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Trevi Fin Industriale

Annual Report Apr 21, 2017

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Annual Report

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TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A.

Progetto di Bilancio d'Esercizio e Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2016

TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. Sede Sociale Cesena (FC) – Via Larga 201 – Italia Capitale Sociale Euro 82.391.632,50 i.v. R.E.A. C.C.I.A.A. Forlì – Cesena N. 201.271 Codice Fiscale, P. IVA e Registro delle Imprese di Forlì – Cesena: 01547370401 Sito Internet: www.trevifin.com

SOMMARIO

PRINCIPALI DATI ECONOMICI E FINANZIARI

Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione al Bilancio Consolidato ed al Bilancio d'Esercizio.

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2016

Situazione patrimoniale finanziaria consolidata, Conto economico consolidato, Conto economico complessivo consolidato, movimentazione del patrimonio netto consolidato e Rendiconto Finanziario consolidato

Note esplicative

Allegati alla Nota Integrativa

Relazione della Società di Revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs 27.1.2010, n.39

Relazione del Collegio Sindacale per l'Assemblea degli Azionisti di approvazione del Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016

BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2016

Situazione patrimoniale finanziaria, Conto economico, Conto economico complessivo, movimentazione del Patrimonio Netto e Rendiconto Finanziario

Note esplicative

Relazione della Società di Revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs 27.1.2010, n.39

COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI SOCIETARI

PRESIDENTE

Davide Trevisani

VICE PRESIDENTE ESECUTIVO Gianluigi Trevisani

VICE PRESIDENTE

Cesare Trevisani

AMMINISTRATORE DELEGATO

Stefano Trevisani

CONSIGLIERI DI AMMINISTRAZIONE

Marta Dassù (non esecutivo e indipendente) Umberto della Sala (non esecutivo e indipendente) Cristina Finocchi Mahne (non esecutivo e indipendente) Monica Mondardini (non esecutivo e indipendente) Guido Rivolta (non esecutivo) Rita Rolli (non esecutivo e indipendente) Simone Trevisani (esecutivo)

COLLEGIO SINDACALE

Sindaci effettivi Milena Motta (Presidente) Adolfo Leonardi Giancarlo Poletti

Sindaci supplenti Marta Maggi Stefano Leardini

ALTRI ORGANI SOCIALI

Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi Gianluigi Trevisani

Comitato per la nomina e

remunerazione degli Amministratori Rita Rolli (Presidente) Umberto della Sala Cristina Finocchi Mahne

Comitato Controllo Rischi

Monica Mondardini (Presidente) Cristina Finocchi Mahne Rita Rolli

Comitato Parti Correlate

Rita Rolli (Presidente) Cristina Finocchi Mahne Monica Mondardini

Organismo di Vigilanza Modello Organizzativo

Luca Moretti (Presidente e membro interno) Floriana Francesconi Enzo Spisni

Direttore Generale Amministrazione Finanza e Controllo

Daniele Forti Nominato dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari con delibera del Consiglio di Amministrazione del 14 maggio 2007

Lead Independent Director

Monica Mondardini

Società di Revisione

Reconta Ernst &Young S.p.A. (Nominata in data 29 aprile 2008 ed in carica fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016)

DATI SIGNIFICATIVI1

Migliaia di Euro Migliaia di Euro
31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Valore della produzione 1.149.365 1.368.385 -16,0%
Ricavi Totali 1.080.524 1.342.302 -19,5%
Valore Aggiunto 319.228 272.777 17,0%
% sui Ricavi Totali 29,5% 20,3%
Margine Operativo Lordo 75.673 8.933 747,1%
% sui Ricavi Totali 7,0% 0,7%
Risultato Operativo (38.054) (87.864) 56,7%
% sui Ricavi Totali -3,5% -6,5%
Risultato netto di Gruppo (86.400) (115.187) 25,0%
% sui Ricavi Totali -8,0% -8,6%
Investimenti tecnici lordi2 35.799 96.688 -63,0%
Capitale investito netto3 923.622 999.753 -7,6%
Posizione finanziaria netta totale4 (440.682) (419.806) -5,0%
Patrimonio Netto Totale 482.740 579.573 -16,7%
Patrimonio Netto del Gruppo 472.369 564.914 -16,4%
Patrimonio Netto di pertinenza di terzi 10.371 14.659 -29,2%
Dipendenti (numero) 5 7.237 7.867
Portafoglio Lavori 956.411 949.357 0,7%
Utile/(Perdita) per azione (euro) (0,524) (0,699)
Utile/(Perdita) per azione diluito (euro) (0,524) (0,699)
Risultato operativo netto/Capitale investito netto (R.O.I.) -4,12% -8,79%
Risultato netto di Gruppo/Patrimonio netto tot. (R.O.E.) -17,90% -19,87%
Risultato operativo netto/Ricavi Totali (R.O.S.) -3,52% -6,55%
P.F.N./E.B.I.T.D.A.6 5,82 n/a
E.B.I.T.D.A./Proventi e (oneri) finanziari netti 2,8 n/a
Posizione finanziaria netta totale/ Patrimonio netto Totale (Debt/Equity) (6) 0,9 0,7

1 Valori riconciliati con gli schemi di bilancio in calce alle tabelle di Conto Economico e Stato Patrimoniale consolidati di seguito riportate. 2

Si veda nota (1) dello Stato Patrimoniale consolidato (movimentazione immobilizzazioni materiali). 3

Si veda apposita tabella nella Relazione sulla gestione. 4

Si veda apposita tabella nella Relazione sulla gestione e nelle note esplicative. 5

Si veda nota (27) del Conto Economico Consolidato. 6

RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE AL BILANCIO CONSOLIDATO E AL BILANCIO D'ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2016

Signori Azionisti,

l'esercizio 2016 si è chiuso con un valore totale dei ricavi consolidati di circa 1.080 milioni di Euro, con un'incidenza del Settore Fondazioni pari a circa il 76%, ed il Settore Oil&Gas che si è ridotto ad un'incidenza pari a circa il 24% sul totale ricavi.

Il Portafoglio Lavori resta quasi invariato rispetto all'anno precedente, attestandosi a circa 960 milioni di Euro (+0,7%), di cui l'80% da eseguirsi nell'esercizio 2017.

L'EBITDA si attesta a 75,7 milioni di Euro pari al 7% dei Ricavi Totali (Euro 8,9 milioni nel 2015); il Risultato Netto del Gruppo è negativo, pari a -86,4 milioni di Euro (Euro -115 milioni nel 2015). L'Indebitamento Finanziario Netto si è mantenuto circa agli stessi livelli dell'anno 2015 (+5%).

Dopo un primo semestre largamente positivo, al termine del quale gli indici finanziari a livello di Gruppo si presentavano in termini del tutto soddisfacenti, nel secondo semestre si è prodotta una grave contrazione nel portafoglio ordini nel Settore Oil&Gas. Nel 2016 è infatti proseguito l'andamento negativo, a livello mondiale, del Settore Energetico che ha costretto le Oil Companies a riprogrammare quasi completamente gli investimenti per nuove esplorazioni e ricerca, e sfruttamento dei camp esistenti.

Tuttavia, alla fine dell'anno, sono apparsi segnali concreti tali da far presumere una stabilizzazione del prezzo del petrolio, soprattutto nella seconda metà del 2017, tale da assicurare maggiore concretezza ad una ripresa di più lungo termine; questa ipotesi è stata confermata per Drillmec, nell'aggiudicazione di un'importante commessa di fornitura di oil-rigs in Bolivia, grazie all'avanzata tecnologia e ed efficienza dei propri impianti. Nel settore Oil&Gas, e non solo, si sta portando a termine un programma per una sensibile riduzione dei costi, rimanendo comunque pronti e flessibili per nuove importanti commesse.

Nel settore costruzioni, mentre non vi sono ancora segnali di ripresa nel mercato domestico, il Gruppo, avendo già da tempo focalizzato i propri sforzi commerciali in aree extraeuropee, ha portato a buon fine trattative per diversi importanti lavori negli USA ed in Medio Oriente, dove spicca fra tutte l'aggiudicazione dei lavori di riparazione della Diga di Mosul, in Iraq; un progetto, questo, di grande impegno sia tecnologico per le sfide che comporta, sia logistico per la sensibilità dell'area in cui si svolge. Un riconoscimento dell'esperienza, capacità e flessibilità di Trevi nell'affrontare le sfide ingegneristiche più complesse; un riconoscimento espresso in pratica dall'approvazione unanime dei tre Paesi coinvolti: Italia, Iraq e Stati Uniti.

Il nostro impegno resta quello di guidare entrambi i settori ad una concreta redditività ed una crescita equilibrata, nel rispetto dei parametri di rischio e finanziari compatibili, ed assicurando contemporaneamente il miglioramento delle capacità realizzative nel mondo.

GRUPPO TREVI

Conto Economico consolidato

(IN MIGLIAIA DI EURO)
31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
RICAVI TOTALI7 1.080.524 1.342.302 (261.778)
Variazioni nelle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione 60.919 3.300 57.619
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 7.922 22.783 (14.861)
VALORE DELLA PRODUZIONE8 1.149.365 1.368.385 (219.020)
Consumi di materie prime e servizi esterni9 810.889 1.075.872 (264.982)
Oneri diversi di gestione10 19.248 19.737 (489)
VALORE AGGIUNTO11 319.228 272.777 46.451
Costo del personale 243.555 263.844 (20.289)
MARGINE OPERATIVO LORDO12 75.673 8.933 66.740
Ammortamenti 60.666 63.038 (2.372)
Accantonamenti e svalutazioni 53.061 33.759 19.302
RISULTATO OPERATIVO13 (38.054) (87.864) 49.810
Proventi/(Oneri) finanziari14 (26.969) (29.599) 2.630
Utili/(Perdite) su cambi (13.159) (13.744) 586
Rettifiche di valore di attività finanziarie (104) (556) 452
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (78.286) (131.764) 53.478
Imposte sul reddito 6.016 (16.309) 22.325
Risultato di pertinenza terzi 2.098 (268) 2.366
RISULTATO DELL'ESERCIZIO DI PERTINENZA DEL GRUPPO (86.400) (115.187) 28.787

Il Conto Economico sopraesposto, oggetto delle note di commento, è una sintesi riclassificata del Conto Economico Consolidato.

Al 31 dicembre 2016 il margine operativo lordo è pari a 75,7 milioni mentre nell'esercizio precedente era stato di 8,9 milioni di Euro. Dedotti ammortamenti per 60,7 milioni di Euro ed accantonamenti e svalutazioni per 53 milioni di Euro - dei quali 15 milioni di Euro non ricorrenti - il risultato operativo si attesta a -38 milioni di Euro; nel 2015 il risultato operativo era stato di -87,9 milioni di Euro.

7 I Ricavi Totali comprendono le seguenti voci di bilancio: ricavi delle vendite e prestazioni e gli altri ricavi operativi esclusi quelli di carattere non ordinario. 8 Il valore della produzione comprende le seguenti voci di bilancio: ricavi delle vendite e prestazioni, incrementi di immobilizzazioni per lavori interni, altri ricavi operativi e

la variazione delle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione. 9

La voce "Consumi di materie prime e servizi esterni" comprende le seguenti voci di bilancio: materie prime e di consumo, variazione rimanenze materie prime, sussidiarie,

di consumo e merci, ed altri costi operativi non comprensivi degli oneri diversi di gestione (nota 28). 10 Per il saldo della voce "Oneri diversi di gestione" si veda il dettaglio riportato nella nota 28 del conto economico consolidato 11 Il Valore aggiunto è la somma del valore della produzione, dei consumi di materie prime e servizi esterni e degli oneri diversi di gestione. 12 L'EBITDA (Margine Operativo Lordo) è un indicatore economico non definito negli IFRS, adottati dal Gruppo Trevi a partire dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2005. L'EBITDA è una misura utilizzata dal Management di Trevi per monitorare e valutare l'andamento operativo del Gruppo. Il Management ritiene che l'EBITDA sia un importante parametro per la misurazione della performance del Gruppo in quanto non è influenzato dalla volatilità dovuta agli effetti dei diversi criteri di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. Alla data odierna (previo approfondimento successivo connesso alle evoluzione delle definizioni di misuratori alternativi delle performances aziendali) l'EBITDA (Earnings before interests, taxes, depreciation and amortization) è definito da Trevi come Utile/Perdita d'esercizio al lordo degli ammortamenti di immobilizzazioni materiali e immateriali, accantonamenti e svalutazioni, degli

oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito. 13 L'EBIT (Utile Operativo) è un indicatore economico non definito negli IFRS, adottati dal Gruppo Trevi a partire dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2005. L'EBIT è una misura utilizzata dal Management di Trevi per monitorare e valutare l'andamento operativo del Gruppo. Il Management ritiene che l'EBIT sia un importante parametro per la misurazione della performance del Gruppo in quanto non è influenzato dalla volatilità dovuta agli effetti dei diversi criteri di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. L'EBIT (Earnings before interests and taxes) è definito da Trevi

come Utile/Perdita d'esercizio al lordo degli oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito. 14 La voce "Proventi /(oneri) finanziari" è la sommatoria delle seguenti voci di bilancio: proventi finanziari (nota 30) e (costi finanziari) (nota 31).

Gli oneri finanziari netti sono calcolati in 27 milioni di Euro, in diminuzione rispetto all'anno precedente di circa 2,6 milioni di Euro. Si registrano perdite su cambi nette per 13,1 milioni di Euro. Il risultato prima delle imposte è di -78,3 milioni di Euro (-131,8 milioni nell'esercizio precedente). Al netto di imposte correnti, differite e anticipate pari a 6 milioni di Euro e del risultato di pertinenza dei terzi di 2,1 milioni di Euro, si giunge ad un risultato di pertinenza del Gruppo di -86,4 milioni di Euro (-115,2 nell'esercizio precedente).

Per quanto riguarda la ripartizione geografica dei ricavi totali, il peso dell'area italiana sul totale dei ricavi del Gruppo si colloca intorno al 6%, con una flessione del 11% rispetto all'anno precedente. In Europa, si registra un incremento rispetto all'anno precedente pari al 13% circa, con ricavi totali pari a 83 milioni di Euro. L'incidenza dei ricavi conseguiti in Medio Oriente ed Asia registra invece un calo del 11,5%, passando da 370 milioni di Euro nel 2015 a 327 milioni di Euro nell'anno corrente; il peso sul totale dei ricavi totali di tale area si attesta quindi attorno al 30,3%. Si registra inoltre un decremento nell'area africana del 38,3% rispetto all'anno precedente, con un'incidenza sui ricavi totali del 16,7%. Anche nell'area sudamericana si registra un decremento del 32,5%, imputabile principalmente al settore Oil&Gas. L'area nordamericana registra volumi in calo rispetto all'anno precedente, attestandosi su 115,1 milioni di Euro (10,7% dei Ricavi Totali). In Estremo Oriente e Oceania si registra invece un incremento del 20,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

GRUPPO TREVI RIPARTIZIONE PER AREA GEOGRAFICA E SETTORE PRODUTTIVO

(In migliaia di Euro)

Area geografica 31/12/2016 % 31/12/2015 % Variazioni
Italia 65.859 6,1% 73.894 5,5% (8.035) -10,9%
Europa (esclusa Italia) 83.069 7,7% 73.548 5,5% 9.521 12,9%
U.S.A. e Canada 115.143 10,7% 136.238 10,1% (21.094) -15,5%
America Latina 215.733 20,0% 319.532 23,8% (103.799) -32,5%
Africa 179.963 16,7% 291.554 21,7% (111.591) -38,3%
Medio Oriente e Asia 327.345 30,3% 370.007 27,6% (42.661) -11,5%
Estremo Oriente e Resto del mondo 93.412 8,6% 77.529 5,8% 15.882 20,5%
RICAVI TOTALI 1.080.524 100% 1.342.302 100% (261.778) -19,5%

L'andamento dei Ricavi totali per settore produttivo risulta essere il seguente:

31/12/2016 % 31/12/2015 % Variazioni Var.%
Macchinari per perforazioni pozzi di petrolio, gas ed acqua 158.468 15% 403.540 30% (245.072) -60,7%
Attività di perforazione 115.953 11% 146.216 11% (30.264) -20,7%
Elisioni e rettifiche Interdivisionali (1.277) (2.132) 855
Sub-Totale Settore Oil &Gas 273.144 25% 547.625 41% (274.481) -50,1%
Lavori speciali di fondazioni 611.968 57% 591.451 44% 20.517 3,5%
Produzione macchinari speciali per fondazioni 238.851 22% 251.989 19% (13.137) -5,2%
Elisioni e rettifiche Interdivisionali (21.218) (16.938) (4.280)
Sub-Totale Settore Fondazioni (Core Business) 829.601 77% 826.501 62% 3.100 0,4%
Capogruppo 26.581 26.742 (161) -0,6%
Elisioni interdivisionali e con la Capogruppo (48.803) (58.566) 9.763
GRUPPO TREVI 1.080.524 100% 1.342.302 100% (261.778) -19,5%

GRUPPO TREVI

Stato patrimoniale consolidato

(In migliaia di Euro)

31/12/2016 31/12/2015 Variazioni %
A) Immobilizzazioni
Immobilizzazioni materiali15
-
356.415 399.877 (43.463)
-
Immobilizzazioni immateriali
65.226 87.150 (21.924)
Immobilizzazioni finanziarie16
-
6.926 5.709 1.218
428.567 492.736 (64.170) -13,0%
B) Capitale d'esercizio netto
- Rimanenze 500.567 522.736 (22.169)
- Crediti commerciali17 362.990 447.976 (84.986)
Debiti commerciali (-)18
-
(260.586) (360.541) 99.955
Acconti (-)19
-
(141.465) (169.413) 27.949
Altre attività (passività)20
-
53.280 87.485 (34.205)
514.785 528.242 (13.457) -2,5%
C) Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) 943.352 1.020.978 (77.627) -7,6%
D) Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) (19.729) (21.225) 1.495 -7,0%
E) CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D) 923.622 999.753 (76.131) -7,6%
Finanziato da:
F) Patrimonio Netto del Gruppo 472.369 564.914 (92.546) -16,4%
G) Patrimonio Netto di pertinenza di terzi 10.371 14.659 (4.288)
H) Indebitamento Finanziario Netto21 440.882 420.180 20.703 4,9%
I) TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (F+G+H) 923.622 999.753 (76.131) -7,6%

Lo Stato Patrimoniale sopraesposto, oggetto delle note di commento, è una sintesi riclassificata dello Stato Patrimoniale Consolidato.

Prospetto di riconciliazione dello Stato Patrimoniale riclassificato con il Bilancio Consolidato in merito all'applicazione dello IAS 11:

Totale 528.242 0 528.242 514.785 0 514.785
-
Altre attività (passività)
87.485 (28.688) 58.797 53.280 (2.936) 50.343
-
Acconti (-)
(169.413) 96.063 (73.350) (141.465) 74.695 (66.770)
-
Debiti commerciali (-)
(360.541) (360.541) (260.586) 0 (260.586)
- Crediti commerciali 447.976 154.277 602.253 362.990 76.409 439.399
- Rimanenze 522.736 (221.653) 301.083 500.567 (148.169) 352.398
Capitale d'esercizio netto 31/12/2015 IAS 11 31/12/2015 31/12/2016 IAS 11 31/12/2016
(in migliaia di Euro)

Il capitale investito netto, pari a circa 923,6 milioni di Euro, è in flessione di -76,1 milioni rispetto al

31 dicembre 2015. Il capitale d'esercizio netto ammonta a 514,8 milioni di Euro (-13,4 milioni di Euro); le rimanenze sono di 500,6 milioni di Euro di cui 148,2 milioni sono costituite da lavori in corso su ordinazione (nel 2015 i lavori in corso su ordinazione erano pari a 221,6 milioni di Euro). Le

15 Il saldo delle immobilizzazioni materiali tiene conto anche degli investimenti immobiliari non strumentali (nota 3). 16 Il saldo delle immobilizzazioni finanziarie comprende le partecipazioni (nota 4) e gli altri crediti finanziari a lungo termine (nota 7). 17 Il saldo della voce crediti commerciali comprende: i crediti verso clienti sia a lungo (nota 9) che a breve termine (nota 11), i crediti verso collegate a breve termine (nota 11).

18 Il saldo della voce debiti commerciali comprende: i debiti verso fornitori a breve termine (nota 20), i debiti verso collegate a breve termine (nota 20). 19 Il saldo della voce acconti comprende sia la parte a lungo (nota 20) che quella a breve (nota 20). 20 Il saldo della voce altre attività/(passività) comprende: i crediti/(debiti) verso altri, i ratei e risconti attivi/(passivi), i crediti/(debiti) tributari e i fondi

rischi sia a breve che a lungo termine (note 5-9-11-11.a-16-19-20-21-25). 21 La Posizione Finanziaria Netta utilizzata come indicatore finanziario dell'indebitamento, viene rappresentata come sommatoria delle seguenti componenti positive e negative dello Stato Patrimoniale:

componenti positive a breve e lungo termine: disponibilità liquide (cassa, assegni e banche attive), titoli di pronto smobilizzo dell'attivo circolante e crediti finanziari;

componenti negative a breve e lungo termine: debiti verso banche, debiti verso altri finanziatori (società di leasing e società di factoring) e debiti verso soci per finanziamenti. Per un maggior dettaglio si rimanda ad apposita tabella in nota esplicativa.

immobilizzazioni ammontano a 428,5 milioni di Euro (-13%). Il patrimonio netto di Gruppo è decrementato di circa 92,5 milioni di Euro (-16,4%).

Su di esso ha inciso il risultato netto di Gruppo per il valore di -86,4 milioni di Euro; si registra inoltre, l'effetto negativo del decremento della riserva di conversione (-6,7 milioni di Euro circa), dovuto principalmente alle fluttuazioni del Dollaro americano (e delle valute ad esso collegato, tra cui in particolare i paesi del Golfo Persico) e della Naira nigeriana sull'Euro.

GRUPPO TREVI

Posizione Finanziaria Netta consolidata

(In migliaia di Euro)

31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Debiti verso banche a breve termine (600.012) (295.118) (304.893)
Debiti verso altri finanziatori a breve termine (40.035) (34.111) (5.923)
Strumenti finanziari derivati a breve termine (447) 471 (918)
Attività finanziarie correnti 0 1.824 (1.824)
Disponibilità liquide a breve termine 301.133 296.861 4.273
Totale a breve termine (339.360) (30.074) (309.286)
Debiti verso banche a medio lungo termine (62.797) (338.240) 275.443
Debiti verso altri finanziatori a medio lungo termine (37.599) (50.362) 12.762
Strumenti finanziari derivati a medio lungo termine (1.126) (1.504) 378
Totale medio lungo termine (101.522) (390.106) 288.584
Indebitamento finanziario netto (440.882) (420.180) (20.703)
Azioni proprie in portafoglio 200 373 (173)
Posizione finanziaria netta totale (440.682) (419.806) (20.876)

La posizione a breve termine è peggiorata di circa 309 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2015, principalmente per effetto della riclassifica da medio lungo a breve termine dell'importo di tutti i debiti finanziari per i quali uno dei covenants (PFN/EBITDA) previsto dai contratti di finanziamento al 31 dicembre 2016 non è stato rispettato. Contestualmente l'indebitamento a medio lungo termine è sceso a 101,5 milioni di Euro, anch'esso principalmente per la suddetta riclassifica. La posizione finanziaria netta totale, che include le azioni proprie detenute in portafoglio, è peggiorata complessivamente nel corso del 2016 di circa 20,9 milioni di Euro.

Il rapporto fra posizione finanziaria netta totale e patrimonio netto totale è pari a 0,9.

Il Free Cash Flow22 è stato pari a 22,6 milioni di Euro (nel 2015 era stato pari a 2 milioni di Euro) ed è stato influenzato dalla variazione del capitale circolante per 13,4 milioni di Euro; hanno inoltre inciso su tale voce le attività di investimento in immobilizzazioni materiali ed immateriali, al netto degli effetti di conversione delle valute, per circa -7,4 milioni di Euro.

Investimenti

Gli investimenti lordi in immobilizzazioni materiali del Gruppo Trevi per l'esercizio 2016 ammontano a circa 33 milioni di Euro e sono attribuibili all'acquisizione di impianti e macchinari da destinare ai Settori Oil&Gas e Fondazioni.

Gli importi maggiormente significativi si riferiscono ad investimenti effettuati in Medio Oriente e America Latina.

Sono stati effettuati disinvestimenti al netto dell'utilizzo del fondo ammortamento per circa 18 milioni di Euro. Gli ammortamenti complessivi sulle immobilizzazioni materiali sono stati di circa 50 milioni di Euro. Sul valore netto delle immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2016, pari a 356,4 milioni di Euro (erano 400 milioni di Euro circa al 31 dicembre 2015), incidono differenze di conversione per -9,9 milioni di Euro, generate dalla differenza tra i cambi storici e quelli in vigore al 31 dicembre 2016.

Attività di ricerca e sviluppo

Nella divisione Drillmec le attività di ricerca e sviluppo sono state volte ad offrire al mercato una gamma di prodotti innovativi, puntando soprattutto all'automazione e al completamento di una gamma di accessori e servizi che dovrebbero portare a marginalità medie molto più alte di quelle realizzate sulla vendita di singoli impianti.

Per quanto riguarda l'attività di ricerca e sviluppo svolta dalla divisione Drillmec nel 2016, a fianco dell'attività propria di sviluppo di ordini acquisiti, si è articolata nel perseguimento dei seguenti obiettivi:

22 "Il Free Cash Flow" non definito negli IFRS adottati dal Gruppo Trevi a partire dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2005, è un indicatore patrimoniale-finanziario che si ottiene sottraendo all'Ebit di periodo, le imposte pagate nell'esercizio, gli accantonamenti effettuati nel corso dell'esercizio, gli ammortamenti di periodo, le variazioni del capitale circolante netto e gli investimenti lordi.

    1. Sviluppo di nuove tecnologie per MPD (managing pressure drilling) e implementazione di HOD (heart of drilling) sia per oil drilling che per geotermia;
    1. Rivisitazione del prodotto "pompe per il fango" sia in ottica di riduzione dei costi di produzione che in ottica di sviluppo di nuove tecnologie proprietarie particolarmente sui FE;
    1. Sviluppo di software 4.0 sia in tecnologia residente che in tecnologia IOT in sinergia con altre società del gruppo;
    1. Sviluppo di un package 1500 HP per lo shale gas.

Per quanto riguarda il primo punto, nel corso dell'anno si sono ottenute le concessioni di diversi brevetti depositati nel periodo precedente al 2016 e si sono effettuati test di campo.

Per quanto riguarda il secondo punto, sono state condotte diverse analisi di fattibilità tecnicoeconomica legate al disegno concettuale del prodotto pompa e attrezzature nuove per la soluzione motopompa (elettrica e diesel), mentre per quanto riguarda il FE si è iniziato lo sviluppo di un disegno proprio a cambio rapido per evitare il ricorso a prodotti commerciali quelli il P-Quip e/o South West.

Per quanto riguarda il terzo punto l'attività è ad un buon stadio di sviluppo sia per la parte acquisizione e gestione dati di perforazione che per quelli di manutenzione in collegamento con lo stock di ricambi. Il software viene denominato Rig Eye per la parte in linguaggio residente e DMS per la parte IOT sviluppata in cloud.

L'attività di ricerca e sviluppo svolta dalla divisione Soilmec nel 2016 è stata strutturata al fine di perseguire i seguenti obiettivi:

    1. Gestire, promuovere e proteggere la proprietà intellettuale ed il know-how aziendale;
    1. Analizzare nuove tecnologie e rivisitazioni tecniche di tecnologie esistenti;
    1. Sviluppo di impianti elettrici 2.0 sulle macchine di gamma.

Per quanto riguarda il primo punto, nel corso dell'anno sono stati depositati alcuni nuovi brevetti che coprono gli ambiti tecnologici di maggiore interesse per la società. Al tempo stesso si sono ottenute le concessioni di diversi brevetti depositati nel periodo precedente al 2016.

Per quanto riguarda il secondo punto, sono state condotte diverse analisi di fattibilità tecnico economica con soluzioni tecniche fortemente innovative.

ANALISI SETTORIALE

Andamento della Capogruppo

Il bilancio individuale dell'esercizio 2016, redatto dalla Società secondo i principi contabili internazionali IAS / IFRS, si è chiuso con ricavi delle vendite e delle prestazioni per 23.457 migliaia di Euro (23.852 migliaia di Euro nello scorso esercizio con un decremento di 395 migliaia di Euro), altri ricavi per 3.124 migliaia di Euro (2.890 migliaia di Euro nello scorso esercizio con un incremento di 235 migliaia di Euro), proventi finanziari di 18.252 migliaia di Euro (19.168 migliaia di Euro nello scorso esercizio con un decremento di 916 migliaia di Euro) e rettifiche di valore ad attività finanziarie per -119.854 migliaia di Euro; la perdita dell'esercizio è di 113.287 migliaia di Euro (7.266 migliaia di Euro di utile nello scorso esercizio, con un decremento di 120.553 migliaia di Euro) ed è principalmente dovuta a rettifiche di valore ad attività finanziarie, come meglio dettagliato nel proseguo della presente relazione.

I servizi svolti nei confronti delle controllate, oltre all'attività di noleggio di attrezzature, comprendono il coordinamento del servizio progettazione, ricerca e sviluppo, la direzione gestionale e amministrativa, la gestione del servizio delle risorse umane, la gestione del servizio informatico, la gestione del servizio di comunicazione di gruppo, la gestione delle partecipazioni e concessione di finanziamenti alle società controllate.

Per quanto riguarda la gestione finanziaria, si evidenzia che nell'esercizio2016 non sono stati percepiti proventi da partecipazione (328 migliaia di Euro nell'esercizio 2015), mentre si registra un decremento degli interessi attivi relativi ai finanziamenti concessi dalla Società alle sue controllate (18.247 migliaia di Euro nell'esercizio 2016 contro i 18.836 migliaia di Euro nell'esercizio 2015); i finanziamenti concessi alle controllate hanno tassi d'interesse in linea con quelli di mercato.

L'esercizio è stato caratterizzato da utili su cambi per 1.178 migliaia contro un utile di Euro 2.484 migliaia nell'esercizio precedente; l'utile derivante da transazioni in valuta estera è prevalentemente formato da utili non realizzati e a tal proposito si propone di accantonare, ai sensi dei principi contabili e della normativa vigente, ed al netto dell'importo già accantonato alla fine dello scorso esercizio, tale importo in una riserva all'interno del patrimonio netto non distribuibile fino al realizzo degli stessi.

Si evidenzia altresì un decremento del carico fiscale a carico della Società come ammontare di imposte, ma con una perdita ante imposte nell'esercizio di 110,97 milioni di Euro, rispetto ad un utile ante imposte dell'esercizio precedente di 10,74 milioni di Euro.

Per quanto riguarda le immobilizzazioni materiali, non si evidenziano investimenti rilevanti.

Nel corso dell'esercizio la Società ha effettuato un versamento in conto futuro aumento di capitale sociale in Drillmec S.p.A. di Euro 45.000 migliaia di Euro e in Trevi Energy S.p.A. di 100 migliaia di Euro; tuttavia, nel corso dell'ultimo trimestre 2016 la Società ha effettuato rettifiche di valore ad attività finanziarie, a seguito di perdite durevoli di valore, adeguando il valore di carico delle partecipazioni al valore di patrimonio netto contabile di spettanza, ritenuto quest'ultimo il valore congruo da attribuire a tali partecipazioni, tenuto conto delle prospettive future delle medesime così come formulate nel Piano Industriale di Gruppo 2017-2021, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. in data 3 marzo 2017. In particolare, la suddetta rettifica ha riguardato i) Drillmec S.p.A. per 111.781 migliaia di Euro e ii) Trevi Energy S.p.A. per 8.073 migliaia di Euro, per complessivi 119.854 migliaia di Euro (per effetto del raffronto fra costo storico della partecipazione e valore netto contabile del patrimonio netto di ciascuna controllata).

L'Assemblea degli Azionisti in seduta straordinaria del 13 maggio 2016 ha approvato la modifica dell'art. 25 dello Statuto (Composizione dell'organo amministrativo) con l'aumento del numero massimo dei componenti del Consiglio di Amministrazione da undici a tredici.

L'Assemblea degli Azionisti del 13 maggio 2016 ha inoltre deliberato l'allocazione del risultato d'esercizio 2015 interamente a riserva senza distribuzione di dividendi e nello specifico:

  • per il 5% pari a Euro 363.309 a riserva legale;
  • per Euro 4.033.228 a riserva cambi positive, affinché tale riserva sia capiente per la porzione di utili su cambi non realizzati;

• per Euro 2.869.642 a riserva straordinaria.

Nella stessa sede l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 13 maggio 2016 ha altresì:

  • autorizzato la proposta del Consiglio di Amministrazione per la prosecuzione del piano di acquisto e alienazione di azioni proprie fino a un massimo di n. 2.500.000 di azioni proprie. Tale facoltà non è stata esercitata nell'esercizio 2016;
  • nominato Marta Dassù componente del Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'art. 2386 del codice civile, la quale resterà in carica sino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017;
  • deliberato di mantenere la composizione attuale del Consiglio di Amministrazione in 11 Consiglieri rinviando ad un'adunanza successiva la determinazione del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione in un numero maggiore di undici;
  • deliberato la nomina del Collegio Sindacale per gli esercizi 2016 2017 2018 nelle persone di: Milena Motta (Presidente), Adolfo Leonardi e Giancarlo Poletti (Sindaci Effettivi), Marta Maggi e Stefano Leardini (Sindaci Supplenti); i compensi annui deliberati sono Euro 40.000 per il Presidente e Euro 30.000 per ciascuno dei Sindaci Effettivi;
  • deliberato ai sensi e per gli effetti dell'art. 114-bis del TUF, condividendone le motivazioni, l'adozione di un piano di incentivazione basato su azioni denominato "Piano di Stock Grant 2016" rivolto a taluni dipendenti e amministratori investiti di particolari cariche della Società e delle società controllate, mediante attribuzione di massime n. 500.000 azioni della Società, i cui termini, condizioni e modalità di attuazione sono descritti nel documento informativo allegato alla relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione; a tale delibera è stata data attuazione dal Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 29 luglio 2016 che ha deliberato di assegnare gratuitamente complessivi n. 444.841 diritti per l'attribuzione a titolo gratuito di un pari numero di azioni della Società, ai termini e alle condizioni previste nel Regolamento del Piano di Stock Grant 2016, individuando i relativi beneficiari tra dipendenti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e agli amministratori investiti di particolari cariche della Società o delle società dalla stessa controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile;

Per quanto riguarda i conti d'ordine, sottolineiamo che le garanzie prestate a favore di istituti di credito a garanzia di finanziamenti a medio lungo termine e per la concessione di garanzie commerciali accentrate sulla capogruppo, ammontano al 31 dicembre 2016 a 618.513 migliaia di Euro rispetto a 505.493 migliaia di Euro dell'esercizio precedente, con un incremento di 113.020 migliaia di Euro dovuto principalmente all'utilizzo di linee di credito e di finanziamenti a medio lungo termine da parte delle società controllate.

Le garanzie rilasciate a compagnie di assicurazioni ammontano al 31 dicembre 2016 a 15.163 migliaia di Euro rispetto a 37.501 migliaia dell'esercizio precedente, con un decremento di 22.337 migliaia di Euro, tali garanzie si riducono in proporzione al residuo dei lavori ancora da eseguire e sono principalmente rilasciate a supporto dei progetti negli USA.

Per quanto riguarda il commento dettagliato alle singole poste di bilancio si rimanda alle Note Esplicative al bilancio d'esercizio individuale della TREVI Finanziaria Industriale S.p.A.

Per il prospetto di raccordo dei risultati di periodo ed il patrimonio netto di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo (DEM/6064293 del 28 luglio 2006) si rimanda alla tabella riportata alla fine del Paragrafo. Per quanto riguarda la composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, si rimanda ad altre parti della Relazione e alla Relazione sul Governo Societario che fornisce ampi dettagli.

Inoltre si evidenza che la Società nell'esercizio 2016 e nell'anno 2017, prima dell'approvazione della presente relazione, ha visto un importante rafforzamento organizzativo e manageriale, di cui viene data evidenza anche nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari; in particolare, si segnala nel 2016 la costituzione della funzione di Risk Management e l'introduzione della figura del Direttore Centrale nella persona del Dott. Marco Andreasi.

Si evidenzia infine che in relazione alla congiuntura negativa nel Settore Oil&Gas che ha significativamente influenzato a livello di bilancio consolidato il risultato economico e finanziario del secondo semestre e di conseguenza dell'esercizio 2016 nell'insieme, la Società non ha rispettato al 31 dicembre 2016 a valere sui dati consolidati uno dei covenants previsti dai contratti di finanziamento bancario (il rapporto tra Posizione Finanziaria Netta / EBITDA), nonché due dei covenants previsti dal regolamento del prestito obbligazionario di Euro 50 milioni (rapporto Posizione Finanziaria Netta

/ EBITDA e rapporto EBITDA / Oneri finanziari netti); maggiori dettagli sono contenuti nel

paragrafo "Criteri generali di redazione" all'interno della Nota Integrativa.

Di seguito si riporta la riconciliazione tra patrimonio netto e risultato della Capogruppo e patrimonio netto e risultato di Gruppo:

Riconciliazione Patrimonio Netto e Risultato da Bilancio Capogruppo a Bilancio Consolidato

(Importi espressi in migliaia di Euro)
Descrizione Patrimonio netto al Risultato
31/12/16 Economico
TREVI-Finanziaria Industriale S.p.A. 222.880 (113.287)
Diff.patrimoni netti delle partecipazioni consolidate e loro valore nel bilancio della Capogruppo e applicaz.
principi contabili uniformi
271.482 (89.365)
Effetto eliminazione rivalutazioni/(svalutazioni) delle partecip. consolidate e dividendi 0 119.876
Elisioni margini e plusvalenze infragruppo (48.770) (452)
Effetto fiscale rettifiche consolidamento ed altre rettifiche (9.070) (1.074)
Differenza di conversione 46.219 0
Patrimonio netto e risultato 482.741 (84.302)
Patrimonio netto e risultato di pertinenza di terzi 10.371 2.098
Patrimonio netto e risultato di Gruppo 472.370 (86.400)

Settore Fondazioni

I ricavi totali del settore Fondazioni, costituito dalle Società Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. e dalle rispettive controllate e collegate, ammontano ad Euro 829,6 milioni, in aumento rispetto all'anno precedente di 3,1 milioni di Euro. Il valore aggiunto è pari al 31,6% dei ricavi, mentre il margine operativo lordo è stato di 96,3 milioni di Euro, pari a circa 11,6% dei ricavi. Dedotti ammortamenti per 39,8 milioni di Euro e accantonamenti per 15,4 milioni di Euro, si perviene ad un risultato operativo di 41 milioni di Euro (+10,88% rispetto al periodo precedente), pari a circa il 4,9% dei ricavi. Il portafoglio lavori è cresciuto da 660 a 668 milioni di Euro. La PFN è diminuita da 206,9 milioni di Euro a 170 milioni di Euro. Per una più completa analisi settoriale se veda il paragrafo dedicato all'interno della Nota Integrativa.

Le Americhe

Nel corso dell'esercizio 2016 i ricavi nell'America settentrionale hanno raggiunto i 73,6 milioni di Euro; il settore della manutenzione straordinaria di dighe ha continuato ad essere uno dei punti di forza, dimostrato sia dall'esecuzione di lavori sulla Bolivar Dam in Ohio, sia dall'ottenimento di un nuovo contratto per la Herbert Hoover Dike in Florida, da eseguirsi nel 2017.

Per quanto concerne il campo delle opere civili, nella regione del New England, oltre al completamento del progetto "One Dalton" a Boston, una torre di 65 piani per un'altezza complessiva di 230 metri, si segnala il progetto di Wynn Casinò, per la costruzione del primo Casinò nella zona di Boston, eseguito a tempi di record grazie ad un significativo dispiegamento di risorse.

Infine, ha contribuito a questi positivi risultati anche il progetto per la realizzazione di un diaframma in fango auto indurente presso la Lower Wood River in Illinois, consistente nella costruzione di diaframmi plastici per la stabilizzazione e l'impermeabilizzazione delle faglie lungo il fiume Mississippi e Wood River Creek.

Il backlog già acquisito alla fine dell'esercizio garantisce una sostanziale copertura per l'anno 2017; fanno ulteriormente ben sperare sia le iniziative commerciali in corso sia le politiche attribuite alla nuova Amministrazione Statunitense.

In America Latina la divisione Trevi ha eseguito commesse in Argentina, Venezuela, Colombia, e Panama per circa 61,2 milioni di Euro. In Argentina sono in fase di completamento lavori in ambito ambientale a Buenos Aires (progetto di bonifica idraulica Riachuelo), trattasi di due contratti per lotto 1 e lotto 3.

Nel corso dell'anno poi sono stati aggiudicati, e sono in corso di realizzazione, contratti con i maggiori esportatori di cereali del Paese volti allo sviluppo di infrastrutture portuali lungo il fiume Paranà, come anche lungo la costa Atlantica. Sono stati infine completati lavori per la centrale elettrica di Rosario, ed infrastrutture per elettrodotti nella provincia di Chaco.

A Panama la divisione Trevi è stata impegnata nelle fasi finali dei lavori di consolidamento e di fondazioni per il Tercer Juego de Esclusas del nuovo Canale di Panama inaugurato in corso d'anno. Sono inoltre in corso lavori di fondazioni per alcune stazioni della linea 2 della Metro e per lavori portuali per il porto di Rodman, affacciato sull'Oceano Pacifico.

In Colombia si evidenziano due dei principali grandi progetti in corso di realizzazione al momento nel Paese: il primo a Bogotá, il Business Center Pedregal e il secondo a Barranquilla, ove sul fiume Magdalena è in costruzione il ponte di Pumarejo per conto della impresa spagnola Sacyr; trattasi di fondazioni su pali trivellati per il ponte più lungo di Colombia (2,28 Km). Progrediscono altresì importanti lavori nel campo delle opere civili a Bogotà, quale l'edificio Colmedica, ed il progetto del centro commerciale El Eden.

In Venezuela, nonostante le difficili condizioni macroeconomiche e politiche, continuano i lavori sia per infrastrutture dell'industria petrolifera, con l'ampliamento della raffineria di Puerto la Cruz, sia in ambito residenziale di alto standing a Caracas.

Si registrano importanti attività commerciali in Cile e Perù, dove sono seguiti attivamente alcuni significativi progetti che presumibilmente si concretizzeranno nel corso del 2017.

Europa

Si segnala l'esecuzione di lavori in Norvegia per conto di OHL, nel campo delle infrastrutture dei trasporti. Inoltre l'attività commerciale nell'area, congiuntamente ad investimenti intrapresi per avviare attività in Nord e Centro Europa, fanno ben sperare per la concretizzazione di ordini nell'anno 2017.

Italia

Nonostante l'anno appena trascorso possa qualificarsi come un anno significativamente negativo per il mercato delle costruzioni in Italia, la Divisione ha comunque eseguito lavori di rilievo.

Oltre alla realizzazione della nuova Darsena Petroli del porto di Napoli, poi terminata ad inizio anno con piena soddisfazione tecnica, è d'uopo segnalare in particolare quella della risistemazione del Lungarno Torreggiani a Firenze, dove l'impegno, la dedizione, il know how, e la capacità di intervenire realizzando opere complesse in brevissimo tempo hanno avuto la massima espressione, con riconoscimenti da parte non solo delle autorità pubbliche ma anche della popolazione coinvolta. Proseguono, inoltre, i lavori di realizzazione del bacino di carenaggio da 150.000 tpl nel porto di Palermo, mentre sono terminate commesse di medio volume come, ad esempio, quella per un nuovo stabilimento dell'impresa Orogel di Cesena ed il Molo Immacolatella sempre a Napoli.

Una nota positiva si registra dalla buona consistenza del portafoglio ordini, in cui si segnalano oltre al completamento delle commesse menzionate, i lavori per il Molo Pagliari a La Spezia, i lavori per la realizzazione del nodo ferroviario per l'Alta Velocità a Firenze, e commesse acquisite a ridosso della fine dell'anno precedente, tra le quali, quella con l'impresa Syndial a Malcontenta Porto Marghera e quella con la società consortile Tiliaventum per un intervento sul fiume Tagliamento in Friuli Venezia Giulia.

Africa

In Africa la divisione Trevi ha eseguito commesse per circa 109 milioni di Euro nell'anno 2016.

In Nigeria è stata completata un'importante commessa per uno stabilimento di fertilizzanti per il cliente Dangote, primaria società locale. Inoltre, nonostante la crisi che sta attraversando il Paese, continuano le attività sia nel campo delle strutture residenziali, commerciali ed alberghiere, sia nel campo delle strutture a supporto dell'industria petrolifera (lavori portuali a Port Harcourt).

In Algeria il Gruppo ha continuato le sue attività in diversi settori, ma su tutti spicca il settore delle infrastrutture metropolitane dove dal 2004 siamo leader indiscussi e nel quale abbiamo operato su tutte le tratte principali. Durante l'anno 2015 siamo stati assegnatari di tutti i lavori di fondazione relativi alla tratta "MC1 Ain Naja – Baraky" ed alla tratta "MC2 El Harrach – Aereoport", lavori tutt'ora in corso.

Le due tratte sopraccitate si sviluppano per quasi 12 km di linea con 11 stazioni, 13 pozzi di ventilazione ed un viadotto; i lavori iniziati nel 2015 si protrarranno fino al 2019 con un impatto molto positivo sia dal punto di vista del fatturato che del risultato economico.

Sempre in Algeria, continuano i lavori nel campo delle infrastrutture autostradali (Autoroutier de Tizi Ouzou a l'Autoroute Est-Ouest).

In Egitto continuano i lavori relativi alla commessa inerente l'esecuzione di opere di supporto per tunnel autostradali al di sotto del Canale di Suez.

La Divisione Trevi è poi attiva in Mozambico, ove si eseguono lavori legati alla riqualificazione di dighe ed alle perforazioni idriche.

22

Medio Oriente, Asia e Oceania

Nel corso del 2016 la divisione Trevi ha realizzato in Medio Oriente ricavi per circa 284 milioni di Euro.

Negli Emirati Arabi sono stati avviati i lavori per l'esecuzione delle fondazioni di una torre progettata dallo studio di Foster+Partners denominata "ICD Brookfield Place", uno dei più importanti progetti immobiliari attualmente in costruzione a Dubai; sempre nei paesi del Golfo Persico, a tale commessa se ne aggiungono altre tra le quali Tiara United Towers, Mediclinic Hospital e due edifici a torre nella città di Muscat in Oman.

Inoltre, durante l'anno è stato acquisito un progetto governativo relativo all'espansione immobiliare ad Abu Dhabi: il progetto, che è stato vinto in consorzio con un'impresa europea, prevede l'esecuzione di indagini geologiche e il trattamento e miglioramento della resistenza del terreno. I lavori sono cominciati nel 2016 e continueranno per tutto il 2017.

Questi progetti si aggiungono alle opere in corso, sia negli Emirati Arabi stessi che in Kuwait, Qatar ed Oman, per l'esecuzione commesse inerenti ad investimenti nei settori dei trasporti autostradali e marittimi, delle metropolitane, e dell'edilizia commerciale.

In Arabia Saudita si segnalano i lavori per la realizzazione delle fondazioni di varie linee della metropolitana di Riyadh.

Nelle Filippine continuano i lavori per la realizzazione delle fondazioni speciali di un viadotto autostradale urbano di sei corsie e con una lunghezza totale di circa 14 km in Metro Manila.

In Turchia la divisione è impegnata nei lavori per l'esecuzione delle fondazioni speciali del Galata Cruise Terminal, un moderno complesso per attività commerciali, immobiliari e hotel di lusso a supporto dello sviluppo dell'attività turistica sul Bosforo. Il Porto di Istanbul (noto come Porto di Galata) è un terminal passeggeri per navi da crociera che si estende dal Ponte di Galata sul "Corno d'Oro" fino al quartiere di Salipazari sulla costa europea del Bosforo, attraversando il quartiere di Karaköy.

Nell'anno 2016 la Divisione si è aggiudicata l'importante contratto per i lavori di riparazione della diga di Mosul, come ampiamente riportato dai mezzi di informazione nazionali ed internazionali.

23

La stipula del contratto, di un valore complessivo di 273 milioni di Euro, è avvenuta sotto la supervisione del Ministero delle risorse idriche Iracheno (MoWR) e la mobilitazione del personale e delle risorse sono subito iniziate; nello specifico, per questo importante progetto è prevista un'intensa attività di perforazioni ed iniezioni di miscele cementizie per il consolidamento delle fondazioni della diga, oltre ai lavori di riparazione e manutenzione delle gallerie di scarico di fondo della stessa, ad oggi danneggiate. Con le prime mobilitazioni, inizieranno anche corsi di specializzazione e training di tecnici e personale locale per l'utilizzo di mezzi di perforazione prodotti da Soilmec.

La presenza di un contingente militare italiano e forze di sicurezza locali garantiranno la sicurezza degli oltre 450 tecnici e personale della Trevi. L'attività si prolungherà a tutto il 2017.

La Divisione ha infine eseguito lavori in Nuova Zelanda e si è aggiudicata in Australia lavori per la metropolitana che collegherà Perth all'aeroporto; in particolare, quest'ultimo, è il primo progetto nel paese ed apre a interessanti prospettive di sviluppo nel mercato locale.

Divisione Soilmec

L'esercizio 2016 è stato più che positivo per la divisione Soilmec: nonostante i ricavi in leggero calo (-5% rispetto all'esercizio precedente) le vendite sono state molto buone in Asia ed Estremo Oriente grazie alle filiali di Cina, Giappone ed Australia. Sul fronte europeo occorre segnalare gli ottimi risultati ottenuti dalla filiale del Regno Unito, mentre la Francia ha registrato un lieve calo rispetto al precedente esercizio. Nel Middle East sono stati consolidati i risultati del 2015, nonostante una lieve flessione in Egitto, positivamente compensata dall'andamento del mercato turco e arabo. Le filiali negli Stati Uniti non hanno invece saputo consolidare i risultati raggiunti nell'esercizio 2015. Sul fronte dei costi variabili, si segnala l'ottimo lavoro svolto in termini di riduzione delle spese ed efficientamento produttivo, che hanno permesso di migliorare sensibilmente la redditività operativa rispetto all'esercizio 2015. Infine si segnala la Posizione Finanziaria Netta sostanzialmente invariata rispetto all'esercizio precedente.

Settore Oil & Gas

Il 2016 si è chiuso con ricavi totali pari a 273,1 milioni di Euro, contro i 547,6 milioni di Euro dell'esercizio precedente, che comportano un decremento del 50% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Il Margine Operativo Lordo si è attestato a -23,9 milioni di Euro, contro i -77,6 milioni di Euro dell'esercizio precedente. Il risultato operativo è stato di -79,6 milioni di Euro (contro -124 milioni di Euro dell'esercizio precedente) mentre la Posizione Finanziaria Netta è stata pari a 331,8 milioni di Euro, con un peggioramento di circa 73 milioni di Euro. Il portafoglio lavori è rimasto pressoché invariato a Euro 290 milioni da un anno all'altro.

Divisione Drillmec

L'esercizio 2016 si è chiuso con ricavi totali per circa 158,6 milioni di Euro, contro i 403,5 del precedente esercizio (-60,7%).

Nel corso del 2016 la divisione è stata impegnata nella realizzazione delle commesse acquisite in Algeria, Taiwan e India. Il perdurare del basso prezzo del petrolio ha penalizzato il fatturato della società, che ha avuto una contrazione rispetto al budget. La contrazione dei ricavi, associata ad una marginalità che fatica a raggiungere i livelli attesi è dovuta anche alla forte pressione competitiva.

La divisione nell'anno 2016 ha proseguito nella ricerca ed implementazione di nuove linee di prodotto, componentistica e servizi specialistici che dovrebbero consentire di sostenere e migliorare le marginalità future anche a fronte di volumi di fatturato inferiori.

Sebbene in generale non ci si aspetti un radicale cambio di tendenza nell'andamento del mercato dell'Oil&Gas, nell'ultimo periodo dell'anno 2016, e nei primi mesi dell'esercizio in corso, la divisione ha riscontrato qualche fatto incoraggiante a livello di acquisizione ordini.

Nell'On-shore è aumentata la richiesta di impianti negli USA, in Argentina, in Medio Oriente, in Russia e nel Nord Africa. È stato infatti siglato un contratto in Tunisia per la fornitura di una "HH102" ed una prima "G75" da destinare alla ricerca di geo risorse, alla quale dovrebbe seguire il contratto per un terzo impianto "G75". Il mercato Tunisino offre buone prospettive per la consegna di uno dei due impianti da 2000 HP da impiegare per perforazioni profonde. In Russia, a conferma del crescente interesse per la linea di prodotti dei Top Drive della Drillmec, abbiamo siglato il terzo contratto per la consegna di tre "HTD250" che va ad aggiungersi ai due precedenti portando a sei i "TD" sotto contratto. Questo lascia spazio ad interessanti sviluppi di fiducia verso questo mercato che riteniamo strategico nel prossimo futuro. La presenza sul mercato dei workover in posizione di leadership viene confermata dai contratti in via di esecuzione per un totale di oltre 10 milioni di Euro per rig ed equipment. In Oman è stato siglato un contratto per la fornitura di un sesto impianto "MR6000WO" da affiancare ai cinque consegnati in precedenza. Si segnala infine l'importante acquisizione del contratto in Bolivia per la fornitura di 3 impianti completi da 2000 e 3000 HP, che rappresenta il contratto on shore più importante dell'ultimo periodo.

Per quanto riguarda l'Off-shore il consolidato rapporto con un cliente in Uzbekistan sta generando un interessante contatto con un cliente internazionale per la possibile fornitura di un package "Modulare", stesso design del Messico da destinare al Mar Caspio. Pur essendo alle prime battute, la nostra proposta tecnica sta incontrando un discreto interesse da parte del committente e potrebbe tradursi a breve in richiesta di quotazione. In Indonesia abbiamo concluso positivamente un contratto interessante per un Work Over off-shore per il valore di circa 21 milioni di dollari, trattasi dello stesso cliente che ha posticipato al 2018 il precedente contratto siglato nel 2016 per un impianto di perforazione a mare. Infine è stata completata l'ingegneria per un cliente in Argentina che ha anticipato la volontà di concludere a breve il contratto di acquisto del pacchetto "HH55 off-shore" per un valore di 30 milioni di dollari circa.

La recente creazione BU service sta registrando la validità della strategia adottata registrando i primi contratti di certificazione e refurbishing in varie parti del MeNa, alla quale si affianca l'incremento di attività per la parte training. Il turnover già realizzato nel primo trimestre 2017 e il portafoglio (per un totale di circa 10 milioni di Euro) lascia ben sperare per il raggiungimento del target prefisso per il 2017 di circa 25-30 milioni di Euro per il segmento "service". Molto sarà legato alla possibilità di concludere positivamente un accordo con alcune società per la manutenzione programmata degli impianti di loro proprietà.

Interessanti sviluppi anche a fronte del positivo riscontro registrato con il cliente Omanita che ha portato alla firma di contratti di fornitura di pompe e servizi con alcune società locali per un valore di 1,3 milioni di Euro circa ma che offre interessantissime prospettive in area dove sono presenti oltre 30 impianti costruiti da Drillmec nel recente passato e che sono in scadenza di certificazione periodica e manutenzione straordinaria.

L'"HOD" (o sistema di circolazione) continua per i pozzi ha registrato un notevole successo tecnico nel trial eseguito con Shell. La forza contrattuale delle "major" (Schlumberger, WDI, Halliburton, Nabors etc.) in questo settore ci costringe però a rivedere la strategia proponendo un modello di business diversificato. A tale riguardo sono in corso interessanti contatti con una società leader nel settore dei servizi nell'Oil&Gas, che potrebbe portare a positivi risultati nell'esercizio 2017.

Quanto sopra si traduce in un portafoglio 2016 che evidenzia una copertura parziale del budget dei ricavi di esercizio; si confida comunque di riuscire ad acquisire alcuni contratti in fase avanzata di negoziazione al fine di dare continuità agli impegni di produzione e arrivare alla copertura del budget annuale.

