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Caleffi

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 7, 2016

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Annual / Quarterly Financial Statement

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Bilancio Consolidato e Separato al 31 dicembre 2015

CALEFFI S.p.A.

Via Belfiore, 24 - 46019 Viadana (MN) - Cap. Sociale €. 8.125.000 i.v.

Iscritta al Registro delle Imprese di Mantova n. 00154130207 - C. F. e P. IVA IT 00154130207

Indice

Pagina
La storia 3
La strategia e il modello di business 4
Prodotti e marchi 5
Organi societari e revisori contabili 7
Convocazione Assemblea 8
Relazione degli Amministratori sulla gestione 11
Bilancio consolidato Gruppo Caleffi al 31 dicembre 2015
-
Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata
43
-
Conto Economico consolidato
44
-
Conto Economico complessivo consolidato
45
-
Rendiconto Finanziario consolidato
46
-
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
47
-
Note esplicative
48
Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell'art. 154 bis del D. Lgs. 58/98 99
Bilancio Caleffi S.p.A. al 31 dicembre 2015
-
Situazione Patrimoniale-Finanziaria
100
-
Conto Economico
101
-
Conto Economico complessivo
102
-
Rendiconto Finanziario
103
-
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
104
-
Note esplicative
105
Attestazione del Bilancio Separato ai sensi dell'art. 154 bis del D. Lgs. 58/98 152
Informazione ai sensi dell'art. 149 duodecies del Regolamento Consob 11971 153
Elenco partecipazioni detenute al 31 dicembre 2015 154
Relazione del Collegio Sindacale 155
Relazioni della Società di Revisione 159

Camillo Caleffi era solito ripetere: "Ho sempre cercato il successo al di là dei motivi economici. Mi piace di più pensare alla divulgazione del marchio, alla crescita della quota di mercato, alla reputazione personale e dell'azienda. Uno dei valori intangibili a cui do molta importanza è la passione con la quale, a tutti i livelli aziendali, si portano avanti i progetti".

OLTRE 50 ANNI D'IMPRESA

nel segno della nostra mission:

Coniugare i valori di immagine, stile, innovazione e qualità con un sistema aziendale competitivo in grado di rispondere alle nuove esigenze del mercato Home Fashion.

1962 Camillo Caleffi fonda l'attività basata su una produzione di cuscini imbottiti con resine espanse.

1967 viene costituita in forma societaria con il nome originario di "Ceolima".

1975 viene introdotta la Trapunta, rivoluzionaria nel pensiero industriale di Camillo Caleffi.

1987 viene acquisita la licenza Disney per l'Italia.

1992 nasce lo Scaldotto, il trapuntino per il relax in casa.

2004 la Società ottiene la Certificazione di Qualità UNI ISO 9001/2000.

2005 la Caleffi ottiene la Certificazione di Salute e Sicurezza OHSAS 18001.

2005 la Società si quota sul mercato di Borsa Italiana, segmento EXPANDI.

2008 viene siglato il closing per l'acquisto del 55% delle azioni di Mirabello S.p.A., storico brand italiano di biancheria per la casa con sede a Milano.

2010 viene acquisito un ramo di azienda di Manifattura Tessuti Spugna Besana S.p.A., storica maison fondata nel 1948 dalla famiglia Carrara.

2011 la Capogruppo sottoscrive, con il Gruppo Roberto Cavalli Home Collection, un contratto di licenza worldwide per la produzione e distribuzione della linea Roberto Cavalli Home Collection.

2012 la Capogruppo installa un impianto fotovoltaico per complessivi 1 Mwh di potenza, che consente di produrre l'energia elettrica necessaria per l'attività da fonti rinnovabili.

2012 incorporazione della Carrara S.r.l. nella Mirabello S.p.A.. La fusione consente di concentrare in un'unica struttura gestionale e distributiva tutti i marchi "Luxury" del Gruppo.

2013 la Controllata Mirabello Carrara sottoscrive un contratto di licenza per la produzione e commercializzazione della linea a marchio Les Voiles de Saint Tropez. La collezione trae ispirazione dalla nota regata velica ed è dedicata al mondo mare e nautica.

2014 la Capogruppo sottoscrive un accordo di licenza, di durata biennale, con Warner Bros, leader mondiale nel settore Entertainment, per la produzione e commercializzazione di prodotti biancheria casa.

2015 la Controllata Mirabello Carrara sottoscrive un contratto di licenza, di durata triennale, con Trussardi S.p.A., uno tra i più prestigiosi brand italiani, per la produzione e distribuzione a livello mondiale della linea tessile casa "Trussardi Home Linen" con marchio Trussardi.

Gruppo CALEFFI

STRATEGIA E MODELLO DI BUSINESS

Il business model del Gruppo Caleffi è caratterizzato da una struttura snella e flessibile, vincente rispetto ai tradizionali competitors del settore.

I principali drivers della creazione di valore sono riconducibili a:

Brand

Il Gruppo dispone di un portafoglio ampio ed equilibrato con marchi propri e in licenza (tra cui Disney, Roberto Cavalli Home Collection, Trussardi Home Linen, Marvel, Les Voiles de Saint Tropez, Warner Bros e Happiness) che garantiscono un'elevata riconoscibilità e notorietà presso i consumatori. L'ampiezza di gamma e la diversificazione delle linee del Gruppo hanno, nel corso degli anni, contribuito all'affermazione di nuove tendenze, la più importante fra le quali è stata il cambiamento di percezione della biancheria della casa agli occhi del consumatore: da semplice prodotto di servizio a vera e propria proposta Home Fashion.

Rete distributiva

Grazie a un'estesa rete distributiva sia nel business retail sia nel wholesale oggi il Gruppo è capillarmente presente in Italia e all'estero.

Per quanto riguarda il retail, il Gruppo vanta la più capillare ed efficiente distribuzione del settore con circa 2.000 negozi sul mercato nazionale e circa 600 sul mercato internazionale, operanti nel segmento biancheria per la casa. Ulteriori canali distributivi sono costituiti dai department store, dal wholesale, dalla grande distribuzione, dal business to business, dai punti vendita diretti (negozi e factory stores) e dallo shopping on line.

Ricerca e sviluppo

Fondamentale leva competitiva della strategia di sviluppo Caleffi, l'attività di ricerca e sviluppo punta all'innovazione e all'eccellenza dello stile e del design italiano per creare maggior valore aggiunto e consolidare così il vantaggio competitivo, accentuando il proprio posizionamento nei "Luxury Goods".

Qualità del prodotto

Il Gruppo punta all'eccellenza qualitativa attraverso un presidio interno delle fasi ad alto valore aggiunto e un rigoroso quality control delle fasi esternalizzate.

Struttura produttiva e supply chain

Struttura produttiva efficiente e flessibile, in grado di rispondere tempestivamente all'andamento del mercato, conserva il suo cuore strategico in Italia, attraverso il presidio di tutte le fasi a monte della catena del valore (concept, progettazione e design), di quelle trasversali al processo produttivo (controllo qualità dei processi e dei prodotti) e dell'intero processo logistico.

PRODOTTI E MARCHI

Connubio di sofisticato glamour e praticità, le proposte Caleffi sono concepite per vestire la casa in modo elegante e rendere più piacevoli i momenti di relax.

L'offerta si articola in:

  • Trapunte e Copriletto
  • Scaldotto e Piumini
  • Lenzuola e Copripiumini
  • Accessori per il Letto
  • Collezione Spugna
  • Collezione Tavola e Cucina
  • Homewear & Nightwear

Brand

Con un portafoglio marchi tra i più forti ed equilibrati del settore, l'offerta del Gruppo Caleffi si arricchisce con le licenze Disney, Marvel, Warner Bros e Hello Kitty dedicate a baby e teen agers, con le licenze Happiness, Melli Mello e Sogni di Viaggio by Marco Carmassi ai "fashionisti" e con le licenze Roberto Cavalli Home Collection, Trussardi Home Linen e Les Voiles de Saint Tropez per la clientela "luxury".

Marchi propri

Licenze "Fashion"

Licenze "Teen"

Gruppo CALEFFI

ORGANI SOCIETARI E REVISORI CONTABILI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Nominato dall'assemblea del 30 aprile 2014 con durata in carica sino all'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016.

PRESIDENTE Giuliana Caleffi
AMMINISTRATORE DELEGATO Guido Ferretti
CONSIGLIERI Rita Federici Caleffi
Raffaello Favagrossa
Mario Boselli (Indipendente)
Roberto Ravazzoni (Indipendente)

COLLEGIO SINDACALE

Nominato dall'assemblea del 30 aprile 2014 con durata in carica sino all'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016.

PRESIDENTE Mauro Girelli SINDACI EFFETTIVI Renato Camodeca Luciana Ravicini

SINDACI SUPPLENTI Maria Luisa Castellini

Andrea Girelli

ORGANISMO DI VIGILANZA (ex. D.Lgs. 231/2001)

Nominato dal Consiglio di Amministrazione del 30 aprile 2014, in carica per un triennio

PRESIDENTE Andrea Romersa

MEMBRI EFFETTIVI Mauro Girelli

Daniele Bottoli

DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Nominato dal Consiglio di Amministrazione del 26 giugno 2007 - Giovanni Bozzetti

Incarico conferito dall'assemblea del 30 aprile 2014 con durata in carica sino all'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022.

SOCIETA' DI REVISIONE Reconta Ernst & Young S.p.A.

Gruppo CALEFFI

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA

I Signori Azionisti di Caleffi S.p.A. sono convocati in Assemblea ordinaria per il giorno 29 aprile 2016, alle ore 15,00 presso la sede sociale in Viadana (MN), Via Belfiore 24, per discutere e deliberare sul seguente:

ordine del giorno

    1. Bilancio al 31 dicembre 2015 e relativa Relazione sulla Gestione. Relazione del Collegio Sindacale e della Società di Revisione. Delibere inerenti e conseguenti;
    1. Relazione sulla remunerazione. Delibere inerenti e conseguenti;
    1. Autorizzazione alla compravendita di azioni proprie. Delibere inerenti e conseguenti;
    1. Approvazione Piano Stock Grant. Delibere inerenti e conseguenti.

Potranno intervenire all'Assemblea gli Azionisti cui spetta il diritto di voto. La legittimazione all'intervento in Assemblea e all'esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione alla Società, effettuata dall'intermediario autorizzato, in conformità alle proprie scritture contabili, in favore del soggetto a cui spetta il diritto di voto sulla base delle evidenze relative al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea (ossia il 20 aprile 2016). Coloro che risultano titolari delle azioni solo successivamente a tale data non sono legittimati ad intervenire e votare in Assemblea.

La comunicazione dell'intermediario dovrà pervenire alla Società entro la fine del terzo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea e, pertanto, entro il 26 aprile 2016. Resta tuttavia ferma la legittimazione all'intervento e al voto qualora le comunicazioni siano pervenute alla Società oltre detto termine, purché entro l'inizio dei lavori assembleari.

Non sono previste procedure di voto per corrispondenza o con mezzi elettronici.

Ogni soggetto legittimato ad intervenire in assemblea può farsi rappresentare mediante delega scritta, nel rispetto della normativa vigente, sottoscrivendo la delega inserita in calce alla copia della sopracitata comunicazione rilasciata dall'intermediario; in alternativa, si potrà utilizzare il modulo di delega reperibile sul sito internet della Società (www.caleffionline.it). Qualora il rappresentante consegni o trasmetta alla Società una copia della delega, deve attestare sotto la propria responsabilità la conformità della delega all'originale e l'identità del delegante. La delega può essere trasmessa alla Società mediante invio a mezzo raccomandata presso la sede legale della Società ovvero mediante comunicazione elettronica all'indirizzo di posta certificata: [email protected].

La società non designa rappresentanti ai quali i soggetti legittimati possano conferire una delega con istruzioni di voto.

I soggetti legittimati all'intervento in Assemblea possono porre domande sulle materie all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea, ma comunque entro la fine del secondo giorno precedente la data dell'Assemblea (ossia il 27 aprile 2016), mediante invio di apposita lettera raccomandata presso la sede legale della Società ovvero mediante comunicazione elettronica all'indirizzo di posta elettronica certificata [email protected].

Alle domande pervenute prima dell'Assemblea è data risposta al più tardi durante la stessa, con facoltà della Società di fornire una risposta unitaria alle domande aventi lo stesso contenuto. Le domande devono essere corredate da apposita certificazione rilasciata dagli intermediari presso cui sono depositate le azioni di titolarità del socio o, in alternativa, dalla stessa comunicazione richiesta per la partecipazione ai lavori assembleari.

Ai sensi dell'art. 126-bis del TUF, i soci che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale possono chiedere, entro dieci giorni dalla pubblicazione del presente avviso, l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti da essi proposti, ovvero presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno. Le domande devono essere presentate per iscritto mediante invio di apposita lettera raccomandata presso la sede legale della Società ovvero mediante comunicazione elettronica all'indirizzo di posta elettronica certificata [email protected], a condizione che pervenga alla Società entro il termine di cui sopra.

Delle integrazioni all'ordine del giorno ovvero della presentazione di ulteriori proposte di deliberazione sulle materie già all'ordine del giorno, è data notizia, nelle stesse forme richieste per la pubblicazione del presente avviso di convocazione, almeno quindici giorni prima di quello fissato per l'Assemblea. Le ulteriori proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno sono messe a disposizione del pubblico con le modalità di cui all'art. 125-ter, comma 1, del TUF, contestualmente alla pubblicazione della notizia della presentazione.

L'integrazione delle materie all'ordine del giorno non è ammessa per gli argomenti sui quali l'assemblea delibera, a norma di legge, su proposta del Consiglio di Amministrazione o sulla base di un progetto o di una relazione da esso predisposta.

I soci che richiedono l'integrazione dell'ordine del giorno predispongono una relazione che riporti la motivazione delle proposte di deliberazione sulle nuove materie di cui essi propongono la trattazione ovvero la motivazione relativa alle ulteriori proposte di deliberazione presentate su materie già all'ordine del giorno. La relazione è trasmessa al Consiglio di Amministrazione entro il termine ultimo per la presentazione della richiesta di integrazione. Il Consiglio di Amministrazione mette a disposizione del pubblico la relazione, accompagnata dalle proprie eventuali valutazioni, contestualmente alla pubblicazione della notizia dell'integrazione o della presentazione, con le modalità di cui all'art. 125-ter, comma 1, del TUF.

Il Capitale Sociale è di euro 8.125.000, suddiviso in 15.625.000 azioni ordinarie senza valore nominale. Ogni azione ordinaria dà diritto ad un voto nelle assemblee della Società. Alla data del 22 marzo 2016 la società detiene n. 189.435 azioni ordinarie per le quali, ai sensi di legge, il diritto di voto è sospeso. L'eventuale variazione delle azioni proprie verrà comunicata in apertura dei lavori assembleari.

La documentazione relativa alle materie poste all'ordine del giorno, ivi inclusi la Relazione del Consiglio di Amministrazione su ciascuna delle materie all'ordine del giorno, la Relazione finanziaria annuale e gli altri documenti di cui all'art. 154-ter del TUF, sarà messa disposizione del pubblico nei termini di legge presso la sede sociale e presso Borsa Italiana S.p.A., nonché sul sito internet della società (www.caleffionline.it), nella sezione Investor Relations, Documenti Societari, Assemblea 29 aprile 2016 e disponibile presso il meccanismo di stoccaggio Bit Market Service all'indirizzo .

Gli azionisti hanno facoltà di ottenerne copia.

Viadana, 30 marzo 2016

p. il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Giuliana Caleffi Gruppo CALEFFI

CALEFFI S.p.A.

Via Belfiore, 24 - 46019 Viadana (MN) - Cap. Sociale €. 8.125.000 i.v.

Iscritta al Registro delle Imprese di Mantova n. 00154130207 - C. F. e P. IVA IT 00154130207

RELAZIONE DEGLI

AMMINISTRATORI SULLA

GESTIONE

PREMESSA

La relazione sulla gestione consolidata del Gruppo Caleffi e la relazione sulla gestione della Capogruppo Caleffi S.p.A. vengono presentate in un unico documento, così come consentito dal D. Lgs. 9 aprile 1991, n. 127, art. 40, comma 2bis, dando maggiore rilievo, ove opportuno, agli aspetti rilevanti per il complesso delle imprese incluse nel consolidamento.

STRUTTURA E ATTIVITA' DEL GRUPPO

La struttura del Gruppo Caleffi al 31 dicembre 2015, include oltre alla Capogruppo Caleffi S.p.A., la seguente società controllata:

  • Mirabello Carrara S.p.A., partecipata al 70%, svolge attività di commercializzazione sul mercato mondiale dell'Home Fashion di lusso. Distribuisce con i marchi propri Mirabello, Carrara e Besana nonché con le licenze, in esclusiva worldwide, Roberto Cavalli Home Collection, Trussardi Home Linen e Les Voiles de Saint Tropez.

Il consolidamento avviene con il metodo integrale.

OVERVIEW GRUPPO CALEFFI

  • Specializzato nella produzione e commercializzazione di collezioni moda e lusso per la casa, è tra i principali operatori del settore Home Fashion a livello internazionale;
  • Opera da più di 50 anni in uno dei tre settori che veicolano l'eccellenza del "Made in Italy" nel mondo: Fashion, Food e Furnishing;
  • Distribuisce a livello nazionale in oltre 2000 punti vendita (di cui 17 diretti) e a livello internazionale con una presenza nei più prestigiosi department store e in oltre 600 punti vendita;
  • Dispone di un prestigioso portafoglio di marchi propri e in licenza.

ANALISI DEL SETTORE

Il settore della biancheria casa ha fatto registrare nel 2015 un valore pari ad € 1,39 miliardi con un calo dei consumi pari al 2,2% (Fonte: Sita Ricerche).

Il settore si presenta piuttosto concentrato: i primi quattro brand (Bassetti, Ikea, Caleffi, Gabel) rappresentano il 32% del totale comparto.

La quota di Caleffi è passata dal 4,7% del 2012, al 5,5% del 2013, al 6,4% del 2014, al 6,6% del 2015

Gruppo CALEFFI

facendo registrare il più alto tasso di crescita fra tutti i competitors.

Dal punto di vista della domanda si sta assistendo ad una dinamica evolutiva del consumatore, sempre più attento, informato ed esigente che ricerca essenzialità e convenienza (value), ma si lascia coinvolgere dalle proposte premium se caratterizzate da brand, design e innovazione.

HIGHLIGHTS 2015

In data 3 gennaio 2015 la Caleffi S.p.A. ha proseguito la sua strategia di sviluppo retail, inaugurando un nuovo punto vendita monomarca presso l'Outlet Village Franciacorta (BS).

In data 5 marzo 2015 la controllata Mirabello Carrara S.p.A. e Trussardi S.p.A., uno tra i più prestigiosi brand italiani, hanno sottoscritto un contratto di licenza per la produzione e distribuzione a livello mondiale della linea tessile casa "Trussardi Home Linen " con marchio Trussardi.

Il nuovo contratto di licenza, che avrà una durata di 3 anni fino al 31 dicembre 2017, ha visto la presentazione della prima collezione ufficiale in occasione della prestigiosa Fiera Internazionale Maison & Objet a Parigi del settembre 2015.

La distribuzione della nuova linea "Trussardi Home Linen" si focalizzerà sull'allestimento di spazi dedicati nei propri show room e nei più esclusivi negozi e department stores in Italia e nel mondo.

In data 30 aprile 2015 l'Assemblea Straordinaria dei soci di Caleffi S.p.A., ha deliberato di delegare al Consiglio di Amministrazione la facoltà, ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile, di aumentare il capitale sociale a pagamento, in una o più volte, anche in via scindibile ai sensi dell'articolo 2439 del Codice Civile, entro il 29 aprile 2020, per un ammontare massimo, comprensivo di eventuale sovrapprezzo, di Euro 10.000.000, mediante emissione di azioni ordinarie, eventualmente anche cum warrant (che diano diritto a ricevere o sottoscrivere azioni ordinarie della Società) da offrire in opzione agli aventi diritto, ovvero con esclusione o limitazione - in tutto o in parte – del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 5, del Codice Civile, anche al servizio dell'esercizio dei suddetti warrant.

In data 15 maggio 2015 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di esercitare la delega ad aumentare il capitale sociale, in via scindibile, per un importo massimo complessivo, comprensivo dell'eventuale sovrapprezzo, di Euro 4.000.000, allo stesso attribuita dall'Assemblea Straordinaria del 30 aprile 2015, ai sensi dell'art. 2443 del codice civile. Le azioni rinvenienti dall'Aumento di Capitale saranno offerte in opzione agli azionisti ai sensi dell'art. 2441, comma 1 del codice civile, con abbinati gratuitamente dei warrant.

Il Consiglio ha altresì deliberato di aumentare il capitale sociale, a pagamento e in via scindibile, per un importo complessivo, comprensivo di eventuale sovrapprezzo, di massimi Euro 5.500.000; mediante emissione, anche in più riprese, di nuove azioni ordinarie della Società senza valore nominale espresso, aventi godimento regolare e aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione alla data di emissione, fissando al 30 giugno 2020 il termine ultimo di sottoscrizione di dette nuove azioni, destinate esclusivamente ed irrevocabilmente all'esercizio della facoltà di sottoscrizione spettante ai portatori dei "Warrant Caleffi S.p.A. 2015-2020" abbinati gratuitamente alle azioni.

I Warrant, abbinati gratuitamente alle Azioni nel rapporto di numero 1 (uno) Warrant per ogni numero 1 (una) Azione sottoscritta, danno diritto ai loro portatori di sottoscrivere 1 (una) Azione di Compendio ogni numero 1 (uno) Warrant esercitati.

In data 23 giugno 2015 il Consiglio di Amministrazione di Caleffi S.p.A., facendo seguito a quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2015 in esercizio parziale della delega conferitagli dall'Assemblea Straordinaria del 30 aprile 2015 ha deliberato di:

(i) aumentare il capitale sociale a pagamento, in via scindibile, per massimi complessivi Euro 3.437.500, comprensivi di sovrapprezzo, mediante emissione di massime numero 3.125.000 azioni ordinarie prive di valore nominale espresso, aventi godimento regolare ed aventi le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie della Società in circolazione alla data di emissione, da offrire in opzione agli aventi diritto, ai sensi dell'art. 2441, comma 1, del Codice Civile, nel rapporto di numero 1 (una) azione ordinaria di nuova emissione ogni numero 4 (quattro) azioni ordinarie possedute, al prezzo di sottoscrizione di Euro 1,10; con abbinati gratuitamente massimi n. 3.125.000 "Warrant Caleffi S.p.A. 2015-2020" nel rapporto di numero 1 (uno) Warrant ogni numero 1 (una) azione di nuova emissione sottoscritta; e

(ii) di aumentare ulteriormente il capitale sociale, a pagamento e in via scindibile, per un importo complessivo, comprensivo di sovrapprezzo, di massimi Euro 5.000.000, mediante emissione, anche in più riprese, di massime numero 3.125.000 azioni ordinarie della Società prive di valore nominale espresso, aventi godimento regolare e aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione alla data di emissione e riservate esclusivamente all'esercizio dei Warrant.

I portatori dei Warrant avranno il diritto di sottoscrivere le Azioni di Compendio, in ragione di numero 1 (una) Azione di Compendio ogni numero 1 (uno) Warrant presentato per l'esercizio, durante i seguenti periodi di esercizio ed ai seguenti prezzi di esercizio:

(a) a decorrere dall'1 giugno 2016 e fino al 30 giugno 2016, al prezzo di esercizio di Euro 1,35;

(b) a decorrere dall'1 giugno 2017 e fino al 30 giugno 2017, al prezzo di esercizio di Euro 1,35;

(c) a decorrere dall'1 giugno 2018 e fino al 30 giugno 2018, al prezzo di esercizio di Euro 1,60;

(d) a decorrere dall'1 giugno 2019 e fino al 30 giugno 2019, al prezzo di esercizio di Euro 1,60;

(e) a decorrere dall'1 giugno 2020 e fino al 30 giugno 2020, al prezzo di esercizio di Euro 1,60.

In data 26 giugno 2015 la Consob ha approvato il Prospetto Informativo relativo all'Aumento di Capitale sopradescritto.

L'offerta in opzione, iniziata in data 29 giugno 2015 si è conclusa in data 17 luglio 2015 con la sottoscrizione del 94,69% dell'aumento. La parte rimanente è stata offerta al mercato dal giorno 22 luglio 2015 e già il primo giorno si è conclusa in quanto sono stati acquistati ed esercitati tutti i diritti rimanenti.

Complessivamente sono state emesse n° 3.125.000 nuove azioni ad € 1,10 cadauna per un controvalore complessivo pari € 3.437.500. Ad ogni nuova azione emessa è stato abbinato un warrant che dal 22 luglio 2015 è quotato sul mercato telematico MTA.

L'Aumento di Capitale ha permesso di reperire ulteriori mezzi finanziari per consentire la piena attuazione dei piani di sviluppo del Gruppo. In particolare i proventi derivanti dall'Aumento di Capitale saranno destinati all'implementazione del progetto strategico di Caleffi sempre più imperniato su lusso (principalmente per i mercati esteri), negozi propri, shop in shop e portafoglio licenze.

In data 1° ottobre 2015 la Capogruppo ha sottoscritto un contratto di licenza con Sanrio GmbH per la creazione, lo sviluppo, la produzione e la distribuzione in Italia della linea tessile letto, spugna, living e tavola a marchio "Hello Kitty". Il contratto ha una durata fino al 31 dicembre 2017. L'obiettivo dell'accordo di licenza è raggiungere la massima reperibilità della collezione: i prodotti saranno disponibili nei canali di vendita mass market (GDO, B2B ed e-commerce) nonché nei concept store del Gruppo Caleffi.

In data 12 dicembre 2015 la Capogruppo ha inaugurato presso il The Mall Luxury Outlet di Leccio Reggello, di fama e frequentazione internazionali, il nuovo store 'La Casa dei Sogni by Caleffi' con un format dedicato a top collection e licenze luxury del Gruppo Caleffi. Il punto vendita accoglie i clienti nella 'Casa dei Sogni', tra i tessuti pregiati e il design elegante della collezione Dreaming di Caleffi e delle Home Collection di Mirabello, Carrara, Cavalli Home Linen e Trussardi Home. Un format improntato ai tratti iconici del lusso italiano, una Casa dei Sogni chic e raffinata, arredata con stile nei toni del bianco, grigio e avorio grazie alle più grandi firme del design.

Andamento del titolo

Segmento: MTA
Codice ISIN IT0003025019
NUMERO AZIONI 15.625.000
CAPITALIZZAZ. (€ mln) al 22/03/2016 17,8

Partecipazioni rilevanti nel capitale secondo quanto risulta dalle comunicazioni effettuate ai sensi dell'art. 120 del T.U.F. (situazione aggiornata al 22/03/2016)

FONTE: CONSOB

PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE
Dichiarante Azionista diretto Quota % su capitale ordinario Quota % su capitale votante
Giuliana Caleffi Giuliana Caleffi 40,41% 40,91%
Rita Federici Rita Federici 14,70% 14,88%
Pierino Galizzi Pierino Galizzi 2,06% 2,09%

CALENDARIO FINANZIARIO 2016

23 marzo 2016 CDA: Approvazione Progetto di Bilancio 2015
29 aprile 2016 Assemblea dei soci: Approvazione Bilancio 2015
13 maggio 2016 CDA: Approvazione Trimestrale al 31/03/2016
29 agosto 2016 CDA: Approvazione Semestrale al 30/06/2016
11 novembre 2016 CDA: Approvazione Trimestrale al 30/09/2016

CONTATTI INVESTOR RELATIONS

Emanuela Gazza IR TOP Srl
Via Belfiore 24 Via Cantù 1
46019 Viadana (MN) 20121 Milano
Tel: 0375 7881 Tel: 02 45473884
Fax: 0375 788320 Fax: 02 91390665
Email: [email protected] Email: [email protected]

Gruppo CALEFFI

ANALISI DELLA SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DEL GRUPPO

Di seguito vengono riportati i principali dati relativi al Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2015 comparativamente con quelli dell'esercizio precedente.

RISULTATI ECONOMICI *
(in migliaia di euro) 31/12/2015 31/12/2014
Fatturato 55.518 52.145
Valore della produzione 55.897 52.767
Costo della produzione -52.801 -51.694 °
EBITDA 3.096 5,58% 1.073 2,06% °
Ammortamenti e svalutazioni -1.721 -1.760 °
EBIT 1.375 2,48% -687 -1,32%
Oneri Finanziari e Perdite su Cambi -674 -903
Proventi Finanziari 53 13
Risultato prima delle imposte 754 1,36% -1.577 -3,02%
Imposte sul reddito -387 265
Risultato dell'esercizio 367 -1.312
(Utile)/Perdita di pertinenza di terzi -73 40
Risultato del Gruppo 294 0,53% -1.272 -2,44%
ROE (Risultato/Patrimonio Netto) x 100 2,10% -12,03%
ROI (Ebit/CIN) x 100 4,91% -2,66%
ROS (Ebit/Fatturato) x 100 2,48% -1,32%

° a partire dal bilancio 2015 l'Ebitda viene calcolato come la sommatoria dell'Ebit, degli ammortamenti e della svalutazione crediti. Si è proceduto a ricalcolare il dato del 2014

* Il valore della produzione è dato dalla somma delle voci "Vendita di beni e servizi" e "Altri ricavi e proventi" esposti nello schema di conto economico.

Il costo della produzione è dato dalla somma delle voci "Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso", "Costi delle materie prime e altri materiali", "Variazione rimanenze di materie prime", "Costi per servizi", "Costi per godimento beni di terzi", "Costi per il personale" e "Altri costi operativi" esposti nello schema di conto economico.

L'Ebitda è pari al risultato operativo (€ 1.375 migliaia), aumentato degli "Ammortamenti" (€ 1.411 migliaia) e delle "Svalutazioni e rettifiche su crediti" (€ 310 migliaia).

L'Ebit equivale al risultato operativo esposto nello schema di conto economico.

Il calcolo del CIN, capitale investito netto, è esposto nella pagina seguente.

SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA*

(in migliaia di euro)

31/12/2015 31/12/2014
1 Crediti commerciali 21.291 15.903
2 Rimanenze 14.845 14.729
Attività per imposte correnti 65 175
Altre attività correnti 666 629
A ATTIVO CORRENTE 36.867 31.436
3 Debiti commerciali 14.079 10.719
Altre passività correnti 2.235 2.522
°
B PASSIVO CORRENTE 16.314 13.241
A-B Capitale Circolante Netto (CCN) 20.553 18.195
Immobilizzazioni materiali 5.163 5.253
Immobilizzazioni immateriali 2.902 2.940
Partecipazioni 16 16
Imposte differite attive 1.429 1.618
Crediti tributari 200 200
C ATTIVO NON CORRENTE 9.710 10.027
Benefici verso i dipendenti 1.865 1.987
Imposte differite passive 25 34
Altri fondi 397 378
D PASSIVO NON CORRENTE 2.287 2.399
(A -B )+C -D Capitale Investito Netto (CIN) 27.976 25.823
(1+2-3) CAPITALE CIRCOLANTE OPERATIVO 22.057 19.913
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA -13.558 -14.911 °
PATRIMONIO NETTO 14.418 10.912

° Riesposto come spiegato a pag. 52

* La posizione finanziaria netta viene calcolata come da tabella a pagina 83

RICAVI

I ricavi sono pari ad € 55.518 mila in incremento del 6,5% rispetto al dato 2014 (€ 52.145 mila).

Le vendite Italia ammontano a € 48.092 mila con un'incidenza sul fatturato complessivo dell'86,6%, in incremento rispetto al dato del 31 dicembre 2014 pari ad € 45.017 mila.

Le vendite estero sono pari ad € 7.426 mila con una incidenza del 13,4% sul fatturato complessivo, in incremento del 4,2% rispetto all'esercizio precedente (€ 7.128 mila, 13,7% sul fatturato).

La ripartizione geografica del fatturato estero è stata la seguente: € 4.448 mila nei paesi UE, € 2.978 mila nei paesi Extra-UE.

RISORSE UMANE

Il costo per il personale ammonta complessivamente a € 7.921 mila con un'incidenza sul fatturato del 14,3%.

31/12/2015 31/12/2014
Operai 77 81
Impiegati 71 62
Quadri 15 15
Dirigenti 2 2
Totale dipendenti 165 160
Lavoratori interinali 29 33
Totale complessivo 194 193

Il dettaglio del personale in forza al 31 dicembre 2015 è il seguente:

MATERIE PRIME

Il prezzo del cotone sodo è rimasto stazionario per il 2015, in un contesto di debolezza delle materie prime che non si vedeva da 10 anni a questa parte. Tra i fattori che hanno sostenuto il cotone troviamo una Cina che, di fatto, non riesce a riversare sul mercato le enormi scorte di prodotto ed inoltre i prezzi relativamente bassi della fibra inducono a pensare un ulteriore riduzione di interesse tra i coltivatori, evento che si traduce in una contrazione della produzione 2016.

RISULTATI ECONOMICI

L'EBITDA è positivo per € 3.096 mila (5,6% sul fatturato) in forte miglioramento rispetto al dato positivo per € 1.073 mila dell'esercizio 2014 (2,1% sul fatturato).

Gli ammortamenti ammontano complessivamente a € 1.411 mila in incremento rispetto ad € 1.335 mila contabilizzati nel precedente esercizio, di cui € 1.228 mila relativi ad ammortamenti economico-tecnici delle immobilizzazioni materiali ed € 183 mila ad ammortamenti di immobilizzazioni immateriali. Si segnala che il Gruppo dal 2015 calcola l'Ebitda come la sommatoria tra Ebit, ammortamenti e svalutazione e rettifiche su crediti. Il dato dell'esercizio 2014 è stato ricalcolato.

L'EBIT è positivo per € 1.375 mila (2,5% sul fatturato) rispetto al dato negativo per € 687 mila del 2014.

Il risultato netto del Gruppo è positivo per € 294 mila, in netto miglioramento al risultato negativo per € 1.272 mila dell'esercizio precedente.

GESTIONE FINANZIARA E DEI RISCHI

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2015 è negativa per € 13.558 mila in miglioramento rispetto al dato del 31 dicembre 2014, negativo per € 14.911 mila. Il dato della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2014 è stato modificato per un controvalore di € 5 mila, dovuto alla diversa contabilizzazione del debito verso banche per l'utilizzo delle carte di credito aziendali.

Il rapporto fra esposizione finanziaria netta e mezzi propri al 31 dicembre 2015 risulta pari a 0,9.

Gli oneri finanziari ammontano a € 648 mila con un'incidenza sul fatturato pari all'1,2% rispetto all'1,7% del precedente esercizio.

Il saldo netto degli utili e perdite su cambi è negativo per € 26 mila. Le differenze cambio sono relative alla gestione operativa ordinaria, in particolare della controllata, poiché una parte del suo fatturato estero si sviluppa con gli Stati Uniti e le relative transazioni sono regolate in dollari americani. I proventi finanziari, pari a € 53 mila, si riferiscono principalmente ad interessi da clienti, da interessi attivi bancari e da sconti finanziari.

L'indebitamento finanziario è in parte regolato da tassi di interesse variabile, quindi il Gruppo è esposto al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse e, ad eccezione di quanto successivamente specificato, si evidenzia che il Gruppo non ha stipulato contratti derivati con finalità di copertura specifica in quanto ritiene che l'eventuale aumento dei tassi di interesse non avrebbe impatti significativi sulla redditività aziendale, data l'attuale struttura dell'indebitamento. Il ricorso a finanziamenti viene valutato in base alle esigenze aziendali del periodo. Si segnala che al 31 dicembre 2015 la Capogruppo ha in essere un derivato sui tassi considerato di copertura non efficace. Il fair value di tale strumento finanziario è negativo per € 42 mila. Tale importo, al 31 dicembre 2015, è stato contabilizzato a conto economico nella voce "Oneri finanziari".

Il Gruppo effettua una parte degli acquisti di materia prima in dollari e per tutelarsi rispetto al rischio di cambio, ove necessario, effettua coperture generiche attraverso la stipula di contratti derivati e acquisti a termine di valuta. Tali derivati sono valutati al fair value. Al 31 dicembre 2015 non risultano in essere acquisti a termine di valuta.

L'eventuale aumento dei prezzi di acquisto di determinate materie prime, rappresenta un rischio abbastanza contenuto, in quanto il Gruppo, disponendo di una rete di fornitori ampia ed ubicata in diverse aree geografiche del mondo, riesce tempestivamente ad approvvigionarsi sul mercato che presenta le migliori condizioni di prezzo, senza che questo vada a discapito della qualità.

La Capogruppo e la Mirabello Carrara S.p.A. hanno in essere al 31 dicembre 2015 cessioni di crediti pro soluto (per i quali è stata effettuata la derecognition), rispettivamente per € 3,9 milioni e per € 1,4 milioni. Tali cessioni sono state regolate ai normali tassi di mercato e sono poste in essere per beneficiare di condizioni migliorative rispetto alle normali forme di finanziamento utilizzate.

La qualità del credito è molto elevata, frutto di una attenta selezione dei clienti e di un costante monitoraggio sul loro stato di salute. Il trend storico delle perdite su crediti mostra un valore contenuto. Il rischio di credito risulta riflesso in bilancio, nella voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni". Non vi sono condizioni di particolare concentrazione del rischio di credito.

La Mirabello Carrara S.p.A. non ha in essere covenants su finanziamenti.

La Capogruppo al 31 dicembre 2015 ha in essere un finanziamento per € 500 mila soggetto a restrizioni o vincoli finanziari ("covenants"), con misurazione al 31 dicembre di ogni esercizio. Tale covenants, misurato sul bilancio separato al 31 dicembre 2015, risultava ampiamente rispettato.

RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate rispettivamente nella Nota 35 e 36 del bilancio consolidato e nella Nota 34 e 35 del bilancio separato. Nella relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari pubblicata sul sito internet della società (www.caleffionline.it), è illustrato il regolamento che disciplina i rapporti con le parti correlate.

La Capogruppo e la controllata Mirabello Carrara S.p.A., hanno rinnovato nell'esercizio 2015, l'adesione al consolidato fiscale nazionale previsto dagli articoli 117 e seguenti del Tuir, D.P.R. 22 dicembre 1986 n° 917 per il triennio 2015-2017.

ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DELLA CAPOGRUPPO

RISULTATI ECONOMICI*

(in migliaia di euro) 31/12/2015 31/12/2014
Fatturato 40.873 38.616
Valore della produzione 41.373 39.236
Costo della produzione -39.440 -38.918 °
EBITDA 1.933 4,73% 318 0,82% °
Ammortamenti e svalutazioni -1.035 -1.138 °
EBIT 898 2,20% -820 -2,12%
Oneri Finanziari e Perdite su Cambi -528 -659
Proventi Finanziari 60 62
Risultato prima delle imposte 430 1,05% -1.417 -3,67%
Imposte sul reddito -281 263
Risultato dell'esercizio 149 0,36% -1.154 -2,99%
ROE (Risultato/Patrimonio Netto) x 100 1,01% -10,10%
ROI (Ebit/CIN) x 100 3,60% -3,91%
ROS (Ebit/Fatturato) x 100 2,20% -2,12%

° a partire dal bilancio 2015 l'Ebitda viene calcolato come la sommatoria dell'Ebit, degli ammortamenti e della svalutazione crediti. Si è proceduto a ricalcolare il dato del 2014

* Il valore della produzione è dato dalla somma delle voci "Vendita di beni e servizi" e "Altri ricavi e proventi" esposti nello schema di conto economico.

Il costo della produzione è dato dalla somma delle voci "Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso", "Costi delle materie prime e altri materiali", "Variazione rimanenze di materie prime", "Costi per servizi", "Costi per godimento beni di terzi", "Costi per il personale" e "Altri costi operativi" esposti nello schema di conto economico.

L'Ebitda è pari al risultato operativo (€ 898 migliaia), aumentato degli "Ammortamenti" (€ 835 migliaia) e delle "Svalutazioni e rettifiche su crediti" (€ 200 migliaia).

L'Ebit equivale al risultato operativo esposto nello schema di conto economico.

Il calcolo del CIN, capitale investito netto, è esposto nella pagina seguente.

SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA*

(in migliaia di euro)
-- ----------------------- -- -- --
31/12/2015 31/12/2014
1 Crediti commerciali 17.710 12.328
2 Rimanenze 10.244 9.316
Attività per imposte correnti 48 152
Altre attività correnti 505 368
A ATTIVO CORRENTE 28.507 22.164
3 Debiti commerciali 10.252 7.651
Altre passività correnti 2.115 2.435
B PASSIVO CORRENTE 12.367 10.086
A-B Capitale Circolante Netto (CCN) 16.140 12.078
Immobilizzazioni materiali 4.312 4.349
Immobilizzazioni immateriali 623 672
Partecipazioni 3.896 3.896
Imposte differite attive 1.159 1.322
Crediti tributari 200 200
C ATTIVO NON CORRENTE 10.190 10.439
Benefici verso i dipendenti 1.073 1.233
Imposte differite passive 2 -
Altri fondi 315 299
D PASSIVO NON CORRENTE 1.390 1.532
(A -B )+C -D Capitale Investito Netto (CIN) 24.940 20.985
(1+2-3) CAPITALE CIRCOLANTE OPERATIVO 17.702 13.993
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA -10.242 -9.562
PATRIMONIO NETTO 14.698 11.423

* La posizione finanziaria netta viene calcolata come da tabella a pagina 138.

La Società ha realizzato nel corso del 2015 un fatturato di € 40.873 mila in incremento del 5,8% rispetto all'esercizio precedente, pari ad € 38.616 mila. L'Ebitda è positivo per € 1.933 mila (4,7% sul fatturato), rispetto al dato positivo per € 318 mila del 2014 (0,8% sul fatturato). L'Ebit è positivo per € 898 mila (2,2% sul fatturato), in forte miglioramento rispetto al dato negativo per € 820 mila del 2014. Si segnala che la Società dal 2015 calcola l'Ebitda come la sommatoria tra Ebit, ammortamenti e svalutazione e rettifiche su crediti. Il dato dell'esercizio 2014 è stato ricalcolato.

Il risultato netto dell'esercizio è positivo € 149 mila, rispetto al dato 2014 negativo per € 1.154 mila. L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2015 è pari ad € 10.242 mila, in peggioramento rispetto al 31 dicembre 2014, negativo per € 9.562 mila.

INVESTIMENTI

Gli investimenti in immobilizzazioni materiali effettuati nell'esercizio ammontano ad € 774 mila sostanzialmente in linea col dato dell'esercizio precedente, pari ad 804 mila, ed hanno riguardato principalmente l'allestimento del nuovo store 'La Casa dei Sogni by Caleffi' presso il The Mall Luxury Outlet di Leccio Reggello (FI), l'allestimento del nuovo punto vendita monomarca presso l'Outlet Village Franciacorta (BS), il refitting dei punti vendita di Vicolungo (NO) e Noventa (VE) e la realizzazione di corner dedicati presso principali clienti.

L'investimento in comunicazione è stato di € 696 mila pari all'1,7% sul fatturato, rispetto ad € 596 mila del 2014. Tale costo è stato interamente contabilizzato a conto economico nell'esercizio. La comunicazione si è articolata prevalentemente attraverso pagine pubblicitarie e veicolazione di lookbook sui principali magazine femminili, in campagne pubblicitarie televisive con spot sulle reti Mediaset e in comunicazione on line. Sono proseguite, infine, le attività volte al rafforzamento della fidelizzazione della clientela trade e consumer, mediante la realizzazione e il supporto di shop in shop e corner presso i principali clienti, iniziative di tipo promozionale a sostegno dei punti vendita e fornitura di espositori dedicati al mondo Caleffi.

ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

L'attività di ricerca e sviluppo, finalizzata allo studio e alla progettazione di nuovi prodotti e nuovi materiali, rappresenta un elemento fondamentale del modello industriale di Caleffi ed una tra le principali leve strategiche.

La Caleffi S.p.A. nel corso dell'esercizio 2015 ha proseguito nella sua attività di ricerca e sviluppo ed ha indirizzato i propri sforzi in particolare su progetti ritenuti particolarmente innovativi quali attività di studio, analisi, ricerca e sviluppo per la realizzazione delle nuove collezioni per i marchi propri e in licenza.

Per lo sviluppo dei progetti sopra indicati la Società ha sostenuto costi per un valore complessivo pari a circa € 730 mila.

Su detto valore la Società ha intenzione di avvalersi del credito di imposta Ricerca e Sviluppo (Legge

190/14 art. 1 comma 35).

L'attività di ricerca in argomento proseguirà nel corso dell'esercizio 2016.

Confidiamo che l'esito positivo di tali innovazioni possa generare buoni risultati in termini di fatturato con ricadute favorevoli sull'economia dell'azienda.

Tutti i relativi costi sostenuti nell'esercizio sono stati imputati a conto economico.

TUTELA DELLA PRIVACY E PROTEZIONE DEI DATI

La Capogruppo, pur rispettando le misure minime di sicurezza al fine di proteggere i dati personali, come previsto dall'art. 45 del D.L. n° 5/12 non ha provveduto ad aggiornare il Documento Programmatico sulla Sicurezza.

AZIONI PROPRIE

Il totale delle azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2015 ammonta a n. 211.918 azioni, pari all'1,36% del capitale sociale, per un controvalore di € 198 mila.

L'assemblea dei soci del 30 aprile 2015 ha conferito al Consiglio di Amministrazione, in continuità con la delibera assembleare del 30 aprile 2014, l'autorizzazione alla compravendita di azioni proprie sino al limite di legge. Tale autorizzazione è valida sino all'assemblea che approverà il bilancio 2015.

La controllata Mirabello Carrara S.p.A. non detiene azioni proprie, né azioni della controllante Caleffi S.p.A..

PARTECIPAZIONI DETENUTE DAGLI AMMINISTRATORI, DAI SINDACI, DAI DIRETTORI GENERALI E DAI LORO CONIUGI NON LEGALMENTE SEPARATI E FIGLI MINORI

Soggetto Funzione n° azioni
possedute
n° azioni
acquistate
n° azioni
vendute
n° azioni
sottoscritte in
al 31/12/14 nell'esercizio nell'esercizio aumento capitale
possedute
al 31/12/2015
n° azioni % capitale
sociale
Caleffi Giuliana Presidente 5.051.230 - - 1.262.808 6.314.038 40,41%
Federici Rita Amministratore 3.492.478 - 1.295.000 99.369 2.296.847 14,70%
Ferretti Guido Amminist. Delegato 35.000 - - 8.750 43.750 0,28%
Soggetto Funzione n° warrant
posseduti
n° warrant
acquistati
n° warrant
venduti
n° warrant
sottoscritti in
al 31/12/14 nell'esercizio nell'esercizio aumento capitale
n° warrant
posseduti
al 31/12/2015
% totale
warrant
Caleffi Giuliana Presidente - - - 1.262.808 1.262.808 40,41%
Federici Rita Amministratore - - - 99.369 99.369 3,18%
Ferretti Guido Amminist. Delegato - 11.250 - 8.750 20.000 0,64%

ANALISI ANDAMENTO DELLA SOCIETA' CONTROLLATA

Mirabello Carrara S.p.A.

La controllata Mirabello Carrara S.p.A. ha realizzato nell'esercizio 2015 un fatturato di € 15.390 mila in incremento del 10,5% rispetto all'esercizio precedente.

Il fatturato Italia è pari ad € 8.287 mila (53,8% del totale), mentre il fatturato estero è di pari ad € 7.103 mila (46,2% del totale).

La ripartizione geografica del fatturato estero è stata la seguente: € 4.253 mila nei paesi UE e 2.850 mila nel paesi Extra-UE.

L'Ebitda è pari ad € 1.196 mila con un'incidenza sul fatturato del 7,8%, rispetto ad € 745 mila del 2014 (4,8% sul fatturato).

L'Ebit è pari ad € 542 mila con un'incidenza sul fatturato del 3,5%, rispetto al dato 2014 pari ad € 153 mila (1,1% sul fatturato).

Il risultato netto è positivo per € 242 mila rispetto al dato negativo per € 131 mila dell'esercizio precedente.

Si segnala che anche la controllata dal 2015 calcola l'Ebitda come la sommatoria tra Ebit, ammortamenti e svalutazione e rettifiche su crediti. Di conseguenza anche il dato dell'esercizio 2014 è stato ricalcolato.

RICONCILIAZIONE TRA IL RISULTATO ECONOMICO E IL PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO E IL RISULTATO ECONOMICO E IL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATI

Risultato
Economico
Patrimonio Netto
al 31/12/2015
Bilancio della Capogruppo 149 14.698
Effetti dell'eliminazione delle partecipazioni -25 -862
Risultato pro-quota Mirabello Carrara S.p.A. 170 170
Bilancio consolidato di gruppo 294 14.006

valori in migliaia di euro

Gruppo CALEFFI

INFORMAZIONI SUL PERSONALE, SULLA SICUREZZA E SULL'AMBIENTE

Per quanto riguarda le informazioni sul personale, sulla sicurezza e sulla gestione ambientale ai sensi dell'art. 2428 comma 2 del Codice Civile, si rinvia a quanto ampiamente commentato nella "Relazione sociale" esposta nel proseguimento del documento.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Successivamente alla data di chiusura dell'esercizio non sono occorsi eventi tali da rendere l'attuale situazione patrimoniale, finanziaria ed economica sostanzialmente diversa da quella risultante dal bilancio al 31 dicembre 2015 o tali da richiedere rettifiche od annotazioni integrative allo stesso.

Si segnala che in data 3 marzo 2016 il Consiglio di Amministrazione della controllata Mirabello Carrara S.p.A. ha deliberato di proporre all'Assemblea dei soci un aumento di capitale di massini € 6 milioni finalizzato alla quotazione della Società sul mercato AIM di Borsa Italiana.

L'Assemblea dei Soci di Mirabello Carrara e il successivo Consiglio di Amministrazione, tenutisi in data 21 marzo 2016, hanno deliberato il progetto di quotazione su AIM Italia – Mercato Alternativo del Capitale, organizzato e gestito da Borsa Italiana – London Stock Exchange Group, e l'Offerta Globale, che si compone di due aumenti di capitale, fino ad un massimo di Euro 5,25 milioni, di cui Euro 5 milioni da rivolgersi ad investitori qualificati, come definiti dall'art. 100, comma 1, lettera a) del TUF e dal combinato disposto degli articoli 34-ter, comma 1, lettera b) del Regolamento Consob n. 11971/99 e 26, comma 1, lett. D) del Regolamento Intermediari Consob ed Euro 250.000 da rivolgersi a soggetti diversi dagli investitori qualificati, in regime di esenzione di cui all'articolo 34-ter, comma 1, lettera c) del Regolamento 11971/99.

Il Consiglio di Amministrazione di Mirabello Carrara ha altresì fissato il range di prezzo dell'aumento di capitale individuato tra un minimo di Euro 12,24 ed un massimo di Euro 15,38. La capitalizzazione premoney sarà, pertanto, compresa tra Euro 14,3 milioni e Euro 18 milioni.

Il team di quotazione è composto da: EnVent Capital Markets (NomAd & Global Coordinator), BDO Italia (società di revisione), IR Top (Investor & Media Relations) e Legance Avvocati Associati (studio legale).

La quotazione su AIM Italia garantirà a Mirabello Carrara una maggior visibilità internazionale e nuove risorse finanziarie per affermare i propri brand nell'ambito di un mercato che presenta un grande potenziale di crescita e nel quale gli asset strategici costituiscono i valori determinanti dei prossimi trend di consumo: esclusività Made in Italy, artigianalità e sostenibilità. La strategia di sviluppo è focalizzata sull'ampliamento del portafoglio licenze con focus su Brand Luxury e sullo sviluppo del Made to Order per prestigiosi Retailer internazionali e affermate case di moda. L'espansione internazionale ha come principali paesi target l'Europa, U.S.A., l'Asia e i Paesi emergenti, attraverso canali come department store, shop in shop e con forte attenzione al travel retail.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Il quadro economico globale per il 2016 pur evidenziando rischi e incertezze a causa del rallentamento dell'attività produttiva in Cina e nei paesi esportatori di commodities, si presenta positivo per quanto riguarda l'andamento complessivo dell'economia globale, confermato anche dalla revisione al rialzo del tasso di crescita annunciato dal Fondo Monetario Internazionale. Le stime sono state infatti portate al 3,6% e positivo risulta essere il contributo alla crescita dell'economie occidentali, che dovrebbero crescere nel 2016 ad un tasso medio del 1,9%.

Per quel che riguarda l'economia degli Stati Uniti è attesa l'ennesima espansione con un tasso di crescita atteso fra il 2% e il 3%; più difficili e contrastate risultano essere le previsioni per il continente asiatico, Cina in particolare.

Per quanto riguarda infine l'Italia, le stime di crescita, seppur riviste recentemente al ribasso per motivi legati alla persistenza della debolezza degli investimenti interni, risultano pari all'1% e faranno affidamento principalmente sui consumi privati.

In tale contesto, la nostra percezione sull'evoluzione prevedibile della gestione risulta positiva: i drivers di crescita saranno riconducibili principalmente ai mercati esteri, al segmento lusso, dove brillano le licenze Roberto Cavalli Home e Trussardi Home Linen nonché ai negozi propri e shop in shop, sullo sviluppo dei quali saranno effettuati a breve ulteriori investimenti.

Pur in presenza di uno scenario economico positivo, testimoniato dal buon andamento degli ordini registrati nel primo trimestre 2016, allo stato non riteniamo di esprimere alcuna previsione sui dati economico-finanziari dell'esercizio, che saranno anche influenzati da rischi ed incertezze dipendenti da molteplici fattori congiunturali non tutti inerenti la sfera di controllo del Gruppo.

PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE CUI CALEFFI S.p.A. E IL GRUPPO SONO ESPOSTI

Rischi e incertezze connessi alle condizioni generali dell'economia

La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata dai vari fattori che compongono il quadro macro-economico, inclusi l'andamento del mercato immobiliare, l'incremento o il decremento del prodotto nazionale lordo, il livello di fiducia dei consumatori e il costo delle materie prime.

I risultati attesi possono inoltre essere influenzati, sul mercato domestico, dalla difficoltà della ripresa economica associata ad un alto tasso di disoccupazione, con la conseguente riduzione del reddito disponibile per il consumo, nonché dalla generalizzata difficoltà nell'accesso al credito.

Per quanto riguarda i mercati internazionali, le tensioni geopolitiche in essere in alcune regioni possono determinare rallentamenti nei flussi operativi.

Le incertezze sopra descritte potrebbero impattare negativamente i business e le attività del Gruppo.

Gruppo CALEFFI

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio e di interesse

Il Gruppo Caleffi, che opera su più mercati a livello mondiale, è naturalmente esposto a rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse. L'esposizione ai rischi di cambio è collegata totalmente all'area dollaro, per effetto dei flussi esportativi verso gli Stati Uniti regolati in dollari, e dei flussi importativi da diverse parti del mondo in taluni casi regolati in dollari.

Il Gruppo, al fine di tutelarsi rispetto al rischio di cambio, ove necessario, effettua talvolta coperture generiche attraverso la stipula di contratti derivati e acquisti a termine di valuta.

L'indebitamento finanziario del Gruppo è in parte regolato da tassi di interesse variabile, sui quali non sono state effettuate coperture specifiche, in quanto la fluttuazione dei tassi di interesse non avrebbe impatti significativi sulla redditività aziendale, tenendo conto dell'attuale struttura dell'indebitamento.

Con riferimento al prestito obbligazionario emesso a tasso fisso, il Gruppo è esposto al rischio di variazione del fair value del prestito stesso al variare dei tassi di interesse. Tale prestito è in scadenza al 1 giugno 2016.

Rischi connessi al management

Il successo del Gruppo dipende in larga parte dall'abilità dei propri amministratori e degli altri componenti del management di gestire efficacemente il Gruppo. La perdita delle prestazioni di un amministratore, manager o altre risorse chiave senza un'adeguata sostituzione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere effetti negativi sulle prospettive, sulle attività e sui risultati economici e finanziari del Gruppo.

Rischi connessi ai rapporti con i dipendenti

In Italia i dipendenti del Gruppo sono protetti da varie leggi e/o contratti collettivi di lavoro che garantiscono loro, tramite rappresentanze locali e nazionali, il diritto di essere consultati riguardo a determinate questioni, ivi inclusi il ridimensionamento e la riduzione dell'organico. Tali leggi e/o contratti collettivi di lavoro applicabili al Gruppo potrebbero influire sulla sua flessibilità nel ridefinire e/o riposizionare strategicamente la propria attività.

Si ritiene che il Gruppo, per le sue dimensioni e per la sua storia di relazioni sindacali, non sia toccato in maniera significativa da tali rischi.

Rischio prezzo

Il Gruppo è esposto al rischio prezzo per quanto concerne gli acquisti di determinate materie prime. Per far fronte a tale rischio, il Gruppo da diversi anni ha costituito una rete di fornitori ampia e ubicata in diverse aree geografiche del mondo ed ha reindustrializzato il prodotto, riuscendo ad approvvigionarsi sul mercato che al momento rappresenta le migliori condizioni di prezzo senza che questo vada a discapito della qualità.

Le oscillazioni dei prezzi nei mercati azionari potrebbero determinare perdite di valore delle attività finanziarie classificate come "available for sale". Nel bilancio dell'esercizio 2015 non sono state iscritte a conto economico perdite di valore.

Rischio credito

Il rischio di credito correlato alla solvibilità delle controparti commerciali, è da sempre oggetto di una politica attenta alla selezione dei clienti e di costante monitoraggio del loro stato di salute. Il trend storico delle perdite su crediti e delle sofferenze mostra un valore contenuto. Non vi sono particolari concentrazioni di crediti da segnalare.

Rischio liquidità

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono, da una parte, le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Al momento non si segnalano difficoltà per il Gruppo ad ottenere linee di credito e finanziamenti.

Continuità aziendale

Poiché non vi sono dubbi circa la continuità aziendale del Gruppo, il bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività e della capacità a operare come un'entità in funzionamento. La storia di redditività del Gruppo, il portafoglio brand di eccellenza, l'assenza di problematiche nell'accesso alle risorse finanziarie e di impatti negativi dei rischi e delle incertezze descritti nella presente sezione, confermano l'appropriata adozione del presupposto della continuità aziendale.

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E SUGLI ASSETTI PROPRIETARI

La relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 23 marzo 2016 è disponibile sul sito internet della Società (www.caleffionline.it).

Gruppo CALEFFI

RELAZIONE SOCIALE

La Relazione Sociale del Gruppo Caleffi è uno strumento volontario con il quale si dà conto a tutti gli stakeholder, o portatori d'interesse, del proprio operato, rendendo trasparenti e comprensibili all'interno e all'esterno i programmi, le attività e i risultati raggiunti secondo modalità non evidenti nei tradizionali documenti. In un contesto di sempre maggior attenzione, anche il Gruppo Caleffi si è voluto orientare verso azioni di responsabilità sociale o corporate social responsibility. Adottare decisioni di Responsabilità Sociale significa per il Gruppo Caleffi tenere un comportamento attento alle implicazioni sociali delle attività svolte dall'organizzazione, ossia andare oltre il semplice rispetto della legge vigente, investendo di più nel rapporto con le parti interessate, nel capitale umano e nell'ambiente.

E' noto come la performance del Gruppo dipenda non solo da elementi concreti ma anche dai cosiddetti intagibles, quali la fiducia degli stakeholders, la reputazione e l'attenzione al benessere dell'ambiente e della comunità in cui il Gruppo opera o con cui entra in contatto. Tutti questi elementi non devono essere considerati solamente come costi, ma anche e soprattutto come opportunità che permettono alla società di aumentare la propria competitività e i propri risultati, incrementando il suo sviluppo. Il profitto non può e non deve essere percepito come unico indicatore dello stato di salute della società; esso indica sicuramente la capacità di stare sul mercato, ma non deve essere l'unico scopo, in particolare si deve fare carico di altri tipi di responsabilità che vanno oltre i risultati puramente economici, quali ad esempio soddisfare i consumatori, attirare nuovi clienti e contribuire allo sviluppo della comunità in cui la società si trova ad essere integrata.

Da sempre i pilastri su cui la responsabilità sociale del Gruppo Caleffi si basa sono: innovazione, qualità, creatività, attenzione al cliente e risorse umane, elementi considerati imprescindibili per coniugare il successo dell'impresa con l'etica nella conduzione degli affari.

Lo strumento principale attraverso il quale il Gruppo Caleffi persegue tali obiettivi è rappresentato dal Codice di Condotta. Il Codice di Condotta può definirsi la "Carta Costituzionale della società", una carta dei diritti e dei doveri morali che determina le responsabilità etico-morali da rispettare, in modo da evitare comportamenti irresponsabili o illeciti da parte di chi opera all'interno o con la società, che potrebbero ledere l'immagine e il corretto funzionamento della stessa. Si tratta quindi di un documento ufficiale del Gruppo Caleffi approvato dal Consiglio di Amministrazione che contiene i valori cui il Gruppo si ispira nella conduzione degli affari, nonché le responsabilità e l'impegno "etico". Caleffi aveva già adottato un proprio Codice di Condotta nel 2004 con l'obiettivo di diffondere all'interno dell'azienda una cultura "etica", nel 2008 e nel 2011 sono state effettuate delle rivisitazioni al fine di confermare l'impegno del Gruppo e resesi necessarie a causa anche delle evoluzioni organizzative intervenute e, in particolar modo, dei mutamenti dello scenario normativo.

Il Codice è parte integrante e sostanziale del contratto di lavoro di ogni dipendente. Di conseguenza il Gruppo esige da tutti i dipendenti una rigorosa osservanza delle disposizioni del Codice. Qualsiasi violazione delle disposizioni dello stesso è perciò trattata con fermezza con la conseguente adozione di adeguate misure sanzionatorie. Il Gruppo si adopera inoltre per fare in modo che i principi del Codice siano condivisi, oltre che dai soggetti interni, anche da consulenti, da fornitori e da qualsiasi altro soggetto con cui intrattiene rapporti stabili d'affari. Il Gruppo non instaura né prosegue rapporti d'affari con chiunque si rifiuti espressamente di rispettare i principi del Codice.

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

Il Gruppo Caleffi riconosce la centralità e l'importanza delle persone, valore primo in azienda per garantirne la crescita stessa perché contribuiscono, con l'impegno, le capacità professionali e le idee, alla realizzazione della Mission aziendale, creando benefici per tutti gli stakeholder.

È inoltre innegabile riconoscere come il miglioramento costante del servizio alla clientela e l'accrescimento dei risultati aziendali sono resi possibili dall'impegno, dalla competenza e dalla disponibilità delle proprie risorse umane che compongono la comunità aziendale. Sono, infatti, le risorse umane che rappresentano il Gruppo Caleffi e ne testimoniano, con i propri comportamenti, la professionalità, la serietà, la reputazione e la credibilità. Per tali motivi, le persone che lavorano nel Gruppo Caleffi, sono considerate la più importante e preziosa risorsa competitiva e come tale è valorizzata e tutelata attraverso il rispetto, il coinvolgimento, la motivazione, unita ad una continua ed adeguata formazione.

Il Gruppo Caleffi promuove la cultura e la politica delle pari opportunità di lavoro, facendo in modo che tutti possano godere di un trattamento equo sulla base delle competenze e delle capacità, senza discriminazione alcuna. In particolare chiunque lavori per il Gruppo Caleffi deve veder rispettati i suoi diritti umani fondamentali, e non subire alcuna sofferenza fisica o psicologica a causa del proprio lavoro. Raccomandiamo che tutti i nostri dipendenti siano liberi di aderire pacificamente e legalmente ad associazioni di propria scelta, e che abbiano diritto alla contrattazione collettiva. Il Gruppo Caleffi non si avvale di lavoro minorile.

Tutti i dipendenti sono tutelati dal subire discriminazioni a causa della propria razza, colore, sesso, preferenza sessuale, stato civile, gravidanza, maternità o paternità, religione, opinioni politiche, nazionalità, origine etnica o sociale, stato sociale, invalidità, età, appartenenza sindacale, e così via.

Il Gruppo Caleffi si preoccupa che i dipendenti con pari esperienza, rendimento e competenza ricevano la stessa remunerazione per lo stesso lavoro svolto da altri in condizioni di lavoro analoghe.

Il Gruppo Caleffi si impegna a salvaguardare l'integrità morale dei dipendenti, assicurando il diritto a condizioni di lavoro rispettose della dignità della persona. Per questo motivo garantisce i lavoratori da atti di violenza psicologica o mobbing e osteggia qualsiasi atteggiamento o comportamento contrario al principio del pluralismo o lesivo della persona e delle sue inclinazioni. I dipendenti, ad ogni livello, sono tenuti a collaborare al fine di mantenere in azienda un clima di reciproco rispetto della dignità, dell'onore e della reputazione di ciascuno, facendosi parti attive per impedire comportamenti interpersonali ingiuriosi o diffamatori. Non sono ammesse molestie sessuali e devono essere evitati comportamenti che possono turbare la sensibilità della persona.

E' importante che ciascun dipendente abbia una buona comprensione dell'andamento operativo e finanziario dell'azienda, e possa così adoperarsi meglio per potenziarlo. Essendo il Gruppo Caleffi una realtà quotata, tuttavia, ciò deve essere conforme alla politica aziendale riguardante la divulgazione di informazioni finanziarie e con norme quali le regole su operazioni "insider" e quelle adottate dalle borse valori e dalle autorità di vigilanza. L'obbligo del Gruppo Caleffi di attenersi a tali regole definisce il modo in cui vanno gestite notizie che potrebbero influire sulla quotazione dei titoli. Osservazioni sull'andamento finanziario e sulle prospettive possono essere espresse a terzi soltanto dai portavoce ufficiali della società, a ciò autorizzati dalla direttiva in materia. A nessun dipendente è consentito offrire a nome di Caleffi commenti sulla società o sui suoi affari alla stampa, né ad investitori, analisti finanziari o settoriali, o consulenti esterni, né su pagine chat in internet od in altri fori pubblici, se non previo benestare della funzione Investor Relations del Gruppo.

La funzione Risorse Umane si attiva al fine di diffondere a tutta la struttura l'applicazione della politica etica dell'azienda in termini di risorse umane e per assicurare la realizzazione degli obiettivi indicati. Le attività svolte dalla funzione Risorse Umane rispondono a diversi obiettivi e possono così distinguersi:

Ricerca, selezione e assunzione: l'obiettivo è quello di garantire la copertura costante degli organici previsti in budget, con personale la cui qualità, considerata in rapporto al costo e con riferimento così alla prestazione immediata come al suo potenziale, sia in linea con i programmi di sviluppo aziendale.

La valutazione del personale da assumere è effettuata in base alla corrispondenza dei profili dei candidati rispetto a quelli attesi in funzione delle esigenze aziendali, nel rispetto delle pari opportunità per tutti i soggetti interessati.

  • Addestramento del personale: l'obiettivo è quello di integrare le conoscenze, capacità ed attitudini del personale di ogni livello in modo da assicurare l'adeguatezza a quanto richiesto dai compiti correntemente svolti, rispondendo anche alle ragionevoli aspirazioni in materia del personale stesso ed anticipando le esigenze future della azienda.
  • Formazione del personale: l'obiettivo è quello di inserire come componente dello sviluppo del personale, la considerazione del miglioramento globale della personalità, per facilitarne il mantenimento su livelli di comprensione della realtà esterna ed interna all'azienda, adeguati ai cambiamenti che si verificano ed alle problematiche che si presentano.
  • Gestione delle qualifiche e delle retribuzioni: l'obiettivo è consentire all'azienda di disporre stabilmente nelle posizioni previste in organico di persone in possesso delle qualifiche più adatte, retribuite in modo equo rispetto alle situazioni aziendali ed extra-aziendali.
  • Gestione del personale e piani di carriera: l'obiettivo è quello di predisporre i mezzi per garantire al massimo la rispondenza tra necessità aziendali e fondate ambizioni personali quanto a evoluzioni di carriera, individuando con l'utilizzo di valutazioni raccolte sul personale, le risorse potenzialmente suscettibili di promozione. Caleffi si impegna a definire sostenibili piani di carriera, obiettivi e premi incentivanti il personale e comunque tali da non condurre il

personale al compimento di attività contrarie ai principi e valori aziendali sanciti dal presente Codice.

  • Comunicazione col personale: l'obiettivo dell'attività consiste nel:
    1. diffondere a tutto il personale e ricevere da questo informazioni, dati ed opinioni sulle situazioni e problemi aziendali in modo da facilitare la comprensione reciproca tra direzione e personale e la matura integrazione di questo nel contesto dell'impresa;
    1. sviluppare la cultura del confronto tra RSU e azienda finalizzata ad avvicinare le reciproche posizioni, al miglioramento delle reciproche comprensioni e creare un equilibrio nei rapporti interpersonali che impedisca eventuali tensioni.

Ciascun dipendente, nello svolgimento della propria attività, è tenuto a tutelare ed utilizzare con diligenza i beni e le attrezzature aziendali messi a sua disposizione, attraverso comportamenti responsabili, evitando sia un uso improprio, che possa danneggiare gli stessi o ridurne l'efficienza, sia un utilizzo a fini personali o comunque contrari agli interessi aziendali. Mentre per quanto riguarda le applicazioni informatiche, ogni dipendente e collaboratore è tenuto ad adottare scrupolosamente quanto previsto dalle politiche di sicurezza aziendali, al fine di non compromettere la funzionalità e la protezione dei sistemi informatici o telematici.

RAPPORTI CON L'ESTERNO

Clienti

I rapporti di affari instaurati dal Gruppo Caleffi si ispirano ai principi di lealtà, correttezza, trasparenza, efficienza e con il dovuto rispetto delle norme poste a tutela della salute del consumatore.

I dipendenti devono seguire le procedure interne del Gruppo finalizzate al raggiungimento di questo obiettivo attraverso lo sviluppo e il mantenimento di rapporti proficui e duraturi con i clienti, offrendo sicurezza, assistenza, qualità e valore sostenuto dall'innovazione continua.

Il Gruppo Caleffi, ha l'obiettivo della piena soddisfazione del consumatore finale e quindi deve riservare particolare attenzione ai reclami del cliente, in quanto rappresentano la più grande ricchezza del Gruppo.

Il Gruppo, nel rapporto con i clienti, deve evitare ingiuste discriminazioni nelle trattative con gli stessi e non deve fare uso improprio del loro potere contrattuale a danno di un qualsiasi cliente. In tal senso il Gruppo non ricorre a pratiche elusive o comunque scorrette e fornisce ai clienti comunicazioni complete, onde evitare di tralasciare qualsivoglia elemento rilevante ai fini della decisione del cliente. In particolare, porre in essere attività di commercializzazione di prodotti idonee a trarre in inganno il consumatore finale circa quantità, qualità, origine e provenienza dei prodotti offerti.

Il Gruppo, all'interno delle varie campagne pubblicitarie, si impegna a non utilizzare strumenti pubblicitari ingannevoli o non veritieri e ad attenersi a verità nelle comunicazioni pubblicitarie, commerciali o di qualsiasi altro genere, impegnandosi e garantendo che i prodotti erogati ai clienti corrispondano agli standard commerciali ed alle comunicazioni suddette.

Il Gruppo si impegna inoltre a fornire prodotti che soddisfino le ragionevoli aspettative del cliente e ne tutelino la sicurezza e l'incolumità, a garantire adeguati standard di qualità dei servizi/prodotti offerti sulla base di livelli predefiniti, monitorando periodicamente la qualità percepita e la piena conformità (in termini di origine, provenienza, qualità, quantità) dei suddetti prodotti con quanto statuito nei propri standard contrattuali e nelle proprie comunicazioni commerciali e pubblicitarie in genere. Proprio per questi motivi da anni sono in funzione un numero verde dedicato (800 238 066) e un indirizzo di posta elettronica specifico ([email protected]) che forniscono al cliente risposte puntuali e precise a fronte delle varie richieste di natura tecnica, di distribuzione e relative alla struttura dei prodotti. Dal 2011 inoltre il servizio Linea Cortese è stato ulteriormente potenziato, in quanto a seconda della specifica richiesta o bisogno del cliente, il centralino smista automaticamente la telefonata verso il soggetto competente nella risposta, permettendo quindi al cliente di ottenere una risposta ancora più precisa e tempestiva rispetto al passato.

Anche nel 2015 l'attività di rilevazione della soddisfazione dei propri clienti è stata effettuata attraverso il servizio della Linea Cortese, infatti all'interno di ogni prodotto è presente una cartolina, con la quale si invita il cliente a recarsi presso una determinata sezione del sito www.caleffionline.it, all'interno della quale il cliente può esprimere la propria opinione in merito a ciascuna delle caratteristiche del prodotto elencate e di fornire eventuali suggerimenti. Le informazioni raccolte permettono di misurare in primis il livello di soddisfazione dei clienti in relazione alle varie tipologie di prodotto e in secondo luogo di individuare i punti di forza e debolezza dei vari prodotti, da potenziare oppure ridurre.

Fornitori

Il Sistema Fornitori svolge un ruolo fondamentale per il miglioramento della competitività del Gruppo. Le relazioni che il Gruppo Caleffi ha con i propri fornitori sono improntate alla collaborazione di lungo periodo e sono basate sulla correttezza negoziale, l'integrità, l'equità contrattuale e la condivisione delle strategie di crescita. Il Gruppo Caleffi garantisce l'assoluta imparzialità nella scelta dei fornitori e si impegna a rispettare rigorosamente i termini di pagamento pattuiti. Inoltre il Gruppo intende perseguire una politica di approvvigionamento che rafforzi il proprio legame con il territorio locale.

Nei rapporti di fornitura di beni e/o servizi è fatto obbligo ai dipendenti di osservare le normative interne per la selezione e la gestione dei rapporti con i fornitori, non precludendo ad alcuna azienda fornitrice in possesso dei requisiti richiesti la possibilità di competere per aggiudicarsi una fornitura, adottare nella selezione criteri di valutazione oggettivi e trasparenti, ispirarsi ai principi di correttezza e buona fede nella corrispondenza e nel dialogo con i fornitori, in linea con le più rigorose pratiche aziendali ed ottenere la collaborazione del fornitore nell'assicurare costantemente il soddisfacimento delle esigenze dei clienti del Gruppo Caleffi in termini di qualità e costi.

Rete fornitori Gruppo Caleffi

I principi ispiratori a cardine della politica di acquisto sono la soddisfazione del cliente, la redditività dell'attività d'impresa, l'immagine aziendale, la responsabilità ambientale, mentre i processi di selezione privilegiano la competenza dei fornitori, spesso correlata alla qualità del management, ed alla loro competitività.

I fornitori sono individuati e selezionati attraverso procedure chiare e non discriminatorie, utilizzando criteri oggettivi e trasparenti, ed ispirandosi ai seguenti principi:

  • ricercare fornitori referenziati ed in possesso di considerevoli competenze e risorse tecnologiche con i quali instaurare veri e propri rapporti di lungo termine finalizzati ad ottimizzare l'efficienza complessiva delle relazioni commerciali;
  • individuare fornitori con idee innovative;
  • ricercare fornitori che abbiano la consapevolezza ed il rispetto per l'ambiente non solo per quanto riguarda le problematiche d'inquinamento ma anche le problematiche sociali e in particolare la tutela dei diritti dei lavoratori e della loro sicurezza;
  • garantire il rispetto degli standard qualitativi definiti a livello di Gruppo;
  • contenere i costi;
  • gestire le trattative negoziali con la massima imparzialità e secondo criteri preliminarmente stabiliti;
  • rispettare la trasparenza nella valutazione e scelta dei fornitori adottando criteri standardizzati alla luce degli obbiettivi aziendali;
  • rispettare i precetti normativi;
  • adeguare continuamente strumenti e processi in linea con le più moderne metodologie;
  • accrescere la cultura dei collaboratori con particolare attenzione alle competenze specifiche e alla conoscenza e consapevolezza dei valori e degli obbiettivi del nostro Gruppo.

