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Banca Ifis

Interim / Quarterly Report Nov 7, 2024

4153_10-q_2024-11-07_98658801-3aa1-4300-8915-c628554a080b.pdf

Interim / Quarterly Report

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Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024

2

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024

Sommario

Cariche sociali 5
Resoconto intermedio di gestione consolidato 9
Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo11
Prospetti contabili consolidati riclassificati 42
Nota informativa44
Relazione sulla distribuzione di un acconto dividendi al 30 settembre 2024 83
Relazione degli amministratori sulla distribuzione di un acconto dividendi ai sensi dell'art. 2433-bis del
Codice civile85
Prospetto contabile di Banca Ifis predisposto ai sensi dell'art 2433-bis del codice civile 100
Note esplicative 108
Attestazione Dirigente Preposto 115
Allegati 119

Cariche sociali

2

Cariche sociali e Società di revisione in carica all'approvazione del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024

Vice Presidente Simona Arduini Consiglieri Monica Billio

Presidente Onorario Sebastien Egon Fürstenberg

Consiglio di Amministrazione Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio Amministratore Delegato Frederik Herman Geertman (1) Nicola Borri Beatrice Colleoni Roberto Diacetti Roberta Gobbi Luca Lo Giudice Antonella Malinconico Giovanni Meruzzi Paola Paoloni Monica Regazzi

(1) All'Amministratore Delegato sono attribuiti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società.

Presidente Andrea Balelli

Condirettori Generali Fabio Lanza

Ragione sociale Capogruppo: Banca Ifis S.p.A.

Collegio Sindacale

Sindaci Effettivi Annunziata Melaccio Franco Olivetti Sindaci Supplenti Marinella Monterumisi Emanuela Rollino

Direzione Generale

Raffaele Zingone

Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Massimo Luigi Zanaboni

Società di Revisione

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

Capitale Sociale: euro 53.811.095 i.v. Denominazione segnalante: Banca Ifis S.p.A. Ragione sociale entità controllante: La Scogliera S.A. Motivo cambio denominazione: nessuno Sede segnalante: Venezia Forma giuridica: S.p.A. Paese registrazione: Italia Principale luogo attività: Mestre - Venezia Membro FCI Sede legale ed amministrativa: Via Terraglio, 63 30174 Mestre - Venezia Natura attività segnalante: Attività creditizia ABI: 3205.2 Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Venezia: 02505630109 Partita IVA: 04570150278 Numero di iscrizione all'Albo delle Banche: 5508 Indirizzo Internet: www.bancaifis.it

Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024

2

Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo

Aspetti generali

Il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024 comprende i Prospetti contabili consolidati riclassificati, la correlata Nota informativa e la presente Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo.

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, all'interno della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo, sono rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire in modo tempestivo indicazioni sull'andamento generale del Gruppo fondate su dati economico-finanziari aggregati di rapida e facile comprensione. Si evidenzia che in relazione all'operazione di acquisizione di Revalea S.p.A. perfezionata in data 31 ottobre 2023 e all'ingresso della stessa nel perimetro di consolidamento, i dati dei primi nove mesi del 2024 ed in particolare quelli economici potrebbero risultare non pienamente comparabili con quelli dello stesso periodo dell'esercizio precedente. Tuttavia, si segnala che nei commenti alle singole voci è presentato, ove rilevante, il contributo della società acquisita. I dettagli analitici delle riesposizioni effettuate e delle riclassificazioni rispetto agli Schemi di Bilancio consolidato, conformi alla Circolare 262 della Banca d'Italia, sono forniti con distinti prospetti pubblicati tra gli allegati (si rimanda alla sezione "Allegati" del presente documento), in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

  • le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;
  • gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
  • le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale, come il c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio Circolare 262 (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";
  • gli oneri ordinari e straordinari introdotti a carico delle banche del Gruppo (Banca Ifis e Banca Credifarma) in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (c.d. DGS o FITD) sono esposti in una voce separata denominata "Oneri relativi al sistema bancario" (la quale è esclusa del computo dei "Costi operativi"), anziché essere evidenziati nelle voci "Altre spese amministrative" o "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri";
  • sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito":
    • le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
    • gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;
    • gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

Per quanto attiene alle componenti patrimoniali si è provveduto ad effettuare aggregazioni senza effettuare alcuna riclassifica.

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024

Highlights

PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
CONSOLIDATI
(in migliaia di euro)
30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
Cassa e disponibilità liquide 684.197 857.533 (173.336) (20,2)%
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico
267.502 234.878 32.624 13,9%
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
490.254 749.176 (258.922) (34,6)%
Crediti verso banche valutati al costo
ammortizzato
656.210 637.567 18.643 2,9%
Crediti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
10.089.827 10.622.134 (532.307) (5,0)%
Totale attivo 13.046.042 14.051.361 (1.005.319) (7,2)%
Debiti verso banche 861.064 2.717.139 (1.856.075) (68,3)%
Debiti verso clientela 6.801.300 5.814.624 986.676 17,0%
Titoli in circolazione 3.079.718 3.288.895 (209.177) (6,4)%
Patrimonio netto consolidato 1.780.395 1.693.699 86.696 5,1%
PRINCIPALI DATI ECONOMICI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
CONSOLIDATI RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
2024 2023 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 531.836 512.357 19.479 3,8%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di
credito
(28.875) (30.870) 1.995 (6,5)%
Risultato netto della gestione finanziaria 502.961 481.487 21.474 4,5%
Costi operativi (299.664) (283.095) (16.569) 5,9%
Oneri relativi al sistema bancario (8.121) (10.332) 2.211 (21,4)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (565) (495) (70) 14,1%
Oneri e proventi non ricorrenti (556) (1.320) 764 (57,9)%
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
194.055 186.245 7.810 4,2%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(66.270) (60.120) (6.150) 10,2%
Utile (perdita) del periodo 127.785 126.125 1.660 1,3%
(Utile) perdita di periodo di pertinenza di terzi (1.217) (1.384) 167 (12,1)%
Utile (perdita) di periodo di pertinenza della
Capogruppo
126.568 124.741 1.827 1,5%

REDDITIVITA' COMPLESSIVA CONSOLIDATA
(in migliaia di euro)
30.09.2024 30.09.2023
Utile (perdita) del periodo 127.785 126.125
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico (410) (4.540)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 4.900 4.711
Redditività complessiva consolidata 132.275 126.296
Redditività complessiva consolidata di pertinenza di terzi (1.217) (1.385)
Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo 131.058 124.911

Per i commenti circa le dinamiche patrimoniali ed economiche si rimanda alla sezione "Situazione patrimoniale e andamento economico del Gruppo" della Nota informativa.

Risultati per Settore di attività

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING SETTORE
DATI PATRIMONIALI
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui:
AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE
NPL
GOVER
NANCE &
SERVIZI E
NON
CORE
TOTALE
CONS.
DI GRUPPO
Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al
fair value con impatto a conto
economico
Dati al 30.09.2024 149.234 979 - 148.255 45.388 55.473 250.095
Dati al 31.12.2023 107.169 975 - 106.194 41.735 73.078 221.982
Variazione % 39,3% 0,4% - 39,6% 8,8% (24,1)% 12,7%
Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
Dati al 30.09.2024 1.298 - - 1.298 - 488.956 490.254
Dati al 31.12.2023 1.333 - - 1.333 - 747.843 749.176
Variazione % (2,6)% - - (2,6)% - (34,6)% (34,6)%
Crediti verso clientela (1)
Dati al 30.09.2024 6.383.216 2.361.133 1.549.977 2.472.106 1.540.336 2.166.275 10.089.827
Dati al 31.12.2023 6.763.468 2.844.805 1.552.204 2.366.459 1.646.158 2.212.509 10.622.134
Variazione % (5,6)% (17,0)% (0,1)% 4,5% (6,4)% (2,1)% (5,0)%
Avviamento
Dati al 30.09.2024 - - - - 38.020 - 38.020
Dati al 31.12.2023 - - - - 38.020 - 38.020
Variazione % - - - - 0,0% - 0,0%
Altre attività
Dati al 30.09.2024 163.685 163.685 - - - 221.321 385.006
Dati al 31.12.2023 208.748 208.748 - - - 235.944 444.692
Variazione % (21,6)% (21,6)% - - - (6,2)% (13,4)%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 30 settembre 2024 titoli di Stato per 1.425,4 milioni di euro (1.628,7 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

Le restanti voci patrimoniali, diverse da quelle esposte nella tabella di cui sopra, risultano allocate al Settore Governance & Servizi e Non Core, a partire dal quale si procede alla riallocazione agli altri Settori delle voci economiche corrispondenti, su base diretta o indiretta.

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING
DATI ECONOMICI
RICLASSIFICATI
AL 30.09.2024
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
&
CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui:
AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE
NPL
SETTORE
GOVER
NANCE &
SERVIZI E
NON CORE
TOTALE
CONS.
DI GRUPPO
Margine di interesse 183.177 90.187 37.797 55.193 206.266 14.956 404.399
Commissioni nette 73.031 48.684 8.049 16.298 (774) (2.691) 69.566
Altre componenti del margine
di intermediazione
13.089 16 - 13.073 10.165 34.617 57.871
di cui: Utile da cessione crediti - - - 9.881 - 9.881
Margine di intermediazione 269.297 138.887 45.846 84.564 215.657 46.882 531.836
Rettifiche/riprese di valore
nette per rischio di credito
(32.660) (12.181) (6.039) (14.440) 116 3.669 (28.875)
Risultato netto della gestione
finanziaria
236.637 126.706 39.807 70.124 215.773 50.551 502.961
Costi operativi (128.602) (72.226) (26.728) (29.648) (141.699) (29.363) (299.664)
Oneri relativi al sistema
bancario
- - - - - (8.121) (8.121)
Accantonamenti netti ai fondi
per rischi e oneri
(3.583) (8.653) 89 4.981 1.730 1.288 (565)
Oneri e proventi non ricorrenti - - - - (556) - (556)
Utile (perdita) dell'operatività
corrente al lordo dell'imposte
104.452 45.827 13.168 45.457 75.248 14.355 194.055
Imposte sul reddito del
periodo dell'operatività
corrente
(35.671) (15.650) (4.497) (15.524) (25.697) (4.902) (66.270)
Utile (perdita) del periodo 68.781 30.177 8.671 29.933 49.551 9.453 127.785
(Utile) perdita del periodo di
pertinenza di terzi
- - - - - (1.217) (1.217)
Utile (perdita) del periodo di
pertinenza della Capogruppo
68.781 30.177 8.671 29.933 49.551 8.236 126.568

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING SETTORE
KPI DI SETTORE
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui: AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE NPL GOVERNAN
CE &
SERVIZI E
NON
CORE(1)
Costo del credito (2)
Dati al 30.09.2024 0,66% 0,62% 0,52% 0,80% n.a. (0,78)%
Dati al 31.12.2023 0,95% 1,13% 0,29% 1,18% n.a. (1,46)%
Variazione % (0,29)% (0,51)% 0,23% (0,38)% n.a. 0,68%
Crediti in sofferenza netti/
Crediti verso clientela
Dati al 30.09.2024 0,5% 0,5% 0,0% 0,7% 79,3% 0,2%
Dati al 31.12.2023 0,3% 0,4% 0,0% 0,3% 77,6% 0,3%
Variazione % 0,2% 0,1% 0,0% 0,4% 1,7% (0,1)%
Indice di copertura delle
sofferenze lorde
Dati al 30.09.2024 73,9% 83,6% 94,5% 35,7% 0,0% 52,4%
Dati al 31.12.2023 80,7% 85,6% 93,5% 50,4% 0,0% 53,8%
Variazione % (6,8)% (2,0)% 1,0% (14,7)% 0,0% (1,4)%
Attività deteriorate nette/
Crediti verso clientela netti
Dati al 30.09.2024 3,2% 3,5% 1,0% 4,4% 99,1% 1,1%
Dati al 31.12.2023 3,1% 4,5% 0,7% 3,1% 98,2% 1,2%
Variazione % 0,1% (1,0)% 0,3% 1,3% 0,9% (0,1)%
Attività deteriorate lorde/
Crediti verso clientela lordi
Dati al 30.09.2024 5,8% 7,4% 2,4% 6,2% 99,1% 1,7%
Dati al 31.12.2023 5,3% 7,6% 1,9% 4,8% 98,2% 2,0%
Variazione % 0,5% (0,2)% 0,5% 1,4% 0,9% (0,3)%
RWA (3)
Dati al 30.09.2024 5.553.627 2.337.981 1.291.610 1.924.036 1.773.421 1.194.296
Dati al 31.12.2023 5.813.454 2.737.066 1.344.965 1.731.423 1.898.366 1.537.717
Variazione % (4,5)% (14,6)% (4,0)% 11,1% (6,6)% (22,3)%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 30 settembre 2024 titoli di Stato per 1.425,4 milioni di euro (1.628,7 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

(2) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

(3) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

Evoluzione trimestrale

CONTO ECONOMICO ESERCIZIO 2024 ESERCIZIO 2023
CONSOLIDATO
RICLASSIFICATO:
EVOLUZIONE TRIMESTRALE
(in migliaia di euro)
3° Trim. 2° Trim. 1° Trim. 4° Trim. 3° Trim. 2° Trim. 1° Trim.
Margine di interesse 117.036 146.605 140.758 156.691 134.820 135.247 139.439
Commissioni nette 22.657 23.835 23.074 23.922 24.002 26.970 23.327
Altre componenti del margine di
intermediazione
17.629 18.836 21.406 11.646 5.029 10.464 13.059
Margine di intermediazione 157.322 189.276 185.238 192.259 163.851 172.681 175.825
Rettifiche/riprese di valore
nette per rischio di credito
(13.034) (7.252) (8.589) (21.537) (14.532) (6.367) (9.971)
Risultato netto della gestione
finanziaria
144.288 182.024 176.649 170.722 149.319 166.314 165.854
Spese per il personale (40.622) (43.217) (43.396) (43.336) (40.021) (40.737) (39.708)
Altre spese amministrative (53.376) (62.246) (61.941) (71.244) (51.806) (61.337) (53.822)
Rettifiche/Riprese di valore
nette su attività materiali e
immateriali
(6.199) (5.646) (5.174) (4.682) (4.472) (4.350) (4.202)
Altri oneri/proventi di gestione 6.629 7.133 8.391 7.709 4.894 5.824 6.642
Costi operativi (93.568) (103.976) (102.120) (111.553) (91.405) (100.600) (91.090)
Oneri relativi al sistema
bancario
(25) (8.087) (9) (861) (6.242) 1.760 (5.850)
Accantonamenti netti ai fondi
per rischi e oneri
141 1.443 (2.149) (6.383) 31 (8) (518)
Oneri e proventi non ricorrenti (236) (280) (40) (1.599) (1.320) - -
Utili (perdite) da cessioni di
investimenti
- - - 986 - - -
Utile (perdita) della operatività
corrente al lordo delle imposte
50.600 71.124 72.331 51.312 50.383 67.466 68.396
Imposte sul reddito di periodo
dell'operatività corrente
(17.280) (24.289) (24.701) (15.521) (16.264) (21.778) (22.078)
Utile (perdita) del periodo 33.320 46.835 47.630 35.791 34.119 45.688 46.318
(Utile) perdita del periodo di
pertinenza di terzi
(366) (397) (454) (422) (414) (566) (404)
Utile (perdita) del periodo di
pertinenza della Capogruppo
32.954 46.438 47.176 35.369 33.705 45.122 45.914

Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo

In base al principio IFRS 8, un'impresa deve fornire le informazioni che consentano agli utilizzatori del bilancio di valutare la natura e gli effetti sullo stesso bilancio delle attività da essa intraprese ed i contesti economici nei quali opera. È quindi necessario evidenziare il contributo dei diversi Settori operativi alla formazione del risultato economico del Gruppo.

L'identificazione dei Settori operativi è coerente con le modalità adottate dalla Direzione per l'assunzione di decisioni operative e si basa sulla reportistica interna, utilizzata ai fini dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti e dell'analisi delle relative performance.

L'informativa per Settore si articola, coerentemente con la struttura utilizzata dalla Direzione per l'analisi dei risultati del Gruppo, in:

  • Settore Commercial & Corporate Banking, che rappresenta l'offerta commerciale del Gruppo dedicata alle imprese e comprende, inoltre, i prestiti personali con cessione del quinto dello stipendio o della pensione (CQS/CQP). Il Settore si sostanzia nelle Aree di Business Factoring, Leasing e Corporate Banking & Lending;
  • Settore Npl, dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti di difficile esigibilità, di servicing e nella gestione dei crediti non performing secured. Tale Settore include il contributo reddituale riveniente da Revalea S.p.A., società acquisita nel corso del quarto trimestre 2023;
  • Settore Governance & Servizi e Non Core, che fornisce ai Settori operativi nei core business del Gruppo le risorse finanziarie ed i servizi necessari per lo svolgimento delle rispettive attività. Il Settore comprende l'attività di tesoreria e il desk titoli di proprietà, oltre a taluni portafogli creditizi corporate posti in run-off in quanto ritenuti non strategici allo sviluppo del Gruppo.

L'attribuzione ai Settori delle numeriche economico-patrimoniali è effettuata sulla base di criteri di riparto omogenei al fine di tenere conto sia della specificità dei diversi Settori sia della necessità di garantire un efficace monitoraggio delle performance aziendali nel tempo.

Inoltre, tenuto conto delle considerazioni sopra riportate, l'informativa di Settore relativamente alle componenti di Conto economico espone i risultati fino all'utile netto.

Settore Commercial & Corporate Banking

Il Settore Commercial & Corporate Banking accoglie le seguenti Aree di business:

  • Factoring: Area dedicata a supportare il credito commerciale delle PMI che operano nel mercato domestico, che si sviluppano verso l'estero o che dall'estero si rivolgono a clientela italiana; include inoltre una business unit specializzata nell'acquisto di crediti fiscali ceduti da procedure concorsuali che opera con il marchio Fast Finance. Tale unità acquista crediti fiscali, maturati e maturandi, già chiesti a rimborso oppure futuri, sorti in costanza di procedura oppure nelle annualità precedenti;
  • Leasing: Area che si rivolge al segmento dei piccoli operatori economici e delle PMI attraverso i prodotti del leasing finanziario e del leasing operativo, con esclusione del leasing real estate, non trattato dal Gruppo;
  • Corporate Banking & Lending: Area di business che aggrega più unità:
    • Structured Finance, comparto dedicato al supporto delle imprese e dei fondi private equity nella strutturazione di finanziamenti, sia bilaterali che in pool;

  • Equity Investments, comparto dedicato ad investimenti in partecipazioni di imprese non finanziarie e in quote di organismi interposti;
  • Lending, comparto dedicato all'operatività del Gruppo a medio-lungo termine, orientato al sostegno del ciclo operativo dell'impresa e all'erogazione del credito al consumo sotto forma di operazioni di cessione del quinto della pensione o dello stipendio (CQS/CQP).

Di seguito i risultati del Settore al 30 settembre 2024.

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2024
2023
ASSOLUTA
%
Margine di interesse 183.177 175.247 7.930 4,5%
Commissioni nette 73.031 72.694 337 0,5%
Altre componenti del margine di intermediazione 13.089 11.143 1.946 17,5%
Margine di intermediazione 269.297 259.084 10.213 3,9%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(32.660) (33.871) 1.211 (3,6)%
Risultato netto della gestione finanziaria 236.637 225.213 11.424 5,1%
Costi operativi (128.602) (120.462) (8.140) 6,8%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (3.583) (415) (3.168) n.s.
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
104.452 104.336 116 0,1%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(35.671) (33.678) (1.993) 5,9%
Utile (perdita) del periodo 68.781 70.658 (1.877) (2,7)%

L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 68,8 milioni di euro, in riduzione di 1,9 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2023, principalmente per l'incremento dei costi operativi come meglio dettagliato in seguito sulla base del contributo delle singole Aree di business. Il margine di intermediazione del Settore è pari a 269,3 milioni di euro, in aumento di 10,2 milioni di euro rispetto all'omologo periodo dell'anno precedente grazie alle positive performance dell'Area Factoring (+8,0 milioni di euro). Complessivamente, a fronte della sostanziale stabilità delle commissioni nette, crescono il margine di interesse per 7,9 milioni di euro (+4,5%) e le altre componenti del margine di intermediazione per 1,9 milioni di euro.

Rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente vi sono minori rettifiche di valore nette per 1,2 milioni di euro (-3,6%).

L'aumento dei costi operativi di 8,1 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2023 è principalmente dovuto alla crescita delle spese del personale a seguito dell'incremento dell'organico e dei maggiori costi connessi al rinnovato Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL). Sono inoltre in crescita le altre spese amministrative, a seguito delle maggiori spese ICT e di rete interbancaria a supporto dell'operatività verso la clientela, nonché i costi legati all'ammortamento delle immobilizzazioni immateriali relativi a investimenti in software funzionali alla digitalizzazione del rapporto con la clientela e al relativo processo di generazione e gestione del credito.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri presentano al 30 settembre 2024 un valore negativo pari a 3,6 milioni di euro, in peggioramento rispetto al valore negativo per 0,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2023. L'aggravio di 3,2 milioni di euro è da ricondurre principalmente a stanziamenti a copertura di rischi connessi a contenziosi in essere su crediti di imposta per Super Ecobonus e altri bonus fiscali edilizi, solo parzialmente compensati da rilasci per la positiva risoluzione di contenziosi esistenti.

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024

L'andamento della gestione delle Aree di business che compongono il Settore è descritto ed approfondito in seguito.

Nella tabella che segue vengono dettagliati i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela per qualità del credito.

COMMERCIAL & CORPORATE
BANKING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 30.09.2024
Valore nominale 112.249 197.568 73.179 382.996 6.260.813 6.643.809
Rettifiche di valore (83.007) (87.545) (6.491) (177.043) (83.550) (260.593)
Valore di bilancio 29.242 110.023 66.688 205.953 6.177.263 6.383.216
Coverage ratio 73,9% 44,3% 8,9% 46,2% 1,3% 3,9%
Gross ratio 1,7% 3,0% 1,1% 5,8% 94,2% 100,0%
Net ratio 0,5% 1,7% 1,0% 3,2% 96,8% 100,0%
SITUAZIONE AL 31.12.2023
Valore nominale 98.969 170.367 105.968 375.304 6.657.667 7.032.971
Rettifiche di valore (79.915) (76.670) (5.849) (162.434) (107.070) (269.504)
Valore di bilancio 19.054 93.698 100.118 212.870 6.550.597 6.763.467
Coverage ratio 80,7% 45,0% 5,5% 43,3% 1,6% 3,8%
Gross ratio 1,4% 2,4% 1,5% 5,3% 94,7% 100,0%
Net ratio 0,3% 1,4% 1,5% 3,1% 96,9% 100,0%

Al 30 settembre 2024 le attività deteriorate nette nel Settore Commercial & Corporate Banking si attestano a 206,0 milioni di euro, in diminuzione di 6,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023 (212,9 milioni di euro). L'andamento è da ricondurre ad una significativa diminuzione delle esposizioni scadute deteriorate per 33,4 milioni di euro (in particolare quelle dell'Area Factoring, da ricondurre per 22 milioni di euro al ritorno in bonis di un cliente della Pubblica Amministrazione), parzialmente controbilanciata dagli aumenti delle inadempienze probabili e delle sofferenze rispettivamente per 16,3 milioni di euro e per 10,2 milioni di euro (soprattutto con riferimento all'Area Corporate Banking & Lending).

Il coverage ratio del portafoglio deteriorato passa dal 43,3% del 31 dicembre 2023 al 46,2% del 30 settembre 2024, esito dell'incremento dell'incidenza delle inadempienze probabili e delle sofferenze sul portafoglio totale deteriorato del Settore.

Nel Settore Commercial & Corporate Banking sono presenti crediti prevalentemente deteriorati contabilmente classificati come POCI, riferiti principalmente ad attivi rinvenienti da operazioni di aggregazione aziendale: il valore netto di tali attività è di 10,1 milioni di euro al 30 settembre 2024 rispetto a 12,3 milioni di euro del 31 dicembre 2023, di cui 6,8 milioni di euro deteriorati (8,5 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

Tali valori incorporano sia gli effetti connessi allo smontamento temporale degli effetti rilevati in sede di "PPA", sia gli effetti derivanti dalle perdite attese lungo la vita utile dell'attività, come previsto dal principio contabile IFRS 9.

KPI CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
Costo del credito (1) 0,66% 0,95% n.a. (0,29)%
Attività deteriorate nette/
Crediti verso clientela netti
3,2% 3,1% n.a. 0,1%
Attività deteriorate lorde/
Crediti verso clientela lordi
5,8% 5,3% n.a. 0,5%
RWA (2) 5.553.627 5.813.454 (259.827) (4,5)%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

Per una migliore comprensione dei risultati del periodo, vengono commentati di seguito i contributi delle singole Aree di business del Settore Commercial & Corporate Banking.

Area Factoring

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2024 2023 %
Margine di interesse 90.187 81.186 9.001 11,1%
Commissioni nette 48.684 50.743 (2.059) (4,1)%
Altre componenti del margine di intermediazione 16 (1.054) 1.070 (101,5)%
Margine di intermediazione 138.887 130.875 8.012 6,1%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(12.181) (5.897) (6.284) 106,6%
Risultato netto della gestione finanziaria 126.706 124.978 1.728 1,4%
Costi operativi (72.226) (69.722) (2.504) 3,6%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (8.653) 349 (9.002) n.s.
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
45.827 55.605 (9.778) (17,6)%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(15.650) (17.826) 2.176 (12,2)%
Utile (perdita) del periodo 30.177 37.779 (7.602) (20,1)%

Nei primi nove mesi del 2024 il contributo dell'Area Factoring al margine di intermediazione del Settore Commercial & Corporate Banking ammonta a 138,9 milioni di euro, in aumento del 6,1% rispetto al risultato dello stesso periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è dovuto al maggior contributo del margine di interesse (in aumento di 9,0 milioni di euro), mentre le commissioni nette registrano una contrazione di 2,1 milioni di euro. Il turnover dei primi nove mesi del 2024 è pari a 9,8 miliardi di euro, come il monte crediti che risulta pari a 3,3 miliardi di euro, sono in linea con i rispettivi dati al medesimo periodo dell'esercizio precedente.

Nei primi nove mesi del 2024 si registrano rettifiche di valore nette per rischio di credito pari a 12,2 milioni di euro, in aumento di 6,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, per effetto di maggiori accantonamenti su posizioni deteriorate.

Il risultato netto della gestione finanziaria si attesta quindi a 126,7 milioni di euro (+1,4% rispetto al risultato dello stesso periodo dello scorso esercizio).

L'aumento dei costi operativi di 2,5 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2023 è principalmente dovuto a maggiori spese del personale connesse al rinnovato CCNL. Sono inoltre in crescita i costi legati all'ammortamento delle immobilizzazioni immateriali relativi a investimenti in software funzionali alla digitalizzazione del rapporto con la clientela ed al relativo processo di generazione e gestione del credito.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri sono caratterizzati al 30 settembre 2024 da un valore negativo pari a 8,7 milioni di euro, in peggioramento rispetto al valore positivo per 0,3 milioni di euro dei primi nove mesi del 2023. L'aggravio di 9,0 milioni di euro è da ricondurre principalmente ai già citati stanziamenti a copertura di rischi connessi a contenziosi in essere su crediti di imposta per Super Ecobonus e altri bonus fiscali edilizi.

Per quanto riguarda i principali aspetti patrimoniali, al 30 settembre 2024 il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 2.361,1 milioni di euro, in diminuzione del 17,0% rispetto al dato del 31 dicembre 2023 principalmente a seguito della riduzione delle esposizioni in bonis per la stagionalità del business factoring.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela per qualità del credito.

AREA FACTORING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 30.09.2024
Valore nominale 75.802 69.160 39.471 184.433 2.298.231 2.482.664
Rettifiche di valore (63.376) (36.864) (1.029) (101.269) (20.262) (121.531)
Valore di bilancio 12.426 32.296 38.442 83.164 2.277.969 2.361.133
Coverage ratio 83,6% 53,3% 2,6% 54,9% 0,9% 4,9%
SITUAZIONE AL 31.12.2023
Valore nominale 72.273 66.458 88.817 227.548 2.752.772 2.980.320
Rettifiche di valore (61.890) (34.170) (2.503) (98.563) (36.953) (135.516)
Valore di bilancio 10.383 32.288 86.314 128.985 2.715.819 2.844.804
Coverage ratio 85,6% 51,4% 2,8% 43,3% 1,3% 4,5%

Il totale delle esposizioni deteriorate nette dell'Area ammonta a 83,2 milioni di euro, in riduzione del 35,5% rispetto al dato del 31 dicembre 2023, quasi interamente a seguito del calo delle esposizioni scadute. In termini complessivi, nonostante una diminuzione delle esposizioni deteriorate nette, il coverage delle esposizioni deteriorate aumenta dal 43,3% al 54,9% per effetto dell'aumento dell'incidenza delle sofferenze e delle inadempienze probabili sul totale deteriorato.

KPI CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
Costo del credito (1) 0,62% 1,13% n.a. (0,51)%
Attività deteriorate nette/
Crediti verso clientela netti
3,5% 4,5% n.a. (1,0)%
Attività deteriorate lorde/
Crediti verso clientela lordi
7,4% 7,6% n.a. (0,2)%
RWA (2) 2.337.981 2.737.066 (399.085) (14,6)%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024

Il costo del credito si riduce dall'1,13% al 31 dicembre 2023 allo 0,62% al 30 settembre 2024 (dato annualizzato).

Si segnala come le esposizioni deteriorate nette includano complessivamente 38,4 milioni di euro nei confronti del SSN, in significativa riduzione rispetto al dato di 72,2 milioni di euro al 31 dicembre 2023 per effetto del ritorno in bonis nel corso del terzo trimestre 2024 di una posizione singolarmente significativa precedentemente classificata come scaduto deteriorato.

Area Leasing

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2024 2023 ASSOLUTA %
Margine di interesse 37.797 38.172 (375) (1,0)%
Commissioni nette 8.049 8.239 (190) (2,3)%
Margine di intermediazione 45.846 46.411 (565) (1,2)%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(6.039) (3.029) (3.010) 99,4%
Risultato netto della gestione finanziaria 39.807 43.382 (3.575) (8,2)%
Costi operativi (26.728) (23.874) (2.854) 12,0%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 89 (530) 619 (116,8)%
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
13.168 18.978 (5.810) (30,6)%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(4.497) (6.126) 1.629 (26,6)%
Utile (perdita) del periodo 8.671 12.852 (4.181) (32,5)%

Il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 45,8 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato al 30 settembre 2023.

Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 6,0 milioni di euro, in crescita di 3,0 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il dato dei primi nove mesi del 2024 è negativamente influenzato da svalutazioni singolarmente significative nel comparto noleggio operativo per 1,6 milioni di euro e nel comparto leasing finanziario per 1,4 milioni di euro.

I costi operativi sono pari a 26,7 milioni di euro, in aumento di 2,9 milioni di euro rispetto al dato al 30 settembre 2023. Anche in questo caso, l'incremento è dovuto all'effetto combinato di maggiori spese del personale connesse al rinnovato CCNL nonché all'ammortamento di nuovi software a supporto del business.

Al 30 settembre 2024 il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 1.550,0 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2023.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per qualità del credito.

AREA LEASING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 30.09.2024
Valore nominale 11.253 15.529 11.852 38.634 1.551.969 1.590.603
Rettifiche di valore (10.630) (10.110) (3.058) (23.798) (16.828) (40.626)
Valore di bilancio 623 5.419 8.794 14.836 1.535.141 1.549.977
Coverage ratio 94,5% 65,1% 25,8% 61,6% 1,1% 2,6%
SITUAZIONE AL 31.12.2023
Valore nominale 10.597 12.865 7.314 30.776 1.559.223 1.589.999
Rettifiche di valore (9.910) (7.894) (2.244) (20.048) (17.748) (37.796)
Valore di bilancio 688 4.972 5.070 10.730 1.541.475 1.552.205
Coverage ratio 93,5% 61,4% 30,7% 65,1% 1,1% 2,4%

Le esposizioni nette deteriorate aumentano del 38,3% rispetto a dicembre 2023. Il coverage ratio delle attività deteriorate è in diminuzione da 65,1% a 61,6%, a causa della maggiore incidenza all'interno del portafoglio deteriorato dell'Area delle posizioni classificate come esposizioni scadute e ad inadempienza probabile, mentre quello dei crediti in bonis rimane stabile intorno all'1,1%.

KPI CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
Costo del credito (1) 0,52% 0,29% n.a. 0,23%
Attività deteriorate nette/
Crediti verso clientela netti
1,0% 0,7% n.a. 0,3%
Attività deteriorate lorde/
Crediti verso clientela lordi
2,4% 1,9% n.a. 0,5%
RWA (2) 1.291.610 1.344.965 (53.355) (4,0)%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024

Area Corporate Banking & Lending

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2024 2023 ASSOLUTA %
Margine di interesse 55.193 55.889 (696) (1,2)%
Commissioni nette 16.298 13.712 2.586 18,9%
Altre componenti del margine di intermediazione 13.073 12.197 876 7,2%
Margine di intermediazione 84.564 81.798 2.766 3,4%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(14.440) (24.945) 10.505 (42,1)%
Risultato netto della gestione finanziaria 70.124 56.853 13.271 23,3%
Costi operativi (29.648) (26.866) (2.782) 10,4%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 4.981 (234) 5.215 n.s.
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
45.457 29.753 15.704 52,8%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(15.524) (9.726) (5.798) 59,6%
Utile (perdita) del periodo 29.933 20.027 9.906 49,5%

Il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending è pari a 84,6 milioni di euro al 30 settembre 2024, in aumento di 2,8 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2023 (+3,4%). La variazione positiva è determinata dall'effetto combinato dei seguenti fattori:

  • stabilità del margine di interesse pari a 55,2 milioni di euro, grazie al maggiore contributo positivo del comparto Corporate Banking per 3,1 milioni di euro sostanzialmente compensato dal minor contributo comparto Farmacie per 3,8 milioni di euro;
  • maggiori commissioni nette per 2,6 milioni di euro (+18,9%), derivanti dal comparto Corporate Banking per 2,1 milioni di euro e dal comparto Farmacie per 0,5 milioni di euro;
  • incremento per 0,9 milioni di euro del contributo delle altre componenti del margine di intermediazione principalmente per effetto delle migliori valutazioni al fair value dei titoli del comparto Corporate Banking.

Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 14,4 milioni di euro, in miglioramento di 10,5 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2023, il quale includeva correttivi prudenziali effettuati a copertura di condizioni macroeconomiche avverse.

L'aumento dei costi operativi di 2,8 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2023 è dovuto all'effetto combinato di maggiori spese del personale connesse al rinnovato CCNL nonché a maggiori spese ICT e di rete interbancaria a supporto dell'operatività verso la clientela.

I rilasci netti per fondi per rischi e oneri del periodo, pari a 5,2 milioni di euro, sono riferiti alla risoluzione di contenziosi derivanti dall'acquisizione dal ramo d'azienda ex Aigis Banca.

Al 30 settembre 2024 il totale dei crediti netti verso clientela dell'Area ammonta a 2.472,1 milioni di euro, in aumento di 105,6 milioni di euro rispetto al dato del 31 dicembre 2023.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per qualità del credito.

AREA CORPORATE BANKING &
LENDING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 30.09.2024
Valore nominale 25.194 112.879 21.856 159.929 2.410.613 2.570.542
Rettifiche di valore (9.001) (40.571) (2.404) (51.976) (46.460) (98.436)
Valore di bilancio 16.193 72.308 19.452 107.953 2.364.153 2.472.106
Coverage ratio 35,7% 35,9% 11,0% 32,5% 1,9% 3,8%
SITUAZIONE AL 31.12.2023
Valore nominale 16.098 91.045 9.836 116.979 2.345.672 2.462.651
Rettifiche di valore (8.115) (34.606) (1.102) (43.823) (52.369) (96.192)
Valore di bilancio 7.983 56.439 8.734 73.156 2.293.304 2.366.460
Coverage ratio 50,4% 38,0% 11,2% 37,5% 2,2% 3,9%

L'ammontare delle esposizioni deteriorate nette al 30 settembre 2024, pari a 108,0 milioni di euro, risulta in aumento di 34,8 milioni di euro rispetto al valore di fine esercizio 2023. L'aumento è dovuto principalmente all'incremento delle attività deteriorate nel comparto Lending con il passaggio a deteriorato di posizioni garantite, così da guidare nel complesso la riduzione del coverage dei crediti deteriorati stessi, dal 37,5% di dicembre 2023 al 32,5% di settembre 2024.

KPI CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
Costo del credito (1) 0,80% 1,18% n.a. (0,38)%
Attività deteriorate nette/
Crediti verso clientela netti
4,4% 3,1% n.a. 1,3%
Attività deteriorate lorde/
Crediti verso clientela lordi
6,2% 4,8% n.a. 1,4%
RWA (2) 1.924.036 1.731.423 192.613 11,1%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

Settore Npl

È il Settore del Gruppo Banca Ifis dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti sia unsecured sia secured di difficile esigibilità, nonché all'attività di gestione di portafogli di terzi. L'attività è strettamente connessa alla trasformazione in attività paganti e all'incasso di crediti deteriorati.

Nella tabella riportata di seguito viene rappresentato il portafoglio crediti del Settore Npl per modalità di trasformazione e criterio di contabilizzazione; gli "interessi a conto economico" si riferiscono alle componenti del margine di intermediazione derivanti dalla contabilizzazione a costo ammortizzato del relativo portafoglio crediti; in particolare sono inclusi gli interessi attivi da costo ammortizzato per 128,4 milioni di euro e altre componenti del margine di interesse da variazione cash flow per 78,2 milioni di euro nonché il contributo di Revalea per 26,8 milioni di euro, così come riportati nella tabella riepilogativa dei "Dati economici riclassificati" nel seguito del presente paragrafo.

PORTAFOGLIO DI
PROPRIETA' DEL
SETTORE NPL
(in migliaia di euro)
VALORE
NOMINALE
RESIDUO
VALORI DI
BILANCIO
VAL. BIL. /
VAL. NOM.
RES.
INTERESSI A
CONTO
ECONOMICO
ERC CRITERIO DI
CONTABILIZZAZIO
NE PREVALENTE
Portafoglio acquisito da
Revalea
6.081.200 192.544 3,2% 26.766 460.578
Costo 257.198 7.870 3,1% - 221 Costo d'acquisto
Stragiudiziale 10.575.138 447.758 4,2% 54.596 735.116
di cui: Massiva (curve) 10.064.902 180.546 1,8% (7.501) 298.188 CA= VAN Flussi da
modello
di cui: Piani 510.236 267.212 52,4% 62.097 436.928 CA= VAN Flussi da
modello
Giudiziale 6.421.877 888.094 13,8% 151.994 1.723.485
di cui: Altre posizioni in
corso di lavorazione
giudiziale
1.183.087 130.241 11,0% - 261.212 Costo d'acquisto
di cui: Precetti,
Pignoramenti, ODA
2.139.528 629.635 29,4% 133.206 1.308.413 CA= VAN Flussi da
modello
di cui: Secured e
Corporate
3.099.262 128.218 4,1% 18.788 153.860 CA= VAN Flussi da
modello
Totale 23.335.413 1.536.266 6,6% 233.356 2.919.400

L'attività può essere suddivisa in tre macrocategorie:

  • gestione post acquisto, dove vengono espletate tutte le attività di ricerca informazioni propedeutiche all'instradamento della posizione verso le modalità di trasformazione più adeguate; il credito viene classificato in una area cosiddetta di "staging" e contabilmente valorizzato al costo di acquisto (7,9 milioni di euro al 30 settembre 2024 rispetto a 14,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023) senza contribuzione a conto economico in termini di margine. Di norma dopo 6-12 mesi le posizioni vengono indirizzate verso la forma di gestione più adeguata alle caratteristiche delle stesse;
  • gestione stragiudiziale, che accoglie le pratiche che possono essere gestite tramite attività di recupero a carattere transattivo. Le pratiche in attesa di conoscere l'esistenza o meno dello strumento di recupero più idoneo sono classificate in un bacino denominato "gestione massiva" e ammontano al 30 settembre 2024 a 180,5 milioni di euro rispetto a 216,7 milioni di euro al 31 dicembre 2023, in diminuzione del 16,7%. Le pratiche su cui è stato concordato e formalizzato un piano di rientro si attestano a 267,2 milioni di euro al 30 settembre 2024 (273,2 milioni di euro al 31 dicembre 2023);
  • gestione giudiziale, che accoglie tutte le pratiche nei diversi stadi di lavorazione giudiziale che vanno dall'ottenimento del decreto ingiuntivo all'ottenimento di una Ordinanza di Assegnazione (ODA). Le pratiche che sono in attesa dell'azionamento legale più appropriato sono incluse nella categoria "Altre posizioni in corso di lavorazione giudiziale" e risultano pari a 130,2 milioni di euro al 30 settembre 2024 (175,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023); le pratiche che si trovano nelle fasi di precetto, pignoramento e ODA trovano collocamento nell'apposito bacino che registra un incremento del 4,0%, attestandosi a 629,6 milioni di euro rispetto ai 605,2 milioni di euro registrati a dicembre 2023. Nel bacino della gestione giudiziale rientrano le posizioni "Secured e Corporate", di derivazione corporate bancaria o real estate, pari a 128,2 milioni di euro al 30 settembre 2024, in riduzione rispetto al dato al 31 dicembre 2023 (138,0 milioni di euro).

Si segnala infine che, cogliendo le opportunità di mercato che dovessero presentarsi e nel rispetto di quanto previsto dal proprio business model, il Gruppo può procedere con la cessione a terzi di portafogli rappresentati da posizioni su cui non si prevedono recuperi significativi.

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2024 2023 ASSOLUTA %
Margine di interesse 206.266 193.998 12.268 6,3%
Commissioni nette (774) 2.497 (3.271) (131,0)%
Altre componenti del margine di intermediazione 10.165 5.617 4.548 81,0%
- di cui: Utili (perdite) da cessione di attività
finanziarie
9.881 6.103 3.778 61,9%
Margine di intermediazione 215.657 202.112 13.545 6,7%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
116 - 116 n.a.
Risultato netto della gestione finanziaria 215.773 202.112 13.661 6,8%
Costi operativi (141.699) (135.360) (6.339) 4,7%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 1.730 138 1.592 n.s.
Oneri e proventi non ricorrenti (556) (1.320) 764 (57,9)%
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
75.248 65.570 9.678 14,8%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(25.697) (21.165) (4.532) 21,4%
Utile (perdita) del periodo 49.551 44.405 5.146 11,6%

Il margine di interesse, che ammonta a 206,3 milioni di euro (+6,3%), è composto da:

  • interessi attivi da costo ammortizzato, cioè gli interessi che maturano al tasso effettivo originario, che passano da 127,3 milioni di euro al 30 settembre 2023 a 128,4 milioni di euro al 30 settembre 2024 per effetto di un incremento del valore medio dei crediti sottostanti che hanno completato la fase di verifica documentale e che sono usciti dalla fase di staging;
  • interessi attivi su notes e altre componenti minoritarie, che presentano al 30 settembre 2024 un saldo pari a 5,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 3,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2023;
  • il contributo in termini di interessi attivi e da variazione di cash flow di Revalea, che ammonta a 27,2 milioni di euro, di cui 26,8 milioni di euro per interessi sul portafoglio di proprietà;
  • altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow, che variano da 85,2 milioni di euro del 30 settembre 2023 a 78,2 milioni di euro al 30 settembre 2024, e riflettono la variazione dei cash flow attesi in funzione degli incassi realizzati rispetto alle previsioni. A tale voce contribuisce, da un lato, la gestione stragiudiziale per 7 milioni di euro (29,1 milioni di euro al 30 settembre 2023), a cui contribuiscono i piani di rientro per 35,2 milioni di euro (in riduzione rispetto al dato di 52,8 milioni di euro dei primi nove mesi del 2023) parzialmente compensati dall'effetto negativo dei modelli a curve per 28,1 milioni di euro (23,7 milioni di euro nell'omologo periodo dell'esercizio precedente). Dall'altro lato vi è il contributo della gestione legale per 71,1 milioni di euro (56,1 milioni di euro al 30 settembre 2023), a seguito di azioni di precetto, pignoramento e ODA;
  • interessi passivi pari a 32,7 milioni di euro, in aumento di 10,8 milioni di euro rispetto al saldo dello stesso periodo dell'esercizio precedente.

Le commissioni nette rappresentano un costo di 0,8 milioni di euro al 30 settembre 2024, rispetto ai ricavi per 2,5 milioni di euro nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Tale variazione è sostanzialmente riconducibile alle commissioni per la gestione del portafoglio della neoacquisita Revalea riconosciute ad un servicer terzo.

Nel corso dei primi nove mesi del 2024 sono state realizzate cessioni di portafogli di Npl, in linea con le policy del Gruppo, da cui si sono generati utili netti da cessione pari a 9,9 milioni di euro, in aumento di 3,8 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2023.

In considerazione di quanto sopra, il margine di intermediazione del Settore Npl si attesta a complessivi 215,7 milioni di euro, in aumento di 13,5 milioni di euro rispetto a quello dello stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il costo del credito del Settore Npl non presenta variazioni significative tra i primi nove mesi del 2024 e l'omologo periodo dell'anno precedente. I rilasci netti del periodo sono connessi alla variazione del fondo svalutazione su titoli di cartolarizzazione con sottostante crediti deteriorati.

I costi operativi, pari a 141,7 milioni di euro al 30 settembre 2024, risultano in aumento di 6,3 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2023. Tale incremento è dovuto all'effetto combinato di maggiori spese del personale connesse sia al rinnovato CCNL sia all'incremento dell'organico per 3,8 milioni di euro, oltre ai maggiori costi di recupero crediti legati alla neoacquisita Revalea.

La voce "Oneri e proventi non ricorrenti" presenta un saldo netto al 30 settembre 2024 negativo per 556 mila euro e si riferisce ai costi operativi non ricorrenti di competenza dei primi nove mesi del 2024 connessi all'acquisizione di Revalea e alla sua integrazione all'interno del Gruppo Banca Ifis e, nello specifico, del Settore Npl.

In conseguenza di quanto sopra, l'utile di periodo del Settore Npl è pari a 49,6 milioni di euro, in aumento di 5,1 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

DATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
Crediti in sofferenza netti 1.221.668 1.276.812 (55.144) (4,3)%
Inadempienze probabili nette 300.831 335.773 (34.942) (10,4)%
Esposizioni scadute deteriorate nette 3.753 4.029 (276) (6,9)%
Totale attività deteriorate nette verso clientela
(stage 3)
1.526.252 1.616.614 (90.362) (5,6)%
Totale crediti in bonis netti (stage 1 e 2) 14.084 29.544 (15.460) (52,3)%
- di cui: crediti di proprietà acquistati 10.014 12.601 (2.587) (20,5)%
- di cui: crediti erogati 2.846 13.929 (11.083) (79,6)%
- di cui: titoli di debito 2 1.848 (1.846) (99,9)%
- di cui: crediti connessi all'attività di servicer per
conto terzi
1.222 1.166 56 4,8%
Totale crediti per cassa verso clientela 1.540.336 1.646.158 (105.822) (6,4)%
- di cui: crediti di proprietà acquistati e valutati
al costo ammortizzato
1.536.266 1.629.215 (92.949) (5,7)%

Si riporta nel seguito il dettaglio dei crediti netti per qualità del credito.

In merito ai crediti del Settore Npl, 1.536,3 milioni di euro sono rappresentati da crediti appartenenti alla categoria dei POCI – Purchased or originated credit-impaired – introdotta dal principio contabile IFRS 9, che rappresenta tutte quelle esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono state originate. Questi crediti rappresentano l'attività caratteristica del Settore. Restano esclusi da questa classificazione le nuove erogazioni di crediti in bonis, i titoli di debito valutati al costo ammortizzato e i crediti connessi all'attività di servicer per conto terzi.

CONSISTENZE VARIAZIONE
KPI (in migliaia di euro) 30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
Valore nominale dei crediti gestiti 23.335.413 26.147.455 (2.812.042) (10,8)%
RWA (1) 1.773.421 1.898.366 (124.945) (6,6)%

(1) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

La sommatoria dei flussi di cassa attesi lordi complessivi (ERC – Estimated Remaining Collections), incluso il portafoglio acquisito da Revalea, è pari a 2,9 miliardi di euro.

ANDAMENTO PORTAFOGLIO CREDITI DETERIORATI
SETTORE NPL
30.09.2024 31.12.2023
Portafoglio crediti iniziale 1.629.215 1.505.026
Acquisti (+) 7.909 230.589
- di cui da aggregazione aziendale - 210.762
Cessioni (-) (27.805) (21.244)
Utili (perdite) da cessioni (+/-) 9.880 10.377
Interessi da costo ammortizzato (+) 138.300 170.423
Altre componenti di interesse da variazione cash flow (+) 95.056 131.081
Incassi (-) (316.289) (397.037)
Portafoglio crediti finale 1.536.266 1.629.215

Il totale degli acquisti nei primi nove mesi del 2024 ammonta a 7,9 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 16,7 milioni di euro dei primi nove mesi del 2023. Nel corso dei primi nove mesi del 2024 sono state perfezionate operazioni di cessione di crediti Npl ad un prezzo di vendita complessivo di 27,8 milioni di euro che hanno prodotto utili netti per 9,9 milioni di euro.

La voce "Incassi", pari a 316,3 milioni di euro al 30 settembre 2024, include le rate incassate nel corso del periodo da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite, e risulta in aumento del 7,3% rispetto agli incassi di 294,8 milioni di euro del 30 settembre 2023.

Al 30 settembre 2024 il portafoglio gestito dal Settore Npl comprende n° 2.244.604 pratiche, per un valore nominale pari a 23,3 miliardi di euro.

Settore Governance & Servizi e Non Core

Nel Settore confluiscono, fra le altre, le risorse necessarie allo svolgimento dei servizi delle funzioni di Strategic Planning, Finance, Operations, Human Resources, Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability nonché le strutture preposte alla raccolta, alla gestione e all'allocazione ai Settori operativi delle risorse finanziarie. Il Settore in questione comprende altresì l'attività di Proprietary Finance (desk titoli di proprietà) e l'attività di Securitization & Structured Solutions (investimento in Asset Backed Securities, strumentali alla realizzazione di operazioni di cartolarizzazione). Il Settore include inoltre i portafogli in run-off originati dall'ex Interbanca nonché altri portafogli di prestiti personali.

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2024 2023 ASSOLUTA %
Margine di interesse 14.956 40.261 (25.305) (62,9)%
Commissioni nette (2.691) (892) (1.799) 201,7%
Altre componenti del margine di intermediazione 34.617 11.792 22.825 193,6%
Margine di intermediazione 46.882 51.161 (4.279) (8,4)%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
3.669 3.001 668 22,3%
Risultato netto della gestione finanziaria 50.551 54.162 (3.611) (6,7)%
Costi operativi (29.363) (27.273) (2.090) 7,7%
Oneri relativi al sistema bancario (8.121) (10.332) 2.211 (21,4)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 1.288 (218) 1.506 n.s.
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
14.355 16.339 (1.984) (12,1)%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(4.902) (5.277) 375 (7,1)%
Utile (perdita) del periodo 9.453 11.062 (1.609) (14,5)%
(Utile) perdita del periodo di pertinenza di terzi (1.217) (1.384) 167 (12,1)%
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della
Capogruppo
8.236 9.678 (1.442) (14,9)%

Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 46,9 milioni di euro, in diminuzione di 4,3 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2023, ed è determinato in particolare dalle seguenti dinamiche:

  • il margine di interesse risulta in diminuzione di 25,3 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2023. La variazione negativa è dovuta per 7,4 milioni di euro ai minori interessi attivi del portafoglio in run-off del comparto Non Core e per 18,4 milioni di euro è imputabile all'incremento del costo della raccolta;
  • le altre componenti del margine di intermediazione registrano un incremento di 22,8 milioni di euro, dovuto per 6,2 milioni di euro alla cessione di uno SFP (Strumento Finanziario Partecipativo) e per 16,8 milioni di euro alla dismissione di posizioni obbligazionarie.

Sul versante della raccolta, il prodotto "Rendimax Conto Deposito" continua a costituire la principale fonte di finanziamento del Gruppo, con un costo complessivo che si attesta a 99,4 milioni di euro, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di 44,1 milioni di euro per l'incremento dei tassi medi offerti che passano dall'1,85% del 30 settembre 2023 al 3,01% al 30 settembre 2024 a seguito del successo delle campagne di raccolta retail effettuate a fine 2023 e inizio 2024. Anche le masse medie in gestione risultano in crescita, e risultano pari a 4.417 milioni di euro al 30 settembre 2024 rispetto al dato di 3.994 milioni di euro al 30 settembre 2023.

Al 30 settembre 2024 il valore di bilancio delle obbligazioni emesse da Banca Ifis ammonta a 1.514,5 milioni di euro, in aumento di 62,7 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2023 e di 78,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023. Nel corso del periodo in oggetto si è conclusa una nuova emissione, che si inserisce nell'ambito del programma di emissioni EMTN del Gruppo, effettuata con valore nominale pari a 400 milioni di euro per sostituire dal punto di vista della raccolta obbligazionaria il bond di pari valore nominale giunto a scadenza a giugno 2024 (per maggiori dettagli sull'emissione di febbraio 2024 si rimanda alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo"). Sul versante economico, gli interessi passivi maturati sul totale delle emissioni sono aumentati di 24,9 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2023 attestandosi complessivamente a 71,5 milioni di euro al 30 settembre 2024.

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024

La raccolta effettuata tramite cartolarizzazioni, pari a 1.565,2 milioni di euro al 30 settembre 2024, risulta in riduzione di 192,3 milioni di euro rispetto al dato del 30 settembre 2023 e si compone come di seguito:

  • titoli emessi dal veicolo ABCP Programme per 871,9 milioni di euro relativi alla tranche senior. Si precisa che a fine giugno 2024 è stata completata la ristrutturazione di tale cartolarizzazione, avente ad oggetto crediti factoring di proprietà (per maggiori dettagli si rimanda alla successiva sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo");
  • titoli emessi dal veicolo Indigo Lease per 400,3 milioni di euro relativi alla tranche senior;
  • titoli emessi dal veicolo Emma SPV per 293,1 milioni di euro relativi alla tranche senior.

Gli interessi passivi maturati sono passati da 46,6 milioni di euro del 30 settembre 2023 a 60,8 milioni di euro del 30 settembre 2024 per effetto della variazione delle curve di mercato a cui sono indicizzate e per il collocamento, avvenuto nel mese di luglio 2023, delle notes della cartolarizzazione Indigo Lease effettuato con la ristrutturazione dell'operazione (il cui impatto sui dati comparati al 30 settembre 2023 è stato quindi limitato al terzo trimestre).

Con riferimento alle operazioni di TLTRO, si segnala che al 30 settembre 2024 il relativo funding risulta interamente rimborsato. Nella fattispecie, rispetto all'omologo periodo dell'esercizio precedente si registrano i seguenti rimborsi:

  • nominali 500 milioni di euro a fine 2023;
  • nominali 750 milioni di euro a marzo 2024;
  • nominali 375 milioni di euro a giugno 2024;
  • nominali 411,5 milioni di euro in data 25 settembre 2024.

Per effetto delle dinamiche rappresentate in precedenza (e in particolare del suddetto rimborso delle linee TLTRO), il costo del funding medio al 30 settembre 2024 si attesta al 3,91%, in aumento rispetto al dato di 3,08% relativo alla media dei primi nove mesi del 2023.

Per quanto concerne il costo del credito, il dato al 30 settembre 2024 evidenza riprese nette per 3,7 milioni di euro, in miglioramento di 0,7 milioni di euro rispetto all'omologo periodo dell'esercizio precedente.

I costi operativi si attestano a 29,4 milioni di euro, registrando un aumento di 2,1 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2023, legato a maggiori spese di consulenza e a maggiori costi ICT per potenziare il presidio in ambito Climate & ESG. In quanto costi non legati a specifiche tematiche immediate di business, gli stessi sono stati imputati al Settore Governance & Servizi e Non Core.

La voce "oneri relativi al sistema bancario" include i costi sostenuti nel periodo per il funzionamento dei fondi di garanzia del sistema bancario. Nella fattispecie, al 30 settembre 2024 la voce ammonta a 8,1 milioni di euro e si riferisce al costo della contribuzione annuale al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), di cui 7,9 milioni di euro relativi alla Capogruppo Banca Ifis e il residuo di competenza della controllata Banca Credifarma. Il saldo comparato al 30 settembre 2023, pari a 10,3 milioni di euro, rappresenta il costo della contribuzione annuale al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) e della contribuzione prevista dal piano di accumulo del Fondo di Risoluzione Unico (FRU o SRF - Single Resolution Fund) effettuate nei primi nove mesi del 2023. Per quanto riguarda il SRF nulla è stato richiesto in termini di contribuzione al 30 settembre 2024, essendo stato raggiunto l'obiettivo del piano di accumulo nel 2023.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri presentano un valore positivo pari a 1,3 milioni di euro, grazie alla positiva risoluzione per il Gruppo di un contenzioso in essere. I rilasci rilevati sono stati solo parzialmente compensati dagli accantonamenti del periodo effettuati principalmente per garanzie contrattuali prestate su posizioni cedute.

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024

Per effetto delle dinamiche sopra rappresentate, l'utile di periodo del Settore Governance & Servizi e Non Core risulta pari a 9,5 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato al 30 settembre 2023 che ammontava a 11,1 milioni di euro (-1,6 milioni di euro). Escludendo l'utile del periodo di pertinenza di terzi, il contributo del Settore all'utile di periodo di pertinenza della Capogruppo è pari a 8,2 milioni di euro.

Per quanto riguarda i dati patrimoniali, al 30 settembre 2024 il totale dei crediti netti del Settore ammonta a 2.166,3 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato al 31 dicembre 2023 (2.212,5 milioni di euro).

Si evidenzia che nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti crediti prevalentemente deteriorati appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti principalmente ad attivi deteriorati rinvenienti da operazioni di business combination effettuate dal Gruppo Banca Ifis nel corso degli esercizi precedenti:

  • crediti deteriorati netti: 5,6 milioni di euro al 30 settembre 2024, in riduzione di 2,3 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2023;
  • crediti in bonis netti: 11,9 milioni di euro al 30 settembre 2024, in riduzione di 4,9 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2023.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per qualità del credito.

SETTORE GOVERNANCE &
SERVIZI E NON CORE
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI(1)
SITUAZIONE AL 30.09.2024
Valore nominale 7.803 21.258 8.805 37.866 2.146.987 2.184.853
Rettifiche di valore (4.090) (7.481) (3.000) (14.571) (4.007) (18.578)
Valore di bilancio 3.713 13.777 5.805 23.295 2.142.980 2.166.275
Coverage ratio 52,4% 35,2% 34,1% 38,5% 0,2% 0,9%
SITUAZIONE AL 31.12.2023
Valore nominale 12.256 22.793 8.625 43.674 2.191.536 2.235.210
Rettifiche di valore (6.595) (8.241) (3.240) (18.076) (4.626) (22.702)
Valore di bilancio 5.661 14.552 5.385 25.598 2.186.910 2.212.508
Coverage ratio 53,8% 36,2% 37,6% 41,4% 0,2% 1,0%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 30 settembre 2024 titoli di Stato per 1.425,4 milioni di euro (1.628,7 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

I coverage delle attività deteriorate del Settore sono influenzati dai crediti POCI, i cui valori lordi già scontano la stima delle perdite attese. Il coverage del portafoglio nel suo complesso al 30 settembre 2024 risulta sostanzialmente in linea con il dato del 31 dicembre 2023, e risulta legato essenzialmente al portafoglio dell'Area Non Core che registra un coverage più basso per la presenza al suo interno dei crediti POCI.

I crediti netti deteriorati del Settore Governance & Servizi e Non Core risultano in riduzione del 9,0% rispetto al dato di dicembre 2023, per effetto della riduzione delle sofferenze, mentre i crediti in bonis registrano una riduzione del 2,0% per effetto principalmente delle cessioni di titoli di debito effettuate nel periodo considerato, soprattutto relative a titoli di Stato (tali titoli sono passati da 1.628,7 milioni di euro al 31 dicembre 2023 a 1.425,4 milioni di euro a fine settembre 2024).

Il coverage dei crediti deteriorati, influenzata dai suddetti crediti POCI, si attesta al 38,5% al 30 settembre 2024 (41,4% al 31 dicembre 2023).

Informativa sulle tensioni internazionali

Il presente paragrafo vuole fornire una specifica disclosure sugli impatti generati dalle tensioni internazionali, soprattutto con riferimento al Medio Oriente e al perdurare del conflitto Russia-Ucraina.

A livello di Gruppo Banca Ifis viene svolto un monitoraggio a livello di rischio Paese sulle nazioni coinvolte nei conflitti. Tali monitoraggi continuativi hanno evidenziato un numero limitato di controparti presenti nelle zone interessate dalle tensioni internazionali in corso a cui corrispondono esposizioni creditizie dirette modeste. Analogamente, non sono state evidenziate particolari criticità con riferimento al portafoglio crediti commerciali.

Inoltre, la funzione Risk Management, in aggiunta ai fattori di rischio usualmente considerati, continua a ritenere ragionevole includere l'attuale situazione di tensione geopolitica quale ulteriore fattore di rischio.

In particolare, tale situazione è stata considerata all'interno della documentazione istituzionale (RAF, Recovery Plan e Resoconto ICAAP/ILAAP) sotto un duplice punto di vista: da un lato come peggioramento delle severity e inclusione di nuove ipotesi di stress nel framework di stress test, e dall'altro come extra requisito di Fondi propri a fronte dei rischi strategico e sovrano assunti dal Gruppo.

Altre informazioni

Fondi propri e coefficienti patrimoniali

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI CONSISTENZE
(in migliaia di euro) 30.09.2024(1) 31.12.2023(2)
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.592.725 1.544.497
Capitale di classe 1 (Tier 1) 1.593.652 1.545.424
Totale Fondi propri 1.808.031 1.812.324
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 9.695.327 10.390.002
CET1 Ratio 16,43% 14,87%
Tier 1 Ratio 16,44% 14,87%
Total Capital Ratio 18,65% 17,44%

(1) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2024 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2024, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.

(2) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 31 dicembre 2023 includono gli utili maturati dal Gruppo Bancario a tale data, al netto del relativo dividendo, inclusa la quota distribuita in acconto nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 4 dell'art. 2433 del Codice civile.

I Fondi propri, le attività di rischio ponderate e i coefficienti di vigilanza consolidati al 30 settembre 2024 sono stati determinati avendo a riferimento le modifiche regolamentari introdotte dalla Direttiva 2019/878/UE (CRD V) e dal Regolamento (UE) 876/2019 (CRR2), che hanno modificato i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successive modifiche, recepiti nella Circolare di Banca d'Italia n. 285.

Ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali al 30 settembre 2024, in continuità con quanto effettuato a partire dal 30 giugno 2020, il Gruppo Banca Ifis ha applicato le disposizioni temporanee di sostegno ancora in vigore alla presente data contabile previste dal Regolamento UE 873/2020 (c.d. "quick-fix").

Tra le novità del terzo trimestre 2024 si segnala l'applicazione del trattamento temporaneo dei profitti e delle perdite non realizzate misurate al fair value per le esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nella categoria FVOCI, reintrodotte con il Regolamento UE n. 1623/2024 in modifica dell'art. 468 della CRR.

Il Regolamento UE 873/2020, relativamente alle disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui Fondi propri, definisce per gli enti la possibilità di includere nel loro CET1 una porzione degli accantonamenti accresciuti per perdite attese su crediti attraverso modalità che differiscono sulla base del periodo transitorio di riferimento (1° gennaio 2018 - 31 dicembre 2019 e 1° gennaio 2020 - 31 dicembre 2024).

Si fa presente che Banca Ifis aveva, a suo tempo, già provveduto ad informare Banca d'Italia della decisione di applicare le disposizioni transitorie per l'intero periodo.

L'inclusione nel CET1 avviene, in continuità con il precedente esercizio, in modo graduale applicando i seguenti fattori:

TRATTAMENTO TEMPORANEO IFRS 9 2018-2019 TRATTAMENTO TEMPORANEO IFRS 9 2020-2024
0,70 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 1,00 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020
0,50 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 1,00 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021
0,25 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 0,75 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022
0,00 dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 0,50 dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023
0,00 dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 0,25 dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024

Al 30 settembre 2024, tenendo conto del trattamento transitorio adottato per mitigare gli impatti dell'IFRS 9 sul CET1, i Fondi propri ammontano a 1.808,0 milioni di euro, registrando una variazione negativa pari a 4,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023. Tale variazione è riconducibile principalmente alle seguenti componenti:

  • inclusione dell'utile generato al 30 settembre 2024 al netto dell'acconto sul dividendo e del dividendo prevedibile secondo quanto previsto dall'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014: la variazione positiva ammonta a 50 milioni di euro;
  • alla minor deduzione delle altre componenti reddituali imputabili alla riserva di valutazione delle riserve sui titoli classificati in regime di fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI): la variazione positiva ammonta a 13 milioni di euro;
  • minore deduzione degli investimenti in immobilizzazioni immateriali che ne determina una variazione positiva pari a 7 milioni di euro;
  • riduzione del filtro transitorio introdotto per attenuare l'impatto dell'FTA IFRS 9 (art. 473 bis CRR) pari a 17,3 milioni di euro, parzialmente compensato dall'introduzione temporanea del filtro sulla riserva OCI sui titoli di Stato per un ammontare pari a 14 milioni di euro;
  • maggior deduzione dal CET1 derivante dall'incremento dei crediti in perimetro del c.d. "Calendar Provisioning", pari a 15,8 milioni di euro;
  • variazione negativa di altre riserve per un ammontare pari a 3,2 milioni di euro;
  • minor computabilità nel Capitale di classe 2 del prestito subordinato con scadenza inferiore a 5 anni, principalmente dovuto all'effetto congiunto dell'applicazione dell'ammortamento ai sensi dell'art. 64 della CRR e della deduzione dell'obbligo al riacquisto autorizzato da Banca d'Italia, che ha comportato una variazione complessiva in diminuzione pari a 52,5 milioni di euro.

La variazione negativa dei Fondi propri dovuta ai fenomeni sopra richiamati è stata mitigata da una riduzione delle attività ponderate per il rischio (RWA) pari a 694,7 milioni di euro, come di seguito descritto.

Di seguito la composizione per Settore delle attività ponderate per il rischio (RWA).

