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Annual / Quarterly Financial Statement Jun 7, 2017

4153_10-k_2017-06-07_4ff6bc99-0de1-4265-9f64-2093e1e56b1f.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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GE Cando Interbanca Gruppo Bancario GE Capital Interbanca

Factoring

GE CAPITAL FINANCE S.r.l.

BILANCIO AL

31 dicembre 2014

GE Capital Finance S.r.l. Sede legale: Via Borghetto, 5, 20122 Milano. Capitale sociole: Euro 123.240.000,00 i.v. Codice fiscale, partita IVA e numero d'iscrizione al Registro delle Imprese di Milano 11990630151. Iscritta nell'elenco speciale di cui all'art. 107 D. Lgs. n. 385/93 al n. 467. Apprrenente di "Gruppo Boncorio GE Capital Interbonco" e soggetta oll'ottività di direzione e coordinamento di GE Copital Interbanco S.A.A Telefono: 02 241291 - Fox: 02 24129171 - sito web: www.gebusinessfinance.it - email: [email protected]

Sommario

Relazione sulla gestione pag. 3
Prospetti contabili al 31/12/2014
Stato patrimoniale
Conto economico
Prospetto della redditività complessiva
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Rendiconto finanziario
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
ਹੈ ਦ
16
17
18
20
Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili
Parte B – Informazioni sullo Stato patrimoniale
Parte C - Informazioni sul Conto economico
Parte D - Altre informazioni
pag.
pag.
pag.
pag.
21
ਤਰ
61
71
Relazione della Società di Revisione
Relazione del Collegio Sindacale

:

ESERCIZIO 1º GENNAIO 2014 - 31 DICEMBRE 2014

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE

Signori soci,

sottoponiamo la relazione sulla gestione e chiediamo la Vostra approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014.

SITUAZIONE ECONOMICA NAZIONALE

Le condizioni sui mercati finanziari europei e italiani sono state caratterizzate da un forte volatilità nell'ultima parte dell'anno; vi hanno contribuito l'indizione delle elezioni in Grecia e il consolidarsi delle attese di ulteriori misure di politica monetaria da parte della BCE. In Italia il declassamento del debito sovrano, deciso in dicembre da Standard & Poors per le incerte prospettive di crescita, non ha avuto effetti significativi sui rendimenti dei titoli pubblici.

In Italia le proiezioni del PIL prefigurano una crescita contenuta allo 0,4% nel 2014 mentre per il 2015 è prevista una crescita più sostenuta allo 1,2% con un'ampia incertezza legata all'intensità della ripresa della spesa per investimenti e all'andamento del prezzo del petrolio che ha subito una forte riduzione nel corso degli ultimi mesi del 2014.

Negli ultimi trimestri i consumi hanno ripreso a crescere in misura contenuta, in linea con l'andamento del reddito disponibile sostenuto dalle misure adottate dal Governo. Il loro contributo alla crescita dell'economia è stato controbilanciato dalla flessione degli investimenti, frenati dagli ampi margini di capacità inutilizzata, dall'elevata incertezza sulle prospettive della domanda e dalle difficoltà dell'edilizia. Secondo le indicazioni disponibili, nel quarto trimestre dello scorso anno il PIL sarebbe marginalmente sceso.

La dinamica dei prezzi al consumo resta debole: in dicembre è stata pari a -0,2% nell'area euro e a -0,1% in Italia. Nei mesi estivi del 2014 il numero di occupati in Italia è aumentato, seppur lievemente; dopo tre trimestri di sostanziale stagnazione il monte ore lavorate è tornato a crescere sia nell'industria in senso stretto sia nei servizi privati. Ciò nonostante il tasso di disoccupazione è salito, spinto dall'incremento del tasso di attività.

Secondo le rilevazioni più recenti le condizioni di offerta di credito alle imprese sono migliorate, ma restano più stringenti per quelle di minore dimensione; i tassi di interesse medi sui nuovi prestiti sono scesi gradualmente, pur mantenendosi superiori a quelli dell'area dell'euro (di circa 30 punti base per imprese e famiglie). Fattori di domanda legati alla debolezza degli investimenti, unitamente alla percezione di un alto rischio di credito per alcune categorie di imprese, frenano ancora la dinamica dei finanziamenti.

ll credito al settore privato non finanziario è diminuito dell'1,2% nei tre mesi terminanti in novembre (in ragione d'anno e al netto dei fattori stagionali). I prestiti alle società non finanziarie si sono ridotti dell'1,8% , in lieve attenuazione rispetto ai mesi precedenti (-2,4% in agosto), risentendo della debolezza dell'attività economica; la flessione dei prestiti alle famiglie è rimasta più contenuta (-0,4%).

Nel terzo trimestre il flusso di nuove sofferenze rettificate in rapporto ai prestiti, al netto dei fattori stagionali e in ragione d'anno, è rimasto stabile al 2,6%. L'indicatore è salito di un decimo di punto, al 4,1%, per i prestiti alle imprese. La qualità del credito nei confronti delle aziende operanti nel settore delle costruzioni è peggiorata; quella per le imprese manifatturiere e dei servizi ha registrato un miglioramento. Per le famiglie le nuove sofferenze in rapporto ai prestiti sono diminuite di tre decimi, all'1,2%. Informazioni preliminari indicano che nel bimestre ottobre-novembre l'esposizione complessiva nei confronti dei debitori segnalati per la prima volta in sofferenza si è ridotta del 9% rispetto al corrispondente periodo del 2013; su base congiunturale il calo è stato più contenuto.

MERCATO DEL FACTORING

Nel 2014 il mercato del factoring ha segnato una ripresa rispetto all'anno precedente, invertendo il trend negativo registrato nel 2013.

ll turnover (volume totale dei crediti accolti) riferito a un campione significativo degli associati Assifact registra infatti una crescita pari al 2,71%, attestandosi a 177miliardi di euro.

Lo stock dei crediti in essere (outstanding) al 31 dicembre 2014 ammonta invece a 56 miliardi di Euro circa, in linea rispetto all'anno precedente (0,4%), così come il saldo degli anticipi e corrispettivi erogati è pari a 43 miliardi di Euro (+0,9% rispetto al 2013).

Il mercato si mantiene fortemente concentrato nelle mani di operatori di matrice bancaria generalista (circa l'85%). Oltre a ciò, il mercato del factoring italiano è fortemente concentrato sui principali operatori del mercato: i primi cinque operatori generano infatti il 71% circa del turnover generato annualmente. Si evince un atteggiamento molto aggressivo tra alcuni medium e small players di mercato che registrano tasso di crescita a doppia cifra.

I RISULTATI DELL'ESERCIZIO 2014

Nel 2014 il turnover complessivo di GE Capital Finance S.r.l. ha registrato un incremento del 35% rispetto all'anno precedente, passando dai 1.177 milioni di Euro del 2013 ai 1.583 milioni di Euro del 2014.

Questi volumi sono stati originati prevalentemente sul mercato nazionale, anche se si evidenzia un importante contributo da parte dell'operatività estera, pari al 28%
dell' del turnover complessivo (in aumento rispetto al 22% del 2013).

In questo contesto, il fatturato pro-solvendo ha rappresentato il prodotto con il maggiore tasso di sviluppo, passando dai 520 milioni di Euro del 2013 (49% del totale) ai 804 milioni di Euro del 2014 (51% del totale).

Al 31 dicembre 2014, l'ammontare dei crediti netti relativi ad operazioni di factoring (sia in Euro che in valuta) si è quindi attestato intorno ai 252 milioni di Euro, contro gli 231 milioni di Euro del 2013, con un incremento del 9%.

Al rilevante incremento delle consistenze hanno contribuito le erogazioni avvenute nell'esercizio, pari a 1.270 milioni di Euro, con una crescita del 22% rispetto al 2013 (1.037 milioni di Euro).

Riportiamo di seguito la situazione dei crediti deteriorati e "in bonis" di GE Capital Finance S.r.l. al 31 dicembre 2014.

In migliaia di euro Esposizione
lorda
31.12.2014
(A)
Rettifiche di
valore
complessive
31.12.2014
(B)
Esposizione
netta
31.12.2014
(C)
%
(C)
0/0
copertura
(B/A)
Esposizione
lorda
31.12.2013
Esposizione
netta
31.12.2013 (D)
Var. %
(C/D)
Crediti deteriorati 6.931 6.475 456 0,2 93,4 8.636 1.471 -69,0
Sofferenze
Incagli
Ristrutturati
Past due 90 giorni
3.160
142
3.629
3.037
142
3.296
123
333
0,0
0.0
0,0
0.1
96.1
100,0
90,8
3.596
1.411
3.629
રેપ
1.087
334
146,0
-100.0
0.0
-0.3
Crediti "in bonis"
di cui Past due oltre 1
giorno non deteriorato
252.185
6.350
159 252.026
6.350
ਰੋਕੇ 8
25
0,1
0.0
230.975
5.197
230.164
5.197
ਰੇ ਦ
22.2
Totale dei crediti 259.116 6.634 252.482 100,0 2,6 239.611 231.635 g 0

Nella tabella qui sopra si evince come l'incidenza sul totale dei crediti delle esposizioni deteriorate si sia ulteriormente ridotta nel corso del 2014 passando dallo 0,6% al 31 dicembre 2013 allo 0,2% al 31 dicembre 2014, principolmente grazi anli incassi pervenuti del corso dell'esercizio relativamente ad alcune rasizioni classificate come sofferenza ed incaglio.

Si rileva inoltre un significativo miglioramento della percentuale di copertura dei crediti deteriorati lordi, passata dall'83% del 2013 al 93,4% del 2014, noaché

dell'incidenza delle esposizioni deteriorate nette sul Patrimonio Netto, le quali passano dall'1,2% del 31 dicembre 2013 allo 0,4% del 31 dicembre 2014.

Nel corso del 2014, la Società ha sottoscritto con la consociata GE Capital Eireann Ner corso del 2011, la Jonda) un contratto di finanziamento per una linea di credito randing a sei mesi per un ammontare complessivo pari a 100 milioni di Euro, revernig a cer mostro al 31 dicembre 2014 e con la Società GE Financial atilizzata per 09 milioni al nontratto di finanziamento revolving a sei mesi per irelana leon sodo in il somilioni di Dollari, utilizzata interamente al 31 dicembre 2014.

ll temporaneo sbilancio di liquidità relativo ai finanziamenti erogati nel corso il termprano obharen del 2014 è stato finanziato tramite passività riconducibili al acirantimo trimestre adi consociata irlandese GE European Treasury Ltd., che del cusi poor ner connonta di Euro del 31 dicembre 2013 ai 57,3 milioni di Euro del 31 dicembre 2014.

Con riferimento alle principali voci di Conto economico, particolarmente significativo eun nentinuo miglioramento del margine di intermediazione, principalmente e il continuo migliorae degli interessi attivi, che hanno subito un incremento nel 2014 connesso ana variaziono dogi 1.996 mila Euro del 2013 ai 3.387 mila Euro del 2014, 2014 del 10%, passanosi netti sono incrementati nel 2014, passando da 1.863 milg nel dettaglio, gii interesse (154%), mentre le commissioni nette ammontano a 3.737 mila Euro, contro 2.725 mila Euro del 2013 (+37%).

Le spese amministrative (comprensive dei costi del personale) ammontano a 7.346 Ec spese anniniza azzo del 2013 (+5%). Tale incremento, riconducibile milla "altre spese amministrative", è principalmente riferibile all'incremento dei costi alle altre opesetà del Gruppo GE, dagli 1,5 milioni di Euro dell'esercizio per servizi neevati da coste all'incremento delle spese relative 2013 agli 2,7 milioni al i dati passati dagli 0,7 milioni di Euro dell'esercizio 2013 agli 0,8 milioni di Euro dell'esercizio 2014.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri e le rettifiche di valore nette per Gil decanto nell'esercizio nell'esercizio corrente un recupero netto di a concramento contro un onere netto per 365 mila Euro registrato nello scorso I.I.OE milla earo, contro an o con compalmente riconducibile alla variazione della eserva di portafoglio sulle posizioni in bonis in conseguenza della riduzione della rischiosità del portafoglio in essere e alle riprese di valore su crediti deteriorati in sequito a incassi pervenuti.

Di conseguenza, il risultato economico ante imposte (correnti e differite) è risultato Di conseguenza mila Euro, riportando un significativo miglioramento rispetto alla perdita di 3.790 mila Euro registrata nel 2013.

La componente economica relativa alle imposte sul reddito, il cui ammontare negativo è pari a circa 0,2 milioni di Euro, è data dall'IRAP corrente.

Il saldo netto dell'impatto a conto economico derivante dalla mancata iscrizione delle imposte anticipate negli esercizi passati ha comportato, sul 2014, un beneficio di circa 0,7 milioni di euro. Su tale risultato netto, la mancata iscrizione di imposte anticipate sulla perdita fiscale ha contributo per circa 0,3 milioni di Euro.

Al netto delle imposte sul reddito, l'utile d'esercizio ammonta a 285 mila Euro, contro la perdita di 3.418 mila Euro registrata nello scorso esercizio.

INFORMAZIONI SUL PERSONALE E SULL'AMBIENTE

La Società opera in un settore a basso impatto ambientale e rispetta le regole previste dalla normativa sulla sicurezza e sull'ambiente di lavoro.

Il numero dei dipendenti in essere al 31 dicembre 2014 è pari a 41 unità, di cui una part-time, con una riduzione di una unità rispetto al 31 dicembre 2013. Si segnala inoltre che 2 dipendenti lavorano presso altre società del Gruppo a seguito di formali accordi di distacco.

DIREZIONE E COORDINAMENTO

Alla data del 31 dicembre 2014, GE Capital Interbanca S.p.A. esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle società del Gruppo Bancario, ai sensi degli art. 2497 e seguenti del Codice Civile. Nell'esercizio di tale attività, GE Capital Interbanca S.p.A, in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario GE Capital Interbanca, emana disposizioni alle componenti dello stesso per l'esecuzione delle istruzioni impartite dalla Banca d'Italia nell'interesse della stabilità del Gruppo Bancario ai sensi dell'art. 61 del D. Lgs. 385/93.

GE Capital Interbanca S.p.A. ha ritenuto, nella propria qualità di Capogruppo, di non dotarsi di una funzione ad hoc per la direzione e coordinamento del Gruppo Bancario e per la gestione delle partecipazioni nelle società appartenenti al medesimo. Tale scelta è giustificata dal profilo dimensionale del Gruppo Bancario e dall'attuale livello di complessità organizzativa.

Ciò detto, si è ritenuto comunque necessario dotare la Capogruppo e il Gruppo Bancario di una struttura di direzione e coordinamento fondata su due pilastri: (i) le figure apicali della Capogruppo e delle società del Gruppo Bancario e (ii) un corpo normativo interno.

Si ricorda che l'Assemblea dei Soci della Capogruppo del 31 gennaio 2012 aveva deliberato l'approvazione dello statuto che definisce, tra l'altro, GE Capital Corporation quale società che esercita le attività di direzione e coordinamento, ai sensi dell'art. 2497 bis del Codice Civile, nei confronti di GE Capital Interbanca S.p.A..

CONSOLIDATO FISCALE

La Società aderisce al Consolidato Fiscale Nazionale il cui perimetro attuale comprende GE Capital Interbanca S.p.A in qualità di consolidante unitamente a GE Capital Servizi Finanziari S.p.A., GE Capital Finance S.r.l. e GE Capital Services S.r.l. quali società consolidate.

Coerentemente con la prassi adottata nell'ambito del Gruppo GE, gli accordi di consolidamento vigenti all'interno del Gruppo fiscale in Italia prevedono, tra l'altro, che le eventuali perdite fiscali, apportate al consolidato fiscale dalle singole società aderenti allo stesso, non vengano a queste ultime remunerate; inoltre, gli accordi prevedono che le imposte gravanti su eventuali imponibili fiscali, in capo alle singole entità facenti parte del Gruppo Fiscale Nazionale, vengano corrisposte soltanto se, e nella misura in cui, queste siano effettivamente versate all'Erario da parte della Consolidante, sulla base delle risultanze del Consolidato Fiscale Nazionale del Gruppo.

Per i riflessi contabili di tali definizioni contrattuali, si rinvia all'apposita sezione della nota integrativa riguardante le politiche contabili.

Gli effetti di tali accordi sulla voce imposte dell'esercizio sono dettagliati nella sezione della nota integrativa relative alle "imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente".

RAPPORTI CON LE SOCIETA' DEL GRUPPO GENERAL ELECTRIC

La Società intrattiene rapporti con Società del Gruppo General Electric regolati a normali condizioni di mercato. Al 31 dicembre 2014, tali rapporti attengono principalmente a:

  • crediti acquistati nell'ambito di operazioni di factoring con terzi aventi ad oggetto principalmente crediti verso Nuovo Pignone S.p.A. e Nuovo Pignone S.r.l.. In particolare, il turnover dei crediti verso Nuovo Pignone S.p.A. al 31 dicembre 2014 ammonta complessivamente a 12 milioni di Euro, mentre il turnover verso Nuovo Pignone S.r.l. ammonta a 172,9 milioni di Euro. I crediti in essere ammontano a 3,2 milioni di Euro (di cui 1,1 milioni di Euro acquistati pro-soluto) verso Nuovo Pignone S.p.A., mentre si attestano a 49,2 milioni di Euro verso Nuovo Pignone S.r.l. (di cui 5,5 milioni di Euro acquistati pro-soluto);
  • servizi di cash pooling "Zero Balance" forniti alle Società europee del Gruppo GE dalla consociata irlandese GE European Treasury Ltd. regolati ai tassi del mercato monetario, con un saldo netto debitorio di fine esercizio pari a 57,3 milioni di Euro circa:
  • · linea di credito concessa dalla consociata irlandese GE Capital Eireann Funding l per complessivi 100 milioni di Euro, regolato in base al rating stand alone di GE

Capital Finance S.r.l. assegnato da primaria società di rating, utilizzata per 65 milioni di Euro al 31 dicembre 2014;

  • · linea di credito concessa dalla consociata irlandese GE Financial Ireland per complessivi 5 milioni di dollari, regolato in base al rating stand alone di GE Capital Finance S.r.l. assegnato da primaria società di rating, interamente utilizzata al 11 dicembre 2014;
  • spese amministrative/gestionali riaddebitate da GE Capital EMEA Services Limited pari a 0,6 milioni di Euro circa;
  • spese per servizi resi dalle funzioni accentrate nella Capogruppo riaddebitate da GE Capital Interbanca S.p.A. pari a 0,6 milioni di Euro circa.
  • spese di royalties relative all'utilizzo del marchio GE addebitate da GE Registry Capital Inc. pari a 0,3 milioni di Euro circa.

Si informa che la Società non intrattiene rapporti con amministratori o key managers.

Per ulteriori dettagli sui rapporti in essere con la Capogruppo e le altre imprese del Gruppo, complessivamente regolati a condizioni di mercato, si rinvia alla nota integrativa, nella sezione in cui sono illustrati i saldi patrimoniali ed economici derivanti da tali rapporti.

CORPORATE GOVERNANCE

Il quadro complessivo della "corporate governance" del Gruppo Bancario, inteso come il sistema delle regole e delle procedure cui gli organi sociali fanno riferimento per ispirare la propria linea di condotta e adempiere alle proprie responsabilità è stato definito tenendo presenti le norme vigenti e il quadro regolamentare dettato dall'Autorità di Vigilanza.

Presso la Capogruppo e tutte le società del Gruppo Bancario è in uso il modello "tradizionale" che, in applicazione del principio di autonomia organizzativo e libr proporzionalità e in considerazione della struttura proprietaria, la Banca ritiene essere il modello più idoneo ad assicurare l'autonomia del management e l'efficienza della gestione e l'efficacia dei controlli ai fini di una sana e prudente gestione, consentendo la chiara distinzione di ruoli e responsabilità, un appropriato bilanciamento dei poteri e l'equilibrata composizione degli organi.

Soggetti Collegati

In data 28 giugno 2012, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, con il previo parere positivo del Consigliere Indipendente Mario Garraffo e con il previo del Collegio Sindacale, l'approvazione del Regolamento che disciplina le operazioni con le parti correlate e relativi soggetti connessi delle singole società componenti del Gruppo Bancario e del Gruppo Bancario stesso, nel rispetto di quanto previsto ai

sensi della normativa applicabile, in particolare della Circolare di Banca d'italia n. 263/2006.

Nella riunione del 20 dicembre 2012, il Consiglio di Amministrazione ha delberato (i) Nella nanione di un'ulteriore versione del menzionato regolamento e liili rapprovazione al anarenoto sui controlli relativo alla disciplina delle politiche in rapprovazione dei regonamento di rischio e sui conflitti di interesse nei confronti di matcha al controlli salle attritorio stati successivamente recepiti dalle singole società, diverse dalla Banca, che appartengono al Gruppo Bancario.

singole società, anverse adia Valia, l'Assemblea dei Soci della Banca tenutasi il 21 Come fichiesto da Barroanagliata in merito all'avvenuta approvazione consiliare alcembre 2012 e stata raggiag
del documento recante le politiche dei controlli interni in materia di soggetti collegati.

Responsabilità amministrativa delle persone giuridiche - D.Lgs. n. 231/2001

Il Consiglio di Amministrazione del 28 febbraio 2013 ha approvato il nuovo Modello il Consiglio al Arministrazioni al tributivo 231/2001 per la Società e le sue controllote, Organizzativo en Bocroto Sogella nuova normativa in materia di reati ambientali e aggiornato anerio and tra privati, nominando contestualmente come membri del ntenblic ana corrazione tra pra l'Avv. Salvatore Pino - Presidente - componente natoro Organismo - e Amelia Travi - Responsabile della Funzione "Internal Audit".

LA GESTIONE DEL RISCHIO E I PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE

I principali rischi a cui la Società è esposta sono i seguenti:

Rischio di tasso d'interesse

Nischio al casso a interesso
Si evidenzia che la Società, nel reperimento dei fondi necessari all'espletamento Si eviachia eno la codi erogazione dei servizi finanziari, ricorre principalmente a acila propha attinsa adi breve periodo, a fronte di impieghi definiti con la manziarrenti a abbi mosi. Si precisa che, al momento, la Società finanzia quasi interamente la propria attività mediante i fondi propri, ricorrendo alla funzione interamontel Gruppo GE, e, in misura residuale, tramite le linee di credito concesse dalle banche con cui la Società opera attualmente.

Rischio di credito

Rischio arcritare Esso costitali incertezze cui è soggetta la Società sono connesse all'andamento dell'economia reale e agli effetti conseguenti che tale trend ha sulla all'andamente delle controparti; in particolare si fa riferimento al rischio di insolvenza dei clienti nelle operazioni pro-solvendo e dei debitori ceduti nelle operazioni pro-soluto.

Si evidenzia il supporto, nelle operazioni pro-soluto, di una polizza assicurativa crediti stipulata con una primaria compagnia.

