Earnings Release • Jul 16, 2019
Earnings Release
Open in ViewerOpens in native device viewer

| Informazione Regolamentata n. 0262-38-2019 |
Data/Ora Ricezione 16 Luglio 2019 07:28:06 |
MTA | |
|---|---|---|---|
| Societa' | : | TREVI GROUP | |
| Identificativo Informazione Regolamentata |
: | 120717 | |
| Nome utilizzatore | : | TREVIN02 - Cocco | |
| Tipologia | : | 1.1 | |
| Data/Ora Ricezione | : | 16 Luglio 2019 07:28:06 | |
| Data/Ora Inizio Diffusione presunta |
: | 16 Luglio 2019 07:28:07 | |
| Oggetto | : | Trevi Group_CS_15 luglio 2019 | |
| Testo del comunicato |
Vedi allegato.

APPROVATI I PROGETTI DI BILANCIO CIVILISTICO E CONSOLIDATO RELATIVI AGLI ESERCIZI 2017 E 2018. FISSATA LA CONSEGUENTE ASSEMBLEA ANCHE PER IL RINNOVO DEGLI ORGANI SOCIALI
MARGINI OPERATIVI DEL SETTORE FONDAZIONI POSITIVI NEL 2018
PERDITE CONSOLIDATE, REGISTRATE PREVALENTEMENTE NELL'ESERCIZIO 2017, PRINCIPALMENTE RICONDUCIBILI A SVALUTAZIONI CONSEGUENTI ALL'APPROVAZIONE DELL'IMPAIRMENT TEST
PATRIMONIO NETTO NEGATIVO AL 31 DICEMBRE 2018 PER -148,1 MILIONI DI EURO PREVALENTEMENTE PER EFFETTO DI SVALUZIONI E RETTIFICHE CONTABILI
PORTAFOGLIO ORDINI DEL SETTORE FONDAZIONI, IN CRESCITA A 497 MILIONI DI EURO NEL 2018, GRAZIE SOPRATTUTTO AI MERCATI USA ED EUROPA
Milano, 15 luglio 2019 – Il Consiglio di Amministrazione di Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. ("Trevifin" o la "Società") – holding del Gruppo Trevi – ha approvato in data odierna, a maggioranza, i progetti di bilancio di esercizio e i bilanci consolidati relativi sia all'esercizio chiuso in data 31 dicembre 2017 sia all'esercizio chiuso in data 31 dicembre 2018. I bilanci sono stati redatti e approvati sulla base del presupposto della continuità aziendale, ritenendo il Consiglio di Amministrazione di Trevifin che, come meglio chiarito nella relazione sulla gestione, le attuali incertezze possano ragionevolmente essere superate attraverso l'attuazione della manovra finanziaria prevista dagli accordi in corso di definizione. I risultati relativi ai due esercizi 2017 e 2018 sono sinteticamente esposti in calce al presente comunicato.
Il Consiglio di Amministrazione ha conseguentemente deliberato di convocare l'assemblea dei soci per l'approvazione dei bilanci e per il rinnovo degli organi sociali in scadenza per il giorno 23 settembre 2019 in prima convocazione e, occorrendo, per il giorno 30 settembre 2019 in seconda convocazione.
Facendo seguito a quanto già comunicato al mercato (cfr. comunicato stampa del 4 dicembre 2018) e in vista della prossima approvazione degli accordi relativi all'operazione di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione del debito, il Consiglio di amministrazione ha, altresì deliberato di confermare all'unanimità l'approvazione dell'operazione di dismissione di Dirllmec S.p.A., Petreven S.p.A. e delle altre società parte della divisione oil&gas del Gruppo Trevi al gruppo indiano facente capo a Megha Engineering & Infrastructures Ltd ("MEIL"), approvando i termini e le condizioni principali degli accordi in corso di finalizzazione con MEIL e conferendo i poteri al CRO per la definizione delle negoziazioni e la sottoscrizione dei contratti definitivi.
L'operazione di vendita è, da un lato, strettamente funzionale all'attuazione del piano industriale e al previsto refocusing del Gruppo Trevi sul Settore delle Fondazioni e, dall'altro, al rilancio della divisione Oil&Gas per effetto delle attività che saranno poste in essere dal gruppo MEIL. Più in particolare, i termini principali del contratto di compravendita della divisione Oil&Gas prevedono:
È peraltro previsto che l'efficacia dell'accordo di compravendita sia subordinata al verificarsi di alcune condizioni sospensive, ivi inclusi, tra l'altro: (a) il perfezionamento da parte dei venditori di alcune operazioni infragruppo funzionali al trasferimento al gruppo di MEIL di tutti gli asset oggetto della cessione, e (b) la sottoscrizione e la successiva omologa dell'accordo di ristrutturazione dei debiti del Gruppo Trevi ai sensi dell'articolo 182-bis LF, in corso di definizione da parte della Società.
Sulla base delle informazioni a oggi disponibili, è possibile ipotizzare che la documentazione legale vincolante per l'esecuzione dell'operazione di dimissione, ivi incluso il relativo contratto di compravendita, possa essere sottoscritta entro la prima settimana del prossimo mese di agosto, con un closing dell'operzione di dismissione previsto entro la fine del mese di novembre 2019.
Infine, il Consiglio ha deliberato di convocarsi in una nuova seduta per il giorno 17 luglio 2019, da tenersi a Milano, al fine, tra l'altro, di approvare gli accordi relativi alla manovra di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell'indebitamento (ivi incluso il sopra menzionato accordo di ristrutturazione dei debiti), di esercitare la delega all'aumento di capitale ai sensi dell'art. 2443 c.c., in attuazione della delibera dell'assemblea dei soci del 30 luglio u.s., di adottare tutte le deliberazioni ancillari e funzionali, nonché di assumere le determinazioni conseguenti al prossimo completamento dell'istruttoria sulla richiesta del socio THSE ai sensi dell'articolo 2367 del codice civile e per un aggiornamento sulle condizioni rilevanti ai sensi dell'articolo 2447 del codice civile.
***
L'esercizio 20171 si è chiuso con un valore totale dei ricavi consolidati di circa 949,2 milioni di Euro, rispetto ai 1.083 milioni di Euro del 31 dicembre 2016, in calo di circa 134 milioni di Euro.
Il Settore Fondazioni (core business del Gruppo) ha registrato una riduzione dei ricavi rispetto al medesimo periodo 2016 (756,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2017, contro 829,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2016, -73,3 milioni di Euro al netto delle elisioni interdivisionali) derivante principalmente da una contrazione dei volumi nei mercati nei quali il Gruppo Trevi tradizionalmente opera.
