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Banca Ifis

Earnings Release Jul 28, 2015

4153_10-q_2015-07-28_10a08b1f-5be1-41b0-87d2-26e2a7927bbd.pdf

Earnings Release

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Informazione
Regolamentata n.
0147-40-2015
Data/Ora Ricezione
28 Luglio 2015
12:03:23
MTA - Star
Societa' : BANCA IFIS
Identificativo
Informazione
Regolamentata
: 61311
Nome utilizzatore : IFISN01 - DI GIORGIO
Tipologia : IRAG 02
Data/Ora Ricezione : 28 Luglio 2015 12:03:23
Data/Ora Inizio
Diffusione presunta
: 28 Luglio 2015 12:18:24
Oggetto : del 2015 Banca IFIS, utile record nei primi sei mesi
Testo del comunicato

Vedi allegato.

COMUNICATO STAMPA – PRIMO SEMESTRE 2015

Banca IFIS, utile record nei primi sei mesi del 2015 (+161,3%)

L'AD Giovanni Bossi: "Prevista una crescita tra il 10 e il 15% del dividendo per azione per l'esercizio 2015"

Sommario
1° semestre 2015
Margine di intermediazione a 264,7
milioni (+85,1%);
1 gennaio-30 giugno
Risultato netto della gestione finanziaria a 247,8 milioni di euro (+103,4%);

Utile netto a
130,8
milioni (+161,3%);

Sofferenze
nette/impieghi
settore Crediti Commerciali
in diminuzione: dall'1,3%
all'1,2%;

Costo della qualità creditizia
crediti commerciali
a 112
bp;

Common Equity Tier
1
(CET1): 15,43% (13,89% al 31 dicembre 2014);

Total Own Funds Capital Ratio: 16,11% (14,21% al 31 dicembre 2014);

Assunzioni in crescita: 98
nuove risorse inserite.
2° trimestre 2015
Margine di intermediazione a 193,5
milioni di euro (+162,8%);
1 aprile-30 giugno
Risultato netto della gestione finanziaria a 182,7
milioni (+200,2%);

Utile netto a 104,6
milioni di euro (+312,0%).

Commento all'andamento della gestione

Mestre, 28 luglio 2015 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS, riunitosi oggi sotto la presidenza di Sebastien von Fürstenberg, ha approvato i risultati finanziari del primo semestre del 2015.

"Consegniamo al mercato una semestrale eccezionale," ha detto Giovanni Bossi, Amministratore Delegato di Banca IFIS, che continua: "Questi risultati dimostrano ancora una volta che il modello di Banca IFIS funziona,

che le azioni sono efficaci, che il percorso innovativo intrapreso ha il respiro per durare nel tempo. La dotazione attuale di patrimonio permetterà a tutti i core business di realizzare una crescita sostenuta. Il rafforzamento patrimoniale ci consente di affrontare con serenità le sfide che si aprono sul mercato. Il Consiglio di Amministrazione - sottolinea Bossi - alla luce dei risultati sin qui ottenuti e dalle evidenze ad oggi disponibili riguardo l'andamento gestionale atteso del secondo semestre, ritiene sarà possibile proporre la distribuzione di un dividendo per azione in crescita tra il 10 e il 15% rispetto a quello erogato per l'esercizio 2014".

Andamento della gestione

Dinamiche economiche del consolidato

Il margine di intermediazione si attesta a 264,7 milioni di euro (+85,1% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, pari a 143,0 milioni, grazie alla significativa crescita registrata dai segmenti DRL (+50,0%) e Crediti Fiscali (+72,3%), nonché per effetto degli utili generati dall'operazione di riassetto di parte del portafoglio titoli di Stato perfezionatasi nel mese di aprile 2015 (124,0 milioni di euro lordi).