L'attenzione riposta nella fase valutativa e nella gestione dei rischi, con il miglioramento degli strumenti di controllo e una continua attenzione alla diversificazione del portafoglio, portano a ritenere che tali rischi, allo stato attuale, non possano compromettere la continuità aziendale.

Per quanto concerne l'organizzazione e i processi di Risk Management, nel corso del 2014, la Società ha beneficiato dei cambiamenti del modello organizzativo intervenuti all'interno del Gruppo Bancario a seguito dell'approvazione del "Regolamento sul sistema dei controlli interni e modalità di coordinamento" approvato il 26 giugno 2014, in ottica di adeguamento alle previsioni di Banca d'Italia previste dal 15° aggiornamento del 2 luglio 2013 della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 "Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche" (Circolare), con specifico riferimento al Titolo II.

E' inoltre presente un processo di reporting strutturato finalizzato a comunicare su base periodica con i vertici aziendali, fornendo loro rilevazioni ed analisi utili come supporto per le decisioni.

INFORMATION TECNOLOGY

L'attività dell'Information Technology nel 2014 si è focalizzata in modo prioritario sulla mitigazione e sulla governance dei rischi, non solo per migliorarne alcuni aspetti, ma anche per un completo allineamento alle recenti normative in materia di controlli emesse dalla Banca d'Italia.

EVENTI SUCCESSIVI E PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Nei primi mesi del 2015 non sono avvenute operazioni anomale, inusuali o tali comunque da dovere essere tenute in considerazione nella redazione di questo bilancio.

Come dichiarato nelle indagini sulle aspettative del settore, per il 2015 si prevede una conferma dei risultati positivi ottenuti nel 2014. La difficoltà di accesso al credito bancario tradizionale da parte delle aziende continuerà ad essere la motivazione predominante a dare impulso al business; i dati di consensus stimano infatti una crescita contenuta nell'ordine del 5,8% del turnover e del 5,5% dell'outstanding.

In questo scenario competitivo la Società ha rafforzato la propria struttura commerciale dotandosi di figure di elevata esperienza che possono assicurare le competenze e le capacità necessarie al raggiungimento degli obiettivi del Gruppo attraverso una crescita duratura e sostenibile.

Le iniziative e le azioni commerciali saranno mirate a sviluppare le sinergie con tutte le società e le linee di business del Gruppo Bancario GE Capital Interbanca. In particolare, l'attività di cross selling sarà orientata verso le strutture di commercial banking e di corporate finance della Capogruppo, nonché verso le società del Gruppo operanti nei business di leasing e fleet attraverso una continua azione di profilazione della clientela target con la conseguente definizione di un piano di visite strutturato e coordinato.

Inoltre, sono state intraprese iniziative commerciali volte a incrementare le fonti di sviluppo del business, in particolare, attraverso la sottoscrizione di accordi di collaborazione commerciale con istituti bancari radicati in determinati territori italiani, lo sviluppo di relazioni con i fondi di Private Equity italiani ed esteri coadiuvati dalla Funzione Corporate Finance di Capogruppo e la partecipazione più attiva in operazioni con clientela Pan Europea, sviluppando sinergie con le altre società di factoring europee (Factofrance ed Heller).

La Società proseguirà le attività connesse alla commercializzazione di nuovi prodotti strategici per il mercato italiano, quali il "Not Notification" e il "Maturity", consentendo quindi, da una parte, di fornire soluzioni a maggior valore aggiunto per la clientela target e, dall'altra, di rafforzare le performance reddituali.

A questo proposito, esaminati i rischi e le incertezze connessi all'attuale contesto macroeconomico si ritiene ragionevole l'aspettativa che la Società continuerà ad operare in un futuro prevedibile di almeno 12 mesi e, conseguentemente, il bilancio 2014 è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale.

ALTRE INFORMAZIONI

Ai sensi dell'art. 2428 c.c., si fa presente che la Società non ha svolto attività di ricerca e sviluppo nel corso dell'esercizio.

La Società dichiara di non possedere azioni proprie o di società controllanti né direttamente né per tramite di società fiduciaria o per interposta persona; la Società dichiara inoltre che nel corso dell'esercizio 2014 non ha acquistato o alienato azioni proprie o di società controllanti né direttamente né per tramite di società fiduciaria o per interposta persona.

General Electric Company ha garantito ad alcuni dipendenti della Società, opzioni su azioni della compagnia stessa; nella parte di Nota Integrativa – Parte A Politiche contabili – sono indicati i criteri contabili adottati, in applicazione dell'IFRS 2; nella parte I "Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali", sono indicate le caratteristiche quantitative e qualitative dei piani.

Si conferma inoltre l'attività di periodico aggiornamento del Documento Programmatico per la Sicurezza previsto dall'art. 34, comma 1, lettera g) del D.Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 ("Codice in materia di protezione di dati personali"). In tale documento sono descritte le misure emanate per garantire la sicurezza dei dati personali trattati.

Signori Soci,

Vi invitiamo ad assumere le necessarie deliberazioni in merito al punto 1) all'ordine del giorno dell'Assemblea – Parte ordinaria e in specifico sottoponiamo alla Vostra approvazione:

"Bilancio al 31/12/2014 comprensivo della Relazione del Consiglio di Amministrazione, degli schemi del Bilancio e della Nota Integrativa e della Relazione del Collegio Sindacale; deliberazioni conseguenti".

Vi invitiamo ad approvarlo e Vi proponiamo di destinare Euro 14.246 a incremento della riserva legale e di destinare Euro 270.679 a parziale copertura delle perdite riportate a nuovo negli esercizi precedenti.

Per il Consiglio di Amministrazione

L'Amministratore Delegato

GE CAPITAL FINANCE S.r.l.

PROSPETTI CONTABILI AL 31 DICEMBRE 2014

STATO PATRIMONIALE

Importi in unità di Euro

Voci dell'attivo 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
10. Cassa e disponibilità liquide 4.534 2.305
60. Crediti 252.482.140 231.635.256
100. Attività materiali 0 3.126
110. Attività immoteriali 541.449 552 956
120. Attività fiscali 9.201.681 10.847.846
a) correnti 2.248.953 3.327.244
b) anticipate 6.952.728 7.520.602
di cui alla L.214/2011 6.926.483 7.500.782
140. Altre attività 858.120 1.104.929
TOTALE ATTIVO 263.087.924 244.146.418

Importi in unità di Euro

Voci del passivo e del patrimonio netto 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
10. Debiti 131.844.084 114.189.815
70. Passività fiscali 239.462 66.068
al correnti 143.561 0
bl differite 95.901 66.068
90. Altre passività 11.504.504 9.079.947
100. Trattamento di fine rapporto del personale 326.360 324.988
110 Fondi per rischi e oneri 746.161 2.326.235
b) altri fondi 746.161 2.326.235
120. Capitale 123.240.000 123.240.000
150. Sovrapprezzi di emissione 4.400.213 4.400.213
160. IRiserve 9.428.594 (6.010.929)
170. Riserve da valutazione 69.191 (52.254)
180. Utile (Perdita) d'esercizio 284.925 (3.417.665)
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 263.087.924 244.146.418

L'importo della voce "Altre passività" di 31/12/2013 è stato modificato per una riclassifica in coerenza con la segnalazione di Vigilanza.

In particolare i "Debiti a vista verso clientela", pari a Euro 315.440, sono stati ricondotti interamente alla voce "Debiti".

GE Capital Finance S.r.l.

CONTO ECONOMICO

Voci 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
10. Interessi attivi e proventi assimilati 3.387.232 1.995.581
20. Interessi passivi e oneri assimilati (520.258) (133.081)
MARGINE DI INTERESSE 2.866.974 1.862.500
30. Commissioni attive 4.732.810 3.654.695
40. Commissioni passive (995.816) (929.715)
COMMISSIONI NETTE 3.736.994 2.724.980
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 6.603.968 4.587.480
100. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: 1.162.324 (365.237)
a) attività finanziarie 1.162.324 (365.237)
110. Spese amministrative: (7.946.145) 17.572.448)
a) spese per il personale (3.502.074) (3.879.302)
b) altre spese amministrative (4.444.071) (3.693.146)
120. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (3.126) (1.526)
130. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (221.449) (246.421)
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 691.369 (327.878)
160. Altri proventi e oneri di gestione 173.916 135.890
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA 460.857 (3.790.140)
170. [Utili (Perdite) delle partecipazioni O (26)
UTILE (PERDITA) DELL' ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 460.857 (3.790.166)
190. Ilmposte sul reddito dell'operotività corrente (175.932) 372.501
UTILE (PERDITA) DELL' ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 284.925 (3.417.665)
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 284.925 (3.417.665)

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

Voci 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
10 Utile (Perdita) d'esercizio 284.925 (3.417.665)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
20 Attività materiali
30 Attività immateriali
40 Piani a benefici definiti (16.937) (୧୨୧)
50 Attività non correnti in via di dismissione
60 Quota delle riserve di valutazione per partecipazioni valutate a patrimonio netto
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
70 Coperture di investimenti esteri
80 Differenze di cambio
90 Copertura di flussi finanziari
100 Attività finanziarie disponibili per la vendita
110. Attività correnti in via di dismissione
120. [Quota delle riserve da valutazione per partecipazioni valutate a patrimonio netto
130 Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (16.937) (୧୨୧)
140 Redditività complessiva (voce 10+130) 267.988 (3.418.361)

eaf

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO ESERCIZIO 2014

Allocazione
risultato
esercizio
precedente
Voriazioni dell'esercizio
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31.12.13 Modifica saldi apertura Esistenze al 01.01.14 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazioni strumenti di capitale variazioni
Altre
Redditività complessiva al 31.12.14 Patrimonio netto al 31.12.14
Capitale: 123.240.000 123.240.000 123.240.000
Sovrapprezzo emissioni 4.400.213 4.400.213 4.400.213
Riserve: (6.010.929) 6.010.9291 (3.417.665) (9.428.594)
a) di utili (6.794.914) (6.794.914) (3.417.665) (10.212.579)
b) altre 783.985 783.985 783 985
Riserve da valutazione (52.254) (52.254) (16.937) (69.191)
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile (Perdita) di esercizio (3.417.665) (3.417.665) 3.417.665 284.925 284.925
Patrimonio netto 118.159.365 118.159.365 - 267.988 118.427.353

2

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO ESERCIZIO 2013

Allocazione
risultato
esercizio
precedente
Variazioni dell'esercizio Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31.12.12 Modifica saldi apertura Esistenze al 01.01.13 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di rıserve nuove azıoni
Emissione
Acquisto azioni proprie Distribuzione straordınarıa dividendi Variazioni strumenti di capitale variazioni
Altre
Redditività complessiva al 31.12.13 Patrimonio netto al 31.12.13
Capitale: 123.240.000 123.240.000 123.240.000
Sovrapprezzo emissioni 4.400.213 4.400.213 4.400.213
Riserve: (1.601.052) (1.601.052) (4.409.877) 6.010.929)
al di utili (2.385.037) (2.385.037) (4.409.877) (6.794914)
bi altre 783.985 783.985 783 985
Riserve da valutazione (21.558) (51.558) (୧୯୫୧) (52.254)
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile (Perdita) di esercizio (4.409.877) (4.409.877) 4.409.877 (3.417.665) (3.417.665)
Patrimonio netto 121.577.726 121.577.726 - (3.418.361) 118.159.365

-2017

rendiconto finanziario

METODO DIRETTO

Importi in unità di Euro 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
A. ATTIVITA' OPERATIVA (2.006.190) (2.611.114)
1. GESTIONE 3.387.232 1.995.577
- interessi attivi incassati (483.045) 173.287
- interessi passivi pagati 3.736.994 2.724.980
- commissioni nette (3.502.074) (3.879.302)
- spese per il personale (5.198.323) (3.803.016)
- altri costi 199.125 135.890
- altri ricavi (146.099) 288.043
- imposte e tasse
2. LIQUIDITA' GENERATA/(ASSORBITA) DALLE ATTIVITA' FINANZIARIE
(17.785.162) 185.245.235)
93.062 47 947 191
- crediti verso bonche 1698.717 12.940
- crediti verso enti finanziari (19.078.905) (134.143.421)
- crediti verso clientela 1.899.398 938.055
- altre attività
3. LIQUIDITA' GENERATA/(ASSORBITA) DALLE PASSIVITA' FINANZIARIE
20.003.523 88.191.412
318 (624)
- debiti verso banche 22.907.960 80.274.412
- debiti verso enti finanziari 14.975.7821 5.738.348
- debiti verso clientela 2.071.027 2.179.276
- altre passività
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/IASSORBITAJ DALL'ATTIVITA' OPERATIVA
212.171 335.062
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
2. LIQUIDITA' ASSORBITA DA: (209.942) (333.450)
(209.942) 1333.4501
- acquisti di attività immateriali
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/JASSORBITA) DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
(209.942) (333.450)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/(ASSORBITA) NEL PERIODO 2.229 1.612

riconciliazione

Importo Importo
2.305 ਦਰੇਤ
Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 2.229 1.612
Liquidità totale netta generota/assorbita nel periodo
Cassa e disponibilità liguide alla chiusura del periodo
4.534 2.305

12

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2014

1. PREMESSA

La nota integrativa è suddivisa nelle sequenti parti:

Parte A - Politiche contabili;

Parte B - Informazioni sullo Stato patrimoniale;

Parte C - Informazioni sul Conto economico;

Parte D - Altre informazioni.

Ogni parte della nota è articolata in sezioni, ciascuna delle quali illustra un singolo aspetto della gestione aziendale. Le sezioni contengono informazioni di natura sia qualitativa sia quantitativa.

Le informazioni di natura quantitativa sono costituite, di regola, da voci e da tabelle.

Le voci e le tabelle che non presentano importi non vengono indicate.

Le tabelle sono state redatte rispettando gli schemi previsti dalle disposizioni vigenti, anche quando sono state avvalorate solo alcune delle voci in esse contenute.

La nota integrativa è redatta in unità di Euro.

PARTE A - POLITICHE CONTABILI

A.1 - PARTE GENERALE

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il bilancio per l'esercizio 2014 è stato redatto secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS) emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea e in vigore al 31 dicembre 2014, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 (che prevede l'applicazione dei principi contabili internazionali e obbliga tutte le società dell'Unione Europea quotate in mercati regolamentati, a redigere, a partire dal 2005, il bilancio consolidato conformemente agli IAS/IFRS) e in virtù della facoltà concessa dal Decreto legislativo 28 febbraio 2005 n. 38 che ha esteso l'ambito di applicazione dei principi contabili internazionali anche ai bilanci individuali delle società quotate, delle banche e degli enti finanziari vigilati, in via facoltativa per l'esercizio 2005 e obbligatoria dall'esercizio 2006.

Sezione 2 - Principi generali di redazione

Il presente bilancio è stato predisposto sulla base delle "Istruzioni per la redazione dei Bilanci degli Intermediari Finanziari iscritti nell'Elenco Speciale, degli IMEL, delle SGR e delle SIM" emanate dalla Banca d'Italia, nell'ambito dei poteri regolamentari conferitegli dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, con il Provvedimento del 22 dicembre 2014, e recepiscono e danno applicazione pratica ai principi contabili internazionali sopra richiamati.

In conformità alle disposizioni dell'art. 5 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio è stato redatto utilizzando l'Euro quale moneta di conto.

Il bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della Redditività Complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalla Nota Integrativa. E', inoltre, corredato da una Relazione degli amministratori sull'andamento della gestione, dei risultati economici conseguiti e della situazione patrimoniale e finanziaria della Società.

Il bilancio è stato redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria, il risultato economico dell'esercizio e i flussi finanziari della Società.

Se le informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni contenute nelle Istruzioni emanate dalla Banca d'Italia non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, nella nota integrativa sono fornite informazioni complementari necessarie allo scopo.

Nel rispetto dell'art. 5 del D. Lgs. n. 38/2005, qualora, in casi eccezionali, l'applicazione di una disposizione prevista dai principi contabili internazionali sia risultata incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico, la disposizione non viene applicata. In tal caso, nella nota integrativa vengono spiegati i motivi della deroga e la sua influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico. Nel bilancio gli eventuali utili derivanti dalla deroga vengono iscritti in una riserva non distribuibile se non in misura corrispondente al valore recuperato.

In assenza di un principio o di un'interpretazione applicabile specificamente ad una operazione, altro evento o circostanza, la Direzione Aziendale farà uso del proprio giudizio nello sviluppare e applicare un principio contabile, al fine di fornire una informativa:

  • rilevante ai fini delle decisioni economiche da parte degli utilizzatori;
  • attendibile, in modo che il bilancio:
    • rappresenti fedelmente la situazione patrimoniale, finanziaria, il risultato economico e i flussi finanziari della Società;
    • rifletta la sostanza economica delle operazioni, altri eventi e circostanze e non meramente la forma legale;
    • sia neutrale, cioè scevro da pregiudizi;

  • sia prudente:
  • sia completo con riferimento a tutti gli aspetti rilevanti.

Nell'esercitare il giudizio descritto, la Direzione Aziendale fa riferimento e considera l'applicabilità delle seguenti fonti, riportate in ordine gerarchicamente decrescente:

  • le disposizioni e le guide applicative contenute nei Principi e Interpretazioni che trattano casi simili o correlati;
  • le definizioni, i criteri di rilevazione ed i concetti di misurazione per la contabilizzazione delle attività, delle passività, dei ricavi e dei costi contenuti nel Quadro sistematico.

Il bilancio si fonda sull'applicazione dei seguenti principi generali di redazione, in conformità alle disposizioni dell'art. 5 del D. Lgs. N. 38/2005:

  • a. continuità aziendale: le attività, le passività e le operazioni "fuori bilancio" formano oggetto di valutazione sulla scorta dei valori di funzionamento della Società, in quanto destinate a durare in via prospettica;
  • b. competenza economica: i costi e i ricavi sono rilevati nel periodo in cui maturano economicamente in relazione ai sottostanti servizi ricevuti e farniti, indipendentemente dalla data del loro regolamento monetario. È applicato il criterio della correlazione fra costi e ricavi;
  • c. coerenza di rappresentazione: per assicurare la comparabilità dei bilanci, le modalità di rappresentazione e di classificazione vengono mantenute costanti nel tempo, a meno che il loro cambiamento non sia prescritto da un Principio Contabile Internazionale o da una Interpretazione oppure non sia diretto a rendere più significativa ed affidabile l'esposizione dei valori. Quando viene modificate una determinata modalità di rappresentazione o di classificazione, la nuova baodalità viene applicata – se possibile - in via retroattiva, illustrandone le ragioni e la natura ed indicandone gli effetti sulla rappresentazione della situazione patrimondiale, finanziaria ed economica della Società.
  • d. rilevanza e aggregazione: ogni classe rilevante di elementi che presentano natura o funzione simili viene esposta distintamente nel bilancio; gli elementi aventi natura o funzione differenti, se rilevanti, sono rappresentati separatamente. Saranno applicate le disposizioni emanate dalla Banca d'Italia in materia di "forme tecniche" dei bilanci degli intermediari finanziari iscritti nell'elenco speciale;
  • e. divieto di compensazione: le attività e le passività, i costi e i ricavi non possono essere fra loro compensati, salvo che questo non sia previsto o consentito da un Principio Contabile Internazionale o dalle disposizioni contenute nelle Istruzioni emanate dalla Banca d'Italia in materia di bilanci degli intermediari finanziari;
  • f. informativa comparativa: salvo che non sia diversamente previsto o consentito, l'informativa comparativa riferita all'esercizio precedente viene riportata per tutti i dati contenuti nel bilancio, includendo anche le informazioni di tipo qualitativo se necessarie per la comprensibilità del bilancio.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Non si sono verificati eventi di rilievo che possano modificare significativamente la non Si Sono Vonica, patrimoniale e finanziaria della società al punto che la loro omessa informazione potrebbe influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori del bilancio prese sulla base del bilancio stesso.

Per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Eventi successivi e prevedibile evoluzione della gestione" nella relazione sulla gestione.

Sezione 4 - Altri aspetti

Nella redazione del presente bilancio si è preso atto dei nuovi principi contabili internazionali e delle modifiche di principi contabili già in vigore.

internazionali o all'egolamento n. 1254/2012 sono state introdotte, a partire dall'esercizio 2014, Attraverso il Regolidamento mediante l'omologazione di alcuni principi talane novita in come già esistenti (IAS 27 e IAS 28).

gia esistentificazione n. 1256/2012, la Commissione Europea ha omologato, oltre alle inine, con il hogeranti finanziari: Informazioni integrative – Compensazioni di nttività e passività finanziarie, applicate in via obbligatoria a partire dal 1º gennaio 2013, anche le modifiche allo IAS 32 – Strumenti finanziari: Esposizione in bilancio anene le moamente anno applicabili a partire che sono applicabili a partire dal 1° gennaio 2014

e ... ...
Si precisa che nessuno di taluni Regolamenti ha impatti su bilancio di GE Capital Finance S.r.l..

Con riferimento al paragrafo 125 dello IAS 1, si rimanda ai paragrafi "Rischi connessi oon monmono al particolare, con specifico riguardo alla stima di recuperabilità delle imposte anticipate, delle rettifiche di valore su crediti, dei rischi legali e fiscali, si ricorda che i irresupposti e le incertezze delle stime comportano il rischio che si possano verificare, eventualmente anche entro l'esercizio successivo, rettifiche di importo materiale dei valori contabili delle attività e delle passività, come peraltro richiamato anche dal documento di Banca d'Italia, Consob e Isvap del 6 febbraio 2009.

In accordo con le disposizioni di cui allo IAS 10, la Società ha autorizzato la pubblicazione del presente bilancio nei termini previsti dalla vigente normativa.

aella redazione del presente bilancio, la Società non ha operato deroghe ai principi contabili internazionali.

La società di revisione in carica è KPMG S.p.A. come da delibera dell'Assemblea dei soci del 17 maggio 2010, il cui incarico scade alla data di approvazione del bilancio di GE Capital Finance S.r.l. al 31 dicembre 2018.

A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

Per le principali voci di bilancio vengono definiti i criteri di classificazione, iscrizione/cancellazione, valutazione e rilevazione delle componenti di reddito.

Si analizzano pertanto in dettaglio le principali voci, specificando per ciascuna di esse le modalità di rappresentazione in bilancio secondo i nuovi principi contabili e proponendo, ove lasciata alla discrezionalità dell'impresa, l'adozione delle opzioni ritenute maggiormende, coerenti con la realtà aziendale.

1. Crediti

(a) Criteri di iscrizione

L'iscrizione in bilancio avviene alla data di erogazione e solo quando vengono sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefici oppure il controllo effettivo dei medesimi crediti.