Il personale che si occupa della selezione e valutazione dei fornitori deve richiedere inoltre a questi ultimi una dichiarazione che attesta che l'azienda fornitrice aderisce ai principi generali della norma internazionale SA8000, ed in particolare che:

  • non utilizza o dà sostegno a lavoro infantile;
  • non ricorre né dà sostegno a lavoro forzato;
  • garantisce ai propri dipendenti un luogo di lavoro salubre ed adotta le misure adeguate per prevenire incidenti o danni alla salute che possono verificarsi durante lo svolgimento del lavoro od in conseguenza di esso, minimizzando, per quanto sia ragionevolmente praticabile, le cause di pericolo ascrivibili all'ambiente di lavoro;
  • rispetta il diritto di tutto il personale a formare libere associazioni od aderire alle associazioni dei lavoratori di loro scelta ed il diritto alla contrattazione collettiva;
  • non attua, né dà sostegno alla discriminazione nell'assunzione, nella remunerazione, nell'accesso alla formazione, promozione, pensionamento, in base a razza, ceto, origine, religione, invalidità, sesso, orientamento sessuale, appartenenza sindacale, affiliazione politica, ecc.;
  • non attua o dà sostegno all'uso di punizioni corporali, coercizione mentale o fisica, abuso verbale, ecc.;
  • rispetta le leggi e gli standard applicabili sull'orario di lavoro;
  • garantisce che il salario pagato sia sempre corrispondente agli standard minimi o legali e che sia sufficiente a soddisfare i bisogni primari del personale.

Una volta iscritti all'interno dell'anagrafica fornitori, gli stessi sono costantemente monitorati attraverso un sistema di vendor rating e, successivamente, a campione tra quelli più importanti per valore aggiunto conferito al prodotto, attraverso visite presso le proprie sedi, volte ad accertare il rispetto dei requisiti specificati da Caleffi e dichiarati al momento della qualifica.

POLITICA IN MATERIA DI IGIENE, SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Il Gruppo Caleffi svolge le proprie attività in armonia con la legislazione vigente a tutela delle condizioni di lavoro. Nel rispetto della persona quale elemento indispensabile al raggiungimento degli obiettivi dell'azienda, il Gruppo si impegna affinché la propria attività, i propri impianti e servizi siano compatibili con l'obiettivo della miglior prevenzione e protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori, nell'ottica di minimizzare i rischi derivanti dall'attività lavorativa normale, da situazioni particolari o di emergenza.

La gestione efficiente degli aspetti della sicurezza ed il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento richiedono il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutto il personale. La formazione diviene dunque un momento fondamentale per educare, istruire, sensibilizzare il personale e motivarlo al perseguimento degli obiettivi comuni. Per questo motivo è programmato annualmente il corso di formazione sulla sicurezza sul luogo di lavoro, il quale viene ripetuto nel momento in cui vi dovessero essere delle nuove assunzioni. L'obiettivo è quello di contribuire a far nascere una vera e propria cultura della sicurezza in modo tale che lavorare in sicurezza diventi parte integrante delle modalità di conduzione e gestione di tutte le attività aziendali. Nel corso dell'anno 2015 sono stati organizzati i seguenti corsi:

  • Corso antincendio, a cui hanno partecipato n. 12 operai per n. 60 ore complessive, n. 4 impiegati per n. 20 ore complessive e n. 2 quadri per n. 10 ore complessive;
  • Corso di primo soccorso, a cui hanno partecipato n. 9 operai per n. 36 ore complessive e n. 5 impiegati per n. 20 ore complessive;
  • Corso di formazione su rischi specifici per n. 2 operai per n. 24 ore complessive e n. 1 quadro per 8 ore complessive;
  • Corso di formazione per la conduzione di piattaforme mobili elevabili, a cui hanno partecipato n. 1 impiegato per n. 8 ore complessive, n. 11 operai per n. 88 ore complessive e n. 1 personale interinale per n. 8 ore complessive.
Infortuni Uomini Donne Somma
sul lavoro 0 0 0
in itinere 0 3 3
Totale 0 3 3
Giornate perse per infortunio Uomini Donne Somma
sul lavoro 0 0 0
in itinere 0 70 70
Totale 0 70 70

Nel 2015 non si sono verificati infortuni sul lavoro e tre infortuni in itinere.

Inoltre per implementare azioni di miglioramento e per coinvolgere i lavoratori, sono previste riunioni annuali tra la Direzione, il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il Responsabile dei lavoratori per la sicurezza; un momento di confronto per analizzare le situazioni problematiche ed adottare le misure correttive adeguate, in un'ottica di miglioramento continuo.

Per realizzare quanto detto il Gruppo si impegna quotidianamente a:

  • eliminare/ridurre al minimo i rischi in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, privilegiando gli interventi alla fonte;
  • adottare, per l'esercizio dell'attività produttiva, attrezzature, macchinari ed impianti rispondenti ai requisiti essenziali di sicurezza;
  • sostituire, per quanto riguarda i prodotti utilizzati, ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso;
  • limitare al minimo il numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti ai rischi;
  • adottare sistemi di gestione appropriati per assicurare e mantenere un elevato livello di prevenzione e di protezione dai rischi di infortuni e di malattie professionali;
  • garantire idonea informazione, formazione, sensibilizzazione ed addestramento in materia di sicurezza e di salute a tutti i lavoratori.

Alla data del 31 Dicembre 2015 il sistema di gestione per la salute e sicurezza sul luogo di lavoro di Caleffi è certificato secondo gli standard internazionali OHSAS 18001.

Occorre infine ricordare che in tema di sicurezza sul luogo di lavoro, a seguito degli eventi sismici del 20 e 29 Maggio 2012, che hanno interessato anche la Provincia di Mantova, il Gruppo Caleffi, all'indomani del tragico evento, tramite tecnici specializzati ha provveduto immediatamente ad effettuare uno scrupoloso sopralluogo di tutti i fabbricati ed ad apportare nel corso dei mesi successivi gli eventuali interventi, che si sono ritenuti necessari, per ripristinare le condizioni di sicurezza qualora queste fossero venute meno ed ad evitare cedimenti nei fabbricati come si sono verificate in Emilia, qualora dovessero ripresentarsi scosse telluriche.

GESTIONE AMBIENTALE

La tutela dell'ambiente è in questi anni un tema che incide fortemente sulla competitività delle imprese. La gestione degli impatti ambientali, la prevenzione e la gestione dei rischi, ma anche il problema dell'energia e dei suoi costi, rappresentano oggi per le imprese aspetti di importanza sostanziale, perché direttamente connessi alla sostenibilità del business e quindi alla capacità di sopravvivenza dell'impresa stessa. Per questi motivi, pur non avendo impatti ambientali particolarmente rilevanti in relazione al proprio processo produttivo, il tema dell'ambiente è particolarmente importante per il Gruppo Caleffi e per i suoi stakeholder e da molti anni Caleffi si adopera appunto per minimizzare il suo impatto ambientale. Il sistema di gestione ambientale è basato sullo standard ISO 9001:2000.

Proprio in tal ottica nel 2012 il Gruppo Caleffi ha realizzato un impianto fotovoltaico della potenza di 1 MGW sulle coperture dei propri magazzini. Tale operazione del costo complessivo di quasi due milioni di Euro ha permesso da un lato di eliminare le vecchie coperture esistenti in amianto, bonificando quindi il materiale stesso ed adempiendo ad un obbligo di legge, molti anni prima della sua scadenza, e dall'altro lato di produrre energia elettrica da fonte rinnovabile al servizio del processo produttivo, mentre

quella prodotta in eccesso, rispetto al fabbisogno aziendale, viene immessa in rete e venduta al gestore. Nel 2015 l'energia elettrica prodotta è stata pari 965.427 Kwh, di cui Kwh 458.967 consumata direttamente dalla società all'interno del proprio processo produttivo (pari a quasi il 50% del fabbisogno energetico aziendale) e Kwh 506.460 ceduta al gestore. Tale produzione ha evitato oltre 50.000 chilogrammi di emissione di CO2 in atmosfera.

La performance in materia ambientale viene realizzata mediante l'attuazione della politica ambientale del gruppo, che consiste nel:

  • tutelare l'ambiente attraverso il rispetto delle prescrizioni legislative e regolamentari;
  • migliorare la consapevolezza ambientale di tutti i dipendenti;
  • non inquinare;
  • collaborare con i fornitori per evitare rischi ambientali;
  • ottimizzare costantemente l'impiego delle risorse;
  • ridurre consumi e emissioni di CO2 legati al parco auto aziendale, attraverso il ricambio periodico degli autoveicoli;
  • controllare periodicamente i consumi di energia elettrica, idrici e termici delle sedi centrali e dei vari punti vendita dislocati sul territorio.

ATTIVITA' SOCIALI

Valorizzando l'attività di Corporate Giving, il Gruppo intende innanzitutto sostenere il terzo settore con risorse volte a stimolare il miglioramento del contesto sociale in cui operano, con il principale obiettivo di coprire aree di solidarietà altrimenti scoperte e diffondere la cultura del sociale in strati più larghi della popolazione, affermando modelli di comportamento valoriali.

Rientra in quest'ottica, l'iniziativa benefica a favore della Fondazione Umberto Veronesi denominata "Pink is good" realizzata presso il Palmanova Village di Aiello del Friuli (Ud) e che ha visto

il coinvolgimento anche del nostro punto vendita.

L'obiettivo dell'iniziativa è stato quello promuovere una raccolta di fondi a favore della Fondazione Umberto Veronesi attraverso il versamento, da parte del punto vendita aderente all'iniziativa, di un euro per ogni prodotto di color rosa venduto durante il periodo promozionale. L'ente nasce nel 2003 allo scopo di sostenere la ricerca scientifica, attraverso l'erogazione di borse di ricerca per medici e ricercatori e il

sostegno a progetti di altissimo livello. Ne sono promotori scienziati, tra i quali 11 premi Nobel che ne costituiscono il Comitato d'onore, il cui operato è riconosciuto a livello internazionale. Al contempo la Fondazione è attiva anche nell'ambito della divulgazione scientifica, affinché i risultati e le scoperte della scienza diventino patrimonio di tutti, attraverso grandi conferenze con relatori internazionali, progetti per le scuole, campagne di sensibilizzazione e pubblicazioni.

Il logo dell'iniziativa "Pink is good"

Infine negli ultimi anni il Gruppo Caleffi ha mantenuto ed ampliato l'impegno rivolto al mondo dello sport, coniugando l'attenzione alla formazione dei più giovani con l'ascolto delle esigenze più dinamiche del tessuto sociale locale. Le società sportive sostenute, oltre a promuovere una cultura di sport meno diffusi, come il volley, sono attive nella formazione di bambini e ragazzi grazie ai settori giovanili.

In tal ottica nel 2015 il Gruppo Caleffi ha continuato a sostenere il progetto locale VBC Pallavolo Rosa

Casalmaggiore. Il progetto, attivo dal luglio 2008, è nato dalla unione di due pluritrentennali realtà della pallavolo cremonese: la VBC Casalmaggiore e la Pallavolo Ostiano e nel giro di pochi anni, a suon di promozioni, è arrivata a partecipare alla massima competizione nazionale. La VBC Casalmaggiore infatti è riuscita a conquistare, nel 2013, la partecipazione al campionato nazionale (A1 femminile) di pallavolo e nel maggio 2015 ha addirittura festeggiato la conquista del suo primo storico scudetto, tra lo stupore degli addetti ai lavori, garantendosi, per la stagione sportiva in corso, la

partecipazione alla Champions League, il principale campionato continentale per club e ripetendosi qualche mese dopo con la conquista della Supercoppa Italiana.

Inoltre il Gruppo Caleffi da sempre dà il proprio contributo a sostegno di iniziative benefiche locali, in particolare omaggiando con prodotti di propria produzione le scuole materne del territorio.

PROPOSTE ALL'ASSEMBLEA

Nell'invitarVi ad approvare il bilancio che Vi sottoponiamo, Vi proponiamo di destinare l'utile netto dell'esercizio, pari ad € 148.736,17 come segue:

  • a Riserva Legale per € 7.436,81 ;
  • a Riserva Straordinaria per € 141.299,36 .

Viadana, 23 marzo 2016

Il Consiglio di Amministrazione

Bilancio Consolidato Gruppo Caleffi al 31 dicembre 2015

(in migliaia di euro) Note ATTIVITA' 31/12/2015 31/12/2014 1 Immobili, impianti e macchinari 5.163 5.253 2 Attività immateriali 2.902 2.940 3 Attività finanziare 5 5 3 Partecipazioni 11 11 4 Attività per imposte differite 1.429 1.618 5 Crediti tributari 200 200 Totale attività non correnti 9.710 10.027 6 Rimanenze 14.845 14.729 7 Crediti commerciali 21.291 15.903 8 Altri crediti 666 629 9 Attività per imposte correnti 65 175 10 Attività finanziarie 79 59 11 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.367 1.870 Totale attività correnti 40.313 33.365 TOTALE ATTIVITA' 50.023 43.392 PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 31/12/2015 31/12/2014 Capitale sociale 8.125 6.500 Riserva sovrapprezzo azioni 4.174 3.670 Riserva legale 936 936 Altre riserve 1.315 1.471 Riserva utili/(perdite) indivisi -838 -728 Risultato dell'esercizio 294 -1.272 12 Patrimonio netto del gruppo 14.006 10.577 Capitale di terzi 339 375 Utile/(Perdita) di terzi 73 -40 Totale patrimonio netto consolidato 14.418 10.912 13 Passività finanziarie non correnti 6.923 9.992 14 Benefici ai dipendenti 1.865 1.987 15 Altri fondi 397 378 16 Passività per imposte differite 25 34 Totale passività non correnti 9.210 12.391 17 Debiti commerciali 14.079 10.719 di cui verso parti correlate 536 559 18 Altri debiti 1.276 1.067 * 19 Benefici ai dipendenti 624 1.022 20 Passività per imposte correnti 335 433 21 Passività finanziarie correnti 10.081 6.848 * Totale passività correnti 26.395 20.089

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

*Riesposto come spiegato a pag. 52

TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 50.023 43.392

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)
Note 31/12/2015 31/12/2014
22 Vendita di beni e servizi 55.518 52.145
23 Altri ricavi e proventi 379 622
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso -250 -2.005
Costi delle materie prime e altri materiali -27.141 -20.921 *
Variazione rimanenze di materie prime 366 -2.072
24 Costi per servizi -13.692 -14.131 *
di cui verso parti correlate 0 61
25 Costi per godimento beni di terzi -3.824 -3.809
di cui verso parti correlate 254 425
26 Costi per il personale -7.921 -8.426 *
27 Ammortamenti, svalutazioni e rettifiche su crediti -1.721 -1.760
28 Altri costi operativi -339 -330 *
Risultato operativo 1.375 -687
29 Oneri finanziari -648 -843
30 Proventi finanziari 53 13
Utile/perdite su cambi -26 -60
Risultato prima delle imposte 754 -1.577
31 Imposte correnti -162 -201
31 Imposte differite (attive)/passive -225 466
Risultato dell'esercizio 367 -1.312
Attribuibile a:
Azionisti della Capogruppo 294 -1.272
Azionisti Minoranza 73 -40
32 Utile/(Perdita) base per azione (euro) 0,02 -0,10
32 Utile/(Perdita) diluita per azione (euro) 0,02 -0,10

*Riesposto come spiegato a pag. 52

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)
Note 31/12/2015 31/12/2014
Risultato dell'esercizio 367 -1.312
Altre componenti del conto economico complessivo:
Componenti che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile o perdita del periodo
61 -144
33 Utili/(perdite) da valutazione TFR Ias 19 84 -199
33 Effetto fiscale -23 55
Componenti che saranno successivamente riclassificate
nell'utile o perdita dell'esercizio
0 0
Totale componenti del conto economico complessivo 61 -144
Risultato complessivo dell'esercizio 428 -1.456
Attribuibile a:
Azionisti della Capogruppo 351 -1.401
Azionisti Minoranza 77 -55

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) R if . no t e
esplicative
31-dic-15 31-dic-14
A D ispo nibilità liquide e mezzi equivalenti al 1° gennaio 1.870 866
B Liquidità generata dall'attività operativa
Ris ultato del perio do /es ercizio 367 -1.312
Rettifiche per:
- Ammo rtamenti 27 1.411 1.335
Variazio ne del capitale d'es ercizio
- Rimanenze finali 6 -116 4.101
- Crediti commerciali 7 -5.388 4.606
- Debiti commerciali 17 3.360 -5.444
- Altre attività correnti 8 -37 -151
- Altre passività correnti 18 209 4
- Attività per imposte correnti 9 110 -175
- Passività per imposte correnti 20 -98 -71
- Attività per imposte differite 4 189 -473
- Crediti tributari non correnti 5 0 0
- Passività per imposte differite 16 -9 -35
- Fondi relativi al personale 14 -122 -8
- Debiti relativi al personale 19 -398 74
- Altri fondi 15 19 -67
TOTALE -504 2.384
- Investimenti in immobilizzazioni immateriali
- Disinvestimenti di immobilizzazioni
2
1 ; 2
-145
86
-61
7
TOTALE -1.283 -1.259
D Liquidità generata dall'attività finanziaria
- Variazione netta attività finanziarie correnti 10 -20 58
- Variazione netta passività finanziarie correnti 21 3.233 -2.788
- Variazione netta attività finanziarie non correnti 3 0 0
- Variazione netta passività finanziarie non correnti 13 -3.069 2.841
TOTALE 144 111
E M ovimenti del patrimonio netto
- Acquisti/Vendite azioni proprie 12 -205 36
- Dividendi corrisposti 12 0 -124
- Aumento di capitale 12 3.283 0
- Altri movimenti di patrimonio netto 12 61 -144
TOTALE 3.139 -232
F F lusso mo netario del perio do / esercizio (B +C +D +E) 1.497 1.004
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti a fine periodo/ esercizio 3.367 1.870
Ulteriori informazioni sui flussi finanziari: 31-dic-15 31-dic-14
Imposte pagate nell'esercizio 108 464
Interessi pagati nell'esercizio 653 726

*Riesposto come spiegato a pag. 52

Bilancio al 31 dicembre 2015 46

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

in migliaia di Euro Capitale Riserva
azioni
sovrapp. Riserva di Riserva
Rivalutaz. legale
Altre Riserva
riserve utili indivisi
Riserva
azioni
proprie
Risultato
dell'esercizio
Totale
patrimonio netto di
del Gruppo
Patrimonio
Terzi
Totale
patrimonio
Consolidato
Saldo al 31 dicembre 2012 6.500 5.315 853 912 277 -745 -666 -1.715 10.730 327 11.057
Risultato dell'esercizio 562 562 48 610
Altre componenti del risultato complessivo:
Utile/(perdita) attuariale da valut. TFR IAS 19 al netto dell'effetto fiscale 114 36 150 150 15 165
Risultato complessivo dell'esercizio 712 712 63 775
Operazioni con gli azionisti:
Destinazione risultato 2012 -1.645 -70 1.715 0 0
Acquisto/Vendita azioni proprie 16 609 625 625
Saldo al 31 dicembre 2013 6.500 3.670 853 912 407 -779 -57 562 12.066 390 12.456
Risultato dell'esercizio -1.272 -1.272 -40 -1.312
Altre componenti del risultato complessivo:
Utile/(perdita) attuariale da valut. TFR IAS 19 al netto dell'effetto fiscale -94 -35 -129 -129 -15 -144
Risultato complessivo dell'esercizio -1.401 -1.401 -55 -1.456
Operazioni con gli azionisti:
Destinazione risultato 2013 24 453 86 -562 0 0
Distribuzione dividendi -125 -125 -125
Acquisto/Vendita azioni proprie -5 40 36 36
Saldo al 31 dicembre 2014 6.500 3.670 853 936 636 -728 -17 -1.272 10.577 335 10.912
Risultato dell'esercizio 294 294 73 367
Altre componenti del risultato complessivo:
Utile/(perdita) attuariale da valut. TFR IAS 19 al netto dell'effetto fiscale 48 9 57 57 4 61
Risultato complessivo dell'esercizio 351 351 77 428
Operazioni con gli azionisti:
Destinazione risultato 2014 -1.154 -118 1.272 0 0
Aumento di capitale 1.625 1.658 3.283 3.283
Acquisto/Vendita azioni proprie -23 -182 -205 -205
Saldo al 31 dicembre 2015 8.125 4.174 853 936 661 -838 -198 294 14.006 412 14.418

Gruppo CALEFFI

CALEFFI S.p.A.

Via Belfiore, 24 - 46019 Viadana (MN) - Cap. Sociale €. 8.125.000 i.v.

Iscritta al Registro delle Imprese di Mantova n. 00154130207 - C. F. e P. IVA IT 00154130207

Note esplicative al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2015

Caleffi S.p.A. (la "Società" o la "Capogruppo") ha sede in Italia. Il bilancio consolidato del Gruppo per l'esercizio di dodici mesi chiuso al 31 dicembre 2015 comprende i bilanci della Capogruppo Caleffi S.p.A. e della sua controllata Mirabello Carrara S.p.A. (il "Gruppo").

Dichiarazione di conformità

Il Gruppo Caleffi ha predisposto il bilancio consolidato in conformità ai principi contabili internazionali IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board ed adottati dall'Unione Europea ai sensi del regolamento n° 1606/2002 e relative interpretazioni, nonché sulla base dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS e IFRS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Nella predisposizione del presente bilancio consolidato sono stati applicati i principi contabili illustrati nei successivi paragrafi.

Il presente bilancio consolidato è stato autorizzato alla pubblicazione da parte del Consiglio di Amministrazione in data 23 marzo 2016.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 è disponibile su richiesta presso la sede della Società e sul sito internet www.caleffionline.it.

Principali norme ed interpretazioni contabili omologate dall'Unione Europea, la cui applicazione è divenuta obbligatoria a partire dall'esercizio 2015

IFRIC 21 – Levies. L'IFRIC 21 chiarisce che una entità riconosce una passività per tributi non prima di quando si verifica l'evento a cui è legato il pagamento, in accordo con la legge applicabile. Per i pagamenti che sono dovuti solo al superamento di una determinata soglia minima, la passività è iscritta solo al raggiungimento di tale soglia. E' richiesta l'applicazione retrospettiva per l'IFRIC 21.

Annual improvements 2011 – 2013. I miglioramenti sono effettivi dal 1 gennaio 2015 o successivamente e riguardano i seguenti argomenti:

  • IFRS 1: Significato degli "Effective IFRSs";
  • IFRS 3: Eccezioni nell'applicazione del concetto di joint ventures;
  • IFRS 13: Modificata l'ambito di applicazione del paragrafo 52 (portfolio exception);
  • IAS 40: Chiarimenti sulla correlazione dell'IFRS 3 "Business Combinations" e lo IAS 40 Investimenti immobiliari quando l'investimento immobiliare è classificato come un investimento immobiliare o come un immobile ad uso del proprietario.

Principali norme e interpretazioni contabili omologate dall'Unione Europea ma che non trovano applicazione al 31 dicembre 2015 e per i quali il Gruppo di appartenenza non si è avvalso, nei casi eventualmente previsti, dell'applicazione anticipata

Amendments IAS 19 - Defined Benefit Plans: Employee Contributions. Lo IAS 19 chiede ad un'entità di considerare le contribuzioni da parte dei dipendenti o di terze parti quando contabilizza i piani a benefici definiti. Quando le contribuzioni sono legate alla prestazione del servizio, dovrebbero essere attribuite al periodo di servizio come benefici negativi. La modifica chiarisce che, se l'ammontare delle contribuzioni è indipendente dal numero di anni di servizio, è permesso all'entità di rilevare queste contribuzioni come una riduzione del costo del servizio nel periodo in cui il servizio è prestato, anziché allocare le contribuzioni ai periodi di servizio. Questa modifica è efficace per gli esercizi che iniziano al 1° febbraio 2015 o successivamente.

Annual improvements 2010 – 2012. L'obiettivo dei miglioramenti annuali è quello di trattare argomenti necessari relativi a incoerenze riscontrate negli IFRS oppure a chiarimenti di carattere terminologico, che non rivestono un carattere di urgenza, ma che sono stati discussi dallo IASB nel corso del ciclo progettuale iniziato nel 2011.

Le modifiche all'IFRS 8 e agli IAS 16, 24 e 38 sono chiarimenti o correzioni ai principi in questione. Le modifiche agli IFRS 2 e 3 comportano cambiamenti alle disposizioni vigenti o forniscono ulteriori indicazioni in merito alla loro applicazione. Le società applicano le modifiche, al più tardi, a partire dalla data di inizio del loro primo esercizio finanziario che cominci il 1° febbraio 2015 o successivamente.

Amendments IAS 16 e IAS 41. Le modifiche prevedono l'inclusione della trattazione delle attività biologiche fruttifere (Bearer Plants) nell'ambito dello IAS 16 Property, Plant and Equipment. Le modifiche entreranno in vigore a partire dal 1 gennaio 2016.

Amendments IFRS 11 – Accounting for Acquisition of Interest in Joint Operations. Le modifiche

all'IFRS 11 richiedono che un joint operator che contabilizza l'acquisizione di una quota di partecipazione in un accordo a controllo congiunto, le cui attività rappresentano un business, deve applicare i principi rilevanti dello IFRS 3 in tema di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali. Le modifiche chiariscono anche che, nel caso di mantenimento del controllo congiunto, la partecipazione precedentemente detenuta in un accordo a controllo congiunto non è oggetto di rimisurazione al momento dell'acquisizione di un ulteriore quota. Inoltre, è stata aggiunta un'esclusione dallo scopo dell'IFRS 11 per chiarire che le modifiche non si applicano quando le parti che condividono il controllo, inclusa l'entità che redige il bilancio, sono sottoposte al comune controllo dello stesso ultimo soggetto controllante.

Le modifiche si applicano sia all'acquisizione della quota iniziale di partecipazione in un accordo a controllo congiunto, che all'acquisizione di ogni ulteriore quota nel medesimo accordo a controllo congiunto. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente, è consentita l'applicazione anticipata.

Amendments IAS 16 - Property, Plant and Equipment e IAS 38 - Intangible Assets. Le modifiche chiariscono il principio contenuto nello IAS 16 e nello IAS 38: i ricavi riflettono un modello di benefici economici generati dalla gestione di un business (di cui l'attività fa parte), piuttosto che benefici economici che si consumano con l'utilizzo del bene. Ne consegue che un metodo basato sui ricavi non può essere utilizzato per l'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e potrebbe essere utilizzato solo in circostanze molto limitate per l'ammortamento delle attività immateriali. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente, è consentita l'applicazione anticipata.

Annual Improvements 2012 – 2014. L'obiettivo dei miglioramenti annuali è quello di trattare argomenti necessari relativi a incoerenze riscontrate negli IFRS oppure a chiarimenti di carattere terminologico, che non rivestono un carattere di urgenza, ma che sono stati discussi dallo IASB nel corso del ciclo progettuale. Tra i principi interessati dalle modifiche l'IFRS 5 per il quale è stato introdotto un chiarimento per i casi in cui si modifica il metodo di cessione di una attività riclassificando la stessa da detenuta per la vendita a detenuta per la distribuzione; l'IFRS 7 dove è stato introdotto un chiarimento per stabilire se e quando i contratti di servizio costituisce coinvolgimento continuo ai fini dell'informativa; i quali sono stati introdotti ulteriori indicazioni per chiarire punti dubbi, lo IAS 19 dove si è chiarito che la valuta dei titoli utilizzati come riferimento per la stima del tasso di sconto deve essere la stessa di quella in cui i benefici saranno pagati; lo IAS 34 dove viene chiarito il significato di "altrove" nel cross referencing. Le modifiche sono in attesa di omologa.

Amendments IAS 1. Le modifiche mirano ad introdurre chiarimenti nello IAS 1 per affrontare alcuni elementi che sono percepiti come limitazioni all'uso del giudizio da parte di chi predispone il bilancio. Tali modifiche sono in attesa di omologa. Lo IASB ha indicato che sono applicabili per esercizi che iniziano il 1° gennaio 2016 o successivamente a tale data. L'applicazione anticipata è consentita.

Gruppo CALEFFI

Principi per la predisposizione del bilancio

Il bilancio consolidato è stato redatto in osservanza di quanto previsto dal regolamento Consob n° 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche.

Sono state adottate tutte le indicazioni previste dalle delibere Consob 15519 e 15520 nonché dalla comunicazione DEM/6064293, che prevedono la presentazione, qualora significative, delle posizioni o transazioni con parti correlate nonché dei componenti di reddito derivanti da eventi o fatti il cui accadimento risulti non ricorrente, e l'informativa da fornire nelle note esplicative.

Il presente bilancio consolidato al 31 dicembre 2015, composto dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, così come previsto dalle modifiche dello IAS 1 "Presentazione del bilancio", e dalle relative note esplicative, è stato predisposto applicando i criteri di rilevazione e valutazione stabiliti dagli IFRS in vigore alla data di redazione del bilancio.

I principi contabili adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 sono quelli omogeneamente applicati anche al bilancio consolidato al 31 dicembre 2014, presentato ai fini comparativi. Nel paragrafo "Riclassifiche" vengono dettagliatamente descritte ed evidenziate le diverse esposizioni di alcune voci, applicate a far data dall'esercizio 2015. A tal fine i dati comparativi al 31 dicembre 2014 sono stati riesposti.

Il bilancio al 31 dicembre 2015 e i dati comparativi al 31 dicembre 2014 sono redatti sulla base del criterio generale del costo storico, ad eccezione di alcune attività materiali, valutate inizialmente al deemed cost, per le quali si sono mantenuti i valori derivanti da rivalutazioni ex lege operate in esercizi precedenti e degli eventuali strumenti finanziari derivati e delle attività finanziarie "available for sale", valutati al fair value.

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1, si è deciso di adottare, con riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria, uno schema in cui le componenti correnti e non correnti delle attività e delle passività sono esposte separatamente e, con riferimento al conto economico complessivo, uno schema con l'esposizione dei costi effettuata in base alla natura degli stessi. Per corrente si intende un'attività o passività che si suppone sia realizzata/estinta entro i 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio.

L'area di consolidamento, come lo scorso anno, include il bilancio della Capogruppo, Caleffi S.p.A. e della sua controllata Mirabello Carrara S.p.A..

Il rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto.

I valori riportati nei prospetti contabili, nelle tabelle e nelle note esplicative sono in migliaia di euro, salvo dove diversamente specificato.

Cambiamenti principi contabili ed errori

Lo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) disciplina, tra l'altro, le modalità di rilevazione e rappresentazione degli errori di esercizi precedenti. Secondo tale principio rientrano nel concetto di errore gli errori aritmetici, gli errori nell'applicazione di principi contabili, le sviste o interpretazioni distorte di fatti e le frodi.

Gli errori rilevanti, in relazione alla loro dimensione e alle circostanze che li hanno determinati, devono essere corretti retroattivamente nel primo bilancio autorizzato alla pubblicazione dopo la loro scoperta come segue:

  • Determinando nuovamente gli importi comparativi per gli esercizi precedenti in cui è stato commesso l'errore; o
  • Determinando nuovamente i saldi di apertura di attività, passività e patrimonio netto per il primo esercizio precedente presentato se l'errore è stato commesso precedentemente a tale esercizio.

La determinazione retroattiva dei valori consiste nel correggere la rilevazione, la valutazione e l'informativa concernente gli importi di elementi del bilancio come se l'errore di un esercizio precedente non fosse mai avvenuto.

Riclassifiche

Il Gruppo a far data dall'esercizio 2015 ha riclassificato alcune voci economico/patrimoniali, adattando di conseguenza il dato comparativo dell'esercizio 2014.

Qui di seguito vengono indicate tutte le riclassifiche e i relativi importi.

Capogruppo Caleffi S.p.A.

Le voci "Compensi amministratori" e "Oneri sociali su compensi amministratori" sono state riclassificate da "Costi del personale" a "Costi per servizi". L'importo riclassificato per il 2014 è pari rispettivamente ad € 535 mila ed € 46 mila.

Il "Costo dei lavoratori interinali", per la parte che eccede il compenso della società di lavoro interinale è stato riclassificato da "Costi per servizi" a "Costi per il personale". L'importo riclassificato per il 2014 è pari ad € 792 mila.

L'"Accantonamento fondo indennità suppletiva di clientela" è stato riclassificato dagli "Altri costi operativi" ai "Costi per servizi". L'importo riclassificato per il 2014 è pari ad € 30 mila.

La voce per "Spese per stampati e cancelleria" è stata riclassificata da "Costi per servizi" a " Costi delle materie prime e altri materiali". L'importo riclassificato per il 2014 è pari ad € 88 mila.

La voce "Carburanti autovetture e automezzi" è stata riclassificata da "Costi per servizi" a "Costi delle materie prime e altri materiali". L'importo riclassificato per il 2014 è pari ad € 68 mila.

Le voci "Multe e contravvenzioni" e "Omaggi alla clientela" sono state riclassificate da "Costi per servizi" ad "Altri costi operativi". L'importo riclassificato per il 2014 è pari ad € 39 mila.

Controllata Mirabello Carrara S.p.A.

La voce "Debiti per carte di credito aziendali" è stata riclassificata da "Altri debiti" a "Passività finanziarie correnti". L'importo riclassificato per il 2014 è pari ad € 5 mila.

Le voci "Compensi amministratori" e "Oneri sociali su compensi amministratori" sono state riclassificate da "Costi del personale" a "Costi per servizi". L'importo riclassificato per il 2014 è pari rispettivamente ad € 55 mila ed € 7 mila.

Il "costo dei lavoratori interinali", per la parte che eccede il compenso della società di lavoro interinale è stato riclassificato da "Costi per servizi" a "Costi per il personale". L'importo riclassificato per il 2014 è pari ad € 66 mila.

L'"Accantonamento indennità suppletiva di clientela" è stato riclassificato dagli "Altri costi operativi" ai "Costi per servizi". L'importo riclassificato per il 2014 è pari ad € 11 mila.

Le "Spese per stampati e cancelleria" è stata riclassificata da "Costi per servizi" a " Costi delle materie prime e altri materiali". L'importo riclassificato per il 2014 è pari ad € 17 mila.

La voce "Carburanti autovetture e automezzi" è stata riclassificata da "Costi per servizi" a "Costi delle materie prime e altri materiali". L'importo riclassificato per il 2014 è pari ad € 28 mila.

Le voci "Multe e contravvenzioni" e "Omaggi alla clientela" sono state riclassificate da "Costi per servizi" ad "Altri costi operativi". L'importo riclassificato per il 2014 è pari ad € 18 mila.

Uso di stime

La redazione del bilancio consolidato e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di valutazioni, stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. Le stime e le assunzioni sono effettuate sulla base dell'esperienza storica e di altri elementi giudicati ragionevoli ai fini della determinazione del valore di attività e passività quando questo non è ottenibile tramite fonti oggettive.

I risultati a consuntivo potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate, tra l'altro, per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di poste dell'attivo, benefici ai dipendenti, imposte, fondi rischi ed oneri ed altri accantonamenti e fondi.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti d'ogni variazione sono riflessi nel conto economico del periodo contabile in cui la stima è stata rivista.

Le principali stime ed assunzioni operate nella redazione del bilancio sono di seguito descritte:

Perdita di valore di attività

Taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività immobilizzate, sono effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio consolidato di fine esercizio, allorquando sono disponibili tutte le informazioni necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di perdita di valore. Il test di impairment delle attività immateriali a vita utile indefinita viene eseguito annualmente o più frequentemente qualora vi sia un'indicazione di perdita di valore.

Accantonamenti e svalutazioni

I fondi rettificativi delle poste dell'attivo circolante (crediti, rimanenze, attività finanziarie e altre attività correnti) sono stati iscritti, quanto ai crediti, sulla base di una valutazione dell'esigibilità dei crediti in essere e sull'esperienza storica di perdite su crediti; quanto alle rimanenze di magazzino sulle base delle prospettive di utilizzo delle giacenze nel ciclo produttivo e sulla possibilità di realizzo delle giacenze di prodotti finiti con un margine di profitto. Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono state valutate al fair value.

Gli importi rilevati come accantonamento ai fondi per rischi ed oneri rappresentano la migliore stima degli oneri richiesti per adempiere alle obbligazioni esistenti alla data di riferimento del bilancio e riflettono rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.

Recuperabilità delle imposte differite attive

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di differenze temporanee deducibili e benefici fiscali teorici per perdite riportabili a nuovo. Una significativa valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'ammontare delle imposte differite attive eventualmente da svalutare e quindi del saldo di imposte differite attive che possono essere contabilizzate nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati imponibili fiscali futuri a fronte dei quali tali differenze/perdite potranno essere assorbite. Il tax rate adottato per il calcolo delle imposte differite attive ai fini Ires è pari al 27,5% per l'esercizio 2016 e al 24% per gli esercizi successivi. Ai fini Irap il tax rate adottato è pari al 3,9%.

Benefici a dipendenti

Gli accantonamenti connessi ai fondi relativi al personale sono determinati sulla base di ipotesi attuariali. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto o il rendimento atteso di lungo termine delle attività a servizio dei piani, i tassi di crescita delle retribuzioni ed i tassi di crescita dei costi di assistenza medica, e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l'uso di parametri di natura demografica come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti. Le variazioni di tali ipotesi potrebbero avere effetti significativi su tali fondi.

