (99.292) (95.167) (4.125) 4,3%
b) altre spese amministrative (89.560) (83.119) (6.441) 7,7%
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività
materiali e immateriali
(18.345) (14.931) (3.414) 22,9%
Altri oneri/proventi di gestione 42.203 36.725 5.478 14,9%
Costi operativi (164.994) (156.492) (8.502) 5,4%

Le spese per il personale al 30 settembre 2025 sono pari a 99,3 milioni di euro. L'incremento rispetto al dato al 30 settembre 2024 è da ricondursi principalmente all'incremento dell'organico (+3,4%).

Le altre spese amministrative al 30 settembre 2025 sono pari a 89,6 milioni di euro, in aumento del 7,7% rispetto al 30 settembre 2024. I costi legali e di consulenza registrano un rallentamento di circa 5,2 milioni di euro rispetto a settembre 2024. Per contro le spese per acquisto di beni e servizi che registrano un incremento di 9,9 milioni di euro rispetto all'equivalente periodo dell'anno precedente ed in particolare sono riferiti:

  • all'assistenza e noleggio software che ammontano a 16,0 milioni (+1,9 milioni di euro);
  • ai servizi costi di pubblicità e marketing pari a 11,5 milioni di euro (+1,8 milioni di euro rispetto a settembre 2024);
  • alle spese legate agli immobili che si attestano a 7,7 milioni di euro (+2,6 milioni di euro rispetto a settembre 2024);

Gli altri proventi netti di gestione, pari a 42,2 milioni di euro al 30 settembre 2025, registrano un incremento di 5,5 milioni di euro rispetto al dato del corrispondente periodo dell'esercizio precedente (pari a 36,7 milioni di euro). La voce si riferisce principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi e di società del Gruppo, la cui relativa componente di costo è incluso nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing.

La formazione dell'utile netto del periodo è riepilogata nella tabella seguente:

FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2025 2024 ASSOLUTA %
Risultato netto della gestione finanziaria 389.486 322.620 66.866 20,7%
Costi operativi (164.994) (156.492) (8.502) 5,4%
Oneri relativi al sistema bancario (43) (7.930) 7.887 (99,5)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 3.561 (2.330) 5.891 n.s.
Oneri e proventi non ricorrenti (27.537) (75) (27.462) n.s.
Utili (perdite) delle partecipazioni (2.187) (2.298) 111 (4,8)%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
198.286 153.495 44.791 29,2%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(19.492) (27.675) 8.183 (29,6)%
Utile del periodo 178.794 125.820 52.974 42,1%

Gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri presentano a fine settembre 2025 un saldo positivo di 3,6 milioni di euro, rispetto al saldo negativo di settembre 2024 pari a 2,3 milioni. Si rimanda per i dettagli, ai precedenti commenti sui fondi rischi ed oneri.

Gli oneri relativi al sistema bancario includono i costi per il funzionamento dei fondi di garanzia del sistema bancario. Il saldo comparato al 30 settembre 2024 era pari a 7,9 milioni di euro relativo al costo della contribuzione annuale al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD). La variazione è riconducibile al venire meno di tali contributi nel corso dei primi nove mesi del 2025.

Gli oneri non ricorrenti di competenza dei primi nove mesi 2025, pari a 27,5 milioni di euro sono principalmente connessi ai costi sostenuti in relazione all'Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio volontaria (OPAS) sulla totalità delle azioni di illimity Bank, lanciata dalla Banca a gennaio 2025 e conclusasi positivamente nel corso del terzo trimestre 2025.

Il carico fiscale al 30 settembre 2025 risulta pari a 19,5 milioni di euro rispetto ai 27,7 milioni di euro registrati nel 30 settembre 2024.

Presidio dei rischi

L'informativa sul ruolo svolto da Banca Ifis per garantire un efficace ed efficiente presidio dei rischi a livello di Gruppo è riportata nel corrispondente capitolo delle Note Illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025 e al Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 ai quali si fa rimando.

Eventi di rilievo successivi alla data del 30 settembre 2025

Successivamente al 30 settembre 2025 non sono intervenuti eventi tali da incidere negativamente sulla Situazione economico-patrimoniale della Banca e del Gruppo al 30 settembre 2025.

Informativa sulle prospettive economiche ed evoluzione prevedibile della gestione

Nei primi nove mesi del 2025 il Gruppo Banca Ifis ha riportato un utile netto di 472,3 milioni di euro che riflette la buona performance reddituale del Gruppo Banca Ifis pre-acquisizione, il contributo di illimity per il terzo trimestre del 2025 e gli effetti del primo consolidamento del Gruppo illimity nel Gruppo Banca Ifis, che hanno generato un gain on a bargain purchase (badwill) provvisorio che è stato incluso quale provento nel conto economico consolidato del Gruppo Banca Ifis a seguito dei risultati provvisori relativi al processo di allocazione del prezzo (PPA) ai sensi del principio contabile IFRS 3.

Sulla base delle informazioni disponibili alla data della presente Relazione e stante l'attuale situazione macroeconomica dei mercati, nazionale e sovranazionale, si ritiene che la capogruppo Banca Ifis, in linea con i target previsti dal Forecast 2025 approvato da Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis in data 10 novembre 2025, possa chiudere l'esercizio 2025 con un utile netto stimato a circa 163 milioni di euro.

I risultati del quarto trimestre 2025 rifletteranno, oltre alla performance di Banca Ifis e illimity ed i costi di integrazione di illimity anche gli esiti del completamento del menzionato processo di allocazione del prezzo anche alla luce dei risultati della due diligence richiesta dalla BCE sugli attivi di quest'ultima e in corso di svolgimento alla data della presente relazione.

La performance del Gruppo Banca Ifis dovrebbe beneficiare della positiva stagionalità del quarto trimestre e del progressivo processo di rifinanziamento delle scadenze dei depositi retail e delle obbligazioni ad un tasso inferiore.

Inoltre, sulla base delle analisi completate ad oggi, è confermata la stima di 110 milioni di euro (ante imposte) di oneri di integrazione, di cui circa 16 milioni di euro già spesati nel terzo trimestre 2025 e i rimanenti 94 milioni di euro da contabilizzare nel quarto trimestre 2025. La due diligence verrà completata nel mese di dicembre 2025. Tuttavia, illimity Bank e Banca Ifis hanno avviato l'analisi della qualità dell'attivo del portafoglio del Gruppo illimity per allinearsi agli standard di settore, che ha già portato a significative svalutazioni negli ultimi quattro trimestri. I risultati della due diligence non dovrebbero quindi modificare il profilo patrimoniale e finanziario del Gruppo Banca Ifis.

