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Banca Ifis

Annual / Quarterly Financial Statement Jun 7, 2017

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Annual / Quarterly Financial Statement

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BILANCIO AL

31 dicembre 2016

Sommario

Relazione sulla Gestione pag. 5
Prospetti contabili al 31/12/2016
Stato patrimoniale pag. 17
Conto economico pag. 18
Prospetto della redditività complessiva pag. 19
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto pag. 20
Rendiconto finanziario pag. 22

Nota integrativa

Parte A – Politiche contabili pag. 25
Parte B – Informazioni sullo Stato patrimoniale pag. 40
Parte C – Informazioni sul Conto economico pag. 57
Parte D – Altre informazioni pag. 65

Relazione della Società di Revisione

Relazione del Collegio Sindacale

ESERCIZIO 1° GENNAIO 2016 - 31 DICEMBRE 2016

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE

Signori soci,

l'esercizio 2016 è stato caratterizzato dalla decisione presa dal gruppo General Electric di uscire dal settore finanziario e di conseguenza di dismettere le attività di GE Capital, compresa la piattaforma italiana di cui la nostra Società fa parte ("progetto indigo").

Il "Progetto Indigo" si è concluso in data 30 novembre 2016. In tale data GE Capital International Holdings Limited, azionista ultimo di controllo di Ge Capital Finance S.r.l., ha ceduto l'azienda e le società del gruppo GE Capital basate in Italia a BANCA IFIS S.p.A. (la "Capogruppo").

L'assemblea tenutasi in data 30 novembre 2016 ha deliberato, inter alia, (i) la nomina dei nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della società di revisione (ii) l'adozione del nuovo testo di statuto, che prevede, tra l'altro, la nuova denominazione sociale divenuta da GE Capital Finance S.r.l in IFIS Factoring S.r.l. (la società). A seguito di ciò, quest'ultima è entrata a far parte del Gruppo Bancario Banca IFIS, iscritto nell'albo dei gruppi bancari al numero 3205.

L'andamento della Società durante il 2016, sia a livello commerciale sul mercato sia al livello organizzativo è stato fortemente influenzato da tale processo di vendita. Il management della società ha comunque proseguito la propria attività, contenendo la contrazione dei volumi all'8% rispetto al 2015.

SITUAZIONE ECONOMICA NAZIONALE

Le condizioni dell'economia globale sono leggermente migliorate ma le prospettive rimangono tuttavia soggette a diversi fattori di incertezza. In primis per gli Stati Uniti, che dipendono dalle politiche economiche della nuova amministrazione, non ancora definite nei dettagli: un impatto espansivo, al momento di difficile quantificazione, può derivare dagli interventi annunciati in materia di politica di bilancio, ma effetti sfavorevoli potrebbero derivare dall'adozione e dalla diffusione di misure di restrizione commerciale. La crescita globale potrebbe infatti essere frenata dall'insorgere di turbolenze nelle economie emergenti associate alla normalizzazione della politica monetaria statunitense.

Nell'area dell'euro la crescita prosegue a un ritmo moderato, pur se in graduale consolidamento. I rischi di deflazione si sono ridotti; l'inflazione è risalita in dicembre, ma quella di fondo rimane su livelli ancora bassi. Per mantenere le condizioni monetarie espansive adeguate ad assicurare l'aumento dell'inflazione, il Consiglio direttivo della BCE ha esteso la durata del programma di acquisto di titoli almeno fino a dicembre del 2017 o anche oltre, se necessario. Da aprile 2017 gli acquisti mensili torneranno a 60 miliardi.

Secondo gli indicatori disponibili, in autunno la ripresa dell'economia italiana è proseguita, pur se moderatamente. Considerando l'andamento della produzione industriale, quello dei consumi elettrici e quello del trasporto merci, tutti in crescita, e gli indicatori di fiducia delle imprese, che si collocano su valori elevati, nel quarto trimestre del 2016 il PIL potrebbe essere aumentato a un ritmo valutabile attorno allo 0,2% rispetto al periodo precedente.

È proseguita nei mesi più recenti l'espansione del credito al settore privato non finanziario, con un aumento anche dei prestiti alle imprese; la crescita resta modesta. La qualità del credito

delle banche italiane continua a beneficiare del miglioramento del quadro congiunturale, registrando un'ulteriore diminuzione del flusso di nuovi crediti deteriorati.

Le proiezioni per l'economia italiana indicano che in media il PIL è previsto in aumento dello 0,9% nel 2016; crescerebbe attorno alla stessa percentuale anche nel 2017 e all'1,1% sia nel 2018, sia nel 2019. L'attività economica verrebbe ancora sospinta dalla domanda nazionale e, già dal 2017, dal graduale rafforzamento di quella estera.

MERCATO DEL FACTORING

Nel 2016 il mercato italiano del factoring ha confermato il trend positivo dell'anno precedente, segnando una crescita del 8,9% in termini di volumi rispetto al 2015.

L'incidenza del turnover factoring su PIL è stabilmente superiore all'11%; nel 2016 è progressivamente incrementato il ritmo di crescita del prodotto rispetto al 2015, con una prosecuzione, nel quarto trimestre 2016 e prevista nel 2017, del trend positivo di incremento dei volumi.

Per il 2017 è atteso un tasso di crescita del +8,5% alla fine del primo trimestre 2017 e del +4,3% sul totale anno in termini di T/O, così come previsto dalle società̀ di factoring; in controtendenza con le altre forme di finanziamento a breve termine.

I RISULTATI DELL'ESERCIZIO 2016

Nel 2016 il turnover complessivo di IFIS Factoring S.r.l. ha registrato un decremento dell'8% rispetto all'anno precedente, attestandosi a 1.537 milioni di Euro contro 1.672 milioni di Euro del 2015.

Questi volumi sono stati originati per il 97% sul mercato nazionale; la componente export relativa all'operatività debitori esteri ha subito una forte contrazione nel corso del 2016.

Il turnover a titolo definitivo è cresciuto rispetto all'anno precedente, passando da 758 milioni di Euro (45% del totale) a 819 milioni di Euro del 2016 (53% del totale).

Al 31 dicembre 2016, l'ammontare dei crediti netti relativi ad operazioni di factoring (sia in Euro che in valuta) si è attestato intorno ai 192 milioni di Euro, contro i 318 milioni di Euro del 2015, con una riduzione del 40%.

I crediti verso le banche hanno registrato un incremento considerevole attestandosi a 57 milioni di Euro, in relazione al venir meno del meccanismo di cash-pooling in essere col precedente azionista.

In migliaia di euro Esposizione lorda
31.12.2016
(A)
Rettifiche di
valore
complessive
31.12.2016
(B)
Esposizione netta
31.12.2016
( C )
% copertura
(B/A)
Esposizione lorda
31.12.2015
(D)
Rettifiche di
valore
complessive
31.12.2015
(E)
Esposizione netta
31.12.2015
(F)
% copertura
(E/D)
Crediti deteriorati 22.923 7.015 15.908 31% 30.625 5.476 25.150 18%
Sofferenze 3.709 3.709 0 100% 2.136 2.136 0 100%
Inadempienze probabili 23 10 13 44% 44 44 0 100%
- di cui oggetto di concessione 0 0 0 0
Scaduti deteriorati 19.190 3.295 15.895 17% 28.445 3.295 25.150 12%
Crediti non deteriorati 233.792 54 233.738 0% 293.738 54 293.684 0%
- di cui scaduti non deteriorati 2.271 0% 2.271 3.389 0 3.389 0%
Totale dei crediti 256.715 7.069 249.646 3% 324.364 5.530 318.834 2%

Riportiamo di seguito la situazione dei crediti deteriorati e i crediti "in bonis" di IFIS Factoring S.r.l. al 31 dicembre 2016.

La riduzione delle esposizioni deteriorate rispetto al 31 dicembre 2015 è quasi interamente guidata dai crediti scaduti. Tale andamento si riflette nella percentuale di copertura dei crediti deteriorati lordi, che passa quindi dal 17,9% al 30,6%. Allo stesso modo, l'incidenza delle esposizioni deteriorate nette sul Patrimonio Netto passa dallo 21,8% del 31 dicembre 2015 al 14,6% del dicembre 2016.

Tutte le posizioni in sofferenza e quasi la totalità delle esposizioni classificate come inadempienze probabili risultano coperte da accantonamenti al 31 dicembre 2016.

Nel mese di dicembre, la Società ha modificato la propria struttura di finanziamento che al 31 dicembre 2016 risulta essere composto da due linee di finanziamento con la capogruppo BANCA IFIS e più precisamente:

  • per un ammontare pari a 13,6 milioni di Dollari (scadenza 31 dicembre 2017 Libor 3M + 1,4%)
  • per un importo pari a 120,3 milioni di Euro (scadenza 31 dicembre 2017 Euribor 3M + 1,7%)

Con riferimento alle principali voci di conto economico, l'esercizio 2016 ha registrato una diminuzione del 25% del margine d'intermediazione, che si attesta a 4.315 mila Euro contro 5.773 mila Euro dell'esercizio precedente; in dettaglio, gli interessi netti sono passati da 2.497 mila Euro a 1.858 mila Euro (-25,6%), mentre le commissioni nette ammontano a 2.457 mila Euro contro 3.276 mila del 2015 (-25,0%).

Le spese amministrative (comprensive dei costi del personale) ammontano a 9.683 mila Euro, contro i 9.396 mila Euro del 2015 (+3,1%), riconducibile alle "altre spese amministrative", e in particolare legata a conguagli nei costi IT. Si segnala la presenza di costi per servizi ricevuti da società del ex Gruppo GE, pari a 3,2 milioni di Euro per l'esercizio 2016.

Le rettifiche di valore per deterioramento crediti hanno generato nell'esercizio corrente un accantonamento netto pari a 1.602 mila Euro (essenzialmente concentrato in un'unica rettifica su una posizione cedente).

Di conseguenza, il risultato economico ante imposte (correnti e differite) è risultato negativo per 6.667 mila Euro, in peggioramento rispetto alla perdita di 2.955 mila Euro registrato nel 2015.

Il risultato netto di conto economico pari ad una perdita di circa 6,6 milioni di Euro, è impattato positivamente dalla variazione delle imposte differiti per circa 52 mila Euro.

INFORMAZIONI SUL PERSONALE E SULL'AMBIENTE

La Società opera in un settore a basso impatto ambientale e rispetta le regole previste dalla normativa sulla sicurezza e sull'ambiente di lavoro.

Il numero dei dipendenti in essere al 31 dicembre 2016 è pari a 38 unità, di cui una part-time. Si segnala inoltre che 2 dipendenti lavorano presso altre società del Gruppo a seguito di formali accordi di distacco.

Programma "HealthAhead"

HealthAhead è un'iniziativa avente lo scopo di aiutare i propri dipendenti e le loro famiglie ad assumere un sano stile di vita, attraverso il quale la Società rinnova il proprio impegno a costruire una vera cultura della salute con iniziative interne e investimenti. Accanto all'istituzione di un Wellness Committee interno che organizza attività con contenuti di educazione alla salute, il programma mette a disposizione strumenti e strutture che ne

consentono la realizzazione; il team italiano di HealthAhead nel corso del 2016 ha organizzato attività inerenti le seguenti aree tematiche:

  • Attività fisica: sono state organizzate durante l'intero anno lezioni di ginnastica presso la Sede di Corso Venezia e un off site dedicato allo sport; sono state inoltre concordate convenzioni con palestre nei pressi degli uffici;
  • Nutrizione: sono state organizzate conferenze ed eventi per promuovere un'alimentazione corretta e salutare; inoltre è stato messo a disposizione dei dipendenti un servizio di consulenza nutrizionale;
  • Tabacco: è stato confermato il divieto di fumo in tutti gli edifici e aree esterne;
  • Educazione e Prevenzione: sono state offerte diverse visite di prevenzione e conferenze su svariati temi della prevenzione;
  • Gestione dello stress: è stata offerta una consulenza personalizzata sulle tecniche respiratorie di gestione dello stress e delle lezioni di Yoga presso la Sede.

DIREZIONE E COORDINAMENTO

A far data dal 1° dicembre 2016 la Società è soggetta all'attività di direzione e coordinamento della Capogruppo BANCA IFIS.

In ottemperanza al disposto dell'art. 2497 ter del codice civile, si segnalano le decisioni assunte in forza dell'attività di direzione e coordinamento esercitata da Interbanca S.p.A. (sino alla data del 30 novembre 2016) nei confronti della Società:

    1. delibere inerenti linee di finanziamento infragruppo (gruppo General Electric) (riunione consiliare in data 9 febbraio 2016);
    1. delibere/prese d'atto inerenti il progetto relativo alla dismissione da parte di General Electric, tra l'altro, delle società facenti parte della piattaforma italiana di GE Capital
    1. delibere in materia di provvista (riunione consiliare in data 28 novembre 2016).

Sempre in ottemperanza al disposto dell'art. 2497 ter del codice civile, si segnalano altresì le decisioni assunte in forza dell'attività di direzione e coordinamento esercitata da Banca IFIS S.p.A. (successivamente alla data del 30 novembre 2016) nei confronti della Società:

    1. delibere inerenti il recepimento di assetti e disposizioni organizzativi, nonché del Codice Etico del Gruppo Banca IFIS (riunioni consiliari in data 30 novembre 2016, 21 dicembre 2016 e 7 febbraio 2017); e
    1. delibere inerenti la cessione delle partecipazioni in IFIS Factoring S.r.l. detenuti da Interbanca S.P.A. e IFIS Leasing S.P.A. a Banca IFIS S.p.A. (riunione consiliare in data 7 febbraio 2017).

CONSOLIDATO FISCALE

La Società ha aderito al Consolidato Fiscale Nazionale il cui perimetro attuale comprende Interbanca S.p.A in qualità di consolidante unitamente a IFIS Leasing S.p.A., IFIS Factoring S.r.l. e IFIS Rental S.r.l. quali società consolidate.

Coerentemente con la prassi adottata nell'ambito del Gruppo di appartenenza, gli accordi di consolidamento vigenti all'interno del Gruppo fiscale in Italia prevedono, tra l'altro, che le eventuali perdite fiscali, apportate al consolidato fiscale dalle singole società aderenti allo stesso, non vengano a queste ultime remunerate; inoltre, gli accordi prevedono che le imposte

gravanti su eventuali imponibili fiscali, in capo alle singole entità facenti parte del Gruppo Fiscale Nazionale, vengano corrisposte soltanto se, e nella misura in cui, queste siano effettivamente versate all'Erario da parte della Consolidante, sulla base delle risultanze del Consolidato Fiscale Nazionale del Gruppo.

Per i riflessi contabili di tali definizioni contrattuali, si rinvia all'apposita sezione della nota integrativa riguardante le politiche contabili.

Gli effetti di tali accordi sulla voce imposte dell'esercizio sono dettagliati nella sezione della nota integrativa relative alle "imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente".

RAPPORTI CON LE SOCIETA' DEL GRUPPO BANCA IFIS

La Società intrattiene rapporti con Società del Gruppo BANCA IFIS regolati a normali condizioni di mercato. Al 31 dicembre 2016, tali rapporti attengono principalmente a:

  • linea di credito concessa dalla capogruppo BANCA IFIS S.p.A. per un importo pari a 200 milioni di Euro, suddiviso in Euro 170 milioni con scadenza 31 dicembre 2017 (a tasso variabile) e Euro 30 milioni per affidamento su conto corrente. Ogni linea di credito può essere usata con uno o più prestiti sia in Euro che in valute estere; le linee sono utilizzate per 13,6 milioni di Dollari e per 120,3 milioni di Euro;
  • garanzia fideiussoria rilasciata da Interbanca S.p.A. per 10,5 milioni di Euro a garanzia del rispetto dei limiti di concentrazione;
  • spese per servizi resi dalle funzioni accentrate in Interbanca S.p.A. sono state pari a 2,2 milioni di Euro circa;

Si informa che la Società non intrattiene rapporti con amministratori o key managers.

I saldi patrimoniali ed economici derivanti da tali rapporti sono di seguito presentati (EURO).

ATTIVITA' PASSIVITA' COSTI RICAVI GARANZIE
Interbanca S.P.A 45.896.139 0 3.229.722 13.341 10.500.000
BANCA IFIS S.P.A. 46.788 133.166.887 195.200 0 0
IFIS Leasing S.r.l. 0 0 26.385 0 0
Totale 45.942.927 133.166.887 3.451.307 13.341 10.500.000

Per ulteriori dettagli sui rapporti in essere con la Capogruppo e le altre imprese del Gruppo, complessivamente regolati a condizioni di mercato, si rinvia alla nota integrativa.

CORPORATE GOVERNANCE

Il sistema di "corporate governance" della Società, vale a dire il quadro organico delle regole e delle procedure di cui gli organi sociali si sono dotati per ispirare la propria linea di condotta e adempiere alle proprie responsabilità, tiene presenti le norme vigenti applicabili e il recente cambiamento a livello di proprietà.

Presso la Società è in uso il modello di governance c.d. "tradizionale".

Situazione antecedente alla data del 30 novembre 2016

La Società era parte del Gruppo Bancario GE Capital Interbanca, presso il quale vigeva un Regolamento di Gruppo volto a disciplinare i meccanismi di funzionamento e i rapporti infragruppo. In particolare, il Regolamento di Gruppo intendeva contemperare livelli di integrazione e autonomia societaria adeguati al comune disegno strategico del già Gruppo

Bancario GE Capital Interbanca, valorizzando le sinergie organizzative anche attraverso l'accentramento di alcune funzioni di supporto a livello consolidato.

Situazione successiva alla data del 30 novembre 2016

Nell'ambito del processo di integrazione del gruppo di società rientranti nel Gruppo Bancario IFIS, il Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 30 novembre 2016, ha avviato un processo di armonizzazione della normativa interna della Società con quello della Capogruppo e del Gruppo Bancario BANCA IFIS.

In merito, in osservanza delle direttive emanate dalla Capogruppo nell'esercizio della propria attività di direzione e coordinamento verso la Società e in sostituzione della corrispondente normativa in essere prima dell'acquisizione della Capogruppo:

A. il Consiglio di Amministrazione in data 30 novembre 2016 ha approvato:

  • a. il Regolamento di Gruppo,
  • b. le linee di indirizzo del sistema dei controlli interni ("SCI"),
  • c. la politica di gruppo per la gestione delle segnalazioni di atti o fatti che possano costituire una violazione delle norme disciplinanti l'attività bancaria ("whistleblowing"),
  • d. il regolamento di gruppo inerente il Dirigente Preposto,
  • e. il sistema delle deleghe di credito,
  • f. il sistema delle deleghe di tesoreria,
  • g. il Regolamento Antiriciclaggio di Capogruppo,
  • h. il Regolamento Risk Management di Capogruppo,
  • i. il Regolamento Internal Audit di Capogruppo,
  • j. il Regolamento Compliance di Capogruppo, e
  • k. il nuovo assetto organizzativo;
  • B. il Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2016 ha approvato:
    • a. la "Procedura per la gestione delle operazioni con Soggetti Collegati";
    • b. la "Politica in materia di controlli sulle attività di rischio e sui conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati"; e
    • c. il Regolamento della Funzione Internal Audit di Interbanca S.p.A., il Regolamento della Funzione Compliance & Reclami di Interbanca S.p.A., il Regolamento della Funzione Antiriciclaggio di Interbanca S.p.A. e il Regolamento della Funzione Risk Management della Società. Ciò in ragione dell'accentramento presso Interbanca S.p.A. delle funzioni di controllo (con eccezione per la Funzione "Risk Management", presente nell'organigramma della Società);

C. il Consiglio di Amministrazione in data 7 febbraio 2017 ha approvato il Codice Etico del Gruppo Bancario IFIS; e

D. il Consiglio di Amministrazione in data 7 febbraio 2017 ha altresì approvato la cessione della partecipazione detenuta da Interbanca S.p.A. e da IFIS Leasing in IFIS Factoring S.r.l. alla Capogruppo.

Alla data del 31 dicembre 2016, l'esercizio delle funzioni sociali è demandato, secondo le rispettive competenze, ai seguenti organi sociali: (i) Assemblea dei Soci, (ii) Consiglio di Amministrazione, (iii) Presidente del Consiglio di Amministrazione, (iv) Consigliere Delegato e (v) Collegio Sindacale.

