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Vianini Lavori S.p.A.

Pre-Annual General Meeting Information Mar 30, 2017

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Pre-Annual General Meeting Information

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VIANINI S.p.A.

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 31 dicembre 2016

ASSEMBLEA DEL 21 APRILE 2017

ORDINE DEL GIORNO

    1. Presentazione del Bilancio d'esercizio e del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, corredati dalle Relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio dei Sindaci e della Società di Revisione; deliberazioni conseguenti;
    1. Nomina del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2017 2018 e 2019, previa determinazione del numero dei componenti e relativo compenso;
    1. Nomina del Collegio dei Sindaci per il triennio 2017 2018 e 2019 e determinazione degli emolumenti relativi;
    1. Relazione sulla remunerazione, ai sensi dell'art. 123 ter, comma 6 D.Lgs. 58/98; deliberazioni conseguenti.

Cariche sociali

Consiglio di Amministrazione

Presidente Albino Majore ** Amministratore Delegato Elvidio Tusino Consiglieri Carlo Carlevaris* Annalisa Mariani* Dario Trevisan*

Collegio dei Sindaci

Presidente Giovanni Ossola

Sindaci Effettivi Maria Assunta Coluccia Antonio Staffa

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Società di revisione Kpmg SpA

Rosario Testa

* Comitato degli Amministratori Indipendenti

** Nominato per Cooptazione il 6 febbraio 2017 a seguito delle dimissioni di Mario Delfini

DELEGHE CONFERITE

In osservanza della raccomandazione Consob del 20 febbraio 1997 n. 97001574 è indicata di seguito la natura delle deleghe conferite ai singoli componenti del Consiglio di Amministrazione

Presidente

Il Presidente ha il potere di compiere, con firma singola, tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione, con l'eccezione di quelli riservati all'Assemblea e al Consiglio di Amministrazione.

Amministratore Delegato

L'Amministratore Delegato ha il potere di compiere, con firma singola, gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione nei limiti della delega conferitagli dal Consiglio di Amministrazione.

INDICE

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO DEL GRUPPO E DELLA SOCIETÀ AL 31 DICEMBRE 2016 9
PROSPETTO DI RACCORDO TRA RISULTATO DEL PERIODO E PATRIMONIO NETTO
DELLA CAPOGRUPPO E GLI ANALOGHI DATI CONSOLIDATI 22
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31.12.2016 23
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO 31
LETTERA DI ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO 85
BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31.12.2016 89
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO 97
LETTERA DI ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO 137

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO DEL GRUPPO E DELLA SOCIETÀ AL 31 DICEMBRE 2016

PREMESSA

La presente Relazione sulla gestione è riferita al Bilancio consolidato e al Bilancio d'esercizio della Vianini SpA (di seguito anche "Il Gruppo") al 31 dicembre 2016, predisposti in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), agli International Accounting Standards (IAS) ed alle interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dalla Commissione Europea (in seguito "IFRS").

La presente Relazione va letta congiuntamente ai Prospetti contabili ed alle relative Note esplicative, che costituiscono il Bilancio consolidato ed il Bilancio d'esercizio relativi all'esercizio 2016.

* * * * * * * * * *

INFORMAZIONI SULLA GESTIONE

Situazione del Gruppo ed andamento della gestione

In data 13 aprile 2016 il Consiglio di Amministrazione della Vianini Industria SpA, ora Vianini SpA, ha deliberato l'acquisizione da ICAL 2 SpA, società sotto comune controllo, del 100% di Domus Italia SpA, attiva nel settore immobiliare. Il contratto di compravendita è stato sottoscritto in data 14 aprile 2016.

Sempre in data 13 aprile 2016, il Consiglio di Amministrazione della Vianini Industria SpA ha deliberato di procedere alla dismissione del business industriale in quanto non più di interesse della società.

L'operazione di acquisizione di Domus Italia SpA e la decisione di dismettere il business industriale, risponde all'esigenza di individuare nuove linee strategiche in grado di valorizzare il patrimonio di Vianini accrescendone le prospettive di rendimento.

Gli immobili detenuti dal Gruppo Domus Italia sono situati nel Comune di Roma che costituisce oggi uno dei principali mercati europei nel settore immobiliare e sono per il 99% ad uso abitativo e per l'1% ad uso commerciale.

I principali effetti economici dell'Operazione sono rappresentati sostanzialmente dall'incremento del fatturato derivante dalla locazione e dalla vendita dell'attivo immobiliare acquisito, nonché dall'incremento della marginalità e conseguentemente dall'accrescimento delle prospettive di rendimento del Gruppo.

Si rileva che la società acquisita e le sue controllate sono state consolidate alla data del 14 aprile 2016 (data di acquisizione) e pertanto il contributo al conto economico è relativo al periodo dal 14 aprile 2016 al 31 dicembre 2016.

Principali risultati economici e patrimoniali

Il Gruppo Vianini chiude l'esercizio 2016 con un risultato netto positivo per 10,9 milioni di euro, in forte aumento rispetto all'esercizio precedente, per effetto dell'acquisizione del Gruppo Domus Italia avvenuta il 14 aprile 2016 e della contestuale focalizzazione delle attività nel settore immobiliare.

L'attività di produzione di prefabbricati in cemento per i settori Infrastrutture e Trasporti (autostrade, ferrovie, metropolitane, acquedotti) è da considerarsi ormai residuale e soggetta a futura dismissione in linea con le deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione.

Di seguito si riportano i principali dati di Conto Economico consolidato al 31 dicembre 2016 con il confronto dei dati dell'esercizio precedente.

Valori in migliaia di euro 2016 2015 Var. % Conto
economico
attività
acquisite
2016
Conto
economico
a perimetro
costante
2016
Ricavi Operativi 49.499 12.923 283,0% 36.776 12.723
Costi per materie prime (7.112) (6.670) 6,6% - (7.112)
Costi del Personale (1.565) (1.525) 2,6% (233) (1.332)
Altri Costi operativi (26.070) (4.145) na (20.708) (5.362)
Totale Costi Operativi (34.747) (12.340) 181,6% (20.941) (13.806)
Margine Operativo Lordo 14.752 583 na 15.835 (1.083)
Ammortamenti, Svalutazioni ed Accantonamenti (589) (546) 7,9% (15) (574)
Risultato Operativo 14.163 37 na 15.820 (1.657)
Risultato della Gestione Finanziaria (968) 1.483 -165,3% (3.679) 2.711
Risultato ante Imposte 13.195 1.520 na 12.141 1.054
Imposte (2.263) (1.032) na (2.567) 304
Risultato Netto 10.932 488 na 9.574 1.358
Risultato attribuibile ai soci della controllante 6.984 488 na 5.626 1.358
Risultato attribuibile alle interessenze di terzi 3.948 - - 3.948 -

Il Gruppo Vianini ha registrato nell'esercizio 2016 Ricavi Operativi per 49,5 milioni di euro, in aumento rispetto al corrispondente esercizio del 2015 (12,9 milioni di euro) grazie, come detto, all'acquisizione del Gruppo Domus Italia il cui contributo, dalla data di acquisizione al 31 dicembre 2016, risulta pari a 36,8 milioni di euro, comprensivi di 13,7 milioni di euro di adeguamento al fair value degli investimenti immobiliari. I ricavi derivanti dalle attività industriali sono passati da 12,9 milioni di euro nel 2015 a 12,7 milioni di euro nel 2016.

L'acquisizione del Gruppo Domus Italia condiziona favorevolmente anche l'andamento del Margine Operativo Lordo che nell'esercizio, grazie al contributo per 15,8 milioni di euro del Gruppo Domus Italia, registra un saldo positivo di 14,8 milioni di euro in netta crescita rispetto a 583 mila euro del 2015.

Anche il Risultato Operativo, sempre grazie all'apporto del Gruppo Domus Italia (15,8 milioni di euro), registra un forte incremento rispetto al precedente esercizio attestandosi a 14,2 milioni di euro (37 mila euro al 31 dicembre 2015).

Il Risultato netto della Gestione Finanziaria, negativo per 968mila euro (saldo positivo per 1,5 milioni di euro al 31 dicembre 2015), risulta penalizzato dalla svalutazione pari a 4,9 milioni di euro operata nei confronti della correlata Parted 1982 Spa al fine di adeguarne il valore di carico al valore di Patrimonio Netto della stessa, come anche indicato nelle note esplicative. Il saldo comprende anche la plusvalenza registrata nella cessione di azioni quotate per circa 6,4 milioni di euro, i dividendi ricevuti su azioni quotate per circa 1,3 milioni di euro, al netto di oneri finanziari per 3,8 milioni di euro, dei quali 3,7 milioni di euro relativi alle società del Gruppo Domus.

Il Risultato del periodo risulta positivo per 10,9 milioni di euro (488mila euro nello scorso esercizio), di cui 7 milioni di euro di competenza del Gruppo Vianini. Il Gruppo Domus contribuisce a tale risultato per il periodo che va dalla data di acquisizione al 31 dicembre 2016 per 9,6 milioni di euro, di cui 5,6 milioni di euro di competenza degli azionisti della Vianini.

L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 è il seguente:

31/12/2016 31/12/2015
Attività Finanziarie Correnti 93 93
Disponibilità Liquide 30.362 28.678
Passività Finanziarie Non Correnti (210.672) -
Passività Finanziarie Correnti (37.153) (475)
(Indebitamento Finanziario Netto)
Posizione Finanziaria Netta1
(217.370) 28.296

(valori in migliaia di euro)

L'indebitamento finanziario netto è pari a 217,4 milioni di euro. L'incremento di 245,7 milioni di euro è sostanzialmente ascrivibile alla variazione di perimetro di consolidamento derivante dall'acquisizione del Gruppo Domus. Le passività finanziarie non correnti e correnti, riferibili alle società acquisite, sono pari rispettivamente a 210,7 e 32,3 milioni di euro.

Il Patrimonio Netto consolidato di Gruppo è pari a 100,9 milioni di euro al 31 dicembre 2016; il decremento di 7,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (108,3 milioni di euro) deriva principalmente dagli effetti negativi derivanti dal rilascio della riserva fair value delle partecipazioni quotate a seguito della loro cessione e della distribuzione dei dividendi al netto dell'utile del periodo.

Di seguito vengono riportati gli indici di bilancio ritenuti maggiormente significativi per il controllo della gestione aziendale:

2016 2015
Equity Ratio (Patrimonio Netto/totale attivo) 0,33 0,91
Indice di liquidità (Attività correnti/Passività correnti) 2,76 5,15
Indice di struttura 1° (Patrimonio Netto/Attività non correnti) 0,77 1,52
ROI (Return on Investment- Risultato operativo/Capitale investito)* 2,98 0,03
ROE (Return on Equity- Risultato d'esercizio/Patrimonio Netto)* 6,89 0,45

* valore percentuale

1 Si fa presente che la Posizione Finanziaria Netta così come indicata nella Comunicazione della Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006 che rinvia alla Raccomandazione dell'European Securities and Markets Authority - ESMA (ex CESR) del 10 febbraio 2005 è evidenziata nelle Note esplicative al Bilancio consolidato cui si rinvia.

Gli indici patrimoniali e finanziari evidenziano una solidità patrimoniale ed una buona capacità di far fronte agli impegni a breve scadenza utilizzando fonti a breve.

Gli indici economici risultano in netto miglioramento rispetto al 2015, per effetto del risultato operativo del settore immobiliare.

La riduzione dell'equity ratio e dell'indice di struttura 1° derivano dalla variazione del perimetro di consolidamento che ha comportato un aumento significativo delle Attività Correnti e Non Correnti ed in particolare dell'incremento delle Rimanenze e degli Investimenti Immobiliari che comprendono immobili in corso di costruzione e immobili destinati alla locazione.

Andamento della gestione del Gruppo

Attività Immobiliare

I ricavi operativi dalla data di acquisizione fino al 31 dicembre 2016 risultano pari a 36,8 milioni di euro e comprendono principalmente la variazione di rimanenze relativa agli immobili in corso di costruzione per un valore pari a 16,4 milioni di euro, i ricavi da locazione immobiliare per un valore pari a 3,9 milioni di euro e l'effetto positivo derivante dalla valutazione al fair value degli investimenti immobiliare al 31 dicembre 2016 per un valore pari a 13,7 milioni di euro.

Il Margine Operativo Lordo registra un saldo positivo pari a 15,8 milioni di euro.

Il Risultato netto del periodo risulta pari a 9,6 milioni di euro, di cui 5,6 milioni di euro di competenza degli azionisti della Vianini.

Attività produzione manufatti cemento.

Per quanto attiene le attività di produzione di manufatti cemento, il Gruppo Vianini registra nell'esercizio 2016 Ricavi Operativi per 12,7 milioni di euro, in diminuzione dell'1,5% rispetto ai ricavi registrati nell'esercizio 2015 (12,9 milioni di euro).

Il Margine Operativo Lordo del 2016 registra un saldo negativo pari a 1,1 milioni di euro rispetto al saldo positivo pari a 583 mila euro registrato nell'esercizio 2015.

Il Risultato netto del periodo risulta pari a 1,4 milioni di euro grazie al contributo positivo della gestione finanziaria (2,7 milioni di euro) ed è interamente di competenza degli azionisti della Vianini.

Rapporti con imprese correlate

L'operazione di acquisizione del Gruppo Domus Italia si configura come un'operazione tra parti correlate in quanto ICAL 2 SpA e Vianini SpA sono sottoposte al comune controllo di FGC SpA. Tenuto conto del fatto che l'operazione costituisce una operazione di maggiore rilevanza tra parti correlate, la stessa è stata pertanto approvata, in conformità con quanto disposto dal regolamento n. 17221/2010 adottato dalla Consob e dalla procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate adottata da Vianini, dopo aver acquisito il parere del Comitato degli Amministratori Indipendenti. Per maggiori dettagli sulla sopraccitata operazione si rinvia ai comunicati, al Documento informativo relativo ad operazioni tra parti correlate di maggiore rilevanza e al relativo supplemento richiesto dall'autorità di vigilanza e pubblicati sul sito internet della Società.

Per quanto concerne le operazioni effettuate con "parti correlate" così come definite dal Principio Contabile IAS 24, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse rientrano nell'ordinario esercizio dell'attività operativa e della connessa attività finanziaria e sono regolate a condizioni equivalenti a quelle di mercato.

Le informazioni relative ai rapporti in essere al 31 dicembre 2016 con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione della Consob del 28 luglio 2006, sono dettagliate nella Nota n. 27 del Bilancio consolidato.

Gestione dei rischi

L'attività della Vianini e delle sue controllate è sottoposta a vari rischi finanziari: rischio di mercato, rischio di liquidità, rischio di credito, rischio di variazione dei flussi finanziari. La gestione dei rischi finanziari è svolta nell'ambito di precise direttive di natura organizzativa che disciplinano la gestione degli stessi e il controllo di tutte le operazioni che hanno stretta rilevanza nella composizione delle attività e passività finanziarie e/o commerciali.

Rischio di mercato

In merito al settore industriale, il Gruppo è esposto in misura contenuta alle oscillazioni del prezzo delle materie prime in forza sia delle clausole di cautela introdotte negli accordi con fornitori, sia delle clausole revisionali contenute in alcuni contratti.

Per quanto riguarda il settore immobiliare, gli investimenti immobiliari del gruppo sono valutati al fair value e le relative variazioni sono contabilizzate a Conto Economico. Le condizioni favorevoli riscontrabili sul mercato del credito in termini di tassi di interesse accompagnate dalla volatilità dei mercati finanziari, hanno comportato un crescente afflusso di capitali nel settore immobiliare. Il Gruppo monitora costantemente l'andamento del mercato residenziale italiano e romano; nel 2016 si sono registrati segnali di miglioramento sia per quanto riguarda la domanda di locazione che di acquisto di immobili.

Rischio di liquidità

Il Rischio di liquidità fa riferimento alle disponibilità di risorse finanziarie, all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale. In particolare i flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono gestite dalla società con l'obiettivo di garantire un'efficace ed un'efficiente gestione delle risorse finanziarie. Il Gruppo soddisfa i fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti attraverso i flussi generati costantemente dall'attività operativa oltre all'utilizzo delle linee di credito a disposizione.

Rischio di credito

Per quanto attiene il settore immobiliare, il Gruppo minimizza il rischio tramite un'attività preventiva di credit check che consiste nella verifica dell'affidabilità e solvibilità di tutti i clienti che richiedono la locazione di immobili. Tale controllo viene effettuato in fase di accettazione del cliente stesso con l'ausilio di fonti dati esterne ed interne. Il Gruppo effettua tempestive attività post acquisizione mirate al recupero crediti, quali:

  • azioni di sollecito verso i clienti;
  • azioni di recupero credito scaduto diversificate per strategia, portafoglio e profilo cliente;

misurazione e monitoraggio dello stato dei crediti tramite strumenti di reportistica. Come risultato di questa efficace azione si rileva una limitata concentrazione dei crediti.

Per quanto attiene il settore industriale, Il Gruppo non presenta aree di rischio di credito particolarmente rilevanti; le procedure operative consentono un controllo del rischio connesso al credito, limitando la vendita di prodotti e/o servizi a clienti che abbiano un adeguato livello di affidamento e di garanzie.

Rischio di variazione dei flussi finanziari

Tale rischio riguarda le variabilità dei flussi finanziari a seguito delle oscillazioni dei tassi di interesse sul mercato. Il Gruppo risulta esposto a tale rischio in quanto i finanziamenti in essere sono a tasso variabile nei confronti di enti creditizi. I rischi connessi al mercato dei capitali sono attentamente monitorati in modo da poter intervenire con la necessaria tempestività in caso di modifica delle condizioni del mercato.

Il debito finanziario nei confronti delle banche ammonta al 31 dicembre 2016 a 214,9 milioni di euro. In particolare, a fronte del rischio di variazione dei tassi di interesse, si rileva che è stato sottoscritto un Accordo di Hedging, in cui si prevede, a far data dal 1 gennaio 2017, la copertura per un ammontare nozionale pari complessivamente a 80 milioni di euro.

Rischio ambiente e sicurezza

Le aree di rischio relative alla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori sono gestite nel rigoroso rispetto delle norme di legge e regolamentari.

Continuità aziendale

Oltre a quanto evidenziato nel paragrafo dedicato ai rischi aziendali, non si rilevano problematiche riguardanti la continuità aziendale poiché il Gruppo è dotato di adeguate linee di credito e non presenta situazioni di incertezza tali da comprometterne la capacità di svolgimento dell'attività operativa.

Altre informazioni

Alla data di chiusura dell'esercizio 2016 il Gruppo contava alle proprie dipendenze 31 unità (28 nel 2015) di cui 23 operai, 6 impiegati e 2 dirigenti. La media degli addetti nei dodici mesi del 2016 risulta essere di 32 unità (29 nel 2015).

Nel corso dell'esercizio le Società del Gruppo non hanno effettuato attività di ricerca e sviluppo.

Per l'informativa per settori di attività, con riferimento ai ricavi, ai costi e agli investimenti, si rinvia alle Note esplicative al Bilancio consolidato.

In allegato alla presente Relazione viene fornito il prospetto di raccordo fra il Risultato del periodo ed il Patrimonio Netto di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo come richiesto dalla Comunicazione della Consob n. DEM/6064293 del 28/07/2006.

Prevedibile evoluzione delle attività

Sono proseguite le attività finalizzate alla dismissione del ramo aziendale industriale. Relativamente alle attività del settore immobiliare si segnala che la locazione degli immobili già ultimati procede regolarmente e che il relativo reddito è comunque garantito.

La consegna degli ulteriori immobili ancora in costruzione è prevista nei prossimi mesi.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio

Non si segnalano eventi successivi di rilevante interesse.

INFORMAZIONI SULLA CAPOGRUPPO

Il Bilancio separato al 31 dicembre 2016 della Vianini SpA evidenzia Ricavi Operativi pari a 12,7 milioni di euro, con un decremento dell'1,5% rispetto al precedente esercizio (12,9 milioni di euro), comprendenti la produzione di traverse ferroviarie per RFI (7,3 milioni di euro) e di conci per l'Acquedotto di Caposele (5,9 milioni di euro) al netto di svalutazioni effettuate su prodotti finiti considerati obsoleti per circa 468mila euro.

Il Margine Operativo Lordo è negativo per 1,1 milioni di euro in diminuzione rispetto a quello registrato al 31 dicembre 2015 (positivo per circa 592mila euro) per effetto di svalutazioni operate sul magazzino per circa 870 mila euro e per un differente mix produttivo legato al differente stato di avanzamento delle commesse che ha comportato maggiori costi per trasporti e per servizi.

Il Risultato della gestione finanziaria è positivo per 4,2 milioni di euro (positivo per 602 mila euro al 31 dicembre 2015) per effetto principalmente della plusvalenza registrata nella cessione di azioni quotate per circa 7,7 milioni di euro e dei dividendi incassati per 1,3 milioni di euro al netto della svalutazione pari a 4,9 milioni di euro operata nei confronti della correlata Parted 1982 Spa al fine di adeguarne il valore di carico al Patrimonio netto della stessa.

Il Bilancio separato al 31 dicembre 2016 della Vianini SpA rileva un utile netto di 2,8 milioni di euro (utile netto di 488mila euro del 31 dicembre 2015).

Il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2016 ammonta a 95,5 milioni di euro contro i 108,1 milioni di euro al 31 dicembre 2015; la diminuzione è ascrivibile al rilascio della riserva fair value a seguito della cessione delle azioni quotate in portafoglio.

La Posizione Finanziaria Netta è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2015
Attività finanziarie correnti 230 880
Disp. Liquide e mezzi equivalenti 27.409 28.639
Passività finanziarie correnti (4.813) (476)
Posizione finanziaria netta2 22.826 29.043

La Posizione Finanziaria Netta si decrementa di 6,2 milioni di euro principalmente per effetto dell'andamento del capitale circolante e del fabbisogno di cassa operativo.

2 Si fa presente che la Posizione Finanziaria Netta così come indicata nella Comunicazione della Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006 che rinvia alla Raccomandazione dell'European Securities and Markets Authority - ESMA (ex CESR) del 10 febbraio 2005 è evidenziata nelle Note esplicative al Bilancio d'esercizio cui si rinvia

Alla data di chiusura dell'esercizio 2016 Vianini Spa contava alle proprie dipendenze 26 unità (28 nel 2015) di cui 23 operai, 2 impiegati ed 1 dirigente. La media degli addetti nei dodici mesi del 2016 risulta essere di 27 unità (29 nel 2015).

Andamento Società Controllate

Ind 2004 Srl, attualmente non operativa, ha concluso l'esercizio nel 2016 con una perdita netta di 4mila euro.

Vianini Energia Srl, costituita nel 2010 per la costruzione e l'esercizio di impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile di impianto fotovoltaico attualmente non risulta ancora operativa, ha concluso l'esercizio nel 2016 con un risultato negativo di 4mila euro in linea con quello registrato nel 2015.

Informazioni Aggiuntive

Il Consiglio di Amministrazione dell'11 marzo 2016 ha confermato anche per il 2016 l'incarico di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari della Società al Dott. Rosario Testa.

L'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Vianini Industria SpA, tenutasi in data 28 giugno 2016, ha approvato la modifica degli articoli 1 (Denominazione) e 4 (Oggetto) dello Statuto Sociale. Per effetto di tali modifiche la Società è denominata Vianini SpA ed avrà come oggetto principale "l'acquisto, la vendita, la permuta, la locazione, l'amministrazione, la costruzione e la gestione di beni immobili ed ogni attività immobiliare attinente ed affine". L'Assemblea ha altresì approvato l'introduzione nello Statuto Sociale dell'articolo 17 (Norma transitoria) che consentirà alla società di continuare ad esercitare l'attività industriale fino alla dismissione del business, con termine ultimo al 31 maggio 2018.

In data 22 settembre 2016 si è concluso il periodo di offerta in opzione agli Azionisti di Vianini, effettuata ai sensi dell'art. 2437-quater, commi 1 e 2, del codice civile a seguito del diritto di recesso esercitato dagli Azionisti conseguente alla deliberazione assunta dell'Assemblea Straordinaria che ha deliberato la modifica dell'oggetto sociale della Società. L'offerta ha avuto ad oggetto n. 3.295.057 azioni ordinarie Vianini in relazione alle quali era stato esercitato dagli aventi diritto il recesso. All'esito dell'offerta sono stati validamente esercitati diritti di opzione e/o di prelazione su tutte le Azioni.

Capitolium SpA, società interamente controllata da Caltagirone SpA che deteneva, direttamente e indirettamente una partecipazione pari al 70,93% del capitale sociale di Vianini, ha esercitato diritti di opzione e di prelazione per complessive n. 3.292.458 Azioni. A seguito di ciò, il Gruppo Caltagirone detiene attualmente una quota pari all'81,869% del capitale della Vianini SpA.

Il 6 febbraio 2017 Mario Delfini ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Consigliere. Nella stessa seduta il Consiglio di Amministrazione, prendendo atto delle dimissioni, ha provveduto a nominare nuovo consigliere, in regime di cooptazione, l'Ing. Albino Majore, che ha assunto la carica di Presidente della Società.

Per una più completa informativa sul sistema di Corporate Governance di Vianini SpA e sull'assetto proprietario, come richiesto dall'art. 123 bis del Testo Unico della Finanza, si rinvia alla "Relazione annuale sul Governo Societario e gli Assetti proprietari", predisposta tenuto conto delle indicazioni e delle raccomandazioni di Borsa Italiana SpA e pubblicata come previsto dall'art. 89 bis del Regolamento Emittenti e consultabile sul sito Internet della società www.vianinispa.com alla sezione InvestorRelations/CorporateGovernance/Documentisocietari.

È messa a disposizione presso la sede sociale e sul sito Internet della società www.vianinispa.com alla sezione InvestorRelations/CorporateGovernance/Documentisocietari, la Relazione sulla Remunerazione nella quale, come richiesto dall'art.123 ter del Testo Unico, sono riportate le informazioni riguardanti la politica adottata dalla Società circa la remunerazione e i compensi corrisposti ai componenti l'organo di amministrazione e controllo e le informazioni sulle partecipazioni detenute dagli stessi.

La Società non possiede né direttamente né indirettamente azioni proprie e/o della propria controllante e non ha acquisito o ceduto, nel corso dell'esercizio azioni proprie né azioni della propria controllante.

La Società Capogruppo non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e ss. del Codice Civile.

