Management Reports • Mar 26, 2019
Management Reports
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VIANINI SpA
Relazione Finanziaria Annuale 31 dicembre 2018
| Presidente | Albino Majore |
|---|---|
| Amministratore Delegato | Elena De Simone |
| Consiglieri | Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso Malwina Kozikowska Marco Longo Lupo Rattazzi Luigi Rossetti * Cristina Sgubin * |
| Collegio dei Sindaci | |
| Presidente | Alberto De Nigro |
| Sindaci Effettivi | Giampiero Tasco Patrizia Amoretti |
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Società di revisione KPMG SpA
Rosario Testa
* Comitato degli Amministratori Indipendenti
In osservanza della raccomandazione Consob del 20 febbraio 1997 n. 97001574 è indicata di seguito la natura delle deleghe conferite ai singoli componenti del Consiglio di Amministrazione
Il Presidente ha il potere di compiere, con firma singola, tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione, con l'eccezione di quelli riservati all'Assemblea e al Consiglio di Amministrazione.
L'Amministratore Delegato ha il potere di compiere, con firma singola, gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione nei limiti della delega conferitagli dal Consiglio di Amministrazione.
La presente Relazione sulla gestione è riferita al Bilancio consolidato e al Bilancio separato della Vianini SpA (di seguito anche "Il Gruppo") al 31 dicembre 2018, predisposti in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), agli International Accounting Standards (IAS) ed alle interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dalla Commissione Europea (in seguito "IFRS").
La presente Relazione va letta congiuntamente ai Prospetti contabili ed alle relative Note esplicative, che costituiscono il Bilancio consolidato ed il Bilancio separato relativi all'esercizio 2018.
* * * * * * * * * *
Di seguito si riportano i principali dati di Conto Economico consolidato al 31 dicembre 2018 con il confronto dei dati dell'esercizio precedente:
| Valori in migliaia di euro | 2018 | 2017 | Var. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi Operativi | 23.024 | 39.861 | (16.837) | (42,2%) |
| Costi per materie prime Costi del Personale Altri Costi operativi Totale Costi Operativi |
(866) (452) (8.373) (9.691) |
(169) (516) (23.346) (24.031) |
(697) 64 14.973 14.340 |
n.a. 12,4% 64,1% 59,7% |
| Margine Operativo Lordo | 13.333 | 15.830 | (2.497) | (15,8%) |
| Amm.,Accantonamenti e Svalutazioni | (509) | (73) | (436) | n.a. |
| Risultato Operativo | 12.824 | 15.757 | (2.933) | (18,6%) |
| Proventi finanziari Oneri finanziari Risultato della Gestione Finanziaria |
1 (6.095) (6.094) |
1 (15.590) (15.589) |
0 9.495 9.495 |
0,0% 60,9% 60,9% |
| Risultato ante Imposte | 6.730 | 168 | 6.562 | n.a. |
| Imposte | (2.154) | (2.669) | 515 | 19,3% |
|---|---|---|---|---|
| Risultato delle attività continuative | 4.576 | (2.501) | 7.077 | 283,0% |
| Risultato delle attività operative cessate |
- | 7.376 | (7.376) | n.a. |
| Risultato dell'esercizio Soci della controllante |
4.576 1.871 |
4.875 1.882 |
(299) (11) |
(6,1%) (0,6%) |
| Interessenze di terzi | 2.705 | 2.993 | (288) | (9,6%) |
Il Gruppo Vianini prosegue positivamente nella sua missione, costituita esclusivamente dall'attività immobiliare svolta dal Gruppo Domus, e chiude l'esercizio 2018 con un risultato positivo pari a 4,6 milioni di euro (4,9 milioni di euro al 31 dicembre 2017), di cui 1,9 milioni di euro di competenza del Gruppo Vianini. Domus Italia e le sue controllate contribuiscono a tale risultato per 6,2 milioni di euro, di cui 3,5 milioni di euro di competenza degli azionisti della Vianini. L'esercizio 2017 includeva anche il Risultato positivo delle attività operative cessate, pari a 7,4 milioni di Euro al netto dell'effetto fiscale, relativo alla dismissione del ramo industriale ferroviario di Aprilia.
I ricavi operativi, pari a 23 milioni di euro, sono costituiti principalmente da ricavi derivanti dalla locazione immobiliare per 10,1 milioni di euro, ricavi derivanti dalla vendita di alcune unità immobiliari pari a 687 mila euro e ricavi derivanti dalla valutazione al fair value degli immobili destinati alla locazione pari a 6,6 milioni di euro. I ricavi nel corrispondente periodo del 2017, erano influenzati positivamente anche dalla variazione delle rimanenze relative allo sviluppo di una consistente parte del patrimonio immobiliare.
Il Margine Operativo Lordo risulta pari a 13,3 milioni di euro (15,8 milioni di euro al 31 dicembre 2017); l'apporto del comparto immobiliare è stato pari a 15 milioni di euro (18,1 milioni di euro al 31 dicembre 2017).
Il Risultato netto della Gestione Finanziaria, negativo per 6,1 milioni di euro (negativo per 15,6 milioni di euro nell'esercizio 2017), è relativo quasi esclusivamente agli oneri finanziari legati alla gestione operativa del settore immobiliare. Si evidenzia che l'esercizio 2017 era influenzato per 8,7 milioni di euro dalla minusvalenza relativa alla cessione della partecipazione nella correlata Parted 1982 SpA da parte della Capogruppo Vianini SpA.
L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 è il seguente:
| Valori in migliaia di Euro | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Attività finanziarie correnti | 1 | 1 |
| Disp.liquide e mezzi equivalenti | 6.397 | 10.174 |
| Passività finanziarie non correnti | (205.045) | (216.227) |
| Passività finanziarie correnti | (40.137) | (37.262) |
| Posizione Finanziaria Netta (Indebitamento Finanziario Netto)1 |
(238.784) | (243.314) |
L'Indebitamente Finanziario Netto è pari a 238,8 milioni di euro (243,3 milioni di euro al 31 dicembre 2017), di cui 230,5 milioni di euro relativi al fabbisogno finanziario inerente all'attività di sviluppo del Gruppo Domus e risulta in miglioramento rispetto al precedente esercizio principalmente per effetto degli incassi relativi alla cessione delle unità immobiliari vendute.
Il Patrimonio netto consolidato di Gruppo è passato da 101,7 milioni di euro al 31 dicembre 2017 a 101,4 milioni di euro al 31 dicembre 2018; il decremento è attribuibile principalmente alla valorizzazione negativa degli strumenti finanziari derivati in portafoglio.
Di seguito vengono riportati gli indici di bilancio ritenuti maggiormente significativi per il controllo della gestione aziendale:
| 2018 | 2017 | |
|---|---|---|
| Equity Ratio (Patrimonio Netto/totale attivo) | 0,4 | 0,4 |
| Indice di struttura 1° (Patrimonio Netto/Attività non correnti) | 0,6 | 0,7 |
| Indice di liquidità (Attività correnti/Passività correnti) | 3,0 | 4,2 |
| ROI (Return on Investment- Risultato operativo/Capitale investito)* | 3,0 | 3,6 |
| ROE (Return on Equity- Risultato d'esercizio/Patrimonio Netto)* | 2,8 | 3,0 |
* valore percentuale
Gli indici patrimoniali e finanziari evidenziano una solidità patrimoniale ed una buona capacità di far fronte agli impegni a breve scadenza utilizzando fonti a breve scadenza.
1 Si fa presente che la Posizione Finanziaria Netta così come indicata dalla Raccomandazione ESMA del 10 febbraio 2005 è evidenziata nella nota 28 delle Note Esplicative al bilancio consolidato a cui si rinvia.
Il decremento dell'indice di liquidità rispetto al 31 dicembre 2017 è riconducibile principalmente alla riclassifica di alcuni immobili da rimanenze a investimenti immobiliari, per riflettere la differente destinazione d'uso.
Gli indici economici ROI e ROE risultano in diminuzione rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio, caratterizzato da elementi non ricorrenti e dalla valorizzazione al fair value di un maggior numero di immobili ultimati destinati alla locazione.
Le informazioni relative ai rapporti in essere al 31 dicembre 2018 con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione della Consob del 28 luglio 2006, sono dettagliate nella Nota n. 27 del Bilancio consolidato.
Si precisa che, le altre operazioni effettuate con "parti correlate" così come definite dal Principio Contabile IAS 24, rientrano nell'ordinario esercizio dell'attività operativa e della connessa attività finanziaria e sono regolate a condizioni di mercato.
L'attività del Gruppo Vianini, strettamente legata all'attività immobiliare, è sottoposta a vari rischi finanziari: rischio di variazione di fair value degli investimenti immobiliari, rischio di liquidità, rischio di credito, rischio di variazione dei flussi finanziari. La gestione dei rischi finanziari è svolta nell'ambito di precise direttive di natura organizzativa che disciplinano la gestione degli stessi e il controllo di tutte le operazioni che hanno stretta rilevanza nella composizione delle attività e passività finanziarie e/o commerciali.
Gli investimenti immobiliari del gruppo sono valutati al fair value e le relative variazioni sono contabilizzate a Conto Economico. Il Gruppo monitora costantemente l'andamento del mercato residenziale italiano ed in particolare quello romano; le rilevazioni effettuate nel 2018 mostrano che il mercato immobiliare residenziale nel 2018, seppure con maggiore cautela rispetto al 2017, si è confermato positivo. Nel 2018 si sono riscontrati segnali positivi in termini qualitativi. In termini quantitativi, i prezzi di compravendita si presentano stazionari mentre i canoni di locazione registrano segnali di miglioramento.
Il Rischio di liquidità fa riferimento alle disponibilità di risorse finanziarie, all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale. In particolare i flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono gestite con l'obiettivo di garantire un'efficace ed un'efficiente gestione delle risorse finanziarie. Il Gruppo soddisfa i fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti attraverso i flussi generati costantemente dall'attività operativa oltre all'utilizzo delle linee di credito a disposizione.
La Società ed il Gruppo minimizzano il rischio tramite un'attività preventiva di credit check che consiste nella verifica dell'affidabilità e solvibilità di tutti i clienti che richiedono la locazione di immobili. Tale controllo viene effettuato in fase di accettazione del cliente stesso con l'ausilio di fonti dati esterne ed interne. Il Gruppo effettua tempestive attività post acquisizione mirate al recupero crediti, quali:
Da sottolineare inoltre anche una limitata concentrazione dei crediti.
Tale rischio riguarda le variabilità dei flussi finanziari a seguito delle oscillazioni dei tassi di interesse sul mercato. Il Gruppo risulta esposto a tale rischio in quanto parte dei finanziamenti in essere sono a tasso variabile nei confronti di enti creditizi. I rischi connessi al mercato dei capitali sono attentamente monitorati in modo da poter intervenire con la necessaria tempestività in caso di modifica delle condizioni del mercato.
I debiti finanziari a tasso variabile al 31 dicembre 2018 ammontano a 233,5 milioni di euro. A fronte del rischio di variazione dei tassi di interesse, si rileva che è stato sottoscritto un Accordo di Hedging, in cui si prevede, a far data dal 1° gennaio 2017, la copertura per un ammontare nozionale pari complessivamente a 80 milioni di euro, corrispondente al 34,3% del nozionale stesso.
Oltre a quanto evidenziato nel paragrafo dedicato ai rischi aziendali, non si rilevano problematiche riguardanti la continuità aziendale poiché il Gruppo è dotato di adeguate linee di credito e non presenta situazioni di incertezza tali da comprometterne la capacità di svolgimento dell'attività operativa.
Non si segnalano eventi successivi di rilevante interesse.
Relativamente alle attività del settore immobiliare, si fa presente che nel corso del 2018 è stato ultimato l'intero portafoglio immobiliare del Gruppo Domus ed è stata acquistata un'area edificabile di circa 5.800 mc nel Comune di Roma, in località Via delle Vigne, che consente di ampliare e diversificare l'offerta commerciale di unità immobiliari ad uso abitativo.
Si fa presente, inoltre, che l'attività di commercializzazione sia per la locazione sia per la vendita prosegue regolarmente e che una parte consistente del reddito del patrimonio immobiliare è comunque assistito dalle garanzie di canone.
Nel corso del 2019 proseguiranno, infine, le attività finalizzate alla dismissione degli asset non strategici.
Alla data di chiusura dell'esercizio 2018 il Gruppo contava alle proprie dipendenze 6 unità (7 unità nel 2017) di cui 1 dirigente e 5 impiegati/quadri. La media degli addetti nei dodici mesi del 2018 risulta essere di 7 unità (26 unità nel 2017); il decremento è dovuto alla dismissione del ramo ferroviario industriale di Aprilia.
Nel corso dell'esercizio le Società del Gruppo non hanno effettuato attività di ricerca e sviluppo.
Per l'informativa per settori di attività, con riferimento ai ricavi, ai costi e agli investimenti, si rinvia alle Note esplicative al Bilancio consolidato.
In allegato alla presente Relazione viene fornito il prospetto di raccordo fra il Risultato del periodo ed il Patrimonio Netto di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo come richiesto dalla Comunicazione della Consob n. DEM/6064293 del 28/07/2006.
Di seguito si riportano i principali dati di Conto Economico al 31 dicembre 2018 con il confronto dei dati dell'esercizio precedente.
| Valori in migliaia di euro | 2018 | 2017 | Var. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi Operativi | 273 | 47 | 226 | 480,9% |
| Costi per materie prime Costi del Personale Altri Costi operativi Totale Costi Operativi |
(52) (214) (1.704) (1.970) |
(8) (239) (2.053) (2.300) |
(44) 25 349 330 |
n.a. 10,5% 17,0% 14,3% |
| Margine Operativo Lordo | (1.697) | (2.253) | 556 | 24,7% |
| Amm.,Accantonamenti e Svalutazioni | (308) | (52) | (256) | n.a. |
| Risultato Operativo | (2.005) | (2.305) | 300 | 13,0% |
| Proventi finanziari Oneri finanziari Risultato della Gestione Finanziaria |
- (79) (79) |
1 (8.862) (8.861) |
(1) 8.783 8.782 |
n.a. 99,1% 99,1% |
| Risultato ante Imposte | (2.084) | (11.166) | 9.082 | 81,3% |
| Imposte | 458 | 609 | (151) | (24,8%) |
| Risultato delle attività continuative | (1.626) | (10.557) | 8.931 | 84,6% |
| Risultato delle attività operative cessate |
- | 7.376 | (7.376) | n.a. |
| Risultato dell'esercizio | (1.626) | (3.181) | 1.555 | 48,9% |
Il Risultato Operativo della Vianini SpA è essenzialmente composto dagli oneri legati alla manutenzione degli stabilimenti inattivi di proprietà della Società oltre ai costi generali di struttura.
Il Risultato della gestione finanziaria è negativo per 79mila euro (negativo per 8,9 milioni di euro al 31 dicembre 2017). Si fa presente che il risultato della gestione finanziaria dell'esercizio 2017 includeva la minusvalenza pari a 8,7 milioni di euro relativa alla cessione della partecipazione nella correlata Parted 1982 SpA.
Il Bilancio separato al 31 dicembre 2018 della Vianini SpA rileva una perdita di 1,6 milioni di euro (perdita di 3,2 milioni di euro del 31 dicembre 2017). L'esercizio 2017 includeva il Risultato delle attività operative cessate, pari a 7,4 milioni di Euro al netto dell'effetto fiscale, relativo alla dismissione della partecipazione in Vianini Industria Srl, conferitaria del ramo
industriale ferroviario di Aprilia ed il risultato operativo industriale delle attività conferite, pari a 2,2 milioni di euro.
Il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2018, pari a 87,3 milioni di euro, si decrementa rispetto all'esercizio precedente (90,8 milioni di euro al 31 dicembre 2017) per effetto principalmente della perdita d'esercizio e della distribuzione del dividendo.
(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017 Attività finanziarie correnti 116 160 Disp. Liquide e mezzi equivalenti 62 30 Passività finanziarie correnti (8.380) (4.208) Posizione finanziaria netta2 (Indebitamento Finanziario Netto) (8.202) (4.018)
L'Indebitamento Finanziario Netto è la seguente:
L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018, pari a 8,2 milioni di euro, risulta in aumento di 4,2 milioni di euro rispetto ai 4 milioni registrati al 31 dicembre 2017 per effetto principalmente della distribuzione di dividendi (1,8 milioni di euro) e dell'andamento negativo del flusso di cassa.
Alla data di chiusura dell'esercizio 2018 Vianini Spa contava alle proprie dipendenze 1 sola unità (2 unità nel 2017) con la qualifica di dirigente. La media degli addetti nei dodici mesi del 2018 risulta essere di 2 unità (20 unità nel 2017); il decremento rispetto all'esercizio precedente è dovuto al conferimento del ramo industriale ferroviario di Aprilia alla controllata Vianini Industria Srl, partecipazione successivamente dismessa.
Per quanto riguarda l'andamento della gestione del Gruppo Domus Italia, si fa riferimento alla Relazione sulla Gestione del Gruppo.
Le informazioni relative ai rapporti in essere al 31 dicembre 2018 con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione della Consob del 28 luglio 2006, sono dettagliate nella Nota n. 22 del Bilancio d'esercizio.
2 Si fa presente che la Posizione Finanziaria Netta così come indicata nella Comunicazione della Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006 che rinvia alla Raccomandazione dell'European Securities and Markets Authority - ESMA (ex CESR) del 10 febbraio 2005 è evidenziata nelle Note esplicative n. 24 al Bilancio d'esercizio cui si rinvia
Si precisa che, le altre operazioni effettuate con "parti correlate" così come definite dal Principio Contabile IAS 24, rientrano nell'ordinario esercizio dell'attività operativa e della connessa attività finanziaria e sono regolate a condizioni di mercato.
Il Consiglio di Amministrazione del 9 marzo 2018 ha confermato anche per il 2018 l'incarico di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari della Società al Dott. Rosario Testa.
L'Organismo di Vigilanza nominato ai sensi del D. Lgs. 231/2001 per il triennio 2017- 2019 ha proseguito la sua funzione di vigilanza e di continuo aggiornamento del Modello di Organizzazione e Controllo adottato dalla Società ai sensi del sopra citato decreto.
Per una più completa informativa sul sistema di Corporate Governance di Vianini SpA e sull'assetto proprietario, come richiesto dall'art. 123 bis del Testo Unico della Finanza, si rinvia alla "Relazione annuale sul Governo Societario e gli Assetti proprietari", predisposta tenuto conto delle indicazioni e delle raccomandazioni di Borsa Italiana SpA e pubblicata come previsto dall'art. 89 bis del Regolamento Emittenti e consultabile sul sito Internet della società http://www.vianinispa.com/assemblea-azionisti/2019/.
È messa a disposizione presso la sede sociale e sul sito Internet della società http://www.vianinispa.com/assemblea-azionisti/2019/, la Relazione sulla Remunerazione nella quale, come richiesto dall'art.123 ter del Testo Unico, sono riportate le informazioni riguardanti la politica adottata dalla Società circa la remunerazione e i compensi corrisposti ai componenti l'organo di amministrazione e controllo e le informazioni sulle partecipazioni detenute dagli stessi.
La Società non possiede né direttamente né indirettamente azioni proprie e/o della propria controllante e non ha acquisito o ceduto, nel corso dell'esercizio azioni proprie né azioni della propria controllante.
La Società Capogruppo non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento ai sensi della normativa vigente avendo completa autonomia sulle decisioni prese dal proprio organo amministrativo.
Si informa che Vianini S.p.A. non ha predisposto la Dichiarazione di carattere non finanziario ai sensi del D.lgs n.254/16 poiché durante l'esercizio finanziario 2018 non ha superato i parametri indicati all'art. 2, comma 1 del D.Lgs. 254/2016.
sottoponiamo alla Vostra approvazione il Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Prospetto di Variazione del Patrimonio Netto, dal Rendiconto finanziario e dalle relative Note esplicative, nonché i relativi allegati e la relazione sull'andamento della gestione.
Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti di riportare a nuovo la perdita d'esercizio conseguito dalla Capogruppo Vianini SpA di euro 1.626.129.
Il Consiglio di Amministrazione propone la distribuzione di un dividendo complessivo pari a 1.806.323,22 euro corrispondente a 0,06 euro per ciascuna delle 30.105.387 azioni ordinarie attualmente in circolazione mediante il parziale utilizzo della Riserva costituita da utili relativi a esercizi fino al 31 dicembre 2007 portati a nuovo.
Il Consiglio di Amministrazione infine propone la data del 20 maggio 2019 per lo stacco della cedola del dividendo, con riferimento alle evidenze nei conti al termine del 21 maggio 2019 ai fini della legittimazione al pagamento degli utili e di fissare la data di pagamento del dividendo, al netto della ritenuta di legge in quanto applicabile, a partire dal 22 maggio 2019 presso gli intermediari incaricati tramite il Sistema di Gestione Accentrata Monte Titoli SpA.
