AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Banca Ifis

Quarterly Report May 8, 2025

4153_10-q_2025-05-08_bf53c226-36c1-450d-ab82-2e683b0259a6.pdf

Quarterly Report

Open in Viewer

Opens in native device viewer

Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025

Sommario

Cariche sociali
Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo
Aspetti generali
Highlights
Risultati per Settore di attività
Evoluzione trimestrale riclassificata
Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo
Informativa sulle tensioni internazionali
Altre informazioni
Prospetti contabili consolidati riclassificati
Stato patrimoniale consolidato
Conto economico consolidato
Prospetto della redditività consolidata complessiva
Nota informativa
Politiche contabili
Situazione patrimoniale e andamento economico del Gruppo
Fatti di rilievo avvenuti nel periodo
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo
Attestazione Dirigente Preposto
Allegati

-

5

Cariche sociali

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025

Cariche sociali e Società di revisione in carica all'approvazione del presente documento

Vice Presidente Rosalba Benedetto Consiglieri Simona Arduini

Presidente Onorario Sebastien Egon Fürstenberg

Consiglio di Amministrazione

Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio Amministratore Delegato Frederik Herman Geertman (1) Monica Billio Nicola Borri Beatrice Colleoni Roberto Diacetti Roberta Gobbi Luca Lo Giudice Antonella Malinconico Giovanni Meruzzi Chiara Paolino Monica Regazzi

(1) All'Amministratore Delegato sono attribuiti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società.

Presidente Andrea Balelli

Condirettori Generali Fabio Lanza

Collegio Sindacale

Sindaci Effettivi Annunziata Melaccio Franco Olivetti Sindaci Supplenti Marinella Monterumisi Emanuela Rollino

Direzione Generale

Raffaele Zingone

Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Massimo Luigi Zanaboni

Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A.

Ragione sociale Capogruppo: Banca Ifis S.p.A. Capitale Sociale: euro 53.811.095 i.v. Denominazione segnalante: Banca Ifis S.p.A. Ragione sociale entità controllante: La Scogliera S.A. Motivo cambio denominazione: nessuno Sede segnalante: Venezia Forma giuridica: S.p.A. Paese registrazione: Italia Principale luogo attività: Mestre - Venezia Membro FCI Sede legale ed amministrativa: Via Terraglio, 63 30174 Mestre - Venezia Natura attività segnalante: Attività creditizia ABI: 3205.2 Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Venezia: 02505630109 Partita IVA: 04570150278 Numero di iscrizione all'Albo delle Banche: 5508 Indirizzo Internet: www.bancaifis.it

-

9

Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo

Aspetti generali

Il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025 comprende i Prospetti contabili consolidati riclassificati, la correlata Nota informativa e la presente Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo.

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, all'interno della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo, sono rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire in modo tempestivo indicazioni sull'andamento generale del Gruppo fondate su dati economico-finanziari aggregati di rapida e facile comprensione per consentire una lettura più immediata dei risultati, all'interno della Relazione sulla gestione del Gruppo viene predisposto un conto economico consolidato riclassificato sintetico.

I dettagli analitici delle riesposizioni effettuate e delle riclassificazioni rispetto agli Schemi di Bilancio consolidato, conformi alla Circolare 262 di Banca d'Italia, sono forniti con distinti prospetti pubblicati tra gli allegati (si rimanda alla sezione "Allegati" del presente documento), in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

  • le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;
  • gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
  • le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale, come il c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio da Circolare 262 di Banca d'Italia (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";
  • gli oneri ordinari e straordinari introdotti a carico delle banche del Gruppo (Banca Ifis e Banca Credifarma) in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (c.d. DGS o FITD) sono esposti in una voce separata denominata "Oneri relativi al sistema bancario" (la quale è esclusa dal computo dei "Costi operativi"), anziché essere evidenziati nelle voci "Altre spese amministrative" o "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri";
  • sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito":
    • le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
    • gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;
    • gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

Per quanto attiene alle componenti patrimoniali si è provveduto ad effettuare aggregazioni senza effettuare alcuna riclassifica.

L'attribuzione ai Settori delle numeriche economico-patrimoniali è effettuata sulla base di criteri di riparto omogenei al fine di tenere conto sia della specificità dei diversi Settori sia della necessità di garantire un efficace monitoraggio delle performance aziendali nel tempo.

Inoltre, l'informativa di Settore relativamente alle componenti di conto economico riclassificato espone i risultati fino all'utile netto.

Highlights

PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
CONSOLIDATI
(in migliaia di euro)
31.03.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Cassa e disponibilità liquide 385.660 505.016 (119.356) (23,6)%
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico
271.846 249.101 22.745 9,1%
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
901.677 701.830 199.847 28,5%
Crediti verso banche valutati al costo
ammortizzato
589.491 703.763 (114.272) (16,2)%
Crediti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
10.551.764 10.810.018 (258.254) (2,4)%
Totale attivo 13.579.341 13.825.738 (246.397) (1,8)%
Debiti verso banche 1.791.493 1.443.250 348.243 24,1%
Debiti verso clientela 6.372.267 7.001.763 (629.496) (9,0)%
Titoli in circolazione 3.067.443 3.152.737 (85.294) (2,7)%
Patrimonio netto consolidato 1.800.506 1.748.146 52.360 3,0%
PRINCIPALI DATI ECONOMICI PRIMI TRE MESI VARIAZIONE
CONSOLIDATI RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
2025 2024 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 178.793 185.238 (6.445) (3,5)%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di
credito
(8.169) (8.589) 420 (4,9)%
Risultato netto della gestione finanziaria 170.624 176.649 (6.025) (3,4)%
Costi operativi (97.538) (102.120) 4.582 (4,5)%
Oneri relativi al sistema bancario (10) (9) (1) 11,1%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 137 (2.149) 2.286 n.s.
Oneri e proventi non ricorrenti (4.424) (40) (4.384) n.s.
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
68.789 72.331 (3.542) (4,9)%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(21.098) (24.701) 3.603 (14,6)%
Utile (perdita) del periodo 47.691 47.630 61 0,1%
(Utile) perdita del periodo di pertinenza di terzi (407) (454) 47 (10,4)%
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della
Capogruppo
47.284 47.176 108 0,2%

REDDITIVITA' COMPLESSIVA CONSOLIDATA
(in migliaia di euro)
31.03.2025 31.03.2024
Utile (perdita) del periodo 47.691 47.630
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 2.027 (478)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 2.394 (314)
Redditività complessiva consolidata 52.112 46.838
Redditività complessiva consolidata di pertinenza di terzi (407) (456)
Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo 51.705 46.382

Per i commenti circa le dinamiche patrimoniali ed economiche si rimanda alla sezione "Situazione patrimoniale e andamento economico del Gruppo" della Nota informativa.

Risultati per Settore di attività

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING SETTORE
DATI PATRIMONIALI
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui:
AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE
NPL
GOVER
NANCE &
SERVIZI E
NON
CORE
TOTALE
CONS.
DI GRUPPO
Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al
fair value con impatto a conto
economico
Dati al 31.03.2025 163.603 958 - 162.645 36.500 57.552 257.655
Dati al 31.12.2024 143.933 975 - 142.958 36.293 56.806 237.032
Variazione % 13,7% (1,7)% - 13,8% 0,6% 1,3% 8,7%
Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
Dati al 31.03.2025 873 - - 873 - 900.804 901.677
Dati al 31.12.2024 993 - - 993 - 700.837 701.830
Variazione % (12,1)% - - (12,1)% - 28,5% 28,5%
Crediti verso clientela (1)
Dati al 31.03.2025 6.732.523 2.647.398 1.603.239 2.481.886 1.520.463 2.298.778 10.551.764
Dati al 31.12.2024 6.985.624 2.900.077 1.612.971 2.472.576 1.521.001 2.303.393 10.810.018
Variazione % (3,6)% (8,7)% (0,6)% 0,4% 0,0% (0,2)% (2,4)%
Avviamento
Dati al 31.03.2025 - - - - 38.020 - 38.020
Dati al 31.12.2024 - - - - 38.020 - 38.020
Variazione % - - - - 0,0% - 0,0%
Altre attività
Dati al 31.03.2025 146.251 146.251 - - - 232.156 378.407
Dati al 31.12.2024 163.000 163.000 - - - 219.965 382.965
Variazione % (10,3)% (10,3)% - - - 5,5% (1,2)%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 31 marzo 2025 titoli di Stato per 1.714,0 milioni di euro (1.579,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024).

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING
DATI ECONOMICI
RICLASSIFICATI
AL 31.03.2025
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
&
CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui:
AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE
NPL
SETTORE
GOVER
NANCE &
SERVIZI E
NON CORE
TOTALE
CONS.
DI GRUPPO
Margine di interesse 55.676 26.814 12.992 15.870 77.127 (2.049) 130.754
Commissioni nette 21.622 14.362 3.070 4.190 (737) (360) 20.525
Altre componenti del margine
di intermediazione
12.615 (17) - 12.632 4.179 10.720 27.514
Margine di intermediazione 89.913 41.159 16.062 32.692 80.569 8.311 178.793
Rettifiche/riprese di valore
nette per rischio di credito
(11.703) (540) (1.271) (9.892) (5) 3.539 (8.169)
Risultato netto della gestione
finanziaria
78.210 40.619 14.791 22.800 80.564 11.850 170.624
Costi operativi (43.204) (25.777) (8.023) (9.404) (45.818) (8.516) (97.538)
Oneri relativi al sistema
bancario
- - - - - (10) (10)
Accantonamenti netti ai fondi
per rischi e oneri
129 333 79 (283) 8 - 137
Oneri e proventi non ricorrenti - - - - - (4.424) (4.424)
Utile (perdita) della
operatività corrente al lordo
dell'imposte
35.135 15.175 6.847 13.113 34.754 (1.100) 68.789
Imposte sul reddito del
periodo dell'operatività
corrente
(10.776) (4.654) (2.100) (4.022) (10.658) 336 (21.098)
Utile (perdita) del periodo 24.359 10.521 4.747 9.091 24.096 (764) 47.691
(Utile) perdita del periodo di
pertinenza di terzi
- - - - - (407) (407)
Utile (perdita) del periodo di
pertinenza della Capogruppo
24.359 10.521 4.747 9.091 24.096 (1.171) 47.284
emarket
sdir scorage
CERTIFIED
SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING SETTORE
KPI DI SETTORE
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui: AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE NPL GOVERNAN
CE &
SERVIZI E
NON
CORE(1)
Costo del credito (2)
Dati al 31.03.2025 0,68% 0,08% 0,32% 1,60% n.a. (2,16)%
Dati al 31.12.2024 0,61% 0,26% 0,29% 1,20% n.a. (0,41)%
Variazione % 0,07% (0,18)% 0,03% 0,40% n.a. (1,75)%
Crediti in sofferenza netti/
Crediti verso clientela
Dati al 31.03.2025 0,5% 0,5% 0,0% 0,6% 77,6% 0,6%
Dati al 31.12.2024 0,4% 0,4% 0,0% 0,7% 77,9% 0,2%
Variazione % 0,1% 0,1% 0,0% (0,1)% (0,3)% 0,4%
Indice di copertura delle
sofferenze lorde
Dati al 31.03.2025 75,4% 83,8% 94,1% 41,3% n.s. 41,6%
Dati al 31.12.2024 74,0% 83,3% 94,2% 47,2% n.s. 53,1%
Variazione % 1,4% 0,5% (0,1)% (5,9)% n.s. (11,5)%
Attività deteriorate nette/
Crediti verso clientela netti
Dati al 31.03.2025 3,0% 3,1% 0,8% 4,4% n.s. 1,6%
Dati al 31.12.2024 2,8% 2,7% 0,8% 4,1% n.s. 1,3%
Variazione % 0,2% 0,4% 0,0% 0,3% n.s. 0,3%
Attività deteriorate lorde/
Crediti verso clientela lordi
Dati al 31.03.2025 5,8% 7,1% 2,2% 6,8% 98,5% 2,6%
Dati al 31.12.2024 5,3% 5,9% 2,2% 6,6% 98,4% 2,0%
Variazione % 0,5% 1,2% 0,0% 0,2% 0,1% 0,6%
RWA (3)
Dati al 31.03.2025 5.888.287 2.751.578 1.212.371 1.924.338 1.737.378 1.037.388
Dati al 31.12.2024 5.769.725 2.729.714 1.200.451 1.839.560 1.733.692 1.171.961
Variazione % 2,1% 0,8% 1,0% 4,6% 0,2% (11,5)%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 31 marzo 2025 titoli di Stato per 1.714,0 milioni di euro (1.579,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024).

(2) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

(3) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

Evoluzione trimestrale riclassificata

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
RICLASSIFICATO: EVOLUZIONE
ESERCIZIO
2025
ESERCIZIO 2024
TRIMESTRALE
(in migliaia di euro)
1°Trim. 4°Trim. 3°Trim. 2°Trim. 1°Trim.
Margine di interesse 130.754 128.106 117.036 146.605 140.758
Commissioni nette 20.525 22.209 22.657 23.835 23.074
Altre componenti del margine di
intermediazione
27.514 17.001 17.629 18.836 21.406
Margine di intermediazione 178.793 167.316 157.322 189.276 185.238
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(8.169) (8.795) (13.034) (7.252) (8.589)
Risultato netto della gestione finanziaria 170.624 158.521 144.288 182.024 176.649
Spese per il personale (42.180) (42.617) (40.622) (43.217) (43.396)
Altre spese amministrative (57.295) (69.975) (53.376) (62.246) (61.941)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività
materiali e immateriali
(6.445) (6.257) (6.199) (5.646) (5.174)
Altri oneri/proventi di gestione 8.382 11.597 6.629 7.133 8.391
Costi operativi (97.538) (107.252) (93.568) (103.976) (102.120)
Oneri relativi al sistema bancario (10) (15) (25) (8.087) (9)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e
oneri
137 87 141 1.443 (2.149)
Oneri e proventi non ricorrenti (4.424) (54) (236) (280) (40)
Utile (perdita) della operatività corrente al
lordo delle imposte
68.789 51.287 50.600 71.124 72.331
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(21.098) (15.898) (17.280) (24.289) (24.701)
Utile (perdita) di periodo 47.691 35.389 33.320 46.835 47.630
(Utile) perdita di periodo di pertinenza di terzi (407) (379) (366) (397) (454)
Utile (perdita) di periodo di pertinenza della
Capogruppo
47.284 35.010 32.954 46.438 47.176

Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo

In base al principio IFRS 8, un'impresa deve fornire le informazioni che consentano agli utilizzatori del bilancio di valutare la natura e gli effetti sullo stesso bilancio delle attività da essa intraprese ed i contesti economici nei quali opera. È quindi necessario evidenziare il contributo dei diversi Settori operativi alla formazione del risultato economico del Gruppo.

L'identificazione dei Settori operativi è coerente con le modalità adottate dalla Direzione per l'assunzione di decisioni operative e si basa sulla reportistica interna, utilizzata ai fini dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti e dell'analisi delle relative performance.

L'informativa per Settore si articola, coerentemente con la struttura utilizzata dalla Direzione per l'analisi dei risultati del Gruppo, in:

  • Settore Commercial & Corporate Banking, rappresenta l'offerta commerciale del Gruppo dedicata alle imprese e comprende, inoltre, i prestiti personali con cessione del quinto dello stipendio o della pensione (CQS/CQP). Il Settore si sostanzia nelle Aree di Business Factoring, Leasing e Corporate Banking & Lending;
  • Settore Npl, dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti di difficile esigibilità, di servicing e nella gestione dei crediti non performing secured. Tale Settore include il contributo reddituale riveniente dall'ex Revalea S.p.A., società acquisita nel corso del quarto trimestre 2023 e poi fusa per incorporazione in Ifis Npl Investing S.p.A. nel corso del 2024;
  • Settore Governance & Servizi e Non Core, che fornisce ai Settori operativi nei core business del Gruppo le risorse finanziarie ed i servizi necessari per lo svolgimento delle rispettive attività. Il Settore comprende l'attività di tesoreria e il desk titoli di proprietà, oltre a taluni portafogli creditizi corporate posti in run-off in quanto ritenuti non strategici allo sviluppo del Gruppo.

L'attribuzione ai Settori delle numeriche economico-patrimoniali è effettuata sulla base di criteri di riparto omogenei al fine di tenere conto sia della specificità dei diversi Settori sia della necessità di garantire un efficace monitoraggio delle performance aziendali nel tempo.

Inoltre, tenuto conto delle considerazioni sopra riportate, l'informativa di Settore relativamente alle componenti di Conto economico espone i risultati fino all'utile netto.

Settore Commercial & Corporate Banking

Il Settore Commercial & Corporate Banking accoglie le seguenti Aree di business:

  • Factoring: Area dedicata a supportare il credito commerciale delle PMI che operano nel mercato domestico, che si sviluppano verso l'estero o che dall'estero si rivolgono a clientela italiana; include una business unit specializzata nell'acquisto di crediti fiscali ceduti da procedure concorsuali che opera con il marchio Fast Finance. Tale unità acquista crediti fiscali, maturati e maturandi, già chiesti a rimborso oppure futuri, sorti in costanza di procedura oppure nelle annualità precedenti;
  • Leasing: Area che si rivolge al segmento dei piccoli operatori economici e delle PMI attraverso i prodotti del leasing finanziario e del leasing operativo, con esclusione del leasing real estate, non trattato dal Gruppo;
  • Corporate Banking & Lending: Area di business che aggrega più unità:
    • Structured Finance, comparto dedicato al supporto delle imprese e dei fondi private equity nella strutturazione di finanziamenti, sia bilaterali che in pool;
    • Equity Investments, comparto dedicato ad investimenti in partecipazioni di imprese non finanziarie e in quote di organismi interposti;
    • Lending, comparto dedicato all'operatività del Gruppo a medio-lungo termine, orientato al sostegno del ciclo operativo dell'impresa e all'erogazione del credito al consumo sotto forma di operazioni di cessione del quinto della pensione o dello stipendio (CQS/CQP).
DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI TRE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2025 2024 ASSOLUTA %
Margine di interesse 55.676 60.409 (4.733) (7,8)%
Commissioni nette 21.622 24.310 (2.688) (11,1)%
Altre componenti del margine di intermediazione 12.615 4.550 8.065 177,3%
Margine di intermediazione 89.913 89.269 644 0,7%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(11.703) (10.166) (1.537) 15,1%
Risultato netto della gestione finanziaria 78.210 79.103 (893) (1,1)%
Costi operativi (43.204) (43.957) 753 (1,7)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 129 (782) 911 n.s.
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
35.135 34.364 771 2,2%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(10.776) (11.736) 960 (8,2)%
Utile del periodo 24.359 22.628 1.731 7,6%

Di seguito i risultati del Settore al 31 marzo 2025.

L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 24,4 milioni di euro, in aumento di 1,7 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024, principalmente per gli effetti dell'incremento del margine di intermediazione (+0,6 milioni di euro) e dei minori costi operativi per 0,8 milioni di euro, compensati parzialmente delle maggiori rettifiche di valore nette per 1,5 milioni di euro.

Il margine di intermediazione del Settore è pari a 89,9 milioni di euro, tendenzialmente in linea rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente grazie alla positiva performance dell'Area Corporate Banking & Lending (+3,7 milioni di euro) che, a fronte della sostanziale stabilità dell'Area Leasing, ha di fatto compensato la riduzione del contributo dell'Area Factoring (-3,3 milioni di euro). Complessivamente, a fronte della riduzione del margine di interesse (-4,7 milioni di euro) e delle commissioni nette (-2,7 milioni di euro), crescono significativamente le altre componenti del margine di intermediazione per 8,1 milioni di euro grazie principalmente al contributo dell'Area Corporate Banking & Lending.

Il Settore registra al 31 marzo 2025 rettifiche di valore nette per 11,7 milioni di euro, in crescita del 15,1% rispetto all'omologo periodo dell'esercizio precedente per maggiori accantonamenti stanziati nel primo trimestre 2025 per il deterioramento della qualità creditizia su alcune posizioni specifiche dell'Area Corporate Banking & Lending.

I costi operativi sono pari a 43,2 milioni di euro al 31 marzo 2025 e risultano in riduzione dell'1,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La voce "accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri" al 31 marzo 2025 presenta rilasci netti pari a 0,1 milioni di euro, in riduzione rispetto agli accantonamenti netti per 0,8 milioni di euro al 31 marzo 2024.

L'andamento della gestione delle Aree di business che compongono il Settore è descritto ed approfondito in seguito.

Nella tabella che segue vengono dettagliati i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela per qualità del credito.