Proposte all'Assemblea

Signori Azionisti,

sottoponiamo alla Vostra approvazione il Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Prospetto di Variazione del Patrimonio Netto, dal Rendiconto finanziario e dalle relative Note esplicative, nonché i relativi allegati e la relazione sull'andamento della gestione.

Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti di ripartire l'utile d'esercizio conseguito dalla Capogruppo Vianini SpA di euro 2.824.435 come segue:

  • 141.221,75 euro quale 5% destinato alla riserva legale ex art. 2430 del Codice Civile;
  • 42.366,52 euro quale 1,50% a disposizione del Consiglio di Amministrazione in conformità all'art. 14 dello Statuto Sociale;
  • 2.640.846,73 euro da riportare a nuovo.

Il Consiglio di Amministrazione, infine, propone la distribuzione di un dividendo complessivo pari a 1.505.269,35 euro corrispondente a 0,05 euro per ciascuna delle 30.105.387 azioni ordinarie attualmente in circolazione mediante il parziale utilizzo della Riserva costituita da utili relativi a esercizi fino al 31 dicembre 2007 portati a nuovo.

Il Consiglio di Amministrazione infine propone la data del 22 maggio 2017 per lo stacco della cedola del dividendo, con riferimento alle evidenze nei conti al termine del 23 maggio 2017 ai fini della legittimazione al pagamento degli utili e di fissare la data di pagamento del dividendo, al netto della ritenuta di legge in quanto applicabile, a partire dal 24 maggio 2017 presso gli intermediari incaricati tramite il Sistema di Gestione Accentrata Monte Titoli SpA.

Roma, 10 marzo 2017 P. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Il Presidente Albino Majore

PROSPETTO DI RACCORDO TRA RISULTATO DEL PERIODO E PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO E GLI ANALOGHI DATI CONSOLIDATI

(in migliaia di euro)

31.12.2016
Risultato del
periodo
Patrimonio Netto
Patrimonio Netto e risultato del periodo come
riportati nel bilancio del periodo della società
controllante
2.824 95.508
Effetto del consolidamento delle società controllate 1.514 52.987
Effetto della valutazione al Patrimonio Netto delle
imprese collegate
- -
Eliminazione dividendi (1.900) -
Eliminazione profitti e perdite realizzate
infragruppo
- -
Altre variazioni 8.494 10.192
Attribuzione alle minoranze delle quote di loro competenza (3.948) (57.780)
Patrimonio Netto e risultato del periodo come
riportati nel bilancio consolidato
6.984 100.907

VIANINI SpA

BILANCIO CONSOLIDATO

31 dicembre 2016

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

ATTIVITA' note 31.12.2016 31.12.2015
Attività immateriali a vita definita 1 127 46
Immobili,
impianti
e
macchinari
2 5.107 5.397
Investimenti immobiliari 3 180.046 -
Partecipazioni valutate al Patrimonio Netto 4 10 10
Partecipazioni e titoli non correnti 5 14.338 65.178
Attività
finanziarie
non
correnti
6 40 28
Imposte
differite
attive
7 6.555 375
TOTALE
ATTIVITA'
NON
CORRENTI
206.223 71.034
Rimanenze 8 213.847 2.320
Attività per lavori in corso su ordinazione 9 4.173 4.196
di cui verso parti correlate - 575
Crediti
commerciali
10 16.283 10.747
di cui verso parti correlate 10.305 2.815
Attività
finanziarie
correnti
11 93 93
di cui verso parti correlate 90 87
Attività
per imposte correnti
7 1.159 -
Altre
attività
correnti
12 2.642 1.409
di cui verso parti correlate 2.345 1.189
Disponibilità
liquide
e
mezzi
equivalenti
13 30.362 28.678
di cui verso parti correlate 26 7
TOTALE
ATTIVITA'
CORRENTI
268.559 47.443
TOTALE
ATTIVITA'
474.782 118.477
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' note 31.12.2016 31.12.2015
Capitale
sociale
30.105 30.105
Altre
riserve
63.818 77.705
Utile
(Perdita)
di
Esercizio di Gruppo
6.984 488
Patrimonio
Netto
del
Gruppo
100.907 108.298
Patrimonio
Netto
di
azionisti
Terzi
57.780 -
TOTALE
PATRIMONIO
NETTO
14 158.687 108.298
Fondi
per
benefici ai
dipendenti
15 290 252
Passività finanziarie non correnti 16 210.672 -
Fondi
non correnti
17 3.300 -
Imposte
differite
passive
7 4.674 710
TOTALE PASSIVITA'
NON
CORRENTI
218.936 962
Fondi
correnti
17 921 921
Debiti
commerciali
18 10.752 7.044
di cui verso parti correlate 5.946 722
Passività
finanziarie
correnti
16 37.153 475
di cui verso parti correlate 31.383 174
Debiti per imposte
correnti
6 - 25
Altre
passività
correnti
19 48.333 752
di cui verso parti correlate 45.666 -
TOTALE PASSIVITA'CORRENTI 97.159 9.217
TOTALE PASSIVITA' 316.095 10.179
TOTALE
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
474.782 118.477
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO note 2016 2015
Ricavi delle
vendite
e
delle
prestazioni di
servizi
16.673 11.214
di cui verso parti correlate 8.872 2.423
Variazione prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e
finiti
15.974 -
Variazione rimanenze lavori in corso (24) 1.605
Altri ricavi 16.876 104
di cui verso parti correlate 2.981 24
TOTALE
RICAVI
OPERATIVI
20 49.499 12.923
Costi
per
materie
prime
(7.112) (6.670)
di cui verso parti correlate (850) (781)
Costi
del
Personale
(1.565) (1.525)
Altri
Costi
operativi
(26.070) (4.145)
di cui verso parti correlate (16.021) (159)
TOTALE
COSTI
OPERATIVI
21 (34.747) (12.340)
MARGINE
OPERATIVO
LORDO
14.752 583
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 22 (589) (546)
RISULTATO
OPERATIVO
14.163 37
RISULTATO NETTO DELLE PARTECIPAZIONI
VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
- -
Proventi Finanziari 7.785 1.563
di cui verso parti correlate 1.316 1.341
Oneri Finanziari (8.753) (80)
di cui verso parti correlate (365) (27)
RISULTATO
NETTO DELLA GESTIONE
FINANZIARIA
23 (968) 1.483
RISULTATO
ANTE
IMPOSTE
13.195 1.520
Imposte 7 (2.263) (1.032)
RISULTATO
DELL'ESERCIZIO
10.932 488
Soci controllanti 6.984 488
Interessenze di pertinenza di terzi 3.948
-
Utile (perdita) base per azione (euro per 1 azione) 24 0,232 0,016
Utile (perdita) diluito per azione (euro per 1 azione) 24 0,232 0,016

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) NOTE 2016 2015
Utile/(Perdita) dell'esercizio rilevato a Conto Economico
Altre componenti del conto economico complessivo:
Componenti che possono essere riclassificate
successivamente nell'utile (perdita) dell'esercizio
Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie
disponibili per la vendita al netto dell'effetto fiscale
Fair value strumenti finanziari derivati
Componenti non saranno mai riclassificate nell'utile
(perdita) dell'esercizio
5 10.932
(13.597)
(1.173)
488
2.178
Effetto utili/(perdite) attuariali dei piani a benefici definiti al netto
dell'effetto fiscale
15 - (9)
Totale altre componenti del conto economico complessivo (14.770) 2.169
Utile/(Perdita) Complessivo rilevato nell'esercizio (3.838) 2.657
Attribuibile a :
Soci della Controllante
Interessenze di pertinenza di terzi
(7.305)
3.467
2.657
-

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Capitale
Sociale
Riserva
Legale
Riserva
Straordinaria
Riserva
Fair
Value
Altre
Riserve
Risultato
del
periodo
di
Gruppo
Totale
PN di
Gruppo
Totale
patrimonio
netto di
Terzi
Totale
patrimonio
netto
in migliaia di euro
Saldo al 1 gennaio
2015
Operazioni con gli
azionisti
30.105 4.086 38.255 11.419 22.124 258 106.247 - 106.247
Risultato esercizio
precedente a nuovo
Somme a disposizione
del CdA
13 245
(4)
(258) -
(4)
-
(4)
Dividendi distribuiti (602) (602) (602)
Totale operazioni con
gli azionisti
Variazione netta riserva
- 13 - - (361) (258) (606) - (606)
TFR (9) (9) (9)
Variazione riserva fair
value
2.178 2.178 2.178
Risultato del periodo 488 488 488
Utile/(Perdita)
Complessivo rilevato
nell'esercizio
- - - 2.178 (9) 488 2.657 - 2.657
Saldo al 31 dicembre
2015
30.105 4.099 38.255 13.597 21.754 488 108.298 - 108.298
Saldo al 1 gennaio
2016
30.105 4.099 38.255 13.597 21.754 488 108.298 - 108.298
Operazioni con gli
azionisti
Risultato esercizio 488 (488) -
precedente a nuovo -
Somme a disposizione
del CdA
(7) (7) (7)
Dividendi distribuiti (602) (602) (602)
Variazione perimetro di
consolidamento
54.313 54.313
Totale operazioni con
gli azionisti
- - - - (121) (488) (609) 54.313 53.704
Variazione netta riserva
TFR
- -
Derivati (692) (692) (481) (1.173)
Variazione riserva fair
value
(13.597) (13.597) (13.597)
Risultato del periodo 6.984 6.984 3.948 10.932
Utile/(Perdita)
Complessivo rilevato
nell'esercizio
- - - (13.597) (692) 6.984 (7.305) 3.467 (3.838)
Altre variazioni 522 522 522
Saldo al 31 dicembre
2016
30.105 4.099 38.255 - 21.464 6.984 100.907 57.780 158.687

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

in migliaia di euro Nota 31.12.2016 31.12.2015
DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
DELL'ANNO PRECEDENTE 13 28.678 29.374
Utile (Perdita) dell'esercizio 10.932 488
Ammortamenti 589 603
(Rivalutazioni) e Svalutazioni 4.947 -
(Rivalutazione) investimenti immobiliari (13.677) -
Risultato della gestione finanziaria 2.431 (1.483)
(Plusvalenze) Minusvalenze da Alienazioni (6.294) -
Imposte 2.263 1.032
Variazione Fondi per benefici ai dipendenti 38 (112)
Variazione Fondi non correnti/correnti 3.300 (57)
FLUSSO DI CASSA OPER.PRIMA VAR.CAP.CIRC. 4.529 471
(Incremento) Decremento Rimanenze (15.088) (1.655)
(Incremento) Decremento Crediti Commerciali (387) 609
Incremento (Decremento) Debiti Commerciali 3.414 1.025
Variazione altre attività e passività non corr./ corr 7.385 (410)
Variazioni imposte correnti e differite (250) (85)
FLUSSO DI CASSA OPERATIVO (397) (45)
Dividendi incassati 1.296 1.341
Interessi incassati 22 222
Interessi pagati (3.210) (80)
Imposte pagate (780) (923)
A) FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITA' OPERATIVE (3.069) 515
Investimenti in Attività Immateriali (29) (14)
Investimenti in Attività Materiali (204) (185)
Investimenti in Partecipazioni e Titoli Non Correnti (31.801) -
Realizzo Vendita partec.e tit.non corr. 25.344 -
Variazioni Attività Fin. non correnti (12) -
Variazioni Attività Fin. correnti 819 (4)
Altre Var. Attiv. Investimento (35.640)
B) FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (41.523) (203)
Variazioni Passività Fin. non correnti 152.061 -
Variazioni Passività Fin. correnti (105.183) (406)
Dividendi Distribuiti (602) (602)
C) FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITA' FINANZIARIE 46.276 (1.008)
D) Differenze Cambio Disponibilità Liquide e Mezzi Equivalenti - -
Variazione Netta delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI
1.684 (696)
EQUIVALENTI DELL'ANNO IN CORSO (A+B+C+D) 13 30.362 28.678

VIANINI SpA

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

31 dicembre 2016

Informazioni generali

Il Gruppo Vianini a seguito dell'acquisizione del Gruppo Domus Italia avvenuta il 14 aprile 2016 opera principalmente nel settore immobiliare con un portafoglio di unità abitative site in Roma prevalentemente destinate alla locazione. L'attività di produzione di prefabbricati in cemento armato per i settori Infrastrutture e trasporti (autostrade, ferrovie, metropolitane, acquedotti) è da considerarsi ormai residuale e soggetta a futura dismissione in linea con le deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione.

La Vianini SpA (la Capogruppo) è una Società per Azioni avente sede legale a Roma (Italia), Via Montello 10, con durata fino al 31 dicembre 2100.

Alla data della presente relazione, l'azionista in possesso di azioni in misura superiore al 3% del capitale sociale, così come risulta dal Libro Soci alla data del 31 dicembre 2016 e dalle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 è:

Francesco Gaetano Caltagirone:

La predetta partecipazione è detenuta:

  • Direttamente (0,173%);
  • Indirettamente tramite le società:
  • Caltagirone SpA: 54,141% Capitolium SpA: 27,728%

Il presente Bilancio consolidato del Gruppo Vianini è stato approvato in data 10 marzo 2017 dal Consiglio di Amministrazione che ha autorizzato la diffusione degli elementi principali del Bilancio stesso.

Alla data di predisposizione del presente bilancio, la controllante ultima è la FGC SpA, per effetto delle azioni detenute tramite proprie controllate.

Conformità ai principi contabili IFRS/IAS

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, redatto sul presupposto della continuità aziendale della Capogruppo e delle imprese controllate, è stato predisposto ai sensi degli artt. 2 e 3 del D.Lgs 38/2005 ed in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), alle interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dalla Commissione Europea e in vigore

alla data di bilancio, nonché ai precedenti International Accounting Standard (IAS). Per semplicità l'insieme di tutti i principi e delle interpretazioni è di seguito definito con "IFRS". Nella predisposizione del presente documento si è tenuto conto delle disposizioni dell'articolo 9 del decreto legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, delle disposizioni del Codice Civile, delle Delibere della Consob n. 15519 ("Disposizioni in materia di schemi di bilancio da emanare in attuazione dell'art. 9, comma 3, del decreto legislativo n. 38/2005") e n. 15520 ("Modificazioni ed integrazioni al regolamento recante norme di attuazione del decreto legislativo n. 58/1998") entrambe del 27 luglio 2006, nonché della Comunicazione della Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 ("Informativa societaria degli emittenti quotati e degli emittenti aventi strumenti finanziari diffusi tra il pubblico di cui all'art. 116 del TUF").

Base di presentazione CRITERI DI PRESENTAZIONE

Il Bilancio consolidato è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalle relative Note esplicative.

Relativamente alla presentazione di tali schemi il Gruppo ha operato le seguenti scelte:

  • la Situazione Patrimoniale-Finanziaria espone separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti;
  • il Conto Economico è classificato in base alla natura dei costi;
  • il Conto Economico Complessivo, partendo dal risultato di esercizio, espone l'effetto degli utili e delle perdite rilevati direttamente a Patrimonio Netto;
  • il Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto è presentato in base al metodo delle variazioni di patrimonio;
  • il Rendiconto Finanziario è presentato utilizzando il metodo indiretto.

Il criterio generale adottato è il costo storico ad eccezione delle voci di bilancio rilevate e misurate al fair value in base a specifici IFRS come descritto nei criteri di valutazione esposti di seguito.

Gli IFRS sono stati applicati coerentemente con le indicazioni fornite nel "Framework for the preparation and presentation of financial statements" e non si sono verificate criticità che abbiano richiesto il ricorso a deroghe ai sensi dello IAS 1, paragrafo 19.

Si ricorda che la Consob con Delibera n. 15519 del 27 luglio 2006 ha richiesto che nei citati prospetti di bilancio vengano evidenziate, qualora di importo significativo, sotto-voci aggiuntive a quelle già specificatamente richieste dallo IAS 1 e negli altri principi internazionali al fine di evidenziare distintamente dalle voci di riferimento gli ammontari delle posizioni e delle transazioni con parti correlate, nonché relativamente al Conto Economico, i componenti positivi o negativi di reddito derivanti da operazioni non ricorrenti o inusuali.

Le attività e passività sono esposte separatamente e senza operare compensazioni.

Il Bilancio consolidato è presentato in migliaia di euro e tutti i valori sono espressi in migliaia di euro, tranne quando diversamente indicato.

I principi e criteri contabili applicati nel presente Bilancio sono conformi a quelli adottati per la redazione del Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2015.

È presentato inoltre il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 della Capogruppo Vianini SpA, predisposto secondo gli IFRS come sopra definiti.

Principi contabili e interpretazione applicabili e di prossima applicazione

Principi contabili ed emendamenti agli standard adottati dal Gruppo

A partire dal 1° gennaio 2016, il Gruppo ha adottato i seguenti nuovi principi contabili:

  • "Equity Method in Separate Financial Statements (Amendments to IAS 27)". Tale documento è stato adottato dall'Unione Europea con il Regolamento n.2441 del 23 dicembre 2015. Le modifiche consentono alle entità di utilizzare l'equity method per contabilizzare gli investimenti in controllate, joint ventures e collegate nel bilancio separato.
  • Emendamenti allo IAS 1 "Presentation of Financial Statements". Tali emendamenti sono stati adottati dall'Unione Europea con il Regolamento n.2406 del 19 dicembre 2015. L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto Disclosure Initiative che ha lo scopo di migliorare la presentazione e la divulgazione delle informazioni finanziarie nelle relazioni finanziarie e a risolvere alcune delle criticità segnalate dagli operatori.
  • "Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle". Tale documento è stato adottato dall'Unione Europea con il Regolamento n.2343 del 16 dicembre 2015. Le modifiche introdotte riguardano i seguenti principi: IFRS 5 Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations, IFRS 7 Financial Instruments: Disclosure, IAS 19 Employee Benefits, IAS 34 Interim Financial Reporting.

  • "Clarification of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation (Amendments to IAS 16 and IAS 38)"; tali emendamenti chiariscono che un metodo di ammortamento basato sui ricavi generati dall'asset (c.d. revenue-based method) non è ritenuto appropriato in quanto riflette esclusivamente il flusso di ricavi generati da tale asset e non, invece, la modalità di consumo dei benefici economici incorporati nell'asset. Tali emendamenti sono stai adottati dall'Unione Europea con il Regolamento n.2015 del 3 dicembre 2015.

  • "Accounting for Acquisitions of Interests in Joint Operations (Amendments to IFRS 11 Joint Arrangements)". Tale documento è stato adottato dall'Unione Europea con il Regolamento n.2173 del 25 novembre 2015. Le modifiche apportate allo IFRS 11 chiariscono le modalità di contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in una joint operation che rappresenta un business.
  • Emendamenti allo IAS 16 e allo IAS 41 inerenti le coltivazioni (Bearer Plants). Secondo tali emendamenti, adottati dall'Unione Europea con il Regolamento n.2113 del 24 novembre 2015, le coltivazioni possono essere rilevate al costo in luogo del fair value. Diversamente, il raccolto continua ad essere rilevato al fair value.
  • "Investment Entities: Applying the Consolidation Exception (Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28)". L'emendamento, adottato dall'Unione Europea con il Regolamento n.1703 del 23 settembre 2016, ha chiarito tre questioni legate al consolidamento di una investment entity.

Principi contabili e interpretazioni su standard efficaci per gli esercizi finanziari successivi al 2016 e non adottati anticipatamente dal Gruppo

Il 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari". Il documento accoglie i risultati delle fasi relative a classificazione e valutazione, derecognition, impairment, e hedge accounting, del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio sostituisce le precedenti versioni dell'IFRS 9. Com'è noto, lo IASB ha iniziato nel 2008 il progetto volto alla sostituzione dell'IFRS 9 ed ha proceduto per fasi. Nel 2009 ha pubblicato la prima versione dell'IFRS 9 che trattava la valutazione e la classificazione delle attività finanziarie; successivamente, nel 2010, sono state pubblicate le regole relative alle passività finanziarie e alla derecognition. Nel 2013 l'IFRS 9 è stato modificato per includere il modello generale di hedge accounting. A settembre 2015 l'EFRAG ha completato il suo due process per l'emissione

dell'endorsement advice che è poi stato presentato alla Commissione Europea. Tale documento, adottato dall'Unione Europea con il Regolamento n.2067 del 29 novembre 2016, è applicabile a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018. È consentita l'applicazione anticipata.

In data 28 maggio 2014, lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 - "Revenue from Contracts with Customers". Il principio rappresenta un unico e completo framework per la rilevazione dei ricavi e stabilisce le disposizioni da applicare a tutti i contratti con la clientela (ad eccezione dei contratti che rientrano nell'ambito degli standards sul leasing, sui contratti assicurativi e sugli strumenti finanziari). L'IFRS 15 sostituisce i precedenti standards sui ricavi: lo IAS 18 Revenue e lo IAS 11 Construction Contracts, oltre che le interpretazioni IFRIC 13 Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 Transfers of Assets from Customers e SIC-31 Revenue—Barter Transactions Involving Advertising Services. Le previsioni in esso contenute definiscono i criteri per la registrazione dei ricavi derivanti dalla vendita di prodotti o fornitura di servizi attraverso l'introduzione del cosiddetto five-step model framework; inoltre, viene richiesto di fornire nelle note esplicative specifiche informazioni riguardanti la natura, l'ammontare, le tempistiche e le incertezze legate ai ricavi ed ai flussi di cassa derivanti dai contratti sottoscritti con i clienti. L'11 settembre 2015 lo IASB ha pubblicato l'Amendment all'IFRS 15 con cui ha posticipato l'entrata in vigore dello standard di un anno, fissandola al 1° gennaio 2018. Tale documento, adottato dall'Unione Europea con il Regolamento n.1905 del 29 ottobre 2016, è applicabile a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018. È consentita l'applicazione anticipata.

Principi contabili e interpretazioni di prossima applicazione

Alla data di approvazione del presente bilancio consolidato, risultano emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea, taluni principi contabili, interpretazioni ed emendamenti, alcuni ancora in fase di consultazione, tra i quali si segnalano:

In data 30 gennaio 2014, lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 — "Regulatory Deferral Accounts". Il principio fornisce la possibilità ai first-time adopter che operano in un settore con tariffe regolamentate, di continuare a contabilizzare nel primo bilancio

IFRS e nei successivi, con alcuni cambiamenti limitati, le "attività e passività regolatorie" utilizzando i precedenti principi contabili locali; inoltre, viene richiesto che le attività e le passività rivenienti dall'attività regolatoria, così come i loro movimenti, siano presentate separatamente nella situazione patrimoniale e finanziaria, nel conto economico e nel conto economico complessivo e che specifiche informazioni vengano riportate nelle note esplicative. Si precisa che ad oggi la Commissione Europea ha deciso di sospendere l'Endorsement Process in attesa della emissione del principio contabile definitivo da parte dello IASB.

  • In data 13 gennaio 2016, lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 16 Leases, che sostituisce lo IAS 17. L'IFRS 16 si applica a partire dal 1 gennaio 2019. Il nuovo principio elimina di fatto la differenza nella contabilizzazione del leasing operativo e finanziario pur in presenza di elementi che consentono di semplificarne l'applicazione ed introduce il concetto di controllo all'interno della definizione di leasing. In particolare per determinare se un contratto rappresenti o meno un leasing, l'IFRS 16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'uso di una determinata attività per un determinato periodo di tempo. E' consentita un'applicazione anticipata per le entità che applicano anche l'IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers. La conclusione del due process da parte dell'EFRAG è prevista per il primo trimestre 2017.
  • In data 12 Aprile 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Clarifications to IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers". Tale emendamento non modifica le previsioni contenute nel principio ma chiarisce come tali previsioni devono essere applicate. In particolare, viene chiarito (i) come identificare una performance obbligation in un contratto, (ii) come determinare se un'entità è un principal o un agent e (iii) come determinare il momento in cui devono essere rilevati i ricavi derivanti dalla concessione di licenze. L'entrata in vigore di tale emendamento, la cui omologazione da parte della UE è prevista nel secondo trimestre 2017, è fissata anch'essa al 1° gennaio 2018.
  • In data 11 settembre 2014, lo IASB ha pubblicato il documento "Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (Amendments to IFRS 10 and IAS 28)", con lo scopo di risolvere un conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10. Secondo lo IAS 28, l'utile o la perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima è limitata alla quota detenuta dagli altri investitori estranei alla transazione. Al contrario, il

principio IFRS 10 prevede la rilevazione dell'intero utile o perdita nel caso di perdita del controllo, anche se l'entità continui a detenere una quota non di controllo nella società, includendo in tale fattispecie anche la cessione o conferimento di una società controllata ad una joint venture o collegata. Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione/conferimento di asset o società controllata ad una joint venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente dipenda dal fatto che gli asset o la società controllata ceduti/conferiti costituiscano o meno un business, come definito dal principio IFRS 3. Nel caso in cui gli asset o la società controllata ceduti/conferiti rappresentino un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. A dicembre 2015 lo IASB ha pubblicato l'Amendment che differisce a tempo indeterminato l'entrata in vigore delle modifiche all'IFRS 10 e IAS 28, in attesa del completamento del progetto IASB sull'equity method.

  • In data 19 gennaio 2016, lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 12 Income Tax. Il documento "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses (Amendments to IAS 12)" mira a chiarire come contabilizzare le attività fiscali differite relative a strumenti di debito misurati al fair value. Le modifiche si applicano a partire dal 1 gennaio 2017. E' consentita un'applicazione anticipata. L'omologazione da parte della UE è prevista nel secondo trimestre 2017.
  • In data 29 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 7 Statement of cash flows. Il documento Disclosure initiative (Amendments to IAS 7) ha lo scopo di migliorare la presentazione e la divulgazione delle informazioni finanziarie nelle relazioni finanziarie e a risolvere alcune delle criticità segnalate dagli operatori. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2017. L'omologazione da parte della UE è prevista nel secondo trimestre 2017.
  • In data 20 giugno 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche all'IFRS 2 Share-based Payment. Il documento "Classifications and Measurement of Share-based Payment Transactions (Amendments to IFRS 2)" risolve alcune tematiche relative alla contabilizzazione dei pagamenti basati su azioni. In particolare, tale emendamento apporta notevoli miglioramenti (i) nella valutazione dei pagamenti basati su azioni regolati per cassa, (ii) nella classificazione degli stessi e (iii) nella modalità di

contabilizzazione in caso di modifica da pagamenti basati su azioni regolati per cassa a pagamenti basati su azioni regolati mediante strumenti di capitale. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018. L'omologazione da parte della UE è prevista nel secondo trimestre 2017.