Il risultato del settore crediti commerciali (77,3 milioni di euro rispetto ai 78,6 del corrispondente periodo del 2014, -1,7%) è influenzato da dinamiche opposte relativamente alle aree di business Credi Impresa Futuro e Pharma. Il margine di intermediazione del primo semestre del business Pharma diminuisce del 15,9% rispetto allo stesso semestre dell'anno precedente. La riduzione è causata dalla diminuzione delle commissioni di acquisto addebitate al cedente classificate fra gli interessi attivi. Dalla fine del 2014, infatti, l'area di business Pharma ha sviluppato un nuovo approccio al mercato, acquistando pacchetti di crediti al loro valore nominale (o poco sotto la pari). La redditività delle operazioni è rappresentata pertanto dagli interessi dei ritardati pagamenti contabilizzati per importi prudenzialmente inferiori al tasso di interesse di mora, nonché sulla base di accordi transattivi conclusi nel periodo. La Banca sta lavorando, nell'ambito del generale quadro normativo di riferimento, ad un affinamento metodologico delle modalità di rendicontazione di tale componente, finalizzata ad una migliore rappresentazione dell'effettiva redditività dell'area di business. Sostanzialmente in linea i risultati di Credi Impresa Futuro, che si confermano allineati alle performance del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Il turnover del settore crediti commerciali è pari a 4,6 miliardi di euro (+22% rispetto a giugno 2014), un impiego puntuale di 2,6 miliardi di euro (+21,1% rispetto a giugno 2014) con un numero di imprese clienti in crescita del 7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Il settore DRL, attivo nell'acquisto e nella gestione di portafogli di crediti non performing nel mercato unsecured, registra un margine pari a 19,4 milioni di euro rispetto ai 13,0 milioni nel corrispondente periodo del 2014 (+50,0%). L'ottima performance del semestre è il risultato di un'efficace raccolta di piani cambiari e manifestazioni di volontà – che hanno complessivamente registrato una crescita nell'ordine del 22% (83,4 milioni rispetto ai 68,2 milioni del 30 giugno 2014) - e da un'accelerazione dell'attività giudiziale della Legal Factory. Si evidenzia che il solo margine di intermediazione non è rappresentativo dell'andamento del settore DRL in quanto, relativamente ai crediti DRL in sofferenza, esclude gli effetti economici conseguenti alle variazioni dei flussi di cassa attesi, che vengono contabilizzati nella voce rettifiche/riprese di valore nette su crediti.

Il settore dei Crediti Fiscali si attesta a 7,5 milioni (4,4 milioni a fine del primo semestre 2014, +72,3%), grazie principalmente ai significativi incassi fatti registrare nel periodo e alla riduzione nei tempi di incasso delle esposizioni rispetto alle stime iniziali.

Il settore Governance e Servizi si attesta a 160,4 milioni rispetto ai 47,0 milioni del 30 giugno 2014 (+241,1%) grazie al contributo dell'utile da cessione derivante dall'operazione di riassetto del portafoglio titoli di Stato precedentemente citata. La redditività del settore beneficia dell'abbassamento del costo della raccolta retail, dovuto alla riduzione pianificata delle masse e dei tassi di interesse.

Nel secondo trimestre il margine di intermediazione si attesta a 193,5 milioni (69,5 milioni al netto dell'utile da negoziazione titoli) verso i 73,6 milioni nel corrispondente periodo del 2014. I crediti commerciali hanno contribuito per 37,9 milioni (verso 41,1 milioni), il settore DRL per 12,0 milioni (verso 6,4 milioni), i crediti fiscali per 3,6 milioni (verso 2,2 milioni) e il settore Governance e Servizi per 140,0 milioni (circa 16 milioni al netto dell'utile da negoziazione del portafoglio titoli di Stato) rispetto ai 23,9 dello stesso periodo del 2014.

Le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti sono risultate pari a 12,7 milioni di euro rispetto ai 21,2 milioni al 30 giugno 2014 (-40,1%). Il continuo trend decrescente, nel solo settore crediti commerciali, è da ascrivere agli effetti positivi delle azioni di monitoraggio costante sull'evoluzione del profilo di rischio creditizio associato alla controparte. Tale andamento si è verificato in presenza di una rigorosa e sempre coerente politica adottata dalla Banca nelle valutazioni di merito creditizio. Il decremento delle rettifiche di valore si traduce in un netto miglioramento del costo del rischio di credito relativamente ai crediti commerciali, calcolato negli ultimi 12 mesi rispetto all'impiego medio su tale categoria, che si attesta a 112 bp.

Il rapporto sofferenze/impieghi nel settore crediti commerciali scende all'1,2% rispetto al 1,3% del 31 dicembre 2014.

Il coverage ratio delle sofferenze del settore crediti commerciali si attesta all'87,2% rispetto all'86,4% del 31 dicembre 2014.

Il risultato netto della gestione finanziaria del Gruppo è pari a 247,8 milioni (123,8 milioni al netto degli effetti della citata operazione di cessione) contro i 121,8 milioni del 30 giugno 2014 (+103,4%).