L'iscrizione iniziale avviene al fair value comprensivo dei costi/ricavi di transazione direttamente attribuibili all'acquisizione dell'attività. Per essere assunto come "costo/ricavo di transazione" lo stesso deve essere determinabile fin dall'origine dell'operazione conche se liquidato in un momento successivo. Sono, invece, da escludere i costi oggetto di specifico rimborso da parte del debitore o di un terzo o inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.

In particolare, per quanto riguarda i crediti per factoring, la Società ha effettuato la valutazione dell'avvenuto trasferimento di tutti i rischi e benefici a prescindere dalla tipologia di cessione, pro solvendo o pro soluto:

  • per i crediti acquistati pro-solvendo e pro-soluto "formale", per i quali non è avvenuto il sostanziale trasferimento di rischi e benefici, l'iscrizione del credito nei confronti del cedente corrisponde al corrispettivo anticipato;
  • · per i crediti acquistati a titolo definitivo, l'iscrizione presuppone una valutazione analitica delle clausole contrattuali di cessione del credito e quindi la verifica del sostanziale trasferimento di tutti i rischi e i benefici oppure del mantenimento del controllo delle attività da parte del cedente. Ove dall'analisi emerga la non sussistenza dei presupposti per l'iscrizione dei crediti, si procede all'iscrizione in bilancio dei corrispettivi anticipati al cedente, analogamente al pro-solvendo.

(b) Criteri di classificazione

Rientrano in questa categoria tutti i crediti – di qualunque forma tecnica, vantati nei confronti di enti creditizi, finanziari e clientela, sia erogati direttamente che acquistati da terzi, che prevedano pagamenti fissi o comunque determinabili, che non siano quotati in un mercato attivo e che non siano stati classificati all'origine tra le "attività finanziarie disponibili per la vendita" o tra le "attività finanziarie al fair value con effetti a conto economico". Rientrano nella definizione i crediti commerciali.

l crediti per factoring risultano quindi classificati in questa categoria.

lc) Criteri di valutazione

Dopo l'iscrizione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell'ammortamento della differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/ricavi imputati direttamente al singolo credito. Il costo ammortizzato è determinato sulla base del tasso di interesse effettivo, ovvero del tasso che eguaglia al valore di prima iscrizione, inclusivo dei costi/ricavi ricondotti al credito, il valore attuale dei flussi futuri del credito. L'effetto economico dei costi e ricavi iniziali viene così distribuito lungo la vita attesa del credito.

Ad ogni chiusura di bilancio, inoltre, è necessario sottoporre il portafoglio ad un impairment test per determinare se vi siano oggettive evidenze di perdita durevole di valore.

Il principio contabile internazionale prevede, inoltre, in materia di impairment che:

  • le posizioni creditorie deteriorate o, più precisamente, che presentano evidenza di riduzione di valore siano valutate tenendo conto dell'effetto temporale connesso alle previsioni circa i tempi di recupero, con conseguente attualizzazione al tasso di interesse effettivo originario delle previsioni stesse;
  • le posizioni creditorie che non presentano evidenze di riduzione di valore siano valutate collettivamente, mediante la loro suddivisione in categorie di rischio omogenee alle quali vengono associate svalutazioni stimate sulla base di esperienze storiche di perdite.

La determinazione analitica dell'impairment richiede che per ogni posizione si proceda a:

  • · determinare la stima dell'importo recuperabile;
  • determinare il presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie;
  • · determinare la stima dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia;
  • definire il periodo di tempo entro il quale si prevede di recuperare tale importo;
  • · distribuire nell'arco temporale definito i flussi di cassa attesi;
  • · attualizzare i flussi di cassa sulla base del tasso di interesse effettivo originario dell'attività.

Per tali posizioni pertanto l'ammontare dell'impairment corrisponde alla differenza tra il valore ottenuto dall'attualizzazione dei flussi di cassa attesi ed il valore di bilancio alla data della valutazione (costo ammortizzato). I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo, delle eventuali garanzie ed i costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia.

Per la classificazione delle esposizioni deteriorate nelle diverse categorie di rischio (sofferenze, incagli, esposizioni ristrutturate ed esposizioni scadute), la Società fa riferimento alla normativa emanata in materia dalla Banca d'Italia, integrata con disposizioni interne

che fissano, a livello di Gruppo, criteri e regole automatiche per il passaggio dei crediti nell'ambito delle distinte categorie di rischio.

Ai fini della determinazione delle rettifiche da apportare al valore di bilancio dei crediti, si procede, a seconda del diverso grado di deterioramento, alla valutazione andlitica o collettiva degli stessi, come di seguito meglio dettagliato.

Sono oggetto di valutazione analitica:

  • le sofferenze: crediti verso soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili;

  • gli incagli: crediti verso soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che sia prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo;

  • i ristrutturati: crediti per i quali la Società, a causa del deterioramento delle condizioni economico-finanziarie del debitore, acconsente a modifiche delle originarie condizioni contrattuali che diano luogo ad una perdita.

  • gli scaduti oltre 90 gg.: crediti verso soggetti che presentano oggettive anomalie nelle abitudini di pagamento che potrebbero presupporre una potenziale insolvenza;

Le attività non sottoposte alla valutazione analitica, poichè non presentano obiettive evidenze di riduzioni di valore, o quelle per le quali il processo di valutazione analitica ha determinato una previsione di recupero integrale sono sottoposte a valutazione collettiva. La valutazione collettiva richiede che vengano individuate categorie omogenee di attività finanziarie per le quali le perdite verranno computate sulla base delle relative Probability of Default (PD) e Loss Given Default (LGD), definite, rispettivamente, come la probabilità che il debitore entri in default e come la percentuale di perdite stimate in caso di default del debitore.

ld) Criteri di cancellazione

l crediti possono essere cancellati dal bilancio quando si estinguono i relativi diritti contrattuali o quando vengono ceduti, a condizione però che la cessione comporti sostanzialmente il trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Per contro, ove ciò non avvenga, i crediti continuano ad essere iscritti all'attivo del bilancio ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata trasferita. Nel caso non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei relativi rischi e benefici, i crediti vengono cancellati qualora non si sia mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio dei crediti in misura pari al coinvolgimento residuo.

Infine, i crediti ceduti vengono cancellati qualora vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, ad altri soggetti terzi.

(e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi sui crediti vengono iscritti nella voce 10. del Conto Economico "Interessi attivi e proventi assimilati". Le rettifiche di valore derivanti dall'applicazione dei procedimenti di

impairment test e le riprese di valore che non possono superare il costo ammortizzato che il credito ovrebbe avuto in assenza delle relative rettifiche sono iscritte nel conto economico nella voce 100. del Conto Economico "Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie".

2. Attività materiali

(a) Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al costo di acquisto, gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria successivamente sostenute vengono anch'esse portate ad incremento del valore dell'attività solo se accrescono il valore, la capacità produttiva sottostante o la sicurezza dell'attività stessa.

Le spese di manutenzione ordinaria vengono, invece, imputate a Conto economico.

(b) Criteri di classificazione

Le attività materiali includono i beni ad uso funzionale: gli impianti tecnici, i mobili e qli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo.

(c) Criteri di valutazione

Le attività materiali ad uso funzionale sono valutate al costo costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite durevoli di valore accumulati. Il periodo di ammortamento per le attività a vita utile definita coincide con la vita utile del cespite; l'attribuzione delle quote di ammortamento avviene con il metodo delle quote costanti su base giornaliera. La vita utile delle attività moteriali soggette ad ammortamento viene periodicamente sottoposta a verifica e, in caso di rettifica delle stime iniziali, viene conseguentemente modificata la relativa quota di ammortamento.

Ad ogni chiusura di bilancio le attività materiali ad uso funzionale sono sottoposte all'impairment test qualora ricorrano indicazioni circa l'esistenza di perdite di valore relative all'attività. Qualora successivamente vengano meno le condizioni che hanno portato alla perdita di volore, deve essere operato il ripristino del valore stesso, dando luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l'attività avrebbe avuto al netto degli ammortamenti calcolati in assenza delle precedenti perdite di valore.

(d) Criteri di cancellazione

Un'attività materiale viene cancellata dall'attivo potrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall'uso e dalla sua dismissione non siano attesi benefici economici futuri.

(e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici e le eventuali perdite durevoli di valore delle attività materiali ad uso funzionale sono iscritti nella voce 120. di Conto economico "Rettifiche/riprese di valore

nette su attività materidli", mentre i profitti e le perdite derivanti dalle operazioni di cessione vengono allocati nella voce 190 "Utili/perdite da cessione di investimenti".

3. Attività immateriali

(a) Criteri di iscrizione

Sussiste l'obbliqo di iscrizione delle attività immateriali che possiedono i requisiti di iscrivibilità. Esse sono inizialmente iscritte in base ai relativi costi di acquisto, inclusi qli eventuali oneri accessori. Le spese successivamente sostenute vengono portate ad incremento dei costi iniziali solo nel caso in cui accrescano il valore o la capacità produttiva dei beni sottostanti.

(b) Criteri di classificazione

Le attività immateriali includono i fattori intangibili di produzione ad utilità pluriennale, il cui costo può essere misurato in modo affidabile e a condizione che si tratti di elementi:

  • · identificabili, cioè protetti da riconoscimento legale oppure negoziabili separatamente dagli altri beni aziendali;
  • · controllabili dalla Società;
  • · in grado di generare benefici economici futuri.
  • (c) Criteri di valutazione

Le valutazioni successive delle attività immateriali di durata limitata vengono effettuate in base al criterio del costo rettificato degli ammortamenti accumulati. Il periodo di ammortamento coincide con la vita utile delle attività da ammortizzare; l'attribuzione delle quote di ammortamento avviene con il metodo delle quote costanti su base giornaliera. Le attività immateriali sono anche sottoposte all'impairment test se ricorrono informazioni sull'esistenza di perdite di valore.

(d) Criteri di cancellazione

Le attività immateriali vengono cancellate dal bilancio al momento della dismissione e qualora non siano attesi benefici economici futuri.

(e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici, le eventuali perdite durevoli di valore e le plusvalenze o minusvalenze derivanti dalla cessione sono registrate alla voce 130. del Conto economico "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali".

4. Fiscalità corrente e differita

(a) Criteri di iscrizione

Le imposte sul reddito sono calcolate nel rispetto della normativa fiscale vigente e applicando le aliquote di imposta vigenti. L'onere fiscale è rappresentato dall'importo

complessivo della fiscalità corrente e differita incluso nella determinazione dell'utile o della perdita di periodo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate o accreditate direttamente a patrimonio netto. Gli accantonamenti per imposte sul reddito sono determinati in base ad una prudenziale previsione dell'onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. Le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tra il valore attribuito ad un'attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali, senza alcun limite temporale.

(b) Criteri di classificazione

Le attività e le passività fiscali correnti rappresentano, rispettivamente, le eccedenze dei pagamenti effettuati e gli obblighi non ancora assolti per le imposte sul reddito dell'esercizio corrente (o di esercizi precedenti).

Le attività e le passività fiscali differite configurano, rispettivamente, le imposte sul reddito recuperabili in esercizi futuri (per effetto di differenze temporanee deducibili o di perdite fiscali riportabili) e le imposte sul reddito pagabili in esercizi futuri (per effetto di differenze temporanee tassabili).

(c) Criteri di valutazione

Le attività per imposte anticipate rappresentano le imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri riferibili a:

  • -
  • riporto a nuovo di perdite fiscali non utilizzate;
  • riporto a nuovo di crediti d'imposta non utilizzati.

Le passività per imposte differite rappresentano le imposte dovute negli esercizi futuri riferibili a differenze temporanee imponibili. Tutte le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio. Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite sono sistematicamente valutate in base alle prospettive di recuperabilità delle stesse. Tali stime sono effettuate tenendo conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote sia di eventuali diverse situazioni soggettive della società, ivi inclusi gli accordi derivanti dall'adesione al Consolidato Fiscale Nazionale.

(d) Criteri di cancellazione

La cancellazione, salvo diversi accordi presi in ambito di Consolidato Fiscale, presuppone l'avvenuto pagamento.

(e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le attività e le passività fiscali, sia correnti che differite, vengono registrate in contropartita della voce 190. del Conto economico "Imposte sul reddito dell'operatività corrente", ad eccezione di quelle imputabili a Patrimonio Netto in quanto derivanti da fatti o da operazioni i cui risultati hanno interessato direttamente il Patrimonio Netto.

5. Effetti del consolidato fiscale

Gli accordi di Consolidato fiscale in Italia vigenti a partire dal 2011 tra tutte le società del Gruppo Bancario prevedono, tra l'altro, che le eventuali perdite fiscali apportate al consolidato fiscale dalle singole società aderenti allo stesso non vengano a queste ultime remunerate dalla consolidante

Coerentemente, gli accordi prevedono che le imposte gravanti su eventuali utili imponibili fiscali prodotti dalle singole entità appartenenti al consolidato fiscale, vengano da queste corrisposte soltanto se, e nella misura in cui, queste siano effettivamente versate all'Erario da parte della consolidante, sulla base delle risultanze del consolidato fiscale.

Lo IAS 12 non regola le modalità di contabilizzazione degli effetti del consolidato fiscale nel bilancio individuale né della consolidante né delle società consolidate. Tenuto conto delle specifiche disposizioni previste dagli accordi di Consolidato fiscale adottati dal Gruppo GE Capital Interbanca sopra richiamate, tra i modelli contabili ritenuti applicabili in tali circostanze sulla base delle prevalenti interpretazioni professionali di riferimento e considerata anche la normativa civilistica, il Gruppo ha definito le seguenti modalità di rappresentazione contabile a livello di bilancio individuale degli effetti derivanti dal consolidato fiscale ai fini IRES:

  • · Ogni entità rileva nella voce "imposte" il carico fiscale di competenza dell'esercizio in termini di imposte correnti nel caso di utile imponibile ovvero di imposte anticipate nel caso di perdita fiscale, in applicazione dello IAS 12;
  • · Tali effetti sono corretti direttamente a conto economico nella stessa voce imposte (correnti o anticipate) nel medesimo esercizio nella misura in cui, di fatto, non determina alcun regolamento tra le entità del Gruppo per effetto degli accordi di consolidato fiscale;
  • · Nei dettagli della movimentazione delle imposte di competenza verrà data indicazione separata dell'effetto sulla fiscalità effettiva in capo alla singola entità riconducibile agli accordi di consolidato fiscale nazionale;
  • Le perdite fiscali non utilizzate che di anno in anno dovessero essere trasferite in via definitiva senza remunerazione dalle controllate alla consolidante fiscale rientreranno nella stima di recuperabilità del bilancio di quest'ultima.

6. Trattamento di Fine Rapporto del Personale

(a) Criteri di iscrizione

Il trattamento di fine rapporto del personale viene iscritto sulla base del suo valore determinato con metodologia attuariale. Ai fini della determinazione della passività da iscrivere in bilancio, si utilizza il metodo della "Proiezione unitaria del credito", che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l'attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. I contributi versati in ciascun esercizio sono considerati come unità separate, rilevate e valutate singolarmente ai fini della determinazione dell'obbligazione finale. I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale come ammontare netto di contributi versati, contributi di competenza di esercizi precedenti non ancora

contabilizzati, interessi maturati, ricavi attesi generati dalle attività a servizio del piano, e profitti e perdite attuariali. Con il Regolamento n. 475/2012 la Commissione Europea ha omologato, tra l'altro, la nuova versione dello IAS 19, che ha l'obiettivo di favorire la comprensibilità e la comparabilità dei bilanci, soprattutto con riferimento ai piani a benefici definiti.

A seguito della riforma della previdenza complementare, entrata in vigore con il D.Lgs. 252/2005, integrato con le novità apportate dalla finanziaria 2007 e successivi decreti attuativi:

• le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono in azienda, configurando un piano a "benefici definiti": l'obbligazione per i benefici maturati dai dipendenti è valutata attraverso l'utilizzo di tecniche attuariali;

• le quote maturande a partire dal 1° gennaio 2007 saranno destinate, a scelta del dipendente, a forme di previdenza complementare ovvero essere mantenute in azienda, la quale provvederà a trasferire le quote di TFR al fondo gestito dall'INPS, configurando un piano a "contribuzione definita": l'obbligazione sarà rilevata sulla base dei contributi dovuti in ogni esercizio.

Anche altri benefici ai dipendenti, quali il premio di anzianità e i contributi a fondi di quiescenza, disciplinati dallo IAS 19, sono iscritti tra le passività, stimandone il singolo ammontare da corrispondere a ciascun dipendente sulla base di metodologie attuariali.

(b) Criteri di classificazione

Nella voce vengono allocati gli accantonamenti rappresentativi di spese o di oneri derivanti da obblighi attuali (legali o impliciti) di competenza dell'esercizio.

(c) Criteri di valutazione

Il trattamento di fine rapporto del personale è iscritto sulla base del suo valore attuariale calcolato con l'ausilio di studi attuariali utilizzando il metodo della Proiezione unitaria del credito che consente di stimare il valore attuale delle obbligazioni da valutare sulla base di una serie di ipotesi demografiche e finanziarie.

(d) Criteri di cancellazione

Il TFR viene cancellato all'estinzione del rapporto con i dipendenti per il debito maturato a tale data. La differenza con quanto contabilizzato viene imputata a Conto economico nelle spese per il personale.

(e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

L'allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto di seguito riportato:

  1. gli accantonamenti a fronte del TFR, dei premi di anzianità e del trattamento pensionistico integrativo, nonché i versamenti al fondo a contribuzione definita dalla Società, sono allocati nella voce 110.a "Spese amministrative - Spese per il personale":

  1. gli utili e le perdite attuariali, depurati dell'effetto fiscale rappresentato dalle imposte anticipate rilevate, contabilizzate nella voce 120 "Attività Fiscali", sono allocati direttamente in contropartita del Patrimonio Netto i apposita riserva ad hoc.

7. Debiti

(a) Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale deve avvenire al fair value delle passività, (normalmente pari al valore incassato), aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.

(b) Criteri di classificazione

I debiti accolgono tutte le passività di debito, diverse dalle passività finanziarie, diverse dalle passività di negoziazione, dalle passività valutate al fair value e dai titoli in circolazione,

La voce comprende anche i debiti verso cedenti per crediti acquistati pro soluto, ove siano stati trasferiti tutti i rischi e benefici, per la parte per la quale non risulti ancora effettuato il pagamento del corrispettivo al cedente.

lc) Criteri di valutazione

Dopo l'iscrizione iniziale, i debiti sono valutati al costo ammortizzato, applicando il tasso di interesse effettivo.

(d) Criteri di cancellazione

I debiti sono cancellati dal bilancio quando si estinguono i relativi obblighi contrattuali.

(e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi vengono iscritti nella voce 20. del Conto economico "Interessi passivi e oneri assimilati".

8. Operazioni in valuta

(a) Criteri di iscrizione

Al momento della loro prima iscrizione le operazioni in valuta sono registrate in Euro applicando all'importo in valuta il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

(b) Criteri di classificazione

Sono operazioni in valuta quelle effettuate in valuta diversa dall'Euro, assunta come "valuta funzionale". Le poste monetarie e non monetarie devono essere classificate separatamente secondo la loro natura.

(c) Criteri di valutazione

Dopo l'iscrizione iniziale la valutazione delle poste in valuta avviene al cambio in vigore alla data di valutazione.

(d) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento o dalla conversione di elementi monetari a tassi di cambio diversi da quelli di conversione iniziale o di valutazione precedente sono rilevate nel Conto economico del periodo in cui sorgono alla voce 160. "Altri proventi e oneri di gestione".

Riconoscimento dei ricavi (IAS 18)

Criteri d'iscrizione

I ricavi sono valutati al "Fair value" del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati in Bilancio quando possono essere attendibilmente stimati.

Si ritiene che il risultato di un'operazione di servizi possa essere attendibilmente stimato quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:

  • · l'ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato;
  • · è probabile che i benefici economici derivanti dall'operazione affluiranno alla Società;
  • lo stadio di completamento dell'operazione alla data di riferimento del Bilancio può essere attendibilmente misurato;
  • · i costi sostenuti per l'operazione e i costi da sostenere per completarla possono essere attendibilmente calcolati.

I ricavi iscritti a fronte della prestazione di servizi sono iscritti coerentemente alla fase di completamento dell'operazione.

In linea generale i ricavi sono rilevati solo quando è probabile che i benefici economici derivanti dall'operazione saranno fruiti dalla Società. Nel caso in cui la recuperabilità di un valore già rilevato nei ricavi è connotata da incertezza, la parte di valore ritenuta non recuperabile è rilevata coerentemente nel processo valutativo del credito originato dal ricavo.

Rilevazione dei costi

Criteri d'iscrizione

I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti, tenuto conto del principio della competenza e delle modalità di contabilizzazione e valutazione delle corrispondenti voci patrimoniali.

Le perdite durevoli di valore sono iscritte a Conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate.

Stock Option

I piani di stock option su azioni della Controllante General Electric Company, ad oggi assegnati o parte dei dipendenti della Società, sono tutti regolati per cassa direttamente da quest'ultima.

L'onere derivante da tali piani è determinato in base al fair value delle opzioni alla data di bilancio, ripartito lungo la durata del periodo di vesting.

Utilizzo di stime ed assunzioni nella predisposizione del bilancio d'esercizio

Gli aggregati di bilancio sono valutati secondo i principi sopra indicati la cui applicazione, nell'impossibilità di valutare con precisione alcuni elementi di bilancio, comporta talora l'adozione di stime ed assunzioni in grado di incidere significativamente sui valori iscritti nello Stato patrimoniale e nel Conto economico.

Nel ribadire che l'impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del bilancio, senza che ne venga intaccata l'attendibilità, si segnalano qui di seguito le voci di bilancio in cui è più significativo l'utilizzo di stime ed assunzioni:

  • valutazione dei crediti:
  • quantificazione degli eventuali accantonamenti ai fondi rischi ed oneri;
  • · quantificazione della fiscalità differita;
  • definizione della quota di ammortamento delle attività materiali ad immateriali a vita utile definita.

A tal proposito, si evidenzia, inoltre, come la rettifica di una stima possa avvenire a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali la stessa si era basata o in seguito a nuove informazioni o, ancora, di maggiore esperienza. L'eventuale mutamento della stima è applicato prospetticamente e genera quindi impatto sul conto economico dell'esercizio in cui avviene il cambiamento ed, eventualmente, su quello degli esercizi futuri.

Il presente esercizio non è caratterizzato da mutamenti significativi nei criteri di stima già applicati per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2013.

A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA' FINANZIARIE

Nel corso dell'esercizio non sono stati effettuati trasferimenti di attività finanziarie tra i diversi portafogli.

A.4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informazioni di natura qualitativa

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Livello di fair value 2

La valutazione non è basata su quotazioni dello stesso strumento finanziario oggetto di valutazione, ma su prezzi o spread creditizi desunti dalle quotazioni ufficiali di strumenti sostanzialmente simili in termini di fattori di rischio, utilizzando una data metodologia di calcolo (modello di pricing).

