Annual Report • Mar 20, 2018
Annual Report
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Presidente Alberto Staccione Consigliere Andrea Berna Consigliere Emanuele Egidio Consigliere Massimo Macciocchi Consigliere Raffaele Zingone
Presidente Giacomo Bugna Sindaco Effettivo Giovanna Ciriotto Sindaco Effettivo Piera Vitali Sindaco Supplente Fabio Greco
Sindaco Supplente Daria Langosco di Langosco
EY S.p.A.
| Relazione sulla gestione | pag. | 4 |
|---|---|---|
| Prospetti contabili al 31/12/2016 | ||
| Stato patrimoniale | pag. 31 | |
| Conto economico | pag. 32 | |
| Prospetto della redditività complessiva | pag. 33 | |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto | pag. 34 | |
| Rendiconto finanziario | pag. 36 | |
| Nota integrativa | ||
| Parte A – Politiche contabili | pag. | 37 |
| Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale | pag. | 66 |
| Parte C – Informazioni sul conto economico | pag. | 87 |
| Parte D – Altre informazioni | pag. | 97 |
Allegati:
Relazione del Collegio Sindacale Relazione della Società di revisione
In data 30 novembre 2016 è stata perfezionata la cessione da parte di GE Capital International Holdings Limited a Banca IFIS S.p.A. (la "Capogruppo") della propria partecipazione detenuta in GE Capital Interbanca S.p.A. (oggi, Interbanca S.p.A.), controllante di IFIS Leasing S.p.A. (la "Società"). Al 31 dicembre 2016, Interbanca S.p.A. è una banca facente parte del Gruppo Bancario Banca IFIS (anche il "Gruppo Bancario IFIS") iscritto nell'albo dei gruppi bancari al numero 3205.
L'assemblea tenutasi in data 30 novembre 2016 ha deliberato, inter alia, (i) la nomina dei nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale e (ii) l'adozione del nuovo testo di statuto, che prevede, tra l'altro, la nuova denominazione sociale divenuta da GE Capital Servizi Finanziari S.p.A. a IFIS Leasing S.p.A.
Alla data del 31 dicembre 2016, la Società è un intermediario finanziario iscritto nell'albo degli intermediari finanziari al n. 83 facente parte del Gruppo Bancario IFIS.
Il 9 settembre 2016, Banca d'Italia aveva comunicato l'iscrizione della Società nell'albo di cui all'art. 106 del TUB, con decorrenza 13 giugno 2016.
La Società era parte del Gruppo Bancario GE Capital Interbanca, presso il quale vigeva un Regolamento di Gruppo volto a disciplinare i meccanismi di funzionamento e i rapporti infragruppo. In particolare, il Regolamento di Gruppo intendeva contemperare livelli di integrazione e autonomia societaria adeguati al comune disegno strategico del già Gruppo Bancario GE Capital Interbanca, valorizzando le sinergie organizzative anche attraverso l'accentramento di alcune funzioni di supporto a livello consolidato.
Nell'ambito del processo di integrazione del gruppo di società rientranti nel Gruppo Bancario IFIS, il Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 30 novembre 2016 ha avviato un processo di armonizzazione della normativa interna della Società con quello della Capogruppo e del Gruppo Bancario IFIS.
In merito, in osservanza delle direttive emanate dalla Capogruppo nell'esercizio della propria attività di direzione e coordinamento verso la Società e in sostituzione della corrispondente normativa in essere prima dell'acquisizione della Capogruppo:
A. Il Consiglio di Amministrazione in data 30 novembre 2016 ha approvato:
i. il Regolamento di Gruppo
C. Il Consiglio di Amministrazione in data 7 febbraio 2017 ha approvato il Codice Etico del Gruppo Bancario IFIS.
D. Il Consiglio di Amministrazione in data 7 febbraio 2017 ha altresì approvato la cessione della partecipazione detenuta dalla Società in IFIS Factoring S.r.l. alla Capogruppo.
Le condizioni dell'economia globale sono leggermente migliorate ma le prospettive rimangono tuttavia soggette a diversi fattori di incertezza. In primis per gli Stati Uniti, che dipendono dalle politiche
economiche della nuova amministrazione, non ancora definite nei dettagli: un impatto espansivo, al momento di difficile quantificazione, può derivare dagli interventi annunciati in materia di politica di bilancio, ma effetti sfavorevoli potrebbero derivare dall'adozione e dalla diffusione di misure di restrizione commerciale. La crescita globale potrebbe infatti essere frenata dall'insorgere di turbolenze nelle economie emergenti associate alla normalizzazione della politica monetaria statunitense.
Nell'area dell'euro la crescita prosegue a un ritmo moderato, pur se in graduale consolidamento. I rischi di deflazione si sono ridotti; l'inflazione è risalita in dicembre, ma quella di fondo rimane su livelli ancora bassi. Per mantenere le condizioni monetarie espansive adeguate ad assicurare l'aumento dell'inflazione, il Consiglio direttivo della BCE ha esteso la durata del programma di acquisto di titoli almeno fino a dicembre del 2017 o anche oltre, se necessario. Da aprile 2017 gli acquisti mensili torneranno a 60 miliardi.
Secondo gli indicatori disponibili, in autunno la ripresa dell'economia italiana è proseguita, sia pure moderatamente. Considerando l'andamento della produzione industriale, quello dei consumi elettrici e quello del trasporto merci, tutti in crescita, e gli indicatori di fiducia delle imprese, che si collocano su valori elevati, nel quarto trimestre del 2016 il PIL potrebbe essere aumentato a un ritmo valutabile attorno allo 0,2% rispetto al periodo precedente.
È proseguita nei mesi più recenti l'espansione del credito al settore privato non finanziario, con un aumento anche dei prestiti alle imprese; la crescita resta modesta. La qualità del credito delle banche italiane continua a beneficiare del miglioramento del quadro congiunturale, registrando un'ulteriore diminuzione del flusso di nuovi crediti deteriorati.
Le proiezioni per l'economia italiana indicano che in media il PIL è previsto in aumento dello 0,9 per cento nel 2016; crescerebbe attorno alla stessa percentuale anche nel 2017 e all'1,1% sia nel 2018, sia nel 2019. L'attività economica verrebbe ancora sospinta dalla domanda nazionale e, già dal 2017, dal graduale rafforzamento di quella estera.
Il 2016 si chiude con una crescita nel numero e nel valore dei contratti stipulati, rispettivamente pari al 16,8% e al 15,9%. Il mercato ha movimentato un totale di circa 21 miliardi di euro, dei quali oltre 16 si riferiscono all'auto e allo strumentale.
L'auto ha visto un forte incremento dei valori finanziati (+28,1%), giustificato in larga parte dal trend dei veicoli industriali (+50%), delle autovetture (+24,4%) e del renting a medio/lungo termine (+19,6%).
Segue lo stipulato leasing strumentale, con un +7,4% nel numero dei contratti ed un +14,9% nel loro valore. Continua ad essere positiva la dinamica del leasing aeronavale e ferroviario (+21,8% e +2,0% in numero e valore). Nell'immobiliare (+6,7% e -0,6%) è il "da costruire" a stimolare la ripresa del comparto.
Nel 2016 il volume di finanziamenti complessivamente erogato da GE Capital Servizi Finanziari S.p.A. ha registrato un incremento dell'11% rispetto all'anno precedente, passando da euro 358 milioni del 2015 a euro 396 milioni del 2016.
Entrambi i segmenti hanno registrato una performance significativa: il leasing auto ha riscontrato una crescita del 10%, passando da euro 284 milioni del 2015 a euro 313 milioni del 2016, mentre il leasing strumentale si è attestato su volumi pari a euro 83 milioni, contro gli euro 74 milioni generati nel 2015 (+13%).
Con riferimento alla situazione patrimoniale della Società, si evidenzia come al 31 dicembre 2016 l'Attivo si assesti su un totale di euro 1.176 milioni, in aumento rispetto al saldo di euro 1.165 milioni registrato alla fine dell'esercizio precedente (+1%).
E' utile ricordare come tale risultato sia l'effetto di due tendenze contrapposte: da un lato l'incremento dei volumi registrato dal portafoglio leasing auto e strumentale menzionato sopra, dall'altro la diminuzione dello stock relativo ai portafogli in run off (finanziamenti rateali auto e prestiti personali, mutui e cessione del quinto dello stipendio).
La consistenza del portafoglio "finanziamenti rateali auto e prestiti personali" mostrava infatti già nell'esercizio 2015 un sostanziale azzeramento; nel corso del 2016 la consistenza del portafoglio mutui e cessione del quinto dello stipendio si è ulteriormente ridotta, passando da euro 228 milioni nel 2015 a euro 194 milioni nel 2016 (-15%).
A questo proposito, si precisa che nel presente bilancio d'esercizio le attività relative ai portafogli "mutui ipotecari" e "cessione del quinto dello stipendio", già posti in run off da alcuni esercizi, per un valore netto di euro 194 milioni, sono state classificate alla voce "Crediti verso clienti", in quanto la cessione di tali attività, che era stata prospettata dal precedente Azionista, non è andata a buon fine.
Al fine di avere un quadro unitario della qualità dell'esposizione di IFIS Leasing S.p.A., riportiamo qui di seguito la situazione dei Crediti della Società:
| In migliaia di euro | Esposizione lorda 31.12.2016 (A) |
Rettifiche di valore complessive 31.12.2016 (B) |
Esposizione netta 31.12.2016 (C) |
% (D) |
% copertura (B/A) |
Esposizione lorda 31.12.2015 (E) |
Rettifiche di valore complessive 31.12.2015 (F) |
Esposizione netta 31.12.2015 (G) |
% (H) |
% copertura (F/E) |
Esposizione netta Var % (C/G) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti deteriorati | 153.458 | 103.202 | 50.256 | 4,8 | 67,3 | 190.557 | 136.464 | 54.093 | 5,4 | 71,6 | -7,1 |
| Sofferenze | 78.268 | 63.454 | 14.814 | 1,4 | 81,1 | 98.319 | 82.888 | 15.431 | 1,5 | 84,3 | -4,0 |
| Inadempienze probabili | 46.167 | 26.145 | 20.022 | 1,9 | 56,6 | 10.734 | 3.178 | 7.556 | 0,0 | 29,6 | 165,0 |
| Scaduti deteriorati | 29.023 | 13.603 | 15.420 | 1,5 | 46,9 | 81.504 | 50.398 | 31.106 | 3,1 | 61,8 | -50,4 |
| Crediti "in bonis" | 1.002.081 | 15.280 | 986.801 | 95,2 | 1,5 | 973.539 | 17.522 | 956.017 | 94,6 | 1,8 | 3,2 |
| Totale dei crediti | 1.155.539 | 118.482 | 1.037.057 100,0 | 10,3 | 1.164.096 | 153.986 | 1.010.110 100,0 | 13,2 | 2,7 |
In termini di esposizione complessiva, i crediti deteriorati lordi sono diminuiti su base annua del 20%, passando da euro 190,6 milioni nel 2015 a euro 153,5 milioni nel 2016; questo andamento è dovuto principalmente alla categoria "scaduti deteriorati", che si è ridotta in maniera significativa a causa del miglioramento generale della qualità del portafoglio.
A fronte di questa dinamica complessiva dei flussi lordi, le rettifiche di valore specifiche sui crediti deteriorati sono state ridotte in maniera più che proporzionale, passando da euro 136 milioni nel 2015 a euro 103 milioni nel 2016; di conseguenza, il livello percentuale di copertura delle esposizioni deteriorate ora si attesta al 67,3%, contro il 71,6% registrato nel precedente esercizio.
In termini di esposizioni nette, l'incidenza percentuale sul totale dei crediti è scesa al 4,8% contro il 5,4% del 2015, a testimonianza di un'attività di recupero molto più efficace. Questa performance, resa evidente anche dalla notevole riduzione registrata dalle esposizioni scadute da 90 giorni, ha reso inoltre possibile l'utilizzo di parte della riserva generica a copertura dell'esposizione in bonis, che a fine del 2016 ammonta a euro 15,3 milioni, contro euro 17,5 milioni dello scorso esercizio.
Nella voce Partecipazioni confluisce la seguente interessenza partecipativa:
• IFIS Factoring S.r.l. (già GE Capital Finance S.r.l.): 40% del capitale sociale; il restante 60% è detenuto dalla Controllante Interbanca S.p.A.
La Società, iscritta all'albo ex art. 106 del TUB a far data dal 13 maggio 2016, appartenente al Gruppo Bancario Banca IFIS e soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Banca IFIS S.p.A, opera nel mercato del factoring offrendo servizi relativi al finanziamento e alla gestione di crediti di impresa.
Riguardo alla gestione operativa, nel corso del 2016 il turnover complessivo della Società ha registrato un calo dell'8,1% rispetto all'analogo periodo del 2015, passando da 1.673 milioni di euro a 1.537 milioni di euro erogati nel corso dell'esercizio.
L'ammontare dei crediti netti verso clientela si è quindi attestato intorno a 192 milioni di euro rispetto ai 319 milioni di euro di fine 2015, con una diminuzione del 40%.
Per quanto riguarda la qualità del portafoglio, il rapporto tra i crediti non performing netti e il totale dei crediti netti passa dal 7,9% del 2015 all'8,3% del 2016. Tale incidenza è esclusivamente legata alla categoria "esposizioni scadute deteriorate", a causa di estemporanei ritardi di pagamento di una posizione specifica, peraltro già rientrata nei primi mesi del 2017.
Il "coverage ratio" dei crediti deteriorati è ora pari al 30,6% rispetto al 17,9% registrato al termine dell'esercizio precedente; in particolare il "coverage ratio" delle sofferenze è pari al 100%, in linea con quanto registrato al 31 dicembre 2015.
Con riferimento alle principali voci di conto economico, il margine d'intermediazione registra una diminuzione di 1,5 milioni di euro (-25,2%) rispetto all'esercizio precedente, principalmente dovuto alla contrazione delle consistenze.
Le componenti valutative riferite ai crediti hanno generato nel 2016 rettifiche nette di valore per 1,6 milioni di euro, peraltro riconducibili ad un'unica specifica posizione, in controtendenza rispetto alle riprese di valore nette per 0,7 milioni di euro registrate nell'esercizio 2015.
Al netto delle imposte sul reddito, il risultato d'esercizio presenta una perdita di 6,6 milioni di euro, in peggioramento rispetto alla perdita di 3 milioni di euro conseguita nell'esercizio precedente.
Con decorrenza dal 24 novembre 2016 GE Capital Interbanca S.p.A. (ora Interbanca S.p.A.) e GE Capital Servizi Finanziari S.p.A. (ora IFIS Leasing S.p.A.) hanno ceduto il 100% del capitale sociale di GE Capital Services S.r.l. (società classificata come "società non finanziaria" operante nel mercato del noleggio a lungo termine di beni strumentali e rientrante nel perimetro di consolidamento civilistico di GE Capital Interbanca S.p.A.) a una società del gruppo General Electric (non oggetto di cessione a Banca IFIS S.p.A.).
Riportiamo qui di seguito per completezza di informazione una sintesi della riorganizzazione societaria effettuata dalla GE Capital Services S.r.l. nell'anno 2016.
Dal 31 dicembre 2012 al 24 novembre 2016, GE Capital Services S.r.l. è stata controllata interamente da GE Capital Interbanca S.p.A. - direttamente per il 79% e per il restante 21% tramite GE Capital Servizi Finanziari S.p.A. – ed era soggetta all'attività di direzione e coordinamento della Banca stessa.
Nel corso dell'esercizio, all'interno del processo di riorganizzazione del business del leasing operativo, GE Capital Services S.r.l. ha conferito il ramo d'azienda del leasing operativo inerente al noleggio a lungo termine di beni strumentali a GE Capital Services 2 S.r.l. per un valore di euro 120 milioni, in considerazione anche di una perizia effettuata da esperti indipendenti.
Il 4 novembre 2016 GE Capital Services S.r.l. ha ceduto l'intera partecipazione detenuta in GE Capital Services 2 S.r.l. a GE Capital Interbanca S.p.A. a un valore di euro 120 milioni e, contemporaneamente, ha distribuito circa euro 116 milioni di riserve (di cui circa euro 71 milioni a titolo di dividendi) a GE Capital Interbanca S.p.A. e a GE Capital Servizi Finanziari S.p.A, suddivise rispettivamente per il 79% e per il 21%.
A completamento del processo di riorganizzazione, GE Capital Services S.r.l. è stata ceduta il 24 novembre 2016 ad una società del Gruppo General Electric, attraverso la vendita del 100% del capitale sociale detenuto da GE Capital Interbanca S.p.A. e da GE Capital Servizi Finanziari S.p.A., a un prezzo pari al net asset value residuo della Società.
Le Attività fiscali di IFIS Leasing S.p.A. risultano pari a circa euro 43,1 milioni e sono relative principalmente alle svalutazioni su crediti.
Dall'analisi delle voci del passivo patrimoniale, emerge che il totale della Provvista, le cui consistenze sono pari a euro 893 milioni, è principalmente costituito:
Il totale del Capitale, delle riserve e del risultato dell'esercizio è pari a euro 248,3 milioni, in incremento di euro 8,2 milioni rispetto all'analogo dato alla fine del 2015 (euro 240,1 milioni), a causa del positivo risultato d'esercizio della Società.
Il Conto economico della Società presenta un utile al 31 dicembre 2016 pari a euro 8,0 milioni. Analizzando i vari comparti, il margine di intermediazione, pari a euro 33,5 milioni, beneficia di euro 27,2 milioni di margine di interesse derivante dall'attività caratteristica, mentre è influenzato significativamente dalle seguenti partite straordinarie di segno opposto: da una parte le commissioni di risoluzione anticipata dei
finanziamenti erogati dal Gruppo GE per euro 4 milioni e le commissioni di strutturazione dell'operazione di cartolarizzazione dei crediti del prodotto auto lease per euro 6,4 milioni, portando il saldo delle commissioni nette in negativo per euro 8,7 milioni, dall'altra, il dividendo distribuito dall'allora controllata GE Capital Services S.r.l – prima della vendita ad una società del Gruppo GE – per euro 14,9 milioni.
La componente economica relativa alla valutazione dei crediti ha generato rettifiche nette per euro 6,1 milioni, di cui euro 3,4 milioni relativi all'Auto-lease, euro 3 milioni al Mortgage, euro 0,8 milioni a Equipment Finance, mentre il business CQS ha registrato riprese di valore pari a euro 0,8 milioni e Auto Loan/Personal Loan per euro 0,3 milioni.
Le spese amministrative ammontano a euro 24,5 milioni, di cui euro 12,3 milioni di costi del personale e euro 12,2 milioni di altre spese amministrative. Quest'ultime comprendono il canone sostenuto in tema di conversione delle imposte anticipate per euro 0,7 milioni di euro, di cui la metà "straordinari" riferiti al 2015. Inoltre si segnala la presenza di costi relativi all'attività di direzione e coordinamento da parte del Gruppo GE per euro 4 milioni.
Gli altri proventi e oneri, legati principalmente a riaddebiti netti verso la clientela, si sono attestati a circa euro 11,7 milioni. Rilevante anche la componente relativa alla svalutazione delle partecipazioni, pari a euro 5,7 milioni, registrata rispettivamente per euro 3,1 milioni sull'ex controllata GE Capital Services S.r.l, all'interno dell'operazione descritta in precedenza e, per euro 2,6 milioni, sulla controllata IFIS Factoring S.r.l.
L'utile corrente al lordo delle imposte è risultato pari a euro 8,6 milioni; dopo un accantonamento al fondo imposte e tasse per euro 0,6 milioni, si registra un utile netto di esercizio pari a euro 8,0 milioni.
Ai sensi dell'art. 2428 c.c., si fa presente che la Società non ha svolto attività di ricerca e sviluppo nel corso dell'esercizio.
Nel corso del 2016 gli interventi di Information Technology si sono focalizzati sui seguenti punti:
è stato effettuato l'upgrade del sistema gestionale relativo al prodotto del leasing auto
Implementazione di nuove funzionalità per la gestione della cartolarizzazione dei contratti del leasing auto
La Società opera in un settore a basso impatto ambientale e rispetta le regole previste dalla normativa sulla sicurezza e sull'ambiente di lavoro.
L'organico della Società conta 203 dipendenti, di cui 6 dirigenti, 48 quadri direttivi e 149 impiegati, con un decremento di 10 unità rispetto al 2015.
In particolare si segnala che:
HealthAhead è un'iniziativa avente lo scopo di aiutare i propri dipendenti e le loro famiglie ad assumere un sano stile di vita, attraverso il quale la Banca rinnova il proprio impegno a costruire una vera cultura della salute con iniziative interne e investimenti.
Accanto all'istituzione di un Wellness Committee interno che organizza attività con contenuti di educazione alla salute, il programma mette a disposizione strumenti e strutture che ne consentono la realizzazione; il team italiano di HealthAhead nel corso del 2016 ha organizzato attività inerenti le seguenti aree tematiche:
Nutrizione sono state organizzate conferenze sui temi della sana alimentazione e lezioni di cucina per bambini per promuovere un'alimentazione corretta e salutare
Tabacco è stato confermato il divieto di fumo in tutti gli edifici e aree esterne
Si informa che Banca IFIS S.p.A., anticipando il contenuto del Regolamento e della Direttiva - il cui testo è stato concordato tra gli Stati Membri lo scorso 18 dicembre 2015 e culminerà con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale UE, sulla base di quanto previsto dal Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali" e nelle pronunce dell'Autorità Garante della Privacy - in data 30 dicembre 2015 ha provveduto ad elaborare per la Banca e per le altre Società da questa controllate, il "Documento di Conformità" in materia di Privacy; in tale documento si descrive la politica, attuale e programmatica delle Società del Gruppo per quanto concerne il trattamento dei dati personali, dando atto delle modalità attraverso le quali si persegue la conformità alla Legge.
Il sistema di "corporate governance" della Società, vale a dire il quadro organico delle regole e delle procedure di cui gli organi sociali si sono dotati per ispirare la propria linea di condotta e adempiere alle proprie responsabilità, tiene presenti le norme vigenti applicabili e il recente cambiamento a livello di proprietà.
Presso la Società è in uso il modello di governance c.d. "tradizionale".
Alla data del 31 dicembre 2016, l'esercizio delle funzioni sociali è demandato, secondo le rispettive competenze, ai seguenti organi sociali: (i) Assemblea dei Soci, (ii) Consiglio di Amministrazione, (iii) Presidente del Consiglio di Amministrazione, (iv) Consigliere Delegato e (v) Collegio Sindacale.
L'Assemblea dei Soci deve essere convocata almeno una volta all'anno per deliberare sugli argomenti devoluti alla sua competenza dalla legge. L'intervento e la rappresentanza in Assemblea dei Soci sono regolati dalle norme di legge. Parimenti, per la validità della costituzione dell'Assemblea dei Soci si applicano i quorum costitutivi previsti dalla normativa vigente. L'Assemblea dei Soci delibera con i quorum deliberativi previsti dalla normativa vigente.
Alla data del 31 dicembre 2016, il socio unico della Società è Interbanca S.p.A., banca facente parte del Gruppo Bancario IFIS.
Al Consiglio di Amministrazione spetta, in via esclusiva e non delegabile, la funzione di supervisione strategica. I membri del Consiglio di Amministrazione devono avere i requisiti stabiliti dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari. Il Consiglio di Amministrazione elegge tra i suoi membri un Presidente, se questi non è nominato dall'Assemblea. Per la validità delle adunanze del Consiglio di Amministrazione deve essere presente almeno la maggioranza dei membri in carica. Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione sono assunte a maggioranza assoluta dei presenti.
Alla data del 31 dicembre 2016 - a seguito delle delibere assunte dall'Assemblea dei Soci in data 30 novembre 2016 - il Consiglio di Amministrazione della Società si compone dei seguenti membri: Alberto Staccione (Presidente), Massimo Macciocchi (Consigliere Delegato), Raffaele Zingone, Andrea Berna e Emanuele Egidio.
Il mandato del Consiglio di Amministrazione in carica scadrà alla data dell'Assemblea dei Soci chiamata ad approvare il bilancio relativo all'esercizio 2018.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione segue e sorveglia l'andamento della Società, promuovendo l'effettivo funzionamento del sistema di governo societario e del Consiglio di Amministrazione, favorendo la dialettica interna al Consiglio stesso e tra il Consiglio di Amministrazione e il top management.
Il Consigliere Delegato sovraintende alla gestione aziendale nell'ambito dei poteri attribuitigli e secondo gli indirizzi generali decisi dal Consiglio di Amministrazione.
Il Collegio Sindacale vigila sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, nonché sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento.
Il Collegio Sindacale si compone di tre sindaci effettivi e di due sindaci supplenti con i poteri di legge.
Alla data del 31 dicembre 2016 i membri del Collegio Sindacale sono: Giacomo Bugna (Presidente), Piera Vitali e Giovanna Ciriotto (quali membri effettivi), Daria Langosco di Langosco e Fabio Greco (quali membri supplenti). Il mandato del Collegio Sindacale in carica viene meno alla data dell'Assemblea dei Soci chiamata ad approvare il bilancio relativo all'esercizio 2018.
Al 31 dicembre 2016, la revisione legale è esercitata da E&Y S.p.A.. Sino alla data del 30 novembre 2016, la società di revisione incaricata della revisione legale era KPMG S.p.A.
Con riferimento alla verifica dei requisiti che debbono sussistere in capo ai membri del Consiglio di Amministrazione e ai membri del Collegio Sindacale, giova rammentare che, a seguito della nomina assembleare in data 30 novembre 2016, in pari data il Consiglio di Amministrazione ha deliberato in ordine alla verifica dei requisiti di professionalità, onorabilità e, con riferimento ai membri del Collegio Sindacale, di indipendenza degli esponenti aziendali e di altri requisiti di legge.
Il 21 dicembre 2016 la Società ha adottato le procedure e le regole della Capogruppo in ambito di gestione di operazioni con soggetti collegati.
In data 30 novembre 2016 è stato adottato un nuovo testo statutario depositato presso la Camera di Commercio per l'iscrizione nel Registro Imprese in data 12 dicembre 2016.
Nella riunione del 21 dicembre 2016 il Consiglio di Amministrazione ha nominato quali componenti dell'Organismo di Vigilanza della Società - ex decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 - (i) l'avv. Alessandro De Nicola, cui sono state altresì attribuite le funzioni di presidente (ruolo già ricoperto), (ii) il Responsabile pro-tempore della Funzione "Internal Audit", funzione accentrata presso Interbanca S.p.A. (ruolo ricoperto da Ruggero Miceli alla data del 31 dicembre 2016) e (iii) il Responsabile pro-tempore della Funzione "Compliance e Reclami", funzione accentrata presso Interbanca S.p.A. (ruolo ricoperto da Francesco Peluso alla data del 31 dicembre 2016).
Il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti, è costituito dall'insieme delle regole e delle procedure aziendali, adottate dalle unità operative aziendali, al fine di garantire l'attendibilità, l'accuratezza e la tempestività dell'informativa finanziaria.
Al riguardo va richiamato che la Legge 262/2005 "Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari", ha introdotto nell'organizzazione aziendale la figura del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari.
Il Consiglio di Amministrazione di Interbanca S.p.A. del 21 dicembre 2016 ha nominato il Dirigente Preposto nella persona di Ettore Cesare Colombo; nel contempo è stata approvata la nuova versione del "Regolamento del Dirigente Preposto", le cui principali modifiche apportate sono connesse all'acquisizione della partecipazione di controllo in Interbanca da parte di Banca IFIS e, in particolare, all'allineamento al "Regolamento del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e del Monitoraggio e Controllo dell'Informativa Finanziaria" della Capogruppo Banca IFIS (approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 30 novembre 2016), con particolare riferimento alla definizione dei flussi informativi tra il Dirigente Preposto della Banca e la corrispondente funzione della Capogruppo.