COMMERCIAL & CORPORATE
BANKING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 31.03.2025
Valore nominale 124.616 227.612 55.622 407.850 6.591.168 6.999.018
Rettifiche di valore (93.910) (103.815) (5.210) (202.935) (63.560) (266.495)
Valore di bilancio 30.706 123.797 50.412 204.915 6.527.608 6.732.523
Coverage ratio 75,4% 45,6% 9,4% 49,8% 1,0% 3,8%
Gross ratio 1,8% 3,3% 0,8% 5,8% 94,2% 100,0%
Net ratio 0,5% 1,8% 0,7% 3,0% 97,0% 100,0%
SITUAZIONE AL 31.12.2024
Valore nominale 118.745 208.606 57.286 384.637 6.860.428 7.245.065
Rettifiche di valore (87.825) (97.986) (5.012) (190.823) (68.618) (259.441)
Valore di bilancio 30.920 110.620 52.274 193.814 6.791.810 6.985.624
Coverage ratio 74,0% 47,0% 8,7% 49,6% 1,0% 3,6%
Gross ratio 1,6% 2,9% 0,8% 5,3% 94,7% 100,0%
Net ratio 0,4% 1,6% 0,7% 2,8% 97,2% 100,0%

Al 31 marzo 2025 le attività deteriorate nette nel Settore Commercial & Corporate Banking si attestano a 204,9 milioni di euro, in aumento di 11,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024 (193,8 milioni di euro). L'andamento è da ricondurre ad un incremento delle esposizioni classificate ad inadempienza probabile per 13,2 milioni di euro (soprattutto con riferimento all'Area Corporate Banking & Lending e all'Area Factoring).

Il coverage ratio del portafoglio deteriorato è pari al 49,8% al 31 marzo 2025, sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2024.

Nel Settore Commercial & Corporate Banking sono presenti crediti prevalentemente deteriorati contabilmente classificati come POCI, riferiti principalmente ad attivi rinvenienti da operazioni di aggregazione aziendale: il valore netto di tali attività è di 10,3 milioni di euro al 31 marzo 2025 rispetto a 8,7 milioni di euro del 31 dicembre 2024, di cui 6,9 milioni di euro deteriorati (5,7 milioni di euro al 31 dicembre 2024).

Tali valori incorporano sia gli effetti connessi allo smontamento temporale degli effetti rilevati in sede di "PPA", sia gli effetti derivanti dalle perdite attese lungo la vita utile dell'attività, come previsto dal principio contabile IFRS 9.

KPI CONSISTENZE VARIAZIONE
31.03.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Costo del credito (1) 0,68% 0,61% n.a. 0,07%
Attività deteriorate nette/
Crediti verso clientela netti
3,0% 2,8% n.a. 0,2%
Attività deteriorate lorde/
Crediti verso clientela lordi
5,8% 5,3% n.a. 0,5%
RWA (2) 5.888.287 5.769.725 118.562 2,1%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

Per una migliore comprensione dei risultati del periodo, vengono commentati di seguito i contributi delle singole Aree di business del Settore Commercial & Corporate Banking.

Area Factoring

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
PRIMI TRE MESI VARIAZIONE
2025 2024 ASSOLUTA %
Margine di interesse 26.814 28.128 (1.314) (4,7)%
Commissioni nette 14.362 16.349 (1.987) (12,2)%
Altre componenti del margine di intermediazione (17) 8 (25) n.s.
Margine di intermediazione 41.159 44.485 (3.326) (7,5)%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(540) (2.192) 1.652 (75,4)%
Risultato netto della gestione finanziaria 40.619 42.293 (1.674) (4,0)%
Costi operativi (25.777) (24.864) (913) 3,7%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 333 (780) 1.113 n.s.
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
15.175 16.649 (1.474) (8,9)%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(4.654) (5.769) 1.115 (19,3)%
Utile del periodo 10.521 10.880 (359) (3,3)%

Al 31 marzo 2025 il contributo dell'Area Factoring al margine di intermediazione del Settore Commercial & Corporate Banking ammonta a 41,2 milioni di euro, in riduzione del 7,5% rispetto al risultato dello stesso periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è dovuto principalmente al minor contributo del margine di interesse (-1,3 milioni di euro) e delle commissioni nette (-2,0 milioni di euro). Il turnover dei primi tre mesi del 2025 è pari a 3,0 miliardi di euro, in linea con il dato al 31 marzo 2024, mentre il monte crediti risulta pari a 3,3 miliardi di euro e risulta in contrazione di 0,1 miliardi di euro in confronto ai relativi dati del medesimo periodo dell'esercizio precedente.

Al 31 marzo 2025 si registrano rettifiche di valore nette per rischio di credito pari a 0,5 milioni di euro, in riduzione di 1,7 milioni di euro rispetto al dato al 31 marzo 2024.

Il risultato netto della gestione finanziaria si attesta quindi a 40,6 milioni di euro (-4,0% rispetto al risultato del 31 marzo 2024).

L'incremento dei costi operativi di 0,9 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024 è principalmente dovuto a maggiori ammortamenti a seguito della messa in produzione nel primo trimestre 2025 di investimenti effettuati nel corso del 2024.

La voce "accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri" presenta rilasci netti al 31 marzo 2025 pari a 0,3 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto agli accantonamenti netti per 0,8 milioni di euro del 31 marzo 2024. Come precedentemente indicato, tale miglioramento è relativo sostanzialmente ai rilasci registrati nei primi tre mesi del 2025 per la positiva risoluzione di contenziosi esistenti.

Per quanto riguarda i principali aspetti patrimoniali, al 31 marzo 2025 il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 2.647,4 milioni di euro, in diminuzione dell'8,7% rispetto al dato del 31 dicembre 2024 principalmente a seguito della riduzione delle esposizioni nette in bonis (-256,0 milioni di euro), in linea con la stagionalità del business.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela per qualità del credito.

AREA FACTORING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 31.03.2025
Valore nominale 87.209 81.031 28.124 196.364 2.581.795 2.778.159
Rettifiche di valore (73.095) (41.043) (860) (114.998) (15.763) (130.761)
Valore di bilancio 14.114 39.988 27.264 81.366 2.566.032 2.647.398
Coverage ratio 83,8% 50,7% 3,1% 58,6% 0,6% 4,7%
SITUAZIONE AL 31.12.2024
Valore nominale 74.911 72.638 31.948 179.497 2.838.617 3.018.114
Rettifiche di valore (62.381) (37.890) (1.200) (101.471) (16.566) (118.037)
Valore di bilancio 12.530 34.748 30.748 78.026 2.822.051 2.900.077
Coverage ratio 83,3% 52,2% 3,8% 56,5% 0,6% 3,9%

Il totale delle esposizioni deteriorate nette dell'Area ammonta a 81,4 milioni di euro, in aumento del 4,3% rispetto al dato del 31 dicembre 2024, principalmente a seguito dell'incremento delle inadempienze probabili e delle sofferenze. In termini complessivi il coverage delle esposizioni deteriorate aumenta dal 56,5% al 58,6% per effetto dell'aumento dell'incidenza delle sofferenze sul totale deteriorato.

KPI CONSISTENZE VARIAZIONE
31.03.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Costo del credito (1) 0,08% 0,26% n.a. (0,18)%
Attività deteriorate nette/
Crediti verso clientela netti
3,1% 2,7% n.a. 0,4%
Attività deteriorate lorde/
Crediti verso clientela lordi
7,1% 5,9% n.a. 1,2%
RWA (2) 2.751.578 2.729.714 21.864 0,8%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

Il costo del credito si riduce dallo 0,26% al 31 dicembre 2024 allo 0,08% al 31 marzo 2025, per effetto delle sopraccitate dinamiche economiche registrate nel primo trimestre 2025.

Si segnala come le esposizioni deteriorate nette includano complessivamente 29,4 milioni di euro nei confronti del SSN, in linea rispetto al 31 dicembre 2024.

Area Leasing

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI TRE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2025 2024 ASSOLUTA %
Margine di interesse 12.992 12.764 228 1,8%
Commissioni nette 3.070 3.069 1 0,0%
Margine di intermediazione 16.062 15.833 229 1,4%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(1.271) (1.764) 493 (27,9)%
Risultato netto della gestione finanziaria 14.791 14.069 722 5,1%
Costi operativi (8.023) (8.792) 769 (8,7)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 79 (56) 135 n.s.
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
6.847 5.221 1.626 31,1%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(2.100) (1.783) (317) 17,8%
Utile del periodo 4.747 3.438 1.309 38,1%

Il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 16,1 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato al 31 marzo 2024 (+1,4%).

Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 1,3 milioni di euro, in riduzione di 0,5 milioni di euro rispetto al dato al 31 marzo 2024.

I costi operativi sono pari a 8,0 milioni di euro, in riduzione di 0,8 milioni di euro rispetto al dato al 31 marzo 2024 principalmente per minori imposte indirette e spese di recupero.

Al 31 marzo 2025 il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 1.603,2 milioni di euro, registrando una riduzione di 9,7 milioni di euro (-0,6%) rispetto al dato al 31 dicembre 2024, a seguito principalmente del decremento delle esposizioni nette in bonis (-9,8 milioni di euro).

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per qualità del credito.

AREA LEASING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 31.03.2025
Valore nominale 10.145 17.470 8.958 36.573 1.602.352 1.638.925
Rettifiche di valore (9.551) (11.151) (2.458) (23.160) (12.526) (35.686)
Valore di bilancio 594 6.319 6.500 13.413 1.589.826 1.603.239
Coverage ratio 94,1% 63,8% 27,4% 63,3% 0,8% 2,2%
SITUAZIONE AL 31.12.2024
Valore nominale 10.074 17.628 8.505 36.207 1.612.635 1.648.842
Rettifiche di valore (9.494) (11.222) (2.180) (22.896) (12.975) (35.871)
Valore di bilancio 580 6.406 6.325 13.311 1.599.660 1.612.971
Coverage ratio 94,2% 63,7% 25,6% 63,2% 0,8% 2,2%

Le esposizioni nette deteriorate sono pari a 13,4 milioni di euro al 31 marzo 2025, sostanzialmente in linea rispetto a dicembre 2024 così come il coverage ratio delle attività deteriorate (che passa da 63,2% a 63,3%). Il coverage dei crediti in bonis rimane stabile rispetto al dato del 31 dicembre 2024 pari a 0,8%.

KPI CONSISTENZE VARIAZIONE
31.03.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Costo del credito (1) 0,32% 0,29% n.a. 0,03%
Attività deteriorate nette/
Crediti verso clientela netti
0,8% 0,8% n.a. 0,0%
Attività deteriorate lorde/
Crediti verso clientela lordi
2,2% 2,2% n.a. 0,0%
RWA (2) 1.212.371 1.200.451 11.920 1,0%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

Area Corporate Banking & Lending

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI TRE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2025 2024 ASSOLUTA %
Margine di interesse 15.870 19.517 (3.647) (18,7)%
Commissioni nette 4.190 4.892 (702) (14,3)%
Altre componenti del margine di intermediazione 12.632 4.542 8.090 178,1%
Margine di intermediazione 32.692 28.951 3.741 12,9%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(9.892) (6.210) (3.682) 59,3%
Risultato netto della gestione finanziaria 22.800 22.741 59 0,3%
Costi operativi (9.404) (10.301) 897 (8,7)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (283) 54 (337) n.s.
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
13.113 12.494 619 5,0%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(4.022) (4.184) 162 (3,9)%
Utile del periodo 9.091 8.310 781 9,4%

Il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending è pari a 32,7 milioni di euro al 31 marzo 2025, in aumento di 3,7 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024 (+12,9%). La variazione positiva è determinata dall'effetto combinato dei seguenti fattori:

  • riduzione del margine di interesse di 3,6 milioni di euro, derivante dal minore contributo del comparto Corporate Banking per 1,6 milioni di euro e dal minor contributo del comparto Lending per circa 2 milioni di euro;
  • minori commissioni nette per 0,7 milioni di euro, derivanti principalmente dal comparto Corporate Banking;
  • significativo incremento del contributo delle altre componenti del margine di intermediazione per 8,1 milioni di euro al 31 marzo 2025, rappresentato principalmente dai proventi e dividendi percepiti e dalle valutazioni al fair value sui titoli del comparto Corporate Banking.

Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 9,9 milioni di euro, in aumento di 3,7 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024. Tale incremento è dovuto ai maggiori accantonamenti stanziati nel periodo per il deterioramento della qualità creditizia su alcune posizioni specifiche.

La riduzione dei costi operativi di 0,9 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024 è dovuta a minori spese connesse all'ambito ICT e alla rete interbancaria.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri del periodo, pari a 0,3 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai rilasci netti per 0,1 milioni di euro dei primi tre mesi del 2024.

Al 31 marzo 2025 il totale dei crediti netti verso clientela dell'Area ammonta a 2.481,9 milioni di euro, in linea rispetto al dato del 31 dicembre 2024.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per qualità del credito.

AREA CORPORATE BANKING &
LENDING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 31.03.2025
Valore nominale 27.262 129.111 18.540 174.913 2.407.021 2.581.934
Rettifiche di valore (11.264) (51.621) (1.892) (64.777) (35.271) (100.048)
Valore di bilancio 15.998 77.490 16.648 110.136 2.371.750 2.481.886
Coverage ratio 41,3% 40,0% 10,2% 37,0% 1,5% 3,9%
SITUAZIONE AL 31.12.2024
Valore nominale 33.760 118.340 16.833 168.933 2.409.176 2.578.109
Rettifiche di valore (15.950) (48.874) (1.632) (66.456) (39.077) (105.533)
Valore di bilancio 17.810 69.466 15.201 102.477 2.370.099 2.472.576
Coverage ratio 47,2% 41,3% 9,7% 39,3% 1,6% 4,1%

L'ammontare delle esposizioni deteriorate nette al 31 marzo 2025, pari a 110,1 milioni di euro, risulta in aumento di 7,7 milioni di euro rispetto al valore di fine esercizio 2024. L'aumento è dovuto principalmente all'incremento delle attività classificate ad inadempienza probabile per il deterioramento di alcune posizioni singolarmente significative. Il coverage dei crediti deteriorati si riduce dal 39,3% di dicembre 2024 al 37,0% di marzo 2025 a causa della minore incidenza all'interno del portafoglio deteriorato dell'Area delle posizioni classificate come sofferenza.

KPI CONSISTENZE VARIAZIONE
31.03.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Costo del credito (1) 1,60% 1,20% n.a. 0,40%
Attività deteriorate nette/
Crediti verso clientela netti
4,4% 4,1% n.a. 0,3%
Attività deteriorate lorde/
Crediti verso clientela lordi
6,8% 6,6% n.a. 0,2%
RWA (2) 1.924.338 1.839.560 84.778 4,6%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

Settore Npl

È il Settore del Gruppo Banca Ifis dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti sia unsecured sia secured di difficile esigibilità, nonché all'attività di gestione di portafogli di terzi. L'attività è strettamente connessa alla trasformazione in attività paganti e all'incasso di crediti deteriorati.

Nella tabella riportata di seguito viene rappresentato il portafoglio crediti del Settore Npl per modalità di trasformazione e criterio di contabilizzazione; gli "interessi a conto economico" si riferiscono alle componenti del margine di intermediazione derivanti dalla contabilizzazione a costo ammortizzato del relativo portafoglio crediti; in particolare, sono inclusi gli interessi attivi da costo ammortizzato per 47,4 milioni di euro e altre componenti del margine di interesse da variazione cash flow per 38,7 milioni di euro, così come riportati nella tabella riepilogativa dei "Dati economici riclassificati" nel seguito del presente paragrafo.

emarket
sdir storage
CERTIFIED
PORTAFOGLIO DI
PROPRIETA' DEL
SETTORE NPL
(in migliaia di euro)
VALORE
NOMINALE
RESIDUO
VALORI DI
BILANCIO
VAL. BIL. /
VAL. NOM.
RES.
INTERESSI A
CONTO
ECONOMICO
ERC CRITERIO DI
CONTABILIZZAZIO
NE PREVALENTE
Costo 323.616 41.806 12,9% - 20.062 Costo d'acquisto
Stragiudiziale 10.862.125 507.827 4,7% 30.804 849.087
di cui: Massiva (curve) 10.258.698 197.181 1,9% (1.305) 351.609 CA= VAN Flussi da
modello
di cui: Piani 603.427 310.646 51,5% 32.109 497.478 CA= VAN Flussi da
modello
Giudiziale 8.868.588 957.397 10,8% 55.241 1.919.274
di cui: Altre posizioni in
corso di lavorazione
giudiziale
2.577.100 142.244 5,5% - 362.091 Costo d'acquisto
di cui: Precetti,
Pignoramenti, ODA
2.239.845 658.503 29,4% 47.502 1.331.890 CA= VAN Flussi da
modello
di cui: Secured e
Corporate
4.051.643 156.650 3,9% 7.739 225.293 CA= VAN Flussi da
modello
Totale 20.054.329 1.507.030 7,5% 86.045 2.788.423

L'attività può essere suddivisa in tre macrocategorie:

  • gestione post acquisto, dove vengono espletate tutte le attività di ricerca informazioni propedeutiche all'instradamento della posizione verso le modalità di trasformazione più adeguate; il credito viene classificato in una area cosiddetta di "staging" e contabilmente valorizzato al costo di acquisto (41,8 milioni di euro al 31 marzo 2025) senza contribuzione a conto economico in termini di margine. Di norma dopo 6-12 mesi le posizioni vengono indirizzate verso la forma di gestione più adeguata alle caratteristiche delle stesse;
  • gestione stragiudiziale, che accoglie le pratiche che possono essere gestite tramite attività di recupero a carattere transattivo. Le pratiche in attesa di conoscere l'esistenza o meno dello strumento di recupero più idoneo sono classificate in un bacino denominato "gestione massiva" e ammontano al 31 marzo 2025 a 197,2 milioni di euro rispetto a 165,5 milioni di euro al 31 dicembre 2024, in aumento del 19,2%. Le pratiche su cui è stato concordato e formalizzato un piano di rientro si attestano a 310,6 milioni di euro al 31 marzo 2025;
  • gestione giudiziale, che accoglie tutte le pratiche nei diversi stadi di lavorazione giudiziale che vanno dall'ottenimento del decreto ingiuntivo all'ottenimento di una Ordinanza di Assegnazione (ODA). Le pratiche che sono in attesa dell'azionamento legale più appropriato sono incluse nella categoria "Altre posizioni in corso di lavorazione giudiziale" e risultano pari a 142,2 milioni di euro al 31 marzo 2025; le pratiche che si trovano nelle fasi di precetto, pignoramento e ODA trovano collocamento nell'apposito bacino si attestano a 658,5 milioni di euro. Nel bacino della gestione giudiziale rientrano le posizioni "Secured e Corporate", di derivazione corporate bancaria o real estate, pari a 156,6 milioni di euro al 31 marzo 2025.

Si segnala infine che, cogliendo le opportunità di mercato e nel rispetto di quanto previsto dal proprio business model, il Gruppo può procedere con la cessione a terzi di portafogli rappresentati da posizioni su cui non si prevedono recuperi significativi.

emarket
sdir storage
CERTIFIED
DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
PRIMI TRE MESI VARIAZIONE
2025 2024 ASSOLUTA %
Margine di interesse 77.127 73.902 3.225 4,4%
Commissioni nette (737) (334) (403) 120,7%
Altre componenti del margine di intermediazione 4.179 735 3.444 468,6%
- di cui: Utili (perdite) da cessione di attività
finanziarie
4.773 116 4.657 n.s.
Margine di intermediazione 80.569 74.303 6.266 8,4%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(5) 75 (80) n.s.
Risultato netto della gestione finanziaria 80.564 74.378 6.186 8,3%
Costi operativi (45.818) (50.204) 4.386 (8,7)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 8 262 (254) (96,9)%
Oneri e proventi non ricorrenti - (40) 40 (100,0)%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
34.754 24.396 10.358 42,5%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(10.658) (8.335) (2.323) 27,9%
Utile del periodo 24.096 16.061 8.035 50,0%

Il margine di interesse, che ammonta a 77,1 milioni di euro (in aumento di 3,2 milioni di euro rispetto al dato dello stesso periodo dell'esercizio precedente), è composto da:

  • interessi attivi da costo ammortizzato, cioè gli interessi che maturano al tasso effettivo originario, che passano da 43,2 milioni di euro al 31 marzo 2024 a 47,4 milioni di euro al 31 marzo 2025 per effetto di un incremento del valore medio dei crediti sottostanti che hanno completato la fase di verifica documentale e che sono usciti dalla fase di staging;
  • interessi attivi su notes e altre componenti minoritarie, che presentano al 31 marzo 2025 un saldo pari a 1,3 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato di 1,8 milioni di euro del primo trimestre 2024;
  • altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow, che variano da 30,1 milioni di euro del 31 marzo 2024 a 38,7 milioni di euro al 31 marzo 2025, e riflettono la variazione dei cash flow attesi in funzione degli incassi realizzati rispetto alle previsioni. A tale voce contribuisce, da un lato, la gestione stragiudiziale per 12,5 milioni di euro, a cui contribuiscono i piani di rientro per 21,3 milioni di euro parzialmente compensati dall'effetto negativo dei modelli a curve per 8,8 milioni di euro. Dall'altro lato vi è il contributo della gestione legale per 26,1 milioni di euro, a seguito di azioni di precetto, pignoramento e ODA;
  • interessi passivi pari a 10,3 milioni di euro, in riduzione di 0,7 milioni di euro rispetto al saldo dello stesso periodo dell'esercizio precedente.

Le commissioni nette rappresentano un costo di 0,7 milioni di euro al 31 marzo 2025, in aumento rispetto al costo per 0,3 milioni di euro del 31 marzo 2024.