Imposte sul reddito

Le imposte rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito dell'esercizio applicando le aliquote fiscali vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio ed eventuali rettifiche all'importo relativo agli esercizi precedenti.

Principi di consolidamento

a) Area di consolidamento

Il presente bilancio consolidato comprende il bilancio al 31 dicembre 2015 di Caleffi S.p.A., Società Capogruppo, e i bilanci o le situazioni contabili alla stessa data, approvate dagli organi competenti, relative alle società nelle quali la Capogruppo controlla direttamente o indirettamente la maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria, o nelle quali dispone dei voti sufficienti ad esercitare un'influenza dominante nell'assemblea ordinaria.

La società inclusa nell'area di consolidamento, per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, è, come già nel 2014, oltre alla Capogruppo, la Mirabello Carrara S.p.A..

b) Criteri di consolidamento

Il bilancio consolidato del Gruppo comprende le relazioni di tutte le imprese in cui il Gruppo esercita il controllo. Tale controllo esiste quando il Gruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di un'impresa al fine di ottenere benefici dalle sue attività. I bilanci e/o le situazioni contabili delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui si assume il controllo, fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere, ad eccezione di quelle per le quali l'inclusione fino alla data di cessione non influenzerebbe la presentazione dei valori economici. Le quote di patrimonio netto e del risultato attribuibili ai soci di minoranza sono indicate separatamente sia nella situazione patrimoniale-finanziaria che nel conto economico consolidato.

Le partecipazioni del Gruppo comprendono l'avviamento identificato al momento dell'acquisizione al netto delle perdite di valore cumulate. Il bilancio consolidato comprende la quota di pertinenza del gruppo degli utili o delle perdite delle partecipate rilevate secondo il metodo del patrimonio netto, al netto delle eventuali rettifiche necessarie per allineare i principi contabili a quelli del Gruppo a partire dalla data in cui ha inizio l'influenza notevole o il controllo congiunto fino alla data in cui detta influenza o controllo cessano. Quando la quota delle perdite di pertinenza del Gruppo di una partecipazione contabilizzata con il metodo del patrimonio netto eccede il valore contabile di detta partecipata, il Gruppo azzera la partecipazione e cessa di rilevare la quota delle ulteriori perdite, tranne nei casi in cui il Gruppo abbia contratto obbligazioni legali o implicite oppure abbia effettuato dei pagamenti per conto della partecipata.

Gruppo CALEFFI

c) Tecniche di consolidamento

I principali criteri di consolidamento adottati sono di seguito indicati:

  • 1) le voci dell'attivo e del passivo nonché i costi ed i ricavi delle società consolidate, sono recepiti integralmente nei prospetti contabili consolidati;
  • 2) il valore di carico della partecipazione è eliminato a fronte della corrispondente quota di patrimonio netto della società partecipata; le quote di patrimonio netto e gli utili o le perdite di pertinenza degli azionisti di minoranza sono esposti separatamente nel patrimonio netto consolidato e nel conto economico consolidato. Le variazioni nell'interessenza partecipativa della controllante in una controllata che non comportano la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni sul capitale (ossia operazioni con soci nella loro qualità di soci);
  • 3) le eventuali differenze tra il costo d'acquisizione e la relativa frazione di patrimonio netto alla data di acquisto è imputata, ove possibile, a rettifica delle specifiche voci dell'attivo e del passivo dell'impresa partecipata sulla base della valutazione effettuata a valori correnti al momento dell'acquisto. L'eventuale residuo positivo è iscritto in una voce dell'attivo denominata Avviamento, che non viene ammortizzato, ma assoggettato a valutazione annuale volta ad individuare perdite di valore secondo le metodologie descritte nel paragrafo "Perdita di valore di attività";
  • 4) gli incrementi/decrementi del patrimonio netto delle società consolidate imputabili ai risultati conseguiti successivamente alla data di acquisto della partecipazione, in sede di elisione, vengono iscritti in un'apposita riserva di patrimonio netto denominata "Riserva utili indivisi";
  • 5) i rapporti reciproci di debito e credito, di costi e di ricavi tra società consolidate, unitamente agli effetti economici e patrimoniali di tutte le operazioni intercorse tra le stesse, vengono eliminati;
  • 6) i dividendi distribuiti dalle imprese del Gruppo alle rispettive partecipazioni vengono eliminati dal conto economico in sede di consolidamento.

Le imprese consolidate, le imprese controllate non consolidate, le imprese controllate congiuntamente con altri soci, le imprese collegate e le altre partecipazioni rilevanti a norma dell'articolo 126 della deliberazione Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni sono distintamente indicate nell'allegato "Elenco delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2015" che fa parte integrante delle presenti note.

I principi contabili descritti di seguito sono stati applicati coerentemente in tutti i periodi inclusi nel presente bilancio.

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Immobili, impianti e macchinari

Un bene, appartenente alla categoria immobili, impianti e macchinari viene rilevato al costo storico di acquisto o di produzione al netto del relativo fondo di ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include:

  • il prezzo di acquisto del bene, inclusivo di eventuali dazi all'importazione e tasse di acquisto non recuperabili, dopo aver dedotto sconti commerciali ed abbuoni;
  • eventuali costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al funzionamento nel modo inteso dalla direzione aziendale;
  • la stima iniziale dei costi di smantellamento e rimozione del bene e messa in sicurezza.

Alcuni elementi di immobili, impianti e macchinari, così come previsto dall'IFRS 1, che sono stati rivalutati al fair value precedentemente alla data di passaggio agli IFRS, sono valutati sulla base del sostituto del costo, pari all'importo rivalutato alla data di rivalutazione.

Considerata la probabilità che i futuri benefici derivanti dal costo sostenuto per la sostituzione di una parte di un elemento di immobili, impianti e macchinari affluiranno al Gruppo e il costo dell'elemento può essere determinato attendibilmente, tale costo viene rilevato come un aumento del valore contabile dell'elemento a cui si riferisce. Tutti gli altri costi sono recepiti nel conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

L'ammortamento viene addebitato a conto economico a quote costanti lungo la vita utile di ciascun componente degli elementi di immobili, impianti e macchinari. I terreni non sono ammortizzabili. Le vite utili stimate e le relative percentuali di ammortamento, non variate rispetto allo scorso esercizio sono le seguenti, ad eccezione di alcuni cespiti della voce impianti e macchinari il cui piano di ammortamento è stato leggermente modificato rispetto all'esercizio precedente per effetto della rivista vita utile degli stessi, determinando un impatto assolutamente irrilevante:

Fabbricati (migliorie) lungo la durata del contratto di affitto se minore 10%
Costruzioni leggere 10%
Impianti e macchinari 12,5% - 17,5%
Impianti e macchinari (impianto fotovoltaico) 5%
Attrezzature:
Gruppo CALEFFI
- quadri stampa 50%
- altre attrezzature 25%
Mobili e macchine d'ufficio 12%
Macchine elettroniche 20%
Automezzi industriali 20%
Autovetture 25%

La recuperabilità del valore contabile residuo viene verificata attraverso impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore e il valore contabile viene rettificato quando necessario, secondo le regole previste dallo IAS 36.

Le manutenzioni straordinarie sono incluse nel valore contabile dell'attività solo quando è probabile che da esse deriveranno futuri benefici economici. Le manutenzioni ordinarie sono imputate a conto economico nell'esercizio nel quale sono state effettuate.

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

Attività immateriali a vita utile definita

Le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, al netto del relativo fondo di ammortamento e di eventuali perdite di valore.

Gli ammortamenti sono ripartiti secondo un criterio sistematico lungo la vita utile dell'attività immateriale a partire dal momento in cui la stessa è pronta per l'uso. Le aliquote di ammortamento applicate, invariate rispetto al precedente esercizio, sono le seguenti:

Diritti di brevetto ed utilizzo opere dell'ingegno 33%
Concessioni licenze, marchi e simili 10%
Altre - lungo la durata del relativo contratto se minore 33%
Diritto di superficie impianto fotovoltaico 5%

La recuperabilità del valore contabile residuo viene verificata attraverso impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore e il valore contabile viene rettificato quando necessario, secondo le regole previste dallo IAS 36.

Attività immateriali a vita utile indefinita

Le attività immateriali a vita utile indefinita vengono inizialmente iscritte al costo. Tale importo non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente, nel caso in cui si verificano eventi o cambiamenti di circostanze che possono far emergere cambiamenti di valore, ad un'analisi di recuperabilità (impairment test). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore a quello di carico attribuito, si rileva la relativa perdita di valore.

La recuperabilità del valore contabile residuo viene verificata attraverso impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore e il valore contabile viene rettificato quando necessario, secondo le regole previste dallo IAS 36.

Avviamento

L'avviamento viene rilevato inizialmente capitalizzando tra le immobilizzazioni immateriali l'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto alle attività nette a valore corrente dell'impresa di nuova acquisizione. Secondo quanto previsto dallo IAS 38 "Attività immateriali", al momento dell'iscrizione vengono scorporate dall'avviamento stesso eventuali attività immateriali, che rappresentano risorse generate internamente dall'entità acquisita. L'avviamento non viene ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente ogni qualvolta vi sia un'indicazione di perdita di valore, a verifica di impairment per identificare eventuali perdite di valore di attività. Le componenti che soddisfano la definizione di "attività acquisite in un'operazione di aggregazione di imprese" sono contabilizzate separatamene soltanto se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.

Ricerca e sviluppo

Le spese di ricerca, intraprese con la prospettiva di conseguire nuove conoscenze e scoperte, scientifiche o tecniche, sono rilevate come costo nel momento in cui sono sostenute. I costi sostenuti per la realizzazione ed il lancio della prima collezione Trussardi sono stati capitalizzati nella voce "Altre immobilizzazioni Immateriali" e ammortizzati in 3 anni, lungo la durata del relativo contratto.

RIDUZIONE DI VALORE DELLE ATTIVITA'

Quando si verificano eventi che lasciano presupporre una potenziale riduzione di valore delle attività materiali ed immateriali valutate al costo, il valore recuperabile dell'attività è stimato e confrontato con il valore netto contabile, per quantificare l'eventuale riduzione di valore. Tale verifica viene svolta almeno annualmente per le attività immateriali a vita indefinita o non ancora disponibili all'uso. Se, sulla base di tale verifica, emerge che le attività hanno effettivamente subito una perdita di valore, il Gruppo stima il valore recuperabile dell'attività.

Quando il valore di un'attività o di un'unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile, il Gruppo rileva la relativa perdita di valore nel conto economico.

Perdita di valore

Le perdite di valore di unità generatrici di flussi finanziari sono imputate in primo luogo a riduzione del

valore contabile dell'eventuale avviamento attribuito all'unità generatrice di flussi finanziari (gruppo di unità) e, quindi, a riduzione delle altre attività dell'unità (gruppo di unità) in proporzione al valore contabile di ciascuna attività che fa parte dell'unità (gruppo di unità).

Calcolo del valore recuperabile

Il valore recuperabile delle attività è il valore maggiore tra il prezzo netto di vendita (fair value less costs of disposal) e il valore d'uso. Per determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che rifletta le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se l'attività non genera flussi finanziari in entrata che siano prevalentemente indipendenti, il valore recuperabile viene riferito all'unità generatrice di flussi finanziari alla quale l'attività appartiene.

Ripristini di valore

Ad eccezione dell'avviamento, una perdita di valore di un'attività viene ripristinata quando vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più o quando vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Il valore contabile risultante a seguito di ripristino di perdita di valore non deve eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato (al netto di ammortamento) se la perdita di valore dell'attività non fosse mai stata contabilizzata.

ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE

Le attività finanziarie disponibili per la vendita ("AFS") sono quelle attività finanziarie non derivate, che sono designate come disponibili per la vendita o non sono classificate come:

  • finanziamenti e crediti;
  • investimenti posseduti sino alla scadenza;
  • attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico;

e sono valutate utilizzando il metodo del fair value. Il fair value generalmente corrisponde al valore di mercato. Se non esiste un valore di mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, come ad esempio il metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati ad un tasso di interesse di mercato. Le differenze derivanti da tali valutazioni vengono iscritte in apposita riserva di patrimonio netto. Gli effetti valutativi sospesi in tale riserva sono iscritti a conto economico nel momento del realizzo dell'attività finanziaria conseguente alla cessione, realizzo o vendita dell'attività stessa.

Nel caso di perdita di valore significativa e prolungata, tale importo viene stornato dal patrimonio netto e viene imputato al conto economico.

Le passività finanziarie si riferiscono a debiti finanziari e sono rilevate al costo ammortizzato, inclusivo degli oneri direttamente connessi con l'acquisizione, rilevando le eventuali differenze tra costo e valore di rimborso nel conto economico lungo la durata delle attività/passività, in conformità al metodo del tasso di interesse effettivo.

Gruppo CALEFFI

Determinazione del fair value

L'IFRS 7 richiede che gli strumenti finanziari derivati rilevati al fair value siano valutati sulla base di una gerarchia di livelli (enunciata dall'IFRS 13) che riflette la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value.

Si distinguono in particolare i seguenti livelli:

  • livello 1: quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;

  • livello 2: tecniche valutative basate su dati di mercato direttamente o indirettamente osservabili;

  • livello 3: tecniche valutative non basate su dati di mercato osservabili.

RIMANENZE

Le rimanenze sono valutate al minore tra il costo di acquisto e/o produzione e il valore netto di realizzo, che corrisponde al prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento nonché della stima dei costi necessari per realizzare la vendita.

Il costo delle rimanenze, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, comprende i costi di acquisto, i costi di trasformazione e i costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali. Nel caso di rimanenze di lavori in corso si tiene conto del costo di produzione in funzione delle fasi di lavorazione raggiunte a fine esercizio. Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.

CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI

I crediti commerciali e gli altri crediti sono contabilizzati al presunto valore di realizzo, pari al costo ammortizzato al netto delle perdite di valore.

DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti comprendono i saldi in contanti e in conti correnti bancari caratterizzati da un'elevata liquidità e facilmente convertibili in denaro per un importo noto e soggetti ad un rischio irrilevante di variazione del loro valore.

ATTIVITA' NON CORRENTI POSSEDUTE PER LA VENDITA E ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE

Al momento della classificazione iniziale dell'attività come posseduta per la vendita, le attività non correnti sono valutate al minore tra il valore contabile e il prezzo netto di vendita.

Le perdite di valore che emergono dalla valutazione iniziale di un'attività classificata come posseduta per la vendita sono rilevate nel conto economico, anche se tali attività erano state rivalutate. Lo stesso trattamento si applica agli utili e alle perdite sulla valutazione successiva.

Un'attività operativa cessata è una componente che rappresenta un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività o è una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita.

Un'attività operativa viene classificata come cessata al momento della cessione oppure quando soddisfa le condizioni per la classificazione nella categoria "posseduta per la vendita", se antecedente.

OPERAZIONI CON PAGAMENTI BASATI SU AZIONI (STOCK OPTION)

Le remunerazioni riconosciute ai dipendenti e agli amministratori tramite l'assegnazione di stock option sono riconosciute a conto economico tramite l'iscrizione del costo con contropartita il patrimonio netto, e valutate in base al fair value delle operazioni alla data di attribuzione. Tale valore è misurato al momento dell'assegnazione delle stock option ed è riconosciuto lungo il periodo nel quale le opzioni maturano le condizioni per l'esercizio (vesting period). Il fair value dell'opzione alla data di attribuzione è valutato utilizzando modelli finanziari, considerando i termini e le condizioni in base alle quali sono stati assegnati tali diritti. Si precisa che il Gruppo non ha in essere, al 31 dicembre 2015, operazioni di stock option.

BENEFICI AI DIPENDENTI

A) Piani a contribuzione definita

I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

B) Piani a benefici definiti

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) delle società italiane è considerato un piano a benefici definiti, secondo quanto disposto dallo IAS 19 modificato, applicato dal Gruppo anticipatamente a partire dal 31 dicembre 2012.

L'obbligazione del Gruppo derivante da piani a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, viene calcolata stimando l'importo del beneficio futuro che i dipendenti hanno maturato in cambio dell'attività prestata nell'esercizio corrente e nei precedenti esercizi. Tale beneficio viene attualizzato, alla data di riferimento del bilancio, ad un tasso che esprime il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con una scadenza coerente con quella attesa dall'obbligazione. Il calcolo è eseguito da un attuario indipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito.

Gli utili e le perdite derivanti dal calcolo attuariale, in conseguenza dell'applicazione a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2012 del nuovo principio modificato, sono stati rilevati in bilancio nel conto economico complessivo.

In seguito alle modifiche apportate alla disciplina del Trattamento di Fine Rapporto ('TFR') dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti ('Riforma Previdenziale') emanati nei primi mesi del 2007, il Gruppo ha adottato il seguente trattamento contabile:

  • i benefici verso dipendenti maturati al 31 dicembre 2006 sono considerati un piano a benefici definiti secondo lo IAS 19. I benefici garantiti ai dipendenti, sotto forma di TFR, erogati in coincidenza della cessazione del rapporto di lavoro, sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto. La passività relativa è determinata sulla base di ipotesi attuariali e dell'effettivo debito maturato e non liquidato alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento, applicando i criteri previsti dalla normativa vigente. Il processo di attualizzazione, fondato su ipotesi demografiche e finanziarie, è affidato ad attuari professionisti. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni pensionistiche maturate in base al servizio che il lavoratore ha prestato fino all'epoca in cui la valutazione stessa è realizzata.

In considerazione delle novità introdotte dalla riforma, la componente legata agli incrementi salariali futuri attesi è stata esclusa dal calcolo di attualizzazione a partire dal 1° gennaio 2007. Per effetto delle modifiche allo IAS 19, gli utili e le perdite attuariali sono interamente imputati al conto economico complessivo nel periodo di riferimento;

  • i benefici verso dipendenti maturati dal 1° gennaio 2007 sono considerati un piano a contribuzione definita e pertanto i contributi maturati nel periodo sono stati interamente rilevati come costo ed esposti come debito nell'omonima voce di bilancio, dopo aver dedotto eventuali contributi già versati.

FONDI PER RISCHI E ONERI

Il Gruppo contabilizza un fondo per rischi e oneri nella situazione patrimoniale-finanziaria quando ha assunto un'obbligazione (legale o implicita) quale risultato di un evento passato, è probabile che sarà necessario l'impiego di risorse che producono i benefici economici necessari per adempiere all'obbligazione e può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Se l'effetto del valore temporale del denaro è rilevante, l'importo degli accantonamenti è rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati attualizzati ad un tasso al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla passività.

DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI

I debiti sono iscritti al costo ammortizzato.

STRUMENTI DERIVATI E COPERTURE DEI FLUSSI FINANZIARI

Gli strumenti derivati sono valutati inizialmente al fair value e successivamente adeguati al fair value riferito alla data di bilancio e classificati nella situazione patrimoniale-finanziaria rispettivamente tra le altre attività e passività correnti.

Il fair value degli interest rate swap riflette il valore attuale della differenza tra il tasso da versare/ricevere e il tasso di interesse valutato sulla base dell'andamento del mercato alla stessa data dello swap.

Il fair value dei contratti a termine di valuta è calcolato da autorevoli istituti finanziari sulla base delle condizioni di mercato.

Le variazioni del fair value dei derivati che soddisfano i requisiti per essere definiti "di copertura" sono rilevate tra le altre componenti del conto economico complessivo e presentate nel patrimonio netto nella riserva di copertura dei flussi finanziari (cash flow hedge). Tali importi e le successive variazioni di valore dei derivati sono rilevati a conto economico nello stesso periodo in cui sono rilevati i flussi originati dalle relative operazioni coperte e classificati nella stessa voce di conto economico.

Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano i requisiti per essere considerati "di copertura" dei flussi finanziari e la parte inefficace di quelli che invece soddisfano tali criteri sono rilevate a conto economico.

OPERAZIONI IN VALUTA ESTERA

Le operazioni in valuta estera sono registrate inizialmente al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e passività monetarie in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite in euro utilizzando il tasso di cambio a tale data. Le differenze di cambio derivanti dall'estinzione o dalla conversione di poste monetarie a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale, sono rilevate a conto economico. Gli elementi non monetari che sono iscritti al costo storico in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI DI SERVIZI

I ricavi dalla vendita di merci sono rilevati a conto economico quando i rischi significativi e i benefici connessi alla proprietà dei beni sono trasferiti all'acquirente. Essi sono registrati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, tenendo conto del valore di eventuali sconti commerciali e riduzioni. I ricavi derivanti da una prestazione di servizi sono rilevati a conto economico in base allo stato di avanzamento dell'operazione alla data di riferimento del bilancio. Lo stadio di completamento viene valutato sulla base delle misurazioni del lavoro svolto. I ricavi non sono rilevati quando c'è incertezza sulla recuperabilità del corrispettivo, sui relativi costi o sulla possibile restituzione delle merci, o se la direzione continua ad esercitare il solito livello continuativo di attività associate con la proprietà sulla merce venduta. Le transazioni con parti correlate sono effettuate su basi equivalenti a quelle prevalenti in transazioni tra parti indipendenti.

CONTRIBUTI PUBBLICI

Se esiste una ragionevole certezza che i contributi saranno ricevuti e che il Gruppo rispetterà le condizioni previste, i contributi pubblici sono rilevati inizialmente come ricavi differiti. I contributi sono successivamente riconosciuti a conto economico come proventi, con un criterio sistematico lungo gli esercizi necessari a contrapporli ai costi che il contributo intende compensare nel caso di contributi in conto esercizio e lungo la vita utile dell'attività che il contributo intende compensare nel caso di contributi in conto capitale.

ONERI E PROVENTI FINANZIARI

Gli interessi attivi e passivi sono rilevati a conto economico, per competenza, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

IMPOSTE SUL REDDITO (CORRENTI, DIFFERITE ATTIVE E PASSIVE)

L'onere fiscale dell'esercizio comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, fatta eccezione per quelle relative ad operazioni rilevate direttamente nel patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.

Le imposte correnti rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute, calcolate sul reddito imponibile del periodo, applicando le aliquote fiscali vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio ed eventuali rettifiche all'importo relativo agli esercizi precedenti.

Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività, calcolando le differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, ad eccezione delle differenze temporanee rilevate in sede di rilevazione iniziale dell'avviamento, della rilevazione iniziale di attività o passività che non influenza né l'utile contabile né il reddito imponibile e delle differenze relative ad investimenti in società controllate per le quali è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si riverserà. Le imposte differite attive e i debiti per imposte differite sono valutati utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio.

Le imposte differite attive sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore contabile delle imposte differite attive viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.

Le attività e passività fiscali correnti, differite attive e passive sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione.

UTILE/PERDITA PER AZIONE

L'utile/perdita base per azione è dato dal rapporto tra risultato del Gruppo e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, con l'esclusione delle azioni proprie in portafoglio.

L'utile/perdita diluito per azione è dato dal rapporto tra il risultato del Gruppo e la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.

AZIONI PROPRIE

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del Patrimonio Netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di Patrimonio Netto.

INFORMATIVA DI SETTORE

L'informativa relativa ai settori di attività è stata predisposta secondo le disposizioni dell'IFRS 8 "Settori Operativi", entrato in vigore a partire dall'esercizio 2009, che prevedono la presentazione dell'informativa coerentemente con le modalità adottate dalla Direzione Aziendale per l'assunzione delle decisioni operative. Pertanto, l'identificazione dei settori operativi e l'informativa presentata sono definite sulla base della reportistica interna utilizzata dalla Direzione Aziendale ai fini dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti e per l'analisi delle relative performance. Sono stati individuati due diverse Business Unit, sulla base del segmento di mercato di riferimento, come meglio specificato a pag. 84.

ATTIVITA' NON CORRENTI

1. Immobili, impianti e macchinari

Situazione iniziale Fondo
Costo Storico Rivalutazioni Svalutazioni Ammortamento Saldo al 31/12/14
Terreni e Fabbricati 1.405 562 843
Impianti e Macchinari 9.767 775 8.218 2.324
Attrezzature e Altri Beni 8.136 6.127 2.009
Immob. in corso ed acconti 77 77
Totale 19.385 775 - 14.907 5.253
Movimenti dell'esercizio
Riclassifiche Incrementi Cessioni/Stralci Utilizzo fondo Ammortamenti Saldo al 31/12/15
Terreni e Fabbricati - 142 - - 169 816
Impianti e Macchinari 4 302 58 50 268 2.354
Attrezzature e Altri Beni 73 780 538 460 791 1.993
Immob. in corso ed acconti -77 - - - - -
Totale - 1.224 596 510 1.228 5.163

Gli investimenti in immobilizzazioni materiali effettuati nell'esercizio ammontano a € 1.224 mila sostanzialmente in linea col dato dell'esercizio precedente pari ad € 1.205 mila, ed hanno riguardato principalmente l'allestimento del nuovo store 'La Casa dei Sogni by Caleffi' presso il The Mall Luxury Outlet di Leccio Reggello (FI), l'allestimento del nuovo punto vendita monomarca presso l'Outlet Village Franciacorta (BS), il refitting dei punti vendita di Vicolungo (NO) e Noventa (VE) e la realizzazione di corner dedicati presso principali clienti e l'acquisto di quadri e cilindri per la stampa dei tessuti.

Sono state, di contro, effettuate dismissioni e stralci di impianti e attrezzature per un valore contabile originario di € 596 mila che risultavano ammortizzati per € 510 mila. Tali dismissioni hanno generato minusvalenze per € 48 mila e plusvalenze per € 6 mila.

La voce "terreni e fabbricati" è costituita da costruzioni leggere e da migliorie su immobili di terzi.

Per i dettagli della voce rivalutazioni si veda la nota 1 del bilancio della Caleffi S.p.A..

Non vi sono restrizioni alla titolarità e proprietà di immobili, impianti e macchinari.

Al 31 dicembre 2015 non vi sono significativi ordini emessi per l'acquisto di immobili, impianti e macchinari.

2. Attività immateriali

Situazione iniziale Fondo
Costo Storico Rivalut./Svalut. Ammortamento Saldo al 31/12/14
Diritti di brevetto e opere ingegno 300 - 263 37
Marchi 775 - 467 308
Avviamento 2.025 - - 2.025
Altre 647 - 77 570
Totale 3.747 - 807 2.940
Movimenti dell'esercizio
Riclassificazioni Acquisizioni Cess./Riduzioni Ammortamenti Saldo al 31/12/15
Diritti di brevetto e opere ingegno - 9 - 33 13
Marchi - 24 - 78 254
Avviamento - - - - 2.025
Altre - 112 - 72 610
Totale - 145 - 183 2.902

Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno una volta l'anno o più frequentemente se vi sono indicatori di perdita di valore, secondo le regole dello IAS 36.

L'impairment test consiste nel confrontare il valore recuperabile della Cash Generating Unit cui è allocato l'avviamento con il valore contabile (carrying amount) del relativo capitale investito netto operativo.

Se il valore contabile dell'unità generatrice di flussi di cassa eccede il rispettivo valore recuperabile, occorre rilevare a conto economico una perdita per riduzione di valore dell'avviamento allocato alla CGU.

La perdita per riduzione di valore dell'avviamento non può essere successivamente ripristinata.

Il valore recuperabile di una CGU è il maggiore fra il valore equo (fair value less costs of disposal) al netto dei costi di vendita ed il valore d'uso della stessa unità.

Il fair value al netto dei costi di vendita (fair value less costs of disposal) di una CGU coincide con l'ammontare ottenibile dalla vendita della CGU in una libera transazione fra parti indipendenti, consapevoli e disponibili, dedotti i costi della dismissione.

Il valore d'uso di una CGU è costituito dal valore attuale dei flussi di cassa attesi ottenuto sulla base di un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. La stima analitica dei flussi di cassa futuri da attualizzare non dovrebbe considerare un orizzonte temporale superiore ai cinque anni; il valore dei flussi di cassa attesi oltre tale periodo viene colto in maniera sintetica nella stima di un valore terminale.

Il tasso di crescita a lungo termine utilizzato per la stima del valore terminale della CGU non dovrebbe superare il tasso medio di crescita a lungo termine del settore o del mercato nel quale l'unità opera.

I flussi di cassa futuri devono essere stimati facendo riferimento alle condizioni correnti della CGU e non devono considerare né i benefici derivanti da ristrutturazioni future per le quali l'entità non è ancora impegnata, né gli investimenti futuri di miglioramento o di ottimizzazione dell'unità.

Ai fini della stima del valore recuperabile dell'avviamento si è fatto riferimento alla Cash Generating Unit coincidente con la controllata Mirabello Carrara S.p.A., relativa quindi alla sua attività di produzione e commercializzazione di biancheria per la casa di alto di gamma.

La stima del valore recuperabile fa riferimento al valore d'uso basato sull'attualizzazione dei flussi di cassa operativi (c.d. unlevered free cash flow) ad un saggio che esprime l'appropriato costo medio ponderato del capitale.

Il test di impairment sull'avviamento Mirabello Carrara, effettuato con il metodo del Discounted Cash Flow con riferimento al 31 dicembre 2015, è stato predisposto con il supporto di esperti indipendenti. La previsione dei futuri flussi di cassa operativi deriva dal budget 2016 e da un piano previsionale per gli esercizi 2016-2018 redatto ed approvato dal Consiglio di Amministrazione della Mirabello Carrara S.p.A. in data 3 marzo 2016.

I flussi attesi sono stati proiettati sul risultato operativo consuntivo e sul piano previsionale 2016-2018 e poi attualizzati sulla base di un costo medio del capitale (WACC ) pari al 6,25% netto (nel 2014 il WACC applicato era pari al 6,06 netto). Tale tasso riflette le valutazioni correnti di mercato sia del costo del capitale preso a prestito sia della remunerazione attesa dai portatori di capitale di rischio connessa ai rischi specifici dell'attività di Mirabello Carrara S.p.A..

Il terminal value è stato calcolato capitalizzando il flusso di cassa disponibile atteso in perpetuità a partire dal 2019 (€ 1.050 mila per anno), nell'ipotesi che lo stesso cresca all'infinito in ragione di un tasso "g" pari al saggio di crescita reale atteso pari all'1% (stesso valore utilizzato nel 2014).

L'impairment test non ha fatto emergere riduzione di valore dell'avviamento in quanto il valore recuperabile della CGU cui è allocato è risultato superiore di circa € 13.723 mila al relativo capitale investito netto operativo.

Analisi di sensitività dell'impairment

Variando il WACC di mezzo punto percentuale in più, a parità di tasso di crescita perpetuo, l'impairment non avrebbe prodotto riduzioni per perdita di valore, poiché l'incidenza di tale variazione è di € 2.007 mila circa.

Una riduzione del tasso di crescita perpetuo di mezzo punto percentuale, a parità di tasso di sconto (WACC) non avrebbe prodotto riduzioni per perdita di valore, poiché l'incidenza di tale variazione è di € 1.737 mila circa.

L'effetto congiunto di un aumento del WACC di mezzo punto percentuale e di una contestuale riduzione di tasso di crescita perpetuo del medesimo importo non avrebbe prodotto riduzioni per perdita di valore, poiché l'incidenza di tale variazione è di € 3.445 mila circa.

Nella voce "Marchi" sono inclusi ed ammortizzati in dieci anni:

  • gli oneri di natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione del marchio Caleffi per un valore residuo di € 81 mila;

  • il fair value del marchio Mirabello, pari ad € 65 mila; rilevato in occasione dell'acquisizione di Mirabello nel 2008;

  • il fair value dei marchi Carrara e Besana, pari ad € 79 mila, rilevato in occasione dell'acquisto del ramo di azienda da Manifattura Tessuti Spugna Besana nel 2010;

  • gli oneri di natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione dei marchi Mirabello, Carrara e Besana per un valore residuo di € 29 mila.

La voce "Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno" comprende prevalentemente costi per l'acquisto di software.

Caleffi S.p.A. ha contabilizzato nella voce "altre attività immateriali" il costo relativo al diritto di superficie del lastrico solare sul quale è installato l'impianto fotovoltaico. La controparte con la quale è stato stipulato il contratto è la parte correlata Pegaso S.r.l.. Il costo complessivo del diritto di superficie per il periodo 01/01/2013 – 31/12/2032 è pari a 20 canoni annuali di importo fisso di € 42.500, per complessivi € 850 mila. I canoni sono stati fatturati dalla controparte in un'unica soluzione nel 2013 e il costo complessivo del diritto di superficie è stato contabilizzato nelle attività immateriali, con contropartita un debito commerciale, in quanto soddisfa la definizione di attività immateriale secondo quanto previsto dai principi contabili di riferimento. Il valore di iscrizione pari ad € 623 mila corrisponde al valore attuale del costo complessivo sostenuto da Caleffi nell'ambito del contratto. La differenza fra il valore di iscrizione e il costo complessivo rappresenta un onere finanziario rilevato lungo la durata del contratto. Il valore dell'ammortamento per l'esercizio 2015 è pari ad € 31 mila. L'attualizzazione ha comportato l'iscrizione per competenza di oneri finanziari pari ad € 19 mila.

Mirabello Carrara ha contabilizzato nella voce "altre attività immateriali" i costi sostenuti per la realizzazione ed il lancio della prima collezione Trussardi pari ad € 112 mila. Tali costi verranno ammortizzati in 3 anni, lungo la durata del relativo contratto.

31/12/2015 31/12/2014
Immobilizzazioni finanziarie
Partecipazioni
5
11
5
11
Totale 16 16

3. Attività finanziarie e partecipazioni

Le immobilizzazioni finanziarie si riferiscono a crediti finanziari verso il Centro Medico S. Nicola di Viadana. Tali attività sono iscritte al costo, ridotto in presenza di perdite di valore.

Le partecipazioni fanno riferimento a partecipazioni minoritarie nel Consorzio per lo sviluppo produttivo e distributivo dell'area viadanese, nella società Immobilindustria S.p.A. e in altri consorzi minori.

4. Attività per imposte differite

31/12/2015 31/12/2014
Imposte differite attive 1.429 1.618
Totale 1.429 1.618

Il dettaglio delle imposte differite attive al 31 dicembre 2015 è il seguente:

Diff. temporanea Ires 24/27,5% Irap 3,90% Imp. Ant.
F.do indennità suppletiva clientela 323 77 0 77
Rettifiche per svalutazione crediti 716 175 0 175
Rettifiche per obsolescenza magazzino 327 78 7 85
Rettifiche per resi su vendite 100 24 4 28
Amm. e costi a deducibilità differita 715 191 12 203
Interessi passivi 880 238 0 238
Perdita fiscale 2.270 610 0 610
Perdita attuariale su TFR IAS 19 47 13 0 13
Totale 5.378 1.406 23 1.429

La recuperabilità delle imposte differite attive è basata sui risultati positivi attesi del Gruppo (budget 2016 della Capogruppo e piano 2016-2018 della Mirabello Carrara S.p.A.), in grado di generare imponibili fiscali sufficienti ad assorbire le differenze temporanee. Non ci sono imposte differite attive non iscritte.

La controllata ha aderito al consolidato fiscale.

La movimentazione dell'esercizio è stata la seguente:

Saldo iniziale Rettifiche Rilevate nelle altre
componenti del c.e.
complessivo
Rilevate
nel
Patrimonio Netto
Utilizzo Incremento
Modifica
aliquota
Saldo finale
Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap
F.do indennità suppletiva clientela 86 - - - - - - - - - 2 - -11 - 77 -
Rettifiche per svaluzione crediti 234 - - - - - - - 95 - 58 - -22 - 175 -
Rettifiche per obsolescenza magazzino 7 85 - - - - - - - - 4 - -11 - 78 7
Rettifiche per resi su vendite 28 4 - - - - - - - - - - -4 - 24 4
Ammortamenti e costi a deducibilità diff 4 151 - - - - 59 9 46 2 30 1 -3 - 191 12
Interessi passivi 276 - - - - - - - 65 31 - -4 - 238 -
Perdite fiscali 709 - 3 - - - - - 87 - - - -15 - 610 -
Perdita attuariale su TFR IAS 19 34 - - - -21 - - - - - - 0 - 13 -
Totale 1.603 15 3 0
-21
- 59 9 293 2 125 1 -70 - 1.406 23

Gli utilizzi e gli incrementi sono stati contabilizzati a conto economico.

La voce "Rilevate nelle altre componenti del c.e. complessivo" si riferisce alla rilevazione dell'utile attuariale sul TFR IAS 19 contabilizzato nell'esercizio, che ha parzialmente compensato la perdita attuariale rilevata nel 2014.

Il tax rate adottato nel calcolo delle imposte differite attive è ai fini Ires il 27,5% per il 2016 e il 24% per gli esercizi successivi e il 3,9% ai fini Irap.

5. Crediti tributari

31/12/2015 31/12/2014
Crediti tributari 200 200
Totale 200 200

Tale voce è relativa al credito verso l'erario per il rimborso Ires per mancata deduzione dell'Irap relativa alle spese per il personale dipendente e assimilato degli anni 2007-2011, per il quale è stata presentata istanza di rimborso nel mese di marzo 2013.

ATTIVITA' CORRENTI

Capitale circolante

L'analisi del capitale circolante del Gruppo è la seguente:

31/12/2015 31/12/2014
Crediti commerciali
Rimanenze
Debiti commerciali
21.291
14.845
-14.079
15.903
14.729
-10.719
Totale 22.057 19.913

Il capitale circolante è in incremento per effetto dell'aumento del fatturato registrato soprattutto nell'ultima parte dell'esercizio.

6. Rimanenze

31/12/2015 31/12/2014
Materie Prime e Sussidiarie 3.591 3.605
Merci in viaggio Materie Prime 379 -
- Rettifiche per obsolescenza materie prime -30 -30
Prodotti in corso di lavor. e semilavor. 363 111
Prodotti Finiti 10.789 11.201
Merci in viaggio Prodotti Finiti 50 124
- Rettifiche per obsolescenza prodotti finiti -297 -282
Totale 14.845 14.729

Le voci "Rettifiche per obsolescenza materie prime e prodotti finiti", sono determinate da accantonamenti tassati effettuati per adeguare al presunto valore di realizzo le materie prime e i prodotti finiti a lento rigiro.

