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Banca Ifis

Annual Report Jan 20, 2015

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Annual Report

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Introduzione 4
Lettera del Presidente 4
Cariche Sociali 6
Business 7
Persone 18
Organizzazione e tecnologie 20
Presidio dei rischi 23
Raccolta 25
Impiego in titoli 27
Risultati e strategia 28
Commento dell'Amministratore Delegato 28
Informativa a supporto dei risultati preliminari del Gruppo 30
Highlights 30
KPI di gruppo 31
Risultati per settore di attività 32
Evoluzione Trimestrale 34
Dati storici 36
Contesto 37
Mercati di riferimento 38
Impatti modifiche normative 43
Aggregati patrimoniali ed economici di Gruppo 44
Contributo dei settori di attività 66
Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio 79
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo 80
Evoluzione prevedibile della gestione 80
Risultati di Bilancio Consolidato preliminari 83
Stato patrimoniale Consolidato 83
Conto Economico Consolidato 84
Prospetto della redditività Consolidata Complessiva 85
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Consolidato al 31 dicembre 2014 86
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Consolidato al 31 dicembre 2013 87

Introduzione

In seguito all'entrata in vigore nel corso del 2014 delle segnalazioni statistiche e prudenziali di vigilanza armonizzate, richieste dall'EBA (conosciute con l'acronimo di CO.REP e FIN.REP), le banche devono produrre i dati al 31 dicembre 2014 entro l'11 febbraio 2015.

La presente informativa volontaria sui risultati preliminari del Gruppo Banca IFIS è stata predisposta dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 20 gennaio 2015 per le soprariportate finalità, ampliandone la portata a supporto dell'illustrazione al mercato finanziario.

Tale informativa non costituisce un bilancio consolidato conforme ai principi contabili internazionali IAS/IFRS e potrebbe essere soggetta a variazioni; il Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2014 sarà approvato il prossimo 18 febbraio 2015. Il documento qui presentato non contiene tutte le informazioni e prospetti previsti per un bilancio redatto secondo i principi contabili di riferimento.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 sarà reso disponibile al pubblico, quindi, in data successiva alla data di approvazione del 18 febbraio 2015, in tempo utile per il deposito ai sensi di legge, congiuntamente con la relazione della società di revisione.

Lettera del Presidente

Gentili Azionisti,

Il 2014 è stato un anno pieno di risultati importanti, che confermano ancora una volta la solidità di Banca IFIS. Continuiamo a crescere e a raggiungere traguardi; un fatto che considero ancor più positivo se applicato al contesto economico di perseverante difficoltà che ha caratterizzato i mercati anche negli ultimi dodici mesi. Con un modello di business sostenibile e profittevole, la banca ha basato il proprio sviluppo sui valori, mai disgiunti, di innovazione e alta tecnicità.

Il tema sul quale politica e economia si sono confrontate a lungo nell'anno appena concluso - e ancora si confronteranno - è quello centrale del credito, specialmente alle imprese. Serve una svolta per portare più credito all'economia e serve un nuovo confronto tra imprese e banche con l'obiettivo di far fluire più finanza alle imprese sane e a quelle con progetti in grado di svilupparsi. L'assenza di questa azione concertata ha peggiorato la già scarsa disponibilità creditizia destinata a imprese e famiglie.

Sul fronte delle piccole imprese la mancanza di credito continua a bloccare le opportunità di sviluppare lavoro virtuoso con conseguenze negative sia a livello di singola impresa, sia su molte filiere e distretti e infine sull'economia reale.

Sul fronte delle famiglie, la mancanza della ripresa ha impedito qualsiasi miglioramento dello scenario.

L'impegno della banca è focalizzato nel sostegno di questa doppia Italia: quella delle imprese virtuose e quella delle famiglie in difficoltà, accompagnata dalle sempre crescenti competenze tecnologiche messe al servizio dell'innovazione bancaria.

La Banca è stata infatti in grado, anche nel 2014, di ottenere margini favorevoli e di operare una crescita esponenziale pur in presenza di un mercato diffidente, condizione peggiorata dall'instabilità finanziaria, politica e giudiziaria del nostro Paese.

Nel settore DRL, Banca IFIS è l'unico istituto bancario attivo negli acquisti in Italia, capace altresì di gestire autonomamente l'intera filiera del credito non performing. Questo settore, che si sta sviluppando molto velocemente, vedrà altre evoluzioni e innovazioni anche nel 2015.

Ci presentiamo a questo nuovo anno, dunque, con un bagaglio di abbondante liquidità, un'eccellente dotazione patrimoniale e una qualità degli attivi distintiva. Nei prossimi dodici mesi la banca si impegnerà, come sempre, a cogliere tutte le opportunità che il mercato saprà offrire.

L'ottimo posizionamento e l'apprezzamento da parte del mercato azionario ci permettono di continuare in una politica di distribuzione di un elevato dividendo che ritengo gradita a tutti gli azionisti, con l'augurio che il 2015 sia un altro anno di eccellenza e soddisfazione al servizio dell'economia reale.

Cariche Sociali

Consiglio di Amministrazione

Vice Presidente Alessandro Csillaghy Amministratore Delegato Giovanni Bossi (1) Consiglieri Giuseppe Benini

Presidente Sebastien Egon Fürstenberg Francesca Maderna Andrea Martin Riccardo Preve Marina Salamon Daniele Santosuosso

1) All'Amministratore Delegato sono attribuiti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società.

Direttore Generale Alberto Staccione

Collegio Sindacale Presidente Giacomo Bugna Sindaci Effettivi Giovanna Ciriotto

Sindaci Supplenti Luca Giacometti

Mauro Rovida Sonia Ferrero

Società di Revisione Reconta Ernst & Young S.p.A.

Dirigente Preposto alla redazione Carlo Sirombo dei documenti contabili societari

Capitale Sociale: euro 53.811.095 i.v. ABI 3205.2 Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Venezia: 02505630109 Partita IVA: 02992620274 Numero di iscrizione all'Albo delle Banche: 5508 Sede legale ed amministrativa Membro di Factors Via Terraglio, 63 – 30174 Mestre – Venezia Chain International Indirizzo Internet: www.bancaifis.it

Business

Banca IFIS è, in Italia, l'unico gruppo bancario indipendente specializzato nella filiera del credito commerciale, del credito finanziario di difficile esigibilità e del credito fiscale.

I marchi e le aree di business attraverso cui il Gruppo opera finanziando l'economia reale, sono:

Credi Impresa Futuro, dedicata al supporto al credito commerciale delle piccole e medie imprese che operano nel mercato domestico;

Banca IFIS International per le aziende che si stanno sviluppando verso l'estero o dall'estero con clientela italiana;

Banca IFIS Pharma a sostegno del credito commerciale dei fornitori delle ASL;

Credi Famiglia e area NPL raggruppa tutte le attività della business area che opera nel settore dei crediti di difficile esigibilità;

Fast Finance che segue le attività connesse al settore dei crediti fiscali generati prevalentemente da procedure concorsuali.

I marchi e i prodotti attraverso cui la Banca fa raccolta presso il mercato retail, sono:

rendimax, il conto deposito on line ad elevato rendimento, completamente gratuito, per privati, imprese e per procedure fallimentari;

contomax, nato a gennaio 2013, è il conto corrente on line ad alto rendimento e low cost.

Quotato in Borsa Italiana nel segmento Star, il Gruppo Banca IFIS si è da sempre distinto come una realtà innovativa e in crescita costante.

Settore crediti commerciali

Credi Impresa Futuro

A fronte di una forte domanda di mercato, di una conoscenza decennale delle dinamiche e problematiche del settore è stato elaborato un nuovo progetto, accompagnato da un nuovo marchio, con l'obiettivo di rafforzare lo sviluppo degli impieghi nel comparto del finanziamento del credito commerciale alle PMI italiane, denominato Credi Impresa Futuro. Servizio multicanale, assistenza continua, tempo reale, uniti al continuo presidio della prossimità fisica nei confronti della clientela attraverso la rete territoriale sono i punti di forza

che lo distinguono con un rinnovato team di specialisti che assicurano dialogo continuo e permanente. Il web, in tutte le sue forme, diventa la piattaforma privilegiata di contatto con la clientela con lo scopo di rendere sempre più rintracciabile la possibilità di finanziamento per le imprese che ne abbiano necessità.

L'utilizzo avanzato di piattaforme CRM e l'approccio al mercato anche attraverso i social media sono gli ingredienti di una formula che ancora una volta testimonia l'anima sperimentale della Banca.

Nei soli ultimi 6 mesi del 2014 sono oltre 4.200 le aziende che sono state finanziate e che hanno ricevuto risposte personalizzate, mirate a risolvere problemi specifici riguardanti il supporto creditizio del capitale circolante attraverso lo smobilizzo e la gestione dei loro crediti commerciali. In particolare Credi Impresa Futuro di Banca IFIS ha saputo rispondere alle esigenze di aziende che vantano

rapporti commerciali di fornitura con clienti di buono standing creditizio. L'utilizzo del contratto di factoring, più comunemente ricercato dalla grande impresa nella sua accezione a maggior componente di servizio, che Banca IFIS invece per prima ha applicato alle PMI, ha consentito alla Banca di finanziare queste imprese anche attraverso il trasferimento del rischio di credito sui clienti di queste, i debitori ceduti. I criteri di valutazione ed affidamento utilizzati da Credi Impresa Futuro e connessi all'utilizzo di questo strumento finanziario focalizzano, infatti, la propria attenzione sulla qualità del credito e sulla capacità produttiva dell'impresa e non esclusivamente sulla sua dotazione patrimoniale, consentendo a Credi Impresa Futuro di intervenire sempre in maniera consapevole. Attraverso questo approccio Credi Impresa Futuro focalizza il proprio intervento sulla capacità attuale e prospettica delle aziende clienti di sviluppare il proprio business.

Requisiti per il cliente per accedere al servizio di Credi Impresa Futuro

L'intervento di Credi Impresa Futuro si basa su un elemento centrale, sempre presente, che è la cessione del credito commerciale da parte del cliente e sul finanziamento di questo credito in tempi estremamente contenuti. Finanziare un cliente per Credi Impresa Futuro significa fornire al cliente stesso le risorse per la continuità e lo sviluppo del proprio business. Ma la sola componente creditizia non rappresenta la completa articolazione dell'offerta commerciale della Banca. L'utilizzo del credito commerciale come leva per fornire alle imprese il supporto necessario al loro sviluppo poggia su nuovi aspetti il cui mix genera risultati intrinsecamente migliori rispetto al tradizionale approccio bancario. Infatti, le banche generaliste fondano l'analisi del rischio di credito ed il proprio intervento quasi esclusivamente sul cliente impresa e sul suo specifico merito creditizio. Nel modello di business e nell'approccio di Credi Impresa Futuro sono il credito commerciale che il cliente impresa riesce a generare e la qualità dei suoi clienti a rappresentare il fulcro della valutazione. Il risultato del diverso orientamento ha generato un nuovo modo di erogare credito che garantisce maggior efficacia rispetto all'approccio tradizionale.

Per il cliente impresa il dialogo con Credi Impresa Futuro non resta però solo una questione legata al supporto creditizio: questo, ovviamente, resta centrale perché soprattutto le piccole e medie imprese hanno necessità spesso urgenti di risorse per finanziare il proprio circolante ma a questo si aggiunge anche l'esternalizzazione del servizio di gestione del credito. Le imprese di minore dimensione trovano vantaggio economico ed efficienza nell'affidare la gestione dei propri crediti ad un operatore specializzato come Credi Impresa Futuro, mentre anche le imprese più dimensionate

considerano l'outsourcing di una fase delicata quale la gestione del ciclo attivo come un elemento di generazione di valore.

A questo si aggiunge inoltre un elemento legato al controllo del rischio sul debitore finale: Credi Impresa Futuro valuta anche il merito creditizio dei debitori ceduti, soggetti che alla fine dovranno ripagare i propri debiti commerciali. Questo rappresenta un elemento essenziale per la Banca che può decidere di non intervenire se il debitore ceduto (cioè il "cliente" del cliente della Banca) non presenta adeguati requisiti creditizi.

Quindi l'intervento di Credi Impresa Futuro non è solo un intervento di finanziamento del credito commerciale: al supporto puramente creditizio si uniscono il servizio di gestione del ciclo attivo e di valutazione del merito creditizio che rendono sempre estremamente vantaggioso per il cliente impresa rivolgersi alla Banca.

La presenza di Credi Impresa Futuro è capillare ed è diffusa su tutto il territorio nazionale attraverso 28 filiali in cui operano oltre 180 professionisti responsabili delle relazioni commerciali e di tutti gli aspetti gestionali relativi alla clientela. La capillarità dell'organizzazione territoriale garantisce il rapporto costante fra Banca ed imprese. Per Credi Impresa Futuro l'intervento veloce e diretto presso la sede del cliente è una regola, così come di regola sono gli elevati standard interni in termini di rapidità, concretezza, trasparenza e disintermediazione del rapporto tra banca e cliente. Pur rappresentato lo sviluppo diretto il miglior canale di sviluppo e conoscenza dei clienti Credi Impresa Futuro intrattiene selezionati rapporti per lo sviluppo delle relazioni con la clientela anche con alcune controparti istituzionali qualificate, quali banche territoriali e di prossimità nonché associazioni di categoria, con l'obiettivo di fornire ai clienti/associati un servizio quanto più efficace possibile.

La conoscenza del territorio e della clientela, unitamente al modello di business basato sulla cessione del credito commerciale e sulla mitigazione del rischio di credito che deriva dall'utilizzo del factoring, consentono alla Banca di mantenere un profilo di rischiosità degli attivi relativamente contenuto. In particolare, la qualità degli attivi è tendenzialmente migliore rispetto a quella che normalmente è generata dall'operatività bancaria che opera nei confronti delle piccole e medie imprese. Tenuto conto inoltre di un contesto di mercato come quello attuale, colpito da una profonda recessione e da sei anni di tensioni e razionamento del credito alle imprese. Ciò porta la Banca, in un anno in cui non ha fatto mancare il proprio supporto al mondo della PMI italiana crescendo anche sotto il profilo degli impieghi, a rilevare rettifiche di valore su crediti anche se in misura più contenuta e tali comunque da permetterle ancora la creazione di valore in questo specifico e difficile settore di intervento. Il modello di business ed il differente approccio al rischio di credito hanno permesso alla Banca di continuare ad operare a favore delle imprese anche in un contesto di mercato in cui il sistema bancario generalista si è trovato in difficoltà, spesso non riuscendo a garantire efficienza nell'assunzione di rischio sulle piccole e medie imprese.

Soluzioni ai problemi di credito fornite da Credi Impresa Futuro

Banca IFIS International

Banca IFIS è uno degli operatori più attivi nel factoring internazionale e si distingue dagli altri competitor, in particolare, per la presenza diretta in alcuni mercati esteri: Polonia, Romania, Ungheria e, tramite una partecipata, India. Circa 30 professionisti sono dedicati a tempo pieno all'attività internazionale del Gruppo.

Il punto di forza di Banca IFIS International è la capacità di porsi non solo come punto di riferimento del finanziamento alle imprese ma anche come consulente di quei clienti che intendono approcciare nuovi mercati o che ricercano nuove soluzioni operative da proporre alle loro controparti. La conoscenza del contesto e delle condizioni normalmente applicate nei vari settori industriali consentono alla Banca di fornire un valido supporto alle imprese nelle opportunità di sviluppo in ogni mercato e di servire localmente le aziende italiane che hanno costituito filiali e controllate nei paesi dove Banca Ifis è presente direttamente o tramite controllate , offrendo ai nostri propri clienti la possibilità di beneficiare di un pacchetto a sostegno dei loro investimenti strategici per l'internazionalizzazione.

Requisiti per il cliente per accedere al servizio di Banca IFIS International

Nel 2014 come anche nel 2013 l'attività internazionale ha registrato, in molti paesi, un incremento significativo della richiesta di factoring indiretto integrato con il prodotto maturity. Questo consente al compratore di offrire ai propri fornitori esteri il necessario supporto finanziario e di beneficiare dell'allungamento delle condizioni di pagamento concesso dal factor che paga il fornitore a scadenza.

A quali necessità in particolare risponde Banca IFIS International

L'Export Factoring è il prodotto dedicato alle società italiane che esportano, e può prevedere la gestione e il finanziamento dei crediti (pro-solvendo) o comprendere anche la garanzia contro il rischio d'insolvenza del debitore (pro-soluto). Allo scopo di offrire il servizio più adatto alle esigenze del cliente, la banca, a seconda della tipologia dell'operazione proposta e dei paesi coinvolti, può optare per un intervento diretto oppure decidere di utilizzare i servizi dei propri corrispondenti.

L'Import Factoring è il servizio offerto alle società estere che esportano in Italia. Anche nel caso dell'import, i servizi possono essere offerti direttamente ad aziende estere oppure a corrispondenti FCI. Nel primo caso i tre servizi - gestione, garanzia contro il rischio di insolvenza e finanziamento dei crediti - sono quasi sempre presenti mentre nel caso di operazioni segnalate da corrispondenti, di norma, il servizio si focalizza sulla gestione e la garanzia contro il rischio di insolvenza. E' importante sottolineare come la Banca si sia strutturata in modo da poter entrare in relazione diretta con qualsiasi società estera, ad eccezione di quelle operanti in mercati nei quali esistano degli impedimenti alla cessione di credito.

Estero su estero è quel segmento di attività che vede coinvolte due controparti estere: cliente cedente e debitore ceduto. Generalmente questa tipologia di prodotto prevede, in via prioritaria, l'utilizzo del factoring pro-soluto. L'offerta di operazioni estero su estero presuppone una buona conoscenza della normativa dei paesi coinvolti con particolare riferimento alle condizioni necessarie a garantire la validità della cessione di credito e trova la sua applicazione sia per i rapporti gestiti direttamente che per quelli segnalati da corrispondenti FCI.

Soluzioni ai problemi di credito fornite da Banca IFIS International

Banca IFIS Pharma

Banca IFIS Pharma è l'area del Gruppo Banca IFIS specializzata nelle soluzioni gestionali integrate per le aziende che operano nei settori sanitario, farmaceutico, diagnostico e servizi interessate a cedere crediti vantati verso il Sistema Sanitario Nazionale.

Banca IFIS Pharma propone operazioni di cessione pro-soluto "Ias Compliant" che risolvono le problematiche legate alla gestione del credito, consentendo ai clienti di tutelarsi dal rischio di ritardato pagamento.

L'acquisizione di questa tipologia di crediti si caratterizza per una ridotta esposizione al rischio di deterioramento del merito creditizio, vantato nei confronti del Sistema Sanitario, e per una marginalità allineata agli standard della Banca.

Soluzioni ai problemi di credito fornite da Banca IFIS International

Nel corso del 2014 l'area Pharma ha consolidato gli ottimi rapporti di business instaurati nei precedenti esercizi, continuando ad ampliare il suo portafoglio clienti e supportando le grandi imprese del settore farmaceutico nelle loro esigenze di smobilizzo del credito. Il 2014 si caratterizza per un'accelerazione nel pagamento dei crediti scaduti verso il sistema delle imprese, ma nonostante le misure adottate dal Governo, i ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione continuano a determinare una situazione di estrema sofferenza nel settore.

Settore Distressed Retail Loans (DRL)

Credi Famiglia e Area NPL

E' il settore del Gruppo Banca IFIS dedicato all'acquisizione pro-soluto, gestione ed incasso di crediti di difficile esigibilità. Tale business unit nasce in Banca IFIS dall'acquisizione di Toscana Finanza, nel maggio 2011 successivamente incorporata e trasformata in divisione. Da allora una visione in continua evoluzione ha orientato lo sviluppo e l'inserimento di nuove professionalità all'interno dell'area.

Presente sul territorio italiano, con una sede operativa a Firenze e persone distribuite su tutto il territorio, si è distinta per la capacità di valutazione, acquisto e gestione di importanti portafogli e per la costituzione di un significativo database contenente informazioni specifiche in relazione a più di settecentomila debitori.

L'attività di acquisizione è diretta verso società di credito al consumo e banche e vengono acquistati prevalentemente crediti di difficile esigibilità non garantiti, vantati verso persone fisiche.

Nell'esercizio appena concluso, la business unit si è distinta:

  • nell'acquisizione di rilevanti portafogli di crediti retail unsecured, sia sul mercato primario (direttamente da cedenti) che sul mercato secondario (acquisizioni da altri buyer),
  • nell'acquisizione di portafogli stock (crediti con differente aging, stoccati e ceduti in blocco) che di portafogli forward flow (crediti ceduti in logica rotativa mensile),
  • nella cessione di piani di rientro performing relativi a debitori originariamente "non paganti" trasformatisi in soggetti paganti grazie all'intervento dell'Area NPL di Banca IFIS.

Oggi l'area NPL gioca un ruolo di leadership nel mercato italiano dei debt buyer grazie soprattutto ad una distintiva capacità operativa che vede l'integrazione di diverse modalità di gestione del credito, ad un'unica capacità di arricchire il patrimonio informativo e ad un'indiscussa attenzione all'individuazione delle soluzioni di pagamento più calzanti per la tipologia di debitori di riferimento.

Il modello di business si basa sulla capacità di acquistare e gestire, aumentandone conseguentemente il valore, crediti di difficile esigibilità, curando in modo particolare il rapporto banca-debitore per la salvaguardia della relazione e della reputazione dei soggetti cedenti.

L'area NPL di Banca IFIS registra una incrementale capacità di creazione di valore per la Banca, nei passati tre anni infatti il margine di intermediazione è cresciuto costantemente ed in doppia cifra.

Alla fine del primo semestre 2013 è stato lanciato un nuovo logo, CrediFamiglia che rappresenta: una realtà etica e sostenibile che si regge sui valori del dialogo, trasparenza, conoscenza; una vera e propria community, che opera anche con una presenza web; una rete di agenti-professionisti che, grazie ad una lunga esperienza nel settore creditizio, possono aiutare, consigliare, ascoltare chi ha un problema di debito che vuole onorare e risolvere.

Nell'anno 2014 infine è stata accelerata la dinamica della raccolta giudiziale verso tutti i soggetti debitori in possesso dei requisiti economici, finanziari e patrimoniali per far fronte al debito ma senza la reale volontà di farvi fronte.

Nell'ano 2014 è stato inoltre implementato un call center con l'obiettivo di sostenere i piani di rientro già definiti ed a definirne di nuovi.

Settore crediti fiscali

Fast Finance

Fast Finance è la business area, all'interno del Gruppo Banca IFIS, specializzata nell'acquisto di crediti fiscali, crediti commerciali e diritti litigiosi connessi alle procedure concorsuali: si propone di acquisire i crediti fiscali, maturati e maturandi, già chiesti a rimborso oppure futuri, sorti nel periodo di procedura oppure negli anni precedenti all'apertura della procedura stessa.

Con sede a Bologna, è leader nel settore dei servizi offerti a favore delle Procedure Concorsuali con una quota di mercato superiore al 50% ed una riconosciuta reputazione per la qualità e professionalità degli interventi posti in essere. Nata nel 2001, fa parte del Gruppo Banca IFIS dal Maggio 2011 e durante il 2012 è stata fusa nella Capogruppo diventando oggi una area di business specialistica. La cessione dei crediti è effettuata pro-soluto, senza alcun onere per il cedente, con assunzione da parte di Fast Finance di tutti i costi inerenti la valutazione, cessione e gestione dei crediti ceduti, ivi compresi quelli relativi all'emissione della polizza fideiussoria eventualmente richiesta a garanzia da parte dell'Amministrazione Finanziaria prima di dare corso al rimborso.

L'alto grado di competenza tecnica acquisita grazie alla lunga esperienza in questo settore permette a Fast Finance di offrire agli Organi della procedura un'assistenza qualificata e la massima efficienza nella gestione delle operazioni attraverso l'analisi dettagliata di ogni posizione con particolare attenzione alla tipologia di imposta, al periodo di formazione, importo, esigibilità e tempistica del rimborso.

Soluzioni offerte da Fast Finance

Fast Finance si avvale di otto Area Managers che collaborano quotidianamente con i Tribunali sia prestando una qualificata assistenza agli Organi delle Procedure illustrandone dettagliatamente gli aspetti operativi, sia coadiuvando il Professionista nella predisposizione della documentazione e collaborando con lo stesso nella gestione e risoluzione degli eventuali problemi che dovessero insorgere nella fase istruttoria.

Persone

La forza lavoro del Gruppo

Gli investimenti di Banca IFIS nelle risorse umane del gruppo continuano: rispetto ai 548 di fine 2013, a fine 2014 i dipendenti sono diventati 618 di cui 516 con contratto a tempo indeterminato, 62 a tempo determinato, 20 con contratto di apprendistato professionalizzante e 20 dipendenti esteri. Va evidenziato il grande impegno della Banca alla stabilizzazione dei contratti di lavoro che ha comportato la conferma a tempo indeterminato di oltre 80 dipendenti nel corso del 2014.