Il Settore Oil&Gas, a causa del perdurare dello scenario di crisi del comparto a livello globale, ha registrato una significativa riduzione dei ricavi rispetto al 2016 (i ricavi totali del Settore al 31 dicembre 2017 sono stati pari a 202,1 milioni di Euro, contro 274,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2016, -72,1 milioni di Euro al netto delle elisioni interdivisionali). A tal riguardo, la variazione è attribuibile
1 Nota metodologica: nella relazione annuale 2017 sono state modificate alcune poste del bilancio 2016. La Società ed il Gruppo, in accordo con lo IAS 8 e a fini di massima trasparenza, hanno determinato l'entità delle rettifiche dei dati di bilancio al 31 dicembre 2016 modificando i valori comparativi a tale data e includendo una terza colonna di stato patrimoniale al 1° gennaio 2016.
principalmente alla divisione Drillmec su cui ha gravato il mancato avanzamento della commessa relativa al contratto con il cliente YPFB, per la fornitura di tre impianti di perforazione in Bolivia, a seguito dell'annullamento contrattuale richiesto dal cliente stesso oltre che le minori commesse acquisite della stessa divisione nel corso del 2017 rispetto al medesimo periodo 2016.
Il suddetto calo dei volumi, unitamente ad un differente mix e della relativa marginalità delle commesse lavorate nel periodo principalmente nel Settore Fondazioni, nonché ad accantonamenti effettuati nel periodo al fondo obsolescenza rimanenze, ed ai costi sostenuti nell'ambito del progetto per la ristrutturazione finanziaria, hanno determinato un EBITDA pari ad Euro -81,4 milioni di Euro, -169,9 milioni di Euro rispetto ai 88,5 milioni di Euro registrati al 31 dicembre 2016 (8,2% sui ricavi totali).
L'EBIT risulta pari a -336,6 milioni di Euro rispetto a -32,3 milioni di Euro del 31 dicembre 2016, risultando la differenza pari a -304,3 milioni di Euro. La contrazione suddetta, oltre ad essere conseguenza dei fenomeni sopra esposti, è anche riconducibile ad accantonamenti al fondo svalutazione crediti ed al fondo rischi contrattuali, alle svalutazioni dei costi di sviluppo capitalizzati e delle immobilizzazioni materiali dovute alle risultanze del test di impairment.
Il Risultato Netto di pertinenza del Gruppo al 31 dicembre 2017 ammonta a -432,8 milioni di Euro, (-348,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2016, quando si attestava a -84,5 milioni di Euro). Tale risultato include anche la svalutazione delle imposte differite attive (derivanti da perdite fiscali e da variazioni temporanee) per circa -47,2 milioni di Euro a seguito delle valutazioni di recuperabilità delle stesse effettuate al 31 dicembre 2017.
Il capitale investito netto consolidato al 31 dicembre 2017 è stato pari a 618,8 milioni di Euro rispetto al valore riesposto di 981,3 milioni di Euro registrato al 31 dicembre 2016: il decremento di 362,5 milioni di Euro è dovuto in larga misura agli impatti delle svalutazioni delle poste dell'attivo circolante ed immobilizzato a seguito delle specifiche analisi di recuperabilità dei saldi iscritti, oltre che dalle risultanze dell'impairment test.
Al 31 dicembre 2017 la Posizione Finanziaria Netta è stata pari a -619,8 milioni di Euro, -500,1 il valore riesposto relativo al 31 dicembre 2016, in peggioramento di 119,7 milioni di Euro, si evidenzia il minore volume di cessioni pro-soluto effettuate nel 2017 (circa 33 milioni di Euro) rispetto al fine esercizio 2016 (circa 105 milioni di Euro) e si ricorda che nell'esercizio 2016 la Posizione Finanziaria Netta ha beneficiato del significativo incasso dell'anticipo relativo alla commessa Mosul. Si segnala che al 31 dicembre 2017, in continuità con quanto fatto al 30 giugno 2017, la maggior parte dei debiti verso banche è stata riclassificata a breve termine, in quanto il Gruppo al 31 dicembre 2017 era in violazione dei covenant applicabili a quasi tutti i finanziamenti, che pertanto sono diventati immediatamente esigibili. Per contrastare il rischio dell'avvio di azioni volte a ottenere l'immediato rimborso dei finanziamenti, la Società ha intrapreso nei primi mesi del 2017 un percorso negoziale con le banche finanziatrici finalizzato alla ristrutturazione delle proprie esposizioni debitorie. In estrema sintesi nel corso del 2017 sono proseguite le negoziazioni con le banche finanziatrici finalizzate sia alla sottoscrizione di un accordo di standstill, sia, in un più ampio contesto, alla condivisione delle linee proposte nell'ambito della manovra finanziaria nel suo complesso.
L'effettiva sottoscrizione dell'accordo di standstill si è verificata nel corso dell'esercizio 2018 pertanto al 31 dicembre 2017 il Gruppo Trevi operava in un regime di standstill de facto.
Il valore complessivo della produzione del Settore Servizi Fondazioni speciali realizzata nel 2017 è stato pari a circa 557 milioni di Euro (612 milioni di Euro nel 2016, -55 milioni di Euro). La contrazione è derivata principalmente dai ridotti volumi di attività nei mercati le cui economie hanno risentito della debolezza del Settore petrolifero (Nigeria e Venezuela).
La Divisione Soilmec nell'esercizio 2017 ha registrato ricavi in calo di circa il 9% rispetto all'anno precedente. Questa variazione è stata dovuta soprattutto ad una notevole riduzione degli investimenti della Divisione Trevi (-53%) e ad un sensibile calo delle vendite realizzate nell'area Middle East e Africa (-42%) a causa del completamento nel 2016 delle forniture rivolte al mercato egiziano a dalla forte svalutazione subita dalla valuta locale (-80%).
Per contro i volumi di vendita sono aumentati considerevolmente nell'area Asia/Pacific (+40%) soprattutto grazie ad una forte crescita del mercato cinese (+70%), dovuta principalmente al prodotto Idrofresa, e ad un significativo incremento delle vendite nel sud-est asiatico (+50%). Stabili i volumi espressi dall'Europa e dalle Americhe
L'attività della Divisione, come del resto tutto il Gruppo, ha risentito della situazione di tensione finanziaria connessa al processo di ristrutturazione intrapreso. Da un lato la possibilità di ricorrere limitatamente all'ausilio del sistema creditizio e dall'altro la connessa gestione del capitale circolante hanno avuto impatti sulla marginalità.
Pertanto è possibile affermare che l'andamento negativo della Divisione è stato il risultato sia delle condizioni di mercato sia dei riflessi della crisi finanziaria del Gruppo.