Nel corso del primo trimestre 2025 sono state realizzate cessioni di portafogli di Npl, in linea con le policy del Gruppo, da cui si sono generati utili netti da cessione pari a 4,8 milioni di euro, in aumento di 4,7 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024.

In considerazione di quanto sopra, il margine di intermediazione del Settore Npl si attesta a complessivi 80,6 milioni di euro, in aumento di 6,3 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024.

Il costo del credito del Settore Npl, legato esclusivamente alla variazione del fondo svalutazione su titoli e finanziamenti connessi a operazioni di cartolarizzazione con sottostante crediti deteriorati, presenta al 31 marzo 2025 un valore sostanzialmente nullo.

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025

I costi operativi, pari a 45,8 milioni di euro al 31 marzo 2025, risultano in riduzione di 4,4 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024. Tale diminuzione è dovuta principalmente a minori spese di recupero in ambito Npl ed operations legate all'onboarding dell'ex Revalea che ha impattato l'esercizio 2024.

In conseguenza di quanto sopra, l'utile del periodo del Settore Npl è pari a 24,1 milioni di euro, in aumento di 8,0 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024.

DATI PATRIMONIALI
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
31.03.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Crediti in sofferenza netti 1.180.249 1.184.378 (4.129) (0,3)%
Inadempienze probabili nette 313.093 308.540 4.553 1,5%
Esposizioni scadute deteriorate nette 3.763 3.837 (74) (1,9)%
Totale attività deteriorate nette verso clientela
(Stage 3)
1.497.105 1.496.755 350 0,0%
Totale crediti in bonis netti (Stage 1 e 2) 23.358 24.246 (888) (3,7)%
- di cui: crediti di proprietà acquistati 9.925 10.666 (741) (6,9)%
- di cui: crediti erogati 533 533 - 0,0%
- di cui: titoli di debito 11.695 11.602 93 0,8%
- di cui: crediti connessi all'attività di servicer 1.205 1.445 (240) (16,6)%
Totale crediti per cassa verso clientela 1.520.463 1.521.001 (538) 0,0%
- di cui: crediti di proprietà acquistati e valutati
al costo ammortizzato
1.507.030 1.507.421 (391) 0,0%

Si riporta nel seguito il dettaglio dei crediti netti per qualità del credito.

In merito ai crediti del Settore Npl, 1.507,0 milioni di euro sono rappresentati da crediti appartenenti alla categoria dei POCI – Purchased or originated credit-impaired – introdotta dal principio contabile IFRS 9, che rappresenta tutte quelle esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono state originate. Questi crediti rappresentano l'attività caratteristica del Settore. Restano esclusi da questa classificazione le nuove erogazioni di crediti in bonis, i titoli di debito valutati al costo ammortizzato e i crediti connessi all'attività di servicer per conto terzi.

KPI CONSISTENZE VARIAZIONE
31.03.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Valore nominale dei crediti gestiti 20.054.329 21.605.929 (1.551.600) (7,2)%
RWA (1) 1.737.378 1.733.692 3.686 0,2%

(1) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

La sommatoria dei flussi di cassa attesi lordi complessivi (ERC – Estimated Remaining Collections) è pari a 2,8 miliardi di euro.

ANDAMENTO PORTAFOGLIO CREDITI DETERIORATI
SETTORE NPL
31.03.2025 31.12.2024
Portafoglio crediti iniziale 1.507.421 1.629.215
Acquisti (+) 20.068 18.032
Cessioni (-) (10.673) (49.588)
Utili (perdite) da cessioni (+/-) 4.773 16.068
Interessi da costo ammortizzato (+) 47.431 185.126
Altre componenti di interesse da variazione cash flow (+) 38.666 130.487
Incassi (-) (100.656) (421.919)
Portafoglio crediti finale 1.507.030 1.507.421

Il totale degli acquisti nei primi tre mesi del 2025 ammonta a 20,1 milioni di euro, in significativo aumento rispetto al dato di 1,3 milioni di euro del 31 marzo 2024. Nel corso del primo trimestre del 2025 sono state perfezionate operazioni di cessione di crediti Npl ad un prezzo di vendita complessivo di 10,7 milioni di euro che hanno prodotto utili netti per 4,8 milioni di euro.

Al 31 marzo 2025 il portafoglio gestito dal Settore Npl comprende n° 1.924.018 pratiche, per un valore nominale pari a 20,1 miliardi di euro.

Settore Governance & Servizi e Non Core

Nel Settore confluiscono, fra le altre, le risorse necessarie allo svolgimento dei servizi delle funzioni di Strategic Planning, Finance, Operations, Human Resources, Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability nonché le strutture preposte alla raccolta, alla gestione e all'allocazione ai Settori operativi delle risorse finanziarie. Il Settore in questione comprende altresì l'attività di Proprietary Finance (desk titoli di proprietà) e l'attività di Securitization & Structured Solutions (investimento in Asset Backed Securities, strumentali alla realizzazione di operazioni di cartolarizzazione). Il Settore include inoltre i portafogli in run-off originati dall'ex Interbanca nonché altri portafogli residuali di prestiti personali.

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
PRIMI TRE MESI VARIAZIONE
2025 2024 ASSOLUTA %
Margine di interesse (2.049) 6.447 (8.496) (131,8)%
Commissioni nette (360) (902) 542 (60,1)%
Altre componenti del margine di intermediazione 10.720 16.121 (5.401) (33,5)%
Margine di intermediazione 8.311 21.666 (13.355) (61,6)%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
3.539 1.502 2.037 135,6%
Risultato netto della gestione finanziaria 11.850 23.168 (11.318) (48,9)%
Costi operativi (8.516) (7.959) (557) 7,0%
Oneri relativi al sistema bancario (10) (9) (1) 11,1%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - (1.629) 1.629 (100,0)%
Oneri e proventi non ricorrenti (4.424) - (4.424) n.a.
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
(1.100) 13.571 (14.671) (108,1)%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
336 (4.630) 4.966 (107,3)%
Utile (perdita) del periodo (764) 8.941 (9.705) (108,5)%
(Utile) perdita del periodo di pertinenza di terzi (407) (454) 47 (10,4)%
Utile (perdita) di periodo di pertinenza della
Capogruppo
(1.171) 8.487 (9.658) (113,8)%

Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 8,3 milioni di euro, in diminuzione di 13,4 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024, ed è determinato in particolare dalle seguenti dinamiche:

  • il margine di interesse risulta negativo per 2,0 milioni di euro e in diminuzione di 8,5 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024. La variazione negativa è dovuta per 2,4 milioni di euro al minore margine di interesse del portafoglio in run-off del comparto Non Core, mentre la variazione residua di 6,1 milioni di euro è imputabile principalmente alla minore marginalità lato tesoreria;
  • le altre componenti del margine di intermediazione registrano un decremento di 5,4 milioni di euro. La variazione negativa è dovuta per 6,9 milioni di euro alle valutazioni al fair value delle attività finanziarie del comparto Non Core, che nel primo trimestre 2024 avevano registrato una dismissione di uno strumento finanziario partecipativo con una plusvalenza di circa 6 milioni di euro. L'effetto negativo complessivo è solo parzialmente compensato da maggiori utili da negoziazione per 1,5 milioni di euro sul portafoglio proprietario del Gruppo.

Sul versante della raccolta, il prodotto "Rendimax Conto Deposito" continua a costituire la principale fonte di finanziamento del Gruppo, con un costo complessivo che si attesta a 32,7 milioni di euro, in aumento rispetto all'omologo periodo dell'esercizio precedente di 1,8 milioni di euro. L'incremento deriva da due effetti contrapposti: l'incremento dei tassi medi offerti, che passano dal 2,8% del primo trimestre 2024 al 3,1% del primo trimestre 2025, e la riduzione delle masse medie in gestione che passano da 4.502 milioni di euro del primo trimestre 2024 a 4.259 milioni di euro al 31 marzo 2025.

Al 31 marzo 2025 il valore di bilancio delle obbligazioni emesse da Banca Ifis ammonta a 1.490 milioni di euro in linea con il dato al 31 dicembre 2024 (1.507,3 milioni di euro). Gli interessi passivi maturati nel primo trimestre sul totale delle emissioni si attestano complessivamente a 23,6 milioni di euro.

La raccolta effettuata tramite cartolarizzazioni, pari a 1.577,2 milioni di euro al 31 marzo 2025, risulta in riduzione di 68 milioni di euro rispetto al dato del 31 dicembre 2024 e si compone di:

  • titoli emessi dal veicolo ABCP Programme per 930,4 milioni di euro relativi alla tranche senior;
  • titoli emessi dal veicolo Indigo Lease per 400,2 milioni di euro relativi alla tranche senior;

• titoli emessi dal veicolo Emma SPV per 246,6 milioni di euro relativi alla tranche senior.

Gli interessi passivi maturati sono passati da 22,4 milioni di euro del 31 marzo 2024 a 14,9 milioni di euro del 31 marzo 2025 per effetto della variazione delle curve di mercato a cui sono indicizzate e per l'ammortamento dei titoli emessi dal veicolo Emma SPV.

Complessivamente, il costo del funding medio al 31 marzo 2025 si attesta al 3,54%, in diminuzione rispetto al dato di 3,86% relativo alla media del primo trimestre 2024.

Per quanto concerne il costo del credito, il dato al 31 marzo 2025 evidenzia riprese nette per 3,5 milioni di euro, in aumento di 2,0 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024 sostanzialmente riconducibile alla positiva ristrutturazione di una posizione individualmente significativa.

I costi operativi si attestano a 8,5 milioni di euro, registrando un aumento di 0,6 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024, legato a spese in ambito ICT e comunicazione.

La voce "oneri relativi al sistema bancario" include i costi sostenuti nel periodo per il funzionamento dei fondi di garanzia del sistema bancario, e risulta pari a 10 mila euro, in linea con il dato al 31 marzo 2024.

Con riferimento alla voce "accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri", essa presenta un saldo nullo nei primi tre mesi del 2025, registrando un miglioramento rispetto agli accantonamenti netti di 1,6 milioni di euro del 31 marzo 2024 (i quali erano relativi principalmente a nuovi stanziamenti del periodo a garanzia di posizioni cedute).

La voce "Oneri e proventi non ricorrenti" presenta un saldo netto al 31 marzo 2025 negativo per 4,4 milioni di euro e si riferisce ai costi operativi non ricorrenti di competenza del primo trimestre 2025 connessi principalmente all'offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria (OPAS) sulla totalità delle azioni di illimity Bank, presentata da Banca Ifis a gennaio 2025 (per maggiori dettagli si veda la sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo" della Nota informativa).

Per effetto delle dinamiche sopra rappresentate, il risultato del periodo del Settore Governance & Servizi e Non Core risulta in perdita per 0,8 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato al 31 marzo 2024 che ammontava ad un utile di 8,9 milioni di euro (-9,7 milioni di euro). Escludendo l'utile di pertinenza di terzi, il contributo del Settore all'utile di pertinenza della Capogruppo è negativo per 1,2 milioni di euro.

Per quanto riguarda i dati patrimoniali, al 31 marzo 2025 il totale dei crediti netti del Settore ammonta a 2.298,8 milioni di euro, in diminuzione di 4,6 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2024 (2.303,4 milioni di euro).

Si evidenzia che nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti crediti prevalentemente deteriorati appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti principalmente ad attivi deteriorati rinvenienti da operazioni di business combination effettuate dal Gruppo Banca Ifis nel corso degli esercizi precedenti:

  • crediti deteriorati netti: 5,8 milioni di euro al 31 marzo 2025, in aumento di 0,2 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2024;
  • crediti in bonis netti: 11,1 milioni di euro al 31 marzo 2025, sostanzialmente in linea rispetto al dato al 31 dicembre 2024.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per qualità del credito.

SETTORE GOVERNANCE &
SERVIZI E NON CORE
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI(1)
SITUAZIONE AL 31.03.2025
Valore nominale 22.284 30.313 6.756 59.353 2.265.257 2.324.610
Rettifiche di valore (9.269) (10.507) (2.159) (21.935) (3.897) (25.832)
Valore di bilancio 13.015 19.806 4.597 37.418 2.261.360 2.298.778
Coverage ratio 41,6% 34,7% 32,0% 37,0% 0,2% 1,1%
SITUAZIONE AL 31.12.2024
Valore nominale 7.938 31.084 7.106 46.128 2.278.168 2.324.296
Rettifiche di valore (4.218) (10.622) (2.286) (17.126) (3.777) (20.903)
Valore di bilancio 3.720 20.462 4.820 29.002 2.274.391 2.303.393
Coverage ratio 53,1% 34,2% 32,2% 37,1% 0,2% 0,9%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 31 marzo 2025 titoli di Stato per 1.714,0 milioni di euro (1.579,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024).

I coverage delle attività deteriorate del Settore sono influenzati dai crediti POCI, i cui valori lordi già scontano la stima delle perdite attese. Il coverage del portafoglio nel suo complesso al 31 marzo 2025 passa dallo 0,9% del 31 dicembre 2024 all'1,1% del 31 marzo 2025, e risulta legato essenzialmente al portafoglio del comparto Non Core che registra un coverage leggermente più alto per l'incremento delle sofferenze.

I crediti netti deteriorati del Settore Governance & Servizi e Non Core risultano in aumento del 29,0% rispetto al dato di dicembre 2024, per effetto principalmente dell'incremento delle posizioni a sofferenza. I crediti in bonis risultano sostanzialmente in linea rispetto al saldo dell'esercizio precedente (di cui i titoli di Stato sono passati da 1.579,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024 a 1.714,0 milioni di euro a fine marzo 2025).

Il coverage dei crediti deteriorati, influenzato dai suddetti crediti POCI, si attesta al 37,0% al 31 marzo 2025, in linea rispetto al 31 dicembre 2024.

Informativa sulle tensioni internazionali

Il presente paragrafo vuole fornire una specifica disclosure sugli impatti generati dalle tensioni internazionali, soprattutto con riferimento al Medio Oriente e al perdurare del conflitto Russia-Ucraina.

A livello di Gruppo Banca Ifis viene svolto un monitoraggio a livello di rischio Paese sulle nazioni coinvolte nei conflitti. Tali monitoraggi continuativi hanno evidenziato un numero limitato di controparti presenti nelle zone interessate dalle tensioni internazionali in corso a cui corrispondono esposizioni creditizie dirette modeste. Analogamente, non sono state evidenziate particolari criticità con riferimento al portafoglio crediti commerciali.

Inoltre, la funzione Risk Management, in aggiunta ai fattori di rischio usualmente considerati, continua a ritenere ragionevole includere l'attuale situazione di tensione geopolitica quale ulteriore fattore di rischio.

Altre informazioni

Processo di semplificazione normativa adottato con delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012

In data 21 gennaio 2013 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di opt-out di cui agli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1‐ bis, del Regolamento Emittenti, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Con riferimento alla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari si rimanda all'ultima predisposta in conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), cioè quella predisposta per l'esercizio 2024 sottoforma di relazione distinta dalla Relazione sulla gestione del Gruppo, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 6 marzo 2025 e pubblicata congiuntamente al Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024. Tale documento viene inoltre messo a disposizione Sezione "Chi Siamo", sottosezione "Corporate governance", paragrafo "Relazioni e documenti", sottoparagrafo "Assetti e Organizzazione di Governo Societario" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

La "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è stata predisposta sulla base del format messo a disposizione da Borsa Italiana.

Politiche di remunerazione

Nella Sezione "Chi Siamo", sottosezione "Corporate governance", paragrafo "Remunerazione" del sito internet aziendale www.bancaifis.it è disponibile la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti - 2025", redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF, dove è illustrata la politica di remunerazione valevole per l'esercizio 2025 per il Gruppo Banca Ifis.

Misure sulla Privacy

Il Gruppo Banca Ifis ha consolidato un progetto di adeguamento al Regolamento (UE) 2016/679 al fine di recepire le disposizioni normative nel modello di gestione della privacy interno, prevedendo una serie di interventi di carattere sia tecnologico che organizzativo, con impatto su tutte le società del Gruppo.

Direzione e coordinamento da parte della controllante

Ai fini del disposto degli artt. dal 2497 al 2497 sexies del codice civile, si precisa che la società controllante La Scogliera S.A. non esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di Banca Ifis, e ciò in espressa deroga al disposto dell'art. 2497 sexies del codice civile, in quanto l'attività di direzione e coordinamento delle banche e società finanziarie partecipate è espressamente esclusa nell'oggetto sociale de La Scogliera e in coerenza la controllante non esercita, di fatto, alcuna attività di direzione e coordinamento di Banca Ifis.

Operazioni su azioni proprie

Al 31 dicembre 2024 Banca Ifis deteneva n. 1.238.886 azioni proprie, per un controvalore di 21,0 milioni di euro ed un valore nominale di 1.238.886 euro.

Nel corso del periodo non vi sono state operazioni su azioni proprie, e pertanto la giacenza a fine periodo risulta ancora pari a n. 1.238.886 azioni proprie, per un controvalore di 21,0 milioni di euro ed un valore nominale di 1.238.886 euro.

Si precisa che il Gruppo Banca Ifis non detiene, direttamente o indirettamente, azioni della controllante La Scogliera S.A..

Operazioni con società del Gruppo e parti correlate

In conformità a quanto stabilito dalla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, nonché dalle disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche di cui alla Circolare nr. 285 di Banca d'Italia del 17 dicembre 2013, Parte terza, Capitolo 11 (in tema di "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati"), le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono effettuate nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione denominata "Politica di Gruppo in materia di operazioni con parti correlate, soggetti collegati ed Esponenti Aziendali ex art. 136 T.U.B.", il cui ultimo aggiornamento è a disposizione del pubblico nella Sezione "Chi Siamo", sottosezione "Corporate Governance", paragrafo "Relazioni e documenti", sottoparagrafo "Parti correlate e soggetti collegati" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

Nel corso del primo trimestre 2025 non sono state effettuate operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate esterne al perimetro del Resoconto intermedio di gestione consolidato.

Operazioni atipiche o inusuali

Nel corso dei primi tre mesi del 2025 il Gruppo Banca Ifis non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali, così come definite nella Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Sedi della Banca

La Società ha sede legale in Venezia‐Mestre, nonché Uffici istituzionali della Presidenza in Roma e uffici operativi in Milano. Non risultano in essere sedi secondarie.

Risorse umane

Al 31 marzo 2025 i dipendenti del Gruppo Banca Ifis sono rappresentati da n. 2.025 unità (2.013 al 31 dicembre 2024). Si riporta di seguito un dettaglio della forza lavoro ripartita per livello di inquadramento.

DIPENDENTI DEL GRUPPO PER
LIVELLI DI INQUADRAMENTO
31.03.2025 31.12.2024 VARIAZIONI
Numero % Numero % Numero %
Dirigenti 98 4,8% 99 4,9% (1) (1,0)%
Quadri direttivi 655 32,3% 653 32,4% 2 0,3%
Impiegati 1.272 62,8% 1.261 62,6% 11 0,9%
Totale dipendenti del Gruppo 2.025 100,0% 2.013 100,0% 12 0,6%

Attività di ricerca e sviluppo

Il Gruppo, in considerazione dell'attività svolta, non ha attivato programmi di ricerca e sviluppo nel corso del periodo.

