Earnings Release • Feb 10, 2025
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| Informazione Regolamentata n. 0147-18-2025 |
Data/Ora Inizio Diffusione 10 Febbraio 2025 13:17:07 |
Euronext Star Milan | |
|---|---|---|---|
| : | |||
| Societa' | BANCA IFIS | ||
| Identificativo Informazione Regolamentata |
: | 201242 | |
| Utenza - Referente | : | IFISN07 - DA RIO | |
| Tipologia | : | REGEM | |
| Data/Ora Ricezione | : | 10 Febbraio 2025 13:17:07 | |
| Data/Ora Inizio Diffusione | : | 10 Febbraio 2025 13:17:07 | |
| Oggetto | : | CS_BancaIfis2024_ITA | |
| Testo del comunicato |
Vedi allegato

La solida posizione di capitale consente la distribuzione di un dividendo totale di 111,5 milioni di euro a valere sul 2024 (pari a 2,12 euro per azione), superiore di circa il 40% agli obiettivi del Piano Industriale, di cui 63,1 milioni di euro (1,20 euro per azione) distribuiti il 20 novembre 2024 e 48,4 milioni di euro (0,92 euro per azione) che verranno distribuiti il 21 maggio 2025.
Dati consolidati riclassificati2 – 1° gennaio 2024 / 31 dicembre 2024
1 A gennaio 2024, il Gruppo Banca Ifis ha ricevuto da Banca d'Italia la comunicazione dei nuovi requisiti SREP. I nuovi requisiti prevedono un CET1 del 9,0%, un Tier 1 Ratio del 10,90% e un Total Capital Ratio del 13,30% (incluso 1,0% di P2G) e sono applicati a partire dal 31 marzo 2024. 2 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:
• le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;
• gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi"; • le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale, come il c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio Circolare 262 (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";
• gli oneri ordinari e straordinari introdotti a carico delle banche del Gruppo (Banca Ifis e Banca Credifarma) in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (c.d. DGS o FITD) sono esposti in una voce separata denominata "Oneri relativi al sistema bancario" (la quale è esclusa del computo dei "Costi operativi"), anziché essere evidenziati nelle voci "Altre spese amministrative" o "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri";
• sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito":
– le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
– gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate; – gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.


Npl (+0,6%, pari a 1,7 milioni di euro, rispetto al 2023), nonché dell'incremento dei risultati derivanti dall'attività del comparto Finanza proprietaria (+57%, pari a 35,1 milioni di euro, rispetto al 2023). Tali valori compensano l'aumento del costo della raccolta.
• Il CET1 è pari a 16,10% (14,87% al 31 dicembre 2023) e il TCR è pari a 18,11% (17,44% al 31 dicembre 2023), calcolati includendo l'utile generato nel 2024 al netto del dividendo maturato. Il dato di CET1 risulta superiore di 100 punti base all'obiettivo di Piano Industriale pari al 15,10%.
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Roma, 10 febbraio 2025 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato i risultati consolidati preliminari relativi all'esercizio 2024.
"In questi tre anni abbiamo portato a termine con successo il Piano Industriale superando tutti gli obiettivi finanziari prefissati e orientando la Banca, sempre di più, verso la digitalizzazione e la sostenibilità. L'utile cumulato raggiunto nel triennio è stato pari a 463 milioni di euro, superiore del 12% rispetto ai target di Piano. La remunerazione degli azionisti, attraverso la nuova dividend policy approvata nel 2023 e la distribuzione di dividendi costanti, ci consente di raggiungere un payout ratio intorno al 70%. Questi risultati sono stati ottenuti mantenendo intatta la solida base patrimoniale della Banca, con un CET1 pari al 16,1%, superiore di circa 100 punti base all'obiettivo di Piano del 15,1%. In linea con la nostra visione di impresa che mette al centro la sostenibilità in tutte le sue dimensioni, abbiamo rafforzato il nostro impegno con iniziative distintive come il Social Impact Lab Kaleidos, attraverso cui abbiamo realizzato circa 40 progetti a elevato impatto sociale a favore delle persone nei territori nei quali operiamo", dichiara Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis.
"L'utile netto del 2024, pari a 162 milioni di euro, si è attestato su livelli superiori agli obiettivi di Piano, come l'utile dei due esercizi precedenti: si tratta di un chiaro segnale della bontà e dell'efficacia della nostra azione trasformativa. Gli elevati livelli di profittabilità e la nuova politica di dividendo ispirata dal nostro azionista di riferimento ci hanno consentito non solo di essere generosi con i nostri stakeholder, ma anche di posizionarci in un ruolo di primo piano nel complesso panorama bancario italiano. Nel periodo di Piano la Banca ha registrato una importante crescita nel business Corporate e Commercial Banking, sia sotto il profilo dell'utile che dei volumi. La Banca ha, inoltre, completato l'acquisizione di Revalea da Mediobanca e dispone ancora oggi di livelli di capitale che ci consentono di guardare con interesse ad ulteriori opportunità. Pur avendo di fronte ad un contesto certamente meno generoso per il settore bancario, Banca Ifis può oggi guardare con ottimismo ad un futuro in cui sarà in grado di beneficiare del percorso impostato in questi ultimi tre anni al fine di favorire la sua ulteriore crescita", dichiara Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis.
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I ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking del 2024, in crescita del 2,0% rispetto al 2023, riflettono il dinamismo e la qualità del lavoro della rete commerciale, che ha consentito la crescita delle attività - nonostante la minore domanda di credito a livello Paese dovuta ai più alti tassi di interesse - e ha permesso al Gruppo di compensare l'aumento del costo della raccolta. Nel 2024 la Banca ha dato vita a nuove soluzioni pensate per rafforzare l'offerta commerciale a supporto delle imprese. Tra queste, si segnalano le nuove partnership con primari operatori internazionali, come Yamaha Motors, nel leasing e noleggio di biciclette elettriche per il comparto turistico.
I ricavi del Settore Npl del 2024, in crescita dello 0,6% rispetto al 2023, riflettono i minori acquisti di portafogli Npl. I recuperi di cassa sui portafogli acquistati del 2024, includendo 53 milioni di euro di Revalea, sono stati pari a 422 milioni di euro, in aumento del 6% rispetto al 2023. L'attività di recupero giudiziale e stragiudiziale non evidenzia, a oggi, impatti
3 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 31 dicembre 2024 includono l'utile generato dal Gruppo Bancario nel 2024, al netto del dividendo maturato.