Roma, 7 marzo 2019 P. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Il Presidente Albino Majore
| 31.12.2018 | |||
|---|---|---|---|
| Risultato del periodo |
Patrimonio Netto |
||
| Patrimonio Netto e risultato del periodo come riportati nel bilancio del periodo della società controllante |
(1.626) | 87.354 | |
| Effetto del consolidamento delle società controllate |
20.109 | 74.348 | |
| Eliminazione dividendi | (13.890) | - | |
| Altre variazioni | (17) | (1) | |
| Attribuzione alle minoranze delle quote di loro competenza |
2.705 | 60.328 | |
| Patrimonio Netto e risultato del periodo come riportati nel bilancio consolidato |
1.871 | 101.373 |
VIANINI SpA
BILANCIO CONSOLIDATO
31 dicembre 2018
Relazione Finanziaria Annuale 2018 – Vianini SpA 21
| ATTIVITA' | note | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|---|
| in migliaia di euro | |||
| Attività immateriali a vita definita | 1 | 37 | 61 |
| Immobili, impianti e macchinari |
2 | 1.623 | 1.503 |
| Investimenti immobiliari | 3 | 276.860 | 232.929 |
| Partecipazioni valutate al Patrimonio Netto | 4 | 8 | 10 |
| Partecipazioni e titoli non correnti | 5 | 1 | 1 |
| Attività finanziarie non correnti |
6 | 3 | 20 |
| Imposte differite attive |
7 | 5.055 | 5.187 |
| TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI |
283.587 | 239.711 | |
| Rimanenze | 8 | 120.802 | 172.233 |
| Crediti commerciali |
9 | 8.000 | 7.732 |
| di cui verso parti correlate | 5.650 | 5.134 | |
| Attività finanziarie correnti |
10 | 1 | 1 |
| Attività per imposte correnti |
7 | 1.174 | 1.272 |
| Altre attività correnti |
11 | 3.558 | 3.319 |
| di cui verso parti correlate | 3.162 | 2.615 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti |
12 | 6.397 | 10.174 |
| di cui verso parti correlate | - | 3 | |
| TOTALE ATTIVITA' CORRENTI |
139.932 | 194.731 | |
| TOTALE ATTIVITA' |
423.519 | 434.442 |
| Patrimonio Netto e Passività | note | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|---|
| in migliaia di euro | |||
| Capitale sociale |
30.105 | 30.105 | |
| Riserve | 69.397 | 69.672 | |
| Utile (Perdita) di Esercizio di Gruppo |
1.871 | 1.882 | |
| Patrimonio Netto del Gruppo |
101.373 | 101.659 | |
| Riserve | 57.623 | 58.022 | |
| Utile (Perdita) di Esercizio di Terzi |
2.705 | 2.993 | |
| Patrimonio Netto di azionisti Terzi |
60.328 | 61.015 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO |
13 | 161.701 | 162.674 |
| Fondi per benefici ai dipendenti |
14 | 41 | 68 |
| Passività finanziarie non correnti | 15 | 205.045 | 216.227 |
| Fondi non correnti |
16 | 1.963 | 2.612 |
| Imposte differite passive |
7 | 8.561 | 6.657 |
| TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI |
215.610 | 225.564 | |
| Fondi correnti |
16 | 860 | 921 |
| Debiti commerciali |
17 | 1.484 | 5.152 |
| di cui verso parti correlate | 509 | 3.591 | |
| Passività finanziarie correnti |
15 | 40.137 | 37.262 |
| di cui verso parti correlate | 26.321 | 30.027 | |
| Debiti per imposte correnti |
533 | 483 | |
| Altre passività correnti |
18 | 3.194 | 2.386 |
| di cui verso parti correlate | 741 | 68 | |
| TOTALE PASSIVITA'CORRENTI | 46.208 | 46.204 | |
| TOTALE PASSIVITA' | 261.818 | 271.768 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' |
423.519 | 434.442 |
| CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO | note | 2018 | 2017 |
|---|---|---|---|
| in migliaia di euro | |||
| Ricavi | 28.977 | 22.060 | |
| di cui verso parti correlate | 4.971 | 5.907 | |
| Variazione rimanenze | (13.665) | 7.260 | |
| Altri ricavi | 7.712 | 10.541 | |
| di cui verso parti correlate | 172 | 1.529 | |
| TOTALE RICAVI OPERATIVI | 19 | 23.024 | 39.861 |
| Costi per materie prime | 20 | (866) | (169) |
| Costi del Personale | 14 | (452) | (516) |
| Altri Costi operativi | 20 | (8.373) | (23.346) |
| di cui verso parti correlate | (4.210) | (18.738) | |
| TOTALE COSTI OPERATIVI | (9.691) | (24.031) | |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 13.333 | 15.830 | |
| Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni | 21 | (509) | (73) |
| RISULTATO OPERATIVO | 12.824 | 15.757 | |
| Proventi Finanziari | 1 | 1 | |
| Oneri Finanziari | (6.095) | (15.590) | |
| di cui verso parti correlate | (181) | (215) | |
| RIS. NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA | 22 | (6.094) | (15.589) |
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 6.730 | 168 | |
| Imposte | 7 | (2.154) | (2.669) |
| RISULTATO DELLE ATTIVITA' CONTINUATIVE | 4.576 | (2.501) | |
| Risultato delle attività operative cessate | 24 | - - |
7.376 |
| RISULTATO DELL'ESERCIZIO | 4.576 | 4.875 | |
| Soci controllanti | 1.871 | 1.882 | |
| Interessenze di pertinenza di terzi | 2.705 | 2.993 | |
| Utile (perdita) base e diluito per azione | 23 | 0,062 | 0,063 |
| Utile (perdita) base e diluito per azione delle attività continuative | 0,062 | (0,182) | |
| Utile (perdita) base e diluito per azione delle attività cedute o cessate | 0,000 | 0,245 |
| (in migliaia di euro) | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Utile/(Perdita) dell'esercizio rilevato a Conto Economico | 4.576 | 4.875 |
| Altre componenti del conto economico complessivo: | ||
| Componenti che possono essere riclassificate successivamente nell'utile (perdita) dell'esercizio Fair value strumenti finanziari derivati al netto dell'effetto fiscale |
(588) | 588 |
| Componenti che non saranno mai riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio Effetto utili/(perdite) attuariali dei piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale |
5 | 11 |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo | (583) | 599 |
| Utile/(Perdita) Complessivo rilevato nell'esercizio | 3.993 | 5.474 |
| Attribuibile a : Soci della Controllante di cui utile da attività continuative di cui utile da attività cedute o cessate Interessenze di pertinenza di terzi |
1.530 1.530 - 2.463 |
2.239 (5.137) 7.376 3.235 |
| di Terzi P.Netto |
|---|
| 158.687 |
| - |
| (42) |
| (1.505) |
| - (1.547) |
| 11 |
| 242 588 |
| 2.993 4.875 |
| 3.235 5.474 |
| 60 |
| 162.674 |
| 162.674 |
| - |
| (4.956) |
| (4.956) |
| 5 |
| (588) |
| 2.705 4.576 |
| 2.463 3.993 |
| (10) 161.701 |
| 57.780 61.015 61.015 (3.150) (3.150) (242) 60.328 |
| in migliaia di euro | Note | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|---|
| DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI | 12 | ||
| DELL'ANNO PRECEDENTE | 10.174 | 30.362 | |
| Utile (Perdita) dell'esercizio | 4.576 | 4.875 | |
| Ammortamenti | 79 | 206 | |
| (Rivalutazioni) e Svalutazioni | 370 | - | |
| (Rivalutazione) investimenti immobiliari | (6.607) | (8.380) | |
| Risultato della gestione finanziaria | 6.094 | 6.853 | |
| (Plusvalenze) Minusvalenze da Alienazioni | 1 | 3.347 | |
| Imposte | 2.154 | 3.056 | |
| Variazione Fondi per benefici ai dipendenti | (22) | (222) | |
| Variazione Fondi non correnti/correnti | (709) | (552) | |
| FLUSSO DI CASSA OPER.PRIMA VAR.CAP.CIRC. | 5.936 | 9.183 | |
| (Incremento) Decremento Rimanenze | 13.717 | (7.869) | |
| (Incremento) Decremento Crediti Commerciali | (638) | 4.283 | |
| Incremento (Decremento) Debiti Commerciali | (3.783) | 1.296 | |
| Variazione altre attività e passività non corr./ corr | 592 | (43.012) | |
| Variazioni imposte correnti e differite | 454 | 736 | |
| FLUSSO DI CASSA OPERATIVO | 16.278 | (35.383) | |
| Interessi incassati | 1 | 1 | |
| Interessi pagati | (5.180) | (5.733) | |
| Imposte pagate | (248) | (258) | |
| A) FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITA' OPERATIVE | 10.851 | (41.373) | |
| Investimenti in Attivita' Immateriali | - | (33) | |
| Investimenti in Attivita' Materiali | (247) | (13) | |
| Realizzo Vendita Attività materiali | 548 | 3.822 | |
| Realizzo Vendita partec.e tit.non corr. | - | 4.768 | |
| Variazioni Attività Fin. non correnti | 17 | 20 | |
| Variazioni Attività Fin. correnti | - | 92 | |
| Altre Var. Attiv. Investimento | - | 8.716 | |
| B) FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | 318 | 17.372 | |
| Variazioni Passività Fin. non correnti | (12.365) | 4.787 | |
| Variazioni Passività Fin. correnti | 2.375 | 531 | |
| Dividendi Distribuiti | (4.956) | (1.505) | |
| C) FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITA' FINANZIARIE | (14.946) | 3.813 | |
| D) Differenze Cambio Disponibilità Liquide e Mezzi Equivalenti | - | - | |
| Variazione Netta delle Disp. liquide e mezzi equivalenti | (3.777) | (20.188) | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI | 12 | ||
| DELL'ANNO IN CORSO (A+B+C+D) | 6.397 | 10.174 |
VIANINI SpA
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO
31 dicembre 2018
Relazione Finanziaria Annuale 2018 – Vianini SpA 29
Il Gruppo Vianini opera principalmente nel settore immobiliare con un portafoglio di unità abitative site in Roma prevalentemente destinate alla locazione.
La Vianini SpA (la Capogruppo) è una Società per Azioni avente sede legale a Roma (Italia), Via Montello 10, con durata fino al 31 dicembre 2100.
Alla data della presente relazione, l'azionista in possesso di azioni in misura superiore al 3% del capitale sociale, così come risulta dal Libro Soci alla data del 31 dicembre 2018 e dalle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 è:
Caltagirone SpA: 16.299.374 azioni (54,141%) Capitolium SpA: 7.877.795 azioni (26,166%)
Il presente Bilancio consolidato del Gruppo Vianini è stato autorizzato alla pubblicazione dagli amministratori in data 7 marzo 2019.
Alla data di predisposizione del presente bilancio, la controllante ultima è la FGC SpA, per effetto delle azioni detenute tramite proprie controllate.
Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, redatto sul presupposto della continuità aziendale della Capogruppo e delle imprese controllate, è stato predisposto ai sensi degli artt. 2 e 3 del D.Lgs 38/2005 ed in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), alle interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data di bilancio, nonché ai precedenti International Accounting Standard (IAS). Per semplicità l'insieme di tutti i principi e delle interpretazioni è di seguito definito con "IFRS". Nella predisposizione del presente documento si è tenuto conto delle disposizioni dell'articolo 9 del decreto legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, delle disposizioni del Codice Civile, delle Delibere della Consob n. 15519 ("Disposizioni in materia di schemi di bilancio da emanare in attuazione dell'art. 9, comma 3, del decreto legislativo n. 38/2005") e n. 15520 ("Modificazioni ed integrazioni al regolamento recante norme di attuazione del decreto legislativo n. 58/1998") entrambe del 27 luglio 2006, nonché della Comunicazione della Consob
n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 ("Informativa societaria degli emittenti quotati e degli emittenti aventi strumenti finanziari diffusi tra il pubblico di cui all'art. 116 del TUF").
Il Bilancio consolidato è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalle relative Note esplicative.
Relativamente alla presentazione di tali schemi il Gruppo ha operato le seguenti scelte:
Il criterio generale adottato è il costo storico ad eccezione delle voci di bilancio rilevate e misurate al fair value in base a specifici IFRS come descritto nei criteri di valutazione esposti di seguito.
Si precisa, inoltre, che con il termine "corrente" s'intendono i 12 mesi successivi la data di riferimento del presente documento, mentre per "non corrente" i periodi oltre i 12 mesi successivi la medesima data.
Gli IFRS sono stati applicati coerentemente con le indicazioni fornite nel "Framework for the preparation and presentation of financial statements" e non si sono verificate criticità che abbiano richiesto il ricorso a deroghe ai sensi dello IAS 1, paragrafo 19.
Si ricorda che la Consob con Delibera n. 15519 del 27 luglio 2006 ha richiesto che nei citati prospetti di bilancio vengano evidenziate, qualora di importo significativo, sotto-voci aggiuntive a quelle già specificatamente richieste dallo IAS 1 e negli altri principi internazionali al fine di evidenziare distintamente dalle voci di riferimento gli ammontari delle posizioni e delle transazioni con parti correlate, nonché relativamente al Conto Economico, i componenti positivi o negativi di reddito derivanti da operazioni non ricorrenti o inusuali.
Le attività e passività sono esposte separatamente e senza operare compensazioni.
Il Bilancio consolidato è presentato in migliaia di euro e tutti i valori sono espressi in migliaia di euro, tranne quando diversamente indicato.
I principi e criteri contabili applicati nel presente Bilancio sono conformi a quelli adottati per la redazione del Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2017, ad eccezione di quanto riportato in seguito.
È presentato inoltre il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018 della Capogruppo Vianini SpA, predisposto secondo gli IFRS come sopra definiti.
A partire dal 1° gennaio 2018, il Gruppo ha adottato i seguenti nuovi principi contabili:
Inoltre, tra le altre cose, l'IFRS 9 prevede che in caso di modifica o scambio di una passività finanziaria che non comporta l'eliminazione contabile, gli eventuali effetti
derivanti dalla rideterminazione del valore della nuova passività utilizzando i flussi finanziari modificati e il tasso di interesse effettivo originario, devono essere rilevati immediatamente nel risultato dell'esercizio, al contrario di quanto prevedeva lo IAS 39 in base al quale la contabilizzazione della nuova passività finanziaria avveniva in maniera prospettica. I costi o le commissioni sostenuti per la modifica continuano invece ad essere rilevati a diretta rettifica del valore contabile della passività finanziaria modificata e ammortizzati utilizzando il tasso di interesse effettivo lungo la vita dello strumento. Dall'introduzione dell'IFRS 9 non sono emersi impatti contabili con riferimento alla classificazione e misurazione. Inoltre, in merito all'hedge accounting, sono stati verificati i requisiti previsti dall'IFRS 9 necessari per l'applicazione delle nuove disposizioni per le contabilizzazioni delle operazioni di copertura. Sulla base delle analisi effettuate si ritiene che tutte le relazioni di copertura esistenti soddisfano i criteri necessari per continuare l'applicazione dell'hedge accounting. Con riferimento al modello di impairment, l'adozione dell'IFRS 9 ha cambiato radicalmente le modalità di determinazione e contabilizzazione delle perdite per riduzione di valore delle attività finanziarie, andando a sostituire l'approccio delle incurred loss previsto dal previgente IAS 39 con un criterio basato sul modello delle forward-looking expected credit loss (ECL).
In base al nuovo principio, infatti, a prescindere da uno specifico evento di perdita (trigger event) accaduto, devono essere rilevate, per tutte le attività finanziarie (eccetto per quelle valutate a FVTPL), le perdite attese determinate secondo il modello dell'ECL. Con riferimento ai crediti commerciali, è stato implementato un modello di impairment che tiene conto del c.d. approccio semplificato previsto dal principio per tale tipologia di crediti. In particolare i crediti sono stati suddivisi per cluster omogenei, con riferimenti ai quali sono stati successivamente determinati, per ogni cluster, i parametri di riferimento (PD, LGD, ed EAD) per il calcolo delle lifetime expected credit losses utilizzando le informazioni disponibili. Dalle analisi condotte, l'introduzione dell'IFRS 9 non ha comportato effetti significativi rispetto a quanto posto in essere dal gruppo in precedenza. Infine, con riferimento alla modifica delle passività finanziarie, il Gruppo ha rideterminato i valori dei finanziamenti le cui condizioni contrattuali si sono modificate nel tempo rispetto al contratto originario.
Dalle analisi condotte, l'introduzione dell'IFRS 9 non ha comportato effetti significativi rispetto a quanto posto in essere dal gruppo in precedenza.
L'applicazione delle modifiche al principio contabile IAS 40 non ha generato effetti.
• "Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle" la cui omologazione da parte dell'UE è avvenuta in data 7 Febbraio 2018. Le modifiche introdotte rientrano nell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili internazionali.
L'adozione dei nuovi standard applicabili a partire dal 1° gennaio 2018 non ha comportato effettivi significativi nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.
Principi contabili e interpretazioni su standard efficaci per gli esercizi finanziari successivi al 2018 e non adottati anticipatamente dal Gruppo:
determinato fenomeno. L'IFRIC 23 si applica ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2019 o successivamente. L'omologazione da parte dell'UE è avvenuta in data 23 ottobre 2018 con il Regolamento n. 1595.
• In data 13 Gennaio 2016, lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 16 - Leases, che sostituisce le attuali disposizioni in materia di leasing, compresi lo IAS 17 "Leasing", l'IFRIC 4 "Determinare se un accordo contiene un leasing", il SIC-15 "Leasing operativo—Incentivi" e il SIC-27 "La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing". L'IFRS 16 si applica a partire dal 1° Gennaio 2019. L'omologazione da parte della UE è avvenuta in data 31 Ottobre 2017 con il Regolamento n. 1986. Il nuovo principio elimina di fatto la differenza nella contabilizzazione del leasing operativo e finanziario pur in presenza di elementi che consentono di semplificarne l'applicazione ed introduce il concetto di controllo all'interno della definizione di leasing. In particolare, per determinare se un contratto rappresenti o meno un leasing, l'IFRS 16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'uso di una determinata attività per un determinato periodo di tempo. E' consentita un'applicazione anticipata per le entità che applicano anche l'IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers. Il Gruppo Vianini applicherà l'IFRS 16 a partire dal 1° gennaio 2019; in tale contesto, è stata condotta un'analisi dettagliata per verificare gli impatti derivanti dall'introduzione di tale nuovo principio.
Dalle analisi condotte, non sono emersi impatti sul Patrimonio Netto al 31 dicembre 2018
Alla data di approvazione del presente bilancio consolidato, ad eccezione di quanto esposto con riferimento all'IFRS 16, sono in corso da parte del Gruppo le analisi per di verificare l'esistenza di eventuali impatti derivanti dall' applicazione di tali nuovi principi contabili ed interpretazioni.
Alla data di approvazione del presente bilancio consolidato, risultano emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea, taluni principi contabili, interpretazioni ed emendamenti, alcuni ancora in fase di consultazione, tra i quali si segnala quanto segue:
• In data 18 Maggio 2017, lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 17 Insurance Contracts, che sostituisce l'attuale IFRS 4. Il nuovo standard sui contratti assicurativi ha l'obiettivo di aumentare la trasparenza sulle fonti di profitto e sulla qualità degli utili
realizzati e di garantire una elevata comparabilità dei risultati, introducendo un singolo principio di rilevazione dei ricavi che riflette i servizi forniti. L'IFRS 17 si applica ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2021 o successivamente. L'Endorsement Process da parte dell'EFRAG è tuttora in corso.
guidance, in particolare con riferimento alla definizione di passività, e chiarimenti di importanti concetti, come stewardship, prudenza e incertezza nelle valutazioni. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2020. L'Endorsement Process da parte dell'EFRAG e l'omologazione da parte dell'UE sono previsti per il 2019.
Gli eventuali riflessi che i principi contabili, gli emendamenti e le interpretazioni di prossima applicazione potranno avere sull'informativa finanziaria del Gruppo sono in corso di approfondimenti e valutazione.
L'area di consolidamento include la capogruppo Vianini SpA e tutte le società controllate direttamente e indirettamente dalla stessa (di seguito anche il "Gruppo").
L'elenco delle società controllate incluse nell'area di consolidamento è il seguente:
| Sede | 2018 | 2017 | ||
|---|---|---|---|---|
| Vianini SpA | Italia | Capogruppo | Capogruppo | |
| Ind 2004 Srl | Italia | 99,99% | 99,99% | |
| Vianini Energia Srl | Italia | 100% | 100% | |
| Domus Italia Spa | Italia | 100% | 100% | |
| Domus Italia 2 Srl | (1) | Italia | 55% | 55% |
| Domus Roma 15 Srl | (2) | Italia | 55% | 55% |
(1) detenuta tramite Domus Italia Spa
(2) detenuta tramite Domus Italia 2 Srl
Le società controllate sono consolidate secondo il metodo integrale. I criteri adottati per il consolidamento integrale sono i seguenti:
Per società controllate si intendono tutte le società su cui il Gruppo è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con le
stesse e nel contempo ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tali entità. Nel valutare l'esistenza del controllo si prendono in considerazione anche i diritti di voto potenziali.
Le società controllate sono consolidate a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere.
I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre, data di riferimento del Bilancio consolidato, e sono generalmente quelli appositamente predisposti e approvati dagli Organi Amministrativi delle singole società, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili della Capogruppo.
Non sono incluse nel Bilancio consolidato le controllate inattive o che generano un volume di affari non significativo, in quanto la loro incidenza sui valori del Bilancio consolidato del Gruppo non è rilevante. Le società controllate escluse dall'area di consolidamento sono valutate al costo, ridotto per perdite di valore nel caso in cui le partecipate abbiano sostenuto perdite e non siano prevedibili nel futuro utili di entità tale da assorbire le perdite sostenute.
Le società collegate sono le imprese nelle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto.
Le entità soggette a controllo congiunto (joint venture) sono caratterizzate dalla presenza di un accordo contrattuale in base al quale le decisioni concernenti le attività rilevanti a questo correlate richiedono il consenso unanime dei partecipanti all'accordo.
Le partecipazioni in società collegate e le entità soggette a controllo congiunto sono valutate con il metodo del Patrimonio Netto e sono inizialmente iscritte al costo. Il metodo del Patrimonio Netto è di seguito descritto:
adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata, o comunque a coprirne le perdite, è rilevata in un apposito fondo; le variazioni patrimoniali delle società valutate con il metodo del Patrimonio Netto non rappresentate dal risultato di Conto Economico sono contabilizzate direttamente a rettifica delle riserve di Patrimonio Netto;
L'elenco delle collegate è fornito in allegato.
Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, chiaramente identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili ed atti a generare benefici economici futuri.
Tali elementi sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Per ciascuna attività immateriale al momento di prima rilevazione viene determinata la vita utile; nel caso in cui, sulla base di un'analisi di tutti i fattori rilevanti, non è prevedibile un limite al periodo in cui ci si attende che si genereranno flussi di cassa in entrata per il Gruppo l'attività immateriale viene considerata a vita utile indefinita. La stima della vita utile è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L'ammortamento ha inizio quando l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della vita utile. Nell'esercizio in cui l'attività immateriale diviene disponibile per l'uso l'ammortamento è determinato tenendo conto del momento effettivo in cui la condizione si manifesta.
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un'attività immateriale, essa viene eliminata dal bilancio e l'eventuale perdita o utile
(calcolata come differenza tra il valore di cessione e il relativo valore netto contabile) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.
Gli immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, incrementato, in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività.
Gli oneri finanziari che sono direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene, sono capitalizzati come parte del costo del bene stesso fino al momento in cui il bene è pronto per l'uso previsto o la vendita.
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al Conto Economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, l'ammodernamento o il miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach.
Gli immobili, impianti e macchinari sono esposti al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate in base alle modalità descritte nel seguito. L'ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica. La vita utile stimata dei principali immobili, impianti e macchinari è la seguente:
| Vita utile dell'attività materiale | |
|---|---|
| Fabbricati destinati all'industria Impianti antiinquinamento Impianti specifici Attrezzature Mobili e macchine d'ufficio Autoveicoli da trasporto |
25 anni 7 anni 6 anni 4 anni 8 anni 5 anni |
| Macchine elettroniche | 5 anni |
I terreni, sia liberi da costruzione sia annessi a fabbricati civili e industriali, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.
Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach.
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un'attività materiale, essa viene eliminata dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il relativo valore netto contabile) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.
Gli immobili posseduti al fine di conseguire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni (diversi da quelli destinati all'uso nella produzione o nella fornitura di beni o di servizi o nell'amministrazione aziendale e da quelli destinati alla vendita, nel normale svolgimento dell'attività imprenditoriale) sono valutati al fair value e non assoggettati ad ammortamento; le variazioni di valore sono imputate a Conto economico.
Il fair value viene determinato sulla base delle seguenti metodologie in funzione della tipologia dell'investimento:
Periodicamente viene verificata l'esistenza di eventi o cambiamenti di situazione che indichino che il valore di carico degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali a vita definita non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo si procede alla determinazione del loro valore recuperabile e, nel caso in cui il valore netto contabile ecceda il valore recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore recuperabile.
Il valore recuperabile degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali è rappresentato dal maggiore tra il valore corrente al netto dei costi di dismissione e il loro valore d'uso. Il valore d'uso è rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività o, per le attività che non generano autonomamente flussi finanziari ampiamente indipendenti, dall'insieme di attività che compongono l'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene (cash generating unit).
Nel definire il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi specifici dell'attività.
Una riduzione di valore è riconosciuta nel Conto Economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, o della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile: le perdite di valore di cash generating unit sono dapprima imputate a riduzione dell'avviamento allocato alla cash generating, quindi alle altre attività, in proporzione al relativo valore contabile. Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata su beni materiali ed immateriali diversi da avviamento, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a Conto Economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.
Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell'attività oggetto del test allocato alla cash generating unit cui la stessa appartiene, l'ammontare residuo è allocato alle attività incluse nella cash generating unit in proporzione del loro valore di carico. Tale allocazione ha come limite minimo l'ammontare più alto tra:
Le perdite di valore sono contabilizzate nel Conto Economico nell'apposita voce relativa alle svalutazioni.
Le partecipazioni in imprese diverse da quelle controllate, collegate e joint venture, per cui si rimanda all'area di consolidamento (generalmente con una percentuale di possesso inferiore al 20%) sono iscritte, al momento dell'acquisto, nella voce "Partecipazioni e titoli non correnti" inizialmente al costo, rilevato alla data di effettuazione dell'operazione, in quanto rappresentativo del fair value, comprensivo dei costi di transazione direttamente attribuibili alla relativa transazione.
Successivamente alla contabilizzazione iniziale, tali partecipazioni sono valutate al fair value con imputazione degli effetti nel Conto Economico in ossequio all'IFRS 9.
Se tali partecipazioni, non di controllo né di collegamento, che non siano quotate in un mercato attivo e per le quali l'impiego di un opportuno modello di valutazione non risulti attendibile sono valutate, comunque, al costo.
Nel caso di partecipazioni valutate al costo, si procede ad una svalutazione con impatto al conto economico laddove siano individuate perdite durevoli di valore. Qualora vengano meno le cause che hanno indotto la svalutazione è necessario ripristinare il valore fino alla concorrenza, al massimo, del costo originario. Tale ripristino viene iscritto a conto economico.
Le rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono iscritte al costo e valutate al minore tra il costo ed il valore netto di presumibile realizzo.
I prodotti finiti rappresentati da immobili e da aree edificabili sono iscritti al costo di acquisto o di produzione ovvero al valore di realizzo desumibile dall'andamento del mercato, se minore. Il costo è determinato con il metodo del costo specifico sostenuto.
Per le altre rimanenze, il costo d'acquisto viene determinato con il metodo del FIFO ed include gli oneri accessori di competenza. Al fine di determinare il valore netto di presumibile realizzo, il valore di eventuali rimanenze obsolete o di lento rigiro viene svalutato in relazione alla previsione di utilizzo/realizzo netto futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo a riduzione del valore delle rimanenze stesse.
Il Gruppo, a partire dal 1° gennaio 2018, applica per la rilevazione e misurazione degli strumenti finanziari, il principio contabile internazionale IFRS 9 "Strumenti finanziari". L'IFRS 9 sostituisce il precedente IAS 39, dettando nuove regole in tema di classificazione e valutazione, derecognition, impairment e hedge accounting. Tra le principali novità si evidenzia che in tema
di classificazione e valutazione occorre considerare il business model utilizzato per gestire le attività e passività finanziarie e le caratteristiche dei flussi di cassa finanziari. Inoltre il principio introduce nuovi aspetti per la valutazione delle perdite sui crediti (expected credit losses) ed un nuovo modello di hedge accounting. L'introduzione del nuovo principio non ha comportato impatti in tutti gli ambiti di applicazione previsti.
L'IFRS 9 introduce nuove disposizioni per la classificazione e la valutazione delle attività finanziarie che riflettono il modello di business secondo cui vengono gestite tali attività e le caratteristiche dei loro flussi finanziari.
L'IFRS 9 classifica le attività finanziarie in tre categorie principali: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVOCI) e al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio (FVTPL). Le categorie previste dallo IAS 39, ossia, detenuti fino a scadenza, finanziamenti e crediti e disponibili per la vendita, sono state eliminate.
Le analisi che un'entità deve svolgere per classificare le attività finanziarie nelle suddette categorie seguono una prima distinzione a seconda se siamo in presenza di un titolo di capitale, un titolo di debito o un derivato.
Tutte le attività finanziarie rappresentate da TITOLI DI CAPITALE sono sempre rilevate al fair value.
Nel caso in cui il titolo sia detenuto con finalità di trading, le variazioni di fair value devono essere rilevate a conto economico, mentre per tutti gli altri investimenti l'entità potrà decidere, alla data di rilevazione iniziale, di rilevare successivamente tutte le variazioni di fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo (OCI), esercitando la FVTOCI option. In tal caso, gli importi accumulati a OCI non saranno mai riversati nell'utile/(perdita) dell'esercizio anche in caso di eliminazione contabile dell'investimento. L'applicazione dell'opzione "FVTOCI" è irrevocabile e le riclassifiche tra le tre categorie non sono concesse.
Per quanto riguarda invece la classificazione delle attività finanziarie rappresentate dai CREDITI E DAI TITOLI DI DEBITO, è necessario considerare due elementi:
— Held to Collect (HTC), modello avente l'obiettivo di possedere l'attività finanziaria per l'incasso dei flussi contrattuali;
L'IFRS 9 fornisce le definizioni di capitale e interessi:
Un'attività finanziaria rappresentata quindi da titoli di debito potrà essere classificata nelle seguenti categorie:
In questa categoria, gli strumenti finanziari sono inizialmente rilevati al fair value, inclusivo dei costi dell'operazione, e successivamente valutati al costo ammortizzato. Gli interessi (calcolati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo come nel previgente IAS 39), le perdite (e i ripristini delle perdite) per riduzione di valore, gli utili/(perdite) su cambi e gli utili/(perdite) derivanti dall'eliminazione contabile sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.
In tale categoria gli strumenti finanziari classificati sono inizialmente rilevati al fair value, inclusivo dei costi dell'operazione.
Gli interessi (calcolati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo come nel previgente IAS 39), le perdite/(utili) per riduzione di valore e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre variazioni del fair value dello strumento sono rilevate tra le altre componenti di conto economico complessivo (OCI). Al momento dell'eliminazione contabile dello strumento, tutti gli utili/(perdite) accumulati a OCI saranno riclassificati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.
3) Fair Value Through Profit Or Loss in via residuale, ovvero quando:
Gli strumenti finanziari classificati in tale categoria sono inizialmente e successivamente rilevati al fair value. I costi dell'operazione e le variazioni del fair value sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.
L'IFRS 9 sostituisce il modello della 'perdita sostenuta' ('incurred loss') previsto dallo IAS 39 con un modello previsionale della 'perdita attesa su crediti' ('expected credit loss' o 'ECL'). Il modello presuppone un livello significativo di valutazione in merito all'impatto dei cambiamenti dei fattori economici sull'ECL che saranno ponderati in base alle probabilità.
Il nuovo modello di perdita per riduzione di valore si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, fatta eccezione per i titoli di capitale e le attività derivanti da contratti con i clienti.
Il principio prevede che i fondi a copertura su crediti siano valutati utilizzando i seguenti approcci metodologici: il "General deterioration method" e il "Simplified approach"; in particolare:
modello generale. La rilevazione della perdita secondo l'approccio semplificato deve essere lifetime, pertanto non è richiesta la stage allocation. Per tale tipologia, pertanto, i crediti sono suddivisi per cluster omogenei, con riferimenti ai quali sono successivamente determinati, per ogni cluster, i parametri di riferimento (PD, LGD, ed EAD) per il calcolo delle lifetime expected credit losses utilizzando le informazioni disponibili.
Nei casi in cui trova applicazione il General Deterioration Method, come anticipato, gli strumenti finanziari sono classificati in tre stage in funzione del deterioramento della qualità creditizia tra la data della rilevazione iniziale e quella di valutazione:
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono contabilizzati al fair value e comprendono i depositi bancari ed il denaro in cassa, ossia quei valori che possiedono i requisiti della disponibilità a vista o a brevissimo termine, del buon esito e dell'assenza di spese per la riscossione.
In linea con quanto previsto dall'IFRS 9, il Gruppo ha deciso in fase di prima applicazione di avvalersi della possibilità di continuare ad applicare le disposizioni di hedge accounting previste dallo IAS 39. Pertanto, le disposizioni relative agli strumenti derivati sono rimaste immutate.
Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati, utilizzati con l'intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di tasso.
Tutti gli strumenti finanziari derivati sono valutati e contabilizzati al fair value, come stabilito dall'IFRS 9.
Per gli strumenti derivati che soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value sono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati.
Nel caso di copertura finalizzate a neutralizzare il rischio di variazioni nei flussi di cassa originati dall'esecuzione futura di obbligazioni contrattualmente definite alla data di riferimento del bilancio (cash flow hedge), le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono contabilizzate, limitatamente alla sola quota efficace, nella voce "Riserve" del patrimonio netto. Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura, la riserva è riversata a conto economico fra le componenti operative. Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più considerato altamente probabile, la quota della voce "Riserve" relativa a tale strumento viene immediatamente riversata nel conto economico dell'esercizio. Viceversa, nel caso lo strumento derivato sia ceduto o non sia più qualificabile come strumento di copertura efficace, la parte della voce "Riserve" rappresentativa delle variazioni di fair value dello strumento, sino a quel momento rilevata, viene mantenuta quale componente del patrimonio netto ed è riversata a conto economico seguendo il criterio di classificazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.
In relazione alle attività e passività finanziarie rilevate nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria al fair value, l'IFRS 13 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:
Per l'identificazione del livello gerarchico di valutazione del fair value, si rinvia alla Nota n. 28.
La passività relativa ai benefici riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e relativa a programmi a benefici definiti (TFR), al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali stimando l'ammontare dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato alla data di riferimento. La passività è rilevata per competenza lungo il periodo di maturazione del diritto.
Relativamente al Trattamento di Fine Rapporto, in seguito alle modifiche apportate alla disciplina dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti attuativi ('Riforma Previdenziale') emanati nei primi mesi del 2007, si segnala che:
La determinazione del valore attuale degli impegni del Gruppo è effettuata da attuari esterni con il "metodo della proiezione unitaria del credito" (projected unit credit method). Con tale metodo, la passività è proiettata al futuro per determinare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano
principalmente il tasso di interesse, che riflette il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione e il turnover dei dipendenti. Per le quote di TFR destinate alla previdenza integrativa ovvero al fondo INPS a partire dalla data di opzione esercitata dal dipendente, il Gruppo non è debitore delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006 e pertanto nel calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura.
Gli utili e le perdite attuariali, definiti quale differenza tra il valore di bilancio della passività ed il valore attuale degli impegni del Gruppo a fine periodo, dovuta al modificarsi dei parametri attuariali utilizzati in precedenza, sono imputati direttamente nelle altre componenti del Conto Economico Complessivo.
La componente finanziaria è invece iscritta nel Conto Economico nella voce proventi ed oneri finanziari.
I Fondi per rischi ed oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura del periodo sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza.
Gli accantonamenti ai Fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di riferimento, esiste una obbligazione legale o implicita, che deriva da un evento passato, e sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e l'ammontare di tale esborso sia stimabile.
Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario. Se la passività è relativa ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce; la rilevazione dell'onere a Conto Economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale alla quale l'onere stesso si riferisce.
L'introduzione del nuovo principio IFRS 15 ha modificato profondamente la modalità di rilevazione dei ricavi.
L'obiettivo dell'introduzione del principio contabile IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers, è proprio quello di creare un quadro di riferimento completo ed omogeneo per la rilevazione dei ricavi, applicabile a tutti i contratti commerciali (ad eccezione dei contratti di leasing, dei contratti assicurativi e degli strumenti finanziari).
L'adozione del nuovo principio ha come obiettivo:
Il "five step model framework" si basa su 5 fasi cruciali nella determinazione dei ricavi:
Con l'IFRS 15 i ricavi sono valutati tenendo conto dei termini contrattuali e delle pratiche commerciali abitualmente applicate nei rapporti con i clienti. Il prezzo dell'operazione è l'importo del corrispettivo (che può includere importi fissi, variabili o entrambi) a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento del controllo dei beni/servizi promessi. Per controllo si intende genericamente la capacità di decidere dell'uso dell'attività (bene/servizio) e di trarne sostanzialmente tutti i benefici rimanenti. Il corrispettivo totale dei contratti per la prestazione di servizi viene ripartito tra tutti i servizi sulla base dei prezzi di vendita dei relativi servizi come se fossero stati venduti singolarmente.
Per l'IFRS 15, nell'ambito di ciascun contratto, l'elemento di riferimento per il riconoscimento dei ricavi è il singolo obbligo di prestazione (performance obbligation). Per ogni obbligazione di fare, separatamente individuata, l'entità rileva i ricavi quando (o man mano che) adempie l'obbligazione stessa, trasferendo al cliente il bene/servizio (ossia l'attività) promesso. L'attività è trasferita quando (o man mano che) il cliente ne acquisisce il controllo.
Per le obbligazioni di fare adempiute nel corso del tempo i ricavi vengono rilevati nel corso del tempo (over the time), valutando alla fine di ogni esercizio i progressi fatti verso l'adempimento completo dell'obbligazione. Per la valutazione dei progressi possono essere utilizzati modelli basati su dai di input o su dati di output. Il Gruppo utilizza il Metodo basato sugli input (cost-tocost method). Secondo tale ultima metodologia, i ricavi sono rilevati sulla base degli input impiegati per adempiere l'obbligazione fino alla data, rispetto agli input totali ipotizzati per adempiere l'intera obbligazione. Quando gli input risultano distribuiti uniformemente nel tempo,
la Società rileva i corrispondenti ricavi in maniera lineare. In determinate circostanze, quando non si è in grado di valutare ragionevolmente il risultato dell'obbligazione di fare, i ricavi vengono rilevati solo fino a concorrenza dei costi sostenuti.
Se il corrispettivo contrattuale include un importo variabile (ad esempio a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, crediti, concessioni sul prezzo, incentivi, premi di rendimento, penalità oppure perché il corrispettivo stesso dipende dal verificarsi o meno di un evento futuro incerto), l'importo del corrispettivo cui si ritiene di avere diritto deve essere stimato. Il Gruppo stima i corrispettivi variabili in maniera coerente per fattispecie simili, usando il metodo del valore atteso o del valore dell'importo maggiormente probabile; in seguito, include l'importo stimato del corrispettivo variabile nel prezzo di transizione solo nella misura in cui tale importo risulta altamente probabile.
I ricavi del Gruppo vengono rettificati in presenza di componenti finanziarie significative, sia se la stessa risulta finanziata dal proprio cliente (incasso anticipato), sia se lo finanzia (incassi differiti). La presenza di una componente finanziaria significativa viene identificata alla stipula del contratto, comparando i ricavi attesi con i pagamenti da ricevere. Essa non viene rilevata se tra il momento del trasferimento del bene/servizio e il momento del pagamento intercorre un periodo di tempo inferiore ai 12 mesi.
Il Gruppo capitalizza i costi sostenuti per l'ottenimento del contratto e che non avrebbe sostenuto se non lo avesse ottenuto (es. commissioni di vendita), quando prevede di recuperarli. Il Gruppo capitalizza i costi sostenuti per l'adempimento del contratto solo quando questi sono direttamente correlati al contratto, consentono di disporre di nuove e maggiori risorse per gli adempimenti futuri e si prevede che tali costi saranno recuperati.
I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi acquistati o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica.
I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il tasso di interesse effettivo, cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata ed in uscita che compongono una determinata operazione. Per ciò che riguarda gli oneri finanziari capitalizzati si rimanda a quanto indicato nei criteri di valutazione degli immobili, impianti e macchinari.
I dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione degli stessi. La distribuzione di dividendi a terzi viene registrata come passività nel bilancio nel periodo in cui la distribuzione viene approvata dall'Assemblea degli Azionisti.
Le imposte correnti sul reddito del periodo sono determinate in base alla stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore; si tiene conto, inoltre, degli effetti derivanti dall'attivazione da parte della Capogruppo e delle società del Gruppo del consolidato fiscale nazionale (le controllate Vianini Energia Srl e Ind 2004 Srl) con la controllante Caltagirone SpA. Di conseguenza, la Capogruppo e le società controllate hanno riflesso in bilancio i rapporti patrimoniali relativi alla fiscalità IRES attribuita alla società controllante nelle voci "Crediti verso Controllante" e "Debiti verso Controllante" anziché nei "Debiti tributari" e "Crediti tributari".
Le imposte differite attive e passive sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti nel Bilancio consolidato ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, in base alle aliquote fiscali e alla normativa fiscale vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio.
L'iscrizione di attività per imposte differite attive è effettuata quando il loro recupero è probabile, cioè quando si prevede che possano rendersi disponibili in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività. La recuperabilità delle imposte differite attive viene riesaminata ad ogni chiusura di periodo.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel Conto Economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a Patrimonio Netto attraverso il Conto Economico Complessivo, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a Patrimonio Netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli "Altri Costi Operativi".
Tutte le transazioni in valuta diversa dall'euro sono rilevate al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa dalla valuta funzionale sono successivamente adeguate al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del periodo presentato. La differenza, positiva o negativa, tra i valori convertiti ai cambi di periodo e quelli originari sono imputati al Conto Economico.
Le attività e passività non monetarie denominate in valuta ed iscritte al costo storico sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione dell'operazione.
Le attività e le passività non monetarie iscritte al valore equo (fair value) sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.
Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisizione (acquisition method). Secondo tale metodo:
dell'impresa acquisita, e le attività (o gruppi di attività e passività) destinate alla vendita, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento;
Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l'eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel Conto Economico.
Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio Bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione.
Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.
Nell'ambito del passaggio agli IFRS, il Gruppo ha deciso di rideterminare solo le aggregazioni aziendali avvenute successivamente al 1 gennaio 2004. Per le acquisizioni avvenute prima di tale data, l'avviamento corrisponde all'importo contabilizzato secondo i precedenti principi contabili (Principi Contabili Italiani).
L'utile (perdita) base per azione è calcolato dividendo il Risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie.
L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il Risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo. Il Risultato per azione diluito non viene calcolato nel caso di perdite, in quanto qualunque effetto diluitivo determinerebbe un miglioramento del Risultato per azione.
L'attività del Gruppo Vianini, strettamente legata all'attività immobiliare, è sottoposta a vari rischi finanziari: rischio di variazione di fair value degli investimenti immobiliari, rischio di liquidità, rischio di credito, rischio di variazione dei flussi finanziari. La gestione dei rischi finanziari è svolta nell'ambito di precise direttive di natura organizzativa che disciplinano la gestione degli stessi e il controllo di tutte le operazioni che hanno stretta rilevanza nella composizione delle attività e passività finanziarie e/o commerciali.
Gli investimenti immobiliari del gruppo sono valutati al fair value e le relative variazioni sono contabilizzate a Conto Economico. Il Gruppo monitora costantemente l'andamento del mercato residenziale italiano ed in particolare quello romano; le rilevazioni effettuate nel 2018 mostrano che il mercato immobiliare residenziale nel 2018, seppure con maggiore cautela rispetto al 2017, si è confermato positivo. Nel 2018 si sono riscontrati segnali positivi in termini qualitativi. In termini quantitativi, i prezzi di compravendita si presentano stazionari mentre i canoni di locazione registrano segnali di miglioramento.
Il Rischio di liquidità fa riferimento alle disponibilità di risorse finanziarie, all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale. In particolare i flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono gestite con l'obiettivo di garantire un'efficace ed un'efficiente gestione delle risorse finanziarie. Il Gruppo soddisfa i fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti attraverso i flussi generati costantemente dall'attività operativa oltre all'utilizzo delle linee di credito a disposizione.
La Società ed il Gruppo minimizzano il rischio tramite un'attività preventiva di credit check che consiste nella verifica dell'affidabilità e solvibilità di tutti i clienti che richiedono la locazione di immobili. Tale controllo viene effettuato in fase di accettazione del cliente stesso con l'ausilio di fonti dati esterne ed interne. Il Gruppo effettua tempestive attività post acquisizione mirate al recupero crediti, quali:
Da sottolineare inoltre anche una limitata concentrazione dei crediti.
Tale rischio riguarda le variabilità dei flussi finanziari a seguito delle oscillazioni dei tassi di interesse sul mercato. Il Gruppo risulta esposto a tale rischio in quanto parte dei finanziamenti in essere sono a tasso variabile nei confronti di enti creditizi. I rischi connessi al mercato dei capitali sono attentamente monitorati in modo da poter intervenire con la necessaria tempestività in caso di modifica delle condizioni del mercato.
I debiti finanziari a tasso variabile al 31 dicembre 2018 ammontano a 233,5 milioni di euro. A fronte del rischio di variazione dei tassi di interesse, si rileva che è stato sottoscritto un Accordo di Hedging, in cui si prevede, a far data dal 1° gennaio 2017, la copertura per un ammontare nozionale pari complessivamente a 80 milioni di euro, corrispondente al 34,3% del nozionale stesso.
La predisposizione del bilancio consolidato richiede da parte degli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze.
L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico ed il Rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci successivi a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.
I principi contabili e le voci di bilancio che richiedono più di altri una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui Bilanci consolidati del Gruppo sono i seguenti:
Gruppo valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri. Le stime e le assunzioni sono periodicamente riviste e gli effetti di ciascuna variazione sono iscritti a conto economico.
Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita anziché con il loro utilizzo continuativo sono classificate come possedute per la vendita e rappresentate separatamente dalle altre attività e passività
della situazione finanziaria-patrimoniale. Perché ciò si verifichi, l'attività (o gruppo in dismissione) deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a condizioni che sono d'uso e consuetudine per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita deve essere altamente probabile entro un anno. Se tali criteri vengono soddisfatti dopo la data di chiusura dell'esercizio, l'attività non corrente (o gruppo in dismissione) non viene classificata come posseduta per la vendita. Tuttavia, se tali condizioni sono soddisfatte successivamente alla data di chiusura dell'esercizio ma prima della autorizzazione alla pubblicazione del bilancio, opportuna informativa viene fornita nelle note esplicative.
Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita, sono rilevate al minore tra il valore contabile e il relativo fair value, al netto dei costi di vendita; i corrispondenti valori patrimoniali dell'esercizio precedente non sono riclassificati. Un'attività operativa cessata ("discontinued operation") rappresenta una parte dell'impresa che è stata dismessa o classificata come posseduta per la vendita, e:
I risultati delle attività operative cessate – siano esse dismesse oppure classificate come possedute per la vendita e in corso di dismissione – sono esposti separatamente nel conto economico, al netto degli effetti fiscali. I corrispondenti valori relativi all'esercizio precedente, ove presenti, sono riclassificati ed esposti separatamente nel conto economico, al netto degli effetti fiscali, ai fini comparativi.
I principi contabili adottati sono modificati da un periodo all'altro solo se il cambiamento è richiesto da un principio o se contribuisce a fornire informazioni maggiormente attendibili e rilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla Situazione Patrimoniale, sul risultato economico o sui flussi finanziari dell'impresa.
I cambiamenti dei principi contabili sono contabilizzati retroattivamente con l'imputazione degli effetti a Patrimonio Netto d'apertura per il più remoto dei periodi presentati.
Gli altri importi comparativi indicati per ciascun periodo precedente vengono parimenti rettificati come se il nuovo principio fosse stato applicato sin dall'inizio. L'approccio prospettico è effettuato solo quando risulta impraticabile ricostruire l'informazione comparativa.