  • In data 12 settembre 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche all'IFRS 4 Insurance Contracts. Il documento "Amendments to IFRS 4: Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts" ha l'obiettivo di risolvere le incongruenze derivanti dal differimento delle date di entrata in vigore dell'IFRS 9 e del nuovo principio contabile sui contratti assicurativi. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018. L'omologazione da parte della UE è prevista nel terzo trimestre 2017.
  • In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 40 Investment Property. Il documento "Amendments to IAS 40: Transfers of Investment Property" ha l'obiettivo di chiarire gli aspetti relativi al trattamento dei trasferimenti da, e verso, gli investimenti immobiliari. In particolare, la modifica chiarisce che un trasferimento deve avere luogo se e solo se si verifica un effettivo cambiamento nell'uso del bene. Un cambiamento nell'intenzione del management di per sé non è sufficiente a supportare un trasferimento. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2018, o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. L'omologazione da parte dell'UE è prevista nella seconda metà del 2017.
  • In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle". Le modifiche introdotte, rientranti nell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili internazionali, riguardano i seguenti principi: IFRS 1 First-time adoption of IFRS, IFRS 12 Disclosure of interests in other entities e IAS 28 Investments in associates and joint venture. L'omologazione da parte dell'UE è prevista nella seconda metà del 2017. Le modifiche relative all'IFRS 1 e allo IAS 28 si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2018, o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata solo con riferimento allo IAS 28. Le modifiche relative all'IFRS 12 si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2017, o successivamente.
  • In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato l'interpretazione IFRIC 22 "Foreign Currency Transaction and Advance Consideration", al fine di fornire chiarimenti circa la corretta contabilizzazione di un'operazione in valuta estera, in caso di pagamenti

effettuati o ricevuti in anticipo rispetto all'oggetto della transazione cui i pagamenti si riferiscono. L'interpretazione chiarisce che la data della transazione da utilizzare per la conversione è la data in cui l'entità effettua o riceve il pagamento in anticipo. L'IFRIC 22 si applica ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2018 o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. L'omologazione da parte dell'UE è prevista nella seconda metà del 2017.

Gli eventuali riflessi che i principi contabili, gli emendamenti e le interpretazioni di prossima applicazione potranno avere sull'informativa finanziaria del Gruppo sono in corso di approfondimenti e valutazione, in particolare per quanto riguarda l'IFRS 9 e l'IFRS 15.

PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

Area di consolidamento

Società controllate

L'area di consolidamento include la capogruppo Vianini SpA e tutte le società controllate direttamente e indirettamente dalla stessa (di seguito anche il "Gruppo").

L'elenco delle società controllate incluse nell'area di consolidamento è il seguente:

Sede 2016 2015
Vianini SpA Italia Capogruppo Capogruppo
Ind 2004 Srl Italia 99,99% 99,99%
Vianini Energia Srl Italia 100% 100%
Domus Italia Spa (1) Italia 100% -
Domus Italia 2 Srl (1) (2) Italia 55% -
Domus Roma 15 Srl (1) (3) Italia 55% -
(1) acquisite il 14 aprile 2016

(2) detenuta tramite Domus Italia Spa

(3) detenuta tramite Domus Italia 2 Srl

In data 13 aprile 2016 il Consiglio di Amministrazione della Vianini SpA, ha deliberato l'acquisizione da ICAL 2 SpA, società sotto comune controllo, del 100% di Domus Italia SpA, attiva nel settore immobiliare. Il contratto di compravendita è stato sottoscritto in data 14 aprile 2016. Il prezzo pattuito per il 100% delle azioni, rettificato in virtù del meccanismo di

aggiustamento previsto nel contratto, è pari a 90,5 milioni di euro (di cui 0,5 milioni di euro a titolo di aggiustamento) da corrispondere in due tranches. Si rileva che la società acquisita e le sue controllate sono state consolidate alla data del 14 aprile 2016 (data di acquisizione) e pertanto il contributo al conto economico è relativo al periodo dal 14 aprile 2016 al 31 dicembre 2016.

Si evidenzia che l'operazione non rientra nell'ambito delle aggregazioni aziendali, ma nelle operazioni con società sotto comune controllo.

Nella tabella che segue si riepilogano le attività acquisite nette a valori contabili alla data del 14 aprile 2016:

Attività immateriali a vita definita 65 Fondi per i dipendenti 4
Investimenti Immobiliari 108.229 Passività finanziarie non correnti 67.380
Imposte differite Attive 4.692 Totale Passività non correnti 67.384
Totale Attività Non Correnti 112.986 Debiti commerciali 285
Passività finanziarie correnti 134.084
Altre passività correnti 2.523
Rimanenze 222.371 Totale Passività correnti 136.892
Crediti commerciali 1.098 Totale Passività 204.276
Crediti per imposte correnti 332
Altre attività correnti 11.102 Totale Patrimonio Netto 144.877
Disponibilità liquide 1.264 di cui Gruppo 90.564
Totale Attività Correnti 236.167 di cui Terzi 54.313
Totale Attività 349.153 Totale PN e Passività 349.153

Per società controllate si intendono tutte le società su cui il Gruppo è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con le stesse e nel contempo ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tali entità. Nel valutare l'esistenza del controllo si prendono in considerazione anche i diritti di voto potenziali.

Le società controllate sono consolidate a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre, data di riferimento del Bilancio consolidato, e sono generalmente quelli appositamente predisposti e approvati dagli Organi Amministrativi delle singole società, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili della Capogruppo.

Non sono incluse nel Bilancio consolidato le controllate inattive o che generano un volume di affari non significativo, in quanto la loro incidenza sui valori del Bilancio consolidato del Gruppo non è rilevante. Le società controllate escluse dall'area di consolidamento sono valutate al costo, ridotto per perdite di valore nel caso in cui le partecipate abbiano sostenuto perdite e non siano prevedibili nel futuro utili di entità tale da assorbire le perdite sostenute.

Società collegate

Le società collegate sono le imprese nelle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto.

Le entità soggette a controllo congiunto (joint venture) sono caratterizzate dalla presenza di un accordo contrattuale in base al quale le decisioni concernenti le attività rilevanti a questo correlate richiedono il consenso unanime dei partecipanti all'accordo.

Le partecipazioni in società collegate e le entità soggette a controllo congiunto sono valutate con il metodo del Patrimonio Netto e sono inizialmente iscritte al costo.

Il metodo del Patrimonio Netto è di seguito descritto:

  • il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio Netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione;
  • gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati dalla data in cui l'influenza notevole o il controllo congiunto ha avuto inizio e fino alla data in cui l'influenza notevole o il controllo congiunto cessa; nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società valutata con il metodo in oggetto evidenzi un Patrimonio Netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo, laddove quest'ultimo si sia impegnato ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata, o comunque a coprirne le perdite, è rilevata in un apposito fondo; le variazioni patrimoniali delle società valutate con il metodo del Patrimonio Netto non rappresentate dal risultato di Conto Economico sono contabilizzate direttamente a rettifica delle riserve di Patrimonio Netto;
  • gli utili e le perdite significative non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio Netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione

del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

L'elenco delle collegate è fornito in allegato.

Procedure di consolidamento

Le società controllate sono consolidate secondo il metodo integrale. I criteri adottati per il consolidamento integrale sono i seguenti:

  • le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle entità consolidate integralmente sono assunti linea per linea, attribuendo ai soci di minoranza, ove applicabile, la quota di Patrimonio Netto e del Risultato netto del periodo di loro spettanza; tali quote sono evidenziate separatamente nell'ambito del Patrimonio Netto e del Conto Economico Consolidato;
  • le operazioni di aggregazione di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di un'entità sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisizione (acquisition method). Il costo di acquisizione è rappresentato dal valore corrente (fair value) alla data di acquisto delle attività cedute, delle passività assunte e degli strumenti di capitale emessi. Le attività, le passività e le passività potenziali acquisite sono iscritte al relativo valore corrente alla data di acquisizione. La differenza tra il costo di acquisizione e il valore corrente delle attività e passività trasferite, se positiva, è iscritta nelle attività immateriali come avviamento, ovvero, se negativa, è contabilizzata direttamente a Conto Economico, come provento;
  • le transazioni e i saldi infragruppo, inclusi eventuali utili non realizzati verso terzi derivanti da rapporti intrattenuti tra società del Gruppo, sono eliminati al netto del relativo effetto fiscale, se significativo. Le perdite non realizzate non sono eliminate, qualora la transazione fornisca evidenza di una riduzione di valore dell'attività trasferita;
  • gli utili o le perdite derivanti dalle cessioni di quote di società consolidate sono imputati a Patrimonio Netto di Gruppo come transazioni con gli azionisti per l'ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione del Patrimonio Netto consolidato ceduta. Nel caso in cui la cessione determini perdita del controllo e quindi il deconsolidamento della partecipazione, la differenza tra il prezzo di vendita e la corrispondente quota di Patrimonio Netto consolidato ceduta deve essere rilevata come utile o perdita al Conto Economico.

Operazioni in valute diverse dalla valuta funzionale

Tutte le transazioni in valuta diversa dall'euro sono rilevate al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa dalla valuta funzionale sono successivamente adeguate al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del periodo presentato. La differenza, positiva o negativa, tra i valori convertiti ai cambi di periodo e quelli originari sono imputati al Conto Economico.

Le attività e passività non monetarie denominate in valuta ed iscritte al costo storico sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione dell'operazione. Le attività e le passività non monetarie iscritte al valore equo (fair value) sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Aggregazioni di impresa

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisizione (acquisition method). Secondo tale metodo:

  • i. il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell'impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel Conto Economico nel momento in cui sono sostenuti;
  • ii. alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value alla data di acquisizione; costituiscono un'eccezione le imposte differite attive e passive, le attività e passività per benefici ai dipendenti, le passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell'impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi al Gruppo emessi in sostituzione di contratti dell'impresa acquisita, e le attività (o gruppi di attività e passività) destinate alla vendita, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento;
  • iii. l'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del Patrimonio Netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del Patrimonio Netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale

eccedenza è rilevata immediatamente nel Conto Economico come provento derivante dalla transazione conclusa;

iv. eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell'avviamento.

Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l'eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel Conto Economico. Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio Bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.

Nell'ambito del passaggio agli IFRS, il Gruppo ha deciso di rideterminare solo le aggregazioni aziendali avvenute successivamente al 1 gennaio 2004. Per le acquisizioni avvenute prima di tale data, l'avviamento corrisponde all'importo contabilizzato secondo i precedenti principi contabili (Principi Contabili Italiani).

CRITERI DI VALUTAZIONE

Attività immateriali

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, chiaramente identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili ed atti a generare benefici economici futuri.

Tali elementi sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Per ciascuna attività immateriale al momento di prima rilevazione viene determinata la vita utile; nel caso in cui, sulla base di un'analisi di tutti i fattori rilevanti, non è prevedibile un limite al periodo in cui ci si attende che si genereranno flussi di cassa in entrata per il Gruppo l'attività immateriale viene considerata a vita utile indefinita. La stima della vita utile è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L'ammortamento ha inizio quando l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della vita utile. Nell'esercizio in cui l'attività immateriale diviene disponibile per l'uso l'ammortamento è determinato tenendo conto del momento effettivo in cui la condizione si manifesta.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un'attività immateriale, essa viene eliminata dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il relativo valore netto contabile) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, incrementato, in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività.

Gli oneri finanziari che sono direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene, sono capitalizzati come parte del costo del bene stesso fino al momento in cui il bene è pronto per l'uso previsto o la vendita.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al Conto Economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, l'ammodernamento o il miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach.

Gli immobili, impianti e macchinari sono esposti al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate in base alle modalità descritte nel seguito. L'ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica. La vita utile stimata dei principali immobili, impianti e macchinari è la seguente:

Vita utile dell'attività materiale
Fabbricati destinati all'industria 25 anni
Impianti antiinquinamento 7 anni
Impianti specifici 6 anni
Attrezzature 4 anni
Mobili e macchine d'ufficio 8 anni
Autoveicoli da trasporto 5 anni
Macchine elettroniche 5 anni

I terreni, sia liberi da costruzione sia annessi a fabbricati civili e industriali, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un'attività materiale, essa viene eliminata dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il relativo valore netto contabile) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Investimenti immobiliari

Gli immobili posseduti al fine di conseguire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni (diversi da quelli destinati all'uso nella produzione o nella fornitura di beni o di servizi o nell'amministrazione aziendale e da quelli destinati alla vendita, nel normale svolgimento dell'attività imprenditoriale) sono valutati al fair value e non assoggettati ad ammortamento; le variazioni di valore sono imputate a Conto economico.

Il fair value viene determinato sulla base delle seguenti metodologie in funzione della tipologia dell'investimento:

market value approach, ossia sulla base dell'analisi di un campione di transazioni di vendita recenti di proprietà immobiliari identiche, localizzate in prossimità di quelle oggetto della valutazione. Il valore così determinato viene poi rettificato per tener conto delle peculiarità dell'immobile o del terreno (livello 2);

proiezione dei flussi finanziari attualizzati basati su stime attendibili di flussi finanziari futuri supportate da canoni di locazione e/o di altri contratti esistenti. (livello 3).

Perdite di valore

Periodicamente viene verificata l'esistenza di eventi o cambiamenti di situazione che indichino che il valore di carico degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali a vita definita non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo si procede alla determinazione del loro valore recuperabile e, nel caso in cui il valore netto contabile ecceda il valore recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore recuperabile.

Il valore recuperabile degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali è rappresentato dal maggiore tra il valore corrente al netto dei costi di dismissione e il loro valore d'uso. Il valore d'uso è rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività o, per le attività che non generano autonomamente flussi finanziari ampiamente indipendenti, dall'insieme di attività che compongono l'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene (cash generating unit) .

Nel definire il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi specifici dell'attività.

Una riduzione di valore è riconosciuta nel Conto Economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, o della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile: le perdite di valore di cash generating unit sono dapprima imputate a riduzione dell'avviamento allocato alla cash generating, quindi alle altre attività, in proporzione al relativo valore contabile.

Tale allocazione ha come limite minimo l'ammontare più alto tra:

  • il relativo fair value dell'attività al netto dei costi di dismissione;
  • il relativo valore in uso, come sopra definito;
  • zero.

Le perdite di valore sono contabilizzate nel Conto Economico nell'apposita voce relativa alle svalutazioni.

Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata su beni materiali ed immateriali diversi da avviamento, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a Conto Economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto

avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

Partecipazioni in imprese valutate con il metodo del Patrimonio Netto

Trattasi di imprese nelle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole, ma non il controllo, sulle politiche finanziarie e operative, così come definita dallo IAS 28 - Partecipazioni in collegate e joint venture. Il Bilancio consolidato include la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle collegate, contabilizzata con il metodo del Patrimonio Netto, a partire dalla data in cui inizia l'influenza notevole fino al momento in cui tale influenza notevole cessa di esistere.

Qualora l'eventuale quota di pertinenza del Gruppo delle perdite della collegata ecceda il valore contabile della partecipazione in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite non è rilevata, ad eccezione e nella misura in cui il Gruppo abbia l'obbligo di risponderne.

Partecipazioni in altre imprese

Le partecipazioni in imprese diverse da quelle controllate, collegate e joint venture, per cui si rimanda all'area di consolidamento (generalmente con una percentuale di possesso inferiore al 20%) sono iscritte, al momento dell'acquisto, nella voce "Partecipazioni e titoli non correnti" classificabili nella categoria degli strumenti finanziari disponibili per la vendita come definita dallo IAS 39. Tali strumenti, sono iscritti inizialmente al costo, rilevato alla data di effettuazione dell'operazione, in quanto rappresentativo del fair value, comprensivo dei costi di transazione direttamente attribuibili alla relativa transazione.

Successivamente alla contabilizzazione iniziale, tali partecipazioni sono valutate al fair value, se determinabile, con imputazione degli effetti nel Conto Economico Complessivo e, quindi, in una specifica riserva di Patrimonio Netto. Al momento del realizzo o del riconoscimento di una perdita di valore da impairment, in presenza di evidenze oggettive che i predetti strumenti abbiano subito una riduzione di valore significativa e prolungata, gli utili e le perdite cumulati in tale riserva sono riclassificati nel Conto Economico.

Ove all'esito dell'aggiornamento dei relativi fair value le eventuali svalutazioni venissero recuperate, in tutto o in parte, i relativi effetti saranno anch'essi imputati nel Conto Economico Complessivo addebitando in contropartita la specifica riserva già costituita.

Qualora il fair value non possa essere attendibilmente determinato, le partecipazioni classificate tra gli strumenti finanziari disponibili per la vendita sono valutate al costo, rettificato per perdite di valore. Le eventuali riduzioni di valore iscritte non sono oggetto di ripristino di valore.

Rimanenze e attività per lavori in corso su ordinazione

Le rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono iscritte al costo e valutate al minore tra il costo ed il valore netto di presumibile realizzo.

I prodotti finiti rappresentati da immobili e da aree edificabili sono iscritti al costo di acquisto o di produzione ovvero al valore di realizzo desumibile dall'andamento del mercato, se minore. Il costo è determinato con il metodo del costo specifico sostenuto.

Per le altre rimanenze, il costo d'acquisto viene determinato con il metodo del FIFO ed include gli oneri accessori di competenza. Al fine di determinare il valore netto di presumibile realizzo, il valore di eventuali rimanenze obsolete o di lento rigiro viene svalutato in relazione alla previsione di utilizzo/realizzo netto futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo a riduzione del valore delle rimanenze stesse.

I lavori in corso sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza, calcolati con il metodo della percentuale di completamento, determinato sulla base dell'avanzamento fisico delle commesse.

Eventuali perdite a finire sui lavori in corso su ordinazione sono interamente accantonate nell'esercizio in cui se ne viene a conoscenza.

Attività finanziarie

Le attività finanziarie sono classificate, al momento della prima iscrizione, in una delle seguenti categorie e valutate come segue:

attività finanziarie disponibili per la vendita: le attività disponibili per la vendita sono strumenti finanziari non-derivati esplicitamente designati in questa categoria e sono compresi nelle attività non correnti a meno che il management intenda cederli nei 12 mesi successivi dalla data del bilancio. Tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli utili o perdite da valutazione sono rilevati a Patrimonio Netto e nel prospetto di Conto Economico Complessivo; la loro imputazione a Conto Economico è effettuata solo nel momento in cui l'attività finanziaria viene effettivamente ceduta, o, nel caso di variazioni cumulate negative, quando si valuta che la riduzione di valore già rilevata a Patrimonio Netto non potrà essere recuperata in futuro e cioè quando si è in presenza di una perdita durevole di valore.

Il Gruppo, tenuto conto della tipologia dei titoli azionari detenuti, ha determinato che i limiti quantitativi utilizzati per identificare la necessità di procedere ad impairment sono una

diminuzione del fair value superiore al 50% rispetto al valore contabile originario o una diminuzione del fair value al di sotto del valore di iscrizione per 60 mesi consecutivi.

Le attività finanziarie sono rimosse dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto e il Gruppo ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso e il relativo controllo. Ove il fair value non risulti determinabile in modo attendibile, tali strumenti sono mantenuti in bilancio al costo, rettificato a fronte di perdite per riduzione di valore. Tali perdite per riduzione di valore non sono ripristinate;

finanziamenti e crediti: sono strumenti finanziari, prevalentemente relativi a finanziamenti e crediti verso clienti, non-derivati, non quotati in un mercato attivo, dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Essi vengono inclusi nella parte corrente eccetto che per quelli con scadenza superiore ai dodici mesi rispetto alla data di bilancio, che sono classificati nella parte non corrente. Tali attività sono valutate al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo (identificato dal valore nominale). Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto Economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

Le attività finanziarie sono eliminate dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto e il Gruppo ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso e il relativo controllo.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie, relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni a pagare, sono inizialmente iscritte al fair value, al netto dei costi accessori di diretta imputazione, e successivamente sono valutate al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore delle passività viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

Le passività finanziarie sono classificate fra le passività correnti, salvo che il Gruppo abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di Bilancio.

Le passività finanziarie sono eliminate dal bilancio al momento della loro estinzione ed il Gruppo ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.

Strumenti finanziari derivati

Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati, utilizzati con l'intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di tasso.

Tutti gli strumenti finanziari derivati sono valutati e contabilizzati al fair value, come stabilito dallo IAS 39.

Per gli strumenti derivati che soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value sono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati.

Nel caso di copertura finalizzate a neutralizzare il rischio di variazioni nei flussi di cassa originati dall'esecuzione futura di obbligazioni contrattualmente definite alla data di riferimento del bilancio (cash flow hedge), le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono contabilizzate, limitatamente alla sola quota efficace, nella voce "Riserve" del patrimonio netto. Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura, la riserva è riversata a conto economico fra le componenti operative. Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più considerato altamente probabile, la quota della voce "Riserve" relativa a tale strumento viene immediatamente riversata nel conto economico dell'esercizio. Viceversa, nel caso lo strumento derivato sia ceduto o non sia più qualificabile come strumento di copertura efficace, la parte della voce "Riserve" rappresentativa delle variazioni di fair value dello strumento, sino a quel momento rilevata, viene mantenuta quale componente del patrimonio netto ed è riversata a conto economico seguendo il criterio di classificazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.

Livelli gerarchici di valutazione del fair value

In relazione alle attività e passività finanziarie rilevate nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria al fair value, l'IFRS 13 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati in mercati attivi per le attività o per le passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi da prezzi quotati inclusi nel "livello 1" ma che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) per le attività o per le passività;
  • livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono osservabili per le attività o per le passività.

Per l'identificazione del livello gerarchico di valutazione del fair value, si rinvia alla Nota n. 28.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono contabilizzati al fair value e comprendono i depositi bancari ed il denaro in cassa, ossia quei valori che possiedono i requisiti della disponibilità a vista o a brevissimo termine, del buon esito e dell'assenza di spese per la riscossione.

Benefici per i dipendenti

La passività relativa ai benefici riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e relativa a programmi a benefici definiti (TFR), al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali stimando l'ammontare dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato alla data di riferimento. La passività è rilevata per competenza lungo il periodo di maturazione del diritto.

Relativamente al Trattamento di Fine Rapporto, in seguito alle modifiche apportate alla disciplina dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti attuativi ('Riforma Previdenziale') emanati nei primi mesi del 2007, si segnala che:

  • il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua ad essere considerato un piano a benefici definiti;
  • il TFR maturato a partire dal 1 gennaio 2007, per le aziende italiane con un numero di dipendenti superiore a 50 unità, è considerato un piano a contribuzione definita.

La determinazione del valore attuale degli impegni del Gruppo è effettuata da attuari esterni con il "metodo della proiezione unitaria del credito" (projected unit credit method). Con tale metodo, la passività è proiettata al futuro per determinare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano

principalmente il tasso di interesse, che riflette il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione e il turnover dei dipendenti.

Per le quote di TFR destinate alla previdenza integrativa ovvero al fondo INPS a partire dalla data di opzione esercitata dal dipendente, il Gruppo non è debitore delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006 e pertanto nel calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura.

Gli utili e le perdite attuariali, definiti quale differenza tra il valore di bilancio della passività ed il valore attuale degli impegni del Gruppo a fine periodo, dovuta al modificarsi dei parametri attuariali utilizzati in precedenza, sono imputati direttamente nelle altre componenti del Conto Economico Complessivo.

La componente finanziaria è invece iscritta nel Conto Economico nella voce proventi ed oneri finanziari.

Fondi per rischi e oneri

I Fondi per rischi ed oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura del periodo sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza.

Gli accantonamenti ai Fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di riferimento, esiste una obbligazione legale o implicita, che deriva da un evento passato, e sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e l'ammontare di tale esborso sia stimabile. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario. Se la passività è relativa ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce; la rilevazione dell'onere a Conto Economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale alla quale l'onere stesso si riferisce.

Ricavi diversi dai lavori in corso su ordinazione

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che affluiranno al Gruppo dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono iscritti al fair value del corrispettivo ricevuto al netto dell'Imposta sul Valore Aggiunto, di sconti, abbuoni e resi.

In particolare, i ricavi delle vendite di beni sono rilevati quando i rischi e benefici significativi della proprietà dei beni sono trasferiti all'acquirente.

I ricavi per la prestazione di servizi sono rilevati quando i servizi sono resi, in riferimento al completamento del servizio fornito rispetto al totale dei servizi ancora da rendere.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il tasso di interesse effettivo, cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata ed in uscita che compongono una determinata operazione. Per ciò che riguarda gli oneri finanziari capitalizzati si rimanda a quanto indicato nei criteri di valutazione degli immobili, impianti e macchinari.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione degli stessi. La distribuzione di dividendi a terzi viene registrata come passività nel bilancio nel periodo in cui la distribuzione viene approvata dall'Assemblea degli Azionisti.

Imposte

Le imposte correnti sul reddito del periodo sono determinate in base alla stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore; si tiene conto, inoltre, degli effetti derivanti dall'attivazione da parte della Capogruppo e della controllata Ind 2004 Srl del consolidato fiscale nazionale.

Le imposte differite attive e passive sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti nel Bilancio consolidato ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, in base alle aliquote fiscali e alla normativa fiscale vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'iscrizione di attività per imposte differite attive è effettuata quando il loro recupero è probabile, cioè quando si prevede che possano rendersi disponibili in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività. La recuperabilità delle imposte differite attive viene riesaminata ad ogni chiusura di periodo.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel Conto Economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a Patrimonio Netto attraverso il Conto Economico Complessivo, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a Patrimonio Netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla

medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli "Altri Costi Operativi".

Utile/(Perdita) per azione

Base

L'utile (perdita) base per azione è calcolato dividendo il Risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie.

Diluito

L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il Risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo. Il Risultato per azione diluito non viene calcolato nel caso di perdite, in quanto qualunque effetto diluitivo determinerebbe un miglioramento del Risultato per azione.

Uso di stime

La predisposizione del bilancio consolidato richiede da parte degli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico ed il Rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci successivi a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.