Il ricorso a tale approccio si traduce nella ricerca di transazioni presenti su mercati attivi, relative a strumenti che, in termini di fattori di rischio, sono comparabili con lo strumento oggetto di valutazione.

Le metodologie di calcolo (modelli di pricing) utilizzate nel comparable approach consentono di riprodurre i prezzi di strumenti finanziari quotati su mercati attivi (calibrazione del modello) senza includere parametri discrezionali – cioè parametri il cui valore non può essere desunto da quotazioni di strumenti finanziari presenti su mercati attivi ovvero non può essere fissato su livelli tali da replicare quotazioni presenti su mercati attivi – tali da influire in maniera determinante sul prezzo di valutazione finale.

Livello di fair value 3

Le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, non tutti desunti direttamente da parametri osservabili sul mercato e comportano quindi stime ed assunzioni da parte del valutatore.

In particolare, seguendo questo approccio, la valutazione dello strumento finanziario viene condotta utilizzando una data metodologia di calcolo (modello di pricing) che si basa su specifiche ipotesi riguardanti:

  • lo sviluppo dei cash-flows futuri, eventualmente condizionati ad eventi futuri cui possono essere attribuite probabilità desunte dall'esperienza storica o sulla base di ipotesi di comportamento;
  • · il livello di determinati parametri in input non quotati su mercati attivi, per la cui stima sono comunque privilegiate le informazioni acquisite da prezzi e spread osservati sul mercato.

Nel caso queste non siano disponibili, si ricorre a dati storici del fattore di rischio specifico sottostante o a ricerche specializzate in materia (ad es. report di Agenzie di Rating o di primari attori del mercato).

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

I processi di valutazione seguiti sono quelli previsti dalla Capogruppo GE Capital Interbanca S.p.A., che prevede la determinazione del fair value attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi di cassa futuri, ad un tasso che incorpori la stima dei principali rischi e delle

incertezze associati allo strumento finanziario oggetto di valutazione (discount rate adjustment approach).

In particolare Il valore di bilancio viene assunto quale ragionevole approssimazione del fair value nei sequenti casi:

  • poste finanziarie (attive e passive) aventi durata originaria uguale o inferiore a 18 mesi;
  • poste finanziarie (attive e passive) aventi durata residua uguale o inferiore a 12 mesi;
  • · raccolta e gli impieghi riconducibili all'operatività a breve termine ed a vista, dove per vista si assume una scadenza immediata delle obbligazioni contrattuali coincidente con la data di bilancio, e pertanto il loro fair value è approssimato dal valore di carico;
  • · raccolta e impieghi riconducibili all'operatività infragruppo;
  • · attività deteriorate.

A.4.3 Gerarchia del fair value

Ai fini della predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2014 la gerarchia del fair value utilizzata è la seguente:

Livello 1- Effective market quotes

La valutazione è il prezzo di mercato dello stesso strumento finanziario oggetto di valutazione, ottenuto sulla base di quotazioni espresse da un mercato attivo. Un prezzo quotato in un mercato attivo fornisce la prova più attendibile del fair value.

Livello 2 - Comparable Approach

Il fair value degli strumenti finanziari classificati in questo livello prende a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario.

Livello 3 - Mark-to-Model Approach

Il fair value degli strumenti finanziari classificati in questo livello prende a riferimento parametri non osservabili sul mercato. Un'entità deve elaborare input non osservabili utilizzando le migliori informazioni disponibili nelle circostanze specifiche, che potrebbero anche includere i dati e le informazioni rivenienti dalla Società.

A.4.4 Altre informazioni

Non essendo presenti attività e passività finanziarie valutate al fair value riconducibili a quelle descritte al par. 28 dell'IFRS 7, ovvero attività/passività che evidenzino differenze tra fair value al momento della rilevazione iniziale (prezzo della transazione) e l'importo determinato a tale data utilizzando tecniche di valutazione del fair value di livello 2 o 3, non

si fornisce informativa di natura quantitativa.

A.5 - Informativa su c.d. "Day one profit/loss"

Il "day one profit/loss", regolato dall'IFRS 7 e dallo IAS 39 AG. 76, deriva dalla differenza all'atto della prima rilevazione tra il prezzo di transazione dello strumento finanziario e il fair value. Tale differenza è riscontrabile, in linea di massima, per quegli strumenti finanziari che non hanno un mercato attivo, e viene imputata a conto economico in funzione della vita utile dello strumento finanziario stesso.

La Società non ha posto in essere transazioni che hanno comportato l'iscrizione di Day one profit/loss.

Gli importi di seguito riportati sono espressi in unità di Euro, salvo quando diversamente indicato, al fine di assicurare maggiore significatività e chiarezza alle informazioni contenute.

Inoltre, la Società fornisce informazioni comparative per l'esercizio precedente per tutti gli importi esposti in bilancio.

Parte B - Informazioni Sullo Stato Patrimoniale

ATTIVO

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10

Composizione della voce 10 "Cassa e disponibilità liquide"

Totale
31 dicembre 2014
Totale
31 dicembre 2013
1. Cassa
cassa contante
4.534
-
2.305
valori bollati 4.534 2.305
Totale 4.534 2.305

La voce rappresenta il controvalore dei valori bollati utilizzati dalla Società per l'operatività ordinaria.

Sezione 6 - Crediti - Voce 60

6.1 "Crediti verso banche"

Totale Totale
Composizione 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
Fair value Fair value
Valore di bilancio LI L2 L3 Valore di bilancio 11 12 13
1. Depositi e conti correnti 222.762 222.762 315.824 315.824
2. Finanziamenti: 9
Pronti contro termine
2.1
Leasing finanziario
2.2
2.3 Factoring
- pro-solvendo
- pro-soluto
2.4 altri finanziamentı
3. Titoli di debito 1
4. Altre attività
Totale 222.762 o o 222.762 315.824 0 0 315.824

Il decremento di Euro 93.062 della voce in oggetto è principalmente riconducibile allo vorizzone dell'asomme depositate sui conti il decrentento di cul 9.002 della vocc in oggetto e principalmente nechanzione
correnti intrattenuti con la controllante GE Capital Interbanco S.p.A., a seguito di loro u

Dettaglio per divisa: 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
Importo in valuta Pari a Euro Importo in
valuta
Pari a Euro
- Corone svedesi 1.500.001 159.693
- Sterline inglesi 28.400 36.462 158.973 190.684
- Euro 26.426 26.426 125.118 125.118
- Franchi svizzeri 218 181
- Dollari USA 1 29 22
Totale 222.762 315.824

6.2 "Crediti verso enti finanziari"

Totale Totale
31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
Composizione Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Deteriorati Deteriorati
Bonis Acquistati Altri L1 L2 13 Bonis Acquistati Altri 11 L2 13
1. Finanziamenti: 698.717 - 698.717 - -
Pronti contro termine
11
Leasing finanziario
1.2
1.3 Factoring 698.717 - 698.717 - +
- pro-solvendo
- pro-soluto 698.717 698.717 +
1.4 altri finanziamenti - - -
2. Titoli di debito -
- titoli strutturati
- altri titoli di debito
3. Altre attività - - -
Totale 698.717 - 698.717

Nella voce "factoring pro soluto" è indicato l'importo dei corrispettivi delle operazioni di factoring con controparti classificati come enti finanziari.

Dettaglio per divisa: 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
umporto in Pari a Euro I Importo in Pari a Euro
valuta valuta
- Euro 698.717 698.717
Totalel 698.717 0

6.3 "Crediti verso clientela"

Totale Totale
31 dicembre 2013
Composizione Valore di bilancio Fair value Valore di bilancia Fair value
Deteriorati Deteriorati
Bonis Acquistati Altri L1 L2 L3 Bonis Acquistati Altri L1 L2 13
Finanziamenti
11 Leasing finanziarro
di cui senza opzione finale di acquisto
12 Factoring 228.069.709 122.625 228.192.334 228.939.629 1.137.187 230.076.816
- pro-solvendo 69.120.550 122.625 69.243.175 62,588,492 96.451 62.684.943
- pro-soluto 158.949 159 158 949 159 166 351.137 1.040.736 167391873
1.3 Credito al consumo
1 4 Carte di credito
1.5 Finanziamentı concessı ın relazione aı
servizi di pagamento prestati
1.6 Altrı fınanziamenti 19.642.579 0 0 0 0
- di cui da escussione di garanzie e impegni
2. Titoli di debito
2.1 titoli strutturati
2 2 altri titoli di debito
3. Altre attività 3.392.257 333.491 3.725.748 909 125 333.491 1.242.616
Totale 251.104.545 0 456.116 251.560.661 229.848.754 o 1.470.678 231.319.432
Dettaglio per divisa. 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
Importo in
voluta
Pari a Euro Importo in
voluta
Parı o Furo
- Filro 243 332 597 243 332 597 215.227.666 215 227 666
- Dolları USA 9.326.975 7.682.213 22.052.655 15990614
- Sterline Ingles 393.954 505.783 84.331 101.152
- Franchi Svizzeri 47679 39 653
- Corone Svedesı 3.904 416
Totale generale 251.560.661 231.319.432

Nella voce "Factoring pro soluto" è indicato l'importo dei corrispettivi delle operazioni di factoring, mentre nello voce "Factoring pro rrella voce "raconne l'importo degli anticipi erogoti ai cedenti o fronte di operazioni di factoring in cui i relativi rischi e benefici non sono stati totalmente trasferiti allo Società al netto dei rimborsi e delle rettifiche di valore dovute al deterioramento pari ad Euro 6.633.824 (Euro 7.931.075 al 31 dicembre 2013).

La voce "Altri finanziamenti" si riferisce principalmente a crediti di ricessione da parte di altri intermediari finanziari.

La voce "Altre attività" è costituita principalmente da interessi su crediti dolla clientelo e da effetti in portafoglio.

6.4 "Crediti": attività garantite

Totale
31 dicembre 2014 Totale
31 dicembre 2013
Crediti verso
banche
Crediti verso enti
finanziari
Crediti verso clientela Crediti verso
banche
Crediti verso enti
finanziari
Crediti verso clientela
VE VG VE પલ VE VG VE VG VE VG VE VG
1. Attività in bonis garantite da:
-
+ 77.394.625 77.394.625 69.745.021 69.745.021
Beni in leasing finanziario
Crediti per factoring
-
Ipoteche
י
69.120.550 69.120.550 62.588.492 62,588 492
- Pegni
Garanzie personali
-
Derivati su crediti
8.274.075 8.274.075 7 156.529 7.156.529
2. Attività deteriorate garantite da:
Beni in leasing finanziorio
-
- - 122.626 122.626 - 96.451 96.451
- Crediti per foctoring
- Ipoteche
122.626 122.626 96.451 96 451
- Pegni
- Garanzie personali
- Derivati su crediti
Totale - 77.517.251 77.517.251 69.841.472 69.841.472

VE= valore di bilancio delle esposizioni

VG= fair value delle garonzie

Nel caso di garanzie che presentano un valore che eccede l'importo dell'attività garantito, nella colonno "Valore Garanzie" è stato indicato il valore dell'attività garantita.

Nella voce "crediti per factoring", alla colonna VE è indicato l'importo lordo degli anticipi corrisposti ai clienti per i crediti pro solvendo.

Nella colonna VG è invece riportato il totale del montecrediti sottostante agli anticipi corrisposti ai cedenti nelle operazioni di factoring pro-solvendo.

Sezione 10 - Attività materiali - Voce 100

10.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori Totale Totale
31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
1. Attività di proprietà 3.126
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili 3.126
d) impianti elettronici
e) altre
2. Attività acquisite in leasing finanziario
al terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
Totale 3.126

Non si rilevano attività materiali valutate al fair value o rivalutate.

Si segnala inoltre che la Società non ha impegni relativi all'acquisto di attività materiali.

Dettaglio aliquote di ammortamento applicate:

Voci Aliquota
Strumentali:
Impianto di condizionamento 15.00%
Impianti interni di comunicazione 25.00%
Attrezzature 15.00%
Computer 20.00%
Mobili 12,00%

Le variazioni nei conti delle attività materiali sono dettagliate qui di seguito:

10.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde 3.126
A.1 Riduzioni di valore totali nette 3.126
A.2 Esistenze iniziali nette 3.126
B. Aumenti: 3.126
B.1 Acquisti
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value
imputate a
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
detenuti a scopo di investimento
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni:
C.1 Vendite (3.126) (3.126)
C.2 Ammortamenti
C.3 Rettifiche di valore da (3.126) (3.126)
deterioramento imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value
imputate a :
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a
scopo di investimento
b) attività in via di dismissione
C. / Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 Rimanenze finali lorde
E. Valutazione al costo

Le attività materiali ad uso funzionale sono valutate secondo il modello del costo, in conformità a quanto previsto dallo IAS 16. Il periodo di ammortamento coincide con la vita utile del cespite. I cespiti sono stati ammortizzati a quote costanti.

GE Capital Finance S.r.l.

Sezione 11 - Attività immateriali - Voce 110

11.1 Composizione della voce 110 "Attività immateriali"

31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
Voci/Valutazione Attività valutate Attività valutate Attività valutate Attività valutate
al costo al fair value al costo al fair value
1. Avviamento - -
2. Altre attività immateriali: 541.449 - 552.956
2.1 di proprietà 541 449 552 856
- generate internamente
- altre 541.449 રેટર તેનર
2.2 acquisite in leasing finanziario
Totale 2 541.449 l 552.956
3. Attività riferibili al leasing finanziario
3.1 beni inoptati
3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione
3.3 altri beni
Totale 3 - -
4. Attività concesse in leasing operativo - -
Totale (1+2+3+4) 541.449 - 552.956
Totale 541.449 552.956

Le altre attività immateriali sono relative al software gestionale ed ai relativi costi di avviamento e di implementazione. Le attività immateriali sono ammortizzate a quote costanti per un periodo stimoto di durata utile pari a cinque anni dall'entrata in funzione.

1

11.2 Attività immateriali: variazione annue

Totale
A. Esistenze iniziali 552.956
B. Aumenti: 209.942
B.1 Acquisti 209 942
B.2 Riprese di valore
B.3 Variazioni positive di fair value
- a patrimonio netto
- a conto economico
8.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni: (221.449)
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti (221.449)
C.3 Rettifiche di valore
-a patrimonio netto
-a conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value
-a patrimonio netto
-a conto economico
C.5 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 541.449

11.3 Attività immateriali: altre informazioni

Gli acquisti si riferiscono esclusivamente all'implementazione di nuovi moduli applicativi del software gestionale aziendale.

9

Sezione 12 - Attività fiscali e passività fiscali

12.1 Composizione della voce 120 "Attività fiscali: correnti e anticipate"

Le attività fiscali correnti, pari o circa 2,2 milioni di Euro, si riferiscono principalmente per 2 milioni di Euro a ec attività ilscar sorrenti esercizi non ancora recuperati. Tali crediti verranno recuperati in erean invi ed mes velsim nel corso degli esercizi futuri, tromite compensazione con eventuali debenze tributarie e previdenziali.

nel corro agarese di 261 mila Euro sono relativi al credito di imposta derivante dalla conversione del credito per imposte anticipate secondo quanto previsto dalla Legge n. 214/2011

per imposte anticipate sesondo priti quantitativi nel corso degli esercizi futuri, tramite compensazione con eventuali debenze tributarie e previdenziali.

Attività per imposte anticipate iscritte: composizione
Voci 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
l Rettifiche di valore su crediti 6.466.637 7.129.543
Perdita fiscale 2013 - convertibili DL 201/2011 371.239
Perdita fiscale 2014 - convertibili DL 201/2011 459.846 0
IRiserve da valutazione 26.245 19.820
Totale attività per imposte anticipate 6.952.728 7.520.602
Attività per imposte anticipate non iscritte
Voci 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
Rettifiche di valore su crediti 0 O
Perdite fiscali pregresse (*) 6 586 813 6.586.813
Perdita fiscale 2013 - conferita ol consolidato fiscale 0 848.751
Perdita fiscale 2014 - conferito al consolidato fiscale 261.456 O
Oneri per il personale 111.953 126.367
Accantonamentı a Fondi rischi ed oneri 93.242 513.348
Altre 40.779 0
Totale attività per imposte anticipate non iscritte 7.094.243 8.075.279

(*) relative agli esercizi fiscali 2009 e 2010

Con riferimento alle attività fiscali anticipate si segnala che, per effetto delle disposizioni normative in tema di imposte anticipate e tenendo in considerazione gli accordi contrattuali derivanti dall'adesione della Società al Consolidato Fiscale Nazionale, si è proceduto alla rilevazione delle Attività per imposte anticipate, sia IRES che IRAP, relative alle sole perdite e svalutazioni su crediti deducibili in quote costanti, così come disciplinato dalla Legge di Stabilità 2013 convertita in Legge n. 228/2013.

Logge a state invece oggetto d'iscrizione le imposte anticipate relative alle perdite fiscali pregresse relative agli esercizi 2009 e 2010, nonché altre differenze temporanee deducibili di importo minore, per complessivi 7,1 aglioni di Euro, poiché permane incertezza sulle modalità e i tempi di generazione di imponibili futuri sufficienti per il loro recupero.

Il saldo della voce in oggetto, pari a 7 milioni di Euro, si è decrementato di circa 0,5 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2013. Tale decremento deriva principalmente dalla conversione in crediti di imposta delle attività per imposte anticipate ai sensi della Legge n. 214/2011, connesse alle rettifiche di valori su crediti deducibili in quote costanti per circa 0,5 milioni Euro, al netto dell'iscrizione di nuove imposte anticipate sorte nell'esercizio, riferibili alle perdite e svalutazioni su crediti registrate nell'esercizio e deducibili, sia ai fini IRES che IRAP, in quote costanti in 5 esercizi.

Nello specifico la Società:

  • ha rilevato l'importo delle attività per imposte anticipate connesse alle svalutazioni e perdite su crediti deducibili in 5 esercizi al netto degli utilizzi per rilascio delle rettifiche di valore su crediti, appostate negli esercizi precedenti e convertite in credito di imposta, decrementando il saldo del 31 dicembre 2013, da 7,5 milioni di euro a 7 milioni di Euro;

  • con l'approvazione del Bilancio 2013 ha convertito in crediti d'imposta le attività per imposte anticipate relative a rettifiche di valore su crediti deducibili in 18 anni, iscritte al 31 dicembre 2013, per 0,2 milioni di Euro, in relazione alla presenza della perdita civilistica 2013;

  • nel corso del mese di settembre 2014 ha convertito in crediti d'imposta le attività per imposte anticipate relative a rettifiche di valore su crediti deducibili in 18 anni, iscritte al 31 dicembre 2013, per 0,3 milioni di Euro, in relazione alla presenza della perdita fiscale 2013;

  • non ha rilevato attività per imposte anticipate sulle perdite pregresse e su quelle stimate per l'esercizio 2014 e altre differenze temporanee, di importo minore, per un totale di 7,1 milio di Pero in quanto, coerentemente con lo IAS 12, le condizioni generali di mercato generano ancora rilevanti incertezze sui tempi e sull'entità degli utili imponibili futuri che il Gruppo fiscale sarà in arrado di aenerare.

  • nel corso del mese di settembre 2015, sarà possibile procedere con la conversione in crediti di imposta della attività per imposte anticipate di cui sopra per circa 0,4 milioni di Euro in "il voaa alla presenza della perdita fiscale 2014

12.2 Composizione della voce 70 "Passività fiscali: correnti e differite"

Il saldo delle passività correnti, pari a poco più 0,1 milioni di Euro, è dato dall'IRAP corrente sull'imponibile 2014.

La voce relativa alle passività fiscali differite, pari a circa 0,1 milioni di Euro, è data principalmente dalle imposte calcolate sulle differenze tra valore fiscale e valore di libro di taluni beni materiali.

Totale Totale
31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
1. Esistenze iniziali 7.500.782 8.312.341
2. Aumenti 459.846 96.627
2.1 Imposte anticipate rilevote nell'esercizio 459.846 96.627
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre 459,846 96.627
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri gumenti
3. Diminuzioni (1.034.145) (908.186)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri (462,401)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute a mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni (571.744) (908.186)
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui
alla Legge n. 214/2011 (571.744) (908.186)
b) altre
4. Importo finale 6.926.483 7.500.782

12.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

12.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico)

Totale Totale
31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
1. Importo iniziale 7.500.782 8.312.341
2. Aumenti 459.846 96.627
3. Diminuzioni (1.034.145) (908.186)
3.1 Rigiri (462.401)
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta (571.744) (908.186)
a) derivante da perdite di esercizio (200.447) (268.450)
b) derivante da perdite fiscali (371.297) (639.736)
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 6.926.483 7.500.782

La variazione di cui alla voce 3.2 b) si riferisce alla conversione delle perdite fiscali generate nell'esercizio 2013 e 2012.

12.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

Totale Totale
31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
1. Esistenze iniziali 66.068 ਦੇ ਤੋਂ 899
2. Aumenti 29.833 12.169
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 29.833 12.169
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre 29.833 12.169
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri gumenti
3. Diminuzioni -
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 95.901 66.068

12.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

Totale Totale
31 dicembre 2013 31 dicembre 2012
1. Esistenze iniziali 19.820 19.556
2. Aumenti 6.425 264
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 6.425 264
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre 6.425 264
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
ci dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzione di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni -
4. Importo finale 26.245 19.820

La variazione di cui alla voce 2.1 d) si riferisce agli effetti derivanti introduzione del nuovo standard di riferimento IAS 19 Revised, a partire dal 1° gennaio 2013.

Sezione 14 - Altre attività - Voce 140

14.1 Composizione della voce 140 "Altre attività"

31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
la - Crediti diversi 46.206 49.287
b - Depositi cauzionali 9915 5.290
lc - Debitori diversi 171.095 221.000
d - Altrı crediti 630.904 829.352
Totale 858.120 1.104.929

La voce "Crediti diversi" è costituita da crediti detenuti a vario titolo nei confronti dell'Erario e degli enti preposti alla sicurezza sociale.

La voce "Debitori diversi" è costituita principalmente da anticipi a fornitori per servizi erogati e non ancora fatturati dal fornitore esterno.

La voce "Altri crediti" è costituita principalmente da partite in attesa di nota credito relativamente ai servizi forniti dalla società GE Capital EMEA Services Limited, nonché da rimborso presentate negli esercizi 2009 e 2013 per IRAP su personale dipendente e assimilato.