Con riferimento alle guidance presentate al mercato in data 10 febbraio 2025, si evidenzia che sulla base del menzionato Forecast 2025 approvato da Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis S.p.A. in data 10 novembre 2025, il risultato consolidato di Gruppo per l'esercizio in corso escludendo la contribuzione del Gruppo illimity a partire dalla data di acquisizione e al netto dei costi straordinari connessi all'acquisizione nonchè dell'ammontare del gain on a bargain purchase (badwill), sia pari a circa 160 milioni di euro e pertanto in linea con le menzionate guidance.

Ai fini della realizzabilità del risultato netto consolidato atteso sono state considerate anche le principali implicazioni derivanti dal contesto macroeconomico in essere, sia in termini di riduzione dei tassi di interesse, sia di possibili effetti del rallentamento economico registrato in Europa ed in Italia. Ferma restando l'aleatorietà insita in ogni assunzione circa le prospettive economiche future, non sono stati ravvisati, tuttavia, che facciano ritenere che ci possano essere significativi scostamenti nelle principali grandezze economiche del Gruppo e della Banca tali da alterare le dinamiche fino ad oggi manifestatesi ed in misura tale da non permettere il raggiungimento dei risultati precedentemente illustrati alla fine dell'esercizio.

In considerazione di quanto sopra illustrato, fatti salvi gli effetti del verificarsi di eventi di natura eccezionale o dipendenti da variabili sostanzialmente non controllabili dalla Banca (ad oggi, comunque, non prevedibili o ipotizzabili), ci si aspetta per fine esercizio, sia a livello consolidato sia a livello individuale, che i Fondi propri siano ampiamente superiori ai requisiti patrimoniali minimi imposti dalla vigente normativa e dall'Autorità di Vigilanza.

Per quanto attiene alla distribuzione dei dividendi a valere sui risultati del 2025, tenuto conto degli applicabili principi della politica di dividendo approvata dal Consiglio di amministrazione in data 3 agosto 2023, nonché del fatto che tale politica prevede la distribuzione di un acconto sui dividendi annuali, è previsto che il Consiglio di amministrazione in data odierna deliberi un acconto pari a 1,2 euro per azione, cioè complessivi 73,3 milioni di euro in pagamento il 26 novembre 2025.

Venezia - Mestre, 10 novembre 2025

Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore Delegato

Frederik Herman Geertman

Si segnala che nel corso della seduta del Consiglio di Amministrazione del 10 novembre 2025, dopo l'approvazione del presente documento, la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. ha rilasciato il parere normativamente previsto.

Prospetto contabile di Banca Ifis predisposto ai sensi dell'art 2433-bis del codice civile

Stato patrimoniale

VOCI DELL'ATTIVO
(in euro)
30.09.2025 31.12.2024
10. Cassa e disponibilità liquide 167.187.780 334.189.908
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico
276.925.339 233.919.927
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 5.365.006 3.488.967
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value
271.560.333 230.430.960
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
1.163.139.736 701.824.564
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 10.108.444.481 10.081.194.814
a) crediti verso banche 561.053.442 760.944.739
b) crediti verso clientela 9.547.391.039 9.320.250.075
50. Derivati di copertura 16.499.085 7.404.271
70. Partecipazioni 1.027.968.174 699.511.343
80. Attività materiali 191.429.218 163.013.951
90. Attività immateriali 44.095.383 40.099.548
di cui:
- avviamento - -
100. Attività fiscali: 172.147.092 173.773.896
a) correnti 21.937.310 21.491.338
b) anticipate 150.209.782 152.282.558
120. Altre attività 349.048.064 332.417.381
Totale dell'attivo 13.516.884.352 12.767.349.603

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in euro)
30.09.2025 31.12.2024
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 11.374.566.417 11.034.158.033
a) debiti verso banche 2.534.016.018 1.327.383.534
b) debiti verso clientela 6.920.892.738 8.199.423.428
c) titoli in circolazione 1.919.657.661 1.507.351.071
20. Passività finanziarie di negoziazione 14.036.545 13.765.045
40. Derivati di copertura 16.248.666 14.868.050
60. Passività fiscali: 78.309.653 36.198.492
a) correnti 47.176.330 9.137.977
b) differite 31.133.323 27.060.515
80. Altre passività 265.603.077 219.927.675
90. Trattamento di fine rapporto del personale 4.960.968 5.080.658
100. Fondi per rischi e oneri: 43.965.174 48.984.871
a) impegni e garanzie rilasciate 6.029.101 5.438.975
b) quiescenza e obblighi simili 251.061 217.506
c) altri fondi per rischi e oneri 37.685.012 43.328.390
110. Riserve da valutazione (17.114.186) (22.822.809)
140. Riserve 1.280.303.344 1.222.739.288
145. Acconti sui dividendi - (63.083.736)
150. Sovrapprezzi di emissione 229.093.021 85.390.743
160. Capitale 61.818.925 53.811.095
170. Azioni proprie (-) (13.701.140) (20.970.793)
180. Utile (perdita) del periodo (+/-) 178.793.888 139.302.991
Totale del passivo e del patrimonio netto 13.516.884.352 12.767.349.603

Conto economico

VOCI
(in euro)
30.09.2025 30.09.2024
10. Interessi attivi e proventi assimilati 385.253.722 474.259.744
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 378.163.386 460.437.835
20. Interessi passivi e oneri assimilati (280.411.273) (315.028.483)
30. Margine di interesse 104.842.449 159.231.261
40. Commissioni attive 70.427.510 72.766.959
50. Commissioni passive (8.210.111) (9.147.574)
60. Commissioni nette 62.217.399 63.619.385
70. Dividendi e proventi simili 205.826.790 83.015.689
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 4.163.936 1.388.559
90. Risultato netto dell'attività di copertura (22.749) (996.850)
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 13.790.950 20.919.198
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 12.091.004 15.960.021
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
1.858.555 4.872.635
c) passività finanziarie (158.609) 86.542
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al
fair value con impatto a conto economico
20.272.889 19.462.588
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
20.272.889 19.462.588
120. Margine di intermediazione 411.091.664 346.639.830
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (21.014.067) (23.896.695)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (20.665.106) (24.590.444)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
(348.961) 693.749
150. Risultato netto della gestione finanziaria 390.077.597 322.743.135
160. Spese amministrative: (216.431.003) (186.290.882)
a) spese per il personale (99.290.762) (95.167.555)
b) altre spese amministrative (117.140.241) (91.123.327)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 2.971.313 (2.456.621)
a) impegni e garanzie rilasciate (590.127) (126.214)
b) altri accantonamenti netti 3.561.440 (2.330.407)
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (9.286.859) (8.177.384)
190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (9.058.290) (6.754.382)
200. Altri oneri/proventi di gestione 42.200.130 36.729.328
210. Costi operativi (189.604.709) (166.949.941)
220. Utili (Perdite) delle partecipazioni (2.187.000) (2.298.000)
260. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 198.285.888 153.495.194
270. Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (19.492.000) (27.675.000)
280. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 178.793.888 125.820.194
300. Utile (perdita) del periodo 178.793.888 125.820.194