L'applicazione di un principio contabile nuovo o modificato è contabilizzata come richiesto dal principio stesso. Se il principio non disciplina le modalità di transizione, il cambiamento è contabilizzato secondo il metodo retroattivo o, se impraticabile, prospettico. Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti nei principi contabili illustrato in precedenza. Nel caso di errori non rilevanti la contabilizzazione è effettuata a Conto Economico nel periodo in cui l'errore è rilevato.
I cambiamenti di stima sono contabilizzati prospetticamente a Conto Economico nel periodo in cui avviene il cambiamento se influisce solo su quest'ultimo oppure nel periodo in cui è avvenuto il cambiamento e nei periodi successivi se il cambiamento influisce anche su questi ultimi.
In applicazione dell'IFRS 8, relativamente agli schemi relativi all'informativa di settore di attività, il Gruppo Vianini adotta la suddivisione per settore operative, definite come una parte del Gruppo distintamente identificabile, che fornisce un insieme di prodotti e servizi collegati ed e soggetta a rischi e benefici diversi da quelli di altri settori di attività del Gruppo. Tale suddivisione viene utilizzata dalla Direzione Aziendale per effettuare l'analisi dell'andamento delle attività e per la gestione specifica dei rischi collegati a ciascun settore. L'individuazione dei settori operativi del Gruppo e stata effettuata con riferimento al sistema di rendicontazione interno adottato periodicamente dalla Capogruppo per la struttura direzionale e organizzativa del Gruppo. In particolare, le attività sono svolte in Italia e comprendono la gestione immobiliare e altre attività. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 27.
La capitalizzazione in Borsa del Titolo Vianini Spa risulta attualmente inferiore al Patrimonio Netto contabile del Gruppo (capitalizzazione in Borsa al 31 dicembre 2018 pari a 34,2 milioni di euro a fronte di un Patrimonio Netto di Gruppo di 101,4 milioni di euro). La quotazione del titolo risente delle condizioni ancora generalmente depresse e altamente volatili dei mercati finanziari, risultando significativamente distante dalla valutazione basata sui fondamentali del Gruppo espressa dal valore economico.
Tutti gli importi sono in migliaia di euro.
| Costo storico | Costi di sviluppo |
Diritti di brevetto |
Marchi, concessione e licenze |
Costi di impianto |
Altre | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 01.01.2017 | 1 | 133 | 5 | 21 | - | 160 |
| Incrementi | 2 | 30 | 32 | |||
| Variazione attività | ||||||
| cedute | (75) | (75) | ||||
| 31.12.2017 | 1 | 60 | 5 | 21 | 30 | 117 |
| Costi di | Diritti di | Marchi, | Costi di | Altre | Totale | |
| sviluppo | brevetto | concessione | impianto | |||
| e licenze | ||||||
| 01.01.2018 | 1 | 60 | 5 | 21 | 30 | 117 |
| Incrementi | - | |||||
| 31.12.2018 | 1 | 60 | 5 | 21 | 30 | 117 |
| Ammortamento e | Costi di | Diritti di | Marchi, | Costi di | Altre | Totale |
| perdite durevoli | sviluppo | brevetto | concessione | impianto | ||
| e licenze | ||||||
| 01.01.2017 | - | 24 | 2 | 7 | - | 33 |
| Incrementi | 12 | 1 | 4 | 6 | 23 | |
| 31.12.2017 | - | 36 | 3 | 11 | 6 | 56 |
| Costi di | Diritti di | Marchi, | Costi di | Altre | Totale | |
| sviluppo | brevetto | concessione | impianto | |||
| e licenze | ||||||
| 01.01.2018 | ||||||
| - | 36 | 3 | 11 | 6 | 56 | |
| Incrementi | 1 | 12 | 1 | 5 | 5 | 24 |
| 31.12.2018 | 1 | 48 | 4 | 16 | 11 | 80 |
| Valore netto | ||||||
| 01.01.2017 | 1 | 109 | 3 | 14 | - | 127 |
| 31.12.2017 | 1 | 24 | 2 | 10 | 24 | 61 |
| Costo storico | Terreni e | Impianti e | Attrezzature | Altri beni | Immobilizzazioni | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| fabbricati | Macchinari | Ind. e Com. | in corso | |||
| 01.01.2017 | 20.461 | 37.894 | 2.510 | 313 | 257 | 61.435 |
| Incrementi | 7 | 7 | 14 | |||
| Decrementi | (129) | (1.469) | (987) | (77) | (2.662) | |
| Variazione attività cedute | (5.834) | (18.300) | (24.134) | |||
| Riclassifiche | 167 | 167 | ||||
| 31.12.2017 | 14.498 | 18.299 | 1.523 | 243 | 257 | 34.820 |
| 01.01.2018 | 14.498 | 18.299 | 1.523 | 243 | 257 | 34.820 |
| Incrementi | 72 | 181 | 253 | |||
| Decrementi | (73) | (7) | (80) | |||
| Riclassifiche | (6) | (2) | (8) | |||
| 31.12.2018 | 14.497 | 18.293 | 1.523 | 415 | 257 | 34.985 |
| Ammortamento e | Terreni e | Impianti e | Attrezzature | Altri beni | Immobilizzazioni | Totale |
| perdite durevoli | fabbricati | Macchinari | Ind. e Com. | in corso | ||
| 01.01.2017 | 16.269 | 37.252 | 2.510 | 297 | 56.328 | |
| Incrementi | 47 | 3 | 50 | |||
| Decrementi | (1.469) | (987) | (77) | (2.533) |
| Variazione attività cedute Riclassifiche |
(3.050) 6 |
(17.609) 125 |
(20.659) 131 |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2017 | 13.272 | 18.299 | 1.523 | 223 | 33.317 | |
| 01.01.2018 | 13.272 | 18.299 | 1.523 | 223 | 33.317 | |
| Incrementi | 46 | 9 | 55 | |||
| Decrementi | (2) | (2) | ||||
| Riclassifiche | (6) | (2) | (8) | |||
| 31.12.2018 | 13.318 | 18.293 | 1.523 | 228 | 33.362 | |
| Valore netto | ||||||
| 01.01.2017 | 4.192 | 642 | - | 16 | 257 | 5.107 |
| 31.12.2017 | 1.226 | - | - | 20 | 257 | 1.503 |
| 31.12.2018 | 1.179 | - | - | 187 | 257 | 1.623 |
Per gli ammortamenti dell'esercizio si rimanda alla Nota n. 21.
| 01.01.2017 | Incrementi | Cessioni | Riclassifica | Valutazione al fair value |
31.12.2017 | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Investimenti immobiliari | 180.046 | - | (3.571) | 48.074 | 8.380 | 232.929 |
| Totale | 180.046 | - | (3.571) | 48.074 | 8.380 | 232.929 |
| 01.01.2018 | Incrementi | Cessioni | Riclassifica | Valutazione al fair value |
31.12.2018 | |
| Investimenti immobiliari | 232.929 | 167 | (471) | 37.627 | 6.608 | 276.860 |
| Totale | 232.929 | 167 | (471) | 37.627 | 6.608 | 276.860 |
Gli investimenti immobiliari, pari a 276,9 milioni di euro, sono costituiti da immobili destinati alla locazione, situati in Roma, di proprietà del Gruppo Domus Italia.
Si segnala che nel corso del 2018 sono stati ultimati i lavori di due edifici situati in zona De Chirico e Eur Tor Pagnotta. Tali immobili sono stati riclassificati dalle rimanenze agli investimenti immobiliari in quanto destinati alla locazione secondo le intenzioni degli Amministratori delle società controllate.
Gli immobili sono iscritti al fair value sulla base di perizie tecniche redatte da esperti indipendenti, basate sulle indicazioni provenienti dal mercato immobiliare applicabili per la tipologia di investimenti detenuti. In osservanza della Raccomandazione CONSOB n. DIE/0061944 del 18 luglio 2013, il Gruppo Domus Italia ha utilizzato la procedura, approvata dal Consiglio di Amministrazione, denominata "Processo Nomina Esperti Indipendenti e Valutazione asset immobiliari" che ha come obiettivo l'individuazione:
delle modalità di monitoraggio delle attività degli Esperti Indipendenti con particolare riferimento alla corretta applicazione dei criteri di valutazione dei beni.
Di seguito si riportano le informazioni richieste dalla Raccomandazione CONSOB DEM/9017265 del 26 febbraio 2009.
| Valore Contabile al 31.12.2018 |
Criterio di Contabilizzazione |
Valore di mercato |
data ultima perizia |
|
|---|---|---|---|---|
| Primo Portafoglio | 104.510 | fair value | 104.510 | feb-19 |
| Secondo Portafoglio | 172.350 | fair value | 172.350 | feb-19 |
| Totale Investimenti immobiliari |
276.860 | 276.860 | ||
| Secondo Portafoglio | 119.942 | costo | 138.120 | feb-19 |
| Totale Rimanenze | 119.942 | 138.120 | ||
| Totale Progetti di Sviluppo | 396.802 | 414.980 |
| Asset Immobiliari | Valore Contabile al 31.12.2018 |
Debito Finanziario residuo |
Forma tecnica | Scadenza | Significative Clausole contrattuali |
|---|---|---|---|---|---|
| Primo Portafoglio | |||||
| 1.799 | mutui ipotecari a tasso fisso |
2038/2043 | nessuna | ||
| Investimenti Immobiliari | 104.510 | 56.732 | mutui ipotecari a tasso variabile |
2027/2044 | nessuna |
| Totale Primo Portafoglio | 104.510 | 58.531 | |||
| Secondo Portafoglio | |||||
| Investimenti Immobiliari | 172.350 | mutui ipotecari e contratti di |
|||
| Rimanenze | 119.942 | 176.729 | finanziamento a | 2023/2037 | nessuna |
| Totale Secondo Portafoglio |
292.292 | 176.729 | tasso variabile | ||
| Totale Progetti di Sviluppo | 396.802 | 235.260 |
| Partecipazioni in imprese collegate |
01.01.2017 | Incrementi / (Decrementi) |
Rivalutazioni / (Svalutazioni) |
Altre movimentazioni |
31.12.2017 | % possesso |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ANGITOLA liquidazione |
Scarl | in | 8 | 8 | 50,0% | |||
| Rofin 2008 Srl | 2 | 2 | 20,0% | |||||
| Totale | 10 | - | - | - | 10 | |||
| Partecipazioni in imprese collegate |
01.01.2018 | Incrementi / (Decrementi) |
Rivalutazioni / (Svalutazioni) |
Altre movimentazioni |
31.12.2018 | % possesso |
||
| ANGITOLA liquidazione |
Scarl | in | 8 | 8 | 50,0% | |||
| Rofin 2008 Srl | 2 | (2) | - | 20,0% | ||||
| Totale | 10 | (2) | - | - | 8 |
Nel corso del 2018 la Rofin 2008 Srl è stata liquidata.
Il dettaglio delle partecipazioni in altre imprese è il seguente:
| 01.01.2017 | Incrementi /(Decrementi) | 31.12.2017 | % possesso | |
|---|---|---|---|---|
| Sele Scarl in liquidazione | 1 | (1) | - | 2,0% |
| Consorzio Eurofer | 1 | 1 | 19,6% | |
| Parted 1982 SpA | 14.336 | (14.336) | - | 8,1% |
| Totale | 14.338 | (14.337) | 1 | |
| 01.01.2018 | Incrementi /(Decrementi) | 31.12.2018 | % possesso | |
| Consorzio Eurofer | 1 | 1 | 19,6% | |
| Totale | 1 | - | 1 |
La voce, pari a 3 mila euro, è costituita da crediti verso altri per depositi cauzionali con scadenza inferiore ai cinque esercizi.
| in migliaia di euro | 01.01.2017 | Accantonamenti Utilizzi | Altre variazioni |
31.12.2017 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Imposte differite attive | |||||
| Accantonamento fondo rischi | 269 | 269 | |||
| Altri | 6.286 | 1.297 | (1.766) | (899) | 4.918 |
| Totale | 6.555 | 1.297 | (1.766) | (899) | 5.187 |
| Imposte differite passive | |||||
| Differenze ammortamenti fiscali | 550 | (432) | 118 | ||
| Fair value investimenti immobiliari | 4.124 | 2.415 | 6.539 | ||
| Totale | 4.674 | 2.415 | - | (432) | 6.657 |
| in migliaia di euro | 01.01.2018 | Accantonamenti Utilizzi | Altre | 31.12.2018 | |
| variazioni | |||||
| Imposte differite attive | |||||
| Accantonamento fondo rischi | 269 | 17 | (35) | (3) | 248 |
| Altri | 4.918 | 1.127 | (1.417) | 179 | 4.807 |
| Totale | 5.187 | 1.144 | (1.452) | 176 | 5.055 |
| Imposte differite passive | |||||
| Differenze ammortamenti fiscali | 118 | 118 | |||
| Fair value investimenti immobiliari | 6.539 | 1.904 | 8.443 |
Le imposte differite attive sono pari a 5,1 milioni di euro (5,2 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e sono relative principalmente agli effetti fiscali rivenienti Gruppo Domus Italia per l'Aiuto alla Crescita Economica (c.d. ACE), per gli interessi deducibili, per lo stanziamento relativo ai cosiddetti decimi IVA e agli effetti relativi al fair value degli strumenti derivati.
Le imposte differite passive, pari a 8,6 milioni di euro (6,7 milioni di euro al 31 dicembre 2017), si riferiscono principalmente agli effetti fiscali calcolati sulla rivalutazione degli immobili.
Le attività per imposte correnti sono pari a 1,2 milioni di euro (1,3 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e sono costituite principalmente da crediti di imposta per IRAP; le passività per imposte correnti, pari a 533 mila euro (483 mila euro al 31 dicembre 2017), sono costituite quasi esclusivamente dal debito per decimi IVA; per maggiori dettagli si veda la nota n. 16.
Le imposte a conto economico sono così composte:
| 2018 | 2017 | |
|---|---|---|
| Onere (Provento) da consolidato fiscale | (493) | (740) |
| IRAP | 433 | 525 |
| Imposte esercizi precedenti | 2 | - |
| Imposte correnti | (58) | (215) |
| Accantonamento imposte differite passive | 1.904 | 2.415 |
| Utilizzo imposte differite passive | - | - |
| Imposte differite | 1.904 | 2.415 |
| Accertamento imposte differite attive | (1.144) | (1.297) |
| Utilizzo imposte differite attive | 1.452 | 1.766 |
| Imposte anticipate | 308 | 469 |
| Totale imposte | 2.154 | 2.669 |
| Totale Ires corrente e differita | 1.369 | 1.740 |
| Totale Irap corrente e differita | 783 | 929 |
| Imposte esercizi precedenti | 2 | - |
| Totale Imposte | 2.154 | 2.669 |
L'analisi della differenza tra l'aliquota fiscale IRES teorica e quella effettiva è la seguente:
| 2018 | 2017 | |||
|---|---|---|---|---|
| Imposta | Aliquota | Imposta | Aliquota | |
| Risultato ante imposte | 6.730 | 168 | ||
| Onere fiscale teorico | 1.615 | 24,00% | 40 | 24,00% |
| Svalutazione di partecipazioni | - | (4) | ||
| Minusvalenze/(Plusvalenze) | - | 2.087 | ||
| Altre variazioni | (246) | (383) | ||
| Totale Ires corrente e differita | 1.369 | 20,34% | 1.740 | n.a |
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 684 | 736 |
| Fondo svalutazione | (541) | (541) |
| Valore Netto materie prime, sussidiarie e di consumo |
143 | 195 |
| Immobili destinati alla vendita | 119.942 | 171.986 |
| Prodotti finiti e in corso di costruzione | 717 | 52 |
| Rimanenze | 120.802 | 172.233 |
La variazione degli immobili in corso di costruzione è dovuta principalmente alla vendita di unità immobiliari e alla riclassifica tra gli investimenti immobiliari di due immobili ultimati, a seguito del cambio della destinazione d'uso in immobili destinati alla locazione con specifico mandato a locare conferito alla correlata Intermedia Srl dalla controllata Domus Roma 15 Srl.
La voce è così composta:
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Crediti verso clienti entro l'esercizio | 3.050 | 2.993 |
| Fondo svalutazione crediti verso clienti | (886) | (546) |
| Crediti verso clienti | 2.164 | 2.447 |
| Crediti verso imprese consortili correlate | - | 110 |
| Crediti verso altre imprese correlate | 5.650 | 5.024 |
| Crediti verso correlate | 5.650 | 5.134 |
| Anticipi a fornitori | 3 | 16 |
| Crediti commerciali entro l'esercizio | 7.817 | 7.597 |
| Crediti verso clienti oltre l'esercizio | 183 | 135 |
| Totale crediti commerciali | 8.000 | 7.732 |
I crediti commerciali verso altre imprese correlate si riferiscono principalmente alla garanzia di canone sugli immobili concessa dalla Ical 2 SpA per 5,4 milioni di euro.
I crediti commerciali esigibili oltre i 12 mesi riguardano ritenute a garanzia per le quali è maturato il diritto all'esigibilità. Il valore di iscrizione approssima il loro fair value.
La scadenza dei crediti commerciali entro l'esercizio è la seguente:
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| A scadere | 432 | 294 |
| 01-30 gg | 88 | 26 |
| 30-60 gg | 47 | - |
| 60-90gg | 51 | 7 |
| Oltre 90 gg | 2.432 | 2.666 |
| Scaduto | 2.618 | 2.699 |
| Totale valore lordo | 3.050 | 2.993 |
| Fondo svalutazione | (886) | (546) |
| Totale valore netto | 2.164 | 2.447 |
La voce accoglie risconti attivi su fidejussioni.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Crediti verso Controllanti | 2.963 | 2.559 |
| Crediti verso correlate | 199 | 56 |
| Crediti per altre attività correnti verso | 3.162 | 2.615 |
| correlate | ||
| Crediti verso altri | 396 | 704 |
| Totale altre attività correnti | 3.558 | 3.319 |
La voce 'crediti verso controllanti' è costituita dai crediti verso la Caltagirone SpA per l'adesione al consolidato fiscale (446mila euro), al consolidato IVA (1,6 milioni di euro) e dal credito residuo per la cessione della partecipazione in Parted 1982 SpA (873mila euro).
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 6.386 | 10.155 |
| Depositi bancari e postali correlate | - | 3 |
| Denaro e valori in cassa | 11 | 16 |
| Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 6.397 | 10.174 |
La diminuzione delle disponibilità liquide, completamente di competenza del Gruppo Domus Italia, deriva dal rimborso di alcuni finanziamenti e dal pagamento di dividendi, al netto degli incassi relativi alle vendite e all'accensione di nuovi finanziamenti.
Il tasso medio dei depositi bancari è pari allo 0,01%.
Per le movimentazioni intervenute nel Patrimonio Netto consolidato si rinvia agli schemi presentati nei Prospetti di Bilancio.
Il capitale sociale è quello della Capogruppo Vianini pari a 30.105.387 euro e composto da 30.105.387 azioni ordinarie nominali da 1 euro ciascuna. Tutte le azioni ordinarie emesse sono interamente versate. Non esistono azioni gravate da vincoli o restrizioni nella distribuzione di dividendi.
Il dettaglio delle Altre riserve è così composto:
| Dettaglio Altre Riserve | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Riserva Legale | 4.264 | 4.264 |
| Riserva Straordinaria | 38.255 | 38.255 |
| Altre riserve di rivalutazione | 6.267 | 6.267 |
| Altre riserve per contributi | 4.152 | 4.152 |
| Riserva TFR | 17 | (29) |
| Plusvalenza azioni proprie | 2.679 | 2.679 |
| Riserva FV derivati | (691) | (344) |
| Riserva FV investimenti immobiliari | 458 | 458 |
| Utili e Perdite a nuovo | 13.996 | 13.970 |
| Totale altre riserve | 69.397 | 69.672 |
La riserva legale, pari a 4,3 milioni di euro, è stata costituita dalla Capogruppo ai sensi dell'art. 2430 del Codice Civile.
Nel corso dell'esercizio si è distribuito agli azionisti, in attuazione della delibera assembleare del 18 aprile 2018, un dividendo nella misura di 0,06 euro per ogni azione ordinaria, per un importo complessivo pari a 1,8 milioni di euro.
Il Trattamento Fine Rapporto rappresenta una passività relativa ai benefici riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro.
Tale passività rientra nei cosiddetti piani a benefici definiti e pertanto è determinata applicando la metodologia attuariale.
Le basi tecniche del calcolo attuariale per la determinazione del TFR secondo lo IAS 19 sono di tipo finanziario, di tipo economico e demografico. Le ipotesi finanziarie riguardano il tasso d'inflazione, i tassi di rivalutazione del Fondo TFR pregresso e dei successivi versamenti, nonché il tasso di attualizzazione.
| Valori in % | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Tasso annuo tecnico di attualizzazione | 1,55% | 1,30% |
| Tasso annuo di inflazione | 1,50% | 1,50% |
| Tasso annuo di incremento delle retribuzioni | 3,00% | 3,00% |
| Tasso annuo di incremento del TFR | 2,62% | 2,62% |
La movimentazione del TFR, ricalcolato sulla base dello IAS 19 con le ipotesi sopra illustrate,
| In migliaia di euro | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Passività netta a inizio periodo | 68 | 290 |
| Costo corrente dell'esercizio | 24 | 22 |
| Interessi passivi (attivi) netti | 1 | 4 |
| (Utili)/Perdite attuariali | (10) | (14) |
| Riclassifiche | 4 | - |
| Variazioni passività destinate alla vendita | - | (136) |
| (Prestazioni pagate) | (46) | (98) |
| Passività netta a fine periodo | 41 | 68 |
| 2018 | 2017 | |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 320 | 370 |
| Oneri sociali | 108 | 118 |
| Accantonamento per TFR | 24 | 22 |
| Altri costi | - | 6 |
| Totale costi del personale | 452 | 516 |
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | Media 2018 | Media 2017 | |
|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 1 | 1 | 1 | 2 |
| Impiegati e quadri | 5 | 6 | 6 | 6 |
| Operai | - | - | - | 18 |
| Totale | 6 | 7 | 7 | 26 |
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Debiti verso banche | 203.503 | 215.459 |
| Derivati | 1.542 | 768 |
| Totale passività finanziarie non correnti | 205.045 | 216.227 |
| Debiti verso banche | 8.380 | 507 |
| Quota a breve dei debiti verso banche non correnti | 5.204 | 6.214 |
| Debiti finanziari verso correlate | 26.321 | 30.027 |
| Ratei passivi su interessi | 232 | 514 |
| Totale passività finanziarie correnti | 40.137 | 37.262 |
| Totale passività finanziarie | 245.182 | 253.489 |
Le passività finanziarie non correnti, pari a 205 milioni di euro, sono riferibili alle società del Gruppo Domus Italia. In particolare:
Le passività finanziarie correnti sono pari a 40,1 milioni di euro. In particolare:
La scadenza delle passività finanziarie è la seguente:
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Entro 3 mesi | 9.626 | 6.815 |
| Tra 3 mesi ed 1 anno | 30.511 | 30.447 |
| Passività finanziarie correnti | 40.137 | 37.262 |
| Tra 1 e 2 anni | 4.499 | 4.061 |
| Tra 2 e 5 anni | 13.495 | 12.393 |
| oltre 5 anni | 187.051 | 199.773 |
| Passività finanziarie non correnti | 205.045 | 216.227 |
| Totale Passività finanziarie | 245.182 | 253.489 |
| Rischi per contenziosi |
Altri rischi | Totale | |
|---|---|---|---|
| Saldo al 1 gennaio 2017 | 921 | 3.300 | 4.221 |
| Utilizzi | (204) | (204) | |
| Riclassifiche | (484) | (484) | |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 921 | 2.612 | 3.533 |
| Di cui: | |||
| Quota corrente | 921 | 921 | |
| Quota non corrente | 2.612 | 2.612 | |
| Totale | 921 | 2.612 | 3.533 |
| Saldo al 1 gennaio 2018 | 921 | 2.612 | 3.533 |
| Accantonamenti | 60 | 60 | |
| Utilizzi | (121) | (121) | (242) |
| Riclassifiche | (528) | (528) | |
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 860 | 1.963 | 2.823 |
| Di cui: | |||
| Quota corrente | 860 | 860 | |
| Quota non corrente | 1.963 | 1.963 | |
| Totale | 860 | 1.963 | 2.823 |
I fondi per contenziosi sono costituiti per 800mila euro da un fondo rischi accantonato a fronte di un contenzioso emerso a seguito della cessione, intervenuta nel 1999, del complesso industriale in Mozzanica; contenzioso che ha ad oggetto la richiesta di risarcimento del danno avanzata dall'acquirente in ragione del presunto inquinamento degli immobili venduti. In primo e secondo grado la Vianini è stata condannata al pagamento della somma di circa 1,6 milioni di euro (la cui esecutività è stata sospesa) oltre gli interessi di legge, a titolo di risarcimento del danno. La Società, supportata dal parere dei legali, ha presentato ricorso per cassazione ed ha inoltre ritenuto congruo l'accantonamento pari al 50% del valore complessivo della condanna considerato che sussistono i presupposti per una definizione transitiva della controversia in ragione dell'attuale divieto di eseguire la sentenza.