PASSIVO

Sezione 1 - Debiti - Voce 10

1.1 Debiti

Voci Totale
31 dicembre 2014
Totale
31 dicembre 2013
verso banche verso enti
finanziari
verso clientela verso banche verso enti
finanziari
verso
clientela
1. Finanziamenti 634 126.479.621 5.363.829 316 103.534.448 10.655.051
1.1 Pronti contro termine
1.2 altri finanziamenti 634 126.479.621 5.363.829 316 103.534.448 10.655.051
2. Altri debiti
Totale 634 126.479.621 5.363.829 316 103.534.448 10.655.051
Fair value - livello 1
Fair value - livello 2
Fair value - livello 3 634 126.479.621 5.363.829 316 103.534.448 10.655.051
Totale Fair value 634 126.479.621 5.363.829 316 103.534.448 10.655.051

Ai fini comparativi si è provveduto, in coerenza con la segnalazione di Vigilanza, a riclassificare i dati al 31/12/2013, per complessivi 315.440 Euro, relativamente ai "Debiti a vista verso clientela", che nel precedente esercizio erano ricondotti alla voce "Altre passività".

Di seguito si riporta il dettaglio della voce "Debiti verso banche":

Dettaglio per divisa: 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
Importo in
valuta
Pari ad Euro Importo in
valuta
Pari ad Euro
- Furo 634 634 316 316
- Dollari USA O
- Sterline Inglesi 0
Totale generale 634 316

Il fair value dei debiti verso banche per depositi di conto corrente risulta di fatto allineato al relativo valore di bilancio in considerazione del fatto che i depositi sono di breve o brevissima scadenza.

Di seguito si riporta il dettaglio della voce "Debiti verso Enti finanziari":

Dettaglio per divisa: 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
Importo in
valuta
Pari ad Euro Importo in
valuta
Pari ad Euro
- Euro 119.031.298 119.031.298 93.743.500 93.743.500
- Dollari USA 8.404.965 6.922.794 13.372.018 9.696.192
- Sterline Inglesi 409 334 525.529 78.998 94.756
Totale generale 126.479.621 103.534.448

La voce "Debiti verso Enti Finanziari" è costituita da debiti verso società del gruppo che Ea voco o principalmente rapporti di conto corrente con la consociata irlandese GE Capital European Treasury Ltd per Euro 57.260.309 e dall'utilizzo della linea di finanziamento presso la consociata irlandese GE Capital Eireann Funding I per Euro 65.084.879 e presso la consociata irlandese GE Financial Ireland per Euro 4.134.433. Tutti i rapporti sono regolati a condizioni di mercato determinati in base ai tassi del mercato monetario. L'incremento è principalmente riconducibile alla necessità di finanziamento dell'esposizione verso la clientela eccedente il Patrimonio Netto rilevata nel corso dell'esercizio.

I finanziamenti in valuta sono mantenuti con la finalità di copertura del rischio di cambio connesso ai crediti acquistati nell'ambito dell'attività di factoring.

Di seguito si riporta il dettaglio della voce "Debiti verso Clientela":

Dettaglio per divisa: 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
Importo in
valuta
Pari ad Euro Importo in
valuta
Pari ad Euro
. - Euro 5.094.256 5.094.256 4.738.368 4.738.368
- Dollari USA 279.146 229 920
- Franchi Svizzeri 47.679 39.653 8.159.698 5.916.683
Totale generale 5.363.829 10.655.051

Il saldo è costituito da saldi da liquidare relativamente alle operazioni di factoring pro-soluto per Euro 4.284.106 e da saldi creditori per Euro 1.079.723.

Sezione 7 - Passività fiscali -Voce 70

Per quanto riguarda l'IRES e l'IRAP, per l'esercizio 2014 è stata stimata una perdita fiscale per la quale non sono state rilevate le relative imposte anticipate.

Per quanto riguarda le attività e le passività fiscali differite, si rimanda a quanto descritto nella sezione 12 dell'Attivo dello Stato patrimoniale.

Sezione 9 - Altre passività - Voce 90

9.1 Composizione della voce 90 "Altre passività"

Totale Totale
31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
a - debiti verso erario per iva da liquidare e ritenute operate 11.824 112.893
b - debiti verso dipendenti 98.612 92.948
c - debiti verso fornitori 417.775 272.120
d - fatture da ricevere e altre partite passive da liquidare 1.114.384 2.817.338
e - altri debiti 161 695 376.448
f - ratei e risconti passivi non riconducibili a voce propria 507.291 483.331
g - altri debiti per factoring 0 250.000
h - incassi da imputare 9.192.923 4.674 869
Totale 11.504.504 9.079.947

Ai fini comparativi si è provveduto, in coerenza con la segnalazione di Vigilanza, a riclassificare i dati al 31/12/2013, per complessivi 315.440 Euro, relativamente ai "Debiti a vista verso clientela", che nel precedente esercizio erano ricondotti alla voce "Altre passività".

La voce "Altri debiti" include principalmente i debiti riconducibili al consolidato IVA con la controllante GE Capital Interbanca S.p.A..

Le voci "Debiti verso fornitori" e "Fatture da ricevere e altre partite passive da liquidare" includono anche debiti verso società del gruppo per servizi ricevuti e non ancora liquidati alla data di fine esercizio per 224 mila Euro.

La voce "Incassi da imputare" si riferisce ad incassi di fatture acquistate nell'ambito dell'attività di factoring da riconoscere ai cedenti o relativamete a operazioni a titolo definitivo.

Sezione 10 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 100

10.1 "Trattamento di fine rapporto del personale": variazioni annue

Totale Totale
31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
A. Esistenze iniziali 324.988 324.059
B. Aumenti: 210.176 169.752
B.1 Accantonamento dell'esercizio 186.815 153.237
B.2 Altre variazioni in aumento 23.361 16.515
C. Diminuzioni: 208.804 168.823
C.1 Liquidazioni effettuate 105.908 29.786
C.2 Altre variazioni in diminuzione 102.896 139.037
D. Esistenze finali 326.360 324.988

I principi contabili IAS/IFRS prevedono che le passività a carico dell'impresa, per le indennità che saranno riconosciute ai dipendenti al momento della risoluzione del rapporto di lavoro (quali il fondo trattamento di fine rapporto maturato fino al 31 dicembre 2014) siano stanziate in bilancio sulla base di una valutazione attuariale dell'ammontare che sarà riconosciuto alla data di maturazione.

In particolare, tale accantonamento deve tenere conto dell'ammontare già maturato alla data di bilancio, proiettandolo nel futuro per stimare l'ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro. Tale somma viene in seguito attualizzata per tenere conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento.

La determinazione del valore attuale degli impegni è effettuata da una società esterna al gruppo GE secondo il metodo della proiezione unitaria del credito ("Projected Unit Credit Method"), che prevede di considerare i futuri incrementi retributivi fino al momento della cessazione del rapporto di lavoro e contempla la proiezione degli esborsi da effettuare sulla base di analisi storico-statistiche e della curva demografica, nonché l'attualizzazione di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. I contributi versati in ciascun esercizio sono considerati come unità separate e addizionali.

10.2 Altre informazioni

Si riporta il riepilogo delle basi tecniche economico-finanziarie utilizzate nel calcolo attuariale
dol tre del TFR.

• Il tasso di sconto utilizzato nella valutazione al 31 dicembre 2014, pari al 1,50% annuo, è stato selezionato sulla curva dei rendimenti di 32 dicembre 2014, pur ul 1,30% unifiac, e
ratina, AA, culla, bana di rating AA sulla base di una durata media finanziaria coerente con gli impegni oggetto di valutazione;

  • Tasso di inflazione: 2% target price fissato dalla BCE;
  • Tasso di turnover: 5% per età compresa tra i 21 e i 60 anni;
  • Rimborsi anticipati: 1,5% per età compresa tra i 21 e i 60 anni;

• Pensionamento: 100% di probabilità di uscita al raggiungimento dei requisiti minimi AGO, tenuto conto delle modifiche introdotte dal D.L. n. 201/2011 convertito nella Legge n. 214/2011 in vigore dal 1° gennaio 2012.

Sezione 11 - Fondi per rischi e oneri - Voce 110

11.1 Composizione della voce 110 "Fondi per rischi e oneri"

Voci Totale Totale
31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
Fondi per rischi e oneri 746.161 2 326.235

La voce comprende principalmenti a fronte delle perdite attese legate alle cause legali per O 2 milioni di La voce comprende pincipamente graccania e richieste di risorcimento danni per 0,3 milioni di fi pussive, sostarziumente ngadranti azioni di Eurol, nonché gli accantonamenti per oneri differiti a Euro (a fronte di dipendente classificati prudenzialmente tra i fondi rischi e oneri per 0,4 milioni di Euro.

La stimo di tali accantonamenti a fronte delle perdite attese legate degali è stato effettuato La Sumo di turi decontonamente a frence dall'ufficio Legale interno alla Società, su indicazione dei legali esterni corrispondenti.

I fondi per rischi e oneri comprendono inoltre accantonamenti per posizioni pro-soluto da liquidare pari a 30.245 Euro.

Il decremento netto complessivo risulta di 1.580.074 Euro.

11.2 Variazioni nell'esercizio della voce 110 "Fondi per rischi e oneri"

Totale Totale
31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
A. Esistenze iniziali 2.326.235 2.102.588
Aumenti
C
463.135 954.784
B.1 Accantonamenti dell'esercizio 463 135 914.943
B.2 Effetto temporale accantonamento anni precedenti
B.3 Altre variazioni in aumento 39.840
C. Diminuzioni: (2.043.209) (731.136)
C. 1 Utilizzi dell'esercizio (747.402) (127.551)
C.2 Effetto temporale accantonamento anni precedenti
C.3 Altre variazioni in diminuzione (1.295.807) 1603-585
D. Esistenze finali 746.161 2.326.235

La voce "Accantonamenti dell'esercizio" è principalmente riconducibile ad accantonamenti riguardanti oneri differiti a favore del personale per 0,45 milioni di Euro.

La voce "Utilizzi dell'esercizio" è principalmente riconducibile alla riduzione degli oneri differiti a favore del personale accantonati nell'esercizio precedente per 0,57 milioni di Euro.

Sezione 12 - Patrimonio - Voci 120,130,140 e 150

12.1 Composizione della voce 120 "Capitale"

Tipologie Importo
1. Capitale
1.1 Azioni ordinarie 123.240.000
1.2 Altre azioni
Totale 123.240.000

ll capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, è composto da nr. 2 quote del valore nominale pari a, rispettivamente, Euro 73.944.000 e Euro 49.296.000.

12.4 Composizione della voce 150 "Sovrapprezzi di emissione"

Il fondo pari a 4.400.213 Euro è stato costituito nel 1997 in occasione dell'aumento di capitale sociale a fronte del pagamento superiore al valore nominale delle azioni emesse.

12.5 Altre informazioni

Altre riserve
Riserva legale Utili (Perdite)
portati a nuovo
Straordinaria FTA Da
Valutazione
Totale
A. Esistenze iniziali 7.015.802 {13.810.716) 783.985 (52.254) 6.063.183
B. Aumenti:
B.1 Attribuzioni di utili
B.2 Altre variazioni
C. Diminuzioni: (3.417.665) (16.937)
C.1 Utilizzi
- copertura perdite (3.417.665)
- distribuzione
trasferimento a capitale
C.2 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 7.015.802 (17.228.381) 783.985 (16.937)
69.191)
(9.497.785)

La riserva legale, principalmente costituita nel 1997 per 516.457 Euro ed incrementatasi nel 2007 per 24.004.585 Euro a seguito degli aumenti di copitale effettuati dalla Società, diminitata nel 2010 per 2001 per 2004 conertura parzide elle perde dell'esercizio 2011 per 17.677.470 Euro, ed aumentata nuovamente nel 2012 di 45.272 Euro o seguito della destinazione del 5% dell'utile rilevato nell'esercizio 2011, non ha subito variazioni nel presente esercizio sciole.

Le perdite relative all'esercizio 2013 sono state riportate a nuovo per 3.417.665 Euro.

Rimane invece invariata la riserva straordinaria, pari a 783.985 Euro, formatasi nel 1997 come avanzo di fusione.

La voce riserva da valutazione è riconducibile all'opplicazione dello IAS 19 relativamente alla valutazione degli utili/perdite atturiali legate al fondo TFR.

Analisi della composizione del patrimonio netto con riterimento alla disponibilita (art. 2427, n. 7 bis c.c.)

Natura/descrizione Importo Quota
disponibile per
aumento di
capitale
Quota
disponibile per
copertura
perdite
Quota
disponibile per
distribuzione ai
soci
Quota
disponibile
per altre
ragioni
Quota non
disponibile
1. Capitale Sociale 123.240.000
2. Sovrapprezzi di emissione 4.400.213 4.400.213 4.400.213 (*)
3. Riserve 7.799.787 783.985 7.799.787 783.985
Riserva straordinaria 783.985 783.985 783.985 783.985
Riserva statutaria
Riservo legale 7.015.802 7.015.802
Fondo per Rischi Bancari Generali
Riserva tassata (Legge 19/12/73, n.823)
Riserva speciale (Art.15 10° L 7/8/82, n. 516)
Rıserva First Time Adoption
Versamento a fondo perduto
Riserva da conferimento partecipazioni
4. (Azioni Proprie) -
5. Riserve da valutazione (69.191) (69.191)
Riserva AFS
Riserva Valutazione Attività Materiali
Riserva Cash Flow
Riserve Leggi speciali di rivalutazione 69.191)
Riserva TFR IAS 19 69.191)
6. Strumenti di capitale -
7. Utile (Perdita) esercizio precedente riportato a nuovo (17.228.381)
8. Utile (Perdita) d'esercizio 284.925
Totale 118.427.353 5.184.198 12.200.000 783.985 69.191

(*) Non distribuibile in quanto la riserva legale non ha raggiunto 1/5 del capitale sociale.

3. PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Sezione 1 - Interessi - Voce 10 e 20

1.1 Composizione della voce 10 "Interessi attivi e proventi assimilati"

Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre
operazioni
Totale
31 dicembre 2014
Totale
31 dicembre 2013
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
l2. Attività finanziarie valutate al fair value
(3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
l4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
5. Crediti 3.387.232 3.387.232 1.995.581
5.1 Crediti verso banche 2.007 2.007 27.717
5.2 Crediti verso enti finanziari 483 483 10
5.3 Crediti verso clientela 3.384.742 3.384.747 1967.854
6. Altre attività
7. Derivati di copertura
Totale 3.387.232 3.387.232 2.120.808

La voce è costituito principalmente dagli interessi percepiti a fronte delle anticipazioni di corrispettivi erogate e alle dilazioni di pagamento concesse ai debitori ceduti. L'incremente riconducibile all'aumento dell'esposizione media dei confronti della clientela rilevata nel corso del 2014 rispetto all'esercizio 2013.

1.3 Composizione della voce 20 "Interessi passivi e oneri assimilati"

Voci/Forme tecniche Finanziamenti Titoli Altro Totole
31 dicembre 2014
Totale
31 dicembre 2013
1. Debiti verso banche ( J (1) (570)
2. Debiti verso enti finanziari 1520.25711 (520.257) (132.511)
13. Debiti verso clientela
l4. Titoli in circolazione
5. Passività finanziarie di negoziazione
16. Passività finanziarie valutate al fair value
7. Altre passività
8. Derivati di copertura
Totale (520.258) - l (520.258) (133.081)

Rappresenta il costo per la raccolta dei fondi, tutti a breve termine, necessari all'attività finanziaria della Società.

L'incremento rispetto all'esercizio precedente è dovuto principalmente all'incremento dell'esposizione nei confronti delle consociate irlandesi GE Capital Eireann Funding I, GE Capital European Treasury Ltd. e GF Financial Irelann a sguito dell'incremento delle erogazioni a favore della clientela.

Sezione 2 - Commissioni - Voci 30 e 40

2.1 Composizione della voce 30 "Commissioni attive"

Totale Totale
Dettaglio 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
1. operazioni di leasing finanziario
2. operazioni di factoring 4.673.505 3.654.695
3. credito al consumo
4. attività di merchant banking
5. garanzie rilasciate
6. servizi di:
- gestione fondi per conto terzi
- intermediazione in cambi
- distribuzione prodotti
- Altri
7. servizi di incasso e pagamento
8. servicing in operazioni di cartolarizzazione
9. altre commissioni 59.305
Totale 4.732.810 3.654.695

Le commissioni attive per operazioni di factoring si riferiscono principalmente alle commissioni di gestione e alle commissioni di garanzia relative alle operazioni di factoring pro soluto che non gestiono o ano commento è principalmente connesso alla crescita dei volumi avvenuta nel corso dell'esercizio.

2.2 Composizione della voce 40 "Commissioni passive"

Totale Totale
Dettaglio Settori 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
1. garanzie ricevute
2. distribuzione di servizi da terzi (70.435) 183 854
3. servizi di incasso e pagamento (37.861) (53.325)
4. altre commissioni.
- commissioni per riassicurazione crediti 1838.0901 (778.619)
commissioni per mancato utilizzo linea di credito (49.430) (13.917)
Totale (995.816) (929.715)

La voce comprende principalmente le commissioni per riassicurazione crediti (pari a 838.090 Euro) e le commissioni a società terze che si occupano del collocamento dei prodotti (pari a 70.435 Euro). L'incremento è principalmente connesso alla crescita dei volumi avvenuta nel corso dell'esercizio, che ha determinato maggiori necessità di riassicuzione crediti.

Sezione 8 - Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 100

8.1 "Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti"

Voci/Rettifiche Rettifiche di valore
Riprese di valore
Totale Totale
specifiche di portafoglio specifiche di portafoglio 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
1. Crediti verso banche
- per leasing
- per factoring
- altri crediti
2. Crediti verso enti finanziari
Crediti deteriorati acquistati
- per leasing
- per factoring
- altri crediti
Altri crediti
- per leasing
- per factoring
- altri crediti
3. Crediti verso clientela (56.642) 562.696 656.270 1.162.324 1365.237
Crediti deteriorati acquistati
- per leasing
- per factoring
- per credito al consumo
- altri crediti
Altri crediti
- per leasing (56.642) 562.696 656.270 1.162.324 (365.237)
- per factoring (56.642)
- per credito al consumo 562.696 656.270 1.162.324 (187.963)
- altri crediti
Totale (56.642) (177.274)
562.696 656.270 1.162.324 (365.237)

La voce "Rettifiche di crediti verso la clientela per factoring" è rappresentata da svalutazioni analitiche di attività in sofferenza, incaglio e scadute per 56.642 Euro.

Nella voce "Riprese di valore specifiche" figurano gli incassi di mora precedentemente svalutati per 23.959 Euro e da riprese di valore su attività deteriorate e di portafoglio per 1.195.007 Euro in seguito ad incassi e recuperi intervenuti nel corso dell'esercizio.

Sezione 9 - Spese amministrative - Voce 110

9.1 Composizione della voce 110.a "Spese per il personale"

Voci/Settori 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
1. Personale dipendente 3.730.738 4.101.481
a) salari e stipend 2.541.159 2.560.017
b) oneri sociali 748.778 745.513
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali 37.791 38.351
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 186 815 153.237
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simill
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a beneficı definitı
h) altre spese 216 195 604 363
2. Altro personale in attività
3. Amministratori e Sindaci 88.694 91.838
4. Personale collocato a riposo
5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende (396.775) (419.041)
6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società 79.417 105.024
Totale 3.502.074 3.879.302

La riduzione delle spese del personale è dovuto principalmente all'assenza di costi di ristrutturazione rilevati nel corso dell'esercizio 2013.

9.2 Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria

2014 2013 numero medio
Personale dipendente:
a) Dirigenti מ 4 3,5
b) Quadri direttivi 24 25 24,5
b) Restante personale 14 13 13,5
Altro personale 2 1,5
Totale 42 44 43.0

9.3 Composizione della voce 110.b "Altre spese amministrative"

31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE
a. spese commerciali e operative 140.469 149.847
b. Oneri tributari 847.635 676.462
c. Fitti e canoni passivi 420.112 439 517
d. Spese servizi professionali 1.989.082 1.604.550
e. Spese servizi non professionali 146 930 139.201
f. Spese acquisto beni e oneri diversi 52510 24.567
q. Spese e servizi elaborazioni dati 847.333 659.002
Totale 4.444.071 3.693.146

Nella voce "Spese per servizi professionali" sono inclusi anche i costi dell'esercizio relativi alle Management Fee corrisposte alle società GE Capital EMEA Services Limited per 602 mila Euro relativi a conguagli per l'esercizio 2013, e GE Capital Interbanca S.p.A. per 616 mila Euro. La variazione della voce "Oneri tributari" è riconducibile al decremento agli oneri legati allimposta di valore aggiunto non detraibile legato alle spese amministrative soggette a tale imposta.

Sezione 10 -Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120

10.1 Composizione della voce 120 "Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali"

Voci/Rettifiche e riprese di valore Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore
per deterioramento Riprese di valore
(b)
(c) Risultato netto
(a+b-c)
1. Attività ad uso funzionale (3.126) (3.126)
1.1 di proprietà (3.126) (3.126)
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili (3.126) (3.126)
d) strumentali
e) altri
1.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
di strumentali
e) altri
2. Attività detenute a scopo di investimento
Totale (3.126) - (3.126)

La voce comprende l'ammortamento delle immobilizzazioni materiali come da specifica risultante nelle informazioni dello Stato patrimoniale.

Sezione 11 - Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 130

11.1 Composizione della voce 130 "Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali"

Voci/Rettifiche e riprese di valore Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore
per
deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a+b-c)
1. Avviamento
2. Altre Attività immateriali (221.449) (221.449)
2.1 di proprietà (221.449) (221 449)
2.2 acquisite in leasing finanziario
3. Attività riferibili al leasing finanziario
4. Attività concesse in leasing operativo
Totale (221.449) - 1221.449

La voce comprende l'ammortamento delle immobilizzazioni immateriali come da specifica risultante nelle informazioni dello Stato patrimoniale.

Sezione 13 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 150

13.1 Composizione della voce 150 "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri"

VOCI Totale Totale
31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
l Fondi per rischi e oneri 691 369 327.8781

L'accantonomento netto è dovuto da incrementi per 56.033 Euro esclusivamente riconducibili alla quantificazione del rischio potenziale relativo alla gestione delle linee di credito concesse dolle consociate GE Capital Eirann Funding Le GE Financial Ireland, nonchè da riprese di vallore per 747.402 Euro principalmente riconducibili al ribscio di accantonomenti effettuati negli 147,402
ad azioni di revecatoria nascipio di accantonomenti effettuati negli esercizi precede ad azioni di revocatoria passiva a carico della Società.

Con riferimento agli incrementi effettuati, si rimanda alla voce relativa al Fondo rischi e oneri (Sezione
11 Voce 110) 11, Voce 110).

Sezione 14 - Altri proventi e oneri di gestione - Voce 160

14.1 Composizione della voce 160 "Altri proventi di gestione"

Tipologia servizi/settori 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
la. Rimborsi spese infragruppo
lb. Recupero spese operative
Ic. Rivalutazioni cambi
ld. Altri ricavi
32.060
116.812
11.914
38.339
150.290
33.297
Totale 199.125 183.587

La voce "Altri ricavi" accoglie principalmente proventi dal recupero di spese operative nei confronti della clientela.

