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Caleffi

Annual Report Apr 4, 2018

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Annual Report

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Bilancio Consolidato e Separato al 31 dicembre 2017

CALEFFI S.p.A.

Via Belfiore, 24 - 46019 Viadana (MN) - Cap. Sociale €. 8.126.602,12 i.v.

Iscritta al Registro delle Imprese di Mantova n. 00154130207 - C. F. e P. IVA IT 00154130207

Indice

Pagina
La storia 3
La strategia e il modello di business 4
Prodotti e marchi 5
Organi societari e revisori contabili 7
Convocazione Assemblea degli Azionisti 2018 9
Relazione degli Amministratori sulla gestione 12
Bilancio consolidato Gruppo Caleffi al 31 dicembre 2017
-
Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata
41
-
Conto Economico consolidato
42
-
Conto Economico complessivo consolidato
43
-
Rendiconto Finanziario consolidato
44
-
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
45
-
Note esplicative
46
Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell'art. 154 bis del D. Lgs. 58/98 98
Bilancio Caleffi S.p.A. al 31 dicembre 2017
-
Situazione Patrimoniale-Finanziaria
99
-
Conto Economico
100
-
Conto Economico complessivo
101
-
Rendiconto Finanziario
102
-
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
103
-
Note esplicative
104
Attestazione del Bilancio Separato ai sensi dell'art. 154 bis del D. Lgs. 58/98 152
Informazione ai sensi dell'art. 149 duodecies del Regolamento Consob 11971 153
Elenco partecipazioni detenute al 31 dicembre 2017 154
Relazione del Collegio Sindacale 155
Relazioni della Società di Revisione 166

Camillo Caleffi era solito ripetere: "Ho sempre cercato il successo al di là dei motivi economici. Mi piace di più pensare alla divulgazione del marchio, alla crescita della quota di mercato, alla reputazione personale e dell'azienda. Uno dei valori intangibili a cui do molta importanza è la passione con la quale, a tutti i livelli aziendali, si portano avanti i progetti".

OLTRE 50 ANNI D'IMPRESA

nel segno della nostra mission:

Coniugare i valori di immagine, stile, innovazione e qualità con un sistema aziendale competitivo in grado di rispondere alle nuove esigenze del mercato Home Fashion.

1962 Camillo Caleffi fonda l'attività basata su una produzione di cuscini imbottiti con resine espanse.

1967 viene costituita in forma societaria con il nome originario di "Ceolima".

1975 viene introdotta la Trapunta, rivoluzionaria nel pensiero industriale di Camillo Caleffi.

1987 viene acquisita la licenza Disney per l'Italia.

1992 nasce lo Scaldotto, il trapuntino per il relax in casa.

2004 la Società ottiene la Certificazione di Qualità UNI ISO 9001/2000.

2005 la Caleffi ottiene la Certificazione di Salute e Sicurezza OHSAS 18001.

2005 la Società si quota sul mercato di Borsa Italiana, segmento EXPANDI.

2008 viene siglato il closing per l'acquisto del 55% delle azioni di Mirabello S.p.A., storico brand italiano di biancheria per la casa con sede a Milano.

2010 viene acquisito un ramo di azienda di Manifattura Tessuti Spugna Besana S.p.A., storica maison fondata nel 1948 dalla famiglia Carrara.

2011 la Capogruppo sottoscrive, con il Gruppo Roberto Cavalli Home Collection, un contratto di licenza worldwide per la produzione e distribuzione della linea Roberto Cavalli Home Collection.

2012 la Capogruppo installa un impianto fotovoltaico per complessivi 1 Mwh di potenza, che consente di produrre l'energia elettrica necessaria per l'attività da fonti rinnovabili.

2012 incorporazione della Carrara S.r.l. nella Mirabello S.p.A.. La fusione consente di concentrare in un'unica struttura gestionale e distributiva tutti i marchi "Luxury" del Gruppo.

2013 la Controllata Mirabello Carrara sottoscrive un contratto di licenza per la produzione e commercializzazione della linea a marchio Les Voiles de Saint Tropez. La collezione trae ispirazione dalla nota regata velica ed è dedicata al mondo mare e nautica.

2014 la Capogruppo sottoscrive un accordo di licenza, con Warner Bros, leader mondiale nel settore Entertainment, per la produzione e commercializzazione di prodotti biancheria casa.

2015 la Controllata Mirabello Carrara sottoscrive un contratto di licenza, con Trussardi S.p.A., uno tra i più prestigiosi brand italiani, per la produzione e distribuzione a livello mondiale della linea tessile casa "Trussardi Home Linen" con marchio Trussardi.

2016 la controllata Mirabello Carrara sottoscrive un contratto di licenza, di durata quinquennale, con DIESEL, lifestyle brand internazionale che fa capo al gruppo OTB, per la produzione e distribuzione a

livello mondiale della home linen DIESEL.

Gruppo CALEFFI

STRATEGIA E MODELLO DI BUSINESS

Il business model del Gruppo Caleffi è caratterizzato da una struttura snella e flessibile, vincente rispetto ai tradizionali competitors del settore.

I principali drivers della creazione di valore sono riconducibili a:

Brand

Il Gruppo dispone di un portafoglio ampio ed equilibrato con marchi propri e in licenza (tra cui Disney, Roberto Cavalli Home Collection, Trussardi Home Linen, Diesel Home Linen, Marvel, Les Voiles de Saint Tropez, Warner Bros) che garantiscono un'elevata riconoscibilità e notorietà presso i consumatori. L'ampiezza di gamma e la diversificazione delle linee del Gruppo hanno, nel corso degli anni, contribuito all'affermazione di nuove tendenze, la più importante fra le quali è stata il cambiamento di percezione della biancheria della casa agli occhi del consumatore: da semplice prodotto di servizio a vera e propria proposta Home Fashion.

Rete distributiva

Grazie a un'estesa rete distributiva sia nel business retail sia nel wholesale oggi il Gruppo è capillarmente presente in Italia e all'estero.

Per quanto riguarda il retail, il Gruppo vanta la più capillare ed efficiente distribuzione del settore con circa 2.000 negozi sul mercato nazionale e circa 600 sul mercato internazionale, operanti nel segmento biancheria per la casa. Ulteriori canali distributivi sono costituiti dai department store, dal wholesale, dalla grande distribuzione, dal business to business, dai punti vendita diretti (negozi e factory stores) e dallo shopping on line.

Ricerca e sviluppo

Fondamentale leva competitiva della strategia di sviluppo Caleffi, l'attività di ricerca e sviluppo punta all'innovazione e all'eccellenza dello stile e del design italiano per creare maggior valore aggiunto e consolidare così il vantaggio competitivo, accentuando il proprio posizionamento nei "Luxury Goods".

Qualità del prodotto

Il Gruppo punta all'eccellenza qualitativa attraverso un presidio interno delle fasi ad alto valore aggiunto e un rigoroso quality control delle fasi esternalizzate.

Struttura produttiva e supply chain

Struttura produttiva efficiente e flessibile, in grado di rispondere tempestivamente all'andamento del mercato, conserva il suo cuore strategico in Italia, attraverso il presidio di tutte le fasi a monte della catena del valore (concept, progettazione e design), di quelle trasversali al processo produttivo (controllo qualità dei processi e dei prodotti) e dell'intero processo logistico.

PRODOTTI E MARCHI

Connubio di sofisticato glamour e praticità, le proposte Caleffi sono concepite per vestire la casa in modo elegante e rendere più piacevoli i momenti di relax.

L'offerta si articola in:

  • · Trapunte e Copriletto
  • · Scaldotto e Piumini
  • · Lenzuola e Copripiumini
  • · Accessori per il Letto
  • · Collezione Spugna
  • · Collezione Tavola e Cucina
  • · Homewear & Nightwear

Brand

Con un portafoglio marchi tra i più forti ed equilibrati del settore, l'offerta del Gruppo Caleffi si arricchisce con le licenze Disney, Marvel, Warner Bros, Discovery e Pets by Myrna dedicate a baby e teen agers, con la licenza Sogni di Viaggio by Marco Carmassi ai "fashionisti" e con le licenze Roberto Cavalli Home Collection, Trussardi Home Linen, Diesel Home Linen e Les Voiles de Saint Tropez per la clientela "luxury".

Marchi propri

Licenze "Luxury"

Licenze "Fashion"

Licenze "Teen"

Gruppo CALEFFI

ORGANI SOCIETARI E REVISORI CONTABILI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Nominato dall'assemblea del 5 maggio 2017 con durata in carica sino all'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019.

PRESIDENTE Giuliana Caleffi
AMMINISTRATORE DELEGATO Guido Ferretti
CONSIGLIERI Rita Federici Caleffi
Raffaello Favagrossa
Roberto Ravazzoni (Indipendente)
Francesca Golfetto (Indipendente)
Pasquale Pilla (Indipendente)

COLLEGIO SINDACALE

Nominato dall'assemblea del 5 maggio 2017 con durata in carica sino all'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019.

PRESIDENTE Pier Paolo Caruso
SINDACI EFFETTIVI Francesca Rosetti
Stefano Lottici
SINDACI SUPPLENTI Cristian Poldi Allai
Cristina Seregni

ORGANISMO DI VIGILANZA (ex. D.Lgs. 231/2001)

Nominato dal consiglio di amministrazione del 5 maggio 2017 con durata in carica sino all'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019.

PRESIDENTE Andrea Romersa MEMBRI EFFETTIVI Francesca Rosetti Daniele Bottoli

DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Nominato dal consiglio di amministrazione del 5 maggio 2017 con durata in carica sino all'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019. Giovanni Bozzetti

SOCIETA' DI REVISIONE EY S.p.A.

Incarico conferito dall'assemblea del 30 aprile 2014 con durata in carica sino all'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022.

COMITATO CONTROLLO, RISCHI, REMUNERAZIONE E NOMINE

Nominato dal consiglio di amministrazione del 5 maggio 2017 con durata in carica sino all'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019.

PRESIDENTE Roberto Ravazzoni

MEMBRO Francesca Golfetto

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI 2018

I Signori Azionisti sono convocati in Assemblea Ordinaria di Caleffi S.p.A. ("Società" o "Caleffi"), presso la sede legale in Viadana (MN), Via Belfiore n. 24, per il giorno 26 aprile 2018, alle ore 16.00, in unica convocazione, per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

  • 1. Bilancio al 31.12.2017. Deliberazioni inerenti e conseguenti
  • 2. Relazione sulla Remunerazione 2018. Deliberazioni inerenti e conseguenti
  • 3. Acquisto e disposizione di azioni proprie. Deliberazioni inerenti e conseguenti

* * *

Integrazione dell'ordine del giorno e presentazione di nuove proposte di deliberazione

Entro dieci giorni dalla pubblicazione del presente avviso, i soci che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale possono:

  • chiedere l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti da essi proposti, ovvero
  • presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno.

Le domande - sottoscritte da coloro che le presentano e corredate dalla certificazione attestante la titolarità della partecipazione - devono essere presentate per iscritto presso la sede della Società (ovvero trasmesse a mezzo raccomandata a.r. ovvero all'indirizzo di posta elettronica [email protected]) all'attenzione dell'Ufficio Affari Legali e Societari.

L'integrazione dell'ordine del giorno non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta dell'organo di amministrazione o sulla base di un progetto o di una relazione da essi predisposta, diversa da quelle indicate all'articolo 125-ter, comma 1 del TUF.

Colui al quale spetta il diritto di voto può presentare individualmente proposte di deliberazione in Assemblea.

I soci che richiedono l'integrazione dell'ordine del giorno predispongono una relazione che riporti la motivazione delle proposte di deliberazione sulle nuove materie di cui essi propongono la trattazione ovvero la motivazione relativa alle ulteriori proposte di deliberazione presentate su materie già all'ordine del giorno. La relazione è presentata per iscritto presso la sede della Società (ovvero trasmessa a mezzo raccomandata a.r. ovvero all'indirizzo di posta elettronica [email protected]) all'attenzione dell'Organo di amministrazione della Società e dell'Ufficio Affari legali e Societari, entro il dianzi citato termine ultimo per la presentazione della richiesta di integrazione. L'Organo di amministrazione della Società mette a disposizione del pubblico la relazione, accompagnata dalle proprie eventuali valutazioni, contestualmente alla pubblicazione, di cui infra, della notizia dell'integrazione o della presentazione, con le modalità di cui all'articolo 125-ter, comma 1 del TUF.

Delle integrazioni all'ordine del giorno o della presentazione di ulteriori proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno è data notizia, nelle stesse forme prescritte per la pubblicazione dell'avviso di convocazione, almeno quindici giorni prima di quello fissato per l'Assemblea. Le ulteriori proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno sono messe a disposizione del pubblico con le modalità di cui all'articolo 125–ter, comma 1 del TUF, contestualmente alla pubblicazione della notizia della presentazione.

Domande sulle materie all'ordine del giorno

Coloro ai quali spetta il diritto di voto possono porre domande sulle materie all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea, entro il 23 aprile 2018 (compreso).

A tali domande verrà data risposta, al più tardi, durante l'Assemblea stessa.

Le domande - sottoscritte da coloro che le presentano e corredate dalla certificazione attestante la titolarità della partecipazione - devono essere presentate per iscritto presso la sede della Società (ovvero trasmesse a mezzo raccomandata a.r. ovvero all'indirizzo di posta elettronica [email protected]) all'attenzione dell'Ufficio Affari Legali e Societari.

La Società può fornire una risposta unitaria alle domande aventi lo stesso contenuto.

Non è dovuta una risposta, neppure in Assemblea, alle domande poste prima della stessa, quando le informazioni richieste siano già disponibili in formato "domanda e risposta" nell'eventuale sezione dedicata del sito internet www.caleffigroup.it ovvero quando, sempre sul sito internet della Società, la risposta sia stata pubblicata.

Si considera fornita in Assemblea la risposta in formato cartaceo messa a disposizione di ciascuno degli aventi diritto al voto all'inizio dell'adunanza.

Legittimazione all'intervento

Possono intervenire all'Assemblea coloro ai quali spetta il diritto di voto ai sensi della normativa, anche regolamentare, vigente.

In particolare, la legittimazione all'intervento in Assemblea e all'esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione alla Società effettuata dall'intermediario autorizzato, in conformità alle proprie scritture contabili, in favore del soggetto a cui spetta il diritto di voto al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea ("record date"), vale a dire alla data del 17 aprile 2018.

La citata comunicazione deve pervenire a Caleffi entro la fine del terzo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea (23 aprile 2018). Resta ferma la legittimazione all'intervento e al voto qualora la comunicazione sia pervenuta alla Società oltre il suddetto termine, purché entro l'inizio dei lavori assembleari.

Coloro che risulteranno titolari delle azioni solo successivamente a tale data ("record date") non avranno il diritto di intervenire e votare in Assemblea.

Voto per delega e voto per corrispondenza o con mezzi elettronici

Coloro ai quali spetta il diritto di voto possono farsi rappresentare mediante delega rilasciata secondo le modalità previste dalla normativa vigente.

Un fac-simile del modulo di delega di voto è reperibile presso la sede sociale e sul sito internet della Società www.caleffigroup.it - sezione "governance" – documenti societari - assemblea 26 aprile 2018.

La delega può essere presentata per iscritto presso la sede della Società (ovvero notificata a mezzo raccomandata a.r. ovvero all'indirizzo di posta elettronica [email protected]) all'attenzione dell'Ufficio Affari Legali e Societari.

Il delegato che interverrà all'Assemblea dovrà comunque attestare la conformità all'originale della copia notificata e l'identità del delegante.

La Società non ha provveduto ad individuare un "rappresentate designato" di Caleffi a cui conferire deleghe con istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte all'ordine del giorno.

Lo Statuto sociale non prevede l'espressione del voto per corrispondenza o con mezzi elettronici.

Documentazione informativa

La documentazione inerente ai punti all'ordine del giorno sarà messa a disposizione del pubblico - presso la sede sociale, presso Borsa Italiana S.p.A. (www.borsaitaliana.it), presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato eMarket STORAGE () gestito da Spafid Connect S.p.A., nonché pubblicate sul sito internet della Società www.caleffigroup.it (sezione "governance" – documenti societari - assemblea 26 aprile 2018) almeno 21 giorni prima della data dell'Assemblea.

La documentazione di cui all'art. 77, comma 2-bis del cd. Regolamento Emittenti Consob sarà messa a disposizione del pubblico presso la sede sociale entro il 10 aprile 2018.

I soci hanno diritto di prendere visione di tutti gli atti depositati presso la sede sociale e di ottenerne copia a proprie spese.

Informazioni relative al capitale sociale

Il capitale sociale di Caleffi S.p.A. è pari a euro 8.126.602,12, suddiviso in 15.628.081 azioni ordinarie prive di valore nominale.

Al termine della giornata contabile del 22 marzo 2018, la Società possiede 125.361 azioni proprie ordinarie pari allo 0,802% del capitale sociale.

Contatti societari

L'Ufficio Affari Legali e Societari di Caleffi S.p.A. è a disposizione per eventuali ulteriori informazioni.

• Telefono: +39 0375 7881

• Indirizzo e-mail: [email protected]

• Indirizzo: Via Belfiore n. 24 – 46019 Viadana (MN)

Per ogni altra informazione i singoli Azionisti sono invitati a fare riferimento al sito internet www.caleffigroup.it.

Viadana (MN), 23 marzo 2018

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Giuliana Caleffi

Gruppo CALEFFI

CALEFFI S.p.A.

Via Belfiore, 24 - 46019 Viadana (MN) - Cap. Sociale €. 8.126.602,12 i.v.

Iscritta al Registro delle Imprese di Mantova n. 00154130207 - C. F. e P. IVA IT 00154130207

RELAZIONE DEGLI

AMMINISTRATORI SULLA

GESTIONE

PREMESSA

La relazione sulla gestione consolidata del Gruppo Caleffi e la relazione sulla gestione della Capogruppo Caleffi S.p.A. vengono presentate in un unico documento, così come consentito dal D. Lgs. 9 aprile 1991, n. 127, art. 40, comma 2bis, dando maggiore rilievo, ove opportuno, agli aspetti rilevanti per il complesso delle imprese incluse nel consolidamento.

STRUTTURA E ATTIVITA' DEL GRUPPO

La struttura del Gruppo Caleffi al 31 dicembre 2017, include oltre alla Capogruppo Caleffi S.p.A., la seguente società controllata:

  • Mirabello Carrara S.p.A., partecipata al 70%, svolge attività di commercializzazione sul mercato mondiale dell'Home Fashion di lusso. Distribuisce con i marchi propri Mirabello, Carrara e Besana nonché con le licenze, in esclusiva worldwide, Roberto Cavalli Home Collection, Trussardi Home Linen, Diesel Home Linen.

Il consolidamento avviene con il metodo integrale.

OVERVIEW GRUPPO CALEFFI

  • · Specializzato nella produzione e commercializzazione di collezioni moda e lusso per la casa, è tra i principali operatori del settore Home Fashion a livello internazionale;
  • · Opera da più di 50 anni in uno dei tre settori che veicolano l'eccellenza del "Made in Italy" nel mondo: Fashion, Food e Furnishing;
  • · Distribuisce a livello nazionale in oltre 2000 punti vendita (di cui 19 diretti) e a livello internazionale con una presenza nei più prestigiosi department store e in oltre 600 punti vendita;
  • · Dispone di un prestigioso portafoglio di marchi propri e in licenza.

ANALISI DEL SETTORE

Il settore della biancheria casa ha fatto registrare nel 2017 un valore pari ad € 1,37 miliardi sostanzialmente in linea col dato 2016, pari ad € 1,38 milioni (Fonte: Sita Ricerche).

Il settore si presenta piuttosto concentrato: i primi tre brand (Bassetti, Caleffi, Ikea) rappresentano il 25,7% del totale comparto.

Continua il trend di crescita della quota di mercato di Caleffi che è passata dal 4,7% del 2012 al 7,7% del 2017 (7,3% nel 2016) facendo registrare il più alto tasso di crescita fra tutti i competitors, consentendole di raggiungere la seconda posizione sul mercato.

HIGHLIGHTS 2017

In data 23 febbraio 2017 la controllata Mirabello Carrara S.p.A. ha aperto un nuovo punto vendita presso il Puglia Outlet Village di Molfetta (BA).

In data 1 marzo 2017 la controllata Mirabello Carrara S.p.A. ha trasferito la sede operativa a Meda (MB). La nuova location risulta più adeguata alle esigenze aziendali.

In data 23 marzo 2017 è stato aperto il nuovo punto vendita all'interno del Torino Outlet Village di Settimo Torinese (TO), con il concept store LA CASA DEI SOGNI by Caleffi, ideale per coinvolgere anche i consumatori più esigenti, offrendo l'eccellenza della biancheria per la casa e le licenze luxury del Gruppo Caleffi.

In data 13 luglio 2017 ha avuto efficacia l'aumento di capitale derivante dalla conversione di n. 2.643 "Warrant Caleffi S.p.A. 2015-2020" corrispondenti a n. 2.643 Azioni di Compendio, per un controvalore pari ad Euro 3.568,05, di cui 1.374,36 da imputarsi a capitale, in esecuzione del secondo periodo di esercizio del Warrant Caleffi S.p.A. 2015-2020, previsto per il periodo 1-30 giugno 2017.

A seguito delle sottoscrizioni di cui sopra, il nuovo capitale sociale di Caleffi risulta pertanto pari ad Euro 8.126.602,12, rappresentato da n. 15.628.081 azioni ordinarie prive dell'indicazione del valore nominale.

Andamento del titolo

Segmento: MTA
Codice ISIN IT0003025019
NUMERO AZIONI 15.628.081
CAPITALIZZAZ. (€ mln) al 16/03/2018 22,9

14 Bilancio al 31 dicembre 2017

Partecipazioni rilevanti nel capitale secondo quanto risulta dalle comunicazioni effettuate ai sensi dell'art. 120 del T.U.F. (situazione aggiornata al 16/03/2018)

FONTE: CONSOB

PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE
Dichiarante Azionista diretto Quota % su capitale ordinario Quota % su capitale votante
Giuliana Caleffi Giuliana Caleffi 40,40% 40,68%
Rita Federici Rita Federici 14,70% 14,80%

CALENDARIO FINANZIARIO 2018

19 marzo 2018 CDA: Approvazione Progetto di Bilancio 2017
26 aprile 2018 Assemblea dei soci: Approvazione Bilancio 2017
14 maggio 2018 CDA: Informativa ricavi consolidati al 31/03/2018
6 settembre 2018 CDA: Approvazione Semestrale al 30/06/2018
12 dicembre 2018 CDA: Informativa ricavi consolidati al 30/09/2018

CONTATTI INVESTOR RELATIONS

Emanuela Gazza IR TOP Srl

Via Belfiore 24 Via Cantù 1 46019 Viadana (MN) 20121 Milano Tel: 0375 7881 Tel: 02 45473884 Fax: 0375 788320 Fax: 02 91390665 Email: [email protected] Email: [email protected]

Gruppo CALEFFI

ANALISI DELLA SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DEL GRUPPO

Di seguito vengono riportati i principali dati relativi al Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2017 comparativamente con quelli dell'esercizio precedente.

RISULTATI ECONOMICI *
(in migliaia di euro) 31/12/2017 31/12/2016
Fatturato 57.176 59.208
Valore della produzione 57.763 59.749
Costo della produzione -55.781 -56.817
EBITDA
EBITDA Adjusted °
1.982
2.203
3,47%
3,85%
2.932
3.253
4,95%
5,49%
Ammortamenti e svalutazioni -1.603 -1.571
EBIT
EBIT Adjusted °
379
600
0,66%
1,05%
1.361
1.682
2,30%
2,84%
Oneri Finanziari e Perdite su Cambi -335 -505
Proventi Finanziari 49 9
Risultato prima delle imposte 93 0,16% 865 1,46%
Imposte sul reddito -105 -395
Risultato dell'esercizio -12 470
(Utile)/Perdita di pertinenza di terzi -74 33
Risultato del Gruppo -86 -0,15% 503 0,85%
ROE (Risultato/Patrimonio Netto) x 100 -0,60% 3,49%
ROI (Ebit/CIN) x 100 1,28% 4,90%
ROS (Ebit/Fatturato) x 100 0,66% 2,30%

* Il valore della produzione è dato dalla somma delle voci "Vendita di beni e servizi" e "Altri ricavi e proventi" esposti nello schema di conto economico.

Il costo della produzione è dato dalla somma delle voci "Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso", "Costi delle materie prime e altri materiali", "Variazione rimanenze di materie prime", "Costi per servizi", "Costi per godimento beni di terzi", "Costi per il personale" e "Altri costi operativi" esposti nello schema di conto economico.

L'Ebitda è pari al risultato operativo (€ 379 migliaia), aumentato degli "Ammortamenti" (€ 1.293 migliaia) e delle "Svalutazioni e rettifiche su crediti" (€ 310 migliaia).

L'Ebit equivale al risultato operativo esposto nello schema di conto economico.

Il calcolo del CIN, capitale investito netto, è esposto nella pagina seguente.

° L'EBITDA Adjusted e L'EBIT Adjusted vengono indicati in quanto la controllata Mirabello Carrara S.p.A. ha sostenuto, nel corso del 2017, costi non ricorrenti per € 221 mila. Per maggiori dettagli si veda il paragrafo "Andamento della società controllata" di pag. 25.

SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA*

(in migliaia di euro)

31/12/2017 31/12/2016
1 Crediti commerciali 19.332 22.159
2 Rimanenze 16.718 16.334
Attività per imposte correnti 138 72
Altre attività correnti 522 684
A ATTIVO CORRENTE 36.710 39.249
3 Debiti commerciali 12.406 16.289
Altre passività correnti 2.157 2.252
B PASSIVO CORRENTE 14.563 18.541
A -B Capitale Circolante Netto (CCN) 22.147 20.708
Immobilizzazioni materiali 5.724 5.226
Immobilizzazioni immateriali 2.814 2.834
Partecipazioni 11 11
Imposte differite attive 1.182 1.196
Crediti tributari 193 193
C ATTIVO NON CORRENTE 9.924 9.460
Benefici verso i dipendenti 1.962 2.008
Imposte differite passive - 11
Altri fondi 418 373
D PASSIVO NON CORRENTE 2.380 2.392
(A -B )+C -D Capitale Investito Netto (CIN) 29.691 27.776
(1+2-3) CAPITALE CIRCOLANTE OPERATIVO 23.644 22.204
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA -14.830 -13.006
PATRIMONIO NETTO 14.861 14.770

* La posizione finanziaria netta viene calcolata come da tabella a pagina 82

RICAVI

I ricavi sono pari ad € 57.176 mila in decremento del 3,4% rispetto al dato 2016 (€ 59.208 mila).

Le vendite Italia ammontano a € 50.940 mila con un'incidenza sul fatturato complessivo dell'89,1%, in decremento rispetto al dato del 31 dicembre 2016 pari ad € 52.734 mila.

Le vendite estero sono pari ad € 6.236 mila con una incidenza del 10,9% sul fatturato complessivo, in decremento rispetto all'esercizio precedente (€ 6.474 mila, 10,9% sul fatturato).

La ripartizione geografica del fatturato estero è stata la seguente: € 2.813 mila nei paesi UE, € 3.423 mila nei paesi Extra-UE.

RISORSE UMANE

Il costo per il personale ammonta complessivamente a € 8.750 mila con un'incidenza sul fatturato del 15,3%.

Il dettaglio del personale in forza al 31 dicembre 2017 è il seguente:

31/12/2017 31/12/2016
Operai
Impiegati
76
64
78
68
Quadri 16 16
Dirigenti 1 2
Totale dipendenti 157 164
Lavoratori interinali 48 40
Totale complessivo 205 204

MATERIE PRIME

I prezzi delle materie prime si sono mantenuti sostanzialmente in linea con quelli dell'esercizio precedente.

RISULTATI ECONOMICI

L'EBITDA è positivo per € 1.982 mila (3,5% sul fatturato) in decremento rispetto al dato positivo per € 2.932 mila dell'esercizio 2016 (5,0% sul fatturato).

Gli ammortamenti ammontano complessivamente a € 1.293 mila in linea rispetto ad € 1.271 mila contabilizzati nel precedente esercizio, di cui € 1.115 mila relativi ad ammortamenti economico-tecnici delle immobilizzazioni materiali ed € 178 mila ad ammortamenti di immobilizzazioni immateriali.

L'EBIT è positivo per € 379 mila (0,7% sul fatturato) in decremento rispetto al dato del 2016 pari ad € 1.361 mila (2,3% sul fatturato).

La controllata Mirabello Carrara nel corso del 2017 ha sostenuto costi non ricorrenti, per complessivi € 221 mila che sono stati imputati a conto economico. Nello specifico sono stati contabilizzati € 148 mila per costi del personale, relativi a incentivi all'esodo e indennità di preavviso, nonché € 73 mila per la definizione di un contenzioso relativo alla disdetta di un contratto di affitto di un immobile commerciale sito nel comune di Gerenzano (VA) a suo tempo identificato come possibile nuova sede della società. Tutti i costi hanno concorso al risultato economico del 2017.

L'EBITDA e di EBIT "adjusted" che si sarebbero conseguiti senza considerare tali elementi di costo, di entità e incidenza eccezionale, sono pari rispettivamente ad € 2.203 mila (3,9% sul fatturato) ed € 600 mila (1,0% sul fatturato).

Il risultato netto del Gruppo è negativo per € 86 mila, in peggioramento rispetto al risultato positivo per € 503 mila dell'esercizio precedente.

GESTIONE FINANZIARA E DEI RISCHI

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2017 è negativa per € 14.830 mila in peggioramento rispetto al dato del 31 dicembre 2016, negativo per € 13.006 mila.

Il rapporto fra esposizione finanziaria netta e mezzi propri al 31 dicembre 2017 risulta pari a 1.

Gli oneri finanziari ammontano a € 317 mila con un'incidenza sul fatturato pari allo 0,6% rispetto allo 0,8% del precedente esercizio.

Il saldo netto degli utili e perdite su cambi è negativo per € 18 mila. Le differenze cambio sono relative alla gestione operativa ordinaria, in particolare della controllata, poiché una parte del suo fatturato estero si sviluppa con gli Stati Uniti e le relative transazioni sono regolate in dollari americani. I proventi finanziari, pari a € 49 mila, si riferiscono principalmente a plusvalenze da "Attività finanziarie disponibili per la vendita".

L'indebitamento finanziario è in parte regolato da tassi di interesse variabile, quindi il Gruppo è esposto al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse e, ad eccezione di quanto successivamente specificato, si evidenzia che il Gruppo non ha stipulato contratti derivati con finalità di copertura specifica in quanto ritiene che l'eventuale aumento dei tassi di interesse non avrebbe impatti significativi sulla redditività aziendale, data l'attuale struttura dell'indebitamento. Il ricorso a finanziamenti viene valutato in base alle esigenze aziendali del periodo. Si segnala che al 31 dicembre 2017 la Capogruppo ha in essere un derivato sui tassi considerato di copertura non efficace. Il fair value di tale strumento finanziario è negativo per € 27 mila. Tale importo, al 31 dicembre 2017, è stato contabilizzato a conto economico nella voce "Oneri finanziari".

Il Gruppo effettua una parte degli acquisti di materia prima in dollari e per tutelarsi rispetto al rischio di cambio, ove necessario, effettua coperture generiche attraverso la stipula di contratti derivati e acquisti a termine di valuta. Tali derivati sono valutati al fair value. Al 31 dicembre 2017 non risultano in essere acquisti a termine di valuta.

L'eventuale aumento dei prezzi di acquisto di determinate materie prime, rappresenta un rischio abbastanza contenuto, in quanto il Gruppo, disponendo di una rete di fornitori ampia ed ubicata in diverse aree geografiche del mondo, riesce tempestivamente ad approvvigionarsi sul mercato che presenta le migliori condizioni di prezzo, senza che questo vada a discapito della qualità.

La Capogruppo e la Mirabello Carrara S.p.A. hanno in essere al 31 dicembre 2017 cessioni di crediti pro soluto (per i quali è stata effettuata la derecognition), rispettivamente per € 1,6 milioni e per € 1,2 milioni. Tali cessioni sono state regolate ai normali tassi di mercato e sono poste in essere per beneficiare di condizioni migliorative rispetto alle normali forme di finanziamento utilizzate.

La qualità del credito è molto elevata, frutto di una attenta selezione dei clienti e di un costante monitoraggio sul loro stato di salute. Il trend storico delle perdite su crediti mostra un valore contenuto. Il rischio di credito risulta riflesso in bilancio, nella voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni". Non vi sono condizioni di particolare concentrazione del rischio di credito.

La Capogruppo e la Mirabello Carrara S.p.A. non hanno in essere covenants su finanziamenti.

RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate rispettivamente nella Nota 35 e 36 del bilancio consolidato e nella Nota 33 e 34 del bilancio separato. Nella relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari pubblicata sul sito internet della società (www.caleffigroup.it), è illustrato il regolamento che disciplina i rapporti con le parti correlate.

La Capogruppo e la controllata Mirabello Carrara S.p.A., hanno rinnovato nell'esercizio 2015, l'adesione al consolidato fiscale nazionale previsto dagli articoli 117 e seguenti del Tuir, D.P.R. 22 dicembre 1986 n° 917 per il triennio 2015-2017.

ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DELLA CAPOGRUPPO

(in migliaia di euro) 31/12/2017 31/12/2016
Fatturato 42.054 46.011
Valore della produzione 42.603 46.451
Costo della produzione -41.632 -44.088
EBITDA 971 2,31% 2.363 5,14%
Ammortamenti e svalutazioni -1.090 -977
EBIT -119 -0,28% 1.386 3,01%
Oneri Finanziari e Perdite su Cambi -196 -373
Proventi Finanziari e Utili su Cambi 72 8
Risultato prima delle imposte -243 -0,58% 1.021 2,22%
Imposte sul reddito 11 -414
Risultato dell'esercizio -232 -0,55% 607 1,32%
ROE (Risultato/Patrimonio Netto) x 100 -1,54% 3,99%
ROI (Ebit/CIN) x 100 -0,46% 5,68%
ROS (Ebit/Fatturato) x 100 -0,28% 3,01%

* Il valore della produzione è dato dalla somma delle voci "Vendita di beni e servizi" e "Altri ricavi e proventi" esposti nello schema di conto economico.

Il costo della produzione è dato dalla somma delle voci "Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso", "Costi delle materie prime e altri materiali", "Variazione rimanenze di materie prime", "Costi per servizi", "Costi per godimento beni di terzi", "Costi per il personale" e "Altri costi operativi" esposti nello schema di conto economico.

L'Ebitda è pari al risultato operativo (€ -119 migliaia), aumentato degli "Ammortamenti" (€ 850 migliaia) e delle "Svalutazioni e rettifiche su crediti" (€ 240 migliaia).

L'Ebit equivale al risultato operativo esposto nello schema di conto economico.

Il calcolo del CIN, capitale investito netto, è esposto nella pagina seguente.

SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA*

(in migliaia di euro)
31/12/2017 31/12/2016
1 Crediti commerciali 16.368 18.485
2 Rimanenze 11.345 10.671
Attività per imposte correnti 120 27
Altre attività correnti 417 581
A ATTIVO CORRENTE 28.250 29.764
3 Debiti commerciali 9.723 12.193
Altre passività correnti 1.846 2.005
B PASSIVO CORRENTE 11.569 14.198
A -B Capitale Circolante Netto (CCN) 16.681 15.566
Immobilizzazioni materiali 4.660 4.635
Immobilizzazioni immateriali 706 622
Partecipazioni 3.891 3.891
Imposte differite attive 937 902
Crediti tributari 193 193
C ATTIVO NON CORRENTE 10.387 10.243
Benefici verso i dipendenti 1.108 1.123
Altri fondi 332 292
D PASSIVO NON CORRENTE 1.440 1.415
(A -B )+C -D Capitale Investito Netto (CIN) 25.628 24.394
(1+2-3) CAPITALE CIRCOLANTE OPERATIVO 17.990 16.963
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA -10.542 -9.179
PATRIMONIO NETTO 15.086 15.215

* La posizione finanziaria netta viene calcolata come da tabella a pagina 139

La Società ha realizzato nel corso del 2017 un fatturato di € 42.054 mila in decremento dell'8,6% rispetto all'esercizio precedente, pari ad € 46.011 mila. L'Ebitda è positivo per € 971 mila (2,3% sul fatturato), rispetto al dato positivo per € 2.363 mila del 2016 (5,1% sul fatturato). L'Ebit è negativo per € 119 mila in peggioramento rispetto al dato positivo per € 1.386 mila del 2016 (3,0% sul fatturato).