Tale trend di crescita positivo è legato al continuo sviluppo commerciale della Banca, al consolidamento di una struttura organizzativa orientata all'innovazione tecnologica e, contemporaneamente, alle necessità di assecondare un mercato di riferimento dove la gestione del rischio rimane una priorità.

Gli inserimenti sono stati realizzati quindi in buona parte in ruoli di relazione e gestione del cliente imprese – core business storico della Banca (sviluppatori commerciali, addetti al credit management, analisti fidi), in ruoli di supporto e gestione dei DRL (soprattutto addetti alla Gestione Analitica delle pratiche ma anche potenziamento della struttura di Gestione Massiva nonché dei Servizi Operativi – in particolare il Call Center) e in ruoli di supporto tecnico (organizzativi, informatici e legali). Nell'ambito dell'Area Non Performing Loans, sta continuando il reclutamento di Consulenti del Credito per il potenziamento della rete interna di agenti in attività finanziaria, che verrà gradualmente implementata nel 2015 fino ad arrivare a circa 200 persone.

Anche per il 2015 si prevede una crescita degli organici in doppia cifra e gli ambiti di riferimento rimarranno prevalentemente quelli del 2014.

Selezione, Formazione e Sviluppo

L'attività di selezione è la più onerosa del Servizio Sviluppo in termini di risorse impiegate. La ricerca dei candidati più qualificati e motivati da inserire nelle diverse aree operative/di business per rendere coerenti la qualità e quantità degli organici con gli obiettivi strategici e di crescita previsti dal Gruppo è impegnativa ma è di grande motivazione la consapevolezza di dare opportunità di impiego a persone capaci in un mercato del lavoro stagnante.

Le autocandidature sul sito nonché i diversi social network, in modo particolare Linkedin, sono ormai diventati la fonte principale di recruiting, rispecchiando in ciò l'approccio innovativo e tecnologico della Banca.

Per la maggior parte dei ruoli, la selezione avviene attraverso modalità tradizionali (screening dei CV, colloquio gestionale, colloquio tecnico, ecc.); invece, per due particolari figure – lo Sviluppatore Commerciale e l'Agente in Attività Finanziaria/Consulente del Credito - sono state avviate, a fine 2014, modalità di selezione massiva in linea con l'approccio innovativo della banca; il processo prevede la partecipazione su invito ad un "Web Streaming Open Day", la cui regia è a carico della Funzione Comunicazione, a cui fanno seguito colloqui via Skype ed altre attività di selezione finalizzate ad approfondire la presenza di alcune caratteristiche personali importanti per il successo nei ruoli ricercati.

Per il reclutamento dei Consulenti del Credito, nel corso del 2014, sono continuati gli "Open Day" su piazza con la collaborazione delle competenti strutture aziendali in linea con quanto già fatto a fine 2013. Tale modalità di recruiting su specifiche zone territoriali verrà realizzata anche nel primo semestre del 2015.

Il 2014 è stato un anno ricco di iniziative formative e di opportunità di crescita in Banca IFIS con consistenti investimenti nello sviluppo delle persone.

In particolare, nel corso del 2014, il Gruppo ha infatti effettuato interventi importanti e mirati nella formazione; gli interventi realizzati durante l'anno hanno coinvolto dipendenti e responsabili in tematiche sia tecnico/funzionali, sia manageriali.

Le novità nelle attività formative sono state:

  • Experienced Sales People: 5 edizioni della durata di due giornate ciascuna a cura della Scuola di Palo Alto, svolte in outdoor con la partecipazione di tutti gli Sviluppatori Commerciali;
  • Percorso Ambrosetti sulla Comunicazione: due laboratori d'aula della durata di 2 giorni ciascuno su Comunicazione e Negoziazione dedicato allo sviluppo di risorse ad elevato potenziale di crescita (nr 35 partecipanti);
  • Percorso Ambrosetti sulla Gestione Risorse: tre laboratori d'aula della durata di 2 giorni ciascuno su Coaching, Delega e Gestione del Team dedicato a Responsabili di Servizio o potenziali futuri gestori di team di lavoro (nr 37 partecipanti);

  • Formazione Soft Skills: 22 giornate di formazione sullo sviluppo delle capacità organizzative sulla base delle esigenze rilevate in fase di valutazione della prestazione (nr. 150 partecipanti);

  • Analisi di Bilancio: nr 3 edizioni per un totale di 45 partecipanti prevalentemente di estrazione Credit Management di filiale.

Nell'ambito degli investimenti e delle iniziative rilevanti ai fini di dare opportunità di crescita ai giovani dipendenti del Gruppo, nel quarto trimestre del 2014 nr 12 giovani risorse meritevoli sono state iscritte a Master esterni in "legal banking" e in "programmazione e controllo di gestione".

Tra le altre attività formative ricorrenti, segnaliamo:

  • Giovani Leoni: percorso formativo volto a formare e sviluppare le competenze tecnico/funzionali/commerciali di 8 nuovi sviluppatori commerciali di Banca IFIS; durata sei settimane con formazione a cura di docenti interni ed esterni;
  • Inglese: continua l'erogazione di corsi di lingua inglese ai dipendenti divisi per livello di conoscenza previo test di accesso per un totale di 101 partecipanti (incluse lezioni 1-1 con dirigenti); nel 2014 l'opportunità di partecipare all'iniziativa è stata estesa anche alla sede di Firenze con un totale di 63 partecipanti;
  • NPL Academy: formazione tecnica/comportamentale dedicata a futuri agenti/Consulenti del Credito; sono state effettuate 7 edizioni della durata di 2 giorni ciascuna;
  • Antiriciclaggio: erogati aggiornamenti e confronti normativi;
  • Sicurezza: erogati i corsi previsti per neo assunti, quelli di aggiornamento per tutti e quelli dedicati ai preposti.

Per quanto riguarda la gestione delle risorse segnaliamo due novità importanti avviate nel 2014:

  • Realizzato il nuovo sistema di valutazione "Performanagement"; strumento che grazie alle novità introdotte migliorerà consapevolezza di ruolo nelle risorse della Banca.
  • Iniziato nel quarto trimestre il progetto "Mentoring neo assunti" che ha l'obiettivo di agevolare l'inserimento dei neo assunti in Banca Ifis attraverso la pianificazione di un percorso condiviso di apprendimento che prevede step di monitoraggio frequenti fino al primo anno dall'assunzione.

Organizzazione e tecnologie

Il presidio dell'evoluzione del modello organizzativo del Gruppo, con riferimento a strutture organizzative, dimensionamenti e processi, è assicurato dall'Area Organizzazione e Sistemi Informativi (AOSI).

Nel corso dell'anno 2014, Banca IIFIS ha proseguito nel percorso di crescita e rinnovamento avviato negli ultimi anni anche attraverso la pianificazione, il lancio e la realizzazione di numerose ed articolate iniziative progettuali.

I principali obiettivi che hanno animato le progettualità 2014 sono stati guidati da un lato dall'esigenza di allineare la governance e l'organizzazione della Banca al rinnovato contesto rego-

lamentare1 , dall'altro dalla necessità di perseguire gli orientamenti strategici definiti nel piano industriale di Gruppo.

In tale ambito è quindi proseguita l'evoluzione della struttura organizzativa, sia per quanto concerne le aree di business, sia per quanto concerne il rafforzamento delle strutture di controllo e di presidio dei rischi.

Le progettualità su cui Banca IFIS ha concentrato la propria attenzione nell'anno 2014 sono principalmente riconducibili:

    1. per il mercato tradizionale della Banca, legato al finanziamento alle PMI:
  • allo sviluppo di specifiche verticalizzazioni di prodotto che hanno consentito l'acquisizione di determinate fasce di clientela, personalizzando, ove necessario, determinati ambiti operativi;
  • allo sviluppo del canale internet, opportunamente presidiato, per l'acquisizione di nuova clientela;
  • allo sviluppo di specifici applicativi in ambito contezioso per un migliore monitoraggio delle posizioni deteriorate;
  • allo sviluppo di un servizio di fatturazione elettronica da offrire alla clientela per supportarla nell'interlocuzione con la PA in funzione delle nuove normative di contesto;
  • alla riorganizzare la funzione di monitoraggio del credito con l'obiettivo di perseguire il miglioramento della qualità del portafoglio, agendo sia in un'ottica preventiva, sulla base di una serie di indicatori di anomalia, sia in un'ottica di contenimento del rischio delle posizioni clienti/debitori/garanti che manifestano segnali di deterioramento;
    1. per l'Area specializzata nell'acquisizione di portafogli di credito non performing:
  • all'effettuazione di interventi mirati all'ottimizzazione di processi produttivi e di controllo;
  • all'introduzione di approcci di recupero diversificati in ottica di "clientelizzazione" dei debitori;
  • all'introduzione di migliorie procedurali e nuove funzionalità per gli applicativi utilizzati, anche in termini di strumenti da dare in dotazione ad agenti e società di recupero (tablet con specifiche applicazioni direttamente connesse ad data base della Banca);
  • al consolidamento della rete diretta di recuperatori;
  • allo sviluppo di un ambiente segregato per consentire l'accesso alle informazioni sui portafogli distressed di potenziali cedenti. Ciò al fine di ottimizzare le analisi circa la valutazione del rischio dei portafoglio non performing da acquisire;
  • allo sviluppo degli adeguamenti applicativi a supporto della gestione della vendita dei portafogli (contabili, segnaletici, etc.);
    1. per l'Area raccolta retail sono stati effettuati interventi mirati al consolidamento dei due prodotti rendimax e contomax;
    1. per gli ambiti di Risk & Compliance:

• alla definizione del regolamento della Funzione Risk Management ;

1 Il 15° aggiornamento della Circolare della Banca d' Italia n. 263/06 introduce significative novità in materia di Sistema dei controlli interni (Capitolo 7), Sistema informativo (Capitolo 8) e Continuità operativa (Capitolo 9).

  • alla definizione del regolamento della Funzione Compliance ed Antiriciclaggio;
  • alla definizione della Politica di Gruppo per la valutazione dell'adeguatezza del capitale;
  • alla definizione del Risk Appetite Framework in conformità alle nuove disposizioni di Banca d'Italia;
  • alla definizione dei processi di governo e gestione dei principali rischi rilevanti assunti dalla Banca ed in particolare del rischio di credito, di tasso di interesse sul banking book, di concentrazione, operativo. Inoltre, è stato definito il processo di sviluppo e convalida del sistema di internal rating di cui la Banca intende dotarsi. Al riguardo sono state redatte dall'Area Organizzazione e Sistemi Informativi, con il supporto operativo della Funzione Risk Management, le relative politiche di Gruppo;
  • al proseguimento del progetto di implementazione del sistema SAS nell'ambito della gestione dei rischi;
  • alla definizione dei criteri per identificare le operazioni di maggiore rilievo;
    1. per gli ambiti di ICT governance, compliance e risk management, i principali interventi operati sono riconducibili :
  • alla stesura della Politica di Gruppo per la definizione del piano strategico dell'ICT e degli indirizzi tecnologici. Nel documento viene definito il processo (e attribuiti ruoli e responsabilità alle unità organizzative in esso coinvolte) attraverso cui la Banca pianifica la propria strategia ICT, ponendo in essere attività che vanno dall'analisi degli obiettivi di business (ne discende l'iterazione continua con il più processo generale di pianificazione strategica) alla definizione del disegno architetturale ed infrastrutturale to be nonchè alla pianificazione ed al monitoraggio delle relative progettualità attuative;
  • alla redazione della Politica di gruppo per la valutazione e la gestione del rischio informatico. Nel documento viene definito sia il processo di governo e gestione del rischio informatico sia la metodologia attraverso cui la Banca intende valutarlo conformemente alle disposizioni regolamentari;
  • alla redazione della Politica di Gruppo per la gestione della Sicurezza Informatica;
  • alla stesura delle procedure di change management nonché di gestione degli incidenti di sicurezza informatica;
  • alla definizione del sistema di data governance;
    1. per gli ambiti infrastrutturale e per applicazioni trasversali:
  • all'adeguamento della Banca a requisiti di Continuità Operativa (utilizzando dei siti dislocati a distanza per la messa in sicurezza del CED);
  • all'adeguamento delle procedure gestionali ed informatiche ai nuovi obblighi informativi imposti dall'EBA (FinRep e Corep);
  • allo sviluppo di un assessment sulla privacy al fine di acquisire la giusta consapevolezza dei rischi di potenziale violazione della Privacy e, conseguentemente, a realizzare le relative implementazioni organizzative ed informatiche atte a prevenirli;
  • alla implementazione degli applicativi gestionali necessari per adempiere alle "Prescrizioni in materia di circolazione delle informazioni in ambito bancario e di tracciamento delle operazioni bancarie";

  • allo sviluppo della Intranet di Gruppo (IFIS 4 YOU) che fornisce a tutti i dipendenti una stazione di lavoro unica dove sono presentate, utilizzando le logiche tipiche dei social network, informazioni essenziali inerenti la gestione della Banca;

  • allo sviluppo di uno specifico strumento per il monitoraggio delle operazioni effettuate dalla clientela in modo da verificare comportamenti anomali di quest'ultima che possano far pensare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo;
  • allo sviluppo di un nuovo applicativo dedicato ai reclami, completamente integrato nella piattaforma tecnologica della Banca, per una maggiore consapevolezza da parte del personale di gestione delle dolenze avanzate dalla clientela al fine di un constante miglioramento della relazione con il cliente.

In seguito alle predette novità, sono stati rivisti i principali regolamenti e le principali procedure interne.

Come ogni anno, sono stati rivisti i contratti di servizio per le attività esternalizzate al fine di adeguarli alle evoluzioni operative; migliorando, ove necessario, anche gli indicatori di performance (KPI) dei servizi erogati.

Si è inoltre provveduto all'aggiornamento del Documento Programmatico sulla Sicurezza.

Nel corso dell'anno è continuato il potenziamento della struttura organizzativa della funzione Sistemi Informativi al fine di renderla coerente con le evoluzioni del business.

Infine, nel corso del 2014 sono state effettuate le consuete prove tecniche architetturali e applicative di Business Continuity e di Disaster Recovery dei sistemi gestionali della Banca. I test sono stati effettuati con la presenza dell'Internal Audit.

Presidio dei rischi

Il 2014 è stato caratterizzato dal fatto di essere stato eccezionalmente produttivo in tema di nuove iniziative volte allಬevoluzione delle modalità di gestione allಬinterno della Banca.

In particolare sono state consolidate alcune attività avviate nel secondo semestre 2013 relativamente allಬintroduzione di nuovi strumenti tecnologici in uso presso il Risk Management, i quali consentono una più agevole ed integrata gestione ed analisi delle basi dati a disposizione; nello specifico il Risk Management si è dotato di tecnologia SAS.

Con riferimento al rischio di credito, per quanto riguarda il comparto crediti commerciali, è stato sviluppato un nuovo modello di rating interno ad uso gestionale per la valutazione del rischio di controparte, relativamente al segmento imprese domestiche.

Il modello si compone di:

  • un modulo di ಯbilancioರ, teso a valutare la solidità economico patrimoniale dellಬazienda;
  • un modulo di ಯcentrale dei rischiರ, il quale cattura lಬevoluzione del rischio della controparte a livello di sistema bancario;
  • due moduli ಯandamentale internoರ, che tracciano lಬeventuale deterioramento dei rapporti che la controparte intrattiene con la Banca, il tutto coerentemente con il modello di business del finanziamento al circolante, ovvero sia la controparte un cedente o un debitore;

  • un questionario qualitativo che ha lo scopo di catturare le informazioni ಯsoftರ non desumibili dai moduli precedentemente menzionati.

Il modello sopra descritto è in fase di implementazione su infrastruttura informatica proprietaria e sarà introdotto nei processi gestionali nel corso del 2015.

Relativamente al comparto dei crediti non performing gestiti dallಬarea di business DRL e dei crediti fiscali, grazie al supporto di tecnologia che permette lಬagevole gestione di grosse masse dati, è stato irrobustito il processo di monitoraggio e controllo del rischio di recupero che tale portafoglio genera, sviluppando anche nuova reportistica ad hoc, nonché valutando tempo per tempo le performance del modello di valutazione dei crediti.

Con riferimento ai rischi operativi è stato definito ed implementato il framework di gestione e governo del rischio in parola che, seppur la Banca usi il metodo base al fine del calcolo degli assorbimenti patrimoniali, prevede la strutturazione di un robusto processo di raccolta delle perdite operative (Loss Data Collection) che si estende anche fino alla rete territoriale, nonché alla controllata polacca, e la conduzione di periodici Risk Self Assessment.

Per i rischi di liquidità e di tasso d'interesse, già rientranti in una politica di presidio da parte della banca, sono state introdotte delle evoluzioni al fine di rendere ulteriormente robusto il sistema di controllo del rischio. Inoltre, in allineamento con l'entrata in vigore degli indicatori di Basilea 3, è stato implementato il calcolo gestionale dei due ratio di liquidità: LCR e NSFR.

Nel corso dellಬanno, con riferimento al rischio informatico, è stata definita congiuntamente alle altre funzioni aziendali coinvolte, la metodologia di valutazione dello stesso ed è stata condotta una prima applicazione ad un perimetro prioritario di servizi IT.

Il 2014 ha inoltre interessato la Funzione Risk Management in un ampio insieme di attività tese allಬadeguamento ai dettami normativi, non da ultimo la definizione di un Risk Appetite Framework e la messa in opera delle procedure per lಬidentificazione e valutazione delle Operazioni di Maggior Rilievo e la revisione completa delle policy di governo e gestione dei rischi.

È continuato il percorso di rafforzamento dellಬorganico della Funzione con lಬinserimento di nuove e dinamiche professionalità reclutate sul mercato, percorso di rafforzamento tuttಬora in atto coerentemente con gli obiettivi di sviluppo strategico del Gruppo.

Raccolta

Nell'anno 2014 la raccolta retail del sistema bancario italiano, rappresentata in particolare dai depositi a clientela residente e dalle obbligazioni, ha registrato complessivamente una flessione, risentendo in particolare della dinamica negativa della raccolta a medio e lungo termine. Il valore complessivo della raccolta a Novembre 2014 è risultato pari a 1.709 miliardi di euro, in diminuzione dell'1,46% rispetto a Novembre 2013, dell'1,2% rispetto alla fine dello scorso anno.

Anche nel 2014 Banca IFIS ha potuto attingere con facilità a linee interbancarie collateralizzate con operatività repo, potendo contare su una importante dotazione di titoli governativi italiani accettati quale garanzia da altri Istituti o, in ultima istanza, dall'Eurosistema grazie alla liquidità sempre concessa dalla BCE.

Nel corso dell'anno è stato estinto un portafoglio di attività già utilizzate per operazioni di rifinanziamento presso l'Eurosistema tramite l'emissione e il riacquisto di obbligazioni sulle quali era stata ottenuta la garanzia del Governo italiano per un periodo triennale per un valore pari a 138 milioni di euro e per un periodo quinquennale per 69 milioni di euro, ad un costo commissionale dell'1,03%. L'estinzione ha trovato ragione nella sopravvenuta impossibilità di utilizzare le emissioni per il rifinanziamento, oltre che nella rilevanza relativa del loro costo.

Banca IFIS detiene da febbraio 2012 un ammontare di 500 milioni di euro ad un costo pari al tasso BCE (oggi 0,25%) per una durata di 3 anni della seconda tranche del programma LTRO non ancora rimborsata. La Banca ha partecipato alla seconda asta di fondi TLTRO (Targeted Long Term Refinancing Operation) della Banca Centrale Europea per un importo complessivo di 119 milioni di euro, assegnati in Dicembre ad un tasso 0,15% fisso per 4 anni.

La raccolta non ha mai evidenziato tensioni e l'operatività in titoli ha generato buoni risultati in termini di marginalità, contribuendo ad alleggerire il costo del finanziamento della raccolta retail, storicamente più elevato sul mercato on line ove la volatilità in caso di depositi non sufficientemente remunerativi per la clientela può rappresentare un rischio.

rendimax

rendimax è il conto deposito online ad alto rendimento di Banca IFIS, destinato ai risparmiatori privati, alle aziende e alle procedure concorsuali.

Nato nel luglio 2008, a fine 2014 rendimax ha registrato 80 mila conti aperti per una raccolta di oltre 3,2 miliardi di euro.

La contrazione nelle masse gestite è il risultato consapevole dell'azioni ripetutamente poste in essere con l'obiettivo di ridurre il costo della raccolta per allinearlo alle dinamiche di mercato, anche in considerazioni dell'eccesso di liquidità e della disponibilità di fonti alternative abbondanti.

Rimangono forti e distintive le caratteristiche che fin dagli esordi hanno caratterizzato l'offerta rendimax: attenzione al cliente, semplicità del prodotto proposto, trasparenza e altissima qualità del servizio dedicato. Le possibilità offerte ai clienti rimangono numerose e diverse: deposito libero, o vincolato con interessi anticipati sui depositi a scadenza (opzione First) o posticipati con liquidazione trimestrale (opzione Top), oppure rendimax like, un deposito libero a chiamata con disponibilità delle somme di denaro richieste dopo 33 giorni. Altre caratteristiche di rendimax sono: l'apertura e la gestione solo on line, la sicurezza (anche per effetto della garanzia del Fondo Interbancario di tutela dei depositi) e la completa gratuità. In aggiunta alla totale esenzione dalle spese di attivazione e gestione, l'imposta di bollo è pagata dalla Banca e pertanto nessun onere a tale titolo grava sul cliente. Il conto deposito rendimax offre inoltre un'ampia proposta in termini di scadenze sul periodo vincolato, partendo da un mese fino ai 24 mesi.

I risparmiatori rendimax possono disporre dell'esclusiva carta di pagamento rendimax (abilitata ai circuiti Bancomat/Pagobancomat e Cirrus/Maestro).

contomax

In data 7 gennaio 2013 è stato reso operativo contomax, il conto corrente crowd di Banca IFIS, nato dal dialogo con la Rete. Il conto è attivabile dal sito www.contomax.it.

Ad oggi sono attivi circa 2000 conti.

I principali servizi disponibili sono: il bancomat evoluto (che permette anche di effettuare acquisti online sul circuito Maestro); la domiciliazione delle utenze; il pagamento del Telepass e i giroconti, oltre alla possibilità di fare ricariche telefoniche.

Il conto allo stesso tempo permette di non rinunciare al rendimento, grazie a una serie di soluzioni di interessi per le somme depositate.

Non è prevista nessuna spesa di apertura e gestione della liquidità e l'imposta di bollo è a carico della Banca.

Impiego in titoli

L'operatività in titoli ha dato origine ad un portafoglio che aveva raggiunto al termine del 2013 una dimensione molto significativa. Nel 2014, in considerazione delle dinamiche registrate sui rendimenti, non sono stati effettuati ulteriori acquisti e l'attività si è focalizzata nella gestione dei flussi di cassa derivanti dalla naturale scadenza del portafoglio, oltre che nella ottimizzazione del loro rifinanziamento. Come di consueto non è stata posta in essere attività di trading.

Il portafoglio è costituito da titoli italiani, quasi esclusivamente governativi (99,7%), in buona parte (70,1%) a tasso indicizzato; il rendimento medio è particolarmente buono rispetto ai costi di rifinanziamento. Al termine dell'esercizio il portafoglio era pari a 5,1 miliardi di euro dei quali 2,2 miliardi (44,1%) scadenti entro il 2015, 0,8 miliardi (14,8%) entro il 2016, ed il residuo (41,1%) tra il 2017 e il 2018. I titoli sono classificati per la gran parte (4,8 miliardi, pari a 95,3%) nella categoria Held to Maturirty.

Risultati e strategia

Commento dell'Amministratore Delegato

Nel vortice di cambiamenti che caratterizza Banca IFIS anche in un momento storico così difficile, il 2014 passa agli annali come un anno eccellente e di crescita vigorosa. Gli indicatori chiave sono in forte sviluppo, in coerenza con la volontà di mettere tutte le risorse disponibili al servizio dell'economia.

Da sempre attenta alla sostenibilità del suo sviluppo, la Banca è riuscita ad aumentare il proprio supporto verso più imprese e più famiglie, usando al meglio il proprio patrimonio, la propria liquidità e la propria capacità di offrire soluzioni. Questa crescita è stata realizzata in un contesto esterno marcatamente negativo; in un ambiente regolamentare restrittivo; avendo inoltre in corso profonde modifiche al modo di lavorare, con l'obiettivo di aumentare ulteriormente la stabilità e coerenza dello sviluppo nei prossimi anni.

La forte dinamica registrata negli impieghi verso l'economia è stata realizzata migliorando una qualità del credito già in partenza molto buona, a conferma della validità dell'approccio creditizio della Banca. Ancor più rilevante è il risultato ottenuto se si tiene conto della diffusa difficoltà delle banche italiane sia ad espandere il supporto ad imprese e famiglie, sia a tenere sotto controllo il livello dei crediti deteriorati e delle sofferenze.