Nel 2017 il mercato dell'Oil&Gas ha continuato a essere interessato da programmi di riduzione costi, razionalizzazioni organizzative, ristrutturazioni e operazioni straordinarie, volti al perseguimento dell'ottimizzazione e dell'efficienza operativa.
La crisi prolungata ha determinato una forte riduzione delle principali dinamiche economico patrimoniali delle società del gruppo che operano nel Settore rispetto agli anni passati. Il valore complessivo dei ricavi del Settore Oil&Gas realizzati nel 2017 è stato pari a circa 202,1 milioni di Euro rispetto ai 274,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2016, -72,1 milioni di Euro rispetto al precedente esercizio (-26,3%).
La continua volatilità del prezzo del petrolio e l'instabilità geopolitica del Medio Oriente non hanno permesso alla Divisione di consolidare il fatturato ai livelli precedenti. A questo si sono aggiunti gli effetti negativi della cancellazione di un importante contratto di fornitura in Bolivia che prevedeva la consegna di tre Impianti di Perforazione da 2000 e 3000 HP.
L'esercizio 2017 si è chiuso con ricavi totali per circa 91 milioni di Euro, contro i 158,5 del precedente esercizio (-42,6%). Il principale mercato di sbocco è stato Europa e CSI con quasi il 40% dei ricavi seguita dal Medio Oriente, Nord Africa e Estremo Oriente. Il segmento "Spare and Services" ha contribuito per il 36% dei ricavi (34 milioni di Euro) seguito dal segmento On-shore, Components e Offshore.
La contrazione dei ricavi associata ad una ridotta marginalità dovuta alla forte pressione competitiva ha spinto l'organizzazione ad un forte ridimensionamento della sua capacità produttiva. Sia gli stabilimenti di Houston che di Piacenza hanno subito una forte riduzione degli organici.
Il perdurare del basso prezzo del petrolio ha penalizzato il fatturato della Divisione. I Ricavi sono diminuiti del 4% rispetto all'esercizio precedente (117 milioni di Euro) attestandosi a 112,3 milioni di Euro con un peggioramento in termini assoluti di circa 4,7 milioni di Euro. L'Argentina ha confermato il suo ruolo trainante in termini di fatturato con 65 milioni di Euro (58% dei ricavi), a seguire Venezuela, Cile e Perù.
La Divisione ha operato in Sud America per conto delle principali Major e National Oil Companies. Gli impianti operativi ammontano a 17, dislocati nei seguenti paesi: 10 in Argentina, 2 in Venezuela, 1 in Cile, 3 in Perù, e 1 in Colombia. Inoltre in Cile è stato utilizzato 1 impianto di terzi.
L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 65% (69% al 2016) e la realizzazione di 278 pozzi.
L'esercizio 20182 si è chiuso con un valore totale dei ricavi consolidati di circa 618,1 milioni di Euro, rispetto ai 772,6 milioni di Euro del 31 dicembre 2017, -154,5 milioni di Euro. Il Settore Fondazioni (core business del Gruppo) ha registrato una riduzione dei ricavi rispetto al medesimo periodo 2017 (616,0 milioni di Euro al 31 dicembre 2018, contro 757,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2017, -141,8 milioni di Euro al netto delle elisioni interdivisionali) derivante principalmente dalla riduzione delle attività in medio Oriente, in Africa ed in Sud America, dove il mercato è stato influenzato da numerosi fattori di incertezza di natura macroeconomica e socio-politica riducendo al minimo le opportunità commerciali.
Rimane invece molto positivo il trend nei mercati di paesi come gli Stati Uniti, con un portafoglio ordini molto importante e le prime commesse di rilievo acquisite in Europa ed in Australia.
EBITDA ed EBIT al 31 dicembre 2018 sono pari, rispettivamente, a circa 50,1 e 14,2 milioni di Euro. In particolare i dati 2017 risentivano di corpose svalutazioni di rimanenze e di crediti, oltre che degli impatti derivanti dal test di impairment. Si rammenta che i dati sopra esposti sono riclassificati secondo l'IFRS 5, pertanto riguardano il perimetro del Settore Fondazioni, escludendo quindi il Settore Oil&Gas, integralmente esposto come Attività discontinuate.
Il Risultato Netto di pertinenza del Gruppo al 31 dicembre 2018 ammonta a -143,4 milioni di Euro, migliorato di 396,2 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2017, quando si attestava a -539,6 milioni di Euro. Si rammenta che i dati 2017 risentivano della svalutazione dei crediti per imposte anticipate, oggetto di test di recuperabilità.
Il Capitale Investito Netto consolidato riesposto è pari a 545,3 milioni di Euro rispetto al valore di 618,8 milioni di Euro registrato al 31 dicembre 2017: il decremento di 73,5 milioni di Euro è dovuto principalmente all'alla prevista cessione del Settore Oil&Gas che ha comportato la classificazione delle attività e passività del Settore in un'unica riga come Attività destinate ad essere cessate, non inclusa nella predetta analisi.
La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2018 riesposta è pari a -692,6 milioni di Euro, in peggioramento di 72,8 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2017 (-619,8 milioni di Euro); il decremento è principalmente imputabile al diminuzione delle disponibilità liquide, unitamente ad un minore volume di cessioni pro-soluto effettuate al 31 dicembre 2018 (circa 1,2 milioni di Euro) rispetto al fine esercizio 2017 (circa 33 milioni di Euro).
Si segnala che al 31 dicembre 2018, in continuità con quanto fatto al 31 dicembre 2017, la maggior parte dei debiti verso banche è stata riclassificata a breve termine, in quanto il Gruppo è in violazione dei covenant applicabili a quasi tutti i finanziamenti, che pertanto sono diventati immediatamente esigibili. Per contrastare il rischio dell'avvio di azioni volte a ottenere l'immediato rimborso dei finanziamenti, la Società ha portando a termine il proprio processo negoziale con le banche finanziatrici finalizzato alla sottoscrizione di un accordo di ristrutturazione volto a consentire al Gruppo di concentrare la propria attenzione sullo sviluppo del proprio piano industriale e sulla gestione del processo di dismissione del Settore Oil&Gas
Il Portafoglio ordini consolidato comprensivo del Settore Oil&Gas al 31 dicembre 2018 ammonta a 713,5 milioni di Euro, in aumento rispetto al dato dell'esercizio precedente che era pari a 534,8 milioni di Euro (+ 178,7 milioni di Euro, pari al + 33%). Il portafoglio ordini del Settore Fondazioni è pari a 497,1 milioni di Euro (383 milioni di Euro al 31 dicembre 2017); l'incremento di 114,1 milioni di Euro rispetto a dicembre 2017 è dovuto alla buona raccolta ordini dell'anno 2018 soprattutto negli Stati Uniti,
2 Nota metodologica: i dati esposti, salvo ove specificamente segnalato, riflettono la riclassifica ai sensi del principio contabile IFRS 5 a seguito della prevista dismissione del Settore Oli&Gas.
in Medio Oriente, dove si segnala, tra l'altro, l'acquisizione della fase 2 della messa in sicurezza della diga di Mosul per circa 90 milioni di Euro, ed in Europa, dove sono state acquisite rilevanti commesse in Francia e Germania.
