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Vianini Lavori S.p.A.

Management Reports Mar 26, 2019

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Management Reports

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VIANINI SpA

Relazione Finanziaria Annuale 31 dicembre 2018

ASSEMBLEA DEL 16 APRILE 2019

ORDINE DEL GIORNO

    1. Presentazione del Bilancio d'esercizio e del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, corredati dalle Relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio dei Sindaci e della Società di Revisione; deliberazioni conseguenti;
    1. Relazione sulla remunerazione, ai sensi dell'art. 123 ter, comma 6 D.Lgs. 58/98; deliberazioni conseguenti.

Cariche sociali

Consiglio di Amministrazione

Presidente Albino Majore
Amministratore Delegato Elena De Simone
Consiglieri Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso
Malwina Kozikowska
Marco Longo
Lupo Rattazzi

Luigi Rossetti *
Cristina Sgubin *
Collegio dei Sindaci
Presidente Alberto De Nigro
Sindaci Effettivi Giampiero Tasco
Patrizia Amoretti

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Società di revisione KPMG SpA

Rosario Testa

* Comitato degli Amministratori Indipendenti

DELEGHE CONFERITE

In osservanza della raccomandazione Consob del 20 febbraio 1997 n. 97001574 è indicata di seguito la natura delle deleghe conferite ai singoli componenti del Consiglio di Amministrazione

Presidente

Il Presidente ha il potere di compiere, con firma singola, tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione, con l'eccezione di quelli riservati all'Assemblea e al Consiglio di Amministrazione.

Amministratore Delegato

L'Amministratore Delegato ha il potere di compiere, con firma singola, gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione nei limiti della delega conferitagli dal Consiglio di Amministrazione.

Indice

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO DEL GRUPPO E DELLA SOCIETÀ AL 31 DICEMBRE 2018

PREMESSA

La presente Relazione sulla gestione è riferita al Bilancio consolidato e al Bilancio separato della Vianini SpA (di seguito anche "Il Gruppo") al 31 dicembre 2018, predisposti in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), agli International Accounting Standards (IAS) ed alle interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dalla Commissione Europea (in seguito "IFRS").

La presente Relazione va letta congiuntamente ai Prospetti contabili ed alle relative Note esplicative, che costituiscono il Bilancio consolidato ed il Bilancio separato relativi all'esercizio 2018.

* * * * * * * * * *

INFORMAZIONI SULLA GESTIONE

Situazione del Gruppo ed andamento della gestione

Di seguito si riportano i principali dati di Conto Economico consolidato al 31 dicembre 2018 con il confronto dei dati dell'esercizio precedente:

Valori in migliaia di euro 2018 2017 Var. Var. %
Ricavi Operativi 23.024 39.861 (16.837) (42,2%)
Costi per materie prime
Costi del Personale
Altri Costi operativi
Totale Costi Operativi
(866)
(452)
(8.373)
(9.691)
(169)
(516)
(23.346)
(24.031)
(697)
64
14.973
14.340
n.a.
12,4%
64,1%
59,7%
Margine Operativo Lordo 13.333 15.830 (2.497) (15,8%)
Amm.,Accantonamenti e Svalutazioni (509) (73) (436) n.a.
Risultato Operativo 12.824 15.757 (2.933) (18,6%)
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Risultato della Gestione Finanziaria
1
(6.095)
(6.094)
1
(15.590)
(15.589)
0
9.495
9.495
0,0%
60,9%
60,9%
Risultato ante Imposte 6.730 168 6.562 n.a.
Imposte (2.154) (2.669) 515 19,3%
Risultato delle attività continuative 4.576 (2.501) 7.077 283,0%
Risultato delle attività operative
cessate
- 7.376 (7.376) n.a.
Risultato dell'esercizio
Soci della controllante
4.576
1.871
4.875
1.882
(299)
(11)
(6,1%)
(0,6%)
Interessenze di terzi 2.705 2.993 (288) (9,6%)

Il Gruppo Vianini prosegue positivamente nella sua missione, costituita esclusivamente dall'attività immobiliare svolta dal Gruppo Domus, e chiude l'esercizio 2018 con un risultato positivo pari a 4,6 milioni di euro (4,9 milioni di euro al 31 dicembre 2017), di cui 1,9 milioni di euro di competenza del Gruppo Vianini. Domus Italia e le sue controllate contribuiscono a tale risultato per 6,2 milioni di euro, di cui 3,5 milioni di euro di competenza degli azionisti della Vianini. L'esercizio 2017 includeva anche il Risultato positivo delle attività operative cessate, pari a 7,4 milioni di Euro al netto dell'effetto fiscale, relativo alla dismissione del ramo industriale ferroviario di Aprilia.

I ricavi operativi, pari a 23 milioni di euro, sono costituiti principalmente da ricavi derivanti dalla locazione immobiliare per 10,1 milioni di euro, ricavi derivanti dalla vendita di alcune unità immobiliari pari a 687 mila euro e ricavi derivanti dalla valutazione al fair value degli immobili destinati alla locazione pari a 6,6 milioni di euro. I ricavi nel corrispondente periodo del 2017, erano influenzati positivamente anche dalla variazione delle rimanenze relative allo sviluppo di una consistente parte del patrimonio immobiliare.

Il Margine Operativo Lordo risulta pari a 13,3 milioni di euro (15,8 milioni di euro al 31 dicembre 2017); l'apporto del comparto immobiliare è stato pari a 15 milioni di euro (18,1 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Il Risultato netto della Gestione Finanziaria, negativo per 6,1 milioni di euro (negativo per 15,6 milioni di euro nell'esercizio 2017), è relativo quasi esclusivamente agli oneri finanziari legati alla gestione operativa del settore immobiliare. Si evidenzia che l'esercizio 2017 era influenzato per 8,7 milioni di euro dalla minusvalenza relativa alla cessione della partecipazione nella correlata Parted 1982 SpA da parte della Capogruppo Vianini SpA.

L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 è il seguente:

Valori in migliaia di Euro 31.12.2018 31.12.2017
Attività finanziarie correnti 1 1
Disp.liquide e mezzi equivalenti 6.397 10.174
Passività finanziarie non correnti (205.045) (216.227)
Passività finanziarie correnti (40.137) (37.262)
Posizione Finanziaria Netta
(Indebitamento Finanziario Netto)1
(238.784) (243.314)

L'Indebitamente Finanziario Netto è pari a 238,8 milioni di euro (243,3 milioni di euro al 31 dicembre 2017), di cui 230,5 milioni di euro relativi al fabbisogno finanziario inerente all'attività di sviluppo del Gruppo Domus e risulta in miglioramento rispetto al precedente esercizio principalmente per effetto degli incassi relativi alla cessione delle unità immobiliari vendute.

Patrimonio Netto

Il Patrimonio netto consolidato di Gruppo è passato da 101,7 milioni di euro al 31 dicembre 2017 a 101,4 milioni di euro al 31 dicembre 2018; il decremento è attribuibile principalmente alla valorizzazione negativa degli strumenti finanziari derivati in portafoglio.

Di seguito vengono riportati gli indici di bilancio ritenuti maggiormente significativi per il controllo della gestione aziendale:

2018 2017
Equity Ratio (Patrimonio Netto/totale attivo) 0,4 0,4
Indice di struttura 1° (Patrimonio Netto/Attività non correnti) 0,6 0,7
Indice di liquidità (Attività correnti/Passività correnti) 3,0 4,2
ROI (Return on Investment- Risultato operativo/Capitale investito)* 3,0 3,6
ROE (Return on Equity- Risultato d'esercizio/Patrimonio Netto)* 2,8 3,0

* valore percentuale

Gli indici patrimoniali e finanziari evidenziano una solidità patrimoniale ed una buona capacità di far fronte agli impegni a breve scadenza utilizzando fonti a breve scadenza.

1 Si fa presente che la Posizione Finanziaria Netta così come indicata dalla Raccomandazione ESMA del 10 febbraio 2005 è evidenziata nella nota 28 delle Note Esplicative al bilancio consolidato a cui si rinvia.

Il decremento dell'indice di liquidità rispetto al 31 dicembre 2017 è riconducibile principalmente alla riclassifica di alcuni immobili da rimanenze a investimenti immobiliari, per riflettere la differente destinazione d'uso.

Gli indici economici ROI e ROE risultano in diminuzione rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio, caratterizzato da elementi non ricorrenti e dalla valorizzazione al fair value di un maggior numero di immobili ultimati destinati alla locazione.

Rapporti con imprese correlate

Le informazioni relative ai rapporti in essere al 31 dicembre 2018 con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione della Consob del 28 luglio 2006, sono dettagliate nella Nota n. 27 del Bilancio consolidato.

Si precisa che, le altre operazioni effettuate con "parti correlate" così come definite dal Principio Contabile IAS 24, rientrano nell'ordinario esercizio dell'attività operativa e della connessa attività finanziaria e sono regolate a condizioni di mercato.

Gestione dei rischi

L'attività del Gruppo Vianini, strettamente legata all'attività immobiliare, è sottoposta a vari rischi finanziari: rischio di variazione di fair value degli investimenti immobiliari, rischio di liquidità, rischio di credito, rischio di variazione dei flussi finanziari. La gestione dei rischi finanziari è svolta nell'ambito di precise direttive di natura organizzativa che disciplinano la gestione degli stessi e il controllo di tutte le operazioni che hanno stretta rilevanza nella composizione delle attività e passività finanziarie e/o commerciali.

Rischio di variazione di fair value degli investimenti immobiliari

Gli investimenti immobiliari del gruppo sono valutati al fair value e le relative variazioni sono contabilizzate a Conto Economico. Il Gruppo monitora costantemente l'andamento del mercato residenziale italiano ed in particolare quello romano; le rilevazioni effettuate nel 2018 mostrano che il mercato immobiliare residenziale nel 2018, seppure con maggiore cautela rispetto al 2017, si è confermato positivo. Nel 2018 si sono riscontrati segnali positivi in termini qualitativi. In termini quantitativi, i prezzi di compravendita si presentano stazionari mentre i canoni di locazione registrano segnali di miglioramento.

Rischio di liquidità

Il Rischio di liquidità fa riferimento alle disponibilità di risorse finanziarie, all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale. In particolare i flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono gestite con l'obiettivo di garantire un'efficace ed un'efficiente gestione delle risorse finanziarie. Il Gruppo soddisfa i fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti attraverso i flussi generati costantemente dall'attività operativa oltre all'utilizzo delle linee di credito a disposizione.

Rischio di credito

La Società ed il Gruppo minimizzano il rischio tramite un'attività preventiva di credit check che consiste nella verifica dell'affidabilità e solvibilità di tutti i clienti che richiedono la locazione di immobili. Tale controllo viene effettuato in fase di accettazione del cliente stesso con l'ausilio di fonti dati esterne ed interne. Il Gruppo effettua tempestive attività post acquisizione mirate al recupero crediti, quali:

  • ➢ azioni di sollecito verso i clienti;
  • ➢ azioni di recupero credito scaduto diversificate per strategia, portafoglio e profilo cliente;
  • ➢ misurazione e monitoraggio dello stato dei crediti tramite strumenti di reportistica.

Da sottolineare inoltre anche una limitata concentrazione dei crediti.

Rischio di variazione dei flussi finanziari

Tale rischio riguarda le variabilità dei flussi finanziari a seguito delle oscillazioni dei tassi di interesse sul mercato. Il Gruppo risulta esposto a tale rischio in quanto parte dei finanziamenti in essere sono a tasso variabile nei confronti di enti creditizi. I rischi connessi al mercato dei capitali sono attentamente monitorati in modo da poter intervenire con la necessaria tempestività in caso di modifica delle condizioni del mercato.

I debiti finanziari a tasso variabile al 31 dicembre 2018 ammontano a 233,5 milioni di euro. A fronte del rischio di variazione dei tassi di interesse, si rileva che è stato sottoscritto un Accordo di Hedging, in cui si prevede, a far data dal 1° gennaio 2017, la copertura per un ammontare nozionale pari complessivamente a 80 milioni di euro, corrispondente al 34,3% del nozionale stesso.

Principali incertezze e continuità aziendale

Oltre a quanto evidenziato nel paragrafo dedicato ai rischi aziendali, non si rilevano problematiche riguardanti la continuità aziendale poiché il Gruppo è dotato di adeguate linee di credito e non presenta situazioni di incertezza tali da comprometterne la capacità di svolgimento dell'attività operativa.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Non si segnalano eventi successivi di rilevante interesse.

Evoluzione prevedibile della gestione

Relativamente alle attività del settore immobiliare, si fa presente che nel corso del 2018 è stato ultimato l'intero portafoglio immobiliare del Gruppo Domus ed è stata acquistata un'area edificabile di circa 5.800 mc nel Comune di Roma, in località Via delle Vigne, che consente di ampliare e diversificare l'offerta commerciale di unità immobiliari ad uso abitativo.

Si fa presente, inoltre, che l'attività di commercializzazione sia per la locazione sia per la vendita prosegue regolarmente e che una parte consistente del reddito del patrimonio immobiliare è comunque assistito dalle garanzie di canone.

Nel corso del 2019 proseguiranno, infine, le attività finalizzate alla dismissione degli asset non strategici.

Altre informazioni

Alla data di chiusura dell'esercizio 2018 il Gruppo contava alle proprie dipendenze 6 unità (7 unità nel 2017) di cui 1 dirigente e 5 impiegati/quadri. La media degli addetti nei dodici mesi del 2018 risulta essere di 7 unità (26 unità nel 2017); il decremento è dovuto alla dismissione del ramo ferroviario industriale di Aprilia.

Nel corso dell'esercizio le Società del Gruppo non hanno effettuato attività di ricerca e sviluppo.

Per l'informativa per settori di attività, con riferimento ai ricavi, ai costi e agli investimenti, si rinvia alle Note esplicative al Bilancio consolidato.

In allegato alla presente Relazione viene fornito il prospetto di raccordo fra il Risultato del periodo ed il Patrimonio Netto di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo come richiesto dalla Comunicazione della Consob n. DEM/6064293 del 28/07/2006.

INFORMAZIONI SULLA CAPOGRUPPO

Di seguito si riportano i principali dati di Conto Economico al 31 dicembre 2018 con il confronto dei dati dell'esercizio precedente.

Valori in migliaia di euro 2018 2017 Var. Var. %
Ricavi Operativi 273 47 226 480,9%
Costi per materie prime
Costi del Personale
Altri Costi operativi
Totale Costi Operativi
(52)
(214)
(1.704)
(1.970)
(8)
(239)
(2.053)
(2.300)
(44)
25
349
330
n.a.
10,5%
17,0%
14,3%
Margine Operativo Lordo (1.697) (2.253) 556 24,7%
Amm.,Accantonamenti e Svalutazioni (308) (52) (256) n.a.
Risultato Operativo (2.005) (2.305) 300 13,0%
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Risultato della Gestione Finanziaria
-
(79)
(79)
1
(8.862)
(8.861)
(1)
8.783
8.782
n.a.
99,1%
99,1%
Risultato ante Imposte (2.084) (11.166) 9.082 81,3%
Imposte 458 609 (151) (24,8%)
Risultato delle attività continuative (1.626) (10.557) 8.931 84,6%
Risultato delle attività operative
cessate
- 7.376 (7.376) n.a.
Risultato dell'esercizio (1.626) (3.181) 1.555 48,9%

Il Risultato Operativo della Vianini SpA è essenzialmente composto dagli oneri legati alla manutenzione degli stabilimenti inattivi di proprietà della Società oltre ai costi generali di struttura.

Il Risultato della gestione finanziaria è negativo per 79mila euro (negativo per 8,9 milioni di euro al 31 dicembre 2017). Si fa presente che il risultato della gestione finanziaria dell'esercizio 2017 includeva la minusvalenza pari a 8,7 milioni di euro relativa alla cessione della partecipazione nella correlata Parted 1982 SpA.

Il Bilancio separato al 31 dicembre 2018 della Vianini SpA rileva una perdita di 1,6 milioni di euro (perdita di 3,2 milioni di euro del 31 dicembre 2017). L'esercizio 2017 includeva il Risultato delle attività operative cessate, pari a 7,4 milioni di Euro al netto dell'effetto fiscale, relativo alla dismissione della partecipazione in Vianini Industria Srl, conferitaria del ramo

industriale ferroviario di Aprilia ed il risultato operativo industriale delle attività conferite, pari a 2,2 milioni di euro.

Il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2018, pari a 87,3 milioni di euro, si decrementa rispetto all'esercizio precedente (90,8 milioni di euro al 31 dicembre 2017) per effetto principalmente della perdita d'esercizio e della distribuzione del dividendo.

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017 Attività finanziarie correnti 116 160 Disp. Liquide e mezzi equivalenti 62 30 Passività finanziarie correnti (8.380) (4.208) Posizione finanziaria netta2 (Indebitamento Finanziario Netto) (8.202) (4.018)

L'Indebitamento Finanziario Netto è la seguente:

L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018, pari a 8,2 milioni di euro, risulta in aumento di 4,2 milioni di euro rispetto ai 4 milioni registrati al 31 dicembre 2017 per effetto principalmente della distribuzione di dividendi (1,8 milioni di euro) e dell'andamento negativo del flusso di cassa.

Alla data di chiusura dell'esercizio 2018 Vianini Spa contava alle proprie dipendenze 1 sola unità (2 unità nel 2017) con la qualifica di dirigente. La media degli addetti nei dodici mesi del 2018 risulta essere di 2 unità (20 unità nel 2017); il decremento rispetto all'esercizio precedente è dovuto al conferimento del ramo industriale ferroviario di Aprilia alla controllata Vianini Industria Srl, partecipazione successivamente dismessa.

Andamento Società Controllate

Per quanto riguarda l'andamento della gestione del Gruppo Domus Italia, si fa riferimento alla Relazione sulla Gestione del Gruppo.

Rapporti con imprese correlate

Le informazioni relative ai rapporti in essere al 31 dicembre 2018 con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione della Consob del 28 luglio 2006, sono dettagliate nella Nota n. 22 del Bilancio d'esercizio.

2 Si fa presente che la Posizione Finanziaria Netta così come indicata nella Comunicazione della Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006 che rinvia alla Raccomandazione dell'European Securities and Markets Authority - ESMA (ex CESR) del 10 febbraio 2005 è evidenziata nelle Note esplicative n. 24 al Bilancio d'esercizio cui si rinvia

Si precisa che, le altre operazioni effettuate con "parti correlate" così come definite dal Principio Contabile IAS 24, rientrano nell'ordinario esercizio dell'attività operativa e della connessa attività finanziaria e sono regolate a condizioni di mercato.

Corporate Governance

Il Consiglio di Amministrazione del 9 marzo 2018 ha confermato anche per il 2018 l'incarico di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari della Società al Dott. Rosario Testa.

L'Organismo di Vigilanza nominato ai sensi del D. Lgs. 231/2001 per il triennio 2017- 2019 ha proseguito la sua funzione di vigilanza e di continuo aggiornamento del Modello di Organizzazione e Controllo adottato dalla Società ai sensi del sopra citato decreto.

Per una più completa informativa sul sistema di Corporate Governance di Vianini SpA e sull'assetto proprietario, come richiesto dall'art. 123 bis del Testo Unico della Finanza, si rinvia alla "Relazione annuale sul Governo Societario e gli Assetti proprietari", predisposta tenuto conto delle indicazioni e delle raccomandazioni di Borsa Italiana SpA e pubblicata come previsto dall'art. 89 bis del Regolamento Emittenti e consultabile sul sito Internet della società http://www.vianinispa.com/assemblea-azionisti/2019/.

Altre informazioni

È messa a disposizione presso la sede sociale e sul sito Internet della società http://www.vianinispa.com/assemblea-azionisti/2019/, la Relazione sulla Remunerazione nella quale, come richiesto dall'art.123 ter del Testo Unico, sono riportate le informazioni riguardanti la politica adottata dalla Società circa la remunerazione e i compensi corrisposti ai componenti l'organo di amministrazione e controllo e le informazioni sulle partecipazioni detenute dagli stessi.

La Società non possiede né direttamente né indirettamente azioni proprie e/o della propria controllante e non ha acquisito o ceduto, nel corso dell'esercizio azioni proprie né azioni della propria controllante.

La Società Capogruppo non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento ai sensi della normativa vigente avendo completa autonomia sulle decisioni prese dal proprio organo amministrativo.

Si informa che Vianini S.p.A. non ha predisposto la Dichiarazione di carattere non finanziario ai sensi del D.lgs n.254/16 poiché durante l'esercizio finanziario 2018 non ha superato i parametri indicati all'art. 2, comma 1 del D.Lgs. 254/2016.

Proposte all'Assemblea

Signori Azionisti,

sottoponiamo alla Vostra approvazione il Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Prospetto di Variazione del Patrimonio Netto, dal Rendiconto finanziario e dalle relative Note esplicative, nonché i relativi allegati e la relazione sull'andamento della gestione.

Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti di riportare a nuovo la perdita d'esercizio conseguito dalla Capogruppo Vianini SpA di euro 1.626.129.

Il Consiglio di Amministrazione propone la distribuzione di un dividendo complessivo pari a 1.806.323,22 euro corrispondente a 0,06 euro per ciascuna delle 30.105.387 azioni ordinarie attualmente in circolazione mediante il parziale utilizzo della Riserva costituita da utili relativi a esercizi fino al 31 dicembre 2007 portati a nuovo.

Il Consiglio di Amministrazione infine propone la data del 20 maggio 2019 per lo stacco della cedola del dividendo, con riferimento alle evidenze nei conti al termine del 21 maggio 2019 ai fini della legittimazione al pagamento degli utili e di fissare la data di pagamento del dividendo, al netto della ritenuta di legge in quanto applicabile, a partire dal 22 maggio 2019 presso gli intermediari incaricati tramite il Sistema di Gestione Accentrata Monte Titoli SpA.

Roma, 7 marzo 2019 P. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Il Presidente Albino Majore

PROSPETTO DI RACCORDO TRA RISULTATO DEL PERIODO E PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO E GLI ANALOGHI DATI CONSOLIDATI

31.12.2018
Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto
Patrimonio Netto e risultato del periodo come
riportati nel bilancio del periodo della società
controllante
(1.626) 87.354
Effetto del consolidamento delle società
controllate
20.109 74.348
Eliminazione dividendi (13.890) -
Altre variazioni (17) (1)
Attribuzione alle minoranze delle quote di loro
competenza
2.705 60.328
Patrimonio Netto e risultato del periodo come
riportati nel bilancio consolidato
1.871 101.373

VIANINI SpA

BILANCIO CONSOLIDATO

31 dicembre 2018

Relazione Finanziaria Annuale 2018 – Vianini SpA 21

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

ATTIVITA' note 31.12.2018 31.12.2017
in migliaia di euro
Attività immateriali a vita definita 1 37 61
Immobili,
impianti
e
macchinari
2 1.623 1.503
Investimenti immobiliari 3 276.860 232.929
Partecipazioni valutate al Patrimonio Netto 4 8 10
Partecipazioni e titoli non correnti 5 1 1
Attività
finanziarie
non
correnti
6 3 20
Imposte
differite
attive
7 5.055 5.187
TOTALE
ATTIVITA'
NON
CORRENTI
283.587 239.711
Rimanenze 8 120.802 172.233
Crediti
commerciali
9 8.000 7.732
di cui verso parti correlate 5.650 5.134
Attività
finanziarie
correnti
10 1 1
Attività
per imposte correnti
7 1.174 1.272
Altre
attività
correnti
11 3.558 3.319
di cui verso parti correlate 3.162 2.615
Disponibilità
liquide
e
mezzi
equivalenti
12 6.397 10.174
di cui verso parti correlate - 3
TOTALE
ATTIVITA'
CORRENTI
139.932 194.731
TOTALE
ATTIVITA'
423.519 434.442

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

Patrimonio Netto e Passività note 31.12.2018 31.12.2017
in migliaia di euro
Capitale
sociale
30.105 30.105
Riserve 69.397 69.672
Utile
(Perdita)
di
Esercizio di Gruppo
1.871 1.882
Patrimonio
Netto
del
Gruppo
101.373 101.659
Riserve 57.623 58.022
Utile
(Perdita)
di
Esercizio di Terzi
2.705 2.993
Patrimonio
Netto
di
azionisti
Terzi
60.328 61.015
TOTALE
PATRIMONIO
NETTO
13 161.701 162.674
Fondi
per
benefici ai
dipendenti
14 41 68
Passività finanziarie non correnti 15 205.045 216.227
Fondi
non correnti
16 1.963 2.612
Imposte
differite
passive
7 8.561 6.657
TOTALE PASSIVITA'
NON
CORRENTI
215.610 225.564
Fondi
correnti
16 860 921
Debiti
commerciali
17 1.484 5.152
di cui verso parti correlate 509 3.591
Passività
finanziarie
correnti
15 40.137 37.262
di cui verso parti correlate 26.321 30.027
Debiti per imposte
correnti
533 483
Altre
passività
correnti
18 3.194 2.386
di cui verso parti correlate 741 68
TOTALE PASSIVITA'CORRENTI 46.208 46.204
TOTALE PASSIVITA' 261.818 271.768
TOTALE
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
423.519 434.442
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO note 2018 2017
in migliaia di euro
Ricavi 28.977 22.060
di cui verso parti correlate 4.971 5.907
Variazione rimanenze (13.665) 7.260
Altri ricavi 7.712 10.541
di cui verso parti correlate 172 1.529
TOTALE RICAVI OPERATIVI 19 23.024 39.861
Costi per materie prime 20 (866) (169)
Costi del Personale 14 (452) (516)
Altri Costi operativi 20 (8.373) (23.346)
di cui verso parti correlate (4.210) (18.738)
TOTALE COSTI OPERATIVI (9.691) (24.031)
MARGINE OPERATIVO LORDO 13.333 15.830
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 21 (509) (73)
RISULTATO OPERATIVO 12.824 15.757
Proventi Finanziari 1 1
Oneri Finanziari (6.095) (15.590)
di cui verso parti correlate (181) (215)
RIS. NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 22 (6.094) (15.589)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 6.730 168
Imposte 7 (2.154) (2.669)
RISULTATO DELLE ATTIVITA' CONTINUATIVE 4.576 (2.501)
Risultato delle attività operative cessate 24 -
-
7.376
RISULTATO DELL'ESERCIZIO 4.576 4.875
Soci controllanti 1.871 1.882
Interessenze di pertinenza di terzi 2.705 2.993
Utile (perdita) base e diluito per azione 23 0,062 0,063
Utile (perdita) base e diluito per azione delle attività continuative 0,062 (0,182)
Utile (perdita) base e diluito per azione delle attività cedute o cessate 0,000 0,245

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) 2018 2017
Utile/(Perdita) dell'esercizio rilevato a Conto Economico 4.576 4.875
Altre componenti del conto economico complessivo:
Componenti che possono essere riclassificate
successivamente nell'utile (perdita) dell'esercizio
Fair value strumenti finanziari derivati al netto dell'effetto fiscale
(588) 588
Componenti che non saranno mai riclassificate nell'utile
(perdita) dell'esercizio
Effetto utili/(perdite) attuariali dei piani a benefici definiti al netto
dell'effetto fiscale
5 11
Totale altre componenti del conto economico complessivo (583) 599
Utile/(Perdita) Complessivo rilevato nell'esercizio 3.993 5.474
Attribuibile a :
Soci della Controllante
di cui utile da attività continuative
di cui utile da attività cedute o cessate
Interessenze di pertinenza di terzi
1.530
1.530
-
2.463
2.239
(5.137)
7.376
3.235

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

di Terzi
P.Netto
158.687
-
(42)
(1.505)
-
(1.547)
11
242
588
2.993
4.875
3.235
5.474
60
162.674
162.674
-
(4.956)
(4.956)
5
(588)
2.705
4.576
2.463
3.993
(10)
161.701
57.780
61.015
61.015
(3.150)
(3.150)
(242)
60.328

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

in migliaia di euro Note 31.12.2018 31.12.2017
DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 12
DELL'ANNO PRECEDENTE 10.174 30.362
Utile (Perdita) dell'esercizio 4.576 4.875
Ammortamenti 79 206
(Rivalutazioni) e Svalutazioni 370 -
(Rivalutazione) investimenti immobiliari (6.607) (8.380)
Risultato della gestione finanziaria 6.094 6.853
(Plusvalenze) Minusvalenze da Alienazioni 1 3.347
Imposte 2.154 3.056
Variazione Fondi per benefici ai dipendenti (22) (222)
Variazione Fondi non correnti/correnti (709) (552)
FLUSSO DI CASSA OPER.PRIMA VAR.CAP.CIRC. 5.936 9.183
(Incremento) Decremento Rimanenze 13.717 (7.869)
(Incremento) Decremento Crediti Commerciali (638) 4.283
Incremento (Decremento) Debiti Commerciali (3.783) 1.296
Variazione altre attività e passività non corr./ corr 592 (43.012)
Variazioni imposte correnti e differite 454 736
FLUSSO DI CASSA OPERATIVO 16.278 (35.383)
Interessi incassati 1 1
Interessi pagati (5.180) (5.733)
Imposte pagate (248) (258)
A) FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITA' OPERATIVE 10.851 (41.373)
Investimenti in Attivita' Immateriali - (33)
Investimenti in Attivita' Materiali (247) (13)
Realizzo Vendita Attività materiali 548 3.822
Realizzo Vendita partec.e tit.non corr. - 4.768
Variazioni Attività Fin. non correnti 17 20
Variazioni Attività Fin. correnti - 92
Altre Var. Attiv. Investimento - 8.716
B) FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 318 17.372
Variazioni Passività Fin. non correnti (12.365) 4.787
Variazioni Passività Fin. correnti 2.375 531
Dividendi Distribuiti (4.956) (1.505)
C) FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITA' FINANZIARIE (14.946) 3.813
D) Differenze Cambio Disponibilità Liquide e Mezzi Equivalenti - -
Variazione Netta delle Disp. liquide e mezzi equivalenti (3.777) (20.188)
DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 12
DELL'ANNO IN CORSO (A+B+C+D) 6.397 10.174

VIANINI SpA

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

31 dicembre 2018

Relazione Finanziaria Annuale 2018 – Vianini SpA 29

Informazioni generali

Il Gruppo Vianini opera principalmente nel settore immobiliare con un portafoglio di unità abitative site in Roma prevalentemente destinate alla locazione.