I dati relativi alla qualità creditizia di Banca IFIS nel comparto del finanziamento alle imprese mostrano una situazione eccellente: sofferenze nette poco sopra l'1% in rapporto ai crediti commerciali, dato di nuovo dimezzato rispetto all'anno precedente; indice di copertura delle sofferenze all' 86,4%, valore estremamente elevato e non rinvenibile nel sistema; totale dei crediti deteriorati a meno del 30% del patrimonio netto, altro dato positivo unico. Questi risultati, frutto della capacità di fare nuovi impieghi sani e di gestire al meglio le situazioni problematiche, danno l'immagine di una banca che ha saputo navigare nelle tempeste della crisi, riparare i danni in fretta cambiando e innovando, e riprendere spedita la propria rotta.

Una rotta di crescita rapida: gli impieghi sulle imprese crescono del 26,7%, ed è crescita della qualità e della redditività cercata dalla Banca; gli impieghi nel settore dei crediti deteriorati generati da altri operatori hanno visto aumentare il numero di posizioni gestite sino a oltre 775 mila, con un valore nominale complessivamente pari a 5,6 miliardi di euro e un valore medio di bilancio poco superiore al 2%; e nel settore dei crediti fiscali che ha confermato la posizione di grande prevalenza sul mercato domestico con impieghi e redditività ancora in crescita. Tutti i settori ove la Banca è presente quale erogatore di credito all'economia hanno quindi sviluppato volumi record nel corso del 2014.

Volumi da primato che non sono andati a discapito della redditività: In tutti i settori i rendimenti degli impieghi (di breve termine, per il supporto alle imprese; di medio o lungo nell'acquisto crediti deteriorati o fiscali) sono a livelli molto buoni. La lettura congiunta della crescita nei volumi e della redditività porta a concludere che l'offerta della Banca è bene accolta dai mercati in cui opera, e questa è la premessa per continuare nel tempo a portare buoni risultati agendo anche nell'interesse dell'ambiente economico in cui la Banca è presente.

La redditività è stata ancora condizionata, ma in modo progressivamente meno significativo, dai margini ottenuti dalla gestione del portafoglio titoli di stato. L'interruzione negli acquisti avvenuta da fine 2013 per effetto della riduzione dei margini ottenibili sui nuovi titoli ha consegnato alla

Banca la gestione di un portafoglio ingente ma in rapida contrazione: nel solo esercizio 2014 i volumi a libro sono passati da 8,4 miliardi a 5,1 con ulteriori riduzioni previste per i prossimi quattro anni, sino all'estinzione del portafoglio in assenza di ulteriori acquisti ad oggi non pronosticabili. Estrema attenzione è stata posta alla gestione del costo del rifinanziamento del portafoglio, con risultati lusinghieri in termini di contenimento degli oneri finanziari. Verso la fine dell'esercizio la Banca ha potuto rifinanziare i titoli governativi dati in garanzia a tassi di interesse frazionalmente negativi.

La contrazione nel costo della raccolta ha rappresentato un altro elemento caratterizzante l'esercizio 2014. Oltre all'azzerato tasso riconosciuto al sistema per le operazioni interbancarie collateralizzate, anche il mercato retail ha visto ridurre in modo drastico le aspettative in termini di remunerazione e quindi, per la Banca, scendere in modo corrispondente il costo del denaro. La raccolta retail di rendimax e contomax espone un costo medio ridotto, in un solo anno, dell'1,08%, con volumi in moderata, consapevole contrazione (in ragione della ricerca di rischio e rendimento attuata da parte dei clienti) ma comunque largamente sovrabbondanti rispetto all'impiego a favore delle imprese e delle famiglie.

La progressiva riduzione nel rendimento del portafoglio titoli governativi è stata e continuerà ad essere compensata, nella attuale visione della Banca, in primis dalla contrazione del costo della raccolta; quindi dall'incremento progressivo nella profittabilità di tutti i settori di presenza della Banca nel supporto all'economia. Un ruolo importante, in questo quadro, ha avuto e avrà la crescita nei volumi nel settore del credito alla imprese, crescita resa possibile dalla elevata dotazione di mezzi propri attuale e prospettica, stante la capacità di generare capitale per effetto della parte degli utili non distribuiti. Un altro elemento è nel miglioramento della qualità creditizia che ha già visto nel 2014 la riduzione del costo del rischio a 145 basis point, con attese di ulteriore contrazione, in particolare qualora la congiuntura economica dovesse non peggiorare ulteriormente. Rilevanti anche le attese riposte sulle prospettive di medio termine dell'attività di gestione di crediti deteriorati generati da altri operatori. Nel comparto anche nel 2014 è continuato il progressivo miglioramento dei processi gestionali. Ci si attende una generazione di effetti a conto economico meno rapida causa la lunghezza del ciclo di gestione dei portafogli, ma le previsioni sono per uno sviluppo progressivo significativo nei flussi di cassa con un impatto crescente su volumi e redditività della Banca.

E' questo il quadro nel quale Banca IFIS è riuscita a presentare i numeri di queste pagine. Ci piace evidenziare che gli azionisti possono contare su una redditività del capitale investito pari al 23,5%, in linea con le aspettative, e che negli ultimi 3 anni mai la redditività è risultata inferiore al 20%.

Crediamo profondamente che non possa esistere impresa bancaria che operi senza tener conto dell'ambiente sul quale agisce. Crediamo che fare banca significhi trovare l'equilibrio tra interesse delle persone che utilizzano i servizi della banca; e ambizione alla corretta remunerazione. Una banca che tragga solo profitti da un sistema che obtorto collo glielo consente; così come una banca che non riesce a tenere in carreggiata le dinamiche economiche del proprio business oppressa da dinamiche avverse di mercato, sono per diverse ragioni destinate a non durare nel tempo. Al principio del miglioramento oggettivo delle condizioni di tutti gli attori è ispirata la nostra azione. Con determinazione siamo intenzionati a continuare a calare la nostra presenza nella realtà concreta di ogni giorno. Consapevoli come siamo di esercitare un ruolo importante e con la responsabilità di farlo al meglio nell'interesse dei nostri clienti, dei nostri azionisti, delle nostre persone e di quanti operano al nostro fianco.

Informativa a supporto dei risultati preliminari del Gruppo

Highlights

PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31/12/2014 31/12/2013 ASSOLUTA %
Attività finanziarie disponibili per la vendita 243.325 2.529.179 (2.285.854) (90,4)%
Attività finanziarie detenute sino a scadenza 4.827.363 5.818.019 (990.656) (17,0)%
Crediti verso clientela 2.814.330 2.296.933 517.397 22,5%
Totale attivo 8.309.294 11.337.797 (3.028.503) (26,7)%
Debiti verso banche 2.258.967 6.665.847 (4.406.880) (66,1)%
Debiti verso clientela 5.483.474 4.178.276 1.305.198 31,2%
Patrimonio netto 437.850 380.323 57.527 15,1%
PRINCIPALI DATI ECONOMICI CONSOLIDATI ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31/12/2014 31/12/2013 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 280.930 264.196 16.734 6,3%
Rettifiche di valore nette su crediti e altre attività finanziarie (31.299) (44.587) 13.288 (29,8)%
Risultato netto della gestione finanziaria 249.631 219.609 30.022 13,7%
Costi operativi (104.688) (76.348) (28.340) 37,1%
Utile lordo consolidato 144.943 143.261 1.682 1,2%
Utile netto consolidato 95.876 84.841 11.035 13,0%
PRINCIPALI DATI ECONOMICI CONSOLIDATI 4° TRIMESTRE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2014 2013 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 70.164 70.057 107 0,2%
Rettifiche di valore nette su crediti e altre attività finanziarie (1.645) (10.023) 8.378 (83,6)%
Risultato netto della gestione finanziaria 68.519 60.034 8.485 14,1%
Costi operativi (35.003) (21.396) (13.607) 63,6%
Utile lordo consolidato 33.516 38.638 (5.122) (13,3)%
Utile netto consolidato 21.688 17.731 3.957 22,3%

KPI di gruppo

KPI DI GRUPPO (1) ESERCIZIO VARIAZIONE
2014 2013 %
ROE 23,5% 24,8% (1,3)%
ROA 1,7% 1,3% 0,4%
ROCA 1,3% 0,6% 0,7%
Cost/Income ratio 37,3% 28,9% 8,4%
Costo della qualità creditizia 1,5% 2,4% (0,9)%
Crediti commerciali in sofferenza netti/Crediti comm.clientela 1,3% 2,6% (1,3)%
Crediti commerciali in sofferenza netti/Patrimonio netto 7,5% 13,4% (5,9)%
Indice di copertura delle sofferenze lorde Crediti commerciali 86,4% 78,4% 8,0%
Crediti commerciali deteriorati netti/Crediti comm.clientela 4,6% 8,4% (3,8)%
Crediti commerciali deteriorati netti/Patrimonio netto 25,7% 42,8% (17,1)%
Ratio Totale Fondi propri (2) 14,21% 13,50% 0,71%
Common Equity Tier 1 Ratio (2) 13,88% 13,68% 0,20%
Numero di azioni in circolazione (3) (in migliaia) 52.924 52.728 196
Book per share 8,27 7,21 1,06
EPS 1,81 1,61 0,20

(1) Per le definizioni dei KPI esposti in tabella si rinvia al Glossario allegato al bilancio consolidato.

(2) Dall'1 gennaio 2014 è applicabile la nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nel Regolamento UE n.575/2013 (CRR) e nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV). Vedasi quanto esposto al paragrafo Impatti modifiche normative. I dati dei periodi fino al 31 dicembre 2013 sono calcolati secondo la normativa previgente (Basilea 2). Il Coefficiente di solvibilità e il Core Tier 1 sono stati esposti rispettivamente alle voci Ratio Totale Fondi propri e Common Equity Tier 1 Ratio.

(3) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio

Risultati per settore di attività

DATI PATRIMONIALI
(in migliaia di euro)
CREDITI
COMMERCIALI
DRL CREDITI FISCALI GOVERNANCE E
SERVIZI
TOTALE CONS.
DI GRUPPO
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Dati al 31.12.2014 - - - 243.325 243.325
Dati al 31.12.2013 - - - 2.529.179 2.529.179
Variazione % - - - (90,4)% (90,4)%
Attività finanziarie detenute sino a scadenza
Dati al 31.12.2014 - - - 4.827.363 4.827.363
Dati al 31.12.2013 - - - 5.818.019 5.818.019
Variazione % - - - (17,0)% (17,0)%
Crediti verso banche
Dati al 31.12.2014 - - - 274.858 274.858
Dati al 31.12.2013 - - - 415.817 415.817
Variazione % - - - (33,9)% (33,9)%
Crediti verso clientela
Dati al 31.12.2014 2.455.052 135.429 119.473 104.376 2.814.330
Dati al 31.12.2013 1.938.415 127.945 90.282 140.291 2.296.933
Variazione % 26,7% 5,8% 32,3% (25,6)% 22,5%
Debiti verso banche
Dati al 31.12.2014 - - - 2.258.967 2.258.967
Dati al 31.12.2013 - - - 6.665.847 6.665.847
Variazione % - - - (66,1)% (66,1)%
Debiti verso clientela
Dati al 31.12.2014 - - - 5.483.474 5.483.474
Dati al 31.12.2013 - - - 4.178.276 4.178.276
Variazione % - - - 31,2% 31,2%
DATI ECONOMICI
(in migliaia di euro)
CREDITI
COMMERCIALI
DRL CREDITI
FISCALI
GOVERNANCE E
SERVIZI
TOTALE CONS.
DI GRUPPO
Margine di intermediazione
Dati al 31.12.2014 155.561 30.038 11.003 84.328 280.930
Dati al 31.12.2013 129.702 24.374 9.287 100.833 264.196
Variazione % 19,9% 23,2% 18,5% (16,4)% 6,3%
Risultato della gestione finanziaria
Dati al 31.12.2014 122.555 31.479 11.269 84.328 249.631
Dati al 31.12.2013 81.319 27.826 9.690 100.774 219.609
Variazione % 50,7% 13,1% 16,3% (16,3)% 13,7%
DATI ECONOMICI TRIMESTRALI
(in migliaia di euro)
CREDITI
COMMERCIALI
DRL CREDITI
FISCALI
GOVERNANCE E
SERVIZI
TOTALE CONS.
DI GRUPPO
Margine di intermediazione
Quarto trimestre 2014 39.522 10.005 2.871 17.766 70.164
Quarto trimestre 2013 39.008 4.982 1.702 24.365 70.057
Variazione % 1,3% 100,8% 68,7% (27,1)% 0,2%
Risultato della gestione finanziaria
Quarto trimestre 2014 36.534 11.202 3.017 17.766 68.519
Quarto trimestre 2013 27.150 6.826 1.693 24.365 60.034
Variazione % 34,6% 64,1% 78,2% (27,1)% 14,1%
KPI DI SETTORE
(in migliaia di euro)
CREDITI
COMMERCIALI
DRL CREDITI FISCALI GOVERNANCE E
SERVIZI
Turnover (1)
Dati al 31.12.2014 8.312.798 n.a. n.a. n.a.
Dati al 31.12.2013 5.701.892 n.a. n.a. n.a.
Variazione % 45,8% - - -
Valore nominale dei crediti gestiti
Dati al 31.12.2014 3.101.058 5.630.151 167.834 n.a.
Dati al 31.12.2013 2.577.820 3.911.852 140.160 n.a.
Variazione % 20,3% 43,9% 19,7% -
Crediti in sofferenza netti/Crediti verso clientela
Dati al 31.12.2014 1,3% 51,8% 0,0% n.a.
Dati al 31.12.2013 2,6% 52,0% 0,6% n.a.
Variazione (1,3)% (0,2)% (0,6)% -
RWA (2)
Dati al 31.12.2014 1.802.978 135.426 37.595 187.560
Dati al 31.12.2013 1.561.355 127.945 33.292 227.883
Variazione % 15,5% 5,8% 12,9% (17,7)%

(1)Flusso lordo dei crediti ceduti dalla clientela in un determinato intervallo di tempo

(2) Risk Weighted Assets, Attività ponderate per il rischio; l'importo è relativo alle sole voci patrimoniali esposte nei settori.

Evoluzione Trimestrale

STATO PATRIMONIALE ESERCIZIO 2014
CONSOLIDATO
RICLASSIFICATO: EVOLUZIONE
TRIMESTRALE (in migliaia di euro)
31.12 30.09 30.06 31.03 31.12 30.09 30.06 31.03
ATTIVO
Attività finanz. disponibili per la vendita 243.325 414.768 1.302.425 2.287.950 2.529.179 2.531.765 2.868.958 2.763.805
Attività finanz. detenute sino a scadenza 4.827.363 5.094.994 5.071.312 5.329.414 5.818.019 4.459.285 4.856.179 4.710.582
Crediti verso banche 274.858 294.844 351.349 432.855 415.817 391.187 481.609 479.119
Crediti verso clientela 2.814.330 2.588.009 2.538.371 2.339.663 2.296.933 2.223.142 2.239.693 2.177.379
Attività materiali 50.682 50.865 50.798 41.129 40.739 40.337 39.889 39.829
Attività immateriali 6.556 6.724 6.776 6.482 6.361 6.323 5.921 5.671
Altre voci dell'attivo 92.180 69.018 98.851 77.976 230.749 182.394 170.846 157.556
Totale dell'attivo 8.309.294 8.519.222 9.419.882 10.515.469 11.337.797 9.834.433 10.663.095 10.333.941
STATO PATRIMONIALE ESERCIZIO 2014 ESERCIZIO 2013
CONSOLIDATO
RICLASSIFICATO: EVOLUZIONE
TRIMESTRALE (in migliaia di euro)
31.12 30.09 30.06 31.03 31.12 30.09 30.06 31.03
PASSIVO
Debiti verso banche 2.258.967 632.553 1.979.493 618.132 6.665.847 527.961 601.058 600.956
Debiti verso clientela 5.483.474 7.317.589 6.910.171 9.341.959 4.178.276 8.837.029 9.604.606 9.291.659
Trattamento di fine rapporto 1.618 1.525 1.537 1.477 1.482 1.497 1.523 1.561
Passività fiscali 14.338 13.764 13.321 19.099 17.362 23.330 18.339 25.408
Altre voci del passivo 113.047 135.495 117.433 129.409 94.507 86.752 106.318 82.044
Patrimonio netto: 437.850 418.296 397.927 405.393 380.323 357.864 331.251 332.313
- Capitale, sovrapprezzi e riserve 341.974 344.108 347.872 380.717 295.482 290.754 287.211 309.859
- Utile netto 95.876 74.188 50.055 24.676 84.841 67.110 44.040 22.454
Totale del passivo e del
patrimonio netto
8.309.294 8.519.222 9.419.882 10.515.469 11.337.797 9.834.433 10.663.095 10.333.941
a a shekara
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO ESERCIZIO 2014 ESERCIZIO 2013
RICLASSIFICATO: EVOLUZIONE
TRIMESTRALE (in migliaia di euro)
4° trim. 3° trim. 2° trim. 1° trim. 4° trim. 3° trim. 2° trim. 1° trim.
Margine di interesse 51.682 53.167 58.723 54.892 55.756 48.112 50.553 52.323
Commissioni nette 14.770 14.593 14.865 14.124 14.397 13.991 14.286 14.490
Dividendi e proventi simili - 1 83 -
Risultato netto dell'attività di negoziazione 131 16 50 105 (96) 282 (42) 49
Utili da cessione di 3.581 - - 231 - 11 - -
crediti 3.581 - - - - - - -
attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 231 - 11 - -
Margine di intermediazione 70.164 67.776 73.638 69.352 70.057 62.397 64.880 66.862
Rettifiche/Riprese di valore nette per
deterioramento di:
(1.645) (8.486) (12.786) (8.382) (10.023) (8.252) (12.596) (13.716)
crediti (1.645) (8.486) (12.786) (8.382) (10.023) (8.240) (12.549) (13.716)
attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - (12) (47) -
Risultato netto della gestione finanziaria 68.519 59.290 60.852 60.970 60.034 54.145 52.284 53.146
Spese per il personale (11.025) (10.310) (10.884) (10.334) (9.858) (9.179) (9.254) (8.803)
Altre spese amministrative (24.009) (11.977) (11.902) (11.431) (11.023) (8.946) (9.935) (9.118)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 489 (463) 79 (1.718) (202) (13) - -
Rettifiche di valore nette su attività materiali
e immateriali
(866) (833) (792) (748) (932) (575) (814) (683)
Altri oneri/proventi di gestione 408 538 141 949 619 813 669 886
Costi operativi (35.003) (23.045) (23.358) (23.282) (21.396) (17.900) (19.334) (17.718)
Utile della operatività corrente al lordo delle
imposte
33.516 36.245 37.494 37.688 38.638 36.245 32.950 35.428
Imposte sul reddito di periodo (11.828) (12.112) (12.115) (13.012) (20.907) (13.175) (11.364) (12.974)
Utile netto 21.688 24.133 25.379 24.676 17.731 23.070 21.586 22.454
DATI ECONOMICI PER SETTORE: ESERCIZIO 2014 ESERCIZIO 2013
EVOLUZIONE TRIMESTRALE
(in migliaia di euro)
4° trim. 3° trim. 2° trim. 1° trim. 4° trim. 3° trim. 2° trim. 1° trim.
Margine di intermediazione 70.164 67.776 73.638 69.352 70.057 62.397 64.880 66.862
Crediti Commerciali 39.522 37.421 41.152 37.466 39.008 33.314 28.698 28.682
Distressed Retail Loans 10.005 7.069 6.362 6.602 4.982 4.541 7.454 7.397
Crediti Fiscali 2.871 3.765 2.203 2.164 1.702 2.067 2.369 3.149
Governance e Servizi 17.766 19.521 23.921 23.120 24.365 22.475 26.359 27.634
Risultato della gestione finanziaria 68.519 59.290 60.852 60.970 60.034 54.145 52.284 53.146
Crediti Commerciali 36.534 29.850 27.824 28.347 27.150 24.333 14.396 15.440
Distressed Retail Loans 11.202 5.959 7.077 7.241 6.826 5.255 9.127 6.618
Crediti Fiscali 3.017 3.960 2.030 2.262 1.693 2.094 2.449 3.454
Governance e Servizi 17.766 19.521 23.921 23.120 24.365 22.463 26.312 27.634

Dati storici

Di seguito i principali indicatori e performance registrati dal gruppo negli ultimi 5 anni.

DATI STORICI (in migliaia di Euro) 31.12.2014 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 31.12.2010
Attività finanziarie disponibili per la vendita 243.325 2.529.179 1.974.591 1.685.163 818.507
Attività finanziarie detenute sino a scadenza 4.827.363 5.818.019 3.120.428 - -
Crediti verso clientela 2.814.330 2.296.933 2.292.314 1.722.481 1.571.592
Debiti verso banche 2.258.967 6.665.847 557.323 2.001.734 752.457
Debiti verso clientela 5.483.474 4.178.276 7.119.008 1.657.224 1.802.011
Patrimonio netto 437.850 380.323 309.017 196.282 206.613
Margine d'intermediazione 280.930 264.196 244.917 121.453 94.430
Risultato della gestione finanziaria 249.631 219.609 191.166 89.310 69.986
Utile netto di pertinenza del Gruppo 95.876 84.841 78.076 26.535 18.626
KPI (1):
ROE 23,5% 24,8% 29,9% 12,6% 10,9%
ROA 1,7% 1,3% 1,5% 1,1% 1,1%
ROCA 1,3% 0,6% 1,0% 1,1% 1,1%
Cost/Income ratio 37,3% 28,9% 27,9% 39,1% 42,5%
Costo della qualità creditizia 1,5% 2,4% 3,0% 1,9% 1,9%
Crediti comm. in sofferenza netti/
Crediti comm.clientela
1,3% 2,6% 4,3% 4,3% 2,4%
Crediti commerciali in sofferenza netti/
Patrimonio netto
7,5% 13,4% 24,8% 33,7% 18,6%
Indice di copertura delle sofferenze lorde
Crediti commerciali
86,4% 78,4% 61,6% 58,9% 63,6%
Crediti commerciali deteriorati netti/
Crediti comm.clientela
4,6% 8,4% 18,9% 11,5% 14,1%
Crediti commerciali deteriorati netti/
Patrimonio netto
25,7% 42,8% 107,9% 96,6% 106,8%
Ratio Totale Fondi disponibili (2) 14,2% 13,5% 12,7% 10,8% 11,3%
Common Equity Tier 1 Ratio (2) 13,9% 13,7% 12,9% 11,2% 11,5%
Numero di azioni in circolazione (3) (in migliaia) 52.924 52.728 53.551 52.814 51.582
Book per share 8,27 7,21 5,77 3,72 4,01
EPS 1,81 1,61 1,46 0,51 0,36

(1) Per le definizioni dei KPI esposti in tabella si rinvia al Glossario allegato al bilancio consolidato.

(2) Dall'1 gennaio 2014 è applicabile la nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nel Regolamento UE n.575/2013 (CRR) e nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV). Vedasi quanto esposto al paragrafo Impatti modifiche normative. I dati dei periodi fino al 31 dicembre 2013 sono calcolati secondo la normativa previgente (Basilea 2). Il Coefficiente di solvibilità e il Core Tier 1 sono stati esposti rispettivamente alle voci Ratio Totale Fondi propri e Common Equity Tier 1 Ratio.

(3) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio

Contesto

La crisi globale iniziata nel 2007 è in rapida evoluzione e appare a tratti superata, almeno in alcuni paesi industrializzati. In altri, in particolare in Europa, la situazione permane molto complessa.

Le risposte attuate sono state di tipo monetario in Usa e Giappone ed hanno portato a diversificate riprese del PIL e contrazioni della disoccupazione, anche se con incertezze e dubbi in ordine alla qualità degli interventi adottati.

Le previsioni di crescita dell'economia globale sono state riviste al ribasso dalle organizzazioni internazionali durante l'anno, anche in relazione alle questioni geopolitiche ancora aperte in Ucraina e in Medio Oriente, e in generale alla discesa del prezzo del petrolio.

L'espansione dell'attività economica globale è proseguita a rilento, frenata da un Europa pressoché in stagnazione, e dalle performance dei Paesi emergenti, ancora al di sotto dei livelli pre-crisi (Cina e India), se non in difficoltà (Russia e Brasile).

Gli Stati Uniti, contrariamente allo scenario complessivo, hanno continuato a registrare invece una crescita del PIL e appaiono positivi i risultati sul mercato del lavoro.