Ai soli fini informativi si precisa che gli ordini acquisiti nel 2018 a livello consolidato, comprensivo del settore Oil&Gas sono stati pari a 943 milioni di Euro, in aumento rispetto al dato dell'esercizio precedente che era pari a 651,4 milioni di Euro (+291,6 milioni di Euro, pari al + 45%). Gli ordini acquisiti nel corso dell'esercizio 2018 dal settore Fondazioni sono pari a circa 696,2 milioni di Euro (462 milioni di Euro nel corso dell'esercizio 2017, +234,2 milioni di Euro, + 51%).
Il valore complessivo della produzione del settore Servizi Fondazioni speciali realizzata nel 2018 è stato pari a circa 418,6 milioni di Euro (557 milioni di Euro nel 2017, -138,4 milioni di Euro). La contrazione è derivante principalmente dalla riduzione delle attività in medio Oriente, legate al minore volume di affari della commessa di Mosul, nonostante l'acquisizione della fase due della commessa, che includeva, nel 2017, importanti volumi legati alla mobilizzazione e costruzione dell'area residenziale e le palazzine degli uffici. Vi sono state inoltre riduzioni generalizzate a Dubai, a causa della fine dei progetti legati al Expo 2020 e tagli di spesa e degli investimenti in Arabia Saudita che hanno impattato i progetti gestiti dal gruppo Trevi nel paese. Riduzioni di volume si sono evidenziate anche in Africa, per la fine della commessa in Egitto a Port Said e in Sud America.
Rimangono molto positivi invece i mercati dei paesi sviluppati, con un portafoglio ordini molto importante negli Stati Uniti e le prime importanti commesse acquisite in Europa e Australia in particolare: il NorthEast Boundary Tunnel a Washington, il Fenway Center Building 1 & 2, il Children's Hospital, l'MBTA Jet Grouting e il Wood River Lower Cutoff Wall (Phase 2) a Boston per gli Sati Uniti e la progettazione esecutiva per la riconversione d'uso del Molo Pagliari a La Spezia in Italia.
La Divisione Soilmec nell'esercizio 2018 ha registrato ricavi in lieve calo (-5,7%) rispetto all'anno precedente soprattutto a causa di un forte ridimensionamento delle vendite realizzate dalla divisione Water (-80%) e ad un ulteriore contrazione degli investimenti in attrezzature della divisione Trevi.
L'andamento dei ricavi da un punto di vista geografico risulta piuttosto stabile con volumi pressoché costanti in tutte le aree, nonostante anche per tutto il 2018 non siano stati resi disponibili finanziamenti di leasing e supporti finanziari per i fornitori.
Da registrare invece un significativo incremento delle vendite nel settore delle macchine da largo diametro di alto tonnellaggio e in quello delle idrofrese. Particolarmente rilevante il successo ottenuto da queste ultime in Oriente, in Europa e in Nord Africa.
Anche per l'anno 2018 la gestione del capitale circolante, ed in particolare la gestione dei fornitori ha risentito della tensione finanziaria e di liquidità legata alla situazione del Gruppo. Soilmec ha affrontato tale situazione mediante la realizzazione di appositi piani di riscadenziamento delle proprie posizioni con i principali fornitori, anche alla luce della attesa finalizzazione del processo di ristrutturazione.
Il 2018 è stato un anno molto impegnativo per Soilmec, ma nonostante questo si sono consolidate alcune posizioni di mercato molto positive per il futuro, come in Oriente e in Nord America.
Il valore complessivo dei ricavi del settore nel 2018 è stato pari a 181 milioni di Euro rispetto ai 202,1 milioni di Euro del 2017, con un decremento di 21,1 milioni di Euro (-11,6%).
Nel 2018 il prezzo medio del Brent si è attestato sui 70 dollari al barile, in sostanziale aumento rispetto ai 50 dollari raggiunti nel 2017. Tuttavia, nel corso dell'anno, le quotazioni del petrolio sono state ancora caratterizzate da estrema volatilità. È significativo ricordare che nell'ultima parte dell'anno il prezzo si è riportato sotto i 60 dollari al barile, perdendo nell'arco di un mese oltre il 30% del proprio valore.
Gli investimenti nel settore stanno comunque gradualmente ripartendo con un netto orientamento verso fonti e tecnologie con focus sulla maggiore sostenibilità ambientale il.
Il 2018 è anche stato un anno particolarmente complesso per la Società, partendo dalla decisione di cedere il Settore Oil&Gas che ha portato nel corso dell'anno ad avviare i processi di M&A e Due Diligence da parte di possibili investitori.
Il prezzo del Brent ha mantenuto la sua volatilità nel 2018 mantenendo il contesto di mercato fortemente competitivo che, insieme alla situazione finanziaria del gruppo, non ha permesso alla Divisione di consolidare il fatturato ai livelli attesi.
L'esercizio 2018 si è chiuso con ricavi totali per circa 98 milioni di Euro, in rialzo rispetto ai 91 del precedente esercizio (+7%). Il principale mercato di sbocco è risultata essere l'area dell'Europa e CSI con oltre il 45% dei ricavi seguita da Americhe e Medio Oriente. Il segmento "Onshore" ha contribuito per oltre il 50% dei ricavi (51 milioni di Euro) seguito dal segmento Spare and Services e Components.
Il principale impegno della società è stato quello di ridurre progressivamente il capitale circolante impegnato dai prodotti finiti nell'intento di generare flussi di cassa necessari a gestire la prolungata situazione di stress finanziario.
Ciò nonostante la divisione durante l'anno ha portato avanti il completamento dell'ingegneria relativa a 2 nuovi prodotti (Striker 800 e Stinger) che esprimono gli obiettivi tecnologici della Divisione.
Inoltre dopo l'esperienza accumulata nella tecnologia HOD (head of drilling) su due istallazioni Offshore è stato possibile riportare importanti miglioramenti al design dell'intero sistema rendendolo ancora più efficiente ed affidabile e definitivamente pronto alla commercializzazione nel mercato.