La Vianini SpA (la Capogruppo) è una Società per Azioni avente sede legale a Roma (Italia), Via Montello 10, con durata fino al 31 dicembre 2100.

Alla data della presente relazione, l'azionista in possesso di azioni in misura superiore al 3% del capitale sociale, così come risulta dal Libro Soci alla data del 31 dicembre 2018 e dalle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 è:

  • Francesco Gaetano Caltagirone 24.299.169 azioni (80,48%):
  • La predetta partecipazione è detenuta:
  • Direttamente 52.000 azioni (0,173%);
  • Indirettamente tramite le società:

Caltagirone SpA: 16.299.374 azioni (54,141%) Capitolium SpA: 7.877.795 azioni (26,166%)

Il presente Bilancio consolidato del Gruppo Vianini è stato autorizzato alla pubblicazione dagli amministratori in data 7 marzo 2019.

Alla data di predisposizione del presente bilancio, la controllante ultima è la FGC SpA, per effetto delle azioni detenute tramite proprie controllate.

Conformità ai principi contabili IFRS/IAS

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, redatto sul presupposto della continuità aziendale della Capogruppo e delle imprese controllate, è stato predisposto ai sensi degli artt. 2 e 3 del D.Lgs 38/2005 ed in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), alle interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data di bilancio, nonché ai precedenti International Accounting Standard (IAS). Per semplicità l'insieme di tutti i principi e delle interpretazioni è di seguito definito con "IFRS". Nella predisposizione del presente documento si è tenuto conto delle disposizioni dell'articolo 9 del decreto legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, delle disposizioni del Codice Civile, delle Delibere della Consob n. 15519 ("Disposizioni in materia di schemi di bilancio da emanare in attuazione dell'art. 9, comma 3, del decreto legislativo n. 38/2005") e n. 15520 ("Modificazioni ed integrazioni al regolamento recante norme di attuazione del decreto legislativo n. 58/1998") entrambe del 27 luglio 2006, nonché della Comunicazione della Consob

n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 ("Informativa societaria degli emittenti quotati e degli emittenti aventi strumenti finanziari diffusi tra il pubblico di cui all'art. 116 del TUF").

Base di presentazione CRITERI DI PRESENTAZIONE

Il Bilancio consolidato è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalle relative Note esplicative.

Relativamente alla presentazione di tali schemi il Gruppo ha operato le seguenti scelte:

  • la Situazione Patrimoniale-Finanziaria espone separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti;
  • il Conto Economico è classificato in base alla natura dei costi;
  • il Conto Economico Complessivo, partendo dal risultato di esercizio, espone l'effetto degli utili e delle perdite rilevati direttamente a Patrimonio Netto;
  • il Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto è presentato in base al metodo delle variazioni di patrimonio;
  • il Rendiconto Finanziario è presentato utilizzando il metodo indiretto.

Il criterio generale adottato è il costo storico ad eccezione delle voci di bilancio rilevate e misurate al fair value in base a specifici IFRS come descritto nei criteri di valutazione esposti di seguito.

Si precisa, inoltre, che con il termine "corrente" s'intendono i 12 mesi successivi la data di riferimento del presente documento, mentre per "non corrente" i periodi oltre i 12 mesi successivi la medesima data.

Gli IFRS sono stati applicati coerentemente con le indicazioni fornite nel "Framework for the preparation and presentation of financial statements" e non si sono verificate criticità che abbiano richiesto il ricorso a deroghe ai sensi dello IAS 1, paragrafo 19.

Si ricorda che la Consob con Delibera n. 15519 del 27 luglio 2006 ha richiesto che nei citati prospetti di bilancio vengano evidenziate, qualora di importo significativo, sotto-voci aggiuntive a quelle già specificatamente richieste dallo IAS 1 e negli altri principi internazionali al fine di evidenziare distintamente dalle voci di riferimento gli ammontari delle posizioni e delle transazioni con parti correlate, nonché relativamente al Conto Economico, i componenti positivi o negativi di reddito derivanti da operazioni non ricorrenti o inusuali.

Le attività e passività sono esposte separatamente e senza operare compensazioni.

Il Bilancio consolidato è presentato in migliaia di euro e tutti i valori sono espressi in migliaia di euro, tranne quando diversamente indicato.

I principi e criteri contabili applicati nel presente Bilancio sono conformi a quelli adottati per la redazione del Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2017, ad eccezione di quanto riportato in seguito.

È presentato inoltre il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018 della Capogruppo Vianini SpA, predisposto secondo gli IFRS come sopra definiti.

Principi contabili e interpretazione applicabili e di prossima applicazione

Principi contabili ed emendamenti agli standard adottati dal Gruppo

A partire dal 1° gennaio 2018, il Gruppo ha adottato i seguenti nuovi principi contabili:

  • "IFRS 15 "Revenue from Contracts with Customers", la cui omologazione da parte della UE è avvenuta in data 29 ottobre 2016 con il Regolamento n. 1905, e "Clarifications to IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers", la cui omologazione da parte della UE è avvenuta in data 9 Novembre 2017 con il Regolamento n. 291. L'IFRS 15 definisce i criteri di rilevazione e valutazione dei ricavi derivanti da contratti con i clienti. In sintesi, il principio richiede l'analisi dei seguenti 5 step per la rilevazione dei ricavi: (i) identificazione del contratto; (ii) identificazione delle performance obligation contenute nel contratto; (iii) determinazione del prezzo dell'operazione; (iv) allocazione del prezzo previsto dal contratto alle performance obligation; (v) riconoscimento dei ricavi. Il Gruppo Vianini ha condotto un'analisi dettagliata per verificare se dall'introduzione di tale nuovo principio derivassero modifiche nella modalità di rilevazione dei ricavi. Dalle analisi condotte non sono emersi impatti in tutti gli ambiti di applicazione previsti dall'IFRS 15.
  • IFRS 9 "Strumenti finanziari", la cui omologazione da parte dell'UE è avvenuta in data 29 novembre 2016 con il regolamento n.2067. L'IFRS 9 "Strumenti finanziari" ha sostituito dal 1° gennaio 2018 il principio contabile IAS 39 "Strumenti Finanziari: Rilevazione e Valutazione" andando a determinare un nuovo set di regole contabili applicabili alla classificazione e misurazione degli Strumenti Finanziari, all'impairment dei crediti ed all'hedge accounting.

Inoltre, tra le altre cose, l'IFRS 9 prevede che in caso di modifica o scambio di una passività finanziaria che non comporta l'eliminazione contabile, gli eventuali effetti

derivanti dalla rideterminazione del valore della nuova passività utilizzando i flussi finanziari modificati e il tasso di interesse effettivo originario, devono essere rilevati immediatamente nel risultato dell'esercizio, al contrario di quanto prevedeva lo IAS 39 in base al quale la contabilizzazione della nuova passività finanziaria avveniva in maniera prospettica. I costi o le commissioni sostenuti per la modifica continuano invece ad essere rilevati a diretta rettifica del valore contabile della passività finanziaria modificata e ammortizzati utilizzando il tasso di interesse effettivo lungo la vita dello strumento. Dall'introduzione dell'IFRS 9 non sono emersi impatti contabili con riferimento alla classificazione e misurazione. Inoltre, in merito all'hedge accounting, sono stati verificati i requisiti previsti dall'IFRS 9 necessari per l'applicazione delle nuove disposizioni per le contabilizzazioni delle operazioni di copertura. Sulla base delle analisi effettuate si ritiene che tutte le relazioni di copertura esistenti soddisfano i criteri necessari per continuare l'applicazione dell'hedge accounting. Con riferimento al modello di impairment, l'adozione dell'IFRS 9 ha cambiato radicalmente le modalità di determinazione e contabilizzazione delle perdite per riduzione di valore delle attività finanziarie, andando a sostituire l'approccio delle incurred loss previsto dal previgente IAS 39 con un criterio basato sul modello delle forward-looking expected credit loss (ECL).

In base al nuovo principio, infatti, a prescindere da uno specifico evento di perdita (trigger event) accaduto, devono essere rilevate, per tutte le attività finanziarie (eccetto per quelle valutate a FVTPL), le perdite attese determinate secondo il modello dell'ECL. Con riferimento ai crediti commerciali, è stato implementato un modello di impairment che tiene conto del c.d. approccio semplificato previsto dal principio per tale tipologia di crediti. In particolare i crediti sono stati suddivisi per cluster omogenei, con riferimenti ai quali sono stati successivamente determinati, per ogni cluster, i parametri di riferimento (PD, LGD, ed EAD) per il calcolo delle lifetime expected credit losses utilizzando le informazioni disponibili. Dalle analisi condotte, l'introduzione dell'IFRS 9 non ha comportato effetti significativi rispetto a quanto posto in essere dal gruppo in precedenza. Infine, con riferimento alla modifica delle passività finanziarie, il Gruppo ha rideterminato i valori dei finanziamenti le cui condizioni contrattuali si sono modificate nel tempo rispetto al contratto originario.

Dalle analisi condotte, l'introduzione dell'IFRS 9 non ha comportato effetti significativi rispetto a quanto posto in essere dal gruppo in precedenza.

  • IFRS 2 Share-based Payment, la cui omologazione da parte dell'UE è avvenuta in data 26 Febbraio 2018 con il regolamento n.289. Il documento "Classifications and Measurement of Share-based Payment Transactions (Amendments to IFRS 2)" ha risolto alcune tematiche relative alla contabilizzazione dei pagamenti basati su azioni. In particolare, tale emendamento apporta notevoli miglioramenti (i) nella valutazione dei pagamenti basati su azioni regolati per cassa, (ii) nella classificazione degli stessi e (iii) nella modalità di contabilizzazione in caso di modifica da pagamenti basati su azioni regolati per cassa a pagamenti basati su azioni regolati mediante strumenti di capitale.
  • IFRS 4 Insurance Contracts, la cui omologazione da parte dell'UE è avvenuta in data 3 Novembre 2017 con il regolamento n.1988. Il documento "Amendments to IFRS 4: Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts" ha l'obiettivo di risolvere le incongruenze derivanti dal differimento delle date di entrata in vigore dell'IFRS 9 e del nuovo principio contabile sui contratti assicurativi.
  • IFRIC 22 "Foreign Currency Transaction and Advance Consideration", la cui omologazione da parte dell'UE è avvenuta in data 28 Marzo 2018 con il regolamento n. 519. Il documento intende fornire chiarimenti circa la corretta contabilizzazione di un'operazione in valuta estera, in caso di pagamenti effettuati o ricevuti in anticipo rispetto all'oggetto della transazione cui i pagamenti si riferiscono. L'interpretazione chiarisce che la data della transazione da utilizzare per la conversione è la data in cui l'entità effettua o riceve il pagamento in anticipo.
  • IAS 40 Investment Property, la cui omologazione da parte dell'UE è avvenuta in data 14 Marzo 2018. Il documento "Amendments to IAS 40: Transfers of Investment Property" ha l'obiettivo di chiarire gli aspetti relativi al trattamento dei trasferimenti da, e verso, gli investimenti immobiliari. In particolare, la modifica chiarisce che un trasferimento deve avere luogo se e solo se si verifica un effettivo cambiamento nell'uso del bene. Un cambiamento nell'intenzione del management di per sé non più sufficiente a supportare un trasferimento.

L'applicazione delle modifiche al principio contabile IAS 40 non ha generato effetti.

"Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle" la cui omologazione da parte dell'UE è avvenuta in data 7 Febbraio 2018. Le modifiche introdotte rientrano nell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili internazionali.

L'adozione dei nuovi standard applicabili a partire dal 1° gennaio 2018 non ha comportato effettivi significativi nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.

Principi contabili e interpretazioni su standard efficaci per gli esercizi finanziari successivi al 2018 e non adottati anticipatamente dal Gruppo:

  • In data 12 Ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche all'IFRS 9 Financial Instruments. Il documento "Prepayment features with Negative Compensation (Amendments to IFRS 9)" ha l'obiettivo di modificare i requisiti dell'IFRS 9 con riferimento alle seguenti due fattispecie: (i) le attività finanziarie che contengono opzioni di pagamento anticipato mediante compensazione negativa possono ora essere valutate al costo ammortizzato o al fair value tramite le altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI) se soddisfano gli altri requisiti rilevanti dell'IFRS 9; (ii) vengono introdotti nuovi criteri di contabilizzazione nel caso di modifiche non sostanziali che non comportano una derecognition in caso di modifiche o scambio di passività finanziarie a tasso fisso. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2019, o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. L'omologazione da parte dell'UE è avvenuta il 22 Marzo 2018 con il Regolamento n. 498.
  • In data 12 Ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 28 Investments in associates and joint venture. Il documento "Long-term interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)" ha l'obiettivo di chiarire alcuni aspetti nei casi in cui le società finanziano società collegate e joint venture con azioni privilegiate o mediante finanziamenti per i quali non è previsto il rimborso nel prevedibile futuro ("Long-Term Interests" o "LTI"). In particolare, l'emendamento chiarisce che tali tipologie di crediti, sebbene rappresentino un'estensione dell'investimento netto in tali partecipate a cui si applica lo IAS 28, sono comunque soggette alle disposizioni in materia di riduzione di valore ("impairment") dell'IFRS 9. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2019, o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. L'omologazione da parte dell'UE è avvenuta l'8 Febbraio 2019 con il Regolamento n. 237.
  • In data 7 Giugno 2017 lo IASB ha pubblicato l'interpretazione IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments, che fornisce indicazioni su come riflettere nella contabilizzazione delle imposte sui redditi le incertezze sul trattamento fiscale di un

determinato fenomeno. L'IFRIC 23 si applica ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2019 o successivamente. L'omologazione da parte dell'UE è avvenuta in data 23 ottobre 2018 con il Regolamento n. 1595.

• In data 13 Gennaio 2016, lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 16 - Leases, che sostituisce le attuali disposizioni in materia di leasing, compresi lo IAS 17 "Leasing", l'IFRIC 4 "Determinare se un accordo contiene un leasing", il SIC-15 "Leasing operativo—Incentivi" e il SIC-27 "La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing". L'IFRS 16 si applica a partire dal 1° Gennaio 2019. L'omologazione da parte della UE è avvenuta in data 31 Ottobre 2017 con il Regolamento n. 1986. Il nuovo principio elimina di fatto la differenza nella contabilizzazione del leasing operativo e finanziario pur in presenza di elementi che consentono di semplificarne l'applicazione ed introduce il concetto di controllo all'interno della definizione di leasing. In particolare, per determinare se un contratto rappresenti o meno un leasing, l'IFRS 16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'uso di una determinata attività per un determinato periodo di tempo. E' consentita un'applicazione anticipata per le entità che applicano anche l'IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers. Il Gruppo Vianini applicherà l'IFRS 16 a partire dal 1° gennaio 2019; in tale contesto, è stata condotta un'analisi dettagliata per verificare gli impatti derivanti dall'introduzione di tale nuovo principio.

Dalle analisi condotte, non sono emersi impatti sul Patrimonio Netto al 31 dicembre 2018

Alla data di approvazione del presente bilancio consolidato, ad eccezione di quanto esposto con riferimento all'IFRS 16, sono in corso da parte del Gruppo le analisi per di verificare l'esistenza di eventuali impatti derivanti dall' applicazione di tali nuovi principi contabili ed interpretazioni.

Principi contabili e interpretazioni di prossima applicazione:

Alla data di approvazione del presente bilancio consolidato, risultano emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea, taluni principi contabili, interpretazioni ed emendamenti, alcuni ancora in fase di consultazione, tra i quali si segnala quanto segue:

• In data 18 Maggio 2017, lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 17 Insurance Contracts, che sostituisce l'attuale IFRS 4. Il nuovo standard sui contratti assicurativi ha l'obiettivo di aumentare la trasparenza sulle fonti di profitto e sulla qualità degli utili

realizzati e di garantire una elevata comparabilità dei risultati, introducendo un singolo principio di rilevazione dei ricavi che riflette i servizi forniti. L'IFRS 17 si applica ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2021 o successivamente. L'Endorsement Process da parte dell'EFRAG è tuttora in corso.

  • In data 12 Dicembre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle". Le modifiche introdotte, rientranti nell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili internazionali, riguardano i seguenti principi: (i) IFRS 3 - Business Combinations e IFRS 11 - Joint Arrangements: lo ISAB ha chiarito come contabilizzare l'incremento di interessenza in una joint operation che rispetta la definizione di business; (ii) IAS 12 - Income Taxes: lo IASB ha chiarito che gli effetti fiscali correlati al pagamento di dividendi (inclusi i pagamenti relativi a strumenti finanziari classificati nel patrimonio netto) sono rilevati in modo coerente con le transazioni o gli eventi sottostanti che hanno generato gli importi oggetto di distribuzione (es. rilevazione nel prospetto dell'nell'utile/(perdita), ad OCI o nel patrimonio netto); (iii) IAS 23 - Borrowing Costs: lo IASB ha chiarito che i general borrowing per il calcolo degli oneri finanziari da capitalizzare sui qualifying assets non includono i borrowings che sono relativi specificatamente ai qualifying asset in fase di costruzione o sviluppo. Nel momento in cui tali qualifying asset sono disponibili per l'uso, i relativi borrowings sono considerati general borrowing ai fini dello IAS 23. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2019, o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. La conclusione dell'Endorsement Process è avvenuta nel corso del 2018, mentre l'omologazione da parte dell'UE è prevista nel corso del primo trimestre 2019.
  • In data 7 Febbraio 2018 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 19 Employee Benefits. Il documento "Plan Amendment, Curtailment or Settlement (Amendments to IAS 19)" chiarisce alcuni aspetti contabili relativi a modifiche, riduzioni o estinzioni di un piano a benefici definiti. Le modifiche si applicano per modifiche di piani, riduzioni o transazioni che si verificano a partire dal 1 Gennaio 2019 o la data in cui vengono applicate per la prima volta (è consentita un'applicazione anticipata). La conclusione dell'Endorsement Process è avvenuta nel corso del 2018, mentre l'omologazione da parte dell'UE è prevista nel corso del primo trimestre 2019.
  • In data 29 Marzo 2018 lo IASB ha pubblicato la versione rivista del Conceptual Framework for Financial Reporting. Le principali modifiche rispetto alla versione del 2010 riguardano un nuovo capitolo in tema di valutazione, migliori definizioni e

guidance, in particolare con riferimento alla definizione di passività, e chiarimenti di importanti concetti, come stewardship, prudenza e incertezza nelle valutazioni. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2020. L'Endorsement Process da parte dell'EFRAG e l'omologazione da parte dell'UE sono previsti per il 2019.

  • In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche all'IFRS 3. Il documento "Amendment to FRS 3 Business Combinations" ha introdotto una definizione di business molto più restrittiva rispetto a quella contenuta nell'attuale versione dell'IFRS 3, nonché un percorso logico da seguire per verificare se una transazione è configurabile come una "business combination" o una semplice acquisizione di un asset. L'emendamento dovrà essere applicato alle acquisizioni che si verificano a partire dal 1° gennaio 2020. L'Endorsement Process da parte dell'EFRAG e l'omologazione da parte dell'UE sono previsti per il 2019.
  • In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to IAS 1 and IAS 8: Definition of Material" con l'obiettivo di affinare e di allineare la definizione di "Material" presente in alcuni IFRS, in modo che la stessa sia anche coerente con il nuovo Conceptual Framework for Financial Reporting approvato a Marzo 2018. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2020. È consentita l'applicazione anticipata. L'Endorsement Process da parte dell'EFRAG e l'omologazione da parte dell'UE sono previsti per il 2019.

Gli eventuali riflessi che i principi contabili, gli emendamenti e le interpretazioni di prossima applicazione potranno avere sull'informativa finanziaria del Gruppo sono in corso di approfondimenti e valutazione.

PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

Area di consolidamento

Società controllate

L'area di consolidamento include la capogruppo Vianini SpA e tutte le società controllate direttamente e indirettamente dalla stessa (di seguito anche il "Gruppo").

L'elenco delle società controllate incluse nell'area di consolidamento è il seguente:

Sede 2018 2017
Vianini SpA Italia Capogruppo Capogruppo
Ind 2004 Srl Italia 99,99% 99,99%
Vianini Energia Srl Italia 100% 100%
Domus Italia Spa Italia 100% 100%
Domus Italia 2 Srl (1) Italia 55% 55%
Domus Roma 15 Srl (2) Italia 55% 55%

(1) detenuta tramite Domus Italia Spa

(2) detenuta tramite Domus Italia 2 Srl

Procedure di consolidamento

Le società controllate sono consolidate secondo il metodo integrale. I criteri adottati per il consolidamento integrale sono i seguenti:

  • le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle entità consolidate integralmente sono assunti linea per linea, attribuendo ai soci di minoranza, ove applicabile, la quota di Patrimonio Netto e del Risultato netto del periodo di loro spettanza; tali quote sono evidenziate separatamente nell'ambito del Patrimonio Netto e del Conto Economico Complessivo Consolidato;
  • le transazioni e i saldi infragruppo, inclusi eventuali utili non realizzati verso terzi derivanti da rapporti intrattenuti tra società del Gruppo, sono eliminati al netto del relativo effetto fiscale, se significativo. Le perdite non realizzate non sono eliminate, qualora la transazione fornisca evidenza di una riduzione di valore dell'attività trasferita;
  • gli utili o le perdite derivanti dalle cessioni di quote di società consolidate sono imputati a Patrimonio Netto di Gruppo come transazioni con gli azionisti per l'ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione del Patrimonio Netto consolidato ceduta. Nel caso in cui la cessione determini perdita del controllo e quindi il deconsolidamento della partecipazione, la differenza tra il prezzo di vendita e la corrispondente quota di Patrimonio Netto consolidato ceduta deve essere rilevata come utile o perdita al Conto Economico.

Società controllate

Per società controllate si intendono tutte le società su cui il Gruppo è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con le

stesse e nel contempo ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tali entità. Nel valutare l'esistenza del controllo si prendono in considerazione anche i diritti di voto potenziali.

Le società controllate sono consolidate a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre, data di riferimento del Bilancio consolidato, e sono generalmente quelli appositamente predisposti e approvati dagli Organi Amministrativi delle singole società, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili della Capogruppo.

Non sono incluse nel Bilancio consolidato le controllate inattive o che generano un volume di affari non significativo, in quanto la loro incidenza sui valori del Bilancio consolidato del Gruppo non è rilevante. Le società controllate escluse dall'area di consolidamento sono valutate al costo, ridotto per perdite di valore nel caso in cui le partecipate abbiano sostenuto perdite e non siano prevedibili nel futuro utili di entità tale da assorbire le perdite sostenute.

Società collegate

Le società collegate sono le imprese nelle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto.

Le entità soggette a controllo congiunto (joint venture) sono caratterizzate dalla presenza di un accordo contrattuale in base al quale le decisioni concernenti le attività rilevanti a questo correlate richiedono il consenso unanime dei partecipanti all'accordo.

Le partecipazioni in società collegate e le entità soggette a controllo congiunto sono valutate con il metodo del Patrimonio Netto e sono inizialmente iscritte al costo. Il metodo del Patrimonio Netto è di seguito descritto:

  • il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio Netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione;
  • gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati dalla data in cui l'influenza notevole o il controllo congiunto ha avuto inizio e fino alla data in cui l'influenza notevole o il controllo congiunto cessa; nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società valutata con il metodo in oggetto evidenzi un Patrimonio Netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo, laddove quest'ultimo si sia impegnato ad

adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata, o comunque a coprirne le perdite, è rilevata in un apposito fondo; le variazioni patrimoniali delle società valutate con il metodo del Patrimonio Netto non rappresentate dal risultato di Conto Economico sono contabilizzate direttamente a rettifica delle riserve di Patrimonio Netto;

  • gli utili e le perdite significative non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio Netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

L'elenco delle collegate è fornito in allegato.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Attività immateriali

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, chiaramente identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili ed atti a generare benefici economici futuri.

Tali elementi sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Per ciascuna attività immateriale al momento di prima rilevazione viene determinata la vita utile; nel caso in cui, sulla base di un'analisi di tutti i fattori rilevanti, non è prevedibile un limite al periodo in cui ci si attende che si genereranno flussi di cassa in entrata per il Gruppo l'attività immateriale viene considerata a vita utile indefinita. La stima della vita utile è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L'ammortamento ha inizio quando l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della vita utile. Nell'esercizio in cui l'attività immateriale diviene disponibile per l'uso l'ammortamento è determinato tenendo conto del momento effettivo in cui la condizione si manifesta.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un'attività immateriale, essa viene eliminata dal bilancio e l'eventuale perdita o utile

(calcolata come differenza tra il valore di cessione e il relativo valore netto contabile) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, incrementato, in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività.