Prospetto della redditività complessiva

VOCI
(in euro)
30.09.2025 30.09.2024
10. Utile (Perdita) del periodo 178.793.888 125.820.194
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a
conto economico
1.263.709 (495.980)
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
3.884.684 (486.399)
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto
economico (variazioni del proprio merito creditizio)
- -
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
(2.640.806) (54.706)
50. Attività materiali - -
60. Attività immateriali - -
70. Piani a benefici definiti 19.831 45.125
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
- -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a
conto economico
3.964.772 4.251.898
100. Copertura di investimenti esteri - -
110. Differenze cambio - -
120. Copertura dei flussi finanziari - -
130. Strumenti di copertura (elementi non designati) - -
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair
value con impatto sulla redditività complessiva
3.964.772 4.251.898
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
- -
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 5.228.481 3.755.918
180. Redditività complessiva (Voce 10 + 170) 184.022.369 129.576.112

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 30 settembre 2025

Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazioni del periodo
2.2024 Operazioni sul patrimonio netto
(in unità di euro) Esistenze al 31.1 Modifica saldi apertura Esistenze all' 01.01.2025 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve missione nuove azioni
E
Acquisto azioni proprie Acconti su dividendi Distribuzione straordinaria menti di
dividendi
Variazione stru
Derivati su proprie azioni
capitale
Stock options mplessiva del
periodo al 30.09.2025
Redditività co
monio netto al 30.09.2025
Patri
Capitale:
a) azioni ordinarie 53.811.095 - 53.811.095 - - - 8.007.830 - - - - - - - 61.818.925
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione 85.390.743 - 85.390.743 - - 7.269.654 136.432.624 - - - - - - - 229.093.021
Riserve:
a) di utili 1.218.257.889 - 1.218.257.889 27.393.163 - (8.122.175) (396.632) - - - - - - - 1.237.132.245
b) altre 4.481.399 - 4.481.399 - - - 39.770.108 - - - - - (1.080.408) - 43.171.099
Riserve da valutazione (22.822.809) - (22.822.809) - - 480.142 - - - - - - - 5.228.481 (17.114.186)
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - - -
Acconti su dividendi (63.083.736) - (63.083.736) - 63.083.736 - - - - - - - - - -
Azioni proprie (20.970.793) - (20.970.793) - - - 7.269.653 - - - - - - - (13.701.140)
Utile (perdita) del periodo 139.302.991 - 139.302.991 (27.393.163) (111.909.828) - - - - - - - - 178.793.888 178.793.888
Patrimonio netto 1.394.366.779 - 1.394.366.779 - (48.826.092) (372.379) 191.083.583 - - - - - (1.080.408) 184.022.369 1.719.193.852

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 30 settembre 2024

Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazioni del periodo 4
2.2023 Operazioni sul patrimonio netto
(in unità di euro) Esistenze al 31.1 Modifica saldi apertura Esistenze all' 01.01.2024 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve
missione nuove azioni
E
Acquisto azioni proprie
Acconti su dividendi
Distribuzione straordinaria
dividendi
Derivati su proprie azioni
capitale
Stock options mplessiva del
4
periodo al 30.09.202
Redditività co
monio netto al 30.09.202
Patri
Capitale:
a) azioni ordinarie 53.811.095 - 53.811.095 - - - - - - - - - - - 53.811.095
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione 84.107.651 - 84.107.651 - - 826.857 418.735 - - - - - - - 85.353.243
Riserve:
a) di utili 1.196.851.787 - 1.196.851.787 33.221.037 - (9.392.206) - - - - - - - - 1.220.680.618
b) altre 4.326.206 - 4.326.206 - - - - - - - - - 155.193 - 4.481.399
Riserve da valutazione (33.085.299) - (33.085.299) - - 8.808.993 - - - - - - - 3.755.918 (20.520.388)
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - - -
Acconti su dividendi (62.961.692) - (62.961.692) - 62.961.692 - - - - - - - - - -
Azioni proprie (21.817.335) - (21.817.335) - - - 826.858 - - - - - - - (20.990.477)
Utile (perdita) del periodo 143.403.999 - 143.403.999 (33.221.037) (110.182.962) - - - - - - - - 125.820.194 125.820.194
Patrimonio netto 1.364.636.412 - 1.364.636.412 - (47.221.270) 243.644 1.245.593 - - - - - 155.193 129.576.112 1.448.635.684

Rendiconto finanziario

VOCI
(in euro)
30.09.2025 30.09.2024
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 39.703.284 101.649.596
- risultato del periodo (+/-) 178.793.888 125.820.194
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e
sulle altre attività/passività valutate al fair value con impatto a conto
economico (-/+)
(24.436.825) (20.851.147)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 22.749 428.054
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 21.014.067 23.896.695
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e
immateriali (+/-)
18.345.149 14.931.766
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 1.263.715 6.606.381
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 19.492.000 27.675.000
- altri aggiustamenti (+/-) (174.791.459) (76.857.346)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (569.474.070) 868.552.290
- attività finanziarie detenute per la negoziazione 2.287.896 (6.896.325)
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value (20.856.484) (8.896.901)
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
(462.313.233) 272.071.340
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (51.442.988) 558.556.126
- altre attività (37.149.261) 53.718.050
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 425.519.548 (982.074.035)
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 339.062.215 (966.563.587)
- passività finanziarie di negoziazione 271.500 341.911
- altre passività 86.185.833 (15.852.360)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa A (+/-) (104.251.238) (11.872.149)
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 182.482.477 72.000.000
- dividendi incassati su partecipazioni 182.482.477 72.000.000
2. Liquidità assorbita da (196.416.555) (65.101.112)
- acquisti di partecipazioni (147.006.475) (30.952.000)
- acquisti di attività materiali (36.355.955) (23.956.164)
- acquisti di attività immateriali (13.054.125) (10.192.948)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento B (+/-) (13.934.079) 6.898.888
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie* -
- distribuzione dividendi e altre finalità** (48.816.811) (47.230.666)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista C (+/-) (48.816.811) (47.230.666)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO D=A+/-B+/-C
LEGENDA:
(167.002.128) (52.203.927)

LEGENDA:

(+) generata (-) assorbita

(*) l'aumento di capitale, effettuato a servizio dell'OPAS su illimity Bank, ha comportato, inoltre, l'emissione di azioni senza pagamento di un corrispettivo;

(**) i saldi di tale voce rappresentano l'uscita di cassa per pagamento dividendi nei rispettivi esercizi. Nello specifico, il dato a settembre 2025 si riferisce alla distribuzione del saldo del dividendo sull'utile 2024 (cioè, l'importo eccedente quanto già distribuito come acconto nel corso del 2024). Il dato corrispondente al periodo 2024 corrisponde alla distribuzione del saldo del dividendo sull'utile 2023.