I fondi per altri rischi si riferiscono allo stanziamento del costo relativo all'IVA inizialmente detratta dal conferente per le spese di costruzione degli immobili soggetti a rettifica ex art. 19 bis DPR 633/72.
| In migliaia di euro | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Debiti verso società collegate | 14 | 54 |
| Debiti verso società controllanti | 7 | 65 |
| Debiti verso altre imprese correlate | 488 | 3.472 |
| Debiti verso correlate | 509 | 3.591 |
| Debiti verso fornitori | 970 | 1.341 |
| Acconti | 5 | 220 |
| Totale debiti commerciali | 1.484 | 5.152 |
Il valore dei debiti commerciali correnti approssima il relativo fair value; il loro decremento è attribuibile principalmente al pagamento del debito verso la Vianini Lavori SpA per servizi effettuati in relazione alla costruzione degli immobili.
Non esistono debiti con esigibilità superiore all'esercizio.
| Altri Debiti correnti | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Debiti verso controllanti | 720 | 47 |
| Debiti verso correlate | 21 | 21 |
| Debiti verso correlate | 741 | 68 |
| Debiti verso istituti previdenziali | 27 | 25 |
| Debiti verso il personale | 4 | 19 |
| Debiti per IVA | 141 | 141 |
| Debiti per ritenute e Irpef | 30 | 99 |
| Depositi cauzionali | 1.201 | 933 |
| Debiti verso altri | 511 | 702 |
| Risconti passivi | 539 | 399 |
| Totale altri debiti correnti | 3.194 | 2.386 |
Il debito verso imprese controllanti, interamente riferito alla FGC SpA, è relativo all'adesione alla procedura di consolidamento IVA delle società del Gruppo Domus Italia.
| 2018 | 2017 | |
|---|---|---|
| Ricavi | 28.977 | 22.060 |
| Variazione rimanenze | (13.665) | 7.260 |
| Altri ricavi | 7.712 | 10.541 |
| Totale Ricavi operativi | 23.024 | 39.861 |
| di cui verso correlate | 5.143 | 7.436 |
I ricavi operativi al 31 dicembre 2018, realizzati completamente in Italia, sono pari a 23 milioni di euro (39,9 milioni al 31 dicembre 2017), di cui 22,8 milioni di euro (39,8 milioni al 31 dicembre 2017) relativi al Gruppo Domus; sono composti principalmente da ricavi derivanti da locazione immobiliare per 5,1 milioni di euro (3,2 milioni di euro al 31 dicembre 2017), ricavi derivanti dalla garanzia di canone per 5 milioni di euro (5,9 milioni di euro al 31 dicembre 2017), ricavi derivanti dalla vendita di alcune unità immobiliari pari a 687 mila euro (nessun ricavo al 31 dicembre 2017) e ricavi derivanti dalla valutazione al fair value degli immobili destinati alla locazione pari a 6,6 milioni di euro (8,4 milioni di euro al 31 dicembre 2017).
| 2018 | 2017 | |
|---|---|---|
| Acquisti materie prime | 814 | 169 |
| Variazioni rimanenze | 52 | - |
| Costi per materie prime | 866 | 169 |
| di cui verso correlate | - | - |
| 2018 | 2017 | |
| Consulenze | 334 | 466 |
| Prestazioni di servizio varie | 1.550 | 1.960 |
| Assicurazioni | 220 | 126 |
| Amministratori e Sindaci | 240 | 353 |
| Altri costi | 3.975 | 18.618 |
| Costi per servizi | 6.319 | 21.523 |
| di cui verso correlate | 4.097 | 18.635 |
| Fitti | 134 | 124 |
| Altri | 33 | 40 |
| Totale costi per godimento beni di terzi | 167 | 164 |
| di cui verso correlate | 113 | 103 |
| Imposte indirette | 382 | 212 |
| Imu | 1.306 | 1.275 |
| Oneri diversi di gestione terzi | 199 | 172 |
| Totale altri costi | 1.887 | 1.659 |
| di cui verso correlate | - | - |
| Totale altri costi operativi | 8.373 | 23.346 |
Gli altri costi per servizi comprendono le prestazioni di servizio da correlate, pari a 3,6 milioni di euro (17,4 milioni di euro al 31 dicembre 2017) relative ai lavori effettuati sugli edifici in costruzione da società sotto comune controllo.
La diminuzione dei costi operativi è attribuibile al fatto che la costruzione dei comparti di edilizia residenziale è terminata e gli immobili sono stati consegnati.
| Ammortamenti, svalutazioni ed accantonamenti | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Ammortamenti immobilizzazioni immateriali | 24 | 23 |
| Ammortamenti immobilizzazioni materiali | 55 | 50 |
| Accantonamento fondo rischi | 60 | - |
| Svalutazione crediti | 370 | - |
| Totale ammortamenti, svalutazioni ed accantonamenti |
509 | 73 |
| Interessi attivi su depositi bancari Totale proventi finanziari |
2018 1 1 |
2017 1 1 |
|---|---|---|
| 2018 | 2017 | |
| Minusvalenze e cessione partecipazioni | - | 8.696 |
| Interessi passivi su debiti verso banche | 35 | 74 |
| Interessi passivi su mutui | 1.847 | 1.708 |
| Interessi passivi su finanziamenti | 2.845 | 3.548 |
| Commissioni e spese bancarie | 147 | 135 |
| Commissioni su fideiussioni | 18 | 22 |
| Oneri su derivati | 665 | 638 |
| Oneri su finanziamenti | 521 | 740 |
| Interessi passivi su TFR | 1 | 4 |
| Altri | 16 | 25 |
| Totale oneri finanziari | 6.095 | 15.590 |
Il risultato della gestione finanziaria dell'esercizio 2017 includeva la minusvalenza pari a 8,7 milioni di euro relativa alla cessione della partecipazione nella correlata Parted 1982 SpA.
Il Risultato Netto per azione è calcolato dividendo il Risultato Netto del periodo attribuibile al Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio.
| 2018 | 2017 | |
|---|---|---|
| Utile (perdita) netto (in migliaia di euro) | 1.871 | 1.882 |
| Ris. delle attività continuative Gruppo | 1.871 | (5.494) |
| Ris. delle attività operative cessate Gruppo | - | 7.376 |
| N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (000) Risultato base per azione (euro per azione) |
30.105 0,062 |
30.105 0,063 |
|---|---|---|
| Ris. base per azione delle attività continuative (euro per azione) |
0,062 | (0,182) |
| Ris. base per azione delle attività cedute o cessate (euro per azione) |
0,000 | 0,245 |
Il Risultato Netto diluito per azione coincide con il risultato base in quanto sono presenti nel capitale sociale della Vianini SpA solo azioni ordinarie.
Per maggiori informazioni riguardo al risultato delle attività operative cessate, riferite all'esercizio 2017, si fa riferimento alle note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2017
Si riporta di seguito il dettaglio delle altre componenti del Conto Economico Complessivo al lordo del relativo effetto fiscale:
| Valore lordo |
31.12.2018 Effetto fiscale |
Valore netto |
Valore lordo |
31.12.2017 Effetto fiscale |
Valore netto |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Derivati di copertura | (775) | 187 | (588) | 774 | (186) | 588 |
| Utile/(perdita) attuariale da TFR | 7 | (2) | 5 | 14 | (3) | 11 |
In applicazione dell'IFRS 8, di seguito vengono riportati gli schemi relativi all'informativa di settore di attività. Il Gruppo Vianini identifica il settore di attività come un insieme di prodotti e servizi collegati ed è soggetta a rischi e benefici diversi da quelli di altri settori di attività del Gruppo. Tale suddivisione viene utilizzata dalla Direzione Aziendale per effettuare l'analisi dell'andamento delle attività e per la gestione specifica dei rischi collegati a ciascun settore.
| In migliaia di euro | Gestione immobiliare |
Altre attività | Consolidato |
|---|---|---|---|
| 31.12.2017 | |||
| Ricavi di settore da terzi | 39.814 | 47 | 39.861 |
| Ricavi di settore | 39.814 | 47 | 39.861 |
| Risultato di settore (MOL) | 18.105 | (2.314) | 15.791 |
| Ammortamenti, Svalutazioni e accantonamenti | (20) | (53) | (73) |
| Risultato Operativo | 18.085 | (2.367) | 15.718 |
| Risultato della gestione finanziaria | (15.550) | ||
| Risultato ante imposte | 168 | ||
| Imposte | (2.669) | ||
| Risultato delle attività continuative | (2.501) | ||
| Risultato delle attività cedute o cessate | 7.376 | ||
| Risultato dell'esercizio | 4.875 |
| Attività di settore | 426.871 | 7.653 | 434.524 |
|---|---|---|---|
| Passività di settore | 264.485 | 7.283 | 271.768 |
| Partecipazioni valutate al Patrimonio Netto | - | 10 | 10 |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | - | 47 | 47 |
| In migliaia di euro | Gestione | Altre attività | Consolidato |
| immobiliare | |||
| 31.12.2018 | |||
| Ricavi di settore da terzi | 22.751 | 273 | 23.024 |
| Ricavi di settore | 22.751 | 273 | 23.024 |
| Risultato di settore (MOL) | 15.041 | (1.708) | 13.333 |
| Ammortamenti, Svalutazioni e accantonamenti | (201) | (308) | (509) |
| Risultato Operativo | 14.840 | (2.016) | 12.824 |
| Risultato della gestione finanziaria | (6.094) | ||
| Risultato ante imposte | 6.730 | ||
| Imposte | (2.154) | ||
| Risultato delle attività continuative | 4.576 | ||
| Risultato delle attività cedute o cessate | - | ||
| Risultato dell'esercizio | 4.576 | ||
| Attività di settore | 416.355 | 7.164 | 423.519 |
| Passività di settore | 251.504 | 10.314 | 261.818 |
| Partecipazioni valutate al Patrimonio Netto | - | 8 | 8 |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 182 | 71 | 253 |
Il settore "altre attività" comprende la Capogruppo Vianini Spa e le controllate Ind 2004 Srl, operativa nella prestazione di servizi finanziari e Vianini Energia SpA, società che produce e gestisce impianti di energia rinnovabile; al momento tali controllate non risultano operative.
Le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate ivi incluse le operazioni infragruppo, rientrano generalmente nella gestione ordinaria e riguardano principalmente lo scambio dei beni, le prestazioni di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari con le imprese collegate e con altre società appartenenti al Gruppo Caltagirone e sotto comune controllo, comunque con società correlate come definite dallo IAS 24.
Non si rilevano operazioni di carattere atipico o inusuale, estranee alla normale gestione dell'impresa.
| 31.12.2017 | (Euro '000) | Società controllante |
Società collegate |
Società sottoposte al comune controllo |
Altre parti correlate |
Totale parti correlate |
Totale voce di Bilancio |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rapporti patrimoniali | ||||||||
| Crediti commerciali | 5.114 | 20 | 5.134 | 7.732 | 66,40% | |||
| Altre attività correnti | 2.559 | 56 | 2.615 | 3.319 | 78,79% | |||
| Disponibilità liquide | 3 | 3 | 10.174 | 0,03% | ||||
| Debiti commerciali | 65 | 54 | 3.472 | 3.591 | 5.152 | 69,70% | ||
| Passività finanziarie correnti | 26.327 | 3.700 | 30.027 | 37.262 | 80,58% | |||
| Altre passività correnti | 47 | 21 | 68 | 2.386 | 2,85% | |||
| Rapporti economici | ||||||||
| Ricavi operativi | 5.907 | 5.907 | 22.060 | 26,78% | ||||
| Altri ricavi operativi | 1.529 | 1.529 | 10.541 | 14,51% | ||||
| Altri costi operativi | 50 | 18.688 | 18.738 | 23.346 | 80,26% | |||
| Oneri finanziari | 15 | 200 | 215 | 15.551 | 1,38% | |||
| 31.12.2018 | (Euro '000) | Società controllante |
Società collegate |
Società sottoposte |
Altre parti correlate |
Totale parti correlate |
Totale voce di Bilancio |
Incidenza % sulla |
| al comune controllo |
voce di bilancio |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rapporti patrimoniali | |||||||
| Crediti commerciali | 5.650 | 5.650 | 8.000 | 70,63% | |||
| Altre attività correnti | 2.964 | 198 | 3.162 | 3.558 | 88,87% | ||
| Debiti commerciali | 7 | 14 | 488 | 509 | 1.484 | 34,30% | |
| Passività finanziarie correnti | 26.321 | 26.321 | 40.137 | 65,58% | |||
| Altre passività correnti | 720 | 21 | 741 | 3.194 | 23,20% | ||
| Rapporti economici | |||||||
| Ricavi operativi | 4.971 | 4.971 | 28.977 | 17,15% | |||
| Altri ricavi operativi | 172 | 172 | 7.712 | 2,23% | |||
| Altri costi operativi | 4.210 | 4.210 | 8.373 | 50,28% | |||
| Oneri finanziari | 7 | 174 | 181 | 6.095 | 2,97% |
Di seguito rapporti maggiormente significativi:
Si fornisce di seguito il dettaglio dell'indebitamento netto a breve, a medio e a lungo termine, così come raccomandato dalla Comunicazione della Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.
| In migliaia di euro | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|---|
| A. Cassa | 11 | 16 | |
| B. Depositi bancari | 6.386 | 10.158 | |
| C. Titoli detenuti per la negoziazione | - | - | |
| D. Liquidità (A)+(B)+(C) | 6.397 | 10.174 | |
| di cui verso parti correlate | - | 3 | |
| E. Crediti finanziari correnti | 1 | 1 | |
| di cui verso parti correlate | - | - | |
| F. Debiti bancari correnti | 8.380 | 4.207 | |
| G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 5.204 | 6.214 | |
| H. Debiti verso altri finanziatori correnti | 26.553 | 26.841 | |
| I. Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) | 40.137 | 37.262 | |
| di cui verso parti correlate | 26.321 | 30.027 | |
| J. Indebitamento finanziario corrente netto (I)-(E)-(D) | 33.739 | 27.087 | |
| K. Debiti bancari non correnti | 203.503 | 215.459 | |
| L. Obbligazioni emesse | - | - | |
| M. Altri debiti non correnti | 1.542 | 768 | |
| N. Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) | 205.045 | 216.227 | |
| di cui verso parti correlate | - | - | |
| O. Indebitamento finanziario netto (J)+(N) | 238.784 | 243.314 |
La seguente tabella evidenzia il livello gerarchico per le attività e passività che sono valutate al fair value:
| 31.12.2017 | Nota | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività valutate al fair value available for sale |
||||||
| Investimenti immobiliari | 3 | 232.929 | 232.929 | |||
| Totale attività | - | 232.929 | - | 232.929 | ||
| Passività valutate al fair value available for sale |
||||||
| Passività finanziarie non correnti | 15 | 768 | 768 | |||
| Totale passività | - | 768 | - | 768 | ||
| 31.12.2018 | Nota | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | |
| Attività valutate al fair value available for sale |
||||||
| Investimenti immobiliari | 3 | 276.860 | 276.860 | |||
| Totale attività | - | 276.860 | - | 276.860 | ||
| Passività valutate al fair value available | ||||||
| for sale | ||||||
| Passività finanziarie non correnti | 15 | 1.542 | 1.542 | |||
| Totale passività | - | 1.542 | - | 1.542 |
L'incarico alla società di revisione KPMG SpA è stato conferito dall'Assemblea dei Soci del 19 aprile 2013 per il periodo 2013/2021. I compensi corrisposti alla società di revisione ammontano per l'esercizio 2018 a 98 mila euro, di cui 4mila euro per altri servizi relativi alla sottoscrizione dei modelli Unico e 770, 8mila euro relativi relativi allo svolgimento delle procedure concordate ai fini della verifica dei financial covenants e 11 mila euro per le attività di revisione limitata sul bilancio semestrale consolidato abbreviato, senza considerare il contributo Consob e le spese vive.
Non si segnalano eventi successivi di rilevante interesse.
| DENOMINAZIONE | SEDE LEGALE | CAPITALE | VALUTA | TIPO POSSESSO | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| SOCIALE | DIRETTO | INDIRETTO | |||||||
| TRAMITE | |||||||||
| IMPRESE INCLUSE NEL CONSOLIDAMENTO CON IL METODO INTEGRALE | |||||||||
| IND 2004 Srl | ROMA | 10.000,00 | euro | 99,99% | - | - | |||
| VIANINI ENERGIA Srl | ROMA | 10.000,00 | euro | 99,99% | IND 2004 Srl | 0,01% | |||
| Domus Italia Spa | ROMA | 20.000.000,00 | Euro | 100,00% | - | - | |||
| Domus Italia 2 Srl | ROMA | 100.000,00 | Euro | - | Domus Italia Spa | 55,00% | |||
| Domus Roma 15 Srl | ROMA | 30.000,00 | Euro | - | Domus Italia 2 Srl | 100,00% | |||
| ALTRE PARTECIPAZIONI IN IMPRESE COLLEGATE | |||||||||
| ANGITOLA scarl in liquidazione | ROMA | 15.300,00 | euro | 50,00% | - |
In migliaia di euro
| SOCIETÀ | %QUOTA DI PARTECIPAZIONE |
PATRIMONIO NETTO | VALORE DELLA PRODUZIONE |
UTILE NETTO |
TOTALE ATTIVO |
TOTALE PASSIVO |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Angitola Scarl | 50,00 | (9) | 29 | (PERDITA) (24) |
93 | 102 |
VIANINI SpA
BILANCIO D'ESERCIZIO
31 dicembre 2018
Relazione Finanziaria Annuale 2018 – Vianini SpA 87
| ATTIVITA' | note | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|---|
| (in euro) | |||
| Attività Immateriali a vita definita | 1 | 18.285 | 24.380 |
| Immobili, impianti e macchinari |
2 | 1.300.236 | 1.353.468 |
| Investimenti in partecipazioni | 3 | 90.523.974 | 90.521.185 |
| Attività finanziarie non correnti |
4 | 3.300 | 20.060 |
| Imposte differite attive |
5 | 514.325 | 554.630 |
| TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI |
92.360.120 | 92.473.723 | |
| Rimanenze | 6 | 195.316 | 246.980 |
| Crediti commerciali |
7 | 1.754.078 | 2.510.497 |
| di cui verso parti correlate | 153.315 | 249.014 | |
| Attività finanziarie correnti |
8 | 116.431 | 159.999 |
| di cui verso parti correlate | 115.535 | 159.301 | |
| Attività per imposte correnti | 5 | 73.857 | 5.148 |
| Altre attività correnti |
9 | 3.095.192 | 2.760.367 |
| di cui verso parti correlate | 2.919.551 | 2.365.511 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti |
10 | 61.990 | 30.437 |
| di cui verso parti correlate | - | 1.104 | |
| TOTALE ATTIVITA' CORRENTI |
5.296.864 | 5.713.428 | |
| TOTALE ATTIVITA' |
97.656.984 | 98.187.151 |
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' (in euro) |
note | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale |
30.105.387 | 30.105.387 | |
| Riserve | 58.875.141 | 63.867.797 | |
| Utile (Perdita) di Esercizio |
(1.626.129) | (3.181.390) | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO |
11 | 87.354.399 | 90.791.794 |
| Fondi per i dipendenti |
12 | 14.382 | 47.658 |
| Imposte differite passive |
5 | 114.589 | 114.589 |
| PASSIVITA' E FONDI NON CORRENTI |
128.971 | 162.247 | |
| Fondi correnti | 13 | 860.000 | 956.552 |
| Debiti commerciali |
14 | 515.022 | 1.292.339 |
| di cui verso parti correlate | 47.104 | 134.859 | |
| Passività finanziarie correnti |
15 | 8.379.702 | 4.207.671 |
| di cui verso parti correlate | - | 3.700.287 | |
| Debiti per imposte correnti | 5 | - | 3.665 |
| Altre passività correnti |
16 | 418.890 | 772.883 |
| di cui verso parti correlate | 1.240 | 84.561 | |
| PASSIVITA' E FONDI CORRENTI |
10.173.614 | 7.233.110 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' |
97.656.984 | 98.187.151 |
| CONTO ECONOMICO (in euro) |
note | 2018 | 2017 |
|---|---|---|---|
| Altri ricavi | 273.358 | 46.638 | |
| di cui verso parti correlate | 24.120 | 24.000 | |
| TOTALE RICAVI OPERATIVI |
17 | 273.358 | 46.638 |
| Costi per materie prime |
18 | (51.664) | (8.004) |
| di cui verso parti correlate | - | - | |
| Costi del Personale |
12 | (214.112) | (239.356) |
| Altri Costi operativi |
18 | (1.704.705) | (2.052.156) |
| di cui verso parti correlate | (95.518) | (172.324) | |
| TOTALE COSTI OPERATIVI |
(1.970.481) | (2.299.516) | |
| MARGINE OPERATIVO LORDO |
(1.697.123) | (2.252.878) | |
| Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni | 19 | (307.639) | (52.495) |
| RISULTATO OPERATIVO |
(2.004.762) | (2.305.373) | |
| Proventi Finanziari | 117 | 1.165 | |
| di cui verso parti correlate | - | - | |
| Oneri Finanziari | (79.059) | (8.861.566) | |
| di cui verso parti correlate | - | (8.715.377) | |
| Risultato della gestione finanziaria |
20 | (78.942) | (8.860.401) |
| RISULTATO ANTE IMPOSTE |
(2.083.704) | (11.165.774) | |
| Imposte sul reddito | 5 | 457.575 | 607.953 |
| RISULTATO DELLE ATTIVITA' CONTINUATIVE |
(1.626.129) | (10.557.821) | |
| RISULTATO DELLE ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE |
21 | - | 7.376.431 |
| RISULTATO DELL'ESERCIZIO |
(1.626.129) | (3.181.390) |
| 2018 | 2017 | |
|---|---|---|
| (in euro) | ||
| Utile/(Perdita) del periodo rilevato a Conto Economico | (1.626.129) | (3.181.390) |
| Componenti non saranno mai riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio |
||
| Utili/(perdite) attuariale al netto dell'effetto fiscale | 3.550 | 13.126 |
| Proventi/(Oneri) direttamente imputati a Patrimonio Netto | 3.550 | 13.126 |
| Utile/(Perdita) Complessivo rilevato nel periodo | (1.622.579) | (3.168.264) |
| (in euro) | Capitale Sociale |
Riserva Legale |
Riserva Straordinaria |
Altre Riserve |
Risultato del periodo |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 1 gennaio 2017 Operazioni con gli azionisti |
30.105.387 | 4.123.067 | 38.255.316 | 20.199.489 | 2.824.435 | 95.507.694 |
| Risultato esercizio prec. a nuovo Somme a disposizione del CDA Dividendi distribuiti |
141.223 | 2.683.212 (42.367) (1.505.269) |
(2.824.435) | - (42.367) (1.505.269) |
||
| Totale operazioni con gli azionisti |
- | 141.223 | - | 1.135.576 | (2.824.435) | (1.547.636) |
| Variazione netta riserva TFR Risultato del periodo |
13.126 | (3.181.390) | 13.126 (3.181.390) |
|||
| Utile/(Perdita) Complessivo rilevato nel periodo |
- | - | - | 13.126 | (3.181.390) | (3.168.264) |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 30.105.387 | 4.264.290 | 38.255.316 | 21.348.191 | (3.181.390) | 90.791.794 |
| Saldo al 1 gennaio 2018 Operazioni con gli azionisti |
30.105.387 | 4.264.290 | 38.255.316 | 21.348.191 | (3.181.390) | 90.791.794 |
| Risultato esercizio prec. a nuovo Dividendi distribuiti |
(3.181.390) (1.806.323) |
3.181.390 | - (1.806.323) |
|||
| Totale operazioni con gli azionisti |
- | - | - | (4.987.713) | 3.181.390 | (1.806.323) |
| Variazione netta riserva TFR Risultato del periodo |
3.550 | (1.626.129) | 3.550 (1.626.129) |
|||
| Utile/(Perdita) Complessivo rilevato nel periodo |
- | - | - | 3.550 | (1.626.129) | (1.622.579) |
| Altre variazioni Saldo al 31 dicembre 2018 |
30.105.387 | 4.264.290 | 38.255.316 | (8.493) 16.355.535 |
(1.626.129) | (8.493) 87.354.399 |
| in migliaia di euro | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI | 30.437 | 27.409.007 |
| DELL'ANNO PRECEDENTE Utile (Perdita) dell'esercizio |
(1.626.128) | (3.181.390) |
| Ammortamenti | 52.856 | 185.083 |
| (Rivalutazioni) e Svalutazioni | 204.022 | - |
| Risultato della gestione finanziaria | 69.701 | 164.496 |
| (Plusvalenze) Minusvalenze da Alienazioni | (19.491) | 3.466.601 |
| Imposte | (457.575) | (220.452) |
| Variazione Fondi per benefici ai dipendenti | (28.289) | (211.482) |
| Variazione Fondi non correnti/correnti | (96.552) | (252) |
| FLUSSO DI CASSA OPER.PRIMA VAR.CAP.CIRC. | (1.901.456) | 202.604 |
| (Incremento) Decremento Rimanenze | 51.664 | 4.966.518 |
| (Incremento) Decremento Crediti Commerciali | 561.636 | 6.322.517 |
| Incremento (Decremento) Debiti Commerciali | (777.317) | (3.933.736) |
| Variazione altre attività e passività non corr./ corr | (688.818) | (46.353.260) |
| Variazioni imposte correnti e differite | 444.713 | (24.640) |
| FLUSSO DI CASSA OPERATIVO | (2.309.578) | (38.819.997) |
| Interessi incassati | 117 | 1.165 |
| Interessi pagati | (69.198) | (117.732) |
| Imposte pagate | (29.137) | - |
| A) FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITA' OPERATIVE | (2.407.796) | (38.936.564) |
| Investimenti in Attivita' Immateriali | - | (32.852) |
| Investimenti in Attivita' Materiali | (71.600) | (13.780) |
| Realizzo Vendita Attività Immateriali e Materiali | 98.000 | 150.000 |
| Realizzo Vendita partec.e tit.non corr. | - | 4.767.196 |
| Variazioni Attività Fin. non correnti | 16.760 | 20.064 |
| Variazioni Attività Fin. correnti | 31.101 | 62.427 |
| Altre Var. Attiv. Investimento | - | 8.715.927 |
| B) FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | 74.261 | 13.668.982 |
| Variazioni Passività Fin. correnti | 4.171.411 | (605.808) |
| Dividendi Distribuiti C) FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITA' FINANZIARIE |
(1.806.323) 2.365.088 |
(1.505.270) (2.111.078) |
| D) Differenze Cambio Disponibilità Liquide e Mezzi Equivalenti | - | - |
| Variazione Netta delle Disponibilita' liquide e mezzi | ||
| equivalenti | 31.553 | (27.378.660) |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI | ||
| EQUIVALENTI DELL'ANNO IN CORSO (A+B+C+D) | 61.990 | 30.347 |
VIANINI S.p.A.
