Quarterly Report • Nov 8, 2018
Quarterly Report
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| Cariche Sociali 3 |
|---|
| Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo 4 |
| Note introduttive alla lettura dei numeri 4 |
| Risultati e strategia 7 |
| Highlights 13 |
| Risultati per settore di attività 15 |
| Evoluzione Trimestrale 18 |
| Dati storici del Gruppo 20 |
| Contributo dei settori di attività ai risultati del Gruppo – dati riclassificati 21 |
| La struttura organizzativa 21 |
| Prospetti Contabili riclassificati 42 |
| Stato patrimoniale consolidato riclassificato 42 |
| Conto economico consolidato riclassificato 43 |
| Prospetto della redditività Consolidata Complessiva 44 |
| Nota informativa 45 |
| Politiche contabili 45 |
| Situazione patrimoniale e andamento economico del Gruppo 57 |
| Fatti di rilievo avvenuti nel periodo 75 |
| Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo 77 |
| Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari 78 |
Amministratore Delegato Giovanni Bossi (1) Consiglieri Giuseppe Benini
Presidente Sebastien Egon Fürstenberg Vice Presidente Alessandro Csillaghy De Pacser Francesca Maderna Antonella Malinconico Riccardo Preve Marina Salamon Daniele Santosuosso
1) All'Amministratore Delegato sono attribuiti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società.
Collegio Sindacale Presidente Giacomo Bugna
Sindaci Effettivi Giovanna Ciriotto Massimo Miani Sindaci Supplenti Guido Gasparini Berlingieri Valentina Martina
Società di Revisione EY S.p.A.
Dirigente Preposto alla redazione Mariacristina Taormina dei documenti contabili societari
Capitale Sociale: euro 53.811.095 i.v. ABI 3205.2 Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Venezia: 02505630109 Partita IVA: 02992620274 Numero di iscrizione all'Albo delle Banche: 5508 Sede legale ed amministrativa Membro di FCI Via Terraglio, 63 – 30174 Mestre – Venezia Indirizzo Internet: www.bancaifis.it
Si evidenziano i seguenti fatti di cui occorre tener conto nella lettura comparativa dei numeri di periodo:
▪ Prima applicazione dell'IFRS 9: a partire dall'1 gennaio 2018, il Gruppo ha adottato il nuovo principio contabile "IFRS 9 Strumenti finanziari" (IFRS 9). Il Gruppo si è avvalso della possibilità di non rideterminare i valori comparativi al 31 dicembre 2017, come permesso dalle norme di transizione dell'IFRS 9 stesso; pertanto i valori del 2017, determinati in accordo allo IAS 39, non sono pienamente comparabili. Gli effetti della rideterminazione dei valori contabili al 1 gennaio 2018 sono stati imputati a riserve di utili iniziali e ad altre riserve del conto economico complessivo. Si rinvia a quanto più dettagliatamente esposto al paragrafo Politiche contabili della Nota informativa del presente resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2018.
Ai fini di consentire la comparazione dei dati, gli aggregati patrimoniali esposti nel presente Resoconto sono confrontati con quelli al 1 gennaio 2018, mentre i dati del conto economico del periodo di confronto sono stati riesposti secondo un criterio di omogeneità contabile rispetto ai corrispondenti valori al 30 settembre 2018.
Si evidenzia inoltre che, a seguito dell'introduzione della categoria dei cd. POCI – "purchased or originated credit-impaired" prevista dal nuovo principio IFRS 9, delle nuove policy di writeoff adottate dal Gruppo e coerentemente a quanto previsto dal 5° aggiornamento della Circolare 262 di Banca d'Italia, l'esposizione delle attività deteriorate lorde e delle relative rettifiche di valore è significativamente cambiata a partire dall'1 gennaio 2018. Si rinvia a quanto più dettagliatamente esposto nel capitolo "Contributo dei settori di attività ai risultati del Gruppo".
I valori comparativi nel presente documento sono stati riesposti in linea con la nuova presentazione dei settori di attività.
Inoltre, con riferimento agli effetti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 9, i dati patrimoniali comparativi sono quelli al 1 gennaio 2018 al fine di consentire un confronto
omogeneo, mentre i dati economici comparativi sono stati riesposti secondo un criterio di omogeneità contabile con i corrispondenti valori al 30 settembre 2018.
▪ Affinamento modalità di stima dei flussi di cassa connessi ai crediti del settore NPL: nel corso dei primi nove mesi del 2018 si è provveduto ad un affinamento del modello in essere utilizzato per la stima dei flussi di cassa dei crediti in gestione stragiudiziale: in particolare sono state aggiornate le basi dati storiche ed è stata affinata la modalità di clusterizzazione del portafoglio al fine di tener conto delle più recenti acquisizioni avvenute in mercati di tipo secondario. Tale attività di aggiornamento ("ricalibrazione") effettuata a marzo 2018 ha generato un effetto positivo a conto economico di circa 3,1 milioni di euro.
Inoltre è stato sviluppato e applicato ad una parte delle pratiche in corso di lavorazione giudiziale un modello per la stima dei flussi di cassa. In particolare vengono valorizzati i flussi di cassa con il nuovo modello statistico per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto o otterranno un precetto a partire dal 1 gennaio 2018. Tali pratiche venivano precedentemente contabilizzate al costo di acquisto fino al momento dell'individuazione dei flussi di cassa analitici. L'applicazione del nuovo modello consente di stimare i flussi di cassa in maniera massiva antecedentemente all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (ODA). L'affinamento è stato reso possibile in seguito al raggiungimento di numeriche consistenti su cui poter basare analisi di stime sufficientemente attendibili. Le altre pratiche in corso di lavorazione giudiziale restano iscritte al costo di acquisto, fino a al momento in cui tali requisiti sono rispettati o fino all'ottenimento dell'ODA.
L'adozione dell'affinamento ha determinato una variazione nella stima dei flussi di cassa che, attualizzata al TIR originario delle posizioni, si è tradotta in una variazione complessiva positiva di costo ammortizzato pari a 47,0 milioni di euro contabilizzata a conto economico secondo quanto previsto dai principi contabili internazionali IAS/IFRS. Inoltre, coerentemente con la variazione dei flussi di cassa positivi, sono stati riconosciuti a conto economico i relativi costi collegati alle azioni giudiziali poste in essere precedentemente sospesi pari a 20,1 milioni di euro. Per maggiori dettagli si veda quanto esposto nel capitolo "Contributo dei settori di attività ai risultati del Gruppo".
1 Voce riclassificata: le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
Nei primi nove mesi dell'anno l'attività della Banca si è sviluppata con grande dinamismo in un ambiente macroeconomico in progressivo deterioramento. Le tensioni sul costo del funding (e quindi sui prezzi degli attivi) che hanno caratterizzato in primis il mercato del debito pubblico italiano si sono propagate ad altre asset classes: dalle più liquide come le obbligazioni corporate o bancarie e le azioni, a quelle meno liquide come i prestiti alle imprese e i portafogli di crediti deteriorati.
Si tratta di un fenomeno prevalente italiano, non europeo. Se alcune difficoltà sui mercati finanziari hanno avuto una dimensione globale, per effetto di eventi che hanno impatto su scala generale (tensioni commerciali internazionali, rialzo del tasso di interesse sul dollaro), altre hanno trovato innesco in ragioni afferenti alla lettura fatta dai mercati internazionali della politica italiana. Solo così trova collocazione il rialzo dei tassi di interesse verificato in Italia in presenza di indici base (Euribor, IRS) poco o nulla mossi, nonostante le attese per il venir meno del QE della BCE.
Il combinato disposto del consistente ribasso nel valore dei titoli di stato italiani che molte banche hanno in portafoglio in quantità significative in rapporto al Patrimonio Netto; e dell'incremento del costo del funding per le stesse banche, coerente con l'incremento del costo del funding per il finanziamento del debito pubblico, pone il sistema in condizioni più difficili rispetto a quelle di qualche trimestre addietro. Le banche in generale si trovano a dover sopportare una contrazione nel Patrimonio di Vigilanza causato dal calo dei prezzi dei titoli governativi ed insieme a non poter sempre trasferire tempestivamente sulla clientela l'incremento atteso nel costo del funding anche quale conseguenza del fatto che i parametri della maggior parte degli impieghi indicizzati è legata all'Euribor e pertanto non subisce variazioni di rilievo, il parametro essendo il risultato di una rilevazione europea.
Per quando riguarda direttamente Banca IFIS i due fenomeni che impattano sul sistema bancario italiano (riduzione del Patrimonio Netto causa calo dei prezzi dei titoli governativi; difficoltà a trasferire incrementi del costo del funding alla clientela) presentano una forza estremamente limitata. Banca IFIS detiene infatti una quantità molto limitata di Titoli di Stato, tra le più basse del sistema e pari a circa il 29% del Patrimonio Netto. Inoltre Banca IFIS ha la possibilità contrattuale di rivedere le condizioni economiche applicate alla clientela per una parte significativa dei propri impieghi, potendo contare inoltre su una dotazione di liquidità eccedente i fabbisogni, tale da esporre un liquidity coverage ratio (LCR) pari a oltre il 2.000% contro un minimo regolamentare del 100%. La Banca si presenta quindi nelle condizioni migliori per affrontare le difficoltà dell'ambiente economico italiano grazie ad un solido assetto patrimoniale e finanziario, ad una dotazione di prodotti pensati e dimensionati per le piccole imprese e le famiglie in difficoltà, infine grazie alla capacità di innovare e soddisfare tempestivamente le esigenze del mercato. Contribuiscono favorevolmente anche l'assenza di appesantimenti strategici causati da eredità del passato e il posizionamento in mercati poco collegati ai business tradizionali di altri Istituti di Credito.
La determinazione a svolgere consapevolmente un ruolo di sempre maggiore rilievo a favore dell'economia italiana, nell'interesse simultaneo degli operatori e della crescita dell'Istituto, continua a rappresentare il faro dell'azione quotidiana.
Nei primi nove mesi dell'anno Banca IFIS ha espresso dinamismo in ogni segmento, facendo crescere i singoli business, fornendo supporto ad aziende che oggi sono in grado di lavorare con maggiore serenità e business model sostenibili. E' stata posta particolare enfasi sulla crescita nel supporto al capitale circolante delle PMI, con incremento nei volumi e nei clienti serviti pur in presenza di un
mercato ancora molto competitivo soprattutto nella prima parte dell'anno. E' continuato lo sviluppo selettivo nel medio termine, con attenzione al controllo del rischio di credito anche grazie all'attivazione di strumenti di garanzia, così come è proseguita la ricerca di opportunità nel settore della finanza strutturata, con buoni risultati reddituali e di controllo della qualità creditizia. Sono state sviluppate nuove alleanze per accelerare la crescita nel leasing, affiancandosi a partner di elevato standing. Sempre nel settore leasing, la spinta all'innovazione ha portato la Banca a sostituire la piattaforma tecnologica con l'obiettivo di migliorare e snellire tutti i processi operativi.
É stato acquisito il controllo di una nuova società, Credifarma, consolidata dal terzo trimestre, per rafforzare la presenza della Banca nel credito alle farmacie. Nel primo semestre è stato poi annunciato l'acquisto di FBS, attiva nel supporto gestionale del credito deteriorato. L'acquisizione – in attesa dell'approvazione da parte dell'Istituto di Vigilanza - potrebbe essere perfezionata nei prossimi mesi. A febbraio è stata completata l'acquisizione dell'intero capitale di Cap.Ital.Fin., che ha permesso l'entrata nel business della cessione del quinto a supporto del settore NPL. A luglio, infine, è stata lanciata una nuova iniziativa nel settore delle assicurazioni.
Sul fronte NPL, nel solo mese di luglio sono stati formalizzati acquisti di portafogli di crediti deteriorati per circa 600 milioni di valore nominale. Il mercato NPL italiano sta evidenziando alcuni previsti cambiamenti strutturali dei quali Banca IFIS tiene debito conto. Da un lato, la pressione sui prezzi di acquisto dei portafogli che ha caratterizzato i primi mesi del 2018 sta lasciando spazio ad un contesto competitivo più interessante con prezzi in contrazione. Questo è il risultato di una sopravvenuta maggiore attenzione da parte degli operatori a evitare acquisti ad ogni costo e non collegati alle effettive prospettive di recupero. Pesa inoltre il già cennato effetto "tasso di interesse" che impone ad operatori razionali di tenere conto dell'incremento nei tassi di mercato italiani (e ciò vale anche per gli operatori internazionali) nell'espressione del Valore Attuale Netto dei flussi di cassa attesi per i portafogli in acquisto. Nell'insieme la contrazione nei prezzi, unita alla rarefazione degli acquirenti, riorienta l'equilibrio del mercato a favore dei "buyers" lasciando alle banche venditrici minore margine di manovra. Sotto un ulteriore punto di vista acquisisce una rilevanza estrema la capacità di dimostrare l'efficienza della gestione operativa delle posizioni acquisite, cioè della effettiva capacità di ottenere i flussi di cassa attesi trasformando le posizioni non paganti in posizioni fruttifere. Banca IFIS in questo contesto ha evitato di partecipare alla corsa al rialzo dei prezzi degli acquisti nel primo semestre, limitando gli acquisti in presenza di un rilevante stock di crediti deteriorati già in portafoglio sui quali concentrare l'azione di recupero. L'azione si è rivelata corretta in considerazione della recente fase riflessiva delle quotazioni che ha consentito di riattivare alcuni accordi. La Banca ha confermato la massima attenzione nell'azione di trasformazione dei debitori non paganti in riperformanti; il successo dell'azione è testimoniato dall'incremento nei flussi di cassa generati per effetto delle trasformazioni.
Il terzo trimestre ha visto le performance impattate da un evento negativo singolarmente rilevante e difficilmente replicabile nella stessa intensità. Si tratta dell'impatto delle rettifiche prudenziali opportune a fronte del deterioramento del merito creditizio di una storica controparte (il rapporto è iniziato oltre 15 anni fa) attiva nel settore delle infrastrutture che ha coinvolto l'intero sistema bancario italiano. La posizione è stata classificata tempestivamente ed è stata stimata una rettifica di valore che la Banca ritiene del tutto adeguata rispetto alle circostanze ad ora conosciute. Il risultato economico complessivo del trimestre e dei primi nove mesi resta comunque positivo e – alla luce delle attuali evidenze - la gestione ordinaria dell'ultimo trimestre consente di confermare le aspettative positive complessive e in ogni comparto del business.
Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
Margine di intermediazione pari a 403,6 milioni di euro, +7,5% rispetto ai primi nove mesi del 2017 (375,3 milioni di euro al 30 settembre 2017). Il settore NPL cresce del 55,3% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio per effetto sia delle buone performance registrate dalla gestione dei portafogli in essere, che hanno comportato una migliore qualità degli accordi di pagamento sottoscritti, sia per effetto della valorizzazione di parte del portafoglio giudiziale precedentemente mantenuto a costo, come meglio descritto in seguito. In contrazione il margine di intermediazione del settore imprese, -7,3% rispetto al corrispondente periodo del 2017, dove ai risultati in crescita dell'area di business Crediti Commerciali (+12,6% rispetto al 30 settembre 2017) si contrappone l'effetto del minor contributo del reversal PPA2 nell'area Corporate Banking rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente che era stato influenzato prevalentemente da alcune estinzioni anticipate.
Rettifiche di valore nette si attestano a 68,9 milioni di euro rispetto a riprese di valore nette per 11,0 milioni al 30 settembre 2017. La variazione del periodo (-79,9 milioni di euro) è prevalentemente dovuta all'effetto combinato di maggiori accantonamenti analitici per 41,3 milioni di euro su posizioni a sofferenza e a inadempienza probabile riconducibili a due storiche controparti (i rapporti sono iniziati oltre 15 anni fa) con esposizioni individualmente significative, nonché alla presenza di alcune riprese nette contabilizzate nei primi nove mesi del 2017, a fronte del positivo completamento di operazioni di ristrutturazione.
Costi operativi pari a 208,9 milioni di euro (180,7 milioni al 30 settembre 2017, +15,6%). Il cost/income ratio (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione) ammonta al 51,8% rispetto al 50,1% dello stesso periodo dell'anno precedente.
Le spese per il personale sono pari a 83,3 milioni di euro (73,8 milioni a settembre 2017, 12,9%). In totale il numero dei dipendenti del Gruppo a fine settembre è di 1.622 risorse contro 1.433 risorse al 30 settembre 2017 (+13,2%); tale incremento include 87 risorse rinvenienti dall'inclusione nel perimetro di Gruppo delle controllate Cap.Ital.Fin. S.p.A. e Credifarma S.p.A..
Le altre spese amministrative, pari a 133,8 milioni di euro contro i 104,1 milioni di euro al corrispondente periodo del 2017 registrano un incremento del 28,5%. La voce include 20,1 milioni di euro di costi connessi a posizioni NPL precedentemente mantenute a costo e rilasciate a costo ammortizzato nel corso dei nove mesi del 2018, e 1,6 milioni di euro costi relativi alle nuove controllate.
Gli altri ricavi operativi netti, pari a 8,2 milioni di euro al 30 settembre 2018 si contrappongono ad altri costi operativi netti di 2,8 milioni di euro al 30 settembre 2017; tale variazione è dovuta al recupero per 7,0 milioni di euro dell'imposta di bollo relativa alla raccolta retail che dal 1 gennaio 2018 viene riaddebitata alla clientela nonché a proventi per 3,9 milioni di euro relativi al gain on bargain purchase3 derivante dall'acquisizione Credifarma, così come provvisoriamente quantificato.
L'utile netto di periodo di Gruppo al 30 settembre 2018 si attesta a 89,0 milioni di euro rispetto ai 149,1 milioni del 30 settembre 2017, con un decremento del 40,3%.
2 Con "Reversal PPA" si intende lo smontamento temporale del differenziale tra il valore di fair value determinato in sede di business combination e il valore contabile di bilancio dei crediti dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.
3 Con gain on bargain purchase si intende il differenziale tra il prezzo pagato e il fair value delle attività e passività acquistate. Tale valore, è contabilizzato a conto economico al momento della business combination.
Con riguardo al contributo dei singoli settori alla formazione dei risultati economico-patrimoniali al 30 settembre 2018, si riportano di seguito le principali dinamiche:
▪ Il margine di intermediazione del settore Imprese, che contribuisce per il 59,9% al totale, si attesta a 241,6 milioni di euro con un decremento del 7,3% nei primi nove mesi del 2018 rispetto ai 260,6 milioni del 2017, in quanto ai risultati in crescita nelle aree di business qui raggruppate, si contrappone il minor contributo del reversal PPA nel comparto Corporate Banking (al 30 settembre 2018 pari a 50,1 milioni di euro, -30,1% rispetto al 30 settembre 2017).
Il totale dei crediti del settore Imprese al 30 settembre 2018 è pari a 5.669,5 milioni di euro, in crescita del 3,8% rispetto al dato riesposto al 1 gennaio 2018.
In particolare, il comparto dei Crediti Commerciali realizza un margine di intermediazione pari a 123,6 milioni di euro (109,8 milioni di euro al 30 settembre 2017, +12,6%); il turnover del settore sale a 9,5 miliardi di euro (+20,0% rispetto al 30 settembre 2017), con un numero di imprese clienti in crescita del 9,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'impiego puntuale del settore Crediti Commerciali si attesta a 3,4 miliardi di euro in linea con il dato al 1 gennaio 2018.
Il valore nominale dei crediti gestiti al 30 settembre 2018 ammonta a 14,7 miliardi di euro mentre il valore netto ammonta a 945 milioni di euro. Gli incassi sono passati da circa 84,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2017 a circa 125,7 nei primi nove mesi del 2018; le cessioni di portafogli del periodo in esame hanno comportato ulteriori incassi per 8,0 milioni di euro.
Nel corso del terzo trimestre dell'anno, la Banca ha colto vantaggiose opportunità di mercato e ha di fatto ripreso l'attività di acquisto di portafogli NPL. Sono stati acquisiti portafogli per un gross book value pari a 1,8 miliardi, unsecured, con un corrispettivo nell'intorno del 5%, portando così per i primi nove mesi del 2018 ad un valore netto di portafogli acquisiti pari a 103 milioni di euro.
Nel corso del 2018 la Banca ha proseguito nella sua strategia di consolidamento della raccolta wholesale al fine di garantire un miglior equilibrio rispetto alla raccolta retail e in linea con questa strategia nel corso del primo semestre dell'anno si è assistito ad operazioni sul mercato del debito con investitori istituzionali. Al 30 settembre 2018 la struttura del funding risulta così composta:
Quanto agli attivi a supporto della collateralizzazione di parte del funding si segnala che al 30 settembre 2018 la Banca detiene 423 milioni di titoli di stato (405,6 il loro fair value, - 5,1% rispetto al 1 gennaio 2018), con duration contenute, classificate tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
La variazione negativa di fair value fatta registrare da tali titoli ha un impatto negativo di 20 bps sul CET1 (8 nel solo 3 trimestre 2018).
Di seguito la composizione delle attività deteriorate nette dei crediti del settore Imprese (che sono pari a 361,9 milioni di euro):
Il patrimonio consolidato netto di Gruppo a fine periodo si attesta a 1.397,4 milioni di euro rispetto ai 1.371,7 milioni del 1 gennaio 2018.
Il capitale primario di classe 1 (CET1) e il ratio totale fondi propri consolidati del solo Gruppo Banca IFIS, senza considerare gli effetti del consolidamento nella controllante La Scogliera4 , al 30 settembre 2018 si attestano per il CET1 al 14,63% (rispetto ai dati al 31 dicembre 2017 pari al 15,64%) mentre il Totale fondi propri consolidato si attesta al 19,6% (rispetto al 21,07% del dato al 31 dicembre 2017).
Il capitale primario di classe 1 (CET1) e il ratio totale fondi propri consolidati con il consolidamento prudenziale in La Scogliera al 30 settembre 2018 si attestano per il CET1 al 10,67% (rispetto ai dati al 31 dicembre 2017 pari al 11,66%) mentre il Totale fondi propri consolidato si attesta al 14,74% (rispetto al 16,15% del dato al 31 dicembre 2017).
4 Il totale fondi propri qui indicato è relativo al solo perimetro del Gruppo Banca IFIS, che dunque esclude gli effetti derivanti dal consolidamento ai fini prudenziali nella controllante La Scogliera S.p.A. I fondi propri, le attività ponderate per il rischio ed i coefficienti di solvibilità consolidati al 30 settembre 2018 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286 del 17 dicembre 2013. L'articolo 19 del CRR prevede l'inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della holding del Gruppo bancario non consolidata nel patrimonio netto contabile.
Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
| PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.09.2018 | 01.01.2018 | ASSOLUTA | % | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
428.253 | 442.073 | (13.820) | (3,1)% | |
| Crediti verso banche | 1.452.011 | 1.759.780 | (307.769) | (17,5)% | |
| Crediti verso clientela | 6.919.486 | 6.401.686 | 517.800 | 8,1% | |
| Totale attivo | 9.842.929 | 9.563.274 | 279.655 | 2,9% | |
| Debiti verso banche | 837.565 | 791.977 | 45.588 | 5,8% | |
| Debiti verso clientela | 4.985.206 | 5.293.188 | (307.982) | (5,8)% | |
| Titoli in circolazione | 2.094.785 | 1.639.994 | 454.791 | 27,7% | |
| Patrimonio netto | 1.397.430 | 1.371.660 | 25.770 | 1,9% |
| PRINCIPALI DATI ECONOMICI CONSOLIDATI | PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di intermediazione | 403.550 | 375.308 | 28.242 | 7,5% | |
| Rettifiche di valore nette per rischio di credito | (68.915) | 10.969 | (79.884) | (728,3)% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 334.635 | 386.277 | (51.642) | (13,4)% | |
| Costi operativi | (208.865) | (180.726) | (28.139) | 15,6% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 125.770 | 205.551 | (79.781) | (38,8)% | |
| Utile netto di periodo di pertinenza della Capogruppo | 88.994 | 149.123 | (60.129) | (40,3)% |
| PRINCIPALI DATI ECONOMICI CONSOLIDATI | 3° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| TRIMESTRALI (in migliaia di euro) |
2018 | 2017 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di intermediazione | 125.433 | 122.089 | 3.344 | 2,7% | |
| Rettifiche di valore nette per rischio di credito | (28.879) | (1.140) | (27.739) | 2.433,2% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 96.554 | 120.949 | (24.395) | (20,2)% | |
| Costi operativi | (64.689) | (61.271) | (3.418) | 5,6% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 31.865 | 59.678 | (27.813) | (46,6)% | |
| Utile netto di periodo di pertinenza della Capogruppo | 22.785 | 45.466 | (22.681) | (49,9)% |
| REDDITIVITA' COMPLESSIVA CONSOLIDATA (in migliaia di euro) |
30.09.2018 | 30.09.2017 |
|---|---|---|
| Utile (Perdita) del periodo | 89.049 | 149.130 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | 2.018 | 745 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | (17.813) | 3.793 |
| Redditività complessiva | 73.254 | 153.668 |
| Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | 55 | 7 |
| Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo | 73.199 | 153.661 |
| KPI DI GRUPPO | 30.09.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Ratio - Totale Fondi propri | 14,74% | 16,15% |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 10,67% | 11,66% |
| Numero azioni capitale sociale (in migliaia) | 53.811 | 53.811 |
| Numero di azioni in circolazione a fine periodo(1) (in migliaia) | 53.441 | 53.433 |
| Book value per share | 26,15 | 25,62 |
| EPS | 1,67 | 3,38 |
(1) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.
Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione con impatto a conto economico |
||||
| Dati al 30.09.2018 | - | - | 31.937 | 31.937 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 35.614 | 35.614 |
| Variazione % | - | - | (10,3)% | (10,3)% |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
||||
| Dati al 30.09.2018 | 83.994 | - | 49.671 | 133.665 |
| Dati al 01.01.2018 | 58.758 | - | - | 58.758 |
| Variazione % | 42,9% | - | n.a. | 127,5% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||
| Dati al 30.09.2018 | 12.694 | - | 415.559 | 428.253 |
| Dati al 01.01.2018 | 13.297 | - | 428.776 | 442.073 |
| Variazione % | (4,5)% | - | (3,1)% | (3,1)% |
| Crediti verso banche | ||||
| Dati al 30.09.2018 | - | - | 1.452.011 | 1.452.011 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 1.759.780 | 1.759.780 |
| Variazione % | - | - | (17,5)% | (17,5)% |
| Crediti verso clientela | ||||
| Dati al 30.09.2018 | 5.669.492 | 944.657 | 305.337 | 6.919.486 |
| Dati al 01.01.2018 | 5.462.239 | 799.436 | 140.011 | 6.401.686 |
| Variazione % | 3,8% | 18,2% | 118,1% | 8,1% |
| Debiti verso banche | ||||
| Dati al 30.09.2018 | - | - | 837.565 | 837.565 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 791.977 | 791.977 |
| Variazione % | - | - | 5,8% | 5,8% |
| Debiti verso clientela | ||||
| Dati al 30.09.2018 | - | - | 4.985.206 | 4.985.206 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 5.293.188 | 5.293.188 |
| Variazione % | - | - | (5,8)% | (5,8)% |
| Titoli in circolazione | ||||
| Dati al 30.09.2018 | - | - | 2.094.785 | 2.094.785 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 1.639.994 | 1.639.994 |
| Variazione % | - | - | 27,7% | 27,7% |
| DATI ECONOMICI (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|
| Margine di intermediazione | ||||
| Dati al 30.09.2018 | 241.555 | 168.243 | (6.248) | 403.550 |
| Dati al 30.09.2017 | 260.604 | 108.365 | 6.339 | 375.308 |
| Variazione % | (7,3)% | 55,3% | (198,6)% | 7,5% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | ||||
| Dati al 30.09.2018 | 173.112 | 168.243 | (6.720) | 334.635 |
| Dati al 30.09.2017 | 270.744 | 108.365 | 7.168 | 386.277 |
| Variazione % | (36,1)% | 55,3% | (193,8)% | (13,4)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|
| Margine di intermediazione | ||||
| Terzo trimestre 2018 | 76.483 | 48.953 | (3) | 125.433 |
| Terzo trimestre 2017 | 88.881 | 29.408 | 3.800 | 122.089 |
| Variazione % | (13,9)% | 66,5% | (100,1)% | 2,7% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | ||||
| Terzo trimestre 2018 | 47.006 | 48.953 | 595 | 96.554 |
| Terzo trimestre 2017 | 87.511 | 29.408 | 4.030 | 120.949 |
| Variazione % | (46,3)% | 66,5% | (85,2)% | (20,2)% |
| KPI DI SETTORE (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
|---|---|---|---|
| Costo della qualità creditizia(1) | |||
| Dati al 30.09.2018 | 1,60% | n.a. | n.a. |
| Dati al 31.12.2017 | 0,31% | n.a. | n.a. |
| Variazione % | 1,29% | n.a. | n.a. |
| Crediti in sofferenza netti/ Crediti verso clientela | |||
| Dati al 30.09.2018 | 1,3% | n.a. | 4,2% |
| Dati al 01.01.2018 | 1,2% | n.a. | 9,4% |
| Variazione % | 0,1% | n.a. | (5,2)% |
| Indice di copertura delle sofferenze lorde | |||
| Dati al 30.09.2018 | 70,7% | n.a. | 8,4% |
| Dati al 01.01.2018 | 71,0% | n.a. | 6,7% |
| Variazione % | (0,3)% | n.a. | 1,7% |
| Attività deteriorate nette/ Crediti verso clientela netti |
|||
| Dati al 30.09.2018 | 6,4% | 99,8% | 11,0% |
| Dati al 01.01.2018 | 6,2% | 99,9% | 16,9% |
| Variazione % | 0,2% | (0,1)% | (5,9)% |
| Attività deteriorate lorde/ Crediti verso clientela lordi |
|||
| Dati al 30.09.2018 | 10,7% | 99,8% | 12,5% |
| Dati al 01.01.2018 | 9,9% | 99,9% | 19,2% |
| Variazione % | 0,8% | (0,1)% | (6,7)% |
| RWA(2)(3) | |||
| Dati al 30.09.2018 | 4.707.582 | 950.378 | 562.789 |
| Dati al 01.01.2018 | 4.450.750 | 801.915 | 424.484 |
| Variazione % | 5,8% | 18,5% | 32,6% |
(1) In seguito all'applicazione a partire dall'1 gennaio 2018 del nuovo principio contabile IFRS 9 in sostituzione del precedente IAS 39, il costo della qualità creditizia è stato calcolato prendendo a riferimento le rettifiche di valore determinate in forza di tale nuovo principio a partire dall'1 gennaio 2018. Il dato comparativo è quello precedentemente pubblicato con riferimento ai "clienti Imprese" e prende a riferimento le rettifiche di valore calcolate sulla base del precedente principio IAS 39 non essendo prevista l'applicazione retrospettiva obbligatoria del nuovo principio.
(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo alle sole voci patrimoniali esposte nei settori.
(3) Il dato di RWA del settore Governance & Servizi include le partecipazioni in società non finanziarie consolidate con il metodo del patrimonio netto e non rientranti nel Gruppo Bancario a fini di vigilanza.
Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
| STATO PATRIMONIALE | ESERCIZIO 2018 | ESERCIZIO 2017 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSOLIDATO: EVOLUZIONE TRIMESTRALE (in migliaia di euro) |
30.09 | 30.06 | 31.03 | 01.01.2018 | 30.09 | 30.06 | 31.03 |
| ATTIVO | |||||||
| Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
133.665 | 130.520 | 115.597 | 58.758 | 46.098 | 42.285 | 39.704 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
428.253 | 433.827 | 453.847 | 442.073 | 475.528 | 634.694 | 631.568 |
| Crediti verso banche | 1.452.011 | 1.568.042 | 1.565.449 | 1.759.780 | 1.932.489 | 1.650.338 | 1.394.111 |
| Crediti verso clientela | 6.919.486 | 6.710.457 | 6.457.208 | 6.401.686 | 5.922.069 | 6.047.860 | 5.803.700 |
| Attività materiali | 131.247 | 130.399 | 127.005 | 127.881 | 128.243 | 109.566 | 109.675 |
| Attività immateriali | 25.500 | 24.815 | 25.250 | 24.483 | 23.790 | 18.003 | 14.199 |
| Attività fiscali | 409.324 | 400.773 | 408.270 | 439.972 | 510.367 | 545.724 | 571.935 |
| Altre voci dell'attivo | 343.443 | 333.910 | 368.176 | 308.641 | 324.664 | 380.100 | 274.960 |
| Totale dell'attivo | 9.842.929 | 9.732.743 | 9.520.802 | 9.563.274 | 9.363.248 | 9.428.570 | 8.839.852 |
| STATO PATRIMONIALE | ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2017 |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSOLIDATO: EVOLUZIONE TRIMESTRALE (in migliaia di euro) |
30.09 | 30.06 | 31.03 | 01.01.2018 | 30.09 | 30.06 | 31.03 |
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | |||||||
| Debiti verso banche | 837.565 | 882.324 | 820.190 | 791.977 | 965.194 | 967.285 | 1.028.971 |
| Debiti verso clientela | 4.985.206 | 4.840.864 | 5.022.110 | 5.293.188 | 5.337.597 | 5.291.594 | 5.055.558 |
| Titoli in circolazione | 2.094.785 | 2.095.844 | 1.774.973 | 1.639.994 | 1.223.979 | 1.352.375 | 1.122.879 |
| Passività fiscali | 51.116 | 50.519 | 48.140 | 43.125 | 37.033 | 34.912 | 32.423 |
| Altre voci del passivo | 476.827 | 490.109 | 442.400 | 423.330 | 460.712 | 489.343 | 346.383 |
| Patrimonio netto: | 1.397.430 | 1.373.083 | 1.412.989 | 1.371.660 | 1.338.733 | 1.293.061 | 1.253.638 |
| - Capitale, sovrapprezzi e riserve | 1.308.436 | 1.306.874 | 1.375.135 | 1.190.893 | 1.189.610 | 1.189.404 | 1.220.951 |
| - Utile netto | 88.994 | 66.209 | 37.854 | 180.767 | 149.123 | 103.657 | 32.687 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto |
9.842.929 | 9.732.743 | 9.520.802 | 9.563.274 | 9.363.248 | 9.428.570 | 8.839.852 |
| CONTO ECONOMICO | ESERCIZIO 2018 | ESERCIZIO 2017 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSOLIDATO: EVOLUZIONE TRIMESTRALE (in migliaia di euro) |
3° Trim. | 2° Trim. | 1° Trim. | 4° Trim. | 3° Trim. | 2° Trim. | 1° Trim. |
| Margine di interesse | 99.670 | 110.097 | 119.480 | 121.252 | 91.872 | 110.560 | 90.987 |
| Commissioni nette | 20.206 | 19.954 | 19.820 | 21.129 | 18.272 | 20.145 | 14.219 |
| Altre componenti del margine di intermediazione |
5.557 | 8.688 | 78 | 7.639 | 11.945 | 18.971 | (1.663) |
| Margine di intermediazione | 125.433 | 138.739 | 139.378 | 150.020 | 122.089 | 149.676 | 103.543 |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(28.879) | (29.079) | (10.957) | (37.075) | (1.140) | 14.277 | (2.168) |
| Risultato netto della gestione finanziaria |
96.554 | 109.660 | 128.421 | 112.945 | 120.949 | 163.953 | 101.375 |
| Spese per il personale | (27.830) | (28.624) | (26.827) | (24.469) | (24.298) | (25.411) | (24.073) |
| Altre spese amministrative | (38.734) | (48.460) | (46.625) | (48.511) | (34.257) | (38.718) | (31.134) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri |
(6.254) | 3.754 | (2.806) | 1.719 | (2.922) | 2.873 | (1.597) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali |
(3.148) | (3.116) | (2.809) | (2.688) | (2.822) | (2.483) | (3.459) |
| Altri oneri/proventi di gestione | 11.277 | 5.691 | 5.646 | 4.028 | 3.028 | (72) | 4.619 |
| Costi operativi | (64.689) | (70.755) | (73.421) | (69.921) | (61.271) | (63.811) | (55.644) |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
31.865 | 38.905 | 55.000 | 43.024 | 59.678 | 100.142 | 45.731 |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(9.025) | (10.550) | (17.146) | (11.387) | (14.210) | (29.168) | (13.043) |
| Utile di periodo | 22.840 | 28.355 | 37.854 | 31.637 | 45.468 | 70.974 | 32.688 |
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi |
55 | - | - | (7) | 2 | 4 | 1 |
| Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo |
22.785 | 28.355 | 37.854 | 31.644 | 45.466 | 70.970 | 32.687 |
| DATI ECONOMICI PER SETTORE: | ESERCIZIO 2018 | ESERCIZIO 2017 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| EVOLUZIONE TRIMESTRALE (in migliaia di euro) |
3° Trim. | 2° Trim. | 1° Trim. | 4° Trim. | 3° Trim. | 2° Trim. | 1° Trim. |
| Margine di intermediazione | 125.433 | 138.739 | 139.378 | 150.020 | 122.089 | 149.676 | 103.543 |
| Imprese | 76.483 | 86.435 | 78.637 | 88.894 | 88.881 | 100.812 | 70.911 |
| NPL | 48.953 | 54.231 | 65.059 | 56.140 | 29.408 | 48.453 | 30.504 |
| Governance & Servizi | (3) | (1.927) | (4.318) | 4.986 | 3.800 | 411 | 2.128 |
| Risultato netto della gestione finanziaria |
96.554 | 109.660 | 128.421 | 112.945 | 120.949 | 163.953 | 101.375 |
| Imprese | 47.006 | 58.471 | 67.634 | 56.274 | 87.511 | 114.939 | 68.294 |
| NPL | 48.953 | 54.231 | 65.059 | 56.140 | 29.408 | 48.453 | 30.504 |
| Governance & Servizi | 595 | (3.042) | (4.273) | 531 | 4.030 | 561 | 2.577 |
Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
Di seguito i principali indicatori e performance registrati dal Gruppo nei corrispondenti periodi degli ultimi 5 anni.
| DATI STORICI (1) (in migliaia di euro) |
30.09.2018 | 30.09.2017 | 30.09.2016 | 30.09.2015 | 30.09.2014 |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (IFRS 9) |
428.253 | 475.528 | - | - | - |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita (IAS 39) | - | - | 1.026.744 | 3.677.850 | 414.768 |
| Crediti verso clientela | 6.919.486 | 5.922.069 | 3.303.322 | 3.176.172 | 2.588.009 |
| Debiti verso banche | 837.565 | 965.194 | 56.788 | 537.898 | 632.553 |
| Debiti verso clientela | 4.985.206 | 5.337.597 | 4.138.865 | 5.900.458 | 7.317.589 |
| Titoli di circolazione | 2.094.785 | 1.223.979 | - | - | - |
| Patrimonio netto | 1.397.430 | 1.338.733 | 586.648 | 557.012 | 418.296 |
| Margine di intermediazione | 403.550 | 375.308 | 237.689 | 328.137 | 210.700 |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 334.635 | 386.277 | 218.197 | 305.005 | 181.112 |
| Utile (perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo | 88.994 | 149.123 | 66.269 | 148.805 | 74.188 |
| Cost/Income ratio | 51,8% | 50,1% | 49,9% | 24,6% | 33,0% |
| Ratio - Totale Fondi propri | 14,7% | 16,5% | 14,5% | 16,0% | 14,9% |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 10,7% | 15,7% | 13,5% | 15,3% | 14,6% |
(1) Ai fini comparativi i dati del periodo 2017 sono stati riesposti per omogeneità contabile rispetto ai valori al 30 settembre 2018 per tener conto delle modifiche introdotte dall'IFRS 9; i dati dei periodi precedenti sono invece quelli originariamente pubblicati. Tale riesposizione non è stata applicata al calcolo degli indici comparativi che rimangono allineati ai valori precedentemente pubblicati.
Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state qui di seguito interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
A seguito dei mutamenti del contesto strategico e organizzativo che hanno caratterizzato l'evoluzione del Gruppo a partire dalla seconda metà del 2017, lo schema dell'informativa di settore è stato oggetto di una profonda revisione.
L'informativa coerentemente con la struttura utilizzata dalla Direzione per l'analisi dei risultati del Gruppo, è stata razionalizzata rispetto alla precedente versione, aggregando alcuni settori con caratteristiche economiche similari, avendo riguardo, in modo particolare, ai seguenti aspetti:
La nuova informativa di settore si articola in:
I valori comparativi nel presente documento sono stati riesposti in linea con la nuova rappresentazione dei settori di attività.
Inoltre, con riferimento agli effetti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 9, i dati patrimoniali comparativi sono quelli al 1 gennaio 2018 al fine di consentire un confronto omogeneo, mentre i dati economici comparativi sono stati riesposti secondo un criterio di omogeneità contabile con i corrispondenti valori al 30 settembre 2018.
| DATI ECONOMICI (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|
| Margine di intermediazione | ||||
| Dati al 30.09.2018 | 241.555 | 168.243 | (6.248) | 403.550 |
| Dati al 30.09.2017 | 260.604 | 108.365 | 6.339 | 375.308 |
| Variazione % | (7,3)% | 55,3% | (198,6)% | 7,5% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | ||||
| Dati al 30.09.2018 | 173.112 | 168.243 | (6.720) | 334.635 |
| Dati al 30.09.2017 | 270.744 | 108.365 | 7.168 | 386.277 |
| Variazione % | (36,1)% | 55,3% | (193,8)% | (13,4)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|
| Margine di intermediazione | ||||
| Terzo trimestre 2018 | 76.483 | 48.953 | (3) | 125.433 |
| Terzo trimestre 2017 | 88.881 | 29.408 | 3.800 | 122.089 |
| Variazione % | (13,9)% | 66,5% | (100,1)% | 2,7% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | ||||
| Terzo trimestre 2018 | 47.006 | 48.953 | 595 | 96.554 |
| Terzo trimestre 2017 | 87.511 | 29.408 | 4.030 | 120.949 |
| Variazione % | (46,3)% | 66,5% | (85,2)% | (20,2)% |
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione con impatto a conto economico |
||||
| Dati al 30.09.2018 | - | - | 31.937 | 31.937 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 35.614 | 35.614 |
| Variazione % | - | - | (10,3)% | (10,3)% |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
||||
| Dati al 30.09.2018 | 83.994 | - | 49.671 | 133.665 |
| Dati al 01.01.2018 | 58.758 | - | - | 58.758 |
| Variazione % | 42,9% | - | n.a. | 127,5% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||
| Dati al 30.09.2018 | 12.694 | - | 415.559 | 428.253 |
| Dati al 01.01.2018 | 13.297 | - | 428.776 | 442.073 |
| Variazione % | (4,5)% | - | (3,1)% | (3,1)% |
| Crediti verso banche | ||||
| Dati al 30.09.2018 | - | - | 1.452.011 | 1.452.011 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 1.759.780 | 1.759.780 |
| Variazione % | - | - | (17,5)% | (17,5)% |
| Crediti verso clientela | ||||
| Dati al 30.09.2018 | 5.669.492 | 944.657 | 305.337 | 6.919.486 |
| Dati al 01.01.2018 | 5.462.239 | 799.436 | 140.011 | 6.401.686 |
| Variazione % | 3,8% | 18,2% | 118,1% | 8,1% |
| Debiti verso banche | ||||
| Dati al 30.09.2018 | - | - | 837.565 | 837.565 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 791.977 | 791.977 |
| Variazione % | - | - | 5,8% | 5,8% |
| Debiti verso clientela | ||||
| Dati al 30.09.2018 | - | - | 4.985.206 | 4.985.206 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 5.293.188 | 5.293.188 |
| Variazione % | - | - | (5,8)% | (5,8)% |
| Titoli in circolazione | ||||
| Dati al 30.09.2018 | - | - | 2.094.785 | 2.094.785 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 1.639.994 | 1.639.994 |
| Variazione % | - | - | 27,7% | 27,7% |
| KPI DI SETTORE (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
|---|---|---|---|
| Costo della qualità creditizia(1) | |||
| Dati al 30.09.2018 | 1,60% | n.a. | n.a. |
| Dati al 31.12.2017 | 0,31% | n.a. | n.a. |
| Variazione % | 1,29% | n.a. | n.a. |
| Crediti in sofferenza netti/ Crediti verso clientela | |||
| Dati al 30.09.2018 | 1,3% | n.a. | 4,2% |
| Dati al 01.01.2018 | 1,2% | n.a. | 9,4% |
| Variazione % | 0,1% | n.a. | (5,2)% |
| Indice di copertura delle sofferenze lorde | |||
| Dati al 30.09.2018 | 70,7% | n.a. | 8,4% |
| Dati al 01.01.2018 | 71,0% | n.a. | 6,7% |
| Variazione % | (0,3)% | n.a. | 1,7% |
| Attività deteriorate nette/ Crediti verso clientela netti |
|||
| Dati al 30.09.2018 | 6,4% | 99,8% | 11,0% |
| Dati al 01.01.2018 | 6,2% | 99,9% | 16,9% |
| Variazione % | 0,2% | (0,1)% | (5,9)% |
| Attività deteriorate lorde/ Crediti verso clientela lordi |
|||
| Dati al 30.09.2018 | 10,7% | 99,8% | 12,5% |
| Dati al 01.01.2018 | 9,9% | 99,9% | 19,2% |
| Variazione % | 0,8% | (0,1)% | (6,7)% |
| RWA(2)(3) | |||
| Dati al 30.09.2018 | 4.707.582 | 950.378 | 562.789 |
| Dati al 01.01.2018 | 4.450.750 | 801.915 | 424.484 |
| Variazione % | 5,8% | 18,5% | 32,6% |
(1) In seguito all'applicazione a partire dall'1 gennaio 2018 del nuovo principio contabile IFRS 9 in sostituzione del precedente IAS 39, il costo della qualità creditizia è stato calcolato prendendo a riferimento le rettifiche di valore determinate in forza di tale nuovo principio a partire dall'1 gennaio 2018. Il dato comparativo è quello precedentemente pubblicato con riferimento ai "clienti Imprese" e prende a riferimento le rettifiche di valore calcolate sulla base del precedente principio IAS 39 non essendo prevista l'applicazione retrospettiva obbligatoria del nuovo principio.