Riconciliazione rendiconto finanziario

VOCI
(in euro)
30.09.2025 30.09.2024
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DEL PERIODO E 334.189.908 599.016.467
LIQUIDITA' TOTALE NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO D (167.002.128) (52.203.927)
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE: EFFETTO DELLA VARIAZIONE DEI
CAMBI F
- -
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA CHIUSURA DEL PERIODO G=E+/-
D+/-F
167.187.780 546.812.540

Note esplicative

Criteri di redazione e politiche contabili

Il presente prospetto contabile al 30 settembre 2025 redatto ai sensi dell'art. 2433-bis C.C., è costituito dagli schemi contabili (stato patrimoniale, conto economico, prospetto della redditività complessiva, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario) e dalle presenti note esplicative. I suddetti schemi sono stati predisposti applicando i principi contabili IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Standards Interpretations Committee (IFRS-IC) adottati dall'Unione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n.1606 del 19 luglio 2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.

Il presente documento non include le note esplicative che sarebbero richieste per rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico di periodo di Banca Ifis S.p.A. in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.

I principi contabili adottati per la predisposizione del Prospetto contabile al 30 settembre 2025, con riferimento ai criteri di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e passività finanziarie, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024 di Banca Ifis S.p.A., a cui pertanto si fa esplicito rinvio.

Principi generali di redazione

Il presente prospetto contabile è costituito da:

  • dagli schemi di stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal rendiconto finanziario;
  • specifiche Note esplicative.

Il prospetto contabile è stato redatto con l'applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1, facendo riferimento anche al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio" (il cosiddetto "Framework" recepito dallo IASB) con particolare riguardo ai principi fondamentali di redazione del bilancio che riguardano la prevalenza della sostanza sulla forma, il concetto della rilevanza e significatività dell'informazione, il principio della competenza economica e nella prospettiva della continuazione dell'attività.

Per la compilazione del prospetto contabile si è fatto riferimento agli schemi emanati da Banca d'Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, 8° aggiornamento del 17 novembre 2022.

In linea con la citata Circolare, negli schemi non sono riportate le voci che non presentano importi per il periodo di riferimento e per il periodo utilizzato ai fini dei dati comparati.

Gli schemi di bilancio forniscono, oltre al dato contabile al 30 settembre 2025, l'informativa comparativa relativa, per i saldi di Stato patrimoniale, all'ultimo Bilancio d'esercizio approvato al 31 dicembre 2024 e, per i saldi relativi a Conto economico, Prospetto della redditività complessiva, Prospetto delle variazioni del patrimonio netto e Rendiconto finanziario, quelli relativi al 30 settembre 2024.

La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.

Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.

Il prospetto contabile è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali:

• continuità aziendale: il prospetto contabile è redatto nella prospettiva della continuità dell'attività della Banca come successivamente illustrato nel dettaglio;

  • rilevazione per competenza economica: il prospetto contabile è redatto secondo il principio della rilevazione per competenza economica;
  • coerenza di presentazione: la presentazione e la classificazione delle voci nel prospetto contabile viene mantenuta costante da un periodo all'altro a meno che un principio o una interpretazione non richieda un cambiamento nella presentazione o che un'altra presentazione o classificazione non sia più appropriata.
  • rilevanza e aggregazione: gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri arabi), da sottovoci (contrassegnate da lettere) e da ulteriori dettagli informativi (i "di cui" delle voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi costituiscono i conti del prospetto contabile. Agli schemi precedentemente descritti possono essere aggiunte nuove voci qualora di rilievo se il loro contenuto non è riconducibile ad alcuna delle voci già previste dagli schemi. Le sottovoci previste dagli schemi possono essere raggruppate quando ricorre una delle due seguenti condizioni:
  • l'importo delle sottovoci sia irrilevante;
  • il raggruppamento favorisce la chiarezza del prospetto contabile;
  • prevalenza della sostanza sulla forma: le operazioni e gli altri eventi sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale;
  • compensazione: le attività e le passività, i proventi e i costi non vengono compensati a meno che ciò non sia consentito o richiesto da un principio contabile internazionale o da una sua interpretazione o da quanto disposto dalla citata Circolare n. 262 di Banca d'Italia;
  • informazioni comparative: per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico viene fornita l'informazione comparativa relativa al periodo precedente, a meno che un principio contabile o una interpretazione non consentano o prevedano diversamente. I dati relativi al periodo precedente possono essere opportunamente adattati, ove necessario, al fine di garantire la comparabilità delle informazioni relative al periodo di riferimento. L'eventuale non comparabilità, l'adattamento o l'impossibilità di quest'ultimo sono segnalati e commentati nelle Note esplicative.

Informazioni sulla continuità aziendale

Banca d'Italia, Consob e Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.

Le condizioni dei mercati finanziari e dell'economia reale e le incertezze nelle previsioni formulate con riferimento al breve periodo richiedono, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, in quanto la storia di redditività della Banca e di facile accesso alle risorse finanziarie potrebbero nell'attuale contesto non essere più sufficienti.

In proposito, esaminati i rischi derivanti dall'attuale contesto macroeconomico, anche alla luce della situazione corrente, alle tensioni geopolitiche ed alle relative possibili implicazioni macroeconomiche ivi incluse quelle rivenienti dalle tensioni internazionali connesse al Medio Oriente, gli amministratori, non hanno ravvisato rischi ed incertezze tali da far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale e si ritiene ragionevole l'aspettativa che Banca Ifis continui ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, i Prospetti contabili al 30 settembre 2025 sono predisposti nel presupposto della continuità aziendale. Per maggiori dettagli sulle analisi condotte con riferimento alle tensioni internazionali si rimanda allo specifico paragrafo del presente documento denominato "Informativa sulle tensioni internazionali".

Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di credito e di liquidità sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione dei buoni livelli di redditività conseguiti costantemente da Banca Ifis, della qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie.

Altri aspetti

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti nei prospetti contabili e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del presente Prospetto contabile nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine anche in conseguenza dell'attuale scenario macroeconomico.

In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel presente documento al 30 settembre 2025, così come previsto dai principi contabili internazionali. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi sostengono i valori di iscrizione al 30 settembre 2025.