Il risultato netto della gestione finanziaria del settore Crediti Commerciali cresce del 13,6% a 63,8 milioni di euro contro 56,2 milioni del primo semestre 2014, principalmente per effetto della riduzione delle rettifiche di valore nette su crediti; quello del settore DRL è pari a 20,2 milioni contro 14,3 milioni al 30 giugno 2014 (+41%) per l'effetto delle modalità operative di raccolta introdotte nel settore DRL dal marchio CrediFamiglia; quello dell'area Crediti Fiscali si attesta a 7,5 milioni di euro rispetto ai 4,3 milioni del 30 giugno 2014, con un incremento del 75,6% per le ragioni già esposte nella sezione "margine di intermediazione". Infine, il risultato netto della gestione finanziaria del settore Governance e Servizi, al netto degli effetti della citata operazione di riassetto del portafoglio titoli di Stato, registra un calo del 31,5%, attestandosi a 32,2 milioni di euro contro i 47,0 milioni del primo semestre 2014. Giova ricordare che tale risultato è influenzato anche dalle rettifiche di valore (4,2 milioni di euro) apportate a due titoli di capitale non quotati, per tener conto delle evidenze di perdite durevoli emerse in sede di valutazione (impairment).

Nel secondo trimestre il risultato netto della gestione finanziaria si attesta a 182,7 milioni (60,9 milioni nel secondo trimestre del 2014). I crediti commerciali vi hanno contribuito per 30,0 milioni (27,8 milioni nel secondo trimestre 2014, +7,9%), il settore DRL per 11,3 milioni (7,1 milioni nello stesso periodo del 2014, +60,2%); i crediti fiscali per 3,6 milioni (2,0 milioni nel secondo trimestre del 2014, +76,2 %); il settore Governance e Servizi ha registrato 137,8 milioni contro 23,9 al 30 giugno 2014 .

Al 30 giugno 2015 i costi operativi, pari a 51,8 milioni di euro contro 46,6 milioni del primo semestre 2014, aumentano complessivamente dell'11,1%. Le spese per il personale, pari a 23,7 milioni, crescono dell'11,6% (21,2 milioni nel 2014) per effetto delle nuove assunzioni avvenute: sono 98 le risorse aggiunte nei primi sei mesi del 2015, con un incremento del 15,9% rispetto a dicembre 2014. L'incremento delle spese del personale è coerente con l'obiettivo di strutturare maggiormente alcune aree e servizi a supporto del business e del contesto in cui il Gruppo è chiamato ad operare. In totale il numero dei dipendenti del Gruppo a giugno 2015 è di 681 risorse.

Le altre spese amministrative, pari a 27,5 milioni di euro contro i 23,3 milioni del primo semestre 2014, registrano un incremento del 17,7% rispetto al 30 giugno dell'anno precedente, per effetto principalmente dell'aumentata attività connessa al settore DRL i cui costi di recupero e spese di informazione alla clientela (rispettivamente pari a 4,1 milioni di euro e 1,6 milioni di euro), sono attualmente esposti in tale voce di conto economico. Aumentano inoltre le spese per il reengineering dei processi di business e del sistema dei controlli interni, richiesto dagli adeguamenti alle nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche in materia di sistema dei controlli interni, sistema informativo e continuità operativa.

Il cost/income ratio (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione) si attesta, al 30 giugno 2015, al 19,6% (36,8% considerando il margine di intermediazione al netto dell'utile da cessione su titoli di Stato) contro il 32,6% del 30 giugno 2014.

L'utile lordo del periodo si attesta a 196,0 milioni di euro contro 75,2 milioni del 30 giugno 2014.

Le imposte sul reddito ammontano a 65,2 milioni verso 25,1 milioni al 30 giugno 2014. Il tax rate di Gruppo scende al 33,3% nel primo semestre 2015 dal 33,4% del 30 giugno 2014.

L'utile netto di periodo totalizza 130,8 milioni di euro, rispetto ai 50,1 milioni del 30 giugno 2014 con un incremento del 161,3%.

Nel secondo trimestre l'utile netto è pari a 104,5 milioni (25,4 milioni dello stesso periodo del 2014).

Dinamiche patrimoniali del consolidato

L'attivo del Gruppo, che al 30 giugno 2015 ammonta a 7.221,4 milioni (8.309,3 milioni al 31 dicembre 2014), è principalmente costituito da crediti verso la clientela e da attività finanziarie disponibili per la vendita.

Il totale dei crediti verso la clientela è pari a 3.152,1 milioni, in aumento del 12% rispetto ai 2.814,3 milioni a fine del 2014. Nel dettaglio i crediti commerciali, pari a 2.617,2 milioni di euro al 30 giugno 2015, aumentano di 162,1 milioni rispetto alla chiusura dell'esercizio 2014 (+6,6%). L'incidenza delle esposizioni creditizie verso la Pubblica Amministrazione al 30 giugno 2015 è pari al 27,6% del totale dei crediti del settore contro il 27,1% al 31 dicembre 2014, mentre l'incidenza delle esposizioni verso il settore privato è pari al 72,4% (contro il 72,9% al 31 dicembre 2014). I crediti DRL aumentano di 85,0 milioni di euro (+62,8%) a 220,4 milioni per un valore nominale dei crediti gestiti di 6.823,4 milioni di euro. Tale crescita è stata perlopiù realizzata grazie all'intensa attività di acquisto di portafogli avvenuta nel semestre. I crediti fiscali diminuiscono di 5,2 milioni di euro a 114,3 milioni (-4,3%), soprattutto in seguito all'avvenuto incasso nel periodo considerato di due significative esposizioni. Per quanto riguarda il settore Governance e Servizi, i crediti verso la clientela aumentano di 95,9 milioni di euro a 200,3 milioni (+91,9%), prevalentemente per effetto della marginazione in Cassa

Compensazione e Garanzia (CCG) legata alle operazioni di pronti contro termine passivi in Titoli di Stato sulla piattaforma MTS.