I principi contabili e le voci di bilancio che richiedono più di altri una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui Bilanci consolidati del Gruppo sono i seguenti:

  • Imposte: le imposte sul reddito (correnti e differite) sono determinate secondo una prudente interpretazione delle normative fiscali vigenti. Questo processo comporta talvolta complesse stime nella determinazione del reddito imponibile e delle differenze temporanee deducibili ed imponibili tra valori contabili e fiscali. In particolare, la valutazione per la recuperabilità delle attività per imposte differite attive, rilevate in relazione sia alle perdite fiscali utilizzabili negli esercizi successivi, sia alle differenze temporanee deducibili, tiene conto della stima dei redditi imponibili futuri attesi.
  • Fondo svalutazione crediti: la recuperabilità dei crediti viene valutata tenendo conto del rischio di inesigibilità degli stessi, della loro anzianità e delle perdite su crediti rilevate in passato per tipologie di crediti simili.
  • Fondi rischi: gli accantonamenti relativi a contenziosi sono frutto di un processo che si basa sulla valutazione delle probabilità di soccombenza.
  • Investimenti immobiliari: le oscillazioni del fair value degli investimenti immobiliari vengono monitorate attraverso l'analisi del mercato residenziale italiano e romano.

Cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima

I principi contabili adottati sono modificati da un periodo all'altro solo se il cambiamento è richiesto da un principio o se contribuisce a fornire informazioni maggiormente attendibili e rilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla Situazione Patrimoniale, sul risultato economico o sui flussi finanziari dell'impresa.

I cambiamenti dei principi contabili sono contabilizzati retroattivamente con l'imputazione degli effetti a Patrimonio Netto d'apertura per il più remoto dei periodi presentati. Gli altri importi comparativi indicati per ciascun periodo precedente vengono parimenti rettificati come se il nuovo principio fosse stato applicato sin dall'inizio. L'approccio prospettico è effettuato solo quando risulta impraticabile ricostruire l'informazione comparativa.

L'applicazione di un principio contabile nuovo o modificato è contabilizzata come richiesto dal principio stesso. Se il principio non disciplina le modalità di transizione, il cambiamento è contabilizzato secondo il metodo retroattivo o, se impraticabile, prospettico.

Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti nei principi contabili illustrato in precedenza. Nel caso di errori non rilevanti la contabilizzazione è effettuata a Conto Economico nel periodo in cui l'errore è rilevato.

I cambiamenti di stima sono contabilizzati prospetticamente a Conto Economico nel periodo in cui avviene il cambiamento se influisce solo su quest'ultimo oppure nel periodo in cui è

avvenuto il cambiamento e nei periodi successivi se il cambiamento influisce anche su questi ultimi.

Gestione dei rischi

L'attività della Vianini e delle sue controllate è sottoposta a vari rischi finanziari: rischio di mercato, rischio di liquidità, rischio di credito, rischio di variazione dei flussi finanziari. La gestione dei rischi finanziari è svolta nell'ambito di precise direttive di natura organizzativa che disciplinano la gestione degli stessi e il controllo di tutte le operazioni che hanno stretta rilevanza nella composizione delle attività e passività finanziarie e/o commerciali.

Rischio di mercato

In merito al settore industriale, il Gruppo è esposto in misura contenuta alle oscillazioni del prezzo delle materie prime in forza sia delle clausole di cautela introdotte negli accordi con fornitori, sia delle clausole revisionali contenute in alcuni contratti.

Per quanto riguarda il settore immobiliare, gli investimenti immobiliari del gruppo sono valutati al fair value e le relative variazioni sono contabilizzate a Conto Economico. Le condizioni favorevoli riscontrabili sul mercato del credito in termini di tassi di interesse accompagnate dalla volatilità dei mercati finanziari, hanno comportato un crescente afflusso di capitali nel settore immobiliare. Il Gruppo monitora costantemente l'andamento del mercato residenziale italiano e romano; nel 2016 si sono registrati segnali di miglioramento sia per quanto riguarda la domanda di locazione che di acquisto di immobili.

Rischio di liquidità

Il Rischio di liquidità fa riferimento alle disponibilità di risorse finanziarie, all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale. In particolare i flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono gestite dalla società con l'obiettivo di garantire un'efficace ed un'efficiente gestione delle risorse finanziarie. Il Gruppo soddisfa i fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti attraverso i flussi generati costantemente dall'attività operativa oltre all'utilizzo delle linee di credito a disposizione.

Rischio di credito

Per quanto attiene il settore immobiliare, il Gruppo minimizza il rischio tramite un'attività preventiva di credit check che consiste nella verifica dell'affidabilità e solvibilità di tutti i clienti che richiedono la locazione di immobili. Tale controllo viene effettuato in fase di accettazione del cliente stesso con l'ausilio di fonti dati esterne ed interne. Il Gruppo effettua tempestive attività post acquisizione mirate al recupero crediti, quali:

  • azioni di sollecito verso i clienti;
  • azioni di recupero credito scaduto diversificate per strategia, portafoglio e profilo cliente;

misurazione e monitoraggio dello stato dei crediti tramite strumenti di reportistica. Come risultato di questa efficace azione si rileva una limitata concentrazione dei crediti.

Per quanto attiene il settore industriale, Il Gruppo non presenta aree di rischio di credito particolarmente rilevanti; le procedure operative consentono un controllo del rischio connesso al credito, limitando la vendita di prodotti e/o servizi a clienti che abbiano un adeguato livello di affidamento e di garanzie.

Rischio di variazione dei flussi finanziari

Tale rischio riguarda le variabilità dei flussi finanziari a seguito delle oscillazioni dei tassi di interesse sul mercato. Il Gruppo risulta esposto a tale rischio in quanto i finanziamenti in essere sono a tasso variabile nei confronti di enti creditizi. I rischi connessi al mercato dei capitali sono attentamente monitorati in modo da poter intervenire con la necessaria tempestività in caso di modifica delle condizioni del mercato.

Il debito finanziario nei confronti delle banche ammonta al 31 dicembre 2016 a 214,9 milioni di euro. In particolare, a fronte del rischio di variazione dei tassi di interesse, si rileva che è stato sottoscritto un Accordo di Hedging, in cui si prevede, a far data dal 1 gennaio 2017, la copertura per un ammontare nozionale pari complessivamente a 80 milioni di euro.

Rischio ambiente e sicurezza

Le aree di rischio relative alla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori sono gestite nel rigoroso rispetto delle norme di legge e regolamentari.

Valore del Gruppo

La capitalizzazione in Borsa del Titolo Vianini Spa risulta attualmente inferiore al Patrimonio Netto contabile del Gruppo (capitalizzazione in Borsa al 31 dicembre 2016 pari a 33,9 milioni di euro a fronte di un Patrimonio Netto di Gruppo di 100,9 milioni di euro). La quotazione del titolo risente delle condizioni ancora generalmente depresse e altamente volatili dei mercati finanziari, risultato significativamente distante dalla valutazione basata sui fondamentali del Gruppo espressa dal valore d'uso. Pur tenendo conto del complesso contesto economico, è da tener presente che il valore complessivo degli Investimenti Immobiliari valutati al fair value supporta il valore del Patrimonio netto.

Attività

1. Attività immateriali a vita definita

Costo storico Costi di sviluppo Diritti di brevetto Marchi,
concessione e
licenze
Altre Totale
01.01.2015 - 32 - - 32
Incrementi 14 14
Riclassifiche - -
31.12.2015 - 46 - - 46
Costi di sviluppo Diritti di brevetto Marchi,
concessione e
licenze
Altre Totale
01.01.2016 - 46 - - 46
Incrementi 27 2 29
Variazione di perimetro 1 60 3 21 85
31.12.2016 1 133 5 21 160
Ammortamento e
perdite durevoli
Costi di sviluppo Diritti di brevetto Marchi,
concessione e
licenze
Altre Totale
01.01.2015 - - - - -
Incrementi - - -
Riclassifiche - - -
31.12.2015 - - - - -
Costi di sviluppo Diritti di brevetto Marchi, Altre Totale
concessione e
licenze
01.01.2016 - - - - -
Incrementi 13 1 3 17
Variazione di perimetro 11 1 4 16
31.12.2016 - 24 2 7 33
Valore netto
01.01.2015 - 32 - - 32
31.12.2015 - 46 - - 46
31.12.2016 1 109 3 14 127

2. Immobili, impianti e macchinari

Costo storico Terreni Fabbricati Impianti e
Macchinari
Attrezzature
Ind. e Com.
Altri beni Immobilizzazioni
in corso
Totale
01.01.2015 2.436 18.375 37.636 2.510 294 200 61.451
Incrementi 125 61 186
Decrementi -
Riclassifiche -
31.12.2015 2.436 18.375 37.761 2.510 294 261 61.637
01.01.2016 2.436 18.375 37.761 2.510 294 261 61.637
Incrementi 140 65 205
Variazione di perimetro 19 64 83
Riclassifiche 1.042 (1.532) 68 (68) (490)
31.12.2016 3.478 16.983 37.894 2.510 313 257 61.435
Ammortamento e perdite
durevoli
Fabbricati Impianti e
Macchinari
Attrezzature
Ind. e Com.
Altri beni Totale
01.01.2015 16.375 36.459 2.510 293 55.637
Incrementi 195 408 603
Decrementi -
31.12.2015 16.570 36.867 2.510 293 56.240
01.01.2016 16.570 36.867 2.510 293 56.240
Incrementi 189 381 2 572
Variazione di perimetro 4 2 6
Riclassifiche (490) (490)
31.12.2016 16.269 37.252 2.510 297 56.328
Valore netto
01.01.2015 2.436 2.000 1.177 - 1 200 5.814
31.12.2015 2.436 1.805 894 - 1 261 5.397
31.12.2016 3.478 714 642 - 16 257 5.107

Per gli ammortamenti dell'esercizio si rimanda alla Nota n. 22.

Gli investimenti del periodo riguardano interventi sullo stabilimento di Aprilia inerenti la bonifica dell'area e il potenziamento delle linee produttive già esistenti.

3. Investimenti immobiliari

01.01.2016 Variazione di
perimetro
Incrementi Riclassifica Valutazione al
fair value
31.12.2016
Investimenti immobiliari - 104.150 35.640 25.935 14.321 180.046
Totale - 104.150 35.640 25.935 14.321 180.046

Gli investimenti immobiliari, pari a 180 milioni di euro, sono costituiti da immobili destinati alla locazione, situati in Roma, di proprietà del Gruppo Domus Italia.

Si segnala che nel corso del 2016 sono stati ultimati i lavori di due edifici: De Chirico edificio B3 e Talenti Z13/A edificio A1 rispettivamente a ottobre e a dicembre 2016. Al 31 dicembre 2016 la percentuale di contratti di locazione degli appartamenti dell'edificio B3 è pari al 58%.

In data 20 dicembre 2016 è stato sottoscritto al prezzo di euro 32,4 milioni oltre IVA il contratto di compravendita relativo al complesso di edifici distinti con le lettere A1, A2, A3, B, del comparto fondiario G4 e le villette del comparto fondiario G3 entrambi facenti parte del comprensorio urbanistico "Lunghezza".

Gli immobili sono iscritti al fair value sulla base di perizie tecniche effettuate da periti indipendenti.

Di seguito si riportano le informazioni richieste dalla Raccomandazione CONSOB DEM/9017265 del 26 febbraio 2009.

immobiliari
Attività Immobiliari
180.046
Valore
Contabile al
Debito Finanziario
residuo
180.046 Forma tecnica Scadenza Significative
Clausole
Totale Investimenti
Primo Portafoglio
Secondo Portafoglio
108.400
71.646
fair value
fair value
108.400
71.646
2017
2017
Totale 108.400 68.900
53.784 mutuo ipotecario tasso variabile 2027/2044 Nessuna

Primo Portafoglio 108.400 15.116 mutuo ipotecario tasso fisso 2038/2042 Nessuna

A copertura degli immobili relativi al secondo portafoglio si è fatto ricorso a finanziamenti il cui dettaglio è fornito nella nota 16.

4. Partecipazioni valutate al Patrimonio Netto

Partecipazioni in imprese
collegate
01.01.2015 Incrementi /
(Decrementi)
Rivalutazioni /
(Svalutazioni)
Altre
movimentazioni
31.12.2015 %
possesso
ANGITOLA Scarl in liquidazione
Rofin 2008 Srl
Totale
8
2
10
- - - 8
2
10
50,0%
20,0%
Partecipazioni in imprese
collegate
01.01.2016 Incrementi /
(Decrementi)
Rivalutazioni /
(Svalutazioni)
Altre
movimentazioni
31.12.2016 %
possesso
ANGITOLA Scarl in liquidazione 8 8 50,0%
Rofin 2008 Srl 2 2 20,0%
Totale 10 - - - 10

5. Partecipazioni e titoli non correnti

01.01.2015 Variazioni 31.12.2015
Partecipazioni in altre imprese al costo 19.285 19.285
Partecipazioni disponibili per la vendita 43.711 2.182 45.893
Totale 62.996 2.182 65.178
01.01.2016 Variazioni 31.12.2016
Partecipazioni in altre imprese al costo 19.285 (4.947) 14.338
Partecipazioni disponibili per la vendita 45.893 (45.893) -
Totale 65.178 (50.840) 14.338
01.01.2015 Incrementi /(Decrementi) Svalutazioni 31.12.2015 % possesso
Sele Scarl in liquidazione 1 1 2,0%
Consorzio Eurofer 1 1 19,6%
Parted 1982 SpA 19.283 19.283 8,1%
Totale 19.285 - - 19.285
01.01.2016 Incrementi /(Decrementi) Svalutazioni 31.12.2016 % possesso
Sele Scarl in liquidazione 1 1 2,0%
Consorzio Eurofer 1 1 19,6%
Parted 1982 SpA 19.283 (4.947) 14.336 8,1%
Totale 19.285 - (4.947) 14.338

Il dettaglio delle partecipazioni in altre imprese valutate al costo è il seguente:

Tali partecipazioni sono valutate al costo, che in presenza di riduzioni di valore viene rettificato, al fine di adeguarlo al valore recuperabile stimato.

La svalutazione della Parted 1982 SpA è emersa dal confronto tra il costo della partecipazione e il suo Patrimonio Netto pro-quota, che ha riflesso una riduzione di valore a seguito dei risultati degli impairment test effettuati sulle attività immateriali a vita indefinita del Gruppo Caltagirone Editore di cui la stessa Parted 1982 SpA detiene il 35,56%.

(in migliaia di euro)
Partecipazioni disponibili per la 01.01.2015 Incrementi Decrementi Valutazione al 31.12.2015
vendita fair value
Assicurazioni Generali SpA 30.600 (144) 30.456
Cementir Holding SpA 13.111 2.326 15.437
Totale 43.711 - - 2.182 45.893
Partecipazioni disponibili per la 01.01.2016 Incrementi Decrementi Valutazione al 31.12.2016
vendita fair value
Assicurazioni Generali SpA 30.456 (25.368) (5.088) -
Cementir Holding SpA 15.437 (6.764) (8.673) -

Numero di azioni

Partecipazioni disponibili per la vendita
Assicurazioni Generali SpA
01.01.2015
1.800.000
Incrementi Decrementi 31.12.2015
1.800.000
Cementir Holding SpA 2.614.300 2.614.300
Partecipazioni disponibili per la vendita 01.01.2016 Incrementi Decrementi 31.12.2016
Assicurazioni Generali SpA 1.800.000 -1.800.000 -
Cementir Holding SpA 2.614.300 -2.614.300 -

Nel corso dell'esercizio sono state cedute tutte le partecipazioni disponibili per la vendita.

In particolare, le azioni Cementir Holding (n. 2.614.300) sono state cedute ad una società sotto comune controllo, nell'ambito dell'operazione di acquisizione del Gruppo Domus Italia, con una plusvalenza pari a 6,4 milioni di euro; la cessione delle azioni Assicurazioni Generali (n. 1.800.000), avvenuta sul mercato, ha registrato invece una minusvalenza pari a 24 mila euro.

La cessione delle suddette partecipazioni ha comportato il rilascio a conto economico della voce di Patrimonio Netto "Altre riserve - Riserva fair value".

Riserva FV 01.01.2015 Incremento Decremento 31.12.2015
Riserva FV 11.579 2.182 13.761
Effetto fiscale (160) (4) (164)
Totale 11.419 2.182 (4) 13.597
01.01.2016 Incremento Decremento 31.12.2016
Riserva FV 13.761 (13.761) -
Effetto fiscale (164) 164 -
Totale 13.597 164 (13.761) -

6. Attività finanziarie non correnti

La voce, pari a 40 mila euro, è costituita da crediti verso altri per depositi cauzionali con scadenza inferiore ai cinque esercizi.

7. Imposte

in migliaia di euro 01.01.2015 Accantonamenti Utilizzi Variazione
di
perimetro
Altre
variazioni
31.12.2015
Imposte differite attive
Accantonamento fondo rischi 317 - (48) - 269
Svalutazione crediti 87 - (11) - 76
Altri 28 7 (8) 3 30
Totale 432 7 (67) - 3 375
Imposte differite passive
Rivalutazioni di partecipazioni 158 4 162
Differenze ammortamenti fiscali 614 - -
(66)
548
Totale 772 - (66) -
4
710
in migliaia di euro 01.01.2016 -
Accantonamenti Utilizzi
-
Variazione
di
perimetro
Altre
variazioni
31.12.2016
Imposte differite attive
Accantonamento fondo rischi 269 269
Svalutazione crediti 76 76
Altri 30 3.024 (1.051) 3.837 370 6.210
Totale 375 3.024 (1.051) 3.837 370 6.555
Imposte differite passive
Rivalutazioni di partecipazioni 162 (162) -
Differenze ammortamenti fiscali 548 2 550
Fair value investimenti immobiliari
Totale
-
710
3.941
3.943
- - 183
21
4.124
4.674

Le imposte differite attive sono pari a 6,6 milioni di euro (375mila euro al 31 dicembre 2015) e sono relative a principalmente agli effetti fiscali calcolati sull'Aiuto alla Crescita Economica (c.d. ACE) e al recupero dei decimi IVA del Gruppo Domus Italia.

Gli utilizzi sono riferibili principalmente agli effetti dell'adeguamento delle imposte per l'applicazione della variazione di aliquota dell'IRES, mentre le altre variazioni sono relative al fair value degli strumenti derivati e hanno avuto come contropartita la relativa riserva di patrimonio netto.

Le imposte differite passive pari a 4,7 milioni di euro (710mila euro al 31 dicembre 2015) si riferiscono principalmente agli effetti fiscali calcolati sulla differenza fra ammortamenti contabili e fiscali e sulla rivalutazione degli investimenti immobiliari.

Le attività per imposte correnti sono pari a 1,2 milioni di euro e sono costituite da acconti IRES e IRAP.

Le imposte a conto economico sono così composte:

2016 2015
IRAP 297 61
Imposte esercizi precedenti (4) 888
Onere (Provento) da consolidato fiscale - 89
Imposte correnti 293 1.038
Accantonamento imposte differite passive (IRES) 3.284 -
Accantonamento imposte differite passive(IRAP) 659 -
Utilizzo imposte differite passive (IRES) - -
Utilizzo imposte differite passive (IRAP) - -
Variazione aliquota - (66)
Imposte differite 3.943 (66)
Accertamento imposte differite attive (IRES) (2.865) (7)
Accertamento imposte differite attive (IRAP) (159) -
Utilizzo imposte differite attive (IRES) 753 20
Utilizzo imposte differite attive (IRES) - -
Variazione aliquota 298 47
Imposte anticipate (1.973) 60
Totale imposte 2.263 1.032

L'analisi della differenza tra l'aliquota fiscale teorica e quella effettiva è la seguente:

2016 2015
Imposta Aliquota Imposta Aliquota
Risultato ante imposte 13.195 1.520
Onere fiscale teorico 3.629 27,5% 418 27,5%
Dividendi (339) -2,6% (350) -23,0%
Svalutazione di partecipazioni 1.360
differenze permanenti dell'esercizio (1.244) -9,4% 15 1,0%
Variazione aliquota (298) -2,3% - 0,0%
Ace (1.642) -12,4% - 0,0%
Imposte relative ad esercizi precedenti - 0,0% 888 58,4%
Totale Ires corrente e differita 1.466 11,1% 971 63,9%
Irap corrente e differita 797 6,0% 61 4,0%
Totale imposte correnti e differite 2.263 17,1% 1.032 67,9%

8. Rimanenze

Le rimanenze al 31 dicembre 2016 al netto del relativo fondo svalutazione sono rappresentate principalmente da prodotti finiti relativi ai fabbricati del Gruppo Domus Italia.

31.12.2016 31.12.2015
Materie prime, sussidiarie e di consumo 1.530 1.991
Fondo svalutazione (541) (139)
Valore Netto materie prime, sussidiarie e di consumo 989 1.852
Immobili in corso di costruzione 212.802 468
Prodotti finiti e in corso di costruzione 51 -
Acconti 5 -
Rimanenze 213.847 2.320

L'incremento dei prodotti fini e in corso di costruzione è attribuibile all'ingresso del Gruppo Domus nell'area di consolidamento; i prodotti finiti sono costituti quasi esclusivamente da immobili in corso di costruzione e da aree edificabili.

Di seguito si riportano le informazioni richieste dalla Raccomandazione CONSOB DEM/9017265 del 26 febbraio 2009.

Categoria Valore
Contabile al
31/12/2016
Criterio di
Contabilizzazione
Valore di
mercato
Data
ultima
perizia
Secondo Portafoglio 212.802 costo 294.045 2016
Totale Progetti di sviluppo 212.802 294.045

Il valore di mercato dei progetti di sviluppo relativi al secondo portafoglio è calcolato considerando il valore degli immobili finiti.

A copertura degli immobili relativi al secondo portafoglio si è fatto ricorso a finanziamenti il cui dettaglio è fornito nella nota 16.

9. Attività per lavori in corso su ordinazione

Le attività per lavori in corso su ordinazione, valutate sulla base dei corrispettivi contrattuali pattuiti con i committenti, al 31 dicembre 2016 sono pari a 4,2 milioni di euro (sostanzialmente in linea rispetto al 31 dicembre 2015), sono esposte al netto del fondo svalutazione di 21mila euro e sono relativi alla produzione per conto di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) SpA di traverse ferroviarie.

10. Crediti commerciali

La voce è così composta:

31.12.2016 31.12.2015
Crediti verso clienti entro l'esercizio 6.344 8.343
Fondo svalutazione crediti verso clienti (546) (546)
Crediti verso clienti 5.798 7.797
Crediti verso imprese consortili correlate 2.966 2.741
Crediti verso altre imprese correlate 7.339 74
Crediti verso correlate 10.305 2.815
Anticipi a fornitori 45 -
Crediti commerciali entro l'esercizio 16.148 10.612
Crediti verso clienti oltre l'esercizio 135 135
Totale crediti commerciali 16.283 10.747

I crediti verso clienti sono prevalentemente relativi a rapporti di natura commerciale con RFI SpA.

L'incremento dei crediti verso correlate è attribuibile al Gruppo Domus e sono relativi principalmente alla garanzia di canone sugli immobili e ad una penale riconosciuta per ritardata consegna dei lavori sui fabbricati.

I crediti commerciali esigibili oltre i 12 mesi riguardano ritenute a garanzia per le quali è maturato il diritto all'esigibilità. Il valore di iscrizione approssima il loro fair value.

Per i rapporti con parti correlate si rinvia alla Nota n. 27.

La scadenza dei crediti commerciali entro l'esercizio è la seguente:

Oltre 90 Totale
valore
Fondo Totale
valore
A scadere 01-30 gg 30-60 gg 60-90gg gg Scaduto lordo svalutazione netto
31/12/2015 7.627 10 375 385 2.761 3.531 11.158 (546) 10.612
31/12/2016 12.208 - 750 245 2.891 3.886 16.694 (546) 16.148

11. Attività finanziarie correnti

31.12.2016 31.12.2015
Attività finanziarie verso altre imprese correlate 90 87
Attività finanziarie verso terzi - 5
Crediti per interessi anticipati 3 1
Totale attività finanziarie correnti 93 93

La voce è costituita principalmente dal finanziamento infruttifero e rimborsabile a richiesta del finanziatore erogato alla società Parted 1982 SpA (90mila euro).

Per i rapporti con parti correlate si rinvia alla Nota n. 27.

12. Altre attività correnti

31.12.2016 31.12.2015
Crediti verso le Controllanti 2.254 1.189
Crediti verso correlate 91 -
Crediti per altre attività correnti verso correlate 2.345 1.189
Crediti verso altri 297 220
Totale altre attività correnti 2.642 1.409

I crediti verso le controllanti Caltagirone SpA (1 milione di euro) e Fgc SpA (1,2 milioni di euro) sono relativi principalmente al consolidamento dell'IVA, rispettivamente per quanto riguarda la società Vianini Spa e la Domus Roma 15 Srl.

Per i rapporti con parti correlate si rinvia alla Nota n. 27.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

31.12.2016 31.12.2015
Depositi bancari e postali 30.321 .664
Depositi bancari e postali correlate 26 7
Denaro e valori in cassa 15 7
Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti 30.362 28.678

Il tasso medio dei depositi bancari è pari allo 0,18%.

Per i rapporti con parti correlate si rinvia alla Nota n. 27.

Patrimonio Netto e Passività

14. Patrimonio Netto

Per le movimentazioni intervenute nel Patrimonio Netto consolidato si rinvia agli schemi presentati nei Prospetti di Bilancio.

Le movimentazioni intervenute nei conti di Patrimonio Netto della Capogruppo sono relative alla contabilizzazione di proventi e oneri imputati a Patrimonio Netto e all'attuazione delle deliberazioni assembleari del 20 aprile 2016.

Capitale sociale

Il capitale sociale è quello della Capogruppo Vianini pari a 30.105.387 euro e composto da 30.105.387 azioni ordinarie nominali da 1 euro ciascuna. Tutte le azioni ordinarie emesse sono interamente versate. Non esistono azioni gravate da vincoli o restrizioni nella distribuzione di dividendi.

Altre riserve

Il dettaglio delle Altre riserve è così composto:

Dettaglio Altre Riserve 31.12.2016 31.12.2015
Riserva Legale 4.123 4.099
Riserva Straordinaria 38.255 38.255
Altre riserve di rivalutazione 6.267 6.267
Altre riserve per contributi 4.152 4.152
Riserva TFR al netto dell'effetto fiscale (37) (36)
Plusvalenza azioni proprie al netto effetto fiscale 2.679 2.679
Riserva FV partecipazioni al netto dell'effetto fiscale - 13.597
Riserva FV derivati al netto dell'effetto fiscale (692) -
Riserva FV investimenti immobiliari al netto
dell'effetto fiscale
458 -
Utili e Perdite a nuovo 8.613 8.692
Totale altre riserve 63.818 77.705

La riserva legale, pari a 4,1 milioni di euro, è stata costituita dalla Capogruppo ai sensi dell'art. 2430 del Codice Civile.