Il risultato netto dell'esercizio è negativo per € 232 mila in peggioramento rispetto al dato 2016 positivo per € 607 mila (1,3% sul fatturato). L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2017 è pari ad € 10.542 mila, in peggioramento rispetto al 31 dicembre 2016, negativo per € 9.179 mila.

INVESTIMENTI

Gli investimenti in immobilizzazioni materiali effettuati nell'esercizio ammontano ad € 822 mila in decremento rispetto all'esercizio precedente, pari ad € 1.102 mila, ed hanno riguardato principalmente l'allestimento del nuovo store 'La Casa dei Sogni by Caleffi' presso il nuovo outlet center di Settimo Torinese (TO), il refitting del punto vendita di Fidenza (PR) , la realizzazione di corner dedicati presso principali clienti e l'acquisto di carrelli elevatori.

L'investimento in comunicazione è stato di € 694 mila pari all'1,7% sul fatturato, rispetto ad € 715 mila del 2016. Tale costo è stato interamente contabilizzato a conto economico nell'esercizio. La comunicazione si è articolata prevalentemente attraverso la veicolazione di lookbook e pagine pubblicitarie sui principali magazine femminili, in campagne televisive con spot sulle reti Mediaset e in comunicazione on line. Sono proseguite, infine, le attività volte al rafforzamento della brand awareness, della fidelizzazione della clientela trade, mediante la realizzazione di shop in shop e corner presso i principali clienti, e della clientela consumer con investimenti e attività di social media marketing.

ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

L'attività di ricerca e sviluppo, finalizzata allo studio e alla progettazione di nuovi prodotti e nuovi materiali, rappresenta un elemento fondamentale del modello industriale di Caleffi ed una tra le principali leve strategiche.

La Caleffi S.p.A. nel corso dell'esercizio 2017 ha proseguito nella sua attività di ricerca e sviluppo ed ha indirizzato i propri sforzi in particolare su progetti ritenuti particolarmente innovativi quali attività di studio, analisi, ricerca e sviluppo per la realizzazione delle nuove collezioni per i marchi propri e in licenza.

Per lo sviluppo dei progetti sopra indicati la Società ha sostenuto costi per un valore complessivo pari a circa € 649 mila. Sulla spesa incrementale complessiva di € 96 mila (calcolata rispetto alla media del triennio 2012-2014) la Società ha intenzione di avvalersi del credito di imposta Ricerca e Sviluppo previsto ai sensi dell'Art. 1, comma 35, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, e di fruirne in base alle modalità previste dalla suddetta normativa. L'importo di tale credito d'imposta, iscritto in bilancio, è pari ad € 48 mila.

L'attività di ricerca in argomento proseguirà nel corso dell'esercizio 2018.

Confidiamo che l'esito positivo di tali innovazioni possa generare buoni risultati in termini di fatturato

con ricadute favorevoli sull'economia dell'azienda.

Tutti i relativi costi sostenuti nell'esercizio sono stati imputati a conto economico.

TUTELA DELLA PRIVACY E PROTEZIONE DEI DATI

In vista dell'entrata in vigore del "nuovo" regolamento comunitario General Data Protection Regulation, gli uffici della Società hanno avviato le attività propedeutiche a garantire la compliance aziendale rispetto alle nuove regole comunitarie.

AZIONI PROPRIE

Alla data del 31dicembre 2017 la Capogruppo non detiene azioni proprie.

L'assemblea dei soci del 5 maggio 2017 ha conferito al Consiglio di Amministrazione, in continuità con la delibera assembleare del 29 aprile 2016, l'autorizzazione alla compravendita di azioni proprie sino al limite di legge. Tale autorizzazione è valida sino all'assemblea che approverà il bilancio 2017.

La controllata Mirabello Carrara S.p.A. non detiene azioni proprie, né azioni della controllante Caleffi S.p.A..

PARTECIPAZIONI DETENUTE DAGLI AMMINISTRATORI, DAI SINDACI, DAI DIRETTORI GENERALI E DAI LORO CONIUGI NON LEGALMENTE SEPARATI E FIGLI MINORI

Soggetto Funzione n° azioni
possedute
al 31/12/16
n° azioni
acquistate
nell'esercizio
n° azioni
vendute
nell'esercizio
possedute
al 31/12/2017
n° azioni % capitale
sociale
Caleffi Giuliana Presidente 6.314.038 - - 6.314.038 40,40%
Federici Rita Amministratore 2.296.847 - - 2.296.847 14,70%
Ferretti Guido Amminist. Delegato 43.750 - - 43.750 0,28%
Soggetto Funzione n° warrant
posseduti
al 31/12/16
n° warrant
acquistati
nell'esercizio
n° warrant
venduti
nell'esercizio
n° warrant
posseduti
al 31/12/2017
% totale
warrant
Caleffi Giuliana Presidente 1.262.808 - 500.000 762.808 24,43%
Federici Rita Amministratore 99.369 - - 99.369 3,18%
Ferretti Guido Amminist. Delegato 30.000 - - 30.000 0,96%

Gruppo CALEFFI

ANALISI ANDAMENTO DELLA SOCIETA' CONTROLLATA

Mirabello Carrara S.p.A.

La controllata Mirabello Carrara S.p.A. ha realizzato nell'esercizio 2017 un fatturato di € 16.223 mila in incremento del 14,5% rispetto all'esercizio precedente (fatturato pari ad € 14.169 mila).

Il fatturato Italia è pari ad € 10.285 mila (63,4% del totale), mentre il fatturato estero è di pari ad € 5.937 mila (36,6% del totale).

La ripartizione geografica del fatturato estero è stata la seguente: € 2.669 mila nei paesi UE e 3.269 mila nel paesi Extra-UE.

L'Ebitda è pari ad € 1.003 mila con un'incidenza sul fatturato del 6,2%, rispetto ad € 554 mila del 2015 (3,9% sul fatturato).

L'Ebit è positivo per € 527 mila, con un'incidenza sul fatturato pari al 3,2% rispetto al dato negativo del 2016 pari ad € 8 mila.

La Controllata nel corso del 2017 ha sostenuto costi non ripetibili per complessivi € 221 mila che sono stati imputati a conto economico. Nello specifico sono stati contabilizzati € 148 mila per costi del personale, relativi a incentivi all'esodo e indennità di preavviso, nonché € 73 mila per la definizione di un contenzioso relativo alla disdetta di un contratto di affitto di un immobile commerciale sito nel comune di Gerenzano (VA) a suo tempo identificato come possibile nuova sede della società. Tutti i costi hanno concorso al risultato economico del 2017.

L'EBITDA e di EBIT "rettificati" che si sarebbero conseguiti senza considerare tali elementi di costo non ricorrenti, sono pari rispettivamente ad € 1.224 mila (7,5% sul fatturato) ed € 748 mila (4,6% sul fatturato).

Il risultato netto è positivo per € 251 mila (1,5% sul fatturato) rispetto al dato negativo per € 114 mila dell'esercizio precedente.

RICONCILIAZIONE TRA IL RISULTATO ECONOMICO E IL PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO E IL RISULTATO ECONOMICO E IL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATI

valori in migliaia di euro

Risultato
Economico
Patrimonio Netto
al 31/12/2017
Bilancio della Capogruppo -232 15.086
Effetti dell'eliminazione delle partecipazioni -26 -841
Risultato pro-quota Mirabello Carrara S.p.A. 172 172
Bilancio consolidato di gruppo -86 14.417

INFORMAZIONI SUL PERSONALE, SULLA SICUREZZA E SULL'AMBIENTE

Per quanto riguarda le informazioni sul personale, sulla sicurezza e sulla gestione ambientale ai sensi dell'art. 2428 comma 2 del Codice Civile, si rinvia a quanto ampiamente commentato nella "Relazione sociale" esposta nel proseguimento del documento.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Successivamente alla data di chiusura dell'esercizio non sono occorsi eventi tali da rendere l'attuale situazione patrimoniale, finanziaria ed economica sostanzialmente diversa da quella risultante dal bilancio al 31 dicembre 2017 o tali da richiedere rettifiche od annotazioni integrative allo stesso.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Il contesto economico generale si presenta piuttosto incerto a causa della situazione economica di alcuni mercati importanti e delle tensioni politiche internazionali che continueranno presumibilmente ad influenzare negativamente l'andamento dei consumi.

La strategia del Gruppo resta fortemente incentrata sui negozi propri, shop in shop presso i principali clienti, linee e licenze "lusso" distribuite prevalentemente nei mercati esteri.

I drivers di crescita sono riconducibili al segmento lusso, con le licenze Home Linen Roberto Cavalli, Diesel e Trussardi nonché ai negozi propri e ai canali e-commerce. Grande attenzione verrà riservata ai temi della salute, del benessere e del rispetto dell'ambiente, sempre più determinanti nell'orientare le scelte dei consumatori.

PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE CUI CALEFFI S.p.A. E IL GRUPPO SONO ESPOSTI

Rischi e incertezze connessi alle condizioni generali dell'economia

La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata dai vari fattori che compongono il quadro macro-economico, inclusi l'andamento del mercato immobiliare, l'incremento o il decremento del prodotto nazionale lordo, il livello di fiducia dei consumatori e il costo delle materie prime.

I risultati attesi possono inoltre essere influenzati, sul mercato domestico, dalla difficoltà della ripresa economica associata ad un alto tasso di disoccupazione, con la conseguente riduzione del reddito disponibile per il consumo, nonché dalla generalizzata difficoltà nell'accesso al credito.

Per quanto riguarda i mercati internazionali, le tensioni geopolitiche in essere in alcune regioni possono determinare rallentamenti nei flussi operativi.

Le incertezze sopra descritte potrebbero impattare negativamente i business e le attività del Gruppo.

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio e di interesse

Il Gruppo Caleffi, che opera su più mercati a livello mondiale, è naturalmente esposto a rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse. L'esposizione ai rischi di cambio è collegata totalmente all'area dollaro, per effetto dei flussi esportativi verso gli Stati Uniti regolati in dollari, e dei flussi importativi da diverse parti del mondo in taluni casi regolati in dollari.

Il Gruppo, al fine di tutelarsi rispetto al rischio di cambio, ove necessario, effettua talvolta coperture generiche attraverso la stipula di contratti derivati e acquisti a termine di valuta. Al 31 dicembre 2017 non risultano in essere acquisti a termine di valuta.

L'indebitamento finanziario del Gruppo è in parte regolato da tassi di interesse variabile, sui quali non sono state effettuate coperture specifiche, in quanto la fluttuazione dei tassi di interesse non avrebbe impatti significativi sulla redditività aziendale, tenendo conto dell'attuale struttura dell'indebitamento. Si segnala che al 31 dicembre 2017 la Capogruppo ha in essere un derivato sui tassi considerato di copertura non efficace. Il fair value di tale strumento finanziario è negativo per € 27 mila.

Rischi connessi al management

Il successo del Gruppo dipende in larga parte dall'abilità dei propri amministratori e degli altri componenti del management di gestire efficacemente il Gruppo. La perdita delle prestazioni di un amministratore, manager o altre risorse chiave senza un'adeguata sostituzione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere effetti negativi sulle prospettive, sulle attività e sui risultati economici e finanziari del Gruppo.

Rischi connessi ai rapporti con i dipendenti

In Italia i dipendenti del Gruppo sono protetti da varie leggi e/o contratti collettivi di lavoro che garantiscono loro, tramite rappresentanze locali e nazionali, il diritto di essere consultati riguardo a determinate questioni, ivi inclusi il ridimensionamento e la riduzione dell'organico. Tali leggi e/o contratti collettivi di lavoro applicabili al Gruppo potrebbero influire sulla sua flessibilità nel ridefinire e/o riposizionare strategicamente la propria attività.

Si ritiene che il Gruppo, per le sue dimensioni e per la sua storia di relazioni sindacali, non sia toccato in maniera significativa da tali rischi.

Rischio prezzo

Il Gruppo è esposto al rischio prezzo per quanto concerne gli acquisti di determinate materie prime. Per far fronte a tale rischio, il Gruppo da diversi anni ha costituito una rete di fornitori ampia e ubicata in diverse aree geografiche del mondo ed ha reindustrializzato il prodotto, riuscendo ad approvvigionarsi sul mercato che al momento rappresenta le migliori condizioni di prezzo senza che questo vada a discapito della qualità.

Le oscillazioni dei prezzi nei mercati azionari potrebbero determinare perdite di valore delle eventuali attività finanziarie classificate come "available for sale". Nel bilancio dell'esercizio 2017 non sono state iscritte a conto economico perdite di valore, bensì è stato iscritto un provento finanziario pari ad € 45 mila, per effetto del rimborso dell'investimento in "Equilybra Capital Partners".

Rischio credito

Il rischio di credito correlato alla solvibilità delle controparti commerciali, è da sempre oggetto di una politica attenta alla selezione dei clienti e di costante monitoraggio del loro stato di salute. Il trend storico delle perdite su crediti e delle sofferenze mostra un valore contenuto. Non vi sono particolari concentrazioni di crediti da segnalare.

Rischio liquidità

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono, da una parte, le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Al momento non si segnalano difficoltà per il Gruppo ad ottenere linee di credito e finanziamenti.

Continuità aziendale

Poiché non vi sono dubbi circa la continuità aziendale del Gruppo, il bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività e della capacità a operare come un'entità in funzionamento. La storia di redditività del Gruppo, il portafoglio brand di eccellenza, l'assenza di problematiche nell'accesso alle risorse finanziarie e di impatti negativi dei rischi e delle incertezze descritti nella presente sezione, confermano l'appropriata adozione del presupposto della continuità aziendale.

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E SUGLI ASSETTI PROPRIETARI

La relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 19 marzo 2018 è disponibile sul sito internet della Società (www.caleffigroup.it).

Gruppo CALEFFI

RELAZIONE SOCIALE

La Relazione Sociale del Gruppo Caleffi è uno strumento volontario con il quale si dà conto a tutti gli stakeholder, o portatori d'interesse, del proprio operato, rendendo trasparenti e comprensibili all'interno e all'esterno i programmi, le attività e i risultati raggiunti secondo modalità non evidenti nei tradizionali documenti. In un contesto di sempre maggior attenzione, anche il Gruppo Caleffi si è voluto orientare verso azioni di responsabilità sociale o corporate social responsibility. Adottare decisioni di responsabilità sociale significa per il Gruppo Caleffi tenere un comportamento attento alle implicazioni sociali delle attività svolte dall'organizzazione, ossia andare oltre il semplice rispetto della legge vigente, investendo di più nel rapporto con le parti interessate, nel capitale umano e nell'ambiente.

E' noto come la performance del Gruppo dipenda non solo da elementi concreti ma anche dai cosiddetti intagibles, quali la fiducia degli stakeholders, la reputazione e l'attenzione al benessere dell'ambiente e della comunità in cui il Gruppo opera o con cui entra in contatto. Tutti questi elementi non devono essere considerati solamente come costi, ma anche e soprattutto come opportunità che permettono al Gruppo di aumentare la propria competitività e i propri risultati, incrementando il suo sviluppo. Il profitto non può e non deve essere percepito come unico indicatore dello stato di salute del Gruppo; esso indica sicuramente la capacità di stare sul mercato, ma non deve essere l'unico scopo, in particolare si deve fare carico di altri tipi di responsabilità che vanno oltre i risultati puramente economici, quali ad esempio soddisfare i consumatori, attirare nuovi clienti e contribuire allo sviluppo della comunità in cui il Gruppo si trova ad essere integrata.

Da sempre i pilastri su cui la responsabilità sociale del Gruppo Caleffi si basa sono: innovazione, qualità, creatività, attenzione al cliente e risorse umane, elementi considerati imprescindibili per coniugare il successo dell'impresa con l'etica nella conduzione degli affari.

Lo strumento principale attraverso il quale il Gruppo Caleffi persegue tali obiettivi è rappresentato dal Codice di Condotta. Il Codice di Condotta può definirsi la "Carta Costituzionale del Gruppo", una carta dei diritti e dei doveri morali che determina le responsabilità etico-morali da rispettare, in modo da evitare comportamenti irresponsabili o illeciti da parte di chi opera all'interno o con il Gruppo, che potrebbero ledere l'immagine e il corretto funzionamento dello stesso. Si tratta quindi di un documento ufficiale del Gruppo Caleffi approvato dal Consiglio di Amministrazione che contiene i valori cui il Gruppo si ispira nella conduzione degli affari, nonché le responsabilità e l'impegno "etico". Caleffi aveva già adottato un proprio Codice di Condotta nel 2004 con l'obiettivo di diffondere all'interno dell'azienda una cultura "etica", nel 2008 e nel 2011 sono state effettuate delle rivisitazioni al fine di confermare l'impegno del Gruppo e resesi necessarie a causa anche delle evoluzioni organizzative intervenute e, in particolar modo, dei mutamenti dello scenario normativo.

Il Codice è parte integrante e sostanziale del contratto di lavoro di ogni dipendente, di conseguenza il Gruppo esige da tutti i dipendenti una rigorosa osservanza delle disposizioni del Codice. Qualsiasi violazione delle disposizioni dello stesso è perciò trattata con fermezza con la conseguente adozione di adeguate misure sanzionatorie. Il Gruppo si adopera inoltre per fare in modo che i principi del Codice siano condivisi, oltre che dai soggetti interni, anche da consulenti, da fornitori e da qualsiasi altro soggetto con cui intrattiene rapporti stabili d'affari. Il Gruppo non instaura né prosegue rapporti d'affari con chiunque si rifiuti espressamente di rispettare i principi del Codice.

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

Il Gruppo Caleffi riconosce la centralità e l'importanza delle persone, valore primo in azienda per garantirne la crescita stessa perché contribuiscono, con l'impegno, le capacità professionali e le idee, alla realizzazione della Mission aziendale, creando benefici per tutti gli stakeholder.

È inoltre innegabile riconoscere come il miglioramento costante del servizio alla clientela e l'accrescimento dei risultati aziendali sono resi possibili dall'impegno, dalla competenza e dalla disponibilità delle proprie risorse umane che compongono la comunità aziendale. Sono, infatti, le risorse umane che rappresentano il Gruppo Caleffi e ne testimoniano, con i propri comportamenti, la professionalità, la serietà, la reputazione e la credibilità. Per tali motivi, le persone che lavorano nel Gruppo Caleffi, sono considerate la più importante e preziosa risorsa competitiva e come tale è valorizzata e tutelata attraverso il rispetto, il coinvolgimento, la motivazione, unita ad una continua ed adeguata formazione.

Il Gruppo Caleffi promuove la cultura e la politica delle pari opportunità di lavoro, facendo in modo che tutti possano godere di un trattamento equo sulla base delle competenze e delle capacità, senza discriminazione alcuna. In particolare chiunque lavori per il Gruppo Caleffi deve veder rispettati i suoi diritti umani fondamentali, e non subire alcuna sofferenza fisica o psicologica a causa del proprio lavoro. Raccomandiamo che tutti i nostri dipendenti siano liberi di aderire pacificamente e legalmente ad associazioni di propria scelta, e che abbiano diritto alla contrattazione collettiva. Il Gruppo Caleffi non si avvale di lavoro minorile.

Tutti i dipendenti sono tutelati dal subire discriminazioni a causa della propria razza, colore, sesso, preferenza sessuale, stato civile, gravidanza, maternità o paternità, religione, opinioni politiche, nazionalità, origine etnica o sociale, stato sociale, invalidità, età, appartenenza sindacale, e così via.

Il Gruppo Caleffi si preoccupa che i dipendenti con pari esperienza, rendimento e competenza ricevano la stessa remunerazione per lo stesso lavoro svolto da altri in condizioni di lavoro analoghe.

Il Gruppo Caleffi si impegna a salvaguardare l'integrità morale dei dipendenti, assicurando il diritto a condizioni di lavoro rispettose della dignità della persona. Per questo motivo garantisce i lavoratori da atti di violenza psicologica o mobbing e osteggia qualsiasi atteggiamento o comportamento contrario al principio del pluralismo o lesivo della persona e delle sue inclinazioni. I dipendenti, ad ogni livello, sono tenuti a collaborare al fine di mantenere in azienda un clima di reciproco rispetto della dignità, dell'onore e della reputazione di ciascuno, facendosi parti attive per impedire comportamenti interpersonali ingiuriosi o diffamatori. Non sono ammesse molestie sessuali e devono essere evitati comportamenti che possono turbare la sensibilità della persona.

E' importante che ciascun dipendente abbia una buona comprensione dell'andamento operativo e finanziario dell'azienda, e possa così adoperarsi meglio per potenziarlo. Essendo il Gruppo Caleffi una realtà quotata, tuttavia, ciò deve essere conforme alla politica aziendale riguardante la divulgazione di informazioni finanziarie e con norme quali le regole su operazioni "insider" e quelle adottate dalle borse valori e dalle autorità di vigilanza. L'obbligo del Gruppo Caleffi di attenersi a tali regole definisce il modo in cui vanno gestite notizie che potrebbero influire sulla quotazione dei titoli. Osservazioni sull'andamento finanziario e sulle prospettive possono essere espresse a terzi soltanto dai portavoce ufficiali del Gruppo, a ciò autorizzati dalla direttiva in materia. A nessun dipendente è consentito offrire a nome di Caleffi commenti sul Gruppo o sui suoi affari alla stampa, né ad investitori, analisti finanziari o settoriali, o consulenti esterni, né su pagine chat in internet od in altri fori pubblici, se non previo benestare della funzione Investor Relations del Gruppo.

La funzione Risorse Umane si attiva al fine di diffondere a tutta la struttura l'applicazione della politica etica dell'azienda in termini di risorse umane e per assicurare la realizzazione degli obiettivi indicati. Le attività svolte dalla funzione Risorse Umane rispondono a diversi obiettivi e possono così distinguersi:

ÿ Ricerca, selezione e assunzione: l'obiettivo è quello di garantire la copertura costante degli organici previsti in budget, con personale la cui qualità, considerata in rapporto al costo e con riferimento così alla prestazione immediata come al suo potenziale, sia in linea con i programmi di sviluppo del Gruppo.

La valutazione del personale da assumere è effettuata in base alla corrispondenza dei profili dei candidati rispetto a quelli attesi in funzione delle esigenze del Gruppo, nel rispetto delle pari opportunità per tutti i soggetti interessati.

  • ÿ Addestramento del personale: l'obiettivo è quello di integrare le conoscenze, capacità ed attitudini del personale di ogni livello in modo da assicurare l'adeguatezza a quanto richiesto dai compiti correntemente svolti, rispondendo anche alle ragionevoli aspirazioni in materia del personale stesso ed anticipando le esigenze future del Gruppo.
  • ÿ Formazione del personale: l'obiettivo è quello di inserire come componente dello sviluppo del personale, la considerazione del miglioramento globale della personalità, per facilitarne il mantenimento su livelli di comprensione della realtà esterna ed interna al Gruppo, adeguati ai cambiamenti che si verificano ed alle problematiche che si presentano.
  • ÿ Gestione delle qualifiche e delle retribuzioni: l'obiettivo è consentire al Gruppo di disporre stabilmente nelle posizioni previste in organico di persone in possesso delle qualifiche più adatte, retribuite in modo equo rispetto alle situazioni del Gruppo ed extra-Gruppo.
  • ÿ Gestione del personale e piani di carriera: l'obiettivo è quello di predisporre i mezzi per garantire al massimo la rispondenza tra necessità del Gruppo e fondate ambizioni personali quanto a evoluzioni di carriera, individuando con l'utilizzo di valutazioni raccolte sul personale, le risorse potenzialmente suscettibili di promozione. Il Gruppo si impegna a definire sostenibili piani di carriera, obiettivi e premi incentivanti per il personale e comunque tali da non condurre il personale al compimento di attività contrarie ai principi e valori sanciti dal presente Codice.
  • ÿ Comunicazione col personale: l'obiettivo dell'attività consiste nel:

    1. diffondere a tutto il personale e ricevere da questo informazioni, dati ed opinioni sulle situazioni e problemi del Gruppo in modo da facilitare la comprensione reciproca tra direzione e personale e la matura integrazione di questo nel contesto del Gruppo;
    1. sviluppare la cultura del confronto tra RSU e azienda finalizzata ad avvicinare le reciproche posizioni, al miglioramento delle reciproche comprensioni e creare un equilibrio nei rapporti interpersonali che impedisca eventuali tensioni.

Ciascun dipendente, nello svolgimento della propria attività, è tenuto a tutelare ed utilizzare con diligenza i beni e le attrezzature aziendali messi a sua disposizione, attraverso comportamenti responsabili, evitando sia un uso improprio, che possa danneggiare gli stessi o ridurne l'efficienza, sia un utilizzo a fini personali o comunque contrari agli interessi del Gruppo. Mentre per quanto riguarda le applicazioni informatiche, ogni dipendente e collaboratore è tenuto ad adottare scrupolosamente quanto previsto dalle politiche di sicurezza del Gruppo, al fine di non compromettere la funzionalità e la protezione dei sistemi informatici o telematici.

RAPPORTI CON L'ESTERNO

Clienti

I rapporti di affari instaurati dal Gruppo Caleffi si ispirano ai principi di lealtà, correttezza, trasparenza, efficienza e con il dovuto rispetto delle norme poste a tutela della salute del consumatore.

I dipendenti devono seguire le procedure interne del Gruppo finalizzate al raggiungimento di questo obiettivo attraverso lo sviluppo e il mantenimento di rapporti proficui e duraturi con i clienti, offrendo sicurezza, assistenza, qualità e valore sostenuto dall'innovazione continua.

Il Gruppo Caleffi, ha l'obiettivo della piena soddisfazione del consumatore finale e quindi deve riservare particolare attenzione ai reclami del cliente, in quanto rappresentano la più grande ricchezza del Gruppo.

Il Gruppo, nel rapporto con i clienti, deve evitare ingiuste discriminazioni nelle trattative con gli stessi e non deve fare uso improprio del loro potere contrattuale a danno di un qualsiasi cliente. In tal senso il Gruppo non ricorre a pratiche elusive o comunque scorrette e fornisce ai clienti comunicazioni complete, onde evitare di tralasciare qualsivoglia elemento rilevante ai fini della decisione del cliente. In particolare, porre in essere attività di commercializzazione di prodotti idonee a trarre in inganno il consumatore finale circa quantità, qualità, origine e provenienza dei prodotti offerti.

Il Gruppo, all'interno delle varie campagne pubblicitarie, si impegna a non utilizzare strumenti pubblicitari ingannevoli o non veritieri e ad attenersi a verità nelle comunicazioni pubblicitarie, commerciali o di qualsiasi altro genere, impegnandosi e garantendo che i prodotti erogati ai clienti corrispondano agli standard commerciali ed alle comunicazioni suddette.

Il Gruppo si impegna inoltre a fornire prodotti che soddisfino le ragionevoli aspettative del cliente e ne tutelino la sicurezza e l'incolumità, a garantire adeguati standard di qualità dei servizi/prodotti offerti sulla base di livelli predefiniti, monitorando periodicamente la qualità percepita e la piena conformità (in termini di origine, provenienza, qualità, quantità) dei suddetti prodotti con quanto statuito nei propri standard contrattuali e nelle proprie comunicazioni commerciali e pubblicitarie in genere. Proprio per questi motivi da anni sono in funzione un numero verde dedicato (800 238 066) e un indirizzo di posta elettronica specifico ([email protected]) che forniscono al cliente risposte puntuali e precise a fronte delle varie richieste di natura tecnica, di distribuzione e relative alla struttura dei prodotti. Dal 2011 inoltre il servizio Linea Cortese è stato ulteriormente potenziato, in quanto a seconda della specifica richiesta o bisogno del cliente, il centralino smista automaticamente la telefonata verso il soggetto competente nella risposta, permettendo quindi al cliente di ottenere una risposta ancora più precisa e tempestiva rispetto al passato.

Fornitori

Il Sistema Fornitori svolge un ruolo fondamentale per il miglioramento della competitività del Gruppo. Le relazioni che il Gruppo Caleffi ha con i propri fornitori sono improntate alla collaborazione di lungo periodo e sono basate sulla correttezza negoziale, l'integrità, l'equità contrattuale e la condivisione delle strategie di crescita. Il Gruppo Caleffi garantisce l'assoluta imparzialità nella scelta dei fornitori e si impegna a rispettare rigorosamente i termini di pagamento pattuiti. Inoltre il Gruppo intende perseguire una politica di approvvigionamento che rafforzi il proprio legame con il territorio locale.

Nei rapporti di fornitura di beni e/o servizi è fatto obbligo ai dipendenti di osservare le normative interne per la selezione e la gestione dei rapporti con i fornitori, non precludendo ad alcuna azienda fornitrice in possesso dei requisiti richiesti la possibilità di competere per aggiudicarsi una fornitura, adottare nella selezione criteri di valutazione oggettivi e trasparenti, ispirarsi ai principi di correttezza e buona fede nella corrispondenza e nel dialogo con i fornitori, in linea con le più rigorose pratiche aziendali ed ottenere la collaborazione del fornitore nell'assicurare costantemente il soddisfacimento delle esigenze dei clienti del Gruppo Caleffi in termini di qualità e costi.

34 Bilancio al 31 dicembre 2017

I principi ispiratori a cardine della politica di acquisto sono la soddisfazione del cliente, la redditività dell'attività d'impresa, l'immagine del Gruppo, la responsabilità ambientale, mentre i processi di selezione privilegiano la competenza dei fornitori, spesso correlata alla qualità del management, ed alla loro competitività.

I fornitori sono individuati e selezionati attraverso procedure chiare e non discriminatorie, utilizzando criteri oggettivi e trasparenti, ed ispirandosi ai seguenti principi:

  • ÿ ricercare fornitori referenziati ed in possesso di considerevoli competenze e risorse tecnologiche con i quali instaurare veri e propri rapporti di lungo termine finalizzati ad ottimizzare l'efficienza complessiva delle relazioni commerciali;
  • ÿ individuare fornitori con idee innovative;
  • ÿ ricercare fornitori che abbiano la consapevolezza ed il rispetto per l'ambiente non solo per quanto riguarda le problematiche d'inquinamento ma anche le problematiche sociali e in particolare la tutela dei diritti dei lavoratori e della loro sicurezza;
  • ÿ garantire il rispetto degli standard qualitativi definiti a livello di Gruppo;
  • ÿ contenere i costi;
  • ÿ gestire le trattative negoziali con la massima imparzialità e secondo criteri preliminarmente stabiliti;
  • ÿ rispettare la trasparenza nella valutazione e scelta dei fornitori adottando criteri standardizzati alla luce degli obbiettivi aziendali;
  • ÿ rispettare i precetti normativi;
  • ÿ adeguare continuamente strumenti e processi in linea con le più moderne metodologie;
  • ÿ accrescere la cultura dei collaboratori con particolare attenzione alle competenze specifiche e alla conoscenza e consapevolezza dei valori e degli obbiettivi del nostro Gruppo.

Il personale che si occupa della selezione e valutazione dei fornitori deve richiedere inoltre a questi ultimi una dichiarazione che attesta che l'azienda fornitrice aderisce ai principi generali della norma internazionale SA8000, ed in particolare che:

  • ÿ non utilizza o dà sostegno a lavoro infantile;
  • ÿ non ricorre né dà sostegno a lavoro forzato;
  • ÿ garantisce ai propri dipendenti un luogo di lavoro salubre ed adotta le misure adeguate per prevenire incidenti o danni alla salute che possono verificarsi durante lo svolgimento del lavoro od in conseguenza di esso, minimizzando, per quanto sia ragionevolmente praticabile, le cause di pericolo ascrivibili all'ambiente di lavoro;
  • ÿ rispetta il diritto di tutto il personale a formare libere associazioni od aderire alle associazioni dei lavoratori di loro scelta ed il diritto alla contrattazione collettiva;
  • ÿ non attua, né dà sostegno alla discriminazione nell'assunzione, nella remunerazione, nell'accesso alla formazione, promozione, pensionamento, in base a razza, ceto, origine, religione, invalidità, sesso, orientamento sessuale, appartenenza sindacale, affiliazione politica, ecc.;
  • ÿ non attua o dà sostegno all'uso di punizioni corporali, coercizione mentale o fisica, abuso verbale, ecc.;

  • ÿ rispetta le leggi e gli standard applicabili sull'orario di lavoro;

  • ÿ garantisce che il salario pagato sia sempre corrispondente agli standard minimi o legali e che sia sufficiente a soddisfare i bisogni primari del personale.

Una volta iscritti all'interno dell'anagrafica fornitori, gli stessi sono costantemente monitorati attraverso un sistema di vendor rating e, successivamente, a campione tra quelli più importanti per valore aggiunto conferito al prodotto, attraverso visite presso le proprie sedi, volte ad accertare il rispetto dei requisiti specificati dal Gruppo Caleffi e dichiarati al momento della qualifica.

POLITICA IN MATERIA DI IGIENE, SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Il Gruppo Caleffi svolge le proprie attività in armonia con la legislazione vigente a tutela delle condizioni di lavoro. Nel rispetto della persona quale elemento indispensabile al raggiungimento degli obiettivi, il Gruppo si impegna affinché la propria attività, i propri impianti e servizi siano compatibili con l'obiettivo della miglior prevenzione e protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori, nell'ottica di minimizzare i rischi derivanti dall'attività lavorativa normale, da situazioni particolari o di emergenza.

La gestione efficiente degli aspetti della sicurezza ed il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento richiedono il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutto il personale. La formazione diviene dunque un momento fondamentale per educare, istruire, sensibilizzare il personale e motivarlo al perseguimento degli obiettivi comuni. Per questo motivo ogni anno vengono organizzati corsi di formazione sulla sicurezza sul luogo di lavoro oppure i dipendenti prendono parte a corti specifichi organizzati da soggetti terzi. L'obiettivo è quello di contribuire a far nascere una vera e propria cultura della sicurezza in modo tale che lavorare in sicurezza diventi parte integrante delle modalità di conduzione e gestione di tutte le attività aziendali.

Nel corso dell'anno 2017 sono stati organizzati in sede i seguenti corsi:

  • · Corso di formazione generale sulla sicurezza, a cui hanno partecipato nr. 8 operai per nr. 32 ore complessive, nr. 2 impiegati per nr. 8 ore complessive e nr. 1 quadri per nr. 4 ore complessive;
  • · Corso per addetti alla manutenzione delle scaffalature, a cui hanno partecipato nr. 6 operai per nr. 36 ore complessive;
  • · Corso di aggiornamento per i rappresentanti dei lavoratori sulla sicurezza, a cui ha partecipato nr. 1 operaio per nr. 8 ore complessive.

Nel 2017 si è verificato un infortunio sul lavoro e nessun infortunio in itinere.

Infortuni Uomini Donne Somma
sul lavoro 0 1 1
in itinere 0 0 0
Totale 0 1 1
Giornate perse per infortunio Uomini Donne Somma
sul lavoro 0 25 25
in itinere 0 0 0
Totale 0 25 25

36 Bilancio al 31 dicembre 2017

Inoltre per implementare azioni di miglioramento e per coinvolgere i lavoratori, sono previste riunioni annuali tra la Direzione, il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il Responsabile dei lavoratori per la sicurezza; un momento di confronto per analizzare le situazioni problematiche ed adottare le misure correttive adeguate, in un'ottica di miglioramento continuo.

Per realizzare quanto detto il Gruppo si impegna quotidianamente a:

  • ÿ eliminare/ridurre al minimo i rischi in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, privilegiando gli interventi alla fonte;
  • ÿ adottare, per l'esercizio dell'attività produttiva, attrezzature, macchinari ed impianti rispondenti ai requisiti essenziali di sicurezza;
  • ÿ sostituire, per quanto riguarda i prodotti utilizzati, ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso;
  • ÿ limitare al minimo il numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti ai rischi;
  • ÿ adottare sistemi di gestione appropriati per assicurare e mantenere un elevato livello di prevenzione e di protezione dai rischi di infortuni e di malattie professionali;
  • ÿ garantire idonea informazione, formazione, sensibilizzazione ed addestramento in materia di sicurezza e di salute a tutti i lavoratori.