Per quanto attiene all'attività a favore delle PMI, la durata delle esposizioni si conferma a breve termine, in linea con la strategia di supporto al capitale circolante adottata dal Gruppo. I tempi medi di incasso si attestano infatti a 3 mesi per le esposizioni nei confronti di privati e tra i 4 e i 6 mesi verso la Pubblica Amministrazione.

Il totale delle attività deteriorate nette, anche in virtù delle recenti acquisizioni nel settore DRL, si attesta a 340,3 milioni a giugno 2015 contro i 248,1 milioni a fine 2014 (+37,2%).

Le attività deteriorate nette nel settore dei crediti commerciali, la cui dinamica è la sola di effettivo interesse ai fini della considerazione della qualità del credito della Banca, si attestano a 119,8 milioni di euro da 112,6 milioni a fine 2014, in crescita del 6,4%. L'incidenza delle attività deteriorate nette su totale degli impieghi del medesimo settore è pari al 4,6%, in linea con il dato del 31 dicembre 2014, e al 22,9% (25,7% a dicembre 2014) rispetto al patrimonio netto del Gruppo.

La composizione delle attività deteriorate nette del Gruppo nel solo settore dei crediti commerciali è di seguito riportata:

  • Le sofferenze nette ammontano al 30 giugno 2015 a 32,4 milioni contro 33,0 milioni a dicembre 2014; il rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi netti del settore scende all'1,2% rispetto all'1,3% del 31 dicembre 2014.
  • La nuova categoria delle inadempienze probabili nette, che ricomprende le posizioni precedentemente classificate ad incaglio soggettivo e ristrutturate, presenta un saldo al 30 giugno 2015 di 42,0 milioni rispetto ai 43,8 milioni del 31 dicembre 2014 (-4,1%). Tale riduzione è principalmente riconducibile ad un incremento nei livelli di copertura della categoria, che passano dal 24,5% del 31 dicembre 2014 al 29,1% del 30 giugno 2015, a fronte della puntuale e rigorosa politica di valutazione adottata dal Gruppo.
  • Le esposizioni scadute nette, che nella nuova definizione data da Banca d'Italia ricomprendono, oltre alle posizioni già classificate in precedenza come scadute, anche gli incagli oggettivi, ammontano al 30 giugno 2015 a 45,5 milioni contro l'analogo dato di 35,8 milioni a dicembre 2014 (27,1%). Le variazioni nello scaduto deteriorato sono normali nel business model della Banca. In questo frangente tali variazioni sono perlopiù riferibili a una singola operazione rientrata nei primi giorni di luglio. Le esposizioni scadute nette si riferiscono per 3,1 milioni (3,9 milioni a fine 2014) a crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione acquistati a titolo definitivo nell'ambito dell'attività di finanziamento.

Le attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS), che includono titoli di debito e titoli di capitale, si attestano al 30 giugno 2015 a 3.803,2 milioni rispetto ai 243,3 milioni a fine 2014 (+1.463%), principalmente a seguito dell'operazione di riassetto del portafoglio titoli di Stato perfezionata nel mese di aprile 2015. La relativa riserva da valutazione, al netto dell'effetto fiscale, al 30 giugno 2015 è negativa per 6,7 milioni (riserva positiva per 6,0 milioni al 31 dicembre 2014).

Il totale dei crediti verso banche al 30 giugno 2015 è risultato pari a 114,8 milioni, rispetto ai 274,9 milioni al 31 dicembre 2014 (-58,2%). Questa voce comprende alcuni titoli non quotati in un mercato attivo con controparti

bancarie, per un ammontare di 5,0 milioni di euro (-54,6% rispetto al 31 dicembre 2014) ed impieghi di tesoreria presso altri istituti di credito per 109,8 milioni (-58,4% rispetto al 31 dicembre 2014), connessi essenzialmente al mantenimento di disponibilità eccedenti sul sistema.

L'ammontare del portafoglio titoli di debito al 30 giugno 2015 è pari a 3.798,8 milioni di euro e comprende titoli classificati fra le attività finanziaria disponibili per la vendita per 3.793,8 milioni di euro e fra i crediti verso banche per 5,0 milioni di euro.