Nel corso dell'esercizio si è distribuito agli azionisti il dividendo 2015 nella misura di 0,02 euro per ogni azioni ordinaria, per un importo complessivo pari a 602 mila euro.

Passività correnti e non correnti

15. Fondi per benefici ai dipendenti e costi del Personale

Il Trattamento Fine Rapporto rappresenta una passività relativa ai benefici riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro. Tale passività rientra nei cosiddetti piani a benefici definiti e pertanto è determinata applicando la metodologia attuariale.

Le basi tecniche del calcolo attuariale per la determinazione del TFR secondo lo IAS 19 sono di tipo finanziario, di tipo economico e demografico. Le ipotesi finanziarie riguardano il tasso d'inflazione, i tassi di rivalutazione del Fondo TFR pregresso e dei successivi versamenti, nonché il tasso di attualizzazione.

Valori in % 31.12.2016 31.12.2015
Tasso annuo tecnico di attualizzazione 1,30% 2,00%
Tasso annuo di inflazione 1,50% 1,50%
Tasso annuo di incremento delle retribuzioni 3,00% 3,00%
Tasso annuo di incremento del TFR 2,62% 2,62%

La movimentazione del TFR, ricalcolato sulla base dello IAS 19 con le ipotesi sopra illustrate, risulta la seguente:

In migliaia di euro 31.12.2016 31.12.2015
Passività netta a inizio periodo 252 352
Costo corrente dell'esercizio 36 11
Interessi passivi (attivi) netti 6 6
(Utili)/Perdite attuariali 2 12
Variazione perimetro di consolidamento 3 -
(Prestazioni pagate) (9) (129)
Passività netta a fine periodo 290 252

La variazione dell'utile/perdita attuariale è legata alla scelta e all'applicazione di un tasso annuo tecnico di attualizzazione ritenuto più rispondente alla realtà del Gruppo.

Costo del Personale

2016 2015
Salari e stipendi 1.104 1.073
Oneri sociali 382 385
Accantonamento per TFR 36 11
Altri costi 6 20
Accantonamento fondi prev.compl 37 36
Totale costi del personale 1.565 1.525

Forza lavoro

31.12.2016 31.12.2015 Media 2016 Media
2015
Dirigenti 2 1 3 1
Impiegati e quadri 6 4 6 5
Operai 23 23 23 23
Totale 31 28 32 29

16. Passività finanziarie non correnti e correnti

31.12.2016 31.12.2015
Debiti verso banche 210.672 -
Totale passività finanziarie non correnti 210.672 -
Debiti verso banche 2.250 301
Quota a breve dei debiti verso banche non correnti 1.965 -
Derivati 1.543 -
Debiti finanziari verso correlate 31.383 174
Ratei passivi su interessi 12 -
Totale passività finanziarie correnti 37.153 475
Totale passività finanziarie 247.825 475

Le passività finanziarie non correnti, pari a 210,7 milioni di euro, sono riferibili alle società del Gruppo Domus Italia. In particolare:

  • 144 milioni di euro sono rappresentati da debiti nei confronti di Banca IMI SpA a valere sull'ammontare massimo (pari a 196 milioni) concesso;
  • 66,7 milioni di euro sono rappresentati da mutui ipotecari accesi sugli immobili ultimati;

Le passività finanziarie correnti sono pari a 37,1 milioni di euro. In particolare:

  • 2,2 milioni di euro sono rappresentati da finanziamenti a breve;
  • 2 milioni di euro sono rappresentati dalla quota a breve termine dei mutui ipotecari accesi sugli immobili ultimati;
  • 1,5 milioni di euro sono relativi alla valutazione mark to market dei derivati di copertura sui tassi di interessi dei mutui stipulati presso Banca IMI SpA;
  • 31,4 milioni di euro sono rappresentati da debiti nei confronti società correlate, di cui 28,8 verso Istituto Finanziario 2012 SpA e 2,6 verso Unicredit SpA.

La scadenza delle passività finanziarie è la seguente:

31.12.2016 31.12.2015
Entro 3 mesi 33.709 475
Tra 3 mesi ed 1 anno 3.444
Passività finanziarie correnti 37.153 475
Tra 1 e 2 anni 2.254
Tra 2 e 5 anni 6.354
oltre 5 anni 202.064
Passività finanziarie non correnti 210.672 -
Totale Passività finanziarie 247.825 475

17. Fondi non correnti e correnti

Rischi per contenziosi Altri rischi Totale
Saldo al 1 gennaio 2015 978 978
Accantonamenti -
Utilizzi (57) (57)
Saldo al 31 dicembre 2015 921 - 921
Di cui:
Quota corrente 921 921
Quota non corrente - - -
Totale 921 - 921
Saldo al 1 gennaio 2016 921 - 921
Accantonamenti 3.300 3.300
Utilizzi -
Saldo al 31 dicembre 2016 921 3.300 4.221
Di cui:
Quota corrente 921 921
Quota non corrente 3.300 3.300
Totale 921 3.300 4.221

I fondi per contenziosi sono costituiti per 800mila euro da un fondo rischi accantonato a fronte di una sentenza di primo grado emessa dal Tribunale Civile di Bergamo nell'ambito del contenzioso emerso a seguito della cessione, intervenuta nel 1999, del complesso industriale in Mozzanica; contenzioso che ha ad oggetto la richiesta di risarcimento del danno avanzata dall'acquirente in ragione del presunto inquinamento degli immobili venduti. In primo grado la Vianini è stata condannata al pagamento della complessiva somma di circa 1,6 milioni di euro a titolo di risarcimento del danno. Sulla base del parere reso dai propri legali, la Società ha ritenuto di disporre un accantonamento pari al 50% del valore complessivo della condanna ed ha inoltrato il ricorso contro la sentenza la cui esecutività è stata sospesa dalla Corte di Appello di Brescia con ordinanza del mese di luglio 2012.

I restanti 121mila euro sono relativi a oneri potenziali collegati alla bonifica di un'area dello Stabilimento di Binetto.

I fondi per altri rischi si riferiscono allo stanziamento del costo relativo all'IVA inizialmente detratta dal conferente per le spese di costruzione degli immobili soggetti a rettifica ex art. 19 bis DPR 633/72.

In relazione alla controversia promossa da un soggetto cessionario dei presunti crediti litigiosi che taluni ex azionisti asseriscono di vantare nei confronti della Vianini SpA, si è ritenuto di non

inserire alcuna appostazione a bilancio, avendo i legali nominati dalla Società ritenuto remoto il rischio di conseguenti passività.

18. Debiti commerciali

In migliaia di euro 31.12.2016 31.12.2015
Debiti verso società collegate 53 53
Debiti verso società controllanti 42 31
Debiti verso altre imprese correlate 5.851 638
Debiti verso correlate 5.946 722
Debiti verso fornitori 4.651 5.831
Acconti 155 491
Totale debiti commerciali 10.752 7.044

Il valore dei debiti commerciali correnti approssima il relativo fair value.

L'incremento rispetto al 2015 è dovuto all'entrata del gruppo Domus Italia nell'area di consolidamento.

Non esistono debiti con esigibilità superiore all'esercizio.

Per i rapporti con parti correlate si rinvia alla Nota n. 27.

19. Altre passività correnti

Altri Debiti correnti 31.12.2016 31.12.2015
Debiti verso controllanti 52 -
Debiti verso correlate 45.614 -
Debiti verso correlate 45.666 -
Debiti verso istituti previdenziali 93 81
Debiti verso il personale 149 127
Debiti per IVA 562 141
Debiti per ritenute e Irpef 108 89
Depositi cauzionali 546 -
Debiti verso altri 463 313
Ratei passivi su canoni di locazione 542 -
Risconti passivi 204 -
Totale altri debiti correnti 48.333 751

I debiti verso controllanti sono relativi al consolidamento fiscale, mentre quelli verso le correlate sono relativi alla seconda tranche di pagamento della partecipazione in Domus Italia.

L'aumento dei debiti verso altri è imputabile all'ingresso delle società del Gruppo Domus nell'area di consolidamento.

Per i rapporti con parti correlate si rinvia alla Nota n. 27.

Conto Economico

20. Ricavi Operativi

Ricavi operativi 2016 2015
Ricavi vendita prodotti 16.673 11.214
Variazione prodotti in corso di lavor., 15.974
semilavorati e finiti -
Variazione lavori in corso (24) 1.605
Altri ricavi 16.876 104
Totale Ricavi operativi 49.499 12.923
di cui verso correlate 11.853 2.447

I ricavi delle vendite sono riferiti per 6,7 milioni di euro alla produzione di traverse ferroviarie, per 6,4 milioni di euro alla produzione di conci per gallerie e per 3,8 a fitti attivi e al canone di garanzia sugli stessi.

La variazione dei prodotti in corso di lavorazione è relativa ai lavori effettuati sugli immobili in costruzione del Gruppo Domus.

La variazione dei lavori in corso è influenzata dall'avvenuta consegna di tutti i conci per la commessa "Pavoncelli bis" presenti in stabilimento nel corso del precedente esercizio.

Gli altri ricavi sono costituiti quasi esclusivamente dalla valutazione al fair value degli investimenti immobiliari (13,7 milioni di euro) e dalla penale riconosciuta dall'appaltatore Vianini Lavori SpA alla società Domus Roma 15 Srl per ritardata consegna dei lavori sui fabbricati (2,7 milioni di euro).

Per i rapporti con parti correlate si rinvia alla Nota n. 27.

21. Costi Operativi

Acquisti materie prime
Variazioni rimanenze
Costi per materie prime
di cui verso correlate
2016
6.250
862
7.112
850
2015
6.721
(51)
6.670
781
2016 2015
Trasporti 1.514 982
Consulenze 445 81
Prestazioni di servizio varie 3.153 1.972
Assicurazioni 210 158
Amministratori e Sindaci 104 239
Altri costi 15.839 107
Costi per servizi 21.265 3.539
di cui verso correlate 15.934 107
Fitti
Altri
Totale costi per godimento
beni di terzi
108
3
111
21
52
73
di cui verso correlate 87 52
Imposte indirette 364 369
Oneri diversi di gestione terzi 913 43
Decimi Iva 3.300 -
Altri 117 121
Totale altri costi 4.694 533
di cui verso correlate - -
Totale altri costi operativi 26.070 4.145

Gli altri costi per servizi sono costituiti prevalentemente dai lavori effettuati sugli edifici in costruzione.

Per i Costi Operativi del Personale si rinvia alla Nota n. 15.

Per i rapporti con parti correlate si rinvia alla Nota n. 27.

22. Ammortamenti, svalutazioni ed accantonamenti

Ammortamenti, svalutazioni ed accantonamenti 2016 2015
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 17 -
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 572 603
Accantonamento fondo rischi - (57)
Totale ammortamenti, svalutazioni ed
accantonamenti
589 546

23. Risultato netto della gestione finanziaria

2016 2015
Plusvalenze cessione partecipazioni 6.435 -
Dividendi 1.296 1.341
Interessi attivi su depositi bancari 20 222
Altri proventi finanziari 34 -
Totale proventi finanziari 7.785 1.563
di cui verso correlate 1.316 1.341
2016 2015
Svalutazione partecipazioni 4.947 -
Minusvalenze su cessioni di partecipazioni 24 -
Interessi passivi su debiti verso banche 29 46
Interessi passivi su finanziamenti 3.699 -
Commissioni e spese bancarie 23 12
Interessi passivi su TFR 5 6
Commissioni e spese su fideiussioni 14 -
Altri 12 16
Totale oneri finanziari 8.753 80
di cui verso correlate 365 27
Risultato gestione finanziaria (968) 1.483

La plusvalenza su cessione partecipazione si riferisce alla vendita delle azioni Cementir Holding in portafoglio, precedentemente illustrata (vedi Nota 5).

I dividendi sono relativi alle partecipazioni in Assicurazioni Generali SpA, così come la minusvalenza su cessione di partecipazioni.

La svalutazione è relativa alla partecipazione in Parted, come illustrato in Nota 5.

Gli interessi passivi sui finanziamenti sono relativi alle società del Gruppo Domus.

Per i rapporti con parti correlate si rinvia alla Nota n. 27.

24. Utile (perdita) per azione

Il Risultato Netto per azione è calcolato dividendo il Risultato Netto del periodo attribuibile al Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio.

2016 2015
Utile (perdIta) netto (in migliaia di euro) 6.984 488
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione
(000)
30.105 30.105
Risultato base per azione (euro per azione) 0,232 0,016

Il Risultato Netto diluito per azione coincide con il risultato base in quanto sono presenti nel capitale sociale della Vianini SpA solo azioni ordinarie.

25. Altre componenti del Conto Economico Complessivo

Si riporta di seguito il dettaglio delle altre componenti del Conto Economico Complessivo al lordo del relativo effetto fiscale:

Valore
lordo
31.12.2016
Effetto
fiscale
Valore
netto
Valore lordo 31.12.2015
Effetto
fiscale
Valore
netto
Utili/(perdite)
dalla
rideterminazione
di
attività
finanziarie disponibili per la vendita al netto dell'effetto
fiscale
(13.761) 164 (13.597) 2.182 (4) 2.178
Derivati di copertura (1.543) 370 (1.173) - - -
Utile/(perdita) attuariale da TFR (2) 2 - (12) 3 (9)

26. Informazioni per settore di attività

In applicazione dell'IFRS 8, di seguito vengono riportati gli schemi relativi all'informativa di settore di attività. Il Gruppo Vianini identifica il settore di attività come un insieme di prodotti e servizi collegati ed è soggetta a rischi e benefici diversi da quelli di altri settori di attività del Gruppo. Tale suddivisione viene utilizzata dalla Direzione Aziendale per effettuare l'analisi dell'andamento delle attività e per la gestione specifica dei rischi collegati a ciascun settore.

In migliaia di euro Manufatti
in
cemento
Gestione
Immobiliare
Altre
attività
Scritture Consolidato
ante
eliminazioni
di settore
Eliminazioni
di settore
Consolidato
31.12.2015
Ricavi di settore da terzi 12.923 12.923 12.923
Ricavi di settore 12.923 - - - 12.923 - 12.923
Risultato di settore (MOL) 592 (9) 583 583
Ammortamenti, Svalutazioni e 546 546 546
accantonamenti
Risultato Operativo 46 (9) - 37 - 37
Risultato della gestione 1.483
finanziaria
Risultato netto delle
partecipazioni valutate con il -
metodo del Patrimonio Netto
Risultato ante imposte 1.520
Imposte
Risultato del periodo
1.032
488
Attività di settore 118.317 225 (65) 118.477 118.477
Passività di settore 10.192 2 (15) 10.179 10.179
Investimenti in attività 200 200 200
materiali e immateriali
In migliaia di euro Manufatti Gestione Altre Scritture Consolidato Eliminazioni Consolidato
in Immobiliare attività ante di settore
cemento eliminazioni
di settore
31.12.2016
Ricavi di settore da terzi 12.724 36.775 49.499 49.499
Ricavi di settore 12.724 36.775 - 49.499 - 49.499
Risultato di settore (MOL) (1.074) 15.835 (9) 14.752 14.752
Ammortamenti, Svalutazioni e (574) (15) (589) (589)
accantonamenti
Risultato Operativo (1.648) 15.820 (9) - 14.163 - 14.163
Risultato della gestione (968)
finanziaria
Risultato netto delle
partecipazioni valutate con il
metodo del Patrimonio Netto
-
Risultato ante imposte 13.195
Imposte (2.263)
Risultato del periodo 10.932
Attività di settore 62.886 411.759 218 (81) 474.782 474.782
Passività di settore 58.158 258.015 3 (81) 316.095 316.095
Investimenti in attività
materiali e immateriali
232 2 234 234

Il settore "altre attività" comprende i ricavi e i costi della controllata Ind 2004 Srl, operativa nella prestazione di servizi finanziari e Vianini Energia SpA, società che produce e gestisce impianti di energia rinnovabile; al momento tali controllate non risultano operative.

27. Transazioni con parti correlate

Transazioni con società sotto comune controllo

Le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate ivi incluse le operazioni infragruppo, rientrano generalmente nella gestione ordinaria.

Non si rilevano operazioni di carattere atipico o inusuale, estranee alla normale gestione dell'impresa. Le società del Gruppo Vianini hanno inoltre rapporti con società appartenenti al Gruppo Caltagirone, con società sotto comune controllo e con altre correlate.

In relazione all'operazione di acquisizione di Domus Italia SpA, si segnala che, a seguito di attività istruttorie avviate successivamente ad alcuni esposti, la Consob, con Nota del 30 gennaio 2017, ha contestato a Vianini SpA la violazione degli artt. 114 del D.Lgs. 58/98 e 5 della delibera Consob n. 17221/2010. A tal riguardo, sono state intraprese tutte le necessarie iniziative per la migliore tutela della Società. Allo stato non vi sono elementi per indicare se la contestazione darà luogo all'irrogazione di una sanzione.

31.12.2015 Società
controllante
Società
collegate
Società
sottoposte
al comune
controllo
Altre
parti
correlate
Totale
parti
correlate
Totale
voce di
Bilancio
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
Rapporti patrimoniali
Lavori in corso 575 575 4.196 13,70%
Crediti commerciali 2.815 2.815 10.747 26,19%
Attività finanziarie correnti 87 87 93 93,55%
Altre attività correnti 1.189 1.189 1.409 84,39%
Disponibilità liquide 7 7 28.678 0,02%
Debiti commerciali 31 53 638 722 7.044 10,25%
Passività finanziarie correnti 174 174 476 36,55%
Rapporti economici
Ricavi 2.423 2.423 11.214 21,61%
Altri ricavi operativi 24 24 104 23,08%
Costi per materie prime 781 781 6.670 11,71%
Altri costi operativi 50 57 52 159 4.145 3,84%
Proventi finanziari 261 1.080 1.341 1.563 85,80%
Oneri finanziari 27 27 80 33,75%
31.12.2016 Società
controllante
Società
collegate
Società
sottoposte
al comune
controllo
Altre
parti
correlate
Totale
parti
correlate
Totale
voce di
Bilancio
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
Rapporti patrimoniali
Crediti commerciali 10.285 20 10.305 16.283 63,29%
Attività finanziarie correnti 90 90 93 96,77%
Altre attività correnti 2.254 91 2.345 2.642 88,76%
Disponibilità liquide 26 26 30.362 0,09%
Debiti commerciali 42 53 5.851 5.946 10.752 55,30%
Passività finanziarie correnti 3 31.380 31.383 37.153 84,47%
Altre passività correnti 30 45.614 45.644 48.333 94,44%
Rapporti economici
Ricavi 8.872 8.872 16.673 53,21%
Altri ricavi operativi 2.981 2.981 16.876 17,66%
Costi per materie prime 850 850 7.112 11,95%
Altri costi operativi 16.021 16.021 26.070 61,45%
Proventi finanziari 1.316 1.316 7.785 16,90%
Oneri finanziari 365 365 8.753 4,17%

Di seguito rapporti maggiormente significativi:

  • i crediti commerciali e i Ricavi Operativi sono principalmente nei confronti di Ical 2 SpA per la garanzia di canone sugli immobili del Gruppo Domus e di Caposele Scarl per la realizzazione della Galleria Pavoncelli;

  • i crediti finanziari sono relativi alla quota del finanziamento soci concesso a titolo gratuito alla Parted 1982 SpA;

  • le altre attività correnti sono relative principalmente al credito verso la Caltagirone SpA e verso FGC SpA per la procedura di consolidamento dell'IVA di gruppo;

  • le disponibilità liquide sono riferibili all'istituto di credito UniCredit SpA;

  • i debiti commerciali e i altri Costi Operativi sono principalmente nei confronti di Vianini Lavori SpA, per lavori di edilizia residenziale;

  • le passività finanziarie correnti sono relative ad un finanziamento ricevuto da UniCredit SpA e da Istituto Finanziario SpA;

  • le altre passività correnti sono relative al debito residuo per l'acquisto della partecipazione in Domus Italia da Ical 2 SpA;

  • i proventi finanziari sono costituiti principalmente dai dividendi ricevuti da Assicurazioni Generali SpA (1,3 milioni di euro);

28. Posizione finanziaria netta

Si fornisce di seguito il dettaglio dell'indebitamento netto a breve, a medio e a lungo termine, così come raccomandato dalla Comunicazione della Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.

In migliaia di euro 31.12.2016 31.12.2015
A. Cassa
B. Depositi bancari
C. Titoli detenuti per la negoziazione
D. Liquidità (A)+(B)+(C)
di cui verso parti correlate 15
30.347
-
30.362
26
7
28.671
-
28.678
7
E. Crediti finanziari correnti 93 93
di cui verso parti correlate 90 87
F. Debiti bancari correnti 33.634 475
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 1.965 -
H. Debiti verso altri finanziatori correnti 1.554 -
I. Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) 37.153 475
di cui verso parti correlate 31.383 174
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I)-(E)-(D) 6.698 (28.296)
K. Debiti bancari non correnti 210.672 -
L. Obbligazioni emesse - -
M. Altri debiti non correnti - -
N. Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) 210.672 -
O. Indebitamento finanziario netto (J)+(N) 217.370 (28.296)

29. Gerarchia del fair value secondo IFRS 13

La seguente tabella evidenzia il livello gerarchico per le attività e passività che sono valutate al fair value:

31-dic-15
Attività valutate al fair value available
Nota Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
for sale
Partecipazioni valutate al fair value
available for sale
5 45.893 45.893
Totale attività 45.893 - - 45.893
31-dic-16 Nota Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività valutate al fair value available
for sale
Investimenti immobiliari 3 180.046 180.046
Totale attività - 180.046 - 180.046
Passività valutate al fair value
available for sale
Passività finanziarie correnti 16 1.543 1.543
Totale passività - 1.543 - 1.543

30. Informativa ai sensi dell'art.149 duodecies della Delibera della Consob 11971/99

L'incarico alla società di revisione KPMG SpA è stato conferito dall'Assemblea dei Soci del 19 aprile 2013 per il periodo 2013/2021. I compensi corrisposti alla società di revisione ammontano per l'esercizio 2016 a 93mila euro, senza considerare gli aggiornamenti Istat, il contributo Consob e le spese vive.

31. Altre informazioni

Al 31 dicembre 2016 il Gruppo aveva in essere fidejussioni per 3,9 milioni di euro.

31.12.2016 31.12.2015
1 Fidejussioni Bancarie e Assic Rilasciate
a favore di Enti Appaltanti
- Buona Esecuzione 3.322.820 3.322.820
- Svincolo ritenuta a garanzia 393.376 393.376
- Anticipazioni
- Adempimenti contrattuali e varie 200.374 200.374
2. Fidejussioni Assic a favore Uffici Finanziari - -
3. Garanzie nell'interesse di Imprese correlate:
- imprese controllate - -
- imprese collegate - -
- altre imprese correlate - -
4. Fidejussioni attive da terzi - -
5. Fidejussioni e altre garanzia a favore Istituti
Bancari per linee di credito (incluse quelle di
firma) concesse a imprese correlate:
- imprese controllate - -
- imprese collegate - -
- altre imprese correlate - -
TOTALE 3.916.570 3.916.570

32. Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio

Non si segnalano eventi successivi di rilevante interesse.

Elenco delle partecipazioni al 31.12.2016 ex.art.38 del D.Lgs n. 127/1991

DENOMINAZIONE SEDE LEGALE CAPITALE VALUTA TIPO POSSESSO
SOCIALE DIRETTO INDIRETTO
TRAMITE
IMPRESE INCLUSE NEL CONSOLIDAMENTO CON IL METODO INTEGRALE
IND 2004 Srl ROMA 10.000,00 euro 99,99% - -
VIANINI ENERGIA Srl ROMA 10.000,00 euro 99,99% IND 2004 Srl 0,01%
Domus Italia Spa (*) ROMA 20.000.000,00 Euro 100,00% - -
Domus Italia 2 Srl (*) ROMA 100.000,00 Euro - Domus Italia Spa 55,00%
Domus Roma 15 Srl (*) ROMA 30.000,00 Euro - Domus Italia 2 Srl 100,00%
IMPRESE INCLUSE NEL CONSOLIDAMENTO CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
ROFIN Srl ROMA 10.000,00 euro 20,00% -
ALTRE PARTECIPAZIONI IN IMPRESE COLLEGATE
ANGITOLA scarl in liquidazione ROMA 15.300,00 euro 50,00% -

(*) acquisite il 14 aprile 2016

PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI DATI ESSENZIALI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ E CONSORZI COLLEGATI

In migliaia di euro

SOCIETÀ %QUOTA DI
PARTECIPAZIONE
PATRIMONIO NETTO VALORE DELLA
PRODUZIONE
UTILE
NETTO
(PERDITA)
TOTALE
ATTIVO
TOTALE
PASSIVO
Rofin 2008 Srl 20,00 7 - (2) 8 1
Angitola Scarl 50,00 15 1 - 376 361

Lettera di attestazione del Bilancio Consolidato

SOCIETA' PER AZIONI - CAPITALE SOCIALE Euro 30.105.387
SEDE IN ROMA - 00195 VIA MONTELLO.10
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del
Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.
legislativo 24 febbraio 1998, n. 58: 1. I sottoscritti Albino Majore, Presidente del Consiglio di Amministrazione e Rosario Testa,
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, della Vianini S.p.A.,
attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto
• l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
• l'effettiva applicazione,
consolidato, nel corso dell'anno 2016.
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio
consolidato. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo. 2. L'attività è stata svolta valutando la struttura organizzativa e i processi di esecuzione,
controllo e monitoraggio delle attività aziendali necessarie per la formazione del bilancio
3. Si attesta, inoltre, che:
3.1 il bilancio consolidato:
Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002; a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti
nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
C) incluse nel consolidamento. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione
patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese
sottoposti. 3.2 la relazione sulla gestione, predisposta in formato unico per il bilancio d'esercizio e per il
bilancio consolidato, comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della
gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel
consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono
Roma, 10 marzo 2017
Il Presidente Il Dirigente Preposto
F.to Albino Majore F.to Rosario Testa

VIANINI S.p.A.