A far data dal 1° dicembre 2016 la Società è soggetta all'attività di direzione e coordinamento della Capogruppo.
In ottemperanza al disposto dell'art. 2497 ter del codice civile, si segnalano le decisioni assunte in forza dell'attività di direzione e coordinamento esercitata da Interbanca S.p.A. (sino alla data del 30 novembre 2016) nei confronti della Società:
Sempre in ottemperanza al disposto dell'art. 2497 ter del codice civile, si segnalano altresì le decisioni assunte in forza dell'attività di direzione e coordinamento esercitata da Banca IFIS S.p.A. (successivamente alla data del 30 novembre 2016) nei confronti della Società:
In data 12 maggio 2015 sono entrate in vigore le nuove "Disposizioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari" di cui alla Circolare di Banca d'Italia n. 288 del 3 aprile 2015 emanata in attuazione delle disposizioni di cui al Titolo V del D.Lgs n. 385/1993, come modificato nel tempo.
Il nuovo regime è stato di immediata applicazione per IFIS Leasing (già GE Capital Servizi Finanziari S.p.A.) e IFIS Factoring (già GE Capital Finance S.r.l.) - intermediari finanziari iscritti nell'elenco speciale di cui all'art. 107 del TUB.
Come noto, la Circolare in argomento ha eliminato la distinzione tra intermediari finanziari iscritti nell'elenco di cui all'art. 106 e quelli iscritti nell'elenco di cui all'art. 107 del TUB, introducendo un unico "albo" degli intermediari finanziari che sarà tenuto ai sensi dell'art. 106 del TUB da Banca d'Italia. L'esercizio (ovvero la continuazione dell'esercizio) nei confronti del pubblico dell'attività di concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma è stato sottoposto alla espressa autorizzazione da parte di Banca d'Italia.
Il 24 giugno 2016, Banca d'Italia ha comunicato l'iscrizione di IFIS Factoring S.r.l. nell'albo di cui all'art. 106 del TUB, con decorrenza 13 maggio 2016.
Il 9 settembre 2016, Banca d'Italia ha comunicato l'iscrizione di IFIS Leasing S.p.A. nell'albo di cui all'art. 106 del TUB, con decorrenza 13 giugno 2016.
Con riferimento alle disposizioni contenute nell'art. 2428 del Codice Civile - nonché l'art. 3 del decreto legislativo 87/92 e gli artt. 94 e 100 del decreto legislativo n. 209/05 - relativo ai principali rischi ed alle incertezze a cui la Società è esposta, è opportuno sottolineare che non vi sono, allo stato attuale, eventi o circostanze che possano far sorgere dubbi riguardo al presupposto della continuità aziendale.
L'esposizione ai rischi finanziari della Società viene analizzata mensilmente, definendo le strategie gestionali e operative da un punto di vista finanziario.
I rischi finanziari che possono influire sull'andamento della Società sono i seguenti:
Il principale rischio a cui è esposta la Società è il rischio di credito.
Durante il 2016 sono stati mantenuti severi parametri di valutazione nelle attività di assunzione di nuovo rischio attraverso iniziative vòlte al conseguimento di elevati standard di qualità nel nuovo portafoglio, alla luce delle critiche condizioni di mercato, anche in termini di intensificazione della concorrenza.
Obiettivi della Società sono l'incremento della penetrazione del mercato attraverso una diversificazione e un costante incremento degli impieghi, che si accompagni con il mantenimento di un livello elevato di qualità del portafoglio.
Per tale motivo viene ritenuta fondamentale la fase di erogazione iniziale, effettuata in costante collaborazione con i partner commerciali e monitorata dalle procedure di credit scoring costantemente perfezionate.
A partire dal 30 novembre 2016, a seguito dell'acquisizione di Interbanca da parte del Gruppo Banca IFIS, è stato avviato un significativo processo di ridefinizione della strategia creditizia complessiva, in termini di risk appetite, modello organizzativo, metodologie e processi applicati a processo del credito. Tale fase è attualmente in corso di completamento in termini di implementazione operativa e procedurale.
Per quanto riguarda invece la misurazione del rischio di credito connesso ai contratti di leasing, la Società utilizza metodologie e modelli basati su analisi storico-statistiche aggiornate su base mensile, che tendono a recepire in maniera più tempestiva le variazioni dei fattori di rischio che influenzano l'andamento della qualità del portafoglio.
Per quanto concerne l'organizzazione e i processi di Risk Management, in linea generale il processo creditizio nel suo insieme, pur conservando le specificità derivanti dai differenti prodotti/portafogli, risponde ad un criterio organizzativo comune articolato principalmente su fasi operative, ruoli, responsabilità e controlli di vario livello.
A partire dal 30 novembre 2016, a seguito dell'acquisizione di Interbanca da parte del Gruppo Banca IFIS si è provveduto alla ridefinizione organizzativa del processo del credito attraverso la costituzione di "Business Units" declinate per tipologia di attività. Tale nuovo modello organizzativo prevede ulteriori fase evolutive concernenti altre funzioni aziendali, sulla base ed in ottemperanza alle linee guida ed alle metodologie definite dalla Capogruppo.
Nel corso del 2016 l'esposizione al rischio di tasso non ha subito particolari cambiamenti; gli impieghi sono sia a tasso variabile che a tasso fisso e vengono finanziati principalmente con provvista a medio termine fornita dalla Capogruppo. Tale strategia comporta quindi una minimale esposizione al rischio di tasso strutturale.
I processi di gestione e di controllo del rischio di tasso di interesse si sviluppano a diversi livelli della struttura organizzativa; il ruolo fondamentale nella gestione e nel controllo del rischio di tasso di interesse spetta al Consiglio di Amministrazione che definisce gli orientamenti e gli indirizzi strategici relativamente all'assunzione dei rischi.
Sotto l'aspetto operativo il controllo dell'esposizione al rischio di tasso del portafoglio bancario nelle sue diverse componenti viene affidato alla funzione accentrata di Risk Management; il monitoraggio viene effettuato con cadenza mensile attraverso l'utilizzo del sistema di ALM che ne consente la misurazione. La gestione operativa dell'eventuale esposizione è invece in capo alla funzione accentrata di Tesoreria.
La Società non è assoggettata a tale rischio in quanto non effettua investimenti mobiliari di alcun tipo.
La Società non è assoggettata a tale rischio in quanto tutte le operazioni in essere sono regolate in euro (moneta di conto).
Tale rischio rappresenta la difficoltà in cui può incorrere la Società nell'adempiere, nei termini e nelle scadenze prestabilite, alle proprie obbligazioni commerciali e finanziarie.
In considerazione dell'attività svolta dalla Società, la posizione finanziaria risulta adeguatamente dimensionata alle esigenze che emergono dall'attività svolta.
Nel corso del 2016 la posizione di liquidità è stata caratterizzata da un profilo stabile, con una rilevante parte della provvista con scadenza a lungo termine; il cambiamento proprietario verificatosi al 30 novembre 2016 e la conseguente chiusura delle linee di provvista all'epoca presenti con la contestuale costituzione di nuove linee di provvista a lungo termine messe a disposizione del nuovo azionista, hanno confermato il rispetto di criteri di sana e prudente gestione della liquidità anche a livello individuale.
Anche in relazione al rischio di liquidità è opportuno ricordare che, a partire da 30 novembre 2016, giorno in cui la banca è entrata a far parte del Gruppo Banca IFIS, la gestione della tesoreria e dei relativi rischi viene svolta a livello integrato ed accentrato dalla Capogruppo sul mismatching netto delle posizioni, sia pur mantenendo al contempo un profilo di rischio equilibrato a livello individuale.
Eventuali potenziali criticità a livello individuale rivenienti dall'applicazione di scenari di stress, posso essere fronteggiate attraverso le risorse messe a disposizione della Capogruppo.
Si evidenzia quindi che non si ritiene che tali rischi, allo stato attuale, possano compromettere la continuità aziendale.
Per ulteriori informazioni in merito alle politiche di gestione del rischio si rimanda a quanto esplicitato nella Sezione 3 della Nota Integrativa.
La Banca/Società aderisce al Consolidato Fiscale Nazionale il cui perimetro attuale comprende Interbanca S.p.A in qualità di consolidante unitamente a IFIS Leasing S.p.A., IFIS Factoring S.r.l. e IFIS Rental Services S.r.l. quali società consolidate.
Coerentemente con la prassi adottata nell'ambito del precedente Gruppo di appartenenza, gli accordi di consolidamento vigenti all'interno del Gruppo fiscale in Italia prevedono, tra l'altro, che le eventuali perdite fiscali, apportate al consolidato fiscale dalle singole società aderenti allo stesso, non vengano a queste ultime remunerate; inoltre, gli accordi prevedono che le imposte gravanti su eventuali imponibili fiscali, in capo alle singole entità facenti parte del Gruppo Fiscale Nazionale, vengano corrisposte soltanto se, e nella misura in cui, queste siano effettivamente versate all'Erario da parte della Consolidante, sulla base delle risultanze del Consolidato Fiscale Nazionale del Gruppo.
Per i riflessi contabili di tali definizioni contrattuali, si rinvia all'apposita sezione della nota integrativa riguardante le politiche contabili.
Gli effetti di tali accordi sulla voce imposte dell'esercizio sono dettagliati nella sezione della nota integrativa relative alle "imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente".
Nel prospetto di seguito riportato, vengono esposti i rapporti che IFIS Leasing S.p.A. intrattiene con la Società Controllante, le Società sottoposte al controllo di quest'ultima e le Società Collegate.
| Descrizione | Entità controllante |
Dirigenti con responsabilità strategiche |
Altre Parti Correlate |
TOTALE PARTI CORRELATE (A) |
TOTALE IFIS Leasing S.p.A. (B) |
% A/B | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CREDITI VERSO BANCHE | - | 9 | 0,00% | ||||
| CREDITI VERSO CLIENTELA | - | 1.028 | 0,00% | ||||
| PARTECIPAZIONI | 43.552 | 43.552 | 43.552 | 100,00% | |||
| ATTIVITA' / | ALTRE ATTIVITA' | - | 51.333 | 0,00% | |||
| PASSIVITA' | ATTIVITA'/PASSIVITA' FISCALI | - | 42.674 | 0,00% | |||
| DEBITI VERSO BANCHE | 545.966 | 16.000 | 561.966 | 561.966 | 100,00% | ||
| DEBITI VERSO CLIENTELA | - | 331.438 | 0,00% | ||||
| ALTRE PARTITE | - | 33.550 | 0,00% | ||||
| ATTIVI | - | 39.734 | 0,00% | ||||
| INTERESSI | PASSIVI | 1.166 | 1.166 | 12.503 | 9,33% | ||
| ATTIVE E PROVENTI ASSIMILATI | - | 5.928 | 0,00% | ||||
| COMMISSIONI | PASSIVE E ONERI ASSIMILATI | - | 14.582 | 0,00% | |||
| DIVIDENDI | - | - | 14.903 | 0,00% | |||
| ALTRE VOCI DI | RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE | - | 6.109 | 0,00% | |||
| CONTO | SPESE AMMINISTRATIVE | 902 | 3.061 | 3.963 | 24.463 | 16,20% | |
| ECONOMICO | ALTRI PROVENTI | 535 | 535 | 11.739 | 4,56% |
Al 31 dicembre 2016, tali rapporti attengono principalmente a:
Si precisa inoltre che IFIS Leasing S.p.A. non possiede azioni proprie né azioni della controllante diretta Interbanca S.p.A..
Si informa che la Società non intrattiene rapporti con amministratori o dirigenti strategici.
Per ulteriori dettagli sui rapporti in essere con la capogruppo e le altre imprese del gruppo, complessivamente regolati a condizioni di mercato, si rinvia alla nota integrativa in cui sono illustrati i saldi patrimoniali ed economici derivanti da tali rapporti.
Nel corso dell'anno 2012 l'Agenzia delle Entrate di Torino (Ufficio Grandi Contribuenti), in esito di una attività di verifica condotta con riferimento all'anno 2009, ha redatto un Processo Verbale di Contestazione (PVC) nei confronti delle Società avente per oggetto la deducibilità delle perdite su crediti ed altre contestazioni minori per circa 1,1 milioni di euro di imponibile e la mancata applicazione della ritenuta di acconto sugli interessi pagati ai propri finanziatori ungheresi.
L'Agenzia delle Entrate ha contestato la mancata applicazione della ritenuta del 27% sugli interessi passivi corrisposti alla società ungherese appartenente al gruppo GE senza l'applicazione della ritenuta in virtù della Convenzione Internazionale contro le Doppie imposizioni in vigore tra l'Italia e l'Ungheria. L'Agenzia delle Entrate ha di fatto concluso che la società ungherese non fosse l'effettiva beneficiaria degli interessi passivi corrisposti dalle società Italiane ma soltanto una conduit company.
L'Agenzia delle Entrate ha, al contrario, individuato come beneficiario effettivo una società presuntivamente residente nelle Bermuda e pertanto è stata disconosciuta l'applicazione della Convenzione Internazionale contro le Doppie Imposizioni stipulata tra Italia ed Ungheria e pretesa l'applicazione della ritenuta del 27% prevista per i soggetti residenti in paesi a fiscalità privilegiata.
Con riferimento alla sopracitata tematica si segnala che ad oggi sono stati notificati i seguenti Avvisi di Accertamento ed Atti di Contestazione delle relative sanzioni:
Accertamento relativo all'esercizio 2008 (ex GE Leasing Italia Spa): in data 19 dicembre 2013 è avvenuta la notifica, da parte dell'Agenzia delle Entrate, dell'Avviso di Accertamento e contestuale irrogazione di sanzioni per maggiori ritenute di cui al quinto comma dell'articolo 26, comma 5, del DPR 600/1973 e Atto di Contestazione di sanzioni, relativo alla "sanzione amministrativa del 30% delle ritenute non versate nei termini previsti" di cui all'Articolo 13 del D.Lgs n.471/1997. Le maggiori ritenute contestate ammontano a euro 1,536 milioni (pari al 27% degli interessi passivi corrisposti nel corso dell'anno 2008 per euro 5,691 milioni) mentre le sanzioni complessivamente irrogate nella misura del 150% ammontano a euro 2,305 milioni
Accertamento relativo all'esercizio 2009: in data 24 dicembre 2014 è avvenuta la notifica, da parte dell'Agenzia delle Entrate, dell'Avviso di Accertamento e contestuale irrogazione di sanzioni per maggiori ritenute di cui al quinto comma dell'articolo 26, comma 5, del DPR 600/1973 e Atto di Contestazione di sanzioni, relativo alla "sanzione amministrativa del 30% delle ritenute non versate nei termini previsti" di cui all'Articolo 13 del D.Lgs n.471/1997. Le maggiori ritenute contestate ammontano a euro 6,403 milioni (pari al 27% degli interessi passivi corrisposti nel corso dell'anno 2009 per euro 23,716 milioni) mentre le sanzioni complessivamente irrogate nella misura del 150% ammontano a euro 9,604 milioni. Nello stesso Avviso è stata contestata anche l'indeducibilità di talune perdite su crediti e talune contestazioni minori per una maggiore imposte di circa 300 mila euro oltre a sanzioni.
Accertamento relativo all'esercizio 2010: in data 29 dicembre 2015 è avvenuta la notifica, da parte dell'Agenzia delle Entrate, dell'Avviso di Accertamento e contestuale irrogazione di sanzioni per maggiori ritenute di cui al quinto comma dell'articolo 26, comma 5, del DPR 600/1973 e Atto di Contestazione di sanzioni, relativo alla "sanzione amministrativa del 30% delle ritenute non versate nei termini previsti" di cui all'Articolo 13 del D.Lgs n.471/1997. Le maggiori ritenute contestate ammontano a euro 4,684 milioni (pari al 27% degli interessi passivi corrisposti nel corso dell'anno 2010 per euro 17,351 milioni) mentre le sanzioni complessivamente irrogate nella misura del 150% ammontano a euro 7,027 milioni. Nello stesso Avviso è stata contestata anche l'indeducibilità di talune perdite su crediti e talune contestazioni minori per una maggiore imposte di circa euro 82 mila oltre a sanzioni
Accertamento relativo all'esercizio 2011 (ex GE Leasing Italia S.p.A.): in data 28 novembre 2016 è avvenuta la notifica, da parte dell'Agenzia delle Entrate, dell'Avviso di Accertamento e contestuale irrogazione di sanzioni per maggiori ritenute di cui al quinto comma dell'articolo 26, comma 5, del DPR 600/1973. Le maggiori ritenute contestate ammontano a euro 35,993 mila (pari al 27% degli interessi passivi corrisposti nel corso dell'anno 2011 per euro 113,311 mila) mentre le sanzioni complessivamente irrogate nella misura del 165% ammontano a euro 59,390 mila
Al momento della predisposizione del presente bilancio, la Società ha provveduto o sta provvedendo a presentare tempestive istanze di accertamento con adesione, unitamente alle deduzioni difensive in relazione alle sanzioni irrogate e ad impugnare, nei termini di legge, gli atti presso le competenti Commissioni Tributarie.
Complessivamente i versamenti di un terzo delle imposte in pendenza di giudizio effettuati ammontano a euro 15,731 milioni. A seguito delle Sentenza in CTP che hanno accolto integralmente il ricorso presentato con riferimento agli Avvisi di Accertamento degli anni 2007, 2008 e 2009 sono stati rimborsati euro 13,078 milioni, sono stati chiesti a rimborso ulteriori euro 798 mila, mentre entro i termini per l'impugnazione dell'Avviso di Accertamento 2011 verrà effettuato un ulteriore versamento per euro 1,290 milioni.
Si segnala inoltre che – in ottemperanza all'ordinanza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Milano in data 29 maggio 2015 – è stato depositato il documento contenente l'esito dello scambio di informazioni n. 3167 ai sensi della Direttiva Europea n. 2011/16/EU. Nel documento depositato si legge: l'Autorità fiscale Ungherese – dopo aver svolto una verifica fiscale per le annualità 2009, 2010 e 2011 – ha concluso che la società Ungherese del gruppo GE deve essere correttamente considerata come il beneficiario effettivo degli interessi ricevuti dalle controparti Italiane.
Nel corso dell'anno 2009 la Guardia di Finanza, a seguito di una ispezione ai fini dell'IVA, delle imposte sui redditi e degli altri tributi relativamente al periodo di imposta 2007 (successivamente estesa ai periodi di imposta 2004, 2005 e 2006) ha emesso un processo verbale di constatazione (PVC) con il quale sono stati contestati i seguenti rilievi:
Con riferimento alla sopracitata tematica si segnala che ad oggi sono stati notificati i seguenti Avvisi di Accertamento ed Atti di Contestazione delle relative sanzioni:
all'articolo 101 del TUIR con una conseguente contestazione di maggiore IRES per euro 60 mila. È stata altresì contestata la detrazione Iva su acquisti per complessivi euro 364 mila. Le sanzioni previste per le suddette contestazioni ammontano a circa euro 519 mila
• Avviso di Accertamento relativo all'esercizio 2011 (notificato il 29 dicembre 2016) ove l'Agenzia ha contestato la deducibilità di talune svalutazioni integrali su crediti operate ai sensi dell'articolo 106 TUIR riqualificandole quali presunte perdite, deducibili secondo i canoni e le condizioni di cui all'articolo 101 del TUIR con una conseguente contestazione di maggiore IRES per euro 60 mila. Le sanzioni previste per le suddette contestazioni ammontano a circa euro 63 mila
A seguito della verifica condotta dall'Agenzia delle Entrate nell'anno 2012 relativa al periodo di imposta 2009 (di cui si è detto nel precedente paragrafo riferito alle ritenute e agli interessi) l'Ufficio ha contestato anche l'indeducibilità delle perdite su crediti per mancanza degli elementi certi e precisi di cui all'articolo 101, comma 5 del TUIR.
Con riferimento alla sopra citata tematica si segnala che ad oggi sono stati notificati i seguenti avvisi di accertamento:
• Avviso di Accertamento relativo all'esercizio 2009 (notificato il 24 dicembre 2014) ove l'Agenzia ha contestato la deducibilità di talune perdite su crediti per mancanza degli elementi certi e precisi per con una conseguente contestazione di maggiore IRES per euro 297 mila oltre a sanzioni per euro 300 mila
Si segnala che la misura complessiva delle sanzioni sino ad ora comminate da parte dell'Amministrazione Finanziaria, sarà adeguata in conseguenza della revisione del sistema sanzionatorio ex Decreto Legislativo n. 158/2015 che ha previsto, per le fattispecie in parola, sanzioni inferiori rispetto al passato.
Al momento della predisposizione del presente bilancio, la Banca ha provveduto o sta provvedendo a presentare tempestive istanze di accertamento con adesione, unitamente alle deduzioni difensive in relazione alle sanzioni irrogate e ad impugnare, nei termini di legge, gli atti presso le competenti Commissioni Tributarie.
Complessivamente i versamenti di un terzo delle imposte in pendenza di giudizio effettuati ammontano a 2,980 milioni di euro. A seguito delle Sentenze in CTP che hanno accolto integralmente il ricorso presentato con riferimento agli Avviso di Accertamento 2007 e 2008 sono stati rimborsati euro 460 mila, sono stati chiesti a rimborso euro 2,350 milioni, mentre entro i termini per l'impugnazione dell'Avviso di Accertamento 2011 verrà effettuato un ulteriore versamento per euro 24 mila.
Stante il tenore, il merito e la fondatezza delle contestazioni mosse dall'Agenzia delle Entrate, tenuto conto dell'esito dello scambio di informazioni recentemente formalizzato, la Società, supportata dai
consulenti fiscali a cui è stata affidata la difesa, continua a ritenere infondati i citati rilievi essendo convinta delle proprie ragioni fattuali e giuridiche che farà valere nelle opportune sedi.
Coerentemente, non sono stati effettuati specifici accantonamenti in bilancio.
Il capitale sociale della IFIS Leasing S.p.A. risulta composto da 50.000.000 azioni, pari al valore nominale di euro 41.000.000, interamente di proprietà di Interbanca S.p.A.
In base a quanto disposto dall'art. 2428 del Codice Civile, si precisa che IFIS Leasing S.p.A. non possiede al 31 dicembre 2016 azioni proprie o della controllante, né ha effettuato acquisti o cessioni di azioni proprie o della controllante nel corso dell'esercizio 2016, né direttamente né indirettamente tramite società fiduciarie o per interposta persona.
Lo scenario macroeconomico del nostro Paese, così come emerge dagli ultimi mesi dell'anno scorso e come viene confermato da questo inizio del 2017, mantiene il profilo di forte incertezza già evidenziato in precedenza. Si prevede tuttavia che il trend crescente registrato negli anni scorsi venga confermato anche nell'esercizio 2017.
In data 15 febbraio 2017 è avvenuta la cessione dell'intera partecipazione detenuta in IFIS Factoring S.r.l. a Banca IFIS S.p.A, all'interno del processo di riorganizzazione societaria che porterà alla fusione della stessa nella Capogruppo entro il 2017.
proponiamo di deliberare un accantonamento a riserva legale del 5% dell'utile dell'esercizio, pari a euro 400.675, riportando a nuovo la rimanente parte dell'utile, pari a euro 7.612.829.
Invitiamo infine ad assumere le necessarie deliberazioni in merito al punto 1) all'ordine del giorno dell'Assemblea – Parte ordinaria e in specifico sottoponiamo alla Vostra approvazione:
"Bilancio al 31 dicembre 2016 comprensivo della Relazione del Consiglio di Amministrazione, degli schemi del Bilancio e della Nota Integrativa e della Relazione del Collegio Sindacale; deliberazioni conseguenti".