L'estrema volatilità del prezzo del petrolio ha penalizzato il fatturato della Divisione. I Ricavi sono diminuiti del 26% rispetto all'esercizio precedente (112,3 milioni di Euro) attestandosi a 83 milioni di Euro (-29,3 milioni di Euro). L'Argentina ha confermato il suo ruolo trainante in termini di fatturato con 58 milioni di Euro (65% dei ricavi) seguita da Perù, Cile e Venezuela.
La Divisione opera in Sud America per conto delle principali Major e National Oil Companies. Gli impianti operativi ammontano a 17, dislocati nei seguenti paesi: 10 in Argentina, 2 in Venezuela, 1 in Cile e 4 in Perù. Inoltre in Argentina viene utilizzata 1 unità di perforazione di terzi trasferita dal Cile nell'ultima parte dell'anno.
L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 60% (65% al 2017) e la realizzazione di 304 pozzi.
***
Il CdA ha infine ricordato la figura del Dr. Marco Andreasi, fino a pochi mesi fa CFO del Gruppo, di cui il Consiglio ha apprezzato il contributo personale e professionale prestato.
Il Gruppo Trevi è leader a livello mondiale nell'ingegneria del sottosuolo (fondazioni speciali, scavo di gallerie e consolidamenti del terreno e realizzazione e commercializzazione dei macchinari e delle attrezzature specialistiche del settore); è anche attivo nel settore delle perforazioni (petrolio, gas, acqua) sia come produzione di impianti che come servizi prestati e nella realizzazione di parcheggi sotterranei automatizzati. Nato a Cesena nel 1957 conta più di 30 sedi e una presenza in oltre 80 Paesi. Il successo del Gruppo Trevi si basa sull'integrazione verticale tra le divisioni costituenti il Gruppo: la Divisione Trevi, che opera nei servizi specializzati dell'ingegneria del sottosuolo, la Divisione Petreven attiva nei servizi di perforazione petrolifera, la Divisione Soilmec, che produce e sviluppa i macchinari e gli impianti per l'ingegneria del sottosuolo e la divisione Drillmec che produce e sviluppa gli impianti per le perforazioni (petrolio, gas, acqua). La capogruppo è quotata alla Borsa di Milano dal mese di luglio 1999.
MEIL ha una comprovata esperienza in progetti di grandi dimensioni, una presenza internazionale in prestigiosi progetti di raffinazione in paesi quali Kuwait, Giordania, Bangladesh and Singapore. MEIL e conosciuta per la propria capacità di esecuzione di qualità di progetti infrastrutturali per unità di trasformazione di materie prime, impianti di compressione e impianti a gas. Il team tecnico ingegneristico della divisione Hydro Carbons di MEIL utilizza sofisticate tecnologie moderne per fabbricazioni, installazioni e operazioni di collegamento.
Per ulteriori informazioni:
Investor Relations: Francesca Cocco - e-mail: [email protected]
Group Communications Office: Franco Cicognani - e-mail: [email protected] - tel: +39/0547 319503
Auro Palomba - [email protected]
Roberto Patriarca - T. +39 335 65 09568 - [email protected]
Conto Economico consolidato
(IN MIGLIAIA DI EURO)
| 31/12/2017 | 31/12/2016 riesposto |
Variazioni | |
|---|---|---|---|
| RICAVI TOTALI | 949.197 | 1.083.044 | (133.847) |
| Variazioni nelle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione | (75.724) | 60.919 | (136.643) |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 17.129 | 7.922 | 9.207 |
| VALORE DELLA PRODUZIONE (3) | 890.602 | 1.151.885 | (261.283) |
| Consumi di materie prime e servizi esterni (4) | 689.899 | 800.631 | (110.732) |
| Oneri diversi di gestione (5) | 30.921 | 19.248 | 11.673 |
| VALORE AGGIUNTO (6) | 169.782 | 332.006 | (162.224) |
| Costo del personale | 251.224 | 243.555 | 7.668 |
| MARGINE OPERATIVO LORDO (7) | (81.442) | 88.451 | (169.892) |
| Ammortamenti | 57.525 | 66.069 | (8.543) |
| Accantonamenti e svalutazioni | 197.612 | 54.660 | 142.952 |
| RISULTATO OPERATIVO (8) | (336.579) | (32.278) | (304.301) |
| Proventi/(Oneri) finanziari (9) | (29.406) | (29.280) | (125) |
| Utili/(Perdite) su cambi | (18.103) | (13.159) | (4.944) |
| Rettifiche di valore di attività finanziarie | (3.055) | (104) | (2.951) |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | (387.142) | (74.821) | (312.322) |
| Imposte sul reddito | 52.195 | 7.564 | 44.631 |
| Risultato di pertinenza terzi | (6.498) | 2.098 | (8.596) |
| RISULTATO DELL'ESERCIZIO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | (432.839) | (84.483) | (348.356) |
Il Conto Economico sopraesposto, oggetto delle note di commento, è una sintesi riclassificata del Conto Economico Consolidato.
(3) Il valore della produzione comprende le seguenti voci di bilancio: ricavi delle vendite e prestazioni, incrementi di immobilizzazioni per lavori interni, altri ricavi operativi e la variazione delle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione.
(4) La voce "Consumi di materie prime e servizi esterni" comprende le seguenti voci di bilancio: materie prime e di consumo,
variazione rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, ed altri costi operativi non comprensivi degli oneri diversi di gestione (nota 28).
(5) Per il saldo della voce "Oneri diversi di gestione" si veda il dettaglio riportato nella nota 28 del conto economico consolidato (6) Il Valore aggiunto è la somma del valore della produzione, dei consumi di materie prime e servizi esterni e degli oneri diversi di gestione.
(7) L'EBITDA (Margine Operativo Lordo) è un indicatore economico non definito negli IFRS, adottati dal Gruppo Trevi a partire dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2005. L'EBITDA è una misura utilizzata dal Management di Trevi per monitorare e valutare l'andamento operativo del Gruppo. Il Management ritiene che l'EBITDA sia un importante parametro per la misurazione della performance del Gruppo in quanto non è influenzato dalla volatilità dovuta agli effetti dei diversi criteri di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. Alla data odierna (previo approfondimento successivo connesso all'evoluzione delle definizioni di misuratori alternativi delle performances aziendali) l'EBITDA (Earnings before interests, taxes, depreciation and amortization) è definito da Trevi come Utile/Perdita d'esercizio al lordo degli ammortamenti di immobilizzazioni materiali e immateriali, accantonamenti e svalutazioni, degli oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito.