BILANCIO D'ESERCIZIO

31 dicembre 2016

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

ATTIVITA' note 31.12.2016 31.12.2015
Attività Immateriali a vita definita 1 72.313 45.662
Immobili,
impianti
e
macchinari
2 4.955.712 5.325.007
Investimenti in partecipazioni 3 104.924.382 65.195.442
Attività
finanziarie
non
correnti
4 40.124 28.410
Imposte
differite
attive
5 676.926 369.547
TOTALE
ATTIVITA'
NON
CORRENTI
110.669.457 70.964.068
Rimanenze 6 1.040.878 2.319.891
Attività per lavori in corso su ordinazione 7 4.172.620 4.196.415
di cui verso parti correlate 0 574.551
Crediti
commerciali
8 8.833.014 10.812.468
di cui verso parti correlate 3.133.738 2.879.859
Attività
finanziarie
correnti
9 229.936 880.440
di cui verso parti correlate 227.290 879.560
Attività per per imposte correnti 5 66.407 0
Altre
attività
correnti
10 1.245.251 1.366.902
di cui verso parti correlate 1.020.517 1.159.576
Disponibilità
liquide
e
mezzi
equivalenti
11 27.409.007 28.638.513
di cui verso parti correlate 1.402 1.684
TOTALE
ATTIVITA'
CORRENTI
42.997.113 48.214.629
TOTALE
ATTIVITA'
153.666.570 119.178.697

(in euro)

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' note 31.12.2016 31.12.2015
Capitale
sociale
30.105.387 30.105.387
Altre
riserve
62.577.872 77.523.495
Utile
(Perdita)
di
Periodo
2.824.435 487.929
TOTALE
PATRIMONIO
NETTO
12 95.507.694 108.116.811
Fondi
per
i
dipendenti
13 272.266 252.044
Imposte
differite
passive
5 546.901 724.999
PASSIVITA'
E
FONDI
NON
CORRENTI
819.167 977.043
Fondi correnti 14 921.263 1.790.383
Debiti
commerciali
15 5.226.075 7.042.323
di cui verso parti correlate 580.968 720.254
Passività finanziarie correnti 16 4.813.479 475.581
di cui verso parti correlate 2.563.855 174.293
Debiti per imposte correnti 5 0 25.786
Altre passività correnti 17 46.378.892 750.770
di cui verso parti correlate 45.616.989 0
PASSIVITA'
E
FONDI
CORRENTI
57.339.709 10.084.843
TOTALE
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
153.666.570 119.178.697

(in euro)

CONTO ECONOMICO note 31.12.2016 31.12.2015
Ricavi delle
vendite
e
delle
prestazioni di
servizi
di cui verso parti correlate
Variazioni rimanenze prodotti finiti
Variazione rimanenze lavori in corso
Altri ricavi
13.136.396
6.446.769
(416.601)
(23.796)
27.562
11.214.214
2.423.038
-
1.605.002
104.260
di cui verso parti correlate 24.000 24.000
TOTALE
RICAVI
OPERATIVI
18 12.723.561 12.923.476
Costi
per
materie
prime
di cui verso parti correlate
19 7.112.159
849.761
6.670.165
780.614
Costi
del
Personale
13 1.332.304 1.524.766
Altri
Costi
operativi
di cui verso parti correlate
19 5.352.898
218.440
4.136.432
102.039
TOTALE
COSTI
OPERATIVI
13.797.361 12.331.363
MARGINE
OPERATIVO
LORDO
(1.073.800) 592.113
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 20 573.698 545.983
RISULTATO
OPERATIVO
(1.647.498) 46.130
Proventi Finanziari
di cui verso parti correlate
Oneri Finanziari
di cui verso parti correlate
9.216.974
1.527.340
(5.046.569)
(28.371)
1.563.290
1.341.395
(961.674)
(26.437)
Risultato della
gestione
finanziaria
21 4.170.405 601.616
RISULTATO
ANTE
IMPOSTE
2.522.907 647.746
RISULTATO
DELLE
ATTIVITA'
CONTINUATIVE
Imposte sul reddito
5 2.522.907
(301.528)
647.746
159.817
RISULTATO
DELL'ESERCIZIO
2.824.435 487.929

(in euro)

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

2016 2015
Utile/(Perdita) del periodo rilevato a Conto
Economico
2.824.435 487.929
Altre componenti del conto economico
complessivo*:
Componenti che possono essere riclassificate
successivamente nell'utile (perdita) dell'esercizio
Variazione di fair value dei titoli di capitale disponibili per
la vendita
(14.815.760) 2.178.956
Componenti non saranno mai riclassificate nell'utile
(perdita) dell'esercizio
Effetto utili/(perdite) attuariali dei piani a benefici definiti al
netto dell'effetto fiscale
(8.365) (8.954)
Proventi/(Oneri) direttamente imputati a Patrimonio
Netto (14.824.125) 2.170.002
Utile/(Perdita) Complessivo rilevato nel periodo (11.999.690) 2.657.931

(in euro)

* Le altre componenti del conto economico complessivo sono indicate al netto del relativo effetto fiscale

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO

NOTA 12

in euro Capitale
Sociale
Riserva
Legale
Riserva
Fair Value
Riserva
Straordinaria
Altre
Riserve
Risultato
del
periodo
Totale
Saldo al 1 gennaio 2015
Operazioni con gli
azionisti
Risultato esercizio prec. a
30.105.387 4.085.738 12.636.804 38.255.316 20.722.125 258.663 106.064.033
-
nuovo
Somme a disposizione del
12.933 245.730 (258.663)
CDA
Dividendi distribuiti
(3.880)
(602.108)
(3.880)
(602.108)
Totale operazioni con gli
azionisti
- 12.933 - - (360.258) (258.663) (605.988)
Variazione netta riserva TFR
Variazione riserva fair value
Risultato del periodo
2.178.956 (8.119) 487.929 (8.119)
2.178.956
487.929
Utile/(Perdita)
Complessivo rilevato nel
periodo
- - 2.178.956 - (8.119) 487.929 2.658.766
Saldo al 31 dicembre 2015 30.105.387 4.098.671 14.815.760 38.255.316 20.353.748 487.929 108.116.811
Saldo al 1 gennaio 2016
Operazioni con gli
azionisti
30.105.387 4.098.671 14.815.760 38.255.316 20.353.748 487.929 108.116.811
Risultato esercizio prec. a
nuovo
24.396 463.533 (487.929) -
Somme a disposizione del
CDA
Dividendi distribuiti
(7.319)
(602.108)
(7.319)
(602.108)
Totale operazioni con gli
azionisti
- 24.396 - - (145.894) (487.929) (609.427)
Variazione netta riserva TFR
Variazione riserva fair value
Risultato del periodo
(14.815.760) (8.365) 2.824.435 (8.365)
(14.815.760)
2.824.435
Utile/(Perdita)
Complessivo rilevato nel
periodo
- - (14.815.760) - (8.365) 2.824.435 (11.999.690)
Saldo al 31 dicembre 2016 30.105.387 4.123.067 - 38.255.316 20.199.489 2.824.435 95.507.694

RENDICONTO FINANZIARIO

in euro NOTE 31/12/2015 31/12/2015
DISPONIBILITA' E MEZZI EQUIVALENTI ANNO PRECEDENTE 28.638.513 29.128.908
Utile (Perdita) esercizio 2.824.435 487.929
Ammortamenti 20 573.698 603.053
Risultato netto della gestione finanziaria 21 (4.170.405) (601.616)
Imposte su reddito 5 (301.528) 159.817
Variazione Fondi per Dipendenti 13 20.222 (112.662)
Variazione Fondi non correnti/correnti 14 (880.126) (57.070)
FLUSSO DI CASSA OPER.PRIMA VAR.CAP.CIRC. (1.933.704) 479.451
(Incremento) Decremento Rimanenze 6-7 1.302.808 (1.655.519)
(Incremento) Decremento Crediti Commerciali 8 1.979.454 609.442
Incremento (Decremento) Debiti Commerciali 15 (1.816.248) 1.025.970
Variazione altre attività e passività non corr./ corr 10-17 178.711 (386.650)
Variazioni imposte correnti e differite 5 (395.079) (106.678)
FLUSSO DI CASSA OPERATIVO (684.058) (33.984)
Dividendi incassati 21 1.296.000 1.341.395
Interessi incassati 21 19.800 221.895
Interessi pagati 21 (67.571) (79.088)
Imposte pagate 5 301.528 (28.907)
A) FLUSSO DI CASSA DA ATT. DI ESERCIZIO 865.699 1.421.311
Investimenti in Attività Immateriali 1 (26.651) (14.037)
Investimenti in Attivita' Materiali 2 (204.403) (185.138)
Investimenti in Partecipazioni e Titoli non correnti 3 (31.800.922) -
Realizzo Vendita di Partecipazioni e Titoli non correnti 3 25.344.000 -
Variazioni Attività Fin. non correnti 4 (11.714) -
Variazioni Attività Fin. correnti 9 650.504 (704.104)
B) FLUSSO DI CASSA DA ATT. DI INVEST. (6.049.186) (903.279)
Variazioni Passività Fin. correnti 16 4.556.089 (406.319)
Dividendi Distribuiti 12 (602.108) (602.108)
C) FLUSSO DI CASSA DA ATT. FINANZ. 3.953.981 (1.008.427)
D) Differenze Cambio Disponibilità Liquide e Mezzi Equiv. - -
Variazione Netta delle Disponibilita' (1.229.506) (490.395)
DISPONIBILITA' E MEZZI EQUIVALENTI ANNO IN CORSO 27.409.007 28.638.513

VIANINI S.p.A.

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

31 dicembre 2016

Informazioni generali

La Vianini SpA è una Società per Azioni avente sede legale a Roma (Italia), Via Montello n. 10, con durata fino al 31 dicembre 2100.

Alla data della presente relazione, l'azionista in possesso di azioni in misura superiore al 3% del capitale sociale, così come risulta dal Libro Soci alla data del 31 dicembre 2016 e dalle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del D. Lgs. N. 58 del 24 febbraio 1998 è:

  • Francesco Gaetano Caltagirone: La predetta partecipazione è detenuta:
  • Direttamente (0,173%);
  • Indirettamente tramite le società:
    • Caltagirone SpA: 54,141% Capitolium SpA: 27,728%

Il presente Bilancio d'esercizio è stato approvato in data 10 marzo 2017 dal Consiglio di Amministrazione che ha autorizzato la diffusione degli elementi principali del Bilancio stesso. Alla data di predisposizione del presente bilancio, la controllante ultima è la FGC SpA, per effetto delle azioni detenute tramite proprie controllate.

Conformità ai principi contabili IFRS/IAS

Il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016, redatto sul presupposto della continuità aziendale è stato predisposto ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. 38/2005 ed in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), alle interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data del bilancio, nonché ai precedenti International Accounting Standard (IAS). Per semplicità l'insieme di tutti i principi e delle interpretazioni è di seguito definito con "IFRS". Nella predisposizione del presente documento si è tenuto conto delle disposizioni dell'articolo 9 del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, delle disposizioni del Codice Civile, delle Delibere CONSOB n. 15519 ("Disposizioni in materia di schemi di bilancio da emanare in attuazione dell'art. 9, comma 3, del Decreto Legislativo n. 38/2005") e n. 15520 ("Modificazioni ed integrazioni al regolamento recante norme di attuazione del Decreto Legislativo n. 58/1998") entrambe del 27 luglio 2006, nonché della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 ("Informativa societaria degli emittenti quotati e degli emittenti aventi strumenti finanziari diffusi tra il pubblico di cui all'art. 116 del TUF").

Criteri di presentazione

Il bilancio di esercizio è costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal Rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto e dalle note esplicative. Relativamente alla presentazione di tali schemi, la società ha operato le seguenti scelte:

  • la situazione patrimoniale-finanziaria espone separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti;
  • il conto economico è classificato in base alla natura dei costi;
  • il conto economico complessivo, partendo dal risultato dell'esercizio, espone l'effetto degli utili e delle perdite rilevati direttamente a patrimonio netto;
  • il prospetto delle variazioni di patrimonio netto è esposto in base al metodo delle variazioni di patrimonio;
  • il rendiconto finanziario è presentato utilizzando il metodo indiretto.

Il criterio generale adottato è il costo storico ad eccezione delle voci di bilancio rilevate e misurate al Fair value in base a specifici IFRS come descritto nei criteri di valutazione esposti di seguito.

Gli IFRS sono stati applicati coerentemente con le indicazioni fornite nel "Framework for the preparation and presentation of financial statements" e non si sono verificate criticità che abbiano richiesto il ricorso a deroghe ai sensi dello IAS 1, paragrafo 19.

Si ricorda che la CONSOB con delibera n. 15519 del 27 luglio 2006 ha richiesto che nei citati prospetti di bilancio vengano evidenziate, qualora di importo significativo, sottovoci aggiuntive a quelle già specificatamente richieste dallo IAS 1 e negli altri principi internazionali al fine di evidenziare distintamente dalle voci di riferimento gli ammontari delle posizioni e delle transazioni con parti correlate, nonché relativamente al Conto Economico, i componenti positivi o negativi di reddito derivanti da operazioni non ricorrenti o inusuali.

Le attività e passività sono esposte separatamente e senza operare compensazioni.

Il Bilancio di esercizio è presentato in euro e tutti i valori sono espressi in euro, tranne quando diversamente indicato.

I principi ed i criteri contabili applicati nel presente bilancio sono conformi a quelli adottati per la redazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2015.

Principi contabili ed emendamenti agli standard adottati dalla Società

a) A partire dal 1° gennaio 2016, la Società ha adottato i seguenti nuovi principi contabili:

"Equity Method in Separate Financial Statements (Amendments to IAS 27)". Tale documento è stato adottato dall'Unione Europea con il Regolamento n.2441 del 23 dicembre 2015. Le modifiche consentono alle entità di utilizzare l'equity method per contabilizzare gli investimenti in controllate, joint ventures e collegate nel bilancio separato.

Emendamenti allo IAS 1 "Presentation of Financial Statements". Tali emendamenti sono stati adottati dall'Unione Europea con il Regolamento n.2406 del 19 dicembre 2015. L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto Disclosure Initiative che ha lo scopo di migliorare la presentazione e la divulgazione delle informazioni finanziarie nelle relazioni finanziarie e a risolvere alcune delle criticità segnalate dagli operatori.

"Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle". Tale documento è stato adottato dall'Unione Europea con il Regolamento n.2343 del 16 dicembre 2015. Le modifiche introdotte riguardano i seguenti principi: IFRS 5 Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations, IFRS 7 Financial Instruments: Disclosure, IAS 19 Employee Benefits, IAS 34 Interim Financial Reporting.

"Clarification of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation (Amendments to IAS 16 and IAS 38)"; tali emendamenti chiariscono che un metodo di ammortamento basato sui ricavi generati dall'asset (c.d. revenue-based method) non è ritenuto appropriato in quanto riflette esclusivamente il flusso di ricavi generati da tale asset e non, invece, la modalità di consumo dei benefici economici incorporati nell'asset. Tali emendamenti sono stai adottati dall'Unione Europea con il Regolamento n.2015 del 3 dicembre 2015.

"Accounting for Acquisitions of Interests in Joint Operations (Amendments to IFRS 11 Joint Arrangements)". Tale documento è stato adottato dall'Unione Europea con il Regolamento n.2173 del 25 novembre 2015. Le modifiche apportate allo IFRS 11 chiariscono le modalità di contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in una joint operation che rappresenta un business.

Emendamenti allo IAS 16 e allo IAS 41 inerenti le coltivazioni (Bearer Plants). Secondo tali emendamenti, adottati dall'Unione Europea con il Regolamento n.2113 del 24 novembre 2015, le coltivazioni possono essere rilevate al costo in luogo del fair value. Diversamente, il raccolto continua ad essere rilevato al fair value.

"Investment Entities: Applying the Consolidation Exception (Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28)". L'emendamento, adottato dall'Unione Europea con il Regolamento

n.1703 del 23 settembre 2016, ha chiarito tre questioni legate al consolidamento di una investment entity.

b) Principi contabili e interpretazioni su standard efficaci per gli esercizi finanziari successivi al 2016 e non adattati anticipatamente dalla Società:

  • Il 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari". Il documento accoglie i risultati delle fasi relative a classificazione e valutazione, derecognition, impairment, e hedge accounting, del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio sostituisce le precedenti versioni dell'IFRS 9. Com'è noto, lo IASB ha iniziato nel 2008 il progetto volto alla sostituzione dell'IFRS 9 ed ha proceduto per fasi. Nel 2009 ha pubblicato la prima versione dell'IFRS 9 che trattava la valutazione e la classificazione delle attività finanziarie; successivamente, nel 2010, sono state pubblicate le regole relative alle passività finanziarie e alla derecognition. Nel 2013 l'IFRS 9 è stato modificato per includere il modello generale di hedge accounting. A settembre 2015 l'EFRAG ha completato il suo due process per l'emissione dell'endorsement advice che è poi stato presentato alla Commissione Europea. Tale documento, adottato dall'Unione Europea con il Regolamento n.2067 del 29 novembre 2016, è applicabile a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018. È consentita l'applicazione anticipata.
  • In data 28 maggio 2014, lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 "Revenue from Contracts with Customers". Il principio rappresenta un unico e completo framework per la rilevazione dei ricavi e stabilisce le disposizioni da applicare a tutti i contratti con la clientela (ad eccezione dei contratti che rientrano nell'ambito degli standards sul leasing, sui contratti assicurativi e sugli strumenti finanziari). L'IFRS 15 sostituisce i precedenti standards sui ricavi: lo IAS 18 Revenue e lo IAS 11 Construction Contracts, oltre che le interpretazioni IFRIC 13 Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 Transfers of Assets from Customers e SIC-31 Revenue—Barter Transactions Involving Advertising Services. Le previsioni in esso contenute definiscono i criteri per la registrazione dei ricavi derivanti dalla vendita di prodotti o fornitura di servizi attraverso l'introduzione del cosiddetto five-step model framework; inoltre, viene richiesto di fornire nelle note esplicative specifiche informazioni riguardanti la natura, l'ammontare, le tempistiche e le incertezze legate ai ricavi ed ai flussi di cassa derivanti dai contratti sottoscritti con i clienti. L'11 settembre 2015 lo IASB

ha pubblicato l'Amendment all'IFRS 15 con cui ha posticipato l'entrata in vigore dello standard di un anno, fissandola al 1° gennaio 2018. Tale documento, adottato dall'Unione Europea con il Regolamento n.1905 del 29 ottobre 2016, è applicabile a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018. È consentita l'applicazione anticipata.

c) Principi contabili e interpretazioni di prossima applicazione:

Alla data di approvazione del presente bilancio consolidato, risultano emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea, taluni principi contabili, interpretazioni ed emendamenti, alcuni ancora in fase di consultazione, tra i quali si segnalano:

In data 30 gennaio 2014, lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 — "Regulatory Deferral Accounts". Il principio fornisce la possibilità ai first-time adopter che operano in un settore con tariffe regolamentate, di continuare a contabilizzare nel primo bilancio IFRS e nei successivi, con alcuni cambiamenti limitati, le "attività e passività regolatorie" utilizzando i precedenti principi contabili locali; inoltre, viene richiesto che le attività e le passività rivenienti dall'attività regolatoria, così come i loro movimenti, siano presentate separatamente nella situazione patrimoniale e finanziaria, nel conto economico e nel conto economico complessivo e che specifiche informazioni vengano riportate nelle note esplicative. Si precisa che ad oggi la Commissione Europea ha deciso di sospendere l'Endorsement Process in attesa della emissione del principio contabile definitivo da parte dello IASB.

In data 13 gennaio 2016, lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 16 Leases, che sostituisce lo IAS 17. L'IFRS 16 si applica a partire dal 1 gennaio 2019. Il nuovo principio elimina di fatto la differenza nella contabilizzazione del leasing operativo e finanziario pur in presenza di elementi che consentono di semplificarne l'applicazione ed introduce il concetto di controllo all'interno della definizione di leasing. In particolare per determinare se un contratto rappresenti o meno un leasing, l'IFRS 16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'uso di una determinata attività per un determinato periodo di tempo. E' consentita un'applicazione anticipata per le entità che applicano anche l'IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers. La conclusione del due process da parte dell'EFRAG è prevista per il primo trimestre 2017.

In data 12 Aprile 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Clarifications to IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers". Tale emendamento non modifica le previsioni contenute nel principio ma chiarisce come tali previsioni devono essere applicate. In particolare, viene chiarito (i) come identificare una performance obbligation in un contratto, (ii) come determinare se un'entità è un principal o un agent e (iii) come determinare il momento in cui devono essere rilevati i ricavi derivanti dalla concessione di licenze. L'entrata in vigore di tale emendamento, la cui omologazione da parte della UE è prevista nel secondo trimestre 2017, è fissata anch'essa al 1° gennaio 2018.

In data 11 settembre 2014, lo IASB ha pubblicato il documento "Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (Amendments to IFRS 10 and IAS 28)", con lo scopo di risolvere un conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10. Secondo lo IAS 28, l'utile o la perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima è limitata alla quota detenuta dagli altri investitori estranei alla transazione. Al contrario, il principio IFRS 10 prevede la rilevazione dell'intero utile o perdita nel caso di perdita del controllo, anche se l'entità continui a detenere una quota non di controllo nella società, includendo in tale fattispecie anche la cessione o conferimento di una società controllata ad una joint venture o collegata. Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione/conferimento di asset o società controllata ad una joint venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente dipenda dal fatto che gli asset o la società controllata ceduti/conferiti costituiscano o meno un business, come definito dal principio IFRS 3. Nel caso in cui gli asset o la società controllata ceduti/conferiti rappresentino un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. A dicembre 2015 lo IASB ha pubblicato l'Amendment che differisce a tempo indeterminato l'entrata in vigore delle modifiche all'IFRS 10 e IAS 28, in attesa del completamento del progetto IASB sull'equity method.

In data 19 gennaio 2016, lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 12 Income Tax. Il documento "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses (Amendments to IAS 12)" mira a chiarire come contabilizzare le attività fiscali differite relative a strumenti di debito misurati al fair value. Le modifiche si applicano a partire dal 1 gennaio 2017. E'

consentita un'applicazione anticipata. L'omologazione da parte della UE è prevista nel secondo trimestre 2017.

In data 29 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 7 Statement of cash flows. Il documento Disclosure initiative (Amendments to IAS 7) ha lo scopo di migliorare la presentazione e la divulgazione delle informazioni finanziarie nelle relazioni finanziarie e a risolvere alcune delle criticità segnalate dagli operatori. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2017. L'omologazione da parte della UE è prevista nel secondo trimestre 2017.

In data 20 giugno 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche all'IFRS 2 Share-based Payment. Il documento "Classifications and Measurement of Share-based Payment Transactions (Amendments to IFRS 2)" risolve alcune tematiche relative alla contabilizzazione dei pagamenti basati su azioni. In particolare, tale emendamento apporta notevoli miglioramenti (i) nella valutazione dei pagamenti basati su azioni regolati per cassa, (ii) nella classificazione degli stessi e (iii) nella modalità di contabilizzazione in caso di modifica da pagamenti basati su azioni regolati per cassa a pagamenti basati su azioni regolati mediante strumenti di capitale. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018. L'omologazione da parte della UE è prevista nel secondo trimestre 2017.

In data 12 settembre 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche all'IFRS 4 Insurance Contracts. Il documento "Amendments to IFRS 4: Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts" ha l'obiettivo di risolvere le incongruenze derivanti dal differimento delle date di entrata in vigore dell'IFRS 9 e del nuovo principio contabile sui contratti assicurativi. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018. L'omologazione da parte della UE è prevista nel terzo trimestre 2017.

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 40 Investment Property. Il documento "Amendments to IAS 40: Transfers of Investment Property" ha l'obiettivo di chiarire gli aspetti relativi al trattamento dei trasferimenti da, e verso, gli investimenti immobiliari. In particolare, la modifica chiarisce che un trasferimento deve avere luogo se e solo se si verifica un effettivo cambiamento nell'uso del bene. Un cambiamento nell'intenzione del management di per sé non è sufficiente a supportare un trasferimento. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2018, o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. L'omologazione da parte dell'UE è prevista nella seconda metà del 2017.

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle". Le modifiche introdotte, rientranti nell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili internazionali, riguardano i seguenti principi: IFRS 1 First-time adoption of IFRS, IFRS 12 Disclosure of interests in other entities e IAS 28 Investments in associates and joint venture. L'omologazione da parte dell'UE è prevista nella seconda metà del 2017. Le modifiche relative all'IFRS 1 e allo IAS 28 si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2018, o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata solo con riferimento allo IAS 28. Le modifiche relative all'IFRS 12 si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2017, o successivamente.

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato l'interpretazione IFRIC 22 – "Foreign Currency Transaction and Advance Consideration", al fine di fornire chiarimenti circa la corretta contabilizzazione di un'operazione in valuta estera, in caso di pagamenti effettuati o ricevuti in anticipo rispetto all'oggetto della transazione cui i pagamenti si riferiscono. L'interpretazione chiarisce che la data della transazione da utilizzare per la conversione è la data in cui l'entità effettua o riceve il pagamento in anticipo. L'IFRIC 22 si applica ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2018 o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. L'omologazione da parte dell'UE è prevista nella seconda metà del 2017.

Gli eventuali riflessi che i principi contabili, gli emendamenti e le interpretazioni di prossima applicazione potranno avere sull'informativa finanziaria della Società sono in corso di approfondimenti e valutazione, in particolare per quanto riguarda l'IFRS 9 e l'IFRS 15.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Attività Immateriali

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, chiaramente identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili ed atti a generare benefici economici futuri.

Tali elementi sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Per ciascuna attività immateriale al momento di prima rilevazione viene determinata la vita utile; nel caso in cui, sulla base di un'analisi di tutti i fattori rilevanti, non è prevedibile un limite al periodo in cui ci si attende che si genereranno

flussi di cassa in entrata per la Società l'attività immateriale viene considerata a vita utile indefinita. La stima della vita utile è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con l'applicazione prospettica.

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L'ammortamento ha inizio quando l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della vita utile. Nell'esercizio in cui l'attività immateriale diviene disponibile per l'uso l'ammortamento è determinato tenendo conto del momento effettivo in cui la condizione si manifesta.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un'attività immateriale, essa viene eliminata dal Bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il relativo valore netto contabile) viene rilevata a Conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Immobili, Impianti e Macchinari

Gli "immobili, impianti e macchinari" sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, incrementato, in presenza di obbligazioni, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività.

Gli oneri finanziari che sono direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene, sono capitalizzati come parte del costo del bene stesso fino al momento in cui il bene è pronto per l'uso previsto o la vendita.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, l'ammodernamento o il miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del "component approach".