negativi significativi derivanti dal rialzo dell'inflazione e dei tassi di interesse ma risente delle tempistiche più lunghe dell'attività giudiziale.
Il costo medio della raccolta al 31 dicembre 2024 si è attestato al 3,87%, in aumento rispetto al costo medio del 2023 di 3,08%. Lo spread medio, calcolato come differenziale tra interessi alla clientela medi e costo della raccolta medio è risultato in leggera contrazione, dal 2,38% del 2023 al 2,18% del 2024, con un trend che si è manifestato soprattutto nell'ultimo trimestre dell'anno per effetto della riduzione dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea.
Il portafoglio titoli facente capo al comparto Finanza proprietaria, pari a circa 2,9 miliardi di euro, è leggermente inferiore rispetto ai 3,1 miliardi di euro di dicembre 2023. La duration del portafoglio è stata allungata da 2,3 anni di dicembre 2023 a 3,8 anni di dicembre 2024, a conferma di una gestione attiva e opportunistica, sempre mantenendo un profilo di rischio limitato.
I rapporti di qualità dell'attivo, il Gross Npe Ratio e il Net Npe Ratio, si attestano rispettivamente al 5,4% e al 2,9% (rispettivamente 5,7% e 3,2% al 30 settembre 2024), in leggero miglioramento rispetto al trimestre precedente per effetto dell'aumento dei crediti in bonis imputabile alla stagionalità dell'Area Factoring, mentre i crediti deteriorati lordi sono rimasti sostanzialmente stabili in termini di importo rispetto al 30 settembre 2024. I rapporti di qualità dell'attivo al 31 dicembre 2024 si attesterebbero rispettivamente al 5,0% e al 2,5%, escludendo le riclassificazioni derivanti dall'applicazione della normativa sulla Nuova Definizione di Default ai crediti verso il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), caratterizzati da un limitato rischio di credito e da lunghe tempistiche di pagamento. La copertura media dei crediti deteriorati è stata continuamente rafforzata dal 35% del 2022 al 48% del 31 dicembre 2024.
I coefficienti patrimoniali confermano la forte solidità del Gruppo. Entrambi i principali indicatori si mantengono ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti, con il CET1 Ratio consolidato pari a 16,10% (14,87% al 31 dicembre 2023) e il Total Capital Ratio consolidato pari al 18,11% (17,44% al 31 dicembre 2023), calcolati includendo l'utile del 2024 al netto del dividendo maturato.
La solida posizione di capitale consente la distribuzione di un dividendo totale di 111,5 milioni di euro a valere sul 2024 (2,12 euro per azione), superiore di circa il 40% agli obiettivi del Piano industriale, di cui 63,1 milioni di euro (1,20 euro per azione) distribuiti il 20 novembre 2024 e 48,4 milioni di euro (0,92 euro per azione) che verranno distribuiti il 21 maggio 2025.
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Il 2024 ha visto il completamento del Piano triennale ESG di Banca Ifis che ha riguardato tre principali aree di intervento: sociale, di governance e ambientale. Sul fronte sociale, il Social Impact lab Kaleidos, ispirato dal Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio, ha realizzato oltre 40 iniziative per un impegno complessivo di 7 milioni di euro, in crescita rispetto ai 6 milioni inizialmente previsti dal Piano. Per quantificare l'impatto sociale generato da queste progettualità, Banca Ifis, in collaborazione con Triadi – spinoff del Politecnico di Milano guidato dal prof. Mario Calderini –, ha sviluppato un modello di misurazione dell'impatto che permette di quantificare in termici economici il ritorno generato da queste iniziative. Applicato a tutte le progettualità di Kaleidos già realizzate, il modello di misurazione d'impatto ha evidenziato come un euro investito da Banca Ifis in iniziative sociali ha generato, in media, 5,1 euro di valore sociale. Tra le iniziative più rilevanti realizzate nel periodo si segnalano quelle nell'ambito della ricerca medico scientifica, con il supporto alla Fondazione Ospedale Pediatrico Bambino Gesù nel progetto di ricerca teso a valutare la sicurezza e l'efficacia della terapia genica con cellule CAR-T sui giovani pazienti con recidiva o refrattari alle altre cure oggi disponibili per i tumori maligni del sistema nervoso centrale. Altra significativa collaborazione pluriennale è quella con la Fondazione Ricerca Biomedica Avanzata di Padova, tramite i progetti "Adotta un ricercatore" e il supporto degli studi nell'ambito delle patologie neuromuscolari e metaboliche. Sempre grazie a Kaleidos, Banca Ifis è intervenuta a supporto di progetti rivolti alle categorie più fragili, come l'erogazione a favore della Fondazione Banco Alimentare Onlus, che ha permesso di distribuire l'equivalente di dieci milioni di pasti alle persone in difficoltà.
Sul fronte della governance, la Banca ha costituito un Comitato Sostenibilità, presieduto da Ernesto Fürstenberg Fassio, che ha un ruolo di indirizzo di tutte le iniziative che la Banca realizza nell'ambito della sostenibilità. Tali iniziative sono