14.2 Composizione della voce 160 "Altri oneri di gestione"

Tipologia servizi/settori 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
la. Altri costi (25.209) (47.697)
Totale (25.209) (47.697)

La voce "Altri costi" accoglie principalmente oneri legati a lerivanti da cause passive e Ea Vocc Alth Costi Gosti Costi

Sezione 15 - Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 170

15.1 Composizione della voce 170 "Utili (Perdite) delle partecipazioni"

Voci 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
1. Proventi
1.1 Rivalutazioni
1.2 Utili da cessione
1.3 Riprese di valore
1.4 Altri proventi
2. Oneri (26)
2.1 Svalutazioni
2 2 Perdite da cessione
2.3 Rettifiche di valore da deterioramento
2.4 Altri oneri (26)
Totale (26)

Sezione 17 -Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 190

17.1 Composizione della voce 190 " Imposte sul reddito dell'operatività corrente"

31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
Imposte correntı (143.544)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi
3. Riduzione delle imposte correnti dell' esercizio
288.043
crediti d'imposta di cui alla voce n.214/2011 Variazione delle
imposte anticipate 571 744 908 186
4. Variazione delle imposte anticipate (574,299)
5. Variazione delle imposte differite 129.83311 (823.728)
6. Imposte di competenza dell' esercizio (175.932) 372.501

Nazionale, si è proceduto alla rilevazione delle Attività per imposte anticipate, sia IRES che IRAP, relative alle sole perdite e svalutazioni su crediti deducibili in quote costanti, così come disciplinato dalla Legge di Stabilità 2013 convertita in Legge n. 228/2013.

Si è inoltre proceduto alla rilevazione dell'IRAP dell'esercizio per 143 mila Euro.

17.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

La riconciliazione non viene fornita in quanto tale informativa a livello di bilancio individuale non aggiungerebbe elementi utili alla miglior comprensione del carico fiscale, avendo la Società rilevato una perdita fiscale; l'impatto sulla voce imposte è sostanzialmente rappresentato dagli effetti dei combinati normativi già in precedenza richiamati e riguardanti l'iscrizione delle imposte anticipate.

Sezione 19 - Conto economico: altre informazioni

19.1 Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioni attive

Voci/Controparte Interessi attivi Commissioni attive Totale Totale
Enti Enti
Banche finanziari Clientela Banche finanziari Clientela 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
1. Leasing finanziario
beni immobili
- beni mobili
beni strumentalı
benı immaterialı
2. Factoring - - 3.384.742 - - 4.732.810 8.117.552 5.622.549
- su crediti correnti 1.360.016 3.251.611 4.611.627 3330.082
- su crediti futuri
- su crediti acquistati a titolo definitivo 1.924.140 1.421.894 3.346.034 2.292.467
- su crediti acquistati al di sotto del valore originario
per altrı finanziamentı 100.586 59.305 159.891
3. Credito al consumo
prestiti personali
- prestiti finalizzati
- cessione del quinto
4. Garanzie e impegni
- di natura commerciale
- di notura finonziaria
Totale - 3.384.742 - 4.732.810 8.117.552 5.622.549

PARTE D - ALTRE INFORMAZIONI

Sezione 1 - Riferimenti specifici sull'operatività svolta

B. FACTORING E CESSIONI DI CREDITI

B.1 - Valore lordo e valore di bilancio

Totale 31 dicembre 2014 Totale 31 dicembre 2013
Voce / Valore Valore lordo Rettifiche di
valore
Valore netto Valore lordo Rettifiche di
valore
Valore netto
1. Attività in bonis
- esposizioni verso cedenti
228.927.425 (159.000) 228.768.425 229.750.828 (811.199) 228.939.629
(pro-solvendo):
- cessioni di crediti futuri
- altre
69.120.550 69.120.550 62.588.492 62.588.492
- esposizioni verso debitori
ceduti (pro-soluto):
159.806.875 (159.000) 159.647.875 167.162.336 (811.199) 166.351.137
2. Attività deteriorate 6.007.041 (5.884.416) 122.625 7.711.864 (6.574.677) 1.137.187
2.1 Sofferenze 3.159.966 (3.037.341) 122.625 3.596.077 (3.546.187) 49.890
- asposizioni verso cedenti
(pro-solvendo):
- cessioni di crediti futuri
3.100.211 (2.977.586) 122.625 3.477.756 (3.477.756) 0
- altre
- esposizioni verso debitori
ceduti (pro-soluto):
- acquisti al di sotto del valore nominale
- altre
59.755 (59.755) 118.321 68.431 49.890
2.2 Incagli
- esposizioni verso cedenti
142.128 (142.128) 1.410.840 (323.543) 1.087.297
(pro-solvendo):
- cessioni di crediti futuri
- altre
119.857 (119.857) 215.759 (119.308) 96.451
- esposizioni verso debitori
ceduti (pro-soluto):
- acquisti al di sotto del valore nominale
- altre
22.271 (22.271) 1.195.081 (204.235) 990.846
2.3 esposizioni ristrutturate
- esposizioni verso cedenti
(pro-solvendo):
- cessioni di crediti futuri
- altre
- esposizioni verso debitori
ceduti (pro-soluto):
- acquisti al di sotto del valore nominale
- altre
2.4 esposizioni scadute
- esposizioni verso cedenti
(pro-solvendo):
- cessioni di crediti futuri
2.704.947 (2.704.947) 2.704.947 (2.704.947)
- altre
- esposizioni verso debitori
ceduti (pro-soluto):
- acquisti al di sotto del valore nominale
- altre
2.704.947 (2.704.947) 2.704.947 (2.704.947)
TOTALE 234.934.466 (6.043.416) 228.891.051 237.462.692 17 385 8761 230 076 816

B. FACTORING E CESSIONI DI CREDITI

B.2 - Ripartizione per vita residua

B.2.1 - Operazioni di factoring pro-solvendo: anticipi e "montecrediti"

Anticipi Montecrediti
Fasce temporalı Totale
31/12/2014
Totale
31/12/2013
Totale
31/12/2014
Totale
31/12/2013
- a vista 13.746 1.008 36.082.984 34.118.104
- fino a 3 mesi 63.313.945 61.651.431 109.162.133 117.693.454
- oltre 3 mesi fino a 6 mesi 5.872.748 670.688 14.040.803 8919921
42.736 361 816 215.815 65.690
- oltre 6 mesi a 1 anno 335.653 267.042
- oltre 1 anno
- durata indeterminata
Totalel
69.243.175 62.684.943 159.837.387 161.064.211

B.2.2 - Operazioni di factoring pro-soluto: esposizioni

Esposizioni
Fasce temporali Totale Totale
31/12/2014 31/12/2013
a vista 13.214.687 7.537.653
- fino a 3 mesi 122.899.127 145.465.653
- oltre 3 mesi fino o 6 mesi 23.347.686 13.381.302
- oltre 6 mesi a 1 anno 186.376 49.891
- oltre 1 anno 957 374
- durata ındeterminata
Totale 159.647.876 167.391.873

GE CapitGE Capital

B.3- Dinamica delle rettifiche di valore

B.3.1- Operazioni di factoring

Variazioni in aumento Variazioni in diminuzione
Voci Rettifiche di
valore iniziali
di
Rettifiche
valore
Perdite da
cessione
da
status
rasferimenti
altro
altre variazioni
positive
valore
di
0
Ripr
cessione
da
Utili
da
status
Trasferimenti
altro
ancellazioni
C
altre variazioni
negative
Rettifiche di
valore finali
Specifiche su attività deteriorote 16.574.677} (56.642) O O (100.673) 562.696 0 0 284.879
Esposizioni verso cedenti (3.597.064) 154.6421 0 0 (100.672) 383 300 0 0 0 (5.884.416)
- sofferenze (3.477 756) (22.661) (100.671) 383.297 271 634 0 (3.097 443)
- incagli (119,308) (31,981) 11 240.205 (2 977.586)
- esposizioni ristrutturate 0 31 430 (119.85)
- esposizioni scadute
Esposizioni verso debitori ceduti (2.977.613) (2.000) 0 0
- sofferenze 68.431 (2.000) (1) 179.396 0 0 13 245 0 (2786.973)
- ıncağlı (204.235) 1) 2.820 7857 159 755
- esposizioni ristrutturate 176.576 5 388 (22 271
- esposizioni scadute (2.704.947)
Di portafoglio su altre attività (811,199) 12 704 947
- Esposizioni verso cedenti 0 0 0 O (4.071) 656.270 0 0 O 0 (159.000
- Esposizioni verso debitorı ceduti
Totale 811.1991 (4.071) 656.270 (159.000)
(7.385.876) (56.642) 0 0 (104.744) 1.218.966 0 O 284.879 0 16.043.4161

Le rettifiche di valore per - 56.642 Euro e le riprese di vdore per 1.218.966 Euro sono riconducibili olle rettifiche anditiche e di portafoglio come evideziate ddlla tabella 8.1 "Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti

Le oltre variazioni positive e le ditre variazioni negative sono riconducibili a riclassifiche operate per ogni singolo voce in funzione di uno revisione dello status delle vanazioni negative sono neconducini il nicussilizie operate percedente.

B.4- Altre informazioni

B.4.1- Turnover dei crediti oggetto di operazioni di factoring

voci Totale
31 dicembre 2014
Totale
31 dicembre 2013
1. Operazioni pro soluto
- di cui: al disotto del valore nominale
779.148.549 597.451310
]2. Operazioni pro solvendo 804.130.237 579.387.679
Totalel 1.583.278.786 1.176.838.990

B.4.2- Servizi di incasso

voci Totale
31 dicembre 2014
Totale
31 dicembre 2013
l Crediti di cui è stato curato l'incasso
Inell'esercizio 9.142.311 3.507.772
lAmmontare dei crediti in essere alla data di
chiusuro dell'esercizio 2.106.256 I 3.507.772

B.4.3- Valore nominale dei contratti di acquisizione di crediti futuri

voci Totale
31 dicembre 2014
Totale
31 dicembre 2013
[Flusso dei contratti di acquisto di crediti futuri
nell'esercizio
l Ammontare dei contratti in essere alla data di
chiusura dell'esercizio

D. GARANZIE RILASCIATE E IMPEGNI

D.1 - Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni

Operazioni 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
1. Garanzie rilasciate di natura finanziaria a prima richiesta
a) Banche
b) Enti finanziari
c) Clientela
2. Altre garanzie rilasciate di natura finanziaria
a) Banche
b) Enti finanziari
c) Clientela
3. Garanzie rilasciate di natura commerciale
a) Banche
b) Enti finanziari
c) Clientela
4. Impegni irrevocabili a erogare fondi 70.221.567 70.661.918
a) Banche
il a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
b) Enti finanziari
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto 70.661.918
a) Clientela 70.221.567
i) a utilizzo certo 70.661.918
ii) a utilizzo incerto 70.221.567
5. Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
6. Attività costituite in garanzie di obbligazioni di terzi
7. Altri impegni irrevocabili
a) A rilasciare garanzie
b) Altre
Totale 70.221.567 70.661.918

Sezione 3 - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

3.1 RISCHIO DI CREDITO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

Le linee di sviluppo dell'attività della Società e le strategie di assunzione dei rischi sono definite dai Vertici aziendali, in sintonia con gli indirizzi forniti da General Electric, nell'ambito delle Linee Guida del Gruppo GE.

ll quadro d'insieme ed unitario delle politiche commerciali è predisposto dai Vertici aziendali con l'indicazione degli obiettivi da perseguire per prodotto, segmento di clientela e composizione del profilo geografico/settoriale del portafoglio.

La funzione Underwriting, preposta agli affidamenti, assicura la coerenza delle nuove proposte di affidamento con le Policies di Gruppo;

La funzione Portfolio Monitoring, preposta alla gestione dei rapporti con la clientela, assicura il mantenimento della coerenza con le policies di Gruppo durante tutta la durata del rapporto.

La funzione Enterprise Risk Management (ERM) si occupa del monitoraggio del rischio di portafoglio a cui la Società è esposta a causa dell'eventualità dell'insolvenza di controparti contrattuali.

L'ingresso in nuovi settori di attività o l'introduzione di nuovi prodotti rappresentano azioni strategiche decise sia a livello macroaziendale (con il supporto della dalla Casa Madre General Electric a seguito di analisi e studi effettuati sul mercato di riferimento aventi orizzonti temporali allargati) sia a seguito di opportunità/input/esigenze che derivano dal contatto diretto con il mercato.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

Il rischio di credito risulta connesso all'attività di factoring, svolta sia nella forma "acquisto a titolo definitivo" che nella forma del pro-solvendo e del pro-soluto "formale"; al fine di contenere tale rischio, la Società è dotata di procedure interne volte a garantire un'adeguata valutazione iniziale della qualità della controparte (cedente e/o debitore ceduto).

Inoltre la Società è dotata di procedure volte a consentire un adeguato monitoraggio dell'andamento del rapporto, svolto da un'apposita funzione tramite un set di reportistica ritenuta adeguata al fine di fornire l'informativa necessaria all'assunzione delle delibere.

La Società definisce le procedure di gestione del credito sia sulla base della propria conoscenza ed esperienza del mercato italiano oltre che da un confronto con le best practices condivise a livello di Gruppo GE.

Il processo che presiede all'erogazione dei crediti e al successivo monitoraggio del rischio di credito, di seguito descritto, coinvolge gli organi aziendali secondo i vari livelli decisionali, ad iniziare dai vari responsabili funzionali sino all'Amministratore Delegato ed al Consiglio di Amministrazione.

L'attività di gestione dei rapporti con la clientela prevede varie fasi che, al fine della gestione dei rischi, possono essere distinte in cinque grandi macrocategorie:

  • Istruttoria (valutazione del pricing, approvazione dei fidi, formalizzazione 1. contrattuale);
  • Gestione (verifica del credito ceduto, attività di sollecito ed incasso, erogazione del 2. corrispettivo al cliente cedente);
  • Monitoraggio; 3.
  • Rinnovi (ossia l'insieme delle attività relative alla gestione dei rinnovi degli 4. affidamenti ai clienti precedentemente acquisiti);
  • Precontenzioso e contenzioso (ossia l'insieme delle attività poste in essere dalla 5. Società per individuare, monitorare e gestire le posizioni anomale, a incaglio o a sofferenza, nonché per rientrare dei fondi erogati al cedente).

La Società gestisce e monitora i rischi attraverso un Sistema di Controllo Interno strutturato su tre livelli. Il disegno e l'implementazione dei controlli di primo livello è demandata ai responsabili funzionali. I controlli di secondo livello sui rischi sono gestiti da funzioni indipendenti dalle strutture operative, quali l'ERM e la funzione di Compliance per quanto concerne la conformità alla normativa regolamentare ed alle policy interne di GE.

La consapevolezza dei Vertici aziendali circa l'alea di rischio alla quale la Società è esposta a seguito delle proprie decisioni operative è garantita dall'esistenza di Comitati Interfunzionali nei quali è coinvolto direttamente l'Amministratore Delegato (Rischi, Fidi, Compliance, Nuovi Prodotti).

Il controllo di terzo livello è affidato ad una funzione di Internal Auditing avente una linea di riporto diretta con il Consiglio di Amministrazione.

a) Valutazione del merito dei richiedenti l'affidamento

Il merito creditizio dei richiedenti l'affidamento è valutato sia sulla base dei principali indicatori risultanti dall'analisi del bilancio dei cedenti (clienti), che sulla base dalla solvibilità dei debitori ceduti e della tipologia di fornitura e ciclo di fatturazione sottostante.

L'analisi dei debitori e dei cedenti viene effettuata sulla base della documentazione richiesta dalle procedure interne e dall'Ufficio preposto alla valutazione del merito creditizio; la delibera è corredata dalla relazione dell'Underwriter, contenente le indicazioni sulle motivazioni per l'approvazione o il declino della richiesta di affidamento, l'ammontare dell'affidamento proposto e le condizioni operative.

b) Concessione del credito

Sulla base delle valutazioni effettuate dall'Ufficio Underwriting, il fido cedente viene deliberato in base ai poteri disciplinati dal Regolamento Poteri interno, articolati con diverse soglie di approvazione ed attribuiti, al Responsabile funzionale, all'Amministratore Delegato, al Comitato Fidi ed al Consiglio di Amministrazione.

c) Controllo sull'andamento dei crediti fattorizzati

Dal momento che l'attività di factoring della Società è basata sul sottostante rapporto commerciale tra cedenti e debitori ceduti, il pagamento del corrispettivo, in via anticipata, definitiva o a maturazione, è subordinato alla verifica dell'esistenza del rapporto di fornitura e dei crediti ceduti

L'erogazione, pertanto, avviene solo al completamento di tutte le verifiche richieste dalle procedure interne e/o specificate in fase di delibera di affidamento dei cedenti.

Le verifiche sopra descritte sono affidate alle funzioni aziendali deputate alla gestione dei crediti ceduti, le quali provvedono al monitoraggio degli stessi, attraverso le costanti verifiche ed eventuali contatti con i debitori ceduti.

d) Gestione dei crediti anomali

Le posizioni anomale vengono comunicate ad un apposito Comitato Rischi, che provvede ad assumere le iniziative e gli interventi necessari per ricondurre i crediti alla normalità, oppure per consentire il loro recupero in presenza di situazioni dalle quali risulti evidente l'interruzione o l'impossibilità del proseguimento del rapporto di factoring.

Gli interventi posti in essere riguardano:

  • l'ulteriore intervento presso il/i debitore/i ceduto/i per il recupero dell'esposizione;
  • . il contatto della controparte cedente pro-solvendo, nel caso di riscontrata contestazione o incapacità ad adempiere del debitore ceduto, per definire il recupero dell'ammontare erogato;
  • la proposta di passaggio a incaglio o sofferenza, nel caso di temporanea o definitiva I impossibilità della controparte a rimborsare l'esposizione anomala;
  • il ricorso, alle azioni di recupero per via legale e/o giudiziale, attraverso l'incarico conferito al competente ufficio legale.

f) Misurazione e controllo dei rischi creditizi Le perdite attuali e potenziali vengono distinte in:

  • perdite specifiche risultanti dalla valutazione dei crediti anomali per i quali si è ritenuto necessario il passaggio a sofferenza;
  • perdite di portafoglio risultanti dalla valutazione dei crediti in bonis, sulla base dei tassi di insolvenza osservati sulle controparti cedenti, differenziate per settore di appartenenza.

La volutazione per le perdite specifiche di portafoglio è affidata ad un apposito Comitato Rischi, responsabile della gestione dei crediti anomali; mentre la valutazione per le perdite di

portafoglio è affidata alla funzione incaricata, che effettua la valutazione sulla base della serie storica delle svalutazioni specifiche osservate sulle controparti cedenti.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Il monitoraggio delle posizioni di rischio di credito alle quali la Società è esposta a causa dell'eventualità dell'insolvenza della controparte contrattuale è effettuato dalle funzioni Porftolio Monitoring, ERM e Late Collection, che si occupano di evidenziare i crediti anomali ad un apposito Comitato Rischi.

La rischiosità insita nei crediti anomali trova copertura attraverso l'eventuale stanziamento di appositi fondi di svalutazione; la rischiosità relativa ai crediti in bonis viene misurata impiegando come parametro di rischio la probabilità di insolvenza osservata sulle controparti cedenti e sui crediti ceduti.

Costituiscono inoltre indicazione utilizzata come "early warning" le segnalazioni acquisite a livello di sistema bancario (Centrale dei Rischi) ed in automatico dagli info provider esterni relativi ad eventi che indicano una potenziale diminuzione del merito di credito.

Al tempo stesso, viene monitorata la posizione di rischio con riferimento alla consistenza patrimoniale della società ed ai parametri di vigilanza prudenziale indicati dalla Banca d'Italia.

La normativa vigente alla chiusura dell'esercizio, prevede che le società appartenenti ad un Gruppo bancario sia considerato "grande rischio" un'esposizione pari o superiore al 10% del patrimonio di vigilanza;che l'esposizione di rischio verso singola controparte non operante in deroga alla disciplina per la concentrazione dei rischi risulti minore del 40% del patrimonio di vigilanza della Società e del 25% del patrimonio di vigilanza del Gruppo bancario.

2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Il rischio di credito è mitigato tramite l'applicazione della Risk Policy che stabilisce i poteri di delega locale, la tipologia di operazioni consentite, che la funzione Underwriting deve applicare. Il controllo dell'applicazione delle policy interne è sotto la responsabilità della funzione Risk (controllo di II livello) che delinea e aggiorna periodicamente la Risk Policy in modo da rispecchiare le esigenze della Società e la propone agli Organi Deliberanti per la revisione e approvazione.

La funzione EMR è anche responsabile del monitoraggio delle posizioni di rischio di credito. Vengono definiti inoltre dei parametri di rischio dell'intero portafoglio e dei valori soglia, che qualora violati, comportano delle azioni correttive.

Si evidenzia inoltre che la società provvede ad assicurare il rischio verso i debitori ceduti derivanti da acquisti di crediti secondo la formula "acquisto a titolo definitivo", tramite apposita polizza assicurativa; restano esclusi da tale copertura i crediti verso enti pubblici (ASL e Ministeri) e verso società del Gruppo GE (Nuovo Pignone S.p.A. e Nuovo Pignone S.r.l.).

2.4 Attività finanziarie deteriorate

Con riferimento alle attività finanziarie deteriorate, la prassi gestionale prevede l'utilizzo di una serie di classificazioni interne (moderate, watch list, incaglio e sofferenza) delle

posizioni, in funzione della qualità dei debitori e del rischio associato alle singole operazioni, così come previsto dalla normativa emessa dall'Organo di Vigilanza.

L'attribuzione di una posizione ad una di tali classificazioni di anomalia viene effettuata sulla base di una matrice di rischi: alcuni di tali passaggi sono automatici, altri invece vengono effettuati sulla base di valutazioni soggettive effettuate nell'ambito dell'attività di monitoraggio andamentale delle posizioni stesse.

Gli strumenti a disposizione consentono di rilevare lo stato di anomalia del rapporto, potenzialmente produttivo del passaggio ad uno degli stati amministrativi di anomolia previsti.

Il Comitato Rischi, organo collegiale al quale partecipa l'Amministratore Delegato, esamina i principali rischi che derivano dalla gestione operativa delle posizioni presenti in portafoglio, delibera l'inserimento delle posizioni in uno degli stati di anomalia previsti, determina le azioni da intraprendere sulle posizioni di maggior rischio, valuta e delibera rivalutazioni, svalutazioni o giri a perdita.

Il venir meno dell'anomalia sul rapporto produce il passaggio verso stati interni meno gravi effettuato sempre con una valutazione soggettiva ed analitica ed, in ultima ipotesi, il ritorno "in bonis" della posizione.