(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo alle sole voci patrimoniali esposte nei settori.
(3) Il dato di RWA del settore Governance & Servizi include le partecipazioni in società non finanziarie consolidate con il metodo del patrimonio netto e non rientranti nel Gruppo Bancario a fini di vigilanza.
Il Settore Imprese include le seguenti aree di business:
| DATI ECONOMICI | 30.09.2018 | 30.09.2017 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | ||
| Margine di interesse | 172.693 | 188.656 | (15.963) | (8,5)% |
| Commissioni nette | 61.040 | 56.398 | 4.642 | 8,2% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 7.822 | 15.550 | (7.728) | (49,7)% |
| Margine di intermediazione | 241.555 | 260.604 | (19.049) | (7,3)% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (68.443) | 10.140 | (78.583) | (775,0)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 173.112 | 270.744 | (97.632) | (36,1)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI | 3° Trim. 2018 3° Trim. 2017 |
VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | |||
| Margine di interesse | 57.019 | 56.152 | 867 | 1,5% | |
| Commissioni nette | 20.251 | 19.419 | 832 | 4,3% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | (787) | 13.310 | (14.097) | (105,9)% | |
| Margine di intermediazione | 76.483 | 88.881 | (12.398) | (13,9)% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (29.477) | (1.370) | (28.107) | 2051,6% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 47.006 | 87.511 | (40.505) | (46,3)% |
Il contributo delle unità organizzative che compongono il settore Imprese alla variazione del Margine di Intermediazione è così dettagliabile: Crediti Commerciali +13,8 milioni di euro, Corporate Banking -30,2 milioni di euro, Leasing +0,2 milioni di euro e Crediti Fiscali -2,9 milioni di euro.
Con riferimento al Corporate banking, la diminuzione del margine di intermediazione è sostanzialmente riferita al minor contributo dell'effetto positivo del "reversal PPA"5 che passa da 71,6 milioni di euro del 30 settembre 2017 a 50,1 milioni al 30 settembre 2018 (-30,1%). Tale diminuzione è fisiologica in quanto connessa alla vita media residua dei finanziamenti sottostanti; è stata inoltre accentuata dagli effetti delle estinzioni anticipate occorse nel 2017.
L'ammontare residuo del differenziale sopra citato, al 30 settembre 2018 risulta pari a 217,4 milioni di euro (273,3 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e contribuirà positivamente al risultato degli esercizi futuri sulla base della vita media del portafoglio sottostante stimata in circa 3 anni.
Il contributo positivo dei Crediti Commerciali al margine di intermediazione è evidenziato da una crescita del 13,2% rispetto al corrispondente periodo del 2017 grazie alla crescita di turnover (+20,0% rispetto al 30 settembre 2017) e numero di imprese clienti (+9,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, senza considerare l'apporto positivo derivante dall'acquisizione avvenuta nel mesi di luglio di Credifarma S.p.A.).
Il settore Imprese, nei primi nove mesi dell'anno, ha generato rettifiche di valore per rischio di credito per complessivi 68,4 milioni di euro, di cui 53,1 milioni riferibili ad esposizioni dell'unità Crediti Commerciali, 7,5 milioni del Corporate Banking, 7,7 milioni del Leasing e 0,1 milioni dei Crediti Fiscali. Il dato relativo ai Crediti Commerciali è inficiato da maggiori accantonamenti analitici su posizioni a sofferenza e inadempienze probabili riconducibili a due storiche controparti (i rapporti sono iniziati oltre 15 anni fa) con esposizioni individualmente significative. Si tratta prevalentemente dell'impatto delle rettifiche prudenziali opportune a fronte del deterioramento del merito creditizio di due controparti attive nel settore delle infrastrutture che hanno coinvolto l'intero sistema bancario italiano. Le posizioni sono state classificate tempestivamente e sono state stimate rettifiche di valore che la Banca ritiene del tutto adeguate rispetto alle circostanze ad ora conosciute.
Relativamente alla variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, si deve considerare che nei primi nove mesi del 2017 il Corporate banking ha registrato significative riprese nette a fronte anche di una ripresa di valore su una posizione individualmente significativa per 19 milioni di euro.
| DATI PATRIMONIALI | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.09.2018 | 01.01.2018 | ASSOLUTA | % |
| Crediti in sofferenza netti | 74.486 | 62.873 | 11.613 | 18,5% |
| Inadempienze probabili nette | 164.984 | 163.068 | 1.916 | 1,2% |
| Esposizioni scadute deteriorate nette | 122.447 | 111.986 | 10.461 | 9,3% |
| Totale attività deteriorate nette verso clientela (stage 3) | 361.917 | 337.927 | 23.990 | 7,1% |
| Crediti in bonis netti (stage 1 e 2) | 5.307.575 | 5.124.312 | 183.263 | 3,6% |
| Totale crediti per cassa verso clientela | 5.669.492 | 5.462.239 | 207.253 | 3,8% |
Nel seguito si riporta il dettaglio delle attività deteriorate per categorie di rischio.
5 Con "Reversal PPA" si intende lo smontamento temporale del differenziale tra il valore di fair value determinato in sede di business combination e il valore contabile di bilancio dei crediti dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.
Come già segnalato nelle "Note introduttive alla lettura dei numeri " è bene ricordare che, a seguito dell'introduzione della categoria dei cd. POCI – "purchased or originated credit-impaired" prevista dal nuovo principio IFRS 9, delle nuove policy di write-off adottate dal Gruppo e coerentemente a quanto previsto dal 5° aggiornamento della Circolare 262 di Banca d'Italia, l'esposizione delle attività deteriorate lorde e delle relative rettifiche di valore è significativamente cambiata a partire dall'1 gennaio 2018.
In particolare, le nuove policy di write off prevedono la cancellazione contabile, senza rinuncia al credito, per quelle posizioni che presentano contemporaneamente le seguenti caratteristiche:
I write-off effettuati alla data del 30 settembre 2018 ammontano a 220,5 milioni di euro.
Inoltre, si evidenzia che all'interno del settore Imprese, sono presenti crediti appartenenti alla cd. categoria dei POCI – Purchased or originated credit-impaired, riferiti agli attivi deteriorati rinvenienti prevalentemente dalla business combination con l'ex Gruppo GE Capital Interbanca alla data di acquisizione, per complessivi 89,8 milioni di euro fra le attività deteriorate lorde e per 30,1 milioni di euro fra le attività in bonis lorde (stage 2) al 30 settembre 2018; tali valori incorporano già gli effetti derivanti dalle ECL lifetime, come previsto dal nuovo principio contabile IFRS 9.
Per completezza si riporta il dettaglio delle attività deteriorate per categorie di rischio come pubblicato nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2017:
| IMPRESE (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO |
BONIS |
|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.12.2017 | |||||
| Valore nominale | 813.492 | 378.359 | 131.250 | 1.323.101 | 5.259.641 |
| Rettifiche di valore | 737.961 | 165.822 | 15.453 | 919.236 | 44.866 |
| Valore di bilancio | 75.531 | 212.537 | 115.797 | 403.865 | 5.214.775 |
| Coverage ratio | 90,7% | 43,8% | 11,8% | 69,5% | 0,9% |
| Gross NPE ratio | 12,4% | 5,7% | 2,0% | 20,1% | n.a. |
| Net NPE ratio | 1,3% | 3,8% | 2,1% | 7,2% | n.a |
A seguire evidenza delle variazioni apportate alle attività deteriorate lorde del settore Imprese, anche a seguito di quanto precedentemente esposto:
| VALORE NOMINALE ATTIVITÀ DETERIORATE IMPRESE: RICONCILIAZIONE | (migliaia di euro) |
|---|---|
| Valore Nominale attività deteriorate al 31.12.2017 | 1.323.101 |
| Decrementi: | 864.389 |
| allocazione Ptf da settore Imprese a settore Governance & servizi | 75.381 |
| riclassifica crediti al Fair value | 59.322 |
| crediti soggetti a write off | 220.512 |
| Interessi di mora soggetti a write off | 75.905 |
| valore nominale POCI | 433.269 |
| Valore Nominale attività deteriorate al 01.01.2018 esclusi POCI | 458.712 |
| Incrementi: | 105.557 |
| valore POCI netti | 105.557 |
| Valore Nominale attività deteriorate al 01.01.2018 | 564.269 |
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza.
| IMPRESE (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 30.09.2018 | |||||
| Valore nominale | 254.394 | 249.411 | 137.186 | 640.991 | 5.336.282 |
| Rettifiche di valore | (179.908) | (84.427) | (14.739) | (279.074) | (28.707) |
| Valore di bilancio | 74.486 | 164.984 | 122.447 | 361.917 | 5.307.575 |
| Coverage ratio | 70,7% | 33,9% | 10,7% | 43,5% | 0,5% |
| Gross NPE ratio | 4,3% | 4,2% | 2,3% | 10,7% | n.a. |
| Net NPE ratio | 1,3% | 2,9% | 2,2% | 6,4% | n.a |
| SITUAZIONE AL 01.01.2018 | |||||
| Valore nominale | 217.142 | 221.895 | 125.232 | 564.269 | 5.152.491 |
| Rettifiche di valore | (154.269) | (58.827) | (13.246) | (226.342) | (28.179) |
| Valore di bilancio | 62.873 | 163.068 | 111.986 | 337.927 | 5.124.312 |
| Coverage ratio | 71,0% | 26,5% | 10,6% | 40,1% | 0,5% |
| Gross NPE ratio | 3,8% | 3,9% | 2,2% | 9,9% | n.a. |
| Net NPE ratio | 1,2% | 3,0% | 2,1% | 6,2% | n.a |
Le attività deteriorate nette nel settore Imprese si attestano al 30 settembre 2018 a 361,9 milioni di euro in crescita di 24,0 milioni di euro rispetto al valore al 1 gennaio 2018 (337,9 milioni): i Crediti in sofferenza incrementano di 11,6 mln (+18,5%), le inadempienze probabili salgono di 1,9 mln (+1,2%) le esposizioni scadute di 10,5 mln (+9,3%).
L'incidenza delle attività deteriorate lorde passa dal 20,1% del 31 dicembre 2017 (dati originariamente pubblicati) al 10,7% del 30 settembre 2018.
Il valore dei crediti netti a sofferenza al 30 settembre 2018 è pari a 74,5 milioni ed il rapporto sofferenze nette su impieghi ammonta all'1,3%.
| KPI | 30.09.2018 | 01.01.2018 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| ASSOLUTA | % | |||
| Costo della qualità creditizia (1) | 1,60% | 0,31% | - | 1,29% |
| Crediti in sofferenza netti/Crediti verso clientela | 1,3% | 1,2% | - | 0,1% |
| Coverage ratio | 70,7% | 71,0% | - | 0,3% |
| Net NPE ratio | 6,4% | 6,2% | - | 0,2% |
| Gross NPE ratio | 10,7% | 9,9% | - | 0,8% |
| Totale RWA settore | 4.707.582 | 4.450.750 | 256.832 | 5,8% |
(1) In seguito all'applicazione a partire dall'1 gennaio 2018 del nuovo principio contabile IFRS 9 in sostituzione del precedente IAS 39, il costo della qualità creditizia è stato calcolato prendendo a riferimento le rettifiche di valore determinate in forza di tale nuovo principio a partire dall'1 gennaio 2018. Il dato comparativo è quello precedentemente pubblicato con riferimento ai "clienti Imprese" e prende a riferimento le rettifiche di valore calcolate sulla base del precedente principio IAS 39 non essendo prevista l'applicazione retrospettiva obbligatoria del nuovo principio.
Il costo del credito calcolato in vigenza del nuovo principio IFRS 9 è pari a 160 bps nei primi nove mesi del 2018 e riflette di quanto precedentemente descritto in merito agli accantonamenti specifici su due posizioni individualmente significative; al netto di tali componenti, il costo del credito sarebbe risultato pari a 65 bps. Il dato al 31 dicembre 2017 calcolato secondo il precedente IAS 39 è pari a 31 bps, che risentiva positivamente delle riprese di valore rilevate nel precedente esercizio.
Per una migliore comprensione dei risultati dei primi nove mesi vengono commentati di seguito i contributi delle singole aree di business al settore Imprese.
| DATI ECONOMICI | 30.09.2018 | 30.09.2017 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | ||
| Margine di interesse | 77.798 | 68.732 | 9.066 | 13,2% |
| Commissioni nette | 45.824 | 41.099 | 4.725 | 11,5% |
| Margine di intermediazione | 123.622 | 109.831 | 13.791 | 12,6% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (54.531) | (16.025) | (38.506) | 240,3% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 69.091 | 93.806 | (24.715) | (26,3)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI | 3° Trim. 2018 3° Trim. 2017 |
VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | ||
| Margine di interesse | 27.013 | 17.064 | 9.949 | 58,3% |
| Commissioni nette | 16.302 | 13.963 | 2.339 | 16,8% |
| Margine di intermediazione | 43.315 | 31.027 | 12.288 | 39,6% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (25.916) | (3.005) | (22.911) | 762,4% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 17.399 | 28.022 | (10.623) | (37,9)% |
A seguito dell'integrazione dei prodotti a medio termine nell'offerta commerciale indirizzata alle PMI, il perimetro del settore è stato oggetto di revisione. Pertanto, nei consuntivi dei primi nove mesi del 2018 e per omogeneità, nello stesso periodo del 2017, sono state incluse le risultanze economicopatrimoniali della business unit Commercial Lending, specializzata nell'erogazione di finanziamenti a
medio termine, in precedenza classificata nel Corporate Banking. Inoltre a partire dal terzo trimestre 2018 è stato incluso il contributo della neo controllata Credifarma S.p.A., entrata a far parte del Gruppo dal 2 luglio 2018.
Il contributo dell'Area Crediti Commerciali al margine di intermediazione del settore Imprese, nei tre trimestri, ammonta a 123,6 milioni di euro (43,3 milioni nel terzo trimestre 2018), con una crescita dell'12,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
La redditività espressa dal margine di interesse si espande del 13,2% (+9,1 milioni) rispetto ai primi nove mesi del 2017 mentre le commissioni nette sono in crescita dell'11,5% (+4,7 milioni).
Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti ammontano a 54,5 milioni di euro (di cui 25,9 milioni nel terzo trimestre 2018), in aumento di 38,5 milioni rispetto ai 16,0 milioni del corrispondente periodo del 2017. L'incremento è principalmente dovuto ai maggiori accantonamenti analitici su posizioni a sofferenza e inadempienze probabili riconducibili a due posizioni individualmente significative.
Conseguentemente, il risultato della gestione finanziaria si attesta a 69,1 milioni in diminuzione di 24,7 milioni (-26,3%).
L'evoluzione del margine di intermediazione del periodo considerato è coerente alla dinamica dei volumi sia per quanto riguarda la tradizionale operatività factoring, sia per quanto riguarda il finanziamento a medio lungo termine, prodotto che la Banca ha iniziato ad includere nell'offerta commerciale alle PMI a seguito della fusione di Interbanca ed integrando l'offerta preesistente con nuovi prodotti. Relativamente ai volumi del factoring, il turnover dei primi nove mesi del 2018 risulta pari a 9,5 miliardi, e supera di 1,5 miliardi (+20,0%) quello dello stesso periodo dell'esercizio precedente. Il valore nominale dei crediti gestiti (outstanding), alla fine di settembre 2018, ha superato invece i 3,8 miliardi con un incremento di circa 403 milioni, (+11,8%) rispetto a settembre 2017. Per quanto attiene all'operatività a medio lungo termine nei primi 9 mesi del 2018 sono stati erogati 152,9 milioni di euro di nuovi finanziamenti rispetto ai 132,9 dello stesso periodo dell'anno precedente (+15,0%).
I crediti netti del comparto commercial lending ammontano a 343,9 milioni di euro.
Al 30 settembre 2018, il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 3,4 miliardi di euro in linea con il dato del 1 gennaio 2018.
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza.
| CREDITI COMMERCIALI (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 30.09.2018 | |||||
| Valore nominale | 201.619 | 168.615 | 117.811 | 488.045 | 3.153.948 |
| Rettifiche di valore | (164.527) | (71.482) | (5.759) | (241.768) | (14.051) |
| Valore di bilancio | 37.092 | 97.133 | 112.052 | 246.277 | 3.139.897 |
| Coverage ratio | 81,6% | 42,4% | 4,9% | 49,5% | 0,4% |
| SITUAZIONE AL 01.01.2018 | |||||
| Valore nominale | 166.292 | 128.577 | 109.463 | 404.332 | 3.179.765 |
| Rettifiche di valore | (134.924) | (46.540) | (5.598) | (187.062) | (14.645) |
| Valore di bilancio | 31.368 | 82.037 | 103.865 | 217.270 | 3.165.120 |
| Coverage ratio | 81,1% | 36,2% | 5,1% | 46,3% | 0,5% |
| DATI ECONOMICI | 30.09.2018 30.09.2017 |
VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | ||
| Margine di interesse | 29.725 | 29.107 | 618 | 2,1% |
| Commissioni nette | 8.704 | 9.104 | (400) | (4,4)% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | - | (6) | 6 | (100,0)% |
| Margine di intermediazione | 38.429 | 38.205 | 224 | 0,6% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (7.693) | (4.970) | (2.723) | 54,8% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 30.736 | 33.235 | (2.499) | (7,5)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI | 3° Trim. 2018 | 3° Trim. 2017 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | ||
| Margine di interesse | 10.566 | 10.794 | (228) | (2,1)% |
| Commissioni nette | 1.695 | 2.957 | (1.262) | (42,7)% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | - | (1) | 1 | (100,0)% |
| Margine di intermediazione | 12.261 | 13.750 | (1.489) | (10,8)% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (2.741) | (2.868) | 127 | (4,4)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 9.520 | 10.882 | (1.362) | (12,5)% |
Il margine di intermediazione del Leasing risulta pari a 38,4 milioni, con una crescita dello 0,6% (+0,2 milioni di euro in valore assoluto) rispetto ai dati del 30 settembre 2017. La variazione è dovuta al margine di interesse cresciuto di 0,6 milioni di euro, ed alle commissioni nette diminuite per 0,4 milioni di euro.
Le nuove erogazioni dei primi nove mesi del 2018 risultano pari a 503 milioni di euro con un incremento rispetto ai primi nove mesi del 2017 pari a 37 milioni (+8,0%).
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 7,7 milioni di euro, in aumento di 2,7 milioni rispetto al corrispondente periodo del 2017. L'incremento è dovuto principalmente a maggiori accantonamenti su posizioni deteriorate e su inadempienze probabili; inoltre nel primo trimestre 2017 erano state contabilizzate riprese di valore su crediti nel comparto del leasing operativo per circa 0,4 milioni di euro.
Il contributo dell'area Leasing al risultato netto della gestione finanziaria del settore Imprese ammonta a 30,7 milioni (-7,5% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente).
Al 30 settembre 2018, il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 1.346 milioni di euro rispetto ai 1.271 milioni del 1 gennaio 2018, con una variazione del 5,9%. Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza.
| CREDITI LEASING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 30.09.2018 | |||||
| Valore nominale | 17.971 | 14.354 | 18.910 | 51.235 | 1.334.300 |
| Rettifiche di valore | (15.381) | (9.049) | (8.980) | (33.410) | (6.397) |
| Valore di bilancio | 2.590 | 5.305 | 9.930 | 17.825 | 1.327.903 |
| Coverage ratio | 85,6% | 63,0% | 47,5% | 65,2% | 0,5% |
| SITUAZIONE AL 01.01.2018 | |||||
| Valore nominale | 21.937 | 11.814 | 14.853 | 48.604 | 1.265.275 |
| Rettifiche di valore | (19.345) | (10.038) | (7.641) | (37.024) | (6.112) |
| Valore di bilancio | 2.592 | 1.776 | 7.212 | 11.580 | 1.259.163 |
| Coverage ratio | 88,2% | 85,0% | 51,4% | 76,2% | 0,5% |
| DATI ECONOMICI | 30.09.2018 | 30.09.2017 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | % | |||
| Margine di interesse | 56.039 | 78.775 | (22.736) | (28,9)% |
| Commissioni nette | 6.512 | 6.204 | 308 | 5% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 7.822 | 15.556 | (7.734) | (49,7)% |
| Margine di intermediazione | 70.373 | 100.535 | (30.162) | (30,0)% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (6.102) | 31.350 | (37.452) | (119,5)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 64.271 | 131.885 | (67.614) | (51,3)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI | 3° Trim. 2018 | 3° Trim. 2017 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | ||
| Margine di interesse | 16.446 | 25.053 | (8.607) | (34,4)% |
| Commissioni nette | 2.252 | 2.501 | (249) | (10,0)% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | (786) | 13.311 | (14.097) | (105,9)% |
| Margine di intermediazione | 17.912 | 40.865 | (22.953) | (56,2)% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (824) | 4.572 | (5.396) | (118,0)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 17.088 | 45.437 | (28.349) | (62,4)% |
Il margine di intermediazione del Corporate Banking risulta pari a 70,4 milioni, con un decremento di 30,2 milioni rispetto ai dati del 30 settembre 2017. Tale decremento è dovuto al fisiologico minore contributo del "reversal PPA" per 21,5 milioni di euro rispetto al periodo precedente.