Petreven

Il quadro macroeconomico per il 2016 ha continuato ad essere negativo. Il prezzo del petrolio, dopo aver toccato i valori minimi degli ultimi tredici anni sotto i 30 \$/barile nei primi mesi dell'anno, è previsto proseguire in un trend debole a causa degli squilibri strutturali del mercato gravato dalla sovrapproduzione e dalle incertezze sulle prospettive di crescita della domanda energetica. Al fine di sostenere i prezzi e proteggere l'industria del petrolio, i paesi dell''Opec hanno deciso di ridurre la produzione. L'Opec ha anche alzato le stime sulla domanda di petrolio sostenendo che i prezzi bassi terranno alti i consumi, nonostante questi non siano supportati dalla crescita economica. Le prospettive restano comunque incerte e una ripresa significativa del mercato è ora rimandata al 2017 e oltre.

La crisi prolungata, più duratura di quanto inizialmente ipotizzato e la continua debolezza del prezzo del greggio hanno profondamente modificato le condizioni di mercato e hanno determinato una forte riduzione delle principali dinamiche economico patrimoniali di Divisione rispetto agli anni passati. Questo insieme al ridotto valore del portafoglio lavori, che continua comunque a fornire una buona visibilità, confermano una costante pressione sui margini e sui risultati.

La Divisione si sta impegnando a recuperare redditività attraverso i propri vantaggi competitivi, quali il solido rapporto con i clienti e una flotta all'avanguardia, un approccio più strutturato sull' esecuzione dei progetti. A tal proposito è stato adottato un nuovo modello di Project risk management volto a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei rischi, una conduzione delle attività d'impresa coerente con gli obiettivi prefissati.

Attività Operative

La Divisione sta attualmente operando in Sud America per conto delle principali Major e National Oil Companies. Gli impianti operativi ammontano a 17, dislocati nei seguenti paesi: 11 in Argentina, 2 in Venezuela, 1 in Cile, 2 in Perù, e 1 in Colombia. Inoltre in Cile viene utilizzato 1 impianto di terzi. L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 69% (74% nel 2015) e la realizzazione di 205 pozzi. I Ricavi sono diminuiti del 20% rispetto all'esercizio precedente. L'Argentina conferma il suo ruolo trainante in termini di fatturato con circa 80 milioni di dollari (63% dei ricavi), seguita da Venezuela e Cile.

Il portafoglio ordini si attesta a 81 milioni di dollari che garantisce la quasi completa copertura dei Ricavi attesi nel 2017. Le acquisizioni di nuovi ordini ammontano a oltre 84 milioni di dollari.

Argentina

L'Argentina rappresenta il mercato di sbocco principale con il 63%. In detto paese si sono svolte attività per conto dei principali operatori con l'impiego di 8 unità di perforazione e 1 di workover (2 nella regione di Santa Cruz, 2 nella regione di Rio Gallego e 5 nella regione di Neuquen). Nei mesi di maggio e ottobre sono rispettivamente terminati i contratti per 2 impianti di perforazione che operavano nel paese. Le aree di operazioni sono state caratterizzate da una alta conflittualità sindacale che hanno rallentato le attività di perforazione e hanno portato alla messa in stand by per periodi prolungati di alcuni impianti. L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 82% (89% nel 2015) e la realizzazione di 150 pozzi.

Perù

Nel mese di maggio si sono completate le attività nella provincia di Talara poi riprese nel mese di agosto per conto di vari operatori con l'utilizzo di 2 unità di perforazione. L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 50% (68% 2015) e la realizzazione di 35 pozzi.

Venezuela

In Venezuela sono proseguite le attività nella municipalità di Maturin che hanno visto l'impiego di 2 unità di perforazione. L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 100% (lo stesso del 2015) e la realizzazione di 11 pozzi.

Cile

In Cile sono continuate le attività di perforazione geotermica nella regione di Antofagasta mentre si sono completate le attività di perforazione nella Regione di Magallanes con il conseguente trasferimento di 2 unità di perforazione in Argentina. L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 41% (37% nel 2015) e la realizzazione di 9 pozzi.

TREVI Energy S.p.A.

La costituzione e sviluppo della società, dedicata al settore delle energie rinnovabili è principalmente attribuibile alla volontà del Gruppo TREVI non solo di adattare a detto settore alcune delle tecnologie già sviluppate e collaudate nel core business e nel drilling, ma anche alla volontà di maturare nuovi sistemi tecnologici appropriati e innovativi per un settore in prevedibile forte espansione futura. Lo sviluppo del settore eolico, ha concentrato la ricerca e l'innovazione oltre sul segmento off-shore, anche sul segmento on-shore iniziata nel 2010, con la valutazione degli studi di fattibilità del progetto di centrali a terra (on shore) in Sardegna (Porto Torres) di potenza nominale installata di 36 MW. Nell'esercizio la società ha proseguito, in accordo alla normativa vigente, l'iter amministrativo, iniziato negli anni precedenti, volto all'ottenimento di specifiche autorizzazioni (concessione demaniale e autorizzazione unica e VIA) per lo sviluppo di parchi eolici offshore nel Sud Italia, e onshore in Sardegna.

Di seguito gli impianti sui quali sono concentrate le attività:

  • Porto Torres (sito on-shore): attualmente sono stati conclusi contratti di locazione per terreni per l'installazione di 5 aerogeneratori per una potenza totale di 15 MW, la conclusione dell'iter prevista per la prima metà del 2016 ha purtroppo visto la bocciatura da parte della Regione Sardegna, l'importo capitalizzato negli anni è stato completamente svalutato.
  • Chieuti (sito off-shore della potenza complessiva di 150 megawatt) e Manfredonia (sito offshore della potenza complessiva di 195 megawatt): dopo che il 14 febbraio 2014 la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha negato l'autorizzazione richiesta, è iniziato l'iter per impugnare la decisione innanzi al TAR di Roma. In via prudenziale dal 2013, visto l'incerto esito di questo procedimento, è stato iscritto a bilancio un accantonamento a fondo per rischi futuri di importo uguale agli investimenti già sostenuti. Nel presente Bilancio, sono stati accantonati a fondo rischi futuri, dagli investimenti sostenuti nel 2016.
  • Nel corso del 2016 è iniziato l'iter per due nuovi progetti sempre off-shore. Il primo verrà ubicato al largo di Lesina Marina (FG) e prevede la realizzazione di 60 Aerogeneratori per un totale di 198 MW. Il secondo sarà a Margherita di Savoia e precederà 50 Aerogeneratori per un totale di 165 MW

In merito al processo per la realizzazione del prototipo di una turbina da 3 MW, terminata la realizzazione del progetto, la Società resta in attesa degli sviluppi per le concessioni di cui sopra, per procedere alla successiva fase di prototipizzazione e successiva industrializzazione.

Rapporti del Gruppo con imprese controllate non consolidate, collegate, controllanti, imprese sottoposte al controllo di queste ultime e con altre entità correlate

La TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. ha rapporti limitati con SOFITRE S.r.l., (vedi nota 35 della Nota Integrativa) società controllate al 100% dalla famiglia Trevisani e le società ad essa facenti capo che si occupano prevalentemente dell'attività di costruzione e gestione dei parcheggi e la società T Power S.p.A. controllata da TREVI Holding SE. Tali rapporti hanno originato nell'esercizio per il Gruppo Trevi ricavi per 1.656 migliaia di Euro, costi per 62 migliaia di Euro e hanno determinato alla data del 31 dicembre 2016 crediti per 2.781 migliaia di Euro e debiti per 45 migliaia di Euro.

Le condizioni di vendita praticate con le società correlate sono in linea alle normali condizioni di mercato. Non vi sono rapporti economici e patrimoniali con la società controllante Trevi Holding SE e risultano marginali i rapporti con società controllate non consolidate e collegate descritti nella nota (35) del bilancio consolidato.

Rischi e incertezze

Rischi di variazione dei tassi di cambio e dei tassi di interesse

Il Gruppo, per effetto della sua struttura internazionale, è soggetto al rischio di mercato derivante dalla fluttuazione dei cambi delle valute e dei tassi di interesse. È stata pertanto posta in essere una politica di copertura contro i rischi di natura finanziaria, che contempla l'effettuazione di operazione di vendita a termine di valute estere, la possibilità a predefinite condizioni di concludere operazioni di copertura con strumenti derivati e la sottoscrizione di finanziamenti in valuta estera a copertura di flussi attesi. Sui tassi di cambio sono state poste in essere operazioni di copertura di cui viene fornito ampio dettaglio in Nota Integrativa unitamente ai criteri di valutazione adottati.

Rischi di credito

La diversificazione settoriale e geografica del Gruppo permette di limitare situazioni di concentrazione del rischio di credito. In ogni caso, il Gruppo, oltre ad adottare procedure ad hoc per il monitoraggio costante degli incassi, richiede ove possibile idonee garanzie.

Rischi di liquidità

L'obiettivo del Gruppo è quello di conservare un equilibrio fra fabbisogno e provvista tramite l'utilizzo di idonei finanziamenti bancari. In particolare, il Gruppo ha sottoscritto dei contratti di finanziamento a lungo termine volti alla copertura del programma di investimenti e dello sviluppo dell'attività.

Rischio connesso alle attività svolte all'estero

Il Gruppo è esposto ai rischi tipici dell'attività internazionale, tra cui i rischi connessi all'instabilità della situazione politica ed economica locale e i rischi relativi al mutamento del quadro macroeconomico, fiscale e legislativo. L'identificazione di nuove iniziative del Gruppo in paesi esteri è pertanto accompagnata da una preventiva ed accurata valutazione di tali rischi che vengono costantemente monitorati. Si segnala che l'attività svolta dal Gruppo è concentrata principalmente in paesi per le quali è garantita una copertura assicurativa internazionale o esistono accordi bilaterali tra il governo italiano ed il governo locale.

Utilizzo di stime

Il settore fondazioni del Gruppo e la Divisione Drillmec operano in base a contratti che prevedono un corrispettivo determinato al momento dell'aggiudicazione. I maggiori oneri che il Gruppo può incontrare e/o subire nell'esecuzione di tali contratti devono essere sopportati dal Gruppo e possono essere recuperati nei confronti del committente a seconda della normativa e/o delle condizioni contrattuali convenute. Conseguentemente i margini realizzati sui contratti di tale natura possono variare rispetto alle stime originarie che comunque sono effettuate in modo accurato, per ciascun contratto, sulla base della consolidata esperienza che il Gruppo ha maturato nel corso degli anni, nell'esecuzione di contratti similari sia nel settore fondazioni che in quello Oil & Gas.

Rischio connesso all'andamento dei prezzi delle materie prime

L'oscillazione in alcuni casi sensibile, del prezzo di alcune materie prime può comportare un aumento dei costi della produzione che il Gruppo, peraltro, tende a sterilizzare mediante politiche di approvvigionamento diversificate, accordi quadro con fornitori strategici, clausole contrattuali di revisione prezzo. Si segnala inoltre che le vendite di impianti di perforazione petrolifera possono essere soggette alle politiche di investimento delle società nazionali/private di riferimento del settore che possono essere influenzate dall'andamento del prezzo della materia prima.

Risorse umane

Il Gruppo pone da sempre molta attenzione alla gestione delle proprie risorse umane, che sono fidelizzate grazie ad un alto coinvolgimento, al sistema retributivo ed incentivante, alla formazione continua e specifica, all'attenzione all'ambiente di lavoro, cui si unisce per il personale espatriato una forte attenzione all'ambiente di vita non solo del lavoratore ma, ove possibile, dell'intero suo ambito famigliare.

Tenuto conto della realtà operativa, la formazione del personale è realizzata tramite una struttura dedicata denominata TREVI Academy, anche attraverso le modalità di "training on the job" e con specifici corsi. Il clima lavorativo non è conflittuale.

Maggiori informazioni sono fornite all'interno della relazione sulla remunerazione predisposta dalla Società ai sensi dell'art. 123 –ter del D. Lgs. Del 24 febbraio 1998 n. 58, disponibile nei termini della vigente normativa sia presso la sede sociale, Borsa Italiana S.p.A. e sul sito internet www.trevifin.com.

Ambiente, sicurezza e salute dei lavoratori

La tutela dell'ambiente e la sicurezza e la salute dei lavoratori sono da sempre ai vertici delle priorità del Gruppo. Il Gruppo è costantemente impegnato a mantenere un ambiente di lavoro attento alla sicurezza e a dotare i dipendenti, a seconda dell'attività svolta, di tutte le attrezzature idonee e necessarie per preservarli da qualsiasi rischio o pericolo per la loro integrità. Il Gruppo mantiene inoltre i propri stabilimenti, uffici e sistemi operativi in modo tale da rispettare tutti gli standard di sicurezza. Il Gruppo, inoltre, opera in modo da preservare e proteggere l'ambiente, nel rispetto di tutta la normativa ambientale vigente, nonché delle ulteriori disposizioni e procedure eventualmente dalla stessa adottate. Infine, attraverso sistemi di antifurto ed antintrusione viene tutelato il patrimonio aziendale ed in particolare gli elementi riconducibili al magazzino.

Corporate Social Responsibility

Il Gruppo TREVI considera la Sostenibilità come parte integrante del proprio business in quanto essa rappresenta un modo per garantire la crescita di lungo periodo e la creazione di valore attraverso un efficace coinvolgimento di tutti gli stakeholders.

Il Gruppo TREVI per questo, nel rispetto dei Principi di Sostenibilità, ha scelto di improntare le proprie attività su un programma di Corporate Social Responsibility costantemente aggiornato, monitorato e condiviso a tutti i livelli di responsabilità.

La natura del business e la tipologia nonché complessità delle attività del Gruppo hanno da sempre richiesto una particolare attenzione agli aspetti ambientali e sociali nell'esecuzione dei progetti. Inoltre, la specificità dei Paesi e dei contesti territoriali in cui opera ha portato il Gruppo ad avere un approccio distintivo alla Sostenibilità, contribuendo così allo sviluppo socio-economico dei territori attraverso un'efficace strategia di contenuto locale volta principalmente all'occupazione delle popolazioni.

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Sono molteplici gli esempi di collaborazione e Joint Venture che il Gruppo ha intrapreso dimostrando così una forte flessibilità nell'adattarsi alle varie culture locali e grande capacità di project management nelle commesse più importanti.

Un altro punto di forza del Gruppo circa la strategia di contenuto locale, è rappresentato dal grado sempre crescente di diversità della composizione del proprio personale, inteso come moltitudine di provenienze di giovani talenti la cui professionalità cresce insieme a TREVI nei vari progetti in cui sono impegnati sia nel proprio Paese che all'estero e che viene supportato da strutture quali: centri di ingegneria, centri logistici per lo stoccaggio di attrezzature per costruzione e cantieri.

Il richiamo all'agire con integrità e responsabilità, contenuto fin dal codice etico, e il riferimento alla creazione di valore è insita nella missione stessa dell'azienda: "La missione del Gruppo TREVI è di progettare, realizzare ed offrire tecnologie e servizi innovativi per qualsiasi opera d'ingegneria del sottosuolo".

Il modello di Responsabilità Sociale adottato, che orienta le strategie dell'azienda, rispecchia questi principi e si declina in:

  • Rendicontare di fronte ai propri stakeholder, con trasparenza e accuratezza, non solo le conseguenze economiche, ma anche quelle sociali, culturali e ambientali dell'attività d'impresa.
  • Contribuire allo sviluppo della comunità di riferimento attraverso investimenti in iniziative culturali, sportive, educative e di rilievo sociale.
  • Mostrare una crescente attenzione per l'ambiente grazie ad un programma di monitoraggio e di riduzione delle conseguenze ambientali della propria attività.
  • Contribuire al benessere del dipendente non solo sul posto di lavoro, ma anche porre una forte attenzione in caso di espatriati all'ambiente di vita, sistemazione logistica della famiglia e all'educazione dei figli.

Fra i vari progetti d'utilità sociale del Gruppo TREVI ricordiamo:

  • Iraq "Ricominciare a Erbil". Sostegno all'asilo la "Casa del bambino" che ospita oltre 130 bambini situato nella periferia di Erbil.
  • Romagna Solidale ONLUS (Italia): quota associativa e sostegno progetti
  • Caritas: donazione
  • Romagna Iniziative (Consorzio per promuovere sport giovanili, arte e cultura sul territorio): quota associativa e sostegno a progetti
  • Sostegno alla Nuova Famiglia per progetti socio-assistenziali rivolti ai portatori di disabilità e non (Italia)
  • RiminiForMutoko: contributo all'associazione di volontariato che opera in Zimbabwe
  • Donazione all'Italian Home for Children di Boston (USA)
  • Fondazione "Planeta Amor": supporto educazione e alimenti per bambini e adolescenti affetti da HIV / AIDS
  • Contributo all'Asociación Trabajo y Persona di Caracas in Venezuela
  • Sostegno all'orfanotrofio Jardín Nuestra Señora del Valle in Argentina
  • Sostegno al progetto Merendero GabyMar in Argentina
  • Sostegno agli Sport giovanili (Basket Cesena, Cesena Volley, Rugby Cesena)
  • Progetti vari di donazione nelle Filippine a favore di orfanotrofi e scuole locali

Con questi impegni intendiamo manifestare la nostra attenzione e partecipazione ai temi della vita quotidiana nonché la volontà e la capacità della nostra azienda di sapere integrare la dimensione sociale nelle attività di impresa.

Evoluzione prevedibile della gestione

Con il supporto di un consulente internazionale il Gruppo ha elaborato un Piano Industriale 2017- 2021 che è stato approvato in via definitiva dal Consiglio di Amministrazione del 3 marzo 2017.

Internal Dealing

Nel corso dell'anno 2016 sono state effettuate n. 9 comunicazioni da parte di Trevi Holding SE (n. 7) e da parte di CDP Equity S.p.A. e di FSI Investimenti S.p.A.

Tutte le comunicazioni effettuate, sono depositate e disponibili presso il sito di Borsa Italiana e sul sito internet della società www.trevifin.com in cui, all'interno della parte di investor relations è disponibile una sezione per le comunicazioni di "internal dealing" e una sezione per le comunicazioni di "azioni proprie", per gli acquisti di azioni da parte della società.

Altre informazioni

Ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2015, il Gruppo Trevi non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definito dalla Comunicazione stessa.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio:

Relativamente agli eventi successivi, si rimanda al punto (38) della Nota illustrativa.

Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Il Consiglio di Amministrazione del 14 novembre 2016 ha deliberato l'adesione della società al Codice di Autodisciplina delle Società Quotate Italiane pubblicato a cura del Comitato per la Corporate Governance – Borsa Italiana S.p.A. nel luglio 2015.

In adempimento degli obblighi regolamentari è stata redatta la "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari", ai sensi dell'art. 123-bis del TUF che viene pubblicata congiuntamente alla presente relazione presso la sede sociale e Borsa Italiana, oltre ad essere consultabile sul sito internet www.trevifin.com nella sezione Investor Relations – Corporate Governance ove è pure riportata la documentazione inerente il sistema di Corporate Governance della Società; tale comunicazione è depositata in Borsa Italiana S.p.A., il meccanismo di stoccaggio centralizzato E Market Storage (), nei termini di regolamento.

La Relazione dell'esercizio 2016, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 12 aprile 2017 e tiene conto delle indicazioni di cui alla comunicazione di Borsa Italiana S.p.A. denominata "Format per la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" VI^ edizione – gennaio 2017.

Relazione sulla Remunerazione

In adempimento degli obblighi regolamentari e allo scopo di offrire agli Azionisti una ulteriore informativa utile alla conoscenza della Società, è stata redatta la "Relazione sulla Remunerazione", ai sensi dell'art. 123-ter del TUF che viene pubblicata congiuntamente alla presente relazione presso la sede sociale e Borsa Italiana, oltre ad essere consultabile sul sito internet www.trevifin.com nella sezione Investor Relations – Corporate Governance; tale comunicazione è depositata in Borsa Italiana S.p.A. e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato E Market Storage (), nei termini di regolamento.

La Relazione sulla remunerazione, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 12 aprile 2017 e tiene conto delle indicazioni di cui alla Delibera Consob n. 18049 del 23 dicembre 2011, pubblicata nella G.U. n. 303 del 30 dicembre 2011.

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

COMPOSIZIONE DEL CAPITALE AZIONARIO

Il capitale sociale di TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. alla data del 31 dicembre 2016 ammonta a Euro 82.391.632,50, interamente sottoscritto e versato, ed è composto da n. 164.783.265 di azioni ordinarie da Euro 0,50 cadauna.

La Società è controllata da TREVI Holding SE che detiene, dai dati depositati presso CONSOB e dalle comunicazioni di internal dealing ricevute, al 31 dicembre 2016, n. 54.328.717 di azioni ordinarie, pari al 32,97% del capitale sociale, società a sua volta controllata al 51% da I.F.I.T. S.r.l. Alla data del 31 dicembre 2016 (dai dati depositati presso CONSOB) oltre all'azionista di controllo, risultano iscritti con una quota superiore al 3% FSI Investimenti S.p.A. con una partecipazione pari al 16,852% e Polaris Capital Management LLC (USA) con una partecipazione pari al 10,0072%.

Si segnala che nell'esercizio 2016 CDP Equity S.p.A. (nome precedente Fondo Strategico S.p.A.) ha ceduto a FSI Investimenti S.p.A. (entrambe società controllate da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. a sua volta controllata dal Ministero Dell'Economia e delle Finanze) la sua quota di partecipazioni pari all'8,426%.

Azioni proprie o azioni e quote di società controllanti

La società, alla data del 31 dicembre 2016 e alla data attuale detiene n. 204.000 azioni proprie, pari al 0,124% del capitale sociale; durante l'esercizio 2016 la società non ha esercitato la delega attribuita dall'Assemblea degli Azionisti.

La Società non detiene né direttamente né tramite società controllate azioni e/o quote della Società controllante Trevi Holding SE.

Filiale

Dal marzo 2004 la Società ha una filiale in Venezuela, con lo scopo di rendere operativo il consorzio tra Trevi S.p.A. (50%) - TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. (45%) - SC Sembenelli S.r.l. (5%), che si è aggiudicata la gara d'appalto in Venezuela indetta da CADAFE per la riparazione della diga "Borde Seco" i cui lavori sono terminati; la filiale non è operativa.

Procedura operazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione del 16 ottobre 2014 ha aggiornato, con il parere favorevole del Comitato parti Correlate composto interamente da Amministratori Indipendenti, ai sensi del Regolamento CONSOB n. 17221/2010 e successive modificazioni e integrazioni, la procedura parti correlate, precedentemente approvata il 26 novembre 2010; la stessa procedura è ipotizzata essere aggiornata entro l'esercizio 2017.

Il Comitato Parti Correlate in carica alla data del 31 dicembre 2016 e alla data di redazione della presente relazione, nominato dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2015, è composto dai seguenti amministratori indipendenti e non esecutivi:

  • Rita Rolli (Presidente)
  • Cristina Finocchi Mahne
  • Monica Mondardini

La procedura operazioni con parti correlate approvata della società è disponibile sul sito internet www.trevifin.com.

Ai sensi del regolamento Consob 11971 del 14 maggio 1999, le partecipazioni detenute al 31 dicembre 2016 personalmente da Amministratori e dai Sindaci effettivi e supplenti, nella Società e nelle società controllate, risultano essere le seguenti:

  1. Nella TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A.
Cognome e Nome Titolo di Possesso N. azioni possedute N. azioni N. azioni N. azioni possedute
al 31/12/15 acquistate vendute al 31/12/16
Trevisani Davide Proprietà diretta
Trevisani Gianluigi Proprietà diretta 649.579 - - 649.579
Trevisani Cesare Proprietà diretta 327.514 - - 327.514
Trevisani Stefano - - - -
Trevisani Simone Proprietà diretta 45.825 - - 45.825
Dassù Marta - - - -
Finocchi Mahne Cristina - - - -
Mondardini Monica - - - -
Rivolta Guido - - - -
Rolli Rita - - - -
della Sala Umberto - - - -
Leonardi Adolfo - - - -
Motta Milena - - - -
Poletti Giancarlo - - - -
  1. Nella controllata Soilmec S.p.A., con sede in Cesena (FC) Via Dismano, 5819 – Registro Imprese Forlì – Cesena n. 00139200406, capitale sociale di Euro 25.155 migliaia interamente versato, rappresentato da n. 4.875.000 di azioni ordinarie da Euro 5,16 cadauna di valore nominale.
Cognome e Nome Titolo di N. azioni possedute N. azioni N. azioni N. azioni possedute
Possesso al 31/12/15 Acquistate vendute al 31/12/16
Trevisani Davide Proprietà 3.900 - - 3.900

ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DI SOCIETÀ

Ai sensi dell'art. 93 del Testo Unico, si riporta che al 31 dicembre 2016 e alla data di redazione del presente bilancio, TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. è indirettamente controllata da I.F.I.T. S.r.l. (società con sede a Cesena) e direttamente controllata dalla società italiana TREVI Holding SE, società controllata da I.F.I.T. S.r.l.

Relativamente all'informativa societaria, ex art. 2497 del Codice Civile, relativa all'attività di direzione e coordinamento eventualmente svolta da società controllanti, si riporta che al 31 dicembre 2016 e alla data del presente bilancio la Società non ha effettuato alcuna dichiarazione in merito ad eventuali attività di direzione e coordinamento da parte di società controllanti, in quanto il Consiglio d'Amministrazione della TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. ritiene che, pur nell'ambito di un controllo delle strategie e politiche societarie del Gruppo TREVI indirettamente condotto da I.F.I.T. S.r.l., la Società sia completamente autonoma dalla propria controllante dal punto di vista operativo e finanziario, e non abbia posto in essere né nel 2016 né in esercizi precedenti nessuna operazione societaria anche nell'interesse della controllante.

La Società, alla data di redazione del presente bilancio, è Capogruppo del Gruppo TREVI (ed in quanto tale redige il bilancio consolidato di Gruppo), ed esercita ai sensi dell'art. 2497 del C.C., l'attività di direzione e coordinamento dell'attività delle società direttamente controllate:

Trevi S.p.A., partecipata direttamente al 99,78%;

Soilmec S.p.A., partecipata direttamente al 99,92%;

Drillmec S.p.A., partecipata direttamente al 98,25% (l'1,75% è detenuto da Soilmec S.p.A.);

R.C.T. S.r.l., partecipata indirettamente al 99,78% (detenuta al 100% da TREVI S.p.A.);

Trevi Energy S.p.A. con socio unico partecipata direttamente al 100%;

Petreven S.p.A. partecipata direttamente al 78,38% (il 21,62% è detenuto da TREVI S.p.A.);

PSM S.p.A., partecipata indirettamente al 99,95% (detenuta da Soilmec S.p.A. al 70% e da Drillmec S.p.A. al 30%);

Immobiliare SIAB S.r.l. con socio unico partecipata direttamente al 100%.

Destinazione del risultato di esercizio

Il Consiglio di Amministrazione Vi propone:

  • di approvare in ogni sua parte e nel suo complesso il progetto di Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2016 come sopra proposto ed illustrato;
  • preso atto che l'esercizio 2016, segnato da un andamento positivo della gestione ordinaria della società come descritto nella Nota Integrativa, ma che ha visto effettuare rettifiche di valore ad attività finanziarie, a seguito di perdite durevoli di valore di attività finanziarie, sulle partecipate Drillmec S.p.A. e Trevi Energy S.p.A. per complessivi 119.854 migliaia di Euro, che ha portato l'esercizio 2016 in perdita di Euro 113.286.637, Vi propone di utilizzare la riserva sovrapprezzo azioni al fine della copertura della perdita d'esercizio.

L'Assemblea degli Azionisti chiamata ad approvare il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016 è convocata, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, ai sensi dell'articolo 2364 comma 2^ e dell'art. 13 dello Statuto Sociale entro il termine di 180 giorni dalla chiusura dell'esercizio. La società, tenuta alla redazione del Bilancio Consolidato, ha beneficiato del maggior termine rispetto a quello ordinario di 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale al fine di consentire l'esame dei dati di bilancio delle società dalla stessa controllate.

BILANCIO CONSOLIDATO

AL 31 DICEMBRE 2016

BILANCIO CONSOLIDATO

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

ATTIVITA' Note 31/12/2016 31/12/2015
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
Terreni e fabbricati 102.398 104.451
Impianti e macchinari 215.737 242.186
Attrezzature industriali e commerciali 21.978 26.629
Altri beni 15.182 23.210
Immobilizzazioni in corso e acconti 1.120 3.401
Totale Immobilizzazioni Materiali (1) 356.415 399.877
Immobilizzazioni immateriali
Costi di sviluppo 47.797 67.132
Diritti di brevetto industriale 418 500
Concessioni, licenze, marchi 870 1.073
Avviamento 6.001 6.001
Immobilizzazioni in corso e acconti 8.490 9.344
Altre immobilizzazioni immateriali 1.650 3.101
Totale Immobilizzazioni Immateriali (2) 65.226 87.150
Investimenti immobiliari non strumentali (3) 0 0
Partecipazioni (4) 2.631 1.800
- partecipazioni in imprese collegate e a controllo congiunto valutate con il
metodo del patrimonio netto
31 39
- altre partecipazioni 2.600 1.761
Attività fiscali per imposte anticipate (5) 82.141 95.101
Strumenti Finanziari derivati a lungo termine (6) 0 0
Attività finanziarie mantenute fino a scadenza (7) 0 0
Altri crediti finanziari a lungo termine (8) 4.295 3.909
- di cui con parti correlate (35) 2.662 3.245
Crediti commerciali ed altre attività a lungo termine (9) 20.946 26.856
Totale Immobilizzazioni Finanziarie 110.013 127.666
Totale Attività non correnti 531.654 614.693
Attività correnti
Rimanenze (10) 352.398 301.082
Crediti commerciali e altre attività a breve termine (11) 493.642 673.659
- di cui con parti correlate (35) 10.540 9.933
Attività fiscali per imposte correnti (11.a) 32.424 47.606
Altri crediti finanziari a breve termine 0 1.063
Strumenti finanziari derivati a breve termine e titoli negoz. fair value (12) 0 471
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide
(12.a)
(13)
0
301.133
1.824
296.861
1.179.597 1.322.567
Totale Attività correnti 1.711.251 1.937.260
TOTALE ATTIVITA'

BILANCIO CONSOLIDATO SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

Patrimonio Netto Note 31/12/2016 31/12/2015
Capitale sociale e riserve
Capitale sociale 82.290 82.289
Altre riserve 309.540 315.323
Utile portato a nuovo incluso risultato netto dell'esercizio 80.539 167.302
Patrimonio Netto del Gruppo (14) 472.369 564.914
Patrimonio Netto di terzi 10.371 14.659
Totale Patrimonio netto 482.740 579.573
PASSIVITA'
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine (15) 62.798 338.240
Debiti verso altri finanziatori a lungo termine (15) 37.599 50.362
Strumenti finanziari derivati a lungo termine (15) 1.126 1.504
Passività fiscali per imposte differite (16) 29.790 62.748
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (18) 19.729 21.225
Fondi per rischi ed oneri a lungo termine (16) 4.450 6.952
Altre passività a lungo termine (19) 127 324
Totale passività non correnti 155.619 481.355
Passività correnti
Debiti commerciali e altre passività a breve termine (20) 388.636 515.933
- di cui con parti correlate (35) 2.968 3.231
Passività fiscali per imposte correnti (21) 29.871 29.198
Finanziamenti a breve termine (22) 600.012 295.118
Debiti verso altri finanziatori a breve termine (23) 40.035 34.111
Strumenti finanziari derivati a breve termine (24) 447 0
Fondi a breve termine (25) 13.891 1.970
Totale passività correnti 1.072.892 876.332
TOTALE PASSIVITA' 1.228.511 1.357.687
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 1.711.251 1.937.260

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Note 31/12/2016 31/12/2015
Ricavi delle vendite e delle prestazioni (26) 1.033.436 1.295.960
- di cui con parti correlate (35) 9.078 7.680
Altri ricavi operativi (26) 47.088 46.342
- di cui non ricorrenti
- di cui con parti correlate
Sub-Totale Ricavi Totali 1.080.524 1.342.302
Materie prime e di consumo 413.888 673.732
Variazione rimanenze materie prime, suss.,di consumo e merci (5.517) (26.571)
Costo del personale 243.555 263.844
- di cui non ricorrenti (27) 0 0
Altri costi operativi (28) 421.766 448.447
- di cui non ricorrenti 0 0
- di cui con parti correlate (35) 11.140 13.100
Ammortamenti (1)-(2) 60.666 63.038
Accantonamenti e svalutazioni (29) 53.061 33.759
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (7.922) (22.783)
Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione (60.919) (3.300)
Risultato operativo (38.054) (87.864)
Proventi finanziari (30) 2.499 1.759
(Costi finanziari) (29.469) (31.358)
(31)
Utili/(perdite) su cambi (32) (13.158) (13.744)
Sub-totale proventi/(costi) finanziari e utili/(perdite) su cambi (40.128) (43.344)
Rettifiche di Valore di attività finanziarie (104) (556)
Risultato prima delle Imposte (78.286) (131.764)
Imposte sul reddito (33) 6.016 (16.309)
Risultato netto del periodo (84.302) (115.455)
Attribuibile a:
Azionisti della Capogruppo
(86.400) (115.187)
Azionisti terzi 2.098 (268)
(84.302) (115.455)
Utile/(Perdita) del Gruppo per azione base: (34) (0,524) (0,699)
Utile/(Perdita) del Gruppo per azione diluito: (34) (0,524) (0,699)

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(Importi in migliaia di Euro)

31/12/2016 31/12/2015
Utile/(perdita) del periodo (84.302) (115.455)
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Riserva di cash flow hedge 341 382
Imposte sul reddito (125) (136)
Effetto variazione riserva cash flow hedge 215 247
Riserva di conversione (12.493) 42.206
Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte (12.278) 42.452
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Utili/(perdite) attuariali 397 436
Imposte sul reddito 0 0
Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte 397 436
Risultato complessivo al netto dell'effetto fiscale (96.183) (72.567)
Azionisti della Società Capogruppo (92.545) (72.318)
Interessi di minoranza (3.638) (248)

PROSPETTO CONSOLIDATO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Descrizione Capitale
Sociale
Altre
Riserve
Utile
portato a nuovo
Totale
del Gruppo
Quota
spettante a terzi
Totale Patrimonio
Netto
Saldo al 31/12/14 82.327 272.091 294.386 648.804 17.942 666.747
Risultato del periodo (115.188) (115.188) (268) (115.456)
Utili/(perdite) attuariali 436 436 436
Altri utili / (perdite) complessivi 42.433 42.433 19 42.452
Totale utile/(perdita) complessivi 0 42.870 (115.188) (72.319) (248) (72.567)
Destinazione del risultato 2014 e distribuzione
dividendi
362 (11.896) (11.534) (2.755) (14.288)
Variazione area di consolidamento (281) (281)
Aumento di Capitale (38) 0 (38) (38)
Saldo al 31/12/15 82.290 315.322 167.302 564.914 14.658 579.572
Saldo al 01/01/16 82.290 315.322 167.302 564.914 14.658 579.572
Risultato del periodo (86.400) (86.400) 2.098 (84.302)
Utili/(perdite) attuariali 397 397 397
Altri utili / (perdite) complessivi (6.542) (6.542) (5.736) (12.278)
Totale utile/(perdita) complessivi 0 (6.145) (86.400) (92.545) (3.638) (96.183)
Destinazione del risultato 2015 e distribuzione
dividendi
363 (363) (0) (649) (649)
Variazione area di consolidamento
Saldo al 31/12/16 82.290 309.540 80.539 472.369 10.371 482.740

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(Importi in migliaia di Euro)

Note 31/12/2016 31/12/2015
Risultato netto del periodo di pertinenza della Capogruppo e dei terzi (84.302) (115.455)
Imposte sul reddito (33) 6.016 (16.309)
Risultato ante imposte (78.286) (131.764)
Ammortamenti (1)-(2) 60.666 63.038
(Proventi)/Oneri finanziari (30)-(31) 26.969 29.599
Variaz. dei fondi per rischi ed oneri e del fondo benefici successivi alla cessazione del rapporto di
lavoro
(16)-(18) 10.089 3.003
Accantonamenti fondo rischi ed oneri e benefici successivi cessazione rapporto di lavoro (16)-(18) 13.079 27.168
Utilizzo fondi rischi e benefici successivi cessazione rapporto di lavoro (16)-(18) (17.700) (27.376)
Rettifiche di valore di attività finanziarie 104 556
(Plusvalenze)/minusvalenze da realizzo o svalutazione di immobilizzazioni (26)-(28) 2.677 (6.392)
(A)Flusso di cassa dell'attività operativa ante variazioni del Cap. Circolante 17.597 (42.168)
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali (9)-(11)
162.854 40.601
- di cui con parti correlate (35) (607) 1.436
(Incremento)/Decremento Rimanenze (10) (51.315) 9.457
(Incremento)/Decremento altre attività 51.891 (59.125)
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali (20) (99.955) 55.684
- di cui con parti correlate (35) (263) (3.086)
Incremento/(Decremento) altre passività (61.049) 43.245
(B) Variazione del capitale circolante 2.426 89.862
(C)Interessi passivi ed altri oneri pagati (30)-(31) (26.969) (29.599)
(D)Imposte pagate (13) (2.335) (9.059)
(E) Flusso di cassa generato (assorbito) dall'attività operativa (A+B+C+D) (9.281) 9.036
Attività di investimento
(Investimenti) operativi (1)-(2) (26.565) (90.288)
Disinvestimenti operativi (1)-(2) 17.709 37.668
Variazione netta delle attività finanziarie (4) (935) (1.070)
(F) Flusso di cassa generato (assorbito) nelle attività di investimento (9.791) (53.690)
Attività di finanziamento
Incremento/(Decremento) Capitale Sociale e riserve per acquisto azioni proprie e conversione (14)
prestito convertibile indiretto
Altre variazioni incluse quelle di terzi
(14) 0 (38)
(983) 18.428
Variazioni di prestiti, finanziamenti, strum. fin. Derivati (15)-(22) 30.760 91.189
Variazioni di passività per leasing finanziario (15)-(23) (6.839) 3.525
Pagamento dividendi agli azionisti della Capogruppo e di minoranza (13) (649) (14.289)
(G)Flusso di cassa generato (assorbito) dalle attività di finanziamento 22.289 98.815
(H)Variazione netta delle disponibilità monetarie (E+F+G) 3.218 54.162
Disponibilità liquide iniziali al netto di scoperti 290.490 236.328
Variazione netta delle disponibilità monetarie 3.218 54.162
Disponibilità liquide finali al netto di scoperti 293.708 290.490
Nota: la voce disponibilità liquide nette comprende il valore delle disponibilità liquide (nota 13), al netto della voce scoperti (nota 22).
Descrizione Note 31/12/2016 31/12/2015
Disponibilità liquide (13) 301.133 296.861
Scoperti conti correnti (22) (7.424) (6.370)
Disponibilità liquide finali al netto di scoperti 293.709 290.491

Le Note esplicative sono parte integrante del seguente bilancio.

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

DELL'ESERCIZIO 2016

(In migliaia di Euro)

Profilo ed attività del Gruppo

TREVI − Finanziaria Industriale S.p.A. (di seguito "la Società") e le società da essa controllate (di seguito "Gruppo TREVI o "il Gruppo") svolgono la propria attività nei seguenti due settori:

  • Servizi di ingegneria delle fondazioni per opere civili, infrastrutturali e costruzione di attrezzature per fondazioni speciali (di seguito "Fondazioni – (Core Business)");
  • Costruzione di impianti di perforazione di pozzi per estrazione di idrocarburi e ricerche idriche e servizi di perforazione petrolifera (di seguito "Oil&Gas").

Tali attività sono coordinate dalle quattro società operative principali del Gruppo:

  • Trevi S.p.A., al vertice del campo di attività dell'ingegneria del sottosuolo;
  • Petreven S.p.A., attiva nel settore drilling con l'esecuzione di servizi di perforazione petrolifera;
  • Soilmec S.p.A., che guida la relativa Divisione e realizza e commercializza attrezzature per l'ingegneria del sottosuolo;
  • Drillmec S.p.A., che produce e commercializza impianti per la perforazione di pozzi per l'estrazione di idrocarburi e per ricerche idriche.

TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A., che è controllata dalla Trevi Holding SE, che è controllata a sua volta dalla società I.F.I.T. S.r.l., è quotata alla Borsa di Milano dal luglio 1999.

Criteri generali di redazione

Il presente bilancio è stato approvato e autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione in data 12 aprile 2017. L'Assemblea degli Azionisti ha comunque facoltà di rettificare il bilancio così come proposto dal Consiglio di Amministrazione.

Il bilancio consolidato 2016 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC"). Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico ad eccezione degli strumenti finanziari derivati che sono stati valutati al fair value.

Il bilancio consolidato del Gruppo Trevi è stato predisposto applicando il presupposto della continuità aziendale ancorché il Gruppo abbia consuntivato, nel corso dell'esercizio 2016 i) una perdita pari ad 86,4 milioni di Euro, correlata come già indicato nella Relazione sulla Gestione predisposta dagli Amministratori, all'imprevedibile andamento del prezzo del brent che a sua volta ha prodotto risultati al di sotto delle aspettative nel settore Oil&Gas e ii) una posizione finanziaria netta negativa di circa Euro 441 milioni dovuta in parte a quanto riportato al punto i) che precede ed in parte a significativi ritardi nella ricezione da parte di taluni committenti di acconti contrattuali e SAL a fronte di contratti già acquisiti in portafoglio al 31 dicembre 2016.

In relazione alle circostanze non ricorrenti sopra richiamate che hanno significativamente influenzato il risultato economico e finanziario del secondo semestre e dell'esercizio nell'insieme, il Gruppo non ha rispettato al 31 dicembre 2016 uno dei covenants previsti dai contratti di finanziamento bancario e nello specifico il rapporto tra (Posizione Finanziaria Netta / EBITDA), nonché due dei covenants previsti dal regolamento del prestito obbligazionario di Euro 50 milioni e nello specifico il rapporto tra (Posizione Finanziaria Netta / EBITDA e EBITDA / Oneri finanziari netti).

Gli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. hanno quindi:

  • riclassificato come indebitamento a breve termine al 31 dicembre 2016 l'importo di tutti i debiti finanziari per i quali uno dei covenants previsto dai contratti di finanziamento non è stato rispettato;
  • richiesto alle Banche Finanziatrici a partire dalla data del 16 gennaio 2017 di accogliere la richiesta della Società di non considerare evento rilevante per i contratti di finanziamento il mancato rispetto di un covenant (Posizione Finanziaria Netta / EBITDA) e di calcolare il medesimo parametro alla successiva data del 31 dicembre 2017;
  • convocato l'Assemblea degli Obbligazionisti in data 10 marzo 2017 che ha deliberato di accogliere la richiesta della Società di una concessione di un waiver alle previsioni di cui all'articolo 12, romanini (vii) e (viii) del Regolamento del Prestito e (ii) le modifiche al Regolamento del Prestito come evidenziate all'interno del testo pubblicato in data 8 febbraio 2017 sul sito della Società. L'efficacia della delibera dell'Assemblea degli Obbligazionisti è stata sospensivamente condizionata al rilascio, a favore della Società, entro il termine del 20 aprile 2017, dei waiver nell'ambito dei finanziamenti bancari in essere della stessa, in relazione ai quali sia previsto il rispetto da parte della Società di determinati covenant finanziari al 31 dicembre 2016, pari ad almeno il 75% del debito residuo degli stessi.

Alla data di predisposizione del Bilancio d'Esercizio e Consolidato della Società Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. e in relazione a Debiti Finanziari per un importo pari ad Euro 212 milioni circa oggetto di mancato rispetto di uno dei covenant finanziari:

  • sono state ricevute delibere di waiver da parte di tutti gli Istituti di Credito Finanziatori;
  • il Consiglio di Amministrazione, riunito in seduta straordinaria in data odierna, ha accertato la verificata condizione sospensiva apposta alla delibera dell' Assemblea degli obbligazionisti e approvato la delibera dell'Assemblea degli Obbligazionisti.

Gli Amministratori hanno ritenuto opportuna l'applicazione del set dei principi contabili delle aziende in funzionamento basando la propria valutazione circa l'esistenza del presupposto della continuità aziendale:

a) sulla fattibilità del Piano Industriale di Gruppo 2017-2021 approvato dal Consiglio di Amministrazione, tenendo conto sia delle negoziazioni con gli Istituti di Credito che hanno permesso l'ottenimento di tutte le waiver letter, sia delle negoziazioni in essere con gli stessi tese a garantire il mantenimento dei mezzi finanziari quale presupposto necessario all'implementazione del Piano medesimo;

b) sulla ragionevolezza delle assunzioni su cui si fonda il Piano Industriale 2017-2021 che, pur essendo

sfidanti, sono alla portata delle 4 Divisioni del Gruppo tenendo in considerazione i) le azioni che la Direzione del Gruppo ha intrapreso e/o ha dichiarato di intraprendere ii) le evidenze attualmente disponibili in termini di copertura del portafoglio e iii) la performance che ogni Divisione ha espresso nel passato;

c) sull'ottenimento dagli Istituti di Credito finanziatori di tutti i waiver che nella sostanza prevedono di non considerare evento rilevante, per la totalità dei Contratti di Finanziamento ad oggi in essere, il mancato rispetto di un covenant (Posizione Finanziaria Netta / EBITDA) e di calcolare il medesimo parametro alla successiva data del 31 dicembre 2017; di rendere efficace la delibera dell'Assemblea degli Obbligazionisti del 10 marzo 2017.

Il Consiglio di Amministrazione dà mandato al Presidente e all'Amministratore Delegato di rilasciare l'informativa relativa all'ottenimento dei waiver da parte degli Istituti di Credito Finanziatori. Il bilancio consolidato fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente.

Prospetti e schemi di bilancio

Lo schema di Conto Economico consolidato riflette l'analisi dei costi e ricavi aggregati per natura in quanto tale classificazione è ritenuta maggiormente significativa ai fini della comprensione del risultato economico del Gruppo.

Lo schema di Conto Economico Complessivo consolidato include oltre all'utile dell'esercizio le altre variazioni dei movimenti di patrimonio netto diverse dalle transazioni con gli azionisti.

La Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata è classificata sulla base del ciclo operativo, con la distinzione tra poste correnti e non correnti. Sulla base di questa distinzione le attività e le passività sono considerate correnti se si suppone che siano realizzate o estinte nel normale ciclo operativo del Gruppo entro 12 mesi dalla data del bilancio.

Il Rendiconto Finanziario consolidato è predisposto utilizzando il metodo indiretto per la determinazione dei flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.

Al fine della predisposizione del presente bilancio consolidato la Capogruppo e le società controllate, italiane ed estere, hanno predisposto le singole situazioni patrimoniali, economiche e finanziarie in conformità con gli IAS/IFRS, rettificando i propri bilanci d'esercizio redatti secondo le normative locali. I reporting package delle società controllate, collegate e delle joint venture sono disponibili presso la sede sociale della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.

Principi di Consolidamento

Il bilancio consolidato comprende i bilanci della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. e delle sue controllate al 31 dicembre 2016.

Società Controllate:

il controllo si ottiene quanto il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Specificatamente, ed ai sensi di quanto disposto dal principio IFRS 10, le società si definiscono controllate se e solo se la Capogruppo ha:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di investimento)
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento; e
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili) deve considerare tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo.

I bilanci di tutte le società controllate hanno data di chiusura coincidente con quella della capogruppo Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.

I bilanci delle società controllate sono consolidati con il metodo dell'integrazione globale dal momento dell'acquisizione del controllo fino alla data della sua eventuale cessazione. Il metodo dell'integrazione globale prevede che nella preparazione del bilancio consolidato vengano assunte linea per linea le attività, le passività, nonché i costi e i ricavi delle imprese consolidate nel loro ammontare complessivo, attribuendo alle partecipazioni in apposite voci della situazione patrimoniale finanziaria, del conto economico e del conto economico complessivo la quota del patrimonio netto e del risultato dell'esercizio di loro spettanza.

Ai sensi dell'IFRS 10, la perdita complessiva (comprensiva dell'utile/perdita dell'esercizio) è attribuita ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche quando il patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza presenta un saldo negativo.

I reciproci rapporti di debito/credito e costo/ricavo, presenti tra le società rientranti nell'area di consolidamento, così come gli effetti di tutte le operazioni di rilevanza significativa intercorse tra le stesse, sono elisi. Sono eliminati gli utili non ancora realizzati con terzi derivanti da operazioni tra le società del Gruppo, inclusi quelli derivanti dalla valutazione alla data di bilancio delle rimanenze di magazzino.

Il valore contabile della partecipazione in ciascuna delle controllate è eliminato a fronte della corrispondente quota di patrimonio netto di ciascuna delle controllate comprensiva degli eventuali adeguamenti al fair value alla data di acquisizione del controllo. In tale data l'avviamento, determinato come nel prosieguo, viene iscritto tra le attività immateriali, mentre l'eventuale "utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli (o avviamento negativo)" è iscritto nel contro economico.

Ai sensi dell'IFRS 10, le variazioni nell'interessenza partecipativa della controllante in una controllata che non comportano, in caso di cessione, la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni sul patrimonio netto. In tali circostanze, i valori contabili delle partecipazioni di maggioranza e di minoranza sono rettificati per riflettere le variazioni nelle loro relative interessenze nella controllata. Qualsiasi differenza tra il valore in cui vengono rettificate le partecipazioni di minoranza e il fair value del corrispettivo pagato o ricevuto è rilevata direttamente nel patrimonio netto e attribuito ai soci della controllante. Se la controllante perde il controllo di una controllata, essa:

  • Elimina contabilmente le attività (incluso qualsiasi avviamento) e le passività della controllata in base ai loro valori contabili alla data della perdita del controllo
  • Elimina i valori contabili di qualsiasi precedente partecipazione di minoranza nella ex controllata alla data della perdita del controllo (inclusa qualsiasi altra componente di conto economico complessivo a essa attribuibile)
  • Rileva il fair value (valore equo) del corrispettivo eventualmente ricevuto a seguito dell'operazione, dell'evento o delle circostanze che hanno determinato la perdita del controllo
  • Rileva, se l'operazione che ha determinato la perdita del controllo implica una distribuzione delle azioni della controllata ai soci nella loro qualità di soci, detta distribuzione
  • Rileva qualsiasi partecipazione precedentemente detenuta nella ex controllata al rispettivo fair value (valore equo) alla data della perdita del controllo
  • Riclassifica nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio, o trasferire direttamente negli utili portati a nuovo se previsto da altri IFRS, gli ammontari rilevati tra le altre componenti di conto economico in relazione alla controllata;
  • Rileva qualsiasi differenza risultante come utile o perdita nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio attribuibile alla controllante.

Società Collegate:

Le società Collegate sono quelle società sulle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole. L'influenza notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. L'influenza si presume quando il Gruppo detiene una quota rilevante (quota compresa tra il 20% ed il 50%) dei diritti di voto in Assemblea.

Le partecipazioni in imprese collegate sono incluse all'interno del bilancio consolidato applicando il metodo del patrimonio netto previsto dallo IAS 28 ("Partecipazioni in società collegate e joint venture").

La partecipazione è inizialmente iscritta al costo e successivamente all'acquisizione rettificata in conseguenza delle variazioni nella quota di pertinenza della partecipante nel patrimonio netto della partecipata.

La quota di pertinenza del Gruppo degli utili o delle perdite successive all'acquisizione delle società collegate viene riconosciuta all'interno dell'utile/perdita dell'esercizio.

Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da operazioni con imprese collegate sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in quelle imprese.

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nella società collegata. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che la partecipazione nella società collegata abbia subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio nella voce "quota di pertinenza del risultato di società collegate".

All'atto della perdita dell'influenza notevole sulla collegata, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione

residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

Joint Venture:

L'IFRS 11 ("Accordi a controllo congiunto") definisce il controllo congiunto come la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando, per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. Una Joint Venture pertanto è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Secondo l'IFRS 11, un joint venturer deve rilevare la propria interessenza nella joint venture come una partecipazione e deve contabilizzarla seguendo il metodo del patrimonio netto in conformità allo IAS 28 ("Partecipazioni in società collegate e joint venture").

Conversione in Euro dei bilanci delle società estere:

Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale e di presentazione adottata dalla Capogruppo. La conversione in Euro dei bilanci delle società estere oggetto di consolidamento viene effettuata secondo il metodo dei cambi correnti, che prevede l'utilizzo del cambio in vigore alla chiusura dell'esercizio per la conversione delle poste patrimoniali ed il cambio medio dell'anno per le voci del conto economico. Le differenze derivanti dalla conversione del patrimonio netto iniziale ai cambi correnti di fine esercizio rispetto al valore di apertura e quelle originate dalla conversione del conto economico ai cambi medi dell'esercizio vengono contabilizzate in una riserva di conversione inclusa nel Conto Economico Complessivo.

Le differenze cambio di conversione risultanti dall'applicazione di questo metodo sono classificate come voce di Conto Economico Complessivo fino alla cessazione della partecipazione, momento nel quale tali differenze vengono iscritte nel conto economico.

I cambi utilizzati per l'esercizio 2016 sono stati i seguenti (valuta estera corrispondente ad 1 Euro):
-- -- -- ---------------------------------------------------------------------------------------------------------
Valuta Cambio Medio
dell'anno 2016
Cambio corrente alla
data di bilancio
31/12/2016
Cambio Medio
dell'anno 2015
Cambio corrente alla
data di bilancio
31/12/2015
Lira Sterlina GBP 0,820 0,856 0,726 0,734
Yen Giapponese JPY 120,197 123,400 134,314 131,070
Dollaro Statunitense USD 1,107 1,054 1,110 1,089
Lira Turca TRL 3,343 3,707 3,025 3,177
Peso Argentino ARS 16,342 16,749 10,260 14,097
Bolivar Venezuelano 709,606 56,921
Naira Nigeriana NGN 285,45 332,31 219,52 216,70
Dollaro Singapore SGD 1,528 1,523 1,525 1,542
Peso Filippino PHP 52,56 52,27 50,52 51,00
Renminbi Cinese CNY 7,352 7,320 6,973 7,061
Ringgit Malese MYR 4,584 4,729 4,337 4,696
Dirham Emirati Arabi AED 4,063 3,870 4,073 3,997
Dinaro Algerino DZD 121,10 116,38 111,36 116,70
Dollaro Hong Kong HKD 8,592 8,175 8,601 8,438
Rupia Indiana INR 74,37 71,59 71,20 72,02
Dollaro Australiano AUD 1,488 1,460 1,478 1,490
Dinaro Libico LYD 1,530 1,516 1,518 1,510
Riyal Saudita SAR 4,152 3,954 4,162 4,086
Real Brasiliano BRL 3,856 3,431 3,700 4,312
Corona Danese DKK 7,445 7,434 7,459 7,463
Dinaro Kuwait KWD 0,335 0,322 0,334 0,331
Baht Thailandese THB 39,043 37,726 38,028 39,248
Peso Colombiano COP 3.376,9 3.169,5 3.048,5 3.456,0
Metical Mozambicano MZN 69,32 75,20 42,30 49,12
Rublo Russo RUB 74,14 64,30 68,07 80,67
Nuovo Rublo Bielorusso BYN 2,14 2,06
Rublo Bielorusso BYR 17.676,60 20.216,07
Dollaro Canadese CAD 1,466 1,419 1,42 1,512
Pesos Messicano MXN 20,667 21,772 17,62 18,91
Lira Egiziana EGP 11,071 19,210 8,552 8,520
Dinaro Iracheno IQD 1.289,540 1.228,027 1.292,58 1.268,34
Corona Norvegese NOK 9,291 9,086 8,9496 9,603

Il Gruppo ha deciso di applicare, relativamente alla Naira Nigeriana, in accordo a quanto previsto dal paragrafo 40 dello IAS 21, il cambio medio al 30 giugno 2016 per il conto economico del primo semestre e il cambio medio al 31 dicembre 2016 per il conto economico del secondo semestre, tenuto conto della volatilità del cambio manifestatasi in particolare modo nel primo semestre.

Area di consolidamento

L'area di consolidamento non ha subito variazioni nell'esercizio 2016 rispetto al 31 dicembre 2015. Ad ogni modo si segnala che la società Soilmec International BV, con sede in Olanda, è stata fusa per incorporazione nella propria controllante Soilmec S.p.A.: l'operazione non ha comunque impatti sull'area di consolidamento in quanto entrambe le suddette società erano consolidate integralmente già al 31 dicembre 2015.