In Europa è mancato il consenso politico per un intervento deciso in senso monetarista e nel contempo non è stato possibile, per note ragioni legate al consenso di breve termine, dare corpo alle riforme necessarie per migliorare l'ambiente economico. Le conseguenze sono state rilevanti sia nei paesi nord-europei, con tassi di crescita del PIL estremamente contenuti o nulli, sia nei paesi mediterranei, ed in particolare in Italia. Ovunque, per effetto della politica accomodante della BCE sui tassi di interesse, il rendimento del denaro è progressivamente sceso a livelli mai visti e pressoché prossimi a zero per la gran parte delle scadenze e per i rischi di migliore qualità. L'Italia ha continuato a mostrare tassi di crescita nulli o negativi, con accentuati livelli di disoccupazione soprattutto tra i giovani e soprattutto al sud.

Nell'Eurozona il PIL, in crescita nella prima metà dell'anno, ha rallentato nel secondo semestre. I sondaggi presso le imprese continuano a prefigurare un graduale miglioramento delle prospettive cicliche, anche se la fiducia è leggermente in calo rispetto alla fine dell'anno precedente.

L'inflazione è rimasta nettamente al di sotto dei target fissati dalla BCE, con una flessione più marcata a fine anno legata ai costi delle materie prime energetiche, soprattutto del petrolio ed al taglio delle stime di crescita dell'Eurozona e dei Paesi emergenti, mentre il commercio internazionale, tornato positivo, non ha compensato le spinte negative degli altri componenti. Verso la fine dell'anno il calo dell'Euro rispetto alle altre valute lascia ipotizzare un più marcato beneficio per l'esportazione; una barriera indiretta all'import in termini di incremento dei prezzi dei beni denominati in valuta diversa dall'Euro; infine un benefico incremento generale dei prezzi per effetto dell'inflazione importata", là dove le economie europee continuano ad acquisire beni e servizi denominati in valuta nonostante l'incremento del prezzo in Euro.

Nel nostro Paese, come in Europa, dall'inizio dell'estate 2014 i segnali di ripresa osservati da fine 2013 sono andati via via esaurendosi, fino a registrare una variazione negativa ad ottobre. Il peggioramento della bilancia commerciale e degli investimenti non sono stati compensati dal miglioramento dei consumi interni, in aumento nonostante la situazione ancora critica del mercato del lavoro.

Nel terzo trimestre del 2014 il PIL nazionale ha segnato una variazione negativa rispetto al trimestre precedente ed alla fine del 2013, e per fine anno 2014 è previsto un peggioramento pari allo 0,4%. Alcuni elementi di analisi suggeriscono cautela nella lettura dei dati (i costi energetici in forte riduzione, che riducono il PIL, non sono di per sé un male) e sarà opportuno rivedere le dinamiche ad inizio 2015.

Mercati di riferimento

Credito commerciale

Il mercato di riferimento della Banca è quello del credito commerciale a breve termine (finanziamenti per cassa a breve termine a società non finanziarie e famiglie produttrici) che al 30/06/2014 ammontava a 268 miliardi di euro. Dal 2008 è diminuito complessivamente del 26%, al 31 dicembre 2008 era infatti pari a 360 miliardi di euro. La riduzione dall'inizio della crisi è in parte effetto di una contrazione nella domanda; ed in parte è causata dalla stretta creditizia che ha ridotto il supporto degli intermediari finanziari all'economia del Paese.

Il mercato del factoring – è il factoring lo strumento usato dalla Banca per fornire supporto alle imprese - rappresenta, infatti, solo marginalmente il mercato di riferimento di Banca IFIS, e pertanto il turnover (il volume dei crediti acquistati nel periodo) ed il correlato posizionamento in tale mercato non costituiscono un obiettivo strategico per la Banca, anche se rappresentano comunque un chiaro elemento di visibilità con positive ricadute in termini di immagine, di valore e di mercato.

Spostando l'attenzione su questo mercato, esso ha registrato nell'anno 2014 un aumento nei volumi.

Nel biennio 2010-2011 era avvenuta, in capo ai gruppi bancari presenti, un'importante conversione degli impieghi corporate dai prodotti bancari tradizionali al factoring con conseguente forte aumento nei volumi.

I dati disponibili a livello nazionale (aggiornati al 30/11/2014) hanno evidenziato un aumento contenuto dei volumi nel 2014 e sempre alla stessa data un lieve incremento del turnover e un decremento dell'outstanding (montecrediti in essere alla data di riferimento).

A fine anno Banca IFIS ha realizzato un turnover complessivo annuo pari a 8,3 miliardi di euro, in crescita del 45,8% rispetto al 2013.

Non Performing loans

Il mercato dei non performing loans (NPL) si caratterizza per la presenza di operatori che approcciano il business secondo modalità anche molto diverse e rivolgendo la propria attenzione a portafogli spesso non omogenei. In particolare le disomogeneità riguardano la tipologia dei crediti oggetto di acquisto, i debitori ceduti, le modalità di recupero.

Quanto alla tipologia dei crediti oggetto di acquisto è possibile individuare almeno i seguenti segmenti:

  • NPL derivanti da mutui ipotecari e pertanto garantiti da immobili (residenziali, commerciali o industriali);
  • NPL derivanti da svariate forme tecniche e garantiti in via obbligazionaria da terze parti (da fidejussione, consorzi di garanza fidi, altri);
  • NPL derivanti da credito al consumo/finanziamenti finalizzati vantati verso persone fisiche e supportati da pignoramento/cessione del quinto dello stipendio;
  • NPL derivanti da credito al consumo, renting, automotive, finanziamenti finalizzati non assistiti da alcuna forma di garanzia o privilegio.

Quanto alla tipologia dei debitori sono individuabili almeno le categorie delle persone fisiche con o senza reddito stabile derivante da contratto di lavoro dipendente o pensione e le imprese tra le quali è opportuno discriminare tra le società di capitali da una parte e le società di persone/imprese individuali dall'altra.

Quanto alle modalità di recupero le due grandi macro aree sono costituite dal recupero giudiziale e dal recupero stragiudiziale.

Tutti questi elementi di differenziazione incidono in misura rilevante sulle potenzialità di generazione di flussi di cassa da parte dei portafogli NPL, sui processi operativi e sull'organizzazione aziendale necessaria per sostenerli, sui costi del recupero ed, infine e soprattutto, sui costi di acquisto dei portafogli dagli originator (che tendenzialmente sono società finanziarie di emanazione bancaria ma che possono essere imprese commerciali operanti nel retail di servizi o beni, o infine altri intermediari operanti nel settore dei NPL).

Inoltre, operano sul mercato soggetti economici con approcci diversi anche dal punto di vista dell'assunzione di rischio: ad operatori orientati all'acquisizione di portafogli e alla loro gestione fino all'incasso, si affiancano, spesso in collaborazione, operatori interessati alla sola gestione in cambio di fee commissionali.

Nell'analizzare il mercato dei NPL non si possono non considerare le variabili sopra indicate che comportano la compresenza di operatori di grandissima dimensione ed operatori di rilevanza economica marginale con approcci diversificati, che rispondono a normative eterogenee, diversamente dotati di mezzi finanziari e di un'ampia gamma di possibilità tecnologiche.

Il posizionamento dell'Area NPL della Banca, che oggi opera sul mercato retail attraverso il brand Credi Famiglia, è prevalentemente nel settore degli NPL derivanti da credito al consumo, renting, automotive, finanziamenti finalizzati non assistiti da alcuna forma di garanzia o privilegio, con possibilità di intervento anche nel settore degli NPL derivanti da credito al consumo/finanziamenti finalizzati vantati verso persone fisiche e supportati da pignoramento/cessione del quinto dello stipendio. Raramente, all'interno di operazioni più articolate, l'Area NPL di Banca IFIS è intervenuta anche su NPL derivanti da svariate forme tecniche e garantiti in via obbligazionaria da terze parti (da fidejussione, consorzi di garanza fidi, altri). L'Area NPL solitamente opera acquisendo portafogli crediti direttamente dai soggetti eroganti, altra modalità di acquisizione prevede la possibilità di acquisire tali portafogli da altri soggetti cessionari. Tale mercato, definito "secondario", sviluppato ed operativo in altre nazioni è in fase di sviluppo in Italia. L'Area NPL, in relazione alle asset class sopra menzionate, effettuerà acquisizioni sia sul mercato ordinario che su quello secondario. L'Area NPL potrebbe altresì valutare la possibilità di cedere parte dei portafogli acquisiti dopo aver trasformato i debitori in clienti paganti, ottenendo quindi sin da subito un importante margine rispetto al prezzo di acquisto dei suddetti crediti.

Il processo di evoluzione organizzativa dell'Area NPL prevede una continua ricerca di modalità di pagamento alternative che possano consentire ai debitori intenzionati a rimediare alla propria situazione debitoria nuove e più flessibili modalità di pagamento. In tal senso è in corso una rivisitazione del processo organizzativo di recupero volto alla trasformazione del debitore in cliente e alla conseguente gestione attiva del cliente anche attraverso attività di CRM. In relazione ai debitori con potenzialità di pagare ma senza la volontà di farlo è stata approntata una modalità di recupero giudiziale volta all'ottenimento del pignoramento del quinto dello stipendio o della pensione del debitore. È in fase di potenziamento la strutturata dedicata all'attività di Call Center, tale struttura verrà utilizzata sia come elemento di supporto dei piani di pagamento in corso (attività di remind e di recupero telefonico delle singole rate del piano) che come strumento per la prima lavorazione telefonica del portafoglio.

Crediti fiscali

Secondo l'Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa (fonte: Cerved Group, aggiornamento al terzo trimestre 2014) nel corso del 2014 si conferma la natura sistemica della crisi che sta colpendo le imprese italiane: le chiusure risultano in aumento in tutti i macro-settori e non risparmiano nessuna delle aree geografiche del Paese. Con le 3 mila procedure fallimentari aperte tra luglio e settembre 2014 il tasso di crescita si attesta su base annua al 14,1%. Il numero dei default aperti nel 2014 ha superato pertanto le 11 mila unità, per un incremento pari al 11,9% rispetto allo stesso periodo del 2013.

Il rischio medio di insolvenza delle imprese italiane (fonte: Cerved; il CeGRI, Cerved Group Risk Index è l'indice che sintetizza tale informazione su una scala continua da 1 – Minimo Rischio a 100 – Massimo Rischio) è stimato per il 2014 in lieve diminuzione a 74,3 punti (75,6 punti nel 2013), con l'attesa di una ulteriore riduzione nel 2015 a 70,1 punti. A livello di settori economici, l'evoluzione del CeGRI dal 2013 al 2014 è il seguente:

  • Agricoltura: da 64,2 a 63,6 (previsto a 62,5 nel 2015)
  • Industria: da 73,1 a 71,9 (previsto a 69,9 nel 2015)
  • Costruzioni: da 81,6 a 79,9 (previsto 77,8 nel 2015)
  • Servizi: da 74,8 a 73,0 (previsto a 71,4 nel 2015)

L'aumento del numero dei fallimenti nei primi nove mesi del 2014 riguarda tutte le forme giuridiche, anche se la crescita è differenziata: 13,9% per le società di capitale, 6,3% per le società di persone e 6,1% per le altre forme giuridiche. In tutti i settori dell'economia i fallimenti sono in aumento: a pagarne maggiormente le spese sono le imprese di servizi, con un aumento del 16,2%, segue l'edilizia (+11,8%) e continua l'aumento del fenomeno anche nell'industria (+3,5%).

L'aumento dei fallimenti è un fenomeno diffuso anche dal punto di vista geografico, anche se il tasso di crescita non è ovunque in aumento rispetto all'anno precedente. In particolare va segnalata la situazione del Nord Est, che dopo aver registrato un aumento delle procedure fallimentari a doppia cifra nei primi nove mesi del 2013, si trova a fronteggiare nel 2014 un aumento del 4,4%. Situazione simile al Centro ed al Sud/Isole, aree in cui è stato confermato il trend 2013 con un incremento per entrambe le zone prossimo al 14% nei primi nove mesi del 2014. Continua il peggioramento nel Nord Ovest, che è passato dal 9,6% del 2013 al 13,8% dei tre trimestri 2014.

Tra luglio e settembre sono state aperte 500 procedure concorsuali non fallimentari, fenomeno in netto rallentamento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-24%), nei primi nove mesi il numero totale di istanze presentate è stato pari a 2.200 in calo del 40%.

Dal punto di vista settoriale, circa la metà delle procedure non fallimentari riguarda imprese che operano nel terziario, per cui tra gennaio e settembre 2014 si osserva una diminuzione del 12,5% rispetto allo stesso periodo del 2013. Il decremento è più marcato per le imprese manifatturiere (- 19,8%), mentre è marginale per quelle edilizie (-6,2%). Dal punto di vista geografico, il fenomeno risulta in forte calo in tutta la Penisola, con un picco nel Nord Est (-18,2%), seguito dal Sud e Isole (- 16,2%), Centro (-16,8%) e Nord Ovest (-8,9%).

Nell'ambito della dinamica relativa alle procedure concorsuali sopra descritta, il mercato dei crediti fiscali normalmente ceduti dalle procedure concorsuali si è collocato nell'ultimo quinquennio tra i 40 ed i 50 milioni di euro, con alcuni picchi legati alla vendita di grosse partite di crediti vantati da procedure concorsuali di gruppi industriali di dimensioni rilevanti e/o di Amministrazioni Straordinarie.

Stante la situazione economica nazionale, è prevedibile un incremento dell'operatività relativa al mondo delle Procedure Concorsuali (Fallimenti, Concordati Preventivi, Liquidazioni Coatte Amministrative ed Amministrazioni Straordinarie), a dispetto di una lieve diminuzione delle società in Liquidazione e delle domande di Concordato "in bianco". Inoltre, il consolidato rapporto con le primarie società proponenti Concordati Fallimentari (Assuntori) ha contribuito fortemente ad ampliare i volumi d'acquisto, anche per l'anno 2014.

Raccolta retail

Il Gruppo è ormai da 7 anni presente nel mercato della raccolta retail con risultati eccellenti. La visibilità raggiunta attraverso il prodotto di raccolta on line Rendimax ha permesso un importante accreditamento in un settore sostanzialmente in continua evoluzione. Ad esso si è affiancato il conto corrente Contomax, avviato a gennaio 2013, la cui raccolta è gradualmente cresciuta nel corso del 2013 per poi stabilizzarsi nel 2014.

Il mercato della raccolta retail, con particolare riferimento allo specifico settore dei conti deposito on line, appare ormai, dal punto di vista dell'offerta di prodotto, un mercato piuttosto consolidato al quale partecipano sia banche tradizionali già presenti sul territorio anche attraverso una rete di sportelli dedicata alla raccolta diretta sia operatori specializzati nella raccolta on line. Tuttavia la raccolta retail continua a rappresentare una fondamentale fonte di raccolta.

La qualità del servizio continua a rappresentare uno dei fondamentali di questo prodotto che attraverso una gestione interna del call center e dell'ufficio operativo è stabilmente riconosciuto dalla clientela come il più efficiente rappresentando, anche sotto questo profilo, un punto di riferimento del mercato.

Impatti modifiche normative

Si evidenziano alcune modifiche normative intervenute nel 2014 rilevanti per Banca IFIS.

  • Si segnala che dall'1 gennaio 2014, il Gruppo ha adottato i seguenti nuovi principi contabili:
  • -IFRS 10 Bilancio consolidato
  • -IFRS 12 Informativa sulle partecipazioni in altre entità
  • -Revisione dello IAS 27 Bilancio consolidato

L'adozione di tali nuovi principi contabili non ha prodotto effetti significativi per il Gruppo Banca IFIS.

Dall'1 gennaio 2014 è applicabile la nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nel Regolamento UE n.575/2013 (CRR) e nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV). Tale quadro normativo prevede, ai fini della determinazione del patrimonio di vigilanza consolidato e del calcolo degli assorbimenti patrimoniali, l'inclusione della Holding del Gruppo nel perimetro di consolidamento, disciplinando la computabilità degli interessi di minoranza nei fondi propri consolidati.

Aggregati patrimoniali ed economici di Gruppo

Aggregati patrimoniali

I PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2014 2013 ASSOLUTA %
Attività finanziarie disponibili per la vendita 243.325 2.529.179 (2.285.854) (90,4)%
Attività finanziarie detenute sino a scadenza 4.827.363 5.818.019 (990.656) (17,0)%
Crediti verso banche 274.858 415.817 (140.959) (33,9)%
Crediti verso clientela 2.814.330 2.296.933 517.397 22,5%
Attività materiali e immateriali 57.238 47.100 10.138 21,5%
Altre voci dell'attivo 92.180 230.749 (138.569) (60,1)%
Totale attivo 8.309.294 11.337.797 (3.028.503) (26,7)%
Debiti verso banche 2.258.967 6.665.847 (4.406.880) (66,1)%
Debiti verso clientela 5.483.474 4.178.276 1.305.198 31,2%
Passività finanziarie di negoziazione - 130 (130) (100,0)%
Altre voci del passivo 129.003 113.221 15.782 13,9%
Patrimonio netto 437.850 380.323 57.527 15,1%
Totale passivo e patrimonio netto 8.309.294 11.337.797 (3.028.503) (26,7)%

Attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS)

Le attività finanziarie disponibili per la vendita includono titoli di debito e titoli di capitale e si attestano al 31 dicembre 2014 a 243,3 milioni di euro, in diminuzione del 90,4% rispetto ai 2.529,2 milioni di euro a fine 2013. La relativa riserva da valutazione al netto dell'effetto fiscale è pari a 6,0 milioni di euro al 31 dicembre 2014 (-10,0 milioni di euro rispetto alla fine 2013). La variazione nella dimensione del portafoglio rispetto alla fine dell'esercizio precedente costituisce la ragione principale della contrazione della riserva AFS.

Tale portafoglio titoli è detenuto per le finalità descritte al successivo paragrafo "Portafoglio Titoli".

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza (HTM)

Il portafoglio Attività finanziarie detenute sino alla scadenza ammonta al 31 dicembre 2014 a 4.827,4 milioni di euro, in diminuzione del 17,0% rispetto alla fine dell'esercizio 2013 ed è costituito da titoli di Stato italiani con scadenza residua al momento dell'acquisto superiore ad un anno. Il portafoglio HTM presenta alla data di riferimento plusvalenze nette non contabilizzate per un importo pari a 133,7 milioni di euro, al lordo del relativo effetto fiscale. Queste plusvalenze non sono state rilevate in ottemperanza al criterio del costo ammortizzato applicabile al portafoglio in analisi.

Tale portafoglio titoli è detenuto per le finalità descritte al successivo paragrafo "Portafoglio Titoli".

I crediti verso banche

Il totale dei crediti verso banche al 31 dicembre 2014 è pari a 274,9 milioni di euro, rispetto ai 415,8 milioni al 31 dicembre 2013 (-33,9%). Questa voce comprende alcuni titoli non quotati in un mercato

attivo con controparti bancarie, per un ammontare di 11,0 milioni di euro (-54,2% rispetto al 31 dicembre 2013) ed impieghi di tesoreria presso altri istituti di credito per 263,8 milioni di euro (-32,7% rispetto al 31 dicembre 2013), connessi essenzialmente al mantenimento di disponibilità eccedenti sul sistema.

Portafoglio titoli

Al fine di fornire una visione aggregata del portafoglio titoli del Gruppo si commentano di seguito il portafoglio titoli di debito, rappresentato a bilancio in diverse voci dell'attivo, ed il portafoglio titoli di capitale.

Portafoglio titoli di debito

L'ammontare dei titoli di debito detenuti in portafoglio al 31 dicembre 2014 è pari a 5.068,3 milioni di euro, in diminuzione del 39,4% rispetto al 31 dicembre 2013, a seguito del rimborso di titoli giunti a scadenza nel periodo per 3.538,0 milioni di euro. La Banca non effettua alcuna azione di trading sul portafoglio titoli. Il 44,1% dei titoli presenti in portafoglio al 31 dicembre 2014 ha scadenza entro dicembre 2015, il 14,8% entro dicembre 2016, il 13,8% entro il 2017 e il 27,3% entro la fine del 2018.

Questa importante dotazione ha consentito a Banca IFIS di attingere provvista a costi contenuti attraverso operazioni di pronti contro termine sulla piattaforma MTS o di rifinanziamento sull'Eurosistema.

Tali titoli sono stati classificati come rappresentato nella tabella seguente, sulla base delle caratteristiche intrinseche del titolo ed in conformità a quanto previsto dallo IAS 39.

PORTAFOGLIO TITOLI DI DEBITO CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2014 31.12.2013 ASSOLUTA %
TITOLI DI DEBITO INCLUSI FRA:
Attività finanziarie disponibili per la vendita 229.868 2.515.810 (2.285.942) (90,9)%
Attività finanziarie detenute sino a scadenza 4.827.363 5.818.019 (990.656) (17,0)%
Crediti verso banche - titoli obbligazionari 11.025 24.048 (13.023) (54,2)%
Totale titoli in portafoglio 5.068.256 8.357.877 (3.289.621) (39,4)%

Si riporta di seguito la suddivisione per emittente e per scadenza dei titoli di debito in portafoglio.

Emittente Entro il
31.03.2015
Tra l'1.04.2015
e il 30.06.2015
Tra l'1.07.2015
e il 30.09.2015
Tra l'1.10.2015
e il 31.12.2015
Tra l'1.01.2016
e il 31.12.2016
Tra l'1.01.2017
e il 31.12.2018
Totale
Titoli governativi 178.649 1.193.483 155.721 697.049 747.447 2.084.369 5.056.718
% sul totale 3,5% 23,5% 3,1% 13,8% 14,7% 41,1% 99,7%
Banche 3.014 3.005 - 5.006 513 11.538
% sul totale 0,1% 0,1% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,3%
Totale 181.663 1.196.488 155.721 697.049 752.453 2.084.882 5.068.256
% sul totale 3,6% 23,6% 3,1% 13,8% 14,8% 41,1% 100%

Portafoglio titoli di capitale

Tra le attività finanziarie disponibili per la vendita sono inclusi titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza in società non quotate per 13,5 milioni di euro (+0,7% rispetto al 31 dicembre 2013), ritenute di interesse strategico per Banca IFIS. La variazione rispetto alla fine del 2013 è dovuto all'effetto contrapposto dei seguenti eventi:

  • vendita delle quote che la Banca deteneva in un istituto di credito, la cui riserva da valutazione precedentemente iscritta è stata riversata a conto economico realizzando utili per 231 mila euro;

  • classificazione tra gli AFS di strumenti partecipativi di capitale derivanti dalla ristrutturazione di una posizione creditizia.

I crediti verso clientela

Il totale dei crediti verso la clientela al 31 dicembre 2014 è pari a 2.814,3 milioni di euro, in aumento del 22,5%, +517,4 milioni, rispetto ai 2.296,9 milioni di euro a fine del 2013. Nel dettaglio, i crediti commerciali aumentano di 516,6 milioni di euro rispetto alla chiusura dell'esercizio 2013 (+26,7%). La forte crescita degli impieghi è stata realizzata grazie alla spinta commerciale sulle imprese del Paese che ha trovato buon successo in un mercato ancora caratterizzato da una diminuzione dei prestiti erogati dalle banche. L'aumento degli impieghi si è realizzato nonostante la presenza di importanti incassi delle esposizioni nei confronti della Pubblica Amministrazione (PA). L'incidenza delle esposizioni creditizie verso la PA al 31 dicembre 2014 è pari al 27,1% del totale dei crediti del settore contro il 27,0% al 31 dicembre 2013 mentre l'incidenza delle esposizioni verso il settore privato è pari al 72,9% (contro il 73,0% al 31 dicembre 2013). I crediti DRL (Distressed Retail Loans) aumentano di 7,5 milioni di euro (+5,8%) e i crediti fiscali aumentano di 29,2 milioni di euro (+32,3%). Per quanto riguarda il settore Governance e Servizi, i crediti diminuiscono di 35,9 milioni di euro (- 25,6%) prevalentemente per effetto della scadenza dei pronti contro termine attivi con controparte Cassa di Compensazione e Garanzia per 52,7 milioni di euro. La suddetta diminuzione risulta in parte compensata dall'aumento per 22,6 milioni di euro della marginazione in Cassa Compensazione e Garanzia legata alle operazioni di pronti contro termine passivi in Titoli di Stato sulla piattaforma MTS .