state valutate positivamente dall'agenzia di rating internazionale MSCI che, nel corso del 2024, ha alzato il rating di Banca Ifis portandolo da A ad AA, posizionando la Banca tra i leader del settore finanziario.
L'innovazione sostenibile del modello di business di Banca Ifis ha guidato anche la realizzazione di iniziative ad elevato impatto positivo per l'ambiente. Dopo aver aderito come prima challenger bank in Italia all'iniziativa promossa dalle Nazioni Unite Net Zero Banking Alliance (NZBA), volta ad accelerare la transizione sostenibile del settore bancario internazionale, il Gruppo ha comunicato i propri target di riduzione entro il 2030 delle emissioni finanziate sul portafoglio creditizio. Nell'arco del piano, Banca Ifis ha sviluppato inoltre diversi nuovi prodotti per accelerare la transizione sostenibile delle imprese e della nostra economia come le soluzioni per favorire la mobilità sostenibile e la transizione energetica, realizzate in collaborazione con primari partner internazionali.
L'impegno sociale di Banca Ifis si è concretizzato anche attraverso "Ifis art", il progetto voluto e ideato dal Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio per la valorizzazione dell'arte, della cultura, della creatività contemporanea e dei loro valori, anche attraverso iniziative pubblico-private. Simbolo di Ifis art - che rappresenta uno dei maggiori esempi di corporate collection aziendale - è la collezione del Parco Internazionale di Scultura di Villa Fürstenberg – aperto gratuitamente al pubblico ogni domenica – con oltre trenta opere di alcuni tra i più noti esponenti dell'arte contemporanea italiana e internazionale. Sempre nell'ambito di Ifis art, nel triennio appena concluso, Banca Ifis ha accolto l'appello del Ministero dei Beni Culturali per il salvataggio e la messa in sicurezza di The Migrant Child, una delle due sole opere dell'artista Banksy presenti sul suolo italiano. Il progetto, che prevede anche il restauro del quattrocentesco palazzo su cui si trova l'opera, sarà avviato ad inizio 2025 e completato entro il 2026.
Nell'ambito della strategia di supporto delle attività culturali e di impatto sociale, Banca Ifis nel corso del 2023 ha acquisito una quota di partecipazione, pari al 2,4%, nell'ambito dell'aumento di capitale dell'Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani nel 1925. Nel 2024, inoltre, Banca Ifis è entrata, con una quota di minoranza, nel capitale di The Street S.r.l., la società che cura la gestione dell'hub culturale del Treviso Arts District e che, ad oggi, controlla la maggioranza di 21Gallery, Il Cantiere, Ristorante Vite e il brand di design Ondesign.