Le nuove erogazioni al 30 settembre 2018 risultano pari a 225 milioni con un incremento rispetto ai primi nove mesi 2017 pari a 17,5 milioni (+8,4%).
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 6,1 milioni, in aumento rispetto al corrispondente periodo del 2017 nel quale sono state registrate significative riprese nette a fronte anche di una ripresa di valore su crediti individualmente significativa per 19 milioni di euro.
Il contributo dell'area Corporate Banking al risultato netto della gestione finanziaria del settore Imprese ammonta a 64,3 milioni con una diminuzione del 51,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, a seguito principalmente dell'aumento delle rettifiche nette su crediti poco sopra commentate ed al minore impatto del "reversal PPA".
Al 30 settembre 2018, il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 801,8 milioni di euro, rispetto ai 678,5 milioni del 1 gennaio 2018, con una variazione positiva del 18,2%. Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza.
| CREDITI CORPORATE BANKING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 30.09.2018 | |||||
| Valore nominale | 34.804 | 66.442 | 465 | 101.711 | 712.261 |
| Rettifiche di valore | - | (3.896) | - | (3.896) | (8.259) |
| Valore di bilancio | 34.8046 | 62.546 | 465 | 97.815 | 704.002 |
| Coverage ratio | 0,0% | 5,9% | 0,0% | 3,8% | 1,2% |
| SITUAZIONE AL 01.01.2018 | |||||
| Valore nominale | 28.913 | 81.504 | 916 | 111.333 | 576.880 |
| Rettifiche di valore | - | (2.249) | (7) | (2.256) | (7.422) |
| Valore di bilancio | 28.9132 | 79.255 | 909 | 109.077 | 569.458 |
| Coverage ratio | 0,0% | 2,8% | 0,8% | 2,0% | 1,3% |
| DATI ECONOMICI | 30.09.2018 30.09.2017 |
VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | ||
| Margine di interesse | 9.131 | 12.042 | (2.911) | (24,2)% |
| Commissioni nette | - | (9) | 9 | (100,0)% |
| Margine di intermediazione | 9.131 | 12.033 | (2.902) | (24,1)% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (117) | (215) | 98 | (45,6)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 9.014 | 11.818 | (2.804) | (23,7)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI (in migliaia di euro) |
3° Trim. 2018 | 3° Trim. 2017 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| ASSOLUTA | % | |||
| Margine di interesse | 2.993 | 3.240 | (247) | (7,6)% |
| Commissioni nette | 2 | (1) | 3 | (300,0)% |
| Margine di intermediazione | 2.995 | 3.239 | (244) | (7,5)% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | 4 | (69) | 73 | (105,8)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 2.999 | 3.170 | (171) | (5,4)% |
6 Tale voce include solo crediti appartenenti alla categoria dei cd. POCI – Purchased or originated credit-impaired i cui valori incorporano già gli effetti derivanti dalle ECL lifetime, come previsto dal nuovo principio contabile IFRS 9.
Il contributo dell'Area Crediti Fiscali al margine di intermediazione del settore Imprese ammonta a 9,1 milioni di euro con una riduzione del 24,1% rispetto al 30 settembre 2017.
Il decremento del margine è sostanzialmente dovuto alla riduzione degli incassi che ammontano a 44,4 milioni di euro rispetto ai 50,4 milioni dei primi nove mesi del 2017 con una riduzione di circa il 12%.
Relativamente ai volumi, nei primi nove mesi del 2018 sono stati acquistati crediti per un valore nominale esigibile di 44,9 milioni di euro, rispetto ad acquisti per un nominale esigibile di 55 milioni di euro nello stesso periodo del 2017.
Le rettifiche di valore nette su crediti evidenziano valori e variazioni non significativi in valore assoluto.
Al 30 settembre 2018 il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 135,7 milioni di euro rispetto ai 130,6 milioni del 1 gennaio 2018, con un aumento del 4%. I crediti di questo settore sono, per loro natura, classificati come crediti "in bonis", in stage 1 e 2.
E' il settore del Gruppo Banca IFIS dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti di difficile esigibilità prevalentemente unsecured.
L'attività è per natura strettamente connessa alla trasformazione in attività paganti e all'incasso di crediti deteriorati.
Il portafoglio crediti acquistati viene gestito tramite due differenti modalità: gestione stragiudiziale e gestione giudiziale. All'interno delle due modalità la gestione si articola in una ulteriore pluralità di attività e obiettivi operativi.
Nella tabella riportata di seguito viene rappresentato il portafoglio del settore NPL per modalità di trasformazione e criterio di contabilizzazione; negli effetti a conto economico, pari a 168,5 milioni di euro, sono inclusi gli interessi attivi da costo ammortizzato per 72,3 milioni di euro e altre componenti del margine di interesse da variazione cash flow per 96,2 milioni. Non sono inclusi il costo della raccolta, le commissioni nette e gli utili da cessione crediti inclusi invece nella tabella riepilogativa dei "Dati economici" riportata nel seguito del presente paragrafo.
| Portafoglio Settore NPL (in migliaia di euro) |
Valore nominale residuo |
Valori di bilancio |
Val. bil. / Val. nom. Res. |
Effetti a conto economico |
Incassi 2018 | Criteri di Contabilizzazione prevalente |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Posizioni in "staging" | 1.818.115 | 94.349 | 5% | 0 | 0 | Costo d'acquisto |
| Altre posizioni in corso di lavorazione stragiudiziale (gestione "massiva") |
9.148.147 | 163.318 | 2% | -9.079 | 9.352 | CA = VAN Flussi da modello |
| Gestione stragiudiziale: posizioni con piani cambiari o piani di rientro formalizzati |
592.810 | 145.273 | 25% | 54.878 | 50.820 | CA = VAN Flussi analitici |
| Posizioni in corso di lavorazione giudiziale ("modello massivo ante oda") |
378.745 | 93.758 | 25% | 46.971 | 274 | CA = VAN Flussi da modello |
| Altre posizioni in corso di lavorazione giudiziale |
2.240.125 | 265.397 | 12% | 13.033 | 14.553 | Costo d'acquisto |
| Gestione giudiziale: posizioni con ordinanza di assegnazione del quinto di pensione o stipendio |
498.496 | 182.562 | 37% | 62.670 | 50.678 | CA = VAN Flussi analitici |
| Totale | 14.676.437 | 944.657 | 6% | 168.472 | 125.677 |
Nella fase immediatamente successiva all'acquisto, in attesa che vengano espletate tutte le attività di ricerca informazioni propedeutiche al corretto instradamento della posizione verso le modalità di trasformazione più adeguate, il credito viene classificato in una area cosiddetta di "posizioni di staging" e contabilmente valorizzato al costo di acquisto (94,3 milioni al 30 settembre 2018 rispetto a 93,7 milioni al 1 gennaio 2018) senza contribuzione a conto economico in termini di margine.
A valle di tale fase, che dura di norma 6-12 mesi, le posizioni vengono indirizzate verso la forma di gestione più adeguata alle loro caratteristiche; l'attività di gestione stragiudiziale consiste prevalentemente nell'attivazione del credito mediante sottoscrizione da parte del debitore di piani cambiari o piani di rientro volontari; l'attività di gestione giudiziale consiste invece nella trasformazione mediante azione legale volta all'ottenimento da parte del tribunale dell'ordinanza di assegnazione (ODA) del quinto della pensione o dello stipendio, la cui esistenza è il presupposto necessario per l'avvio di tale forma di trasformazione.
Le posizioni che non hanno i requisiti per la lavorazione giudiziale, completate le attività propedeutiche al rilascio in lavorazione, vengono classificate in un portafoglio cosiddetto di gestione "massiva", in attesa che vengano raccolti i piani di rientro di cui sopra. In questa fase le posizioni sono valorizzate al costo ammortizzato (163,3 milioni al 30 settembre 2018 rispetto a 153,4 milioni al 1 gennaio 2018) calcolato come valore attuale netto dei flussi di cassa attesi determinati sulla base di un modello statistico proprietario sviluppato su dati storici interni; tale modello prevede stime di trasformazione su cluster di crediti omogenei. Si segnala che tale modello è oggetto di aggiornamento periodico per tenere conto delle evoluzioni storiche osservate sia nella dinamica degli incassi sia nelle caratteristiche dei portafogli oggetto di acquisto: nello specifico l'ultima revisione effettuata ha visto il fine tuning delle statistiche storiche di incasso e di alcune clusterizzazioni (rese possibili dalla maggiore stratificazione di informazioni storiche), la più significativa delle quali è stata l'introduzione di statistiche di trasformazione differenziate per gli acquisti effettuati sul mercato non primario. Tale attività di aggiornamento ("ricalibrazione") effettuata a marzo 2018 ha generato un effetto positivo a conto economico di circa 1,7 milioni di euro.
Al momento della sottoscrizione di un piano di rientro o di un piano cambiario, per i quali sia intervenuto il pagamento di almeno 3 volte la rata media dalla data di raccolta, le pratiche incluse in questo portafoglio verranno riclassificate nelle "Posizioni con piani cambiari o piani di rientro formalizzati"; tali posizioni sono valorizzate al costo ammortizzato (145,3 milioni di euro al 30 settembre 2018 rispetto a 131,3 milioni di euro al 1 gennaio 2018) calcolato come valore attuale netto dei flussi di cassa stimati sulla base dei piani di rientro, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato. L'effetto di "ricalibrazione" del modello ha comportato a marzo 2018 un effetto positivo in questa categoria di 1,5 milioni, derivante dal fatto che è stato introdotto nella modellistica dei tempi di recupero il concetto di "sopravvivenza" mutuato dalle tavole attuariali dell'Istat.
Le posizioni che hanno i requisiti per la lavorazione giudiziale vengono avviate nella relativa gestione; in particolare la lavorazione giudiziale, intesa come azione esecutiva mobiliare presso terzi, è caratterizzata da diverse fasi legali finalizzate all'ottenimento di un titolo esecutivo, che nel loro complesso durano di norma 18-24 mesi e sono così declinate: ottenimento decreto ingiuntivo, precetto, pignoramento mobiliare e infine ODA. Fino al 31 dicembre 2017 le pratiche iscritte in tutte le fasi antecedenti l'ODA venivano rilevate in bilancio al costo di acquisto senza contribuzione a conto economico, in assenza di modelli statistici specifici per la stima dei flussi di cassa ai fini del calcolo del
costo ammortizzato e di flussi analitici per le singole posizioni non essendo ancora stata ottenuta l'ODA. Nel corso del primo trimestre 2018 la Banca ha provveduto al rilascio in produzione, completata la fase di sviluppo interno e test, di un modello statistico sviluppato su dati proprietari, per la stima dei flussi di cassa delle posizioni in lavorazione giudiziale che non abbiano ancora raggiunto l'ODA ("modello massivo ante ODA"); più specificatamente vengono valorizzati flussi di cassa con il nuovo modello statistico per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto o otterranno un precetto a partire dal 1 gennaio 2018. Per tali pratiche sono stimati dei flussi di incasso futuri i quali tengono conto sia dei tempi medi osservati per ciascuna fase di lavorazione (precetto, pignoramento), sia delle probabilità di successo delle varie fasi (da precetto a pignoramento, da pignoramento ad ODA), sia dei tempi medi osservati tra l'ottenimento di un ODA e la registrazione del primo incasso. Tali flussi di cassa sono utilizzati nella valorizzazione al costo ammortizzato (rispetto al precedente mantenimento al costo di acquisto) che è calcolato come attualizzazione dei flussi di cassa attesi al tasso interno di rendimento. L'applicazione di tale modello alle posizioni che ne presentavano i requisiti necessari ha portato un effetto positivo a conto economico di circa 47,0 milioni di euro, riepilogati nella tabella precedentemente riportata nella categoria "Posizioni in corso di lavorazione giudiziale (modello massivo ante ODA)", con un valore di costo ammortizzato pari a 93,8 milioni al 30 settembre 2018.
Le rimanenti pratiche in corso di lavorazione giudiziale sono valorizzate al costo di acquisto e sono riepilogate nella precedente tabella nella categoria "Altre posizioni in corso di lavorazione giudiziale" e ammontano al 30 settembre 2018 a 265,4 milioni di euro. Sono presenti in questa categoria alcuni portafogli originati in settori corporate bancari o real estate, di dimensione non significativa valutati in modo analitico o al costo d'acquisto.
A partire dall'1 gennaio 2018, quindi, la valorizzazione delle pratiche in lavorazione giudiziale può essere così riassunta: nella prima fase nella quale vengono compiute tutte le attività necessarie per ottenere un decreto ingiuntivo le posizioni continuano ad essere valorizzate al costo di acquisto. Nelle fasi successive, nelle quali avviene la notifica del precetto e la notifica dell'atto di pignoramento al terzo (datore di lavoro) e al debitore, la valorizzazione delle pratiche avviene al costo ammortizzato calcolato come valore attuale netto dei flussi di cassa attesi stimati sulla base del modello statistico precedentemente citato. All'ottenimento dell'ODA (ultima fase della lavorazione giudiziale) le pratiche sono valorizzate a costo ammortizzato calcolato come valore attuale netto dei flussi di cassa attesi sulla singola posizione, tenuto conto dei vincoli di età anagrafica del debitore e di rischi di perdita del posto di lavoro.
Le pratiche in lavorazione giudiziale per le quali è stata ottenuta l'ODA sono inserite nel raggruppamento "Posizioni con ordinanza di assegnazione del quinto di pensione o stipendio" e ammontano a 182,6 milioni di euro al 30 settembre 2018 (123,4 milioni di euro al 1 gennaio 2018).
Nel corso delle varie lavorazioni è anche possibile che le posizioni vengano chiuse con accordi di saldo e stralcio (o marginalmente con piani di trasformazione nel caso della gestione giudiziale) o che vengano riclassificate in gestione massiva nel caso in cui i debitori interrompano il regolare pagamento dei piani sottoscritti o dei pignoramenti del quinto.
* * *
Si segnala infine che talvolta, cogliendo le opportunità di mercato che dovessero presentarsi e nel rispetto di quanto previsto dal proprio business model, la Banca può procedere con la cessione a terzi di portafogli rappresentati da code di lavorazione.
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI | 3° Trim. 2018 | 3° Trim. 2017 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | ||
| Interessi attivi da costo ammortizzato | 26.479 | 17.806 | 8.673 | 48,7% |
| Altre componenti del margine di interesse | 19.387 | 16.636 | 2.751 | 16,5% |
| Costo della raccolta | (2.749) | (5.036) | 2.287 | (45,4)% |
| Margine di interesse | 43.117 | 29.406 | 13.711 | 46,6% |
| Commissioni nette | 263 | (76) | 339 | (446,1)% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 5.573 | 78 | 5.495 | 7.044,9% |
| Margine di intermediazione | 48.953 | 29.408 | 19.545 | 66,5% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 48.953 | 29.408 | 19.545 | 66,5% |
La voce "Interessi attivi da costo ammortizzato", riferita agli interessi che maturano al tasso di interesse effettivo originario, passa da 44,9 milioni di euro a 72,3 milioni di euro con un incremento del 60,9% dovuto principalmente all'aumento dei crediti attivati legalmente (ovvero quelli che iniziano le fasi legali di precetto, pignoramento mobiliare e ODA) e a quelli con piani di rientro paganti. I crediti attivati legalmente, si ricorda, includono quelli oggetto di nuova modellizzazione massiva ante ODA che hanno prodotto interessi attivi da costo ammortizzato per circa 7 milioni di euro.
La voce "Altre componenti del margine di interesse", che evidenza un incremento del 58,2%, include l'effetto economico derivante della variazione dei cash flow attesi in funzione dei maggiori o minori incassi realizzati o attesi rispetto alle previsioni e/o variazione dei tempi di recupero.
In particolare include gli effetti dovuti all'introduzione del nuovo modello massivo ante ODA per 39,9 milioni di euro (a cui si aggiungono 7 milioni di euro di interessi attivi da costo ammortizzato, incidendo sul conto economico per un totale di 47,0 milioni di euro).
La voce commissioni nette include sia le commissioni pagate per i servizi di gestione e incasso di effetti, la cui riduzione è riconducibile ai minori investimenti in portafogli cambiari sia le commissioni attive ricevute a titolo di compenso di mediazione.
Il risultato netto della gestione finanziaria del settore NPL si attesta a complessivi 168,2 milioni di euro (108,4 milioni di euro al 30 settembre 2017, +55,3%). Tale crescita è sostenuta dalle buone performance registrate dalla gestione dei portafogli in essere che ha comportato una migliore qualità degli accordi di pagamento sottoscritti, nonché dal maggior numero di ODA ottenute dai diversi tribunali. A tale proposito si evidenzia come gli incassi siano passati da 84,4 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017 a 125,7 milioni nello stesso periodo del 2018 registrando un incremento del 49%.
Si riporta nel seguito il dettaglio dei crediti netti per categoria di rischio di vigilanza.
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
30.09.2018 01.01.2018 |
VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| ASSOLUTA | % | |||
| Crediti in sofferenza | 675.763 | 528.226 | 147.537 | 27,9% |
| Inadempienze probabili | 266.356 | 270.050 | (3.694) | (1,4)% |
| Esposizione scadute deteriorate | 933 | 444 | 489 | 110,1% |
| Totale attività deteriorate nette verso clientela (stage 3) | 943.052 | 798.720 | 144.332 | 18,1% |
| Crediti in bonis netti (stage 2) | 1.605 | 716 | 889 | 124,2% |
| Totale crediti per cassa verso clientela | 944.657 | 799.436 | 145.221 | 18,2% |
I crediti del settore NPL appartengono alla cd. categoria dei POCI – Purchased or originated creditimpaired introdotta dal nuovo principio contabile IFRS 9, ovvero quelle esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono state originate.
| KPI | 30.09.2018 | 01.01.2018 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| ASSOLUTA | % | |||
| Valore nominale dei crediti gestiti | 14.676.437 | 13.074.933 | 1.601.504 | 12,2% |
| Totale RWA settore | 950.378 | 801.915 | 148.463 | 18,5% |
| ANDAMENTO CREDITI SETTORE NPL | 30.09.2018 | FY 2017 |
|---|---|---|
| Portafoglio crediti iniziale | 799.436 | 562.146 |
| Acquisti | 102.855 | 239.276 |
| Cessioni | (7.960) | (55.408) |
| Utili da cessioni | 7.531 | 19.020 |
| Interessi da costo ammortizzato | 72.264 | 60.614 |
| Altre componenti margine di interesse da variazione cash flow | 96.208 | 102.096 |
| Incassi | (125.677) | (128.308) |
| Portafoglio crediti finale | 944.657 | 799.436 |
Gli acquisti del periodo pari a 102,9 milioni di euro, pur risultando in diminuzione rispetto al trend rilevato nel corso dell'esercizio precedente ed in linea con il diminuito numero di transazioni nel mercato, iniziano a mostrare un segnale di ripresa. Il mercato NPL italiano sta infatti evidenziando alcuni previsti cambiamenti strutturali dei quali il Gruppo tiene debito conto. Da un lato, la pressione sui prezzi di acquisto dei portafogli che ha caratterizzato i primi mesi del 2018 sta lasciando spazio ad un contesto competitivo più interessante con prezzi in contrazione. Questo è il risultato di una sopravvenuta maggiore attenzione da parte degli operatori a evitare acquisti ad ogni costo e non collegati alle effettive prospettive di recupero. Pesa inoltre l'effetto "tasso di interesse" che impone ad operatori razionali di tenere conto dell'incremento nei tassi di mercato italiani (e ciò vale anche per gli operatori internazionali) nell'espressione del Valore Attuale Netto dei flussi di cassa attesi per i portafogli in acquisto. Nell'insieme la contrazione nei prezzi, unita alla rarefazione degli acquirenti, riorienta l'equilibrio del mercato a favore dei "buyers" lasciando alle banche venditrici minore margine di manovra. Sotto un ulteriore punto di vista acquisisce una rilevanza estrema la capacità di dimostrare l'efficienza della gestione operativa delle posizioni acquisite, cioè della effettiva capacità di ottenere i flussi di cassa attesi trasformando le posizioni non paganti in posizioni fruttifere. Il Gruppo in questo contesto ha evitato di partecipare alla corsa al rialzo dei prezzi degli acquisti nel primo semestre, limitando gli acquisti in presenza di un rilevante stock di crediti deteriorati già in portafoglio sui quali concentrare l'azione di recupero. L'azione si è rivelata corretta in considerazione della recente fase
riflessiva delle quotazioni che ha consentito di riattivare alcuni accordi. Il Gruppo ha confermato la massima attenzione nell'azione di trasformazione dei debitori non paganti in riperformanti; il successo dell'azione è testimoniato dall'incremento nei flussi di cassa generati per effetto delle trasformazioni.
La voce "Cessioni" è rappresentata da 8,0 milioni di euro di incassi derivanti dalla vendita di portafogli avvenuta nel corso dei primi nove mesi del 2018 continuando nella strategia di cogliere le opportunità di mercato che tempo per tempo dovessero presentarsi.
La voce "incassi" include le rate incassate nel corso dei primi nove mesi 2018 sia dei piani di rientro sia da ODA.
Le dinamiche della raccolta di piani cambiari e di rientro (pari al valore nominale di tutte le rate del piano sottoscritto dal debitore) sono risultate in aumento rispetto allo stesso periodo del 2017, attestandosi a 219,3 milioni di euro contro 199,9 milioni di euro dell'esercizio precedente.
Le dinamiche dell'ottenimento delle ODA evidenziano una significativa crescita nei primi nove mesi del 2018 e ammontano a circa 14.000 debitori (rispetto a circa 8.100 dei primi nove mesi del 2017).
A fine periodo il portafoglio gestito dal settore NPL comprende n. 1.567.000 pratiche, per un valore nominale pari a 14,7 miliardi di euro.