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
| Voci dell'attivo | 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|---|
| 20. | Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 6.793 | 0 |
| 60. | Crediti | 1.037.055.644 | 1.010.109.978 |
| 90. | Partecipazioni | 43.552.016 | 61.278.048 |
| 100. Attività materiali | 413.270 | 516.343 | |
| 110. Attività immateriali | 179.500 | 290.632 | |
| 120. Attività fiscali | 43.096.644 | 43.483.529 | |
| a) correnti | 127.900 | 95.382 | |
| b) anticipate | 42.968.744 | 43.388.147 | |
| di cui alla L. 241/2011 | 42.875.503 | 43.243.668 | |
| 130. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 0 | 0 | |
| 140. Altre attività | 51.332.569 | 49.676.021 | |
| TOTALE ATTIVO | 1.175.636.436 | 1.165.354.551 |
| Voci del passivo e del patrimonio netto | 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Debiti | 893.404.546 | 891.038.149 |
| 70. | Passività fiscali | 423.472 | 219.661 |
| a) correnti | 389.789 | 0 | |
| b) differite | 33.683 | 219.661 | |
| 90. | Altre passività | 26.460.199 | 26.057.176 |
| 100. Trattamento di fine rapporto del personale | 1.950.268 | 1.928.260 | |
| 110. Fondi per rischi e oneri | 5.139.624 | 6.058.672 | |
| b) altri fondi | 5.139.624 | 6.058.672 | |
| 120. Capitale | 41.000.000 | 41.000.000 | |
| 160. Riserve | 199.283.861 | 195.990.180 | |
| 170. Riserve da valutazione | (39.038) | (231.228) | |
| 180 | Utile (Perdita) d'esercizio | 8.013.504 | 3.293.681 |
| TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 1.175.636.436 | 1.165.354.551 |
Valori riclassificati al 31 dicembre 2015 per comparabilità con i dati al 31 dicembre 2016: dalla voce 130. attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione alla voce 60. crediti (euro 227.585.803).
| Voci | 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 39.733.669 | 42.914.107 |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (12.502.670) | (14.043.189) |
| MARGINE DI INTERESSE | 27.230.999 | 28.870.918 | |
| 30. | Commissioni attive | 5.928.373 | 5.001.922 |
| 40. | Commissioni passive | (14.583.056) | (4.143.011) |
| COMMISSIONI NETTE | (8.654.683) | 858.911 | |
| 50. | Dividendi e proventi simili | 14.903.262 | 0 |
| 60. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 6.793 | 0 |
| MARGINE DI INTERMEDIAZIONE | 33.486.371 | 29.729.829 | |
| 100. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: | (6.108.602) | (12.492.798) | |
| a) attività finanziarie | (6.108.602) | (12.492.798) | |
| 110. Spese amministrative: | (24.463.034) | (24.758.909) | |
| a) spese per il personale | (12.260.018) | (11.942.531) | |
| b) altre spese amministrative | (12.203.016) | (12.816.378) | |
| 120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | (181.845) | (268.123) | |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali | (111.132) | (131.681) | |
| 150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (100.027) | (616.055) | |
| 160. Altri proventi e oneri di gestione | 11.738.816 | 11.681.783 | |
| RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA | 14.260.547 | 3.144.046 | |
| 170. Utile (perdite) delle partecipazioni | (5.726.090) | (722.429) | |
| 180. Utile (perdite) da cessione di investimenti | 51.336 | 38.373 | |
| UTILE (PERDITA) DELL' ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE | 8.585.793 | 2.459.990 | |
| 190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (572.289) | 833.691 | |
| UTILE (PERDITA) DELL' ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE | 8.013.504 | 3.293.681 | |
| UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO | 8.013.504 | 3.293.681 |
| Voci | 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 8.013.504 | 3.293.681 |
| Altri componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | |||
| 20. | Attività materiali | ||
| 30. | Attività immateriali | ||
| 40. | Piani a benefici definiti | 192.190 | (184.728) |
| 50. | Attività non correnti in via di dismissione | ||
| 60. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | ||
| Altri componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | |||
| 70. | Coperture di investimenti esteri | ||
| 80. | Differenze di cambio | ||
| 90. | Copertura dei flussi finanziari | ||
| 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita | |||
| 110. Attività correnti in via di dismissione | |||
| 120. Quota delle riserve da valutazione per partecipazioni valutate a patrimonio netto | |||
| 130. Totale altri componenti reddituali al netto delle imposte | 192.190 | (184.728) | |
| 140. Redditività complessiva (voce 10+130) | 8.205.694 | 3.108.953 |
| Allocazione risultato esercizio precedente |
Variazioni dell'esercizio Operazioni sul patrimonio netto |
||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze al 31.12.15 | Modifica saldi di apertura | Esistenze al 01.01.16 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni | Variazioni di riserve | Emissione nuove azioni | Acquisto azioni proprie | Distribuzione straordinaria dividendi | Variazione strumenti di capitale | Altre variazioni | Redditività complessiva al 31.12.16 | Patrimonio netto al 31.12.16 | |
| Capitale: | 41.000.000 | 41.000.000 | 41.000.000 | ||||||||||
| Sovrapprezzo di emissione | 0 | 0 | 0 | ||||||||||
| Riserve: | 195.990.180 | 195.990.180 | 3.293.681 | 199.283.861 | |||||||||
| a) di utili | 179.788.969 | 179.788.969 | 3.293.681 | 183.082.650 | |||||||||
| b) altre | 16.201.211 | 16.201.211 | 16.201.211 | ||||||||||
| Riserve di valutazione: | (231.228) | (231.228) | 192.190 | (39.038) | |||||||||
| Strumenti di capitale | |||||||||||||
| Azioni proprie | |||||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio | 3.293.681 | 3.293.681 | (3.293.681) | 8.013.504 | 8.013.504 | ||||||||
| Patrimonio netto | 240.052.633 | 240.052.633 | 0 | 8.205.694 | 248.258.327 |
| Allocazione risultato esercizio precedente |
Variazioni dell'esercizio Operazioni sul patrimonio netto |
|||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze al 31.12.14 | Modifica saldi di apertura | Esistenze al 01.01.15 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni | Variazioni di riserve | Emissione nuove azioni | Acquisto azioni proprie | Distribuzione straordinaria dividendi | Variazione strumenti di capitale | Altre variazioni | Redditività complessiva al 31.12.15 | Patrimonio netto al 31.12.15 | ||
| Capitale: | 41.000.000 | 41.000.000 | 41.000.000 | |||||||||||
| Sovrapprezzo di emissione | 0 | 0 | 0 | |||||||||||
| Riserve: | 201.189.627 | 201.189.627 | (5.199.447) | 195.990.180 | ||||||||||
| a) di utili | 184.988.416 | 184.988.416 | (5.199.447) | 179.788.969 | ||||||||||
| b) altre | 16.201.211 | 16.201.211 | 16.201.211 | |||||||||||
| Riserve di valutazione: | (46.500) | (46.500) | (184.728) | (231.228) | ||||||||||
| Strumenti di capitale | ||||||||||||||
| Azioni proprie | ||||||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio | (5.199.447) | (5.199.447) | 5.199.447 | 3.293.681 | 3.293.681 | |||||||||
| Patrimonio netto | 236.943.680 | 236.943.680 | 0 | 3.108.953 | 240.052.633 |
| Importi in unità di euro | ||
|---|---|---|
| A. ATTIVITA' OPERATIVA | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
| 1. GESTIONE | 13.368.654 | 18.131.055 |
| - interessi attivi incassati | 40.009.468 | 42.778.621 |
| - interessi passivi pagati | (12.502.670) | (14.043.189) |
| - dividendi e proventi simili | 14.903.262 | 0 |
| - risultato netto dell'attività di negoziazione | 6.793 | 0 |
| - commissioni nette | (8.654.683) | 858.911 |
| - spese per il personale | (12.569.133) | (11.962.120) |
| - altri costi | (19.563.199) | (11.182.952) |
| - altri ricavi | 11.738.816 | 11.681.783 |
| - imposte e tasse | 0 | 0 |
| 2. LIQUIDITA' GENERATA/(ASSORBITA) DALLE ATTIVITA' FINANZIARIE | (34.498.413) | (39.263.367) |
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | (6.793) | 0 |
| - attività finanziarie disponibili per la vendita | 0 | 0 |
| - crediti verso banche | (8.390.367) | 249.864 |
| - crediti verso enti finanziari | 18.616.517 | (18.631.926) |
| - crediti verso clientela | (43.640.297) | (21.891.248) |
| - altre attività | (1.077.473) | 1.009.943 |
| 3. LIQUIDITA' GENERATA/(ASSORBITA) DALLE PASSIVITA' FINANZIARIE | 3.398.418 | 20.768.802 |
| - debiti verso banche | 561.824.479 | 884.789.859 |
| - debiti verso enti finanziari | (559.646.235) | (860.673.638) |
| - debiti verso clientela | 188.153 | 191.657 |
| - titoli in circolazione | 0 | 0 |
| - passività finanziarie di negoziazione | 0 | 0 |
| - passività finanziarie al fair value | 0 | 0 |
| - altre passività | 1.032.021 | (3.539.076) |
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/(ASSORBITA) DALL'ATTIVITA' OPERATIVA | (17.731.341) | (363.510) |
| B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | ||
| 1. LIQUIDITA' GENERATA DA: | 17.757.237 | 749.289 |
| - vendite di partecipazioni | 2.822.770 | 722.429 |
| - dividendi incassati su partecipazioni | 14.903.262 | 0 |
| - vendite di attività materiali | 31.205 | 26.860 |
| 2. LIQUIDITA' ASSORBITA DA: | (109.977) | (228.817) |
| - acquisti di attività materiali | (109.977) | (146.058) |
| - acquisti di attività immateriali | 0 | (82.759) |
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/(ASSORBITA) DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | 17.647.260 | 520.472 |
| C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | ||
| - distribuzione dividendi e altre finalità | 0 | 0 |
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/(ASSORBITA) DALL'ATTIVITA' DI PROVVISTA | 0 | 0 |
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/(ASSORBITA) NELL'ESERCIZIO | (84.081) | 156.962 |
| Importo | Importo | |
|---|---|---|
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 265.379 | 108.417 |
| Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio | (84.081) | 156.962 |
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 181.298 | 265.379 |
La nota integrativa è suddivisa nelle seguenti parti:
Ogni parte della nota è articolata in sezioni, ciascuna delle quali illustra un singolo aspetto della gestione aziendale. Le sezioni contengono informazioni di natura sia qualitativa sia quantitativa.
Le informazioni di natura quantitativa sono costituite, di regola, da voci e da tabelle. Le voci e le tabelle che non presentano importi non vengono indicate. Le tabelle sono state redatte rispettando gli schemi previsti dalle disposizioni vigenti, anche quando sono state avvalorate solo alcune delle voci in esse contenute.
Gli importi di seguito riportati sono espressi in migliaia di Euro, salvo quando diversamente indicato, al fine di assicurare maggiore significatività e chiarezza alle informazioni contenute.
Inoltre, la Società fornisce informazioni comparative per l'esercizio precedente per tutti gli importi esposti in bilancio.
Il bilancio per l'esercizio 2016 è stato redatto secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS) emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea e in vigore al 31 dicembre 2016, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 (che prevede l'applicazione dei principi contabili internazionali e obbliga tutte le società dell'Unione Europea quotate in mercati regolamentati, a redigere, a partire dal 2005, il bilancio consolidato conformemente agli IAS/IFRS) e in virtù della facoltà concessa dal Decreto legislativo 28 febbraio 2005 n. 38 che ha esteso l'ambito di applicazione dei principi contabili internazionali anche ai bilanci individuali delle società quotate, delle banche e degli enti finanziari vigilati.
Il presente bilancio è stato predisposto sulla base delle "Disposizioni relative al bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" emanate dalla Banca d'Italia, nell'ambito dei poteri regolamentari conferitegli dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, in data 9 dicembre 2016, che recepiscono e danno applicazione pratica ai principi contabili internazionali sopra richiamati.
In conformità alle disposizioni dell'art. 5 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio è stato redatto utilizzando l'Euro quale moneta di conto.
Il bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della Redditività Complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalla Nota Integrativa. E', inoltre, corredato da una Relazione degli amministratori sull'andamento della gestione, dei risultati economici conseguiti e della situazione patrimoniale e finanziaria della Società.
Il bilancio è stato redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria, il risultato economico dell'esercizio e i flussi finanziari della Società.
Se le informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni contenute nelle Istruzioni emanate dalla Banca d'Italia non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, nella nota integrativa sono fornite informazioni complementari necessarie allo scopo.
Nel rispetto dell'art. 5 del D. Lgs. n. 38/2005, qualora, in casi eccezionali, l'applicazione di una disposizione prevista dai principi contabili internazionali sia risultata incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico, la disposizione non viene applicata. In tal caso, nella nota integrativa vengono spiegati i motivi della deroga e la sua influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico. Nel bilancio gli eventuali utili derivanti dalla deroga vengono iscritti in una riserva non distribuibile se non in misura corrispondente al valore recuperato.
In assenza di un principio o di un'interpretazione applicabile specificamente ad una operazione, altro evento o circostanza, la Direzione Aziendale farà uso del proprio giudizio nello sviluppare e applicare un principio contabile, al fine di fornire una informativa:
sia neutrale, cioè scevro da pregiudizi
sia prudente
Nell'esercitare il giudizio descritto, la Direzione Aziendale fa riferimento e considera l'applicabilità delle seguenti fonti, riportate in ordine gerarchicamente decrescente:
Il bilancio si fonda sull'applicazione dei seguenti principi generali di redazione, in conformità alle disposizioni dell'art. 5 del D. Lgs. N. 38/2005:
In data 15 febbraio 2017 è avvenuta la cessione dell'intera partecipazione detenuta in IFIS Factoring S.r.l. a Banca IFIS S.p.A, all'interno del processo di riorganizzazione societaria che porterà alla fusione della stessa nella Capogruppo entro il 2017.
Per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Eventi successivi e prevedibile evoluzione della gestione" nella relazione sulla gestione.
Nella redazione del presente bilancio si è preso atto dei nuovi principi contabili internazionali e delle modifiche di principi contabili già in vigore. Tali modifiche, comunque, non rivestono carattere di particolare significatività per il bilancio di IFIS Leasing S.p.A.
Con riferimento al paragrafo 125 dello IAS 1, si rimanda ai paragrafi "Rischi connessi all'attività aziendale". In particolare, con specifico riguardo alla stima di recuperabilità delle imposte anticipate, delle rettifiche di valore su crediti, dei rischi legali e fiscali, si ricorda che i presupposti e le incertezze delle stime comportano il rischio che si possano verificare, eventualmente anche entro l'esercizio successivo, rettifiche di importo materiale dei valori contabili delle attività e delle passività, come peraltro richiamato anche dal documento di Banca d'Italia, Consob e Isvap del 6 febbraio 2009.
Nella redazione del presente bilancio, la Società non ha operato deroghe ai principi contabili internazionali.
Inoltre si segnala che la Società, pur detenendo una partecipazione di controllo in altra società, si è avvalsa della facoltà di non predisporre del bilancio consolidato, ai sensi dell'art. 27 del D.Lgs 127/91 ed in base a quanto previsto dallo IAS 27 - "Bilancio Consolidato e Separato" paragrafo 10.
Il bilancio consolidato è redatto dalla controllante Banca IFIS S.p.A.
In accordo con le disposizioni di cui allo IAS 10, la Società ha autorizzato la pubblicazione del presente bilancio nei termini previsti dalla vigente normativa.
La società di revisione in carica è EY S.p.A., il cui incarico scade alla data di approvazione del bilancio di IFIS Leasing S.p.A. al 31 dicembre 2018.
Per le principali voci di bilancio vengono definiti i criteri di classificazione, iscrizione/cancellazione, valutazione e rilevazione delle componenti di reddito.
Si analizzano pertanto in dettaglio le principali voci, specificando per ciascuna di esse le modalità di rappresentazione in bilancio secondo i nuovi principi contabili e proponendo, ove lasciata alla discrezionalità dell'impresa, l'adozione delle opzioni ritenute maggiormente coerenti con la realtà aziendale.
I crediti, contabilizzati al fair value, sono iscritti quando un'impresa ha stabilito un diritto a futuri benefici, probabili e che possono essere valutati in modo attendibile.
I crediti commerciali originati dalla prestazione di servizi devono essere contabilizzati quando il ricavo è maturato a seguito alla prestazione del servizio per il quale il pagamento è dovuto.
I crediti relativi ad operazioni di locazione finanziaria sono iscritti in bilancio nel momento della consegna del bene. Il valore di iscrizione iniziale è pari al fair value del bene locato o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti che per il leasing è determinato utilizzando il tasso d'interesse implicito, che corrisponde all'ammontare erogato e comprende i costi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall'origine dell'operazione ancorché liquidati in un momento successivo. Tale tasso fa si che il valore attuale complessivo dei pagamenti minimi e il valore residuo non garantito, sia uguale alla somma del fair value del bene locato e degli eventuali costi diretti iniziali del locatore.
I crediti al consumo sono iscritti in bilancio nel momento dell'erogazione del contratto di finanziamento al loro fair value che in generale corrisponde al valore erogato inclusivo dei costi e ricavi diretti di transazione.
I crediti per interessi di mora vengono rilevati in relazione alla competenza economica di maturazione.
Il portafoglio dei Crediti include tutti gli strumenti finanziari caratterizzati da pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati in mercati attivi e che non risultano classificati nelle altre voci di stato patrimoniale "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" e "Attività finanziarie detenute sino alla scadenza".
I crediti verso clienti comprendono operazioni di finanziamento rateale e di leasing finanziario.
I Crediti commerciali e gli altri crediti sono soggetti alle regole di contabilizzazione e valutazione dello IAS 39.
Le operazioni di finanziamento sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Quest'ultimo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del
credito, per capitale e interesse, all'ammontare erogato al netto dei costi e dei proventi ricondotti al credito. Al fine della determinazione del tasso di interesse effettivo è necessario valutare i flussi finanziari tenendo in considerazione tutti i termini contrattuali dello strumento finanziario (per esempio, pagamento anticipato, riscatti a scadenza, proroghe) ma non sono considerate perdite future sui crediti.
Relativamente ai crediti derivanti da operazioni di locazione finanziaria, lo IAS 17 prevede che, all'inizio della decorrenza del leasing, il locatore rilevi nello Stato Patrimoniale il credito per un valore uguale all'investimento netto, tale previsione normativa trova seguito nei criteri di iscrizione e valutazione utilizzati nella redazione del presente bilancio d'esercizio che, relativamente alle operazioni di leasing, prevedono che vengano valutate al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. Quest'ultimo è stato individuato valutando i flussi finanziari relativi a tutti i termini contrattuali dello strumento finanziario (per esempio, pagamento anticipato, riscatti a scadenza, proroghe). Tale tasso eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale e interesse, all'ammontare erogato al netto delle componenti economiche ricondotte al credito.
A fronte di una normativa internazionale che differenzia il concetto di investimento netto tra leasing e loan, prevedendo nel primo caso con lo IAS 17 l'associazione all'investimento netto dei soli "costi diretti iniziali", mentre nel secondo caso con lo IAS 39 "dei costi e dei ricavi iniziali" la società ha operato su due fronti distinti dando a ciascun prodotto la espressa previsione normativa, e prevedendo che i rimborsi spese istruttoria, avendo natura di ricavo, siano stati ricompresi nel calcolo del tasso effettivo per il prodotto loan mentre vengano riscontati sulla base del piano finanziario del contratto nel caso del prodotto leasing.
Successivamente ad ogni data di bilancio o chiusura infrannuale, in ottemperanza allo IAS 39, viene verificata e valutata la presenza di perdite di valore tramite "impairment test".
Si procede quindi a due tipi di valutazioni:
Ad ogni data di chiusura del bilancio viene svolto un test di impairment analitico, al fine di definire se sul singolo credito vi è un'obiettiva indicazione di perdite di valore (IAS 39 - par. 58) sulla base di una serie di elementi (IAS 39 - par. 59) tali da evidenziare:
concessione dal prestatore al debitore per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria del beneficiario, che il prestatore non avrebbe altrimenti concesso
alta probabilità di fallimento o di riorganizzazione finanziaria
La valutazione dei crediti non performing avviene secondo modalità analitiche che tengano conto di tutti gli elementi che caratterizzano l'andamento delle relazioni intrattenute con i clienti e conformemente alle procedure di gestione del rischio adottate dal gruppo Banca IFIS. Tali procedure prevedono che il processo di misurazione analitica ovvero che le suddette indicazioni di perdite di valore sono ravvisabili successivamente alla scadenza di un certo numero di rate rimaste insolute. Il numero di rate insolute varia a seconda della tipologia di prodotto.
Relativamente al portafoglio mutui, viene calcolato un accantonamento specifico nei casi in cui si sia superata la fase stragiudiziale (indicativamente al raggiungimento del settimo insoluto), per considerare ogni evidenza oggettiva e attesa di perdita di valore, dettata dalle perizie redatte dal CTU e successive battute d'asta, rispetto a quanto indicato dall'ultima valutazione in essere. Tale accantonamento rappresenta la perdita di valore attesa, rispetto a quanto previsto dal modello di valutazione collettiva, che potenzialmente il processo di vendita all'asta potrà generare.
In ultimo in via prudenziale, considerando l'andamento del mercato immobiliare e l'allungarsi dei tempi di chiusura delle esecuzioni immobiliari nonchè il rischio di infruttuosità delle stesse, si è deciso di applicare una svalutazione totale ai crediti in essere con ageing di default oltre i 7 anni per i quali la Società non ha ancora realizzato la vendita dell'immobile a garanzia.
Per la classificazione delle esposizioni deteriorate nelle diverse categorie di rischio (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute), la Società fa riferimento alla normativa emanata in materia dalla Banca d'Italia, integrata con disposizioni interne che fissano, a livello di Gruppo, criteri e regole automatiche per il passaggio dei crediti nell'ambito delle distinte categorie di rischio.
All'interno del portafoglio oggetto di valutazione analitica, cioè il portafoglio deteriorato, è possibile individuare tre macro-categorie che comprendono posizioni in stato di:
e recepiscono le modifiche normative apportate alla Circolare 217 del 5 agosto 1996 di Banca d'Italia
La valutazione dei crediti viene effettuata con riferimento alla stima dei futuri flussi di cassa contrattualmente previsti, sia con riferimento all'ammontare sia alla data dell'incasso.
Infatti, il valore di iscrizione dell'attività è il valore attuale dei previsti flussi di cassa attualizzati (escludendo l'ammontare delle future perdite non ancora manifestatesi) al tasso di interesse originario effettivo dello strumento finanziario (IAS 39 - par. 63).
In sostanza su tutte le predette posizioni individuate, la società ha provveduto a:
Sulla base di quanto previsto dallo IAS 39 tutte le posizioni assoggettate a valutazione analitica che non hanno subito rettifiche di valore, insieme a tutte le posizioni in bonis classificate per categorie omogenee sono assoggettate ad una valutazione collettiva tesa a stimare le perdite già in fase di formazione ma non ancora rilevate analiticamente o individuate dal sistema di controllo.
Le stime delle perdite di valore dei crediti devono basarsi su elementi oggettivi e quantificabili alla data di valutazione e non su elementi futuri non accertabili a tale data. Al fine di tale processo di stima IFIS Leasing S.p.A. ha utilizzato il cosiddetto "Markov Model" dei portafogli deteriorati che incorpora i quattro requisiti dettati dallo IAS 39:
Tale modello viene applicato a:
• Cessione del quinto (Pubblico)
Per i prestiti personali (Personal loan) si utilizzavano i fattori di calcolo derivanti dalle elaborazioni delle classi del loan finalizzato.
Di seguito viene descritto il funzionamento del "Markov Model".
Il modello attribuisce ai contratti una probabilità di perdita assegnando un indice di rischio in base alle performance di pagamento dei canoni contrattuali.
Tale probabilità è calcolata per bucket determinati attraverso una stratificazione del portafoglio operata sulla base della numerosità degli insoluti. Tale probabilità si configura come la probabilità che le posizioni assegnate a ciascuna classe evolvano fino a rientrare nella classe di default.
La stratificazione operata dalla Società porta alla determinazione di una matrice che comprende:
Con riferimento al Bucket con zero insoluti, al fine di tenere in considerazione altri elementi di rischiosità, si è operata un'ulteriore segmentazione che tiene in considerazione l'anzianità del contratto e precisamente:
Tale segmentazione offre un'ulteriore indicazione di rischiosità permettendo di attribuire sui contratti più "anziani", sui quali non sono stati registrati insoluti, un minor grado di rischio.
La matrice viene aggiornata mensilmente. Vengono determinate, quindi, le percentuali di passaggio a default mensili. La valutazione della percentuale di passaggio a default è calcolata come media delle percentuali mensili rilevate nell'anno o in periodi inferiori in funzione dell'andamento del portafoglio.
Le percentuali così calcolate sono applicate ai bucket relativi. Si precisa che le percentuali di passaggio a default sono considerate come probabilità di perdita al lordo dei recuperi.
Il recupero è preso in considerazione attraverso la correzione del risultato con il recovery rate. Tale tasso è determinato attraverso un'analisi storica delle curve di recupero per data di passaggio in default ("Vintage Analysis").
In ultimo, si precisa che sia i valori delle percentuali di passaggio a default che i valori del tasso di recupero hanno come orizzonte temporale i 12 mesi.
Per sole finalità informative il fair value dei crediti e finanziamenti è stato determinato esclusivamente considerando i flussi di cassa futuri, attualizzati al tasso di mercato in essere alla data di valutazione che riflette il tasso risk free più lo spread di rischio corrispondente alla categoria di credito.
Relativamente al portafoglio mutui, a partire dal dicembre 2011, la valutazione collettiva viene invece effettuata mediante il modello "PropensityxSeverity". Analogamente al "Markov Model", tale modello ha lo scopo di calcolare la probabilità di default del portafoglio, segmentato per bucket, ossia per stratificazione del portafoglio in base al numero di insoluti:
Tale probabilità ("Propensity") esprime il rischio potenziale in % per bucket di cui sopra, con un orizzonte temporale di 21 mesi.
Unitamente a questo, il modello calcola la potenziale perdita attesa sulla base dei dati storici osservati ("Severity"), cioè considerando gli importi realizzati dalle vendite occorse o il valore atteso di realizzo, al netto dei costi stimati per la vendita. Il valore atteso dell'immobile (Fair Market Value) viene stimato sulla base di una perizia aggiornata diminuita della svalutazione attesa nel periodo di realizzazione della vendita; tale svalutazione viene derivata dai dati storici di vendite realizzate in portafoglio. La "Severity" viene, infine, calcolata segmentando il portafoglio per fasce di Loan To Value attuale.
I modelli di valutazione generica descritti vengono aggiornati con frequenza mensile.
La cancellazione integrale o parziale di un credito viene registrata quando lo stesso è considerato irrecuperabile oppure quando cessano sostanzialmente i rischi e benefici a seguito di estinzione o di
cessione. L'importo delle perdite è considerato a conto economico al netto delle svalutazioni precedentemente effettuate.
Relativamente ai crediti oggetto di cessione a terzi nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione i crediti sono cancellati dal bilancio se sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici vengono trasferiti alle controparti acquirenti. In caso contrario, i crediti permangono registrati nell'attivo dello stato patrimoniale e nel passivo viene iscritta una passività pari all'importo riscosso per la cessione del credito unitamente ai costi e ricavi ad esso connessi.
Le componenti reddituali vengono riportate a conto economico nelle seguenti voci:
Le partecipazioni sono iscritte in bilancio all'atto dell'acquisto se sussistono i requisiti previsti dallo IAS 28. Il valore di iscrizione coincide con il costo comprensivo di eventuali spese accessorie.
La voce Partecipazioni include le partecipazioni in imprese controllate e collegate.
Si definiscono:
Le partecipazioni sono iscritte al costo nella misura in cui ricorrono i presupposti previsti dagli IAS/IFRS.
Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa avere subito una riduzione di valore, le partecipazioni sono sottoposte a impairment test al fine di accertare l'eventuale riduzione di valore.
Tali valutazioni sono effettuate tenendo in considerazione il valore attuale dei flussi finanziari futuri che le partecipazioni potranno generare, incluso il valore di dismissione finale degli investimenti.
Le partecipazioni sono cancellate dal bilancio quando vengono cedute con il trasferimento sostanziale di tutti i rischi e benefici ad esse connessi.
Le componenti reddituali vengono riportate a conto economico nella voce "170 Utili (Perdite) delle partecipazioni".
Sono attività materiali quelle attività possedute dall'impresa per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi, per affittarle ad altri o per scopi amministrativi e ci si attende che siano utilizzate per più di un esercizio.
Le attività materiali sono costituite da due categorie:
I beni rivenienti da operazioni di leasing finanziario a loro volta sono costituiti da:
Da tale distinzione deriva una diversa classificazione; nel primo caso, il bene viene iscritto tra le attività materiali, mentre nel secondo caso si parla ancora di credito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati e il costo può essere attendibilmente rilevato.
Le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nell'esercizio nel quale sono sostenute, alla voce:
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono valutate in base al principio del costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.
La voce Attività materiali include attrezzature, mobili, arredi, fabbricati, impianti, autovetture per uso proprio. Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nell'esercizio dell'impresa e che si ritiene di utilizzare per più di un esercizio.
I beni rientrati nella disponibilità fisica del locatore comprendono i beni ritirati a seguito della chiusura della posizione cliente a saldo e stralcio; essi vengono iscritti al minore tra il costo e il valore netto di realizzo così come previsto dallo IAS 2 avendo cura di verificare, a ogni chiusura di bilancio, che il valore di iscrizione sia il minore tra il costo e il valore di mercato che nel caso degli automezzi viene misurato sulla base delle quotazioni fornite da "Eurotax blu".
I beni ad uso proprio sono sistematicamente ammortizzati in ogni esercizio sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni come segue:
| Arredi, macchine per ufficio | 8 anni |
|---|---|
| Automezzi, impianti di comunicazione | 4 anni |
| Attrezzature varie, impianti diversi | 6 anni |
| Centraline telefoniche, elaboratori, radiotelefoni | 5 anni |
| Fabbricati | 33 anni |
L'inizio dell'ammortamento viene fatto coincidere con la data di in cui il bene è disponibile e pronto all'uso mentre il termine quando il bene è eliminato dalla contabilità.
Il costo dei beni viene ridotto nel caso in cui si verifichino perdite di valore, nel rispetto dello IAS 36, che prevede che nessuna attività possa avere un valore contabile superiore al suo valore recuperabile.
Le spese di manutenzione e riparazione, che non comportino incremento di valore o non siano volte a prolungare la vita residua dei beni, sono spesate nell'esercizio in cui sono sostenute.
Ai sensi dell'art.10 Legge 72/83 si precisa che oltre a quanto espressamente evidenziato non risultano effettuate rivalutazioni sui beni materiali iscritti nel bilancio al 31 dicembre 2015.
Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, viene rilevata una ripresa di valore, che non può superare il valore che l'attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della sua dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall'uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. L'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 180. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti".
Le componenti reddituali vengono riportate a conto economico nelle seguenti voci:
Lo IAS 38 definisce un'attività immateriale come una risorsa controllata dall'impresa come risultato di fatti passati, e grazie alla quale si suppone che benefici economici futuri affluiranno all'impresa. E' quindi necessario, per poter iscrivere un'immobilizzazione immateriale, che siano soddisfatti tre requisiti:
Le attività immateriali sono iscritte al costo originariamente sostenuto, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e delle spese successive sostenute per accrescerne il valore o la capacità produttiva iniziale. Esse vengono iscritte previo consenso del Collegio Sindacale.
Le attività immateriali includono i fattori intangibili di produzione a utilità pluriennale, il cui costo può essere misurato in modo affidabile e a condizione che si tratti di elementi:
Le attività immateriali includono oneri a utilità pluriennale rappresentati da software applicativo a utilizzazione pluriennale e avviamento.
Le attività immateriali sono attività non monetarie a utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri. Le attività immateriali sono principalmente relative a software.
Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte in bilancio al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrati.
Le eventuali spese sostenute successivamente all'acquisto:
Le attività immateriali sono ammortizzate su base sistematica lungo la miglior stima della vita utile e del beneficio atteso dall'immobilizzazione utilizzando il metodo di ripartizione a quote costanti.
L'aliquota di ammortamento applicata per i beni immateriali (software, licenze d'uso) è di 5 anni.
L'ammontare delle perdite, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore recuperabile.
Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 180. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti".
Gli ammortamenti periodici, le eventuali perdite durevoli di valore e le plusvalenze o minusvalenze derivanti dalla cessione sono registrate alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali".
Le imposte sul reddito sono calcolate nel rispetto della normativa fiscale vigente. L'onere fiscale è rappresentato dall'importo complessivo della fiscalità corrente e differita incluso nella determinazione dell'utile o della perdita di periodo.
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico a eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto.
Gli accantonamenti per imposte sul reddito sono determinati in base a una prudenziale previsione dell'onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito.
Le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tra il valore attribuito a un'attività o a una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali, senza alcun limite temporale.
Le attività e le passività fiscali correnti rappresentano, rispettivamente, le eccedenze dei pagamenti effettuati e gli obblighi non ancora assolti per le imposte sul reddito dell'esercizio corrente (o di esercizi precedenti).
Le attività correnti sono rappresentate dagli acconti di imposta versati all'Erario durante l'esercizio, dai crediti di esercizi precedenti e dai crediti d'imposta derivanti dalla conversione di attività per imposte anticipate relativi alle rettifiche di valore sui crediti, così come previsto dall'articolo 2, comma 55, DL 225/2010 convertito nella L. 10/2011.
Le attività e le passività fiscali differite configurano, rispettivamente, le imposte sul reddito recuperabili in esercizi futuri (per effetto di differenze temporanee deducibili o di perdite fiscali riportabili) e le imposte sul reddito pagabili in esercizi futuri (per effetto di differenze temporanee tassabili).
Le attività per imposte anticipate rappresentano le imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri riferibili a:
Le passività per imposte differite rappresentano le imposte dovute negli esercizi futuri riferibili a differenze temporanee imponibili.
Tutte le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio.
Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite sono sistematicamente valutate in base alle prospettive di recuperabilità delle stesse.
Tali stime sono effettuate tenere tenendo conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote sia di eventuali diverse situazioni soggettive della società, ivi inclusi gli accordi derivanti dall'adesione al Consolidato Fiscale Nazionale.
La cancellazione, salvo diversi accordi presi in ambito di Consolidato Fiscale, presuppone l'avvenuto pagamento.
Le attività e le passività, sia correnti che differite, vengono registrate in contropartita della voce di conto economico "Imposte sul reddito", a eccezione di quelle imputabili a Patrimonio Netto in quanto derivanti da fatti o da operazioni i cui risultati hanno interessato direttamente il Patrimonio Netto.
Gli accordi di Consolidato fiscale, in Italia vigenti a partire dal 2011 tra le società aderenti allo stesso, prevedono, tra l'altro, che le eventuali perdite fiscali apportate al consolidato fiscale dalle singole società, non vengano a queste ultime remunerate dalla consolidante.
Coerentemente, gli accordi prevedono che le imposte gravanti su eventuali utili imponibili fiscali prodotti dalle singole entità appartenenti al consolidato fiscale, vengano da queste corrisposte soltanto se, e nella misura in cui, queste siano effettivamente versate all'Erario da parte della consolidante, sulla base delle risultanze del consolidato fiscale.
Lo IAS 12 non regola le modalità di contabilizzazione degli effetti del consolidato fiscale nel bilancio individuale né della consolidante né delle società consolidate. Tenuto conto delle specifiche disposizioni previste dagli accordi di Consolidato fiscale sopra richiamate, tra i modelli contabili ritenuti applicabili in tali circostanze sulla base delle prevalenti interpretazioni professionali di riferimento e considerata anche la normativa civilistica, il Gruppo ha definito le seguenti modalità di rappresentazione contabile a livello di bilancio individuale degli effetti derivanti dal consolidato fiscale ai fini IRES:
Tali effetti sono corretti direttamente a conto economico nella stessa voce imposte (correnti o anticipate) nel medesimo esercizio nella misura in cui, di fatto, non determina alcun regolamento finanziario tra le entità del gruppo per effetto degli accordi di consolidato fiscale
Nei dettagli della movimentazione delle imposte di competenza verrà data indicazione separata dell'effetto sulla fiscalità effettiva in capo alla singola entità riconducibile agli accordi di consolidato fiscale nazionale
Le passività vengono iscritte in bilancio nel momento corrispondente all'atto della ricezione delle somme raccolte e, in generale, al sorgere dell'obbligazione in capo alla società di pagare il corrispettivo delle prestazioni ricevute. Il valore di iscrizione è pari al fair value comprensivo degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili.
I debiti verso banche e i debiti verso altri finanziatori ricomprendono le varie forme di provvista utilizzate dalla società
Dopo la rilevazione iniziale le passività finanziarie vengono valutate sulla base del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
Le passività finanziarie vengono cancellate dal bilancio al momento della loro estinzione o alla naturale scadenza.
Gli interessi vengono iscritti nella voce 20. "interessi passivi e oneri assimilati".
Si definiscono Benefici ai dipendenti e precisamente benefici futuri o a lungo termine tutti i tipi di remunerazione erogati dall'azienda in un periodo successivo al rapporto di lavoro. In presenza di un beneficio a lungo termine, lo IAS 19 impone che in bilancio sia iscritta una passività pari al valore attuale dell'obbligazione alla data di riferimento del bilancio.
Il trattamento di fine rapporto del personale viene iscritto sulla base del suo valore determinato con metodologia attuariale. Ai fini della determinazione della passività da iscrivere in bilancio, si utilizza il metodo della "Proiezione unitaria del credito", che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l'attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato.
I contributi versati in ciascun esercizio sono considerati come unità separate, rilevate e valutate singolarmente ai fini della determinazione dell'obbligazione finale. I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale come ammontare netto di contributi versati, contributi di competenza di esercizi precedenti non ancora contabilizzati, interessi maturati, ricavi attesi generati dalle attività a servizio del piano, e profitti e perdite attuariali.
Con il Regolamento n. 475/2012 la Commissione Europea ha omologato, tra l'altro, la nuova versione dello IAS 19, che ha l'obiettivo di favorire la comprensibilità e la comparabilità dei bilanci, soprattutto con riferimento ai piani a benefici definiti.
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005, n° 252, le quote di TFR maturate sino al 31 dicembre 2006 rimangono in azienda, mentre le quote di TFR maturate a partire dal primo gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente (esercitata entro il 30 giugno 2007), destinate a forme di previdenza complementare ovvero al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS poichè l'azienda ha un numero di dipendenti superiore a 50 unità.
Ne consegue che:
Tale previsione legislativa riduce quindi l'ambito di applicazione dello IAS 19 al solo trattamento di fine rapporto maturato al 31 dicembre 2006 essendo l'unico a mantenere i requisiti di "Defined Benefit Plan" e modifica la struttura del calcolo per il venire meno delle ipotesi attuariali legate agli incrementi salariali.
I profitti e le perdite attuariali relative ai piani a benefici definiti successivi al rapporto di lavoro sono rilevati integralmente tra le spese del personale nell'esercizio in cui si verificano.
Il nuovo IAS 19, in vigore dal primo gennaio 2013, prevede, altresì, l'immediata rilevazione dei costi relativi alle prestazioni passate "past service cost", mentre con il previgente IAS 19 venivano rilevati con un criterio a quote costanti.
Nella voce vengono allocati gli accantonamenti rappresentativi di spese o di oneri derivanti da obblighi attuali (legali o impliciti) di competenza dell'esercizio.
Il trattamento di fine rapporto del personale è iscritto sulla base del suo valore attuariale calcolato con l'ausilio di studi attuariali utilizzando il metodo della Proiezione unitaria del credito che consente di stimare il valore attuale delle obbligazioni da valutare sulla base di una serie di ipotesi demografiche e finanziarie.
Il TFR viene cancellato all'estinzione del rapporto con i dipendenti per il debito maturato a tale data. La differenza con quanto contabilizzato viene imputata a Conto economico nelle spese per il personale.
L'allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto di seguito riportato:
L'accantonamento è definito come una passività con scadenza o ammontare incerti. Per contro, si definisce passività potenziale:
• un'obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell'azienda
• un'obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché non è probabile che per estinguere l'obbligazione sarà necessario l'impiego di risorse finanziarie e perché l'ammontare dell'obbligazione non può essere determinata con sufficiente attendibilità
Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile, ma solo informativa, a meno che non siano giudicate remote o possibili.
L'accantonamento è rilevato in contabilità se e solo se:
L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.
L'importo dell'accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere l'obbligazione laddove l'effetto del valore attuale è un aspetto rilevante.
I fatti futuri che possono condizionare l'ammontare richiesto per estinguere l'obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno.
Gli accantonamenti ai Fondi per rischi e oneri includono anche il rischio derivante dall'eventuale contenzioso tributario.
Il Fondo FISC, indennità suppletiva di clientela, è un'obbligazione probabile nell'esistenza ma indeterminata nell'ammontare: si è quindi provveduto a un'analisi attuariale sulla base del Modello Magis (Metodo degli Anni di Gestione su base Individuale e per Sorteggio).
Tale analisi viene realizzata tramite un modello che riproduce tutte le sorti di ogni singolo agente, tenendo conto di tutte le caratteristiche individuali (età, sesso, anzianità, reddito, possibilità di incrementi reddituali, etc.) senza effettuare aggregazioni o ricorrere a valori medi.
La procedura in questione si basa su di uno strumento che viene denominato "Tabella di Simulazione" che espone la logica seguita nel costruire l'algoritmo implementato nel programma di calcolo.
Per le valutazioni attuariali sono state adottate le ipotesi demografiche ed economico-finanziarie relative ai seguenti parametri:
• Tasso di mortalità
L'accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione.
Le componenti reddituali vengono riportate a conto economico nella voce 150. "Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri".
Al momento della loro prima iscrizione le operazioni in valuta sono registrate in Euro applicando all'importo in valuta il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.
Sono operazioni in valuta quelle effettuate in valuta diversa dall'Euro, assunta come "valuta funzionale". Le poste monetarie e non monetarie devono essere classificate separatamente secondo la loro natura.
Dopo l'iscrizione iniziale, la valutazione delle poste in valuta avviene al cambio in vigore alla data di valutazione.
Le differenze di cambio che derivano dal regolamento o dalla conversione di elementi monetari a tassi di cambio diversi da quelli di conversione iniziale o di valutazione precedente sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono alla voce 160. "Altri proventi e oneri di gestione".
I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno ricevuti benefici futuri e tali benefici possono essere quantificati in modo attendibile.
I ricavi iscritti a fronte della prestazione di servizi sono rilevati coerentemente alla fase di completamento dell'operazione; più precisamente:
I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti.
Gli interessi passivi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e determinabili sin dall'origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a Conto Economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo.
Gli interessi attivi e passivi ed i proventi ed oneri assimilati sono relativi alle disponibilità liquide, agli strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, valutati al fair value o disponibili per la vendita aventi natura monetaria, alle attività finanziarie detenute fino alla scadenza, ai crediti, ai debiti e ai titoli in circolazione.
Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel conto economico per tutti gli strumenti valutati secondo il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
Le commissioni sono iscritte in relazione ai servizi da cui sono originate.
In particolare, le commissioni di negoziazione derivanti dall'operatività in titoli sono rilevate al momento della prestazione del servizio. Le commissioni di gestione del portafoglio, di consulenza e di gestione sui fondi comuni di investimento sono riconosciute in base alla durata del servizio.
Sono escluse le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate tra gli interessi.
I dividendi sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.
Gli aggregati di bilancio sono valutati secondo i principi sopra indicati la cui applicazione, nell'impossibilità di valutare con precisione alcuni elementi di bilancio, comporta talora l'adozione di stime ed assunzioni in grado di incidere significativamente sui valori iscritti nello Stato patrimoniale e nel Conto economico.
Nel ribadire che l'impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del bilancio, senza che ne venga intaccata l'attendibilità, si segnalano qui di seguito le voci di bilancio in cui è più significativo l'utilizzo di stime ed assunzioni:
A tal proposito, si evidenzia, inoltre, come la rettifica di una stima possa avvenire a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali la stessa si era basata o in seguito a nuove informazioni o, ancora, di maggiore esperienza. L'eventuale mutamento della stima è applicato prospetticamente e genera quindi impatto sul conto economico dell'esercizio in cui avviene il cambiamento ed, eventualmente, su quello degli esercizi futuri.
Il presente esercizio non è caratterizzato da mutamenti significativi nei criteri di stima già applicati per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2015.
Le modifiche allo IAS 39 ed all'IFRS 7 "Riclassificazione delle attività finanziarie" approvate dallo IASB nel 2008 permettono, successivamente all'iscrizione iniziale, la riclassificazione di determinate attività finanziarie fuori dai portafogli "detenute per la negoziazione" e "disponibili per la vendita".
In particolare, possono essere riclassificate:
• quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita che avrebbero soddisfatto la definizione prevista dai principi contabili internazionali per il portafoglio crediti (se tali attività non fossero state classificate rispettivamente come detenute per la negoziazione o disponibili
per la vendita alla rilevazione iniziale) se l'entità ha l'intenzione e la capacità di possederle nel prevedibile futuro o fino a scadenza
• "solo in rare circostanze" quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione che al momento della loro iscrizione non soddisfacevano la definizione di crediti
IFIS Leasing S.p.A. non ha effettuato riclassificazione di portafogli nel corso dell'esercizio 2016, a eccezione delle attività relative ai portafogli "mutui ipotecari" e "cessione del quinto dello stipendio", per un valore netto di euro 194 milioni, che sono state riclassificate dalla voce "attività non correnti in via di dismissione" alla voce "crediti verso la clientela" - in applicazione dell'IFRS 5 – a causa della decisione di non procedere alla prospettata vendita di tali attività, come più ampiamente descritto nella Relazione sulla Gestione.
La presente sezione comprende l'informativa sul fair value così come richiesta dall'IFRS 13.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate per le valutazioni.
Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati.
Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del faIr value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi.
Sono previsti, in particolare, tre livelli:
• livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi, cioè a prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Un mercato attivo è tale se le operazioni relative all'attività o alla passività oggetto di valutazione si verificano con una frequenza e con volumi sufficienti a fornire informazioni utili per la determinazione del prezzo su base continuativa
Agli strumenti finanziari viene associato un certo livello di fair value sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati per la valutazione.
Quando il fair value è misurato direttamente utilizzando un prezzo osservabile e quotato in un mercato attivo, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 1.
Quando il fair value deve essere misurato attraverso un comparable approach o attraverso l'utilizzo di un modello di pricing, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 2 o il Livello 3, a seconda dell'osservabilità di tutti gli input significativi utilizzati nella valutazione.
La valutazione non è basata su quotazioni dello stesso strumento finanziario oggetto di valutazione, ma su prezzi o spread creditizi desunti dalle quotazioni ufficiali di strumenti sostanzialmente simili in termini di fattori di rischio, utilizzando una data metodologia di calcolo (modello di pricing).
Il ricorso a tale approccio si traduce nella ricerca di transazioni presenti su mercati attivi, relative a strumenti che, in termini di fattori di rischio, sono comparabili con lo strumento oggetto di valutazione.
Le metodologie di calcolo (modelli di pricing) utilizzate nel comparable approach consentono di riprodurre i prezzi di strumenti finanziari quotati su mercati attivi (calibrazione del modello) senza includere parametri discrezionali – cioè parametri il cui valore non può essere desunto da quotazioni di strumenti finanziari presenti su mercati attivi ovvero non può essere fissato su livelli tali da replicare quotazioni presenti su mercati attivi – tali da influire in maniera determinante sul prezzo di valutazione finale.
Le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, non tutti desunti direttamente da parametri osservabili sul mercato e comportano quindi stime ed assunzioni da parte del valutatore.
In particolare, seguendo questo approccio, la valutazione dello strumento finanziario viene condotta utilizzando una data metodologia di calcolo (modello di pricing) che si basa su specifiche ipotesi riguardanti:
Nel caso queste non siano disponibili, si ricorre a dati storici del fattore di rischio specifico sottostante o a ricerche specializzate in materia (ad es. report di Agenzie di Rating o di primari attori del mercato).
I processi di valutazione seguiti sono quelli previsti dalla Capogruppo Banca IFIS S.p.A., che prevede la determinazione del fair value attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi di cassa futuri, a un tasso che incorpori la stima dei principali rischi e delle incertezze associati allo strumento finanziario oggetto di valutazione (discount rate adjustment approach).
In particolare Il valore di bilancio viene assunto quale ragionevole approssimazione del fair value nei seguenti casi:
Ai fini della predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2016 la gerarchia del fair value utilizzata è la seguente:
La valutazione è il prezzo di mercato dello stesso strumento finanziario oggetto di valutazione, ottenuto sulla base di quotazioni espresse da un mercato attivo. Un prezzo quotato in un mercato attivo fornisce la prova più attendibile del fair value.
Il fair value degli strumenti finanziari classificati in questo livello prende a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario.
Il fair value degli strumenti finanziari classificati in questo livello prende a riferimento parametri non osservabili sul mercato. Un'entità deve elaborare input non osservabili utilizzando le migliori informazioni disponibili nelle circostanze specifiche, che potrebbero anche includere i dati e le informazioni rivenienti dalla Società.
Non essendo presenti attività e passività finanziarie valutate al fair value riconducibili a quelle descritte al par. 28 dell'IFRS 7, ovvero attività/passività che evidenzino differenze tra fair value al momento della rilevazione iniziale (prezzo della transazione) e l'importo determinato a tale data utilizzando tecniche di valutazione del fair value di livello 2 o 3, non si fornisce informativa di natura quantitativa.
Il "day one profit/loss", regolato dall'IFRS 7 e dallo IAS 39 AG. 76, deriva dalla differenza all'atto della prima rilevazione tra il prezzo di transazione dello strumento finanziario e il fair value. Tale differenza è riscontrabile, in linea di massima, per quegli strumenti finanziari che non hanno un mercato attivo, e viene imputata a conto economico in funzione della vita utile dello strumento finanziario stesso.
La Società non ha posto in essere transazioni che hanno comportato l'iscrizione di Day one profit/loss.
Gli importi di seguito riportati sono espressi in migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato, al fine di assicurare maggiore significatività e chiarezza alle informazioni contenute.
Inoltre, la Società fornisce informazioni comparative con l'esercizio precedente per tutti gli importi esposti in bilancio.
2.1 "Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica"
| Voci/Valori | Totale 31.12.2016 | Totale 31.12.2015 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |||||
| A. Attività per cassa | ||||||||||
| 1. | Titoli di debito | |||||||||
| - titoli strutturati | ||||||||||
| - altri titoli di debito | ||||||||||
| 2. | Titoli di capitale e quote di OICR | |||||||||
| 3. | Finanziamenti | |||||||||
| Totale A | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||||
| B. Strumenti finanziari derivati | ||||||||||
| 1. | Derivati finanziari | 7 | ||||||||
| 2. | Derivati creditizi | |||||||||
| Totale B | 7 | 0 | ||||||||
| Totale A + B | 7 | 0 |
| Tipologie/sottostanti | Tassi di | Titoli di | Totale | Totale | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Over the counter | interesse | Valute | capitale | Altro | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
| Derivati finanziari | ||||||
| - Fair value | 7 | 7 | 0 | |||
| - Valore nozionale | ||||||
| Derivati creditizi | ||||||
| - Fair value | ||||||
| - Valore nozionale | ||||||
| Totale | 7 | 7 | 0 | |||
| 2. Altri | ||||||
| Derivati finanziari | ||||||
| - Fair value | ||||||
| - Valore nozionale | ||||||
| Derivati creditizi | ||||||
| - Fair value | ||||||
| - Valore nozionale | ||||||
| Totale | ||||||
| Totale | 7 | 7 | 0 |
| Voci/Valori | Totale 31.12.2016 |
Totale 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Attività per cassa | ||
| a) Governi e Banche Centrali | ||
| b) Altri enti pubblici | ||
| c) Banche | ||
| d) Enti finanziari | ||
| e) Altri emittenti | ||
| Strumenti finanziari derivati | ||
| a) Banche | 7 | 0 |
| b) Altre controparti | ||
| Totale | 7 | 0 |
6.1 "Crediti verso banche"
| Totale 31.12.2016 | Totale 31.12.2015 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Composizione | Valore di | Fair Value | Valore di | Fair Value | ||||
| bilancio | L1 | L2 | L3 | bilancio | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Depositi e conti correnti | 8.783 | 8.783 | 369 | 369 | ||||
| 2. Finanziamenti: | ||||||||
| 2.1 Pronti contro termine | ||||||||
| 2.2 Leasing finanziario | 1 | 1 | 25 | 25 | ||||
| 2.3 Factoring | ||||||||
| - pro-solvendo | ||||||||
| - pro-soluto | ||||||||
| 2.4 Altri finanziamenti | ||||||||
| 3. Titoli di debito | ||||||||
| - titoli strutturati | ||||||||
| - altri titoli di debito | ||||||||
| 4. Altre attività | ||||||||
| Totale valore di bilancio | 8.784 | 8.784 | 394 | 394 |
Sezione 6 - Crediti - Voce 60
| Totale 31.12.2016 | Totale 31.12.2015 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valori di bilancio Fair value |
Valori di bilancio | Fair value | ||||||||||
| Composizione | Deteriorati | Deteriorati | ||||||||||
| Bonis | Acquistati | Altri | L1 | L2 | L3 | Bonis | Acquistati | Altri | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Finanziamenti: | ||||||||||||
| 1.1 Pronti contro termine | ||||||||||||
| 1.2 Leasing finanziario | 1.203 | 1.203 | 977 | 8 | 985 | |||||||
| 1.3 Factoring - pro-solvendo |
||||||||||||
| - pro-soluto | ||||||||||||
| 1.4 altri finanziamenti | ||||||||||||
| 2. Titoli di debito | ||||||||||||
| - titoli strutturati | ||||||||||||
| - altri titoli di debito | ||||||||||||
| 3. Altre attività | 18.835 | 0 | 18.835 | |||||||||
| Totale valore di bilancio | 1.203 | 0 | 1.203 | 19.812 | 8 | 19.820 |
6.3 "Crediti verso clientela"
| Totale 31.12.2016 | Totale 31.12.2015 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valori di bilancio | Fair value | Valori di bilancio | Fair value | |||||||||
| Composizione | Deteriorati | Deteriorati | ||||||||||
| Bonis | Acquistati | Altri | L1 | L2 | L3 | Bonis | Acquistati | Altri | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Finanziamenti | 971.597 | 50.073 | 963.068 | 931.560 | 54.006 | 922.672 | ||||||
| 1.1 Leasing finanziario | 813.711 | 12.947 | 826.658 | 743.351 | 13.901 | 757.252 | ||||||
| di cui: senza opzione finale di acquisto | ||||||||||||
| 1.2. Factoring | ||||||||||||
| - pro-solvendo | ||||||||||||
| - pro-soluto | ||||||||||||
| 1.3. Credito al consumo | 16.732 | 1.815 | 17.234 | 31.968 | 2.773 | 35.720 | ||||||
| 1.4. Carte di credito | ||||||||||||
| 1.5. Prestiti su pegno | ||||||||||||
| 1.6. Finanziamenti concessi in relazione | ||||||||||||
| ai servizi di pagamenti prestati | 141.154 | 35.311 | 119.176 | 156.241 | 37.332 | 129.700 | ||||||
| 1.7. Altri finanziamenti | ||||||||||||
| di cui: da escussione di garanzie e impegni | ||||||||||||
| 2. Titoli di debito | ||||||||||||
| 2.1 - Titoli strutturati | ||||||||||||
| 2.2 - Altri titoli di debito | ||||||||||||
| 3. Altre attività | 5.216 | 182 | 5.398 | 4.251 | 79 | 4.330 | ||||||
| Totale | 976.813 | 50.255 | 968.466 | 935.811 | 54.085 | 927.002 |
Si riferiscono a crediti derivanti dalle operazioni di locazione finanziaria, valutati all'investimento netto. In ottemperanza a quanto previsto dagli IAS 17-39, nella valutazione di tale valore rientrano tutti i ricavi e costi diretti iniziali del leasing.
Il valore di bilancio è espresso al netto delle poste rettificative, anch'esse determinate sulla base di quanto definito dallo IAS 39; nello specifico, la valutazione delle riserve analitica e collettiva è effettuata sulla base delle metodologie di valutazione descritte nella sezione relativa alle politiche contabili.
La valorizzazione dei crediti ottenuta utilizzando il metodo del costo ammortizzato approssima in maniera significativa il valore ottenuto utilizzando il metodo del fair value.
| Totale 31.12.2016 | Totale 31.12.2015 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti verso banche |
Crediti verso enti finanziari |
Crediti verso clientela | Crediti verso banche |
Crediti verso enti finanziari |
Crediti verso clientela |
|||||||
| VE | VG | VE | VG | VE | VG | VE | VG | VE | VG | VE | VG | |
| 1. Attività in bonis garantite da: | 1 | 1 1.203 1.203 | 954.684 | 954.684 | 25 | 25 | 977 | 977 899.592 899.592 | ||||
| - Beni in leasing finanziario | 1 | 1 1.203 1.203 | 813.711 | 813.711 | 25 | 25 | 977 | 977 | 743.351 | 743.351 | ||
| - Crediti per factoring - Ipoteche - Pegni - Garanzie personali - Derivati su crediti |
140.973 | 140.973 | 156.241 | 156.241 | ||||||||
| 2. Attività deteriorate garantite da: | 0 | 0 | 0 | 0 | 48.190 | 48.190 | 0 | 0 | 8 | 8 | 51.233 | 51.233 |
| - Beni in leasing finanziario - Crediti per factoring |
0 | 0 | 12.947 | 12.947 | 8 | 8 | 13.901 | 13.901 | ||||
| - Ipoteche - Pegni - Garanzie personali - Derivati su crediti |
35.243 | 35.243 | 37.332 | 37.332 | ||||||||
| Totale valore di bilancio | 1 | 1 1.203 1.203 | 1.002.874 | 1.002.874 | 25 | 25 | 985 | 985 950.825 950.825 |
VE= valore di bilancio delle esposizioni
VG= fair value delle garanzie
La voce include la partecipazioni detenuta nella seguente Società:
| Denominazioni | Sede legale |
Sede operativa |
Quota di partecipazi one % |
Disponibilità voti % |
Valore di bilancio |
Fair value |
|---|---|---|---|---|---|---|
| C. Imprese sottoposte a influenza notevole - IFIS Factoring Srl |
Milano | Milano | 40% | 40% | 43.552 | 43.552 |
| Part. di | Part. non | Totale | |
|---|---|---|---|
| gruppo | di gruppo | ||
| A. Esistenze iniziali | 61.278 | 0 | 61.278 |
| B. Aumenti: | 0 | 0 | 0 |
| B.1 Acquisti | 0 | 0 | |
| B.2 Riprese di valore | |||
| B.3 Rivalutazioni | |||
| B.4 Altre variazioni | |||
| C. Diminuzioni: | (17.726) | 0 | (17.726) |
| C.1 Vendite | (2.550) | ||
| C.2 Rettifiche di valore | (5.726) | (5.726) | |
| C.3 Altre variazioni | (9.450) | ||
| D. Rimanenze finali | 43.552 | 0 | 43.552 |
La voce Partecipazioni al 31 dicembre 2015 comprendeva la partecipazione in IFIS Factoring S.r.l. (ex GE Capital Finance S.r.l.) per il 40% esposta per euro 46.200 migliaia e la partecipazione in GE Capital Services S.r.l. per il 21% esposta per euro 15.078 migliaia.