Gli oneri finanziari che sono direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene, sono capitalizzati come parte del costo del bene stesso fino al momento in cui il bene è pronto per l'uso previsto o la vendita.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al Conto Economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, l'ammodernamento o il miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach.

Gli immobili, impianti e macchinari sono esposti al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate in base alle modalità descritte nel seguito. L'ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica. La vita utile stimata dei principali immobili, impianti e macchinari è la seguente:

Vita utile dell'attività materiale
Fabbricati destinati all'industria
Impianti antiinquinamento
Impianti specifici
Attrezzature
Mobili e macchine d'ufficio
Autoveicoli da trasporto
25 anni
7 anni
6 anni
4 anni
8 anni
5 anni
Macchine elettroniche 5 anni

I terreni, sia liberi da costruzione sia annessi a fabbricati civili e industriali, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un'attività materiale, essa viene eliminata dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il relativo valore netto contabile) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Investimenti immobiliari

Gli immobili posseduti al fine di conseguire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni (diversi da quelli destinati all'uso nella produzione o nella fornitura di beni o di servizi o nell'amministrazione aziendale e da quelli destinati alla vendita, nel normale svolgimento dell'attività imprenditoriale) sono valutati al fair value e non assoggettati ad ammortamento; le variazioni di valore sono imputate a Conto economico.

Il fair value viene determinato sulla base delle seguenti metodologie in funzione della tipologia dell'investimento:

  • market value approach, ossia sulla base dell'analisi di un campione di transazioni di vendita recenti di proprietà immobiliari identiche, localizzate in prossimità di quelle oggetto della valutazione. Il valore così determinato viene poi rettificato per tener conto delle peculiarità dell'immobile o del terreno (livello 2);
  • proiezione dei flussi finanziari attualizzati basati su stime attendibili di flussi finanziari futuri supportate da canoni di locazione e/o di altri contratti esistenti. (livello 3).

Perdite di valore

Periodicamente viene verificata l'esistenza di eventi o cambiamenti di situazione che indichino che il valore di carico degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali a vita definita non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo si procede alla determinazione del loro valore recuperabile e, nel caso in cui il valore netto contabile ecceda il valore recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore recuperabile.

Il valore recuperabile degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali è rappresentato dal maggiore tra il valore corrente al netto dei costi di dismissione e il loro valore d'uso. Il valore d'uso è rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività o, per le attività che non generano autonomamente flussi finanziari ampiamente indipendenti, dall'insieme di attività che compongono l'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene (cash generating unit).

Nel definire il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi specifici dell'attività.

Una riduzione di valore è riconosciuta nel Conto Economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, o della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile: le perdite di valore di cash generating unit sono dapprima imputate a riduzione dell'avviamento allocato alla cash generating, quindi alle altre attività, in proporzione al relativo valore contabile. Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata su beni materiali ed immateriali diversi da avviamento, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a Conto Economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell'attività oggetto del test allocato alla cash generating unit cui la stessa appartiene, l'ammontare residuo è allocato alle attività incluse nella cash generating unit in proporzione del loro valore di carico. Tale allocazione ha come limite minimo l'ammontare più alto tra:

  • il relativo fair value dell'attività al netto dei costi di dismissione;
  • il relativo valore in uso, come sopra definito;
  • zero.

Le perdite di valore sono contabilizzate nel Conto Economico nell'apposita voce relativa alle svalutazioni.

Partecipazioni in altre imprese

Le partecipazioni in imprese diverse da quelle controllate, collegate e joint venture, per cui si rimanda all'area di consolidamento (generalmente con una percentuale di possesso inferiore al 20%) sono iscritte, al momento dell'acquisto, nella voce "Partecipazioni e titoli non correnti" inizialmente al costo, rilevato alla data di effettuazione dell'operazione, in quanto rappresentativo del fair value, comprensivo dei costi di transazione direttamente attribuibili alla relativa transazione.

Successivamente alla contabilizzazione iniziale, tali partecipazioni sono valutate al fair value con imputazione degli effetti nel Conto Economico in ossequio all'IFRS 9.

Se tali partecipazioni, non di controllo né di collegamento, che non siano quotate in un mercato attivo e per le quali l'impiego di un opportuno modello di valutazione non risulti attendibile sono valutate, comunque, al costo.

Nel caso di partecipazioni valutate al costo, si procede ad una svalutazione con impatto al conto economico laddove siano individuate perdite durevoli di valore. Qualora vengano meno le cause che hanno indotto la svalutazione è necessario ripristinare il valore fino alla concorrenza, al massimo, del costo originario. Tale ripristino viene iscritto a conto economico.

Rimanenze

Le rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono iscritte al costo e valutate al minore tra il costo ed il valore netto di presumibile realizzo.

I prodotti finiti rappresentati da immobili e da aree edificabili sono iscritti al costo di acquisto o di produzione ovvero al valore di realizzo desumibile dall'andamento del mercato, se minore. Il costo è determinato con il metodo del costo specifico sostenuto.

Per le altre rimanenze, il costo d'acquisto viene determinato con il metodo del FIFO ed include gli oneri accessori di competenza. Al fine di determinare il valore netto di presumibile realizzo, il valore di eventuali rimanenze obsolete o di lento rigiro viene svalutato in relazione alla previsione di utilizzo/realizzo netto futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo a riduzione del valore delle rimanenze stesse.

Strumenti finanziari

Il Gruppo, a partire dal 1° gennaio 2018, applica per la rilevazione e misurazione degli strumenti finanziari, il principio contabile internazionale IFRS 9 "Strumenti finanziari". L'IFRS 9 sostituisce il precedente IAS 39, dettando nuove regole in tema di classificazione e valutazione, derecognition, impairment e hedge accounting. Tra le principali novità si evidenzia che in tema

di classificazione e valutazione occorre considerare il business model utilizzato per gestire le attività e passività finanziarie e le caratteristiche dei flussi di cassa finanziari. Inoltre il principio introduce nuovi aspetti per la valutazione delle perdite sui crediti (expected credit losses) ed un nuovo modello di hedge accounting. L'introduzione del nuovo principio non ha comportato impatti in tutti gli ambiti di applicazione previsti.

Classificazione e misurazione

L'IFRS 9 introduce nuove disposizioni per la classificazione e la valutazione delle attività finanziarie che riflettono il modello di business secondo cui vengono gestite tali attività e le caratteristiche dei loro flussi finanziari.

L'IFRS 9 classifica le attività finanziarie in tre categorie principali: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVOCI) e al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio (FVTPL). Le categorie previste dallo IAS 39, ossia, detenuti fino a scadenza, finanziamenti e crediti e disponibili per la vendita, sono state eliminate.

Le analisi che un'entità deve svolgere per classificare le attività finanziarie nelle suddette categorie seguono una prima distinzione a seconda se siamo in presenza di un titolo di capitale, un titolo di debito o un derivato.

Tutte le attività finanziarie rappresentate da TITOLI DI CAPITALE sono sempre rilevate al fair value.

Nel caso in cui il titolo sia detenuto con finalità di trading, le variazioni di fair value devono essere rilevate a conto economico, mentre per tutti gli altri investimenti l'entità potrà decidere, alla data di rilevazione iniziale, di rilevare successivamente tutte le variazioni di fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo (OCI), esercitando la FVTOCI option. In tal caso, gli importi accumulati a OCI non saranno mai riversati nell'utile/(perdita) dell'esercizio anche in caso di eliminazione contabile dell'investimento. L'applicazione dell'opzione "FVTOCI" è irrevocabile e le riclassifiche tra le tre categorie non sono concesse.

Per quanto riguarda invece la classificazione delle attività finanziarie rappresentate dai CREDITI E DAI TITOLI DI DEBITO, è necessario considerare due elementi:

  1. il modello di business adottato dalla società. In particolare:

— Held to Collect (HTC), modello avente l'obiettivo di possedere l'attività finanziaria per l'incasso dei flussi contrattuali;

  • Held To Collect and Sale (HTC&S), modello avente l'obiettivo sia di incassare i flussi contrattuali derivanti dall'attività finanziaria sia di vendere l'attività finanziaria stessa; — altro modello di business diverso dai due precedenti.
    1. le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali rinvenienti dallo strumento finanziario. In particolare si dovrà verificare se tali flussi di cassa contrattuali sono rappresentati unicamente dal pagamento del capitale e dagli interessi o diversamente includono anche altre componenti. Questa verifica è denominata SPPI Test (Solely Payment of Principal and Interest Test).

L'IFRS 9 fornisce le definizioni di capitale e interessi:

  • il capitale è il fair value dell'attività finanziaria all'iscrizione iniziale e tale importo può cambiare nel tempo lungo la vita dello strumento finanziario (ad esempio, tramite rimborsi);
  • gli interessi rappresentano, invece, la compensazione per il valore temporale del denaro e il rischio di credito sul capitale residuo.

Un'attività finanziaria rappresentata quindi da titoli di debito potrà essere classificata nelle seguenti categorie:

  • 1) Costo ammortizzato quando:
  • a. i flussi di cassa contrattuali dello strumento sono rappresentati unicamente dal pagamento di capitale e interessi (SPPI Test superato); e
  • b. il business model adottato dalla società prevede che l'entità detenga l'attività finanziaria esclusivamente per incassare flussi di cassa contrattuali (modello di business HTC).

In questa categoria, gli strumenti finanziari sono inizialmente rilevati al fair value, inclusivo dei costi dell'operazione, e successivamente valutati al costo ammortizzato. Gli interessi (calcolati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo come nel previgente IAS 39), le perdite (e i ripristini delle perdite) per riduzione di valore, gli utili/(perdite) su cambi e gli utili/(perdite) derivanti dall'eliminazione contabile sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

  • 2) Fair Value Through Other Comprehensive Income (FVTOCI) quando:
  • a. i flussi di cassa contrattuali dello strumento sono rappresentati unicamente dal pagamento di capitale e interessi (SPPI Test superato); e
  • b. il business model adottato dalla società prevede che l'entità detenga l'attività finanziaria sia per incassare flussi di cassa contrattuali che flussi di cassa generati dalla vendita (modello di business HTC&S).

In tale categoria gli strumenti finanziari classificati sono inizialmente rilevati al fair value, inclusivo dei costi dell'operazione.

Gli interessi (calcolati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo come nel previgente IAS 39), le perdite/(utili) per riduzione di valore e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre variazioni del fair value dello strumento sono rilevate tra le altre componenti di conto economico complessivo (OCI). Al momento dell'eliminazione contabile dello strumento, tutti gli utili/(perdite) accumulati a OCI saranno riclassificati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

3) Fair Value Through Profit Or Loss in via residuale, ovvero quando:

  • a. non sono rispettati i criteri precedentemente descritti ovvero;
  • b. nel caso in cui si eserciti la fair value option.

Gli strumenti finanziari classificati in tale categoria sono inizialmente e successivamente rilevati al fair value. I costi dell'operazione e le variazioni del fair value sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Perdite per riduzione di valore

L'IFRS 9 sostituisce il modello della 'perdita sostenuta' ('incurred loss') previsto dallo IAS 39 con un modello previsionale della 'perdita attesa su crediti' ('expected credit loss' o 'ECL'). Il modello presuppone un livello significativo di valutazione in merito all'impatto dei cambiamenti dei fattori economici sull'ECL che saranno ponderati in base alle probabilità.

Il nuovo modello di perdita per riduzione di valore si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, fatta eccezione per i titoli di capitale e le attività derivanti da contratti con i clienti.

Il principio prevede che i fondi a copertura su crediti siano valutati utilizzando i seguenti approcci metodologici: il "General deterioration method" e il "Simplified approach"; in particolare:

  • ll "General deterioration method" richiede la classificazione in tre stage degli strumenti finanziari inclusi nel perimetro di applicazione dell'IFRS 9. I tre stage riflettono il livello di deterioramento della qualità del credito dal momento in cui lo strumento finanziario è acquisito e comportano una differente modalità di calcolo dell'ECL;
  • ll "Simplified approach" prevede, per i crediti commerciali, contract asset e crediti derivanti da contratti di leasing, l'adozione di alcune semplificazioni, al fine di evitare che le entità siano costrette a monitorare i cambiamenti nel rischio di credito, così come previsto dal

modello generale. La rilevazione della perdita secondo l'approccio semplificato deve essere lifetime, pertanto non è richiesta la stage allocation. Per tale tipologia, pertanto, i crediti sono suddivisi per cluster omogenei, con riferimenti ai quali sono successivamente determinati, per ogni cluster, i parametri di riferimento (PD, LGD, ed EAD) per il calcolo delle lifetime expected credit losses utilizzando le informazioni disponibili.

Nei casi in cui trova applicazione il General Deterioration Method, come anticipato, gli strumenti finanziari sono classificati in tre stage in funzione del deterioramento della qualità creditizia tra la data della rilevazione iniziale e quella di valutazione:

  • Stage 1: comprende tutte le attività finanziarie in esame al momento della loro prima rilevazione (Data di rilevazione iniziale) a prescindere da paramenti qualitativi (es.: rating) e ad eccezione di situazioni con evidenze oggettive di impairment. Permangono in stage 1, in fase di valutazione successiva, tutti gli strumenti finanziari che non hanno avuto un aumento significativo del rischio di credito rispetto alla data di rilevazione iniziale o che abbiano un basso rischio di credito alla data di riferimento. Per tali attività sono riconosciute le perdite su crediti attese nei prossimi 12 mesi (12-month ECL) che rappresentano le perdite attese in considerazione della possibilità che si verifichino eventi di default nei prossimi 12 mesi. Gli interessi degli strumenti finanziari compresi in stage 1 sono calcolati sul valore contabile al lordo delle eventuali svalutazioni sull'asset;
  • Stage 2: comprende gli strumenti finanziari che hanno avuto un aumento significativo del rischio di credito rispetto alla Data di rilevazione iniziale, ma che non hanno evidenze oggettive di impairment. Per tali attività sono riconosciute solo le perdite su crediti attese derivanti da tutti i possibili eventi di default lungo l'intera vita attesa dello strumento finanziario (Lifetime ECL). Gli interessi degli strumenti finanziari compresi in stage 2 sono calcolati sul valore contabile al lordo delle eventuali svalutazioni sull'asset;
  • Stage 3: comprende le attività finanziarie che hanno evidenze oggettive di impairment alla Data di valutazione. Per tali attività, sono riconosciute solo le perdite su crediti attese derivanti da tutti i possibili eventi di default lungo l'intera vita attesa dello strumento.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono contabilizzati al fair value e comprendono i depositi bancari ed il denaro in cassa, ossia quei valori che possiedono i requisiti della disponibilità a vista o a brevissimo termine, del buon esito e dell'assenza di spese per la riscossione.

Strumenti finanziari derivati

In linea con quanto previsto dall'IFRS 9, il Gruppo ha deciso in fase di prima applicazione di avvalersi della possibilità di continuare ad applicare le disposizioni di hedge accounting previste dallo IAS 39. Pertanto, le disposizioni relative agli strumenti derivati sono rimaste immutate.

Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati, utilizzati con l'intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di tasso.

Tutti gli strumenti finanziari derivati sono valutati e contabilizzati al fair value, come stabilito dall'IFRS 9.

Per gli strumenti derivati che soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value sono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati.

Nel caso di copertura finalizzate a neutralizzare il rischio di variazioni nei flussi di cassa originati dall'esecuzione futura di obbligazioni contrattualmente definite alla data di riferimento del bilancio (cash flow hedge), le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono contabilizzate, limitatamente alla sola quota efficace, nella voce "Riserve" del patrimonio netto. Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura, la riserva è riversata a conto economico fra le componenti operative. Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più considerato altamente probabile, la quota della voce "Riserve" relativa a tale strumento viene immediatamente riversata nel conto economico dell'esercizio. Viceversa, nel caso lo strumento derivato sia ceduto o non sia più qualificabile come strumento di copertura efficace, la parte della voce "Riserve" rappresentativa delle variazioni di fair value dello strumento, sino a quel momento rilevata, viene mantenuta quale componente del patrimonio netto ed è riversata a conto economico seguendo il criterio di classificazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.

Livelli gerarchici di valutazione del fair value

In relazione alle attività e passività finanziarie rilevate nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria al fair value, l'IFRS 13 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati in mercati attivi per le attività o per le passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi da prezzi quotati inclusi nel "livello 1" ma che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) per le attività o per le passività;
  • livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono osservabili per le attività o per le passività.

Per l'identificazione del livello gerarchico di valutazione del fair value, si rinvia alla Nota n. 28.

Benefici per i dipendenti

La passività relativa ai benefici riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e relativa a programmi a benefici definiti (TFR), al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali stimando l'ammontare dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato alla data di riferimento. La passività è rilevata per competenza lungo il periodo di maturazione del diritto.

Relativamente al Trattamento di Fine Rapporto, in seguito alle modifiche apportate alla disciplina dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti attuativi ('Riforma Previdenziale') emanati nei primi mesi del 2007, si segnala che:

  • il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua ad essere considerato un piano a benefici definiti;
  • il TFR maturato a partire dal 1 gennaio 2007, per le aziende italiane con un numero di dipendenti superiore a 50 unità, è considerato un piano a contribuzione definita.

La determinazione del valore attuale degli impegni del Gruppo è effettuata da attuari esterni con il "metodo della proiezione unitaria del credito" (projected unit credit method). Con tale metodo, la passività è proiettata al futuro per determinare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano

principalmente il tasso di interesse, che riflette il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione e il turnover dei dipendenti. Per le quote di TFR destinate alla previdenza integrativa ovvero al fondo INPS a partire dalla data di opzione esercitata dal dipendente, il Gruppo non è debitore delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006 e pertanto nel calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura.

Gli utili e le perdite attuariali, definiti quale differenza tra il valore di bilancio della passività ed il valore attuale degli impegni del Gruppo a fine periodo, dovuta al modificarsi dei parametri attuariali utilizzati in precedenza, sono imputati direttamente nelle altre componenti del Conto Economico Complessivo.

La componente finanziaria è invece iscritta nel Conto Economico nella voce proventi ed oneri finanziari.

Fondi per rischi e oneri

I Fondi per rischi ed oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura del periodo sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza.

Gli accantonamenti ai Fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di riferimento, esiste una obbligazione legale o implicita, che deriva da un evento passato, e sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e l'ammontare di tale esborso sia stimabile.

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario. Se la passività è relativa ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce; la rilevazione dell'onere a Conto Economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale alla quale l'onere stesso si riferisce.

Ricavi da contratti con i clienti

L'introduzione del nuovo principio IFRS 15 ha modificato profondamente la modalità di rilevazione dei ricavi.

L'obiettivo dell'introduzione del principio contabile IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers, è proprio quello di creare un quadro di riferimento completo ed omogeneo per la rilevazione dei ricavi, applicabile a tutti i contratti commerciali (ad eccezione dei contratti di leasing, dei contratti assicurativi e degli strumenti finanziari).

L'adozione del nuovo principio ha come obiettivo:

  • la concentrazione della disciplina dei ricavi in un unico principio (five step model framework).
  • l'introduzione di un modello basato sul concetto di trasferimento del 'controllo';
  • la misurazione dei ricavi sulla base del corrispettivo che l'entità ritiene di essere titolata ad incassare all'adempimento del contratto;
  • l'introduzione di nuovi e specifici criteri per l'allocazione dei corrispettivi per beni e servizi all'interno dei contratti;
  • l'introduzione di una specifica disciplina per la contabilizzazione dei corrispettivi 'variabili' o 'potenziali'.

Il "five step model framework" si basa su 5 fasi cruciali nella determinazione dei ricavi:

  • 1) identificazione del contratto;
  • 2) identificazione dei beni e servizi oggetto del contratto;
  • 3) definizione del prezzo della transazione;
  • 4) allocazione delle obbligazioni contrattuali della componente variabile del prezzo;
  • 5) trasferimento del controllo.

Con l'IFRS 15 i ricavi sono valutati tenendo conto dei termini contrattuali e delle pratiche commerciali abitualmente applicate nei rapporti con i clienti. Il prezzo dell'operazione è l'importo del corrispettivo (che può includere importi fissi, variabili o entrambi) a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento del controllo dei beni/servizi promessi. Per controllo si intende genericamente la capacità di decidere dell'uso dell'attività (bene/servizio) e di trarne sostanzialmente tutti i benefici rimanenti. Il corrispettivo totale dei contratti per la prestazione di servizi viene ripartito tra tutti i servizi sulla base dei prezzi di vendita dei relativi servizi come se fossero stati venduti singolarmente.

Per l'IFRS 15, nell'ambito di ciascun contratto, l'elemento di riferimento per il riconoscimento dei ricavi è il singolo obbligo di prestazione (performance obbligation). Per ogni obbligazione di fare, separatamente individuata, l'entità rileva i ricavi quando (o man mano che) adempie l'obbligazione stessa, trasferendo al cliente il bene/servizio (ossia l'attività) promesso. L'attività è trasferita quando (o man mano che) il cliente ne acquisisce il controllo.

Per le obbligazioni di fare adempiute nel corso del tempo i ricavi vengono rilevati nel corso del tempo (over the time), valutando alla fine di ogni esercizio i progressi fatti verso l'adempimento completo dell'obbligazione. Per la valutazione dei progressi possono essere utilizzati modelli basati su dai di input o su dati di output. Il Gruppo utilizza il Metodo basato sugli input (cost-tocost method). Secondo tale ultima metodologia, i ricavi sono rilevati sulla base degli input impiegati per adempiere l'obbligazione fino alla data, rispetto agli input totali ipotizzati per adempiere l'intera obbligazione. Quando gli input risultano distribuiti uniformemente nel tempo,

la Società rileva i corrispondenti ricavi in maniera lineare. In determinate circostanze, quando non si è in grado di valutare ragionevolmente il risultato dell'obbligazione di fare, i ricavi vengono rilevati solo fino a concorrenza dei costi sostenuti.

Corrispettivi variabili

Se il corrispettivo contrattuale include un importo variabile (ad esempio a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, crediti, concessioni sul prezzo, incentivi, premi di rendimento, penalità oppure perché il corrispettivo stesso dipende dal verificarsi o meno di un evento futuro incerto), l'importo del corrispettivo cui si ritiene di avere diritto deve essere stimato. Il Gruppo stima i corrispettivi variabili in maniera coerente per fattispecie simili, usando il metodo del valore atteso o del valore dell'importo maggiormente probabile; in seguito, include l'importo stimato del corrispettivo variabile nel prezzo di transizione solo nella misura in cui tale importo risulta altamente probabile.

Presenza di una componente finanziaria significativa

I ricavi del Gruppo vengono rettificati in presenza di componenti finanziarie significative, sia se la stessa risulta finanziata dal proprio cliente (incasso anticipato), sia se lo finanzia (incassi differiti). La presenza di una componente finanziaria significativa viene identificata alla stipula del contratto, comparando i ricavi attesi con i pagamenti da ricevere. Essa non viene rilevata se tra il momento del trasferimento del bene/servizio e il momento del pagamento intercorre un periodo di tempo inferiore ai 12 mesi.

Costi per l'ottenimento e l'adempimento del contratto

Il Gruppo capitalizza i costi sostenuti per l'ottenimento del contratto e che non avrebbe sostenuto se non lo avesse ottenuto (es. commissioni di vendita), quando prevede di recuperarli. Il Gruppo capitalizza i costi sostenuti per l'adempimento del contratto solo quando questi sono direttamente correlati al contratto, consentono di disporre di nuove e maggiori risorse per gli adempimenti futuri e si prevede che tali costi saranno recuperati.

Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi acquistati o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il tasso di interesse effettivo, cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata ed in uscita che compongono una determinata operazione. Per ciò che riguarda gli oneri finanziari capitalizzati si rimanda a quanto indicato nei criteri di valutazione degli immobili, impianti e macchinari.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione degli stessi. La distribuzione di dividendi a terzi viene registrata come passività nel bilancio nel periodo in cui la distribuzione viene approvata dall'Assemblea degli Azionisti.

Imposte

Le imposte correnti sul reddito del periodo sono determinate in base alla stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore; si tiene conto, inoltre, degli effetti derivanti dall'attivazione da parte della Capogruppo e delle società del Gruppo del consolidato fiscale nazionale (le controllate Vianini Energia Srl e Ind 2004 Srl) con la controllante Caltagirone SpA. Di conseguenza, la Capogruppo e le società controllate hanno riflesso in bilancio i rapporti patrimoniali relativi alla fiscalità IRES attribuita alla società controllante nelle voci "Crediti verso Controllante" e "Debiti verso Controllante" anziché nei "Debiti tributari" e "Crediti tributari".

Le imposte differite attive e passive sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti nel Bilancio consolidato ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, in base alle aliquote fiscali e alla normativa fiscale vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'iscrizione di attività per imposte differite attive è effettuata quando il loro recupero è probabile, cioè quando si prevede che possano rendersi disponibili in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività. La recuperabilità delle imposte differite attive viene riesaminata ad ogni chiusura di periodo.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel Conto Economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a Patrimonio Netto attraverso il Conto Economico Complessivo, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a Patrimonio Netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli "Altri Costi Operativi".

Operazioni in valute diverse dalla valuta funzionale

Tutte le transazioni in valuta diversa dall'euro sono rilevate al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa dalla valuta funzionale sono successivamente adeguate al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del periodo presentato. La differenza, positiva o negativa, tra i valori convertiti ai cambi di periodo e quelli originari sono imputati al Conto Economico.

Le attività e passività non monetarie denominate in valuta ed iscritte al costo storico sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione dell'operazione.

Le attività e le passività non monetarie iscritte al valore equo (fair value) sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Aggregazioni di impresa

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisizione (acquisition method). Secondo tale metodo:

  • i. il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell'impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel Conto Economico nel momento in cui sono sostenuti;
  • ii. alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value alla data di acquisizione; costituiscono un'eccezione le imposte differite attive e passive, le attività e passività per benefici ai dipendenti, le passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell'impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi al Gruppo emessi in sostituzione di contratti

dell'impresa acquisita, e le attività (o gruppi di attività e passività) destinate alla vendita, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento;

  • iii. l'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del Patrimonio Netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del Patrimonio Netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel Conto Economico come provento derivante dalla transazione conclusa;
  • iv. eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell'avviamento.

Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l'eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel Conto Economico.

Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio Bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione.

Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.

Nell'ambito del passaggio agli IFRS, il Gruppo ha deciso di rideterminare solo le aggregazioni aziendali avvenute successivamente al 1 gennaio 2004. Per le acquisizioni avvenute prima di tale data, l'avviamento corrisponde all'importo contabilizzato secondo i precedenti principi contabili (Principi Contabili Italiani).

Utile/(Perdita) per azione

Base

L'utile (perdita) base per azione è calcolato dividendo il Risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie.

Diluito

L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il Risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo. Il Risultato per azione diluito non viene calcolato nel caso di perdite, in quanto qualunque effetto diluitivo determinerebbe un miglioramento del Risultato per azione.

Gestione dei rischi

L'attività del Gruppo Vianini, strettamente legata all'attività immobiliare, è sottoposta a vari rischi finanziari: rischio di variazione di fair value degli investimenti immobiliari, rischio di liquidità, rischio di credito, rischio di variazione dei flussi finanziari. La gestione dei rischi finanziari è svolta nell'ambito di precise direttive di natura organizzativa che disciplinano la gestione degli stessi e il controllo di tutte le operazioni che hanno stretta rilevanza nella composizione delle attività e passività finanziarie e/o commerciali.