(8) L'EBIT (Utile Operativo) è un indicatore economico non definito negli IFRS, adottati dal Gruppo Trevi a partire dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2005. L'EBIT è una misura utilizzata dal Management di Trevi per monitorare e valutare l'andamento operativo del Gruppo. Il Management ritiene che l'EBIT sia un importante parametro per la misurazione della performance del Gruppo in quanto non è influenzato dalla volatilità dovuta agli effetti dei diversi criteri di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. L'EBIT (Earnings before interests and taxes) è definito da Trevi come Utile/Perdita d'esercizio al lordo degli oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito.
(9) La voce "Proventi /(oneri) finanziari" è la sommatoria delle seguenti voci di bilancio: proventi finanziari (nota 30) e (costi finanziari) (nota 31).
(In migliaia di Euro)
| Area geografica | 31/12/2017 | % | 31/12/2016 | % | Variazioni | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 59.528 | 6,3% | 67.315 | 6,2% | (7.787) | -11,6% |
| Europa | ||||||
| (esclusa Italia) | 85.567 | 9,0% | 83.069 | 7,7% | 2.497 | 3,0% |
| U.S.A. e Canada | 108.840 | 11,5% | 115.143 | 10,6% | (6.303) | -5,5% |
| America Latina | 181.866 | 19,2% | 216.797 | 20,0% | (34.931) | -16,1% |
| Africa | 86.064 | 9,1% | 179.963 | 16,6% | (93.899) | -52,2% |
| Medio Oriente | ||||||
| e Asia | 345.933 | 36,4% | 327.345 | 30,2% | 18.587 | 5,7% |
| Estremo Oriente e | 81.400 | 8,6% | 93.412 | 8,6% | (12.012) | -12,9% |
| Resto del mondo | ||||||
| RICAVI TOTALI | 949.197 | 100% | 1.083.044 | 100% | (133.847) | -12,4% |
| 31/12/2017 | % | 31/12/2016 riesposto |
% | Variazioni | Var.% | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Macchinari per perforazioni pozzi di petrolio, gas ed acqua | 90.901 | 10% | 158.468 | 15% | (67.585) | -42,6% |
| Attività di perforazione | 112.287 | 12% | 117.016 | 11% | (4.730) | -4,0% |
| Elisioni e rettifiche Interdivisionali | (1.095) | (1.277) | 182 | |||
| Sub-Totale Settore Oil &Gas | 202.092 | 21% | 274.208 | 25% | (72.133) | -26,3% |
| Lavori speciali di fondazioni | 556.979 | 59% | 612.045 | 57% | (55.065) | -9,0% |
| Produzione macchinari speciali per fondazioni | 217.233 | 23% | 239.102 | 22% | (21.869) | -9,1% |
| Elisioni e rettifiche Interdivisionali | (17.609) | (21.218) | 3.429 | |||
| Sub-Totale Settore Fondazioni (Core Business) | 756.604 | 80% | 829.929 | 77% | (73.506) | -8,9% |
| Capogruppo | 28.261 | 26.581 | 1.679 | 6,3% | ||
| Elisioni interdivisionali e con la Capogruppo | (37.760) | (47.674) | 10.113 | |||
| GRUPPO TREVI | 949.197 | 100% | 1.083.044 | 100% | (133.847) | -12,4% |
(In migliaia di Euro)
| 31/12/2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2017 | riesposto | Variazioni | % | ||
| A) | Immobilizzazioni | ||||
| - Immobilizzazioni materiali (10) | 339.535 | 420.572 | (81.037) | ||
| - Immobilizzazioni immateriali | 5.127 | 65.226 | (60.099) | ||
| - Immobilizzazioni finanziarie (11) | 4.169 | 6.927 | (2.758) | ||
| 348.831 | 492.725 | (143.894) | -29,2% | ||
| B) | Capitale d'esercizio netto | ||||
| - Rimanenze | 328.090 | 502.889 | (174.798) | ||
| - Crediti commerciali (12) | 304.261 | 361.659 | (57.398) | ||
| - Debiti commerciali (-) (13) |
(235.219) | (260.586) | 25.367 | ||
| - Acconti (-) (14) |
(91.594) | (141.465) | 49.871 | ||
| - Altre attività (passività) (15) |
(18.943) | 45.816 | (64.759) | ||
| 286.596 | 508.312 | (221.717) | -43,6% | ||
| C) | Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) | 635.427 | 1.001.037 | (365.610) | -36,5% |
| D) | Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) | (16.668) | (19.729) | 3.061 | -15,5% |
| E) | CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D) | 618.759 | 981.308 | (362.549) | -36,9% |
| Finanziato da: | |||||
| F) | Patrimonio Netto del Gruppo | (1.466) | 472.301 | (473.767) | -100,3% |
| G) | Patrimonio Netto di pertinenza di terzi | 374 | 8.893 | (8.519) | |
| H) | Indebitamento Finanziario Netto (16) | 619.850 | 500.113 | 119.737 | 23,9% |
| I) | TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (F+G+H) | 618.758 | 981.308 | (362.549) | -36,9% |
(10) Il saldo delle immobilizzazioni materiali tiene conto anche degli investimenti immobiliari non strumentali (nota 3).
(11) Il saldo delle immobilizzazioni finanziarie comprende le partecipazioni (nota 4) e gli altri crediti finanziari a lungo termine (nota 7).
(12) Il saldo della voce crediti commerciali comprende: i crediti verso clienti sia a lungo (nota 9) che a breve termine (nota 11), i crediti verso collegate a breve termine (nota 11).
(13) Il saldo della voce debiti commerciali comprende: i debiti verso fornitori a breve termine (nota 20), i debiti verso collegate a breve termine (nota 20).
(14) Il saldo della voce acconti comprende sia la parte a lungo (nota 20) che quella a breve (nota 20).
(15) Il saldo della voce altre attività/(passività) comprende: i crediti/(debiti) verso altri, i ratei e risconti attivi/(passivi), i crediti/(debiti) tributari e i fondi rischi sia a breve che a lungo termine (note 5-9-11-11.a-16-19-20-21-25).
(16) La Posizione Finanziaria Netta utilizzata come indicatore finanziario dell'indebitamento, viene rappresentata come sommatoria delle seguenti componenti positive e negative dello Stato Patrimoniale:
- componenti positive a breve e lungo termine: disponibilità liquide (cassa, assegni e banche attive), titoli di pronto smobilizzo dell'attivo circolante e crediti finanziari;
- componenti negative a breve e lungo termine: debiti verso banche, debiti verso altri finanziatori (società di leasing e società di factoring) e debiti verso soci per finanziamenti. Per un maggior dettaglio si rimanda ad apposita tabella in nota esplicativa.