Alla data del 31 Dicembre 2017 il sistema di gestione per la salute e sicurezza sul luogo di lavoro di Caleffi è certificato secondo gli standard internazionali OHSAS 18001.

Occorre infine ricordare che in tema di sicurezza sul luogo di lavoro, a seguito degli eventi sismici del 20 e del 29 Maggio 2012, che hanno interessato anche la Provincia di Mantova, il Gruppo Caleffi, all'indomani del tragico evento, tramite tecnici specializzati ha provveduto immediatamente ad effettuare uno scrupoloso sopralluogo di tutti i fabbricati ed ad apportare nel corso dei mesi successivi gli eventuali interventi, che si sono ritenuti necessari, per ripristinare le condizioni di sicurezza qualora queste fossero venute meno ed ad evitare cedimenti nei fabbricati come si sono verificate in Emilia, qualora dovessero ripresentarsi scosse telluriche.

GESTIONE AMBIENTALE

La tutela dell'ambiente è in questi anni un tema che incide fortemente sulla competitività delle imprese. La gestione degli impatti ambientali, la prevenzione e la gestione dei rischi, ma anche il problema dell'energia e dei suoi costi, rappresentano oggi per le imprese aspetti di importanza sostanziale, perché direttamente connessi alla sostenibilità del business e quindi alla capacità di sopravvivenza dell'impresa stessa. Per questi motivi, pur non avendo impatti ambientali particolarmente rilevanti in relazione al proprio processo produttivo, il tema dell'ambiente è particolarmente importante per il Gruppo Caleffi e per i suoi stakeholder e da molti anni Caleffi si adopera appunto per minimizzare il suo impatto ambientale. Il sistema di gestione ambientale è basato sullo standard ISO 9001:2000.

Proprio in tal ottica nel 2012 il Gruppo Caleffi ha realizzato un impianto fotovoltaico della potenza di 1 MGW sulle coperture dei propri magazzini. Tale operazione del costo complessivo di quasi due milioni di Euro ha permesso da un lato di eliminare le vecchie coperture esistenti in amianto, bonificando quindi il materiale stesso ed adempiendo ad un obbligo di legge, molti anni prima della sua scadenza, e dall'altro lato di produrre energia elettrica da fonte rinnovabile al servizio del processo produttivo, mentre

quella prodotta in eccesso, rispetto al fabbisogno aziendale, viene immessa in rete e venduta al gestore. Nel 2017 l'energia elettrica prodotta è stata pari 1.046.532 Kwh, di cui Kwh 460.782 consumata direttamente dalla società all'interno del proprio processo produttivo (pari a oltre il 50% del fabbisogno energetico aziendale) e Kwh 585.750 ceduta al gestore. Tale produzione ha evitato l'emissione in atmosfera di CO2 pari a 555.570 chilogrammi, equivalenti alla piantumazione di nr. 1.360 alberi.

Inoltre nell'ottica di massimizzare l'energia prodotta da fonte rinnovabile nel 2017 è stato introdotto un sistema di monitoraggio dell'impianto fotovoltaico con sensore di temperatura e di irraggiamento dei moduli.

La performance in materia ambientale viene realizzata mediante l'attuazione della politica ambientale del Gruppo, che consiste nel:

  • ÿ tutelare l'ambiente attraverso il rispetto delle prescrizioni legislative e regolamentari;
  • ÿ migliorare la consapevolezza ambientale di tutti i dipendenti;
  • ÿ non inquinare;
  • ÿ collaborare con i fornitori per evitare rischi ambientali;
  • ÿ ottimizzare costantemente l'impiego delle risorse;
  • ÿ ridurre consumi e emissioni di CO2 legati al parco auto aziendale, attraverso il ricambio periodico degli autoveicoli;
  • ÿ controllare periodicamente i consumi di energia elettrica, idrici e termici delle sedi centrali e dei vari punti vendita dislocati sul territorio.

ATTIVITA' SOCIALI

Valorizzando l'attività di Corporate Giving, il Gruppo intende innanzitutto sostenere il terzo settore con risorse volte a stimolare il miglioramento del contesto sociale in cui operano, con il principale obiettivo di coprire aree di solidarietà altrimenti scoperte e diffondere la cultura del sociale in strati più larghi della popolazione, affermando modelli di comportamento valoriali.

Infatti negli ultimi anni il Gruppo Caleffi ha mantenuto ed ampliato l'impegno rivolto al mondo dello sport, coniugando l'attenzione alla formazione dei più giovani con l'ascolto delle esigenze più dinamiche del tessuto sociale locale. Le società sportive sostenute, oltre a promuovere una cultura di sport, come il calcio, il volley e il rugby, sono attive nella formazione di bambini e ragazzi grazie ai settori giovanili.

In tal ottica nel 2017 il Gruppo Caleffi ha continuato a sostenere il progetto locale VBC Pallavolo Rosa Casalmaggiore. Il progetto, attivo dal luglio 2008, è nato dalla unione di due pluritrentennali realtà della

pallavolo cremonese: la VBC Casalmaggiore e la Pallavolo Ostiano e nel giro di pochi anni, a suon di promozioni, è arrivata a partecipare alla massima competizione nazionale. La VBC Casalmaggiore infatti è riuscita a conquistare, nel 2013, la partecipazione al campionato nazionale (A1 femminile) di pallavolo e nel Maggio 2015 ha addirittura festeggiato la conquista del suo primo storico scudetto, tra lo stupore degli addetti ai lavori, garantendosi, per la stagione sportiva successiva, la partecipazione

alla Champions League, che è arrivata a conquistare ad Aprile, laureandosi Campione d'Europa da matricola, e sconfiggendo sul campo squadre di caratura mondiale. La conquista della Champions League ha consegnato al club la possibilità di partecipare al Mondiale del Club, disputatosi ad Ottobre 2016 nelle Filippine, arrivando a disputando la finalissima, persa poi al tie-break del quinto set.

Per quanto riguarda il rugby Caleffi sostiene l'associazione Rugby Viadana 1970, nata nel 2013, sulle ceneri del vecchio progetto degli Aironi Rugby. Viene ripreso il vecchio logo e si aggiunge 1970 (anno di nascita del Rugby Viadana) al nome, ma si mantengono assolutamente inalterati i colori sociali. La prima squadra partecipa al campionato nazionale di serie A1, ma numerose sono anche le squadre giovanili partecipanti a vari campionati.

Infine per quanto riguarda il calcio Caleffi sostiene l'associazione Rapid United A.s.d., nata nel 2015 dalla fusione di due realtà calcistiche del territorio. L'A.s.d. Rapid United opera oggi su un territorio di otto Comuni dell'area Oglio Po a cavallo tra le province di Mantova e Cremona. La struttura consta attualmente 14 squadre iscritti ai vari campionati, dalla prima squadra militante nel campionato di Prima Categoria sino ai Piccoli Amici, per

complessivi 250 atleti e 50 persone tra staff tecnico e dirigenti.

Inoltre il Gruppo Caleffi da sempre dà il proprio contributo a sostegno di iniziative benefiche locali, in particolare omaggiando con prodotti di propria produzione le scuole del territorio ed associazioni no profit del territorio operanti nel terzo settore.

PROPOSTE ALL'ASSEMBLEA

Nell'invitarVi ad approvare il bilancio che Vi sottoponiamo, Vi proponiamo la copertura della perdita dell'esercizio, pari ad € 232.339,25 utilizzando la Riserva Straordinaria.

Viadana, 19 marzo 2018

Il Consiglio di Amministrazione

Bilancio Consolidato Gruppo Caleffi al 31 dicembre 2017

(in migliaia di euro)
Note ATTIVITA' 31/12/2017 31/12/2016
1 Immobili, impianti e macchinari 5.724 5.226
2 Attività immateriali 2.814 2.834
3 Attività finanziare 5 5
3 Partecipazioni 11 11
4 Attività per imposte differite 1.182 1.196
5 Crediti tributari 193 193
Totale attività non correnti 9.929 9.465
6 Rimanenze 16.718 16.334
7 Crediti commerciali 19.332 22.159
8 Altri crediti 522 684
9 Attività per imposte correnti 138 72
10 Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 59
11 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.557 2.229
Totale attività correnti 39.267 41.537
TOTALE ATTIVITA' 49.196 51.002

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 31/12/2017 31/12/2016
Capitale sociale 8.127 8.125
Riserva sovrapprezzo azioni 4.176 4.174
Riserva legale 974 943
Altre riserve 2.042 1.366
Riserva utili/(perdite) indivisi -816 -712
Risultato dell'esercizio -86 503
12 Patrimonio netto del gruppo 14.417 14.399
Capitale di terzi 370 404
Utile/(Perdita) di terzi 74 -33
Totale patrimonio netto consolidato 14.861 14.770
13 Passività finanziarie non correnti 8.211 6.929
14 Benefici ai dipendenti 1.962 2.008
15 Altri fondi 418 373
16 Passività per imposte differite 0 11
Totale passività non correnti 10.591 9.321
17 Debiti commerciali 12.406 16.289
di cui verso parti correlate 566 512
18 Altri debiti 1.155 1.097
19 Benefici ai dipendenti 671 806
20 Passività per imposte correnti 331 349
21 Passività finanziarie correnti 9.181 8.370
Totale passività correnti 23.744 26.911
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 49.196 51.002

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

Note 31/12/2017 31/12/2016
22 Vendita di beni e servizi 57.176 59.208
23 Altri ricavi e proventi 587 541
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso 612 1.225
Costi delle materie prime e altri materiali -28.577 -30.195
Variazione rimanenze di materie prime -228 265
24 Costi per servizi -14.087 -15.235
25 Costi per godimento beni di terzi -4.401 -4.140
di cui verso parti correlate 254 254
26 Costi per il personale -8.750 -8.374
27 Ammortamenti, svalutazioni e rettifiche su crediti -1.603 -1.571
28 Altri costi operativi -350 -363
Risultato operativo 379 1.361
29 Oneri finanziari -317 -495
30 Proventi finanziari 49 9
Utile/perdite su cambi -18 -10
Risultato prima delle imposte 93 865
31 Imposte correnti -119 -168
31 Imposte differite (attive)/passive 14 -227
Risultato dell'esercizio -12 470
Attribuibile a:
Azionisti della Capogruppo -86 503
Azionisti Minoranza 74 -33
32 Utile/(Perdita) base per azione (euro)
Utile/(Perdita) diluita per azione (euro)
-0,01
-0,01
0,03
0,03
32

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)
Note 31/12/2017 31/12/2016
Risultato dell'esercizio -12 470
Altre componenti del conto economico complessivo:
Componenti che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile o perdita dell'esercizio
-2 -49
33 Utili / (perdite) da valutazione TFR Ias 19 -3 -65
33 Effetto fiscale 1 16
Componenti che saranno successivamente riclassificati
nell'utile o perdita dell'esercizio
0 0
Totale componenti del conto economico complessivo -2 -49
Risultato complessivo dell'esercizio -14 421
Attribuibile a:
Azionisti della Capogruppo -87 462
Azionisti Minoranza 73 -41
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
------------------------------------ -- -- --
(in migliaia di euro) R if . no t e
esplicat ive
31-dic-17 31-dic-16
A D ispo nibilità liquide e mezzi equivalenti al 1° gennaio 2.229 3.367
B Liquidità generata dall'attività o perativa
R is ultato dell'es ercizio -12 470
R ettifiche pe r:
- Ammo rtamenti 27 1.293 1.271
Varia zio ne de l capitale d'e s ercizio
- Rimanenze finali 6 -384 -1.489
- Crediti commerciali 7 2.827 -868
- Debiti commerciali 17 -3.883 2.210
- Altre attività correnti 8 162 -18
- Altre passività correnti 18 58 -179
- Attività per imposte correnti 9 -66 -7
- Passività per imposte correnti 20 -18 14
- Attività per imposte differite 4 14 233
- Crediti tributari non correnti 5 0 7
- Passività per imposte differite 16 -11 -14
- Fondi relativi al personale 14 -46 143
- Debiti relativi al personale 19 -135 182
- Altri fondi 15 45 -24
T OT A LE -157 1.931
C Liquidità generata dall'attività di investimento
- Investimenti in immobili, impianti e macchinari 1 -1.645 -1.257
- Investimenti in immobilizzazioni immateriali 2 -166 -117
- Disinvestimenti di immobilizzazioni 1 ; 2 38 108
T OT A LE -1.772 -1.266
D Liquidità generata dall'attività finanziaria
- Disinvestimenti di attività finanziarie 10 59 20
- Variazione utilizzo fidi bancari 21 3.306 1.163
- Rimborso prestito obbligazionario 13 0 -3.500
- Rimborso quote finanziamenti 13 ; 21 -4.400 -5.515
13 3.200 6.250
- Nuove erogazioni finanziamenti
- Variazione altre debiti finanziari 21 -13 -103
T OT A LE 2.154 -1.685
E M o vimenti del patrimo nio netto
- Acquisti/Vendite azioni proprie
12 406 68
- Dividendi corrisposti 12 -307 0
- Aumento di capitale
- Altri movimenti di patrimonio netto
12
12
4
1
-187
T OT A LE 104 -118
F F lusso mo netario dell'esercizio (B +C +D +E) 328 1
-1.138
Ulterio ri info rmazio ni sui flussi finanziari: 31-dic-17 31-dic-16
Impo ste pagate nell'esercizio 128 107
Interessi pagati nell'esercizio 288 501

44 Bilancio al 31 dicembre 2017

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

in migliaia di Euro Capitale Riserva
azioni
sovrapp. Riserva di Riserva
Rivalutaz.
legale Altre Riserva
riserve utili indivisi
Riserva
azioni
proprie
Risultato
dell'esercizio
Totale
patrimonio
del Gruppo
Patrimonio
netto di
Terzi
Totale
patrimonio
Consolidato
Saldo al 31 dicembre 2015 8.125 4.174 853 936 661 -838 -198 294 14.006 412 14.418
Risultato dell'esercizio 503 503 -33 470
Altre componenti del risultato complessivo:
Utile/(perdita) attuariale da valut. TFR IAS 19 al netto dell'effetto fiscale -22 -19 -41 -8 -49
Risultato complessivo dell'esercizio 503 462 -41 421
Operazioni con gli azionisti:
Destinazione risultato 2015 7 142 145 -294 0 0
Aumento di capitale 0 0 1 1
Acquisto/Vendita azioni proprie 39 -107 -68 -68
Saldo al 31 dicembre 2016 8.125 4.174 853 943 819 -712 -305 503 14.399 371 14.770
Risultato dell'esercizio -86 -86 74 -12
Altre componenti del risultato complessivo:
Perdita attuariale da valutazione TFR IAS 19 al netto dell'effetto fiscale 0 -1 -1 -1 -2
Risultato complessivo dell'esercizio 0 -86 -87 73 -14
Operazioni con gli azionisti:
Destinazione risultato 2016 30 576 -103 -503 0 0
Distribuzione dividendi -307 -307 -307
Aumento di capitale 2 2 4 4
Acquisto/Vendita azioni proprie 101 305 406 406
Saldo al 31 dicembre 2017 8.127 4.176 853 974 1.189 -816 0 -86 14.417 444 14.861

Gruppo CALEFFI

CALEFFI S.p.A.

Via Belfiore, 24 - 46019 Viadana (MN) - Cap. Sociale €. 8.126.602,12 i.v.

Iscritta al Registro delle Imprese di Mantova n. 00154130207 - C. F. e P. IVA IT 00154130207

Note esplicative al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2017

Caleffi S.p.A. (la "Società" o la "Capogruppo") ha sede in Italia. Il bilancio consolidato del Gruppo per l'esercizio di dodici mesi chiuso al 31 dicembre 2017 comprende i bilanci della Capogruppo Caleffi S.p.A. e della sua controllata Mirabello Carrara S.p.A. (il "Gruppo").

Dichiarazione di conformità

Il Gruppo Caleffi ha predisposto il bilancio consolidato in conformità ai principi contabili internazionali IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board ed adottati dall'Unione Europea ai sensi del regolamento n° 1606/2002 e relative interpretazioni, nonché sulla base dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS e IFRS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Nella predisposizione del presente bilancio consolidato sono stati applicati i principi contabili illustrati nei successivi paragrafi.

Il presente bilancio consolidato è stato autorizzato alla pubblicazione da parte del Consiglio di Amministrazione in data 19 marzo 2018.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 è disponibile su richiesta presso la sede della Società e sul sito internet www.caleffigroup.it.

Modifiche agli IFRS

I seguenti nuovi principi e le seguenti modifiche sono efficaci dal 1 gennaio 2017:

  • Iniziativa di informativa – Modifiche allo IAS 7

  • Amendments to IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities: Clarification of the scope of disclosure requirements in IFRS 12 from Annual Improvements Cycle - 2014-2016

  • Rilevazione di attività fiscali differite per perdite non realizzate Modifiche allo IAS 12

Principali norme e interpretazioni contabili omologate dall'Unione Europea ma che non trovano applicazione al 31 dicembre 2017 e per i quali il Gruppo non si è avvalso, nei casi eventualmente previsti, dell'applicazione anticipata

IFRS 9 Strumenti finanziari

Nel Luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 Strumenti Finanziari che sostituisce lo IAS 39 Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 riunisce tutti e tre gli aspetti relativi al progetto sulla contabilizzazione degli strumenti finanziari: classificazione e valutazione, perdita di valore e hedge accounting. L'IFRS 9 è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. Con l'eccezione dell'hedge accounting, è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. Per quanto riguarda l'hedge accounting, il principio si applica in linea generale in modo prospettico, con alcune limitate eccezioni.

Il Gruppo adotterà il nuovo principio dalla data di entrata in vigore. In linea di massima, il Gruppo non prevede impatti significativi sul proprio bilancio e patrimonio netto. Sarà svolta in futuro un'analisi di maggior dettaglio per determinare gli effetti.

a) Classificazione e valutazione

Il Gruppo non prevede impatti significativi sul proprio bilancio e patrimonio netto conseguenti all'applicazione dei requisiti di classificazione e valutazione previsti dall'IFRS 9. Ci si attende di continuare a valutare a fair value tutte le attività finanziarie attualmente contabilizzate a fair value.

b) Perdita di valore

L'IFRS 9 richiede che il Gruppo registri le perdite su crediti attese su tutte le proprie obbligazioni, finanziamenti e crediti commerciali, su base annuale o in base alla durata residua. Il Gruppo prevede di applicare l'approccio semplificato e di registrare le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua. Il Gruppo dovrà svolgere un'analisi di maggior dettaglio che consideri tutte le informazioni ragionevoli e supportate, inclusi gli elementi previsionali, per definire l'ammontare dell'impatto.

IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers

L'IFRS 15 è stato emesso a Maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.

Il nuovo principio sostituirà tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata. E' consentita l'applicazione anticipata.

Il Gruppo prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo della piena applicazione retrospettica. Nel corso del 2016 il Gruppo ha svolto una valutazione preliminare degli effetti dell'IFRS 15, che è continuata ed è stata completata con un'analisi di maggior dettaglio nel 2017.

Nel processo di prima applicazione dell'IFRS 15, il Gruppo sta analizzando i seguenti aspetti:

Corrispettivo variabile

La definizione del corrispettivo variabile del nuovo principio è ampia. Alcune tipologie di eventi che rendono il corrispettivo variabile sono: sconti, bonus, rimborsi e resi.

Il paragrafo IFRS 15.50 definisce che il Gruppo deve stimare l'importo del corrispettivo «se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile». Inoltre, il paragrafo IFRS 15.53 prevede i seguenti metodi per stimare l'importo del corrispettivo variabile:

  • «the expected value»: pari al corrispettivo che il Gruppo si aspetta di incassare in funzione della probabilità di realizzo di tale importo;
  • «the most likely value»: appropriato qualora il contratto abbia solo due risultati possibili (per esempio, o il Gruppo ottiene un premio di rendimento o non lo ottiene).

Il Gruppo deve applicare lo stesso metodo in modo uniforme durante tutta la durata del contratto.

Secondo il nuovo standard il Gruppo dovrà stimare l'ammontare degli sconti e dei premi fine anno. Quindi, nel caso specifico, tale importo viene portato a riduzione del ricavo derivante dalle merci vendute durante il periodo.

Non si rilevano scostamenti significativi rispetto all'attuale trattamento contabile.

Occorre stimare l'importo del premio di fine anno sulla base della contrattualistica di ogni accordo.

Il paragrafo IFRS 15.B21 prevede che il trasferimento di prodotti con il diritto di reso deve essere contabilizzato come di seguito:

«il Gruppo deve rilevare tutti i seguenti elementi:

  • ÿ i ricavi provenienti da prodotti trasferiti per l'importo del corrispettivo al quale il Gruppo prevede di avere diritto (pertanto non sono rilevati i ricavi provenienti dai prodotti per i quali è prevista la resa);
  • ÿ una passività per rimborsi futuri e
  • ÿ un'attività (e il corrispondente aggiustamento del costo delle vendite) per il diritto a recuperare i prodotti dal cliente all'atto dell'estinzione della passività per rimborsi futuri.»

Il trattamento contabile del diritto di reso, secondo l'IFRS 15 evidenzia la necessità di rilevare l'attività (e il corrispondente aggiustamento del costo delle vendite) per il diritto a recuperare i prodotti dal cliente.

Il Gruppo, allo stato attuale, effettua un accantonamento ad una passività per rimborsi futuri pari al margine che si attende di stornare quando il reso verrà effettuato dal cliente.

Pertanto, l'applicazione dell'IFRS15 non comporterà un cambiamento in termini quantitativi sul conto economico, bensì richiederà delle scritture di riclassifica per rilevare un valore del Fondo Resi più alto (da rendersi complessivamente pari al valore del ricavo che ci si attende di stornare) e l'attività a fronte del recupero dei beni (al valore del costo del venduto).

L'effetto dell'applicazione del nuovo principio che impatterà sulla riesposizione dei saldi 2017 anche in funzione della comparabilità con bilancio 2018, comporterà a conto economico una riduzione dei ricavi per € 457 mila e l'aumento della variazione delle rimanenze di prodotti finiti per pari importo, e a stato patrimoniale l'adeguamento del fondo resi per € 517 mila e l'incremento della voce magazzino per € 499 mila. Tali modifiche avranno un effetto negativo sul conto economico pari a circa € 18 mila al lordo dell'effetto fiscale.

Corrispettivi da pagare al cliente

Il Gruppo deve rilevare il corrispettivo da pagare al cliente come riduzione del prezzo dell'operazione e, di conseguenza, dei ricavi, a meno che il pagamento al cliente venga effettuato in cambio di un bene o servizio distinto. Se il corrispettivo da pagare al cliente rappresenta il pagamento di un bene o servizio distinto che la Società riceve dal cliente, il Gruppo deve contabilizzare l'acquisto del bene o servizio secondo le stesse modalità seguite per contabilizzare gli altri acquisti dai fornitori. Se il corrispettivo da pagare al cliente è contabilizzato come riduzione del prezzo dell'operazione, il Gruppo deve rilevare la riduzione dei ricavi quando (o man mano che) si verifica l'ultimo in ordine di tempo dei due seguenti eventi:

  • il Gruppo rileva i ricavi provenienti dal trasferimento al cliente dei relativi beni o servizi e
  • il Gruppo paga o si impegna a pagare il corrispettivo (anche se il pagamento dipende da un evento futuro).

Il Gruppo ha sostenuto nel corso dell'esercizio 2017 costi per contributi promozionali e spese di marketing per € 378 mila che in base all'IFRS non possono essere contabilizzati tra le spese per servizi ma devono essere riclassificate a diminuzione sui ricavi, in quanto il pagamento di tali costi non implica il trasferimento di un bene o servizio diverso rispetto all'operazione principale.

In sintesi, gli impatti attesi dall'adozione dell'IFRS 15 possono essere riassunti come segue:

Attività - Stato Patrimoniale Conto Economico
Attività - Stato Patrimoniale Conto Economico
Rimanenze 499 Ricavi -895
Crediti commerciali -517 Varizione riman. Prodotti Finiti 499
Servizi 378

Modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture

Le modifiche trattano il conflitto tra l'IFRS 10 e lo IAS 28 con riferimento alla perdita di controllo di una controllata che è venduta o conferita ad una collegata o da una joint venture. Le modifiche chiariscono che l'utile o la perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che costituiscono un business, come definito dall'IFRS 3, tra un investitore ed una propria collegata o joint venture, deve essere interamente riconosciuto. Qualsiasi utile o perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che non costituiscono un business, è peraltro riconosciuto solo nei limiti della quota detenuta da investitori terzi nella collegata o joint venture. Lo IASB ha rinviato indefinitivamente la data di applicazione di queste modifiche, ma se un'entità decidesse di applicarle anticipatamente dovrebbe farlo prospetticamente.

IFRS 2 Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions — Amendments to IFRS 2

Lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni che trattano tre aree principali: gli effetti di una condizione di maturazione sulla misurazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata per cassa; la classificazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata al netto delle obbligazioni per ritenute d'acconto; la contabilizzazione qualora una modifica dei termini e delle condizioni di una transazione con pagamento basato su azioni cambia la sua classificazione da regolata per cassa a regolata con strumenti rappresentativi di capitale.

Al momento dell'adozione, le entità devono applicare le modifiche senza riesporre i periodi precedenti, ma l'applicazione retrospettica è consentita se scelta per tutte e tre le modifiche e vengono rispettati altri criteri. Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, è consentita l'applicazione anticipata. Il Gruppo sta valutando gli effetti di queste modifiche sul proprio bilancio consolidato.

IFRS 16 Leases

L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituisce lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, il SIC-15 Leasing operativo – Incentivi e il SIC-27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari – contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti del leasing (cioè la passività per leasing) ed un attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell'attività). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività. La contabilizzazione prevista dall'IFRS 16 per i locatori è sostanzialmente invariata rispetto all'odierna contabilizzazione in accordo allo IAS 17. I locatori continueranno a classificare tutti i leasing utilizzando lo stesso principio di classificazione previsto dallo IAS 17 e distinguendo tra due tipologie di leasing: leasing operativi e leasing finanziari.

L'IFRS 16 richiede ai locatari ed ai locatori un'informativa più estesa rispetto allo IAS 17. L'IFRS 16 entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2019 o successivamente. E' consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. Un locatario può scegliere di applicare il principio utilizzando un approccio pienamente retrospettico o un approccio retrospettico modificato. Le disposizioni transitorie previste dal principio consentono alcune facilitazioni. Il Gruppo sta definendo gli effetti potenziali dell'applicazione dell'IFRS 16 sul proprio bilancio consolidato, anche alla luce dei primi chiarimenti normativi.

Principi per la predisposizione del bilancio

Il bilancio consolidato è stato redatto in osservanza di quanto previsto dal regolamento Consob n° 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche.

Sono state adottate tutte le indicazioni previste dalle delibere Consob 15519 e 15520 nonché dalla comunicazione DEM/6064293, che prevedono la presentazione, qualora significative, delle posizioni o transazioni con parti correlate nonché dei componenti di reddito derivanti da eventi o fatti il cui accadimento risulti non ricorrente, e l'informativa da fornire nelle note esplicative.

Il presente bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, composto dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, così come previsto dalle modifiche dello IAS 1 "Presentazione del bilancio", e dalle relative note esplicative, è stato predisposto applicando i criteri di rilevazione e valutazione stabiliti dagli IFRS in vigore alla data di redazione del bilancio.

I principi contabili adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 sono quelli omogeneamente applicati anche al bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, presentato ai fini comparativi.

Il bilancio al 31 dicembre 2017 e i dati comparativi al 31 dicembre 2016 sono redatti sulla base del criterio generale del costo storico, ad eccezione di alcune attività materiali, valutate inizialmente al deemed cost, per le quali si sono mantenuti i valori derivanti da rivalutazioni ex lege operate in esercizi precedenti e degli eventuali strumenti finanziari derivati e delle attività finanziarie "available for sale", valutati al fair value.

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1, si è deciso di adottare, con riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria, uno schema in cui le componenti correnti e non correnti delle attività e delle passività sono esposte separatamente e, con riferimento al conto economico complessivo, uno schema con l'esposizione dei costi effettuata in base alla natura degli stessi. Per corrente si intende un'attività o passività che si suppone sia realizzata/estinta entro i 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio.

L'area di consolidamento, come lo scorso anno, include il bilancio della Capogruppo, Caleffi S.p.A. e della sua controllata Mirabello Carrara S.p.A..

Il rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto.

I valori riportati nei prospetti contabili, nelle tabelle e nelle note esplicative sono in migliaia di euro, salvo dove diversamente specificato.

Cambiamenti principi contabili ed errori

Lo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) disciplina, tra l'altro, le modalità di rilevazione e rappresentazione degli errori di esercizi precedenti. Secondo tale principio rientrano nel concetto di errore gli errori aritmetici, gli errori nell'applicazione di principi contabili, le sviste o interpretazioni distorte di fatti e le frodi.

Gli errori rilevanti, in relazione alla loro dimensione e alle circostanze che li hanno determinati, devono essere corretti retroattivamente nel primo bilancio autorizzato alla pubblicazione dopo la loro scoperta come segue:

  • · Determinando nuovamente gli importi comparativi per gli esercizi precedenti in cui è stato commesso l'errore; o
  • · Determinando nuovamente i saldi di apertura di attività, passività e patrimonio netto per il primo esercizio precedente presentato se l'errore è stato commesso precedentemente a tale esercizio.

La determinazione retroattiva dei valori consiste nel correggere la rilevazione, la valutazione e l'informativa concernente gli importi di elementi del bilancio come se l'errore di un esercizio precedente non fosse mai avvenuto.

Uso di stime

La redazione del bilancio consolidato e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di valutazioni, stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. Le stime e le assunzioni sono effettuate sulla base dell'esperienza storica e di altri elementi giudicati ragionevoli ai fini della determinazione del valore di attività e passività quando questo non è ottenibile tramite fonti oggettive.

I risultati a consuntivo potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate, tra l'altro, per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di poste dell'attivo, benefici ai dipendenti, imposte, fondi rischi ed oneri ed altri accantonamenti e fondi.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti d'ogni variazione sono riflessi nel conto economico del periodo contabile in cui la stima è stata rivista.

Le principali stime ed assunzioni operate nella redazione del bilancio sono di seguito descritte:

Perdita di valore di attività

Taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività immobilizzate, sono effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio consolidato di fine esercizio, allorquando sono disponibili tutte le informazioni necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di perdita di valore. Il test di impairment delle attività immateriali a vita utile indefinita viene eseguito annualmente o più frequentemente qualora vi sia un'indicazione di perdita di valore.

Accantonamenti e svalutazioni

I fondi rettificativi delle poste dell'attivo circolante (crediti, rimanenze, attività finanziarie e altre attività correnti) sono stati iscritti, quanto ai crediti, sulla base di una valutazione dell'esigibilità dei crediti in essere e sull'esperienza storica di perdite su crediti; quanto alle rimanenze di magazzino sulle base delle prospettive di utilizzo delle giacenze nel ciclo produttivo e sulla possibilità di realizzo delle giacenze di prodotti finiti con un margine di profitto. Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono state valutate al fair value.

Gli importi rilevati come accantonamento ai fondi per rischi ed oneri rappresentano la migliore stima degli oneri richiesti per adempiere alle obbligazioni esistenti alla data di riferimento del bilancio e riflettono rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.

Recuperabilità delle imposte differite attive

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di differenze temporanee deducibili e benefici fiscali teorici per perdite riportabili a nuovo. Una significativa valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'ammontare delle imposte differite attive eventualmente da svalutare e quindi del saldo di imposte differite attive che possono essere contabilizzate nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati imponibili fiscali futuri a fronte dei quali tali differenze/perdite potranno essere assorbite. Il tax rate adottato per il calcolo delle imposte differite attive ai fini Ires è pari al 24% per gli esercizi successivi. Ai fini Irap il tax rate adottato è pari al 3,9%.

Benefici a dipendenti

Gli accantonamenti connessi ai fondi relativi al personale sono determinati sulla base di ipotesi attuariali. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto o il rendimento atteso di lungo termine delle attività a servizio dei piani, i tassi di crescita delle retribuzioni ed i tassi di crescita dei costi di assistenza medica, e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l'uso di parametri di natura demografica come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti. Le variazioni di tali ipotesi potrebbero Gruppo CALEFFI

avere effetti significativi su tali fondi.

Imposte sul reddito

Le imposte rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito dell'esercizio applicando le aliquote fiscali vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio ed eventuali rettifiche all'importo relativo agli esercizi precedenti.

Principi di consolidamento

a) Area di consolidamento

Il presente bilancio consolidato comprende il bilancio al 31 dicembre 2017 di Caleffi S.p.A., Società Capogruppo, e i bilanci o le situazioni contabili alla stessa data, approvate dagli organi competenti, relative alle società nelle quali la Capogruppo controlla direttamente o indirettamente la maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria, o nelle quali dispone dei voti sufficienti ad esercitare un'influenza dominante nell'assemblea ordinaria.

La società inclusa nell'area di consolidamento, per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, è, come già nel 2016, oltre alla Capogruppo, la Mirabello Carrara S.p.A..

b) Criteri di consolidamento

Il bilancio consolidato del Gruppo comprende le relazioni di tutte le imprese in cui il Gruppo esercita il controllo. Tale controllo esiste quando il Gruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di un'impresa al fine di ottenere benefici dalle sue attività. I bilanci e/o le situazioni contabili delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui si assume il controllo, fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere, ad eccezione di quelle per le quali l'inclusione fino alla data di cessione non influenzerebbe la presentazione dei valori economici. Le quote di patrimonio netto e del risultato attribuibili ai soci di minoranza sono indicate separatamente sia nella situazione patrimoniale-finanziaria che nel conto economico consolidato.

Le partecipazioni del Gruppo comprendono l'avviamento identificato al momento dell'acquisizione al netto delle perdite di valore cumulate. Il bilancio consolidato comprende la quota di pertinenza del gruppo degli utili o delle perdite delle partecipate rilevate secondo il metodo del patrimonio netto, al netto delle eventuali rettifiche necessarie per allineare i principi contabili a quelli del Gruppo a partire dalla data in cui ha inizio l'influenza notevole o il controllo congiunto fino alla data in cui detta influenza o controllo cessano. Quando la quota delle perdite di pertinenza del Gruppo di una partecipazione contabilizzata con il metodo del patrimonio netto eccede il valore contabile di detta partecipata, il Gruppo azzera la partecipazione e cessa di rilevare la quota delle ulteriori perdite, tranne nei casi in cui il Gruppo abbia contratto obbligazioni legali o implicite oppure abbia effettuato dei pagamenti per conto della partecipata.

Gruppo CALEFFI

c) Tecniche di consolidamento

I principali criteri di consolidamento adottati sono di seguito indicati:

  • 1) le voci dell'attivo e del passivo nonché i costi ed i ricavi delle società consolidate, sono recepiti integralmente nei prospetti contabili consolidati;
  • 2) il valore di carico della partecipazione è eliminato a fronte della corrispondente quota di patrimonio netto della società partecipata; le quote di patrimonio netto e gli utili o le perdite di pertinenza degli azionisti di minoranza sono esposti separatamente nel patrimonio netto consolidato e nel conto economico consolidato. Le variazioni nell'interessenza partecipativa della controllante in una controllata che non comportano la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni sul capitale (ossia operazioni con soci nella loro qualità di soci);
  • 3) le eventuali differenze tra il costo d'acquisizione e la relativa frazione di patrimonio netto alla data di acquisto è imputata, ove possibile, a rettifica delle specifiche voci dell'attivo e del passivo dell'impresa partecipata sulla base della valutazione effettuata a valori correnti al momento dell'acquisto. L'eventuale residuo positivo è iscritto in una voce dell'attivo denominata Avviamento, che non viene ammortizzato, ma assoggettato a valutazione annuale volta ad individuare perdite di valore secondo le metodologie descritte nel paragrafo "Perdita di valore di attività";
  • 4) gli incrementi/decrementi del patrimonio netto delle società consolidate imputabili ai risultati conseguiti successivamente alla data di acquisto della partecipazione, in sede di elisione, vengono iscritti in un'apposita riserva di patrimonio netto denominata "Riserva utili indivisi";
  • 5) i rapporti reciproci di debito e credito, di costi e di ricavi tra società consolidate, unitamente agli effetti economici e patrimoniali di tutte le operazioni intercorse tra le stesse, vengono eliminati;
  • 6) i dividendi distribuiti dalle imprese del Gruppo alle rispettive partecipazioni vengono eliminati dal conto economico in sede di consolidamento.