Il valore delle rimanenze non differisce in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura dell'esercizio.

7. Crediti Commerciali

31/12/2015 31/12/2014
Crediti commerciali Italia 21.118 15.772
Crediti commerciali paesi UE 439 683
Crediti commerciali paesi extra-UE 647 573
- Rettifiche ai crediti per svalutazioni -813 -1.025
- Rettifiche ai crediti per resi -100 -100
Totale 21.291 15.903

Non vi sono concentrazioni di crediti significativi verso uno o pochi clienti. I crediti in valuta estera sono stati convertiti al cambio del 31 dicembre 2015. Non vi sono crediti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni.

Si precisa che il valore netto contabile dei crediti commerciali approssima il rispettivo valore equo.

La voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni" ha avuto i seguenti movimenti nel corso dell'esercizio:

F.do Art. 106 T.U.I.R. F.do tassato Totale
Saldo al 31 dicembre 2014 177 848 1.025
Utilizzo per perdite su crediti -177 -345 -522
Accantonamento dell'esercizio per rischi inesigibilità 97 213 310
Saldo al 31 dicembre 2015 97 716 813

La voce "Rettifiche ai crediti per resi" è relativa all'ammontare stimato di resi su vendite realizzate nell'esercizio, ma che presumibilmente verranno effettuati nei primi mesi dell'esercizio 2016.

8. Altri crediti

31/12/2015 31/12/2014
Crediti verso dipendenti 17 17
Acconti a fornitori per servizi 241 219
Note di accredito da ricevere 35 53
Crediti verso Erario per Iva 187 134
Crediti vari 80 41
Crediti per rimborsi assicurativi - 8
Risconti attivi 106 157
Totale 666 629

La voce "Note di accredito da ricevere" è relativa a premi su acquisti, definiti sulla base di contratti stipulati con alcuni fornitori, al raggiungimento di determinati volumi di acquisto. Non vi sono crediti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni.

I "Risconti attivi", nelle componenti più significative, si riferiscono a canoni di affitto e a contratti di manutenzione.

9. Attività per imposte correnti

31/12/2015 31/12/2014
Crediti verso Erario per Ires
Crediti verso Erario per Irap
-
65
79
96
Totale 65 175

I "Crediti verso Erario per Irap" derivano da acconti Irap versati nel 2015 superiori all'effettivo debito dell'anno.

10. Attività finanziarie

31/12/2015 31/12/2014
Attività finanz. disponibili per la vendita 79 59
Totale 79 59

Il dettaglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita al 31 dicembre 2015 è il seguente:

Descrizione Data di
acquisto
Valore di
acquisto
Valore di
carico
al 31/12/14
Incrementi Decrementi
dell'esercizio dell'esercizio
Valore al
31/12/2015
Riduzione/
Ripristino
di valore
dell'esercizio
Riduzione/
Ripristino
di valore
complessiva
%
cumulata
Fondo Equilybra 05/09/2008 59 59 20 0 79 0 0 0%
Totale 59 59 20 0 79 0 0 0%

Nel corso del 2015 l'attività finanziaria "Fondo Equilybra" si è incrementata per € 20 mila per effetto di un versamento in conto capitale. Il numero delle quote è rimasto invariato a 1.000.

Relativamente all'investimento nel "Fondo Equilybra" si evidenzia che non ci sono segnali che indichino una perdita di valore. L'impegno residuo di sottoscrizione di quote del fondo è pari ad € 63 mila.

In applicazione dell'IFRS 13, la seguente tabella evidenzia le attività valutate al fair value al 31 dicembre 2015, per livello gerarchico di valutazione del fair value:

Descrizione Valore al
31/12/2015
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Fondo Equilybra 79 0 0 79

La distinzione fra i livelli gerarchici indicati in tabella è la seguente:

Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività oggetto di valutazione;

Livello 2 – dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;

Livello 3 – dati di input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

31/12/2015 31/12/2014
Depositi bancari e postali
Assegni
Denaro e valori in cassa
3.322
15
30
1.832
9
29
Totale 3.367 1.870

Non vi sono vincoli al libero utilizzo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti esistenti al 31 dicembre 2015.

Per quanto riguarda la dinamica delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" si rimanda al Rendiconto Finanziario.

31/12/2015 31/12/2014
Capitale Sociale 8.125 6.500
Riserva Sovrapprezzo Azioni 4.174 3.670
Riserva Legale 936 936
Riserva utili/(perdite) indivisi -838 -728
Altre Riserve 1.513 1.488
Riserva azioni proprie -198 -17
Risultato dell'esercizio 294 -1.272
Totale 14.006 10.577

12. Patrimonio netto del Gruppo

Il capitale sociale della Capogruppo, interamente versato, ammonta a € 8.125 mila ed è costituito da n. 15.625.000 azioni senza valore nominale, in incremento rispetto all'esercizio precedente per effetto dell'aumento di capitale ampiamente descritto nel paragrafo "Highlights 2015" riportato nella Relazione sulla Gestione.

Al 31 dicembre 2015 la Società detiene nel proprio portafoglio n° 211.918 azioni proprie, per un valore complessivo di € 198 mila. Tale valore secondo quanto stabilito dallo IAS 32 è stato portato a diretta rettifica della voce "Altre Riserve" del patrimonio netto.

La movimentazione delle azioni proprie nell'esercizio è stata la seguente:

Totale azioni al 31/12/2015 211.918 controvalore 198.197
Azioni vendute 244.753 controvalore 304.832
Azioni acquistate 445.357 controvalore 486.419
Azioni al 31/12/2014 11.314 controvalore 16.610

PASSIVITA' NON CORRENTI

13. Passività Finanziarie

31/12/2015 31/12/2014
Finanziamenti da banche
Prestito obbligazionario
6.923
-
6.520
3.472
Totale 6.923 9.992

La composizione dei debiti verso banche per finanziamenti è la seguente:

31/12/2015 31/12/2014
Quota da rimborsare entro l'anno 5.255 4.854
Quota da rimborsare tra 1 e 5 anni 6.599 6.016
Quota da rimborsare oltre 5 anni 324 504
Totale debiti verso banche per finanziamenti 12.178 11.374

I finanziamenti sono regolati a tassi in linea con le normali condizioni di mercato ad eccezione dei finanziamenti agevolati ai sensi della legge 46/82 per Innovazione Tecnologica, il cui tasso è significativamente più contenuto. Una parte significativa dei flussi finanziari in uscita, rappresentati dagli interessi pagati sui finanziamenti ottenuti dal sistema bancario, è esposta al rischio di variazione dei tassi di interesse. Riteniamo che tale rischio non sia in grado di influenzare in modo significativo la redditività aziendale, per tale motivo non sono state poste in essere apposite coperture. Si segnala che al 31 dicembre 2015 la Capogruppo ha in essere un derivato sui tassi considerato di copertura non efficace. Il fair value di tale strumento finanziario è negativo per € 42 mila. Tale importo, al 31 dicembre 2015, è stato contabilizzato tra le "Passività finanziarie correnti" e a conto economico nella voce "Oneri finanziari".

La voce finanziamenti da banche è al netto dell'attualizzazione del finanziamento agevolato effettuata per adeguarlo ai tassi di mercato per € 7 mila.

A fronte dei suddetti finanziamenti non sono state rilasciate garanzie.

Si segnala altresì che un finanziamento in essere alla Capogruppo al 31 dicembre 2015 è soggetto a restrizioni o vincoli finanziari ("financial covenants"). Tale covenant prevede che il rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto della Capogruppo non sia superiore a 1. Alla data di chiusura di bilancio tale covenant risulta rispettato.

Tutti gli altri finanziamenti non sono soggetti a restrizioni o vincoli.

Si rinvia inoltre alla nota n° 13 del bilancio della Capogruppo Caleffi S.p.A..

31/12/2015 31/12/2014
T.F.R. da lavoro subordinato 1.865 1.987
Totale 1.865 1.987

14. Benefici ai dipendenti

Tale voce ammonta ad € 1.865 mila e riflette le indennità di fine rapporto maturate a fine periodo dal personale dipendente, che sono valutate secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19.

Tale modalità di calcolo ha comportato l'iscrizione di oneri finanziari per € 29 mila e utili attuariali per € 84 mila.

La movimentazione dell'esercizio è la seguente:

Passività netta per trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2014 1.987
Trattamento fine rapporto pagato nell'esercizio -111
Accantonamento dell'esercizio 44
Onere finanziario 29
(Utile) / Perdita attuariale -84
Passività netta per trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2015 1.865

Gli oneri finanziari sono classificati nella relativa voce del conto economico, l'utile attuariale è contabilizzato nel conto economico complessivo.

La passività netta alla chiusura dell'esercizio si basa sulla valutazione attuariale determinata, a sua volta, sulla base dei seguenti parametri:

2015 2014 2013 2012 2011
2,03% 1,49% 3,17% 2,05% 4,75%
1,50% 0,60% 2,00% 2,00% 2,00%
2,63% 1,95% 3,00% 3,00% 3,00%
2,50% 2,50% 2,50% 3,00% 3,00%
3,00% 4,00% 4,00% 4,00% 4,00%

In ottemperanza a quanto previsto dal nuovo IAS 19, di seguito si forniscono le informazioni aggiuntive richieste:

  • analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale rilevante alla fine dell'esercizio, mostrando gli effetti che ci sarebbero stati a seguito delle variazioni delle ipotesi attuariali ragionevolmente possibili a tale data, in termini assoluti;
  • indicazione della durata media finanziaria dell'obbligazione per i piani a beneficio definito.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione aumentasse dello 0,25% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 42 mila.

Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione diminuisse dello 0,25% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 43 mila.

Nell'ipotesi che il tasso d'inflazione aumentasse dello 0,25% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 29 mila.

Nell'ipotesi che il tasso d'inflazione diminuisse dello 0,25% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 29 mila.

Nell'ipotesi che il tasso di turnover aumentasse dell'1% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 6 mila.

Nell'ipotesi che il tasso di turnover diminuisse dell'1% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 7 mila.

La duration media del piano è di 12,2 anni.

15. Altri Fondi

31/12/2015 31/12/2014
F.do indennità suppletiva di clientela
F.do per rischi ed oneri
397
-
368
10
Totale 397 378

Il fondo indennità suppletiva di clientela viene stanziato sulla base delle previsioni normative e degli accordi economici collettivi.

Il "F.do indennità suppletiva di clientela" ha avuto la seguente movimentazione:
Fisc
art. 105 TUIR
Fisc
tassato
Totale
Saldo al 31 dicembre 2014 55 313 368
Utilizzo dell'esercizio -29 0 -29
Incremento dell'esercizio 48 10 58
Saldo al 31 dicembre 2015 74 323 397

La voce "F.do per rischi ed oneri" accantonata nel corso dell'esercizio 2014 dalla Capogruppo e relativa ad un contenzioso fiscale in essere, è stata rilasciata nel corso dell'esercizio 2015, in quanto il contenzioso si è risolto con esito positivo.

31/12/2015 31/12/2014
Imposte differite passive 25 34
Totale 25 34

16. Passività per imposte differite

Il tax rate adottato nel calcolo delle imposte differite passive è ai fini Ires il 27,5% per il 2016 e il 24% per gli esercizi successivi e ai fini Irap il 3,9%.

Nella determinazione delle imposte differite passive si è fatto riferimento alle aliquote fiscali previste dalla normativa in vigore.

Il dettaglio è il seguente:

Diff. temporanea Ires 24/27,5% Irap 3,90% Imp. Diff.
Ammortamento cespiti 25 6 1 7
Utile attuariale TFR IAS 19 6 2 0 2
Fair value marchio Mirabello 65 15 1 16
Totale 96 23 2 25

La movimentazione dell'esercizio è stata la seguente:

Saldo iniziale Rilevate nelle altre
componenti del c.e.
complessivo
Utilizzo Incremento Saldo finale
Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap
Utile attuariale su TFR IAS 19 - - 2 - - - - - 2 -
Fair value marchio Mirabello 25 1 - - 10 - - - 15 1
Ammortamenti 7 1 - - 1 - - - 6 1
Totale 32 2 2 - 11 - - - 23 2

Gli utilizzi/incrementi sono stati contabilizzati a conto economico.

PASSIVITA' CORRENTI

17. Debiti commerciali

31/12/2015 31/12/2014
Debiti verso fornitori Italia 7.358 5.723
Debiti verso fornitori paesi UE 1.106 938
Debiti verso fornitori paesi extra-UE 2.599 1.488
Fatture da ricevere 3.016 2.570
Totale 14.079 10.719
di cui verso parti correlate 536 559

Non vi sono concentrazioni di debiti significati verso uno o pochi fornitori.

I debiti verso parti correlate, pari a € 536 mila, sono inclusi nella voce "Debiti verso fornitori Italia" e si riferiscono al debito attualizzato con la Pegaso S.r.l. per il diritto di superficie dell'impianto fotovoltaico.

Il dettaglio delle scadenze del debito per il diritto di superficie è la seguente: quota a breve € 24 mila, quota da 1 a 5 anni € 103 mila, quota oltre i 5 anni € 409 mila.

Non vi sono debiti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni, ad eccezione del debito per il diritto di superficie sopradescritto.

Si precisa che il valore contabile dei debiti commerciali approssima con il rispettivo valore equo.

18. Altri debiti

31/12/2015 31/12/2014
Istituti di previdenza e sicur. sociale 518 437
Note di accr. da emett. (premi clienti) 635 206
Debiti verso sindaci 75 -
Debiti per Iva - 325
Debiti vari 48 99
*
Totale 1.276 1.067

*Riesposto come spiegato a pag. 52

La voce "Istituti di previdenza e sicurezza sociale" è relativa ai debiti per le ritenute sugli stipendi e sui salari del mese di dicembre, versati nei primi mesi del 2016. La voce "Note di accredito da emettere" si riferisce ai premi a clienti per raggiungimento di determinati obiettivi di fatturato.

Non vi sono debiti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni.

19. Benefici ai dipendenti

Tale voce per € 624 mila rappresenta il debito per le retribuzioni del mese di dicembre 2015, corrisposte il 10 gennaio 2016 e per le ferie maturate e non godute al 31 dicembre 2015. Il dato al 31 dicembre 2014 era pari ad € 1.022 mila e comprendeva gli emolumenti da corrispondere ai 7 dipendenti prossimi all'età pensionabile messi in mobilità volontaria.

20. Passività per imposte correnti

31/12/2015 31/12/2014
Ritenute su redditi di lavoro dipend.
Ires
323
12
433
-
Totale 335 433

L'andamento della voce "Ritenute su redditi di lavoro dipendente" è influenzato dall'operazione di mobilità volontaria effettuata nell'esercizio 2014.

21. Passività finanziarie correnti

Totale 10.081 6.848
Ratei passivi
Prestito obbligazionario
180
3.492
142
-
Debiti verso banche 6.409 6.706
*
31/12/2015 31/12/2014

*Riesposto come spiegato a pag. 52

Il dettaglio della voce debiti verso banche è il seguente:

31/12/15 31/12/14
Scoperti di conto corrente ed anticipazioni 1.154 1.852
Quota corrente finanziamenti 5.255 4.854
Totale 6.409 6.706

La composizione dei "Debiti verso banche" per finanziamenti è esposta nella nota 13 passività finanziarie.

La voce "Prestito obbligazionario" è relativa ad un prestito obbligazionario non convertibile emesso nel corso del 2013, riservato ad investitori qualificati italiani ed esteri, per un importo nominale complessivo di € 3,5 milioni. Tale prestito ha durata 01/06/2013 - 01/06/2016 (data in cui verrà interamente rimborsato), un tasso fisso pari a 5,25% annuale, con pagamento posticipato annuale degli interessi.

In applicazione dell'IFRS 13, la seguente tabella evidenzia le passività valutate al fair value al 31 dicembre 2015, per livello gerarchico di valutazione del fair value:

Descrizione Valore
nozionale
Fair
Value
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivato sui tassi 1.082 -42 0 -42 0
Totale 1.082 -42 0 -42 0

La distinzione fra i livelli gerarchici indicati in tabella sono i seguenti:

Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività oggetto di valutazione;

Livello 2 – dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;

Livello 3 – dati di input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

Posizione Finanziaria Netta

Rifer. Note

31/12/2015 31/12/2014 Esplicative
A Cassa 30 30 11
B Altre disponibilità liquide (assegni, depositi bancari e postali) 3.337 1.840 11
C Attività disponibili per la vendita 79 59 10
D Liquidità (A + B + C) 3.446 1.929
E Crediti Finanziari correnti 0 0
F Debiti Finanziari correnti -1.154 -1.852 * 21
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente -5.255 -4.854 21
H Obbligazioni emesse -3.492 0 21
I Altri debiti finanziari correnti -180 -142 21
J Indebitamento finanziario corrente (F + G + H + I) -10.081 -6.848
K Indebitamento finanziario corrente netto (J + E + D) -6.635 -4.919
L Debiti bancari non correnti -6.923 -6.520 13
M Obbligazioni emesse 0 -3.472 13
N Altri debiti non correnti 0 0
O Indebitamento finanziario non corrente (L + M + N) -6.923 -9.992
P Indebitamento finanziario netto (K + O) -13.558 -14.911

*Riesposto come spiegato a pag. 52

Analisi delle voci di conto economico

22. Vendite di beni e servizi

31/12/2015 31/12/2014
Vendite Italia
Vendite paesi UE
Vendite paesi extra-UE
48.092
4.448
2.978
45.017
4.121
3.007
Totale 55.518 52.145

I ricavi delle vendite sono esposti al netto di resi, sconti ed abbuoni riconosciuti ai clienti, nonché dell'ammontare stimato di resi su vendite realizzate nell'esercizio, ma che presumibilmente verranno effettuati nei primi mesi dell'esercizio 2016.

Per maggiori dettagli si rinvia ai commenti contenuti nella Relazione sulla Gestione.

INFORMATIVA DI SETTORE

Il principio contabile IFRS 8 – Settori operativi, è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2009 in sostituzione dello IAS 14 – Informativa di settore. Il principio richiede la presentazione di informazioni in merito ai Settori operativi del Gruppo e sostituisce i requisiti per la determinazione dei settori primari (business) e secondari (geografici) del Gruppo. Il principio contabile richiede alla società di basare l'informativa di settore sugli elementi che il management utilizza per prendere le proprie decisioni operative, quindi richiede l'identificazione dei segmenti operativi sulla base della reportistica interna che è regolarmente rivista dal management al fine dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti e al fine delle analisi di performance.

STATO PATRIMONIALE

(in migliaia di euro)

CALEFFI MIRABELLO CARRARA ELISIONI TOTALE
ATTIVITA' dic‐15 dic‐14 dic‐15 dic‐14 dic‐15 dic‐14 dic‐15 dic‐14
Immobili, impianti e macchinari 4.312 4.349 831 879 21 25 5.163 5.253
Attività immateriali 623 672 259 216 2.020 2.052 2.902 2.940
Attività finanziare 5 505 0 (500) 5 5
Partecipazioni 3.892 3.892 (3.881) (3.881) 11 11
Attività per imposte differite 1.159 1.322 205 231 65 65 1.429 1.618
Crediti Tributari 200 200 (0) (0) 200 200
Totale attività non correnti 10.191 10.939 1.294 1.326 (1.775) (2.238) 9.710 10.027
Rimanenze 10.244 9.316 4.601 5.413 0 (0) 14.845 14.729
Crediti commerciali 17.710 12.328 3.697 3.833 (116) (258) 21.291 15.903
Altri crediti 505 368 382 548 (221) (287) 666 629
Attività per imposte correnti 48 152 17 23 (0) 0 65 175
Attività finanziarie 128 618 0 0 (49) (559) 79 59
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.013 1.599 1.354 271 (0) (0) 3.367 1.870
Totale attività correnti 30.648 24.381 10.051 10.088 (386) (1.104) 40.313 33.365
TOTALE ATTIVITA' 40.839 35.320 11.345 11.414 (2.161) (3.342) 50.023 43.392
CALEFFI S.P.A. MIRABELLO CARRARA S.P.A. ELISIONI TOTALE
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO dic‐15 dic‐14 dic‐15 dic‐14 dic‐15 dic‐14 dic‐15 dic‐14
Capitale sociale 8.125 6.500 1.170 1.170 (1.170) (1.170) 8.125 6.500
Riserva sovrapprezzo azioni 4.174 3.670 0 0 0 0 4.174 3.670
Riserva legale 936 936 57 57 (57) (57) 936 936
Altre riserve 1.315 1.471 49 169 (49) (169) 1.315 1.471
Riserva utili indivisi 0 0 (838) (728) (838) (728)
Risultato dell'esercizio 149 (1.154) 243 (133) (98) 15 294 (1.272)
Totale patrimonio netto 14.698 11.423 1.519 1.263 (2.211) (2.109) 14.006 10.577
Capitale di terzi 339 375 339 375
Utile/(Perdita) di terzi 73 (40) 73 (40)
Totale patrimonio netto consolidato 14.698 11.423 1.519 1.263 (1.799) (1.774) 14.418 10.912
Passività finanziarie non correnti 4.793 9.018 2.130 2.032 (0) (1.058) 6.923 9.992
Benefici a dipendenti 1.073 1.233 792 753 0 1 1.865 1.987
Altri fondi 315 299 81 79 0 (0) 397 378
Passività per imposte differite 2 0 0 0 23 34 25 34
Totale passività non correnti 6.183 10.551 3.004 2.864 24 (1.024) 9.210 12.391
Debiti commerciali 10.252 7.651 3.943 3.326 (116) (258) 14.079 10.719
Altri debiti 1.349 1.165 149 194 (222) (287) 1.276 1.072
Benefici a dipendenti 494 900 129 122 1 0 624 1.022
Passività per imposte correnti 272 370 62 63 0 0 335 433
Altre passività finanziarie 7.590 3.261 2.539 3.582 (49) (0) 10.081 6.843
Totale passività correnti 19.958 13.347 6.823 7.287 (385) (545) 26.395 20.089
TOTALE PASSIVITA' E PATR. NETTO 40.839 35.320 11.345 11.414 (2.161) (3.342) 50.023 43.392

Informazioni settoriali

Conto Economico (dati al 31/12/2015 e al 31/12/2014) (in migliaia di euro)

CALEFFI MIRABELLO CARRARA
ELISIONI
TOTALE GRUPPO
dic‐15 dic‐14 dic‐15 dic‐14 dic‐15 dic‐14 dic‐15 dic‐14
Vendite di beni e servizi 40.873 38.616 15.390 13.930 -745 -401 55.518 52.145
Valore della produzione 42.025 39.236 14.601 13.767 -979 -236 55.647 52.767
Costo della produzione -40.092 -38.918 -13.438 -13.614 979 838 -52.551 -51.694
EBITDA 1.933 318 1.163 745 - 10 3.096 1.073
EBITDA% 4,7% 0,8% 7,6% 5,4% 5,6% 2,1%
Amm.to e Svalutazioni ‐1.035 ‐1.138 ‐649 ‐592 -37 -30 ‐1.721 ‐1.760
EBIT 898 ‐820 514 153 -37 -20 1.375 ‐687
EBIT% 2,2% ‐2,1% 3,3% 1,1% 2,5% ‐1,3%
Proventi e Oneri finanziari ‐467 ‐597 ‐154 ‐274 -20 ‐621 ‐890
Risultato prima delle imposte 430 ‐1.417 361 ‐121 -37 -39 754 ‐1.577
Risultato prima delle imposte% 1,1% ‐3,7% 2,3% ‐0,9% 1,4% ‐3,0%
Imposte ‐282 263 ‐117 ‐10 11 12 ‐387 265
Risultato dell'esercizio 149 ‐1.154 244 ‐131 -26 -27 367 ‐1.312
Risultato dell'esercizio % 0,4% ‐3,0% 1,6% ‐0,9% 0,7% ‐2,5%
(Utile)/perdite di pertinenza di terzi 73 -40 73 ‐40
Risultato del gruppo 294 ‐1.272
Risultato del gruppo % 0,5% ‐2,4%

I settori di attività sono rappresentati dalle seguenti Business Unit: Caleffi e Mirabello Carrara. La Business Unit Caleffi operante nell'Home Fashion, si occupa della produzione e commercializzazione di articoli di biancheria per la casa a marchio Caleffi, Walt Disney, Marvel, Happiness, Warner Bros e Carmassi.

La Business Unit Mirabello Carrara, attiva nell'Home Luxury, si occupa della commercializzazione di articoli di biancheria per la casa di fascia premium con i marchi Mirabello, Carrara, Besana, Roberto Cavalli, Trussardi, Melli Mello e Les Voiles de Saint Tropez.

La metodologia di allocazione utilizzata è quella specifica per Business Unit.

Il conto economico è riclassificato sulla base dello schema di pag. 17.

Informazioni su prodotti e servizi

Il Gruppo suddivide i ricavi di vendita in due categorie come da classificazione Nielsen:

  • Letto che comprende la copertura letto, la teleria e gli accessori;
  • Altri che comprende il bagno, l'arredamento, il nightwear/homewear, la tavola e la cucina.

I ricavi al 31 dicembre 2015 sono così suddivisi: € 39.233 mila per la categoria Letto, € 16.285 mila per la categoria Altri.

Informazioni sulle aree geografiche

L'informativa per area geografica non viene evidenziata in quanto poco significativa dato che il fatturato realizzato in Italia è pari all'86,6% del totale.

Informazioni sui principali clienti

Il Gruppo non realizza ricavi pari o superiori al 10%, con un singolo cliente, pertanto non vi sono casi di dipendenza dai principali clienti.

23. Altri ricavi e proventi

31/12/2015 31/12/2014
Rimborsi assicurativi 49 49
Plusvalenze da beni patrimoniali 6 1
Sopravvenienze attive 72 275
Contributo GSE fotovoltaico 224 242
Altri 28 55
Totale 379 622

La voce "Contributo GSE fotovoltaico" è relativa al contributo erogato dal Gestore Servizi Energetici come previsto dal 4° conto energia, relativamente all'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico di 1 Mwh installato nell'esercizio 2012.

24. Costi per servizi

31/12/2015
31/12/2014 *
Stampa tessuti e altre lavorazioni esterne
4.403
4.827
Altri costi industriali e r&s
1.856
2.180
Pubblicità e promozioni
960
781
Altri costi commerciali
4.024
4.059
2.449
2.284
13.692
14.131
di cui verso parti correlate
0
61

*Riesposto come spiegato a pag. 52

La diminuzione della voce "Stampa tessuti e altre lavorazioni esterne" è determinata dal minor utilizzo della stampa dei tessuti, che è stata sostituita dall'acquisto diretto del tessuto stampato, essendo economicamente più vantaggioso.

La voce "Altri costi commerciali" è costituita principalmente da provvigioni e oneri accessori (€ 1.545 mila) e da trasporti su vendite (€ 1.712 mila).

La voce "Costi amministrativi" comprende principalmente i compensi e oneri amministratori (€ 775 mila), le consulenze legali e amministrative (€ 413 mila), le assicurazioni (€ 254 mila) e le commissioni bancarie e di factoring (€ 313 mila).

25. Costi per godimento beni di terzi

31/12/2015 31/12/2014
Royalties 1.588 1.677
Affitti e locazioni passive 2.236 2.132
Totale 3.824 3.809
di cui verso parti correlate 254 425

La voce "Royalties" è relativa alle vendite di prodotti a marchio Disney, Roberto Cavalli Home Collection, Trussardi Home Linen, Les Voiles de Saint Tropez, Marvel, Warner Bros, Happiness e Carmassi per i quali sono in essere contratti di licenza.

Nella voce "Affitti e locazioni passive" sono compresi € 250 mila relativi al contratto di affitto degli immobili strumentali stipulato con Pegaso S.r.l., società posseduta interamente dai consiglieri Giuliana Caleffi e Rita Federici, in data 30 agosto 2005 e al contratto di affitto di un appartamento, stipulato sempre con la Pegaso S.r.l., per un controvalore annuo complessivo di € 4 mila.

26. Costi per il personale

31/12/2015 31/12/2014 *
Salari e stipendi 5.117 5.343
Oneri sociali 1.615 1.679
Trattamento fine rapporto 351 353
Costi non ricorrenti - 193
Costo interinali 838 858
Totale 7.921 8.426

*Riesposto come spiegato a pag. 52

L'incidenza del costo del personale sul fatturato è pari al 14,3%.

31/12/2015 31/12/2014
Operai 77 81
Impiegati 71 62
Quadri 15 15
Dirigenti 2 2
Totale dipendenti 165 160
Lavoratori interinali 29 33
Totale complessivo 194 193

Il numero di dipendenti in forza al 31 dicembre 2015 suddiviso per categoria è il seguente:

I compensi degli amministratori della Capogruppo per prestazioni svolte a favore delle società del Gruppo, sono i seguenti:

Consiglio di Amministrazione

Cognome e Nome Carica Periodo
Carica
Scadenza
Carica
Emolumenti
Caleffi Giuliana Consigliere Mirabello S.p.A. 01/01 - 31/12 30/04/2016 3
Ferretti Guido Consigliere Mirabello S.p.A. 01/01 - 31/12 30/04/2016 3

27. Ammortamenti, svalutazioni e rettifiche su crediti

Totale 1.721 1.760
Ammortamento immobil. materiali
Acc. per rettifiche ai crediti
1.228
310
1.187
425
Ammortamento immobil. immateriali 31/12/2015
183
31/12/2014
148

Nella voce "Ammortamento immobilizzazioni immateriali" sono compresi € 31 mila relativi all'ammortamento del costo del diritto di superficie, contrattualizzato con la parte correlata Pegaso S.r.l., iscritto nelle attività immateriali.

28. Altri costi operativi

31/12/2015 31/12/2014 *
Accantonamento fondo rischi e oneri - 10
Minusvalenze patrimoniali 48 14
Sopravvenienze e insussistenze passive 63 62
Oneri diversi di gestione 228 244
Totale 339 330

*Riesposto come spiegato a pag. 52

La voce "Minusvalenze patrimoniali" deriva dalla cessione/distruzione di cilindri e quadri per la stampa, nell'ambito del fisiologico processo di sostituzione dei cespiti produttivi e dalla sostituzione dell'arredamento del punto vendita di Vicolungo (NO).

La voce "Oneri diversi di gestione" è costituita principalmente da imposte per € 114 mila e da contributi associativi per € 46 mila.

29. Oneri finanziari

31/12/2015 31/12/2014
Interessi di conto corrente 13 95
Interessi su mutui passivi 325 266
Interessi di factoring 36 67
Interessi su altri finanziamenti 10 147
Oneri finanziari Tfr IAS19 28 61
Interessi vari 52 23
Interessi su prestito obbligazionario 184 184
Totale 648 843

La voce "Oneri finanziari Tfr Ias 19" evidenzia la componente finanziaria della rilevazione del debito TFR in applicazione dei principi contabili internazionali.

La voce "Interessi vari" si riferisce per € 19 mila ad oneri finanziari derivanti dall'attualizzazione del debito nei confronti della Pegaso S.r.l. in virtù del contratto di diritto di superficie descritto alla nota 2.

L'incremento della voce "Interessi su mutui passivi" e il contestuale decremento della voce " Interessi su altri finanziamenti" è determinato dai mutui chirografari sottoscritti nel corso dell'esercizio che hanno determinato la riduzione dell'utilizzo di altre forme di finanziamento bancario.

30. Proventi finanziari

Totale 53 13
Altri 39 8
Interessi da depositi bancari e postali 9 2
Interessi da clienti 31/12/2015
5
31/12/2014
3

31. Imposte dell'esercizio

31/12/2015 31/12/2014
Imposte correnti
Imposte differite attive
Imposte differite passive
162
236
-11
201
-455
-11
Totale 387 -265

Le imposte sul reddito dell'esercizio sono state calcolate nel rispetto della normativa vigente. Le norme fiscali hanno reso necessario operare delle rettifiche al risultato economico determinato secondo i principi contabili internazionali.

Per quanto riguarda la riconciliazione tra le imposte teoriche e l'effettivo carico fiscale dell'esercizio si rinvia alla nota 31 del bilancio separato della Capogruppo.

32. Utile/Perdita per azione

31/12/2015 31/12/2014
Risultato netto ( a ) 294 -1.272
Media ponderata azioni in circolazione nell'esercizio ( b ) 13.
846.473
12.421.522
Media ponderata rettificata azioni in circolazione nell'esercizio ( c ) 13.846.473 12.421.522
Utile/(Perdita) base per azione (a / c) 0,02 -0,10
Utile/(Perdita) diluita per azione (a / b) 0,02 -0,10

La differenza fra il totale delle azioni Caleffi S.p.A. (15.625.000) e la media ponderata in circolazione dell'esercizio (13.846.473) è determinata dalle azioni proprie in portafoglio e dall'aumento di capitale effettuato nel mese di luglio 2015 che influenza la media delle azioni in circolazione.

33. Altre componenti di conto economico complessivo

L'effetto relativo alle altre componenti di conto economico complessivo rilevate al 31 dicembre 2015 è così composto:

Utili/(perdite) attuariali da valutazione TFR IAS 19 84
Effetto fiscale -23
Totale 61

34. Gestione dei rischi e informativa finanziaria

Rischio di tasso di interesse

L'indebitamento finanziario è in parte regolato da tassi di interesse variabile, quindi il Gruppo è esposto al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse. Si evidenzia che il Gruppo non ha stipulato contratti di copertura specifici in quanto ritiene che l'eventuale aumento dei tassi di interesse non avrebbe impatti significativi sulla redditività aziendale. Il ricorso a finanziamenti viene valutato in base alle esigenze aziendali del periodo.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che i tassi di interesse aumentino dell'1%, l'effetto sugli oneri finanziari del Gruppo sarebbe di circa € 135 mila.

Rischio di cambio

Il Gruppo effettua una parte degli acquisti di materia prima e una parte delle vendite all'estero in dollari e per tutelarsi rispetto al rischio di cambio, ove necessario, effettua coperture generiche attraverso la stipula di contratti derivati ed acquisti a termine di valuta. Al 31 dicembre 2015 non risultano in essere derivati su valute.

Nel corso del 2015 sono state registrate a conto economico differenze cambio passive per € 118 mila e differenze cambio attive per € 92 mila.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che il cambio €/\$ aumenti di 5 cents, l'effetto sui saldi in valuta al 31 dicembre 2015 sarebbe negativo € 9 mila. Nel caso che il cambio €/\$ diminuisca di 5 cents, l'effetto sarebbe positivo per circa € 11 mila.

Rischio di prezzo

L'eventuale aumento dei prezzi di acquisto di determinate materie prime, rappresenta un rischio contenuto, in quanto il Gruppo, disponendo di una rete di fornitori ampia ed ubicata in diverse aree geografiche del mondo, riesce tempestivamente ad approvvigionarsi sul mercato che presenta le migliori condizioni di prezzo, senza che questo vada a discapito della qualità. Questo ha inoltre permesso di mitigare in parte i fortissimi rialzi che il cotone ha avuto in passato.

Le oscillazioni dei prezzi nei mercati azionari potrebbero determinare perdite durevoli di valore delle attività finanziarie classificate come "available for sale". Nel bilancio dell'esercizio 2015 non sono state iscritte a conto economico perdite durevoli.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che le attività finanziarie diminuissero i loro corsi del 10% l'effetto negativo sul conto economico sarebbe di circa € 8 mila.

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o un'altra controparte possa non rispettare gli impegni alla scadenza causando una perdita al Gruppo.

La qualità del credito è molto elevata, frutto di un'attenta selezione dei clienti e di un costante monitoraggio sul loro stato di salute. Il trend storico delle perdite su crediti mostra un valore contenuto. Il rischio di credito risulta riflesso in bilancio, nella voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni" (si veda nota 7 "Crediti Commerciali"). Non vi sono condizioni di particolare concentrazione del rischio di credito.

La riduzione di valore dei crediti viene determinata in modo che il saldo delle rettifiche per svalutazione alla fine dell'esercizio rappresenti la ragionevole riduzione del valore degli stessi a fronte dei crediti ritenuti inesigibili. Essa è determinata sulla base di dati storici relativi alle perdite su crediti e delle ragionevoli prospettive di incasso, applicando a tutti i crediti in essere percentuali di svalutazione diverse a seconda dell'anzianità del credito. Il Gruppo utilizza le rettifiche ai crediti per svalutazione per riconoscere le perdite di valore sui crediti commerciali; tuttavia, quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l'importo dovuto, l'ammontare considerato irrecuperabile viene direttamente stornato dalla relativa attività finanziaria con contropartita, fino a capienza, la voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni" e, per l'eventuale eccedenza, il conto economico.

31/12/2015 31/12/2014
Crediti non scaduti 17.411 81,78% 13.292 83,58%
Crediti Scaduti
entro 30 gg 1.838 8,63% 723 4,55%
da 30 a 60 gg 739 3,47% 696 4,38%
da 60 a 90 gg 233 1,09% 123 0,77%
oltre 90 gg 1.070 5,03% 1.069 6,72%
Totale 21.291 15.903

Nella seguente tabella viene esposto lo scadenziario dei crediti commerciali:

Non vi sono in essere garanzie e/o concessioni di finanziamenti ai clienti.

Il valore delle perdite su crediti registrate nel 2015 è pari ad € 522 mila, a fronte delle quali è stata utilizzata la voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni", stanziata in precedenti esercizi.

La Capogruppo e la Mirabello Carrara S.p.A. hanno in essere al 31 dicembre 2015 cessioni di crediti prosoluto, rispettivamente per circa € 3,9 milioni e 1,4 milione. Tali cessioni sono state regolate ai normali tassi di mercato.