La dinamica della raccolta, al netto del conto deposito rendimax e del conto corrente contomax, va analizzata in modo integrato in funzione dell'andamento del mercato ed è costituita da raccolta wholesale mediante pronti contro termine (classificati tra i debiti verso la clientela in quanto effettuati con controparte formalmente non bancaria), da operazioni di rifinanziamento sull'Eurosistema, nonché da operazioni di breve termine messe in atto dalla tesoreria verso altri istituti bancari. Il totale della raccolta, che al 30 giugno 2015 risulta pari a 6.494,9 milioni di euro con un decremento del 16,1% rispetto al 31 dicembre 2014, è rappresentata per il 93% da Debiti verso la clientela (70,8% al 31 dicembre 2014) e per il 7% da Debiti verso banche (29,2% al 31 dicembre 2014).

I Debiti verso la clientela ammontano al 30 giugno 2015 a 6.037,6 milioni di euro (+10,1% rispetto al 31 dicembre 2014). L'incremento è dovuto principalmente al maggior utilizzo di pronti contro termine con sottostante titoli di Stato e controparte Cassa di Compensazione e Garanzia che si attestano a 3.010,5 milioni di euro (contro 2.082,9 milioni di euro a fine 2014). La raccolta retail si attesta a 2.930,6 milioni di euro del 30 giugno 2015, di cui 2.865 milioni riferibili a rendimax e 65,6 milioni riferibili a contomax, contro i 3.314,2 milioni di euro del 31 dicembre 2014. La dinamica è conseguenza della riduzione dei tassi avvenuta in modo graduale. La Banca continua a farsi carico dell'imposta di bollo proporzionale su rendimax e contomax, pari allo 0,20%.

I Debiti verso banche, che ammontano a 457,4 milioni di euro (rispetto ai 2.259,0 milioni di euro a dicembre 2014, -79,8%), risultano composti principalmente da raccolta derivante da operazioni di rifinanziamento su Eurosistema per 319,7 milioni di euro rispetto ai 2.226,9 milioni di euro al 31 dicembre 2014. Tale valore include per 119,7 milioni di Euro la tranche TLTRO di dicembre 2014 emessa ad un tasso fisso dello 0,15% con scadenza 26 settembre 2018. La rimanente parte dei debiti verso banche è rappresentata da depositi interbancari di cui 120,0 milioni di euro su piattaforma E-Mid. Il considerevole decremento dell'ammontare dei Debiti verso banche rispetto alla fine del precedente esercizio è conseguenza del minor ricorso al rifinanziamento sull'Eurosistema rispetto all'utilizzo della piattaforma MTS e controparte Cassa di Compensazione e Garanzia. L'utilizzo della fonte BCE o della piattaforma MTS trova ragione esclusiva in valutazioni di convenienza economica dovute all'andamento dei tassi di interesse.

Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 30 giugno 2015 a 524,3 milioni di euro, contro i 437,8 milioni al 31 dicembre 2014 (+19,7%).

Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, il Total Own Funds Capital Ratio si attesta a 16,11% (14,21% al 31 dicembre 2014) mentre il Common Equity Tier 1 Ratio (CET1) è pari a 15,43 (13,89% al 31 dicembre 2014).

Evoluzione prevedibile della gestione

Continuano le aspettative di contenuta crescita nel breve termine nell'area Euro e in particolare in Italia.

La soluzione temporanea del problema Grecia riduce i timori di conseguenze negative derivanti da instabilità sui mercati finanziari. Il costo del denaro resta impostato su livelli bassissimi, per effetto delle azioni di politica monetaria della BCE e di livelli di variazione dei prezzi estremamente contenuti. La bassa o nulla inflazione è frutto della dinamica dei prezzi delle materie prime e in genere del relativamente contenuto utilizzo dei fattori produttivi. Ci si attende che gli interventi di politica monetaria siano in grado di riportare l'inflazione verso gli obiettivi stabiliti dalle autorità.

Ad oggi non appare immaginabile un'uscita dalla crisi in assenza di nuovo credito bancario per l'economia reale. In questo contesto la capacità di assicurare supporto alle piccole e medie imprese, anche grazie al rafforzamento dei coefficienti patrimoniali e della liquidità, continua a rappresentare, per Banca IFIS, un vantaggio competitivo che le consente di acquisire nuova clientela e nuovi impieghi. Questo in un contesto di mercato ancora caratterizzato da una moderata offerta di credito e da una domanda ancora alla ricerca di soluzioni adeguate, soprattutto per le imprese più piccole e con merito creditizio meno misurabile o scarso.