Gli immobili, impianti e macchinari sono esposti al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate in base alle modalità descritte nel seguito.

L'ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

La vita utile stimata dei principali immobili, impianti e macchinari è la seguente:

Vita utile dell'attività materiale

Fabbricati destinati all'industria 25 anni
Impianti antiinquinamento 7 anni
Impianti generici 8 anni
Impianti specifici 6 anni
Attrezzature 4 anni
Mobili e macchine d'ufficio 8 anni
Autoveicoli da trasporto 5 anni
Macchine elettroniche 5 anni

I terreni, sia liberi da costruzione sia annessi a fabbricati civili e industriali, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del "component approach".

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di una attività materiale, essa viene eliminata dal Bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il relativo valore netto contabile) viene rilevata a Conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Perdite di valore

Periodicamente viene verificata l'esistenza di eventi o cambiamenti di situazione che indichino che il valore di carico degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali a vita definita non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo si procede alla determinazione del loro valore recuperabile e, nel caso in cui il valore netto contabile ecceda il valore recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore recuperabile.

Il valore recuperabile degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali è rappresentato dal maggiore tra il valore corrente al netto dei costi di dismissione e il loro valore d'uso, laddove il valore d'uso è rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività o, per le attività che non generano autonomamente flussi finanziari ampiamente indipendenti, dall'insieme di attività che compongono l'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene ("cash generating unit") .

Nel definire il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di

sconto ante imposte che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi specifici dell'attività.

Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, o della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile: le perdite di valore di cash generating unit sono dapprima imputate a riduzione dell'avviamento allocato alla cash genereting, quindi alle altre attività, in proporzione al relativo valore contabile.

Tale allocazione ha come limite minimo l'ammontare più alto tra:

  • il relativo fair value dell'attività al netto dei costi di dismissione;
  • il relativo valore in uso, come sopra definito;
  • zero.

Le perdite di valore sono contabilizzate nel Conto economico nell'apposita voce relativa alle svalutazioni.

Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata su beni materiali ed immateriali diversi da avviamento, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

Partecipazioni in società controllate e collegate

Per società controllate si intendono tutte le società su cui la Vianini SpA è esposta a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con le stesse e nel contempo ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tali entità. Le società collegate, sono le imprese nelle quali la Vianini SpA esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto.

Nel valutare l'esistenza del controllo e dell'influenza notevole si prendono in considerazione anche i diritti di voto potenziali effettivamente esercitabili o convertibili.

Le suddette partecipazioni sono iscritte al costo rettificato per perdite di valore.

Le perdite di valore sono riconosciute a Conto Economico e possono essere ripristinate laddove si verifichino i presupposti. Nel caso in cui la perdita di pertinenza della società ecceda il valore contabile della partecipazione e la partecipante sia impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite, il valore contabile è

annullato e l'eventuale eccedenza è rilevata in un apposito fondo del passivo nell'ambito dei fondi per rischi ed oneri futuri.

Rimanenze e attività per lavori in corso su ordinazione

Le rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono iscritte al costo e valutate al minore tra il costo ed il valore netto di presumibile realizzo. Il costo di acquisto viene determinato con il metodo del FIFO ed include gli oneri accessori di competenza. Al fine di determinare il valore netto di presumibile realizzo, il valore di eventuali rimanenze obsolete o di lento rigiro viene svalutato in relazione alla previsione di utilizzo/realizzo netto futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo a riduzione del valore delle rimanenze stesse.

I lavori in corso sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza, calcolati con il metodo della percentuale di completamento, determinato sulla base dell'avanzamento fisico delle commesse.

Eventuali perdite a finire sui lavori in corso su ordinazione sono interamente accantonate nell'esercizio in cui se ne viene a conoscenza.

Attività finanziarie

Le attività finanziarie sono classificate, al momento della prima iscrizione, in una delle seguenti categorie e valutate come segue:

attività finanziarie disponibili per la vendita: le attività disponibili per la vendita sono strumenti finanziari non-derivati esplicitamente designati in questa categoria e sono compresi nelle attività non correnti a meno che il management intenda cederli nei 12 mesi successivi dalla data del Bilancio. Tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli utili o perdite da valutazione sono rilevati a Patrimonio netto e nel prospetto di Conto economico complessivo; la loro imputazione a Conto economico è effettuata solo nel momento in cui l'attività finanziaria viene effettivamente ceduta, o, nel caso di variazioni cumulate negative, quando si valuta che la riduzione di valore già rilevata a Patrimonio netto non potrà essere recuperata in futuro e cioè quando si è in presenza di una perdita durevole di valore.

La Società, tenuto conto della tipologia dei titoli azionari detenuti, ha determinato che i limiti quantitativi utilizzati per identificare la necessità di procedere ad impairment sono una diminuzione del fair value alla data del bilancio superiore al 50% rispetto al valore contabile originario o una diminuzione del fair value al di sotto del valore di iscrizione per 60 mesi

consecutivi.

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rimosse dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto e la società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso e il relativo controllo. Ove il fair value non risulti determinabile in modo attendibile, tali strumenti sono mantenuti in Bilancio al costo, rettificato a fronte di perdite per riduzione di valore. Tali perdite per riduzione di valore non sono ripristinate;

finanziamenti e crediti: sono strumenti finanziari, prevalentemente relativi a finanziamenti e crediti verso clienti, non-derivati, non quotati in un mercato attivo, dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Essi vengono inclusi nella parte corrente eccetto che per quelli con scadenza superiore ai dodici mesi rispetto alla data di Bilancio, che sono classificati nella parte non corrente. Tali attività sono valutate al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo (identificato dal loro valore nominale). Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

Le attività finanziarie sono eliminate dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto ed la società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso ed il relativo controllo.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni. In sede di prima iscrizione sono rilevate al fair value, al netto dei costi accessori di transazione direttamente attribuibili. Successivamente sono valutate al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore delle passività viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

Le passività finanziarie sono classificate fra le passività correnti, salvo che la Società abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di Bilancio.

Le passività finanziarie sono eliminate dal Bilancio al momento della loro estinzione e la società ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono contabilizzati al fair value e comprendono i depositi bancari ed il denaro in cassa, ossia quei valori che possiedono i requisiti della disponibilità a vista o a brevissimo termine, del buon esito e dell'assenza di spese per la riscossione.

Livelli gerarchici di valutazione del fair value

In relazione alle attività e passività finanziarie rilevate nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 13 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • Livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati in mercati attivi per le attività o per le passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi da prezzi quotati inclusi nel "Livello 1" ma che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) per le attività o per le passività;
  • Livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono osservabili per le attività o per le passività.

Per l'identificazione del livello gerarchico di valutazione del fair value, si rinvia alla nota 25.

Patrimonio Netto

Capitale sociale

Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato della società. I costi strettamente correlati alla emissione di nuove azioni sono classificati, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito, in un'apposita riserva negativa a riduzione del patrimonio netto.

Benefici ai dipendenti

La passività relativa ai benefici riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e relativa a programmi a benefici definiti (TFR), al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali stimando l'ammontare dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato alla data di

riferimento. La passività è rilevata per competenza lungo il periodo di maturazione del diritto. Relativamente al Trattamento di Fine Rapporto, in seguito alle modifiche apportate alla disciplina dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti attuativi ('Riforma Previdenziale') emanati nei primi mesi del 2007, si segnala che:

  • il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua ad essere considerato un piano a benefici definiti;
  • il TFR maturato a partire dal 1°gennaio 2007, per le aziende italiane con un numero di dipendenti superiore a 50 unità, è considerato un piano a contribuzione definita.

La determinazione del valore attuale degli impegni della Società è effettuata da attuari esterni con il "metodo della proiezione unitaria del credito" (Projected Unit Credit Method). Con tale metodo, la passività è proiettata al futuro per determinare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente il tasso di interesse, che riflette il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione e il turnover dei dipendenti.

Per le quote di TFR destinate alla previdenza integrativa ovvero al fondo INPS a partire dalla data di opzione esercitata dal dipendente, la Società non è debitrice delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006 e pertanto nel calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura.

Gli utili e le perdite attuariali, definiti quale differenza tra il valore di bilancio della passività ed il valore attuale degli impegni della Società a fine periodo, dovuta al modificarsi dei parametri attuariali utilizzati in precedenza, sono imputati direttamente nelle altre componenti del Conto Economico complessivo.

La componente finanziaria è invece iscritta nel Conto Economico nella voce proventi ed oneri finanziari.

Fondi per rischi ed oneri

I Fondi per rischi ed oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura del periodo sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza.

Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di riferimento, esiste una obbligazione legale o implicita, che deriva da un evento passato, e sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e l'ammontare di tale esborso sia stimabile.

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario. Se la passività è relativa ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce; la rilevazione dell'onere a Conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale alla quale l'onere stesso si riferisce.

Ricavi diversi dai lavori in corso su ordinazione

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono iscritti al fair value del corrispettivo ricevuto al netto dell'Imposta sul Valore Aggiunto, di sconti, abbuoni e resi.

In particolare, i ricavi delle vendite di beni sono rilevati quando i rischi e benefici significativi della proprietà dei beni sono trasferiti all'acquirente.

I ricavi per la prestazione di servizi sono rilevati quando i servizi sono resi in riferimento al completamento del servizio fornito rispetto al totale dei servizi ancora da rendere.

Proventi ed oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il tasso di interesse effettivo, utilizzando cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata ed in uscita che compongono una determinata operazione. Per ciò che riguarda gli oneri finanziari capitalizzati si rimanda a quanto indicato nei criteri di valutazione degli immobili, impianti e macchinari.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione degli stessi. La distribuzione di dividendi a terzi viene registrata come passività nel Bilancio nel periodo in cui la distribuzione viene approvata dall'Assemblea degli Azionisti.

Imposte

Le imposte correnti sono determinate in base alla stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore; si tiene conto, inoltre, degli effetti derivanti dall'adesione al consolidato fiscale nazionale e mondiale per effetto del quale, la Società in qualità di

consolidante, riceve dalla controllata IND 2004 il proprio risultato ai fini IRES.

Le imposte differite attive e passive sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti nel Bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote fiscali e della normativa fiscale vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'iscrizione di imposte differite attive è effettuata quando il loro recupero è probabile, cioè quando si prevede che possano rendersi disponibili in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività.

La recuperabilità delle attività per imposte differite attive viene riesaminata ad ogni chiusura di periodo.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel Conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a Patrimonio netto, attraverso il Conto Economico complessivo, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a Patrimonio netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

Le altre imposte non correlate al reddito, sono incluse tra gli "Altri costi operativi".

Uso di stime

La predisposizione del Bilancio richiede da parte degli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di Bilancio, quali la Situazione patrimoniale e finanziaria, il Conto economico ed il Rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di Bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci successivi a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.

I principi contabili e le voci di Bilancio che richiedono più di altri una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sul Bilancio sono i seguenti:

Imposte: le imposte sul reddito (correnti e differite) sono determinate secondo una prudente interpretazione delle normative fiscali vigenti. Questo processo comporta talvolta complesse stime nella determinazione del reddito imponibile e delle differenze temporanee

deducibili ed imponibili tra valori contabili e fiscali. In particolare, la valutazione per la recuperabilità delle attività per imposte differite, rilevate in relazione sia alle perdite fiscali utilizzabili negli esercizi successivi, sia alle differenze temporanee deducibili, tiene conto della stima dei redditi imponibili futuri attesi.

  • Fondo svalutazione crediti: la recuperabilità dei crediti viene valutata tenendo conto del rischio di inesigibilità degli stessi, della loro anzianità e delle perdite su crediti rilevate in passato per tipologie di crediti simili.
  • Fondo rischi: gli accantonamenti relativi a contenziosi sono frutto di un processo che si basa sulla valutazione delle probabilità di soccombenza

Cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima

I principi contabili adottati sono modificati da un periodo all'altro solo se il cambiamento è richiesto da un principio o se contribuisce a fornire informazioni maggiormente attendibili e rilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico o sui flussi finanziari dell'impresa.

I cambiamenti dei principi contabili sono contabilizzati retroattivamente con l'imputazione degli effetti a patrimonio netto d'apertura per il più remoto dei periodi presentati. Gli altri importi comparativi indicati per ciascun periodo precedente vengono parimenti rettificati come se il nuovo principio fosse stato applicato sin dall'inizio. L'approccio prospettico è effettuato solo quando risulta impraticabile ricostruire l'informazione comparativa.

L'applicazione di un principio contabile nuovo o modificato è contabilizzata come richiesto dal principio stesso. Se il principio non disciplina le modalità di transizione, il cambiamento è contabilizzato secondo il metodo retroattivo o, se impraticabile, prospettico.

Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti nei principi contabili illustrato in precedenza. Nel caso di errori non rilevanti la contabilizzazione è effettuata a Conto Economico nel periodo in cui l'errore è rilevato.

I cambiamenti di stima sono contabilizzati prospetticamente a Conto Economico nel periodo in cui avviene il cambiamento se influisce solo su quest'ultimo oppure nel periodo in cui è avvenuto il cambiamento e nei periodi successivi se il cambiamento influisce anche su questi ultimi.

Gestione dei rischi

L'attività della Vianini SpA è sottoposta genericamente a vari rischi finanziari: rischio di mercato (prezzo delle materie prime), rischio di credito, rischio di cambio, rischio di tasso di interesse e

rischio di liquidità. La gestione dei rischi finanziari della Società è svolta nell'ambito di precise direttive di natura organizzativa che disciplinano la gestione degli stessi e il controllo di tutte le operazioni che hanno stretta rilevanza nella composizione delle attività e passività finanziarie e /o commerciali.

La Società presenta una contenuta esposizione al rischio di tasso di interesse e nessuna esposizione al rischio di cambio. Il rischio di tasso di interesse impatta principalmente sul rendimento delle disponibilità finanziarie dal momento che l'operatività e i ricavi sono realizzati esclusivamente in Italia, così come i costi sono sostenuti in Euro.

La Società non presenta aree di rischio di credito particolarmente rilevanti, le procedure operative consentono un controllo del rischio connesso al credito, limitando la vendita di prodotti e/o servizi a clienti che abbiano un adeguato livello di affidamento e di garanzie. Pertanto, la massima esposizione al rischio di credito è rappresentata dal valore di iscrizione in bilancio.

La Società è esposta in misura contenuta alle oscillazioni del prezzo delle materie prime in forza sia delle clausole di cautela introdotte negli accordi di fornitura con fornitori, sia delle clausole revisionali contenute in alcuni contratti.

La Società non ha fatto uso di strumenti finanziari derivati né esistono, con riferimento all'attività di questo, specifici rischi finanziari, di prezzo, di credito e di liquidità diversi da quelli che derivano dall'attività operativa.

Le aree di rischio relative alla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori sono gestite nel rigoroso rispetto delle norme di legge e regolamentari.

Attività

1. Brevetti

31/12/2015 Incrementi Ammortamenti 31/12/2016
Brevetti 46 26 - 72
46 26 - 72

2. Immobili, impianti e macchinari

Costo storico Terreni Fabbricati Impianti e
Macchinari
Attrezzature Ind. e
Comm.
Altri
beni
Immobilizzazioni in
corso
Totale
01/01/2015 2.436 18.376 37.632 2.509 292 129 61.374
Incrementi - - 125 - - 60 185
Decrementi - - - - - - -
31/12/2015 2.436 18.376 37.757 2.509 292 189 61.559
01/01/2016 2.436 18.376 37.757 2.509 292 189 61.559
Incrementi - 139 133 - - - 272
Decrementi - (491) - - - (67) (558)
Riclassifiche 1.042 (1.042) - -
31/12/2016 3.478 16.982 37.890 2.509 292 122 61.273
Ammortamento e
Perdite durevoli
Fabbricati Impianti e
Macchinari
Attrezzature Ind. e
Comm.
Altri
beni
Immobilizzazioni in
corso
Totale
01/01/2015 16.375 36.455 2.509 292 - 55.631
Incrementi 195 408 - - - 603
Decrementi (491) - - - - (491)
31/12/2015 16.079 36.863 2.509 292 - 55.743
01/01/2016 16.079 36.863 2.509 292 - 55.743
Incrementi 189 385 - - - 574
Decrementi - - - - - -
31/12/2016 16.268 37.248 2.509 292 - 56.317
Valore Netto -
01/01/2015 2.436 2.001 1.177 - - 129 5.743
31/12/2015 2.436 2.297 894 - - 189 5.816
31/12/2016 3.478 714 642 - - 122 4.956

Gli immobili, impianti e macchinari non presentano restrizioni in relazione alla titolarità ed alla proprietà, le variazioni sono connesse ad una normale attività aziendale.

Per il dettaglio della vita utile dei cespiti si rinvia al paragrafo relativo ai criteri di valutazione.

Per gli ammortamenti dell'esercizio si rimanda alla nota 20.

Gli investimenti del periodo riguardano interventi sullo stabilimento di Aprilia inerenti al potenziamento delle linee produttive già esistenti e all'adeguamento delle coperture di alcune aree dei capannoni a normative ambientali.

3. Investimenti in Partecipazioni

a) Partecipazioni valutate al costo

31/12/2015 Acquisizioni/
(Dismissioni)
Svalutazioni 31/12/2016
Imprese Controllate 7 90.577 (8) 90.576
Imprese Collegate 10 - - 10
Altre Imprese 19.285 - (4.947) 14.338
Totale 19.302 90.577 (4.955) 104.924

Le partecipazioni in Imprese Controllate risultano essere:

Società % di
possesso
Valore contabile
al 01/01/2015
Acquisizioni/
(Dismissioni)
Altre Variazioni Valore contabile
al 31/12/2015
% di
possesso
Ind 2004 Srl 99,99 10 - (10) - 99,99
Vianini Energia Srl 99,99 7 (3) (3) 7 99,99
17 - (13) 7
Società % di
possesso
Valore contabile
al 01/01/2016
Acquisizioni/
(Dismissioni)
Altre variazioni Valore contabile
al 31/12/2016
% di
possesso
Ind 2004 Srl 99,99 - 10 (4) 6 99,99
Vianini Energia Srl 99,99 7 3 (4) 6 99,99
Domus Italia SpA 100,00 - 90.564 - 90.564 100,00
7 90.577 (8) 90.576

Le movimentazioni della partecipazione in IND 2004 S.r.l. e della partecipazione in Vianini Energia Srl riguardano la copertura delle perdite dell'esercizio precedente e la svalutazione a seguito della perdita dell'esercizio in corso.

Nel corso dell'esercizio è stato acquistato il 100% della Domus Italia SpA dalla Società correlata ICAL 2 SpA per il valore iscritto in bilancio.

Le partecipazioni in Imprese Collegate sono costituite:

Società % di
possesso
Valore
contabile al
01/01/2015
Acquisizioni/
(Dismissioni)
Altre Variazioni Valore
contabile al
31/12/2015
% di
possesso
Angitola Scarl in Liquidaz. 50,00 8 - - 8 50,00
Rofin 2008 Srl 20,00 2 - - 2 20,00
10 - - 10
Società % di
possesso
Valore
contabile al
01/01/2016
Acquisizioni/
(Dismissioni)
Altre variazioni Valore
contabile al
31/12/2016
% di
possesso
Angitola Scarl in Liquidaz. 50,00 8 - - 8 50,00
Rofin 2008 Srl 20,00 2 - - 2 20,00

Le partecipazioni in Altre Imprese sono costituite:

Società % di
possesso
Valore contabile
al 01/01/2015
Acquisizioni/
(Dismissioni)
Svalutazioni Valore contabile
al 31/12/2015
% di
possesso
Sele Scarl in Liquidaz. 2,00 1 - 1 2,00
Consorzio EUROFER 19,50 1 - 1 19,50
Parted 1982 SpA 8,10 19.283 - - 19.283 8,10
19.285 - - 19.285
Società % di
possesso
Valore contabile
al 01/01/2016
Acquisizioni/
(Dismissioni)
Svalutazioni Valore contabile
al 31/12/2016
% di
possesso
Sele Scarl in Liquidaz.
Consorzio EUROFER
2,00
19,50
1
1
-
-
-
-
1
1
2,00
19,50
Parted 1982 SpA 8,10 19.283 - (4.947) 14.336 8,10

Tali partecipazioni sono valutate al costo, che in presenza di riduzioni di valore viene rettificato, al fine di adeguarlo al valore recuperabile stimato.

La svalutazione della Parted 1982 SpA è emersa dal confronto tra il costo della partecipazione e il suo Patrimonio Netto pro-quota, che ha riflesso una riduzione di valore a seguito dei risultati degli impairment test effettuati sulle attività immateriali a vita indefinita del Gruppo Caltagirone Editore di cui la stessa Parted 1982 SpA detiene il 35,56%.

b) Partecipazioni e titoli disponibili per la vendita

Partecipazioni disponibili per la
vendita
01/01/2015 Incrementi / Decrementi Valutazione
al
Fair Value
31/12/2015
Assicurazioni Generali SpA
Cementir Holding SpA
30.600
13.110
-
-
(144)
2.307
30.456
15.437
Totale 43.710 - 2.183 45.893
Partecipazioni disponibili per la
vendita
Assicurazioni Generali SpA
01/01/2016
30.456
Incrementi / Decrementi (25.368) Valutazione
al Fair Value
(5.088)
31/12/2016
-
Cementir Holding SpA 15.437 (5.529) (9.908)) -
Totale 45.893 (30.897) (14.996) -
Numero di azioni
Partecipazioni disponibili per la
vendita
01/01/2015 Incrementi / Decrementi 31/12/2015
Assicurazioni Generali SpA 1.800.000 - 1.800.000
Cementir Holding SpA 2.614.300 - 2.614.300
Partecipazioni disponibili per la
vendita
01/01/2016 Incrementi / Decrementi 31/12/2016
Assicurazioni Generali SpA
Cementir Holding SpA
1.800.000
2.614.300
(1.800.000)
(2.514.300)
-
-

Riserva Fair Value 01/01/2015 Incremento Decremento 31/12/2015

Riserva Fair Value 12.813 2.183 - 14.996
Effetto fiscale (176) - (4) (180)
Riserva Fair Value al netto
dell'effetto fiscale
12.637 2.183 (4) 14.816
01/01/2016 Incremento Decremento 31/12/2016
Riserva Fair Value 14.996 - (14.996) -
Effetto fiscale (180) 180 - -
Riserva Fair Value al netto
dell'effetto fiscale
14.816 180 (14.996) -

Tali partecipazioni erano valutate al Fair Value determinato facendo riferimento ai prezzi di Borsa alla data di Bilancio.

La cessione, sul mercato borsistico, delle azioni Assicurazioni Generali SpA ha generato una minusvalenza di 24 mila Euro; inoltre, le azioni Cementir Holding SpA sono state trasferite alla ICAL 2 SpA, società sotto comune controllo, come previsto nel contratto di compravendita di azioni, stipulato con la stessa, dell'intero pacchetto azionario di Domus Italia SpA. Quest'ultima operazione ha generato una plusvalenza, sul trasferimento delle azioni Cementir Holding SpA, pari a 7,7 milioni di Euro, derivante dall'attribuzione del valore di scambio alle partecipazioni oggetto della transazione.

Relativamente all'informativa richiesta dall'IFRS 13, in riferimento alla cosiddetta "gerarchia del fair value", si rileva che le azioni disponibili per la vendita appartenevano al livello uno, trattandosi di strumenti finanziari quotati in un mercato attivo.

4. Attività finanziarie non correnti

La voce comprende gli importi per depositi cauzionali costituiti presso terzi.

5. Imposte

Le imposte differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra imponibile fiscale e valori di bilancio.

Le imposte differite attive sono pari a 677 mila euro (370 mila euro nel 2015) e sono relative, principalmente, a fondi tassati fiscalmente e alle perdite fiscali di esercizio.

Le imposte differite passive (547 mila euro) sono relative essenzialmente alla maggiore quota degli ammortamenti fiscalmente deducibili.

L'utilizzo di tali accantonamenti si prevede possa verificarsi oltre l'esercizio successivo.

in migliaia di Euro 01/01/2015 Accantonamenti a
conto economico
Utilizzi a conto
economico
Altre variazioni a
Patrimonio Netto
31/12/2015
Imposte differite attive
Altri 426 7 (67) 4 370
Totale 426 7 (67) 4 370
Imposte differite passive
Differenze ammortamenti fiscali 787 - (66) - 721
Fair Value - - - 4 4
Totale 787 - (66) 4 725
in migliaia di Euro 01/01/2016 Accantonamenti a
conto economico
Utilizzi a conto
economico
Altre variazioni a
Patrimonio Netto
31/12/2016
Imposte differite attive
Perdite esercizi precedenti - 298 - - 298
Altri 370 13 (7) 3 379
Totale 370 311 (7) 3 677
Imposte differite passive
Differenze ammortamenti fiscali 721 2 - - 723
Fair Value 4 (180) (176)

Le variazioni a Patrimonio Netto sono da ricondurre alle imposte calcolate in precedenza sul Fair Value delle Partecipazioni Cementir Holding SpA e Assicurazioni Generali SpA alienate nel corso del 2016, oltre all'effetto fiscale della riserva di attuazione del TFR.

Crediti e Debiti per Imposte Correnti

Di seguito si riporta il dettaglio dei crediti e debiti per imposte correnti:

in migliaia di Euro 31/12/2016 31/12/2015
Ires a credito 5 -
Debiti lordi per IRAP - (61)
Acconti versati 61 35
Totale 66 (26)

Le imposte sono così analizzate:

Imposte 2016 2015
IRAP - 61
Imposta esercizi precedenti - (6)
Onere (Provento) da Consolidato Fiscale - 110
Imposte correnti - 165
Imposte differite 2 (66)
Imposte anticipate (304) 61
Totale imposte (302) 160

Le imposte sono così suddivise:

2016 2015
IRES corrente e differita (302) 98
IRAP corrente e differita - 62
(302) 160

A partire dall'esercizio 2016 la Vianini SpA in qualità di Capogruppo ha esercitato l'opzione per l'adesione al Consolidato Nazionale e Mondiale (CNM), unitamente alla Controllata IND 2004 Srl, in qualità di consolidante; conseguentemente è uscita dal consolidamento fiscale in capo alla Caltagirone SpA insieme alla suddetta Controllata. La IND 2004 trasferisce un credito per imposte anticipate IRES pari a circa un migliaio di Euro.

