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Banca Ifis

Earnings Release May 11, 2023

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Earnings Release

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Informazione
Regolamentata n.
0147-27-2023
Data/Ora Ricezione
11 Maggio 2023
11:43:19
Euronext Star Milan
Societa' : BANCA IFIS
Identificativo
Informazione
Regolamentata
: 176737
Nome utilizzatore : IFISN01 - DA RIO
Tipologia : REGEM; 2.2
Data/Ora Ricezione : 11 Maggio 2023 11:43:19
Data/Ora Inizio
Diffusione presunta
: 11 Maggio 2023 11:43:21
Oggetto : Banca Ifis: l'utile netto del primo trimestre,
in crescita del 31,4% a 45,9 milioni di euro,
conferma la forte accelerazione della
redditività
Testo del comunicato

Vedi allegato.

Banca Ifis: l'utile netto del primo trimestre, in crescita del 31,4% a 45,9 milioni di euro, conferma la forte accelerazione della redditività

  • L'aumento della redditività conferma la forza e validità del modello di business anche nell'attuale contesto macroeconomico.
  • L'andamento favorevole dei ricavi, in crescita dell'8% rispetto al primo trimestre 2022, è favorito dalla positiva correlazione dei crediti commerciali al rialzo dei tassi di interesse, dai recuperi del Settore Npl e dall'accelerazione del business in seguito al processo di digitalizzazione intrapreso dalla Banca.
  • Il costo del credito, ai minimi storici, include ulteriori 5 milioni di euro di accantonamenti prudenziali sui crediti in bonis a fronte dello scenario attuale ancora caratterizzato da incertezza.
  • La raccolta da clientela è stabile grazie alla forte componente retail, pari a oltre il 90%.
  • Il CET1 Ratio è in crescita al 15,21%, escludendo l'utile del primo trimestre 2023, sopra i requisiti patrimoniali richiesti (8,65%).
  • Approvato dall'Assemblea degli Azionisti il saldo del dividendo per l'esercizio 2022, pari a 0,40 euro, con stacco cedola previsto il prossimo 22 maggio 2023.

Risultati del primo trimestre 2023

Dati riclassificati1 – 1° gennaio 2023 / 31 marzo 2023

  • L'utile netto di pertinenza del Gruppo è pari a 45,9 milioni di euro, in crescita del 31,4% rispetto ai 34,9 milioni di euro del primo trimestre 2022.
  • Il margine di intermediazione, in crescita del 7,7% a 175,8 milioni di euro rispetto ai 163,3 milioni di euro del primo trimestre 2022, beneficia della positiva correlazione del Settore Commercial & Corporate Banking al rialzo dei tassi di interesse. I ricavi del Settore Npl, sostanzialmente stabili rispetto al primo trimestre 2022, evidenziano la solidità della raccolta stragiudiziale nonostante il rialzo dell'inflazione.
  • I costi operativi, pari a 91,1 milioni di euro (+3,7% rispetto a 87,8 milioni di euro del primo trimestre 2022), aumentano per le maggiori spese del personale (39,7 milioni di euro rispetto a 36,6 milioni di euro del primo trimestre 2022) e le maggiori altre spese amministrative (53,8 milioni di euro rispetto a 53,6 milioni di euro del primo trimestre 2022). La moderata crescita riflette la compensazione dell'inflazione con l'attento controllo dei costi e il continuo miglioramento dell'efficienza.
  • Il costo del credito è pari a 10 milioni di euro ed include ulteriori 5 milioni di euro di accantonamenti prudenziali sui crediti in bonis a fronte di potenziali rischi legati al contesto macroeconomico.
  • La posizione di liquidità, al 31 marzo 2023, è pari a oltre 1,4 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 800%).

Requisiti di capitale2

CET1 pari a 15,21% (15,01% al 31 dicembre 2022) e TCR pari a 18,45% (18,82% al 31 dicembre 2022), calcolati escludendo l'utile del primo trimestre 2023.

1 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;

gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";

sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche di valore nette su crediti":

le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;

gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;

gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

2 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 31 marzo 2023 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2023.

Roma, 11 maggio 2023 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, riunitosi in data odierna, ha approvato i risultati relativi al primo trimestre 2023.