Ciò considerato, Banca IFIS può continuare a fare affidamento su attese positive per il resto del 2015 per tutte le aree di business.

Rimane sempre più importante il ruolo che la Banca può rivestire nel settore dei crediti non-performing (DRL) grazie all'offerta di soluzioni che molti istituti di credito e operatori finanziari italiani ed esteri stanno ricercando. Continueranno il monitoraggio e la proposta di offerte di acquisto per portafogli di crediti vantati verso famiglie consumatrici che gli originators presumibilmente decideranno di cedere. Nonostante il perdurare della difficile congiuntura, la Banca sul fronte della gestione dei NPLs sta adottando soluzioni organizzative e gestionali che le permettono di ipotizzare l'incremento dei tassi di recupero. In considerazione dell'elevata liquidità rinvenibile sul mercato, con scambi che avvengono a prezzi anche molto differenziati in funzione della qualità intrinseca dei portafogli; della capacità della Banca di trasformare la qualità dei portafogli in forza della propria azione nei confronti dei debitori; infine dell'opportunità di soddisfare più elevati volumi operativi con beneficio per la banca e per i debitori coinvolti dalle iniziative dell'istituto, non è da escludere il ripetersi di operazioni sul mercato secondario che vedano Banca IFIS cedere portafogli lavorati con l'obiettivo di liberare risorse operative destinandole ad ulteriori incrementi di attività.

L'operatività sui crediti fiscali vede la Banca rafforzare la propria posizione già di leader nel settore, in considerazione della buona redditività ritraibile nel medio termine da questi investimenti.

Sul fronte della raccolta retail ci si attende un'ulteriore contrazione del costo medio del funding. La discesa delle masse raccolte dovrebbe peraltro interrompersi in linea con le aspettative e tenuto conto dello scenario concorrenziale.

Per quanto concerne i titoli governativi nel portafoglio detenuto dalla Banca si ritiene, sulla base delle evidenze e della politica monetaria in essere, che il rifinanziamento di tale portafoglio continuerà ad avvenire a tassi di interesse nell'intorno o sotto lo zero quantomeno per l'esercizio in corso.

Allo stato e in considerazione delle dinamiche in ordine ai margini ritraibili investendo sul mercato dei titoli di stato, la Banca valuta la propria posizione come appropriata. Eventuali opportunità potranno essere valutate in coerenza con l'emersione di dinamiche di mercato favorevoli.

Infine, la Banca continuerà a valutare ulteriori nuove opportunità che dovessero presentarsi nei segmenti sui quali opera ed in mercati contigui o altrimenti valutabili come interessanti nelle strategie di sviluppo declinate.

In considerazione di quanto sopra, è ragionevole prevedere per il Gruppo un andamento positivo della redditività per il 2015.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo

Il 17 giugno 2015 è stata lanciata sul mercato una nuova unità di business denominata "Farmacie", integrata alla già esistente area "Banca IFIS Pharma". Obiettivo di tale unità supportare le esigenze di finanziamento a medio termine di oltre 15.000 farmacie distribuite su tutto il territorio nazionale attraverso un nuovo strumento: il finanziamento a medio termine finalizzato al supporto del debito di fornitura dedicato ad una clientela imprenditoriale retail, erogando credito ai titolari di farmacia a fronte delle loro esposizioni commerciali. Grazie ad un know-how consolidato e una conoscenza approfondita del mercato, arricchita dall'ingresso di un team di professionisti che vantano una lunga esperienza nel settore, Banca IFIS unisce in questo ramo di business due forti specializzazioni: il finanziamento alle imprese, erogato grazie all'uso del factoring quale strumento di mitigazione del rischio di credito, e la presenza nel settore farmaceutico e sanitario di Banca IFIS Pharma, specializzata nelle soluzioni gestionali per le aziende interessate a cedere i propri crediti vantati verso il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e la PA.

Dichiarazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Emanuel Nalli, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili della società.

Banca IFIS S.p.A. Responsabile Comunicazione Mara Di Giorgio Cell: +39 335 7737417 [email protected] www.bancaifis.it

Ufficio Stampa e Relazioni Esterne Valeria Costa Cell: +39 366 5627949 [email protected]

Chiara Bortolato Cell: +39 3669270394 [email protected]