L'Assemblea dei Soci deve essere convocata almeno una volta all'anno per deliberare sugli argomenti devoluti alla sua competenza dalla legge. L'intervento e la rappresentanza in Assemblea dei Soci sono regolati dalle norme di legge. Parimenti, per la validità della costituzione dell'Assemblea dei Soci si applicano i quorum costitutivi previsti dalla normativa vigente. L'Assemblea dei Soci delibera con i quorum deliberativi previsti dalla normativa vigente.

Al Consiglio di Amministrazione spetta, in via esclusiva e non delegabile, la funzione di supervisione strategica.

I membri del Consiglio di Amministrazione devono avere i requisiti stabiliti dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari. Il Consiglio di Amministrazione elegge tra i suoi membri un Presidente, se questi non è nominato dall'Assemblea. Per la validità delle adunanze del Consiglio di Amministrazione deve essere presente almeno la maggioranza dei membri in carica.

Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione sono assunte a maggioranza assoluta dei presenti.

Alla data del 31 dicembre 2016 - a seguito delle delibere assunte dall'Assemblea dei Soci in data 30 novembre 2016 - il Consiglio di Amministrazione della Società si compone dei seguenti membri: Alberto Staccione (Presidente), Raffaele Zingone (Consigliere Delegato), Andrea Berna. Il mandato del Consiglio di Amministrazione in carica scadrà alla data dell'Assemblea dei Soci chiamata ad approvare il bilancio relativo all'esercizio 2018.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione segue e sorveglia l'andamento della Società, promuovendo l'effettivo funzionamento del sistema di governo societario e del Consiglio di Amministrazione, favorendo la dialettica interna al Consiglio stesso e tra il Consiglio di Amministrazione e il top management.

Il Consigliere Delegato sovraintende alla gestione aziendale nell'ambito dei poteri attribuitigli e secondo gli indirizzi generali decisi dal Consiglio di Amministrazione.

Il Collegio Sindacale vigila sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, nonché sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento.

Il Collegio Sindacale si compone di tre sindaci effettivi e di due sindaci supplenti con i poteri di legge. Alla data del 31 dicembre 2016 i membri del Collegio Sindacale sono: Giacomo Bugna (Presidente), Piera Vitali e Giovanna Ciriotto (quali membri effettivi), Daria Langosco di Langosco e Fabio Greco (quali membri supplenti). Il mandato del Collegio Sindacale in carica viene meno alla data dell'Assemblea dei Soci chiamata ad approvare il bilancio relativo all'esercizio 2018.

Al 31 dicembre 2016, la revisione legale è esercitata da EY S.p.A.

Sino alla data del 30 novembre 2016, la società di revisione incaricata della revisione legale era KPMG S.p.A.

GOVERNANCE AMMINISTRATIVO-FINANZIARIA

Ai sensi della Legge 262/2005 (e successive modifiche) ed informativa ai sensi dell'art. 123 bis comma 2 b del Decreto Legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998

Il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti, è costituito dall'insieme delle regole e delle procedure aziendali, adottate dalle unità operative aziendali, al fine di garantire l'attendibilità, l'accuratezza e la tempestività dell'informativa finanziaria.

Al riguardo va richiamato che la Legge 262/2005 "Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari", ha introdotto nell'organizzazione aziendale la figura del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari.

Il Consiglio di Amministrazione di Interbanca S.p.A. del 21 dicembre 2016 ha nominato il Dirigente Preposto nella persona di Ettore Cesare Colombo; nel contempo è stata approvata la nuova versione del "Regolamento del Dirigente Preposto", le cui principali modifiche apportate sono connesse all'acquisizione della partecipazione di controllo in Interbanca da parte di Banca IFIS e, in particolare, all'allineamento al "Regolamento del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e del Monitoraggio e Controllo dell'Informativa Finanziaria" della Capogruppo Banca IFIS (approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 30 novembre 2016), con particolare riferimento alla definizione dei flussi informativi tra il Dirigente Preposto della Banca e la corrispondente funzione della Capogruppo.

INTERESSI E SOGGETTI COLLEGATI

Il 21 dicembre 2016 la Società ha adottato le procedure e le regole della Capogruppo in ambito di gestione di operazioni con soggetti collegati.

RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DELLE PERSONE GIURIDICHE - D.LGS. N. 231/2001

Nella riunione del 21 dicembre 2016 il Consiglio di Amministrazione ha nominato quali componenti dell'Organismo di Vigilanza della Società - ex decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 - (i) l'avv. Alessandro De Nicola, cui sono state altresì attribuite le funzioni di presidente (ruolo già ricoperto), (ii) il Responsabile pro-tempore della Funzione "Internal Audit", funzione accentrata presso Interbanca S.p.A. (ruolo ricoperto da Ruggero Miceli alla data del 31 dicembre 2016) e (iii) il Responsabile pro-tempore della Funzione "Compliance e Reclami", funzione accentrata presso Interbanca S.p.A. (ruolo ricoperto da Francesco Peluso alla data del 31 dicembre 2016).

IL PROGETTO RELATIVO AL CD. "INTERMEDIARIO UNICO"

In data 12 maggio 2015 sono entrate in vigore le nuove "Disposizioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari" di cui alla Circolare di Banca d'Italia n. 288 del 3 aprile 2015 emanata in attuazione delle disposizioni di cui al Titolo V del D.Lgs n. 385/1993, come modificato nel tempo.

Il nuovo regime è stato di immediata applicazione per la Società come intermediario finanziario iscritto nell'elenco speciale di cui all'art. 107 del TUB.

Come noto, la Circolare in argomento ha eliminato la distinzione tra intermediari finanziari iscritti nell'elenco di cui all'art. 106 e quelli iscritti nell'elenco di cui all'art. 107 del TUB, introducendo un unico "albo" degli intermediari finanziari che sarà tenuto ai sensi dell'art. 106

del TUB da Banca d'Italia. L'esercizio (ovvero la continuazione dell'esercizio) nei confronti del pubblico dell'attività di concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma è stato sottoposto alla espressa autorizzazione da parte di Banca d'Italia.

Il 24 giugno 2016, Banca d'Italia ha comunicato l'iscrizione di IFIS Factoring S.r.l. nell'albo di cui all'art. 106 del TUB, con decorrenza 13 maggio 2016.

LA GESTIONE DEL RISCHIO E I PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE

I principali rischi a cui la Società è esposta sono i seguenti:

Rischio di tasso d'interesse

Si evidenzia che la Società, nel reperimento dei fondi necessari all'espletamento della propria attività di erogazione dei servizi finanziari, ricorre principalmente a finanziamenti a tassi indicizzati di breve periodo, a fronte di impieghi definiti con la stessa struttura di tassi. Si precisa che, al momento, la Società finanzia la propria attività mediante i finanziamenti e linee di credito con la Capogruppo BANCA IFIS S.p.A.

Rischio di credito

Esso costituisce il principale rischio cui è esposta la Società, per tipologia di attività svolta. Le principali incertezze cui è soggetta la Società sono connesse all'andamento dell'economia reale e agli effetti conseguenti che tale trend ha sulla capacità di rimborso delle controparti; in particolare si fa riferimento al rischio dei clienti nelle operazioni pro-solvendo e dei debitori ceduti nelle operazioni insolvenza pro-soluto.

Si evidenzia il supporto, nelle operazioni pro-soluto, di una polizza assicurativa crediti stipulata con una primaria compagnia.

L'attenzione riposta nella fase valutativa e nella gestione dei rischi, con il miglioramento degli strumenti di controllo e una continua attenzione alla diversificazione del portafoglio, portano a ritenere che tali rischi, allo stato attuale, non possano compromettere la continuità aziendale.

E' inoltre presente un processo di reporting strutturato finalizzato a comunicare su base periodica con i vertici aziendali, fornendo loro rilevazioni ed analisi utili come supporto per le decisioni.

CONTINUITA' AZIENDALE

Con riferimento al Documento Banca d'Italia/Consob/Isvap n.4 del 6 marzo 2010, nel quale viene richiesto agli Amministratori di fornire informazioni utili per meglio chiarire gli impatti della crisi sulla situazione economica e finanziaria, le scelte operative e strategiche e i correttivi da apportare per fronteggiare la contingente situazione dei mercati e delle imprese, si precisa che la Società ha la capacità di continuare ad operare in un futuro prevedibile, e conseguentemente, il presente bilancio è stato presentato nella prospettiva della continuità aziendale, forti anche dell'appartenenza al Gruppo Bancario BANCA IFIS (going concern). Alla presente data, tale capacità esiste a prescindere dalle scelte organizzative e societarie della Capogruppo.

Le principali incertezze a cui è sottoposta la Società sono connesse all'andamento dell'economia reale e ai conseguenti impatti sull'attività tipica svolta dalla stessa, nonché sui processi di stima delle attività finanziarie con particolare riferimento al portafoglio crediti.

La Società è posizionata in modo tale da poter affrontare tali incertezze.

INFORMATION TECNOLOGY

La mitigazione del rischio informatico e il supporto ai nuovi requisiti declinati dalla Banca d'Italia in materia di controlli rappresentano l'aspetto predominante dell'iniziativa dell'Information Technology svolta sui sistemi operativi della Società nell'esercizio che si è chiuso al 31 dicembre 2016.

EVENTI SUCCESSIVI E PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

In data 15 febbraio 2017, è formalmente avvenuto il passaggio delle azioni della Società a Banca IFIS S.p.A., all'interno del processo di riorganizzazione societaria che porterà alla fusione della stessa nella Capogruppo entro il luglio 2017.

ALTRE INFORMAZIONI

Ai sensi dell'art. 2428 c.c., si fa presente che la Società non ha svolto attività di ricerca e sviluppo nel corso dell'esercizio.

La Società dichiara di non possedere azioni proprie o di società controllanti né direttamente né per tramite di società fiduciaria o per interposta persona; la Società dichiara inoltre che nel corso dell'esercizio 2016 non ha acquistato o alienato azioni proprie o di società controllanti né direttamente né per tramite di società fiduciaria o per interposta persona.

Si conferma inoltre l'attività di periodico aggiornamento del Documento Programmatico per la Sicurezza previsto dall'art. 34, comma 1, lettera g) del D.Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 ("Codice in materia di protezione di dati personali").

In tale documento sono descritte le misure emanate per garantire la sicurezza dei dati personali trattati.

Signori Soci,

Vi invitiamo ad assumere le necessarie delibere in merito a quanto segue:

"Esame e approvazione del bilancio individuale di esercizio chiuso al 31 dicembre 2016; Relazione del Consiglio di Amministrazione; Relazione del Collegio Sindacale; Relazione della Società di Revisione; delibere inerenti e conseguenti".

Vi invitiamo ad approvarlo e Vi proponiamo di riportare a nuovo la perdita di esercizio che ammonta a Euro 6.614.985

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

SCHEMI DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2016

13

STATO PATRIMONIALE

Importi in unità di Euro

orti in unità di Furi

Voci dell'attivo 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
10.
Cassa e disponibilità liquide 2.242 1.255
60. Crediti 249.646.147 318.834.019
6.1 Crediti verso banche 57.591.342 299.130
6.5 Crediti verso clientela 192.054.805 318.534.889
110. Attività immateriali 470.193 652.660
120. Attività fiscali 6.783.297 7.769.685
a) correnti 455.775 1.290.578
b) anticipate 6.327.522 6.479.107
- di cui alla L.214/2011 6.305.216 6.466.637
140. Altre attività 407.389 380.814
TOTALE ATTIVO 257,309,268 327.638.433
Voci del passivo e del patrimonio netto 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
10. Debiti 135.010.222 192.125.759
10.1 Debiti verso banche 133.156.242 5.269
10.2 Debiti verso enti finanziari 0 186.467.208
10.3 Debiti verso la clientela 1.853.980 5.653.282
70. Passività fiscali 57.170 109.254
a) correnti 0 0
b) differite 57.170 109.254
90. Altre passività 12.819.844 19.265.915
100. Trattamento di fine rapporto del personale 291.984 274.521
110 Fondi per rischi e oneri* 250.008 362.864
b) altri fondi 250.008 362,864
120. Capitale 123.240.000 123.240.000
150. Sovrapprezzi di emissione 4.400.213 4.400.213
160. Riserve (12.100.042) (9.143.670)
170. Riserve da valutazione (45.146) (39.490)
180. Utile (Perdita) d'esercizio (6.614.985) (2.956.933)
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 257.309.268 327.638.433

*I dati relativi al 2015 sono stati riesposti secondo le modalità descritte in nota integrativa, parte B, sezione 9.

1

IFIS Factoring S.r.l

CONTO ECONOMICO

Importi in unità di Euro

VOCI 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
10. Interessi attivi e proventi assimilati 2.840.447 3.460.376
20. Interessi passivi e oneri assimilati (982.926) (963.344)
MARGINE DI INTERESSE 1.857 574 2.497.032
30. Commissioni attive 3.412.840 4.269.723
40. Commissioni passive (955.270) (993.769)
COMMISSIONI NETTE 2.457.570 3.275.954
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 4:315 091 5.772.986
100. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: (1.602.267) 687.606
a) attività finanziarie (1.602.267) 687.606
110. Spese amministrative: (9.683.109) (9.396.261)
a) spese per il personale (3.636.772) (3.593.125)
b) altre spese amministrative (6.046.337) (5.803.136)
130. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (212.107) (183.584)
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 113.391 (23.236)
160. Altri proventi e oneri di gestione 402 425 187.114
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA (6.666.576) (2.955.375)
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE (6.666.576) (2.955.375)
190. Ilmposte sul reddito dell'operatività corrente 51.591 (1.558)
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE (6.614.985) (2.956.933)
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO (6.614.985) (2.956.933)

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

Voci 31 dicembre
2016
31 dicembre
2015
10 Utile (Perdita) d'esercizio (6.614.985) (2.956.933)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
20
Attività materiali
Attività immateriali
30
Piani a benefici definiti
40
(5.656) 29.701
50 Attività non correnti in via di dismissione
60 Quota delle riserve di valutazione per partecipazioni valutate a patrimonio netto
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
70 Coperture di investimenti esteri
Differenze di cambio
80
561
90 Copertura di flussi finanziari
100 Attività finanziarie disponibili per la vendita
110 Attività correnti in via di dismissione
120 Quota delle riserve da valutazione per partecipazioni valutate a patrimonio netto
130 Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (5.095) 29.701
140 Redditività complessiva (voce 10+130) (6.620.080) (2.927.232)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

ESERCIZIO 2015

Importi in unità di Euro

Allocazione
risultato
Variazioni dell'esercizio
al 31.12.14
Esistenze
esercizio
precedente
Operazioni sul patrimonio netto
Modifica saldi apertura Esistenze al 01.01.15 Riserve Dividendi e altre destinazioni riserve
P
ni
012
ria
Va
azioni
nuove
Emissione
proprie
azioni
Acquisto
0
divid
straordinaria
Distribuzione
Variazioni strumenti di capitale variazioni
Altre
Redditività complessiva al 31.12.1 al 31.12.15
Patrimonio netto
Capitale: 123.240.000 123,240,000 123.240.000
Sovrapprezzo emissioni 4.400.213 4.400.213 4.400.213
Riserve: (9.428.594) (9.428.594) 284.924 (9.143.670)
a) di utili (10.212.579) (10.212.579) 284.924 (9.927.655)
b) altre 783.985 783.985 783.985
Riserve da valutazione (69.191) (69.191) 29.701 (39.490)
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile (Perdita) di esercizio 284.924 284.924 (284.924) (2.956.933) (2.956.933)
Patrimonio netto 118.427.353 118.427.352 (2.927.232) 115.500.120

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

ESERCIZIO 2016


importi in unità di Euro apertura
Esistenze al 31.12.15
Modifica saldi
Allocazione
risultato
Variazioni dell'esercizio
esercizio
precedente
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 01.01.16 Riserve Dividendi e altre destinazioni riserve
di
Variazioni
nuove azioni
Emissione
azioni proprie
Acquisto
divider
straordinaria
Distribuzione
Variazioni strumenti di capitale variazioni
Altre
Redditività complessiva al 31.12.16 Patrimonio netto al 31.12.16
Capitale: 123.240.000 123.240.000 123,240,000
Sovrapprezzo emissioni 4.400.213 4.400.200 4.400.213
Riserve: (9.143.670) (9.143.670) (2.956.933) 561 (12.100.042)
a) di utili (9.927.655) (9.927.655) (2.956.933) 561 (12.884.027
b) altre 783.985 783.985 783.985
Riserve da valutazione (39.490) (39.490) (5.656) (45.146)
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile (Perdita) di esercizio (2.956.933) (2.956.933) 2.956.933 (6.614.985) (6.614.985)
Patrimonio netto 115.500.120 115.500.120 (6.620.080) 108.880.040

Company

IFIS Factoring S.r.l

RENDICONTO FINANZIARIO

METODO DIRETTO

Importi in unità di Euro

A. ATTIVITA' OPERATIVA 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
1. GESTIONE (4.904.007) (3.810.535)
- interessi attivi incassati 7 840 455 3.460.376
- interessi passivi pagati (997.196) (873.016)
- commissioni nette 2.457.570 3.275 954
- spese per il personale (3.636.772) (3.593.125)
- altri costi (6.018.714) (6.448.845)
- altri ricavi 451.143 356.325
- imposte e tasse (493) 11.795
2. LIQUIDITA' GENERATA/(ASSORBITA) DALLE ATTIVITA' FINANZIARIE 68.535.573 (63.758.738)
- crediti verso banche (57.292.212) (76.368)
· crediti verso enti finanziari 0 698.717
- crediti verso clientela 124.877.808 (66.286.621)
- altre attività 949 977 1.905.534
3. LIQUIDITA' GENERATA/(ASSORBITA) DALLE PASSIVITA' FINANZIARIE (63.600.938) 67.860.788
- debiti verso banche 133.150.973 4.635
- debiti verso enti finanziari (186.452.938) 59.897.259
- debiti verso clientela (3.799.302) 289.453
- altre passività (6.499.671) 7.669.441
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/(ASSORBITA) DALL'ATTIVITA' OPERATIVA 30.628 291.545
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
2. LIQUIDITA' ASSORBITA DA: (29.640) (294.794)
- acquisti di attività immateriali (29.640) (294.794)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/(ASSORBITA) DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (29.640) (294.794)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/(ASSORBITA) NEL PERIODO 987 (3.279)

RICONCILIAZIONE

Importo Importo
Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 1.255 4.534
Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo 987 (3.279)
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo 2.242 1.255

NOTA INTEGRATIVA

t

1. PREMESSA

La nota integrativa è suddivisa nelle seguenti parti:

Parte A - Politiche contabili

Parte B - Informazioni sullo Stato patrimoniale

Parte C - Informazioni sul Conto economico

Parte D - Altre informazioni

Ogni parte della nota è articolata in sezioni, ciascuna delle quali illustra un singolo aspetto della gestione aziendale. Le sezioni contengono informazioni di natura sia qualitativa sia quantitativa.

Le informazioni di natura quantitativa sono costituite, di regola, da voci e da tabelle.

Le voci e le tabelle che non presentano importi non vengono indicate.

Le tabelle sono state redatte rispettando gli schemi previsti dalle disposizioni vigenti, anche quando sono state avvalorate solo alcune delle voci in esse contenute.

Gli importi di seguito riportati sono espressi in unità di Euro, salvo quando diversamente indicato, al fine di assicurare maggiore significatività e chiarezza alle informazioni contenute.

Inoltre, la Società fornisce informazioni comparative per l'esercizio precedente per tutti gli importi esposti in bilancio.

PARTE A - POLITICHE CONTABILI

A.1 - PARTE GENERALE

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

ll Bilancio per l'esercizio 2016 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore a tale data emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi (IFRIC e SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.

Per l'interpretazione e l'applicazione dei principi contabili si è fatto anche riferimento, seppur non omologato dalla Commissione Europea, al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio" (Framework) e alle Implementation Guidance, Basis for Conclusions ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a completamento dei principi contabili emanati.

I principi contabili applicati per la redazione del presente bilancio sono quelli in vigore al 31 dicembre 2016 (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC).

Si sono inoltre considerate le comunicazioni degli Organi di Vigilanza che forniscono raccomandazioni sull'informativa da riportare nel bilancio su aspetti di maggior rilevanza o sul trattamento contabile di particolari operazioni.

A partire dal 30 novembre 2016, il bilancio d'esercizio è sottoposto a revisione legale da parte della società di revisione EY S.p.A.. Precedentemente, il controllo contabile era stato attribuito a KPMG Sp.A..

Sezione 2 – Principi generali di redazione

Il bilancio è costituito da:

gli Schemi del bilancio (composto dagli schemi di stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal rendiconto finanziario);

dalla Nota integrativa consolidata;

ed è inoltre corredato dalla Relazione sulla gestione.