Le Società Collegate in cui la Controllante detiene direttamente o indirettamente una partecipazione non di controllo e le Joint Ventures, sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Nell'allegato 1a sono indicate le partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto. La valutazione a patrimonio netto viene effettuata prendendo a riferimento l'ultimo bilancio approvato da dette società.

Le partecipazioni di minoranza e le partecipazioni in società consortili minori o non operative, per le quali non è disponibile il fair value, sono iscritte al costo eventualmente rettificato per perdite durevoli di valore. In particolare, le società consortili a responsabilità limitata ed i consorzi, appositamente costituiti quali entità operative per iniziative o lavori acquisiti in raggruppamento temporaneo con altre imprese, che presentano bilanci senza alcun risultato economico in quanto compensano i costi direttamente sostenuti mediante corrispondenti addebiti alle imprese riunite, sono valutate secondo il metodo del costo.

Le società Trevi Park Plc e Hercules Trevi Foundation A.B. sono state valutate con il metodo del costo, in quanto risultano essere di dimensione non rilevante. Tali società sono state costituite negli scorsi esercizi per l'esecuzione di opere nei relativi Paesi di appartenenza. Le percentuali di possesso sono le seguenti:

Società % di partecipazione
Trevi Park Plc 29,7%
Hercules Trevi Foundation A.B. 49,50%

Per un maggiore dettaglio si rinvia all'organigramma del Gruppo (allegato n. 2).

Criteri di valutazione

I più significativi criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 sono i seguenti:

ATTIVITA' NON CORRENTI:

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali strumentali sono rilevate e valutate con il metodo del "costo" così come stabilito dallo IAS 16. Con l'utilizzo di tale criterio le immobilizzazioni materiali sono rilevate in bilancio al costo di acquisto o di produzione comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e, successivamente, rettificato per tenere in considerazione gli ammortamenti, le eventuali perdite durevoli di valore ed i relativi ripristini di valore.

Gli ammortamenti sono calcolati ed imputati a Conto Economico con il metodo dell'ammortamento a quote costanti durante la vita utile stimata del cespite sul valore ammortizzabile pari al costo di iscrizione dell'attività, detratto il suo valore residuo.

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, costruzione o produzione di un'immobilizzazione materiale sono rilevati a Conto Economico.

La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività.

Il valore ammortizzabile di ciascun componente significativo di un'immobilizzazione materiale, avente differente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso.

Descrizione Anni %
Terreni Vita utile illimitata -
Fabbricati Industriali 33 3%
Costruzioni Leggere 10 10%
Attrezzature Generiche e Accessori 20 5%
Attrezzatura di perforazione 13 7,5%
Attrezzatura varia e minuta 5 20%
Automezzi 5-4 18,75%-25%
Autoveicoli da trasporto 10 10%
Escavatori e Pale 10 10%
Mobili e arredi per ufficio 8,3 12%
Macchine elettromeccaniche per ufficio 5 20%
Natanti 20 5%

Nota: per il fabbricato di Gariga di Podenzano (PC) sede di Drillmec S.p.A. la vita utile è stimata in 20 anni.

I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni esercizio per tener conto di eventuali variazioni significative e sono adeguati in modo prospettico ove necessario.

I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto d'affitto e la vita utile residua.

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l'uso. Un bene viene eliminato dal bilancio al momento della vendita o quando non ci si attendono benefici economici futuri dal suo uso o dalla sua dismissione. Eventuali perdite o utili (calcolati come differenza tra il ricavato netto della vendita e il valore contabile) sono inclusi nel conto economico al momento dell'eliminazione.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. Quelli aventi carattere incrementativo, in quanto prolungano la vita utile delle immobilizzazioni tecniche, sono capitalizzati.

Leasing

I contratti di leasing finanziario sono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 17. La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca il diritto all'utilizzo di tale attività. La verifica che un accordo contenga un leasing viene effettuata all'inizio dell'accordo. Tale impostazione implica che:

  • Il costo dei beni locati sia iscritto fra le immobilizzazioni e sia ammortizzato a quote costanti sulla base della vita utile stimata; in contropartita viene iscritto un debito finanziario nei confronti del locatore per un importo pari al valore del bene locato;
  • I canoni del contratto di leasing siano contabilizzati in modo da separare l'elemento finanziario dalla quota capitale, da considerare quale rimborso del debito iscritto nei confronti del locatore, in modo da ottenere l'applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito. Gli oneri finanziari sono imputati a conto economico.

I beni in leasing sono ammortizzati sulla base della vita utile del bene. Tuttavia, laddove non vi sia la ragionevole certezza che il Gruppo otterrà la proprietà del bene al termine del contratto, il bene è ammortizzato sul periodo temporale più breve tra la vita utile stimata del bene e la durata del contratto di locazione.

I contratti di leasing nei quali il locatore terzo conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici della proprietà sono classificati come leasing operativo ed i relativi canoni sono imputati al conto economico in quote costanti ripartite secondo la durata del contratto.

I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo al Locatore tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi.

Aggregazioni Aziendali

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisizione (acquisition method). Secondo tale metodo il costo di una acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione (calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell'impresa acquisita e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita). Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value alla data di acquisizione; costituiscono un'eccezione le seguenti poste, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento:

  • Imposte differite attive e passive;
  • Attività e passività per benefici ai dipendenti;
  • Passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell'impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi al Gruppo emessi in sostituzione di contratti dell'impresa acquisita;
  • Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation.

L'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa.

Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.

Eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell'avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono incluse nell'avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni di fair value qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute durante il periodo di misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall'aggregazione aziendale).

Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta dal Gruppo nell'impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l'eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel conto economico. Eventuali valori derivanti dalla partecipazione precedentemente detenuta e rilevati negli Altri Utili o Perdite complessivi sono riclassificati nel conto economico come se la partecipazione fosse stata ceduta.

Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.

Le aggregazioni aziendali avvenute prima del 1° gennaio 2010 sono state rilevate secondo la precedente versione dell'IFRS 3.

Avviamento

L'avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione così come definito al precedente paragrafo. L'avviamento, non è ammortizzato, ma sottoposto a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore con periodicità almeno annuale o, più frequentemente, quando vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore ("impairment test"). Al fine della verifica per riduzione di valore l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

Al momento della cessione di una parte o dell'intera azienda precedentemente acquisita e dalla cui acquisizione era emerso un avviamento, nella determinazione della plusvalenza o della minusvalenza da cessione si tiene conto del corrispondente valore residuo dell'avviamento.

Immobilizzazioni immateriali

Le attività immateriali acquistate separatamente o prodotte internamente nel caso dei costi di sviluppo sono iscritte nell'attivo, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione.

Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate a quote costanti sulla base della loro vita utile stimata come segue:

Costi di Sviluppo:

I costi di ricerca sono imputati a Conto Economico nel momento in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo aventi i requisiti richiesti dallo IAS 38 per essere rilevati nell'attivo patrimoniale (la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, in modo tale che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita, l'intenzione e la capacità di completare, utilizzare o vendere l'attività, la disponibilità delle risorse necessarie al completamento, la capacità di valutare attendibilmente il costo attribuibile durante lo sviluppo e le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri) sono ammortizzati sulla base della loro prevista utilità futura a decorrere dal momento in cui i prodotti risultano disponibili per l'utilizzazione economica. La vita utile viene riesaminata e modificata al mutare delle previsioni sull'utilità futura.

Diritti di brevetto industriale, utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze e marchi:

Sono valutati al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso salvo non siano riscontrate significative perdite di valore. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continui a essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel conto economico nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Perdita di valore delle attività

Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno e comunque ogni qual volta dovessero manifestarsi indicatori di impairment così come definiti dallo IAS 36, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali (inclusi i costi di sviluppo capitalizzati) al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. La recuperabilità del valore contabile di una attività materiale (terreni e fabbricati, impianti e macchinati, attrezzature industriali e commerciali, altri beni e immobilizzazioni in corso) viene verificata ogniqualvolta sussistano elementi che portino a ritenere la possibilità che si sia verificata una perdita di valore di tali attività, e comunque almeno alla fine di ogni esercizio.

Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile. Un'attività immateriale con vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui il bene appartiene.

Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore

d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'attività il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

Quando, successivamente, una perdita su attività, diverse dall'avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore.

Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

Investimenti immobiliari non strumentali

In tale categoria di bilancio vengono classificate le attività immobilizzate che, in base alla definizione dello IAS 40 ("investimenti immobiliari"), sono considerate non strumentali all'attività d'impresa.

Tali attività sono, dunque, rappresentate da proprietà detenute al fine di percepire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito, a condizione che il costo del bene possa essere attendibilmente determinato e che i relativi benefici economici futuri possano essere usufruiti dall'impresa; il costo di tali beni è ammortizzato sulla base della previsione della vita economica futura.

Attività finanziarie

Le attività finanziarie che rientrano nell'ambito di applicazione dello IAS 39 sono classificate nelle seguenti categorie:

  • Attività finanziarie detenute sino a scadenza: investimenti in attività finanziarie a scadenza prefissata con pagamenti fissi o determinabili che il Gruppo ha intenzione e capacità di mantenere fino alla scadenza;
  • Attività finanziarie disponibili per la vendita: attività finanziarie diverse da quelle di cui ai precedenti comparti o quelle designate come tali sin dall'origine.
  • Finanziamenti e crediti: finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo.
  • Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico: questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace, come definito nello IAS 39.

Il Gruppo determina la classificazione delle attività finanziarie all'atto dell'acquisizione. La rilevazione iniziale è effettuata al fair value della data di acquisizione tenuto conto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla acquisizione, tranne nel caso di attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico; per data di acquisizione e cessione si intende la data di regolamento.

Dopo la rilevazione iniziale, le "attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico" e le "attività disponibili per la cessione" sono valutate al fair value. Gli utili e le perdite derivanti da variazioni di fair value delle attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui si verificano. Gli utili e le perdite non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività classificate come attività disponibili per la cessione sono rilevati a patrimonio netto.

Le "attività finanziarie detenute fino alla scadenza" nonché i prestiti e altri crediti finanziari sono valutati in base al criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE) al netto di eventuali perdite durevoli di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari.

Il fair value delle attività finanziarie è determinato sulla base dei prezzi di offerta quotati o mediante l'utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotate sono stimati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica dell'emittente. Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affidabile sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore.

A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di perdita di valore e l'eventuale svalutazione è contabilizzata a conto economico. La perdita di valore precedentemente contabilizzata è ripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportato la rilevazione.

Azioni proprie

Come previsto dallo IAS 32, qualora vengano riacquistati strumenti rappresentativi del capitale proprio, tali strumenti (azioni proprie) sono dedotti direttamente al patrimonio netto alla voce Azioni proprie. Nessun utile o perdita viene rilevato nel conto economico all'acquisto, vendita o cancellazione delle azioni proprie.

Il corrispettivo pagato o ricevuto, incluso ogni costo sostenuto direttamente attribuibile all'operazione di capitale, al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso, viene rilevato direttamente come movimento di patrimonio netto.

I diritti di voto legati alle azioni proprie sono annullati cosi come il diritto a ricevere dividendi. In caso di esercizio nel periodo di opzioni su azioni, queste vengono soddisfatte con azioni proprie.

Crediti commerciali, finanziari ed altre attività finanziarie a lungo termine

I crediti e le altre attività finanziarie a lungo termine sono inizialmente iscritti al fair value e successivamente valutati al costo ammortizzato.

Vengono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che le attività finanziarie prese singolarmente o nell'ambito di un gruppo di attività, possano aver subito una riduzione di valore. Se esistono tali evidenze, la perdita di valore è rilevata come costo nel conto economico del periodo.

Partecipazioni in altre imprese

Le partecipazioni in imprese diverse da quelle controllate, collegate e joint venture, per cui si rimanda all'area

di consolidamento, sono classificate al momento dell'acquisto all'interno della voce "Partecipazioni" e valutate al costo qualora la determinazione del Fair Value non risulti attendibile; in tal caso il costo viene rettificato per perdite durevoli di valore secondo quanto disposto dallo IAS39.

Contributi

I contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formale delibera di concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previste per la concessione e che i contributi saranno ricevuti, così come stabilito dallo IAS 20 ("Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull'assistenza pubblica").

Il contributo è accreditato a conto economico in base alla vita utile del bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo da nettare le quote di ammortamento rilevate.

Un contributo riscuotibile come compensazione di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dare un immediato aiuto finanziario all'entità senza che vi siano costi futuri a esso correlati è rilevato come provento nell'esercizio nel quale diventa esigibile.

ATTIVITA' CORRENTI

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto ed il valore netto di presumibile realizzo; l'eventuale svalutazione contabilizzata in seguito alla perdita di valore viene ripristinata se negli esercizi successivi non sussistono più i presupposti che avevano portato ad operare la svalutazione stessa.

Il costo viene determinato secondo la configurazione del costo medio ponderato per le materie prime, sussidiarie, di consumo ed i semilavorati ed in base al costo specifico per le altre voci di magazzino.

Il valore di presumibile netto realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita nel corso normale delle attività, dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita.

Lavori in corso su ordinazione

I lavori su commessa sono definiti dallo IAS 11 ("Commesse a lungo termine") come contratti stipulati specificamente per la costruzione di un bene o di una combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale. I costi di commessa sono rilevati nell'esercizio nel quale essi sono sostenuti. I ricavi di commessa sono rilevati in relazione allo stato di avanzamento dell'attività di commessa alla data di riferimento del bilancio quando il risultato della commessa può essere stimato con attendibilità.

Quando il risultato di una commessa non può essere stimato con attendibilità, i ricavi sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che è probabile saranno recuperati.

Quando è probabile che i costi totali di commessa eccedano i ricavi totali di commessa, la perdita totale attesa viene rilevata immediatamente come costo.

I ricavi di commessa sono rilevati in relazione allo stato di avanzamento dell'attività di commessa secondo il

criterio della percentuale di completamento; applicando:

  • per le commesse del "Settore Oil&Gas" e per le commesse di maggior durata del "Settore Fondazioni – (Core Business)" il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost) che prevede la proporzione tra i costi di commessa sostenuti per lavori svolti fino alla data di riferimento e i costi totali stimati di commessa;
  • per le commesse del "Settore Fondazioni (Core Business)", di durata inferiore, la percentuale di completamento viene determinata applicando il criterio delle "misurazioni fisiche" in quanto approssima il cost to cost.

L'esposizione dei lavori su commessa nello stato patrimoniale è la seguente:

  • L'ammontare dovuto dai committenti viene iscritto come valore dell'attivo, nella voce crediti commerciali e altre attività a breve termine, quando i costi sostenuti più i margini rilevati (meno le perdite rilevate) eccedono gli acconti ricevuti;
  • L'ammontare dovuto ai committenti viene iscritto come valore nel passivo, nella voce debiti commerciali e altre passività a breve termine, quando gli acconti ricevuti eccedono i costi sostenuti più i margini rilevati (meno le perdite rilevate).

Crediti commerciali ed altre attività a breve termine

I crediti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali o che maturano interessi a valori di mercato, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale al netto di un fondo svalutazione, esposto a diretta deduzione dei crediti stessi per portare la valutazione al presunto valore di realizzo.

I crediti sono iscritti al loro presumibile valore di realizzo: tale valore approssima il costo ammortizzato. Se espressi in valuta i crediti sono valutati al cambio di fine periodo.

Inoltre in tale categoria di bilancio sono iscritte quelle quote di costi e proventi, comuni, per competenza, a due o più esercizi, per riflettere correttamente il principio della competenza temporale.

Cessioni di crediti

Il Gruppo effettua cessioni dei propri crediti commerciali e tributari attraverso operazioni di factoring.

Le operazioni di cessione di crediti possono essere pro-solvendo o pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto includono clausole di pagamento differito (ad esempio, il pagamento da parte del factor di una parte minoritaria del prezzo di acquisto è subordinato al totale incasso dei crediti), richiedono una franchigia da parte del cedente o implicano il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti.

Questo tipo di operazioni non rispetta i requisiti richiesti dallo IAS 39 per l'eliminazione dal bilancio delle attività, dal momento che non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici.

Di conseguenza, tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che non rispettano i requisiti per l'eliminazione stabiliti dallo IAS 39 rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene siano stati legalmente ceduti; una passività finanziaria di pari importo è contabilizzata nel bilancio consolidato ed iscritta all'interno della voce Debiti verso altri finanziatori. Tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che rispettano i requisiti per l'eliminazione stabiliti dallo IAS 39, dove cioè vengono sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefici, vengono eliminati dalla situazione patrimoniale e finanziaria.

Gli utili e le perdite relativi alla cessione di tali attività sono rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dalla situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo.

Perdite di valore su attività finanziarie

Il Gruppo verifica ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria o gruppo di attività finanziarie ha subito una perdita di valore. Un'attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie è da ritenere soggetta a perdita di valore se vi sia una obiettiva evidenza di perdita di valore come esito di uno o più eventi che sono intervenuti dopo la rilevazione iniziale (quando interviene "un evento di perdita") e questo evento di perdita ha un impatto, che possa essere attendibilmente stimato, sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Se esiste un'indicazione oggettiva che un finanziamento o credito iscritto al costo ammortizzato ha subito una perdita di valore, l'importo della perdita è misurato come la differenza fra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati scontato al tasso di interesse effettivo originale dell'attività.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo di un fondo accantonamento. L'importo della perdita viene rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano a essere stimati sul valore contabile ridotto e sono calcolati applicando il tasso di interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. Gli interessi attivi sono registrati tra i proventi finanziari nel conto economico.

Il Gruppo valuta l'esistenza di indicazioni oggettive di perdita di valore a livello individuale; se, in un periodo successivo, l'importo della perdita di valore si riduce e tale riduzione può essere oggettivamente ricondotta a un evento verificatosi dopo tale rilevazione, il valore precedentemente ridotto può essere ripristinato. Eventuali successivi ripristini di valore sono rilevati a conto economico, nella misura in cui il valore contabile dell'attività non supera il costo ammortizzato alla data del ripristino.

Con riferimento ai crediti commerciali, un accantonamento per perdita di valore si effettua quando esiste indicazione oggettiva (quale, ad esempio, la probabilità di insolvenza o significative difficoltà finanziarie del debitore) che il Gruppo non sarà in grado di recuperare tutti gli importi dovuti in base alle condizioni originali. Il valore contabile del credito è ridotto mediante il ricorso ad un apposito fondo. I crediti soggetti a perdita di valore sono stornati se ritenuti irrecuperabili.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se vi sia obiettiva evidenza di riduzione di valore di un'attività o un

gruppo di attività finanziarie disponibili per la vendita.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati come disponibili per la vendita, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione del fair value dello strumento al di sotto del suo costo. Il termine "significativo" è valutato rispetto al costo originario dello strumento e il termine 'prolungato' rispetto al periodo in cui il fair value si è mantenuto al di sotto del costo originario. Laddove vi sia evidenza di riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata dalla differenza tra il costo di acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore di quella attività finanziaria rilevata precedentemente nel conto economico – è stornata dal conto economico complessivo e rilevata nel conto economico.

Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non sono ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nel conto economico complessivo.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide sono rappresentate da cassa, depositi a vista presso le banche di relazione e investimenti a breve termine (con scadenza originaria non superiore a 1/2/3 mesi) comunque facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggetti ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore rilevati al fair value.

Ai fini della redazione del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista presso le banche e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini della redazione dello stato patrimoniale, sono inclusi nei debiti finanziari del passivo corrente.

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA':

Capitale emesso

La posta è rappresentata dal capitale sottoscritto e versato; esso è iscritto al valore nominale. Il riacquisto di azioni proprie, valutate al costo inclusivo degli oneri accessori, è contabilizzato come variazione di patrimonio netto e le azioni proprie sono portate a riduzione del capitale sociale per il valore nominale e a riduzione delle riserve per la differenza fra il costo sostenuto per l'acquisto ed il valore nominale.

Sovrapprezzo azioni:

La posta accoglie l'eccedenza del prezzo di emissione delle azioni rispetto al loro valore nominale; in tale riserva vanno ricomprese anche le differenze che emergono a seguito della conversione delle obbligazioni in azioni.

Altre riserve

Le poste sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica relative alla Capogruppo e dalle rettifiche eseguite in sede di transizione ai principi IAS/IFRS.

Utili (perdite) a nuovo

La posta include i risultati economici degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né accantonata a riserva (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdite) e i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincolo al quale erano sottoposte. All'interno della posta è inoltre incluso il risultato economico dell'esercizio.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IAS 39 sono classificate tra le passività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico, i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Il Gruppo determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione a essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Si segnala che il Gruppo non ha designato alcuna passività finanziaria al fair value con contropartita il conto economico.

Finanziamenti

Sono inizialmente rilevati al costo che, alla data di accensione, risulta pari al fair value del corrispettivo ricevuto al netto degli oneri accessori di acquisizione. Successivamente i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Strumenti derivati

Il Gruppo Trevi ha adottato una policy di Gruppo approvata dal C.d.A. del 1 febbraio 2008. Gli strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono nuovamente valutati al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Il fair value degli strumenti finanziari scambiati in un mercato attivo è determinato, a ogni data di bilancio, con riferimento alle quotazioni di mercato o alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione.

Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere:

  • l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato;
  • il riferimento al fair value attuale di un altro strumento sostanzialmente analogo;
  • un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.

L'analisi del fair value degli strumenti finanziari e ulteriori dettagli sulla loro valutazione sono riportati nel paragrafo "Informazioni integrative su strumenti finanziari" incluso nel presente documento.

In base allo IAS 39 la rilevazione delle variazioni di fair value varia a seconda della designazione degli strumenti derivati (speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o Cash Flow Hedge).

Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamente a conto economico.

In caso di applicazione del Fair Value Hedge sono contabilizzate a conto economico sia le variazioni di fair value dello strumento di copertura che dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valutazione adottato per quest'ultimo.

In caso di applicazione del Cash Flow Hedge viene sospesa a conto economico complessivo la porzione di variazione del fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, rilevando a conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a conto economico complessivo sono rilasciate a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi in cui l'attività o la passività coperta influenza il conto economico.

Gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono contabilizzate alla data di negoziazione.

Debiti

I debiti sono iscritti al loro presumibile valore di estinzione; tale valore approssima il costo ammortizzato. Se espressi in valuta sono espressi al cambio di fine periodo.

Benefici ai dipendenti

Benefici a breve termine

I benefici a dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cui viene prestata l'attività lavorativa.

Piani a benefici definiti

Il Gruppo riconosce ai propri dipendenti benefici a titolo di cessazione del rapporto di lavoro (Trattamento di Fine Rapporto per le società italiane del gruppo e Trattamento di Quiescenza per alcune società estere). Tali benefici rientrano nella definizione di piani a benefici definiti determinati nell'esistenza e nell'ammontare ma incerti nella loro manifestazione. La passività è valutata secondo i principi indicati dallo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nell'attualizzare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data stimata di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche (come il tasso di mortalità ed il tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (come il tasso di sconto). L'ammontare dell'obbligo di prestazione definita è calcolato annualmente da un attuario esterno indipendente. Gli utili e le perdite attuariali sono contabilizzate nel conto economico di esercizio di competenza per l'intero ammontare. Il Gruppo non ha infatti usufruito della facilitazione del c.d. "metodo del corridoio".

L'Organismo Italiano di Contabilità (OIC), con documento approvato dal Comitato esecutivo in data 26 settembre 2007, recante appendice alla Guida Operativa n. 1 del 2005 in tema di transizione ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) ha fornito ulteriori indicazioni - rispetto a quelle già contenute nell'originario documento – in tema di determinazione ed esposizione in bilancio del trattamento di fine rapporto dei lavoratori dipendenti delle società italiane del gruppo, alla luce delle nuove regole dettate in materia dalla legge 27 dicembre 2006 n. 296 (legge finanziaria 2007) e del relativo decreto attuativo del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale n. 70 del 3 aprile 2007.

Il documento OIC non modifica il precedente orientamento espresso riguardo al TFR maturato sino al 31 dicembre 2006 che resta nella disponibilità delle imprese e che mantiene la qualificazione di "defined benefit plan"; tuttavia nel nuovo documento si asserisce che in aderenza alle regole dettate dallo stesso IAS 19 in materia di trattamento contabile delle modifiche che comportano "settlement o curtailment" dei "postemployment plan", anche il TFR maturato subisce una rilevante variazione di calcolo per effetto del venir meno delle ipotesi attuariali precedentemente previste legate agli incrementi salariali. In altri termini, il debito che resta in capo all'impresa a fronte del TFR pregresso non sarà più suscettibile di variazioni in funzione di successivi eventi.

Piani a contribuzione definita

Il Gruppo partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica. Il versamento dei contributi esaurisce l'obbligazione del Gruppo nei confronti dei propri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi del periodo in cui sono dovuti.

Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenziali

I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà l'impiego di risorse economiche. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da eventi passati e per i quali alla data di chiusura del bilancio può essere effettuata una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell'onere necessario per l'adempimento dell'obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione infrannuale e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente.

Laddove è previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento l'importo dell'accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.

Le attività e passività potenziali non sono rilevate in bilancio; è fornita, tuttavia, informativa a riguardo per quelle di ammontare significativo.

Imposte sul reddito dell'esercizio

Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.

Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative a elementi rilevati al di fuori del conto economico sono rilevate anch'esse al di fuori del conto economico e, quindi, nel prospetto del conto economico complessivo, coerentemente con la rilevazione dell'elemento cui si riferiscono.

Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività e il relativo valore in bilancio ("liability method"). Le imposte differite sono calcolate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel Conto Economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a conto economico complessivo che sono contabilizzate direttamente a conto economico complessivo.

Le attività per imposte anticipate sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventati probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Garanzie e passività potenziali

Evidenziano gli impegni assunti, le garanzie prestate nonché i beni ricevuti e dati in deposito a vario titolo. Sono contabilizzati al valore nominale.

CONTO ECONOMICO:

Ricavi e costi

I ricavi sono riconosciuti e contabilizzati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti ed il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile indipendentemente dalla data di incasso. I ricavi derivanti dalla vendita dei prodotti sono rilevati al momento del passaggio di proprietà che, solitamente, avviene secondo gli Incoterms.

I ricavi riferiti ai lavori su commessa sono determinati in base alla percentuale di completamento, così come in precedenza illustrato nel paragrafo relativo ai Lavori in Corso su Ordinazione.

I costi sono imputati secondo il principio della competenza temporale.

Proventi ed oneri finanziari

I ricavi e gli oneri finanziari sono rilevati a conto economico in base al principio della competenza temporale tenendo conto del tasso effettivo applicabile.

Per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso di interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i pagamenti e gli incassi futuri, stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario o su un periodo più breve, quando necessario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria. Gli interessi attivi sono classificati tra i proventi finanziari nel conto economico.

Dividendi

Sono rilevati quando sorge il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.

La distribuzione di dividendi agli Azionisti viene registrata come passività nel bilancio nel periodo in cui la distribuzione degli stessi viene approvata dall'Assemblea degli Azionisti.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo la quota di risultato economico del Gruppo, attribuibile alle azioni ordinarie, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione, escludendo le azioni proprie. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli Azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.

Criteri di conversione delle poste in valuta

I crediti e debiti espressi in valute non appartenenti all'area Euro sono originariamente convertiti in Euro ai cambi storici alla data delle relative operazioni.

Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte a conto economico al momento del realizzo.

Le attività e le passività in valuta, ad eccezione delle immobilizzazioni materiali, immateriali e partecipazioni, sono adeguate al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili o perdite su cambi sono imputati a Conto Economico. I contratti di compravendita a termine di valuta sono posti in essere per la copertura del rischio di fluttuazione dei corsi delle divise. Per quanto riguarda la contabilità delle filiali estere della controllata Trevi S.p.A. si rende noto che questa viene tenuta nella valuta dell'ambiente economico primario in cui esse operano (valuta funzionale). Alla chiusura dell'esercizio, si procede alla conversione dei saldi in valuta, in base al cambio puntuale al 31 di dicembre, pubblicato sul sito dell'Ufficio Italiano Cambi e le eventuali differenze di cambio sono riflesse a conto economico.

Precisazioni e puntualizzazioni sulle stime

La predisposizione dei bilanci consolidati richiede da parte degli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. In considerazione del documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Isvap n° 2 del 6 febbraio 2009 si precisa che le stime sono basate sulle più recenti informazioni di cui gli Amministratori dispongono al momento della redazione del presente bilancio, non intaccandone, pertanto, l'attendibilità.

L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la situazione patrimoniale - finanziaria, il conto economico ed il rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.

Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo:

  • Svalutazione degli attivi immobilizzati;
  • Lavori in corso su ordinazione;
  • Spese di sviluppo;
  • Imposte differite attive;
  • Accantonamenti per rischi su crediti;
  • Benefici ai dipendenti;
  • Accantonamenti per rischi e oneri.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi nel conto economico nel periodo in cui la variazione è avvenuta.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2016 o applicabili in via anticipata

A partire dal 2016 il Gruppo ha applicato i seguenti nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni, rivisti dallo IASB:

I criteri di redazione adottati nella predisposizione del Bilancio consolidato sono coerenti con quelli applicati nella redazione del Bilancio consolidato dell'esercizio precedente, fatta eccezione per quanto di seguito specificato per i principi e interpretazioni di nuova emanazione, applicabili a partire dal 1° gennaio 2016. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun principio, interpretazione o miglioramento emanato ma non ancora obbligatoriamente in vigore.

IFRS nuovi o rivisti ed interpretazioni applicabili a partire dal 1° gennaio 2016

Sono stati emessi alcuni amendments su principi già esistenti, che ne chiariscono alcune particolarità:

  • Amendments to IFRS10, IFRS12 and IAS28 Applicazione delle eccezioni di consolidamento. Il miglioramento chiarisce l'applicabilità delle eccezioni di consolidamento per una investment entity. Una "Investment entity" valuta infatti le sue partecipazioni al fair value mentre la sua controllante (qualora esista) sarà obbligata a consolidare le controllate della investment entity. Si chiarisce inoltre che tali controllate devono essere valutate al fair value se non sono a loro volta investment entity e non prestano servizi di supporto alla consolidante.
  • Amendments to IFRS11 Accordi a controllo. Il miglioramento chiarisce che qualora una entità acquisisca un'interessenza in una joint operation che costituisce una forma di business essa deve applicare, nei limiti della propria quota di partecipazione, i principi di contabilizzazione e le richieste informative previsti dallo IFRS3 – Business combination e tutti gli altri IFRS che non siano in conflitto con quanto previsto dall'IFRS11.
  • Amendments to IAS16 and IAS38 Chiarimenti sui metodi accettabili di deprezzamento e ammortamento. Il miglioramento chiarisce l'opportunità di utilizzare metodi di ammortamento e deprezzamento delle attività immobilizzate che tengano conto dell'effettività utilità economica nell'utilizzo di tali beni. Qualora un bene o un'attività sia utilizzata nell'attività operativa di business il rapporto tra i ricavi generati dal business ed il totale dei ricavi dell'entità non riflette correttamente la percentuale di ammortamento da effettuarsi. La stessa può essere utilizzata solo in casi limitati per l'ammortamento di attività immateriali.
  • Amendments to IAS16 and IAS41. Il miglioramento chiarisce che le attività biologiche utilizzate in agricoltura (esempio: gli alberi da frutto) continuano ad essere soggette alle prescrizioni dello IAS16 mentre i prodotti delle stesse (ad esempio, la frutta oggetto del raccolto) restano soggette alle prescrizioni dello IAS41.
  • Amendments to IAS27 Utilizzo del metodo del patrimonio netto nel Bilancio separato. Il miglioramento chiarisce che, poiché in alcuni Stati il metodo del patrimonio netto è previsto come metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in controllate e collegate, l'opzione precedentemente prevista nello IAS27 è ripristinata. Pertanto, nel Bilancio separato le partecipazioni possono essere valutate al costo (IAS27), in accordo con lo IAS39 o il nuovo IFRS9 oppure utilizzando il metodo del patrimonio netto (IAS27 amended). Il metodo utilizzato deve essere applicato in maniera omogenea per tutte le categorie di partecipazioni.
  • Amendments to IAS1 Presentazione del bilancio. Il miglioramento fornisce chiarimenti sui requisiti di rilevanza dello IAS1 e sugli elementi esposti nel prospetto OCI e nel Prospetto della Situazione patrimoniale e finanziaria, che possono essere ulteriormente disaggregati. Inoltre, viene chiarito che la quota di OCI di società collegate e joint venture valutate con il metodo del patrimonio netto deve

essere presentata in un'unica voce e classificata tra gli elementi che saranno o non saranno successivamente riclassificate nel Prospetto dell'Utile/Perdita dell'esercizio.

L'adozione dei nuovi principi e delle interpretazioni sopra descritti non ha comportato alcun impatto sul Bilancio consolidato del Gruppo.

IFRS nuovi o rivisti ed interpretazioni applicabili a partire dagli esercizi successivi e non adottati in via anticipata dal Gruppo

Il Gruppo sta analizzando i principi in oggetto, valutando gli impatti che gli stessi produrranno sul proprio Bilancio consolidato, senza tuttavia procedere ad una applicazione anticipata degli stessi. Se ne riassumono di seguito le novità introdotte.

IFRS15 – Ricavi da contratti con la clientela (applicabile a partire dagli esercizi che chiudono successivamente al 1° gennaio 2018). Il nuovo principio sostituisce i precedenti IAS11 – Lavori su ordinazione, IAS18 – Ricavi, IFRIC13 – Programmi di fidelizzazione della clientela, IFRIC15 – Contratti per la costruzione di immobili, IFRIC18 – Cessione di attività da parte della clientela, SIC31 – Operazioni di baratto comprendenti attività pubblicitaria. Esso fornisce un modello di riconoscimento e misurazione di tutti i ricavi di vendita da attività non finanziarie, incluse le dismissioni di immobilizzazioni tecniche o attività immateriali. Il principio generale è che l'entità deve riconoscere un ricavo per un ammontare che riflette il corrispettivo che l'entità ritiene di dover percepire nel trasferimento di un bene o nella prestazione di un servizio al cliente. Sono fornite linee guida per l'identificazione dei contratti, delle obbligazioni previste dagli stessi e del prezzo della transazione. Qualora le prestazioni siano molteplici sono inoltre fornite indicazioni sull'allocazione del prezzo alle stesse. Infine, vengono chiariti i criteri di contabilizzazione del ricavo al momento della soddisfazione della performance. Infine, sono fornite indicazioni sulla contabilizzazione dei costi incrementali relativi all'ottenimento del contratto e direttamente correlati all'adempimento dello stesso. Il principio fornisce inoltre una vasta guida applicativa su temi specifici quali licenze, garanzie, diritto di recesso, rapporti di agenzia, risoluzioni di contratti. Il principio è applicabile secondo un full retrospective approach o secondo un modified retrospective approach. In aprile 2016, inoltre, lo IASB ha emesso alcuni amendments allo IFRS15 contenenti alcuni chiarimenti sull'applicazione dello stesso, anch'essi efficaci a far data dal 1° gennaio 2018.

IFRS9 – Strumenti finanziari (applicabile a partire dagli esercizi che chiudono successivamente al 1° gennaio 2018). Il nuovo principio si propone di semplificare al lettore del bilancio la comprensione degli importi, della tempistica e dell'incertezza dei flussi di cassa, mediante la sostituzione delle diverse categorie di strumenti finanziari contemplate dallo IAS39. Tutte le attività finanziarie sono infatti contabilizzate inizialmente al fair value, aggiustato dei costi di transazione, se lo strumento non è contabilizzato al fair value attraverso il conto economico (FVTPL). Tuttavia, i crediti commerciali che non hanno una componente finanziaria significativa sono inizialmente misurati al proprio prezzo di transazione, come definito dal nuovo IFRS 15 - Ricavi da contratti con la clientela. Gli strumenti di debito sono misurati in base ai flussi di cassa contrattuali ed al modello di business in base al quale lo strumento è detenuto. Se lo strumento prevede flussi di cassa per il solo pagamento di interessi e quote capitale esso è contabilizzato secondo il metodo del costo ammortizzato mentre qualora prevedesse, oltre a tali flussi, lo scambio di attività finanziarie esso è misurato al fair value negli OCI, con successiva riclassifica nel conto economico (FVOCI). Esiste infine una opzione espressa per la contabilizzazione al fair value (FVO). Analogamente, tutti gli strumenti di equity sono misurati inizialmente al FVTPL ma l'entità ha un'opzione irrevocabile su ciascuno strumento per la contabilizzazione al FVTOCI. Tutte le ulteriori classificazioni e le regole di misurazione contenute nello IAS39 sono state riportate nel nuovo IFRS9.

In tema di impairment, il modello dello IAS39 basato sulle perdite subite è stato sostituito dal modello ECL (Expected Credit Loss). Infine, vengono introdotte alcune novità in tema di Hedge Accounting, con la possibilità di effettuare un test prospettico di efficacia e di tipo qualitativo, misurando autonomamente, qualora fosse possibile identificarle, le componenti di rischio.

IFRS16 – Leasing (applicabile a partire dagli esercizi che chiudono successivamente al 1° gennaio 2019). L'ambito di applicazione del nuovo principio è rivolto a tutti i contratti leasing, salvo alcune eccezioni. Un leasing è un contratto che attribuisce il diritto di utilizzo di un asset ("l'asset sottostante") per un certo periodo di tempo a fronte del pagamento di un corrispettivo. Il metodo di contabilizzazione di tutti i leasing ricalca il modello previsto dallo IAS 17, pur escludendo i leasing che hanno ad oggetto beni di scarso valore (es: computers) e contratti di breve termine (es: inferiori ai 12 mesi). Alla data di iscrizione del leasing deve dunque essere iscritta la passività per i canoni da pagare e l'asset su cui l'entità ha un diritto di utilizzo, contabilizzando separatamente gli oneri finanziari e gli ammortamenti relativi all'asset. La passività può essere oggetto di rideterminazione (per esempio, per variazioni nei termini contrattuali o per la variazione di indici a cui è legato il pagamento dei canoni sull'utilizzo) e tale variazione deve essere contabilizzata sull'asset sottostante. Dal punto di vista del locatore, infine, il modello di contabilizzazione risulta sostanzialmente invariato rispetto alle previsioni dell'attuale IAS17. L'applicazione del principio deve essere fatta con metodo retrospettico modificato mentre l'applicazione anticipata è permessa contemporaneamente allo IFRS15.

Nuovi principi contabili ed emendamenti non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo

Sono inoltre stati emessi alcuni amendments su principi già esistenti che risultano applicabili a partire dal 1° gennaio 2017 o esercizi successivi:

  • Amendments to IAS7 Cash flow statement. Il miglioramento fornisce indicazioni sulle disclosures da inserire circa le passività che emergono dall'attività finanziaria, incluse le variazioni monetarie e non monetarie (quali ad esempio gli utili o perdite su cambi).
  • Amendments to IAS12 Iscrizione di attività per imposte anticipate su perdite non realizzate su strumenti di debito valutati al fair value. Si chiarisce che una entità deve valutare se la normativa fiscale pone dei limiti alla deduzione fiscale dal quale emerge la differenza temporanea. Inoltre, l'emendamento fornisce indicazioni su come una entità dovrebbe determinare gli utili imponibili futuri e spiegare le circostanze in cui il reddito imponibile può garantire la recuperabilità di tali asset.
  • Amendments to IFRS2 Classificazione e misurazione di pagamenti in azioni. I miglioramenti chiariscono gli effetti di condizioni di maturazione sulla misurazione di un'operazione di pagamento

basato su azioni e regolata per cassa. Sono inoltre forniti chiarimenti circa la classificazione di un pagamento basato su azioni con regolamento netto che ha le caratteristiche per far emergere obblighi di ritenuta alla fonte. Infine, sono definite regole di accounting nel caso in cui una modifica ai termini e condizioni di una operazione di pagamento basato su azioni cambia la classificazione di quest'ultima da cash settled a equity settled.

  • Amendments to IFRS4 Contratti assicurativi. Le modifiche riguardano l'introduzione del nuovo standard sugli strumenti finanziari (IFRS9) nella fase di transizione verso il nuovo standard che in futuro sostituirà lo IFRS4. Le modifiche introducono due opzioni per i soggetti che prestano servizi di assicurazione: una deroga temporanea e un approccio di sovrapposizione.
  • Amendments to IAS40 Investment property. Le modifiche chiariscono quando un'entità dovrebbe trasferire una proprietà, tra cui immobili in costruzione o sviluppo, dentro o fuori la categoria "investimenti immobiliari". Si chiarisce che un cambiamento nella destinazione d'uso non si verifica per un semplice cambiamento nelle intenzioni del Management.

Miglioramenti agli IFRS

Il processo di Annual improvement dei principi internazionali è lo strumento attraverso il quale lo IASB introduce modifiche o miglioramenti ai principi già in corso di applicazione, favorendo la costante review delle policy contabili dei soggetti IAS adopters.

Già nel 2014 lo IASB ha emanato una nuova serie di modifiche agli IFRS (serie 2012-2014, che segue le precedenti serie 2009-2011, 2010-2012 e 2011-2013). Tali miglioramenti ha riguardato nello specifico la variazione dei programmi di vendita nello IFRS5 – Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate, l'applicabilità dello IFRS7 – Strumenti finanziari nel Bilancio intermedio abbreviato, l'utilizzo dei tassi di sconto nello IAS19 – Benefici ai dipendenti e le disclosure da integrare rispetto allo IAS34 – Bilanci intermedi. Le modifiche introdotte sono applicabili obbligatoriamente a partire dagli esercizi che chiudono successivamente al 1° gennaio 2016.

L'ultima serie di miglioramenti, emanata in dicembre 2016, ha infine riguardato l'eliminazione delle short term exemptions previste per le First Time Adoption dallo IFRS1, la classificazione e misurazione delle partecipazioni valutate al fair value rilevato a conto economico secondo lo IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e Joint Ventures e chiarimenti sullo scopo delle disclosure previste nello IFRS12 – Informativa sulle interessenze in altre entità. Le modifiche introdotte sono applicabili obbligatoriamente a partire dagli esercizi che chiudono successivamente al 1° gennaio 2017 ed al 1° gennaio 2018.

Il Gruppo sta valutando l'impatto delle modifiche, emendamenti ed interpretazioni ai Principi Contabili omologati non adottati in via anticipata o in corso di omologazione. In particolare il Gruppo ha iniziato ad effettuare un'analisi dei potenziali impatti che l'applicazione dei nuovi standard IFRS 9 Financial Instruments, IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers e IFRS 16 Leases potrà avere sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria e sull'informativa contenuta nel bilancio consolidato. Con particolare riguardo all'IFRS 15 l'analisi avviata dal Gruppo ha permesso l'identificazione dei revenue stream ed è attualmente in corso l'analisi di un campione di contratti per ciascuno di essi. Tale analisi si estende all'intero Gruppo e in base alle risultanze preliminari che verranno formulate (presumibilmente disponibili entro la chiusura della situazione semestrale al 30 giugno 2017), il Gruppo si attende di considerare quale modalità di prima applicazione adottare, eventuali espedienti pratici da seguire, e di fornire la informativa suggerita dal regulator Europeo (ESMA).

GESTIONE DEL RISCHIO

Obiettivi, politica di gestione e identificazione dei rischi finanziari

La Direzione Finanziaria della Capogruppo ed i Responsabili Finanziari delle singole Società controllate gestiscono i rischi finanziari cui il Gruppo è esposto, seguendo le direttive contenute nella Treasury Risks Policy di Gruppo.

Le attività finanziarie del Gruppo sono rappresentate principalmente da cassa e depositi a breve, nonché dai crediti, commerciali e non commerciali, che si originano direttamente dall'attività operativa.

Le passività finanziarie comprendono invece finanziamenti bancari e leasing finanziari, la cui funzione principale è di finanziare l'attività operativa e di sviluppo internazionale, nonché debiti commerciali e debiti diversi.

I rischi generati da tali strumenti finanziari sono rappresentati dal rischio di tasso di interesse e dal rischio di tasso di cambio (cosiddetto Rischio di mercato), dal rischio di liquidità e da quello di credito.

Il Gruppo Trevi svolge un'attività sistematica di monitoraggio dei rischi finanziari sopra illustrati, intervenendo, se necessario, anche mediante l'utilizzo di strumenti finanziari derivati al fine di mitigare e ridurre tali rischi al minimo. Gli strumenti finanziari derivati vengono effettuati per la gestione del rischio di cambio sugli strumenti denominati in valute diverse dall'Euro e per la gestione del rischio di interesse sui finanziamenti a tasso variabile.

La definizione della composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso fisso e componente a tasso variabile viene individuata dalla Capogruppo a livello consolidato.

La gestione dei rischi di tasso di cambio e di credito viene svolta principalmente dalla Capogruppo e dalle subholding.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende quattro tipologie di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta, il rischio di prezzo delle commodity e altri rischi di prezzo, così come il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk). Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, partecipazioni disponibili per la vendita e strumenti finanziari derivati.

L'analisi di sensitività presentata in seguito si riferisce alle posizioni al 31 dicembre 2016.

Rischio di tasso di interesse

L'esposizione al rischio delle variazioni dei tassi d'interesse di mercato è connesso ad operazioni di finanziamento sia a breve sia a lungo termine, con un tasso di interesse variabile.

È policy di Gruppo concludere le operazioni di funding a tasso variabile e successivamente valutare se coprire il rischio di tasso di interesse convertendo un'esposizione a tasso variabile in un'esposizione a tasso fisso attraverso un contratto in derivati. Per far ciò sono stati stipulati contratti di Interest Rate Swap in cui il Gruppo accetta di scambiare, ad intervalli definiti, la differenza tra tasso d'interesse fisso e tasso di interesse variabile calcolata con riferimento ad un capitale nozionale predefinito.

In data 1° luglio 2014 il Consiglio di Amministrazione della società capogruppo Trevi – Finanziaria Industriale S.p.A. ha autorizzato la strutturazione ed esecuzione di un'operazione di emissione di un prestito obbligazionario denominato "Minibond 2014-2019" per un importo pari a Euro 50 milioni. Lo strumento è stato collocato a tasso fisso.

Al 31 dicembre 2016, considerando l'effetto di tali contratti, circa il 12% dei finanziamenti del Gruppo risulta essere a tasso fisso.

31/12/2016
Tasso Fisso Tasso Variabile Totale
Finanziamenti e Leasing 34.886 622.071 656.957
Prestito obbligazionario 50.000 0 50.000
Totale Passività Finanziarie 84.886 622.071 706.957
% 12% 88% 100%
31/12/2016
Tasso Fisso Tasso Variabile Totale
Disponibilità Liquide 0 301.133 301.133
Altri Crediti Finanziari 0 0 0
Totale Attività Finanziarie 0 301.133 301.133
% 0% 100% 100%

Al 31 dicembre 2016, il Gruppo Trevi ha in essere tre contratti di Swap su tasso di interesse stipulati con controparti finanziarie di primario standing, ai fini esclusivamente di copertura di operazioni in essere senza finalità speculative. Il totale valore nozionale in origine era pari a 50 milioni di Euro ed al 31 dicembre 2016 era complessivamente pari a 28 milioni con scadenza, per tutti e tre i sottostanti, nel 2020.

Il fair value di tali contratti al 31 dicembre 2016 risulta negativo per 1.194 migliaia di Euro.

Al fine di misurare il rischio connesso al tasso d'interesse è stato simulato uno "stress test" nell'andamento dell'Euribor di riferimento relativo ai finanziamenti passivi a tasso variabile ed ai depositi attivi in essere al 31 dicembre 2016. Di seguito viene fornito un dettaglio di tale analisi:

Rischio Tasso di Interesse
Descrizione (Euro 000) -50bps +50bps
Depositi e attività liquide (1.141) 1.141
Finanziamenti bancari 2.866 (2.866)
Debiti verso altri finanziatori 363 (363)
TOTALE 2.088 (2.088)

Da tale esercizio è emerso che un innalzamento della curva Euribor di 50 bps avrebbe, a parità di tutte le altre condizioni, comportato un peggioramento degli oneri finanziari netti consolidati di circa 2.088 migliaia di Euro.

Rischio di cambio

Il Gruppo è esposto al rischio che variazioni nei tassi di cambio possano apportare variazioni ai risultati

economici e patrimoniali del Gruppo. L'esposizione al rischio di cambio può essere di natura:

  • Transattiva: variazioni del tasso di cambio intercorrenti tra la data in cui un impegno finanziario tra controparti diventa altamente probabile e/o certo o e la data di regolamento dell'impegno, variazioni che determinano uno scostamento tra flussi di cassa attesi e flussi di cassa effettivi;
  • Traslativa: variazioni del tasso di cambio determinano una variazione del valore delle poste patrimoniali in divisa, a seguito del consolidamento dei dati ai fini di bilancio e della loro traduzione nella moneta di conto della Capogruppo (Euro). Tali variazioni non determinano uno scostamento immediato tra flussi di cassa attesi e flussi di cassa effettivi ma solo un effetto contabile sul patrimonio consolidato del Gruppo. L'effetto sui flussi di cassa si manifesta solo qualora siano effettuate operazioni sul patrimonio della società del Gruppo che redige il bilancio in divisa.

Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio; gli strumenti utilizzati sono la correlazione dei flussi di pari valuta ma di segno opposto, la contrazione di finanziamenti di anticipazione commerciale e di natura finanziaria in pari valuta con il contratto di vendita, la vendita/acquisto a termine di valuta e l'utilizzo di strumenti finanziari derivati. Il Gruppo non utilizza per la propria attività di copertura dal rischio di cambio strumenti di tipo dichiaratamente speculativo; tuttavia, nel caso in cui gli strumenti finanziari derivati non soddisfino le condizioni previste per il trattamento contabile degli strumenti di copertura richiesti dallo IAS 39, le loro variazioni di fair value sono contabilizzate a conto economico come oneri/proventi finanziari.

Nello specifico, il Gruppo gestisce il rischio transattivo. L'esposizione al rischio di variazioni dei tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo in una pluralità di Paesi e in monete diverse dall'Euro, in particolare il Dollaro Statunitense e le divise ad esso agganciate. Poiché risultano operazioni significative in Paesi dell'area Dollaro, il bilancio del Gruppo può essere interessato in maniera considerevole dalle variazioni dei tassi di cambio EURO/USD.

In un'ottica di protezione dalle fluttuazioni dei tassi di cambio il Gruppo ha stipulato, durante l'esercizio, numerosi contratti di acquisto e vendita a termine con controparti finanziarie di primario standing. Nello specifico la Divisione Oil&Gas ha in essere al 31 dicembre 2016 operazioni di copertura per totali USD 14.500.000 con scadenza nel corso del 2017 e gennaio 2018 il cui fair value, valutato al Mark to Market, ammonta a 564 migliaia di Euro negativi, mentre la Divisione Fondazioni ha in essere al 31 dicembre 2016 operazioni di copertura per totali USD 5.000.000 con scadenza nel corso del 2017 il cui fair value, valutato al Mark to Market, ammonta a 243 migliaia di Euro negativi.

Il fair value di un contratto a termine è determinato come differenza tra il cambio a termine del contratto e quello di un'operazione di segno contrario di importo e scadenza uguale, ipotizzata ai tassi di cambio ed ai differenziali di tasso di interesse al 31 dicembre.

Al fine di valutare l'impatto di una variazione nel tasso di cambio EURO/USD è stata impostata una sensitivity analysis simulando variazioni verosimili del rapporto di cambio sopra indicato.

Le poste di consolidato ritenute significative ai fini dell'analisi sono: Crediti Commerciali, Crediti e Debiti infragruppo, Debiti Commerciali, Debiti Finanziari, Cassa e Disponibilità Liquide, Strumenti Finanziari Derivati.

I valori di tali poste sulle quali è stata eseguita la sensitivity analysis sono quelli al 31 dicembre 2016. L'analisi si è focalizzata sulle sole partite denominate in dollaro statunitense differente da quella funzionale e di presentazione (EURO) dei singoli bilanci inclusi nel consolidato.

Considerando un deprezzamento del Dollaro USA nei confronti dell'Euro del 5%, l'impatto sul Risultato ante Imposte derivante da tale svalutazione sarebbe, a parità di tutte le altre condizioni, di circa 4.187 migliaia di USD. Un apprezzamento del Dollaro USA del 5% determinerebbe, a parità di tutte le altre condizioni, un impatto sul Risultato ante Imposte di circa 4.187 migliaia di USD. Tale impatto è riconducibile principalmente al riadeguamento dei rapporti commerciali infragruppo, dei crediti e debiti in valuta e delle componenti finanziarie in valuta verso terzi.

Di seguito viene fornita un dettaglio di tale analisi:

Rischio tasso di cambio EUR USD
Descrizione (USD/000) USD +5% USD -5%
Crediti v/clienti in valuta 1.155 (1.155)
Crediti e debiti Infragruppo 7.384 (7.384)
Componenti Finanziarie v/terzi (1.717) 1.717
Debiti v/fornitori in valuta (1.660) 1.660
Coperture in divisa (975) 975
TOTALE 4.187 (4.187)

Rischio di liquidità

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate alle passività finanziarie e quindi abbia difficoltà a reperire, a condizione economiche, le risorse finanziarie necessarie alla sua operatività.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità del Gruppo sono monitorati e gestiti con l'obiettivo di garantire una efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie. I fabbisogni di liquidità di breve e medio-lungo periodo sono costantemente monitorati nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie ovvero un adeguato investimento delle disponibilità liquide.

I fattori principali che determinano la liquidità del Gruppo sono rappresentati dai flussi finanziari generati o assorbiti dall'attività operativa e di investimento, e dai flussi collegati al rimborso delle passività finanziarie e dall'incasso dei proventi collegati agli impieghi finanziari, oltre all'andamento dei tassi di mercato.

Al fine di far fronte in maniera adeguata al rischio di liquidità, il Gruppo dispone ad oggi di linee di credito committed, stipulate con controparti finanziare di primario standing. Il Gruppo può inoltre porre in essere operazioni di cartolarizzazione di crediti commerciali.

Oltre a tali linee e a quelle per garanzie, il Gruppo dispone di affidamenti bancari per operazioni di natura commerciale e finanziaria sia con controparti finanziarie italiane sia con controparti internazionali. Il totale delle linee di affidamento del Gruppo ad oggi, comprendendo anche i plafond factoring, leasing e garanzie, è circa pari a 1.800 milioni di Euro.

In relazione al mancato rispetto di alcuni parametri finanziari contemplati da taluni contratti di finanziamento e dal prestito obbligazionario "Minibond 2014-2019, sulla base dei dati finanziari consolidati al 31 dicembre 2016, circostanza che comporta il rischio di decadenza del beneficio del termine su taluni finanziamenti a medio-lungo termine in essere, oltre al rischio di revoca da parte delle banche delle linee di finanza operativa, unitamente ad una limitazione nell'utilizzo dei fondi a disposizione della Società, gli Amministratori ritengono che i rischi di liquidità connessi a tale circostanza possano essere circoscritti in considerazione:

  • della rinuncia all'esercizio della facoltà di decadenza del beneficio del termine da parte degli istituti di credito interessati e dall'assemblea degli obbligazionisti, effettuata mediante rilascio di tutte le necessarie lettere di waiver;
  • del processo intrapreso dal Gruppo, anche con il supporto di un primario Advisor Finanziario, al fine di ottenere la disponibilità del ceto bancario a supportare il Gruppo, mediante conferma delle linee di credito esistenti.

Si evidenzia che, nelle more delle negoziazioni di cui sopra, le banche non hanno fatto venir meno il supporto finanziario alla Società, mantenendo disponibili e utilizzabili - anche per scadenze successive al 31 dicembre 2016 - le linee di credito, che la Società e il Gruppo stanno attualmente utilizzando.

Gli Amministratori ritengono che i flussi di cassa che verranno generati dall'attività operativa, inclusi nel nuovo Piano Industriale 2017-2021 predisposto e approvato, oltre alla significatività disponibilità di linee di credito committed, consentiranno al Gruppo di soddisfare i propri fabbisogni finanziari derivanti dalle attività di gestione, anche tenendo conto dei picchi di assorbimento del capitale circolante.