Rischio di variazione di fair value degli investimenti immobiliari

Gli investimenti immobiliari del gruppo sono valutati al fair value e le relative variazioni sono contabilizzate a Conto Economico. Il Gruppo monitora costantemente l'andamento del mercato residenziale italiano ed in particolare quello romano; le rilevazioni effettuate nel 2018 mostrano che il mercato immobiliare residenziale nel 2018, seppure con maggiore cautela rispetto al 2017, si è confermato positivo. Nel 2018 si sono riscontrati segnali positivi in termini qualitativi. In termini quantitativi, i prezzi di compravendita si presentano stazionari mentre i canoni di locazione registrano segnali di miglioramento.

Rischio di liquidità

Il Rischio di liquidità fa riferimento alle disponibilità di risorse finanziarie, all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale. In particolare i flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono gestite con l'obiettivo di garantire un'efficace ed un'efficiente gestione delle risorse finanziarie. Il Gruppo soddisfa i fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti attraverso i flussi generati costantemente dall'attività operativa oltre all'utilizzo delle linee di credito a disposizione.

Rischio di credito

La Società ed il Gruppo minimizzano il rischio tramite un'attività preventiva di credit check che consiste nella verifica dell'affidabilità e solvibilità di tutti i clienti che richiedono la locazione di immobili. Tale controllo viene effettuato in fase di accettazione del cliente stesso con l'ausilio di fonti dati esterne ed interne. Il Gruppo effettua tempestive attività post acquisizione mirate al recupero crediti, quali:

  • ➢ azioni di sollecito verso i clienti;
  • ➢ azioni di recupero credito scaduto diversificate per strategia, portafoglio e profilo cliente;
  • ➢ misurazione e monitoraggio dello stato dei crediti tramite strumenti di reportistica.

Da sottolineare inoltre anche una limitata concentrazione dei crediti.

Rischio di variazione dei flussi finanziari

Tale rischio riguarda le variabilità dei flussi finanziari a seguito delle oscillazioni dei tassi di interesse sul mercato. Il Gruppo risulta esposto a tale rischio in quanto parte dei finanziamenti in essere sono a tasso variabile nei confronti di enti creditizi. I rischi connessi al mercato dei capitali sono attentamente monitorati in modo da poter intervenire con la necessaria tempestività in caso di modifica delle condizioni del mercato.

I debiti finanziari a tasso variabile al 31 dicembre 2018 ammontano a 233,5 milioni di euro. A fronte del rischio di variazione dei tassi di interesse, si rileva che è stato sottoscritto un Accordo di Hedging, in cui si prevede, a far data dal 1° gennaio 2017, la copertura per un ammontare nozionale pari complessivamente a 80 milioni di euro, corrispondente al 34,3% del nozionale stesso.

Uso di stime

La predisposizione del bilancio consolidato richiede da parte degli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze.

L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico ed il Rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci successivi a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.

I principi contabili e le voci di bilancio che richiedono più di altri una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui Bilanci consolidati del Gruppo sono i seguenti:

  • Svalutazione delle attività immobilizzate: in accordo con i principi contabili applicati dal Gruppo, le attività materiali e immateriali con vita definita sono oggetto di verifica al fine di accertare se si sia verificata una riduzione di valore, che va rilevata tramite una svalutazione, quando sussistono indicatori che facciano prevedere difficolta per il recupero del relativo valore netto cantabile tramite l'uso. La verifica dell'esistenza dei suddetti indicatori richiede da parte degli amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili all'interno del Gruppo e dal mercato, nonché dall'esperienza storica. Inoltre, qualora venga determinate che possa essersi generata una potenziale riduzione di valore, il Gruppo precede alla determinazione della stessa utilizzando tecniche valutative ritenute idonee. La corretta identificazione degli elementi indicatori dell'esistenza di una potenziale riduzione di valore, nonché le stime per la determinazione delle stesse dipendono da fattori che possono variare nel tempo influenzando le valutazioni e stime effettuate dagli Amministratori.
  • Ammortamento delle attività immobilizzate: l'ammortamento delle immobilizzazioni costituisce un costo rilevante per il Gruppo. II costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a quote costanti lungo la vita utile stimata dei relativi cespiti. La vita utile economica delle immobilizzazioni del Gruppo è determinata dagli amministratori nel momento in cui l'immobilizzazione è stata acquistata; essa è basata sull'esperienza storica per analoghe immobilizzazioni, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile, tra i quali variazioni nella tecnologia. Pertanto, l'effettiva vita economica può differire dalla vita utile stimata. II

Gruppo valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri. Le stime e le assunzioni sono periodicamente riviste e gli effetti di ciascuna variazione sono iscritti a conto economico.

  • Imposte: le imposte sul reddito (correnti e differite) sono determinate secondo una prudente interpretazione delle normative fiscali vigenti. Questo processo comporta talvolta complesse stime nella determinazione del reddito imponibile e delle differenze temporanee deducibili ed imponibili tra valori contabili e fiscali. In particolare, la valutazione per la recuperabilità delle attività per imposte differite attive, rilevate in relazione sia alle perdite fiscali utilizzabili negli esercizi successivi, sia alle differenze temporanee deducibili, tiene conto della stima dei redditi imponibili futuri attesi.
  • Riduzione di valore delle attività finanziarie: Come anticipato, l'IFRS 9 ha sostituito lo IAS 39 relativamente al modello di impairment. Sotto il modello previsto dall'IFRS 9, la perdita attesa viene definita come la somma delle perdite attese derivanti dagli eventi di default che possono colpire lo strumento finanziario su un determinato orizzonte temporale; ciò si concretizza nella rilevazione della perdita attesa sia utilizzando dati passati e presenti, nonché informazioni in merito a circostanze future (forward looking).
  • Benefici ai dipendenti: gli accantonamenti connessi ai benefici ai dipendenti sono determinati sulla base di ipotesi attuariali; le variazioni di tali ipotesi potrebbero avere effetti significativi su tale voce.
  • Fondi rischi: gli accantonamenti relativi a contenziosi sono frutto di un processo che si basa sulla valutazione delle probabilità di soccombenza.
  • Stima del Fair Value degli Investimenti immobiliari: a ciascuna data di riferimento del bilancio, gli investimenti immobiliari sono valutati al fair value e non sono assoggettati ad ammortamento. Nel determinarne il fair value, gli amministratori si basano su assunzioni relative in particolare all'andamento del mercato immobiliare di riferimento, in particolare il mercato residenziale italiano e romano. Tali assunzioni possono variare nel tempo influenzando le valutazioni e le stime effettuate dagli amministratori.

Discontinued Operations e attività non correnti possedute per la vendita

Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita anziché con il loro utilizzo continuativo sono classificate come possedute per la vendita e rappresentate separatamente dalle altre attività e passività

della situazione finanziaria-patrimoniale. Perché ciò si verifichi, l'attività (o gruppo in dismissione) deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a condizioni che sono d'uso e consuetudine per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita deve essere altamente probabile entro un anno. Se tali criteri vengono soddisfatti dopo la data di chiusura dell'esercizio, l'attività non corrente (o gruppo in dismissione) non viene classificata come posseduta per la vendita. Tuttavia, se tali condizioni sono soddisfatte successivamente alla data di chiusura dell'esercizio ma prima della autorizzazione alla pubblicazione del bilancio, opportuna informativa viene fornita nelle note esplicative.

Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita, sono rilevate al minore tra il valore contabile e il relativo fair value, al netto dei costi di vendita; i corrispondenti valori patrimoniali dell'esercizio precedente non sono riclassificati. Un'attività operativa cessata ("discontinued operation") rappresenta una parte dell'impresa che è stata dismessa o classificata come posseduta per la vendita, e:

  • rappresenta un importante ramo di attività o area geografica di attività;
  • è parte di un piano coordinato di dismissione di un importante ramo di attività o area geografica di attività o è una società controllata acquisita esclusivamente allo scopo di essere rivenduta.

I risultati delle attività operative cessate – siano esse dismesse oppure classificate come possedute per la vendita e in corso di dismissione – sono esposti separatamente nel conto economico, al netto degli effetti fiscali. I corrispondenti valori relativi all'esercizio precedente, ove presenti, sono riclassificati ed esposti separatamente nel conto economico, al netto degli effetti fiscali, ai fini comparativi.

Cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima

I principi contabili adottati sono modificati da un periodo all'altro solo se il cambiamento è richiesto da un principio o se contribuisce a fornire informazioni maggiormente attendibili e rilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla Situazione Patrimoniale, sul risultato economico o sui flussi finanziari dell'impresa.

I cambiamenti dei principi contabili sono contabilizzati retroattivamente con l'imputazione degli effetti a Patrimonio Netto d'apertura per il più remoto dei periodi presentati.

Gli altri importi comparativi indicati per ciascun periodo precedente vengono parimenti rettificati come se il nuovo principio fosse stato applicato sin dall'inizio. L'approccio prospettico è effettuato solo quando risulta impraticabile ricostruire l'informazione comparativa.

L'applicazione di un principio contabile nuovo o modificato è contabilizzata come richiesto dal principio stesso. Se il principio non disciplina le modalità di transizione, il cambiamento è contabilizzato secondo il metodo retroattivo o, se impraticabile, prospettico. Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti nei principi contabili illustrato in precedenza. Nel caso di errori non rilevanti la contabilizzazione è effettuata a Conto Economico nel periodo in cui l'errore è rilevato.

I cambiamenti di stima sono contabilizzati prospetticamente a Conto Economico nel periodo in cui avviene il cambiamento se influisce solo su quest'ultimo oppure nel periodo in cui è avvenuto il cambiamento e nei periodi successivi se il cambiamento influisce anche su questi ultimi.

Informativa di settore

In applicazione dell'IFRS 8, relativamente agli schemi relativi all'informativa di settore di attività, il Gruppo Vianini adotta la suddivisione per settore operative, definite come una parte del Gruppo distintamente identificabile, che fornisce un insieme di prodotti e servizi collegati ed e soggetta a rischi e benefici diversi da quelli di altri settori di attività del Gruppo. Tale suddivisione viene utilizzata dalla Direzione Aziendale per effettuare l'analisi dell'andamento delle attività e per la gestione specifica dei rischi collegati a ciascun settore. L'individuazione dei settori operativi del Gruppo e stata effettuata con riferimento al sistema di rendicontazione interno adottato periodicamente dalla Capogruppo per la struttura direzionale e organizzativa del Gruppo. In particolare, le attività sono svolte in Italia e comprendono la gestione immobiliare e altre attività. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 27.

Valore del Gruppo

La capitalizzazione in Borsa del Titolo Vianini Spa risulta attualmente inferiore al Patrimonio Netto contabile del Gruppo (capitalizzazione in Borsa al 31 dicembre 2018 pari a 34,2 milioni di euro a fronte di un Patrimonio Netto di Gruppo di 101,4 milioni di euro). La quotazione del titolo risente delle condizioni ancora generalmente depresse e altamente volatili dei mercati finanziari, risultando significativamente distante dalla valutazione basata sui fondamentali del Gruppo espressa dal valore economico.

Tutti gli importi sono in migliaia di euro.

Attività

1. Attività immateriali a vita definita

Costo storico Costi di
sviluppo
Diritti di
brevetto
Marchi,
concessione
e licenze
Costi di
impianto
Altre Totale
01.01.2017 1 133 5 21 - 160
Incrementi 2 30 32
Variazione attività
cedute (75) (75)
31.12.2017 1 60 5 21 30 117
Costi di Diritti di Marchi, Costi di Altre Totale
sviluppo brevetto concessione impianto
e licenze
01.01.2018 1 60 5 21 30 117
Incrementi -
31.12.2018 1 60 5 21 30 117
Ammortamento e Costi di Diritti di Marchi, Costi di Altre Totale
perdite durevoli sviluppo brevetto concessione impianto
e licenze
01.01.2017 - 24 2 7 - 33
Incrementi 12 1 4 6 23
31.12.2017 - 36 3 11 6 56
Costi di Diritti di Marchi, Costi di Altre Totale
sviluppo brevetto concessione impianto
e licenze
01.01.2018
- 36 3 11 6 56
Incrementi 1 12 1 5 5 24
31.12.2018 1 48 4 16 11 80
Valore netto
01.01.2017 1 109 3 14 - 127
31.12.2017 1 24 2 10 24 61

2. Immobili, impianti e macchinari

Costo storico Terreni e Impianti e Attrezzature Altri beni Immobilizzazioni Totale
fabbricati Macchinari Ind. e Com. in corso
01.01.2017 20.461 37.894 2.510 313 257 61.435
Incrementi 7 7 14
Decrementi (129) (1.469) (987) (77) (2.662)
Variazione attività cedute (5.834) (18.300) (24.134)
Riclassifiche 167 167
31.12.2017 14.498 18.299 1.523 243 257 34.820
01.01.2018 14.498 18.299 1.523 243 257 34.820
Incrementi 72 181 253
Decrementi (73) (7) (80)
Riclassifiche (6) (2) (8)
31.12.2018 14.497 18.293 1.523 415 257 34.985
Ammortamento e Terreni e Impianti e Attrezzature Altri beni Immobilizzazioni Totale
perdite durevoli fabbricati Macchinari Ind. e Com. in corso
01.01.2017 16.269 37.252 2.510 297 56.328
Incrementi 47 3 50
Decrementi (1.469) (987) (77) (2.533)
Variazione attività cedute
Riclassifiche
(3.050)
6
(17.609)
125
(20.659)
131
31.12.2017 13.272 18.299 1.523 223 33.317
01.01.2018 13.272 18.299 1.523 223 33.317
Incrementi 46 9 55
Decrementi (2) (2)
Riclassifiche (6) (2) (8)
31.12.2018 13.318 18.293 1.523 228 33.362
Valore netto
01.01.2017 4.192 642 - 16 257 5.107
31.12.2017 1.226 - - 20 257 1.503
31.12.2018 1.179 - - 187 257 1.623

Per gli ammortamenti dell'esercizio si rimanda alla Nota n. 21.

3. Investimenti immobiliari

01.01.2017 Incrementi Cessioni Riclassifica Valutazione
al fair value
31.12.2017
Investimenti immobiliari 180.046 - (3.571) 48.074 8.380 232.929
Totale 180.046 - (3.571) 48.074 8.380 232.929
01.01.2018 Incrementi Cessioni Riclassifica Valutazione
al fair value
31.12.2018
Investimenti immobiliari 232.929 167 (471) 37.627 6.608 276.860
Totale 232.929 167 (471) 37.627 6.608 276.860

Gli investimenti immobiliari, pari a 276,9 milioni di euro, sono costituiti da immobili destinati alla locazione, situati in Roma, di proprietà del Gruppo Domus Italia.

Si segnala che nel corso del 2018 sono stati ultimati i lavori di due edifici situati in zona De Chirico e Eur Tor Pagnotta. Tali immobili sono stati riclassificati dalle rimanenze agli investimenti immobiliari in quanto destinati alla locazione secondo le intenzioni degli Amministratori delle società controllate.

Gli immobili sono iscritti al fair value sulla base di perizie tecniche redatte da esperti indipendenti, basate sulle indicazioni provenienti dal mercato immobiliare applicabili per la tipologia di investimenti detenuti. In osservanza della Raccomandazione CONSOB n. DIE/0061944 del 18 luglio 2013, il Gruppo Domus Italia ha utilizzato la procedura, approvata dal Consiglio di Amministrazione, denominata "Processo Nomina Esperti Indipendenti e Valutazione asset immobiliari" che ha come obiettivo l'individuazione:

  • dei criteri per la selezione degli Esperti Indipendenti, le modalità per il rinnovo dell'incarico e per la commisurazione del compenso;
  • delle attività di predisposizione, verifica, autorizzazione e trasmissione dei dati rilevanti per lo svolgimento, da parte dell'Esperto indipendente, delle attività che ad esso sono rimesse;

delle modalità di monitoraggio delle attività degli Esperti Indipendenti con particolare riferimento alla corretta applicazione dei criteri di valutazione dei beni.

Di seguito si riportano le informazioni richieste dalla Raccomandazione CONSOB DEM/9017265 del 26 febbraio 2009.

Valore
Contabile al
31.12.2018
Criterio di
Contabilizzazione
Valore di
mercato
data ultima
perizia
Primo Portafoglio 104.510 fair value 104.510 feb-19
Secondo Portafoglio 172.350 fair value 172.350 feb-19
Totale Investimenti
immobiliari
276.860 276.860
Secondo Portafoglio 119.942 costo 138.120 feb-19
Totale Rimanenze 119.942 138.120
Totale Progetti di Sviluppo 396.802 414.980
Asset Immobiliari Valore
Contabile al
31.12.2018
Debito Finanziario
residuo
Forma tecnica Scadenza Significative
Clausole
contrattuali
Primo Portafoglio
1.799 mutui ipotecari a
tasso fisso
2038/2043 nessuna
Investimenti Immobiliari 104.510 56.732 mutui ipotecari a
tasso variabile
2027/2044 nessuna
Totale Primo Portafoglio 104.510 58.531
Secondo Portafoglio
Investimenti Immobiliari 172.350 mutui ipotecari e
contratti di
Rimanenze 119.942 176.729 finanziamento a 2023/2037 nessuna
Totale Secondo
Portafoglio
292.292 176.729 tasso variabile
Totale Progetti di Sviluppo 396.802 235.260

4. Partecipazioni valutate al Patrimonio Netto

Partecipazioni in imprese
collegate
01.01.2017 Incrementi /
(Decrementi)
Rivalutazioni /
(Svalutazioni)
Altre
movimentazioni
31.12.2017 %
possesso
ANGITOLA
liquidazione
Scarl in 8 8 50,0%
Rofin 2008 Srl 2 2 20,0%
Totale 10 - - - 10
Partecipazioni in imprese
collegate
01.01.2018 Incrementi /
(Decrementi)
Rivalutazioni /
(Svalutazioni)
Altre
movimentazioni
31.12.2018 %
possesso
ANGITOLA
liquidazione
Scarl in 8 8 50,0%
Rofin 2008 Srl 2 (2) - 20,0%
Totale 10 (2) - - 8

Nel corso del 2018 la Rofin 2008 Srl è stata liquidata.

5. Partecipazioni e titoli non correnti

Il dettaglio delle partecipazioni in altre imprese è il seguente:

01.01.2017 Incrementi /(Decrementi) 31.12.2017 % possesso
Sele Scarl in liquidazione 1 (1) - 2,0%
Consorzio Eurofer 1 1 19,6%
Parted 1982 SpA 14.336 (14.336) - 8,1%
Totale 14.338 (14.337) 1
01.01.2018 Incrementi /(Decrementi) 31.12.2018 % possesso
Consorzio Eurofer 1 1 19,6%
Totale 1 - 1

6. Attività finanziarie non correnti

La voce, pari a 3 mila euro, è costituita da crediti verso altri per depositi cauzionali con scadenza inferiore ai cinque esercizi.

7. Imposte

in migliaia di euro 01.01.2017 Accantonamenti Utilizzi Altre
variazioni
31.12.2017
Imposte differite attive
Accantonamento fondo rischi 269 269
Altri 6.286 1.297 (1.766) (899) 4.918
Totale 6.555 1.297 (1.766) (899) 5.187
Imposte differite passive
Differenze ammortamenti fiscali 550 (432) 118
Fair value investimenti immobiliari 4.124 2.415 6.539
Totale 4.674 2.415 - (432) 6.657
in migliaia di euro 01.01.2018 Accantonamenti Utilizzi Altre 31.12.2018
variazioni
Imposte differite attive
Accantonamento fondo rischi 269 17 (35) (3) 248
Altri 4.918 1.127 (1.417) 179 4.807
Totale 5.187 1.144 (1.452) 176 5.055
Imposte differite passive
Differenze ammortamenti fiscali 118 118
Fair value investimenti immobiliari 6.539 1.904 8.443

Le imposte differite attive sono pari a 5,1 milioni di euro (5,2 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e sono relative principalmente agli effetti fiscali rivenienti Gruppo Domus Italia per l'Aiuto alla Crescita Economica (c.d. ACE), per gli interessi deducibili, per lo stanziamento relativo ai cosiddetti decimi IVA e agli effetti relativi al fair value degli strumenti derivati.

Le imposte differite passive, pari a 8,6 milioni di euro (6,7 milioni di euro al 31 dicembre 2017), si riferiscono principalmente agli effetti fiscali calcolati sulla rivalutazione degli immobili.

Le attività per imposte correnti sono pari a 1,2 milioni di euro (1,3 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e sono costituite principalmente da crediti di imposta per IRAP; le passività per imposte correnti, pari a 533 mila euro (483 mila euro al 31 dicembre 2017), sono costituite quasi esclusivamente dal debito per decimi IVA; per maggiori dettagli si veda la nota n. 16.

Le imposte a conto economico sono così composte:

2018 2017
Onere (Provento) da consolidato fiscale (493) (740)
IRAP 433 525
Imposte esercizi precedenti 2 -
Imposte correnti (58) (215)
Accantonamento imposte differite passive 1.904 2.415
Utilizzo imposte differite passive - -
Imposte differite 1.904 2.415
Accertamento imposte differite attive (1.144) (1.297)
Utilizzo imposte differite attive 1.452 1.766
Imposte anticipate 308 469
Totale imposte 2.154 2.669
Totale Ires corrente e differita 1.369 1.740
Totale Irap corrente e differita 783 929
Imposte esercizi precedenti 2 -
Totale Imposte 2.154 2.669

L'analisi della differenza tra l'aliquota fiscale IRES teorica e quella effettiva è la seguente:

2018 2017
Imposta Aliquota Imposta Aliquota
Risultato ante imposte 6.730 168
Onere fiscale teorico 1.615 24,00% 40 24,00%
Svalutazione di partecipazioni - (4)
Minusvalenze/(Plusvalenze) - 2.087
Altre variazioni (246) (383)
Totale Ires corrente e differita 1.369 20,34% 1.740 n.a

8. Rimanenze

31.12.2018 31.12.2017
Materie prime, sussidiarie e di consumo 684 736
Fondo svalutazione (541) (541)
Valore Netto materie prime, sussidiarie e di
consumo
143 195
Immobili destinati alla vendita 119.942 171.986
Prodotti finiti e in corso di costruzione 717 52
Rimanenze 120.802 172.233

La variazione degli immobili in corso di costruzione è dovuta principalmente alla vendita di unità immobiliari e alla riclassifica tra gli investimenti immobiliari di due immobili ultimati, a seguito del cambio della destinazione d'uso in immobili destinati alla locazione con specifico mandato a locare conferito alla correlata Intermedia Srl dalla controllata Domus Roma 15 Srl.

9. Crediti commerciali

La voce è così composta:

31.12.2018 31.12.2017
Crediti verso clienti entro l'esercizio 3.050 2.993
Fondo svalutazione crediti verso clienti (886) (546)
Crediti verso clienti 2.164 2.447
Crediti verso imprese consortili correlate - 110
Crediti verso altre imprese correlate 5.650 5.024
Crediti verso correlate 5.650 5.134
Anticipi a fornitori 3 16
Crediti commerciali entro l'esercizio 7.817 7.597
Crediti verso clienti oltre l'esercizio 183 135
Totale crediti commerciali 8.000 7.732

I crediti commerciali verso altre imprese correlate si riferiscono principalmente alla garanzia di canone sugli immobili concessa dalla Ical 2 SpA per 5,4 milioni di euro.

I crediti commerciali esigibili oltre i 12 mesi riguardano ritenute a garanzia per le quali è maturato il diritto all'esigibilità. Il valore di iscrizione approssima il loro fair value.

La scadenza dei crediti commerciali entro l'esercizio è la seguente:

31.12.2018 31.12.2017
A scadere 432 294
01-30 gg 88 26
30-60 gg 47 -
60-90gg 51 7
Oltre 90 gg 2.432 2.666
Scaduto 2.618 2.699
Totale valore lordo 3.050 2.993
Fondo svalutazione (886) (546)
Totale valore netto 2.164 2.447

10. Attività finanziarie correnti

La voce accoglie risconti attivi su fidejussioni.

11. Altre attività correnti

31.12.2018 31.12.2017
Crediti verso Controllanti 2.963 2.559
Crediti verso correlate 199 56
Crediti per altre attività correnti verso 3.162 2.615
correlate
Crediti verso altri 396 704
Totale altre attività correnti 3.558 3.319

La voce 'crediti verso controllanti' è costituita dai crediti verso la Caltagirone SpA per l'adesione al consolidato fiscale (446mila euro), al consolidato IVA (1,6 milioni di euro) e dal credito residuo per la cessione della partecipazione in Parted 1982 SpA (873mila euro).

12. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

31.12.2018 31.12.2017
Depositi bancari e postali 6.386 10.155
Depositi bancari e postali correlate - 3
Denaro e valori in cassa 11 16
Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti 6.397 10.174

La diminuzione delle disponibilità liquide, completamente di competenza del Gruppo Domus Italia, deriva dal rimborso di alcuni finanziamenti e dal pagamento di dividendi, al netto degli incassi relativi alle vendite e all'accensione di nuovi finanziamenti.

Il tasso medio dei depositi bancari è pari allo 0,01%.

Patrimonio Netto e Passività

13. Patrimonio Netto

Per le movimentazioni intervenute nel Patrimonio Netto consolidato si rinvia agli schemi presentati nei Prospetti di Bilancio.

Capitale sociale

Il capitale sociale è quello della Capogruppo Vianini pari a 30.105.387 euro e composto da 30.105.387 azioni ordinarie nominali da 1 euro ciascuna. Tutte le azioni ordinarie emesse sono interamente versate. Non esistono azioni gravate da vincoli o restrizioni nella distribuzione di dividendi.

Altre riserve

Il dettaglio delle Altre riserve è così composto:

Dettaglio Altre Riserve 31.12.2018 31.12.2017
Riserva Legale 4.264 4.264
Riserva Straordinaria 38.255 38.255
Altre riserve di rivalutazione 6.267 6.267
Altre riserve per contributi 4.152 4.152
Riserva TFR 17 (29)
Plusvalenza azioni proprie 2.679 2.679
Riserva FV derivati (691) (344)
Riserva FV investimenti immobiliari 458 458
Utili e Perdite a nuovo 13.996 13.970
Totale altre riserve 69.397 69.672

La riserva legale, pari a 4,3 milioni di euro, è stata costituita dalla Capogruppo ai sensi dell'art. 2430 del Codice Civile.

Nel corso dell'esercizio si è distribuito agli azionisti, in attuazione della delibera assembleare del 18 aprile 2018, un dividendo nella misura di 0,06 euro per ogni azione ordinaria, per un importo complessivo pari a 1,8 milioni di euro.

Passività correnti e non correnti

14. Fondi per benefici ai dipendenti e costi del Personale

Il Trattamento Fine Rapporto rappresenta una passività relativa ai benefici riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro.

Tale passività rientra nei cosiddetti piani a benefici definiti e pertanto è determinata applicando la metodologia attuariale.

Le basi tecniche del calcolo attuariale per la determinazione del TFR secondo lo IAS 19 sono di tipo finanziario, di tipo economico e demografico. Le ipotesi finanziarie riguardano il tasso d'inflazione, i tassi di rivalutazione del Fondo TFR pregresso e dei successivi versamenti, nonché il tasso di attualizzazione.