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING
ATTIVITA' PONDERATE PER IL
RISCHIO: COMPOSIZIONE
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui: AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE NPL SETTORE
GOVERNANCE
& SERVIZI E
NON CORE
TOTALE CONS.
DI GRUPPO
RWA per rischio di credito 5.553.627 2.337.981 1.291.610 1.924.036 1.773.421 1.194.296 8.521.344
RWA per rischio di mercato X X X X X X 76.588
RWA per rischio operativo (metodo
base)
X X X X X X 1.027.943
RWA per rischio di aggiustamento
della valutazione del credito
X X X X X X 69.452
Totale RWA X X X X X X 9.695.327

Al 30 settembre 2024, tenendo conto del trattamento transitorio adottato per mitigare l'impatto dell'IFRS 9, le attività ponderate per il rischio (RWA) ammontano a 9.695,3 milioni di euro, con un decremento di 694,7 milioni di euro rispetto a dicembre 2023. In particolare, si segnala:

  • una riduzione del rischio di credito pari a 728,2 milioni di euro riconducibile principalmente alle seguenti variazioni:
    • una riduzione di 350 milioni di euro registrata sul portafoglio corporate dovuta ad una flessione stagionale degli impieghi nell'Area Factoring;
    • una riduzione di 222,7 milioni di euro relativi alla classe di esposizioni verso enti dovuta, principalmente, alla diminuzione dell'operatività in PCT e titoli nel primo semestre 2024 e, a partire dal terzo trimestre 2024, all'introduzione delle valutazioni del merito di credito dell'agenzia (ECAI) Fitch Ratings Ireland Limited;
    • ad una riduzione registrata nel portafoglio "Esposizioni in stato di default" pari a 196,3 milioni di euro, il cui effetto è imputabile ad una diminuzione dei volumi nel Settore Npl (-106 milioni di euro);
    • alle variazioni nette sulle altre classi di esposizioni, il cui effetto ammonta complessivamente ad un incremento per 40,8 milioni di euro;
  • ad un incremento delle componenti di rischio di mercato e Credit Valuation Adjustment (CVA), pari complessivamente a 33,5 milioni di euro, dovuto all'aumento dell'operatività in derivati.

A seguito delle dinamiche sopra descritte, al 30 settembre 2024 il CET1 Ratio si attesta al 16,43%, in aumento di 156 basis point rispetto al 31 dicembre 2023, mentre il Total Capital Ratio si attesta al 18,65%, registrando un aumento di 121 basis point rispetto al dato al 31 dicembre 2023.

Al 30 settembre 2024, non considerando il filtro relativo al regime transitorio IFRS 9 né considerando il filtro prudenziale per le esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nella categoria FVOCI, i Fondi propri Fully Loaded ammontano a 1.785,3 milioni di euro e conseguentemente gli RWA in regime di piena applicazione ammontano a 9.695,5 milioni di euro.

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI SENZA CONSISTENZE
APPLICAZIONE DISPOSIZIONI TRANSITORIE IFRS 9
(in migliaia di euro)
30.09.2024(1) 31.12.2023(2)
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.569.960 1.518.451
Capitale di classe 1 (Tier 1) 1.570.887 1.519.378
Totale Fondi propri 1.785.267 1.786.278
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 9.695.543 10.386.270
CET1 Ratio 16,19% 14,62%
Tier 1 Ratio 16,20% 14,63%
Total Capital Ratio 18,41% 17,20%

(1) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2024 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2024, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.

(2) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 31 dicembre 2023 includono gli utili maturati dal Gruppo Bancario a tale data, al netto del relativo dividendo, inclusa la quota distribuita in acconto nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 4 dell'art. 2433 del Codice civile.

Per comparazione con i risultati conseguiti, si segnala che in data 29 gennaio 2024 il Gruppo Banca Ifis ha reso nota la decisione finale che Banca d'Italia ha adottato, a seguito dello SREP annuale, riguardante i nuovi requisiti di capitale che il Gruppo deve rispettare, a livello consolidato, per il 2024 e che si riportano di seguito (si veda

anche la sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo"), comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale (RCC):

  • CET1 Ratio pari all'8,00%, vincolante nella misura del 5,50%;
  • Tier 1 Ratio pari al 9,90%, vincolante nella misura del 7,40%;
  • Total Capital Ratio pari al 12,30%, vincolante nella misura del 9,80%.

Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale (riepilogati nella tabella sotto riportata), ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:

  • CET1 Ratio pari al 9,00%, composto da un OCR CET1 Ratio pari all'8,00% e da una componente target (Pillar 2 Guidance) di 1,00%;
  • Tier 1 Ratio pari al 10,90%, composto da un OCR Tier 1 Ratio pari al 9,90% e da una componente target pari all'1,00%;
  • Total Capital Ratio pari al 13,30%, composto da un OCR Total Capital Ratio pari al 12,30% e da una componente target pari all'1,00%.
Overall Capital Requirement (OCR) 2024 Pillar 2
Guidance
Total
Art. 92 CRR SREP TSCR RCC(1) OCR Ratio P2G OCR e P2G
CET1 4,50% 1,00% 5,50% 2,50% 8,00% 1,00% 9,00%
Tier 1 6,00% 1,40% 7,40% 2,50% 9,90% 1,00% 10,90%
Total Capital 8,00% 1,80% 9,80% 2,50% 12,30% 1,00% 13,30%

(1) RCC: riserva di conservazione del capitale.

Al 30 settembre 2024, il Gruppo Banca Ifis soddisfa ampiamente i requisiti sopra menzionati.

Procedimento di determinazione del requisito minimo di passività soggette a bail-in

I requisiti minimi di Fondi propri e passività ammissibili (MREL) comunicati da Banca d'Italia alla Capogruppo Banca Ifis e alla sua controllata Banca Credifarma sono riportati nella tabella seguente.

Requisito MREL
Banca Ifis Banca Credifarma
14,81% (1) del Total Risk Exposure Amount (TREA) 8% (1) del Total Risk Exposure Amount (TREA)
4,26% del Leverage Ratio Exposure 3% del Leverage Ratio Exposure

(1) Il requisito MREL in termini di TREA include "on top" la componente di requisito combinato di capitale pari al 2,50% (inclusiva della sola riserva di conservazione di capitale alla quale sommare la riserva anticiclica trimestralmente determinata).

Al 30 settembre 2024, a seguito del processo di monitoraggio, entrambi gli indicatori risultano ampiamente soddisfatti.

Posizione e coefficienti di liquidità del Gruppo

Nel corso dei primi nove mesi del 2024 il Gruppo ha proseguito la strategia di differenziazione dei canali distributivi, con l'obiettivo di garantire un miglior equilibrio rispetto alla raccolta retail. Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità al 30 settembre 2024 (tra riserve e attivi liberi finanziabili in BCE) tale da permettere un ampio rispetto dei limiti di LCR e di NSFR (con indici superiori rispettivamente al 900% e al 100%).

Informativa in merito al debito sovrano

La Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, riprendendo il documento ESMA n. 2011/266 del 28 luglio 2011, fornisce la disciplina in materia di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito sovrano ed in merito all'evoluzione dei mercati, alla gestione delle esposizioni al debito sovrano ed agli effetti economici e patrimoniali.

In conformità a quanto richiesto dalla citata Comunicazione Consob, si segnala che al 30 settembre 2024 il valore di bilancio delle esposizioni al debito sovrano ammonta a 1.727 milioni di euro al netto della riserva da valutazione negativa pari a 14 milioni di euro.

Si segnala inoltre che tali titoli, il cui valore nominale ammonta a 1.774 milioni di euro, presentano una vita media residua ponderata di 52 mesi.

I fair value utilizzati per la valutazione delle esposizioni in titoli di debito sovrano al 30 settembre 2024 sono considerati di Livello 1.

In conformità alla comunicazione Consob, oltre alle esposizioni in titoli di debito sovrano devono essere considerati gli impieghi erogati nei confronti dello Stato italiano. Tali esposizioni alla data del 30 settembre 2024 ammontano a 292 milioni di euro, di cui 78 milioni di euro relativi a crediti fiscali.

Processo di semplificazione normativa adottato con delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012

In data 21 gennaio 2013 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di opt-out di cui agli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1‐ bis, del Regolamento Emittenti, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

L'ultima versione della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, predisposta in conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), è quella predisposta per l'esercizio 2023 sottoforma di relazione distinta dalla Relazione sulla gestione del Gruppo, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 7 marzo 2024 e pubblicata congiuntamente al Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023. Tale documento viene inoltre messo a disposizione nella Sezione "Corporate governance", sottosezione "Relazioni e documenti", paragrafo "Assetti e organizzazione di governo societario" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

La "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è stata predisposta sulla base del format messo a disposizione da Borsa Italiana.

Politiche di remunerazione

Nella Sezione "Corporate governance", sottosezione "Remunerazione" del sito internet aziendale www.bancaifis.it è disponibile la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti - 2024", redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF, dove è illustrata la politica di remunerazione per il Gruppo Banca Ifis, la quale risulta sostanzialmente in linea con quella dell'esercizio precedente.

Misure sulla Privacy

Il Gruppo Banca Ifis ha consolidato un progetto di adeguamento al Regolamento (UE) 2016/679 al fine di recepire le disposizioni normative nel modello di gestione della privacy interno, prevedendo una serie di interventi di carattere sia tecnologico che organizzativo, con impatto su tutte le società del Gruppo.

Direzione e coordinamento da parte della controllante

Ai fini del disposto degli artt. dal 2497 al 2497 sexies del codice civile, si precisa che la società controllante La Scogliera S.A. non esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di Banca Ifis, e ciò in espressa deroga al disposto dell'art. 2497 sexies del codice civile, in quanto l'attività di direzione e coordinamento delle banche e società finanziarie partecipate è espressamente esclusa nell'oggetto sociale de La Scogliera ed in coerenza la controllante non esercita, di fatto, alcuna attività di direzione e coordinamento di Banca Ifis.

Adesione al consolidato fiscale nazionale

Le società Banca Ifis S.p.A., Ifis Npl Investing S.p.A., Ifis Rental Services S.r.l., Ifis Npl Servicing S.p.A. e Cap.Ital.Fin. S.p.A. hanno optato, insieme alla controllante La Scogliera S.A., per l'applicazione dell'istituto della tassazione di Gruppo (consolidato fiscale) ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. 917/86.

I rapporti fra tali società sono stati regolati mediante scrittura privata sottoscritta tra le parti prevedendo una durata triennale.

L'adesione al regime del consolidato fiscale permette la compensazione degli imponibili fiscali delle società partecipanti (con utilizzo delle perdite e dell'ACE realizzate in costanza di adesione).

Come previsto dalla normativa in vigore, le società aderenti hanno provveduto ad eleggere domicilio presso la sede secondaria italiana di La Scogliera S.A. ai fini della notifica degli atti e provvedimenti relativi ai periodi d'imposta per i quali viene esercitata l'opzione.

In forza dell'applicazione di tale istituto, le perdite e gli utili fiscali di ciascuna società realizzati nei primi nove mesi del 2024 vengono trasferiti alla consolidante fiscale La Scogliera.

Il credito verso La Scogliera per consolidato fiscale, iscritto tra le "Altre attività", ammonta a 10,3 milioni di euro, mentre il relativo debito, iscritto tra le "Altre passività" nel presente Resoconto intermedio di gestione consolidato, al 30 settembre 2024, risulta pari a 20,9 milioni di euro, di cui 17,8 milioni di euro maturati presso la controllata Ifis Npl Investing. Il debito netto verso La Scogliera per consolidato fiscale ammonta dunque a 10,6 milioni di euro.

Operazioni su azioni proprie

Al 31 dicembre 2023 Banca Ifis deteneva n. 1.343.018 azioni proprie, per un controvalore di 21,8 milioni di euro ed un valore nominale di 1.343.018 euro.

Nel corso dei primi nove mesi del 2024 Banca Ifis ha assegnato all'Alta Direzione come remunerazione variabile n. 101.703 azioni proprie al prezzo medio di 12,55 euro, per un controvalore di 1,2 milioni di euro ed un valore nominale di 101.703 euro, realizzando utili per 419 mila euro che, in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, sono stati iscritti a riserve sovrapprezzo.

Nel corso del periodo non vi sono state ulteriori operazioni su azioni proprie, oltre a quanto indicato sopra.

Considerando le operazioni di cui sopra, la giacenza al 30 settembre 2024 risulta pari a n. 1.241.315 azioni proprie, per un controvalore di 21,0 milioni di euro ed un valore nominale di 1.241.315 euro.

Si precisa che il Gruppo Banca Ifis non detiene, direttamente o indirettamente, azioni della controllante La Scogliera S.A..

Operazioni con società del Gruppo e parti correlate

In conformità a quanto stabilito dalla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, nonché dalle disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche di cui alla Circolare nr. 285 di Banca d'Italia del 17 dicembre 2013, Parte terza, Capitolo 11 (in tema di "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati"), le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono effettuate nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione denominata "Politica di Gruppo in materia di operazioni con parti correlate, soggetti collegati ed Esponenti Aziendali ex art. 136 T.U.B.", il cui ultimo aggiornamento è a disposizione del pubblico nella Sezione "Corporate Governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024

Nel corso dei primi nove mesi del 2024 non sono state effettuate operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate esterne al perimetro del Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024.

Operazioni atipiche o inusuali

Nel corso dei primi nove mesi del 2024 il Gruppo Banca Ifis non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali, così come definite nella Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Sedi della Banca

La Banca ha sede legale in Venezia‐Mestre, nonché Uffici istituzionali della Presidenza in Roma e uffici operativi in Milano. Non risultano in essere sedi secondarie.

Risorse umane

Al 30 settembre 2024 i dipendenti del Gruppo Banca Ifis sono rappresentati da n. 2.001 unità (1.940 al 31 dicembre 2023). Si riporta di seguito un dettaglio della forza lavoro ripartita per livello di inquadramento.

DIPENDENTI DEL GRUPPO PER
LIVELLI DI INQUADRAMENTO
30.09.2024 31.12.2023 VARIAZIONI
Numero % Numero % Numero %
Dirigenti 98 4,9% 100 5,2% (2) (2,0)%
Quadri direttivi 650 32,5% 608 31,3% 42 6,9%
Impiegati 1.253 62,6% 1.232 63,5% 21 1,7%
Totale dipendenti del Gruppo 2.001 100,0% 1.940 100,0% 61 3,1%

Attività di ricerca e sviluppo

Il Gruppo, in considerazione dell'attività svolta, non ha attivato programmi di ricerca e sviluppo nel corso del periodo.

Prospetti contabili consolidati riclassificati

Stato patrimoniale consolidato

VOCI DELL'ATTIVO
(in migliaia di euro)
30.09.2024 31.12.2023
Cassa e disponibilità liquide 684.197 857.533
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 17.407 12.896
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto
economico
250.095 221.982
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 490.254 749.176
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 656.210 637.567
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 10.089.827 10.622.134
Derivati di copertura 1.173 -
Partecipazioni 976 24
Attività materiali 162.420 143.255
Attività immateriali 81.031 76.667
di cui:
- avviamento 38.020 38.020
Attività fiscali: 227.446 285.435
a) correnti 19.522 46.601
b) anticipate 207.924 238.834
Altre attività 385.006 444.692
Totale dell'attivo 13.046.042 14.051.361
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in migliaia di euro)
30.09.2024 31.12.2023
Debiti verso banche 861.064 2.717.139
Debiti verso clientela 6.801.300 5.814.624
Titoli in circolazione 3.079.718 3.288.895
Passività finanziarie di negoziazione 14.347 14.005
Derivati di copertura 13.991 11.644
Passività fiscali: 52.293 57.717
a) correnti 20.727 26.025
b) differite 31.566 31.692
Altre passività 379.522 387.554
Trattamento di fine rapporto del personale 7.814 7.906
Fondi per rischi e oneri 55.598 58.178
Riserve da valutazione (25.915) (39.215)
Riserve 1.546.112 1.505.424
Acconti su dividendi (-) - (62.962)
Sovrapprezzi di emissione 85.353 84.108
Capitale 53.811 53.811
Azioni proprie (-) (20.990) (21.817)
Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 15.456 14.240
Utile (perdita) del periodo (+/-) 126.568 160.110
Totale del passivo e del patrimonio netto 13.046.042 14.051.361

Conto economico consolidato riclassificato

VOCI DEL CONTO ECONOMICO
(in migliaia di euro)
30.09.2024 30.09.2023
Margine di interesse 404.399 409.506
Commissioni nette 69.566 74.299
Altre componenti del margine di intermediazione 57.871 28.552
Margine di intermediazione 531.836 512.357
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (28.875) (30.870)
Risultato netto della gestione finanziaria 502.961 481.487
Spese amministrative: (304.798) (287.431)
a) spese per il personale (127.235) (120.466)
b) altre spese amministrative (177.563) (166.965)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (17.019) (13.024)
Altri oneri/proventi di gestione 22.153 17.360
Costi operativi (299.664) (283.095)
Oneri relativi al sistema bancario (8.121) (10.332)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (565) (495)
Oneri e proventi non ricorrenti (556) (1.320)
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 194.055 186.245
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (66.270) (60.120)
Utile (perdita) del periodo 127.785 126.125
(Utile) perdita del periodo di pertinenza di terzi (1.217) (1.384)
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 126.568 124.741

Prospetto della redditività consolidata complessiva

REDDITIVITA' COMPLESSIVA CONSOLIDATA
(in migliaia di euro)
30.09.2024 30.09.2023
Utile (perdita) del periodo 127.785 126.125
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto
economico
(410) (4.540)
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva (487) (4.715)
Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
(55) -
Piani a benefici definiti 132 175
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 4.900 4.711
Differenze di cambio 648 270
Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
4.252 4.441
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 4.490 171
Redditività complessiva 132.275 126.296
Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi (1.217) (1.385)
Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo 131.058 124.911

Nota informativa

Politiche contabili

Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2024 è stato redatto secondo quanto previsto dal Regolamento di Borsa Italiana per le società quotate al segmento STAR (articolo 2.2.3 comma 3), che prevede l'obbligo di pubblicazione del Resoconto intermedio di gestione entro 45 giorni dal termine di ogni trimestre dell'esercizio e tenuto conto dell'avviso n. 7587 del 21 aprile 2016 di Borsa italiana. Pertanto, come richiamato nel suddetto avviso, per quanto riguarda il contenuto del Resoconto intermedio di gestione consolidato, si è fatto riferimento a quanto previsto dal preesistente comma 5 dell'articolo 154-ter del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

Il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024 non espone tutta l'informativa richiesta nella redazione del Bilancio consolidato annuale secondo i principi contabili IFRS. Per tale motivo è necessario leggere il Resoconto intermedio di gestione consolidato unitamente al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023. I criteri di redazione, i criteri di valutazione e di consolidamento ed i principi contabili adottati nella redazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato sono conformi con i principi contabili adottati nella redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi o emendati principi contabili emanati dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC") come di seguito esposti.

Per IFRS si intendono i principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore a tale data emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi (IFRIC e SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D. Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.

La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato. Le tabelle riportate nella Nota informativa possono contenere arrotondamenti di importi; eventuali incongruenze e/o difformità tra i dati riportati nelle diverse tabelle sono conseguenza di tali arrotondamenti.

Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.

I principi contabili utilizzati per la redazione del Resoconto intermedio di gestione consolidato sono quelli adottati per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, al quale si fa rimando per l'illustrazione dei criteri di iscrizione, classificazione, valutazione, cancellazione e rilevazione delle componenti reddituali relative alle voci di bilancio.

Principi generali di redazione

Il Resoconto intermedio di gestione consolidato è costituito da:

  • i prospetti contabili consolidati riclassificati (composti dagli schemi di stato patrimoniale consolidato riclassificato, dal conto economico consolidato riclassificato e dal prospetto della redditività consolidata complessiva);
  • una specifica Nota informativa.

ed è inoltre corredato dalla Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo.

Il Resoconto intermedio di gestione consolidato è stato redatto secondo quanto previsto dall'art.154-ter del D.Lgs n. 58 del 24 febbraio 1998 e in applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1, facendo riferimento anche al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio" (il cosiddetto "Framework" recepito dallo IASB) con particolare riguardo ai principi fondamentali di redazione del bilancio che riguardano la prevalenza della sostanza sulla forma, il concetto della rilevanza e significatività dell'informazione, il principio della competenza economica e nella prospettiva della continuazione dell'attività.

Nei prospetti contabili consolidati riclassificati non sono riportate le voci che non presentano importi per il periodo di riferimento e per il periodo utilizzato ai fini dei dati comparati.

I prospetti contabili consolidati riclassificati forniscono, oltre al dato contabile al 30 settembre 2024, l'informativa comparativa relativa, per i saldi di Stato patrimoniale riclassificato, all'ultimo Bilancio consolidato approvato al 31 dicembre 2023 e, per i saldi relativi a Conto economico riclassificato e Redditività complessiva, quelli della Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2023.

Si evidenzia che in relazione all'operazione di acquisizione di Revalea S.p.A. perfezionata in data 31 ottobre 2023 e all'ingresso della stessa nel perimetro di consolidamento, i dati dei primi nove mesi del 2024 ed in particolare quelli economici potrebbero risultare non pienamente comparabili con quelli dello stesso periodo dell'esercizio precedente. Tuttavia, si segnala che nei commenti alle singole voci è presentato, ove rilevante, il contributo della società acquisita.

La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato. Le tabelle riportate nella Nota informativa possono contenere arrotondamenti di importi; eventuali incongruenze e/o difformità tra i dati riportati nelle diverse tabelle sono conseguenza di tali arrotondamenti.

I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024 sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio 2023 del Gruppo Banca Ifis, a cui si rimanda.

I dati contabili utilizzati per la stesura del Resoconto intermedio di gestione consolidato sono quelli predisposti dalle società controllate con riferimento al 30 settembre 2024, rettificati, ove necessario, per adeguarli ai principi contabili utilizzati dal Gruppo. Se le informazioni richieste dai principi contabili sono ritenute non sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, nella Nota informativa sono fornite informazioni complementari necessarie allo scopo.

Il Resoconto intermedio di gestione consolidato è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali:

  • continuità aziendale (si rimanda a quanto dettagliato nel paragrafo successivo);
  • rilevazione per competenza economica;
  • coerenza di presentazione: la presentazione e la classificazione delle voci viene mantenuta costante da un periodo all'altro a meno che un principio o una interpretazione non richieda un cambiamento nella presentazione o che un'altra presentazione o classificazione non sia più appropriata. In quest'ultimo caso nella Nota informativa viene fornita l'informativa riguardante i cambiamenti effettuati rispetto al periodo precedente;
  • prevalenza della sostanza sulla forma: le operazioni e gli altri eventi sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale;
  • compensazione: le attività e le passività, i proventi e i costi non vengono compensati a meno che ciò non sia consentito o richiesto da un principio contabile internazionale o da una sua interpretazione;

• informazioni comparative: per ogni voce dello stato patrimoniale riclassificato e del conto economico riclassificato viene fornita l'informazione comparativa relativa al periodo precedente, a meno che un principio contabile o una interpretazione non consentano o prevedano diversamente. I dati relativi al periodo precedente possono essere opportunamente adattati, ove necessario, al fine di garantire la comparabilità delle informazioni relative al periodo di riferimento. L'eventuale non comparabilità,

Informazioni sulla continuità aziendale

Banca d'Italia, Consob e Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.

l'adattamento o l'impossibilità di quest'ultimo sono segnalati e commentati nella Nota informativa.

Le condizioni dei mercati finanziari e dell'economia reale e le incertezze nelle previsioni formulate con riferimento al breve periodo richiedono, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, in quanto la storia di redditività del Gruppo e di facile accesso alle risorse finanziarie potrebbero nell'attuale contesto non essere più sufficienti.

In proposito, esaminati i rischi derivanti dall'attuale contesto macroeconomico, anche alla luce della situazione corrente, alle tensioni geopolitiche ed alle relative possibili implicazioni macroeconomiche ivi incluse quelle rivenienti dalle tensioni internazionali connesse al Medio Oriente, gli amministratori ritengono che il Gruppo Banca Ifis abbia la ragionevole aspettativa di continuare ad operare in un futuro prevedibile. Gli amministratori, infatti, non hanno ravvisato rischi ed incertezze tali da far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale e pertanto il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024 è predisposto nel presupposto della continuità aziendale. Per maggiori dettagli sulle analisi condotte con riferimento alle tensioni internazionali si rimanda allo specifico paragrafo della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo denominato "Informativa sulle tensioni internazionali".

Area e metodi di consolidamento

Il Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis è stato redatto sulla base delle situazioni contabili al 30 settembre 2024 predisposte dagli amministratori delle società incluse nell'area di consolidamento sulla base di principi contabili omogenei.

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024

47

SEDE SEDE
LEGALE
TIPO DI
RAPPORTO
(1)
RAPPORTO DI
PARTECIPAZIONE
DISPONIBILITÀ
DENOMINAZIONI IMPRESE OPERATIVA IMPRESA
PARTECIPANTE
QUOTA % VOTI % (2)
Ifis Finance Sp. z o.o. Varsavia Varsavia 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Rental Services S.r.l. Milano Milano 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Npl Investing S.p.A. Firenze,
Milano e
Mestre (VE)
Mestre (VE) 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Cap.Ital.Fin. S.p.A. Napoli Napoli 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Npl Servicing S.p.A. Mestre (VE) Mestre (VE) 1 Ifis Npl Investing
S.p.A.
100% 100%
Revalea S.p.A. Milano Milano 1 Ifis Npl Investing
S.p.A.
100% 100%
Ifis Finance I.F.N. S.A. Bucarest Bucarest 1 Banca Ifis S.p.A. 99,99% 99,99%
Banca Credifarma S.p.A. Roma Roma 1 Banca Ifis S.p.A. 87,74% 87,74%
Ifis NPL 2021-1 SPV S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
1 Banca Ifis S.p.A. 51% 51%
Indigo Lease S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
4 Altra 0% 0%
Ifis ABCP Programme S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
4 Altra 0% 0%
Emma S.P.V. S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
4 Altra 0% 0%

Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Legenda

(1) Tipo di rapporto:

1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria

2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria

3 = accordi con altri soci

4 = altre forme di controllo

5 = direzione unitaria ex art. 39, comma 1, del "decreto legislativo 136/2015"

6 = direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015"

(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali

Tutte le società sono state consolidate utilizzando il metodo integrale.

Relativamente alle società controllate sulla base di quanto successivamente illustrato incluse nell'area di consolidamento al 30 settembre 2024, rispetto alla situazione di fine 2023 non si sono registrate variazioni.

I prospetti contabili della controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o. e della controllata rumena Ifis Finance I.F.N. S.A., espressi entrambi in valuta estera, vengono convertiti in euro applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale il cambio di fine periodo, mentre per le poste di conto economico viene utilizzato il cambio medio. Le risultanti differenze di cambio, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e passività e per il conto economico, nonché le differenze di cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto di ciascuna partecipata, sono imputate a riserve di patrimonio netto.

I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi.

Con riferimento alla società controllata Revalea S.p.A., acquisita in data 31 ottobre 2023, si precisa che l'allocazione del costo di acquisizione pari a 100 milioni di euro, attraverso la rilevazione al fair value delle attività e delle passività del soggetto acquisito, comprese eventuali attività intangibili non già iscritte in precedenza nel bilancio della società, alla data del 30 settembre 2024 è da ritenersi come definitiva. Si confermano le risultanze

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024

riveniente dall'allocazione provvisoria effettuata per la rilevazione nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023. Nella tabella seguente si riporta l'allocazione definitiva del prezzo di acquisto.

Descrizione
(migliaia di euro)
Valore di
bilancio al
31.10.2023
Fair value
adjustment
Attività e passività
acquisite al
31.10.2023
Cassa e disponibilità liquide 36.932 - 36.932
Attività finanziarie al costo ammortizzato 229.604 (18.842) 210.762
Attività materiali 39 - 39
Attività immateriali 299 (299) -
Attività fiscali 7.539 6.784 14.323
Altre attività 1.390 (1.231) 159
Attività acquisite 275.803 (13.588) 262.215
Passività finanziarie al costo ammortizzato (153.163) 6.999 (146.164)
Passività fiscali (68) (2.315) (2.383)
Altre passività (3.903) - (3.903)
Trattamento di fine rapporto del personale (199) - (199)
Fondo per rischi e oneri (887) (142) (1.029)
Passività assunte (158.220) 4.542 (153.678)
Attività nette (A) 117.583 (9.046) 108.537
Corrispettivo dell'acquisizione, erogato con disponibilità liquide (B) 100.001
Patrimonio netto di pertinenza di terzi (C) -
Differenza negativa di valore (gain on bargain purchase) dall'acquisizione (D=B+C-A) (8.536)
Analisi dei flussi di cassa dell'acquisizione
Corrispettivo dell'acquisizione, erogato con disponibilità liquide (100.001)
Disponibilità nette acquisite con la controllata (inclusa nei flussi di cassa delle attività
d'investimento)
36.932
Flusso di cassa netto dell'acquisizione (63.069)

Il Gruppo Banca Ifis, in qualità di acquirente, ha rilevato alla data di acquisizione del controllo di Revalea una differenza di 8,5 milioni di euro, che è stata attribuita a "bargain purchase" e rilevata nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 nella voce "Altri oneri e proventi di gestione" di conto economico.

Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Al fine di determinare l'area di consolidamento, Banca Ifis ha verificato se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 per esercitare il controllo sulle società partecipate o su altre entità con cui intrattiene rapporti contrattuali di qualunque natura.

La definizione di controllo prevede che un'entità controlla un'altra entità qualora ricorrano contemporaneamente le seguenti condizioni:

• il potere di governare le attività rilevanti delle entità;

  • l'esposizione alla variabilità dei risultati;
  • la capacità di influenzarne i risultati.

Più in dettaglio, l'IFRS 10 stabilisce che, per detenere il controllo, l'investitore debba avere la capacità di dirigere le attività rilevanti dell'entità, per effetto di un diritto giuridico o per una mera situazione di fatto, ed essere altresì esposto alla variabilità dei risultati che derivano da tale potere.

Alla luce dei riferimenti sopra illustrati, il Gruppo deve pertanto consolidare tutti i tipi di entità qualora siano soddisfatti tutti e tre i requisiti del controllo.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo.

Negli altri casi, la determinazione dell'area di consolidamento richiede di considerare tutti i fattori e le circostanze che conferiscono all'investitore la capacità pratica di condurre unilateralmente le attività rilevanti dell'entità (controllo di fatto). A tal fine risulta necessario considerare un insieme di fattori, quali, a mero titolo di esempio:

  • lo scopo ed il disegno dell'entità;
  • l'individuazione delle attività rilevanti e di come sono gestite;
  • qualsiasi diritto detenuto tramite accordi contrattuali che attribuiscono il potere di governare le attività rilevanti, quali il potere di determinare le politiche finanziarie e gestionali dell'entità, il potere di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nell'organo deliberativo o il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dell'organo con funzioni deliberative;
  • eventuali diritti di voto potenziali esercitabili e considerati sostanziali;
  • coinvolgimento nell'entità nel ruolo di agente o di principale;
  • la natura e la dispersione di eventuali diritti detenuti da altri investitori.

Per le entità strutturate, ossia le entità per le quali i diritti di voto non sono considerati rilevanti per stabilire il controllo, lo stesso è ritenuto esistere laddove il Gruppo disponga dei diritti contrattuali di gestire le attività rilevanti dell'entità e risulti esposto ai rendimenti variabili delle stesse.

In particolare, le entità strutturate che hanno comportato la necessità di un consolidamento ai fini del Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024 sono rappresentate da alcune società veicolo di operazioni di cartolarizzazione originate da società del Gruppo. Per tali veicoli, gli elementi ritenuti rilevanti ai fini dell'identificazione del controllo e del conseguente consolidamento sono rappresentati dallo scopo di tali società, dall'esposizione ai risultati dell'operazione, dalla capacità di strutturare le operazioni e di dirigere le attività rilevanti e assumere le decisioni critiche per mezzo di contratti di servicing nonché dell'abilità di disporre della loro liquidazione.

L'analisi condotta ha portato ad includere nel perimetro di consolidamento alla data di riferimento le società controllate tramite maggioranza dei diritti di voto (le società con tipo di rapporto "1" di cui alla tabella precedente), nonché le SPV (Special Purpose Vehicle) istituite per le operazioni di cartolarizzazione per le quali si è valutato sussistere una relazione di controllo ai sensi dell'IFRS 10. Tali SPV, ad esclusione del veicolo Ifis NPL 2021-1 SPV S.r.l. per il quale il Gruppo detiene la maggioranza delle quote partecipative, non sono società giuridicamente facenti parte del Gruppo Banca Ifis.

L'utile (perdita) del periodo e ciascuna delle altre componenti di redditività complessiva sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza hanno un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai prospetti contabili delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del Gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi e i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024

Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono considerate come "equity transactions" ai sensi del par. 23 dell'IFRS 10 e sono pertanto contabilizzate direttamente a patrimonio netto.

Le entità controllate sono oggetto di consolidamento a partire dalla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, secondo il metodo dell'acquisto ("purchase method"), e cessano di essere consolidate dal momento in cui viene a mancare una situazione di controllo.

Il consolidamento integrale consiste nell'acquisizione "linea per linea" degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico delle entità controllate. Ai fini del consolidamento, il valore contabile delle interessenze partecipative detenute dalla Capogruppo o dalle altre società del Gruppo è eliminato, a fronte dell'assunzione delle attività e delle passività delle partecipate, in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo e della quota di spettanza di terzi, tenuto altresì conto dell'allocazione del costo in sede di acquisizione del controllo (cosiddetto "Purchase Price Allocation").

Per le entità controllate, la quota di terzi relativa al patrimonio, al risultato del periodo e alla redditività complessiva è oggetto di rappresentazione separata nei rispettivi prospetti contabili riclassificati del Resoconto intermedio di gestione consolidato, rispettivamente nelle voci: "Patrimonio di pertinenza di terzi", "Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi", "Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi".