Di seguito viene illustrata la distribuzione geografica delle disponibilità liquide del Gruppo al 31 dicembre 2016:

I finanziamenti bancari del Gruppo alla fine dell'esercizio sono invece così ripartiti tra breve e lungo termine:

Finanziamenti a breve termine Finanziamenti a medio lungo termine
Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Italia 552.129 244.059 308.069 Italia 59.835 334.224 (274.389)
Europa (esclusa Italia) 2.922 3.664 (742) Europa(esclusaItalia) 14 150 (137)
Stati Uniti e Canada 33.283 32.597 686 StatiUnitieCanada 1.084 300 784
Sud America 2.979 6.478 (3.499) SudAmerica 10 1.146 (1.136)
Africa 172 450 (278) Africa 1.211 1.424 (213)
Medio Oriente ed Asia 404 391 13 MedioOrienteedAsia 606 979 (372)
Estremo Oriente 7.083 6.463 620 EstremoOriente 0 0 0
Resto del mondo 1.039 1.015 24 Restodelmondo 37 18 19
Totale 600.011 295.119 304.893 Totale 62.797 338.241 (275.444)

La tabella seguente riporta invece il dettaglio per area geografica di tutte le passività finanziarie, includendo oltre ai finanziamenti bancari anche i derivati passivi, i leasing finanziari e debiti verso altri finanziatori:

Passività finanziarie a breve termine Passività finanziarie a lungo termine
Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Italia 591.245 275.335 315.910 Italia 85.497 370.139 (284.641)
Europa (esclusa Italia) 3.038 3.763 (725) Europa (esclusa Italia) 1.000 1.194 (194)
Stati Uniti e Canada 33.548 32.882 666 Stati Uniti e Canada 1.255 532 723
Sud America 3.753 8.832 (5.080) Sud America 3.150 4.292 (1.142)
Africa 181 450 (269) Africa 1.252 1.459 (207)
Medio Oriente e Asia 516 490 26 Medio Oriente e Asia 2.190 2.788 (598)
Estremo Oriente 7.174 6.463 710 Estremo Oriente 7.141 9.684 (2.543)
Resto del mondo 1.039 1.015 24 Resto del mondo 37 18 19
Totale 640.493 329.230 311.263 Totale 101.522 390.106 (288.584)

Rischio di credito

Il Gruppo è soggetto al rischio che il merito di credito di una controparte finanziaria o commerciale diventi insolvente.

Per la natura della sua attività, articolata in più settori, con un'accentuata diversificazione geografica delle unità produttive e per la pluralità di Paesi in cui sono venduti gli impianti e attrezzature (circa 80) il Gruppo non presenta una concentrazione del rischio di credito su pochi clienti/Paesi, anzi l'esposizione creditoria è suddivisa su un largo numero di controparti e clienti.

Il rischio di credito connesso al normale svolgimento delle operazioni commerciali è monitorato sia dalle singole società sia dalla direzione Finanziaria del Gruppo.

L'obiettivo è quello di minimizzare il rischio controparte attraverso il mantenimento dell'esposizione all'interno di limiti coerenti con il merito creditizio assegnato a ciascuna di esse dai diversi Credit Manager del Gruppo sulla base di informazioni storiche sui tassi di insolvenza delle controparti stesse.

Il Gruppo vende prevalentemente all'estero e utilizza per la copertura dei rischi di credito gli strumenti finanziari disponibili sul mercato, in particolare le Lettere di Credito e utilizza per progetti significativi gli strumenti del pagamento anticipato, la polizza lavori di SACE S.p.A. e il buyer's credit.

Il Gruppo ricorre, inoltre, alla cessione dei crediti commerciali pro-soluto. L'analisi e l'esposizione al rischio di credito per quanto riguarda le attività commerciali è approfondita nel paragrafo 11.

Il rischio di credito relativo agli strumenti di natura finanziaria può considerarsi assente, essendo gli stessi rappresentati da disponibilità liquide e rapporti di conti corrente bancari e postali.

INFORMAZIONI INTEGRATIVE SU STRUMENTI FINANZIARI

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. In particolare la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:

  • Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi;
  • Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi desunti da dati di mercato osservabili;
  • Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti da dati di mercato osservabili.

Nelle tabelle che seguono sono riportate, per le attività e le passività al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre

2015 e in base alle categorie previste dallo IAS 39.

Legenda Categorie IAS 39
Finanziamenti e crediti Loans and Receivables LaR
Attività possedute fino a scadenza Financial assets Held-to-Maturity HtM
Attività finanziarie disponibili per la vendita Financial assets Available-for-Sale AfS
Attività e passività al fair value rilevato a conto economico possedute per la
negoziazione
Financial Assets/Liabilities Held for Trading FAHfT e
FLHfT
Passività al costo ammortizzato Financial Liabilities at Amortised Cost FLAC
Derivati di copertura Hedge Derivatives HD
Non applicabile Not applicable n.a.

Di seguito sono riportate le informazioni integrative su strumenti finanziari ai sensi dell'IFRS7.

Classi Note 31/12/2016 Valori di Bilancio Rilevati secondo lo IAS 39
IAS 39 Costo
Ammortizzato
Costo Fair Value
a
Patrimonio
Netto
Fair Value a
Conto
Economico
Effetto a
Conto
Economico
ATTIVITA'
Attività finanziarie non correnti
Partecipazioni HTM 4 2.631 2.631
Altri crediti finanziari lungo termine LaR 8 4.295 4.295
Totale Attività finanziarie non correnti 6.926 4.295 2.631 - - -
Attività Finanziarie correnti
Altri crediti finanziari a breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Attività finanziarie correnti
HD 12
Disponibilità liquide LaR 13 301.133 839
Totale Attività finanziarie correnti 301.133 (0) - 839
Totale Attività finanziarie 308.059 4.295 2.631 - - 839
PASSIVITA'
Passività finanziarie non correnti
Finanziamenti a lungo termine
Debiti verso altri finanziatori a lungo
LaR
LaR
15
15
62.798 62.798 (3.981)
termine 37.599 37.599 (1.514)
Strumenti finanziari derivati a lungo termine HD 15 1.126 1.126 - (549)
Totale passività finanziarie non correnti 101.523 100.397 - 1.126 - (6.004)
Passività finanziarie correnti
Finanziamenti a breve termine
LaR 22 600.012 600.012 (19.573)
Debiti verso altri finanziatori a breve
termine
LaR 23 40.035 40.035 (3.020)
Strumenti finanziari derivati a breve termine FLHfT 24 447 447 - -
Totale passività finanziarie correnti 640.493 640.047 - 447 - (22.593)
Totale passività finanziarie 742.016 740.443 - 1.572 - (28.637)
Classi Note 31/12/2015 Valori di Bilancio Rilevati secondo lo IAS 39
IAS 39 Costo
Ammortizzato
Costo Fair Value
a
Patrimonio
Netto
Fair Value a
Conto
Economico
Effetto a
Conto
Economico
ATTIVITA'
Attività finanziarie non correnti
Partecipazioni HTM 4 1.800 1.800
Altri crediti finanziari lungo termine LaR 8 3.909 3.909
Totale Attività finanziarie non correnti 5.709 3.909 1.800 - - -
Attività Finanziarie correnti
Altri crediti finanziari a breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide
HD
LaR
12
13
1.063
471
1.824
296.861
1.063
1.824
471 - -
147
Totale Attività finanziarie correnti 300.219 2.887 - 471 - 147
Totale Attività finanziarie 305.928 6.796 1.800 471 - 147
PASSIVITA'
Passività finanziarie non correnti
Finanziamenti a lungo termine
Debiti verso altri finanziatori a lungo
termine
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
LaR
LaR
HD
15
15
15
338.240
50.362
1.504
338.240
50.362
1.504 - (11.528)
(1.580)
(598)
Totale passività finanziarie non correnti 390.106 388.602 - 1.504 - (13.706)
Passività finanziarie correnti
Finanziamenti a breve termine
Debiti verso altri finanziatori a breve
termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
LaR
LaR
FLHfT
22
23
24
295.118
34.111
-
295.118
34.111
- - (13.723)
(2.016)
-
Totale passività finanziarie correnti 329.230 329.230 - - - (15.740)
Totale passività finanziarie 719.335 717.831 - 1.504 - (29.446)

La seguente tabella evidenzia le attività e le passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2016, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

Classi Note Gerarchia del Fair Value
Importi in migliaia di Euro IAS 39 31/12/2016 Livello 1 Livello 2 Livello 3
PASSIVITA'
Passività finanziarie non correnti
Strumenti finanziari derivati a lungo termine HD 15 1.126 1.126
Totale passività finanziarie non correnti 1.126 1.126
Passività finanziarie correnti
Strumenti finanziari derivati a breve termine HD 24 447 447
Totale passività finanziarie correnti 447 447
Totale Passività Finanziarie 1.572 1.572

Capital Management

L'obiettivo primario del Gruppo nella gestione delle proprie risorse finanziarie è di mantenere un elevato standing creditizio e una corretta struttura patrimoniale al fine di supportare il core business e massimizzare il valore per gli azionisti.

Il management gestisce le risorse a propria disposizione considerando l'evoluzione del contesto economico di riferimento. Lo strumento principalmente utilizzato per la gestione ed il monitoraggio della struttura finanziaria è rappresentato dal rapporto Debt/Equity. Con riferimento al calcolo dell'indebitamento netto, il Gruppo ha considerato l'intera esposizione verso istituti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e dei crediti finanziari a breve. Con riferimento al calcolo del Patrimonio Netto, il Gruppo considera tutte le componenti di capitale e riserve.

Al 31 dicembre 2016 il patrimonio netto contabile del Gruppo, pari a circa 472,4 milioni di Euro, risultava superiore al valore di capitalizzazione di Borsa, pari a circa 162 milioni di Euro. Non si ritiene tuttavia che tale differenza rappresenti un indicatore di impairment sufficientemente analitico al fine di valutare l'eventuale sussistenza di perdite durevoli di valore tali da comportare una riduzione dei valori contabili del capitale investito del Gruppo. Al fine di assumere eventuali determinazioni in tal senso, il Gruppo ha proceduto ad effettuare un'analisi di impairment, al 31 dicembre 2016, sulla base delle previsioni dei i flussi di cassa per il periodo 2017-2021, desumibili dal budget 2017 e dal Piano Strategico 2018-2021 del Gruppo, redatti dal management con il supporto di un advisor appositamente nominato, e approvati dal Consiglio di Amministrazione del 3 marzo 2017. Tale analisi è stata inoltre effettuata considerando una pluralità di ipotesi, formalizzate nell'ambito di analisi di sensitivity.

Analisi di impairment al 31 dicembre 2016

Data la capitalizzazione della Società al 31 dicembre 2016, inferiore rispetto al patrimonio netto consolidato alla stessa data, il Gruppo ha proceduto ad effettuare un impairment test.

Il test, in accordo con lo IAS 36, è avvenuto confrontando il valore contabile (carrying value) dell'attività o del gruppo di attività componenti l'unità generatrice di flussi finanziari (C.G.U.) con il valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il fair value (al netto degli eventuali oneri di vendita) ed il valore dei flussi di cassa netti attualizzati che si prevede saranno prodotti dall'attività o dal gruppo di attività componenti la C.G.U. (valore d'uso). Tale metodo si basa sul presupposto che il valore del capitale economico di un'azienda ad una certa data (nel presente caso, il 31 dicembre 2016) sia rappresentato dalla somma algebrica dei seguenti elementi:

  • valore "operativo", pari al valore attuale dei flussi di cassa prodotti dalla gestione operativa dell'azienda in un arco di tempo definito;
  • valore delle attività accessorie non strategiche o strumentali alla data di riferimento.

Ai fini dell'esecuzione dell'impairment test sono state utilizzate le previsioni dei i flussi di cassa per il periodo 2017-2021, desumibili dal budget 2017 e dal Piano Strategico 2018-2021 del Gruppo, approvati dal Consiglio di Amministrazione del 3 marzo 2017.

Gli obiettivi e le assunzioni del budget 2017 e dal Piano Strategico 2018-2021 del Gruppo sono stati determinati tenendo conto dei risultati storici della gestione e sono stati elaborati sulla base delle migliori informazioni disponibili al momento della stima, considerando le attese future relative ai mercati di riferimento.

I predetti budget e previsioni economiche-finanziarie 2018-2021 contengono, infatti, stime in ordine ai volumi, agli investimenti, ai costi operativi ed ai margini, agli assetti industriali e commerciali nonché all'andamento delle principali variabili monetarie. In particolare, le aspettative per l'esercizio in corso prevedono una crescita delle marginalità delle diverse aree di business del Gruppo ipotizzata sulla base delle attese del management circa lo sviluppo delle variabili di fondo dei mercati in cui il Gruppo opera e delle evoluzioni attese nelle strutture organizzative delle rispettive divisioni. Nel medio termine, il Piano Strategico 2018-2021 incorpora, in particolare, attese di un graduale miglioramento dei fondamentali economici nei principali settori di operatività del Gruppo ed in particolare nel settore Oil&Gas.

Per gli anni successivi al 2021, i flussi di cassa sono stati calcolati sulla base di un terminal value determinato considerando:

  • le medesime ipotesi economiche e patrimoniali previste nell'ultimo anno di piano esplicito;
  • un tasso di crescita g pari a 1% in linea con quello utilizzato negli impairment precedenti.

I flussi di cassa di natura operativa, ossia i flussi disponibili prima del rimborso dei debiti finanziari e della remunerazione degli azionisti, calcolati sulla base del budget 2017 e del Piano Strategico 2018-2021, sono stati attualizzati mediante l'utilizzo del UDCF (Unlevered Discounted Cash Flow) ad un tasso pari alla media ponderata del costo del debito e dei mezzi propri (WACC - Weighted Average Cost of Capital), pari al 6,3%, determinato mediante l'applicazione del metodo del Capital Asset Pricing Model ("CAPM"). Le singole variabili sono state desunte come segue:

  • Tasso Risk free: si è utilizzato l'IRS a 10 anni;
  • MRP: è stato preso a riferimento il dato di Damodaran (Total Equity Risk Premium based on rating Italy) che già incorpora il rischio Paese;
  • Beta: è stato utilizzato un valore del Beta pari a 1,08, in linea con tutti gli impairment storicamente effettuati dal Gruppo.

Con riferimento alle variabili determinanti del costo del debito si evidenzia quanto segue:

  • IRS 10Y: è stato utilizzato il valore corrente del tasso fisso come sopra descritto;
  • Spread: è stato utilizzato il valore medio actual delle linee a medio lungo termine che tiene conto dell'attuale livello di leva del Gruppo;
  • Tax Rate: si è adottato un tasso pari al all'Ires.

Ai fini dell'esecuzione del test di impairment il Gruppo ha considerato quattro CGU coincidenti con le quattro divisioni in cui il Gruppo opera.

Il test di impairment effettuato sullo scenario, e con i parametri, di base sopra rappresentato non ha evidenziato perdite durevoli di valore con riferimento agli importi contabilizzati tra le attività nette consolidate per l'esercizio 2016.

Al fine di estendere l'analisi di impairment a scenari eventuali che considerassero potenziali peggioramenti del contesto di riferimento, il management ha effettuato alcune analisi di sensitività orientate su due principali assi di variazione:

  • il potenziale incremento del costo medio del capitale di debito, ad esito del ripetersi delle richieste di "waiver" relativi ai covenant previsti dalle principali linee finanziarie attualmente a disposizione del Gruppo;
  • la considerazione di un livello più penalizzante del saggio di indebitamento di lungo periodo ritenuto

sostenibile (minor leverage sostenibile).

La combinazione di tali ipotesi, negli scenari ritenuti apprezzabili dal management, ha condotto all'individuazione di un WACC di sensitivity soglia del 7,5% che è stato utilizzato appunto quale valore limite nella verifica di eventuali impairment sugli attivi del Gruppo.

Specifici approfondimenti sono stati inoltre condotti sulla CGU Drillmec che, negli scenari di sensitivity relativi al WACC, ha mostrato la maggior variabilità delle relative valorizzazioni e i principali segnali di impairment.

In particolare è stata verificata la sensibilità dei risultati riferibili alla CGU Drillmec a:

  • una potenziale riduzione percentuale dei ricavi della divisione rispetto allo scenario di base considerato in tutto l'arco di piano e a regime;
  • una potenziale riduzione percentuale del margine di contribuzione della divisione rispetto allo scenario di base considerato in tutto l'arco di piano e a regime;
  • una combinazione dei due scenari sopra delineati.

Gli esiti ritenuti rilevanti di tali approfondimenti possono essere così riassunti:

  • le valutazioni ottenute dalle analisi di sensitività sul tasso WACC hanno mostrato segnali di impairment esclusivamente in relazione alla CGU Drillmec, che nell'estremo WACC considerato, pari al 7,5%, evidenziava un potenziale minor valore attribuibile alla CGU, rispetto al relativo capitale investito netto, pari a circa Euro 15,0 milioni;
  • le analisi svolte sulla medesima divisione in relazione ai ricavi e margini futuri hanno fatto emergere risultati analoghi in termini di impairment (minor valore di circa Euro 15,0 milioni) in scenari che proiettino, rispetto allo scenario base, una riduzione dei ricavi compresa tra il 15% e il 20%, ovvero una riduzione del margine di contribuzione compresa tra il 7% e il 9%, ovvero una combinazione di tali scenari su livelli pari alla metà di detti intervalli.

Sulla base delle ulteriori risultanze di specifici test di impairment condotti su alcuni specifici attivi della CGU Drillmec e in particolare sui progetti di ricerca e sviluppo realizzati negli anni scorsi, il management ha deciso di effettuare svalutazioni in relazione ad elementi del Capitale Investito Netto della CGU Drillmec per un valore complessivo di Euro 15,0 milioni, così ripartite:

  • Euro 10,8 milioni di svalutazione dei progetti di ricerca e sviluppo;
  • Euro 4,2 milioni di svalutazione dei crediti verso clienti.

I valori sopraccitati sono stati imputati al conto economico al netto del relativo effetto fiscale.

COMMENTO DELLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVITA' NON CORRENTI

(1) Immobilizzazioni materiali:

Le immobilizzazioni materiali ammontano al 31 dicembre 2016 a 356.415 migliaia di Euro, con una variazione in decremento di 43.461 migliaia di Euro rispetto al loro valore netto al 31 dicembre 2015. I movimenti relativi all'esercizio 2016 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:

Descrizione Costo
originario al
31/12/15
Ammort.
accumulato
31/12/15
Valore
netto al
31/12/15
Increm Decrem Ammort Utilizzo
Fondo
Altre
Variazioni
Diff.
Cambio
Costo
Originario al
31/12/16
Fondo
ammort. al
31/12/16
Valore
netto al
31/12/16
Terreni 31.553 0 31.553 383 0 0 0 311 92 32.340 0 32.340
Fabbricati 107.173 (34.277) 72.896 2.539 (247) (3.593) 44 (1.739) 158 107.884 (37.826) 70.058
Impianti e macchinari 484.471 (242.285) 242.187 18.266 (11.631) (32.243) 3.912 (72) (4.681) 486.353 (270.615) 215.737
Attrezzature industriali e
commerciali
89.736 (63.107) 26.629 7.103 (5.473) (6.404) 2.228 71 (2.176) 89.261 (67.283) 21.978
Altri beni 87.719 (64.509) 23.209 4.794 (7.520) (6.924) 897 3.644 (2.919) 85.718 (70.537) 15.182
Immobilizzazioni in corso ed acconti 3.402 0 3.402 244 81 0 0 (2.213) (393) 1.120 0 1.120
TOTALE 804.055 (404.178) 399.876 33.330 (24.791) (49.164) 7.081 0 (9.918) 802.676 (446.261) 356.415

Gli incrementi lordi del periodo sono complessivamente pari a 33.330 migliaia di Euro mentre i decrementi dell'esercizio sono pari a 24.791 migliaia di Euro, i movimenti evidenziati si riferiscono alla normale attività di sostituzione di impianti ed attrezzature. L'effetto cambio nell'esercizio 2016 è stato pari a -9.918 migliaia di Euro. Alcune immobilizzazioni sono gravate da ipoteche a fronte dei finanziamenti ricevuti, così come descritti nella voce Debiti.

Il valore netto di carico delle immobilizzazioni materiali detenute in leasing finanziario al 31 dicembre 2016 è pari a 59.319 migliaia di Euro (il corrispondente saldo al 31 dicembre 2015 era pari a 63.661 migliaia di Euro).

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Terreni e Fabbricati 24.551 25.463 (912)
Impianti e macchinari 33.278 36.296 (3.019)
Altri beni 1.490 1.902 (411)
TOTALE 59.319 63.661 (4.341)

Le attività in leasing sono impiegate come garanzia per le relative passività assunte.

(2) Immobilizzazioni immateriali:

Le Immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2016 ammontano a 65.225 migliaia di Euro, in diminuzione di 21.925 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2015.

I movimenti relativi all'esercizio 2016 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:
-----------------------------------------------------------------------------------------------
Descrizione Costo
originario
al
31/12/15
Fondo
amm.to
al
31/12/15
Valore
netto al
31/12/15
Increm Decrem Ammo
rt
Svalutazi
oni
Diff.
Cambio
Costo
Originari
o al
31/12/16
Fondo
amm.to
al
31/12/16
Valore
netto al
31/12/16
Avviamento 6.001 0 6.001 6.001 0 6.001
Costi di sviluppo 105.410 (38.278) 67.132 1.183 (9.148) (10.796) (575) 95.222 (47.425) 47.797
Diritti di brevetto ind. e di utiliz. opere
dell'ingegno
7.276 (6.776) 500 190 (273) 7.466 (7.049) 417
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 3.965 (2.892) 1.073 200 (412) 9 4.174 (3.304) 870
Immobilizzazioni in corso ed acconti 9.343 0 9.343 21 (1.115) 241 8.490 0 8.490
Altre immobilizzazioni 16.207 (13.106) 3.100 875 (1.668) (657) 16.425 (14.775) 1.650
TOTALE 148.202 (61.052) 87.150 2.469 0 (11.501) (11.911) (982) 137.778 (72.553) 65.225

L'incremento pari a 2.469 migliaia di Euro si riferisce principalmente ai costi capitalizzati per lo sviluppo di tecnologie e attrezzature utilizzate dalle società del Gruppo; tali costi, che rispettano i requisiti richiesti dallo IAS 38, sono stati infatti capitalizzati e successivamente ammortizzati a partire dall'inizio della produzione e lungo la vita economica media dei prodotti correlati.

Il valore netto dei costi di sviluppo al 31 dicembre 2016 ammonta a 47.797 migliaia di Euro (67.132 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015), con incrementi di periodo pari a 1.183 migliaia di Euro; l'ammontare delle spese di ricerca e sviluppo di carattere ricorrente sostenute nel corso dell'esercizio 2016 e addebitate a conto economico sono state pari a 7.898 migliaia di Euro, mentre nel 2015 ammontavano a 6.567 migliaia di Euro.

Nel periodo in esame sono emersi indicatori di impairment sulla divisione Drillmec: gli Amministratori hanno pertanto effettuato uno specifico impairment test, sulla base del quale hanno ritenuto necessario dover svalutare alcuni specifici progetti di R&D della divisione Drillmec per complessivi 10,8 milioni di Euro; per ulteriori dettagli circa le assunzioni utilizzate per gli impairment test si rimanda allo specifico paragrafo della presente Nota Integrativa.

Con riferimento ai costi di brevetto, segnaliamo che l'incremento lordo pari a 190 migliaia di Euro è imputabile principalmente alla capitalizzazione relativa a licenze d'uso di programmi.

L'incremento lordo relativo alla voce "concessioni, licenze e marchi" è pari a 200 migliaia di Euro (596 migliaia di Euro nell'esercizio precedente).

Le "altre immobilizzazioni immateriali" ammontano al 31 dicembre 2016 a 1.650 migliaia di Euro, con un incremento lordo rispetto all'esercizio precedente di 875 migliaia di Euro.

Impairment test sul valore di carico dell'Avviamento

Alla voce Avviamento viene rilevato per 6.001 migliaia di Euro il plusvalore emerso in sede di acquisizione della controllata Watson Inc. avvenuta nel corso dell'esercizio 2008. L'avviamento, trattandosi di un'attività a vita utile indefinita, ai sensi dello IAS 36 non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza annuale o più frequentemente, qualora si verifichino specifici eventi o circostanze che possono far presumere una riduzione di valore. Ai fini di tale verifica l'avviamento deve essere allocato a unità generatrici di flussi finanziari, o a gruppi di unità, nel rispetto del vincolo massimo di aggregazione che non può superare il settore di attività identificato ai sensi dell'IFRS 8. Il criterio seguito nell'allocazione dell'avviamento considera il livello minimo al quale l'avviamento è monitorato coincidente con la Società acquisita. L'impairment test consiste nel confrontare il valore recuperabile della CGU cui è allocato il goodwill con il valore contabile (carrying amount) dei suoi asset operativi. Il valore recuperabile è il maggiore fra il valore d'uso (valore attuale dei flussi di risultato attesi) ed il fair value less cost to sell (prezzo fattibile sul mercato). Nella fattispecie in esame, è stato considerato quale recoverable amount il valore d'uso. La stima del valore d'uso è stata effettuata attualizzando i flussi di cassa operativi, ovvero i flussi disponibili prima del rimborso dei debiti finanziari e della remunerazione degli azionisti (metodo dell'Unlevered Discounted Cash Flow o "UDCF").

I flussi di cassa sono stati desunti per l'anno 2017 dal budget approvato dalla Direzione Aziendale che include una previsione di incremento dei ricavi di vendita rispetto all'anno precedente.

Al fine di determinare le proiezioni dei flussi di cassa per gli esercizi successivi al 2016 è stato considerato il seguente tasso di crescita media dei ricavi: CAGR% 2016-2021 pari al 8,41%.

Nel caso base il tasso di attualizzazione utilizzato, WACC, è pari al 6,29%, ed è stato utilizzato per la determinazione del costo del capitale proprio, un Beta pari a 1,08. Il tasso di crescita g utilizzato per la determinazione del terminal value è pari all'1%.

Evidenziamo che sulla base dell'impairment test effettuato sulla base delle considerazioni sopra esposte, il valore dell'avviamento complessivo di 6.001 migliaia di Euro appare completamente recuperabile.

Riguardo a tale valutazione, il management ritiene che, tenuto conto dell'ammontare del differenziale positivo tra i flussi di cassa attualizzati ed il valore contabile della CGU, al variare delle ipotesi chiave utilizzate nella stima dei flussi di cassa, non possa ragionevolmente avvenire un cambiamento nella stessa tale da poter produrre un valore recuperabile della CGU inferiore al valore contabile della stessa.

(3) Investimenti immobiliari non strumentali:

Non sono presenti investimenti immobiliari non strumentali

(4) Partecipazioni:

Le partecipazioni ammontano a 2.631 migliaia di Euro, in aumento rispetto al valore dell'esercizio precedente che era pari a 1.800 migliaia di Euro.

Di seguito si evidenziano sinteticamente le variazioni intervenute nel 2016 nelle partecipazioni:

Descrizione Saldo al
31/12/2015
Incrementi Decrementi Rivalutazioni Svalutazioni Saldo al
31/12/2016
Imprese collegate 39 0 (8) 31
Altre Imprese 1.761 876 (38) 2.600
TOTALE 1.800 876 (46) 0 0 2.631

L'allegato n° 1a contiene l'elenco delle partecipazioni in imprese collegate, mentre l'allegato n° 1b contiene l'elenco delle partecipazioni.

(5) Attività fiscali per imposte anticipate:

Tale voce si riferisce a differenze temporanee derivanti principalmente da eliminazioni di utili infragruppo ed al relativo beneficio fiscale e a perdite fiscali pregresse, che in base alla normativa fiscale potranno essere recuperate nei prossimi esercizi.

Nelle seguenti tabelle è fornita la movimentazione netta dei crediti per imposte anticipate e delle passività fiscali per imposte differite:

31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Imposte anticipate 82.141 95.101 -12.961
Totale 82.141 95.101 -12.961
Passività fiscali per imposte differite (29.790) (62.748) 32.958
Totale (29.790) (62.748) 32.958
Posizione netta alla fine dell'esercizio 52.350 32.353 19.997

Di seguito sono riportati i principali elementi che compongono le imposte anticipate e le passività per imposte differite e la loro movimentazione durante l'esercizio in corso ed in quello precedente (migliaia di Euro):

Elimin. Utili
infragruppo
Leasing
finanziari
Fair value Costi sviluppo Ammortamenti Altre Totale
Saldi al 01/01/15 14.440 (10.255) (5.858) (1.119) (4.346) 9.263 2.125
Effetto a conto economico
Effetto a patrimonio netto
182 36 (1.182) (160) 22.752 21.627
Differenze cambio
Altre variazioni
8.600 8.600
Saldi al 31/12/15 14.622 (10.219) (5.858) (2.301) (4.506) 40.614 32.353
Effetto a conto economico (507) (102) 1.007 (326) 11.097 11.168
Effetto a patrimonio netto
Differenze cambio
Altre variazioni
Saldi al 31/12/16
14.115 (10.321) (5.858) (1.294) (4.832) 8.830
60.541
8.830
52.350

La voce "Altre" è per lo più composta da crediti per imposte anticipate iscritti a fronte delle perdite fiscali di talune società del Gruppo ed al 31 dicembre 2016 ammontano a circa 49 milioni di Euro.

(6) Strumenti Finanziari Derivati a lungo termine:

Al 31 dicembre 2016 non sono presenti strumenti derivati attivi a lungo termine.

(7) Attività finanziarie mantenute fino a scadenza:

Al 31 dicembre 2016 non sono presenti strumenti attività finanziarie mantenute fino a scadenza.

(8) Altri crediti finanziari a lungo termine:

I crediti verso altri al 31 dicembre 2016 ammontano a 4.295 migliaia di Euro e si riferiscono principalmente a

crediti verso imprese collegate e a depositi cauzionali.

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Crediti verso imprese collegate 2.662 3.245 (583)
Depositi cauzionali 1.473 629 844
Altri 160 35 125
TOTALE 4.295 3.909 386

La voce "Altri" contiene acconti a lungo termine versati nel corso dell'esercizio per operazioni che non si concluderanno nei prossimi 12 mesi.

(9) Crediti commerciali ed altre attività a lungo termine:

I crediti commerciali ed altre attività a lungo termine al 31 dicembre 2016 ammontano a 20.946 migliaia di Euro.

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Crediti verso clienti 19.751 25.262 (5.511)
Ratei e Risconti 1.194 1.593 (398)
TOTALE 20.946 26.855 (5.910)

I crediti verso clienti si riferiscono a crediti commerciali con scadenza superiore all'anno, per 5.515 migliaia di Euro dovuti per la controllata Swissboring Overseas Piling Corporation e per 14.237 migliaia di Euro alla controllata Soilmec S.p.A.

I crediti commerciali sono stati oggetto di attualizzazione al fine di rappresentare il valore attuale dei futuri incassi e pagamenti.

ATTIVITA' CORRENTI

(10) Rimanenze

Il totale delle Rimanenze al 31 dicembre 2016 ammonta a 352.398 migliaia di Euro e risulta così composto:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Materie prime sussidiarie e di consumo 154.587 159.472 (4.885)
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 40.199 27.534 12.665
Prodotti finiti e merci 155.133 108.594 46.539
Acconti 2.479 5.482 (3.003)
TOTALE RIMANENZE 352.398 301.082 51.316

Le rimanenze finali del Gruppo si riferiscono allo sviluppo di macchinari per l'ingegneria del sottosuolo ed alla realizzazione di impianti per la perforazione e l'estrazione petrolifera, le rimanenze residue sono rappresentate dai materiali e dai ricambi impiegati dal settore fondazioni. Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione per 7.000 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2015 pari ad Euro 6.539 migliaia), principalmente ascrivibile al Settore Fondazioni a copertura del rischio di obsolescenza e lento smobilizzo di alcuni codici in giacenza a fine esercizio.

(11) Crediti commerciali ed altre attività a breve termine

L'ammontare totale al 31 dicembre 2016 è pari a 526.066 migliaia di Euro. La voce è così composta:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Crediti verso clienti 332.698 412.780 (80.082)
Importo dovuto dai committenti 76.410 154.278 (77.868)
Sub Totale Clienti 409.108 567.058 (157.950)
Crediti verso imprese collegate 10.540 9.933 607
Crediti verso l'erario per IVA 23.698 25.119 (1.421)
Crediti verso altri 34.774 51.989 (17.215)
Ratei e Risconti 15.521 19.560 (4.039)
Sub Totale Clienti ed Altri 493.642 673.660 (180.018)
Crediti tributari 32.424 47.606 (15.182)
TOTALE 526.066 721.266 (195.200)

La voce "Crediti verso clienti" è al netto dei crediti ceduti tramite operazioni di factoring pro-soluto. Il Gruppo al 31 dicembre 2016 ha ceduto pro-soluto a società di factoring crediti per complessivi 104.896 migliaia di Euro (171.045 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015). L'effetto netto sulla posizione finanziaria netta è stato pari a 87.376 migliaia di Euro.

Di seguito si fornisce il dettaglio delle voci "Importi dovuti dai committenti" ed "Importi dovuti ai committenti":

Importi in migliaia di Euro
Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Attivo corrente:
Lavori in corso su ordinazione 109.843 235.670 (125.828)
Fondo svalutazione perdite a finire (5.500) (3.000) (2.500)
Totale lavori in corso su ordinazione 104.343 232.670 (128.328)
Acconti da committenti (27.933) (78.392) 50.459
Totale importi dovuti dai committenti 76.410 154.278 (77.868)
Passivo corrente:
Lavori in corso su ordinazione 193.339 90.024 103.316
Acconti da committenti (209.889) (125.613) (84.276)
Totale importi dovuti ai committenti (16.550) (35.590) 19.039

La voce "Importo dovuto dai committenti", pari al 31 dicembre 2016 a 76.410 migliaia di Euro, espone i lavori in corso su ordinazione al netto degli acconti relativi, principalmente ascrivibili alle commesse della Settore Oil&Gas del gruppo Drillmec; tale analisi viene effettuata commessa per commessa: qualora il differenziale risulti positivo (per effetto di lavori in corso superiori all'importo degli acconti), lo sbilancio è classificato tra le attività correnti nella voce "crediti commerciali verso clienti" come importo dovuto dai committenti; qualora invece tale differenziale risulti negativo, lo sbilancio viene classificato tra le passività correnti nella voce "Altri debiti" quale importo dovuto ai committenti.

I crediti commerciali sono inoltre esposti al netto dei relativi fondi svalutazione e tengono conto del differenziale positivo derivante dalla compensazione degli anticipi per ogni singola commessa.

Il fondo svalutazione crediti ammonta a 49.679 migliaia di Euro. La movimentazione di tale fondo è la seguente:

Descrizione Saldo al
31/12/2015
Accantonamenti Utilizzi Rilasci Altre variazioni Saldo al
31/12/2016
Fondo svalutazione crediti v/clienti 29.375 26.933 (6.129) (47) (453) 49.679
Fondo per interessi di mora 0 0 0 0 0
TOTALE 29.375 26.933 (6.129) (47) (453) 49.679

Gli accantonamenti iscritti al termine dell'esercizio sono riferiti alle società del Settore Fondazioni e del settore Oil&Gas e sono pari a 26.933 migliaia di Euro (12.846 migliaia di Euro nel precedente esercizio) si riferiscono alla valutazione individuale di crediti, basata sull'analisi specifica delle singole posizioni, per i quali si ritiene che vi sia un grado di rischio nella riscossione. L'importo è ripartito tra le varie società del Gruppo.

Ratei e risconti attivi

Tale voce risulta composta principalmente da risconti attivi dettagliati come segue:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Premi assicurativi anticipati 2.196 2.108 88
Affitti passivi anticipati 1.674 2.971 (1.297)
Interessi legge Sabatini 82 58 24
Commissioni su fidejussioni bancarie 0 0 0
Altri 11.570 14.423 (2.853)
TOTALE 15.521 19.560 (4.039)

La voce Altri ratei e risconti attivi è principalmente riconducibile alle società appartenenti al Settore Oil&Gas ed include costi sostenuti entro la chiusura dell'esercizio ma di competenza di esercizi successivi di diversa natura.

La ripartizione dei crediti per area geografica al 31 dicembre 2016 risulta essere la seguente:

31/12/2016 Italia Europa
(esclusa Italia)
U.S.A. e
Canada
America
Latina
Africa Medio Oriente
ed Asia
Estremo
Oriente
Resto del
mondo
Totale
Crediti
Crediti verso clienti 18.297 52.547 17.499 107.276 60.963 125.010 24.394 3.123 409.108
Crediti verso collegate 8.119 1.529 104 122 33 411 223 0 10.540
Crediti tributari e IVA 28.768 2.852 2.717 14.378 3.769 2.234 1.324 79 56.122
Crediti verso altri 15.672 818 344 4.403 869 11.624 982 61 34.774
Ratei e risconti 2.267 365 6.430 3.914 581 1.795 170 0 15.521
TOTALE 73.122 58.112 27.094 130.092 66.216 141.074 27.091 3.264 526.066
Europa U.S.A. e America Africa Medio Oriente Estremo Resto del Totale
31/12/2015 Italia (esclusa Italia) Canada Latina ed Asia Oriente mondo Crediti
Crediti verso clienti 33.543 64.630 20.849 141.939 132.763 152.275 15.593 5.466 567.058
Crediti verso collegate 8.562 613 100 122 0 411 126 0 9.933
Crediti tributari e IVA 40.093 2.229 5.083 17.055 6.626 62 1.576 0 72.725
Crediti verso altri 33.627 1.524 1.488 4.239 1.965 7.388 1.757 2 51.989
Ratei e risconti 2.431 898 9.909 3.094 1.456 1.666 105 0 19.560
TOTALE 118.255 69.894 37.429 166.449 142.811 161.802 19.158 5.468 721.266

I crediti verso società collegate al 31 dicembre 2016 ammontano a 10.540 migliaia di Euro; il dettaglio è riportato nella Nota (35) – Rapporti con entità correlate.

La ripartizione dei Crediti verso clienti per valuta risulta essere la seguente:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
EURO 84.587 99.622 (15.035)
USD 129.798 249.017 (119.219)
AED 32.187 30.867 1.320
NGN 8.211 13.545 (5.334)
GBP 1.332 1.516 (185)
DKK 20.340 26.797 (6.458)
ALTRE 132.653 145.692 (13.039)
Totale 409.108 567.058 (157.950)

Conformemente a quanto previsto dall'IFRS 7, si riporta di seguito un'analisi della dinamica dei crediti scaduti, suddivisi in classi di rischio omogenee:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Non scaduto 235.010 353.559 (118.549)
Scaduto da 1 a 3 mesi 56.477 68.751 (12.274)
Scaduto da 3 a 6 mesi 12.138 21.002 (8.864)
Scaduto da oltre 6 mesi 105.483 123.747 (18.264)
Totale 409.108 567.058 (157.950)

Nell'ottica di una politica di costante monitoraggio del credito da parte delle singole Società del Gruppo, sono state identificate delle fasce standard di valutazione, esplicitate nella seguente tabella:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Monitoraggio standard 339.504 522.639 (183.135)
Monitoraggio speciale 27.162 26.776 386
Monitoraggio per invio a legale 5.299 2.699 2.601
Monitoraggio stragiudiziale in corso 479 1.734 (1.255)
Monitoraggio per causa legale in corso 36.664 13.211 23.453
Totale 409.108 567.058 (157.950)

Il dettaglio dei "Crediti verso altri" è il seguente:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Crediti verso dipendenti 1.721 1.882 (161)
Anticipi a fornitori 13.329 23.456 (10.127)
Crediti verso società di factoring 6.000 15.110 (9.110)
Altri 13.724 11.541 2.183
TOTALE 34.774 51.989 (17.215)

(11.a) Attività fiscali per imposte correnti

I crediti tributari verso l'Erario sono rappresentati principalmente da crediti per imposte dirette e da acconti di

imposta.

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Crediti verso l'erario per imposte dirette 32.424 47.606 (15.182)
TOTALE 32.424 47.606 (15.182)

Gli importi maggiormente significativi sono rappresentati dai crediti per imposte assolte all'estero e dagli acconti versati in capo alle società controllate in Italia.

(12) Strumenti finanziari derivati a breve termine e titoli negoziabili al fair value

Al 31 dicembre 2016, il saldo è pari a zero.

(13) Disponibilità liquide

La voce è così composta:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Depositi bancari e postali 299.706 295.739 3.968
Denaro e valori di cassa 1.427 1.122 305
TOTALE 301.133 296.861 4.273

Per un'analisi della posizione finanziaria netta e alle disponibilità liquide del Gruppo Trevi si rimanda alla relazione sulla gestione ed al rendiconto finanziario.

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'

(14) PATRIMONIO NETTO

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato del Gruppo:

Riserva Utile Utile del periodo Totale
Capitale Sovrapp. Riserva Altre Riserva di portato a di pertin. del Patrimonio
Descrizione Sociale Azioni Legale Riserve Convers. nuovo Gruppo Netto
Saldo al 31/12/2014 82.327 227.766 7.628 25.907 10.790 269.969 24.417 648.804
Destinazione del Risultato 2014 362 12.521 (12.883) 0
Distribuzione di dividendi (11.534) (11.534)
Differenza di conversione 42.186 42.186
Variazione area di consolidamento 0
Utili/(perdite) attuariali 436 436
Acquisizione quote di minoranza 0
Riserva da Cash-Flow Hedge 247 247
Aumento capitale (38) (38)
Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo (115.188) (115.188)
Saldo al 31/12/2015 82.290 227.766 7.990 26.590 52.976 282.490 (115.188) 564.914
Destinazione del Risultato 2015 363 (115.551) 115.188 0
Distribuzione di dividendi 0
Differenza di conversione (6.757) (6.757)
Utili/(perdite) attuariali 397 397
Riserva da Cash-Flow Hedge 215 215
Aumento capitale 0
Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo (86.400) (86.400)
Saldo al 31/12/2016 82.290 227.766 8.353 27.202 46.219 166.939 (86.400) 472.369

Capitale Sociale:

  • − La società ha emesso n. 164.783.265 azioni, di cui acquistate come azioni proprie n. 204.000.
  • − Al 31 dicembre 2016 il Capitale Sociale interamente sottoscritto e versato della Società è pari a 82.290 migliaia di Euro composto da n. 164.579.265 azioni ordinarie del valore nominale unitario di Euro 0,50.

Di seguito viene rappresentata l'attuale composizione del capitale sociale:

Numero di azioni Capitale Sociale Riserva Azioni Proprie
Saldo al 31/12/2006 64.000.000 32.000.000
Acquisto e cessione azioni proprie (366.500) (183.250) (4.398.796)
Saldo al 31/12/2007 63.633.500 31.816.750 (4.398.796)
Acquisto e cessione azioni proprie (406.889) (203.445) (4.061.100)
Saldo al 31/12/2008 63.226.611 31.613.306 (8.459.896)
Acquisto e cessione azioni proprie 773.389 386.694 8.697.727
Saldo al 31/12/2009 64.000.000 32.000.000 237.830
Acquisto e cessione azioni proprie (227.503)
Saldo al 31/12/2010 64.000.000 32.000.000 10.327
Giroconto a riserva straordinaria (10.327)
Saldo al 29/04/2011 64.000.000 32.000.000
Conversione prestito convertibile indiretto 6.194.300 3.097.150
Saldo al 30/11/2011 70.194.300 35.097.150
Acquisto e cessione azioni proprie (114.400) (57.200) (636.967)
Saldo al 31/12/2011 70.079.900 35.039.950 (636.967)
Acquisto e cessione azioni proprie (14.000) (7.000) (50.304)
Saldo al 31/12/2012 70.065.900 35.032.950 (687.271)
Saldo al 31/12/2013 70.065.900 35.032.950 (687.271)
Aumento di Capitale Sociale 94.588.965 47.294.483
Saldo al 17/11/2014 164.654.865 82.327.433 (687.271)
Saldo al 31/12/2014 164.654.865 82.327.433 (687.271)
Acquisto e cessione azioni proprie (75.600) (37.800) (48.807)
Saldo al 31/12/2015 164.579.265 82.289.633 (736.078)
Acquisto e cessione azioni proprie
Saldo al 31/12/2016 164.579.265 82.289.633 (736.078)

Riserva Sovrapprezzo azioni:

Ammonta al 31 dicembre 2016 a 227.766 migliaia di Euro, invariata rispetto allo scorso esercizio.

Riserva Legale:

La riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo. Rispetto al 31 dicembre 2015 la riserva legale è aumentata di 363 migliaia di Euro, a seguito della destinazione a riserva del 5% dell'utile della Capogruppo dell'esercizio 2015. Al 31 dicembre 2016 il valore di tale riserva ammonta a 8.353 migliaia di Euro.

Altre riserve:

Le altre riserve sono così composte:

Riserva fair value:

La riserva fair value accoglie la contropartita degli strumenti finanziari derivati valutati al Cash flow hedge secondo quanto previsto dallo IAS 39.

Riserva Straordinaria:

La riserva straordinaria ammonta alla data del 31 dicembre 2016 a 20.147 migliaia di Euro con un incremento di 6.903 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Riserva transizione I.F.R.S.:

La posta, pari a 13.789 migliaia di Euro al 31 dicembre 2016, accoglie gli effetti della transizione agli IAS/IFRS delle società del Gruppo effettuata con riferimento al 1° gennaio 2004.

Riserva Azioni Proprie in Portafoglio:

La riserva azioni proprie in portafoglio, ammonta alla data del 31 dicembre 2016 a 736 migliaia di Euro, invariata rispetto al 31 dicembre 2015. Il valore della riserva, determinato dalle transazioni dell'esercizio 2016, rappresenta il risultato conseguito nelle transazioni di acquisto e vendita di azioni proprie, come autorizzato dall'Assemblea degli Azionisti.

Riserva di conversione:

Tale riserva, pari ad un valore positivo per 46.219 migliaia di Euro al 31 dicembre 2016, riguarda le differenze cambio da conversione in Euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'Euro; la fluttuazione dei cambi, principalmente tra l'Euro ed il Dollaro Americano e tra l'Euro e la Naira Nigeriana, nel corso dell'esercizio 2016 rispetto all'esercizio precedente ha portato ad un effetto decrementativo su tale riserva per 6.757 migliaia di Euro.

Utile portato a nuovo:

La posta include i risultati economici consolidati degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita come dividendi agli Azionisti; il decremento rispetto al 31 dicembre 2015 è dato dalla destinazione del risultato dell'esercizio precedente.

PASSIVITA' NON CORRENTI

(15) Finanziamenti bancari, altri finanziamenti e strumenti derivati

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Debiti verso banche 62.797 338.241 (275.444)
Debiti verso società di leasing 37.539 45.778 (8.239)
Debiti verso altri finanziatori 61 4.583 (4.522)
Strumenti finanziari derivati 1.126 1.504 (378)
TOTALE 101.523 390.106 (288.583)

La suddivisione dei debiti verso banche per scadenza si può così riassumere:

Descrizione Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Totale
Debiti verso banche 62.797 0 62.797
TOTALE 62.797 0 62.797

Si evidenzia, inoltre, la suddivisione dei debiti verso società di leasing per scadenza:

Descrizione Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Totale
Debiti verso società di leasing 30.486 7.053 37.539
TOTALE 30.486 7.053 37.539

Il valore del debito verso società di leasing, comprensivo della quota a breve termine, iscritto a bilancio è pari a 44.149 migliaia di Euro, ed è esposto al fair value, in quanto la totalità del debito risulta essere a tasso variabile.

I debiti verso altri finanziatori a lungo termine ammontano a 61 migliaia di Euro.

Gli strumenti finanziari derivati a lungo termine sono pari a 1.126 migliaia di Euro, in calo di 378 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. L'intero importo è riferibile al fair value al 31 dicembre 2016 degli IRS sottoscritti dal Gruppo contabilizzati al cash flow hedge.

(16) Passività fiscali per imposte differite e fondi a lungo termine

Le passività fiscali per imposte differite e i fondi per rischi ed oneri ammontano complessivamente a 29.790 migliaia di Euro, in diminuzione di 32.958 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2015.

La movimentazione del fondo passività fiscali per imposte differite è la seguente:

Saldo al 31/12/2015 Accantonamenti Utilizzi Altre Variazioni Saldo al 31/12/2016
Fondo passività fiscali per imposte differite 62.748 1.853 (33.280) (1.530) 29.790
TOTALE 62.748 1.853 (33.280) (1.530) 29.790

Le passività fiscali per imposte differite si riferiscono alle differenze tra i valori delle attività e passività esposte nel bilancio consolidato ed i corrispondenti valori fiscalmente riconosciuti nei Paesi ove il Gruppo opera. Per il dettaglio della composizione del fondo imposte differite si rimanda a quanto già esposto alla nota (5).

Il saldo degli "Altri Fondi" è pari a 4.449 migliaia di Euro, in diminuzione di 2.506 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2015. Tale saldo è il risultato della seguente movimentazione avvenuta nel corso del 2016:

Descrizione Saldo al
31/12/2015
Accantonamenti Utilizzi Rilasci Altre
Variazioni
Saldo al
31/12/2016
Altri fondi a lungo termine 6.952 7.882 (10.338) 0 (47) 4.449
TOTALE 6.952 7.882 (10.338) 0 (47) 4.449

Riportiamo nella seguente tabella la composizione dettagliata della voce "Altri Fondi":

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Rischi contrattuali 0 0 0
Interventi in garanzia 2.895 5.137 (2.242)
Copertura perdite società partecipate 742 742 (0)
Rischi su vertenze 703 723 (20)
Altri fondi rischi 108 349 (241)
TOTALE 4.449 6.952 (2.503)

Il Fondo per interventi in garanzia pari a 2.895 migliaia di Euro è relativo agli accantonamenti per interventi in garanzia tecnica sui prodotti assistibili delle società del settore metalmeccanico.

Il Fondo oneri per copertura perdite società partecipate per 742 migliaia di Euro si riferisce interamente alla Joint Venture Rodio-Trevi-Arab Contractor.

Il fondo rischi su vertenze pari a 703 migliaia di Euro si riferisce per 123 migliaia di Euro alla controllata Pilotes Trevi Sacims in Argentina, per 140 migliaia di Euro a Trevi S.p.A., 393 migliaia di Euro ascrivibile alla controllata Soilmec S.p.A., 47 migliaia di Euro relativi a Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.

Tale fondo rappresenta la miglior stima da parte del management delle passività che devono essere contabilizzate con riferimento a:

  • − Procedimenti legali sorti nel corso dell'ordinaria attività operativa;
  • − Procedimenti legali che vedono coinvolte autorità fiscali o tributarie.

La voce Altri fondi rischi include gli accantonamenti effettuati dal management per passività probabili di varia natura legate al difficile contesto macro economico attuale e ascrivibili ad una pluralità di società appartenenti al gruppo.

(17) Passività potenziali

Essendo le vendite di attrezzature e di servizi ripartite annualmente su centinaia di contratti, i rischi a cui il Gruppo è esposto sono ridotti per la natura stessa dell'attività svolta. Gli esborsi relativi a procedimenti in essere o futuri non possono essere previsti con certezza. È possibile che gli esiti giudiziari possano determinare costi non coperti, o non totalmente coperti, da indennizzi assicurativi, aventi pertanto effetti sulla situazione finanziaria e sui risultati del Gruppo. Tuttavia alla data del 31 dicembre 2016 il Gruppo ritiene di non avere passività potenziali eccedenti quanto stanziato alla voce "Altri Fondi" all'interno della categoria Interventi in garanzia in quanto ritiene che non vi sia un esborso probabile di risorse.

(18) Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato ed il fondo di trattamento di quiescenza ammontano al 31 dicembre 2016 a 19.730 migliaia di Euro e riflettono l'indennità maturata a fine anno dai dipendenti delle società italiane in conformità alle disposizioni di legge e ad accantonamenti effettuati dalle consociate estere per coprire le passività maturate nei confronti dei dipendenti.

Essi sono stati determinati come valore attuale dell'obbligo di prestazione definita, rettificato per tener conto degli "utili e perdite attuariali". L'effetto rilevato è stato calcolato da un attuario esterno ed indipendente in base al metodo della proiezione unitaria del credito.

La movimentazione nel corso dell'esercizio è stata la seguente:

Descrizione Saldo al
31/12/2015
Accantonamenti Effetto
curtailment
Indennità e acconti
liquidati
Altri
Movimenti
Saldo al
31/12/2016
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 9.934 605 0 (1.030) 274 9.783
Fondo di trattamento di quiescenza ed obblighi simili 11.291 4.591 0 (6.332) 397 9.947
TOTALE 21.225 5.196 0 (7.362) 671 19.730

Gli altri movimenti del fondo trattamento di quiescenza si riferiscono all'effetto cambio delle controllate estere.

31/12/2016 31/12/2015
Saldo iniziale 9.933 11.155
Costi operativi per servizi 291 315
Passività neo assunti 0 0
Interessi passivi 192 157
(Utili) Perdite Attuariali 397 (436)
Indennità pagate (1.030) (1.258)
Trasferimenti F.P. e Tassazione 0 0
Effetto curtailment 0 0
Saldo finale 9.783 9.933

Le principali assunzioni economico-finanziarie utilizzate dall'attuario sono esposte di seguito:

31/12/2016 31/12/2015 31/12/2014
Tasso annuo tecnico di attualizzazione 1,31% 2,03% 1,5%
Tasso annuo di inflazione 1,50% 1,75% 1,75%
Tasso annuo aumento retribuzioni complessive 2,50% 2,50% 2,5%
Tasso annuo incremento TFR 2,63% 2,81% 2,81%

Si precisa che ai fini del calcolo attuariale è stato utilizzato un tasso di sconto determinato con riferimento ad un paniere di obbligazioni Corporate con rating AA (indice iBoxx Eurozone Corporates AA 10+), in linea con quanto consigliato dall'Associazione degli Attuari al 31 dicembre 2016.

Le ulteriori assunzioni utilizzate alla base del calcolo attuariale sono riportate di seguito:

  • Per le probabilità di morte sono state assunte quelle determinate dalla Ragioneria Generale dello Stato denominate RG48 distinte per sesso;
  • Per le probabilità di inabilità sono state assunte quelle distinte per sesso adottate nel modello INPS per le proiezioni al 2010;
  • Per l'epoca di pensionamento per il generico attivo si è presupposto il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l'assicurazione generale obbligatoria;
  • Per le probabilità di uscita dall'attività lavorativa per cause diverse dalla morte in base a statistiche proprie del Gruppo, sono state considerate delle frequenze annue tra il 2,5 ed il 15%;
  • Per le probabilità di anticipazione si è presupposto un valore anno per anno pari al 2%.

Viene di seguito riportata un'analisi qualitativa della sensitività per le assunzioni significative al 31 dicembre 2016:

Gruppo Trevi
Past Service Liability
Tasso annuo di attualizzazione
+0,5% -0,5%
Trevi S.p.A. 3.213 3.494
Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. 1.045 1.093
RCT S.r.l. 563 601
Soilmec S.p.A. 2.174 2.416
Drillmec S.p.A. 1.148 1.257
PSM S.r.l. 889 985
Trevi Energy S.p.A. 22 22
Petreven S.p.A. 219 246
Past Service Liability
Tasso di inflazione
+0,25% -0,25%
Trevi S.p.A. 3.390 3.308
Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. 1.059 1.061
RCT S.r.l. 586 461
Soilmec S.p.A. 2.326 2.255
Drillmec S.p.A. 1.216 1.185
PSM S.r.l. 959 931
Trevi Energy S.p.A. 22 22
Petreven S.p.A. 236 227
Past Service Liability
Tasso annuo di turnover
+2,00% -2,00%
Trevi S.p.A. 3.324 3.384
Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. 1.059 1.080
RCT S.r.l. 576 588
Soilmec S.p.A. 2.261 2.325
Drillmec S.p.A. 1.189 1.215
PSM S.r.l. 912 965
Trevi Energy S.p.A. 22 22
Petreven S.p.A. 227 238

(19) Altre passività a lungo termine

Ammontano a 127 migliaia di Euro, con un incremento rispetto all'esercizio precedente pari a 324 migliaia di Euro.