-

2025 Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025

Prospetti contabili consolidati riclassificati

Stato patrimoniale consolidato

VOCI DELL'ATTIVO
(in migliaia di euro)
31.03.2025 31.12.2024
Cassa e disponibilità liquide 385.660 505.016
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 14.191 12.069
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto
economico
257.655 237.032
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 901.677 701.830
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 589.491 703.763
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 10.551.764 10.810.018
Derivati di copertura 12.510 7.404
Partecipazioni 24 24
Attività materiali 185.565 166.665
Attività immateriali 87.998 85.488
di cui:
- avviamento 38.020 38.020
Attività fiscali: 214.399 213.464
a) correnti 42.208 42.033
b) anticipate 172.191 171.431
Altre attività 378.407 382.965
Totale dell'attivo 13.579.341 13.825.738

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in migliaia di euro)
31.03.2025 31.12.2024
Debiti verso banche 1.791.493 1.443.250
Debiti verso clientela 6.372.267 7.001.763
Titoli in circolazione 3.067.443 3.152.737
Passività finanziarie di negoziazione 13.479 13.765
Derivati di copertura 15.654 14.868
Passività fiscali: 60.226 51.924
a) correnti 30.417 23.345
b) differite 29.809 28.579
Altre passività 400.532 339.377
Trattamento di fine rapporto del personale 7.305 7.569
Fondi per rischi e oneri 50.436 52.339
Riserve da valutazione (23.822) (28.144)
Riserve 1.705.654 1.543.729
Acconti su dividendi (-) (63.084) (63.084)
Sovrapprezzi di emissione 85.391 85.391
Capitale 53.811 53.811
Azioni proprie (-) (20.971) (20.971)
Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 16.243 15.836
Utile (perdita) del periodo (+/-) 47.284 161.578
Totale del passivo e del patrimonio netto 13.579.341 13.825.738

Conto economico consolidato

VOCI DEL CONTO ECONOMICO
(in migliaia di euro)
31.03.2025 31.03.2024
Margine di interesse 130.754 140.758
Commissioni nette 20.525 23.074
Altre componenti del margine di intermediazione 27.514 21.406
Margine di intermediazione 178.793 185.238
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (8.169) (8.589)
Risultato netto della gestione finanziaria 170.624 176.649
Spese amministrative: (99.475) (105.337)
a) spese per il personale (42.180) (43.396)
b) altre spese amministrative (57.295) (61.941)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (6.445) (5.174)
Altri oneri/proventi di gestione 8.382 8.391
Costi operativi (97.538) (102.120)
Oneri relativi al sistema bancario (10) (9)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 137 (2.149)
Oneri e proventi non ricorrenti (4.424) (40)
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 68.789 72.331
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (21.098) (24.701)
Utile (perdita) del periodo 47.691 47.630
(Utile) perdita del periodo di pertinenza di terzi (407) (454)
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 47.284 47.176

Prospetto della redditività consolidata complessiva

REDDITIVITA' COMPLESSIVA CONSOLIDATA
(in migliaia di euro)
31.03.2025 31.03.2024
Utile (perdita) del periodo 47.691 47.630
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto
economico
2.027 (478)
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.630 (706)
Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
294 72
Piani a benefici definiti 103 156
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 2.394 (314)
Differenze di cambio 1.061 297
Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
1.333 (611)
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 4.421 (792)
Redditività complessiva 52.112 46.838
Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi (407) (456)
Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo 51.705 46.382

2025 Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025

Nota informativa

Politiche contabili

Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2025 è stato redatto secondo quanto previsto dal Regolamento di Borsa Italiana per le società quotate al segmento STAR (articolo 2.2.3 comma 3), che prevede l'obbligo di pubblicazione del resoconto intermedio di gestione entro 45 giorni dal termine di ogni trimestre dell'esercizio e tenuto conto dell'avviso n. 7587 del 21 aprile 2016 di Borsa italiana. Pertanto, come richiamato nel suddetto avviso, per quanto riguarda il contenuto del Resoconto intermedio di gestione consolidato, si è fatto riferimento a quanto previsto dal preesistente comma 5 dell'articolo 154-ter del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

Il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025 non espone tutta l'informativa richiesta nella redazione del Bilancio consolidato annuale secondo i principi contabili IFRS. Per tale motivo è necessario leggere il Resoconto intermedio di gestione consolidato unitamente alla Relazione e Bilancio consolidato 2024. I criteri di redazione, i criteri di valutazione e di consolidamento ed i principi contabili adottati nella redazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato sono conformi con i principi contabili adottati nella redazione della Relazione e Bilancio consolidato 2024, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi o emendati principi contabili emanati dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC") come di seguito esposti.

Per IFRS si intendono i principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore a tale data emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi (IFRIC e SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D. Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.

La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato. Le tabelle riportate nella Nota informativa possono contenere arrotondamenti di importi; eventuali incongruenze e/o difformità tra i dati riportati nelle diverse tabelle sono conseguenza di tali arrotondamenti.

Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.

I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025 sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio consolidato 2024 del Gruppo Banca Ifis, a cui si rimanda.

Informazioni sulla continuità aziendale

Banca d'Italia, Consob e Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.

Le condizioni dei mercati finanziari e dell'economia reale e le negative previsioni formulate con riferimento al breve periodo richiedono, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, in quanto la storia di redditività del Gruppo e di facile accesso alle risorse finanziarie potrebbero nell'attuale contesto non essere più sufficienti.

In proposito, alla luce della situazione patrimoniale e finanziaria della Capogruppo Banca Ifis e, esaminati i rischi e le derivanti dall'attuale contesto macroeconomico, anche a seguito della situazione corrente, alle tensioni geopolitiche ed alle relative possibili implicazioni macroeconomiche ivi incluse quelle rivenienti dalle tensioni

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025

internazionali connesse al Medio Oriente, gli amministratori ritengono che il Gruppo Banca Ifis abbia la ragionevole aspettativa di continuare ad operare in un futuro prevedibile. Gli amministratori, infatti, non hanno ravvisato rischi ed incertezze tali da far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale e pertanto il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025 è predisposto nel presupposto della continuità aziendale. Per maggiori dettagli sulle analisi condotte con riferimento alle tensioni internazionali si rimanda allo specifico paragrafo della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo denominato "Informativa sulle tensioni internazionali".

Area e metodi di consolidamento

Il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025 del Gruppo Banca Ifis è stato redatto sulla base delle situazioni contabili al 31 marzo 2025 predisposte dagli amministratori delle società incluse nell'area di consolidamento sulla base di principi contabili omogenei.

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025

47

Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

SEDE SEDE TIPO DI RAPPORTO DI
PARTECIPAZIONE
DISPONIBILITÀ
DENOMINAZIONI IMPRESE OPERATIVA LEGALE RAPPORTO
(1)
IMPRESA
PARTECIPANTE
QUOTA % VOTI % (2)
Ifis Finance Sp. z o.o. Varsavia Varsavia 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Rental Services S.r.l. Milano Milano 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Npl Investing S.p.A. Firenze,
Milano e
Mestre (VE)
Mestre (VE) 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Cap.Ital.Fin. S.p.A. Napoli Napoli 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Npl Servicing S.p.A. Mestre (VE) Mestre (VE) 1 Ifis Npl Investing
S.p.A.
100% 100%
Ifis Finance I.F.N. S.A. Bucarest Bucarest 1 Banca Ifis S.p.A. 99,99% 99,99%
Banca Credifarma S.p.A. Roma Roma 1 Banca Ifis S.p.A. 87,74% 87,74%
Ifis Npl 2021-1 SPV S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
1 Banca Ifis S.p.A. 51% 51%
Indigo Lease S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
4 Altra 0% 0%
Ifis ABCP Programme S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
4 Altra 0% 0%
Emma S.P.V. S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
4 Altra 0% 0%

Legenda

(1) Tipo di rapporto:

1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria

2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria

  • 3 = accordi con altri soci
  • 4 = altre forme di controllo

5 = direzione unitaria ex art. 39, comma 1, del "decreto legislativo 136/2015"

6 = direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015"

(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali

Tutte le società sono state consolidate utilizzando il metodo integrale.

Relativamente alle società controllate sulla base di quanto successivamente illustrato incluse nell'area di consolidamento al 31 marzo 2025, rispetto alla situazione di fine 2024 non si sono registrate variazioni.

I prospetti contabili della controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o. e della controllata rumena Ifis Finance I.F.N. S.A., espressi entrambi in valuta estera, vengono convertiti in euro applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale il cambio di fine esercizio, mentre per le poste di conto economico viene utilizzato il cambio medio. Le risultanti differenze di cambio, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e passività e per il conto economico, nonché le differenze di cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto di ciascuna partecipata, sono imputate a riserve di patrimonio netto.

I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi.

Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Al fine di determinare l'area di consolidamento, Banca Ifis ha verificato se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 per esercitare il controllo sulle società partecipate o su altre entità con cui intrattiene rapporti contrattuali di qualunque natura.

La definizione di controllo prevede che un'entità controlla un'altra entità qualora ricorrano contemporaneamente le seguenti condizioni:

  • il potere di governare le attività rilevanti delle entità;
  • l'esposizione alla variabilità dei risultati;
  • la capacità di influenzarne i risultati.

Più in dettaglio, l'IFRS 10 stabilisce che, per detenere il controllo, l'investitore debba avere la capacità di dirigere le attività rilevanti dell'entità, per effetto di un diritto giuridico o per una mera situazione di fatto, ed essere altresì esposto alla variabilità dei risultati che derivano da tale potere.

Alla luce dei riferimenti sopra illustrati, il Gruppo deve pertanto consolidare tutti i tipi di entità qualora siano soddisfatti tutti e tre i requisiti del controllo.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo.

Negli altri casi, la determinazione dell'area di consolidamento richiede di considerare tutti i fattori e le circostanze che conferiscono all'investitore la capacità pratica di condurre unilateralmente le attività rilevanti dell'entità (controllo di fatto). A tal fine risulta necessario considerare un insieme di fattori, quali, a mero titolo di esempio:

  • lo scopo ed il disegno dell'entità;
  • l'individuazione delle attività rilevanti e di come sono gestite;
  • qualsiasi diritto detenuto tramite accordi contrattuali che attribuiscono il potere di governare le attività rilevanti, quali il potere di determinare le politiche finanziarie e gestionali dell'entità, il potere di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nell'organo deliberativo o il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dell'organo con funzioni deliberative;
  • eventuali diritti di voto potenziali esercitabili e considerati sostanziali;
  • coinvolgimento nell'entità nel ruolo di agente o di principale;
  • la natura e la dispersione di eventuali diritti detenuti da altri investitori.

Per le entità strutturate, ossia le entità per le quali i diritti di voto non sono considerati rilevanti per stabilire il controllo, lo stesso è ritenuto esistere laddove il Gruppo disponga dei diritti contrattuali di gestire le attività rilevanti dell'entità e risulti esposto ai rendimenti variabili delle stesse.

In particolare, le entità strutturate che hanno comportato la necessità di un consolidamento ai fini del Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025 sono rappresentate da alcune società veicolo di operazioni di cartolarizzazione originate da società del Gruppo. Per tali veicoli, gli elementi ritenuti rilevanti ai fini dell'identificazione del controllo e del conseguente consolidamento sono rappresentati dallo scopo di tali società, dall'esposizione ai risultati dell'operazione, dalla capacità di strutturare le operazioni e di dirigere le attività rilevanti e assumere le decisioni critiche per mezzo di contratti di servicing nonché dell'abilità di disporre della loro liquidazione.

L'analisi condotta ha portato ad includere nel perimetro di consolidamento alla data di riferimento le società controllate tramite maggioranza dei diritti di voto (le società con tipo di rapporto "1" di cui alla tabella precedente), nonché le SPV (Special Purpose Vehicle) istituite per le operazioni di cartolarizzazione per le quali si è valutato sussistere una relazione di controllo ai sensi dell'IFRS 10. Tali SPV, ad esclusione del veicolo Ifis Npl 2021-1 SPV S.r.l. per il quale il Gruppo detiene la maggioranza delle quote partecipative, non sono società giuridicamente facenti parte del Gruppo Banca Ifis.

L'utile (perdita) del periodo e ciascuna delle altre componenti della redditività complessiva sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza hanno un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai prospetti contabili delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del Gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025

Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono considerate come "equity transactions" ai sensi del par. 23 dell'IFRS 10 e sono pertanto contabilizzate direttamente a patrimonio netto.

Le entità controllate sono oggetto di consolidamento a partire dalla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, secondo il metodo dell'acquisto ("purchase method"), e cessano di essere consolidate dal momento in cui viene a mancare una situazione di controllo.

Il consolidamento integrale consiste nell'acquisizione "linea per linea" degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico delle entità controllate. Ai fini del consolidamento, il valore contabile delle interessenze partecipative detenute dalla Capogruppo o dalle altre società del Gruppo è eliminato, a fronte dell'assunzione delle attività e delle passività delle partecipate, in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo e della quota di spettanza di terzi, tenuto altresì conto dell'allocazione del costo in sede di acquisizione del controllo (cosiddetta "Purchase Price Allocation - PPA").

Per le entità controllate, la quota di terzi relativa al patrimonio netto, all'utile (perdita) del periodo e alla redditività complessiva è oggetto di rappresentazione separata nei rispettivi schemi contabili, rispettivamente nelle voci: "Patrimonio di pertinenza di terzi", "Utile (perdita) del periodo di pertinenza di terzi", "Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi".

Al riguardo si precisa che nessun effetto sul patrimonio netto, sull'utile (perdita) del periodo e sulla redditività complessiva di pertinenza di terzi è conseguente al consolidamento dei patrimoni separati detenuti dalle società veicolo delle cartolarizzazioni originate dal Gruppo, non oggetto di "derecognition" nei prospetti contabili separati delle banche del Gruppo cedenti.

I costi, i ricavi, le altre componenti di redditività complessiva e i flussi finanziari dell'entità controllata sono inclusi nel Resoconto intermedio di gestione consolidato a partire dalla data di acquisizione del controllo. I costi, i ricavi, le altre componenti di redditività complessiva e i flussi finanziari di una controllata ceduta sono inclusi nel Resoconto intermedio di gestione consolidato fino alla data di cessione. In caso di cessione di una controllata, la differenza tra il corrispettivo della cessione ed il valore contabile delle attività nette della stessa è oggetto di rilevazione nella voce di conto economico "Utili (perdite) da cessione di investimenti". In presenza di una cessione parziale dell'entità controllata che non determina la perdita di controllo, la differenza tra il corrispettivo della cessione ed il relativo valore contabile viene rilevata in contropartita del patrimonio netto.

Le attività, le passività, le operazioni fuori bilancio, i proventi, gli oneri e i flussi finanziari relativi a transazioni intercorse tra imprese consolidate vengono integralmente eliminati.

Società sottoposte a influenza notevole

Sono considerate società collegate, cioè sottoposte a influenza notevole, le società non controllate in cui si esercita un'influenza significativa.

Si presume che la società eserciti un'influenza significativa in tutti i casi in cui detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto e, indipendentemente dalla quota posseduta, qualora sussista il potere di partecipare alle decisioni gestionali e finanziarie delle partecipate, in virtù di particolari legami giuridici, quali patti parasociali, aventi la finalità per i partecipanti al patto di assicurare la rappresentatività negli organi di gestione e di salvaguardare l'unitarietà di indirizzo della gestione, senza tuttavia averne il controllo.

Le partecipazioni in imprese sottoposte a influenza notevole vengono valutate in base al metodo del patrimonio netto, sulla base dei più recenti prospetti contabili disponibili della società collegata, opportunamente rettificati per tenere conto di eventuali eventi o transazioni significative.

Al 31 marzo 2025 le società sottoposte a influenza notevole sono Justlex Italia S.T.A.P.A. e Redacta S.T.A.a.r.l., con una quota di possesso rispettivamente pari al 20% e al 33%.

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato nonché ipotesi e ogni altro fattore considerato ragionevole alla luce dell'esperienza storica e delle evoluzioni future prevedibili.

Per loro natura, non è quindi possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. I risultati futuri potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche, alla data del presente documento non prevedibili né stimabili, rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte nel presente documento. Al riguardo si evidenzia che le rettifiche nelle stime contabili potrebbero rendersi necessarie a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, di nuove informazioni o della maggiore esperienza registrata.

Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sia per la materialità dei valori impattati da tali politiche, sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni che implica il ricorso a stime ed assunzioni da parte del management. In particolare, gli aspetti che hanno richiesto il ricorso a stime complesse e particolarmente caratterizzate da significative assunzioni sono:

  • determinazione del fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • misurazione dei crediti del Settore Npl;
  • misurazione dell'Expected Credit Loss (ECL) per i crediti diversi dal Settore Npl e per i titoli di debito;
  • stima dei fondi per rischi e oneri;
  • stima di recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto;
  • valutazione circa la recuperabilità delle attività per imposte anticipate (DTA Deferred Tax Assets).

Per le fattispecie sopra elencate si presentano nei paragrafi seguenti le principali tematiche in tema di rischi e incertezze connessi a stime.

Determinazione del fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi

In presenza di crediti e strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei Livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti misurati al fair value, si rimanda al paragrafo "A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

Misurazione dei crediti del Settore Npl

Qualora all'atto della rilevazione iniziale un'esposizione creditizia risulti essere deteriorata, la stessa si qualifica come "Attività finanziaria deteriorata acquisita o originata" (cosiddetta "POCI - Purchase or Originated Credit Impaired"). Un'attività si considera deteriorata al momento della rilevazione iniziale qualora il rischio di credito sia molto elevato e, in caso di acquisto, il prezzo sia stato pagato con un significativo sconto rispetto al debito residuo contrattuale. Per tali attività il costo ammortizzato e conseguentemente gli interessi attivi sono calcolati considerando un tasso di interesse effettivo corretto per il credito (cosiddetto "credit-adjusted effective interest rate"). Rispetto alla determinazione del tasso di interesse effettivo, la citata correzione per il credito consiste nel considerare nella stima dei flussi di cassa futuri anche le perdite creditizie attese lungo l'intera durata residua dell'attività.

In aggiunta, le attività in esame prevedono un trattamento particolare anche per quanto riguarda il processo dell'impairment, in quanto le stesse sono sempre soggette alla determinazione di una perdita attesa lungo la vita dello strumento finanziario; successivamente all'iscrizione iniziale devono quindi essere rilevati a conto economico gli utili o le perdite derivanti dall'eventuale variazione delle perdite attese lungo tutta la vita del credito rispetto a quelle iniziali. Per tali attività non è quindi possibile che il calcolo delle perdite attese possa avvenire prendendo come riferimento un orizzonte temporale pari a un anno.

La misurazione dei crediti della specie viene effettuata con un significativo ricorso a modelli proprietari valutativi oggetto di verifica e adeguamento in via continuativa. In particolare, la funzione Risk Management esamina periodicamente, nell'ambito del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP), anche il c.d. rischio modello, in quanto le caratteristiche del modello di business determinano un elevato grado di variabilità con riferimento sia all'importo che alla data di effettivo incasso.

In particolare, per i crediti in gestione stragiudiziale, il modello proprietario in uso stima i flussi di cassa proiettando lo "smontamento temporale" del valore del credito in base al profilo di recupero storicamente osservato in cluster omogenei. A questo si aggiunge, relativamente alle posizioni caratterizzate da raccolta di piani di rientro, un modello a "carattere deterministico" basato sulla valorizzazione delle rate future del piano, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato. In tale ottica assume particolare rilevanza una puntuale ed attenta gestione dei flussi di cassa. Al fine di assicurare una corretta valutazione dei flussi attesi, anche in ottica di un pricing corretto delle operazioni realizzate, l'evoluzione degli incassi rispetto ai flussi previsionali viene posta sotto attento monitoraggio.

Per i crediti in gestione giudiziale, cioè le posizioni per le quali è stata verificata la presenza di un posto di lavoro o di una pensione, è stato sviluppato un modello per la stima dei flussi di cassa antecedentemente all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (ODA). In particolare, vengono stimati i flussi di cassa per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto un decreto non opposto dal debitore a partire dal 1° gennaio 2018.

Le altre pratiche in corso di lavorazione giudiziale restano iscritte al costo di acquisto, fino al momento in cui tali requisiti sono rispettati o fino all'ottenimento dell'ODA.

All'ODA i flussi di cassa futuri vengono analiticamente determinati sulla base degli elementi oggettivi conosciuti per ogni singola posizione; in questo caso quindi le stime applicate sono perlopiù relative all'identificazione della durata del piano di pagamento.

La lavorazione giudiziale si completa, oltre a quanto sopra descritto, con attività di recupero intesa come azione esecutiva immobiliare, caratterizzata da diverse fasi e applicata a portafogli originati in settori corporate, bancari o real estate ove i flussi di cassa sono valorizzati tramite previsione analitica del gestore.

Si rinvia a quanto più dettagliatamente esposto nella "Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

Misurazione dell'Expected Credit Loss per i crediti diversi dal Settore Npl e per i titoli di debito

La determinazione della ECL per le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è un processo articolato che richiede il ricorso a assunzioni e stime significative.

Per le attività finanziarie per le quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita, ossia per le esposizioni non deteriorate ("performing"), il modello di impairment, comporta la necessità di individuare l'esistenza o meno di un significativo deterioramento rispetto alla data di rilevazione iniziale dell'esposizione e l'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 dei crediti e dei titoli di debito classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato e tra le Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Il modello di impairment IFRS 9 richiede, infatti, che le perdite siano determinate con riferimento all'orizzonte temporale di un anno per le attività finanziarie che non hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale (Stage 1) piuttosto che facendo riferimento all'intera vita dello strumento qualora sia stato accertato un significativo deterioramento o un indicatore di impairment (Stage 2 e Stage 3).

Ne consegue che il calcolo delle relative perdite attese, necessita di un processo articolato di stima che riguarda principalmente:

  • la determinazione dei parametri di rischio PD ed LGD comprensivi di informazioni prospettiche (forward looking);
  • la valutazione della presenza di significativo incremento di rischio di credito (SICR), basata su criteri che considerano informazioni qualitative e quantitative;
  • la valutazione di taluni elementi necessari per la determinazione delle stime dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati: i tempi di recupero attesi, il presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, i costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia ed infine la probabilità di vendita per le posizioni per le quali esiste un piano di dismissione.

Nell'ambito dei possibili approcci ai modelli di stima consentiti dai principi contabili internazionali di riferimento, il ricorso a specifiche metodologie o la selezione di taluni parametri estimativi può influenzare in modo significativo la valutazione di tali attività. Tali metodologie e parametri sono necessariamente soggetti ad un continuo processo di aggiornamento anche alla luce delle evidenze storiche disponibili, con l'obiettivo di affinare le stime per meglio rappresentare il valore presumibile di realizzo dell'esposizione creditizia.

Nel corso del 2024 è stato sviluppato un nuovo modello per la componente di Stage allocation al fine di migliorare la robustezza delle stime. Gli aggiornamenti hanno riguardato principalmente scelte metodologiche che irrobustiscono ulteriormente il processo di stima o evoluzioni di modello che garantiscono una maggior aderenza alle migliori prassi di settore e alle indicazioni formulate nel tempo dalle autorità di vigilanza. Gli effetti di tale aggiornamento sui risultati economico-finanziari del Gruppo sono stati non significativi.