Stato Patrimoniale Consolidato

VOCI DELL'ATTIVO CONSISTENZE AL VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.06.2015 31.12.2014 ASSOLUTA %
10 Cassa e disponibilità liquid 20 24 (4) (16,7)%
20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 248 - 248 n.a.
40 Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.803.216 243.325 3.559.891 1463,0%
50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - 4.827.363 (4.827.363) (100,0)%
60 Crediti verso banche 114.843 274.858 (160.015) (58,2)%
70 Crediti verso clientela 3.152.145 2.814.330 337.815 12,0%
120 Attività materiali 51.509 50.682 827 1,6%
130 Attività immateriali 6.779 6.556 223 3,4%
di cui:
-
avviamento
832 819 13 1,6%
140 Attività fiscali: 42.385 40.314 2.071 5,1%
a) correnti 1.037 1.972 (935) (47,4)%
b) anticipate 41.348 38.342 3.006 7,8%
160 Altre attività 50.249 51.842 (1.593) (3,1)%
Totale dell'attivo 7.221.394 8.309.294 (1.087.900) (13,1)%
VOCI DEL PASSIVO CONSISTENZE AL VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.06.2015 31.12.2014 ASSOLUTA %
10 Debiti verso banche 457.384 2.258.967 (1.801.583) (79,8)%
20 Debiti verso clientela 6.037.552 5.483.474 554.078 10,1%
80 Passività fiscali: 18.207 14.338 3.869 27,0%
a) correnti 7.139 70 7.069 n.s.
b) differite 11.068 14.268 (3.200) (22,4)%
100 Altre passività 180.508 111.059 69.449 62,5%
110 Trattamento di fine rapporto del personale 1.407 1.618 (211) (13,0)%
120 Fondi per rischi e oneri: 2.070 1.988 82 4,1%
b) altri fondi 2.070 1.988 82 4,1%
140 Riserve da valutazione (12.037) (109) (11.928) n.s.
170 Riserve 298.710 237.874 60.836 25,6%
180 Sovrapprezzi di emissione 58.834 57.113 1.721 3,0%
190 Capitale 53.811 53.811 - 0,0%
200 Azioni proprie (-) (5.831) (6.715) 884 (13,2)%
220 Utile (perdita) d'esercizio 130.779 95.876 34.903 36,4%
Totale del passivo e del patrimonio netto 7.221.394 8.309.294 (1.087.900) (13,1)%

Conto Economico Consolidato

VOCI 1° SEMESTRE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2015 2014 ASSOLUTA %
10 Interessi attivi e proventi
assimilati
132.171 168.838 (36.667) (21,7)%
20 Interessi passivi e oneri assimilati (21.384) (55.223) 33.839 (61,3)%
30 Margine di interesse 110.787 113.615 (2.828) (2,5)%
40 Commissioni attive 31.568 32.502 (934) (2,9)%
50 Commissioni passive (2.321) (3.513) 1.192 (33,9)%
60 Commissioni nette 29.247 28.989 258 0,9%
80 Risultato netto dell'attività di negoziazione 156 155 1 0,6%
100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 124.500 231 124.269 n.s.
b)
attività finanziarie disponibili per la vendita
124.500 231 124.269 n.s.
120 Margine di intermediazione 264.690 142.990 121.700 85,1%
130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: (16.918) (21.168) 4.250 (20,1)%
a) crediti (12.685) (21.168) 8.483 (40,1)%
b) attività finanziarie disponibili per la vendita (4.233) - (4.233) n.a.
140 Risultato netto della gestione finanziaria 247.772 121.822 125.950 103,4%
180 Spese amministrative: (51.135) (44.551) (6.584) 14,8%
a) Spese per il personale (23.682) (21.218) (2.464) 11,6%
b) Altre spese amministrative (27.453) (23.333) (4.120) 17,7%
190 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (82) (1.639) 1.557 (95,0)%
200 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (790) (658) (132) 20,1%
210 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (969) (882) (87) 9,9%
220 Altri oneri/proventi di gestione 1.166 1.090 76 7,0%
230 Costi operativi (51.810) (46.640) (5.170) 11,1%
280 Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle
imposte
195.962 75.182 120.780 160,7%
290 Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (65.183) (25.127) (40.056) 159,4%
340 Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della
Capogruppo
130.779 50.055 80.724 161,3%