Il conto economico consolidato al 31 dicembre 2024 del Gruppo Banca Ifis chiude con un utile di pertinenza della Capogruppo di 161,6 milioni di euro.
Di seguito le principali voci economiche dei risultati preliminari relativi all'esercizio 2024 del Gruppo Banca Ifis.
Il margine di intermediazione si attesta a 699,2 milioni di euro, sostanzialmente in linea col dato di dicembre 2023 (- 0,8%). A tale risultato hanno contribuito la crescita del Settore Commercial & Corporate Banking, che si attesta a 351,4 milioni di euro (+6,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023) e il positivo contributo da parte del Settore Npl che si attesta a 296,2 milioni di euro (+1,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023), i quali compensano l'aumento del costo della raccolta.
Le rettifiche di valore nette per rischio di credito sono pari a 37,7 milioni di euro, in miglioramento di 14,7 milioni di euro rispetto al dato di 52,4 milioni di euro al 31 dicembre 2023 a conferma della prudente gestione del rischio di credito degli ultimi trimestri.
I costi operativi sono pari a 406,9 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 31 dicembre 2023 (+3,1%). Il cost/income ratio riclassificato risulta pari a 58,2%, in leggera crescita rispetto al dato dell'anno precedente (56,0%). Di seguito si riportano le principali componenti della voce:
Gli oneri relativi al sistema bancario al 31 dicembre 2024 risultano pari a 8,1 milioni di euro e rappresentano il costo della contribuzione annuale al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), di cui 7,9 milioni di euro relativi alla Capogruppo Banca Ifis e il residuo di 0,2 milioni di euro di competenza della controllata Banca Credifarma. Il saldo comparato al 31 dicembre 2023 pari a 11,2 milioni di euro includeva anche la contribuzione di 4,1 milioni di euro al Fondo di Risoluzione Unico che ha raggiunto l'obiettivo del proprio piano di accumulo nel 2023.
Gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri sono pari a 0,5 milioni di euro, in diminuzione di 6,4 milioni di euro rispetto al 2023. La voce, seppur di importo contenuto, è stata caratterizzata da rilasci da ricondurre alla Capogruppo Banca Ifis per 9,1 milioni di euro relativi alla risoluzione di vertenze collegate all'ex Interbanca (per 3,3 milioni di euro) e all'ex Aigis Banca (per 5,8 milioni di euro), che sono stati più che compensati da accantonamenti per complessivi 9,6 milioni di euro,
4 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:
• le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business; • gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
• le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale, come il c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio Circolare 262 (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";
• gli oneri ordinari e straordinari introdotti a carico delle banche del Gruppo (Banca Ifis e Banca Credifarma) in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (c.d. DGS o FITD) sono esposti in una voce separata denominata "Oneri relativi al sistema bancario" (la quale è esclusa del computo dei "Costi operativi"), anziché essere evidenziati nelle voci "Altre spese amministrative" o "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri";
• sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito":
– le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva; – gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;
– gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

di cui 7,5 milioni di euro a copertura di rischi connessi a contenziosi in essere su crediti d'imposta per Superbonus e 1,6 milioni di euro derivanti da garanzie rilasciate su una operazione di cessione di crediti.
L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 161,6 milioni di euro, in aumento di 1,5 milioni di euro rispetto al 2023.
Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economico-patrimoniali al 31 dicembre 2024.
L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 95,6 milioni di euro, in aumento di 16,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023 principalmente per l'incremento del margine di intermediazione e per le minori rettifiche nette su crediti.
Il margine di intermediazione del Settore è pari a 351,4 milioni di euro, in aumento di 6,8 milioni di euro rispetto all'anno precedente grazie alle positive performance dell'Area Factoring (+5,2 milioni di euro). Complessivamente, a fronte della sostanziale stabilità delle commissioni nette, crescono il margine di interesse per 6,6 milioni di euro (+2,9%) e le altre componenti del margine di intermediazione. Con riferimento al margine di intermediazione, esso deriva dall'effetto combinato delle varie Aree del Settore come di seguito illustrato:
Rispetto all'esercizio precedente vi sono minori rettifiche di valore nette per 20,3 milioni di euro (-33,4%).
I costi operativi sono pari a 164,1 milioni di euro al 31 dicembre 2024 e risultano sostanzialmente stabili rispetto all'esercizio precedente.
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri al 31 dicembre 2024 sono pari a 3,2 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato di 4,5 milioni di euro di fine esercizio 2023. Il decremento di 1,3 milioni di euro è da ricondurre principalmente a rilasci per la positiva risoluzione di contenziosi esistenti, il cui effetto ha più che compensato gli stanziamenti nell'esercizio effettuati a copertura di rischi connessi a contenziosi in essere su crediti di imposta per Super Ecobonus e altri bonus fiscali edilizi.
L'utile al 31 dicembre 2024 del Settore Npl è pari a 65,6 milioni di euro, in riduzione di 2,5 milioni di euro rispetto al termine dell'esercizio precedente.
Il margine di intermediazione del Settore ammonta a 296,2 milioni di euro, in aumento di 1,7 milioni di euro rispetto al risultato del 31 dicembre 2023, riflette i minori acquisti di portafogli Npl nel corso del 2024. La variazione è principalmente da ricondurre alle altre componenti del margine di intermediazione, in aumento di 7,3 milioni di euro, che ha più che compensato la variazione negativa per 4,5 milioni di euro delle commissioni nette, sostanzialmente riconducibile alle commissioni passive per la gestione del portafoglio della ex Revalea. L'attività di recupero giudiziale e stragiudiziale non evidenzia impatti negativi significativi derivanti dal rialzo dell'inflazione e dei tassi di interesse ma risente delle tempistiche più lunghe dell'attività giudiziale.