Al riguardo si precisa che nessun effetto sul patrimonio, sul risultato economico e sulla redditività complessiva di pertinenza di terzi è conseguente al consolidamento dei patrimoni separati detenuti dalle società veicolo delle cartolarizzazioni originate dal Gruppo, non oggetto di "derecognition" nei prospetti contabili separati delle banche del Gruppo cedenti.

I costi e i ricavi dell'entità controllata sono inclusi nel consolidato a partire dalla data di acquisizione del controllo. I costi e i ricavi di una controllata ceduta sono inclusi nel conto economico fino alla data di cessione; la differenza tra il corrispettivo della cessione ed il valore contabile delle attività nette della stessa è oggetto di rilevazione nella voce di conto economico "Utili (perdite) da cessione di investimenti". In presenza di una cessione parziale dell'entità controllata, che non determina la perdita di controllo, la differenza tra il corrispettivo della cessione ed il relativo valore contabile viene rilevata in contropartita del patrimonio netto.

Le attività, le passività, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri relativi a transazioni intercorse tra imprese consolidate vengono integralmente eliminati.

Società sottoposte a influenza notevole

Sono considerate società collegate, cioè sottoposte a influenza notevole, le società non controllate in cui si esercita un'influenza significativa.

Si presume che la società eserciti un'influenza significativa in tutti i casi in cui detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto e, indipendentemente dalla quota posseduta, qualora sussista il potere di partecipare alle decisioni gestionali e finanziarie delle partecipate, in virtù di particolari legami giuridici, quali patti parasociali, aventi la finalità per i partecipanti al patto di assicurare la rappresentatività negli organi di gestione e di salvaguardare l'unitarietà di indirizzo della gestione, senza tuttavia averne il controllo.

Le partecipazioni in imprese sottoposte a influenza notevole vengono valutate in base al metodo del patrimonio netto, sulla base dei più recenti bilanci disponibili della società collegata, opportunamente rettificati per tenere conto di eventuali eventi o transazioni significative.

Al 30 settembre 2024 le società sottoposte a influenza notevole sono Justlex Italia S.T.A.P.A., Redacta S.T.A.a.r.l. e The Street S.r.l., con una quota di possesso rispettivamente pari al 20%, al 33% e al 25%. Rispetto alla situazione al 31 dicembre 2023 si è aggiunta The Street S.r.l., la cui quota del 25% è stata acquisita dalla Capogruppo Banca Ifis nel corso del mese di settembre 2024 (per maggiori dettagli di rimanda alla successiva sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo" della presente Nota informativa).

Altri aspetti

Aspetti di maggior rilievo per le valutazioni al 30 settembre 2024

Aspetti ambientali e climatici

La considerazione degli aspetti ambientali e climatici rappresenta un importante elemento di attenzione nella strategia perseguita dal Gruppo Banca Ifis, in grado di condizionare le attività operative, gli obiettivi e le modalità di conduzione del business, nella consapevolezza di poter avere un ruolo di primo piano nell'azione contro i cambiamenti climatici.

In tale ottica, è emersa una maggiore consapevolezza del Gruppo in merito all'impatto delle tematiche ESG sul business model, sul contesto competitivo nonché sugli obiettivi e sulle strategie, nel suo ruolo di guida per le imprese e la clientela privata, nel processo di transizione verso una economia che affianchi alla sostenibilità economica quella ambientale e sociale.

Per l'informativa specifica sulla gestione dei rischi del Gruppo in ambito ambientale e climatico, le progettualità avviate e gli effetti sulla situazione patrimoniale ed economica del Gruppo, si fa rinvio a quanto illustrato nel paragrafo "Gestione dei rischi legati al climate change" contenuto nella sezione "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" all'interno delle Note illustrative della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2024.

Ambiente macroeconomico

Con riferimento al contesto macroeconomico, si evidenzia che nella situazione attuale le previsioni macroeconomiche risultano caratterizzate da significativi fattori di incertezza, richiedendo pertanto rilevanti elementi di giudizio nella selezione delle ipotesi e delle previsioni da assumere a riferimento nelle valutazioni di bilancio.

Ci si attende che l'elevato costo del credito rallenti ancora la domanda globale di beni di investimento e durevoli.

Le proiezioni future potrebbero essere impattate da eventuali blocchi o rallentamenti nelle catene globali, derivanti in particolare dagli attacchi al traffico marittimo nel Mar Rosso, o aumenti nei prezzi dell'energia causati da prosecuzione o ampliamento delle tensioni in Medio Oriente.

Le stime sulla produzione mondiale ed europea sono orientate a uno sviluppo contenuto, e anche l'economia del nostro Paese si dovrebbe muovere su un sentiero di crescita debole.

Tuttavia, c'è la possibilità che lo scarso dinamismo del commercio mondiale persista a lungo e che questo possa impattare negativamente sull'economia italiana. In particolare, sono tre i fronti di rischio internazionale:

  • la debolezza dell'economia della Cina;
  • il peggioramento delle tensioni politiche internazionali che, incidendo sulla fiducia di famiglie e imprese, potrebbero indebolire il mercato interno e far crescere i prezzi delle materie prime;
  • l'ulteriore inasprimento delle condizioni di finanziamento con impatto sulla dinamica pro-ciclica degli investimenti.

In ogni caso, segnali positivi possono derivare dalle seguenti considerazioni:

  • le economie degli Stati Uniti e dell'Europa si sono dimostrate resilienti all'aumento dei tassi di interesse, grazie alla combinazione di politiche fiscali espansive, elevata liquidità disponibile sui mercati finanziari e forte domanda di lavoro;
  • l'inflazione, la spesa dei consumatori e l'eccesso di domanda sul mercato del lavoro hanno avviato un trend discendente che ci si attende possa proseguire;
  • le guerre in Medio Oriente ed in Ucraina non hanno causato shock sull'economia mondiale, rimanendo confinate in specifici territori;

• a fine 2023 le banche centrali hanno terminato il ciclo di rialzi dei tassi di interesse iniziato nel 2022 e nel corso del 2024 hanno avviato un processo di loro riduzione (con riferimento al contesto europeo, la BCE ha deciso un taglio dei tassi di 25 basis point a inizio giugno 2024, di 25 basis point a settembre e di ulteriori 25 basis point a ottobre 2024) con l'obiettivo di continuare il progressivo calo dell'inflazione ed evitare che si inneschi una eccessiva contrazione della domanda interna.

Con particolare riguardo ai riflessi sulla situazione patrimoniale ed economica al 30 settembre 2024, si rimanda a quanto di seguito illustrato all'interno del paragrafo "Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime" della presente sezione "Altri aspetti".

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti nei prospetti contabili e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato nonché ipotesi e ogni altro fattore considerato ragionevole alla luce dell'esperienza storica e delle evoluzioni future prevedibili.

Per loro natura, non è quindi possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. I risultati futuri potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche, alla data del presente documento non prevedibili né stimabili, rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte nel presente documento. Al riguardo si evidenzia che le rettifiche nelle stime contabili potrebbero rendersi necessarie a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, di nuove informazioni o della maggiore esperienza registrata.

Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sia per la materialità dei valori da iscrivere impattati da tali politiche, sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni che implica il ricorso a stime ed assunzioni da parte del management, con rinvio alle specifiche sezioni di Nota informativa per un'informativa di dettaglio sui processi valutativi condotti al 30 settembre 2024. In particolare, gli aspetti che hanno richiesto il ricorso a stime complesse e particolarmente caratterizzate da significative assunzioni sono:

  • determinazione del fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • misurazione dei crediti del Settore Npl;
  • misurazione dell'Expected Credit Loss (ECL) per i crediti diversi dal Settore Npl e per i titoli di debito;
  • stima dei fondi per rischi e oneri;
  • stima di recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto;
  • valutazione circa la recuperabilità delle attività per imposte anticipate (DTA Deferred Tax Assets).

Per le tipologie di assets sopra elencate si presentano nei paragrafi seguenti le principali tematiche in tema di rischi e incertezze connessi a stime.

Determinazione del fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi

In presenza di crediti e strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei Livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti misurati al fair value, si rimanda al paragrafo "A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

Misurazione dei crediti del Settore Npl

La misurazione dei crediti della specie viene effettuata con un significativo ricorso a modelli proprietari valutativi oggetto di verifica e adeguamento in via continuativa. In particolare, la funzione Risk Management esamina periodicamente, nell'ambito del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP), anche il c.d. rischio modello, in quanto le caratteristiche del modello di business determinano un elevato grado di variabilità con riferimento sia all'importo che alla data di effettivo incasso.

In particolare, per i crediti in gestione stragiudiziale, il modello proprietario in uso stima i flussi di cassa proiettando lo "smontamento temporale" del valore del credito in base al profilo di recupero storicamente osservato in cluster omogenei. A questo si aggiunge, relativamente alle posizioni caratterizzate da raccolta di piani di rientro, un modello a "carattere deterministico" basato sulla valorizzazione delle rate future del piano, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato. In tale ottica assume particolare rilevanza una puntuale ed attenta gestione dei flussi di cassa. Al fine di assicurare una corretta valutazione dei flussi attesi, anche in ottica di un pricing corretto delle operazioni realizzate, l'evoluzione degli incassi rispetto ai flussi previsionali viene posta sotto attento monitoraggio.

Per i crediti in gestione giudiziale, cioè le posizioni per le quali è stata verificata la presenza di un posto di lavoro o di una pensione, è stato sviluppato un modello per la stima dei flussi di cassa antecedentemente all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (ODA). In particolare, vengono stimati i flussi di cassa per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto un decreto non opposto dal debitore a partire dal 1° gennaio 2018.

Le altre pratiche in corso di lavorazione giudiziale restano iscritte al costo di acquisto, fino al momento in cui tali requisiti sono rispettati o fino all'ottenimento dell'ODA.

All'ODA i flussi di cassa futuri vengono analiticamente determinati sulla base degli elementi oggettivi conosciuti per ogni singola posizione; in questo caso quindi le stime applicate sono perlopiù relative all'identificazione della durata del piano di pagamento.

La lavorazione giudiziale si completa, oltre a quanto sopra descritto, con attività di recupero intesa come azione esecutiva immobiliare, caratterizzata da diverse fasi e applicata a portafogli originati in settori corporate, bancari o real estate ove i flussi di cassa sono valorizzati tramite previsione analitica del gestore.

Si rinvia a quanto più dettagliatamente esposto nella "Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

Misurazione dell'Expected Credit Loss (ECL) per i crediti diversi da quelli del Settore Npl e per i titoli di debito

La determinazione della ECL per le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è un processo articolato che richiede il ricorso ad assunzioni e stime significative.

Per le attività finanziarie per le quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita, ossia per le esposizioni non deteriorate ("performing"), il modello di impairment, comporta la necessità di individuare l'esistenza o meno di un significativo deterioramento rispetto alla data di rilevazione iniziale dell'esposizione e l'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 dei crediti e dei titoli di debito classificati tra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Il modello di impairment IFRS 9 richiede, infatti, che le perdite siano determinate con riferimento all'orizzonte temporale di un anno per le attività finanziarie che non hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale (Stage 1) piuttosto che facendo riferimento all'intera vita dello strumento qualora sia stato accertato un significativo deterioramento o un indicatore di impairment (Stage 2 e Stage 3).

Ne consegue che il calcolo delle relative perdite attese, necessita di un processo articolato di stima che riguarda principalmente:

  • la determinazione dei parametri di rischio PD ed LGD comprensivi di informazioni prospettiche (forward looking);
  • la valutazione della presenza di significativo incremento di rischio di credito, basata su criteri che considerano informazioni qualitative e quantitative;
  • la valutazione di taluni elementi necessari per la determinazione delle stime dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati: i tempi di recupero attesi, il presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, i costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia ed infine la probabilità di vendita per le posizioni per le quali esiste un piano di dismissione.

Nell'ambito dei possibili approcci ai modelli di stima consentiti dai principi contabili internazionali di riferimento, il ricorso a specifiche metodologie o la selezione di taluni parametri estimativi può influenzare in modo significativo la valutazione di tali attività. Tali metodologie e parametri sono necessariamente soggetti ad un continuo processo di aggiornamento anche alla luce delle evidenze storiche disponibili, con l'obiettivo di affinare le stime per meglio rappresentare il valore presumibile di realizzo dell'esposizione creditizia.

Nel corso del 2024 è stato sviluppato un nuovo modello per la componente di Stage Allocation al fine di migliorare la robustezza delle stime. Gli aggiornamenti hanno riguardato principalmente scelte metodologiche che irrobustiscono ulteriormente il processo di stima o evoluzioni di modello che garantiscono una maggior aderenza alle migliori prassi di settore e alle indicazioni formulate nel tempo dalle autorità di vigilanza.

Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulla misurazione dell'Expected Credit Loss per le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato si rimanda al corrispondente capitolo delle Note Illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024.

Stima dei fondi per rischi e oneri

Le società facenti parte del Gruppo sono soggetti passivi in talune tipologie di contenzioso e sono altresì esposte a numerose fattispecie di passività potenziali. Le complessità delle specifiche situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, unitamente ad eventuali problematiche interpretative, richiedono in alcune circostanze significativi elementi di giudizio nella stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia l'an sia il quantum, nonché i tempi di eventuale manifestazione della passività, e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale. Tali circostanze rendono difficile la valutazione delle passività potenziali; ne consegue che la classificazione delle passività potenziali e la conseguente valutazione degli accantonamenti necessari sono basate talvolta su elementi di giudizio non oggettivi e che richiedono il ricorso a procedimenti di stima anche complessi.

Nello specifico il Gruppo ricorre alla rilevazione di una passività quando:

  • esiste un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere all'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Se tutte queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.

L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione e riflette i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.

Laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere

l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione, tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

I fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate accolgono i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre Stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Stima di recuperabilità del valore dell'avviamento

In base al principio IAS 36, l'avviamento deve essere sottoposto almeno annualmente ad impairment test per verificarne la recuperabilità del valore. Lo IAS 36 richiede, inoltre, ad ogni data di riferimento di reporting, ivi incluse, dunque, le rendicontazioni infrannuali, un'analisi volta ad individuare la presenza di eventuali indicatori di perdita (cd. "Trigger Events") al verificarsi dei quali occorre procedere con l'impairment test. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il valore d'uso ed il fair value, al netto dei costi di vendita. Al 30 settembre 2024 l'avviamento iscritto nell'attivo ammonta a 38,0 milioni di euro (valore invariato rispetto al 31 dicembre 2023) e risulta integralmente allocato alla Cash Generating Unit (CGU) "Settore Npl".

Con riferimento alla valutazione al 30 settembre 2024 circa la presenza di eventuali indicatori di perdita (cd. "Trigger Events"), al verificarsi dei quali occorre procedere all'impairment test, tale analisi non ha evidenziato nessun indicatore di perdita.

Si evidenzia che gli esiti del test condotto al 31 dicembre 2023 avevano portato a confermare la recuperabilità del valore iscritto nel Bilancio consolidato a tale data.

Per quanto riguarda i dettagli dell'impairment test dell'avviamento al 31 dicembre 2023, si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo", "Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100", Paragrafo "10.3 Altre informazioni" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

Valutazione circa la recuperabilità delle attività per imposte anticipate (DTA - Deferred Tax Assets)

Tra gli attivi iscritti in bilancio figurano attività fiscali per imposte anticipate (DTA - Deferred Tax Asset) principalmente generate da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale i medesimi costi potranno essere dedotti, piuttosto che derivanti da perdite fiscali riportabili a nuovo.

In conformità con il principio contabile IAS 12, richiamato dalla "Politica di impairment di Gruppo", un'attività fiscale può essere rilevata solo nella misura in cui è probabile che siano disponibili redditi imponibili futuri che ne consentano la recuperabilità.

L'iscrizione di tali attività ed il successivo mantenimento in bilancio presuppone pertanto una valutazione circa la probabilità in merito al recupero delle stesse. Tale valutazione non è condotta per le imposte anticipate di cui alla Legge 22 dicembre 2011, n. 214 che risultano trasformabili in crediti di imposta nell'ipotesi di rilevazione di una "perdita civilistica", di una "perdita fiscale" ai fini dell'imposta IRES e di un "valore della produzione netto negativo" ai fini dell'imposta IRAP e per le quali conseguentemente il relativo recupero è quindi certo indipendentemente dalla capacità di generare redditi futuri.

Per le residue attività fiscali non trasformabili in crediti di imposta, il giudizio sulla loro probabilità è supportato da un esercizio valutativo di recuperabilità (c.d. probability test). In base a quanto previsto dal principio contabile IAS

12 e dalle considerazioni formulate dall'ESMA nel documento del 15 luglio 2019, il suddetto giudizio di recuperabilità richiede un'attenta ricognizione di tutte le evidenze a supporto della probabilità di disporre in futuro di redditi imponibili sufficienti, tenuto anche conto delle circostanze che hanno generato le perdite fiscali, che andrebbero ricondotte a cause ben identificate, ritenute non ripetibili in futuro su basi ricorrenti.

Con riferimento alla recuperabilità delle attività per imposte anticipate iscritte al 30 settembre 2024 diverse da quelle trasformabili ai sensi della Legge 2014/2011, sulla base dei redditi imponibili futuri stimati del Gruppo, il relativo recupero delle DTA in oggetto, pari a complessivi 85,8 milioni di euro (54,2 milioni di euro se considerate al netto delle DTL iscritte per 31,6 milioni di euro), è stato valutato come probabile ancorché in orizzonte temporale di medio periodo e senza tener conto delle modifiche previste nell'iter approvativo del disegno di Legge di bilancio 2025 ancora in corso. Nello specifico, sulla base delle valutazioni condotte ricorrendo ad ipotesi conservative con particolare riferimento alla stima dei redditi futuri, sul totale complessivo pari a 207,9 milioni di euro, la quota riferibile alla Legge 214/2011 ammontante a 122,2 milioni di euro (pari al 59,7% del totale DTA) si riverserebbe entro il 2028 per espressa previsione normativa. La quota riferibile alle perdite fiscali pregresse e alle eccedenze ACE, pari a complessivi 40,5 milioni di euro (pari al 19,5% del totale DTA) dovrebbe essere integralmente recuperata dal 2026 al 2032 (dei quali circa 30 milioni di euro entro il 2028). La restante quota ammontante a 45,3 milioni di euro è riferita principalmente alle attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) ed è pertanto correlata all'andamento della relativa riserva. In considerazione dell'incertezza circa la recuperabilità delle DTA relative alle perdite fiscali pregresse della controllata Cap.Ital.Fin. realizzate principalmente prima dell'ingresso nel consolidato fiscale, non si è prudenzialmente proceduto alla relativa rilevazione; le DTA non iscritte ammontano a complessivi 2,6 milioni di euro.

Situazione patrimoniale e andamento economico del Gruppo

Aggregati patrimoniali riclassificati

PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
Cassa e disponibilità liquide 684.197 857.533 (173.336) (20,2)%
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value con impatto a conto economico
250.095 221.982 28.113 12,7%
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
490.254 749.176 (258.922) (34,6)%
Crediti verso banche valutati al costo
ammortizzato
656.210 637.567 18.643 2,9%
Crediti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
10.089.827 10.622.134 (532.307) (5,0)%
Attività materiali e immateriali 243.451 219.922 23.529 10,7%
Attività fiscali 227.446 285.435 (57.989) (20,3)%
Altre voci dell'attivo 404.562 457.612 (53.050) (11,6)%
Totale dell'attivo 13.046.042 14.051.361 (1.005.319) (7,2)%
Debiti verso banche 861.064 2.717.139 (1.856.075) (68,3)%
Debiti verso clientela 6.801.300 5.814.624 986.676 17,0%
Titoli in circolazione 3.079.718 3.288.895 (209.177) (6,4)%
Passività fiscali 52.293 57.717 (5.424) (9,4)%
Fondi per rischi e oneri 55.598 58.178 (2.580) (4,4)%
Altre voci del passivo 415.674 421.109 (5.435) (1,3)%
Patrimonio netto consolidato 1.780.395 1.693.699 86.696 5,1%
Totale del passivo e del patrimonio netto 13.046.042 14.051.361 (1.005.319) (7,2)%

Cassa e disponibilità liquide

La voce cassa e disponibilità liquide che include i conti correnti bancari a vista e al 30 settembre 2024 ammonta a 684,2 milioni di euro. La riduzione rispetto al dato di 857,5 milioni di euro a fine 2023 è legata principalmente alla diminuzione dei depositi overnight presso Banca d'Italia (-90,1 milioni di euro) e dei conti correnti a vista presso banche in relazione all'andamento delle cartolarizzazioni in essere. L'andamento generale della voce nel periodo è guidato dalla rimodulazione della raccolta e dall'andamento degli impieghi.

Attività finanziarie obbligatoriamente valutate a fair value con impatto a conto economico

Le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico ammontano complessivamente a 250,1 milioni di euro al 30 settembre 2024. La voce è composta dai finanziamenti e dai titoli di debito che non hanno superato l'SPPI test, da titoli di capitale, nonché da quote di OICR.

La composizione della voce è di seguito riportata.

ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE
VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO A
CONTO ECONOMICO
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
Titoli di debito 88.967 86.919 2.048 2,4%
Titoli di capitale 63.036 51.051 11.985 23,5%
Quote di OICR 93.622 76.910 16.712 21,7%
Finanziamenti 4.470 7.102 (2.632) (37,1)%
Totale 250.095 221.982 28.113 12,7%

L'aumento della voce del 12,7% rispetto al 31 dicembre 2023 può essere così declinata nel dettaglio:

  • la crescita dei titoli di debito per 2,0 milioni di euro (+2,4%) deriva per 1,7 milioni di euro dall'effetto netto delle sottoscrizioni, dei rimborsi e degli incassi del periodo e per 0,4 milioni di euro dalle variazioni positive nette di fair value;
  • la crescita dei titoli di capitale per 12,0 milioni di euro (+23,5%) è dovuta principalmente alle variazioni di fair value nel periodo (+9,6 milioni di euro) e alla sottoscrizione di nuovi titoli (+4,1 milioni di euro);
  • l'incremento nel periodo del saldo delle quote di OICR (+16,7 milioni di euro, +21,7%) si registra a seguito della crescita registrata nelle valutazioni al fair value (+3,1 milioni di euro) e del contributo positivo delle nuove sottoscrizioni, al netto di rimborsi e incassi, per 13,6 milioni di euro;
  • la diminuzione del valore contabile dei finanziamenti rispetto al 31 dicembre 2023 (-37,1%) è dovuta principalmente all'incasso a chiusura di una posizione singolarmente significativa per 2,5 milioni di euro.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano complessivamente a 490,3 milioni di euro al 30 settembre 2024, in diminuzione del 34,6% rispetto al dato a dicembre 2023. Esse includono i titoli di debito caratterizzati da Business Model "Held to Collect & Sell" (HTC&S) che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale per i quali il Gruppo ha esercitato la cosiddetta OCI option prevista dal principio IFRS 9.

ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE A FAIR
VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA'
COMPLESSIVA
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
Titoli di debito 362.775 634.306 (271.531) (42,8)%
di cui: titoli di Stato 265.859 460.187 (194.328) (42,2)%
Titoli di capitale 127.479 114.870 12.609 11,0%
Totale 490.254 749.176 (258.922) (34,6)%

I titoli di debito di proprietà valutati a fair value con impatto sulla redditività complessiva risultano in riduzione di 271,5 milioni di euro (-42,8%) rispetto al saldo al 31 dicembre 2023, a causa principalmente dell'effetto delle scadenze naturali e delle dismissioni del periodo (-339,9 milioni di euro, di cui -249,2 milioni di euro relativi a titoli di Stato, principalmente per scadenze naturali sopraggiunte) e dell'incremento nei valori delle valutazioni al fair value nel periodo (+7,4 milioni di euro, di cui +7,2 milioni di euro relativi a titoli di Stato), solo parzialmente compensate dalle nuove sottoscrizioni del periodo (+63,1 milioni di euro, di cui +48,2 milioni di euro in titoli di

Stato). La relativa riserva negativa netta di fair value associata ammonta a 14,7 milioni di euro al 30 settembre 2024 (di cui 14,0 milioni di euro associati a titoli di Stato).

Sono inoltre inclusi in tale voce anche titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza che ammontano a 127,5 milioni di euro a fine settembre 2024, in crescita dell'11,0% rispetto al 31 dicembre 2023, per effetto prevalentemente degli investimenti effettuati nei primi nove mesi del 2024 (+37,3 milioni di euro, di cui 18,9 milioni di euro su partecipazioni estere), solo parzialmente controbilanciati dalle operazioni di cessione del periodo (-24,5 milioni di euro) e dalla lieve diminuzione nei valori del fair value del periodo (-0,2 milioni di euro). La riserva netta di fair value associata a tale portafoglio al 30 settembre 2024 presenta un valore negativo per 6,1 milioni di euro, in miglioramento rispetto al valore negativo di fine 2023 pari a 14,4 milioni di euro.

Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso banche valutati al costo ammortizzato ammonta al 30 settembre 2024 a 656,2 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 31 dicembre 2023 (pari a 637,6 milioni di euro). La dinamica della voce va ricondotta alla crescita della componente crediti verso banche centrali per riserva obbligatoria (+11,1 milioni di euro), così come per i pronti contro termine (PCT) verso banche, in aumento di 25,2 milioni di euro.

In aggiunta ai crediti verso banche centrali per riserva obbligatoria e ai PCT bancari, la voce comprende i titoli di debito di emittenti bancari a cui è associato un business model "Held to Collect (HTC)" e che hanno superato l'SPPI test: tali titoli al 30 settembre 2024 presentano un valore di bilancio pari a 545,7 milioni di euro, in diminuzione rispetto al dato di dicembre 2023 (-5,4%, pari -31,1 milioni di euro), in quanto l'effetto delle nuove sottoscrizioni del periodo su obbligazioni bancarie italiane (+215,1 milioni di euro) ed estere (+13,6 milioni di euro) è stato sostanzialmente compensato da quello delle dismissioni di titoli obbligazionari effettuate nel periodo nei limiti previsti dalle policy definite dal Gruppo (-259,4 milioni di euro, di cui -171,0 milioni di euro su obbligazioni italiane).

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 10.089,8 milioni di euro, in leggera riduzione (-5,0%) rispetto al dato del 31 dicembre 2023 pari a 10.622,1 milioni di euro. La voce include titoli di debito per 1,8 miliardi di euro (2,0 miliardi di euro al 31 dicembre 2023, -9,9%), di cui 1,4 miliardi di euro relativi a titoli di Stato (1,6 miliardi di euro al 31 dicembre 2023, -12,5%). In assenza della componente titoli di debito, i crediti verso la clientela si attestano a 8.268,4 milioni di euro, in riduzione del 3,9% rispetto al dato di dicembre 2023 (8.600,2 milioni di euro).

Si riportano qui di seguito le principali dinamiche per Settore:

  • il Settore Commercial & Corporate Banking si attesta a 6.383,2 milioni di euro, contro i 6.763,5 milioni di euro di dicembre 2023 (-5,6%). L'andamento vede consolidarsi la crescita dell'Area Corporate Banking & Lending (+105,6 milioni di euro, +4,5%), a fronte di una sostanziale stabilità dell'Area Leasing e di un rallentamento dell'Area Factoring (-483,7 milioni di euro, -17,0%);
  • i crediti verso clientela del Settore Npl risultano in riduzione rispetto al 31 dicembre 2023 (-6,4%), attestandosi a 1.540,3 milioni di euro;
  • il contributo del Settore Governance & Servizi e Non Core si attesta a 2.166,3 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato di fine 2023 pari a 2.212,5 milioni di euro.

CREDITI VERSO LA CLIENTELA
COMPOSIZIONE SETTORIALE
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
Settore Commercial & Corporate Banking 6.383.216 6.763.468 (380.252) (5,6)%
- di cui deteriorati 205.953 212.870 (6.917) (3,2)%
Area Factoring 2.361.133 2.844.805 (483.672) (17,0)%
- di cui deteriorati 83.164 128.985 (45.821) (35,5)%
Area Leasing 1.549.977 1.552.204 (2.227) (0,1)%
- di cui deteriorati 14.836 10.729 4.107 38,3%
Area Corporate Banking & Lending 2.472.106 2.366.459 105.647 4,5%
- di cui deteriorati 107.953 73.155 34.798 47,6%
Settore Npl 1.540.336 1.646.158 (105.822) (6,4)%
- di cui deteriorati 1.526.252 1.616.614 (90.362) (5,6)%
Settore Governance & Servizi e Non Core (1) 2.166.275 2.212.509 (46.234) (2,1)%
- di cui deteriorati 23.295 25.598 (2.303) (9,0)%
Totale crediti verso la clientela 10.089.827 10.622.134 (532.307) (5,0)%
- di cui deteriorati 1.755.500 1.855.082 (99.582) (5,4)%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 30 settembre 2024 titoli di Stato per 1.425,4 milioni di euro (1.628,7 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

Il totale delle attività deteriorate nette, sul quale incidono in modo significativo i crediti del Settore Npl, si attesta a 1.755,5 milioni di euro al 30 settembre 2024 contro il dato di 1.885,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023 (-5,4%).

Al netto di tale componente relativa al Settore Npl, i crediti deteriorati netti si attestano a 229,2 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato di 238,5 milioni di euro al 31 dicembre 2023 principalmente per effetto del contributo dell'Area Factoring.

Di seguito si riportano gli Npe ratio lordo e netto del Gruppo Banca Ifis relativi alla propria attività creditizia verso la clientela. Tali ratio sono calcolati escludendo i crediti del Settore Npl e i titoli di Stato valutati al costo ammortizzato.

CONSISTENZE VARIAZIONE
KPI 30.09.2024 31.12.2023 %
Net Npe ratio 3,2% 3,2% 0,0%
Gross Npe ratio 5,7% 5,5% 0,2%

L'Npe ratio netto si attesta al 3,2%, in linea con il dato di dicembre 2023, mentre l'Npe ratio lordo risulta pari al 5,7%, con un aumento di circa 20 bps rispetto a dicembre 2023. Tali dinamiche sono guidate dalla riduzione delle esposizioni in bonis, e in particolare di quelle dell'Area Factoring a seguito della stagionalità del portafoglio.

Si rimanda alla sezione "Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo" della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo per un'analisi di dettaglio delle dinamiche dei crediti verso la clientela.

Attività immateriali e materiali

Le attività immateriali si attestano a 81,0 milioni di euro, in aumento del 5,7% rispetto al dato al 31 dicembre 2023 pari a 76,7 milioni di euro.

La voce è riferita a software e ad attività immateriali generate internamente per complessivi 43,0 milioni di euro (in aumento rispetto al saldo di 38,6 milioni di euro al 31 dicembre 2023 a seguito degli investimenti effettuati nel

Le attività materiali si attestano a 162,4 milioni di euro, in aumento del 13,4% rispetto al dato di 143,3 milioni di euro al 31 dicembre 2023, a seguito principalmente degli investimenti effettuati nei primi nove mesi del 2024 dalla Capogruppo Banca Ifis, tra cui gli acquisti di immobili uso uffici a Milano e Mestre e di Palazzo San Pantalon a Venezia, sulla cui facciata è dipinta l'opera "The Migrant Child" dell'artista Banksy.

periodo) e per 38,0 milioni di euro all'avviamento conseguente all'acquisizione dell'ex Gruppo Fbs.

Attività e passività fiscali

Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.

Le attività fiscali ammontano a 227,4 milioni di euro, in diminuzione del 20,3% rispetto al 31 dicembre 2023 principalmente per l'effetto dei rigiri delle quote delle imposte anticipate di cui alla Legge 214/11 prefissate dalla normativa in vigore.

In particolare, le attività per imposte correnti ammontano a 19,5 milioni di euro, e risultano in diminuzione del 58,1% rispetto al dato al 31 dicembre 2023 che risultava essere pari a 46,6 milioni di euro per effetto della liquidazione delle imposte relative all'esercizio precedente.

Le attività per imposte anticipate ammontano a 207,9 milioni di euro, in calo rispetto al dato di 238,8 milioni di euro al 31 dicembre 2023, risultano composte principalmente per 122,2 milioni di euro da attività iscritte per rettifiche di valore su crediti verso la clientela, potenzialmente trasformabili in crediti d'imposta ai sensi della Legge 214/2011 (144,7 milioni di euro al 31 dicembre 2023), per 40,5 milioni di euro da attività iscritte su perdite fiscali pregresse e beneficio ACE (41,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e per 45,3 milioni di euro (53,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023) da disallineamenti fiscali relativi principalmente alle attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) e ai fondi per rischi e oneri. La riduzione è principalmente ascrivibile al rilascio della quota di competenza del periodo prevista dalla normativa in vigore delle imposte anticipate trasformabili in crediti d'imposta ai sensi della Legge 214/2011.

Con riferimento alla recuperabilità delle attività fiscali differite iscritte al 30 settembre 2024, si rimanda al paragrafo "Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime" all'interno della sezione "Politiche contabili" della presente Nota informativa.

Le passività fiscali ammontano a 52,3 milioni di euro (57,7 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e risultano composte come segue:

  • da passività fiscali correnti, pari a 20,7 milioni di euro (26,0 milioni di euro al 31 dicembre 2023) che rappresentano il carico fiscale maturato nel periodo;
  • da passività per imposte differite, pari a 31,6 milioni di euro che risultano sostanzialmente in linea rispetto al saldo dell'esercizio precedente, e includono principalmente 25,5 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso.

Le attività fiscali rientrano nel calcolo dei "requisiti patrimoniali per il rischio di credito", in applicazione del Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successivi aggiornamenti, recepiti nella Circolare di Banca d'Italia n. 285.