CREDITI VERSO LA CLIENTELA: CONSISTENZE VARIAZIONE
COMPOSIZIONE SETTORIALE (in migliaia di euro) 31.12.2014 31.12.2013 ASSOLUTA %
Crediti commerciali 2.455.052 1.938.415 516.637 26,7%
- di cui deteriorati 112.628 162.609 (49.981) (30,7)%
Distressed retail loans 135.429 127.945 7.484 5,8%
- di cui deteriorati 135.426 127.945 7.481 5,8%
Crediti Fiscali 119.473 90.282 29.191 32,3%
- di cui deteriorati 34 499 (465) (93,2)%
Governance e Servizi 104.376 140.291 (35.915) (25,6)%
- di cui Cassa di Compensazione e Garanzia 102.707 80.090 22.617 28,2%
- di cui Pronti contro termine attivi - 52.698 (52.698) (100,0)%
Totale crediti verso la clientela 2.814.330 2.296.933 517.397 22,5%
- di cui deteriorati 248.088 291.053 (42.965) (14,8)%

La distribuzione delle esposizioni creditizie verso la clientela è sostanzialmente allineata a quella del settore Crediti Commerciali e mostra una quota del 27,9% verso la Pubblica Amministrazione (contro 26,7% al 31 dicembre 2013), e del 72,1% verso il settore privato (contro 73,3% al 31 dicembre 2013).

Per quanto attiene all'attività a favore delle PMI, la durata dei finanziamenti si conferma a breve termine, in linea con la strategia di supporto al capitale circolante che rappresenta l'attività centrale.

La distribuzione territoriale evidenzia una quota del 95,4% dei crediti verso la clientela residente in Italia (97,9% al 31 dicembre 2013) ed una quota del 4,6% verso la clientela residente all'estero (2,1% al 31 dicembre 2013).

Infine si segnala che la voce comprende n. 4 posizioni per un ammontare di 181,0 milioni di euro che rientrano nella categoria dei grandi rischi.

Qualità del credito

Può una piccola/media impresa avere lo stesso merito di credito di una grande impresa?

La Banca riesce, tramite l'adozione di un modello di business idoneo a trasferire il rischio dai clienti ai debitori più strutturati, a mitigare la propria esposizione ai rischi di default della clientela. Anche se il perdurare dell'andamento negativo dell'economia ha comportato deterioramenti in capo a controparti debitrici di qualità più elevata, la dinamica appare ancora in miglioramento, come già rilevato nell'esercizio 2013, per la parte significativa dei crediti deteriorati che è quella relativa ai soli Crediti Commerciali come indicati nella tabella che segue. In particolare, le ragioni di tale positivo effetto trovano spiegazione in: a) prosegue la contrazione nel flusso di nuove sofferenze; b) il Gruppo presenta un'elevata capacità di rettificare con la massima tempestività le posizioni che rivelino non essere idonee a mantenere il valore originario (con coerente impatto alla voce rettifiche/perdite del Conto Economico); infine c) è stata posta particolare enfasi nella gestione delle posizioni ad incaglio oggettivo, con sostanziali miglioramenti.

Il totale delle attività deteriorate nette ammonta a 248,1 milioni di euro contro 291,1 milioni a fine 2013 (-14,8%). Per i soli Crediti Commerciali, la cui dinamica è la sola di effettivo interesse ai fini della considerazione della qualità del credito della Banca, il totale delle attività deteriorate nette si attesta a 112,6 milioni di euro da 162,6 milioni a fine 2013, con un calo del 30,7%.

Le attività deteriorate includono i crediti del settore DRL, che passano da 127,9 milioni di euro a 135,4 milioni di euro (+5,8%). La variazione registrata è conseguenza, da un lato, dell'acquisto di un importante portafoglio di crediti non performing per un valore nominale di 1.263 milioni di euro, dall'altro, della vendita di crediti cambiari per un valore nominale di 219 milioni di euro. L'attività di tale settore è per natura strettamente connessa al recupero di crediti deteriorati e pertanto i crediti DRL sono esposti tra le sofferenze e gli incagli. In particolare, tali crediti mantengono la medesima classificazione adottata dal cedente se intermediario soggetto a normativa equivalente a Banca IFIS; diversamente, qualora la Banca non abbia accertato lo stato di insolvenza del debitore, i crediti vengono classificati fra gli incagli. Per le ragioni sopra esposte l'ammontare dei crediti DRL classificati a sofferenza o incaglio non rappresenta una criticità ma al contrario una normale e positiva espressione di business del comparto.

QUALITA' DEL CREDITO
(in migliaia di euro)
CREDITI
COMMERCIALI
DRL CREDITI
FISCALI
GOVERNANCE
E SERVIZI
TOTALE
CONS.
Crediti in sofferenza
Dati al 31.12.2014 33.049 70.089 - - 103.138
Dati al 31.12.2013 50.804 66.505 499 - 117.808
Variazione % (34,9)% 5,4% (100,0)% - (12,5)%
Crediti in incaglio -
Dati al 31.12.2014 37.857 65.337 34 - 103.228
Dati al 31.12.2013 61.796 61.440 - - 123.236
Variazione % (38,7)% 6,3% 0,0% - (16,2)%
Esposizioni ristrutturate -
Dati al 31.12.2014 14.374 - - - 14.374
Dati al 31.12.2013 8.351 - - - 8.351
Variazione % 72,1% - - - 72,1%
Esposizione scadute -
Dati al 31.12.2014 27.348 - - - 27.348
Dati al 31.12.2013 41.658 - - - 41.658
Variazione % (34,4)% - - - (34,4)%
Totale attività deteriorate nette
Dati al 31.12.2014 112.628 135.426 34 - 248.088
Dati al 31.12.2013 162.609 127.945 499 - 291.053
Variazione % (30,7)% 5,8% (93,2)% - (14,8)%
Crediti in bonis netti verso clientela -
Dati al 31.12.2014 2.342.424 3 119.439 104.376 2.566.242
Dati al 31.12.2013 1.775.806 - 89.783 140.291 2.005.880
Variazione % 31,9% 0,0% 33,0% (25,6)% 27,9%
Totale crediti per cassa verso clientela
Dati al 31.12.2014 2.455.052 135.429 119.473 104.376 2.814.330
Dati al 31.12.2013 1.938.415 127.945 90.282 140.291 2.296.933
Variazione % 26,7% 5,8% 32,3% (25,6)% 22,5%

Per quanto riguarda i Crediti Commerciali, le sofferenze verso la clientela, al netto delle rettifiche di valore, si attestano al 31 dicembre 2014 a 33,0 milioni di euro contro 50,8 milioni di euro a dicembre 2013, con un decremento del 34,9%. Tale diminuzione è dovuta: alla contrazione nel flusso di nuovi ingressi; al positivo realizzo di alcune posizioni già classificate a sofferenza risalenti ad esercizi trascorsi; alle rettifiche di valore operate nel periodo.

Gli incagli ammontano a 37,9 milioni di euro, rispetto ai 61,8 milioni a dicembre 2013 (-38,7%), mentre le esposizioni ristrutturate passano da 8,4 milioni di euro del 2013 a 14,4 milioni di euro al 31 dicembre 2014.

Le esposizioni scadute ammontano a 27,3 milioni di euro contro i 41,7 milioni a dicembre 2013 (- 34,4%). Le esposizioni scadute nette si riferiscono per 3,9 milioni di euro (6,0 milioni a fine 2013) a crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione acquistati a titolo definitivo nell'ambito dell'attività di finanziamento.

L'andamento virtuoso dei crediti deteriorati, pur in un contesto economico difficile, è anche il risultato della corretta calibrazione del modello di assunzione del rischio di credito e dell'attenta gestione delle esposizioni verso la clientela, accompagnato da un virtuoso processo di monitoraggio.

In netto miglioramento sia il rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi che passa dal 2,6% a fine 2013 all'1,3% al 31 dicembre 2014, sia il rapporto tra incagli netti e impieghi che passa dal 3,2% al 1,5%. Il rapporto tra il totale attività deteriorate nette e impieghi passa dall'8,4% a fine 2013 al 4,6% al 31 dicembre 2014 e al 25,7% rispetto al patrimonio netto della Banca (42,8% a fine 2013).

CREDITI COMMERCIALI DETERIORATI
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE(1) INCAGLI RISTRUTTURATE SCADUTE TOTALE
SITUAZIONE AL 31.12.2014
Valore nominale attività deteriorate 243.729 51.291 15.972 28.020 339.012
Incidenza sul totale crediti lordi 9,1% 1,9% 0,6% 1,0% 12,6%
Rettifiche di valore 210.680 13.434 1.598 672 226.384
Incidenza sul valore lordo 86,4% 26,2% 10,0% 2,4% 66,8%
Valore di bilancio 33.049 37.857 14.374 27.348 112.628
Incidenza sul totale crediti netti 1,3% 1,5% 0,6% 1,1% 4,6%
SITUAZIONE AL 31.12.2013
Valore nominale attività deteriorate 234.681 72.302 9.395 42.432 358.810
Incidenza sul totale crediti lordi 11,0% 3,4% 0,4% 2,0% 16,8%
Rettifiche di valore 183.877 10.506 1.044 774 196.201
Incidenza sul valore nominale 78,4% 14,5% 11,1% 1,8% 54,7%
Valore di bilancio 50.804 61.796 8.351 41.658 162.609
Incidenza sul totale crediti netti 2,6% 3,2% 0,4% 2,1% 8,4%

(1) Le sofferenze vengono rilevate in bilancio sino al totale esaurimento delle procedure legali di recupero del credito.

Le immobilizzazioni immateriali e materiali

Le immobilizzazioni immateriali si attestano a 6,6 milioni di euro, contro 6,4 milioni di euro al 31 dicembre 2013 (+3,1%).

La voce è riferita a software per 5,8 milioni di euro e ad avviamento per 0,8 milioni il quale emerge dal processo di consolidamento della partecipazione in IFIS Finance Sp.Z o.o..

Le immobilizzazioni materiali si attestano a 50,7 milioni di euro e risultano incrementate del 24,4% a seguito dell'acquisto di un immobile, sito in Firenze, destinato a diventare la nuova sede dell'area di business NPL.

Gli immobili iscritti a fine esercizio tra le immobilizzazioni materiali sono principalmente riferiti all'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre – Venezia sede della Banca, e all'immobile sito in Mestre – Venezia ove sono stati trasferiti dei servizi della Banca.

Il valore di bilancio di tali immobili risulta supportato da perizia effettuata da soggetti esperti nella valutazione di immobili di pregio. L'immobile "Villa Marocco" non viene ammortizzato in considerazione del fatto che il valore residuo stimato al termine della sua vita utile prevista è superiore al valore contabile.

Risulta iscritto altresì per 4,0 milioni di euro l'immobile sito in Firenze, acquisito in locazione finanziaria, attuale sede dell'area di business NPL.

Le attività e passività fiscali

Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.

Le attività per imposte anticipate, pari al 31 dicembre 2014 a 38,3 milioni di euro, sono riferite per 36,0 milioni a rettifiche di valore su crediti deducibili negli esercizi successivi.

Le passività per imposte differite, pari al 31 dicembre 2014 a 14,3 milioni di euro, sono prevalentemente riferite per 6,1 milioni alla valutazione dei crediti fiscali della ex controllata Fast Finance S.p.A., avvenuta in sede di business combination, e per 2,8 milioni alla fiscalità rilevata sulla riserva da valutazione dei titoli AFS in portafoglio.

Altre attività e altre passività

Le altre attività si attestano a 51,8 milioni di euro al 31 dicembre 2014 (-73,1% al 31 dicembre 2013), prevalentemente per effetto della chiusura dell'operazione di cartolarizzazione con conseguente azzeramento dei crediti nei confronti dell'SPV, corrispondenti ai fondi disponibili presso lo stesso derivanti dagli incassi non ancora corrisposti all'originator in base alle caratteristiche tecniche dell'operazione. La voce include un credito verso la controllante La Scogliera S.p.A. per 10,6 milioni di euro, derivante dall'applicazione del consolidato fiscale, per effetto dei maggiori acconti su imposte pagati rispetto all'ammontare dovuto.

Tra le altre passività, che a fine periodo ammontano a 111,1 milioni di euro, si rileva un incremento per 17,2 milioni di euro prevalentemente relativo a partite da accreditare alla clientela in attesa di imputazione.

La raccolta

La dinamica della raccolta, al netto del conto deposito rendimax e del conto corrente contomax, va analizzata in modo integrato in funzione dell'andamento del mercato ed è costituita da raccolta wholesale mediante pronti contro termine (classificati tra i debiti verso la clientela in quanto effettuati con controparte formalmente non bancaria), da operazioni di rifinanziamento sull'Eurosistema, nonché da operazioni di breve termine messe in atto dalla tesoreria verso altri istituti bancari.

RACCOLTA ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2014 2013 ASSOLUTA %
Debiti verso clientela: 5.483.474 4.178.276 1.305.198 31,2%
Pronti contro termine 2.082.854 263.670 1.819.184 689,9%
Rendimax 3.241.746 3.817.745 (575.999) (15,1)%
Contomax 72.454 50.342 22.112 43,9%
Altri debiti 86.420 46.519 39.901 85,8%
Debiti verso banche: 2.258.967 6.665.847 (4.406.880) (66,1)%
Eurosistema 2.226.872 6.656.465 (4.429.593) (66,5)%
Altri debiti 32.095 9.382 22.713 242,1%
Totale raccolta 7.742.441 10.844.123 (3.101.682) (28,6)%

Il totale della raccolta, che al 31 dicembre 2014 risulta pari a 7.742,4 milioni di euro con un decremento del 28,6% rispetto al 31 dicembre 2013, è rappresentata per il 70,8% da Debiti verso la clientela (38,5% al 31 dicembre 2013) e per il 29,2% da Debiti verso banche (61,5% al 31 dicembre 2013).

Il considerevole decremento dell'ammontare dei Debiti verso banche rispetto alla fine del precedente esercizio è conseguenza del minor ricorso al rifinanziamento sull'Eurosistema rispetto all'utilizzo della piattaforma MTS e controparte Cassa di Compensazione e Garanzia (classificata tra i debiti verso la clientela). L'utilizzo della fonte BCE o della piattaforma MTS trova ragione esclusiva in valutazioni di convenienza economica dovute all'andamento dei tassi di interesse.

I Debiti verso la clientela ammontano al 31 dicembre 2014 a 5.483,5 milioni di euro, (+31,2% rispetto al 31 dicembre 2013). L'incremento è dovuto principalmente al maggior utilizzo di pronti contro termine con sottostante titoli di Stato e controparte Cassa di Compensazione e Garanzia che si attesta a 2.082,9 milioni di euro (contro 263,7 milioni di euro a fine 2013). La raccolta retail si attesta a 3.314,2 milioni di euro del 31 dicembre 2014 contro i 3.868,1 milioni di euro del 31 dicembre 2013 quale conseguenza della riduzione dei tassi avvenuta nel corso dell'anno in modo graduale.

La Banca continua a farsi carico dell'imposta di bollo proporzionale su rendimax e contomax, pari allo 0,20%.

I Debiti verso banche, che ammontano a 2.259,0 milioni di euro (rispetto ai 6.665,8 milioni a dicembre 2013), risultano composti principalmente da raccolta derivante da operazioni di rifinanziamento su Eurosistema per 2.226,9 milioni di euro rispetto ai 6.656,5 milioni al 31 dicembre 2013. Tali valori includono operazioni di LTRO per 500,0 milioni di euro ad un costo pari al tasso BCE (oggi 0,05%) con scadenza 26 febbraio 2015 e la tranche TLTRO di dicembre 2014 per 119,6 milioni di euro ad un tasso fisso dello 0,15% con scadenza 26 settembre 2018. Nel mese di ottobre 2014 la Banca ha annullato integralmente le proprie obbligazioni emesse e riacquistate sulle quali è stata ottenuta la garanzia del Governo italiano per un ammontare complessivo di 207 milioni di euro.

La rimanente parte dei debiti verso banche è rappresentata da depositi interbancari per 32,1 milioni di euro, di cui 10,0 milioni su piattaforma E-Mid.

Fondi per rischi e oneri

FONDI PER RISCHI E ONERI ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2014 2013 ASSOLUTA %
Controversie legali 1.527 375 1.152 307,2%
Accantonamento quota di intervento FITD 461 158 303 191,8%
Totale fondi per rischi e oneri 1.988 533 1.455 273,0%

Controversie legali

Il fondo in essere al 31 dicembre 2014 pari a 2,0 milioni di euro è costituito da una controversia in ambito giuslavoristico per 45 mila euro, quattro controversie legate ai Crediti Commerciali per 1.449 mila euro, di cui 1.119 mila euro sono stati accantonati nel 2014, e da cinque controversie legate a crediti del settore DRL per 33 mila euro, interamente accantonati nell'esercizio in esame.

A livello aggregato la Banca rileva passività potenziali per complessivi euro 12,4 milioni di petitum, rappresentate da n. 17 controversie; per tali posizioni la Banca, supportata dal parere dei propri legali, non ha provveduto a stanziare fondi a bilancio in quanto il rischio di soccombenza risulta non probabile.

Contenzioso fiscale

In data 25 luglio 2008 ha avuto inizio un controllo fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale del Veneto per l'anno d'imposta 2005. Tale controllo si è concluso in data 5 dicembre 2008 con il rilascio del processo verbale di constatazione, dal quale sono emersi due rilievi, entrambi collegati alla corretta determinazione del plafond di deducibilità dei crediti ex articolo 106, terzo comma, del DPR 917/86, per complessivi 1,4 milioni di euro. Peraltro, considerato che il meccanismo del plafond pone dei limiti alla deducibilità delle svalutazioni su crediti e che l'eccedenza (derivante dal raffronto tra plafond e svalutazioni nette effettuate) è deducibile per quote costanti nei diciotto esercizi successivi, l'applicazione del criterio indicato nel citato processo verbale di constatazione comporterebbe un beneficio fiscale per la Banca per gli esercizi successivi al 2005.

Nel processo verbale di constatazione sopra citato è inoltre stata fatta una segnalazione relativamente ad una presunta operazione elusiva di cui all'articolo 37-bis del D.P.R. 600/73 afferente la svalutazione, effettuata nell'anno 2003, della partecipazione in Immobiliare Marocco S.p.A. (società fusa per incorporazione nell'Emittente con atto del 19 ottobre 2009), dedotta in quinti negli esercizi successivi sulla base delle perdite rilevate da tale società ai sensi degli articoli 61 e 66 del D.P.R. 917/86 (in vigore fino al 31 dicembre 2003). In data 2 febbraio 2009 è stato notificato un avviso da parte dell'Agenzia che ha richiesto di produrre chiarimenti in merito all'operazione di svalutazione, a cui la Banca ha prontamente risposto.

Sempre con riferimento alla segnalazione relativa alla presunta operazione elusiva, in data 3 dicembre 2009 è stato notificato alla Banca un avviso di accertamento per l'anno 2004 in cui l'Agenzia delle Entrate rettifica il reddito per l'anno 2004 ai fini Ires, applicando la norma antielusiva 26 di cui all'articolo 37-bis del DPR 600/73 per complessivi euro 837 mila, con una maggiore imposta dovuta per l'anno di imposta in questione pari a circa euro 276 mila più interessi e sanzioni.

In data 21 giugno 2010 è stato notificato alla Banca un avviso di accertamento per l'annualità successiva, in cui l'Agenzia delle Entrate rettifica il reddito per l'anno 2005 ai fini Ires, applicando la

norma antielusiva di cui all'articolo 37-bis del DPR 600/73, per complessivi euro 837 mila, con una maggiore imposta dovuta per l'anno di imposta in questione pari a circa euro 276 mila più interessi e sanzioni. Lo stesso avviso di accertamento, per l'annualità 2005, recuperava a tassazione la quota relativa alla rideterminazione del plafond di deducibilità delle perdite su crediti in merito ai due rilievi sopra descritti per complessivi euro 1,4 milioni di euro, con una maggiore imposta dovuta per l'anno 2005 pari a circa euro 478 mila più interessi e sanzioni.

Successivamente, entro la chiusura dell'esercizio 2010 è giunta alla Banca comunicazione di annullamento in autotutela per gli avvisi di accertamento emessi sull'annualità 2005.

In merito all'avviso di accertamento per l'annualità 2004, in data 22 febbraio 2011 si è discusso il ricorso avanti la commissione tributaria provinciale di primo grado di Venezia. In data 29 giugno 2011 è stata emessa la sentenza dalla CTP di Venezia che ha rigettato il ricorso presentato. In data 7 novembre 2011 è stata notificata alla Banca la cartella di pagamento per le somme iscritte a ruolo a valle della sentenza di primo grado, come previsto dalla normativa in materia di accertamento e riscossione, pari a complessivi 423 mila euro, versati da Banca IFIS in data 29 dicembre 2011. Si è proceduto quindi a presentare il ricorso in commissione tributaria Regionale avverso la sentenza in oggetto. In data 25 settembre 2012 si è discusso il ricorso avanti la commissione tributaria regionale di secondo grado di Venezia. In data 18 ottobre 2012 è stata emessa la sentenza dalla CTR di Venezia che ha accolto l'appello di Banca IFIS S.p.A. e di La Scogliera S.p.A. e in totale riforma della sentenza di primo grado ha proceduto ad annullare gli avvisi di accertamento impugnati, relativi all'annualità 2004, e ha condannato l'Ufficio a rifondere alle società appellanti le spese di entrambi i gradi di giudizio.

Come conseguenza della sentenza di secondo grado, l'Agenzia delle Entrate ha provveduto a restituire le somme versate dalla Banca in seguito all'esito negativo del primo appello, precedentemente iscritte a credito nella contabilità della Banca, per un importo pari a 423 mila euro.

In data 22 agosto 2012 è stato notificato alla Banca un avviso di accertamento sull'annualità 2005 strettamente correlato agli avvisi che erano stati notificati nel corso del 2010 e successivamente annullati in autotutela entro la fine dello stesso anno. L'avviso di accertamento notificato, oltre a contenere le stesse contestazioni e pertanto richieste di somme (quanto a imposte e sanzioni) inserite nel precedente avviso poi annullato, ipotizza come elusive anche alcune operazioni di trading e prestito titoli contestando la deduzione di somme, quali minusvalenze indeducibili e manufactured dividend, per complessivi 6,3 milioni di euro; la maggiore imposta complessivamente richiesta per quest'ultimo rilievo ammonta a totale 2,1 milioni di euro, più interessi e sanzioni.

Il totale ripreso a tassazione nell'avviso di accertamento in questione ammonta pertanto a 8,6 milioni di euro, con una maggiore imposta per l'anno di imposta in questione pari a 2,8 milioni di euro. L'avviso di accertamento, che ad oggi è oltre il termine di scadenza naturale per la sua emissione che corrisponde al 31 dicembre 2010, è stato inviato sulla base dell'ipotesi formulata dall'ufficio di essere in presenza di uno dei presupposti che la norma prevede per il raddoppio dei termini ovvero l'ipotesi che vi sia una fattispecie penalmente sanzionata.

In merito a tale avviso di accertamento la Banca ha inoltrato istanza di accertamento con adesione, al fine di verificare la disponibilità dell'ufficio a rivedere le proprie posizioni che, però, non ha ottenuto esito positivo; l'Agenzia delle Entrate ha preferito infatti proseguire nel contenzioso, presentando inoltre ricorso in Cassazione per l'avviso di accertamento 2004 e costringendo di fatto la Banca alla presentazione del controricorso per Cassazione, depositato nei termini il 29 gennaio 2013. La lettura

del ricorso per Cassazione dell'Agenzia delle Entrate evidenzia tutta la debolezza della tesi accusatoria già manifestata nei precedenti gradi di giudizio, per cui i consulenti fiscali che assistono la Banca nel procedimento ritengono non probabile la possibilità di soccombenza. Pertanto la Banca non ha effettuato accantonamenti a fronte del rischio di contenzioso fiscale in oggetto.

Il ricorso avverso l'avviso di accertamento sull'annualità 2005 è stato depositato in data 11 febbraio 2013.

Il ricorso, prima che entrare nel merito dei singoli rilievi e degli errori di valutazione operati dall'Ufficio, si sofferma ampiamente sulle cause che dovrebbero portare i giudici ad annullare completamente l'avviso emesso. Sono state, infatti, commesse gravi scorrettezze di natura sostanziale che devono comportare la totale nullità dell'atto: la preordinata denuncia penale atta ad ottenere il raddoppio dei termini che si è tradotta con un non luogo a procedere da parte del Pubblico Ministero; una serie di avvisi di accertamento emessi e poi annullati in autotutela; vizi di varia natura contenuti nell'ultimo atto emesso.

Oltre a ciò sono state ampliate e circostanziate con dovizia le tesi difensive già espresse all'interno dell'istanza di adesione. Di nuovo è stata evidenziata la fragilità della contestazione della svalutazione della partecipazione di Immobiliare Marocco resa oggi ancor più evidente dalla vittoria in secondo grado per il 2004 e che a questo punto trascinerebbe tutte le annualità successive.

Nel ricorso sono poi state argomentate le ragioni per le quali le contestazioni relative al plafond di deducibilità dei crediti sono errate sia per quanto riguarda l'impostazione e la lettura data dai verificatori all'interno del pvc in sede di verifica sia e ancor di più alla luce delle successive modifiche ed integrazioni delle norme che regolano i principi di determinazione del reddito dei soggetti IAS Adopter a regime e in sede di FTA.