Le imprese consolidate, le imprese controllate non consolidate, le imprese controllate congiuntamente con altri soci, le imprese collegate e le altre partecipazioni rilevanti a norma dell'articolo 126 della deliberazione Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni sono distintamente indicate nell'allegato "Elenco delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2017" che è parte integrante delle presenti note.

I principi contabili descritti di seguito sono stati applicati coerentemente in tutti i periodi inclusi nel presente bilancio.

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Immobili, impianti e macchinari

Un bene, appartenente alla categoria immobili, impianti e macchinari viene rilevato al costo storico di acquisto o di produzione al netto del relativo fondo di ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include:

  • ß il prezzo di acquisto del bene, inclusivo di eventuali dazi all'importazione e tasse di acquisto non recuperabili, dopo aver dedotto sconti commerciali ed abbuoni;
  • ß eventuali costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al funzionamento nel modo inteso dalla direzione aziendale;
  • ß la stima iniziale dei costi di smantellamento e rimozione del bene e messa in sicurezza.

Alcuni elementi di immobili, impianti e macchinari, così come previsto dall'IFRS 1, che sono stati rivalutati al fair value precedentemente alla data di passaggio agli IFRS, sono valutati sulla base del sostituto del costo, pari all'importo rivalutato alla data di rivalutazione.

Considerata la probabilità che i futuri benefici derivanti dal costo sostenuto per la sostituzione di una parte di un elemento di immobili, impianti e macchinari affluiranno al Gruppo e il costo dell'elemento può essere determinato attendibilmente, tale costo viene rilevato come un aumento del valore contabile dell'elemento a cui si riferisce. Tutti gli altri costi sono recepiti nel conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

L'ammortamento viene addebitato a conto economico a quote costanti lungo la vita utile di ciascun componente degli elementi di immobili, impianti e macchinari. I terreni non sono ammortizzabili. Le vite utili stimate e le relative percentuali di ammortamento, non variate rispetto allo scorso esercizio sono le seguenti:

Fabbricati (migliorie) lungo la durata del contratto di affitto se minore 10%
Costruzioni leggere 10%
Impianti e macchinari 12,5% - 17,5%
Impianti e macchinari (impianto fotovoltaico) 5%
Attrezzature:
- quadri stampa 50%
- altre attrezzature 25%
Mobili e macchine d'ufficio 12%
Macchine elettroniche 20%
Automezzi industriali 20%
Autovetture 25%

Gruppo CALEFFI

La recuperabilità del valore contabile residuo viene verificata attraverso impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore e il valore contabile viene rettificato quando necessario, secondo le regole previste dallo IAS 36.

Le manutenzioni straordinarie sono incluse nel valore contabile dell'attività solo quando è probabile che da esse deriveranno futuri benefici economici. Le manutenzioni ordinarie sono imputate a conto economico nell'esercizio nel quale sono state effettuate.

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

Attività immateriali a vita utile definita

Le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, al netto del relativo fondo di ammortamento e di eventuali perdite di valore.

Gli ammortamenti sono ripartiti secondo un criterio sistematico lungo la vita utile dell'attività immateriale a partire dal momento in cui la stessa è pronta per l'uso. Le aliquote di ammortamento applicate, invariate rispetto al precedente esercizio, sono le seguenti:

Diritti di brevetto ed utilizzo opere dell'ingegno 33%
Concessioni licenze, marchi e simili 10%
Altre - lungo la durata del relativo contratto se minore 33%
Diritto di superficie impianto fotovoltaico 5%

La recuperabilità del valore contabile residuo viene verificata attraverso impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore e il valore contabile viene rettificato quando necessario, secondo le regole previste dallo IAS 36.

Attività immateriali a vita utile indefinita

Le attività immateriali a vita utile indefinita vengono inizialmente iscritte al costo. Tale importo non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente, nel caso in cui si verificano eventi o cambiamenti di circostanze che possono far emergere cambiamenti di valore, ad un'analisi di recuperabilità (impairment test). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore a quello di carico attribuito, si rileva la relativa perdita di valore.

La recuperabilità del valore contabile residuo viene verificata attraverso impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore e il valore contabile viene rettificato quando necessario, secondo le regole previste dallo IAS 36.

Avviamento

L'avviamento viene rilevato inizialmente capitalizzando tra le immobilizzazioni immateriali l'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto alle attività nette a valore corrente dell'impresa di nuova acquisizione. Secondo quanto previsto dallo IAS 38 "Attività immateriali", al momento dell'iscrizione vengono scorporate dall'avviamento stesso eventuali attività immateriali, che rappresentano risorse generate internamente dall'entità acquisita. L'avviamento non viene ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente ogni qualvolta vi sia un'indicazione di perdita di valore, a verifica di impairment per identificare eventuali perdite di valore di attività. Le componenti che soddisfano la definizione di "attività acquisite in un'operazione di aggregazione di imprese" sono contabilizzate separatamene soltanto se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.

Ricerca e sviluppo

Le spese di ricerca e sviluppo, intraprese con la prospettiva di conseguire nuove conoscenze e scoperte, scientifiche o tecniche, sono rilevate come costo nel momento in cui sono sostenute. I costi sostenuti per la realizzazione ed il lancio della prima collezione Trussardi sono stati capitalizzati nella voce "Altre immobilizzazioni Immateriali" e ammortizzati in 3 anni, lungo la durata del relativo contratto. Al 31 dicembre 2017 tali costi capitalizzati risultavano totalmente ammortizzati.

RIDUZIONE DI VALORE DELLE ATTIVITA'

Quando si verificano eventi che lasciano presupporre una potenziale riduzione di valore delle attività materiali ed immateriali valutate al costo, il valore recuperabile dell'attività è stimato e confrontato con il valore netto contabile, per quantificare l'eventuale riduzione di valore. Tale verifica viene svolta almeno annualmente per le attività immateriali a vita indefinita o non ancora disponibili all'uso. Se, sulla base di tale verifica, emerge che le attività hanno effettivamente subito una perdita di valore, il Gruppo stima il valore recuperabile dell'attività.

Quando il valore di un'attività o di un'unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile, il Gruppo rileva la relativa perdita di valore nel conto economico.

Perdita di valore

Le perdite di valore di unità generatrici di flussi finanziari sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell'eventuale avviamento attribuito all'unità generatrice di flussi finanziari (gruppo di unità) e, quindi, a riduzione delle altre attività dell'unità (gruppo di unità) in proporzione al valore contabile di ciascuna attività che fa parte dell'unità (gruppo di unità).

Calcolo del valore recuperabile

Il valore recuperabile delle attività è il valore maggiore tra il prezzo netto di vendita (fair value less costs of disposal) e il valore d'uso. Per determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che rifletta le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se l'attività non genera flussi finanziari in entrata che siano prevalentemente indipendenti, il valore recuperabile viene riferito all'unità generatrice di flussi finanziari alla quale l'attività appartiene.

Ripristini di valore

Ad eccezione dell'avviamento, una perdita di valore di un'attività viene ripristinata quando vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più o quando vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Il valore contabile risultante a seguito di ripristino di perdita di valore non deve eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato (al netto di ammortamento) se la perdita di valore dell'attività non fosse mai stata contabilizzata.

ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE

Le attività finanziarie disponibili per la vendita ("AFS") sono quelle attività finanziarie non derivate, che sono designate come disponibili per la vendita o non sono classificate come:

  • · finanziamenti e crediti;
  • · investimenti posseduti sino alla scadenza;
  • · attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico;

e sono valutate utilizzando il metodo del fair value. Il fair value generalmente corrisponde al valore di mercato. Se non esiste un valore di mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, come ad esempio il metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati ad un tasso di interesse di mercato. Le differenze derivanti da tali valutazioni vengono iscritte in apposita riserva di patrimonio netto. Gli effetti valutativi sospesi in tale riserva sono iscritti a conto economico nel momento del realizzo dell'attività finanziaria conseguente alla cessione, realizzo o vendita dell'attività stessa.

Nel caso di perdita di valore significativa e prolungata, tale importo viene stornato dal patrimonio netto e viene imputato al conto economico.

Le passività finanziarie si riferiscono a debiti finanziari e sono rilevate al costo ammortizzato, inclusivo degli oneri direttamente connessi con l'acquisizione, rilevando le eventuali differenze tra costo e valore di rimborso nel conto economico lungo la durata delle attività/passività, in conformità al metodo del tasso di interesse effettivo.

Determinazione del fair value

L'IFRS 7 richiede che gli strumenti finanziari derivati rilevati al fair value siano valutati sulla base di una gerarchia di livelli (enunciata dall'IFRS 13) che riflette la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value.

Si distinguono in particolare i seguenti livelli:

  • livello 1: quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • livello 2: tecniche valutative basate su dati di mercato direttamente o indirettamente osservabili;
  • livello 3: tecniche valutative non basate su dati di mercato osservabili.

RIMANENZE

Le rimanenze sono valutate al minore tra il costo di acquisto e/o produzione e il valore netto di realizzo, che corrisponde al prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento nonché della stima dei costi necessari per realizzare la vendita.

Il costo delle rimanenze, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, comprende i costi di acquisto, i costi di trasformazione e i costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali. Nel caso di rimanenze di lavori in corso si tiene conto del costo di produzione in funzione delle fasi di lavorazione raggiunte a fine esercizio. Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.

CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI

I crediti commerciali e gli altri crediti sono contabilizzati al presunto valore di realizzo, pari al costo ammortizzato al netto delle perdite di valore.

DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti comprendono i saldi in contanti e in conti correnti bancari caratterizzati da un'elevata liquidità e facilmente convertibili in denaro per un importo noto e soggetti ad un rischio irrilevante di variazione del loro valore.

ATTIVITA' NON CORRENTI POSSEDUTE PER LA VENDITA E ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE

Al momento della classificazione iniziale dell'attività come posseduta per la vendita, le attività non correnti sono valutate al minore tra il valore contabile e il prezzo netto di vendita.

Le perdite di valore che emergono dalla valutazione iniziale di un'attività classificata come posseduta per la vendita sono rilevate nel conto economico, anche se tali attività erano state rivalutate. Lo stesso trattamento si applica agli utili e alle perdite risultanti dalla valutazione successiva.

Un'attività operativa cessata è una componente che rappresenta un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività o è una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita.

Un'attività operativa viene classificata come cessata al momento della cessione oppure quando soddisfa le condizioni per la classificazione nella categoria "posseduta per la vendita", se antecedente.

OPERAZIONI CON PAGAMENTI BASATI SU AZIONI (STOCK OPTION)

Le remunerazioni riconosciute ai dipendenti e agli amministratori tramite l'assegnazione di stock option sono riconosciute a conto economico tramite l'iscrizione del costo con contropartita il patrimonio netto, e valutate in base al fair value delle operazioni alla data di attribuzione. Tale valore è misurato al momento dell'assegnazione delle stock option ed è riconosciuto lungo il periodo nel quale le opzioni maturano le condizioni per l'esercizio (vesting period). Il fair value dell'opzione alla data di attribuzione è valutato utilizzando modelli finanziari, considerando i termini e le condizioni in base alle quali sono stati assegnati tali diritti. Si precisa che l'Assemblea dei Soci della Capogruppo in data 29 aprile 2016 ha deliberato un piano di stock grant, legato all'operazione di quotazione sul mercato AIM di Mirabello Carrara. Successivamente il Consiglio della Capogruppo, con il parere favorevole del "Comitato per la remunerazione", ha stabilito le caratteristiche e i beneficiari del piano. Al momento il piano è sospeso in attesa del buon esito della possibile futura quotazione della controllata.

BENEFICI AI DIPENDENTI

A) Piani a contribuzione definita

I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

B) Piani a benefici definiti

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) delle società italiane è considerato un piano a benefici definiti, secondo quanto disposto dallo IAS 19 modificato, applicato dal Gruppo anticipatamente a partire dal 31 dicembre 2012.

L'obbligazione del Gruppo derivante da piani a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, viene calcolata stimando l'importo del beneficio futuro che i dipendenti hanno maturato in cambio dell'attività prestata nell'esercizio corrente e nei precedenti esercizi. Tale beneficio viene attualizzato, alla data di riferimento del bilancio, ad un tasso che esprime il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con una scadenza coerente con quella attesa dall'obbligazione. Il calcolo è eseguito da un attuario indipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito.

Gli utili e le perdite derivanti dal calcolo attuariale, in conseguenza dell'applicazione a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2012 del nuovo principio modificato, sono stati rilevati in bilancio nel conto economico complessivo.

In seguito alle modifiche apportate alla disciplina del Trattamento di Fine Rapporto ('TFR') dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti ('Riforma Previdenziale') emanati nei primi mesi del 2007, il Gruppo ha adottato il seguente trattamento contabile:

  • i benefici verso dipendenti maturati al 31 dicembre 2006 sono considerati un piano a benefici definiti secondo lo IAS 19. I benefici garantiti ai dipendenti, sotto forma di TFR, erogati in coincidenza della cessazione del rapporto di lavoro, sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto. La passività relativa è determinata sulla base di ipotesi attuariali e dell'effettivo debito maturato e non liquidato alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento, applicando i criteri previsti dalla normativa vigente. Il processo di attualizzazione, fondato su ipotesi demografiche e finanziarie, è affidato ad attuari professionisti. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni pensionistiche maturate in base al servizio che il lavoratore ha prestato fino all'epoca in cui la valutazione stessa è realizzata.

In considerazione delle novità introdotte dalla riforma, la componente legata agli incrementi salariali futuri attesi è stata esclusa dal calcolo di attualizzazione a partire dal 1° gennaio 2007. Per effetto delle modifiche allo IAS 19, gli utili e le perdite attuariali sono interamente imputati al conto economico complessivo nel periodo di riferimento;

  • i benefici verso dipendenti maturati dal 1° gennaio 2007 sono considerati un piano a contribuzione definita e pertanto i contributi maturati nel periodo sono stati interamente rilevati come costo ed esposti come debito nell'omonima voce di bilancio, dopo aver dedotto eventuali contributi già versati.

FONDI PER RISCHI E ONERI

Il Gruppo contabilizza un fondo per rischi e oneri nella situazione patrimoniale-finanziaria quando ha assunto un'obbligazione (legale o implicita) quale risultato di un evento passato, è probabile che sarà necessario l'impiego di risorse che producono i benefici economici necessari per adempiere all'obbligazione e può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Se l'effetto del valore temporale del denaro è rilevante, l'importo degli accantonamenti è rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati attualizzati ad un tasso al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla passività.

DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI

I debiti sono iscritti al costo ammortizzato.

Gruppo CALEFFI

STRUMENTI DERIVATI E COPERTURE DEI FLUSSI FINANZIARI

Gli strumenti derivati sono valutati inizialmente al fair value e successivamente adeguati al fair value riferito alla data di bilancio e classificati nella situazione patrimoniale-finanziaria rispettivamente tra le altre attività e passività correnti.

Il fair value degli interest rate swap riflette il valore attuale della differenza tra il tasso da versare/ricevere e il tasso di interesse valutato sulla base dell'andamento del mercato alla stessa data dello swap.

Il fair value dei contratti a termine di valuta è calcolato da autorevoli istituti finanziari sulla base delle condizioni di mercato.

Le variazioni del fair value dei derivati che soddisfano i requisiti per essere definiti "di copertura" sono rilevate tra le altre componenti del conto economico complessivo e presentate nel patrimonio netto nella riserva di copertura dei flussi finanziari (cash flow hedge). Tali importi e le successive variazioni di valore dei derivati sono rilevati a conto economico nello stesso periodo in cui sono rilevati i flussi originati dalle relative operazioni coperte e classificati nella stessa voce di conto economico.

Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano i requisiti per essere considerati "di copertura" dei flussi finanziari e la parte inefficace di quelli che invece soddisfano tali criteri sono rilevate a conto economico.

OPERAZIONI IN VALUTA ESTERA

Le operazioni in valuta estera sono registrate inizialmente al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e passività monetarie in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite in euro utilizzando il tasso di cambio a tale data. Le differenze di cambio derivanti dall'estinzione o dalla conversione di poste monetarie a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale, sono rilevate a conto economico. Gli elementi non monetari che sono iscritti al costo storico in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI DI SERVIZI

I ricavi dalla vendita di merci sono rilevati a conto economico quando i rischi significativi e i benefici connessi alla proprietà dei beni sono trasferiti all'acquirente. Essi sono registrati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, tenendo conto del valore di eventuali sconti commerciali e riduzioni. I ricavi derivanti da una prestazione di servizi sono rilevati a conto economico in base allo stato di avanzamento dell'operazione alla data di riferimento del bilancio. Lo stadio di completamento viene valutato sulla base delle misurazioni del lavoro svolto. I ricavi non sono rilevati quando c'è incertezza sulla recuperabilità del corrispettivo, sui relativi costi o sulla possibile restituzione delle merci, o se la direzione continua ad esercitare il solito livello continuativo di attività associate con la proprietà sulla merce venduta. Le transazioni con parti correlate sono effettuate su basi equivalenti a quelle prevalenti in transazioni tra parti indipendenti.

CONTRIBUTI PUBBLICI

Se esiste una ragionevole certezza che i contributi saranno ricevuti e che il Gruppo rispetterà le condizioni previste, i contributi pubblici sono rilevati inizialmente come ricavi differiti. I contributi sono successivamente riconosciuti a conto economico come proventi, con un criterio sistematico lungo gli esercizi necessari a contrapporli ai costi che il contributo intende compensare nel caso di contributi in conto esercizio e lungo la vita utile dell'attività che il contributo intende compensare nel caso di contributi in conto capitale.

ONERI E PROVENTI FINANZIARI

Gli interessi attivi e passivi sono rilevati a conto economico, per competenza, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

IMPOSTE SUL REDDITO (CORRENTI, DIFFERITE ATTIVE E PASSIVE)

L'onere fiscale dell'esercizio comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, fatta eccezione per quelle relative ad operazioni rilevate direttamente nel patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.

Le imposte correnti rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute, calcolate sul reddito imponibile del periodo, applicando le aliquote fiscali vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio ed eventuali rettifiche all'importo relativo agli esercizi precedenti.

Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività, calcolando le differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, ad eccezione delle differenze temporanee rilevate in sede di rilevazione iniziale dell'avviamento, della rilevazione iniziale di attività o passività che non influenza né l'utile contabile né il reddito imponibile e delle differenze relative ad investimenti in società controllate per le quali è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si riverserà. Le imposte differite attive e i debiti per imposte differite sono valutati utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio.

Le imposte differite attive sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore contabile delle imposte differite attive viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.

Le attività e passività fiscali correnti, differite attive e passive sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione.

Gruppo CALEFFI

UTILE/PERDITA PER AZIONE

L'utile/perdita base per azione è dato dal rapporto tra risultato del Gruppo e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, con l'esclusione delle azioni proprie in portafoglio.

L'utile/perdita diluito per azione è dato dal rapporto tra il risultato del Gruppo e la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.

AZIONI PROPRIE

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del Patrimonio Netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di Patrimonio Netto.

INFORMATIVA DI SETTORE

L'informativa relativa ai settori di attività è stata predisposta secondo le disposizioni dell'IFRS 8 "Settori Operativi", entrato in vigore a partire dall'esercizio 2009, che prevedono la presentazione dell'informativa coerentemente con le modalità adottate dalla Direzione Aziendale per l'assunzione delle decisioni operative. Pertanto, l'identificazione dei settori operativi e l'informativa presentata sono definite sulla base della reportistica interna utilizzata dalla Direzione Aziendale ai fini dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti e per l'analisi delle relative performance. Sono stati individuati due diverse Business Unit, sulla base del segmento di mercato di riferimento, come meglio specificato a pag. 85.

ATTIVITA' NON CORRENTI

1. Immobili, impianti e macchinari

Situazione iniziale Fondo
Costo Storico Rivalutazioni Svalutazioni Ammortamento Saldo al 31/12/16
Terreni e Fabbricati 1.690 920 770
Impianti e Macchinari 10.365 775 8.607 2.533
Attrezzature e Altri Beni 8.065 6.142 1.923
Immob. in corso ed acconti -
Totale 20.120 775 - 15.669 5.226
Movimenti dell'esercizio
Riclassifiche Incrementi Cessioni/Stralci Utilizzo fondo Ammortamenti Saldo al 31/12/17
Terreni e Fabbricati - 640 52 52 218 1.192
Impianti e Macchinari - 246 390 367 312 2.444
Attrezzature e Altri Beni - 746 367 358 585 2.075
Immob. in corso ed acconti - 13 - - - 13
Totale - 1.645 809 777 1.115 5.724

Gli investimenti in immobilizzazioni materiali effettuati nell'esercizio ammontano a € 1.645 mila in incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad € 1.257 mila, ed hanno riguardato principalmente l'allestimento della nuova sede di Mirabello Carrara a Meda (MB), l'allestimento del nuovo store 'La Casa dei Sogni by Caleffi' presso il nuovo outlet center di Settimo Torinese (TO), il refitting del punto vendita di Fidenza (PR) , la realizzazione di corner dedicati presso principali clienti e l'acquisto di carrelli elevatori.

Sono state, di contro, effettuate dismissioni e stralci di impianti e attrezzature per un valore contabile originario di € 809 mila che risultavano ammortizzati per € 777 mila. Tali dismissioni hanno generato minusvalenze per € 20 mila e plusvalenze per € 51 mila.

La voce "terreni e fabbricati" è costituita da costruzioni leggere e da migliorie su immobili di terzi.

Per i dettagli della voce rivalutazioni si veda la nota 1 del bilancio della Caleffi S.p.A..

Non vi sono restrizioni alla titolarità e proprietà di immobili, impianti e macchinari.

Al 31 dicembre 2017 non vi sono significativi ordini emessi per l'acquisto di immobili, impianti e macchinari.

2. Attività immateriali

Situazione iniziale Fondo
Costo Storico Rivalut./Svalut. Ammortamento Saldo al 31/12/16
Diritti di brevetto e opere ingegno 320 - 307 13
Marchi 837 - 624 213
Avviamento 2.025 - - 2.025
Altre 820 - 243 577
Immob. in corso ed acconti 6 6
Totale 4.008 - 1.174 2.834
Movimenti dell'esercizio
Altre Acquisizioni Cess./Riduzioni Ammortamenti Saldo al 31/12/17
Diritti di brevetto e opere ingegno - 4 - 8 9
Marchi - 51 - 77 187
Avviamento - - - - 2.025
Altre 111 - - 93 594
Immob. in corso ed acconti - - 6 - -
Totale 111 54 6 178 2.814

Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno una volta l'anno o più frequentemente se vi sono indicatori di perdita di valore, secondo le regole dello IAS 36.

L'impairment test consiste nel confrontare il valore recuperabile della Cash Generating Unit cui è allocato l'avviamento con il valore contabile (carrying amount) del relativo capitale investito netto operativo.

Se il valore contabile dell'unità generatrice di flussi di cassa eccede il rispettivo valore recuperabile, occorre rilevare a conto economico una perdita per riduzione di valore dell'avviamento allocato alla CGU.

La perdita per riduzione di valore dell'avviamento non può essere successivamente ripristinata.

Il valore recuperabile di una CGU è il maggiore fra il valore equo (fair value less costs of disposal) al netto dei costi di vendita ed il valore d'uso della stessa unità.

Il fair value al netto dei costi di vendita (fair value less costs of disposal) di una CGU coincide con l'ammontare ottenibile dalla vendita della CGU in una libera transazione fra parti indipendenti, consapevoli e disponibili, dedotti i costi della dismissione.

Il valore d'uso di una CGU è costituito dal valore attuale dei flussi di cassa attesi ottenuto sulla base di un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. La stima analitica dei flussi di cassa futuri da attualizzare non dovrebbe considerare un orizzonte temporale superiore ai cinque anni; il valore dei flussi di cassa attesi oltre tale periodo viene colto in maniera sintetica nella stima di un valore terminale.

Il tasso di crescita a lungo termine utilizzato per la stima del valore terminale della CGU non dovrebbe superare il tasso medio di crescita a lungo termine del settore o del mercato nel quale l'unità opera.

I flussi di cassa futuri devono essere stimati facendo riferimento alle condizioni correnti della CGU e non devono considerare né i benefici derivanti da ristrutturazioni future per le quali l'entità non è ancora impegnata, né gli investimenti futuri di miglioramento o di ottimizzazione dell'unità.

Ai fini della stima del valore recuperabile dell'avviamento si è fatto riferimento alla Cash Generating

Unit coincidente con la controllata Mirabello Carrara S.p.A., relativa quindi alla sua attività di produzione e commercializzazione di biancheria per la casa di alto di gamma.

La stima del valore recuperabile fa riferimento al valore d'uso basato sull'attualizzazione dei flussi di cassa operativi (c.d. unlevered free cash flow) ad un saggio che esprime l'appropriato costo medio ponderato del capitale.

Il test di impairment sull'avviamento Mirabello Carrara, effettuato con il metodo del Discounted Cash Flow con riferimento al 31 dicembre 2017, è stato predisposto con il supporto di esperti indipendenti. La previsione dei futuri flussi di cassa operativi deriva dal budget 2018 e da un piano previsionale per gli esercizi 2018-2020 redatto ed approvato dal Consiglio di Amministrazione della Mirabello Carrara S.p.A. in data 14 marzo 2018.

I flussi attesi sono stati proiettati sul risultato operativo consuntivo e sul piano previsionale 2018-2020 e poi attualizzati sulla base di un costo medio del capitale (WACC ) pari al 6,46% netto (nel 2016 il WACC applicato era pari al 6,38 netto). Tale tasso riflette le valutazioni correnti di mercato sia del costo del capitale preso a prestito sia della remunerazione attesa dai portatori di capitale di rischio connessa ai rischi specifici dell'attività di Mirabello Carrara S.p.A..

Il terminal value è stato calcolato capitalizzando il flusso di cassa disponibile atteso in perpetuità a partire dal 2021 (€ 795 mila per anno), nell'ipotesi che lo stesso cresca all'infinito in ragione di un tasso "g" pari al saggio di crescita reale atteso pari all'1% (stesso valore utilizzato nel 2016).

L'impairment test non ha fatto emergere riduzione di valore dell'avviamento in quanto il valore recuperabile della CGU cui è allocato è risultato superiore di circa € 1.292 mila al relativo capitale investito netto operativo.

Analisi di sensitività dell'impairment

Variando il WACC di mezzo punto percentuale in più, a parità di tasso di crescita perpetuo, l'impairment non avrebbe prodotto riduzioni per perdita di valore, poiché l'incidenza di tale variazione è di € 907 mila circa.

Una riduzione del tasso di crescita perpetuo di mezzo punto percentuale, a parità di tasso di sconto (WACC) avrebbe prodotto riduzioni per perdita di valore, poiché l'incidenza di tale variazione è di € 1.522 mila circa.

L'effetto congiunto di un aumento del WACC di mezzo punto percentuale e di una contestuale riduzione di tasso di crescita perpetuo del medesimo importo avrebbe prodotto riduzioni per perdita di valore, poiché l'incidenza di tale variazione è di € 1.598 mila circa.

Nella voce "Marchi" sono inclusi ed ammortizzati in dieci anni:

  • gli oneri di natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione del marchio Caleffi per un valore residuo di € 113 mila;

  • il fair value dei marchi Carrara e Besana, pari ad € 47 mila, rilevato in occasione dell'acquisto del ramo di azienda da Manifattura Tessuti Spugna Besana nel 2010;

  • gli oneri di natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione dei marchi Mirabello, Carrara e Besana per un valore residuo di € 27 mila.

La voce "Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno" comprende prevalentemente costi per l'acquisto di software.

Caleffi S.p.A. ha contabilizzato nella voce "altre attività immateriali" il costo relativo al diritto di superficie del lastrico solare sul quale è installato l'impianto fotovoltaico. La controparte con la quale è stato stipulato il contratto è la parte correlata Pegaso S.r.l.. Il costo complessivo del diritto di superficie per il periodo 01/01/2013 – 31/12/2032 è pari a 20 canoni annuali di importo fisso di € 42.500, per complessivi € 850 mila. I canoni sono stati fatturati dalla controparte in un'unica soluzione nel 2013 e il costo complessivo del diritto di superficie è stato contabilizzato nelle attività immateriali, con contropartita un debito commerciale, in quanto soddisfa la definizione di attività immateriale secondo quanto previsto dai principi contabili di riferimento. Nel corso dell'esercizio 2017 è stato modificato il tasso di attualizzazione del diritto di superficie, portandolo dal 4% all'1,5%.

Tale modifica ha comportato un incremento dell'attività immateriale pari ad € 111 mila, un incremento del debito per € 79 mila e un componente positivo contabilizzato a conto economico pari ad € 32 mila.

Il nuovo costo del diritto di superficie, così determinato, è pari ad € 610 mila. La differenza fra il valore di iscrizione e il costo complessivo rappresenta un onere finanziario rilevato lungo la durata del contratto. Il valore dell'ammortamento per l'esercizio 2017 è pari ad € 38 mila. L'attualizzazione ha comportato l'iscrizione per competenza di oneri finanziari pari ad € 9 mila.

31/12/2017 31/12/2016
Immobilizzazioni finanziarie
Partecipazioni
5
11
5
11
Totale 16 16

3. Attività finanziarie e partecipazioni

Le immobilizzazioni finanziarie si riferiscono a crediti finanziari verso il Centro Medico S. Nicola di Viadana. Tali attività sono iscritte al costo, eventualmente ridotto in presenza di perdite di valore. Le partecipazioni fanno riferimento a partecipazioni minoritarie nel Consorzio per lo sviluppo produttivo e distributivo dell'area viadanese, nella società Immobilindustria S.p.A. e in altri consorzi minori.

4. Attività per imposte differite

31/12/2017 31/12/2016
Imposte differite attive 1.182 1.196
Totale 1.182 1.196

Il dettaglio delle imposte differite attive al 31 dicembre 2017 è il seguente:

Diff. temporanea Ires 24% Irap 3,90% Imp. Ant.
· F.do indennità suppletiva clientela 316 76 0 76
· Rettifiche per svalutazione crediti 921 221 0 221
· Rettifiche per obsolescenza magazzino 342 82 13 95
· Rettifiche per resi su vendite 120 29 5 34
· Amm. e costi a deducibilità differita 755 182 9 191
· Interessi passivi 380 92 0 92
· Perdita fiscale 1.952 468 0 468
· Perdita attuariale su TFR IAS 19 24 5 0 5
Totale 4.810 1.155 27 1.182

La recuperabilità delle imposte differite attive è basata sui risultati positivi attesi del Gruppo (budget 2018 della Capogruppo e piano 2018-2020 della Mirabello Carrara S.p.A.), in grado di generare imponibili fiscali sufficienti ad assorbire le differenze temporanee. Non ci sono imposte differite attive non iscritte.

La controllata ha aderito al consolidato fiscale.

La movimentazione dell'esercizio è stata la seguente:

Saldo iniziale Rettifiche Rilevate nelle altre
componenti del c.e.
complessivo
Utilizzo Incremento Saldo finale
Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap
F.do indennità suppletiva clientela 76 - - - - - - - - 76 -
Rettifiche per svaluzione crediti 185 - - - - - 16 - 52 - 221 -
Rettifiche per obsolescenza magazzino 78 7 6 - - - - 4 - 82 13
Rettifiche per resi su vendite 29 5 - - - - - - - - 29 5
Amm. e costi a deducibilità differita 182 10 7 - - - 41 1 34 - 182 9
Interessi passivi 139 - - - - - 47 - - - 92 -
Perdita fiscale 460 - (7) - - - - - 15 - 468 -
Perdita attuariale su TFR IAS 19 25 - (21) - 1 - 1 - 1 - 5 -
Totale 1.174 22 (21) 6 1 - 105 1 106 - 1.155 27

Gli utilizzi e gli incrementi sono stati contabilizzati a conto economico.

La voce "Rilevate nelle altre componenti del c.e. complessivo" si riferisce alla rilevazione della perdita attuariale sul TFR IAS 19 contabilizzato nell'esercizio.

Il tax rate adottato nel calcolo delle imposte differite attive è ai fini Ires il 24% e il 3,9% ai fini Irap.

5. Crediti tributari

31/12/2017 31/12/2016
Crediti tributari 193 193
Totale 193 193

Tale voce è relativa al credito verso l'erario per il rimborso Ires per mancata deduzione dell'Irap relativa alle spese per il personale dipendente e assimilato degli anni 2007-2011, per il quale è stata presentata istanza di rimborso nel mese di marzo 2013. Si segnala che in data 19 febbraio 2018 è stato contabilizzato un rimborso parziale per € 49 mila, relativo all'istanza presentata per l'esercizio 2009.

ATTIVITA' CORRENTI

Capitale circolante

L'analisi del capitale circolante del Gruppo è la seguente:

Totale 23.644 22.204
Rimanenze
Debiti commerciali
16.718
-12.406
16.334
-16.289
Crediti commerciali 19.332 22.159
31/12/2017 31/12/2016

6. Rimanenze

31/12/2017 31/12/2016
Materie Prime e Sussidiarie 3.936 3.922
Merci in viaggio Materie Prime 70 313
- Rettifiche per obsolescenza materie prime -30 -30
Prodotti in corso di lavor. e semilavor. 151 164
Prodotti Finiti 12.644 11.993
Merci in viaggio Prodotti Finiti 259 269
- Rettifiche per obsolescenza prodotti finiti -312 -297
Totale 16.718 16.334

Le voci "Rettifiche per obsolescenza materie prime e prodotti finiti", sono determinate da accantonamenti tassati effettuati per adeguare al presunto valore di realizzo le materie prime e i prodotti finiti a lento rigiro.

Il valore delle rimanenze non differisce in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura dell'esercizio.

7. Crediti commerciali

31/12/2017 31/12/2016
Crediti commerciali Italia 19.849 22.304
Crediti commerciali paesi UE 296 434
Crediti commerciali paesi extra-UE 318 402
- Rettifiche ai crediti per svalutazioni -1.011 -861
- Rettifiche ai crediti per resi -120 -120
Totale 19.332 22.159

Non vi sono concentrazioni di crediti significativi verso uno o pochi clienti. I crediti in valuta estera sono stati convertiti al cambio del 31 dicembre 2017. Non vi sono crediti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni.

Si precisa che il valore netto contabile dei crediti commerciali approssima il rispettivo valore equo.

La voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni" ha avuto la seguente movimentazione nel corso dell'esercizio:

F.do Art. 106 T.U.I.R. F.do tassato Totale
Saldo al 31 dicembre 2016 93 768 861
Utilizzo per perdite su crediti -93 -67 -160
Accantonamento dell'esercizio per rischi inesigibilità 90 220 310
Saldo al 31 dicembre 2017 90 921 1.011

La voce "Rettifiche ai crediti per resi" è relativa all'ammontare stimato di resi su vendite realizzate nell'esercizio, ma che presumibilmente verranno effettuati nei primi mesi dell'esercizio 2018.

31/12/2017 31/12/2016
Crediti verso dipendenti 17 17
Acconti a fornitori per servizi 112 166
Note di accredito da ricevere 60 37
Crediti vari 180 126
Crediti verso Erario per Iva - 189
Risconti attivi 153 149
Totale 522 684

8. Altri crediti

La voce "Note di accredito da ricevere" è relativa a premi su acquisti, definiti sulla base di contratti stipulati con alcuni fornitori, al raggiungimento di determinati volumi di acquisto. Non vi sono crediti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni.

I "Risconti attivi", nelle componenti più significative, si riferiscono a canoni di affitto e a contratti di manutenzione.

9. Attività per imposte correnti

31/12/2017 31/12/2016
Crediti verso Erario per Ires 29 -
Crediti verso Erario per Irap
Crediti imposta Ricerca & Sviluppo
43
66
23
49
Totale 138 72

I "Crediti verso Erario per Irap" derivano da acconti Irap versati nel 2017 superiori all'effettivo debito dell'anno.