I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring sono eliminati dall'attivo dello stato patrimoniale se e solo se i rischi ed i benefici correlati alla loro titolarità sono stati sostanzialmente trasferiti al cessionario. I crediti ceduti pro-solvendo e i crediti ceduti pro-soluto che non soddisfano il suddetto requisito rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene siano stati legalmente ceduti; in tal caso una passività finanziaria di pari importo è iscritta nel passivo a fronte dell'anticipazione ricevuta.

Rischio liquidità

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Al momento non si segnalano difficoltà per il Gruppo ad ottenere linee di credito e finanziamenti.

Rischio variazione fair value

Con riferimento al prestito obbligazionario emesso a tasso fisso, il Gruppo è esposto al rischio di variazione del fair value del prestito stesso al variare dei tassi di interesse.

Attività e passività finanziarie - fair value

Nella seguente tabella sono esposti, per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile e il fair value, compreso il relativo livello della gerarchia del fair value. Sono escluse le informazioni sul fair value delle attività e passività finanziarie non valutate al fair value quando il loro valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione dello stesso.

Fair value
Note Possedute per
la negoziazione
Finanziamenti
e crediti
Disponibili per
la vendita
Altre passività Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività
*Attività finanziarie disponibili per la vendita 10 79 79 79
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 3.367 3.367
Attività finanziarie non correnti 3 5 5
Crediti commerciali 7 21.291 21.291
Altri crediti 8 666 666
Passività
Finanziamenti da banche
Prestito Obbligazionario
6.923 6.923
‐ ‐
Passività finanziarie non correnti 13 6.923 6.923
*Interest rate swap non di copertura 42 42 42
Scoperti di conto corrente 1.154 1.154
Finanziamenti da banche quota corrente
Prestito Obbligazionario
5.255
3.492
5.255
3.492
Altri debiti finanziari correnti 138 138
Totale passività finanziarie correnti 21 10.081
Debiti commerciali 17 14.079 14.079
Altri debiti 18 1.276 1.276

*Attività e passività rilevate al fair value

Gestione del capitale

Le politiche di gestione del capitale da parte del Consiglio di Amministrazione prevedono il mantenimento di un livello elevato di capitale proprio al fine di preservare un rapporto di fiducia con gli investitori, i creditori ed il mercato, consentendo altresì lo sviluppo futuro dell'attività. Inoltre, il Consiglio monitora la tipologia di azionisti, il rendimento del capitale, inteso dal Gruppo come patrimonio netto totale ed il livello di dividendi da distribuire ai detentori di azioni ordinarie. Talvolta la Capogruppo acquista sul mercato azioni proprie con tempistiche che dipendono dai prezzi di mercato. Le politiche di gestione del capitale del Gruppo non hanno subito variazioni nel corso dell'esercizio.

Gruppo CALEFFI

35. Rapporti con controparti correlate e attività di direzione e coordinamento

Il Gruppo non è soggetto ad attività di direzione e coordinamento da parte di altre società od enti.

Gli immobili strumentali all'esercizio dell'attività della Capogruppo sono concessi in locazione alla stessa da parte della Pegaso S.r.l., società immobiliare interamente posseduta dagli amministratori Rita Federici e Giuliana Caleffi, in forza di contratto di locazione stipulato in data 30 agosto 2005. Il canone di locazione è pari ad € 250 mila aumentato proporzionalmente dell'incremento Istat su base annuale.

Il contratto di locazione aveva una durata di 8 anni ed è stato rinnovato automaticamente per ulteriori 8. La Pegaso S.r.l. ha acquisito la proprietà di tali immobili per effetto della scissione del ramo immobiliare della Capogruppo, effettuata con atto di scissione non proporzionale in data 27 settembre 2005.

Si segnala che è in essere con la Pegaso S.r.l. un contratto di affitto di un appartamento, sito in Via Milano a Viadana (MN), per un controvalore annuo complessivo di € 4 mila.

In data 20 settembre 2012 è stato sottoscritto con Pegaso S.r.l. un contratto di costituzione di diritto di superficie e servitù relativo al lastrico solare sul quale è installato l'impianto fotovoltaico. Il contratto ha una durata di 20 anni a partire dal 1 gennaio 2013 per un controvalore complessivo di € 850 mila.

Nell'esercizio 2015, la Capogruppo e la controllata Mirabello Carrara S.p.A., hanno rinnovato l'adesione al consolidato fiscale nazionale previsto dagli articoli 117 e seguenti del Tuir, D.P.R. 22 dicembre 1986 n° 917 per il triennio 2015-2017.

Guido Ferretti riveste la qualifica di Amministratore Delegato della Capogruppo ed è membro del Consiglio di Amministrazione della società controllata Mirabello Carrara S.p.A..

Giuliana Caleffi è presidente della Capogruppo e presidente della controllata Mirabello Carrara S.p.A..

La partecipazione di minoranza, pari al 30%, della controllata Mirabello Carrara S.p.A. è detenuta dalla Ermes S.r.l., società interamente posseduta da Giuliana Caleffi e Rita Federici.

RAPPORTI CON CONTROPARTI CORRELATE/CONTROLLATE E COLLEGATE NON CONSOLIDATE INTEGRALMENTE
Effetto
a C.E.
Incidenza Incidenza
sul fatturato sul risultato al 31/12/15 al 31/12/15
lordo
Debito Credito Incidenza
sui debiti
Incidenza
sui crediti
Incidenza
su PFN
Pegaso s.r.l. affitto immobili strumentali -254 0,46% 33,69% 536 0 3,81% 0,00% 3,95%
TOTALI -254 0,46% 33,69% 536 0 3,81% 0,00% 3,95%

* La voce "Debito al 31/12/2015" è relativa al valore attuale del debito per diritto di superficie

36. Dettaglio compensi amministratori, sindaci e direttori generali del Gruppo

Cognome e Nome Carica Periodo Scadenza Emolumenti Benefici Altri
Carica Carica non monetari compensi
Caleffi Giuliana Presidente Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 30/04/2017 170 6 -
Ferretti Guido Amministratore Delegato Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 30/04/2017 245 - -
Federici Rita Vice Presidene Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 30/04/2017 160 - -
Favagrossa Raffaello Consigliere Caleffi S.p.A. 01/05 - 31/12 30/04/2017 13 - 5
Boselli Mario Consigliere Indipendente Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 30/04/2017 40 - -
Ravazzoni Roberto Consigliere Indipendente Caleffi S.p.A. 01/05 - 31/12 30/04/2017 25 - -
Caleffi Giuliana Presidente Mirabello Carrara S.p.A. 01/01 - 31/12 30/04/2016 3 - -
Ferretti Guido Consigliere Mirabello Carrara S.p.A. 01/01 - 31/12 30/04/2016 3 - -
Adriano Alberto Amministratore Delegato Mirabello Carrara S.p.A. 01/01 - 31/12 30/04/2016 50 3 143

Consiglio di Amministrazione

La voce "Altri compensi" è relativa agli emolumenti corrisposti per la funzione di Dirigente della Società. Tale importo comprende anche i versamenti dei piani a contribuzione definita.

Collegio Sindacale

Carica Periodo
Carica
Scadenza
Carica
Emolumenti
Sindaco Effettivo/Presidente Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 30/04/2017 21
Sindaco Effettivo Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 30/04/2017 16
Sindaco Effettivo Caleffi S.p.A. 01/05 - 31/12 30/04/2017 16
Sindaco Effettivo/Presidente Mirabello Carrara S.p.A. 01/01 - 31/12 30/04/2016 9
Sindaco Effettivo Mirabello Carrara S.p.A. 01/01 - 31/12 30/04/2016 6
Sindaco Effettivo Mirabello Carrara S.p.A. 01/01 - 31/12 30/04/2016 6

La Società non ha erogato finanziamenti né ha assunto impegni per effetto di garanzie prestate ai membri dell'Organo di Amministrazione né del Collegio Sindacale.

37. Passività potenziali

Alla data di pubblicazione del presente bilancio consolidato non risultano passività potenziali di rilievo per cui risulti prevedibile un esborso futuro da parte del Gruppo. Si segnala che nel mese di marzo 2016 la Capogruppo ha ricevuto da Consob una contestazione relativa alla mancata pubblicazione del documento informativo relativo ad operazione con parte correlata e un'altra contestazione in qualità di responsabile in solido con il Collegio Sindacale sempre in tema di parti correlate. Trattandosi di contestazioni ancora in fase iniziale e considerando che la Capogruppo dispone di ulteriori elementi e argomentazioni a supporto della regolarità delle procedure adottate, con il parere dei legali interpellati, si ritiene di non dover effettuare accantonamenti specifici.

Gruppo CALEFFI

38. Impegni e garanzie

Impegni

La Capogruppo ha in essere dal 2008 un impegno a sottoscrivere nel corso dell'esercizio 2016 e nei successivi, quote del Fondo Equilybra Capital Partners per un controvalore di € 63 mila.

Garanzie prestate

Le fideiussioni rilasciate dalla Capogruppo a diversi soggetti ammontano complessivamente ad € 934 mila.

Le fideiussioni rilasciate dalla Mirabello Carrara S.p.A. ammontano complessivamente ad € 54 mila.

39. Eventi od operazioni significative non ricorrenti

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 si è registrato un evento/operazione rientrante nell'ambito previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006. Come indicato in tale Comunicazione, per eventi od operazioni significative non ricorrenti si intendono quelli il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Nel corso del 2015 è stato deliberato e sottoscritto un aumento di capitale del controvalore di € 3.437 mila. Per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo "Highlights 2015" di pag. 13.

40. Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 non si sono registrati eventi/operazioni rientranti nell'ambito previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006. Come indicato in tale Comunicazione "per operazioni atipiche e/o inusuali" si intendono "quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento (prossimità alla chiusura dell'esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine: alla correttezza/completezza dell'informazione in bilancio, al conflitto d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale ed alla tutela degli azionisti di minoranza".

41. Eventi successivi alla chiusura del bilancio

Successivamente alla data di chiusura dell'esercizio non sono occorsi eventi tali da rendere l'attuale situazione patrimoniale, finanziaria ed economica sostanzialmente diversa da quella risultante dal bilancio al 31 dicembre 2015 o tali da richiedere rettifiche od annotazioni integrative allo stesso.

Viadana, 23 marzo 2016

Il Consiglio di Amministrazione

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS. 58/98

I sottoscritti Guido Ferretti in qualità di "Amministratore Delegato" e Giovanni Bozzetti in qualità di "Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari" della Caleffi S.p.A., tenuto conto di quanto previsto dall'art. 154 bis commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, attestano:

  • a) l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa;
  • a) l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato relativo all'esercizio 2015.

Si attesta inoltre che il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015

  • a) corrisponde alle risultanze contabili;
  • b) è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS), adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005 e quanto consta è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'Emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • b) la relazione sulla gestione contiene un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'Emittente e delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui sono esposti.

Viadana, 23 marzo 2016

L'Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Guido Ferretti Giovanni Bozzetti

Bilancio Separato Caleffi S.p.A. al 31 dicembre 2015

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

(valori espressi in euro)

Note ATTIVITA' 31/12/2015 31/12/2014
1 Immobili, impianti e macchinari 4.311.647 4.348.841
2 Attività immateriali 623.336 672.099
3 Attività finanziare 4.648 504.648
di cui verso parti correlate 0 500.000
3 Partecipazioni 3.891.548 3.891.548
4 Attività per imposte differite 1.159.282 1.322.167
5 Crediti tributari 200.173 200.173
Totale attività non correnti 10.190.634 10.939.476
6 Rimanenze 10.243.993 9.316.357
7 Crediti commerciali 17.709.660 12.327.955
di cui verso parti correlate 115.952 258.004
8 Altri crediti 505.305 367.769
9 Attività per imposte correnti 48.002 151.800
10 Attività finanziarie 128.022 617.797
di cui verso parti correlate 48.524 558.229
11 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.013.241 1.599.102
Totale attività correnti 30.648.223 24.380.780
TOTALE ATTIVITA' 40.838.857 35.320.256
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 31/12/2015 31/12/2014
Capitale sociale 8.125.000 6.500.000
Riserva sovrapprezzo azioni 4.173.644 3.669.738
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 40.838.857 35.320.256
Totale passività correnti 19.957.753 13.346.758
21 Passività finanziarie correnti 7.590.085 3.261.259
20 Passività per imposte correnti 272.428 370.078
19 Benefici ai dipendenti 494.432 899.757
di cui verso parti correlate 221.580 285.993
18 Altri debiti 1.349.144 1.164.689
di cui verso parti correlate 535.875 558.586
17 Debiti commerciali 10.251.664 7.650.975
Totale passività non correnti 6.182.760 10.550.603
16 Passività per imposte differite 1.774 0
15 Altri fondi 315.009 299.111
14 Benefici ai dipendenti 1.072.937 1.233.392
13 Passività finanziarie non correnti 4.793.040 9.018.100
12 Totale patrimonio netto 14.698.344 11.422.895
Risultato dell'esercizio 148.736 -1.153.882
Altre riserve 1.314.846 1.470.921
Riserva legale 936.118 936.118

CONTO ECONOMICO

(valori espressi in euro)
Note 31/12/2015 31/12/2014
22 Vendita di beni e servizi 40.872.570 38.616.249
di cui verso parti correlate 83.653 48.073
23 Altri ricavi e proventi 500.652 619.605
di cui verso parti correlate 139.804 118.249
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso 652.054 -1.711.520
Costi delle materie prime e altri materiali -22.760.751 -17.170.429 *
di cui verso parti correlate 660.658 350.363
Variazione rimanenze di materie prime 275.583 -1.615.152
24 Costi per servizi -8.216.517 -8.512.968 *
di cui verso parti correlate 0 63.579
25 Costi per godimento beni di terzi -2.993.101 -2.961.623
di cui verso parti correlate 349.247 435.449
26 Costi per il personale -6.153.956 -6.668.062 *
27 Ammortamenti, svalutazioni e rettifiche su crediti -1.035.403 -1.138.000
28 Altri costi operativi -243.292 -278.374
Risultato operativo 897.839 -820.274
29 Oneri finanziari -498.227 -606.110
30 Proventi finanziari 60.083 61.584
di cui verso parti correlate 48.524 58.299
Utile/perdite su cambi -29.224 -52.250
Risultato prima delle imposte 430.471 -1.417.050
31 Imposte correnti -64.565 -148.429
31 Imposte differite (attive)/passive -217.170 411.597
Risultato dell'esercizio 148.736 -1.153.882

*Riesposto come spiegato a pag. 109

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(valori espressi in euro)

Note 31/12/2015 31/12/2014
Risultato dell'esercizio 148.736 -1.153.882
Altre componenti del conto economico complessivo:
Componenti che non saranno successivamente riclassificate
nell'utile o perdita dell'esercizio
48.554 -94.083
32
32
Utili/(perdite) da valutazione TFR Ias 19
Effetto fiscale
66.971
-18.417
-129.769
35.687
Componenti che saranno successivamente riclassificate
nell'utile o perdita dell'esercizio
0 0
Totale componenti del conto economico complessivo 48.554 -94.083
Risultato complessivo dell'esercizio 197.290 -1.247.965

RENDICONTO FINANZIARIO

(valori espressi in di euro) Rif . not e 31-dic-15 31-dic-14
esplicative
A D ispo nibilità liquide e mezzi equivalenti al 1° gennaio 1.599.10
2
704.176
B
Liquidità generata dall'attività operativa
Risultato dell'esercizio 148.736 -1.153.882
Rettifiche per:
- Ammortamenti 27 835.403 813.000
Variazione del capitale d'esercizio
- Rimanenze finali 6 -927.636 3.326.672
- Crediti commerciali
- Debiti commerciali
7 -5.381.705
2.600.689
3.942.476
-4.420.299
- Altre attività correnti 17
8
-137.536 -148.818
- Altre passività correnti 18 184.455 105.265
- Attività per imposte correnti 9 103.798 -151.800
- Passività per imposte correnti 20 -97.650 -55.523
- Attività per imposte differite 4 162.885 -421.264
- Crediti tributari 5 0 0
- Passività per imposte differite 16 1.774 -18.108
- Fondi relativi al personale 14 -160.455 -131.643
- Debiti relativi al personale 19 -405.325 62.743
- Altri fondi 15 15.898 -61.814
TOTALE -3.056.669 1.687.006
C Liquidità generata dall'attività di investimento
- Investimenti in immobili, impianti e macchinari
- Investimenti in immobilizzazioni immateriali
1
2
-773.611
-25.994
-803.743
-51.626
- Disinvestimenti di immobilizzazioni 1 ; 2 50.159 3.531
TOTALE -749.446 -851.838
D Liquidità generata dall'attività finanziaria
- Variazione netta attività finanziarie correnti 10 489.775 -500.297
- Variazione netta attività finanziarie non correnti 3 500.000 530.996
- Variazione netta passività finanziarie correnti 21 4.328.826 -2.355.057
- Variazione netta passività finanziarie non correnti 13 -4.225.060 2.566.752
- Emissione prestito obbligazionario 13 0 0
TOTALE 1.093.541 242.394
E M ovimenti del patrimonio netto
- Acquisti/Vendite azioni proprie 12 -204.629 35.798
- Dividendi corrisposti 12 0 -124.351
- Aumento di capitale 12 3.282.788 0
- Altri movimenti di patrimonio netto 12 48.554 -94.083
TOTALE 3.126.713 -182.636
F F lusso mo netario dell'esercizio (B +C +D +E) 414.138 894.926
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti a fine esercizio 2.013.241 1.599.102
Ulteriori informazioni sui flussi finanziari: 31-dic-15 31-dic-14
Impo ste pagate nell'esercizio 81.586 376.919
Interessi pagati nell'esercizio 474.609 505.980

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Riserva
sovrapp.
Riserva di Riserva Altre Riserva
azioni
Risultato Totale
patrimonio
in Euro Capitale azioni Rivalutaz. legale riserve proprie dell'esercizio netto
Saldo al 31 dicembre 2013 6.500.000 3.669.738 853.441 912.296 404.602 -57.109 476.445 12.759.413
Risultato dell'esercizio -1.153.882 -1.153.882
Altre componenti del risultato complessivo:
Utile attuariale da valutazione TFR IAS 19 al netto dell'effetto fiscale -94.083 -94.083 -94.083
Risultato complessivo dell'esercizio -94.083 -1.247.965 -1.247.965
Operazioni con gli azionisti:
Destinazione risultato 2013 23.822 452.623 -476.445 0
Distribuzione dividendi -124.351 -124.351
Acquisto/Vendita azioni proprie -4.701 40.499 35.798
Saldo al 31 dicembre 2014 6.500.000 3.669.738 853.441 936.118 634.090 -16.610 -1.153.882 11.422.895
Risultato dell'esercizio 148.736 148.736
Altre componenti del risultato complessivo:
Utile attuariale da valutazione TFR IAS 19 al netto dell'effetto fiscale 48.554 48.554 48.554
Risultato complessivo dell'esercizio 48.554 197.290 197.290
Operazioni con gli azionisti:
Destinazione risultato 2014 -1.153.882 1.153.882 0
Aumento di capitale 1.625.000 1.657.788 3.282.788
Acquisto/Vendita azioni proprie -23.042 -181.587 -204.629
Saldo al 31 dicembre 2015 8.125.000 4.173.644 853.441 936.118 659.602 -198.197 148.736 14.698.344

Gruppo CALEFFI

CALEFFI S.p.A.

Via Belfiore, 24 - 46019 Viadana (MN) - Cap. Sociale €. 8.125.000 i.v.

Iscritta al Registro delle Imprese di Mantova n. 00154130207 - C. F. e P. IVA IT 00154130207

Note esplicative al Bilancio Caleffi S.p.A. al 31 dicembre 2015

Dichiarazione di conformità

Il bilancio dell'esercizio 2015 rappresenta il bilancio separato della Capogruppo Caleffi S.p.A. ed è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board ed adottati dall'Unione Europea ai sensi del regolamento n° 1606/2002 e relative interpretazioni, nonché sulla base dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Nella predisposizione del presente bilancio separato sono stati applicati i principi contabili illustrati nei successivi paragrafi.

Il presente bilancio separato è stato autorizzato alla pubblicazione da parte del Consiglio di Amministrazione in data 23 marzo 2016.

Il bilancio separato al 31 dicembre 2015 è disponibile su richiesta presso la sede della Società e sul sito internet www.caleffionline.it.

In base alla normativa vigente, la Società predispone il bilancio consolidato.

La durata della Società è sino al 31 dicembre 2050.

Principali norme ed interpretazioni contabili omologate dall'Unione Europea, la cui applicazione è divenuta obbligatoria a partire dall'esercizio 2015

IFRIC 21 – Levies. L'IFRIC 21 chiarisce che un'entità riconosce una passività per tributi non prima di quando si verifica l'evento a cui è legato il pagamento, in accordo con la legge applicabile. Per i pagamenti che sono dovuti solo al superamento di una determinata soglia minima, la passività è iscritta solo al raggiungimento di tale soglia. E' richiesta l'applicazione retrospettiva per l'IFRIC 21.

Annual improvements 2011 – 2013. I miglioramenti sono effettivi dal 1° gennaio 2015 o successivamente e riguardano i seguenti argomenti:

IFRS 1: Significato degli "Effective IFRSs";

Gruppo CALEFFI

  • IFRS 3: Eccezioni nell'applicazione del concetto di joint ventures;
  • IFRS 13: Modificata l'ambito di applicazione del paragrafo 52 (portfolio exception);
  • IAS 40: Chiarimenti sulla correlazione dell'IFRS 3 "Business Combinations" e lo IAS 40 Investimenti immobiliari quando l'investimento immobiliare è classificato come un investimento immobiliare o come un immobile ad uso del proprietario.

Principali norme e interpretazioni contabili omologate dall'Unione Europea ma che non trovano applicazione al 31 dicembre 2015 e per i quali la Società di appartenenza non si è avvalsa, nei casi eventualmente previsti, dell'applicazione anticipata

Amendments IAS 19 - Defined Benefit Plans: Employee Contributions. Lo IAS 19 chiede ad un'entità di considerare le contribuzioni da parte dei dipendenti o di terze parti quando contabilizza i piani a benefici definiti. Quando le contribuzioni sono legate alla prestazione del servizio, dovrebbero essere attribuite al periodo di servizio come benefici negativi. La modifica chiarisce che, se l'ammontare delle contribuzioni è indipendente dal numero di anni di servizio, è permesso all'entità di rilevare queste contribuzioni come una riduzione del costo del servizio nel periodo in cui il servizio è prestato, anziché allocare le contribuzioni ai periodi di servizio. Questa modifica è efficace per gli esercizi che iniziano al 1° febbraio 2015 o successivamente.

Annual improvements 2010 – 2012. L'obiettivo dei miglioramenti annuali è quello di trattare argomenti necessari relativi a incoerenze riscontrate negli IFRS oppure a chiarimenti di carattere terminologico, che non rivestono un carattere di urgenza, ma che sono stati discussi dallo IASB nel corso del ciclo progettuale iniziato nel 2011.

Le modifiche all'IFRS 8 e agli IAS 16, 24 e 38 sono chiarimenti o correzioni ai principi in questione. Le modifiche agli IFRS 2 e 3 comportano cambiamenti alle disposizioni vigenti o forniscono ulteriori indicazioni in merito alla loro applicazione. Le società applicano le modifiche, al più tardi, a partire dalla data di inizio del loro primo esercizio finanziario che cominci il 1° febbraio 2015 o successivamente.

Amendments IAS 16 e IAS 41. Le modifiche prevedono l'inclusione della trattazione delle attività biologiche fruttifere (Bearer Plants) nell'ambito dello IAS 16 Property, Plant and Equipment. Le modifiche entreranno in vigore a partire dal 1 gennaio 2016.

Amendments IFRS 11 – Accounting for Acquisition of Interest in Joint Operations. Le modifiche all'IFRS 11 richiedono che un joint operator che contabilizza l'acquisizione di una quota di partecipazione in un accordo a controllo congiunto, le cui attività rappresentano un business, deve applicare i principi rilevanti dello IFRS 3 in tema di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali. Le modifiche chiariscono anche che, nel caso di mantenimento del controllo congiunto, la partecipazione precedentemente detenuta in un accordo a controllo congiunto non è oggetto di rimisurazione al momento dell'acquisizione di un ulteriore quota. Inoltre, è stata aggiunta un'esclusione dallo scopo dell'IFRS 11 per chiarire che le modifiche non si applicano quando le parti che condividono il controllo, inclusa l'entità che redige il bilancio, sono sottoposte al comune controllo dello stesso ultimo soggetto controllante.

Le modifiche si applicano sia all'acquisizione della quota iniziale di partecipazione in un accordo a controllo congiunto, che all'acquisizione di ogni ulteriore quota nel medesimo accordo a controllo congiunto. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente, è consentita l'applicazione anticipata.

Amendments IAS 16 - Property, Plant and Equipment e IAS 38 - Intangible Assets. Le modifiche chiariscono il principio contenuto nello IAS 16 e nello IAS 38: i ricavi riflettono un modello di benefici economici generati dalla gestione di un business (di cui l'attività fa parte), piuttosto che benefici economici che si consumano con l'utilizzo del bene. Ne consegue che un metodo basato sui ricavi non può essere utilizzato per l'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e potrebbe essere utilizzato solo in circostanze molto limitate per l'ammortamento delle attività immateriali. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente, è consentita l'applicazione anticipata.

Annual Improvements 2012 – 2014. L'obiettivo dei miglioramenti annuali è quello di trattare argomenti necessari relativi a incoerenze riscontrate negli IFRS oppure a chiarimenti di carattere terminologico, che non rivestono un carattere di urgenza, ma che sono stati discussi dallo IASB nel corso del ciclo progettuale. Tra i principi interessati dalle modifiche l'IFRS 5 per il quale è stato introdotto un chiarimento per i casi in cui si modifica il metodo di cessione di una attività riclassificando la stessa da detenuta per la vendita a detenuta per la distribuzione; l'IFRS 7 dove è stato introdotto un chiarimento per stabilire se e quando i contratti di servizio costituisce coinvolgimento continuo ai fini dell'informativa; i quali sono stati introdotti ulteriori indicazioni per chiarire punti dubbi, lo IAS 19 dove si è chiarito che la valuta dei titoli utilizzati come riferimento per la stima del tasso di sconto deve essere la stessa di quella in cui i benefici saranno pagati; lo IAS 34 dove viene chiarito il significato di "altrove" nel cross referencing. Le modifiche sono in attesa di omologa.

Amendments IAS 1. Le modifiche mirano ad introdurre chiarimenti nello IAS 1 per affrontare alcuni elementi che sono percepiti come limitazioni all'uso del giudizio da parte di chi predispone il bilancio. Tali modifiche sono in attesa di omologa. Lo IASB ha indicato che sono applicabili per esercizi che iniziano il 1° gennaio 2016 o successivamente a tale data. L'applicazione anticipata è consentita.

Amendments IAS 27. Le modifiche consentiranno alle entità di utilizzare il metodo del patrimonio netto per contabilizzare le partecipazioni in controllate, joint-ventures e collegate nel proprio bilancio separato. Le entità che stanno già applicando gli IFRS e decidano di modificare il criterio di contabilizzazione passando al metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato dovranno applicare il cambiamento retrospetticamente. In caso di prima adozione degli IFRS, l'entità che decide di utilizzare il metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato lo dovrà applicare dalla data di transizione agli IFRS. Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente, è consentita l'applicazione anticipata.

Principi per la predisposizione del bilancio

Il bilancio separato al 31 dicembre 2015 è composto dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle relative note esplicative.

Il bilancio separato al 31 dicembre 2015 è stato predisposto applicando i criteri di rilevazione e valutazione stabiliti dagli IFRS in vigore alla data di redazione del bilancio.

I principi contabili adottati nella redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2015 sono quelli omogeneamente applicati anche al bilancio separato al 31 dicembre 2014, presentato ai fini comparativi. Nel paragrafo "Riclassifiche" vengono dettagliatamente descritte ed evidenziate le diverse esposizioni di alcune voci, applicate a far data dall'esercizio 2015. A tal fine i dati comparativi al 31 dicembre 2014 sono stati riesposti.

Il bilancio al 31 dicembre 2015 e i dati comparativi al 31 dicembre 2014 sono redatti sulla base del criterio generale del costo storico, ad eccezione di alcune attività materiali, valutate inizialmente al deemed cost, per le quali si sono mantenuti i valori derivanti da rivalutazioni ex lege operate in esercizi precedenti e degli eventuali strumenti finanziari derivati e delle attività finanziarie "available for sale", valutati al fair value.

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1, si è deciso di adottare, con riferimento allo stato patrimoniale, uno schema in cui le componenti correnti e non correnti delle attività e delle passività sono esposte separatamente e, con riferimento al conto economico, uno schema con l'esposizione dei costi effettuata in base alla natura degli stessi. Per corrente si intende una attività o passività che si suppone sia realizzata/estinta entro i 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio.

Il rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto.

I valori riportati nei prospetti contabili, sono espressi in unità di euro, mentre quelli riportati nelle tabelle e nelle note esplicative sono in migliaia di euro, salvo dove diversamente specificato.

I principi contabili ed i criteri di valutazione più significativi sono i medesimi adottati per la redazione del bilancio consolidato e sono esposti nel seguito.

Cambiamenti principi contabili ed errori

Lo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) disciplina, tra l'altro, le modalità di rilevazione e rappresentazione degli errori di esercizi precedenti. Secondo tale principio rientrano nel concetto di errore gli errori aritmetici, gli errori nell'applicazione di principi contabili, le sviste o interpretazioni distorte di fatti e le frodi.

Gli errori rilevanti, in relazione alla loro dimensione e alle circostanze che li hanno determinati, devono essere corretti retroattivamente nel primo bilancio autorizzato alla pubblicazione dopo la loro scoperta come segue:

  • Determinando nuovamente gli importi comparativi per gli esercizi precedenti in cui è stato commesso l'errore; o
  • Determinando nuovamente i saldi di apertura di attività, passività e patrimonio netto per il primo esercizio precedente presentato se l'errore è stato commesso precedentemente a tale esercizio.

La determinazione retroattiva dei valori consiste nel correggere la rilevazione, la valutazione e l'informativa concernente gli importi di elementi del bilancio come se l'errore di un esercizio precedente non fosse mai avvenuto.

Riclassifiche

La Società a far data dall'esercizio 2015 ha riclassificato alcune voci economico/patrimoniali, adattando di conseguenza il dato comparativo dell'esercizio 2014.

Qui di seguito vengono indicate tutte le riclassifiche e i relativi importi.

Le voci "Compensi amministratori" e "Oneri sociali su compensi amministratori" sono state riclassificate da "Costi del personale" a "Costi per servizi". L'importo riclassificato per il 2014 è pari rispettivamente ad € 535 mila ed € 46 mila.

Il "Costo dei lavoratori interinali", per la parte che eccede il compenso della società di lavoro interinale è stato riclassificato da "Costi per servizi" a "Costi per il personale". L'importo riclassificato per il 2014 è pari ad € 792 mila.

L'"Accantonamento fondo indennità suppletiva di clientela" è stato riclassificato dagli "Altri costi operativi" ai "Costi per servizi". L'importo riclassificato per il 2014 è pari ad € 30 mila.

La voce per "Spese per stampati e cancelleria" è stata riclassificata da "Costi per servizi" a " Costi delle materie prime e altri materiali". L'importo riclassificato per il 2014 è pari ad € 88 mila.

La voce "Carburanti autovetture e automezzi" è stata riclassificata da "Costi per servizi" a "Costi delle materie prime e altri materiali". L'importo riclassificato per il 2014 è pari ad € 68 mila.

Le voci "Multe e contravvenzioni" e "Omaggi alla clientela" sono state riclassificate da "Costi per servizi" ad "Altri costi operativi". L'importo riclassificato per il 2014 è pari ad € 39 mila.

Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di valutazioni, stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. Le stime e le assunzioni sono effettuate sulla base dell'esperienza storica e di altri elementi giudicati ragionevoli ai fini della determinazione del valore di attività e passività quando questo non è ottenibile tramite fonti oggettive.

I risultati a consuntivo potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate, tra l'altro, per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di poste dell'attivo, benefici ai dipendenti, imposte, fondi rischi ed oneri ed altri accantonamenti e fondi.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti d'ogni variazione sono riflessi nel conto economico del periodo contabile in cui la stima è stata rivista.

Le principali stime ed assunzioni operate nella redazione del bilancio sono di seguito descritte:

Perdita di valore di attività

Taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività immobilizzate, sono effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio di fine esercizio, allorquando sono disponibili tutte le informazioni necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di perdita di valore. Il test di impairment delle attività immateriali a vita utile indefinita viene eseguito annualmente o più frequentemente qualora vi sia un'indicazione di perdita di valore.

Accantonamenti e svalutazioni

I fondi rettificativi delle poste dell'attivo circolante (crediti, rimanenze, attività finanziarie e altre attività correnti) sono stati iscritti, quanto ai crediti, sulla base di una valutazione dell'esigibilità dei crediti in essere e sull'esperienza storica di perdite su crediti; quanto alle rimanenze di magazzino sulla base delle prospettive di utilizzo delle giacenze nel ciclo produttivo e sulla possibilità di realizzo delle giacenze di prodotti finiti con un margine di profitto. Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono state valutate al fair value.

Gli importi rilevati come accantonamento ai fondi per rischi ed oneri rappresentano la migliore stima degli oneri richiesti per adempiere alle obbligazioni esistenti alla data di riferimento del bilancio e riflettono rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.

Recuperabilità delle imposte differite attive

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di differenze temporanee deducibili e benefici fiscali teorici per perdite riportabili a nuovo. Una significativa valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'ammontare delle imposte differite attive eventualmente da svalutare e quindi del saldo di imposte differite attive che possono essere contabilizzate nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati imponibili fiscali futuri a fronte dei quali tali differenze/perdite potranno essere assorbite. Il tax rate adottato per il calcolo delle imposte differite attive ai fini Ires è pari al 27,5% per l'esercizio 2016 e al 24% per gli esercizi successivi. Ai fini Irap il tax rate adottato è pari al 3,9%.

Benefici a dipendenti

Gli accantonamenti connessi ai fondi relativi al personale sono determinati sulla base di ipotesi attuariali. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto o il rendimento atteso di lungo termine delle attività a servizio dei piani, i tassi di crescita delle retribuzioni ed i tassi di crescita dei costi di assistenza medica, e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l'uso di parametri di natura demografica come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti. Le variazioni di tali ipotesi potrebbero avere effetti significativi su tali fondi.

Imposte sul reddito

Le imposte rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito dell'esercizio applicando le aliquote fiscali vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio ed eventuali rettifiche all'importo relativo agli esercizi precedenti.

Principi contabili e criteri di valutazione

Nel presente bilancio la situazione patrimoniale-finanziaria, il conto economico, il conto economico complessivo, il rendiconto finanziario e il prospetto delle variazioni di patrimonio netto sono espressi in unità di Euro, tutte le altre tabelle sono redatte in migliaia di Euro. I principi contabili descritti di seguito sono stati applicati coerentemente in tutti i periodi inclusi nel presente bilancio.

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Immobili, impianti e macchinari

Un bene, appartenente alla categoria immobili, impianti e macchinari viene rilevato al costo storico di acquisto o di produzione al netto del relativo fondo di ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include:

  • il prezzo di acquisto del bene, inclusivo di eventuali dazi all'importazione e tasse di acquisto non recuperabili, dopo aver dedotto sconti commerciali ed abbuoni;
  • eventuali costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al funzionamento nel modo inteso dalla direzione aziendale;
  • la stima iniziale dei costi di smantellamento e rimozione del bene e messa in sicurezza.

Alcuni elementi di immobili, impianti e macchinari, così come previsto dall'IFRS 1, che sono stati rivalutati al fair value precedentemente alla data di passaggio agli IFRS, sono valutati sulla base del sostituto del costo, pari all'importo rivalutato alla data di rivalutazione.

Considerata la probabilità che i futuri benefici derivanti dal costo sostenuto per la sostituzione di una parte di un elemento di immobili, impianti e macchinari affluiranno alla Società e il costo dell'elemento può essere determinato attendibilmente, tale costo viene rilevato come un aumento del valore contabile dell'elemento a cui si riferisce. Tutti gli altri costi sono recepiti nel conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

L'ammortamento viene addebitato a conto economico a quote costanti lungo la vita utile di ciascun componente degli elementi di immobili, impianti e macchinari. I terreni non sono ammortizzabili.

Nell'esercizio di entrata in funzione gli ammortamenti vengono calcolati al 50%, per tenere conto del relativo minore utilizzo.

Le vite utili stimate e le relative percentuali di ammortamento, non modificate rispetto allo scorso esercizio, sono le seguenti:

Fabbricati (migliorie) lungo la durata del contratto di affitto se minore 10%
Costruzioni leggere 10%
Impianti e macchinari 12,5% - 17,5%
Impianti e macchinari (impianto fotovoltaico) 5%
Attrezzature:
- quadri stampa 50%
- altre attrezzature 25%
Mobili e macchine d'ufficio 12%
Macchine elettroniche 20%
Automezzi industriali 20%
Autovetture 25%

La recuperabilità del valore contabile residuo viene verificata attraverso impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore e il valore contabile viene rettificato quando necessario, secondo le regole previste dallo IAS 36.

Le manutenzioni straordinarie sono incluse nel valore contabile dell'attività solo quando è probabile che da esse deriveranno futuri benefici economici. Le manutenzioni ordinarie sono imputate a conto economico nell'esercizio nel quale sono state effettuate.

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

Attività immateriali a vita utile definita

Le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, al netto del relativo fondo di ammortamento e di eventuali perdite di valore.