Con specifico riferimento ai fattori di rischio climatici e ambientali, l'analisi di materialità condotta ha portato a quantificare gli stessi come non materiali, in virtù dello scarso impatto di tali fattori in termini di riserve di liquidità disponibili e relativi deflussi di liquidità sulla raccolta del Gruppo.

Per maggiori informazioni in merito alle modalità e ai modelli di determinazione dell'ECL si fa rinvio a quanto illustrato nel paragrafo "2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese" contenuto nella sezione "Rischio di credito" della "Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

Stima dei fondi per rischi e oneri

Le società facenti parte del Gruppo sono soggetti passivi in talune tipologie di contenzioso e sono altresì esposte a numerose fattispecie di passività potenziali. Le complessità delle specifiche situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, unitamente ad eventuali problematiche interpretative, richiedono in lacune circostanze significativi elementi di giudizio nella stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia l'an sia il quantum, nonché i tempi di eventuale manifestazione della passività, e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale. Tali circostanze rendono difficile la valutazione delle passività potenziali; ne consegue che la classificazione delle passività potenziali e la conseguente valutazione degli accantonamenti necessari sono basate talvolta su elementi di giudizio non oggettivi e che richiedono il ricorso a procedimenti di stima anche complessi.

Nello specifico il Gruppo ricorre alla rilevazione di una passività quando:

  • esiste un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere all'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Se tutte queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.

L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione e riflette i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.

Laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione, tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

I fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate accolgono i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre Stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Stima di recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto

In base al principio IAS 36, l'avviamento deve essere sottoposto almeno annualmente ad impairment test per verificarne la recuperabilità del valore. Lo IAS 36 richiede, inoltre, ad ogni data di riferimento di reporting, ivi incluse, dunque, le rendicontazioni infrannuali, un'analisi volta ad individuare la presenza di eventuali indicatori di perdita (cd. "Trigger Events") al verificarsi dei quali occorre procedere con l'impairment test. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il Valore d'Uso ed il fair value, al netto dei costi di vendita. Al 31 marzo 2025 l'avviamento iscritto in Bilancio ammonta a 38,0 milioni di euro (valore invariato rispetto al 31 dicembre 2024) e risulta integralmente allocato alla Cash Generating Unit (CGU) "Settore Npl".

Con riferimento alla valutazione al 31 marzo 2025 circa presenza di eventuali indicatori di perdita (cd. "Trigger Events"), al verificarsi dei quali occorre procedere all'impairment test, tale analisi non ha riscontrato nessun indicatore di perdita.

Per quanto riguarda invece l'impairment test annuale, gli esiti del test condotto al 31 dicembre 2024 hanno portato a confermare la recuperabilità del valore iscritto nel Bilancio consolidato a tale data.

Per quanto riguarda i dettagli dell'impairment test dell'avviamento al 31 dicembre 2024, si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo", "Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100", Paragrafo "10.3 Altre informazioni" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

Valutazione circa la recuperabilità delle attività per imposte anticipate (DTA - Deferred Tax Assets)

Tra gli asset iscritti figurano attività fiscali per imposte anticipate (DTA - Deferred Tax Asset) principalmente generate da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale i medesimi costi potranno essere dedotti, piuttosto che derivanti da perdite fiscali riportabili a nuovo.

In conformità con il principio contabile IAS 12, richiamato dalla "Politica di impairment di Gruppo", un'attività fiscale può essere rilevata solo nella misura in cui è probabile che siano disponibili redditi imponibili futuri che ne consentano la recuperabilità.

L'iscrizione di tali attività ed il successivo mantenimento nei prospetti contabili presuppone pertanto una valutazione circa la probabilità in merito al recupero delle stesse. Tale valutazione non è condotta per le imposte anticipate di cui alla Legge 22 dicembre 2011, n. 214 che risultano trasformabili in crediti di imposta nell'ipotesi di rilevazione di una "perdita civilistica", di una "perdita fiscale" ai fini dell'imposta IRES e di un "valore della produzione netto negativo" ai fini dell'imposta IRAP e per le quali conseguentemente il relativo recupero è quindi certo indipendentemente dalla capacità di generare redditi futuri.

Per le residue attività fiscali non trasformabili in crediti di imposta, il giudizio sulla loro probabilità è supportato da un esercizio valutativo di recuperabilità (c.d. probability test). In base a quanto previsto dal principio contabile IAS

12 e dalle considerazioni formulate dall'ESMA nel documento del 15 luglio 2019, il suddetto giudizio di recuperabilità richiede un'attenta ricognizione di tutte le evidenze a supporto della probabilità di disporre in futuro di redditi imponibili sufficienti, tenuto anche conto delle circostanze che hanno generato le perdite fiscali, che andrebbero ricondotte a cause ben identificate, ritenute non ripetibili in futuro su basi ricorrenti.

Il totale complessivo delle DTA al 31 marzo 2025 risulta pari a 173,0 milioni di euro, inclusivi della quota riferibile alla Legge 214/2011 ammontante a 85,7 milioni di euro (pari al 49,5% del totale DTA) che si riverserà entro il 2029 per espressa previsione normativa. Si ricorda che tali imposte anticipate che rispondono ai requisiti richiesti dalla citata Legge sono trasformabili in crediti di imposta nell'ipotesi di rilevazione di una "perdita civilistica", di una "perdita fiscale" ai fini dell'imposta IRES e di un "valore della produzione netto negativo" ai fini dell'imposta IRAP; il loro recupero è quindi certo, in quanto prescinde dalla capacità di generare una redditività futura. Il mantenimento della convertibilità in crediti di imposta è subordinato al pagamento di un canone, introdotto con il D.L. 3 maggio 2016, n. 59, convertito con modificazioni dalla legge n. 119 del 30 giugno 2016, di cui il Gruppo ha deciso di avvalersi nei termini e nei modi previsti.

Sulla base dell'esercizio valutativo condotto sull'ammontare residuo, si evidenzia che la quota riferibile alle perdite fiscali pregresse e alle eccedenze ACE, pari a complessivi 39,3 milioni di euro (pari al 22,72% del totale DTA) dovrebbe essere integralmente recuperata dal 2025 al 2032 (dei quali circa 31 milioni di euro entro il 2029). La restante quota ammontante a 48,0 milioni di euro è riferita principalmente alle attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) ed è pertanto correlata all'andamento della relativa riserva. In considerazione dell'incertezza circa la recuperabilità delle DTA relative alle perdite fiscali pregresse della controllata Cap.Ital.Fin. realizzate principalmente prima dell'ingresso nel consolidato fiscale, non si è prudenzialmente proceduto alla relativa rilevazione; le DTA non iscritte ammontano a complessivi 2,8 milioni di euro.

Situazione patrimoniale e andamento economico del Gruppo

Aggregati patrimoniali riclassificati

PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
31.03.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Cassa e disponibilità liquide 385.660 505.016 (119.356) (23,6)%
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value con impatto a conto economico
257.655 237.032 20.623 8,7%
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
901.677 701.830 199.847 28,5%
Crediti verso banche valutati al costo
ammortizzato
589.491 703.763 (114.272) (16,2)%
Crediti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
10.551.764 10.810.018 (258.254) (2,4)%
Attività materiali e immateriali 273.563 252.153 21.410 8,5%
Attività fiscali 214.399 213.464 935 0,4%
Altre voci dell'attivo 405.132 402.462 2.670 0,7%
Totale dell'attivo 13.579.341 13.825.738 (246.397) (1,8)%
Debiti verso banche valutati al costo
ammortizzato
1.791.493 1.443.250 348.243 24,1%
Debiti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
6.372.267 7.001.763 (629.496) (9,0)%
Titoli in circolazione 3.067.443 3.152.737 (85.294) (2,7)%
Passività fiscali 60.226 51.924 8.302 16,0%
Fondi per rischi e oneri 50.436 52.339 (1.903) (3,6)%
Altre voci del passivo 436.970 375.579 61.391 16,3%
Patrimonio netto consolidato 1.800.506 1.748.146 52.360 3,0%
Totale del passivo e del patrimonio netto 13.579.341 13.825.738 (246.397) (1,8)%

Cassa e disponibilità liquide

La voce cassa e disponibilità liquide include i conti correnti bancari a vista e al 31 marzo 2025 ammonta a 385,7 milioni di euro. La riduzione rispetto al dato di 505,0 milioni di euro a fine 2024 è legata principalmente alla diminuzione dei depositi overnight presso Banca d'Italia (-130,0 milioni di euro). L'andamento generale della voce nel corso del primo trimestre 2025 è guidato dalla rimodulazione della raccolta in relazione all'andamento e alla composizione degli impieghi del Gruppo.

Attività finanziarie obbligatoriamente valutate a fair value con impatto a conto economico

Le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico ammontano complessivamente a 257,7 milioni di euro al 31 marzo 2025. La voce è composta dai finanziamenti e dai titoli di debito che non hanno superato l'SPPI Test, da titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza, nonché da quote di OICR.

La composizione della voce è di seguito riportata.

ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE CONSISTENZE VARIAZIONE
VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO A
CONTO ECONOMICO
(in migliaia di euro)
31.03.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Titoli di debito 61.945 69.042 (7.097) (10,3)%
Titoli di capitale 80.109 68.725 11.384 16,6%
Quote di OICR 114.513 98.058 16.455 16,8%
Finanziamenti 1.088 1.207 (119) (9,9)%
Totale 257.655 237.032 20.623 8,7%

L'aumento della voce del 8,7% rispetto al 31 dicembre 2024 può essere così declinato nel dettaglio:

  • la riduzione dei titoli di debito per 7,1 milioni di euro (-10,3%) deriva per 6,7 milioni di euro dall'effetto netto negativo tra nuove sottoscrizioni e dinamica dei rimborsi e degli incassi del periodo e per 0,4 milioni di euro dalle variazioni negative nette di fair value;
  • la crescita dei titoli di capitale per 11,4 milioni di euro (+16,6%) è dovuta principalmente alle variazioni di fair value nel periodo (+5,3 milioni di euro) e alla sottoscrizione di nuovi titoli (+6,1 milioni di euro);
  • l'incremento nel periodo del saldo delle quote di OICR (+16,5 milioni di euro, +16,8%) si registra a seguito della crescita registrata nelle valutazioni al fair value (+6,5 milioni di euro) e del contributo positivo delle nuove sottoscrizioni, al netto di rimborsi e incassi, per 9,9 milioni di euro;
  • la diminuzione del valore contabile dei finanziamenti rispetto al 31 dicembre 2024 (-9,9%) è dovuta principalmente alle valutazioni di fair value del periodo per complessivi -0,1 milioni di euro.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano complessivamente a 901,7 milioni di euro al 31 marzo 2025, in aumento del 28,5% rispetto al dato a dicembre 2024. Esse includono i titoli di debito caratterizzati da Business Model "Held to Collect & Sell" (HTC&S) che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale per i quali il Gruppo ha esercitato la cosiddetta OCI option prevista dal principio IFRS 9.

ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE A FAIR
VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA'
CONSISTENZE VARIAZIONE
COMPLESSIVA
(in migliaia di euro)
31.03.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Titoli di debito 708.489 544.936 163.553 30,0%
di cui: titoli di Stato 640.230 455.312 184.918 40,6%
Titoli di capitale 193.188 156.894 36.294 23,1%
Totale 901.677 701.830 199.847 28,5%

I titoli di debito di proprietà valutati a fair value con impatto sulla redditività complessiva risultano in aumento di 163,6 milioni di euro (+30,0%) rispetto al saldo al 31 dicembre 2024, a causa principalmente dell'effetto dei nuovi investimenti del periodo (+204,6 milioni di euro, di cui 204,1 milioni di euro relativi a titoli di Stato), solo parzialmente compensato dalle dismissioni del periodo (-33,7 milioni di euro, di cui -11,7 milioni di euro in titoli di Stato) e dal decremento nei valori delle valutazioni al fair value (-6,9 milioni di euro, sostanzialmente riconducibile ai titoli di Stato). La relativa riserva negativa netta di fair value associata ammonta a 15,3 milioni di euro al 31 marzo 2025 (di cui 14,7 milioni di euro associati a titoli di Stato).

Sono inoltre inclusi in tale voce anche titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza che ammontano a 193,2 milioni di euro al 31 marzo 2025, in crescita del 23,1% rispetto al 31 dicembre 2024, per effetto prevalentemente degli investimenti effettuati nel corso del periodo (+48,3 milioni di euro) e dall'incremento nei valori del fair value registrato nel corso del primo trimestre 2025 (+6,2 milioni di euro), solo parzialmente controbilanciati dalle operazioni di cessione realizzate nel periodo (-18,2 milioni di euro). La riserva netta di fair

value associata a tale portafoglio al 31 marzo 2025 presenta un valore negativo per 2,8 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto al valore negativo di fine 2024 che era pari a 7,7 milioni di euro.

Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso banche valutati al costo ammortizzato ammonta al 31 marzo 2025 a 589,5 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato al 31 dicembre 2024 (pari a 703,8 milioni di euro). La dinamica della voce è riconducibile principalmente alla riduzione per 126,0 milioni di euro dei titoli di debito di emittenti bancari a cui è associato un business model "Held to Collect (HTC)" e che hanno superato l'SPPI Test. Tali titoli al 31 marzo 2025 presentano un valore di bilancio pari a 430,0 milioni di euro, in diminuzione rispetto al dato di dicembre 2024 (- 22,7%, pari a -126,0 milioni di euro), in quanto l'effetto delle nuove sottoscrizioni del periodo su obbligazioni bancarie (+33,0 milioni di euro) è stato più che compensato da quello delle dismissioni effettuate nel corso del primo trimestre 2025 nei limiti previsti dalle policy definite dal Gruppo (-156,0 milioni di euro).

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 10.551,8 milioni di euro, in leggera riduzione rispetto al dato del 31 dicembre 2024 pari a 10.810,0 milioni di euro. La voce include titoli di debito per 2,1 miliardi di euro (1,9 miliardi di euro al 31 dicembre 2024, +5,7%), di cui 1,7 miliardi di euro relativi a titoli di Stato (+8,6% rispetto al dato al 31 dicembre 2024). In assenza della componente titoli di debito, i crediti verso la clientela si attestano a 8.491,6 milioni di euro, in calo del 4,2% rispetto al dato di dicembre 2024 (8.861,4 milioni di euro).

Si riportano qui di seguito le principali dinamiche per Settore:

  • il Settore Commercial & Corporate Banking si attesta a 6.732,5 milioni di euro, contro i 6.985,6 milioni di euro di dicembre 2024 (-3,6%). L'andamento vede un calo dell'Area Factoring (-252,7 milioni di euro, -8,7%), a fronte di una sostanziale stabilità delle altre due Aree del Settore;
  • i crediti verso clientela del Settore Npl si attestano a 1.520,5 milioni di euro, in linea rispetto al 31 dicembre 2024;
  • il contributo del Settore Governance & Servizi e Non Core si attesta a 2.298,8 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato di fine 2024.
CREDITI VERSO LA CLIENTELA CONSISTENZE VARIAZIONE
COMPOSIZIONE SETTORIALE
(in migliaia di euro)
31.03.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Settore Commercial & Corporate Banking 6.732.523 6.985.624 (253.101) (3,6)%
- di cui deteriorati 204.915 193.814 11.101 5,7%
Area Factoring 2.647.398 2.900.077 (252.679) (8,7)%
- di cui deteriorati 81.366 78.026 3.340 4,3%
Area Leasing 1.603.239 1.612.971 (9.732) (0,6)%
- di cui deteriorati 13.413 13.311 102 0,8%
Area Corporate Banking & Lending 2.481.886 2.472.576 9.310 0,4%
- di cui deteriorati 110.136 102.477 7.659 7,5%
Settore Npl 1.520.463 1.521.001 (538) (0,0)%
- di cui deteriorati 1.497.105 1.496.755 350 0,0%
Settore Governance & Servizi e Non Core (1) 2.298.778 2.303.393 (4.615) (0,2)%
- di cui deteriorati 37.418 29.002 8.416 29,0%
Totale crediti verso la clientela 10.551.764 10.810.018 (258.254) (2,4)%
- di cui deteriorati 1.739.438 1.719.571 19.867 1,2%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 31 marzo 2025 titoli di Stato per 1.714,0 milioni di euro (1.579,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024).

Il totale delle attività deteriorate nette, sul quale incidono in modo significativo i crediti del Settore Npl, si attesta a 1.739,4 milioni di euro al 31 marzo 2025 contro il dato di 1.719,6 milioni di euro al 31 dicembre 2024 (+1,2%).

Al netto di tale componente relativa al Settore Npl, i crediti deteriorati netti si attestano a 242,3 milioni di euro, in aumento rispetto al dato di 222,8 milioni di euro al 31 dicembre 2024 principalmente per effetto dei contributi del Settore Governance & Servizi e Non Core, dell'Area Corporate Banking & Lending e dell'Area Factoring.

Di seguito si riportano gli Npe ratio lordo e netto del Gruppo Banca Ifis relativi alla propria attività creditizia verso la clientela, i quali sono calcolati escludendo i crediti del Settore Npl rappresentativi dell'operatività di tale business e i titoli di Stato valutati al costo ammortizzato.

CONSISTENZE VARIAZIONE
KPI 31.03.2025 31.12.2024 %
Net Npe ratio 3,3% 2,9% 0,4%
Gross Npe ratio 6,1% 5,4% 0,7%

Si rimanda alla sezione "Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo" della presente Relazione sulla gestione del Gruppo per un'analisi di dettaglio delle dinamiche dei crediti verso la clientela.

Attività immateriali e materiali

Le attività immateriali si attestano a 88,0 milioni di euro, in aumento del 2,9% rispetto al dato al 31 dicembre 2024 pari a 85,5 milioni di euro.

La voce è riferita a software e ad attività immateriali generate internamente per complessivi 50,0 milioni di euro, in aumento rispetto al saldo di 47,5 milioni di euro al 31 dicembre 2024 e per 38,0 milioni di euro all'avviamento conseguente all'acquisizione dell'ex Gruppo Fbs.

Le attività materiali si attestano a 185,6 milioni di euro, in aumento dell'11,3% rispetto al dato di 166,7 milioni di euro al 31 dicembre 2024, a seguito principalmente degli investimenti effettuati nel primo trimestre 2025 dalla Capogruppo Banca Ifis.

Gli immobili iscritti al 31 marzo 2025 tra le attività materiali includono l'importante edificio storico "Villa Fürstenberg" ("Villa Marocco") sito in Mestre - Venezia, sede di Banca Ifis.

Attività e passività fiscali

Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.

Le attività fiscali ammontano a 214,4 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato al 31 dicembre 2024.

In particolare, le attività per imposte correnti ammontano a 42,2 milioni di euro, e risultano sostanzialmente invariate rispetto al dato al 31 dicembre 2024.

Le attività per imposte anticipate (DTA - Deferred Tax Assets) ammontano a 172,2 milioni di euro, in linea rispetto al 31 dicembre 2024, e risultano composte principalmente per 85,7 milioni di euro da attività iscritte per rettifiche di valore su crediti verso la clientela, potenzialmente trasformabili in crediti d'imposta ai sensi della Legge 214/2011 (85,1 milioni di euro al 31 dicembre 2024), per 39,3 milioni di euro da attività iscritte su perdite fiscali pregresse e beneficio ACE (40,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024) e per 47 milioni di euro (46,3 milioni di euro al 31 dicembre 2024) da disallineamenti fiscali relativi principalmente alle attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) e ai fondi per rischi e oneri.

Con riferimento alla recuperabilità delle attività fiscali differite iscritte al 31 marzo 2025, si rimanda al paragrafo "Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime" all'interno della sezione "Politiche contabili" della presente Nota informativa.

Le passività fiscali ammontano a 60,2 milioni di euro (51,9 milioni di euro al 31 dicembre 2024) e risultano composte come segue:

  • da passività fiscali correnti, pari a 30,4 milioni di euro (23,3 milioni di euro al 31 dicembre 2024) che rappresentano il carico fiscale maturato nel corso del periodo;
  • da passività per imposte differite, pari a 29,8 milioni di euro (28,6 milioni di euro al 31 dicembre 2024) includono principalmente 23,6 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso.

Le attività fiscali rientrano nel calcolo dei "requisiti patrimoniali per il rischio di credito", in applicazione del Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successivi aggiornamenti, recepiti nella Circolare di Banca d'Italia n. 285.