PASSIVITA' CORRENTI

Ammontano a 1.072.894 migliaia di Euro, in aumento di 196.563 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Diamo qui di seguito la consistenza della variazione delle varie voci:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Finanziamenti a breve termine (debiti verso banche) 515.935 193.683 322.252
Scoperti di conto corrente 7.424 6.369 1.055
Anticipi commerciali 76.653 95.066 (18.414)
Sub-totale finanziamenti a breve 600.012 295.119 304.894
Debiti verso società di leasing 6.610 7.232 (622)
Debiti verso altri finanziatori 33.425 26.880 6.545
Sub-totale debiti verso altri finanziatori 40.035 34.112 5.924
Strumenti derivati a breve termine 447 0 447
Sub-totale Strumenti Derivati a breve 447 0 447
Debiti verso fornitori 257.605 357.310 (99.705)
Acconti 66.769 73.350 (6.581)
Importi dovuti ai committenti 16.550 35.590 (19.040)
Debiti verso imprese collegate 2.968 3.232 (264)
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 8.787 6.650 2.136
Ratei e risconti passivi 3.030 4.635 (1.605)
Altri debiti 23.566 24.790 (1.224)
Debiti verso Erario per I.V.A 9.360 10.376 (1.016)
Fondi a Breve Termine 13.891 1.970 11.921
Sub-totale altre passività a breve termine 402.526 517.903 (115.377)
Passività fiscali per imposte correnti 29.874 29.198 676
Sub-totale passività fiscali per imposte correnti 29.874 29.198 676
TOTALE 1.072.894 876.331 196.563

(20) Debiti verso fornitori ed acconti: ripartizione per area geografica e valuta

Si registra un decremento dei debiti verso fornitori al 31 dicembre 2016 (pari a circa 99,7 milioni di Euro) rispetto al corrispondente saldo al 31 dicembre 2015 (357 milioni di Euro).

La ripartizione per area geografica dei debiti verso fornitori ed acconti a breve termine risulta essere la seguente:

31/12/2016 Italia Europa
(esclusa
Italia)
U.S.A. e
Canada
America Latina Africa Medio
Oriente
ed Asia
Estremo
Oriente
Resto del
mondo
Totale
Fornitori 142.085 13.318 14.500 22.121 10.156 47.637 6.728 1.059 257.604
Acconti 669 2.594 7.077 17.452 25.969 10.360 2.498 151 66.770
Importi dovuti ai committenti 1.229 0 4.167 0 11.027 126 0 0 16.550
Debiti verso collegate 2.123 626 0 19 0 200 0 0 2.968
TOTALE 146.107 16.538 25.744 39.592 47.152 58.323 9.226 1.209 343.892
31/12/2015 Italia Europa
(esclusa
Italia)
U.S.A. e
Canada
America Latina Africa Medio
Oriente
ed Asia
Estremo
Oriente
Resto del
mondo
Totale
Fornitori 172.011 17.967 42.591 40.537 17.092 57.160 7.281 2.670 357.310
Acconti 933 6.394 4.095 16.881 23.474 6.142 14.801 628 73.350
Importi dovuti ai committenti 650 0 2.896 1.616 14.975 708 14.746 0 35.590
Debiti verso collegate 2.481 530 0 21 0 170 30 0 3.232
TOTALE 176.075 24.891 49.582 59.055 55.542 64.180 36.858 3.299 469.482

La tabella sottostante riporta la ripartizione per valuta dei debiti verso fornitori:

Valuta 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Euro 156.056 180.815 (24.759)
Dollaro Americano 31.920 102.371 (70.451)
Dirham Emirati Arabi 21.605 16.130 5.475
Naira Nigeriana 127 3.000 (2.873)
Altre 47.896 54.993 (7.098)
Totale 257.604 357.310 (99.706)

Debiti commerciali ed altre passività a breve termine:

Importo dovuto ai committenti:

La voce Importo dovuto ai committenti, per un importo pari a 16.550 migliaia di Euro, espone i lavori in corso su ordinazione al netto degli acconti relativi; tale analisi viene effettuata commessa per commessa: qualora il differenziale risulti positivo (per effetto di lavori in corso superiori all'importo degli acconti), lo sbilancio è classificato tra le attività correnti nella voce "crediti commerciali verso clienti" come importo dovuto dai committenti; qualora invece tale differenziale risulti negativo, lo sbilancio viene classificato tra le passività correnti nella voce "altri debiti" quale importo dovuto ai committenti.

Debiti verso imprese collegate:

I debiti verso imprese collegate ammontanti a 2.968 migliaia di Euro si riferiscono quasi interamente ai debiti di natura commerciale della controllata Trevi S.p.A. nei confronti di consorzi, si rimanda per il dettaglio di questi valori alla Nota (35) – Rapporti con entità correlate.

Debiti verso l'Erario per I.V.A.

I debiti verso Erario per I.V.A. decrementati rispetto al saldo esposto al 31 dicembre 2015 (10.376 migliaia di Euro) di circa 1.016 migliaia di Euro, ammontano al 31 dicembre 2016 a 9.360 migliaia di Euro.

Altri debiti:

Nella voce "Altri debiti" sono principalmente ricompresi:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Debiti verso dipendenti 18.961 17.784 1.177
Importi dovuti ai committenti 16.550 35.590 (19.040)
Altri 4.605 7.006 (2.401)
TOTALE 40.116 60.380 (20.264)

I debiti verso dipendenti sono relativi ai salari e stipendi del mese di dicembre 2016 ed agli accantonamenti per ferie maturate e non godute.

Ratei e risconti:

I Ratei e risconti passivi ammontano al 31 dicembre 2016 a 3.031 migliaia di Euro. Tale voce risulta così composta:

Ratei passivi

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Ratei su premi assicurativi 52 350 (298)
Altri ratei passivi 1.877 2.790 (913)
TOTALE 1.929 3.140 (1.211)

Risconti passivi

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Risconti per interessi LL.Sabatini e Ossola 94 65 29
Risconti su noleggi 41 63 (22)
Altri risconti passivi 967 1.367 (400)
TOTALE 1.102 1.495 (393)

(21) Passività fiscali per imposte correnti:

I Debiti tributari ammontano al 31 dicembre 2016 a 29.874 migliaia di Euro e risultano così composti:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Debiti verso Erario per imposte dirette 18.796 19.144 (349)
Altri 11.078 10.054 1.024
TOTALE 29.874 29.198 676

(22) Finanziamenti a breve termine:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Scoperti di conto corrente 7.424 6.369 1.055
Anticipi commerciali 76.653 95.066 (18.414)
Debiti verso banche 111.448 95.841 15.607
Quota dei mutui e finanziamenti scadenti entro i dodici mesi 404.487 97.842 306.645
TOTALE 600.012 295.119 304.894

I finanziamenti in ammortamento di importo significativo in corso relativi al Gruppo sono i seguenti:

  • Il finanziamento a tasso variabile di originali Euro 50.000.000 ammonta a residui Euro 28.000.000; tale finanziamento è rimborsabile in 20 rate trimestrali con scadenza dell'ultima rata in data 03/11/2020. Il tasso d'interesse applicato è Euribor più spread;
  • Il finanziamento a tasso variabile di originali Euro 40.000.000 ammonta a residui Euro 20.000.000; tale finanziamento è rimborsabile 10 rate semestrali con scadenza dell'ultima rata in data 30/06/2019. Il tasso d'interesse applicato è Euribor più spread;
  • Il finanziamento a tasso variabile di originali Euro 50.000.000 ammonta a residui Euro 38.061.704; tale finanziamento è rimborsabile in 8 rate semestrali con scadenza dell'ultima rata in data 05/12/2019. Il tasso d'interesse applicato è Euribor più spread;
  • Il finanziamento a tasso variabile di originali Euro 30.000.000 ammonta a residui Euro 18.000.000; tale finanziamento è rimborsabile in 10 rate semestrali con scadenza dell'ultima rata in data 23/12/2019. Il tasso d'interesse applicato è Euribor più spread;
  • Il finanziamento a tasso variabile di originali Euro 20.000.000 ammonta a residui Euro 14.000.000; tale finanziamento è rimborsabile in 10 rate semestrali con scadenza dell'ultima rata in data 11/05/2020. Il tasso d'interesse applicato è Euribor più spread;

  • Il finanziamento a tasso variabile di originali Euro 20.000.000 ammonta a residui Euro 11.552.253; tale finanziamento è rimborsabile in 7 rate semestrali con scadenza dell'ultima rata in data 31/12/2018. Il tasso d'interesse applicato è Euribor più spread;

  • Il finanziamento a tasso variabile di originali Euro 30.000.000 ammonta a residui Euro 26.250.000; tale finanziamento è rimborsabile in 8 rate semestrali con scadenza dell'ultima rata in data 19/06/2020. Il tasso d'interesse applicato è Euribor più spread;
  • Il finanziamento a tasso variabile di originali Euro 40.000.000 ammonta a residui Euro 40.000.000; tale finanziamento è rimborsabile in 14 rate semestrali con scadenza dell'ultima rata in data 19/06/2025. Il tasso d'interesse applicato è Euribor più spread;
  • Il finanziamento a tasso variabile di originali Euro 20.000.000 ammonta a residui Euro 15.110.782; di cui Euro 10.148.060 a lungo termine, tale finanziamento è rimborsabile in 8 rate semestrali con scadenza dell'ultima rata in data 23/07/2019. Il tasso d'interesse applicato è Euribor più spread.

Inoltre il Gruppo Trevi, oltre a quanto sopra descritto, ha in essere al 31/12/2016 finanziamenti di importo significativo rimborsabili attraverso un'unica soluzione a scadenza pari a 211,6 milioni di Euro incluso il prestito obbligazionario "Minibond 2014-2019".

Si segnala che taluni finanziamenti sono garantiti dal rispetto di determinati indici "covenants" calcolati sul bilancio consolidato costituiti da:

  • Posizione Finanziaria Netta / EBITDA: indicatore di indebitamento, calcolato dal rapporto tra indebitamento finanziario netto e EBITDA;
  • Posizione Finanziaria Netta / Patrimonio Netto: indicatore di indebitamento, calcolato dal rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto.

Il prestito obbligazionario "Minibond 2014-2019" riporta, oltre ai precedenti, un ulteriore indice "covenant" calcolato sul bilancio consolidato:

EBITDA / Net Financial Charges: indicatore di incidenza costi per interessi passivi, calcolato dal rapporto tra EBITDA e interessi passivi.

È previsto un periodo di Cure Period per far fronte all'eventuale mancato rispetto di detti covenants; il perdurare di detto stato oltre il Cure Period dà la facoltà agli istituti eroganti i finanziamenti in questione di chiedere la rinegoziazione delle condizioni o il rimborso anticipato del finanziamento.

Come già precedentemente dettagliato, nell'esercizio sono state riclassificati tra i finanziamenti a breve termine i finanziamenti bancari con previsioni di covenants a seguito del mancato rispetto di parametri finanziari al 31 dicembre 2016, per i quali le banche hanno concesso dopo la data di chiusura contabile del 31 dicembre 2016 un waiver contrattuale sulla rilevazione di tali parametri al 31 dicembre 2016. Si rimanda nel dettaglio, a quanto già descritto nel paragrafo "Criteri generali di redazione".

(23) Debiti verso società di leasing e altri finanziatori:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Debiti verso società di leasing 6.610 7.232 (622)
Debiti verso altri finanziatori 33.425 26.880 6.545
TOTALE 40.035 34.112 5.924

I debiti verso società di leasing si riferiscono alle quote capitali delle rate in scadenza entro 12 mesi. I debiti verso altri finanziatori comprendono principalmente 21.444 migliaia di Euro relativi a Drillmec S.p.A., 7.260 migliaia di Euro relativi a Trevi S.p.A., 3.982 migliaia di Euro relativi a Soilmec S.p.A.

(24) Strumenti finanziari derivati a breve termine:

Al 31 dicembre 2016 sono presenti 447 migliaia di euro di strumenti finanziari derivati a breve termine

(25) Fondi a breve termine:

I fondi classificati a breve termine al 31 dicembre 2016 ammontano a 13.890 migliaia di Euro (1.970 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015). Gli importi più significativi di tale saldo sono ascrivibili prevalentemente a Swissboring per 9.546 migliaia di Euro, Drillmec Inc. per 2.277 migliaia di Euro, Trevi Icos South per 1.423 migliaia di Euro.

Posizione Finanziaria Netta

Si riporta il dettaglio dell'Indebitamento Finanziario Netto

Note 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
A Cassa (13) 1.427 1.122 305
B Altre disponibilità liquide (13) 299.706 295.739 3.968
C Titoli detenuti per la negoziazione (12) 0 0 0
D Liquidità (A+B+C) 301.133 296.861 4.273
E Crediti finanziari correnti (12) (24) 0 2.295 (2.295)
F Debiti bancari correnti (22) 195.525 197.276 (1.752)
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (22) 404.487 97.842 306.645
H Altri debiti finanziari correnti (23) 40.481 34.111 6.370
I Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) 640.493 329.230 311.263
J Indebitamento finanziario corrente netto (I-E-D) 339.360 30.074 309.286
K Debiti bancari non correnti (15) 62.797 338.240 (275.443)
L Altri debiti non correnti (15) 38.725 51.866 (13.141)
M Indebitamento finanziario non corrente (K+L+M) 101.522 390.106 (288.584)
N Indebitamento finanziario netto (J+M) 440.882 420.180 20.703

IMPEGNI:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Garanzie prestate a istituti di credito e terzi 939.430 799.230 140.200
Garanzie prestate a compagnie assicurative 15.164 37.501 (22.337)
Canoni noleggio a scadere 54.645 64.917 (10.272)
Beni di terzi in deposito 20.205 20.194 12
Beni presso terzi 23.454 19.298 4.156
TOTALE 1.052.897 941.138 111.759

Garanzie prestate a istituti di credito

La voce include le garanzie emesse da società del Gruppo a favore di terzi, a garanzia dei lavori eseguiti e della corretta e puntuale fornitura di nostre attrezzature.

Garanzie prestate a compagnie assicurative

Al 31 dicembre 2016, la voce ammonta a 15.164 migliaia di Euro, con un decremento rispetto all'esercizio precedente di 22.337 migliaia di Euro.

Canoni noleggio a scadere

L'ammontare di tali garanzie è pari a 54.645 migliaia di Euro e si riferisce alla sommatoria dei canoni futuri dei contratti di leasing operativo.

Di seguito si fornisce il dettaglio temporale dei canoni a scadere:

Descrizione Entro 12 mesi Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Canoni noleggio a scadere 20.350 34.295 -

I canoni dei contratti di noleggio in oggetto sono soggetti ad indicizzazione basata sull'EURIBOR di riferimento.

Beni di terzi in deposito

L'ammontare dei beni di terzi in giacenza presso le società del Gruppo Trevi è pari a 20.205 migliaia di Euro.

Beni presso terzi

Tale ammontare è pari a 23.454 migliaia di Euro.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO

Vengono di seguito forniti alcuni dettagli ed informazioni relative al conto economico consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016. Per un'analisi più dettagliata dell'andamento dell'esercizio si rimanda a quanto detto nella Relazione sulla Gestione.

RICAVI OPERATIVI

(26) Ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizio e altri ricavi

Ammontano a 1.080.524 migliaia di Euro contro 1.342.302 migliaia di Euro del 2015 con un decremento pari a 261.778 migliaia di Euro (-19,5%). Il Gruppo opera in diversi settori di attività ed in diverse aree geografiche.

La ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi e degli altri ricavi è la seguente:

Area geografica 31/12/2016 % 31/12/2015 % Variazioni
Italia 65.859 6,1% 73.894 5,5% (8.035)
Europa (esclusa Italia) 83.069 7,7% 73.548 5,5% 9.521
U.S.A. e Canada 115.143 10,7% 136.238 10,1% (21.094)
America Latina 215.733 20,0% 319.532 23,8% (103.799)
Africa 179.963 16,7% 291.554 21,7% (111.591)
Medio Oriente e Asia 327.345 30,3% 370.007 27,6% (42.661)
Estremo Oriente e Resto del Mondo 93.412 8,6% 77.529 5,8% 15.882
RICAVI TOTALI 1.080.524 100% 1.342.302 100% (261.778)

In Medioriente ed Asia il peggioramento è ascrivibile alla conclusione di alcuni contratti del settore Oil&Gas.

Il fatturato negli Stati Uniti decresce rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente; il calo è attribuibile prevalentemente al completamento di alcune commesse del settore Fondazioni.

In riferimento all'area Sudamericana, si registra un effetto complessivo decrementativo imputabile principalmente al settore Oil&Gas.

In Africa, l'andamento dei ricavi è in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, la variazione è imputabile prevalentemente alla cessazione di alcuni contratti del settore Oil&Gas in tale area. Estremo Oriente e Oceania si registra un incremento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Viene qui di seguito evidenziata la ripartizione dei ricavi fra i settori principali di attività del Gruppo:

31/12/2016 % 31/12/2015 % Variazioni Var.%
Macchinari per perforazioni pozzi di petrolio, gas ed acqua 158.468 15% 403.540 30% (245.072) -60,7%
Attività di perforazione 115.953 11% 146.216 11% (30.264) -20,7%
Elisioni e rettifiche Interdivisionali (1.277) (2.132) 855
Sub-Totale Settore Oil&Gas 273.144 25% 547.625 41% (274.481) -50,1%
Lavori speciali di fondazioni 611.968 57% 591.451 44% 20.517 3,5%
Produzione macchinari speciali per fondazioni 238.851 22% 251.989 19% (13.137) -5,2%
Elisioni e rettifiche Interdivisionali (21.218) (16.938) (4.280)
Sub-Totale Settore Fondazioni (Core Business) 829.601 77% 826.501 62% 3.100 0,4%
Capogruppo 26.581 26.742 (161) -0,6%
Elisioni interdivisionali e con la Capogruppo (48.803) (58.566) 9.763
GRUPPO TREVI 1.080.524 100% 1.342.302 100% (261.778) -19,5%

Altri ricavi operativi

Gli "Altri ricavi e Proventi" ammontano a 46.342 migliaia di Euro e risultano in aumento di 6.639 migliaia di

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazione
Contributi in conto esercizio 244 296 (53)
Recuperi spese e riaddebiti a Consorzi 29.380 24.589 4.791
Rilascio fondi 47 0 47
Vendite di ricambi 2.637 2.720 (83)
Plusvalenze da alienazione di beni strumentali 744 9.194 (8.451)
Risarcimento danni 3.537 143 3.394
Affitti attivi 896 3.309 (2.412)
Sopravvenienze attive 2.139 791 1.348
Altri 7.465 5.300 2.165
Totale 47.088 46.342 747

Euro rispetto all'esercizio precedente. La voce è così composta:

Si rilevano nell'esercizio 2016 "Recuperi di spese e riaddebiti a Consorzi" per 29.380 migliaia di Euro, in aumento rispetto all'anno precedente di 4.791 migliaia di Euro; le "Vendite di ricambi" si assestano a 2.637 migliaia di Euro; le "Plusvalenze da alienazione a terzi di beni strumentali" ammontano a 744 migliaia di Euro contro 9.194 migliaia di Euro del precedente esercizio; le "Sopravvenienze attive" ammontano a 2.139 migliaia di Euro e si riferiscono principalmente a Drillmec S.p.A. per 1.357 migliaia di Euro, Drillmec Inc. per 213 migliaia di Euro, Trevi S.p.A. per 345 migliaia di Euro e Soilmec S.p.A. per 154 migliaia di Euro.

Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni

La voce incrementi di immobilizzazioni per lavori interni ammonta al 31 dicembre 2016 a 7.922 migliaia di Euro e registra un decremento di Euro 14.861 migliaia rispetto al saldo esposto al 31 dicembre 2015.

COSTI DELLA PRODUZIONE

I costi della produzione ammontano complessivamente a 1.187.420 migliaia di Euro contro i 1.456.249 migliaia di Euro del precedente esercizio, con un decremento di 268.830 migliaia di Euro; di seguito si analizzano le principali voci.

(27) Costi del personale:

Ammontano a 243.556 migliaia di Euro, in decremento di 20.289 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Salari e stipendi 197.207 215.373 (18.166)
Oneri sociali 33.407 34.706 (1.300)
Trattamento di fine rapporto 605 710 (105)
Trattamento di fine quiescenza 4.591 5.572 (981)
Altri costi 7.746 7.482 263
Totale 243.556 263.844 (20.289)

All'interno della voce sono altresì contabilizzati gli importi relativi alla quota del piano di assegnazione di Stock Grant per il triennio 2016-2018: detti importi sono stati determinati valorizzando per il primo anno (primo su tre del piano) la componente attribuibile in caso di continuità della presenza in azienda del Dirigente pari la 50% del totale del piano (100% di probabilità per i dipendenti in servizio al 31 dicembre 2016).

Non sono state valorizzate al 31 dicembre 2016 le componenti legate agli obiettivi.

L'importo complessivo iscritto è pari a circa 70 migliaia di Euro; il valore dell'azione utilizzato al 31 dicembre 2016 è pari ad Euro 0,981.

L'organico dei dipendenti e la variazione rispetto all'esercizio precedente risulta così determinato:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni Media
Dirigenti 95 97 (2) 95
Impiegati e Quadri 2.416 2.489 (73) 2.425
Operai 4.726 5.281 (555) 4.933
Totale Dipendenti 7.237 7.867 (630) 7.452

(28) Altri costi operativi

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Costi per servizi 326.120 345.403 (19.283)
Costi per godimento beni di terzi 76.398 83.307 (6.909)
Oneri diversi di gestione 19.248 19.736 (488)
Totale 421.766 448.446 (26.680)

Ammontano a 421.766 migliaia di Euro, in diminuzione di 26.680 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, per maggiori dettagli si rimanda alle descrizioni di seguito riportate.

Costi per servizi:

Ammontano a 326.120 migliaia di Euro contro i 345.403 migliaia del 31 dicembre 2015. In questa voce sono principalmente ricompresi:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Lavorazioni esterne 20.849 39.798 (18.950)
Assistenza tecnica 9.002 14.565 (5.563)
Forza Motrice 1.529 1.702 (173)
Subappalti 88.980 63.650 25.330
Servizi Amministrativi 3.857 4.536 (680)
Spese di Rappresentanza 900 976 (76)
Consulenze tecniche, legali, fiscali e altre 41.209 37.111 4.099
Manutenzioni e riparazioni 24.444 20.251 4.193
Assicurazioni 15.091 14.420 671
Spese di spedizione, doganali e trasporti 37.029 62.005 (24.976)
Spese per energia, telefoniche, gas, acqua e postali 6.587 7.568 (981)
Provvigioni ed oneri accessori 11.575 12.779 (1.204)
Spese di vitto, alloggio e viaggi 22.964 26.029 (3.065)
Pubblicità e promozioni 2.675 4.887 (2.213)
Servizi bancari 14.766 9.155 5.611
Quota costi consortili 11.000 12.719 (1.720)
Altre spese per prestazioni di servizi 13.664 13.251 412
Totale 326.120 345.403 (19.283)

I costi per servizi sono diminuiti del 5,7% rispetto l'esercizio precedente, con un decremento di 19.647 migliaia di Euro.

Costi per godimento beni di terzi:

Ammontano a 76.398 migliaia di Euro, in diminuzione di 6.908 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. La voce si riferisce principalmente:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Noleggi di attrezzature 63.139 68.455 (5.316)
Affitti passivi 13.260 14.852 (1.591)
Totale 76.398 83.307 (6.908)

La voce "noleggi di attrezzature" comprende i costi per noleggi operativi delle commesse in corso.

Oneri diversi di gestione:

Ammontano a 19.248 migliaia di Euro, in decremento di 488 migliaia di Euro rispetto all'esercizi precedente. La loro composizione è la seguente:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Imposte e tasse non sul reddito 11.607 12.680 (1.073)
Minusvalenze ordinarie da alienazione cespiti 3.421 2.802 619
Sopravvenienze passive 2.358 2.037 321
Altri oneri diversi 1.862 2.217 (355)
Totale 19.248 19.736 (488)

Le imposte e tasse non sul reddito sono dovute principalmente alle società operanti in America Latina.

(29) Accantonamenti e svalutazioni:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Accantonamenti per rischi 13.842 20.886 (7.044)
Accantonamenti per crediti 26.933 12.846 14.087
Svalutazioni 11.911 - 11.911
Perdite su crediti 374 27 347
Totale 53.061 33.759 19.302

Accantonamenti per rischi:

Ammontano a 13.842 migliaia di Euro e si riferiscono principalmente ad accantonamenti relativi al fondo garanzia prodotti, vertenze legali e rischi contrattuali.

Accantonamenti per crediti compresi nell'attivo circolante:

L'importo, pari a 26.933 migliaia di Euro, si riferisce quasi esclusivamente all'accantonamento per rischi su crediti commerciali di dubbio realizzo delle singole società controllate.

(30) Proventi finanziari:

La voce risulta così composta:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Interessi su crediti verso banche 839 147 692
Interessi su crediti verso la clientela 347 614 (267)
Altri proventi finanziari 1.313 998 316
Totale 2.499 1.759 740

(31) Costi finanziari:

La voce risulta così composta:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Interessi su debiti verso banche 17.672 18.650 (977)
Spese e commissioni bancarie 3.906 4.785 (878)
Interessi passivi su mutui 2.524 2.415 109
Interessi verso società di leasing 1.775 1.471 304
Sconti bancari 831 1.914 (1.082)
Interessi su debiti verso altri finanziatori 2.760 2.125 634
Totale 29.469 31.359 (1.891)

L'incremento della voce interessi su debiti verso banche e interessi passivi su mutui è da ascrivere all'incremento dei differenziali di tasso applicati su finanziamenti a breve termine dagli istituti di credito.

(32) Utili / (Perdite) su cambi derivanti da transazioni in valuta estera:

Al 31 dicembre 2016, le differenze di cambio nette ammontano ad un importo negativo pari a -13.158 migliaia di Euro e si originano principalmente a seguito del pagamento e dell'incasso di debiti e crediti in valuta estera e dalla rivalutazione del dollaro americano sull'Euro. Si riporta di seguito la composizione di tale voce:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Differenza cambio attive realizzate 34.410 41.352 (6.942)
Differenza cambio passive realizzate (46.111) (42.219) (3.892)
Sub-Totale utili/(perdite) realizzate (11.701) (867) (10.834)
Differenza cambio attive non realizzate 44.156 90.096 (45.939)
Differenza cambio passive non realizzate (45.614) (102.972) 57.359
Sub-Totale utili/(perdite) non realizzate (1.457) (12.877) 11.420
Utile/perdita per differenze cambio (13.158) (13.744) 586

(33) Imposte sul reddito dell'esercizio:

Le imposte nette del periodo evidenziano un effetto netto negativo pari a 5.997 migliaia di Euro e risultano

così composte:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Imposte correnti:
- I.R.A.P. 1.515 875 640
- Imposte sul reddito 15.669 4.443 11.225
Imposte differite 1.853 28.010 (26.157)
Imposte anticipate (13.021) (49.637) 36.616
Totale 6.016 (16.309) 22.325

Le imposte sul reddito dell'esercizio riguardano la stima delle imposte dirette dovute per l'esercizio, calcolate sulla base del reddito imponibile delle singole società del Gruppo consolidate.

Le imposte per le società estere sono calcolate secondo le aliquote vigenti nei rispettivi paesi.

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Utile del periodo prima delle imposte e dei terzi (78.286) (126.218) 83.833
I.R.E.S. società italiane (2.647) (4.131) 1.484
Imposte differite società italiane e scritture di consolidamento (7.857) 8.582 (16.440)
Imposte complessive correnti e differite sul reddito società
estere
7.237 (20.321) 27.559
I.R.A.P. 1.515 1.204 311
Imposte pagate all'estero 2.407 406 2.000
Differenze imposte esercizi precedenti I.R.E.S. 5.361 (2.049) 7.410
Imposte sul reddito riportate nel conto economico
consolidato
6.016 (16.309) 22.325

(34) Utile del Gruppo per azione:

Le assunzioni base per la determinazione dell'utile base e diluito sono le seguenti:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015
A Utile netto del periodo (migliaia di Euro) (86.400) (115.187)
B Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione dell'utile base per azione 164.579.265 164.579.265
C Utile per azione base: (A*1000)/B (0,5250) (0,6999)
D Utile netto rettificato per dilution analysis (migliaia di Euro) (86.400) (115.187)
E Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione dell'utile diluito per azione 164.579.265 164.579.265
F Utile per azione diluito: (D*1000)/E (0,5250) (0,6999)

(35) Rapporti con entità correlate:

I rapporti del Gruppo TREVI con entità correlate sono costituiti principalmente dai rapporti commerciali della controllata Trevi S.p.A. verso i propri consorzi, regolati a condizioni di mercato.

Gli importi più significativi di tali crediti a lungo termine al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015, sono di seguito esposti:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Porto Messina S.c.a.r.l. 720 720 0
Filippella S.c.a.r.l. 225 225 0
Pescara Park S.r.l. 1.458 1.309 149
Altri 260 991 (731)
TOTALE 2.662 3.245 (582)

Gli importi più significativi dei crediti commerciali a breve termine al 31 dicembre 2016 ed al 31 dicembre 2015, compresi all'interno della voce "Crediti commerciali e altre attività a breve termine", sono di seguito

esposti:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Parcheggi S.p.A. 119 175 (56)
Roma Park S.r.l. 561 493 67
Parma Park S.r.l. 718 957 (239)
Sofitre S.r.l. 1.383 339 1.044
T-Power 0 56 (56)
Sub-totale 2.781 2.020 760
Porto di Messina S.c.a.r.l. 745 742 3
Consorzio Principe Amedeo 314 314 0
Consorzio Trevi Adanti 6 5 1
Nuova Darsena S.c.a.r.l. 2.281 3.245 (965)
Trevi S.G.F. Inc. per Napoli 1.962 1.986 (24)
Arge Baugrube Q110 331 331 0
Trevi Park PLC 165 165 0
Altri 1.957 1.125 832
Sub-totale 7.759 7.913 (153)
TOTALE 10.540 9.933 607
% sui crediti commerciali consolidati 2,5% 1,7% 0,8%

I ricavi realizzati dal Gruppo verso tali società sono di seguito esposti:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Roma Park S.r.l. 30 0 30
Parcheggi S.p.A. 262 321 (58)
Sofitre S.r.l. 1.363 916 447
T-Power 0 135 (135)
Sub-totale 1.656 1.372 284
Hercules Foundation AB 2.808 589 2.219
Nuova Darsena 2.779 3.338 (559)
Trevi S.G.F. Inc. S.c.a.r.l. 0 87 (87)
Altri 1.836 2.295 (459)
Sub-totale 7.423 6.308 1.114
TOTALE 9.078 7.680 1.398
% su ricavi delle vendite e prestazioni consolidati 0,8% 0,6% 0,3%

Gli importi più significativi dei debiti verso società correlate al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015, compresi all'interno della voce "Debiti commerciali e altre passività a breve termine", sono di seguito esposti:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Parcheggi S.p.A. 14 0 14
IFC Ltd 30 30 0
Sofitre S.r.l. 1 1 0
Sub-totale 45 30 14
Principe Amedeo 131 122 9
Trevi Adanti 5 4 1
So.Co.Via S.c.r.l. 100 100 0
Nuova Darsena S.c.a.r.l. 1.818 2.000 (182)
Porto di Messina S.c.a.rl. 10 0 10
Trevi S.G.F. Inc. S.c.a.r.l. 14 25 (11)
Dach-Arghe Markt Leipzig 517 517 0
Trevi Park PLC 100 100 0
Altri 227 332 (105)
Sub-totale 2.923 3.201 (278)
TOTALE 2.968 3.231 (263)
% sui debiti commerciali consolidati 0,9% 0,7% 0,1%

I costi sostenuti dal Gruppo verso tali società correlate sono di seguito esposti:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Roma Park S.r.l. 0 1 (1)
Sofitre S.r.l. 62 81 (18)
Sub-totale 62 82 (19)
Porto di Messina S.c.a.r.l. 35 31 5
Trevi S.G.F. Inc. S.c.a.r.l. 13 3 10
Nuova Darsena S.c.a.r.l. 11.023 10.161 862
So.co.Via. S.c.a.r.l. 0 2.623 (2.623)
Altri 6 200 (194)
Sub-totale 11.077 13.018 (1.940)
TOTALE 11.140 13.100 (1.960)
% sui consumi di materie prime e servizi esterni consolidati 1,4% 1,2% 0,2%

Oltre a quanto già evidenziato nell'informativa relativa alle acquisizioni del periodo, come si evince dalle tabelle sopraesposte, il Gruppo Trevi ha in essere rapporti modesti con le società facenti capo a Sofitre S.r.l., società controllata al 100% dalla famiglia Trevisani. Le transazioni con società del Gruppo Sofitre (qualificabili per il Gruppo TREVI come società sottoposte al comune controllo da parte della famiglia Trevisani), avvenute nel corso del 2016 a normali condizioni di mercato, sono sintetizzate nella tabella sopraesposta, dalla quale emerge anche la trascurabile incidenza sui dati consolidati di Gruppo.

Infine, si segnala che non sono avvenuti rapporti economici tra le società del Gruppo TREVI e la TREVI Holding S.E., controllante della TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A.

(36) Informativa settoriale

Al fine della presentazione di un'informativa economica, patrimoniale e finanziaria per settore (Segment reporting) il Gruppo ha identificato, quale schema primario di presentazione dei dati settoriali, la distinzione per settore di attività. Tale rappresentazione riflette l'organizzazione del business del Gruppo e la struttura del reporting interno, sulla base della considerazione che i rischi ed i benefici sono influenzati dai settori di attività in cui il Gruppo opera.

Il management monitora separatamente i risultati operativi delle sue unità di business allo scopo di prendere decisioni in merito all'allocazione delle risorse ed alla valutazione delle performance. La performance del settore è valutata sulla base dell'utile o perdita operativa che in certi aspetti, come riportato nelle tabelle che seguono, è misurato in modo diverso dall'utile o perdita operativa nel bilancio consolidato.

Quale informativa settoriale secondaria, vengono monitorati dal management i soli ricavi per area geografica; per maggiori dettagli si rimanda alla premessa delle note esplicative ed integrative.

Si riportano di seguito i dati patrimoniali ed economici settoriali al 31 dicembre 2016, rinviando a quanto riportato nella Relazione sulla gestione per un commento sull'andamento economico registrato dai due Settori.

Settore Fondazioni (Core Business)

Sintesi patrimoniale

(In migliaia di Euro)

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
A) Immobilizzazioni 273.790 327.469 (53.679)
B) Capitale d'esercizio netto
- Rimanenze 287.275 263.629 23.646
- Crediti commerciali 324.148 325.672 (1.524)
-
Debiti commerciali (-)
(253.612) (222.107) (31.504)
-
Acconti (-)
(114.004) (77.655) (36.349)
-
Altre attività (passività)
(9.332) 6.546 (15.877)
234.476 296.084 (61.609)
C) Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) 508.266 623.553 (115.287)
D) Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) (16.822) (17.409) 586
E) CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D) 491.444 606.143 (114.700)
Finanziato da:
F) Patrimonio Netto di Gruppo 363.953 385.270 (21.317)
G) Capitale e riserve di terzi 10.468 13.971 (3.503)
H) Posizione Finanziaria Netta 117.023 206.903 (89.880)
I) TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (F+G+H) 491.444 606.143 (114.700)

Settore Oil&Gas

Sintesi patrimoniale

(In migliaia di Euro)

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
A) Immobilizzazioni 122.659 141.651 (18.992)
B) Capitale d'esercizio netto
- Rimanenze 217.079 267.907 (50.828)
- Crediti commerciali 127.983 193.962 (65.979)
-
Debiti commerciali (-)
(93.426) (212.216) 118.790
-
Acconti (-)
(23.928) (88.406) 64.479
-
Altre attività (passività)
29.479 44.085 (14.606)
257.187 205.332 51.856
C) Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) 379.846 346.982 32.864
D) Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) (1.817) (2.770) 953
E) CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D) 378.029 344.212 33.817
Finanziato da:
F) Patrimonio Netto di Gruppo 45.275 83.224 (37.949)
G) Capitale e riserve di terzi 940 2.488 (1.548)
H) Posizione Finanziaria Netta 331.814 258.500 73.314
I) TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (F+G+H) 378.029 344.212 33.817

Settore Fondazioni (Core Business)

Sintesi economica

(In migliaia di Euro)

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
RICAVI TOTALI 829.601 826.501 3.100
-di cui interdivisionali 20.352 25.277 (4.925)
Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
semilavorati e finiti
19.021 5.077 13.945
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 6.643 15.943 (9.301)
Altri ricavi operativi 0
VALORE DELLA PRODUZIONE 855.266 847.521 7.744
Consumi di materie prime e servizi esterni 582.230 586.542 (4.312)
Oneri diversi di gestione 10.847 10.286 561
VALORE AGGIUNTO 262.189 250.693 11.495
% sui Ricavi Totali 31,6% 30,3%
Costo del lavoro 165.923 164.371 1.552
MARGINE OPERATIVO LORDO 96.266 86.323 9.943
% sui Ricavi Totali 11,6% 10,4%
Ammortamenti 39.797 43.678 (3.881)
Accantonamenti e Svalutazioni 15.451 5.651 9.799
RISULTATO OPERATIVO 41.018 36.993 4.025
% sui Ricavi Totali 4,9% 4,5%

Settore Oil&Gas

Sintesi economica

(In migliaia di Euro)

31/12/2016 31/12/2015 Variazione
RICAVI TOTALI 273.144 547.625 (274.481)
-di cui interdivisionali 776 598 178
Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
semilavorati e finiti 39.614 (4.073) 43.686
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 1.279 3.838 (2.559)
Altri ricavi operativi 0
VALORE DELLA PRODUZIONE 314.037 547.390 (233.353)
Consumi di materie prime e servizi esterni 257.160 522.611 (265.451)
Oneri diversi di gestione 7.392 7.616 (224)
VALORE AGGIUNTO 49.486 17.164 32.322
% sui Ricavi Totali 18,1% 3,1%
Costo del lavoro 73.350 94.802 (21.452)
MARGINE OPERATIVO LORDO (23.864) (77.638) 53.773
% sui Ricavi Totali -8,7% -14,2%
Ammortamenti 19.333 19.138 196
Accantonamenti e Svalutazioni 36.446 28.028 8.418
RISULTATO OPERATIVO (79.644) (124.803) 45.160
% sui Ricavi Totali -29,2% -22,8%

Si ritiene che il settore primario per identificare l'attività del Gruppo sia la suddivisione per tipologia di attività, mentre per il segmento

secondario si fa riferimento all'area geografica; si rimanda alla relazione sulla gestione per il commento relativo alle sintesi economiche fornite dalla segment information.

Sintesi economica del Gruppo

(In migliaia di Euro)

Settore Fondazioni Settore Oil& TREVI Gruppo
RICAVI TOTALI (Core Business)
829.601
Gas
273.144
Fin.Ind.S.p.A.
26.581
Rettifiche
(48.803)
Trevi
1.080.524
Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di
lavorazione, semilavorati e finiti
19.021 39.614 0 2.284 60.919
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 6.643 1.279 0 (1) 7.922
Altri ricavi operativi 0 0 0 0 0
VALORE DELLA PRODUZIONE 855.266 314.037 26.581 (46.519) 1.149.365
Consumi di materie prime e servizi esterni 582.230 257.160 16.715 (45.216) 810.889
Oneri diversi di gestione 10.847 7.392 557 453 19.248
VALORE AGGIUNTO 262.189 49.486 9.309 (1.755) 319.228
Costo del lavoro 165.923 73.350 4.133 149 243.555
MARGINE OPERATIVO LORDO 96.266 (23.864) 5.176 (1.905) 75.673
Ammortamenti 39.797 19.333 2.106 (570) 60.666
Accantonamenti e Svalutazioni 15.451 36.446 0 1.165 53.061
RISULTATO OPERATIVO 41.018 (79.644) 3.070 (2.499) (38.054)

Sintesi patrimoniale

(In migliaia di Euro

Settore Fondazioni
(Core Business)
Settore Oil&
Gas
TREVI
Fin.Ind.S.p.A. Rettifiche
Gruppo
Trevi
A) Immobilizzazioni 273.790 122.659 222.772 (190.655) 428.567
B) Capitale d'esercizio netto
- Rimanenze 287.275 217.079 0 (3.788) 500.567
- Crediti commerciali 324.148 127.983 36.938 (126.079) 362.990
-
Debiti commerciali (-)
(253.612) (93.426) (47.666) 134.118 (260.586)
-
Acconti (-)
(114.004) (23.928) 0 (3.533) (141.465)
-
Altre attività (passività)
(9.332) 29.479 26.748 6.385 53.280
234.476 257.187 16.020 7.103 514.785
C) Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) 508.266 379.846 238.792 (183.552) 943.352
D) Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) (16.822) (1.817) (1.069) (21) (19.729)
E) CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D) 491.444 378.029 237.723 (183.573) 923.622
Finanziato da:
F) Patrimonio Netto di Gruppo 363.953 45.275 254.660 (191.519) 472.369
G) Capitale e riserve di terzi 10.468 940 0 (1.037) 10.371
H) Posizione Finanziaria Netta 117.023 331.814 (16.937) 8.983 440.882
I) TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (F+G+H) 491.444 378.029 237.723 (183.574) 923.622

La colonna rettifiche a livello di stato patrimoniale comprende per la voce immobilizzazioni l'elisione delle partecipazioni e l'elisione dei crediti finanziari immobilizzati intercompany, per i crediti e debiti commerciali le restanti elisioni intercompany, per il Patrimonio Netto di Gruppo principalmente la contropartita dell'elisione delle partecipazioni.

(38) Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Si evidenzia che alla data odierna, in relazione ai covenant non rispettati al 31 dicembre 2016 di cui sopra, sono state ricevute lettere di waiver da tutti gli istituti finanziari interessati; l'Assemblea degli Obbligazionisti, riunita in data 10 marzo 2017, ha deliberato all'unanimità a favore della concessione del waiver sui covenants contenuti nel Regolamento del Prestito Obbligazionario. Si rinvia al paragrafo "Criteri generali di redazione" della Nota Integrativa per maggiori dettagli in merito.

In data 21 marzo 2017 la società Nuova Darsena S.c.a.r.l., partecipata al 51% dalla controllata Trevi S.p.A., ha ricevuto un avviso di accertamento IVA per l'anno 2013; la potenziale passività è stata valutata, anche con il supporto dei nostri consulenti fiscali e legali, come remota.

Compensi ad Amministratori e Sindaci

Qui di seguito si indica l'ammontare dei compensi spettanti agli Amministratori e ai Sindaci della Capogruppo per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento:

Emolumenti per Altri
Nominativo Società Carica la carica compensi
(Euro/000) (Euro/000)
Davide Trevisani TREVI - Fin. Ind. S.p.A. Presidente e Amministratore Delegato 320
Trevi S.p.A. Consigliere d'Amministrazione 120
Drillmec S.p.A. Consigliere d'Amministrazione 40
Trevi Energy S.p.A. Consigliere d'Amministrazione 10
Soilmec S.p.A. Consigliere d'Amministrazione 65
Petreven S.p.A. Consigliere d'Amministrazione 30
Gianluigi Trevisani Trevi Finanziaria Vice Presidente Esecutivo 315
Trevi S.p.A. Consigliere d'Amministrazione 120
Drillmec S.p.A. Consigliere d'Amministrazione 40
Trevi Energy S.p.A. Consigliere d'Amministrazione 10
Soilmec S.p.A. Consigliere d'Amministrazione 65
Petreven S.p.A. Consigliere d'Amministrazione 30
Cesare Trevisani Trevi Finanziaria Vice Presidente 100 123
Trevi S.p.A. Presidente del Consiglio di Amministrazione e
Amministratore Delegato
140
Soilmec S.p.A. Consigliere d'Amministrazione 65
Drillmec S.p.A. Consigliere d'Amministrazione 40
Trevi Energy S.p.A. Presidente del Consiglio di Amministrazione e
Amministratore Delegato
10
Petreven S.p.A. Presidente del Consiglio di Amministrazione e
Amministratore Delegato
75
Simone Trevisani Trevi Finanziaria Consigliere d'Amministrazione Esecutivo 40 150
Trevi S.p.A. Consigliere d'Amministrazione 30
Drillmec S.p.A. Amministratore Delegato 135
Soilmec S.p.A. Vice Presidente Esecutivo 125
P.S.M. S.r.l. Consigliere d'Amministrazione 10
Trevi Energy S.p.A. Vice Presidente Esecutivo 10
Petreven S.p.A. Consigliere d'Amministrazione non Esecutivo 30
Stefano Trevisani Trevi Finanziaria Consigliere d'Amministrazione Esecutivo 40 177
Drillmec S.p.A. Consigliere d'Amministrazione 40
Soilmec S.p.A. Presidente del Consiglio di Amministrazione e
Amministratore Delegato
110
Trevi Energy S.p.A. Vice Presidente Esecutivo 10
Trevi S.p.A. Vice Presidente e Amministratore Delegato 160
Petreven S.p.A. Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione 30
Marta Dassù (**) Trevi Finanziaria Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed
indipendente
40 0
Umberto della Sala
(*)
Trevi Finanziaria Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed
indipendente
40 4
Cristina Finocchi
Mahne
Trevi Finanziaria Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed
indipendente
40 11
Monica Mondardini Trevi Finanziaria Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed
indipendente
40 9
Guido Rivolta (*) Trevi Finanziaria Consigliere d'Amministratore non esecutivo 40 0
Rita Rolli Trevi Finanziaria Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed
indipendente
40 14
Adolfo Leonardi Trevi Finanziaria Sindaco Effettivo 40
RCT S.r.l. 0
Milena Motta Trevi Finanziaria Sindaco Effettivo (Presidente) 50 0
Giancarlo Poletti Trevi Finanziaria Sindaco Effettivo 40
PSM S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale 5 0
TOTALE 2.740 486

(*) Per i Consiglieri Guido Rivolta e Umberto della Sala i compensi sono riversati a CDP Equity S.p.A.

(**)Membro nominato in sede di Assemblea degli Azionisti del 13 maggio 2016

Il presente Consiglio di Amministrazione rimarrà in carica fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.

Corrispettivi di revisione contabile ai sensi dell'art. 160 c. 1-bis n. 303 Legge 262 del 28/12/2005 integrata da D.Lgs. 29/12/2006

In migliaia di Euro) Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Corrispettivi di
competenza
dell'esercizio 2016
Revisione contabile EY S.p.A. Capogruppo 274
EY S.p.A. Società controllate 154
Rete Ernst & Young Società controllate 145
Altri servizi EY S.p.A. Società controllate 8
Ernst & Young Financial-Business Advisory S.p.A. Capogruppo 72
Totale 653

ALLEGATI

I presenti allegati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nelle Note esplicative ed integrative, della quale costituiscono parte integrante.

  • 1 Società assunte nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 con il metodo dell'integrazione globale.
  • 1a Società assunte nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 con il metodo del patrimonio netto.
  • 1b Società e consorzi assunti nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 con il metodo del costo.
  • 2 Organigramma del Gruppo.

Allegato 1 SOCIETA' ASSUNTE NEL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2016 CON IL METODO DELL'INTEGRAZIONE GLOBALE

DENOMINAZIONE
SOCIALE
SEDE LEGALE VALUTA CAPITALE
SOCIALE
QUOTA %
TOTALE
DEL GRUPPO
1 TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. Italia Euro 82.391.632 Capogruppo
2 Soilmec S.p.A. Italia Euro 25.155.000 99,9%
3 Soilmec U.K. Ltd Regno Unito Sterlina inglese 120.000 99,9%
4 Soilmec Japan Co. Ltd Giappone Yen 45.000.000 92,9%
5 Soilmec France S.a.s. Francia Euro 1.100.000 99,9%
6 Drillmec S.p.A. Italia Euro 5.000.000 99,9%
7 Soilmec H.K. Ltd. Hong Kong Euro 44.743 99,9%
8 Drillmec Inc. USA U.S.A. Dollaro U.S.A. 5.000.000 99,8%
9 I.D.T. S.r.l. Rep. di San Marino Euro 25.500 99,9%
10 Pilotes Trevi S.a.c.i.m.s. Argentina Pesos 1.650.000 98,9%
11 Cifuven C.A. Venezuela Bolivares 300.000 99,8%
12 Petreven C.A. Venezuela Bolivares 147.278.091 99,9%
13 Trevi S.p.A. Italia Euro 32.300.000 99,8%
14 R.C.T. S.r.l. Italia Euro 500.000 99,8%
15 Treviicos Corporation U.S.A. Dollaro U.S.A. 23.500 99,8%
16 Trevi Foundations Canada Inc. Canada Dollaro Canadese 10 99,8%
17 Trevi Cimentaciones C.A. Venezuela Bolivares 109.176.000 99,8%
18 Trevi Construction Co. Ltd. Hong Kong Dollaro U.S.A. 2.051.668 99,8%
19 Trevi Foundations Nigeria Ltd. Nigeria Naira 402.554.879 59,9%
20 Trevi Contractors B.V. Olanda Euro 907.600 99,8%
21 Trevi Foundations Philippines Inc. Filippine Pesos Filippino 52.500.000 99,8%
22 Swissboring Overseas Piling Corporation Svizzera Franco Svizzero 100.000 99,8%
23 Swissboring & Co. LLC. Oman Rials Oman 250.000 99,8%
24 Swissboring Qatar WLL Qatar Riyal Qatariano 250.000 99,8%
25 Idt Fzco Emirati Arabi Uniti Dirhams 1.600.000 99,8%
26 Treviicos South Inc. U.S.A. Dollaro U.S.A. 500.000 99,8%
27 Wagner Constructions Joint Venture U.S.A. Dollaro U.S.A. - 98,8%
28 Wagner Constructions L.L.C. U.S.A. Dollaro U.S.A. 5.200.000 99,8%
29 Trevi Algerie E.U.R.L. Algeria Dinaro 53.000.000 99,8%
30 Borde Seco Venezuela Bolivares - 94,9%
31 Trevi Insaat Ve Muhendislik A.S. Turchia Lira Turca 777.600 99,8%
32 Petreven S.A. Argentina Peso 30.000 99,9%
33 Petreven – U TE – Argentina Argentina Peso 99,8%
34 Penboro S.A. Uruguay Pesos 155.720 99,8%
35 Soilmec F. Equipment Pvt. Ltd. India Rupia Indiana 500.000 79,9%
36 PSM S.p.A. Italia Euro 1.000.000 99,9%
37 Trevi Energy S.p.A. Italia Euro 1.000.000 100%
38 Trevi Austria Ges.m.b.H. Austria Euro 100.000 99,8%
39 Trevi Panamericana S.A. Repubblica di Panama Balboa 10.000 99,8 %
40 Soilmec North America U.S.A. Dollaro U.S.A. 10 79,9%
41 Soilmec Deutschland Gmbh Germania Euro 100.000 99,9%
42 Soilmec Investment Pty Ltd. Australia Dollaro Australiano 100 99,9%
43 Soilmec Australia Pty Ltd. Australia Dollaro Australiano 100 99,9%
44 Soilmec WuJiang Co. Ltd. Cina Renminbi 58.305.193 51%
45 Soilmec do Brasil S/A Brasile Real 5.500.000 38%
46 Trevi Asasat J.V. Libia Dinaro Libico 300.000 64,9%
47 Watson Inc. USA U.S.A. Dollaro U.S.A. 40.000 79,9%
48 Arabian Soil Contractors Arabia Saudita Ryal Saudita 1.000.000 84,8%
49 Galante Foundations S.A. Repubblica di Panama Balboa - 99,8%
50 Trevi Galante S.A. Colombia Pesos Colombiano 32.387.265.000 89,8%
51 Trevi Cimentacones y Consolidaciones S.A. Repubblica di Panama Balboa 10.000 99,8%
52 Petreven S.p.A. Italia Euro 4.000.000 99,9%
53 Idt Llc Emirati Arabi Uniti Dirhams 1.000.000 99,8%
54 Idt Llc Fzc Emirati Arabi Uniti Dirhams 6.000.000 99,8%
55 Soilmec Algeria Algeria Dinaro Algerino 1.000.000 69,9%
56 Drillmec OOC Russia Rublo Russia 153.062 99,9%
57 Drillmec International Sales Inc. U.S.A. Dollaro U.S.A. 2.500 99,9%
58 Watson International Sales Inc. U.S.A. Dollaro U.S.A. 2.500 79,9%
59 Perforazioni Trevi Energie B.V. Olanda Euro 90.000 99,9%
60 Trevi Drilling Services Arabia Saudita Ryal Saudita 7.500.000 51,0%
61 Trevi Foundations Saudi Arabia Co. Ltd. Arabia Saudita Ryal Saudita 500.000 99,8%
62 Treviicos BV Olanda Euro 20.000 99,8%
63 Petreven Perù SA Perù Nuevo Sol 11.216.041 99,9%
64 Petreven Chile S.p.A. Cile Peso Cileno 300.000 99,9%
65 Trevi Foundations Kuwait Kuwait Dinaro Kuwait 100.000 99,8%
66 Trevi Foundations Denmark Danimarca Corona Danese 2.000.000 99,8%
67 Trevi Fundacoes Angola Lda Angola Kwanza 800.000 99,8%
68 Trevi ITT JV Thailandia Baht - 94,9%
69 Soilmec Colombia Sas Colombia Pesos Colombiano 193.000.000 99,9
70 Petreven do Brasil Ltd Brasile Rial Brasiliano 1.000.000 99,9%
71 Galante Cimentaciones Sa Peru Nuevo Sol 3.000 99,8%
72 Trevi SpezialTiefBau GmbH Germania Euro 50.000 99,8%
73 Profuro Intern. L.d.a. Mozambico Metical 36.000.000 99,3%
74 Hyper Servicos de Perfuracao AS Brasile Real Brasiliano 1.200.000 50,9%
75 Immobiliare SIAB S.r.l. Italy Euro 80.000 100%
76 Foundation Construction Nigeria Naira 28.006.440 80,2%
77 OJSC Seismotekhnika Bielorussia Rublo Bielorusso 120.628.375.819 50,9%
78 Trevi Australia Pty Ltd Australia Dollaro Australiano 10 99,8%
79 Soilmec Singapore Pte Ltd Singapore Dollaro di Singapore 174.710 99,9%
80 Trevi Icos Soletanche JV Stati Uniti Dollaro U.S.A. 54,9%
81 TreviGeos Fundacoes Especiais Brasile Real Brasiliano 5.000.000 50,9%
82 RCT Explore Colombia SAS Colombia Peso Colombiano 960.248.914 99,8%
83 6V SRL Italia Euro 500.000 50,9%
84 Trevi Arabco J.V. Egitto Lira Egiziana 50,9%
85 Trevi Holding USA Stati Uniti USD 1 99,8%

Allegato 1a

SOCIETA' ASSUNTE NEL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2016 CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

DENOMINAZIONE SOCIALE SEDE
LEGALE
VALUTA CAPITALE
SOCIALE
(*)
QUOTA %
TOT. DEL
GRUPPO
VALORE
DI BILANCIO
(Euro/000)
J.V. Rodio-Trevi-Arab Contractor Svizzera Dollaro U.S.A. 100.000 17,3 %
Cons. El Palito Venezuela Bolivares 26.075 14,85%
TROFEA UTE Argentina Pesos 36.707 49,2 %
Cartel-Trevi UTE – (ChoconI) Argentina Pesos 6.056 39,6 %
Cartel.-Trevi-Solet. UTE- (Chocon II) Argentina Pesos 438.019 36,1%
Cartellone-Pilotes Trevi Sacims –Trevi S.p.A.- Soletanche U.T.E. Argentina Pesos 33%
Pilotes Trevi Sacims –C.C.M. U.T.E. Argentina Pesos 49,7%
Pilotes Trevi Sacims-ECAS U.T.E Argentina Pesos 49,7%
Pilotes Trevi.- Copersa - Molinos UTE Argentina Pesos 49,9%
Dragados y Obras Portuarias SA PilotesTrevi Sacims Obring SA UTE Argentina Pesos 19,9%
Fundaciones Especiales S A Pilotes Trevi SACIMS UTE Argentina Pesos 49,9%
Dragados y Obras Portuarias S A Pilotes Trevi SACIMS UTE Argentina Pesos 49,9% 28
Trevi San Diego Gea U.T.E Argentina Pesos 49,7%
VPP Pilotes Trevi SACIMS Fesa UTE Argentina Pesos 49,9%
STRYA UTE Argentina Pesos 19.435 17,3%
VPP- Trevi Chile Chile 3
Trevi Chile S.p.A Chile Dollaro U.S.A. 8.500 98,91%
DC Slurry partners U.S.A. Dollaro U.S.A. 49,89%
Petreven Mexico, S.de R.L. de C.V. Messico Peso messicano 3.000 99,95% -
Petreven Servicios, S.de R.L. de C.V. Messico Peso messicano 3.000 99,95%
TOTALE 31

(*) Per i consorzi situati in Argentina il valore indicato corrisponde con il Patrimonio netto

Allegato 1b SOCIETA' E CONSORZI ASSUNTI NEL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2016 CON IL METODO DEL COSTO

DENOMINAZIONE SOCIALE SEDE
LEGALE
VALUTA CAPITALE
SOCIALE
QUOTA %
TOT. DEL
GRUPPO
VALORE DI
BILANCIO
(in migliaia di euro)
SOCIETA' CONSORTILI E CONSORZI
Consorzio Progetto Torre di Pisa Italia Euro 30.987 24,7%
Consorzio Romagna Iniziative Italia Euro 41.317 12% 5
Consorzio Trevi Adanti Italia Euro 10.329 48,6% 5
Trevi S.G.F Inc. per Napoli Italia Euro 54,4% 6
Pescara Park S.r.l. Italia Euro 24,7% 11
Consorzio Fondav Italia Euro 25.823 25,7% 10
Consorzio Fondav II Italia Euro 25.000 36,92% -
Principe Amedeo S.c.a.r.l. Italia Euro 10.329 49,50% -
Filippella S.c.a.r.l. Italia Euro 10.000 59,9% 8
Porto di Messina S.c.a.r.l. Italia Euro 10.329 79,2% 8
Consorzio Water Alliance Italia Euro 60.000 64,86% 39
Parma Park SrL Italia Euro 29,9% 60
Compagnia del Sacro Cuore S.r.l. Italia Euro 150
SO.CO.VIA S.c.a.r.l. Italia Euro
Consorzio NIM-A Italia Euro 60.000 65,6% 40
Cermet Italia Euro 420.396 0,46%
Centuria S.c.a.r.l. Italia Euro 308.000 1,58% 5
Idroenergia S.c.a.r.l. Italia Euro
Soilmec Arabia Arabia Saudita Rial Saudita 24,25% 44
CTM BAU Italia Euro 20
Nuova Darsena S.C.A.R.L. Italia Euro 5
Cons. Geo Sinergy Soc. Cons a R.l. Italia Euro 5
ALTRE SOCIETA'
Comex S.p.A. (in liquidazione) Italia Euro 10.000 0,69%
Credito Cooperativo Romagnolo – BCC di
Cesena e Gatteo
Italia Euro 7.474.296 0,01% 1
Bologna Park S.r.l. Italia Euro 849
Trevi Park P.l.c. Regno Unito Sterlina U.K. 4.236,98 29,7%
Italthai Trevi Thailandia Baht 80.000.000 2,19% 135
Drillmec India India Rupia Indiana 71
Hercules Trevi Foundation A.B. Svezia Corona 100.000 49,5% 103
Japan Foundations Giappone Yen 5.907.978.000 0,001% 76
I.F.C Hong Kong Dollaro U.S.A. 18.933 0,10%
OOO Trevi Stroy Russia Rublo Russo 5.000.000 100% 57
Trevi Cote d'Ivoire Costa d'Avorio Franco CFA 264.630.000 100% 404
Gemac Srl Romania Nuovo Leu 50.000 24,59% 3
Sviluppo Imprese Romagna S.p.A. Italia Euro 1.125.000 13,33% 150
Trevi/Orascom Skikda Ltd. UAE Euro 49,89% 330
TOTALE 2.600

TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A.