"Il primo trimestre 2023 ha confermato l'ulteriore accelerazione della redditività di Banca Ifis, guidata dall'andamento favorevole dei ricavi e dal basso costo del credito. La strategia individuata nel Piano Industriale 2022-2024 e focalizzata sulla valorizzazione del nostro modello di business ci ha portato a rafforzare ulteriormente il rapporto tra rischio e rendimento anche in relazione all'attuale fase di incertezza del contesto macroeconomico globale. Il nostro portafoglio è prevalentemente composto da attivi a breve scadenza, crediti di qualità, in larga misura garantiti, e depositi diversificati sia per scadenza che per canale di raccolta: per questi motivi guardiamo con positività al prosieguo dell'anno in corso nel quale puntiamo con decisione a raggiungere i target di utili, già rivisti al rialzo rispetto agli obiettivi annunciati nel Piano Industriale. Vogliamo posizionarci sempre più come il punto di riferimento per le piccole e medie imprese italiane, accompagnandole nelle sfide che il mercato pone loro davanti. Il tutto rafforzando ulteriormente la nostra già elevata capacità di remunerare gli azionisti che già nel 2022 ci ha portato ad essere la prima Banca in Italia per dividend-yield", dichiara Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis.

Nel primo trimestre del 2023, l'utile netto del Gruppo Banca Ifis si è attestato a 45,9 milioni di euro, registrando una crescita del 31,4% rispetto ai 34,9 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno.

I ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking, in crescita del 19,0% rispetto al primo trimestre 2022, riflettono la positiva correlazione della Banca al rialzo dei tassi di interesse (l'85% del portafoglio crediti commerciali è a tasso variabile). I volumi del Factoring e del Leasing, strettamente legati agli importi delle fatture e al prezzo dei beni sottostanti, hanno evidenziato una dinamica favorevole, riflettendo direttamente l'aumento dell'inflazione e le nuove iniziative commerciali. La focalizzazione su attivi a breve scadenza consente alla Banca di adeguare rapidamente il profilo di liquidità e la strategia commerciale: il factoring verso le Pmi, pari a circa 2 miliardi di euro, ha scadenza media di 3 mesi, il 70% dei crediti verso clientela ha scadenza inferiore a 3 anni ed il 90% inferiore a 5 anni. I crediti verso clientela sono quasi tutti garantiti, mitigando così il rischio di credito: il factoring presenta la doppia garanzia del debitore ceduto e del cedente, il leasing ha la garanzia della proprietà del bene sottostante, i mutui a medio termine sono per l'80% garantiti dallo Stato, i crediti verso le farmacie hanno solitamente la farmacia stessa a garanzia. Il portafoglio di finanza strutturata, che rappresenta solo il 7% dei crediti verso clientela ed è attualmente tutto classificato in bonis, ha un leverage contenuto (PFN/EBITDA di 2,7x) e accantonamenti prudenziali a fronte di potenziali rischi macroeconomici.

Nel Settore Npl, i recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 97,5 milioni di euro, in crescita del 7,0% rispetto al primo trimestre del 2022. L'attività di recupero stragiudiziale e i nuovi piani volontari di pagamento, oggetto di attento monitoraggio da parte della Banca, non evidenziano ad oggi impatti significativi derivanti dal rialzo dell'inflazione e dei tassi di interesse. Nel periodo, il portafoglio Npl acquisito ha per circa il 2/3 del valore la garanzia del lavoro o altre attività reali del debitore.

Il portafoglio di proprietà nel Settore Governance & Servizi e Non Core ha beneficiato dell'acquisto, nel corso del quarto trimestre del 2022, di un portafoglio titoli di debito emessi da primarie istituzioni finanziarie e corporate europee con un rapporto rischio rendimento particolarmente interessante. Nel primo trimestre sono stati venduti alcuni titoli di Stato a lunga scadenza beneficiando di un particolare momento favorevole del mercato.

La prudente politica di credito ha portato a incrementare di ulteriori 5 milioni di euro le riserve accantonate per far fronte ai potenziali rischi macroeconomici. Il Gross Npe Ratio e il Net Npe Ratio si attestano rispettivamente al 6,1% e al 4,1%. I valori si attesterebbero rispettivamente al 4,5% e al 2,5%, escludendo le riclassificazioni derivanti dall'applicazione della normativa sulla Nuova Definizione di Default ai crediti verso il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), caratterizzati da un limitato rischio di credito e da lunghe tempistiche di pagamento.