Di seguito si elencano i vari trattamenti suddivisi per tipologia e l'impatto sul CET1 e sulle attività ponderate per il rischio (RWA) al 31 marzo 2025:

  • le "attività per imposte anticipate che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee" sono oggetto di detrazione dal CET1; al 31 marzo 2025 la deduzione è pari a 39,3 milioni di euro. Si precisa inoltre che l'importo delle DTA dedotte dal CET1, così come previsto dall'art. 38 par. 5 ex CRR, risulta essere compensato per un importo pari a 15,4 milioni di euro dalle corrispondenti passività fiscali differite. Tale deduzione sarà progressivamente assorbita dal futuro utilizzo di tali attività per imposte anticipate;
  • le "attività per imposte anticipate che si basano sulla redditività futura e derivano da differenze temporanee", non vengono detratte dal CET1, ma ricevono una ponderazione di rischio pari al 250%; al 31 marzo 2025 tali attività ammontano a 36,6 milioni di euro. L'importo sottoposto a ponderazione secondo un fattore del 250%, così come previsto dall'art. 38 par. 5 ex CRR, è esposto al netto della compensazione con le corrispondenti passività fiscali differite per un importo pari a 14,4 milioni di euro;
  • le "attività per imposte anticipate di cui alla L. 214/2011", relative a rettifiche di valore su crediti e convertibili in crediti d'imposta, ricevono una ponderazione di rischio pari al 100%; al 31 marzo 2025 la corrispondente ponderazione ammonta a 85,7 milioni di euro;
  • le "attività per imposte correnti" ricevono una ponderazione pari a 0% in quanto esposizioni nei confronti dell'amministrazione centrale.

Altre voci dell'attivo e del passivo

Le altre voci dell'attivo, pari a 405,1 milioni di euro rispetto ad un saldo di 402,5 milioni di euro al 31 dicembre 2024, sono così composte:

  • attività finanziarie detenute per la negoziazione per 14,2 milioni di euro (12,1 milioni di euro al 31 dicembre 2024), interamente riferite a operazioni in derivati coperte da posizioni speculari iscritte fra le passività finanziarie detenute per la negoziazione;
  • derivati attivi di copertura, relativi a strategie di micro fair value hedging sul rischio di prezzo associato a titoli di capitale valutati a fair value con impatto sulla redditività complessiva e sul rischio di tasso di interesse su titoli di debito, che presentano un fair value positivo per 12,5 milioni di euro al 31 marzo 2025;
  • partecipazioni per un saldo pari a 24 mila euro, invariato rispetto al saldo al 31 dicembre 2024;
  • altre attività per 378,4 milioni di euro (383,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024), che includono crediti verso Erario per 161,9 milioni di euro (di cui 146,3 milioni di euro relativi a crediti di imposta per Super Ecobonus e altri bonus fiscali edilizi a cui corrisponde un valore nominale pari a 162,1 milioni di euro, in riduzione rispetto al valore di bilancio pari a 163,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024), partite transitorie e portafoglio effetti per 72,2 milioni di euro (in aumento di 11,0 milioni di euro rispetto a dicembre 2024), ratei e risconti attivi per 72,2 milioni di euro (+3,7 milioni di euro rispetto a dicembre 2024) e crediti verso la consolidante fiscale La Scogliera connessi al consolidato fiscale di Gruppo per 25,3 milioni di euro, in linea rispetto a dicembre 2024.

Le altre voci del passivo sono pari a 437,0 milioni di euro, in aumento del 16,3% rispetto al dato di 375,6 milioni di euro al 31 dicembre 2024, e sono composte principalmente da:

  • derivati passivi di negoziazione per 13,5 milioni di euro, prevalentemente riferiti a operazioni coperte da posizioni opposte iscritte fra le attività finanziarie detenute per la negoziazione, che risultano sostanzialmente in linea rispetto al saldo al 31 dicembre 2024 pari a 13,8 milioni di euro;
  • derivati passivi di copertura relativi a strategie di micro fair value hedging, che presentano un fair value negativo per 15,7 milioni di euro al 31 marzo 2025, in aumento rispetto al saldo di 14,9 milioni di euro al 31 dicembre 2024;
  • debito per TFR per 7,3 milioni di euro, in riduzione del 3,5% rispetto al dato di 7,6 milioni di euro al 31 dicembre 2024;
  • altre passività per 400,5 milioni di euro, in aumento del 18,0% rispetto al saldo di 339,4 milioni di euro al 31 dicembre 2024. In particolare, le poste più significative che compongono il saldo al 31 marzo 2025 sono da ricondursi principalmente a debiti di funzionamento per 112,4 milioni di euro, a partite transitorie e somme da accreditare alla clientela in attesa di imputazione per 82,5 milioni di euro, nonchè al debito nei confronti di La Scogliera per 40,7 milioni di euro relativi ai rapporti di consolidato fiscale di Gruppo (29,1 milioni di euro al 31 dicembre 2024).
RACCOLTA CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.03.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Debiti verso banche 1.791.493 1.443.250 348.243 24,1%
- Debiti verso banche centrali 300.110 419.286 (119.176) (28,4)%
di cui: MRO 300.110 400.035 (99.925) (25,0)%
di cui: Altri depositi - 19.251 (19.251) (100,0)%
- Pronti contro termine (PCT) 989.196 630.540 358.656 56,9%
- Altri debiti 502.187 393.424 108.763 27,6%
Debiti verso clientela 6.372.267 7.001.763 (629.496) (9,0)%
- Pronti contro termine (PCT) 687.733 1.045.734 (358.001) (34,2)%
- Retail 4.568.775 4.789.355 (220.580) (4,6)%
- Altri depositi vincolati 358.908 399.765 (40.857) (10,2)%
- Debiti per leasing 23.575 23.525 50 0,2%
- Altri debiti 733.276 743.384 (10.108) (1,4)%
Titoli in circolazione 3.067.443 3.152.737 (85.294) (2,7)%
Totale raccolta 11.231.203 11.597.750 (366.547) (3,2)%

Raccolta

Il totale della raccolta al 31 marzo 2025 risulta pari a 11,2 miliardi di euro e risulta in leggera diminuzione rispetto al dato al 31 dicembre 2024 (-3,2%), ed è rappresentato per il 56,7% da debiti verso la clientela (60,4% al 31 dicembre 2024), per il 27,3% da titoli in circolazione (27,2% al 31 dicembre 2024) e per il 16,0% da debiti verso banche (12,4% al 31 dicembre 2024).

I debiti verso banche ammontano a 1,8 miliardi di euro, in aumento del 24,1% rispetto al dato di fine dicembre 2024 principalmente a seguito di una crescita dei PCT passivi verso banche per 358,7 milioni di euro.

Con riferimento alle operazioni di TLTRO, si segnala che nel corso del 2024 il relativo funding è stato interamente rimborsato. Nella fattispecie si sono registrati i seguenti rimborsi:

  • nominali 750 milioni di euro a marzo 2024;
  • nominali 375 milioni di euro a giugno 2024;
  • nominali 411,5 milioni di euro in data 25 settembre 2024.

Si segnala inoltre l'accesso al funding tramite un'operazione di rifinanziamento MRO per un ammontare di 300 milioni di euro, effettuata nel mese di marzo 2025 e rimborsata in data 2 aprile 2025.

I debiti verso la clientela ammontano al 31 marzo 2025 a 6,4 miliardi di euro, in riduzione del 9,0% rispetto al 31 dicembre 2024. La decrescita è riconducibile ai PCT verso clientela, pari a 687,7 milioni di euro (-358,0 milioni di euro rispetto al saldo a fine 2024) e alla raccolta retail, che ammonta a 4,6 miliardi di euro a fine marzo 2025 (- 4,6% rispetto al 31 dicembre 2024).

I titoli in circolazione ammontano al 31 marzo 2025 a 3,1 miliardi di euro, in riduzione di 85,3 milioni di euro (-2,7%) a seguito principalmente del normale ammortamento dei titoli di cartolarizzazione del Gruppo (-68,2 milioni di euro rispetto a dicembre 2024). I titoli in circolazione sono composti al 31 marzo 2025 da:

  • titoli emessi dal veicolo ABCP Programme per 930,4 milioni di euro relativi alla tranche senior;
  • titoli emessi dal veicolo Indigo Lease per 400,2 milioni di euro relativi alla tranche senior;
  • titoli emessi dal veicolo Emma SPV per 246,6 milioni di euro relativi alla tranche senior;
  • un prestito subordinato per 379,7 milioni di euro, in linea rispetto al 31 dicembre 2024;
  • n. 4 obbligazioni senior emesse da Banca Ifis per complessivi 1,1 miliardi di euro, in linea rispetto al dato di fine dicembre 2024.

Per effetto delle dinamiche rappresentate in precedenza, il costo del funding medio al 31 marzo 2025 si attesta al 3,54%, in riduzione rispetto al dato di 3,86% relativo alla media del primo trimestre 2024.

RACCOLTA RETAIL CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.03.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Raccolta a breve termine (entro 18 mesi) 3.458.175 3.675.749 (217.574) (5,9)%
di cui: Libero 450.450 466.046 (15.596) (3,3)%
di cui: Like/One 247.728 251.276 (3.548) (1,4)%
di cui: vincolati 2.573.209 2.598.764 (25.555) (1,0)%
di cui: German deposit 186.788 359.663 (172.875) (48,1)%
Raccolta a medio-lungo termine (oltre 18 mesi) 1.110.600 1.113.606 (3.006) (0,3)%
Totale raccolta retail 4.568.775 4.789.355 (220.580) (4,6)%

Di seguito si fornisce la rappresentazione della raccolta retail del Gruppo Banca Ifis.

Fondi per rischi e oneri

FONDI PER RISCHI E ONERI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.03.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Fondi per rischio di credito relativo a
impegni e garanzie finanziarie rilasciate
5.277 5.222 55 1,1%
Fondi su altri impegni e altre garanzie
rilasciate
238 337 (99) (29,4)%
Fondi di quiescenza aziendali 231 231 - 0,0%
Controversie legali e tributarie 27.039 28.337 (1.298) (4,6)%
Oneri per il personale 1.930 1.931 (1) (0,1)%
Altri fondi 15.721 16.281 (560) (3,4)%
Totale fondi per rischi e oneri 50.436 52.339 (1.903) (3,6)%

La composizione del fondo per rischi e oneri in essere al 31 marzo 2025, confrontata con i valori della fine dell'esercizio precedente, è nel seguito dettagliata per natura del contenzioso.

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Al 31 marzo 2025 il saldo pari a 5,3 milioni di euro riflette la svalutazione degli impegni irrevocabili a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate dal Gruppo, e risulta in linea con il dato al 31 dicembre 2024.

Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate

Al 31 marzo 2025 il saldo della voce risulta pari a 238 mila euro, in riduzione di 99 mila euro rispetto al dato al 31 dicembre 2024.

Fondi di quiescenza aziendali

La voce accoglie il fondo interno relativo al piano medico post-pensionistico (medical plan) a favore di alcuni dipendenti del Gruppo Banca Ifis, introdotto nel corso del 2023: trattasi di un piano a benefici definiti che prevede l'assistenza sanitaria e altri benefici ai dipendenti, anche dopo il pensionamento. Il Gruppo è responsabile dei costi e dei rischi collegati all'erogazione di tali benefici.

Con riferimento a tale fondo, in quanto fondo di previdenza complementare a prestazione definita la determinazione dei valori attuariali richiesti dall'applicazione dello IAS 19 "Benefici ai dipendenti" viene effettuata da un attuario indipendente, con l'utilizzo del "metodo della proiezione unitaria del credito" (Project Unit Credit Method). La passività è iscritta in bilancio al netto delle eventuali attività a servizio del piano e gli utili e le perdite attuariali calcolati nel processo di valutazione dei piani sono rilevati nel prospetto della redditività complessiva e, quindi, nel patrimonio netto.

Al 31 marzo 2025 il fondo in questione presenta un saldo pari a 231 mila euro, invariato rispetto al 31 dicembre 2024.

Controversie legali e tributarie

Al 31 marzo 2025 sono iscritti fondi per controversie legali e tributarie per complessivi 27,0 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato di 28,3 milioni di euro al 31 dicembre 2024. La diminuzione per 1,3 milioni di euro è da ricondurre principalmente al rilascio di fondi per rischi e oneri attribuibili ad alcune posizioni singolarmente significative. Nel corso del periodo risultano essersi chiuse 24 cause il cui fondo stanziato ad inizio periodo era pari a 546 mila euro e si sono aperte 24 nuove cause il cui fondo rischi e oneri in essere al 31 marzo 2025 risulta essere pari a 340 mila euro.

Oneri per il personale

Al 31 marzo 2025 sono iscritti fondi per il personale per 1,9 milioni di euro, in linea con il dato al 31 dicembre 2024, di cui 1,6 milioni di euro relativi al Fondo di Solidarietà.

Altri fondi per rischi ed oneri

Al 31 marzo 2025 sono in essere "Altri fondi" per 15,7 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato al 31 dicembre 2024 che risultava essere pari a 16,3 milioni di euro. La voce è principalmente costituita da 7,5 milioni di euro a copertura di rischi connessi a contenziosi in essere su crediti di imposta per Super Ecobonus e altri bonus fiscali edilizi, da 3,3 milioni di euro per Indennità Suppletiva di Clientela collegata all'operatività dell'Area Leasing, da 3,0 milioni di euro per il fondo rischi connesso alle operazioni di cessione e da 0,5 milioni di euro per fondo reclami.

Passività potenziali

Si dettagliano nel seguito le passività potenziali ai sensi dello IAS 37 maggiormente significative esistenti al 31 marzo 2025 il cui esito negativo è ritenuto dal Gruppo e dai propri consulenti legali non probabile ancorchè possibile. Tale informativa non viene fornita con riferimento alle situazioni la cui probabilità di impiegare risorse atte a produrre benefici economici sia remota.

Il petitum complessivo associato a tali passività potenziali ammonta complessivamente a 481,2 milioni di euro al 31 marzo 2025 (di cui 4,2 milioni di euro relativi a contenziosi fiscali) di cui si dettagliano in seguito le principali evoluzioni.

Contenzioso relativo a procedure concorsuali

Nel corso del 2022 Banca Ifis è stata citata in giudizio da parte degli organi di due procedure concorsuali che hanno chiesto la condanna della medesima al pagamento di 389,3 milioni di euro in un caso e di 47,7 milioni di

euro nell'altro, a titolo di risarcimento del danno per abusiva concessione del credito nella sua qualità di finanziatore, seppur marginale, delle società ora in procedura. La prima richiesta è stata avanzata in solido con altri 23 istituti mentre la seconda in solido con altri 8 istituti. Le prime udienze sono previste a partire dalla fine del primo semestre del 2025.

Contenzioso fiscale relativo alla presunta "stabile organizzazione" in Italia della società polacca Ifis Finance Sp. z o.o.

A seguito di una verifica fiscale sono stati notificati Avvisi di Accertamento per le annualità 2013/2017 con cui è stata contestata la "stabile organizzazione occulta" di Ifis Finance Sp. z o.o., società controllata con sede in Polonia.

L'Amministrazione Finanziaria ha ipotizzato che la sede in Polonia fosse utilizzata per l'esercizio dell'attività, nelle strategie di Gruppo, più come succursale/ufficio per la promozione e la vendita di servizi offerti, di fatto, dalla Capogruppo Banca Ifis piuttosto che costituire un autonomo soggetto giuridico indipendente ed autonomo nell'esercizio della sua attività.

Per le annualità 2013-2014-2015 sia la Corte di Giustizia di primo grado che la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado hanno integralmente accolto le argomentazioni di Banca Ifis rigettando le contestazioni dell'Agenzia delle Entrate. Nel corso del 2024 è stato notificato il ricorso dall'Avvocatura di Stato di fronte alla Corte di Cassazione.

Per le annualità 2016 e 2017 la Corte di Giustizia di primo grado ha integralmente accolto il ricorso della Capogruppo Banca Ifis. Nel corso del 2024 l'Agenzia delle Entrate ha presentato appello presso la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Veneto.

Contenzioso fiscale in tema di imposta sul valore aggiunto (IVA)

Sono stati notificati per le annualità 2017 e 2018 due Avvisi di Accertamento in cui l'Agenzia delle Entrate ha contestato alla Capogruppo Banca Ifis l'omesso versamento di IVA su operazioni effettuate a favore dei c.d. esportatori abituali a seguito di presentazione telematica, da parte degli stessi, delle lettere d'intenti.

Entrambi gli atti sono stati impugnati nei termini previsti dalla normativa con contestuale versamento di un terzo delle imposte in pendenza di giudizio.

Avviso di Accertamento - Superammortamento della controllata Ifis Rental Services

Si segnala che in data 17 marzo 2025, a seguito di una verifica fiscale per l'anno 2018 sulla controllata Ifis Rental Services avente ad oggetto la corretta applicazione dell'agevolazione "Superammortamento" (art. 1, commi 91 ss. L. 208/2015), l'Agenzia delle Entrate ha notificato alla stessa un Avviso di Accertamento con cui è stata contestata la fruizione del beneficio fiscale per un importo pari a 4,7 milioni di euro, più sanzioni e interessi di legge.

Ifis Rental Services, a seguito di interlocuzioni ed approfondimenti svolti con i propri consulenti fiscali, ritiene corretto il proprio operato per ragioni di merito e di diritto, e, pertanto, procederà con l'impugnazione dell'atto nelle modalità e nei termini di legge.

Patrimonio netto consolidato

Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 31 marzo 2025 a 1.800,5 milioni di euro, in crescita del 3,0% rispetto al dato di fine 2024 pari a 1.748,1 milioni di euro. Le principali variazioni del Patrimonio netto consolidato sono riepilogate nelle seguenti tabelle.

PATRIMONIO NETTO: COMPOSIZIONE CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.03.2025 31.12.2024 ASSOLUTA %
Capitale 53.811 53.811 - 0,0%
Sovrapprezzi di emissione 85.391 85.391 - 0,0%
Riserve da valutazione: (23.822) (28.144) 4.322 (15,4)%
- titoli (20.521) (23.150) 2.629 (11,4)%
- piani a benefici definiti (es. TFR) 677 574 103 17,9%
- differenze di cambio (4.376) (5.437) 1.061 (19,5)%
- copertura di titoli di capitale al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
398 (131) 529 (403,8)%
Riserve 1.705.654 1.543.729 161.925 10,5%
Acconti su dividendi (-) (63.084) (63.084) - 0,0%
Azioni proprie (-) (20.971) (20.971) - 0,0%
Patrimonio di pertinenza di terzi 16.243 15.836 407 2,6%
Utile netto di pertinenza della Capogruppo 47.284 161.578 (114.294) (70,7)%
Patrimonio netto consolidato 1.800.506 1.748.146 52.360 3,0%
PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO: VARIAZIONI (migliaia di euro)
Patrimonio netto consolidato al 31.12.2024 1.748.146
Incrementi: 52.360
Utile del periodo di pertinenza della Capogruppo 47.284
Variazione riserva da valutazione 4.421
- titoli (al netto di realizzi) 2.963
- piani a benefici definiti (es. TFR) 103
- differenze di cambio 1.061
- per copertura di titoli di capitale al fair value con impatto sulla redditività complessiva (al
netto di realizzi)
294
Patrimonio netto di terzi 407
Altre variazioni 248
Patrimonio netto consolidato al 31.03.2025 1.800.506

Fondi propri e coefficienti patrimoniali

A partire dal 1° gennaio 2025, con la piena adozione del regolamento UE 1623/2024 ("CRR3"), il calcolo dei requisiti patrimoniali viene effettuato in linea con le disposizioni previste dalla riforma Basilea 4, che ha l'obiettivo di aumentare la robustezza ed il grado di comparabilità tra gli enti del sistema bancario, limitando la possibilità di utilizzare le metodologie di calcolo basate su modelli interni e, allo stesso tempo, rendendo più granulare e "risk sensitive" le metodologie standardizzate con particolare riferimento ai rischi di primo pilastro.

Nell'ambito del rischio di credito, il nuovo pacchetto regolamentare ha introdotto, tra le principali novità, nuove classi di esposizione e inasprito gli assorbimenti patrimoniali per determinate classi di attività ritenute più rischiose di altre, come, ad esempio, investimenti di natura speculativa (private equity e venture capital). È stato inoltre ampliato il perimetro di esposizioni fuori bilancio soggette ad assorbimenti patrimoniali nonché sono stati introdotti fattori di conversione creditizia (CCF - Credit Conversion Factor) per tali componenti. Inoltre, sono state introdotte metodologie di calcolo per l'assegnazione dei fattori di ponderazione verso esposizioni verso enti privi di rating emesso da ECAI esterne.

Per quanto concerne il rischio di mercato, è prevista una revisione del metodo di calcolo del CVA (Credit Valuation Adjustment), con l'introduzione di nuove metodologie di calcolo base e standardizzato e, parallelamente sarà introdotto sul portafoglio di negoziazione, a partire dal 1° gennaio 2026, l'FRTB ("Fundamental Review of the Trading Book"), per efficientare i modelli di valutazione, promuovendo, attraverso l'applicazione di regole comuni, la standardizzazione e la trasparenza utili ad una maggiore parità di condizioni.

Basilea 4 introduce infine un nuovo e unico modello standardizzato per il calcolo del rischio operativo, definito come "Componente dell'Indicatore di attività" ("Business Indicator Component") che prevede un coefficiente moltiplicativo scalare basato sul livello dimensionale del Business Indicator (BI), pari al 12% per BI pari o inferiore a 1 miliardo di euro, al 15% in caso di BI compreso fra 1 miliardo di euro e 30 miliardi di euro, e al 18% in caso di BI oltre 30 miliardi di euro.