Sede in Cesena (FC), Via Larga n° 201

Capitale Sociale € 82.391.632,50 interamente versato

Cod. Fiscale, Iscrizione nel Reg. Imprese di Forlì - Cesena e partita I.V.A.

n. 01547370401

Iscritta al n° 201.271 R.E.A. di Forlì – Cesena

Sito internet: www.trevifin.com

Relazione del Collegio Sindacale per l'Assemblea degli Azionisti di approvazione del Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016

Signori Azionisti,

la presente relazione riferisce sull'attività svolta dal Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.

Il Collegio Sindacale, ha assolto i compiti di vigilanza prescritti dall'art. 2403 del cod. civ. e dall' art. 149 del D.Lgs. 58/1998 e come Comitato per il Controllo Interno e per la Revisione Contabile ha svolto le funzioni di vigilanza previste dall'articolo 19 del D.Lgs 39/2010 e successive modifiche, vigilando sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili adottati dalla Società e sul loro concreto funzionamento, nonché sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dalle disposizioni regolamentari vigenti in materia. Esso ha inoltre vigilato sull'indipendenza della Società di Revisione.

Nello svolgimento della propria funzione, il Collegio Sindacale:

  • ha tenuto nell'esercizio 2016 n. 11 incontri di verifica ed ha partecipato a tutte le riunioni dell'Assemblea e del Consiglio di Amministrazione (n. 9 riunioni del Consiglio di Amministrazione e n.1 Assemblea degli Azionisti) e, tramite il Presidente del Collegio e/o di altri sindaci, alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi (n. 5 riunioni), del Comitato Remunerazione e Nomine (n. 5 riunioni) e del Comitato Parti Correlate (n. 5 riunioni); le riunioni del Collegio Sindacale hanno avuto una durata media di circa 2,5 ore;
  • ha ricevuto periodicamente dagli Amministratori ampia e dettagliata informativa sull'andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società o dalle sue Società controllate, nonché sull'andamento delle attività e dei progetti strategici avviati;
  • conformemente a quanto raccomandato dal Codice di Autodisciplina, il Presidente del Consiglio di Amministrazione si è adoperato al fine di fornire ai Sindaci un'adeguata conoscenza del settore di attività dell'Emittente e del Gruppo Trevi.

Il collegio sindacale, nello svolgimento della propria attività, si è coordinato con il Comitato Controllo e Rischi e con la Funzione di Internal Audit; con questi ha mantenuto un costante scambio di informazioni sia mediante la partecipazione alle riunioni di detto Comitato, sia mediante riunioni congiunte quando i temi trattati e le funzioni aziendali coinvolte erano di comune interesse, ancorché nell'ottica delle rispettive competenze. Parimenti ha mantenuto un costante scambio di informazioni con il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e con l'Organismo di Vigilanza.

Ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. 58/1998 e dell'art. 2459, comma 2, del codice civile, e tenuto conto delle raccomandazioni fornite da CONSOB, Vi riferiamo quanto segue:

  • 1. Sulla base delle informazioni disponibili, il Collegio Sindacale non ha rilevato violazioni della legge o dello Statuto, né operazioni manifestatamente imprudenti o azzardate, in potenziale conflitto di interessi o in contrasto con le delibere assembleari assunte, o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale e la sua continuità.
  • 2. Tra le operazioni societarie di maggior rilievo avvenute nel corso dell'esercizio 2016, che hanno avuto, tra l'altro, impatto sull'assetto organizzativo del Gruppo, segnaliamo che:
  • In data 13 Maggio 2016 l'Assemblea dei Soci ha confermato nella carica di consigliere di amministrazione la dott.ssa Marta Dassù, già cooptata dal Consiglio stesso, mantenendo la composizione del consiglio in n° 11 Consiglieri;
  • è stata costituita la funzione di Risk Management ed è stata introdotta la figura del Direttore Centrale di cui è stato investito il dott. Marco Andreasi;
  • è stata rafforzata la composizione della funzione di Internal Audit mediante l'assegnazione di un'ulteriore risorsa;
  • l'incarico di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, a seguito delle dimissioni del Dott. Daniele Forti a far data dal 30 aprile 2017, è stato conferito, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, al Dott. Roberto Carassai, attribuendogli i relativi poteri a far data dal 30 aprile 2017;
  • 3. Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di propria competenza, in merito a: ⋅ l'assetto organizzativo, che risulta rientrare nei criteri di adeguatezza, efficacia e funzionamento rispetto alle dimensioni ed alla complessità gestionale ed operativa della Società e del Gruppo;
  • ⋅ il funzionamento del sistema di controllo interno che si ritiene possa rientrare nei criteri di adeguatezza, efficacia e funzionamento, e di quello amministrativo-contabile, in quanto ritenuto adeguato ed affidabile, consentono di rappresentare correttamente i fatti di gestione, nel pieno rispetto dei principi di corretta amministrazione; in merito al sistema dei controlli il Collegio ha preso atto delle misure assunte dalla Società per il rafforzamento dello stesso, ne sollecita tuttavia il miglioramento in conformità alle best practice e di ulteriori adeguamenti alla complessità del gruppo;
  • ⋅ l'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle sue controllate ai sensi dell'art. 114 comma 2 del D.Lgs. 58/1998;
  • ⋅ l'indipendenza della Società di Revisione.
  • 4. Nel corso del 2016, la Società non ha compiuto operazioni atipiche o inusuali con terzi, con Società infragruppo o con parti correlate o operazioni in grado di incidere in maniera significativa sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
  • 5. Relativamente alle operazioni infragruppo o con parti correlate di natura ordinaria intervenute nel periodo, la Società ha fornito specifiche e puntuali informazioni nelle relazioni finanziarie periodiche; diamo atto che dette operazioni sono state poste in essere nell'interesse della Società e nel rispetto della Procedura per Operazioni con Parti Correlate, in conformità al Regolamento Consob e non hanno evidenziato criticità riguardo alla loro congruità e rispondenza all'interesse della Società. Nell'esercizio 2016 è stata analizzata dal Consiglio di Amministrazione, previa istruttoria del Comitato Parti Correlate una sola operazione tra due società del Gruppo TREVI per cessione di Know-how; il Comitato e il Consiglio hanno preso atto dell'informativa delle società controllate coinvolte, acquisito perizia e documentazione a supporto, preso atto della riorganizzazione societaria che supportava l'operazione e preso atto dell'interesse

per le società coinvolte; l'operazione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione.

  • 6. Nell'ambito del piano di acquisto e vendita di azioni proprie, deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 13 Maggio 2016, previo parere favorevole del Collegio Sindacale, non sono state compiute operazioni di acquisto o di vendita. Alla data del 31 dicembre 2016 la Società detiene un totale di 204.000 azioni proprie, che rappresentano lo 0,124% del capitale sociale, per un valore complessivo di € 736.078. Durante l'esercizio 2016 la società non ha esercitato la delega attribuita dall'Assemblea dei Soci.
  • 7. Nel corso delle verifiche periodiche, il Collegio Sindacale ha incontrato il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, la Direzione Internal Audit ed i rappresentanti della Società di Revisione, per avere informazioni sull'attività svolta e sui programmi di controllo. Sul punto, non sono emersi dati ed informazioni rilevanti che debbano essere evidenziati. Il Collegio ha inoltre scambiato costantemente e tempestivamente le informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti con il Comitato Controllo e Rischi.
  • 8. Sul processo di informativa finanziaria, il Collegio Sindacale ha verificato la costante attività di aggiornamento a livello di Gruppo del sistema di norme e procedure amministrativo-contabili a presidio del processo di formazione e diffusione delle relazioni ed informazioni finanziarie, che risultano idonee a consentire il rilascio delle attestazioni ai sensi dell'art. 154 del D.Lgs. 58/1998. L'effettiva applicazione e l'affidabilità delle procedure contabili ed amministrative è stata verificata dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, avvalendosi delle strutture interne competenti, attraverso un piano di monitoraggio che ha interessato sia l'ambiente di controllo e di Governance, sia i controlli chiave a livello di processi rilevanti.
  • 9. Durante le verifiche periodiche, il Collegio Sindacale ha ricevuto costante informativa circa l'andamento della situazione finanziaria e dei finanziamenti ricevuti da istituti bancari. In particolare il Collegio ha preso atto che il Gruppo non ha rispettato al 31 dicembre 2016 uno dei covenants previsti dai contratti di finanziamento bancario, ovvero il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e l'EBITDA; nonché due dei covenants previsti dal regolamento del prestito obbligazionario di euro 50 milioni (PFN/EBITDA e EBITDA/Oneri finanziari netti). A seguito delle richieste degli Amministratori, le banche coinvolte hanno concesso di non considerare evento rilevante per i contratti di finanziamento il mancato rispetto del covenant sopra richiamato (PFN/EBITDA) e di calcolare lo stesso alla data del 31/12/2017; alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato il progetto di bilancio dell'esercizio 2016 (12 aprile 2017) la società ha ricevuto le delibere di waiver di tutte le banche finanziatrici. Parimenti l'Assemblea degli Obbligazionisti del 10 marzo 2017 ha deliberato di accogliere la richiesta di waiver della Società con riferimento ai due covenants non rispettati al 31/12/2016, la cui efficacia è avvenuta con il deposito al Registro delle Imprese di Forlì - Cesena in data 13 aprile 2017 della delibera del Consiglio di Amministrazione in seduta straordinaria del 12 aprile 2017, che ha accertato l'avveramento delle condizioni sospensive e approvato le modifiche. Conseguentemente gli amministratori hanno riclassificato nel bilancio al 31/12/2016, come indebitamento a breve termine tutti i debiti finanziari per i quali non è stato rispettato uno dei covenants previsti nel contratto di finanziamento.

Il Collegio ha quindi verificato i presupposti – analiticamente indicati nella relazione sulla gestione in base ai quali gli Amministratori hanno ritenuto opportuna l'applicazione del set dei principi contabili delle aziende in funzionamento basando la propria valutazione sull'esistenza del presupposto della continuità aziendale.

In corso d'esercizio, l'organo amministrativo ha altresì assunto decisioni per sostenere sotto il profilo economico-finanziario alcune società del Gruppo; in particolare nel corso dell'esercizio la Società ha effettuato versamenti in conto futuro aumento di capitale alle controllate Drillmec S.p.A. per euro 45.000 migliaia, e Trevi Energy S.p.A. per euro 100 migliaia.

10. Con riferimento alle disposizioni di cui all'art. 36, comma 1 del Regolamento Mercati (Delibera Consob

n. 16191 del 20 ottobre 2007), che si applicano alle Società controllate identificate dalla Società come rilevanti ai fini del sistema di controllo sull'informativa finanziaria: il Collegio Sindacale ha accertato che i flussi informativi forniti dalle Società controllate Extra-UE, indicate ai sensi della predetta normativa, sono adeguati a far pervenire regolarmente alla Società ed al revisore i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato e consentono di condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infra-annuali. Nello specifico, si segnala che alla data del 31 dicembre 2016 le Società a cui si applicano tali disposizioni sono quelle controllate indicate da TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. come rilevanti ai fini del sistema di controllo sull'informativa finanziaria.

  • 11. Il Collegio Sindacale ha vigilato sulle modalità di concreta attuazione delle raccomandazioni previste dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate di Borsa Italiana, cui la Società ha aderito, verificando la conformità del sistema di Corporate Governance di TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. alle raccomandazione espresse dal suddetto codice e di cui è stata fornita una dettagliata informativa nell'annuale Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari redatta ai sensi dell'articolo 123 bis del TUF, approvata dal Consiglio di Amministrazione il 12 aprile 2017 e tiene conto delle indicazioni di cui alla comunicazione di Borsa Italiana S.p.A. denominata "Format per la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" VI^ edizione – gennaio 2017; la relazione è disponibile sul sito internet della Società.
  • 12. Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare la sussistenza e la permanenza dei requisiti di professionalità e indipendenza dei propri membri, prendendo atto delle diverse dichiarazioni rilasciate, i cui esiti sono descritti nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari redatta ai sensi dell'articolo 123-bis del TUF. Il Collegio Sindacale ha inoltre verificato il possesso da parte dei suoi membri dei requisiti di onorabilità, professionalità e rispettabilità richiesti dalle disposizioni normative e regolamentari vigenti e di quelli di indipendenza da Codice di Autodisciplina, e che il limite al cumulo degli incarichi è rispettato.
  • 13. Il Collegio Sindacale è stato inoltre informato sui risultati della autovalutazione del Consiglio di Amministrazione per l'anno 2016 sulla dimensione, funzionamento del Consiglio e i suoi Comitati, illustrata nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 12 aprile 2017 redatta in continuità sulle precedenti valutazioni.
  • 14. Il Collegio Sindacale ha altresì accertato l'adeguatezza delle indicazioni di merito e procedurali adottate dal Comitato Remunerazioni e Nomine (alle cui riunioni hanno partecipato il Presidente del Collegio Sindacale e/o i sindaci) per la definizione e l'attuazione delle Politiche di remunerazione, nonché espresso parere favorevole alle politiche d' incentivazione monetaria, annuale e triennale (quest'ultima basata su assegnazione a titolo gratuito di azioni proprie della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.), in riferimento agli Amministratori Esecutivi e manager apicali con funzioni strategiche. Le caratteristiche delle nuove politiche remunerative di breve e lungo periodo per l'esercizio 2017, approvate dal Consiglio nella riunione del 12 aprile 2017, sempre previo parere del Comitato Remunerazione e Nomine, sono illustrate nella Relazione sulle Remunerazioni 2017 redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, disponibile sul Sito Internet di TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A..
  • 15. Il Collegio Sindacale, unitamente al Comitato Controllo e Rischi (in talune occasioni ed in funzione di specifici argomenti, attraverso riunioni tenute in forma congiunta), ha valutato e vigilato sull'adeguatezza del Sistema di Gestione del Rischio attraverso:
  • ⋅ incontri con il Direttore Internal Audit, al fine di ricevere informazioni in merito a:
  • (i) risultati di audit del 2016 finalizzati all'identificazione e valutazione dei principali rischi, alla verifica del Sistema di Controllo Interno, del rispetto della legge, delle procedure e dei processi aziendali, nonché sulle attività di implementazione dei relativi piani di miglioramento;
  • (ii) Piano di Audit 2017 ed il Budget 2017 della Funzione, ritenuti dal Comitato Controllo e Rischi adeguati rispetto alla dimensione e profili di rischio del business e del Gruppo;

  • 16. Dalle verifiche effettuate e dalle informazioni ricevute è emerso che il Sistema di Controllo e Gestione Rischi risulta rientrare, nel suo complesso, nei criteri di adeguatezza, efficacia e funzionamento ed idoneo a perseguire la prevenzione dei rischi, nonché ad assicurare un'efficace applicazione delle norme di comportamento aziendale. Altresì, la struttura organizzativa del Sistema stesso garantisce il coordinamento tra i diversi soggetti e le funzioni coinvolte, anche attraverso un costante flusso informativo tra i vari attori, non sussistono pertanto rilievi da sottoporre all'Assemblea.

  • 17. Il Collegio Sindacale ha inoltre preso atto dei risultati della Relazione sulle questioni fondamentali sul bilancio dell'anno2015 e sulla relazione semestrale 2016emesse dalla Società di Revisione e dei piani previsti dal Management che hanno consentito al Comitato Controllo e Rischi ed al Consiglio di Amministrazione, pur prendendo atto della necessità di un miglioramento, come ampliamente richiesto dal Comitato Controllo e Rischi, di ritenere che il sistema di controllo possa rientrare nei criteri di adeguatezza, efficacia e funzionamento, rispetto alla struttura del Gruppo e al tipo di business della società.
  • 18. Il Collegio Sindacale, ha tenuto periodici scambi informativi nel corso del 2016 con l'Organismo di Vigilanza, in modo da verificare costantemente i processi di aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 (di seguito "Modello 231"), il suo funzionamento, nonché l'idoneità e l'efficacia a prevenire ogni responsabilità in relazione ai c.d. reati presupposto, attraverso l'implementazione delle opportune procedure e misure preventive.

I risultati di tali attività sono descritti in dettaglio nelle relazioni dell'Organismo rese periodicamente al Consiglio di Amministrazione; in via generale l'Organismo di Vigilanza ha confermato la tenuta dell'impianto generale del Modello 231 anche rispetto alle modifiche legislative intervenute nel corso del 2016 e che le attività di assurance/monitoraggio svolte da Internal Audit, di Risk Assessment 231 e le azioni di diffusione e di formazione interna alla Società sul Modello 231 proseguono in modo costante, suggerendo un prossimo aggiornamento per tenere conto delle importanti modifiche di rafforzamento organizzativo intervenute nella Società.

La Società in particolare ha aggiornato il modello organizzativo nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 29 luglio 2016 con la sua quarta emissione, per tener conto dei nuovi reati in tema di autoriciclaggio (si veda Legge n. 186/2014), contro la Pubblica Amministrazione, di quelli societari (si veda Legge 69/2015) e di quelli ambientali (si veda Legge68/2015).L'Organismo di Vigilanza ha inoltre monitorato costantemente il canale predisposto per ricevere segnalazioni su possibili violazioni del Modello 231, del Codice Etico, senza ricevere segnalazioni.

  • 19. Il Collegio Sindacale ha presso atto del percorso intrapreso dalla Società nel considerare la Sostenibilità parte integrante del proprio business, a garanzia della crescita di lungo periodo e creazione di valore mediante il coinvolgimento di tutti gli stakeholders. Nel rispetto dei Principi di Sostenibilità ha improntato le proprie attività su un programma di Corporate Social Responsability aggiornato, monitorato e condiviso a tutti i livelli di responsabilità, in continuità con la particolare attenzione posta agli aspetti ambientali e sociali nell'esecuzione dei propri progetti.
  • 20. Il Collegio Sindacale ha incontrato con periodicità gli esponenti della Società di Revisione, EY S.p.A., ricevendo costantemente informativa in merito ai piani di lavoro e di verifica predisposti, al loro stato avanzamento, ed ai relativi risultati, e non sono emersi dati e/o aspetti rilevanti in relazione a problematiche di competenza del Collegio Sindacale e tali da essere evidenziati.
  • 21. La Società di Revisione EY S.p.A., ha rilasciato in data 21 aprile 2017 le proprie relazioni ai sensi dell'art. 14 e 16 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 sul Bilancio d'esercizio e sul Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2016 esprimendo un giudizio senza rilievi o carenze significative, che richiedano richiami d'informativa.
  • 22. Il Collegio Sindacale ha inoltre vigilato sull'indipendenza della Società di Revisione di cui all'art. 19 del D.Lgs. 39/2010, verificando la natura e l'entità di tutti gli li incarichi ricevuti da TREVI – Finanziaria

Industriale S.p.A. e/o dalle Società del Gruppo (italiane ed estere sia UE che Extra UE) per servizi diversi dalla revisione legale, il cui dettaglio è fornito nelle Note Illustrative al bilancio consolidato, ai sensi dell'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti in tema di pubblicità dei corrispettivi. Di seguito si riporta una tabella di sintesi dei corrispettivi complessivamente corrisposti alla Società Reconta Ernst & Young S.p.A. ("EY S.p.A.") e società appartenenti allo stesso gruppo, ai sensi dell'art. 160 c.1 n.303 Legge 262 del 28/12/2006 ed alla società Ernst & Young Financial Business Advisory S.p.A., per il progetto sul modello di controllo ex Legge 262/05:

(In migliaia di Euro) Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Corrispettivi
di
competenza
dell'esercizio
2016
Revisione contabile EY S.p.A. Capogruppo 274
EY S.p.A. Società controllate 154
Rete Ernst & Young Società controllate 145
Altri servizi EY S.p.A. Società controllate 8
Ernst & Young Financial-Business Advisory S.p.A. Capogruppo 72
Totale 653

Non risultano incarichi vietati ai sensi del Regolamento (UE) n. 537/2014 e del decreto legislativo 17 luglio 2016 n. 135. Per quanto riguarda gli incarichi diversi da quelli di revisione ed il relativo corrispettivo, il Collegio Sindacale li ha ritenuti adeguati alla dimensione ed alla complessità dei lavori effettuati e quindi compatibili con l'incarico di revisione legale, non risultando anomalie tali da incidere sui criteri d'indipendenza della Società di revisione legale dei conti.

  • 23. Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha altresì svolto approfondimenti e si è confrontata con la Società di Revisione sulle modifiche normative introdotte con l'adozione del Regolamento (UE) n. 537/2014 e del decreto legislativo 17 luglio 2016 n. 135 che hanno innovato il quadro legislativo in materia di revisione legale, con particolare riferimento ai limiti quantitativi ai corrispettivi che possono essere corrisposti ai soggetti che effettuano la revisione per servizi diversi dalla revisione ed alla definizione più puntuale dei compiti del Comitato per il controllo interno e la revisione contabile che nel modello tradizionale si identifica con il Collegio Sindacale.
  • 24. Il Collegio Sindacale, considerato che con l' Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31/12/2016 ha termine l'incarico conferito alla società di revisione per la revisione legale dei conti, per compimento del novennio, ha raccolto, tramite la struttura del Dirigente Preposto, tre offerte formulate dalle società di revisione rientranti tra le così dette "big four" ed ha presentato al Consiglio di Amministrazione del 12 aprile 2017 una proposta motivata per il conferimento dell'incarico di revisione legale per il novennio 2017/2025 alla società KPMG S.p.A., in esito alla valutazione comparativa delle offerte ricevute, svolta sia in termini qualitativi che quantitativi.
  • 25. Il Collegio Sindacale dà atto, infine, che non sono state ricevute denunce ex art. 2408 c.c., né sono pervenuti esposti di altro genere, né ha presentato denunce ex art. 2409, c.7 c.c..

In base all'attività svolta ed alle informazioni ottenute, il Collegio Sindacale ritiene quindi di poter confermare

che non sono state rilevate omissioni, fatti censurabili, irregolarità o comunque circostanze tali da richiedere la loro segnalazione alle Autorità di vigilanza o tali da essere menzionate nella presente Relazione. Il Collegio Sindacale esprime quindi parere favorevole all'approvazione del bilancio di TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. al 31 dicembre 2016 ed alla proposta di copertura della perdita dell'esercizio mediante l'utilizzo della "riserva sovrapprezzo azioni", formulata dal Consiglio di Amministrazione.

Cesena (FC), 21 Aprile 2017

IL COLLEGIO SINDACALE

F.to Dott.ssa Milena Motta (Presidente)

F.to Dott. Giancarlo Poletti (Sindaco Effettivo)

F.to Dott. Adolfo Leonardi (Sindaco Effettivo)

TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A.

Progetto di Bilancio d'Esercizio al 31 Dicembre 2016

TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. Sede Sociale Cesena (FC) – Via Larga 201 – Italia Capitale Sociale Euro 82.391.632,50 i.v. R.E.A. C.C.I.A.A. Forlì – Cesena N. 201.271 Codice Fiscale, P. IVA e Registro delle Imprese di Forlì – Cesena: 01547370401 Sito Internet: www.trevifin.com

ATTIVITA' Note 31/12/2016 31/12/2015
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
Terreni e Fabbricati 29.230.001 30.058.807
Impianti e macchinari 9.624.090 10.807.675
Altri beni 19.624 39.005
Totale Immobilizzazioni Materiali (1) 38.873.715 40.905.486
Immobilizzazioni immateriali
Concessioni, licenze, marchi 142.006 205.750
Totale Immobilizzazioni Immateriali (2) 142.006 205.750
Partecipazioni in altre imprese (3) 151.205 151.205
Partecipazioni in imprese controllate (3) 151.824.730 226.578.664
Attività fiscali per imposte differite (4) 19.022.425 18.213.159
Altri crediti finanziari medio lungo termine verso controllate (5) 431.110.344 445.578.159
- Di cui verso parti correlate 431.110.344 445.578.159
Totale Immobilizzazioni Finanziarie 602.108.705 690.521.187
Totale Attività non correnti 641.124.426 731.632.424
Attività correnti
Crediti commerciali e altri crediti a breve termine (6) 8.128.194 6.643.592
- Di cui verso parti correlate 16.785 32.693
Crediti commerciali e altri crediti a breve termine verso controllate (7) 36.907.040 27.826.325
- Di cui verso parti correlate 36.907.040 27.826.325
Attività fiscali per imposte correnti (8) 5.143.488 6.613.415
Disponibilità liquide (9) 23.073.560 10.192.788
Totale Attività correnti 73.252.281 51.276.119
TOTALE ATTIVITA' 714.376.708 782.908.543
PATRIMONIO NETTO Note 31/12/2016 31/12/2015
Capitale sociale e riserve
Capitale sociale 82.289.633 82.289.633
Altre riserve 253.876.515 246.444.489
Utile portato a nuovo incluso risultato netto dell'esercizio -113.286.637 7.266.179
Totale Patrimonio Netto (10) 222.879.511 336.000.301
PASSIVITA'
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine (11) 47.148.060 292.790.057
Debiti verso altri finanziatori a lungo termine (12) 11.288.790 13.566.499
Strumenti finanziari derivati a lungo termine (13) 1.157.744 1.535.972
Passività fiscali per imposte differite (14) 3.702.700 4.346.759
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (15) 1.068.755 970.261
Fondi per rischi ed oneri (16) 47.000 47.000
Totale Passività non correnti 64.413.049 313.256.548
Passività correnti
Debiti commerciali e altre passività a breve termine (17) 4.660.743 4.804.115
Debiti commerciali e altre passività a breve termine verso controllate (18) 44.417.970 34.310.971
- Di cui verso parti correlate 44.417.970 34.310.971
Passività fiscali per imposte correnti (19) 353.122 336.328
Finanziamenti a breve termine (20) 375.374.710 91.881.474
Debiti verso altri finanziatori a breve termine (21) 2.277.603 2.318.806
Totale Passività correnti 427.084.148 133.651.694
TOTALE PASSIVITA' 491.497.197 446.908.242
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 714.376.708 782.908.543

CONTO ECONOMICO

Note 31/12/2016 31/12/2015
Ricavi delle vendite e delle prestazioni (22) 23.456.994 23.852.461
- Di cui verso parti correlate 23.348.240 23.779.753
Altri ricavi operativi (23) 3.124.445 2.889.691
- Di cui verso parti correlate 3.092.666 2.845.052
Materie prime e di consumo (24) 88.301 80.987
- Di cui verso parti correlate 37.691 38.975
Costo del personale (25) 4.133.437 4.388.309
Altri costi operativi (26) 17.184.104 17.963.724
- Di cui verso parti correlate 1.364.050 1.041.162
Ammortamenti (27) 2.106.095 2.222.046
Accantonamenti (28) 0 0
Risultato operativo 3.069.502 2.087.086
Proventi finanziari (29) 18.251.626 19.167.698
- Di cui verso parti correlate 18.246.955 19.164.408
Costi finanziari (30) 13.613.204 12.997.513
- Di cui verso parti correlate 0 70.426
Utile (perdita) derivante da transazioni in valute estera (31) 1.177.944 2.484.136
Sub Totale proventi / (costi) finanziari e utile / (perdita) su cambi 5.816.366 8.654.321
Rettifiche di valore ad attività finanziarie (32) 119.853.934 0
- Di cui verso parti correlate 119.853.934 0
Risultato prima delle Imposte -110.968.066 10.741.407
Imposte sul reddito (33) 2.318.571 3.475.228
Risultato netto (34) -113.286.637 7.266.179

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

31/12/2016 31/12/2015
Utile/(perdita) del periodo (113.286.637) 7.266.179
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Riserva di cash flow hedge 90.384 127.293
Imposte sul reddito 125.080 135.574
Effetto variazione riserva cash flow hedge 215.464 262.867
Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte
215.464 262.867
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Utili/(perdite) attuariali (49.618) 40.630
Imposte sul reddito 0 0
Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte
(49.618) 40.630
Risultato complessivo al netto dell'effetto fiscale (113.120.790) 7.569.676

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

DESCRIZIONE Capitale Sociale Altre riserve Utili (perdite)
accumulati
Utile del periodo Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 31/12/2014 82.327.433 249.476.180 1.003.365 7.236.095 340.043.073
Destinazione dell'Utile - 669.805 0 (669.805) 0
Distribuzione di dividendi - (3.965.174) (1.003.365) (6.566.291) (11.534.830)
Vendita \ (Acquisto) Azioni proprie (37.800) (39.819) - - (77.619)
Utile \ (Perdita) complessiva - 303.497 - 7.266.179 7.569.676
Saldo al 31/12/2015 82.289.633 246.444.489 0 7.266.178 336.000.300
Destinazione dell'Utile - 7.266.178 0 (7.266.178) 0
Distribuzione di dividendi - 0 0 0 0
Vendita \ (Acquisto) Azioni proprie - 0 - - 0
Utile \ (Perdita) complessiva - 165.846 - (113.286.637) (113.120.790)
Saldo al 31/12/2016 82.289.633 253.876.513 0 (113.286.637) 222.879.510
RENDICONTO FINANZIARIO
------------------------ --
Note 31/12/2016 31/12/2015
Risultato del periodo (32) (113.286.637) 7.266.179
Imposte sul reddito (31) 2.318.571 3.475.228
Risultato ante imposte (110.968.066) 10.741.407
Ammortamenti (27) 2.106.095 2.222.046
(Proventi)/Costi finanziari (29) - (30) - (31) (5.816.366) (8.654.322)
Rettifiche di valore di attività finanziarie (32) 119.853.934
Accantonamenti fondo rischi e benefici successivi (15)
cessazione del rapporto di lavoro 173.733 218.172
Utilizzo fondi rischi e benefici successivi
cessazione del rapporto di lavoro (15) (75.240) (381.842)
Flusso di cassa dell'attività operativa ante variazioni del Capitale Circolante 5.274.091 4.145.461
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali (6) (1.484.602) (1.253.209)
(Incremento)/Decremento altre attività (7) - (8) - (4) (8.420.056) (11.312.336)
Incremento/ (Decremento) Debiti commerciali (17) (143.372) (719.520)
Incremento/ (Decremento) Altre passività (14) - (18) - (19) 7.601.093 7.052.560
Variazione del capitale circolante (2.446.936) (6.232.504)
Proventi (Costi) finanziari (29) - (30) - (31) 5.816.366 8.326.381
Rettifiche di valore di attività finanziarie (32) (119.853.934)
Imposte dirette pagate (8) (439.930) (315.064)
Flusso di cassa generato (assorbito) dall'attività operativa (A+B+C+D) (111.650.343) 5.924.275
(Investimenti) netti in immobilizzazioni materiali (1) - (27) (9.139) (14.134.963)
(Investimenti) netti in immobilizzazioni immateriali (2) - (27) (1.440) (87.653)
Variazione netta delle immobilizzazioni finanziarie (3) - (5) 89.221.749 (114.619.214)
Flusso di cassa generato (assorbito) nelle attività di investimento 89.211.170 (128.841.831)
Incremento/ (Decremento) Capitale Sociale e riserve per acquisto azioni
proprie (11) 0 (77.620)
Altre variazioni (11) 165.846 303.497
Incremento/ (Decremento) finanziamenti (11) - (13) - (20) 37.473.008 101.821.361
Incremento/ (Decremento) di debiti verso altri finanziatori (12) - (21) (2.318.911) 12.168.706
Dividendi incassati (29) 0 327.940
Dividendi pagati (11) 0 (11.534.829)
Flusso di cassa netto della gestione finanziaria 35.319.943 103.009.055
Aumento (Diminuzione) delle disponibilità liquide (E+F+G) 12.880.770 (19.908.501)
Disponibilità liquide iniziali 10.192.788 30.101.288
Variazione netta delle disponibilità liquide 12.880.770 (19.908.501)
Disponibilità liquide finali 23.073.560 10.192.788

Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette

31/12/2016 31/12/2015
Cassa e altre disponibilità liquide 23.073.560 10.192.788
Disponibilità liquide finali 23.073.560 10.192.788

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO DELL'ESERCIZIO CHIUSO IL 31/12/2016

Profilo ed attività della Società

TREVI − Finanziaria Industriale S.p.A. (di seguito "la Società") e le società da essa controllate (di seguito "Gruppo TREVI o "il Gruppo") svolgono la propria attività nei seguenti due settori:

  • Servizi di ingegneria delle fondazioni per opere civili, infrastrutturali e costruzione di attrezzature per fondazioni speciali (di seguito "Fondazioni – (Core Business)");
  • Costruzione di impianti di perforazione di pozzi per estrazione di idrocarburi e ricerche idriche e servizi di perforazione petrolifera (di seguito "Oil&Gas").

Tali attività sono coordinate dalle quattro società operative principali del Gruppo:

  • Trevi S.p.A., al vertice del campo di attività dell'ingegneria del sottosuolo;
  • Petreven S.p.A., attiva nel settore drilling con l'esecuzione di servizi di perforazione petrolifera;
  • Soilmec S.p.A., che guida la relativa Divisione e realizza e commercializza attrezzature per l'ingegneria del sottosuolo;
  • Drillmec S.p.A., che produce e commercializza impianti per la perforazione di pozzi per l'estrazione di idrocarburi e per ricerche idriche.

Il Gruppo è altresì attivo nel settore delle energie rinnovabili, principalmente il settore eolico, tramite la società controllata Trevi Energy S.p.A..

TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A., che è controllata dalla Trevi Holding SE, che è controllata a sua volta dalla società I.F.I.T. S.r.l., è quotata alla Borsa di Milano dal 15 luglio 1999.

Il presente bilancio è stato approvato e autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione in data 31 marzo 2017. L'Assemblea degli Azionisti ha comunque facoltà di rettificare il bilancio così come proposto dal Consiglio di Amministrazione.

Per un commento sulle varie aree di attività in cui il Gruppo opera, sui rapporti con società correlate e sui fatti avvenuti successivamente alla data di chiusura dell'esercizio, si rimanda a quanto detto nella Relazione sulla Gestione.

Struttura e contenuto dei Prospetti Contabili

Il bilancio d'esercizio della Capogruppo è stato redatto conformemente agli International Financial Reporting Standard (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 così come recepito dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 e successive modificazioni, comunicazioni e delibere CONSOB ed ai relativi principi interpretativi IFRIC emessi dall'International Reporting Interpretation Committee e dai precedenti SIC emessi dallo Standing Interpretations Committee.

Nella sezione "Criteri di valutazione" sono indicati i principi contabili internazionali di riferimento adottati nella redazione del bilancio della Capogruppo al 31 dicembre 2016.

I bilancio d'esercizio della Società al 31 dicembre 2016 presenta, ai fini comparativi, i saldi dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014. Sono state utilizzate le seguenti classificazioni:

  • − la " situazione patrimoniale finanziaria" per poste correnti/non correnti;
  • − il "conto economico" per natura;

  • − il "conto economico complessivo" che include oltre all'utile dell'esercizio le altre variazioni dei movimenti di patrimonio netto diverse dalle transazioni con gli azionisti;

  • − il "rendiconto finanziario" redatto con il metodo indiretto.

Tali classificazioni si ritiene forniscano informazioni meglio rispondenti a rappresentare la situazione patrimoniale economica e finanziaria della società.

La valuta funzionale e di presentazione è l'Euro.

Per quanto riguarda i prospetti contenuti nel presente bilancio e le relative note esplicative, ove non diversamente indicato, sono esposti in unità di Euro.

Principi contabili

Il bilancio d'esercizio è stato redatto secondo il principio generale del costo storico per tutte le attività e passività ad eccezione delle attività finanziarie disponibili per la vendita, delle attività finanziarie possedute per la negoziazione e degli strumenti finanziari derivati per le quali è applicato il principio del fair value nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Criteri di Valutazione

La preparazione del bilancio richiede agli amministratori di effettuare valutazioni discrezionali, stime ed ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività, e l'indicazione di passività potenziali alla data di bilancio. Le principali voci di bilancio che hanno richiesto l'utilizzo di stime sono:

  • attività per imposte anticipate, relativamente, in particolare, alla probabilità di futuro riversamento delle stesse;
  • accantonamenti al fondo svalutazione crediti ed ai fondi rischi;
  • ipotesi principali applicate al ricalcolo attuariale del fondo TFR (benefici ai dipendenti), quali il tasso di turnover futuro e il tasso di sconto.

Il bilancio d'esercizio della società al 31 dicembre 2016, è stato predisposto applicando il presupposto della continuità aziendale ancorché la società abbia consuntivato, nel corso dell'esercizio 2016 i) una perdita pari ad 113.286 migliaia di Euro, correlata principalmente a rettifiche di valore di attività finanziarie.

In relazione alle circostanze non ricorrenti sopra richiamate la società non ha rispettato al 31 dicembre 2016 uno dei covenants previsti dai contratti di finanziamento bancario e nello specifico il rapporto tra (Posizione Finanziaria Netta / EBITDA), nonché due dei covenants previsti dal regolamento del prestito obbligazionario di Euro 50 milioni e nello specifico il rapporto tra (Posizione Finanziaria Netta / EBITDA e EBITDA / Oneri finanziari netti).

Gli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. hanno quindi:

  • riclassificato come indebitamento a breve termine al 31 dicembre 2016 l'importo di tutti i debiti finanziari per i quali uno dei covenants previsto dai contratti di finanziamento non è stato rispettato;
  • richiesto alle Banche Finanziatrici a partire dalla data del 16 gennaio 2017 di accogliere la richiesta della Società di non considerare evento rilevante per i contratti di finanziamento il mancato rispetto di un covenant (Posizione Finanziaria Netta / EBITDA) e di calcolare il medesimo parametro alla successiva data del 31 dicembre 2017;
  • convocato l'Assemblea degli Obbligazionisti in data 10 marzo 2017 che ha deliberato di accogliere la richiesta della Società di una concessione di un waiver alle previsioni di cui all'articolo 12, romanini (vii) e (viii) del

Regolamento del Prestito e (ii) le modifiche al Regolamento del Prestito come evidenziate all'interno del testo pubblicato in data 8 febbraio 2017 sul sito della Società. L'efficacia della delibera dell'Assemblea degli Obbligazionisti è stata sospensivamente condizionata al rilascio, a favore della Società, entro il termine del 20 aprile 2017, dei waiver nell'ambito dei finanziamenti bancari in essere della stessa, in relazione ai quali sia previsto il rispetto da parte della Società di determinati covenant finanziari al 31 dicembre 2016, pari ad almeno il 75% del debito residuo degli stessi.

Alla data di predisposizione del Bilancio d'Esercizio della Società Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. e in relazione a Debiti Finanziari per un importo pari ad Euro 191 milioni circa oggetto di mancato rispetto di uno dei covenant finanziari:

  • sono state ricevute delibere di waiver da parte di tutti gli Istituti di Credito Finanziatori;
  • il Consiglio di Amministrazione, riunito in seduta straordinaria in data odierna, ha accertato la verificata condizione sospensiva apposta alla delibera dell' Assemblea degli obbligazionisti e approvato la delibera dell'Assemblea degli Obbligazionisti.

Gli Amministratori hanno ritenuto opportuna l'applicazione del set dei principi contabili delle aziende in funzionamento basando la propria valutazione circa l'esistenza del presupposto della continuità aziendale:

  • a) sulla fattibilità del Piano Industriale di Gruppo 2017-2021 approvato dal Consiglio di Amministrazione, tenendo conto sia delle negoziazioni con gli Istituti di Credito che hanno permesso l'ottenimento di tutte le waiver letter, sia delle negoziazioni in essere con gli stessi tese a garantire il mantenimento dei mezzi finanziari quale presupposto necessario all'implementazione del Piano medesimo;
  • b) sulla ragionevolezza delle assunzioni su cui si fonda il Piano Industriale 2017-2021 che, pur essendo sfidanti, sono alla portata delle 4 Divisioni del Gruppo tenendo in considerazione i) le azioni che la Direzione del Gruppo ha intrapreso e/o ha dichiarato di intraprendere ii) le evidenze attualmente disponibili in termini di copertura del portafoglio e iii) la performance che ogni Divisione ha espresso nel passato;
  • c) sull'ottenimento dagli Istituti di Credito finanziatori di tutti i waiver che nella sostanza prevedono di non considerare evento rilevante, per la totalità dei Contratti di Finanziamento ad oggi in essere, il mancato rispetto di un covenant (Posizione Finanziaria Netta / EBITDA) e di calcolare il medesimo parametro alla successiva data del 31 dicembre 2017; di rendere efficace la delibera dell'Assemblea degli Obbligazionisti del 10 marzo 2017.

Il Consiglio di Amministrazione dà mandato al Presidente e all'Amministratore Delegato di rilasciare l'informativa relativa all'ottenimento dei waiver da parte degli Istituti di Credito Finanziatori.

Vengono qui di seguito indicati i criteri di valutazione relativi a componenti economico – patrimoniali del bilancio individuale della Società.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al costo di acquisizione o di produzione. Il costo di acquisizione o di produzione è rappresentato dal fair value del prezzo pagato per acquisire o costruire l'attività e ogni altro costo diretto sostenuto per predisporre l'attività al suo utilizzo. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività.

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il valore ammortizzabile di ciascun componente significativo di un'immobilizzazione materiale, avente differente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso. Le vite utili per categoria di beni sono le seguenti:

CATEGORIA CESPITI ALIQUOTA
Terreni Vita utile illimitata
Fabbricati industriali 5%
Mobili e arredi 12%
Macchine elettroniche 20%
Attrezzature di perforazione e fondazione 7,50%
Attrezzature generiche 10%
Automezzi 18,75%
Attrezzature varie e minute 20%

I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto d'affitto e la vita utile residua.

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l'uso. Qualora si rilevino indicatori che facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile viene svolto l'impairment test. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragioni alla base della stessa.

Leasing

I contratti di leasing finanziario sono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 17. Tale impostazione implica che:

  • Il costo dei beni locati sia iscritto fra le immobilizzazioni e sia ammortizzato a quote costanti sulla base della vita utile stimata; in contropartita viene iscritto un debito finanziario nei confronti del locatore per un importo pari al valore del bene locato;
  • I canoni del contratto di leasing siano contabilizzati in modo da separare l'elemento finanziario dalla quota capitale, da considerare rimborso del debito iscritto nei confronti del locatore.

I contratti di leasing nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici della proprietà sono classificati come leasing operativo ed i relativi canoni sono imputati al conto economico in quote costanti ripartite secondo la durata del contratto.

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono rilevate al costo di acquisizione o di produzione. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value del prezzo pagato per acquisire l'attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l'attività al suo utilizzo.

I diritti di brevetto industriale e utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e software, sono valutati al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costanti lungo la vita utile attesa pari a 5 esercizi, salvo non siano riscontrate significative perdite di valore. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative, così come stabilito dallo IAS 38.

Partecipazioni in società controllate e società collegate

Sono imprese controllate le imprese su cui TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. ha autonomamente il potere di determinare le scelte strategiche dell'impresa al fine di ottenerne i relativi benefici. Generalmente si presume l'esistenza del controllo quando si detiene, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria considerando anche i cosiddetti voti potenziali cioè i diritti di voto derivanti da strumenti convertibili.

Sono imprese collegate le imprese su cui TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. esercita un'influenza notevole nella determinazione delle scelte strategiche dell'impresa, pur non avendone il controllo, considerando anche i cosiddetti voti p7otenziali cioè i diritti di voto derivanti da strumenti convertibili; l'influenza notevole si presume quando Trevi – Finanziaria Industriale S.p.A. detiene, direttamente o indirettamente, più del 20% dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria.

Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono valutate al costo d'acquisto eventualmente ridotto in caso di distribuzione di capitale o di riserve di capitale ovvero in presenza di perdite di valore determinate applicando il cosiddetto "impairment test". Il costo è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno le ragioni che avevano originato le svalutazioni.

Il valore contabile di queste partecipazioni è sottoposto a verifica per rilevare eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti indicano che il valore contabile potrebbe non essere recuperabile.

Partecipazioni in altre imprese

Le partecipazioni in altre imprese minori per le quali non è disponibile una quotazione di mercato, sono iscritte al costo eventualmente rettificato per perdite di valore.

Perdita di valore di attività

Una perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un'attività sia superiore al suo valore recuperabile. Ad ogni data di rendicontazione viene accertata l'eventuale presenza di indicatori che facciano supporre l'esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatori si procede alla stima del valore recuperabile dell'attività (impairment test) e alla contabilizzazione dell'eventuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l'uso e le attività rilevate nell'esercizio in corso, l'impairment test viene condotto con cadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza di tali indicatori.

Attività e passività finanziarie

Le attività e passività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:

  • Attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico: attività finanziarie acquisite principalmente con l'intento di realizzare un profitto dalle fluttuazioni di prezzo a breve termine (periodo non superiore a 3 mesi) o designate come tali sin dall'origine;
  • Attività finanziarie detenute sino a scadenza: investimenti in attività finanziarie a scadenza prefissata con pagamenti fissi o determinabili che la Società ha intenzione e capacità di mantenere fino alla scadenza;
  • Finanziamenti e Crediti: attività finanziarie con pagamenti fissi o determinabili, non quotate su un mercato attivo e diverse da quelle classificate sin dall'origine come attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico o attività finanziarie disponibili per la cessione;
  • Attività finanziarie disponibili per la cessione: attività finanziarie diverse da quelle di cui ai precedenti comparti o quelle designate come tali sin dall'origine.

La Società determina la classificazione delle attività finanziarie all'atto dell'acquisizione; la rilevazione iniziale è effettuata al fair value della data di acquisizione tenuto conto dei costi di transazione; per data di acquisizione e cessione si intende la data di regolamento.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico e le attività disponibili

per la cessione sono valutate al fair value, le attività finanziarie detenute fino alla scadenza nonché i prestiti e altri crediti finanziari sono valutati al costo ammortizzato con il metodo del tasso d'interesse effettivo come disciplinato dallo IAS 39 . Gli utili e le perdite derivanti da variazioni di fair value delle attività finanziarie al fair value con contropartita conto

economico sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui si verificano. Gli utili e le perdite non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività classificate come attività disponibili per la cessione sono rilevati a Patrimonio Netto.

I fair value delle attività finanziarie sono determinati sulla base dei prezzi di offerta quotati o mediante l'utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotate sono stimati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica dell'emittente. Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affidabile sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore.

A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di perdita di valore e l'eventuale svalutazione è contabilizzata a conto economico.

Le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value delle somme incassate, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato.

Crediti commerciali, finanziari ed altre attività finanziarie a lungo termine

I crediti e le altre attività finanziarie a lungo termine sono inizialmente iscritti al fair value e successivamente valutati al costo ammortizzato.

Vengono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che le attività finanziarie prese singolarmente o nell'ambito di un gruppo di attività, possano aver subito una riduzione di valore. Se esistono tali evidenze, la perdita di valore è rilevata come costo nel conto economico del periodo.

Crediti commerciali ed altre attività a breve termine

I crediti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali o che maturano interessi a valori di mercato, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale al netto di un fondo svalutazione, esposto a diretta deduzione dei crediti stessi per portare la valutazione al presunto valore di realizzo.

I crediti sono iscritti al loro presumibile valore di realizzo: tale valore approssima il costo ammortizzato. Se espressi in valuta i crediti sono valutati al cambio di fine periodo.

Inoltre in tale categoria di bilancio sono iscritte quelle quote di costi e proventi, comuni, per competenza, a due o più esercizi, per riflettere correttamente il principio della competenza temporale.

Le operazioni di cessione di crediti pro-solvendo e le cessioni pro-soluto che non rispettano i requisiti richiesti dallo IAS 39 per l'eliminazione dal bilancio delle attività, in quanto non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici, rimangono iscritti nel bilancio della Società, sebbene siano stati legalmente ceduti a terzi.

Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide sono rappresentate dal saldo di cassa, da depositi a vista presso le banche di relazione e da investimenti a breve termine (con scadenza originaria non superiore a 1/2/3 mesi) comunque facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggetti ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore.

Le disponibilità liquide sono rilevate al fair value.

Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista presso le banche, altre attività finanziarie a breve ad alta liquidità, con scadenza originaria non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini della redazione dello stato patrimoniale, sono inclusi nei debiti finanziari del passivo corrente.

Patrimonio netto

Capitale sociale

La posta è rappresentata dal capitale sottoscritto e versato; esso è iscritto al valore nominale. Il riacquisto di azioni proprie, valutate al costo inclusivo degli oneri accessori, è contabilizzato come variazione di patrimonio netto e le azioni proprie sono portate a riduzione del capitale sociale per il valore nominale e a riduzione delle riserve per la differenza fra il costo e il valore nominale.

Riserva azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. In particolare il valore nominale delle azioni proprie è contabilizzato in riduzione del capitale sociale emesso, mentre l'eccedenza del valore di acquisto rispetto al valore nominale è rilevato in apposita riserva di patrimonio netto. Nessun utile (perdita) è rilevata a conto economico per l'acquisto, vendita, emissione o cancellazione delle azioni proprie.

Riserva di fair value

La posta accoglie le variazioni di fair value, al netto dell'effetto imposte, delle partite contabilizzate a fair value con contropartita patrimonio netto.

Altre riserve

Le poste sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica, dalla riserva legale, dalla riserva straordinaria e dalla riserva per conversione obbligazioni.

Utili (perdite) portati a nuovo incluso l'utile (perdita) dell'esercizio

La posta include i risultati economici degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né accantonata a riserva ed i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincolo al quale erano sottoposte. All'interno della posta è inoltre incluso il risultato economico dell'esercizio.

Finanziamenti a lungo e breve termine

Sono inizialmente rilevati al costo che, alla data di accensione, risulta pari al fair value del corrispettivo ricevuto al netto degli oneri accessori di transazione. Successivamente, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Benefici ai dipendenti

Piani a benefici definiti

La Società riconosce ai propri dipendenti benefici a titolo di cessazione del rapporto di lavoro (Trattamento di Fine Rapporto). Tali benefici rientrano nella definizione di piani a benefici definiti determinati nell'esistenza e nell'ammontare ma incerti nella loro manifestazione. La passività è valutata secondo i principi indicati dallo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nell'attualizzare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data stimata di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche (come il tasso di mortalità ed il tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (come il tasso di sconto). L'ammontare dell'obbligo di prestazione definita è calcolato annualmente da un attuario esterno indipendente. Gli utili e le perdite attuariali sono contabilizzate nel conto economico di esercizio di competenza per l'intero ammontare. La Società non ha infatti usufruito della facilitazione del cd "metodo del corridoio".

A partire dal 1 gennaio 2007 la legge finanziaria e relativi decreti attuativi hanno introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del T.F.R., tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi di T.F.R. possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda.

Si precisa che ai fini del calcolo attuariale è stato utilizzato un tasso di sconto determinato con riferimento ad un paniere di obbligazioni Corporate con rating A (indice iBoxx Eurozone Corporates A 10+), in linea con quanto consigliato dall'Associazione degli Attuari al 31 dicembre 2016. Al 31 dicembre 2015 è stato preso come riferimento per la valorizzazione di detto parametro l'indice iBoxx Eurozone Corporates AA 7 – 10.

Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenziali

I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà l'impiego di risorse economiche. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, che rende necessario l'impiego di risorse economiche, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile dell'obbligazione stessa. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell'onere necessario per l'adempimento dell'obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente.

Laddove è previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l'effetto dell'attualizzazione è rilevante, l'importo dell'accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.

Le attività e passività potenziali non sono rilevate in bilancio; è fornita tuttavia informativa a riguardo per quelle di ammontare significativo.

Strumenti derivati

La Società ha adottato una Risk Policy di Gruppo. La rilevazione delle variazioni di fair value è differente a seconda della designazione degli strumenti derivati (speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o Cash Flow Hedge).

Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamente a conto economico.

In caso di designazione dello strumento di copertura come Fair Value Hedge, sono contabilizzate a conto economico sia le variazioni di fair value dello strumento di copertura che dello strumento coperto, indipendentemente dal criterio di valutazione adottato per quest'ultimo.

In caso di designazione dello strumento di copertura come Cash Flow Hedge viene sospesa a Patrimonio Netto la porzione di variazione del fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, rilevando a conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a Patrimonio Netto sono rilasciate a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi in cui l'attività o la passività coperta influenza il conto economico. Gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono contabilizzate alla data di negoziazione.

Ricavi e costi

I ricavi sono valutati al fair value dei corrispettivi ricevuti o spettanti. In generale, i ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici derivanti dall'operazione saranno goduti dall'impresa e il loro valore, nonché i costi sostenuti o da sostenere per l'operazione possano essere attendibilmente determinati.

I ricavi derivanti dalla cessione dei beni sono rilevati, al momento del trasferimento dei rischi e dei benefici che solitamente avviene con la spedizione, al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante tenuto conto del valore di eventuali sconti.

I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati in base alla percentuale di completamento, definita sulla base del lavoro svolto.

I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunque secondo il principio della competenza temporale.

Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenendo conto del tasso effettivo applicabile.

I dividendi sono contabilizzati nell'esercizio in cui sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.