I depositi verso clientela, che sono invariati nei primi tre mesi dell'anno, sono costituiti per oltre il 90% dalla componente retail e sono diversificati in termini di scadenza, raccolta e canale. I depositi del conto Rendimax sono per circa 2/3 a termine e per l'83% garantiti dal Fondo Interbancario, essendo di importo inferiore a 100.000 euro. Il costo dei depositi, in aumento rispetto al trimestre precedente, è comunque in linea con le nostre previsioni.

I coefficienti patrimoniali sia della Banca che del Gruppo si attestano a livelli ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti, con il CET1 Ratio consolidato pari al 15,21% (15,01% al 31 dicembre 2022) e il Total Capital Ratio consolidato pari al 18,45% (18,82% al 31 dicembre 2022).

Il 20 aprile 2023 l'Assemblea degli Azionisti ha approvato la distribuzione di un saldo del dividendo per l'esercizio 2022 pari a 0,40 euro (al lordo delle ritenute di legge) per ciascuna delle azioni Banca Ifis emesse e in circolazione (e quindi escludendo le azioni proprie detenute dalla Banca). Il totale dei dividendi (a titolo di acconto e saldo) per l'esercizio 2022 ammonta, quindi, complessivamente a 1,40 euro per azione. Il saldo del dividendo 2022 verrà messo in pagamento con data stacco cedola il 22 maggio 2023, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 23 maggio 2023 e data di pagamento (payment date) il 24 maggio 2023.

Principali dinamiche

DATI RICLASSIFICATI3

Il conto economico consolidato al 31 marzo 2023 del Gruppo Banca Ifis chiude con un utile di pertinenza della Capogruppo di 45,9 milioni di euro.

Di seguito le principali voci economiche dei risultati relativi ai primi tre mesi del 2023 del Gruppo Banca Ifis.

Margine di intermediazione

Il margine di intermediazione si attesta a 175,8 milioni di euro, in crescita del 7,7% rispetto ai 163,3 milioni di euro del 31 marzo 2022. A tale risultato contribuiscono la crescita dell'Area Factoring, con 42,8 milioni di euro e un incremento del 7,3%, grazie all'aumento del margine di interesse e delle commissioni nette, la buona tenuta dell'Area Leasing (15,3 milioni di euro, dato in sostanziale stabilità rispetto al 31 marzo 2022) e alle migliori performance dell'Area Corporate Banking & Lending (29,8 milioni di euro, +58,7% rispetto al dato del 31 marzo 2022).

Il margine di intermediazione del Settore Npl si attesta a 69,5 milioni di euro e rimane stabile rispetto all'equivalente periodo dell'anno scorso, soprattutto grazie ai maggiori interessi attivi (connessi all'aumento del valore medio dei crediti sottostanti) e alle buone performance della raccolta legale riconducibili principalmente al maggior numero di precetti e pignoramenti prodotti. Tali variazioni sono state controbilanciate dalla minor raccolta stragiudiziale e da minori utili da cessione.

Il margine di intermediazione del Settore Governance & Servizi e Non Core si attesta a 18,5 milioni di euro, in diminuzione di 1,2 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022, ed è determinato da un incremento nell'Area Non Core per 1,4 milioni di euro principalmente dovuto all'incasso di interessi di mora su una posizione deteriorata a cui si contrappone il minore contributo dell'Area Governance & Servizi di 2,6 milioni di euro.

Rettifiche di valore nette

Le rettifiche di valore per rischio di credito pari a 10,0 milioni di euro risultano in diminuzione di 7,0 milioni di euro rispetto al primo trimestre del 2022. La voce includeva nel primo trimestre 2022 rettifiche prudenziali su posizioni commerciali con vintage più elevata soprattutto connesse a posizioni verso il SSN.