Il 4 novembre 2016 GE Capital Services S.r.l. ha distribuito circa 24 milioni di euro di riserve (di cui circa 15 milioni di euro a titolo di dividendi) a IFIS Leasing S.p.A., facendo inoltre registrare euro 3.078 migliaia di rettifiche di valore come allineamento al nuovo patrimonio netto. A completamento del processo di riorganizzazione, GE Capital Services S.r.l. è stata ceduta il 24 novembre 2016 a una società del Gruppo General Electric, attraverso la vendita del capitale sociale detenuto per il 79% da Interbanca S.p.A. e per il 21% da IFIS Leasing S.p.A. (valore di cessione circa euro 120 milioni, di cui la quota incassata dalla IFIS Leasing S.p.A. è pari a euro 2.550 migliaia.
| Utile (Perdita) | Utile | Altre | Redditività | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| della | (Perdita) | componenti | compl. (3) = | |||||
| operatività | d'esercizio | reddituali al | (1)+(2) | |||||
| Denominazioni | Valore di | Totale attivo | Totale | Totale | corrente al | (1) | netto delle | |
| bilancio | passività | ricavi | netto delle | imposte (2) | ||||
| imposte | ||||||||
| C. Imprese sottoposte a influenza notevole | ||||||||
| - IFIS Factoring Srl | 43.552 | 257.309 | 148.429 | 6.253 | (6.615) | (6.615) | (5) | (6.620) |
Il valore di carico della partecipazione è stato sottoposto a impairment test al fine di verificare l'eventuale evidenza di significative perdite di valore. A seguito di tale test è risultato necessario procedere a una svalutazione pari a euro 2.648 migliaia.
10.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
| Attività / Valori | Totale 31.12.2016 |
Totale 31.12.2015 |
|---|---|---|
| 1. Attività di proprietà | ||
| a) terreni | ||
| b) fabbricati | 57 | 59 |
| c) mobili | 48 | 64 |
| d) strumentali | 139 | 188 |
| e) altri | 169 | 205 |
| 2. Attività acquisite in leasing finanziario | ||
| a) terreni | ||
| b) fabbricati | ||
| c) mobili | ||
| d) strumentali | ||
| e) altri | ||
| Totale | 413 | 516 |
Non si rilevano attività materiali valutate al fair value o rivalutate.
| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti | Altri | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| elettronici | ||||||
| A. Esistenze iniziali lorde | 0 | 59 | 64 | 188 | 205 | 516 |
| A.1 Riduzione di valore totali nette | ||||||
| A.2 Esistenze iniziali nette | 0 | 59 | 64 | 188 | 205 | 516 |
| B. Aumenti: | 0 | 0 | 0 | 12 | 98 | 110 |
| B.1 Acquisti | 12 | 98 | 110 | |||
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | ||||||
| B.3 Riprese di valore | ||||||
| B.4 Variazioni positive di fair value | ||||||
| imputate a: | ||||||
| a) patrimonio netto | ||||||
| b) conto economico | ||||||
| B.5 Differenze positive di cambio | ||||||
| B.6 Trasferimenti da immobili detenuti | ||||||
| a scopo di investimento | ||||||
| B.7 Altre variazioni | ||||||
| C. Diminuzioni: | 0 | 2 | 16 | 61 | 134 | 213 |
| C.1 Vendite | 31 | 31 | ||||
| C.2 Ammortamenti | 2 | 16 | 61 | 103 | 182 | |
| C.3 Rettifiche di valore da | ||||||
| deterioramento imputate a: | ||||||
| a) patrimonio netto | ||||||
| b) conto economico | ||||||
| C.4 Variazioni negative di fair value | ||||||
| imputate a : | ||||||
| a) patrimonio netto | ||||||
| b) conto economico | ||||||
| C.5 Differenze negative di cambio | ||||||
| C.6 Trasferimenti a: | ||||||
| a) attività materiali detenute a | ||||||
| scopo di investimento | ||||||
| b) attività in via di dismissione | ||||||
| C.7 Altre variazioni | ||||||
| D. Rimanenze finali | 0 | 57 | 48 | 139 | 169 | 413 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | ||||||
| D.2 Rimanenze finali lorde | 0 | 57 | 48 | 139 | 169 | 413 |
| E. Valutazione al costo | 0 | 57 | 48 | 139 | 169 | 413 |
Le attività materiali ad uso funzionale sono valutate secondo il modello del costo, in conformità a quanto previsto dallo IAS 16. Il periodo di ammortamento coincide con la vita utile del cespite. I cespiti sono stati ammortizzati a quote costanti.
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |||
|---|---|---|---|---|
| Voci/Valutazione | Attività valutate al costo |
Attività valutate al fair value |
Attività valutate al costo |
Attività valutate al fair value |
| 1. Avviamento | 0 | 0 | 0 | 0 |
| 2. Altre attività immateriali: | ||||
| 2.1 di proprietà | 180 | 0 | 291 | 0 |
| - generate internamente | ||||
| - altre | 180 | 291 | ||
| 2.2 acquisite in leasing finanziario | ||||
| Totale 2 | 180 | 0 | 291 | 0 |
| 3. Attività riferibili al leasing finanziario | ||||
| 3.1 beni inoptati | ||||
| 3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione | ||||
| 3.3 altri beni | ||||
| Totale 3 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| 4. Attività concesse in leasing operativo | ||||
| Totale (1+2+3+4) | 180 | 0 | 291 | 0 |
| Totale | 180 | 291 |
Le altre attività immateriali sono relative al software gestionale ed ai relativi costi di avviamento e di implementazione. Le attività immateriali sono ammortizzate a quote costanti per un periodo stimato di durata utile pari a cinque anni dall'entrata in funzione.
| Totale | |
|---|---|
| A. Esistenze iniziali | 291 |
| B. Aumenti: | 0 |
| B.1 Acquisti | |
| B.2 Riprese di valore | |
| B.3 Variazioni positive di fair value | |
| - a patrimonio netto | |
| - a conto economico | |
| B.4 Altre variazioni | |
| C. Diminuzioni: | (111) |
| C.1 Vendite | |
| C.2 Ammortamenti | (111) |
| C.3 Rettifiche di valore | |
| -a patrimonio netto | |
| -a conto economico | |
| C.4 Variazioni negative di fair value | |
| -a patrimonio netto | |
| -a conto economico | |
| C.5 Altre variazioni | |
| D. Rimanenze finali | 180 |
Gli acquisti si riferiscono principalmente all'implementazione di nuovi moduli applicativi del software gestionale aziendale.
Le attività fiscali correnti, pari a circa 0,1 milioni di euro, si riferiscono principalmente a crediti IRAP ed IRES relativi a precedenti esercizi. Tali crediti verranno recuperati nel corso degli esercizi futuri in misura pari al limite massimo annuo consentito dalla normativa in vigore (attualmente pari a 700 mila euro), tramite compensazione con eventuali debenze tributarie e previdenziali.
Le "Attività fiscali anticipate", calcolate sia ai fini IRES che IRAP, si riferiscono alle seguenti fattispecie:
| Totale | Totale | |
|---|---|---|
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| Voci | ||
| Perdite fiscale 2016 - convertibile | 914 | - |
| Rettifiche di valore su crediti | 41.961 | 43.244 |
| Riserva TFR | 94 | 144 |
| Totale attività per imposte anticipate iscritte | 42.969 | 43.388 |
| ACE benefit | 291 | - |
| Altri disallineamenti | 1.851 | 3.311 |
| Totale attività per imposte anticipate non iscritte | 2.142 | 3.311 |
Con riferimento alle attività fiscali anticipate si segnala che, per effetto delle disposizioni normative in tema d'imposte anticipate e tenendo in considerazione gli accordi contrattuali derivanti dall'adesione della Banca al Consolidato Fiscale Nazionale, si è proceduto alla rilevazione delle Attività per imposte anticipate, sia IRES che IRAP, relative alle sole perdite e svalutazioni su crediti la cui parziale deducibilità è rinviata agli esercizi successivi. Si ricorda che l'art.13 del D.L. 83 del 2015 ha modificato l'art. 106 del TUIR disponendo, a partire dal 2016, per gli enti creditizi e finanziari, la piena deducibilità sull'anno delle svalutazioni e delle perdite su crediti. Non sono state invece oggetto d'iscrizione le imposte anticipate relative alle differenze temporanee deducibili in esercizi futuri per complessivi euro 2,1 milioni poiché permane incertezza sulle modalità e i tempi di generazione di imponibili futuri sufficienti per il loro recupero.
Il saldo della voce in oggetto, pari a circa euro 43,0 milioni, si è decrementato di circa euro 0,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2015. Tale decremento deriva dal rilascio delle imposte anticipate per euro 1,2 milioni al netto di quelle convertibili in crediti di imposta ai sensi della Legge n. 214/2011 con la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all'anno 2016 per euro 0,9 milioni.
12.2 Composizione della voce 70 "Passività fiscali: correnti e differite"
Il saldo delle passività correnti, pari a circa euro 0,4 milioni, è dato dall'IRAP corrente sull'imponibile 2016.
Qui di seguito si espone il dettaglio delle passività differite:
| Totale | Totale | |
|---|---|---|
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| Voci | ||
| Disallineamento Cespiti | - | 84 |
| Crediti per interessi di mora | - | 119 |
| Oneri per il personale | 33 | 17 |
| Totale passività per imposte differite | 33 | 220 |
| Totale | Totale | |
|---|---|---|
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| 1. Esistenze iniziali | 43.244 | 43.577 |
| 2. Aumenti | - | 1.033 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | - | 1.033 |
| a) relative a precedenti esercizi | ||
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| c) riprese di valore | ||
| d) altre | 1.033 | |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | ||
| 2.3 Altri aumenti | ||
| 3. Diminuzioni | 369 | 1.366 |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | 369 | 253 |
| a) rigiri | ||
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | ||
| c) mutamento di criteri contabili | ||
| d) altre | 369 | 253 |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | ||
| 3.3 Altre diminuzioni | - | 1.113 |
| a) trasformazione in crediti d'imposta 214/2011 | - | 1.113 |
| b) altre | ||
| 4. Importo finale |
42.875 | 43.244 |
| Totale | Totale | |
|---|---|---|
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| 1. Importo iniziale | 43.244 | 43.577 |
| 2. Aumenti | 1.033 | |
| 3. Diminuzioni | 369 | 1.366 |
| 3.1 Rigiri | 369 | 253 |
| 3.2 Trasformazione in crediti di imposta | - | 1.113 |
| a) derivante da perdite di esercizio | - | 926 |
| b) derivante da perdite fiscali | - | 187 |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale |
42.875 | 43.244 |
| Totale | Totale | |
|---|---|---|
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| 1. Esistenze iniziali | 220 | 246 |
| 2. Aumenti | ||
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | ||
| a) relative a precedenti esercizi | ||
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| c) altre | ||
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | ||
| 2.3 Altri aumenti | ||
| 3. Diminuzioni | 187 | 26 |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | 187 | |
| a) rigiri | ||
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| c) altre | 187 | |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | 26 | |
| 3.3 Altre diminuzioni | ||
| 4. Importo finale |
33 | 220 |
| Totale | Totale | |
|---|---|---|
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| 1. Esistenze iniziali | 144 | 74 |
| 2. Aumenti | - | 70 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | - | 70 |
| a) relative a precedenti esercizi | ||
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| c) altre | 70 | |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | ||
| 2.3 Altri aumenti | ||
| 3. Diminuzioni | 50 | - |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | 50 | |
| a) rigiri | 50 | |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | ||
| c) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| d) altre | ||
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | ||
| 3.3 Altre diminuzioni | ||
| 4. Importo finale |
94 | 144 |
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | ||
|---|---|---|---|
| Depositi cauzionali | 689 | 1 | |
| Altre attività: | 50.643 | 49.674 | |
| Crediti verso l'erario | 26.021 | 35.739 | |
| Altri crediti | 12.209 | 2.401 | |
| Ratei e risconti attivi | 10.573 | 10.426 | |
| Anticipi a fornitori | 1.840 | 1.105 | |
| Crediti per mandato ad assicurare | 0 | 4 | |
| Totale | 51.332 | 49.675 |
La voce "Anticipi a fornitori" è composta prevalentemente dai versamenti effettuati per il pagamento delle fatture di acquisto di cespiti da concedere in leasing.
La voce "Crediti per mandato ad assicurare" accoglie il credito nei confronti dei clienti per la parte assicurativa furto-incendio (Lease and Go) inclusa nel contratto di leasing che gli stessi hanno stipulato.
La voce "Crediti verso l'erario" include imposta di bollo (euro 944 migliaia), crediti verso l'erario per pagamenti del terzo in pendenza di giudizio sui contenziosi in essere (euro 5.173 migliaia), credito per istanza di rimborso IRAP (euro 800 migliaia), crediti IVA a rimborso e liquidazione IVA del mese di dicembre 2015 (euro 18.700 migliaia), crediti per imposte sostitutive richiesti a rimborso (euro 403 migliaia).
La voce "Ratei e risconti attivi" comprende : i) i risconti per le provvigioni assicurative e per gli incentivi da corrispondere alla rete commerciale, differiti nel tempo in quanto non di competenza del presente esercizio; ii) i risconti per tasse automobilistiche pagate alla Regione Piemonte di competenza dell'esercizio successivo.
La voce "Altri crediti" include principalmente Crediti per anticipi su cartolarizzazione (euro 5.545 migliaia), risconti per disagggio su senior notes (euro 3.405 migliaia) e fatture da emettere (euro 2.097 migliaia).
Sezione 1 - Debiti - Voce 10
1.1 Debiti
| Totale | Totale | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2016 | 31.12.2015 | ||||
| verso banche | verso enti | verso | verso banche | verso enti | verso | |
| finanziari | clientela | finanziari | clientela | |||
| 1. Finanziamenti | 561.966 | 326.092 | 0 | 0 | 885.709 | 0 |
| 1.1 Pronti contro termine | ||||||
| 1.2 altri finanziamenti | 561.966 | 326.092 | 885.709 | |||
| 2. Altri debiti | 5.347 | 141 | 5.188 | |||
| Totale | 561.966 | 326.092 | 5.347 | 141 | 885.709 | 5.188 |
| Fair value - livello 1 | ||||||
| Fair value - livello 2 | ||||||
| Fair value - livello 3 | 561.966 | 326.092 | 5.347 | 141 | 885.709 | 5.188 |
| Totale Fair value | 561.966 | 326.092 | 5.347 | 141 | 885.709 | 5.188 |
La voce "Finanziamenti verso Banche" è costituita dal saldo delle linee di credito in essere con Banca IFIS (euro 306 milioni a tasso variabile, euro 240 milioni a tasso fisso ed euro 16 milioni come scoperto di conto corrente).
La voce "Finanziamenti verso Enti Finanziari" è costituita dal saldo debitorio verso Indigo Lease S.r.l. in relazione alla cartolarizzazione del portafoglio di leasing auto.
La voce "Altri Debiti verso la clientela" accoglie il saldo dei debiti per depositi cauzionali.
Per quanto riguarda l'IRES e l'IRAP, si rimanda a quanto descritto nella sezione 12 dell'attivo.
Anche per quanto riguarda le attività e le passività fiscali differite, si rimanda a quanto descritto nella sezione 12 dell'attivo.
9.1 Composizione della voce 90 "Altre passività"
| Attività / Valori | Totale 31.12.2016 |
Totale 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Debiti verso l'erario | 1.113 | 1.710 |
| Altre passività: | 25.347 | 24.348 |
| Risconti passivi | 7.708 | 7.678 |
| Fatture da ricevere | 6.250 | 6.561 |
| Altri debiti verso fornitori | 3.635 | 3.366 |
| Altri debiti | 2.986 | 3.323 |
| Debiti per mandato ad assicurare | 2.191 | 1.535 |
| Debiti verso dipendenti | 1.055 | 385 |
| Debiti verso enti previdenziali | 787 | 828 |
| Depositi cauzionali | 735 | 673 |
| Totale | 26.460 | 26.057 |
La voce "Debiti verso l'erario" comprende euro 512 migliaia relative al bollo virtuale, euro 358 migliaia canone per DTA e euro 164 migliaia relative a ritenute per lavoro dipendente. La voce "Fatture da ricevere" comprende il debito per fatture da ricevere dei beni concessi in leasing. La voce "Altri debiti verso fornitori" è prevalentemente relativa ai debiti verso fornitori di beni aziendali. La voce "Debiti per mandato ad assicurare" accoglie i debiti verso le compagnie assicurative relativamente ai prodotti assicurativi offerti. La voce "Altri debiti" comprende euro 2.134 migliaia relative a partite debitorie su conti transitori, euro 492 migliaia di partite debitorie intragruppo ed euro 412 migliaia relative ad anticipi da clienti.
La voce "Risconti passivi" include i risconti relativi al riaddebito delle spese di istruttoria leasing non inserite nella valutazione dei crediti al costo ammortizzato (euro 3.864 migliaia); i risconti dei proventi legati alla distribuzione di prodotti assicurativi associati ai finanziamenti erogati (euro 205 migliaia); i risconti per tasse automobilistiche pagate alla Regione Piemonte e riaddebitate al cliente (euro 3.618 migliaia).
La voce "Depositi cauzionali" si riferisce a debiti verso clienti irreperibili per i quali si è proceduto alla riclassifica dalla voce 10. "Debiti".
| Totale | Totale | |
|---|---|---|
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| A. Esistenze iniziali | 1.928 | 2.519 |
| B. Aumenti: | 1.018 | 493 |
| B.1 Accantonamenti dell'esercizio | 1.014 | 238 |
| B.2 Altre variazioni in aumento | 4 | 255 |
| C. Diminuzioni: | 996 | 1.084 |
| C.1 Liquidazioni effettuate | 201 | 558 |
| C.2 Altre variazioni in diminuzione | 796 | 526 |
| D. Esistenze finali | 1.950 | 1.928 |
Il principio IAS 19 prevede che le passività a carico dell'impresa, per le indennità che saranno riconosciute ai dipendenti al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, quali il fondo trattamento di fine rapporto maturato fino al 31 dicembre 2016, siano stanziate in bilancio sulla base di una valutazione attuariale dell'ammontare che sarà riconosciuto alla data di maturazione.
In particolare, tale accantonamento deve tenere conto dell'ammontare già maturato alla data di bilancio, proiettandolo nel futuro per stimare l'ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro. Tale somma viene in seguito attualizzata per tenere conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento.
La determinazione del valore attuale degli impegni è effettuata da una società esterna al gruppo Banca IFIS secondo il metodo della proiezione unitaria del credito (Projected Unit Credit Method), che prevede di considerare i futuri incrementi retributivi fino al momento della cessazione del rapporto di lavoro e contempla la proiezione degli esborsi da effettuare sulla base di analisi storico-statistiche e della curva demografica, nonché l'attualizzazione di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. I contributi versati in ciascun esercizio sono considerati come unità separate e addizionali.
Le ipotesi demografiche (cessazione del rapporto, evoluzione di carriera, mortalità, etc.) sono formulate in base alla tavola di sopravvivenza RG 48 utilizzata dalla Ragioneria Generale dello Stato per la stima degli oneri pensionistici della popolazione italiana e sulla scorta dei dati forniti dalla Società.
Si riporta il riepilogo delle basi tecniche economico-finanziarie utilizzate nel calcolo attuariale del TFR.
| Ipotesi finanziarie | Anno 2016 |
|---|---|
| Tasso annuo di attualizzazione | 1,25% |
| Tasso annuo di inflazione | 1,75% |
| Tasso di turnover (età compresa tra i 21 e i 65 anni) | 5,00% |
| Rimborsi anticipati (età compresa tra i 21 e i 65 anni) | 1,40% |
| Pensionamento (probabilità di uscita) | 100,00% |
11.1 Composizione della voce 110 "Fondi per rischi e oneri"
| Voci | Totale | Totale |
|---|---|---|
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| Fondi per rischi e oneri: | 5.140 | 6.059 |
| - Fondo FISC | 3.515 | 3.379 |
| - Fondo oneri futuri | 387 | 1.672 |
| - Fondo cause legali | 1.238 | 1.008 |
Il Fondo di Indennità Suppletiva di Clientela e indennità meritocratica (FISC) iscritti a bilancio sono stati oggetto di valutazione attuariale al fine di determinare la passività potenziale come descritto nella Parte A della presente nota integrativa.
Il fondo oneri futuri iscritto a bilancio si riferisce a riserva stanziate per copertura bolli auto per euro 276 migliaia e rimborsi su CQS per euro 110 migliaia. Il fondo cause legali iscritto in bilancio è stato adeguato nell'esercizio in base a una stima delle spese che la Società andrà a sostenere relativamente a contenziosi in essere alla data di redazione del presente bilancio.
Rispetto all'informativa prevista relativamente alle passività potenziali, si segnala che sono presenti contenziosi aperti con l'Agenzia delle Entrate il cui rischio massimo potenziale è ritenuto non probabile. Anche sulla base di indicazioni fornite dai consulenti legali e fiscali, la Società non ha di conseguenza effettuato nessun accantonamento a bilancio. Per informazioni dettagliate su questi contenziosi, si rimanda alla Relazione sulla gestione del presente bilancio.
11.2 Variazioni nell'esercizio della voce 110 "Fondi per rischi e oneri"
| FISC | Oneri futuri | Cause legali | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali | 3.379 | 1.672 | 1.008 | 6.059 |
| B Aumenti | 147 | 842 | 509 | 1.498 |
| B.1 Accantonamenti dell'esercizio | 147 | 842 | 509 | 1.498 |
| B.2 Effetto temporale accantonamento anni precedenti | ||||
| B.3 Altre variazioni in aumento | ||||
| C. Diminuzioni: | (11) | (2.127) | (279) | (2.417) |
| C.1 Utilizzi dell'esercizio | (11) | (1.108) | (279) | (1.398) |
| C.2 Effetto temporale accantonamento anni precedenti | ||||
| C.3 Altre variazioni in diminuzione | 0 | (1.019) | 0 | (1.019) |
| D. Esistenze finali | 3.515 | 387 | 1.238 | 5.140 |
| Tipologie | Importo |
|---|---|
| 1. Capitale | |
| 1.1 Azioni ordinarie | 41.000 |
| 1.2 Altre azioni | |
| Totale | 41.000 |
Il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, è composto da nr. 50.000.000 azioni del valore nominale di Euro 0,82 ciascuna.