Per loro natura, non è quindi possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui la Banca si troverà ad operare. I risultati futuri potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche, alla data del presente documento non prevedibili né stimabili, rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte nel presente documento. Al riguardo si evidenzia che le rettifiche nelle stime di bilancio potrebbero rendersi necessarie a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, di nuove informazioni o della maggiore esperienza registrata.

Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Banca, sia per la materialità dei valori da iscrivere in bilancio impattati da tali politiche, sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni che implica il ricorso a stime ed assunzioni da parte del management. In particolare, gli aspetti che hanno richiesto il ricorso a stime complesse e particolarmente caratterizzate da significative assunzioni sono:

  • determinazione del fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • misurazione dell'Expected Credit Loss per le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • stima dei fondi per rischi e oneri;
  • valutazione circa la recuperabilità delle attività per imposte anticipate (DTA Deferred Tax Assets);

Per le tipologie di assets sopra elencate (ad eccezione delle partecipazioni), si presentano nei paragrafi seguenti le principali tematiche in tema di rischi e incertezze connessi a stime.

Determinazione del fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi

In presenza di crediti e strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti misurati al fair value, si rimanda al paragrafo "A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio individuale al 31 dicembre 2024.

Misurazione dell'Expected Credit Loss per le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

La determinazione della ECL per le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è un processo articolato che richiede il ricorso ad assunzioni e stime significative.

Per le attività finanziarie per le quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita, ossia per le esposizioni non deteriorate ("performing"), il modello di impairment, comporta la necessità di individuare l'esistenza o meno di un significativo deterioramento rispetto alla data di rilevazione iniziale dell'esposizione e l'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 dei crediti e dei titoli di debito classificati tra le

Attività finanziarie al costo ammortizzato e tra le Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Il modello di impairment IFRS 9 richiede, infatti, che le perdite siano determinate con riferimento all'orizzonte temporale di un anno per le attività finanziarie che non hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale (Stage 1) piuttosto che facendo riferimento all'intera vita dello strumento qualora sia stato accertato un significativo deterioramento o un indicatore di impairment (Stage 2 e Stage 3).

Ne consegue che il calcolo delle relative perdite attese, necessita di un processo articolato di stima che riguarda principalmente:

  • la determinazione dei parametri di rischio PD ed LGD comprensivi di informazioni prospettiche (forward looking);
  • la valutazione della presenza di significativo incremento di rischio di credito, basata su criteri che considerano informazioni qualitative e quantitative;
  • la valutazione di taluni elementi necessari per la determinazione delle stime dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati: i tempi di recupero attesi, il presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, i costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia ed infine la probabilità di vendita per le posizioni per le quali esiste un piano di dismissione.

Nell'ambito dei possibili approcci ai modelli di stima consentiti dai principi contabili internazionali di riferimento, il ricorso a specifiche metodologie o la selezione di taluni parametri estimativi può influenzare in modo significativo la valutazione di tali attività. Tali metodologie e parametri sono necessariamente soggetti ad un continuo processo di aggiornamento anche alla luce delle evidenze storiche disponibili, con l'obiettivo di affinare le stime per meglio rappresentare il valore presumibile di realizzo dell'esposizione creditizia.

Al riguardo si evidenzia che i processi di stima sono rimasti sostanzialmente invariati nel corso del periodo e conseguentemente per l'informativa qualitativa sulla misurazione dell'Expected Credit Loss per le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato si rimanda al corrispondente capitolo delle Note Illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2025 e al Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024.

Stima dei fondi per rischi e oneri

La Banca è soggetto passivo in talune tipologie di contenzioso ed è altresì esposta a numerose fattispecie di passività potenziali. Le complessità delle specifiche situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, unitamente ad eventuali problematiche interpretative, richiedono in alcune circostanze significativi elementi di giudizio nella stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia l'an sia il quantum, nonché i tempi di eventuale manifestazione della passività, e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale. Tali circostanze rendono difficile la valutazione delle passività potenziali; ne consegue che la classificazione delle passività potenziali e la conseguente valutazione degli accantonamenti necessari sono basate talvolta su elementi di giudizio non oggettivi e che richiedono il ricorso a procedimenti di stima anche complessi.

Nello specifico la Banca ricorre alla rilevazione di una passività quando:

  • esiste un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere all'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Se tutte queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.

L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione e riflette i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.

Laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere

l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione, tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

I fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate accolgono i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre Stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Valutazione circa la recuperabilità delle attività per imposte anticipate (DTA - Deferred Tax Assets)

Tra gli attivi iscritti in bilancio figurano attività fiscali per imposte anticipate (DTA - Deferred Tax Asset) principalmente generate da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale i medesimi costi potranno essere dedotti, piuttosto che derivanti da perdite fiscali riportabili a nuovo.

In conformità con il principio contabile IAS 12, richiamato dalla "Politica di impairment di Gruppo", un'attività fiscale può essere rilevata solo nella misura in cui è probabile che siano disponibili redditi imponibili futuri che ne consentano la recuperabilità.

L'iscrizione di tali attività ed il successivo mantenimento in bilancio presuppone pertanto una valutazione circa la probabilità in merito al recupero delle stesse. Tale valutazione non è condotta per le imposte anticipate di cui alla Legge 22 dicembre 2011, n. 214 che risultano trasformabili in crediti di imposta nell'ipotesi di rilevazione di una "perdita civilistica", di una "perdita fiscale" ai fini dell'imposta IRES e di un "valore della produzione netto negativo" ai fini dell'imposta IRAP e per le quali conseguentemente il relativo recupero è quindi certo indipendentemente dalla capacità di generare redditi futuri.

Per le residue attività fiscali non trasformabili in crediti di imposta, il giudizio sulla loro probabilità è supportato da un esercizio valutativo di recuperabilità (c.d. probability test). In base a quanto previsto dal principio contabile IAS 12 e dalle considerazioni formulate dall'ESMA nel documento del 15 luglio 2019, il suddetto giudizio di recuperabilità richiede un'attenta ricognizione di tutte le evidenze a supporto della probabilità di disporre in futuro di redditi imponibili sufficienti, tenuto anche conto delle circostanze che hanno generato le perdite fiscali, che andrebbero ricondotte a cause ben identificate, ritenute non ripetibili in futuro su basi ricorrenti.