Di seguito si elencano i vari trattamenti suddivisi per tipologia e l'impatto sul CET1 e sulle attività ponderate per il rischio (RWA) al 30 settembre 2024:

  • le "attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee" sono oggetto di detrazione dal CET1; al 30 settembre 2024 la deduzione è pari a 40,5 milioni di euro. Si precisa inoltre che l'importo delle DTA dedotte dal CET1, così come previsto dall'art. 38 par. 5 ex CRR, risulta essere compensato per un importo pari a 12,6 milioni di euro dalle corrispondenti passività fiscali differite. Tale deduzione sarà progressivamente assorbita dal futuro utilizzo di tali attività fiscali differite;
  • le "attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e derivano da differenze temporanee", non vengono detratte dal CET1, ma ricevono una ponderazione di rischio pari al 250%; al 30 settembre 2024 tali attività ammontano a 38 milioni di euro. L'importo sottoposto a ponderazione secondo un fattore del 250%, così come previsto dall'art. 38 par 5 ex CRR, è esposto al netto della compensazione con le corrispondenti passività fiscali differite per un importo pari a 19 milioni di euro;
  • le "attività fiscali anticipate di cui alla L. 214/2011", relative a rettifiche di valore su crediti e convertibili in crediti d'imposta, ricevono una ponderazione di rischio pari al 100%; al 30 settembre 2024 la corrispondente ponderazione ammonta a 122 milioni di euro;
  • le "attività fiscali correnti" ricevono una ponderazione pari a 0% in quanto esposizioni nei confronti dell'amministrazione centrale.

Altre voci dell'attivo e del passivo

Le altre voci dell'attivo, pari a 404,6 milioni di euro rispetto ad un saldo di 457,6 milioni di euro al 31 dicembre 2023, sono così composte:

  • attività finanziarie detenute per la negoziazione per 17,4 milioni di euro (12,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023), principalmente riferite a operazioni in derivati (13,7 milioni di euro, in aumento rispetto al dato di 12,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023) bilanciate da posizioni speculari iscritte fra le passività finanziarie detenute per la negoziazione;
  • derivati attivi di copertura, relativi alla strategia di micro fair value hedging sul rischio di prezzo associato a titoli di capitale valutati a fair value con impatto sulla redditività complessiva, avviata nel corso dell'esercizio, che presentano un fair value positivo per 1,2 milioni di euro al 30 settembre 2024;
  • partecipazioni per 976 mila euro, in aumento di 952 mila euro rispetto al saldo al 31 dicembre 2023 a seguito dell'acquisto a settembre 2024 da parte della Capogruppo Banca Ifis del 25% delle quote di The Street S.r.l., classificata fra le società sottoposte a influenza notevole (per maggiori dettagli si veda la successiva sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo" della presente Nota informativa) ;
  • altre attività per 385,0 milioni di euro (444,7 milioni di euro al 31 dicembre 2023), che includono crediti verso Erario per 178,4 milioni di euro (di cui 163,7 milioni di euro relativi a crediti di imposta per Super Ecobonus e altri bonus fiscali edilizi a cui corrisponde un valore nominale pari a 183,0 milioni di euro, in riduzione rispetto al valore di bilancio pari a 208,7 milioni di euro al 31 dicembre 2023), partite transitorie ed portafoglio effetti per 73,1 milioni di euro (in crescita di 0,5 milioni di euro rispetto a dicembre 2023), ratei e risconti attivi per 74,8 milioni di euro (+15,0 milioni di euro rispetto a dicembre 2023) e crediti verso la consolidante fiscale La Scogliera connessi al consolidato fiscale di Gruppo per 10,3 milioni di euro (- 21,8 milioni di euro rispetto a dicembre 2023). Si segnala che il saldo al 31 dicembre 2023 relativo al credito verso la consolidante fiscale La Scogliera è stato interamente incassato nel corso del primo semestre 2024, e pertanto il saldo verso la consolidante fiscale al 30 settembre 2024 si riferisce quasi esclusivamente agli acconti versati a valere sull'anno 2024.

Con specifico riferimento ai sopraccitati crediti di imposta per Super Ecobonus e altri bonus fiscali edilizi iscritti nella voce "altre attività" per un valore nominale di 183,0 milioni di euro al 30 settembre 2024, si segnala che nel corso dei primi nove mesi del 2024 si è verificato un aggiornamento della normativa associata. Infatti, con l'approvazione della Legge n. 67 del 23 maggio 2024 e pubblicata nella GU n. 123 del 28 maggio 2024, sono state introdotte alcune importanti novità in tema di crediti da bonus edilizia.

In particolare, è stato disposto che:

  • le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2024 per interventi da Super Ecobonus sono detraibili in capo al beneficiario in 10 quote annuali;
  • le quote residue dei crediti da Super Ecobonus 110% che siano "tracciabili" (ossia muniti di codice identificativo) e che siano stati acquistati ad un prezzo inferiore al 75% del loro valore nominale dovranno essere ripartite in 6 anni a partire dal 1° gennaio 2025;
  • dal 1° gennaio 2025 non sarà più possibile effettuare compensazioni di qualsiasi credito da Ecobonus con debiti previdenziali INPS e assicurativi INAIL.

Con riferimento alla specifica posizione del Gruppo Banca Ifis in questo nuovo scenario normativo, sulle base delle analisi condotte si ritiene ragionevolmente che tali nuove disposizioni non abbiano alcun impatto significativo né in termini di allungamento dell'orizzonte temporale di compensazione né in termini di limitazioni quantitative alla compensazione stessa. Infatti:

  • il Gruppo ha smesso di acquistare tali crediti all'inizio dell'esercizio 2022;
  • nessun credito da bonus edilizia incluso nel portafoglio del Gruppo risulta soddisfare contemporaneamente le tre condizioni necessarie per l'applicazione della nuova ripartizione in 6 anni;
  • il Gruppo ha acquistato crediti da utilizzare in compensazione per un importo complessivo al di sotto della propria tax capacity sia per non esporsi al rischio di incapienza sia per lasciare spazio alle compensazioni di crediti di imposta rinvenienti da altre tipologie di agevolazioni (e.g. mondo cinematografico).

Le altre voci del passivo sono pari a 415,7 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato di 421,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023, e sono composte principalmente da:

  • derivati passivi di negoziazione per 14,3 milioni di euro, prevalentemente riferiti a operazioni bilanciate da posizioni opposte iscritte fra le attività finanziarie detenute per la negoziazione, che risultano in aumento del 2,4% rispetto al saldo al 31 dicembre 2023 pari a 14,0 milioni di euro, specularmente all'andamento della componente presente nell'attivo;
  • derivati passivi di copertura, relativi principalmente alla strategia di micro fair value hedging sul rischio di tasso associato ai titoli di Stato al costo ammortizzato detenuti dal Gruppo, che presentano un fair value negativo per 14,0 milioni di euro al 30 settembre 2024, in aumento rispetto al saldo di 11,6 milioni di euro al 31 dicembre 2023;
  • debito per TFR per 7,8 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato di 7,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023;
  • altre passività per 379,5 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al saldo di 387,6 milioni di euro al 31 dicembre 2023. In particolare, le poste più significative che compongono il saldo al 30 settembre 2024 sono da ricondursi principalmente a debiti di funzionamento per 112,0 milioni di euro, a partite transitorie e somme da accreditare alla clientela in attesa di imputazione per 76,0 milioni di euro, nonchè al debito nei confronti di La Scogliera per 20,9 milioni di euro (31,2 milioni di euro al 31 dicembre 2023). In particolare, si segnala come l'esposizione a debito al 31 dicembre 2023 verso La Scogliera S.A. sia stata interamente saldata nel corso del primo semestre 2024 e, pertanto, il saldo verso la consolidante fiscale al 30 settembre 2024 si riferisca esclusivamente a fattispecie fiscali di competenza dei primi nove mesi del 2024.

Raccolta

RACCOLTA
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
Debiti verso banche 861.064 2.717.139 (1.856.075) (68,3)%
- Debiti verso banche centrali - 1.577.874 (1.577.874) (100,0)%
- Pronti contro termine (PCT) 527.292 715.313 (188.021) (26,3)%
- Altri debiti 333.772 423.952 (90.180) (21,3)%
Debiti verso clientela 6.801.300 5.814.624 986.676 17,0%
- Pronti contro termine (PCT) 711.437 346.317 365.120 105,4%
- Retail 4.958.138 4.474.892 483.246 10,8%
- Altri depositi vincolati 329.045 122.325 206.720 169,0%
- Debiti per leasing 24.123 22.702 1.421 6,3%
- Altri debiti 778.557 848.388 (69.831) (8,2)%
Titoli in circolazione 3.079.718 3.288.895 (209.177) (6,4)%
Totale raccolta 10.742.082 11.820.658 (1.078.576) (9,1)%

Il totale della raccolta al 30 settembre 2024 risulta pari a 10,7 miliardi di euro e risulta in diminuzione rispetto al dato al 31 dicembre 2023 (-9,1%), ed è rappresentato per il 63,3% da debiti verso la clientela (49,2% al 31 dicembre 2023), per il 28,7% da titoli in circolazione (27,8% al 31 dicembre 2023) e per l'8,0% da debiti verso banche (23,0% al 31 dicembre 2023).

I debiti verso banche ammontano a 861,1 milioni di euro, in diminuzione del 68,3% rispetto al dato di fine dicembre 2023 principalmente a seguito del rimborso integrale delle linee TLTRO III nel corso dei primi nove mesi del 2024 complessivamente per nominali 1,5 miliardi di euro (un rimborso di una tranche per nominali 750 milioni di euro nel primo trimestre, un rimborso parziale di nominali 375 milioni di euro a fine giugno 2024 e il rimborso del residuo di nominali 411,5 milioni di euro alla scadenza finale di settembre 2024) e di una riduzione dei PCT passivi verso banche per 188,0 milioni di euro. Al 30 settembre 2024 il saldo dei debiti verso banche è rappresentato principalmente da PCT per 527,3 milioni di euro.

I debiti verso la clientela ammontano al 30 settembre 2024 a 6,8 miliardi di euro, in crescita del 17,0% rispetto al 31 dicembre 2023. La crescita è sostenuta dalla raccolta retail, che ammonta a 5,0 miliardi di euro a fine settembre 2024 (+10,8% rispetto al 31 dicembre 2023) e dai PCT verso clientela, pari a 711,4 milioni di euro (+365,1 milioni di euro rispetto al saldo a fine 2023).

I titoli in circolazione ammontano al 30 settembre 2024 a 3,1 miliardi di euro, in riduzione di 209,2 milioni di euro (-6,4%) a seguito delle dinamiche del periodo, caratterizzato dell'emissione a febbraio 2024 di un senior bond di nominali 400 milioni di euro e di durata 5 anni (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo"), il quale ha sostanzialmente sostituito il bond Senior Preferred di nominali 400 milioni di euro emesso nel 2020 e giunto a scadenza in data 25 giugno 2024, e dal normale ammortamento dei titoli di cartolarizzazione del Gruppo (-287,9 milioni di euro rispetto a dicembre 2023). I titoli in circolazione sono composti al 30 settembre 2024 da:

• titoli emessi dal veicolo ABCP Programme per 871,9 milioni di euro relativi alla tranche senior. Si precisa che a fine giugno 2024 è stata completata la ristrutturazione di tale cartolarizzazione, avente ad oggetto

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024

crediti factoring di proprietà (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo");

  • titoli emessi dal veicolo Indigo Lease per 400,3 milioni di euro relativi alla tranche senior;
  • titoli emessi dal veicolo Emma SPV per 293,1 milioni di euro relativi alla tranche senior;
  • prestiti subordinati per 393,4 milioni di euro, in aumento del 5,5% rispetto al 31 dicembre 2023;
  • obbligazioni emesse da Banca Ifis per 1,1 miliardi di euro, in leggera crescita rispetto al dato di fine dicembre 2023 (+5,5%) per la sopraccitata emissione a febbraio 2024 del senior bond di 400 milioni di euro, la quale ha più che compensato gli incassi del periodo sulle altre obbligazioni.

Per effetto delle dinamiche rappresentate in precedenza (e in particolare del rimborso delle linee TLTRO), il costo del funding medio al 30 settembre 2024 si attesta al 3,91%, in aumento rispetto al dato di 3,08% relativo alla media dei primi nove mesi del 2023.

Di seguito si fornisce la rappresentazione della raccolta retail del Gruppo Banca Ifis.

RACCOLTA RETAIL
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
Raccolta a breve termine (entro 18 mesi) 3.828.145 3.256.259 571.886 17,6%
di cui: Libero 475.534 458.116 17.418 3,8%
di cui: Like/One 268.500 355.016 (86.516) (24,4)%
di cui: vincolati 2.673.235 2.145.288 527.947 24,6%
di cui: German deposit 410.876 297.839 113.037 38,0%
Raccolta a medio-lungo termine (oltre 18 mesi) 1.129.993 1.218.633 (88.640) (7,3)%
Totale raccolta retail 4.958.138 4.474.892 483.246 10,8%

Fondi per rischi e oneri

FONDI PER RISCHI E ONERI
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
Fondi relativi a impegni e garanzie
finanziarie rilasciate
5.954 5.374 580 10,8%
Fondi di quiescenza aziendali 232 196 36 18,4%
Controversie legali e tributarie 33.122 43.029 (9.907) (23,0)%
Oneri per il personale 1.997 2.592 (595) (23,0)%
Altri fondi 14.293 6.987 7.306 104,6%
Totale fondi per rischi e oneri 55.598 58.178 (2.580) (4,4)%

La composizione del fondo per rischi e oneri in essere al 30 settembre 2024, confrontata con i valori della fine dell'esercizio precedente, è nel seguito dettagliata per natura del contenzioso.

Fondi relativi a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

I fondi relativi a impegni e garanzie finanziarie rilasciate al 30 settembre 2024 presentano un saldo pari a 6,0 milioni di euro, che riflette la svalutazione degli impegni irrevocabili a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate dal Gruppo, e risulta in aumento di 0,6 milioni di euro rispetto a dicembre 2023.

Fondi di quiescenza aziendali

La voce accoglie il fondo interno relativo al piano medico post-pensionistico (medical plan) a favore di alcuni dipendenti del Gruppo Banca Ifis, introdotto nel corso del 2023: trattasi di un piano a benefici definiti che prevede l'assistenza sanitaria e altri benefici ai dipendenti, anche dopo il pensionamento. Il Gruppo è responsabile dei costi e dei rischi collegati all'erogazione di tali benefici.

Con riferimento a tale fondo, in quanto fondo di previdenza complementare a prestazione definita la determinazione dei valori attuariali richiesti dall'applicazione dello IAS 19 "Benefici ai dipendenti" viene effettuata da un attuario indipendente, con l'utilizzo del "metodo della proiezione unitaria del credito" (Project Unit Credit Method). La passività è iscritta in bilancio al netto delle eventuali attività a servizio del piano e, gli utili e le perdite attuariali calcolati nel processo di valutazione dei piani sono rilevati nel prospetto della redditività complessiva e, quindi, nel patrimonio netto.

Al 30 settembre 2024 il fondo in questione ammonta a 232 mila euro, in aumento di 36 mila euro rispetto al saldo al 31 dicembre 2023.

Controversie legali e tributarie

Al 30 settembre 2024 sono iscritti fondi per controversie legali e tributarie per complessivi 33,1 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato di 43,0 milioni di euro al 31 dicembre 2023. Tale importo si compone principalmente come di seguito dettagliato:

  • 21,0 milioni di euro relativi a 28 controversie legate all'Area Factoring (a fronte di un petitum complessivo di 44,4 milioni di euro), sostanzialmente connesse alla richiesta di ripetizione di somme incassate o a pagamenti sotto garanzia relativi a posizioni di factoring in pro-soluto. Rispetto al 31 dicembre 2023 risultano pervenute 9 nuove cause il cui fondo corrispondente è pari a 2,4 milioni di euro, mentre si sono chiuse 7 cause per un fondo complessivo pari a 2,7 milioni di euro;
  • 3,9 milioni di euro (a fronte di un petitum di 6,8 milioni di euro) derivanti dal ramo d'azienda acquisito dall'ex Aigis Banca e appartenenti principalmente all'Area Corporate Banking & Lending del Settore Commercial e Corporate Banking. Nel corso del periodo si sono chiusi 10 contenziosi il cui fondo associato al 31 dicembre 2023 era pari a 5,0 milioni di euro;
  • 3,5 milioni di euro (a fronte di un petitum di 4,1 milioni di euro) relativi a 7 controversie riguardanti l'Area Corporate Banking & Lending e derivanti dall'ex Interbanca. Rispetto al 31 dicembre 2023 risultano notificate due nuove cause il cui fondo corrispondente al 30 settembre 2024 è pari a 219 mila euro e risulta essersi chiusa una controversia il cui fondo associato era pari a 3,2 milioni di euro;
  • 1,3 milioni di euro (a fronte di un petitum di 1,5 milioni di euro) relativi a 27 cause connesse all'Area Leasing e a crediti fiscali. Nel corso dei primi nove mesi del 2024 risultano essersi chiuse 3 pratiche il cui fondo rischi e oneri associato era pari a 11 mila euro al 31 dicembre 2023 mentre risultano essere pervenuti 15 nuovi contenziosi il cui fondo per rischi e oneri associato è pari a 83 mila euro;
  • 1,4 milioni di euro (a fronte di un petitum complessivo di 6,7 milioni di euro) relativi a 44 controversie di Ifis Npl Investing. Nei primi nove mesi del 2024 risultano essersi chiusi 24 contenziosi per un fondo pari a 324 mila euro e sono pervenute 11 nuove cause il cui fondo stanziato al 30 settembre 2024 è pari a 97 mila euro;
  • 1,0 milioni di euro relativi a varie controversie riguardanti Banca Credifarma, a fronte di un petitum pari a 4,1 milioni di euro. Nel periodo risultano essersi chiusi 3 contenziosi il cui fondo associato al 31 dicembre 2023 era pari a 64 mila euro e non risultano esser pervenute nuove cause;
  • 526 mila euro (a fronte di un petitum complessivo di 868 mila euro) relativi a 12 controversie riguardanti la società Revalea. Nel corso del periodo non risultano essere stati notificati alla società nuovi contenziosi, mentre si sono chiuse 6 cause il cui fondo complessivo al 31 dicembre 2023 era pari a 203 mila euro;
  • 494 mila euro (con un petitum corrispondente di 1,1 milioni di euro) relativi principalmente a contenziosi con clienti e agenti riferibili a Cap.Ital.Fin. Nel corso dei primi nove mesi del 2024 risultano essersi chiuse 22 pratiche il cui fondo per rischi e oneri relativo al 31 dicembre 2023 era pari a 189 mila euro e si sono aperte 4 cause con fondo pari a 9 mila euro;
  • 30 mila euro (a fronte di un petitum di medesimo importo) relativi a contenziosi afferenti alla partecipata Ifis Rental Services.

Oneri per il personale

Al 30 settembre 2024 sono iscritti fondi per il personale per 2,0 milioni di euro (2,6 milioni di euro al 31 dicembre 2023), di cui 1,6 milioni di euro relativi al Fondo di Solidarietà.

Altri fondi per rischi ed oneri

Al 30 settembre 2024 sono in essere "Altri fondi" per 14,3 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 31 dicembre 2023 (+7,3 milioni di euro) a seguito principalmente di stanziamenti a copertura di rischi connessi a contenziosi in essere su crediti di imposta per Super Ecobonus e altri bonus fiscali edilizi, a fronte dei quali il fondo stanziato al 30 settembre 2024 è pari a 6,6 milioni di euro. La voce è inoltre costituita principalmente da 3,0 milioni di euro per Indennità Suppletiva di Clientela collegata all'operatività dell'Area Leasing, da 3,1 milioni di euro per il fondo rischi connesso alle operazioni di cessione e da 0,4 milioni di euro per fondo reclami.

Passività potenziali

Si dettagliano nel seguito le passività potenziali ai sensi dello IAS 37 maggiormente significative esistenti al 30 settembre 2024 il cui esito negativo è ritenuto non probabile ancorché possibile. Tale informativa non viene fornita con riferimento alle situazioni la cui probabilità di impiegare risorse atte a produrre benefici economici sia remota. Il petitum associato a tali passività potenziali ammonta complessivamente a 494,4 milioni di euro al 30 settembre 2024.

Nel corso del 2022 Banca Ifis è stata citata in giudizio da parte degli organi di due procedure concorsuali che hanno chiesto la condanna della medesima al pagamento di 389,3 milioni di euro in un caso e di 47,7 milioni di euro nell'altro, a titolo di risarcimento del danno per abusiva concessione del credito nella sua qualità di finanziatore, seppur marginale, delle società ora in procedura. La prima richiesta è stata avanzata in solido con altri 23 istituti mentre la seconda in solido con altri 8 istituti. Il Gruppo, supportato dai propri consulenti legali, ha valutato il rischio di soccombenza possibile e pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondi per rischi e oneri.

Contenziosi fiscali – imposte sul reddito

A seguito di una verifica fiscale per le annualità 2013/2017 sono stati notificati Avvisi di Accertamento per le annualità 2013/2017 con cui è stata contestata la "stabile organizzazione occulta" di Ifis Finance Sp. z o.o., società controllata con sede in Polonia.

L'Amministrazione Finanziaria ha ipotizzato che la sede in Polonia fosse utilizzata per l'esercizio dell'attività, nelle strategie di Gruppo, più come succursale/ufficio per la promozione e la vendita di servizi offerti, di fatto, dalla Capogruppo Banca Ifis piuttosto che costituire un autonomo soggetto giuridico indipendente ed autonomo nell'esercizio della sua attività.

Per le annualità 2013-2014-2015 sia la Corte di Giustizia di primo grado (Sentenza n.266/2021) che la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado (Sentenza n.201/2023) hanno integralmente accolto le argomentazioni di Banca Ifis rigettando le contestazioni dell'Agenzia delle Entrate. I giudici hanno affermato infatti che è un "legittimo diritto della società controllante italiana, che vuole espandere la propria attività di servizi bancari e di factoring in Polonia, di determinare la strategia operativa della propria controllante costituita allo scopo". L'Agenzia delle Entrate ha presentato Appello presso la Corte di Cassazione a cui la Banca ha opposto ricorso nei temini di legge.

Per le annualità 2016 e 2017 la Corte di Giustizia di primo grado ha integralmente accolto il ricorso della Banca (Sentenza 111/2024 e Sentenza 426/2024). Con riferimento alla annualità 2016 l'Agenzia delle Entrate ha presentato Appello presso la Corte di Giustizia di secondo grado a cui la Banca ha opposto ricorso nei termini di legge.

Contenziosi fiscali – imposta sul valore aggiunto (IVA)

In data 29 novembre 2023 è stato notificato l'Avviso di Accertamento in cui l'Agenzia delle Entrate (AdE) ha contestato alla Capogruppo Banca Ifis l'omesso versamento di IVA per 170 mila euro su 88 contratti per non aver effettuato adeguati controlli preventivi circa la presenza dei presupposti in presenza dei quali il cliente avrebbe potuto detrarre l'IVA sull'autovettura, non ritenendo sufficiente a tali fini l'emissione della lettera d'intenti attraverso la quale il cliente dichiarava di aver diritto, in qualità di esportatore abituale, alla ricezione della fattura in regime di non imponibilità.

L'Avviso di Accertamento in questione è stato impugnato nei termini previsti dalla normativa e contestualmente è stato versato un terzo delle imposte in pendenza di giudizio.

In merito a quanto descritto precedentemente il Gruppo, supportato da pareri dei propri consulenti fiscali, ha valutato il rischio di soccombenza come possibile ma non probabile, e pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondo per rischi e oneri.

Patrimonio netto consolidato

Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 30 settembre 2024 a 1.780,4 milioni di euro, in crescita del 5,1% rispetto al dato di fine 2023 pari a 1.693,7 milioni di euro. Le principali variazioni del Patrimonio netto consolidato sono riepilogate nelle seguenti tabelle.

PATRIMONIO NETTO: COMPOSIZIONE
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
Capitale 53.811 53.811 - 0,0%
Sovrapprezzi di emissione 85.353 84.108 1.245 1,5%
Riserve da valutazione: (25.915) (39.215) 13.300 (33,9)%
- Titoli (20.774) (33.359) 12.585 (37,7)%
- Piani a benefici definiti (es. TFR) 422 290 132 45,5%
- Differenze di cambio (5.497) (6.146) 649 (10,6)%
- Copertura di titoli di capitale al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
(66) - (66) n.a.
Riserve 1.546.112 1.505.424 40.688 2,7%
Acconti su dividendi (-) - (62.962) 62.962 (100,0)%
Azioni proprie (-) (20.990) (21.817) 827 (3,8)%
Patrimonio di pertinenza di terzi 15.456 14.240 1.216 8,5%
Utile del periodo di pertinenza della
Capogruppo
126.568 160.110 (33.542) (20,9)%
Patrimonio netto consolidato 1.780.395 1.693.699 86.696 5,1%
PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO: VARIAZIONI (migliaia di euro)
Patrimonio netto consolidato al 31.12.2023 1.693.699
Incrementi: 134.029
Utile del periodo di pertinenza della Capogruppo 126.568
Vendita o assegnazione azioni proprie 1.246
Variazione riserva da valutazione 4.546
- titoli (al netto di realizzi) 3.765
- piani a benefici definiti (es. TFR) 132
- differenze di cambio 649
Stock option 155
Patrimonio netto di terzi 1.216
Altre variazioni 298
Decrementi: 47.333
Dividendi distribuiti 47.278
Variazione riserva da valutazione per copertura di titoli di capitale al fair value con impatto
sulla redditività complessiva (al netto di realizzi)
55
Patrimonio netto consolidato al 30.09.2024 1.780.395

Con riferimento all'imposta straordinaria sui c.d. "extraprofitti" delle banche di cui alla Legge n. 136/2023, si segnala come le corrispondenti appostazioni a riserva che gli amministratori hanno proposto alle relative assemblee, siano state da queste deliberate e ammontino a 23.905.112 euro per Banca Ifis (delibera in data 18 aprile 2024) e 3.252.404 euro per Banca Credifarma (delibera in data 10 aprile 2024). Si evidenzia infine che la previsione dell'ultima parte del comma 5-bis della Legge n. 136/2023 determini un'obbligazione da considerarsi nuova ed autonoma e consistente nel mantenimento del vincolo di non distribuibilità sulla riserva iscritta da ciascuna banca nei rispettivi bilanci individuali. Al riguardo, gli amministratori confermano al momento l'intenzione di non procedere ad alcuna distribuzione delle riserve così costituite.

Aggregati economici riclassificati

In relazione all'operazione di acquisizione di Revalea S.p.A. perfezionata in data 31 ottobre 2023 e all'ingresso della stessa nel perimetro di consolidamento, i dati economici dei primi nove mesi 2024 potrebbero risultare non pienamente comparabili con quelli dello stesso periodo dell'esercizio precedente. Tuttavia, si segnala che nei commenti alle singole voci è presentato, ove rilevante, il contributo della società acquisita.

La formazione del margine di intermediazione

Il margine di intermediazione si attesta a 531,8 milioni di euro, in crescita del 3,8% rispetto al dato al 30 settembre 2023 pari a 512,4 milioni di euro, a seguito principalmente della crescita del contributo del Settore Commercial & Corporate Banking e del Settore Npl.

Di seguito si presentano le principali componenti del margine di intermediazione e la relativa variazione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
(in migliaia di euro)
PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
2024 2023 ASSOLUTA %
Margine di interesse 404.399 409.506 (5.107) (1,2)%
Commissioni nette 69.566 74.299 (4.733) (6,4)%
Altre componenti del margine di intermediazione 57.871 28.552 29.319 102,7%
Margine di intermediazione 531.836 512.357 19.479 3,8%

Il margine di interesse risulta pari a 404,4 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato al 30 settembre 2023, in quanto i positivi contributi del Settore Commercial & Corporate Banking (+7,9 milioni di euro) e del Settore Npl (+12,3 milioni di euro) sono stati sostanzialmente controbilanciati dalla riduzione del margine di interesse del Settore Governance & Servizi e Non Core (-25,3 milioni di euro), il quale risente sia del fisiologico minor contributo di un portafoglio in run-off e della relativa PPA (-7,4 milioni di euro) sia del maggior costo del funding (-18,4 milioni di euro) legato alle dinamiche di ridefinizione della raccolta, guidate dal rimborso delle linee TLTRO e dalla loro sostituzione con forme di raccolta più onerose.

Le commissioni nette ammontano a 69,6 milioni di euro, in decremento rispetto al dato al 30 settembre 2023 per 4,7 milioni di euro, in quanto il contributo positivo dei comparti Corporate Banking (+2,1 milioni di euro) e Farmacie (+0,5 milioni di euro) dell'Area Corporate Banking & Lending è stato più che compensato dal minor contributo del Settore Governance & Servizi e Non Core (-1,8 milioni di euro), a seguito dell'aumento delle commissioni passive della raccolta retail, nonché dalle commissioni riconosciute dalla società neoacquisita Revalea ad un servicer terzo, pari a 3,6 milioni di euro. In particolare:

  • le commissioni attive sono pari a 84,3 milioni di euro, in linea rispetto al 30 settembre 2023, e si riferiscono principalmente a commissioni di factoring a valere sul turnover generato dai singoli clienti (in pro-soluto o in pro-solvendo, nella formula flat o mensile), a commissioni per operazioni di Structured Finance, ad operazioni di leasing, ad attività di servicing per conto terzi e da altri corrispettivi usualmente richiesti alla clientela a fronte dei servizi prestati;
  • le commissioni passive sono pari a 14,7 milioni di euro, in aumento di 4,6 milioni di euro rispetto al dato del corrispondente periodo del 2023 in relazione alle commissioni sostenute da Revalea, e si riferiscono essenzialmente a commissioni riconosciute a banche e a intermediari finanziari quali commissioni di gestione, a commissioni riconosciute a terzi per la distribuzione di prodotti leasing nonché all'attività di intermediazione di banche convenzionate e altri mediatori creditizi.

Le altre componenti del margine di intermediazione risultano pari a 57,9 milioni di euro al 30 settembre 2024, in crescita di 29,3 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2023. Di seguito si riportano le sue componenti:

  • utili netti da cessione/riacquisto di attività e passività finanziarie per 31,1 milioni di euro (+20,7 milioni di euro rispetto agli utili netti per 10,5 milioni di euro al 30 settembre 2023), composti principalmente da 21,2 milioni di euro connessi all'operatività su titoli del portafoglio di proprietà soprattutto per le dismissioni di titoli di debito (contro il dato di 3,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2023), di cui 11,8 milioni di euro relativi a titoli di debito bancari e 9,7 milioni di euro relativi a titoli di Stato, e da 9,9 milioni di euro derivanti dalle cessioni di crediti del Settore Npl (6,1 milioni di euro al 30 settembre 2023);
  • risultato netto positivo delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico per 19,2 milioni di euro (in aumento di 10,7 milioni di euro rispetto al dato al 30 settembre 2023), principalmente rappresentato dalla variazione positiva netta di fair value nei primi nove mesi del 2024 dei titoli di capitale per 15,9 milioni di euro (che includono la plusvalenza da cessione per 6,2 milioni di euro di strumenti finanziari partecipativi rinvenienti da un'operazione di ristrutturazione del debito di una posizione del comparto Non Core), in aumento di 10,3 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2023, e delle quote di fondi OICR per 3,1 milioni di euro (+0,9 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2023);
  • dividendi generati da azioni presenti nel portafoglio di proprietà del Gruppo per 11,0 milioni di euro (-2,4 milioni di euro rispetto al dato dei primi nove mesi del 2023);
  • risultato netto negativo dell'attività di negoziazione per 2,5 milioni di euro, in miglioramento di 0,6 milioni di euro rispetto al risultato netto negativo per 3,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2023 principalmente per le migliori performance dei derivati di trading (+0,4 milioni di euro rispetto al saldo a settembre 2023);
  • risultato netto negativo dell'attività di copertura per 1,0 milioni di euro, in peggioramento rispetto al dato negativo di 0,8 milioni di euro al 30 settembre 2023, il quale tuttavia non è un dato prontamente comparabile in quanto l'attività di copertura era stata avviata solo dal mese di giugno 2023.

La formazione del risultato netto della gestione finanziaria

Il risultato netto della gestione finanziaria del Gruppo è pari a 503,0 milioni di euro, in aumento rispetto al dato di 481,5 milioni di euro del 30 settembre 2023 (+4,5%).

FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO DELLA
GESTIONE FINANZIARIA
(in migliaia di euro)
PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
2024 2023 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 531.836 512.357 19.479 3,8%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(28.875) (30.870) 1.995 (6,5)%
Risultato netto della gestione finanziaria 502.961 481.487 21.474 4,5%

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 28,9 milioni di euro al 30 settembre 2024, in miglioramento di 2,0 milioni di euro rispetto al dato di 30,9 milioni di euro al 30 settembre 2023. Tale dinamica deriva dalla variazione positiva per 10,5 milioni di euro del costo del credito dell'Area Corporate Banking & Lending (il cui dato comparato al 30 settembre 2023 includeva correttivi prudenziali stanziati a copertura di aspettative macroeconomiche avverse), che ha più che compensato gli aggravi registrati nell'Area Factoring per 6,3 milioni di euro (per maggiori accantonamenti su posizioni deteriorate) e nell'Area Leasing per 3,0 milioni di euro (per svalutazioni singolarmente significative nei comparti del noleggio operativo e del leasing finanziario).

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024

Per maggiori dettagli riguardo alle diverse dinamiche connesse al costo del credito riclassificato si rimanda a quanto più diffusamente commentato nel paragrafo "Contributo dei Settori ai risultati del Gruppo" della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo.

