Pre-Annual General Meeting Information • Dec 19, 2018
Pre-Annual General Meeting Information
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| Informazione Regolamentata n. 0262-56-2018 |
Data/Ora Ricezione 19 Dicembre 2018 22:16:58 |
MTA | |
|---|---|---|---|
| Societa' | : | TREVI GROUP | |
| Identificativo Informazione Regolamentata |
: | 112142 | |
| Nome utilizzatore | : | TREVIN02 - Cocco | |
| Tipologia | : | REGEM | |
| Data/Ora Ricezione | : | 19 Dicembre 2018 22:16:58 | |
| Data/Ora Inizio Diffusione presunta |
: | 19 Dicembre 2018 22:16:59 | |
| Oggetto | : | TREVI S.p.A._CS 19 dicembre 2018 | |
| Testo del comunicato |
Vedi allegato.
Milano, 19 dicembre 2018 – Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. ("Trevifin" o la "Società") comunica che in data odierna il Consiglio di Amministrazione ha deliberato a maggioranza l'approvazione del Piano Industriale consolidato 2018-2022 aggiornato sulla base dei dati al 30 settembre 2018 a disposizione del management (il "Piano") e la connessa operazione di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell'indebitamento (l'"Operazione").
In particolare, il Piano, che assume che l'Operazione si perfezioni nel corso dell'esercizio 2019, è basato su quattro elementi essenziali: (a) focalizzazione geografica in Paesi con profilo di crescita, rischio e marginalità coerenti al posizionamento del Gruppo; (b) concentrazione del portafoglio su lavori e prodotti ad elevata complessità e marginalità; (c) ottimizzazione del footprint commerciale e operativo; e (d) implementazione di processi standard per massimizzare il controllo delle entità periferiche. Il Piano prevede in particolare per le Divisioni Trevi e Soilmec il ritorno entro il periodo considerato a livelli di ricavi e marginalità comparabili a quelli raggiunti precedentemente all'insorgere delle difficoltà finanziarie, facendo leva sul riconosciuto posizionamento di tali Divisioni nel settore costruzioni e fondazioni speciali; nonché, per effetto della manovra, il raggiungimento entro il 2020 dei target patrimoniali e finanziari fissati dal Consiglio di Amministrazione, ovverosia un rapporto tra indebitamento ed EBITDA non superiore a 3x e un rapporto tra indebitamento e patrimonio netto pari a 1:1.
All'esito delle ulteriori interlocuzioni con le banche finanziatrici e i principali azionisti della Società, Trevi Holding S.E. ("THSE"), FSI Investimenti S.p.A. ("FSI") e Polaris Capital Management LLC, per conto dei fondi dalla stessa gestiti azionisti della Società ("Polaris"), il Consiglio di Amministrazione ha definito i termini essenziali dell'Operazione che sarà sottoposta alle banche finanziatrici per l'ottenimento delle necessarie approvazioni da parte dei rispettivi organi deliberanti. Come già anticipato al mercato (si veda il comunicato stampa del 4 dicembre 2018, consultabile sul sito www.trevifin.com, sezione Investor Relations/Comunicati Stampa), l'Operazione si articolerà su:
Gli azionisti FSI e Polaris hanno formalmente confermato al Consiglio di Amministrazione che assumeranno l'impegno, subordinatamente ad alcune condizioni (come di seguito meglio precisato), a sottoscrivere la quota di Aumento di Capitale di loro spettanza in virtù dei rispettivi diritti di opzione, nonché a garantire la sottoscrizione di un'ulteriore quota di eventuale inoptato fino all'importo di massimi Euro 38,7 milioni ciascuno, vale a dire per complessivi Euro 77,4 milioni dei 130 totali. La sottoscrizione della residua quota di Aumento di Capitale pari a Euro 52,6 milioni verrebbe garantita, in caso di inoptato, da un consorzio di garanzia organizzato dalle banche finanziatrici, attraverso l'utilizzo di crediti nell'ambito della Conversione come sopra indicata.