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2016 risulta così composto:
| Altre riserve | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale | Riserva legale |
Utili portati a nuovo |
Altre riserve |
Di valutazione | Risultato di esercizio |
Totale | |
| A. Esistenze iniziali | 41.000 | 3.923 | 175.867 | 16.200 | (231) | 3.294 | 240.053 |
| B. Aumenti: | 165 | 3.129 | 0 | 0 | 8.013 | 11.307 | |
| B.1 Attribuzioni di utili | 165 | 3.129 | 8.013 | 11.307 | |||
| B.2 Altre variazioni | 0 | ||||||
| C. Diminuzioni: | 0 | 0 | 0 | 192 | (3.294) | (3.102) | |
| C.1 Utilizzi | 0 | 0 | 0 | 0 | (3.294) | (3.294) | |
| - copertura perdite | 0 | ||||||
| - distribuzione | |||||||
| - trasferimento a capitale | (3.294) | ||||||
| C.2 Altre variazioni | 192 | 192 | |||||
| D. Rimanenze finali | 41.000 | 4.088 | 178.996 | 16.200 | (39) | 8.013 | 248.258 |
In conformità a quanto previsto dall'art. 2427, n. 7 bis c.c. si riportano le voci di patrimonio netto con l'indicazione della loro origine, della possibilità di utilizzazione e distribuibilità.
| Natura/descrizione | Importo | Disponibile per aumento di capitale |
Disponibile per copertura perdite |
Disponibile per distribuzione ai soci |
Disponi bile per altro |
Non disponibile |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Capitale Sociale | 41.000 | 41.000 | ||||
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| 3. Riserve | 196.155 | 186.229 | 190.317 | 186.229 | 0 | 5.838 |
| Riserva straordinaria | 17.882 | 17.882 | 17.882 | 17.882 | ||
| Riserva legale | 4.088 | 4.088 | ||||
| Riserva da fusione | 168.347 | 168.347 | 168.347 | 168.347 | ||
| Riserva First Time Adoption | 5.838 | 5.838 | ||||
| 4. (Azioni Proprie) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| 5. Riserve da valutazione | (39) | 0 | 0 | 0 | 0 | (39) |
| Riserva TFR IAS 19 | (39) | (39) | ||||
| 6. Strumenti di capitale | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| 7. Utile (Perdita) esercizio precedente | ||||||
| riportato a nuovo | 3.129 | 3.129 | 3.129 | 3.129 | ||
| 8. Utile (Perdita) d'esercizio | 8.013 | 0 | 0 | 0 | 0 | 8.013 |
| Totale | 248.258 | 189.358 | 193.446 | 189.358 | 0 | 54.812 |
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito | Finanziamenti | Altre | Totale | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| operazioni | 31.12.2016 | 31.12.2015 | |||
| 1. Att. finanziarie detenute per la negoziazione | |||||
| 2. Att. finanziarie valutate al fair value | |||||
| 3. Att. finanziarie disponibili per la vendita | |||||
| 4. Att. finanziarie detenute sino alla scadenza | |||||
| 5. Crediti | 0 | 39.286 | 0 | 39.286 | 42.914 |
| 5.1 Crediti verso banche | 0 | 0 | 2 | ||
| 5.2 Crediti verso enti finanziari | 0 | 0 | 23 | ||
| 5.3 Crediti verso clientela | 39.286 | 39.286 | 42.889 | ||
| 6. Altre attività | 448 | 448 | |||
| 7. Derivati di copertura | |||||
| Totale | 0 | 39.734 | 0 | 39.734 | 42.914 |
| Voci/Forme tecniche | Finanziamenti | Titoli | Altro | Totale 31.12.2016 |
Totale 31.12.2015 |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Debiti verso banche | 1.803 | 1.803 | |||
| 2. Debiti verso enti finanziari | 10.688 | 10 | 10.698 | 14.043 | |
| 3. Debiti verso clientela | |||||
| 4. Titoli in circolazione | |||||
| 5. Passività finanziarie di negoziazione | |||||
| 6. Passività finanziarie al fair value | |||||
| 7. Altre passività | 2 | 2 | |||
| 8. Derivati di copertura | |||||
| Totale 12.491 |
0 | 12 | 12.503 | 14.043 |
| Totale | Totale | |
|---|---|---|
| Dettaglio / Settori | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
| 1. operazioni di leasing finanziario | 2.526 | 2.463 |
| 2. operazioni di factoring | ||
| 3. credito al consumo | ||
| 4. garanzie rilasciate | ||
| 5. servizi di: | ||
| - gestione fondi per conto terzi | ||
| - intermediazione in cambi | ||
| - distribuzione prodotti | 3.237 | 2.539 |
| - altri | ||
| 6. servizi di incasso e pagamento | ||
| 7. servicing in operazioni di cartolarizzazione | 165 | 0 |
| 8. altre commissioni | ||
| Totale | 5.928 | 5.002 |
| Dettaglio / Settori | Totale 31.12.2016 |
Totale 31.12.2015 |
|
|---|---|---|---|
| 1. garanzie ricevute | 22 | 7 | |
| 2. distribuzione di servizi da terzi | 4.032 | 3.969 | |
| 3. servizi di incasso e pagamento | 148 | 167 | |
| 4. altre commissioni: | 10.381 | 0 | |
| - commissioni per cartolarizzazione | 6.406 | 0 | |
| - commissioni per mancato utilizzo linea di credito | 3.975 | 0 | |
| Totale | 14.583 | 4.143 |
| Totale 31.12.2016 | Totale 31.12.2015 | |||
|---|---|---|---|---|
| Voci/Proventi | Proventi da | Proventi da | ||
| quote di | quote di | |||
| Dividendi | O.I.C.R | Dividendi | O.I.C.R | |
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie detenute per la vendita 3. Attività finanziarie al fair value |
||||
| 4. Partecipazioni | 14.903 | 0 | ||
| Totale | 14.903 | 0 |
4.1 "Risultato netto dell'attività di negoziazione"
| Utili da | Perdite da | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | negoziazion | negoziazion | Risultato | ||
| Plusvalenze | e | Minusvalenze | e | netto | |
| 1. Attività finanziarie | |||||
| 1.1 Titoli di debito | |||||
| 1.2 Titoli di capitale e quote OICR | |||||
| 1.3 Finanziamenti | |||||
| 1.4 Altre attività | |||||
| 2. Passività finanziarie | |||||
| 2.1 Titoli di debito | |||||
| 2.2 Debiti | |||||
| 2.3 Altre passività | |||||
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio | |||||
| 4. Derivati finanziari | 7 | 7 | |||
| 5. Derivati su crediti | |||||
| Totale | 7 | 7 |
8.1 "Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti"
| Voci/Rettifiche | Rettifiche di valore | Riprese di valore | Totale | Totale | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| specifiche | di portafoglio | specifiche | di portafoglio | 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| 1. Crediti verso banche | ||||||
| - per leasing | ||||||
| - per factoring | ||||||
| - altri crediti | ||||||
| 2. Crediti verso enti finanziari | ||||||
| Crediti deteriorati acquistati | ||||||
| - per leasing | 39 | 5 | (44) | (5) | ||
| - per factoring | ||||||
| - altri crediti | 65 | (65) | 0 | |||
| Altri crediti | ||||||
| - per leasing | ||||||
| - per factoring | ||||||
| - altri crediti | ||||||
| 3. Crediti verso clientela | ||||||
| Crediti deteriorati acquistati | ||||||
| - per leasing | 7.053 | 3.058 | 2.285 | 3.537 | 4.289 | 3.766 |
| - per factoring | ||||||
| - per credito al consumo | 1.183 | 99 | 1.561 | 666 | (945) | (2.262) |
| - altri crediti | 3.238 | 1.869 | 1.575 | 658 | 2.874 | 10.994 |
| Altri crediti | ||||||
| - per leasing | ||||||
| - per factoring | ||||||
| - per credito al consumo | ||||||
| - altri crediti | ||||||
| Totale | 11.474 | 5.026 | 5.460 | 4.931 | 6.109 | 12.493 |
Le rettifiche di valore dei crediti vengono effettuate sulla base di classi di merito assegnate ai contratti, dei numeri di insoluto registrati, di valutazioni del merito creditizio della controparte e del valore di recupero del bene di mercato. Per ogni ulteriore informazione si rimanda alla parte A della presente nota integrativa (Sezione Crediti).
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| 1. Personale dipendente | (12.231) | (11.958) |
| a) salari e stipendi | (8.257) | (7.951) |
| b) oneri sociali | (2.277) | (2.503) |
| c) indennità di fine rapporto | ||
| d) spese previdenziali | ||
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | (1.014) | (817) |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili | ||
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: | ||
| - a contribuzione definita | ||
| - a benefici definiti | ||
| h) altre spese | (683) | (687) |
| 2. Altro personale in attività | (7) | |
| 3. Amministratori e Sindaci | (60) | (99) |
| 4. Personale collocato a riposo | ||
| 5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende | 133 | 158 |
| 6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società | (102) | (37) |
| Totale | (12.260) | (11.943) |
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | numero medio |
|
|---|---|---|---|
| Personale dipendente: | |||
| a) Dirigenti | 6 | 6 | 6,0 |
| b) Quadri direttivi | 48 | 47 | 47,5 |
| c) Restante personale | 149 | 158 | 153,5 |
| Altro personale | 0 | 2 | 1,0 |
| Totale | 203 | 213 | 208,0 |
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE | ||
| Consulenze e servizi | (8.493) | (9.951) |
| Spese gestione immobili riparazioni e manutenzioni | (550) | (653) |
| Spese telefoniche e postali | (427) | (345) |
| Altre spese | (1.223) | (910) |
| Spese di pubblicità | (89) | (112) |
| Imposte e tasse varie | (1.421) | (845) |
| Totale altre spese amministrative | (12.203) | (12.816) |
10.1 Composizione della voce 120 "Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali"
| Voci/Rettifiche e riprese di valore | Ammortamento (a) |
Rettifiche di valore per deterioramento (b) |
Riprese di valore (c) |
Risultato netto (a+b-c) |
|---|---|---|---|---|
| 1. Attività ad uso funzionale | 181 | 181 | ||
| 1.1 di proprietà | 181 | 181 | ||
| a) terreni | 0 | |||
| b) fabbricati | 2 | |||
| c) mobili | 16 | 16 | ||
| d) strumentali | 60 | 60 | ||
| e) altri | 103 | 103 | ||
| 1.2 acquisite in leasing finanziario | ||||
| a) terreni | ||||
| b) fabbricati | ||||
| c) mobili | ||||
| d) strumentali | ||||
| e) altri | ||||
| 2. Attività detenute a scopo di investimento | ||||
| - di cui concesse in leasing operativo | ||||
| Totale 181 |
0 | 0 | 181 |
La voce comprende l'ammortamento delle immobilizzazioni materiali come da specifica risultante nelle informazioni dello stato patrimoniale.
11.1 Composizione della voce 130 "Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali"
| Voci/Rettifiche e riprese di valore | Ammortamento | Rettifiche di valore per deterioramento |
Riprese di valore | Risultato netto |
|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (c) | (a+b-c) | |
| 1. Avviamento | ||||
| 2. Altre Attività immateriali | (111) | (111) | ||
| 2.1 di proprietà | (111) | (111) | ||
| 2.2 acquisite in leasing finanziario | ||||
| 3. Attività riferibili al leasing finanziario | ||||
| 4. Attività concesse in leasing operativo | ||||
| Totale | (111) | 0 | 0 | (111) |
La voce comprende l'ammortamento delle immobilizzazioni immateriali come da specifica risultante nelle informazioni dello stato patrimoniale.
| Voci | Totale | Totale |
|---|---|---|
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| Indennità suppletiva di clientela | (136) | (512) |
| Cause legali in corso | (359) | (311) |
| Rischio clausola "gross up" sui finanziamenti | 395 | 207 |
| Totale Accantonamenti netti al fondo rischi e oneri | (100) | (616) |
14.1 Composizione della voce 160. "Altri proventi e oneri di gestione"
| Totale | Totale | |
|---|---|---|
| Tipologia Servizi / Settori | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
| - proventi per recupero beni in leasing | 6.386 | 6.133 |
| - altri proventi per attività di leasing | 3.549 | 3.385 |
| - proventi per recupero crediti | 1.778 | 2.100 |
| - altri recuperi di spesa | 18.675 | 17.655 |
| - altri proventi | 141 | 64 |
| Totale proventi | 30.529 | 29.337 |
| Oneri: | ||
| - oneri per recupero beni in leasing | (1.095) | (1.964) |
| - altri oneri per attività di leasing | (12.554) | (10.554) |
| - oneri e spese legali per recupero crediti | (3.705) | (3.602) |
| - informazioni bancarie e banche dati | (602) | (840) |
| - altri oneri | (834) | (695) |
| Totale oneri | (18.790) | (17.655) |
| Totale Altri oneri e proventi di gestione | 11.739 | 11.682 |
15.1 Composizione della voce 170 "Utili/perdite delle partecipazioni"
| Voci | Totale | Totale |
|---|---|---|
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| 1. Proventi | ||
| 1.1 Rivalutazioni | ||
| 1.2 Utili da cessione | ||
| 1.3 Riprese di valore | ||
| 1.4 Altri proventi | ||
| 2. Oneri | ||
| 2.1 Svalutazioni | ||
| 2.2 Perdite da cessione | ||
| 2.3 Rettifiche di valore da deterioramento | (5.726) | 0 |
| 2.4 Altri oneri | ||
| Risultato netto | (5.726) | 0 |
Con riferimento alla movimentazione del 2016, si rimanda alla voce relativa alle partecipazioni (Sezione 9, Voce 90).
13.1 Composizione della voce 180 "Utili/perdite da cessione di investimenti"
| Voci | Totale | Totale |
|---|---|---|
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| 1. Immobili | ||
| 1.1 Utili da cessione | ||
| 1.2 Perdite da cessione | ||
| 2. Altre attività | ||
| 1.1 Utili da cessione | 51 | 38 |
| 1.2 Perdite da cessione | ||
| Risultato netto | 51 | 38 |
La voce accoglie gli utili e le perdite derivanti dalla cessione di beni di proprietà, quale differenza tra il prezzo di vendita e il valore netto contabile dell'attività ceduta.
17.1 Composizione della voce 190 " Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente"
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| 1. Imposte correnti | (390) | - |
| 2. Variazione delle imposte correnti | ||
| dei precedenti esercizi | 28 | |
| 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio | 1.113 | |
| 3bis. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio | ||
| per crediti di imposta di cui alla legge | ||
| n. 214/2011 | ||
| 4. Variazione delle imposte anticipate | (369) | (333) |
| 5. Variazione delle imposte differite | 187 | 26 |
| Imposte di competenza dell'esercizio | (572) | 834 |
La riconciliazione non viene fornita in quanto tale informativa a livello di bilancio individuale non aggiungerebbe elementi utili alla miglior comprensione del carico fiscale della Società, avendo la Consolidante rilevato una perdita fiscale; l'impatto sulla voce imposte è sostanzialmente rappresentato dagli effetti dei combinati normativi già in precedenza richiamati e riguardanti l'iscrizione delle imposte anticipate.
| Controparte | Interessi attivi | Commissioni attive | Totale | Totale | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Banche | Enti finanz. | Clientela | Banche | Enti finanz. | Clientela | 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| 1. Leasing finanziario | ||||||||
| - beni immobili | ||||||||
| - beni mobili | 0 | 42 | 25.871 | 5.736 | 31.649 | 31.669 | ||
| - beni strumentali | 0 | 2 | 7.399 | 0 | 7.401 | 7.799 | ||
| - beni immateriali | ||||||||
| 2. Factoring | ||||||||
| - su crediti correnti | ||||||||
| - su crediti futuri | ||||||||
| - su crediti acquistati a titolo definitivo | ||||||||
| - su crediti acquistati al di sotto | ||||||||
| del valore originario | ||||||||
| - per altri finanziamenti | ||||||||
| 3. Credito al consumo | ||||||||
| - prestiti personali | 1 | 1 | 5 | |||||
| - prestiti finalizzati | 0 | 0 | 0 | 1 | ||||
| - cessione del quinto | 2.375 | 192 | 2.567 | 4.068 | ||||
| 4. Prestiti su pegno | ||||||||
| 5. Garanzie e impegni | ||||||||
| - di natura commerciale | ||||||||
| - di natura finanziaria | ||||||||
| Totale | 0 | 44 | 35.646 | 0 | 0 | 5.928 | 41.619 | 43.542 |
| 6. Altri finanziamenti | ||||||||
| - prestiti finalizzati | 1 | 1 | 2 | |||||
| - mutui | 3.493 | 3.493 | 4.362 | |||||
| Totale B | 0 | 0 | 3.494 | 0 | 0 | 0 | 3.494 | 4.364 |
| 7. Altri interessi | 550 | 550 | 9 | |||||
| Totale C | 0 | 0 | 550 | 0 | 0 | 0 | 550 | 9 |
| Totale | 0 | 44 | 39.689 | 0 | 0 | 5.928 | 45.662 | 47.915 |
| TOTALE | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2016 | ||||||||
| Fasce temporali | PAGAMENTI MINIMI | |||||||
| Quota capitale | INVESTIMENTI LORDI | |||||||
| ESPOSIZIONI DETERIORATE |
di cui valore residuo garantito |
Quota interessi |
di cui valore residuo non garantito |
|||||
| - a vista | ||||||||
| - fino a 3 mesi | 33.131 | 42.188 | 14.413 | 56.601 | ||||
| - oltre 3 mesi fino a 1 anno | 11.792 | 201.429 | 27.380 | 228.809 | ||||
| - oltre 1 anno fino a 5 anni | 4.390 | 571.828 | 43.480 | 615.309 | ||||
| - oltre 5 anni | 274 | 4.752 | 67 | 4.819 | ||||
| - durata indeterminata | ||||||||
| Totale | 49.587 | 820.198 | 0 | 85.340 | 905.538 | 0 |
| TOTALE | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2015 | ||||||
| Fasce temporali | PAGAMENTI MINIMI | INVESTIMENTI LORDI | ||||
| Quota capitale | ||||||
| ESPOSIZIONI | di cui | Quota | di cui valore | |||
| DETERIORATE | valore | interessi | residuo non | |||
| residuo | garantito | |||||
| garantito | ||||||
| - a vista | ||||||
| - fino a 3 mesi | 51.714 | 45.777 | 14.375 | 60.152 | ||
| - oltre 3 mesi fino a 1 anno | 18.406 | 186.156 | 26.992 | 213.148 | ||
| - oltre 1 anno fino a 5 anni | 6.852 | 513.511 | 42.593 | 556.104 | ||
| - oltre 5 anni | 428 | 5.021 | 118 | 5.139 | ||
| - durata indeterminata | ||||||
| Totale | 77.400 | 750.465 | 0 | 84.078 | 834.543 | 0 |
| Finanziamenti non deteriorati | Finanziamenti deteriorati | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2016 | 31.12.2015 | |||||||
| di cui: | di cui: | ||||||||
| Totale 31.12.2016 | Totale 31.12.2015 | sofferenze | sofferenze | ||||||
| A. Beni immobili: | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
| - Terreni | |||||||||
| - Fabbricati | |||||||||
| B. Beni strumentali | 164.669 | 133.984 | 1.156 | 0 | 455 | 1 | |||
| C. Beni mobili: | 650.246 | 609.368 | 11.791 | 2.594 | 13.445 | 4.000 | |||
| - Autoveicoli | 650.246 | 609.368 | 11.791 | 2.594 | 13.445 | 4.000 | |||
| - Aereonavale e ferroviario | |||||||||
| - Altri | |||||||||
| D. Beni immateriali: | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
| - Marchi | |||||||||
| - Software | |||||||||
| - Altri | |||||||||
| Totale | 814.915 | 743.352 | 12.947 | 2.594 | 13.900 | 4.001 |
| Voci | Beni inoptati | Beni ritirati a seguito di risoluzione |
Altri beni | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31.12.2016 | Totale 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| A. Beni immobili: | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| - Terreni | ||||||
| - Fabbricati | ||||||
| B. Beni strumentali | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| C. Beni mobili: | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| - Autoveicoli | ||||||
| - Aereonavale e ferroviario | ||||||
| - Altri | ||||||
| D. Beni immateriali: | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| - Marchi | ||||||
| - Software | ||||||
| - Altri | ||||||
| Totale | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Variazioni in aumento | Variazioni in diminuzione | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | Rettifiche di valore iniziali |
Rettifiche di valore |
Perdite da cessione |
Trasferimenti da altro status |
altre variazioni positive |
riprese di valore | Utile da cessione | Trasferimenti da altro status |
Cancellazioni | altre variazioni negative |
Rettifiche di valore finali |
| Specifiche | |||||||||||
| su attività deteriorate | |||||||||||
| leasing immobiliare | |||||||||||
| - sofferenze | |||||||||||
| - inadempienze probabili | |||||||||||
| - esp.scadute deteriorate | |||||||||||
| leasing strumentale | 6.607 | 653 | 823 | (835) | (1.660) | (1.684) | 3.904 | ||||
| - sofferenze | 3.902 | 105 | (306) | (349) | (881) | 2.471 | |||||
| - inadempienze probabili | 39 | 120 | 823 | (270) | (5) | 707 | |||||
| - esp.scadute deteriorate | 2.666 | 428 | (259) | (1.311) | (798) | 726 | |||||
| leasing mobiliare | 56.886 | 3.192 | 13.812 | (1.460) | (12.865) | (26.826) | 32.739 | ||||
| - sofferenze | 34.563 | 1.217 | 1.882 | (686) | (19.367) | 17.609 | |||||
| - inadempienze probabili | 217 | 1.261 | 11.930 | (283) | (187) | 12.938 | |||||
| - esp.scadute deteriorate | 22.106 | 714 | (491) | (12.865) | (7.272) | 2.192 | |||||
| leasing immateriale | |||||||||||
| - sofferenze | |||||||||||
| - inadempienze probabili | |||||||||||
| - esp.scadute deteriorate | |||||||||||
| Totale A | 63.493 | 3.845 | 0 | 14.635 | 0 | (2.295) | 0 | (14.525) | (28.510) | 0 | 36.643 |
| Di portafoglio | |||||||||||
| su altre attività | |||||||||||
| - leasing immobiliare | |||||||||||
| - leasing strumentale | 641 | 1.276 | 171 | (380) | (40) | 1.668 | |||||
| - leasing mobiliare | 5.469 | 1.785 | (3.162) | (280) | (200) | 3.612 | |||||
| - leasing immateriale | |||||||||||
| Totale B | 6.110 | 3.061 | 0 | 171 | 0 | (3.542) | 0 | (280) | (240) | 0 | 5.280 |
| Totale | 69.603 | 6.906 | 0 | 14.806 | 0 | (5.837) | 0 | (14.805) | (28.750) | 0 | 41.923 |
A.5bis - Esposizioni creditizie per cassa oggetto di concessioni deteriorate: dinamica delle rettifiche di valore
| Esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Causali/Valori | immobiliare Leasing |
strumentale Leasing |
Leasing mobiliare | immateriale Leasing |
|||||
| A. Rettifiche complessive iniziali | 632 | 4.818 | |||||||
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | |||||||||
| B. Variazioni in aumento | 138 | 492 | |||||||
| B.1 rettifiche di valore | 135 | 264 | |||||||
| B.2 perdite da cessione | 0 | 0 | |||||||
| B.3 altre variazioni positive | 3 | 228 | |||||||
| C. Variazioni in diminuzione | 249 | 2.128 | |||||||
| C.1 riprese di valore | 227 | 184 | |||||||
| C.2 utili da cessione | 0 | 0 | |||||||
| C.3 cancellazioni | 22 | 1.937 | |||||||
| C.4 altre variazioni negative | 0 | 7 | |||||||
| A. Rettifiche complessive finali | 521 | 3.182 | |||||||
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate |
La Società opera principalmente nel mercato automobilistico offrendo alla clientela, rappresentata da privati o piccole e medie imprese, prodotti a tasso fisso o variabile. A partire da maggio 2013, in seguito all'operazione di fusione per incorporazione della società GE Leasing Italia S.p.A. in GE Capital Servizi Finanziari S.p.A. (ora IFIS Leasing S.p.A.), la Società ha iniziato a erogare anche contratti di leasing strumentale. In considerazione dei valori finanziati e della durata dei contratti stipulati, si può affermare che non esistono nel bilancio appena chiuso "contratti significativi" di cui dare menzione nella presente nota integrativa.
Non sono presenti in bilancio canoni potenziali di locazione, cioè canoni di cui non è stato prefissato l'ammontare in quanto determinato sulla base dell'andamento futuro di parametri che cambiano con il passare del tempo (indici di prezzo futuro, tassi di interesse futuro).
Non sono presenti in bilancio operazioni di retrolocazione (lease back ), cioè operazioni che comportino la vendita e la successiva immediata retrolocazione dello stesso bene alla medesima controparte.
| Totale al 31.12.2016 | Totale al 31.12.2015 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore | Rettifiche di | Valore | Valore | Rettifiche di | Valore | |
| lordo | valore | netto | lordo | valore | netto | |
| 1. Attività non deteriorate | 17.487 | 755 | 16.732 | 33.333 | 1.365 | 31.968 |
| - prestiti personali | 18 | 17 | 1 | 3 | 0 | 3 |
| - prestiti finalizzati | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| - cessione del quinto | 17.469 | 738 | 16.731 | 33.330 | 1.365 | 31.965 |
| 2. Attività deteriorate | 25.895 | 24.079 | 1.816 | 35.207 | 32.434 | 2.773 |
| Prestiti personali | 5.643 | 5.481 | 162 | 8.086 | 7.851 | 235 |
| - sofferenze | 5.026 | 4.883 | 143 | 7.240 | 7.032 | 208 |
| - inadempienze probabili | 7 | 7 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| - esposizioni scadute deteriorate | 610 | 591 | 19 | 846 | 819 | 27 |
| Prestiti finalizzati | 8.898 | 8.637 | 261 | 12.923 | 12.541 | 382 |
| - sofferenze | 7.912 | 7.681 | 231 | 11.534 | 11.193 | 341 |
| - inadempienze probabili | 91 | 88 | 3 | 0 | 0 | 0 |
| - esposizioni scadute deteriorate | 895 | 868 | 27 | 1.389 | 1.348 | 41 |
| Cessione del quinto | 11.354 | 9.961 | 1.393 | 14.198 | 12.042 | 2.156 |
| - sofferenze | 3.988 | 3.822 | 166 | 4.661 | 4.465 | 196 |
| - inadempienze probabili | 55 | 25 | 30 | 18 | 0 | 18 |
| - esposizioni scadute deteriorate | 7.311 | 6.114 | 1.197 | 9.519 | 7.577 | 1.942 |
| Totale | 43.382 | 24.834 | 18.548 | 68.540 | 33.799 | 34.741 |
| Finanziamenti non | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| deteriorati | Finanziamenti deteriorati | ||||
| Fasce temporali | Totale | Totale | Totale | Totale | |
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | ||
| - a vista | 1.500 | 0 | 201 | 0 | |
| - fino a 3 mesi | 3.590 | 2.248 | 594 | 308 | |
| - oltre 3 mesi fino a 1 anno | 11.068 | 5.569 | 887 | 908 | |
| - oltre 1 anno fino a 5 anni | 573 | 20.422 | 132 | 1.356 | |
| - oltre 5 anni | 0 | 3.729 | 0 | 201 | |
| - durata indeterminata | 0 | 0 | |||
| Totale | 16.731 | 31.968 | 1.814 | 2.773 |
| Variazioni in aumento | Variazioni in diminuzione | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | Rettifiche di valore iniziali |
Rettifiche di valore |
Perdite da cessione |
Trasferimenti da altro status |
altre variazioni positive |
riprese di valore | Utili da cessione | Trasferimenti da altro status |
Cancellazioni | altre variazioni negative |
Rettifiche di valore finali |
| Specifiche | |||||||||||
| su attività deteriorate | |||||||||||
| prestiti personali | 7.849 | 1 | 7 | 0 | (144) | (19) | (2.214) | 0 | 5.480 | ||
| - sofferenze | 7.031 | (105) | (3) | (2.041) | 4.882 | ||||||
| - inadempienze probabili | 0 | 7 | 7 | ||||||||
| - esp.scadute deteriorate | 818 | 1 | (39) | (16) | (173) | 591 | |||||
| prestiti finalizzati | 12.540 | 0 | 88 | 0 | (159) | (16) | (3.817) | 0 | 8.636 | ||
| - sofferenze | 11.191 | (122) | (13) | (3.377) | 7.679 | ||||||
| - inadempienze probabili | 0 | 88 | 88 | ||||||||
| - esp.scadute deteriorate | 1.349 | (37) | (3) | (440) | 869 | ||||||
| cessione del quinto | 12.044 | 634 | 136 | 0 | (1.258) | (82) | (1.512) | 0 | 9.962 | ||
| - sofferenze | 4.467 | 94 | 103 | (300) | (539) | 3.825 | |||||
| - inadempienze probabili | 0 | 0 | 33 | (10) | 23 | ||||||
| - esp.scadute deteriorate | 7.577 | 540 | (948) | (82) | (973) | 6.114 | |||||
| Totale A | 32.433 | 635 | 0 | 231 | 0 | (1.561) | 0 | (117) | (7.543) | 0 | 24.078 |
| Di portafoglio | |||||||||||
| su altre attività | |||||||||||
| - prestiti personali | 0 | 17 | 17 | ||||||||
| - prestiti finalizzati | 0 | 0 | |||||||||
| - cessione del quinto | 1.365 | 99 | 27 | (666) | (80) | (6) | 739 | ||||
| Totale B | 1.365 | 99 | 0 | 44 | 0 | (666) | 0 | (80) | (6) | 0 | 756 |
| Totale | 33.798 | 734 | 0 | 275 | 0 | (2.227) | 0 | (197) | (7.549) | 0 | 24.834 |
| Esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | |||
|---|---|---|---|
| Causali/Valori | Prestiti personali | Prestiti finalizzati | Cessione del quinto |
| A. Rettifiche complessive iniziali | 3.231 | ||
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | |||
| B. Variazioni in aumento | 155 | ||
| B.1 rettifiche di valore | 155 | ||
| B.2 perdite da cessione | |||
| B.3 altre variazioni positive | |||
| C. Variazioni in diminuzione | 767 | ||
| C.1 riprese di valore | 600 | ||
| C.2 utili da cessione | |||
| C.3 cancellazioni | 167 | ||
| C.4 altre variazioni negative | |||
| A. Rettifiche complessive finali | 2.619 | ||
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate |
Con riferimento agli stock di credito al consumo collocati con vendita diretta, confermiamo che nell'esercizio 2016 non sono stati collocati contratti attraverso questo canale.
| Totale al 31.12.2016 | Totale al 31.12.2015 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore | Rettifiche di | Valore | Valore | Rettifiche di | ||
| lordo | valore | netto | lordo | valore | Valore netto | |
| 1. Attività in bonis | 164.395 | 9.242 | 155.153 | 189.741 | 10.045 | 179.696 |
| - mutui | 149.986 | 9.013 | 140.973 | 165.755 | 9.514 | 156.241 |
| - altri finanziamenti | 14.409 | 229 | 14.180 | 23.986 | 531 | 23.455 |
| 2. Attività deteriorate | 77.977 | 42.485 | 35.492 | 77.949 | 40.538 | 37.411 |
| Mutui | 75.248 | 40.006 | 35.242 | 74.075 | 36.851 | 37.224 |
| - sofferenze | 36.449 | 24.835 | 11.614 | 28.997 | 18.412 | 10.585 |
| - inadempienze probabili | 30.758 | 12.338 | 18.420 | 10.112 | 2.915 | 7.197 |
| - esposizioni scadute | 8.041 | 2.833 | 5.208 | 34.966 | 15.524 | 19.442 |
| Altri finanziamenti | 2.729 | 2.479 | 250 | 3.874 | 3.687 | 187 |
| - sofferenze | 2.217 | 2.153 | 64 | 3.421 | 3.322 | 99 |
| - inadempienze probabili | 50 | 45 | 5 | 26 | 8 | 18 |
| - esposizioni scadute | 462 | 281 | 181 | 427 | 357 | 70 |
| Totale | 242.372 | 51.727 | 190.645 | 267.690 | 50.583 | 217.107 |
Altri finanziamenti - Classificazione per vita residua e qualità
| Finanziamenti non deteriorati |
Finanziamenti deteriorati |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fasce temporali | Totale 31.12.2016 |
Totale 31.12.2015 |
Totale 31.12.2016 |
Totale 31.12.2015 |
||
| - fino a 3 mesi | 2.646 | 2.596 | 7.889 | 8.341 | ||
| - oltre 3 mesi fino a 1 anno | 7.953 | 7.772 | 14.884 | 15.735 | ||
| - oltre 1 anno fino a 5 anni | 42.714 | 37.462 | 11.659 | 12.326 | ||
| - oltre 5 anni | 87.661 | 108.412 | 879 | 930 | ||
| - durata indeterminata | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| Totale | 140.974 | 156.242 | 35.311 | 37.332 |
| Variazioni in aumento Variazioni in diminuzione |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | Rettifiche di valore iniziali |
Rettifiche di valore |
Trasferimenti da altro status |
altre variazioni positive |
riprese di valore | Trasferimenti da altro status |
Cancellazioni | altre variazioni negative |
Rettifiche di valore finali |
| Specifiche | |||||||||
| su attività deteriorate | |||||||||
| mutui | 36.851 | 2.839 | 14.465 | 0 | (1.565) | (12.514) | 0 | 0 | 40.076 |
| - sofferenze | 18.413 | 1.644 | 5.383 | (604) | 24.836 | ||||
| - inadempienze probabili | 2.915 | 799 | 9.020 | (396) | 12.338 | ||||
| - esp.scadute | 15.523 | 396 | 62 | (565) | (12.514) | 2.902 | |||
| altri finanziamenti | 3.687 | 0 | 37 | 0 | (11) | (115) | (1.192) | 0 | 2.406 |
| - sofferenze | 3.322 | (5) | (27) | (1.138) | 2.152 | ||||
| - inadempienze probabili | 8 | 37 | (6) | (88) | (54) | (103) | |||
| - esp.scadute | 357 | 357 | |||||||
| Totale A | 40.538 | 2.839 | 14.502 | 0 | (1.576) | (12.629) | (1.192) | 0 | 42.482 |
| Di portafoglio | |||||||||
| su altre attività | |||||||||
| - mutui | 9.515 | 1.831 | 98 | (445) | (1.985) | 9.014 | |||
| - altri finanziamenti | 530 | 38 | 3 | (278) | (64) | 229 | |||
| Totale B | 10.045 | 1.869 | 101 | 0 | (723) | (2.049) | 0 | 0 | 9.243 |
| Totale | 50.583 | 4.708 | 14.603 | 0 | (2.299) | (14.678) | (1.192) | 0 | 51.725 |
Le garanzie in essere alla data del presente bilancio si riferiscono a fideiussioni emesse da Banca Intesa per il contratto di affitto della sede di Mondovì (euro 182 migliaia) e per il pagamento dei premi assicurativi relativi ai prodotti offerti alla clientela (euro 258 migliaia).