La riconciliazione dell'aliquota teorica ed effettiva risulta la seguente:

31/12/2016 31/12/2015
Imponibile Imposta Imponibile Imposta
IRES
Risultato ante imposte 2.523 27,50% 648 27,50%
Onere fiscale teorico - 693 - 178
Imposte indeducibili 261 261
Svalutazione partecipazioni 4.954 882
Dividendi (1.231) (1.274)
Plusvalenze da partecipazioni non imponibili (7.753) -
Altro 148 (161)
Totale (3.621) (292)
Onere fiscale effettivo (1.098) 356
302 (11,97%) (98) 15,12%

6. Rimanenze

Le rimanenze al 31 dicembre 2016 sono pari a 1,04 milioni di euro (2,32 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e sono rappresentate principalmente da materie prime, sussidiarie e di consumo.

31/12/2016 31/12/2015
Materie prime, sussidiarie e di consumo 1.529 1.991
Prodotti finiti 469 469
Fondo svalutazione (957) (140)
Valore Netto materie prime, sussidiarie 1.041 2.320
e di consumo

La variazione delle rimanenze imputata a Conto Economico è negativa per 1,3 milioni di euro (vedi nota n. 19).

Le rimanenze sono valutate al minore fra il costo di acquisto, calcolato con il metodo del FIFO, ed il valore di presunto realizzo desumibile dall'andamento di mercato.

I prodotti finiti sono valutati al prezzo di vendita.

L'incremento del fondo svalutazione è riferito per circa 401 mila Euro a materie prime che non entreranno nel ciclo produttivo, e per circa 416 mila Euro a prodotti finiti la cui possibilità di vendita è ad ora remota. Il decremento delle rimanenze, oltre a quanto appena esposto, è correlato al completamento della produzione prevista per la commessa "Pavoncelli Bis".

7. Attività per lavori in corso su ordinazione

I lavori in corso, pari a 4,2 milioni di euro (4,2 milioni di euro al 31 dicembre 2015) al netto del fondo svalutazione di 73 mila euro, sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali pattuiti con i Committenti e sono relativi alla produzione di traverse ferroviarie per conto di Rete Ferroviaria Italiana (R.F.I.).

8. Crediti commerciali

La voce è così composta:

31/12/2016 31/12/2015
Crediti verso clienti 6.080 8.314
Fondo svalutazione crediti verso clienti (546) (546)
Anticipi a fornitori 30 30
Crediti verso clienti > 12 mesi 135 135
Crediti verso clienti 5.699 7.933
Crediti verso imprese Controllate 65 65
Crediti verso correlate 103 74
Crediti verso Altre imprese del Gruppo 2.966 2.741
Crediti verso correlate 3.134 2.880
Totale crediti commerciali 8.833 10.813

Il fondo svalutazione crediti non ha subito variazioni nel corso del 2016.

I Crediti verso Clienti sono riferiti a clienti nazionali.

I crediti commerciali esigibili oltre i 12 mesi riguardano ritenute a garanzia per le quali è maturato il diritto alla esigibilità; il valore di iscrizione approssima il loro fair value.

La scadenza dei crediti commerciali, compreso il credito verso la Società Correlata Caposele Scarl (2,95 milioni di euro), è esposta nella seguente tabella:

A
01-30
30-60
60-
scadere
gg
gg
90gg
Oltre 90
Scaduto
gg
Totale valore
lordo
Fondo
svalutazione
Totale valore
netto
----------------------------------------------------------- --------------------------- ------------------------ ----------------------- ------------------------
31/12/2015 7.628 10 375 385 2.961 3.731 11.359 (546) 10.813
31/12/2016 5.358 - 750 245 3.026 4.021 9.379 (546) 8.833

9. Attività finanziarie correnti

31/12/2016 31/12/2015
Attività finanziarie verso controllate 137 788
Attività finanziarie verso collegate - 5
Attività finanziarie verso altre imprese del gruppo 90 87
Attività finanziarie verso correlate 227 880
Risconti attivi su fidejussioni 3 1
Attività finanziarie verso terzi 3 1
Totale attività finanziarie correnti 230 881

Le attività finanziarie verso le Imprese correlate sono principalmente riferibili a finanziamenti infruttiferi, rimborsabili a richiesta del finanziatore, erogati nei confronti della controllata IND 2004 Srl (52 mila euro), Vianini Energia Srl (85 mila Euro) e della correlata Parted 1982 SpA (90 mila euro).

10. Altre attività correnti

31/12/2016 31/12/2015
Crediti verso altri 225 207
Altre Attività correnti verso terzi 225 207
Crediti verso la Controllante 1.020 1.160
Altre Attività correnti verso correlate 1.020 1.160
Totale altre attività correnti 1.245 1.367

Il credito verso la Controllante riguarda la Caltagirone SpA a seguito dell'adesione al Consolidato IVA.

La scadenza delle altre attività correnti è esposta nella seguente tabella:

A scadere 01-30 gg 30-60 gg 60-90 Oltre 90 Scaduto Totale valore Fondo Totale valore
gg gg lordo svalutazione netto
31/12/2015 1.367 - - - - - 1.367 - 1.367
31/12/2016 1.245 - - - - - 1.245 - 1.245

11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

31/12/2016 31/12/2015
Depositi bancari e postali
Depositi bancari e postali Vs. parti correlate
27.395
1
28.630
2
Denaro e valori in cassa 13 7
Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti 27.409 28.639

I depositi bancari sono stati impiegati a un tasso medio dello 0,18%.

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ

12. PATRIMONIO NETTO

Per le movimentazioni intervenute nel Patrimonio netto si rinvia agli schemi presentati nei Prospetti di Bilancio.

Capitale sociale

Il capitale sociale è pari a euro 30.105.387 e composta da n. 30.105.387 azioni ordinarie da nominali 1 euro ciascuna.

Altre Riserve

Le Altre Riserve ammontanti complessivamente a 62,58 milioni di euro (77,52 milioni di euro al 31 dicembre 2015), sono costituite dalle seguenti voci:

31/12/2016 31/12/2015
Riserva da rivalutazione monetaria 6.267 6.267
Riserva Legale 4.123 4.099
Riserva Straordinaria 38.255 38.255
Riserva contributi in conto capitale 4.152 4.152
Riserva fair value partecipazioni - 14.816
Riserva plusvalenza vendita azioni proprie 2.679 2.679
Utili (perdite) a nuovo 7.102 7.256
Totale Altre Riserve 62.578 77.524

Di seguito forniamo l'analisi di Patrimonio netto in relazione alla loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità:

PROSPETTO INFORMATIVO SUL PATRIMONIO NETTO AL 31 DICEMBRE 2016

IMPORTO POSSIBILITA'
DI
UTILIZZAZIONE
QUOTA
DISPONIBILE
RIEPILOGO DELLE UTILIZZAZIONI
EFFETTUATE
NEI TRE ESERCIZI PRECEDENTI
Per copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale sociale 30.105 - - -
Riserva legale 4.123 B - -
Riserva straordinaria 38.255 A B C 38.255 - -
Riserva da rivalutazione 6.267 A B C 6.267 - -
Riserve IAS TFR (46) - - -
Riserva Plusvalenze vendite azioni proprie 2.679 A B C 2.679 - -
Riserva contributi industriali 4.152 A B C 4.152 - -
Riserva valutazione al Fair Value - - - -
Utili portati a nuovo 15.427 A B C 14.353 - 1.806 (1)
Perdite portate a nuovo (8.280) - - -
TOTALE DISPONIBILE 92.683 65.706 - -
Quota non distribuibile - 8.280
RESIDUA QUOTA DISTRIBUIBILE - 57.426 - -
A Per aumento di capitale
B Per copertura perdite

C Per distribuzione ai soci

(1) Utilizzata per distribuzione dividendi del 2013 (602), del 2014 (602) e del 2015 (602)

Nel corso dell'esercizio si è distribuito agli azionisti il dividendo 2015 nella misura di Euro 0,02 per ogni azioni ordinaria, per un importo complessivo pari a 602 mila Euro.

13. Fondi per benefici ai dipendenti e costi del personale

Il Trattamento Fine Rapporto rappresenta una passività relativa ai benefici riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro. Tale passività rientra nei cosiddetti piani a benefici definiti e pertanto è determinata applicando la metodologia attuariale.

Di seguito si riportano le ipotesi del calcolo attuariale:

Valori in % 31/12/2016 31/12/2015
Tasso annuo tecnico di attualizzazione 1,30% 2,00%
Tasso annuo di inflazione 1,50% 1,50%
Tasso annuo di incremento delle retribuzioni 3,00% 3,00%
Tasso annuo di incremento del TFR 2,62% 2,62%

La movimentazione del TFR, ricalcolato sulla base dello IAS 19 con le ipotesi sopra illustrate,

risulta la seguente:
31/12/2016 31/12/2015
Passività netta al 1 gennaio 252 352
Costo corrente dell'esercizio 13 11
Rivalutazione (Interest Cost) 5 6
(Utili) / Perdite attuariali 11 13
(Prestazioni pagate) (9) (130)
Passività netta al 31 dicembre 272 252

Il costo complessivo, riportato in migliaia di euro, relativo al personale è il seguente:

2016 2015
Salari e stipendi 951 1.073
Oneri sociali 330 385
Accantonamento per TFR 13 11
Accantonamento fondi previdenza complementare 38 36
Altri costi - 20
Totale costi del personale 1.332 1.525

Forza lavoro

31.12.2016 31.12.2015 Media 2016 Media 2015
Dirigenti 1 1 1 1
Impiegati e quadri 2 4 3 5
Operai 23 23 23 23
Totale 26 28 27 29

14. Fondi Correnti

31/12/2016 31/12/2015
Altri fondi rischi ed oneri a B/T 921 1.790
921 1.790

Questa voce include l'accantonamento di 800 mila euro relativo a un fondo rischi accantonato a fronte di una sentenza di primo grado emessa dal tribunale civile di Bergamo nell'ambito del contenzioso emerso a seguito della cessione, intervenuta nel 1999, del complesso industriale

ubicato in Mozzanica; contenzioso che ha per oggetto la richiesta di risarcimento del danno, avanzata dall'acquirente, in ragione del presunto inquinamento degli immobili venduti. In primo grado la Vianini SpA è stata condannata al pagamento della complessiva somma di 1,6 milioni di euro a titolo di risarcimento del danno. Sulla base del parere reso dai propri legali, la Società ha ritenuto di disporre un accantonamento pari al 50% del valore complessivo della condanna e ha inoltrato il ricorso contro la sentenza la cui esecutività è stata sospesa dalla Corte di Appello di Brescia con ordinanza del mese di luglio 2012. Ulteriori 121 mila Euro sono relativi al residuo fondo per "oneri potenziali" collegati alla bonifica di un'area dello Stabilimento di Binetto ed inutilizzato nel corso dell'esercizio.

Il decremento dell'esercizio è collegato all'utilizzo del Fondo rischi per la copertura della perdita della Controllata IND 2004 Srl accertata nell'esercizio precedente.

In relazione alla controversia promossa da un soggetto cessionario dei presunti crediti litigiosi che taluni ex azionisti asseriscono di vantare nei confronti della Vianini SpA, si è ritenuto di non inserire alcuna appostazione a bilancio, avendo i legali nominati dalla Società ritenuto remoto il rischio di conseguenti passività.

31/12/2016 31/12/2015
Debiti verso fornitori 4.494 5.830
Acconti 151 492
Debiti commerciali verso terzi 4.645 6.322
Debiti verso società collegate 53 53
Debiti verso imprese correlate 528 667
Debiti commerciali verso correlate 581 720
5.226 7.042

15. Debiti commerciali

Il decremento rispetto al 2015 è collegato al completamento della produzione dei conci per la galleria "Pavoncelli Bis" avuto nell'esercizio.

Il valore dei debiti commerciali correnti approssima il loro fair value.

I debiti verso fornitori sono riferiti a fornitori nazionali ed includono 1,29 milioni di Euro di fatture da ricevere.

I debiti verso Imprese correlate comprendono principalmente la posizione debitoria verso la Società Cementir Italia SpA (395 mila euro) per la fornitura di materiali.

Non esistono debiti con esigibilità superiore all'esercizio.

16. Passività finanziarie correnti

31/12/2016 31/12/2015
Debiti finanziari correnti
Debiti verso banche 2.249 301
Debiti finanziari verso correlate 2.564 175
4.813 476

I debiti finanziari verso correlate riguardano l'esposizione verso Unicredit SpA.

I debiti verso banche rappresentano l'esposizione a fine esercizio nei confronti del sistema bancario, anche con ricorso a finanziamenti a breve termine, per far fronte alle temporanee necessità per le attività operative e regolati sulla base di tassi variabili. Si segnala che il tasso medio per il 2016 è pari al 0,34%.

17. Altre Passività correnti

31/12/2016 31/12/2015
Debiti verso istituti previdenziali 65 81
Debiti verso il personale 149 127
Debiti per IVA 141 141
Debiti per ritenute e Irpef 62 90
Debiti verso altri 345 312
Altri Debiti verso terzi 762 751
Altri debiti verso Imprese Controllate 1 -
Altri debiti verso Controllanti 52 -
Altri debiti verso altre Imprese Gruppo 45.564 -
Altri Debiti verso imprese correlate 45.617 -
46.379 751

Il debito verso altre Imprese Gruppo comprende l'esposizione verso la ICAL 2 SpA conseguente all'acquisto della partecipazione di Domus Italia SpA (45,6 milioni di Euro).

I debiti verso altri comprendono il debito per Utili a disposizione del Consiglio di Amministrazione secondo l'Art. 14 dello Statuto Sociale (53 mila Euro).

CONTO ECONOMICO

18. Ricavi operativi

2016 2015
Ricavi vendita prodotti 13.136 11.214
Variazione de prodotti finiti (416) -
Variazione lavori in corso (24) 1.605
Altri ricavi 28 104
Totale Ricavi operativi 12.724 12.923

I ricavi delle vendite sono riferiti per 6,7 milioni di euro alla produzione di traverse ferroviarie, e per 6,4 milioni di Euro alla produzione di conci per gallerie. La variazione negativa dei Prodotti Finiti (416 mila Euro) fa riferimento a prodotti il cui realizzo si prevede sia remoto come detto in precedenza. La variazione dei Lavori in corso è influenzata dall'avvenuta consegna di tutti i conci per la commessa "Pavoncelli Bis" presenti in Stabilimento nel corso del precedente esercizio.

19. Costi Operativi

2016 2015
Acquisti materie prime 6.250 6.721
Variazioni rimanenze 862 (51)
Costi per materie prime 7.112 6.670
Trasporti 1.514 982
Consulenze 445 81
Prestazioni di servizio varie 2.431 1.982
Assicurazioni 210 158
Amministratori e Sindaci 104 239
Altri costi 109 89
Costi per servizi 4.813 3.531
Fitti 21 23
Altri 52 52
Totale costi per godimento beni di
terzi 73 73
Imposte indirette 325 326
Oneri diversi di gestione terzi 142 206
Totale altri costi 467 532
Totale altri costi operativi 5.353 4.136

I costi operativi sono in linea con il mix di produzione realizzata nel 2016.

Per i costi operativi del personale si rinvia alla nota n. 13.

Per i rapporti con parti correlate si rinvia alla nota n. 23.

20. Ammortamenti, svalutazioni ed accantonamenti

Ammortamenti, svalutazioni ed
accantonamenti
2016 2015
Ammortamenti Fabbricati 189 195
Ammortamenti Impianti e macchinari 385 408
Accantonamento fondo rischi - (57)
Totale ammortamenti, svalutazioni ed
accantonamenti
574 546

21. Risultato netto della gestione finanziaria

Proventi finanziari 2016 2015
Proventi da partecipazioni 7.901 -
Dividendi da partecipazioni 1.296 1.342
Interessi attivi su depositi bancari 20 222
Totale proventi finanziari 9.217 1.564
Oneri finanziari 2016 2015
Svalutazione di partecipazioni
Perdita da partecipazioni
Interessi passivi su debiti verso banche
Altri interessi passivi
Commissioni e spese bancarie
Altri
Totale oneri finanziari
(4.955)
(24)
(29)
(5)
(22)
(12)
(5.047)
(883)
-
(45)
(6)
(11)
(17)
(962)
Totale netto Gestione finanziaria 4.170 602

I proventi da Partecipazioni fanno riferimento principalmente alla plusvalenza realizzata a fronte della cessione delle azioni Cementir per 7,7 milioni di Euro, come indicato alla Nota 3. I dividendi da partecipazioni sono riferiti alle Società Correlata Generali SpA per 1,3 milioni di euro.

Le svalutazioni di partecipazioni riguardano le perdite registrate dalla Società Controllata Vianini Energia Srl per Euro 4 mila, dalla IND 2004 per Euro 4 mila, e dalla correlata Parted

1982 SpA per 4,9 milioni di Euro, come indicato in Nota 3.

22. Informazioni per settore di attività

In applicazione allo IFRS 8 la Vianini SpA, quale società operativa nell'ambito dei manufatti in cemento, svolge la propria attività esclusivamente in Italia; pertanto non sono stati individuati settori di attività né settori geografici distinti.

I ricavi verso un singolo cliente che superano il 10% dei ricavi complessivi sono quelli realizzati per la produzione di conci per gallerie (6,7 milioni di Euro) nei confronti di Caposele Scarl e quelli relativi alla produzione di traverse per conto di R.F.I. SpA (6,4 milioni di Euro).

Altre Informazioni

23. Transazioni con parti correlate

Le operazioni poste in essere dalla società Vianini SpA con parti correlate ivi incluse le operazioni infragruppo, rientrano generalmente nella gestione ordinaria.

Non si rilevano operazioni di carattere atipico o inusuale, estranee alla normale gestione dell'impresa. Vianini SpA ha inoltre rapporti con società appartenenti al Gruppo Caltagirone, con società sotto comune controllo e con altre correlate.

In relazione all'operazione di acquisizione di Domus Italia SpA, si segnala che, a seguito di attività istruttorie avviate successivamente ad alcuni esposti, la Consob, con Nota del 30 gennaio 2017, ha contestato a Vianini SpA la violazione degli artt. 114 del D.Lgs. 58/98 e 5 della delibera Consob n. 17221/2010. A tal riguardo, sono state intraprese tutte le necessarie iniziative per la migliore tutela della Società. Allo stato non vi sono elementi per indicare se la contestazione darà luogo all'irrogazione di una sanzione.

31.12.2016
(Euro '000)
Società
controllante
Società
controllate
Società
collegate
Società
sottoposte
al comune
controllo
Altre
parti
correlate
Totale
parti
correlate
Totale
voce di
Bilancio
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
Rapporti patrimoniali
Lavori in corso - 4.173 0,00%
Crediti commerciali 65 3.069 3.134 8.833 35,48%
Attività finanziarie
correnti
137 90 227 230 98,70%
Altre attività correnti 1020 1.020 1.245 81,93%
Disponibilità liquide 1 1 27.409 0,00%
Debiti commerciali 53 528 581 5.226 11,12%
Passività finanziarie
correnti
2.564 2.564 4.813 53,27%
Altre passività correnti 52 1 45.564 45.617 46.379 98,36%
Rapporti economici
Ricavi 6.447 6.447 13.136 49,08%
Altri ricavi operativi 24 24 28 85,71%
Costi per materie prime 850 850 7.112 11,95%
Altri costi operativi 50 168 218 5.353 4,07%
Proventi finanziari 231 1.296 1.527 9.217 16,57%
Oneri finanziari 8 21 29 5.047 0,57%
Società Incidenza
31.12.2015 Società Società Società sottoposte Altre
parti
Totale
parti
Totale
voce di
% sulla
(Euro '000) controllante controllate collegate al comune correlate correlate Bilancio voce di
controllo bilancio
Rapporti patrimoniali
Lavori in corso 575 575 4.196 13,70%
Crediti commerciali 65 2.815 2.880 10.812 26,64%
Attività finanziarie correnti 788 5 87 - 880 881 99,89%
Attività finanziarie correnti 788 5 87 - 880 881 99,89%
Altre attività correnti 1.160 1.160 1.367 84,86%
Disponibilità liquide 2 2 28.639 0,01%
Debiti commerciali 31 - 53 636 720 7.042 10,22%
Passività finanziare correnti - 174 174 476 36,55%
Altre passività correnti - - - - - - 751 0,00%
Rapporti economici
Ricavi 2.423 - 2.423 11.214 21,61%
Altri ricavi operativi 24 - 24 104 23,08%
Costi per materie prime 781 781 6.670 11,71%
Altri costi operativi 50 52 102 4.136 2,47%
Proventi finanziari 262 1.080 1.342 1.564 85,81%
Oneri finanziari 26 26 962 2,70%

Di seguito i rapporti maggiormente significativi:

  • i Crediti commerciali (3,1 milioni di Euro) e i ricavi operativi (6,47 milioni di Euro) sono principalmente nei confronti di Caposele Scarl, a fronte della commessa per produzione di conci per la Galleria Pavoncelli Bis
  • i Crediti finanziari sono relativi alla quota del finanziamento soci concesso a titolo gratuito alla Parted 1982 SpA (90 mila Euro), alla Vianini Energia Srl (85 mila Euro) e

alla IND 2004 Srl (52 mila Euro);

  • le altre attività correnti sono relative al credito verso la Caltagirone SpA per il consolidato IVA (1,02 milioni di Euro);
  • le altre passività correnti sono riferite al debito verso la Controllante Caltagirone SpA di 52 mila Euro per debito IRES trasferito nell'ambito della precedente procedura di "Consolidato Nazionale e Mondiale" (CNM), e al debito nei confronti di Ical 2 SpA per la seconda tranche del Prezzo pattuito per l'acquisto di Domus Italia SpA, pari a 45,6 milioni di Euro;
  • i debiti commerciali (581 mila Euro) e i costi per materie prime (850 mila Euro) sono principalmente nei confronti di Cementir Italia SpA, nell'ambito della fornitura di materie prime a prezzi mercato;
  • le passività finanziarie correnti comprendono l'esposizione nei confronti di Unicredit SpA (2,56 milioni di Euro);
  • i proventi finanziari sono costituiti dai dividendi ricevuti da Assicurazioni Generali SpA (1,29 milioni di Euro).

24. Altre informazioni

Si fornisce di seguito il dettaglio dell'indebitamento netto a breve, a medio e a lungo termine, così come raccomandato dalla comunicazione della CONSOB n. 6064293 del 28 luglio 2006.

31.12.2016 31.12.2015
A. Cassa 13 7
B. Altre disponibilità liquide 27.396 28.632
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A+B+C) 27.409 28.639
di cui verso parti correlate 1 2
E. Crediti finanziari correnti 230 881
di cui verso parti correlate 227 880
F. Debiti bancari correnti 4.813 476
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente - -
H. Altri debiti finanziari correnti - -
I. Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) 4.813 476
di cui verso parti correlate 2.064 174
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I-E-D) (22.826) (29.044)
K. Debiti bancari non correnti - -
L. Obbligazioni emesse - -
M. Altri debiti non correnti - -
N. Indebitamento finanziario non corrente (K+L+M) - -
O. Indebitamento finanziario netto (J+N) (22.826) (29.044)

Al 31 dicembre 2016 la Società aveva in essere fideiussioni per 3,9 milioni di euro.

in migliaia di euro 31/12/2016 31/12/2015
Fidejussioni Bancarie e Assic Rilasciate
a favore di Enti Appaltanti
- Buona Esecuzione 3.323 3.323
- Svincolo ritenuta a garanzia 394 394
- Adempimenti contrattuali e varie 200 200
Fidejussioni attive da terzi - -
TOTALE 3.917 3.917

Informativa ai sensi dell' art. 149 duodecies delibera Consob 11971/99

L'incarico alla società di revisione KPMG SpA è stato conferito dall'Assemblea dei Soci del 19 aprile 2013 per il periodo 2013/2021. I compensi di competenza per l'esercizio 2016 ammontano a circa 35 mila euro, e sono tutti relativi ad attività di revisione contabile.

25. Gerarchia del fair value secondo IFRS 13

Sono state cedute tutte le attività valutate al Fair Value.

26. Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio

Non si segnalano eventi successivi di rilevante interesse.

27. Proposta di destinazione degli utili

Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti di ripartire l'utile d'esercizio conseguito dalla Capogruppo Vianini SpA di euro 2.824.435 come segue:

  • 141.221,75 euro quale 5% destinato alla riserva legale ex art. 2430 del Codice Civile;
  • 42.366,52 euro quale 1,50% a disposizione del Consiglio di Amministrazione in conformità all'art. 14 dello Statuto Sociale;
  • 2.640.846,73 euro da riportare a nuovo.

Il Consiglio di Amministrazione, infine, propone la distribuzione di un dividendo complessivo pari a 1.505.269,35 euro corrispondente a 0,05 euro per ciascuna delle 30.105.387 azioni ordinarie attualmente in circolazione mediante il parziale utilizzo della Riserva costituita da utili relativi a esercizi fino al 31 dicembre 2007 portati a nuovo.

Il Consiglio di Amministrazione infine propone la data del 22 maggio 2017 per lo stacco della cedola del dividendo, con riferimento alle evidenze nei conti al termine del 23 maggio 2017 ai fini della legittimazione al pagamento degli utili e di fissare la data di pagamento del dividendo, al netto della ritenuta di legge in quanto applicabile, a partire dal 24 maggio 2017 presso gli intermediari incaricati tramite il Sistema di Gestione Accentrata Monte Titoli SpA.

Lettera di attestazione del bilancio d'esercizio

SOCIETA' PER AZIONI - CAPITALE SOCIALE Euro 30.105.387
SEDE IN ROMA - 00195 VIA MONTELLO.10
Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del
Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.
1. I sottoscritti Albino Majore, Presidente del Consiglio di Amministrazione e Rosario Testa,
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, della Vianini S.p.A.,
attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto
legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
• l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
• l'effettiva applicazione,
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio,
nel corso dell'anno 2016.
2. L'attività è stata svolta valutando la struttura organizzativa e i processi di esecuzione,
controllo e monitoraggio delle attività aziendali necessarie per la formazione del bilancio
d'esercizio.
Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
3. Si attesta, inoltre, che:
3.1 il bilancio d'esercizio:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella
Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento
Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione
patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
3.2 la relazione sulla gestione, predisposta in formato unico per il bilancio d'esercizio e per il
bilancio consolidato, comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della
gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali
rischi e incertezze cui sono sottoposti.
Roma, 10 marzo 2017
Il Presidente Il Dirigente Preposto
F.to Albino Majore F.to Rosario Testa

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