Detta Conversione, come detto per complessivi Euro 310 milioni di crediti – eventualmente in parte destinati alla sottoscrizione della residua quota di inoptato dell'Aumento di Capitale – verrebbe realizzata secondo un rapporto di 4,5:1, vale a dire mediante attribuzione alle banche di azioni ordinarie di nuova emissione (o frazioni di esse, in ragione dei termini dell'operazione che saranno successivamente identificati) per un controvalore di Euro 1 (al relativo prezzo di sottoscrizione) per ogni Euro 4,5 di crediti convertiti.
Ciascuno degli impegni degli azionisti FSI e Polaris è condizionato al verificarsi di diverse circostanze che, oltre alle condizioni cui sono normalmente soggetti questo tipo di impegni, includono, fra l'altro, il completamento della cessione delle partecipazioni del Gruppo del settore Oil&Gas al gruppo indiano facente capo a Megha Engineering & Infrastructures Limited ("MEIL") e il raggiungimento di un accordo di ristrutturazione da sottoporre ad omologazione ai sensi dell'articolo 182-bis L.F. di gradimento di tutte le parti coinvolte avente ad oggetto i diversi elementi necessari per l'attuazione dell'Operazione, tra cui la definizione degli accordi sul trattamento dell'indebitamento bancario residuo a seguito della Conversione e alla eventuale nuova finanza necessaria per sostenere il Piano, nonché i nuovi principi di governance della Società e delle altre principali società del Gruppo che garantiscano una gestione professionale e indipendente. In particolare, l'impegno dell'azionista FSI è subordinato a che, all'esito dell'Operazione, nessun azionista giunga a detenere una partecipazione di controllo nella Società.
L'azionista THSE ha manifestato il proprio apprezzamento per la prospettata manovra ritenendo che la stessa presenti un impianto valido e confermando il proprio interesse a partecipare esercitando i propri diritti connessi all'Aumento di Capitale auspicando una definizione dei relativi termini per la stessa accettabili. In tale ottica, THSE sta proseguendo nella ricerca di un partner finanziario e nella definizione di un'operazione che consenta la partecipazione della stessa all'Aumento di Capitale.
La Società, sulla base delle interlocuzioni sinora intrattenute con i diversi stakeholder, confida – anche avuto riguardo alle comunicazioni da ultimo pervenute da larga parte delle banche finanziatrici tramite i loro advisor – sul positivo esito della definizione dell'accordo di ristrutturazione da sottoporre ad omologazione ai sensi dell'articolo 182-bis L.F., che si ritiene ragionevolmente possibile entro il mese di febbraio 2019. In ogni caso, ferma l'esigenza di ottenere dagli organi decisionali delle banche finanziatrici la relativa approvazione, la definitiva intesa sull'Operazione da parte di queste ultime presuppone la definizione in maggior dettaglio – nel corso delle prossime settimane – dei termini e delle condizioni relative alla ristrutturazione dell'indebitamento residuo, nonché alla concessione ed erogazione della nuova finanza e alla conferma delle linee per cassa e firma in misura sufficiente a sostenere il Piano. Nelle more dei processi deliberativi delle banche finanziatrici e della definizione dei testi contrattuali, la Società chiederà alle banche stesse di estendere il termine di efficacia dell'accordo di standstill in scadenza il 31 dicembre 2018 sino a tutto il periodo necessario per la sottoscrizione degli accordi definitivi, nonché di astenersi dal chiedere il rimborso dell'indebitamento finanziario e mantenere l'attuale operatività delle linee di credito per cassa e per firma.