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO
31 dicembre 2018
Relazione Finanziaria Annuale 2018 – Vianini SpA 95
La Vianini SpA è una Società per Azioni avente sede legale a Roma (Italia), Via Montello n. 10, con durata fino al 31 dicembre 2100.
Alla data della presente relazione, gli azionisti in possesso di azioni in misura superiore al 3% del capitale sociale, così come risulta dal Libro Soci alla data del 31 dicembre 2017 e dalle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del D. Lgs. N. 58 del 24 febbraio 1998 sono:
• Francesco Gaetano Caltagirone: La predetta partecipazione è detenuta Direttamente (0,173%): indirettamente tramite le società: Caltagirone SpA: 54,141% Capitolium SpA: 26,166%
Il presente Bilancio d'esercizio è stato autorizzato alla pubblicazione dagli amministratori in data 7 marzo 2019.
Alla data di predisposizione del presente bilancio, la controllante ultima è la FGC SpA, per effetto delle azioni detenute tramite proprie controllate.
Il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018, redatto sul presupposto della continuità aziendale è stato predisposto ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. 38/2005 ed in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), alle interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data del bilancio, nonché ai precedenti International Accounting Standard (IAS). Per semplicità l'insieme di tutti i principi e delle interpretazioni è di seguito definito con "IFRS". Nella predisposizione del presente documento si è tenuto conto delle disposizioni dell'articolo 9 del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, delle disposizioni del Codice Civile, delle Delibere CONSOB n. 15519 ("Disposizioni in materia di schemi di bilancio da emanare in attuazione dell'art. 9, comma 3, del Decreto Legislativo n. 38/2005") e n. 15520 ("Modificazioni ed integrazioni al regolamento recante norme di attuazione del Decreto Legislativo n. 58/1998") entrambe del 27 luglio 2006, nonché della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 ("Informativa societaria degli emittenti quotati e degli emittenti aventi strumenti finanziari diffusi tra il pubblico di cui all'art. 116 del TUF").
Il bilancio di esercizio è costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal Rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto e dalle note esplicative. Relativamente alla presentazione di tali schemi, la società ha operato le seguenti scelte:
Il criterio generale adottato è il costo storico ad eccezione delle voci di bilancio rilevate e misurate al Fair value in base a specifici IFRS come descritto nei criteri di valutazione esposti di seguito.
Gli IFRS sono stati applicati coerentemente con le indicazioni fornite nel "Framework for the preparation and presentation of financial statements" e non si sono verificate criticità che abbiano richiesto il ricorso a deroghe ai sensi dello IAS 1, paragrafo 19.
Si ricorda che la CONSOB con delibera n. 15519 del 27 luglio 2006 ha richiesto che nei citati prospetti di bilancio vengano evidenziate, qualora di importo significativo, sotto-voci aggiuntive a quelle già specificatamente richieste dallo IAS 1 e negli altri principi internazionali al fine di evidenziare distintamente dalle voci di riferimento gli ammontari delle posizioni e delle transazioni con parti correlate, nonché relativamente al Conto Economico, i componenti positivi o negativi di reddito derivanti da operazioni non ricorrenti o inusuali.
Le attività e passività sono esposte separatamente e senza operare compensazioni.
Il Bilancio di esercizio è presentato in euro e tutti i valori sono espressi in euro, tranne quando diversamente indicato.
Si precisa, inoltre, che con il termine "corrente" s'intendono i 12 mesi successivi la data di riferimento del presente documento, mentre per "non corrente" i periodi oltre i 12 mesi successivi la medesima data.
I principi ed i criteri contabili applicati nel presente bilancio sono conformi a quelli adottati per la redazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2017, ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo.
A partire dal 1° gennaio 2018, la Società ha adottato i seguenti nuovi principi contabili:
Inoltre, tra le altre cose, l'IFRS 9 prevede che in caso di modifica o scambio di una passività finanziaria che non comporta l'eliminazione contabile, gli eventuali effetti derivanti dalla rideterminazione del valore della nuova passività utilizzando i flussi finanziari modificati e il tasso di interesse effettivo originario, devono essere rilevati immediatamente nel risultato dell'esercizio, al contrario di quanto prevedeva lo IAS 39 in base al quale la contabilizzazione della nuova passività finanziaria avveniva in maniera prospettica. I costi o le commissioni sostenuti per la modifica continuano invece ad essere rilevati a diretta rettifica del valore contabile della passività finanziaria modificata e ammortizzati utilizzando il tasso di interesse effettivo lungo la vita dello strumento. Dall'introduzione dell'IFRS 9 non sono emersi impatti contabili con
riferimento alla classificazione e misurazione. Inoltre, in merito all'hedge accounting, sono stati verificati i requisiti previsti dall'IFRS 9 necessari per l'applicazione delle nuove disposizioni per le contabilizzazioni delle operazioni di copertura. Sulla base delle analisi effettuate si ritiene che tutte le relazioni di copertura esistenti soddisfano i criteri necessari per continuare l'applicazione dell'hedge accounting. Con riferimento al modello di impairment, l'adozione dell'IFRS 9 ha cambiato radicalmente le modalità di determinazione e contabilizzazione delle perdite per riduzione di valore delle attività finanziarie, andando a sostituire l'approccio delle incurred loss previsto dal previgente IAS 39 con un criterio basato sul modello delle forward-looking expected credit loss (ECL).
In base al nuovo principio, infatti, a prescindere da uno specifico evento di perdita (trigger event) accaduto, devono essere rilevate, per tutte le attività finanziarie (eccetto per quelle valutate a FVTPL), le perdite attese determinate secondo il modello dell'ECL. Con riferimento ai crediti commerciali, è stato implementato un modello di impairment che tiene conto del c.d. approccio semplificato previsto dal principio per tale tipologia di crediti. In particolare i crediti sono stati suddivisi per cluster omogenei, con riferimenti ai quali sono stati successivamente determinati, per ogni cluster, i parametri di riferimento (PD, LGD, ed EAD) per il calcolo delle lifetime expected credit losses utilizzando le informazioni disponibili. Dalle analisi condotte, l'introduzione dell'IFRS 9 non ha comportato effetti significativi rispetto a quanto posto in essere dalla Società in precedenza. Infine, con riferimento alla modifica delle passività finanziarie, la Società ha rideterminato i valori dei finanziamenti le cui condizioni contrattuali si sono modificate nel tempo rispetto al contratto originario.
Dalle analisi condotte, l'introduzione dell'IFRS 9 non ha comportato effetti significativi rispetto a quanto posto in essere dalla Società in precedenza.
• IFRS 2 – Share-based Payment, la cui omologazione da parte dell'UE è avvenuta in data 26 Febbraio 2018 con il regolamento n.289. Il documento "Classifications and Measurement of Share-based Payment Transactions (Amendments to IFRS 2)" ha risolto alcune tematiche relative alla contabilizzazione dei pagamenti basati su azioni. In particolare, tale emendamento apporta notevoli miglioramenti (i) nella valutazione dei pagamenti basati su azioni regolati per cassa, (ii) nella classificazione degli stessi e (iii) nella modalità di contabilizzazione in caso di modifica da pagamenti basati su azioni regolati per cassa a pagamenti basati su azioni regolati mediante strumenti di capitale.
L'applicazione delle modifiche al principio contabile IAS 40 non ha generato effetti.
• "Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle" la cui omologazione da parte dell'UE è avvenuta in data 7 Febbraio 2018. Le modifiche introdotte rientrano nell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili internazionali.
L'adozione dei nuovi standard applicabili a partire dal 1° gennaio 2018 non ha comportato effettivi significativi nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.
Principi contabili e interpretazioni su standard efficaci per gli esercizi finanziari successivi al 2018 e non adottati anticipatamente dalla Società:
• In data 12 Ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche all'IFRS 9 – Financial Instruments. Il documento "Prepayment features with Negative Compensation (Amendments to IFRS 9)" ha l'obiettivo di modificare i requisiti dell'IFRS 9 con
riferimento alle seguenti due fattispecie: (i) le attività finanziarie che contengono opzioni di pagamento anticipato mediante compensazione negativa possono ora essere valutate al costo ammortizzato o al fair value tramite le altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI) se soddisfano gli altri requisiti rilevanti dell'IFRS 9; (ii) vengono introdotti nuovi criteri di contabilizzazione nel caso di modifiche non sostanziali che non comportano una derecognition in caso di modifiche o scambio di passività finanziarie a tasso fisso. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2019, o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. L'omologazione da parte dell'UE è avvenuta il 22 Marzo 2018 con il Regolamento n. 498.
Regolamento n. 1986. Il nuovo principio elimina di fatto la differenza nella contabilizzazione del leasing operativo e finanziario pur in presenza di elementi che consentono di semplificarne l'applicazione ed introduce il concetto di controllo all'interno della definizione di leasing. In particolare, per determinare se un contratto rappresenti o meno un leasing, l'IFRS 16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'uso di una determinata attività per un determinato periodo di tempo. E' consentita un'applicazione anticipata per le entità che applicano anche l'IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers. La Società applicherà l'IFRS 16 a partire dal 1° gennaio 2019; in tale contesto, è stata condotta un'analisi dettagliata per verificare gli impatti derivanti dall'introduzione di tale nuovo principio.
Dalle analisi condotte, non sono emersi impatti sul Patrimonio Netto al 31 dicembre 2018
Alla data di approvazione del presente bilancio d'esercizio, ad eccezione di quanto esposto con riferimento all'IFRS 16, sono in corso da parte della Società le analisi per di verificare l'esistenza di eventuali impatti derivanti dall' applicazione di tali nuovi principi contabili ed interpretazioni.
Alla data di approvazione del presente bilancio consolidato, risultano emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea, taluni principi contabili, interpretazioni ed emendamenti, alcuni ancora in fase di consultazione, tra i quali si segnala quanto segue:
una joint operation che rispetta la definizione di business; (ii) IAS 12 - Income Taxes: lo IASB ha chiarito che gli effetti fiscali correlati al pagamento di dividendi (inclusi i pagamenti relativi a strumenti finanziari classificati nel patrimonio netto) sono rilevati in modo coerente con le transazioni o gli eventi sottostanti che hanno generato gli importi oggetto di distribuzione (es. rilevazione nel prospetto dell'nell'utile/(perdita), ad OCI o nel patrimonio netto); (iii) IAS 23 - Borrowing Costs: lo IASB ha chiarito che i general borrowing per il calcolo degli oneri finanziari da capitalizzare sui qualifying assets non includono i borrowings che sono relativi specificatamente ai qualifying asset in fase di costruzione o sviluppo. Nel momento in cui tali qualifying asset sono disponibili per l'uso, i relativi borrowings sono considerati general borrowing ai fini dello IAS 23. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2019, o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. La conclusione dell'Endorsement Process è avvenuta nel corso del 2018, mentre l'omologazione da parte dell'UE è prevista nel corso del primo trimestre 2019.
3, nonché un percorso logico da seguire per verificare se una transazione è configurabile come una "business combination" o una semplice acquisizione di un asset. L'emendamento dovrà essere applicato alle acquisizioni che si verificano a partire dal 1° gennaio 2020. L'Endorsement Process da parte dell'EFRAG e l'omologazione da parte dell'UE sono previsti per il 2019.
• In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to IAS 1 and IAS 8: Definition of Material" con l'obiettivo di affinare e di allineare la definizione di "Material" presente in alcuni IFRS, in modo che la stessa sia anche coerente con il nuovo Conceptual Framework for Financial Reporting approvato a Marzo 2018. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2020. È consentita l'applicazione anticipata. L'Endorsement Process da parte dell'EFRAG e l'omologazione da parte dell'UE sono previsti per il 2019.
Gli eventuali riflessi che i principi contabili, gli emendamenti e le interpretazioni di prossima applicazione potranno avere sull'informativa finanziaria della Società sono in corso di approfondimenti e valutazione.
Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, chiaramente identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili ed atti a generare benefici economici futuri.
Tali elementi sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Per ciascuna attività immateriale al momento di prima rilevazione viene determinata la vita utile; nel caso in cui, sulla base di un'analisi di tutti i fattori rilevanti, non è prevedibile un limite al periodo in cui ci si attende che si genereranno flussi di cassa in entrata per la Società, l'attività immateriale viene considerata a vita utile indefinita. La stima della vita utile è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L'ammortamento ha inizio quando l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della vita utile. Nell'esercizio in cui l'attività immateriale diviene disponibile per
l'uso l'ammortamento è determinato tenendo conto del momento effettivo in cui la condizione si manifesta.
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un'attività immateriale, essa viene eliminata dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il relativo valore netto contabile) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.
Gli immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, incrementato, in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività.
Gli oneri finanziari che sono direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene, sono capitalizzati come parte del costo del bene stesso fino al momento in cui il bene è pronto per l'uso previsto o la vendita.
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al Conto Economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, l'ammodernamento o il miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach.
Gli immobili, impianti e macchinari sono esposti al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate in base alle modalità descritte nel seguito. L'ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica. La vita utile stimata dei principali immobili, impianti e macchinari è la seguente:
| Vita utile dell'attività materiale | |
|---|---|
| Fabbricati destinati all'industria | 25 anni |
| Impianti antiinquinamento | 7 anni |
| Impianti specifici | 6 anni |
| Attrezzature | 4 anni |
| Mobili e macchine d'ufficio | 8 anni |
| Autoveicoli da trasporto | 5 anni |
| Macchine elettroniche | 5 anni |
I terreni, sia liberi da costruzione sia annessi a fabbricati civili e industriali, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.
Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach.
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un'attività materiale, essa viene eliminata dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il relativo valore netto contabile) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.
Periodicamente viene verificata l'esistenza di eventi o cambiamenti di situazione che indichino che il valore di carico degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali a vita definita non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo si procede alla determinazione del loro valore recuperabile e, nel caso in cui il valore netto contabile ecceda il valore recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore recuperabile.
Il valore recuperabile degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali è rappresentato dal maggiore tra il valore corrente al netto dei costi di dismissione e il loro valore d'uso. Il valore d'uso è rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività o, per le attività che non generano autonomamente flussi finanziari ampiamente indipendenti, dall'insieme di attività che compongono l'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene (cash generating unit).
Nel definire il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi specifici dell'attività.
Una riduzione di valore è riconosciuta nel Conto Economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, o della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile: le perdite di valore di cash generating unit sono dapprima imputate a riduzione dell'avviamento allocato alla cash generating, quindi alle altre attività, in proporzione al relativo valore contabile. Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata su beni materiali ed immateriali diversi da avviamento, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a Conto Economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.
Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell'attività oggetto del test allocato alla cash generating unit cui la stessa appartiene, l'ammontare residuo è allocato alle attività incluse nella cash generating unit in proporzione del loro valore di carico. Tale allocazione ha come limite minimo l'ammontare più alto tra:
Le perdite di valore sono contabilizzate nel Conto Economico nell'apposita voce relativa alle svalutazioni.
Per società controllate si intendono tutte le società su cui la Vianini SpA è esposta a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con le stesse e nel contempo ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tali entità. Le società collegate, sono le imprese nelle quali la Vianini SpA esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto.
Nel valutare l'esistenza del controllo e dell'influenza notevole si prendono in considerazione anche i diritti di voto potenziali effettivamente esercitabili o convertibili.
Le suddette partecipazioni sono iscritte al costo rettificato per perdite di valore.
Le perdite di valore sono riconosciute a Conto Economico e possono essere ripristinate laddove si verifichino i presupposti. Nel caso in cui la perdita di pertinenza della società ecceda il valore contabile della partecipazione e la partecipante sia impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite, il valore contabile è annullato e l'eventuale eccedenza è rilevata in un apposito fondo del passivo nell'ambito dei fondi per rischi ed oneri futuri.
Le rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono iscritte al costo e valutate al minore tra il costo ed il valore netto di presumibile realizzo.
I prodotti finiti rappresentati da immobili e da aree edificabili sono iscritti al costo di acquisto o di produzione ovvero al valore di realizzo desumibile dall'andamento del mercato, se minore. Il costo è determinato con il metodo del costo specifico sostenuto.
Per le altre rimanenze, il costo d'acquisto viene determinato con il metodo del FIFO ed include gli oneri accessori di competenza. Al fine di determinare il valore netto di presumibile
realizzo, il valore di eventuali rimanenze obsolete o di lento rigiro viene svalutato in relazione alla previsione di utilizzo/realizzo netto futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo a riduzione del valore delle rimanenze stesse.
La Società, a partire dal 1° gennaio 2018, applica per la rilevazione e misurazione degli strumenti finanziari, il principio contabile internazionale IFRS 9 "Strumenti finanziari". L'IFRS 9 sostituisce il precedente IAS 39, dettando nuove regole in tema di classificazione e valutazione, derecognition, impairment e hedge accounting. Tra le principali novità si evidenzia che in tema di classificazione e valutazione occorre considerare il business model utilizzato per gestire le attività e passività finanziarie e le caratteristiche dei flussi di cassa finanziari. Inoltre il principio introduce nuovi aspetti per la valutazione delle perdite sui crediti (expected credit losses) ed un nuovo modello di hedge accounting. L'introduzione del nuovo principio non ha comportato impatti in tutti gli ambiti di applicazione previsti.
L'IFRS 9 introduce nuove disposizioni per la classificazione e la valutazione delle attività finanziarie che riflettono il modello di business secondo cui vengono gestite tali attività e le caratteristiche dei loro flussi finanziari.
L'IFRS 9 classifica le attività finanziarie in tre categorie principali: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVOCI) e al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio (FVTPL). Le categorie previste dallo IAS 39, ossia, detenuti fino a scadenza, finanziamenti e crediti e disponibili per la vendita, sono state eliminate.
Le analisi che un'entità deve svolgere per classificare le attività finanziarie nelle suddette categorie seguono una prima distinzione a seconda se siamo in presenza di un titolo di capitale, un titolo di debito o un derivato.
Tutte le attività finanziarie rappresentate da TITOLI DI CAPITALE sono sempre rilevate al fair value.