Nel settore confluiscono, fra le altre, le risorse necessarie allo svolgimento dei servizi delle funzioni di Controllo, Amministrativo-contabili, Pianificazione, Organizzazione, ICT, Marketing e Comunicazione, HR, nonché le strutture preposte alla raccolta, alla gestione e all'allocazione ai settori operativi delle risorse finanziarie. Comprende anche l'attività in via di sviluppo la cui clientela servita è rappresentata da persone fisiche; in particolare accoglie l'attività della controllata Cap.Ital.Fin. S.p.A. recentemente entrata a far parte del Gruppo che si occupa di erogazioni di finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio o pensione, e alcuni portafogli di prestiti personali allocati precedentemente nel settore Leasing.
Al 30 settembre 2018, il totale degli impieghi netti del settore ammonta a 305,3 milioni di euro, con una crescita dei crediti netti di circa 165,3 milioni di euro (+118%) rispetto al 1 gennaio 2018.
Il principale contributo alla crescita degli impieghi è riconducibile alla sottoscrizione, effettuata nel corso del primo trimestre, di titoli senior relativi ad una cartolarizzazione supportata da garanzia dello Stato (GACS). Il valore netto di questi titoli, al 30 settembre, ammonta a 82,8 milioni di euro. Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente si segnalano inoltre 50,4 milioni relativi ad alcuni pronti contro termine con Cassa Compensazione. Il resto della variazione è legato all'acquisizione dei crediti della controllata Cap.Ital.Fin. S.p.A. che contribuisce alla variazione per 20,6 milioni di euro al 30 settembre 2018, e all'acquisizione di altri portafogli retail performing per 20,0 milioni di euro al 30 settembre 2018. L'acquisto dei citati portafogli performing è avvenuta nell'ambito dell'ordinaria attività di acquisto da parte del settore NPL che riguarda, talvolta anche portafogli misti: la parte performing resta comunque sempre residuale rispetto al portafoglio complessivo.
| DATI ECONOMICI | 30.09.2018 30.09.2017 |
VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | |||
| Margine di interesse | (4.174) | 12.724 | (16.898) | (132,8)% | |
| Commissioni nette | (1.046) | (2.385) | 1.339 | (56,1)% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | (1.028) | (4.000) | 2.972 | (74,3)% | |
| Margine di intermediazione | (6.248) | 6.339 | (12.587) | (198,6)% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (472) | 829 | (1.301) | (156,9)% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | (6.720) | 7.168 | (13.888) | (193,8)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI | 3° Trim. 2018 | 3° Trim. 2017 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | ||
| Margine di interesse | (469) | 6.315 | (6.784) | (107,4)% |
| Commissioni nette | (308) | (1.072) | 764 | (71,3)% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 774 | (1.443) | 2.217 | (153,6)% |
| Margine di intermediazione | (3) | 3.800 | (3.803) | (100,1)% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | 598 | 230 | 368 | 160,0% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 595 | 4.030 | (3.435) | (85,2)% |
Il risultato netto della gestione finanziaria del settore, negativo per 6,7 milioni di euro risulta in diminuzione rispetto al 30 settembre 2017. La variazione è da imputare principalmente all'incremento degli interessi passivi sul funding di Gruppo, non bilanciati interamente dal riaddebito agli altri settori del Gruppo.
Sul versante della raccolta, nonostante i prodotti Rendimax e Contomax continuino a costituire la principale fonte di finanziamento del Gruppo, a partire dalla fine del primo trimestre del 2017 la Banca ha intrapreso una serie di azioni anche sul segmento wholesale, volte ad una maggiore diversificazione delle fonti di raccolta e la conseguente riduzione dalla dipendenza del funding della clientela retail. In quest'ottica, a fine aprile è stata perfezionata una ulteriore emissione obbligazionaria che si inserisce nel programma inaugurato tra il secondo ed il terzo trimestre del 2017. Questa nuova emissione di 300 milioni (senior unsecured preferred) si aggiunge così agli altri prestiti obbligazionari già in circolazione (un senior unsecured per un valore nominale di 300 milioni di euro e scadenza maggio 2020, un Subordinato Tier 2 per un valore nominale di 400 milioni di euro e scadenza finale ad ottobre 2027 callable ad ottobre 2022 e i prestiti obbligazionari della incorporata Interbanca).
Gli interessi passivi maturati sul totale delle emissioni ammontano, nei primi nove mesi del 2018, a circa 22,4 milioni di euro.
Tra le azioni di riduzione del costo della raccolta si segnala anche la ristrutturazione della cartolarizzazione dei crediti commerciali, in essere da ottobre 2016, che è stata oggetto di una profonda revisione formalizzata in data 29 marzo 2018. Nei nove mesi consuntivi infatti, gli interessi passivi derivanti dall'operazione di cartolarizzazione sono stati di 1,4 milioni inferiori rispetto al 2017.
Si mette in evidenza anche il maggior costo derivante dall'incremento della liquidità in giacenza presso la Banca d'Italia che ha contribuito in maniera negativa per 4,4 milioni di euro rispetto ai 3,4 milioni di euro del medesimo periodo del 2017. La liquidità presso Banca d'Italia al 30 settembre 2018 ammonta a 1.281,6 milioni di euro in diminuzione del 4,9% rispetto al saldo al 31 dicembre 2017 di 1.347,4 milioni di euro.
Si segnala che parte della liquidità raccolta è stata utilizzata per investimenti in titoli di debito dello Stato italiano (principalmente in titoli con cedola fissa minima garantita ed indicizzazione al tasso di inflazione italiano) che hanno contribuito positivamente al margine di interesse per 6,7 milioni di euro.
Tali titoli, a supporto della collateralizzazione di parte del funding, al 30 settembre 2018 presentano un fair value pari a 405,6 milioni di euro (- 5,1% rispetto al 1 gennaio 2018) e duration contenute, e risultano classificate tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
La variazione negativa di fair value fatta registrare da tali titoli ha avuto un impatto negativo di 20 bps sul CET1 (8 bps nel solo terzo trimestre 2018).
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza.
| GOVERNANCE & SERVIZI (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 30.09.2018 | |||||
| Valore nominale | 15.017 | 18.109 | 7.388 | 40.514 | 274.735 |
| Rettifiche di valore | (2.207) | (3.899) | (715) | (6.821) | (3.091) |
| Valore di bilancio | 12.810 | 14.210 | 6.673 | 33.693 | 271.644 |
| Coverage ratio | 14,7% | 21,5% | 9,7% | 16,8% | 1,1% |
| SITUAZIONE AL 01.01.2018 | |||||
| Valore nominale | 14.087 | 10.059 | 4.092 | 28.238 | 118.993 |
| Rettifiche di valore | (941) | (2.910) | (719) | (4.570) | (2.650) |
| Valore di bilancio | 13.146 | 7.149 | 3.373 | 23.668 | 116.343 |
| Coverage ratio | 6,7% | 28,9% | 17,6% | 16,2% | 2,2% |
Come permesso dalle norme di transizione dell'IFRS 9 stesso, il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; pertanto i valori del 2017, determinati in accordo allo IAS 39, non sono pienamente comparabili. Inoltre le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.
| VOCI DELL'ATTIVO (in migliaia di euro) |
30.09.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 52 | 50 |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione con impatto a conto economico | 31.937 | 35.614 |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico | 133.665 | 58.807 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 428.253 | 442.576 |
| Crediti verso banche | 1.452.011 | 1.760.752 |
| Crediti verso clientela | 6.919.486 | 6.392.567 |
| Attività materiali | 131.247 | 127.881 |
| Attività immateriali | 25.500 | 24.483 |
| di cui: | ||
| - avviamento | 1.519 | 834 |
| Attività fiscali: | 409.324 | 438.623 |
| a) correnti | 47.399 | 71.309 |
| b) anticipate | 361.925 | 367.314 |
| Altre attività | 311.454 | 272.977 |
| Totale dell'attivo | 9.842.929 | 9.554.330 |
| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO (in migliaia di euro) |
30.09.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Debiti verso banche | 837.565 | 791.977 |
| Debiti verso clientela | 4.985.206 | 5.293.188 |
| Titoli in circolazione | 2.094.785 | 1.639.994 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 36.069 | 38.171 |
| Passività fiscali: | 51.116 | 40.076 |
| a) correnti | 8.683 | 1.477 |
| b) differite | 42.433 | 38.599 |
| Altre passività | 403.032 | 352.999 |
| Trattamento di fine rapporto del personale | 8.076 | 7.550 |
| Fondi per rischi e oneri | 29.650 | 21.656 |
| Riserve da valutazione | (18.511) | (2.710) |
| Riserve | 1.168.702 | 1.038.155 |
| Sovrapprezzi di emissione | 102.052 | 101.864 |
| Capitale | 53.811 | 53.811 |
| Azioni proprie (-) | (3.103) | (3.168) |
| Patrimonio di pertinenza di terzi (+ / -) | 5.485 | - |
| Utile (perdita) di periodo (+/-) | 88.994 | 180.767 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 9.842.929 | 9.554.330 |
| VOCI (in migliaia di euro) |
30.09.2018 | 30.09.2017 |
|---|---|---|
| Margine di interesse | 329.247 | 293.419 |
| Commissioni nette | 59.980 | 52.636 |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 14.323 | 29.253 |
| Margine di intermediazione | 403.550 | 375.308 |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito | (68.915) | 10.969 |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 334.635 | 386.277 |
| Spese amministrative: | (217.100) | (177.891) |
| a) spese per il personale | (83.281) | (73.782) |
| b) altre spese amministrative | (133.819) | (104.109) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (5.306) | (1.646) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali | (9.073) | (8.764) |
| Altri oneri/proventi di gestione | 22.614 | 7.575 |
| Costi operativi | (208.865) | (180.726) |
| Utile (Perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 125.770 | 205.551 |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (36.721) | (56.421) |
| Utile (Perdita) di periodo | 89.049 | 149.130 |
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | 55 | 7 |
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo | 88.994 | 149.123 |
| VOCI (in migliaia di euro) |
30.09.2018 | 30.09.2017 |
|---|---|---|
| Utile (Perdita) di periodo | 89.049 | 149.130 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | 2.018 | 745 |
| Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 1.931 | 570 |
| Piani a benefici definiti | 87 | 175 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | (17.813) | 3.793 |
| Differenze di cambio | (830) | 805 |
| Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(16.983) | 2.988 |
| Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (15.795) | 4.538 |
| Redditività complessiva | 73.254 | 153.668 |
| Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | 55 | 7 |
| Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo | 73.199 | 153.661 |
Il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca IFIS al 30 settembre 2018 è stato redatto secondo quanto previsto dal Regolamento di Borsa Italiana per le società quotate al segmento STAR (articolo 2.2.3 comma 3), che prevede l'obbligo di pubblicazione del resoconto intermedio di gestione entro 45 giorni dal termine di ogni trimestre dell'esercizio e tenuto conto dell'avviso n. 7587 del 21 aprile 2016 di Borsa italiana. Pertanto, come richiamato nel suddetto avviso, per quanto riguarda il contenuto del Resoconto intermedio di gestione consolidato, si è fatto riferimento a quanto previsto dal preesistente comma 5 dell'articolo 154-ter del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.
Il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2018 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore a tale data emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi (IFRIC e SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.
La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.
Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.
I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2018 sono gli stessi utilizzati nella redazione della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2018, alla quale si rimanda per maggiori dettagli. Si rinvia a quanto più dettagliatamente esposto ai paragrafi "Effetti della prima applicazione dell'IFRS 9" ed "Effetti della prima applicazione dell'IFRS 15" riportati in seguito.
Il Resoconto intermedio di gestione consolidato è redatto sulla base delle situazioni contabili al 30 settembre 2018 predisposte dagli amministratori delle società incluse nell'area di consolidamento. La struttura del Gruppo al 30 settembre 2018 è composta dalla controllante Banca IFIS S.p.A., dalle società controllate al 100% IFIS Finance Sp. Z o. o., IFIS Rental Services S.r.l., IFIS NPL S.p.A., Cap.Ital.Fin. S.p.A., acquisita il 2 febbraio 2018, Two Solar Park 2008 S.r.l. e dalla società controllata al 70% Credifarma S.p.A. di cui il Gruppo ha acquisito il controllo il 2 luglio 2018.
Tutte le società sono consolidate utilizzando il metodo integrale.
I prospetti contabili della controllata IFIS Finance Sp. Z o.o. espressi in valuta estera vengono convertiti in euro applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale il cambio di fine periodo, mentre per le poste di conto economico viene utilizzato il cambio medio, ritenuto una valida approssimazione del cambio in essere alla data dell'operazione. Le risultanti differenze di cambio, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e passività e per il conto economico, nonché le differenze di cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto della partecipata, sono imputate a riserve di patrimonio netto.
I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi.
A partire dai bilanci degli esercizi che hanno avuto inizio dall'1 luglio 2009, le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3; la rilevazione contabile delle operazioni di acquisizione di partecipazioni, di cui si è acquisito il controllo e che si possono configurare come "aggregazioni aziendali", deve essere effettuata utilizzando l'"acquisition method", che prevede:
Per quanto riguarda la controllata IFIS Finance Sp. Z o. o., dal processo di consolidamento è emerso un valore di avviamento, valutato al cambio di fine periodo, pari a euro 819 mila, iscritto alla voce "Attività immateriali".
Nel mese di febbraio 2018 il Gruppo Banca IFIS, ha acquisito il 100% del capitale di Cap.Ital.Fin. S.p.A., società specializzata in finanziamenti rimborsabili mediante cessione del quinto dello stipendio e delegazioni di pagamento per pensionati, dipendenti privati, pubblici, statali operante in tutta Italia. Il prezzo inizialmente pagato per la transazione è stato pari a 2,1 milioni di euro, al lordo di eventuali aggiustamenti prezzo da determinarsi e condividere con il venditore in base alle previsioni contrattuali.
Dal processo di consolidamento è emerso un valore di avviamento provvisoriamente determinato in 700 mila euro, iscritto alla voce "Attività immateriali".
Il 2 luglio 2018 il Gruppo ha completato l'operazione di acquisto della maggioranza di Credifarma S.p.A., società specializzata nel credito alle farmacie. A fronte di un investimento complessivo di 8,8 milioni di euro, dal processo di consolidamento è emerso un "gain on bargain purchase" provvisoriamente determinato in 3,9 milioni di euro iscritto alla voce Altri proventi di gestione.
Tali operazioni di acquisizione richiedono l'applicazione dell'IFRS 3 "Business Combination" che saranno finalizzate in modo definitivo entro il termine massimo di dodici mesi dalle rispettive date di acquisizione.
| Denominazioni imprese | Sede legale Sede operativa |
Tipo di rapporto |
Rapporto di partecipazione | Disponibilità | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (1) | Impresa partecipante |
Quota % | voti % (2) | |||
| IFIS Finance Sp. Z o.o. | Varsavia | Varsavia | 1 | Banca IFIS S.p.A. | 100% | 100% |
| IFIS Rental Services S.r.l. | Milano | Milano | 1 | Banca IFIS S.p.A. | 100% | 100% |
| Cap.Ital.Fin. S.p.A. | Napoli | Napoli | 1 | Banca IFIS S.p.A. | 100% | 100% |
| IFIS NPL S.p.A. | Mestre | Firenze, Milano e Mestre |
1 | Banca IFIS S.p.A. | 100% | 100% |
| Two Solar Park 2008 S.r.l. | Milano | Milano | 1 | Banca IFIS S.p.A. | 100% | 100% |
| Credifarma S.p.A. | Roma | Roma | 1 | Banca IFIS S.p.A. | 70% | 70% |
| IFIS ABCP Programme S.r.l. | Conegliano - TV | Conegliano - TV | 4 | Altra | 0% | 0% |
| Indigo Lease S.r.l. | Conegliano - TV | Conegliano - TV | 4 | Altra | 0% | 0% |
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
5 = direzione unitaria ex art. 26, comma 1, del "decreto legislativo 87/92"
6 = direzione unitaria ex art. 26, comma 2, del "decreto legislativo 87/92"
(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali
Al fine di determinare l'area di consolidamento Banca IFIS ha verificato se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 per esercitare il controllo sulle società partecipate o su altre entità con cui intrattiene rapporti contrattuali di qualunque natura.
La definizione di controllo prevede che un'entità controlla un'altra entità qualora ricorrano contemporaneamente le seguenti condizioni:
L'analisi condotta ha portato ad includere nel perimetro di consolidamento alla data di riferimento le società controllate elencate al precedente paragrafo, nonché le SPV (Special Purpose Vehicle) istituite per le operazioni di cartolarizzazione; tali SPV non sono società giuridicamente facenti parte del Gruppo Banca IFIS.
Il nuovo standard contabile IFRS 9, emanato dallo IASB a luglio 2014 ed omologato dalla Commissione Europea tramite il Regolamento n. 2067/2016, sostituisce, a partire dall'1 gennaio 2018, lo IAS 39 nella disciplina della classificazione e valutazione degli strumenti finanziari, ed è articolato nelle seguenti tre diverse aree: la classificazione e misurazione degli strumenti finanziari, l'impairment e l'hedge accounting.
In merito alla classificazione, l'IFRS 9 prevede che la stessa sia guidata, da un lato, dalle caratteristiche dei relativi flussi di cassa contrattuali e, dall'altro, dall'intento gestionale (business model) per il quale tali attività sono detenute.
Le attività finanziarie secondo l'IFRS 9 possono essere classificate – secondo i due drivers sopra indicati – in tre categorie:
Le attività finanziarie possono essere iscritte nelle prime due categorie ed essere misurate al costo ammortizzato o al fair value con imputazione a patrimonio netto solo se è dimostrato che le stesse danno origine a flussi finanziari che sono esclusivamente pagamenti di capitale e interessi (cosiddetto "solely payment of principal and interest" – "SPPI test"). I titoli di capitale sono sempre iscritti nella terza categoria e misurati al fair value con imputazione a conto economico, salvo che l'entità scelga (irrevocabilmente, in sede di iscrizione iniziale), per le azioni non detenute con finalità di trading, di presentare le variazioni di valore in una riserva di patrimonio netto (cosiddetta OCI option) che non verrà mai trasferita a conto economico, nemmeno in caso di cessione dello strumento finanziario (Attività finanziarie valutate al fair value con impatti sulla redditività complessiva senza "recycling"). Per i titoli di debito classificati in tale categoria, invece, la riserva di patrimonio netto verrà girata a conto economico in caso di cessione.
Con riferimento all'impairment, per gli strumenti valutati al costo ammortizzato e al fair value con imputazione a patrimonio netto (diversi dagli strumenti di capitale), viene introdotto un modello basato sul concetto di "expected loss" (perdita attesa), in luogo dell'attuale "incurred loss", in modo da riconoscere con maggiore tempestività la relativa svalutazione. L'IFRS 9 richiede di contabilizzare le perdite attese nei soli 12 mesi successivi (cosiddetto "Primo stadio" – "Stage 1") sin dall'iscrizione iniziale dello strumento finanziario. L'orizzonte temporale di calcolo della perdita attesa diventa, invece, l'intera vita residua dell'asset oggetto di valutazione, ove la qualità creditizia dello strumento finanziario abbia subito un deterioramento "significativo" rispetto alla misurazione iniziale (cosiddetto "Secondo stadio" – "Stage 2") o nel caso risulti "impaired" (cosiddetto "Terzo stadio" – "Stage 3).
L'introduzione delle nuove regole d'impairment comporta:
Stanti gli impatti delle novità introdotte dall'IFRS 9, sia sul business sia di tipo organizzativo e di reporting, il Gruppo Banca IFIS ha avviato, già a partire dall'esercizio 2016, un apposito progetto volto ad approfondire le diverse aree di influenza del principio, a definire i suoi impatti qualitativi e quantitativi, nonché ad individuare ed implementare gli interventi applicativi ed organizzativi necessari per un'adozione coerente, organica ed efficace all'interno del Gruppo nel suo complesso e per ciascuna delle entità partecipate che lo compongono.
Sulla base di quanto sopra rappresentato, di seguito viene fornita la sintesi sia degli effetti di riesposizione dei saldi comparativi al 31 dicembre 2017 e al 30 settembre 2017 sia degli impatti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 9 sul patrimonio netto consolidato del Gruppo Banca IFIS all'1 gennaio 2018.
Come permesso dalle norme di transizione dell'IFRS 9 stesso, il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; pertanto i valori del 2017, determinati in accordo allo IAS 39, non sono pienamente comparabili.
Ai soli fini della comparazione dei dati di periodo, gli schemi di stato patrimoniale e conto economico sono stati riclassificati e riaggregati nelle nuove voci in coerenza rispetto alla composizione delle stesse per il 2018, come di seguito rappresentato.
Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva corrisponde, nell'ambito dell'IFRS 9, al portafoglio "Held to collect and sale (HTCS)", ovvero a titoli di debito caratterizzati da flussi finanziari costituiti solo da rimborso di capitale e interessi e detenuti con finalità di investimento di tesoreria o realizzo. In tale portafoglio sono confluiti anche gli investimenti in titoli di capitale ad eccezione degli strumenti finanziari partecipativi, in precedenza classificati nel portafoglio "Attività finanziarie disponibili per la vendita", per i quali è stata esercitata l'opzione c.d. "OCI Option" per la valutazione al fair value esclusivamente a patrimonio netto (senza rigiro a conto economico degli utili e perdite al momento della cessione).
Non è più prevista la possibilità di valutare al fair value con impatto a patrimonio netto le quote di OICR in precedenza allocate al portafoglio AFS che di conseguenza sono state riclassificate, a partire dall'1 gennaio 2018, nel nuovo portafoglio delle attività finanziarie valutate obbligatoriamente al fair value con impatto a conto economico per complessivi 13,7 milioni di euro.
Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato corrisponde al portafoglio IFRS 9 denominato "Held to collect (HTC)" e costituito esclusivamente da titoli di debito con le medesime caratteristiche del portafoglio HTCS, ma detenuti a scopo di investimento duraturo. In tale portafoglio trovano collocazione, in linea di principio, i titoli di debito che sarebbero stati precedentemente allocati nei crediti verso banche e clientela ("Loans and receivables").
Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico include il preesistente portafoglio di negoziazione ed il nuovo portafoglio delle attività valutate obbligatoriamente al fair value con impatto a conto economico, costituito dagli investimenti residuali che non trovano collocazione negli altri portafogli, nonché gli strumenti finanziari che non hanno superato il c.d. SPPI Test. Infatti, in caso di mancato superamento di tale test, indipendentemente dal modello di business identificato all'origine dell'acquisto dello strumento finanziario, è necessario riclassificare lo stesso tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.