Gli ammortamenti sono ripartiti secondo un criterio sistematico lungo la vita utile dell'attività immateriale a partire dal momento in cui la stessa è pronta per l'uso. Le aliquote di ammortamento applicate, invariate rispetto all'esercizio precedente, sono le seguenti:

Diritti di brevetto ed utilizzo opere dell'ingegno 33%
Concessioni licenze, marchi e simili 10%
Altre 33%
Diritto di superficie impianto fotovoltaico 5%

La recuperabilità del valore contabile residuo viene verificata attraverso impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore e il valore contabile viene rettificato quando necessario, secondo le regole previste dallo IAS 36.

Attività immateriali a vita utile indefinita

Le attività immateriali a vita utile indefinita vengono inizialmente iscritte al costo. Tale importo non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente, nel caso in cui si verificano eventi o cambiamenti di circostanze che possono far emergere cambiamenti di valore, ad un'analisi di recuperabilità (impairment test). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore a quello di carico attribuito, si rileva la relativa perdita di valore.

La recuperabilità del valore contabile residuo viene verificata attraverso impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore e il valore contabile viene rettificato quando necessario, secondo le regole previste dallo IAS 36.

Avviamento

L'avviamento viene rilevato inizialmente capitalizzando tra le immobilizzazioni immateriali l'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto alle attività nette a valore corrente dell'impresa di nuova acquisizione. Secondo quanto previsto dallo IAS 38 "Attività immateriali", al momento dell'iscrizione vengono scorporate dall'avviamento stesso eventuali attività immateriali, che rappresentano risorse generate internamente dall'entità acquisita. L'avviamento non viene ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente ogni qualvolta vi sia un'indicazione di perdita di valore, a verifica di impairment per identificare eventuali perdite di valore di attività. Le componenti che soddisfano la definizione di "attività acquisite in un'operazione di aggregazione di imprese" sono contabilizzate separatamene soltanto se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.

Ricerca e sviluppo

Le spese di ricerca, intraprese con la prospettiva di conseguire nuove conoscenze e scoperte, scientifiche o tecniche, sono rilevate come costo nel momento in cui sono sostenute.

RIDUZIONE DI VALORE DELLE ATTIVITA'

Quando si verificano eventi che lasciano presupporre una potenziale riduzione di valore delle attività materiali ed immateriali valutate al costo, il valore recuperabile dell'attività è stimato e confrontato con il valore netto contabile, per quantificare l'eventuale riduzione di valore. Tale verifica viene svolta almeno annualmente per le attività immateriali a vita indefinita o non ancora disponibili all'uso. Se, sulla base di tale verifica, emerge che le attività hanno effettivamente subito una perdita di valore, la Società stima il valore recuperabile dell'attività.

Quando il valore di un'attività o di un'unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile, la Società rileva la relativa perdita di valore nel conto economico.

Perdita di valore

Le perdite di valore di unità generatrici di flussi finanziari sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell'eventuale avviamento attribuito all'unità generatrice di flussi finanziari (gruppo di unità) e, quindi, a riduzione delle altre attività dell'unità (gruppo di unità) in proporzione al valore contabile di ciascuna attività che fa parte dell'unità (gruppo di unità).

Calcolo del valore recuperabile

Il valore recuperabile delle attività è il valore maggiore tra il prezzo netto di vendita (fair value less costs of disposal) e il valore d'uso. Per determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri stimati sono attualizzati al valore attuale utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che rifletta le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se l'attività non genera flussi finanziari in entrata che siano prevalentemente indipendenti, il valore recuperabile viene riferito all'unità generatrice di flussi finanziari alla quale l'attività appartiene.

Ripristini di valore

Ad eccezione dell'avviamento, una perdita di valore di un'attività viene ripristinata quando vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più o quando vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Il valore contabile risultante a seguito di ripristino di perdita di valore non deve eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato (al netto di ammortamento) se la perdita di valore dell'attività non fosse mai stata contabilizzata.

PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni in imprese controllate sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione rettificato in presenza di perdite durevoli di valore.

La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.

Le partecipazioni in imprese controllate sono sottoposte, qualora ne ricorrano i presupposti, a verifica circa eventuali perdite di valore. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione.

Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.

Si segnala che la Società redige il bilancio consolidato ai sensi della normativa vigente.

ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE

Le attività finanziarie disponibili per la vendita ("AFS") sono quelle attività finanziarie non derivate, che sono designate come disponibili per la vendita o non sono classificate come:

  • finanziamenti e crediti;
  • investimenti posseduti sino alla scadenza;
  • attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico;

e sono valutate utilizzando il metodo del fair value. Il fair value generalmente corrisponde al valore di mercato. Se non esiste un valore di mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, come ad esempio il metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati ad un tasso di interesse di mercato. Le differenze derivanti da tali valutazioni vengono iscritte in apposita riserva di patrimonio netto. Gli effetti valutativi sospesi in tale riserva sono iscritti a conto economico nel momento del realizzo dell'attività finanziaria conseguente alla cessione, realizzo o vendita dell'attività stessa.

Nel caso di perdita di valore, tale importo viene stornato dal patrimonio netto e viene imputato al conto economico.

Le passività finanziarie si riferiscono a debiti finanziari e sono rilevate al costo ammortizzato, inclusivo degli oneri direttamente connessi con l'acquisizione, rilevando le eventuali differenze tra costo e valore di rimborso nel conto economico lungo la durata delle attività/passività, in conformità al metodo del tasso di interesse effettivo.

Determinazione del fair value

L'IFRS 7 richiede che gli strumenti finanziari derivati rilevati al fair value siano valutati sulla base di una gerarchia di livelli (enunciata dall'IFRS 13) che riflette la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value.

Gruppo CALEFFI

Si distinguono in particolare i seguenti livelli:

  • livello 1: quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • livello 2: tecniche valutative basate su dati di mercato direttamente o indirettamente osservabili;
  • livello 3: tecniche valutative non basate su dati di mercato osservabili.

RIMANENZE

Le rimanenze sono valutate al minore tra il costo di acquisto e/o produzione e il valore netto di realizzo, che corrisponde al prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento nonché della stima dei costi necessari per realizzare la vendita.

Il costo delle rimanenze, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, comprende i costi di acquisto, i costi di trasformazione e i costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali. Nel caso di rimanenze di lavori in corso si tiene conto del costo di produzione in funzione delle fasi di lavorazione raggiunte a fine esercizio. Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.

CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI

I crediti commerciali e gli altri crediti sono contabilizzati al valore di realizzo, determinato come costo ammortizzato al netto delle perdite di valore.

DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti comprendono i saldi in contanti e in conti correnti bancari caratterizzati da un'elevata liquidità e facilmente convertibili in denaro per un importo noto e soggetti ad un rischio irrilevante di variazione del loro valore.

ATTIVITA' NON CORRENTI POSSEDUTE PER LA VENDITA E ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE

Al momento della classificazione iniziale dell'attività come posseduta per la vendita, le attività non correnti sono valutate al minore tra il valore contabile e il prezzo netto di vendita.

Le perdite di valore che emergono dalla valutazione iniziale di un'attività classificata come posseduta per la vendita sono rilevate nel conto economico, anche se tali attività erano state rivalutate. Lo stesso trattamento si applica agli utili e alle perdite sulla valutazione successiva.

Un'attività operativa cessata è una componente che rappresenta un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività o è una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita.

Un'attività operativa viene classificata come cessata al momento della cessione oppure quando soddisfa le condizioni per la classificazione nella categoria "posseduta per la vendita", se antecedente.

OPERAZIONI CON PAGAMENTI BASATI SU AZIONI (STOCK OPTION)

Le remunerazioni riconosciute ai dipendenti e agli amministratori tramite l'assegnazione di stock option sono riconosciute a conto economico tramite l'iscrizione del costo con contropartita il patrimonio netto, e valutate in base al fair value delle operazioni alla data di attribuzione. Tale valore è misurato al momento dell'assegnazione delle stock option ed è riconosciuto lungo il periodo nel quale le opzioni maturano le condizioni per l'esercizio (vesting period). Il fair value dell'opzione alla data di attribuzione è valutato utilizzando modelli finanziari, considerando i termini e le condizioni in base alle quali sono stati assegnati tali diritti. Si precisa che la Società non ha in essere, al 31 dicembre 2015, operazioni di stock option.

BENEFICI AI DIPENDENTI

A) Piani a contribuzione definita

I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

B) Piani a benefici definiti

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) delle società italiane è considerato un piano a benefici definiti, secondo quanto disposto dallo IAS 19 modificato, applicato dalla Società anticipatamente a partire dal 31 dicembre 2012.

L'obbligazione della Società derivante da piani a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, viene calcolata stimando l'importo del beneficio futuro che i dipendenti hanno maturato in cambio dell'attività prestata nell'esercizio corrente e nei precedenti esercizi. Tale beneficio viene attualizzato, alla data di riferimento del bilancio, ad un tasso che esprime il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con una scadenza coerente con quella attesa dall'obbligazione. Il calcolo è eseguito da un attuario indipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito.

Gli utili e le perdite derivanti dal calcolo attuariale, in conseguenza dell'applicazione del nuovo principio modificato, sono stati rilevati in bilancio nel conto economico complessivo.

In seguito alle modifiche apportate alla disciplina del Trattamento di Fine Rapporto ('TFR') dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti ('Riforma Previdenziale') emanati nei primi mesi del 2007, la Società ha adottato il seguente trattamento contabile:

  • i benefici verso dipendenti maturati al 31 dicembre 2006 sono considerati un piano a benefici definiti secondo lo IAS 19. I benefici garantiti ai dipendenti, sotto forma di TFR, erogati in coincidenza della cessazione del rapporto di lavoro, sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto. La passività relativa è determinata sulla base di ipotesi attuariali e dell'effettivo debito maturato e non liquidato alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento, applicando i criteri previsti dalla normativa vigente. Il processo di attualizzazione, fondato su ipotesi demografiche e finanziarie, è affidato ad attuari professionisti. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni pensionistiche maturate in base al servizio che il lavoratore ha prestato fino all'epoca in cui la valutazione stessa è realizzata.

In considerazione delle novità introdotte dalla riforma, la componente legata agli incrementi salariali futuri attesi è stata esclusa dal calcolo di attualizzazione a partire dal 1° gennaio 2007. Per effetto dell'applicazione anticipata delle modifiche allo IAS 19 a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2012, gli utili e le perdite attuariali sono interamente imputati al conto economico complessivo nel periodo di riferimento;

  • i benefici verso dipendenti maturati dal 1° gennaio 2007 sono considerati un piano a contribuzione definita e pertanto i contributi maturati nel periodo sono stati interamente rilevati come costo ed esposti come debito nella omonima voce di bilancio, dopo aver dedotto eventuali contributi già versati.

FONDI PER RISCHI E ONERI

La Società contabilizza un fondo per rischi e oneri nello stato patrimoniale quando ha assunto un'obbligazione (legale o implicita) quale risultato di un evento passato, è probabile che sarà necessario l'impiego di risorse che producono i benefici economici necessari per adempiere all'obbligazione e può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Se l'effetto del valore temporale del denaro è rilevante, l'importo degli accantonamenti è rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati attualizzati ad un tasso al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla passività.

DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI

I debiti sono iscritti al costo ammortizzato.

STRUMENTI DERIVATI E COPERTURE DEI FLUSSI FINANZIARI

Gli strumenti derivati sono valutati inizialmente al fair value e successivamente adeguati al fair value riferito alla data di bilancio e classificati nella situazione patrimoniale-finanziaria rispettivamente tra le altre attività e passività correnti.

Il fair value degli interest rate swap riflette il valore attuale della differenza tra il tasso da versare/ricevere e il tasso di interesse valutato sulla base dell'andamento del mercato alla stessa data dello swap.

Il fair value dei contratti a termine di valuta è calcolato da autorevoli istituti finanziari sulla base delle condizioni di mercato.

Le variazioni del fair value dei derivati che soddisfano i requisiti per essere definiti "di copertura" sono rilevate tra le altre componenti del conto economico complessivo e presentate nel patrimonio netto nella riserva di copertura dei flussi finanziari (cash flow hedge). Tali importi e le successive variazioni di valore dei derivati sono rilevati a conto economico nello stesso periodo in cui sono rilevati i flussi originati dalle relative operazioni coperte e classificati nella stessa voce di conto economico.

Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano i requisiti per essere considerati "di copertura" dei flussi finanziari e la parte inefficace di quelli che invece soddisfano i seguenti criteri sono rilevate a conto economico.

OPERAZIONI IN VALUTA ESTERA

Le operazioni in valuta estera sono registrate inizialmente al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e passività monetarie in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite in euro utilizzando il tasso di cambio a tale data. Le differenze di cambio derivanti dall'estinzione o dalla conversione di poste monetarie a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale, sono rilevate a conto economico. Gli elementi non monetari che sono iscritti al costo storico in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI DI SERVIZI

I ricavi dalla vendita di merci sono rilevati a conto economico quando i rischi significativi e i benefici connessi alla proprietà dei beni sono trasferiti all'acquirente. Essi sono registrati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, tenendo conto del valore di eventuali sconti commerciali e riduzioni. I ricavi derivanti da una prestazione di servizi sono rilevati a conto economico in base allo stato di avanzamento dell'operazione alla data di riferimento del bilancio. Lo stadio di completamento viene valutato sulla base delle misurazioni del lavoro svolto. I ricavi non sono rilevati quando c'è incertezza sulla recuperabilità del corrispettivo, sui relativi costi o sulla possibile restituzione delle merci, o se la direzione continua ad esercitare il solito livello continuativo di attività associate con la proprietà sulla merce venduta. Le transazioni con parti correlate sono effettuate su basi equivalenti a quelle prevalenti in transazioni tra parti indipendenti.

DIVIDENDI

I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione che corrisponde con la delibera di distribuzione.

CONTRIBUTI PUBBLICI

Se esiste una ragionevole certezza che i contributi saranno ricevuti e che la Società rispetterà le condizioni previste, i contributi pubblici sono rilevati inizialmente come ricavi differiti. I contributi sono successivamente riconosciuti a conto economico come proventi, con un criterio sistematico lungo gli esercizi necessari a contrapporli ai costi che il contributo intende compensare nel caso di contributi in conto esercizio e lungo la vita utile dell'attività che il contributo intende compensare nel caso di contributi in conto capitale.

ONERI E PROVENTI FINANZIARI

Gli interessi attivi e passivi sono rilevati a conto economico, per competenza, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

Gruppo CALEFFI

IMPOSTE SUL REDDITO (CORRENTI, DIFFERITE ATTIVE E PASSIVE)

L'onere fiscale dell'esercizio comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, fatta eccezione per quelle relative a operazioni rilevate direttamente nel patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.

Le imposte correnti rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute, calcolate sul reddito imponibile dell'esercizio, determinato in modo puntuale applicando le aliquote fiscali vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio ed eventuali rettifiche all'importo relativo agli esercizi precedenti.

Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività, calcolando le differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, ad eccezione delle differenze temporanee rilevate in sede di rilevazione iniziale dell'avviamento, della rilevazione iniziale di attività o passività che non influenza né l'utile contabile né il reddito imponibile e delle differenze relative ad investimenti in società controllate per le quali è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si riverserà. Le imposte differite attive e i debiti per imposte differite passive sono valutati utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio.

Le imposte differite attive sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore contabile delle imposte differite attive viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.

Le attività e passività fiscali correnti, differite attive e passive sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione.

AZIONI PROPRIE

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del Patrimonio Netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di Patrimonio Netto.

ATTIVITA' NON CORRENTI

1. Immobili, impianti e macchinari

Situazione iniziale Fondo
Costo Storico Rivalutazioni Svalutazioni Ammortamento Saldo al 31/12/14
Terreni e Fabbricati 1.095 329 766
Impianti e Macchinari 9.615 775 8.111 2.279
Attrezzature e Altri Beni 6.087 4.860 1.227
Immob. in corso ed acconti 77 77
Totale 16.874 775 - 13.300 4.349
Movimenti dell'esercizio
Riclassifiche Incrementi Cessioni/Stralci Utilizzo fondo Ammortamenti Saldo al 31/12/15
Terreni e Fabbricati 142 130 778
Impianti e Macchinari 4 301 59 50 256 2.319
Attrezzature e Altri Beni 73 331 253 211 374 1.215
Immob. in corso ed acconti -
77
-
Totale - 774 312 261 760 4.312

Gli investimenti in immobilizzazioni materiali effettuati nell'esercizio ammontano a € 774 mila sostanzialmente in linea col dato dell'esercizio precedente pari ad € 804 mila, ed hanno riguardato principalmente l'allestimento del nuovo store 'La Casa dei Sogni by Caleffi' presso il The Mall Luxury Outlet di Leccio Reggello (FI), l'allestimento del nuovo punto vendita monomarca presso l'Outlet Village Franciacorta (BS), il refitting dei punti vendita di Vicolungo (NO) e Noventa (VE) e la realizzazione di corner dedicati presso principali clienti.

Sono state, di contro, effettuate dismissioni e stralci di impianti e attrezzature per un valore contabile originario di € 312 mila che risultavano ammortizzati per € 261 mila. Tali dismissioni hanno generato minusvalenze per € 39 mila e plusvalenze per € 6 mila.

Ai sensi della Legge 72 del 19 marzo 1983 la Società ha eseguito, nell'esercizio 1983 la rivalutazione dei beni aziendali iscritti nella categoria "Impianti e Macchinari" per un importo di € 83 mila. I beni oggetto della rivalutazione sono ancora presenti nel patrimonio aziendale.

Ai sensi della Legge 342 del 21 novembre 2000 la Società ha eseguito, nell'esercizio 2003 la rivalutazione dei beni aziendali iscritti nella categoria "Impianti e Macchinari" in essere al 31 dicembre 2003 e riferiti alle annualità 1996, 1997 e 1998. L'importo complessivo della rivalutazione pari a € 692 mila, è stato iscritto in apposita riserva del patrimonio netto, previa deduzione dell'imposta sostitutiva pari a € 131 mila. La rivalutazione è stata effettuata sulla base di una perizia estimativa redatta da società indipendente. I beni oggetti della rivalutazione sono ancora presenti nel patrimonio aziendale.

Non vi sono restrizioni alla titolarità e proprietà di immobili, impianti e macchinari.

La voce "terreni e fabbricati" è costituita da costruzioni leggere e da migliorie su immobili di terzi.

Al 31 dicembre 2015 non vi sono significativi ordini emessi per l'acquisto di immobili, impianti e macchinari.

2. Attività immateriali

Situazione iniziale Fondo
Costo Storico Rivalut./Svalut. Ammortamento Saldo al 31/12/014
Diritti di brevetto e opere ingegno 33 16 17
Marchi 250 164 86
Altre 642 73 569
Totale 925 - 253 672
Movimenti dell'esercizio
Riclassificazioni Acquisizioni Cess./Riduzioni Ammortamenti Saldo al 31/12/15
Diritti di brevetto e opere ingegno 6 15 8
Marchi 20 25 81
Altre 35 534
Totale - 26 - 75 623

La voce "Marchi" è relativa agli oneri di natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione del marchio Caleffi per un valore residuo di € 81 mila.

La voce "Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno" comprende prevalentemente costi per l'acquisto di software.

Caleffi S.p.A. ha contabilizzato nella voce "altre attività immateriali" il costo relativo al diritto di superficie del lastrico solare sul quale è installato l'impianto fotovoltaico. La controparte con la quale è stato stipulato il contratto è la parte correlata Pegaso S.r.l.. Il costo complessivo del diritto di superficie per il periodo 01/01/2013 – 31/12/2032 è pari a 20 canoni annuali di importo fisso di € 42.500, per complessivo € 850 mila. I canoni sono stati fatturati dalla controparte in un'unica soluzione nel 2013 e il costo complessivo del diritto di superficie è stato contabilizzato nelle attività immateriali, con contropartita un debito commerciale, in quanto soddisfa la definizione di attività immateriale secondo quanto previsto dai principi contabili di riferimento. Il valore di iscrizione pari ad € 623 mila corrisponde al valore attuale del costo complessivo sostenuto da Caleffi nell'ambito del contratto. La differenza fra il valore di iscrizione e il costo complessivo rappresenta un onere finanziario rilevato lungo la durata del contratto. Il valore dell'ammortamento per l'esercizio 2015 è pari ad € 31 mila. L'attualizzazione ha comportato l'iscrizione per competenza di oneri finanziari pari ad € 19 mila.

3. Attività finanziarie e partecipazioni

31/12/2015 31/12/2014
Immobilizzazioni finanziarie
Finanziamento controllata
Partecipazioni
5
-
3.891
5
500
3.891
Totale 3.896 4.396

Le immobilizzazioni finanziarie si riferiscono a crediti finanziari verso il Centro Medico S. Nicola di Viadana. Il finanziamento erogato alla controllata Mirabello Carrara in data 17 giugno 2013 è stato interamente rimborsato nel corso dell'esercizio.

La voce "partecipazioni" risulta cosi composta:

  • € 3.882 mila si riferisce al 70% della controllata Mirabello Carrara S.p.A.. Tale partecipazione è stata svalutata per € 800 mila nel corso dell'esercizio 2012.
  • € 9 mila si riferiscono a partecipazioni minoritarie in aziende e consorzi operanti a livello locale.

Tali attività sono iscritte al costo, eventualmente ridotto in presenza di impairment.

La Società detiene al 31 dicembre 2015 la seguente partecipazione diretta in società controllate:

I dati della controllata sono riferiti al bilancio 2015 approvato dall'Assemblea dei soci del 21/03/2016
Mirabello Carrara S.p.A. 11.286 9.778 1.508 1.056 15.390 242
Attività Passività Patrimonio Netto Patrimonio Netto di spettanza Ricavi Utile/(perdita)
Principali dati di bilancio delle società controllate:
Mirabello Carrara S.p.A. Italia 70% 3.882
Denominazione Paese % di possesso Valore Contabile
(in migliaia di euro)

Si segnala che la Società al 31 dicembre 2015 detiene una partecipazione di controllo nella Mirabello Carrara S.p.A., iscritta per € 3.882 mila.

In relazione a tale partecipazione, è stato effettuato un impairment test a fine esercizio, secondo le regole dello IAS 36.

L'impairment test consiste nel confrontare il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa (CGU) con il valore contabile (carrying amount) della stessa.

Se il valore contabile della CGU eccede il rispettivo valore recuperabile, occorre rilevare a conto economico una perdita per riduzione di valore della partecipazione. La perdita per riduzione di valore della partecipazione può essere successivamente ripristinata, qualora vengano meno le ragioni della svalutazione effettuata.

Il valore recuperabile di una CGU è il maggiore fra il valore equo (fair value) al netto dei costi di vendita ed il valore d'uso della stessa unità.

Il fair value al netto dei costi di vendita (fair value less costs of disposal) di una CGU coincide con l'ammontare ottenibile dalla vendita della CGU in una libera transazione fra parti indipendenti, consapevoli e disponibili, dedotti i costi della dismissione.

Il valore d'uso di una CGU è costituito dal valore attuale dei flussi di cassa attesi ottenuto sulla base di un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. La stima analitica dei flussi di cassa futuri da attualizzare non dovrebbe considerare un orizzonte temporale superiore ai cinque anni; il valore dei flussi di cassa attesi oltre tale periodo viene colto in maniera sintetica nella stima di un valore terminale.

Il tasso di crescita a lungo termine utilizzato per la stima del valore terminale della CGU non dovrebbe superare il tasso medio di crescita a lungo termine del settore o del mercato nel quale l'unità opera.

I flussi di cassa futuri devono essere stimati facendo riferimento alle condizioni correnti della CGU e non devono considerare né i benefici derivanti da ristrutturazioni future per le quali l'entità non è ancora impegnata, né gli investimenti futuri di miglioramento o di ottimizzazione dell'unità.

Ai fini della stima del valore recuperabile della predetta partecipazione si è fatto riferimento alla Cash Generating Unit rappresentata dalla partecipata stessa.

La stima del valore recuperabile fa riferimento al valore d'uso basato sull'attualizzazione dei flussi di cassa operativi (c.d. unlevered free cash flow) ad un saggio che esprime l'appropriato costo medio ponderato del capitale. Il value in use della partecipazione è stato quindi assunto pari al valore di enterprise value emergente dal criterio suddetto sommato algebricamente alla posizione finanziaria netta della controllata.

Il test di impairment sulla partecipazione, effettuato con il metodo del Discounted Cash Flow con riferimento al 31 dicembre 2015, è stato predisposto con il supporto di esperti indipendenti.

La previsione dei futuri flussi di cassa operativi deriva dal budget 2016 e da un piano previsionale per gli esercizi 2016-2018 redatto ed approvato dal Consiglio di Amministrazione della Mirabello Carrara S.p.A. in data 3 marzo 2016.

I flussi attesi sono stati proiettati sul risultato operativo consuntivo e sul piano previsionale 2016-2018 e poi attualizzati sulla base di un costo medio del capitale (WACC ) pari al 6,25% netto (nel 2014 il WACC applicato era pari al 6,1% netto). Tale tasso riflette le valutazioni correnti di mercato sia del costo del capitale preso a prestito sia della remunerazione attesa dai portatori di capitale di rischio connessa ai rischi specifici dell'attività di Mirabello Carrara S.p.A..

Il terminal value è stato calcolato capitalizzando il flusso di cassa disponibile atteso in perpetuità a partire dal 2019 (€ 1.050 mila per anno), nell'ipotesi che lo stesso cresca all'infinito in ragione di un tasso "g" pari al saggio di crescita reale atteso pari all'1% (stesso valore utilizzato nel 2014).

L'impairment test non ha fatto emergere riduzione di valore della partecipazione in quanto il valore recuperabile della CGU (equity value) pari ad € 12.686 mila è risultato superiore al relativo valore di carico della partecipazione iscritto in bilancio pari ad € 3.882 mila.

Analisi di sensitività

L'analisi di sensitività evidenzia che:

  • una variazione in aumento del WACC di mezzo punto percentuale avrebbe determinato un valore recuperabile della partecipazione iscritta di circa € 11.281 mila (a parità di "g rate");
  • una variazione in diminuzione del WACC di mezzo punto percentuale avrebbe determinato un valore recuperabile della partecipazione iscritta di circa € 14.389 mila (a parità di "g rate");
  • una riduzione del tasso di crescita g dell'1% avrebbe determinato un valore recuperabile della partecipazione iscritta di circa € 10.449 mila (a parità di WACC);
  • un aumento del tasso di crescita g dell'1% avrebbe determinato un valore recuperabile della partecipazione iscritta di circa € 15.974 mila (a parità di WACC);

  • l'effetto congiunto di un aumento del WACC di mezzo punto percentuale e di una contestuale riduzione del tasso di crescita perpetuo del medesimo importo avrebbe determinato un valore recuperabile della partecipazione iscritta di circa € 10.274 mila;

  • l'effetto congiunto di una riduzione del WACC di mezzo punto percentuale e di un contestuale aumento del tasso di crescita perpetuo del medesimo importo avrebbe determinato un valore recuperabile della partecipazione iscritta di circa € 16.232 mila.

4. Attività per imposte differite

31/12/2015 31/12/2014
Imposte differite attive 1.159 1.322
Totale 1.159 1.322

Il dettaglio delle imposte differite attive al 31 dicembre 2015 è il seguente:

Diff. temporanea Ires 24/27,5% Irap 3,90% Imp. Ant.

F.do indennità suppletiva clientela
259 62 0 62

Rettifiche per svalutazione crediti
560 137 0 137

Rettifiche per obsolescenza magazzino
177 42 7 49

Rettifiche per resi su vendite
100 24 4 28

Amm. a deducibilità differita
317 78 10 88

Interessi passivi
688 185 0 185

Perdita fiscale
2.270 610 0 610
Totale 4.371 1.138 21 1.159

La recuperabilità delle imposte differite attive è basata sui risultati positivi attesi del Gruppo (budget 2016 della Capogruppo e piano 2016-2018 della Mirabello Carrara S.p.A.), in grado di generare imponibili fiscali sufficienti ad assorbire le differenze temporanee.

La controllata ha aderito al consolidato fiscale.

La movimentazione dell'esercizio è stata la seguente:

Saldo iniziale
Rettifiche
Rilevate nelle altre
componenti del c.e
complessivo
Rilevate
nel
Patrimonio Netto
Utilizzo Incremento Modifica
aliquota
Saldo finale
Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap
F.do indennità suppletiva clientela 71 - - - - - - - - - - -9 - 62 -
Rettifiche per svaluzione crediti 191 - - - - - - - 70 - 33 - -17 - 137 -
Rettifiche per obsolescenza magaz 44 6 - - - - - - - - 4 1 -6 - 42 7
Rettifiche per resi su vendite 28 4 - - - - - - - - - - -4 - 24 4
Ammortamenti a deducibilità differita 3 33 - - - - 59 9 22 2 13 0 -5 - 78 10
Interessi passivi 216 - - - - - - - 27 - - - -4 - 185 -
Perdita fiscale 709 - 3 - - - - - 87 - - - -15 - 610 -
Perdita attuariale su TFR IAS 19 17 - - -17 - - - - - - - - - - -
Totale 1.309 13 3 - -17 - 59 9 206 2 50 1 -60 - 1.138 21

Gli utilizzi e gli incrementi sono stati contabilizzati a conto economico.

La voce "Rilevate nelle altre componenti del c.e. complessivo" si riferisce alla rilevazione dell'utile attuariale sul TFR IAS 19 contabilizzato nell'anno, che ha totalmente azzerato le imposte differite passive contabilizzate sulla perdita attuariale sul TFR IAS 19 rilevata nel 2014.

Il tax rate adottato nel calcolo delle imposte differite attive è ai fini Ires il 27,5% per il 2016 e il 24% per gli esercizi successivi e il 3,9% ai fini Irap.

5. Crediti tributari

31/12/2015 31/12/2014
Crediti tributari 200 200
Totale 200 200

Tale voce è relativa al credito verso l'erario per il rimborso Ires per mancata deduzione dell'irap relativa alle spese per il personale dipendente e assimilato degli anni 2007-2011, per il quale è stata presentata istanza di rimborso nel mese di marzo 2013.

ATTIVITA' CORRENTI

Capitale circolante

L'analisi del capitale circolante è la seguente:

31/12/2015 31/12/2014
Crediti commerciali
Rimanenze
Debiti commerciali
17.710
10.244
-10.252
12.328
9.316
-7.651
Totale 17.702 13.993

Il capitale circolante è in incremento per effetto dell'aumento del fatturato registrato soprattutto nell'ultima parte dell'esercizio.

6. Rimanenze

31/12/2015 31/12/2014
Materie Prime e Sussidiarie 2.346 2.450
Merci in viaggio Materie Prime 379 0
- Rettifiche per obsolescenza materie prime -30 -30
Prodotti in corso di lavor. e semilavor. 363 111
Prodotti Finiti 7.283 6.804
Merci in viaggio Prodotti Finiti 50 113
- Rettifiche per obsolescenza prodotti finiti -147 -132
Totale 10.244 9.316

Le voci "rettifiche per obsolescenza materie prime e prodotti finiti", sono dovute ad accantonamenti tassati effettuati per adeguare al presunto valore di realizzo le materie prime e i prodotti finiti a lento rigiro.

Il valore delle rimanenze non differisce in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura dell'esercizio.

7. Crediti Commerciali

31/12/2015 31/12/2014
Crediti commerciali Italia 18.313 13.002
Crediti commerciali paesi UE 81 146
Crediti commerciali paesi extra-UE 54 130
- Rettifiche ai crediti per svalutazioni -638 -850
- Rettifiche ai crediti per resi -100 -100
Totale 17.710 12.328
di cui verso parti correlate 116 258

Non vi sono concentrazioni di crediti significativi verso uno o pochi clienti. Non vi sono crediti in valuta estera. Non vi sono crediti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni.

I "Crediti Commerciali" includono crediti verso parti correlate per € 116 mila riferibili alla Mirabello Carrara S.p.A..

Si precisa che il valore contabile dei crediti commerciali approssima il rispettivo valore equo.

La voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni" ha avuto i seguenti movimenti nel corso dell'esercizio:

F.do Art. 106 T.U.I.R. F.do tassato Totale
Saldo al 31 dicembre 2014 158 692 850
Utilizzo per perdite su crediti -158 -254 -412
Accantonamento dell'esercizio per rischi inesigibilità 78 122 200
Saldo al 31 dicembre 2015 78 560 638

Una parte dei crediti commerciali, per complessi € 2.843 mila, è coperta da garanzia assicurativa.

La voce "Rettifiche ai crediti per resi" è relativa all'ammontare stimato di resi su vendite realizzate nell'esercizio, ma che presumibilmente verranno effettuati nei primi mesi dell'esercizio 2016.

8. Altri crediti

31/12/2015 31/12/2014
Crediti verso dipendenti 15 15
Acconti a fornitori per servizi 167 142
Note di accredito da ricevere 35 53
Crediti vari 62 23
Credito verso erario per Iva 134 -
Risconti attivi 92 135
Totale 505 368

La voce "Note da accredito da ricevere" è relativa a premi su acquisti, definiti sulla base di contratti stipulati con alcuni fornitori, al raggiungimento di determinati volumi di acquisto. Non vi sono crediti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni.

I "Risconti attivi", nelle componenti più significative, si riferiscono a canoni di affitto e a contratti di manutenzione.

9. Attività per imposte correnti

31/12/2015 31/12/2014
Crediti verso Erario per Ires
Crediti verso Erario per Irap
-
48
79
73
Totale 48 152

I "Crediti verso Erario per Irap" derivano da acconti Irap versati nel 2015 superiori all'effettivo debito dell'anno.

10. Attività finanziarie

31/12/2015 31/12/2014
Attività finanz. disponibili per la vendita 79 59
Finanziamento controllata 49 558
Totale 128 617
di cui verso parti correlate 49 558

La voce "Finanziamento controllata" evidenzia la quota interessi maturati nel 2015 sul finanziamento di € 1 milione erogato alla controllata Mirabello Carrara il 17 giugno 2013. La quota capitale di tale finanziamento è stata completamente rimborsata nel corso dell'esercizio.

Il dettaglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita al 31 dicembre 2015 è la seguente:

Descrizione Data di
acquisto
Valore di
acquisto
Valore di
carico
al 31/12/14
Incrementi Decrementi
dell'esercizio dell'esercizio
Valore al
31/12/2015
Riduzione/
Ripristino
di valore
dell'esercizio
Riduzione/
Ripristino
di valore
complessiva
%
cumulata
Fondo Equilybra 05/09/2008 59 59 20 0 79 0 0 0%
Totale 59 59 20 0 79 0 0 0%

Nel corso del 2015 l'attività finanziaria "Fondo Equilybra" si è incrementata per € 20 mila per effetto di un versamento in conto capitale. Il numero delle quote è rimasto invariato a 1.000.

Relativamente all'investimento nel "Fondo Equilybra" si evidenzia che non ci sono segnali che indichino una perdita di valore. L'impegno residuo di sottoscrizione di quote del fondo è pari ad € 63 mila.

In applicazione dell'IFRS 13, la seguente tabella evidenzia le attività valutate al fair value al 31/12/2015, per livello gerarchico di valutazione del fair value:

Descrizione Valore al
31/12/2015
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Fondo Equilybra 79 0 0 79

La distinzione fra i livelli gerarchici indicati in tabella sono i seguenti:

Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività oggetto di valutazione;

Livello 2 – dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1, che sono osservabili direttamente

(prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;

Livello 3 – dati di input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Depositi bancari e postali 31/12/2015
1.992
31/12/2014
1.570
Assegni
Denaro e valori in cassa
0
21
3
26
Totale 2.013 1.599

Non vi sono vincoli al libero utilizzo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti esistenti al 31 dicembre 2015.

Per quanto riguarda la dinamica delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" si rimanda al Rendiconto Finanziario.

12. Patrimonio netto

31/12/2015 31/12/2014
Capitale Sociale 8.125 6.500
Riserva Sovrapprezzo Azioni 4.174 3.670
Riserva Legale 936 936
Altre Riserve 1.512 1.488
Riserva azioni proprie -198 -17
Risultato dell'esercizio 149 -1.154
Totale 14.698 11.423

Il capitale sociale della Capogruppo, interamente versato, ammonta a € 8.125 mila ed è costituito da n. 15.625.000 azioni senza valore nominale, in incremento rispetto all'esercizio precedente per effetto dell'aumento di capitale ampiamente descritto nel paragrafo "Highlights 2015" riportato nella Relazione sulla Gestione.

Al 31 dicembre 2015 la Società detiene nel proprio portafoglio n° 211.918 azioni proprie, per un valore complessivo di € 198 mila. Tale valore secondo quanto stabilito dallo IAS 32 è stato portato a diretta rettifica della voce "Altre Riserve" del patrimonio netto.

La movimentazione delle azioni proprie nell'esercizio è stata la seguente:

Totale azioni al 31/12/2015 211.918 controvalore 198.197
Azioni vendute 244.753 controvalore 304.832
Azioni acquistate 445.357 controvalore 486.419
Azioni al 31/12/2014 11.314 controvalore 16.610

La composizione del patrimonio netto è così articolata:

Descrizione Importo Possibilità Quota Per Copertura Per altre di utilizzazione Disponibile Perdite ragioni Capitale Sociale 8.125 Riserva Sovrapp. Azioni 4.174 A , B 4.174 2.799 Riserva di rivalutazione 853 A , B , C 853 Riserva Legale 936 B Altre Riserve 461 A , B , C 461 Utile Esercizio 149 149 Totale 14.698 5.637 2.799 Quota Distribuibile 5.637

Legenda:

A: per aumento di capitale B: per copertura perdite C: per distribuzione ai soci

In merito al regime fiscale in caso di distribuzione si segnala che il patrimonio netto contiene riserve in sospensione di imposta per € 594 mila. Su tali riserve non sono state iscritte imposte, in quanto le stesse verranno trattate in modo da non renderle fiscalmente rilevanti.