Nel corso del mese di dicembre 2016, IFIS Leasing S.p.A. ha perfezionato un'operazione di cartolarizzazione, di durata triennale, che ha comportato la cessione pro soluto, ai sensi della legge 130 del 30/4/99, alla società veicolo Indigo Lease S.r.l. di un portafoglio di crediti in bonis per un ammontare di Euro 489 milioni.
L'operazione è stata realizzata per differenziare le fonti di funding.
All'operazione è stato attribuito un rating da Moody's e da DBRS. Le medesime agenzie si occuperanno del monitoraggio annuale per tutta la durata dell'operazione.
Il prezzo a pronti del portafoglio crediti ceduto, pari a 489 milioni di Euro, è stato pagato dal veicolo a IFIS Leasing S.p.A. utilizzando i fondi rivenienti dall'emissione di titoli senior per l'importo di 366 milioni di Euro, a cui è stato attribuito un rating di Aa3 (sf) (Moody's) e di AA (sf) (DBRS), il cui rimborso è legato agli incassi realizzati sul portafoglio crediti. Inoltre sono stati emessi dal veicolo titoli junior acquistati da IFIS Leasing S.p.A., a cui non è stato attribuito un rating, per un valore pari a 138 milioni di Euro.
L'attività di servicing è svolta dalla stessa IFIS Leasing S.p.A. che, con la sua struttura, si occupa di:
In ossequio ai principi contabili IAS/IFRS, l'operazione di cartolarizzazione allo stato non configura trasferimento sostanziale di tutti i rischi e benefici, in quanto non soddisfa i requisiti previsti dallo IAS39 in merito alla cosiddetta derecognition.
La perdita teorica massima che può subire IFIS Leasing S.p.A. è rappresentata dalle eventuali perdite che possono manifestarsi all'interno del portafoglio dei crediti ceduti, i cui impatti sono i medesimi che IFIS Leasing S.p.A. avrebbe subto in assenza del programma di cartolarizzazione stesso; di conseguenza, la cartolarizzazione nel bilancio separato di IFIS Leasing S.pA. è stata rilevata come segue:
| Esposizioni per cassa | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Senior | Mezzanine | Junior | ||||
| Tipologia attività | Valore | Rettifiche | Valore di | Rettifich | Valore di | Rettifiche |
| cartolarizzate/Esposizioni | di | /riprese di | bilancio | e/riprese | bilancio | /riprese |
| bilanci | valore | di valore | di valore | |||
| A. Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio B. Oggetto di parziale cancellazione dal |
o | |||||
| bilancio C. Non cancellate dal bilancio |
||||||
| a) deteriorate b) altre |
334 137.666 |
|||||
| Totale 2016 | 0 | 0 | 0 | 0 | 138.000 | 0 |
1.3 Società veicolo per la cartolarizzazione
| Nome cartolarizzazione/denominazione |
Intere ssenza |
Consolid amento |
Attività | Passività | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| % | % | Crediti | Titoli di debito |
Altre | Senior | Mezza nine |
Junior | |
| Indigo Lease S.r.l. Via Alfieri 1, 31015 Conegliano (TV) |
0% | 100% | 451.400 | 46.844 | 366.300 | 138.000 |
1.5 Attività di servicer: incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo per la cartolarizzazione
| Attività cartolarizzate |
Incassi crediti | Quota percentuale dei titoli rimborsati | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Società veicolo | realizzati nell'anno | Senior | Mezzanine | Junior | |||||||
| Deterio rate |
In Bonis | Deterior ate |
In Bonis | Deteriora te |
In Bonis | Deterio rate |
In Bonis Deterio | rate | In Bonis | ||
| Indigo Lease S.r.l. | 2.053 | 449.129 | 4.451 | 17.066 | 0,00% | 0,00% |
C1. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente
Le "attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente" dalla Società si riferiscono esclusivamente all'operazione di cartolarizzazione dei crediti effettuata attraverso il veicolo Indigo Lease S.r.l, descritta dettagliatamente al paragrafo "A - Operazioni di cartolarizzazione".
L'attività commerciale della Società si articola essenzialmente sul leasing finanziario per l'acquisto di autoveicoli o veicoli commerciali e beni strumentali.
E' quindi importante sottolineare come il portafoglio crediti della Società presenti caratteristiche di elevata granularità, con un numero limitato di esposizioni concentrate su singoli clienti o gruppi.
Il processo di erogazione del credito è strutturato a seconda delle forma tecnica del credito e della tipologia di rischio connesso e prevede un'articolazione differenziata secondo i sottoindicati macroprocessi:
La qualità del portafoglio viene garantita in tutte le fasi sopraindicate attraverso un attento processo di valutazione delle richieste di finanziamento, specifico per ogni prodotto, nonché tramite una gestione efficace del recupero crediti, supportato ove possibile da strumenti di mitigazione del rischio.
Un dettagliato e constante monitoraggio delle performance di portafoglio consente inoltre di intervenire laddove necessario sulle regole che gestiscono l'erogazione e la collection, modificando opportunamente politiche di credito e strategie di recupero.
Nell'ambito delle tipologie di prodotto finanziario offerte dalla Società, l'elemento che genera il rischio di credito è la valutazione del merito creditizio del cliente, ivi includendo eventuali terze controparti coinvolte nel contratto (garanti, fideiussori).
Tale valutazione segue specifiche regole e processi a seconda della tipologia di bene, utilizzando svariate fonti informative di dati pubblici e non (Banca d'Italia, Credit Bureau, Infocamere, etc..), unitamente a modelli di scoring specifici sviluppati dalla Società sul proprio portafoglio.
Le principali funzioni preposte a gestire e monitorare il rischio di credito sono:
Tutto il processo di gestione e recupero del credito, nonché di classificazione e valutazione del rischio, è supportato informaticamente e in modo integrato tra le varie funzioni e fasi dell'attività. Questo permette un controllo sulle dinamiche del portafoglio, sul passaggio dei crediti nei vari "stati" garantendo una periodica valutazione dei crediti e delle rettifiche di valore coerenti con le esigenze di rappresentazione in bilancio e di recupero.
I sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito seguono un approccio omogeneo sulle varie tipologie di bene, differenziandosi ove necessario in base alle peculiarità di ciascuno e alla relativa tipologia di clientela.
La valutazione del rischio sottostante alle varie richieste di finanziamento si basa sia sull'analisi del merito creditizio delle controparti coinvolte, sia sulla rischiosità connessa allo specifico fido richiesto, ivi includendo la tipologia di bene.
L'analisi di credito si fonda su svariate fonti informative:
• schede di Centrale Rischi di Banca d'Italia.
A supporto di tale attività è stato attivato da inizio 2011 un sistema di valutazione automatica delle pratiche (AUD) in grado di fornire una proposta di esito all'analista di credito, a supporto della decisione finale.
Dal primo trimestre 2012 tale sistema si è inoltre arricchito di un nuovo modello di score prevalentemente rivolto alla clientela "non corporate", sviluppato e calibrato sul portafoglio storico di IFIS Leasing S.p.A.; da ottobre 2013, il medesimo modello è attivo anche per il segmento strumentale.
Da sottolineare infine che la decisione creditizia si riferisce sempre alla globalità dell'esposizione concessa alla controparte (o eventuali gruppi collegati); il rinnovo periodico di tali affidamenti è da considerarsi alla stregua di una decisione creditizia "ex-novo".
Il monitoraggio delle performance del portafoglio crediti viene predisposto con cadenza mensile e declinato per le varie tipologie di prodotto e sotto-prodotto, nonché per i diversi canali di acquisizione. In questo ambito vengono considerati i principali indicatori di tasso di insolvenza e perdita, sia sul portafoglio in essere sia a livello di "vintage" di produzione.
Per i prodotti Auto e Cessione del Quinto viene altresì determinata su base mensile la probabilità di perdita per fascia di arretrato, segmentata per tipologia di prodotto. Tale calcolo deriva da un modello basato su matrici di transizione degli stati dei contratti tra 2 diverse osservazioni temporali. Su base trimestrale è invece quantificato il tasso di recupero da perdita, calcolato a diversi momenti temporali. Le indicazioni derivate dai suddetti calcoli sono alla base della definizione delle riserve collettive sui crediti in essere.
I modelli utilizzati permettono inoltre di stimare le perdite attese sul portafoglio anche ai fini di mantenere l'adeguatezza del pricing sui nuovi contratti.
Relativamente al prodotto mutui, la porzione di portafoglio che presenta un livello di insolvenza superiore a una soglia critica viene analizzato su base mensile a livello di singolo contratto, al fine di individuare la relativa probabilità di perdita e valutare l'importo della perdita stessa. Parametro fondamentale per tale valutazione è il prezzo di mercato delle garanzie immobiliari associate ai contratti di mutuo. Tale valore viene aggiornato semestralmente mediante perizie dell'immobile richieste ad una società terza (Valutazione standard: Drive-by su base semestrale, desktop nei trimestri intermedi). Le indicazioni derivate dalle suddette analisi vanno a contribuire alla definizione della copertura sui crediti in essere.
A tutela del rischio di credito vengono acquisite, in correlazione al merito creditizio del cliente, e alla tipologia di prodotto diverse forme di garanzia reale e personale.
Il prodotto leasing finanziario, è nella sostanza, la prevalente forma tecnica che genera rischi di credito nella Società ed è specialmente attraverso un'attenta valutazione della particolare struttura di questo strumento che sono state definite le politiche di mitigazione del rischio di credito.
In proposito occorre dire che il locatore mantiene la proprietà sino all'esercizio dell'eventuale opzione di acquisto finale, garantendosi un maggior tasso di recupero in caso di insolvenza del cliente.
Per il prodotto prestiti garantiti a dipendenti venivano utilizzate forme di copertura assicurativa per il rischio morte e per il rischio default a causa della perdita del posto di lavoro.
Per quanto concerne i mutui ipotecari sono state richieste ipoteche di primo grado sostanziale sugli immobili residenziali che risultavano essere prima casa al momento dell'erogazione del finanziamento. Per i contratti dove il profilo reddituale non risultava adeguato sono state inoltre richieste ulteriori garanzie personali a terzi.
Oltre alle considerazioni riportate nei paragrafi precedenti, è importante notare che nel leasing finanziario, proprio in virtù della natura stessa del prodotto, il rischio di credito è attenuato dalla presenza del bene oggetto del contratto di leasing, di cui il locatore mantiene la proprietà sino all'esercizio dell'eventuale opzione di acquisto finale, garantendosi di conseguenza un maggior tasso di recupero in caso di insolvenza del cliente.
Le modalità di classificazione dei crediti deteriorati si attengono sostanzialmente ai criteri definiti da Banca d'Italia.
In particolare è importante rammentare che vengono considerati:
• "scaduti" i crediti legati a debitori che presentano alla data di riferimento crediti scaduti/sconfinanti da almeno un giorno. L'esposizione viene rilevata come attività scaduta "deteriorata" se l'attività è scaduta in via continuativa da più di 90 giorni al superamento delle soglie di rilevanze indicate da Banca d'Italia. Tali condizioni sono in vigore dal primo gennaio 2012 e recepiscono le modifiche normative apportate alla Circolare 217 del 5 agosto 1996 di Banca d'Italia
In relazione all'attività di valutazione viene determinato l'importo della rettifica di valore a Conto Economico come differenza tra il valore di iscrizione dell'attività e il valore attuale di flussi di cassa stimati recuperabili attualizzati al tasso di interesse effettivo dell'attività finanziaria svalutata. Il valore del credito viene ripristinato, in tutto o in parte, negli esercizi successivi qualora vengano meno i motivi della rettifica di valore effettuata.
Il portafoglio dei contratti performing viene sottoposto a valutazione su base statistica e viene determinata una riserva collettiva a copertura del rischio.
La rischiosità del portafoglio viene stimata attraverso l'utilizzo del Markov Model che attribuisce ai contratti una probabilità di perdita assegnando un indice di rischio in base alle performance di pagamento dei canoni contrattuali. Tale probabilità è calcolata per bucket determinati attraverso una stratificazione del portafoglio operata sulla base della numerosità degli insoluti.
| Portafogli/Qualità | Sofferenze | Inadempienze | Esposizioni | Esposizioni | Altre | TOTALE |
|---|---|---|---|---|---|---|
| probabili | scadute | scadute non | esposizioni | |||
| deteriorate | deteriorate | non | ||||
| deteriorate | ||||||
| 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita | 0 | |||||
| 2. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza | 0 | |||||
| 3. Crediti verso banche | 8.784 | 8.784 | ||||
| 4. Crediti verso clientela | 14.814 | 20.021 | 15.421 | 52.672 | 925.344 | 1.028.272 |
| 5. Attività finanziarie valutate al fair value | 0 | |||||
| 6. Attività finanziarie in corso di dismissione | 0 | |||||
| Totale 2016 | 14.814 | 20.021 | 15.421 | 52.672 | 934.128 | 1.037.056 |
| Totale 2015 | 15.430 | 7.557 | 31.107 | 76.966 | 879.050 | 1.010.110 |
| Portafogli/Qualità | Attività di | Altre attività | Totale |
|---|---|---|---|
| evidente | |||
| scarsa | |||
| qualità | |||
| creditizia | |||
| 1. Attività finanziarie disponibili per la negoziazione | 6.793 | 6.793 | |
| 2. Derivati di copertura | |||
| Totale 2016 | 6.793 | 6.793 | |
| Totale 2015 | 0 | 0 |
| Esposizione lorda | Rettifiche di valore specifiche |
Rettifiche di valore di portafoglio |
Esposizione netta |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività deteriorate | ||||||||
| Tipologie esposizioni / valori | ||||||||
| Da oltre 3 | Da oltre 6 | Attività non deteriorate |
||||||
| mesi | anno | |||||||
| Fino a 3 mesi | mesi fino a 6 | mesi fino a 1 | Oltre 1 anno | |||||
| A. ESPOSIZIONI PER CASSA: | ||||||||
| a) Sofferenze | 78.268 | 63.454 | 14.814 | |||||
| di cui: esposizioni oggetto di concessioni | ||||||||
| 9.548 | 7.053 | 2.495 | ||||||
| b) Inadempienza probabili | 7.058 | 990 | 2.076 | 36.043 | 26.145 | 20.022 | ||
| di cui: esposizioni oggetto di concessioni | ||||||||
| 5.404 | 770 | 1.386 | 9.856 | 6.997 | 10.419 | |||
| c) Esp. scadute deteriorate | 3.348 | 3.440 | 3.616 | 18.620 | 13.603 | 15.421 | ||
| di cui: esposizioni oggetto di concessioni | ||||||||
| 34 | 456 | 790 | 4.280 | 57.908 | 3.268 | 5.236 | 2.292 52.672 |
|
| d) Esp. scadute non deteriorate di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
||||||||
| 9.984 | 1.478 | 8.506 | ||||||
| d) Altre esp. non deteriorate | 934.160 | 10.020 | 924.140 | |||||
| di cui: esposizioni oggetto di concessioni | ||||||||
| 21.221 | 947 | 20.274 | ||||||
| Totale A 10.406 | 4.430 | 5.692 132.931 | 992.068 | 103.202 | 15.256 | 1.027.069 | ||
| B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: | ||||||||
| a) Deteriorate | ||||||||
| b) Non deteriorate | ||||||||
| Totale B | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Totale (A+B) 10.406 | 4.430 | 5.692 132.931 | 992.068 | 103.202 | 15.256 | 1.027.069 |
| Rettifiche | Rettifiche di | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | di valore | valore di | Esposizione | |||||
| specifiche | portafoglio | netta | ||||||
| Attività deteriorate | ||||||||
| Tipologie esposizioni / valori | ||||||||
| Attività non deteriorate |
||||||||
| Fino a 3 mesi | Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Oltre 1 anno | |||||
| A. ESPOSIZIONI PER CASSA: | ||||||||
| a) Sofferenze | - | |||||||
| di cui: esposizioni oggetto di concessioni | ||||||||
| b) Inadempienza probabili | - | |||||||
| di cui: esposizioni oggetto di concessioni | ||||||||
| c) Esposizioni scadute deteriorate | - | |||||||
| di cui: esposizioni oggetto di concessioni | ||||||||
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | - | |||||||
| di cui: esposizioni oggetto di concessioni | ||||||||
| d) Altre esposizioni non deteriorate | 10.010 | 24 | 9.986 | |||||
| di cui: esposizioni oggetto di concessioni | ||||||||
| Totale A | 0 | 0 | 0 | 0 | 10.010 | 0 | 24 | 9.986 |
| B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: | ||||||||
| a) Deteriorate | ||||||||
| b) Non deteriorate | ||||||||
| Totale B | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Totale (A+B) | 0 | 0 | 0 | 0 | 10.010 | 0 | 24 | 9.986 |
3.1 Distribuzione dei finanziamenti verso la clientela per settore di attività economica della controparte
| Crediti | Crediti | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Settore | SAE | 2016 | % | 2015 | % |
| TESORO | 100 | 1 | 0,00% | 0 | 0,00% |
| AMMINISTRAZIONE STATALE E ORGANI COSTITUZIONALI | 102 | 0 | 0,00% | 269 | 0,03% |
| AMMINISTRAZIONI CENTRALI – ENTI PRODUTTORI DI SERVIZI | 166 | 0 | 0,00% | 3 | 0,00% |
| ENTI PRODUTTORI DI SERVIZI ASSISTENZIALI | 177 | 12 | 0,00% | 0,00% | |
| ENTI DI PREVIDENZA E DI ASSISTENZA SOCIALE | 191 | 0 | 0,00% | 0 | 0,00% |
| SISTEMA BANCARIO | 245 | 8.784 | 0,85% | 394 | 0,04% |
| SOCIETA' DI LEASING | 257 | 43 | 0,00% | 11 | 0,00% |
| SOCIETA' DI LEASING | 258 | 0 | 0,00% | 27 | 0,00% |
| SOCIETA' DI FACTORING | 259 | 7 | 0,00% | 54 | 0,01% |
| ALTRI INTERMEDIARI FINANZIARI - SOCIETA' DI CREDITO AL CONSUMO | 263 | 90 | 0,01% | 109 | 0,01% |
| ALTRI INTERMEDIARI FINANZIARI - ALTRE FINANZIARIE | 268 | 24 | 0,00% | 40 | 0,00% |
| AUSILIARI FINANZIARI - SOCIETA' DI GESTIONE FONDI | 270 | 0 | 0,00% | 10 | 0,00% |
| SOCIETA' FIDUCIARIE DI AMMINISTRAZIONE | 273 | 62 | 0,01% | 0,00% | |
| AUSILIARI FINANZIARI - MEDIATORI, AGENTI E CONSULENTI DI ASSICURAZIONE | 280 | 8.305 | 0,80% | 7.216 | 0,71% |
| AUSILIARI FINANZIARI - PROMOTORI FINANZIARI | 283 | 185 | 0,02% | 121 | 0,01% |
| AUSILIARI FINANZIARI - ALTRI AUSILIARI FINANZIARI | 284 | 1.535 | 0,15% | 1.160 | 0,11% |
| AUSILIARI FINANZIARI - ALTRI AUSILIARI FINANZIARI | 285 | 57 | 0,01% | 0,00% | |
| SOCIETA' DI PARTECIPAZIONE (HOLDING) DI GRUPPI FINANZIARI | 287 | 0 | 0,00% | 22 | 0,00% |
| SOCIETA' DI PARTECIPAZIONE (HOLDING) DI GRUPPI NON FINANZIARI | 288 | 920 | 0,09% | 739 | 0,07% |
| IMPRESE DI ASSICURAZIONE | 294 | 0 | 0,00% | 1 | 0,00% |
| ALTRI FONDO PREVIDENZIALI | 296 | 0 | 0,00% | 0 | 0,00% |
| IMPRESE PRIVATE - IMPRESE PRODUTTIVE | 430 | 490.098 | 47,26% | 431.677 42,74% | |
| IMPRESE PRIVATE - HOLDING OPERATIVE PRIVATE | 432 | 1.635 | 0,16% | 1.596 | 0,16% |
| ASSOCIAZIONI FRA IMPRESE NON FINANZIARIE | 450 | 1.591 | 0,15% | 1.586 | 0,16% |
| IMPRESE CONTROLLATE DA AMMINISTRAZIONI CENTRALI | 475 | 181 | 0,02% | 0,00% | |
| IMPRESE CONTROLLATE DA AMMINISTRAZIONI LOCALI | 476 | 2 | 0,00% | 39 | 0,00% |
| IMPRESE CONTROLLATE DA ALTRE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE | 477 | 10 | 0,00% | 23 | 0,00% |
| QUASI SOCIETA' NON FINANZIARIE ARTIGIANE - CON 20 O PIU' ADDETTI | 480 | 1.933 | 0,19% | 1.828 | 0,18% |
| QUASI SOCIETA' NON FINANZIARIE ARTIGIANE - CON PIU' DI 5 E MENO DI 20 ADDETTI 481 | 991 | 0,10% | 1.215 | 0,12% | |
| QUASI SOCIETA' NON FINANZIARIE ARTIGIANE - CON MENO DI 20 ADDETTI | 482 | 46.929 | 4,53% | 36.371 | 3,60% |
| ALTRE QUASI SOCIETA' NON FINANZIARIE - CON 20 O PIU' ADDETTI | 490 | 6.132 | 0,59% | 5.210 | 0,52% |
| ALTRE QUASI SOCIETA' NON FINANZIARIE - CON PIU' DI 5 E MENO DI 20 ADDETTI | 491 | 1.191 | 0,11% | 1.029 | 0,10% |
| ALTRE QUASI SOCIETA' NON FINANZIARIE - SOCIETA' CON MENO DI 20 ADDETTI | 492 | 51.728 | 4,99% | 47.388 | 4,69% |
| ISTITUZIONI ED ENTI ECCLESIASTICI E RELIGIOSI | 500 | 4 | 0,00% | 28 | 0,00% |
| ISTITUZIONI SENZA SCOPO DI LUCRO | 501 | 568 | 0,05% | 260 | 0,03% |
| FAMIGLIE CONSUMATRICI | 600 | 391.520 | 37,75% | 429.899 42,56% | |
| FAMIGLIE PRODUTTRICI - ARTIGIANI | 614 | 1.607 | 0,15% | 1.996 | 0,20% |
| FAMIGLIE PRODUTTRICI - ALTRE | 615 | 20.873 | 2,01% | 20.964 | 2,08% |
| SOCIETA' NON FINANZIARIE DEI PAEI UE MEMBRI DELL'AREA DELL'EURO | 757 | 38 | 0,00% | 17 | 0,00% |
| ALTRI INTERMEDIARI FINANZIARI DEI PAESI UE MEMBRI DELL'AREA DELL'EURO | 776 | 0 | 0,00% | 18.807 | 1,86% |
| Totale | 1.037.056 | 100% | 1.010.110 | 100% |
| 31.12.2016 | % | 31.12.2015 | % | |
|---|---|---|---|---|
| NORD OVEST | 375.510 | 36,21% | 371.643 | 36,79% |
| NORD EST | 224.622 | 21,66% | 202.928 | 20,09% |
| CENTRO | 238.043 | 22,95% | 235.662 | 23,33% |
| SUD | 123.856 | 11,94% | 121.948 | 12,07% |
| ISOLE | 75.023 | 7,23% | 77.928 | 7,71% |
| Totale | 1.037.056 | 100,00% | 1.010.109 100,00% |
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Numero | 0 | 0 |
| Rischio complessivo nominale | 0 | 0 |
| Rischio complessivo ponderato | 0 | 0 |
La gestione del rischio di concentrazione è coerente con quanto stabilito dalla vigente normativa ed è diretto a limitare i rischi provenienti dalla concessione a singoli prenditori di finanziamenti di importo rilevante rispetto al patrimonio di vigilanza.