Per quanto riguarda le contestazioni legate alle operazioni in titoli, il ricorso ha evidenziato che si è trattato di operazioni che hanno prodotto dei risultati economici positivi per la Banca al netto dell'effetto fiscale, e non erano affatto totalmente prive di rischio o poste in essere precostituendo fin dall'origine le condizioni per neutralizzare ogni utile o perdita dall'operazione. Le opzioni incrociate call e put hanno avuto soltanto l'effetto di limitare il rischio di perdite e la prospettiva di extrarendimenti, senza peraltro escluderle del tutto, come affrettatamente affermato nell'avviso di accertamento. Soprattutto, le operazioni contestate hanno semplicemente applicato il regime all'epoca vigente, senza alcun aggiramento della normativa o dei principi ad essa sottostanti; infatti, il sistema scaturito dalla riforma del 2004 si connota per un doppio regime di circolazione delle partecipazioni, per cui non vi è nulla di anomalo nell'effettuazione di operazioni di trading azionario di breve periodo, relativamente a partecipazioni che non vengono classificate nel comparto Pex, con incasso di dividendi parzialmente esenti e minusvalenze deducibili.

Si è poi provveduto a richiedere in ogni caso la rideterminazione degli importi contestati che non tenevano conto delle componenti positive che hanno partecipato alla determinazione del reddito quali componenti imponibili. In aprile 2013 sono state notificate le controdeduzioni dell'Agenzia delle Entrate al ricorso presentato. Al 31 dicembre 2014 non è ancora stata fissata la data per la discussione in primo grado.

Per quanto sopra esposto i consulenti fiscali cui è stata affidata la cura del contenzioso del ricorso hanno espresso la ragionevole convinzione che sia possibile sostenere validamente la posizione della Banca, e dunque non probabile la possibilità di soccombenza.

Tuttavia è necessario tenere in considerazione la Circolare di Banca d'Italia del 8 agosto 2012 nella quale viene precisato come gli intermediari debbano valutare, nel caso in cui si trovino a dover pagare all'erario un certo importo a seguito dell'iscrizione a ruolo di maggiori imposte e correlati interessi e sanzioni, se ci si trovi in presenza o meno di un'attività potenziale (contingent asset) come definita dallo IAS 37. Sulla base di tale principio contabile l'attività non dovrebbe essere rilevata qualora il realizzo della stessa non sia virtualmente certo, e le somme pagate all'erario vanno dunque iscritte a costo e non rilevate come crediti verso l'erario.

Al 31 dicembre 2012 è stato iscritto un accantonamento al fondo rischi per contenzioso fiscale di 159 mila euro a titolo di maggiore imposta e di euro 35 mila euro a titolo di interessi, per un totale di euro 194 mila euro a fronte della probabile iscrizione provvisoria a ruolo(1) in seguito al ricorso, come previsto dalla Circolare Banca d'Italia dell'8 agosto 2012, e di non procedere ad alcun accantonamento a fronte del rischio di soccombenza nel contenzioso fiscale in corso. Al 30 settembre 2013 si è provveduto ad adeguare tale accantonamento sulla base degli importi effettivamente iscritti a ruolo e notificati alla Banca in data 9 ottobre 2013 che, rispetto a quanto precedentemente accantonato, differiscono per 13 mila euro, principalmente dovuti al rimborso spese di riscossione. La Banca ha provveduto prontamente al pagamento di quanto richiesto in considerazione degli obblighi di legge imposti pur confidando positivamente sul buon esito della vicenda.

(1) Le iscrizioni provvisorie a ruolo sono quelle eseguite in base ad un avviso di accertamento non definitivo, perché impugnato. Il ricorso, proposto contro un avviso di accertamento, non ne sospende l'esecuzione; in pendenza del giudizio di primo grado e di secondo grado, può essere riscossa una parte dell'imposta accertata, con gli interessi e con una parte delle sanzioni irrogate. In particolare, in ambito di imposte sui redditi e di imposta sul valore aggiunto, dopo la notifica dell'avviso di accertamento, l'Ufficio può iscrivere a ruolo 1/3 delle imposte e degli interessi accertati. In relazione alle contestazioni che abbiano a che fare con la norma antielusiva di cui all'art. 37 bis del DPR 600/73 non sono iscrivibili a ruolo le somme dovute prima del giudizio di primo grado (comma 6, art. 37 bis, DPR 600/73). Successivamente alle sentenze delle commissioni tributarie, diventano esigibili ulteriori frazioni del dovuto, in relazione al contenuto della decisione ed al grado dell'organo giudicante.

Accantonamento quota di intervento FITD

Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), a cui Banca IFIS aderisce, con lettera del 16 settembre 2014 ha comunicato un ulteriore intervento di sostegno in favore di Banca Tercas in A.S. che prevede per Banca IFIS un probabile esborso del valore di 0,5 milioni di euro. Banca IFIS ha quindi provveduto ad accantonare tale somma fra i fondi per rischi ed oneri.

Il patrimonio e i coefficienti patrimoniali

Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 31 dicembre 2014 a 437,8 milioni di euro, contro i 380,3 milioni al 31 dicembre 2013 (+15,1%). La composizione e la variazione rispetto all'esercizio precedente sono spiegate nelle tabelle seguenti.

PATRIMONIO NETTO: COMPOSIZIONE CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2014 31.12. 2013 ASSOLUTA %
Capitale 53.811 53.811 - 0,0%
Sovrapprezzi di emissione 57.113 75.560 (18.447) (24,4)%
Riserve da valutazione: (109) 10.959 (11.068) (101,0)%
- titoli AFS 5.969 15.980 (10.011) (62,6)%
- TFR (262) (76) (186) 244,7%
- differenze di cambio (5.816) (4.945) (871) 17,6%
Riserve 237.874 163.055 74.819 45,9%
Azioni proprie (6.715) (7.903) 1.188 (15,0)%
Utile netto 95.876 84.841 11.035 13,0%
Patrimonio netto 437.850 380.323 57.527 15,1%
PATRIMONIO NETTO: VARIAZIONI
(in migliaia di euro)
ESERCIZIO
2014
Patrimonio netto al 31.12.2013 380.323
Incrementi: 98.761
Utile d'esercizio 95.876
Vendita/attribuzione propri strumenti 2.741
Altre variazioni 144
Decrementi: 41.234
Dividendi distribuiti 30.166
Variazione riserva da valutazione: 11.068
- titoli AFS 10.011
- TFR 186
- differenze di cambio 871
Patrimonio netto al 31.12.2014 437.850

La variazione della riserva da valutazione su titoli AFS è principalmente riferita agli effetti della valutazione a fair value dei titoli di Stato in portafoglio, nonché all'avvenuto rimborso di una parte di essi.

La variazione della riserva da valutazione per differenze di cambio si riferisce alla differenza cambi derivante dal consolidamento della controllata IFIS Finance Sp. Z o.o..

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI DATI AL
(in migliaia di euro) 31.12.2014 (1) 31.12.2014 (2) 31.12.2013 (3)
Capitale primario di classe 1(4) (CET1) 387.228 390.507 332.851
Capitale di classe 1 (AT1) 389.778 390.507 332.851
Totale fondi propri 396.202 390.627 328.131
Totale attività ponderate per il rischio 2.789.103 2.830.990 2.433.597
Ratio – Capitale primario di classe 1 13,88% 13,79% 13,68%
Ratio – Capitale di classe 1 13,98% 13,79% 13,68%
Ratio – Totale fondi propri 14,21 13,80 13,48%

(1) Dati calcolati secondo nuova normativa (Basilea 3), che prevede l'inclusione della holding del Gruppo nel perimetro di consolidamento.

(2) Dati calcolati secondo previgente normativa (Basilea 2)

(3) Dati calcolati secondo previgente normativa (Basilea 2)

(4) Il capitale primario di classe 1 tiene conto degli utili generati nel periodo al netto della stima dei dividendi

Dall'1 gennaio 2014 è applicabile la nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nel Regolamento UE n.575/2013 (CRR) e nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV). Tale quadro normativo prevede, ai fini della determinazione del patrimonio di vigilanza consolidato e del calcolo degli assorbimenti patrimoniali, l'inclusione della Holding del Gruppo nel perimetro di consolidamento, disciplinando la computabilità nei fondi propri consolidati degli interessi di minoranza. I dati esposti in tabella sono stati calcolati secondo tale nuova normativa. Per consentire un confronto con i dati del periodo precedente, si espongono anche i dati al 31 dicembre 2014 calcolati sulla base della normativa previgente.

Il Gruppo Banca IFIS, come consentito dal Provvedimento di Banca d'Italia del 18 maggio 2010, ha provveduto a calcolare i fondi propri al 31 dicembre 2014 adottando il cosiddetto "filtro simmetrico", che consente di neutralizzare sia le plus che le minus dei titoli emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all'Unione Europea, per un importo netto positivo di 5,7 milioni di euro, inclusi fra le attività finanziarie disponibili per la vendita, come se tali titoli fossero valutati al costo.

Aggregati economici

La formazione del margine di intermediazione

Il margine di intermediazione aumenta del 6,3% a 280,9 milioni (264,2 milioni nell'esercizio precedente) grazie all'apporto positivo di tutti i settori core. Risulta molto rilevante il contributo al margine di intermediazione consolidato derivante dal settore Crediti Commerciali, pari al 55,4% del totale (49,1% al 31 dicembre 2013) con una crescita del 19,9% rispetto al 2013.

L'apporto degli altri settori risulta così composto: settore DRL (Distressed Retail Loans) 10,7% (9,2% al 31 dicembre 2013), Crediti Fiscali 3,9% (3,5% al 31 dicembre 2013), Governance e Servizi 30,0% (38,2% al 31 dicembre 2013).

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2014 2013 ASSOLUTA %
Margine di interesse 218.464 206.744 11.720 5,7%
Commissioni nette 58.352 57.164 1.188 2,1%
Dividendi e proventi simili - 84 (84) (100,0)%
Risultato netto dell'attività di negoziazione 302 193 109 56,5%
Utile da cessione o riacquisto di crediti 3.581 - 3.581 n.a.
Utile da cessione o riacquisto di attività finanziarie 231 11 220 n.s.
Margine di intermediazione 280.930 264.196 16.734 6,3%

La crescita registrata nel settore dei Crediti Commerciali, +19,9% (155,6 milioni di euro rispetto ai 129,7 milioni dell'esercizio 2013) si è realizzata principalmente a fronte di un incremento del numero delle imprese finanziate (+13,1% per oltre 4.200 PMI), a fronte di un volume dei crediti gestiti nel settore (turnover) pari a 8,3 miliardi di euro rispetto ai 5,7 miliardi nei dodici mesi del 2013 (+45,8%), e grazie alle performance dell'Area di business Pharma, che ha fatto registrare interessi di mora per 22,2 milioni di euro (rispetto a 7,8 milioni di euro del 2013), grazie a una migliorata gestione nel finalizzare soluzioni ad esito positivo. Ciò è avvenuto nonostante un'accelerazione a fronte del flusso di pagamenti della Pubblica Amministrazione e di contestuali incassi da parte della Banca per 649,6 milioni di euro (586,1 milioni nel 2013, + 10,8%) e un turnover di 848,5 milioni di euro, in crescita rispetto al precedente (561,5 milioni di euro, + 51,1%).

A partire dal 2014 nella voce interessi di mora è compresa (per un importo di un milione di euro nel periodo) una quota degli interessi di mora, maturati dalla data di incasso presunta sui crediti sanitari, dei quali la Banca, sulla base dell'esperienza storica e delle basi informative disponibili, stima la recuperabilità in una percentuale almeno pari al 20%.

Al 31 dicembre 2014 risultano maturati, ancorché non contabilizzati, interessi di mora, calcolati dalla scadenza originaria della fattura, nei confronti della Pubblica Amministrazione pari a circa 49,1 milioni di euro su crediti già incassati e pari a circa 39,0 milioni su crediti non incassati.

Il margine di intermediazione del settore DRL (Distressed Retail Loans), attivo nell'acquisto e nella gestione di portafogli di crediti non performing si attesta a 30,0 milioni di euro rispetto ai 24,4 milioni dell'esercizio 2013 (+23,2%). In un'ottica di equilibrio nella gestione delle unità di business rispetto agli interessi dei diversi stakeholder a fine anno è stato ceduto un portafoglio di crediti cambiari dal valore nominale di 219 milioni di euro ed un corrispondente Book Value di 48,1 milioni di euro, con

un impatto positivo sul margine di intermediazione per 3,6 milioni di euro. Risulta opportuno evidenziare che l'andamento del margine di intermediazione non è rappresentativo delle dinamiche del settore DRL in quanto, relativamente ai crediti DRL in sofferenza, esclude, ai fini contabili, gli effetti economici conseguenti alle variazioni dei flussi di cassa attesi, che vengono registrati nella voce rettifiche/riprese di valore su crediti secondo l'attuale interpretazione data dalla Banca ai principi contabili IAS/IFRS. Dal punto di vista gestionale, invece, la redditività del settore DRL va rilevata tenendo conto anche di tale voce.

Il settore dei Crediti Fiscali si attesta a 11,0 milioni di euro (9,3 milioni di euro nel 2013, +18,5%). I due dati non sono omogenei e confrontabili. Il dato al 31 dicembre 2013 includeva, infatti, il duplice effetto derivante dalla revisione contemporanea dei flussi di cassa attesi, maggiori del previsto, e dei tempi di incasso, più brevi del previsto, con un effetto positivo non ricorrente sul margine di intermediazione pari a 5,2 milioni di euro. Anche nel corrente esercizio si è realizzata una componente straordinaria pari a 1,2 milioni di euro costituita dal recupero di un credito completamente svalutato dalla ex-Fast Finance. Al netto di tali componenti non ricorrenti il margine di intermediazione evidenzia un risultato più che raddoppiato rispetto allo scorso esercizio passando da 4,1 milioni di euro del 2013 a 9,8 milioni di euro nel 2014.

Il settore Governance e Servizi si attesta a 84,3 milioni di euro rispetto ai 100,8 milioni al 31 dicembre 2013. La dinamica della redditività di questo settore è condizionata dalla minor marginalità del portafoglio titoli (103,9 milioni di euro rispetto ai 126,3 milioni nell'esercizio 2013) nonché dal minor costo della raccolta retail.

Il margine di intermediazione del quarto trimestre si attesta a 70,2 milioni di euro verso i 70,1 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2013 (+0,2%). I Crediti Commerciali hanno contribuito per 39,5 milioni di euro (+1,3% verso 39,0 milioni), il settore DRL per 10,0 milioni (+100,8% verso 5,0 milioni) in considerazione anche della citata operazione di cessione del portafoglio crediti cambiari, i Crediti Fiscali per 2,9 milioni (+68,7% verso 1,7 milioni), il settore Governance e Servizi per 17,8 milioni di euro rispetto ai 24,4 milioni dello stesso periodo del 2013 (-27,1%).

Il margine di interesse passa da 206,7 milioni di euro al 31 dicembre 2013 a 218,5 milioni di euro al 31 dicembre 2014 (+5,7%).

Le commissioni nette ammontano a 58,4 milioni di euro e risultano sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2013 (+2,1%).

Le commissioni attive, pari a 64,8 milioni di euro contro 63,3 milioni di euro al 31 dicembre 2013, derivano principalmente da commissioni di factoring a valere sul turnover generato dai singoli clienti (in pro soluto o in pro solvendo, nella formula flat o mensile) nonché dagli altri corrispettivi usualmente richiesti alla clientela a fronte dei servizi prestati.

Le commissioni passive, pari a 6,5 milioni di euro, contro 6,2 milioni di euro al 31 dicembre 2013, risultano essenzialmente dall'attività di intermediazione di banche convenzionate, dall'attività di altri mediatori creditizi e da commissioni riconosciute a banche e a factors corrispondenti. Al 31 dicembre 2014 sono comprese inoltre in questa voce le commissioni pagate per la garanzia del Governo italiano sulle obbligazioni emesse.

COMMISSIONI NETTE ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2014 2013 ASSOLUTA %
Garanzie ricevute (1.773) (2.268) 495 (21,8)%
Servizi di gestione ed intermediazione 1.095 1.054 41 3,9%
Servizi di incasso e pagamento (1.662) 1.035 (2.697) (260,6)%
Servizi per operazioni di factoring 60.813 59.203 1.610 2,7%
Altri servizi (121) (1.860) 1.739 (93,5)%
Commissioni nette 58.352 57.164 1.188 2,1%

Il risultato netto dell'attività di negoziazione, che al 31 dicembre 2014 ammonta a 302 mila euro, contro 193 mila euro dell'esercizio 2013, deriva da differenze di cambio rilevate in conseguenza del fisiologico mismatching tra gli utilizzi da parte della clientela ed i relativi approvvigionamenti in valuta da parte della tesoreria.

L'utile da cessione di crediti pari a 3,6 milioni di euro si riferisce al risultato della citata operazione di cessione di un portafoglio di crediti cambiari.

L'utile da cessione di attività finanziarie per 231 mila euro è stato realizzato, mediante rigiro a conto economico della Riserva da valutazione rilevata nei precedenti esercizi, con la vendita di una partecipazione di minoranza detenuta in una banca per l'importo di 519 mila euro.

La formazione del risultato netto della gestione finanziaria

La tabella che segue dettaglia la formazione del risultato netto della gestione finanziaria del periodo a partire dal margine di intermediazione, commentato in precedenza, confrontato con il periodo precedente.

FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO DELLA
GESTIONE FINANZIARIA
(in migliaia di euro)
ESERCIZIO VARIAZIONE
2014 2013 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 280.930 264.196 16.734 6,3%
Rettifiche di valore nette per deterioramento di: (31.299) (44.587) 13.288 (29,8)%
crediti (31.299) (44.528) 13.229 (29,7)%
attività finanziarie disponibili per la vendita - (59) 59 (100,0)%
Risultato netto della gestione finanziaria 249.631 219.609 30.022 13,7%

Le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti sono risultate pari a 31,3 milioni di euro, rispetto ai 44,5 milioni al 31 dicembre 2013 (-29,7%). Nel periodo si è registrata una contrazione nei flussi dei nuovi crediti deteriorati grazie al continuo miglioramento degli standard di affidamento del credito e alla sempre migliore efficienza nel processo di monitoraggio e attivazione della relativa gestione.

Il decremento nel trend delle rettifiche nette di valore, grazie anche al significativo effetto derivante dall'incasso di posizioni creditizie precedentemente svalutate e alla diversa valutazione di crediti a seguito del miglioramento delle previsioni di recupero, si traduce in un netto miglioramento del costo del rischio di credito calcolato negli ultimi 12 mesi rispetto all'impiego medio sui crediti totali, che si attesta a 145 bp (244 bp al 31 dicembre 2013). Il rapporto sofferenze/impieghi nel settore crediti

commerciali scende all'1,3% al 31 dicembre 2014 rispetto al 2,6% del 31 dicembre 2013. Il coverage ratio delle sofferenze lorde dei crediti commerciali si attesta all'86,4% rispetto al 78,4% del 31 dicembre 2013.

Nel quarto trimestre, le rettifiche di valore nette risultano pari a 1,6 milioni di euro (-83,6% rispetto al quarto trimestre 2013), di cui 3,0 milioni relative al settore dei crediti commerciali mentre il settore DRL contribuisce alla voce con riprese di valore nette per 1,2 milioni di euro.

Alla luce delle dinamiche sopra descritte, il risultato netto della gestione finanziaria del Gruppo è pari a 249,6 milioni di euro contro 219,6 milioni di euro al 31 dicembre 2013, con un incremento del 13,7%.

Il risultato netto della gestione finanziaria del settore Crediti Commerciali cresce del 50,7% a 122,5 milioni di euro contro 81,3 milioni del 31 dicembre 2013, per effetto dell'incremento del margine di intermediazione e della riduzione delle rettifiche sui crediti; mentre quello del settore DRL è pari a 31,5 milioni contro 27,8 milioni al 31 dicembre 2013 (+13,1%). Per quanto riguarda la menzionata cessione di parte del portafoglio dei crediti DRL, si specifica che tale cessione ha riguardato oltre 26.700 crediti assistiti da piani cambiari, iscritti ad un Book Value di 48,1 milioni euro e ceduti per un prezzo di 51,7 milioni di euro. Il contributo di tale portafoglio al conto economico dell'intero 2014 è stato pari a 12,0 milioni di euro inseriti nel margine di interesse. Tale cessione va contestualizzata all'interno di una visione strategica della presenza della Banca che tiene in opportuna considerazione la creazione di valore per tutti gli stakeholder, siano essi originators, famiglie, azionisti. Tempo e rendimento sono le caratteristiche attraverso cui tale creazione di valore si realizza: il corretto equilibrio nella gestione dei diversi portafogli permette di massimizzare il raggiungimento degli obiettivi comuni.

Il risultato netto della gestione finanziaria dell'area Crediti Fiscali si attesta a 11,3 milioni di euro rispetto ai 9,7 milioni del 31 dicembre 2013, con un incremento del 16,3%; mentre il settore Governance e Servizi registra un calo del 16,3%, attestandosi a 84,3 milioni di euro contro i 100,8 milioni dell'esercizio 2013.

La performance dell'esercizio del settore DRL è stata influenzata, oltre che dal citato effetto positivo derivante dalla cessione di parte del portafoglio NPL, dalla nuova modalità di recupero del credito che prevede un maggior ricorso alla sottoscrizione di piani di rientro (manifestazioni di volontà) rispetto alla raccolta cambiaria. Si evidenzia che la raccolta totale degli strumenti sopra delineati, nel corso del 2014, ammonta a 122,2 milioni di euro mentre nel 2013 la raccolta cambiaria, unico strumento rateale a disposizione, ammontava a 79,0 milioni di euro. Gli incassi ottenuti nel corso del 2014 ammontano a 32,6 milioni a fronte di 28,8 milioni dell'esercizio precedente. In particolare la sottoscrizione di piani di rientro volontari da parte dei debitori (che comporta un incremento nel numero di adesioni da parte del debitore), spiega i suoi effetti economici con circa un trimestre di ritardo rispetto alla data di sottoscrizione, per effetto del prudente approccio adottato dalla Banca. Il passaggio a costo ammortizzato avviene infatti solo quando il cliente ha pagato un importo pari ad almeno tre rate mensili.

Nel quarto trimestre il risultato netto della gestione finanziaria si attesta a 68,5 milioni di euro (60,0 milioni nel quarto trimestre del 2013, +14,1%). I crediti commerciali hanno contribuito per 36,5 milioni di euro (27,1 milioni al quarto trimestre 2013, +34,6%), il settore DRL per 11,2 milioni (6,8 milioni nello stesso periodo del 2013, +64,1%); i crediti fiscali per 3,0 milioni (1,7 milioni nel quarto trimestre del 2013, +78,2%); il settore Governance e Servizi per 17,8 milioni contro 24,4 milioni al 31 dicembre 2013 (-27,1%).

La formazione dell'utile netto d'esercizio

La tabella che segue dettaglia la formazione dell'utile netto dell'esercizio del Gruppo a partire dal risultato netto della gestione finanziaria, commentato in precedenza, confrontato con l'esercizio precedente.

FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO
(in migliaia di euro)
ESERCIZIO VARIAZIONE
2014 2013 ASSOLUTA %
Risultato netto della gestione finanziaria 249.631 219.609 30.022 13,7%
Costi operativi (104.688) (76.348) (28.340) 37,1%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte 144.943 143.261 1.682 1,2%
Imposte sul reddito (49.067) (58.420) 9.353 (16,0)%
Utile netto 95.876 84.841 11.035 13,0%

I costi operativi, pari al 31 dicembre 2014 a 104,7 milioni di euro contro 76,3 milioni nell'esercizio 2013, aumentano del 37,1%. L'incremento è dovuto perlopiù al settore DRL e a costi di consulenza per nuovi progetti di sviluppo. In particolare, per il settore DRL, ammontari significativi sono imputabili a costi per provvigioni dovute ad agenti e società di recupero anche in connessione all'operazione di vendita del portafoglio cambiario e per informazioni sulla clientela. Inoltre aumentano i costi per imposta di bollo relativa alla raccolta retail (aumentata dallo 0,15% nel 2013 allo 0,20% nel 2014).

COSTI OPERATIVI ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2014 2013 ASSOLUTA %
Spese per il personale 42.553 37.094 5.459 14,7%
Altre spese amministrative 59.319 39.022 20.297 52,0%
Accantonamento a fondi rischi e oneri 1.613 215 1.398 650,2%
Rettifiche di valore
su immobilizzazioni materiali ed immateriali
3.239 3.004 235 7,8%
Altri oneri (proventi) di gestione (2.036) (2.987) 951 (31,8)%
Totale costi operativi 104.688 76.348 28.340 37,1%

Le spese per il personale, pari al 31 dicembre 2014 a 42,6 milioni di euro, risultano in aumento del 14,7% rispetto all'esercizio 2013; tale effetto è dovuto sostanzialmente all'aumento del numero dei dipendenti del Gruppo che sale a fine periodo a 618 (contro 548 al 31 dicembre 2013).