Conto Economico Consolidato: 2° trimestre

VOCI 2° TRIMESTRE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2015 2014 ASSOLUTA %
10 Interessi attivi e proventi assimilati 63.297 84.389 (21.092) (25,0)%
20 Interessi passivi e oneri assimilati (9.187) (25.666) 16.479 (64,2)%
30 Margine di interesse 54.110 58.723 (4.613) (7,9)%
40 Commissioni attive 15.960 16.504 (544) (3,3)%
50 Commissioni passive (1.082) (1.639) 557 (34,0)%
60 Commissioni nette 14.878 14.865 13 0,1%
80 Risultato netto dell'attività di negoziazione 36 50 (14) (28,0)%
100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 124.500 - 124.500 n.a.
b)
attività finanziarie disponibili per la vendita
124.500 - 124.500 n.a.
120 Margine di intermediazione 193.524 73.638 119.886 162,8%
130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: (10.861) (12.786) 1.925 (15,1)%
a) crediti (8.647) (12.786) 4.139 (32,4)%
b) attività finanziarie disponibili per la vendita (2.214) - (2.214) n.a.
140 Risultato netto della gestione finanziaria 182.663 60.852 121.811 200,2%
180 Spese amministrative: (23.576) (22.786) (790) 3,5%
a) Spese per il personale (12.165) (10.884) (1.281) 11,8%
b) Altre spese amministrative (11.411) (11.902) 491 (4,1)%
190 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 397 79 318 402,5%
200 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (431) (342) (89) 26,0%
210 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (496) (450) (46) 10,2%
220 Altri oneri/proventi di gestione (2.141) 141 (2.282) (1618,4)%
230 Costi operativi (26.247) (23.358) (2.889) 12,4%
280 Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle
imposte
156.416 37.494 118.922 317,2%
290 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (51.866) (12.115) (39.751) 328,1%
340 Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della
capogruppo
104.550 25.379 79.171 312,0%

Conto economico consolidato riclassificato: evoluzione trimestrale

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO ESERCIZIO 2015 ESERCIZIO 2014
RICLASSIFICATO: EVOLUZIONE
TRIMESTRALE
(in migliaia di euro)
2° trim. 1° trim. 4° trim. 3° trim. 2° trim. 1° trim.
Margine di interesse 54.110 56.677 51.682 53.167 58.723 54.892
Commissioni nette 14.878 14.369 14.770 14.593 14.865 14.124
Risultato netto dell'attività di negoziazione 36 120 131 16 50 105
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 124.500 - 3.581 - - -
Crediti - - 3.581 - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 124.500 - - - - 231
Margine di intermediazione 193.524 71.166 70.164 67.776 73.638 69.352
Rettifiche/Riprese di valore nette per
deterioramento di:
(10.861) (6.057) (1.645) (8.486) (12.786) (8.382)
Crediti (8.647) (4.038) (1.645) (8.486) (12.786) (8.382)
Attività finanziarie disponibili per la vendita (2.214) (2.019) - - -
Risultato netto della gestione finanziaria 182.663 65.109 68.519 59.290 60.852 60.970
Spese per il personale (12.165) (11.517) (11.025) (10.310) (10.884) (10.334)
Altre spese amministrative (11.411) (16.042) (24.009) (11.977) (11.902) (11.431)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e
oneri
397 (479) 489 (463) 79 (1.718)
Rettifiche di valore nette su attività materiali e
immateriali
(927) (832) (866) (833) (792) (748)
Altri oneri/proventi di gestione (2.141) 3.307 408 538 141 949
Costi operative (26.247) (25.563) (35.003) (23.045) (23.358) (23.282)
Utile della operatività corrente al lordo delle
imposte
156.416 39.546 33.516 36.245 37.494 37.688
Imposte sul reddito di periodo (51.866) (13.317) (11.828) (12.112) (12.115) (13.012)
Utile netto 104.550 26.229 21.688 24.133 25.379 24.676
PATRIMONIO NETTO: COMPOSIZIONE CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.06.2015 31.12.2014 ASSOLUTA %
Capitale 53.811 53.811 - 0,0%
Sovrapprezzi di emissione 58.834 57.113 1.721 3,0%
Riserve da valutazione: (12.037) (109) (11.928) 10943,1%
-
titoli AFS
(6.652) 5.969 (12.621) (211,4)%
-
TFR
(169) (262) 93 (35,5)%
-
differenze di cambio
(5.216) (5.816) 600 (10,3)%
Riserve 298.710 237.874 60.836 25,6%
Azioni proprie (5.831) (6.715) 884 (13,2)%
Utile netto 130.779 95.876 34.903 36,4%
Patrimonio netto 524.266 437.850 86.416 19,7%
ANDAMENTO CREDITI DRL (migliaia di euro)
Portafoglio crediti al 31.12.2014 135.429
Acquisti 78.095
Interessi da costo ammortizzato 12.353
Altre componenti margine di interesse da variazione cash flow 8.480
Rettifiche/Riprese di valore da variazione cash flow 751
Incassi (14.673)
Portafoglio crediti al 30.06.2015 220.435
FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI DATI AL
(in migliaia di euro) 30.06.2015 31.12.2014
Capitale primario di classe 1(1) (CET1) 457.611 387.221
Capitale di classe 1 (T1) 466.261 389.769
Totale fondi propri 477.795 396.190
Totale attività ponderate per il rischio 2.965.762 2.787.920
Ratio –
Capitale primario di classe 1
15,43% 13,89%
Ratio –
Capitale di classe 1
15,72% 13,98%
Ratio –
Totale fondi propri
16,11% 14,21%

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