Con riferimento alla recuperabilità delle attività fiscali differite iscritte al 30 settembre 2025 diverse da quelle trasformabili ai sensi della Legge 214/2011, sulla base dei redditi imponibili futuri stimati, il relativo recupero è stato valutato come probabile, ancorché in orizzonte temporale di medio periodo e senza tener conto delle modifiche previste nell'iter approvativo del disegno di Legge di bilancio 2026 ancora in corso. Nello specifico, la quota riferibile alla Legge 214/2011 si riverserebbe entro il 2029 per espressa previsione normativa. La quota riferibile alle perdite fiscali pregresse e alle eccedenze ACE verrebbe recuperata integralmente nell'orizzonte di medio periodo considerato e, per la gran parte (84%), entro il 2032. La restante quota è riferita principalmente alle attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) ed è pertanto correlata all'andamento della relativa riserva.

Con riferimento alla recuperabilità delle attività fiscali differite iscritte al 30 settembre 2025 diverse da quelle trasformabili ai sensi della Legge 214/2011, sulla base dei redditi imponibili futuri stimati, il relativo recupero è stato valutato come probabile, ancorché in orizzonte temporale di medio periodo e senza tener conto delle modifiche previste nell'iter approvativo del disegno di Legge di bilancio 2026 ancora in corso. Nello specifico, la quota riferibile alla Legge 214/2011 si riverserebbe entro il 2029 per espressa previsione normativa. La quota riferibile alle perdite fiscali pregresse e alle eccedenze ACE verrebbe recuperata per una quota significativa

(maggiore dell'80%) entro il 2032. La restante quota è riferita principalmente alle attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) ed è pertanto correlata all'andamento della relativa riserva.

Informativa sulle tensioni internazionali

Il presente paragrafo vuole fornire una specifica disclosure sugli impatti generati dalle tensioni internazionali, soprattutto con riferimento al Medio Oriente e al perdurare del conflitto Russia-Ucraina.

A livello di Gruppo Banca Ifis viene svolto un monitoraggio a livello di rischio Paese sulle nazioni coinvolte nei conflitti. Tali monitoraggi continuativi hanno evidenziato un numero limitato di controparti presenti nelle zone interessate dalle tensioni internazionali in corso a cui corrispondono esposizioni creditizie dirette modeste. Analogamente, non sono state evidenziate particolari criticità con riferimento al portafoglio crediti commerciali.

Inoltre, la funzione Risk Management, in aggiunta ai fattori di rischio usualmente considerati, continua a ritenere ragionevole includere l'attuale situazione di tensione geopolitica quale ulteriore fattore di rischio.

Per quanto riguarda le analisi effettuate dalla Banca in merito agli impatti connessi all'introduzione dei dazi doganali da parte dell'amministrazione statunitense sui prodotti europei, si rimanda a quanto dettagliato nella Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025.

2025

Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2025

Attestazione Dirigente preposto

Attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nella persona di Massimo Luigi Zanaboni

DICHIARA

ai sensi dell'art. 154-bis, secondo comma, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58, "Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria", che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2025 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Venezia - Mestre, 10 novembre 2025

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Massimo Luigi Zanaboni

Allegati

Raccordo tra prospetti contabili consolidati riclassificati e schemi di Bilancio consolidati

RACCORDO TRA VOCI DELL'ATTIVO E VOCI DELL'ATTIVO
RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
30.09.2025 31.12.2024
Cassa e disponibilità liquide 634.402 505.016
+ 10. Cassa e disponibilità liquide 634.402 505.016
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 43.294 12.069
+ 20.a Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a)
attività finanziarie detenute per la negoziazione
43.294 12.069
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico 802.003 237.032
+ 20.c Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre
attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
802.003 237.032
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.792.237 701.830
+ 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.792.237 701.830
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 670.858 703.763
+ 40.a Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) crediti verso banche 670.858 703.763
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 15.873.034 10.810.018
+ 40.b Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) crediti verso clientela 15.873.034 10.810.018
Derivati di copertura 53.410 7.404
+ 50. Derivati di copertura 53.410 7.404
Partecipazioni 58.600 24
+ 70. Partecipazioni 58.600 24
Attività materiali 251.134 166.665
+ 90. Attività materiali 251.134 166.665
Attività immateriali 114.035 85.488
+ 100. Attività immateriali 114.035 85.488
di cui: - avviamento 38.020 38.020
Attività fiscali 311.632 213.464
a) correnti 58.648 42.033
+ 110.a Attività fiscali: a) correnti 58.648 42.033
b) anticipate 252.984 171.431
+ 110.b Attività fiscali: b) anticipate 252.984 171.431
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 83.335 -
+ 120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 83.335 -
Altre attività 541.003 382.965
+ 130. Altre attività 541.003 382.965
Totale dell'attivo 21.228.977 13.825.738

RACCORDO TRA VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO E
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
30.09.2025 31.12.2024
Debiti verso banche 3.100.471 1.443.250
+
10.a
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche 3.100.471 1.443.250
Debiti verso clientela 11.221.629 7.001.763
+
10.b
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) debiti verso clientela 11.221.629 7.001.763
Titoli in circolazione 3.797.200 3.152.737
+
10.c
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: c) titoli in circolazione 3.797.200 3.152.737
Passività finanziarie di negoziazione 47.955 13.765
+
20.
Passività finanziarie di negoziazione 47.955 13.765
Derivati di copertura 35.624 14.868
+
40.
Derivati di copertura 35.624 14.868
Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+ / -) (2.581) -
+
50.
Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+ / -) (2.581) -
Passività fiscali 96.200 51.924
a) correnti 58.891 23.345
+
60.a
Passività fiscali: a) correnti 58.891 23.345
b) differite 37.309 28.579
+
60.b
Passività fiscali: b) differite 37.309 28.579
Altre passività 494.785 339.377
+
80.
Altre passività 494.785 339.377
Trattamento di fine rapporto del personale 12.112 7.569
+
90.
Trattamento di fine rapporto del personale 12.112 7.569
Fondi per rischi e oneri 55.807 52.339
+
100.a
Fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate 7.961 5.559
+
100.b
Fondi per rischi e oneri: b) quiescenza e obblighi simili 268 231
+
100.c
Fondi per rischi e oneri: c) altri fondi per rischi e oneri 47.578 46.549
Riserve da valutazione (24.563) (28.144)
+
120.
Riserve da valutazione (24.563) (28.144)
Riserve 1.623.714 1.543.729
+
150.
Riserve 1.623.714 1.543.729
Acconti su dividendi (-) - (63.084)
+
155.
Acconti su dividendi (-) - (63.084)
Sovrapprezzi di emissione 229.093 85.391
+
160.
Sovrapprezzi di emissione 229.093 85.391
Capitale 61.819 53.811
+
170.
Capitale 61.819 53.811
Azioni proprie (-) (13.701) (20.971)
+
180.
Azioni proprie (-) (13.701) (20.971)
Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 21.148 15.836
+
190.
Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 21.148 15.836
Utile (perdita) del periodo 472.265 161.578
+
200.
Utile (perdita) del periodo (+/-) 472.265 161.578
Totale del passivo e del patrimonio netto 21.228.977 13.825.738

RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO E
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
30.09.2025 30.09.2024
Margine di interesse 372.801 404.399
+ 30. Margine di interesse 290.356 309.366
+ 10. Interessi attivi e proventi assimilati 630.003 640.621
+ 20. Interessi passivi e oneri assimilati (339.647) (331.255)
+ 130.a (parziale) Rettifiche/Riprese di valore nette del Settore Npl nella misura
rappresentativa dell'operatività del business
82.445 95.033
Commissioni nette 82.445 69.566
+ 60. Commissioni nette 82.445 69.566
+ 40. Commissioni attive 100.359 84.270
+ 50. Commissioni passive (17.914) (14.704)
Altre componenti del margine di intermediazione 81.149 57.871
+ 70. Dividendi e proventi simili 24.399 11.016
+ 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 2.641 (2.497)
+ 90. Risultato netto dell'attività di copertura (138) (997)
+ 100.a Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
32.577 25.840
-
100.a (parziale)
Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato
diversi da quelli del Settore Npl
64 332
+ 100.b Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività complessiva
1.643 4.873
+ 100.c Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: c) passività finanziarie (159) 87
+ 110.b Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
20.122 19.217
Margine di intermediazione 536.395 531.836
+ 120. Margine di intermediazione 453.886 436.471
+ 130.a (parziale) Rettifiche/Riprese di valore nette del Settore Npl nella misura
rappresentativa dell'operatività del business
82.445 95.033
-
100.a (parziale)
Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato
diversi da quelli del Settore Npl
64 332
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (30.416) (28.875)
+ 130.a Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: a) attività
finanziarie valutate al costo ammortizzato
52.628 66.439
-
130.a (parziale)
Rettifiche/Riprese di valore nette del Settore Npl nella misura
rappresentativa dell'operatività del business
(82.445) (95.033)
+ 130.b Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: b) attività
finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
(45) 694
+ 100.a (parziale) Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato
diversi da quelli del Settore Npl
(64) (332)
+ 200.a (parziale) Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie rilasciate
diversi dal Settore Npl nella misura rappresentativa dell'operatività del
business
(490) (643)

RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO E
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
30.09.2025 30.09.2024
Risultato netto della gestione finanziaria 505.979 502.961
+
150.
Risultato netto della gestione finanziaria 506.469 503.604
+
200.a (parziale)
Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie rilasciate
diversi dal Settore Npl nella misura rappresentativa dell'operatività del
business
(490) (643)
Spese amministrative (351.843) (304.798)
a) spese per il personale (147.874) (127.235)
+
190.a
a) spese per il personale (147.874) (127.235)
b) altre spese amministrative (203.969) (177.563)
+
190.b
b) altre spese amministrative (232.631) (186.240)
-
190.b (parziale)
b) altre spese amministrative: oneri non ricorrenti 28.615 556
-
190.b (parziale)
b) altre spese amministrative: contributi ai Fondi di risoluzione e tutela
depositi
47 8.121
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (24.226) (17.019)
+
210.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (11.746) (9.079)
+
220.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (12.480) (7.940)
Altri oneri/proventi di gestione 27.778 22.153
+
230.
Altri oneri/proventi di gestione 427.935 22.153
-
230. (parziale)
Altri oneri/proventi di gestione non ricorrenti (400.157) -
Costi operativi (348.291) (299.664)
+
240.
Costi operativi 25.685 (309.549)
-
190.b (parziale)
b) altre spese amministrative: oneri non ricorrenti 28.615 556
-
190.b (parziale)
b) altre spese amministrative: contributi ai Fondi di risoluzione e tutela
depositi
47 8.121
-
200.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.481) 1.208
-
230. (parziale)
Altri oneri/proventi di gestione non ricorrenti (400.157) -
Oneri relativi al sistema bancario (47) (8.121)
+
190.b (parziale)
b) altre spese amministrative: contributi ai Fondi di risoluzione e tutela
depositi
(47) (8.121)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 2.971 (565)
+
200.b
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: b) altri accantonamenti
netti
2.971 (565)
Oneri e proventi non ricorrenti 371.542 (556)
+
190.b (parziale)
b) altre spese amministrative: oneri non ricorrenti (28.615) (556)
+
230. (parziale)
Altri oneri/proventi di gestione non ricorrenti 400.157 -
Utili (perdite) delle partecipazioni (408) -
+
250.
Utili (perdite) delle partecipazioni (408) -
Utile (perdite) da cessioni di investimenti 54 -
+
280.
Utili (perdite) da cessioni di investimenti 54 -

RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO E
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
30.09.2025 30.09.2024
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 531.800 194.055
+
290.
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 531.800 194.055
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (58.557) (66.270)
+
300.
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (58.557) (66.270)
Utile (perdita) del periodo 473.243 127.785
+
330.
Utile (perdita) del periodo 473.243 127.785
+ 310. Utile (perdita) dell'operatività corrente al netto delle imposte 473.243 127.785
(Utile) perdita del periodo di pertinenza di terzi (978) (1.217)
+
340.
Utile (perdita) del periodo di pertinenza di terzi (978) (1.217)
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 472.265 126.568
+
350.
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 472.265 126.568

Raccordo tra prospetti contabili riclassificati e schemi di bilancio di Banca Ifis

RACCORDO TRA VOCI DELL'ATTIVO E VOCI DELL'ATTIVO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
30.09.2025 31.12.2024
Cassa e disponibilità liquide 167.188 334.190
+
10.
Cassa e disponibilità liquide
167.188 334.190
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 5.365 3.489
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico:
+
20.a
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione
5.365 3.489
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto
economico
271.560 230.431
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico:
+
20.c
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
271.560 230.431
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.163.140 701.825
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
+
30.
complessiva
1.163.140 701.825
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 561.053 760.945
+
40.a
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) crediti verso banche
561.053 760.945
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 9.547.393 9.320.250
+
40.b
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) crediti verso clientela
9.547.393 9.320.250
Derivati di copertura 16.499 7.404
+
50.
Derivati di copertura
16.499 7.404
Partecipazioni 1.027.968 699.511
+
70.
Partecipazioni
1.027.968 699.511
Attività materiali 191.429 163.014
+
80.
Attività materiali
191.429 163.014
Attività immateriali 44.095 40.100
+
90.
Attività immateriali
44.095 40.100
di cui : - avviamento - -
Attività fiscali 172.147 173.774
a) correnti 21.937 21.491
+
100.a
Attività fiscali: a) correnti
21.937 21.491
b) anticipate 150.210 152.283
+
100.b
Attività fiscali: b) anticipate
150.210 152.283
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
+
110.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- -
Altre attività 349.049 332.417
+
120.
Altre attività
349.049 332.417
Totale dell'attivo 13.516.886 12.767.350