La voce "Crediti imposta Ricerca & Sviluppo" è relativa al credito d'imposta sui costi di Ricerca & Sviluppo calcolato come da Legge 190/14 art. 1 comma 35.

10. Attività finanziarie disponibili per la vendita

31/12/2017 31/12/2016
Attività finanz. disponibili per la vendita - 59
Totale - 59

La voce "Attività finanziarie disponibili per la vendita" è relativa all'investimento, effettuato dalla Capogruppo, nella holding di partecipazioni "Equilybra Capital Partners" che a far data dal 26 maggio 2016 è in liquidazione.

Nel corso dell'esercizio 2017 sono stati contabilizzati ulteriori tre acconti sulla liquidazione per un totale di € 104 mila. Al 31 dicembre tutti gli importi versati sono stati restituiti e per il maggior valore, pari ad € 45 mila, è stato contabilizzato un provento finanziario a conto economico.

L'attività di liquidazione di "Equilybra Capital Partners" continuerà anche nel corso dell'esercizio 2018, ma al momento non siamo in grado di stimare se vi saranno ulteriori riparti a favore della Capogruppo.

31/12/2017 31/12/2016
Depositi bancari e postali
Assegni
Denaro e valori in cassa
2.328
192
37
1.964
237
28
Totale 2.557 2.229

11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Non vi sono vincoli al libero utilizzo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti esistenti al 31 dicembre 2017.

Per quanto riguarda la dinamica delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" si rimanda al Rendiconto Finanziario.

12. Patrimonio netto del Gruppo

31/12/2017 31/12/2016
Capitale Sociale 8.127 8.125
Riserva Sovrapprezzo Azioni 4.176 4.174
Riserva Legale 974 943
Riserva utili/(perdite) indivisi -816 -712
Altre Riserve 2.042 1.671
Riserva azioni proprie - -305
Risultato dell'esercizio -86 503
Totale 14.417 14.399

Il capitale sociale della Capogruppo, interamente versato, ammonta a € 8.127 mila ed è costituito da n. 15.628.081 azioni senza valore nominale. Nel corso del 2017 sono stati convertiti n° 2.643 warrant "Caleffi 2015-2010" così come descritto nel paragrafo "Highlights 2017" riportato nella Relazione sulla Gestione.

Al 31 dicembre 2017 la Capogruppo non detiene azioni proprie.

La movimentazione delle azioni proprie nell'esercizio è stata la seguente:

Totale azioni al 31/12/2017 0 controvalore 0
Azioni vendute 290.306 controvalore 305.455
Azioni acquistate 0 controvalore 0
Azioni al 31/12/2016 290.306 controvalore 305.455

PASSIVITA' NON CORRENTI

13. Passività finanziarie non correnti

31/12/2017 31/12/2016
Finanziamenti da banche 8.211 6.929
Totale 8.211 6.929

La composizione dei debiti verso banche per finanziamenti è la seguente:

31/12/2017 31/12/2016
Quota da rimborsare entro l'anno 4.031 5.985
Quota da rimborsare tra 1 e 5 anni 8.211 6.791
Quota da rimborsare oltre 5 anni - 138
Totale debiti verso banche per finanziamenti 12.242 12.914

Una parte dei flussi finanziari in uscita, rappresentati dagli interessi pagati sui finanziamenti ottenuti dal sistema bancario, è esposta al rischio di variazione dei tassi di interesse. Riteniamo che tale rischio non sia in grado di influenzare in modo significativo la redditività aziendale, per tale motivo non sono state poste in essere apposite coperture. Si segnala che al 31 dicembre 2017 la Capogruppo ha in essere un derivato sui tassi considerato di copertura non efficace. Il fair value di tale strumento finanziario è negativo per € 27 mila. Tale importo, al 31 dicembre 2017, è stato contabilizzato tra le "Passività finanziarie correnti" e a conto economico nella voce "Oneri finanziari".

A fronte dei suddetti finanziamenti non sono state rilasciate garanzie.

Tutti i finanziamenti non sono soggetti a restrizioni o vincoli (covenant).

Si rinvia inoltre alla nota n° 13 del bilancio della Capogruppo Caleffi S.p.A..

14. Benefici ai dipendenti

31/12/2017 31/12/2016
T.F.R. da lavoro subordinato
T.F.M. amministratore
1.948
14
2.008
-
Totale 1.962 2.008

La voce "T.F.M. amministratore" è relativa al trattamento di fine mandato da attribuirsi all'Amministratore Delegato, come deliberato dall'Assemblea dei soci del 5 maggio 2017.

La voce "T.F.R. da lavoro subordinato" riflette le indennità di fine rapporto maturate a fine periodo dal personale dipendente, che sono valutate secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19.

Tale modalità di calcolo ha comportato l'iscrizione di oneri finanziari per € 26 mila e perdite attuariali per € 3 mila.

La movimentazione dell'esercizio è la seguente:

Passività netta per trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2016 2.008
Trattamento fine rapporto pagato nell'esercizio -147
Accantonamento dell'esercizio 58
Onere finanziario 26
(Utile) / Perdita attuariale 3
Passività netta per trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2017 1.948

Gli oneri finanziari sono classificati nella relativa voce del conto economico, la perdita attuariale è contabilizzato nel conto economico complessivo.

La passività netta alla chiusura dell'esercizio si basa sulla valutazione attuariale determinata, a sua volta, sulla base dei seguenti parametri:

IPOTESI FINANZIARIE 2017 2016 2015 2014 2013
Tasso di attualizzazione 1,30% 1,31% 2,03% 1,49% 3,17%
Tasso annuo di inflazione 1,50% 1,50% 1,50% 0,60% 2,00%
Tasso annuo incremento TFR 2,63% 2,63% 2,63% 1,95% 3,00%
Frequenza annua anticipazioni 2,50% 2,50% 2,50% 2,50% 2,50%
Frequenza turnover 3,00% 3,00% 3,00% 4,00% 4,00%

In ottemperanza a quanto previsto dal nuovo IAS 19, di seguito si forniscono le informazioni aggiuntive richieste:

  • analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale rilevante alla fine dell'esercizio, mostrando gli effetti che ci sarebbero stati a seguito delle variazioni delle ipotesi attuariali ragionevolmente possibili a tale data, in termini assoluti;
  • indicazione della durata media finanziaria dell'obbligazione per i piani a beneficio definito.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione aumentasse dello 0,25% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 41 mila.

Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione diminuisse dello 0,25% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 42 mila.

Nell'ipotesi che il tasso d'inflazione aumentasse dello 0,25% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 28 mila.

Nell'ipotesi che il tasso d'inflazione diminuisse dello 0,25% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 28 mila.

Nell'ipotesi che il tasso di turnover aumentasse dell'1% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 10 mila.

Nell'ipotesi che il tasso di turnover diminuisse dell'1% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 11 mila.

La duration media del piano è di 11,4 anni.

15. Altri fondi

31/12/2017 31/12/2016
F.do indennità suppletiva di clientela 418 373
Totale 418 373

Il fondo indennità suppletiva di clientela viene stanziato sulla base delle previsioni normative e degli accordi economici collettivi.

Il "F.do indennità suppletiva di clientela" ha avuto la seguente movimentazione:

Fisc
art. 105 TUIR
Fisc
tassato
Totale
Saldo al 31 dicembre 2016 57 316 373
Utilizzo dell'esercizio -4 0 -4
Incremento dell'esercizio 49 0 49
Saldo al 31 dicembre 2017 102 316 418

16. Passività per imposte differite

31/12/2017 31/12/2016
Imposte differite passive - 11
Totale - 11

Il tax rate adottato nel calcolo delle imposte differite passive è ai fini Ires il 24% e ai fini Irap il 3,9%. Nella determinazione delle imposte differite passive si è fatto riferimento alle aliquote fiscali previste dalla normativa in vigore.

PASSIVITA' CORRENTI

17. Debiti commerciali

31/12/2017 31/12/2016
Debiti verso fornitori Italia 6.436 7.428
Debiti verso fornitori paesi UE 1.075 2.173
Debiti verso fornitori paesi extra-UE 2.210 3.143
Fatture da ricevere 2.685 3.545
Totale 12.406 16.289
di cui verso parti correlate 566 512

Non vi sono concentrazioni di debiti significati verso uno o pochi fornitori.

I debiti verso parti correlate, pari a € 566 mila, sono inclusi nella voce "Debiti verso fornitori Italia" e si riferiscono al debito attualizzato con la Pegaso S.r.l. per il diritto di superficie dell'impianto fotovoltaico. Il dettaglio delle scadenze del debito per il diritto di superficie è il seguente: quota a breve € 34 mila,

quota da 1 a 5 anni € 142 mila, quota oltre i 5 anni € 390 mila.

Non vi sono debiti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni, ad eccezione del debito per il diritto di superficie sopradescritto.

Si precisa che il valore contabile dei debiti commerciali approssima con il rispettivo valore equo.

31/12/2017 31/12/2016
Istituti di previdenza e sicur. sociale 506 560
Note di accr. da emett. (premi clienti) 78 258
Debiti verso sindaci 63 91
Debiti per Iva 342 66
Debito verso amministratori - 44
Debiti vari 166 78
Totale 1.155 1.097

18. Altri debiti

La voce "Istituti di previdenza e sicurezza sociale" è relativa ai debiti per le ritenute sugli stipendi e sui salari del mese di dicembre, versati nei primi mesi del 2018. La voce "Note di accredito da emettere" si riferisce ai premi a clienti per raggiungimento di determinati obiettivi di fatturato.

La voce "Debiti vari" è principalmente costituita dal debito per la definizione del contenzioso "Gerenzano" come meglio descritto a pag. 25

Non vi sono debiti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni.

19. Benefici ai dipendenti

31/12/2017 31/12/2016
Retribuzioni da corrispondere
Ferie maturate e non godute
381
290
486
320
Totale 671 806

La voce "Retribuzioni da corrispondere" è relative alle retribuzioni del mese di dicembre 2017, corrisposte nel corso del 2018. La voce "Ferie maturate e non godute" evidenzia il costo complessivo delle ferie maturate e non godute al 31 dicembre 2017.

20. Passività per imposte correnti

31/12/2017 31/12/2016
Ritenute su redditi di lavoro dipend.
Ires
Irap
315
-
16
320
12
17
Totale 331 349

21. Passività finanziarie correnti

31/12/2017 31/12/2016
Debiti verso banche
Fair value derivato tassi
Ratei passivi
9.117
27
37
8.293
43
34
Totale 9.181 8.370

Il dettaglio della voce "debiti verso banche" è il seguente:

31/12/17 31/12/16
Scoperti di conto corrente ed anticipazioni 5.086 2.308
Quota corrente finanziamenti 4.031 5.985
Totale 9.117 8.293

La composizione dei "Debiti verso banche" per finanziamenti è esposta nella nota 13 passività finanziarie.

In applicazione dell'IFRS 13, la seguente tabella evidenzia le passività valutate al fair value al 31 dicembre 2017, per livello gerarchico di valutazione del fair value:

Descrizione Valore
nozionale
Fair
Value
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivato sui tassi 797 -27 0 -27 0
Totale 797 -27 0 -27 0

La distinzione fra i livelli gerarchici indicati in tabella sono i seguenti:

Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività oggetto di valutazione;

Livello 2 – dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;

Livello 3 – dati di input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

Posizione Finanziaria Netta

Rifer. Note

31/12/2017 31/12/2016 Esplicative
A Cassa 37 28 11
B Altre disponibilità liquide (assegni, depositi bancari e postali) 2.520 2.201 11
C Attività disponibili per la vendita 0 59 10
D Liquidità (A + B + C) 2.557 2.288
E Crediti Finanziari correnti 0 0
F Debiti Finanziari correnti -5.086 -2.308 21
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente -4.031 -5.985 21
H Obbligazioni emesse 0 0 21
I Altri debiti finanziari correnti -64 -77 21
J Indebitamento finanziario corrente (F + G + H + I) -9.181 -8.370
K Indebitamento finanziario corrente netto (J + E + D) -6.624 -6.082
L Crediti Finanziari non correnti 5 5 3
M Debiti bancari non correnti -8.211 -6.929 13
N Obbligazioni emesse 0 0 13
O Altri debiti non correnti 0 0
P Indebitamento finanziario non corrente (M + N + O) -8.211 -6.929
Q Indebitamento finanziario non corrente netto (L + P) -8.206 -6.924
R Indebitamento finanziario netto (Q + K) -14.830 -13.006

Analisi delle voci di conto economico

31/12/2017 31/12/2016 Vendite Italia 50.940 52.734 Vendite paesi UE 2.813 3.897 Vendite paesi extra-UE 3.423 2.577 Totale 57.176 59.208

22. Vendite di beni e servizi

I ricavi delle vendite sono esposti al netto di resi, sconti ed abbuoni riconosciuti ai clienti, nonché dell'ammontare stimato di resi su vendite realizzate nell'esercizio, ma che presumibilmente verranno effettuati nei primi mesi dell'esercizio 2018.

Per maggiori dettagli si rinvia ai commenti contenuti nella Relazione sulla Gestione.

INFORMATIVA DI SETTORE

Il principio contabile IFRS 8 – Settori operativi, è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2009 in sostituzione dello IAS 14 – Informativa di settore. Il principio richiede la presentazione di informazioni in merito ai Settori operativi del Gruppo e sostituisce i requisiti per la determinazione dei settori primari (business) e secondari (geografici) del Gruppo. Il principio contabile richiede alla società di basare l'informativa di settore sugli elementi che il management utilizza per prendere le proprie decisioni operative, quindi richiede l'identificazione dei segmenti operativi sulla base della reportistica interna che è regolarmente rivista dal management al fine dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti e al fine delle analisi di performance.

STATO PATRIMONIALE

(in migliaia di euro)

CALEFFI MIRABELLO CARRARA ELISIONI TOTALE
ATTIVITA' dic-17 dic-16 dic-17 dic-16 dic-17 dic-16 dic-17 dic-16
Immobili, impianti e macchinari 4.660 4.635 1.052 575 12 16 5.724 5.226
Attività immateriali 706 622 154 225 1.954 1.987 2.814 2.834
Attività finanziare 5 5 0 0 0 5 5
Partecipazioni 3.892 3.892 0 (3.881) (3.881) 11 11
Attività per imposte differite 937 902 180 229 65 65 1.182 1.196
Crediti Tributari 193 193 0 0 0 193 193
Totale attività non correnti 10.392 10.247 1.386 1.029 (1.850) (1.811) 9.929 9.465
Rimanenze 11.345 10.671 5.373 5.663 0 (0) 16.718 16.334
Crediti commerciali 16.368 18.485 2.994 3.678 (30) (4) 19.332 22.159
Altri crediti 417 581 943 946 (838) (844) 522 684
Attività per imposte correnti 120 27 18 45 0 (0) 138 72
Attività finanziarie 0 59 0 0 0 0 0 59
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.300 1.624 1.257 606 0 (0) 2.557 2.229
Totale attività correnti 29.551 31.448 10.584 10.937 (868) (848) 39.267 41.537
TOTALE ATTIVITA' 39.943 41.695 11.970 11.967 (2.718) (2.660) 49.196 51.002
CALEFFI S.P.A. MIRABELLO CARRARA S.P.A. ELISIONI TOTALE
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO dic-17 dic-16 dic-17 dic-16 dic-17 dic-16 dic-17 dic-16
Capitale sociale 8.127 8.125 1.170 1.170 (1.170) (1.170) 8.127 8.125
Riserva sovrapprezzo azioni 4.176 4.174 0 0 (0) 4.176 4.174
Riserva legale 974 944 69 69 (69) (70) 974 943
Altre riserve 2.042 1.366 139 254 (139) (254) 2.042 1.366
Riserva utili indivisi 0 0 0 (816) (712) (816) (712)
Risultato dell'esercizio (232) 607 246 (111) (100) 7 (86) 503
Totale patrimonio netto 15.087 15.215 1.623 1.381 (2.294) (2.198) 14.417 14.399
Capitale di terzi 370 404 370 404
Utile/(Perdita) di terzi 74 (33) 74 (33)
Totale patrimonio netto consolidato 15.087 15.215 1.624 1.381 (1.851) (1.827) 14.861 14.770
Passività finanziarie non correnti 6.046 4.973 2.166 1.956 0 0 8.211 6.929
Benefici a dipendenti 1.108 1.123 854 884 0 1 1.962 2.008
Altri fondi 332 292 85 80 0 1 418 373
Passività per imposte differite 0 0 0 0 (0) 11 (0) 11
Totale passività non correnti 7.486 6.389 3.105 2.921 (0) 12 10.591 9.321
Debiti commerciali 9.723 12.193 3.335 4.721 (653) (625) 12.406 16.289
Altri debiti 1.052 1.066 320 252 (216) (221) 1.155 1.097
Benefici a dipendenti 539 659 132 147 0 0 671 806
Passività per imposte correnti 257 280 74 68 0 1 331 349
Altre passività finanziarie 5.801 5.894 3.380 2.476 0 (0) 9.181 8.370
Totale passività correnti 17.371 20.092 7.242 7.665 (869) (846) 23.744 26.911
TOTALE PASSIVITA' E PATR. NETTO 39.943 41.695 11.969 11.967 (2.721) (2.660) 49.196 51.002

Informazioni settoriali

Conto Economico (dati al 31/12/2017 e al 31/12/2016) (in migliaia di euro)

CALEFFI MIRABELLO CARRARA ELISIONI TOTALE GRUPPO
dic-17 dic-16 dic-17 dic-16 dic-17 dic-16 dic-17 dic-16
Vendite di beni e servizi 42.054 46.011 16.223 14.169 -1.101 -972 57.176 59.208
Valore della produzione 43.367 46.949 16.279 15.139 -1.271 -1.114 58.375 60.974
Costo della produzione -42.396 -44.586 -15.268 -14.570 1.271 1.114 -56.394 -58.042
EBITDA 971 2.363 1.012 569 1.982 2.932
EBITDA% 2,3% 5,1% 6,2% 4,0% 3,5% 5,0%
Amm.to e Svalutazioni -1.090 -977 -476 -557 -37 -37 -1.603 -1.571
EBIT -119 1.386 536 12 -37 -37 379 1.361
EBIT% -0,3% 3,0% 3,3% 0,1% 0,7% 2,3%
Proventi e Oneri finanziari -124 -365 -163 -130 -1 -287 -496
Risultato prima delle imposte -243 1.021 373 -118 -37 -38 92 865
Risultato prima delle imposte% -0,6% 2,2% 2,3% -0,8% 0,2% 1,5%
Imposte 11 -414 -127 7 11 12 -105 -395
Risultato dell'esercizio -232 607 246 -111 -26 -26 -12 470
Risultato dell'esercizio % -0,6% 1,3% 1,5% -0,8% 0,0% 0,8%
(Utile)/perdite di pertinenza di terzi -74 -33 -74 -33
Risultato del gruppo -86 503
Risultato del gruppo % -0,2% 0,8%

I settori di attività sono rappresentati dalle seguenti Business Unit: Caleffi e Mirabello Carrara. La Business Unit Caleffi operante nell'Home Fashion, si occupa della produzione e commercializzazione di articoli di biancheria per la casa a marchio Caleffi, Walt Disney, Marvel, Warner Bros, Sogni di Viaggio by Marco Carmassi, Discovery e Pets by Myrna.

La Business Unit Mirabello Carrara, attiva nell'Home Luxury, si occupa della commercializzazione di articoli di biancheria per la casa di fascia premium con i marchi Mirabello, Carrara, Besana, Roberto Cavalli, Trussardi, Diesel e Les Voiles de Saint Tropez.

La metodologia di allocazione utilizzata è quella specifica per Business Unit.

Il conto economico è riclassificato sulla base dello schema di pag. 16.

Informazioni su prodotti e servizi

Il Gruppo suddivide i ricavi di vendita in due categorie come da classificazione Nielsen:

  • Letto che comprende la copertura letto, la teleria e gli accessori;
  • Altri che comprende il bagno, l'arredamento, il nightwear/homewear, la tavola e la cucina.

I ricavi al 31 dicembre 2017 sono così suddivisi: € 38.557 mila per la categoria Letto, € 18.619 mila per la categoria Altri.

Informazioni sulle aree geografiche

L'informativa per area geografica non viene evidenziata in quanto poco significativa dato che il fatturato realizzato in Italia è pari all'89,1% del totale.

Informazioni sui principali clienti

Il Gruppo non realizza ricavi pari o superiori al 10%, con un singolo cliente, pertanto non vi sono casi di dipendenza dai principali clienti.

23. Altri ricavi e proventi

31/12/2017 31/12/2016
Rimborsi assicurativi 13 10
Plusvalenze da beni patrimoniali 51 42
Sopravvenienze attive 198 196
Contributo GSE fotovoltaico 243 224
Altri 82 69
Totale 587 541

La voce "Contributo GSE fotovoltaico" è relativa al contributo erogato dal Gestore Servizi Energetici come previsto dal 4° conto energia, relativamente all'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico di 1 Mwh installato nell'esercizio 2012.

Nella voce "Sopravvenienze attive" sono inclusi € 66 mila relativa al credito d'imposta sui costi di Ricerca & Sviluppo calcolato come da Legge 190/14 art. 1 comma 35.

24. Costi per servizi

31/12/2017 31/12/2016
Stampa tessuti e altre lavorazioni esterne 4.251 5.005
Altri costi industriali e r&s 1.992 2.074
Pubblicità e promozioni 1.122 1.067
Altri costi commerciali 4.261 4.356
Costi amministrativi 2.461 2.733
Totale 14.087 15.235

La voce "Altri costi commerciali" è costituita principalmente da provvigioni e oneri accessori (€ 1.439 mila) e da trasporti su vendite (€ 2.035 mila).

La voce "Costi amministrativi" comprende principalmente i compensi e oneri amministratori (€ 812 mila), le consulenze legali e amministrative (€ 409 mila), le assicurazioni (€ 243 mila) e le commissioni bancarie e di factoring (€ 244 mila).

25. Costi per godimento beni di terzi

31/12/2017 31/12/2016
Royalties 1.515 1.617
Affitti e locazioni passive 2.886 2.523
Totale 4.401 4.140
di cui verso parti correlate 254 254

La voce "Royalties" è relativa alle vendite di prodotti a marchio Disney, Roberto Cavalli Home Collection, Trussardi Home Linen, Les Voiles de Saint Tropez, Marvel, Warner Bros, Happiness, Pets by Mirna, Discovery, Sogni di Viaggio by Marco Carmassi e Hello Kitty per i quali sono in essere o sono stati in essere contratti di licenza.

Nella voce "Affitti e locazioni passive" sono compresi € 250 mila relativi al contratto di affitto degli immobili strumentali stipulato con Pegaso S.r.l., società posseduta interamente dai consiglieri Giuliana Caleffi e Rita Federici, in data 30 agosto 2005 e al contratto di affitto di un appartamento, stipulato sempre con la Pegaso S.r.l., per un controvalore annuo complessivo di € 4 mila.

26. Costi per il personale

Trattamento fine rapporto
Costo interinali
Totale
394
1.336
8.750
372
867
8.374
Oneri sociali 1.632 1.681
Salari e stipendi 5.388 5.454
31/12/2017 31/12/2016

L'incidenza del costo del personale sul fatturato è pari al 15,3%.

31/12/2017 31/12/2016
78
68
16
1 2
157 164
48 40
205 204
76
64
16

Il numero di dipendenti in forza al 31 dicembre 2017 suddiviso per categoria è il seguente:

I compensi degli amministratori della Capogruppo per prestazioni svolte a favore delle società del Gruppo, sono i seguenti:

Consiglio di Amministrazione

Cognome e Nome Carica Periodo
Carica
Scadenza
Carica
Emolumenti
Caleffi Giuliana Consigliere Mirabello S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2018 10
Ferretti Guido Consigliere Mirabello S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2018 60

27. Ammortamenti, svalutazioni e rettifiche su crediti

31/12/2017 31/12/2016
Ammortamento immobil. immateriali
Ammortamento immobil. materiali
Acc. per rettifiche ai crediti
178
1.115
310
185
1.086
300
Totale 1.603 1.571

Nella voce "Ammortamento immobilizzazioni immateriali" sono compresi € 38 mila relativi all'ammortamento del costo del diritto di superficie, contrattualizzato con la parte correlata Pegaso S.r.l., iscritto nelle attività immateriali.

28. Altri costi operativi

31/12/2017 31/12/2016
Minusvalenze patrimoniali
Sopravvenienze e insussistenze passive
Oneri diversi di gestione
20
56
274
52
56
255
Totale 350 363

La voce "Minusvalenze patrimoniali" è composta principalmente dal refitting del punto vendita di Fidenza (PR) e dalla cessione/distruzione di cilindri e quadri per la stampa, nell'ambito del fisiologico processo di sostituzione dei cespiti produttivi

La voce "Oneri diversi di gestione" è costituita principalmente da imposte e tasse per € 118 mila e da contributi associativi per € 67 mila.

29. Oneri finanziari

31/12/2017 31/12/2016
Interessi di conto corrente 11 14
Interessi su mutui passivi 180 232
Interessi di factoring 26 37
Interessi su altri finanziamenti 13 31
Oneri finanziari Tfr IAS19 26 38
Interessi vari 61 66
Interessi su prestito obbligazionario - 77
Totale 317 495

La voce "Oneri finanziari Tfr Ias 19" evidenzia la componente finanziaria della rilevazione del debito TFR in applicazione dei principi contabili internazionali.

La voce "Interessi vari" si riferisce per € 9 mila ad oneri finanziari derivanti dall'attualizzazione del debito nei confronti della Pegaso S.r.l. in virtù del contratto di diritto di superficie descritto alla nota 2.

30. Proventi finanziari

31/12/2017 31/12/2016
Interessi da clienti
Interessi da depositi bancari e postali
Proventi da titoli
3
1
45
6
3
-
Totale 49 9

La voce "Proventi da titoli" è relativa al provento finanziario generatosi dalla liquidazione parziale dell'investimento in "Equilybra Capital Partners".

31. Imposte dell'esercizio

31/12/2017 31/12/2016
Imposte correnti
Imposte differite attive
Imposte differite passive
119
-3
-11
168
239
-12
Totale 105 395

Le imposte sul reddito dell'esercizio sono state calcolate nel rispetto della normativa vigente. Le norme fiscali hanno reso necessario operare delle rettifiche al risultato economico determinato secondo i principi contabili internazionali.

Per quanto riguarda la riconciliazione tra le imposte teoriche e l'effettivo carico fiscale dell'esercizio si rinvia alla nota 30 del bilancio separato della Capogruppo.

32. Utile/Perdita per azione

31/12/2017 31/12/2016
Risultato netto ( a ) -86 503
Media ponderata azioni in circolazione nell'esercizio ( b ) 15.344.331 15.402.839
Media ponderata rettificata azioni in circolazione nell'esercizio ( c ) 15.344.331 15.402.839
Utile/(Perdita) base per azione (a / c) -0,01 0,03
Utile/(Perdita) diluita per azione (a / b) -0,01 0,03

La differenza fra il totale delle azioni Caleffi S.p.A. (15.628.081) e la media ponderata in circolazione dell'esercizio (15.344.331) è determinata dalle azioni proprie in portafoglio.

33. Altre componenti di conto economico complessivo

L'effetto relativo alle altre componenti di conto economico complessivo rilevate al 31 dicembre 2017 è così composto:

Utili/(perdite) attuariali da valutazione TFR IAS 19 -3
Effetto fiscale 1
Totale -2

34. Gestione dei rischi e informativa finanziaria

Rischio di tasso di interesse

L'indebitamento finanziario è in parte regolato da tassi di interesse variabile, quindi il Gruppo è esposto al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse. Si evidenzia che il Gruppo non ha stipulato contratti di copertura specifici in quanto ritiene che l'eventuale aumento dei tassi di interesse non avrebbe impatti significativi sulla redditività aziendale. Il ricorso a finanziamenti viene valutato in base alle esigenze aziendali del periodo.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che i tassi di interesse aumentino dell'1%, l'incremento degli oneri finanziari del Gruppo sarebbe di circa € 100 mila.

Rischio di cambio

Il Gruppo effettua una parte degli acquisti di materia prima e una parte delle vendite all'estero in dollari e per tutelarsi rispetto al rischio di cambio, ove necessario, effettua coperture generiche attraverso la stipula di contratti derivati ed acquisti a termine di valuta. Al 31 dicembre 2017 non risultano in essere derivati su valute.

Nel corso del 2017 sono state registrate a conto economico differenze cambio passive per € 56 mila e differenze cambio attive per € 38 mila.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che il cambio €/\$ aumenti di 5 cents, l'effetto sui saldi in valuta al 31 dicembre 2017 sarebbe positivo € 3 mila. Nel caso che il cambio €/\$ diminuisca di 5 cents, l'effetto sarebbe negativo per circa € 3 mila.

Rischio di prezzo

L'eventuale aumento dei prezzi di acquisto di determinate materie prime, rappresenta un rischio contenuto, in quanto il Gruppo, disponendo di una rete di fornitori ampia ed ubicata in diverse aree geografiche del mondo, riesce tempestivamente ad approvvigionarsi sul mercato che presenta le migliori condizioni di prezzo, senza che questo vada a discapito della qualità. Questo ha inoltre permesso di mitigare in parte i fortissimi rialzi che il cotone ha avuto in passato.

Le oscillazioni dei prezzi nei mercati azionari potrebbero determinare perdite durevoli di valore delle attività finanziarie classificate come "available for sale". Nel bilancio dell'esercizio 2017 non sono state iscritte a conto economico perdite di valore, bensì è stato iscritto un provento finanziario pari ad € 45 mila, per effetto del rimborso dell'investimento in "Equilybra Capital Partners".

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o un'altra controparte possa non rispettare gli impegni alla scadenza causando una perdita al Gruppo.

La qualità del credito è molto elevata, frutto di un'attenta selezione dei clienti e di un costante monitoraggio sul loro stato di salute. Il trend storico delle perdite su crediti mostra un valore contenuto. Il rischio di credito risulta riflesso in bilancio, nella voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni" (si veda nota 7 "Crediti commerciali"). Non vi sono condizioni di particolare concentrazione del rischio di credito.

La riduzione di valore dei crediti viene determinata in modo che il saldo delle rettifiche per svalutazione alla fine dell'esercizio rappresenti la ragionevole riduzione del valore degli stessi a fronte dei crediti ritenuti inesigibili. Essa è determinata sulla base di dati storici relativi alle perdite su crediti e delle ragionevoli prospettive di incasso, applicando a tutti i crediti in essere percentuali di svalutazione diverse a seconda dell'anzianità del credito. Il Gruppo utilizza le rettifiche ai crediti per svalutazione per riconoscere le perdite di valore sui crediti commerciali; tuttavia, quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l'importo dovuto, l'ammontare considerato irrecuperabile viene direttamente stornato dalla relativa attività finanziaria con contropartita, fino a capienza, la voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni" e, per l'eventuale eccedenza, il conto economico.

31/12/2017 31/12/2016
Crediti non scaduti 15.288 79,08% 17.578 79,33%
Crediti Scaduti
entro 30 gg 1.107 5,73% 2.897 13,07%
da 30 a 60 gg 663 3,43% 742 3,35%
da 60 a 90 gg 623 3,22% 241 1,09%
oltre 90 gg 1.651 8,54% 701 3,16%
Totale 19.332 22.159

Nella seguente tabella viene esposto lo scadenziario dei crediti commerciali:

Non vi sono in essere garanzie e/o concessioni di finanziamenti ai clienti.

Il valore delle perdite su crediti registrate nel 2017 è pari ad € 160 mila, a fronte delle quali è stata utilizzata la voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni", stanziata in precedenti esercizi.

La Capogruppo e la Mirabello Carrara S.p.A. hanno in essere al 31 dicembre 2017 cessioni di crediti prosoluto, rispettivamente per circa € 1,6 milioni e 1,2 milioni. Tali cessioni sono state regolate ai normali tassi di mercato.

I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring sono eliminati dall'attivo dello stato patrimoniale se e solo se i rischi ed i benefici correlati alla loro titolarità sono stati sostanzialmente trasferiti al cessionario. I crediti ceduti pro-solvendo e i crediti ceduti pro-soluto che non soddisfano il suddetto requisito rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene siano stati legalmente ceduti; in tal caso una passività finanziaria di pari importo è iscritta nel passivo a fronte dell'anticipazione ricevuta.

Si segnala che una parte dei crediti commerciali della Capogruppo al 31 dicembre 2017, per complessivi € 3.057 mila, è coperta da garanzia assicurativa.

Rischio liquidità

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Al momento non si segnalano difficoltà per il Gruppo ad ottenere linee di credito e finanziamenti.

Attività e passività finanziarie - fair value

Nella seguente tabella sono esposti, per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile e il fair value, compreso il relativo livello della gerarchia del fair value. Sono escluse le informazioni sul fair value delle attività e passività finanziarie non valutate al fair value quando il loro valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione dello stesso.

Fair value
Note Possedute per
la negoziazione
Finanziamenti
e crediti
Disponibili per
la vendita
Altre passività Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività
*Attività finanziarie disponibili per la vendita 10 - - -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 2.557 2.557
Attività finanziarie non correnti 3 5 5
Crediti commerciali 7 19.332 19.332
Altri crediti 8 522 522
Passività
Finanziamenti da banche
Prestito Obbligazionario
8.211 8.211
Passività finanziarie non correnti 13 8.211 8.211
*Interest rate swap non di copertura
Scoperti di conto corrente
Finanziamenti da banche quota corrente
27 5.086
4.031
27
5.086
4.031
27
Altri debiti finanziari correnti
Totale passività finanziarie correnti
21 37 37
9.181
Debiti commerciali 17 12.406 12.406
Altri debiti 18 1.155 1.155

*Attività e passività rilevate al fair value

Gestione del capitale

Le politiche di gestione del capitale da parte del Consiglio di Amministrazione prevedono il mantenimento di un livello elevato di capitale proprio al fine di preservare un rapporto di fiducia con gli investitori, i creditori ed il mercato, consentendo altresì lo sviluppo futuro dell'attività. Inoltre, il Consiglio monitora la tipologia di azionisti, il rendimento del capitale, inteso dal Gruppo come patrimonio netto totale ed il livello di dividendi da distribuire ai detentori di azioni ordinarie. Talvolta la Capogruppo acquista sul mercato azioni proprie con tempistiche che dipendono dai prezzi di mercato. Le politiche di gestione del capitale del Gruppo non hanno subito variazioni nel corso dell'esercizio.

Gruppo CALEFFI

35. Rapporti con controparti correlate e attività di direzione e coordinamento

Il Gruppo non è soggetto ad attività di direzione e coordinamento da parte di altre società od enti.

Gli immobili strumentali all'esercizio dell'attività della Capogruppo sono concessi in locazione alla stessa da parte della Pegaso S.r.l., società immobiliare interamente posseduta dagli amministratori Rita Federici e Giuliana Caleffi, in forza di contratto di locazione stipulato in data 30 agosto 2005. Il canone di locazione è pari ad € 250 mila aumentato proporzionalmente dell'incremento Istat su base annuale.

Il contratto di locazione aveva una durata di 8 anni ed è stato rinnovato automaticamente per ulteriori 8. La Pegaso S.r.l. ha acquisito la proprietà di tali immobili per effetto della scissione del ramo immobiliare della Capogruppo, effettuata con atto di scissione non proporzionale in data 27 settembre 2005.

Si segnala che è in essere con la Pegaso S.r.l. un contratto di affitto di un appartamento, sito in Via Milano a Viadana (MN), per un controvalore annuo complessivo di € 4 mila.

In data 20 settembre 2012 è stato sottoscritto con Pegaso S.r.l. un contratto di costituzione di diritto di superficie e servitù relativo al lastrico solare sul quale è installato l'impianto fotovoltaico. Il contratto ha una durata di 20 anni a partire dal 1 gennaio 2013 per un controvalore complessivo di € 850 mila.

Nell'esercizio 2015, la Capogruppo e la controllata Mirabello Carrara S.p.A., hanno rinnovato l'adesione al consolidato fiscale nazionale previsto dagli articoli 117 e seguenti del Tuir, D.P.R. 22 dicembre 1986 n° 917 per il triennio 2015-2017.