Il bilancio è stato redatto con l'applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1, facendo riferimento anche al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio" (il cosiddetto "Framework" recepito dallo IASB) con particolare riguardo ai principi fondamentali di redazione del bilancio che riguardano la prevalenza della sostanza sulla forma, il concetto della rilevanza e significatività dell'informazione, il principio della competenza economica e nella prospettiva della continuazione dell'attività.

Per la compilazione del bilancio si è fatto riferimento agli schemi emanati dalla Banca d'Italia con il documento emesso in data 9 dicembre 2016, intitolato "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari", che recepisce e dà applicazione pratica ai principi contabili internazionali sopra richiamati.

La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in unità di euro, se non diversamente indicato.

Compensazioni tra attività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.

La classificazione utilizzata per le voci di bilancio è la medesima utilizzata per il precedente esercizio.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Non sono intervenuti fatti nel periodo tra la chiusura dell'esercizio e la data di redazione del bilancio dei quali non si sia tenuto conto ai fini della redazione dello stesso.

Si rinvia all'informativa esposta nella Relazione sulla gestione relativamente agli eventi avvenuti successivamente alla chiusura dell'esercizio e fino alla data di redazione del bilancio.

Sezione 4 - Altri aspetti

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del bilancio nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine.

In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel bilancio al 31 dicembre 2016, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi sostengono i valori di iscrizione al 31 dicembre 2016.

Con periodicità almeno annuale, in sede di redazione del bilancio le stime sono riviste.

Il rischio di incertezza nella stima, da un punto di vista della significatività delle voci in bilancio e dell'aspetto valutazionale richiesto al management, è sostanzialmente presente nella determinazione del valore di:

  • attivi deteriorati relativi ai crediti;
  • fondi per rischi e oneri;
  • trattamento di fine rapporto;
  • quantificazione della fiscalità differita;
  • altre attività immateriali.

Si rinvia a quanto più ampiamente descritto al paragrafo Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura e al paragrafo Informativa sul fair value.

La società di revisione EY S.p.A. effettuerà la revisione del bilancio al 31 dicembre 2016. Il suo incarico scadrà alla data di approvazione del bilancio di IFIS Factoring S.r.l. al 31 dicembre 2024.

Entrata in vigore di nuovi principi contabili

Il bilancio al 31 dicembre 2016 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore al 31 dicembre 2016. Si veda quanto riportato al paragrafo Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali.

La società ed il Gruppo di appartenenza hanno adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1 gennaio 2016 o successivamente. Si riporta nel seguito l'indicazione dei nuovi principi contabili e delle

modifiche apportate a principi contabili già esistenti omologati dall'UE, sottolineando che non hanno avuto impatti materiali sul bilancio della Società.

  • Modifiche allo IAS 19 Piani a contribuzione definita: contributi dei dipendenti.
  • -
  • IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate: definizione di ente di gestione come parte correlate.
  • Modifiche allo IAS 16 ed allo IAS 38: chiarimento sui metodi di ammortamento accettabili
  • Modifiche allo IAS 27: metodo del patrimonio netto nel bilancio separato
  • Miglioramenti annuali agli IFRS- Ciclo 2012- 2014, che hanno riguardato
  • Modifiche allo IAS 1 Iniziativa di informativa.

La società non ha adottato anticipatamente alcun altro principio, interpretazione o modifica pubblicato ma non omologato da parte dell'Unione Europea.

Con riferimento al nuovo principio IFRS 9, la Società, di concerto con il Gruppo di appartenenza, ha effettuato nel corso dell'esercizio 2016 un assessment in collaborazione con una primaria società di revisione al fine di definire la road map che condurrà alla conversione a tale nuovo principio contabile. Da tale assessment non sono emersi impatti significativi per la Società.

Termini di approvazione e pubblicazione del bilancio d'esercizio

L'art. 154-ter del D.Lgs. 59/98 (T.U.F.) prevede che entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio sia approvato il bilancio d'esercizio della Capogruppo e sia pubblicata la Relazione finanziaria annuale consolidata comprendente il progetto di bilancio d'esercizio, la relazione sulla gestione e l'attestazione prevista dall'articolo 154-bis, comma 5. La Società ha quindi autorizzato la pubblicazione del presente bilancio nei termini previsti da tale normativa.

Non si sono verificati ulteriori aspetti che richiedano l'informativa di cui allo IAS 8 paragrafi 28, 29, 30, 31, 39, 40 e 49.

A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

Per le principali voci di bilancio vengono definiti i criteri di classificazione, iscrizione/cancellazione, valutazione e rilevazione delle componenti di reddito.

Si analizzano pertanto in dettaglio le principali voci, specificando per ciascuna di esse le modalità di rappresentazione in bilancio secondo i nuovi principi contabili e proponendo, ove lasciata alla discrezionalità dell'impresa, l'adozione delle opzioni ritenute maggiormente coerenti con la realtà aziendale.

Crediti

Criteri di classificazione

I crediti includono gli impieghi con clientela e con banche che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili e che non sono quotati in un mercato attivo. La Società ha effettuato la valutazione dell'avvenuto trasferimento di tutti i rischi e benefici a prescindere dalla tipologia di cessione, pro-solvendo o pro-soluto:

per i crediti acquistati pro-solvendo e pro-soluto "formale", per i quali non è avvenuto il sostanziale trasferimento di rischi e benefici, l'iscrizione del credito nei confronti del cedente corrisponde al corrispettivo anticipato;

per i crediti acquistati a titolo definitivo, l'iscrizione presuppone una valutazione analitica delle clausole contrattuali di cessione del credito e quindi la verifica del sostanziale trasferimento di tutti i rischi e i benefici oppure del mantenimento del controllo delle attività da parte del cedente. Ove dall'analisi emerga la non sussistenza dei presupposti per l'iscrizione dei crediti, si procede all'iscrizione in bilancio dei corrispettivi anticipati al cedente, analogamente al pro-solvendo.

Criteri di iscrizione

La prima iscrizione di un credito avviene alla data di erogazione e/o acquisizione al suo fair value, o, nel caso di un titolo di debito, a quella di regolamento, sulla base del fair value dello strumento finanziario, pari all'ammontare erogato o al prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi di transazione. I costi di transazione sono costituiti da costi incrementali che sono direttamente attribuibili all'acquisizione o all'erogazione del credito e determinabili sin dall'origine dell'operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Per costi incrementali si intendono quei costi che non sarebbero stati sostenuti se la società non avesse acquisito o erogato il credito. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.

Nei casi in cui l'importo netto erogato non corrisponda al fair value dell'attività, a causa del minor tasso d'interesse applicato rispetto a quello di mercato o a quello normalmente praticato su finanziamenti con caratteristiche similari, la rilevazione iniziale è effettuata per un importo pari all'attualizzazione dei flussi di cassa futuri ad un tasso di mercato. La differenza rispetto all'importo erogato o al prezzo di sottoscrizione è imputata direttamente a conto economico.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell'ammortamento calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all'ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una metodologia finanziaria, consente di distribuire l'effetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito.

ll metodo del costo ammortizzato non viene di norma utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'attualizzazione. Detti crediti vengono valorizzati al costo d'acquisto. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca.

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, viene effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto secondo le attuali regole di Banca d'Italia, coerenti con la normativa IAS.

In nota integrativa le rettifiche di valore su esposizioni deteriorate sono classificate come analitiche nella citata voce di conto economico anche quando la metodologia di calcolo è di tipo forfetario.

Con riferimento alle esposizioni deteriorate del settore crediti di factoring si evidenziano di seguito i criteri di valutazione.

I crediti in sofferenza sono oggetto di un processo di valutazione analitica e l'ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo al momento del passaggio a sofferenza. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi sulla base di elementi storici e di altre caratteristiche significative, nonché del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie.

Ogni cambiamento successivo nell'importo o nelle scadenze dei flussi di cassa attesi, che produca una variazione negativa rispetto alle stime iniziali, determina la rilevazione a conto economico di una rettifica di valore su crediti.

Qualora la qualità del credito deteriorato risulti migliorata ed esista una ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale e degli interessi, concordemente ai termini contrattuali originari del credito, viene appostata a conto economico una ripresa di valore, nel limite massimo del costo ammortizzato che si sarebbe avuto in assenza di precedenti svalutazioni.

I crediti ad inadempienza probabile e le esposizioni scadute deteriorate, così come definite dalle disposizioni di Banca d'Italia, sono valutati analiticamente; l'ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo originario o, in caso di rapporti indicizzati, l'ultimo tasso contrattualmente applicato.

I crediti in bonis sono sottoposti alla valutazione collettiva di perdita di valore. Tale valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti.

Criteri di cancellazione

L'eliminazione integrale di un credito è effettuata quando lo stesso è considerato irrecuperabile. Le cancellazioni sono imputate direttamente alla voce rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti e sono rilevate in riduzione della quota capitale del credito. Recuperi di parte o di interi importi precedentemente svalutati sono iscritti in riduzione della medesima voce rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi sui crediti vengono iscritti nella voce 10. del Conto Economico "Interessi attivi e proventi assimilati". Le rettifiche di valore derivanti dall'applicazione dei procedimenti di impairment test e le riprese di valore che non possono superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza delle relative rettifiche sono iscritte nel conto economico nella voce 100. del Conto Economico "Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie".

Attività immateriali

Criteri di classificazione

Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili pur se prive di consistenza fisica, che soddisfano le caratteristiche di identificabilità, controllo della risorsa in oggetto ed esistenza di benefici economici futuri. Esse includono sostanzialmente il software.

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono inizialmente iscritte in bilancio al costo, rappresentato dal prezzo di acquisto e da qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo.

Criteri di valutazione

Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile limitata sono sistematicamente ammortizzate in base alla stima della loro vita utile.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede al raffronto tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate a conto economico.

Le attività immateriali aventi vita utile illimitata non sono ammortizzate. Per queste attività si procede con cadenza almeno annuale ad un raffronto fra il valore contabile ed il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva a conto economico una perdita pari alla differenza tra i due valori.

Nel caso di ripristino di valore delle attività immateriali precedentemente svalutate, ad esclusione dell'avviamento, l'accresciuto valore netto contabile non può eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici, le eventuali perdite durevoli di valore e le plusvalenze o minusvalenze derivanti dalla cessione sono registrate alla voce 130. del Conto economico "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali".

Fiscalità corrente e differita

Criteri di classificazione

Le imposte correnti e differite, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto.

Il debito per imposte correnti è esposto in bilancio al netto dei relativi acconti pagati per l'esercizio in corso.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, le prime classificate nella voce "Attività fiscali" e le seconde nella voce "Passività fiscali".

Criteri di iscrizione e di valutazione

Le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze temporanee, senza limiti temporali, tra il valore attribuito ad un'attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali, applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base della normativa tributaria teorica in vigore alla data di realizzo.

Le attività per imposte anticipate vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della società interessata o della Capogruppo, per effetto dell'esercizio dell'opzione relativa al "consolidato fiscale", di generare con continuità redditi imponibili positivi.

Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio, con le sole eccezioni dei maggiori valori dell'attivo in sospensione d'imposta rappresentati da partecipazioni strategiche per le quali non è prevista la cessione e delle riserve in sospensione d'imposta, in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di ritenere che non saranno effettuate d'iniziativa operazioni che ne comportino la tassazione.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le attività e le passività fiscali, sia correnti che differite, vengono registrate in contropartita della voce 190. del Conto economico "Imposte sul reddito dell'operatività corrente", ad eccezione di quelle imputabili a Patrimonio Netto in quanto derivanti da fatti o da operazioni i cui risultati hanno interessato direttamente il Patrimonio Netto.

Effetti del consolidato fiscale

Gli accordi di Consolidato fiscale in Italia vigenti a partire dal 2011 tra tutte le società controllate da Interbanca S.p.A. prevedono, tra l'altro, che le eventuali perdite fiscali apportate al consolidato fiscale dalle singole società aderenti allo stesso non vengano a queste ultime remunerate dalla consolidante.

Coerentemente, gli accordi prevedono che le imposte gravanti su eventuali utili imponibili fiscali prodotti dalle singole entità appartenenti al consolidato fiscale, vengano da queste corrisposte soltanto se, e nella misura in cui, queste siano effettivamente versate all'Erario da parte della consolidante, sulla base delle risultanze del consolidato fiscale.

Lo IAS 12 non regola le modalità di contabilizzazione degli effetti del consolidato fiscale nel bilancio individuale né della consolidante né delle società consolidate. Tenuto conto delle specifiche disposizioni previste dagli accordi di Consolidato fiscale adottati da Interbanca S.p.A. sopra richiamate, tra i modelli contabili ritenuti applicabili in tali circostanze sulla base delle prevalenti interpretazioni professionali di riferimento e considerata anche la normativa civilistica, si sono definite le seguenti modalità di rappresentazione contabile a livello di bilancio individuale degli effetti derivanti dal consolidato fiscale ai fini IRES:

  • ogni entità rileva nella voce "imposte" il carico fiscale di competenza dell'esercizio in termini di imposte correnti nel caso di utile imponibile ovvero di imposte anticipate nel caso di perdita fiscale, in applicazione dello IAS 12;
  • tali effetti sono corretti direttamente a conto economico nella stessa voce imposte (correnti o anticipate) nel medesimo esercizio nella misura in cui, di fatto, non determina alcun regolamento tra le entità appartenenti al perimetro di applicazione del consolidato fiscale per effetto degli accordi di quest'ultimo;
  • · nei dettagli della movimentazione delle imposte di competenza verrà data indicazione separata dell'effetto sulla fiscalità effettiva in capo alla singola entità riconducibile agli accordi di consolidato fiscale nazionale;
  • le perdite fiscali non utilizzate che di anno in anno dovessero essere trasferite in via definitiva senza remunerazione dalle controllate alla consolidante fiscale rientreranno nella stima di recuperabilità del bilancio di quest'ultima.

Trattamento di Fine Rapporto del Personale

Criteri di iscrizione

In applicazione dello IAS 19 "Benefici ai dipendenti", il Trattamento di fine rapporto del personale, applicato ai dipendenti delle società italiane del Gruppo, sino al 31 dicembre 2006 era considerato un "beneficio successivo al rapporto di lavoro" classificato come "piano a benefici definiti". Pertanto esso doveva essere iscritto in bilancio sulla base del valore attuariale determinato utilizzando il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito".

A seguito dell'entrata in vigore della Legge Finanziaria 2007, che ha anticipato all' 1 gennaio 2007 la riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252, le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dall'1 gennaio 2007 devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare ovvero essere mantenute in azienda ed essere trasferite da parte di quest'ultima ad un apposito fondo gestito dall'INPS.

L'entrata in vigore della suddetta riforma ha comportato una modifica del trattamento contabile del TFR sia con riferimento alle quote maturate sino al 31 dicembre 2006, sia con riferimento alle quote maturande dall'1 gennaio 2007.

In particolare:

  • le quote del trattamento di fine rapporto del personale maturande dall'1 gennaio 2007 configurano un "piano a contribuzione definita" sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l'INPS. L'importo delle quote deve, pertanto, essere determinato sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali;

  • il trattamento di fine rapporto del personale maturato al 31 dicembre 2006 continua ad essere considerato come "piano a benefici definiti" con la conseguente necessità di continuare ad effettuare una valutazione attuariale che tuttavia, rispetto alla metodologia di calcolo applicata sino al 31 dicembre 2006, non comporta più l'attribuzione proporzionale del beneficio al periodo di lavoro prestato. Ciò in quanto l'attività lavorativa da valutare si considera interamente maturata per effetto della modifica della natura contabile delle quote che maturano a partire dall'1 gennaio 2007.

Gli utili/perdite attuariali devono essere incluse nel computo delle passività nette verso i dipendenti in contropartita di una posta di patrimonio netto, da esporre nel prospetto della redditività complessiva dell'esercizio.

Criteri di classificazione

Nella voce vengono allocati gli accantonamenti rappresentativi di spese o di oneri derivanti da obblighi attuali (legali o impliciti) di competenza dell'esercizio.

Criteri di valutazione

Il trattamento di fine rapporto del personale è iscritto sulla base del suo valore attuariale calcolato con l'ausilio di studi attuariali utilizzando il metodo della Projezione unitaria del credito che consente di stimare il valore attuale delle obbligazioni da valutare sulla base di una serie di ipotesi demografiche e finanziarie.

Criteri di cancellazione

Il TFR viene cancellato all'estinzione del rapporto con i dipendenti per il debito maturato a tale data. La differenza con quanto contabilizzato viene imputata a Conto economico nelle spese per il personale.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

L'allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto di seguito riportato:

  • gli accantonamenti a fronte del TFR, dei premi di anzianità e del trattamento pensionistico integrativo, nonché i versamenti al fondo a contribuzione definita dalla Società, sono allocati nella voce 110.a del Conto Economico "Spese amministrative -Spese per il personale";
  • gli utili e le perdite attuariali, depurati dell'effetto fiscale rappresentato dalle imposte anticipate rilevate, contabilizzate nella voce 120. "Attività Fiscali", sono allocati direttamente in contropartita del Patrimonio Netto in apposita riserva ad hoc.

Debiti

Criteri di iscrizione

I debiti verso banche e i debiti verso clientela sono inizialmente iscritti al loro fair value, che corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.

Criteri di classificazione

I debiti verso banche e i debiti verso clientela ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela.

Criteri di valutazione

Dopo l'iniziale rilevazione al fair value, tali strumenti sono successivamente valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato a conto economico.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi vengono iscritti nella voce 20. del Conto economico "Interessi passivi e oneri assimilati".

Operazioni in valuta

Criteri di iscrizione

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

Criteri di classificazione

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le attività e passività monetarie di bilancio in valuta estera sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura.

Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il tasso di cambio storico, mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine periodo. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono, salvo quelle relative ad attività finanziarie disponibili per la vendita in quanto rilevate in contrapposizione di patrimonio netto.

Criteri di valutazione

Dopo l'iscrizione iniziale la valutazione delle poste in valuta avviene al cambio in vigore alla data di valutazione.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento o dalla conversione di elementi monetari a tassi di cambio diversi da quelli di conversione iniziale o di valutazione precedente sono rilevate nel Conto economico del periodo in cui sorgono alla voce 160. "Altri proventi e oneri di gestione".

Riconoscimento dei costi e dei ricavi

Criteri di iscrizione

I proventi relativi a commissioni di gestione e di garanzia sui crediti acquistati nell'ambito dell'attività di factoring sono rilevati fra le commissioni in funzione della loro durata. Sono escluse le componenti considerate nel costo ammortizzato al fine della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate fra gli interessi.

l costi vengono contabilizzati per competenza.

Costo ammortizzato

ll costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).

Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.

Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.

l costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.

A.3 INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA' FINANZIARIE

Nel corso del periodo non sono stati effettuati trasferimenti di attività finanziarie tra i diversi portafogli.

A.4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informazioni di natura qualitativa

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione nel mercato principale (o più vantaggioso) alla data di valutazione, alle correnti condizioni di mercato (ossia

un prezzo di chiusura), indipendentemente dal fatto che quel prezzo sia osservabile direttamente o che venga stimato utilizzando un'altra tecnica di valutazione.

Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate per le valutazioni delle attività/passività sottostanti; in particolare la gerarchia si compone di tre livelli.

  • Livello 1: il fair value dello strumento è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi.
  • Livello 2: il fair value dello strumento è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, come ad esempio:
    • o prezzi quotati per attività o passività similari;
    • o prezzi quotati per attività o passività identiche o similari su mercati non attivi;
    • o parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, tassi di default e fattori di illiquidità;
    • o parametri non osservabili ma supportati e confermati da dati di mercato.
  • Livello 3: il fair value dello strumento è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input non osservabili su mercati attivi.

Ogni attività o passività finanziaria della Banca viene ricondotta alternativamente ad uno dei precedenti livelli, le cui valutazioni possono essere ricorrenti (cfr. IFRS 13, paragrafo 93, lettera a).

La scelta delle tecniche di valutazione non è opzionale, sono applicate in ordine gerarchico: la gerarchia del fair value attribuisce infatti la massima priorità ai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche (dati di Livello 1) e la priorità minima agli input non osservabili (dati di Livello 3).

Le tecniche di valutazione utilizzate per valutare il fair value sono applicate in maniera uniforme e con continuità nel tempo.