RACCORDO TRA VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO E VOCI DEL PASSIVO
E DEL PATRIMONIO NETTO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
30.09.2025 31.12.2024
Debiti verso banche 2.534.016 1.327.384
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso
+
10.a
banche
2.534.016 1.327.384
Debiti verso clientela 6.920.893 8.199.423
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) debiti verso
+
10.b
clientela
6.920.893 8.199.423
Titoli in circolazione 1.919.658 1.507.351
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: c) titoli in
+
10.c
circolazione
1.919.658 1.507.351
Passività finanziarie di negoziazione 14.037 13.765
+
20.
Passività finanziarie di negoziazione
14.037 13.765
Derivati di copertura 16.249 14.868
+
40.
Derivati di copertura
16.249 14.868
Passività fiscali 78.309 36.198
a) correnti 47.176 9.138
+
60.a
Passività fiscali: a) correnti
47.176 9.138
b) differite 31.133 27.060
+
60.b
Passività fiscali: b) differite
31.133 27.060
Altre passività 265.605 219.928
+
80.
Altre passività
265.605 219.928
Trattamento di fine rapporto del personale 4.961 5.081
+
90.
Trattamento di fine rapporto del personale
4.961 5.081
Fondi per rischi e oneri 43.965 48.985
+
100.a
Fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate
6.029 5.439
+
100.b
Fondi per rischi e oneri: b) quiescenza e obblighi simili
251 218
+
100.c
Fondi per rischi e oneri: c) altri fondi per rischi e oneri
37.685 43.328
Riserve da valutazione (17.115) (22.823)
+
110.
Riserve da valutazione
(17.115) (22.823)
Riserve 1.280.303 1.222.740
+
140.
Riserve
1.280.303 1.222.740
Acconti su dividendi (-) - (63.084)
+
145.
Acconti su dividendi (-)
- (63.084)
Sovrapprezzi di emissione 229.093 85.391
+
150.
Sovrapprezzi di emissione
229.093 85.391
Capitale 61.819 53.811
+
160.
Capitale
61.819 53.811
Azioni proprie (-) (13.701) (20.971)
+
170.
Azioni proprie (-)
(13.701) (20.971)
Utile (perdita) del periodo 178.794 139.303
+
180.
Utile (perdita) del periodo (+/-)
178.794 139.303
Totale del passivo e del patrimonio netto 13.516.886 12.767.350

RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO E CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
30.09.2025 30.09.2024
Margine di interesse 104.842 159.231
+ 30. Margine di interesse 104.842 159.231
+ 10. Interessi attivi e proventi assimilati 385.253 474.258
+ 20. Interessi passivi e oneri assimilati (280.411) (315.027)
Commissioni nette 62.217 63.620
+ 60. Commissioni nette 62.217 63.620
+ 40. Commissioni attive 70.427 72.768
+ 50. Commissioni passive (8.210) (9.148)
Altre componenti del margine di intermediazione 244.094 124.123
+ 70. Dividendi e proventi simili 205.826 83.016
+ 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 4.164 1.389
+ 90. Risultato netto dell'attività di copertura (23) (997)
+ 100.a Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
12.091 15.960
100.a
-
(parziale)
Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato
63 332
+ 100.b Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività complessiva
1.859 4.873
+ 100.c Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: c) passività finanziarie (159) 87
+ 110.b Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
20.273 19.463
Margine di intermediazione 411.153 346.974
+
120.
Margine di intermediazione 411.090 346.642
100.a
-
(parziale)
Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato
63 332
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (21.667) (24.354)
+ 130.a Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: a) attività (20.665) (24.590)
+ 130.b finanziarie valutate al costo ammortizzato
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: b) attività
finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
(349) 694
100.a
+
(parziale)
Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato
(63) (332)
170.a
+
(parziale)
Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie rilasciate (590) (126)
Risultato netto della gestione finanziaria 389.486 322.620
+ 150 Risultato netto della gestione finanziaria 390.076 322.746
100.a
-
(parziale)
Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato
63 332
100.a
+
(parziale)
Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato
(63) (332)
170.a
+
(parziale)
Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie rilasciate (590) (126)

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RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO E CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
30.09.2025 30.09.2024
Spese amministrative (188.852) (178.286)
a) spese per il personale (99.292) (95.167)
+
160.a
a) spese per il personale (99.292) (95.167)
b) altre spese amministrative (89.560) (83.119)
+
160.b
b) altre spese amministrative (117.140) (91.124)
-
160.b (parziale)
b) altre spese amministrative: oneri non ricorrenti 27.537 75
-
160.b (parziale)
b) altre spese amministrative: contributi ai Fondi di risoluzione e tutela
depositi
43 7.930
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (18.345) (14.931)
+
180.
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (9.287) (8.177)
+
190.
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (9.058) (6.754)
Altri oneri/proventi di gestione 42.203 36.725
+
200.
Altri oneri/proventi di gestione 42.203 36.725
Costi operativi (164.994) (156.492)
+
210.
Costi operativi (189.603) (166.953)
-
160.b (parziale)
b) altre spese amministrative: oneri non ricorrenti 27.537 75
-
160.b (parziale)
b) altre spese amministrative: contributi ai Fondi di risoluzione e tutela
depositi
43 7.930
-
170.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.971) 2.456
Oneri relativi al sistema bancario (43) (7.930)
+
160.b (parziale)
b) altre spese amministrative: contributi ai Fondi di risoluzione e tutela
depositi
(43) (7.930)
+
170.a (parziale)
Accantonamenti netti su impegni e garanzie rilasciate: contributi ai
Fondi di risoluzione e tutela depositi
- -
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 3.561 (2.330)
+
170.a
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie
rilasciate
(590) (126)
-
170.a (parziale)
Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie
rilasciate
590 126
-
170.a (parziale)
Accantonamenti netti su impegni e garanzie rilasciate: contributi ai
Fondi di risoluzione e tutela depositi
- -
+
170.b
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: b) altri accantonamenti
netti
3.561 (2.330)
Oneri e proventi non ricorrenti (27.537) (75)
+
160.b (parziale)
b) altre spese amministrative: oneri non ricorrenti (27.537) (75)
Utili (Perdite) delle partecipazioni (2.187) (2.298)
+
220.
Utili (Perdite) delle partecipazioni (2.187) (2.298)
Utile (Perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 198.286 153.495
+
260.
Utile (Perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 198.286 153.495
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (19.492) (27.675)
+
270.
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (19.492) (27.675)
Utile (Perdita) del periodo 178.794 125.820
+
300.
Utile (Perdita) del periodo 178.794 125.820

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