Il Gruppo Banca Ifis, con lo scopo di adeguarsi alle nuove regole previste da Basilea 4, ha avviato già durante lo scorso anno adeguate iniziative progettuali per garantire la conformità al nuovo Framework nel rispetto delle relative tempistiche di adozione previste dal nuovo regolamento. In linea con la proroga concessa da Banca d'Italia agli enti, i termini per l'invio della prima segnalazione riferita alla data del 31 marzo 2025 sono estesi sino al 30 giugno 2025.

Per il primo trimestre 2025, con riferimento al calcolo della riserva di capitale a fronte del rischio sistemico continua ad applicarsi il fattore dello 0,50% alle esposizioni ponderate verso residenti in Italia. Il tasso obiettivo dell'1,00% dovrà essere raggiunto entro il 30 giugno 2025.

Dal 1° gennaio 2025 il calcolo dei Fondi propri non beneficia più del trattamento transitorio IFRS 9 introdotto dal Regolamento UE 873/2020 per il periodo 2020-2024, mentre continua l'applicazione del trattamento temporaneo degli utili e delle perdite non realizzate misurate al fair value per le esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nella categoria "attività finanziarie valutata al fair value con impatto sulla redditività complessiva" (FVOCI), reintrodotte con il Regolamento UE n. 1623/2024 in modifica dell'art. 468 della CRR a partire dal 9 luglio 2024.

Gruppo Banca Ifis Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025
FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI CONSISTENZE
(in migliaia di euro) 31.03.2025(1) 31.12.2024(2)
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.586.010 1.583.801
Capitale di classe 1 (Tier 1) 1.586.864 1.584.703
Totale Fondi propri 1.766.262 1.781.416
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 9.582.796 9.836.093
CET1 Ratio 16,55% 16,10%
Tier 1 Ratio 16,56% 16,11%
Total Capital Ratio 18,43% 18,11%

(1) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) non includono gli utili maturati dal Gruppo Bancario al 31 marzo 2025. (2) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) includono gli utili maturati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2024, al netto del relativo dividendo, inclusa la quota distribuita in acconto nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 4 dell'art. 2433 del Codice civile.

Al 31 marzo 2025, considerando il trattamento temporaneo del filtro sulle riserve FVOCI, i Fondi propri ammontano a 1.766,3 milioni di euro, registrando una variazione negativa pari a 15,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024. Tale variazione è riconducibile principalmente alle seguenti componenti:

  • alla minore deduzione degli investimenti in attività immateriali, con una variazione positiva pari a 6,3 milioni di euro;
  • all'aumento delle altre componenti della redditività complessiva, con una variazione positiva pari a 4,3 milioni di euro;
  • variazione positiva di altre riserve per un ammontare pari a 0,3 milioni di euro;
  • maggior deduzione dal CET1 derivante dall'incremento dei crediti in perimetro del c.d. "Calendar Provisioning", pari a 4,8 milioni di euro;
  • alla conclusione del periodo transitorio per l'applicazione del filtro IFRS 9 che ha portato ad una variazione negativa di 3,3 milioni di euro;
  • minor computabilità nel Capitale di classe 2 del prestito subordinato con scadenza inferiore a 5 anni, principalmente dovuto all'effetto congiunto dell'applicazione dell'ammortamento ai sensi dell'art. 64 della CRR e della deduzione dell'obbligo al riacquisto autorizzato da Banca d'Italia, che ha comportato una variazione complessiva in diminuzione pari a 17,3 milioni di euro.

La variazione negativa dei Fondi propri dovuta ai fenomeni sopra richiamati è stata mitigata da una riduzione delle attività ponderate per il rischio (RWA) pari a 253,3 milioni di euro, come di seguito descritto.

Di seguito la composizione per Settore delle attività ponderate per il rischio (RWA).

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING
ATTIVITA' PONDERATE PER IL
RISCHIO: COMPOSIZIONE
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui: AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE NPL SETTORE
GOVERNANCE
& SERVIZI E
NON CORE
TOTALE CONS.
DI GRUPPO
RWA per rischio di credito 5.888.287 2.751.578 1.212.371 1.924.338 1.737.378 1.037.388 8.663.053
RWA per rischio di mercato X X X X X X 71.657
RWA per rischio operativo (metodo
base)
X X X X X X 701.071
RWA per rischio di aggiustamento
della valutazione del credito
X X X X X X 147.015
Totale RWA X X X X X X 9.582.796

Al 31 marzo 2025, tenendo conto delle disposizioni transitorie introdotte dal Regolamento 1623/2024 (CRR3), le attività ponderate per il rischio (RWA) ammontano a 9.582,8 milioni di euro, con un decremento di 253,3 milioni di euro rispetto a dicembre 2024. In particolare, si segnala:

  • una riduzione del rischio di credito pari a 12,3 milioni di euro riconducibile principalmente alle seguenti classi di attività:
    • crediti verso clientela: riduzione di 139 milioni di euro imputabile per 268 milioni di euro alla riduzione dei volumi relativi all'Area Factoring, compensata parzialmente da un aumento di 101 milioni di euro relativo ad anticipi su crediti futuri e leasing;
    • altri comparti: incremento di 49,6 milioni di euro imputabili per lo più all'incremento dell'operatività in PCT passivi e strumenti derivati per 45,8 milioni di euro;
    • esposizioni fuori bilancio: aumento di 77,1 milioni di euro principalmente dovuto all'incremento di rischiosità legato al nuovo framework di Basilea 4, parzialmente compensato dalla riduzione di volumi sull'operatività in fidejussioni.
  • un incremento delle componenti di rischio di mercato e di rischio di aggiustamento della valutazione del credito (CVA - Credit Valuation Adjustment), pari complessivamente a 96,2 milioni di euro, dovuto principalmente all'aumento dell'operatività in derivati;
  • una riduzione del rischio operativo pari a 337,2 milioni di euro, dovuto alla nuova metodologia di calcolo di Basilea 4.

A seguito delle dinamiche sopra descritte, al 31 marzo 2025 il CET1 Ratio si attesta al 16,55%, in aumento di 45 basis point rispetto al 31 dicembre 2024, mentre il Total Capital Ratio si attesta al 18,43%, registrando un aumento di 32 basis point rispetto al dato al 31 dicembre 2024.

Al 31 marzo 2025, non considerando il filtro prudenziale per le esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nella categoria FVOCI, i Fondi propri Fully Loaded ammontano a 1.751,5 milioni di euro e conseguentemente gli RWA in regime di piena applicazione ammontano a 10.311,3 milioni di euro.

Per comparazione con i risultati conseguiti, si segnala che al 31 marzo 2025 il Gruppo Banca Ifis a livello consolidato nell'ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) è tenuto a rispettare i seguenti requisiti di capitale1 :

  • CET1 Ratio pari all'8,44%, vincolante nella misura del 5,50%;
  • Tier 1 Ratio pari al 10,34%, vincolante nella misura del 7,40%;
  • Total Capital Ratio pari al 12,74%, vincolante nella misura del 9,80%.

Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto altresì per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale (riepilogati nella tabella sotto riportata), ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:

  • CET1 Ratio pari al 9,44%, composto da un OCR CET1 Ratio pari all'8,44% e da una componente target (Pillar 2 Guidance) pari all'1,00%;
  • Tier 1 Ratio pari all'11,34%, composto da un OCR Tier 1 Ratio pari al 10,34% e da una componente target pari all'1,00%;
  • Total Capital Ratio pari al 13,74%, composto da un OCR Total Capital Ratio pari al 12,74% e da una componente target pari all'1,00%.

Banca d'Italia ha deciso di applicare a tutte le banche autorizzate in Italia un SyRB (Systemic Risk Buffer) pari all'1,00% degli RWA per il rischio di credito e di controparte verso i residenti in Italia2 (la base di calcolo, quindi,

1 In attesa che sia calcolata la riserva sistemica e anticiclica di marzo 2025, sono stati riportati i coefficienti calcolati su dicembre 2024.

2 Il requisito deve essere calcolato sulla somma delle esposizioni verso residenti in Italia di cui alle righe 170, colonna 90 della tavola Corep C09.01 e 150, colonna 125 della tavola Corep C09.02.

non è l'esposizione complessiva al rischio, come per la riserva di conservazione del capitale o la riserva anticiclica). Il tasso obiettivo dell'1,00% dovrà essere raggiunto gradualmente costituendo una riserva:

  • pari almeno allo 0,50% delle esposizioni rilevanti a partire dal 31 dicembre 2024;
  • pari al rimanente 0,50% entro il 30 giugno 2025.

Il SyRB deve essere applicato sia a livello consolidato che a livello individuale.

Di seguito si riporta una tabella riassuntiva dei requisiti in vigore.

Overall Capital Requirement (OCR) Pillar 2
Guidance
Total
Art. 92 Requisito combinato OCR e
CRR SREP TSCR RCC(1) Riserva
anticiclica
Rischio
sistemico
OCR Ratio P2G P2G
CET1 4,50% 1,00% 5,50% 2,50% 0,04% 0,40% 8,44% 1,00% 9,44%
Tier 1 6,00% 1,40% 7,40% 2,50% 0,04% 0,40% 10,34% 1,00% 11,34%
Total Capital 8,00% 1,80% 9,80% 2,50% 0,04% 0,40% 12,74% 1,00% 13,74%

(1) RCC: riserva di conservazione del capitale.

Al 31 marzo 2025 il Gruppo Banca Ifis soddisfa ampiamente i requisiti sopra menzionati.

Procedimento di determinazione del requisito minimo di passività soggette a bail-in

I requisiti minimi di Fondi propri e passività ammissibili (MREL) comunicati da Banca d'Italia alla Capogruppo Banca Ifis e alla sua controllata Banca Credifarma sono riportati nella tabella seguente.

Requisito MREL
Banca Ifis Banca Credifarma
12,74% (1) del Total Risk Exposure Amount (TREA) 8% del Total Risk Exposure Amount (TREA)
4,47% del Leverage Ratio Exposure 3% del Leverage Ratio Exposure

(1) In alternativa, il calcolo del MREL può essere effettuato non deducendo dal numeratore il requisito combinato di riserva di capitale e calcolando la soglia minima sommando i seguenti requisiti: requisito regolamentare ex art. 92, par.1 lettera c) Reg. 575/2013, pari all'8%, requisito aggiuntivo SREP pari all'1,8% e un add on doppio del requisito combinato di riserva del capitale tempo per tempo vigente, che alla data di riferimento è pari a 5,87%. La soglia minima sommando le suddette componenti è pari al 15,67%.

Al 31 marzo 2025, a seguito del processo di monitoraggio, entrambi gli indicatori risultano ampiamente soddisfatti.

Posizione e coefficienti di liquidità del Gruppo

Nel corso del primo trimestre 2025 il Gruppo ha proseguito la strategia di differenziazione dei canali distributivi, con l'obiettivo di garantire un miglior equilibrio rispetto alla raccolta retail. Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità al 31 marzo 2025 (tra riserve e attivi liberi finanziabili in BCE) tale da permettere un ampio rispetto dei limiti di LCR e di NSFR (con indici superiori rispettivamente al 700% e al 100%).

Informativa in merito al debito sovrano

La Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, riprendendo il documento ESMA n. 2011/266 del 28 luglio 2011, fornisce la disciplina in materia di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito sovrano ed in merito all'evoluzione dei mercati, alla gestione delle esposizioni al debito sovrano ed agli effetti economici e patrimoniali.

In conformità a quanto richiesto dalla citata Comunicazione Consob, si segnala che al 31 marzo 2025 il valore di bilancio delle esposizioni al debito sovrano ammonta a 2.371 milioni di euro al netto della riserva da valutazione negativa pari a 14,7 milioni di euro.

Si segnala inoltre che tali titoli, il cui valore nominale ammonta a 2.458 milioni di euro, presentano una vita media residua ponderata di 73 mesi.

I fair value utilizzati per la valutazione delle esposizioni in titoli di debito sovrano al 31 marzo 2025 sono considerati di Livello 1.

In conformità alla comunicazione Consob, oltre alle esposizioni in titoli di debito sovrano devono essere considerati gli impieghi erogati nei confronti dello Stato italiano. Tali esposizioni alla data del 31 marzo 2025 ammontano a 276 milioni di euro, di cui 75 milioni di euro relativi a crediti fiscali.

Aggregati economici riclassificati

Formazione del margine di intermediazione

Il margine di intermediazione si attesta a 178,8 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato al 31 marzo 2024 pari a 185,2 milioni di euro, a seguito principalmente del minor contributo del margine di interesse.

Di seguito si presentano le principali componenti del margine di intermediazione e la relativa variazione rispetto all'omologo periodo dell'esercizio precedente.

FORMAZIONE DEL MARGINE DI
INTERMEDIAZIONE
(in migliaia di euro)
PRIMI 3 MESI VARIAZIONE
2025 2024 ASSOLUTA %
Margine di interesse 130.754 140.758 (10.004) (7,1)%
Commissioni nette 20.525 23.074 (2.549) (11,0)%
Altre componenti del margine di intermediazione 27.514 21.406 6.108 28,5%
Margine di intermediazione 178.793 185.238 (6.445) (3,5)%

Il margine di interesse risulta pari a 130,8 milioni di euro, in diminuzione rispetto al dato al 31 marzo 2024 che risultava pari a 140,8 milioni di euro, in quanto il positivo contributo del Settore Npl (+3,2 milioni di euro) è stato più che compensato dalla riduzione del margine di interesse del Settore Commercial & Corporate Banking (-4,7 milioni di euro) e del Settore Governance & Servizi e Non Core (-8,5 milioni di euro), il quale risente sia del fisiologico minor contributo di un portafoglio in run-off (-2,4 milioni di euro) sia alla minore marginalità lato tesoreria (che è la principale causa della residua variazione negativa di 6,1 milioni di euro).

Le commissioni nette ammontano a 20,5 milioni di euro, in decremento rispetto al dato al 31 marzo 2024 per 2,5 milioni di euro, a seguito principalmente dei contributi negativi dell'Area Factoring (-2,0 milioni di euro) del comparto Corporate Banking (-0,7 milioni di euro) dell'Area Corporate Banking & Lending. In particolare:

  • le commissioni attive sono pari a 25,5 milioni di euro, in riduzione di 2,4 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024, e si riferiscono principalmente a commissioni di factoring a valere sul turnover generato dai singoli clienti (in pro-soluto o in pro-solvendo, nella formula flat o mensile), a commissioni per operazioni di Structured Finance, ad operazioni di leasing, ad attività di servicing per conto terzi e da altri corrispettivi usualmente richiesti alla clientela a fronte dei servizi prestati;
  • le commissioni passive sono pari a 5,0 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato del 31 marzo 2024, e si riferiscono essenzialmente a commissioni riconosciute a banche e a intermediari finanziari quali commissioni di gestione, a commissioni riconosciute a terzi per la distribuzione di prodotti leasing nonché all'attività di intermediazione di banche convenzionate e altri mediatori creditizi.

Le altre componenti del margine di intermediazione risultano pari a 27,5 milioni di euro al 31 marzo 2025, in crescita di 6,1 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2024. Di seguito si riportano le sue componenti:

  • utili netti da cessione/riacquisto di attività e passività finanziarie per 12,7 milioni di euro (+3,0 milioni di euro rispetto agli utili netti per 9,7 milioni di euro al 31 marzo 2024), composti principalmente da 8,0 milioni di euro connessi all'operatività su titoli del portafoglio di proprietà soprattutto per le dismissioni di titoli di debito (contro il dato di 9,6 milioni di euro del primo trimestre 2024), di cui 6,3 milioni di euro relativi a titoli di debito bancari e 0,5 milioni di euro relativi a titoli di Stato, e da 4,8 milioni di euro derivanti dalle cessioni di crediti del Settore Npl (in significativa crescita rispetto al dato di 0,1 milioni di euro al 31 marzo 2024);
  • risultato netto positivo delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico per 11,3 milioni di euro (in riduzione di 1,2 milioni di euro rispetto al dato al 31 marzo 2024), principalmente rappresentato dalla variazione positiva netta di fair value nel primo trimestre 2025 dei titoli di capitale per 5,3 milioni di euro, in riduzione di 2,7 milioni di euro rispetto al dato al 31 marzo 2024 (il quale tuttavia includeva la plusvalenza da cessione per circa 6 milioni di euro di strumenti finanziari partecipativi rinvenienti da un'operazione di ristrutturazione del debito di una posizione del comparto Non Core), e delle quote di fondi OICR per 6,5 milioni di euro (+3,0 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024);
  • dividendi generati da azioni presenti nel portafoglio di proprietà del Gruppo per 2,8 milioni di euro (+1,9 milioni di euro rispetto al dato del primo trimestre 2024);
  • risultato netto positivo dell'attività di negoziazione per 0,7 milioni di euro, in miglioramento di 1,3 milioni di euro rispetto al risultato netto negativo per 0,6 milioni di euro del primo trimestre 2024 principalmente per le migliori performance dei derivati di trading (+1,7 milioni di euro rispetto al saldo del 31 marzo 2024);
  • risultato netto dell'attività di copertura sostanzialmente nullo al 31 marzo 2025, in sensibile miglioramento rispetto al dato negativo di 1,0 milioni di euro al 31 marzo 2024.

Formazione del risultato netto della gestione finanziaria

Il risultato netto della gestione finanziaria del Gruppo è pari a 170,6 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato di 176,6 milioni di euro del 31 marzo 2024 (-3,4%).

FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO
DELLA GESTIONE FINANZIARIA
(in migliaia di euro)
PRIMI 3 MESI VARIAZIONE
2025 2024 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 178.793 185.238 (6.445) (3,5)%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(8.169) (8.589) 420 (4,9)%
Risultato netto della gestione finanziaria 170.624 176.649 (6.025) (3,4)%

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 8,2 milioni di euro al 31 marzo 2025, in miglioramento di 0,4 milioni di euro rispetto al dato di 8,6 milioni di euro al 31 marzo 2024.

Per maggiori dettagli riguardo alle diverse dinamiche connesse al costo del credito riclassificato si rimanda a quanto più diffusamente commentato nel paragrafo "Contributo dei Settori ai risultati del Gruppo" della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo.

Formazione dell'utile netto

La composizione dell'utile netto del periodo è riepilogata nella tabella seguente.

FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO PRIMI 3 MESI
VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2025 2024 ASSOLUTA %
Risultato netto della gestione finanziaria 170.624 176.649 (6.025) (3,4)%
Costi operativi (97.538) (102.120) 4.582 (4,5)%
Oneri relativi al sistema bancario (10) (9) (1) 5,6%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 137 (2.149) 2.286 n.s.
Oneri e proventi non ricorrenti (4.424) (40) (4.384) n.s.
Utile della operatività corrente al lordo delle
imposte
68.789 72.331 (3.542) (4,9)%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(21.098) (24.701) 3.603 (14,6)%
Utile (perdita) del periodo 47.691 47.630 61 0,1%
(Utile) perdita del periodo di pertinenza di terzi (407) (454) 47 (10,4)%
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della
Capogruppo
47.284 47.176 108 0,2%

I costi operativi sono pari a 97,5 milioni di euro, in riduzione di 4,6 milioni di euro rispetto al dato al 31 marzo 2024. Il cost/income ratio (dato riclassificato) è pari al 54,6% rispetto al 55,1% dell'equivalente periodo dell'anno precedente.

COSTI OPERATIVI PRIMI 3 MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2025 2024 ASSOLUTA %
Spese amministrative: 99.475 105.337 (5.862) (5,6)%
a) spese per il personale 42.180 43.396 (1.216) (2,8)%
b) altre spese amministrative 57.295 61.941 (4.646) (7,5)%
Rettifiche/riprese di valore nette su attività
materiali e immateriali
6.445 5.174 1.271 24,6%
Altri oneri/proventi di gestione (8.382) (8.391) 9 (0,1)%
Costi operativi 97.538 102.120 (4.582) (4,5)%

Le spese per il personale, pari a 42,2 milioni di euro, registrano un decremento del 2,8% rispetto all'omologo periodo dell'esercizio precedente. Il numero dei dipendenti del Gruppo al 31 marzo 2025 è pari a 2.025, in aumento del 2,9% rispetto a 1.968 risorse al 31 marzo 2024.

Le altre spese amministrative al 31 marzo 2025 sono pari a 57,3 milioni di euro, in riduzione di 4,6 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024. Tale variazione è legata principalmente ai costi per servizi in outsourcing, in riduzione del 34,6% rispetto all'omologo periodo dell'esercizio precedente.

L'andamento della voce è dettagliato nella tabella seguente.

ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE
(in migliaia di euro)
PRIMI 3 MESI VARIAZIONE
2025 2024 ASSOLUTA %
Spese per servizi professionali 28.793 34.113 (5.320) (15,6)%
Legali e consulenze 19.476 20.208 (732) (3,6)%
Compensi a società di revisione 521 454 67 14,8%
Servizi in outsourcing 8.796 13.451 (4.655) (34,6)%
Imposte indirette e tasse 7.994 9.290 (1.296) (14,0)%
Spese per acquisto di beni e altri servizi 20.508 18.538 1.970 10,6%
Assistenza e noleggio software 6.216 5.282 934 17,7%
Pubblicità e inserzioni 3.957 2.968 989 33,3%
Spese relative agli immobili 2.194 2.084 110 5,3%
Spese per informazione clienti 1.862 2.926 (1.064) (36,4)%
Viaggi e trasferte 1.381 906 475 52,4%
Gestione e manutenzione autovetture 1.095 917 178 19,4%
Spese telefoniche e trasmissione dati 828 957 (129) (13,5)%
Spese spedizione e archiviazione documenti 621 937 (316) (33,7)%
Costi per cartolarizzazione 339 362 (23) (6,4)%
Altre spese diverse 2.015 1.199 816 68,1%
Totale altre spese amministrative 57.295 61.941 (4.646) (7,5)%

La sottovoce "Spese per servizi professionali" risulta pari a 28,8 milioni di euro al 31 marzo 2025, in riduzione di 5,3 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024 (-15,6%), e si compone principalmente di:

  • costi per "Legali e consulenze", che risultano pari a 19,5 milioni di euro nei primi tre mesi del 2025, in riduzione del 3,6% rispetto al dato dell'omologo periodo dell'esercizio precedente;
  • costi per "Servizi in outsourcing", che sono pari a 8,8 milioni di euro al 31 marzo 2025 e registrano un decremento per 4,7 milioni di euro rispetto al dato dello stesso periodo dell'esercizio precedente. La variazione è da ricondurre principalmente a minori costi di recupero relativi al Settore Npl.

La sottovoce "Imposte indirette e tasse", pari a 8,0 milioni di euro, risulta in riduzione rispetto al dato al 31 marzo 2024 pari a 9,3 milioni di euro (-14,0%). La voce è composta prevalentemente dall'imposta di registro sostenuta per l'attività di recupero giudiziale dei crediti deteriorati per un importo pari a 4,9 milioni di euro al 31 marzo 2025 (6,1 milioni di euro nell'omologo periodo dell'esercizio precedente) e include inoltre costi per imposta di bollo per 2,8 milioni di euro (in linea con il dato al 31 marzo 2024) il cui riaddebito alla clientela è incluso nella voce "Altri proventi di gestione".

La sottovoce "Spese per acquisto di beni e altri servizi" risulta pari a 20,5 milioni di euro, in aumento del 10,6% rispetto al 31 marzo 2024. I fattori che influenzano principalmente il risultato sono:

  • costi per "Assistenza e noleggio software", i quali sono pari a 6,2 milioni di euro e risultano in aumento (+17,7%) rispetto al dato del 31 marzo 2024;
  • spese per "Pubblicità e inserzioni", che passano da 3,0 milioni di euro a 4,0 milioni di euro a marzo 2025 (+1,0 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024);
  • "Spese relative agli immobili", pari a 2,2 milioni di euro e in crescita del 5,3% rispetto a marzo 2024 (+0,1 milioni di euro);
  • "Spese per informazioni clienti", le quali sono pari a 1,9 milioni di euro al 31 marzo 2025 e risultano in riduzione di 1,1 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali risultano al 31 marzo 2025 entrambe pari a circa 3,2 milioni di euro e sono in aumento rispettivamente del 15,6% e del 35,0% rispetto ai dati dell'omologo periodo dell'esercizio precedente, a seguito degli investimenti in attività materiali e immateriali effettuati dal Gruppo Banca Ifis nel corso del 2024 e del primo trimestre 2025.

Gli altri proventi netti di gestione, pari a 8,4 milioni di euro al 31 marzo 2025, sono in linea rispetto al dato al 31 marzo 2024. La voce si riferisce principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing.

Per effetto delle dinamiche delineate in precedenza, i costi operativi a marzo 2025 ammontano a 97,5 milioni di euro, in riduzione di 4,6 milioni di euro rispetto al saldo di marzo 2024.

La voce "oneri relativi al sistema bancario" include i costi sostenuti nel periodo per il funzionamento dei fondi di garanzia del sistema bancario, e risulta pari a 10 mila euro, in linea con il dato al 31 marzo 2024.

La voce "accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri" presenta al 31 marzo 2025 rilasci netti pari a 0,1 milioni di euro, mentre il saldo al 31 marzo 2024 registrava accantonamenti netti per 2,1 milioni di euro. In particolare, il dato comparato era caratterizzato, tra i vari effetti, da accantonamenti relativi ai pagamenti sotto garanzia per 0,9 milioni di euro e per 1,5 milioni di euro per garanzie per indennizzi relativi ad una operazione di cessione di una quota partecipativa.

La voce "Oneri e proventi non ricorrenti" presenta un saldo netto al 31 marzo 2025 negativo per 4,4 milioni di euro e si riferisce ai costi operativi non ricorrenti di competenza del primo trimestre 2025 connessi principalmente all'offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria (OPAS) sulla totalità delle azioni di illimity Bank, presentata da Banca Ifis a gennaio 2025 (per maggiori dettagli si veda la successiva sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo"). Il dato è in significativo aumento rispetto al saldo al 31 marzo 2024, pari a 40 mila euro, che si riferiva ai costi residui di competenza del primo trimestre 2024 connessi all'integrazione dell'ex Revalea all'interno del Gruppo Banca Ifis e, nello specifico, del Settore Npl.

L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 68,8 milioni di euro, in riduzione del 4,9% rispetto al dato al 31 marzo 2024.

Le imposte sul reddito al 31 marzo 2025 ammontano a 21,1 milioni di euro, e il tax rate è pari al 30,67%, in diminuzione rispetto al 34,15% del 31 marzo 2024.

L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 47,3 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato del primo trimestre 2024.

Fatti di rilievo avvenuti nel periodo

Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Media" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.

Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo.

Promossa un'offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria (OPAS) sulla totalità delle azioni di illimity Bank

In data 7 gennaio 2025 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha approvato la promozione di un'offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria (OPAS) sulla totalità delle azioni di illimity Bank. L'offerta è stata comunicata al mercato in data 8 gennaio 2025 con comunicazione diffusa ai sensi e per gli effetti dell'articolo 102, comma 1, del D. Lgs. 58/98 (il "TUF") e dell'articolo 37 del regolamento adottato con delibera Consob n. 11971/99 (il "Regolamento Emittenti"). L'offerta, che resta condizionata all'ottenimento delle relative autorizzazioni regolamentari e all'avveramento delle condizioni stabilite che non si sono ancora avverate alla data odierna, è finalizzata all'acquisizione da parte di Banca Ifis della titolarità del 100% delle azioni di illimity Bank quotate su Euronext Milan, Segmento Euronext STAR Milan. In particolare, Banca Ifis ha proposto che per ciascuna azione di illimity Bank portata in adesione all'offerta sia riconosciuto un corrispettivo che esprime una valorizzazione unitaria pari a 3,55 euro, sulla base del prezzo ufficiale delle azioni di Banca Ifis al 7 gennaio 2025. Tale corrispettivo è composto da:

  • 0,1 azioni di Banca Ifis di nuova emissione per ciascuna azione di illimity Bank e
  • una componente in denaro pari a 1,414 euro, che sarà aggiustata a euro 1,506 a seguito dello stacco, in data 19 maggio 2025, della cedola relativa al saldo del dividendo per l'esercizio 2024.

In data 10 marzo 2025 Banca Ifis ha reso noto che l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha rilasciato l'autorizzazione all'operazione, senza imporre alcuna condizione, limitazione e prescrizione, e che, alla luce di ciò, Banca Ifis non ha individuato ulteriori autorizzazioni antitrust necessarie per il completamento dell'offerta.

In data 14 marzo 2025 la Presidenza del Consiglio dei ministri ha trasmesso a Banca Ifis la delibera con la quale è stata accolta la proposta del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) di non esercizio dei poteri speciali ai sensi della c.d. normativa Golden Power in relazione all'acquisizione da parte di Banca Ifis, tramite l'offerta, dell'intero capitale sociale di illimity.

In caso di successo dell'offerta, l'operazione, che prevede la successiva fusione per incorporazione di illimity Bank in Banca Ifis, potrà consentire al Gruppo Banca Ifis di accelerare il proprio percorso di crescita e di consolidare la leadership nel mercato italiano dello specialty finance, ampliando la base delle PMI clienti, entrando in nuovi business e in nuovi segmenti e proseguendo la leadership negli Npl.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo

L'Assemblea degli Azionisti ha concesso il via libera all'aumento di capitale dedicato all'OPAS su illimity Bank e ha approvato il Bilancio d'esercizio 2024 e la distribuzione di un dividendo di 0,92 euro per azione a titolo di saldo per l'esercizio

In data 17 aprile 2025 l'Assemblea Straordinaria e Ordinaria degli Azionisti di Banca Ifis, ha approvato il Bilancio d'esercizio 2024 e la conseguente distribuzione di un saldo di dividendo pari a 0,92 euro per ciascuna azione ordinaria Banca Ifis emessa e in circolazione, già considerato a deduzione dei Fondi propri al 31 dicembre 2024, con stacco cedola n. 31 (ex date) il 19 maggio 2025, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 20 maggio 2025 e data di pagamento (payment date) il 21 maggio 2025. Contestualmente, l'Assemblea ha anche approvato il rinnovo del Consiglio di Amministrazione e ampliato da 13 a 14 il numero di Consiglieri che saranno in carica fino alla data dell'Assemblea convocata per approvare il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2027. Fanno il loro ingresso nel Consiglio di Amministrazione Rosalba Benedetto e Chiara Paolino, che rafforzeranno ulteriormente le competenze consiliari negli ambiti della brand reputation, della sostenibilità e della gestione aziendale.

L'Assemblea Straordinaria ha approvato l'attribuzione al Consiglio di Amministrazione della delega per l'aumento di capitale dedicato all'offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria sulla totalità delle azioni di illimity Bank S.p.A. promossa da Banca Ifis, annunciata lo scorso 8 gennaio 2025.

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, riunitosi a margine dell'Assemblea, ha rinnovato Frederik Geertman come Amministratore Delegato e ha nominato Rosalba Benedetto Vice Presidente del Gruppo Bancario.

Banca Ifis ha ricevuto le autorizzazioni della Banca Centrale Europea (BCE) e di Banca d'Italia per l'offerta su illimity Bank e l'approvazione da parte di CONSOB del documento di offerta

Con riferimento all'offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria avente a oggetto la totalità delle azioni ordinarie di illimity Bank S.p.A., Banca Ifis ha ricevuto in data 28 aprile 2025 l'autorizzazione della Banca Centrale Europea (BCE) all'acquisizione diretta e indiretta di una partecipazione di controllo in illimity, ai sensi degli articoli 19 e seguenti del D. Lgs. 1° settembre 1993, n. 385.

Successivamente all'autorizzazione della Banca Centrale Europea, Banca Ifis ha ricevuto in data 2 maggio 2025 anche tutte le necessarie autorizzazioni di competenza di Banca d'Italia e nello specifico:

  • l'autorizzazione all'acquisizione indiretta di una partecipazione di controllo in illimity SGR S.p.A. e all'acquisto di una partecipazione qualificata in Hype S.p.A.;
  • l'autorizzazione relativa all'acquisizione della partecipazione in illimity con corrispettivo superiore al 10% dei Fondi propri su base consolidata del Gruppo Banca Ifis; e
  • il provvedimento di accertamento che le modifiche statutarie di Banca Ifis derivanti dall'aumento del capitale sociale al servizio dell'offerta non contrastano con la sana e prudente gestione di Banca Ifis.

Banca d'Italia ha altresì confermato la computabilità delle nuove azioni emesse nell'ambito dell'aumento di capitale quale Capitale primario di classe 1 (CET1).

A seguito dell'ottenimento delle suddette autorizzazioni regolamentari, CONSOB, con delibera n. 23543 del 7 maggio 2025, ha approvato, ai sensi dell'articolo 102, comma 4, del TUF, il documento di offerta.

Esercizio della delega ad aumentare il capitale sociale al servizio dell'offerta pubblica di acquisto e scambio promossa da Banca Ifis su illimity Bank

In data odierna il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha deliberato, in esecuzione della delega conferita dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 17 aprile 2025, l'aumento del capitale sociale a pagamento, in una o più volte e in via scindibile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 4, primo periodo, c.c., a servizio dell'offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis sulla totalità delle azioni ordinarie di illimity ai sensi e per gli effetti degli artt. 102 e 106, comma 4, del TUF.

Non sono intervenuti altri fatti di rilievo tra la chiusura del periodo e la data di approvazione del Resoconto intermedio di gestione consolidato da parte del Consiglio di Amministrazione.

Venezia - Mestre, 8 maggio 2025

Per il Consiglio di Amministrazione

L'Amministratore Delegato

Frederik Herman Geertman

-

2025 Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025

Attestazione Dirigente Preposto

Dichiarazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nella persona di Massimo Luigi Zanaboni

DICHIARA

ai sensi dell'art. 154-bis, secondo comma, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58, "Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria", che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Venezia - Mestre, 8 maggio 2025

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Massimo Luigi Zanaboni

-

83

Allegati

Raccordo tra prospetti contabili consolidati riclassificati e schemi di Bilancio consolidati

RACCORDO TRA VOCI DELL'ATTIVO E VOCI DELL'ATTIVO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
31.03.2025 31.12.2024
Cassa e disponibilità liquide 385.660 505.016
+ 10. Cassa e disponibilità liquide 385.660 505.016
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 14.191 12.069
+ 20.a Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a)
attività finanziarie detenute per la negoziazione
14.191 12.069
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico 257.655 237.032
+ 20.c Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre
attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
257.655 237.032
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 901.677 701.830
+ 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
901.677 701.830
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 589.491 703.763
+ 40.a Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) crediti verso banche 589.491 703.763
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 10.551.764 10.810.018
+ 40.b Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) crediti verso clientela 10.551.764 10.810.018
Derivati di copertura 12.510 7.404
+ 50. Derivati di copertura 12.510 7.404
Partecipazioni 24 24
+ 70. Partecipazioni 24 24
Attività materiali 185.565 166.665
+ 90. Attività materiali 185.565 166.665
Attività immateriali 87.998 85.488
+ 100. Attività immateriali 87.998 85.488
di cui: - avviamento 38.020 38.020
Attività fiscali 214.399 213.464
a) correnti 42.208 42.033
+ 110.a Attività fiscali: a) correnti 42.208 42.033
b) anticipate 172.191 171.431
+ 110.b Attività fiscali: b) anticipate 172.191 171.431
Altre attività 378.407 382.965
+ 130. Altre attività 378.407 382.965
Totale dell'attivo 13.579.341 13.825.738
RACCORDO TRA VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO E
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
31.03.2025 31.12.2024
Debiti verso banche 1.791.493 1.443.250
+
10.a
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche 1.791.493 1.443.250
Debiti verso clientela 6.372.267 7.001.763
+
10.b
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) debiti verso clientela 6.372.267 7.001.763
Titoli in circolazione 3.067.443 3.152.737
+
10.c
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: c) titoli in circolazione 3.067.443 3.152.737
Passività finanziarie di negoziazione 13.479 13.765
+
20.
Passività finanziarie di negoziazione 13.479 13.765
Derivati di copertura 15.654 14.868
+
40.
Derivati di copertura 15.654 14.868
Passività fiscali 60.226 51.924
a) correnti 30.417 23.345
+
60.a
Passività fiscali: a) correnti 30.417 23.345
b) differite 29.809 28.579
+
60.b
Passività fiscali: b) differite 29.809 28.579
Altre passività 400.532 339.377
+
80.
Altre passività 400.532 339.377
Trattamento di fine rapporto del personale 7.305 7.569
+
90.
Trattamento di fine rapporto del personale 7.305 7.569
Fondi per rischi e oneri 50.436 52.339
+
100.a
Fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate 5.515 5.559
+
100.b
Fondi per rischi e oneri: b) quiescenza e obblighi simili 231 231
+
100.c
Fondi per rischi e oneri: c) altri fondi per rischi e oneri 44.690 46.549
Riserve da valutazione (23.822) (28.144)
+
120.
Riserve da valutazione (23.822) (28.144)
Riserve 1.705.654 1.543.729
+
150.
Riserve 1.705.654 1.543.729
Acconti su dividendi (-) (63.084) (63.084)
+
155.
Acconti su dividendi (-) (63.084) (63.084)
Sovrapprezzi di emissione 85.391 85.391
+
160.
Sovrapprezzi di emissione 85.391 85.391
Capitale 53.811 53.811
+
170.
Capitale 53.811 53.811
Azioni proprie (-) (20.971) (20.971)
+
180.
Azioni proprie (-) (20.971) (20.971)
Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 16.243 15.836
+
190.
Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 16.243 15.836
Utile (perdita) del periodo 47.284 161.578
+
200.
Utile (perdita) del periodo (+/-) 47.284 161.578
Totale del passivo e del patrimonio netto 13.579.341 13.825.738
RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO E CONTO ECONOMICO
CONSOLIDATO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
31.03.2025 31.03.2024
Margine di interesse 130.754 140.758
+ 30. Margine di interesse 92.088 104.607
+ 10. Interessi attivi e proventi assimilati 190.427 217.996
+ 20. Interessi passivi e oneri assimilati (98.339) (113.389)
+ 130.a (Parziale) Rettifiche/Riprese di valore nette del Settore Npl nella misura
rappresentativa dell'operatività del business
38.666 36.151
Commissioni nette 20.525 23.074
+ 60. Commissioni nette 20.525 23.074
+ 40. Commissioni attive 25.513 27.954
+ 50. Commissioni passive (4.988) (4.880)
Altre componenti del margine di intermediazione 27.514 21.406
+ 70. Dividendi e proventi simili 2.791 845
+ 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 671 (588)
+ 90. Risultato netto dell'attività di copertura 68 (1.032)
+ 100.a Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
12.228 8.731
- 100.a (Parziale) Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl
(12) -
+ 100.b Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla redditività complessiva
569 922
+ 100.c Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: c) passività finanziarie
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair
(91) 87
+ 110.b value con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
11.290 12.441
Margine di intermediazione 178.793 185.238
+ 120. Margine di intermediazione 140.139 149.087
+ 130.a (Parziale) Rettifiche/riprese di valore nette del Settore Npl nella misura
rappresentativa dell'operatività del business
38.666 36.151
- 100.a (Parziale) Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl
(12) -
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (8.169) (8.589)
+ 130.a Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: a) 30.452 26.311
- 130.a (Parziale) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Rettifiche/riprese di valore nette del Settore Npl nella misura
rappresentativa dell'operatività del business
(38.666) (36.151)
+ 130.b Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: b)
attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
(13) 376
+ 100.a (Parziale) complessiva
Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl
12 -
+ 200.a (parziale) Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie
rilasciate
46 875
Risultato netto della gestione finanziaria 170.624 176.649
+ 150. Risultato netto della gestione finanziaria 170.578 175.774
- 100.a (Parziale) Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl
(12) -
+ 100.a (Parziale) Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl
12 -
+ 200.a (parziale) Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie
rilasciate
46 875
<< Continua a pagina successiva >>
RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO E CONTO ECONOMICO
CONSOLIDATO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
31.03.2025 31.03.2024
Spese amministrative (99.475) (105.337)
a) spese per il personale
(42.180)
(43.396)
+ 190.a a) spese per il personale (42.180) (43.396)
b) altre spese amministrative (61.941)
+ 190.b b) altre spese amministrative (61.729) (61.990)
-
190.b (parziale)
b) altre spese amministrative: oneri non ricorrenti 4.424 40
-
190.b (parziale)
b) altre spese amministrative: contributi ai Fondi di risoluzione e tutela
depositi
10 9
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (6.445) (5.174)
+ 210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (3.210) (2.777)
+ 220. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (3.235) (2.397)
Altri oneri/proventi di gestione 8.382 8.391
+ 230. Altri oneri/proventi di gestione 8.382 8.391
Costi operativi (97.538) (102.120)
+ 240. Costi operativi (101.789) (103.443)
-
190.b (parziale)
b) altre spese amministrative: oneri non ricorrenti 4.424 40
-
190.b (parziale)
b) altre spese amministrative: contributi ai Fondi di risoluzione e tutela
depositi
10 9
-
200.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (183) 1.274
Oneri relativi al sistema bancario (10) (9)
+ 190.b (parziale) b) altre spese amministrative: contributi ai Fondi di risoluzione e tutela
depositi
(10) (9)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 137 (2.149)
+ 200.a Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie
rilasciate
46 875
-
200.a (parziale)
Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie
rilasciate
(46) (875)
+ 200.b Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: b) altri accantonamenti
netti
137 (2.149)
Oneri e proventi non ricorrenti (4.424) (40)
+ 190.b (parziale) b) altre spese amministrative: oneri non ricorrenti (4.424) (40)
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 68.789 72.331
+ 290. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 68.789 72.331
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (21.098) (24.701)
+ 300. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (21.098) (24.701)
Utile (perdita) del periodo 47.691 47.630
+ 330. Utile (perdita) del periodo 47.691 47.630
+ 310. Utile (perdita) dell'operatività corrente al netto delle imposte 47.691 47.630
(Utile) perdita del periodo di pertinenza di terzi (407) (454)
+ 340. Utile (perdita) del periodo di pertinenza di terzi (407) (454)
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 47.284 47.176
+ 350. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 47.284 47.176

bancaifis.it

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.