Valori in % 31.12.2018 31.12.2017
Tasso annuo tecnico di attualizzazione 1,55% 1,30%
Tasso annuo di inflazione 1,50% 1,50%
Tasso annuo di incremento delle retribuzioni 3,00% 3,00%
Tasso annuo di incremento del TFR 2,62% 2,62%

La movimentazione del TFR, ricalcolato sulla base dello IAS 19 con le ipotesi sopra illustrate,

risulta la seguente:

In migliaia di euro 31.12.2018 31.12.2017
Passività netta a inizio periodo 68 290
Costo corrente dell'esercizio 24 22
Interessi passivi (attivi) netti 1 4
(Utili)/Perdite attuariali (10) (14)
Riclassifiche 4 -
Variazioni passività destinate alla vendita - (136)
(Prestazioni pagate) (46) (98)
Passività netta a fine periodo 41 68

Costo del Personale

2018 2017
Salari e stipendi 320 370
Oneri sociali 108 118
Accantonamento per TFR 24 22
Altri costi - 6
Totale costi del personale 452 516

Forza lavoro

31.12.2018 31.12.2017 Media 2018 Media 2017
Dirigenti 1 1 1 2
Impiegati e quadri 5 6 6 6
Operai - - - 18
Totale 6 7 7 26

15. Passività finanziarie non correnti e correnti

31.12.2018 31.12.2017
Debiti verso banche 203.503 215.459
Derivati 1.542 768
Totale passività finanziarie non correnti 205.045 216.227
Debiti verso banche 8.380 507
Quota a breve dei debiti verso banche non correnti 5.204 6.214
Debiti finanziari verso correlate 26.321 30.027
Ratei passivi su interessi 232 514
Totale passività finanziarie correnti 40.137 37.262
Totale passività finanziarie 245.182 253.489

Le passività finanziarie non correnti, pari a 205 milioni di euro, sono riferibili alle società del Gruppo Domus Italia. In particolare:

  • 123,8 milioni di euro sono rappresentati da debiti nei confronti di Banca IMI SpA a valere sull'ammontare massimo (pari a 126 milioni) concesso; tale finanziamento prevede covenant finanziari che risultato rispettati;
  • 79,7 milioni di euro sono rappresentati da mutui ipotecari accesi sugli immobili ultimati;
  • 1,5 milioni di euro sono relativi alla valutazione mark to market dei derivati di copertura sui tassi di interessi dei contratti di finanziamenti stipulati presso Banca IMI SpA;

Le passività finanziarie correnti sono pari a 40,1 milioni di euro. In particolare:

  • 26,1 milioni di euro sono rappresentati da debiti nei confronti della società correlata Istituto Finanziario 2012 SpA;
  • 8,4 milioni di euro sono rappresentati dall'utilizzo di linee di credito messe a disposizione dal sistema bancario;
  • 5,2 milioni di euro sono rappresentati dalle quote a breve termine dei e sui finanziamenti concessi da Banca IMI SpA;
  • 174mila euro sono relativi agli interessi sul finanziamento concesso dalla società correlata Istituto Finanziario 2012 S.p.A.;
  • 232mila euro sono relativi al rateo di interessi passivi connessi mutui ipotecari accesi sugli immobili ultimati.

La scadenza delle passività finanziarie è la seguente:

31.12.2018 31.12.2017
Entro 3 mesi 9.626 6.815
Tra 3 mesi ed 1 anno 30.511 30.447
Passività finanziarie correnti 40.137 37.262
Tra 1 e 2 anni 4.499 4.061
Tra 2 e 5 anni 13.495 12.393
oltre 5 anni 187.051 199.773
Passività finanziarie non correnti 205.045 216.227
Totale Passività finanziarie 245.182 253.489

16. Fondi non correnti e correnti

Rischi per
contenziosi
Altri rischi Totale
Saldo al 1 gennaio 2017 921 3.300 4.221
Utilizzi (204) (204)
Riclassifiche (484) (484)
Saldo al 31 dicembre 2017 921 2.612 3.533
Di cui:
Quota corrente 921 921
Quota non corrente 2.612 2.612
Totale 921 2.612 3.533
Saldo al 1 gennaio 2018 921 2.612 3.533
Accantonamenti 60 60
Utilizzi (121) (121) (242)
Riclassifiche (528) (528)
Saldo al 31 dicembre 2018 860 1.963 2.823
Di cui:
Quota corrente 860 860
Quota non corrente 1.963 1.963
Totale 860 1.963 2.823

I fondi per contenziosi sono costituiti per 800mila euro da un fondo rischi accantonato a fronte di un contenzioso emerso a seguito della cessione, intervenuta nel 1999, del complesso industriale in Mozzanica; contenzioso che ha ad oggetto la richiesta di risarcimento del danno avanzata dall'acquirente in ragione del presunto inquinamento degli immobili venduti. In primo e secondo grado la Vianini è stata condannata al pagamento della somma di circa 1,6 milioni di euro (la cui esecutività è stata sospesa) oltre gli interessi di legge, a titolo di risarcimento del danno. La Società, supportata dal parere dei legali, ha presentato ricorso per cassazione ed ha inoltre ritenuto congruo l'accantonamento pari al 50% del valore complessivo della condanna considerato che sussistono i presupposti per una definizione transitiva della controversia in ragione dell'attuale divieto di eseguire la sentenza.

I fondi per altri rischi si riferiscono allo stanziamento del costo relativo all'IVA inizialmente detratta dal conferente per le spese di costruzione degli immobili soggetti a rettifica ex art. 19 bis DPR 633/72.

17. Debiti commerciali

In migliaia di euro 31.12.2018 31.12.2017
Debiti verso società collegate 14 54
Debiti verso società controllanti 7 65
Debiti verso altre imprese correlate 488 3.472
Debiti verso correlate 509 3.591
Debiti verso fornitori 970 1.341
Acconti 5 220
Totale debiti commerciali 1.484 5.152

Il valore dei debiti commerciali correnti approssima il relativo fair value; il loro decremento è attribuibile principalmente al pagamento del debito verso la Vianini Lavori SpA per servizi effettuati in relazione alla costruzione degli immobili.

Non esistono debiti con esigibilità superiore all'esercizio.

18. Altre passività correnti

Altri Debiti correnti 31.12.2018 31.12.2017
Debiti verso controllanti 720 47
Debiti verso correlate 21 21
Debiti verso correlate 741 68
Debiti verso istituti previdenziali 27 25
Debiti verso il personale 4 19
Debiti per IVA 141 141
Debiti per ritenute e Irpef 30 99
Depositi cauzionali 1.201 933
Debiti verso altri 511 702
Risconti passivi 539 399
Totale altri debiti correnti 3.194 2.386

Il debito verso imprese controllanti, interamente riferito alla FGC SpA, è relativo all'adesione alla procedura di consolidamento IVA delle società del Gruppo Domus Italia.

Conto Economico

19. Ricavi Operativi

2018 2017
Ricavi 28.977 22.060
Variazione rimanenze (13.665) 7.260
Altri ricavi 7.712 10.541
Totale Ricavi operativi 23.024 39.861
di cui verso correlate 5.143 7.436

I ricavi operativi al 31 dicembre 2018, realizzati completamente in Italia, sono pari a 23 milioni di euro (39,9 milioni al 31 dicembre 2017), di cui 22,8 milioni di euro (39,8 milioni al 31 dicembre 2017) relativi al Gruppo Domus; sono composti principalmente da ricavi derivanti da locazione immobiliare per 5,1 milioni di euro (3,2 milioni di euro al 31 dicembre 2017), ricavi derivanti dalla garanzia di canone per 5 milioni di euro (5,9 milioni di euro al 31 dicembre 2017), ricavi derivanti dalla vendita di alcune unità immobiliari pari a 687 mila euro (nessun ricavo al 31 dicembre 2017) e ricavi derivanti dalla valutazione al fair value degli immobili destinati alla locazione pari a 6,6 milioni di euro (8,4 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

20. Costi Operativi

2018 2017
Acquisti materie prime 814 169
Variazioni rimanenze 52 -
Costi per materie prime 866 169
di cui verso correlate - -
2018 2017
Consulenze 334 466
Prestazioni di servizio varie 1.550 1.960
Assicurazioni 220 126
Amministratori e Sindaci 240 353
Altri costi 3.975 18.618
Costi per servizi 6.319 21.523
di cui verso correlate 4.097 18.635
Fitti 134 124
Altri 33 40
Totale costi per godimento beni di terzi 167 164
di cui verso correlate 113 103
Imposte indirette 382 212
Imu 1.306 1.275
Oneri diversi di gestione terzi 199 172
Totale altri costi 1.887 1.659
di cui verso correlate - -
Totale altri costi operativi 8.373 23.346

Gli altri costi per servizi comprendono le prestazioni di servizio da correlate, pari a 3,6 milioni di euro (17,4 milioni di euro al 31 dicembre 2017) relative ai lavori effettuati sugli edifici in costruzione da società sotto comune controllo.

La diminuzione dei costi operativi è attribuibile al fatto che la costruzione dei comparti di edilizia residenziale è terminata e gli immobili sono stati consegnati.

21. Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

Ammortamenti, svalutazioni ed accantonamenti 2018 2017
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 24 23
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 55 50
Accantonamento fondo rischi 60 -
Svalutazione crediti 370 -
Totale ammortamenti, svalutazioni ed
accantonamenti
509 73

Risultato netto della gestione finanziaria

Interessi attivi su depositi bancari
Totale proventi finanziari
2018
1
1
2017
1
1
2018 2017
Minusvalenze e cessione partecipazioni - 8.696
Interessi passivi su debiti verso banche 35 74
Interessi passivi su mutui 1.847 1.708
Interessi passivi su finanziamenti 2.845 3.548
Commissioni e spese bancarie 147 135
Commissioni su fideiussioni 18 22
Oneri su derivati 665 638
Oneri su finanziamenti 521 740
Interessi passivi su TFR 1 4
Altri 16 25
Totale oneri finanziari 6.095 15.590

Il risultato della gestione finanziaria dell'esercizio 2017 includeva la minusvalenza pari a 8,7 milioni di euro relativa alla cessione della partecipazione nella correlata Parted 1982 SpA.

22. Utile (perdita) per azione

Il Risultato Netto per azione è calcolato dividendo il Risultato Netto del periodo attribuibile al Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio.

2018 2017
Utile (perdita) netto (in migliaia di euro) 1.871 1.882
Ris. delle attività continuative Gruppo 1.871 (5.494)
Ris. delle attività operative cessate Gruppo - 7.376
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (000)
Risultato base per azione (euro per azione)
30.105
0,062
30.105
0,063
Ris. base per azione delle attività continuative (euro per
azione)
0,062 (0,182)
Ris. base per azione delle attività cedute o cessate (euro
per azione)
0,000 0,245

Il Risultato Netto diluito per azione coincide con il risultato base in quanto sono presenti nel capitale sociale della Vianini SpA solo azioni ordinarie.

23. Risultato delle attività operative cessate

Per maggiori informazioni riguardo al risultato delle attività operative cessate, riferite all'esercizio 2017, si fa riferimento alle note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

24. Altre componenti del Conto Economico Complessivo

Si riporta di seguito il dettaglio delle altre componenti del Conto Economico Complessivo al lordo del relativo effetto fiscale:

Valore
lordo
31.12.2018
Effetto
fiscale
Valore
netto
Valore
lordo
31.12.2017
Effetto
fiscale
Valore
netto
Derivati di copertura (775) 187 (588) 774 (186) 588
Utile/(perdita) attuariale da TFR 7 (2) 5 14 (3) 11

25. Informazioni per settore di attività

In applicazione dell'IFRS 8, di seguito vengono riportati gli schemi relativi all'informativa di settore di attività. Il Gruppo Vianini identifica il settore di attività come un insieme di prodotti e servizi collegati ed è soggetta a rischi e benefici diversi da quelli di altri settori di attività del Gruppo. Tale suddivisione viene utilizzata dalla Direzione Aziendale per effettuare l'analisi dell'andamento delle attività e per la gestione specifica dei rischi collegati a ciascun settore.

In migliaia di euro Gestione
immobiliare
Altre attività Consolidato
31.12.2017
Ricavi di settore da terzi 39.814 47 39.861
Ricavi di settore 39.814 47 39.861
Risultato di settore (MOL) 18.105 (2.314) 15.791
Ammortamenti, Svalutazioni e accantonamenti (20) (53) (73)
Risultato Operativo 18.085 (2.367) 15.718
Risultato della gestione finanziaria (15.550)
Risultato ante imposte 168
Imposte (2.669)
Risultato delle attività continuative (2.501)
Risultato delle attività cedute o cessate 7.376
Risultato dell'esercizio 4.875
Attività di settore 426.871 7.653 434.524
Passività di settore 264.485 7.283 271.768
Partecipazioni valutate al Patrimonio Netto - 10 10
Investimenti in attività materiali e immateriali - 47 47
In migliaia di euro Gestione Altre attività Consolidato
immobiliare
31.12.2018
Ricavi di settore da terzi 22.751 273 23.024
Ricavi di settore 22.751 273 23.024
Risultato di settore (MOL) 15.041 (1.708) 13.333
Ammortamenti, Svalutazioni e accantonamenti (201) (308) (509)
Risultato Operativo 14.840 (2.016) 12.824
Risultato della gestione finanziaria (6.094)
Risultato ante imposte 6.730
Imposte (2.154)
Risultato delle attività continuative 4.576
Risultato delle attività cedute o cessate -
Risultato dell'esercizio 4.576
Attività di settore 416.355 7.164 423.519
Passività di settore 251.504 10.314 261.818
Partecipazioni valutate al Patrimonio Netto - 8 8
Investimenti in attività materiali e immateriali 182 71 253

Il settore "altre attività" comprende la Capogruppo Vianini Spa e le controllate Ind 2004 Srl, operativa nella prestazione di servizi finanziari e Vianini Energia SpA, società che produce e gestisce impianti di energia rinnovabile; al momento tali controllate non risultano operative.

26. Transazioni con parti correlate

Transazioni con società sotto comune controllo

Le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate ivi incluse le operazioni infragruppo, rientrano generalmente nella gestione ordinaria e riguardano principalmente lo scambio dei beni, le prestazioni di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari con le imprese collegate e con altre società appartenenti al Gruppo Caltagirone e sotto comune controllo, comunque con società correlate come definite dallo IAS 24.

Non si rilevano operazioni di carattere atipico o inusuale, estranee alla normale gestione dell'impresa.

31.12.2017 (Euro '000) Società
controllante
Società
collegate
Società
sottoposte
al comune
controllo
Altre
parti
correlate
Totale
parti
correlate
Totale
voce di
Bilancio
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
Rapporti patrimoniali
Crediti commerciali 5.114 20 5.134 7.732 66,40%
Altre attività correnti 2.559 56 2.615 3.319 78,79%
Disponibilità liquide 3 3 10.174 0,03%
Debiti commerciali 65 54 3.472 3.591 5.152 69,70%
Passività finanziarie correnti 26.327 3.700 30.027 37.262 80,58%
Altre passività correnti 47 21 68 2.386 2,85%
Rapporti economici
Ricavi operativi 5.907 5.907 22.060 26,78%
Altri ricavi operativi 1.529 1.529 10.541 14,51%
Altri costi operativi 50 18.688 18.738 23.346 80,26%
Oneri finanziari 15 200 215 15.551 1,38%
31.12.2018 (Euro '000) Società
controllante
Società
collegate
Società
sottoposte
Altre
parti
correlate
Totale
parti
correlate
Totale
voce di
Bilancio
Incidenza
% sulla
al comune
controllo
voce di
bilancio
Rapporti patrimoniali
Crediti commerciali 5.650 5.650 8.000 70,63%
Altre attività correnti 2.964 198 3.162 3.558 88,87%
Debiti commerciali 7 14 488 509 1.484 34,30%
Passività finanziarie correnti 26.321 26.321 40.137 65,58%
Altre passività correnti 720 21 741 3.194 23,20%
Rapporti economici
Ricavi operativi 4.971 4.971 28.977 17,15%
Altri ricavi operativi 172 172 7.712 2,23%
Altri costi operativi 4.210 4.210 8.373 50,28%
Oneri finanziari 7 174 181 6.095 2,97%

Di seguito rapporti maggiormente significativi:

  • i crediti commerciali sono principalmente nei confronti di Ical 2 SpA per la garanzia di canone sugli immobili del Gruppo Domus (5 milioni di euro);
  • le altre attività correnti sono relative principalmente ai crediti verso la Caltagirone SpA è costituita dai crediti verso la Caltagirone SpA per l'adesione al consolidato fiscale (446mila euro), al consolidato IVA (1,6 milioni di euro) e dal credito residuo per la cessione della partecipazione in Parted 1982 SpA (873mila euro).
  • i debiti commerciali sono principalmente nei confronti di Vianini Lavori SpA per lavori di edilizia residenziale (175 mila euro) e di Intermedia Srl per servizi di agenzia (217 mila euro);
  • le passività finanziarie non correnti sono relative a finanziamenti ricevuti da Istituto Finanziario SpA (26,3 milioni di euro);
  • le altre passività correnti comprendono il debito del Gruppo Domus verso la controllante FGC SpA per l'adesione al consolidato IVA (720 mila euro) e verso Finanziaria Italia SpA per ribaltamento costi (21mila euro);
  • i ricavi operativi sono nei confronti di Ical 2 SpA per la garanzia di canone sugli immobili del Gruppo Domus (5 milioni di euro);
  • gli altri ricavi operativi sono costituiti principalmente da recupero spese di manutenzione e utenze cantiere nei confronti della Vianini Lavori SpA (71 mila euro) e dal recupero degli oneri condominiali sfitti nei confronti di Ical 2 SpA (77 mila euro);
  • gli altri costi operativi sono costituiti principalmente dai costi per lavori di edilizia residenziale verso la Vianini Lavori SpA (3,6 milioni di euro) e dai costi per servizi di agenzia verso Intermedia Srl (295 mila euro);
  • gli oneri finanziari sono costituiti principalmente da interessi passivi verso Istituto Finanziario SpA (174 mila euro), calcolati sulla base delle seguenti condizioni:
  • o Domus Italia SpA: tasso euribor 12 mesi +0,6% di spread;
  • o Domus Italia 2 Srl: tasso euribor 12 mesi +0,6% di spread;
  • o Domus Roma 15 Srl: tasso euribor 12 mesi +1% di spread.

27. Posizione finanziaria netta

Si fornisce di seguito il dettaglio dell'indebitamento netto a breve, a medio e a lungo termine, così come raccomandato dalla Comunicazione della Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.

In migliaia di euro 31.12.2018 31.12.2017
A. Cassa 11 16
B. Depositi bancari 6.386 10.158
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A)+(B)+(C) 6.397 10.174
di cui verso parti correlate - 3
E. Crediti finanziari correnti 1 1
di cui verso parti correlate - -
F. Debiti bancari correnti 8.380 4.207
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 5.204 6.214
H. Debiti verso altri finanziatori correnti 26.553 26.841
I. Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) 40.137 37.262
di cui verso parti correlate 26.321 30.027
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I)-(E)-(D) 33.739 27.087
K. Debiti bancari non correnti 203.503 215.459
L. Obbligazioni emesse - -
M. Altri debiti non correnti 1.542 768
N. Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) 205.045 216.227
di cui verso parti correlate - -
O. Indebitamento finanziario netto (J)+(N) 238.784 243.314

28. Gerarchia del fair value secondo IFRS 13

La seguente tabella evidenzia il livello gerarchico per le attività e passività che sono valutate al fair value:

31.12.2017 Nota Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività valutate al fair value available for
sale
Investimenti immobiliari 3 232.929 232.929
Totale attività - 232.929 - 232.929
Passività valutate al fair value available
for sale
Passività finanziarie non correnti 15 768 768
Totale passività - 768 - 768
31.12.2018 Nota Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività valutate al fair value available for
sale
Investimenti immobiliari 3 276.860 276.860
Totale attività - 276.860 - 276.860
Passività valutate al fair value available
for sale
Passività finanziarie non correnti 15 1.542 1.542
Totale passività - 1.542 - 1.542

29. Informativa ai sensi dell'art.149 duodecies della Delibera della Consob 11971/99

L'incarico alla società di revisione KPMG SpA è stato conferito dall'Assemblea dei Soci del 19 aprile 2013 per il periodo 2013/2021. I compensi corrisposti alla società di revisione ammontano per l'esercizio 2018 a 98 mila euro, di cui 4mila euro per altri servizi relativi alla sottoscrizione dei modelli Unico e 770, 8mila euro relativi relativi allo svolgimento delle procedure concordate ai fini della verifica dei financial covenants e 11 mila euro per le attività di revisione limitata sul bilancio semestrale consolidato abbreviato, senza considerare il contributo Consob e le spese vive.

32. Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio

Non si segnalano eventi successivi di rilevante interesse.

Elenco delle partecipazioni al 31.12.2018

DENOMINAZIONE SEDE LEGALE CAPITALE VALUTA TIPO POSSESSO
SOCIALE DIRETTO INDIRETTO
TRAMITE
IMPRESE INCLUSE NEL CONSOLIDAMENTO CON IL METODO INTEGRALE
IND 2004 Srl ROMA 10.000,00 euro 99,99% - -
VIANINI ENERGIA Srl ROMA 10.000,00 euro 99,99% IND 2004 Srl 0,01%
Domus Italia Spa ROMA 20.000.000,00 Euro 100,00% - -
Domus Italia 2 Srl ROMA 100.000,00 Euro - Domus Italia Spa 55,00%
Domus Roma 15 Srl ROMA 30.000,00 Euro - Domus Italia 2 Srl 100,00%
ALTRE PARTECIPAZIONI IN IMPRESE COLLEGATE
ANGITOLA scarl in liquidazione ROMA 15.300,00 euro 50,00% -

PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI DATI ESSENZIALI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ E CONSORZI COLLEGATI

In migliaia di euro

SOCIETÀ %QUOTA DI
PARTECIPAZIONE
PATRIMONIO NETTO VALORE DELLA
PRODUZIONE
UTILE
NETTO
TOTALE
ATTIVO
TOTALE
PASSIVO
Angitola Scarl 50,00 (9) 29 (PERDITA)
(24)
93 102

VIANINI SpA

BILANCIO D'ESERCIZIO

31 dicembre 2018

Relazione Finanziaria Annuale 2018 – Vianini SpA 87

SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

ATTIVITA' note 31.12.2018 31.12.2017
(in euro)
Attività Immateriali a vita definita 1 18.285 24.380
Immobili,
impianti
e
macchinari
2 1.300.236 1.353.468
Investimenti in partecipazioni 3 90.523.974 90.521.185
Attività
finanziarie
non
correnti
4 3.300 20.060
Imposte
differite
attive
5 514.325 554.630
TOTALE
ATTIVITA'
NON
CORRENTI
92.360.120 92.473.723
Rimanenze 6 195.316 246.980
Crediti
commerciali
7 1.754.078 2.510.497
di cui verso parti correlate 153.315 249.014
Attività
finanziarie
correnti
8 116.431 159.999
di cui verso parti correlate 115.535 159.301
Attività per imposte correnti 5 73.857 5.148
Altre
attività
correnti
9 3.095.192 2.760.367
di cui verso parti correlate 2.919.551 2.365.511
Disponibilità
liquide
e
mezzi
equivalenti
10 61.990 30.437
di cui verso parti correlate - 1.104
TOTALE
ATTIVITA'
CORRENTI
5.296.864 5.713.428
TOTALE
ATTIVITA'
97.656.984 98.187.151

SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
(in euro)
note 31.12.2018 31.12.2017
Capitale
sociale
30.105.387 30.105.387
Riserve 58.875.141 63.867.797
Utile
(Perdita)
di
Esercizio
(1.626.129) (3.181.390)
TOTALE
PATRIMONIO
NETTO
11 87.354.399 90.791.794
Fondi
per
i
dipendenti
12 14.382 47.658
Imposte
differite
passive
5 114.589 114.589
PASSIVITA'
E
FONDI
NON
CORRENTI
128.971 162.247
Fondi correnti 13 860.000 956.552
Debiti
commerciali
14 515.022 1.292.339
di cui verso parti correlate 47.104 134.859
Passività
finanziarie
correnti
15 8.379.702 4.207.671
di cui verso parti correlate - 3.700.287
Debiti per imposte correnti 5 - 3.665
Altre
passività
correnti
16 418.890 772.883
di cui verso parti correlate 1.240 84.561
PASSIVITA'
E
FONDI
CORRENTI
10.173.614 7.233.110
TOTALE
PATRIMONIO NETTO E
PASSIVITA'
97.656.984 98.187.151
CONTO ECONOMICO
(in euro)
note 2018 2017
Altri ricavi 273.358 46.638
di cui verso parti correlate 24.120 24.000
TOTALE
RICAVI
OPERATIVI
17 273.358 46.638
Costi
per
materie
prime
18 (51.664) (8.004)
di cui verso parti correlate - -
Costi
del
Personale
12 (214.112) (239.356)
Altri
Costi
operativi
18 (1.704.705) (2.052.156)
di cui verso parti correlate (95.518) (172.324)
TOTALE
COSTI
OPERATIVI
(1.970.481) (2.299.516)
MARGINE
OPERATIVO
LORDO
(1.697.123) (2.252.878)
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 19 (307.639) (52.495)
RISULTATO
OPERATIVO
(2.004.762) (2.305.373)
Proventi Finanziari 117 1.165
di cui verso parti correlate - -
Oneri Finanziari (79.059) (8.861.566)
di cui verso parti correlate - (8.715.377)
Risultato della
gestione
finanziaria
20 (78.942) (8.860.401)
RISULTATO
ANTE
IMPOSTE
(2.083.704) (11.165.774)
Imposte sul reddito 5 457.575 607.953
RISULTATO
DELLE
ATTIVITA'
CONTINUATIVE
(1.626.129) (10.557.821)
RISULTATO
DELLE
ATTIVITA'
OPERATIVE
CESSATE
21 - 7.376.431
RISULTATO
DELL'ESERCIZIO
(1.626.129) (3.181.390)

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

2018 2017
(in euro)
Utile/(Perdita) del periodo rilevato a Conto Economico (1.626.129) (3.181.390)
Componenti non saranno mai riclassificate nell'utile (perdita)
dell'esercizio
Utili/(perdite) attuariale al netto dell'effetto fiscale 3.550 13.126
Proventi/(Oneri) direttamente imputati a Patrimonio Netto 3.550 13.126
Utile/(Perdita) Complessivo rilevato nel periodo (1.622.579) (3.168.264)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO

(in euro) Capitale
Sociale
Riserva
Legale
Riserva
Straordinaria
Altre
Riserve
Risultato del
periodo
Totale
Saldo al 1 gennaio 2017
Operazioni con gli azionisti
30.105.387 4.123.067 38.255.316 20.199.489 2.824.435 95.507.694
Risultato esercizio prec. a nuovo
Somme a disposizione del CDA
Dividendi distribuiti
141.223 2.683.212
(42.367)
(1.505.269)
(2.824.435) -
(42.367)
(1.505.269)
Totale operazioni con gli
azionisti
- 141.223 - 1.135.576 (2.824.435) (1.547.636)
Variazione netta riserva TFR
Risultato del periodo
13.126 (3.181.390) 13.126
(3.181.390)
Utile/(Perdita) Complessivo
rilevato nel periodo
- - - 13.126 (3.181.390) (3.168.264)
Saldo al 31 dicembre 2017 30.105.387 4.264.290 38.255.316 21.348.191 (3.181.390) 90.791.794
Saldo al 1 gennaio 2018
Operazioni con gli azionisti
30.105.387 4.264.290 38.255.316 21.348.191 (3.181.390) 90.791.794
Risultato esercizio prec. a nuovo
Dividendi distribuiti
(3.181.390)
(1.806.323)
3.181.390 -
(1.806.323)
Totale operazioni con gli
azionisti
- - - (4.987.713) 3.181.390 (1.806.323)
Variazione netta riserva TFR
Risultato del periodo
3.550 (1.626.129) 3.550
(1.626.129)
Utile/(Perdita) Complessivo
rilevato nel periodo
- - - 3.550 (1.626.129) (1.622.579)
Altre variazioni
Saldo al 31 dicembre 2018
30.105.387 4.264.290 38.255.316 (8.493)
16.355.535
(1.626.129) (8.493)
87.354.399

RENDICONTO FINANZIARIO

in migliaia di euro 31.12.2018 31.12.2017
DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 30.437 27.409.007
DELL'ANNO PRECEDENTE
Utile (Perdita) dell'esercizio
(1.626.128) (3.181.390)
Ammortamenti 52.856 185.083
(Rivalutazioni) e Svalutazioni 204.022 -
Risultato della gestione finanziaria 69.701 164.496
(Plusvalenze) Minusvalenze da Alienazioni (19.491) 3.466.601
Imposte (457.575) (220.452)
Variazione Fondi per benefici ai dipendenti (28.289) (211.482)
Variazione Fondi non correnti/correnti (96.552) (252)
FLUSSO DI CASSA OPER.PRIMA VAR.CAP.CIRC. (1.901.456) 202.604
(Incremento) Decremento Rimanenze 51.664 4.966.518
(Incremento) Decremento Crediti Commerciali 561.636 6.322.517
Incremento (Decremento) Debiti Commerciali (777.317) (3.933.736)
Variazione altre attività e passività non corr./ corr (688.818) (46.353.260)
Variazioni imposte correnti e differite 444.713 (24.640)
FLUSSO DI CASSA OPERATIVO (2.309.578) (38.819.997)
Interessi incassati 117 1.165
Interessi pagati (69.198) (117.732)
Imposte pagate (29.137) -
A) FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITA' OPERATIVE (2.407.796) (38.936.564)
Investimenti in Attivita' Immateriali - (32.852)
Investimenti in Attivita' Materiali (71.600) (13.780)
Realizzo Vendita Attività Immateriali e Materiali 98.000 150.000
Realizzo Vendita partec.e tit.non corr. - 4.767.196
Variazioni Attività Fin. non correnti 16.760 20.064
Variazioni Attività Fin. correnti 31.101 62.427
Altre Var. Attiv. Investimento - 8.715.927
B) FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 74.261 13.668.982
Variazioni Passività Fin. correnti 4.171.411 (605.808)
Dividendi Distribuiti
C) FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITA' FINANZIARIE
(1.806.323)
2.365.088
(1.505.270)
(2.111.078)
D) Differenze Cambio Disponibilità Liquide e Mezzi Equivalenti - -
Variazione Netta delle Disponibilita' liquide e mezzi
equivalenti 31.553 (27.378.660)
DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI
EQUIVALENTI DELL'ANNO IN CORSO (A+B+C+D) 61.990 30.347

VIANINI S.p.A.