La formazione dell'utile netto del periodo

La formazione dell'utile netto del periodo è riepilogata nella tabella seguente:

FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO
(in migliaia di euro)
PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
2024 2023 ASSOLUTA %
Risultato netto della gestione finanziaria 502.961 481.487 21.474 4,5%
Costi operativi (299.664) (283.095) (16.569) 5,9%
Oneri relativi al sistema bancario (8.121) (10.332) 2.211 (21,4)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (565) (495) (70) 14,1%
Oneri e proventi non ricorrenti (556) (1.320) 764 (57,9)%
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
194.055 186.245 7.810 4,2%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(66.270) (60.120) (6.150) 10,2%
Utile (perdita) del periodo 127.785 126.125 1.660 1,3%
(Utile) perdita di periodo di pertinenza di terzi (1.217) (1.384) 167 (12,1)%
Utile (perdita) di periodo di pertinenza della
Capogruppo
126.568 124.741 1.827 1,5%

I costi operativi sono pari a 299,7 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 30 settembre 2023 (+5,9%).

COSTI OPERATIVI
(in migliaia di euro)
PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
2024 2023 ASSOLUTA %
Spese amministrative: 304.798 287.431 17.367 6,0%
a) spese per il personale 127.235 120.466 6.769 5,6%
b) altre spese amministrative 177.563 166.965 10.598 6,3%
Rettifiche/riprese di valore nette su attività
materiali e immateriali
17.019 13.024 3.995 30,7%
Altri oneri/proventi di gestione (22.153) (17.360) (4.793) 27,6%
Costi operativi 299.664 283.095 16.569 5,9%

Le spese per il personale, pari a 127,2 milioni di euro, registrano un aumento del 5,6% da ricondursi da un lato alla crescita delle risorse in forza alla data di riferimento (il numero dei dipendenti del Gruppo al 30 settembre 2024 è pari a 2.001, in aumento del 3,5% rispetto a 1.933 risorse al 30 settembre 2023) e dall'altro agli effetti del rinnovato CCNL (+2,4 milioni di euro).

Le altre spese amministrative al 30 settembre 2024 sono pari a 177,6 milioni di euro, in aumento rispetto al 30 settembre 2023. Tale variazione è legata principalmente al contributo della società Revalea per 13,2 milioni di euro (contributo non presente per il dato comparato di settembre 2023 in quanto la società è stata acquisita nel corso del quarto trimestre 2023).

L'andamento della voce è dettagliato nella tabella seguente.

ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE
(in migliaia di euro)
PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
2024 2023 ASSOLUTA %
Spese per servizi professionali 95.644 80.120 15.524 19,4%
Spese legali e consulenze 58.005 60.201 (2.196) (3,6)%
Compensi a società di revisione 873 547 326 59,6%
Servizi in outsourcing 36.766 19.372 17.394 89,8%
Imposte indirette e tasse 27.141 30.220 (3.079) (10,2)%
Spese per acquisto di beni e altri servizi 54.778 56.625 (1.847) (3,3)%
Assistenza e noleggio software 15.574 15.285 289 1,9%
Pubblicità e inserzioni 10.771 9.939 832 8,4%
Spese relative agli immobili 5.766 4.880 886 18,2%
Spese per informazione clienti 5.398 7.777 (2.379) (30,6)%
Viaggi e trasferte 3.538 2.386 1.152 48,3%
Spese spedizione e archiviazione documenti 2.781 2.811 (30) (1,1)%
Gestione e manutenzione autovetture 2.754 2.417 337 13,9%
Spese telefoniche e trasmissione dati 2.748 2.662 86 3,2%
Costi per cartolarizzazione 1.504 3.749 (2.245) (59,9)%
Altre spese diverse 3.944 4.719 (775) (16,4)%
Totale altre spese amministrative 177.563 166.965 10.598 6,3%

La sottovoce "Spese per servizi professionali" risulta pari a 95,6 milioni di euro al 30 settembre 2024, in aumento di 15,5 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2023 (+19,4%), e si compone principalmente di:

  • "Spese legali e consulenze", che risultano pari a 58,0 milioni di euro nei primi nove mesi del 2024, in riduzione del 3,6% rispetto al dato del corrispondente periodo dell'esercizio precedente;
  • costi per "Servizi in outsourcing", che sono pari a 36,8 milioni di euro al 30 settembre 2024 e registrano un incremento per 17,4 milioni di euro rispetto al dato del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. La variazione è da ricondurre da un lato all'ingresso nel perimetro del Gruppo della neoacquisita società Revalea (+10,5 milioni di euro), e dall'altro al maggior costo dell'attività di recupero di Ifis Npl Investing (+7,0 milioni di euro) che nel corso dei primi nove mesi del 2023 aveva beneficiato della sistemazione degli effetti connessi al cambio del sistema provvigionale.

La sottovoce "Imposte indirette e tasse", pari a 27,1 milioni di euro, risulta in riduzione rispetto al dato al 30 settembre 2023 pari a 30,2 milioni di euro (-10,2%). La voce è composta prevalentemente dall'imposta di registro sostenuta per l'attività di recupero giudiziale dei crediti deteriorati per un importo pari a 17,1 milioni di euro al 30 settembre 2024, in diminuzione di 3,3 milioni di euro rispetto all'omologo periodo dell'anno precedente, e include inoltre costi per imposta di bollo per 9,0 milioni di euro (in linea con il dato al 30 settembre 2023) il cui riaddebito alla clientela è incluso nella voce "Altri proventi di gestione".

La sottovoce "Spese per acquisto di beni e altri servizi" risulta pari a 54,8 milioni di euro, in riduzione del 3,3% rispetto ai 56,6 milioni di euro del 30 settembre 2023. I primi fattori che influenzano principalmente il risultato sono:

• costi per "Assistenza e noleggio software", i quali sono pari a 15,6 milioni di euro e risultano sostanzialmente in linea rispetto al dato dei primi nove mesi dell'esercizio 2023;

  • Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024
  • spese per "Pubblicità e inserzioni", che passano da 9,9 milioni di euro a 10,8 milioni di euro a settembre 2024, per effetto delle maggiori sponsorizzazioni effettuate nel primi nove mesi del 2024 dal Gruppo;
  • "Spese relative agli immobili", pari a 5,8 milioni di euro e in crescita del 18,2% rispetto a settembre 2023 (+0,9 milioni di euro), principalmente a seguito dei maggiori costi di vigilanza;
  • "Spese per informazioni clienti", le quali sono pari 5,4 milioni di euro al 30 settembre 2024 e risultano in riduzione di 2,4 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2023, principalmente per i minori costi sostenuti dalla controllata Ifis Npl Investing riconducibili principalmente al relativo timing di acquisto dei portafogli Npl;
  • "Costi per cartolarizzazione" pari a 1,5 milioni di euro, che risultano in riduzione di 2,2 milioni di euro rispetto a settembre 2023, periodo in cui si erano sostenuti i costi relativi alla nuova cartolarizzazione di Ifis Npl Investing avvenuta a luglio 2023.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali risultano al 30 settembre 2024 rispettivamente pari a 9,1 milioni di euro e 7,9 milioni di euro e sono in aumento rispettivamente del 28,5% e del 33,3% rispetto ai dati dell'omologo periodo dell'esercizio precedente, a seguito degli investimenti in attività materiali e immateriali effettuati dal Gruppo Banca Ifis nel corso dei primi nove mesi del 2024 (per maggiori dettagli si rimanda a quanto descritto in precedenza nella sezione "Aggregati patrimoniali riclassificati" al paragrafo "Attività immateriali e materiali").

Gli altri proventi netti di gestione, pari a 22,2 milioni di euro al 30 settembre 2024, registrano una crescita di 4,8 milioni di euro (+27,6%) rispetto al dato dell'equivalente periodo dell'anno scorso, anche a seguito dei recuperi di spesa rivenienti dalla neoacquisita Revalea (1,2 milioni di euro). La voce si riferisce principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing.

Per effetto delle dinamiche delineate in precedenza, i costi operativi a settembre 2024 ammontano a 299,7 milioni di euro, in crescita rispetto al saldo a settembre 2023 pari a 283,1 milioni di euro.

La voce "oneri relativi al sistema bancario" al 30 settembre 2024 risulta essere pari a 8,1 milioni di euro e rappresenta il costo della contribuzione annuale al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), di cui 7,9 milioni di euro relativi alla Capogruppo Banca Ifis e il residuo di 0,2 milioni di euro di competenza della controllata Banca Credifarma. Il saldo comparato al 30 settembre 2023, pari a 10,3 milioni di euro, rappresenta per 4,1 milioni di euro il costo della contribuzione prevista dal piano di accumulo del Fondo di Risoluzione Unico (FRU o SRF - Single Resolution Fund) effettuata nel primo semestre 2023 e per 6,2 milioni di euro l'accantonamento effettuato nel terzo trimestre 2023 per la contribuzione annuale al FITD. Per quanto riguarda il SRF nulla è stato richiesto in termini di contribuzione al 30 settembre 2024, essendo stato raggiunto l'obiettivo del piano di accumulo nel 2023.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri al 30 settembre 2024 risultano essere pari a 0,6 milioni di euro, mentre il saldo al 30 settembre 2023 registrava accantonamenti netti per 0,5 milioni di euro. L'andamento dei primi nove mesi del 2024 è stato caratterizzato da:

• accantonamenti netti registrati sulla Capogruppo Banca Ifis per 2,3 milioni di euro, composti prevalentemente da uno stanziamento per 6,6 milioni di euro per far fronte a potenziali rischi connessi a contenziosi esistenti su crediti di imposta per superbonus e altri bonus fiscali edilizi (iscritti nella voce patrimoniale "Altre attività"), nonché da accantonamenti relativi ai pagamenti sotto garanzia per 1,3 milioni di euro e per 1,5 milioni di euro per garanzie per indennizzi relativi ad una operazione di cessione di una quota partecipativa, i cui effetti negativi sono stati parzialmente compensati da rilasci su posizioni singolarmente significative per 8,0 milioni di euro;

• rilasci netti registrati sulle società del Settore Npl per complessivi 1,7 milioni di euro relativi a vari contenziosi passivi.

La voce "oneri e proventi non ricorrenti" risulta pari al 30 settembre 2024 a 556 mila euro e include i costi amministrativi direttamente o indirettamente connessi all'acquisizione di Revalea e alla sua integrazione nell'ambito del Settore Npl. Tali costi sono in riduzione rispetto al dato comparato al 30 settembre 2023, pari a 1,3 milioni di euro, che comprendeva i costi in ambito ICT preliminari all'acquisizione, la quale è stata poi realizzata nel corso del mese di ottobre 2023.

L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 194,1 milioni di euro, in aumento del 4,2% rispetto al dato al 30 settembre 2023.

Le imposte sul reddito al 30 settembre 2024 ammontano a 66,3 milioni di euro, e il tax rate è pari al 34,15%, in aumento rispetto al 32,28% del corrispondente periodo dell'esercizio precedente per effetto dell'abrogazione del beneficio ACE a decorrere dall'esercizio 2024.

L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 126,6 milioni di euro, in aumento di 1,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2023.

Fatti di rilievo avvenuti nel periodo

Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Media" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa. Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo.

Conclusione SREP sui requisiti di capitale: Banca Ifis ampiamente sopra delle indicazioni di Banca d'Italia

In data 29 gennaio 2024 il Gruppo Banca Ifis ha ricevuto da Banca d'Italia la notifica di conclusione del periodico processo di revisione prudenziale ("SREP decision") condotto sul Gruppo.

Banca d'Italia ha individuato per il 2024 i seguenti requisiti di capitale (pari alla somma di Overall Capital Requirement e Pillar 2 Guidance) su base consolidata:

  • CET1 Ratio pari al 9,00%;
  • Tier 1 Ratio pari al 10,90%;
  • Total Capital Ratio pari al 13,30%.

I requisiti di capitale sopra riportati includono la componente Target della Pillar 2 Guidance pari all'1,00%.

Emissione di un bond da 400 milioni di euro con scadenza a 5 anni

In data 20 febbraio 2024, Banca Ifis ha concluso il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred Unsecured nell'ambito del proprio programma di emissioni EMTN per un ammontare pari a 400 milioni di euro. L'operazione è stata destinata ad investitori istituzionali.

In particolare, l'emissione ha una durata quinquennale, con data di regolamento 27 febbraio 2024. Il reoffer price è pari a 99,362 per un rendimento a scadenza del 5,65% ed una cedola pagabile annualmente del 5,50%. L'obbligazione è stata quotata presso l'Euronext di Milano e ha un rating atteso di BB+ da parte di Fitch e di Baa3 da parte di Moody's.

Il collocamento dell'obbligazione in oggetto rientra nel programma di funding EMTN previsto dal Piano Industriale del Gruppo relativo al triennio 2022-2024, che stima 2,5 miliardi di euro di nuovi collocamenti.

L'Assemblea degli Azionisti ha approvato il Bilancio d'esercizio 2023 e la distribuzione di un dividendo di 0,90 euro per azione a titolo di saldo per l'esercizio

L'Assemblea degli Azionisti di Banca Ifis S.p.A., riunitasi in data 18 aprile 2024 in unica convocazione sotto la presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, nel rispetto delle disposizioni vigenti, quindi secondo le modalità previste dall'art. 106 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, ha approvato in sede ordinaria:

  • il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023;
  • la destinazione dell'utile netto, tenuto conto dell'esercizio dell'opzione di patrimonializzazione prevista dall'art. 26 comma 5-bis del Decreto-legge n. 104/2023 (convertito con modificazioni dalla Legge 9 ottobre 2023, n. 136), a riserva non distribuibile per 23.905.112 euro (importo pari a due volte e mezza l'imposta calcolata ai sensi del richiamato art. 26 del Decreto-legge n. 104/2023);
  • la distribuzione di un saldo del dividendo per l'esercizio 2023 pari a 0,90 euro, al lordo delle ritenute di legge, per ciascuna delle azioni Banca Ifis emesse e in circolazione. Tale saldo del dividendo 2023 verrà

messo in pagamento con data stacco cedola (ex date) il 20 maggio 2024, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 21 maggio 2024 e data di pagamento il 22 maggio 2024;

  • la Sezione I del documento "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" redatto ai sensi dell'art. 123-ter del D. Lgs. n. 58/1998. L'Assemblea ha inoltre deliberato in senso favorevole sulla Sezione II del citato documento, relativa all'attuazione delle politiche di remunerazione nel corso dell'esercizio 2023;
  • la proposta dell'azionista di maggioranza La Scogliera S.A. di nominare come nuovo amministratore indipendente Nicola Borri, in sostituzione del consigliere dimissionario Sebastien Egon Fürstenberg che, in qualità di Presidente onorario, continua a partecipare alla vita societaria e consiliare nei termini di Statuto. Il prof. Borri rimarrà in carica fino alla naturale scadenza del Consiglio di Amministrazione attualmente in carica, ossia fino all'Assemblea chiamata a deliberare l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2024.

Ristrutturazione della cartolarizzazione "Ifis ABCP Programme" di crediti factoring del valore di 1,15 miliardi di euro

In data 28 giugno 2024 Banca Ifis ha concluso con successo la ristrutturazione della cartolarizzazione denominata "Ifis ABCP Programme" del valore di 1,15 miliardi di euro avente ad oggetto crediti factoring di proprietà. Tale cartolarizzazione è stata inizialmente perfezionata il 13 ottobre 2016 e ha ad oggetto la cessione su base rotativa di crediti vantati verso la clientela privata derivanti dall'attività di factoring ordinaria del Gruppo, acquistati sia prosoluto, sia pro solvendo e di cui sia stata notificata la cessione al debitore ceduto.

L'operazione di ristrutturazione ha portato Banca Ifis, che ha assunto il ruolo di Lead-Arranger e Calculation Agent, a migliorare le condizioni economiche della cartolarizzazione e ad allargare la platea degli investitori, che è passata da sei a otto istituti. Alle banche già coinvolte nel progetto si sono aggiunte Cassa Depositi e Prestiti (CDP), il cui impegno mira a garantire nuova finanza alle Pmi, e Natixis CIB, quest'ultima assumendo anche il ruolo di co-arranger.

Tale operazione di ristrutturazione non ha avuto impatti sulla situazione economica e patrimoniale al 30 settembre 2024 del Gruppo Banca Ifis.

Rimborsate nei primi nove mesi del 2024 linee TLTRO per 1,5 miliardi di euro

Per quanto concerne la raccolta TLTRO, si segnala come nel corso del periodo, grazie alla solida posizione di liquidità del Gruppo in riserve e attivi liberi finanziabili in BCE, si è proseguito con il percorso di rimborso anticipato rispetto alla scadenza di settembre 2024, delle linee TLTRO III per un ulteriore valore nominale di 1.125 milioni di euro completando inoltre con largo anticipo tutte le azioni manageriali finalizzate al rimborso del residuo valore nominale di 411,5 milioni di euro, avvenuto in data 25 settembre 2024 e che ha portato a nominali 2.036,5 milioni di euro l'ammontare di linee TLTRO III rimborsate.

Si evidenzia come, già dalla fine del 2023, il Gruppo abbia posto in essere le azioni manageriali propedeutiche alla sostituzione di tale componente di funding attraverso emissioni di obbligazioni senior, l'incremento della raccolta retail con una strategia multicanale e campagne di marketing mirate nonché con la ristrutturazione di operazioni di cartolarizzazione sui portafogli del Gruppo. Tali azioni hanno quindi di fatto modificato la struttura di funding del Gruppo che al 30 settembre 2024 è rappresentata per il 63,3% da debiti verso la clientela (45,0% al 30 settembre 2023), per il 28,7% da titoli in circolazione (27,4% al 30 settembre 2023) e per l'8,0% da debiti verso banche (27,6% al 30 settembre 2023).

Banca Ifis entra nel capitale sociale di The Street S.r.l. con una quota del 25%

In data 19 settembre 2024 Banca Ifis è entrata nel capitale sociale di The Street S.r.l., la società che cura la gestione dell'hub culturale del Treviso Arts District (TAD). In particolare, la Banca ha rilevato una quota pari al 25% del capitale sociale della società, la quale controlla la maggioranza di 21Gallery, Il Cantiere, Ristorante Vite e il brand di design Ondesign. L'operazione si inserisce nella strategia del Gruppo a supporto delle attività culturali e di impatto sociale sul territorio, con particolare riferimento all'area del Nordest d'Italia in cui Banca Ifis ha la propria sede e le proprie radici.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo

Non sono intervenuti fatti di rilievo tra la chiusura del periodo e la data di approvazione del Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024 da parte del Consiglio di Amministrazione.

Le economie degli Stati Uniti e dell'Europa, soprattutto in termini di consumi e occupazione, si sono dimostrate più resilienti del previsto al rialzo dei tassi di interesse attuato dalle banche centrali. La politica fiscale si mantiene espansiva e, seppure in riduzione rispetto al periodo immediatamente successivo al Covid-19, dovrebbe continuare a supportare l'economia americana ed europea. Nel mese di ottobre 2024 la Cina ha avviato una decisa politica monetaria e fiscale espansiva, scongiurando il rischio di un forte rallentamento della seconda economia mondiale.

I mercati azionari si mantengono prossimi ai massimi storici e i tassi di interesse rimangono comunque a livelli elevati, contribuendo a creare un positivo effetto ricchezza sui risparmi delle famiglie consumatrici.

Dal mese di giugno 2024 la Banca Centrale Europea ha ridotto i tassi di interesse dello 0,75% e ulteriori riduzioni sono attese nei prossimi trimestri.

Per i prossimi trimestri lo scenario più probabile sembra essere quello di progressivo rallentamento dell'economia americana ed europea e la contestuale riduzione dell'inflazione e dei tassi di interesse da parte delle banche centrali. Tuttavia, il rallentamento economico non appare omogeneo e privo di rischi, con una crescita positiva nel settore servizi e un rallentamento più marcato nel settore manifatturiero, soprattutto in alcuni comparti (es. automobilistico, tessile). Ad oggi queste dinamiche non sembrano tali da causare una recessione economica ma il contesto va monitorato con attenzione.

Venezia – Mestre, 7 novembre 2024

Per il Consiglio di Amministrazione

L'Amministratore Delegato

Frederik Herman Geertman

82

Relazione sulla distribuzione di un acconto dividendi 2024

84

Relazione degli amministratori sulla distribuzione di un acconto dividendi ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice civile

Considerazioni sulla distribuzione dei dividendi

La presente relazione viene presentata allo scopo di deliberare la distribuzione di un acconto sui dividendi dell'esercizio 2024 secondo quanto previsto dall'art. 2433-bis del Codice civile.

L'art. 2433-bis del Codice civile prevede che la distribuzione di acconti sui dividendi sia consentita alle società il cui bilancio sia assoggettato per legge a revisione legale dei conti, qualora tale distribuzione sia prevista dallo Statuto e in presenza di un giudizio positivo sul bilancio dell'esercizio precedente da parte del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti e la sua approvazione da parte degli organi competenti. È altresì previsto che la distribuzione di acconti sui dividendi non sia consentita quando dall'ultimo bilancio approvato risultino perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti.

Inoltre, la distribuzione deve essere deliberata dal Consiglio di Amministrazione sulla base di un prospetto contabile e di una relazione degli amministratori dai quali risulti che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società consenta la distribuzione stessa. Su tali documenti deve essere acquisito il parere del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti.

In merito alla quantificazione dell'importo dell'acconto sui dividendi, la normativa prevede che la distribuzione non possa eccedere la minor somma tra l'importo degli utili conseguiti a partire dalla chiusura dell'esercizio precedente, diminuito delle quote che dovranno essere destinate a riserva per obbligo legale o statutario, e quello delle riserve disponibili.

Il Gruppo Banca Ifis, in linea con il Piano Industriale 2022-2024 approvato dal Consiglio di amministrazione in data 10 febbraio 2022 e con la politica di remunerazione degli azionisti di Banca Ifis approvata il 3 agosto 2023, prevede il pagamento, a valere sui risultati 2024, di un ammontare di dividendi corrispondenti al 50% dell'utile netto consolidato di pertinenza della Capogruppo fino alla soglia di rilevanza identificata in sede di definizione del budget annuale (e pari per l'esercizio 2024 a 100 milioni di euro) e al 100% dell'utile netto consolidato di pertinenza della Capogruppo eccedente tale soglia.

Gli amministratori di Banca Ifis S.p.A. hanno verificato la sussistenza di tutti i requisiti richiesti dal suddetto articolo del c.c. utili all'esercizio della facoltà di corrispondere un anticipo sui dividendi dell'esercizio in corso. In particolare, si precisa che il Bilancio d'esercizio di Banca Ifis al 31 dicembre 2023:

  • non ha evidenziato perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti;
  • è stato assoggettato a revisione legale da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A. che ha rilasciato un giudizio positivo in data 27 marzo 2024;
  • è stato approvato dalla Assemblea degli Azionisti in data 18 aprile 2024.

Inoltre, l'art. 24 dello statuto sociale di Banca Ifis prevede che il Consiglio di Amministrazione possa deliberare la distribuzione di acconti sui dividendi.

Banca Ifis ha determinato la distribuzione dell'acconto sulla base della situazione patrimoniale ed economica (di seguito il "Prospetto Contabile") al 30 settembre 2024 predisposto in conformità ai criteri di rilevazione e di valutazione stabiliti dai principi contabili internazionali, International Financial Reporting Standards – IFRS omologati dall'Unione Europea (IFRS-EU) utilizzati nella redazione del Bilancio al 31 dicembre 2023, al quale si rinvia per una più completa presentazione.

Il Prospetto Contabile è composto dallo Stato patrimoniale al 30 settembre 2024, dal Conto economico del periodo dal 1° gennaio 2024 al 30 settembre 2024, dal Prospetto della Redditività complessiva rilevato nello stesso periodo, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto del periodo 1° gennaio 2024 – 30 settembre 2024 e dal Rendiconto finanziario del periodo 1° gennaio 2024 - 30 settembre 2024.

Nella determinazione dell'utile di periodo disponibile, e quindi dell'acconto distribuibile, sono state considerate

La sintesi dei dati rilevanti per la determinazione dell'acconto distribuibile è illustrata nella seguente tabella:

tutte le poste che, nel rispetto della normativa in vigore, concorrono a tale determinazione.

Banca Ifis S.p.A. - Descrizione voce
(in migliaia di euro)
30.09.2024
Utile di periodo (1° gennaio 2024 - 30 settembre 2024) 125.820
Quota utile di periodo da destinare a riserva legale (1) -
Quota utile di periodo non distribuibile ai sensi dell'art.6, comma 1, lettera a) del D.lgs.
n.38/2005
11.281
Utile di periodo disponibile 114.539
Riserve disponibili 1.265.297
Acconto distribuibile (art. 2433-bis, comma 4, cod.civ.) 114.539
Acconto dividendo proposto (2) 63.084
Acconto dividendo proposto per azione in circolazione (al netto delle azioni proprie) 1,2

(1) la riserva legale, pari a 10,8 milioni di euro al 30 settembre 2024, rappresenta il 20,0% del capitale sociale.

(2) l'ammontare dell'acconto proposto è stato definito sulla base di un payout ratio del 49,84% dell'utile consolidato del periodo, di pertinenza della Capogruppo.

Ai sensi dell'art. 2433-bis, comma 4 del Codice civile, la somma massima distribuibile a titolo di acconto sul dividendo sarebbe pari all'utile di periodo di Banca Ifis S.p.A. di 114,5 milioni di euro.

L'ammontare dell'acconto del dividendo sull'esercizio 2024 proposto è pari a 63.083.736,00 euro ed è stato determinato sulla base di un payout ratio del 49,84% dell'utile consolidato di pertinenza della Capogruppo nei limiti della politica di remunerazione degli azionisti di Banca Ifis approvata il 3 agosto 2023.

L'acconto per azione pari ad 1,2 euro (al lordo delle ritenute di legge) dovrà essere assegnato ad ognuna delle n. 52.569.780 azioni emesse e in circolazione che costituiscono il capitale sociale di Banca Ifis al netto delle azioni proprie pari a 1.241.315 azioni. Resta inteso che, nel caso in cui il numero totale delle azioni di Banca Ifis in circolazione fosse oggetto di variazione, l'importo complessivo dell'acconto sul dividendo resterà immutato e quello unitario si intenderà automaticamente adeguato al nuovo numero di azioni in circolazione. L'acconto sul dividendo 2024 verrà messo in pagamento con data stacco cedola n. 30 (ex date) il 18 novembre 2024, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 19 novembre e data di pagamento (payment date) il 20 novembre 2024.

A fronte della distribuzione del suddetto acconto sui dividendi, i coefficienti patrimoniali sia della Banca sia del Gruppo si mantengono ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti. Di seguito si riportano i ratio alla data di riferimento.

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI CONSISTENZE 30.09.2024
(in migliaia di euro) Gruppo Banca Ifis Banca Ifis
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.592.725 1.318.495
Capitale di classe 1 (T1) 1.593.652 1.318.495
Totale Fondi propri 1.808.031 1.531.638
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 9.695.327 8.034.896
CET1 Ratio 16,43% 16,41%
Tier 1 Ratio 16,44% 16,41%
Total Capital Ratio 18,65% 19,06%

Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2024 includono gli utili generati nei primi nove mesi del 2024, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.

Aspetti generali

Per consentire una lettura più immediata dei risultati, all'interno del presente documento viene predisposto un conto economico riclassificato sintetico. Per un confronto omogeneo, i dati economici riferiti ai periodi precedenti sono normalmente riesposti, ove necessario e se significativi. Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico riguardano le seguenti fattispecie:

  • gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
  • le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio Circolare 262 (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";
  • gli oneri ordinari e straordinari introdotti per la Banca in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (c.d. DGS o FITD) sono esposti in una voce separata denominata "Oneri relativi al sistema bancario" (la quale è esclusa dal computo dei "Costi operativi"), anziché essere evidenziati nelle voci "Altre spese amministrative" o "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri";
  • sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito":
    • le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
    • gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;

Per quanto attiene alle componenti patrimoniali si è provveduto ad effettuare aggregazioni senza effettuare alcuna riclassifica.

Banca Ifis | Relazione sulla distribuzione di un acconto dividendi 2024

Aggregati patrimoniali di Banca Ifis S.p.A.

Di seguito si riportano i principali aggregati patrimoniali di Banca Ifis al 30 settembre 2024.

PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
Cassa e disponibilità liquide 546.813 599.016 (52.203) (8,7)%
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value con impatto a conto economico
243.825 215.466 28.359 13,2%
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
490.249 749.171 (258.922) (34,6)%
Crediti verso banche valutati al costo
ammortizzato
663.292 634.802 28.490 4,5%
Crediti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
8.590.820 9.201.981 (611.161) (6,6)%
Partecipazioni 701.182 672.528 28.654 4,3%
Attività materiali e immateriali 195.559 173.804 21.755 12,5%
Attività fiscali 195.858 238.925 (43.067) (18,0)%
Altre voci dell'attivo 348.609 377.479 (28.870) (7,6)%
Totale dell'attivo 11.976.207 12.863.172 (886.965) (6,9)%
Debiti verso banche valutati al costo
ammortizzato
747.489 2.604.466 (1.856.977) (71,3)%
Debiti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
7.891.461 7.077.199 814.262 11,5%
Titoli in circolazione 1.514.540 1.435.852 78.688 5,5%
Passività fiscali 37.746 38.268 (522) (1,4)%
Fondi per rischi e oneri 50.962 51.804 (842) (1,6)%
Altre voci del passivo 285.375 290.946 (5.571) (1,9)%
Patrimonio netto 1.448.634 1.364.637 83.997 6,2%
Totale del passivo e del patrimonio netto 11.976.207 12.863.172 (886.965) (6,9)%

Cassa e disponibilità liquide

La voce cassa e disponibilità liquide include i conti correnti bancari a vista e al 30 settembre 2024 ammonta a 546,8 milioni di euro, in riduzione di 52,2 milioni di euro rispetto al dato di dicembre 2023 principalmente per un ribilanciamento dei depositi overnight detenuti presso Banca d'Italia rispetto agli altri conti correnti bancari, in relazione alle necessità generate dagli impieghi in essere.

Attività finanziarie obbligatoriamente valutate a fair value con impatto a conto economico

Le altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico ammontano complessivamente a 243,8 milioni di euro al 30 settembre 2024. La voce è composta dai finanziamenti e dai i titoli di debito che non hanno superato l'SPPI test, da titoli di capitale, nonché da quote di fondi di OICR. La voce risulta in crescita del 13,2% rispetto al dato del 31 dicembre 2023 (+28,4 milioni di euro). Tale andamento è da ricondurre ai nuovi investimenti in titoli di capitale ed in quote OICR, effettuati nei primi nove mesi del 2024, che hanno controbilanciato il normale ammortamento di titoli di debito e di finanziamenti.

ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE
VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO A
CONTO ECONOMICO
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
Titoli di debito 88.025 85.860 2.165 2,5%
Titoli di capitale 63.036 51.051 11.985 23,5%
Quote di OICR 88.294 71.453 16.841 23,6%
Finanziamenti 4.470 7.102 (2.632) (37,1)%
Totale 243.825 215.466 28.359 13,2%

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano complessivamente a 490,3 milioni di euro al 30 settembre 2024, in riduzione del 34,6% rispetto al dato a dicembre 2023. Esse includono i titoli di debito caratterizzati da Business Model "Held to Collect & Sell" (HTC&S) che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale per i quali la Banca ha esercitato la cosiddetta OCI option prevista dal principio IFRS 9.

ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE VALUTATE A CONSISTENZE VARIAZIONE
FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA'
COMPLESSIVA (in migliaia di euro)
30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
Titoli di debito 362.775 634.306 (271.531) (42,8)%
di cui: titoli di Stato 265.859 460.187 (194.328) (42,2)%
Titoli di capitale 127.474 114.865 12.609 11,0%
Totale 490.249 749.171 (258.922) (34,6)%

La riduzione dei titoli di debito detenuti dalla Banca è da ricondurre alle scadenze naturali dei titoli presenti in portafoglio relativi ad emittenti bancari (-72,9 milioni di euro) e ad emittenti non finanziari (-267,0 milioni di euro, di cui -249,2 milioni di euro in titoli di Stato), a cui si sono contrapposte rivalutazioni di valore per 7,4 milioni di euro e nuove sottoscrizioni per 63,1 milioni di euro. La relativa riserva di fair value associata risulta negativa per 14,7 milioni di euro al 30 settembre 2024 (di cui 14 milioni di euro associati a titoli di Stato).

La voce si compone anche di titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza che a fine settembre 2024 ammontano a 127,5 milioni di euro, in crescita del 11,0% rispetto al 31 dicembre 2023, per effetto prevalentemente degli investimenti effettuati nei primi nove mesi del 2024 (+35,9 milioni di euro), che hanno più che compensato le operazioni di cessione realizzate nel periodo (-23,1 milioni di euro). La riserva netta di fair value associata a tale portafoglio al 30 settembre 2024 presenta un valore negativo pari a 6,0 milioni di euro, rispetto al valore negativo di 14,4 milioni di euro di fine 2023.

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 8.590,8 milioni di euro, in riduzione del 6,6% rispetto al dato del 31 dicembre 2023 (9.202 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 2.168,1 milioni di euro (in riduzione di 357,4 milioni di euro rispetto ai 2.525,5 milioni di euro di fine 2023), di cui 1.425,4 milioni di euro relativi a titoli di Stato. A fronte del trend positivo dei crediti connessi all'attività di Corporate Banking & Lending della Banca (+4,1%), si assiste ad un calo del 17,0% delle esposizioni factoring (in linea con la stagionalità del business) e a una sostanziale stabilità degli impieghi generati all'operatività leasing (-1,4%). Le esposizioni appartenenti al settore Governance & Servizi e Non Core registrano un rallentamento rispetto al dicembre 2023 (- 5,2%) principalmente in relazione alle cessioni di titoli di debito effettuate nel corso del periodo, solo parzialmente compensate dagli investimenti in PCT.