PASSIVITA' NON CORRENTI

13. Passività Finanziarie

31/12/2015 31/12/2014
Finanziamenti da banche
Prestito Obbligazionario
4.793
-
5.546
3.472
Totale 4.793 9.018

Riep. utilizz. 3 eserc. preced.

Data di
stipula
Importo
originario
Scadenza Quota
entro
l'anno
Quota
da 1 a 5
anni
Quota
oltre
5 anni
Totale
residuo
B.Italia/Min.Industria 11-07-00 1.506 16-05-17 84 71 0 155
Popolare Sondrio 11-07-12 1.000 31-07-16 201 0 0 201
Monte dei Paschi 16-07-12 1.500 30-09-16 303 0 0 303
Cariparma 25-09-12 1.350 25-09-22 157 680 324 1.161
Banco Popolare 21-07-14 1.000 21-07-17 334 194 0 528
Unicredit 18-07-14 1.000 30-06-17 333 167 0 500
Banca Pop. Emilia 30-09-14 950 15-12-19 190 570 0 760
Mediocredito 12-11-14 1.500 30-09-17 545 409 0 954
Banco Popolare 16-12-14 1.000 15-12-19 250 750 0 1.000
Banca Nazionale Lavoro 05-02-15 1.000 05-02-17 500 125 0 625
Monte dei Paschi 12-03-15 2.000 31-03-18 667 833 0 1.500
Banca Pop. Emilia 15-12-15 1.000 15-12-18 330 670 0 1.000
Totale 14.806 3.894 4.469 324 8.687

Il dettaglio dei debiti verso banche per finanziamenti è il seguente:

I finanziamenti sono regolati a tassi in linea con le normali condizioni di mercato ad eccezione dei finanziamenti agevolati ai sensi della legge 46/82 per Innovazione Tecnologica e ai sensi della legge 598/94 per consolidamento debiti a breve, i cui tassi sono significativamente più contenuti. Una parte dei flussi finanziari in uscita, rappresentati dagli interessi pagati sui finanziamenti ottenuti dal sistema bancario, è esposta al rischio di variazione dei tassi di interesse. Riteniamo che tale rischio non sia in grado di influenzare in modo significativo la redditività aziendale, per tale motivo non sono state poste in essere apposite coperture. Si segnala che al 31 dicembre 2015 la Società ha in essere un derivato sui tassi considerato di copertura non efficace. Il fair value di tale strumento finanziario è negativo per € 42 mila. Tale importo, al 31 dicembre 2015, è stato contabilizzato tra le "Passività finanziarie correnti" e a conto economico nella voce "Oneri finanziari".

La voce finanziamenti da banche è al netto dell'attualizzazione del finanziamento agevolato per adeguarlo ai tassi di mercato per € 7 mila.

Il valore contabile dei finanziamenti a tasso variabile approssima il loro valore equo.

A fronte dei suddetti finanziamenti non sono state rilasciate garanzie.

Si segnala altresì che un finanziamento, per € 500 mila, in essere al 31 dicembre 2015 è soggetto a restrizioni o vincoli finanziari ("financial covenants"). Tale covenant prevede che il rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto della Capogruppo non sia superiore a 1. Alla data di chiusura di bilancio tale covenant risulta rispettato.

Tutti gli altri finanziamenti non sono soggetti a restrizioni o vincoli.

14. Benefici ai dipendenti

Tale voce ammonta a € 1.073 mila e riflette le indennità di fine rapporto maturate a fine esercizio dal personale dipendente, che sono valutate secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. Tale modalità di calcolo ha comportato l'iscrizione di oneri finanziari per € 17 mila e utili attuariali per € 66 mila.

La movimentazione dell'esercizio è la seguente:

Passività netta per trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2014 1.233
Trattamento fine rapporto pagato nell'esercizio -111
Onere finanziario 17
(Utile) / Perdita attuariale -66
Passività netta per trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2015 1.073

Gli oneri finanziari sono classificati nella relativa voce del conto economico, l'utile attuariale è rilevato nel conto economico complessivo.

La passività netta alla chiusura dell'esercizio si basa sulla valutazione attuariale determinata, a sua volta, sulla base dei seguenti parametri:

IPOTESI FINANZIARIE 2015 2014 2013 2012 2011
Tasso di attualizzazione 2,03% 1,49% 3,17% 2,05% 4,75%
Tasso annuo di inflazione 1,50% 0,60% 2,00% 2,00% 2,00%
Tasso annuo incremento TFR 2,63% 1,95% 3,00% 3,00% 3,00%
Frequenza annua anticipazioni 4,00% 2,00% 2,00% 2,00% 2,00%
Frequenza turnover 5,00% 4,00% 4,00% 4,00% 4,00%

In ottemperanza a quanto previsto dal nuovo IAS 19, di seguito si forniscono le informazioni aggiuntive richieste:

  • analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale rilevante alla fine dell'esercizio, mostrando gli effetti che ci sarebbero stati a seguito delle variazioni delle ipotesi attuariali ragionevolmente possibili a tale data, in termini assoluti;
  • indicazione della durata media finanziaria dell'obbligazione per i piani a beneficio definito.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione aumentasse dello 0,25% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 19 mila.

Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione diminuisse dello 0,25% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 19 mila.

Nell'ipotesi che il tasso d'inflazione aumentasse dello 0,25% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 12 mila.

Nell'ipotesi che il tasso d'inflazione diminuisse dello 0,25% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 12 mila.

Nell'ipotesi che il tasso di turnover aumentasse dell'1% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 2 mila.

Nell'ipotesi che il tasso di turnover diminuisse dell'1% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 2 mila.

La duration del piano è di 7,8 anni.

15. Altri Fondi

31/12/2015 31/12/2014
F.do indennità suppletiva di clientela
F.do per rischi ed oneri
315
-
289
10
Totale 315 299

Il fondo indennità suppletiva di clientela viene stanziato sulla base delle previsioni normative e degli accordi economici collettivi.

La voce "F.do indennità suppletiva di clientela" ha avuto la seguente movimentazione:

Fisc
art. 105 TUIR
Fisc
tassato
Totale
Saldo al 31 dicembre 2014 30 259 289
Utilizzo dell'esercizio -14 0 -14
Incremento dell'esercizio 40 0 40
Saldo al 31 dicembre 2015 56 259 315

La voce "F.do per rischi ed oneri" accantonata nel corso dell'esercizio 2014 e relativa ad un contenzioso fiscale in essere, è stata rilasciata nel corso dell'esercizio 2015, in quanto il contenzioso si è risolto con esito positivo per la Società.

16. Passività per imposte differite

31/12/2015 31/12/2014
Imposte differite passive 2 -
Totale 2 -

Tale importo è stato calcolato sulla differenza temporanea, pari ad € 6 mila, relativa alla contabilizzazione dell'utile attuariale sul TFR IAS 19.

La movimentazione dell'esercizio è stata la seguente:

Saldo iniziale Rilevate nelle altre
componenti del c.e.
complessivo
Utilizzo Incremento Saldo finale
Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap
Utile attuariale su TFR IAS 19 - - 2 - - - - - 2 -
Totale - - 2 - - - - - 2 -

La voce "Rilevate nelle altre componenti del c.e. complessivo" si riferisce alla rilevazione dell'utile attuariale sul TFR IAS 19 contabilizzata nell'anno che è stato parzialmente compensato con le imposte differite attive contabilizzate sulla perdita attuariale sul TFR IAS 19 rilevata nel 2014.

Il tax rate adottato nel calcolo delle imposte differite passive è ai fini Ires il 27,5% per il 2016 e il 24% per gli esercizi successivi e il 3,9% ai fini Irap.

PASSIVITA' CORRENTI

17. Debiti commerciali

31/12/2015 31/12/2014
Debiti verso fornitori Italia 4.846 3.789
Debiti verso fornitori paesi UE 719 667
Debiti verso fornitori paesi extra-UE 2.097 1.196
Fatture da ricevere 2.590 1.999
Totale 10.252 7.651
di cui verso parti correlate 536 559

Non vi sono concentrazioni di debiti significative verso uno o pochi fornitori.

Tra i "Debiti verso fornitori paesi extra-UE" segnaliamo la presenza di debiti in valuta per USD 83 mila convertiti al cambio al 31 dicembre 2015. Tale conversione ha generato un utile su cambi per € 1 mila. I debiti verso parti correlate, pari a € 536 mila, sono inclusi nella voce "Debiti verso fornitori italia" e si riferiscono al debito attualizzato con la Pegaso S.r.l. per il diritto di superficie dell'impianto fotovoltaico. Il dettaglio delle scadenze del debito per il diritto di superficie è la seguente: quota a breve € 24 mila, quota da 1 a 5 anni € 103 mila, quota oltre i 5 anni € 409 mila.

Non vi sono debiti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni, ad eccezione del debito per il diritto di superficie sopradescritto.

Si precisa che il valore contabile dei debiti commerciali approssima il rispettivo valore equo.

18. Altri debiti

31/12/2015 31/12/2014
Istituti di previdenza e sicur. sociale 403 314
Note di accr. da emett. (premi clienti) 627 164
Debiti per Iva - 325
Debiti v/controllata per consol. fiscale 222 286
Debiti verso sindaci 53
Debiti vari 44 76
Totale 1.349 1.165
di cui verso parti correlate 222 286

La voce "Istituti di previdenza e sicurezza sociale" è relativa ai debiti per le ritenute sugli stipendi e sui salari del mese di dicembre, versati nei primi mesi del 2016. La voce "Note di accredito da emettere" si riferisce ai premi a clienti per raggiungimento di determinati obiettivi di fatturato.

La voce "Debiti v/controllata per consolidato fiscale" è relativa al contratto di consolidato fiscale in essere con la controllata Mirabello Carrara S.p.A..

Non vi sono debiti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni.

19. Benefici ai dipendenti

Tale voce per € 494 mila include il debito per le retribuzioni del mese di dicembre 2015, corrisposte il 10 gennaio 2016 e le ferie maturate e non godute al 31 dicembre 2015. Il dato al 31 dicembre 2014 era pari ad € 890 mila e comprendeva gli emolumenti da corrispondere ai 7 dipendenti prossimi all'età pensionabile messi in mobilità volontaria.

31/12/2015 31/12/2014
Ritenute su redditi di lavoro dipend.
Ires
Irap
260
12
-
370
-
-
Totale 272 370

20. Passività per imposte correnti

L'andamento della voce "Ritenute su redditi di lavoro dipendente" è influenzato dall'operazione di mobilità volontaria effettuata nell'esercizio 2014.

21. Passività finanziarie correnti

Totale 7.590 3.261
Prestito obbligazionario 3.492 -
Ratei passivi 175 142
Debiti verso banche 3.923 3.119
31/12/2015 31/12/2014

Il dettaglio della voce "Debiti verso banche" è il seguente:

31/12/15 31/12/14
Scoperti di conto corrente ed anticipazioni 29 488
Quota corrente finanziamenti 3.894 2.631
Totale 3.923 3.119

Il dettaglio della quota corrente dei finanziamenti è esposto nella tabella riportata nella nota 13 passività finanziare.

La voce "Prestito obbligazionario" è relativa ad un prestito obbligazionario non convertibile emesso nel corso del 2013, riservato ad investitori qualificati italiani ed esteri, per un importo nominale complessivo di € 3,5 milioni. Tale prestito ha durata 01/06/2013 - 01/06/2016 (data in cui verrà interamente rimborsato), un tasso fisso pari a 5,25% annuale, con pagamento posticipato annuale degli interessi.

In applicazione dell'IFRS 13, la seguente tabella evidenzia le passività valutate al fair value al 31 dicembre 2015, per livello gerarchico di valutazione del fair value:

Descrizione Valore
nozionale
Fair
Value
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivato sui tassi 1.082 -42 0 -42 0
Totale 1.082 -42 0 -42 0

La distinzione fra i livelli gerarchici indicati in tabella sono i seguenti:

Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività oggetto di valutazione;

Livello 2 – dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;

Livello 3 – dati di input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

Posizione Finanziaria Netta Rifer. Note
31/12/2015 31/12/2014 Esplicative
A Cassa 21 26 11
B Altre disponibilità liquide (assegni, depositi bancari e postali) 1.992 1.574 11
C Attività disponibili per la vendita 79 59 10
D Liquidità (A + B + C) 2.092 1.659
E Crediti Finanziari correnti 49 558
F Debiti Finanziari correnti -29 -488 21
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente -3.894 -2.631 21
H Obbligazioni emesse -3.492 0 21
I Altri debiti finanziari correnti -175 -142 21
J Indebitamento finanziario corrente (F + G + H + I) -7.590 -3.261
K Indebitamento finanziario corrente netto (J + E + D) -5.449 -1.044
L Crediti Finanziari non correnti 0 500 3
M Debiti bancari non correnti -4.793 -5.546 13
N Obbligazioni emesse 0 -3.472 13
O Altri debiti non correnti 0 0
P Indebitamento finanziario non corrente (M + N + O) -4.793 -9.018
Q Indebitamento finanziario non corrente netto (L + P) -4.793 -8.518
R Indebitamento finanziario netto (Q + K) -10.242 -9.562

22. Vendite di beni e servizi

31/12/2015 31/12/2014
Vendite Italia 40.550 38.119
Vendite paesi UE 195 277
Vendite paesi extra-UE 128 220
Totale 40.873 38.616
di cui verso parti correlate 84 48

I ricavi delle vendite sono esposti al netto di resi, sconti e abbuoni riconosciuti ai clienti, nonché dell'ammontare stimato di resi su vendite realizzate nell'esercizio, ma che presumibilmente verranno effettuati nei primi mesi dell'esercizio 2016.

Le vendite a soggetti Extra-UE sono tutte fatturate in euro.

Per ulteriori informazioni si rinvia ai commenti contenuti nella Relazione sulla Gestione.

31/12/2015 31/12/2014
Rimborsi assicurativi 48 45
Plusvalenze da beni patrimoniali 6 1
Sopravvenienze attive 61 166
Contributo GSE fotovoltaico 224 242
Servizi a controllate 140 118
Altri 22 48
Totale 501 619
di cui verso parti correlate 140 118

23. Altri ricavi e proventi

La voce "Contributo GSE fotovoltaico" è relativa al contributo erogato dal Gestore Servizi Energetici come previsto dal 4° conto energia, relativamente all'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico di 1 Mwh installato nell'esercizio 2012.

L'importo di € 140 mila verso parti correlate è relativo a servizi effettuati da personale Caleffi alla controllata Mirabello Carrara S.p.A..

24. Costi per servizi

31/12/2015 31/12/2014 *
Stampa tessuti e altre lavorazioni est. 1.383 1.937
Altri costi industriali e r&s 1.100 1.193
Pubblicità e promozioni 957 761
Altri costi commerciali 2.756 2.728
Costi Amministrativi 2.021 1.894
Totale 8.217 8.513
di cui verso parti correlate
0
64

*Riesposto come spiegato a pag. 109

La diminuzione della voce "Stampa tessuti e altre lavorazioni esterne" è dovuta al minor utilizzo della stampa dei tessuti, che è stata sostituita dall'acquisto diretto del tessuto stampato, essendo economicamente più vantaggioso.

La voce "Altri costi commerciali" è costituita principalmente da provvigioni e oneri accessori (€ 1.049 mila) e da trasporti su vendite (€ 1.364 mila).

La voce "Costi amministrativi" comprende principalmente i compensi e oneri amministratori (€ 712 mila), le consulenze legali e amministrative (€ 327 mila), le assicurazioni (€ 226 mila) e le commissioni bancarie e di factoring (€ 199 mila).

25. Costi per godimento beni di terzi

31/12/2015 31/12/2014
Royalties
Affitti e locazioni passive
1.271
1.722
1.227
1.735
Totale
di cui verso parti correlate
2.993
349
2.962
435

La voce "Royalties" è relativa alle vendite di prodotti a marchio Disney, Marvel, Warner Bros, Happiness e Carmassi per i quali sono in essere contratti di licenza. Sono comprese royalties pagate alla controllata Mirabello Carrara per € 95 mila.

Nella voce "Affitti e locazioni passive" sono compresi € 250 mila relativi al contratto di affitto degli immobili strumentali stipulato con Pegaso S.r.l., società posseduta interamente dai consiglieri Giuliana Caleffi e Rita Federici, in data 30 agosto 2005 e al contratto di affitto di un appartamento, stipulato sempre con la Pegaso S.r.l., per un controvalore annuo complessivo di € 4 mila.

26. Costi per il personale

Costo interinali 732 792
Trattamento fine rapporto
Costi non ricorrenti
266
-
270
193
Oneri sociali 1.241 1.299
Salari e stipendi 3.916 4.114
31/12/2015 31/12/2014 *

*Riesposto come spiegato a pag. 109

L'incidenza del costo del personale sul fatturato è pari al 15,1%.

Il numero dei dipendenti al 31 dicembre 2015 e 2014, nonché la media dell'esercizio 2015, suddiviso per categoria, è stato il seguente:

31/12/2015 31/12/2014 Media 2015
Operai 75 79 77
Impiegati 44 38 40
Quadri 12 12 12
Dirigenti 1 1 1
Totale dipendenti 132 130 130
Lavoratori interinali 25 29 26
Totale complessivo 157 159 156

27. Ammortamenti, svalutazioni e rettifiche su crediti

31/12/2015 31/12/2014
75
760
200
74
739
325
1.035 1.138

Nella voce "Ammortamento immobilizzazioni immateriali" sono compresi € 31 mila relativi all'ammortamento del costo del diritto di superficie, contrattualizzato con la parte correlata Pegaso S.r.l., iscritto nelle attività immateriali.

28. Altri costi operativi

31/12/2015 31/12/2014 *
Accantonamento fondo rischi e oneri
Minusvalenze patrimoniali
Sopravvenienze e insussistenze pass.
-
39
12
10
11
56
Oneri diversi di gestione 192 201
Totale 243 278

*Riesposto come spiegato a pag. 109

La voce "Minusvalenze patrimoniali" deriva dalla cessione/distruzione di cilindri e quadri per la stampa, nell'ambito del fisiologico processo di sostituzione dei cespiti produttivi e dalla sostituzione dell'arredamento del punto vendita di Vicolungo (NO).

La voce "Oneri diversi di gestione" è costituita principalmente da imposte e tasse per € 96 mila e da contributi associativi per € 45 mila.

31/12/2015 31/12/2014
Interessi di conto corrente 2 38
Interessi su mutui passivi 239 165
Interessi di factoring 24 58
Interessi su altri finanziamenti 10 98
Oneri finanziari Tfr IAS19 17 40
Interessi vari 22 23
Interessi su prestito obbligazionario 184 184
Totale 498 606

29. Oneri finanziari

La voce "Oneri finanziari Tfr Ias 19" evidenzia la componente finanziaria della rilevazione del debito TFR in applicazione dei principi contabili internazionali.

La voce "Interessi vari" si riferisce per € 19 mila ad oneri finanziari derivanti dall'attualizzazione del debito nei confronti della Pegaso S.r.l. in virtù del contratto di diritto di superficie descritto alla nota 2.

L'incremento della voce "Interessi su mutui passivi" e il contestuale decremento della voce " Interessi su altri finanziamenti" è determinato dai mutui chirografari sottoscritti nel corso dell'esercizio che hanno determinato la riduzione dell'utilizzo di altre forme di finanziamento bancario.

30. Proventi finanziari

31/12/2015 31/12/2014
Interessi da clienti 3 2
Interessi da depositi bancari e postali 8 2
Interessi su finanziamento controllata 49 58
Totale 60 62
di cui verso parti correlate 49 58

La voce "Interessi su finanziamento controllata" è relativa agli interessi maturati sul finanziamento di € 1 milione erogato alla Mirabello Carrara in data 17 giugno 2013 ed estinto nel corso dell'esercizio.

31. Imposte dell'esercizio

31/12/2015 31/12/2014
Imposte correnti 129 148
Imposte differite attive 217 -412
Imposte differite passive - 0
Oneri/(Proventi) da consolidato fiscale -64 1
Totale 282 -263

Le imposte sul reddito dell'esercizio sono state calcolate nel rispetto della normativa vigente. Le norme fiscali hanno reso necessario operare delle rettifiche al risultato economico determinato secondo i principi contabili internazionali.

La riconciliazione tra le imposte calcolate con l'aliquota ordinaria pari al 31,4% e le imposte effettivamente imputate a conto economico è la seguente:

31/12/2015 % 31/12/2014 %
Risultato prima delle imposte 430 -1.417
Imposta teorica 135 31,4% -445 31,4%
Costi non deducibili fiscalmente ai fini Ires 50 11,7% 300 -21,2%
Effetto delle differenze IRAP
calcolate su diversa base imponibile 91 21,2% 210 -14,8%
Proventi non tassabili ai fini Ires -89 -20,7% -120 8,5%
Oneri/Proventi da consolidato fiscale -65 -15,1% 1 -0,1%
Perdite fiscali consolidato fiscale 100 23,2% -209 14,8%
Cambio aliquota tassazione differita 60 14,0% 0
Carico fiscale effettivo 282 65,6% -263 18,6%
di cui corrente 65 149
di cui differito 217 -412

32. Altre componenti di conto economico complessivo

L'effetto relativo alle altre componenti di conto economico complessivo rilevate al 31 dicembre 2015 è così composto:

Utili/(perdite) attuariali da valutazione TFR IAS 19 67
Effetto fiscale -18
Totale 49

33. Gestione dei rischi e informativa finanziaria

Rischio di tasso di interesse

L'indebitamento finanziario è in parte regolato da tassi di interesse variabile, quindi la Società è esposta al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse. Si evidenzia che la Società non ha stipulato contratti di copertura specifici in quanto ritiene che l'eventuale aumento dei tassi di interesse non avrebbe impatti significativi sulla redditività aziendale. Negli ultimi esercizi la Società si è frequentemente finanziata tramite cessioni di credito pro-soluto a società di factoring; a tali finanziamenti viene applicato un tasso in linea con le altre operazioni di finanziamento. Il ricorso a finanziamenti e ad operazioni di factoring viene valutato in base alle esigenze aziendali del periodo.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che i tassi di interesse aumentino dell'1%, l'effetto sugli oneri finanziari sarebbe in aumento di circa € 89 mila.

Rischio di cambio

La Società effettua una parte degli acquisti di materia prima in dollari e per tutelarsi rispetto al rischio di cambio, ove necessario, effettua coperture generiche attraverso la stipula di contratti derivati e acquisti a termine di valuta. Tali derivati sono valutati al fair value. Al 31 dicembre 2015 non risultano in essere acquisti a termine di valuta.

Nel corso del 2015 sono state registrate a conto economico differenze cambio passive per € 54 mila e differenze cambio attive per € 25 mila.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che il cambio €/\$ aumenti di 5 cents, l'effetto sui saldi in valuta al 31 dicembre 2015 sarebbe positivo per circa € 2 mila. Nel caso che il cambio €/\$ diminuisca di 5 cents, l'effetto sarebbe negativo per circa € 2 mila.

Rischio di prezzo

L'eventuale aumento dei prezzi di acquisto di determinate materie prime, rappresenta un rischio contenuto, in quanto la Società, disponendo di una rete di fornitori ampia e ubicata in diverse aree geografiche del mondo, riesce tempestivamente ad approvvigionarsi sul mercato che presenta le migliori condizioni di prezzo, senza che questo vada a discapito della qualità.

Le oscillazioni dei prezzi nei mercati azionari potrebbero determinare perdite durevoli di valore delle attività finanziarie classificate come "available for sale". Nel bilancio dell'esercizio 2015 non sono state iscritte a conto economico perdite durevoli.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che le attività finanziarie diminuissero i loro corsi del 10% l'effetto negativo sul conto economico sarebbe di circa € 8 mila.

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o un'altra controparte possa non rispettare gli impegni alla scadenza causando una perdita alla Società.

La qualità del credito è molto elevata, frutto di una attenta selezione dei clienti e di un costante monitoraggio sul loro stato di salute. Il trend storico delle perdite su crediti mostra un valore contenuto. Il rischio di credito risulta riflesso in bilancio, nella voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni" (si veda nota 7 "Crediti Commerciali"). Non vi sono condizioni di particolare concentrazione del rischio di credito.

La riduzione di valore dei crediti viene determinata in modo che il saldo delle rettifiche ai crediti per svalutazioni alla fine dell'esercizio rappresenti la ragionevole riduzione del valore degli stessi a fronte dei crediti ritenuti inesigibili. Essa è determinata sulla base di dati storici relativi alle perdite su crediti e delle ragionevoli prospettive di incasso, applicando a tutti i crediti in essere percentuali di svalutazione diverse a seconda della anzianità del credito. La Società utilizza le rettifiche ai crediti per svalutazioni per riconoscere le perdite di valore sui crediti commerciali; tuttavia, quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l'importo dovuto, l'ammontare considerato irrecuperabile viene direttamente stornato dalla relativa attività finanziaria con contropartita, fino a capienza, le rettifiche ai crediti per svalutazioni e, per l'eventuale eccedenza, il conto economico.

31/12/2015 31/12/2014
Crediti non scaduti
Crediti Scaduti
14.538 82,09% 10.681 86,64%
entro 30 gg 1.566 8,84% 527 4,27%
da 30 a 60 gg 662 3,74% 532 4,32%
da 60 a 90 gg 96 0,54% 76 0,62%
oltre 90 gg 848 4,79% 512 4,16%
Totale 17.710 12.328

Nella seguente tabella viene esposto il dettaglio per fasce di scadenza dei crediti commerciali:

Non vi sono in essere garanzie e/o concessioni di finanziamenti ai clienti.

Il valore delle perdite su crediti registrate nel 2015 è pari ad € 412 mila, a fronte delle quali è stata utilizzata la voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni", stanziata in precedenti esercizi.

La Società ha in essere al 31 dicembre 2015 cessioni di crediti pro soluto per un importo di circa € 3,9 milioni. Tale cessione è stata regolata ai normali tassi di mercato ed è stata determinata da una momentanea esigenza di liquidità e dall'applicazione di condizioni migliorative rispetto ad altre tipologie di finanziamento.

I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring sono eliminati dall'attivo dello stato patrimoniale se e solo se i rischi ed i benefici correlati alla loro titolarità sono stati sostanzialmente trasferiti al cessionario. I crediti ceduti pro-solvendo e i crediti ceduti pro-soluto che non soddisfano il suddetto requisito rimangono iscritti nel bilancio della Società, sebbene siano stati legalmente ceduti; in tal caso una passività finanziaria di pari importo è iscritta nel passivo a fronte dell'anticipazione ricevuta.

Rischio variazione fair value

Con riferimento al prestito obbligazionario emesso a tasso fisso, la Società è esposta al rischio di variazione del fair value del prestito stesso al variare dei tassi di interesse.

Attività e passività finanziarie – fair value

Nella seguente tabella sono esposti, per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile e il fair value, compreso il relativo livello della gerarchia del fair value. Sono escluse le informazioni sul fair value delle attività e passività finanziarie non valutate al fair value quando il loro valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione dello stesso.

Fair value
Note Possedute per
la negoziazione
Finanziamenti
e crediti
Disponibili per
la vendita
Altre passività Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività
*Attività finanziarie disponibili per la vendita 10 79 79 79
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 2.013 2.013
Attività finanziarie non correnti 3 5 5
Attività finanziarie correnti 10 49 49
Crediti commerciali 7 17.710 17.710
Altri crediti 8 505 505
Passività
Finanziamenti da banche 4.793 4.793
Passività finanziarie non correnti 13 4.793 4.793
*Interest rate swap non di copertura
Scoperti di conto corrente
42 29 42
29
42
Finanziamenti da banche quota corrente 3.894 3.894
Prestito Obbligazionario
Altri debiti finanziari correnti
3.492
133
3.492
133
Totale passività finanziarie correnti 21 7.590
Debiti commerciali 17 10.252 10.252
Altri debiti 18 1.349 1.349

*Attività e passività rilevate al fair value

Gruppo CALEFFI

Rischio liquidità

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività della Società.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità della Società sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Al momento non si segnalano difficoltà per la Società ad ottenere linee di credito e finanziamenti.

Gestione del capitale

Le politiche di gestione del capitale da parte del Consiglio di Amministrazione prevedono il mantenimento di un livello elevato di capitale proprio al fine di mantenere un rapporto di fiducia con gli investitori, i creditori ed il mercato, consentendo altresì lo sviluppo futuro dell'attività. Inoltre, il Consiglio monitora la tipologia di azionisti, il rendimento del capitale, inteso dalla Società come patrimonio netto totale ed il livello di dividendi da distribuire ai detentori di azioni ordinarie. Talvolta la Società acquista sul mercato azioni proprie con tempistiche che dipendono dai prezzi di mercato. Le politiche di gestione del capitale della Società non hanno subito variazioni nel corso dell'esercizio.

34. Rapporti con controparti correlate e attività di direzione e coordinamento

La Caleffi non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di altre società od enti.

Gli immobili strumentali all'esercizio dell'attività della Società sono concessi in locazione alla stessa da parte della Pegaso S.r.l., società immobiliare interamente posseduta dagli amministratori Rita Federici e Giuliana Caleffi, in forza di contratto di locazione stipulato in data 30 agosto 2005. Il canone di locazione è pari ad € 250 mila aumentato proporzionalmente dell'incremento ISTAT su base annuale.

Il contratto di locazione aveva una durata di 8 anni ed è stato rinnovato automaticamente per ulteriori 8. La Pegaso S.r.l. ha acquisito la proprietà di tali immobili per effetto della scissione del ramo immobiliare della Società, effettuata con atto di scissione non proporzionale in data 27 settembre 2005.

Si segnala che è in essere con la Pegaso S.r.l. un contratto di affitto di un appartamento, sito in Via Milano a Viadana (MN), per un controvalore annuo complessivo di € 4 mila.

In data 20 settembre 2012 è stato sottoscritto con Pegaso S.r.l. un contratto di costituzione di diritto di superficie e servitù relativo al lastrico solare sul quale è installato l'impianto fotovoltaico. Il contratto ha una durata di 20 anni a partire dal 1 gennaio 2013 per un controvalore complessivo di € 850 mila.

Nell'esercizio 2015, la Capogruppo e la controllata Mirabello Carrara S.p.A., hanno rinnovato l'adesione al consolidato fiscale nazionale previsto dagli articoli 117 e seguenti del Tuir, D.P.R. 22 dicembre 1986 n° 917 per il triennio 2015-2017.

Guido Ferretti riveste la qualifica di Amministratore Delegato della Capogruppo ed è membro del Consiglio di Amministrazione della controllata Mirabello Carrara S.p.A..

Giuliana Caleffi è Presidente della Capogruppo e Presidente della controllata Mirabello Carrara S.p.A..

La Capogruppo, in data 17 giugno 2013, ha erogato alla Mirabello Carrara un finanziamento di € 1 milione, tasso 5,75% scadenza 31/05/2016. Tale finanziamento è stato rimborsato anticipatamente per la sua totalità nel corso dell'esercizio 2015. Al 31 dicembre 2015 gli interessi maturati ammontano ad € 49 mila.

La partecipazione di minoranza, pari al 30%, della controllata Mirabello Carrara S.p.A. è detenuta dalla Ermes S.r.l., società interamente posseduta da Giuliana Caleffi e Rita Federici.

RAPPORTI CON CONTROPARTI CORRELATE Effetto
a C.E.
Incidenza Incidenza
sul fatturato sul risultato al 31/12/15 al 31/12/15
lordo
Debito * Credito Incidenza
sui debiti
Incidenza
sui crediti
Incidenza
su PFN
Pegaso s.r.l. affitto immobili strumentali -254 0,62% 59,06% 536 0 5,23% 0,00% 5,23%
TOTALI -254 0,62% 59,06% 536 0 5,23% 0,00% 5,23%

* La voce "Debito al 31/12/2015" è relativa al valore attuale del debito per diritto di superficie

RAPPORTI CON SOCIETA' CONTROLLATE Vendite
merce
Servizi
erogati
Interessi
attivi
Acquisti
merce
Royalties Debito
al 31/12/15 al 31/12/15
Credito Incidenza
sui crediti
Incidenza
sui debiti
Incidenza
su PFN
Mirabello Carrara S.p.A. 84 140 49 661 95 0 164 0,93% 0,00% 0,00%
TOTALI 84 140 49 661 95 0 164 0,93% 0,00% 0,00%

35. Dettaglio compensi amministratori, sindaci e direttori generali della Capogruppo

Consiglio di Amministrazione

Cognome e Nome
(dati in migliaia di euro)
Carica Periodo
Carica
Scadenza
Carica
Emolumenti Benefici
non monetari
Altri
compensi
Caleffi Giuliana Presidente Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 30/04/2017 170 6 -
Ferretti Guido Amministratore Delegato Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 30/04/2017 245 - -
Federici Rita Vice Presidene Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 30/04/2017 160 - -
Favagrossa Raffaello Consigliere Caleffi S.p.A. 01/05 - 31/12 30/04/2017 13 - 5
Boselli Mario Consigliere Indipendente Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 30/04/2017 40 - -
Ravazzoni Roberto Consigliere Indipendente Caleffi S.p.A. 01/05 - 31/12 30/04/2017 25 - -

Collegio Sindacale

Cognome e Nome
(dati in migliaia di euro)
Carica Periodo
Carica
Scadenza
Carica
Emolumenti
Girelli Mauro Sindaco Effettivo/Presidente 01/01 - 31/12 30/04/2017 21
Camodeca Renato Sindaco Effettivo 01/01 - 31/12 30/04/2017 16
Ravicini Luciana Sindaco Effettivo 01/05 - 31/12 30/04/2017 16

La Società non ha erogato finanziamenti né ha assunto impegni per effetto di garanzie prestate ai membri dell'Organo di Amministrazione né del Collegio Sindacale.

36. Passività potenziali

Alla data di pubblicazione del presente bilancio non risultano passività potenziali di rilievo per cui risulti prevedibile un esborso futuro da parte della Società. Si segnala che nel mese di marzo 2016 la Società ha ricevuto da Consob una contestazione relativa alla mancata pubblicazione del documento informativo relativo ad operazione con parte correlata e un'altra contestazione in qualità di responsabile in solido con il Collegio Sindacale sempre in tema di parti correlate. Trattandosi di contestazioni ancora in fase iniziale e considerando che la Società dispone di ulteriori elementi e argomentazioni a supporto della regolarità delle procedure adottate, con il parere dei legali interpellati, si ritiene di non dover effettuare accantonamenti specifici.

37. Impegni e garanzie

Impegni

La Società ha in essere dal 2008 un impegno a sottoscrivere nel corso dell'esercizio 2016 e nei successivi, quote del Fondo Equilybra Capital Partners per un controvalore di € 63 mila.

Garanzie prestate

Le fideiussioni rilasciate dalla Società a diversi soggetti ammontano complessivamente ad € 934 mila.

La Società ha rilasciato garanzie per finanziamenti concessi alla controllata Mirabello Carrara S.p.A. per € 2.298 mila.

La Società ha rilasciato garanzie per affidamenti concessi alla controllata Mirabello Carrara S.p.A. per € 7.182 mila.

38. Eventi od operazioni significative non ricorrenti

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 si è registrato un evento/operazione rientrante nell'ambito previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006. Come indicato in tale Comunicazione, per eventi od operazioni significative non ricorrenti si intendono quelli il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Nel corso del 2015 è stato deliberato e sottoscritto un aumento di capitale del controvalore di € 3.437 mila. Per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo "Highlights 2015 di pag. 13.

39. Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 si è registrato un evento/operazione rientrante nell'ambito previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006. Come indicato in tale Comunicazione, per eventi od operazioni significative non ricorrenti si intendono quelli il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Nel corso del 2015 è stato deliberato e sottoscritto un aumento di capitale del controvalore di € 3.437 mila. Per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo "Highlights 2015" di pag. 13.

40. Eventi successivi alla chiusura del bilancio

Successivamente alla data di chiusura dell'esercizio non sono occorsi eventi tali da rendere l'attuale situazione patrimoniale, finanziaria ed economica sostanzialmente diversa da quella risultante dal bilancio al 31 dicembre 2015 o tali da richiedere rettifiche od annotazioni integrative allo stesso.

Si dichiara che la presente relazione, integrata degli allegati che lo compongono, è conforme alle risultanze dei libri e delle scritture contabili.

Viadana, 23 marzo 2016

Il Consiglio di Amministrazione

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO SEPARATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS. 58/98

I sottoscritti Guido Ferretti in qualità di "Amministratore Delegato" e Giovanni Bozzetti in qualità di "Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari" della Caleffi S.p.A., tenuto conto di quanto previsto dall'art. 154 bis commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, attestano:

a) l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa;

b) l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio separato relativo all'esercizio 2015.

Si attesta inoltre che il bilancio separato al 31 dicembre 2015

  • a) corrisponde alle risultanze contabili;
  • b) è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n° 38/2005 e quanto consta è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'Emittente;
  • c) la relazione sulla gestione contiene un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'Emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui è esposto.

Viadana, 23 marzo 2016

L'Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Guido Ferretti Giovanni Bozzetti

INFORMAZIONI RICHIESTE DALL'ARTICOLO 149-duodecies DEL REGOLAMENTO EMITTENTI

Il presente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2015 a fronte dei servizi forniti dalla società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A..

Tipologia servizio Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi (€/000)
Revisione Contabile Revisore della Capogruppo Società Capogruppo 65
Revisione Contabile Revisore della Capogruppo Società Controllata 18
Totale 83

ELENCO PARTECIPAZIONI DETENUTE AL 31/12/2015

(in migliaia di euro)
Denominazione Paese Sede Legale Capitale
Sociale
%
di possesso
diretta
Numero azioni
o quote
Valore
contabile
Criterio di
consolidamento
Mirabello Carrara S.p.A. Italia Largo Treves 2
20121 Milano
€ 1.170 70% 819.000 3.882 Integrale

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