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

31 dicembre 2018

Relazione Finanziaria Annuale 2018 – Vianini SpA 95

Informazioni generali

La Vianini SpA è una Società per Azioni avente sede legale a Roma (Italia), Via Montello n. 10, con durata fino al 31 dicembre 2100.

Alla data della presente relazione, gli azionisti in possesso di azioni in misura superiore al 3% del capitale sociale, così come risulta dal Libro Soci alla data del 31 dicembre 2017 e dalle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del D. Lgs. N. 58 del 24 febbraio 1998 sono:

• Francesco Gaetano Caltagirone: La predetta partecipazione è detenuta Direttamente (0,173%): indirettamente tramite le società: Caltagirone SpA: 54,141% Capitolium SpA: 26,166%

Il presente Bilancio d'esercizio è stato autorizzato alla pubblicazione dagli amministratori in data 7 marzo 2019.

Alla data di predisposizione del presente bilancio, la controllante ultima è la FGC SpA, per effetto delle azioni detenute tramite proprie controllate.

Conformità ai principi contabili IFRS/IAS

Il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018, redatto sul presupposto della continuità aziendale è stato predisposto ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. 38/2005 ed in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), alle interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data del bilancio, nonché ai precedenti International Accounting Standard (IAS). Per semplicità l'insieme di tutti i principi e delle interpretazioni è di seguito definito con "IFRS". Nella predisposizione del presente documento si è tenuto conto delle disposizioni dell'articolo 9 del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, delle disposizioni del Codice Civile, delle Delibere CONSOB n. 15519 ("Disposizioni in materia di schemi di bilancio da emanare in attuazione dell'art. 9, comma 3, del Decreto Legislativo n. 38/2005") e n. 15520 ("Modificazioni ed integrazioni al regolamento recante norme di attuazione del Decreto Legislativo n. 58/1998") entrambe del 27 luglio 2006, nonché della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 ("Informativa societaria degli emittenti quotati e degli emittenti aventi strumenti finanziari diffusi tra il pubblico di cui all'art. 116 del TUF").

Criteri di presentazione

Il bilancio di esercizio è costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal Rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto e dalle note esplicative. Relativamente alla presentazione di tali schemi, la società ha operato le seguenti scelte:

  • − la situazione patrimoniale-finanziaria espone separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti;
  • − il conto economico è classificato in base alla natura dei costi;
  • − il conto economico complessivo, partendo dal risultato dell'esercizio, espone l'effetto degli utili e delle perdite rilevati direttamente a patrimonio netto;
  • − il prospetto delle variazioni di patrimonio netto è esposto in base al metodo delle variazioni di patrimonio;
  • − il rendiconto finanziario è presentato utilizzando il metodo indiretto.

Il criterio generale adottato è il costo storico ad eccezione delle voci di bilancio rilevate e misurate al Fair value in base a specifici IFRS come descritto nei criteri di valutazione esposti di seguito.

Gli IFRS sono stati applicati coerentemente con le indicazioni fornite nel "Framework for the preparation and presentation of financial statements" e non si sono verificate criticità che abbiano richiesto il ricorso a deroghe ai sensi dello IAS 1, paragrafo 19.

Si ricorda che la CONSOB con delibera n. 15519 del 27 luglio 2006 ha richiesto che nei citati prospetti di bilancio vengano evidenziate, qualora di importo significativo, sotto-voci aggiuntive a quelle già specificatamente richieste dallo IAS 1 e negli altri principi internazionali al fine di evidenziare distintamente dalle voci di riferimento gli ammontari delle posizioni e delle transazioni con parti correlate, nonché relativamente al Conto Economico, i componenti positivi o negativi di reddito derivanti da operazioni non ricorrenti o inusuali.

Le attività e passività sono esposte separatamente e senza operare compensazioni.

Il Bilancio di esercizio è presentato in euro e tutti i valori sono espressi in euro, tranne quando diversamente indicato.

Si precisa, inoltre, che con il termine "corrente" s'intendono i 12 mesi successivi la data di riferimento del presente documento, mentre per "non corrente" i periodi oltre i 12 mesi successivi la medesima data.

I principi ed i criteri contabili applicati nel presente bilancio sono conformi a quelli adottati per la redazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2017, ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo.

Principi contabili e interpretazione applicabili e di prossima applicazione

Principi contabili ed emendamenti agli standard adottati dalla Società

A partire dal 1° gennaio 2018, la Società ha adottato i seguenti nuovi principi contabili:

  • "IFRS 15 "Revenue from Contracts with Customers", la cui omologazione da parte della UE è avvenuta in data 29 ottobre 2016 con il Regolamento n. 1905, e "Clarifications to IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers", la cui omologazione da parte della UE è avvenuta in data 9 Novembre 2017 con il Regolamento n. 291. L'IFRS 15 definisce i criteri di rilevazione e valutazione dei ricavi derivanti da contratti con i clienti. In sintesi, il principio richiede l'analisi dei seguenti 5 step per la rilevazione dei ricavi: (i) identificazione del contratto; (ii) identificazione delle performance obligation contenute nel contratto; (iii) determinazione del prezzo dell'operazione; (iv) allocazione del prezzo previsto dal contratto alle performance obligation; (v) riconoscimento dei ricavi. La Società ha condotto un'analisi dettagliata per verificare se dall'introduzione di tale nuovo principio derivassero modifiche nella modalità di rilevazione dei ricavi. Dalle analisi condotte non sono emersi impatti in tutti gli ambiti di applicazione previsti dall'IFRS 15.
  • IFRS 9 "Strumenti finanziari", la cui omologazione da parte dell'UE è avvenuta in data 29 novembre 2016 con il regolamento n.2067. L'IFRS 9 "Strumenti finanziari" ha sostituito dal 1° gennaio 2018 il principio contabile IAS 39 "Strumenti Finanziari: Rilevazione e Valutazione" andando a determinare un nuovo set di regole contabili applicabili alla classificazione e misurazione degli Strumenti Finanziari, all'impairment dei crediti ed all'hedge accounting.

Inoltre, tra le altre cose, l'IFRS 9 prevede che in caso di modifica o scambio di una passività finanziaria che non comporta l'eliminazione contabile, gli eventuali effetti derivanti dalla rideterminazione del valore della nuova passività utilizzando i flussi finanziari modificati e il tasso di interesse effettivo originario, devono essere rilevati immediatamente nel risultato dell'esercizio, al contrario di quanto prevedeva lo IAS 39 in base al quale la contabilizzazione della nuova passività finanziaria avveniva in maniera prospettica. I costi o le commissioni sostenuti per la modifica continuano invece ad essere rilevati a diretta rettifica del valore contabile della passività finanziaria modificata e ammortizzati utilizzando il tasso di interesse effettivo lungo la vita dello strumento. Dall'introduzione dell'IFRS 9 non sono emersi impatti contabili con

riferimento alla classificazione e misurazione. Inoltre, in merito all'hedge accounting, sono stati verificati i requisiti previsti dall'IFRS 9 necessari per l'applicazione delle nuove disposizioni per le contabilizzazioni delle operazioni di copertura. Sulla base delle analisi effettuate si ritiene che tutte le relazioni di copertura esistenti soddisfano i criteri necessari per continuare l'applicazione dell'hedge accounting. Con riferimento al modello di impairment, l'adozione dell'IFRS 9 ha cambiato radicalmente le modalità di determinazione e contabilizzazione delle perdite per riduzione di valore delle attività finanziarie, andando a sostituire l'approccio delle incurred loss previsto dal previgente IAS 39 con un criterio basato sul modello delle forward-looking expected credit loss (ECL).

In base al nuovo principio, infatti, a prescindere da uno specifico evento di perdita (trigger event) accaduto, devono essere rilevate, per tutte le attività finanziarie (eccetto per quelle valutate a FVTPL), le perdite attese determinate secondo il modello dell'ECL. Con riferimento ai crediti commerciali, è stato implementato un modello di impairment che tiene conto del c.d. approccio semplificato previsto dal principio per tale tipologia di crediti. In particolare i crediti sono stati suddivisi per cluster omogenei, con riferimenti ai quali sono stati successivamente determinati, per ogni cluster, i parametri di riferimento (PD, LGD, ed EAD) per il calcolo delle lifetime expected credit losses utilizzando le informazioni disponibili. Dalle analisi condotte, l'introduzione dell'IFRS 9 non ha comportato effetti significativi rispetto a quanto posto in essere dalla Società in precedenza. Infine, con riferimento alla modifica delle passività finanziarie, la Società ha rideterminato i valori dei finanziamenti le cui condizioni contrattuali si sono modificate nel tempo rispetto al contratto originario.

Dalle analisi condotte, l'introduzione dell'IFRS 9 non ha comportato effetti significativi rispetto a quanto posto in essere dalla Società in precedenza.

• IFRS 2 – Share-based Payment, la cui omologazione da parte dell'UE è avvenuta in data 26 Febbraio 2018 con il regolamento n.289. Il documento "Classifications and Measurement of Share-based Payment Transactions (Amendments to IFRS 2)" ha risolto alcune tematiche relative alla contabilizzazione dei pagamenti basati su azioni. In particolare, tale emendamento apporta notevoli miglioramenti (i) nella valutazione dei pagamenti basati su azioni regolati per cassa, (ii) nella classificazione degli stessi e (iii) nella modalità di contabilizzazione in caso di modifica da pagamenti basati su azioni regolati per cassa a pagamenti basati su azioni regolati mediante strumenti di capitale.

  • IFRS 4 Insurance Contracts, la cui omologazione da parte dell'UE è avvenuta in data 3 Novembre 2017 con il regolamento n.1988. Il documento "Amendments to IFRS 4: Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts" ha l'obiettivo di risolvere le incongruenze derivanti dal differimento delle date di entrata in vigore dell'IFRS 9 e del nuovo principio contabile sui contratti assicurativi.
  • IFRIC 22 "Foreign Currency Transaction and Advance Consideration", la cui omologazione da parte dell'UE è avvenuta in data 28 Marzo 2018 con il regolamento n. 519. Il documento intende fornire chiarimenti circa la corretta contabilizzazione di un'operazione in valuta estera, in caso di pagamenti effettuati o ricevuti in anticipo rispetto all'oggetto della transazione cui i pagamenti si riferiscono. L'interpretazione chiarisce che la data della transazione da utilizzare per la conversione è la data in cui l'entità effettua o riceve il pagamento in anticipo.
  • IAS 40 Investment Property, la cui omologazione da parte dell'UE è avvenuta in data 14 Marzo 2018. Il documento "Amendments to IAS 40: Transfers of Investment Property" ha l'obiettivo di chiarire gli aspetti relativi al trattamento dei trasferimenti da, e verso, gli investimenti immobiliari. In particolare, la modifica chiarisce che un trasferimento deve avere luogo se e solo se si verifica un effettivo cambiamento nell'uso del bene. Un cambiamento nell'intenzione del management di per sé non più sufficiente a supportare un trasferimento.

L'applicazione delle modifiche al principio contabile IAS 40 non ha generato effetti.

"Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle" la cui omologazione da parte dell'UE è avvenuta in data 7 Febbraio 2018. Le modifiche introdotte rientrano nell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili internazionali.

L'adozione dei nuovi standard applicabili a partire dal 1° gennaio 2018 non ha comportato effettivi significativi nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.

Principi contabili e interpretazioni su standard efficaci per gli esercizi finanziari successivi al 2018 e non adottati anticipatamente dalla Società:

• In data 12 Ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche all'IFRS 9 – Financial Instruments. Il documento "Prepayment features with Negative Compensation (Amendments to IFRS 9)" ha l'obiettivo di modificare i requisiti dell'IFRS 9 con

riferimento alle seguenti due fattispecie: (i) le attività finanziarie che contengono opzioni di pagamento anticipato mediante compensazione negativa possono ora essere valutate al costo ammortizzato o al fair value tramite le altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI) se soddisfano gli altri requisiti rilevanti dell'IFRS 9; (ii) vengono introdotti nuovi criteri di contabilizzazione nel caso di modifiche non sostanziali che non comportano una derecognition in caso di modifiche o scambio di passività finanziarie a tasso fisso. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2019, o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. L'omologazione da parte dell'UE è avvenuta il 22 Marzo 2018 con il Regolamento n. 498.

  • In data 12 Ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 28 Investments in associates and joint venture. Il documento "Long-term interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)" ha l'obiettivo di chiarire alcuni aspetti nei casi in cui le società finanziano società collegate e joint venture con azioni privilegiate o mediante finanziamenti per i quali non è previsto il rimborso nel prevedibile futuro ("Long-Term Interests" o "LTI"). In particolare, l'emendamento chiarisce che tali tipologie di crediti, sebbene rappresentino un'estensione dell'investimento netto in tali partecipate a cui si applica lo IAS 28, sono comunque soggette alle disposizioni in materia di riduzione di valore ("impairment") dell'IFRS 9. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2019, o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. L'omologazione da parte dell'UE è avvenuta l'8 Febbraio 2019 con il Regolamento n. 237.
  • In data 7 Giugno 2017 lo IASB ha pubblicato l'interpretazione IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments, che fornisce indicazioni su come riflettere nella contabilizzazione delle imposte sui redditi le incertezze sul trattamento fiscale di un determinato fenomeno. L'IFRIC 23 si applica ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2019 o successivamente. L'omologazione da parte dell'UE è avvenuta in data 23 ottobre 2018 con il Regolamento n. 1595.
  • In data 13 Gennaio 2016, lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 16 Leases, che sostituisce le attuali disposizioni in materia di leasing, compresi lo IAS 17 "Leasing", l'IFRIC 4 "Determinare se un accordo contiene un leasing", il SIC-15 "Leasing operativo—Incentivi" e il SIC-27 "La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing". L'IFRS 16 si applica a partire dal 1° Gennaio 2019. L'omologazione da parte della UE è avvenuta in data 31 Ottobre 2017 con il

Regolamento n. 1986. Il nuovo principio elimina di fatto la differenza nella contabilizzazione del leasing operativo e finanziario pur in presenza di elementi che consentono di semplificarne l'applicazione ed introduce il concetto di controllo all'interno della definizione di leasing. In particolare, per determinare se un contratto rappresenti o meno un leasing, l'IFRS 16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'uso di una determinata attività per un determinato periodo di tempo. E' consentita un'applicazione anticipata per le entità che applicano anche l'IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers. La Società applicherà l'IFRS 16 a partire dal 1° gennaio 2019; in tale contesto, è stata condotta un'analisi dettagliata per verificare gli impatti derivanti dall'introduzione di tale nuovo principio.

Dalle analisi condotte, non sono emersi impatti sul Patrimonio Netto al 31 dicembre 2018

Alla data di approvazione del presente bilancio d'esercizio, ad eccezione di quanto esposto con riferimento all'IFRS 16, sono in corso da parte della Società le analisi per di verificare l'esistenza di eventuali impatti derivanti dall' applicazione di tali nuovi principi contabili ed interpretazioni.

Principi contabili e interpretazioni di prossima applicazione:

Alla data di approvazione del presente bilancio consolidato, risultano emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea, taluni principi contabili, interpretazioni ed emendamenti, alcuni ancora in fase di consultazione, tra i quali si segnala quanto segue:

  • In data 18 Maggio 2017, lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 17 Insurance Contracts, che sostituisce l'attuale IFRS 4. Il nuovo standard sui contratti assicurativi ha l'obiettivo di aumentare la trasparenza sulle fonti di profitto e sulla qualità degli utili realizzati e di garantire una elevata comparabilità dei risultati, introducendo un singolo principio di rilevazione dei ricavi che riflette i servizi forniti. L'IFRS 17 si applica ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2021 o successivamente. L'Endorsement Process da parte dell'EFRAG è tuttora in corso.
  • In data 12 Dicembre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle". Le modifiche introdotte, rientranti nell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili internazionali, riguardano i seguenti principi: (i) IFRS 3 - Business Combinations e IFRS 11 - Joint Arrangements: lo ISAB ha chiarito come contabilizzare l'incremento di interessenza in

una joint operation che rispetta la definizione di business; (ii) IAS 12 - Income Taxes: lo IASB ha chiarito che gli effetti fiscali correlati al pagamento di dividendi (inclusi i pagamenti relativi a strumenti finanziari classificati nel patrimonio netto) sono rilevati in modo coerente con le transazioni o gli eventi sottostanti che hanno generato gli importi oggetto di distribuzione (es. rilevazione nel prospetto dell'nell'utile/(perdita), ad OCI o nel patrimonio netto); (iii) IAS 23 - Borrowing Costs: lo IASB ha chiarito che i general borrowing per il calcolo degli oneri finanziari da capitalizzare sui qualifying assets non includono i borrowings che sono relativi specificatamente ai qualifying asset in fase di costruzione o sviluppo. Nel momento in cui tali qualifying asset sono disponibili per l'uso, i relativi borrowings sono considerati general borrowing ai fini dello IAS 23. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2019, o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. La conclusione dell'Endorsement Process è avvenuta nel corso del 2018, mentre l'omologazione da parte dell'UE è prevista nel corso del primo trimestre 2019.

  • In data 7 Febbraio 2018 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 19 Employee Benefits. Il documento "Plan Amendment, Curtailment or Settlement (Amendments to IAS 19)" chiarisce alcuni aspetti contabili relativi a modifiche, riduzioni o estinzioni di un piano a benefici definiti. Le modifiche si applicano per modifiche di piani, riduzioni o transazioni che si verificano a partire dal 1 Gennaio 2019 o la data in cui vengono applicate per la prima volta (è consentita un'applicazione anticipata). La conclusione dell'Endorsement Process è avvenuta nel corso del 2018, mentre l'omologazione da parte dell'UE è prevista nel corso del primo trimestre 2019.
  • In data 29 Marzo 2018 lo IASB ha pubblicato la versione rivista del Conceptual Framework for Financial Reporting. Le principali modifiche rispetto alla versione del 2010 riguardano un nuovo capitolo in tema di valutazione, migliori definizioni e guidance, in particolare con riferimento alla definizione di passività, e chiarimenti di importanti concetti, come stewardship, prudenza e incertezza nelle valutazioni. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2020. L'Endorsement Process da parte dell'EFRAG e l'omologazione da parte dell'UE sono previsti per il 2019.
  • In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche all'IFRS 3. Il documento "Amendment to FRS 3 Business Combinations" ha introdotto una definizione di business molto più restrittiva rispetto a quella contenuta nell'attuale versione dell'IFRS

3, nonché un percorso logico da seguire per verificare se una transazione è configurabile come una "business combination" o una semplice acquisizione di un asset. L'emendamento dovrà essere applicato alle acquisizioni che si verificano a partire dal 1° gennaio 2020. L'Endorsement Process da parte dell'EFRAG e l'omologazione da parte dell'UE sono previsti per il 2019.

• In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to IAS 1 and IAS 8: Definition of Material" con l'obiettivo di affinare e di allineare la definizione di "Material" presente in alcuni IFRS, in modo che la stessa sia anche coerente con il nuovo Conceptual Framework for Financial Reporting approvato a Marzo 2018. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2020. È consentita l'applicazione anticipata. L'Endorsement Process da parte dell'EFRAG e l'omologazione da parte dell'UE sono previsti per il 2019.

Gli eventuali riflessi che i principi contabili, gli emendamenti e le interpretazioni di prossima applicazione potranno avere sull'informativa finanziaria della Società sono in corso di approfondimenti e valutazione.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Attività immateriali

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, chiaramente identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili ed atti a generare benefici economici futuri.

Tali elementi sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Per ciascuna attività immateriale al momento di prima rilevazione viene determinata la vita utile; nel caso in cui, sulla base di un'analisi di tutti i fattori rilevanti, non è prevedibile un limite al periodo in cui ci si attende che si genereranno flussi di cassa in entrata per la Società, l'attività immateriale viene considerata a vita utile indefinita. La stima della vita utile è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L'ammortamento ha inizio quando l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della vita utile. Nell'esercizio in cui l'attività immateriale diviene disponibile per

l'uso l'ammortamento è determinato tenendo conto del momento effettivo in cui la condizione si manifesta.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un'attività immateriale, essa viene eliminata dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il relativo valore netto contabile) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, incrementato, in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività.

Gli oneri finanziari che sono direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene, sono capitalizzati come parte del costo del bene stesso fino al momento in cui il bene è pronto per l'uso previsto o la vendita.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al Conto Economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, l'ammodernamento o il miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach.

Gli immobili, impianti e macchinari sono esposti al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate in base alle modalità descritte nel seguito. L'ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica. La vita utile stimata dei principali immobili, impianti e macchinari è la seguente:

Vita utile dell'attività materiale
Fabbricati destinati all'industria 25 anni
Impianti antiinquinamento 7 anni
Impianti specifici 6 anni
Attrezzature 4 anni
Mobili e macchine d'ufficio 8 anni
Autoveicoli da trasporto 5 anni
Macchine elettroniche 5 anni

I terreni, sia liberi da costruzione sia annessi a fabbricati civili e industriali, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un'attività materiale, essa viene eliminata dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il relativo valore netto contabile) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Perdite di valore

Periodicamente viene verificata l'esistenza di eventi o cambiamenti di situazione che indichino che il valore di carico degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali a vita definita non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo si procede alla determinazione del loro valore recuperabile e, nel caso in cui il valore netto contabile ecceda il valore recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore recuperabile.

Il valore recuperabile degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali è rappresentato dal maggiore tra il valore corrente al netto dei costi di dismissione e il loro valore d'uso. Il valore d'uso è rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività o, per le attività che non generano autonomamente flussi finanziari ampiamente indipendenti, dall'insieme di attività che compongono l'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene (cash generating unit).

Nel definire il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi specifici dell'attività.

Una riduzione di valore è riconosciuta nel Conto Economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, o della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile: le perdite di valore di cash generating unit sono dapprima imputate a riduzione dell'avviamento allocato alla cash generating, quindi alle altre attività, in proporzione al relativo valore contabile. Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata su beni materiali ed immateriali diversi da avviamento, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a Conto Economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell'attività oggetto del test allocato alla cash generating unit cui la stessa appartiene, l'ammontare residuo è allocato alle attività incluse nella cash generating unit in proporzione del loro valore di carico. Tale allocazione ha come limite minimo l'ammontare più alto tra:

  • il relativo fair value dell'attività al netto dei costi di dismissione;
  • il relativo valore in uso, come sopra definito;
  • zero.

Le perdite di valore sono contabilizzate nel Conto Economico nell'apposita voce relativa alle svalutazioni.

Partecipazioni in società controllate e collegate

Per società controllate si intendono tutte le società su cui la Vianini SpA è esposta a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con le stesse e nel contempo ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tali entità. Le società collegate, sono le imprese nelle quali la Vianini SpA esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto.

Nel valutare l'esistenza del controllo e dell'influenza notevole si prendono in considerazione anche i diritti di voto potenziali effettivamente esercitabili o convertibili.

Le suddette partecipazioni sono iscritte al costo rettificato per perdite di valore.

Le perdite di valore sono riconosciute a Conto Economico e possono essere ripristinate laddove si verifichino i presupposti. Nel caso in cui la perdita di pertinenza della società ecceda il valore contabile della partecipazione e la partecipante sia impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite, il valore contabile è annullato e l'eventuale eccedenza è rilevata in un apposito fondo del passivo nell'ambito dei fondi per rischi ed oneri futuri.

Rimanenze

Le rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono iscritte al costo e valutate al minore tra il costo ed il valore netto di presumibile realizzo.

I prodotti finiti rappresentati da immobili e da aree edificabili sono iscritti al costo di acquisto o di produzione ovvero al valore di realizzo desumibile dall'andamento del mercato, se minore. Il costo è determinato con il metodo del costo specifico sostenuto.

Per le altre rimanenze, il costo d'acquisto viene determinato con il metodo del FIFO ed include gli oneri accessori di competenza. Al fine di determinare il valore netto di presumibile

realizzo, il valore di eventuali rimanenze obsolete o di lento rigiro viene svalutato in relazione alla previsione di utilizzo/realizzo netto futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo a riduzione del valore delle rimanenze stesse.