Tecniche di valutazione e input utilizzati

ln assenza di una quotazione su un mercato attivo, la misurazione del fair value di uno strumento finanziario avviene utilizzando tecniche che massimizzano l'utilizzo di input osservabili sul mercato.

L'utilizzo di una tecnica di valutazione ha l'obiettivo di stimare il prezzo a cui avrebbe luogo una regolare operazione di vendita di una attività o di trasferimento di una passività tra operatori di mercato alla data di valutazione, alle condizioni di mercato correnti. In questo caso la valutazione del fair value può essere di Livello 3 in funzione del grado di osservabilità dei parametri in input considerati nel modello di pricing.

n assenza di prezzi rilevabili su mercati attività o passività finanziaria da valutare, il fair value degli strumenti finanziari è determinato attraverso il cosiddetto "comparable approach" (Livello 2) che presuppone l'utilizzo di modelli valutativi alimentati di mercato.

In questo caso la valutazione non è basata su quotazioni dello stesso strumento finanziario oggetto di valutazione (identical asset), ma su prezzi, credit spread o altri fattori desunti dalle quotazioni ufficiali di strumenti sostanzialmente simili di fattori di rischio e

caratteristiche di durata/rendimento, utilizzando una data metodologia di calcolo (modello di pricing).

Nei casi in cui non sia disponibile la quotazione su un mercato attivo di uno strumento similare o le caratteristiche stesse dello strumento da valutare non consentano l'applicazione di modelli alimentati da input osservabili su mercati attivi, è necessario ricorrere a modelli valutativi che presuppongono l'utilizzo di parametri non direttamente osservabili sul mercato e che quindi comportano stime ed assunzioni da parte del valutatore (non observable input - Livello 3). In questi casi la valutazione dello strumento finanziario viene condotta utilizzando una data metodologia di calcolo che si basa su specifiche ipotesi riguardanti:

  • lo sviluppo dei cash-flow futuri, eventualmente condizionati a eventi futuri cui possono essere attribuite probabilità desunte dall'esperienza storica o sulla base di ipotesi di comportamento;
  • il livello di determinati parametri di input non quotati su mercati attivi, per la cui stima sono comunque privilegiate le informazioni acquisite da prezzi e spread osservati sul mercato. Nel caso non siano disponibili, si ricorre a dati storici del fattore di rischio specifico sottostante o a ricerche specializzate in materia (ad es. report di agenzie di rating o primari attori del mercato).

Nei casi descritti è valutata l'opportunità di ricorrere a dei valuation adjustment che tengono conto dei risk premiums che gli operatori considerano quando prezzano gli strumenti. I valuation adjustments, se non considerati esplicitamente nel modello di valutazione, possono includere:

  • model adjustments: aggiustamenti che tengano conto di eventuali debolezze dei modelli valutativi evidenziate durante le fasi di calibrazione;
  • liquidity adjustments: aggiustamenti per tener conto del bid-ask spread nel caso in cui il modello stimi un mid price;
  • credit risk adjustments: aggiustamenti connessi al rischio di controparte o al proprio rischio emittente;
  • other risk adjustments: aggiustamenti connessi ad un risk premium 'prezzato' sul mercato (ad esempio relativo alla complessità di valutazione dello strumento).
  • In generale per la valutazione del fair value di Livello 3 di attività e passività si fa riferimento a:
    • o tassi di mercato, calcolati come da market practice utilizzando o i tassi monetari per scadenze inferiori all'anno e tassi swap per scadenze superiori, ovvero i tassi rilevati sul mercato per transazioni equivalenti;
    • o credit spread di Banca IFIS il quale, non avendo essa delle emissioni obbligazionarie a cui fare riferimento, è stato calcolato prendendo a riferimento delle emissioni obbligazionarie di controparti ritenute equivalenti;
    • o bilanci consuntivi e dati di business plan.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

I processi di valutazione seguiti sono quelli previsti dalla Capogruppo che prevede la determinazione del fair value attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi di cassa futuri, ad un tasso che incorpori la stima dei principali rischi e delle incertezze associati allo strumento finanziario oggetto di valutazione (discount rate adjustment approach).

In particolare il valore di bilancio viene assunto quale ragionevole approssimazione del fair value nei seguenti casi:

  • · poste finanziarie (attive e passive) aventi durata originaria uguale o inferiore a 18 mesi;
  • poste finanziarie (attive e passive) aventi durata residua uguale o inferiore a 12 mesi;
  • raccolta e gli impieghi riconducibili all'operatività a breve termine e a vista, dove per vista si assume una scadenza immediata delle obbligazioni contrattuali coincidente con la data di bilancio, e pertanto il loro fair value è approssimato dal valore di carico;
  • · raccolta e impieghi riconducibili all'operatività infragruppo;
  • attività deteriorate.

A.4.3 Gerarchia del fair value

Con riferimento alle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente, la Società effettua passaggi di livello sulla base delle seguenti linee guida.

Per i titoli di debito, il passaggio da livello 3 a livello 2 avviene nel caso in cui i parametri rilevanti utilizzati come input della tecnica di valutazione siano, alla data di riferimento, osservabili sul mercato. Il passaggio dal livello 3 al livello 1 si realizza, invece, quando, alla data di riferimento, è stata verificata con successo la presenza di un mercato attivo. Il passaggio da livello 2 a livello 3 si verifica quando, alla data di riferimento, alcuni dei parametri significativi nella determinazione del fair value non risultano direttamente osservabili sul mercato.A.4.4 Altre informazioni

Non essendo presenti attività e passività finanziarie valutate al fair value riconducibili a quelle descritte al par. 28 dell'IFRS 7, ovvero attività/passività che evidenzino differenze tra fair value al momento della rilevazione iniziale (prezzo della transazione) e l'importo determinato a tale data utilizzando tecniche di valutazione del fair value di livello 2 o 3, non si fornisce informativa di natura quantitativa.

A.4.4 Altre informazioni

Non essendo presenti attività e passività finanziarie valutate al fair value riconducibili a quelle descritte al par. 28 dell'IFRS 7, ovvero attività/passività che evidenzino differenze tra fair value al momento della rilevazione iniziale (prezzo della transazione) e l'importo determinato a tale data utilizzando tecniche di valutazione del fair value di livello 2 o 3, non si fornisce informativa di natura quantitativa.

A.5 INFORMATIVA SU C.D. "DAY ONE PROFIT/LOSS"

Il "day one profit/loss", regolato dall'IFRS 7 e dallo IAS 39 AG. 76, deriva dalla differenza all'atto della prima rilevazione tra il prezzo di transazione dello strumento finanziario e il fair value. Tale differenza è riscontrabile, in linea di massima, per quegli strumenti finanziari che non hanno un mercato attivo, e viene imputata a conto economico in funzione della vita utile dello strumento finanziario stesso.

La Società non ha posto in essere transazioni che hanno comportato l'iscrizione di Day one profit/loss.

PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10

Composizione della voce 10 "Cassa e disponibilità liquide"

Totale Totale
31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
1. Cassa 2.242 1.255
l- cassa contante
- valori bollati 2.242 1.255
2. Depositi liberi presso Banche Centrali
Totale 2.242 1.255

La voce rappresenta il controvalore dei valori bollati utilizzati dalla Società per l'operatività ordinaria.

Sezione 6 - Crediti - Voce 60

6.1 "Crediti verso banche"

Totale Totale
31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Fair value Fair value
Composizione Valore di bilancio L1 L2 13 Valore di bilancio L1 L2 13
1. Depositi e conti correnti 57.591.342 57.591.342 299.130 299.130
2. Finanziamenti:
Pronti contro termine
2.1
2.2
Leasing finanziario
2.3 Factoring
- pro-solvendo
- pro-soluto
2.4 altri finanziamenti
3. Titoli di debito
4. Altre attività
Totale valore di bilancio
Totale fair value 57.591.342 o o 57.591.342 299.130 o o 299.130

L'incremento di Euro 57.292.212 della voce in oggetto è riconducibile al venir meno del cashpooling esistente nel 2015 con il precedente azionista.

Dettaglio per divisa: 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Importo in valuta Pari a Euro Importo in valuta Pari a Euro
- Euro 56.159.938 56.159.938 10.048 10.048
- Dollari USA 1.387.542 1.316.329
- Sterline inglesi 834 974 128.988 175.745
- Franchi svizzeri 122.323 113.905 122.158 112.744
- Corone svedesi 1.872 196 5.453 593
Totale generale 57.591.342 299.130

6.2 "Crediti verso enti finanziari"

Al 31 dicembre 2016 non sono in essere crediti con tali controparti.

6.3 "Crediti verso clientela"

Totale Totale
31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Composizione Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Deteriorati Deteriorati
Bonis Acquistati Altri L1 L2 13 Bonis Acquistati Altri L1 L2 13
1. Finanziamenti: 170.859.643 0 15.908.186 186.767.829 288.241.950 O 25.149.626 313.391.575
1.1 Leasing finanziario
di cui: senza opzione finale d'acquisto
1.2 Factoring 170.853.434 0 15.908.186 186.761.620 245.523.329 0 25.149.626 270.672.954
- pro-solvendo 65.634.027 9.662.097 75.296.124 88.375.531 9.457.487 97.828.013
- pro-soluto 105.219.407 6.246.089 111.465.496 157.147.798 15.697.144 172.844.941
1.3 Credito al consumo
1.4 Carte di credito
1.5 Prestiti su pegno
1.6 Finanziamenti concessi in relazione ai servizi di
pagamento prestati
1.7 Altri finanziamenti 6.208 0 0 6.208 42.718.621 0 0 42.718.621
di cui da escussione di garanzie e impegni
2. Titoli di debito
2.1 titoli strutturati
2.2 altri titoli di debito
3. Altre attività 5.286.976 0 0 5.286.976 5.143.313 0 O 5.143.313
Totale 176.146.619 0 15.908.186 192.054.805 293.385.263 0 25.149.626 318.534.889
Dettaglio per divisa: 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Importo in valuta Pari a Euro Importo in valuta Pari a Euro
- Euro 180.615.902 180.615.902 310.080.247 310.080.247
Dollari USA 12.057.739 11.438.895 9.203.894 8.454.023
- Sterline Inglesi 0 0 0 0
Franchi Svizzeri 8 670 618
- Corone Svedesi 0 0 4
Totale generale 192.054.805 318.534.889

Nella voce "Factoring pro soluto" è indicato l'importo dei corrispettivi delle operazioni di factoring, mentre nella voce "Factoring pro solvendo" è presente l'importo degli anticipi erogati ai cedenti a fronte di operazioni di factoring in cui i rischi e benefici non sono stati totalmente trasferiti alla Società al netto dei rimborsi e delle rettifiche di valore dovute al deterioramento pari ad Euro 7.068.848 (Euro 5.529.733 al 31 dicembre 2015).

La voce "Altri finanziamenti" accoglieva nel 2015, principalmente crediti di factoring a seguito di ricessione da parte di altri intermediari finanziari; il saldo a fine 2016 si riferisce a crediti su operatività "maturity" per competenze non liquidate.

La voce "Altre attività" è costituita principalmente da effetti in portafoglio.

6.4 "Crediti": attività garantite

Totale Totale
31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Crediti
Crediti
Crediti verso Crediti Crediti Crediti verso
verso verso enti
finanziari
clientela verso
banche
verso enti
finanziari
clientela
banche
VE VG VE VG VE VG VE VG VE VG VE VG
1. Attività in bonis garantite da: 68.695.477 68.695.477 98.895.516 98.895.516
Beni in leasing finanziario
Crediti per factoring
Ipoteche
65.634.027 65.634.027 88.375.531 88.375.531
Pegni
Garanzie personali
Derivati su crediti
3.061.450 3.061.450 10.519.985 10.519.985
2. Attività deteriorate garantite da:
Beni in leasing finanziario
4 4 0 0
Crediti per factoring
Ipoteche
Pegni
4 4 0 0
Garanzie personali
Derivati su crediti
Totale 68.695.481 68.695.481 98.895.516 98.895.516

VE= valore di bilancio delle esposizioni

VG= fair value delle garanzie

Nel caso di garanzie che presentano un valore che eccede l'importo dell'attività garantita, nella colonna "Valore Garanzie" è stato indicato il valore dell'attività garantita.

Nella voce "crediti per factoring", alla colonna VE è indicato l'importo lordo degli anticipi corrisposti ai clienti per i crediti pro solvendo.

Nella colonna VG è invece riportato il totale del montecrediti sottostante agli anticipi corrisposti ai cedenti nelle operazioni di factoring pro-solvendo.

Sezione 11 - Attività immateriali - Voce 110

11.1 Composizione della voce 110 "Attività immateriali"

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Voci/Valutazione Attività valutate al Attività valutate al Attività valutate al Attività valutate al
costo fair value costo fair value
1. Avviamento 0 0 0 0
2. Altre attività immateriali: 470.193 0 652.660 0
2.1 di proprietà 470.193 652.660
generate internamente
-
- altre 470.193 652.660
2.2 acquisite in leasing finanziario
Totale 2 470.193 O 652.660 0
3. Attività riferibili al leasing finanziario
3.1 beni inoptati
3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione
3.3 altri beni
Totale 3 0 0 0 0
4. Attività concesse in leasing operativo
Totale (1+2+3+4) 470.193 O 652.660 0
Totale 470.193 652.660

Le altre attività immateriali sono relative al software gestionale ed ai relativi costi di avviamento e di implementazione. Le attività immateriali sono ammortizzate a quote costanti per un periodo stimato di durata utile pari a cinque anni dall'entrata in funzione.

11.2 Attività immateriali: variazione annue

Totale
A. Esistenze iniziali 652.660
B. Aumenti: 29.640
B.1 Acquisti 29.640
B.2 Riprese di valore
B.3 Variazioni positive di fair value
- a patrimonio netto
- a conto economico
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni: (212.107)
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti (212.107)
C.3 Rettifiche di valore
-a patrimonio netto
-a conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value
-a patrimonio netto
-a conto economico
C.5 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 470.193

11.3 Attività immateriali: altre informazioni

Gli acquisti si riferiscono esclusivamente all'implementazione di nuovi moduli applicativi del software gestionale aziendale.

Sezione 12 - Attività fiscali e passività fiscali

12.1 Composizione della voce 120 "Attività fiscali: correnti e anticipate"

Le attività fiscali correnti, pari a 456 mila Euro, si riferiscono principalmente a crediti IRAP ed IRES relativi a precedenti esercizi. Tali crediti saranno recuperati nel corso degli esercizi futuri in misura pari al limite massimo annuo consentito dalla normativa in vigore (attualmente pari a 700 mila euro), tramite compensazione con eventuali debenze tributarie e previdenziali.

Con riferimento alle attività fiscali anticipate si segnala che, per effetto delle disposizioni normative in tema d'imposte anticipate e tenendo in considerazione gli accordi contrattuali derivanti dall'adesione della Banca al Consolidato Fiscale Nazionale, si è proceduto alla rilevazione delle Attività per imposte anticipate, sia IRES che IRAP, relative alle sole perdite e svalutazioni su crediti la cui parziale deducibilità è rinviata agli esercizi successivi.

Si segnala che la Società ha esercitato l'opzione prevista dall'articolo 11 del DL 59/2016 per continuare ad applicare le norme vigenti in materia di conversione delle imposte anticipate qualificate in crediti d'imposta. Pertanto, in data 31 luglio 2016 la Società ha provveduto al pagamento del canone annuo per 20 mila Euro.

Si ricorda che l'art.13 del 2015 ha modificato l'art. 106 del TUIR disponendo, a partire dal 2016, per gli enti creditizi e finanziari, la piena deducibilità sull'anno delle svalutazioni e delle perdite su crediti

Attività per imposte anticipate iscritte: composizione
Voci 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
l Rettifiche di valore su crediti 6.143.795 6.466.637
Perdite fiscali - convertibili DL 201/2011 161.421
IRiserve da valutazione 22.306 12.470
Totale attività per imposte anticipate 6.327.522 6.479.107

Nel dettaglio, il saldo delle imposte anticipate, pari a 6,3 milioni di Euro, è diminuito di circa 0,2 milioni di Euro, rispetto al saldo dell'anno precedente, principalmente dalla conversione in crediti di imposta delle attività per imposte anticipate ai sensi della Legge n. 214/2011, connesse alle rettifiche di valori su crediti.

Non sono state invece oggetto d'iscrizione le imposte anticipate relative alle perdite fiscali pregresse relative agli esercizi 2009, 2010, nonché altre differenze temporanee deducibili di importo minore, per complessivi 6,8 milioni di Euro poiché permane incertezza sulle modalità e i tempi di generazione di imponibili futuri sufficienti per il loro recupero.

Attività per imposte anticipate non iscritte
Voci 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Perdite fiscali pregresse (*) 6.586.813 6.586.813
l Perdita fiscale conferita al consolidato fiscale 733.033
Oneri per il personale 135.695 132.422
Accantonamenti a Fondi rischi ed oneri 75.583 99.787
Altre 40.779 40.779
Totale attività per imposte anticipate non iscritte 6.838.871 7.592.834

(*) relative agli esercizi fiscali 2009 e 2010

Nello specifico la Società:

  • con l'approvazione del Bilancio 2015 ha convertito in crediti d'imposta le attività per imposte anticipate relative a rettifiche di valore su crediti, iscritte al 31 dicembre 2015, per 0,2 milioni di euro, in relazione alla presenza della perdita civilistica 2015;
  • · non ha rilevato attività per imposte anticipate sulle perdite pregresse e su quelle stimate per l'esercizio 2016 e altre differenze temporanee, di importo minore, per un totale di 6,8 milioni di euro, in quanto, coerentemente con lo IAS 12, le condizioni generali di mercato generano ancora rilevanti incertezze sui tempi e sull'entità degli utili imponibili futuri che il Gruppo fiscale sarà in grado di generare.
  • con l'approvazione del Bilancio 2016 e la contestuale rilevazione della perdita civilistica, sarà possibile procedere alla conversione in crediti di imposta della attività per imposte anticipate di cui sopra per circa 0,4 milioni di Euro.
  • con la trasmissione della dichiarazione IRAP ha convertito in crediti di imposta le attività per imposte anticipate di cui sopra per circa 0,2 milioni di euro in relazione al valore della produzione negativo ai fini IRAP per l'anno 2016;

Infine, per effetto del consolidato fiscale e degli specifici accordi di consolidamento, la Società ha conferito al Gruppo una perdita fiscale 2016 di circa 6,6 milioni di euro.

12.2 Composizione della voce 70 "Passività fiscali: correnti e differite"

Non sussistono passività fiscali correnti alla data del 31 dicembre 2016.

La voce relativa alle passività fiscali differite, pari a circa 57 mila Euro, è data principalmente dalle imposte calcolate sulle differenze tra valore fiscale e valore di libro di taluni beni materiali.

12.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

Totale Totale
31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
1. Esistenze iniziali 6.466.637 6.926.483
2. Aumenti 0 0
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 0 0
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni (161.421) (459.846)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri 0 0
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute a mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliguote fiscali
3.3 Altre diminuzioni (161.421) (459.846)
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui
alla Legge n. 214/2011 (161.421) (459.846)
b) altre
4. Importo finale 6.305.216 6.466.637

12.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico)

Totale Totale
31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
1. Importo iniziale 6.466.637 6.926.483
2. Aumenti 0
3. Diminuzioni (161.421) (459.846)
3.1 Rigiri 0 0
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta (161.421) (459.846)
a) derivante da perdite di esercizio 0 0
b) derivante da perdite fiscali (161.421) (459.846)
3.3 Altre diminuzioni 0 O
4. Importo finale 6.305.216 6.466.637

La variazione di cui alla voce 3.2 b) si riferisce alla conversione di perdite fiscali in crediti d'imposta.

12.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

Totale Totale
31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
1. Esistenze iniziali 109.254 95.901
2. Aumenti 0 26.285
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 0 26.285
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre 26.285
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni (52.085) (12.932)
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (52.085) 0
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre (52.085)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali (12.932)
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 57.170 109.254

12.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

Totale Totale
31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
1. Esistenze iniziali 12.470 26.245
2. Aumenti 9.836 0
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 9.836 0
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre 9.836 0
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni 0 (13.775)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 0 (11.956)
a) rigiri (11.956)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzione di aliquote fiscali (1.819)
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 22.306 12.470

La variazione di cui alla voce 2.1 c) si riferisce agli effetti fiscali sugli utili e perdite attuariali connessi all'applicazione dello IAS19.