Di conseguenza, il portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico è stato alimentato in sede di prima applicazione dell'IFRS 9 per 58,8 milioni di euro come segue:
da crediti verso banche per 17,1 milioni di euro per crediti che hanno fallito il c.d. SPPI test ridotto di quanto precedentemente iscritto nelle altre passività per 15,5 milioni di euro per accantonamenti su impegni e garanzie connesse a tali crediti;
da crediti verso la clientela per 43,2 milioni per crediti netti che hanno fallito il c.d. SPPI test;
Infine, gli accantonamenti per garanzie rilasciate, precedentemente contabilizzate tra le altre passività sono stati riclassificati nella nuova voce specifica Fondi per rischi e oneri su impegni e garanzie rilasciate, a meno dei sopraccitati 15,5 milioni.
Di seguito vengono presentati i prospetti di raccordo tra le voci dello schema di Stato patrimoniale attivo e passivo riclassificato.
| VOCI DELL'ATTIVO | CONSISTENZE | VOCI DELL'ATTIVO | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | Impatti Classification |
31.12.17 RIESPOSTO |
(in migliaia di euro) |
| Cassa e disponibilità liquide | 50 | - | 50 | Cassa e disponibilità liquide |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
35.614 | - | 35.614 | Attività finanziarie detenute per negoziazione valutate a fair value con impatto a conto economico |
| Attività finanziarie valutate al fair value |
- | - | - | Attività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico |
| n.a. | n.a. | 58.807 | 58.807 | Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita |
456.549 | (13.973) | 442.576 | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
| Crediti verso banche | 1.777.876 | (17.124) | 1.760.752 | Crediti verso banche |
| Crediti verso clientela | 6.435.806 | (43.239) | 6.392.567 | Crediti verso clientela |
| Attività materiali e immateriali | 152.364 | - | 152.364 | Attività materiali e immateriali |
| Attività fiscali | 438.623 | - | 438.623 | Attività fiscali |
| Altre attività | 272.977 | - | 272.977 | Altre attività |
| Totale attivo | 9.569.859 | (15.529) | 9.554.330 | Totale attivo |
| VOCI DEL PASSIVO | CONSISTENZE | VOCI DEL PASSIVO | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | Impatti Classification |
31.12.17 RIESPOSTO |
(in migliaia di euro) | |
| Debiti verso banche | 791.977 | - | 791.977 | Debiti verso banche | |
| Debiti verso clientela | 5.293.188 | - | 5.293.188 | Debiti verso la clientela | |
| Titoli in circolazione | 1.639.994 | - | 1.639.994 | Titoli in circolazione | |
| Passività finanziarie di negoziazione |
38.171 | - | 38.171 | Passività finanziarie di negoziazione |
|
| Passività fiscali | 40.076 | - | 40.076 | Passività fiscali | |
| Altre passività | 368.543 | (15.544) | 352.999 | Altre passività | |
| Trattamento di fine rapporto del personale |
7.550 | - | 7.550 | Trattamento di fine rapporto del personale |
|
| n.a. | n.a. | 590 | 590 | Fondi rischi ed oneri per impegni e garanzie rilasciate |
|
| Altri fondi per rischi ed oneri | 21.641 | (575) | 21.066 | Altri fondi per rischi ed oneri | |
| Riserve da valutazione | (2.710) | - | (2.710) | Riserve da valutazione | |
| Altre Riserve | 1.038.155 | - | 1.038.155 | Altre Riserve | |
| Sovrapprezzo di emissione | 101.864 | - | 101.864 | Sovrapprezzo di emissione | |
| Capitale | 53.811 | - | 53.811 | Capitale | |
| (Azioni Proprie) | (3.168) | - | (3.168) | (Azioni Proprie) | |
| Patrimonio Netto di terzi | - | - | - | Patrimonio Netto di terzi | |
| Utile (Perdita) di esercizio | 180.767 | - | 180.767 | Utile (Perdita) di esercizio | |
| Totale passivo e patrimonio netto |
9.569.859 | (15.529) | 9.554.330 | Totale passivo e patrimonio netto |
Per quanto riguarda lo schema del conto economico riclassificato, in coerenza rispetto alla composizione delle stesse per l'esercizio 2018, si è provveduto a riclassificare dalla voce "Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento su crediti" alla voce "Interessi attivi e proventi assimilati" l'effetto delle riprese di valore sulle attività deteriorate dovute al passaggio del tempo («effetto attualizzazione») (4,0 milioni positivi al 30 settembre 2017) e alla riclassifica dalla voce "Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento su altre operazioni finanziarie" alla voce "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri" dell'effetto della valutazione degli impegni e garanzie rilasciate (5,5 milioni positivi al 30 settembre 2017).
Inoltre, come indicato nei prospetti economici presentati in questo documento, si è provveduto a riclassificare le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al settore NPL fra gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alla peculiarità di tale business che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.
A seguire si riporta il prospetto di raccordo tra le voci dello schema di Conto Economico riclassificato al 30 settembre 2017 e lo schema di Conto Economico riclassificato, presentato in coerenza con i criteri di esposizione al 30 settembre 2018.
| VOCI DEL CONTO ECONOMICO | CONSISTENZE | VOCI DEL CONTO ECONOMICO | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.09.2017 | Impatti Classification |
30.09.2017 RIESPOSTO |
(in migliaia di euro) |
| Margine di interesse | 289.425 | 3.994 | 293.419 | Margine di interesse |
| Commissioni nette | 52.636 | - | 52.636 | Commissioni nette |
| Altre componenti del margine di intermediazione |
29.253 | 29.253 | Altre componenti del margine di intermediazione |
|
| Margine di intermediazione | 371.314 | 3.994 | 375.308 | Margine di intermediazione |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
20.427 | (9.458) | 10.969 | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
| Risultato netto della gestione finanziaria |
391.741 | (5.464) | 386.277 | Risultato netto della gestione finanziaria |
| Spese amministrative: | (177.891) | - | (177.891) | Spese amministrative: |
| a) spese per il personale | (73.782) | - | (73.782) | a) spese per il personale |
| b) altre spese amministrative | (104.109) | - | (104.109) | b) altre spese amministrative |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri |
(7.110) | 5.464 | (1.646) | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali |
(8.764) | - | (8.764) | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali |
| Altri oneri/proventi di gestione | 7.575 | - | 7.575 | Altri oneri/proventi di gestione |
| Costi operativi | (186.190) | 5.464 | (180.726) | Costi operativi |
| Utile (Perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
205.551 | - | 205.551 | Utile (Perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente |
(56.421) | - | (56.421) | Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente |
| Utile (Perdita) di periodo | 149.130 | - | 149.130 | Utile (Perdita) di periodo |
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi |
7 | - | 7 | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi |
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo |
149.123 | - | 149.123 | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo |
Si rappresentano nel seguito gli effetti dell'applicazione dell'IFRS 9 suddivisi tra effetti derivanti dall'applicazione del nuovo criterio di impairment ed effetti derivanti dalla misurazione (nel seguito "Measurement") delle attività finanziarie in conseguenza dell'effettuazione dell'SPPI test e dell'individuazione dei business model.
Tali effetti, che riguardano sia l'ammontare sia la composizione del patrimonio netto, derivano principalmente:
• dall'esigenza di riclassificare alcune attività finanziarie in portafoglio sulla base del risultato combinato dei due driver di classificazione previsti dal principio: il business model sulla base del quale tali strumenti sono gestiti e le caratteristiche contrattuali dei relativi flussi di cassa (SPPI test).
L'effetto combinato di quanto sopra ha comportato sul patrimonio netto consolidato del Gruppo Banca IFIS un impatto positivo di 2,9 milioni di euro, al netto del relativo effetto fiscale.
Di seguito vengono presentati gli effetti della transizione all'IFRS 9 partendo dai dati patrimoniali del bilancio consolidato riclassificato al 31 dicembre 2017 e riesposti in coerenza di presentazione al 30 settembre 2018.
| VOCI DELL'ATTIVO | CONSISTENZE | IMPATTI IFRS 9 | CONSISTENZE | |
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 RIESPOSTO |
Measurement | Impairment | 01.01.2018 |
| Cassa e disponibilità liquide | 50 | - | - | 50 |
| Attività finanziarie detenute per negoziazione valutate a fair value con impatto a conto economico |
35.614 | - | - | 35.614 |
| Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
58.807 | (49) | - | 58.758 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
442.576 | - | (503) | 442.073 |
| Crediti verso banche | 1.760.752 | - | (972) | 1.759.780 |
| Crediti verso clientela | 6.392.567 | 9.119 | 6.401.686 | |
| Attività materiali e immateriali | 152.364 | - | - | 152.364 |
| Attività fiscali | 438.623 | 16 | 1.333 | 439.972 |
| Altre attività | 272.977 | - | - | 272.977 |
| Totale attivo | 9.554.330 | (33) | 8.977 | 9.563.274 |
| VOCI DEL PASSIVO | CONSISTENZE | IMPATTI IFRS 9 | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 RIESPOSTO |
Measurement | Impairment | 01.01.2018 |
| Debiti verso banche | 791.977 | - | - | 791.977 |
| Debiti verso la clientela | 5.293.188 | - | - | 5.293.188 |
| Titoli in circolazione | 1.639.994 | - | - | 1.639.994 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 38.171 | - | - | 38.171 |
| Passività fiscali | 40.076 | - | 3.049 | 43.125 |
| Altre passività | 352.999 | - | - | 352.999 |
| Trattamento di fine rapporto del personale | 7.550 | - | - | 7.550 |
| Fondi rischi ed oneri per impegni e garanzie rilasciate | 590 | - | 2.954 | 3.544 |
| Altri fondi per rischi ed oneri | 21.066 | - | - | 21.066 |
| Riserve da valutazione | (2.710) | (7) | - | (2.717) |
| Altre Riserve | 1.038.155 | (26) | 2.974 | 1.041.103 |
| Sovrapprezzo di emissione | 101.864 | - | - | 101.864 |
| Capitale | 53.811 | - | - | 53.811 |
| Azioni Proprie | (3.168) | - | - | (3.168) |
| Utile (Perdita) di esercizio | 180.767 | - | - | 180.767 |
| Totale passivo e patrimonio netto | 9.554.330 | (33) | 8.977 | 9.563.274 |
L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente. Il nuovo principio sostituisce tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. Il Gruppo ha avviato una attenta analisi nel corso del 2017 dalla quale sulla base delle tipologie di prodotti presenti nel Gruppo non si rilevano impatti significativi.
L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione delle situazioni contabili nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine.
In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel presente Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato al 30 settembre 2018, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi sostengono i valori di iscrizione al 30 settembre 2018.
Con periodicità almeno annuale, in sede di redazione del bilancio le stime sono riviste.
Il rischio di incertezza nella stima, da un punto di vista della significatività delle voci in bilancio e dell'aspetto di valutazione richiesto al management, è sostanzialmente presente nella determinazione del valore di:
crediti del settore NPL;
crediti gestiti dalla BU Pharma, con particolare riferimento alla componente di interessi di mora ritenuta recuperabile;
Con particolare riferimento alla determinazione di valore dei crediti afferenti al settore NPL, il Risk Management valuta periodicamente, nell'ambito del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale, anche il c.d. rischio modello effettuando delle analisi ad hoc, in quanto le caratteristiche del modello di business determinano un elevato grado di variabilità con riferimento sia all'importo che alla data di effettivo incasso. Infatti il modello proprietario stima i flussi di cassa proiettando lo "smontamento temporale" del valore nominale del credito in base al profilo di recupero storicamente osservato in cluster omogenei. A questo si aggiunge, relativamente alle posizioni caratterizzate da raccolta, un modello a "carattere deterministico" basato sulla valorizzazione delle rate future del piano di rientro, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato. In tale ottica assume particolare rilevanza una puntuale ed attenta gestione dei flussi di cassa. Al fine di assicurare una corretta valutazione dei flussi attesi, anche in ottica di un pricing corretto delle operazioni poste in essere, l'evoluzione degli incassi rispetto ai flussi previsionali viene posta sotto attento monitoraggio.
Nel corso dei primi nove mesi del 2018 si è provveduto ad un affinamento del modello in essere utilizzato per la stima dei flussi di cassa dei crediti in gestione stragiudiziale: in particolare sono state aggiornate le basi dati storiche e affinata la modalità di clusterizzazione del portafoglio al fine di tener conto delle più recenti acquisizioni avvenute in mercati di tipo secondario. Inoltre è stato sviluppato e applicato ad una parte delle pratiche in corso di lavorazione giudiziale un modello per la stima dei flussi di cassa. In particolare vengono valorizzati i flussi di cassa con il nuovo modello statistico per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto o otterranno un precetto a partire dal 1 gennaio 2018. Tali pratiche venivano precedentemente contabilizzate al costo di acquisto fino al momento dell'individuazione dei flussi di cassa analitici. L'applicazione del nuovo modello consente di individuare anticipatamente i flussi di cassa in maniera massiva. L'affinamento è stato reso possibile in seguito al raggiungimento di numeriche consistenti su cui poter basare analisi di stime sufficientemente attendibili. Le altre pratiche in corso di lavorazione giudiziale restano iscritte al costo di acquisto, fino a al momento in cui tali requisiti sono rispettati o fino all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (ODA).
L'adozione dell'affinamento ha determinato una variazione nella stima dei flussi di cassa che, attualizzata al TIR originario delle posizioni, si è tradotta in una variazione complessiva positiva di costo ammortizzato pari a 47,0 milioni di euro contabilizzata a conto economico secondo quanto previsto dai principi contabili internazionali IAS/IFRS. Inoltre, coerentemente con la variazione dei flussi di cassa positivi, sono stati riconosciuti a conto economico i relativi costi collegati alle azioni giudiziali poste in essere precedentemente sospesi pari a 20,1 milioni di euro.
In riferimento ai crediti della BU Pharma, il Gruppo utilizza un modello proprietario di stima dei flussi di cassa dei crediti acquistati nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale gestiti dalla BU Pharma, che include la stima degli interessi di mora ritenuta recuperabile, sulla base delle evidenze storiche del Gruppo e differenziate a seconda delle tipologie di azioni di recupero intraprese dalla BU Pharma (transattiva o giudiziale). Le assunzioni sottostanti la stima della recuperabilità di tale componente sono state complessivamente conservative. La metodologia di stima dei flussi di cassa adottati da Banca IFIS sono conformi a quanto disposto nel documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Ivass
n. 7 del 9 novembre 2016 "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo".
Come permesso dalle norme di transizione dell'IFRS 9 stesso, il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; pertanto i valori del 2017, determinati in accordo allo IAS 39, non sono pienamente comparabili. Inoltre le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.
| PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.09.2018 | 01.01.2018 | ASSOLUTA | % |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
133.665 | 58.758 | 74.907 | 127,5% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
428.253 | 442.073 | (13.820) | (3,1)% |
| Crediti verso banche | 1.452.011 | 1.759.780 | (307.769) | (17,5)% |
| Crediti verso clientela | 6.919.486 | 6.401.686 | 517.800 | 8,1% |
| Attività materiali e immateriali | 156.747 | 152.364 | 4.383 | 2,9% |
| Attività fiscali | 409.324 | 439.972 | (30.648) | (7,0)% |
| Altre voci dell'attivo | 343.443 | 308.641 | 34.802 | 11,3% |
| Totale dell'attivo | 9.842.929 | 9.563.274 | 279.655 | 2,9% |
| Debiti verso banche | 837.565 | 791.977 | 45.588 | 5,8% |
| Debiti verso clientela | 4.985.206 | 5.293.188 | (307.982) | (5,8)% |
| Titoli in circolazione | 2.094.785 | 1.639.994 | 454.791 | 27,7% |
| Fondi per rischi e oneri | 29.650 | 24.610 | 5.040 | 20,5% |
| Passività fiscali | 51.116 | 43.125 | 7.991 | 18,5% |
| Altre voci del passivo | 447.177 | 398.720 | 48.457 | 12,2% |
| Patrimonio netto | 1.397.430 | 1.371.660 | 25.770 | 1,9% |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 9.842.929 | 9.563.274 | 279.655 | 2,9% |
La voce include sostanzialmente i finanziamenti e i titoli di debito che non hanno superato l'SPPI test, i titoli di capitale rappresentati da strumenti finanziari partecipativi, nonché le quote di fondi di OICR, così come previsto dal nuovo principio contabile IFRS 9. L'incremento della voce rispetto all'1 gennaio 2018 è riferibile principalmente all'acquisto e sottoscrizione di quote di fondi OICR per 56,1 milioni di euro, alla rivalutazione in particolare di uno strumento finanziario partecipativo per 11,3 milioni di euro, nonché all'acquisto e sottoscrizione di finanziamenti valutati al fair value per circa 6,2 milioni di euro. La composizione della voce è di seguito riportata.
| ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO (in migliaia di euro) |
30.09.2018 | 01.01.2018 | ASSOLUTA | % | |
| Titoli di debito | 1.870 | 955 | 915 | 95,8% | |
| Titoli di capitale | 11.467 | - | 11.467 | n.a. | |
| Quote di O.I.C.R. | 69.862 | 13.729 | 56.133 | 408,9% | |
| Finanziamenti | 50.466 | 44.074 | 6.392 | 14,5% | |
| Totale | 133.665 | 58.758 | 74.907 | 127,5% |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano complessivamente a 428,3 milioni di euro al 30 settembre 2018, in diminuzione del 3,1% rispetto al valore del 1 gennaio 2018 e includono i titoli di debito che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale (azioni) per i quali la Banca ha esercitato la cosiddetta OCI option prevista dal nuovo principio IFRS 9.
| ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA (in migliaia di euro) |
CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 30.09.2018 | 01.01.2018 | ASSOLUTA | % | ||
| Titoli di debito | 414.496 | 427.330 | (12.834) | (3,0)% | |
| Titoli di capitale | 13.757 | 14.743 | (986) | (6,7)% | |
| Totale | 428.253 | 442.073 | (13.820) | (3,1)% |
In particolare, l'ammontare dei titoli di debito detenuti al 30 settembre 2018 è pari a 414,5 milioni di euro, in diminuzione del 3,0% rispetto al 1 gennaio 2018 principalmente per la variazione di fair value del periodo che ha più che compensato l'incremento per acquisto di titoli emessi da banche.
Si riporta di seguito la suddivisione per scadenza dei titoli di debito in portafoglio.
| Emittente/Scadenza | 1 anno | 2 anni | 3 anni | 5 anni | oltre 5 anni | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Titoli governativi | 29.995 | - | - | 106.237 | 269.389 | 405.621 |
| % sul totale | 7,2% | - | - | 25,6% | 65,0% | 97,9% |
| Banche | - | - | - | - | 8.875 | 8.875 |
| % sul totale | - | - | - | - | 2,1% | 2,1% |
| Totale | 29.995 | - | - | 106.237 | 278.264 | 414.496 |
| % sul totale | 7,2% | - | - | 25,6% | 67,1% | 100,0% |
Sono inoltre inclusi in tale voce anche titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza per 13,8 milioni di euro (-6,7% rispetto al 1 gennaio 2018). La variazione è riconducibile principalmente alla cessione di una partecipazione di minoranza, compensata dall'adeguamento del fair value dei titoli in portafoglio.
Il totale dei crediti verso banche al 30 settembre 2018 è risultato pari a 1.452,0 milioni di euro, rispetto al valore di 1.759,8 milioni al 1 gennaio 2018. Tale eccedenza di liquidità ha in parte l'obiettivo di garantire il margine necessario all'ordinario svolgimento dell'attività bancaria, ed in parte risulta in esubero rispetto alle necessità strutturali ed operative.
Il totale dei crediti verso la clientela è pari a 6.919,5 milioni di euro, in aumento dell' 8,1% rispetto a 6.401,7 milioni al 1 gennaio 2018.
Registrano una variazione positiva tutti i settori del Gruppo, in particolare risultano in aumento le esposizioni del settore Imprese per 3,8%, del settore NPL per 18,2% e del settore Governance & Servizi per 118,1%. Relativamente a quest'ultimo settore, la crescita è dovuta alla sottoscrizione di una tranche senior sottoposta a garanzia dello Stato (GACS) per 82,8 milioni di euro al 30 settembre 2018, alla sottoscrizione di PCT con Cassa Compensazione per 50,4 milioni di euro, all'acquisizione della controllata Cap.Ital.Fin. S.p.A. che contribuisce alla variazione per 20,6 milioni di euro e all'acquisizione di due portafogli retail performing per 20,0 milioni di euro al 30 settembre 2018. L'acquisto dei citati portafogli performing è avvenuta nell'ambito dell'ordinaria attività di acquisto da parte del settore NPL che riguarda talvolta anche portafogli misti: la parte performing resta comunque sempre residuale rispetto al portafoglio complessivo.
Si segnala che nella voce non sono presenti esposizioni classificabili come "grande esposizione" ovvero esposizioni individuali superiori al 10% dei Fondi propri.
| CREDITI VERSO LA CLIENTELA | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| COMPOSIZIONE SETTORIALE (in migliaia di euro) |
30.09.2018 | 01.01.2018 | ASSOLUTA | % | |
| Imprese | 5.669.492 | 5.462.239 | 207.253 | 3,8% | |
| - di cui deteriorati | 361.917 | 337.927 | 23.990 | 7,1% | |
| NPL | 944.657 | 799.436 | 145.221 | 18,2% | |
| - di cui deteriorati | 943.052 | 798.720 | 144.332 | 18,1% | |
| Governance & Servizi | 305.337 | 140.011 | 165.326 | 118,1% | |
| - di cui deteriorati | 33.693 | 23.668 | 10.025 | 42,4% | |
| Totale crediti verso la clientela | 6.919.486 | 6.401.686 | 517.800 | 8,1% | |
| - di cui deteriorati | 1.338.662 | 1.160.315 | 178.347 | 15,4% |
Il totale delle attività deteriorate nette, sul quale incidono in modo significativo i crediti del settore NPL, si attesta a 1.338,7 milioni al 30 settembre 2018 contro i 1.160,3 milioni al 1 gennaio 2018 (+15,4%).
Si rimanda alla sezione "Contributo dei settori di attività ai risultati del Gruppo" per un'analisi di dettaglio delle dinamiche dei crediti verso la clientela.