Strumenti finanziari

La Società, a partire dal 1° gennaio 2018, applica per la rilevazione e misurazione degli strumenti finanziari, il principio contabile internazionale IFRS 9 "Strumenti finanziari". L'IFRS 9 sostituisce il precedente IAS 39, dettando nuove regole in tema di classificazione e valutazione, derecognition, impairment e hedge accounting. Tra le principali novità si evidenzia che in tema di classificazione e valutazione occorre considerare il business model utilizzato per gestire le attività e passività finanziarie e le caratteristiche dei flussi di cassa finanziari. Inoltre il principio introduce nuovi aspetti per la valutazione delle perdite sui crediti (expected credit losses) ed un nuovo modello di hedge accounting. L'introduzione del nuovo principio non ha comportato impatti in tutti gli ambiti di applicazione previsti.

Classificazione e misurazione

L'IFRS 9 introduce nuove disposizioni per la classificazione e la valutazione delle attività finanziarie che riflettono il modello di business secondo cui vengono gestite tali attività e le caratteristiche dei loro flussi finanziari.

L'IFRS 9 classifica le attività finanziarie in tre categorie principali: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVOCI) e al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio (FVTPL). Le categorie previste dallo IAS 39, ossia, detenuti fino a scadenza, finanziamenti e crediti e disponibili per la vendita, sono state eliminate.

Le analisi che un'entità deve svolgere per classificare le attività finanziarie nelle suddette categorie seguono una prima distinzione a seconda se siamo in presenza di un titolo di capitale, un titolo di debito o un derivato.

Tutte le attività finanziarie rappresentate da TITOLI DI CAPITALE sono sempre rilevate al fair value.

Nel caso in cui il titolo sia detenuto con finalità di trading, le variazioni di fair value devono essere rilevate a conto economico, mentre per tutti gli altri investimenti l'entità potrà decidere, alla data di rilevazione iniziale, di rilevare successivamente tutte le variazioni di fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo (OCI), esercitando la FVTOCI option. In tal

caso, gli importi accumulati a OCI non saranno mai riversati nell'utile/(perdita) dell'esercizio anche in caso di eliminazione contabile dell'investimento. L'applicazione dell'opzione "FVTOCI" è irrevocabile e le riclassifiche tra le tre categorie non sono concesse.

Per quanto riguarda invece la classificazione delle attività finanziarie rappresentate dai CREDITI E DAI TITOLI DI DEBITO, è necessario considerare due elementi:

    1. il modello di business adottato dalla società. In particolare:
  • Held to Collect (HTC), modello avente l'obiettivo di possedere l'attività finanziaria per l'incasso dei flussi contrattuali;
  • Held To Collect and Sale (HTC&S), modello avente l'obiettivo sia di incassare i flussi contrattuali derivanti dall'attività finanziaria sia di vendere l'attività finanziaria stessa; — altro modello di business diverso dai due precedenti.
    1. le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali rinvenienti dallo strumento finanziario. In particolare si dovrà verificare se tali flussi di cassa contrattuali sono rappresentati unicamente dal pagamento del capitale e dagli interessi o diversamente includono anche altre componenti. Questa verifica è denominata SPPI Test (Solely Payment of Principal and Interest Test).

L'IFRS 9 fornisce le definizioni di capitale e interessi:

  • il capitale è il fair value dell'attività finanziaria all'iscrizione iniziale e tale importo può cambiare nel tempo lungo la vita dello strumento finanziario (ad esempio, tramite rimborsi);
  • gli interessi rappresentano, invece, la compensazione per il valore temporale del denaro e il rischio di credito sul capitale residuo.

Un'attività finanziaria rappresentata quindi da titoli di debito potrà essere classificata nelle seguenti categorie:

  • 1) Costo ammortizzato quando:
  • a. i flussi di cassa contrattuali dello strumento sono rappresentati unicamente dal pagamento di capitale e interessi (SPPI Test superato); e
  • b. il business model adottato dalla società prevede che l'entità detenga l'attività finanziaria esclusivamente per incassare flussi di cassa contrattuali (modello di business HTC).

In questa categoria, gli strumenti finanziari sono inizialmente rilevati al fair value, inclusivo dei costi dell'operazione, e successivamente valutati al costo ammortizzato. Gli interessi (calcolati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo come nel previgente IAS 39), le perdite (e i ripristini

delle perdite) per riduzione di valore, gli utili/(perdite) su cambi e gli utili/(perdite) derivanti dall'eliminazione contabile sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

  • 2) Fair Value Through Other Comprehensive Income (FVTOCI) quando:
  • a. i flussi di cassa contrattuali dello strumento sono rappresentati unicamente dal pagamento di capitale e interessi (SPPI Test superato); e
  • b. il business model adottato dalla società prevede che l'entità detenga l'attività finanziaria sia per incassare flussi di cassa contrattuali che flussi di cassa generati dalla vendita (modello di business HTC&S).

In tale categoria gli strumenti finanziari classificati sono inizialmente rilevati al fair value, inclusivo dei costi dell'operazione.

Gli interessi (calcolati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo come nel previgente IAS 39), le perdite/(utili) per riduzione di valore e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre variazioni del fair value dello strumento sono rilevate tra le altre componenti di conto economico complessivo (OCI). Al momento dell'eliminazione contabile dello strumento, tutti gli utili/(perdite) accumulati a OCI saranno riclassificati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

  • 3) Fair Value Through Profit Or Loss in via residuale, ovvero quando:
  • a. non sono rispettati i criteri precedentemente descritti ovvero;
  • b. nel caso in cui si eserciti la fair value option.

Gli strumenti finanziari classificati in tale categoria sono inizialmente e successivamente rilevati al fair value. I costi dell'operazione e le variazioni del fair value sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Perdite per riduzione di valore

L'IFRS 9 sostituisce il modello della 'perdita sostenuta' ('incurred loss') previsto dallo IAS 39 con un modello previsionale della 'perdita attesa su crediti' ('expected credit loss' o 'ECL'). Il modello presuppone un livello significativo di valutazione in merito all'impatto dei cambiamenti dei fattori economici sull'ECL che saranno ponderati in base alle probabilità.

Il nuovo modello di perdita per riduzione di valore si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, fatta eccezione per i titoli di capitale e le attività derivanti da contratti con i clienti.

Il principio prevede che i fondi a copertura su crediti siano valutati utilizzando i seguenti approcci metodologici: il "General deterioration method" e il "Simplified approach"; in particolare:

  • ll "General deterioration method" richiede la classificazione in tre stage degli strumenti finanziari inclusi nel perimetro di applicazione dell'IFRS 9. I tre stage riflettono il livello di deterioramento della qualità del credito dal momento in cui lo strumento finanziario è acquisito e comportano una differente modalità di calcolo dell'ECL;
  • ll "Simplified approach" prevede, per i crediti commerciali, contract asset e crediti derivanti da contratti di leasing, l'adozione di alcune semplificazioni, al fine di evitare che le entità siano costrette a monitorare i cambiamenti nel rischio di credito, così come previsto dal modello generale. La rilevazione della perdita secondo l'approccio semplificato deve essere lifetime, pertanto non è richiesta la stage allocation. Per tale tipologia, pertanto, i crediti sono suddivisi per cluster omogenei, con riferimenti ai quali sono successivamente determinati, per ogni cluster, i parametri di riferimento (PD, LGD, ed EAD) per il calcolo delle lifetime expected credit losses utilizzando le informazioni disponibili.

Nei casi in cui trova applicazione il General Deterioration Method, come anticipato, gli strumenti finanziari sono classificati in tre stage in funzione del deterioramento della qualità creditizia tra la data della rilevazione iniziale e quella di valutazione:

  • Stage 1: comprende tutte le attività finanziarie in esame al momento della loro prima rilevazione (Data di rilevazione iniziale) a prescindere da paramenti qualitativi (es.: rating) e ad eccezione di situazioni con evidenze oggettive di impairment. Permangono in stage 1, in fase di valutazione successiva, tutti gli strumenti finanziari che non hanno avuto un aumento significativo del rischio di credito rispetto alla data di rilevazione iniziale o che abbiano un basso rischio di credito alla data di riferimento. Per tali attività sono riconosciute le perdite su crediti attese nei prossimi 12 mesi (12-month ECL) che rappresentano le perdite attese in considerazione della possibilità che si verifichino eventi di default nei prossimi 12 mesi. Gli interessi degli strumenti finanziari compresi in stage 1 sono calcolati sul valore contabile al lordo delle eventuali svalutazioni sull'asset;
  • Stage 2: comprende gli strumenti finanziari che hanno avuto un aumento significativo del rischio di credito rispetto alla Data di rilevazione iniziale, ma che non hanno evidenze oggettive di impairment. Per tali attività sono riconosciute solo le perdite su crediti attese derivanti da tutti i possibili eventi di default lungo l'intera vita attesa dello strumento finanziario (Lifetime ECL). Gli interessi degli strumenti finanziari compresi in stage 2 sono calcolati sul valore contabile al lordo delle eventuali svalutazioni sull'asset;

• Stage 3: comprende le attività finanziarie che hanno evidenze oggettive di impairment alla Data di valutazione. Per tali attività, sono riconosciute solo le perdite su crediti attese derivanti da tutti i possibili eventi di default lungo l'intera vita attesa dello strumento.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono contabilizzati al fair value e comprendono i depositi bancari ed il denaro in cassa, ossia quei valori che possiedono i requisiti della disponibilità a vista o a brevissimo termine, del buon esito e dell'assenza di spese per la riscossione.

Livelli gerarchici di valutazione del fair value

In relazione alle attività e passività finanziarie rilevate nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria al fair value, l'IFRS 13 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati in mercati attivi per le attività o per le passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi da prezzi quotati inclusi nel "livello 1" ma che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) per le attività o per le passività;
  • livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono osservabili per le attività o per le passività.

Per l'identificazione del livello gerarchico di valutazione del fair value, si rinvia alla Nota n. 28.

Benefici per i dipendenti

La passività relativa ai benefici riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e relativa a programmi a benefici definiti (TFR), al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali stimando l'ammontare dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato alla data di riferimento. La passività è rilevata per competenza lungo il periodo di maturazione del diritto.

Relativamente al Trattamento di Fine Rapporto, in seguito alle modifiche apportate alla disciplina dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti attuativi ('Riforma Previdenziale') emanati nei primi mesi del 2007, si segnala che:

  • il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua ad essere considerato un piano a benefici definiti;
  • il TFR maturato a partire dal 1 gennaio 2007, per le aziende italiane con un numero di dipendenti superiore a 50 unità, è considerato un piano a contribuzione definita.

La determinazione del valore attuale degli impegni della Società è effettuata da attuari esterni con il "metodo della proiezione unitaria del credito" (projected unit credit method). Con tale metodo, la passività è proiettata al futuro per determinare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente il tasso di interesse, che riflette il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione e il turnover dei dipendenti. Per le quote di TFR destinate alla previdenza integrativa ovvero al fondo INPS a partire dalla data di opzione esercitata dal dipendente, la Società non è debitrice delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006 e pertanto nel calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura.

Gli utili e le perdite attuariali, definiti quale differenza tra il valore di bilancio della passività ed il valore attuale degli impegni della Società a fine periodo, dovuta al modificarsi dei parametri attuariali utilizzati in precedenza, sono imputati direttamente nelle altre componenti del Conto Economico Complessivo.

La componente finanziaria è invece iscritta nel Conto Economico nella voce proventi ed oneri finanziari.

Fondi per rischi e oneri

I Fondi per rischi ed oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura del periodo sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza.

Gli accantonamenti ai Fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di riferimento, esiste una obbligazione legale o implicita, che deriva da un evento passato, e sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e l'ammontare di tale esborso sia stimabile.

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario. Se la passività è relativa ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce; la rilevazione dell'onere a Conto Economico avviene attraverso il

processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale alla quale l'onere stesso si riferisce.

Ricavi da contratti con i clienti

L'introduzione del nuovo principio IFRS 15 ha modificato profondamente la modalità di rilevazione dei ricavi.

L'obiettivo dell'introduzione del principio contabile IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers, è proprio quello di creare un quadro di riferimento completo ed omogeneo per la rilevazione dei ricavi, applicabile a tutti i contratti commerciali (ad eccezione dei contratti di leasing, dei contratti assicurativi e degli strumenti finanziari).

L'adozione del nuovo principio ha come obiettivo:

  • la concentrazione della disciplina dei ricavi in un unico principio (five step model framework).
  • l'introduzione di un modello basato sul concetto di trasferimento del 'controllo';
  • la misurazione dei ricavi sulla base del corrispettivo che l'entità ritiene di essere titolata ad incassare all'adempimento del contratto;
  • l'introduzione di nuovi e specifici criteri per l'allocazione dei corrispettivi per beni e servizi all'interno dei contratti;
  • l'introduzione di una specifica disciplina per la contabilizzazione dei corrispettivi 'variabili' o 'potenziali'.

Il "five step model framework" si basa su 5 fasi cruciali nella determinazione dei ricavi:

  • 1) identificazione del contratto;
  • 2) identificazione dei beni e servizi oggetto del contratto;
  • 3) definizione del prezzo della transazione;
  • 4) allocazione delle obbligazioni contrattuali della componente variabile del prezzo;
  • 5) trasferimento del controllo.

Con l'IFRS 15 i ricavi sono valutati tenendo conto dei termini contrattuali e delle pratiche commerciali abitualmente applicate nei rapporti con i clienti. Il prezzo dell'operazione è l'importo del corrispettivo (che può includere importi fissi, variabili o entrambi) a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento del controllo dei beni/servizi promessi. Per controllo si intende genericamente la capacità di decidere dell'uso dell'attività (bene/servizio) e di trarne sostanzialmente tutti i benefici rimanenti. Il corrispettivo totale dei contratti per la prestazione di servizi viene ripartito tra tutti i servizi sulla base dei prezzi di vendita dei relativi servizi come se fossero stati venduti singolarmente.

Per l'IFRS 15, nell'ambito di ciascun contratto, l'elemento di riferimento per il riconoscimento dei ricavi è il singolo obbligo di prestazione (performance obbligation). Per ogni obbligazione

di fare, separatamente individuata, l'entità rileva i ricavi quando (o man mano che) adempie l'obbligazione stessa, trasferendo al cliente il bene/servizio (ossia l'attività) promesso. L'attività è trasferita quando (o man mano che) il cliente ne acquisisce il controllo.

Per le obbligazioni di fare adempiute nel corso del tempo i ricavi vengono rilevati nel corso del tempo (over the time), valutando alla fine di ogni esercizio i progressi fatti verso l'adempimento completo dell'obbligazione. Per la valutazione dei progressi possono essere utilizzati modelli basati su dai di input o su dati di output. La Società utilizza il Metodo basato sugli input (costto-cost method). Secondo tale ultima metodologia, i ricavi sono rilevati sulla base degli input impiegati per adempiere l'obbligazione fino alla data, rispetto agli input totali ipotizzati per adempiere l'intera obbligazione. Quando gli input risultano distribuiti uniformemente nel tempo, la Società rileva i corrispondenti ricavi in maniera lineare. In determinate circostanze, quando non si è in grado di valutare ragionevolmente il risultato dell'obbligazione di fare, i ricavi vengono rilevati solo fino a concorrenza dei costi sostenuti.

Corrispettivi variabili

Se il corrispettivo contrattuale include un importo variabile (ad esempio a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, crediti, concessioni sul prezzo, incentivi, premi di rendimento, penalità oppure perché il corrispettivo stesso dipende dal verificarsi o meno di un evento futuro incerto), l'importo del corrispettivo cui si ritiene di avere diritto deve essere stimato. La Società stima i corrispettivi variabili in maniera coerente per fattispecie simili, usando il metodo del valore atteso o del valore dell'importo maggiormente probabile; in seguito, include l'importo stimato del corrispettivo variabile nel prezzo di transizione solo nella misura in cui tale importo risulta altamente probabile.

Presenza di una componente finanziaria significativa

I ricavi della Società vengono rettificati in presenza di componenti finanziarie significative, sia se la stessa risulta finanziata dal proprio cliente (incasso anticipato), sia se lo finanzia (incassi differiti). La presenza di una componente finanziaria significativa viene identificata alla stipula del contratto, comparando i ricavi attesi con i pagamenti da ricevere. Essa non viene rilevata se tra il momento del trasferimento del bene/servizio e il momento del pagamento intercorre un periodo di tempo inferiore ai 12 mesi.

Costi per l'ottenimento e l'adempimento del contratto

La Società capitalizza i costi sostenuti per l'ottenimento del contratto e che non avrebbe sostenuto se non lo avesse ottenuto (es. commissioni di vendita), quando prevede di

recuperarli. La Società capitalizza i costi sostenuti per l'adempimento del contratto solo quando questi sono direttamente correlati al contratto, consentono di disporre di nuove e maggiori risorse per gli adempimenti futuri e si prevede che tali costi saranno recuperati.

Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi acquistati o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il tasso di interesse effettivo, cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata ed in uscita che compongono una determinata operazione. Per ciò che riguarda gli oneri finanziari capitalizzati si rimanda a quanto indicato nei criteri di valutazione degli immobili, impianti e macchinari.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione degli stessi. La distribuzione di dividendi a terzi viene registrata come passività nel bilancio nel periodo in cui la distribuzione viene approvata dall'Assemblea degli Azionisti.

Imposte

Le imposte correnti sul reddito del periodo sono determinate in base alla stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore; si tiene conto, inoltre, degli effetti derivanti dall'attivazione da parte della Società del consolidato fiscale nazionale con la controllante Caltagirone SpA. Di conseguenza, la Società ha riflesso in bilancio i rapporti patrimoniali relativi alla fiscalità IRES attribuita alla società controllante nelle voci "Crediti verso Controllante" e "Debiti verso Controllante" anziché nei "Debiti tributari" e "Crediti tributari".

Le imposte differite attive e passive sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti nel Bilancio consolidato ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, in base alle aliquote fiscali e alla normativa fiscale vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'iscrizione di attività per imposte differite attive è effettuata quando il loro recupero è probabile, cioè quando si prevede che possano rendersi disponibili in futuro imponibili fiscali

sufficienti a recuperare l'attività. La recuperabilità delle imposte differite attive viene riesaminata ad ogni chiusura di periodo.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel Conto Economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a Patrimonio Netto attraverso il Conto Economico Complessivo, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a Patrimonio Netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli "Altri Costi Operativi".

Aggregazioni di impresa

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisizione (acquisition method). Secondo tale metodo:

  • v. il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dalla Società alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell'impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel Conto Economico nel momento in cui sono sostenuti;
  • vi. alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value alla data di acquisizione; costituiscono un'eccezione le imposte differite attive e passive, le attività e passività per benefici ai dipendenti, le passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell'impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi alla Società emessi in sostituzione di contratti dell'impresa acquisita, e le attività (o gruppi di attività e passività) destinate alla vendita, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento;
  • vii. l'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del Patrimonio Netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del Patrimonio Netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale

eccedenza è rilevata immediatamente nel Conto Economico come provento derivante dalla transazione conclusa;

viii. eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell'avviamento.

Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l'eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel Conto Economico.

Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, la Società riporta nel proprio Bilancio d'esercizio i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione.

Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.

Nell'ambito del passaggio agli IFRS, la Società ha deciso di rideterminare solo le aggregazioni aziendali avvenute successivamente al 1 gennaio 2004. Per le acquisizioni avvenute prima di tale data, l'avviamento corrisponde all'importo contabilizzato secondo i precedenti principi contabili (Principi Contabili Italiani).

Gestione dei rischi

La gestione dei rischi finanziari della Società è svolta nell'ambito di precise direttive di natura organizzativa che disciplinano la gestione degli stessi e il controllo di tutte le operazioni che hanno stretta rilevanza nella composizione delle attività e passività finanziarie e /o commerciali.

La Società non presenta aree di rischio di credito particolarmente rilevanti, non essendo più operativa. Pertanto, la massima esposizione al rischio di credito è rappresentata dal valore di iscrizione in bilancio.

La Società presenta una contenuta esposizione al rischio di tasso di interesse, che impatta in maniera limitata sulle passività finanziarie.

La Società non ha fatto uso di strumenti finanziari derivati né esistono, con riferimento all'attività di questo, specifici rischi finanziari, di prezzo, di credito e di liquidità diversi da quelli che derivano dall'attività operativa.

Le aree di rischio relative alla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori sono gestite nel rigoroso rispetto delle norme di legge e regolamentari.

Uso di stime

La predisposizione del Bilancio richiede da parte degli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di Bilancio, quali la Situazione patrimoniale e finanziaria, il Conto economico ed il Rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di Bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci successivi a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.

I principi contabili e le voci di Bilancio che richiedono più di altri una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sul Bilancio sono i seguenti:

  • Imposte: le imposte sul reddito (correnti e differite) sono determinate secondo una prudente interpretazione delle normative fiscali vigenti. Questo processo comporta talvolta complesse stime nella determinazione del reddito imponibile e delle differenze temporanee deducibili ed imponibili tra valori contabili e fiscali. In particolare, la valutazione per la recuperabilità delle attività per imposte differite attive, rilevate in relazione sia alle perdite fiscali utilizzabili negli esercizi successivi, sia alle differenze temporanee deducibili, tiene conto della stima dei redditi imponibili futuri attesi.
  • Riduzione di valore delle attività finanziarie: Come anticipato, l'IFRS 9 ha sostituito lo IAS 39 relativamente al modello di impairment. Sotto il modello previsto dall'IFRS 9, la perdita attesa viene definita come la somma delle perdite attese derivanti dagli eventi di default che possono colpire lo strumento finanziario su un determinato orizzonte temporale; ciò si concretizza nella rilevazione della perdita attesa sia utilizzando dati passati e presenti, nonché informazioni in merito a circostanze future (forward looking).
  • Benefici ai dipendenti: gli accantonamenti connessi ai benefici ai dipendenti sono determinati sulla base di ipotesi attuariali; le variazioni di tali ipotesi potrebbero avere effetti significativi su tale voce.
  • Fondi rischi: gli accantonamenti relativi a contenziosi sono frutto di un processo che si basa sulla valutazione delle probabilità di soccombenza.

Per quanto riguarda la descrizione dei cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima si rimanda a quando descritto nelle note illustrative del consolidato.

Tutti gli importi sono in migliaia di euro

Attività

1. Attività immateriali a vita definita

31/12/2017 Incrementi Decrementi Ammortamenti 31/12/2018
Altre 24 (6) 18
24 (6) 18

2. Immobili, impianti e macchinari

Costo storico Terreni e
Fabbricati
Impianti e
Macchinari
Attrezzature Ind.
e Comm.
Altri
beni
Immobilizzazioni in
corso
Totale
01/01/2017 20.460 37.890 2.509 292 122 61.273
Incrementi - 173 - 7 - 180
Decrementi (5.964) (19.770) (987) (77) - (26.798)
31/12/2017 14.496 18.293 1.522 222 122 34.655
01/01/2018 14.496 18.293 1.522 222 122 34.655
Incrementi - - - - - -
Decrementi (1) (2) - (18) - (21)
31/12/2018 14.495 18.291 1.522 204 122 34.634
Ammortamento e Terreni e Impianti e Attrezzature Ind. Altri Immobilizzazioni in
Perdite durevoli Fabbricati Macchinari e Comm. beni corso Totale
01/01/2017 16.268 37.248 2.509 292 - 56.317
Incrementi 46 - - 1 47
Decrementi (3.043) (18.955) (987) (77) (23.062)
31/12/2017 13.271 18.293 1.522 216 - 33.302
01/01/2018 13.271 18.293 1.522 216 - 33.302
Incrementi 46 - - 1 - 47
Decrementi - (2) - (13) - (15)
31/12/2018 13.317 18.291 1.522 204 - 33.334
Valore Netto -
01/01/2017 4.192 642 - - 122 4.956
31/12/2017 1.225 - - 6 122 1.353
31/12/2018 1.178 - - - 122 1.300

Gli immobili, impianti e macchinari non presentano restrizioni in relazione alla titolarità ed alla proprietà, le variazioni sono connesse ad una normale attività aziendale.

Per il dettaglio della vita utile dei cespiti si rinvia al paragrafo relativo ai criteri di valutazione. Per gli ammortamenti dell'esercizio si rimanda alla nota 19.

3. Investimenti in Partecipazioni

31/12/2017 Acquisizioni/
(Dismissioni)
Altre variazioni 31/12/2018
Imprese Controllate 90.510 13 (8) 90.515
Imprese Collegate 10 (2) - 8
Altre Imprese 1 - - 1
Totale 90.521 11 (8) 90.524

Le partecipazioni in Imprese Controllate risultano essere:

Società % di
possesso
Valore
contabile al
01/01/2017
Acquisizioni/dismissioni Altre
Variazioni
Valore
contabile al
31/12/2017
% di
possesso
Patrimonio
Netto di
pertinenza al
31.12.2017
Differenza
rispetto al
valore di
carico al
31.12.2017
Ind 2004 Srl 99,99 6 4 (10) 0 99,99 (35) 35
Vianini Energia
Srl
99,99 6 4 (3) 7 99,99 7 -
Domus Italia SpA 100 90.564
90.576
-
8
(61)
(74)
90.503
90.510
100 89.757 746
Società % di
possesso
Valore
contabile al
01/01/2018
Acquisizioni/dismissioni Altre
variazioni
Valore
contabile al
31/12/2018
% di
possesso
Patrimonio
Netto di
pertinenza al
31.12.2018
Differenza
rispetto al
valore di
carico al
Ind 2004 Srl 99,99 - 10 (3) 7 99,99 7 31.12.2018
-
Vianini Energia
Srl
99,99 7 3 (5) 5 99,99 5 -

Il management valuta la recuperabilità del valore del Gruppo Domus Italia avvalendosi di perizie effettuate da esperti indipendenti che determinano il Fair Value degli immobili.

Le movimentazioni della partecipazione in IND 2004 S.r.l. e della partecipazione in Vianini Energia Srl riguardano la copertura delle perdite dell'esercizio precedente e la svalutazione a seguito della perdita dell'esercizio in corso.

Le partecipazioni in Imprese Collegate sono costituite:

Società % di
possesso
Valore
contabile al
01/01/2017
Acquisizioni/
(Dismissioni)
Altre Variazioni Valore
contabile al
31/12/2017
% di
possesso
Angitola Scarl in Liquidaz. 50,00 8 - - 8 50,00
Rofin 2008 Srl 20,00 2 - - 2 20,00
10 - - 10
% di Valore Acquisizioni/ Altre variazioni Valore % di
Società possesso contabile al
01/01/2018
(Dismissioni) contabile al
31/12/2018
possesso
Angitola Scarl in Liquidaz. 50,00 8 - - 8 50,00
Rofin 2008 Srl 20,00 2 (2) - - 20,00
10 (2) - 8

Nel corso del 2018 è stata liquidita la società Rofin 2008 Srl.

Le partecipazioni in Altre Imprese sono costituite:

Società
Sele Scarl in Liquidaz.
Consorzio EUROFER
Parted 1982 SpA
% di
possesso
2,00
19,50
8,10
Valore
contabile al
01/01/2017
1
1
14.336
14.338
Acquisizioni/
(Dismissioni)
(1)
-
(14.336)
(14.337)
Altre Variazioni Valore
contabile al
31/12/2017
-
1
-
1
% di
possesso
2,00
19,50
8,10
Società
Consorzio EUROFER
% di
possesso
19,50
Valore
contabile al
01/01/2018
1
1
Acquisizioni/
(Dismissioni)
-
-
Altre Variazioni
-
Valore
contabile al
31/12/2018
1
1
% di
possesso
19,50

4. Attività finanziarie non correnti

La voce include gli importi per depositi cauzionali costituiti presso terzi.

5. Imposte

Le imposte differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra imponibile fiscale e risultato di bilancio.