Le altre spese amministrative al 31 dicembre 2014 hanno raggiunto 59,3 milioni di euro contro 39,0 milioni di euro nell'esercizio 2013 (+52,0%).

Tale incremento è sostanzialmente riconducibile a quanto già citato in precedenza con riferimento ai costi operativi.

Occorre segnalare che parte delle spese incluse in tale voce (in particolare spese legali e imposte indirette) vengono riaddebitate alla clientela ed il relativo ricavo è rilevato negli altri proventi di gestione. Al netto di tale componente le altre spese amministrative risultano pari a 55,8 milioni di euro rispetto a 35,0 milioni di euro al 31 dicembre 2013 (+59,2%).

Le rettifiche di valore nette su attività immateriali sono sostanzialmente riferite a supporti informatici, e si attestano al 31 dicembre 2014 a 1,8 milioni di euro, +2,9% rispetto all'esercizio 2013.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali risultano pari a 1,4 milioni di euro rispetto a 1,2 milioni di euro al 31 dicembre 2013 (+15,1%).

Gli altri proventi netti di gestione, pari a 2,0 milioni di euro (-31,8% rispetto all'esercizio 2013) si riferiscono principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette.

L'utile lordo d'esercizio si attesta a 144,9 milioni di euro contro 143,3 milioni, in aumento dell'1,2% rispetto al 31 dicembre 2013.

Nel quarto trimestre l'utile lordo è pari a 33,5 milioni di euro (38,6 milioni nello stesso periodo del 2013)

Le imposte sul reddito ammontano a 49,1 milioni di euro, in diminuzione del 16,0% rispetto al 31 dicembre 2013 (58,4 milioni di euro). Il tax rate di Gruppo passa dal 40,8% del 31 dicembre 2013 al 33,8% del 31 dicembre 2014, in larga parte a seguito dell'impatto negativo sul dato 2013 derivante dall'effetto una tantum delle novità introdotte dalla Legge di Stabilità per il 2014 (L. 147 del 27/12/2013).

L'utile netto d'esercizio totalizza 95,9 milioni di euro, rispetto agli 84,4 milioni di euro dell'esercizio 2013 (+13,0%).

L'utile netto del quarto trimestre, anche in considerazione dei citati effetti sulle imposte sul reddito, si attesta a 21,7 milioni di euro contro i 17,7 milioni del quarto trimestre 2013 (+22,3%).

In assenza di utili di terzi, il risultato è interamente riferibile al Gruppo.

ESERCIZIO 2014 ESERCIZIO 2013
(in migliaia di euro) PATRIMONIO
NETTO
DI CUI UTILE
D'ESERCIZIO
PATRIMONIO
NETTO
DI CUI UTILE
D'ESERCIZIO
Saldi della Capogruppo 433.159 94.396 376.240 83.404
Differenze rispetto ai valori di carico delle società
consolidate integralmente
4.691 1.480 4.083 1.437
- IFIS Finance Sp. Zo.o. 4.691 1.480 4.083 1.437
Saldi consolidati del Gruppo 437.850 95.876 380.323 84.841

Contributo dei settori di attività

La struttura organizzativa

Lo schema dell'informativa di settore è coerente con la struttura organizzativa utilizzata dalla Direzione Generale per l'analisi dei risultati del Gruppo, che si articola nei settori Crediti commerciali, Distressed Retail Loans, Crediti fiscali, Governance e Servizi.

Il settore Governance e Servizi provvede alla gestione delle risorse finanziarie del Gruppo ed all'allocazione ai settori operativi ed alle società controllate dei costi del funding per mezzo del sistema dei prezzi di trasferimento interno dei fondi del Gruppo. A partire dall'1 luglio 2013 il sistema di trasferimento interno dei fondi è stato aggiornato con l'obiettivo di rappresentare la corretta contribuzione dei settori al raggiungimento dei risultati del Gruppo tenendo conto dei mutamenti di scenario attuali e prospettici del mercato finanziario.

Si riportano di seguito i risultati conseguiti nei primi nove mesi del 2014 dai settori di attività, che verranno analizzati nelle parti dedicate ai singoli settori.

DATI ECONOMICI
(in migliaia di euro)
CREDITI
COMMERCIALI
DRL CREDITI
FISCALI
GOVERNANCE
E SERVIZI
TOTALE CONS.
DI GRUPPO
Margine di intermediazione
Dati al 31.12.2014 155.561 30.038 11.003 84.328 280.930
Dati al 31.12.2013 129.702 24.374 9.287 100.833 264.196
Variazione % 19,9% 23,2% 18,5% (16,4)% 6,3%
Risultato della gestione finanziaria
Dati al 31.12.2014 122.555 31.479 11.269 84.328 249.631
Dati al 31.12.2013 81.319 27.826 9.690 100.774 219.609
Variazione % 50,7% 13,1% 16,3% (16,3)% 13,7%
DATI ECONOMICI TRIMESTRALI
(in migliaia di euro)
CREDITI
COMMERCIALI
DRL CREDITI
FISCALI
GOVERNANCE
E SERVIZI
TOTALE CONS.
DI GRUPPO
Margine di intermediazione
Quarto trimestre 2014 39.522 10.005 2.871 17.766 70.164
Quarto trimestre 2013 39.008 4.982 1.702 24.365 70.057
Variazione % 1,3% 100,8% 68,7% (27,1)% 0,2%
Risultato della gestione finanziaria
Quarto trimestre 2014 36.534 11.202 3.017 17.766 68.519
Quarto trimestre 2013 27.150 6.826 1.693 24.365 60.034
Variazione % 34,6% 64,1% 78,2% (27,1)% 14,1%
DATI PATRIMONIALI
(in migliaia di euro)
CREDITI
COMMERCIALI
DRL CREDITI FISCALI GOVERNANCE E
SERVIZI
TOTALE CONS.
DI GRUPPO
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Dati al 31.12.2014 - - - 243.325 243.325
Dati al 31.12.2013 - - - 2.529.179 2.529.179
Variazione % - - - (90,4)% (90,4)%
Attività finanziarie detenute sino a scadenza
Dati al 31.12.2014 - - - 4.827.363 4.827.363
Dati al 31.12.2013 - - - 5.818.019 5.818.019
Variazione % - - - (17,0)% (17,0)%
Crediti verso banche
Dati al 31.12.2014 - - - 274.858 274.858
Dati al 31.12.2013 - - - 415.817 415.817
Variazione % - - - (33,9)% (33,9)%
Crediti verso clientela
Dati al 31.12.2014 2.455.052 135.429 119.473 104.376 2.814.330
Dati al 31.12.2013 1.938.415 127.945 90.282 140.291 2.296.933
Variazione % 26,7% 5,8% 32,3% (25,6)% 22,5%
Debiti verso banche
Dati al 31.12.2014 - - - 2.258.967 2.258.967
Dati al 31.12.2013 - - - 6.665.847 6.665.847
Variazione % - - - (66,1)% (66,1)%
Debiti verso clientela
Dati al 31.12.2014 - - - 5.483.474 5.483.474
Dati al 31.12.2013 - - - 4.178.276 4.178.276
Variazione % - - - 31,2% 31,2%
KPI DI SETTORE
(in migliaia di euro)
CREDITI
COMMERCIALI
DRL CREDITI FISCALI GOVERNANCE E
SERVIZI
Turnover (1)
Dati al 31.12.2014 8.312.798 n.a. n.a. n.a.
Dati al 31.12.2013 5.701.892 n.a. n.a. n.a.
Variazione % 45,8% - - -
Valore nominale dei crediti gestiti
Dati al 31.12.2014 3.101.058 5.630.151 167.834 n.a.
Dati al 31.12.2013 2.577.820 3.911.852 140.160 n.a.
Variazione % 20,3% 43,9% 19,7% -
Crediti in sofferenza netti/Crediti verso clientela
Dati al 31.12.2014 1,3% 51,8% 0,0% n.a.
Dati al 31.12.2013 2,6% 52,0% 0,6% n.a.
Variazione % (1,3)% (0,2)% (0,6)% -
RWA (2)
Dati al 31.12.2014 1.802.978 135.426 37.595 187.560
Dati al 31.12.2013 1.561.355 127.945 33.292 227.883
Variazione % 15,5% 5,8% 12,9% (17,7)%

(1)Flusso lordo dei crediti ceduti dalla clientela in un determinato intervallo di tempo

(2) Risk Weighted Assets, Attività ponderate per il rischio

Crediti commerciali

Raggruppa le seguenti aree di business:

• Crediti commerciali Italia, dedicata al supporto al credito commerciale delle PMI che operano nel mercato domestico;

• Crediti commerciali estero, a supporto delle aziende che si stanno sviluppando verso l'estero o dall'estero con clientela italiana; rientra in quest'area l'attività svolta in Polonia dalla partecipata IFIS Finance;

• Pharma, a sostegno del credito commerciale dei fornitori delle ASL.

La crescita registrata nel margine di intermediazione del settore Crediti Commerciali, +19,9% (155,6 milioni di euro rispetto ai 129,7 milioni dell'esercizio 2013) si è realizzata principalmente a fronte di un incremento del numero delle imprese finanziate (+13,1% per oltre 4.200 PMI), a fronte di un volume dei crediti gestiti nel settore (turnover) pari a 8,3 miliardi di euro rispetto ai 5,7 miliardi nei dodici mesi del 2013 (+45,8%), e grazie alle performance dell'Area di business Pharma, che ha fatto registrare interessi di mora per 22,2 milioni di euro (rispetto a 7,8 milioni di euro del 2013), grazie a una migliorata gestione nel finalizzare soluzioni ad esito positivo. Ciò è avvenuto nonostante un'accelerazione a fronte del flusso di pagamento della PA e di contestuali incassi da parte della Banca per 649,6 milioni di euro (vs 586,1 milioni nel 2013, + 10,8%) e un turnover di 848,5 milioni di euro, in crescita rispetto al precedente (561,5 milioni di euro, + 51,1%).

A partire dal 2014 nella voce interessi di mora è compresa (per un importo di un milione di euro nel periodo) una quota degli interessi di mora, maturati dalla data di incasso presunta sui crediti sanitari, dei quali la Banca, sulla base dell'esperienza storica e delle basi informative disponibili, stima la recuperabilità in una percentuale almeno pari al 20%.

Al 31 dicembre 2014 risultano maturati, ancorché non contabilizzati, interessi di mora, calcolati dalla scadenza originaria della fattura, nei confronti della Pubblica Amministrazione pari a circa 49,1 milioni di euro su crediti già incassati e pari a circa 39,0 milioni su crediti non incassati.

Il decremento nelle rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti, che passano da 48,4 milioni di euro del 2013 a 33,0 milioni di euro del 2014 (-31,8%), pur in un contesto di riferimento ancora negativo, sono sintomo del miglioramento della qualità degli attivi della Banca, che si è realizzato per mezzo di una contrazione nei flussi dei nuovi crediti deteriorati grazie al continuo miglioramento degli standard di affidamento del credito e alla sempre migliore efficienza nel processo di monitoraggio e attivazione della relativa gestione.

DATI ECONOMICI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2014 31.12.2013 ASSOLUTA %
Margine di interesse 92.331 68.086 24.245 35,6%
Commissioni nette 63.230 61.616 1.614 2,6%
Margine di intermediazione 155.561 129.702 25.859 19,9%
Rettifiche di valore nette per deterioramento su crediti (33.006) (48.383) 15.377 (31,8)%
Risultato netto della gestione finanziaria 122.555 81.319 41.236 50,7%
DATI ECONOMICI TRIMESTRALI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 4 trim. 2014
4 trim. 2013
ASSOLUTA %
Margine di interesse 23.956 23.412 544 2,3%
Commissioni nette 15.566 15.596 (30) (0,2)%
Margine di intermediazione 39.522 39.008 514 1,3%
Rettifiche di valore nette per deterioramento su crediti (2.988) (11.858) 8.870 (74,8)%
Risultato netto della gestione finanziaria 36.534 27.150 9.384 34,6%
DATI PATRIMONIALI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2014 31.12.2013 ASSOLUTA %
Crediti in sofferenza 33.049 50.804 (17.755) (34,9)%
Crediti in incaglio 37.857 61.796 (23.939) (38,7)%
Esposizioni ristrutturate 14.374 8.351 6.023 72,1%
Esposizione scadute 27.348 41.658 (14.310) (34,4)%
Totale attività deteriorate nette verso clientela 112.628 162.609 (49.981) (30,7)%
Crediti in bonis netti 2.342.424 1.775.806 566.618 31,9%
Totale crediti per cassa verso clientela 2.455.052 1.938.415 516.637 26,7%

La distribuzione delle esposizioni creditizie verso la clientela del settore mostra una quota del 27,1% verso la Pubblica Amministrazione (contro 27,0% al 31 dicembre 2013), e del 72,9% verso il settore privato (contro 73% al 31 dicembre 2013). La citata variazione è dovuta sia all'accelerazione dei pagamenti registrata a partire dalla seconda metà del 2013, sia all'aumento del turnover registrato nei primi nove mesi del 2014.

Le attività deteriorate nette diminuiscono del 30,7% da 162,6 milioni di euro a 112,6 milioni di euro.

In netto miglioramento sia il rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi che passa dal 2,6% a fine 2013 all'1,3% al 31 dicembre 2014, sia il rapporto tra incagli netti e impieghi che passa dal 3,2% al 1,5%. Il rapporto tra il totale attività deteriorate nette e impieghi passa dall'8,4% a fine 2013 al 4,6% al 31 dicembre 2014 e al 25,7% rispetto al patrimonio netto della Banca. (42,8%).

CREDITI COMMERCIALI DETERIORATI
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE(1) INCAGLI RISTRUT
TURATE
SCADUTE TOTALE
SITUAZIONE AL 31.12.2014
Valore nominale attività deteriorate 243.729 51.291 15.972 28.020 339.012
Incidenza sul totale crediti lordi 9,1% 1,9% 0,6% 1,0% 12,6%
Rettifiche di valore 210.680 13.434 1.598 672 226.384
Incidenza sul valore lordo 86,4% 26,2% 10,0% 2,4% 66,8%
Valore di bilancio 33.049 37.857 14.374 27.348 112.628
Incidenza sul totale crediti netti 1,3% 1,5% 0,6% 1,1% 4,6%
SITUAZIONE AL 31.12.2013
Valore nominale attività deteriorate 234.681 72.302 9.395 42.432 358.810
Incidenza sul totale crediti lordi 11,0% 3,4% 0,4% 2,0% 16,8%
Rettifiche di valore 183.877 10.506 1.044 774 196.201
Incidenza sul valore nominale 78,4% 14,0% 11,1% 1,8% 54,5%
Valore di bilancio 50.804 61.796 8.351 41.658 162.609
Incidenza sul totale crediti netti 2,6% 3,2% 0,4% 2,1% 8,4%

(1) Le sofferenze vengono rilevate i bilancio sino al totale esaurimento delle procedure di recupero del credito.

KPI VARIAZIONE
31.12.2014 31.12.2013 ASSOLUTA %
Turnover 8.312.798 5.701.892 2.610.906 45,8%
Margine di intermediazione/ Turnover 1,9% 2,3% - (0,4)%
KPI y/y 31.12.2014 VARIAZIONE
31.12.2013 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione/Crediti verso clientela 6,3% 6,7% - (0,4)%
Rettifiche di valore su crediti/Crediti verso clientela 1,3% 2,5% - (1,2)%
Crediti in sofferenza netti/Crediti verso clientela 1,3% 2,6% - (1,3)%
Indice di copertura delle sofferenze lorde 86,4% 78,4% - 8,0%
Attività deteriorate/ Crediti verso clientela 4,6% 8,4% - (3,8)%
Totale RWA settore 1.802.978 1.561.355 241.623 15,5%

Nella tabella che segue è riportato il valore nominale dei crediti acquistati (dato gestionale non iscritto nelle voci del bilancio) per operazioni di factoring che risultano in essere a fine esercizio (Monte Crediti), suddiviso nelle tipologie prosolvendo, prosoluto e acquisti a titolo definitivo. Si precisa che in questa tabella la suddivisone dei crediti acquistati è basata sulla forma contrattuale utilizzata dalla Banca

MONTE CREDITI ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2014 31.12.2013 ASSOLUTA %
Pro solvendo 2.000.116 1.832.762 167.354 9,1%
di cui verso Pubblica Amministrazione 391.943 394.179 (2.236) (0,6)%
Pro soluto 201.131 146.515 54.616 37,3%
di cui verso Pubblica Amministrazione 12.036 17.986 (5.950) (33,1)%
Acquisti a titolo definitivo 899.811 598.543 301.268 50,3%
di cui verso Pubblica Amministrazione 655.035 525.951 129.084 24,5%
Totale Monte Crediti 3.101.058 2.577.820 523.238 20,3%
di cui verso Pubblica Amministrazione 1.059.014 938.116 120.898 12,9%

Si evidenzia di seguito la suddivisione della clientela per area geografica in tutte le macroregioni del paese, con separata indicazione della clientela estera, e la suddivisione della clientela per settore merceologico.

SUDDIVISIONE DELLA CLIENTELA PER AREA GEOGRAFICA IMPIEGHI TURNOVER
Nord Italia 48,2% 53,0%
Centro Italia 22,2% 30,0%
Sud Italia 25,6% 12,1%
Estero 4,0% 4,9%
Totale 100,0% 100,0%

Distressed Retail Loans

E' il settore del Gruppo Banca IFIS dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti di difficile esigibilità e che opera verso le famiglie con il nuovo logo CrediFamiglia.

L'attività è per natura strettamente connessa alla valorizzazione di crediti deteriorati; i crediti del settore DRL sono classificati come sofferenze e incagli; in particolare tali crediti assumono inizialmente la medesima classificazione adottata dal cedente se intermediario soggetto a normativa equivalente a Banca IFIS; diversamente, qualora la Banca non abbia accertato lo stato di insolvenza del debitore, i crediti vengono classificati fra gli incagli.

Dopo la rilevazione iniziale, ad un valore pari al fair value, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo; il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi del credito (Tasso Interno di Rendimento, nel seguito TIR), per capitale ed interesse, al prezzo pagato. La determinazione del valore dei singoli crediti che compongono il portafoglio acquistato si fonda sull'assunto che il prezzo pagato per il portafoglio coincida con il fair value del portafoglio stesso; il prezzo pagato dalla Banca per l'intero portafoglio tiene conto, anche a seguito delle risultanze dell'attività di due diligence svolta, che una quota dei crediti acquistati possa risultare carente della documentazione

Più in dettaglio le esposizioni del settore DRL sono oggetto del processo di iscrizione e valutazione articolato nelle seguenti fasi:

    1. all'acquisizione i crediti vengono iscritti procedendo all'allocazione del prezzo del portafoglio acquistato sui singoli crediti che lo compongono, mediante le seguenti attività:
  • rilevazione contabile dei singoli crediti ad un valore pari al prezzo contrattuale; tale valore è quello utilizzato per le segnalazione in Centrale dei Rischi;
  • al completamento della verifica della documentazione, si procede ad effettuare, ove previsto dal contratto, la retrocessione delle posizioni senza documentazione probatoria o prescritte e alla attribuzione del fair value ai crediti per cui l'esistenza e l'esigibilità sono certe; infine in seguito all'invio della notifica della cessione al debitore, il credito è pronto per la prima lavorazione utile al suo recupero;
    1. in seguito all'inserimento nel processo di recupero, inizia la valutazione al costo ammortizzato secondo il metodo del tasso di interesse effettivo;
    1. il tasso di interesse effettivo viene calcolato sulla base del prezzo pagato, degli eventuali costi di transazione, del flusso di cassa e dei tempi di recupero attesi stimati da un modello statistico proprietario (punto 5), o da previsioni analitiche effettuate dai gestori, od ancora, nel caso di piani cambiari o di accordi formalizzati con il creditore (c.d. piani di rientro o manifestazioni di volontà), dai relativi piani di pagamento;
    1. il tasso di interesse effettivo di cui al punto precedente viene mantenuto invariato nel tempo;
    1. il modello proprietario stima i flussi di cassa ed i tempi di recupero attesi in base a serie storiche di incassi realizzati su un orizzonte temporale statisticamente significativo su portafogli omogenei;
    1. i piani di pagamento relativi a piani cambiari o accordi formalizzati con il creditore sono rettificati da una percentuale di insoluti osservata storicamente;
    1. ad ogni chiusura di periodo gli interessi attivi maturati in base al tasso di interesse effettivo originario vengono rilevati nella voce Interessi Attivi; tali interessi vengono così calcolati: Costo Ammortizzato ad inizio periodo x TIR/365 x giorni del periodo;
    1. ad ogni chiusura di periodo, inoltre, vengono ristimati i cash flow attesi per singola posizione;
    1. nel caso si verifichino eventi (maggiori o minori incassi realizzati o attesi rispetto alle previsioni e/o variazione dei tempi di recupero) che causino una variazione del costo ammortizzato (calcolato attualizzando i nuovi flussi di cassa al tasso effettivo originario rispetto al costo ammortizzato del periodo), anche tale variazione viene iscritta nella voce Interessi Attivi, ad eccezione di quanto esposto al punto seguente;
    1. nel caso in cui i crediti siano classificati a sofferenza, tutte le variazioni di cui al punto precedente vengono iscritte nella voce Rettifiche/riprese di valore su crediti;
    1. nel caso in cui i crediti siano classificati ad incaglio e si verifichino casi di perdite obiettive di valore, le variazioni di cui al punto 9) vengono iscritte nella voce Rettifiche/riprese di valore su crediti; nel caso in cui siano state iscritte in precedenza rettifiche di valore, possono essere iscritte riprese di valore fino a concorrenza di tali svalutazioni, e l'eccedenza viene rilevata nella voce Interessi Attivi.

È importante considerare che la contabilizzazione delle varie componenti economiche nelle voci Interessi Attivi e Rettifiche/riprese di valore ha una valenza puramente contabile, essendo collegata alla classificazione dei crediti; dal punto di vista del business, invece, gli effetti economici vanno visti nel loro complesso e distinti in due macro-categorie: gli interessi generati dalla valutazione al costo ammortizzato (punto 7) e le componenti economiche dovute alle variazioni dei cash flow (punti 8-9- 10-11).

ANDAMENTO CREDITI DRL (migliaia di euro)
Portafoglio crediti al 31.12.2013 127.945
Acquisti 56.309
Cessioni (51.700)
Utile su cessioni 3.581
Interessi da costo ammortizzato 26.675
Altre componenti margine di interesse da variazione cash flow 3.809
Riprese di valore da variazione cash flow 1.441
Incassi (32.631)
Portafoglio crediti al 31.12.2014 135.429
DATI ECONOMICI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2014 31.12.2013 ASSOLUTA %
Interessi attivi da costo ammortizzato 26.675 23.880 2.795 11,7%
Altre componenti del margine di interesse da variazioni c.f. 3.809 4.147 (338) (8,2)%
Costo della raccolta (4.027) (3.653) (374) 10,2%
Margine di interesse 26.457 24.374 2.083 8,5%
Utile da cessione crediti 3.581 - 3.581 n.a.
Margine di intermediazione 30.038 24.374 5.664 23,2%
Riprese (Rettifiche) di valore nette per deterioramento
su crediti
1.441 3.452 (2.011) (58,3)%
Risultato netto della gestione finanziaria 31.479 27.826 3.653 13,1%
DATI ECONOMICI TRIMESTRALI 4 trim. 2014 VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 4 trim. 2013 ASSOLUTA %
Interessi attivi da costo ammortizzato 6.518 6.265 253 4,0%
Altre componenti del margine di interesse da variazioni c.f. 960 (406) 1.366 (336,5)%
Costo della raccolta (1.054) (877) (177) 20,2%
Margine di interesse 6.424 4.982 1.442 28,9%
Utile da cessione crediti 3.581 - 3.581 n.a.
Margine di intermediazione 10.005 4.982 5.023 100,8%
Riprese (Rettifiche) di valore nette per deterioramento
su crediti
1.197 1.844 (647) (35,1)%
Risultato netto della gestione finanziaria 11.202 6.826 4.376 64,1%
DATI PATRIMONIALI 31.12.2013 VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2014 ASSOLUTA %
Crediti in sofferenza 70.089 66.505 3.584 5,4%
Crediti in incaglio 65.337 61.440 3.897 6,3%
Esposizioni ristrutturate - - - -
Esposizione scadute - - - -
Totale attività deteriorate nette verso clientela 135.426 127.945 7.481 5,8%
Crediti in bonis netti 3 - 3 n.a.
Totale crediti per cassa verso clientela 135.429 127.945 7.484 5,8%
KPI 31.12.2014 31.12.2013 VARIAZIONE
ASSOLUTA %
Valore nominale dei crediti gestiti 5.630.151 3.911.852 1.718.299 43,9%
Totale RWA settore 135.426 127.945 7.481 5,8%

Nel corso del periodo l'estinzione del debito da parte delle controparti è avvenuta prevalentemente secondo le seguenti modalità:

  • per cassa (bollettini postali, bonifico, ecc);
  • sottoscrizione di piani cambiari;
  • piani di rientro formalizzati con i debitori.