Le immobilizzazioni immateriali si attestano a 25,5 milioni di euro, contro 24,5 milioni al 1 gennaio 2018 (+4,2%); l'aumento è dovuto agli investimenti del periodo, che hanno più che compensato gli ammortamenti di competenza dei nove mesi chiusi al 30 settembre 2018.
La voce è riferita a software per 24,0 milioni di euro, per 0,8 milioni di euro all'avviamento che emerge dal consolidamento della partecipazione in IFIS Finance Sp.Z o.o.. e per 0,7 milioni di euro all'avviamento provvisoriamente determinato conseguente all'acquisizione delle controllata Cap.Ital.Fin. S.p.A..
Le immobilizzazioni materiali si attestano a 131,2 milioni di euro, rispetto ai 127,9 milioni al 1 gennaio 2018, in aumento principalmente per l'acquisto dell'immobile sito in Mondovì e sede della area Leasing, nonché per investimenti in attrezzatura IT.
Gli immobili iscritti a fine periodo tra le immobilizzazioni materiali includono l'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre – Venezia sede di Banca IFIS.
L'immobile Villa Marocco, in quanto immobile di pregio, non è assoggettato ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impairment. A tale scopo vengono sottoposti a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. Nel corso del periodo non sono emersi elementi che facciano ritenere necessario l'effettuazione dell'impairment test.
Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.
Le attività fiscali correnti, pari a 47,4 milioni di euro (-33,5% rispetto al 1 gennaio 2018), si riferiscono principalmente per euro 22,9 milioni a crediti IRES/IRAP esposti in dichiarazione dei redditi e per 21,3 milioni di euro a crediti acquistati da terzi.
Le attività per imposte anticipate, pari a euro 361,9 milioni (-1,8% rispetto 1 gennaio 2018) si riferiscono per euro 218,5 milioni a rettifiche di valore su crediti deducibili negli esercizi successivi, per 93,9 milioni a perdite fiscali pregresse ed eccedenze ACE riportabili mentre le restanti sono riferibili a disallineamenti fiscali tra cui il residuo di quello rilevato in sede di business combination per la sola incorporata IFIS Leasing (15,8 milioni di euro).
Le passività fiscali correnti, pari a 8,7 milioni di euro, rappresentano il carico fiscale del periodo principalmente per IRAP (1,5 milioni di euro al 1 gennaio 2018).
Le passività per imposte differite, pari a 42,4 milioni di euro, si incrementano dell'1,9% rispetto al dato 1 gennaio 2018, principalmente per gli effetti fiscali relativi all'implementazione dell'IFRS 9 come descritto nel paragrafo "Effetti della prima applicazione dell'IFRS 9". La voce imposte differite include inoltre 23,6 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso, 9 milioni di euro sulla rivalutazione dell'immobile di Milano, 3 milioni di euro su disallineamenti di crediti commerciali nonché 4,1 milioni di euro su altri disallineamenti fiscali.
Le attività fiscali rientrano nel calcolo dei "requisiti patrimoniali per il rischio di credito", in applicazione del Regolamento (UE) 575/2013 (CRR), recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286.
Di seguito si elencano i vari trattamenti suddivisi per tipologia e l'impatto sul CET1 e sulle attività a rischio ponderate al 30 settembre 2018:
Complessivamente le Attività Fiscali iscritte al 30 settembre 2018 e dedotte dai Fondi propri al 100%, comportano un onere pari a 1,77% in termini di CET1, destinato a ridursi nel futuro per effetto dell'utilizzo delle poste in contropartita all'emersione di reddito imponibile.
Le altre voci dell'attivo, pari a 343,4 milioni di euro al 30 settembre 2018 (in crescita dell'11,3% rispetto al dato al 1 gennaio 2018) sono composte da derivati di negoziazione per 31,9 milioni di euro (-10,3% rispetto al 1 gennaio 2018) e da altre attività per 311,5 milioni di euro (+14,1% rispetto al 1 gennaio 2018).
La voce altre attività comprende per 109,2 milioni di euro crediti nei confronti della controllante La Scogliera S.p.A., derivanti per 55,0 milioni di euro all'applicazione del consolidato fiscale e per 54,2 milioni da crediti fiscali chiesti a rimborso da quest'ultima a fronte di versamenti di imposta eccedenti effettuati in precedenti esercizi; per 8,2 milioni di euro quali versamenti in pendenza di giudizio, per 13,2 milioni di euro crediti netti verso l'erario per acconti versati (bollo) e per 39,1 milioni di euro di crediti IVA. Si segnala infine che la voce include per 27,4 milioni di euro i costi sospesi legati alle pratiche del settore NPL in attesa di ottenimento dell'ordinanza di assegnazione da parte del giudice (38,3 milioni al 1 gennaio 2018).
Le altre voci del passivo ammontano a 447,2 milioni di euro al 30 settembre 2018 (+12,2% rispetto al 1 gennaio 2018) e sono composte da 36,1 milioni di euro riferiti a derivati di negoziazione (-5,5% rispetto al 1 gennaio 2018) dal debito per TFR per 8,1 milioni di euro (+7,0% rispetto al 1 gennaio 2018) e da altre passività per 403,0 milioni di euro (+14,2% rispetto al 1 gennaio 2018). Quest'ultima voce, le cui poste più significative sono da ricondurre prevalentemente a somme da accreditare alla clientela in attesa di imputazione, include inoltre un debito nei confronti della controllante La Scogliera derivante dall'applicazione del consolidato fiscale per 6,6 milioni di euro.
| RACCOLTA | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.09.2018 | 01.01.2018 | ASSOLUTA | % |
| Debiti verso banche | 837.565 | 791.977 | 45.588 | 5,8% |
| - Eurosistema | 695.781 | 699.585 | (3.804) | (0,5)% |
| - Altri debiti | 141.784 | 92.392 | 49.392 | 53,5% |
| Debiti verso clientela | 4.985.206 | 5.293.188 | (307.982) | (5,8)% |
| - Rendimax e Contomax | 4.666.886 | 4.948.386 | (281.500) | (5,7)% |
| - Altri depositi vincolati | 119.564 | 104.675 | 14.889 | 14,2% |
| - Altri debiti | 198.756 | 240.127 | (41.371) | (17,2)% |
| Titoli in circolazione | 2.094.785 | 1.639.994 | 454.791 | 27,7% |
| Totale raccolta | 7.917.556 | 7.725.159 | 192.397 | 2,5% |
Il totale della raccolta, che al 30 settembre 2018 risulta pari a 7.917,6 milioni di euro, in aumento dell'2,5% rispetto al 1 gennaio 2018, è rappresentato per il 63,0% da Debiti verso la clientela (68,5% al 1 gennaio 2018), per il 10,5% da Debiti verso banche (10,3% al 1 gennaio 2018), e per il 26,5% da Titoli in circolazione (21,2% al 1 gennaio 2018).
I Debiti verso la clientela ammontano al 30 settembre 2018 a 4.985,2 milioni di euro (-5,8% rispetto al 1 gennaio 2018), sostanzialmente per effetto della riduzione della raccolta retail (Rendimax e Contomax) che passa da 4.948,4 al 1 gennaio 2018 a 4.666,9 milioni di euro al 30 settembre 2018.
I Debiti verso banche, che ammontano a 837,6 milioni di euro (rispetto ai 792,0 milioni al 1 gennaio 2018), aumentano del 5,8% sostanzialmente per un incremento dei depositi vincolati con altre banche il cui saldo ammonta a 141,8 milioni di euro, rispetto a 92,4 milioni al 1 gennaio 2018 (+53,5%). Il saldo residuo pari a 695,8 milioni di euro è riferito alla tranche TLTRO sottoscritta nel 2017.
I Titoli in circolazione ammontano a 2.094,8 milioni di euro. La voce comprende per complessivi 1.000,0 milioni di euro (850,0 milioni di euro al 1 gennaio 2018) i titoli emessi dalle società veicolo, nell'ambito delle operazioni di cartolarizzazione poste in essere a fine 2016.
La voce include altresì le obbligazioni senior emesse da Banca IFIS per 590,7 milioni di euro, inclusivi di interessi, nonché il bond Tier 2 per 415,2 milioni di euro inclusivi di interessi. La residua parte dei titoli in circolazione al 30 settembre 2018 si riferisce a prestiti obbligazionari per 88,4 milioni di euro e 0,5 milioni di euro di certificati di deposito emessi dalla incorporata Interbanca S.p.A..
| FONDI RISCHI E ONERI (in migliaia di euro) |
CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 30.09.2018 | 01.01.2018 | ASSOLUTA | % | |
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
3.305 | 3.544 | (239) | (6,7)% |
| Controversie legali | 14.730 | 13.820 | 910 | 6,6% |
| Altri fondi | 11.615 | 7.246 | 4.369 | 60,3% |
| Totale fondi per rischi e oneri | 29.650 | 24.610 | 5.040 | 20,5% |
La composizione del fondo per rischi e oneri in essere a fine periodo, confrontata con i valori riesposti dell'esercizio precedente, è nel seguito dettagliata per natura del contenzioso.
Al 30 settembre 2018 il saldo pari a 3,3 milioni di euro riflette la svalutazione degli impegni e garanzie finanziarie rilasciate dal Gruppo secondo il nuovo principio IFRS 9.
Al 30 settembre 2018 sono iscritti fondi per complessivi 14,7 milioni di euro. Tale importo si riferisce:
Al 30 settembre 2018 sono in essere fondi per 11,6 milioni di euro costituiti principalmente da 5,1 milioni di euro relativi alla stima della contribuzione al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, da 1,6 milioni di euro per oneri legati al personale da 3,2 milioni di euro per indennità di clientela dell'area Leasing, da 1,3 milioni di euro per fondo reclami e da 0,4 milioni di euro per ripristino beni di terzi.
Si dettagliano nel seguito le passività potenziali maggiormente significative esistenti al 30 settembre 2018 il cui esito negativo è ritenuto, anche sulla base delle valutazioni ricevute dai consulenti legali che assistono le società controllate nelle sedi competenti, solo possibile e pertanto oggetto solamente di informativa.
Causa passiva intentata nei confronti della ex Interbanca nel 2010 e relativa a una posizione per la quale la ex Interbanca stessa aveva stipulato nel 2005 un accordo transattivo con l'allora Commissario Straordinario nominato per la procedura di amministrazione straordinaria aperta nei confronti di una società debitrice di Interbanca. La validità di tale accordo è stata posta in discussione dal nuovo Commissario Straordinario che ha avanzato una pretesa risarcitoria nei confronti, tra l'altro, della ex Interbanca per un importo pari a circa 168 milioni di euro, ridotto poi in appello a 149 milioni di euro. Nello stesso giudizio, alcuni convenuti hanno svolto domande a vario titolo nei confronti della ex Interbanca. Il Tribunale ha ritenuto valido ed efficace l'accordo transattivo, respingendo tutte le richieste delle Procedure attrici contro l'ex Interbanca. La sentenza di primo grado è stata confermata nel procedimento di appello ed è ormai definitiva. Il giudizio di primo grado sta proseguendo nei confronti di altri convenuti e della ex Interbanca solo per le residue domande di manleva svolte da alcuni convenuti.
All'inizio del 2012 è sorto un complesso contenzioso, avente a oggetto un'azione di risarcimento del danno, promossa dagli organi della procedura di amministrazione straordinaria di una società operante nel settore chimico in cui la ex Interbanca deteneva, in via indiretta, una partecipazione nel periodo 1999-2004. L'azione di risarcimento è stata promossa nei confronti della ex Interbanca e di tre suoi ex dipendenti per addivenire alla condanna al risarcimento dei danni risultanti da un'operazione di scissione, in danno dei creditori, di un importo pari o maggiore a 388 milioni di euro e per il risarcimento in via solidale di circa 3,5 miliardi di euro per danno ambientale; il Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e il Ministero dell'Economia e delle Finanze sono intervenuti a sostegno delle domande formulate dalla procedura attrice. Il Tribunale di Milano ha dichiarato inammissibile l'intervento dei sopracitati Ministeri e ha rigettato integralmente tutte le domande formulate dalla procedura attrice nei confronti di Interbanca e dei suoi ex dipendenti.
Nel corso del procedimento di appello, la ex Interbanca ed i suoi ex dipendenti hanno raggiunto separati accordi transattivi con la procedura attrice, che ha rinunciato all'azione e a tutte le domande promosse. Il procedimento d'appello prosegue da parte dei Ministeri, per ottenere la revisione della condanna a rifondere le spese legali ai convenuti.
In data 28 luglio 2015, è stata notificata dal Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, un provvedimento con il quale il Ministero procedente invitava e diffidava la ex Interbanca e le altre società destinatarie ad adottare tutte le iniziative opportune per controllare, circoscrivere, eliminare o gestire in altro modo qualsiasi fattore di danno in tre siti industriali gestiti dalla società.
Il Tribunale Amministrativo Regionale di Roma ha annullato il suddetto provvedimento accogliendo il ricorso della ex Interbanca. La decisione del Tribunale Amministrativo è stata confermata in appello dal Consiglio di Stato, con sentenza ancora soggetta d impugnazione.
A seguito di quanto sopra descritto, ancorché si debba attendere ancora il passaggio in giudicato di alcune sentenze, tutte le posizioni che comporterebbero un qualche rischio per il Gruppo risultano sostanzialmente definite.
Contenzioso relativo all'applicazione delle ritenute alla fonte sugli interessi corrisposti in Ungheria. Società coinvolte: Interbanca Spa e IFIS Leasing Spa (inclusa l'incorporata GE Leasing Italia Spa) - (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)
L'Agenzia delle Entrate ha contestato la mancata applicazione della ritenuta del 27% sugli interessi passivi corrisposti alla società ungherese GE Hungary Kft senza l'applicazione della ritenuta in virtù della Convenzione Internazionale contro le Doppie imposizioni in vigore tra l'Italia e l'Ungheria. L'Agenzia delle Entrate ha di fatto concluso che la società ungherese GE Hungary Kft non fosse l'effettiva beneficiaria degli interessi passivi corrisposti dalle società Italiane ma soltanto una conduit company.
L'Agenzia delle Entrate ha, al contrario, individuato come beneficiario effettivo una società presuntivamente residente nelle Bermuda e pertanto è stata disconosciuta l'applicazione della Convenzione Internazionale contro le Doppie Imposizioni stipulata tra Italia ed Ungheria e pretesa l'applicazione della ritenuta del 27% prevista per i soggetti residenti in paesi a fiscalità privilegiata.
Pertanto per le annualità dal 2007 al 2012 sono state accertate maggiori ritenute per circa 72,5 milioni in capo alla ex Interbanca S.p.A. e circa 44,6 milioni in capo alla ex IFIS Leasing Spa.
Contestualmente sono state anche irrogate sanzioni amministrative nella misura del 150/250%.
Le Società coinvolte hanno impugnato gli Avvisi di Accertamento nei termini di legge presso le competenti Commissioni Tributarie ed effettuato il versamento di 1/3 dell'imposta a titolo di iscrizione provvisoria.
Si segnala infine che l'Autorità fiscale Ungherese a seguito dello scambio di informazioni ai sensi della Direttiva Europea n. 2011/16/EU ha concluso che la società GE Hungary Kft deve essere correttamente considerata come il beneficiario effettivo degli interessi ricevuti dalle controparti Italiane".
Alla data odierna tutte le sentenze che sono state pronunciate presso le competenti Commissioni Tributarie Provinciali e regionali hanno accolto integralmente i ricorsi presentati e, come prevedibile, l'Agenzia ha proposto Appello contro dette decisioni.
L'Agenzia delle Entrate ha riqualificato in perdite su crediti - senza elementi certi e precisi - le svalutazioni «integrali» dei crediti (c.d. svalutazione a zero) operate dalla Società negli esercizi 2004, 2005, 2006 e 2007 e riprese in aumento nelle annualità dal 2005 al 2011.
Per le annualità 2004/2012 sono state accertate maggiori imposte per 750 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%.
L'Agenzia delle Entrate ha contestato la mancata applicazione del meccanismo del pro-rata nelle annualità dal 2007 al 2010 relativamente alla detrazione dell'IVA sulle operazioni passive a fronte delle provvigioni attive, esenti IVA, riconosciute dalle compagnie assicurative in relazione ad una attività di intermediazione assicurativa svolta considerata come autonoma e non, al contrario, accessoria allo svolgimento dell'attività principale di leasing di autoveicoli (attività soggetta ad IVA). Per le annualità 2007/2010 è stata accertata una maggiore IVA per 3 milioni di euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 125%.
In merito ai contenziosi fiscali sopra citati, il Gruppo supportato dai propri consulenti fiscali, ha ritenuto di presentare riscorso e ritenuto il rischio di soccombenza possibile ma non probabile, pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondo rischi e oneri.
In linea con la prassi di mercato, il contratto d'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca prevede il rilascio da parte del venditore (GE Capital International Limited) di un articolato set di dichiarazioni e garanzie relative a Interbanca e alle altre Società Partecipate.
In aggiunta, il contratto prevede una serie di indennizzi speciali rilasciati dal venditore in relazione ai principali contenziosi passivi e fiscali di cui sono parte le società dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.
Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 30 settembre 2018 a 1.397,4 milioni di euro, contro i 1.368,8 milioni di euro (+2,1%) al 31 dicembre 2017.
La composizione e la variazione rispetto all'esercizio precedente sono spiegate nelle tabelle seguenti.
| PATRIMONIO NETTO: COMPOSIZIONE | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.09.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % | |
| Capitale | 53.811 | 53.811 | - | 0,0% | |
| Sovrapprezzi di emissione | 102.052 | 101.864 | 188 | 0,2% | |
| Riserve da valutazione: | (18.511) | (2.710) | (15.801) | 583,1% | |
| - Titoli | (12.783) | 2.275 | (15.058) | (661,9)% | |
| - TFR | 107 | 20 | 87 | 435,0% | |
| - differenze di cambio | (5.835) | (5.005) | (830) | 16,6% | |
| Riserve | 1.168.702 | 1.038.155 | 130.547 | 12,6% | |
| Azioni proprie | (3.103) | (3.168) | 65 | (2,1)% | |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 5.485 | - | 5.485 | n.a. | |
| Utile netto di periodo | 88.994 | 180.767 | (91.773) | (50,8)% | |
| Patrimonio netto | 1.397.430 | 1.368.719 | 28.711 | 2,1% |
| PATRIMONIO NETTO: VARIAZIONI | (migliaia di euro) |
|---|---|
| Patrimonio netto al 31.12.2017 | 1.368.719 |
| Modifica saldi di apertura | 2.941 |
| Incrementi: | 94.885 |
| Utile del periodo | 88.994 |
| Vendita/attribuzione propri strumenti | 319 |
| Variazione riserva da valutazione: | 87 |
| - TFR | 87 |
| Patrimonio netto di terzi | 5.485 |
| Decrementi: | 69.115 |
| Dividendi distribuiti | 53.234 |
| Variazione riserva da valutazione: | 15.881 |
| - Titoli | 15.051 |
| - differenze di cambio | 830 |
| Patrimonio netto al 30.09.2018 | 1.397.430 |
La modifica dei saldi di apertura si riferisce agli effetti rilevati a patrimonio netto derivanti dall'introduzione del nuovo principio IFRS 9 come più dettagliatamente presentato nel paragrafo "Effetti della prima applicazione dell'IFRS 9".
La variazione della riserva da valutazione su titoli rilevata nel periodo è dovuta all'adeguamento di fair value degli strumenti finanziari nel portafoglio Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
La variazione della riserva da valutazione per differenze di cambio si riferisce alla differenza cambi derivante dal consolidamento della controllata IFIS Finance Sp. Z o.o..
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI | DATI AL | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.09.2018 | 31.12.2017 | ||
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 860.155 | 859.944 | ||
| Capitale di classe 1 (T1) | 914.499 | 898.356 | ||
| Totale Fondi propri | 1.188.984 | 1.191.097 | ||
| Totale attività ponderate per il rischio | 8.063.664 | 7.376.306 | ||
| Ratio – Capitale primario di classe 1 | 10,67% | 11,66% | ||
| Ratio – Capitale di classe 1 | 11,34% | 12,18% | ||
| Ratio – Totale Fondi propri | 14,74% | 16,15% |
Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri comprendono gli utili generati al 30 giugno 2018 al netto dei dividendi stimati
I Fondi propri, le attività di rischio ponderate e i coefficienti di vigilanza consolidati al 30 settembre 2018 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR), recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286. In particolare, l'articolo 19 del CRR prevede l'inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della Holding del Gruppo Bancario, non consolidata nel patrimonio netto contabile.
Relativamente alle disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui Fondi propri - Regolamento 2017/2395 che modifica il regolamento n.575/2013 (CRR) – che definiscono per gli Enti la possibilità di includere nel loro capitale primario di classe 1 una porzione degli accantonamenti accresciuti per perdite attese su crediti, in applicazione dell'IFRS 9 e fino al termine del periodo transitorio (1 gennaio 2018/31 dicembre 2022), si comunica che Banca IFIS ha provveduto ad informare la Banca d'Italia della decisione di applicare le disposizioni transitorie per l'intero periodo. L'inclusione nel CET1 avverrà in modo graduale applicando i seguenti fattori:
L'applicazione dell'IFRS 9 in sede di Fist Time Adoption (FTA) all'1 gennaio 2018 non ha comportato un aumento degli accantonamenti per perdite attese su crediti; pertanto le disposizioni transitorie – "approccio statico" - non sono applicabili.
Al 30 settembre 2018, l'applicazione dell'IFRS 9 ha comportato un aumento degli accantonamenti per perdite attese su crediti per 616 mila euro, al netto dell'effetto fiscale. Pertanto, in applicazione delle disposizioni transitorie – "approccio dinamico" - è stato riconosciuto nel capitale primario di classe 1 - CET1 - di pertinenza del Gruppo, l'importo di 295 mila euro.
La variazione negativa dei Fondi propri di 2,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017 è riconducibile principalmente a:
• la deduzione dal CET1 del 100% delle "Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee", a causa del termine del regime transitorio (art. 478 CRR) per un ammontare pari a 143,1 milioni di euro rispetto ai 137,0 milioni di euro (pari all'80% in regime transitorio) dedotti al 31 dicembre 2017; a tal proposito si sottolinea come tale deduzione sarà tuttavia progressivamente assorbita dal futuro utilizzo di tali attività fiscali differite.