Sezione 14 - Altre attività - Voce 140

14.1 Composizione della voce 140 "Altre attività"

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
a - Crediti diversi 14.160 24.351
b - Depositi cauzionali 1.040 1.040
c - Debitori diversi 9.178 17.441
d - Altri crediti 383.012 337.982
Totale 407.390 380.814

La voce "Crediti diversi" è costituita da crediti detenuti a vario titolo nei confronti dell'Erario e degli enti preposti alla sicurezza sociale.

La voce "Debitori diversi" è costituita principalmente da anticipi a fornitori per servizi erogati e non ancora fatturati dal fornitore esterno.

La voce "Altri crediti" è costituita principalmente da ratei e risconti attivi e da richieste di rimborso presentate negli esercizi 2009 e 2013 per la deducibilità dalla base imponibile IRES dell'IRAP su personale dipendente e assimilato.

PASSIVO

Sezione 1 - Debiti - Voce 10

1.1 Debiti

Voci Totale
31 dicembre 2016
Totale
31 dicembre 2015
verso banche verso enti
finanziari
verso clientela verso banche verso enti
finanziari
verso clientela
1. Finanziamenti 133.156.242 0 1.853.980 5.269 186.467.208 5.653.282
1.1 Pronti contro termine
1.2 altri finanziamenti
2. Altri debiti
133.156.242 0 1.853.980 5.269 186.467.208 5.653.282
Totale 133.156.242 0 1.853.980 5.269 186.467.208 5.653.282
Fair value - livello 1
Fair value - livello 2
Fair value - livello 3 133.156.242 0 1.853.980 5.269 186.467.208 5.653.282
Totale Fair value 133.156.242 0 1.853.980 5.269 186.467.208 5.653.282

Di seguito si riporta il dettaglio della voce "Debiti verso banche":

Dettaglio ner divisa:

Dettaglio per divisa: 31 dicembre 2016
Importo in valuta Pari ad Euro
- Euro 120.253.740 120.253.740
- Dollari USA 13.600.527 12.902.502
- Sterline Inglesi 0 O
Totale generale 133.156.242

I finanziamenti in valuta sono mantenuti con la finalità di copertura del rischio di cambio connesso ai crediti acquistati nell'ambito dell'attività di factoring.

Il fair value dei debiti verso banche risulta di fatto allineato al relativo valore di bilancio per effetto delle scadenze di breve termine (entro l'anno).

Non sono presenti al 31 dicembre 2016 "Debiti verso Enti finanziari", che nel precedente esercizio era intrattenuti con società facenti parte del precedente gruppo di appartenenza (GE).

Di seguito si riporta il dettaglio della voce "Debiti verso Clientela":

Dettaglio per divisa: 31 dicembre 2016
Importo in valuta Pari ad Euro
- Euro 1.850.135 1.850.135
- Dollari USA 4.053 3.845
Totale generale 1.853.980

Tale voce è costituita da saldi da liquidare relativamente alle operazioni di factoring pro-soluto per Euro 849.592 e da saldi creditori per Euro 1.004.388.

Sezione 7 - Passività fiscali -Voce 70

Per quanto riguarda l'IRES e l'IRAP, per l'esercizio 2016 è stata stimata una perdita fiscale per la quale non sono state rilevate le relative imposte anticipate.

Per quanto riguarda le attività e le passività fiscali differite, si rimanda a quanto descritto nella sezione 12 dell'Attivo dello Stato patrimoniale.

Sezione 9 - Altre passività - Voce 90

9.1 Composizione della voce 90 "Altre passività"

Totale
31 dicembre 2016
Totale
31 dicembre 2015
a - debiti verso erario per iva da liquidare e ritenute operate 80.976 99.096
b - debiti per altre imposte 0 0
c - debiti verso dipendenti* 608.738 694.202
d - debiti verso fornitori 25.727 107.458
e - fatture da ricevere e altre partite passive da liquidare 864.494 942 931
f - altri debiti 70.678 123.432
g - ratei e risconti passivi non riconducibili a voce propria 333.817 499.409
h - altri debiti per factoring 0 0
i - incassi da imputare 10.835.414 16.799.387
Totale 12.819.844 19.265.915

*I dati relativi al 2015 sono stati riesposti secondo le modalità, sotto descritte a

La voce "Altri debiti" include principalmente i debiti riconducibili al consolidato IVA con Interbanca S.p.A..

La voce debiti verso dipendenti include la componente relativa agli accantonamenti per bonus e relativi oneri a favore del personale dipendente. Tale saldo al 31 dicembre 2015 è stato oggetto di riclassifica, per un importo pari a 474 mila Euro, ai soli fini della presente esposizione. Tale voce include inoltre "retention bonus" per circa 207 mila Euro.

La voce "Incassi da imputare" si riferisce ad incassi di fatture acquistate nell'ambito dell'attività di factoring da riconoscere ai cedenti o relativamente a operazioni a titolo definitivo. Gli incassi applicati alla fine di gennaio 2017 risultano essere pari a Euro 9.739.014.

Sezione 10 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 100

10.1 "Trattamento di fine rapporto del personale": variazioni annue

Totale
31 dicembre 2016
Totale
31 dicembre 2015
A. Esistenze iniziali 274.521 326.360
B. Aumenti:
B.1 Accantonamenti dell'esercizio
B.2 Altre variazioni in aumento
187.424
158.919
28.505
161.449
161.284
165
C. Diminuzioni:
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni in diminuzione
169.961
66.298
103.662
213.288
26.774
186.514
D. Esistenze finali 291.984 274.521

10.2 Altre informazioni

Si riporta il riepilogo delle basi tecniche economico-finanziarie utilizzate nel calcolo attuariale del TFR.

  • Il tasso di sconto utilizzato nella valutazione al 31 dicembre 2016, pari al 1,25% annuo, è stato selezionato sulla curva dei rendimenti di mercato di titoli obbligazionari Corporate con rating AA sulla base di una durata media finanziaria coerente con gli impegni oggetto di valutazione
  • Tasso di inflazione: 1,75%
  • Tasso di turnover: 1,5% per età compresa tra i 21 e i 60 anni
  • Rimborsi anticipati: 1,5% per età compresa tra i 21 e i 60 anni
  • Pensionamento: 100% di probabilità di uscita al raggiungimento dei requisiti minimi AGO, tenuto conto delle modifiche introdotte dal D.L. n. 201/2011 convertito nella Legge n. 214/2011 in vigore dal 1° gennaio 2012

Sezione 11 - Fondi per rischi e oneri - Voce 110

11.1 Composizione della voce 110 "Fondi per rischi e oneri"

Totale
31 dicembre 2016
Totale
31 dicembre 2015
Fondi per rischi e oneri* 250.008 362.864 I

l 2015 sono stati riesposti secondo le modalità descritte nella nota integrativa p

La voce comprende principalmente gli accantonamenti a fronte delle perdite attese legate ad un'unica causa legale passiva, riguardante azioni di revocatoria e richieste di risarcimento danni per 250 mila Euro.

11.2 Variazioni nell'esercizio della voce 110 "Fondi per rischi e oneri"

Rischi e oneri Oneri del Totale
diversi personale 31/12/2016
A. Esistenze iniziali 362.864 O 362.864
B Aumenti 103.098 103.098
B.1 Accantonamenti dell'esercizio 103.098 103.098
B.2 Effetto temporale accantonamento anni precedenti
B.3 Altre variazioni in aumento 387 387
C. Diminuzioni: (216.340) (216.340)
C.1 Utilizzi dell'esercizio (216.340) (216.340)
C.2 Effetto temporale accantonamento anni precedenti
C.3 Altre variazioni in diminuzione
D. Esistenze finali 250.008 O 250.008

In merito ai "rischi e oneri diversi", la voce "accantonamenti dell'esercizio" è riconducibile ad accantonamenti riguardanti ritenute d'acconto su interessi passivi di competenza 2016 pagati verso società irlandesi del precedente gruppo di appartenenza per 103 mila Euro.

La voce "Utilizzi dell'esercizio" è legata al pagamento della ritenuta d'accanto su interessi passivi relativi all'esercizio 2015 e al rilascio della quota di competenza del 2016 in quanto non più dovuta.

Sezione 12 - Patrimonio - Voci 120,130,140 e 150

12.1 Composizione della voce 120 "Capitale"

Tipologie lmporto
1. Capitale
1.1 Azioni ordinarie 123.240.000
1.2 Altre azioni
Totale 123.240.000

Il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, è composto da nr. 2 quote del valore nominale pari a, rispettivamente, Euro 73.944.000 e Euro 49.296.000.

12.4 Composizione della voce 150 "Sovrapprezzi di emissione"

Tale riserva, pari a 4.400.213 Euro, è stata costituita nel 1997 in occasione dell'aumento di capitale sociale a fronte del pagamento superiore al valore nominale delle azioni emesse.

12.5 Altre informazioni

Altre riserve
Riserva legale Utili (Perdite)
portati a nuovo
Straordinaria FTA Da
Valutazione
Totale
A. Esistenze iniziali 7.030.048 (19.914.075) 783.985 (39.490) (12.139.532
B. Aumenti:
B.1 Attribuzioni di utili
B.2 Altre variazioni
O 0 (5.656)
(5.656)
C. Diminuzioni:
C.1 Utilizzi
(6.614.985) O
- copertura perdite
- distribuzione
- trasferimento a capitale
C.2 Altre variazioni
(6.614.985)
D. Rimanenze finali 7.030.048 (26.529.061) 783.985 (45.146) (18.760.173)

Invariate rispetto all'esercizio 2015 sia la riserva legale pari a 7.030.048 Euro e la riserva straordinaria, pari a 783.985 Euro, formatasi nel 1997 come avanzo di fusione.

La voce riserva da valutazione è riconducibile all'applicazione dello IAS 19 relativamente alla valutazione degli utili/perdite attuariali legate al TFR.

Analisi della composizione del patrimonio netto con riferimento alla disponibilità e distribuibilità (art. 2427, n. 7 bis c.c.)

Natura/descrizione Importo Quota
disponibile
per aumento
di capitale
Quota
disponibile per
copertura
perdite
Quota
disponibile per
distribuzione ai
soci
Quota
disponibile per
altre ragioni
Quota non
disponibile
1. Capitale Sociale 123.240.000
2. Sovrapprezzi di emissione 4.400.213 4.400.213 4.400.213 (*)
3. Riserve 7.814.034 783.985 7.814.033 783.985 0 0
Riserva straordinaria 783.985 783.985 783.985 783.985
Riserva statutaria 7.030.048 7.030.048
Riserva legale
Fondo per Rischi Bancari Generali
Riserva tassata (Legge 19/12/73, n.823)
Riserva speciale (Art.15 10° L 7/8/82, n. 516)
Riserva First Time Adoption
Versamento a fondo perduto
Riserva da conferimento partecipazioni
4. (Azioni Proprie) 0 0 0 0 0 O
5. Riserve da valutazione (45.146) 0 0 0 0 (45.146)
Riserva AFS
Riserva Valutazione Attività Materiali
Riserva Cash Flow
Riserve Leggi speciali di rivalutazione
Riserva TFR IAS 19 (45.146) (45.146)
6. Strumenti di capitale 0 0 0 0 0
7. Utile (Perdita) esercizio precedente riportato a (19.914.075)
8. Utile (Perdita) d'esercizio (6.614.985) 0 O 0 0 O
Totale 108.880.040 5.184.198 12.214.246 783.985 0 (45.146)

(*) Non distribuibile in quanto la riserva legale non ha raggiunto 1/5 del capitale sociale.

PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Sezione 1 - Interessi - Voce 10 e 20

1.1 Composizione della voce 10 "Interessi attivi e proventi assimilati"

Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre
operazioni
31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
1. Att. finanziarie detenute per la negoziazione
2. Att. finanziarie valutate al fair value
3. Att. finanziarie disponibili per la vendita
4. Att. finanziarie detenute sino alla scadenza
5. Crediti 2.840.447 2.840.447 3.460.376
5.1 Crediti verso banche 120 120 50
5.2 Crediti verso enti finanziari
5.3 Crediti verso clientela 2.840.327 2.840.327 3.460.326
6. Altre attività
7. Derivati di copertura
Totale 2.840.447 2.840.447 3.460.376

La voce è costituita principalmente dagli interessi percepiti a fronte delle anticipazioni di corrispettivi erogate e alle dilazioni di pagamento concesse ai debitori ceduti. Il decremento è ascrivibile alla riduzione dell'esposizione media dei confronti della clientela rilevata nel corso del 2016 per effetto del progetto "Indigo".

1.3 Composizione della voce 20 "Interessi passivi e oneri assimilati"

Voci/Forme tecniche Finanziamenti Titoli Altro 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso enti finanziari
3. Debiti verso clientela
4. Titoli in circolazione
5. Passività finanziarie di negoziazione
6. Passività finanziarie al fair value
7. Altre passività
(208.414)
(774.512)
(208.414)
(774.512)
C
(963.344)
8. Derivati di copertura
Totale (982.926) 0 0 (982.926) (963.344)

Rappresenta il costo per la raccolta dei fondi, tutti a breve termine, necessari all'attività finanziaria della Società.

L'incremento rispetto all'esercizio precedente è dovuto principalmente all'aumento del costo della provvista conseguente alla variazione della struttura delle linee di finanziamento in essere.

Sezione 2 - Commissioni - Voci 30 e 40

2.1 Composizione della voce 30 "Commissioni attive"

Totale Totale
Dettaglio 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
1. operazioni di leasing finanziario
2. operazioni di factoring 3.151.959 3.843.671
3. credito al consumo
4. attività di merchant banking
5. garanzie rilasciate
6. servizi di:
- gestione fondi per conto terzi
- intermediazione in cambi
- distribuzione prodotti
- Altri
7. servizi di incasso e pagamento
8. servicing in operazioni di cartolarizzazione
9. altre commissioni 260.881 426.052
Totale 3.412.840 4.269.723

Le commissioni attive per operazioni di factoring si riferiscono principalmente alle commissioni di gestione e alle commissioni di garanzia relative alle operazioni di factoring pro soluto che non rientrano nel costo ammortizzato. Tale voce risente sia della contrazione dei volumi (-8% rispetto all'esercizio precedente) che di una forte competizione sul pricing.

2.2 Composizione della voce 40 "Commissioni passive"

Totale Totale
Dettaglio Settori 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
1) garanzie ricevute
2) distribuzione di servizi da terzi (102.184) (87.918)
3) servizi di incasso e pagamento (35.514) (45.099)
4) altre commissioni:
- commissioni per riassicurazione crediti (802.178) (849.250)
- commissioni per mancato utilizzo linea di credito (15.394) (11.502)
Totale (955.270) (993.769)

La voce, sostanzialmente in linea con lo scorso esercizio, comprende principalmente le commissioni per riassicurazione crediti (pari a 802 mila Euro) e le commissioni a società terze che si occupano del collocamento dei prodotti di factoring (pari a 102 mila Euro).

Sezione 8 - Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100

8.1 "Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti"

Voci/Rettifiche Rettifiche di valore Riprese di valore Totale 31
dicembre 2016
Totale 31
dicembre 2015
specifiche di portafoglio Specifiche di portafoglio
1. Crediti verso banche
- per leasing
- per factoring
- altri crediti
2. Crediti verso enti finanziari
- per leasing
- per factoring
- altri crediti
3. Crediti verso clientela (1.663.386) 62.680 (1.600.706) 687.606
- per leasing
- per factoring (1.663.386) 62.680 (1.600.706) 688.793
- per credito al consumo
- altri crediti (1.187)
Altri crediti
- per leasing
- per factoring
- per credito al consumo
- prestiti su pegno
- altri crediti
Totale (1.663.386) 0 62.680 0 (1.600.706) 687.606

La voce "Rettifiche di crediti verso la clientela per factoring" è rappresentata da svalutazioni analitiche di attività in sofferenza, inadempienza probabile e scadute per un totale di 1,7 milioni di Euro principalmente riferite ad un accantonamento su una posizione verso cedente passato in sofferenza nel corso dell'esercizio 2016.

Nella voce "Riprese di valore specifiche" figurano gli incassi di crediti deteriorati precedentemente svalutati per 63 mila Euro.

Sezione 9 - Spese amministrative - Voce 110

9.1 Composizione della voce 110.a "Spese per il personale"

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
1. Personale dipendente 3.050.381 3.474.627
a) salari e stipendi 2.114.038 2.488.545
b) oneri sociali 575.465 636.275
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali 25.745 37.828
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 124,847 151.714
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
h) altre spese 210.286 160.265
2. Altro personale in attività
3. Amministratori e Sindaci 88.029 94.867
4. Personale collocato a riposo
5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende (189.306) (190.456)
6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società 687.668 214.087
Totale 3.636.772 3.593.125

La voce è rimasta sostanzialmente invariata rispetto allo scorso esercizio; tale risultato è stato determinato da un lato della diminuzione del numero di personale, e dall'altro dai maggiori addebiti di costi per personale distaccato da altre aziende e per componenti straordinarie relative a "piani di retention" assegnati ad alcuni dipendenti della Società, individuati come risorse fondamentali per l'esito positivo della complessa e straordinaria operazione di cessione riguardante.

9.2 Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria

2016 2015
Personale dipendente: 38 42
a) Dirigenti 0
b) Quadri direttivi 22 24
c) Restante personale 16 15
Altro personale 2
Totale 39 44

9.3 Composizione della voce 110.b "Altre spese amministrative"

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE
a. Spese commerciali e operative 259 992 246.741
b. Oneri tributari 1.151.181 1.053.991
c. Fitti e canoni passivi 357.533 383.862
d. Spese servizi professionali 3.321.455 3.800.292
e. Spese servizi non professionali 57.319 98.821
f. Spese acquisto beni e oneri diversi 51.732 1.475
g. Spese e servizi elaborazioni dati 847.125 217.954
Totale altre spese amministrative 6.046.337 5.803.136

Nella voce "Spese per servizi professionali" sono inclusi anche i costi dell'esercizio relativi alle Management Fee corrisposte alle società GE Capital EMEA Services Limited per 600 mila Euro, Royalties per l'uso del brand GE per 359 mila Euro e 1.936 mila Euro a Interbanca S.p.A. per l'attività di regia svolta. Tale decremento è stato parzialmente assorbito da conguagli nei costi IT.

La variazione della voce "Oneri tributari" è riconducibile all'incremento dell'imposta sul valore aggiunto non detraibile legata alle spese amministrative di cui sopra per circa 53 mila Euro e alle DTA per circa 41 mila Euro.

Sezione 11 - Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130

11.1 Composizione della voce 130 "Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali"

Voci/Rettifiche e riprese di valore Ammortamento Rettifiche di valore per
deterioramento
Riprese di valore Risultato netto
(a) (b) (c) (a+b-c)
1. Avviamento
2. Altre Attività immateriali (212.107) (212.107)
2.1 di proprietà (212.107) (212.107
2.2 acquisite in leasing finanziario
3. Attività riferibili al leasing finanziario
4. Attività concesse in leasing operativo
Totale (212.107) 0 0 (212.107

La voce comprende l'ammortamento delle immobilizzazioni immateriali legate al software del sistema gestionale, come da specifica risultante nelle informazioni dello Stato patrimoniale.

Sezione 13 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 150

13.1 Composizione della voce 150 "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri"

Voci Totale Totale
31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Fondi per rischi e oneri 113.391 (23.236)

Il rilascio netto per 113 mila Euro è riconducibile, alla chiusura delle linee di credito concesse dalle società GE Capital Eireann Funding IV e GE Financial Ireland, avvenuto con la chiusura del progetto "Indigo" in data 30 novembre 2016.

Sezione 14 - Altri proventi e oneri di gestione - Voce 160

14.1 Composizione della voce 160 "Altri proventi di gestione"

Tipologia servizi/settori 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
a. Rimborsi spese infragruppo 0 8.496
b. Recupero spese operative 174.172 220.661
c. Rivalutazioni cambi 25.907 0
ld. Altri ricavi 251.062 127.218
Totale 451.141 356.375

La voce "Altri ricavi" accoglie principalmente proventi dal recupero di posizioni deteriorate completamente cancellate negli anni precedenti.

14.2 Composizione della voce 160 "Altri oneri di gestione"

Tipologia servizi/settori 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
a. Rivalutazioni cambi
lb. Altri costi
(9.844)
(38.872)
(842)
(168.369)
Totale (48.716) (169.211)

La voce "Altri costi" accoglie principalmente oneri legati a passività derivanti da cause passive e transazioni extragiudiziali che sono state rilevate e liquidate nel corso dell'esercizio.