Costi operativi

I costi operativi sono pari a 91,1 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 31 marzo 2022 (+3,7%). Il cost/income ratio riclassificato risulta pari a 51,8% rispetto al 53,8% di marzo 2022. Di seguito si riportano le principali componenti della voce:

• Le spese per il personale, pari a 39,7 milioni di euro, registrano un aumento del 8,6% da ricondursi sia ad una crescita delle risorse in forza alla data di riferimento sia a maggiori remunerazioni variabili;

3 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;

gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";

sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito": – le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;

gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;

gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

  • Le altre spese amministrative al 31 marzo 2023 sono pari a 53,8 milioni di euro, in sostanziale stabilità rispetto al 31 marzo 2022;
  • Gli altri proventi netti di gestione, pari a 6,6 milioni di euro al 31 marzo 2023, registrano un incremento del 3,9% rispetto al dato dell'equivalente periodo dell'anno scorso.

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri

Al 31 marzo 2023 gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri, pari a 6,4 milioni di euro, risultano in sostanziale stabilità rispetto al 31 marzo 2022 e sono quasi interamente rappresentati dall'accantonamento al Fondo di Risoluzione Unico.

L'utile netto di pertinenza della Capogruppo

L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 45,9 milioni di euro, in aumento del 31,4% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Focus sui singoli Settori

Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economico-patrimoniali al 31 marzo 2023.

L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 23,7 milioni di euro, in aumento di 9,5 milioni di euro (+66,7%) rispetto al 31 marzo 2022. Tale risultato è guidato dalla crescita del margine di interesse per 5,0 milioni di euro (+9,5%), delle commissioni nette (+3,1 milioni di euro, pari al +15,3%) e delle altre componenti del margine di intermediazione per 5,9 milioni di euro, nonché dalle minori rettifiche di valore nette per 2,4 milioni di euro (-16,4%).

Con riferimento al margine di intermediazione, esso deriva dall'effetto combinato delle varie Aree del Settore come di seguito illustrato:

  • il contributo dell'Area Factoring ammonta a 42,8 milioni di euro, in aumento del 7,3% rispetto al risultato dello stesso periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è dovuto al maggior contributo sia del margine di interesse (in aumento di 1,2 milioni di euro) sia delle commissioni nette (in aumento di 2,3 milioni di euro), come conseguenza dell'aumento dei rendimenti dei crediti gestiti;
  • il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 15,3 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il medesimo dato al 31 marzo 2022;
  • il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending, pari a 29,8 milioni di euro al 31 marzo 2023, risulta in aumento di 11,0 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2022 (+58,7%). La variazione positiva è determinata dall'effetto combinato della crescita di 3,6 milioni di euro del margine di interesse (+24,8%), grazie in particolare al positivo contributo del comparto Lending verso le PMI in crescita di 2,9 milioni di euro, da maggiori commissioni nette per 1,0 milioni di euro (+34,0%), principalmente derivanti dal comparto Corporate Banking, e dall' incremento per 6,5 milioni di euro delle altre componenti del margine di intermediazione riconducibili al comparto Corporate Banking derivante dal maggior contributo generato dalle poste valutate al fair value, tra cui i fondi OICR e le partecipazioni di minoranza.

Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 12,1 milioni di euro, in miglioramento di 2,4 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2022 pur includendo 5 milioni di euro di rettifiche prudenziali sul portafoglio in bonis. Nel primo trimestre 2022, erano stati effettuati accantonamenti prudenziali su posizioni commerciali con vintage più elevata soprattutto connesse a posizioni verso il SSN.

L'aumento dei costi operativi di 2,3 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2022 è sostanzialmente dovuto alla crescita delle spese del personale sia per l'incremento dell'organico sia per maggiori remunerazioni variabili.

L'utile del periodo del Settore Npl è pari a 19,1 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato al 31 marzo 2022. Il margine di intermediazione del Settore ammonta a 69,5 milioni di euro anch'esso in linea con il dato dell'omologo periodo dell'esercizio precedente, in quanto la crescita degli interessi legata all'incremento degli impieghi medi e le migliori performance della raccolta legale sono state sostanzialmente compensate dal minor contributo della gestione stragiudiziale e da minori utili da cessione di portafogli Npl.

I costi operativi, pari a 41,2 milioni di euro al 31 marzo 2023, risultano in linea rispetto al primo trimestre 2022.

Gli incassi del Settore Npl nel primo trimestre 2023 sono pari a 97,5 milioni di euro, includono le rate incassate nel corso del periodo da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite, e risultano in aumento del 7,0% rispetto agli incassi di 91,1 milioni di euro del primo trimestre 2022.