Le imposte differite attive sono pari a 514 mila euro (555 mila euro nel 2017) e sono accertate, principalmente, in relazione a fondi tassati fiscalmente e alle perdite fiscali di esercizio.

Le imposte differite passive (115 mila euro) sono costituite essenzialmente da imposte differite accertate in relazione alla maggiore quota degli ammortamenti fiscalmente deducibili.

L'utilizzo di tali accantonamenti si prevede possa verificarsi oltre l'esercizio successivo.

in migliaia di Euro 01/01/2017 Accantonamenti a
conto economico
Utilizzi a conto
economico
Altre variazioni a
Patrimonio Netto
31/12/2017
Imposte differite attive
Perdite esercizi precedenti 298 - (125) - 173
Altri 379 21 (12) (6) 382
Totale 677 21 (137) (6) 555
Imposte differite passive
Differenze ammortamenti fiscali 547 - (432) - 115
Totale 547 - (432) - 115
in migliaia di Euro 01/01/2018 Accantonamenti a
conto economico
Utilizzi a conto
economico
Altre variazioni a
Patrimonio Netto
31/12/2018
Imposte differite attive
Perdite esercizi precedenti 173 - - - 173
Altri 382 25 (56) (10) 341
Totale 555 25 (56) (10) 514
Imposte differite passive
Differenze ammortamenti fiscali 115 - - - 115
Totale 115 - - - 115

Le altre variazioni a Patrimonio Netto sono da ricondurre alle imposte calcolate sull'effetto fiscale della riserva di attuazione del TFR.

Crediti e Debiti per Imposte Correnti

Di seguito si riporta il dettaglio dei crediti e debiti per imposte correnti:

in migliaia di Euro 31.12.2018 31.12.2017
Ires a credito 5 5
Debiti lordi per IRAP - (4)
Acconti versati 25 -
Altri crediti vs Erario 44 -
Totale 74 1

Le imposte sono così composte:

Imposte 2018 2017
IRAP - (63)
Imposta esercizi precedenti 1 -
Onere (Provento) da Consolidato Fiscale (490) (662)
Imposte correnti (489) (725)
Imposte differite - -
Imposte anticipate 31 117
Totale imposte (458) (608)

Le imposte sono così suddivise:

2018 2017
IRES corrente e differita (463) (545)
IRAP corrente e differita 5 (63)
(458) (608)

A partire dall'esercizio 2017 la Vianini SpA ha aderito al Consolidato Nazionale e Mondiale (CNM), in capo alla Caltagirone S.p.A. e trasferisce un debito per IRES di circa 490 mila euro. La riconciliazione dell'aliquota teorica ed effettiva risulta la seguente:

31.12.2018 31.12.2017
Imponibile Imposta Imponibile Imposta
IRES
Risultato ante imposte (2.084) 24,00% (11.166) 24,00%
Onere fiscale teorico - (500) - (2.680)
Imposte indeducibili 150 222
Svalutazione partecipazioni 5 8.744
Altro - (71)
Totale 155 8.895
Onere (Provento) fiscale effettivo (1.929) (2.271)
(463) 22.22% (545) 4,88%

6. Rimanenze

Le rimanenze al 31 dicembre 2018 sono pari a 195 mila euro (247 mila euro al 31 dicembre 2017) e sono rappresentate principalmente da materie prime, sussidiarie e di consumo.

31.12.2018 31.12.2017
Materie prime, sussidiarie e di consumo 750 802
Prodotti finiti 475 475
Fondo svalutazione (1.030) (1.030)
Valore Netto materie prime, sussidiarie
e di consumo
195 247

La diminuzione delle rimanenze di materie prime è interamente attribuibile alla vendita di parte delle giacenze presenti tutt'ora negli stabilimenti inattivi.

7. Crediti commerciali

La voce è così composta:

31.12.2018 31.12.2017
Crediti verso clienti 2.128 2.642
Fondo svalutazione crediti verso clienti (711) (546)
Anticipi a fornitori - 30
Crediti verso clienti > 12 mesi 184 135
Crediti verso clienti 1.601 2.261
Crediti verso imprese Controllate 65 65
Crediti verso correlate - 74
Crediti verso Altre imprese del Gruppo 88 110
Crediti verso correlate 153 249
Totale crediti commerciali 1.754 2.510

Il fondo svalutazione crediti ha subito un incremento nel corso del 2018 dovuto alla valutazione sulla recuperabilità dei crediti iscritti.

I Crediti verso Clienti sono riferiti a clienti nazionali.

I Crediti commerciali verso Correlate riguardano la controllata Vianini Energia S.r.l. (65 mila Euro) e la correlata Vianini Lavori S.p.A. (88 mila Euro).

I crediti commerciali esigibili oltre i 12 mesi riguardano ritenute a garanzia per le quali è maturato il diritto alla esigibilità, il valore di iscrizione approssima il loro fair value.

A
scadere
01-30
gg
30-60
gg
60-
90gg
Oltre 90
gg
Scaduto Totale valore
lordo
Fondo
svalutazione
Totale valore
netto
31/12/2017 - - - 7 3.049 3.056 3.056 (546) 2.510
31/12/2018 - - - - 2.465 2.465 2.465 (711) 1.754

8. Attività finanziarie correnti

31.12.2018 31.12.2017
Attività finanziarie verso controllate 115 159
Attività finanziarie verso correlate 115 159
Risconti attivi su fidejussioni 1 1
Attività finanziarie verso terzi 1 1
Totale attività finanziarie correnti 116 160

Le attività finanziarie verso le Imprese correlate sono riferibili a finanziamenti rimborsabili a richiesta del finanziatore, con scadenza 31 dicembre 2019, erogati nei confronti della controllata IND 2004 (33 mila euro) e Vianini Energia Srl (82 mila Euro).

9. Altre attività correnti

31.12.2018 31.12.2017
Crediti verso altri 176 395
Altre Attività correnti verso terzi 176 395
Crediti verso Controllanti 2.919 2.365
Altre Attività correnti verso correlate 2.919 2.365
Totale altre attività correnti 3.095 2.760

I crediti verso controllanti comprendono i crediti verso FGC S.p.A. (147 mila Euro) per l'adesione al consolidato IVA e verso la Caltagirone S.p.A. per il consolidato fiscale (407 mila Euro), per il consolidato IVA fino a tutto l'esercizio 2017 (1,49 mln di Euro) e per il residuo corrispettivo sulla vendita della PARTED 1982 S.p.A. (873 mila Euro).

10. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

31.12.2018 31.12.2017
Depositi bancari e postali 52 16
Depositi bancari e postali Vs. parti correlate - 1
Denaro e valori in cassa 10 13
Totale disponibilità liquide e mezzi
equivalenti 62 30

I depositi bancari sono stati impiegati a un tasso pari allo 0,01%.

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ

11. PATRIMONIO NETTO

Per le movimentazioni intervenute nel Patrimonio netto si rinvia agli schemi presentati nei Prospetti di Bilancio.

Capitale sociale

Il capitale sociale è pari a euro 30.105.387 e composta da n. 30.105.387 azioni ordinarie da nominali 1 euro ciascuna.

Altre Riserve

Le Altre Riserve ammontanti complessivamente a 58,87 milioni di euro (63,87 milioni di euro al 31 dicembre 2017), sono costituite dalle seguenti voci:

31.12.2018 31.12.2017
Riserva da rivalutazione monetaria 6.267 6.267
Riserva Legale 4.264 4.264
Riserva Straordinaria 38.255 38.255
Riserva contributi in conto capitale 4.152 4.152
Riserva plusvalenza vendita azioni proprie 2.679 2.679
Altre riserve 367 365
Utili (perdite) a nuovo 2.891 7.885
Totale Altre Riserve 58.875 63.867

Di seguito forniamo l'analisi di Patrimonio netto in relazione alla loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità:

PROSPETTO INFORMATIVO SUL PATRIMONIO NETTO AL 31 DICEMBRE 2018

IMPORTO POSSIBILITA'
DI
UTILIZZAZIONE
QUOTA
DISPONIBILE
RIEPILOGO DELLE UTILIZZAZIONI
EFFETTUATE
NEI TRE ESERCIZI PRECEDENTI
Per copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale sociale 30.105 - - -
Riserva legale 4.264 B - -
Riserva straordinaria 38.255 A B C 38.255 - -
Riserva da rivalutazione 6.267 A B C 6.267 - -
Riserva Plusvalenze vendite azioni proprie 2.679 A B C 2.679 - -
Riserva contributi industriali 4.152 A B C 4.152 - -
Altre riserve 367 - - -
Utili portati a nuovo 11.172 A B C 11.172 3.181 (2) 3.913 (1)
Perdite portate a nuovo (8.280) - - -
TOTALE DISPONIBILE 88.981 62.525 - -
Quota non distribuibile - 8.280
RESIDUA QUOTA DISTRIBUIBILE - 54.245 - -

A Per aumento di capitale B Per copertura perdite

C Per distribuzione ai soci

  • (1) Utilizzata per distribuzione dividendi del 2015 (602), del 2016 (1.505), del 2017 (1.806)
  • (2) Copertura delle perdite del 2017

Nel corso dell'esercizio si è distribuito agli azionisti, in attuazione della delibera assembleare del 18 aprile 2018, un dividendo nella misura di 0,06 euro per ogni azione ordinaria, per un importo complessivo pari a 1,8 milioni di euro.

12. Fondi per benefici ai dipendenti e costi del personale

Il Fondo Trattamento Fine Rapporto rappresenta una passività relativa ai benefici riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro. Tale passività rientra nei cosiddetti piani a benefici definiti e pertanto è determinata applicando la metodologia attuariale.

Di seguito si riportano le ipotesi del calcolo attuariale:

Valori in % 31.12.2018 31.12.2017
Tasso annuo tecnico di attualizzazione 1,55% 1,30%
Tasso annuo di inflazione 1,50% 1,50%
Tasso annuo di incremento delle retribuzioni 3,00% 3,00%
Tasso annuo di incremento del TFR 2,62% 2,62%

La movimentazione del TFR, ricalcolato sulla base dello IAS 19 con le ipotesi sopra illustrate, risulta la seguente:

31.12.2018 31.12.2017
Passività netta al 1 gennaio 48 272
Costo corrente dell'esercizio 7 12
Rivalutazione (Interest Cost) 1 4
(Utili) / Perdite attuariali (5) (18)
Variazioni per passività cedute - (136)
(Prestazioni pagate) (37) (86)
Passività netta al 31 dicembre 14 48

Il costo complessivo, riportato in migliaia di euro, relativo al personale è il seguente:

2018 2017
Salari e stipendi 144 162
Oneri sociali 63 60
Accantonamento per TFR 7 12
Accantonamento fondi previdenza
complementare - 5
Totale costi del personale 214 239

Forza lavoro

31.12.2018 31.12.2017 Media 2018 Media 2017
Dirigenti 1 1 1 1
Impiegati e quadri - 1 1 1
Operai - - - 13
Totale 1 2 2 15

13. Fondi Correnti

31.12.2018 31.12.2017
Altri fondi rischi ed oneri a B/T 860 957
860 957

I fondi correnti sono costituiti principalmente da un fondo rischi pari a 800mila euro accantonato a fronte di un contenzioso emerso a seguito della cessione, intervenuta nel 1999, del complesso industriale in Mozzanica; contenzioso che ha ad oggetto la richiesta di risarcimento del danno avanzata dall'acquirente in ragione del presunto inquinamento degli immobili venduti. In primo e secondo grado la Vianini è stata condannata al pagamento della somma di circa 1,6 milioni di euro (la cui esecutività è stata sospesa) oltre gli interessi di legge, a titolo di risarcimento del danno. La Società, supportata dal parere dei legali, ha presentato ricorso per cassazione ed ha inoltre ritenuto congruo l'accantonamento pari al 50% del valore complessivo della condanna considerato che sussistono i presupposti per una definizione transitiva della controversia in ragione dell'attuale divieto di eseguire la sentenza.

14. Debiti commerciali

31.12.2018 31.12.2017
Debiti verso fornitori 468 957
Acconti - 201
Debiti commerciali verso terzi 468 1.158
Debiti verso società controllanti - 50
Debiti verso società collegate 14 53
Debiti verso imprese correlate 33 31
Debiti commerciali verso correlate 47 134
515 1.292

Il valore dei debiti commerciali correnti approssima il loro fair value.

I debiti verso fornitori sono riferiti a fornitori nazionali ed includono 221 mila Euro di fatture da ricevere.

Non esistono debiti con esigibilità superiore all'esercizio.

15. Passività finanziarie correnti

Debiti finanziari correnti

Debiti verso banche 8.380 508 Debiti finanziari verso correlate - 3.700

31.12.2018 31.12.2017 8.380 4.208

I debiti verso banche rappresentano l'esposizione a fine esercizio nei confronti del sistema bancario, anche con ricorso a finanziamenti a breve termine, per far fronte alle temporanee necessità regolati sulla base di tassi variabili. Si segnala che il tasso medio per il 2018 è pari al 0,13%.

16. Altre Passività correnti

31.12.2018 31.12.2017
Debiti verso istituti previdenziali 15 17
Debiti verso il personale 4 19
Debiti per IVA 141 141
Debiti per ritenute e Irpef 18 71
Debiti verso altri 240 440
Altri Debiti verso terzi 418 688
Altri debiti verso Imprese Controllate 1 1
Altri debiti verso Controllanti - 84
Altri Debiti verso imprese correlate 1 85
419 773

I debiti verso altri comprendono il debito per Utili a disposizione del Consiglio di Amministrazione secondo l'Art. 14 dello Statuto Sociale (96 mila Euro).

CONTO ECONOMICO

17. Ricavi operativi

2018 2017
Altri ricavi 273 47
Totale Ricavi operativi 273 47

18. Costi Operativi

2018 2017
Acquisti materie prime - 8
Variazioni rimanenze 52 -
Costi per materie prime 52 8
Consulenze 193 341
Assicurazioni 148 75
Amministratori e Sindaci 219 292
Prestazioni di servizio varie 601 964
Costi per servizi 1.161 1.672
Fitti 21 21
Altri 53 52
Totale costi per godimento beni di
terzi 74 73
Imposte indirette 405 242
Oneri diversi di gestione terzi 65 65
Totale altri costi 470 307
Totale altri costi operativi 1.705 2.052

Gli altri costi operativi registrano un incremento dovuto al pagamento di una cartella esattoriale per TARES risalente agli anni 2007-2012.

Per i costi operativi del personale si rinvia alla nota n. 12.

19. Ammortamenti, svalutazioni ed accantonamenti

2018 2017
Ammortamenti Imm. Immateriali 6 6
Ammortamenti Imm. Materiali 47 46
Accantonamenti fondo rischi 60 -
Accantonamento fondo svalut. crediti 195 -
Totale ammortamenti, svalutazioni ed
accantonamenti
308 52

20. Risultato netto della gestione finanziaria

Interessi attivi su depositi bancari 2018
-
2017
1
Totale proventi finanziari - 1
2018 2017
Svalutazione di partecipazioni
Minusvalenza su cessione partecipazioni
Interessi passivi su debiti verso banche
Altri interessi passivi
Commissioni e spese bancarie
Altri
Totale oneri finanziari
(8)
-
(13)
(23)
(16)
(19)
(79)
(47)
(8.696)
(75)
(4)
(18)
(21)
(8.861)
Totale netto Gestione finanziaria (79) 8.860

Il risultato della gestione finanziaria dell'esercizio 2017 includeva la minusvalenza pari a 8,7 milioni di euro relativa alla cessione della partecipazione nella correlata Parted 1982 SpA.

Le svalutazioni di partecipazioni riguardano le perdite registrate dalla Società Controllata Vianini Energia Srl per Euro 3 mila e dalla IND 2004 per Euro 5 mila.

21. Risultato delle attività operative cessate

Per maggiori informazioni riguardo al risultato delle attività operative cessate, riferite all'esercizio 2017, si fa riferimento alle note esplicative al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017

Altre Informazioni

22. Transazioni con parti correlate

Le operazioni poste in essere dalla società Vianini SpA con parti correlate, rientrano generalmente nella gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato e riguardano, principalmente lo scambio dei beni, le prestazioni di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari con le imprese collegate, controllate, con altre società appartenenti al Gruppo Caltagirone e sotto comune controllo. Non si rilevano operazioni di carattere atipico o inusuale, estranee alla normale gestione dell'impresa.

31.12.2017
(Euro '000)
Società
controllante
Società
controllate
Società
collegate
Società
sottoposte
al comune
controllo
Altre
parti
correlate
Totale
parti
correlate
Totale
voce di
Bilancio
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
Rapporti patrimoniali
Crediti commerciali
Attività finanziarie
65 184 249 2.510 9,92%
correnti 159 159 160 99,38%
Altre attività correnti
Disponibilità liquide
2.365 1 2.365
1
2.760
30
85,69%
3,33%
Debiti commerciali
Passività finanziarie
50 53 31 134 1.292 10,37%
correnti 3.700 3.700 4.208 87,93%
Altre passività correnti
Rapporti economici
84 1 85 773 11,00%
Altri ricavi operativi 24 24 46 52,17%
Altri costi operativi 50 122 172 2.052 8,38%
Oneri finanziari 8.696
Società
19 8.715 8.861 98,35%
Incidenza
31.12.2018
(Euro '000)
Società
controllante
Società
controllate
Società
collegate
sottoposte
al comune
controllo
Altre
parti
correlate
Totale
parti
correlate
Totale
voce di
Bilancio
% sulla
voce di
bilancio
Rapporti patrimoniali
Crediti commerciali
Attività finanziarie
65 88 153 1.754 8,72%
correnti 115 115 116 99,14%
Altre attività correnti 2.919 2.919 3.095 94,31%
Debiti commerciali 14 33 47 515 9,13%
Altre passività correnti
Rapporti economici
1 1 419 0,24%
Altri ricavi operativi 24 24 273 8,79%
Altri costi operativi 96 96 1.705 5,63%

Di seguito i rapporti maggiormente significativi:

  • i Crediti finanziari sono relativi alla quota del finanziamento soci concesso a titolo gratuito alla Vianini Energia Srl (82 mila Euro) e alla IND 2004 Srl (33 mila Euro);

  • le altre attività correnti sono relative ai crediti verso la Caltagirone S.p.A. e FGC S.p.A. descritti alla nota n. 9.

  • i costi operativi per 96 mila euro riguardano le prestazioni di servizi offerte da società del gruppo, di cui 53 mila Euro riguardano il canone di locazione della sede addebitato dalla società correlata ICAL 2 S.p.A.

Transazioni con amministratori, sindaci e personale dirigente delle aziende del Gruppo

Per il dettaglio dei compensi spettanti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123 ter del Testo Unico, messa a disposizione del pubblico e pubblicata come richiesto dall'art. 84 quater del Regolamento Emittenti sul sito internet della Società http://www.vianinispa.com/assemblea-azionisti/2019/.

La stessa Relazione sulla remunerazione, inoltre, contiene le informazioni sulle partecipazioni detenute nella Società e nelle società controllate di ogni componente gli organi di

amministrazione e controllo.

23. Informativa per settori di attività

La Vianini S.p.A. a seguito della cessione del ramo d'azienda è di fatto una holding di partecipazione, per tale ragione svolge la propria attività esclusivamente in Italia, pertanto non sono stati individuati né settori di attività, né settori geografici distinti.

24. Altre informazioni

Si fornisce di seguito il dettaglio dell'indebitamento netto a breve, a medio e a lungo termine, così come raccomandato dalla comunicazione della CONSOB n. 6064293 del 28 luglio 2006.

31.12.2018 31.12.2017
A. Cassa 10 13
B. Altre disponibilità liquide 52 17
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A+B+C) 62 30
E. Crediti finanziari correnti 116 160
F. Debiti bancari correnti 8.380 4.208
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente - -
H. Altri debiti finanziari correnti - -
I. Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) 8.380 4.208
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I-E-D) 8.202 4.018
K. Debiti bancari non correnti - -
L. Obbligazioni emesse - -
M. Altri debiti non correnti - -
N. Indebitamento finanziario non corrente (K+L+M) - -
O. Indebitamento finanziario netto (J+N) 8.202 4.018

Informativa ai sensi dell' art. 149 duodecies delibera Consob 11971/99

L'incarico alla società di revisione KPMG SpA è stato conferito dall'Assemblea dei Soci del 19 aprile 2013 per il periodo 2013/2021. I compensi di competenza per l'esercizio 2018 ammontano a circa 33 mila euro, di cui 1 mila euro per altri servizi relativi alla sottoscrizione dei modelli Unico e 770 e 6 mila euro allo svolgimento delle attività di revisione sulla situazione patrimoniale e finanziaria predisposta ai fini del consolidato semestrale abbreviato, senza considerare il contributo CONSOB e le spese vive.

25. Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio.

Non si segnalano eventi di rilevante interesse.

26. Proposte all'Assemblea

Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti di riportare a nuovo la perdita d'esercizio conseguito dalla Capogruppo Vianini SpA di euro 1.626.129.

Il Consiglio di Amministrazione propone la distribuzione di un dividendo complessivo pari a 1.806.323,22 euro corrispondente a 0,06 euro per ciascuna delle 30.105.387 azioni ordinarie attualmente in circolazione mediante il parziale utilizzo della Riserva costituita da utili relativi a esercizi fino al 31 dicembre 2007 portati a nuovo.

Il Consiglio di Amministrazione infine propone la data del 20 maggio 2019 per lo stacco della cedola del dividendo, con riferimento alle evidenze nei conti al termine del 21 maggio 2019 ai fini della legittimazione al pagamento degli utili e di fissare la data di pagamento del dividendo, al netto della ritenuta di legge in quanto applicabile, a partire dal 22 maggio 2019 presso gli intermediari incaricati tramite il Sistema di Gestione Accentrata Monte Titoli SpA.

VIANINI SOCIETA' PER AZIONI - CAPITALE SOCIALE Euro 30.105.387 SEDE IN ROMA - 00195 VIA MONTELLO,10

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

    1. I sottoscritti Albino Majore, Presidente del Consiglio di Amministrazione e Rosario Testa, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, della Vianini S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso dell'anno 2018.
    1. L'attività è stata svolta valutando la struttura organizzativa e i processi di esecuzione, controllo e monitoraggio delle attività aziendali necessarie per la formazione del bilancio consolidato.

Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.

  1. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il bilancio consolidato:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
  • 3.2 la relazione sulla gestione, predisposta in formato unico per il bilancio d'esercizio e per il bilancio consolidato, comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono sottoposti.

Roma, 7 marzo 2019

Il Presidente Il Dirigente Preposto

F.to Albino Majore F.to Rosario Testa

VIANINI SOCIETA' PER AZIONI - CAPITALE SOCIALE Euro 30.105.387 SEDE IN ROMA - 00195 VIA MONTELLO,10

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

    1. I sottoscritti Albino Majore, Presidente del Consiglio di Amministrazione e Rosario Testa, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, della Vianini S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso dell'anno 2018.
    1. L'attività è stata svolta valutando la struttura organizzativa e i processi di esecuzione, controllo e monitoraggio delle attività aziendali necessarie per la formazione del bilancio d'esercizio.

Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.

    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il bilancio d'esercizio:
  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
  • 3.2 la relazione sulla gestione, predisposta in formato unico per il bilancio d'esercizio e per il bilancio consolidato, comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono sottoposti.

Roma, 7 marzo 2019

Il Presidente Il Dirigente Preposto

F.to Albino Majore F.to Rosario Testa

Aspetto chiave
all'aspetto chiave
Procedure di revisione in risposta
Il bilancio al 31 dicembre 2018 include
Investimenti immobiliari per €276.860
incluso:
migliaia, valutati al relativo fair value. Il
Gruppo ha determinato, con il supporto di un
esperto esterno, il fair value degli
investimenti immobiliari;
investimenti immobiliari attraverso un
metodo basato sull'attualizzazione dei flussi
finanziari attesi ("Metodo Reddituale -
Discounted Cash Flows").
Tale metodo è caratterizzato da un elevato
grado di complessità e dall'utilizzo di stime,
per loro natura incerte e soggettive, circa:
i flussi finanziari attesi, determinati
investimenti immobiliari;
tenendo conto delle previsioni sui tassi di
occupazione degli immobili, sui canoni di
locazione prospettici nonché
sull'andamento economico del mercato
immobiliare di riferimento:
i parametri finanziari utilizzati ai fini della
determinazione del tasso di
informazioni esterni:
attualizzazione.
esame dell'appropriatezza
Per tali ragioni abbiamo considerato la
valutazione degli investimenti immobiliari un
aspetto chiave dell'attività di revisione.
immobiliari.
Le procedure di revisione svolte hanno
comprensione del processo adottato
nella valutazione del fair value degli
verifica su base campionaria dei contratti
di locazione al fine di analizzare le
principali condizioni contrattuali;
verifica delle perizie estimative
predisposte dall'esperto esterno
incaricato dal Gruppo ai fini della
determinazione del fair value degli
coinvolgimento di esperti del network
KPMG nell'esame della ragionevolezza
dei modelli e delle relative assunzioni
sottostanti la determinazione del fair
value degli investimenti immobiliari,
anche attraverso il confronto con dati e
dell'informativa fornita nelle note
esplicative al bilancio in relazione alla
valutazione degli investimenti
Il bilancio al 31 dicembre 2018 include nella
Le procedure di revisione svolte hanno
voce Investimenti in Partecipazioni, la
incluso:
partecipazione nella controllata Domus Italia
- comprensione del processo adottato
S.p.A. valutata al costo per €90.503 migliaia.
nella valutazione del fair value degli
investimenti immobiliari:
del valore della suddetta partecipazione, gli
— verifica su base campionaria dei contratti
di locazione al fine di analizzare le
supporto di un esperto esterno, il fair value
principali condizioni contrattuali:
- verifica delle perizie estimative
predisposte dall'esperto esterno
incaricato dalla Domus Italia S.p.A. e
dalla sua controllata ai fini della
perdite per riduzioni di valore della
determinazione del fair value degli
partecipazione in Domus Italia S.p.A Tale
investimenti immobiliari;
coinvolgimento di esperti del network
KPMG nell'esame della ragionevolezza
dei modelli e delle relative assunzioni
sottostanti la determinazione del fair
value degli investimenti immobiliari,
anche attraverso il confronto con dati e
informazioni esterni;
esame dell'appropriatezza
dell'informativa fornita nelle note
i flussi finanziari attesi, determinati
esplicative al bilancio in relazione alle
tenendo conto delle previsioni sui tassi di
partecipazioni in imprese controllate ed
occupazione degli immobili, sui canoni di
alla verifica della relativa recuperabilità.
locazione prospettici nonché
sull'andamento economico del mercato
immobiliare di riferimento;
— i parametri finanziari utilizzati ai fini della
determinazione del tasso di
attualizzazione.
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Ai fini della valutazione della recuperabilità
Amministratori hanno determinato, con il
degli investimenti immobiliari detenuti
direttamente dalla società controllata Domus
Italia S.p.A. e indirettamente tramite le sue
controllate al fine di identificare eventuali
fair value è determinato mediante il metodo
dell'attualizzazione dei flussi finanziari attesi
("Metodo Reddituale - Discounted Cash
Flows").
La determinazione del fair value degli
investimenti immobiliari è caratterizzata da
un elevato grado di complessità e dall'utilizzo
di stime, per loro natura incerte e soggettive,
circa:
Per tali ragioni abbiamo considerato la
recuperabilità del valore delle partecipazioni
in imprese controllate un aspetto chiave

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