Di seguito si riporta la riconciliazione tra i dati riportati nello stato patrimoniale riclassificato che non tiene in considerazione l'applicazione dello IAS 11 rispetto agli schemi di bilancio consolidato in cui tale effetto è riflesso.
(in migliaia di Euro)
| 31/12/2016 | 31/12/2016 | IAS 11 | 31/12/2017 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale d'esercizio netto | riesposto | IAS 11 | riesposto | 31/12/2017 | ||
| - Rimanenze | 502.889 | (148.169) | 354.720 | 328.090 | (95.432) | 232.659 |
| - Crediti commerciali | 361.659 | 76.409 | 438.068 | 304.261 | 22.159 | 326.420 |
| - Debiti commerciali (-) |
(260.586) | 0 | (260.586) | (235.219) | 0 | (235.219) |
| - Acconti (-) |
(141.465) | 74.695 | (66.770) | (91.594) | 47.661 | (43.933) |
| - Altre attività (passività) |
45.816 | (2.936) | 42.880 | (18.942) | 25.612 | 6.669 |
| Totale | 508.312 | () | 508.312 | 286.596 | (1) | 286.595 |
(In migliaia di Euro)
| 31/12/2016 | |||
|---|---|---|---|
| riesposto | |||
| (40.244) | (40.035) | (210) | |
| (173) | (447) | 274 | |
| 0 | 0 | 0 | |
| 146.090 | 301.133 | (155.043) | |
| (539.619) | (349.672) | (189.947) | |
| (11.206) | (62.798) | 51.591 | |
| (69.025) | (86.518) | 17.493 | |
| 0 | (1.126) | 1.126 | |
| (80.231) | (150.441) | 70.210 | |
| (619.850) | (500.113) | (119.737) | |
| 31/12/2017 (645.292) |
(610.324) | Variazioni (34.968) |
Conto Economico consolidato
(IN MIGLIAIA DI EURO)
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|
| RICAVI TOTALI | 618.080 | 772.544 | (154.464) |
| Variazioni nelle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione | 11.380 | (22.203) | 33.583 |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 12.580 | 14.134 | (1.554) |
| VALORE DELLA PRODUZIONE (17) | 642.040 | 764.475 | (122.435) |
| Consumi di materie prime e servizi esterni (18) | 417.408 | 531.427 | (114.020) |
| Oneri diversi di gestione (19) | 9.635 | 30.921 | (21.286) |
| VALORE AGGIUNTO (20) | 214.998 | 202.127 | 12.871 |
| Costo del personale | 164.846 | 184.813 | (19.967) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO (21) | 50.151 | 17.314 | 32.838 |
| Ammortamenti | 31.501 | 38.047 | (6.546) |
| Accantonamenti e svalutazioni | 4.440 | 112.050 | (107.610) |
| RISULTATO OPERATIVO (22) | 14.210 | (132.784) | 146.993 |
| Proventi/(Oneri) finanziari (23) | (15.664) | (14.436) | (1.228) |
| Utili/(Perdite) su cambi | (16.002) | (3.332) | (12.669) |
| Rettifiche di valore di attività finanziarie | (123) | (3.056) | 2.932 |
| Utili (Perdite) derivanti da attività destinate alla dismissione | (119.510) | (363.350) | 243.800 |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | (137.128) | (516.957) | (379.828) |
| Imposte sul reddito | 7.036 | 29.118 | (22.018) |
| Risultato di pertinenza terzi | (737) | (6.498) | 5.761 |
| RISULTATO DELL'ESERCIZIO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | (143.428) | (539.576) | 396.148 |
(17) Il valore della produzione comprende le seguenti voci di bilancio: ricavi delle vendite e prestazioni, incrementi di immobilizzazioni per lavori interni, altri ricavi operativi e la variazione delle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione.
(18) La voce "Consumi di materie prime e servizi esterni" comprende le seguenti voci di bilancio: materie prime e di consumo, variazione rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, ed altri costi operativi non comprensivi degli oneri diversi di gestione (nota 28).
(19) Per il saldo della voce "Oneri diversi di gestione" si veda il dettaglio riportato nella nota 28 del conto economico consolidato (20) Il Valore aggiunto è la somma del valore della produzione, dei consumi di materie prime e servizi esterni e degli oneri diversi di gestione.
(21) L'EBITDA (Margine Operativo Lordo) è un indicatore economico non definito negli IFRS, adottati dal Gruppo Trevi a partire dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2005. L'EBITDA è una misura utilizzata dal Management di Trevi per monitorare e valutare l'andamento operativo del Gruppo. Il Management ritiene che l'EBITDA sia un importante parametro per la misurazione della performance del Gruppo in quanto non è influenzato dalla volatilità dovuta agli effetti dei diversi criteri di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. Alla data odierna (previo approfondimento successivo connesso alle evoluzioni delle definizioni di misuratori alternativi delle performances aziendali) l'EBITDA (Earnings before interests, taxes, depreciation and amortization) è definito da Trevi come Utile/Perdita d'esercizio al lordo degli ammortamenti di immobilizzazioni materiali e immateriali, accantonamenti e svalutazioni, degli oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito.
(22) L'EBIT (Utile Operativo) è un indicatore economico non definito negli IFRS, adottati dal Gruppo Trevi a partire dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2005. L'EBIT è una misura utilizzata dal Management di Trevi per monitorare e valutare l'andamento operativo del Gruppo. Il Management ritiene che l'EBIT sia un importante parametro per la misurazione della performance del Gruppo in quanto non è influenzato dalla volatilità dovuta agli effetti dei diversi criteri di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. L'EBIT (Earnings before interests and taxes) è definito da Trevi come Utile/Perdita d'esercizio al lordo degli oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito.
(23) La voce "Proventi /(oneri) finanziari" è la sommatoria delle seguenti voci di bilancio: proventi finanziari (nota 30) e (costi finanziari) (nota 31).