Nel caso in cui il titolo sia detenuto con finalità di trading, le variazioni di fair value devono essere rilevate a conto economico, mentre per tutti gli altri investimenti l'entità potrà decidere, alla data di rilevazione iniziale, di rilevare successivamente tutte le variazioni di fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo (OCI), esercitando la FVTOCI option. In tal
caso, gli importi accumulati a OCI non saranno mai riversati nell'utile/(perdita) dell'esercizio anche in caso di eliminazione contabile dell'investimento. L'applicazione dell'opzione "FVTOCI" è irrevocabile e le riclassifiche tra le tre categorie non sono concesse.
Per quanto riguarda invece la classificazione delle attività finanziarie rappresentate dai CREDITI E DAI TITOLI DI DEBITO, è necessario considerare due elementi:
L'IFRS 9 fornisce le definizioni di capitale e interessi:
Un'attività finanziaria rappresentata quindi da titoli di debito potrà essere classificata nelle seguenti categorie:
In questa categoria, gli strumenti finanziari sono inizialmente rilevati al fair value, inclusivo dei costi dell'operazione, e successivamente valutati al costo ammortizzato. Gli interessi (calcolati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo come nel previgente IAS 39), le perdite (e i ripristini
delle perdite) per riduzione di valore, gli utili/(perdite) su cambi e gli utili/(perdite) derivanti dall'eliminazione contabile sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.
In tale categoria gli strumenti finanziari classificati sono inizialmente rilevati al fair value, inclusivo dei costi dell'operazione.
Gli interessi (calcolati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo come nel previgente IAS 39), le perdite/(utili) per riduzione di valore e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre variazioni del fair value dello strumento sono rilevate tra le altre componenti di conto economico complessivo (OCI). Al momento dell'eliminazione contabile dello strumento, tutti gli utili/(perdite) accumulati a OCI saranno riclassificati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.
Gli strumenti finanziari classificati in tale categoria sono inizialmente e successivamente rilevati al fair value. I costi dell'operazione e le variazioni del fair value sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.
L'IFRS 9 sostituisce il modello della 'perdita sostenuta' ('incurred loss') previsto dallo IAS 39 con un modello previsionale della 'perdita attesa su crediti' ('expected credit loss' o 'ECL'). Il modello presuppone un livello significativo di valutazione in merito all'impatto dei cambiamenti dei fattori economici sull'ECL che saranno ponderati in base alle probabilità.
Il nuovo modello di perdita per riduzione di valore si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, fatta eccezione per i titoli di capitale e le attività derivanti da contratti con i clienti.
Il principio prevede che i fondi a copertura su crediti siano valutati utilizzando i seguenti approcci metodologici: il "General deterioration method" e il "Simplified approach"; in particolare:
Nei casi in cui trova applicazione il General Deterioration Method, come anticipato, gli strumenti finanziari sono classificati in tre stage in funzione del deterioramento della qualità creditizia tra la data della rilevazione iniziale e quella di valutazione:
• Stage 3: comprende le attività finanziarie che hanno evidenze oggettive di impairment alla Data di valutazione. Per tali attività, sono riconosciute solo le perdite su crediti attese derivanti da tutti i possibili eventi di default lungo l'intera vita attesa dello strumento.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono contabilizzati al fair value e comprendono i depositi bancari ed il denaro in cassa, ossia quei valori che possiedono i requisiti della disponibilità a vista o a brevissimo termine, del buon esito e dell'assenza di spese per la riscossione.
In relazione alle attività e passività finanziarie rilevate nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria al fair value, l'IFRS 13 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:
Per l'identificazione del livello gerarchico di valutazione del fair value, si rinvia alla Nota n. 28.
La passività relativa ai benefici riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e relativa a programmi a benefici definiti (TFR), al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali stimando l'ammontare dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato alla data di riferimento. La passività è rilevata per competenza lungo il periodo di maturazione del diritto.
Relativamente al Trattamento di Fine Rapporto, in seguito alle modifiche apportate alla disciplina dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti attuativi ('Riforma Previdenziale') emanati nei primi mesi del 2007, si segnala che:
La determinazione del valore attuale degli impegni della Società è effettuata da attuari esterni con il "metodo della proiezione unitaria del credito" (projected unit credit method). Con tale metodo, la passività è proiettata al futuro per determinare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente il tasso di interesse, che riflette il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione e il turnover dei dipendenti. Per le quote di TFR destinate alla previdenza integrativa ovvero al fondo INPS a partire dalla data di opzione esercitata dal dipendente, la Società non è debitrice delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006 e pertanto nel calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura.
Gli utili e le perdite attuariali, definiti quale differenza tra il valore di bilancio della passività ed il valore attuale degli impegni della Società a fine periodo, dovuta al modificarsi dei parametri attuariali utilizzati in precedenza, sono imputati direttamente nelle altre componenti del Conto Economico Complessivo.
La componente finanziaria è invece iscritta nel Conto Economico nella voce proventi ed oneri finanziari.
I Fondi per rischi ed oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura del periodo sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza.
Gli accantonamenti ai Fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di riferimento, esiste una obbligazione legale o implicita, che deriva da un evento passato, e sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e l'ammontare di tale esborso sia stimabile.
Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario. Se la passività è relativa ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce; la rilevazione dell'onere a Conto Economico avviene attraverso il
processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale alla quale l'onere stesso si riferisce.
L'introduzione del nuovo principio IFRS 15 ha modificato profondamente la modalità di rilevazione dei ricavi.
L'obiettivo dell'introduzione del principio contabile IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers, è proprio quello di creare un quadro di riferimento completo ed omogeneo per la rilevazione dei ricavi, applicabile a tutti i contratti commerciali (ad eccezione dei contratti di leasing, dei contratti assicurativi e degli strumenti finanziari).
L'adozione del nuovo principio ha come obiettivo:
Il "five step model framework" si basa su 5 fasi cruciali nella determinazione dei ricavi:
Con l'IFRS 15 i ricavi sono valutati tenendo conto dei termini contrattuali e delle pratiche commerciali abitualmente applicate nei rapporti con i clienti. Il prezzo dell'operazione è l'importo del corrispettivo (che può includere importi fissi, variabili o entrambi) a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento del controllo dei beni/servizi promessi. Per controllo si intende genericamente la capacità di decidere dell'uso dell'attività (bene/servizio) e di trarne sostanzialmente tutti i benefici rimanenti. Il corrispettivo totale dei contratti per la prestazione di servizi viene ripartito tra tutti i servizi sulla base dei prezzi di vendita dei relativi servizi come se fossero stati venduti singolarmente.
Per l'IFRS 15, nell'ambito di ciascun contratto, l'elemento di riferimento per il riconoscimento dei ricavi è il singolo obbligo di prestazione (performance obbligation). Per ogni obbligazione
di fare, separatamente individuata, l'entità rileva i ricavi quando (o man mano che) adempie l'obbligazione stessa, trasferendo al cliente il bene/servizio (ossia l'attività) promesso. L'attività è trasferita quando (o man mano che) il cliente ne acquisisce il controllo.
Per le obbligazioni di fare adempiute nel corso del tempo i ricavi vengono rilevati nel corso del tempo (over the time), valutando alla fine di ogni esercizio i progressi fatti verso l'adempimento completo dell'obbligazione. Per la valutazione dei progressi possono essere utilizzati modelli basati su dai di input o su dati di output. La Società utilizza il Metodo basato sugli input (costto-cost method). Secondo tale ultima metodologia, i ricavi sono rilevati sulla base degli input impiegati per adempiere l'obbligazione fino alla data, rispetto agli input totali ipotizzati per adempiere l'intera obbligazione. Quando gli input risultano distribuiti uniformemente nel tempo, la Società rileva i corrispondenti ricavi in maniera lineare. In determinate circostanze, quando non si è in grado di valutare ragionevolmente il risultato dell'obbligazione di fare, i ricavi vengono rilevati solo fino a concorrenza dei costi sostenuti.
Se il corrispettivo contrattuale include un importo variabile (ad esempio a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, crediti, concessioni sul prezzo, incentivi, premi di rendimento, penalità oppure perché il corrispettivo stesso dipende dal verificarsi o meno di un evento futuro incerto), l'importo del corrispettivo cui si ritiene di avere diritto deve essere stimato. La Società stima i corrispettivi variabili in maniera coerente per fattispecie simili, usando il metodo del valore atteso o del valore dell'importo maggiormente probabile; in seguito, include l'importo stimato del corrispettivo variabile nel prezzo di transizione solo nella misura in cui tale importo risulta altamente probabile.
I ricavi della Società vengono rettificati in presenza di componenti finanziarie significative, sia se la stessa risulta finanziata dal proprio cliente (incasso anticipato), sia se lo finanzia (incassi differiti). La presenza di una componente finanziaria significativa viene identificata alla stipula del contratto, comparando i ricavi attesi con i pagamenti da ricevere. Essa non viene rilevata se tra il momento del trasferimento del bene/servizio e il momento del pagamento intercorre un periodo di tempo inferiore ai 12 mesi.
La Società capitalizza i costi sostenuti per l'ottenimento del contratto e che non avrebbe sostenuto se non lo avesse ottenuto (es. commissioni di vendita), quando prevede di
recuperarli. La Società capitalizza i costi sostenuti per l'adempimento del contratto solo quando questi sono direttamente correlati al contratto, consentono di disporre di nuove e maggiori risorse per gli adempimenti futuri e si prevede che tali costi saranno recuperati.
I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi acquistati o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica.
I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il tasso di interesse effettivo, cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata ed in uscita che compongono una determinata operazione. Per ciò che riguarda gli oneri finanziari capitalizzati si rimanda a quanto indicato nei criteri di valutazione degli immobili, impianti e macchinari.
I dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione degli stessi. La distribuzione di dividendi a terzi viene registrata come passività nel bilancio nel periodo in cui la distribuzione viene approvata dall'Assemblea degli Azionisti.
Le imposte correnti sul reddito del periodo sono determinate in base alla stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore; si tiene conto, inoltre, degli effetti derivanti dall'attivazione da parte della Società del consolidato fiscale nazionale con la controllante Caltagirone SpA. Di conseguenza, la Società ha riflesso in bilancio i rapporti patrimoniali relativi alla fiscalità IRES attribuita alla società controllante nelle voci "Crediti verso Controllante" e "Debiti verso Controllante" anziché nei "Debiti tributari" e "Crediti tributari".
Le imposte differite attive e passive sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti nel Bilancio consolidato ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, in base alle aliquote fiscali e alla normativa fiscale vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio.
L'iscrizione di attività per imposte differite attive è effettuata quando il loro recupero è probabile, cioè quando si prevede che possano rendersi disponibili in futuro imponibili fiscali
sufficienti a recuperare l'attività. La recuperabilità delle imposte differite attive viene riesaminata ad ogni chiusura di periodo.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel Conto Economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a Patrimonio Netto attraverso il Conto Economico Complessivo, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a Patrimonio Netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli "Altri Costi Operativi".
Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisizione (acquisition method). Secondo tale metodo:
eccedenza è rilevata immediatamente nel Conto Economico come provento derivante dalla transazione conclusa;
viii. eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell'avviamento.
Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l'eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel Conto Economico.
Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, la Società riporta nel proprio Bilancio d'esercizio i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione.
Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.
Nell'ambito del passaggio agli IFRS, la Società ha deciso di rideterminare solo le aggregazioni aziendali avvenute successivamente al 1 gennaio 2004. Per le acquisizioni avvenute prima di tale data, l'avviamento corrisponde all'importo contabilizzato secondo i precedenti principi contabili (Principi Contabili Italiani).
La gestione dei rischi finanziari della Società è svolta nell'ambito di precise direttive di natura organizzativa che disciplinano la gestione degli stessi e il controllo di tutte le operazioni che hanno stretta rilevanza nella composizione delle attività e passività finanziarie e /o commerciali.
La Società non presenta aree di rischio di credito particolarmente rilevanti, non essendo più operativa. Pertanto, la massima esposizione al rischio di credito è rappresentata dal valore di iscrizione in bilancio.
La Società presenta una contenuta esposizione al rischio di tasso di interesse, che impatta in maniera limitata sulle passività finanziarie.
La Società non ha fatto uso di strumenti finanziari derivati né esistono, con riferimento all'attività di questo, specifici rischi finanziari, di prezzo, di credito e di liquidità diversi da quelli che derivano dall'attività operativa.
Le aree di rischio relative alla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori sono gestite nel rigoroso rispetto delle norme di legge e regolamentari.
La predisposizione del Bilancio richiede da parte degli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di Bilancio, quali la Situazione patrimoniale e finanziaria, il Conto economico ed il Rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di Bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci successivi a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.
I principi contabili e le voci di Bilancio che richiedono più di altri una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sul Bilancio sono i seguenti:
Per quanto riguarda la descrizione dei cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima si rimanda a quando descritto nelle note illustrative del consolidato.
| 31/12/2017 | Incrementi | Decrementi | Ammortamenti | 31/12/2018 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Altre | 24 | (6) | 18 | ||
| 24 | (6) | 18 |
| Costo storico | Terreni e Fabbricati |
Impianti e Macchinari |
Attrezzature Ind. e Comm. |
Altri beni |
Immobilizzazioni in corso |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 01/01/2017 | 20.460 | 37.890 | 2.509 | 292 | 122 | 61.273 |
| Incrementi | - | 173 | - | 7 | - | 180 |
| Decrementi | (5.964) | (19.770) | (987) | (77) | - | (26.798) |
| 31/12/2017 | 14.496 | 18.293 | 1.522 | 222 | 122 | 34.655 |
| 01/01/2018 | 14.496 | 18.293 | 1.522 | 222 | 122 | 34.655 |
| Incrementi | - | - | - | - | - | - |
| Decrementi | (1) | (2) | - | (18) | - | (21) |
| 31/12/2018 | 14.495 | 18.291 | 1.522 | 204 | 122 | 34.634 |
| Ammortamento e | Terreni e | Impianti e | Attrezzature Ind. | Altri | Immobilizzazioni in | |
| Perdite durevoli | Fabbricati | Macchinari | e Comm. | beni | corso | Totale |
| 01/01/2017 | 16.268 | 37.248 | 2.509 | 292 | - | 56.317 |
| Incrementi | 46 | - | - | 1 | 47 | |
| Decrementi | (3.043) | (18.955) | (987) | (77) | (23.062) | |
| 31/12/2017 | 13.271 | 18.293 | 1.522 | 216 | - | 33.302 |
| 01/01/2018 | 13.271 | 18.293 | 1.522 | 216 | - | 33.302 |
| Incrementi | 46 | - | - | 1 | - | 47 |
| Decrementi | - | (2) | - | (13) | - | (15) |
| 31/12/2018 | 13.317 | 18.291 | 1.522 | 204 | - | 33.334 |
| Valore Netto | - | |||||
| 01/01/2017 | 4.192 | 642 | - | - | 122 | 4.956 |
| 31/12/2017 | 1.225 | - | - | 6 | 122 | 1.353 |
| 31/12/2018 | 1.178 | - | - | - | 122 | 1.300 |
Gli immobili, impianti e macchinari non presentano restrizioni in relazione alla titolarità ed alla proprietà, le variazioni sono connesse ad una normale attività aziendale.
Per il dettaglio della vita utile dei cespiti si rinvia al paragrafo relativo ai criteri di valutazione. Per gli ammortamenti dell'esercizio si rimanda alla nota 19.
| 31/12/2017 | Acquisizioni/ (Dismissioni) |
Altre variazioni | 31/12/2018 | |
|---|---|---|---|---|
| Imprese Controllate | 90.510 | 13 | (8) | 90.515 |
| Imprese Collegate | 10 | (2) | - | 8 |
| Altre Imprese | 1 | - | - | 1 |
| Totale | 90.521 | 11 | (8) | 90.524 |
| Società | % di possesso |
Valore contabile al 01/01/2017 |
Acquisizioni/dismissioni | Altre Variazioni |
Valore contabile al 31/12/2017 |
% di possesso |
Patrimonio Netto di pertinenza al 31.12.2017 |
Differenza rispetto al valore di carico al 31.12.2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ind 2004 Srl | 99,99 | 6 | 4 | (10) | 0 | 99,99 | (35) | 35 |
| Vianini Energia Srl |
99,99 | 6 | 4 | (3) | 7 | 99,99 | 7 | - |
| Domus Italia SpA | 100 | 90.564 90.576 |
- 8 |
(61) (74) |
90.503 90.510 |
100 | 89.757 | 746 |
| Società | % di possesso |
Valore contabile al 01/01/2018 |
Acquisizioni/dismissioni | Altre variazioni |
Valore contabile al 31/12/2018 |
% di possesso |
Patrimonio Netto di pertinenza al 31.12.2018 |
Differenza rispetto al valore di carico al |
| Ind 2004 Srl | 99,99 | - | 10 | (3) | 7 | 99,99 | 7 | 31.12.2018 - |
| Vianini Energia Srl |
99,99 | 7 | 3 | (5) | 5 | 99,99 | 5 | - |
Il management valuta la recuperabilità del valore del Gruppo Domus Italia avvalendosi di perizie effettuate da esperti indipendenti che determinano il Fair Value degli immobili.
Le movimentazioni della partecipazione in IND 2004 S.r.l. e della partecipazione in Vianini Energia Srl riguardano la copertura delle perdite dell'esercizio precedente e la svalutazione a seguito della perdita dell'esercizio in corso.
Le partecipazioni in Imprese Collegate sono costituite:
| Società | % di possesso |
Valore contabile al 01/01/2017 |
Acquisizioni/ (Dismissioni) |
Altre Variazioni | Valore contabile al 31/12/2017 |
% di possesso |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Angitola Scarl in Liquidaz. | 50,00 | 8 | - | - | 8 | 50,00 |
| Rofin 2008 Srl | 20,00 | 2 | - | - | 2 | 20,00 |
| 10 | - | - | 10 | |||
| % di | Valore | Acquisizioni/ | Altre variazioni | Valore | % di | |
| Società | possesso | contabile al 01/01/2018 |
(Dismissioni) | contabile al 31/12/2018 |
possesso | |
| Angitola Scarl in Liquidaz. | 50,00 | 8 | - | - | 8 | 50,00 |
| Rofin 2008 Srl | 20,00 | 2 | (2) | - | - | 20,00 |
| 10 | (2) | - | 8 |
Nel corso del 2018 è stata liquidita la società Rofin 2008 Srl.
Le partecipazioni in Altre Imprese sono costituite:
| Società Sele Scarl in Liquidaz. Consorzio EUROFER Parted 1982 SpA |
% di possesso 2,00 19,50 8,10 |
Valore contabile al 01/01/2017 1 1 14.336 14.338 |
Acquisizioni/ (Dismissioni) (1) - (14.336) (14.337) |
Altre Variazioni | Valore contabile al 31/12/2017 - 1 - 1 |
% di possesso 2,00 19,50 8,10 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Società Consorzio EUROFER |
% di possesso 19,50 |
Valore contabile al 01/01/2018 1 1 |
Acquisizioni/ (Dismissioni) - - |
Altre Variazioni - |
Valore contabile al 31/12/2018 1 1 |
% di possesso 19,50 |
La voce include gli importi per depositi cauzionali costituiti presso terzi.
Le imposte differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra imponibile fiscale e risultato di bilancio.
Le imposte differite attive sono pari a 514 mila euro (555 mila euro nel 2017) e sono accertate, principalmente, in relazione a fondi tassati fiscalmente e alle perdite fiscali di esercizio.
Le imposte differite passive (115 mila euro) sono costituite essenzialmente da imposte differite accertate in relazione alla maggiore quota degli ammortamenti fiscalmente deducibili.
L'utilizzo di tali accantonamenti si prevede possa verificarsi oltre l'esercizio successivo.
| in migliaia di Euro | 01/01/2017 | Accantonamenti a conto economico |
Utilizzi a conto economico |
Altre variazioni a Patrimonio Netto |
31/12/2017 |
|---|---|---|---|---|---|
| Imposte differite attive | |||||
| Perdite esercizi precedenti | 298 | - | (125) | - | 173 |
| Altri | 379 | 21 | (12) | (6) | 382 |
| Totale | 677 | 21 | (137) | (6) | 555 |
| Imposte differite passive | |||||
| Differenze ammortamenti fiscali | 547 | - | (432) | - | 115 |
| Totale | 547 | - | (432) | - | 115 |
| in migliaia di Euro | 01/01/2018 | Accantonamenti a conto economico |
Utilizzi a conto economico |
Altre variazioni a Patrimonio Netto |
31/12/2018 |
|---|---|---|---|---|---|
| Imposte differite attive | |||||
| Perdite esercizi precedenti | 173 | - | - | - | 173 |
| Altri | 382 | 25 | (56) | (10) | 341 |
| Totale | 555 | 25 | (56) | (10) | 514 |
| Imposte differite passive | |||||
| Differenze ammortamenti fiscali | 115 | - | - | - | 115 |
| Totale | 115 | - | - | - | 115 |
Le altre variazioni a Patrimonio Netto sono da ricondurre alle imposte calcolate sull'effetto fiscale della riserva di attuazione del TFR.
Di seguito si riporta il dettaglio dei crediti e debiti per imposte correnti:
| in migliaia di Euro | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Ires a credito | 5 | 5 |
| Debiti lordi per IRAP | - | (4) |
| Acconti versati | 25 | - |
| Altri crediti vs Erario | 44 | - |
| Totale | 74 | 1 |
Le imposte sono così composte:
| Imposte | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| IRAP | - | (63) |
| Imposta esercizi precedenti | 1 | - |
| Onere (Provento) da Consolidato Fiscale | (490) | (662) |
| Imposte correnti | (489) | (725) |
| Imposte differite | - | - |
| Imposte anticipate | 31 | 117 |
| Totale imposte | (458) | (608) |
Le imposte sono così suddivise:
| 2018 | 2017 | |
|---|---|---|
| IRES corrente e differita | (463) | (545) |
| IRAP corrente e differita | 5 | (63) |
| (458) | (608) |
A partire dall'esercizio 2017 la Vianini SpA ha aderito al Consolidato Nazionale e Mondiale (CNM), in capo alla Caltagirone S.p.A. e trasferisce un debito per IRES di circa 490 mila euro. La riconciliazione dell'aliquota teorica ed effettiva risulta la seguente:
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||
|---|---|---|---|---|
| Imponibile | Imposta | Imponibile | Imposta | |
| IRES | ||||
| Risultato ante imposte | (2.084) | 24,00% | (11.166) | 24,00% |
| Onere fiscale teorico | - | (500) | - | (2.680) |
| Imposte indeducibili | 150 | 222 | ||
| Svalutazione partecipazioni | 5 | 8.744 | ||
| Altro | - | (71) | ||
| Totale | 155 | 8.895 | ||
| Onere (Provento) fiscale effettivo | (1.929) | (2.271) | ||
| (463) | 22.22% | (545) | 4,88% |
Le rimanenze al 31 dicembre 2018 sono pari a 195 mila euro (247 mila euro al 31 dicembre 2017) e sono rappresentate principalmente da materie prime, sussidiarie e di consumo.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 750 | 802 |
| Prodotti finiti | 475 | 475 |
| Fondo svalutazione | (1.030) | (1.030) |
| Valore Netto materie prime, sussidiarie e di consumo |
195 | 247 |
La diminuzione delle rimanenze di materie prime è interamente attribuibile alla vendita di parte delle giacenze presenti tutt'ora negli stabilimenti inattivi.