In particolare sono stati realizzati incassi per 32,6 milioni di euro sostanzialmente in linea con le previsioni; per quanto riguarda la raccolta dei piani cambiari questa ha portato nuovi piani per 49,5 milioni di euro in contrazione rispetto ai 79 milioni di euro realizzati nel medesimo periodo del 2013; tale contrazione era peraltro prevista in seguito al cambiamento dell'approccio al recupero dei crediti, che, presupponendo un incremento nel numero di adesioni da parte dei debitori, privilegia oggi la definizione di piani di rientro formalizzati. Tale scelta nell'esercizio 2014 ha portato alla definizione di detti piani per 72,7 milioni di euro. Si evidenzia che nell'esercizio il totale degli strumenti finanziari sopra delineati ammonta a 122,2 milioni di euro del 2014 a fronte dei 79 milioni di euro del 2013.

La performance economica del periodo è stata influenzata dalle descritte dinamiche della raccolta. In particolare la raccolta di piani di rientro, in seguito all'approccio prudente adottato dalla Banca per il calcolo del costo ammortizzato, dispiega i suoi effetti economici con circa tre mesi di ritardo rispetto alla data di sottoscrizione, cioè quando il cliente ha pagato un importo pari ad almeno tre rate mensili.

L'attività di acquisto svolta nell'esercizio ha portato all'acquisizione di portafogli di crediti finanziari del valore nominale di circa 2.026 milioni di euro per un prezzo pari a 56,3 milioni di euro (pari al 2,8% del valore nominale), costituiti da 213.174 pratiche.

Inoltre, in un'ottica di equilibrio nella gestione delle unità di business rispetto agli interessi dei diversi stakeholder a fine anno, è stato ceduto un portafoglio di crediti cambiari dal valore nominale di 219 milioni di euro ed un corrispondente book value di 48,1 milioni di euro, con un impatto positivo sul margine di intermediazione per 3,6 milioni di euro.

In seguito alle descritte operazioni, il portafoglio gestito dal settore DRL comprende 775.252 pratiche, per un valore nominale pari a 5.630,2 milioni di euro.

Crediti fiscali

Si tratta del settore, all'interno del Gruppo Banca IFIS, specializzato nell'acquisto di crediti fiscali da procedure concorsuali che opera con il marchio Fast Finance; si propone di acquisire i crediti fiscali, maturati e maturandi, già chiesti a rimborso oppure futuri, sorti in costanza di procedura oppure nelle annualità precedenti. A corollario dell'attività caratteristica, vengono saltuariamente acquisiti dalle procedure concorsuali anche crediti di natura commerciale.

I crediti fiscali sono classificati in bonis, dal momento che la controparte è la Pubblica Amministrazione; i crediti di natura commerciale, invece, possono essere classificati come attività deteriorate, qualora ne ricorrano i presupposti.

ANDAMENTO CREDITI FISCALI (migliaia di euro)
Portafoglio crediti al 31.12.2013 90.282
Acquisti 42.608
Interessi da costo ammortizzato 9.894
Altre componenti del margine di interesse da variazione cash flow 3.608
Rettifiche/riprese di valore da variazione cash flow 266
Incassi (27.185)
Portafoglio crediti al 31.12.2014 119.473
DATI ECONOMICI
(in migliaia di euro)
31.12.2014 31.12.2013 VARIAZIONE
ASSOLUTA %
Margine di interesse 11.003 9.287 1.716 18,5%
Margine di intermediazione 11.003 9.287 1.716 18,5%
Riprese (Rettifiche) di valore nette per deterioramento
su crediti
266 403 (137) (34,0)%
Risultato netto della gestione finanziaria 11.269 9.690 1.579 16,3%
DATI ECONOMICI TRIMESTRALI 4 trim. 2014 4 trim. 2013 VARIAZIONE
(in migliaia di euro) ASSOLUTA %
Margine di interesse 2.871 1.702 1.169 68,7%
Margine di intermediazione 2.871 1.702 1.169 68,7%
Riprese (Rettifiche) di valore nette per deterioramento
su crediti
146 (9) 155 (1.722,2)%
Risultato netto della gestione finanziaria 3.017 1.693 1.324 78,2%
DATI PATRIMONIALI 31.12.2014 31.12.2013 VARIAZIONE
(in migliaia di euro) ASSOLUTA %
Crediti in sofferenza - 499 (499) (100,0)%
Crediti in incaglio 34 - 34 (34)
Esposizioni ristrutturate - - - -
Esposizione scadute - - - -
Totale attività deteriorate nette verso clientela 34 499 (465) (93,2)%
Crediti in bonis netti 119.439 89.783 29.656 33,0%
Totale crediti per cassa verso clientela 119.473 90.282 29.191 32,3%
KPI 31.12.2014 31.12.2013 VARIAZIONE
ASSOLUTA %
Valore nominale dei crediti gestiti 167.834 140.160 27.674 19,7%
Totale RWA settore 37.595 33.292 4.303 12,9%

Il margine di intermediazione è generato dagli interessi maturati dall'applicazione del criterio del costo ammortizzato e dal costo della raccolta allocato al settore; in particolare il contributo apportato al conto economico dalle commesse acquistate negli ultimi anni risulta in crescita rispetto a quello realizzato in precedenza.

Il settore dei Crediti Fiscali si attesta a 11,0 milioni di euro (9,3 milioni di euro nel 2013, +18,5%). I due dati non sono omogenei e confrontabili. Il dato al 31 dicembre 2013 includeva, infatti, il duplice effetto derivante dalla revisione contemporanea dei flussi di cassa attesi, maggiori del previsto, e dei tempi di incasso, più brevi del previsto, con un effetto positivo non ricorrente sul margine di intermediazione pari a 5,2 milioni di euro. Anche nel corrente esercizio si è realizzata una componente straordinaria pari a 1,2 milioni di euro costituita dal recupero di un credito completamente svalutato dalla ex-Fast Finance. Al netto di tali componenti non ricorrenti il margine di intermediazione evidenzia un risultato più che raddoppiato rispetto allo scorso esercizio passando da 4,1 milioni di euro del 2013 a 9,8 milioni di euro nel 2014.

Nel corso del periodo sono stati realizzati incassi per 27,2 milioni in linea con le previsioni; sono stati acquistati 454 crediti per un prezzo pari a 42,6 milioni di euro, corrispondente a circa il 68,5% del valore nominale dei crediti fiscali al netto dei ruoli (pari a 62,2 milioni di euro).

Con tali acquisti il portafoglio gestito dal settore riguarda 4.938 pratiche, per un valore nominale pari a 167,8 milioni di euro ed un book value di 119,5 milioni di euro.

Governance e servizi

Il settore Governance e servizi, nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento, esercita un controllo strategico, gestionale e tecnico operativo sui settori operativi e sulle società controllate.

Inoltre fornisce ai settori operativi ed alle società controllate le risorse finanziarie ed i servizi necessari allo svolgimento delle attività dei rispettivi business. Nella Capogruppo sono accentrate le funzioni di Internal Audit, Compliance, Risk Management, Comunicazione, Pianificazione strategica e Controllo di Gestione, Amministrazione e Affari Generali, Risorse Umane, Organizzazione e ICT, nonché le strutture preposte alla raccolta, all'allocazione (ai settori operativi ed alle società controllate) ed alla gestione delle risorse finanziarie.

In particolare, tale settore contiene il contributo fornito dal portafoglio titoli al margine di interesse, per un totale di 103,9 milioni di euro rispetto ai 126,3 milioni nell'esercizio 2013 ed il costo della raccolta retail eccedente gli impieghi core, detenuta al fine di assicurare un livello di liquidità adeguato in caso di particolari stress del contesto economico.

DATI ECONOMICI 31.12.2013 VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2014 ASSOLUTA %
Margine di interesse 88.673 104.997 (16.324) (15,5)%
Commissioni nette (4.878) (4.452) (426) 9,6%
Dividendi e attività di negoziazione 533 288 245 85,1%
Margine di intermediazione 84.328 100.833 (16.505) (16,4)%
Rettifiche di valore nette su crediti e altre att. finanziarie - (59) 59 (100,0)%
Risultato netto della gestione finanziaria 84.328 100.774 (16.446) (16,3)%
DATI ECONOMICI TRIMESTRALI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 4 trim. 2014 4 trim. 2013 ASSOLUTA %
Margine di interesse 18.431 25.660 (7.229) (28,2)%
Commissioni nette (796) (1.199) 403 (33,6)%
Dividendi e attività di negoziazione 131 (96) 227 (236,5)%
Margine di intermediazione 17.766 24.365 (6.599) (27,1)%
Rettifiche di valore nette su crediti e altre att. finanziarie - - - -
Risultato netto della gestione finanziaria 17.766 24.365 (6.599) (27,1)%
DATI PATRIMONIALI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2014 31.12.2013 ASSOLUTA %
Attività finanziarie disponibili per la vendita 243.325 2.529.179 (2.285.854) (90,4)%
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4.827.363 5.818.019 (990.656) (17,0)%
Crediti verso banche 274.858 415.817 (140.959) (33,9)%
Crediti verso clientela 104.376 140.291 (35.915) (25,6)%
Debiti verso banche 2.258.967 6.665.847 (4.406.880) (66,1)%
Debiti verso clientela 5.483.474 4.178.276 1.305.198 31,2%
DATI PATRIMONIALI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2014 31.12.2013 ASSOLUTA %
Crediti in sofferenza - - - -
Crediti in incaglio - - - -
Esposizioni ristrutturate - - - -
Esposizione scadute - - - -
Totale attività deteriorate nette verso clientela - - - -
Crediti in bonis netti 104.376 140.291 (35.915) (25,6)%
Totale crediti per cassa verso clientela 104.376 140.291 (35.915) (25,6)%
VARIAZIONE
KPI 31.12.2014 31.12.2013 ASSOLUTA %
Totale RWA settore 187.560 227.883 (40.323) (17,7)%

I crediti del settore Governance e Servizi diminuiscono di 35,9 milioni di euro (-25,6%) prevalentemente per effetto della scadenza dei pronti contro termine attivi con controparte Cassa di Compensazione e Garanzia per 52,7 milioni di euro. La suddetta diminuzione risulta in parte compensata dall'aumento per 22,6 milioni di euro della marginazione in Cassa Compensazione e Garanzia legata alle operazioni di pronti contro termine passivi in Titoli di Stato sulla piattaforma MTS.

Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio

Banca IFIS, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione investor relator/comunicati stampa sul sito www.bancaifis.it per una completa lettura:

http://www.bancaifis.it/sala-stampa/comunicati-stampa/Pages/Comunicati-stampa.aspx

Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo:

Termine operazione di cartolarizzazione

Nel mese di ottobre 2013 è terminato il periodo revolving della cartolarizzazione posta in essere nell'ottobre del 2008 con IFIS Collection Services S.r.l., società veicolo costituita appositamente per l'operazione. Il periodo di ammortamento, durante il quale i titoli emessi dalla società veicolo per totali 328 milioni di euro sono stati interamente rimborsati, è terminato il 24 febbraio 2014, data in cui sono state firmate le termination letters. Il portafoglio crediti ceduti al veicolo e non incassati è stato riacquistato dalla Banca in pari data.

Cessione azioni ordinarie da parte de La Scogliera

La Scogliera S.p.A. nella giornata del 10 marzo 2014 ha ceduto numero 2.168.332 azioni ordinarie Banca IFIS S.p.A., corrispondenti al 4,03% del capitale sociale, per un corrispettivo di 28,2 milioni di euro in seguito a sollecitazioni venute da due investitori istituzionali internazionali di primario standing. L'operazione è stata effettuata ad un prezzo di 13 euro per azione.

A seguito dell'operazione, La Scogliera detiene circa il 52,6% del capitale sociale di Banca IFIS, su cui ha esteso l'impegno di lock-up di 180 giorni decorrenti dal 10 marzo 2014.

Nomina nuova società di revisione

L'Assemblea degli Azionisti della Banca, su proposta motivata del Collegio Sindacale, nella seduta del 17 aprile 2014 ha conferito alla società Reconta Ernst & Young S.p.A. per il periodo 2014-2022 l'incarico di revisione legale del Bilancio d'esercizio e consolidato della Banca e gli incarichi aggiuntivi strettamente connessi all'attività di revisione.

Acquisto portafoglio crediti del settore DRL

In data 4 luglio 2014 Banca IFIS ha reso noto l'acquisto di un portafoglio di Non Performing Loans nel settore del Credito al Consumo, focalizzato nel segmento dei Prestiti Personali e delle Carte di Credito/Revolving. Il Valore Nominale del portafoglio, il più grande finora acquisito dalla Banca, è pari a 1.263,0 milioni di euro per oltre 120.000 posizioni debitorie, tutte nei confronti di famiglie italiane.

Annullamento obbligazioni garantite dallo Stato

In data 15 ottobre 2014 Banca IFIS, ottenute le necessarie autorizzazioni, ha annullato integralmente le proprie obbligazioni assistite dalla garanzia della Repubblica Italiana. Tali passività, emesse nel

mese di gennaio 2012 per totali 207 milioni di euro, erano state interamente riacquistate dalla Banca stessa all'emissione e non sono mai state collocate sul mercato.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo

Non sono intervenuti altri fatti di rilievo nel periodo tra la chiusura dell'esercizio e la data di redazione del bilancio.

Evoluzione prevedibile della gestione

Le attese per il 2015 sono positive per il Gruppo, anche in un contesto macroeconomico, all'interno del quale la Banca è chiamata ad operare, che ancora resta caratterizzato da pesanti incertezze sui tempi necessari per intravvedere barlumi di ripresa.

Sul fronte economico le attese sono ancora decisamente negative. La crescita del Pil è rinviata dimolti trimestri; l'inflazione prevista è prossima a zero o anche negativa, largamente al di sotto delle attese e dei target della Banca Centrale Europea, anche se a questa figura contribuisce in modo rilevante il calo del costo delle materie prime, petrolio in primis; la disoccupazione, soprattutto tra i giovani e soprattutto nel Mezzogiorno, continua a mostrare segnali del tutto incompatibili con una ripresa dei consumi.

Per quanto concerne la politica monetaria europea, dopo i recenti interventi vòlti a ridurre il costo del denaro per le banche dell'Eurosistema, la BCE sembra orientata ad intervenire in modo molto più attivo sui mercati, con effetti da valutare sia sulla disponibilità di denaro per l'economia reale, sia sui costi/rendimenti del debito e degli attivi. Permangono all'interno dell'area Euro squilibri che richiederebbero più forti dinamiche evolutive nei prezzi, in particolare nei Paesi del Nord. Elementi politici portano a ritenere poco probabile questo scenario, con conseguente necessità di più forti ristrutturazioni per i Paesi del Sud Europa. Tuttavia la maturazione congiunturale porta a ritenere che politiche concentrate sull'offerta potrebbero rivelarsi insufficienti se non accompagnate da azioni sul lato della domanda. In Europa, inoltre, la politica comune non sembra lasciare grandi spazi a soluzioni sistematiche positive. Le difficoltà nelle quali alcuni Paesi dell'area Euro si troveranno ad operare, in primis la Grecia, sono solo in parte attenuate dai bassi livelli raggiunti dal costo del debito pubblico.

In questo scenario molto complesso è intervenuto lo straordinario calo del prezzo del petrolio, che di per sé rappresenta una ottima notizia per le prospettive di un paese importatore di energia come l'Italia, ma che interviene con modalità "una tantum" sui prezzi dell'energia aumentando il rischio deflattivo.

La Banca può contare su una marginalità sostenibile grazie alla validità e flessibilità del business model adottato.

Premesso che non appare immaginabile un'uscita dalla crisi in assenza di nuovo credito per l'economia, l'operatività a favore delle imprese potrebbe ancora essere positivamente condizionata dalle opportunità di acquisire nuova clientela e nuovi impieghi. Elemento centrale è ancora il perdurare della modesta disponibilità di credito sul mercato per le imprese. Ciò sia a causa dell'utilizzo prevalente di strumenti creditizi tradizionali da parte delle banche generaliste nel supporto finanziario alle aziende, sia a seguito della volontà da parte del sistema creditizio di migliorare gli indicatori patrimoniali, vòlti a contenere i rischi o quantomeno gli assorbimenti patrimoniali degli impieghi degli

operatori meno dotati di merito creditizio. L'andamento resterà in ogni caso condizionato dalla dinamica della qualità creditizia, variabile chiave per il mercato bancario in anni di congiuntura complessa. Qualora gli ottimi segnali registrati dalla Banca su questo fronte dovessero essere ulteriormente confermati nel tempo, l'azione del Gruppo sul mercato del credito alle PMI ne risulterà avvantaggiata con positivi riflessi sia sulla disponibilità della Banca a rafforzare ulteriormente il proprio impegno, sia sulla redditività degli interventi al netto del costo del credito.

Nel settore dei Crediti Non Performing continuerà l'attenzione verso i portafogli di crediti vantati verso famiglie consumatrici che gli orginators destineranno al mercato. L'esito delle gare sarà condizionato anche dall'attenzione che operatori internazionali riserveranno alle offerte e ai prezzi che si formeranno.

L'azione di sviluppo della Banca nei confronti delle cedenti per l'acquisto di portafogli, resterà comunque assidua e la presenza sarà confermata in ogni comparto, anche continuando gli approcci innovativi diretti ad anticipare gli interventi rispetto ai tempi tradizionali.

Sul fronte della gestione dei Crediti Non Performing la cessione del significativo portafoglio cambiario generato secondo modalità in progressiva contrazione, avvenuta nel quarto trimestre 2014, dovrebbe rappresentare uno spartiacque che consentirà la migliore focalizzazione all'attività.

L'attenzione alla sostenibilità del debito; la possibilità di dilazionare i pagamenti ai debitori; l'attivazione di un dialogo continuativo da realizzare a costi contenuti, rappresenteranno con ogni probabilità le variabili chiave per incrementare l'incasso e la profittabilità del comparto, che opera in un ambiente sociale particolarmente colpito dalla congiuntura. Nel settore, l'attivazione di nuovi strumenti di gestione e incasso delle posizioni, assieme alla necessaria prudenza nella rilevazione dei flussi di cassa attesi, ha influenzato temporaneamente la dinamica dei risultati dell'area di business. L'accelerazione attesa resta condizionata, oltre che dal perdurare della congiuntura avversa, anche dalla complessità dell'implementazione delle nuove tecniche di recupero, spesso idonee a migliorare sensibilmente la qualità dei portafogli di proprietà della Banca con impatti contabili di forte diluizione temporale, a seguito di policy di rilevazione della marginalità particolarmente stringenti.

L'operatività sui Crediti Fiscali, molto dipendente dai tempi di rimborso da parte dell'Erario, vede la Banca particolarmente attiva in acquisizioni di crediti anche di dimensione significativa, in considerazione della buona redditività ritraibile nel medio termine da questi investimenti.

Continuerà lo sviluppo dei due marchi del Gruppo Credi Impresa Futuro e CrediFamiglia, realtà dedicate rispettivamente al finanziamento alle imprese che operano nel mercato domestico e alla risoluzione dei debiti finanziari delle famiglie. Entrambi i marchi vedranno un'ulteriore crescita generata dalla sempre più matura presenza sul web e, in particolare per Credi Impresa Futuro, dalle veloci modalità di contatto sviluppate per il dialogo con la clientela.

Sul fronte della raccolta, la contrazione dei tassi attivi riconosciuti alla clientela per effetto delle variazioni sul mercato ha condotto, e continuerà a condurre ad una ulteriore significativa contrazione nel costo medio del funding anche per effetto della scadenza di depositi vincolati contratti a tassi di interesse più elevati. Il valore assoluto della raccolta è in lieve controllata contrazione rispetto a livel-

li molto elevati di partenza e non è opportuno concentrare azioni nell'incremento del funding retail, a pena di squilibri economici valutati non necessari nell'attuale scenario.

Le attuali dinamiche dei tassi di mercato hanno reso non più opportuna per la Banca la continuazione della politica di acquisti di titoli governativi cessata a fine 2013. Il portafoglio continuerà a contrarsi nel tempo per effetto della raggiunta maturità delle scadenze. Il rifinanziamento presumibilmente continuerà ad avvenire a costi di raccolta nell'intorno allo zero.

In considerazione di quanto sopra è ragionevole prevedere per il Gruppo un andamento positivo della redditività per il 2015.

Venezia - Mestre, 20 Gennaio 2015

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Sebastien Egon Fürstenberg

L'Amministratore Delegato Giovanni Bossi

Risultati di Bilancio Consolidato preliminari

Stato patrimoniale Consolidato

Voci dell'attivo
(in migliaia di euro)
31.12.2014 31.12.2013
10. Cassa e disponibilità liquide 24 30
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - 10
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 243.325 2.529.179
50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4.827.363 5.818.019
60. Crediti verso banche 274.858 415.817
70. Crediti verso clientela 2.814.330 2.296.933
120. Attività materiali 50.682 40.739
130. Attività immateriali 6.556 6.361
di cui:
- avviamento 819 837
140. Attività fiscali 40.314 37.922
a)
correnti
1.972 3.940
b)
anticipate
38.342 33.982
160. Altre attività 51.842 192.787
Totale dell'attivo 8.309.294 11.337.797
Voci del passivo e del patrimonio netto
(in migliaia di euro)
31.12.2014 31.12.2013
10. Debiti verso banche 2.258.967 6.665.847
20. Debiti verso clientela 5.483.474 4.178.276
40. Passività finanziarie di negoziazione - 130
80. Passività fiscali 14.338 17.362
a)
correnti
70 1.022
b)
differite
14.268 16.340
100. Altre passività 111.059 93.844
110. Trattamento di fine rapporto del personale 1.618 1.482
120. Fondi per rischi e oneri 1.988 533
b)
altri fondi
1.988 533
140. Riserve da valutazione (109) 10.959
170. Riserve 237.874 163.055
180. Sovrapprezzi di emissione 57.113 75.560
190. Capitale 53.811 53.811
200. Azioni proprie (-) (6.715) (7.903)
220. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 95.876 84.841
Totale del passivo e del patrimonio netto 8.309.294 11.337.797

Conto Economico Consolidato

Voci (in migliaia di euro) 31.12.2014 31.12.2013
10. Interessi attivi e proventi assimilati 311.727 345.747
20. Interessi passivi e oneri assimilati (93.263) (139.003)
30. Margine d'interesse 218.464 206.744
40. Commissioni attive 64.827 63.348
50. Commissioni passive (6.475) (6.184)
60. Commissioni nette 58.352 57.164
70. Dividendi e proventi simili - 84
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 302 193
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 3.812 11
a) crediti 3.581
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 231 11
120. Margine di intermediazione 280.930 264.196
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: (31.299) (44.587)
a) crediti (31.299) (44.528)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita - (59)
140. Risultato netto della gestione finanziaria 249.631 219.609
180. Spese amministrative: (101.872) (76.116)
a) spese per il personale (42.553) (37.094)
b) altre spese amministrative (59.319) (39.022)
190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (1.613) (215)
200. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (1.396) (1.213)
210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (1.843) (1.791)
220. Altri oneri/proventi di gestione 2.036 2.987
230. Costi operativi (104.688) (76.348)
280. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 144.943 143.261
290. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (49.067) (58.420)
340. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo 95.876 84.841

Prospetto della redditività Consolidata Complessiva

Voci
(in migliaia di euro)
31.12.2014 31.12.2013
10. Utile (Perdita) d'esercizio 95.876 84.841
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a
conto economico
(186) 76
20. Attività materiali - -
30. Attività immateriali - -
40. Piani a benefici definiti (186) 76
50. Attività non correnti in via di dismissione - -
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patri
monio netto
- -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto
economico
(10.882) 10.124
70. Copertura di investimenti esteri - -
80. Differenze di cambio (871) (554)
90. Copertura dei flussi finanziari - (30)
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita (10.011) 10.708
110. Attività non correnti in via di dismissione - -
120. Quota della riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patri
monio netto
- -
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (11.068) 10.200
140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 84.808 95.041
150. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi - -
160. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della
Capogruppo
84.808 95.041

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Consolidato al 31 dicembre 2014

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Variazione strumenti di
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Stock options Variazioni interessenze
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Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Consolidato al 31 dicembre 2013

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Variazione strumenti di
capitale
Derivati su proprie azioni Stock options Variazioni interessenze
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Redditività complessiva
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