Nel quadro come sopra complessivamente delineato, tenuto conto del verificarsi dei presupposti di cui all'articolo 2447 cod. civ. per effetto dell'accettazione dell'offerta presentata da MEIL per l'acquisizione del settore Oil&Gas del Gruppo (cfr. comunicato stampa del 4 dicembre u.s.), il Consiglio di Amministrazione ha altresì dato mandato al Presidente e al CRO di provvedere entro i termini di legge alla convocazione dell'Assemblea degli azionisti per i provvedimenti di competenza e di fissare la data dell'adunanza tenendo conto dei tempi necessari per il negoziato concernente il citato accordo di ristrutturazione dei debiti, comunque non eccedente il termine per l'approvazione del bilancio, vale a dire entro il mese di aprile 2019.
La manovra oggetto di approvazione da parte dell'odierno Consiglio prevede inoltre una possibile ristrutturazione del c.d. mini-bond denominato «TREVI-Finanziaria Industriale S.p.A. 5,25% 2014 – 2019», per un valore di emissione di Euro 50 milioni, rispetto alla quale è in corso un sondaggio di mercato con alcuni tra i principali detentori e che, qualora confermata, verrebbe sottoposta all'approvazione dell'assemblea degli obbligazionisti in tempo utile per la definizione dell'accordo di ristrutturazione del debito.
Quanto alla tempistica per l'attuazione dell'Operazione, come indicato è ragionevole prevedere che le negoziazioni relative all'accordo di ristrutturazione dei debiti e i connessi procedimenti deliberativi delle banche finanziatrici, nonché il lavoro necessario per l'attestazione dell'accordo e del piano ai fini della procedura di omologazione dello stesso ai sensi dell'articolo 182-bis L.F., consentano di pervenire al deposito dei ricorsi per l'omologa dei richiamati accordi entro l'inizio del mese di marzo 2019. La definizione dell'accordo di ristrutturazione costituirà altresì presupposto per la sussistenza della continuità aziendale ai fini dei bilanci relativi all'esercizio 2017, la cui approvazione è allo stato sospesa, e all'esercizio 2018. Sulla base di quanto precede, è prevedibile che, subordinatamente al giudizio di omologazione ai sensi del richiamato articolo 182-bis L.F. e del nulla osta da parte della CONSOB alla pubblicazione del prospetto informativo per l'Aumento di Capitale, l'Operazione possa avere conclusione entro il primo semestre del 2019.
Il Consiglio di Amministrazione ha, infine, preso atto delle dimissioni, dovute a impegni professionali, del consigliere non esecutivo e Lead Indipendent Director dott.ssa Monica Mondardini, con decorrenza dal 20 dicembre 2018, ringraziandola per il prezioso contributo prestato alla Società. Il Consiglio di Amministrazione avvierà le istruttorie necessarie alla cooptazione di un sostituto ai sensi dell'articolo 2386 cod. civ. In ottemperanza alle prescrizioni regolamentari vigenti, si precisa che alla dott.ssa Mondardini non spettano particolari compensi o indennità in conseguenza delle dimissioni e che la stessa non risulta titolare di azioni della Società.
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Il Gruppo Trevi è leader a livello mondiale nell'ingegneria del sottosuolo (fondazioni speciali, scavo di gallerie e consolidamenti del terreno e realizzazione e commercializzazione dei macchinari e delle attrezzature specialistiche del settore); è anche attivo nel settore delle perforazioni (petrolio, gas, acqua) sia come produzione di impianti che come servizi prestati e nella realizzazione di parcheggi sotterranei automatizzati. Nato a Cesena nel 1957 conta più di 30 sedi e una presenza in oltre 80 Paesi. Il successo del Gruppo Trevi si basa sull'integrazione verticale tra le divisioni costituenti il Gruppo: la Divisione Trevi, che opera nei servizi specializzati dell'ingegneria del sottosuolo, la Divisione Petreven attiva nei servizi di perforazione petrolifera, la Divisione Soilmec, che produce e sviluppa i macchinari e gli impianti per l'ingegneria del sottosuolo e la divisione Drillmec che produce e sviluppa gli impianti per le perforazioni (petrolio, gas, acqua).
La capogruppo è quotata alla Borsa di Milano dal mese di luglio 1999.
Investor Relations: Francesca Cocco - e-mail: [email protected]
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