Sezione 17 - Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 190

17.1 Composizione della voce 190 " Imposte sul reddito dell'operatività corrente"

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
1. Imposte correnti 0
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi 0 11.795
3. Riduzione delle imposte correnti dell' esercizio
[3.bis Riduzione delle imposte correnti dell' esercizio per crediti d'imposta di cui alla voce
n.214/2011 Variazione delle imposte anticipate 161.421 459,846
4. Variazione delle imposte anticipate (161.421) (459.846)
5. Variazione delle imposte differite 51.591 (13.353)
Imposte di competenza dell' esercizio 51.591 (1.558)

La variazione di cui alla voce 3.bis si riferisce alla conversione di perdite fiscali in crediti d'imposta.

ll risultato ante imposte presenta un saldo negativo di circa 6,6 milioni di euro, in peggioramento rispetto alla perdita ante imposte di 2,9 milioni di euro dell'esercizio precedente.

La mancata iscrizione delle imposte anticipate dell'esercizio nonché di quelle maturate in esercizi precedenti, ha comportato un peggioramento del risultato netto di conto economico per circa 1,8 milioni di euro.

17.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

La riconciliazione non viene fornita in quanto tale informativa a livello di bilancio individuale non aggiungerebbe elementi utili alla miglior comprensione del carico fiscale, avendo la Società rilevato una perdita fiscale; l'impatto sulla voce imposte è sostanzialmente rappresentato dagli effetti dei combinati normativi già in precedenza richiamati e riguardanti l'iscrizione delle imposte anticipate.

Sezione 19 - Conto economico: altre informazioni

19.1 Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioni attive

Controparte Interessi attivi Commissioni attive Totale Totale
Banche Enti finanz. Clientela Banche Enti finanz. Clientela 31/12/2016 31/12/2015
1. Leasing finanziario
beni immobili
beni mobili
beni strumentali
beni immateriali
2. Factoring
- su crediti correnti
- su crediti futuri
2.840.447
917.160
3.412.840
229.458
6.253.287
1.146.618
7.730.049
4.204.140
- su crediti acquistati a titolo definitivo
- su crediti acquistati al di sotto del valore originario
per altri finanziamenti
3. Credito al consumo
prestiti personali
prestiti finalizzati
cessione del quinto
4. Garanzie e impegni
di natura commerciale
- di natura finanziaria
1.923.287 3.183.382 5.106.669 3.525.909
Totale o 0 2.840.447 O o 3.412.840 6.253.287 7.730.049

Viene riportata la composizione delle componenti positive di reddito relative al margine di intermediazione esclusivamente riferite ad operatività di factoring.

PARTE D - ALTRE INFORMAZIONI

Sezione 1 - Riferimenti specifici sull'operatività svolta

B. FACTORING E CESSIONI DI CREDITI

B.1 - Valore lordo e valore di bilancio

B.1.1 - Operazioni di Factoring

Totale 31 decembre 2016 Totale 31 dicembre 2015
Voce / Valore Valore lordo Rettifiche di
valore
Valore netto Valore lordo Rettifiche di
valore
Valore netto
1. Attività non deteriorate 170.907.434 (54.000) 170.853.434 245.577.329 (54.000) 245.523.329
- Esposizioni verso cedenti
(pro-solvendo):
- cessioni di crediti futuri
- Altre
65.688.027 (54.000) 65.634.027 88.429.531 (54.000) 88.375.531
- Esposizioni verso debitori
ceduti (pro-soluto):
105.219.407 0 105.219.407 157.147.798 0 157.147.798
2. Attività deteriorate 22.332.626 (6.424.440) 15.908.186 30.034.951 (4.885.325) 25.149.626
2.1 Sofferenze 3.709.297 (3.709.293) 2.136.053 (2.136.053) 0
- Esposizioni verso cedenti
(pro-solvendo):
- cessioni di crediti futuri
- altre
3.709.297 (3.709.293) 4 2.136.053 (2.136.053) 0
- Esposizioni verso debitori
ceduti (pro-soluto):
- acquisti al di sotto del valore nominale
- altre
0 0 0 0 0 0
2.2 Inapienza probabile 23.276 (10.200) 13.076 44.325 (44.325) 0
- Esposizioni verso cedenti
(pro-solvendo):
- cessioni di crediti futuri
- altre
0 0 0 22.054 (22.054) 0
- Esposizioni verso debitori
ceduti (pro-soluto):
- acquisti al di sotto del valore nominale
- altre
23.276 (10.200) 13.076 22.271 (22.271) 0
2.3 Esposizioni scadute 18.600.053 (2.704.947) 15.895.106 27.854.573 (2.704.947) 25.149.626
- Esposizioni verso cedenti
(pro-solvendo):
- cessioni di crediti futuri
9.662.093 0 9.662.093 9.452.482 0 9.452.482
- altre
- Esposizioni verso debitori
ceduti (pro-soluto):
- acquisti al di sotto del valore nominale
- altre
8.937.960 (2.704.947) 6.233.013 18.402.091 (2.704.947) 15.697.144
TOTALE 193.240.060 (6.478.440) 186.761.620 275.612.279 (4.939.325) 270.672.954

B.2 - Ripartizione per vita residua

B.2.1 - Operazioni di factoring pro-solvendo: anticipi e "montecrediti"

Anticipi Montecrediti
Fasce temporali Totale 31/12/2016 Totale 31/12/2015 Totale 31/12/2016 Totale 31/12/2015
a vista 10.976.409 10.165.371 23.562.890 20.198.083
fino a 3 mesi 50.611.999 56.158.632 108.648.009 111.584.390
oltre 3 mesi fino a 6 mesi 12.179.746 22.376.767 26.146.076 44.461.515
oltre 6 mesi a 1 anno 1.527.970 9.127.243 3.280.070 18.135.374
oltre 1 anno
durata indeterminata
Totale generale 75.296.124 97.828.013 161.637.045 194.379.363

B.2.2 - Operazioni di factoring pro-soluto: esposizioni

Esposizioni
Fasce temporali Totale 31/12/2016 Totale 31/12/2015
- a vista 16.249.055 17.960.428
- fino a 3 mesi 74.924.064 99.222.454
- oltre 3 mesi fino a 6 mesi 18.030.429 39.535.822
- oltre 6 mesi a 1 anno 2.261.948 16.126.237
- oltre 1 anno 0 O
- durata indeterminata 0 O
Totale generale 111.465.496 172.844.941

B.3- Dinamica delle rettifiche di valore

B.3.1- Operazioni di factoring

Variazioni in aumento Variazioni in diminuzione
Voci Rettifiche di
valore iniziali
Rettifiche di
valore
Trasferimenti
da altro status
altre
variazioni
positive
riprese di
valore
Trasferimenti
ad altro status
Cancellazioni altre variazioni
negative
Rettifiche di
valore finali
Specifiche su attività deteriorate (4.885.325) (1.663.386) 0 0 61.119 28 63.094 0 (6.424.440)
esposizioni verso cedenti (2.156.398) (1.657.208) 0 61.120 58 43.136 0 (3.709.293)
- sofferenze (2.136.053) (1.657.208) 0 0 47.033 0 36.935 (3.709.293)
- inadempienze probabili
- oggetto di concessione
- esp.scadute
(20.345) 0 14.087 58 6.201
esposizioni verso debitori ceduti (2.728.927) (6.178) 0 (0) 0 19.958 0 (2.715.147)
- sofferenze 0 0
- inadempienze probabili
- oggetto di concessione
(23.980) (6.178) 0 19.958 (10.200)
- esp.scadute (2.704.947) (2.704.947
Di portafoglio su altre attività (54.000) 0 0 0 0 0 (54.000)
esposizioni verso cedenti
esposizioni verso debitori ceduti (54.000) 0 0 (54.000)
Totale (4.939.325) (1.663.386) o o 61.119 58 63.094 O (6.478.440

Le rettifiche di valore per 1.663 mila Euro e le riprese di valore per 61 mila Euro sono riconducibili alle rettifiche analitiche e di portafoglio come evidenziato dalla tabella 8.1 "Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti".

Le altre variazioni positive e le altre variazioni negative sono riferite a riclassifiche operate per ogni singola voce in funzione di una revisione dello status delle attività deteriorate in riferimento alla chiusura dell'esercizio precedente.

B.4 - Altre informazioni

B.4.1 - Turnover dei crediti oggetto di operazioni di factoring

voci Totale Totale
31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
1. Operazioni pro soluto 819.477.706 782.013.760
- di cui: al disotto del valore nominale
2. Operazioni pro solvendo 717.544.110 889.176.365
Totale 1.537.021.816 1.671.190.125

B.4.2 - Servizi di incasso

voci Totale Totale
31 dicembre 2015
31 dicembre 2016
l Crediti di cui è stato curato l'incasso
Inell'esercizio 9.601.223 14.052.909
Ammontare dei crediti in essere alla data di
Ichiusura dell'esercizio 1.428.365 1.917.848

B.4.3- Valore nominale dei contratti di acquisizione di crediti futuri

voci Totale Totale
31 dicembre 2015
31 dicembre 2016
Flusso dei contratti di acquisto di crediti futuri
nell'esercizio
Ammontare dei contratti in essere alla data di
chiusura dell'esercizio 1 -

D. GARANZIE RILASCIATE E IMPEGNI

D.1 - Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni

Operazioni 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
1. Garanzie rilasciate di natura finanziaria a prima richiesta
a) Banche
b) Enti finanziari
c) Clientela
2. Altre garanzie rilasciate di natura finanziaria
a) Banche
b) Enti finanziari
c) Clientela
3. Garanzie rilasciate di natura commerciale
a) Banche
b) Enti finanziari
c) Clientela
4. Impegni irrevocabili a erogare fondi 83.398.179 95.141.757
a) Banche
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
b) Enti finanziari
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
a) Clientela 83.398.179 95.141.757
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto 83.398.179 95.141.757
5. Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
6. Attività costituite in garanzie di obbligazioni di terzi
7. Altri impegni irrevocabili
a) A rilasciare garanzie
b) Altre
Totale 83.398.179 95.141.757

Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

3.1 RISCHIO DI CREDITO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Aspetti generali

Durante il 2016 sono stati mantenuti severi parametri di valutazione nelle attività di assunzione di nuovo rischio attraverso iniziative volte al conseguimento di elevati standard di qualità nel nuovo portafoglio, alla luce delle critiche condizioni di mercato, anche in termini di intensificazione della concorrenza.

A partire dal 30 novembre 2016, a seguito dell'acquisizione della società da parte del Gruppo Banca IFIS, è stato avviato un significativo processo di ridefinizione della strategia creditizia complessiva, in termini di risk appetite, modello organizzativo, metodologie e processi applicati a processo del credito. Tale fase è attualmente in corso di completamento in termini di implementazione operativa e procedurale.

Il quadro d'insieme ed unitario delle politiche commerciali è predisposto dai Vertici aziendali con l'indicazione degli obiettivi da perseguire per prodotto, segmento di clientela e composizione del profilo geografico/settoriale del portafoglio.

La funzione Underwriting, preposta agli affidamenti, assicura la coerenza delle nuove proposte di affidamento con le Policies di Gruppo.

La funzione Client Management, preposta alla gestione dei rapporti con la clientela, assicura il mantenimento della coerenza con le policies di Gruppo durante tutta la durata del rapporto.

La funzione Risk Operating Management (ROM), accentrata presso la Capogruppo, si occupa dei controlli di secondo livello relativamente al presidio del rischio di portafoglio a cui la Società è esposta in caso di insolvenza di controparti contrattuali.

L'ingresso in nuovi settori di attività o l'introduzione di nuovi prodotti rappresentano azioni strategiche decise sia a livello di capogruppo sia a seguito di opportunità/input/esigenze che derivano dal contatto diretto con il mercato.

Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 - Aspetti organizzativi

In linea generale, il processo creditizio nel suo insieme, risponde ad un criterio organizzativo comune articolato principalmente su fasi operative, ruoli, responsabilità e controlli di vario livello.

A partire dal 30 novembre 2016, a seguito dell'acquisizione della Società da parte del Gruppo Banca IFIS si è provveduto alla ridefinizione organizzativa del processo del credito attraverso la costituzione di "Business Units" declinate per tipologia di attività. Tale nuovo modello organizzativo prevede ulteriori fase evolutive concernenti altre funzioni aziendali, sulla base ed in ottemperanza alle linee guida ed alle metodologie definite dalla Capogruppo.

Il rischio di credito risulta connesso all'attività di factoring, svolta sia nella forma "acquisto a titolo definitivo" sia nella forma del pro-solvendo e del pro-soluto "formale". Al fine di contenere tale rischio, la Società si è dotata di procedure interne volte a garantire un'adeguata valutazione iniziale della qualità della controparte (cedente e/o debitore ceduto).

Inoltre la Società è dotata di procedure volte a consentire un adeguato monitoraggio dell'andamento del rapporto, svolto da un'apposita funzione tramite un set di reportistica ritenuta adeguata al fine di fornire l'informativa necessaria all'assunzione delle delibere.

La Società definisce le procedure di gestione del credito sia sulla base della propria conoscenza ed esperienza del mercato italiano sia attraverso un confronto con le best practices condivise a livello di capogruppo.

Il processo che presiede all'erogazione dei crediti e al successivo monitoraggio del rischio di credito, di seguito descritto, coinvolge gli organi aziendali secondo i vari livelli decisionali, ad iniziare dai vari responsabili funzionali sino all'Amministratore Delegato ed al Consiglio di Amministrazione.

L'attività di gestione dei rapporti con la clientela prevede varie fasi che, al fine della gestione dei rischi, possono essere distinte in cinque grandi macrocategorie:

  • Istruttoria (valutazione del pricing, approvazione dei fidi, formalizzazione contrattuale)
  • Gestione (verifica del credito ceduto, attività di sollecito ed incasso, erogazione del corrispettivo al cliente cedente)
  • -Monitoraggio
  • Rinnovi (ossia l'insieme delle attività relative alla gestione dei rinnovi degli affidamenti ai clienti precedentemente acquisiti)
  • Precontenzioso e contenzioso (ossia l'insieme delle attività poste in essere dalla Società per individuare, monitorare e gestire le posizioni anomale, a incaglio o a sofferenza, nonché per rientrare dei fondi erogati al cedente)

La Società gestisce e monitora i rischi attraverso un Sistema di Controllo Interno strutturato su tre livelli. Il disegno e l'implementazione dei controlli di primo livello è demandata ai responsabili funzionali. I controlli di secondo livello sui rischi sono gestiti da funzioni indipendenti dalle strutture operative, quali ROM e la funzione di Compliance per quanto concerne la conformità alla normativa regolamentare ed alle policy interne.

ll controllo di terzo livello è affidato ad una funzione di Internal Audit avente una linea di riporto diretta con il Consiglio di Amministrazione.

a) Valutazione del merito dei richiedenti l'affidamento

ll merito creditizio dei richiedenti l'affidamento è valutato sia sulla base dei principali indicatori risultanti dall'analisi del bilancio dei cedenti (clienti), che sulla solvibilità dei debitori ceduti e della tipologia di fornitura e ciclo di fatturazione sottostante.

L'analisi dei debitori e dei cedenti viene effettuata sulla documentazione richiesta dalle procedure interne e dall'Ufficio preposto alla valutazione del merito creditizio; la delibera è corredata dalla relazione dell'Underwriter, contenente le indicazioni sulle motivazioni per l'approvazione o il declino della richiesta di affidamento, l'ammontare dell'affidamento proposto e le condizioni operative.

b) Concessione del credito

Sulla base delle valutazioni effettuate dall'Ufficio Underwriting, il fido cedente viene deliberato in base ai poteri disciplinati dal Regolamento Poteri in vigore

c) Controllo sull'andamento dei crediti fattorizzati

Dal momento che l'attività di factoring della Società è basata sul sottostante rapporto commerciale tra cedenti e debitori ceduti, il pagamento del corrispettivo, in via anticipata, definitiva o a maturazione, è subordinato alla verifica dell'esistenza del rapporto di fornitura e dei crediti ceduti.

L'erogazione, pertanto, avviene solo al completamento di tutte le verifiche richieste dalle procedure interne e/o specificate in fase di delibera di affidamento dei cedenti.

Le verifiche sopra descritte sono affidate alle funzioni aziendali deputate alla gestione dei crediti ceduti, le quali provvedono al monitoraggio degli stessi, attraverso le costanti verifiche ed eventuali contatti con i debitori ceduti.

d) Gestione dei crediti anomali

Le posizioni anomale vengono analizzate al fine di provvede ad assumere le iniziative e gli interventi necessari per ricondurre i crediti alla normalità, oppure per consentire il loro recupero in presenza di situazioni dalle quali risulti evidente l'impossibilità del proseguimento del rapporto di factoring.

Gli interventi posti in essere riguardano:

  • -
  • il contatto della controparte cedente pro-solvendo, nel caso di riscontrata contestazione o incapacità ad adempiere del debitore ceduto, per definire il recupero dell'ammontare erogato;
  • la proposta di passaggio a inadempienza probabile o sofferenza, nel caso di temporanea o definitiva impossibilità della controparte a rimborsare l'esposizione anomala;
  • il ricorso, alle azioni di recupero per via legale e/o giudiziale, attraverso l'incarico conferito al competente ufficio legale.

e) Misurazione e controllo dei rischi creditizi

Le perdite attuali e potenziali vengono distinte in:

  • perdite specifiche risultanti dalla valutazione dei crediti anomali per i quali si è ritenuto necessario il passaggio a sofferenza;
  • perdite di portafoglio risultanti dalla valutazione dei crediti in bonis, sulla base dei tassi di insolvenza osservati sulle controparti cedenti, differenziate per settore di appartenenza.
  • 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Il monitoraggio delle posizioni di rischio di credito alle quali la Società è esposta a causa dell'eventualità dell'insolvenza della controparte contrattuale è effettuato dalle funzioni Client Management, ROM per la parte dei controlli di secondo livello e Late Collection, per quanto riguarda i crediti anomali.

La rischiosità insita nei crediti anomali trova copertura attraverso l'eventuale stanziamento di appositi fondi di svalutazione; la rischiosità relativa ai crediti in bonis viene misurata impiegando come parametro di rischio la probabilità di insolvenza osservata sulle controparti cedenti e sui crediti ceduti.

Costituiscono inoltre indicazione utilizzata come "early warning" le segnalazioni acquisite a livello di sistema bancario (Centrale dei Rischi) ed in automatico dagli "info provider" esterni relativi ad eventi che indicano una potenziale diminuzione del merito di credito.

Al tempo stesso, viene monitorata la posizione di rischio con riferimento alla consistenza patrimoniale della Società ed ai parametri di vigilanza prudenziale indicati dalla Banca d'Italia.

La normativa vigente alla chiusura dell'esercizio, prevede che per le società appartenenti ad un Gruppo bancario sia considerato "grande rischio" un'esposizione pari o superiore al 10% del patrimonio di vigilanza; che l'esposizione di rischio verso singola controparte non operante in deroga alla disciplina per la concentrazione dei rischi risulti minore del 25% del patrimonio di vigilanza della Società e del patrimonio di vigilanza del Gruppo bancario.

2.3 - Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Il rischio di credito è mitigato tramite l'applicazione di una policy che stabilisce i poteri di delega locale, la tipologia di operazioni consentite, che la funzione Underwriting deve applicare.

La funzione ROM è responsabile del monitoraggio del rischio di credito del portafoglio. Vengono definiti inoltre dei parametri di rischio dell'intero portafoglio e dei valori soglia, che qualora violati, comportano delle azioni correttive.

Si evidenzia inoltre che la Società provvede ad assicurare il rischio verso i debitori ceduti derivanti da acquisti di crediti secondo pro-soluto, tramite apposita polizza assicurativa; restano esclusi da tale copertura i crediti verso enti pubblici (ASL e Ministeri).

2.4 - Attività finanziarie deteriorate

Con riferimento alle attività finanziarie deteriorate, la prassi gestionale prevede l'utilizzo di una serie di classificazioni interne (bonis-watchlist, inadempienza probabile e sofferenza) delle posizioni, in funzione della qualità dei debitori e del rischio associato alle singole operazioni, così come previsto dalla normativa emessa dall'Organo di Vigilanza.

L'attribuzione di una posizione ad una di tali classificazioni di anomalia viene effettuata sulla base di una matrice di rischi: alcuni di tali passaggi sono automatici, altri invece vengono effettuati sulla base di valutazioni soggettive effettuate nell'ambito dell'attività di monitoraggio andamentale delle posizioni stesse.