Imposte

Le imposte dell'esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere in applicazione della normativa fiscale vigente.

Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto a nuovo di perdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recupero (estinzione) riduca (aumenti) i pagamenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebbero verificati se tale recupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali. Gli effetti fiscali di operazioni o altri fatti sono rilevati, a conto economico o direttamente a Patrimonio Netto, con le medesime modalità delle operazioni o fatti che danno origine alla imposizione fiscale. Le altre imposte non correlate al reddito sono incluse tra gli "Altri costi operativi".

A partire dall'esercizio 2006 e alla data odierna, per rinnovi triennali, la Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. e la quasi totalità delle sue controllate, dirette e indirette, italiane hanno deciso di aderire al consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.).

Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. funge da società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale nazionale, che beneficia in tal modo della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione. Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale). Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. rileva un credito nei confronti delle società che apportano redditi imponibili, pari all'IRES da versare. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. iscrive un debito pari all'IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo.

Valute

Il bilancio è redatto in Euro che coincide con la valuta funzionale della Capogruppo.

Le operazioni in valuta sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio alla data dell'operazione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazioni e dalla conversione alla data di rendicontazione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico.

Uso di stime

La predisposizione dei bilanci consolidati richiede da parte degli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. In considerazione del recente documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Isvap n° 2 del 6 febbraio 2009 si precisa che le stime sono basate sulle più recenti informazioni di cui gli Amministratori dispongono al momento della redazione del presente bilancio, non intaccandone, pertanto, l'attendibilità.

L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali lo stato patrimoniale, il conto economico ed il rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.

Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli

amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo:

  • Svalutazione degli attivi immobilizzati;
  • Lavori in corso su ordinazione;
  • Spese di sviluppo;
  • Imposte differite attive;
  • Accantonamenti per rischi su crediti;
  • Benefici ai dipendenti;
  • Accantonamenti per rischi e oneri.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi nel conto economico nel periodo in cui la variazione è avvenuta.

Bilancio Consolidato

Copia del presente bilancio, del Bilancio Consolidato, della relazione sulla gestione, della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della relazione sulla remunerazione e di quella degli organi di controllo, sarà depositata presso la sede sociale, sul sito internet www.trevifin.com, presso la Borsa Italiana S.p.A. e presso il Registro delle Imprese nei termini di normativa.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2016 o applicabili in via anticipata

A partire dal 2016 la società ed il Gruppo hanno applicato i seguenti nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni, rivisti dallo IASB:

I criteri di redazione adottati nella predisposizione del Bilancio individuale sono coerenti con quelli applicati nella redazione del Bilancio individuale dell'esercizio precedente, fatta eccezione per quanto di seguito specificato per i principi e interpretazioni di nuova emanazione, applicabili a partire dal 1 Gennaio 2016.

La società ed il Gruppo non hanno adottato anticipatamente alcun principio, interpretazione o miglioramento emanato ma non ancora obbligatoriamente in vigore.

IFRS nuovi o rivisti ed interpretazioni applicabili a partire dal 1° Gennaio 2016

Sono stati emessi alcuni amendments su principi già esistenti, che ne chiariscono alcune particolarità:

› Amendments to IFRS10, IFRS12 and IAS28 – Applicazione delle eccezioni di consolidamento. Il miglioramento chiarisce l'applicabilità delle eccezioni di consolidamento per una investment entity. Una "Investment entity" valuta infatti le sue partecipazioni al fair value mentre la sua controllante (qualora esista) sarà obbligata a consolidare le controllate della investment entity. Si chiarisce inoltre che tali controllate devono essere valutate al fair value se non sono a loro volta investment entity e non prestano servizi di supporto alla consolidante.

› Amendments to IFRS11 – Accordi a controllo. Il miglioramento chiarisce che qualora una entità acquisisca un interessenza in una joint operation che costituisce una forma di business essa deve applicare, nei limiti della propria quota di partecipazione, i principi di contabilizzazione e le richieste informative previsti dallo IFRS3 – Business combination e tutti gli altri IFRSs che non siano in conflitto con quanto previsto dall'IFRS11.

› Amendments to IAS16 and IAS38 – Chiarimenti sui metodi accettabili di deprezzamento e ammortamento. Il miglioramento chiarisce l'opportunità di utilizzare metodi di ammortamento e deprezzamento delle attività immobilizzate che tengano conto dell'effettività utilità economica nell'utilizzo di tali beni. Qualora un bene o un'attività sia utilizzata nell'attività operativa di business il rapporto tra i ricavi generati dal business ed il totale dei ricavi dell'entità non riflette correttamente la percentuale di ammortamento da effettuarsi. La stessa può essere utilizzata solo in casi limitati per l'ammortamento di attività immateriali.

› Amendments to IAS16 and IAS41. Il miglioramento chiarisce che le attività biologiche utilizzate in agricoltura (esempio: gli alberi da frutto) continuano ad essere soggette alle prescrizioni dello IAS16 mentre i prodotti delle stesse (ad esempio, la frutta oggetto del raccolto) restano soggette alle prescrizioni dello IAS41.

› Amendments to IAS27 – Utilizzo del metodo del patrimonio netto nel Bilancio separato. Il miglioramento chiarisce che, poiché in alcuni Stati il metodo del patrimonio netto è previsto come metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in controllate e collegate, l'opzione precedentemente prevista nello IAS27 è ripristinata. Pertanto, nel Bilancio separato le partecipazioni possono essere valutate al costo (IAS27), in accordo con lo IAS39 o il nuovo IFRS9 oppure utilizzando il metodo del patrimonio netto (IAS27 amended). Il metodo utilizzato deve essere applicato in maniera omogenea per tutte le categorie di partecipazioni.

› Amendments to IAS1 – Presentazione del bilancio. Il miglioramento fornisce chiarimenti sui requisiti di rilevanza dello IAS1 e sugli elementi esposti nel prospetto OCI e nel Prospetto della Situazione patrimoniale e finanziaria, che possono essere ulteriormente disaggregati. Inoltre, viene chiarito che la quota di OCI di società collegate e joint venture valutate con il metodo del patrimonio netto deve essere presentata in un'unica voce e classificata tra gli elementi che saranno o non saranno successivamente riclassificate nel Prospetto dell'Utile/Perdita dell'esercizio.

L'adozione dei nuovi principi e delle interpretazioni sopra descritti non ha comportato alcun impatto sul Bilancio individuale della Società.

IFRS nuovi o rivisti ed interpretazioni applicabili a partire dagli esercizi successivi e non adottati in via anticipata dal Gruppo

La Società ed il Gruppo stanno analizzando i principi in oggetto, valutando gli impatti che gli stessi produrranno sul proprio Bilancio consolidato, senza tuttavia procedere ad una applicazione anticipata degli stessi. Se ne riassumono di seguito le novità introdotte.

IFRS15 – Ricavi da contratti con la clientela (applicabile a partire dagli esercizi che chiudono successivamente al 1° Gennaio 2018). Il nuovo principio sostituisce i precedenti IAS11 – Lavori su ordinazione, IAS18 – Ricavi, IFRIC13 – Programmi di fidelizzazione della clientela, IFRIC15 – Contratti per la costruzione di immobili, IFRIC18 – Cessione di attività da parte della clientela, SIC31 – Operazioni di baratto comprendenti attività pubblicitaria. Esso fornisce un modello di riconoscimento e misurazione di tutti i ricavi di vendita da attività non finanziarie, incluse le dismissioni di immobilizzazioni tecniche o attività immateriali. Il principio generale è che l'entità deve riconoscere un ricavo per un ammontare che riflette il corrispettivo che l'entità ritiene di dover percepire nel trasferimento di un bene o nella prestazione di un servizio al cliente. Sono fornite linee guida per l'identificazione dei contratti, delle obbligazioni previste dagli stessi e del prezzo della transazione. Qualora le prestazioni siano molteplici sono inoltre fornite indicazioni sull'allocazione del prezzo alle stesse. Infine, vengono chiariti i criteri di contabilizzazione del ricavo al momento della soddisfazione della performance. Infine, sono fornite indicazioni sulla contabilizzazione dei costi incrementali relativi all'ottenimento del contratto e direttamente correlati all'adempimento dello stesso. Il principio fornisce inoltre una vasta guida applicativa su temi specifici quali licenze, garanzie, diritto di recesso, rapporti di agenzia, risoluzioni di contratti. Il principio è applicabile secondo un full retrospective approach o secondo un modified retrospective approach. In Aprile 2016, inoltre, lo IASB ha emesso alcuni amendments allo IFRS15 contenenti alcuni chiarimenti sull'applicazione dello stesso, anch'essi efficaci a far data dal 1° Gennaio 2018.

IFRS9 – Strumenti finanziari (applicabile a partire dagli esercizi che chiudono successivamente al 1° Gennaio 2018). Il nuovo principio si propone di semplificare al lettore del bilancio la comprensione degli importi, della tempistica e dell'incertezza dei flussi di cassa, mediante la sostituzione delle diverse categorie di strumenti finanziari contemplate dallo IAS39. Tutte le attività finanziarie sono infatti contabilizzate inizialmente al fair value, aggiustato dei costi di transazione, se lo strumento non è contabilizzato al fair value attraverso il conto economico (FVTPL). Tuttavia, i crediti commerciali che non hanno una componente finanziaria significativa sono inizialmente misurati al proprio prezzo di transazione, come definito dal nuovo IFRS 15 - Ricavi da contratti con la clientela. Gli strumenti di debito sono misurati in base ai flussi di cassa contrattuali ed al modello di business in base al quale lo strumento è detenuto. Se lo strumento prevede flussi di cassa per il solo pagamento di interessi e quote capitale esso è contabilizzato secondo il metodo del costo ammortizzato mentre qualora prevedesse, oltre a tali flussi, lo scambio di attività finanziarie esso è misurato al fair value negli OCI, con successiva riclassifica nel conto economico (FVOCI). Esiste infine una opzione espressa per la contabilizzazione al fair value (FVO). Analogamente, tutti gli strumenti di equity sono misurati inizialmente al FVTPL ma l'entità ha un'opzione irrevocabile su ciascuno strumento per la contabilizzazione al FVTOCI. Tutte le ulteriori classificazioni e le regole di misurazione contenute nello IAS39 sono state riportate nel nuovo IFRS9.

In tema di impairment, il modello dello IAS39 basato sulle perdite subite è stato sostituito dal modello ECL (Expected Credit Loss). Infine, vengono introdotte alcune novità in tema di Hedge Accounting, con la possibilità di effettuare un test prospettico di efficacia e di tipo qualitativo, misurando autonomamente, qualora fosse possibile identificarle, le componenti di rischio.

IFRS16 – Leasing (applicabile a partire dagli esercizi che chiudono successivamente al 1° Gennaio 2019). L'ambito di applicazione del nuovo principio è rivolto a tutti i contratti leasing, salvo alcune eccezioni. Un leasing è un contratto che attribuisce il diritto di utilizzo di un asset ("l'asset sottostante") per un certo periodo di tempo a fronte del pagamento di un corrispettivo. Il metodo di contabilizzazione di tutti i leasing ricalca il modello previsto dallo IAS 17, pur escludendo i leasing che hanno ad oggetto beni di scarso valore (es: computers) e contratti di breve termine (es: inferiori ai 12 mesi). Alla data di iscrizione del leasing deve dunque essere iscritta la passività per i canoni da pagare e l'asset su cui l'entità ha un diritto di utilizzo, contabilizzando separatamente gli oneri finanziari e gli ammortamenti relativi all'asset. La passività può essere oggetto di rideterminazione (per esempio, per variazioni nei termini contrattuali o per la variazione di indici a cui è legato il pagamento dei canoni sull'utilizzo) e tale variazione deve essere contabilizzata sull'asset sottostante. Dal punto di vista del locatore, infine, il modello di contabilizzazione risulta sostanzialmente invariato rispetto alle previsioni dell'attuale IAS17. L'applicazione del principio deve essere fatta con metodo retrospettico modificato mentre l'applicazione anticipata è permessa contemporaneamente allo IFRS15.

Nuovi principi contabili ed emendamenti non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società e dal Gruppo

Sono inoltre stati emessi alcuni amendments su principi già esistenti che risultano applicabili a partire dal 1° Gennaio 2017 o esercizi successivi:

› Amendments to IAS7 – Cash flow statement. Il miglioramento fornisce indicazioni sulle disclosures da inserire circa le passività che emergono dall'attività finanziaria, incluse le variazioni monetarie e non monetarie (quali ad esempio gli utili o perdite su cambi).

› Amendments to IAS12 – Iscrizione di attività per imposte anticipate su perdite non realizzate su strumenti di

debito valutati al fair value. Si chiarisce che una entità deve valutare se la normativa fiscale pone dei limiti alla deduzione fiscale dal quale emerge la differenza temporanea. Inoltre, l'emendamento fornisce indicazioni su come una entità dovrebbe determinare gli utili imponibili futuri e spiegare le circostanze in cui il reddito imponibile può garantire la recuperabilità di tali asset.

› Amendments to IFRS2 – Classificazione e misurazione di pagamenti in azioni. I miglioramenti chiariscono gli effetti di condizioni di maturazione sulla misurazione di un'operazione di pagamento basato su azioni e regolata per cassa. Sono inoltre forniti chiarimenti circa la classificazione di un pagamento basato su azioni con regolamento netto che ha le caratteristiche per far emergere obblighi di ritenuta alla fonte. Infine, sono definite regole di accounting nel caso in cui una modifica ai termini e condizioni di una operazione di pagamento basato su azioni cambia la classificazione di quest'ultima da cash settled a equity settled.

› Amendments to IFRS4 – Contratti assicurativi. Le modifiche riguardano l'introduzione del nuovo standard sugli strumenti finanziari (IFRS9) nella fase di transizione verso il nuovo standard che in futuro sostituirà lo IFRS4. Le modifiche introducono due opzioni per i soggetti che prestano servizi di assicurazione: una deroga temporanea e un approccio di sovrapposizione.

› Amendments to IAS40 – Investment property. Le modifiche chiariscono quando un'entità dovrebbe trasferire una proprietà, tra cui immobili in costruzione o sviluppo, dentro o fuori la categoria "investimenti immobiliari". Si chiarisce che un cambiamento nella destinazione d'uso non si verifica per un semplice cambiamento nelle intenzioni del Management.

Miglioramenti agli IFRS

Il processo di Annual improvement dei principi internazionali è lo strumento attraverso il quale lo IASB introduce modifiche o miglioramenti ai principi già in corso di applicazione, favorendo la costante review delle policy contabili dei soggetti IAS adopters.

Già nel 2014 lo IASB ha emanato una nuova serie di modifiche agli IFRS (serie 2012-2014, che segue le precedenti serie 2009-2011, 2010-2012 e 2011-2013). Tali miglioramenti ha riguardato nello specifico la variazione dei programmi di vendita nello IFRS5 – Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate, l'applicabilità dello IFRS7 – Strumenti finanziari nel Bilancio intermedio abbreviato, l'utilizzo dei tassi di sconto nello IAS19 – Benefici ai dipendenti e le disclosure da integrare rispetto allo IAS34 – Bilanci intermedi. Le modifiche introdotte sono applicabili obbligatoriamente a partire dagli esercizi che chiudono successivamente al 1° Gennaio 2016.

L'ultima serie di miglioramenti, emanata in Dicembre 2016, ha infine riguardato l'eliminazione delle short term exemptions previste per le First Time Adoption dallo IFRS1, la classificazione e misurazione delle partecipazioni valutate al fair value rilevato a conto economico secondo lo IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e Joint Ventures e chiarimenti sullo scopo delle disclosure previste nello IFRS12 – Informativa sulle interessenze in altre entità. Le modifiche introdotte sono applicabili obbligatoriamente a partire dagli esercizi che chiudono successivamente al 1° Gennaio 2017 ed al 1° Gennaio 2018.

Il Gruppo sta valutando l'impatto delle modifiche, emendamenti ed interpretazioni ai Principi Contabili omologati non adottati in via anticipata o in corso di omologazione. In particolare il Gruppo ha iniziato ad effettuare un'analisi dei potenziali impatti che l'applicazione dei nuovi standard IFRS 9 Financial Instruments, IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers e IFRS 16 Leases potrà avere sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria e sull'informativa contenuta nel bilancio consolidato.

Attività di direzione e coordinamento della Società

Ai sensi dell'art. 93 del Testo Unico, si riporta che al 31 dicembre 2016 e alla data di redazione del presente bilancio, TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. è indirettamente controllata da I.F.I.T. S.r.l. (società con sede a Cesena) e direttamente controllata dalla società italiana TREVI Holding SE, società controllata da I.F.I.T. S.r.l..

Relativamente all'informativa societaria, ex art. 2497 del Codice Civile, relativa all'attività di direzione e coordinamento eventualmente svolta da società controllanti, si riporta che al 31 dicembre 2015 e alla data del presente bilancio la Società non ha effettuato alcuna dichiarazione in merito ad eventuali attività di direzione e coordinamento da parte di società controllanti, in quanto il Consiglio d'Amministrazione della TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. ritiene che, pur nell'ambito di un controllo delle strategie e politiche societarie del Gruppo TREVI indirettamente condotto da IFIT S.r.l., la Società sia completamente autonoma dalla propria controllante dal punto di vista operativo e finanziario, e non abbia posto in essere né nel 2016 né in esercizi precedenti nessuna operazione societaria anche nell'interesse della controllante.

La Società, alla data di redazione del presente bilancio, è Capogruppo del Gruppo TREVI (ed in quanto tale redige il bilancio consolidato di Gruppo), ed esercita ai sensi dell'art. 2497 del C.C., l'attività di direzione e coordinamento dell'attività delle società direttamente controllate:

  • Trevi S.p.A., partecipata direttamente al 99,78%;
  • Soilmec S.p.A., partecipata direttamente al 99,92%;
  • Drillmec S.p.A., partecipata direttamente al 98,25% (l'1,75% è detenuto da Soilmec S.p.A.);
  • Petreven S.p.A. partecipata direttamente al 78,38% (il 21,62% è detenuto da TREVI S.p.A.) ;
  • R.C.T. S.r.l., partecipata indirettamente al 99,78% (detenuta al 100% da TREVI S.p.A.);
  • Trevi Energy S.p.A con socio unico partecipata direttamente al 100%;
  • PSM S.p.A., partecipata indirettamente al 99,95% (detenuta da Soilmec S.p.A. al 70% e da Drillmec S.p.A. al 30%);
  • Immobiliare SIAB S.r.l. con socio unico, partecipata direttamente al 100%.

Gestione del rischio

Obiettivi, politica di gestione e identificazione dei rischi finanziari

La Direzione Finanziaria della Capogruppo ed i Responsabili Finanziari delle singole Società controllate gestiscono i rischi finanziari cui la Società è esposta, seguendo le direttive contenute nella Treasury Risks Policy di Gruppo.

Le attività finanziarie della Società sono rappresentate principalmente da cassa e depositi a breve, derivanti direttamente dall'attività operativa.

Le passività finanziarie comprendono invece finanziamenti bancari e leasing finanziari, la cui funzione principale è di finanziare l'attività operativa e di sviluppo internazionale.

I rischi generati da tali strumenti finanziari sono rappresentati dal rischio di tasso di interesse, dal rischio di tasso di cambio, dal rischio di liquidità e da quello di credito.

La società svolge un'attività di monitoraggio dei rischi finanziari sopra illustrati, intervenendo, se necessario, anche mediante l'utilizzo di strumenti finanziari derivati al fine di mitigare/ridurre tali rischi al minimo. Gli strumenti finanziari derivati vengono effettuati per la gestione del rischio di cambio sugli strumenti denominati in valute diverse dall'Euro e per la gestione del rischio di interesse sui finanziamenti a tasso variabile.

La definizione della composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso fisso e componente a tasso variabile viene individuata dalla Società a livello consolidato.

Nei paragrafi seguenti sono esposte alcune sensitivity analisis volte a misurare l'impatto di potenziali scenari sui alcuni dei rischi a cui la Società è esposta.

Rischio di tasso di interesse

L'esposizione al rischio delle variazioni dei tassi d'interesse di mercato è connesso ad operazioni di finanziamento sia a breve sia a lungo termine, con un tasso di interesse variabile.

È' policy di Gruppo concludere le operazioni di funding a tasso variabile e successivamente valutare se coprire il rischio di tasso di interesse convertendo un'esposizione a tasso variabile in un'esposizione a tasso fisso attraverso un contratto in derivati. Per far ciò, sono stati stipulati contratti di Interest Rate Swap in cui il Gruppo accetta di scambiare, ad intervalli definiti, la differenza tra tasso d'interesse fisso e tasso di interesse variabile calcolata con riferimento ad un capitale nozionale predefinito.

In data 1° Luglio 2014 il Consiglio di Amministrazione della società capogruppo Trevi – Finanziaria Industriale SpA ha autorizzato la strutturazione ed esecuzione di un'operazione di emissione di un prestito obbligazionario denominato "Minibond 2014-2019" per un importo pari a Euro 50 milioni. Lo strumento è stato collocato sul mercato EXTRA MOT PRO di Borsa Italiana, dal 28 luglio 2014 ed è a tasso fisso.

Al 31 dicembre 2016, considerando l'effetto di tali contratti, circa il 18% dei finanziamenti della Società risultano essere a tasso fisso.

31/12/2016
Tasso Fisso
Tasso Variabile
Totale
Finanziamenti e Altri Debiti 77.311.349 358.777.814 436.089.163
Totale Passività Finanziarie 77.311.349 358.777.814 436.089.163
% 18% 82% 100%
31/12/2016
Tasso Fisso Tasso Variabile Totale
Disponibilità Liquide - 23.073.560 23.073.560
Altri Crediti Finanziari - 431.110.344 431.110.344
Totale Attività Finanziarie - 454.183.904 454.183.904
% 0% 100% 100%

Al 31 dicembre 2016, il Trevi Finanziaria Industriale Spa ha in essere due contratti di Swap su tasso di interesse stipulati con controparti finanziarie di primario standing, ai fini esclusivamente di copertura di operazioni in essere senza finalità speculative. Il totale valore nozionale in origine era pari ad 40 milioni di Euro ed al 31 dicembre 2016 è complessivamente pari a 22.667 migliaia di Euro, con scadenza 2020.

Derivati Cash Flow Hedge
-------------------------- --
Valore Nozionale Nozionale Orig. Strumento Derivato Sottostante Durata Scadenza
Sottostante
22.666.667 40.000.000 IRS Finanziamento 10 anni 03/11/2020

Il fair value di tali contratti al 31 dicembre 2016 risultava negativo per 1.158 migliaia di Euro.

Al fine di misurare il rischio connesso al tasso d'interesse è stato simulato uno "stress test" nell'andamento dell'Euribor di riferimento relativo ai finanziamenti passivi a tasso variabile ed ai depositi attivi in essere al 31 dicembre 2016.

Da tale esercizio è emerso che un innalzamento della curva Euribor di 50 bps avrebbe, a parità di tutte le altre condizioni, comportato un peggioramento degli oneri finanziari netti di circa 641 migliaia di Euro, così come un abbassamento della curva Euribor di 50 bps avrebbe, a parità di tutte le altre condizioni, comportato un miglioramento degli oneri finanziari netti di circa 641 migliaia di Euro.

Di seguito viene fornito un dettaglio di tale analisi:

Rischio Tasso Interesse
Euro -50 bps +50 bps
Depositi e attività liquide (2.274.568) 2.274.568
Finanziamenti bancari 1.561.211 (1.561.211)
Debiti verso altri finanziatori 73.299 (73.299)
TOTALE (640.058) 640.058

Rischio di cambio

La Società è esposta al rischio che variazioni nei tassi di cambio possano apportare variazioni ai risultati economici e patrimoniali della stessa. L'esposizione al rischio di cambio della Società è di natura transattiva ovvero derivante da variazioni del tasso di cambio intercorrenti tra la data in cui un impegno finanziario tra controparti diventa altamente probabile e/o certo o e la data di regolamento dell'impegno, variazioni che determinano uno scostamento tra flussi di cassa attesi e flussi di cassa effettivi.

La Società valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio; gli strumenti utilizzati sono la correlazione dei flussi di pari valuta ma di segno opposto, la contrazione di finanziamenti in valuta, la vendita/acquisto a termine di valuta e l'utilizzo di strumenti finanziari derivati.

La Società non utilizza per la propria attività di copertura dal rischio di cambio strumenti di tipo dichiaratamente speculativo; tuttavia, nel caso in cui gli strumenti finanziari derivati non soddisfino le condizioni previste per il trattamento contabile degli strumenti di copertura richiesti dallo IAS 39, le loro variazioni di fair value sono contabilizzate a conto economico come oneri / proventi finanziari.

Nello specifico, la Società gestisce il rischio transattivo di cui si è fornita una descrizione sopra. L'esposizione al rischio di variazioni dei tassi di cambio deriva principalmente da rapporti intragruppo che la Società detiene. In particolare, il rischio maggiore è determinato dalla presenza di rapporti in Dollaro Statunitense e in divise ad esso agganciate.

Il fair value di un contratto a termine è determinato come differenza tra un cambio a termine del contratto e quello di un'operazione di segno contrario di importo e scadenza uguale, ipotizzata ai tassi di cambio ed ai differenziali di tasso di interesse al 31 dicembre.

Al fine di valutare l'impatto di una variazione nel tasso di cambio Euro/Usd é stata impostata una sensitivity analysis simulando variazioni verosimili del rapporto di cambio sopra indicato.

Le poste contabili ritenute significative ai fini dell'analisi sono: Crediti Commerciali, Crediti e Debiti intragruppo, Debiti Commerciali, Debiti Finanziari, Cassa e disponibilità liquide, Strumenti Finanziari Derivati.

I valori di tali poste sulle quali è stata eseguita la sensitivity analysis sono quelli al 31 dicembre 2016.

L'analisi si è focalizzata sulle sole partite denominate in valuta differente dall'Euro.

Considerando un deprezzamento del Dollaro USA nei confronti dell'Euro del 5%, l'impatto sul Risultato Ante Imposte derivante da tale svalutazione sarebbe, a parità di tutte le altre condizioni, di circa 1.879 migliaia di USD negativi.

Un apprezzamento del Dollaro USA del 5% determinerebbe, a parità di tutte le altre condizioni, un impatto sul Risultato ante Imposte di circa 1.879 migliaia di USD positivi.

Tale impatto è riconducibile principalmente alla variazione dei rapporti commerciali Intragruppo.

Di seguito viene fornito un dettaglio di tale analisi:

Rischio tasso di cambio EURUSD
USD + 5% USD - 5%
Crediti Commerciali in valuta 0 0
Crediti e debiti Infragruppo 1.858.783 (1.858.783)
Componenti Finanziarie v/terzi 20.669 (20.669)
Debiti Commerciali in valuta 0 0
Coperture in divisa 0 0
TOTALE 1.879.452 (1.879.452)

Rischio di liquidità

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che la Società abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate alle passività finanziarie e quindi abbia difficoltà a reperire, a condizione economiche, le risorse finanziarie necessarie alla sua operatività.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità della Società e del Gruppo sono monitorati e gestiti con l'obiettivo di garantire una efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie. I fabbisogni di liquidità di breve e mediolungo periodo sono costantemente monitorati nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie ovvero un adeguato investimento delle disponibilità liquide.

I fattori principali che determinano la liquidità della Società e del Gruppo sono rappresentati dai flussi finanziari generati o assorbiti dall'attività operativa e di investimento, e dai flussi collegati al rimborso delle passività finanziarie e dall'incasso dei proventi collegati agli impieghi finanziari, oltre all'andamento dei tassi di mercato.

Al fine di far fronte in maniera adeguata al rischio di liquidità, la società ed il Gruppo dispongono ad oggi di linee di

credito committed, stipulate con controparti finanziare di primario standing. Il Gruppo può inoltre porre in essere operazioni di cartolarizzazione di crediti commerciali.

Oltre a tali linee e a quelle per garanzie, la Società ed il Gruppo dispongono di affidamenti bancari per operazioni di natura commerciale e finanziaria sia con controparti finanziarie italiane sia con controparti internazionali. Il totale delle linee di affidamento del Gruppo ad oggi, comprendendo anche i plafond factoring, leasing e garanzie, è circa pari a 1.800 milioni di Euro.

In relazione al mancato rispetto di alcuni parametri finanziari contemplati da taluni contratti di finanziamento e dal prestito obbligazionario "Minibond 2014-2019, sulla base dei dati finanziari consolidati al 31 dicembre 2016, circostanza che comporta il rischio di decadenza del beneficio del termine su taluni finanziamenti a medio-lungo termine in essere, oltre al rischio di revoca da parte delle banche delle linee di finanza operativa, unitamente ad una limitazione nell'utilizzo dei fondi a disposizione della Società, gli Amministratori ritengono che i rischi di liquidità connessi a tale circostanza possano essere circoscritti in considerazione:

  • della rinuncia all'esercizio della facoltà di decadenza del beneficio del termine da parte degli istituti di credito interessati e dall'assemblea degli obbligazionisti, effettuata mediante rilascio di tutte le necessarie lettere di waiver;
  • del processo intrapreso dal Gruppo, anche con il supporto di un primario Advisor Finanziario, al fine di ottenere la disponibilità del ceto bancario a supportare il Gruppo, mediante conferma delle linee di credito esistenti.

Si evidenzia che, nelle more delle negoziazioni di cui sopra, le banche non hanno fatto venir meno il supporto finanziario alla Società, mantenendo disponibili e utilizzabili - anche per scadenze successive al 31 dicembre 2016 - le linee di credito, che la Società e il Gruppo stanno attualmente utilizzando.

Gli Amministratori ritengono che i flussi di cassa che verranno generati dall'attività operativa, inclusi nel nuovo Piano Industriale 2017-2021 predisposto e approvato, oltre alla significatività disponibilità di linee di credito committed, consentiranno al Gruppo di soddisfare i propri fabbisogni finanziari derivanti dalle attività di gestione, anche tenendo conto dei picchi di assorbimento del capitale circolante.

I finanziamenti bancari della società capogruppo alla fine dell'esercizio sono invece così ripartiti tra breve e lungo termine:

Finanziamenti a breve termine Finanziamenti a medio lungo termine
31/12/2016 31/12/2015 Variazioni 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Totale 375.374.710 91.881.474 283.493.236 Totale 47.148.060 292.790.057 -245.641.998

Il valore dei finanziamenti bancari a medio lungo termine iscritti a bilancio corrisponde al fair value degli stessi, in quanto la totalità del debito risulta essere a tasso variabile.

La tabella seguente riporta il totale delle passività finanziarie includendo oltre ai finanziamenti bancari anche i derivati passivi, i leasing finanziari e debiti verso altri finanziatori:

Passività finanziarie a breve termine Passività finanziarie a medio lungo termine
31/12/2016 31/12/2015 Variazioni 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Totale 377.652.313 94.200.280 283.452.033 Totale 58.436.850 306.356.556 -247.919.706

Rischio di credito

Il 82% dei crediti commerciali della Società è rappresentata da crediti verso società controllate.

Il rischio di credito relativo agli strumenti di natura finanziaria può considerarsi assente, essendo gli stessi rappresentati da disponibilità liquide e rapporti di conti corrente bancari.

Informazioni integrative su strumenti finanziari

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. In particolare la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:

  • Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi;

  • Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi desunti da dati di mercato osservabili;

  • Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti da dati di mercato osservabili.

Nelle tabelle che seguono sono riportate, per le attività e le passività al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015 e in base alle categorie previste dallo IAS 39.

Legenda Categorie IAS 39

Finanziamenti e crediti Loans and Receivables LaR
Attività possedute fino a scadenza Financial assets Held-to-Maturity HtM
Attività finanziarie disponibili per la vendita Financial assets Available-for-Sale AfS
Attività e passività al fair value rilevato a conto economico
possedute per la negoziazione
Financial Assets/Liabilities Held for Trading FAHfT e FLHfT
Passività al costo ammortizzato Financial Liabilities at Amortised Cost FLAC
Derivati di copertura Hedge Derivatives HD
Non applicabile Not applicable n.a.

Le informazioni integrative su strumenti finanziari ai sensi dell'IFRS7 e i prospetti degli utili e delle perdite. Sono escluse le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute e le Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute.

Classi Valori di Bilancio Rilevati secondo lo IAS 39
IAS 39 Note 31/12/2016 Costo
Ammortizzato
Costo Fair Value
a
Patrimonio
Netto
Fair Value
a
Conto
Economico
Effetto a Conto
Economico
Partecipazioni HtM 3 151.824.730 151.824.730 0
Strumenti finanziari derivati a lungo termine HD
Altri crediti finanziari lungo termine LaR 5 431.110.344 431.110.344 18.246.955
Totale Attività Finanziarie non correnti 582.935.074 431.110.344 151.824.730 0 0 18.246.955
Strumenti finanziari derivati a breve termine HD
Disponibilità liquide LaR 10 23.073.560 23.073.560 4.671
Totale Attività Finanziarie correnti 23.073.560 23.073.560 0 0 0 4.671
TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE 606.008.634 454.183.904 151.824.730 0 0 18.251.626
Finanziamenti a lungo termine LaR 12 47.148.060 47.148.060 1.174.075
Debiti verso altri finanziatori a lungo termine LaR 13 11.288.790 11.288.790 465.661
Strumenti finanziari derivati a lungo termine HD 14 1.157.744 1.157.744 548646,02
Totale Passività Finanziarie non correnti 59.594.594 58.436.850 0 1.157.744 0 2.188.382
Finanziamenti a breve termine LaR 21 375.374.710 375.374.710 9.347.530
Debiti verso altri finanziatori a breve termine LaR 22 2.277.603 2.277.603 93.951
Strumenti finanziari derivati a breve termine HD / FLAHfT
Totale Passività Finanziarie correnti 377.652.313 377.652.313 0 0 0 9.441.481
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE 437.246.907 436.089.163 0 1.157.744 0 11.629.862
Classi Valori di Bilancio Rilevati secondo lo IAS 39
IAS 39 Note 31/12/2015 Costo
Ammortizzato
Costo Fair Value
a
Patrimonio
Netto
Fair Value
a
Conto
Economico
Effetto a Conto
Economico
Partecipazioni HtM 3 226.729.869 226.729.869 327.940
Strumenti finanziari derivati a lungo termine HD
Altri crediti finanziari lungo termine LaR 5 445.578.159 445.578.159 18.836.468
Totale Attività Finanziarie non correnti 672.308.028 445.578.159 226.729.869 0 0 19.164.408
Strumenti finanziari derivati a breve termine HD
Disponibilità liquide LaR 10 10.192.788 10.192.788 3.290
Totale Attività Finanziarie correnti 10.192.788 10.192.788 0 0 0 3.290
TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE 682.500.817 455.770.947 226.729.869 0 0 19.167.698
Finanziamenti a lungo termine LaR 12 292.790.057 292.790.057 8.025.012
Debiti verso altri finanziatori a lungo termine LaR 13 13.566.499 13.566.499 223.750
Strumenti finanziari derivati a lungo termine HD 14 1.535.972 1.535.972 597620,14
Totale Passività Finanziarie non correnti 307.892.528 306.356.556 0 1.535.972 0 8.846.382
Finanziamenti a breve termine LaR 21 91.881.474 91.881.474 2.518.357
Debiti verso altri finanziatori a breve termine LaR 22 2.318.806 2.318.806 38.244
Strumenti finanziari derivati a breve termine HD / FLAHfT
Totale Passività Finanziarie correnti 94.200.280 94.200.280 0 0 0 2.556.601
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE 402.092.808 400.556.836 0 1.535.972 0 11.402.983

La seguente tabella evidenzia le attività e le passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2016, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

Gerarchia del Fair Value
Classi IAS 39 Note 31/12/2015 Livello 1 Livello 2 Livello 3
ATTIVITA'
Strumenti finanziari derivati a lungo termine HD -
Totale Attività finanziarie non correnti
PASSIVITA'
Strumenti finanziari derivati a lungo termine HD 13 1.157.744 1.157.744
Totale passività finanziarie non correnti 1.157.744 1.157.744
Strumenti finanziari derivati a breve termine FLHfT 21 0 0
Totale passività finanziarie correnti 0 0
Totale passività finanziarie 1.157.744 1.157.744

Capital Management

L'obiettivo primario della Società nella gestione delle proprie risorse finanziarie è di mantenere un elevato standing creditizio e una corretta struttura patrimoniale al fine di supportare il core business e massimizzare il valore per gli azionisti.

Il management gestisce le risorse a propria disposizione considerando l'evoluzione del contesto economico di riferimento. Lo strumento principalmente utilizzato per la gestione ed il monitoraggio della struttura finanziaria è rappresentato dal rapporto Debt/Equity. Con riferimento al calcolo dell'indebitamento netto, la società ha considerato l'intera esposizione verso istituti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e dei crediti finanziari a breve.

Con riferimento al calcolo del Patrimonio Netto, la Società considera tutte le componenti di capitale e riserve.

Crediti

Conformemente a quanto previsto dall'IFRS 7, si riporta di seguito un'analisi della dinamica dei crediti scaduti, suddivisi in classi di rischio omogenee:

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Non scaduto 21.748.406 21.867.329 - 118.924
Scaduto da 1 a 3 mesi 3.918.828 2.694.700 1.224.128
Scaduto da 3 a 6 mesi 2.362.790 1.479.916 882.874
Scaduto da oltre 6 mesi 2.007.075 1.440.367 566.709
Totale 30.037.099 27.482.312 2.554.787

I crediti si riferiscono a crediti commerciali verso società controllate per attività finanziarie e servizi svolti per 23.001 migliaia di Euro; crediti verso parti correlate per 17 migliaia di Euro, crediti verso clienti per 13 migliaia di Euro, crediti per IVA per 6.983 migliaia di Euro, e crediti diversi per 23 migliaia di Euro. In questa voce non sono inclusi i crediti per consolidato fiscale pari a 13.906 migliaia di Euro e i risconti attivi per 1.092 migliaia di Euro. Per la dinamica dei crediti scaduti è stato utilizzato il termine di pagamento di fatturazione eventualmente integrato da successivi accordi tra le parti; i crediti anche indicati come scaduti sono stati oggetto di definizione tra le parti. Per i suddetti crediti non sono state identificate delle fasce di monitoraggio speciali, rientrando tutti nella categoria standard.

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Monitoraggio standard 30.037.100 27.482.312 2.554.788
Monitoraggio speciale - - -
Monitoraggio per invio a legale - - -
Monitoraggio stragiudiziale in corso - - -
Monitoraggio per causa legale in corso - - -
Totale 30.037.100 22.380.171 2.554.788

COMMENTO DELLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVITA' NON CORRENTI

(1) Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali ammontano al 31 dicembre 2016 a 38.874 migliaia di Euro, in diminuzione di 2.032 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

I movimenti relativi all'esercizio 2016 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:

COSTO STORICO AMMORTAMENTI IMMOB.
DESCRIZIO
NE
Saldo al
31/12/2015
Incrementi Decrementi Saldo al
31/12/2016
Saldo
31/12/15
Incrementi Decrementi Saldo
31/12/16
IMMOB.
NETTE AL
31/12/15
NETTE
AL
31/12/16
Terreni e
fabbricati
37.873.794 87.710 37.961.504 7.814.987 916.515 8.731.503 30.058.807 29.230.002
Impianti e
macchinari
13.774.998 3.049 108.488 13.669.559 2.967.323 1.093.282 - 4.060.606 10.807.675 9.608.953
Altri beni 401.760 11.732 - 413.492 362.755 31.113 15.137 378.731 39.005 34.761
TOTALI 52.050.552 102.490 108.488 52.044.555 11.145.066 2.040.911 15.137 13.170.840 40.905.487 38.873.715

La voce Terreni e Fabbricati si riferisce al valore dell'area industriale di Gariga di Podenzano (PC) su cui insiste l'attività produttiva della controllata Drillmec S.p.A e al valore di alcuni terreni e fabbricati, siti in Via Larga località di Pievesestina (FC), adiacenti allo stabilimento produttivo di Soilmec S.p.A. e Trevi S.p.A..

Il valore netto di carico delle immobilizzazioni detenute in leasing finanziario al 31 dicembre 2016 è di 13.021 migliaia di Euro (nel 2015 tale valore era pari a 13.892 migliaia di Euro).

(2) Immobilizzazioni immateriali

Le Immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2016 ammontano a 142 migliaia di Euro, in diminuzione di 64 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2015.

I movimenti relativi all'esercizio 2016 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:

COSTO STORICO AMMORTAMENTI IMMOB.
NETTE
IMMOB.
NETTE AL
DESCRIZIONE Saldo al
31/12/15
Incrementi Decrementi Saldo al
31/12/16
Saldo al
31/12/15
Amm.ti
esercizio
Utilizzo
Fondo
6Saldo al
31/12/16
AL
31/12/15
31/12/16
Licenze e marchi 1.486.989 1.440 0 1.488.429 1.281.238 65.184 - 1.346.423 205.750 142.006
TOTALI 1.486.989 1.440 0 1.488.429 1.281.238 65.184 - 1.346.423 205.750 142.006

Gli incrementi registrati alla voce Licenze e Marchi si riferiscono principalmente all'acquisizione di licenze informatiche e software applicativi e dalla consulenza effettuata nella fase di implementazione degli stessi per le controllate italiane ed estere.

(3) Partecipazioni

Le partecipazioni ammontano al 31 dicembre 2016 a 151.824 migliaia di Euro, in diminuzione di 74.754 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Nella tabella seguente si evidenzia la suddivisione delle partecipazioni tra imprese controllate ed altre imprese:

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/15 Incrementi Decrementi Rivalutazioni Svalutazioni Altri
Movimenti
Saldo al
31/12/16
Imprese
controllate
226.578.664 45.100.000 119.853.934 151.824.728
Altre Imprese 151.205 - 151.205
TOTALE 226.729.869 45.100.000 119.853.934 - - - 151.975.934

Il dettaglio delle partecipazioni in imprese controllate è riportato di seguito:

SOCIETA' CONTROLLATE Saldo al
31/12/15
Incrementi Decrementi Rivalutazioni Svalutazioni Altri
movimenti
Saldo al
31/12/16
TREVI S.p.A. 66.645.817 - - - - - 66.645.817
SOILMEC S.p.A. 33.124.991 - - - - - 33.124.991
DRILLMEC S.p.A. 99.915.985 45.000.000 111.780.563 - - - 33.135.422
PILOTES TREVI S.a.c.i.m.s. 283.845 - - - - - 283.845
IMMOBILIARE SIAB S.R.L. 2.224.314 - - - - - 2.224.314
PETREVEN S.p.A. 14.931.932 - - - - - 14.931.932
INTERNATIONAL DRILLING
TECHNOLOGIES FZCO
21.877 - - - - - 21.877
TREVI ENERGY S.p.A. 8.645.000 100.000 8.073.371 - - - 671.629
PETREVEN S.A. 629 - - - - - 629
TREVI FUNDACOES ANGOLA
LDA
18.032 - - - - - 18.032
TREVI DRILLING SERVICES
SAUDI ARABIA CO. 766.241 - - - - - 766.241
TOTALE SOCIETA'
CONTROLLATE
226.578.664 45.100.000 119.853.934 - - - 151.824.730

Per quanto riguarda le partecipazioni detenute direttamente, si evidenzia che nell'esercizio c'è stato un incremento della partecipazione nella controllata Drillmec S.p.A., società operante nel settore degli impianti per la perforazione di pozzi per l'estrazione di idrocarburi e per ricerche idriche, dovuto a versamenti in conto futuro aumento di capitale sociale deliberati dalla società per 45.000 migliaia di Euro finalizzato sia al sostenimento dell'attività aziendale, sia ad un rafforzamento patrimoniale e altresì un incremento della partecipazione nella controllata TREVI Energy S.p.A. a socio unico, società che opera nel settore della ricerca, dello sviluppo e dello sfruttamento di energia da fonti rinnovabili, principalmente eolica, sempre dovuto a versamenti in conto futuro aumento di capitale sociale per 100 migliaia di Euro, finalizzato al sostenimento dell'attività aziendale e in particolare dell'attività di acquisizione di concessioni per la produzione di energia eolica.

Per le società Drillmec S.p.A., Soilmec S.p.A., e Trevi Energy S.p.A. il valore contabile è comprensivo degli aumenti in c\to futuro aumento di capitale sociale.

La tabella evidenzia un valore contabile della partecipazione in Trevi S.p.A. superiore al rispettivo valore di patrimonio netto. La controllata Trevi S.p.A., caposettore della divisione servizi di fondazione, svolge un ruolo di indirizzo e di supporto operativo e finanziario a favore delle controllate italiane ed estere. Si ritiene utile segnalare come il patrimonio netto contabile consolidato della divisione servizi di fondazione sia tale da rendere assolutamente giustificabile il differenziale ivi evidenziato tra i valori contabili e i valori di iscrizione.

Nel corso dell'esercizio la società ha effettuato rettifiche di valore ad attività finanziarie, a seguito di perdite durevoli di valore, adeguando il valore di carico delle partecipazioni al valore di patrimonio netto contabile di spettanza, ritenuto quest'ultimo il valore congruo da attribuire a tali partecipazioni tenuto conto delle prospettive future delle medesime così come formulate nel Piano Industriale di Gruppo 2017-2021 così come approvato dal Consiglio di Amministrazione della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. in data 3 marzo 2017. In particolare la rettifica ha riguardato i) Drillmec S.p.A. per 111.781 migliaia di Euro e ii) Trevi Energy S.p.A. per 8.073 migliaia di Euro, per complessivi 119.854 migliaia di Euro.

Il saldo delle altre partecipazioni è pari a 151 migliaio di Euro.

Di seguito sono riportati i dati principali delle partecipazioni in altre società (i valori sono aggiornati con i bilanci al 31 dicembre 2015):

ALTRE SOCIETA' Sede Capitale sociale Patrimonio
Netto
contabile
Risultato di
esercizio
Partecipazione % Valore
Contabile
Nostra quota
Patrimonio
Netto
COMEX S.r.l. in
liquidazione
Italia 10.000 35.203 6.742.374 0,69% 69 243
Credito Cooperativo
Romagnolo – BCC di
Cesena e Gatteo
Italia 7.474.296 51.671.169 -8.817.362 0,01% 1.136 5.167
Sviluppo Imprese Romagna
S.p.A.
Italia 1.125.000 1.111.215 -13.786 13,33% 150.000 148.125
TOTALE ALTRE
SOCIETA'
151.205 153.535

Il saldo risulta costituito da partecipazioni nella società della Comex S.r.l. in liquidazione, detenuta per lo 0.69% società operante nell'ambito dell'assemblaggio a marchio proprio di prodotti hardware (personal computer, notebook e server). Alla data attuale il bilancio dell'esercizio 2016 della partecipata non risulta approvato; il bilancio relativo all'esercizio 2015 evidenzia un utile di 6.742 migliaia di Euro.

La Società detiene n. 40 quote societarie del Credito Cooperativo Romagnolo – BCC di Cesena e Gatteo del valore nominale di Euro 25,82 ciascuna pari allo 0,01% della società, per un valore di carico di 1 migliaio di Euro.

In data 08 novembre 2015 l'Assemblea straordinaria ha approvato la fusione fra la Banca di Cesena Credito Cooperativo di Cesena e Ronta scrl e la Banca di Credito Cooperativo di Gatteo soc. coop. In data 15 dicembre 2015 è stato stipulato l'atto di fusione, mentre gli effetti giuridici e contabili sono stati differiti al 1 gennaio 2016, con l'emissione di un numero di azioni assegnate ai soci della banca incorporata corrispondente ad un valore nominale complessivo pari a quello già detenuto dai medesimi soci nella banca acquisita alla data di efficacia dell'operazione.

La BBC di Cesena e Gatteo alla data attuale non ha ancora approvato il bilancio dell'esercizio 2016; il bilancio relativo all'esercizio 2015 evidenzia una perdita di 8.817 migliaia di Euro.

Sviluppo Imprese Romagna S.p.a. è una società la cui attività è finalizzata a favorire la diffusione e lo sviluppo dell'imprenditoria medio piccola e micro impresa nella Romagna; alla data attuale la società non ha ancora approvato il bilancio dell'esercizio 2016; il bilancio relativo all'esercizio 2015 evidenzia una perdita di 14 migliaia di Euro.

Riportiamo l'elenco ed i principali dati delle partecipazioni in società controllate al 31 dicembre 2016:

TREVI S.p.A.
Italia
32.300.000
28.640.808
7.530.505
99,78%
66.645.817
SOILMEC S.p.A.
Italia
25.155.000
50.757.424
430.690
99,92%
33.124.991
DRILLMEC S.p.A.
Italia
5.000.000
33.725.620
-50.932.732
98,25%
33.135.422
PILOTES TREVI S.a.c.i.m.s.(*)
Argentina
1.650.000
5.643.006
-731.994
57%
283.845
INTERNATIONAL DRILLING
UAE
1.000.000
184.081.601
-5.307.464
10%
21.877
TECHNOLOGIES FZCO
TREVI ENERGY S.p.A.
Italia
1.000.000
671.629
-1.593.040
100%
671.629
PETREVEN S.p.A.
Italia
4.000.000
24.454.792
1.056.877
78,38%
14.931.932
PETREVEN S.A.
Argentina
9.615
6.754.761
-2.751.303
10%
629
IMMOBILIARE SIAB CON SOCIO
Italia
80.000
609.268
-6.670
100%
2.224.314
UNICO
SOCIETA' CONTROLLATE (1) Sede Capitale
sociale (1)
Patrimonio
Netto contabile
totale (1)
2016
Risultato di
esercizio (1)
2016
% Valore
Contabile (2)
Ns. quota
Patrimonio
Netto (2)
28.577.798
50.716.818
33.135.422
3.051.431
4.757.121
671.629
19.167.666
640.808
609.268
TREVI FUNDACOES ANGOLA LDA Angola 8.577 -171.982 -179.574 10% 18.032 -16.316
TREVI DRILLING SERVICES SAUDI
Arabia Saudita
7.500.000
7.500.000
-
51%
766.241
ARABIA CO.
967.263
TOTALE SOCIETA' CONTROLLATE
151.824.730
142.278.909

(*) Pilotes Trevi Sacims comprende la "Pilotes Trevi Sacims - Fundaciones Especiales SA UTE" consolidata al 50%

1) Per Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Drillmec S.p.A., Trevi Energy S.p.A., Petreven S.p.A., Immobiliare SIAB con Socio Unico dati in EUR; per Pilotes Trevi S.a.c.i.m.s, Petreven S.A. e Trevi Fundacoes Angola Lda dati in USD; per International Drilling Technologies FZCO dati in AED; per Trevi Drilling Services Saudi Arabia Co. dati in SAR.

2) Dati in EUR.

Il controvalore in Euro è stato ottenuto applicando il rapporto di cambio alla data di fine esercizio per il patrimonio netto e

il cambio medio dell'esercizio per il risultato di esercizio, come da tabella seguente:

Euro Euro 1,0000
Dollari USA US\$ 1,0541
Riyal Saudita /Saudi Riyal SAR 3,9545
Dirhams Emirati Arabi DHS 3,8696

Non vi sono vincoli alla libera disponibilità (incluso l'esercizio del diritto di voto) dei titoli posseduti.

Per il dettaglio delle partecipate, controllate e collegate, sia direttamente che indirettamente, si rinvia e si fa riferimento alla Nota Illustrativa del Bilancio Consolidato

(4) Attività fiscali per imposte anticipate

Le imposte anticipate sono stanziate, ove è probabile il loro futuro recupero, sulle differenze temporanee, soggette a tassazione anticipata, tra il valore delle attività e delle passività ai fini civilistici ed il valore delle stesse ai fini fiscali.

Tale voce ammonta al 31 dicembre 2016 a 19.022 migliaia di Euro, in aumento di 809 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente in cui ammontava a 18.213 migliaia di Euro.

Di seguito viene riportato il dettaglio delle attività fiscali per imposte differite:

Stato Patrimoniale Conto Economico
Saldo al 31/12/2016 Saldo al 31/12/2015 2016 2015
Differenze cambi non realizzate 223.671 224.916 -1.245 131.999
Fair Value dei derivati contabilizzati al cash flow hedge
(effetto a Patrimonio Netto)
333.662 496.426
Perdite fiscali recuperabili in anni successivi 17.773.361 16.335.716
Altri effetti 691.731 1.156.100 -464.368 -1.156.100
Attività fiscali per imposte differite 19.022.425 18.213.158 -
465.613
-
1.024.101

(5) Crediti finanziari verso controllate

I crediti finanziari a medio lungo termine ammontano alla data del 31 dicembre 2016 a 431.110 migliaia di Euro, in diminuzione di 14.468 migliaia di Euro rispetto alla stessa data dell'esercizio precedente in cui si attestavano a 445.578 migliaia di Euro. La totalità dei crediti in questione è composta da finanziamenti a società controllate erogati a sostegno dello sviluppo industriale.

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2016 Saldo al 31/12/2015 Variazioni
Trevi S.p.A. 128.782.120 169.000.000 -40.217.880
Soilmec S.p.A. 60.644.682 64.815.318 -4.170.637
Drillmec S.p.A. 168.500.000 150.000.000 18.500.000
Trevi Energy S.p.A. 8.940.000 8.240.000 700.000
Petreven S.p.A. 62.513.542 53.522.841 8.990.701
Trevigeos Fundacoes Especialis
LTDA
1.700.000 0 1.700.000
Immobiliare SIAB S.r.l. 30.000 0 30.000
TOTALE 431.110.344 445.578.159 -14.497.815

Sui finanziamenti in oggetto è applicato un tasso di interesse di mercato, salvo il finanziamento di Euro 30 migliaia concesso a Immobiliare SIAB S.r.l. a tasso zero.

ATTIVITA' CORRENTI

(6) Crediti commerciali e altri crediti a breve termine

I crediti commerciali e gli altri crediti a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2016 a 8.128 migliaia di Euro con un incremento di 1.485 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui ammontavano a 6.644 migliaia di Euro. Nella tabella seguente i dettagli di tale voce:

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2016 Saldo al 31/12/2015 Variazioni
Crediti verso clienti 30.693 32.693 -2.000
Risconti attivi 1.091.996 1.328.709 -236.714
Iva c/erario 6.982.731 5.156.028 1.826.704
Crediti diversi 22.774 126.162 -103.388
TOTALE 8.128.194 6.643.592 1.484.602

L' aumento della voce crediti v/so clienti è dovuta principalmente al credito IVA.

(7) Crediti commerciali e altri crediti a breve termine verso società controllate

I crediti commerciali e gli altri crediti a breve termine verso società controllate ammontano alla data del 31 dicembre 2016

36.9077 migliaia di Euro con un incremento di 9.081 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Di seguito vengono riportati i dettagli relativi a tale voce:

Saldo al 31/12/2016 Saldo al 31/12/2015 Variazioni
Crediti di natura commerciale 23.000.902 22.167.429 833.473
Crediti derivanti dal regime della tassazione di Gruppo 13.906.138 5.658.896 8.247.243
TOTALE 36.907.040 27.826.325 9.080.715

I crediti di natura commerciale nei confronti di società controllate derivano principalmente dall'attività di locazione operativa di immobilizzazioni tecniche e da servizi resi dalla capogruppo nei confronti delle società controllate.

I crediti derivanti dal regime di tassazione fiscale si riferiscono ai crediti vantati nei confronti di alcune società italiane del gruppo in ragione della loro adesione al regime di consolidato fiscale.

L'elenco analitico è disponibile al paragrafo "Altre Informazioni – Parti correlate".