I costi operativi, pari a 199,2 milioni di euro al 31 dicembre 2024, risultano in aumento di 7,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023. Tale incremento è dovuto all'effetto combinato di maggiori spese del personale connesse sia al rinnovato CCNL sia all'incremento dell'organico per 3,4 milioni di euro, oltre ai maggiori costi di recupero crediti legati all'ex Revalea.
L'utile del Settore Governance & Servizi e Non Core al 31 dicembre 2024 è pari a 0,3 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato al 31 dicembre 2023 che ammontava a 13,2 milioni di euro (-12,9 milioni di euro).
Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 51,5 milioni di euro, in diminuzione di 13,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023 principalmente per l'incremento del costo della raccolta.
Per quanto concerne il costo del credito, il dato al 31 dicembre 2024 evidenza riprese nette per 2,7 milioni di euro.
I costi operativi si attestano a 43,7 milioni di euro, registrando un aumento di 4,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023, legato a maggiori spese di consulenza e a maggiori costi ICT per potenziare il presidio in ambito Climate & ESG.
Tale Settore accoglie inoltre gli oneri relativi al sistema bancario, pari a 8,1 milioni di euro, sostenuti nell'esercizio per il funzionamento dei fondi di garanzia del sistema bancario, come precedentemente commentato.
Con riferimento ai fondi per rischi ed oneri, vi sono rilasci netti pari a 0,5 milioni di euro, con un miglioramento di 3,0 milioni di euro rispetto agli accantonamenti netti di 2,5 milioni di euro del 31 dicembre 2023, grazie alla positiva risoluzione per il Gruppo di un contenzioso in essere. I rilasci rilevati sono stati solo parzialmente compensati dagli accantonamenti dell'esercizio effettuati principalmente per garanzie contrattuali prestate su posizioni cedute.
Di seguito la composizione delle principali voci patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 31 dicembre 2024.
Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 10,8 miliardi di euro, in aumento dell'1,8% rispetto al dato di dicembre 2023 pari a 10,6 miliardi di euro. La voce include titoli di debito per 1,9 miliardi di euro (2,0 miliardi di euro al 31 dicembre 2023, -3,6%), di cui titoli di Stato per 1,6 miliardi di euro. Scorporando la componente titoli di debito, i crediti verso la clientela si attestano a 8,9 miliardi di euro, in crescita del 3,0% rispetto al dato del 31 dicembre 2023 (8,6 miliardi di euro).
Il Settore Commercial & Corporate Banking si attesta a 6.985,6 milioni di euro, contro i 6.763,5 milioni di euro di dicembre 2023. La crescita è guidata dall'Area del Corporate Banking & Lending, in aumento di 106,1 milioni di euro (+4,5%), seguita dall'Area Factoring (+55,3 milioni di euro +1,9%) e dall'Area Leasing (+60,8 milioni di euro +3,9%). Il Settore Npl si attesta a 1.521,0 milioni di euro, in diminuzione di 125,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023. I crediti del Settore Governance & Servizi e Non Core risultano pari a 2.303,4 milioni di euro, in crescita di 90,9 milioni di euro rispetto al dato di fine 2023 pari a 2.212,5 milioni di euro.
La raccolta al 31 dicembre 2024 risulta pari a 11,6 miliardi di euro e risulta in leggera diminuzione rispetto al dato al 31 dicembre 2023 (-1,9%), ed è rappresentata per il 60,4% da debiti verso la clientela (49,2% al 31 dicembre 2023), per il 12,4% da debiti verso banche (23,0% al 31 dicembre 2023) e per l'27,2% da titoli in circolazione (27,8% al 31 dicembre 2023).
La struttura del funding risulta così composta:
I debiti verso banche ammontano a 1.443,3 milioni di euro, in diminuzione del 46,9% rispetto al dato di fine dicembre 2023 principalmente a seguito del rimborso integrale delle linee TLTRO III nel corso dell'esercizio 2024 complessivamente per nominali 1,5 miliardi di euro (un rimborso di una tranche per nominali 750 milioni di euro nel primo trimestre, un rimborso parziale di nominali 375 milioni di euro a fine giugno 2024 e il rimborso del residuo di nominali 411,5 milioni di euro alla scadenza finale di settembre 2024), parzialmente compensato dalla sottoscrizione di un'operazione di MRO a dicembre 2024 per 400 milioni di euro. Al 31 dicembre 2024 il saldo dei debiti verso banche è rappresentato principalmente da PCT per 630,5 milioni di euro.