Gli strumenti a disposizione consentono di rilevare lo stato di anomalia del rapporto, potenzialmente produttivo del passaggio ad uno degli stati amministrativi di anomalia previsti.

Il venir meno dell'anomalia sul rapporto produce il passaggio verso stati interni meno gravi effettuato sempre con una valutazione soggettiva ed analitica e, in ultima ipotesi, il ritorno "in bonis" della posizione. Analoghe analisi di monitoraggio vengono effettuate per le posizioni che presentano crediti scaduti oltre una determinata soglia temporale.

Il passaggio a livelli di anomalia più elevati, quali inadempienza probabile e sofferenza, determina l'espletamento delle seguenti attività:

  • revoca degli affidamenti;
  • sollecito al ceduto ed al cedente per il pagamento delle esposizioni residue;
  • affidamento ai legali interni e/o esterni per l'avvio di eventuali contenziosi volti al recupero dei crediti;
  • monitoraggio dello sviluppo e/o dell'esito dei contenziosi.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia

Portafogli/Qualità Sofferenze Inadempienze Esposizioni Esposizioni Altre TOTALE
probabili scadute scadute non esposizioni
deteriorate deteriorate non
deteriorate
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
2. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
3. Crediti verso banche 57.591.342 57.591.342
4. Crediti verso clientela 4 13.076 15.895.106 2.271.339 173.875.280 192.054.805
5. Attività finanziarie valutate al fair value
6. Attività finanziarie in corso di dismissione
Totale 31 dicembre 2016 13.076 15.895.106 2.271.339 231.466.622 249.646.147
Totale 31 dicembre 2015 0 O 25.149.626 3.389.044 290.295.349 318.834.019

Esposizioni creditizie

2.1 - Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi, netti e fasce di scaduto

Tipologie esposizioni / valori Esposizione lorda Rettifiche di Rettifiche di Esposizione
valore valore di netta
specifiche portafoglio
mesi anno anno
3 3 mes
6 mes
a oltre 6 mesi
T
T Attività non
deteriorate
a a e
Fino Da oltre
fino
fino Oltre
0
A. ESPOSIZIONI PER CASSA:
a) Sofferenze 3.709.297 (3.709.293) 4
di cui: oggetto di concessione
b) Inadempienza probabili 23.276 (10.200) 13.076
di cui: oggetto di concessione
c) Esposizioni scadute deteriorate
19.190.461 (3.295.355) 15.895.106
di cui: oggetto di concessione
d) Esposizioni scadute non
deteriorate 2.271.339 2.271.339
di cui: oggetto di concessione
d) Altre esposizioni non
deteriorate
173.929.280 (54.000) 173.875.280
di cui: oggetto di concessione
Totale A 0 0 0 22.923.034 176.200.619 (7.014.848) (54.000) 192.054.805
B. ESPOSIZIONI FUORI
BILANCIO:
a) Deteriorate 0
b) Non deteriorate 0
Totale B 0 0
Totale (A+B) 0 0 0 22.923.034 176.200.619 0
(7.014.848)
0
(54.000)
192.054.805

Come previsto dall'IFRS 7 "Financial Instruments: Disclosures", par. 37, lett. a), in riferimento alle attività finanziarie non deteriorate, diverse da quelle di negoziazione e dai derivati di copertura, si fornisce qui di seguito – un'analisi dell'anzianità degli scaduti, fino a 90 giorni:

  • Fino a 90 giorni: 2.154 mila Euro;
  • oltre i 90 giorni e fino a 180 giorni: 117 mila Euro.

2.2 - Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi, netti e fasce di scaduto

Tipologie esposizioni / valori Esposizione lorda Rettifiche
di valore
specifiche
Rettifiche
di valore di
portafoglio
Esposizione
netta
mesi

e
Fino
mesi
mesi

9
Da oltre

fino
anno
6 mesi
T
Da oltre
g
fino
anno
T
Oltre
Attività non
deteriorate
ESPOSIZIONI PER CASSA:
A.
a) Sofferenze
di cui: oggetto di concessione
b) Inadempienza probabili
di cui: oggetto di concessione
c) Esposizioni scadute deteriorate
di cui: oggetto di concessione
d) Esposizioni scadute non deteriorate
di cui: oggetto di concessione
d) Altre esposizioni non deteriorate
di cui: oggetto di concessione
57.591.342 57.591.342
Totale A 0 0 0 0 57.591.342 0 O 57.591.342
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO:
a) Deteriorate
b) Non deteriorate
0
0
Totale B 0
57.591.342
0 0 0
57.591.342
Totale (A+B) 0 0 0 O 0 0

Concentrazione del credito

3.1 - Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per settore di attività economica della controparte

Settore Attività Economica (SAE) 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
l Società non finanziarie 192.029.769 317.134.752
Amministrazioni pubbliche e organismi internazionali 33.205
Famiglie e istituzioni senza finalità di lucro 25.036 1.366.932
Altri operatori O
Totale 192.054.805 318.534.889

3.2 - Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per area geografica della controparte

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Italia 156.430.075 204.776.715
Europa 32.047.966 106.146.919
INord America 3.484.608 2.277.609
Sud America 92.155 3.245.964
Asia O 2.087.683
Africa O 0
Totale 192.054.805 318.534.889

3.3 - Grandi rischi

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Numero
Rischio complessivo nominale 45.892.000 76.873.538
Rischio complessivo ponderato 45.892.000 74.895.079

Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di credito

La metodologia adottata considera metriche standard e rappresentative della delinquency e delle perdite su crediti generate dai singoli portafogli.

3.2 RISCHI DI MERCATO

3.2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

Nel corso del 2016 l'esposizione al rischio di tasso non ha subito particolari cambiamenti; gli impieghi sono principalmente a tasso variabile e vengono finanziati principalmente con provvista con scadenza correlata agli impieghi e a tasso variabile fornita dalla Capogruppo. Tale strategia comporta quindi una minimale esposizione al rischio di tasso strutturale.

I processi di gestione e di controllo del rischio di tasso di interesse si sviluppano a diversi livelli della struttura organizzativa; il ruolo fondamentale nella gestione e nel controllo del rischio di tasso di interesse spetta al Consiglio di Amministrazione che definisce gli orientamenti e gli indirizzi strategici relativamente all'assunzione dei rischi.

Sotto un aspetto operativo il controllo dell'esposizione al rischio di tasso del portafoglio bancario nelle sue diverse componenti viene affidato al Risk Management; il monitoraggio viene effettuato con cadenza mensile attraverso l'utilizzo del sistema di ALM che ne consente la misurazione.

1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Voci/durata residua A vista Fino a 3 mesi Da 3 a 6 mesi Da 6 mesi a 1
anno
Da 1 anno a 5
anni
Da 5 a 10
anni
Oltre i 10
anni
Durata
indetermi
1. Attività
1.1 Titoli di debito
1.2 Crediti
1.3 Altre attività
126.683.000 88.873.000 17.915.000 263.000 15.912.000
2. Passività
2.1 Debiti
2.2 Titoli di circolazione
2.3 Altre passività
1.132.000 116.000 606.000 133.156.000
3. Derivati finanziari
Opzioni
3.1 Posizioni lunghe
3.2 Posizioni corte
Altri derivati
3.3 Posizioni lunghe
3.4 Posizioni corte

3.2.2 RISCHIO DI PREZZO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

Nella realtà di IFIS Factoring S.r.l. non è al momento riscontrabile il rischio di prezzo, in quanto, per scelta del Consiglio di Amministrazione, la Società non effettua investimenti mobiliari di alcun tipo. Tali operazioni non sono, comunque, escluse dallo Statuto, e sono comunque possibili in futuro. Qualora la Società dovesse porre in essere operazioni in titoli, il Consiglio di Amministrazione procederà a stabilire poteri e deleghe e a identificare le opportune attività di rilevazione, monitoraggio e controllo dei suddetti rischi.

3.2.3 RISCHIO DI CAMBIO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

L'attività di reperimento e di impiego delle risorse finanziarie avviene prevalentemente in Euro; in misura residuale, la Società svolge attività in valuta (principalmente in dollari statunitensi).

Il rischio di cambio risulta notevolmente limitato in quanto la Società eroga nella medesima valuta di accoglimento della cessione. Inoltre, l'operatività in valuta viene gestita tramite il ricorso a finanziamenti in valuta presso BANCA IFIS S.p.A..

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Valute
Voci/durata residua Dollari USA Sterline Yen Corone
svedesi
Franchi
svizzeri
Altre valute
1. Attività finanziarie
1.1 Titoli di debito
13.446.000 834 O 1.872 122.000 0
1.2 Titoli di capitale
1.3 Crediti
1.4 Altre attività finanziarie
13.446.000 834 O 1.872 122.000
2. Altre attività 1.000 0 0 0 0 0
3. Passività finanziarie
3.1 Debiti
3.2 Titoli di debito
3.3 Altre passività
13.606.000
13.606.000
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4. Altre passività 1.000 0 0 0 0 0
5. Derivati
Opzioni
3.1 Posizioni lunghe
3.2 Posizioni corte
Altri derivati
3.3 Posizioni lunghe
3.4 Posizioni corte
Totale attività 13.447.000 834 O 1.872 122.000 0
Totale passività 13.607.000 O 0 0 O 0
Sbilancio (+/-) (160.000) 834 0 1.872 122.000 0

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati

3.3 RISCHI OPERATIVI

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Il rischio operativo concerne il rischio di subire perdite riconducibili alle categorie di fattori causali identificabili in: risorse umane, processi, sistemi tecnologici ed eventi esogeni. Nel rischio operativo è incluso il rischio legale, ossia il rischio di perdite derivanti da violazioni di leggi o regolamenti, da responsabilità contrattuale o extra-contrattuale ovvero da altre controversie; non sono invece inclusi i rischi strategici e di reputazione. La Società adotta, per la determinazione del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi, la metodologia Base -Basic Indicator Approach (BIA), in linea con le evoluzioni previste nel corso del presente anno dalla normativa di riferimento.

Il framework di gestione dei rischi operativi adottato dalla Società è in fase di revisione in linea con i requisiti richiesti dalla Capogruppo che definisce il quadro complessivo per la gestione dei rischi operativi, stabilisce la normativa e processi organizzativi per la misurazione, la gestione e il controllo degli stessi.

Sul piano gestionale, i processi consolidati all'interno della Società rientranti nel framework di gestione dei rischi operativi sono:

Internal Loss Data (ILD): processo strutturato di raccolta delle perdite operative della controllante diretta Interbanca S.p.A.;

Risk Control Self Assessment (RCSA): valutazione di tipo prospettico relativa ai potenziali rischi operativi a cui la controllante diretta Interbanca S.p.A risulta esposta;

Con riguardo al processo di Internal Loss Data Collection in uso, le perdite operative sono classificate in ragione delle categorie di rischio definite dalla disciplina di Vigilanza ed elencate di seguito:

Frodi interne: perdite dovute ad attività non autorizzata, frode, appropriazione indebita o violazione di leggi, regolamenti o direttive aziendali che coinvolgano almeno una risorsa interna dell'intermediario;

Frodi esterne: perdite dovute a frode, appropriazione indebita, o violazione di leggi da parte di soggetti esterni all'intermediario;

Rapporti di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite derivanti da atti non conformi alle leggi od agli accordi in materia di impiego, salute e sicurezza sul lavoro, dal pagamento di risarcimenti a titolo di lesioni personali o da episodi di discriminazione o di mancata applicazione di condizioni paritarie;

Clienti, prodotti e prassi operative: perdite derivanti da inadempienze relative ad obblighi professionali verso clienti ovvero dalla natura o dalle caratteristiche del prodotto o del servizio prestato;

Danni a beni materiali: perdite derivanti da eventi esterni, quali catastrofi naturali, atti vandalici, terrorismo, etc;

Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi: perdite dovute ad interruzioni dell'operatività, a disfunzioni o a indisponibilità dei sistemi;

Esecuzione, consegna e gestione dei processi: perdite dovute a carenze nel perfezionamento delle operazioni o nella gestione dei processi, nonché perdite dovute alle relazioni con controparti commerciali, venditori, fornitori.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

La tipologia di eventi con maggiore impatto sul conto economico nel 2016 è rappresentata dalla categoria "Clienti Prodotti e Prassi Operative".

3.4 RISCHIO DI LIQUIDITA'

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

I processi di gestione e di controllo del rischio di liquidità si sviluppano a diversi livelli della struttura organizzativa; il ruolo fondamentale nella gestione e nel controllo del rischio di liquidità spetta al Consiglio di Amministrazione che definisce gli orientamenti e gli indirizzi strategici relativamente all'assunzione dei rischi.

Sotto un aspetto operativo il controllo dell'esposizione a tale rischio nelle sue diverse componenti viene affidato al Risk Management; il monitoraggio viene effettuato con cadenza mensile anche attraverso l'utilizzo del sistema di ALM.

Nel corso del 2016 la posizione di liquidità è stata caratterizzata da un profilo stabile.

Il cambiamento proprietario verificatosi al 30 novembre 2016 e la conseguente chiusura delle linee di provvista all'epoca presenti con la contestuale costituzione di nuove linee di provvista messe a disposizione del nuovo azionista, hanno confermato il rispetto di criteri di sana e prudente gestione della liquidità.

Eventuali potenziali criticità a livello individuale rivenienti dall'applicazione di scenari di stress, posso essere fronteggiate attraverso le risorse messe a disposizione della Capogruppo.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

  1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: EUR
Voci/durata residua A vista Da oltre 1
giorno a 7
Da oltre 7
giorni a 15
Da oltre 15
giorni a 1
Da oltre 1
mese fino a
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1
anno fino a 3
Da oltre 3
anni fino a 5
Oltre 5
anni
Durata
indetermina
giorni giorni mese 3 mesi anni anni ta
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Finanziamenti
A.4 Altre attività
74.343.000 9.637.000 13.591.000 27.528.000 92.708.000 16.405.000 2.564.000
Passività per cassa
B.1 Debiti verso:
- Banche 81.849 409.033 61.290 337.078 136.064 121.079.000
- Enti finanziari
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
- Differenziali positivi
- Differenziali negativi
C.3 Finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: USD

Da oltre 1 Da oltre 7 Da oltre 15 Da oltre 1 Da oltre 3 Da oltre 6 Da oltre 1 Da oltre 3 Durata
Voci/durata residua A vista giorno a 7 giorni a 15 giorni a 1 mese fino a mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a anni fino a 5 Oltre 5 anni indetermina
giorni giorni mese 3 mesi mesi anno 3 anni anni ta
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Finanziamenti 2.137.000 166.000 1.309.000 275.000 5.301.000 4.257.000 0
A.4 Altre attività
Passività per cassa
B.1 Debiti verso:
- Banche 3.003.000,00 179,29 896 134 738 298 10.599.822
- Enti finanziari
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
- Differenziali positivi
- Differenziali negativi
C.3 Finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute

1. DISTRIBUZIONE TEMPORALE PER DURATA RESIDUA CONTRATTUALE DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE - VALUTA DI DENOMINAZIONE: GBP

Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Durata
Voci/durata residua A vista 1 giorno 7 giorni a 15 giorni 1 mese 3 mesi 6 mesi 1 anno 3 anni Oltre 5 indeterm
a 7 giorni 15 giorni a 1 mese fino a 3 fino a 6 fino a 1 fino a 3 fino a 5 anni inata
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Finanziamenti 800
A.4 Altre attività
Passività per cassa
B.1 Debiti verso:
- Banche
- Enti finanziari
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
- Differenziali positivi
- Differenziali negativi
C.3 Finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute

1. DISTRIBUZIONE TEMPORALE PER DURATA RESIDUA CONTRATTUALE DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE - VALUTA DI DENOMINAZIONE: CHF

Da oltre 1 Da oltre 7 Da oltre 15 Da oltre 1 Da oltre 3 Da oltre 6 Da oltre 1 Da oltre 3 Durata
Voci/durata residua A vista giorno a 7 giorni a 15 giorni a 1 mese fino a mesi fino a mesi fino a anno fino a anni fino a Oltre 5 anni indetermina
giorni giorni mese 3 mesi 6 mesi 1 anno 3 anni 5 anni ta
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Finanziamenti 122.000
A.4 Altre attività
Passività per cassa
B.1 Debiti verso:
- Banche
- Enti finanziari
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
- Differenziali positivi
- Differenziali negativi
C.3 Finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute

2. DISTRIBUZIONE TEMPORALE PER DURATA RESIDUA CONTRATTUALE DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE - VALUTA DI DENOMINAZIONE: SEK

Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Oltre 5 Durata
Voci/durata residua A vista 1 giorno 7 giorni al 15 giorni 1 mese 3 mesi 6 mesi 1 anno 3 anni indetermi
a 7 giorni 15 giorni a 1 mese fino a 3 fino a 6 fino a 1 fino a 3 fino a 5 anni nata
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Finanziamenti 2.000
A.4 Altre attività
Passività per cassa
B.1 Debiti verso:
- Banche
- Enti finanziari
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza
- Differenziali positivi
- Differenziali negativi
C.3 Finanziamenti da
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie
C.6 Garanzie finanziarie

Sezione 4 - Informazioni sul patrimonio

4.1 IL PATRIMONIO DELL'IMPRESA

4.1.rmazioni di natura qualitativa

La gestione del patrimonio riguarda l'insieme delle politiche e delle scelte necessarie per stabilire la dimensione dei mezzi propri in modo da assicurare che essi siano coerenti.

Come intermediario iscritto nell'Albo unico da maggio 2016, le segnalazioni prudenziali prodotte sono in linea con la normativa contenuta nella circolare n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per i soggetti vigilati" a decorrere dalle segnalazioni riferite al trimestre di iscrizione nell'Albo unico.

L'attività di verifica del rispetto dei requisiti di vigilanza e della conseguente adeguatezza del patrimonio è dinamica nel tempo ed è funzione degli obiettivi fissati in sede di pianificazione.

Per ulteriori dettagli si rinvia alla Sezione 12 del Patrimonio e relative altre informazioni.

4.1.2 Informazioni di natura quantitativa

4.1.2.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Voci/valori 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
1. Capitale 123.240.000 123.240.000
2. Sovrapprezzi di emissione 4.400.213 4.400.213
3. Riserve
- di utili
a) legale 7.030.048 7.030.048
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre (19.130.090) (16.173.718)
- altre
4. (Azioni proprie)
5. Riserve da valutazione:
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari
- Differenze di cambio
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- Leggi speciali di rivalutazione
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a (45.146) (39.490)
benefici definiti
- Quote delle riserve da valutazione relative alle
partecipate valutate al patrimonio netto
6. Strumenti di capitale
7. Utile (perdita) d'esercizio (6.614.985) (2.956.933)
Totale 108.880.040 118.427.353

4.2 I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA

4.2.1. Fondi propri

l fondi propri sono riconducibili a quanto indicato nelle segnalazioni di vigilanza (cfr. Circolare n. 286 del 17 dicembre 2013 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per i soggetti vigilati" emanata dalla Banca d'Italia).

4.2.1.rmazioni di natura qualitativa

Non sono presenti altre tipologie di strumenti (es. strumenti innovativi di capitale, gli strumenti ibridi di patrimonializzazione e le passività subordinate) nella determinazione del patrimonio di base, del patrimonio supplementare e di quello di terzo livello.

4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa

Gli elementi che intervengono nella determinazione dei fondi propri si compongono di capitale sociale, sovrapprezzi di emissione e riserve. Gli elementi negativi sono invece costituiti dalla perdita del periodo e dalle immobilizzazioni immateriali.

31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione dei
filtri prudenziali 108.410.000 114.900.000
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie 0
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-)
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/-B) 108.410.000 114.900.000
Elementi da dedurre dal CET1
D.
0
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di minoranza oggetto di
disposizioni transitorie 0
F. Totale capitale primario di classe 1 (TIER1 -CET1) (C-D +/-E) 108.410.000 114.900.000
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre
e degli effetti del regime transitorio 0
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie 0 0
H. Elementi da dedurre dall'AT1
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e inclusi
nell'AT1 Per effetto di disposizioni transitorie
L. Totale capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional TIER1 - AT1) (G-H+/-1) 0 0
M. Capitale di classe 2 (Tier2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime
transitorio 0
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie 0
N. Elementi da dedurre dal T2
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e inclusi
nel T2 per effetto di disposizioni transitorie 0
P. Totale capitale di classe 2 (Tier2 - T2) (M - N +/- O) 0
Q. Totale fondi propri (F + L + P) 108.410.000 114.900.000

4.2.2. Adeguatezza patrimoniale

4.2.2.rmazioni di natura qualitativa

La tabella espone l'ammontare delle attività di rischio e dei requisiti prudenziali che sono riconducibili a quanto indicato nelle segnalazioni di vigilanza (cfr. Circolare n. 286 del 17 dicembre 2013 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per i soggetti vigilati" emanata dalla Banca d'Italia). Sono anche indicati i rapporti fra il capitale primario di classe 1 (CET1) e il totale dei fondi propri, da un lato, e le attività di rischio ponderate dall'altro.