L'utile del Settore Governance & Servizi e Non Core al 31 marzo 2023 è pari a 3,6 milioni di euro, in significativo aumento rispetto al dato del 31 marzo 2022 pari a 1,7 milioni di euro (+103,8%). Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 18,5 milioni di euro, in diminuzione di 1,2 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022, ed è determinato da un incremento nell'Area Non Core per 1,4 milioni di euro principalmente dovuto all'incasso di interessi di mora su una posizione deteriorata a cui si contrappone il minore contributo dell'Area Governance & Servizi di 2,6 milioni di euro.

Per quanto concerne il costo del credito si evidenzia un miglioramento per 4,7 milioni di euro. Il dato al 31 marzo 2023 si attesta a riprese nette per 2,1 milioni di euro, beneficiando di recuperi su posizioni precedentemente interamente svalutate, e risulta in controtendenza rispetto a rettifiche nette pari a 2,5 milioni di euro di marzo 2022, le quali erano influenzate da accantonamenti su una posizione singolarmente significativa.

I costi operativi si attestano a 9,3 milioni di euro, registrando un aumento di 0,8 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2022. Tale variazione è legata alle maggiori attività in essere in ambito Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability nel corso del primo trimestre 2023, anno in cui ricorre il 40° anniversario di Banca Ifis.

Di seguito la composizione delle principali voci patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2023.

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 9.833,7 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato del 31 dicembre 2022 (10.186,9 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 1,9 miliardi di euro (sostanzialmente in linea con il dato di fine 2022), di cui 1,5 miliardi di euro relativi a titoli di Stato. Il Settore Commercial & Corporate Banking registra un rallentamento (-4,3%) concentrato nell'Area Factoring (-10,5%), a fronte della sostanziale stabilità dell'Area Leasing e dell'Area Corporate Banking & Lending. Il Settore Governance & Servizi e Non Core risulta in riduzione di 51,2 milioni di euro, mentre i crediti del Settore Npl sono sostanzialmente stabili rispetto al 31 dicembre 2022.

Raccolta

Nel corso del primo trimestre 2023 il Gruppo ha proseguito la strategia di differenziazione dei canali distributivi, con l'obiettivo di garantire un miglior equilibrio rispetto alla raccolta retail. Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità di oltre 1,4 miliardi di euro al 31 marzo 2023 (tra riserve e attivi liberi finanziabili in BCE) tale da permettere un ampio rispetto dei limiti di LCR e NSFR (con indici superiori, rispettivamente, all'800% e al 100%).

Il totale della raccolta al 31 marzo 2023 risulta pari a 11.111,9 milioni di euro e risulta in linea con il dato al 31 dicembre 2022, ed è rappresentato per il 45,8% da debiti verso la clientela (in linea rispetto al 31 dicembre 2022), per il 27,9% da debiti verso banche (30,7% al 31 dicembre 2022) e per il 26,3% da titoli in circolazione (23,4% al 31 dicembre 2022). La struttura del funding risulta così composta:

  • 45,8% clientela;
  • 18,3% TLTRO;
  • 13,3% Asset Backed Securities (ABS);
  • 13,0% titoli di debito;
  • 9,6% altro.

I debiti verso banche ammontano a 3.095,0 milioni di euro, in diminuzione del 9,6% rispetto al dato di fine dicembre 2022 per effetto della sopraggiunta scadenza di finanziamenti a breve termine verso banche centrali (LTRO) pari a 400,5 milioni di euro a fine 2022.

I debiti verso la clientela ammontano al 31 marzo 2023 a 5.091,0 milioni di euro, in sostanziale stabilità rispetto al 31 dicembre 2022 dove, a fronte di una crescita della raccolta retail, che ammonta a 4.253,7 milioni di euro a fine marzo 2023 (+2,3%), si registra una diminuzione delle componenti pronti contro termine (PCT) in essere al 31 dicembre 2022.

I titoli in circolazione ammontano al 31 marzo 2023 a 2.925,9 milioni di euro, in crescita del 12,3% rispetto al 31 dicembre 2022 principalmente per effetto dell'emissione da parte di Banca Ifis di un bond da 300 milioni di euro con scadenza a 4 anni, come meglio evidenziato nella successiva sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel corso del periodo".