Il totale delle attività ponderate per il rischio è aumentato di circa 700 milioni di euro, in linea con la crescita delle attività a rischio, sostanzialmente nei confronti della clientela. L'aumento delle attività ponderate per il rischio, unitamente agli impatti negativi sui Fondi propri a causa del termine del regime transitorio (CRR – Parte Dieci), fa sì che al 30 settembre 2018 il Total capital ratio si attesti al 14,74%, in diminuzione rispetto alle risultanze conseguite al 31 dicembre 2017, pari al 16,15%; analoga diminuzione si rileva per il CET1 ratio, ora pari al 10,67% rispetto al dato precedente pari all'11,66%.
Di seguito la composizione delle attività ponderate.
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|
| Totale RWA settore | 4.707.582 | 950.378 | 562.789 | 6.220.749 |
| Esposizioni fuori bilancio: stipulato da erogare, garanzie rilasciate |
458.300 | |||
| Altre attività: crediti vari, conti transito | 254.301 | |||
| Crediti per attività fiscali | 229.749 | |||
| Rischio mercato | 6.814 | |||
| Rischio operativo (metodo base) | 875.444 | |||
| Rischio di aggiustamento della valutazione del credito su derivati |
18.307 | |||
| Totale RWA | 8.063.664 |
Per comparazione con i risultati conseguiti, si segnala che Banca d'Italia, in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) svolto nel 2016 al fine di rivedere gli obiettivi di patrimonializzazione dei principali intermediari del sistema, ha richiesto al Gruppo Bancario Banca IFIS di adottare per il 2018 i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi dell'1,875% a titolo di riserva di conservazione del capitale:
In applicazione delle disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui Fondi propri, Banca IFIS è tenuta durante il periodo transitorio a pubblicare gli importi dei Fondi propri e dei relativi coefficienti di capitale di cui disporrebbe se non avesse applicato tali disposizioni transitorie. Si rileva che il moderato impatto derivante dall'applicazione dell'IFRS 9 non determina variazioni rilevanti nelle risultanze tra quanto calcolato con le disposizioni transitorie e senza l'applicazione delle stesse.
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI SENZA APPLICAZIONE DISPOSIZIONI TRANSITORIE IFRS 9 (in migliaia di euro) |
DATI AL | ||
|---|---|---|---|
| 30.09.2018 | 31.12.2017 | ||
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 859.860 | 859.944 | |
| Capitale di classe 1 (T1) | 914.205 | 898.356 | |
| Totale Fondi propri | 1.188.689 | 1.191.097 | |
| Totale attività ponderate per il rischio | 8.063.369 | 7.376.306 | |
| Ratio – Capitale primario di classe 1 | 10,66% | 11,66% | |
| Ratio – Capitale di classe 1 | 11,34% | 12,18% | |
| Ratio – Totale Fondi propri | 14,74% | 16,15% |
Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri comprendono gli utili generati al 30 giugno 2018 al netto dei dividendi stimati.
Come descritto in precedenza, l'articolo 19 del CRR prevede l'inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della Holding del Gruppo Bancario, non consolidata nel patrimonio netto contabile; ricalcolando ai soli fini informativi i coefficienti patrimoniali del solo Gruppo Bancario Banca IFIS, essi si attesterebbero ai valori riportati nella tabella di seguito esposta.
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI: PERIMETRO DEL GRUPPO BANCARIO BANCA IFIS |
DATI AL | ||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.09.2018 | 31.12.2017 | |
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.178.658 | 1.152.603 | |
| Capitale di classe 1 (T1) | 1.178.658 | 1.152.603 | |
| Totale fondi propri | 1.578.658 | 1.552.792 | |
| Totale attività ponderate per il rischio | 8.056.041 | 7.369.921 | |
| Ratio – Capitale primario di classe 1 | 14,63% | 15,64% | |
| Ratio – Capitale di classe 1 | 14,63% | 15,64% | |
| Ratio – Totale fondi propri | 19,60% | 21,07% |
Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri comprendono gli utili generati al 30 giugno 2018 al netto dei dividendi stimati.
| 30.09.2018 | 31.12.2017 | ||
|---|---|---|---|
| a) | Valore di bilancio | 2.441.861 | 2.614.678 |
| b) | Valore ponderato | 460.225 | 495.050 |
| c) | Numero | 3 | 3 |
L'ammontare complessivo delle grandi esposizioni al valore ponderato al 30 settembre 2018 è costituito per 228,7 milioni di euro da attività fiscali e per 231,5 milioni di euro da esposizioni nei confronti di partecipazioni non rientranti nel perimetro di consolidamento prudenziale.
In data 5 agosto 2011 la CONSOB (riprendendo il documento ESMA n. 2011/266 del 28 luglio 2011) ha emesso la Comunicazione n. DEM/11070007, in materia di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito sovrano ed in merito all'evoluzione dei mercati, alla gestione delle esposizioni al debito sovrano ed agli effetti economici e patrimoniali.
In conformità a quanto richiesto dalla citata comunicazione, si segnala che al 30 settembre 2018 le esposizioni al Debito sovrano sono costituite interamente da titoli emessi dalla Repubblica Italiana; il valore di bilancio - iscritto nella voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" – ammonta a 405,6 milioni di euro, al netto della riserva da valutazione negativa pari a 21,8 milioni di euro.
Si segnala inoltre che tali titoli, il cui valore nominale ammonta a 423 milioni di euro, sono inclusi nel banking book e presentano una vita media residua ponderata di circa 66 mesi.
I fair value utilizzati per la valutazione delle esposizioni in titoli di debito sovrano al 30 settembre 2018 sono considerati di livello 1.
In conformità alla comunicazione CONSOB, oltre alle esposizioni in titoli di debito sovrano devono essere considerati gli impieghi nei confronti dello Stato Italiano; tali esposizioni alla data del 30 settembre 2018 ammontano a 763 milioni di euro, di cui 95 milioni di euro relativi a crediti fiscali.
Il margine di intermediazione si attesta a 403,6 milioni di euro, in crescita del 7,5% rispetto all'omologo periodo dell'esercizio precedente, pari a 375,3 milioni di euro.
Nel dettaglio, il settore NPL cresce del 55,3% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio per effetto sia delle buone performance registrate dalla gestione dei portafogli in essere, che hanno comportato una migliore qualità degli accordi di pagamento sottoscritti, sia per effetto della valorizzazione di parte del portafoglio giudiziale precedentemente mantenuto a costo, come meglio descritto in seguito.. In contrazione il margine di intermediazione del settore imprese, -7,3% rispetto al corrispondente periodo del 2017, dove ai risultati in crescita dell'area di business Crediti commerciali (+12,6% rispetto al 30 settembre 2017) si contrappone il minor contributo del "reversal PPA" nell'area Corporate Banking che contribuisce fisiologicamente in misura inferiore rispetto ai primi nove mesi del 2017 (50,1 milioni di euro al 30 settembre 2018 rispetto a 71,6 milioni al 30 settembre 2017, -30,1%). Infine, il margine di intermediazione del settore Governance & Servizi è negativo per 6,2 milioni di euro in quanto l'incremento degli interessi passivi sul funding di Gruppo, non è stato bilanciato interamente dal riaddebito agli altri settori del Gruppo.
| MARGINE DI INTERMEDIAZIONE | PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % |
| Margine di interesse | 329.247 | 293.419 | 35.828 | 12,2% |
| Commissioni nette | 59.980 | 52.636 | 7.344 | 14,0% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 14.323 | 29.253 | (14.930) | (51,0)% |
| Margine di intermediazione | 403.550 | 375.308 | 28.242 | 7,5% |
Il margine di interesse passa da 293,4 milioni di euro al 30 settembre 2017 a 329,2 milioni di euro al 30 settembre 2018 (+12,2%), a seguito di quanto sopra descritto con riferimento al margine di intermediazione.
Le commissioni nette ammontano a 60,0 milioni di euro in incremento del 14,0% rispetto al dato al 30 settembre 2017, principalmente a seguito della buona gestione delle aree Crediti commerciali e Leasing.
Le commissioni attive, pari a 69,9 milioni di euro contro 62,4 milioni di euro al 30 settembre 2017, derivano principalmente da commissioni di factoring a valere sul turnover generato dai singoli clienti (in pro soluto o in pro solvendo, nella formula flat o mensile), dalle commissioni per operazioni di finanza strutturata, da operazioni di leasing nonché dagli altri corrispettivi usualmente richiesti alla clientela a fronte dei servizi prestati.
Le commissioni passive, pari a 9,9 milioni di euro contro 9,8 milioni di euro del periodo precedente si riferiscono essenzialmente a commissioni riconosciute a banche e a intermediari finanziari quali commissioni di gestione, a commissioni riconosciute a terzi per la distribuzione di prodotti leasing nonché all'attività di intermediazione di banche convenzionate e altri mediatori creditizi.
Le altre componenti del margine di intermediazione includono gli utili da cessione o riacquisto di attività o passività finanziarie, che ammontano a 7,9 milioni di euro contro i 17,7 milioni di euro del 30 settembre 2017 sostanzialmente riferiti al settore NPL, e il risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico. Quest'ultimo, positivo per 5,9 milioni, include la variazione positiva di fair value di un titolo di capitale per 11,3 milioni parzialmente compensato dalla variazione negativa di fair value su finanziamenti per 5,4 milioni.
Il risultato netto della gestione finanziaria del Gruppo è pari a 334,6 milioni contro 386,3 milioni del 30 settembre 2017 (-13,4%).
| FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA (in migliaia di euro) |
PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di intermediazione | 403.550 | 375.308 | 28.242 | 7,5% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | (68.915) | 10.969 | (79.884) | (728,3)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 334.635 | 386.277 | (51.642) | (13,4)% |
Le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 68,9 milioni di euro rispetto a riprese nette per 11,0 milioni al 30 settembre 2017.
La variazione del periodo è prevalentemente dovuta all'effetto combinato di maggiori accantonamenti analitici su posizioni a sofferenza e a inadempienza probabile riconducibili ad due posizioni individualmente significative e al fatto che i primi nove mesi del 2017 beneficiavano di significative riprese nette connesse prevalentemente al positivo completamento di operazioni di ristrutturazione tra cui una pari a 19 milioni di euro.
| FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO | PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 334.635 | 386.277 | (51.642) | (13,4)% |
| Costi operativi | (208.865) | (180.726) | (28.139) | 15,6% |
| Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 125.770 | 205.551 | (79.781) | (38,8)% |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (36.721) | (56.421) | 19.700 | (34,9)% |
| Utile (Perdita) del periodo | 89.049 | 149.130 | (60.081) | (40,3)% |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | 55 | 7 | 48 | 685,7% |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo | 88.994 | 149.123 | (60.129) | (40,3)% |
| COSTI OPERATIVI | PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % |
| Spese amministrative: | 217.100 | 177.891 | 39.209 | 22,0% |
| a) spese per il personale | 83.281 | 73.782 | 9.499 | 12,9% |
| b) altre spese amministrative | 133.819 | 104.109 | 29.710 | 28,5% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 5.306 | 1.646 | 3.660 | 222,4% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali | 9.073 | 8.764 | 309 | 3,5% |
| Altri oneri/proventi di gestione | (22.614) | (7.575) | (15.039) | 198,5% |
| Costi operativi | 208.865 | 180.726 | 28.139 | 15,6% |
Le spese per il personale, pari a 83,3 milioni, si incrementano del 12,9% (73,8 milioni a settembre 2017) In totale il numero dei dipendenti del Gruppo al 30 settembre 2018 è di 1.622 in crescita del 13,2% rispetto al corrispondente numero al 30 settembre 2017 (1.433 unità).Tale incremento include 87 risorse rinvenienti dall'inclusione nel perimetro di Gruppo delle controllate Cap.Ital.Fin. S.p.A. e Credifarma S.p.A..
Le altre spese amministrative, pari a 133,8 milioni di euro contro i 104,1 milioni al 30 settembre 2017, registrano un incremento del 28,5% in parte dovuto al rilascio a conto economico per 20,1 milioni di euro di costi precedentemente sospesi a seguito dell'applicazione del nuovo modello massivo ante ODA del settore NPL (si rinvia a quanto maggiormente descritto al paragrafo Contributo dei settori di attività ai risultati del Gruppo) oltre all'incremento dei costi per recupero giudiziale (spese legali ed imposte indirette) collegati alle maggiori pratiche che hanno concluso tale lavorazione, rispetto al periodo di confronto.
| ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE (in migliaia di euro) |
PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % | |
| Spese per servizi professionali | 47.545 | 35.762 | 11.783 | 32,9% |
| Legali e consulenze | 33.128 | 22.491 | 10.637 | 47,3% |
| Revisione | 548 | 506 | 42 | 8,3% |
| Servizi in outsourcing | 13.869 | 12.765 | 1.104 | 8,6% |
| Imposte indirette e tasse | 34.825 | 17.555 | 17.270 | 98,4% |
| Spese per acquisto di beni e altri servizi | 51.449 | 50.792 | 657 | 1,3% |
| Spese per informazione clienti | 11.897 | 10.677 | 1.220 | 11,4% |
| Assistenza e noleggio software | 11.830 | 10.519 | 1.311 | 12,5% |
| Spese spedizione e archiviazione documenti | 5.904 | 4.157 | 1.747 | 42,0% |
| Spese relative agli immobili | 5.128 | 5.034 | 94 | 1,9% |
| Gestione e manutenzione autovetture | 2.979 | 2.434 | 545 | 22,4% |
| Spese telefoniche e trasmissione dati | 2.584 | 1.989 | 595 | 29,9% |
| Pubblicità e inserzioni | 2.446 | 2.227 | 219 | 9,8% |
| Viaggi e trasferte | 2.404 | 2.434 | (30) | (1,2)% |
| FITD e Resolution fund | 2.267 | 2.839 | (572) | (20,1)% |
| Costi per cartolarizzazione | 1.109 | 1.412 | (303) | (21,5)% |
| Transitional services agreement | - | 2.625 | (2.625) | (100,0)% |
| Altre spese diverse | 2.901 | 4.445 | (1.544) | (34,7)% |
| Totale altre spese amministrative | 133.819 | 104.109 | 29.710 | 28,5% |
La sottovoce spese "Legali e consulenze" aumenta rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio per l'effetto combinato di maggiori costi legati in particolare alla razionalizzazione di alcuni sistemi IT del Gruppo nonché, come precedentemente indicato, dai costi collegati all'attività di recupero giudiziale dei crediti appartenenti al settore NPL (14,6 milioni al 30 settembre 2018 rispetto ai 5,8 milioni di euro al 30 settembre 2017). In particolare, coerentemente con l'applicazione del modello statistico per la stima dei flussi di cassa anche a parte delle pratiche in corso di lavorazione giudiziale, precedentemente contabilizzate al costo di acquisto, sono stati riconosciuti a conto economico i relativi costi collegati all'attività di recupero giudiziale per complessivi 6,8 milioni di euro. Tali costi erano infatti precedentemente sospesi fino all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (individuazione dei flussi di cassa analitici).
La voce "Imposte indirette e tasse" pari a 34,8 milioni di euro (17,6 milioni di euro al 30 settembre 2017), include l'imposta di registro pagata in relazione alle maggiori attività di recupero per via giudiziale nonché al citato affinamento del modello di stima delle pratiche in corso di lavorazione giudiziale del settore NPL per 24,2 milioni di euro (7,0 milioni di euro al 30 settembre 2017), oltre a 7,0 milioni relativi all'imposta di bollo relativa alla raccolta retail che dal 1 gennaio 2018 viene riaddebitata alla clientela.
A fine 2017 è terminato il "Transitional services agreement" relativo ai costi sostenuti nella fase di integrazione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca per l'utilizzo di reti e servizi IT di proprietà del venditore.
Gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri presentano accantonamenti netti pari a 5,3 milioni di euro (1,6 milioni di euro al 30 settembre 2017), quasi interamente riferibili allo stanziamento effettuato nel corso del terzo trimestre del 2018 a fronte della stima della contribuzione al Fondo Interbancario per la Tutela dei Depositi.
Gli altri proventi netti di gestione, pari a 22,6 milioni di euro (7,6 milioni al 30 settembre 2017) sono riferiti principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing. Inoltre, la voce include 7,0 milioni di riaddebiti dell'imposta di bollo relativa alla raccolta retail di cui la Banca si era fatta carico fino al 31 dicembre 2017. Infine la voce include per 3,9 milioni di euro il gain on bargain purchase derivante dall'acquisizione del controllo di Credifarma S.p.A..
L'utile lordo di periodo si attesta a 125,8 milioni di euro contro 205,6 milioni del 30 settembre 2017.
Le imposte sul reddito ammontano a 36,7 milioni di euro verso 56,4 milioni al 30 settembre 2017. Il tax rate di Gruppo passa dal 27,4% al 30 settembre 2017 al 29,2% al 30 settembre 2018.
Al netto dell'utile di pertinenza di terzi, che ammonta a 55 mila euro, l'utile netto di periodo di pertinenza della Capogruppo ammonta a 89,0 milioni di euro (-40,3% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente).
Il Gruppo Banca IFIS, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations Istituzionali" ed alla sezione "Media Press" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.
Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo e antecedentemente all'approvazione del presente documento.
Con riferimento all'offerta vincolante relativa all'acquisizione del controllo di Cap.Ital.Fin. S.p.A. presentata il 24 novembre 2017, il 2 febbraio 2018 si è completata l'acquisizione del 100% di Cap.Ital.Fin. S.p.A., società ora iscritta all'elenco di cui all'art. 106 TUB, specializzata in finanziamenti rimborsabili mediante cessione del quinto dello stipendio e delegazioni di pagamento per pensionati, dipendenti privati, pubblici, statali operante in tutta Italia.
Ad aprile 2018 Banca IFIS ha annunciato e concluso con successo il collocamento della sua prima emissione senior unsecured preferred a 5 anni per un ammontare pari a 300 milioni di euro. L'obbligazione paga una cedola fissa del 2% e ha un prezzo di emissione pari a 99,231%. L'obbligazione, riservata agli investitori istituzionali con l'esclusione degli Stati Uniti, è stata emessa ai sensi del Programma EMTN di Banca IFIS S.p.A. ed è quotata all'Irish Stock Exchange. All'obbligazione, Fitch ha assegnato un rating a lungo termine "BB+".
Il 15 maggio 2018 il Gruppo ha sottoscritto l'accordo per l'acquisizione del controllo di FBS S.p.A., operatore specializzato in attività di servicing (master and special services), gestore di portafogli di NPL garantiti e non, consulente in attività di due diligence e investitore autorizzato in operazioni su NPL. Il completamento dell'operazione, inizialmente previsto entro settembre 2018 con l'acquisizione da parte del Gruppo del 90% di FBS per un corrispettivo di 58,5 milioni di euro è in attesa dell'ottenimento dell'autorizzazione da parte di Banca d'Italia.
Dal 1 luglio 2018 è diventata operativa a tutti gli effetti IFIS NPL S.p.A., società del Gruppo Banca IFIS che accoglie lo scorporo del settore NPL di Banca IFIS.
IFIS NPL ha ottenuto l'autorizzazione all'esercizio dell'attività di concessione di finanziamenti ed è stata iscritta all'albo degli intermediari finanziari ex art. 106 del TUB (Testo Unico Bancario) con decorrenza 1 luglio 2018.
Il 2 luglio 2018 il Gruppo ha completato l'operazione di acquisizione della maggioranza di Credifarma S.p.A., società specializzata nel credito alle farmacie. L'operazione è stata finalizzata attraverso l'acquisizione, da parte di Banca IFIS, della totalità delle quote detenute da UniCredit e da BNL – Gruppo BNP Paribas, pari nel complesso al 32,5% del capitale sociale di Credifarma, seguita dall'acquisizione di una parte dell'attuale quota detenuta da Federfarma per il 21,5% del capitale. Infine, l'istituto ha completato un aumento di capitale riservato a Banca IFIS finalizzato a dotare Credifarma di una solida base patrimoniale ai fini regolamentari e per futuri piani di sviluppo. L'operazione ha comportato un investimento complessivo – comprensivo dell'aumento di capitale – pari a circa 8,8 milioni di euro.
Il 13 settembre l'agenzia Fitch Rating Inc. ha confermato il giudizio di rating a lungo termine (Longterm Issuer Default Rating, IDR) pari a 'BB+', outlook "Stable" inizialmente emesso a settembre 2017. La conferma per Banca IFIS del medesimo rating ed outlook testimonia la solidità della Banca e la validità del progetto di crescita e sviluppo. Per ulteriori informazioni si fa rinvio al comunicato dalla stessa agenzia di rating, reperibile sul sito www.fitchratings.com.
Il 26 settembre è stato firmato il rinnovo del programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili denominato "Programma EMTN - Euro Medium Term Notes" costituito a settembre 2017.
Il rinnovo del programma permette a Banca IFIS di continuare a sfruttare con tempestività e flessibilità le opportunità di finanziamento offerte dal mercato del debito da utilizzare attraverso l'emissione di prestiti obbligazionari.
Il plafond massimo di emissioni complessivo cumulabile nell'ambito del programma è pari a 5 miliardi di Euro. Il programma è riservato esclusivamente a investitori istituzionali in Italia e all'estero con esclusione degli Stati Uniti ai sensi della Regulation S dello United Securites Act del 1933.
La Banca ha ricevuto comunicazione da parte della holding La Scogliera S.p.A. del fatto che è stato individuato un percorso che prevede talune operazioni societarie idonee a conseguire risultati regolamentari sostanzialmente equivalenti al progetto di fusione inversa tra la Banca e La Scogliera, che è stato abbandonato. La Scogliera S.p.A. ha informato inoltre che tale percorso è già stato oggetto di confronto preliminare con Banca d'Italia auspicando che, previo ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti, si possa completare l'iter in vista della prossima assemblea di approvazione del bilancio della Banca.
Non sono intervenuti altri fatti di rilievo nel periodo intercorrente tra la chiusura del periodo e la data di approvazione del Rendiconto intermedio di gestione consolidato da parte del Consiglio di Amministrazione.
Venezia - Mestre, 8 Novembre 2018
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente Sebastien Egon Fürstenberg
L'Amministratore Delegato Giovanni Bossi
La sottoscritta Mariacristina Taormina, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Banca IFIS S.p.A., dichiara ai sensi del comma 2 artico 154 bis del "Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria" che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato al 30 settembre 2018 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
Venezia – Mestre, 8 novembre 2018
Il Dirigente preposto alla redazione dei
documenti contabili societari Mariacristina Taormina
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