Al 31 dicembre 2016 il Total Capital Ratio ottenuto come rapporto tra il totale delle attività ponderate e il Patrimonio di Vigilanza e il Tier I Capital Ratio ottenuto come rapporto tra il totale delle attività ponderate e il Patrimonio di base si attestano entrambi al 46,2% rispetto al 43,8% del precedente esercizio.

4.2.2.2 Informazioni di natura quantitativa

Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti
Categorie/Valori 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
A.ATTIVITÀ DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte 347.318.830 479.996.894 219.732.563 335.940.445
1. Metodologia standardizzata 347.318.830 479.996.894 219.732.563 335.940.445
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 13.183.954 20.156.427
B.2 Rischi di mercato 0 0
1. Metodologia standard
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
B.3 Rischio operativo 884.406 848.222
1. Metodo base 884.406 848.222
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.4 Altri reguisiti prudenziali 0 0
B.5 Altri elementi di calcolo 0 (5.251.162)
B.6 Totale requisiti prudenziali 14.068.360 15.753.487
C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 234.472.667 262.558.113
C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate (CET 1 capital ratio) 46,2% 43,8%
C.3 Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 46,2% 43,8%
C.4 Totale fondi propri/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 46,2% 43,8%

Sezione 5 - Prospetto analitico della redditività complessiva

Voci lmporto lordo lmposta sul
reddito
Importo netto
10. Utile (Perdita) d'esercizio (6.666.576) 51.591 (6.614.985)
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20. Attività materiali
30. Attività immateriali
40. Piani a benefici definiti (15.492) 9.836 (5.656)
50. Attività non correnti in via di dismissione:
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
70. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
80. Differenze di cambio: 914 (353) 561
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni 914 (353) 561
90. Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita:
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
110. Attività non correnti in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
130. Totale altre componenti reddituali (14.578) 9.483 (5.095
140. Redditività complessiva (Voce 10+130) (6.681.154) 61.074 (6.620.080)

Sezione 6 - Operazioni con parti correlate

6.rmazioni sul compenso degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche

Voci 31 dicembre 2016
Consiglio di Amministrazione 0
Collegio Sindacale e Organo di Vigilanza 90.934
Dirigenti 468.254
Totale 559.189

Gli emolumenti indicati si riferiscono ai Sindaci, all'Organismo di Vigilanza e ai Dirigenti con responsabilità strategica, così come definiti dal Regolamento delle Parti Correlate, che hanno ricoperto tali cariche anche solo per una frazione dell'anno 2016, in applicazione dello IAS 24.

I membri del Consiglio di Amministrazione non percepiscono compensi.

6.2 Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci

Non si rilevano crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci.

6.3 Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31.12.2016, la Società si è avvalsa di diverse prestazioni di servizi da parte di società del precedente gruppo di appartenenza (GE) e da dicembre 2016, delle linee di credito con la nuova capogruppo BANCA IFIS S.p.A..

In particolare le transazioni infragruppo sono rappresentate dalle categorie omogenee di seguito indicate:

  • · Operazioni di finanziamento, che dal 1 dicembre 2016, sono intrattenute con la capogruppo BANCA IFIS;
  • · Fornitura di servizi amministrativo-gestionali ("Management Service Agreement");
  • Riaddebito di spese per il personale;

Risulta immutata la struttura dei principali servizi centralizzati in capo a Interbanca S.p.A., aventi carattere amministrativo/gestionale in essere al 31 dicembre 2016.

Tali transazioni con parti correlate sono state concluse a normali condizioni di mercato. La Società ha in particolare supportato la congruità dei prezzi praticati in tali operazioni tramite studi commissionati a primarie società di consulenza. Specificazioni tecniche ed economiche relative all'applicazione delle suddette metodologie è demandata ai documenti dei suddetti studi di Transfer Pricing all'uopo redatti.

In questa sede, unitamente alla descrizione della singola operazione infragruppo, si fornisce una breve descrizione del metodo specificatamente e concretamente adottato.

Operazioni di finanziamento.

La Società effettua la propria provvista finanziaria all'interno del Gruppo IFIS.

Riaddebito di spese per il personale

Nel corso dell'esercizio 2016 la Società ha sostenuto costi per distacco di personale sia verso Interbanca S.p.A. che BANCA IFIS S.p.A..

Riaddebito di spese varie

Al pari, la Società fornisce ad alcune società del gruppo di appartenenza dei servizi provvedendo al mero riaddebito del costo.

Descrizione Entità
controllante
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
Altre
Parti Correlate
TOTALE
PARTI CORRELATE IFIS Factoring SRL
(A)
TOTALE
(B)
% A/B
ATTIVITA' / PASSIVITA' CREDITI VERSO BANCHE 45.891.893 22.767 45.914.660 57.591.342 80%
CREDITI VERSO CLIENTELA
ALTRE ATTIVITA' 4.246 24.021 28.267 407.389 7%
DEBITI VERSO BANCHE 133.156.242 133.156.242 133.156.242 100%
DEBITI VERSO CLIENTELA
ALTRE PARTITE 10.644 10.644 12.819.845 0%
GARANZIE 10.500.000 10.500.000 10.500.000 100%
INTERESSI ATTIVI 48 48 2.840.447 0%
PASSIVI 208.414 208.414 982.926 21%
COMMISSIONI ATTIVE E PROVENTI
ASSIMILATI
PASSIVE E ONERI ASSIMILATI 9.990 163 10.153 955.270 1%
RETTIFICHE/RIPRESE DI
VALORE NETTE
ALTRE VOCI DI CONTO
ECONOMICO
SPESE AMMINISTRATIVE 3.219.731 559.189 13.008 3.791.929 9.683.109 39%
ALTRI PROVENTI 13.293 13.293 402.423 3%

Sezione 7 - Altri dettagli informativi

7.1 ATTIVITA' DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

Informativa ai sensi dell'art. 2497 bis del Codice Civile

Si espongono di seguito i prospetti riepilogativi dei dati essenziali dell'ultimo bilancio approvato della società che esercitava, alla data del 31 dicembre 2015, l'attività di direzione e coordinamento – BANCA IFIS S.p.A. - ai sensi dell'art. 2497 – bis c. 4 del Codice Civile (dati in Euro).

STATO PATRIMONIALE

Voci dell'attivo 31.12.2015
10. Cassa e disponibilità liquide 34.134
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 260.168
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.221.533.493
50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0
60. Crediti verso banche 84.988.423
70. Crediti verso clientela 3.414.807.438
100. Partecipazioni 26.356.254
110. Attività materiali 52.088.607
120. Attività immateriali 6.350.278
130. Attività fiscali 61.554.061
a) correnti 22.314.853
b) anticipate 39.239.208
150. Altre attività 82.276.931
Totale dell'attivo 6.950.249.787
Voci del passivo e del patrimonio netto 31.12.2015
10. Debiti verso banche 663.004.421
20. Debiti verso clientela 5.487.212.960
40. Passività finanziarie di negoziazione 337.907
80. Passività fiscali 25.428.759
a) correnti 4.092.475
b) differite 21.336.284
100. Altre passività 203.132.042
110. Trattamento di fine rapporto del personale 1.452.715
120. Fondi per rischi e oneri: 2.171.471
b) altri fondi 2.171.471
130. Riserve da valutazione 11.510.521
160. Riserve 288.349.914
170. Sovrapprezzi di emissione 58.899.756
180. Capitale 53.811.095
190. Azioni proprie (-) (5.805.027)
200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 160.743.253
Totale del passivo e del patrimonio netto 6.950.249.787

CONTO ECONOMICO

Voci 31.12.2015
10. Interessi attivi e proventi assimilati 249.001.898
20. Interessi passivi e oneri assimilati (41.574.497)
30. Margine di interesse 207.427.401
40. Commissioni attive 61.482.094
50. Commissioni passive (4.356.183)
60. Commissioni nette 57.125.911
70. Dividendi e proventi simili 406
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (6.139)
90. Risultato netto dell'attività di copertura 0
100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: 140.627.829
a) crediti 14.948.775
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 125.679.054
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0
d) passività finanziarie 0
110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value O
120. Margine di intermediazione 405.175.408
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (34.239.910)
a) crediti 25.262.815
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 8.977.095
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0
d) altre operazioni finanziarie 0
140. Risultato netto della gestione finanziaria 370.935.498
150. Spese amministrative: (126.123.433)
a) spese per il personale (47.737.219)
b) altre spese amministrative (78.386.214)
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (229.038)
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (1.636.025)
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (2.096.287)
190. Altri oneri/proventi di gestione 3.205.984
200. Costi operativi (126.878.799)
250. Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 244.056.699
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (83.313.446)
290. Utile (perdita) dell'esercizio 160.743.253

ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

Informazioni di natura qualitativa

Alla data del 31 dicembre 2016 non sono in essere accordi di pagamenti basati su propri strumenti patrimoniali.

Pubblicità dei corrispettivi corrisposti alla societa di revisione

Ai sensi dell'art. 2427 16 bis del Codice Civile, si riporta il prospetto contenente i corrispettivi per i servizi forniti fino al 30 novembre da KPMG S.p.A. e, successivamente alla cessione, da EY S.p.A. al netto di IVA e spese e del contributo CONSOB.

Tipologia di servizio KPMG S.p.A.
(Compensi in Euro)
EY S.p.A.
(Compensi in Euro)
Revisione contabile del Bilancio d'esercizio 19.674 24.750
Revisione contabile limitata della situazione semestrale al
30 giugno 2016
7.000
Servizi di attestazione 1.800 1.500

র বিষয়ক বাংলাদেশ

IFIS Factoring S.r.l.

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39

EY S.D.A. Via Isonzo. 11 37126 Verona

Tel: +39 045 8312511 Fax: +39 045 8312550 ev.com

RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DEGLI ARTT. 14 E 16 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N.39

Al Socio di IFIS Factoring S.r.l.

Relazione sul bilancio d'esercizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di IFIS Factoring S.r.l., costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2016, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa.

Responsabilità degli amministratori per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 43 del D.Lgs. 18 agosto 2015, n. 136.

Responsabilità della società di revisione

È nostra la responsabilità di esprimere un giudizio sul bilancio d'esercizio sulla base della revisione contabile. Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA italia) elaborati ai sensi dell'art. 11 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39. Tali principi richiedono il rispetto di principi etici, nonché la pianificazione e lo svolgimento della revisione contabile al fine di acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio non contenga errori significativi.

La revisione contabile comporta lo svolgimento di procedure volte ad acquisire elementi probativi a supporto degli importi e delle informazioni contenuti nel bilancio d'esercizio. Le procedure scelte dipendono dal giudizio professionale del revisore, inclusa la valutazione dei rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Nell'effettuare tali valutazioni del rischio, il revisore considera il controllo interno relativo alla redazione del bilancio d'esercizio dell'impresa che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta al fine di definire procedure di revisione appropriate alle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno dell'impresa. La revisione contabile comprende altresì la valutazione dell'appropriatezza dei principi contabili adottati, della ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, nonché la valutazione della presentazione del bilancio d'esercizio nel suo complesso.

Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Giudizio

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria di IFIS Factoring S.r.l. al 31 dicembre 2016, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 43 del D.Lgs. 18 agosto 2015, n. 136.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio d'esercizio

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere, come richiesto dalle norme di legge, un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione, la cui responsabilità compete agli amministratori di IFIS Factoring S.r.l., con il bilancio d'esercizio di IFIS Factoring S.r.l. al 31 dicembre 2016. A nostro giudizio la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio d'esercizio di IFIS Factoring S.r.l. al 31 dicembre 2016.

Verona, 27 marzo 2017

p.A. Mar (Soc

IFIS Factoring S.r.l. Società con socio unico

RELAZIONE del COLLEGIO SINDACALE al BILANCIO al 31 dicembre 2016

Al Socio di IFIS Factoring S.r.l.

Premessa

In data 30 novembre 2016 è stata perfezionata la cessione, da parte di GE Capital International Holdings Limited, a Banca IFIS S.p.a. della propria partecipazione in GE Capital Interbanca S.p.a. (oggi Interbanca S.p.a.), all'epoca controllante della Vostra società unitamente ad IFIS Leasing S.p.a., (precedentemente denominata GE Capital Servizi Finanziari S.p.a.) a sua volta controllata da Interbanca S.p.a.

L'assemblea della Vostra società, tenutasi in data 30 novembre 2016, ha deliberato, tra l'altro, (i) la nomina dei nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale (ii) la revoca, per giusta causa, della società di revisione KPMG S.p.a. e la nomina della società di revisione Ernst & Young S.p.a. e (iii) la nuova denominazione sociale (divenuta IFIS Factoring S.r.l.).

Alla data del 31 dicembre 2016 la Vostra società è un intermediario finanziario, iscritto nell'Albo di cui all'art. 106 TUB e facente parte del Gruppo Banca IFIS.

La presente relazione è redatta sia sulla base delle attività svolte direttamente dal Collegio Sindacale a far data dalla sua nomina, sia sulla base delle informazioni acquisite agli atti dei verbali delle riunioni del precedente Collegio Sindacale.

Attività di Vigilanza

Nel corso dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2016 la nostra attività è stata ispirata alle Norme di Comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili nonché si è svolta in conformità alle istruzioni emanate dalla Banca d'Italia (Circolare n. 216 del 5 agosto 1996 e successivi aggiornamenti).

In particolare:

  • · abbiamo vigilato sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;
  • · abbiamo partecipato, salvo assenze giustificate, alle assemblee e alle adunanze del Consiglio di Amministrazione ed abbiamo periodicamente ottenuto dagli amministratori, le informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società, assicurandoci che le azioni deliberate e poste in essere fossero conformi alla legge ed allo statuto sociale e non fossero manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale;
  • abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, tramite osservazioni dirette, raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni aziendali;
  • · abbiamo verificato l'osservanza delle norme di legge inerenti la formazione, l'impostazione del bilancio e della relazione sulla gestione tramite verifiche dirette ed informazioni assunte dalla società di revisione nel corso di incontri periodici;
  • · abbiamo valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i

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fatti di gestione, mediante l'ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni, l'esame di documenti aziendali e l'analisi dei risultati del lavoro svolto dalla società di revisione incaricata della revisione legale. In particolare abbiamo acquisito informazioni dal responsabile della funzione di Internal Audit che partecipa, come invitato permanente, alle riunioni del Collegio Sindacale, per una continua interazione con la funzione aziendale di controllo di terzo livello;

  • · come già evidenziato, abbiamo incontrato più volte la società di revisione KPMG S.p.a. prima e EY S.p.a. a far data dal 1 dicembre 2016, al fine di scambiare dati e informazioni attinenti l'attività svolta nell'espletamento dei rispettivi compiti;
  • abbiamo incontrato periodicamente il Dirigente Preposto di Interbanca per lo scambio di informazioni sul sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo ai fini di una corretta rappresentazione dei fatti di gestione e abbiamo preso atto dei controlli effettuati dal medesimo e dell'esito dei test su tali controlli svolti nonché delle principali problematiche rilevate nel quadro dell'applicazione della normativa di riferimento. Il Collegio Sindacale ricorda che il Dirigente Preposto di Interbanca S.p.a., è tenuto, sulla base del relativo Regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione di Interbanca S.p.a. medesima in data 21 dicembre 2016, ad assicurare anche per le sue controllate la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria;
  • abbiamo acquisito dall'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/01 ogni informazione utile al fine di verificare gli aspetti inerenti all'autonomia, all'indipendenza e alla professionalità necessarie per svolgere efficacemente l'attività a esso assegnata. Abbiamo inoltre acquisito dall'Organismo le informazioni relative all'adeguatezza del Modello Organizzativo adottato dalla società, al suo concreto funzionamento ed alla sua efficace attuazione. L'Organismo di Vigilanza ha relazionato sulle attività svolte nel corso del 2016 senza segnalare significativi profili di criticità, evidenziando una situazione di sostanziale allineamento a quanto previsto dal Modello di organizzazione e gestione;
  • · nel corso dell'attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi ulteriori fatti significativi tali da richiederne la segnalazione agli Organi di Vigilanza o la menzione nella presente relazione.

Il Bilancio di esercizio

Il bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 che gli amministratori sottopongono al Vostro esame ed alla Vostra approvazione

  • · è stato redatto sulla base degli International Financial Reporting Standard adottati dall'Unione Europea, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 e delle istruzioni emanate dalla Banca d'Italia per la redazione del bilancio degli intermediari finanziari con provvedimento del 14 febbraio 2006 (e successivi aggiornamenti);
  • · esso comprende lo Stato Patrimoniale, il Conto Economico, il Prospetto della Redditività Complessiva, il Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto, il Rendiconto Finanziario, e la Nota Integrativa e rappresenta la situazione patrimoniale, finanziaria, economica ed i flussi finanziari della Vostra Società. La Relazione degli Amministratori sulla gestione presenta la situazione della Società, l'andamento della gestione, nel suo complesso e nei vari comparti in cui essa ha operato, l'evoluzione prevedibile della gestione stessa ed i fatti salienti avvenuti nell'esercizio e successivamente alla chiusura dello stesso;
  • · il bilancio dell'esercizio 2016 evidenzia una perdita di € 6.614.985; tale perdita non compromette la continuità aziendale di IFIS Factoring S.r.l., come ben precisato nella relazione sulla gestione, anche grazie all'appartenenza al Gruppo Banca IFIS S.p.a.
  • · il bilancio dell'esercizio 2016 è stato sottoposto a revisione legale da parte di EY S.p.a., la cui relazione, datata 27 marzo 2017, non evidenzia rilievi;
  • · S.p.a. ha inviato al Collegio Sindacale, in data 27 marzo 2017, la propria relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione, di cui all'art. 19, comma 3, del Decreto Legislativo n. 39/2010. La società di revisione non ha rilevato alcuna carenza significativa nel sistema di controllo interno della Vostra Società, tale da essere oggetto di specifica segnalazione ed ha inoltre dichiarato che, al momento del completamento della revisione, non vi sono errori identificati nel corso della revisione stessa che risultano non essere stati corretti dalla Società;
  • · la Società di Revisione ha presentato al Collegio Sindacale, in data 27 marzo 2017, la relazione sull'indipendenza del revisore, così come richiesto dall'art. 17 del D.Lgs. nº 39/2010, dalla quale non emergono situazioni che possano comprometterne l'indipendenza o costituire cause di incompatibilità ai sensi del citato decreto;
  • · non essendo a noi demandata la revisione legale del bilancio, abbiamo vigilato sull'impostazione generale data allo stesso, sulla sua generale conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura e, a tale riguardo, non abbiamo osservazioni particolari da riferire;
  • · abbiamo verificato l'osservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della relazione sulla gestione e a tale riguardo non abbiamo osservazioni ritenendola sufficientemente esaustiva. In particolare diamo atto che tale relazione contiene un'adeguata informativa in merito alla gestione dei controlli interni ed alla gestione del rischio;
  • · le informazioni fornite dagli amministratori con riguardo alle operazioni infragruppo e con le parti correlate, inerenti e connesse all'oggetto sociale, sono da considerarsi complete;
  • per quanto a nostra conoscenza, gli amministratori, nella redazione del bilancio, non hanno . derogato alle norme di legge ai sensi dell'art. 2423, comma 4, del codice civile;
  • · abbiamo verificato la rispondenza del bilancio ai fatti ed alle informazioni di cui abbiamo conoscenza a seguito dell'espletamento dei nostri doveri e non abbiamo osservazioni al riguardo.

Conclusioni

Considerando anche le risultanze della revisione legale, contenute nell'apposita relazione accompagnatoria del bilancio medesimo, esprimiamo il nostro assenso all'approvazione del bilancio d'esercizio chiuso il 31 dicembre 2016 così come presentato dal Consiglio di Amministrazione e non abbiamo obiezioni da formulare in merito alle proposte di deliberazione presentate dal Consiglio di Amministrazione circa il riporto a nuovo della perdita dell'esercizio.

Milano, 29 marzo 2017

Il Collegio Sindacale

Giacomo Bugna Giovanna Ciriotto

Piera Vitali

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