(8) Attività fiscali per imposte correnti

Le attività fiscali per imposte correnti ammontano alla data del 31 dicembre 2016 a 5.143 migliaia di Euro con un decremento di 1.470 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Di seguito vengono riportati i dettagli relativi a tale voce:

Descrizione Saldo al 31/12/2016 Saldo al 31/12/2015 Variazioni
Ritenute alla fonte Ires interessi attivi 1.133 815 318
Acconti IRAP -13.799 - -13.799
Erario c/imposte richieste a rimborso 462.560 717.257 -254.697
Credito IRES da Withholding Tax 140.360 84.241,20 56.118
Credito IRES Consolidato 4.553.234 5.811.101 -1.257.867
TOTALE 5.143.489 6.613.415 -1.469.926

(9) Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide ammontano alla data del 31 dicembre 2016 a 23.074 migliaia di Euro con un incremento di 12.881 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Nella tabella seguente i dettagli di tale voce:

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2016 Saldo al 31/12/2015 Variazioni
Depositi bancari 23.065.785 10.178.058 12.887.727
Denaro e valori di cassa 7.775 14.730 -6.955
TOTALE 23.073.560 10.192.788 12.880.771

(10) PATRIMONIO NETTO

Le variazioni del patrimonio netto della Società sono riportate nel relativo prospetto contabile e nella seguente tabella:

DESCRIZIONE Capitale
Sociale
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Riserva
Legale
Riserva
per
Azioni
proprie
Riserva
Straordinaria
Riserva
Differenze
Cambi
Positive
Riserva
IAS
Riserva
Conversione
Obbligazioni
Riserva
Fair
Value
Riserva
IAS 19
Utili
(perdite)
accumulati
Risultato
dell'esercizio
Totale Patrimonio
Netto
Saldo al 31/12/2012 35.032.950 76.263.873 6.691.183 -687.271 22.719.006 693.901 - -2.970.637 -60.144 1.497.050 9.086.166 148.266.077
Destinazione
dell'Utile
Distribuzione di
dividendi
-
-
-
-
451.128
-
-
-
-
16.692
-
-
-
-
3.464
-
60.144
-
-
-553.829
-514.736
-8.571.430
0
-9.108.567
Utile \ (Perdita)
complessiva
- - - - - - - 616.175 -74.101 60.144 9.712.280 10.314.498
Saldo al 31/12/2013 35.032.950 76.263.873 7.142.311 -687.271 22.735.698 0 693.901 - -2.350.998 -74.101 1.003.365 9.712.280 149.472.009
Destinazione
dell'Utile
Distribuzione di
- - 485.614 101.407 - - - -587.021 0
dividendi - - 16.692 - - - -9.125.259 -9.108.567
Aumento di
Capitale
47.294.483 151.503.059 -5.961.738 - - - 192.835.804
Utile \ (Perdita)
complessiva
- - - -372.265 -20.003 7.236.095 6.843.827
Saldo al 31/12/2014 82.327.433 227.766.932 7.627.925 -687.271 16.892.059 0 693.901 - -2.723.263 -94.104 1.003.365 7.236.095 340.043.074
Destinazione
dell'Utile
- - 361.805 - - 308.000 - - - - - -669.805 0
Distribuzione di
dividendi
- - - - -3.965.174 - - - - - -1.003.365 -6.566.290 -11.534.829
Vendita \ (Acquisto)
Azioni proprie
-37.800 - - -48.807 8.988 - - - - - - - -77.619
Utile \ (Perdita)
complessiva
- - - - - - - - 262.867 40.630 - 7.266.179 7.569.676
Saldo al 31/12/2015 82.289.633 227.766.932 7.989.730 -736.078 12.935.873 308.000 693.901 - -2.460.396 -53.474 0 7.266.180 336.000.301
Destinazione
dell'Utile
- - 363.309 - 2.869.642 4.033.228 - - - - - -7.266.179 -
Utile \ (Perdita)
complessiva
- - - - - - - - 215.464 -49.618 - -113.286.637 -113.120.791
Saldo al 31/12/2016 82.289.633 227.766.932 8.353.039 -736.078 15.805.515 4.341.228 693.901 0 -2.244.932 -103.092 0 -113.286.636 222.879.510

Capitale Sociale

La società ha emesso n. 164.783.265 azioni, di cui acquistate come azioni proprie n. 204.000.

Al 31 dicembre 2016 il Capitale Sociale interamente sottoscritto e versato della Società è pari a Euro 82.289.633 composto

da n. 164.579.265 azioni ordinarie del valore nominale unitario di Euro 0,50.

Di seguito viene rappresentata l'attuale composizione del capitale sociale:

Numero di azioni Capitale Sociale Riserva Azioni Proprie
Saldo al 31/12/2006 64.000.000 32.000.000 -
Acquisto e cessione azioni proprie -366.500 -183.250 -4.398.796
Saldo al 31/12/2007 63.633.500 31.816.750 -4.398.796
Acquisto e cessione azioni proprie -406.889 -203.445 -4.061.100
Saldo al 31/12/2008 63.226.611 31.613.306 -8.459.896
Acquisto e cessione azioni proprie 773.389 386.694 8.697.727
Saldo al 31/12/2009 64.000.000 32.000.000 237.830
Acquisto e cessione azioni proprie - - -227.503
Saldo al 31/12/2010 64.000.000 32.000.000 10.327
Giroconto a riserva straordinaria - - -10.327
Saldo al 29/04/2011 64.000.000 32.000.000 -
Conversione prestito convertibile indiretto 6.194.300 3.097.150 -
Saldo al 30/11/2011 70.194.300 35.097.150 -
Acquisto e cessione azioni proprie -
114.400
-
57.200
-
636.967
Saldo al 31/12/2011 70.079.900 35.039.950 -636.967
Acquisto e cessione azioni proprie -
14.000
-
7.000
-
50.304
Saldo al 31/12/2012 70.065.900 35.032.950 -687.271
Saldo al 31/12/2013 70.065.900 35.032.950 -687.271
Aumento di Capitale Sociale 94.588.965 47.294.483 -
Saldo al 17/11/2014 164.654.865 82.327.433 -687.271
Saldo al 31/12/2014 164.654.865 82.327.433 -687.271
Acquisto e cessione azioni proprie -75.600 -37.800 -48.807
Saldo al 31/12/2015 164.579.265 82.289.633 -736.078
Acquisto e cessione azioni proprie 0 0 0
Saldo al 31/12/2016 164.579.265 82.289.633 -736.078

Altre riserve

- Riserva Sovrapprezzo azioni:

Ammonta al 31 dicembre 2016 a 227.767 migliaia di Euro e non ha subito variazioni nel corso del 2016.

- Riserva Legale:

La riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo. Rispetto al 31 dicembre 2015 la riserva legale è aumentata di 363 migliaia di Euro, a seguito della destinazione a riserva del 5% dell'utile della Società dell'esercizio 2015. Al 31 dicembre 2016 il valore di tale riserva ammonta a 8.353 migliaia di Euro.

- Riserva Azioni Proprie in Portafoglio:

La riserva azioni proprie in portafoglio, ammonta alla data del 31 dicembre 2016 a - 736 migliaia di Euro e non ha subito variazioni nel corso del 2016.

- Riserva Straordinaria:

La riserva straordinaria ammonta alla data del 31 dicembre 2016 a 15.806 migliaia di Euro con un incremento di 2.870 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

- Riserva differenze Cambi Positive:

La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2016 a 4.341 migliaia di Euro con un incremento di 4.033 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

- Altre Riserve:

Le altre riserve ammontano al 31 dicembre 2016 a -1.654 migliaia di Euro in aumento di 166 migliaia di Euro dovuto all'adeguamento del fair value degli strumenti derivati valutati al cash flow hedge e dei rispettivi effetti fiscali.

- Destinazione del risultato dell'esercizio 2015 / Dividendi pagati nell'esercizio 2016

L'assemblea dei Soci del 13 maggio 2016 ha deliberato un'allocazione interamente a riserva senza distribuzione di dividendi e nello specifico:

− per il 5% pari a Euro 363.309 a riserva legale;

− per Euro 4.033.228 a riserva cambi positive, affinché tale riserva sia capiente per la porzione di utili su cambi non realizzati;

  • per Euro 2.869.642 a riserva straordinaria.

Utili (perdite) accumulati

Non ci sono utili (perdite) accumulati alla data del 31 dicembre 2016.

Ai sensi dell'art. 2427 comma 1 n. 7 bis si da dettaglio delle voci di Patrimonio Netto per origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità:

Riepilogo utilizzo ultimi tre
anni
DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2016 Possibilità di
utilizzazione
Distribuibilità Copertura perdite
Capitale Sociale 82.289.633
Riserva Sovrapprezzo Azioni 227.766.933 A B
Riserva Legale 8.353.040 B
Riserva Straordinaria 15.805.515 A B C 15.805.515
Riserva differenza cambi positiva 4.341.228 A B C
Altre Riserve -1.654.123 B
Riserva per azioni proprie -736.079 A B C
TOTALE 336.166.147 15.805.515

Possibilità di utilizzazione

A) Per aumento di capitale B) Per copertura perdite C) Per distribuzione ai soci

Risultato dell'esercizio

L'esercizio 2016 ha segnato un andamento positivo della gestione ordinaria della società con un utile operativo 3.070 migliaia di Euro (contro utile operativo dell'esercizio precedente di 2.087 migliaia di Euro in crescita di 982 migliaia di Euro); un positivo andamento della gestione finanziaria per Euro 4.639 migliaia (contro i 6.170 migliaia di Euro nell'esercizio precedente) e utili derivanti da transazioni in valute estere a Euro 1.178 migliaia (in decremento rispetto all'esercizio precedente in cui si erano attestate a 2.484 migliaia di Euro); la società ha effettuato rettifiche di valore ad attività finanziarie, a seguito di perdite durevoli di valore di attività finanziarie, sulle partecipate Drillmec S.p.A. e Trevi Energy S.p.A. per complessivi 119.854 migliaia di Euro.

Si evidenzia un decremento delle imposte sul reddito.

Il risultato dell'esercizio 2016 evidenzia pertanto una perdita di 113.287 migliaia di Euro, con un decremento di 120.553 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui il risultato si era attestato a un utile di 7.266 migliaia di Euro.

PASSIVITA'

PASSIVITA' NON CORRENTI

(11) Finanziamenti a lungo termine

I finanziamenti a lungo termine ammontano alla data del 31 dicembre 2016 47.148 migliaia di Euro, con un decremento di 245.642 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:

Saldo al 31/12/2016 Saldo al 31/12/2015 Variazioni
Finanziamenti M/L termine - quota a lungo 47.148.060 292.790.057 -245.641.998
TOTALE 47.148.060 292.790.057 -245.641.998

Tra i finanziamenti in ammortamento di importo significativo in corso relativi alla società, che sono stati riclassificati a lungo termine, c'è un finanziamento a tasso variabile di originali Euro 20.000.000 che ammonta a residui Euro 15.110.782 di cui Euro 10.148.060 a lungo termine; tale finanziamento è rimborsabile in 8 rate semestrali con scadenza dell'ultima rata in data 23/07/2019. Il tasso d'interesse applicato è Euribor più spread.

Inoltre la società, oltre a quanto sopra descritto, ha in essere al 31/12/2016 finanziamenti di importo significativo rimborsabili attraverso un'unica soluzione a scadenza pari a 196.645 migliaia di Euro incluso il prestito obbligazionario "Minibond 2014-2019".

Si segnala che taluni finanziamenti sono garantiti dal rispetto di determinati indici "covenants" calcolati sul bilancio annuale consolidato costituiti da:

  • Posizione Finanziaria Netta / EBITDA: indicatore di indebitamento, calcolato dal rapporto tra indebitamento finanziario netto e EBITDA;
  • Posizione Finanziaria Netta / Patrimonio Netto: indicatore di indebitamento, calcolato dal rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto.

Il prestito obbligazionario "Minibond 2014-2019" riporta, oltre ai precedenti, un ulteriore indice "covenant" calcolato sul bilancio annuale consolidato:

EBITDA / Net Financial Charges: indicatore di incidenza costi per interessi passivi, calcolato dal rapporto tra EBITDA e interessi passivi.

E' previsto un periodo di Cure Period per far fronte all'eventuale mancato rispetto di detti covenants; il perdurare di detto stato oltre il Cure Period dà la facoltà agli istituti eroganti i finanziamenti in questione di chiedere la rinegoziazione delle condizioni o il rimborso anticipato del finanziamento.

Come già descritto al paragrafo "Criteri di Valutazione" la società non ha rispettato al 31 dicembre 2016 uno dei covenants previsti dai contratti di finanziamento bancario e nello specifico il rapporto tra (Posizione Finanziaria Netta / EBITDA), nonché due dei covenants previsti dal regolamento del prestito obbligazionario di Euro 50 milioni e nello specifico il rapporto tra (Posizione Finanziaria Netta / EBITDA e EBITDA / Oneri finanziari netti).

Gli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. hanno quindi:

• riclassificato come indebitamento a breve termine al 31 dicembre 2016 l'importo di tutti i debiti finanziari per i quali uno dei covenants previsto dai contratti di finanziamento non è stato rispettato;

  • richiesto alle Banche Finanziatrici a partire dalla data del 16 gennaio 2017 di accogliere la richiesta della Società di non considerare evento rilevante per i contratti di finanziamento il mancato rispetto di un covenant (Posizione Finanziaria Netta / EBITDA) e di calcolare il medesimo parametro alla successiva data del 31 dicembre 2017;
  • convocato l'Assemblea degli Obbligazionisti in data 10 marzo 2017 che ha deliberato di accogliere la richiesta della Società di una concessione di un waiver alle previsioni di cui all'articolo 12, romanini (vii) e (viii) del Regolamento del Prestito e (ii) le modifiche al Regolamento del Prestito come evidenziate all'interno del testo pubblicato in data 8 febbraio 2017 sul sito della Società. L'efficacia della delibera dell'Assemblea degli Obbligazionisti è stata sospensivamente condizionata al rilascio, a favore della Società, entro il termine del 20 aprile 2017, dei waiver nell'ambito dei finanziamenti bancari in essere della stessa, in relazione ai quali sia previsto il rispetto da parte della Società di determinati covenant finanziari al 31 dicembre 2016, pari ad almeno il 75% del debito residuo degli stessi.

Alla data di predisposizione del Bilancio d'Esercizio della Società Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. e in relazione a Debiti Finanziari per un importo pari ad Euro 191 milioni circa oggetto di mancato rispetto di uno dei covenant finanziari:

• sono state ricevute delibere di waiver da parte di tutti gli Istituti di Credito Finanziatori;

il Consiglio di Amministrazione, riunito in seduta straordinaria in data odierna, ha accertato la verificata condizione sospensiva apposta alla delibera dell' Assemblea degli obbligazionisti e approvato la delibera dell'Assemblea degli Obbligazionisti.

(12) Debiti verso altri finanziatori a lungo termine

I debiti verso altri finanziatori a lungo termine ammontano alla data del 31 dicembre 2016 a 11.289 migliaia di Euro con un decremento di 2.278 migliaia di Euro rispetto alla stessa data dell'esercizio precedente in cui si attestavano a 13.566 migliaia di Euro.

Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tali debiti:

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2016 Saldo al 31/12/2015 Variazioni
Debiti verso UBI Leasing S.p.A. 451.951 541.753 -89.802
Debiti verso Caterpillar Financial S.A. 2.511.115 3.446.726 -935.611
Debiti verso Albaleasing S.p.A. 3.931.003 4.522.352 -591.349
Debiti verso Selmabipiemme Leasing S.p.A. 2.997.034 3.284.971 -287.938
Debiti verso De Lage Landen International B.V. 20.208 65.418 -45.210
Debiti verso Mediocredito Italiano S.p.A. 1.377.480 1.705.280 -327.800
TOTALE 11.288.790 13.566.499 -2.277.708

(13) Passività per strumenti finanziari derivati a lungo termine

Le passività per strumenti finanziari derivati a lungo termine ammontano a 1.158 migliaia di Euro alla data del 31 dicembre 2016 con un decremento rispetto all'esercizio precedente di 378 migliaia di Euro.

Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di voce:

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2016 Saldo al 31/12/2015 Variazioni
Strumenti finanziari derivati a M/L 1.157.744 1.535.972 -378.228
TOTALE 1.157.744 1.535.972 -378.228

Il saldo al 31 dicembre 2016, si riferisce al fair value su coperture contro il rischio di variazione del tasso di interesse, stipulati ai fini esclusivamente di copertura di operazioni in essere senza finalità speculativa.

(14) Passività fiscali per imposte differite

Le passività fiscali per imposte differite ammontano alla data del 31 dicembre 2016 a 3.703 migliaia di Euro, in aumento di 644 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui si attestavano a 4.347 migliaia di Euro.

Di seguito viene riportato il dettaglio delle voci componenti il saldo:

Stato Patrimoniale Conto Economico
Saldo al 31/12/2016 Saldo al 31/12/2015 2016 2015
Valutazione terreno Gariga di
Podenzano a PN
Disallineamento ammortamenti
fiscali
1.304.105
452.156
1.462.480
683.745
158.375
231.589
-
33.938
-
182.593
Plusvalenze rateizzate - - - -
28.366
Differenze cambi non realizzate 1.781.585 1.941.393 159.808 781.844
Altre 164.853 259.141 94.288 -
70.054
Passività fiscali per imposte
differite
3.702.699 4.346.759 644.060 466.893

(15) Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

La posta accoglie la stima della passività, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa al trattamento di fine rapporto da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.

I benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro ammontano alla data del 31 dicembre 2016 a 1.069 migliaia di Euro, con un incremento di 99 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Nella tabella seguente vengono dettagliate le variazioni di tale voce relativamente all'esercizio 2016:

DESCRIZIONE Saldo al
31/12/2015
Quota maturata e
stanziata a conto
economico
Quota trasferita
ad altre societa'
ed acconti
liquidati
Movimenti a
favore di fondi
pensionistici
integrativi
Quota a Riserva
Fair Value
Saldo al
31/12/2016
Benefici successivi alla
cessazione del rapporto di
lavoro
970.261 173.733 -37.279 -87.579 49.618 1.068.755

A partire dal 1 gennaio 2007 la Legge Finanziaria e relativi decreti attuativi hanno introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi di TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda. Le ipotesi principali usate nel determinare l'obbligazione relativa al trattamento di fine rapporto sono qui di seguito illustrate:

31/12/2016 31/12/2015
% %
1,31% 2,03%
1,50% 1,75%
2,63% 2,81%
15,00% 15,00%

(16) Fondo per rischi ed oneri

Il fondo ammonta a 47 migliaia di Euro e si riferisce al rischio per un contenzioso in essere con Agenzia delle Entrate di Forlì-Cesena relativo ad imposte di registro, ipotecarie e catastali su compravendite di aree edificabili effettuate nell'esercizio precedente.

PASSIVITA' CORRENTI

(17) Debiti commerciali e altre passività a breve termine

I debiti commerciali e le altre passività a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2016 a 4.661 migliaia di Euro, con un decremento di 143 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2016 Saldo al 31/12/2015 Variazioni
Debiti verso fornitori 3.247.944 3.367.525 -119.581
Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale 247.608 213.854 33.754
Altri Debiti 1.165.191 1.209.396 -44.205
Risconti Passivi per canoni di noleggio - 13.340 -13.340
TOTALE 4.660.743 4.804.115 -143.372

Il dettaglio dei debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale è evidenziato di seguito:

DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA E SICUREZZA SOCIALE Saldo al 31/12/2016 Saldo al 31/12/2015 Variazioni
Debiti verso INPS – INAIL 242.689 208.694 33.996
Debiti verso Fondi pensione integrativi 4.919 5.160 -241
TOTALE 247.608 213.854 33.754

Il dettaglio della voce altri debiti viene fornito dalla seguente tabella:

ALTRI DEBITI Saldo al 31/12/2016 Saldo al 31/12/2015 Variazioni
Debiti verso dipendenti per ferie maturate e non godute 619.895 545.347 74.548
Debiti verso dipendenti per mensilità aggiuntive 60.159 53.602 6.557
Altri 485.137 610.447 -125.310
TOTALE 1.165.191 1.209.396 -44.205

(18) Debiti commerciali e altre passività a breve termine verso controllate

I debiti commerciali e le altre passività a breve termine verso controllate ammontano alla data del 31 dicembre 2016 a 44.418 migliaia di Euro, con un incremento di 10.107 migliaia di Euro rispetto alla stessa data dell'esercizio precedente in cui si attestavano a 34.311 migliaia di Euro.

Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2016 Saldo al 31/12/2015 Variazioni
Debiti di natura commerciale verso controllate 712.845 1.091.736 -378.891
Debiti ascrivibili alla quota di pertinenza dei risultati di esercizio dell'UTE TREVI
S.p.A. TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. Sembenelli S.r.l. per la commessa "
Borde Seco" 2.048.761 2.019.489 29.272
Debiti derivanti dal regime della tassazione di Gruppo 41.656.364 31.199.746 10.456.618
TOTALE 44.417.970 34.310.971 10.106.999

I debiti di natura commerciale verso controllate si riferiscono principalmente a partite debitorie correnti verso Trevi S.p.A. Drillmec S.p.A. e Soilmec S.p.A. per il consolidato fiscale. L'elenco analitico è disponibile al paragrafo "Altre Informazioni – Parti correlate".

(19) Passività fiscali per imposte correnti

Le passività fiscali per imposte correnti ammontano alla data del 31 dicembre 2016 a 353 migliaia di Euro, tutte esigibili

entro l'esercizio successivo, con un incremento di 16 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Nella tabella che segue i dettagli delle passività fiscali per imposte correnti:

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2016 Saldo al 31/12/2015 Variazioni
Debiti verso Erario per ritenute 353.122 336.328 16.794
TOTALE 353.122 336.328 16.794

(20) Finanziamenti a breve termine

I finanziamenti a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2016 a 375.375 migliaia di Euro con un incremento di 283.493 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente in cui ammontavano a 91.881 migliaia di Euro. Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2016 Saldo al 31/12/2015 Variazioni
Finanziamenti M/L termine - quota a breve 375.374.710 91.881.474 283.493.236
TOTALE 375.374.710 91.881.474 283.493.236

La voce finanziamenti Medio/Lungo termine - quota a breve, comprende inoltre il rateo sulla quota degli interessi passivi di pertinenza dell'esercizio su finanziamenti aventi rate in scadenza periodica posticipata rispetto al 31 dicembre 2016 per un importo di 1.109 migliaia di Euro.

I finanziamenti in ammortamento di importo significativo in corso relativi alla società, che sono stati riclassificati a breve termine, sono i seguenti:

  • Il finanziamento a tasso variabile di originali Euro 50.000.000 ammonta a residui Euro 28.000.000; tale finanziamento è rimborsabile in 20 rate trimestrali con scadenza dell'ultima rata in data 03/11/2020. Il tasso d'interesse applicato è Euribor più spread;
  • Il finanziamento a tasso variabile di originali Euro 40.000.000 ammonta a residui Euro 20.000.000; tale finanziamento è rimborsabile 10 rate semestrali con scadenza dell'ultima rata in data 30/06/2019. Il tasso d'interesse applicato è Euribor più spread;
  • Il finanziamento a tasso variabile di originali Euro 50.000.000 ammonta a residui Euro 38.061.704; tale finanziamento è rimborsabile in 8 rate semestrali con scadenza dell'ultima rata in data 05/12/2019. Il tasso d'interesse applicato è Euribor più spread;
  • Il finanziamento a tasso variabile di originali Euro 30.000.000 ammonta a residui Euro 18.000.000; tale finanziamento è rimborsabile in 10 rate semestrali con scadenza dell'ultima rata in data 23/12/2019. Il tasso d'interesse applicato è Euribor più spread;
  • Il finanziamento a tasso variabile di originali Euro 20.000.000 ammonta a residui Euro 14.000.000; tale finanziamento è rimborsabile in 10 rate semestrali con scadenza dell'ultima rata in data 11/05/2020. Il tasso d'interesse applicato è Euribor più spread;
  • Il finanziamento a tasso variabile di originali Euro 20.000.000 ammonta a residui Euro 11.552.253; tale finanziamento è rimborsabile in 7 rate semestrali con scadenza dell'ultima rata in data 31/12/2018. Il tasso d'interesse applicato è Euribor più spread;
  • Il finanziamento a tasso variabile di originali Euro 30.000.000 ammonta a residui Euro 26.250.000; tale finanziamento è rimborsabile in 8 rate semestrali con scadenza dell'ultima rata in data 19/06/2020. Il tasso d'interesse applicato è Euribor più spread;

  • Il finanziamento a tasso variabile di originali Euro 40.000.000 ammonta a residui Euro 40.000.000; tale finanziamento è rimborsabile in 14 rate semestrali con scadenza dell'ultima rata in data 19/06/2025. Il tasso d'interesse applicato è Euribor più spread;

  • Il finanziamento a tasso variabile di originali Euro 8.000.000 ammonta a residui Euro 7.518.812; tale finanziamento è rimborsabile in 16 rate trimestrali con scadenza dell'ultima rata in data 30/09/2020. Il tasso d'interesse applicato è Euribor più spread.

Nell'esercizio sono state riclassificate, come già dettagliato al paragrafo (11) tra i finanziamenti a breve termine i finanziamenti bancari con previsioni di covenants a seguito del mancato rispetto di parametri finanziari al 31 dicembre 2016, per i quali le banche hanno concesso dopo la data di chiusura contabile del 31 dicembre 2016 o hanno comunicato alla data odierna di procedere nell'iter per la concessione, un waiver contrattuale sulla rilevazione di tali parametri al 31 dicembre 2016.

(21) Debiti verso altri finanziatori a breve termine

I debiti verso altri finanziatori a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2016 a 2.278 migliaia di Euro con un decremento di 41 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Di seguito il dettaglio di tale voce:

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2016 Saldo al 31/12/2015 Variazioni
Debiti verso UBI Leasing S.p.A. 89.802 86.705 3.097
Debiti verso Caterpillar Financial S.A. 935.790 1.008.188 -72.398
Debiti verso Albaleasing S.p.A. 591.611 574.679 16.932
Debiti verso Selmabipiemme Leasing S.p.A. 286.729 280.748 5.981
Debiti verso DeLageLanden International B.V. 45.210 45.210 0
Debiti verso Mediocredito Italiano S.p.A. 328.461 323.275 5.185
TOTALE 2.277.603 2.318.806 -41.203

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

(Importi in Euro)

31/12/2016 31/12/2015
A Cassa -7.775 -14.730
B Altre disponibilità liquide -23.065.785 -10.178.058
C Titoli detenuti per la negoziazione
D Liquidità (A+B+C) -23.073.560 -10.192.788
E Attività per strumenti finanziari derivati a BT
Passività per strumenti finanziari derivati a BT
G Debiti bancari correnti 0 0
H Parte corrente dell'indebitamento non corrente 375.374.710 91.881.474
I Finanziamenti da controllate - -
J Altri debiti finanziari correnti 2.277.603 2.318.806
K Indebitamento finanziario corrente (F+G+H+I+J) 377.652.313 94.200.280
L Indebitamento finanziario corrente netto (K+E+D) 354.578.753 84.007.491
M Debiti verso banche non correnti 47.148.060 292.790.057
N Strumenti finanziari derivati passivi non correnti 1.157.744 1.535.972
O Debiti verso altri finanziatori non correnti 11.288.790 13.566.499
P Indebitamento finanziario non corrente (M+N+O) 59.594.594 307.892.528
Q Indebitamento finanziario netto (L+P) 414.173.347 391.900.019

Ai fini della presente Posizione Finanziaria Netta non si è tenuto conto dei crediti finanziari (pari a 431.110 migliaia di Euro al 31 dicembre 2016 e pari a 445.578 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015) infragruppo in quanto tali crediti non sono a scadenza determinata.

GARANZIE ED IMPEGNI

Garanzie 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Garanzie prestate a Istituti di Credito
Garanzie prestate a Compagnie
618.512.873 505.492.903 113.019.970
Assicurative 15.163.548 37.500.559 - 22.337.011
Garanzie prestate a terzi 74.068.649 58.063.294 16.005.355
Canoni noleggio a scadere 26.711.696 33.663.476 - 6.951.781
TOTALE 734.456.766 634.720.232 99.736.534

Nello schema seguente sono riepilogate le garanzie e gli impegni in capo alla Società alla data del 31 dicembre 2016:

L'incremento delle garanzie prestate a Istituti di Credito è riconducibile principalmente al incremento di finanziamenti a medio lungo termine da parte delle società controllate ed al maggiore utilizzo di linee di credito.

Le garanzie prestate a società di assicurazione (sia in euro sia dollari USA) si riferiscono sia al rilascio di cauzioni per rimborsi di IVA della società e delle principali società controllate italiane sia alle garanzie rilasciate a favore di primarie compagnie di assicurazione americane, nell'interesse della sub - controllata Trevi Icos Corporation, per l'esecuzione dei propri progetti; tali garanzie si riducono in proporzione al residuo dei lavori ancora da eseguire alla fine di ogni esercizio.

La voce garanzie prestate a terzi si riferisce a garanzie di tipo commerciale (principalmente per partecipare a gare di appalto, di buona esecuzione e per anticipi contrattuali) o garanzie rilasciate a società di leasing per contratti di locazione, rilasciate nell'interesse delle società controllate.

La voce impegni per canoni di noleggio a scadere rappresenta il valore complessivo dei canoni a scadere da corrispondere alle società locatrici dal 31 dicembre 2016 in poi.

Di seguito si fornisce il dettaglio temporale dei canoni a scadere:

Entro 12 mesi Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Canoni noleggio a scadere 9.345.492 17.366.204 -

I canoni dei contratti di noleggio in oggetto sono soggetti ad indicizzazione basata sull'EURIBOR di riferimento.

Società terze al Gruppo (principalmente banche e compagnie d'assicurazione) hanno prestato garanzie a terzi nell'interesse di TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. per complessivi 112.338 migliaia di Euro (106.348 migliaia di Euro nell'esercizio precedente, con un incremento di 5.990 migliaia di Euro).

ANALISI DELLE VOCI DEL CONTO ECONOMICO

Vengono di seguito forniti alcuni dettagli ed informazioni relativi al conto economico dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.

(22) Ricavi delle vendite e delle prestazioni

I ricavi delle vendite e delle prestazioni ammontano a 23.457 migliaia di Euro contro 23.852 migliaia di Euro del 2015, con un decremento pari a 395 migliaia di Euro.

La composizione per natura di tali ricavi è la seguente:

DESCRIZIONE 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Ricavi per noleggio attrezzature 14.201.731 14.819.317 -617.586
Ricavi per commissioni su garanzie 2.655.938 2.432.988 222.950
Ricavi per prestazioni di servizi ad imprese controllate 6.599.326 6.600.156 -830
TOTALE 23.456.994 23.852.461 -395.466

Di seguito la composizione per area geografica dei ricavi delle vendite e prestazioni di servizio:

RIPARTIZIONE GEOGRAFICA 31/12/2016 % 31/12/2015 %
Italia 8.597.590 36,65% 8.205.373 34,40%
Europa (esclusa Italia) 6.422.316 27,38% 4.019.758 16,85%
U.S.A. e Canada 385.761 1,64% 406.015 1,70%
America Latina 1.539.873 6,56% 1.474.967 6,18%
Australia 29.792 0,13% - 0,00%
Asia 6.481.663 27,63% 9.746.348 40,86%
TOTALE 23.456.994 100% 23.852.461 100%

I ricavi sono stati quasi esclusivamente realizzati con società del Gruppo.

I servizi svolti vanno dall'attività di noleggio di attrezzature, di direzione e supporto gestionale e amministrativo, la gestione del servizio delle risorse umane e personale, la gestione del servizio informatico e del software di gestione integrata d'impresa, la gestione del servizio di comunicazione di Gruppo, la gestione del coordinamento del servizio progettazione, ricerca e sviluppo.

(23) Altri ricavi operativi

Gli altri ricavi operativi ammontano a 3.124 migliaia di Euro contro i 2.890 migliaia di Euro del 2015 con un incremento pari a 235 migliaia di Euro.

Nella tabella seguente il dettaglio di tale voce:

DESCRIZIONE 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Affitti Attivi 1.969.641 1.650.602 319.039
Recupero nostre spese 1.050.684 1.108.710 -58.026
Plusvalenze da alienazione cespiti 46.732 82.764 -36.032
Sopravvenienze attive 14.834 12.488 2.345
Risultato U.T.E. TREVI S.p.A.- TREVI - Fin.-Sembenelli
Venezuela
37.016 28.583 8.434
Altri 5.539 6.544 -1.005
TOTALE 3.124.445 2.889.691 234.754

La voce "Affitti attivi" si riferisce principalmente all'addebito dell'affitto di un terreno, di un capannone industriale e di una palazzina uffici alla controllata Drillmec S.p.A. a Gariga di Podenzano (PC) e l'addebito alla controllata Soilmec S.p.A. di uffici in Cesena (FC). La voce "Recupero nostre spese" è riferita principalmente a recuperi di costi sostenuti per ordine e conto delle società del Gruppo. Nell'esercizio 2016 la U.T.E. TREVI S.p.A.- TREVI - Fin. - Sembenelli S.r.l. ha evidenziato un utile di periodo pari a 37 migliaia di Euro.

La voce "Altri" comprende inoltre recuperi verso dipendenti per il servizio mensa aziendale.

(24) Materie prime e di consumo

I costi per materie prime e di consumo ammontano a 88 migliaia di Euro, contro i 81 migliaia di Euro del 2015 con un incremento pari a 7 migliaia di Euro.

(25) Costo del personale

I costi del personale ammontano a 4.133 migliaia di Euro contro i 4.388 migliaia di Euro del 2015 con un decremento pari a 255 migliaia di Euro.

Il dettaglio del costo del lavoro è sintetizzato nella seguente tabella:

DESCRIZIONE 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Stipendi 3.021.060 3.197.118 -176.058
Oneri sociali 938.644 973.019 -34.376
Trattamento di fine rapporto 173.733 218.172 -44.439
TOTALE 4.133.437 4.388.309 -254.872

Per l'anno 2016, sono stati valorizzati gli importi relativi alla quota del piano di assegnazione di Stock Grant per il triennio 2016-2018.

I valori sono stati determinati valorizzando per il primo anno (primo su tre del piano) la componente attribuibile in caso di continuità della presenza in azienda del Dirigente pari la 50% del totale del piano (100% di probabilità per i dipendenti in servizio al 31 dicembre 2016).

Non sono state valorizzate al 31/12/2016 le componenti legate agli obiettivi. L'importo complessivo iscritto nel bilancio individuale è di 19 migliaia di Euro; il valore dell'azione utilizzato è quello al 31 dicembre 2016 di Euro 0,981.

Il numero medio dei dipendenti per l'esercizio 2016 è di n. 34 unità costituito da n.9 dirigenti, n. 7 quadri, n. 19 impiegati. Si evidenzia, di seguito, la movimentazione registrata nel corso dell'esercizio:

DESCRIZIONE 31/12/2015 Variazioni in
aumento
Variazioni in
diminuzione
31/12/2016
Dirigenti 8 2 1 9
Quadri 6 1 7
Impiegati 20 3 4 19
TOTALE 34 6 5 35

La tabella seguente sintetizza i componenti del costo netto dei benefici rilevato nel conto economico:

TFR 2015 2015
Costo previdenziale per le prestazioni di lavoro correnti (current service cost) 70.191 40.949
Oneri finanziari sulle obbligazioni assunte 19.965 17.259
Past Service Liability dei neo assunti 33.959 110.346
Perdite (utili) attuariali netti rilevati nell'anno 49.618 49.618
Costo netto del beneficio per TFR 173.733 218.172

(26) Altri costi operativi

Gli altri costi operativi ammontano a 17.184 migliaia di Euro contro i 17.964 migliaia di Euro del 2015 con un decremento pari a 780 migliaia di Euro.

La voce è così composta:

DESCRIZIONE 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Costi per servizi di terzi 5.970.661 5.894.237 76.424
Costi per godimento beni di terzi 10.656.688 11.339.781 -683.093
Oneri diversi di gestione 556.755 729.706 -172.951
TOTALE 17.184.104 17.963.724 -779.621

I costi per servizi di terzi sono dettagliati:

COSTI PER SERVIZI DI TERZI 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Compensi ad Amministratori 1.091.000 1.097.114 -6.114
Compensi ai Sindaci 130.000 85.592 44.408
Telefoniche 878.996 877.044 1.952
Consulenze legali, amministrative e tecniche 1.838.626 2.029.665 -191.039
Manutenzione CED 1.260.872 950.564 310.308
Vitto, Alloggio e Viaggi 124.700 150.440 -25.740
Assicurazioni 238.626 239.320 -694
Pubblicità inserzioni e comunicazioni 168.771 129.686 39.085
Contributi INPS per lavoratori autonomi 32.187 51.921 -19.734
Servizi bancari 62.939 137.444 -74.505
Altri 143.945 145.447 -1.503
TOTALE 5.970.661 5.894.237 76.424

I compensi ad Amministratori sono stati deliberati dall'Assemblea Ordinaria degli azionisti del 15 gennaio 2015 e del 13 maggio 2016, mentre i compensi dei Sindaci sono stati deliberati dall'Assemblea Ordinaria degli azionisti del 13 maggio 2016. Per maggiori dettagli si rimanda al successivo paragrafo "Altre Informazioni" sui compensi erogati agli Amministratori e Sindaci

La spesa per canoni CED e manutenzione si riferisce all'attività svolta da fornitori per la manutenzione e lo sviluppo del Servizio Informatico di Gruppo che è accentrato in capo alla TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A..

I costi per godimento beni di terzi sono così ripartiti:

COSTI PER GODIMENTO BENI DI TERZI 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Noleggio di attrezzature 10.546.387 11.203.068 -656.682
Affitti passivi 110.301 136.713 -26.412
TOTALE 10.656.688 11.339.781 -683.093

I dettagli relativi agli oneri diversi di gestione sono riportati nella seguente tabella:

ONERI DIVERSI DI GESTIONE 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Imposte e tasse non sul reddito 448.656 460.647 -11.991
Altri oneri diversi 99.379 247.410 -148.031
Sopravvenienze passive diverse non deducibili 8.720 21.649 -12.929
TOTALE 556.755 729.706 -172.951

La voce imposte e tasse non sul reddito si riferisce prevalentemente all'imposta IMU e la TASI sugli immobili di proprietà. La voce "Altri oneri diversi" è relativa a contributi ad associazioni ed enti no profit (a scopo benefico) all'interno del programma di social value della società e del Gruppo TREVI.

(27) Ammortamenti

Gli ammortamenti ammontano a 2.106 migliaia di Euro contro i 2.222 migliaia di Euro del 2015 con un decremento pari a 116 migliaia di Euro, come di seguito dettagliato:

DESCRIZIONE 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 65.184 71.000 -5.816
Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 2.040.911 2.151.045 -110.135
TOTALE 2.106.095 2.222.046 -115.951

Ulteriori dettagli sono riportati nel commento alla voce dell'attivo Immobilizzazioni Immateriali e Materiali.

(28) Accantonamenti

Non sono stati accantonati importi a fronte di eventuali rischi.

(29) Proventi finanziari

I proventi finanziari ammontano a 18.252 migliaia di Euro contro i 19.168 migliaia di Euro del 2015 con un decremento pari a 916 migliaia di Euro.

I dettagli di tale voce sono riportati di seguito:

DESCRIZIONE 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Proventi da partecipazioni - 327.940 -327.940
Proventi finanziari da crediti iscritti nelle immobilizzazioni 18.246.955 18.836.468 -589.513
Proventi Finanziari diversi 4.671 3.290 1.381
TOTALE 18.251.626 19.167.698 -916.072

Alla voce proventi finanziari da crediti iscritti nelle immobilizzazioni sono riportati i ricavi per interessi attivi relativi ai finanziamenti concessi dalla Società alle sue controllate; i tassi d'interesse applicati sono in linea con le condizioni di mercato.

I proventi diversi sono determinati prevalentemente da interessi attivi bancari e dalla quota di competenza delle operazioni di copertura tassi d'interessi.

(30) Costi finanziari

I costi finanziari ammontano a 13.613 migliaia di Euro contro i 12.998 migliaia di Euro del 2015, con un incremento pari a 616 migliaia di Euro.

Nella tabella seguente il dettaglio di tale voce:

DESCRIZIONE 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Interessi verso banche 9.428.347 8.594.158 834.189
Spese e commissioni su fidejussioni 1.979.108 1.520.157 458.951
Commissioni su finanziamenti 1.093.257 1.949.211 -855.954
Interessi passivi verso società di leasing 559.612 261.993 297.619
Interessi su debiti verso società controllate - 70.426 -70.426
Interessi su altri debiti 552.880 601.567 -48.687
TOTALE 13.613.204 12.997.513 615.692

Gli interessi su altri debiti sono legati al differenziale negativo corrisposto nell'esercizio, agli istituti di credito sulle operazioni di copertura tasso di interesse.

(31) Utili (perdite) derivanti da transazioni in valuta estera

L'utile netto derivante da transazioni in valuta estera ammonta a 1.178 migliaia di Euro, contro un utile netto di 2.484 migliaia di Euro del 2015, con un decremento pari a 1.306 migliaia di Euro.

Descrizione 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Utili (Perdite) derivante da transazioni in valuta estera 1.177.944 2.484.136 -1.306.192
TOTALE 1.177.944 2.484.136 -1.306.192

Si precisa che il saldo tra utili e perdite su cambi non realizzate, ammonta ad un utile di Euro 1.181 migliaia di Euro; in sede di approvazione del bilancio verrà proposto di accantonare tale utile netto all'apposita riserva non distribuibile "Riserva Differenze Cambi Positive".

(32) Rettifiche di valore ad attività finanziarie

Nel corso dell'esercizio la società ha effettuato rettifiche di valore ad attività finanziarie, a seguito di perdite durevoli di valore sulle partecipate Drillmec S.p.A. e Trevi Energy S.p.A. per complessivi 119.854 migliaia di Euro; maggiori dettagli sono forniti al paragrafo (3).

(33) Imposte sul reddito

L'accantonamento delle imposte sul reddito del periodo è stato calcolato tenendo conto del prevedibile imponibile fiscale. Le imposte sul reddito ammontano a 2.319 migliaia di Euro, contro i 3.475 migliaia di Euro del 2015, con un decremento di 1.157 migliaia di Euro.

Il dettaglio di tale voce è riepilogato nella seguente tabella:

DESCRIZIONE 31/12/2016 31/12/2015 Variazioni
Imposta IRES dell'esercizio 2.064.362 1.669.276 395.086
Imposta IRAP dell'esercizio 453.729 432.816 20.913
Imposte esercizi precedenti -21.074 -117.859 96.785
Imposte anticipate 465.613 1.024.101 -558.488
Imposte differite -644.060 466.894 -1.110.954
TOTALE 2.318.570 3.475.228 -1.156.658

Le imposte correnti sono state calcolate con le aliquote fiscali del 24% per IRES e 4,82% per IRAP Le imposte differite sono state calcolate, a seconda della rilevanza fiscale, rispettivamente con aliquota fiscale del 24 % se riferite esclusivamente a variazioni d'imposta a fini IRES e all'aliquota cumulativa del 28.82%, se riferite a variazioni di imposta sia ai fini IRES che IRAP.

Si riporta nella tabella che segue la riconciliazione dell'onere fiscale effettivo con quello teorico:

Riconciliazione Onere Fiscale Teorico / Effettivo
31/12/2016 % 31/12/2015 %
Risultato prima delle Imposte -110.968.066 10.741.407
Imposte calcolate all'aliquota fiscale in vigore -30.516.218 27,50% 2.953.887 27,50%
Differenze Permanenti 27.565.472 249,66% -1.402.469 -12,70%
Differenze Temporanee 178.446 1,62% 1.490.993 13,50%
IRAP 453.729 4,11% 432.816 3,92%
Totale Imposte Effettive a Conto Economico -2.318.571 -21,00% 3.475.227 31,48%

(34) Utile netto

Risultato dell'esercizio

L'esercizio 2016 ha segnato un andamento positivo della gestione ordinaria della società con un utile operativo 3.070 migliaia di Euro (contro utile operativo dell'esercizio precedente di 2.087 migliaia di Euro in crescita di 982 migliaia di Euro); un positivo andamento della gestione finanziaria per Euro 4.639 migliaia (contro i 6.170 migliaia di Euro nell'esercizio precedente) e utili derivanti da transazioni in valute estere a Euro 1.178 migliaia (in decremento rispetto all'esercizio precedente in cui si erano attestate a 2.484 migliaia di Euro); la società ha effettuato rettifiche di valore ad attività finanziarie, a seguito di perdite durevoli di valore di attività finanziarie, sulle partecipate Drillmec S.p.A. e Trevi Energy S.p.A. per complessivi 119.854 migliaia di Euro.

Si evidenzia un decremento delle imposte sul reddito.

Il risultato dell'esercizio 2016 evidenzia pertanto una perdita di 113.287 migliaia di Euro, con un decremento di 120.553 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui il risultato si era attestato a un utile di 7.266 migliaia di Euro.

La società ha scelto di fornire l'informativa sull'utile per azione esclusivamente nel Bilancio consolidato di Gruppo secondo quanto previsto dallo IAS 33.

ALTRE INFORMAZIONI

Nell'esercizio in chiusura e in quello precedente non si è proceduto ad alcuna capitalizzazione di oneri finanziari.

La Società ha in essere un contratto di Interest Rate Swap su tasso di interesse stipulato con una controparte finanziaria di primario standing, ai fini esclusivamente di copertura di operazioni in essere senza finalità speculative e precisamente:

  • Euro 22.666.667 "Interest Rate Swap" su piano di ammortamento di un contratto di finanziamento di durata dieci anni e scadenza il 03/11/2020.

Tali operazioni risultano essere contabilizzate secondo il criterio del cash-flow hedge in quanto efficaci secondo quanto stabilito dallo IAS39.

Rapporti con parti correlate

La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con parti correlate:

Società
Controllate
Ann
o
Ricavi Costi Proventi
finanziari
Oneri
finanziari
Rettifiche
di valore ad
attività
finanziarie
Crediti
commerciali e altri
Debiti
commerciali e
altri
Crediti
finanziari
Debiti
finanziari
TREVI SPA 2016 4.269.017 248.347 5.691.001 8.000.093 19.107.251 128.782.120
2015 3.577.892 173.180 5.846.000 - 3.342.535 19.019.681 169.000.000
SOILMEC 2016 1.894.334 1.088.125 2.643.169 3.101.839 5.261.615 60.644.682
SPA 2015 2.099.691 659.281 3.447.529 3.621.500 4.838.591 64.815.318
DRILLMEC 2016 4.488.455 8.858 7.244.166 111.780.563 7.677.693 14.755.044 168.500.000
SPA 2015 4.236.802 7.126.655 32.140 6.006.064 5.614.289 150.000.000
IMMOBILIAR 2016 30.000
E SIAB SRL 2015 - -
SOILMEC
HONG KONG
2016 20.753 4.089
LIMITED 2015 16.129 - 80
TREVI
CONSTRUCT
2016 479.948 156.997
ION CO.LTD.
HONG KONG
2015 531.201 293.367
SWISSBORIN
G OVERSEAS
2016 44.591 66.433
CORP. LTD 2015 21.118 19.341 300.000
SOILMEC 2016 141.431 247.158
LTD 2015 119.516 121.276
SOILMEC 2016 4.144 12.892
FRANCE SAS 2015 4.759 8.748
SOILMEC
JAPAN CO.
2016 17.712 4.297
LTD. 2015 16.667 4.279
PILOTES
TREVI
2016 26.838 15.918
SACIMS 2015 9.116 7.199
PETREVEN
C.A.
2016 52.389 52.389
VENEZUELA 2015 305.354
TREVI - ICOS
CORPORATI
2016 80.588 32.298 20.678
ON 2015 119.727 113.156 48.285 75.476
TREVI
CIMENTACI
2016 46.879 36.733
ONES S.A. 2015 150.176 15.345 14.451
SWISSBORIN
G & CO LLC -
2016 12.445 -
OMAN 2015 11.890
R.C.T. SRL 2016 108.394 293.780 1.468.787
2015 100.883 183.563 1.115.946
INTERNATIO
NAL
DRILLING
2016
2015
3.260.400 3.063.717

-

TECHNOLOG
IES FZCO
6.861.183 28.305 38.286 2.843.096 -
TREVI 2016 18.756 347.866 8.073.371 379.483 1.336.886 8.940.000
ENERGY SPA 2015 27.235 324.873 292.083 884.837 8.240.000
SOILMEC
(WUJIANG)
MACHINERY
2016 4.066 -
CO. LTD. 2015 4.055
PETREVEN
S.P.A.
2016 598.339 2.302.053 2.580.749 91.148 62.513.542
2015 626.732 113.566 2.325.118* 2.413.246 91.148 53.522.841
PETREVEN
CHILE SPA
2016 194.649 147.761
PETREVEN 2015 78.736 - 75.615
SERVICIOS Y
PERFORACI
ONES -
2016 41.939 76.704
COLOMBIA 2015 47.138 34.765
SWISSBORIN
G QATAR
2016 27.950 11.786
2015 37.908 - 18.648
PSM S.R.L. 2016 155.432 711.500 344.461
PETREVEN 2015 130.935 67.375 307.924
U.T.E. -
ARGENTINA
2016 110.116
DRILLMEC 2015
2016
-
247.463
3.778 110.116
255.625
4.018
INC USA 2015 140.357 8.162
SOILMEC 2016 3.277 1.022
DEUTSCHLA
ND GMBH
2015 6.423 1.145
UTE TREVI
CONSORZIO
2016 37.016 2.048.761
SEMBENELL
I
2015 28.583 2.019.489
TREVI
CONSTRUCT
ION CO.LTD.
- ETIOPIA
2016
BRANCH
SOILMEC
2015 - 110.000
NORTH
AMERICA
2016 104.436 8.433
INC. 2015 145.931 8.165
GALANTE
S.A.
2016 1.080.000 1.982.084
ASASAT 2015 810.000 902.084
TREVI
GENERAL
CONSTRUCT
2016 1.355
ION J.V.
TREVI
2015 - 1.355
FOUNDATIO
N KUWAIT
2016 813.933 5.864 5.711
CO. WLL
TREVI
FOUNDATIO
2015
2016
813.882
130.846
4.450 974.260
261.250
43.511
NS
DENMARK
A/S 2015 163.103 130.404
PETREVEN
PERU' S.A.
2016 49.365 82.206
TREVI 2015 32.841 32.841
ARABIAN
SOIL
CONTRACTO
2016 1.690.248 38.906
RS LTD.
TREVI
2015 1.305.025 1.529.365
GALANTE
S.A.
2016 2.064 2.064
2015 10.754 6.210
PETREVEN
S.A.
2016 31.395 60.619
2015 18.393 29.224
SOILMEC
COLOMBIA
2016 4.146 201.301
SAS 2015 4.062 2.029
SOILMEC
SINGAPORE
2016 20.334 5.706
PTE LTD 2015 26.360 -
SOILMEC
AUSTRALIA
2016 14.792 11.130
PTY LTD 2015 10.119 2.547
TREVIGEOS
FUNDACOES
ESPECIALIS
2016 5.176 18.700 25.614 1.700.000
LTDA
TREVI
2015 6.896 1.738
FOUNDATIO
NS
2016 90.812 22.703
PHILIPPINES
INC
PERFORAZIO
2015 90.812
NI TREVI
ENERGIE
2016 6.047.484 7.150.976
B.V. 2015 3.667.345 65.928 4.559.744
NUOVA
DARSENA
2016
SCARL 2015 156.622 -
TREVI
AUSTRALIA
2016 15.000 15.000
PTY LTD 2015 -
SOILMEC DO
BRASIL S.A.
2016 5.033 2.530
2015 1.500 1.500
Totale società 2016 26.382.269 1.387.271 18.246.955 - 119.853.934 36.907.040 44.417.970 431.110.344 -
controllante 2015 26.573.851 1.078.979 19.164.408 70.426 - 27.826.325 34.310.971 445.578.159 -
Società
Correlate
Ann
o
Ricavi Costi Proventi
finanziari
Oneri
finanziari
Rettifiche
di valore ad
attività
finanziarie
Crediti
commerciali e altri
Debiti
commerciali e
altri
Crediti
finanziari
Debiti
finanziari
PARCHEGGI
S.P.A.
2016 58.638 14.470
ROMA PARK 2015
2016
50.953 32.693
S.R.L. 2015 1.158
Totale società 2016 58.638 14.470 - - - - - - -
correlate 2015 50.953 1.158 - - - 32.693 - - -

(*) L'importo comprende il dividendo distribuito durante l'esercizio 2015 di € 327.940

Le transazioni effettuate con parti correlate sono concluse alle normali condizioni di mercato; solo un finanziamento alla controllata al 100% Immobiliare SIAB S.r.l. a socio unico di Euro 30.000 è stato concesso senza corresponsione di tasso di interesse; non sono presenti rapporti tra la Società e la controllante TREVI Holding SE con sede in Cesena (FC).

Il Consiglio in carica alla data del 31 dicembre 2016 è composto da undici Consiglieri di cui cinque Amministratori esecutivi, sei Amministratori non esecutivi, di cui cinque indipendenti.

Il Consiglio di Amministrazione di TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. in carica alla data attuale di approvazione del Bilancio 2016, è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 15 gennaio 2015, per gli esercizi 2015 – 2016 - 2017 e un Consigliere indipendente è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 13 maggio 2016; il mandato dei Consiglieri in carica scade con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.

Agli Amministratori nell'esercizio 2016 sono stati erogati Emolumenti per la Carica per 1.055 migliaia di Euro

Nominativo Carica Durata della
carica (in mesi)
Emolumenti per
la Carica
Altri Compensi
Società
Emolumenti Società
controllate
Totale
Trevisani Davide Presidente e
Amministratore Delegato
12 320.000 265.000 585.000
Trevisani Gianluigi Vice Presidente Esecutivo 12 315.000 265.000 580.000
Trevisani Cesare Vice Presidente 12 100.000 123.000 330.000 553.000
Trevisani Stefano Consigliere
d'Amministrazione
Esecutivo
12 40.000 177.000 350.000 567.000
Trevisani Simone Consigliere
d'Amministrazione
Esecutivo
12 40.000 150.000 330.000 520.000
Marta Dassù Consigliere
d'Amministratore non
esecutivo ed indipendente
12 40.000 40.000
Umberto della Sala Consigliere
d'Amministratore non
esecutivo ed indipendente
12 40.000 3.500 43.500
Cristina Finocchi Mahne Consigliere
d'Amministratore non
esecutivo ed indipendente
12 40.000 10.500 50.500
Monica Mondardini Consigliere
d'Amministratore non
esecutivo ed indipendente
12 40.000 8.500 48.500
Guido Rivolta* Consigliere
d'Amministratore non
esecutivo
12 40.000 40.000
Rita Rolli Consigliere
d'Amministratore non
esecutivo ed indipendente
12 40.000 13.500 53.500
TOTALE 1.055.000 486.000 1.540.000 3.081.000

(*) Per i Consiglieri Guido Rivolta e Umberto della Sala sono riversati a CDP Equity S.p.A.

Ai sensi del regolamento Consob, si dettagliano gli emolumenti corrisposti e/o liquidati agli Amministratori e Sindaci della Società, anche da parte di società controllate.

Gli Altri compensi si riferiscono, per gli amministratori Trevisani Cesare, Trevisani Stefano e Trevisani Simone agli importi degli stipendi erogati come dipendenti della Capogruppo, per i Consiglieri Della Sala, Finocchi Mahne, Mondardini e Rolli alle cariche come componenti dei Comitati di cui sotto.

L'attività dei Comitati interni al Consiglio di Amministrazione in base alla delibera dell'Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 30 aprile 2015, prevede l'attribuzione, per ciascun Comitato, un compenso annuo di Euro 5.000 (Euro cinquemila/00) per il Presidente ed Euro 3.500 (Euro tremilacinquecento/00) per ciascuno dei componenti. Alla data del 31 dicembre 2016 e alla data di redazione della presente relazione sono stati costituiti tre Comitati: Comitato Controllo e Rischi, Comitato Nomina e Remunerazione e Comitati Parti Correlate.

Agli Amministratori non sono stati attribuiti benefici di natura non monetaria, stock option, bonus o altri incentivi.

Lo statuto della Società attribuisce al Consiglio di Amministrazione la facoltà di nominare un Comitato Esecutivo. Tale facoltà non è stata esercitata dal Consiglio in carica.

Per i Sindaci è stato iscritto un costo di complessivi Euro 130.000.

Nominativo Carica Durata della
carica (in mesi)
Emolumenti
Società
Emolumenti
Società
controllate
Totale
Milena Teresa Motta Presidente del Collegio
Sindacale
12 50.000 50.000
Adolfo Leonardi Sindaco Effettivo 12 40.000 40.000
Giancarlo Poletti Sindaco Effettivo 12 40,000 5.000 45,000
TOTALE 130.000 5.000 135,000
(in Euro) Soggetto che ha erogato il servizio Corrispettivi di competenza
dell'esercizio 2016
Revisione contabile Reconta Ernst & Young S.p.A. 273.500
Altri servizi Ernst & Young Financial-Business Advisory S.p.A. 71.900
Totale 345,400

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