Analoghe analisi di monitoraggio vengono effettuate per le posizioni che presentano crediti scaduti oltre una determinata soglia temporale.

Il passaggio a livelli di anomalia più elevati, quali incaglio e sofferenza, determina l'espletamento delle seguenti attività:

  • revoca degli affidamenti;
  • sollecito al ceduto ed al cedente per il pagamento delle esposizioni residue;
  • affidamento ai legali interni e/o esterni per l'avvio di eventuali contenziosi volti al recupero dei crediti;
  • monitoraggio dello sviluppo e/o dell'esito dei contenziosi.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia

Portafogli/Qualità Sofferenze Incaqli Esposizioni Esposizioni Altre Attività Totale
ristrutturate scadute
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. Attività finanziarie detenute sino allo scadenza
5. Crediti verso banche 222.762 222.762
6. Crediti verso enti finanziari 698.717 698.717
7. Crediti verso clientela 122.625 333.491 251.104.545 251.560.661
8. Derivati di copertura
Totale 2014 122.625 333.491 252.026.024 252.482.140
Totale 2013 49.890 1.087.297 l 333.491 230.164.578 231.635.256

2 Esposizioni creditizie

2.1 Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi e netti

260.894.770 (6.474.824) (159.000) 254.260 946
Totale (A+B) Totale B 251.263.545 (159.000) 251.104.545
- Esposizioni scadute non deteriorate
- Altre esposizioni
6.350.021
244.913.524
(159.000) 6.350.021
244.754.524
B. ESPOSIZIONI IN BONIS
Totale Al 9.631.225 (6.474.824) 3.156.401
Sofferenze
- Incagli
Esposizioni ristrutturate
- Esposizioni scadute deteriorate
755.900
1.944 385
755.900
1.944.385
- Esposizioni scadute deteriorate
ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO:
3.628.846 (3.295.355) 333.491
Sofferenze
- Incaqli
- Esposizioni ristrutturate
3.159.966
142.128
(3.037.341)
(142.128)
122.625
A. ATTIVITA' DETERIORATE
ESPOSIZIONI PER CASSA:
Esposizione lorda Rettifiche di valore
specifiche
Rettifiche di
valore di
portafoalio
Esposizione
netta
Tipologie esposizioni / valori

Come da comunicazione del 16 febbraio 2011 e del 10 febbraio 2012 della Banca d'Italia si provvede a dare informativa di dettaglio in merito all'anzianità delle "altre esposizioni in bonis" scadute, in linea con quanto previsto dall'IFRS 7, paragrafo 37, lettera a):

Fino a 90 giorni: 5.640 mila Euro;

Oltre i 90 giorni e fino a 180 giorni: 710 mila Euro

2.2 Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni / valori Esposizione Rettifiche di Rettifiche di Esposizione
lorda valore
specifiche
valore di
portafoglio
netta
A. ATTIVITA' DETERIORATE
ESPOSIZIONI PER CASSA:
Sofferenze
- Incagli
Esposizioni ristrutturate
Esposizioni scadute deteriorate
ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO:
Sofferenze
- Incagli
- Esposizioni ristrutturate
- Esposizioni scadute deteriorate
Totale A
B. ESPOSIZIONI IN BONIS
Esposizioni scadute non deteriorate
Altre esposizioni 921.479 921.479
Totale B 921.479 921.479
Totale (A+B) 921.479 921.479

3. Concentrazione del credito

3.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per settore di attività economica della controparte

Settore Attività Economica (SAE) 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
Società non finanziarie 251.192.293 230.673.569
Amministrazioni pubbliche e organismi
internazionali
333.491 645 863
Famiglie e istituzioni senza finalità di
lucro
34.877
lAltri operatori
Totale 251.560.661 231.319.432

3.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per area geografica della controparte

31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
Iltalia 172.654.554 177.469.335
Europa 74.707.638 50.242.015
Nord America 1.356.462 344.286
Sud America 352.632
Asia 2.489.375 3.263.796
Africa 1
Totale 251.560.661 231.319.432

3.3 Grandi rischi

31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
I Numero
l Rischio complessivo nominale 43.269.932 35.672.027
Rischio complessivo ponderato 39.160.692 35.672.027

4. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di creditc

E' in corso di realizzazione il progetto stabilito dalla Capogruppo per il Nuovo Accordo di Basilea 2, che prevede l'utilizzo del rating interno come elemento essenziale nelle decisioni relative alla concessione dei fidi e alla gestione del credito.

3.2 RISCHI DI MERCATO

Il rischio di mercato è il rischio connesso alla fluttuazione del valore di mercato di una posta di bilancio (o fuori bilancio), sia di investimento che di raccolta. Esso può presentarsi sotto forma di:

  • Rischio di interesse, inteso come rischio di un'alterazione dei risultati economici dovuto . alla variazione dei tassi d'interesse di mercato;
  • Rischio di prezzo, inteso come rischio derivante dalle oscillazioni del prezzo delle attività presenti in bilancio, in relazione all'andamento dei mercati di riferimento;
  • Rischio di cambio, inteso come rischio di un'alterazione dei risultati economici dovuto , alla variazione dei tassi di cambio;
  • Rischio di liquidità, inteso come rischio di un'alterazione nell'armonizzazione dei flussi monetari (entrate ed uscite).

Delle quattro categorie che compongono il rischio di mercato, nella realtà di GE Capital Finance S.r.l. non è al momento riscontrabile il rischio di prezzo, in quanto, per scelta del CdA, la Società non effettua investimenti mobiliari di alcun tipo. Tali operazioni non sono, comunque, escluse dallo Statuto, e sono pertanto possibili in futuro. Qualora la Società dovesse porre in essere operazioni in titoli, il CdA procederà a stabilire poteri e deleghe e ad identificare le opportune attività di rilevazione, monitoraggio e controllo dei suddetti rischi.

3.2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Aspetti generali 1.

Le politiche definite dal Gruppo GE impediscono l'assunzione del rischio di interesse da parte delle Società del Gruppo. Tali politiche, che si ispirano al principio di match funding, prevedono una perfetta correlazione tra impieghi e raccolta.

L'attività di finanziamento avviene essenzialmente tramite il ricorso alle risorse finanziarie messe a disposizione dalla funzione di tesoreria del Gruppo GE e, in misura residuale, tramite le linee di credito in valuta concesse dalle Banche con cui la Società opera attualmente. La funzione di tesoreria di Gruppo GE Capital Interbanca si occupa altresì della gestione delle disponibilità finanziarie della Società che vengono egualmente remunerate sulla base di tassi variabili indicizzati al tasso Euribor a tre mesi.

La Società, nel reperimento dei fondi necessari all'espletamento della propria attività di erogazione di servizi finanziari, ricorre a finanziamenti a tassi indicizzati di breve periodo, a fronte di impieghi definiti con la medesima struttura di tassi.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Voci/durata residua A vista Fino a 3 mesi Da 3 a 6
mesi
Da 6 mesi a
1 anno
Da 1 anno a
5 anni
Da 5 a 10
anni
Oltre i 10
anni
Durata
indeterminata
1. Attività 1.1 Titoli di
debito
1.2 Crediti
1.3 Altre attività
20.891.827
327.604
195.673.287 35.687.910 229.116 250.361
2. Passività
1.1
1.2
1.3
Debiti
Titoli in
circolazione
Altre
passività
4.429.235 57.492.268 69.288.939 633.643
3. Passività
3.2
3.3
3.4
Opzioni
3.1 Posizioni
lunghe
Posizioni
corte
Altri derivati
Posizioni
lunghe
Posizioni
corte

3.2.2 RISCHIO DI PREZZO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

Nella realtà di GE Capital Finance S.r.l. non è al momento riscontrabile il rischio di prezzo, in quanto, per scelta del CdA. In so entinonie non effettua investimenti mobiliari di prezzo, in operazioni non sono, comunque, escluse dallo Statuto, includi il ul ulcuri upo. Idili upo. Idili upo. Idili upo. Idili ulpo. Idili ulpo. Idili ulpo. Qualora la Società dovesse porre in essere operazioni in titoli, il CdA procederà a stabilire poteri e deleghe e a identificare le opportune attività di rilevazione, monitoraggio e controllo
dei suddetti rischi dei suddetti rischi.

3.2.3 RISCHIO DI CAMBIO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Aspetti generali 1.

L'attività di reperimento e di impiego delle risorse finanziarie avviene prevalente in dollari L'attività di l'epentherito e al impiego attività in valuta (principalmente in dollari statunitensi).

Il rischio di cambio risulta notevolmente limitato in quanto la Società eroga nella medesima i lli rischio di cambio notevolmente in trato in valuta viene gestito tramite il valuta di accoglimento della cessione: in valuta aperti presso la Banco con cui la Società concociato ricorso dilo scoperto sul conti correnti in valuta aperti presso le società consociate del Gruppo GE.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

- Dictribuzione per valuta di denominazione della attività. delle passività e dei derivo. .
-- -- -- --------------------------------------------------------------------------------------------- --
Valute
Voci Sterline
Dollari USA
Inglesi
Corone
Svedesi
Altre
valute
1. Attività finanziarie
1.1 Titoli di debito
Titoli di capitale
1.2
Crediti
13
1.4 Altre attività finanziarie
9.326.975 422.354 47.897 1.503.904
2. Altre attività 14.943 3
3. Passività finanziarie
3.1 Debiti
Titoli di debito
3.2
Altre passività finanziarie
3.3
8.684.111 409 334 47.679
4. Altre passivitā 570.223 43.119 738
5. Derivati
5.1 Posizioni lunghe
Posizioni corti
5.2
Totale attività 9.341.918 422.357 47.897 1.503.904 0
Totale passività 9.254.334 452.533 47.679 738 0
Sbilancio (+/-) 87.584 (30.176) 218 1.503.116 0

3.3 RISCHI OPERATIVI

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Il rischio operativo è definito come il rischio di subire perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, ossia il rischio di perdite derivanti da violazioni di leggi o regolamenti, da responsabilità contrattuale o extra-contrattuale ovvero da altre controversie; non sono invece inclusi i rischi strategici e di reputazione.

La Società, per la determinazione del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi adotta la metodologia Base - Basic Indicator Approach (BIA). Secondo le indicazioni regolamentari, il requisito patrimoniale minimo obbligatorio è calcolato come il 15% della media del margine di intermediazione degli ultimi tre anni.

La Capogruppo GE Capital Interbanca, definisce il quadro complessivo per la gestione dei rischi operativi stabilendo i processi organizzativi per la misurazione, la gestione ed il controllo degli stessi.

l processi di operational risk management della Società vengono coordinati dalla funzione Operational Risk appartenente alla funzione Enterprise Risk Management and Risk Analytics (ERM – RA) della Capogruppo, che definisce tempistiche e modalità di esecuzione presso la Società delle attività tipiche del framework di gestione dei rischi operativi.

Sul piano gestionale i processi rilevanti rientranti nel framework di rischi operativi definiti dalla Capogruppo sono:

  • · Internal Loss Data (ILD): processo strutturato di raccolta delle perdite operative
  • Issue Management: processo con cui le anomalie operative rilevate mediante i processi di misurazione dei rischi operativi vengono gestite e risolte
  • Risk Control Self Assessment (RCSA): valutazione di tipo prospettico relativa ai potenziali rischi operativi a cui la società risulta esposta

La Società predispone di un sistema di reporting che assicura la disponibilità di informazioni appropriate in materia di rischi operativi agli organi aziendali e ai responsabili delle funzioni organizzative interessate.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Sul piano gestionale, il processo di Internal Loss Data Collection in uso classifica le perdite operative in ragione delle categorie di rischio definite dalla disciplina di Vigilanza ed elencate di seguito:

Frodi interne: perdite dovute ad attività non autorizzata, frode, appropriazione indebita o violazione di leggi, regolamenti o direttive aziendali che coinvolgano almeno una risorsa interna dell'intermediario;

Frodi esterne: perdite dovute a frode, appropriazione indebita, o violazione di leggi da parte di soggetti esterni all'intermediario;

Rapporti di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite derivanti da atti non conformi alle leggi od agli accordi in materia di impiego, salute e sicurezza sul lavoro, dal pagamento di risarcimenti a titolo di lesioni personali o da episodi di discriminazione o di mancata applicazione di condizioni paritarie;

Clienti, prodotti e prassi operative: perdite derivanti da inadempienze relative ad obblighi professionali verso clienti ovvero dalla natura o dalle caratteristiche del prodotto o del servizio prestato;

Danni a beni materiali: perdite derivanti da eventi esterni, quali catastrofi naturali, atti vandalici, terrorismo, etc;

Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi: perdite dovute ad interruzioni dell'operatività, a disfunzioni o a indisponibilità dei sistemi;

Esecuzione, consegna e gestione dei processi: perdite dovute a carenze nel perfezionamento delle operazioni o nella gestione dei processi, nonché perdite dovute alle relazioni con controparti commerciali, venditori e fornitori.

La tipologia di eventi con maggiore impatto sul conto economico nel 2013 è rappresentata dalla categoria "Clienti Prodotti e Prassi Operative", ed è riconducibile ai contenziosi legali con la clientela.

3.4 RISCHIO DI LIQUIDITA'

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischi di liquidità

La Società, nel reperimento dei fondi necessari all'espletamento della propria attività di erogazione di servizi finanziari, si avvale della funzione di tesoreria di Gruppo GE. Quest'ultima assicura la gestione quotidiana della liquidità attraverso tecniche di cash pooling, ovvero tramite la gestione dei flussi finanziari su base consolidata delle diverse Società finanziarie facenti parte del Gruppo GE. Il rischio di liquidità è pertanto mitigato tramite il ricorso alle risorse finanziare messe a disposizione dal Gruppo GE, che coprono con ampio margine le esigenze finanziarie della Società.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie – Valuta di denominazione: EUR

Voci/Scaglioni
Temporalı
A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1
mese fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Do oltre 6
mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino
a 3 anni
Da oltre
3 anni
fino a 5
annı
Oltre 5
annı
indeterminata
Durata
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Finanziamenti
A.4 Altre attività
19.991.505 844.236 11.435.294 33.415.074 144.694.971 33.988.639 230.244 577965
Passività per cassa
B.1 Debiti verso
- Banche
- Enti finanziari
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
634
722.130
117.836 367.700 53.946.418
1.349.497
1.922.117 65.084.879
189.280
425.695
Operazioni "fuori
bilancio"
C.1 Derivati finanziari
con scambio di
capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivatı finanziari
senza scambio di
capitale
- Differenziali positivi
- Differenziali negativi
C.3 Finanziamenti da
ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili
a erogare fondi
Posizioni lunghe
Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie
rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie
ricevute

Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie – Valuta di denominazione: USD

Vocı/Scaglioni Temporali A vista Do oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1
mese fino a 3
mesı
Da oltre 3
mesi fino a 6 mesi fino a
mesi
Do oltre 6
1 anno
Da oltre 1
anno fino
a 3 anni
Da oltre 3
anni fino
a 5 anni
Oltre 5
anni
indeterminata
Durata
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A 3 Finanziamenti
A 4 Altre attività
330.768 51,467 2.510.821 140.541 3.924.148 2.367.333
Passività per cassa
B.1 Debiti verso.
- Banche
- Enti finanzıarı
- Clientelo
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
3.382.595 26.677 5.022.370 252.469
Operazioni "fuori
bilancio"
C.1 Derivatı finanzıarı con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari
senza scambio di capitale
- Differenziali positivi
- Differenziali negativi
C 3 Finanziomenti da
ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a
erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie
rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie
ricevute

Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie – Valuta di denominazione: GBP

Voci/Scaglioni Temporalı A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1
mese fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6 mesi fino a
mesi
Da oltre 6
1 anno
Da oltre 1
onno fino
a 3 annı
Da oltre 3
annı fino
o 5 annı
Oltre 5
annı
indeterminata
Durata
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Finanziamenti
A.4 Altre attività
1.500 392.454
Passività per cassa
B.1 Debiti verso:
- Banche
- Enti finanziari
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
409.073 261
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivoti finanziari con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- Differenziali positivi
- Differenziali negativi
C.3 Finanziomenti da ricevere
- Posizioni lunghe
Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a
erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie
rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie
ricevute

Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie – Valuta di denominazione: SEK

Vocı/Scaglionı Temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giornı
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Do oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1
mesi
Da oltre 3
mese fino a 3 mesi fino a 6 mesi fino a
mesi
Da oltre 6
1 anno
Da oltre 1
anno fino
a 3 anni
Da oltre 3
anni fino
a 5 annî
Oltre 5
annı
indeterminata
Durata
Attività per cassa
A 1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Finanziamenti
A.4 Altre attività
1.843.517 3.904
Passività per cassa
B 1 Debiti verso:
Banche
- Enti finanziarı
Clientela
8.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe
Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- Differenziali positivi
- Differenziali negativi
C.3 Finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegnı irrevocabili a
erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie
rilascrate
C.6 Goranzie finanziarie

Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie – Valuta di denominazione: CHF

Voci/Scaglioni Temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Do oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1
mesi
Da oltre 3
mese fino a 3 mesi fino a 6 mesi fino a
mesi
Da oltre 6
1 onno
Da oltre 1
anno fino
a 3 anni
Da oltre 3
anni fino
a 5 anni
Oltre 5
anın mənənə qalınması və qalınması və qalınması və bir və bir və bir və bir və bir və bir və bir və bir və bir və bir və bir və bir və bir və bir və bir və bir və bir və bir
indetermınata
Durata
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Finanziamenti
A.4 Altre attività
14.421 33.258
Passività per cassa
B.1 Debiti verso:
- Banche
- Enti finanziari
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
14.421 33.258
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- Differenziali positivi
- Differenziali negativi
C.3 Finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabılı a
erogore fondi
- Posizioni lunghe
Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie
rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie
ricevute

Sezione 4 - Informazioni sul patrimonio

4.1 IL PATRIMONIO DELL'IMPRESA

4.1.rmazioni di natura qualitativa

Lo gestione del patrimonio riguarda l'insieme delle politiche e delle scelte necessarie per stabilire la dimensione dei mezzi propri in modo da assicurare che essi siano coerenti.

GE Capital Finance S.r.l. è soggetta ai requisiti di adeguatezza patrimoniale stabiliti dal Comitato di Basilea secondo le regole definite da Banca d'Italia. In base a tali regole, il rapporto tra il patrimonio e le attività di rischio per le società appartenenti a un Gruppo Bancario deve essere almeno pari al 4,5%.

L'attività di verifica del rispetto dei requisiti di vigilanza e della conseguente adeguatezza del patrimonio è dinamica nel tempo ed è funzione degli obiettivi fissati in sede di pianificazione.

Per ulteriori dettagli si rinvia alla Sezione 12 del Patrimonio e relative altre informazioni.

4.1.2 Informazioni di natura quantitativa

4.1.2.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Voci/valori 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
1. Capitale 123.240.000 123.240.000
2. Sovrapprezzi di emissione 4.400.213 4.400.213
3. Riserve
- di utili
a) legale 7.015.802 7.015.802
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre (16.444.396) (13.026.731)
- altre
4. (Azioni proprie)
5 Riserve da valutazione:
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari
- Differenze di cambio
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- Leggi speciali di rivalutazione
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a
benefici definiti 69.191) (52.254)
- Quote delle riserve da valutazione relative alle
partecipate valutate al patrimonio netto
6. Strumenti di capitale
7. Utile (perdita) d'esercizio 284.925 (3.417.665)
Totale 118.427.353 118.159.365

4.2 IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA

4.2.1. Patrimonio di vigilanza

Il patrimonio di vigilanza è stato calcolato sulla base della Circolare n. 217 del 05 agosto 1996 - 8° aggiornamento del 16 dicembre 2009 e della Circolare n. 217 del 03°
9° aggiornamento del 20 f. Lucinesso e 9° aggiornamento del 28 febbraio 2008 emanati dalla Banca d'Italia che recepiscono la disciplina prudenziale per gli intermediari introdotta dalla banea antano ene reconscono di ascipitale -Basilea II.

4.2.1.rmazioni di natura qualitativa

Non sono presenti altre tipologie di strumenti les. strumenti innovativi di capitale, gli strumenti ibridi di patrimonializzazione e le passività subordinatel nella determinozione del patrimonio di base, del patrimonio supplementare e di quello di terzo livello.

4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa

Gli elementi che intervengono nella determinazione del patrimonio di vigilanza si compongono di capitale sociale, sovrapprezzi di emissione e riserve. Gli elementi negativi sono invece costituiti dolla perdita del periodo e dalle immobilizzazioni immateriali.

31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 117.955.094 117.658.663
B. Filtri prudenziali del patrimonio base:
B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 117.955.094
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base 117.658.663
E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 117.955.094
F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 117.658.663
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: 0 0
G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G)
i. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H~I) 0
M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare 0
N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) 117.955.094
O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) 117.658.663
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O)
117.955.094 117.658.663

4.2.2. Adeguatezza patrimoniale

4.2.2.rmazioni di natura qualitativa

Al 31 dicembre 2014 il Total Capital Ratio ottenuto come rapporto tra il totale delle attività ponderate e il totale delle attività ponderate e AT 31 dicembre 2014 il 10th Cupital Ratio otternato come rapporto tra il totale delle attività ponderate e
Patrimonio di Vigilanza e il Tier I Capital Ratio ottenuto come rap Patrimonio di Vigilanza e il nei Peapliarnatio Stemato Solonale dell'altri precedente esercizio.
Il Patrimonio di base si attestano entrambi al 62,9% rispetto al 66,2% del p

4.2.2.2 Informazioni di natura quantitativa

Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti
Categorie/Valori 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
A ATTIVITA DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte
1. Metodologia standardizzata
2. Metodologia basata sui rating interni
2 1 Base
2.2 Avanzata
386.124.080
386.124.080
243.593.443
243.593.443
238.031.475
238.031.475
228.735.458
228.735.458
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte
B.2 Rischi di mercato
1. Metodologia standard
14.281.889
0
13.724.127
0
2 Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
8.3 Rischio operativo
1. Metodo base
711.121
711.121
502.942
502.942
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.4 Altri requisiti prudenziali
B.5 Altri elementi di calcolo
0
(3.748.253)
11.244.758
0
(3.556.767)
10.670.302
B.6 Totale requisiti prudenziali
C. ATTIVITA DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate
C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
187.412.625
62,9%
177.838.363
66.2%
66,2%
lc.3 Patr, di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 62,9%

Sezione 5 - Prospetto analitico della redditività complessiva

Voci Importo lordo lmposta sul
reddito
Importo netto
10. (Utile (Perdita) d'esercizio 460.857 (175.932) 284.925
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20. Attività materiali
30. Attività immateriali
40. Piani a benefici definiti (23.361) 6.424 (16.937)
50. Attività non correnti in via di dismissione:
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
70. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
80. Differenze di cambio:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
90. Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita:
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
110. Attività non correnti in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
130. Totale altre componenti reddituali (23.361) 6.424 (16.937)
140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 437.496 (169.508) 267.988

GE Conto

Sezione 6 - Operazioni con parti correlate

6.rmazioni sul compenso degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche

Gli emolumenti a favore dei membri del Collegio Sindacale, che hanno ricoperto tali cariche anche solo per una frazione dell'anno 2014, in applicazione dello IAS 24, paragrafo 16, ammontano a 88.694 Euro.