(In migliaia di Euro)
| Area geografica | 31/12/2018 | % | 31/12/2017 | % | Variazioni | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 45.346 | 7,3% | 74.728 | 9,7% | (29.382) | -39,3% |
| Europa (esclusa Italia) | 73.751 | 11,9% | 45.210 | 5,9% | 28.541 | 63,1% |
| U.S.A. e Canada | 113.847 | 18,4% | 110.294 | 14,3% | 3.552 | 3,2% |
| America Latina | 36.953 | 61% | 67.838 | 8,8% | (30.884) | -45,5% |
| Africa | 51.302 | 8,3% | 73.135 | 9,5% | (21.833) | -29,9% |
| Medio Oriente e Asia | 203.469 | 32,9% | 326.696 | 42,3% | (123.227) | -37,7% |
| Estremo Oriente e Resto del mondo | 93.412 | 15,1% | 74.645 | 9,7% | 18.768 | 25,1% |
| RICAVI TOTALI | 618.081 | 100% | 772.545 | 100% | (154.464) | -20,0% |
| 31/12/2018 | % | 31/12/2017 | % | Variazioni | Var.% | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Lavori speciali di fondazioni | 418.574 | 68% | 556.979 | 72% | (138.405) | -24,8% |
| Produzione macchinari speciali per fondazioni | 204.748 | 33% | 217.233 | 28% | (12.485) | -5,7% |
| Elisioni e rettifiche Interdivisionali | (7.363) | (16.399) | 9.036 | |||
| Sub-Totale Settore Fondazioni (Core Business) | 615.960 | 100% | 757.813 | 98% | (141.854) | -18,7% |
| Capogruppo | 27.481 | 28.261 | (780) | -2,8% | ||
| Elisioni interdivisionali e con la Capogruppo | (25.359) | (13.529) | (11.830) | |||
| GRUPPO TREVI | 618.081 | 100% | 772.545 | 100% | (154.464) | -20,0% |
(In migliaia di Euro)
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni | |||
| - Immobilizzazioni materiali (24) | 224.972 | 339.535 | (114.563) |
| - Immobilizzazioni immateriali | 6.397 | 5.127 | 1.271 |
| - Immobilizzazioni finanziarie (25) | 4.611 | 4.169 | 442 |
| 235.980 | 348.831 | (112.851) | |
| Capitale d'esercizio netto | |||
| - Rimanenze | 187.794 | 328.090 | (140.296) |
| - Crediti commerciali (26) | 274.952 | 304.261 | (29.309) |
| - Debiti commerciali (-) (27) |
(193.803) | (235.219) | 41.416 |
| - Acconti (-) (28) |
(29.928) | (91.594) | 61.666 |
| - Altre attività (passività) (29) |
(26.697) | (18.943) | (7.755) |
| 212.317 | 286.596 | (74.278) | |
| Attività e passività destinate alla dismissione | 111.000 | - | 111.000 |
| Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B+C) | 559.298 | 635.427 | (76.129) |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) | (13.994) | (16.668) | 2.674 |
| CAPITALE INVESTITO NETTO (D+E) | 545.304 | 618.759 | (73.455) |
| Finanziato da: | |||
| Patrimonio Netto del Gruppo | (148.075) | (1.466) | (146.609) |
| Patrimonio Netto di pertinenza di terzi | 740 | 374 | 366 |
| Indebitamento Finanziario Netto (30) | 692.640 | 619.850 | 72.789 |
| TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (G+H+I) | 545.304 | 618.759 | (73.455) |
(24) Il saldo delle immobilizzazioni materiali tiene conto anche degli investimenti immobiliari non strumentali (nota 3).
(25) Il saldo delle immobilizzazioni finanziarie comprende le partecipazioni (nota 4) e gli altri crediti finanziari a lungo termine (nota 7).
(26) Il saldo della voce crediti commerciali comprende: i crediti verso clienti sia non correnti (nota 9) che correnti (nota 11), i crediti verso collegate correnti (nota 11).
(27) Il saldo della voce debiti commerciali comprende: i debiti verso fornitori a breve termine (nota 20), i debiti verso collegate a breve termine (nota 20).
(28) Il saldo della voce acconti comprende sia la parte a lungo (nota 20) che quella a breve (nota 20).
(29) Il saldo della voce altre attività/(passività) comprende: i crediti/(debiti) verso altri, i ratei e risconti attivi/(passivi), i crediti/(debiti) tributari e i fondi rischi sia a breve che a lungo termine (note 5-9-11-11.a-16-19-20-21-25).
(30) La Posizione Finanziaria Netta utilizzata come indicatore finanziario dell'indebitamento, viene rappresentata come sommatoria delle seguenti componenti positive e negative dello Stato Patrimoniale:
- componenti positive a breve e lungo termine: disponibilità liquide (cassa, assegni e banche attive), titoli di pronto smobilizzo dell'attivo circolante e crediti finanziari;
- componenti negative a breve e lungo termine: debiti verso banche, debiti verso altri finanziatori (società di leasing e società di factoring) e debiti verso soci per finanziamenti. Per un maggior dettaglio si rimanda ad apposita tabella in nota esplicativa.
Di seguito si riporta la riconciliazione tra i dati riportati nello stato patrimoniale riclassificato che non tiene in considerazione l'esposizione richiesta dall'IFRS 15 rispetto agli schemi di bilancio consolidato in cui tale effetto è riflesso.
| Capitale d'esercizio netto | 31/12/2017 | Riclassifica | 31/12/2017 | 31/12/2018 | Riclassifica | 31/12/2018 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| - Rimanenze | 328.090 | (95.432) | 232.659 | 187.794 | (42.525) | 145.269 |
| - Crediti commerciali | 304.261 | 22.159 | 326.420 | 274.952 | 5.022 | 279.974 |
| - Debiti commerciali (-) |
(235.219) | - | (235.219) | (193.803) | - | (193.803) |
| - Acconti (-) |
(91.594) | 47.661 | (43.933) | (29.928) | 5.481 | (24.447) |
| - Altre attività (passività) |
(18.943) | 25.612 | 6.669 | (26.697) | 32.022 | 5.325 |
| Totale | 286.596 | (1) | 286.595 | 212.317 | - | 212.318 |
(In migliaia di Euro)
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|
| Debiti verso banche a breve termine | (658.348) | (645.292) | (13.056) |
| Debiti verso altri finanziatori a breve termine | (88.846) | (40.244) | (48.602) |
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | (359) | (173) | (186) |
| Attività finanziarie correnti | - | - | - |
| Disponibilità liquide a breve termine | 88.912 | 146.090 | (57.178) |
| Totale a breve termine | (658.641) | (539.619) | (119.022) |
| Debiti verso banche a medio lungo termine | (331) | (11.206) | 10.875 |
| Debiti verso altri finanziatori a medio lungo termine | (33.668) | (69.025) | 35.358 |
| Strumenti finanziari derivati a medio lungo termine | - | - | - |
| Totale medio lungo termine | (33.998) | (80.231) | 46.233 |
| Indebitamento finanziario netto | (692.640) | (619.850) | (72.789) |
| Azioni proprio in portafoglio | 64 | 64 | - |
| Posizione finanziaria netta totale | (692.575) | (619.786) | (72.789) |
Building tools?
Free accounts include 100 API calls/year for testing.
Have a question? We'll get back to you promptly.