Guido Ferretti riveste la qualifica di Amministratore Delegato della Capogruppo e di Amministratore Delegato della controllata Mirabello Carrara S.p.A..

Giuliana Caleffi è presidente della Capogruppo e presidente della controllata Mirabello Carrara S.p.A..

La partecipazione di minoranza, pari al 30%, della controllata Mirabello Carrara S.p.A. è detenuta dalla Ermes S.r.l., società interamente posseduta da Giuliana Caleffi e Rita Federici.

RAPPORTI CON CONTROPARTI CORRELATE/CONTROLLATE E COLLEGATE NON CONSOLIDATE INTEGRALMENTE
Effetto
a C.E.
Incidenza Incidenza
sul fatturato sul risultato al 31/12/17 al 31/12/17
lordo
Debito Credito Incidenza
sui debiti
Incidenza
sui crediti
Incidenza
su PFN
Pegaso s.r.l. affitto immobili strumentali -254 0,44% 273,12% 566 0 4,56% 0,00% 3,82%
TOTALI -254 0,44% 273,12% 566 0 4,56% 0,00% 3,82%

* La voce "Debito al 31/12/2017" è relativa al valore attuale del debito per diritto di superficie

36. Dettaglio compensi amministratori, sindaci e direttori generali del Gruppo

Carica Periodo Scadenza Emolumenti Benefici Altri
Carica Carica non monetari compensi
Presidente Caleffi S.p.A. -
Amministratore Delegato Caleffi S.p.A. 13
Vice Presidene Caleffi S.p.A. -
Favagrossa Raffaello Consigliere Caleffi S.p.A. -
Consigliere Indipendente Caleffi S.p.A. 8
Consigliere Indipendente Caleffi S.p.A. 6
Consigliere Indipendente Caleffi S.p.A. -
Consigliere Indipendente Caleffi S.p.A. -
Presidente Mirabello Carrara S.p.A. -
-
235
01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019
01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019
01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019
01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019
01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019
05/05 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019
05/05 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019
01/01 - 05/05 Approvazione Bilancio 2016
01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2018
Amministratore Delegato Mirabello Carrara S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2018
Amministratore Delegato Mirabello Carrara S.p.A. 01/01 - 21/10 Approvazione Bilancio 2018*
170
6
245
-
160
-
37
-
21
-
13
-
12
-
13
-
10
-
60
-
22
3

Consiglio di Amministrazione

* deceduto in data 21/10/2017

Collegio Sindacale

Cognome e Nome
(dati in migliaia di euro)
Carica Periodo
Carica
Scadenza
Carica
Emolumenti
Caruso Pier Paolo Sindaco Effettivo/Presidente Caleffi S.p.A. 05/05 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 12
Stefano Lottici Sindaco Effettivo Caleffi S.p.A. 05/05 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 10
Rosetti Francesca Sindaco Effettivo Caleffi S.p.A. 05/05 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 10
Girelli Mauro Sindaco Effettivo/Presidente Caleffi S.p.A. 01/01 - 05/05 Approvazione Bilancio 2016 7
Camodeca Renato Sindaco Effettivo Caleffi S.p.A. 01/01 - 05/05 Approvazione Bilancio 2016 5
Ravicini Luciana Sindaco Effettivo Caleffi S.p.A. 01/01 - 05/05 Approvazione Bilancio 2016 5
Romersa Andrea Sindaco Effettivo/Presidente Mirabello Carrara S.p.A.01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2018 16
Marchi Carlo Alberto Sindaco Effettivo Mirabello Carrara S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2018 14
Ambrosiani Fabio Sindaco Effettivo Mirabello Carrara S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2018 14

La Società non ha erogato finanziamenti né ha assunto impegni per effetto di garanzie prestate ai membri dell'Organo di Amministrazione né del Collegio Sindacale.

37. Passività potenziali

Alla data di pubblicazione del presente bilancio consolidato non risultano passività potenziali di rilievo per cui risulti prevedibile un esborso futuro da parte del Gruppo.

38. Garanzie prestate

Le fideiussioni rilasciate dalla Capogruppo a diversi soggetti ammontano complessivamente ad € 1.086 mila.

Le fideiussioni rilasciate dalla Mirabello Carrara S.p.A. a diversi soggetti ammontano complessivamente ad € 140 mila.

39. Eventi od operazioni significative non ricorrenti

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 non si sono registrati eventi/operazioni rientranti nell'ambito previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006. Come indicato in tale Comunicazione, per eventi od operazioni significative non ricorrenti si intendono quelli il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività.

40. Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 non si sono registrati eventi/operazioni rientranti nell'ambito previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006. Come indicato in tale Comunicazione "per operazioni atipiche e/o inusuali" si intendono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento (prossimità alla chiusura dell'esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine: alla correttezza/completezza dell'informazione in bilancio, al conflitto d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti di minoranza".

41. Eventi successivi alla chiusura del bilancio

Successivamente alla data di chiusura dell'esercizio non sono occorsi eventi tali da rendere l'attuale situazione patrimoniale, finanziaria ed economica sostanzialmente diversa da quella risultante dal bilancio al 31 dicembre 2017 o tali da richiedere rettifiche od annotazioni integrative allo stesso.

Viadana, 19 marzo 2018

Il Consiglio di Amministrazione

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS. 58/98

I sottoscritti Guido Ferretti in qualità di "Amministratore Delegato" e Giovanni Bozzetti in qualità di "Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari" della Caleffi S.p.A., tenuto conto di quanto previsto dall'art. 154 bis commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, attestano:

  • a) l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa;
  • b) l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato relativo all'esercizio 2017.

Si attesta inoltre che il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

  • a) corrisponde alle risultanze contabili;
  • b) è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS), adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005 e quanto consta è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'Emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • c) la relazione sulla gestione contiene un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'Emittente e delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui sono esposti.

Viadana, 19 marzo 2018

L'Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Guido Ferretti Giovanni Bozzetti

Bilancio Separato Caleffi S.p.A. al 31 dicembre 2017

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

(valori espressi in euro)
Note ATTIVITA' 31/12/2017 31/12/2016
1 Immobili, impianti e macchinari 4.659.784 4.634.558
2 Attività immateriali 706.015 621.959
3 Attività finanziare 4.648 4.648
3 Partecipazioni 3.891.548 3.891.548
4 Attività per imposte differite 937.434 902.011
5 Crediti tributari 192.591 192.591
Totale attività non correnti 10.392.020 10.247.315
6 Rimanenze 11.345.227 10.671.137
7 Crediti commerciali 16.368.214 18.485.280
di cui verso parti correlate 30.010 4.476
8 Altri crediti 416.802 581.372
9 Attività per imposte correnti 120.301 27.437
10 Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 58.948
11 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.300.148 1.623.840
Totale attività correnti 29.550.692 31.448.014
TOTALE ATTIVITA' 39.942.712 41.695.329
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 39.942.712 41.695.329
Totale passività correnti 17.370.594 20.091.589
20 Passività finanziarie correnti 5.800.718 5.893.951
19 Passività per imposte correnti 256.725 280.016
18 Benefici ai dipendenti 538.570 658.684
di cui verso parti correlate 184.947 0
17 Altri debiti 1.051.508 1.066.268
di cui verso parti correlate 1.219.070 1.131.929
16 Debiti commerciali 9.723.073 12.192.670
Totale passività non correnti 7.485.676 6.388.565
15 Altri fondi 332.372 292.372
14 Benefici ai dipendenti 1.107.568 1.123.379
13 Passività finanziarie non correnti 6.045.736 4.972.814
12 Totale patrimonio netto 15.086.442 15.215.175
Risultato dell'esercizio -232.339 606.785
Altre riserve 2.042.084 1.365.600
Riserva legale 973.894 943.555
Riserva sovrapprezzo azioni 4.176.201 4.174.007
Capitale sociale 8.126.602 8.125.228
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 31/12/2017 31/12/2016

CONTO ECONOMICO

(valori espressi in euro)

Note 31/12/2017 31/12/2016
21 Vendita di beni e servizi 42.054.305 46.011.225
di cui verso parti correlate 132.076 36.304
22 Altri ricavi e proventi 549.056 439.681
di cui verso parti correlate 119.577 34.319
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso 763.849 498.235
Costi delle materie prime e altri materiali -23.708.628 -25.677.627
di cui verso parti correlate 958.487 935.316
Variazione rimanenze di materie prime -89.759 -71.091
23 Costi per servizi -8.222.136 -8.776.218
di cui verso parti correlate 16.759 8.133
24 Costi per godimento beni di terzi -3.394.584 -3.251.069
di cui verso parti correlate 299.284 354.284
25 Costi per il personale -6.697.267 -6.510.053
26 Ammortamenti, svalutazioni e rettifiche su crediti -1.090.234 -976.556
27 Altri costi operativi -284.015 -300.406
Risultato operativo -119.413 1.386.121
28 Oneri finanziari -195.827 -355.354
29 Proventi finanziari 48.224 7.797
Utile/perdite su cambi 24.004 -17.997
Risultato prima delle imposte -243.012 1.020.567
30 Imposte correnti -81.639 -157.814
30 Imposte differite (attive)/passive 92.312 -255.968
Risultato dell'esercizio -232.339 606.785

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(valori espressi in euro)
Note 31/12/2017 31/12/2016
Risultato dell'esercizio -232.339 606.785
Altre componenti del conto economico complessivo:
Componenti che non saranno successivamente riclassificate
nell'utile o perdita dell'esercizio
313 -22.046
31 Utili / (perdite) da valutazione TFR Ias 19 412 -29.008
31 Effetto fiscale -99 6.962
Componenti che saranno successivamente riclassificate
nell'utile o perdita dell'esercizio
0 0
Totale componenti del conto economico complessivo 313 -22.046
Risultato complessivo dell'esercizio -232.026 584.739

RENDICONTO FINANZIARIO

esp licat ive
A
D ispo nibilità liquide e mezzi equivalenti al 1° gennaio
1.623.840
B
Liquidità generata dall'attività o perativa
Risultato dell'esercizio
-232.339
606.785
Rettifiche per:
- Ammortamenti
26
850.234
Variazione del capitale d'esercizio
- Rimanenze finali
6
-674.090
- Crediti commerciali
7
2.117.066
- Debiti commerciali
16
-2.469.597
- Altre attività correnti
8
164.569
- Altre passività correnti
17
-14.760
- Attività per imposte correnti
9
-92.864
- Passività per imposte correnti
19
-23.291
- Attività per imposte differite
4
-35.423
- Crediti tributari
5
0
- Passività per imposte differite
0
- Fondi relativi al personale
14
-15.811
- Debiti relativi al personale
18
-120.114
- Altri fondi
15
40.000
T OT A LE
-506.421
C
Liquidità generata dall'attività di investimento
- Investimenti in immobili, impianti e macchinari
1
-821.842
- Investimenti in immobilizzazioni immateriali
2
-160.599
- Disinvestimenti di immobilizzazioni
22.927
1 ; 2
T OT A LE
-959.514
D
Liquidità generata dall'attività finanziaria
- Disinvestimenti di attività finanziarie
10
58.948
- Variazione utilizzo fidi bancari
20
857.702
- Rimborso prestito obbligazionario
13
0
- Rimborso quote finanziamenti
13 ; 20
-4.363.890
- Nuove erogazioni finanziamenti
13
4.500.000
- Variazione altre debiti finanziari
20
-14.124
T OT A LE
1.038.636
E
M o vimenti del patrimo nio netto
- Acquisti/Vendite azioni proprie
12
406.428
- Dividendi corrisposti
12
-306.703
- Aumento di capitale
12
3.568
- Altri movimenti di patrimonio netto
12
313
T OT A LE
103.606
F
F lusso mo netario dell'esercizio (B +C +D +E)
-323.692
D ispo nibilità liquide e mezzi equivalenti netti a fine esercizio
1.300.148
(valori espressi in di euro) Rif . no t e 31-dic-17 31-dic-16
2.013.241
776.556
-427.144
-775.620
1.941.006
-76.067
-282.876
20.565
7.588
257.271
7.582
-1.774
50.442
164.252
-22.637
2.245.930
-1.102.265
-78.147
82.322
-1.098.090
69.074
2.125.298
-3.500.000
-4.037.306
4.000.000
-104.353
-1.447.287
-68.499
0
591
-22.046
-89.954
-389.401
1.623.840
Ulterio ri info rmazio ni sui flussi finanziari: 31-dic-17 31-dic-16
Impo ste pagate nell'esercizio 127.272 91.191
Interessi pagati nell'esercizio 182.503 405.526

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

in Euro Riserva
sovrapp.
Riserva di Riserva Altre Riserva
azioni
Risultato Totale
patrimonio
Capitale azioni Rivalutaz. legale riserve proprie dell'esercizio netto
Saldo al 31 dicembre 2015 8.125.000 4.173.644 853.441 936.118 659.602 -198.197 148.736 14.698.344
Risultato dell'esercizio 606.785 606.785
Altre componenti del risultato complessivo:
Perdita attuariale da valutazione TFR IAS 19 al netto dell'effetto fiscale -22.046
Risultato complessivo dell'esercizio -22.046 606.785 584.739
Operazioni con gli azionisti:
Destinazione risultato 2015 7.437 141.299 -148.736 0
Aumento di capitale 228 363 591
Acquisto/Vendita azioni proprie 38.758 -107.258 -68.499
Saldo al 31 dicembre 2016 8.125.228 4.174.007 853.441 943.555 817.614 -305.455 606.785 15.215.175
Risultato dell'esercizio -232.339 -232.339
Altre componenti del risultato complessivo:
Utile attuariale da valutazione TFR IAS 19 al netto dell'effetto fiscale 313 313 313
Risultato complessivo dell'esercizio 313 -232.026 -232.026
Operazioni con gli azionisti:
Destinazione risultato 2016 30.339 576.446 -606.785 0
Distribuzione dividendi -306.703 -306.703
Aumento di capitale 1.374 2.194 3.568
Acquisto/Vendita azioni proprie 100.973 305.455 406.428
Saldo al 31 dicembre 2017 8.126.602 4.176.201 853.441 973.894 1.188.643 0 -232.339 15.086.442

Gruppo CALEFFI

CALEFFI S.p.A.

Via Belfiore, 24 - 46019 Viadana (MN) - Cap. Sociale €. 8.126.602,12 i.v.

Iscritta al Registro delle Imprese di Mantova n. 00154130207 - C. F. e P. IVA IT 00154130207

Note esplicative al Bilancio Caleffi S.p.A. al 31 dicembre 2017

Dichiarazione di conformità

Il bilancio dell'esercizio 2017 rappresenta il bilancio separato della Capogruppo Caleffi S.p.A. ed è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board ed adottati dall'Unione Europea ai sensi del regolamento n° 1606/2002 e relative interpretazioni, nonché sulla base dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Nella predisposizione del presente bilancio separato sono stati applicati i principi contabili illustrati nei successivi paragrafi.

Il presente bilancio separato è stato autorizzato alla pubblicazione da parte del Consiglio di Amministrazione in data 19 marzo 2018.

Il bilancio separato al 31 dicembre 2017 è disponibile su richiesta presso la sede della Società e sul sito internet www.caleffigroup.it.

In base alla normativa vigente, la Società predispone il bilancio consolidato.

La durata della Società è sino al 31 dicembre 2050.

Modifiche agli IFRS

I seguenti nuovi principi e le seguenti modifiche sono efficaci dal 1 gennaio 2017:

  • Iniziativa di informativa – Modifiche allo IAS 7

  • Amendments to IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities: Clarification of the scope of disclosure requirements in IFRS 12 from Annual Improvements Cycle - 2014-2016

  • Rilevazione di attività fiscali differite per perdite non realizzate – Modifiche allo IAS 12

Principali norme e interpretazioni contabili omologate dall'Unione Europea ma che non trovano applicazione al 31 dicembre 2017 e per i quali la Società non si è avvalsa, nei casi eventualmente previsti, dell'applicazione anticipata

IFRS 9 Strumenti finanziari

Nel Luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 Strumenti Finanziari che sostituisce lo IAS 39 Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 riunisce tutti e tre gli aspetti relativi al progetto sulla contabilizzazione degli strumenti finanziari: classificazione e valutazione, perdita di valore e hedge accounting. L'IFRS 9 è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. Con l'eccezione dell'hedge accounting, è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. Per quanto riguarda l'hedge accounting, il principio si applica in linea generale in modo prospettico, con alcune limitate eccezioni.

La Società adotterà il nuovo principio dalla data di entrata in vigore. In linea di massima, la Società non prevede impatti significativi sul proprio bilancio e patrimonio netto. Sarà svolta in futuro un'analisi di maggior dettaglio per determinare gli effetti.

a) Classificazione e valutazione

La Società non prevede impatti significativi sul proprio bilancio e patrimonio netto conseguenti all'applicazione dei requisiti di classificazione e valutazione previsti dall'IFRS 9. Ci si attende di continuare a valutare a fair value tutte le attività finanziarie attualmente contabilizzate a fair value.

b) Perdita di valore

L'IFRS 9 richiede che la Società registri le perdite su crediti attese su tutte le proprie obbligazioni, finanziamenti e crediti commerciali, su base annuale o in base alla durata residua. La Società prevede di applicare l'approccio semplificato e di registrare le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua. La Società dovrà svolgere un'analisi di maggior dettaglio che consideri tutte le informazioni ragionevoli e supportate, inclusi gli elementi previsionali, per definire l'ammontare dell'impatto.

IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers

L'IFRS 15 è stato emesso a Maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.

Il nuovo principio sostituirà tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata. E' consentita l'applicazione anticipata.

Il Gruppo prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo della piena applicazione retrospettica. Nel corso del 2016 il Gruppo ha svolto una valutazione preliminare degli effetti dell'IFRS 15, che è continuata ed è stata completata con un'analisi di maggior dettaglio nel 2017.

Nel processo di prima applicazione dell'IFRS 15, la Società sta analizzando i seguenti aspetti:

Corrispettivo variabile

La definizione del corrispettivo variabile del nuovo principio è ampia. Alcune tipologie di eventi che rendono il corrispettivo variabile sono: sconti, bonus, rimborsi e resi.

Il paragrafo IFRS 15.50 definisce che la Società deve stimare l'importo del corrispettivo «se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile». Inoltre, il paragrafo IFRS 15.53 prevede i seguenti metodi per stimare l'importo del corrispettivo variabile:

  • «the expected value»: pari al corrispettivo che la Società si aspetta di incassare in funzione della probabilità di realizzo di tale importo;
  • «the most likely value»: appropriato qualora il contratto abbia solo due risultati possibili (per esempio, o la Società ottiene un premio di rendimento o non lo ottiene).

La Società deve applicare lo stesso metodo in modo uniforme durante tutta la durata del contratto.

Secondo il nuovo standard la Società dovrà stimare l'ammontare degli sconti e dei premi fine anno. Quindi, nel caso specifico, tale importo viene portato a riduzione del ricavo derivante dalle merci vendute durante il periodo.

Non si rilevano scostamenti significativi rispetto all'attuale trattamento contabile.

Occorre stimare l'importo del premio di fine anno sulla base della contrattualistica di ogni accordo.

Il paragrafo IFRS 15.B21 prevede che il trasferimento di prodotti con il diritto di reso deve essere contabilizzato come di seguito:

«la Società deve rilevare tutti i seguenti elementi:

  • ÿ i ricavi provenienti da prodotti trasferiti per l'importo del corrispettivo al quale la Società prevede di avere diritto (pertanto non sono rilevati i ricavi provenienti dai prodotti per i quali è prevista la resa);
  • ÿ una passività per rimborsi futuri e
  • ÿ un'attività (e il corrispondente aggiustamento del costo delle vendite) per il diritto a recuperare i prodotti dal cliente all'atto dell'estinzione della passività per rimborsi futuri.»

Il trattamento contabile del diritto di reso, secondo l'IFRS 15 evidenzia la necessità di rilevare l'attività (e il corrispondente aggiustamento del costo delle vendite) per il diritto a recuperare i prodotti dal cliente.

La Società, allo stato attuale, effettua un accantonamento ad una passività per rimborsi futuri pari al margine che si attende di stornare quando il reso verrà effettuato dal cliente.

Pertanto, l'applicazione dell'IFRS15 non comporterà un cambiamento in termini quantitativi sul conto economico, bensì richiederà delle scritture di riclassifica per rilevare un valore del Fondo Resi più alto (da rendersi complessivamente pari al valore del ricavo che ci si attende di stornare) e l'attività a fronte del recupero dei beni (al valore del costo del venduto).

L'effetto dell'applicazione del nuovo principio che impatterà sulla riesposizione dei saldi 2017 anche in funzione della comparabilità con bilancio 2018, comporterà a conto economico una riduzione dei ricavi per € 457 mila e l'aumento della variazione delle rimanenze di prodotti finiti per pari importo e a stato patrimoniale l'adeguamento del fondo resi per € 457 mila e l'incremento della voce magazzino per pari importo. Tali modifiche non impatteranno sul risultato dell'esercizio.

Corrispettivi da pagare al cliente

La Società deve rilevare il corrispettivo da pagare al cliente come riduzione del prezzo dell'operazione e, di conseguenza, dei ricavi, a meno che il pagamento al cliente venga effettuato in cambio di un bene o servizio distinto. Se il corrispettivo da pagare al cliente rappresenta il pagamento di un bene o servizio distinto che la Società riceve dal cliente, la Società deve contabilizzare l'acquisto del bene o servizio secondo le stesse modalità seguite per contabilizzare gli altri acquisti dai fornitori. Se il corrispettivo da pagare al cliente è contabilizzato come riduzione del prezzo dell'operazione, la Società deve rilevare la riduzione dei ricavi quando (o man mano che) si verifica l'ultimo in ordine di tempo dei due seguenti eventi:

  • la Società rileva i ricavi provenienti dal trasferimento al cliente dei relativi beni o servizi e
  • la Società paga o si impegna a pagare il corrispettivo (anche se il pagamento dipende da un evento futuro).

La Società ha sostenuto nel corso dell'esercizio 2017 costi per contributi promozionali e spese di marketing per € 378 mila che in base all'IFRS non possono essere contabilizzati tra le spese per servizi ma devono essere riclassificate a diminuzione sui ricavi, in quanto il pagamento di tali costi non implica il trasferimento di un bene o servizio diverso rispetto all'operazione principale.

In sintesi, gli impatti attesi dall'adozione dell'IFRS 15 possono essere riassunti come segue:

Attività - Stato Patrimoniale Conto Economico
Attività - Stato Patrimoniale Conto Economico
Rimanenze 457 Ricavi -835
Crediti commerciali -457 Varizione riman. Prodotti Finiti 457
Servizi 378

Modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture

Le modifiche trattano il conflitto tra l'IFRS 10 e lo IAS 28 con riferimento alla perdita di controllo di una controllata che è venduta o conferita ad una collegata o da una joint venture. Le modifiche chiariscono che l'utile o la perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che costituiscono un business, come definito dall'IFRS 3, tra un investitore ed una propria collegata o joint venture, deve essere interamente riconosciuto. Qualsiasi utile o perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che non costituiscono un business, è peraltro riconosciuto solo nei limiti della quota detenuta da investitori terzi nella collegata o joint venture. Lo IASB ha rinviato indefinitivamente la data di applicazione di queste modifiche, ma se un'entità decidesse di applicarle anticipatamente dovrebbe farlo prospetticamente.

IFRS 2 Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions — Amendments to IFRS 2

Lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni che trattano tre aree principali: gli effetti di una condizione di maturazione sulla misurazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata per cassa; la classificazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata al netto delle obbligazioni per ritenute d'acconto; la contabilizzazione qualora una modifica dei termini e delle condizioni di una transazione con pagamento basato su azioni cambia la sua classificazione da regolata per cassa a regolata con strumenti rappresentativi di capitale.

Al momento dell'adozione, le entità devono applicare le modifiche senza riesporre i periodi precedenti, ma l'applicazione retrospettica è consentita se scelta per tutte e tre le modifiche e vengono rispettati altri criteri. Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, è consentita l'applicazione anticipata. La Società sta valutando gli effetti di queste modifiche sul proprio bilancio.

IFRS 16 Leases

L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituisce lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, il SIC-15 Leasing operativo – Incentivi e il SIC-27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari – contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti del leasing (cioè la passività per leasing) ed un attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell'attività). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività. La contabilizzazione prevista dall'IFRS 16 per i locatori è sostanzialmente invariata rispetto all'odierna contabilizzazione in accordo allo IAS 17. I locatori continueranno a classificare tutti i leasing utilizzando lo stesso principio di classificazione previsto dallo IAS 17 e distinguendo tra due tipologie di leasing: leasing operativi e leasing finanziari.

L'IFRS 16 richiede ai locatari ed ai locatori un'informativa più estesa rispetto allo IAS 17.

L'IFRS 16 entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2019 o successivamente. E' consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. Un locatario può scegliere di applicare il principio utilizzando un approccio pienamente retrospettico o un approccio retrospettico modificato. Le disposizioni transitorie previste dal principio consentono alcune facilitazioni. La Società sta definendo gli effetti potenziali dell'applicazione dell'IFRS 16 sul proprio bilancio, anche alla luce dei primi chiarimenti normativi.

Principi per la predisposizione del bilancio

Il bilancio separato al 31 dicembre 2017 è composto dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle relative note esplicative.

Il bilancio separato al 31 dicembre 2017 è stato predisposto applicando i criteri di rilevazione e valutazione stabiliti dagli IFRS in vigore alla data di redazione del bilancio.

I principi contabili adottati nella redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2017 sono quelli omogeneamente applicati anche al bilancio separato al 31 dicembre 2016, presentato ai fini comparativi.

Il bilancio al 31 dicembre 2017 e i dati comparativi al 31 dicembre 2016 sono redatti sulla base del criterio generale del costo storico, ad eccezione di alcune attività materiali, valutate inizialmente al deemed cost, per le quali si sono mantenuti i valori derivanti da rivalutazioni ex lege operate in esercizi precedenti e degli eventuali strumenti finanziari derivati e delle attività finanziarie "available for sale", valutati al fair value.

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1, si è deciso di adottare, con riferimento allo stato patrimoniale, uno schema in cui le componenti correnti e non correnti delle attività e delle passività sono esposte separatamente e, con riferimento al conto economico, uno schema con l'esposizione dei costi effettuata in base alla natura degli stessi. Per corrente si intende una attività o passività che si suppone sia realizzata/estinta entro i 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio.

Il rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto.

I valori riportati nei prospetti contabili, sono espressi in unità di euro, mentre quelli riportati nelle tabelle e nelle note esplicative sono in migliaia di euro, salvo dove diversamente specificato.

I principi contabili ed i criteri di valutazione più significativi sono i medesimi adottati per la redazione del

bilancio consolidato e sono esposti nel seguito.

Cambiamenti principi contabili ed errori

Lo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) disciplina, tra l'altro, le modalità di rilevazione e rappresentazione degli errori di esercizi precedenti. Secondo tale principio rientrano nel concetto di errore gli errori aritmetici, gli errori nell'applicazione di principi contabili, le sviste o interpretazioni distorte di fatti e le frodi.

Gli errori rilevanti, in relazione alla loro dimensione e alle circostanze che li hanno determinati, devono essere corretti retroattivamente nel primo bilancio autorizzato alla pubblicazione dopo la loro scoperta come segue:

  • · Determinando nuovamente gli importi comparativi per gli esercizi precedenti in cui è stato commesso l'errore; o
  • · Determinando nuovamente i saldi di apertura di attività, passività e patrimonio netto per il primo esercizio precedente presentato se l'errore è stato commesso precedentemente a tale esercizio.

La determinazione retroattiva dei valori consiste nel correggere la rilevazione, la valutazione e l'informativa concernente gli importi di elementi del bilancio come se l'errore di un esercizio precedente non fosse mai avvenuto.

Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di valutazioni, stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. Le stime e le assunzioni sono effettuate sulla base dell'esperienza storica e di altri elementi giudicati ragionevoli ai fini della determinazione del valore di attività e passività quando questo non è ottenibile tramite fonti oggettive.

I risultati a consuntivo potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate, tra l'altro, per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di poste dell'attivo, benefici ai dipendenti, imposte, fondi rischi ed oneri ed altri accantonamenti e fondi.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti d'ogni variazione sono riflessi nel conto economico del periodo contabile in cui la stima è stata rivista.

Le principali stime ed assunzioni operate nella redazione del bilancio sono di seguito descritte:

Perdita di valore di attività

Taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività immobilizzate, sono effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio di fine esercizio, allorquando sono disponibili tutte le informazioni necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di perdita di valore. Il test di impairment delle attività immateriali a vita utile indefinita viene eseguito annualmente o più frequentemente qualora vi sia un'indicazione di perdita di valore.

Accantonamenti e svalutazioni

I fondi rettificativi delle poste dell'attivo circolante (crediti, rimanenze, attività finanziarie e altre attività correnti) sono stati iscritti, quanto ai crediti, sulla base di una valutazione dell'esigibilità dei crediti in essere e sull'esperienza storica di perdite su crediti; quanto alle rimanenze di magazzino sulla base delle prospettive di utilizzo delle giacenze nel ciclo produttivo e sulla possibilità di realizzo delle giacenze di prodotti finiti con un margine di profitto. Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono state valutate al fair value.

Gli importi rilevati come accantonamento ai fondi per rischi ed oneri rappresentano la migliore stima degli oneri richiesti per adempiere alle obbligazioni esistenti alla data di riferimento del bilancio e riflettono rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.

Recuperabilità delle imposte differite attive

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di differenze temporanee deducibili e benefici fiscali teorici per perdite riportabili a nuovo. Una significativa valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'ammontare delle imposte differite attive eventualmente da svalutare e quindi del saldo di imposte differite attive che possono essere contabilizzate nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati imponibili fiscali futuri a fronte dei quali tali differenze/perdite potranno essere assorbite. Il tax rate adottato per il calcolo delle imposte differite attive ai fini Ires è pari al 24% e ai fini Irap è pari al 3,9%.

Benefici a dipendenti

Gli accantonamenti connessi ai fondi relativi al personale sono determinati sulla base di ipotesi attuariali. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto o il rendimento atteso di lungo termine delle attività a servizio dei piani, i tassi di crescita delle retribuzioni ed i tassi di crescita dei costi di assistenza medica, e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l'uso di parametri di natura demografica come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti. Le variazioni di tali ipotesi potrebbero avere effetti significativi su tali fondi.

Imposte sul reddito

Le imposte rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito dell'esercizio applicando le aliquote fiscali vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio ed eventuali rettifiche all'importo relativo agli esercizi precedenti.

Principi contabili e criteri di valutazione

Nel presente bilancio la situazione patrimoniale-finanziaria, il conto economico, il conto economico complessivo, il rendiconto finanziario e il prospetto delle variazioni di patrimonio netto sono espressi in unità di Euro, tutte le altre tabelle sono redatte in migliaia di Euro. I principi contabili descritti di seguito sono stati applicati coerentemente in tutti i periodi inclusi nel presente bilancio.

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Immobili, impianti e macchinari

Un bene, appartenente alla categoria immobili, impianti e macchinari viene rilevato al costo storico di acquisto o di produzione al netto del relativo fondo di ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include:

  • ß il prezzo di acquisto del bene, inclusivo di eventuali dazi all'importazione e tasse di acquisto non recuperabili, dopo aver dedotto sconti commerciali ed abbuoni;
  • ß eventuali costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al funzionamento nel modo inteso dalla direzione aziendale;
  • ß la stima iniziale dei costi di smantellamento e rimozione del bene e messa in sicurezza.

Alcuni elementi di immobili, impianti e macchinari, così come previsto dall'IFRS 1, che sono stati rivalutati al fair value precedentemente alla data di passaggio agli IFRS, sono valutati sulla base del sostituto del costo, pari all'importo rivalutato alla data di rivalutazione.

Considerata la probabilità che i futuri benefici derivanti dal costo sostenuto per la sostituzione di una parte di un elemento di immobili, impianti e macchinari affluiranno alla Società e il costo dell'elemento può essere determinato attendibilmente, tale costo viene rilevato come un aumento del valore contabile dell'elemento a cui si riferisce. Tutti gli altri costi sono recepiti nel conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

L'ammortamento viene addebitato a conto economico a quote costanti lungo la vita utile di ciascun componente degli elementi di immobili, impianti e macchinari. I terreni non sono ammortizzabili.

Nell'esercizio di entrata in funzione gli ammortamenti vengono calcolati al 50%, per tenere conto del relativo minore utilizzo.

Le vite utili stimate e le relative percentuali di ammortamento, non modificate rispetto allo scorso esercizio, sono le seguenti:

Fabbricati (migliorie) lungo la durata del contratto di affitto se minore 10%
Costruzioni leggere 10%
Impianti e macchinari 12,5% - 17,5%
Impianti e macchinari (impianto fotovoltaico) 5%
Attrezzature:
Gruppo CALEFFI
- quadri stampa 50%
- altre attrezzature 25%
Mobili e macchine d'ufficio 12%
Macchine elettroniche 20%
Automezzi industriali 20%
Autovetture 25%

La recuperabilità del valore contabile residuo viene verificata attraverso impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore e il valore contabile viene rettificato quando necessario, secondo le regole previste dallo IAS 36.

Le manutenzioni straordinarie sono incluse nel valore contabile dell'attività solo quando è probabile che da esse deriveranno futuri benefici economici. Le manutenzioni ordinarie sono imputate a conto economico nell'esercizio nel quale sono state effettuate.

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

Attività immateriali a vita utile definita

Le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, al netto del relativo fondo di ammortamento e di eventuali perdite di valore.

Gli ammortamenti sono ripartiti secondo un criterio sistematico lungo la vita utile dell'attività immateriale a partire dal momento in cui la stessa è pronta per l'uso. Le aliquote di ammortamento applicate, invariate rispetto all'esercizio precedente, sono le seguenti:

Diritti di brevetto ed utilizzo opere dell'ingegno 33%
Concessioni licenze, marchi e simili 10%
Altre 33%
Diritto di superficie impianto fotovoltaico 5%

La recuperabilità del valore contabile residuo viene verificata attraverso impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore e il valore contabile viene rettificato quando necessario, secondo le regole previste dallo IAS 36.

Attività immateriali a vita utile indefinita

Le attività immateriali a vita utile indefinita vengono inizialmente iscritte al costo. Tale importo non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente, nel caso in cui si verificano eventi o cambiamenti di circostanze che possono far emergere cambiamenti di valore, ad un'analisi di recuperabilità (impairment test). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore a quello di carico attribuito, si rileva la relativa perdita di valore.

La recuperabilità del valore contabile residuo viene verificata attraverso impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore e il valore contabile viene rettificato quando necessario, secondo le regole previste dallo IAS 36.

Avviamento

L'avviamento viene rilevato inizialmente capitalizzando tra le immobilizzazioni immateriali l'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto alle attività nette a valore corrente dell'impresa di nuova acquisizione. Secondo quanto previsto dallo IAS 38 "Attività immateriali", al momento dell'iscrizione vengono scorporate dall'avviamento stesso eventuali attività immateriali, che rappresentano risorse generate internamente dall'entità acquisita. L'avviamento non viene ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente ogni qualvolta vi sia un'indicazione di perdita di valore, a verifica di impairment per identificare eventuali perdite di valore di attività. Le componenti che soddisfano la definizione di "attività acquisite in un'operazione di aggregazione di imprese" sono contabilizzate separatamene soltanto se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.

Ricerca e sviluppo

Le spese di ricerca e sviluppo, intraprese con la prospettiva di conseguire nuove conoscenze e scoperte, scientifiche o tecniche, sono rilevate come costo nel momento in cui sono sostenute.

RIDUZIONE DI VALORE DELLE ATTIVITA'

Quando si verificano eventi che lasciano presupporre una potenziale riduzione di valore delle attività materiali ed immateriali valutate al costo, il valore recuperabile dell'attività è stimato e confrontato con il valore netto contabile, per quantificare l'eventuale riduzione di valore. Tale verifica viene svolta almeno annualmente per le attività immateriali a vita indefinita o non ancora disponibili all'uso. Se, sulla base di tale verifica, emerge che le attività hanno effettivamente subito una perdita di valore, la Società stima il valore recuperabile dell'attività.