(in migliaia di euro) SOFFERENZE INADEMPIENZ
E PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 30.09.2024
Valore nominale 115.212 209.443 73.576 398.231 8.451.834 8.850.065
Rettifiche di valore (83.374) (89.939) (7.673) (180.986) (78.259) (259.245)
Valore di bilancio 31.838 119.504 65.903 217.245 8.373.575 8.590.820
Coverage ratio 72,4% 42,9% 10,4% 45,4% 0,9% 2,9%
SITUAZIONE AL 31.12.2023
Valore nominale 107.211 186.104 106.737 400.052 9.078.531 9.478.583
Rettifiche di valore (84.129) (81.230) (7.307) (172.666) (103.936) (276.602)
Valore di bilancio 23.082 104.874 99.430 227.386 8.974.595 9.201.981
Coverage ratio 78,5% 43,6% 6,8% 43,2% 1,1% 2,9%

Qualità del credito voce 40 clientela

I crediti deteriorati registrano una diminuzione del 4,5% rispetto al 31 dicembre 2023 per effetto di una contrazione per circa 33,5 milioni di euro della componente scaduta deteriorata per lo più guidata dal comparto del factoring. Le inadempienze probabili e le sofferenze nette registrano un incremento a seguito principalmente del comparto lending dove si è assistito ad un deterioramento in ambito finanziamenti farmacie e mutui garantiti. Le coverage del deteriorato, in crescita del 2,2% risente da un lato dell'aumento delle coperture delle esposizioni scadute per il ritorno in bonis di esposizioni verso la pubblica amministrazione, ed a cui è associata una probabilità di perdita più bassa dall'altro dall'ingresso ad UTP e Sofferenze di esposizioni assistite da garanzia, nonché da cessioni di portafogli di crediti quasi totalmente coperti da fondi rettificativi.

Partecipazioni

DESCRIZIONE 30.09.2024 31.12.2023
Ifis Finance Sp. Z o. o. 26.356 26.356
Ifis Rental Services S.r.l. 120.895 120.895
Ifis Npl Investing S.p.A. 432.700 432.700
Cap.Ital.Fin. S.p.A. 45.702 18.000
Banca Credifarma S.p.A. 54.597 54.597
Ifis Finance I.F.N. S.A. 19.975 19.975
Ifis NPL 2021-1 SPV S.r.l. 5 5
The Street S.r.l. 952 -
Totale 701.182 672.528

Le partecipazioni ammontano a 701 milioni di euro rispetto ai 673 milioni di euro di dicembre 2023. La partecipazione nella società Cap.Ital.Fin. S.p.A. ha subito un incremento a seguito della sottoscrizione di un aumento di capitale di circa 30 milioni di euro avvenuto nel secondo trimestre 2024. Inoltre, la Banca ha acquisito a settembre 2024, il 25% delle quote di The Street S.r.l., classificata fra le società sottoposte a influenza notevole, tale società cura la gestione dell'hub culturale del Treviso Arts District (TAD).

Le attività immateriali e materiali

Le attività immateriali si attestano a 36,4 milioni di euro, in crescita (+10,4%) rispetto al dato al 31 dicembre 2023. La voce è interamente riferita a software.

Le attività materiali si attestano a 159,1 milioni di euro, in crescita di 18,3 milioni di euro rispetto ai 140,8 milioni di euro al 31 dicembre 2023. Tale incremento è ascrivibile principalmente agli investimenti effettuati nel periodo in oggetto dalla Banca, tra cui gli acquisti di immobili uso uffici a Milano e Mestre, nonché all'acquisto di Palazzo San Pantalon a Venezia, sulla cui facciata è dipinta l'opera "The Migrant Child" dell'artista Banksy.

Attività e passività fiscali

Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.

Le attività fiscali ammontano a 195,9 milioni di euro, in diminuzione del 18% rispetto al dato del 31 dicembre 2023.

Le attività per imposte correnti ammontano a 11,3 milioni di euro e registrano una flessione significativa rispetto al dato del 31 dicembre 2023 per la liquidazione delle imposte relative all'esercizio precedente.

Le attività per imposte anticipate ammontano a 184,6 milioni di euro contro 209,7 milioni di euro al 31 dicembre 2023 e risultano composte principalmente per 115,0 milioni di euro da imposte anticipate iscritte a fronte di svalutazioni su crediti, potenzialmente trasformabili in crediti d'imposta (135,2 milioni di euro al 31 dicembre 2023), e per 40,0 milioni di euro da imposte anticipate rilevate a fronte di perdite fiscali pregresse e beneficio ACE (in linea col dato di 31 dicembre 2023) e la cui recuperabilità è stata valutata probabile.

Con riferimento alla recuperabilità delle attività fiscali differite iscritte al 30 settembre 2024 diverse da quelle trasformabili ai sensi della Legge 2014/2011, sulla base dei redditi imponibili futuri stimati, il relativo recupero è stato valutato come probabile, ancorché in orizzonte temporale di medio periodo e senza tener conto delle modifiche previste nell'iter approvativo del disegno di Legge di bilancio 2025 ancora in corso. Nello specifico, sul totale complessivo pari a 184,6 milioni di euro, la quota riferibile alla Legge 214/2011 ammontante a 115,0 milioni di euro (pari al 62,3% del totale DTA) si riverserebbe entro il 2026 per espressa previsione normativa. La quota riferibile alle perdite fiscali pregresse e alle eccedenze ACE, pari a complessivi 40 milioni di euro (pari al 21,7% del totale DTA) verrebbe integralmente recuperata dal 2027 al 2032 (dei quali circa 30 milioni di euro entro il 2028). La restante quota ammontante a 29,6 milioni di euro (pari al 16% del totale DTA) è riferita principalmente alle attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) ed è pertanto correlata all'andamento della relativa riserva.

Le passività fiscali ammontano a 37,7 milioni di euro, sostanzialmente in linea col dato del 31 dicembre 2023 pari a 38,3 milioni di euro.

Le passività fiscali correnti, pari a 7,9 milioni di euro, rappresentano il carico fiscale del periodo di competenza, in diminuzione di 10,4% rispetto ai 8,8 milioni di euro del 31 dicembre 2023.

Le passività per imposte differite, pari a 29,9 milioni di euro rimangono allineate al dato di dicembre 2023 (29,5 milioni di euro) e includono principalmente 28,4 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso.

Altre voci dell'attivo

Le altre voci dell'attivo, pari a 348,6 milioni di euro rispetto ad un saldo di 377,5 milioni di euro al 31 dicembre 2023, accolgono principalmente:

  • attività finanziarie detenute per la negoziazione per 8,9 milioni di euro (in crescita rispetto al dato di 0,6 milioni di euro del 31 dicembre 2023), riferite per la quasi totalità a operazioni in derivati prevalentemente bilanciate da posizioni speculari iscritte fra le passività finanziarie detenute per la negoziazione);
  • derivati attivi di copertura pari a 1,2 milioni di euro; trattasi di coperture del tipo micro fair value hedging finalizzate a gestire il rischio di tasso associato ai titoli detenuti dalla Banca,
  • altre attività per 338,6 milioni di euro (376,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023, -10,2%), di cui 163,7 milioni di euro relativi a crediti di imposta per superbonus e altri bonus fiscali edilizi (a cui corrisponde un valore nominale pari a 183 milioni di euro).

La raccolta

RACCOLTA CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
a) Debiti verso banche 747.489 2.604.466 (1.856.977) (71,3)%
- Debiti verso Banche centrali - 1.577.874 (1.577.874) (100,0)%
di cui: TLTRO - 1.577.874 (1.577.874) (100,0)%
- Pronti contro termine (PCT) 527.292 715.313 (188.021) (26,3)%
- Altri debiti 220.197 311.279 (91.082) (29,3)%
b) Debiti verso clientela 7.891.461 7.077.199 814.262 11,5%
- Pronti contro termine 711.437 346.317 365.120 105,4%
- Retail 4.958.138 4.474.892 483.246 10,8%
- Altri depositi vincolati 313.877 120.143 193.734 161,3%
- Debiti per leasing 21.909 21.058 851 4,0%
- Altri debiti 1.886.100 2.114.789 (228.689) (10,8)%
c) Titoli in circolazione 1.514.540 1.435.852 78.688 5,5%
Totale raccolta 10.153.490 11.117.517 (964.027) (8,7)%

Il totale della raccolta al 30 settembre 2024 risulta pari a 10.153,5 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2023 (-8,7%). I debiti verso la clientela continuano a rappresentare la forma principale di raccolta con il 77,7% (63,7% al 31 dicembre 2023), seguiti dai titoli in circolazione con il 14,9% (12,9% al 31 dicembre 2023) e dai debiti verso banche con il 7,4% (23,4% al 31 dicembre 2023).

I debiti verso la clientela ammontano al 30 settembre 2024 a 7.891,5 milioni di euro, in aumento del 11,5% rispetto al dato al 31 dicembre 2023 a seguito dell'incremento dei depositi a scadenza e dei finanziamenti nonchè della raccolta retail. Tale andamento ha compensato la diminuzione dei debiti verso banche che si attestano a 747,5 milioni di euro in diminuzione del 71,3% rispetto al dato di dicembre 2023, dopo il rimborso per nominali 1,5 miliardi di euro di tutte le linee TLTRO di cui l'ultima tranche giunta a scadenza nel settembre 2024.

I titoli in circolazione ammontano a 1.514,5 milioni di euro in aumento del 5,5% principalmente per gli interessi maturati nel periodo e sono costituiti da obbligazioni emesse per 1,1 miliardi di euro e da 0,4 miliardi di euro relativi a prestiti subordinati. Rispetto al 31 dicembre 2023, è stata effettuata a febbraio 2024 una nuova emissione di un senior bond di nominali 400 milioni di euro e di durata 5 anni, la quale ha sostanzialmente sostituito il bond Senior Preferred di nominali 400 milioni di euro emesso nel 2020 e giunto a scadenza in data 25 giugno 2024.

I fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri ammontano a circa 51 milioni di euro al 30 settembre 2024, e risultano così dettagliati:

FONDI PER RISCHI E ONERI
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2024 31.12.2023 ASSOLUTA %
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e
garanzie finanziarie rilasciate
5.093 5.248 (155) (3,0)%
Fondi su altri impegni e altre garanzie finanziarie
rilasciate
215 - 215 n.a.
Fondi di quiescenza aziendali 220 189 31 16,4%
Controversie legali 29.711 37.953 (8.242) (21,7)%
Oneri del personale 1.788 1.895 (107) (5,6)%
Altri fondi 13.935 6.519 7.416 113,8%
Totale fondi per rischi e oneri 50.962 51.804 (842) (1,6)%

La variazione in diminuzione per circa 0,8 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2023 è derivante da un lato dalla risoluzione positiva di alcune controversie legali riferite all'ex Gruppo GE Capital Interbanca ed Ex -Aigis che hanno condotto a rilasci di circa 8,2 milioni di euro. Dall'altro, la voce altri fondi ha per contro registrato un incremento per complessivi 7,4 milioni di euro per lo più rivenienti da garanzie prestate in operazioni di cessione di crediti e di titoli di capitale (+1,5 milioni di euro) e per stanziamenti a fronte di rischi connessi a crediti fiscali Superbonus 110% per circa 6,6 milioni di euro.

La voce fondi di quiescenza aziendali ammontano a 220 mila euro sostanzialmente in linea con il dato di dicembre 2023 pari a 189 mila euro.

Altre voci del passivo

Le altre voci del passivo risultano pari a 285,4 milioni di euro al 30 settembre 2024, in leggera diminuzione (-1,9%) rispetto al dato di 290,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023. Esse sono composte da:

  • derivati di negoziazione per 14,3 milioni di euro, prevalentemente riferiti a operazioni bilanciate da posizioni opposte iscritte fra le attività finanziarie detenute per la negoziazione;
  • derivati di copertura per 14,0 milioni di euro riferiti alla gestione del rischio di tasso associato ai titoli detenuti da Banca;
  • debito per TFR per 5,2 milioni di euro (5,3 milioni di euro al 31 dicembre 2023);
  • altre passività per 251,8 milioni di euro (260,0 milioni di euro al 31 dicembre 2023) le cui poste più significative sono da ricondurre a debiti verso fornitori per 69,6 milioni di euro, a somme a disposizione della clientela per 16,3 milioni di euro, a partite transitorie per 33 milioni di euro ed ad incassi in attesa di imputazione per 53,6 milioni di euro.

Aggregati economici di Banca Ifis S.p.A.

Al fine di agevolare la lettura, qui di seguito viene esposto il conto economico secondo uno schema riclassificato.

PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2024 2023 ASSOLUTA %
Margine di interesse 159.231 179.323 (20.092) (11,2)%
Commissioni nette 63.620 66.732 (3.112) (4,7)%
Altre componenti del margine di intermediazione 124.123 111.276 12.847 11,5%
Margine di intermediazione 346.974 357.331 (10.357) (2,9)%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(24.354) (31.510) 7.156 (22,7)%
Risultato netto della gestione finanziaria 322.620 325.821 (3.201) (1,0)%
Spese amministrative: (178.286) (168.165) (10.121) 6,0%
a) spese per il personale (95.167) (90.178) (4.989) 5,5%
b) altre spese amministrative (83.119) (77.987) (5.132) 6,6%
Rettifiche/riprese di valore nette su attività
materiali e immateriali
(14.931) (11.467) (3.464) 30,2%
Altri oneri/proventi di gestione 36.725 28.870 7.855 27,2%
Costi operativi (156.492) (150.762) (5.730) 3,8%
Oneri relativi al sistema bancario (7.930) (9.955) 2.025 (20,3)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.330) (387) (1.943) 502,1%
Oneri e proventi non ricorrenti (75) (479) 404 (84,3)%
Utili (perdite) delle partecipazioni (2.298) (2.012) (286) 14,2%
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
153.495 162.226 (8.731) (5,4)%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(27.675) (28.114) 439 (1,6)%
Utile (perdita) del periodo 125.820 134.112 (8.292) (6,2)%

La formazione del margine di intermediazione

Il margine di intermediazione si attesta a 347 milioni di euro, in diminuzione del 2,9% rispetto al dato al 30 settembre 2023, pari a 357,3 milioni di euro.

Di seguito la variazione e le principali componenti del margine di intermediazione.

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2024 2023 ASSOLUTA %
Margine di interesse 159.231 179.323 (20.092) (11,2)%
Commissioni nette 63.620 66.732 (3.112) (4,7)%
Altre componenti del margine di intermediazione 124.123 111.276 12.847 11,5%
Margine di intermediazione 346.974 357.331 (10.357) (2,9)%

Il margine di interesse si riduce dell'11,2% passando da 179,3 milioni di euro al 30 settembre 2023 a 159,2 milioni di euro al 30 settembre 2024. L'andamento vede gli interessi attivi crescere del 17,7%; a fronte di tale crescita si

contrappone un aumento del costo della raccolta (+91,5 milioni di euro). Quest'ultimo ha risentito negativamente del progressivo venir meno delle linee TLTRO (-1,1 miliardi di euro medi inerenti ai primi nove mesi del 2024) a favore di linee di finanziamento maggiormente onerose per la Banca.

Le commissioni nette ammontano a 63,6 milioni di euro, in diminuzione di 3,1 milioni di euro rispetto al dato al 30 settembre 2023. A fronte del positivo contributo delle commissioni connesse alla Finanza strutturata si è assistito ad una contrazione della relativa componente proveniente dal factoring anche per effetto di una riduzione dei volumi gestiti.

Le commissioni attive si attestano a 72,8 milioni di euro (-2,4% rispetto a settembre '23). Le commissioni passive, pari a 9,1 milioni di euro in aumento rispetto al dato di 7,8 milioni di euro del corrispondente periodo del 2023, si riferiscono essenzialmente a commissioni riconosciute a banche e a intermediari finanziari quali commissioni di gestione, commissioni riconosciute a terzi per la distribuzione di prodotti leasing nonché per l'attività di intermediazione di banche convenzionate e altri mediatori creditizi.

Le altre componenti del margine di intermediazione ammontano a 124,1 milioni di euro, in crescita di 12,8 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2023. La voce risente di minori dividendi dalla controllata Ifis Npl Investing S.p.A. pari a 72 milioni di euro (89 milioni di euro al 30 settembre 2023), controbilanciati da minori perdite derivanti dalla attività di negoziazione per 5,5 milioni di euro, da maggiori utili da cessioni (+16,5 milioni di euro) e dal contributo positivo delle attività obbligatoriamente valutate al FV per circa 10 milioni di euro.

La formazione del risultato netto della gestione finanziaria

Il risultato netto della gestione finanziaria è pari a 322,6 milioni di euro contro il dato di 325,8 milioni di euro del 30 settembre 2023 (-1%).

FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO
DELLA GESTIONE FINANZIARIA
(in migliaia di euro)
PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
2024 2023 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 346.974 357.331 (10.357) (2,9)%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(24.354) (31.510) 7.156 (22,7)%
Risultato netto della gestione finanziaria 322.620 325.821 (3.201) (1,0)%

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 24,4 milioni di euro al 30 settembre 2024, in diminuzione di 7,2 milioni di euro rispetto al dato di 31,5 milioni di euro al 30 settembre 2023 che aveva visto maggiori accantonamenti a fronte del rischio di credito. La voce ha anche visto maggiori riprese per circa 0,9 milioni di euro su titoli per effetto delle cessioni intervenute nel periodo considerato.

La formazione dell'utile netto di periodo

I costi operativi sono pari a 156,5 milioni di euro al 30 settembre 2024, in aumento rispetto al dato al 30 settembre 2023 (+3,8%).

COSTI OPERATIVI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2024 2023 ASSOLUTA %
Spese amministrative: (178.286) (168.165) (10.121) 6,0%
a) spese per il personale (95.167) (90.178) (4.989) 5,5%
b) altre spese amministrative (83.119) (77.987) (5.132) 6,6%
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività
materiali e immateriali
(14.931) (11.467) (3.464) 30,2%
Altri oneri/proventi di gestione 36.725 28.870 7.855 27,2%
Costi operativi (156.492) (150.762) (5.730) 3,8%

Le spese per il personale al 30 settembre 2024 sono pari a 95,2 milioni di euro. L'incremento rispetto al dato al 30 settembre 2023 è da ricondursi principalmente all'incremento dell'organico (+5,5%), e agli effetti del rinnovo del Contratto Nazionale del Lavoro (CCNL) dei dipendenti bancari.

Le altre spese amministrative al 30 settembre 2024 sono pari a 83,1 milioni di euro, in aumento del 6,6% rispetto al 30 settembre 2023. Gli incrementi più significativi riguardano i costi legali e di consulenza che crescono di 1,5 milioni di euro rispetto a settembre 2023 e le spese per acquisto di beni e servizi che registrano un incremento di 3,5 milioni di euro rispetto all'equivalente periodo dell'anno precedente ed in particolare sono riferiti:

  • ai servizi costi di pubblicità e marketing pari a 9,7 milioni di euro (+0,7 milioni di euro rispetto a settembre 2023);
  • all'assistenza e noleggio software che ammontano a 14,1 milioni (+0.5 milioni di euro);
  • alle spese legate agli immobili che si attestano a 5,0 milioni di euro (+1,0 milioni di euro rispetto a settembre 2023);
  • ai viaggi e le trasferte pari a 3,3 milioni di euro (+1,1 milioni di euro rispetto settembre 2023).

Gli altri proventi netti di gestione, pari a 36,7 milioni di euro al 30 settembre 2024, registrano un incremento di 7,9 milioni di euro rispetto al dato del corrispondente periodo dell'esercizio precedente (pari a 28,9 milioni di euro). La voce si riferisce principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi e di società del Gruppo, la cui relativa componente di costo è incluso nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing.

FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2024 2023 ASSOLUTA %
Risultato netto della gestione finanziaria 322.620 325.821 (3.201) (1,0)%
Costi operativi (156.492) (150.762) (5.730) 3,8%
Oneri relativi al sistema bancario (7.930) (9.955) 2.025 (20,3)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.330) (387) (1.943) 502,1%
Oneri e proventi non ricorrenti (75) (479) 404 (84,3)%
Utili (perdite) delle partecipazioni (2.298) (2.012) (286) 14,2%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
153.495 162.226 (8.731) (5,4)%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(27.675) (28.114) 439 (1,6)%
Utile del periodo 125.820 134.112 (8.292) (6,2)%

La formazione dell'utile netto del periodo è riepilogata nella tabella seguente:

Gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri presentano a fine settembre 2024 un saldo di 2,3 milioni di euro, in aumento di circa 1,9 milioni di euro rispetto al dato dello stesso periodo dell'esercizio precedente.

Gli oneri relativi al sistema bancario ammontano a 7,9 milioni di euro e risultano in diminuzione del 20,3% rispetto al dato di settembre 2023. La voce include gli oneri per il funzionamento dei fondi di garanzia del sistema bancario. La variazione è riconducibile anche al fatto che il contributo relativo al Single Resolution Fund non è stato richiesto nel corso del 2024 essendo stato raggiunto l'obiettivo del piano di accumulo durante il 2023.

Il carico fiscale al 30 settembre 2024 risulta sostanzialmente allineato a quello del 30 settembre 2023.

Presidio dei rischi

L'informativa sul ruolo svolto da Banca Ifis per garantire un efficace ed efficiente presidio dei rischi a livello di Gruppo è riportata nel corrispondente capitolo delle Note Illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 e al Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 ai quali si fa rimando.

Eventi di rilievo successivi alla data del 30 settembre 2024

Successivamente al 30 settembre 2024 non sono intervenuti eventi tali da incidere negativamente sulla Situazione economico-patrimoniale della Banca e del Gruppo al 30 settembre 2024.

Informativa sulle prospettive economiche ed evoluzione prevedibile della gestione

Sulla base delle informazioni disponibili alla data della presente Relazione e stante l'attuale situazione macroeconomica dei mercati, nazionale e sovranazionale, si ritiene che il Gruppo Banca Ifis possa chiudere l'esercizio 2024 con un risultato netto stimato in circa 160 milioni di euro, in linea con le guidance presentate al mercato l'8 febbraio 2024 e in linea con i target del terzo anno del Piano Industriale 2022-2024 approvato da Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis S.p.A. in data 10 febbraio 2022.

Per quanto attiene la Banca, ci si attende un risultato netto per l'esercizio 2024 superiore a quanto consuntivato nei primi nove mesi dell'anno.

Ai fini della realizzabilità del risultato netto consolidato atteso nel terzo anno del sopra citato Piano Industriale 2022-2024, sono state considerate anche le principali implicazioni derivanti dal contesto macroeconomico in essere, sia in termini di riduzione dei tassi di interesse, sia di possibili effetti del rallentamento economico registrato in Europa ed in Italia. Ferma restando l'aleatorietà insita in ogni assunzione circa le prospettive economiche future, non sono stati ravvisati, tuttavia, che facciano ritenere che ci possano essere significativi scostamenti nelle principali grandezze economiche del Gruppo e della Banca tali da alterare le dinamiche fino ad oggi manifestatesi ed in misura tale da non permettere il raggiungimento dei risultati precedentemente illustrati alla fine dell'esercizio.

In considerazione di quanto sopra illustrato, fatti salvi gli effetti del verificarsi di eventi di natura eccezionale o dipendenti da variabili sostanzialmente non controllabili dalla Banca (ad oggi comunque non prevedibili o ipotizzabili), ci si aspetta per fine esercizio, sia a livello consolidato sia a livello individuale, che i Fondi propri siano ampiamente superiori ai requisiti patrimoniali minimi imposti dalla vigente normativa e dall'Autorità di Vigilanza.

Per quanto attiene alla distribuzione dei dividendi del Gruppo a valere sui risultati del 2024 si prevede la distribuzione di un ammontare di dividendi in denaro conforme alla nuova politica di dividendo approvata dal Consiglio di amministrazione in data 3 agosto 2023 che prevede il 50% dell'utile netto consolidato fino alla soglia di rilevanza identificata in 100 milioni di euro e il 100% dell'utile netto consolidato di Banca Ifis eccedente 100 milioni di euro. Tenuto conto che la politica di remunerazione degli azionisti della Banca prevede la distribuzione di un acconto sui dividendi annuali nel mese di novembre è previsto che il Consiglio di amministrazione in data odierna deliberi un acconto pari a 1,2 euro per azione ovvero complessivi 63,1 milioni di euro in pagamento il 20 novembre 2024.

Venezia – Mestre, 7 novembre 2024

Per il Consiglio di Amministrazione

L'Amministratore Delegato

Frederik Herman Geertman

Si segnala che nel corso della seduta del Consiglio di Amministrazione del 7 novembre 2024, dopo l'approvazione del presente documento, la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. ha rilasciato il parere normativamente previsto.

Prospetto contabile di Banca Ifis predisposto ai sensi dell'art 2433-bis del Codice civile

Stato patrimoniale

VOCI DELL'ATTIVO
(in euro)
30.09.2024 31.12.2023
10. Cassa e disponibilità liquide 546.812.540 599.016.467
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico
252.693.478 216.049.105
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 8.868.089 583.205
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value
243.825.389 215.465.900
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
490.249.427 749.171.044
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 9.254.110.622 9.836.784.565
a) crediti verso banche 663.292.219 634.802.491
b) crediti verso clientela 8.590.818.403 9.201.982.074
50. Derivati di copertura 1.173.149 -
70. Partecipazioni 701.182.522 672.528.343
80. Attività materiali 159.126.598 140.810.946
90. Attività immateriali 36.431.609 32.993.043
di cui:
- avviamento - -
100. Attività fiscali: 195.858.288 238.924.453
a) correnti 11.287.135 29.269.663
b) anticipate 184.571.153 209.654.790
120. Altre attività 338.568.753 376.895.638
Totale dell'attivo 11.976.206.986 12.863.173.604

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in euro)
30.09.2024 31.12.2023
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 10.153.490.533 11.117.517.248
a) debiti verso banche 747.489.136 2.604.466.155
b) debiti verso clientela 7.891.460.923 7.077.198.747
c) titoli in circolazione 1.514.540.474 1.435.852.346
20. Passività finanziarie di negoziazione 14.347.251 14.005.340
40. Derivati di copertura 13.991.030 11.643.727
60. Passività fiscali: 37.745.664 38.268.504
a) correnti 7.879.580 8.799.355
b) differite 29.866.084 29.469.149
80. Altre passività 251.820.679 259.976.018
90. Trattamento di fine rapporto del personale 5.213.652 5.321.717
100. Fondi per rischi e oneri: 50.962.493 51.804.638
a) impegni e garanzie rilasciate 5.308.446 5.248.405
b) quiescenza e obblighi simili 220.268 189.344
c) altri fondi per rischi e oneri 45.433.779 46.366.889
110. Riserve da valutazione (20.520.388) (33.085.299)
140. Riserve 1.225.162.017 1.201.177.993
145. Acconti sui dividendi - (62.961.692)
150. Sovrapprezzi di emissione 85.353.243 84.107.651
160. Capitale 53.811.095 53.811.095
170. Azioni proprie (-) (20.990.477) (21.817.335)
180. Utile (perdita) del periodo (+/-) 125.820.194 143.403.999
Totale del passivo e del patrimonio netto 11.976.206.986 12.863.173.604

Conto economico

VOCI
(in euro)
30.09.2024 30.09.2023
10. Interessi attivi e proventi assimilati 474.259.744 402.864.920
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 460.437.835 393.319.523
20. Interessi passivi e oneri assimilati (315.028.483) (223.541.856)
30. Margine di interesse 159.231.261 179.323.064
40. Commissioni attive 72.766.959 74.543.080
50. Commissioni passive (9.147.574) (7.811.253)
60. Commissioni nette 63.619.385 66.731.827
70. Dividendi e proventi simili 83.015.689 102.418.786
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 1.388.559 (4.128.411)
90. Risultato netto dell'attività di copertura (996.850) (834.320)
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 20.919.198 4.385.707
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 15.960.021 2.036.394
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
4.872.635 1.343.873
c) passività finanziarie 86.542 1.005.439
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al
fair value con impatto a conto economico
19.462.588 9.434.080
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
19.462.588 9.434.080
120. Margine di intermediazione 346.639.830 357.330.733
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (23.896.695) (33.745.784)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (24.590.444) (33.512.202)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
693.749 (233.582)
150. Risultato netto della gestione finanziaria 322.743.135 323.584.949
160. Spese amministrative: (186.290.882) (172.591.982)
a) spese per il personale (95.167.555) (90.178.448)
b) altre spese amministrative (91.123.327) (82.413.535)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.456.621) (4.157.711)
a) impegni e garanzie rilasciate (126.214) (3.770.511)
b) altri accantonamenti netti (2.330.407) (387.199)
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (8.177.384) (6.315.589)
190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (6.754.382) (5.151.438)
200. Altri oneri/proventi di gestione 36.729.328 28.868.877
210. Costi operativi (166.949.941) (159.347.844)
220. Utili (Perdite) delle partecipazioni (2.298.000) (2.011.562)
260. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 153.495.194 162.225.543
270. Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (27.675.000) (28.114.000)
280. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 125.820.194 134.111.543
300. Utile (perdita) del periodo 125.820.194 134.111.543

Prospetto della redditività complessiva

VOCI
(in euro)
30.09.2024 30.09.2023
10. Utile (Perdita) del periodo 125.820.194 134.111.543
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a
conto economico
(495.980) (4.570.666)
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
(486.399) (4.714.501)
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto
economico (variazioni del proprio merito creditizio)
- -
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
(54.706) -
50. Attività materiali - -
60. Attività immateriali - -
70. Piani a benefici definiti 45.125 143.835
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
- -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a
conto economico
4.251.898 4.440.585
100. Copertura di investimenti esteri - -
110. Differenze cambio - -
120. Copertura dei flussi finanziari - -
130. Strumenti di copertura (elementi non designati) - -
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair
value con impatto sulla redditività complessiva
4.251.898 4.440.585
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
- -
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 3.755.918 (130.081)
180. Redditività complessiva (Voce 10 + 170) 129.576.112 133.981.462

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 30 settembre 2024

Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazioni del periodo 4
2.2023 Operazioni sul patrimonio netto
(in unità di euro) Esistenze al 31.1 Modifica saldi apertura Esistenze all' 01.01.2023 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve missione nuove azioni
E
Acquisto azioni proprie Acconti su dividendi Distribuzione straordinaria menti di
dividendi
Variazione stru
Derivati su proprie azioni
capitale
Stock options mplessiva del
periodo al 30.09.2023
Redditività co
monio netto al 30.09.202
Patri
Capitale:
a) azioni ordinarie 53.811.095 - 53.811.095 - - - - - - - - - - - 53.811.095
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione 84.107.651 - 84.107.651 - - 826.857 418.735 - - - - - - - 85.353.243
Riserve:
a) di utili 1.196.851.787 - 1.196.851.787 33.221.037 - (9.392.206) - - - - - - - - 1.220.680.618
b) altre 4.326.206 - 4.326.206 - - - - - - - - - 155.193 - 4.481.399
Riserve da valutazione (33.085.299) - (33.085.299) - - 8.808.993 - - - - - - - 3.755.918 (20.520.388)
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - - -
Acconti su dividendi (62.961.692) - (62.961.692) - 62.961.692 - - - - - - - - - -
Azioni proprie (21.817.335) - (21.817.335) - - - 826.858 - - - - - - - (20.990.477)
Utile (perdita) del periodo 143.403.999 - 143.403.999 (33.221.037) (110.182.962) - - - - - - - - 125.820.194 125.820.194
Patrimonio netto 1.364.636.412 - 1.364.636.412 - (47.221.270) 243.644 1.245.593 - - - - - 155.193 129.576.112 1.448.635.684

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 30 settembre 2023

Allocazione risultato
Variazioni del periodo
esercizio precedente
2.2022
Modifica saldi apertura
Esistenze al 31.1
Operazioni sul patrimonio netto
(in unità di euro) Esistenze all' 01.01.2023 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve missione nuove azioni
E
Acquisto azioni proprie
Acconti su dividendi
Distribuzione straordinaria
menti di
dividendi
Variazione stru
Derivati su proprie azioni
capitale
Stock options mplessiva del
periodo al 30.09.2023
Redditività co
monio netto al 30.09.2023
Patri
Capitale:
a) azioni ordinarie 53.811.095 - 53.811.095 - - - - - - - - - - - 53.811.095
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione 83.766.584 - 83.766.584 - - 286.724 54.343 - - - - - - - 84.107.651
Riserve:
a) di utili 1.194.780.799 - 1.194.780.799 6.378.451 - (1.987.806) - - - - - - - - 1.199.171.444
b) altre 3.218.204 - 3.218.204 - - - - - - - - - 820.481 - 4.038.685
Riserve da valutazione (50.653.450) - (50.653.450) - - 2.530.546 - - - - - - - (130.081) (48.252.984)
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - - -
Acconti su dividendi (52.433.114) - (52.433.114) - 52.433.114 - - - - - - - - - -
Azioni proprie (22.104.058) - (22.104.058) - - - 286.723 - - - - - - - (21.817.335)
Utile (perdita) del periodo 79.796.332 - 79.796.332 (6.378.451) (73.417.881) - - - - - - - - 134.111.543 134.111.543
Patrimonio netto 1.290.182.392 - 1.290.182.392 - (20.984.767) 829.464 341.066 - - - - - 820.481 133.981.462 1.405.170.099

Rendiconto finanziario

VOCI 30.09.2024 30.09.2023
(in euro)
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 101.649.596 123.173.959
- risultato del periodo (+/-) 125.820.194 134.111.543
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e
sulle altre attività/passività valutate al fair value con impatto a conto
economico (-/+)
(20.851.147) (5.305.669)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 428.054 834.321
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 23.896.695 33.745.784
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e
immateriali (+/-)
14.931.766 11.467.027
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 6.606.381 7.884.960
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 27.675.000 28.114.000
- altri aggiustamenti (+/-) (76.857.346) (87.678.007)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 868.552.290 26.434.936
- attività finanziarie detenute per la negoziazione (6.896.325) (3.536.055)
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value (8.896.901) 10.877.680
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
272.071.340 (80.983.682)
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 558.556.126 10.133.368
- altre attività 53.718.050 89.943.625
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (982.074.035) 660.072.058
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (966.563.587) 686.838.479
- passività finanziarie di negoziazione 341.911 (5.049.076)
- altre passività (15.852.360) (21.717.345)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa A (+/-) (11.872.149) 809.680.953
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 72.000.000 89.000.000
- vendite di attività materiali - -
- vendite di società controllate e di rami d'azienda 72.000.000 89.000.000
2. Liquidità assorbita da (65.101.112) (39.542.332)
- acquisti di partecipazioni (30.952.000) (14.937.000)
- acquisti di attività materiali (23.956.164) (12.705.190)
- acquisti di attività immateriali (10.192.948) (11.900.142)
- acquisti di società controllate e di rami d'azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento B (+/-) 6.898.888 49.457.668
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie - -
- distribuzione dividendi e altre finalità (47.230.666) (20.833.994)
- vendita/acquisto di controllo di terzi - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista C (+/-) (47.230.666) (20.833.994)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO D=A+/-B+/-C (52.203.927) 838.304.627

Riconciliazione rendiconto finanziario

VOCI
(in euro)
30.09.2024 30.09.2023
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DEL PERIODO E 599.016.467 440.113.632
LIQUIDITA' TOTALE NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO D (52.203.927) 838.304.627
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE: EFFETTO DELLA VARIAZIONE DEI
CAMBI F
- -
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA CHIUSURA DEL PERIODO G=E+/-
D+/-F
546.812.540 1.278.418.259

Note esplicative

Criteri di redazione e politiche contabili

Il presente prospetto contabile al 30 settembre 2024 redatto ai sensi dell'art. 2433-bis C.C., è costituito dagli schemi contabili (stato patrimoniale, conto economico, prospetto della redditività complessiva, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario) e dalle presenti note esplicative. I suddetti schemi sono stati predisposti applicando i principi contabili IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Standards Interpretations Committee (IFRS-IC) omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.