I debiti verso la clientela ammontano al 31 dicembre 2024 a 7,0 miliardi di euro, in crescita del 20,4% rispetto al 31 dicembre 2023. La crescita è sostenuta dalla raccolta retail, che ammonta a 4,8 miliardi di euro a fine esercizio (+7,0% rispetto al 31 dicembre 2023) e dai PCT verso clientela, pari a 1,0 miliardi di euro (+699,4 milioni di euro rispetto al saldo a fine 2023).
I titoli in circolazione ammontano al 31 dicembre 2024 a 3,2 miliardi di euro, in riduzione di 136,2 milioni di euro (-4,1%) a seguito delle dinamiche dell'esercizio, caratterizzato dell'emissione a febbraio 2024 di un senior bond di nominali 400 milioni di euro e di durata 5 anni (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel corso dell'esercizio"), il quale ha sostanzialmente sostituito il bond Senior Preferred di nominali 400 milioni di euro emesso nel 2020 e giunto a scadenza in data 25 giugno 2024, e dal normale ammortamento dei titoli di cartolarizzazione del Gruppo (-207,7 milioni di euro rispetto a dicembre 2023).
Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 31 dicembre 2024 a 1.748,1 milioni di euro, in crescita del 3,2% rispetto al dato di fine 2023 pari a 1.693,7 milioni di euro. Le principali variazioni possono ricondursi a:
I coefficienti patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 31 dicembre 2024 si attestano per il CET1 al 16,10%, per il Tier 1 a 16,11% e per il Total Capital al 18,11%.
A seguito del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale annuale (SREP) da parte di Banca d'Italia, i nuovi requisiti di capitale che il Gruppo deve rispettare a livello consolidato per il 2024 sono i seguenti:
Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale, ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:
Si veda anche la sezione successiva "Fatti di rilievo avvenuti nel corso dell'esercizio".
Al 31 dicembre 2024, il Gruppo Banca Ifis soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.
5 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) includono gli utili generati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2024, al netto del relativo dividendo, inclusa la quota distribuita in acconto nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 4 dell'art. 2433 del Codice civile.

Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Media" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.
Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nell'esercizio.
In data 29 gennaio 2024 il Gruppo Banca Ifis ha ricevuto da Banca d'Italia la notifica di conclusione del periodico processo di revisione prudenziale ("SREP decision") condotto sul Gruppo.
Banca d'Italia ha individuato per il 2024 i seguenti requisiti di capitale (pari alla somma di Overall Capital Requirement e Pillar 2 Guidance) su base consolidata:
I requisiti di capitale sopra riportati includono la componente Target della Pillar 2 Guidance pari all'1,00%.
In data 20 febbraio 2024, Banca Ifis ha concluso il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred Unsecured nell'ambito del proprio programma di emissioni EMTN per un ammontare pari a 400 milioni di euro. L'operazione è stata destinata ad investitori istituzionali.
In particolare, l'emissione ha una durata quinquennale, con data di regolamento 27 febbraio 2024. Il reoffer price è pari a 99,362 per un rendimento a scadenza del 5,65% ed una cedola pagabile annualmente del 5,50%. L'obbligazione è stata quotata presso l'Euronext di Milano e ha un rating atteso di BB+ da parte di Fitch e di Baa3 da parte di Moody's.
Il collocamento dell'obbligazione in oggetto rientra nel programma di funding EMTN previsto dal Piano Industriale del Gruppo relativo al triennio 2022-2024, che stima 2,5 miliardi di euro di nuovi collocamenti.
L'Assemblea degli Azionisti di Banca Ifis S.p.A., riunitasi in data 18 aprile 2024 in unica convocazione sotto la presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, nel rispetto delle disposizioni vigenti, quindi secondo le modalità previste dall'art. 106 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, ha approvato in sede ordinaria:


• la proposta dell'azionista di maggioranza La Scogliera S.A. di nominare come nuovo amministratore indipendente Nicola Borri, in sostituzione del consigliere dimissionario Sebastien Egon Fürstenberg che, in qualità di Presidente onorario, continua a partecipare alla vita societaria e consiliare nei termini di Statuto. Il prof. Borri rimarrà in carica fino alla naturale scadenza del Consiglio di Amministrazione attualmente in carica, ossia fino all'Assemblea chiamata a deliberare l'approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2024.
In data 28 giugno 2024 Banca Ifis ha concluso con successo la ristrutturazione della cartolarizzazione denominata "Ifis ABCP Programme" del valore di 1,15 miliardi di euro avente ad oggetto crediti factoring di proprietà. Tale cartolarizzazione è stata inizialmente perfezionata il 13 ottobre 2016 e ha ad oggetto la cessione su base rotativa di crediti vantati verso la clientela privata derivanti dall'attività di factoring ordinaria del Gruppo, acquistati sia pro-soluto, sia pro solvendo e di cui sia stata notificata la cessione al debitore ceduto.
L'operazione di ristrutturazione ha portato Banca Ifis, che ha assunto il ruolo di Lead-Arranger e Calculation Agent, a migliorare le condizioni economiche della cartolarizzazione e ad allargare la platea degli investitori, che è passata da sei a otto istituti. Alle banche già coinvolte nel progetto si sono aggiunte Cassa Depositi e Prestiti (CDP), il cui impegno mira a garantire nuova finanza alle Pmi, e Natixis CIB, quest'ultima assumendo anche il ruolo di co-arranger.
Tale operazione di ristrutturazione non ha avuto impatti sulla situazione economica e patrimoniale del Gruppo Banca Ifis.
Per quanto concerne la raccolta TLTRO, si segnala come nel corso dell'esercizio, grazie alla solida posizione di liquidità del Gruppo in riserve e attivi liberi finanziabili in BCE, si è proseguito con il percorso di rimborso anticipato rispetto alla scadenza di settembre 2024, delle linee TLTRO III per un ulteriore valore nominale di 1.125 milioni di euro completando inoltre con largo anticipo tutte le azioni manageriali finalizzate al rimborso del residuo valore nominale di 411,5 milioni di euro, avvenuto in data 25 settembre 2024 e che ha portato a nominali 2.036,5 milioni di euro l'ammontare di linee TLTRO III rimborsate.
Si evidenzia come, già dalla fine del 2023, il Gruppo abbia posto in essere le azioni manageriali propedeutiche alla sostituzione di tale componente di funding attraverso emissioni di obbligazioni senior, l'incremento della raccolta retail con una strategia multicanale e campagne di marketing mirate nonché con la ristrutturazione di operazioni di cartolarizzazione sui portafogli del Gruppo. Tali azioni hanno quindi di fatto modificato la struttura di funding del Gruppo che al 31 dicembre 2024 è rappresentata per il 60,4% da debiti verso la clientela (49,2% al 31 dicembre 2023), per il 12,4% da debiti verso banche (23,0% al 31 dicembre 2023) e per l'27,2% da titoli in circolazione (27,8% al 31 dicembre 2023).
In data 7 novembre 2024 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha deliberato la distribuzione di un acconto sui dividendi sull'utile 2024 complessivamente pari a euro 63.083.736,00 ossia pari a 1,20 euro (al lordo delle ritenute di legge) per ciascuna delle n. 52.569.780 azioni Banca Ifis emesse e in circolazione a tale data (e quindi escludendo le azioni proprie detenute dalla Banca). L'acconto sui dividendi sull'utile 2024 è stato messo in pagamento con data stacco cedola (ex date) il 18 novembre 2024, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 19 novembre e data di pagamento (payment date) il 20 novembre 2024. La relazione del Consiglio di Amministrazione e il prospetto contabile al 30 settembre 2024 ex articolo 2433-bis c.c., sulla base dei quali il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la distribuzione dell'acconto sul dividendo e incluse all'interno del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024, sono messi a disposizione del

pubblico presso la sede sociale della Banca, nonché sul meccanismo di stoccaggio autorizzato e sul sito web istituzionale della Banca, www.bancaifis.it, sezione "Investor Relations". Infine, ai fini della distribuzione dell'acconto sui dividendi, la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. ha rilasciato in data 7 novembre 2024 il parere previsto dall'articolo 2433-bis c.c. che è a disposizione dei soci presso la sede sociale della Banca.
In data 7 gennaio 2025 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha approvato la promozione di un'offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria (OPAS) sulla totalità delle azioni di illimity Bank. L'offerta è stata comunicata al mercato con comunicazione diffusa nella medesima data ai sensi e per gli effetti dell'articolo 102, comma 1, del D. Lgs. 58/98 (il "TUF") e dell'articolo 37 del regolamento adottato con delibera CONSOB n. 11971/99 (il "Regolamento Emittenti"). L'offerta, che resta condizionata all'ottenimento delle relative autorizzazioni regolamentari e all'avveramento delle condizioni stabilite, è finalizzata all'acquisizione da parte di Banca Ifis della titolarità del 100% delle azioni di illimity Bank quotate su Euronext Milan, Segmento Euronext STAR Milan. In particolare, Banca Ifis ha proposto che per ciascuna azione di illimity Bank portata in adesione all'offerta sia riconosciuto un corrispettivo che esprime una valorizzazione unitaria pari a 3,55 euro, sulla base del prezzo ufficiale delle azioni di Banca Ifis al 7 gennaio 2025. Tale corrispettivo è composto da:
In caso di successo dell'offerta, l'operazione, che prevede la successiva fusione per incorporazione di illimity Bank in Banca Ifis, potrà consentire al Gruppo Banca Ifis di accelerare il proprio percorso di crescita e di consolidare la leadership nel mercato italiano dello specialty finance, ampliando la base delle PMI clienti, entrando in nuovi business e in nuovi segmenti e proseguendo la leadership negli Npl.


Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Massimo Luigi Zanaboni, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.


Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:
| VOCI DELL'ATTIVO (in migliaia di euro) |
31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 505.016 | 857.533 |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 12.069 | 12.896 |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
237.032 | 221.982 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 701.830 | 749.176 |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | 703.763 | 637.567 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 10.810.018 | 10.622.134 |
| Derivati di copertura | 7.404 | - |
| Partecipazioni | 24 | 24 |
| Attività materiali | 166.665 | 143.255 |
| Attività immateriali | 85.488 | 76.667 |
| di cui: | ||
| - avviamento | 38.020 | 38.020 |
| Attività fiscali: | 213.464 | 285.435 |
| a) correnti | 42.033 | 46.601 |
| b) anticipate | 171.431 | 238.834 |
| Altre attività | 382.965 | 444.692 |
| Totale dell'attivo | 13.825.738 | 14.051.361 |

| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO (in migliaia di euro) |
31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Debiti verso banche | 1.443.250 | 2.717.139 |
| Debiti verso clientela | 7.001.763 | 5.814.624 |
| Titoli in circolazione | 3.152.737 | 3.288.895 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 13.765 | 14.005 |
| Derivati di copertura | 14.868 | 11.644 |
| Passività fiscali: | 51.924 | 57.717 |
| a) correnti | 23.345 | 26.025 |
| b) differite | 28.579 | 31.692 |
| Altre passività | 339.377 | 387.554 |
| Trattamento di fine rapporto del personale | 7.569 | 7.906 |
| Fondi per rischi e oneri | 52.339 | 58.178 |
| Riserve da valutazione | (28.144) | (39.215) |
| Riserve | 1.543.729 | 1.505.424 |
| Acconti su dividendi (-) | (63.084) | (62.962) |
| Sovrapprezzi di emissione | 85.391 | 84.108 |
| Capitale | 53.811 | 53.811 |
| Azioni proprie (-) | (20.971) | (21.817) |
| Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 15.836 | 14.240 |
| Utile (perdita) d'esercizio (+/-) | 161.578 | 160.110 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 13.825.738 | 14.051.361 |
| VOCI DEL CONTO ECONOMICO (in migliaia di euro) |
31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Margine di interesse | 532.505 | 566.197 |
| Commissioni nette | 91.775 | 98.221 |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 74.872 | 40.198 |
| Margine di intermediazione | 699.152 | 704.616 |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (37.670) | (52.407) |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 661.482 | 652.209 |
| Spese amministrative: | (417.390) | (402.011) |
| a) spese per il personale | (169.852) | (163.802) |
| b) altre spese amministrative | (247.538) | (238.209) |
| Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali | (23.276) | (17.706) |
| Altri oneri/proventi di gestione | 33.750 | 25.069 |
| Costi operativi | (406.916) | (394.648) |
| Oneri relativi al sistema bancario | (8.136) | (11.193) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (478) | (6.878) |
| Oneri e proventi non ricorrenti | (610) | (2.919) |
| Utile (perdite) da cessioni di investimenti | - | 986 |
| Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 245.342 | 237.557 |
| Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente | (82.168) | (75.641) |
| Utile (perdita) d'esercizio | 163.174 | 161.916 |
| Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi | (1.596) | (1.806) |
| Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo | 161.578 | 160.110 |


| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI | CONSISTENZE | ||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2024(*) | 31.12.2023(**) | |
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.583.801 | 1.544.497 | |
| Capitale di classe 1 (Tier 1) | 1.584.703 | 1.545.424 | |
| Totale Fondi propri | 1.781.416 | 1.812.324 | |
| Totale attività ponderate per il rischio (RWA) | 9.836.093 | 10.390.002 | |
| CET1 Ratio | 16,10% | 14,87% | |
| Tier 1 Ratio | 16,11% | 14,87% | |
| Total Capital Ratio | 18,11% | 17,44% |
(*) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) includono gli utili maturati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2024, al netto del relativo dividendo, inclusa la quota distribuita in acconto nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 4 dell'art. 2433 del Codice civile.
(**) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) includono gli utili maturati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2023, al netto del relativo dividendo, inclusa la quota distribuita in acconto nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 4 dell'art. 2433 del Codice civile.
Rosalba Benedetto
Direttore Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability Banca Ifis S.p.A.
Davide Tammaro Responsabile Brand, Corporate Communication & Sustainability [email protected] +39 366 6258525
Responsabile Investor Relations & Corporate Development Banca Ifis S.p.A. +39 02 24129953
Davide Pastore
Responsabile Relazioni con i Media [email protected] +39 337 1115357
COMUNICATO STAMPA
RISULTATI CONSOLIDATI PRELIMINARI DEL 2024

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