Quando il valore di un'attività o di un'unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile, la Società rileva la relativa perdita di valore nel conto economico.

Perdita di valore

Le perdite di valore di unità generatrici di flussi finanziari sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell'eventuale avviamento attribuito all'unità generatrice di flussi finanziari (gruppo di unità) e, quindi, a riduzione delle altre attività dell'unità (gruppo di unità) in proporzione al valore contabile di ciascuna attività che fa parte dell'unità (gruppo di unità).

Gruppo CALEFFI

Calcolo del valore recuperabile

Il valore recuperabile delle attività è il valore maggiore tra il prezzo netto di vendita (fair value less costs of disposal) e il valore d'uso. Per determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri stimati sono attualizzati al valore attuale utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che rifletta le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se l'attività non genera flussi finanziari in entrata che siano prevalentemente indipendenti, il valore recuperabile viene riferito all'unità generatrice di flussi finanziari alla quale l'attività appartiene.

Ripristini di valore

Ad eccezione dell'avviamento, una perdita di valore di un'attività viene ripristinata quando vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più o quando vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Il valore contabile risultante a seguito di ripristino di perdita di valore non deve eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato (al netto di ammortamento) se la perdita di valore dell'attività non fosse mai stata contabilizzata.

PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni in imprese controllate sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione rettificato in presenza di perdite durevoli di valore.

La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.

Le partecipazioni in imprese controllate sono sottoposte, qualora ne ricorrano i presupposti, a verifica circa eventuali perdite di valore. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione.

Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.

Si segnala che la Società redige il bilancio consolidato ai sensi della normativa vigente.

ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE

Le attività finanziarie disponibili per la vendita ("AFS") sono quelle attività finanziarie non derivate, che sono designate come disponibili per la vendita o non sono classificate come:

  • · finanziamenti e crediti;
  • · investimenti posseduti sino alla scadenza;
  • · attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico;

e sono valutate utilizzando il metodo del fair value. Il fair value generalmente corrisponde al valore di mercato. Se non esiste un valore di mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, come ad esempio il metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati ad un tasso di interesse di mercato. Le differenze derivanti da tali valutazioni vengono iscritte in apposita riserva di patrimonio netto. Gli effetti valutativi sospesi in tale riserva sono iscritti a conto economico nel momento del realizzo dell'attività finanziaria conseguente alla cessione, realizzo o vendita dell'attività stessa.

Nel caso di perdita di valore, tale importo viene stornato dal patrimonio netto e viene imputato al conto economico.

Le passività finanziarie si riferiscono a debiti finanziari e sono rilevate al costo ammortizzato, inclusivo degli oneri direttamente connessi con l'acquisizione, rilevando le eventuali differenze tra costo e valore di rimborso nel conto economico lungo la durata delle attività/passività, in conformità al metodo del tasso di interesse effettivo.

Determinazione del fair value

L'IFRS 7 richiede che gli strumenti finanziari derivati rilevati al fair value siano valutati sulla base di una gerarchia di livelli (enunciata dall'IFRS 13) che riflette la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value.

Si distinguono in particolare i seguenti livelli:

  • livello 1: quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • livello 2: tecniche valutative basate su dati di mercato direttamente o indirettamente osservabili;

  • livello 3: tecniche valutative non basate su dati di mercato osservabili.

RIMANENZE

Le rimanenze sono valutate al minore tra il costo di acquisto e/o produzione e il valore netto di realizzo, che corrisponde al prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento nonché della stima dei costi necessari per realizzare la vendita.

Il costo delle rimanenze, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, comprende i costi di acquisto, i costi di trasformazione e i costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali. Nel caso di rimanenze di lavori in corso si tiene conto del costo di produzione in funzione delle fasi di lavorazione raggiunte a fine esercizio. Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.

CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI

I crediti commerciali e gli altri crediti sono contabilizzati al valore di realizzo, determinato come costo ammortizzato al netto delle perdite di valore.

DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti comprendono i saldi in contanti e in conti correnti bancari caratterizzati da un'elevata liquidità e facilmente convertibili in denaro per un importo noto e soggetti ad un rischio irrilevante di variazione del loro valore.

ATTIVITA' NON CORRENTI POSSEDUTE PER LA VENDITA E ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE

Al momento della classificazione iniziale dell'attività come posseduta per la vendita, le attività non correnti sono valutate al minore tra il valore contabile e il prezzo netto di vendita.

Le perdite di valore che emergono dalla valutazione iniziale di un'attività classificata come posseduta per la vendita sono rilevate nel conto economico, anche se tali attività erano state rivalutate. Lo stesso trattamento si applica agli utili e alle perdite risultanti dalla valutazione successiva.

Un'attività operativa cessata è una componente che rappresenta un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività o è una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita.

Un'attività operativa viene classificata come cessata al momento della cessione oppure quando soddisfa le condizioni per la classificazione nella categoria "posseduta per la vendita", se antecedente.

OPERAZIONI CON PAGAMENTI BASATI SU AZIONI (STOCK OPTION)

Le remunerazioni riconosciute ai dipendenti e agli amministratori tramite l'assegnazione di stock option sono riconosciute a conto economico tramite l'iscrizione del costo con contropartita il patrimonio netto, e valutate in base al fair value delle operazioni alla data di attribuzione. Tale valore è misurato al momento dell'assegnazione delle stock option ed è riconosciuto lungo il periodo nel quale le opzioni maturano le condizioni per l'esercizio (vesting period). Il fair value dell'opzione alla data di attribuzione è valutato utilizzando modelli finanziari, considerando i termini e le condizioni in base alle quali sono stati assegnati tali diritti. Si precisa che l'Assemblea dei Soci della Capogruppo in data 29 aprile 2016 ha deliberato un piano di stock grant, legato all'operazione di quotazione sul mercato AIM di Mirabello Carrara. Successivamente il Consiglio della Capogruppo, con il parere favorevole del "Comitato per la remunerazione", ha stabilito le caratteristiche e i beneficiari del piano. Al momento il piano è sospeso in attesa del buon esito della possibile futura quotazione della controllata.

BENEFICI AI DIPENDENTI

A) Piani a contribuzione definita

I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Gruppo CALEFFI

B) Piani a benefici definiti

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) delle società italiane è considerato un piano a benefici definiti, secondo quanto disposto dallo IAS 19 modificato, applicato dalla Società anticipatamente a partire dal 31 dicembre 2012.

L'obbligazione della Società derivante da piani a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, viene calcolata stimando l'importo del beneficio futuro che i dipendenti hanno maturato in cambio dell'attività prestata nell'esercizio corrente e nei precedenti esercizi. Tale beneficio viene attualizzato, alla data di riferimento del bilancio, ad un tasso che esprime il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con una scadenza coerente con quella attesa dall'obbligazione. Il calcolo è eseguito da un attuario indipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito.

Gli utili e le perdite derivanti dal calcolo attuariale, in conseguenza dell'applicazione del nuovo principio modificato, sono stati rilevati in bilancio nel conto economico complessivo.

In seguito alle modifiche apportate alla disciplina del Trattamento di Fine Rapporto ('TFR') dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti ('Riforma Previdenziale') emanati nei primi mesi del 2007, la Società ha adottato il seguente trattamento contabile:

  • i benefici verso dipendenti maturati al 31 dicembre 2006 sono considerati un piano a benefici definiti secondo lo IAS 19. I benefici garantiti ai dipendenti, sotto forma di TFR, erogati in coincidenza della cessazione del rapporto di lavoro, sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto. La passività relativa è determinata sulla base di ipotesi attuariali e dell'effettivo debito maturato e non liquidato alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento, applicando i criteri previsti dalla normativa vigente. Il processo di attualizzazione, fondato su ipotesi demografiche e finanziarie, è affidato ad attuari professionisti. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni pensionistiche maturate in base al servizio che il lavoratore ha prestato fino all'epoca in cui la valutazione stessa è realizzata.

In considerazione delle novità introdotte dalla riforma, la componente legata agli incrementi salariali futuri attesi è stata esclusa dal calcolo di attualizzazione a partire dal 1° gennaio 2007. Per effetto dell'applicazione anticipata delle modifiche allo IAS 19 a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2012, gli utili e le perdite attuariali sono interamente imputati al conto economico complessivo nel periodo di riferimento;

  • i benefici verso dipendenti maturati dal 1° gennaio 2007 sono considerati un piano a contribuzione definita e pertanto i contributi maturati nel periodo sono stati interamente rilevati come costo ed esposti come debito nell'omonima voce di bilancio, dopo aver dedotto eventuali contributi già versati.

FONDI PER RISCHI E ONERI

La Società contabilizza un fondo per rischi e oneri nello stato patrimoniale quando ha assunto un'obbligazione (legale o implicita) quale risultato di un evento passato, è probabile che sarà necessario l'impiego di risorse che producono i benefici economici necessari per adempiere all'obbligazione e può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Se l'effetto del valore temporale del denaro è rilevante, l'importo degli accantonamenti è rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati attualizzati ad un tasso al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla passività.

DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI

I debiti sono iscritti al costo ammortizzato.

STRUMENTI DERIVATI E COPERTURE DEI FLUSSI FINANZIARI

Gli strumenti derivati sono valutati inizialmente al fair value e successivamente adeguati al fair value riferito alla data di bilancio e classificati nella situazione patrimoniale-finanziaria rispettivamente tra le altre attività e passività correnti.

Il fair value degli interest rate swap riflette il valore attuale della differenza tra il tasso da versare/ricevere e il tasso di interesse valutato sulla base dell'andamento del mercato alla stessa data dello swap.

Il fair value dei contratti a termine di valuta è calcolato da autorevoli istituti finanziari sulla base delle condizioni di mercato.

Le variazioni del fair value dei derivati che soddisfano i requisiti per essere definiti "di copertura" sono rilevate tra le altre componenti del conto economico complessivo e presentate nel patrimonio netto nella riserva di copertura dei flussi finanziari (cash flow hedge). Tali importi e le successive variazioni di valore dei derivati sono rilevati a conto economico nello stesso periodo in cui sono rilevati i flussi originati dalle relative operazioni coperte e classificati nella stessa voce di conto economico.

Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano i requisiti per essere considerati "di copertura" dei flussi finanziari e la parte inefficace di quelli che invece soddisfano i seguenti criteri sono rilevate a conto economico.

OPERAZIONI IN VALUTA ESTERA

Le operazioni in valuta estera sono registrate inizialmente al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e passività monetarie in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite in euro utilizzando il tasso di cambio a tale data. Le differenze di cambio derivanti dall'estinzione o dalla conversione di poste monetarie a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale, sono rilevate a conto economico. Gli elementi non monetari che sono iscritti al costo storico in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI DI SERVIZI

I ricavi dalla vendita di merci sono rilevati a conto economico quando i rischi significativi e i benefici connessi alla proprietà dei beni sono trasferiti all'acquirente. Essi sono registrati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, tenendo conto del valore di eventuali sconti commerciali e riduzioni. I ricavi derivanti da una prestazione di servizi sono rilevati a conto economico in base allo stato di avanzamento dell'operazione alla data di riferimento del bilancio. Lo stadio di completamento viene valutato sulla base delle misurazioni del lavoro svolto. I ricavi non sono rilevati quando c'è incertezza sulla recuperabilità del corrispettivo, sui relativi costi o sulla possibile restituzione delle merci, o se la direzione continua ad esercitare il solito livello continuativo di attività associate con la proprietà sulla merce venduta. Le transazioni con parti correlate sono effettuate su basi equivalenti a quelle prevalenti in transazioni tra parti indipendenti.

DIVIDENDI

I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione che corrisponde con la delibera di distribuzione.

CONTRIBUTI PUBBLICI

Se esiste una ragionevole certezza che i contributi saranno ricevuti e che la Società rispetterà le condizioni previste, i contributi pubblici sono rilevati inizialmente come ricavi differiti. I contributi sono successivamente riconosciuti a conto economico come proventi, con un criterio sistematico lungo gli esercizi necessari a contrapporli ai costi che il contributo intende compensare nel caso di contributi in conto esercizio e lungo la vita utile dell'attività che il contributo intende compensare nel caso di contributi in conto capitale.

ONERI E PROVENTI FINANZIARI

Gli interessi attivi e passivi sono rilevati a conto economico, per competenza, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

IMPOSTE SUL REDDITO (CORRENTI, DIFFERITE ATTIVE E PASSIVE)

L'onere fiscale dell'esercizio comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, fatta eccezione per quelle relative a operazioni rilevate direttamente nel patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.

Le imposte correnti rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute, calcolate sul reddito imponibile dell'esercizio, determinato in modo puntuale applicando le aliquote fiscali vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio ed eventuali rettifiche all'importo relativo agli esercizi precedenti.

Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività, calcolando le differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, ad eccezione delle differenze temporanee rilevate in sede di rilevazione iniziale dell'avviamento, della rilevazione iniziale di attività o passività che non influenza né l'utile contabile né il reddito imponibile e delle differenze relative ad investimenti in società controllate per le quali è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si riverserà. Le imposte differite attive e i debiti per imposte differite passive sono valutati utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio.

Le imposte differite attive sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore contabile delle imposte differite attive viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.

Le attività e passività fiscali correnti, differite attive e passive sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione.

AZIONI PROPRIE

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del Patrimonio Netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di Patrimonio Netto.

ATTIVITA' NON CORRENTI

1. Immobili, impianti e macchinari

Situazione iniziale Fondo
Costo Storico Rivalutazioni Svalutazioni Ammortamento Saldo al 31/12/16
Terreni e Fabbricati 1.379 608 771
Impianti e Macchinari 10.203 775 8.479 2.499
Attrezzature e Altri Beni 6.053 4.688 1.365
Immob. in corso ed acconti -
Totale 17.635 775 - 13.775 4.635
Movimenti dell'esercizio
Riclassifiche Incrementi Cessioni/Stralci Utilizzo fondo Ammortamenti Saldo al 31/12/17
Terreni e Fabbricati - 161 - - 177 755
Impianti e Macchinari - 233 391 368 300 2.409
Attrezzature e Altri Beni - 415 - - 297 1.483
Immob. in corso ed acconti - 13 13
Totale - 822 391 368 774 4.660

Gli investimenti in immobilizzazioni materiali effettuati nell'esercizio ammontano ad € 822 mila in decremento rispetto all'esercizio precedente, pari ad € 1.102 mila, ed hanno riguardato principalmente l'allestimento del nuovo store 'La Casa dei Sogni by Caleffi' presso il nuovo outlet center di Settimo Torinese (TO), il refitting del punto vendita di Fidenza (PR) , la realizzazione di corner dedicati presso principali clienti e l'acquisto di carrelli elevatori.

Sono state, di contro, effettuate dismissioni e stralci di impianti e attrezzature per un valore contabile originario di € 391 mila che risultavano ammortizzati per € 368 mila. Tali dismissioni hanno generato minusvalenze per € 11 mila e plusvalenze per € 41 mila.

Ai sensi della Legge 72 del 19 marzo 1983 la Società ha eseguito, nell'esercizio 1983 la rivalutazione dei beni aziendali iscritti nella categoria "Impianti e Macchinari" per un importo di € 83 mila. I beni oggetto della rivalutazione sono ancora presenti nel patrimonio aziendale.

Ai sensi della Legge 342 del 21 novembre 2000 la Società ha eseguito, nell'esercizio 2003 la rivalutazione dei beni aziendali iscritti nella categoria "Impianti e Macchinari" in essere al 31 dicembre 2003 e riferiti alle annualità 1996, 1997 e 1998. L'importo complessivo della rivalutazione pari a € 692 mila, è stato iscritto in apposita riserva del patrimonio netto, previa deduzione dell'imposta sostitutiva pari a € 131 mila. La rivalutazione è stata effettuata sulla base di una perizia estimativa redatta da società indipendente. I beni oggetto della rivalutazione sono ancora presenti nel patrimonio aziendale.

Non vi sono restrizioni alla titolarità e proprietà di immobili, impianti e macchinari.

La voce "terreni e fabbricati" è costituita da costruzioni leggere e da migliorie su immobili di terzi.

Al 31 dicembre 2017 non vi sono significativi ordini emessi per l'acquisto di immobili, impianti e macchinari.

2. Attività immateriali

Situazione iniziale Fondo
Costo Storico Rivalut./Svalut. Ammortamento Saldo al 31/12/016
Diritti di brevetto e opere ingegno 17 10 7
Marchi 211 120 91
Altre 655 131 524
Totale 883 - 261 622
Movimenti dell'esercizio
Altre Acquisizioni Cess./Riduzioni Ammortamenti Saldo al 31/12/17
Diritti di brevetto e opere ingegno 4 7 4
Marchi 45 23 113
Altre 111 46 589
Totale 111 49 - 76 706

La voce "Marchi" è relativa agli oneri di natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione del marchio Caleffi per un valore residuo di € 113 mila.

La voce "Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno" comprende prevalentemente costi per l'acquisto di software.

Caleffi S.p.A. ha contabilizzato nella voce "altre attività immateriali" il costo relativo al diritto di superficie del lastrico solare sul quale è installato l'impianto fotovoltaico. La controparte con la quale è stato stipulato il contratto è la parte correlata Pegaso S.r.l.. Il costo complessivo del diritto di superficie per il periodo 01/01/2013 – 31/12/2032 è pari a 20 canoni annuali di importo fisso di € 42.500, per complessivo € 850 mila. I canoni sono stati fatturati dalla controparte in un'unica soluzione nel 2013 e il costo complessivo del diritto di superficie è stato contabilizzato nelle attività immateriali, con contropartita un debito commerciale, in quanto soddisfa la definizione di attività immateriale secondo quanto previsto dai principi contabili di riferimento.

Nel corso dell'esercizio 2017 è stato modificato il tasso di attualizzazione del diritto di superficie, portandolo dal 4% all'1,5%.

Tale modifica ha comportato un incremento dell'attività immateriale pari ad € 111 mila, un incremento del debito per € 79 mila e un componente positivo contabilizzato a conto economico pari ad € 32 mila.

Il nuovo costo del diritto di superficie, così determinato, è pari ad € 610 mila. La differenza fra il valore di iscrizione e il costo complessivo rappresenta un onere finanziario rilevato lungo la durata del contratto. Il valore dell'ammortamento per l'esercizio 2017 è pari ad € 38 mila. L'attualizzazione ha comportato l'iscrizione per competenza di oneri finanziari pari ad € 9 mila.

3. Attività finanziarie e partecipazioni

31/12/2017 31/12/2016
Immobilizzazioni finanziarie
Partecipazioni
5
3.891
5
3.891
Totale 3.896 3.896

Le immobilizzazioni finanziarie si riferiscono a crediti finanziari verso il Centro Medico S. Nicola di Viadana.

La voce "partecipazioni" risulta cosi composta:

  • € 3.882 mila si riferisce al 70% della controllata Mirabello Carrara S.p.A.. Tale partecipazione è stata svalutata per € 800 mila nel corso dell'esercizio 2012.
  • € 9 mila si riferiscono a partecipazioni minoritarie in aziende e consorzi operanti a livello locale.

Tali attività sono iscritte al costo, eventualmente ridotto in presenza di impairment.

La Società detiene al 31 dicembre 2017 la seguente partecipazione diretta in società controllate:

(in migliaia di euro)
Denominazione Paese % di possesso Valore Contabile
Mirabello Carrara S.p.A. Italia 70% 3.882
Principali dati di bilancio delle società controllate:
Attività Passività Patrimonio Netto Patrimonio Netto di spettanza Ricavi Utile/(perdita)
Mirabello Carrara S.p.A. 11.901 10.256 1.645 1.152 16.223 251
I dati della controllata sono riferiti al progetto di bilancio 2017 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14/03/2018

Si segnala che la Società al 31 dicembre 2017 detiene una partecipazione di controllo nella Mirabello Carrara S.p.A., iscritta per € 3.882 mila.

In relazione a tale partecipazione, è stato effettuato un impairment test a fine esercizio, secondo le regole dello IAS 36.

L'impairment test consiste nel confrontare il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa (CGU) con il valore contabile (carrying amount) della stessa.

Se il valore contabile della CGU eccede il rispettivo valore recuperabile, occorre rilevare a conto economico una perdita per riduzione di valore della partecipazione. La perdita per riduzione di valore della partecipazione può essere successivamente ripristinata, qualora vengano meno le ragioni della svalutazione effettuata.

Il valore recuperabile di una CGU è il maggiore fra il valore equo (fair value) al netto dei costi di vendita

Gruppo CALEFFI

ed il valore d'uso della stessa unità.

Il fair value al netto dei costi di vendita (fair value less costs of disposal) di una CGU coincide con l'ammontare ottenibile dalla vendita della CGU in una libera transazione fra parti indipendenti, consapevoli e disponibili, dedotti i costi della dismissione.

Il valore d'uso di una CGU è costituito dal valore attuale dei flussi di cassa attesi ottenuto sulla base di un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. La stima analitica dei flussi di cassa futuri da attualizzare non dovrebbe considerare un orizzonte temporale superiore ai cinque anni; il valore dei flussi di cassa attesi oltre tale periodo viene colto in maniera sintetica nella stima di un valore terminale.

Il tasso di crescita a lungo termine utilizzato per la stima del valore terminale della CGU non dovrebbe superare il tasso medio di crescita a lungo termine del settore o del mercato nel quale l'unità opera.

I flussi di cassa futuri devono essere stimati facendo riferimento alle condizioni correnti della CGU e non devono considerare né i benefici derivanti da ristrutturazioni future per le quali l'entità non è ancora impegnata, né gli investimenti futuri di miglioramento o di ottimizzazione dell'unità.

Ai fini della stima del valore recuperabile della predetta partecipazione si è fatto riferimento alla Cash Generating Unit rappresentata dalla partecipata stessa.

La stima del valore recuperabile fa riferimento al valore d'uso basato sull'attualizzazione dei flussi di cassa operativi (c.d. unlevered free cash flow) ad un saggio che esprime l'appropriato costo medio ponderato del capitale. Il value in use della partecipazione è stato quindi assunto pari al valore di enterprise value emergente dal criterio suddetto sommato algebricamente alla posizione finanziaria netta della controllata.

La previsione dei futuri flussi di cassa operativi deriva dal budget 2018 e da un piano previsionale per gli esercizi 2018-2020 redatto ed approvato dal Consiglio di Amministrazione della Mirabello Carrara S.p.A. in data 14 marzo 2018.

I flussi attesi sono stati proiettati sul risultato operativo consuntivo e sul piano previsionale 2018-2020 e poi attualizzati sulla base di un costo medio del capitale (WACC ) pari al 6,46% netto (nel 2016 il WACC applicato era pari al 6,38% netto). Tale tasso riflette le valutazioni correnti di mercato sia del costo del capitale preso a prestito sia della remunerazione attesa dai portatori di capitale di rischio connessa ai rischi specifici dell'attività di Mirabello Carrara S.p.A..

Il terminal value è stato calcolato capitalizzando il flusso di cassa disponibile atteso in perpetuità a partire dal 2021 (€ 795 mila per anno), nell'ipotesi che lo stesso cresca all'infinito in ragione di un tasso "g" pari al saggio di crescita reale atteso pari all'1% (stesso valore utilizzato nel 2016).

L'impairment test non ha fatto emergere riduzione di valore della partecipazione in quanto il valore recuperabile della CGU (equity value) pari ad € 4.081 mila è risultato superiore al relativo valore di carico della partecipazione iscritto in bilancio pari ad € 3.882 mila.

Analisi di sensitività

L'analisi di sensitività evidenzia che:

· una variazione in aumento del WACC di mezzo punto percentuale avrebbe determinato un valore recuperabile della partecipazione iscritta di circa € 3.445 mila (a parità di "g rate");

  • · una variazione in diminuzione del WACC di mezzo punto percentuale avrebbe determinato un valore recuperabile della partecipazione iscritta di circa € 4.846 mila (a parità di "g rate");
  • · una riduzione del tasso di crescita g dell'1% avrebbe determinato un valore recuperabile della partecipazione iscritta di circa € 3.015 mila (a parità di WACC);
  • · un aumento del tasso di crescita g dell'1% avrebbe determinato un valore recuperabile della partecipazione iscritta di circa € 5.625 mila (a parità di WACC);
  • · l'effetto congiunto di un aumento del WACC di mezzo punto percentuale e di una contestuale riduzione del tasso di crescita perpetuo del medesimo importo avrebbe determinato un valore recuperabile della partecipazione iscritta di circa € 2.962 mila;
  • · l'effetto congiunto di una riduzione del WACC di mezzo punto percentuale e di un contestuale aumento del tasso di crescita perpetuo del medesimo importo avrebbe determinato un valore recuperabile della partecipazione iscritta di circa € 5.704 mila.

4. Attività per imposte differite

31/12/2017 31/12/2016
Imposte differite attive 937 902
Totale 937 902

Il dettaglio delle imposte differite attive al 31 dicembre 2017 è il seguente:

Diff. temporanea Ires 24% Irap 3,90% Imp. Ant.
·
F.do indennità suppletiva clientela
252 61 0 61
·
Rettifiche per svalutazione crediti
719 173 0 173
·
Rettifiche per obsolescenza magazzino
192 46 7 53
·
Rettifiche per resi su vendite
120 29 5 34
·
Amm. a deducibilità differita
187 45 7 52
·
Interessi passivi
374 90 0 90
·
Perdita fiscale
1.952 468 0 468
·
TFR IAS 19
24 5 0 5
·
Altri costi a deducibilità differita
6 1 0 1
Totale 3.826 918 19 937

La recuperabilità delle imposte differite attive è basata sui risultati positivi attesi del Gruppo (budget 2018 della Capogruppo e piano 2018-2020 della Mirabello Carrara S.p.A.), in grado di generare imponibili fiscali sufficienti ad assorbire le differenze temporanee.

La controllata Mirabello Carrara S.p.A. ha aderito al consolidato fiscale.

La movimentazione dell'esercizio è stata la seguente:

Saldo iniziale Rettifiche Utilizzo Incremento Saldo finale
Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap
F.do indennità suppletiva clientela 61 - - - - - - 61 -
Rettifiche per svaluzione crediti 141 - - - 9 - 41 - 173 -
Rettifiche per obsolescenza magazzino 42 7 - - - - 4 - 46 7
Rettifiche per resi su vendite 29 5 - - - - - - 29 5
Ammortamenti a deducibilità differita 61 8 - - 17 1 1 - 45 7
Interessi passivi 96 - - - 6 - - - 90 -
Perdita fiscale 427 - 26 - - - 15 - 468 -
Perdita attuariale su TFR IAS 19 5 - - - 1 - 1 - 5 -
Costi a deducibilità differita 20 - (8) - 11 - - - 1 -
Totale 882 20 18 - 44 1 62 - 918 19

Gli utilizzi e gli incrementi sono stati contabilizzati a conto economico.

Il tax rate adottato nel calcolo delle imposte differite attive è ai fini Ires il 24% il 3,9% ai fini Irap.

5. Crediti tributari

31/12/2017 31/12/2016
Crediti tributari 193 193
Totale 193 193

Tale voce è relativa al credito verso l'erario per il rimborso Ires per mancata deduzione dell'Irap relativa alle spese per il personale dipendente e assimilato degli anni 2007-2011, per il quale è stata presentata istanza di rimborso nel mese di marzo 2013. Si segnala che in data 19 febbraio 2018 è stato contabilizzato un rimborso parziale per € 49 mila, relativo all'istanza presentata per l'esercizio 2009.

ATTIVITA' CORRENTI

Capitale circolante

L'analisi del capitale circolante è la seguente:

31/12/2017 31/12/2016
Crediti commerciali
Rimanenze
Debiti commerciali
16.368
11.345
-9.723
18.485
10.671
-12.193
Totale 17.990 16.963

6. Rimanenze

31/12/2017 31/12/2016
Materie Prime e Sussidiarie 2.494 2.543
Merci in viaggio Materie Prime 70 111
- Rettifiche per obsolescenza materie prime -30 -30
Prodotti in corso di lavor. e semilavor. 151 164
Prodotti Finiti 8.596 7.765
Merci in viaggio Prodotti Finiti 226 264
- Rettifiche per obsolescenza prodotti finiti -162 -147
Totale 11.345 10.671

Le voci "Rettifiche per obsolescenza materie prime e prodotti finiti", sono dovute ad accantonamenti tassati effettuati per adeguare al presunto valore di realizzo le materie prime e i prodotti finiti a lento rigiro.

Il valore delle rimanenze non differisce in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura dell'esercizio.

7. Crediti commerciali

31/12/2017 31/12/2016
Crediti commerciali Italia 17.176 19.158
Crediti commerciali paesi UE 49 61
Crediti commerciali paesi extra-UE 53 45
- Rettifiche ai crediti per svalutazioni -790 -659
- Rettifiche ai crediti per resi -120 -120
Totale 16.368 18.485
di cui verso parti correlate 30 4

Non vi sono concentrazioni di crediti significativi verso uno o pochi clienti. Non vi sono crediti in valuta estera. Non vi sono crediti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni.

I "Crediti commerciali Italia" includono crediti verso parti correlate per € 30 mila riferibili alla Mirabello Carrara S.p.A..

Si precisa che il valore contabile dei crediti commerciali approssima il rispettivo valore equo.

La voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni" ha avuto la seguente movimentazione nel corso dell'esercizio:

F.do Art. 106 T.U.I.R. F.do tassato Totale
Saldo al 31 dicembre 2016 72 587 659
Utilizzo per perdite su crediti -72 -37 -109
Accantonamento dell'esercizio per rischi inesigibilità 71 169 240
Saldo al 31 dicembre 2017 71 719 790

Una parte dei crediti commerciali, per complessivi € 3.057 mila, è coperta da garanzia assicurativa.

La voce "Rettifiche ai crediti per resi" è relativa all'ammontare stimato di resi su vendite realizzate nell'esercizio, ma che presumibilmente verranno effettuati nei primi mesi dell'esercizio 2018.

8. Altri crediti

31/12/2017 31/12/2016
Crediti verso dipendenti 15 15
Acconti a fornitori per servizi 28 96
Note di accredito da ricevere 60 37
Crediti vari 167 113
Credito verso erario per Iva - 189
Risconti attivi 147 131
Totale 417 581

La voce "Note da accredito da ricevere" è relativa a premi su acquisti, definiti sulla base di contratti stipulati con alcuni fornitori, al raggiungimento di determinati volumi di acquisto. Non vi sono crediti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni.

I "Risconti attivi", nelle componenti più significative, si riferiscono a canoni di affitto e a contratti di manutenzione.

9. Attività per imposte correnti

31/12/2017 31/12/2016
Crediti verso Erario per Ires
Crediti verso Erario per Irap
Crediti imposta Ricerca & Sviluppo
29
43
48
-
-
27
Totale 120 27

I "Crediti verso Erario per Ires e per Irap" derivano da acconti versati superiori all'effettivo debito dell'esercizio.

La voce "Crediti imposta Ricerca & Sviluppo" è relativa al credito d'imposta sui costi di Ricerca & Sviluppo calcolato come da Legge 190/14 art. 1 comma 35.

10. Attività finanziarie

31/12/2017 31/12/2016
Attività finanz. disponibili per la vendita - 59
Totale - 59

La voce "Attività finanziarie disponibili per la vendita" è relativa all'investimento nella holding di partecipazioni "Equilybra Capital Partners" che a far data dal 26 maggio 2016 è in liquidazione.

Nel corso dell'esercizio 2017 sono stati contabilizzati ulteriori tre acconti sulla liquidazione per un totale di € 104 mila. Al 31 dicembre tutti gli importi versati sono stati restituiti e per il maggior valore, pari ad € 45 mila, è stato contabilizzato un provento finanziario a conto economico.

L'attività di liquidazione di "Equilybra Capital Partners" continuerà anche nel corso dell'esercizio 2018, ma al momento non siamo in grado di stimare se vi saranno ulteriori riparti a favore della Caleffi S.p.A..

11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

31/12/2017 31/12/2016
Depositi bancari e postali
Assegni
Denaro e valori in cassa
1.139
139
22
1.419
180
25
Totale 1.300 1.624

Non vi sono vincoli al libero utilizzo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti esistenti al 31 dicembre 2017.

Per quanto riguarda la dinamica delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" si rimanda al Rendiconto Finanziario.

12. Patrimonio netto

31/12/2017 31/12/2016
Capitale Sociale 8.127 8.125
Riserva Sovrapprezzo Azioni 4.176 4.174
Riserva Legale 974 944
Altre Riserve 2.041 1.670
Riserva azioni proprie 0 -305
Risultato dell'esercizio -232 607
Totale 15.086 15.215

Il capitale sociale, interamente versato, ammonta a € 8.127 mila ed è costituito da n. 15.628.081 azioni senza valore nominale. Nel corso del 2017 sono stati convertiti n° 2.643 warrant "Caleffi 2015-2010" così come descritto nel paragrafo "Highlights 2017" riportato nella Relazione sulla Gestione.

Al 31 dicembre 2017 la Società non detiene azioni proprie.

La movimentazione delle azioni proprie nell'esercizio è stata la seguente:

Totale azioni al 31/12/2017 0 controvalore 0
Azioni vendute 290.306 controvalore 305.455
Azioni acquistate 0 controvalore 0
Azioni al 31/12/2016 290.306 controvalore 305.455

La composizione del patrimonio netto è così articolata:

Descrizione Importo Possibilità Quota Per Copertura Per altre di utilizzazione Disponibile Perdite ragioni Capitale Sociale 8.127 Riserva Sovrapp. Azioni 4.176 A , B 4.176 1.154 Riserva di rivalutazione 853 A , B , C 853 Riserva Legale 974 B Altre Riserve 1.188 A , B , C 1.188 Perdita d'Esercizio -232 Totale 15.086 6.217 1.154 Quota Distribuibile 6.217

Legenda:

A: per aumento di capitale B: per copertura perdite C: per distribuzione ai soci

In merito al regime fiscale in caso di distribuzione si segnala che il patrimonio netto contiene riserve in sospensione di imposta per € 594 mila. Su tali riserve non sono state iscritte imposte, in quanto le stesse verranno trattate in modo da non renderle fiscalmente rilevanti.

PASSIVITA' NON CORRENTI

13. Passività finanziarie non correnti

Totale 6.046 4.973
Finanziamenti da banche 6.046 4.973
31/12/2017 31/12/2016

Riep. utilizz. 3 eserc. preced.

Data di
stipula
Importo
originario
Scadenza Quota
entro
l'anno
Quota
da 1 a 5
anni
Quota
oltre
5 anni
Totale
residuo
Cariparma 25-09-12 1.350 25-09-22 168 671 0 839
Banca Pop. Emilia 30-09-14 950 15-12-19 190 190 0 380
Banco Popolare 16-12-14 1.000 15-12-19 250 250 0 500
Monte dei Paschi 12-03-15 2.000 31-03-18 167 0 0 167
Banca Pop. Emilia 15-12-15 1.000 15-12-18 336 0 0 336
Banca Pop. Sondrio 06-05-16 1.000 31-07-21 198 557 0 755
Unicredit 05-07-16 1.000 30-06-21 200 500 0 700
Intesa San Paolo 20-09-16 1.000 20-09-21 208 586 0 794
Banca Nazionale Lavoro 18-05-17 1.000 17-05-21 372 943 0 1.315
Unicredit 28-07-17 1.000 31-12-21 125 875 0 1.000
Cariparma 28-11-17 1.000 28-11-22 196 804 0 1.000
BPM 11-12-17 1.000 31-12-20 330 670 0 1.000
Totale 13.300 2.740 6.046 0 8.786

Il dettaglio dei debiti verso banche per finanziamenti è il seguente:

Una parte dei flussi finanziari in uscita, rappresentati dagli interessi pagati sui finanziamenti ottenuti dal sistema bancario, è esposta al rischio di variazione dei tassi di interesse. Riteniamo che tale rischio non sia in grado di influenzare in modo significativo la redditività aziendale, per tale motivo non sono state poste in essere apposite coperture. Si segnala che al 31 dicembre 2017 la Società ha in essere un derivato sui tassi considerato di copertura non efficace. Il fair value di tale strumento finanziario è negativo per € 27 mila. Tale importo, al 31 dicembre 2017, è stato contabilizzato tra le "Passività finanziarie correnti" e a conto economico nella voce "Oneri finanziari".