Il presente documento non include le note esplicative che sarebbero richieste per rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico di periodo di Banca Ifis S.p.A. in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.

I principi contabili adottati per la predisposizione del Prospetto contabile al 30 settembre 2024, con riferimento ai criteri di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e passività finanziarie, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, sono rimasti invariati rispetto a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023 di Banca Ifis S.p.A., a cui pertanto si fa esplicito rinvio.

Informazioni sulla continuità aziendale

Banca d'Italia, Consob e Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.

Le condizioni dei mercati finanziari e dell'economia reale e le incertezze nelle previsioni formulate con riferimento al breve periodo richiedono, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, in quanto la storia di redditività della Banca e di facile accesso alle risorse finanziarie potrebbero nell'attuale contesto non essere più sufficienti.

In proposito, esaminati i rischi derivanti dall'attuale contesto macroeconomico, anche alla luce della situazione corrente, alle tensioni geopolitiche ed alle relative possibili implicazioni macroeconomiche ivi incluse quelle rivenienti dalle tensioni internazionali connesse al Medio Oriente, gli amministratori, non hanno ravvisato rischi ed incertezze tali da far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale e si ritiene ragionevole l'aspettativa che Banca Ifis continui ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, i Prospetti contabili al 30 settembre 2024 sono predisposti nel presupposto della continuità aziendale. Per maggiori dettagli sulle analisi condotte con riferimento alle tensioni internazionali si rimanda allo specifico paragrafo del presente documento denominato "Informativa sulle tensioni internazionali".

Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di credito e di liquidità sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione dei buoni livelli di redditività conseguiti costantemente da Banca Ifis, della qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie.

Altri aspetti

Aspetti di maggior rilievo per le valutazioni al 30 settembre 2024

Aspetti ambientali e climatici

La considerazione degli aspetti ambientali e climatici rappresenta un importante elemento di attenzione nella strategia perseguita dalla Banca, in grado di condizionare le attività operative, gli obiettivi e le modalità di conduzione del business, nella consapevolezza di poter avere un ruolo di primo piano nell'azione contro i cambiamenti climatici.

In tale ottica, è emersa una maggiore consapevolezza della Banca in merito all'impatto delle tematiche ESG sul business model, sul contesto competitivo nonché sugli obiettivi e sulle strategie, nel suo ruolo di guida per le imprese e la clientela privata, nel processo di transizione verso una economia che affianchi alla sostenibilità economica quella ambientale e sociale.

Per l'informativa specifica sulla gestione dei rischi della Banca in ambito ambientale e climatico, le progettualità avviate e gli effetti sulla situazione patrimoniale ed economica della Banca, si fa rinvio a quanto illustrato nel paragrafo "Gestione dei rischi legati al climate change" contenuto nella sezione "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" all'interno delle Note illustrative della Relazione finanziaria semestrale consolidata.

Ambiente macroeconomico

Con riferimento al contesto macroeconomico, si evidenzia che nella situazione attuale le previsioni macroeconomiche risultano caratterizzate da significativi fattori di incertezza, richiedendo pertanto rilevanti elementi di giudizio nella selezione delle ipotesi e delle previsioni da assumere a riferimento nelle valutazioni di bilancio.

Ci si attende che l'elevato costo del credito rallenti ancora la domanda globale di beni di investimento e durevoli.

Le proiezioni future potrebbero essere impattate da eventuali blocchi o rallentamenti nelle catene globali, derivanti in particolare dagli attacchi al traffico marittimo nel Mar Rosso, o aumenti nei prezzi dell'energia causati da prosecuzione o ampliamento delle tensioni in Medio Oriente.

Le stime sulla produzione mondiale ed europea sono orientate a uno sviluppo contenuto, e anche l'economia del nostro Paese si dovrebbe muovere su un sentiero di crescita debole.

Tuttavia, c'è la possibilità che lo scarso dinamismo del commercio mondiale persista a lungo e che questo possa impattare negativamente sull'economia italiana. In particolare, sono tre i fronti di rischio internazionale:

  • la debolezza dell'economia della Cina;
  • il peggioramento delle tensioni politiche internazionali che, incidendo sulla fiducia di famiglie e imprese, potrebbero indebolire il mercato interno e far crescere i prezzi delle materie prime;
  • l'ulteriore inasprimento delle condizioni di finanziamento con impatto sulla dinamica pro-ciclica degli investimenti.

In ogni caso, segnali positivi possono derivare dalle seguenti considerazioni:

  • le economie degli Stati Uniti e dell'Europa si sono dimostrate resilienti all'aumento dei tassi di interesse, grazie alla combinazione di politiche fiscali espansive, elevata liquidità disponibile sui mercati finanziari e forte domanda di lavoro;
  • l'inflazione, la spesa dei consumatori e l'eccesso di domanda sul mercato del lavoro hanno avviato un trend discendente che ci si attende possa proseguire;
  • le guerre in Medio Oriente ed in Ucraina non hanno causato shock sull'economia mondiale, rimanendo confinate in specifici territori;
  • a fine 2023 le banche centrali hanno terminato il ciclo di rialzi dei tassi di interesse iniziato nel 2022 e nel corso del 2024 hanno avviato un processo di loro riduzione (con riferimento al contesto europeo, la BCE

ha deciso un taglio dei tassi di 25 basis point a inizio giugno 2024, di 25 basis point a settembre e di ulteriori 25 basis point a ottobre 2024) con l'obiettivo di continuare il progressivo calo dell'inflazione ed evitare che si inneschi una eccessiva contrazione della domanda interna.

Con particolare riguardo ai riflessi sulla situazione patrimoniale ed economica al 30 settembre 2024, si rimanda al seguente paragrafo "Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime" della presente sezione "Altri aspetti".

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti nei prospetti contabili e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del presente Prospetto contabile nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine anche in conseguenza dell'attuale scenario macroeconomico.

In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel presente documento al 30 settembre 2024, così come previsto dai principi contabili internazionali. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi sostengono i valori di iscrizione al 30 settembre 2024.

Per loro natura, non è quindi possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui la Banca si troverà ad operare. I risultati futuri potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche, alla data del presente documento non prevedibili né stimabili, rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte nel presente documento. Al riguardo si evidenzia che le rettifiche nelle stime di bilancio potrebbero rendersi necessarie a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, di nuove informazioni o della maggiore esperienza registrata.

Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Banca, sia per la materialità dei valori da iscrivere in bilancio impattati da tali politiche, sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni che implica il ricorso a stime ed assunzioni da parte del management. In particolare, gli aspetti che hanno richiesto il ricorso a stime complesse e particolarmente caratterizzate da significative assunzioni sono:

  • determinazione del fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • misurazione dell'Expected Credit Loss per le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • stima dei fondi per rischi e oneri;
  • valutazione circa la recuperabilità delle attività per imposte anticipate (DTA Deferred Tax Assets);
  • partecipazioni.

Per le tipologie di assets sopra elencate (ad eccezione delle partecipazioni), si presentano nei paragrafi seguenti le principali tematiche in tema di rischi e incertezze connessi a stime. Per quanto riguarda invece le fattispecie relativa alle partecipazioni, si rinvia a quanto riportato nei criteri di valutazione descritti al paragrafo A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio del Bilancio individuale al 31 dicembre 2023.

Determinazione del fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi

In presenza di crediti e strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei Livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti misurati al fair value, si rimanda al paragrafo "A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio individuale al 31 dicembre 2023.

Misurazione dell'Expected Credit Loss per le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

La determinazione della ECL per le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è un processo articolato che richiede il ricorso ad assunzioni e stime significative.

Per le attività finanziarie per le quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita, ossia per le esposizioni non deteriorate ("performing"), il modello di impairment, comporta la necessità di individuare l'esistenza o meno di un significativo deterioramento rispetto alla data di rilevazione iniziale dell'esposizione e l'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 dei crediti e dei titoli di debito classificati tra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Il modello di impairment IFRS 9 richiede, infatti, che le perdite siano determinate con riferimento all'orizzonte temporale di un anno per le attività finanziarie che non hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale (Stage 1) piuttosto che facendo riferimento all'intera vita dello strumento qualora sia stato accertato un significativo deterioramento o un indicatore di impairment (Stage 2 e Stage 3).

Ne consegue che il calcolo delle relative perdite attese, necessita di un processo articolato di stima che riguarda principalmente:

  • la determinazione dei parametri di rischio PD ed LGD comprensivi di informazioni prospettiche (forward looking);
  • la valutazione della presenza di significativo incremento di rischio di credito, basata su criteri che considerano informazioni qualitative e quantitative;
  • la valutazione di taluni elementi necessari per la determinazione delle stime dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati: i tempi di recupero attesi, il presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, i costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia ed infine la probabilità di vendita per le posizioni per le quali esiste un piano di dismissione.

Nell'ambito dei possibili approcci ai modelli di stima consentiti dai principi contabili internazionali di riferimento, il ricorso a specifiche metodologie o la selezione di taluni parametri estimativi può influenzare in modo significativo la valutazione di tali attività. Tali metodologie e parametri sono necessariamente soggetti ad un continuo processo di aggiornamento anche alla luce delle evidenze storiche disponibili, con l'obiettivo di affinare le stime per meglio rappresentare il valore presumibile di realizzo dell'esposizione creditizia.

Nel corso del 2024 è stato sviluppato un nuovo modello per la componente di Stage Allocation al fine di migliorare la robustezza delle stime. Gli aggiornamenti hanno riguardato principalmente scelte metodologiche che irrobustiscono ulteriormente il processo di stima o evoluzioni di modello che garantiscono una maggior aderenza alle migliori prassi di settore e alle indicazioni formulate nel tempo dalle autorità di vigilanza.

Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulla misurazione dell'Expected Credit Loss per le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato si rimanda al corrispondente capitolo delle Note Illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 e al Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.

Stima dei fondi per rischi e oneri

La Banca è soggetto passivo in talune tipologie di contenzioso ed è altresì esposta a numerose fattispecie di passività potenziali. Le complessità delle specifiche situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, unitamente ad eventuali problematiche interpretative, richiedono in alcune circostanze significativi elementi di giudizio nella stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia l'an sia il quantum, nonché i tempi di eventuale manifestazione della passività, e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale. Tali circostanze rendono difficile la valutazione delle passività potenziali; ne consegue che la classificazione delle passività potenziali e la conseguente valutazione degli accantonamenti necessari sono basate talvolta su elementi di giudizio non oggettivi e che richiedono il ricorso a procedimenti di stima anche complessi.

Nello specifico la Banca ricorre alla rilevazione di una passività quando:

  • esiste un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere all'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Se tutte queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.

L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione e riflette i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.

Laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione, tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

I fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate accolgono i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre Stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Valutazione circa la recuperabilità delle attività per imposte anticipate (DTA - Deferred Tax Assets)

Tra gli attivi iscritti in bilancio figurano attività fiscali per imposte anticipate (DTA - Deferred Tax Asset) principalmente generate da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale i medesimi costi potranno essere dedotti, piuttosto che derivanti da perdite fiscali riportabili a nuovo.

In conformità con il principio contabile IAS 12, richiamato dalla "Politica di impairment di Gruppo", un'attività fiscale può essere rilevata solo nella misura in cui è probabile che siano disponibili redditi imponibili futuri che ne consentano la recuperabilità.

L'iscrizione di tali attività ed il successivo mantenimento in bilancio presuppone pertanto una valutazione circa la probabilità in merito al recupero delle stesse. Tale valutazione non è condotta per le imposte anticipate di cui alla Legge 22 dicembre 2011, n. 214 che risultano trasformabili in crediti di imposta nell'ipotesi di rilevazione di una "perdita civilistica", di una "perdita fiscale" ai fini dell'imposta IRES e di un "valore della produzione netto negativo" ai fini dell'imposta IRAP e per le quali conseguentemente il relativo recupero è quindi certo indipendentemente dalla capacità di generare redditi futuri.

Per le residue attività fiscali non trasformabili in crediti di imposta, il giudizio sulla loro probabilità è supportato da un esercizio valutativo di recuperabilità (c.d. probability test). In base a quanto previsto dal principio contabile IAS 12 e dalle considerazioni formulate dall'ESMA nel documento del 15 luglio 2019, il suddetto giudizio di recuperabilità richiede un'attenta ricognizione di tutte le evidenze a supporto della probabilità di disporre in futuro di redditi imponibili sufficienti, tenuto anche conto delle circostanze che hanno generato le perdite fiscali, che andrebbero ricondotte a cause ben identificate, ritenute non ripetibili in futuro su basi ricorrenti.

Con riferimento alla recuperabilità delle attività fiscali differite iscritte al 30 settembre 2024 diverse da quelle trasformabili ai sensi della Legge 2014/2011, sulla base dei redditi imponibili futuri desumibili dal Piano Industriale 2022-2024 del Gruppo da ritenersi confermati alla luce dei risultati al 30 settembre 2024, non sono emersi elementi che possano far ritenere non recuperabili le DTA in oggetto, pari a complessivi 69,6 milioni di euro al 30 settembre 2024. Si conferma conseguentemente la valutazione di recuperabilità delle citate DTA, ancorché in orizzonte temporale di medio periodo, effettuata in sede di predisposizione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 2023. Nello specifico, sul totale complessivo pari a 184,6 milioni di euro, la quota riferibile alla Legge 214/2011 ammontante a 115,0 milioni di euro (pari al 62,3% del totale DTA) si riversa entro il 2026 per espressa previsione normativa. La quota riferibile alle perdite fiscali pregresse e alle eccedenze ACE, pari a complessivi 40 milioni di euro (pari al 21,7% del totale DTA) verrà integralmente recuperata dal 2027 al 2032 (dei quali circa 30 milioni di euro entro il 2028). La restante quota ammontante a 29,6 milioni di euro (pari al 16% del totale DTA) è riferita principalmente alle attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) ed è pertanto correlata all'andamento della relativa riserva.

Informativa sulle tensioni internazionali

Il presente paragrafo vuole fornire una specifica disclosure sugli impatti generati dalle tensioni internazionali, soprattutto con riferimento al Medio Oriente e al perdurare del conflitto Russia-Ucraina.

A livello di Gruppo Banca Ifis viene svolto un monitoraggio a livello di rischio Paese sulle nazioni coinvolte nei conflitti. Tali monitoraggi continuativi hanno evidenziato un numero limitato di controparti presenti nelle zone interessate dalle tensioni internazionali in corso a cui corrispondono esposizioni creditizie dirette modeste. Analogamente, non sono state evidenziate particolari criticità con riferimento al portafoglio crediti commerciali.

Inoltre, la funzione Risk Management, in aggiunta ai fattori di rischio usualmente considerati, continua a ritenere ragionevole includere l'attuale situazione di tensione geopolitica quale ulteriore fattore di rischio.

In particolare, tale situazione è stata considerata all'interno della documentazione istituzionale (RAF, Recovery Plan e Resoconto ICAAP/ILAAP) sotto un duplice punto di vista: da un lato come peggioramento delle severity e inclusione di nuove ipotesi di stress nel framework di stress test, e dall'altro come extra requisito di Fondi propri a fronte dei rischi strategico e sovrano assunti dal Gruppo.

114

Attestazione Dirigente Preposto

116

Dichiarazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nella persona di Massimo Luigi Zanaboni

DICHIARA

ai sensi dell'art. 154-bis, secondo comma, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58, "Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria", che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024 e nella Relazione sulla distribuzione di un acconto dividendi 2024 di Banca Ifis corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Venezia - Mestre, 7 novembre 2024

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Massimo Luigi Zanaboni

118

Allegati

120

Raccordo tra prospetti contabili consolidati riclassificati e schemi di bilancio consolidati

RACCORDO TRA VOCI DELL'ATTIVO E VOCI DELL'ATTIVO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
30.09.2024 31.12.2023
Cassa e disponibilità liquide 684.197 857.533
+ 10. Cassa e disponibilità liquide 684.197 857.533
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 17.407 12.896
+ 20.a Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a)
attività finanziarie detenute per la negoziazione
17.407 12.896
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico 250.095 221.982
+ 20.c Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre
attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
250.095 221.982
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 490.254 749.176
+ 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
490.254 749.176
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 656.210 637.567
+ 40.a Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) crediti verso banche 656.210 637.567
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 10.089.827 10.622.134
+ 40.b Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) crediti verso clientela 10.089.827 10.622.134
Derivati di copertura 1.173 -
+ 50. Derivati di copertura 1.173 -
Partecipazioni 976 24
+ 70. Partecipazioni 976 24
Attività materiali 162.420 143.255
+ 90. Attività materiali 162.420 143.255
Attività immateriali 81.031 76.667
+ 100. Attività immateriali 81.031 76.667
di cui: - avviamento 38.020 38.020
Attività fiscali 227.446 285.435
a) correnti 19.522 46.601
+ 110.a Attività fiscali: a) correnti 19.522 46.601
b) anticipate 207.924 238.834
+ 110.b Attività fiscali: b) anticipate 207.924 238.834
Altre attività 385.006 444.692
+ 130. Altre attività 385.006 444.692
Totale dell'attivo 13.046.042 14.051.361

Gruppo Banca Ifis Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024
---------------------------------------------------------------------------
RACCORDO TRA VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO E
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO RICLASSIFICATO
30.09.2024 31.12.2023
Debiti verso banche (in migliaia di euro) 861.064 2.717.139
+ 10.a Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche 861.064 2.717.139
Debiti verso clientela 6.801.300 5.814.624
+ 10.b Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) debiti verso clientela 6.801.300 5.814.624
Titoli in circolazione 3.079.718 3.288.895
+ 10.c Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: c) titoli in circolazione 3.079.718 3.288.895
Passività finanziarie di negoziazione 14.347 14.005
+ 20. Passività finanziarie di negoziazione 14.347 14.005
Derivati di copertura 13.991 11.644
+ 40. Derivati di copertura 13.991 11.644
Passività fiscali 52.293 57.717
a) correnti 20.727 26.025
+ 60.a Passività fiscali: a) correnti 20.727 26.025
b) differite 31.566 31.692
+ 60.b Passività fiscali: b) differite 31.566 31.692
Altre passività 379.522 387.554
+ 80. Altre passività 379.522 387.554
Trattamento di fine rapporto del personale 7.814 7.906
+ 90. Trattamento di fine rapporto del personale 7.814 7.906
Fondi per rischi e oneri 55.598 58.178
+ 100.a Fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate 5.954 5.374
+ 100.b Fondi per rischi e oneri: b) quiescenza e obblighi simili 232 196
+ 100.c Fondi per rischi e oneri: c) altri fondi per rischi e oneri 49.412 52.608
Riserve da valutazione (25.915) (39.215)
+ 120. Riserve da valutazione (25.915) (39.215)
Riserve 1.546.112 1.505.424
+ 150. Riserve 1.546.112 1.505.424
Acconti su dividendi (-) - (62.962)
+ 155. Acconti su dividendi (-) - (62.962)
Sovrapprezzi di emissione 85.353 84.108
+ 160. Sovrapprezzi di emissione 85.353 84.108
Capitale 53.811 53.811
+ 170. Capitale 53.811 53.811
Azioni proprie (-) (20.990) (21.817)
+ 180. Azioni proprie (-) (20.990) (21.817)
Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 15.456 14.240
+ 190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 15.456 14.240
Utile (perdita) del periodo 126.568 160.110
+ 200. Utile (perdita) del periodo (+/-) 126.568 160.110
Totale del passivo e del patrimonio netto 13.046.042 14.051.361

Gruppo Banca Ifis Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024
---------------------------------------------------------------------------
RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO E CONTO ECONOMICO
CONSOLIDATO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
30.09.2024 30.09.2023
Margine di interesse 404.399 409.506
+ 30. Margine di interesse 309.366 324.358
+ 10. Interessi attivi e proventi assimilati 640.621 560.882
+ 20. Interessi passivi e oneri assimilati (331.255) (236.524)
+ 130.a (Parziale) Rettifiche/Riprese di valore nette del Settore Npl nella misura
rappresentativa dell'operatività del business
95.033 85.148
Commissioni nette 69.566 74.299
+ 60. Commissioni nette 69.566 74.299
+ 40. Commissioni attive 84.270 84.360
+ 50. Commissioni passive (14.704) (10.061)
Altre componenti del margine di intermediazione 57.871 28.552
+ 70. Dividendi e proventi simili 11.016 13.419
+ 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (2.497) (3.065)
+ 90. Risultato netto dell'attività di copertura (997) (834)
+ 100.a Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
25.840 8.132
- 100.a (Parziale) Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl
332 -
+ 100.b Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla redditività complessiva
4.873 1.344
+ 100.c Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: c) passività finanziarie 87 1.005
+ 110.b Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair
value con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
19.217 8.551
Margine di intermediazione 531.836 512.357
+ 120. Margine di intermediazione 436.471 427.209
+ 130.a (Parziale) Rettifiche/riprese di valore nette del Settore Npl nella misura
rappresentativa dell'operatività del business
95.033 85.148
- 100.a (Parziale) Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl
332 -
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (28.875) (30.870)
+ 130.a Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: a) 66.439 52.128
- 130.a (Parziale) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Rettifiche/riprese di valore nette del Settore Npl nella misura
rappresentativa dell'operatività del business
(95.033) (85.148)
+ 130.b Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: b)
attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
694 (234)
+ 100.a (Parziale) Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl
(332) -
+ 200.a (parziale) Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie
rilasciate
(643) 2.384
Risultato netto della gestione finanziaria 502.961 481.487
+ 150. Risultato netto della gestione finanziaria 503.604 479.103
- 100.a (Parziale) Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl
332 -
+ 100.a (Parziale) Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl
(332) -
+ 200.a (parziale) Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie
rilasciate
(643) 2.384
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Gruppo Banca Ifis Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024
---------------------------------------------------------------------------
RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO E CONTO ECONOMICO
CONSOLIDATO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
30.09.2024 30.09.2023
Spese amministrative (287.431)
a) spese per il personale (127.235) (120.466)
+ 190.a
a) spese per il personale
(127.235) (120.466)
b) altre spese amministrative (177.563) (166.965)
+ 190.b b) altre spese amministrative (186.240) (172.395)
-
190.b (parziale)
b) altre spese amministrative: oneri non ricorrenti 556 1.320
-
190.b (parziale)
b) altre spese amministrative: contributi ai Fondi di risoluzione e tutela
depositi
8.121 4.110
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (17.019) (13.024)
+ 210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (9.079) (7.068)
+ 220. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (7.940) (5.956)
Altri oneri/proventi di gestione 22.153 17.360
+ 230. Altri oneri/proventi di gestione 22.153 17.360
Costi operativi (299.664) (283.095)
+ 240. Costi operativi (309.549) (292.858)
-
190.b (parziale)
b) altre spese amministrative: oneri non ricorrenti 556 1.320-
-
190.b (parziale)
b) altre spese amministrative: contributi ai Fondi di risoluzione e tutela
depositi
8.121 4.110
-
200.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 1.208 4.333
Oneri relativi al sistema bancario (8.121) (10.332)
+ 190.b (parziale) b) altre spese amministrative: contributi ai Fondi di risoluzione e tutela
depositi
(8.121) (4.110)
+ 200.a (parziale) Accantonamenti netti su impegni e garanzie rilasciate: contributi ai
Fondi di risoluzione e tutela depositi
- (6.222)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (565) (495)
+ 200.a Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie
rilasciate
(643) (3.838)
-
200.a (parziale)
Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie
rilasciate
643 (2.384)
-
200.a (parziale)
Accantonamenti netti su impegni e garanzie rilasciate: contributi ai
Fondi di risoluzione e tutela depositi
- 6.222
+ 200.b Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: b) altri accantonamenti
netti
(565) (495)
Oneri e proventi non ricorrenti (556) (1.320)
+ 190.b (parziale) b) altre spese amministrative: oneri non ricorrenti (556) (1.320)
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 194.055 186.245
+ 290. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 194.055 186.245
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (66.270) (60.120)
+ 300. Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (66.270) (60.120)
Utile (perdita) del periodo 127.785 126.125
+ 330.
Utile (perdita) del periodo
127.785 126.125
(Utile) perdita del periodo di pertinenza di terzi (1.384)
+ 340. Utile (perdita) del periodo di pertinenza di terzi (1.217) (1.384)
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 126.568 124.741
+ 350. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 126.568 124.741

Raccordo tra prospetti contabili riclassificati e schemi di bilancio di Banca Ifis

RACCORDO TRA VOCI DELL'ATTIVO E VOCI DELL'ATTIVO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
30.09.2024 31.12.2023
Cassa e disponibilità liquide 546.813 599.016
+
10.
Cassa e disponibilità liquide
546.813 599.016
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 8.868 583
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a)
+
20.a
attività finanziarie detenute per la negoziazione
8.868 583
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico 243.825 215.466
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c)
+
20.c
altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
243.825 215.466
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 490.249 749.171
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
+
30.
complessiva
490.249 749.171
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 634.802
+
40.a
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) crediti verso banche
663.292 634.802
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 8.590.820 9.201.981
+
40.b
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) crediti verso clientela
8.590.820 9.201.981
Derivati di copertura -
+
50.
Derivati di copertura
1.173 -
Partecipazioni 701.182 672.528
+
70.
Partecipazioni
701.182 672.528
Attività materiali 159.127 140.811
+
80.
Attività materiali
159.127 140.811
Attività immateriali 36.432 32.993
+
90.
Attività immateriali
36.432 32.993
di cui: - avviamento - -
Attività fiscali 195.858 238.925
a) correnti 11.287 29.270
+
100.a
Attività fiscali: a) correnti
11.287 29.270
b) anticipate 209.655
+
100.b
Attività fiscali: b) anticipate
184.571 209.655
Altre attività 376.896
+
120.
Altre attività
338.568 376.896
Totale dell'attivo 11.976.207 12.863.172

RACCORDO TRA VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO E VOCI DEL PASSIVO E
DEL PATRIMONIO NETTO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
30.09.2024 31.12.2023
Debiti verso banche 747.489 2.604.466
+
10.a
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche
747.489 2.604.466
Debiti verso clientela 7.891.461 7.077.199
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) debiti verso
+
10.b
clientela
7.891.461 7.077.199
Titoli in circolazione 1.514.540 1.435.852
+
10.c
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: c) titoli in circolazione
1.435.852
Passività finanziarie di negoziazione 14.347 14.005
+
20.
Passività finanziarie di negoziazione
14.347 14.005
Derivati di copertura 11.644
+
40.
Derivati di copertura
13.991 11.644
Passività fiscali 37.746 38.268
a) correnti 7.880 8.799
+
60.a
Passività fiscali: a) correnti
7.880 8.799
b) differite 29.866 29.469
+
60.b
Passività fiscali: b) differite
29.866 29.469
Altre passività 251.823 259.975
+
80.
Altre passività
251.823 259.975
Trattamento di fine rapporto del personale 5.322
+
90.
Trattamento di fine rapporto del personale
5.214 5.322
Fondi per rischi e oneri 51.804
+
100.a
Fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate
5.308 5.248
+
100.b
Fondi per rischi e oneri: b) quiescenza e obblighi simili
220 189
+
100.c
Fondi per rischi e oneri: c) altri fondi per rischi e oneri
45.434 46.367
Riserve da valutazione (20.521) (33.085)
+
110.
Riserve da valutazione
(20.521) (33.085)
Riserve 1.225.161 1.201.178
+
140.
Riserve
1.225.161 1.201.178
Acconti su dividendi (-) - (62.962)
+
145.
Acconti su dividendi (-)
- (62.962)
Sovrapprezzi di emissione 84.108
+
150.
Sovrapprezzi di emissione
85.353 84.108
Capitale 53.811 53.811
+
160.
Capitale
53.811 53.811
Azioni proprie (-) (21.817)
+
170.
Azioni proprie (-)
(20.990) (21.817)
Utile (perdita) del periodo 143.404
+
180.
Utile (perdita) del periodo
125.820 143.404
Totale del passivo e del patrimonio netto 11.976.207 12.863.172

RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO INDIVIDUALE E CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO (in
migliaia di euro)
30.09.2024 30.09.2023
Margine di interesse 159.231 179.323
+ 30. Margine di interesse 159.231 179.323
Commissioni nette 63.620 66.732
+ 60. Commissioni nette 63.620 66.732
Altre componenti del margine di intermediazione 124.123 111.276
+ 70. Dividendi e proventi simili 83.016 102.419
+ 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 1.389 (4.128)
+ 90. Risultato netto dell'attività di copertura (997) (834)
+ 100.a Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
15.960 2.036
- 100.a (parziale) Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato
332 -
+ 100.b Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla redditività complessiva
4.873 1.344
+ 100.c Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: c) passività finanziarie 87 1.005
+ 110.b Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair
value con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
19.463 9.434
Margine di intermediazione 346.974 357.331
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (24.354) (31.510)
+ 130.a Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: a) attività
finanziarie valutate al costo ammortizzato
(24.590) (33.512)
+ 130.b Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: b) attività
finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
694 (234)
+ 100.a (parziale) Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato
(332) -
+ 170.a (parziale) Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie
rilasciate
(126) 2.236
Risultato netto della gestione finanziaria 322.620 325.821
Spese amministrative (178.286) (168.165)
+ 160.a a) spese per il personale (95.167) (90.178)
+ 160.b b) altre spese amministrative (91.124) (82.414)
- 160.b (parziale) b) altre spese amministrative: oneri non ricorrenti 75 479
- 160.b (parziale) b) altre spese amministrative: contributi ai Fondi di risoluzione e tutela
depositi
7.930 3.948
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (14.931) (11.467)
+ 180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (8.177) (6.316)
+ 190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (6.754) (5.151)
Altri oneri/proventi di gestione 36.725 28.870
+ 200. Altri oneri/proventi di gestione 36.725 28.870
Costi operativi (156.492) (150.762)
+ 210. Costi operativi (164.497) (155.189)
- 160.b (parziale) b) altre spese amministrative: oneri non ricorrenti 75 479
- 160.b (parziale) b) altre spese amministrative: contributi ai Fondi di risoluzione e tutela
depositi
7.930 3.948
Oneri relativi al sistema bancario (7.930) (9.955)

RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO INDIVIDUALE E CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO (in
migliaia di euro)
30.09.2024 30.09.2023
+ 160.b (parziale) b) altre spese amministrative: contributi ai Fondi di risoluzione e tutela
depositi
(7.930) (9.955)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.330) (387)
+ 170.a Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie
rilasciate
(126) (3.771)
- 170.a (parziale) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie
rilasciate
126 3.771
+ 170.b Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: b) altri accantonamenti
netti
(2.330) (387)
Oneri e proventi non ricorrenti (75) (479)
+ 160.b (parziale) b) altre spese amministrative: oneri non ricorrenti (75) (479)
Utile (Perdite) delle partecipazioni (2.298) (2.012)
+ 220. Utile (Perdite) delle partecipazioni (2.298) (2.012)
Utile (Perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 153.495 162.226
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (27.675) (28.114)
+ 270. Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (27.675) (28.114)
Utile (perdita) del periodo 125.820 134.112

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