I membri del Consiglio di Amministrazione non percepiscono compensi.

l Dirigenti con responsabilità strategica, così come definiti dal Regolomento delle Parti correlate della Capogruppo, sono riferibili alla sola Capogruppo.

6.2 Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci

Non si rilevano crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci.

6.3 Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Criteri di valutazione applicati alle transazioni infragruppo

Informativa ai sensi dell'Art. 7 del Decreto Legislativo 1 marzo 2000, n. 74.

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31.12.2014, la Società si è avvalsa di diverse prestozioni di servizi da parte di società del Gruppo General Electric (GE).

In particolare le transazioni infragruppo sono rappresentate nelle categorie omogenee di sequito indicate:

  • a) Gestione accentrata della tesoreria ("Cash pooling Agreement"); CUP
  • b) Operazioni di finanziamento; CUP
  • c) Utilizzo del marchio GE ("Trademark and Trade name Agreement")
  • d) Fornitura di servizi amministrativo-gestionali ("Management Service Agreement"); TNMM
  • e) Riaddebito di spese varie

All'interno del gruppo GE, divisione GE Capital, si è provveduto a centralizzare i servizi in argomento, aventi carattere amministrativo/gestionale/finanziario allo scopo di perseguire (i) il contenimento dei costi sfruttando sinergie di gruppo ed economie di scale e (ii) una standardizzazione dei servizi offerti al fine di garantire soluzioni uniformi ed approcci condivisi a livello internazionale.

Al fine di garantire la corretta trasparenza del bilancio si segnala che nel corrente esercizio le transazioni con partı correlate sono state concluse a normali condizioni di mercato.

GE Capital Finance S.r.l

l metodi adottati dalla Società per accertare che tali operazioni siano state concluse a normali condizioni di mercato, sono i seguenti:

  • Metodo del Confronto di Prezzo (o Comparable Uncontrolled Price -- CUP Method), noto anche come Metodo del Confronto della Transazione (Commento), Uncontrolled Transaction - CUT Method);
  • Metodo del Prezzo di Rivendita (o Resale Price Minus Method);
  • -
  • Metodo della Ripartizione dei Profitti (o Profit Split Method);
  • Metodo del Margine Netto della Transazione (o Transactional Net Margin Method -TNMM).

La Società ha supportato la scelta di tali metodi mediante i risultati di studi commissionati a professionisti ed a primarie società di consulenza. Specificazioni tecniche ed economiche relative all'applicazione delle suddette metodologie è demandata ai documenti ai suddetti studi di Transfer Pricing all'uopo redatti.

In questa sede, unitamente alla descrizione della singola operazione infragruppo, si fornisce una breve analisi del metodo specificatamente acifa singola opcrazione innigar
una breve analisi del metodo specificatamente adottato.

Gestione accentrata della tesoreria.

Sulla base delle direttive della capogruppo General Electric, a livello europeo, si è voluto ottimizzare la gestione dei flussi finanziari delle società del Gruppo, gestendo la tesorein mediante accordi di Cash Pooling del tipo c.d. "zero balance".

L'accordo di Cash Pooling consiste nell'accentrare in capo ad un unico soggetto giuridico la gestione delle disponibilità finanziarie di un gruppo d'imprese, al fine di evitare, o comunque di limitare, le diseconomie che possano redlizzarsi a seguito della coesistenza di posizioni passive in capo ad alcune società del gruppo nei confronti di istituti di credito, e di posizioni attive in capo ad altri soggetti giuridici del medesimo gruppo.

La centralizzazione della liquidità comporta che la Società, come ogni altra società aderente all'accordo di cash pooling, debba trasferire quotidianamente il proprio saldo positivo o negativo di conto corrente sul master account del "pool leader" GE Capital European Treasury Services Ireland Ltd (GECETS).

Le motivazioni economiche che hanno condotto la Società a stipulare un accordo di cash pooling con GE Capital European Treasury Services Ireland Ltd appaiono di facile comprensione; la Pool Leader, infatti, è in grado di gestire giornalmente il saldo attivo/passivo delle società all'interno dell'accordo permettendo alle stesse di avere la disponibilità sufficiente per far fronte ai propri impegni.

lnoltre, accollandosi il rischio di cambio e il rischio di oscillazione dei tassi di interesse la posizione delle società aderenti all'accordo è salvaguardata.

ll corrispettivo per tale operazione è stato determinato aggiungendo/sottraendo (a seconda che si tratti rispettivamente di prelievi o depositi) al tasso base di riferimento (Euribor, Libor etc. in relazione alla valuta utilizzata) uno spread calcolato sulla base dei relativi volori di mercato;

Ai fini della verifica della congruità dei tassi applicati dalla pool leader, si è fatto riferimento Al mi della vennea dei prestiti a breve termine, ed è stato adottato il criterio ul mercuio ediopeo del pressiti e del deporta a l'Orentrolled Price ('CUP') che for riferimento del Confinito di Frezzo ull'ettamente di risultati in trailezato nelle operazioni di gestione accentrata della tesoreria rientra nei parametri di mercato.

Operazioni di finanziamento

Operazioni al Milanziamento
In conformità con quanto prevede la policy aziendale di GE, la società GE Capital Interbanca in conformita con quanto prevado id pano).
Spa effettua la propria provvista finanziaria prevalentemente all'interno del gruppo GE senza rivolgersi a società o a banche esterne al Gruppo medesimo.

senza nvolgera a societa o a baligionamento finanziario, l'attività risulta prevalentemente finanziata attraverso le seguenti società:

  • Ge Capital Eireann Funding AZ7
  • Ge Financial Ireland DE9

Le motivazioni economiche che hanno condotto la Società a stipulare i menzionati contratti di finanziamento non sono esclusivamente di natura finanziaria.

al infonzianento non sono eserazionenti infragruppo hanno la capacità di drenare
Le società di riferimento per i finanziamenti infragruppo hanno la capacità del gruppo a EC società al minimonto r poi investirle concedendo finanziamenti a società del gruppo a condizioni favorevoli.

Condizioni raverevoli.
Questo consente alla Società di offrire i propri servizi a condizioni estremamente favorevoli, così da acquisire nuove quote di mercato.

Il corrispettivo per tali transazioni è stato determinato aggiungendo al tasso base di if connspettivo per can arazioni e rasene alla valuta del finanziamento) uno spread calcolato sulla base dei relativi valori di mercato.

La disciplina di Transfer Pricing in ogni paese richiede che i tassi di interesse su Ea alselpina - ar manerenti con i tassi di interesse applicati in transazioni indipendenti tra parti non correlate (principio del valore "at arm's lenght").

Tutto ciò, pertanto, è coerente con quanto sancito dolle Linee guida dell'OCSE in materia di Transfer Pricing, nonché con la policy globale di GE.

Il metodo Comparable Uncontrolled Price ('CUP') è, solitamente, il metodo preferito per il metodo comparable oncontrollea Thros (CST), che questo può essere derivato, direttamente, dalle transazioni avvenute tra terze parti in condizioni di libero mercato.

Poiché vi sono banche dati finanziarie, tra cui vale citare la banca dati Bloomberg, che i olene vi sono banono a transazioni similari occorse tra soggetti indipendenti, ai fini forniscono auti refatiri a transazio il metodo CUP che, applicabile il metodo CUP che, appunto, è il ach annuilor dall'OCSE e che deve essere sempre applicato laddove possibile.

Sulla base di tale metodo, lo studio di Transfer Pricing ha portato a concludere che lo spread applicato ai contratti di finanziamento è compreso nel range di tassi che la Società avrebbe potuto scontare sul mercato in condizioni di libera concorrenza.

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Sezione 7 - Altri dettagli informativi

7.1 ATTIVITA' DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

Informativa ai sensi dell'art. 2497 bis del Codice Civile

Si espongono di seguito i prospetti riepilogativi dei dati essenziali dell'ultimo bilancio approvato della società che esercitava, alla data del 31 dicembre 2014, l'attività di direzione e condinamento – GE Capital Internato – Core, Tuttività Cordina Corezzone Corezzone Cordina
Idati in migligia di Eurol Idati in mialiain di Furni

Voci dell'attivo 31.12.2013
Cassa e disponibilità liquide
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 50.010
Attività finanziorie valutate al fair value
Attività finanziarie disponibili per la vendita 115.228
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Crediti verso banche 226.274
Crediti verso clientela 2.114.951
Derivati di copertura 494
generica (+/-)
Partecipazioni 367.520
Attività materiali 48.223
Attività immateriali 2.560
di cui: - avviamento
Attività fiscali 252.584
a) correnti 53.265
b) anticipate 199.319
Attività non correnti e gruppi di ottività in via di dismissione
Altre attività
Totale dell'attivo 23.575
Voci del passivo e del patrimonio netto 3.454.003
31.12.2013
Debiti verso banche 11.107
Debiti verso clientela 2.287.141
Titoli in circolazione 219.705
Passività finanziarie di negoziazione 53.668
Passività finanziarie valutate al foir value
Derivati di copertura
Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura
Passività fiscali
o) correnti 11.933
b) differite 1.113
Passività associate ad attività in via di dismissione 10.820
Altre passività 44.710
Trattamento di fine rapporto del personale 3.828
Fondi per rischi e oneri: 24.508
al quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi 24.508
Riserve da valutazione 43.684
Azioni rimborsabili
Strumenti di capitale
Riserve 57921
al di utili 53.340
bl oltre 4.581
Sovrapprezzi di emissione 354.148
Capitale 217.335
Azioni proprie (-)
Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) (128.269
Totale del passivo e del patrimonio netto 3.295.781

GE Capital Finance S.r.l.

Sezione 7 - Altri dettagli informativi

7.1 ATTIVITA' DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

Informativa ai sensi dell'art. 2497 bis del Codice Civile

Voci 31.12.2013
Interessi attivi e proventi assimilati 62.342
Interessi passivi e oneri assimilati (17.775)
Margine di interesse 44.567
Commissioni attive 6.452
Commissioni passive (790)
Commissioni nette 5.662
Dividendi e proventi simili 2.136
Risultato netto dell'attività di negoziazione (13.922
Risultato netto dell'attività di copertura (97)
Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: 562
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita રેરડ
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
Risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value
Margine di intermediazione 38.908
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (135.973)
a) crediti (131.138)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 12.985.
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre operazioni finanziarie (1.850)
Risultato netto della gestione finanziaria 197.065
Spese amministrative: (60.447)
al spese per il personale (31.375)
b) altre spese amministrative (29.072)
Accantonamentı nettı ai fondi per rischi e oneri (710)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (1.418)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (୧39)
Altri oneri/proventi di gestione 4.795
Costi operativi (58.419)
Utili (perdite) delle partecipazioni (16.851)
Risultato netto delle valutazioni al fair value delle
attività materiali e immoteriali
Rettifiche di valore dell'avviamento
Utili (perdite) da cessione di investimenti
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo
delle imposte (172.335)
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 44.066
Utile (perdita) della operatività corrente al netto
delle imposte (128.269)

GE Capital

ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

Informazioni di natura qualitativa

Alla data del 31 dicembre 2014 non sono in essere accordi di pagamenti basati su propri strumenti patrimoniali.

ll Gruppo GE ha attribuito ad alcuni dipendenti della Società dei piani di remunerazione basati sulle azioni della Casa Madre (General Electric Company).

Tali piani prevedono l'attribuzione ai dipendenti interessati di un certo numero di opzioni, a condizione che il dipendente rimanga in azienda per un periodo definito (vesting period). Il costo per l'esercizio dell'opzione oggetto dei piani è a carico della società presso la quale il dipendente è in forza e la relativa contabilizzazione avviene secondo le regole del "cash settled share based payment".

In applicazione di quanto richiesto dallo IFRS 2, l'onere annuale complessivo è stato determinato sulla base del fair value per ciascuna opzione, tenendo in considerazione la volatilità, il dividendo atteso, il tasso risk free e la durata.

Informazioni di natura quantitativa

Si forniscono di seguito le informazioni rilevanti relativamente ai piani di stock option sopra menzionati

31.12.2014 31.12.2013
Voci / Numero opzioni e prezzi di esercizio Numero Prezzi medi Scadenza Numero Prezzi medi Scadenza
opzioni di esercizio media opzioni di esercizio media
A. Esistenze iniziali 2.000 \$ 18,58 09/06/2021 5.000 \$ 16,55 09/06/2021
8. Aumenti 2.500 26.10 × ×
B.1 Nuove emissioni 2.500 26,101 05/09/2024 X
IB.2 Altre variazioni X X
C. Diminuzioni X 3.000 \$ 15.20 ×
C.1 Annullate X X
C.2 Esercitate × 3.000 \$ 15,20 ×
C.3 Scadute X - X
C.4 Altre variazioni X
D. Rimanenze finali 4.500 \$ 22,761 28/03/2023 2.000 \$ 18,58 09/06/2021
E. Opzioni esercitabili alla fine dell'esercizio 800 \$ 18,58 × 800 \$ 17,67

Al 31 dicembre 2014, l'onere annuale, determinato come definito al parografo precedente, ammonta ad un onere di 5 mila Euro.

Alla stessa data, il valore intrinseco delle opzioni ammonta a 8mila Euro

GE Capital

Pubblicità dei corrispettivi corrisposti alla societa di revisione

Ai sensi dell'art. 2427 16 bis del Codice Civile, si riporta il prospetto contenente i corrispettivi di competenza dell'esercizio dei servizi forniti dalla societa di revisione KPMG S.p.A., al netto di IVA e spese e del contributo CONSOB.

Tipologia di servizio Soggetto che ha
erogato il servizio
Compensi in Euro
Revisione contabile del Bilancio d'esercizio KPMG S.D.A. 62.000
l Revisione contabile limitata della situazione
lsemestrale al 30 giugno 2014
IKPMG S.p.A. 7.000
ISottoscrizione delle dichiarazioni fiscali KPMG S.p.A. 1.800

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Vittor Pisani, 25 20124 MII ANO MI

Telefono +39 02 6763 1 +39 02 67632445 Telefax e-mail [email protected] PEC kpmgspa@pec kpmg it

Relazione della società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs.

27 gennaio 2010 - - 20 27 gennaio 2010, n. 39

Ai Soci della GE Capital Finance S.r.l.

  • l patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dallo siali prospetto delle variazioni del partimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla relativa nota integrativa, della GE Capital Finance S.r.l. chiuso al 31 dicembre 2014. La responsabilità della redazione del bilancio in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in
    attuazione dell'ort, 9 del D Leave 20105 attuazione dell'art. 9 del D.Less n. 38/05, compete agli amministratori della GE Capital Finance S.r.l. E' nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e
    basato sulla revisione contribile basato sulla revisione contabile.
  • 2 Il nostro esame è stato condotto secondo i principi e i criteri per la revisione contabile raccomandati dalla Consob. In conformità ai principi e criteri, la revisione contabile
    nianificata e svolta el fina di pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio d'esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di visione comprende l'esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell'adeguatezza e della correttezza dei criteri contabilità utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l'espressione del nostro giudizioni professionale.

Per il giudizio relativo al bilancio dell'esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi, si fa riferimento alla relazione da noi emessa in data 26 marzo 2014.

  • 3 2014 è conforme agli International Financial Reporting Standards adottati dall' Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico e i flussi di cassa della GE Capital Finance S.r.I. per l'esercizio chiuso a tale data.
  • 4 Come richiesto dalla legge, gli amministratori della Società hanno inserito nella nota integrativa i dati essenziali dell'ultimo bilancio della società non l'attività di direzione e coordinamento. Il giudizio sul bilancio d'esercizio della GE Capital Finance S.r.I. non si estende a tali dati.

KPMG S p A è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative ("KPMG International"), entità di diritto svizzero

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5 La responsabilità della relazione sulla gestione in conformità a quanto previsto dalle norme di legge e dai regolamenti compete agli amministratori della GE Capital Finance S.r.l.. E' di nostra competenza l'espressione del giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio, come richiesto dalla legge. A tal fine, abbiamo svolto le procedure indicate dal principio di revisione n. 001 emanato dal a Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e raccomandato dalla Consob. A nostro giudizio la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio d'esercizio della GE Capital Finance S.r.l. al 31 dicembre 2014.

Milano, 26 marzo 2015

KPMG S.p.A.

Paolo Valsecchi Socio

GE Capital Finance Srl Sede legale: Via Borghetto n. 5, 20121 Milano Capitale sociale: Euro 123.240.000 i.v. Codice Fiscale n. 11990630151 Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n. 2012/1997 - REA 1514626 Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea dei Soci

Signori Soci,

Abbiamo esaminato il bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 che gli Amministratori sottopongono al Vostro esame ed alla Vostra approvazione ed in merito allo stesso riferiamo quanto segue.

  • · Tale bilancio è stato redatto sulla base degli International Financial Reporting Standard adottati dall'Unione Europea, nonché dai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 ed alle istruzioni emanate dalla Banca d'Italia per la redazione del bilancio degli intermediari finanziari dal 14 febbraio 2006.
  • · Esso comprende Stato Patrimoniale, Conto Economico, il Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto, il Rendiconto Finanziario e la Nota Integrativa e rappresenta la situazione patrimoniale, finanziaria, economica ed i flussi finanziari della vostra Società. La Relazione degli Amministratori sulla Gestione presenta la situazione della società, l'andamento della gestione, nel suo complesso e nei vari comparti in cui essa ha operato, l'evoluzione prevedibile della gestione stessa ed i fatti salienti avvenuti nell'esercizio e successivamente alla chiusura dello stesso.
  • · Il bilancio dell'esercizio 2014 evidenzia un utile di € 284.925 ed è stato sottoposto a revisione legale da parte di KPMG SpA, la cui relazione, datata 26 marzo 2015, non evidenzia rilievi.
  • · Il Conto Economico di Ge Capital Finance Srl presenta un utile di esercizio pari a € 285.000 in netto miglioramento rispetto alla perdita di € 3.418.000 registrata al 31 dicembre 2013; la variazione di € 3.703.000 è principalmente dovuta all'incremento del margine di intermediazione per € 2.016.000 e alle minori rettifiche nette di valore su crediti per € 1.528.000 rispetto al 31 dicembre 2013. I crediti verso clientela, le cui

consistenze sono pari a € 251,6 milioni, risultano in crescita del 9% in raffronto al medesimo dato di fine esercizio 2013 e il totale del capitale, delle riserve e del risultato d'esercizio è pari a circa € 118,4 milioni, sostanzialmente invariato rispetto all'analogo dato alla fine del 2013 (€ 118,2 milioni).

  • · KPMG SpA ha inviato al Collegio Sindacale, in data 26 marzo 2015, la propria relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale e sulle carenze significative del sistema di controllo interno in relazione al processo di informazione finanziaria di cui all'art. 19, comma 3, del Decreto Legislativo n. 39/2010.
  • · La società di revisione non ha rilevato alcuna carenza significativa nel sistema di controllo interno della Vostra società, tale da essere oggetto di specifica segnalazione ed ha inoltre dichiarato che, al momento del completamento della revisione, non vi sono errori identificati nel corso della revisione che risultano non essere stati corretti dalla società.
  • · Ai sensi dell'art. 17, comma 9 lett. a) del Decreto Legislativo n. 39/2010 KPMG SpA ci ha confermato la propria indipendenza e ci ha comunicato che nessun servizio, diverso dalla revisione è stato fornito alla Vostra Società anche dalla propria rete di appartenenza.
  • · Non essendo a noi demandato il controllo analitico di merito sul contenuto del bilancio, abbiamo vigilato sull'impostazione generale data allo stesso, sulla sua generale conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura, e a tale riguardo, non abbiamo osservazioni particolari da riferire.
  • · Abbiamo verificato l'osservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della relazione sulla gestione e a tale riguardo non abbiamo osservazioni ritenendola sufficientemente esaustiva. In particolare diamo atto che tale relazione contiene un'adeguata informativa in merito alla gestione dei controlli interni ed alla gestione del rischio.
  • · Le informazioni fornite dagli Amministratori con riguardo alle operazioni infragruppo e con le parti correlate, inerenti e connesse all'oggetto sociale, sono da considerarsi complete.
  • · Per quanto a nostra conoscenza, gli Amministratori, nella redazione del bilancio, non hanno derogato alle norme di legge ai sensi dell'art. 2423, comma 4, del codice civile.

· Abbiamo verificato la rispondenza del bilancio ai fatti ed alle informazioni di cui abbiamo conoscenza a seguito dell'espletamento dei nostri doveri e non abbiamo osservazioni al riguardo.

Nel corso dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2014 la nostra attività è stata ispirata alle Norme di Comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri nonché dalla Banca d'Italia (Circolare n. 216 del 5-8-1996 e successivi aggiornamenti).

In particolare:

  • · Abbiamo vigilato sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione.
  • · Abbiamo partecipato, salvo assenze giustificate, alle assemblee dei Soci, alle adunanze del Consiglio di Amministrazione ed abbiamo ottenuto dagli Amministratori, con periodicità trimestrale, le informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla società, assicurandoci che le azioni deliberate e poste in essere fossero conformi alla legge ed allo statuto sociale e non fossero manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.
  • · Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della società e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, tramite osservazioni dirette, raccolta di informazioni dai responsabili della funzione organizzativa e incontri con la società di revisione ai fini del reciproco scambio di dati e informazioni rilevanti.
  • · Abbiamo valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante l'ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni, l'esame di documenti aziendali e l'analisi dei risultati del lavoro svolto dalla società di revisione incaricata della revisione legale.
  • · Nel corso dell'attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi ulteriori fatti significativi tali da richiederne la menzione nella presente relazione.
  • · Abbiamo verificato l'osservanza delle norme di legge inerenti la formazione, l'impostazione del bilancio e della relazione sulla gestione tramite verifiche dirette ed

informazioni assunte dalla società di revisione KPMG SpA incaricata della revisione legale dei conti.

Considerando anche le risultanze della revisione legale, contenute nell'apposita relazione accompagnatoria del bilancio medesimo, esprimiamo il nostro assenso all'approvazione del bilancio d'esercizio chiuso il 31 dicembre 2014 così come presentato dal Consiglio di Amministrazione e non abbiamo obiezioni da formulare in merito alle proposte di deliberazione presentate dal Consiglio di Amministrazione sulla destinazione dell'utile di esercizio.

Milano, 26 marzo 2015

IL COLLEGIO SINDACALE

Piera Vitali 117

Marco Giorgino 01 Giusoppe Marco Ragusa

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