Il valore contabile dei finanziamenti a tasso variabile approssima il loro valore equo.

A fronte dei suddetti finanziamenti non sono state rilasciate garanzie.

Tutti i finanziamenti non sono soggetti a restrizioni o vincoli (covenant).

14. Benefici ai dipendenti

31/12/2017 31/12/2016
T.F.R. da lavoro subordinato
T.F.M. amministratore
1.094
14
1.123
-
Totale 1.108 1.123

La voce "T.F.M. amministratore" è relativa al trattamento di fine mandato da attribuirsi all'Amministratore Delegato, come deliberato dall'Assemblea dei soci del 5 maggio 2017.

La voce "T.F.R. da lavoro subordinato" riflette le indennità di fine rapporto maturate a fine periodo dal personale dipendente, che sono valutate secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. Tale modalità di calcolo ha comportato l'iscrizione di oneri finanziari per € 15 mila e utili attuariali per € 0,4 mila.

La movimentazione dell'esercizio è la seguente:

Passività netta per trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2016 1.123
Trattamento fine rapporto pagato nell'esercizio -43
Onere finanziario 15
(Utile) / Perdita attuariale -0,4
Passività netta per trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2017 1.094

Gli oneri finanziari sono classificati nella relativa voce del conto economico, la perdita attuariale è rilevata nel conto economico complessivo.

La passività netta alla chiusura dell'esercizio si basa sulla valutazione attuariale determinata, a sua volta, sulla base dei seguenti parametri:

IPOTESI FINANZIARIE 2017 2016 2015 2014 2013
Tasso di attualizzazione 1,30% 1,31% 2,03% 1,49% 3,17%
Tasso annuo di inflazione 1,50% 1,50% 1,50% 0,60% 2,00%
Tasso annuo incremento TFR 2,63% 2,63% 2,63% 1,95% 3,00%
Frequenza annua anticipazioni 4,00% 4,00% 4,00% 2,00% 2,00%
Frequenza turnover 5,00% 5,00% 5,00% 4,00% 4,00%

In ottemperanza a quanto previsto dal nuovo IAS 19, di seguito si forniscono le informazioni aggiuntive richieste:

  • analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale rilevante alla fine dell'esercizio, mostrando gli effetti che ci sarebbero stati a seguito delle variazioni delle ipotesi attuariali ragionevolmente possibili a tale data, in termini assoluti;
  • indicazione della durata media finanziaria dell'obbligazione per i piani a beneficio definito.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione aumentasse dello 0,25% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 18 mila.

Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione diminuisse dello 0,25% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 18 mila.

Nell'ipotesi che il tasso d'inflazione aumentasse dello 0,25% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 11 mila.

Nell'ipotesi che il tasso d'inflazione diminuisse dello 0,25% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR

sarebbe di € 11 mila.

Nell'ipotesi che il tasso di turnover aumentasse dell'1% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 3 mila.

Nell'ipotesi che il tasso di turnover diminuisse dell'1% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 3 mila.

La duration del piano è di 7,2 anni.

15. Altri fondi

F.do indennità suppletiva di clientela 332 292
Totale 332 292

Il fondo indennità suppletiva di clientela viene stanziato sulla base delle previsioni normative e degli accordi economici collettivi.

La voce "F.do indennità suppletiva di clientela" ha avuto la seguente movimentazione:

Fisc
art. 105 TUIR
Fisc
tassato
Totale
Saldo al 31 dicembre 2016 40 252 292
Utilizzo dell'esercizio 0 0 0
Incremento dell'esercizio 40 0 40
Saldo al 31 dicembre 2017 80 252 332

PASSIVITA' CORRENTI

16. Debiti commerciali

31/12/2017 31/12/2016
Debiti verso fornitori Italia 5.179 5.381
Debiti verso fornitori paesi UE 880 1.398
Debiti verso fornitori paesi extra-UE 1.358 2.574
Fatture da ricevere 2.306 2.840
Totale 9.723 12.193
di cui verso parti correlate 1.219 1.132

Non vi sono concentrazioni di debiti significative verso uno o pochi fornitori.

Tra i "Debiti verso fornitori paesi extra-UE" segnaliamo la presenza di debiti in valuta per USD 92 mila convertiti al cambio al 31 dicembre 2017. Tale conversione ha generato un utile su cambi per € 2 mila.

I debiti verso parti correlate, pari a € 1.219 mila, sono inclusi nella voce "Debiti verso fornitori Italia" e si riferiscono al debito attualizzato con la Pegaso S.r.l. per il diritto di superficie dell'impianto fotovoltaico per € 566 mila e debito commerciale verso la controllata Mirabello Carrara S.p.A. per € 653 mila.

Il dettaglio delle scadenze del debito per il diritto di superficie è la seguente: quota a breve € 34 mila, quota da 1 a 5 anni € 142 mila, quota oltre i 5 anni € 390 mila.

Non vi sono debiti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni, ad eccezione del debito per il diritto di superficie sopradescritto.

Si precisa che il valore contabile dei debiti commerciali approssima il rispettivo valore equo.

17. Altri debiti

31/12/2017 31/12/2016
Istituti di previdenza e sicur. sociale 399 433
Note di accr. da emett. (premi clienti) 72 251
Debiti v/controllata per consol. fiscale 185 222
Debiti verso sindaci 24 53
Debiti per Iva 331 -
Debito verso amministratori - 44
Debiti vari 41 63
Totale 1.052 1.066
di cui verso parti correlate 185 222

La voce "Istituti di previdenza e sicurezza sociale" è relativa ai debiti per le ritenute sugli stipendi e sui salari del mese di dicembre, versati nei primi mesi del 2018. La voce "Note di accredito da emettere" si riferisce ai premi a clienti per raggiungimento di determinati obiettivi di fatturato.

La voce "Debiti v/controllata per consolidato fiscale" è relativa al contratto di consolidato fiscale in essere con la controllata Mirabello Carrara S.p.A..

Non vi sono debiti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni.

18. Benefici ai dipendenti

31/12/2017 31/12/2016
Retribuzioni da corrispondere
Ferie maturate e non godute
292
247
421
238
Totale 539 659

La voce "Retribuzioni da corrispondere" è relative alle retribuzioni del mese di dicembre 2017, corrisposte nel corso del 2018. La voce "Ferie maturate e non godute" evidenzia il costo complessivo delle ferie maturate e non godute al 31 dicembre 2017.

19. Passività per imposte correnti

31/12/2017 31/12/2016
Ritenute su redditi di lavoro dipend.
Ires
Irap
257
-
-
250
13
17
Totale 257 280

20. Passività finanziarie correnti

Totale 5.801 5.894
Ratei passivi 30 28
Fair value derivato tassi 27 43
Debiti verso banche 5.744 5.823
31/12/2017 31/12/2016

Il dettaglio della voce "Debiti verso banche" è il seguente:

31/12/17 31/12/16
Scoperti di conto corrente ed anticipazioni 3.004 2.146
Quota corrente finanziamenti 2.740 3.677
Totale 5.744 5.823

Il dettaglio della quota corrente dei finanziamenti è esposto nella tabella riportata nella nota 13 passività finanziare.

In applicazione dell'IFRS 13, la seguente tabella evidenzia le passività valutate al fair value al 31 dicembre 2017, per livello gerarchico di valutazione del fair value:

Descrizione Valore
nozionale
Fair
Value
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivato sui tassi 797 -27 0 -27 0
Totale 797 -27 0 -27 0

La distinzione fra i livelli gerarchici indicati in tabella sono i seguenti:

Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività oggetto di valutazione;

Livello 2 – dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;

Livello 3 – dati di input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

Posizione Finanziaria Netta Rifer. Note
31/12/2017 31/12/2016 Esplicative
A Cassa 22 25 11
B Altre disponibilità liquide (assegni, depositi bancari e postali) 1.278 1.599 11
C Attività disponibili per la vendita 0 59 10
D Liquidità (A + B + C) 1.300 1.683
E Crediti Finanziari correnti 0 0
F Debiti Finanziari correnti -3.004 -2.146 20
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente -2.740 -3.677 20
H Obbligazioni emesse 0 0 20
I Altri debiti finanziari correnti -57 -71 20
J Indebitamento finanziario corrente (F + G + H + I) -5.801 -5.894
K Indebitamento finanziario corrente netto (J + E + D) -4.501 -4.211
L Crediti Finanziari non correnti 5 5 3
M Debiti bancari non correnti -6.046 -4.973 13
N Obbligazioni emesse 0 0 13
O Altri debiti non correnti 0 0
P Indebitamento finanziario non corrente (M + N + O) -6.046 -4.973
Q Indebitamento finanziario non corrente netto (L + P) -6.041 -4.968
R Indebitamento finanziario netto (Q + K) -10.542 -9.179

21. Vendite di beni e servizi

31/12/2017 31/12/2016
Vendite Italia 41.755 45.583
Vendite paesi UE 145 258
Vendite paesi extra-UE 154 170
Totale 42.054 46.011
di cui verso parti correlate 132 36

I ricavi delle vendite sono esposti al netto di resi, sconti e abbuoni riconosciuti ai clienti, nonché dell'ammontare stimato di resi su vendite realizzate nell'esercizio, ma che presumibilmente verranno effettuati nei primi mesi dell'esercizio 2018.

Le vendite a soggetti Extra-UE sono tutte fatturate in euro.

Per ulteriori informazioni si rinvia ai commenti contenuti nella Relazione sulla Gestione.

22. Altri ricavi e proventi

31/12/2017 31/12/2016
Rimborsi assicurativi 13 10
Plusvalenze da beni patrimoniali 41 26
Sopravvenienze attive 100 110
Contributo GSE fotovoltaico 243 224
Servizi a controllate 120 34
Altri 32 36
Totale 549 440
di cui verso parti correlate 120 34

La voce "Contributo GSE fotovoltaico" è relativa al contributo erogato dal Gestore Servizi Energetici come previsto dal 4° conto energia, relativamente all'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico di 1 Mwh installato nell'esercizio 2012.

L'importo di € 120 mila verso parti correlate è relativo a servizi effettuati dalla controllante Caleffi S.p.A. in favore della controllata Mirabello Carrara S.p.A..

23. Costi per servizi

31/12/2017 31/12/2016
Stampa tessuti e altre lavorazioni est. 961 1.499
Altri costi industriali e r&s 1.120 1.109
Pubblicità e promozioni 1.078 1.020
Altri costi commerciali 3.051 3.049
Costi Amministrativi 2.012 2.099
Totale 8.222 8.776
di cui verso parti correlate 17 8

La voce "Altri costi commerciali" è costituita principalmente da provvigioni e oneri accessori (€ 1.009 mila) e da trasporti su vendite (€ 1.684 mila).

La voce "Costi amministrativi" comprende principalmente i compensi e oneri amministratori (€ 756 mila), le consulenze legali e amministrative (€ 302 mila), le assicurazioni (€ 220 mila) e le commissioni bancarie e di factoring (€ 182 mila).

24. Costi per godimento beni di terzi

31/12/2017 31/12/2016
Royalties
Affitti e locazioni passive
1.071
2.324
1.250
2.001
Totale
di cui verso parti correlate
299 3.395 354 3.251

La voce "Royalties" è relativa alle vendite di prodotti a marchio Disney, Marvel, Warner Bros, Hello Kitty, Sogni di Viaggio by Marco Carmassi, Pets by Myrna e Discovery per i quali sono in essere o sono stati in essere contratti di licenza. Sono comprese royalties pagate alla controllata Mirabello Carrara per € 45 mila.

Nella voce "Affitti e locazioni passive" sono compresi € 250 mila relativi al contratto di affitto degli immobili strumentali stipulato con Pegaso S.r.l., società posseduta interamente dai consiglieri Giuliana Caleffi e Rita Federici, in data 30 agosto 2005 e al contratto di affitto di un appartamento, stipulato sempre con la Pegaso S.r.l., per un controvalore annuo complessivo di € 4 mila.

25. Costi per il personale

31/12/2017 31/12/2016
Salari e stipendi 3.997 4.152
Oneri sociali 1.225 1.285
Trattamento fine rapporto 291 282
Costo interinali 1.184 791
Totale 6.697 6.510

L'incidenza del costo del personale sul fatturato è pari al 15,9%.

Il numero dei dipendenti al 31 dicembre 2017 e 2016, nonché la media dell'esercizio 2017, suddiviso per categoria, è stato il seguente:

31/12/2017 31/12/2016 Media 2017
Operai 75 76 76
Impiegati 38 40 40
Quadri 13 13 13
Dirigenti 1 1 1
Totale dipendenti 127 130 130
Lavoratori interinali 41 36 40
Totale complessivo 168 166 170

26. Ammortamenti, svalutazioni e rettifiche su crediti

31/12/2017 31/12/2016
Ammortamento immobil. immateriali
Ammortamento immobil. materiali
Accant. per rettifiche ai crediti
76
774
240
80
697
200
Totale 1.090 977

Nella voce "Ammortamento immobilizzazioni immateriali" sono compresi € 38 mila relativi all'ammortamento del costo del diritto di superficie, contrattualizzato con la parte correlata Pegaso S.r.l., iscritto nelle attività immateriali.

27. Altri costi operativi

31/12/2017 31/12/2016
Minusvalenze patrimoniali 11 52
Sopravvenienze e insussistenze pass. 44 35
Oneri diversi di gestione 229 213
Totale 284 300

La voce "Minusvalenze patrimoniali" è composta principalmente dal refitting del punto vendita di Fidenza (PR).

La voce "Oneri diversi di gestione" è costituita principalmente da imposte e tasse per € 99 mila e da contributi associativi per € 63 mila.

28. Oneri finanziari

31/12/2017 31/12/2016
Interessi di conto corrente 7 7
Interessi su mutui passivi 124 168
Interessi di factoring 19 26
Interessi su altri finanziamenti 5 22
Oneri finanziari Tfr IAS19 15 22
Interessi vari 26 33
Interessi su prestito obbligazionario - 77
Totale 196 355

La voce "Oneri finanziari Tfr Ias 19" evidenzia la componente finanziaria della rilevazione del debito TFR in applicazione dei principi contabili internazionali.

La voce "Interessi vari" si riferisce per € 9 mila ad oneri finanziari derivanti dall'attualizzazione del debito nei confronti della Pegaso S.r.l. in virtù del contratto di diritto di superficie descritto alla nota 2.

29. Proventi finanziari

31/12/2017 31/12/2016
Interessi da clienti
Interessi da depositi bancari e postali
Proventi da titoli
3
-
45
5
3
-
Totale 48 8

La voce "Proventi da titoli" è relativa al provento finanziario generatosi dalla liquidazione parziale dell'investimento in "Equilybra Capital Partners".

30. Imposte dell'esercizio

31/12/2017 31/12/2016
Imposte correnti
Imposte differite attive
Oneri/(Proventi) da consolidato fiscale
82
-19
-74
158
256
0
Totale -11 414

Le imposte sul reddito dell'esercizio sono state calcolate nel rispetto della normativa vigente. Le norme fiscali hanno reso necessario operare delle rettifiche al risultato economico determinato secondo i principi contabili internazionali.

La riconciliazione tra le imposte calcolate con l'aliquota ordinaria pari al 27,9% e le imposte effettivamente imputate a conto economico è la seguente:

31/12/2017 % 31/12/2016 %
Risultato prima delle imposte -243 1.021
Imposta teorica -68 27,9% 321 31,4%
Costi non deducibili fiscalmente ai fini Ires 38 -15,6% 66 6,5%
Effetto delle differenze IRAP
calcolate su diversa base imponibile
91 -37,4% 85 8,3%
Proventi non tassabili ai fini Ires -57 23,6% -251 -24,6%
Oneri/Proventi da consolidato fiscale 74 -30,5% 0 0,0%
Perdite fiscali da consolidato fiscale -89 36,6% 131 12,8%
Cambio aliquota tassazione differita 62 6,1%
Carico fiscale effettivo -11 4,7% 414 40,5%
di cui corrente 82 158
di cui differito -93 256

31. Altre componenti di conto economico complessivo

L'effetto relativo alle altre componenti di conto economico complessivo rilevate al 31 dicembre 2017 è così composto:

Utili/(perdite) attuariali da valutazione TFR IAS 19 0,4
Effetto fiscale -0,1
Totale 0,3

32. Gestione dei rischi e informativa finanziaria

Rischio di tasso di interesse

L'indebitamento finanziario è in parte regolato da tassi di interesse variabile, quindi la Società è esposta al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse. Si evidenzia che la Società non ha stipulato contratti di copertura specifici in quanto ritiene che l'eventuale aumento dei tassi di interesse non avrebbe impatti significativi sulla redditività aziendale. Negli ultimi esercizi la Società si è frequentemente finanziata tramite cessioni di credito pro-soluto a società di factoring; a tali finanziamenti viene applicato un tasso in linea con le altre operazioni di finanziamento. Il ricorso a finanziamenti e ad operazioni di factoring viene valutato in base alle esigenze aziendali del periodo.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che i tassi di interesse aumentino dell'1%, l'incremento degli oneri finanziari sarebbe di circa € 59 mila.

Rischio di cambio

La Società effettua una parte degli acquisti di materia prima in dollari e per tutelarsi rispetto al rischio di cambio, ove necessario, effettua coperture generiche attraverso la stipula di contratti derivati e acquisti a termine di valuta. Tali derivati sono valutati al fair value. Al 31 dicembre 2017 non risultano in essere acquisti a termine di valuta.

Nel corso del 2017 sono state registrate a conto economico differenze cambio passive per € 8 mila e differenze cambio attive per € 32 mila.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che il cambio €/\$ aumenti di 5 cents, l'effetto sui saldi in valuta al 31 dicembre 2017 sarebbe positivo per circa € 3 mila. Nel caso che il cambio €/\$ diminuisca di 5 cents, l'effetto sarebbe negativo per circa € 3 mila.

Rischio di prezzo

L'eventuale aumento dei prezzi di acquisto di determinate materie prime, rappresenta un rischio contenuto, in quanto la Società, disponendo di una rete di fornitori ampia e ubicata in diverse aree geografiche del mondo, riesce tempestivamente ad approvvigionarsi sul mercato che presenta le migliori condizioni di prezzo, senza che questo vada a discapito della qualità.

Le oscillazioni dei prezzi nei mercati azionari potrebbero determinare perdite durevoli di valore delle attività finanziarie classificate come "available for sale". Nel bilancio dell'esercizio 2017 non sono iscritte attività finanziarie "available for sale". Si segnala che nel corso del 2017 è stato completamente rimborsato l'investimento in "Equilybra Capital Partners", generando un provento finanziario pari ad € 45 mila.

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o un'altra controparte possa non rispettare gli impegni alla scadenza causando una perdita alla Società.

La qualità del credito è molto elevata, frutto di una attenta selezione dei clienti e di un costante monitoraggio sul loro stato di salute. Il trend storico delle perdite su crediti mostra un valore contenuto. Il rischio di credito risulta riflesso in bilancio, nella voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni" (si veda nota 7 "Crediti commerciali"). Non vi sono condizioni di particolare concentrazione del rischio di credito.

La riduzione di valore dei crediti viene determinata in modo che il saldo delle rettifiche ai crediti per svalutazioni alla fine dell'esercizio rappresenti la ragionevole riduzione del valore degli stessi a fronte dei crediti ritenuti inesigibili. Essa è determinata sulla base di dati storici relativi alle perdite su crediti e delle ragionevoli prospettive di incasso, applicando a tutti i crediti in essere percentuali di svalutazione diverse a seconda della anzianità del credito. La Società utilizza le rettifiche ai crediti per svalutazioni per riconoscere le perdite di valore sui crediti commerciali; tuttavia, quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l'importo dovuto, l'ammontare considerato irrecuperabile viene direttamente stornato dalla relativa attività finanziaria con contropartita, fino a capienza, le rettifiche ai crediti per svalutazioni e, per l'eventuale eccedenza, il conto economico.

31/12/2017 31/12/2016
Crediti non scaduti 13.353 81,58% 14.852 80,35%
Crediti Scaduti
entro 30 gg 704 4,30% 2.327 12,59%
da 30 a 60 gg 542 3,31% 643 3,48%
da 60 a 90 gg 349 2,13% 132 0,71%
oltre 90 gg 1.420 8,68% 531 2,87%
Totale 16.368 18.485

Nella seguente tabella viene esposto il dettaglio per fasce di scadenza dei crediti commerciali:

Gruppo CALEFFI

Non vi sono in essere garanzie e/o concessioni di finanziamenti ai clienti.

Il valore delle perdite su crediti registrate nel 2017 è pari ad € 109 mila, a fronte delle quali è stata utilizzata la voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni", stanziata in precedenti esercizi.

La Società ha in essere al 31 dicembre 2017 cessioni di crediti pro soluto per un importo di circa € 1,6 milioni. Tale cessione è stata regolata ai normali tassi di mercato ed è stata determinata da una momentanea esigenza di liquidità e dall'applicazione di condizioni migliorative rispetto ad altre tipologie di finanziamento.

I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring sono eliminati dall'attivo dello stato patrimoniale se e solo se i rischi ed i benefici correlati alla loro titolarità sono stati sostanzialmente trasferiti al cessionario. I crediti ceduti pro-solvendo e i crediti ceduti pro-soluto che non soddisfano il suddetto requisito rimangono iscritti nel bilancio della Società, sebbene siano stati legalmente ceduti; in tal caso una passività finanziaria di pari importo è iscritta nel passivo a fronte dell'anticipazione ricevuta.

Attività e passività finanziarie – fair value

Nella seguente tabella sono esposti, per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile e il fair value, compreso il relativo livello della gerarchia del fair value. Sono escluse le informazioni sul fair value delle attività e passività finanziarie non valutate al fair value quando il loro valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione dello stesso.

Fair value
Note Possedute per
la negoziazione
Finanziamenti
e crediti
Disponibili per
la vendita
Altre passività Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività
*Attività finanziarie disponibili per la vendita 10 - - 0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 1.300 1.300
Attività finanziarie non correnti 3 5 5
Attività finanziarie correnti 10 - -
Crediti commerciali 7 16.368 16.368
Altri crediti 8 417 417
Passività
Finanziamenti da banche 6.046 6.046
Passività finanziarie non correnti 13 6.046 6.046
*Interest rate swap non di copertura 27 27 27
Scoperti di conto corrente 3.004 3.004
Finanziamenti da banche quota corrente
Prestito Obbligazionario
2.740
-
2.740
-
Altri debiti finanziari correnti 30 30
Totale passività finanziarie correnti 20 5.801
Debiti commerciali 17 9.723 9.723
Altri debiti 18 1.052 1.052

*Attività e passività rilevate al fair value

Gruppo CALEFFI

Rischio liquidità

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività della Società.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità della Società sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Al momento non si segnalano difficoltà per la Società ad ottenere linee di credito e finanziamenti.

Gestione del capitale

Le politiche di gestione del capitale da parte del Consiglio di Amministrazione prevedono il mantenimento di un livello elevato di capitale proprio al fine di mantenere un rapporto di fiducia con gli investitori, i creditori ed il mercato, consentendo altresì lo sviluppo futuro dell'attività. Inoltre, il Consiglio monitora la tipologia di azionisti, il rendimento del capitale, inteso dalla Società come patrimonio netto totale ed il livello di dividendi da distribuire ai detentori di azioni ordinarie. Talvolta la Società acquista sul mercato azioni proprie con tempistiche che dipendono dai prezzi di mercato. Le politiche di gestione del capitale della Società non hanno subito variazioni nel corso dell'esercizio.

33. Rapporti con controparti correlate e attività di direzione e coordinamento

La Caleffi non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di altre società od enti.

Gli immobili strumentali all'esercizio dell'attività della Società sono concessi in locazione alla stessa da parte della Pegaso S.r.l., società immobiliare interamente posseduta dagli amministratori Rita Federici e Giuliana Caleffi, in forza di contratto di locazione stipulato in data 30 agosto 2005. Il canone di locazione è pari ad € 250 mila aumentato proporzionalmente dell'incremento ISTAT su base annuale.

Il contratto di locazione aveva una durata di 8 anni ed è stato rinnovato automaticamente per ulteriori 8. La Pegaso S.r.l. ha acquisito la proprietà di tali immobili per effetto della scissione del ramo immobiliare della Società, effettuata con atto di scissione non proporzionale in data 27 settembre 2005.

Si segnala che è in essere con la Pegaso S.r.l. un contratto di affitto di un appartamento, sito in Via Milano a Viadana (MN), per un controvalore annuo complessivo di € 4 mila.

In data 20 settembre 2012 è stato sottoscritto con Pegaso S.r.l. un contratto di costituzione di diritto di superficie e servitù relativo al lastrico solare sul quale è installato l'impianto fotovoltaico. Il contratto ha una durata di 20 anni a partire dal 1 gennaio 2013 per un controvalore complessivo di € 850 mila.

Nell'esercizio 2015, la Capogruppo e la controllata Mirabello Carrara S.p.A., hanno rinnovato l'adesione al consolidato fiscale nazionale previsto dagli articoli 117 e seguenti del Tuir, D.P.R. 22 dicembre 1986 n° 917 per il triennio 2015-2017.

Guido Ferretti riveste la qualifica di Amministratore Delegato della Capogruppo e dal novembre 2016 è Amministrazione Delegato della controllata Mirabello Carrara S.p.A..

Giuliana Caleffi è Presidente della Capogruppo e Presidente della controllata Mirabello Carrara S.p.A..

La partecipazione di minoranza, pari al 30%, della controllata Mirabello Carrara S.p.A. è detenuta dalla

Ermes S.r.l., società interamente posseduta da Giuliana Caleffi e Rita Federici.

RAPPORTI CON CONTROPARTI CORRELATE Effetto
a C.E.
Incidenza Incidenza
sul fatturato sul risultato al 31/12/17 al 31/12/17
lordo
Debito * Credito Incidenza
sui debiti
Incidenza
sui crediti
Incidenza
su PFN
Pegaso s.r.l. affitto immobili strumentali -254 0,60% -109,45% 566 0 5,83% 0,00% 5,37%
TOTALI -254 0,60% -109,45% 566 0 5,83% 0,00% 5,37%

* La voce "Debito al 31/12/2017" è relativa al valore attuale del debito per diritto di superficie

RAPPORTI CON SOCIETA' CONTROLLATE Vendite
merce
Servizi
erogati
Acquisti
merce
Servizi
ricevuti
Royalties Debito Credito
al 31/12/17 al 31/12/17 sui crediti
Incidenza Incidenza
sui debiti
Incidenza
su PFN
Mirabello Carrara S.p.A. 132 120 958 17 45 653 30 0,18% 6,71% 6,19%
TOTALI 132 120 958 17 45 653 30 0,18% 6,71% 6,19%

34. Dettaglio compensi amministratori, sindaci e direttori generali della Capogruppo

Consiglio di Amministrazione

Cognome e Nome Carica Periodo Scadenza Emolumenti Benefici Altri
(dati in migliaia di euro) Carica Carica non monetari compensi
Caleffi Giuliana Presidente Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 170 6 -
Ferretti Guido Amministratore Delegato Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 245 - 13
Federici Rita Vice Presidene Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 160 - -
Favagrossa Raffaello Consigliere Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 37 - -
Ravazzoni Roberto Consigliere Indipendente Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 21 - 8
Golfetto Francesca Consigliere Indipendente Caleffi S.p.A. 05/05 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 13 - 6
Pasquale Pilla Consigliere Indipendente Caleffi S.p.A. 05/05 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 12 - -
Boselli Mario Consigliere Indipendente Caleffi S.p.A. 01/01 - 05/05 Approvazione Bilancio 2016 13 - -

Collegio Sindacale

Cognome e Nome
(dati in migliaia di euro)
Carica Periodo
Carica
Scadenza
Carica
Emolumenti
Caruso Pier Paolo Sindaco Effettivo/Presidente 05/05 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 12
Stefano Lottici Sindaco Effettivo 05/05 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 10
Rosetti Francesca Sindaco Effettivo 05/05 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 10
Girelli Mauro Sindaco Effettivo/Presidente 01/01 - 05/05 Approvazione Bilancio 2016 7
Camodeca Renato Sindaco Effettivo 01/01 - 05/05 Approvazione Bilancio 2016 5
Ravicini Luciana Sindaco Effettivo 01/01 - 05/05 Approvazione Bilancio 2016 5

La Società non ha erogato finanziamenti né ha assunto impegni per effetto di garanzie prestate ai membri dell'Organo di Amministrazione né del Collegio Sindacale.

35. Passività potenziali

Alla data di pubblicazione del presente bilancio non risultano passività potenziali di rilievo per cui risulti prevedibile un esborso futuro da parte della Società.

36. Garanzia prestate

Le fideiussioni rilasciate dalla Società a diversi soggetti ammontano complessivamente ad € 1.086 mila. La Società ha rilasciato garanzie per finanziamenti concessi alla controllata Mirabello Carrara S.p.A. per € 1.745 mila.

La Società ha rilasciato garanzie per affidamenti concessi alla controllata Mirabello Carrara S.p.A. per € 7.182 mila.

37. Eventi od operazioni significative non ricorrenti

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 non si sono registrati eventi/operazioni rientranti nell'ambito previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006. Come indicato in tale Comunicazione, per eventi od operazioni significative non ricorrenti si intendono quelli il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività.

38. Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 non si sono registrati eventi/operazioni rientranti nell'ambito previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006. Come indicato in tale Comunicazione "per operazioni atipiche e/o inusuali" si intendono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento (prossimità alla chiusura dell'esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine: alla correttezza/completezza dell'informazione in bilancio, al conflitto d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti di minoranza".

39. Eventi successivi alla chiusura del bilancio

Successivamente alla data di chiusura dell'esercizio non sono occorsi eventi tali da rendere l'attuale situazione patrimoniale, finanziaria ed economica sostanzialmente diversa da quella risultante dal bilancio al 31 dicembre 2017 o tali da richiedere rettifiche od annotazioni integrative allo stesso.

Si dichiara che la presente relazione, integrata degli allegati che lo compongono, è conforme alle risultanze dei libri e delle scritture contabili.

Viadana, 19 marzo 2018

Il Consiglio di Amministrazione

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO SEPARATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS. 58/98

I sottoscritti Guido Ferretti in qualità di "Amministratore Delegato" e Giovanni Bozzetti in qualità di "Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari" della Caleffi S.p.A., tenuto conto di quanto previsto dall'art. 154 bis commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, attestano:

a) l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa;

b) l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio separato relativo all'esercizio 2017.

Si attesta inoltre che il bilancio separato al 31 dicembre 2017

  • a) corrisponde alle risultanze contabili;
  • b) è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n° 38/2005 e quanto consta è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'Emittente;
  • c) la relazione sulla gestione contiene un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'Emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui è esposto.

Viadana, 19 marzo 2018

L'Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Guido Ferretti Giovanni Bozzetti

INFORMAZIONI RICHIESTE DALL'ARTICOLO 149-duodecies DEL REGOLAMENTO EMITTENTI

Il presente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2017 a fronte dei servizi forniti dalla società di revisione E&Y S.p.A..

Tipologia servizio Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi (€/000)
Revisione Contabile Revisore della Capogruppo Società Capogruppo 76
Revisione Contabile Revisore della Capogruppo Società Controllata 15
Totale 91

ELENCO PARTECIPAZIONI DETENUTE AL 31/12/2017

(in migliaia di euro)
Denominazione Paese Sede Legale Capitale
Sociale
%
di possesso
diretta
Numero azioni
o quote
Valore
contabile
Criterio di
consolidamento
Mirabello Carrara S.p.A. Italia Via Einstein 9/11
20821 Meda (MB)
€ 1.170 70% 819.000 3.882 Integrale
Il Collegio Sindacale
Pier Paolo Caruso
Francesca Rosetti Loughcanosell
Stefano Lotiie i
Aspetto chiave Risposta di revisione
Valutazione dell'avviamento
L'avviamento al 31 dicembre 2017 ammonta
a € 2,0 milioni ed è relativo all'unica Cash
Generating Unit (CGU) del gruppo.
I processi e le modalità di valutazione e
determinazione del valore recuperabile di
ciascuna CGU, in termini di valore d'uso, sono
basati su assunzioni a volte complesse che per
loro natura implicano il ricorso al giudizio degli
amministratori, in particolare con riferimento
alla previsione dei loro flussi di cassa futuri
per il periodo del business plan della
controllata, alla determinazione dei flussi di
cassa normalizzati alla base della stima del
valore terminale e alla determinazione dei
tassi di crescita di lungo periodo e di
attualizzazione applicati alle previsioni dei
flussi di cassa futuri.
Le nostre procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave hanno riguardato, tra
l'altro:
· l'analisi della procedura e dei controlli
chiave posti in essere dal Gruppo in merito
alla valutazione dell'avviamento :
la verifica dell'adeguatezza del perimetro
$\bullet$
della CGU e dell'allocazione dei valori
contabili delle attività e passività alla
singola CGU;
· l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa
futuri;
la coerenza delle previsioni dei flussi di
o
cassa futuri della CGU con il business plan
della controllata per il periodo 2018-2020;
la valutazione delle previsioni, rispetto
all'accuratezza storica di quelle precedenti;
la verifica della determinazione dei tassi di
$\bullet$
In considerazione del giudizio richiesto e della
complessità delle assunzioni utilizzate nella
stima del valore recuperabile dell'avviamento
abbiamo ritenuto che tale tematica
rappresenti un aspetto chiave della revisione.
L'informativa di bilancio relativa alla
valutazione dell'avviamento è riportata nel
paragrafo "Uso di stime" e nella nota 2.
"Attività immateriali".
crescita di lungo periodo e dei tassi di
attualizzazione.
Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi
dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di
valutazione, che hanno eseguito un ricalcolo
indipendente ed effettuato analisi di
sensitività sulle assunzioni chiave al fine di
determinare i cambiamenti delle assunzioni
che potrebbero impattare significativamente
la valutazione del valore recuperabile.
Aspetto chiave Risposta di revisione
Valutazione della partecipazione
La partecipazione nella controllata Mirabello
Carrara S.p.A. al 31 dicembre 2017 ammonta a
€ 3,9 milioni.
La Direzione valuta almeno annualmente la
Le nostre procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:
l'analisi della procedura e dei controlli
$\bullet$
chiave posti in essere dalla società in
merito alla valutazione della
presenza di indicatori di impairment della
partecipazione in oggetto, coerentemente con la
propria strategia di gestione delle entità legali
partecipazione;
l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa
$\bullet$
futuri,
all'interno del gruppo e, qualora si manifestino,
assoggetta ad impairment test tali attività.
la coerenza delle previsioni dei flussi di
$\bullet$
cassa futuri della partecipazione con il
business plan della controllata per il
I processi e le modalità di valutazione e
determinazione del valore recuperabile della
partecipazione sono basate su assunzioni a volte
complesse che per loro natura implicano il
periodo 2018-2020;
la valutazione delle previsioni, rispetto
$\bullet$
all'accuratezza storica di quelle precedenti;
la verifica della determinazione dei tassi di
ricorso al giudizio degli amministratori, in
particolare con riferimento all'identificazione di
indicatori di impairment, alla previsione della
redditività futura per il periodo del business
plan, alla determinazione dei flussi di cassa
normalizzati alla base della stima del valore
terminale e alla determinazione dei tassi di
crescita di lungo periodo e di attualizzazione
applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
In considerazione del giudizio richiesto e della
complessità delle assunzioni utilizzate nella
stima del valore recuperabile della
partecipazione abbiamo ritenuto che tale
tematica rappresenti un aspetto chiave della
revisione.
$\bullet$
crescita di lungo periodo e dei tassi di
attualizzazione.
Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi
dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di
valutazione, che hanno eseguito un ricalcolo
indipendente ed effettuato analisi di sensitività
sulle assunzioni chiave, al fine di determinare i
cambiamenti delle assunzioni che potrebbero
impattare significativamente la valutazione del
valore recuperabile.
Infine, abbiamo verificato l'adeguatezza
dell'informativa fornita nelle note illustrative
del bilancio in relazione all'aspetto chiave.
L'informativa di bilancio relativa alla valutazione

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