La voce è così composta:
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 2.128 | 2.642 |
| Fondo svalutazione crediti verso clienti | (711) | (546) |
| Anticipi a fornitori | - | 30 |
| Crediti verso clienti > 12 mesi | 184 | 135 |
| Crediti verso clienti | 1.601 | 2.261 |
| Crediti verso imprese Controllate | 65 | 65 |
| Crediti verso correlate | - | 74 |
| Crediti verso Altre imprese del Gruppo | 88 | 110 |
| Crediti verso correlate | 153 | 249 |
| Totale crediti commerciali | 1.754 | 2.510 |
Il fondo svalutazione crediti ha subito un incremento nel corso del 2018 dovuto alla valutazione sulla recuperabilità dei crediti iscritti.
I Crediti verso Clienti sono riferiti a clienti nazionali.
I Crediti commerciali verso Correlate riguardano la controllata Vianini Energia S.r.l. (65 mila Euro) e la correlata Vianini Lavori S.p.A. (88 mila Euro).
I crediti commerciali esigibili oltre i 12 mesi riguardano ritenute a garanzia per le quali è maturato il diritto alla esigibilità, il valore di iscrizione approssima il loro fair value.
| A scadere |
01-30 gg |
30-60 gg |
60- 90gg |
Oltre 90 gg |
Scaduto | Totale valore lordo |
Fondo svalutazione |
Totale valore netto |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2017 | - | - | - | 7 | 3.049 | 3.056 | 3.056 | (546) | 2.510 |
| 31/12/2018 | - | - | - | - | 2.465 | 2.465 | 2.465 | (711) | 1.754 |
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Attività finanziarie verso controllate | 115 | 159 |
| Attività finanziarie verso correlate | 115 | 159 |
| Risconti attivi su fidejussioni | 1 | 1 |
| Attività finanziarie verso terzi | 1 | 1 |
| Totale attività finanziarie correnti | 116 | 160 |
Le attività finanziarie verso le Imprese correlate sono riferibili a finanziamenti rimborsabili a richiesta del finanziatore, con scadenza 31 dicembre 2019, erogati nei confronti della controllata IND 2004 (33 mila euro) e Vianini Energia Srl (82 mila Euro).
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Crediti verso altri | 176 | 395 |
| Altre Attività correnti verso terzi | 176 | 395 |
| Crediti verso Controllanti | 2.919 | 2.365 |
| Altre Attività correnti verso correlate | 2.919 | 2.365 |
| Totale altre attività correnti | 3.095 | 2.760 |
I crediti verso controllanti comprendono i crediti verso FGC S.p.A. (147 mila Euro) per l'adesione al consolidato IVA e verso la Caltagirone S.p.A. per il consolidato fiscale (407 mila Euro), per il consolidato IVA fino a tutto l'esercizio 2017 (1,49 mln di Euro) e per il residuo corrispettivo sulla vendita della PARTED 1982 S.p.A. (873 mila Euro).
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 52 | 16 |
| Depositi bancari e postali Vs. parti correlate | - | 1 |
| Denaro e valori in cassa | 10 | 13 |
| Totale disponibilità liquide e mezzi | ||
| equivalenti | 62 | 30 |
I depositi bancari sono stati impiegati a un tasso pari allo 0,01%.
Per le movimentazioni intervenute nel Patrimonio netto si rinvia agli schemi presentati nei Prospetti di Bilancio.
Il capitale sociale è pari a euro 30.105.387 e composta da n. 30.105.387 azioni ordinarie da nominali 1 euro ciascuna.
Le Altre Riserve ammontanti complessivamente a 58,87 milioni di euro (63,87 milioni di euro al 31 dicembre 2017), sono costituite dalle seguenti voci:
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Riserva da rivalutazione monetaria | 6.267 | 6.267 |
| Riserva Legale | 4.264 | 4.264 |
| Riserva Straordinaria | 38.255 | 38.255 |
| Riserva contributi in conto capitale | 4.152 | 4.152 |
| Riserva plusvalenza vendita azioni proprie | 2.679 | 2.679 |
| Altre riserve | 367 | 365 |
| Utili (perdite) a nuovo | 2.891 | 7.885 |
| Totale Altre Riserve | 58.875 | 63.867 |
Di seguito forniamo l'analisi di Patrimonio netto in relazione alla loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità:
| IMPORTO | POSSIBILITA' DI UTILIZZAZIONE |
QUOTA DISPONIBILE |
RIEPILOGO DELLE UTILIZZAZIONI EFFETTUATE NEI TRE ESERCIZI PRECEDENTI Per copertura perdite |
Per altre ragioni |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 30.105 | - | - | - | |
| Riserva legale | 4.264 | B | - | - | |
| Riserva straordinaria | 38.255 | A B C | 38.255 | - | - |
| Riserva da rivalutazione | 6.267 | A B C | 6.267 | - | - |
| Riserva Plusvalenze vendite azioni proprie | 2.679 | A B C | 2.679 | - | - |
| Riserva contributi industriali | 4.152 | A B C | 4.152 | - | - |
| Altre riserve | 367 | - | - | - | |
| Utili portati a nuovo | 11.172 | A B C | 11.172 | 3.181 (2) | 3.913 (1) |
| Perdite portate a nuovo | (8.280) | - | - | - | |
| TOTALE DISPONIBILE | 88.981 | 62.525 | - | - | |
| Quota non distribuibile | - | 8.280 | |||
| RESIDUA QUOTA DISTRIBUIBILE | - | 54.245 | - | - |
A Per aumento di capitale B Per copertura perdite
C Per distribuzione ai soci
Nel corso dell'esercizio si è distribuito agli azionisti, in attuazione della delibera assembleare del 18 aprile 2018, un dividendo nella misura di 0,06 euro per ogni azione ordinaria, per un importo complessivo pari a 1,8 milioni di euro.
Il Fondo Trattamento Fine Rapporto rappresenta una passività relativa ai benefici riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro. Tale passività rientra nei cosiddetti piani a benefici definiti e pertanto è determinata applicando la metodologia attuariale.
Di seguito si riportano le ipotesi del calcolo attuariale:
| Valori in % | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Tasso annuo tecnico di attualizzazione | 1,55% | 1,30% |
| Tasso annuo di inflazione | 1,50% | 1,50% |
| Tasso annuo di incremento delle retribuzioni | 3,00% | 3,00% |
| Tasso annuo di incremento del TFR | 2,62% | 2,62% |
La movimentazione del TFR, ricalcolato sulla base dello IAS 19 con le ipotesi sopra illustrate, risulta la seguente:
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Passività netta al 1 gennaio | 48 | 272 |
| Costo corrente dell'esercizio | 7 | 12 |
| Rivalutazione (Interest Cost) | 1 | 4 |
| (Utili) / Perdite attuariali | (5) | (18) |
| Variazioni per passività cedute | - | (136) |
| (Prestazioni pagate) | (37) | (86) |
| Passività netta al 31 dicembre | 14 | 48 |
Il costo complessivo, riportato in migliaia di euro, relativo al personale è il seguente:
| 2018 | 2017 | |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 144 | 162 |
| Oneri sociali | 63 | 60 |
| Accantonamento per TFR | 7 | 12 |
| Accantonamento fondi previdenza | ||
| complementare | - | 5 |
| Totale costi del personale | 214 | 239 |
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | Media 2018 | Media 2017 | |
|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 1 | 1 | 1 | 1 |
| Impiegati e quadri | - | 1 | 1 | 1 |
| Operai | - | - | - | 13 |
| Totale | 1 | 2 | 2 | 15 |
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Altri fondi rischi ed oneri a B/T | 860 | 957 |
| 860 | 957 |
I fondi correnti sono costituiti principalmente da un fondo rischi pari a 800mila euro accantonato a fronte di un contenzioso emerso a seguito della cessione, intervenuta nel 1999, del complesso industriale in Mozzanica; contenzioso che ha ad oggetto la richiesta di risarcimento del danno avanzata dall'acquirente in ragione del presunto inquinamento degli immobili venduti. In primo e secondo grado la Vianini è stata condannata al pagamento della somma di circa 1,6 milioni di euro (la cui esecutività è stata sospesa) oltre gli interessi di legge, a titolo di risarcimento del danno. La Società, supportata dal parere dei legali, ha presentato ricorso per cassazione ed ha inoltre ritenuto congruo l'accantonamento pari al 50% del valore complessivo della condanna considerato che sussistono i presupposti per una definizione transitiva della controversia in ragione dell'attuale divieto di eseguire la sentenza.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Debiti verso fornitori | 468 | 957 |
| Acconti | - | 201 |
| Debiti commerciali verso terzi | 468 | 1.158 |
| Debiti verso società controllanti | - | 50 |
| Debiti verso società collegate | 14 | 53 |
| Debiti verso imprese correlate | 33 | 31 |
| Debiti commerciali verso correlate | 47 | 134 |
| 515 | 1.292 |
Il valore dei debiti commerciali correnti approssima il loro fair value.
I debiti verso fornitori sono riferiti a fornitori nazionali ed includono 221 mila Euro di fatture da ricevere.
Non esistono debiti con esigibilità superiore all'esercizio.
Debiti finanziari correnti
Debiti verso banche 8.380 508 Debiti finanziari verso correlate - 3.700
31.12.2018 31.12.2017 8.380 4.208
I debiti verso banche rappresentano l'esposizione a fine esercizio nei confronti del sistema bancario, anche con ricorso a finanziamenti a breve termine, per far fronte alle temporanee necessità regolati sulla base di tassi variabili. Si segnala che il tasso medio per il 2018 è pari al 0,13%.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Debiti verso istituti previdenziali | 15 | 17 |
| Debiti verso il personale | 4 | 19 |
| Debiti per IVA | 141 | 141 |
| Debiti per ritenute e Irpef | 18 | 71 |
| Debiti verso altri | 240 | 440 |
| Altri Debiti verso terzi | 418 | 688 |
| Altri debiti verso Imprese Controllate | 1 | 1 |
| Altri debiti verso Controllanti | - | 84 |
| Altri Debiti verso imprese correlate | 1 | 85 |
| 419 | 773 |
I debiti verso altri comprendono il debito per Utili a disposizione del Consiglio di Amministrazione secondo l'Art. 14 dello Statuto Sociale (96 mila Euro).
| 2018 | 2017 | |
|---|---|---|
| Altri ricavi | 273 | 47 |
| Totale Ricavi operativi | 273 | 47 |
| 2018 | 2017 | |
|---|---|---|
| Acquisti materie prime | - | 8 |
| Variazioni rimanenze | 52 | - |
| Costi per materie prime | 52 | 8 |
| Consulenze | 193 | 341 |
| Assicurazioni | 148 | 75 |
| Amministratori e Sindaci | 219 | 292 |
| Prestazioni di servizio varie | 601 | 964 |
| Costi per servizi | 1.161 | 1.672 |
| Fitti | 21 | 21 |
| Altri | 53 | 52 |
| Totale costi per godimento beni di | ||
| terzi | 74 | 73 |
| Imposte indirette | 405 | 242 |
| Oneri diversi di gestione terzi | 65 | 65 |
| Totale altri costi | 470 | 307 |
| Totale altri costi operativi | 1.705 | 2.052 |
Gli altri costi operativi registrano un incremento dovuto al pagamento di una cartella esattoriale per TARES risalente agli anni 2007-2012.
Per i costi operativi del personale si rinvia alla nota n. 12.
| 2018 | 2017 | |
|---|---|---|
| Ammortamenti Imm. Immateriali | 6 | 6 |
| Ammortamenti Imm. Materiali | 47 | 46 |
| Accantonamenti fondo rischi | 60 | - |
| Accantonamento fondo svalut. crediti | 195 | - |
| Totale ammortamenti, svalutazioni ed accantonamenti |
308 | 52 |
| Interessi attivi su depositi bancari | 2018 - |
2017 1 |
|---|---|---|
| Totale proventi finanziari | - | 1 |
| 2018 | 2017 | |
| Svalutazione di partecipazioni Minusvalenza su cessione partecipazioni Interessi passivi su debiti verso banche Altri interessi passivi Commissioni e spese bancarie Altri Totale oneri finanziari |
(8) - (13) (23) (16) (19) (79) |
(47) (8.696) (75) (4) (18) (21) (8.861) |
| Totale netto Gestione finanziaria | (79) | 8.860 |
Il risultato della gestione finanziaria dell'esercizio 2017 includeva la minusvalenza pari a 8,7 milioni di euro relativa alla cessione della partecipazione nella correlata Parted 1982 SpA.
Le svalutazioni di partecipazioni riguardano le perdite registrate dalla Società Controllata Vianini Energia Srl per Euro 3 mila e dalla IND 2004 per Euro 5 mila.
Per maggiori informazioni riguardo al risultato delle attività operative cessate, riferite all'esercizio 2017, si fa riferimento alle note esplicative al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017
Le operazioni poste in essere dalla società Vianini SpA con parti correlate, rientrano generalmente nella gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato e riguardano, principalmente lo scambio dei beni, le prestazioni di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari con le imprese collegate, controllate, con altre società appartenenti al Gruppo Caltagirone e sotto comune controllo. Non si rilevano operazioni di carattere atipico o inusuale, estranee alla normale gestione dell'impresa.
| 31.12.2017 (Euro '000) |
Società controllante |
Società controllate |
Società collegate |
Società sottoposte al comune controllo |
Altre parti correlate |
Totale parti correlate |
Totale voce di Bilancio |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rapporti patrimoniali Crediti commerciali Attività finanziarie |
65 | 184 | 249 | 2.510 | 9,92% | |||
| correnti | 159 | 159 | 160 | 99,38% | ||||
| Altre attività correnti Disponibilità liquide |
2.365 | 1 | 2.365 1 |
2.760 30 |
85,69% 3,33% |
|||
| Debiti commerciali Passività finanziarie |
50 | 53 | 31 | 134 | 1.292 | 10,37% | ||
| correnti | 3.700 | 3.700 | 4.208 | 87,93% | ||||
| Altre passività correnti Rapporti economici |
84 | 1 | 85 | 773 | 11,00% | |||
| Altri ricavi operativi | 24 | 24 | 46 | 52,17% | ||||
| Altri costi operativi | 50 | 122 | 172 | 2.052 | 8,38% | |||
| Oneri finanziari | 8.696 Società |
19 | 8.715 | 8.861 | 98,35% Incidenza |
|||
| 31.12.2018 (Euro '000) |
Società controllante |
Società controllate |
Società collegate |
sottoposte al comune controllo |
Altre parti correlate |
Totale parti correlate |
Totale voce di Bilancio |
% sulla voce di bilancio |
| Rapporti patrimoniali Crediti commerciali Attività finanziarie |
65 | 88 | 153 | 1.754 | 8,72% | |||
| correnti | 115 | 115 | 116 | 99,14% | ||||
| Altre attività correnti | 2.919 | 2.919 | 3.095 | 94,31% | ||||
| Debiti commerciali | 14 | 33 | 47 | 515 | 9,13% | |||
| Altre passività correnti Rapporti economici |
1 | 1 | 419 | 0,24% | ||||
| Altri ricavi operativi | 24 | 24 | 273 | 8,79% | ||||
| Altri costi operativi | 96 | 96 | 1.705 | 5,63% | ||||
Di seguito i rapporti maggiormente significativi:
i Crediti finanziari sono relativi alla quota del finanziamento soci concesso a titolo gratuito alla Vianini Energia Srl (82 mila Euro) e alla IND 2004 Srl (33 mila Euro);
le altre attività correnti sono relative ai crediti verso la Caltagirone S.p.A. e FGC S.p.A. descritti alla nota n. 9.
i costi operativi per 96 mila euro riguardano le prestazioni di servizi offerte da società del gruppo, di cui 53 mila Euro riguardano il canone di locazione della sede addebitato dalla società correlata ICAL 2 S.p.A.
Per il dettaglio dei compensi spettanti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123 ter del Testo Unico, messa a disposizione del pubblico e pubblicata come richiesto dall'art. 84 quater del Regolamento Emittenti sul sito internet della Società http://www.vianinispa.com/assemblea-azionisti/2019/.
La stessa Relazione sulla remunerazione, inoltre, contiene le informazioni sulle partecipazioni detenute nella Società e nelle società controllate di ogni componente gli organi di
amministrazione e controllo.
La Vianini S.p.A. a seguito della cessione del ramo d'azienda è di fatto una holding di partecipazione, per tale ragione svolge la propria attività esclusivamente in Italia, pertanto non sono stati individuati né settori di attività, né settori geografici distinti.
Si fornisce di seguito il dettaglio dell'indebitamento netto a breve, a medio e a lungo termine, così come raccomandato dalla comunicazione della CONSOB n. 6064293 del 28 luglio 2006.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| A. Cassa | 10 | 13 |
| B. Altre disponibilità liquide | 52 | 17 |
| C. Titoli detenuti per la negoziazione | - | - |
| D. Liquidità (A+B+C) | 62 | 30 |
| E. Crediti finanziari correnti | 116 | 160 |
| F. Debiti bancari correnti | 8.380 | 4.208 |
| G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente | - | - |
| H. Altri debiti finanziari correnti | - | - |
| I. Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) | 8.380 | 4.208 |
| J. Indebitamento finanziario corrente netto (I-E-D) | 8.202 | 4.018 |
| K. Debiti bancari non correnti | - | - |
| L. Obbligazioni emesse | - | - |
| M. Altri debiti non correnti | - | - |
| N. Indebitamento finanziario non corrente (K+L+M) | - | - |
| O. Indebitamento finanziario netto (J+N) | 8.202 | 4.018 |
L'incarico alla società di revisione KPMG SpA è stato conferito dall'Assemblea dei Soci del 19 aprile 2013 per il periodo 2013/2021. I compensi di competenza per l'esercizio 2018 ammontano a circa 33 mila euro, di cui 1 mila euro per altri servizi relativi alla sottoscrizione dei modelli Unico e 770 e 6 mila euro allo svolgimento delle attività di revisione sulla situazione patrimoniale e finanziaria predisposta ai fini del consolidato semestrale abbreviato, senza considerare il contributo CONSOB e le spese vive.
Non si segnalano eventi di rilevante interesse.
Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti di riportare a nuovo la perdita d'esercizio conseguito dalla Capogruppo Vianini SpA di euro 1.626.129.
Il Consiglio di Amministrazione propone la distribuzione di un dividendo complessivo pari a 1.806.323,22 euro corrispondente a 0,06 euro per ciascuna delle 30.105.387 azioni ordinarie attualmente in circolazione mediante il parziale utilizzo della Riserva costituita da utili relativi a esercizi fino al 31 dicembre 2007 portati a nuovo.
Il Consiglio di Amministrazione infine propone la data del 20 maggio 2019 per lo stacco della cedola del dividendo, con riferimento alle evidenze nei conti al termine del 21 maggio 2019 ai fini della legittimazione al pagamento degli utili e di fissare la data di pagamento del dividendo, al netto della ritenuta di legge in quanto applicabile, a partire dal 22 maggio 2019 presso gli intermediari incaricati tramite il Sistema di Gestione Accentrata Monte Titoli SpA.
Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
3.1 il bilancio consolidato:
Roma, 7 marzo 2019
Il Presidente Il Dirigente Preposto
F.to Albino Majore F.to Rosario Testa
VIANINI SOCIETA' PER AZIONI - CAPITALE SOCIALE Euro 30.105.387 SEDE IN ROMA - 00195 VIA MONTELLO,10
Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
Roma, 7 marzo 2019
Il Presidente Il Dirigente Preposto
F.to Albino Majore F.to Rosario Testa
| Aspetto chiave all'aspetto chiave |
Procedure di revisione in risposta |
|---|---|
| Il bilancio al 31 dicembre 2018 include Investimenti immobiliari per €276.860 incluso: migliaia, valutati al relativo fair value. Il Gruppo ha determinato, con il supporto di un esperto esterno, il fair value degli investimenti immobiliari; investimenti immobiliari attraverso un metodo basato sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi ("Metodo Reddituale - Discounted Cash Flows"). Tale metodo è caratterizzato da un elevato grado di complessità e dall'utilizzo di stime, per loro natura incerte e soggettive, circa: i flussi finanziari attesi, determinati investimenti immobiliari; tenendo conto delle previsioni sui tassi di occupazione degli immobili, sui canoni di locazione prospettici nonché sull'andamento economico del mercato immobiliare di riferimento: i parametri finanziari utilizzati ai fini della determinazione del tasso di informazioni esterni: attualizzazione. esame dell'appropriatezza Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione degli investimenti immobiliari un aspetto chiave dell'attività di revisione. immobiliari. |
Le procedure di revisione svolte hanno comprensione del processo adottato nella valutazione del fair value degli verifica su base campionaria dei contratti di locazione al fine di analizzare le principali condizioni contrattuali; verifica delle perizie estimative predisposte dall'esperto esterno incaricato dal Gruppo ai fini della determinazione del fair value degli coinvolgimento di esperti del network KPMG nell'esame della ragionevolezza dei modelli e delle relative assunzioni sottostanti la determinazione del fair value degli investimenti immobiliari, anche attraverso il confronto con dati e dell'informativa fornita nelle note esplicative al bilancio in relazione alla valutazione degli investimenti |
| Il bilancio al 31 dicembre 2018 include nella Le procedure di revisione svolte hanno voce Investimenti in Partecipazioni, la incluso: partecipazione nella controllata Domus Italia - comprensione del processo adottato S.p.A. valutata al costo per €90.503 migliaia. nella valutazione del fair value degli investimenti immobiliari: del valore della suddetta partecipazione, gli — verifica su base campionaria dei contratti di locazione al fine di analizzare le supporto di un esperto esterno, il fair value principali condizioni contrattuali: - verifica delle perizie estimative predisposte dall'esperto esterno incaricato dalla Domus Italia S.p.A. e dalla sua controllata ai fini della perdite per riduzioni di valore della determinazione del fair value degli partecipazione in Domus Italia S.p.A Tale investimenti immobiliari; coinvolgimento di esperti del network KPMG nell'esame della ragionevolezza dei modelli e delle relative assunzioni sottostanti la determinazione del fair value degli investimenti immobiliari, anche attraverso il confronto con dati e informazioni esterni; esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nelle note i flussi finanziari attesi, determinati esplicative al bilancio in relazione alle tenendo conto delle previsioni sui tassi di partecipazioni in imprese controllate ed occupazione degli immobili, sui canoni di alla verifica della relativa recuperabilità. locazione prospettici nonché sull'andamento economico del mercato immobiliare di riferimento; — i parametri finanziari utilizzati ai fini della determinazione del tasso di attualizzazione. |
Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|---|---|---|
| Ai fini della valutazione della recuperabilità Amministratori hanno determinato, con il degli investimenti immobiliari detenuti direttamente dalla società controllata Domus Italia S.p.A. e indirettamente tramite le sue controllate al fine di identificare eventuali fair value è determinato mediante il metodo dell'attualizzazione dei flussi finanziari attesi ("Metodo Reddituale - Discounted Cash Flows"). La determinazione del fair value degli investimenti immobiliari è caratterizzata da un elevato grado di complessità e dall'utilizzo di stime, per loro natura incerte e soggettive, circa: Per tali ragioni abbiamo considerato la recuperabilità del valore delle partecipazioni in imprese controllate un aspetto chiave |
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