In particolare, le policy interne in materia di "grandi rischi" prevedono il rispetto dei limiti stabiliti dalla Banca d'Italia, che considera come "grande rischio" una posizione di importo pari o superiore al 10% del patrimonio di vigilanza. Banca d'Italia richiede che ciascuna posizione di rischio non ecceda il 25% del patrimonio di vigilanza e che l'ammontare complessivo dei grandi rischi rimanga entro il limite di otto volte il patrimonio di vigilanza.
Alla data di redazione del bilancio non si segnalano esposizioni tali da rientrare nelle categorie sopraindicate.
Nell'ambito dei controlli e del monitoraggio della qualità dei crediti, in particolare per il portafoglio Auto Leasing, viene analizzata trimestralmente la qualità dei canali di vendita, allo scopo di clusterizzare la rete agenziale e di attribuire un adeguato prezzo ai volumi futuri.
La metodologia adottata considera metriche standard e rappresentative della delinquency e delle perdite su crediti generate dai singoli portafogli, utilizzando profondità storiche diverse in funzione della metrica considerata; lo scopo ultimo è di fornire un indicatore numerico, indice del livello di rischiosità del portafoglio crediti generato dal canale stesso.
Tale indice è utilizzato per quantificare il costo del rischio del canale, parametro fondamentale per attribvuire un adeguato prezzo ai nuovi volumi e, per il prodotto Lease, per identificare il cluster di appartenenza, driver delle politiche di credito.
Relativamente al solo prodotto Auto Lease, viene effettuata un'accurata definizione del valore residuale del bene in locazione, in funzione della durata dell'operazione di finanziamento. Tale calcolo è fondato su modelli di regressione che, analizzando valori di mercato storici unitamente alle performance di vendita dei beni locati, forniscono la migliore stima del valore di mercato futuro del bene.
I modelli utilizzano approcci differenziati per marca, per gamma o per modello, in funzione dell'andamento del mercato e della rappresentatività degli stessi nel portafoglio crediti della Società.
La valutazione delle dimensione temporale nell'analisi delle performance di portafoglio è legata all'implementazione di tecniche Vintage-based nelle procedure ordinarie di monitoraggio del portafoglio. L'apporto della metodologia in oggetto consiste nell'identificazione del contributo marginale di ciascuna "coorte" di produzione al rischio complessivo di portafoglio sia nella declinazione di delinquency sia in quella di efficienza del
Con riferimento alle informazioni richieste dall'IFRS 7, paragrafo 36, lettera b), si segnala che le garanzie detenute dalla Società sono costituite, per quanto riguarda il portafoglio mutui, dall'ipoteca sul bene immobile stesso, mentre, per quanto riguarda il portafoglio leasing auto, dal bene stesso oggetto di finanziamento.
Per maggiori dettagli a riguardo, si rimanda alla tabella 6.4 – "Crediti: attività garantite" della presente Nota Integrativa.
Per quanto riguarda invece le informazioni di cui all'IFRS 7, paragrafo 38, si precisa che nel corso dell'esercizio 2016 non sono state rilevate attività finanziarie o non finanziarie a seguito della presa di possesso di garanzie detenute.
Il rischio di mercato è il rischio connesso alla fluttuazione del valore di mercato di una posta di bilancio (o fuori bilancio), sia di investimento che di raccolta. Esso può presentarsi sotto forma di:
Rischio di interesse, inteso come rischio di un'alterazione dei risultati economici dovuto alla variazione dei tassi d'interesse di mercato;
Rischio di prezzo, inteso come rischio derivante dalle oscillazioni del prezzo delle attività presenti in bilancio, in relazione all'andamento dei mercati di riferimento;
Rischio di cambio, inteso come rischio di un'alterazione dei risultati economici dovuto alla variazione dei tassi di cambio;
Rischio di liquidità, inteso come rischio di un'alterazione nell'armonizzazione dei flussi monetari (entrate ed uscite).
Delle quattro categorie che compongono il rischio di mercato, nella realtà di IFIS Leasing S.p.A. non è al momento riscontrabile il rischio di prezzo, in quanto, per scelta del Consiglio di Amministrazione, la Società non effettua investimenti mobiliari di alcun tipo. Tali operazioni non sono, comunque, escluse dallo Statuto, e sono comunque possibili in futuro. Qualora la Società dovesse porre in essere operazioni in titoli, il Consiglio di Amministrazione procederà a stabilire poteri e deleghe e a identificare le opportune attività di rilevazione, monitoraggio e controllo dei suddetti rischi.
L'esposizione al rischio di tasso di interesse dipende principalmente da due variabili; la prima è più generale (o indiretta) ed è collegata all'andamento dei mercati finanziari, mentre la seconda è più specificatamente legata all'incidenza che una fluttuazione di tasso può avere sui margini di interesse.
La Società ha un'esposizione al rischio tasso in quanto la propria raccolta è ora principalmente basata su una linea di credito a tasso fisso, che fronteggia un portafoglio di beni dati in locazione che prevede anch'esso flussi di pagamenti fissi. Tuttavia, rimane una parte marginale del funding complessivo che continua a essere a tasso variabile, ma solo per finalità di semplificazione gestionale.
I processi di gestione e di controllo del rischio di tasso di interesse si sviluppano a diversi livelli della struttura organizzativa; il ruolo fondamentale nella gestione e nel controllo del rischio di tasso di interesse spetta al Consiglio di Amministrazione che definisce gli orientamenti e gli indirizzi strategici relativamente all'assunzione dei rischi.
Sotto un aspetto operativo il controllo dell'esposizione al rischio di tasso del portafoglio bancario nelle sue diverse componenti viene affidato al Risk Management; il monitoraggio viene effettuato con cadenza mensile attraverso l'utilizzo del sistema di ALM che ne consente la misurazione.
| Voci/durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da 3 a 6 mesi |
Da 6 mesi a 1 anno |
Da 1 anno a 5 anni |
Da 5 a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Indeter minata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività | ||||||||
| 1.1 Titoli di debito | ||||||||
| 1.2 Crediti | 169.605 | 548.147 | 47.216 | 87.853 | 297.788 | 4.695 | 3.109 | 0 |
| 1.3 Altre attività | ||||||||
| 2. Passività | ||||||||
| 2.1 Debiti | 15.987 | 68.793 | 62.675 118.319 | 627.630 | 0 | 0 | 0 | |
| 2.2 Titoli di circolazione | ||||||||
| 2.3 Altre passività | ||||||||
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| Opzioni | ||||||||
| 3.1 Posizioni lunghe | ||||||||
| 3.2 Posizioni corte | ||||||||
| Altri derivati | ||||||||
| 3.3 Posizioni lunghe | ||||||||
| 3.4 Posizioni corte |
I crediti sono espressi al lordo delle rettifiche di valore.
Nella realtà di IFIS Leasing S.p.A. non è al momento riscontrabile il rischio di prezzo, in quanto, per scelta del CdA, la Società non effettua investimenti mobiliari di alcun tipo.
La società non è assoggettata a rischio di cambio in quanto tutte le operazioni in essere sono regolate in Euro (moneta di conto).
Il rischio operativo concerne il rischio di subire perdite riconducibili alle categorie di fattori causali identificabili in: risorse umane, processi, sistemi tecnologici ed eventi esogeni. Nel rischio operativo è incluso il rischio legale, ossia il rischio di perdite derivanti da violazioni di leggi o regolamenti, da responsabilità contrattuale o extra-contrattuale ovvero da altre controversie; non sono invece inclusi i rischi strategici e di reputazione.
La Società adotta, per la determinazione del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi, la metodologia Base - Basic Indicator Approach (BIA), in linea con le evoluzioni previste nel corso del presente anno dalla normativa di riferimento.
Il framework di gestione dei rischi operativi adottato dalla Società è in fase di revisione in linea con i requisiti richiesti dalla Capogruppo che definisce il quadro complessivo per la gestione dei rischi operativi, stabilisce la normativa e processi organizzativi per la misurazione, la gestione e il controllo degli stessi.
Sul piano gestionale i processi rilevanti rientranti nel framework di gestione dei rischi operativi definiti dalla Capogruppo sono:
La Società predispone di un sistema di reporting che assicura la disponibilità di informazioni appropriate in materia di rischi operativi agli organi aziendali e ai responsabili delle funzioni organizzative interessate.
Con riguardo al processo di Internal Loss Data Collection in uso, le perdite operative sono classificate in ragione delle categorie di rischio definite dalla disciplina di Vigilanza ed elencate di seguito:
violazione di leggi, regolamenti o direttive aziendali che coinvolgano almeno una risorsa interna dell'intermediario
• Frodi esterne: perdite dovute a frode, appropriazione indebita, o violazione di leggi da parte di soggetti esterni all'intermediario
• Rapporti di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite derivanti da atti non conformi alle leggi od agli accordi in materia di impiego, salute e sicurezza sul lavoro, dal pagamento di risarcimenti a titolo di lesioni personali o da episodi di discriminazione o di mancata applicazione di condizioni paritarie
• Clienti, prodotti e prassi operative: perdite derivanti da inadempienze relative ad obblighi professionali verso clienti ovvero dalla natura o dalle caratteristiche del prodotto o del servizio prestato
• Danni a beni materiali: perdite derivanti da eventi esterni, quali catastrofi naturali, atti vandalici, terrorismo, etc
La tipologia di eventi con maggiore impatto sul conto economico nel 2016 è rappresentata dalla categoria "Clienti Prodotti e Prassi Operative".
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1 Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità
La Società, nel reperimento dei fondi necessari all'espletamento della propria attività di erogazione di servizi finanziari, si avvale della funzione di tesoreria di Gruppo. Quest'ultima assicura la gestione quotidiana della liquidità tramite la gestione dei flussi finanziari su base consolidata. Il rischio di liquidità è pertanto ridotto tramite il ricorso alle risorse finanziarie messe a disposizione dalla Casa Madre che coprono con ampio margine le esigenze finanziarie della Società.
1 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie (valuta di denominazione Euro)
| Voci/Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 3 anni |
Da oltre 3 anni fino a 5 anni |
Oltre 5 anni |
Durata indeter minata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività per cassa | |||||||||||
| A.1 Titoli di Stato | |||||||||||
| A.2 Altri titoli di debito | |||||||||||
| A.3 Finanziamenti | 24.088 | 1.362 | 12.482 | 39.389 | 73.952 | 98.033 182.696 463.473 176.649 113.495 | 0 | ||||
| A.4 Altre attività | |||||||||||
| Passività per cassa B.1 Debiti verso: |
|||||||||||
| - Banche | 15.987 | 0 | 16.128 | 14.964 | 29.928 425.102 | 59.856 | |||||
| - Enti finanziari | 13.933 | 33.392 | 47.711 | 88.391 142.672 | 0 | ||||||
| - Clientela | 5.340 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||||
| B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività |
|||||||||||
| Operazioni "fuori bilancio" | |||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di | |||||||||||
| capitale - Posizioni lunghe |
|||||||||||
| - Posizioni corte | |||||||||||
| C.2 Derivati finanziari senza scambio | |||||||||||
| di capitale | |||||||||||
| - Differenziali positivi | |||||||||||
| - Differenziali negativi | |||||||||||
| C.3 Finanziamenti da ricevere | |||||||||||
| - Posizioni lunghe | |||||||||||
| - Posizioni corte | |||||||||||
| C.4 Impegni irrevocabili a erogare | |||||||||||
| fondi | |||||||||||
| - Posizioni lunghe | |||||||||||
| - Posizioni corte | |||||||||||
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | |||||||||||
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute |
Sezione 4 - Informazioni sul patrimonio
La gestione del patrimonio riguarda l'insieme delle politiche e delle scelte necessarie per stabilire la dimensione dei mezzi propri in modo da assicurare che essi siano coerenti.
Come intermediario attualmente iscritto nell'Albo unico, le segnalazioni prudenziali prodotte sono in linea con la normativa contenuta nella circolare n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per i soggetti vigilati".
L'attività di verifica del rispetto dei requisiti di vigilanza e della conseguente adeguatezza del patrimonio è dinamica nel tempo ed è funzione degli obiettivi fissati in sede di pianificazione.
Per ulteriori dettagli si rinvia alla Sezione 12 del Patrimonio e relative altre informazioni.
| Voci/valori | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| 1. Capitale | 41.000 | 41.000 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | ||
| 3. Riserve | ||
| - di utili | ||
| a) legale | 4.087 | 3.923 |
| b) statutaria | ||
| c) azioni proprie | ||
| d) altre | 178.996 | 175.867 |
| - altre | 16.200 | 16.200 |
| 4. (Azioni proprie) | ||
| 5. Riserve da valutazione: | ||
| - Attività finanziarie disponibili per la vendita | ||
| - Attività materiali | ||
| - Attività immateriali | ||
| - Copertura di investimenti esteri | ||
| - Copertura dei flussi finanziari | ||
| - Differenze di cambio | ||
| - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | ||
| - Leggi speciali di rivalutazione | 150 | 150 |
| - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a | ||
| benefici definiti | (189) | (381) |
| - Quote delle riserve da valutazione relative alle | ||
| partecipate valutate al patrimonio netto | ||
| 6. Strumenti di capitale | ||
| 7. Utile (perdita) d'esercizio | 8.014 | 3.294 |
| Totale | 248.258 | 240.053 |
Le "Altre riserve di utili" comprendono principalmente euro 17.882 migliaia di riserva straordinaria, euro 165.075 migliaia di riserva di fusione relativa alla fusione per incorporazione delle società BIOS Interbanca S.r.l. e GE Leasing S.p.A. ed euro 5.838 migliaia di riserva FTA. Le "Altre riserve" sono relative a euro 3.272 migliaia di riserva di fusione relativa all'operazione di fusione di Roma Credit S.p.A. realizzatasi nel 1996.
Le "Riserve da valutazione - leggi speciali di rivalutazione" si riferiscono ai saldi attivi di rivalutazione monetaria conseguenti all'applicazione della legge 413/91 (euro 122 migliaia) e della legge 72/83 (euro 28 migliaia).
Il patrimonio di vigilanza è stato calcolato sulla base delle indicazioni della Circolare n. 217 del 05 agosto 1996 - 8° aggiornamento del 16 dicembre 2009 e della Circolare n. 216 del 5 agosto 1996 - 9° aggiornamento del 28 febbraio 2008 emanati dalla Banca d'Italia che recepiscono la disciplina prudenziale per gli intermediari finanziari introdotta dal Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale - Basilea II.
Non sono presenti altre tipologie di strumenti (es. strumenti innovativi di capitale, gli strumenti ibridi di patrimonializzazione e le passività subordinate) nella determinazione del patrimonio di base, del patrimonio supplementare e di quello di terzo livello.
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima | ||
| dell'applicazione dei filtri prudenziali | 248.079 | 240.665 |
| di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie | ||
| B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-): | ||
| C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime | ||
| transitorio (A+B) | 248.079 | 240.665 |
| D. Elementi da dedurre dal CET1 | 0 | 57.795 |
| E. Regime transitorio - impatto su CET1 (+/-) | ||
| F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C-D+/-E) | 248.079 | 182.870 |
| G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli | ||
| elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio | 0 | 0 |
| di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie | ||
| H. Elementi da dedurre dall'AT1 | ||
| I. Regime transitorio - impatto su AT1 (+/-) | ||
| L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) (G-H+/-I) | ||
| M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli | ||
| effetti del regime transitorio | 0 | 0 |
| di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie | ||
| N. Elementi da dedurre dal T2 | 0 | 0 |
| O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-) | ||
| P. Totale capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M-N+/-O) | ||
| Q. Totale fondi propri (F+L+P) | 248.079 | 182.870 |
Al 31 dicembre 2016 il Total Capital Ratio ottenuto come rapporto tra il totale delle attività ponderate e il Patrimonio di Vigilanza e il Tier I Capital Ratio ottenuto come rapporto tra il totale delle attività ponderate e il Patrimonio di base si attestano entrambi al 24,0% rispetto al 26,4% del precedente
| Importi non ponderati | Importi ponderati/requisiti | |||
|---|---|---|---|---|
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| A.ATTIVITÀ DI RISCHIO | ||||
| A.1 Rischio di credito e di controparte | 1.175.429 | 1.154.638 | 888.557 | 856.718 |
| 1. Metodologia standardizzata | 1.175.429 | 1.154.638 | 888.557 | 856.718 |
| 2. Metodologia basata sui rating interni | ||||
| 2.1 Base | ||||
| 2.2 Avanzata | ||||
| 3. Cartolarizzazioni | ||||
| B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA | ||||
| B.1 Rischio di credito e di controparte | 53.313 | 51.403 | ||
| B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito | ||||
| B.3 Rischio di regolamento | ||||
| B.4 Rischi di mercato | 0 | 0 | ||
| 1. Metodologia standard | ||||
| 2. Modelli interni | ||||
| 3. Rischio di concentrazione | ||||
| B.5 Rischio operativo | 8.622 | 4.070 | ||
| 1. Metodo base | 8.622 | 4.070 | ||
| 2. Metodo standardizzato | ||||
| 3. Metodo avanzato | ||||
| B.6 Altri requisiti prudenziali | 0 | 0 | ||
| B.7 Altri elementi di calcolo | (13.868) | |||
| B.8 Totale requisiti prudenziali | 61.935 | 41.605 | ||
| C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA | ||||
| C.1 Attività di rischio ponderate | 1.032.456 | 693.555 | ||
| C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET 1 capital ratio) | 24,0% | 26,4% | ||
| C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) | 24,0% | 26,4% | ||
| C.4 Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) | 24,0% | 26,4% |
| Voci | Importo | Imposta sul | Importo | |
|---|---|---|---|---|
| lordo | reddito | netto | ||
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 8.586 | (572) | 8.014 |
| Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | ||||
| 20. | Attività materiali | |||
| 30. | Attività immateriali | |||
| 40. | Piani a benefici definiti | 265 | (73) | 192 |
| 50. | Attività non correnti in via di dismissione | |||
| 60. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni | |||
| valutate a patrimonio netto | ||||
| Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | ||||
| 70. | Copertura di investimenti esteri: | |||
| a) variazioni di fair value | ||||
| b) rigiro a conto economico | ||||
| c) altre variazioni | ||||
| 80. | Differenze di cambio: | |||
| a) variazioni di fair value | ||||
| b) rigiro a conto economico | ||||
| c) altre variazioni | ||||
| 90. | Copertura dei flussi finanziari: | |||
| a) variazioni di fair value | ||||
| b) rigiro a conto economico | ||||
| c) altre variazioni | ||||
| 100. | Attività finanziarie disponibili per la vendita: | |||
| a) variazioni di valore | ||||
| b) rigiro a conto economico | ||||
| - rettifiche da deterioramento | ||||
| - utili/perdite da realizzo | ||||
| c) altre variazioni | ||||
| 110. | Attività non correnti in via di dismissione: | |||
| a) variazioni di fair value | ||||
| b) rigiro a conto economico | ||||
| c) altre variazioni | ||||
| 120. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: |
|||
| a) variazioni di fair value | ||||
| b) rigiro a conto economico | ||||
| - rettifiche da deterioramento | ||||
| - utili/perdite da realizzo | ||||
| c) altre variazioni | ||||
| 130. Totale altre componenti reddituali | 265 | (73) | 192 | |
| 140. Redditività complessiva (Voce 10+130) | 8.851 | (645) | 8.206 |
| Voci | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Consiglio di Amministrazione | 0 | 0 |
| Collegio Sindacale e Organismo di Vigilanza | 110 | 99 |
| Dirigenti | 767 | 803 |
| di cui: benefici a breve termine | 694 | 712 |
| benefici successivi al rapporto di lavoro | 73 | 91 |
| stock option | 0 | 0 |
| Totale | 877 | 902 |
Gli emolumenti indicati si riferiscono ai Sindaci, all'Organismo di Vigilanza e ai Dirigenti con responsabilità strategica, così come definiti dal Regolamento delle Parti Correlate, che hanno ricoperto tali cariche anche solo per una frazione dell'anno 2016, in applicazione dello IAS 24.
I membri del Consiglio di Amministrazione non percepiscono compensi.
Non si rilevano crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci.
Informativa ai sensi dell'art. 4, comma 1bis del D.Lgs. del 10/3/2000 n. 74
Si espone qui di seguito un prospetto riepilogativo delle relazioni con parti correlate.
| Descrizione | Entità controllante |
Dirigenti con responsabilità strategiche |
Altre Parti Correlate |
TOTALE PARTI CORRELATE (A) |
TOTALE IFIS Leasing S.p.A. (B) |
% A/B | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CREDITI VERSO BANCHE | - | 9 | 0,00% | ||||
| CREDITI VERSO CLIENTELA | - | 1.028 | 0,00% | ||||
| PARTECIPAZIONI | 43.552 | 43.552 | 43.552 | 100,00% | |||
| ATTIVITA' / | ALTRE ATTIVITA' | - | 51.333 | 0,00% | |||
| PASSIVITA' | ATTIVITA'/PASSIVITA' FISCALI | - | 42.674 | 0,00% | |||
| DEBITI VERSO BANCHE | 545.966 | 16.000 | 561.966 | 561.966 | 100,00% | ||
| DEBITI VERSO CLIENTELA | - | 331.438 | 0,00% | ||||
| ALTRE PARTITE | - | 33.550 | 0,00% | ||||
| ATTIVI | - | 39.734 | 0,00% | ||||
| INTERESSI | PASSIVI | 1.166 | 1.166 | 12.503 | 9,33% | ||
| ATTIVE E PROVENTI ASSIMILATI | - | 5.928 | 0,00% | ||||
| COMMISSIONI | PASSIVE E ONERI ASSIMILATI | - | 14.582 | 0,00% | |||
| DIVIDENDI | - | - | 14.903 | 0,00% | |||
| ALTRE VOCI DI | RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE | - | 6.109 | 0,00% | |||
| CONTO | SPESE AMMINISTRATIVE | 902 | 3.061 | 3.963 | 24.463 | 16,20% | |
| ECONOMICO | ALTRI PROVENTI | 535 | 535 | 11.739 | 4,56% |
Si espongono di seguito i prospetti riepilogativi dei dati essenziali dell'ultimo bilancio approvato della società che esercitava, alla data del 31 dicembre 2016, l'attività di direzione e coordinamento – Banca IFIS S.p.A. - ai sensi dell'art. 2497 – bis c. 4 del Codice Civile (dati in migliaia di Euro).
| Voci dell'attivo (in unità di euro) |
31.12.2015 | 31.12.2014 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 34.134 | 24.109 |
| 20. | Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 260.168 | 181.431 |
| 40. | Attività finanziarie disponibili per la vendita | 3.221.533.493 | 243.324.747 |
| 50. | Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | 4.827.363.226 | |
| 60. | Crediti verso banche | 84.988.423 | 269.985.431 |
| 70. | Crediti verso clientela | 3.414.807.438 | 2.787.344.967 |
| 100. | Partecipazioni | 26.356.254 | 26.356.254 |
| 110. | Attività materiali | 52.088.607 | 50.585.781 |
| 120. | Attività immateriali | 6.350.278 | 5.736.517 |
| 130. | Attività fiscali | 61.554.061 | 40.269.929 |
| correnti a) |
22.314.853 | 1.971.681 | |
| anticipate b) |
39.239.208 | 38.298.248 | |
| 150. | Altre attività | 82.276.931 | 51.780.123 |
| Totale dell'attivo | 6.950.249.787 | 8.302.952.515 |
| Voci del passivo e del patrimonio netto (in unità di euro) |
31.12.2015 | 31.12.2014 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Debiti verso banche | 663.004.421 | 2.258.971.467 |
| 20. | Debiti verso clientela | 5.487.212.960 | 5.483.141.993 |
| 40. | Passività finanziarie di negoziazione | 337.907 | |
| 80. | Passività fiscali | 25.428.759.00 | 14.268.114 |
| correnti a) |
4.092.475 | ||
| differite b) |
21.336.284 | 14.268.114 | |
| 100. | Altre passività | 203 132 042 | 109.804.702 |
| 110. | Trattamento di fine rapporto del personale | 1.452.715 | 1.617.949 |
| 120. | Fondi per rischi e oneri | 2.171.471 | 1.987.612 |
| altri fondi b) |
2.171.471 | 1.987.612 | |
| 130. | Riserve da valutazione | 11.510.521 | 5.707.211 |
| 160. | Riserve | 288.349.914 | 228.847.228 |
| 170. | Sovrapprezzi di emissione | 58.899.756 | 57.113.239 |
| 180. | Capitale | 53.811.095 | 53.811.095 |
| 190. | Azioni proprie (-) | (5.805.027) | (6.714.508) |
| 200. | Utile (Perdita) d'esercizio $(+/-)$ | 160.743.253 | 94.396.413 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 6.950.249.787 | 8.302.952.515 |
| Voci (in unità di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati (1) | 249.001.898 | 313.954.768 |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (41.574.497) | (93.239.275) |
| 30. | Margine d'interesse | 207.427.401 | 220.715.493 |
| 40. | Commissioni attive | 61.482.094 | 63.245.205 |
| 50. | Commissioni passive | (4.356.183) | (6.427.422) |
| 60. | Commissioni nette | 57.125.911 | 56.817.783 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 406 | 406 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | (6.139) | (65.020) |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 140.627.829 | 3.811.823 |
| a) crediti | 14.948.775 | 3.580.566 | |
| attività finanziarie disponibili per la vendita b) |
125.679.054 | 231.257 | |
| 120. | Margine di intermediazione | 405.175.408 | 281.280.485 |
| 130. | Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: | (34.239.910) | (34.459.801) |
| a) crediti (1) | (25.262.815) | (34.459.800) | |
| attività finanziarie disponibili per la vendita b) |
(8.977.095) | (1) | |
| 140. | Risultato netto della gestione finanziaria | 370.935.498 | 246.820.684 |
| 150. | Spese amministrative: | (126.123.433) | (100.987.047) |
| spese per il personale a) |
(47.737.219) | (42.030.402) | |
| altre spese amministrative b) |
(78.386.214) | (58.956.645) | |
| 160. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (229.038) | (1.612.612) |
| 170. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (1.636.025) | (1.336.799) |
| 180. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (2.096.287) | (1.843.074) |
| 190. | Altri oneri/proventi di gestione | 3.205.984 | 2.035.096 |
| 200. | Costi operativi | (126.878.799) | (103.744.436) |
| 250. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 244.056.699 | 143.076.248 |
| 260. | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (83.313.446) | (48.679.835) |
| 290. | Utile (Perdita) d'esercizio | 160.743.253 | 94.396.413 |
Informazioni di natura qualitativa
Alla data del 31 dicembre 2016 non sono in essere accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali.
Ai sensi dell'articolo 2427 -16 bis del Codice Civile si riportano i corrispettivi di competenza dell'esercizio per i servizi forniti fino al 30 novembre da KPMG S.p.A. e, successivamente alla cessione, da EY S.p.A:
| KPMG S.p.A. | EY S.p.A. | |
|---|---|---|
| Tipologia di servizio | Compensi in | Compensi in |
| migliaia di Euro | migliaia di Euro | |
| Revisione contabile del Bilancio d'esercizio | 42 | 34 |
| Revisione contabile limitata della situazione semestrale al 30 giugno 2016 | 21 | 0 |
| Servizi di attestazione | 2 | 5 |
Per il Consiglio di Amministrazione
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