Patrimonio e ratio4

Al 31 marzo 2023 il Patrimonio netto consolidato del Gruppo si attesta a 1.650,4 milioni di euro, in crescita del 3,3% rispetto al dato di fine 2022 pari a 1.597,8 milioni di euro. Le principali variazioni possono ricondursi a:

  • la variazione positiva relativa al risultato del periodo di pertinenza della Capogruppo di 45,9 milioni di euro;
  • la variazione positiva di 5,6 milioni di euro relativi alla riserva di valutazione, al netto dei realizzi, per effetto di variazioni di fair value degli strumenti finanziari con impatto sulla redditività complessiva;
  • l'incremento per 0,4 milioni di euro del Patrimonio netto di terzi.

I coefficienti patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2023 si attestano per il CET1 al 15,21% (rispetto al 15,01% al 31 dicembre 2022), per il Tier 1 a 15,22% (15,02% al 31 dicembre 2022) e per il Total Capital al 18,45% (rispetto al 18,82% al 31 dicembre 2022).

Si segnala che Banca d'Italia, in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) al fine di rivedere gli obiettivi di patrimonializzazione dei principali intermediari del sistema, ha adottato i seguenti requisiti di capitale per il Gruppo Banca Ifis, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:

  • CET1 Ratio pari al 7,90%, vincolante nella misura del 5,40%;
  • Tier 1 Ratio pari al 9,75%, vincolante nella misura del 7,25%;
  • Total Capital Ratio pari al 12,15%, vincolante nella misura del 9,65%.

Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale, ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:

  • CET1 Ratio pari all'8,65%, composto da un OCR CET1 Ratio pari al 7,90% e da una componente target (Pillar 2 Guidance) di 0,75%;
  • Tier 1 Ratio pari al 10,50%, composto da un OCR Tier 1 Ratio pari al 9,75% e da una componente target pari a 0,75%;
  • Total Capital Ratio pari al 12,90%, composto da un OCR Total Capital Ratio pari al 12,15% e da una componente target pari a 0,75%.

Il Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2023 soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.

Fatti di rilievo avvenuti nel corso del periodo

Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations" ed alla sottosezione "Comunicati Stampa" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.

Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel primo trimestre 2023.

Emissione bond da 300 milioni di euro con scadenza a 4 anni

In data 12 gennaio 2023, Banca Ifis ha concluso con successo il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred nell'ambito del proprio programma di emissioni EMTN per un ammontare pari a 300 milioni di euro. L'operazione è stata destinata ad investitori istituzionali. In particolare, l'emissione ha una durata quadriennale, con data di regolamento prevista per il 19 gennaio 2023. Il reoffer price è pari a 99,569 per un rendimento a scadenza del 6,25% ed una cedola pagabile annualmente del 6,125%. L'obbligazione sarà quotata presso l'Euronext di Dublino e ha un rating atteso di BB+ da parte di Fitch e di Baa3 da parte di Moody's. Il collocamento dell'obbligazione in oggetto rientra nel programma di funding EMTN previsto dal Piano Industriale 2022-2024 del Gruppo, che stima 2,5 miliardi di euro di nuovi collocamenti.

4 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 31 marzo 2023 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2023.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo

L'Assemblea ha approvato il Bilancio d'esercizio 2022, la distribuzione di un dividendo di 0,40 euro per azione a titolo di saldo per l'esercizio e la nomina di Sebastien Egon Fürstenberg a Presidente Onorario

L'Assemblea degli Azionisti di Banca Ifis, riunitasi in data 20 aprile 2023 in unica convocazione sotto la presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, nel rispetto delle disposizioni vigenti, quindi secondo le modalità previste dall'art. 106 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, ha approvato:

  • in sede ordinaria:
    • il Bilancio d'esercizio 2022;
    • la distribuzione agli azionisti di un dividendo di 0,40 euro a titolo di saldo per l'esercizio 2022, al lordo delle eventuali ritenute di legge, per ciascuna azione con stacco cedola (n. 27) il 22 maggio 2023, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 23 maggio 2023 e data di pagamento (payment date) il 24 maggio 2023;
    • la Sezione I del documento "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" redatto ai sensi dell'art. 123-ter del D. Lgs. n. 58/1998. L'Assemblea ha inoltre deliberato in senso favorevole sulla Sezione II del citato documento relativa all'attuazione delle politiche di remunerazione nel corso dell'esercizio 2022;
    • la modifica a talune previsioni del piano di incentivazione di lungo termine denominato "Piano LTI 2021- 2023";
    • la nomina del Fondatore, Sebastien Egon Fürstenberg, a Presidente Onorario di Banca Ifis a tempo indeterminato;
  • in sede straordinaria, le modifiche agli articoli 2, 4, 6, 8, 12, 14 e 20 dello Statuto di Banca Ifis.

Dichiarazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il Dirigente Preposto designato alla redazione dei documenti contabili societari, Massimo Luigi Zanaboni, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Schemi di Bilancio riclassificati e principali dati patrimoniali

Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

  • le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;
  • gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
  • sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche di valore nette su crediti":
    • le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
    • gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;
    • gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

Stato Patrimoniale Consolidato riclassificato

VOCI DELL'ATTIVO
(in migliaia di euro)
31.03.2023 31.12.2022
Cassa e disponibilità liquide 907.340 603.134
Attività finanziarie detenute per la negoziazione con impatto a conto
economico
25.223 26.868
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a
conto economico
179.462 195.220
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
757.833 697.611
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 619.127 565.762
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 9.833.722 10.186.932
Attività materiali 128.399 126.341
Attività immateriali 67.054 64.264
di cui:
- avviamento 38.020 38.020
Attività fiscali: 320.158 325.181
a) correnti 60.829 60.924
b) anticipate 259.329 264.257
Altre attività 461.372 471.064
Totale dell'attivo 13.299.690 13.262.377

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in migliaia di euro)
31.03.2023 31.12.2022
Debiti verso banche 3.095.014 3.422.160
Debiti verso clientela 5.090.965 5.103.343
Titoli in circolazione 2.925.872 2.605.195
Passività finanziarie di negoziazione 23.844 25.982
Passività fiscali: 59.149 52.298
a) correnti 28.839 21.961
b) differite 30.310 30.337
Altre passività 385.698 391.697
Trattamento di fine rapporto del personale 7.879 7.696
Fondi per rischi e oneri 60.915 56.225
Riserve da valutazione (53.504) (59.722)
Riserve 1.582.068 1.440.944
Acconti su dividendi (-) (52.433) (52.433)
Sovrapprezzi di emissione 83.767 83.767
Capitale 53.811 53.811
Azioni proprie (-) (22.104) (22.104)
Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 12.835 12.432
Utile di periodo 45.914 141.086
Totale del passivo e del patrimonio netto 13.299.690 13.262.377

Conto Economico Consolidato riclassificato

VOCI
(in migliaia di euro)
31.03.2023 31.03.2022
Margine di interesse 139.439 131.069
Commissioni nette 23.327 20.725
Altre componenti del margine di intermediazione 13.059 11.530
Margine di intermediazione 175.825 163.324
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (9.971) (17.008)
Risultato netto della gestione finanziaria 165.854 146.316
Spese amministrative: (93.530) (90.133)
a) spese per il personale (39.708) (36.565)
b) altre spese amministrative (53.822) (53.568)
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (4.202) (4.080)
Altri oneri/proventi di gestione 6.642 6.390
Costi operativi (91.090) (87.823)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (6.368) (6.422)
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 68.396 52.071
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (22.078) (16.720)
Utile (perdita) di periodo 46.318 35.351
(Utile) perdita di periodo di pertinenza di terzi (404) (403)
Utile (perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo 45.914 34.948

Fondi propri e coefficienti patrimoniali consolidati

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI CONSISTENZE
(in migliaia di euro) 31.03.2023(1) 31.12.2022
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.507.178 1.520.570
Capitale di classe 1 (Tier 1) 1.508.148 1.521.490
Totale Fondi propri 1.827.815 1.906.288
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 9.906.278 10.128.064
CET1 Ratio 15,21% 15,01%
Tier 1 Ratio 15,22% 15,02%
Total Capital Ratio 18,45% 18,82%

(1) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 31 marzo 2023 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2023.

Rosalba Benedetto Direttore Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability

Davide Tammaro

Responsabile Brand, Corporate Communications & Sustainability [email protected] +39 366 6258525

Martino Da Rio Responsabile IR e Corporate Development +39 02 24129953

Davide Pastore Responsabile Relazioni con i Media [email protected] +39 337 1115357

COMUNICATO STAMPA

RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2023

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